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- 2 weeks ago Buongiorno Non pensare al sesso non farebbe al caso tuo, nella vita l'importante è capire quale sia la propria posizione e la tua e' ai miei piedi, sei pronto a ridicolizzarti e ad assecondare ogni mio desiderio e capriccio ? Non sarai valido ma sarai utile, con il tempo imparerai a fartelo bastare. 1452 2 1 month ago
- 7 months ago Sexy Befana Al Bolero -2- Il Dungeon L'acqua della piscina non era molto calda, ma era comunque piacevole. L'eccessivo affollamento, tuttavia, era un po' sgradevole, anche se aumentava le possibilità di incontrare persone che la pensavano allo stesso modo e con desideri simili.Riuscimmo a trovare un posto centrale, quello con le bollicine vivaci e invadenti. Accanto a noi c'erano molte altre coppie di età diverse, impegnate in una conversazione o in altre attività più creative e piacevoli.I capezzoli di Marica fuoriuscivano dall’ acqua e imploravano attenzione.Lei seduta con le spalle sui getti, io davanti a lei, tra le sue gambe divaricate. Riuscii a resistere alla tentazione, tuttavia desideravo il suo corpo.Volevo sentire ogni centimetro della sua pelle tra le mie dita, perciò iniziai un massaggio sensuale. Mi allontanai leggermente da lei per riuscire a prendere con facilità i suoi piedi.I miei pollici sulle piante e tutte le altre dita sul dorso. Feci muovere i pollici dall’ alto verso il basso e viceversa imprimendo una pressione moderata.Gli occhi chiusi di Marica esternavano godimento e rilassamento. Mi soffermai un paio di minuti sui piedi. Poi le mie mani salirono lentamente fino ad appropriarsi dei polpacci. I palmi delle mie mani coprivano quasi completamente la zona e il movimento palpeggiatorio sempre più intenso, lentamente scioglieva il muscolo.Salii sempre lentamente e con le dita pressate sulla carne seguivo le linee linfatiche.Gli occhi sempre chiusi e il volto in estasi, mi resero più intraprendente. Lentamente mi inginocchiai e feci arrivare le mani sotto alle natiche. Le avvolsi e le strinsi, contemporaneamente la mia lingua, vicina al suo volto, si avventurò sulle labbra rosse. Gli occhi si aprirono un secondo, mi fissarono, si richiusero e la sua lingua si unì alla mia. Fu un bacio lento, non eccessivamente erotico se non per la situazione e il luogo.Le mie mani si spostarono dal sedere al seno, cercando i capezzoli. Li trovarono pronti e marmorei mentre si guastavano il caldo dell’acqua. Tuttavia, preferirono il mio tocco.Interruppi il bacio per riprendere il massaggio, questa volta concentrato sul corposo e sodo seno.«Andiamo a vedere là dietro? Vedo il soffitto che sembra un celo, magari c’è un po' più di intimità».Marica mi indicò la pseudo grotta alle nostre spalle. Ci alzammo per andare a studiare il nuovo luogo, purtroppo anche quello era molto affollato e l’unico posto disponibile era quello vicino all’ entrata, praticamente neanche ad un metro rispetto a dove eravamo posizionati prima.Alla nostra destra, una donna era seduta sopra un uomo e dai loro movimenti era chiaro che era in atto una penetrazione. Per evitare di suscitare l'invidia di Marica, infilai delicatamente due dita nella sua amichetta, desiderosa e sempre pronta. Lei ricambiò con affettuose carezze al mio gongolante amichetto.Dopo qualche minuto, la coppia alla nostra destra si separò. Lui si alzò in piedi, rivelando un pene completamente eretto che puntava verso l'alto. Le dimensioni erano sufficienti per definirlo un membro ben dotato. Si avvicinò a noi per uscire dal corridoio stellato e dirigersi verso l'esterno.Sia io che Marica eravamo seduti, quindi il pene viaggiante era all'altezza dei nostri volti quando ci passò accanto. Immediatamente Marica esclamò:«Oh, bene! Vedo un bel giocattolo pronto all'uso qui. Posso?»Vidi la mano di Marica afferrare il membro eretto davanti ai suoi occhi e portarlo alla bocca. Purtroppo, dopo solo due pompate, un frequentatore della piscina la rimproverò, affermando che non poteva praticare sesso orale in acqua.Per tutta risposta, la mia compagna spiegò che lo stava solo assaggiando per verificarne la consistenza. Tuttavia, il proprietario del palo assaggiato decise di prendere le distanze, forse per calmare la situazione ed è uscì dall’acqua.Marica non ebbe molto tempo per piangere la perdita di un succulento pompino, perché subito dopo il rimprovero, un membro dello staff venne ad avvisarci che dovevamo uscire dalla Spa e cambiarci, in quanto la festa sarebbe iniziata poco dopo, intorno alle 21:30 con una cena a buffet.Ci mettemmo in fila per una doccia veloce e poi ci dirigemmo verso lo spogliatoio. Purtroppo, non riuscimmo nel nostro intento. C'era troppa gente a cambiarsi e a prepararsi per la serata.Non volendo stressarmi feci una proposta semplice, ma efficace:«Che ne dici se andiamo a bere qualcosa? Così facciamo passare un poco di tempo e poi torniamo?».Marica mi guardò con i suoi occhioni profondi e titubanti: «Mi sembra un ottimo piano. Possiamo andare in giro con i nostri asciugamani?».«Sì, non preoccuparti! Non avremo problemi fino alla cena. Comunque, torniamo nel salone, almeno possiamo respirare meglio e posso farti fare un piccolo tour del club».Risalimmo le scale e ci dirigemmo verso il bar. Come al solito, Marica ordinò un prosecco, mentre io presi un cocktail a base di Amaretto di Saronno e arancia. Ci sedemmo e ci godemmo i nostri drink, insieme alle altre persone che stavano aspettando che si liberassero gli spogliatoi.Come promesso, una volta terminati i nostri drink, portai Marica a fare un rapido giro del locale. Subito volle visitare la sala fumatori per soddisfare le sue tendenze tossiche. Poi le mostrai la piccola sala cinema, dove stavano proiettando il solito filmetto hard, con tanto sesso, ma con poca eccitazione. Infine, la portai a esplorare la sala BDSM Dungeon.Le luci rosse soffuse e l'arredamento proiettarono nella nostra fantasia una prigione sotterranea dedicata ad ogni tipo di perversione e causarono un immediato senso di eccitamento nella la mia partner.Procedemmo con cautela ed esaminammo attentamente ogni elemento della stanza. Marica mi bombardava con innumerevoli domande e io facevo del mio meglio per rispondere sulla base delle mie limitate conoscenze.Grazie alle avventure passate con la mia ex, Ely, avevo una base di pratiche bondage e BDSM. Tuttavia, oltre a spiegare, non potevo fare molto altro.Ho imparato che in certi campi, soprattutto quelli legati al piacere, l'improvvisazione non è lo strumento migliore e che in contesti estremi bisogna essere molto preparati per rendere l'esperienza piacevole oltre ogni limite. Quindi, al massimo, potrei essere l'assistente e il servitore a tutto tondo, ma mai il padrone.A parte i mobili, la stanza era vuota, nessun essere umano era intento a distrarsi e a giocare con la strumentazione disponibile. Di conseguenza decidemmo di tornare indietro. Mentre percorremmo la strada dell’uscita, Marica si fermò davanti all'altalena dell'amore. Non sono certo che il nome corretto fosse proprio quello, ma, in un paio di occasioni in una villa di amici sentii chiamarla così.L’altalena, in pratica, era una specie di sella appesa al soffitto tramite catene, con maniglie e cinghie. L’utilizzo non è complicato. Permette di fare una serie di giochini con il partner sospeso.Marica fece scivolare a terra l'asciugamano dai fianchi, poi con grazia si sistemò sulla sella. Posizionò le gambe ai lati delle catene dentro le cinghie, allargandole a tal punto da aprire anche le sue belle labbra intime.La sua mano destra, lentamente, si appoggiò sul monte di venere e scivolò verso il clitoride che venne catturato dall’ indice e medio, trovando la posizione ideale per essere strizzato e stimolato.Mi inginocchiai, le allontanai la mano e la sostituii con le mie labbra che iniziarono a succhiare e a far crescere quel piccolo organo genitale.Divenne duro e reattivo.Lo stimolai anche con i denti, con delicatezza, solo il risucchio era rude e rumoroso.La posizione era magnifica, completamente aperta e disponibile per ogni mia perversione. Ero comodissimo e il movimento ondulatorio aiutava notevolmente ogni mia iniziativa.La sentii bagnarsi sempre di più. Un sapore inebriante avviluppò la mia lingua. I gemiti erano sempre più intensi. Inserii un dito all’ interno e lo roteai sugli umidi pareti. Ne inserii un secondo e mi ritrovai la mano completamente bagnata e viscida. Giocai dentro e fuori per un paio di minuti, poi, le dita, come impossessate da un diavoletto tentatore, cambiarono destinazione. Si posarono sul buchetto, anch’esso aperto, proprio sotto alla vulva. Entrarono senza tanta difficoltà, grazie anche all’immensa lubrificazione. Le dita vennero accolte fino in fondo e una contrazione anale le salutò e le ringraziò per la visita.«Prendi il preservativo e mettimelo tutto in culo, cazzo, sto godendo come una maiala! Mi piace un casino questa posizione, sento tutto e sto pure comoda!»La voce rauca e seducente con cui le sfuggirono le parole mi eccitò ulteriormente. Mi alzai in piedi. Presi un preservativo dalla tasca dell'accappatoio, ma a causa delle mie mani appiccicose non riuscii ad aprire facilmente la confezione; quindi, dovetti usare i denti e così ebbi l'opportunità di assaggiare ancora una volta la perversione. C'erano così tante secrezioni che non ebbi bisogno di lubrificare ulteriormente il mio pene.Appoggiai la punta del glande sulla rosellina semiaperta e in attesa di essere violata per la prima volta nella serata. L’altalena fu lo strumento perfetto che con le sue oscillazioni naturali favorì la penetrazione. Prima un centimetro, poi due e ad un certo punto tutta la cappella fu catturata dall’ anello anale che la imprigionò.Fu un rapimento veloce. Le pareti intorno al glande si plasmarono tutt’intorno e la sensazione di lieve costrizione mi fece spingere.Spinsi fino in fondo. La cosa meravigliosa è che la mia pancia non fu di impiccio, perché la posizione creata grazie all’ altalena mi permetteva di essere dentro completamente, senza ostacoli.Iniziai a spingere con un ritmo così impeccabile che nemmeno un metronomo avrebbe potuto rendere più perfetto. Le mie mani erano libere di muoversi e desiderose di provare le sensazioni che il corpo di Marica mi regalava con fervore ed entusiasmo.Spinsi e torturi i grandi e turgidi capezzoli, lunghi e sensibili alle mie attenzioni.Spinsi e il pollice della mano destra si divertì a circumnavigare il clitoride ormai elettrico e pronto ad esplodere.Spinsi e le mie dita vennero catturate dalla bocca calda e ansimante.Spinsi e un terremoto spasmodico fece eruttare una calda fonte che mi bagnò completamente.Spinsi ancora, con maggiore forza e velocità. Entrai e uscii con rude malvagità. La necessità di raggiungere il miogodimento si trasformò in un urlo di liberazione quando il mio sperma invase il preservativo.Ebbi timore che si fosse rotto, ma fortunatamente rimase integro. Il mio pene, ospite ancora per qualche secondo, perse la sensazione di contenimento e avvolgimento che purtroppo l’allargamento del culetto causò, ormai diventato il traforo del San Bernardo.Rimanendo dentro, riuscii a chinarmi e a stampare un veloce bacio sulla bocca di Marica e per non farmi mancare nulla, le morsi lievemente entrambi i capezzoli.I nostri corpi, bagnati sia dal sudore che dai nostri umori necessitavano di una ripulita, fortunatamente dentro il Dungeon c’era un bagno con la doccia che ci aiutò notevolmente a tornare decenti.Quando uscimmo dalla doccia, trovammo il nostro amico dal pene svettante. Di nuovo concentrato sulla sua compagna. Lo trovammo scoparla, prigioniera della gogna.Marica mi chiese se mi sarebbe piaciuto avvicinarmi e farle assaggiare il mio pene, vista la posizione favorevole. Dovetti però rifiutare per non fare brutta figura, visto che per il momento ero una pistola a salve, scarica e molliccia.Uscimmo dalla sala e fortunatamente trovammo lo spogliatoio abbastanza libero per darci una sistemata e un nuovo contegno per il proseguo della serata. 424 0 7 months ago
- 9 months ago esperienze che ti cambiano la vita Ci sono notti in cui non riesco a dormire che mi vengono fantasie strane voglie, e queste voglie o fantasie prima o poi devono essere esaudite.Così non riuscendo a dormire il mattino seguente mentre sono al lavoro con un bel po' di sonno mi metto a cerca questo desiderio che ho, ovvero essere lo schiavo zimbello il loro gioco quello che sia di due trans.Inizio a far una ricerca qui in provincia molte trans escort e sinceramente arrivato a non dormire per questa cosa mi sono detto i soldi non fanno la felicità e poi se fossero anche 100/150€ dico pace ma almeno non mi tormenta più sta cosa. Inizio a far un giro di telefonate subito nei paesi limitrofi al mio e man mano allontanandomi sempre di più, dicendo che sono passivo che avrei voluto farlo con due trans se avessero potuto fare sta cosa per me ovviamente pagando.Una mi da lo spiraglio di salvezza ovvero doveva sentire la sua amica se le andava bene l'idea; non ci potevo credere mi ha chiesto se mi poteva richiamare dopo qualche minuto perché ovviamente doveva sentir la sua amica. dopo una mezz'ora ricevo la telefonata della vita era lei mi diceva che erano d'accordo ma il fatto che dovevo passare a prendere una di loro e andar a casa dell'altra, e che problema c'era... Nessuno. In pausa pranzo corsi subito a casa doccia doccia interna un bel perizoma e il tubo del lubrificante salgo in macchina chiamo la trans mi dà l'indirizzo così la potevo passar a prendere. Arrivato sotto casa gli faccio uno squillo, esce dal portone e non credevo che fosse così bella capelli neri corvino, una camicetta rossa che lasciava a vedere un bel decolte un jeans attillato e una sneakers bianca ci presentiamo due baci sulla guancia e mi chiede se sono pronto risposta "ovviamente, sono nato pronto" e allora vai mi guida da questa sua amica che si trovava a pochi km da lei.Suona il citofono e salimo al 4 piano entriamo in casa lei era con un vestito tipo quelli estivi molto blandi leggeri e infrarido capello ricciolo e carnagione mulatta ci presentiamo i soliti due baci. Una volta salutati decisi di fare un po' il giullare o meglio far scendere la tensione mi guardai un po' in giro subito chiesi di andare in bagno e poi se mi potevano preparare un foglio una penna e due sacchetti di carta o qualsiasi contenitore, entrambe si guardarono un po' stranite come dire che cosa vuole fare questo ma poi la proprietaria di casa dice va bene e mi indicò il bagno, entro in bagno e cercando di far il più veloce possibile mi sono messa nel mio culo il tubetto della Durex con il perizoma che me lo teneva dentro e chiuso tutto dal pantalone passato questo tempo uscì loro erano al tavolo mi avevano preparato il foglio di carta la penna e due barattoli vuoti mi son seduto anchi e presi il foglio che ne ho fatto tante striscioline su ognuna volevo che ognuno di noi scrivesse una pratica sessuale che le piaceva che voleva realizzare oppure sperimentare, inizia io e le cose che volevo erano bareback, fisting, pissing, creampie anale, doppia penetrazione, pompini, ne feci il più possibile per aver più chance per far qualcosa che potesse piacermi a me tutti quelli sulle pratiche sessuali finirono in un barattolo mentre nell'altro andavano i nomi delle due trans con cui iniziare la pratica. Una volta finito mi alzo dalla sedia ed esclamò che ne dite di metterci più comodi e nel frattempo far un bel caffè?? Mi rispondono bell'idea la padrona di casa fece la mossa di alzarsi ma la fermai subito dicendo stai comoda e mettiti comoda la cucina e li e non ci vuole una scienza a trovare il caffè e la moca, così mi alzo mi sono messo comodo ovvero sono rimasto in perizoma e il tubetto della Durex che mi allargava le chiappe mentre ero in cucina anche loro si mettevano più "comode" ovvero la padrona di casa, che aveva il vestito è rimasta in reggiseno mentre la sua amica tolti i jeans e camicetta aveva delle autoreggenti verde fluo con il piede tagliato entrambe avevano il loro cazzo a penzoloni si sono risedute e si stavano massaggiando il loro cazzo ognuno il suo. Io nel frattempo piega un po' di qui cerca il caffè accendi il gas ero ritornato al tavolo dicendo ora che siamo comodi si può estrarre a sorte il biglietto, ovvero dovete estrarre tre biglietti a testa da questo barattolo ovvero quello delle pratiche sessuali e uno dai nomi totale 6 biglietti più un nome, il primo fu creampie anale a seguire benda bareback webcam pissing e doppia penetrazione, alcuni scritti io altri no e sinceramente mi preoccupava un po' il lato webcam.La moca era salita così ci siamo presi il caffè, e una volta finito dico e ora dove iniziamo mi guardano e mi dicono non sarà uscito ma senza un pompino i nostri cazzi non diventano duri, nessun problema sposto la sedia e vado sotto al tavolo inizio dalla padrona di casa che a sua volta si sposta con la sedia così da dar il mio culo alla sua amica lo prendo in bocca senza usar le mani sento che man mano cresce mentre la sua amica mi sposta il filo del perizoma da aver così in bella vista il tubetto della Durex me lo toglie e lo rimette dentro e gli dice guarda che e bello accogliente e io mentre mi dedicavo al cazzo con la bocca mi scappa una mezza risata. La trans con il cazzo in bocca si alza e mi dice andiamo a metterci più comodi così mi alzo entrambe avevano una erezione pazzesca due cazzi enormi uno più grosso dell'altro non sapevo piu quale dei due fosse più lungo o più largo comunque portarono in camera si buttarono nel letto una prese in perizoma che aveva sul comodino e me lo mise sulla testa da coprirmi gl'occhi metre l'altra si tolse la calza e mi lego il perizoma in modo che non potesse muoversi o togliere sento una che scende dal letto dicendo ora accendiamo la webcam e andiamo sul mio sito preferito e io potendo ancora parlare dicevo no se mi riconoscono? ma nella mia testa mi dicevo amen meglio una vita felice che una vita di rimpianti e lei mi rispose alla mia domanda "cosa è uscito dal barattolo webcam mi dispiace ma le regole le hai dettate tu...Sentivo il mouse che clicca a più non posso la sua amica nel frattempo mi schiaffeggiava il culo con il cazzo ero in preda ad eccitazione paura e voglia il mix perfetto per farmi uscire il tubetto della durex dal culo e sedermi sul quel cazzo enorme entro in un colpo solo giù fino in fondo sentivo le sue palle attaccate alle mie lei chiamo "teso" la sua amica che diceva accipicchia aspettarmi no? Vai con la diretta ora e cominciamo ero in ginocchio la trans era dietro e mi stava iniziando a scopare mentre l'altra mi ha messo il cazzo in bocca me lo faceva arrivare in gola tra saliva e liquido del cazzo ero bagnatissimo. La trans che avevo il cazzo in bocca dice ora tocca me così si tolse l'altra e mi penetrò l'altra ero a pecora così quella che prima avevo in culo si sdraio davanti a me e mi mise il cazzo in bocca, succhiavo quei cazzi come se non ci fosse un domani come se fosse l'ultima esperienza della mia vita dopa una decina di minuti che sembrava che il mio culo fosse mezzo anestetizzato quella che avevo in culo lo tolse e mi disse dai siediti su di lei ovviamente entro a briglie sciolte, lei dicendomi "ora prendo la webcam vediamo quante visualizzazioni facciamo Non avevo la piu pallida idea di cosa stava facendo mi ha messo la mano sulla schiena da spingermi quasi a far uscire il cazzo della sua amica mi punto il suo e io con tono un po' preoccupato dicevo guarda che non entra e lei mi disse non ti preoccupare ché piano piano entra. Così un po' alla volta mi sono trovato due cazzi nel culo un bel po' di male ma sopportabile di testa perché avevo due cazzi nel culo che mi scopavano. Però loro era un bel po' stretto così tanto che nel giro di pochi minuti una delle due aumento il ritmo dicendo di resistere che stava godendo pochi secondi dopo una stretta di chiappe con le mani e un urlo di piacere una mi aveva riempito il culo fino all'altuma goccia, si tolse mi rimaneva ancora un cazzo da far godere. La trans che si era tolta si alzò dal letto mentre la sua amica mi stava scopando mi tolse la benda con il perizoma, finalmente vedevo qualcosa girai subito la testa verso il PC mi vedevo ero su un sito ed ero in diretta aveva messo la webcam sul mio culo forse da far vedere la doppia penetrazione un po' eccitazione del momento inizia a cavalcare piu veloce la trans sotto di me e lei mi diceva piano che vengo pianooooo così da farla godere e non ci mette molto che anche lei mi sborro dentro. La trans che era venuta prima mi chiese cosa vuoi imbuto o doccia?? Io gli domandai per cosa? La risposta "per il nostro piscio" o mio dio ero stremato non sapevo manco come alzarmi e così ho detto fai te.... Così uscì dalla stanza andò in cucina tornando con l'imbuto in mano mi giro e me lo ha messo in bocca prima una e poi l'altra hanno pisciato mi hanno riempito non solo la bocca ero estasiato da quel momento una volta scaricato la loro vescica siamo andati in cucina per una sigaretta e saldare in conti tiro fuori tre pezzi da 50€ entrambe si guardano e ridono una di loro prende i soldi e mi dice di baciarle il cazzo così diedi un bacio ma nel frattempo mi ha messo i soldi nel culo arrotolati mi diceva dai ora vestiti e andiamo a far un aperitivo così fu stato così con i soldi nel culo ancora pieno di sborra mi rivestii perizoma pantaloni ecc andai con loro a fare aperitivo e una volta finito tutto andavo a casa a togliere i 150€ e farli asciugare tanto per la benzina andavano bene 383 1 9 months ago
- 7 months ago ..solo una ... Ma poi ,era fine Aprile,un caro amico ci lasciò la sua casa all’isola d’elba e decidemmo di andarci a stare in teoria fino a luglio,finche non ci sarebbe poi andato lui con la famiglia,la casa era in una zona poco abitata,un paesino molto piccolo,vicino al mare ,era una meraviglia,il posto,l’aria,ma c’era quel non so che di “non vita” determinata dal covid che rendeva tutto surreale.La mattina facevamo colazione fuori e andavamo a prendere le briosche a un bar a gestione familiare ,quasi sempre c’era Marco al bancone a servire .il figlio di 32 anni ma che ne dimostrava 10 in meno ,a vederlo come prima impressione non trasmetteva nulla che facesse pensare al sesso,e io ,da attenta osservatrice degli esseri umani in generale,ero abituata a scrutare bene i dettagli.Eravamo tutti con la mascherina e con l’ansia di seguire tutte le regole imposta dal governo,meno male che almeno andavamo a fare delle bellissime passeggiate ,al mare o nelle campagne e il lavoro al computer era meno stressante sapendo che poi ,fuori,c’era una natura meravigliosa.Ma nonostante questo cambiamento io non ebbi nessun segno di ripresa dell’attivita’ sessuale,anzi ,a dire il vero ,non era neanche la mia preoccupazione principale…finche…Una mattina al bar vedo Marco zoppicare ,gli chiesi cosa gli era capitato,lui mi disse che aveva una strana infezione al piede,io gli dissi che avendo lavorato in uno studio medico e come estetista ,gli avrei potuto dare un’occhiata,lui mi disse di non preoccuparmi ma due giorni dopo mi chiese se avevo qualche disinfettante perche’ non stava bene, io gli dissi di farmi vedere il piede allora lui si sedette sopra a al tavolo, io su una sedia di fronte,quel giorno aveva iniziato a fare caldo,io indossavo un vestitino a fiori bianco e blu,ero senza reggiseno ,non avevo previsto di fare l'infermiera,poi essendo vicino al mare e col caldo che andava ad aumentare,stava diventato piu’ consueto vestirsi leggeri,ma da quella posizione piu’ alta dal tavolo, Marco mi sbirciava dentro il vestito e mi guardava le tette anche in modo palese,io facevo finta di niente,afferrai il piede e lo avvicinai a me,piu’ in mezzo alle mie gambe,lo tenevo in mano e scrutavo,gli dissi che c’era da disinfettare e da applicare una crema,cosi gli dissi di venire casa nostra nel pomeriggio per effettuare la medicazione.Marco era un ragazzo moro,sembrava avesse un bel fisico sportivo,insomma era anche molto giovane ,ed e’’ bassino di statura,forse non arriva a un metro e sessanta,poco piu’alto di me,ma assolutamente proporzionato ,sembrava ,solo un po timido.Cosi’ lui si presento’ da noi e io lo medicai,la mattina dopo mi disse che iniziava ad andare meglio,io gli dissi di tornare anche in quel pomeriggio per almeno altri 4 giorni.Cosi iniziammo anche a parlare del piu’ e del meno,il terzo pomeriggio Marco si sbilancio’,mi disse :” sai che non avevo notato quanto sei……..”cosa?”gli chiesi io.....e lui …”e…che con questa cavolo di mascherina non ti rendi conto bene,caspita complimenti ,sei proprio una bella ragazza…” …e io arrossiii,lo ringraziai per la “ragazza”.gli dissi che ero molto piu’ grande di lui ,e lui non ci credeva,pensava io avessi 3235 anni,e io “seeee….magari!!...” e poi gli svelai che avevo 46 anni,e lui ci rimase di merda….”ma che cazz…non e’ possibile,hai un corpo di una 30enne,sei stupenda ..".. parlava e nel mentre mi guardava come se mi dovesse mangiare,io avevo indosso un pantaloncino che mi esaltava il fondo schiena e un top aderente,quando gli afferrai il piede e gli spalmai la crema non potei non notare quale grossa sorpresa avesse lui tra le gambe,gli si gonfio’ il pisello a forza di parlare del mio corpo, le mie tette si muovevano mentre gli spalmavo la crema e cosi’ dovetti scoprire che aveva un pisello da pornoattore,vista la sua statura(che non vuol dire niente)non avrei mai immaginato una cosa del genere,gli si vedeva la forma sotto il pantaloncino di stoffa leggera e aderente,cavolo,era un bastone di notevole dimensione,..lui si accorse della cosa e tento’ immediatamente di coprirsi con le sue mani…mi chiese scusa,non si era accorto del fatto che si vedesse…io non so come mi venne ma feci una battuta poco felice,gli dissi,non ti preoccupare,non fa niente,al limite dopo ti andrai a fare una sega…Marco disse “,,ma che dici!!?!!...” io non mi faccio le seghe!..mi resi conto di aver detto una stronzata,ma poi mi sorprese con la frase successiva ..”beh! in realtà ieri me la sono fatta …e che tu ,con quelle tette mi fai eccitare…”..“cazzo”...che avevo combinato…non sapevo che rispondere e come uscirmene da quella situazione imbarazzante…lui si sentiva molto a suo agio con me a tal punto da poter dire certe cose nonostante la sua timidezza"allora oggi te ne farai un’altra…” gli dissi ripensando anche delle seghe che si faceva mio marito guardando le mie foto…”dai,ci vediamo domani,ultimo giorno ,in teoria,sei praticamente guarito.Lui mi ringrazio’ e mi disse “ok,grazie! allora a domani”Sentivo che qualcosa era cambiato,anche in me,mi sentivo diversa,un piu’ ..boh!non saprei dire..ma ne parlai subito con Luca,gli raccontai tutto e mentre lo raccontavo sentivo finalmente vita "là sotto”..senza dire ancora niente a mio marito,ma lui non rimase sorpreso,disse che si era accorto da un po che Marco mi “mangiava con gli occhi”..e io gli dicevo che era cosi’ piu’ giovane di me che proprio non avevo minimante considerato questa probabilita’,Luca mi disse che secondo lui Marco non vedeva l’ora di farmi e che era molto arrapato,beh,io mi eccitai’ e gli risposi ”..mi sa che mi sono bagnata,e lui sbarrò gli occhi..”veramante!!!!dai non ci credo…finalmente! “ io mi sedetti sopra le sue gambe in modo da fargli sentire la mia patata,lui aveva il pisello duro e me lo infilo’ subuto,quasi per non perdere quel momento,io avevo una voglia pazzesc,con la mente fantasticai di “Marco”,cominciavo attiva come una volta ,era passato troppo tempo e quella nuova prima volta mi fece ricordare quanto era bello fare sesso,non vi dico mio marito quanto era felice per il mio “ritorno”.“luca,pero’ devo dirti che da sotto il suo pantaloncino ho visto che ha un bastone al posto del pisello,ero li di fronte a medicare il piede,era impossibile non notarlo”,Luca mi disse,”non sono geloso,e’ troppo giovane per essere in competizione,se guardare ti fa bene alla mente sono contento anzi visto anche i tempi che corrono.Il giorno dopo non andai al bar ,mi sentivo un po in imbarazzo ,poi sapevo che comunque il pomeriggio il ragazzo sarebbe venuto da noi ed ero curiosa ed eccitata ,Luca mi disse di stare tranquilla e di non esagerare con le provocazioni ,gli andava bene che io mi eccitassi all’idea pero’ poi non voleva che io andassi oltre,invece,con la scusa del caldo esagerai ,mi misi la mia minigonna nera che usavo per andare al mare e la canottiera bianca che mi disegnava il seno e nel caso che mi fossi eccitata mi si sarebbero visti indurire anche i capezzoli,Luca quando mi vide mi disse “noooo!! e’ esagerato cosi!!...dai,e’ un chiaro messaggio di richiesta di sesso !no,dai mettiti almeno una maglietta diversa….ma arrivo’ Marco,e non feci in tempo a cambiarmi…sorrisi a mio marito che accetto’ quella “sfida”,Marco quando mi vide ebbe un attimo di smrrimento,mi saluto’ in modo impacciato,io invece gli chiesi come stava andando col piede ,poi ci mettemmo come alsolito,lui seduto sul tavolo e io piu’ in basso su una sedia,solo che con la minigonna,ero coperta al limite della patata,da sopra lui non mi avrebbe visto le mutandine ma ben presto mi eccitai anch’io e non riusci a non farmi venire i capezzoli duri,ma facevo finta di niente,Marco ,che era molto spontaneo e ormai aveva una certa confidenza,disse “il piede va bene,anzi e’ guarito,pero’ se ti vedo cosi’ mi fa male qualcos’altro,” io mi misi a ridere,gli dissi di non esagerare ,che non stava vedendo nulla di particolare per cui stare male….lui mi disse “stavolta si che mi faro’ una sega…” io risi di nuovo e gli dissi ..”ehhhh,esagerato,per cosi poco,allora se vedi una donna nuda che fai?...”...lui rispose,,”se vedessi te nuda non so cosa ti potrebbe succedere!! ..”...guardando i suoi pantolonicni ,gli dissi ..”vedo..vedo..che sei sensibile a certi argomenti…dai,ok….tutto apposto,ora sembra guarita bene l’infezione,mi raccomando non camminare a piedi scalzi ovunque…e ora ti puoi fare anche una sega!....e lui “ ..”qui?..davanti a te?”..e io “nooo,scemotto ,a casa tua!!”...ridevo e mi divertivo molto ma ero ormai bagnata e avevo u po di affanno per il solo pensiero, non vedevo l’ora che se ne andasse ,infatti appena chiuse la porta andai da Luca ,gli presi la mano e gli dissi “senti!”..avevo la patata stra bagnata e di nuovo scopammo con una voglia da adolescenti,mi scopo’ molto forte,sul tavolo dove era Marco, Luca mi diceva “..ma se ti fa eccitare cosi’ invitalo piu’ spesso,lui ti guarda e io ti faccio!..peccato allora che non verra’ piu’..! e io presa dalle sue parole e dall’eccitazione e dal fatto che mi scopava,sussurrai “sai che voleva farsi una sega davanti a me…stavo per dirgli di si ma avevo paura che dopo non arei resistito e mi sarei fatta scopare..” Luca era sempre piu’ eccitato,gli piaceva che dicessi quelle cose e io ero frastornata,dopo mi resi conto che le fantasie non erano piu tali ma desideravo che diventasse realta’,cioe’ ,volevo vedere Marco farsi una sega davanti a me.Finita la concitazione della scopata,ci rilassammo un po,sul letto,con l’aria condizionata,Luca era nudo e sudato ,io ero con i vestiti addosso,non era stato neanche necessario spogliarmi..e Luca…disse “beh! se ti fa questoe effetto e io ho questi benefici per me e’un sogno,allora ,sai che c’e’ …se vuoi,se ti fa eccitare ,stuzzicalo ancora…Incredibile la vita,chi l’avrebbe detto,mio marito accettava quella cosa,uscivamo da un anno di astinenza e non era mai successo prima ,cosa che ci aveva molto spaventato,ora avevo ritrovato la “chiave “ per il mio risveglio e Luca non voleva perdere quella opportunita’.Marco ci venne a trovare il giorno dopo,nel pomeriggio,alle due,io gli dissi subito,con un fare sbrigativo,”vediamo?”..ma va bene,non c’e’ nulla da preoccuparsi”..ma quando alzai la testa il suo pisello era gia’ dritto sotto i pantaloni,e scoppiai a ridere.” ma..Marco…ma non e’ possibile che…!!!” lui si mise le mani sopra ma anche il palmo della destra sul tronco e faceva piccoli massaggi al suo pisello…” e che cavolo,solo perche’ mi sfiori mi tocchi il piede con le tue mani mi succede questo??”...e io,”pensa se ti prendo il pisello in mano!!secondo me vieni appena te lo sfioro”..lui sentondomi parlare in quel modo,tento’ la sua mossa ,mi chiese”..dai,me ne posso fare una davanti alle tue tette?...e risposidi istinto “ma che dici,sei impazzito?..e poi qunto ci metti a venire???”..lui si scuso”..mannaggia,scusa e che ,mamma mia ,che figa che sei..”...allora io senza dire nulla…guardai dritta verso il pisello.poi gli dissi,dai,se ci metti poco pero ..” lui non se lo fece ripetere,si tiro’ giu’ il boxer,se lo prese in mano,duro e grosso come non so che cosa e inizio’ a masturbarsi davanti a me..non credevo a miei occhi,stava succedendo sul serio…io gli dissi..”aspetta un’attimo,devo andare in bagno..” invece andai nell studio dove c’era Luca e gli spiegai sottovoce…” c’e’ Marco di la che vuole farsi una sega davanti a me….io sono..eccitata, dopo pero’ scopiamo..” E luca…” ecco lo sapevo che andava a finire cosi,.. se gli permetti di farsi una sega davanti a te sta sicura che quel pisello finira’ dritto nella tua patata ..” e io “noo,ma no,vuole solo farsi una sega e poi lo mando via”...e Luca,dopo svariati secondi di attesa”.......va bene,se questa cosa ti serve per eccitarti…facciamola”..…io andai in soggiorno emozionata ,li trovai Marco seduto ancora sul tavolo ad aspettarmi,”eccomi” ..gli dissi..e lui si ritiro’ fuori il pisello dando x scontato che aveva avuto il permesso di farlo e ricomnicio’ a segarsi,”me lo prendi in mano un po tu?”..e io “no!!” ma poi allungai le mani sulle suo cosce e lui me le porto’ sul suo pisello ,ero curiosa di senitre nelle mie mani un cazzo diverso,erano anni che ero con Luca e che non toccavo un pisello che non fosse il suo…Porca miseria quanto era grosso..”no ,no ,no,non devo pensare questa cosa..” dicevo tra me e me,si perche’ gia’ mi stavo immaginando come farmi fare”...meno male,che lui mi mise la sua mano sulla mia ,e aumentanto i ritmo della sega mi venne subito,spruzzando addosso…tantissimo,mi fece una doccia praticamente..lui si scuso’ per non essersi trattenuto e per essere venuto sopra di me…io ero esterefatta..gli dissi di vestirsi e di andarsene…appena chiuse la porta mi raggiunse Luca che mi piego’ a 90 sul quel tavolo e io gli dissi..” dai,Luca,se aspettavi ancora un po mi avrebbe presa Marco…”Erano mie parole che mi facevano eccitare molto, e cosi ancora sesso,avevo cosi tanta voglia che non capivo come avessi fatto a stare un’anno senza fare l’amore…..”e adesso che si fa?”..domandai io….Luca Rispose con un bel boh!...Questa cosa era troppo eccitante ,era un peccato interromperla ma dovevo mettere in conto che non avrei resistito ancora molto e presto avrei ceduto il mio corpo ,ero troppo “debole” per resistere,al suo prossimo approccio ero sicura che mi avrebbe scopata di sicuro,quindi c'era da capire come affrontare la situazione…" e’ sicuro che lui cerchera’ di avere tutto da te,cerca solo di resistere il più possibile..,mi voglio godere questa situazione e approfittarne finché si puo’…poi vedremo"disse Luca.La mattina dopo siamo andati al bar ,ci siamo seduti al tavolo a abbiamo fatto colazione,io avevo messo una canotta che mi faceva vedere le tette dai lati e questa cosa sapevo che avrebbe attirato Marco che puntualmente mi fece i complimenti per quanto ero bella e disse a Luca che era fortunato,non immaginate quanto quei complimenti mi fecero piacere,ero diventata un lago di piacere e non so che mi prese,chiesi a Marco dove potevo lavarmi le mani,lui mi accompagno’ in cucina,non c’era nessuno,poi mi spinse dentro uno stanzino ,mi mise subito la mano sul mio culo,io anziché arrabbiarmi gli abbassai la tuta del lavoro e glielo presi tutto in bocca,era gia’ molto duro ,e il pompino forse duro’ 10 secondi,poi mi rialzai e gli dissi”mi devo lavare le mani,senza dirci nulla tornammo al tavolo.Quando lo raccantai a mio marito un po si arrabbio’ ma subito dopo facemmo tanto sesso che per tutto il giorno ci sentimmo “pieni”.Passarono alcuni giorni ,io non cercai mai volontariamente di ritrovarmi da sola con Marco e per una settimana non successe nulla,ma nella nostra testa c’era e come .abbiamo vissuto la settimana di “rendita” con i ricordi di quel pomeriggio,poi la domenica mattina andammo a fare colazione al bar e puntualmente arrivo’ lui,io gli chiesi,ma tu non sei mai in ferie?non vai mai al mare ,sei sempre qui?...lui rispose che era a casa lunedi e martedi mattina perche’ tutti i giorni doveva lavorare perche’ erano sempre aperti con la crisi che c’era…poi chiese a noi se andavamo da qualche parte,io gli dissi che avevamo voglia di andare alla scoperta di quache bella spiaggia,lui chissa’ che film si fece nella testa e subito ci propose di accompagnarci in un posto molto bello e poco frequentato,Luca accetto’ e io pure,cosi ci andammo la mattina dopo di lunedi che Marco non lavorava,sara’ che il ragazzo non faceva sesso o neanche una sega da qualche giorno ,ma era proprio arrapato,andammo con la sua macchina,appena 15 minuti per arrivare ed effettivamente il posto era bellissimo…” vedete qui?” ci spiego’ Marco,”in tempi normali non avremmo mai trovato parcheggio invece,eccoci qua noi e altre due auto parcheggiate…”..probabilmente le auto dei proprietari del chioschetto giu’ in spiaggia.Arrivati giu’ prendemmo da bere ,faceva caldissimo,credo 30/32 gradi, io mi avvicinai al mare e l’acqua era abbastanza fredda e mi sentivo al tatto subito rigenerata,con l’immancabile inturgidimento dei capezzoli che Marco non si fece scappare,beh! io mi slaccia subito il pezzo sopra e rimasi in topless, e mi sentivo la regina in mezzo a loro due,Luca si lamento’del fatto che io potevo e loro no,certo non si poteva stare completamente nudi.Dopo un po che prendevamo il sole,io noto una canoa “chissa se le noleggiano” dissi ad alta voce,,” Certo che si,perche’ vi piace andare in canoa?”....chiese Marco,a me piaceva si,e non ci ero mai andata e mi sarebbe piaciuto provare.Fu un’dea fantastica,prendemmo una canoa 3 posti, io mi misi al centro,Luca d’avanti e Marco dietro e cosi’ iniziammo a pagaiare,c’era un misto di profumi di mare ,scogli,e il sole iniziava a essere molto caldo,avevamo tutti e tre il cappellino e grazia all’acqua che schizza va dai remi si stava molto freschi.Andavamo molto veloce,con la canoa fai tanta strada in poco tempo,ci eravamo allontanati tanto dal punto di partenza e un certo punto vediamo una piccola cala ,molto piccola ,decidiamo di andarci,era proprio piccolina in mezzo a due scogliere, ma con una spiaggettina di sabbia bianca al centro ,troppo bella e così intima,era lunga neanche ⅚ metri di larghezza e alle spalle avevamo forse 4 metri di spiaggia prima dell’altissima scogliera .Comunque sbarcammo li, portammo in nostri zaini con il pranzo e i teli da mare,ci mettiamo li da soli,la sensazione ere di stare su un’isola deserta,eravamo solo noi tre e un sacco di cormorani neri che svolazzavano sugli scogli,rimanemmo li per circa un’ora ,tra un tuffo nell’acqua azzurra e cristallina che sembrava una piscina ,poi sopraggiunse la fame e mangiammo un panino,appena finito ,giusto il tempo di rilassarsi dieci minuti che Luca volle proseguire il viaggio sulla canoa,cosi raccolta tutto il nostro “bagaglio” risalimmo e via verso il mare aperto.Ma dopo circa 10 minuti si intravedeva una piccola isoletta di scogli e man mano che ci si avvicinava scorgemmo una piattaforma dove ci si poteva fermare,l’isolotto era stra abitato di uccelli vari,soprattutto i soliti cormorani,quando fummo vicini pero’ molti semplicemente si spostarono un po piu’ in la ma non sembrava fossero spaventati della nostra presenza,poi una volta scesi fu una meraviglia,avevi la sensazione di essere tu e la natura,lontano da tutto ,e tranne noi stessi non c’era la benche’ minima presenza di un mondo civilizzato …quella sensazione unita al fatto che ero con mio marito e Marco mi provoco’ una forte eccitazione,e credo che anche loro due si sentissero cosi,infatti Luca,che era l’unico che poteva prendere una iniziativa del genere,disse”ragazzi, in questo posto non e’ consentito stare con i vestiti…”e allora si tolse tutto, via il boxer e la maglietta ,rimase completamente nudo col pisello leggermente in erezione,poi guardo’ Marco e gli disse”..dai ,che aspetti,non ti vergognerai mica?’..lui guardo’ me come per cercare il mio consenso i segno di rispetto ,,”ma non posso con te presente”...Luca gli disse di non preoccuparsi di nulla,quel piccolo paradiso andava vissuto allora Marco si convinse e si spoglio’ anche lui,io gli guardai il pisello e da moscio non sembrava cosi grosso ma iniziavo pericolosamente a eccitarmi tanto che tentennai a spogliarmi perche’ avevo la sensazione che si sarebbero accorti,allora le feci lentamente e cercando di nascondere qualcosa con le braccia e le maniDai facciamoci una foto..disse Luca..e io non volevo,era troppo imbarazzante ma poi…poi Marco tiro’ fuori la sua piccola fotocamera professionale e disse che avremmo avuto delle foto “serie”..quindi trovo un posto dove posizionarla e con autoscatto a raffica scattava una foto ogni 5 secondi ,ognuno si metteva nella posizione che voleva ,una serie di 7 foto molto divertenti,solo che tendevano a nascondere le parti intime..Poi ci preparammo per una seconda”sessione”,stavolta Luca era piu’ vicino a me e disse anche a Marco di stare vicinissimo a noi e poi a una certo punto io ero in mezzo e piano piano Marco dietro di me e Luca davanti attaccati in una sorta di sandwich…sentivo i piselli sul mio corpo,quello di Luca si era gonfiato e non lesinava a farmelo sentire sulla pancia,quello di marca era “educatamente ancora molle e sentivo la carne sulle mie natiche,inutile dire quanto gia’ fossi bagnata…Poi la fotocamera scatto’ le sue 7 foto e quando le andammo a vedere sul piccolo display Luca era ormai col pisello dritto,disse “embhe!che volete..e’ la natura..”Poi un’altra sessione ,stavolta Luca dietro di me ad abbracciarmi e Marco davanti…”mamma mia ,pensai come avrei fatto a resistere a non fare cavolate ,ma Luca mi anticipo’,mi mise le mani sulle tette e nel mentre Marco era appiccicato a me …sentivo a quel punto che anche lui si stava eccitando…e io non ho piu’ resistito,ho preso il suo pisello in mano,che si ingrossava sempre piu’ ,allora mi sono chinata ,e poi ho afferrato anche quello di Luca e ho detto “finalmente la foto che desideravo fare”loro hanno riso e Luca ha detto “fai quello che vuoi,tanto qui non ci vede nessuno”...dicendo cosi’ sblocco’ la situazione e ci siamo fotografati in molte posizione erotiche senza mai sfociare nel porno,ci siamo baciati anche sulle labbra …”Io pero’ ero stremata stra stanchezza e voglia di scopare repressa ,chiesi di ritornare in quella spiaggetta a dieci minuti da li perche’ mi volevo stendere,cosi ci siamo rivestiti e siamo tornatiUna volta risistemati i teli Luca si spoglio’ completamente e si stese giu’,poi mi aiuto’ a slacciarmi il pezzo del costume di sopra e quindi mi sfilo’ il sotto,poi mi disse “vieni qui che ti spalmo un po’di protezione solare,io gli diedi la schiena ,ero stesa sul fianco destro ,in mezzo a loro due ,Marco si tolse il costume e si giro’ verso di me per guardami ,e io ero nuda con le tette bianche a pochi cm di distanza da lui ,cosi indietreggiai verso Luca fino a far aderire il mio culo col suo pisello e quando inizio’ a spalmare la crema sul braccio,spalla e sul fianco,sentii”qualcosa “ indurirsi ,non dovetti fare altro che indirizzarlo sulla patata e “ciaf” dentro!..poi seguito da un mio sospiro di piacere…era ora!liberta’ di scopare davanti a Marco che si eccito’ moltissimo,gli venne duro e incomincio’ a segarsi,Porca troia quanto godevo,gli afferrai con la mia mano il pisello ,era troppa invitante ,non potevo non approfittare della situazione per infrangere qualsiasi barriera pudica e poter fare liberamente qualsiasi cosa….. infatti sono venuta subito!! ,troppo troppo presto…. ,mentre Luca mi baciava il collo e mentre stringevo il pisello di Marco…il quale ,dopo che io mi ero “calmata” mi fa:”...e io?..niente?...”io rispondo facendo la gnorri :” niente cosa?”Marco “:...dai,fammi fare anche a me…sto andando in depressione con tutte queste seghe..”io : eh!ma …devi chiedere il permesso a Luca…Luca : ..che centro io…la patata e’ tua…..!io : “dai ,vieni qui,ti aiuto io ..”Altro che aiuto,andai dritta con la bocca , io ero bella nuda davanti a lui,gli ho messo una mia gamba appoggiata su di lui facendogli intravedere anche un po delle mie parti basse,lui si e’ infoiato e poi mi letteralmente spruzzato addosso non so quanta roba ,e mi sono dovuta andare a fare il bagno..Beh fu tutto molto bello ed estremamente eccitante,non mi sarei mai aspettata di trascorrere una giornata del genere e il merito fu sicuramente per buona parte di Marco che ci aveva portato in quel posto paradisiaco oltre che per la sua stessa presenza .Al ritorno,eravamo ormai da soli in macchina,io dissi a mio marito una cosa che mi passò per testa,tanto per provocarlo :” …sai,dopo una giornata cosi bella…beh,un regalino a Marco sarebbe meritato ,noo?...un’infilatina ci stava, “...e Luca…”non se ne parla neanche ,e’ gia’ tanto quello che gli fai fare…!.io:”...si,e’ vero’,ma almeno una se la meriterebbe pero’Luca :” NO!!!”Io ..”..dai…mi sto bagnando di nuovo solo al pensiero…e poi, lui e’ timido,se non gli dai il permesso tu lui non avra’ mai il coraggio di provarci”Luca..”non gli daro’ mai il permesso di scopare mia moglie,se proprio vuole deve avere il coraggio di provarci da solo… se la deve guadagnare …e se lo vuoi tu…ovviamente”Che per me voleva dire “si”...percio’ mi convinsi che era solo questione di tempo,…”ma con tutto quello che ha fatto,cioe’,mi ha fatto diventare una….boh,una troia tutta per te?..non sei contento?...e poi ,dai.si vede che ci tiene a noi…”luca :“ si ,perche non ha niente da fare e ..ti vuole solo scopare, fin dall’inizio….La sera ci guardammo con calme le foto che avevamo fatto in quella giornata,erano molto erotiche ma in verita’ eravamo talmente esausti e sazi che poco dopo ci addormentiamoIl giorno dopo Luca pose la questione se far vedere quelle foto a Marco,non sapevamo cosa fare e le risposta ci arrivo’ da sola ,quando si esauri’ quella carica sessuale accumulata durante quella giornata al mare.Fu lo stesso Marco che ci chiese :” ma quelle foto?...mi piacerebbe vederle…”..io dissi che mi vergognavo ma sotto sotto volevo che le vedesse,Marco disse “..ma si,appena ci organizziamo vieni da noi che le guardiamo insieme..”..e con questo fu chiaro il messaggio che non gliele avremmo fatte avere a lui ma che poteva solo guardarle in nostra presenza,non si sa mai..Cosi quello stesso pomeriggio Marco ci invito’ a casa sua,lui era da solo,disse che aveva uno schermo bello grande e che avremmo apprezzato di piu’ le foto,io non persi l'occasione per fare una battutina scema ma provocante .”..certo ,piu’ e grande piu’ godi!!” ,Luca ironizzo’ e concluse.."..e certo ..!le dimensioni contano,altro che..!Cosi,subito dopo pranzo,prima che ci piombasse addosso il sonno andammo 10 minuti da lui ,disse Luca,si sarebbe trattato di poco,invece successe il pata-track!!io arrivai con la solita minigonna nera e top rosso senza reggiseno,faceva caldo,come mi sarei dovuta vestire!!..ci sedemmo davanti alla scrivania,Marco preparo’ un caffe’, si accese il computer,credo che lo schermo fosse un bel 32 pollici che in effetti rendeva molto bene,Luca era seduto vicino a me,e quando iniziarono ad arrivare le foto in cui eravamo nudi, io immancabilmente sentii un caldo umido nella patata e inizia a bagnarmi talmente tanto che dovetti mettermi la mano sopra ,ma non fu proprio una mossa azzeccata perche’ il contatto con la pelle mi fece eccitare ancora di piu’ e mi ..masturbai un pochino ,Luca vedendomi in quella situazione disperata ne approfitto’ e disse “..ma perche’ non ci mettiamo comodi sul letto cosi nessuno sta in piedi?”....e gia’...troppo comodi,ma io non ci capii piu’ niente ,una volta a letto io mi misi a pancia in giu’,Luca invece disse che mentre vedevamo le foto mi avrebbe fsatto un massaggio ,certo,col pisello dentro la patata,ma io avevo talmente voglia che lascia fare tutto quello che volevano,vedevamo le foto e nel frattempo Luca mi sollevo’ la minigonna e non ebbe problemi aa penetrarmi in un attimo,quindi mentre mi scopava io chiesi a Marco di avvicinarsi ,per non escluderlo dal gioco,gli abbassai il boxer e afferrai il pisello con la mia bocca finché non fu grosso e duro ,mi girai a pancia in su e Luca si sposto’ di lato,invitai Marco in mezzo alle mie gambe e lui stavolta un impacciato mi chiese “ ma davvero?”....e poi finalmente gli feci usare quell’arnese dentro di me,gli dissi “..dai.vieni,qui…vediamo se riesci a farmi venire…”e cosi ,nella classica posizione del missionario mi scopo’ per la prima volta in quell’estate,appena il suo pisellone mi penetro’ sentii’ un calore nuovo,una sensazione diversa,era probabilmente il sapore della trasgressione,io gli misi le mie mani sul suo culo super sodo e lo accompagnavo nei movimenti ,il tempo che ci metteva a fare su e’ giu’ mi sembrava lunghissimo e quando arrivava in fondo io emettevo un piccolo suono di godimento che non riuscivo a trattenere ,e poi gli dissi a un’orecchio mentre mi faceva,”alla fine c’e’ l’hai fatta brutto stronzetto”…e lui disse una cosa bella ,”...si,mi sento in paradiso,non pensavo fosse cosi bello..”Luca mi disse che eravamo davvero eroticii da vedere ,tutti edue depilatissimi,il pisello di Marco che entrava e usciva facendomi godere…..poi Luca disse”Marco,lasciamela un po a me..” e cosi continuai con mio marito,che mi prese da dietro mettendo in mostra le tette e lui davanti e me e che mi leccava e mi baciava,indescrivibile,un sensazione troppo forte che mi lascio’ ubriaca per tutta la giornata.Ora che Marco mi aveva avuta tutta come avremmo continuato?Il giorno dopo ,a mente piu’ serena,cosi almeno credevo,io e Luca cercammo di analizzare un minimo l’accaduto,lui inizio’ col dire “..penso che dovremmo darci una calmata”..e io risposi “ credo che ve la daro’ ogni volta che vorrete,il fatto di essere presa e usata per fare sesso mi fa andare fuori di testa…”Luca non disse nulla,mi bacio’ e basta!Marco era incredibile,beh era anche molto giovane percio’ aveva una energia pazzesca,tutte le volte che mi vedeva ,fosse stato per lui ,mi avrebbe scopata ma io giocavo un po a “tirarmela”,a volte facevo la difficile e loro due si arrapavano ancora di piu’ ,a volte avevo voglia io e trovavo il modo per fare sesso,mi piacciono molto le sveltine ,breve e intenso,cosi posso farlo anche piu’ volte al giorno,quando mi va,e poi il fatto di avere due uomini e’ un vantaggio,mi piaceva fare sesso cosi’ ,solo per voglia o per attrazione fisica,senza nessun coinvolgimento sentimentale tra me e Marco,Sesso x sesso e basta,come quella mattina che Marco venne da noi, io ero al computer e lui mi inizio’ a toccare il collo e poi le braccia fino alle tette e nel mentre io mi toccavo sotto finche’ lui non mi fece alzare da quella sedia mettendomi a 90 e scopandomi da dietro mentre io teroicamente lavoravo al pc,oppure quella volta che andavamo in macchina,di sera in un locale e prima di arrivare,ci siamo fermati in una campagna dove non cera nessuno e abbiamo scopato in piedi appoggiati alla macchina perche’ non abbiamo resistito fino a dopocena ,Luca da dietroe Marco davanti, e fu pazzasco e quando arrivammo al locale mi tremavano le gambe e quasi non riuscivo a stare in piedi,Marco era eccittao per tutta la cena e al rientro in macchina,mentre Luca che era gia’ esausto e guidava ,Marco mi porto’ sul sedile psteriore con lui e me ne fece di ogni,forse mi fece venire 3 volte ,mi scopava lentamente gustandosi ogni attimo e tutto il contatto dei nostri corpi nudi…..sembrava non essere mai sazio,mi diceva “...cazzo cazzo!!mi fai un effetto che non capisco,ti scoperei tutta la notte,,”....e infatti gli proponemmo di rimanere a dormire da noi perche’ non volevamo che quella magia che si era creata finisse subito…..Rimanemmo sull’isola fino a settembre,saremmo dovuti rientrare a Milano a Luglio ma il nostro amico e la sua famiglia quell’anno non si spostarono da Milano quindi prolungammo la permanenza per altri due mesi,io invece ci sarei rimasta a vivere su quell’isola…ma non si puo’ avere tutto…Con Marco durante quel periodo ci furono giorni in cui non ci si vedeva per diversi motivi,io a volte preferivo stare da sola ,c’erano giornate in cui mi piaceva stare nuda in casa nel mio spazio,mi piaceva fantasticare e poi vivere nella realta’ quelle fantasie,alcune volte Luca e Marco mi portavano in giro per l’isola senza una meta’ ben precisa ,e io ero il loro oggetto del desiderio..quella fu un'estate indimenticabile 384 0 10 months ago
- 10 months ago Sorpresa sotto l'Albero: Quando la Vita Ti Gioca uno Scherzo Natalizio Trama: Era la notte prima di Natale e in tutta la casa non si muoveva una creatura... tranne me e mi arrabbiavo sempre di più mentre passavo da una stanza all'altra alla ricerca di ciò che avrebbe dovuto esserci. In casa avrebbero dovuto esserci una moglie e tre figli, ma non c'erano. > Sono Marco Colombo, un dirigente aziendale che aveva pianificato con cura di trascorrere le festività natalizie con la mia amata famiglia. Avevo preparato sorprese per i miei bambini e volevo dedicare del tempo speciale alla mia vecchia mamma. Tuttavia, la vita ha il suo modo di sorprenderci. Una società cinese con cui la mia azienda aveva importanti rapporti commerciali ha organizzato un meeting cruciale a Parigi. Nonostante fossi stato assolutamente determinato a godermi le vacanze, il dovere ha chiamato, e mi sono trovato costretto a partire per la capitale francese in un periodo così speciale. Ho comunicato con tristezza la notizia alla mia famiglia, promettendo che sarei tornato il prima possibile. Il meeting si è svolto con una tensione palpabile, ma proprio quando sembrava che il mio Natale sarebbe stato lontano da casa, ho ricevuto una chiamata che ha cambiato tutto. La società cinese aveva deciso di cancellare il prosieguo nei giorni successivi del meeting a causa di circostanze impreviste. Ho deciso di mantenere la sorpresa per me stesso, desiderando vedere la gioia negli occhi della mia famiglia quando mi sarei presentato all'improvviso. Avevo preso così il telefono e iniziato a chiamare le compagnie aeree per vedere se riuscivo a trovare un posto a sedere a così breve distanza dalla festività. Ho ricevuto un "mi dispiace" da tutte, tranne una. Mi dissero che erano al completo, ma che c'era stata un'ondata di cancellazioni e di “no show” e che se avessi voluto venire all'aeroporto e mettermi in "lista d'attesa" sarei riuscito a prendere un volo. Era il mio giorno fortunato, il mio regalo di Natale da parte del destino, e così riuscii a prendere un volo. Con il cuore colmo di felicità, avevo preso un taxi per tornare a casa, desideroso di creare una sorpresa indimenticabile per la mia famiglia proprio alla vigilia di Natale. Arrivato a casa, avevo notato subito l'atmosfera festosa. La casa era splendidamente decorata, le calze erano appese con cura, e l'albero di Natale risplendeva con luci scintillanti. Ma qualcosa non quadrava. Non c'erano regali sotto l'albero. L'atmosfera di festa era presente, ma l'assenza di pacchetti avvoltoi mi aveva colpito. Confuso, ho iniziato a cercare una spiegazione. Avevo pianificato con cura ogni dettaglio della mia sorpresa, e non potevo credere che i regali fossero mancati all'appello. Con il cuore in gola, ho chiamato mia moglie, ma il telefono non era raggiungibile. Il panico ha iniziato a farsi strada mentre tentavo di immaginare cosa fosse successo. Dopo aver chiamato a casa dei miei genitori, ho parlato con mia madre, sperando di ottenere qualche informazione. Mi ha spiegato che Monica aveva chiamato chiedendo se poteva badare ai bambini per un po'. Poiché voleva uscire con le amiche per la cena di Natale, aveva deciso così di consegnare i regali ai bambini in anticipo e poi li avrebbe portati da mia madre per la notte. I bambini erano accoccolati nei loro letti, ignari della mia improvvisa comparsa. Monica aveva lasciato la casa alle sette, dicendo che li avrebbe visti la mattina successiva. Inizialmente, ho respirato un sospiro di sollievo, ma il mio stato d'animo è rapidamente cambiato quando ho sentito della cena con le "vecchie amiche di liceo." Nove anni di matrimonio erano trascorsi senza che mia moglie menzionasse mai queste amiche, e il repentino cambio di piani aveva suscitato il mio sospetto. I pensieri negativi avevano cominciato a fiorire nella mia mente, e la paura di una rivelazione sconcertante si era fatta strada. All'improvviso, un'auto aveva svoltato nel vialetto di casa, come dimostravano i fari che attraversavano la finestra del soggiorno. Avevo guardato l'orologio e avevo notato che erano le dieci e dieci. Ero balzato su dal divano, mi ero avvicinato alla finestra, avevo spostato la tenda e avevo guardato fuori. Il bagliore della luna sulla neve appena caduta aveva chiaramente mostrato un uomo e una donna seduti in macchina, baciandosi come due adolescenti. Un brivido di confusione e stupore mi aveva attraversato mentre cercavo di capire chi potesse essere. Il cuore aveva battuto forte nel petto, e la mia mente era stata travolta da pensieri incerti. Il loro abbraccio sembrava non avere fine, e mentre i finestrini dell'auto non emanavano fumo, il mio sconcerto stava raggiungendo livelli vertiginosi. La mia mandibola si stava stringendo, e le mie mani erano diventate pugni serrati, tanto che provavo dolore agli avambracci. Mentre osservavo incredulo, giunto il momento in cui avrei dovuto essere testimone di ciò che i miei occhi non potevano credere, l'uomo si era spostato all'indietro, e la testa della donna era scomparsa dalla mia vista. Non c'era bisogno di essere un genio per capire cosa stesse accadendo. La realizzazione mi colpì come un pugno nello stomaco. Il tradimento era davanti ai miei occhi, e la sensazione di tradimento e dolore si fece strada in me. Mentre la scena continuava a svolgersi nel vialetto di casa, ho sentito un misto di rabbia, tristezza e incredulità. La neve caduta sembrava ora un velo freddo su un momento che avrebbe cambiato tutto. Avevo capito in un attimo che l'uomo stava ricevendo un pompino, un pompino di livello mondiale, come ben sapevo da tutti quelli che Monica mi aveva fatto. Lo vedevo nella mia mente. Le dita di Monica che si appoggiano alle sue palle mentre lei gli leccava la lunghezza e stuzzica la testa del cazzo con la lingua, prima di prenderlo in bocca e lavorarlo fino a farlo entrare in profondità nella sua gola. Riuscivo a immaginare i pensieri che gli frullavano in testa. Mentre lei godeva, lo pompava sempre più velocemente per farlo eccitare e farlo sborrare. Era facile immaginare la sensazione che avrebbe provato lui nel momento in cui Monica avrebbe ingoiato fino all'ultima goccia e poi lo avrebbe leccato per bene. E poi in un batter d'occhio vidi la sua testa sobbalzare all'indietro e capii che si era appena sfogato e un attimo dopo la testa di lei tornò su. Si scambiarono alcune parole e poi vidi aprirsi sia la portiera del passeggero che quella del guidatore e capii che stavano entrando in casa. Ho chiuso la tenda lentamente, incapace di guardare oltre. La mia mente era in tumulto, e il calore che sentivo non era più dovuto all'emozione natalizia. L'aria intorno a me si era fatta densa di un silenzio scomodo, e il Natale che avevo immaginato si era trasformato in un'inattesa e dolorosa rivelazione. Lasciai la finestra e mi diressi verso il seminterrato dove tenevo tutta l'attrezzatura. Pensai di usare una mazza perfettamente adatta allo scopo". Ma lo stato d'animo in cui mi trovavo in quel momento era buono per un omicidio. Sentii la porta d'ingresso aprirsi e i due entrare. Sentii dei mormorii mentre i due si muovevano per la casa verso le scale che portavano alle camere da letto e mi chiesi se lei lo avrebbe portato sul nostro letto o avrebbe usato una delle camere dei bambini. Decisi di permettere loro di spogliarsi e sistemarsi sul letto, iniziando il loro accoppiamento. Pensavo che il mio ingresso sarebbe passato inosservato fino a quando non mi fossi avvicinato abbastanza per colpire con la mazza. Con il cuore pesante e la mente in tumulto, salii silenziosamente le scale. Mi fermai in cima ai gradini e i gemiti provenienti dalla nostra camera da letto raggiunsero le mie orecchie, stringendomi la mascella. Mentre mi muovevo silenziosamente lungo il corridoio, i pensieri ronzavano nella mia mente, un'elaborata strategia si stava formando. Raggiungere la camera da letto era come camminare sull'orlo di un precipizio. Tutte le cose che avrei dovuto fare, quasi tutte richiedevano la collaborazione di un'altra persona. Dovevo trovare un buon posto dove nascondermi, almeno fino al giorno dopo Natale. Sapevo che coinvolgere la polizia sarebbe stato inevitabile, una volta che avessi affrontato l'intruso nella mia camera, sul mio letto. Le prospettive di dover affrontare conseguenze legali mi spinsero a pianificare con attenzione. Non potevo permettermi di finire dietro le sbarre prima di aver sistemato le cose che erano davvero importanti. Dovevo rimanere fuori dalla custodia almeno fino alle 10 del mattino del giorno dopo le festività. Questo mi avrebbe dato abbastanza tempo per sistemare i conti bancari e svuotare la cassetta di sicurezza. Il giorno di Natale, pianificai di recarmi agli sportelli del servizio clienti per cancellare le carte di credito e proteggere al meglio i miei averi. La tensione nel corridoio era palpabile mentre mi avvicinavo alla porta della nostra camera da letto. Il Natale che avevo immaginato era diventato un intricato labirinto di segreti, tradimenti e decisioni difficili. Con la mascella serrata e il cuore pesante, ero pronto a confrontarmi con quello che mi attendeva al di là di quella porta. Mi ritrovai in una situazione difficile, in bilico tra l'impulso di reagire con rabbia e il bisogno di pianificare attentamente i passi successivi. Non avevo mai picchiato una donna, e anche se il desiderio di farlo poteva pulsare dentro di me, sapevo che Monica non doveva essere la prima vittima di una mia violenza. La mia mente macinava opzioni, cercando di trovare una via d'uscita che potesse garantire la giustizia senza compromettere ulteriormente la situazione. L'idea di vederli piangere sul loro tradimento, consapevoli che avrei preso la mia parte di carne nel processo legale, era il mio unico conforto. Mentre mi avvicinavo alla porta della camera da letto, decidetti di aspettare di sentirli giungere al culmine del loro piacere prima di interrompere la loro festa. Sembrava giusto infliggere loro il massimo dolore nel momento in cui stavano godendo del massimo piacere. Mi posizionai accanto alla porta, con le spalle al muro, ascoltando attentamente ciò che accadeva in camera da letto. Le sue voci, i gemiti e i piccoli gridi acuti riempivano il corridoio, e un senso di nausea cresceva in me. "Basta," pensai, "è ora di mettere fine a tutto questo." La porta sembrava più pesante mentre la spingevo lentamente, preparandomi a fronteggiare la verità che si celava dietro di essa. Lei gemeva ed emetteva piccoli gridi acuti e sentii lui dire: "Dannazione tesoro, sei stretta. Non riesco a capire. Per quanto ti scopo e per tutto il tempo che ti ho scopato dovresti essere abbastanza larga da non dover faticare per entrare". Cristo santo! Quanto era durato tutto questo? Per quanto tempo stava succedendo dietro le mie spalle? Non ne avevo idea. Non ne avevo mai avuto idea. Le mie frequenti assenze per progetti fuori città sembravano averle fornito ampio spazio per giocare con il fuoco. Avevo sempre creduto di avere un matrimonio solido, una roccaforte di fiducia reciproca, ma sembrava che mi stessi illudendo. La rabbia e la delusione si mescolavano dentro di me mentre continuavo ad ascoltare dalla porta socchiusa. La realizzazione che tutto ciò che credevo fosse stabile stava crollando come un castello di carte era schiacciante. L'inganno, nascosto dietro il velo delle mie assenze, mi colpiva come un pugno allo stomaco. Le emozioni turbolente si agitavano mentre cercavo di affrontare la realtà di quanto stesse accadendo. Avevo investito tanto in questo matrimonio, credevo che ci fosse una base solida su cui costruire il nostro futuro. E ora, tutto sembrava sgretolarsi davanti ai miei occhi. Il desiderio di vendetta si mescolava al senso di tradimento, ma sapevo che dovevo rimanere calmo e pianificare attentamente i passi successivi. Non volevo precipitare le cose, ma allo stesso tempo, il bisogno di affrontare la verità diventava sempre più urgente. Con il cuore pesante e la mente in tumulto, mi preparai a entrare nella camera da letto e affrontare il caos che si era instaurato nel mio matrimonio. "Oh sì, piccola, spingi, spingi. Dai, spingi indietro e prendi tutto il mio cazzo !" Il suono inconfondibile della carne che si scontra l'una contro l'altra risuonava attraverso la porta chiusa. Era un rumore crudo e intimo, un rituale di passione tradita che riecheggiava nel corridoio. Ogni colpo sembrava vibrare nell'aria, un'armonia malinconica che sottolineava il tradimento svelato dietro quella porta. Era come se il mondo intorno a me si stesse dissolvendo in quel suono, rendendo la mia presenza in quel luogo ancora più surreale. Le percussioni irregolari e appassionate si diffondevano attraverso le pareti, amplificando la profondità della tragedia che stava accadendo al di là della mia vista. Ogni sussurro della carne in movimento sembrava un colpo al cuore, un richiamo a una realtà che avrei preferito evitare. "Ci sono quasi" disse e io presi in mano la mazza. Proprio mentre ero pronto ad allontanarmi dal muro e a girarmi per attraversare la porta della camera da letto, il mio cellulare suonò. L'avevo messo in vibrazione prima di lasciare il seminterrato, perché non volevo che un cellulare che squillava sconvolgesse i miei piani. Chi diavolo poteva chiamarmi a quest'ora della vigilia di Natale? Ho tirato il cellulare e vidi che il numero sullo schermo era il numero di cellulare di Monica. La troia mi stava chiamando per parlare con me mentre il suo amante la scopava? Era così che si eccitava? La mia mente era confusa, sospesa tra il tumulto dell'infedeltà che stavo per affrontare e la curiosità di scoprire cosa potesse spingere Monica a chiamarmi in quel momento. Mi infilai nella stanza di fronte, chiusi silenziosamente la porta e poi risposi al telefono. Risposi al telefono cercando di mantenere la calma, anche se il mio cuore batteva forte nel petto. "Pronto?" "Ciao tesoro. Tua madre mi ha appena detto che hai chiamato per dirmi che eri a casa". "Dove sei !!??" "Sono a casa dei tuoi genitori. Dove sei tu?" "Sono a casa". "A casa?" "Sì". "Devi uscire da lì e venire qui e devi farlo subito!! ". "Perché!!?" "Perché ho fatto un regalo di Natale a mia sorella. Visto che tu dovevi essere via e io sono venuta qui da tua madre, ho detto a Isabella che lei e Roberto potevano usare la nostra casa stasera, invece di prendere una stanza d'albergo. Le lascio prendere in prestito la casa per una notte. Devi uscire da lì e venire qui per non rovinare la loro serata!" Abbassai lo sguardo sulla mazza che avevo appoggiato al muro quando aprii il telefono e borbottai: "Rovinargli la serata, oh sì; non vorrei rovinargliela. Ci vediamo tra poco". "Sbrigati, tesoro, ho un regalo da darti, ti amo", disse e poi ridacchiò, "ma non puoi fare troppo rumore quando vieni potresti svegliare i tuoi genitori. Ti voglio bene, tesoro". "Ti amo anch'io". La mia risposta, anche se carica di amore, trasudava un'ombra di amarezza. Mentre chiudevo la chiamata sapevo cosa mi sarei regalato per Natale: avrei tenuto per me quello che avevo quasi fatto. Monica non sarebbe stata minimamente contenta di me se avesse saputo i pensieri che avevo avuto da quando quell'auto era entrata nel vialetto. Ora potevo capire tutto. Con un sorriso beffardo, uscii di casa, presi la mia bici dal garage e mi avviai verso i tre chilometri che mi separavano dalla casa dei miei genitori. Mentre pedalavo fuori dal vialetto, ho esclamato, prima di sparire: "Buon Natale Isabella e Roberto! Che la vostra notte sia altrettanto movimentata quanto la mia! Ah, e Roberto, sembra che tu abbia appena guadagnato il premio di 'Sopravvissuto alla Vigilia'! Ah... ah... ah..."...Quando una telefonata salva la vita!... 151 0 10 months ago
- 1 month ago il piacere della sorprea Un sito esplicito..un profilo interessante..malizioso....un contatto con il lui di coppia...che ha un unico obiettivo...rendere regina la sua signora...appassionata..piacente...sorridente...meravigliosamente provocante e sensuale... abbiamo chiacchierato a lungo...ipotizzando diversi scenari....seduzione e malizia...provocazione e sensualità...lei donna donna donna..intensamente femmina....sacerdotessa del piacere..che ama godere e far godere.. lui sapiente regista....intenso organizzatore e tessitore di situazioni... qualche scambio di foto...di video..che evidenziano passione e desiderio..che magnificano i sensi purtroppo la geografia non aiuta...ma in qualche modo si riesce ad organizzare una situazione maliziosa... lui propone a lei una serata fuori..senza una meta precisa....ma dagli occhi e dal tono della proposta lei intuisce che sarà una serata eccitante... piena di emozioni e di sorprese... "ma perchè non indossi le autoreggenti e quella gonnellina che piace tanto a me?" le dice lui..."tanto non fa cosi freddo"... "va bene amore" risponde lei.... ha capito che sarà una serata di passione ...quindi indossa le autoreggenti...non indossa l' intimo..perchè intuisce che potrebbe essere strappato dalla foga erotica del proprio compagno sale in auto....senza chiedere nulla di più.... si fida ciecamente del proprio uomo...non ha bisogno di chiedere...dove andremo o cosa faremo lei sa perfettamente che l' attenzione del proprio uomo nei suoi confronti è senza remore..senza se e senza ma... iniziano a correre per le strade di montagna..la montagna che entrambi amano immensamente.... la velocità è moderata..non vi è fretta...e in ogni caso bisgona guidare con prudenza... lui le carezza la gamba....e con le dita bordeggia il profilo dell' autoreggente...alternando i polpastrelli tra pelle e nylon... "ma dove stiamo andando ..." pensa lei..ma naturalmente no chiede nulla... anche lei allunga la mano sulla coscia del suo uomo che sta guidando...e con dita sbarazzine....raggiunge la patta...e sente un turbamento incisivo... "uhmmm....che voglia di slacciare la patta e prenderlo in bocca....adorare lo scettro del mio piacere..." ma non lo fa...si limita a tamburellare sopra la patta... apprezzando che il turbamento si fa sempre più duro..insistente...erotico... la serata è piacevole..un po fredda...ma cmq piacevole....lei sa che non avrà freddo lei sa che il suo uomo vuole solo il suo piacere.... e che uno dei suoi piaceri più elettrici e intensi è godere all' aria aperta... sentirsi sua ..completamente sua in mezzo alla natura... dopo un po di chilometri...l' auto devia verso un parcheggio...a lei sconosciuto... un posto intimo....riservato... la macchina si ferma... "amore...ti ho portato qui..perchè questo è un posto tranquillo e voglio goderti fino in fondo..." dice lui si volta verso di lei e la bacia intensamente....con lingua saettante...profonda..liquida ..vibrante eravamo giò d' accordo su luogo ed ora...io ero già li ....con l' auto spenta..un po discosto per non creare imbarazzo... li vedo da lontano vedo che hanno spento l' auto...io e lui eravamo d' accordo sul come fare.... si stanno baciando con avidità e intensità rare... lui ha già le mani sotto la gonnellina... lei è eccitata.....bagnata...travolta dal desiderio... mi avvicino lentamente.....con l' auto sempre a fari spenti... lei ha un sussulto....si blocca....percepisce che non sono soli... "amore...non ti preoccupare.....è una persona che conosco"...dice lui cercando di tranquillizzarla... un pizzico di imbarazzo....da parte di lei....ma lui le riprende la nuca ..la porta verso di sè e comincia a ribaciarla con fervore... quelle parole e quel gesto le rendono di nuovo tranquillità.. nel suo intimo lei sa che con il suo uomo è sempre al sicuro... e lei sa che lui sa quanto le piaccia farsi ammirare... riprende a baciarlo con intensità.. lascia che le mani del suo uomo esplorino i seni... è bagnata come non mai.. gli slaccia la patta e fa uscire il suo scettro...duro..forte prepotente che comincia a carezzare con delicata malizia... ...io scendo dall' auto..voglio ammirare meglio quell' universo di eccitazione e travolgente desiderio ...mi avvicino alla porta con delicatezza....senza essere invasivo... ho già il cazzo duro...durissimo...mi eccita da morire la situazione da sotto la giacca...mi carezzo delicatamente...da sopra i pantaloni sono vicino alla porta...vedo benissimo la situazione dal finestrino lei percepisce la mia presenza....mentre con le mani continua a sfiorare il cazzo di lui...si volta...mi guarda... uno sguardo malizioso...ama il fatto che io la stia ammirando... e dopo aver appurato che stavo guardando la loro intimità.... la sua energia..la sua voglia di esibizione...si spinge oltre... con la bocca si avvina alla punta del cazzo del suo amore...e la infila completamente in bocca... quasi senza respirare... e si inginocchia sul sedile con la gonna un po alzata...per farmi ammirare il suo saper essere femmina..provocante e provocatoria... inizia a succhiare come se non fosse un domani e con l' altra mano solleva di piu la gonna... vuole farmi vedere che ha le autoreggenti e che non indossa l' intimo... sono eccitatissimo... tiro fuori il cazzo dai pantaloni..in piedi accanto al finestrino e comincio a carezzarmi.... direttamente..senza piu pudore.... dopo un po lei si volta....mi guarda... vede che mi sto carezzando... apre il finestrino e mi dice... ciao ...mi chiamo Laura....tu chi sei... io imbarazzzato per la situazione le rispondo..."sei bellissima ed eccitantissima..." "ma povero.." dice lei ..."ti sei turbato....avvicinati un po..." mi avvicino e prende il mio cazzo delicatamente in mano allungando il braccio dal finestrino... lo porta alla bocca...e inizia succhiarmelo... "vi voglio entrambi....voglio godere di voi..e voglio vedere che mi desiderate...che siete eccitati per me"... scende dal' auto....e invita il suo uomo a scendere... in piedi accanto all' auto....alza la gonna da dietro.... e struscia il suo culo meraviglioso sulla punta del cazzo del proprio uomo che è in piedi dietro di lei..... lui appoggia la punta del cazzo tra le cosce e inizia sfregare lentamente..fradicio del suo desiderio... mi dice di avvicinarmi.....mi prende il cazzo in mano....e lo struscia su di lei...punta con punta che si toccano... si diverte a farci strusciare su di lei...e mi bacia con avidità... una donna che si sente femmina...desiderata e desiderabile..una principessa con due cavalieri dedicati al suo piacere... il suo uomo che si struscia da dietro...mentre il complice la bacia con passione mente lei ha il suo cazzo in mano...e fa toccare le due punte.... è inverno..ma l' atmosfera è caliente....non si sente il pungere della stagione... ..stacca la bocca dal complice e incita al suo uomo di scoparla..di prenderla da dietro... "scopami amore....mettimelo dentro ti voglio sentire tutto...muoviti con veemenza come solo tu sai fare..." si abbassa un po per offrire meglio la sua figa fradicia al cazzo del suo umo che non perde un attimo e la imbuca.... con forte prepotenza.....mentre lei approfittando della posizione si abbassa ancora di piu..e prende il mio cazzo in bocca... i colpi del suo uomo..profondi e incisivi....si riverberano su di me...ad ogni suo colpo i mio cazzo le si pianta in gola... e per gestire meglio i movimenti..per non perdere un millimetro di cappella grossa e turgida....con le due mani mi prende le palle...e l' asta del cazzo....per spingerla ancora piu in fondo... sono stordito dal piacere..non riesco a muovermi....le mie mani inerti lungo il corpo la testa reclinata avvolta dall' intensità emozionale ....sento la sua lingua..la sua bocca..le sue mani sul mio cazzo....come se ci conoscessimo da sempre donna provocante..donna assetata...donna malizia..donna passione...donna donna donna...meravigliosamente femmina non vuol perdere un istante del piacere che sta provando ....sento i colpi del cazzo del suo uomo che si infrangono su una figa gronda di eccitazione..senti gli schizzi del desiderio ..un profumo intenso di femmina poi improvvisamente si ferma..si blocca.....e dice al suo uomo..."amore...ti amo...grazie per questa sorpresa...ma adesso voglio che mi guardi mente il tuo amico mi scopa...voglio che ammiri il mio piacere..." ...mi offre la schiena...si inarca ancora di piu...e mi dice.."scopami..." mente con le mani allontana il suo uomo ...lo appoggia verso la macchina e gli dice ..."toccati che voglio vedere che ti piace il mio piacere..." il suo uomo..con il cazzo durissimo....quasi stupefatto e sorpreso della iniziativa della propria donna si appoggia alla macchina e comincia a masturbarsi lentamente... mentre vede la propria femmina...godere...godere del cazzo straniero che ha in figa..godere del fatto che il suo uomo la guarda ...godere del fatto che è all' aperto..il luogo che ama di piu ...colpi lunghi profondi la prendo per i fianchi per sbatterla con maggiore determinazione con maschia intensità... un piacere assoluto... sento il suo corpo vibrare... mi cola l' essenza del suo piacere e della sua eccitazione sulle cosce... poi non paga di scosta...e dice.. "voglio bere di voi....dopo aver goduto con i miei due uomini singolarmente....voglio ammirarvi mentre raggiungete l' orgasmo..." si accovaccia....con una mano continua a pastruganre la figa fradicia...mentre con l' altra alternativamente avvicina i nostri due cazzi alla faccia...alla bocca..alla lingua... li prende in bocca uno alla volta.... uno lo infila in gola.. l' altro continua a masturbarlo "come state..." ci chiede..."siete pronti a sborrare?" noi impietriti ed eccitatissimi...rispondiamo di si... e lei "...venitemi in faccia....voglio vedere i flutti di sborra che mi inondano la faccia..la bocca..le labbra.." noi due come se conoscessimo da sempre ..acceleriamo nel movimento..avviciniamo la punta alla sua bocca....e come se fossimo un corpo solo..un solo uomo con due cazzi.....contemporaneamente le schizziamo la faccia... lei avida di sborra.....con la lingua raccoglie i succhi che non le sono finiti in bocca...sorride... con le labbra raccoglie le ultime gocce dalle punte dei nostri cazzi... e come se avesse mangiato il dolce piu buono che esita...si lecca i baffi copiosamente... la mano con cui si trastullava la figa..la avvicina alla sua bocca e lecca anche di se... storditi...soddisfatti....stravolti..quasi attoniti..io e il suo uomo ci ricomponiamo... la guardiamo..il suo volto radioso..appagato... ci sorride.. le sorridiamo... allungo la mano e mi presento..."piacere oscar..." THE END 284 0 11 months ago
- 1 month ago il piacere della sorpresa....uhmmm Un sito esplicito..un profilo interessante..malizioso....un contatto con il lui di coppia...che ha un unico obiettivo...rendere regina la sua signora...appassionata..piacente...sorridente...meravigliosamente provocante e sensuale... abbiamo chiacchierato a lungo...ipotizzando diversi scenari....seduzione e malizia...provocazione e sensualità...lei donna donna donna..intensamente femmina....sacerdotessa del piacere..che ama godere e far godere.. lui sapiente regista....intenso organizzatore e tessitore di situazioni... qualche scambio di foto...di video..che evidenziano passione e desiderio..che magnificano i sensi purtroppo la geografia non aiuta...ma in qualche modo si riesce ad organizzare una situazione maliziosa... lui propone a lei una serata fuori..senza una meta precisa....ma dagli occhi e dal tono della proposta lei intuisce che sarà una serata eccitante... piena di emozioni e di sorprese... "ma perchè non indossi le autoreggenti e quella gonnellina che piace tanto a me?" le dice lui..."tanto non fa cosi freddo"... "va bene amore" risponde lei.... ha capito che sarà una serata di passione ...quindi indossa le autoreggenti...non indossa l' intimo..perchè intuisce che potrebbe essere strappato dalla foga erotica del proprio compagno sale in auto....senza chiedere nulla di più.... si fida ciecamente del proprio uomo...non ha bisogno di chiedere...dove andremo o cosa faremo lei sa perfettamente che l' attenzione del proprio uomo nei suoi confronti è senza remore..senza se e senza ma... iniziano a correre per le strade di montagna..la montagna che entrambi amano immensamente.... la velocità è moderata..non vi è fretta...e in ogni caso bisgona guidare con prudenza... lui le carezza la gamba....e con le dita bordeggia il profilo dell' autoreggente...alternando i polpastrelli tra pelle e nylon... 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"amore...ti ho portato qui..perchè questo è un posto tranquillo e voglio goderti fino in fondo..." dice lui si volta verso di lei e la bacia intensamente....con lingua saettante...profonda..liquida ..vibrante eravamo giò d' accordo su luogo ed ora...io ero già li ....con l' auto spenta..un po discosto per non creare imbarazzo... li vedo da lontano vedo che hanno spento l' auto...io e lui eravamo d' accordo sul come fare.... si stanno baciando con avidità e intensità rare... lui ha già le mani sotto la gonnellina... lei è eccitata.....bagnata...travolta dal desiderio... mi avvicino lentamente.....con l' auto sempre a fari spenti... lei ha un sussulto....si blocca....percepisce che non sono soli... "amore...non ti preoccupare.....è una persona che conosco"...dice lui cercando di tranquillizzarla... un pizzico di imbarazzo....da parte di lei....ma lui le riprende la nuca ..la porta verso di sè e comincia a ribaciarla con fervore... quelle parole e quel gesto le rendono di nuovo tranquillità.. nel suo intimo lei sa che con il suo uomo è sempre al sicuro... e lei sa che lui sa quanto le piaccia farsi ammirare... riprende a baciarlo con intensità.. lascia che le mani del suo uomo esplorino i seni... è bagnata come non mai.. gli slaccia la patta e fa uscire il suo scettro...duro..forte prepotente che comincia a carezzare con delicata malizia... ...io scendo dall' auto..voglio ammirare meglio quell' universo di eccitazione e travolgente desiderio ...mi avvicino alla porta con delicatezza....senza essere invasivo... ho già il cazzo duro...durissimo...mi eccita da morire la situazione da sotto la giacca...mi carezzo delicatamente...da sopra i pantaloni sono vicino alla porta...vedo benissimo la situazione dal finestrino lei percepisce la mia presenza....mentre con le mani continua a sfiorare il cazzo di lui...si volta...mi guarda... uno sguardo malizioso...ama il fatto che io la stia ammirando... e dopo aver appurato che stavo guardando la loro intimità.... la sua energia..la sua voglia di esibizione...si spinge oltre... con la bocca si avvina alla punta del cazzo del suo amore...e la infila completamente in bocca... quasi senza respirare... e si inginocchia sul sedile con la gonna un po alzata...per farmi ammirare il suo saper essere femmina..provocante e provocatoria... inizia a succhiare come se non fosse un domani e con l' altra mano solleva di piu la gonna... vuole farmi vedere che ha le autoreggenti e che non indossa l' intimo... sono eccitatissimo... tiro fuori il cazzo dai pantaloni..in piedi accanto al finestrino e comincio a carezzarmi.... direttamente..senza piu pudore.... dopo un po lei si volta....mi guarda... vede che mi sto carezzando... apre il finestrino e mi dice... ciao ...mi chiamo Laura....tu chi sei... io imbarazzzato per la situazione le rispondo..."sei bellissima ed eccitantissima..." "ma povero.." dice lei ..."ti sei turbato....avvicinati un po..." mi avvicino e prende il mio cazzo delicatamente in mano allungando il braccio dal finestrino... lo porta alla bocca...e inizia succhiarmelo... "vi voglio entrambi....voglio godere di voi..e voglio vedere che mi desiderate...che siete eccitati per me"... scende dal' auto....e invita il suo uomo a scendere... in piedi accanto all' auto....alza la gonna da dietro.... e struscia il suo culo meraviglioso sulla punta del cazzo del proprio uomo che è in piedi dietro di lei..... lui appoggia la punta del cazzo tra le cosce e inizia sfregare lentamente..fradicio del suo desiderio... mi dice di avvicinarmi.....mi prende il cazzo in mano....e lo struscia su di lei...punta con punta che si toccano... si diverte a farci strusciare su di lei...e mi bacia con avidità... una donna che si sente femmina...desiderata e desiderabile..una principessa con due cavalieri dedicati al suo piacere... il suo uomo che si struscia da dietro...mentre il complice la bacia con passione mente lei ha il suo cazzo in mano...e fa toccare le due punte.... è inverno..ma l' atmosfera è caliente....non si sente il pungere della stagione... ..stacca la bocca dal complice e incita al suo uomo di scoparla..di prenderla da dietro... 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"voglio bere di voi....dopo aver goduto con i miei due uomini singolarmente....voglio ammirarvi mentre raggiungete l' orgasmo..." si accovaccia....con una mano continua a pastruganre la figa fradicia...mentre con l' altra alternativamente avvicina i nostri due cazzi alla faccia...alla bocca..alla lingua... li prende in bocca uno alla volta.... uno lo infila in gola.. l' altro continua a masturbarlo "come state..." ci chiede..."siete pronti a sborrare?" noi impietriti ed eccitatissimi...rispondiamo di si... e lei "...venitemi in faccia....voglio vedere i flutti di sborra che mi inondano la faccia..la bocca..le labbra.." noi due come se conoscessimo da sempre ..acceleriamo nel movimento..avviciniamo la punta alla sua bocca....e come se fossimo un corpo solo..un solo uomo con due cazzi.....contemporaneamente le schizziamo la faccia... lei avida di sborra.....con la lingua raccoglie i succhi che non le sono finiti in bocca...sorride... con le labbra raccoglie le ultime gocce dalle punte dei nostri cazzi... e come se avesse mangiato il dolce piu buono che esita...si lecca i baffi copiosamente... la mano con cui si trastullava la figa..la avvicina alla sua bocca e lecca anche di se... storditi...soddisfatti....stravolti..quasi attoniti..io e il suo uomo ci ricomponiamo... la guardiamo..il suo volto radioso..appagato... ci sorride.. le sorridiamo... allungo la mano e mi presento..."piacere oscar..." THE END 270 0 11 months ago
- 4 weeks ago Una sera a tre Lui era il mio migliore amico; chiamiamolo Pino. Ci conoscevamo da anni e da un po’ di tempo aveva iniziato a fantasticare con me sulla possibilità di incontrarci a 4, ossia con le rispettive mogli, per iniziare a fare sesso tutti insieme e poi per scambiarci le mogli. Io mi sarei scopato volentieri sua moglie Teresa, ma ero sicuro che questa proposta per me era improponibile in quanto mia moglie non era assolutamente dell’idea e mai lo sarebbe stata, con chiunque, non solo con lui. Pino insisteva e tute le volte che ci si vedeva faceva allusioni sempre più esplicite, anche in presenza delle lei. Teresa, altra mentalità, sembrava interessata e lo faceva capire con sorrisi ed occhiate decisamente “parlanti”. E fu così che un giorno, quando Pino mi aveva per l’ennesima volta lanciato la proposta, gli risposi molto pacatamente: Pino, come hai capito la cosa non si può fare; mia moglie non è il tipo da prestarsi a questi giochi. Mi sembra invece che Teresa sembrerebbe interessata; se voi siete d’accordo potremmo giocare a tre mettendola in mezzo tra noi due. Pino mi rispose che ci avrebbe pensato e che forse si poteva fare. Per qualche settimana non ritornò più sull’argomento, ma poi un week end in cui avevamo deciso di andare al mare e all’ultimo momento mia moglie per un contrattempo decise di restare a casa, ci trovammo tutti e tre nella situazione ideale per poter concretizzare la fantasia. Avevo deciso di lasciare a lui il compito di condurre il gioco e dopo cena ci trovammo tutti e tre sulla mia barca a parlare del più e del meno; nulla accadeva e dopo aver giocato a carte ed aver bevuto un paio di whisky decidemmo di andare a dormire. La mia barca aveva un grande lettone a prua e lui mi disse; perché non dormiamo tutti e tre insieme sulla tua barca? Aggiungendo subito dopo: però Teresa dorme dalla mia parte, sto io in mezzo. Teresa con un sorrisetto sornione ribadì: perché non tiriamo a sorte? Chi prende la carta più bassa sta in mezzo. E così fu. E la sorte decise che Teresa, avendo pescato un due, sarebbe stata la predestinata a dormire in mezzo; Pino reagì limitandosi a dire: dormire non significa fare altre cose…. Appena spenta la luce Teresa, che evidentemente si aspettava qualcosa di più che dormire, iniziò con grande cautela a sfiorare con la sua mano sinistra la mia coscia, aumentando l’intensità dello sfregamento, ma sempre lentamente, con pause sequenziate. Dopo qualche minuto, ritenendo che Pino si fosse addormentato, presi molto lentamente la sua mano con la mia e la portai sul mio pacco, per farle sentire il mio fratellino che nel frattempo aveva iniziato a risvegliarsi. Contemporaneamente mi girai verso Teresa, per permetterle di infilare la su mano sotto i pantaloni della mia tuta, cosa che fece senza esitare, fino a raggiungere il mio cazzo ormai in piena erezione e ad accarezzarne lentamente con i polpastrelli il glande. Fu a questo punto che Pino, finto dormiente, fece un balzo sul letto, mise la sua mano su quella di -Teresa che mi stava massaggiando, ed urlò “...ti ho beccato troia !!...” Restammo allibiti entrambi; io trovai la forza di dire “...volevamo vedere se stavi dormendo…” Pino a questo punto disse “va bene, volete scopare? allora facciamo così, Teresa, prima mi fai un bel pompino, poi ti scopo e lui te lo mette nel culo…” Teresa non se lo fece dire due volte, però afferrò anche il mio cazzo cercando di metterlo in bocca; questo fece molto arrabbiare Pino che intervenne dicendo “no il suo non lo devi prendere in bocca, solo nel culo”. Pretese poi che io indossassi il cappuccetto per incularla; a quel punto rinunciai al tutto leggendo negli occhi di Teresa un po' di delusione. Finito questo intermezzo i due si ritirarono nella barca di Pino per la notte. La mattina seguente, di buon’ora, sentii salire qualcuno sulla mia barca; era Teresa che esordì dicendo “…sono rimasta molto male per ieri sera…ho preso la scusa di vedere se hai del latte a bordo per venire a trovarti…” Le risposi, se vuoi ho un latte da mungere, bello caldo...” E lei, sai che ora non è possibile, fammelo solo prendere in bocca per un minuto, poi troveremo modo di rifarci a Milano… Lo afferrò, lo osservò per un attimo e disse. Hai proprio un bel cazzo, lo voglio prendere dappertutto. Il resto alla prossima puntata 179 0 11 months ago
- 1 week ago Presa di culo Mi sdraiai accanto al mio amante e appoggiai amorevolmente la testa sul suo petto....... iniziavo ad avere sensi di colpa per quel gran cornuto di mio marito.Feci un respiro profondo: ora ero una vera puttanella.Mi alzai e mi staccai dal suo cazzo, misi la mano proprio sotto l’ano per raccogliere tutto il suo sperma. Strinsi fortemente l'ano e la sborra cominciò a fuoriuscire. Mi sentivo così bene quando la sua sborra usciva dal mio ano spalancato, ce n'era così tanta che facevo fatica a raccoglierla tutta."Prendi il mio cazzo, lurida troietta!...Siii...! Così! Dai, prendi tutto il mio sperma, puttanella", disse mentre si assicurava di spingere tutto il suo cazzo in profondità in modo che tutto il suo sperma riempisse il mio sfintere.Lui mi afferrò il culo e ha continuato a stantuffarmi più forte di quanto mi avesse mai scopato prima, mi spruzzò tanta sborra calda dentro il mio culo ormai spalancato."Oh, mio Dio!!! Sto sborrando col tuo cazzo in culo! " Urlando, il succo della mia figa sprizzò generosamente sul ventre e sul petto di mio padre, e mi assicurai di continuare a muovere il mio sedere sul suo membro in modo da far fuoriuscire ogni goccia di umore dalla mia figa.Cominciai a sentire un orgasmo che scorreva in ogni centimetro del mio corpo, un orgasmo più incredibile, chi l'avrebbe detto che essere inculata sarebbe stato molto meglio che farsi scopare nella figa.Mi sono aggrappata al suo petto muscoloso, ho sbattuto il mio deretano su il suo cazzo ripetutamente più e più volte. Ero completamente eccitata, con un desiderio irrefrenabile di raggiungere l'apice del piacere, e volevo assicurarmi che ciò avvenisse senza toccare minimamente la mia intimità.Muovevo lentamente il mio culo roteandolo fino alla base del suo cazzo e sentivo le sue palle toccarmi il culo. Ben presto rimbalzai con forza e velocità su e giù sul suo cazzo, cominciai a sentire un’ondata di calore che mi attraversava il corpo, avevo una gran voglia di orgasmo.Pino si sdraiò sul letto, mi misi sopra e mi accovacciai sul suo cazzo in teso come una corda di violino. Questa volta il suo cazzo sembrava molto più grande nel mio culo, ma sarei stata in grado di controllare la forza con cui venivo scopata."Certo che sì, dai vieni, sdraiati!", risposi."Tesoro, comincio ad essere stanco, perché non mi cavalchi il cazzo?". Disse lui. "Sì! Sculaccia le mie chiappe da troia, e non toglierlo mai dal mio culo fino a quando non lo riempi con la sborra!". Dissi tutta eccitata.Quel bastardo di Pino iniziò a sculacciarmi su entrambe le chiappe, il calore dei colpi lasciava una sensazione ardente sulla mia pelle, mentre il suono ritmico si fonde con l'atmosfera carica di tensione. Ogni colpo accendeva una scintilla di piacere mista a una lieve pizzicata, creando un balletto di sensazioni sensuale e avvolgente."Immagino che tu sia solo una troia che lo prende solo nel culo, posso capirlo perché adoro scoparti nel culo!". Disse.Lo infilò di nuovo senza prestare attenzione al mio disagio e mi afferrò entrambe le chiappe con le sue mani forti."Rimettilo nel culo, Pinuccio mi piace di più quando mi scopi in culo!". Dissi mentre lui sfilava il suo cazzo dalla figa e lo sbatteva di nuovo nel mio sfintere del culo aperto e caldo. "Cazzo!!! Tiralo fuori! Fa male!!!" Dissi mentre lui mi scopava la figa velocemente e con forte vigore.. Mentre lui mi stantuffava la figa, cominciai a pensare che forse mi piaceva solo più l'anale, non ne avevo mai sentito parlare prima e forse ero la prima donna sulla terra a cui piace solo essere scopata nel culo."Girati e metti il culo in aria". Disse il mio amante. Mi girai e mi misi a faccia in giù sul letto, alzando il culo in aria come voleva lui. Pino mi ha infilato il cazzo nella figa e io non ero pronta.Non avevo mai succhiato il cazzo di mio.marito come adesso, quindi questa era un'altra nuova esperienza. Ho una bocca piccola, quindi prendere in bocca un cazzo così grosso è stato molto difficile, ho provato e riprovato, ma sono riuscita a prenderne solo circa la metà. Succhiai metà del suo cazzo per qualche minuto.Si alzò da me e indicò il suo cazzo, io lo presi come un segno che voleva che lo succhiassi e così feci. Mi misi in ginocchio e cominciai a pulire la sua verga ancora pulsante con dei fazzolettini umidi che avevo nel comodino.Lui cominciò a emettere dei grugniti mentre esplorava la mia figa con passione, e io rispondevo con rumori di piacere, gemendo apertamente. Il mio amante interruppe i baci e rimase disteso sopra di me, entrambi cercando di recuperare il fiato dopo l'intensa fase di coinvolgimento. La stanza era pervasa da un'atmosfera carica di desiderio e complicità.Non ho mai pensato di essere in grado di prendere un cazzo così grosso, ma ci sono riuscita ed ero così orgogliosa di me stessa.Pino si distese completamente sopra di me, seppellendo il suo viso nel mio collo e iniziando a baciarmi appassionatamente. Mentre lui mi spingeva sul letto con forza, io massaggiavo la sua schiena robusta e muscolosa, sentendo la potenza del suo movimento. Il ritmo era così vigoroso che sembrava potesse rompere il letto da un momento all'altro. Il letto iniziò a scricchiolare rumorosamente, aggiungendo un sottofondo sonoro sensuale alla nostra ardente interazione, testimoniando la passione e l'energia travolgente di quel momento condiviso.Lui interpretò il mio entusiasmo come un'istruzione immediata e afferrò la mia vita con le sue mani possenti. Proseguì quindi a martellarmi con una passione travolgente, portandoci entrambi in uno stato di oblio, dove il mondo esterno svanì e restammo avvolti solo dal fuoco del desiderio condiviso. Eravamo come immersi in un viaggio sensoriale in cui il mondo esterno svaniva, lasciando spazio solo alla fervente connessione tra noi due."Sì, ti piace, eh!? Allora se ti piace così tanto, continua a scopare il mio culo da puttana, cazzo!". Esclamai con euforia, trasmettendo la mia forta eccitazione. "Cazzo, sì! Fallo! Continua così! Mi farai sborrare nel tuo culo in men che non si dica!". Disse, mentre iniziavo a diventare la troia che avevo sempre voluto essere.Mentre mi pizzicavo i capezzoli, cominciai a roteare il culo sul suo cazzo.Questa è stata la sensazione più bella che abbia mai provato in vita mia e ora il fatto che sia stato Pino a darmi questa sensazione straordinaria ha reso il tutto ancora più bello.Afferrai i miei capezzoli e iniziai a strizzarli, lo feci mentre lui tolse il pollice dalla mia figa e cominciò a infilare il suo cazzo con forza e velocità nel mio buco del culo dolorante.Le mie mani si aggrapparono alle lenzuola con forza, mentre sollevavo lo sguardo verso il suo corpo scolpito. Gocce di sudore scivolavano lungo i contorni dei suoi muscoli, mescolandosi al mio giovane corpo. Il sudore bagnava i miei seni e lo stomaco, creando una sensazione di calore e intensità che avvolgeva entrambi, come una danza sensuale tra i nostri corpi."Ti prego, scopami il culo! Sono la tua puttanella da usare e scopare quando vuoi! Come na puttana che ho sempre desiderato essere!...Scopami forte e veloce, adesso!". Dissi mentre cominciavo a sentirmi posseduta dalla lussuria. Il suo pollice ha fatto sì che la sua scopata anale fosse così piacevole che ho cominciato a incoraggiarlo.Lui guardò la mia figa e vi appoggiò sopra il suo pollice carnoso e cominciò a sfregare il pollice avanti e indietro sul mio clitoride, provocando ondate di piacere in tutto il mio corpo. La mia testa si muoveva da una parte all'altra e tutto il mio corpo tremava, mentre Pino mi portava a nuovi piaceri che non sapevo esistessero.Pochi secondi dopo lui cominciò a stantuffare dentro di me. Il mio corpo si agitava e si contorceva intorno al suo cazzo e poi arrivai al punto di urlare a squarciagola per il dolore lancinante che mi pervasse la schiena. Ogni spinta sembrava un'esplosione di intensità, come se il mio sfintere rischiasse di spaccarsi, ma ho resistito, permettendogli di penetrarmi con una passione ancora più accesa. La sensazione di rischio e la dolcezza travolgente di quella penetrazione si fusero in un momento in cui il piacere superò ogni limite, creando un'esperienza indimenticabile di connessione ardente."Sii! Voglio che mi scopi il culo! Non mi importa se fa ancora male, basta che usi il mio culo per il tuo piacere!". Gli dissi. Istintivamente lui si fermo per un istante e disse:"Cosa c'è? Non sei in grado di prendere il mio cazzo? Non vuoi essere la mia troia che posso scopare quando voglio?". Disse lui mentre il suo cazzo giaceva conficcato fino alle palle dentro il mio buco del culo, lo sentivo ancora pulsare dentro il mio sfintere."Smettila, Pinuccio smettila !!...Mi brucia!...Fa così male, cazzo! Non ce la faccio! È così fottutamente grande il tuo cazzo!", gridai dal dolore."Ohhh!" Gridai quando Pino finalmente riuscì a infilare tutto il suo cazzo nel mio sfintere. Cominciò a farmi molto male mentre lui iniziò a scoparmi il culo più forte che poteva. Il mio ano era molto più stretto di quanto pensassi?Fino a quel momento, lui aveva sempre incontrato una leggera resistenza nel far penetrare completamente la sua verga, ma io desideravo sentirla tutta, completamente ficcata nel mio sfintere. Determinata a realizzare il mio desiderio, afferrai con fermezza la parte bassa della sua schiena e lo attrassi vigorosamente verso di me. La mossa ebbe successo e molto più della sua verga iniziò a penetrare all'interno, creando un'esperienza intensamente coinvolgente e appagante.La sua verga era troppo grande per me! Il mio buchetto veniva allargato mentre il suo cazzo scivolava lentamente sempre più in profondità. Sentivo la mia carne lacerata, metre la sua enorma cappella strusciava dentro le pareti del mio sfintere. Lo sentivo, la sua cappella era calda e il suo cazzo pulsava di desiderio. Non potevo credere a quello che lui mi stava facendo. Ero molta eccitata con la figa fradicia, un flusso costante di caldo succo di figa colava giù sul mio ano facilitando così la penetrazione.Mentre lui si sforzava di dilatare il mio stretto buco per poter infilare il suo cazzo più a fondo, abbassò il capo e posò le sue labbra sulle mie iniziando un bacio appassionato come mai prima d'ora. Questa volta, invece di percepire solo una piccola parte della sua lingua, come ogni qualvolta mi leccava la figs, sentii ogni centimetro della sua lingua spingersi con ardore nella mia bocca. Pino si rivelò un maestro nell'arte del bacio!Avvolsi le braccia intorno a lui, sfiorando la sua schiena nuda e percependo la robustezza dei suoi muscoli, mi piaceva l'idea di essere il suo giocattolo, una sorta di oggetto del suo desiderio.Mi sono chiesta se tutti le mogli facciano pensieri così sconci e danno con gioia il culo al l'amante. Ero certa di trovarmi in un sogno. Sembrava incredibilmente bello per essere reale, eppure lo era. Non potevo credere che provavo disgusto solo quando mio marito provava a incularmi,pensandolo era strano e inquietante. Ora, invece, desideravo ardentemente che Pino mi devastasse.Mentre lui assestava i suoi colpi potenti sul mio deretano, provavo una sensazione travolgente nell'avere il corpo di Pino sopra di me, una stimolazione che alimentava l'eccitazione nel momento.Sentivo il suo ansimare, la sua eccitazione palpabile come quella di un felino che si avvicina con furtività alla preda, ogni respiro carico di anticipazione e desiderio. con le gambe ancora sollevate, senza dire una sola parola, appoggiò il suo cazzone sul mio buchetto e cominciò a infilarlo delicatamente.Mentre la mia voglia di essere sfondata cresceva, lui si tolse rapidamente la camicia e cominciò a camminare verso di me, sali sul letto e si mise sopra di me. Volevo così tanto che lui si avvicinasse a letto, mi girasse, mi infilasse il cazzo nella figa e mi scopasse come una puttanella.L'atmosfera era tesa, permeata da un'aria sensuale che si insinuava nell'ambiente. Ero così eccitata che sentivo il desiderio irresistibile di essere scopata da Pino. 487 0 11 months ago
- 1 week ago Nettare sulle mie labbra. La mia storia di cornuto è piuttosto banale ed accade in vacanza sul mare, in un villaggio turistico di Vulcano nelle isole Eolie. Molti dei frequentatori, come me e mia moglie, tornano lì ogni anno, il mare è bello, la vita è tranquilla e non costa molto . Quella serata verso le 20:00 mia moglie Sissi mi dice : troppo caldo, amore mio, sono tutta sudata io scendo in spiaggia per fare un bagno, tu che fai? Scendi con me? In quell'istante stavo giocando a carte sul cellulare, gli dico appena finisco la partita scendo. Fu così che mia moglie Sissi va proprio dritta dritta in spiaggia. Dopo venti minuti circa vado in spiaggia anche io, ma Sissi non c’è. Dove è finita? La cerco con lo sguardo, poi mi avvicino ad un gruppo di scogli. Sento dei rumori. Con il passo del giaguaro, mi avvicino ancora e vedo Sissi, china, nella classica posizione di chi sta facendo un succosissimo pompino,guardo in viso lui e per poco non viene un infarto .... Oddio é Pino il suo ex amante di tanti anni fá . Rimango stordito, ma la scena è fantastica. Lei è una vera artista del pompino e, dai mugolii del suo amante, capisco che anche lui è d’accordo con la mia sensazione. Chi l’avrebbe mai detto, la cara mogliettina che si è ritrovata con il suo ex a Vulcano. Guardo l'orologio che fa le 21:15, Sissi é Illuminata dalla luna, ed io posso vederla in tutto il suo splendore e non riesco a staccarmi dalla scena. Nemmeno quando lei, veloce come la luce, se lo sfila dalla bocca e ci si siede sopra risucchiandolo tutto dentro la sua figa. Quel magnifico culo che si stringeva mentre cavalcava con passione il cazzo di Pino, con una furia ammirevole. Metto le mani nei pantaloni e trovo il mio più duro dell'acciaio. Stavo per andare da loro come una furia per mettere a nudo la tresca e fare una strage, ma decido di farmi na sega prima di intervenire. Sono ancora più stupito. E incuriosito. Da un po’ di tempo, noi solo posizione del missionario, niente orale. Voglio veder dove vogliono arrivare. Poi lui, la fa alzare, la prende tra le sue braccia e la deposita sul telo sopra la spiaggia. Lei si lascia depositare e poi gli dice: “Dai Pino non ho troppo tempo,mio marito mi starà cercando,entra dentro di me, presto….. prendimi…prendimi…..”. Lui non si fa pregare. Le alza le gambe, la piega come un panino, si appoggia su di lei e le infila l’uccello nella figa.Ho l’uccello di nuovo un fuici di pressione, mentre osservo mia moglie che mi sta incoronando nuovamente cornuto. Distratto per un attimo e…….. penso che sia inutile, ormai, interrompere proprio ora la scopata. È uno spettacolo straordinario. E poi, come sa bene ogni cornuto per avver vissuto questa stessa situazione, è eccitante da morire vedere in diretta la moglie che fotte con l'amante!Ansimano entrambi, e mia moglie ha ancora fiato per magnificare le doti del suo amante. “Hai il bel cazzo cazzo durissimo. Prendimi, dai Pinuccioooo prendimi … sfondami …… dammelo tutto ….. riempimi di sborra calda e profumata!!!”. Pino ansima come una locomotiva e spinge come un toro ma non cede, resiste. Meno male, almeno lo spettacolo continua. Mi accarezzo il mio uccello. Era il mio orgoglio, ma ora …… .è lì, barzotto, un po’ intimidito. Sissi denuncia almeno tre orgasmi con gridolini inequivocabili e poi anche con affermazioni chiare di godimento. Sono sopraffatto dallo stupore. E, forse, per continuare a stupirmi, al terzo orgasmo, Sissi si sfila il cazzo dalla figa e si mette a quattro zampe e gli ordina: “Sfondami il culo Pinuccio! Te lo meriti! È da tanto che Pino aspettava di sverginare profondamente nel culo Sissi!!!!”.Infatti tanti anni fá quando mi confessò la sua relazione con Pino, mi disse che lui ci aveva provato, ma lei non aveva ceduto alla tentazione di farselo prendere.Basta, questo non doveva farlo. A me non ha permesso nemmeno di mettere un dito … nel suo culo!!! Ora vado e faccio un macello! Ma lo spettacolo è troppo eccitante per metter fine. Pino si avvicina da dietro, ha il cazzo in fiamme peggio di me, gli allarga le chiappette che io amo tanto, appoggia l’uccello sul punto giusto e, con un colpo di reni, entra.Sisdi lancia un urlo di dolore, poi un'altro e un'altro ancora, una volta tutto dentro urla di continuare così, di sfondarle il culo, di sfondare tutto. E lui non si fa pregare. Su e giù, su e giù. Lei gode come una indemoniata, anzi, come una vera zoccola. Lui sembra uno stantuffo rotto ed io sono eccitatissimo ed ho dimenticato di irrompere sulla scena. E poi perché rovinare a me lo spettacolo e a loro la festa? Tanto ormai sono cornuto.Ho aspettato che Pino le sborrasse nel culo e uscisse il suo cazzo e sono andato in un bar a bere un whisky. Dopo oltre mezz'ora sono rientrato nel nostro villino. Sissi, senza forze, faceva finta di dormire. Mi spoglio nudo e mi stendo al suo fianco. Sissi era ancora senza mutande. Le passo la mano tra le cosce. In altri tempi avrebbe reagito immediatamente aprendo le gambe. Continua a fingere di dormire. E’ stanca, non ha voglia di scopare anche con me. È ancora calda dell’amplesso. Sulla sua pelle sento l’odore di Pino è capisco che non'e arrivata in tempo a farsi la doccia perché sono rientrato io. Ha preferito far finta di dormire. Ora, nel culo, ha lo sperma di Pino. Come un cornuto penso cose strane, mi piacerebbe leccarle il suo nobile buchino e sentire il sapore della sborra, ma non mi lascia avvicinare. Tiene le gambe strette, non vuole farsi scoprire che mi ha tradito. Poi mi prende la testa tra le braccia.Un suo capezzolo mi finisce vicino alla bocca. Mi dice: “sono stanca morta, amore, …… sta buono …….. ti prego, dormi”. Ma io insisto. Voglio scoparla anch'io. Allora lei mi prende il cazzo in un mano e dolcemente, mi masturba lentamente. Non mi lascia avvicinare alla sua figa nemmeno con la mano. Mi piace da morire. Le succhio il capezzolo. Voglio scoparla ed allora prendi coraggio e le dico: ti ho visto scopare con Pino. Si blocca per qualche interminabile secondo. Poi riprende e sussurra: “ma cosa dici, amore mio?”“Ti ho vista, un attimo fa, eravate nessi appartati di nascosto dopo la fine della spiaggia di vulcanello, avete scopato di brutto”Senza smettere di masturbarmi lentissima “Mi hai vista? Allora avrai visto che non ero affatto contenta. E’ un animale Pino, un vero bruto. Ho dovuto cedere mi avrebbe picchiato”“Non mi sembravi così dispiaciuta. Sei venuta tre volte…..”“Ma no, amore, ho finto tre volte, per farlo finire in fretta”“Te lo sei fatto mettere nel culo…..”“È vero, non volevo, …… era come un animale ….. praticamente mi ha violentato….. ho resistito a un dolore tremendo” e intanto continuava a masturbarmi“A me è piaciuto molto vederti scopare con Pino” dissi e sparsi il mio sperma sulle sue gambe.“Ti è piaciuto? Davvero? A me no! Mi ha fatto tanto male. È stato doloroso fisicamente e moralmente. Ha fatto a pezzi la mia dignità. Mi sono sentita una puttana! Ma, per farti contento, amor mio, lo scoperò ancora”“Si – le dissi – fallo ancora per amor mio”“Va bene, come vuoi tu. Sappi, però, che se scopo con lui voglio che tu sia sempre presente, ovvio che sarò sempre presente, ma adesso prima di farmi un pompino farmi leccare la tua figa piena del vostro nettare ancora tiepido...... Sissi si mise nella posizione del 69 e dopo pochi minuti gli sborrai in bocca come un cornuto, mentre con la lingua mi leccavo le labbra gustandomi l’ultima goccia del loro nettare. 2208 0 1 year ago
- 1 year ago la signora delle pulizie Vivendo da solo, le elementari esigenze domestiche sono molto ridotte. Tuttavia ho in odio alcune di esse che, piuttosto di farle, mi invento le scuse più improbabili per procrastinarle. Pulire la casa e stirare non sono attività che abbia mai amato: svuoto con più piacere la fossa settica, per dire.Ho sparso la voce in paese che cercavo una persona per aiutarmi in queste faccende, per sostituire la signora che veniva prima e che ultimamente si era resa irreperibile; ho scoperto poi che aveva trovato lavoro in fabbrica fuori zona e quindi aveva giocoforza eliminato tutti quei lavoretti in giro, tra cui il mio.Dopo qualche giorno, una amica mi dà un numero di telefono di una signora che si rendeva disponibile per le faccende domestiche e così la chiamo.Ci troviamo in casa mia, le mostro le stanze, parliamo dei lavori da fare e di quando cominciare. Ci accordiamo per rivederci la settimana successiva.La mattina che si presenta, non prestissimo, m’ero attardato a letto e qundo suona ero ancora in vestaglia. Vedo che è sicura di sé: si muove con destrezza e va al pundo delle cose. Cè un particolare però, che ha attirato con magnetismo irrefrenabile la mia attenzione: la felpa indossata per il lavoro lasciava intravvedere due formatissimi e incredibilmente turgidi capezzoli che, nel bianco della blusa, risaltavano in modo imbarazzante (per me).Col passare dei giorni, e con una reciproca conoscenza che inevitabilmente aveva ridotto le distanze (sempre mantenendo un rispetto deferente), ero riuscito a aumentare le occasioni di collaborazione e di vicinanza. Lei si alzava sempre molto presto poiché altre collaborazioni domestiche le imponevano degli orari antelucani e così si era resa disponibile a passare da casa mia, e già alle sei di mattina mi preparava il caffè. Certo non disdegnavo di rimanere nel torpore del letto ancora qualche istante e infatti, una mattina, con l’asssertiva determinazione del suo carattere, si avvicinò al letto e, prendendo il piumino con una mano, lo sollevò con forza lanciandolo fuori dal letto e, col cipiglio di un sergente istruttore mi tuonava “su, su, dormiglione, c’è un montagna di cose da fare…! Nel mentre che la coperta svolazzava, credo si sia accorta di essersi spinta un po’ oltre: come nei filmini degli anni ‘70, la mia “morning glory” si svelava nella sua interezza e, senza nulla poter fare, notai un velo di rossore nel suo viso.Con nonchalance si diresse in un’altra camera senza dir nulla, così ebbi il tempo di abbigliarmi e, presa la vestaglia, mi sedetti a sorbire il caffè fumante.Quell’episodio avrebbe potuto raffreddare una confidenza appena accennata, notai invece un differente percorso nei nostri comportamenti. In una miriade di situazioni, osava un po’ di più: una battuta leggermente salace, una toccata più persistente, uno sguardo più lungo. Ed io mi sentivo imbrigliato in questa rete di non detto e sentivo un piacere intrigante che è facile scambiare per attrazione.Il sorriso era esibizione costante di attenzione ma non mascherava la sua capacità di dominare la situazione senza voler mai sembrare subirla. Il rapporto di collaborazione configurava pur sempre un ruolo subordinato, ma era fin troppo evidente che il carattere era indomito e non si faceva scrupolo di mostrare una qualche ruvidità nei miei confronti.Una mattina che stava staccando, da sopra una scaletta di legno, le tende della camera, successe che uno scalino si ruppe e, perdendo l’equilibrio, cadesse (senza conseguenza alcuna!) direttamente sul letto. Sentito il trambusto, corsi al piano di sopra e notai che stava seduta sul letto, coi piedi per terra e l’espressione molto corrucciata.Vedendomi arrivare mi incollò gli occhi addosso e mi rimproverò con asprezza per averle dato una scala difettosa (lo sapevo, ma per la pigrizia ne dilazionavo la riparazione), ed a causa di questo aveva rischiato di rompersi l’osso del collo. Miodio, pensai, ora questa se va e rimango di nuovo a piedi. Con mia meraviglia mi chiese (mi impose!) di avvicinarmi a lei; appena le fui vicino mi ordinò, col tono di chi non accetta repliche, di togliermi la vestaglia. Obbedii meccaicamente: gli eventi procedevano con maggiore velocità di quanto riuscissi e interiorizzare; mi abbassò il pigiama e mi forzò a distendermi sulle sue ginocchia. Prese le mie mani e le serrò dietro la mia schiena (sembrava una morsa, quella mano) e cominciòa sculacciarmi con metodo ma con molta energia. Mi obbligò a contare ad alta voce le manate: arrivata a trenta si fermò. “Ora deve ringraziarmi per la lezione”, sentenziò. Borbottai qualcosa, stranamente incespicando nella frase che lì per lì abborracciai. Rivestendomi mi accorsi che, disteso sopra le sue gambe, la mia morning-glory le aveva lasciato un vasto alone umido proprio lì, al punto che forse non era tutta farina del mio sacco. 1723 0 1 year ago
- 7 months ago il massaggiatore Oramai, sono passati circa tre anni..(purtroppo) avevamo deciso di fare un last minute alla ricerca di un singolo inserendo nel testo cerchiamo singolo ospitale se possibile abile massaggiatore. Ci risposero in molti ma ahimè,il pretesto la scusa di essere un massaggiatore era solo quella di incontrarci e solo giocare.. tra i molti c'era uno nemmeno avevamo preso in considerazione poichè non poteva ospitare, nemmeno gli avevamo risposto ma lui insistette dicendo che non aveva problemi nel pagare il motel, al che gli dissi : e tu pagheresti il motel per solo massaggiare lei? certo mi rispose, cosi decidemmo un incontro conoscitivo e poi valutare il caso.. beh oltre che essere un galantuomo già al incontro conoscitivo era pure simpatico e carino,dopo nemmeno mezzora propone il massaggio alla mia lei, siccome lei ''vivrebbe '' di massaggi accettammo di andare in motel. Gli fece un massaggio di più di un ora su tutto il corpo senza ''sfiorare'' la patatina un vero e proprio massaggio da professionista.. al che, dopo quasi 2 ore era completamente fradicio e ci chiese una pausa, quindi si allungò sul letto vicino alla mia lei e nonostante era in ''riposo'' gli passava le mani sulla schiena, era rimasto con i boxer e noi non potevamo non notare i gonfiore della patta.. sembrava che ''dentro'' ci fosse un tubo.. cosi mi avvicinai alla mia lei baciandola ed invitandola nel toccargli il cazzo, beh non gli stava quasi in mano sia x la lunghezza che x la circonferenza.. lei inizio nel segarlo mentre io gli infilavo in bocca il mio, poi dissi a lui di avvicinarsi in modo di farselo succhiare, lei iniziò nel succhiarlo e prenderlo in bocca ma era talmente largo che faticava era moltooo eccitata che il mio proprio nemmeno me lo toccava.. a quel punto mi misi a fare da spettatore.. notavo lei compiaciuta e sorpresa ,cambiarono molte posizioni sino al ultima.. lei era in ginocchio sul letto e lui in piedi davanti a lei, chiesi a lei di prenderlo in bocca più che riusciva , mi guardò dicendomi e si.. più di tanto non riesco.. beh aveva le lacrime agli occhi lo leccava e bagnava bene tutto per riuscire nel prenderlo in bocca , faticava ma alla fine era riuscita nel ingoiarsi quasi 15 cm. di cazzo in bocca.. poi si mise alla pecorina e mentre la scopavo lei non smise un istante si pompare.. io ero talmente eccitato che dopo 5 minuti ero già venuto ,lui no anzi, a dovuto aiutarsi con le mani x venire venendogli sul seno che la praticamente inondata.. ! Ora purtroppo, non c'è più si è fidanzato ma tra le tante esperienze avute questa è stata la nostra più bella ed eccitante. 1554 0 1 year ago
- 1 month ago La collega Spesso per motivi di lavoro mi devo trasferire a Napoli. Esercito l’attività di penalista ed il Foro partenopeo offre notevoli possibilità di allagare l’esperienza su casistiche ignote ai Colleghi del Nord. Ero impegnato in un processo per contrabbando internazionale e difendevo un’imputata in concorso con altro soggetto patrocinato da una Collega Napoletana. Per dovere di colleganza e per concordare la strategia difensionale contattavo più volte telefonicamente l’avvocatessa del co-imputato instaurandosi presto un rapporto di amichevole confidenza. “Chiamami Rosy”, certo era più facile che Rosaria, pensai tra me e me. “Volentieri basta che anche Tu mi chiami Andrea”. Passammo presto al Tu e, quindi, a qualche nota di carattere personale descrivendoci la nostra situazione familiare e sentimentale. Lei era separata, cinquantenne e con due figli adolescenti. Il giorno dell’udienza mi organizzo per raggiungere Napoli in aereo come uso fare solitamente. Prenoto l’andata di primo mattino ed il ritorno all’alba del giorno successivo. Arrivo trafelato in Tribunale sfidando il traffico napoletano a bordo di un taxi guidato da un pazzo. Giunto all’aula scruto la situazione cercando di individuare la Collega Rosaria. Mi si avvicina alle spalle una donna alta 1,60 raggiunti grazie a un paio di tacchi 12, minuta, con capelli neri corvini legati in una coda di cavallo, zigomi alti che spingono la mascherina che forma un triangolo con un naso piccolo e regolare. Due grandi occhi di un nocciola scuro mi scrutano e una voce sussurra: “sei Tu Andrea?” “Si ciao Rosy! Come hai fatto a riconoscermi?”. “Ti ho visto con un aspetto così nordico e non potevi essere che Tu!...scherzo…vuoi la verità: ero curiosa di associare la Tua voce ad un’immagine e Ti ho cercato in Google!...Mi ero preparata!” mi dice con voce cordiale e gioviale ed accompagnando l’affermazione con una strizzatina di entrambi gli occhi come a farmi intuire il sorriso comparso sotto la mascherina. “Sono lusingato Rosy!” rispondo un po’ imbarazzato e poi aggiungo cercando di sviare “Come siamo messi?”. “Ci sarà un po’ d’attesa…approfittiamo per berci un caffè”. Acconsento con piacere e ci accomodiamo in un tavolo del bar all’interno del Tribunale. Si toglie la mascherina rivelandomi due labbra carnose che si abbinano alla perfezione al viso affilato. Ne osservo meglio l’aspetto. Le gambe magre sono fasciate da un paio di jeans attillati che mettono in risalto un lato b generoso, ma non esagerato. Un maglioncino nero scollato ne fascia le forme superiori rivelando un seno trattenuto a fatica da un reggiseno che lo comprime e lo spinge in su portando a schiacciare il cameo che pende da una collana d’oro bianco. Si accorge del mio sguardo e sorridendo mi dice “sono i gioielli di famiglia” lasciando maliziosamente il dubbio se intendesse riferirsi alla collana ed al cameo o al seno. “stavo appunto osservando perché trovo che siano di gran pregio” rispondo a mia volta continuando volutamente ad alimentare il sottile gioco di seduzione. La conversazione prosegue in tono sempre confidenziale e malizioso mentre Lei, cercando un contatto fisico, appoggia distrattamente la mano sopra la mia o sfiorandomi la gamba nell’accavallare le Sue. Facciamo l’udienza dove riesco a segnare un punto importante a favore della mia Assistita ed indirettamente anche a favore del co-imputato difeso dalla Collega. “Bene Andrea…devo dire che sei anche molto bravo…oltre che un uomo affascinante!” esordisce appena usciamo dall’aula accompagnando la frase ad un’intonazione ironica e alla strizzatina d’occhi che, ormai l’ho capito, fa parte della sua espressività. “E' andato tutto come da copione..come piace a me – rispondo- adoro calcolare ogni opzione processuale per non aver sorprese ed alla fine, quando la strategia dà i suoi risultati è una soddisfazione”. “Beh…io soddisfatta non lo sono ancora del tutto!” mi rimbotta lei con un finto broncio. “Perché rosy?” rispondo con fare ingenuo. “Non mi hai ancora invitata a cena!....anche a me mi piacciono le cose che vanno come da copione e nella trama del racconto che avevo fantasticato nella mia mente ora ci doveva essere il Tuo invito!” mi dice ridendo. “…Ok. ok – replico con fare divertito – ma mi devi passare a prendere Tu, io sono senza auto…!” “Allora aggiudicato. Alle otto. Ci vediamo in Piazza Carlo III” mi incalza subito con tono ora serio per farmi capire che ha smesso di scherzare e che, forse, non lo aveva mai fatto. Accompagna queste frasi risolute con uno sguardo intenso che indulge dritto sui miei occhi. Appena il tempo di rispondere: “va bene” che lei gira i tacchi, mi saluta con la mano svolazzante in un ciao gioioso mentre si allontana tra la folla del Tribunale accompagnando il gesto con un “a dopo” festoso. Alle 20 sono in piazza Carlo III e subito vengo accostato da una Panda con vistose ammaccature sulla fiancata. Cala il finestrino e dall'abitacolo esce la voce squillante di Rosy che mi dice “Ciao Andrea! Salta su!”. Mi affaccio e Le dico: “fai guidare a me …sennò che sorpresa è?”. Mi guarda interrogativa e sorridente “non so se sia il caso di farti guidare nel traffico di Napoli?”. “Guarda…peggio di così questa macchina non Te la posso ridurre!” replico proseguendo nello scherzo. Parcheggia due metri avanti, scende dall’auto con notevoli doti di equilibrismo su un paio di tacchi che sfidano le leggi di gravità e mettendo in risalto due belle gambe coperte dalla gonna corta di un vestito verde smeraldo. Non indossa le calze sfidando con noncuranza il clima autunnale. Mi si avvicina e mi stampa due baci appoggiando le labbra sulle guance non accontentandosi del solito rituale di sfioramento dei volti. Saliamo in auto e mi getto nel traffico partenopeo. Lei girata di tre quarti verso di me mi guarda divertita e mi dice “dove mi porti di bello?”. “Top secret” è la mia risposta. Ho selezionato le Colonne della Chef Marziale, trovando miracolosamente posto, nonostante la stella Michelin, grazie al fatto che è un lunedì. Il posto è magnifico e Rosy rimane a bocca aperta. La serata è un susseguirsi di cibi e vini che ogni volta strappano alla Collega un “Ohhh” di ammirazione. Evidentemente sono il Suo primo appuntamento che la porta in un locale stellato perché ha il viso di una bimba nel Paese delle meraviglie. “Beh…quando Ti avevo detto di stupirmi non pensavo proprio a questo…mi hai spiazzato” biascica a fine cena un po’ alticcia per i 6 calici abbinati al menù di degustazione. “Cosa Ti aspettavi Rosy?” replico molto più sobrio (non bevo vino) di quanto avrei voluto essere in quella situazione. Si avvicina leggermente con la sedia in maniera tale che protendendosi si poteva avvicinare al mio orecchio. Si stende leggermente per arrivare a sussurrare “avevo pensato che mi avresti scopata”. Nel dirlo appoggia per un istante la punta della lingua nel lobo per poi ricadere nella sua sedia fissandomi con uno sguardo sornione. “….” La mia replica. Visto il mio sguardo impagliato, Rosy mi prende la mano attirandomi a sé mettendo l’altro palmo dietro la mia nuca per attirarmi vicino al suo viso. In quella posizione, con i nostri sguardi a pochi centimetri di distanza sussurra: “e’ da questa mattina che penso a quanto ti vorrei scopare…ho voglia di Te…mi vuoi scopare Andrea?...mi vuoi scopare?”. “Si”. “”bene….ed un sorriso le compare in faccia…allora andiamo!” ed immediatamente si alza e si dirige all’uscita. La seguo come un bambino segue l’aquilone. Appena fuori sul marciapiede si gira verso di me ed avvinghiando sue braccia al mio collo e si tuffa sulla mia bocca penetrandomi con la sua lingua saettante. Appoggio una mano sulla sua schiena e l’altra sopra le natiche e sento che il suo corpo preme contro il mio con i suoi seni che spingono contro il mio petto. Nascosta dal cappotto divincola una sua mano che subito si intrufola tra le mie gambe tastando la consistenza del mio sesso da sopra il pantalone. Sobbalzo per l’audacia, lei lo vede e ridendo sussurra “mmm...è già pronto….e se non nascondi un’imbottitura nelle mutande mi pare che tu sia ben attrezzato…”. La stessa mano si infila nella tasca dei miei pantaloni e si appropria delle chiavi della Panda che custodivo. Tenendole a mo’ di campanello si avvicina all'autovettura dicendo…”guido io…conosco un posto”. La seguo imbambolato accomodandomi sul lato passeggero. Parte con una sicurezza inusitata per una persona che non è certamente sobria. Allacciandomi la cintura le dico “Rosy…se ci fermano avrai bisogno di un buon avvocato!”. Lei ride esclamando “ho qui il migliore….” E mi appoggia la mano sulla coscia accarezzandomi sino all'attaccatura dell’inguine. Dopo una decina di svolte folli a velocità esagerata arriviamo in una zona industriale dove parcheggia l’auto in un angolo non illuminato. “A casa mia ci sono i miei ragazzi” abbozza a giustificazione e togliendosi le scarpe si catapulta nel sedile posteriore. “Vieni” mi dice protendendo le braccia verso di me e facendomi il segno di raggiungerla. Immediatamente sono nel sedile posteriore dopo essermi liberato di cappotto, giacca e cravatta. Ci abbracciamo travolti dalla passione con le nostre lingue che esplorano ogni anfratto delle nostre bocche mentre le nostre mani viaggiano attraverso i corpi tastandone la consistenza attraverso i vestiti. Lei ansima mentre le accarezzo i seni attraverso la scollatura e con l’altra mano esploro le sue gambe sino all'attaccatura delle mutandine. Improvvisamente lei si divincola mi prende la testa tra le mani appoggiando i palmi sulle guance e gli zigomi e mi sussurra: “fammi godere Andrea…” Mi spinge quindi con forza il viso in basso inducendomi ad inginocchiarmi di fronte a lei e portandomi con la bocca di fronte alla sua micetta.....; lascia la presa solo il tempo necessario per alzarsi la gonna e scostarsi le mutandine mostrandomi la fessurina..quindi la stessa mano che aveva compiuto tale operazione si appoggia sulla mia testa scompigliandomi i capelli e spingendola in giù fino a che la mia bocca non entra in contatto con i suoi umori… Affondo la lingua e subito rimango sorpreso da quanto era bagnata e da come grondavano le mille goccioline che le imperlavano il pube e percorrevano le natiche lungo la linea dell’ano lasciando una macchia umida sul sedile dell’auto. “Ahhh…Andrea….lecca, lecca, lecca” mugola mentre con la mano mi direziona la testa a turno sul clitoride e sulle grandi labbra che tiene aperte con l’indice ed il medio dell’altra mano. “Mmmm…dai…mi stai facendo godere…lecca” continua muovendo il bacino su e giù e mettendo a piacimento la sua lingua sul bottoncino, sulla fessura, fino ad arrivare al buco del culetto. Sono il suo dildo, il suo strumento di piacere, mi stà utilizzando per godere… Con la mano destra mi intrufolo sotto il vestito arrivando sino al reggiseno che alzo lasciandolo legato, impossessandomi delle sue tette dove dei capezzoli ritti come soldatini fremono al contatto con il mio tocco. Con la sinistra, dopo essermi succhiato l’indice, lo infilo nella micetta. Rosy freme “ahh….si….continua…” e nel dirlo uno zampillo esce dalla sua passerina riempiendomi la bocca del suo squirting. Ora sono riverso con la mia lingua sul suo bottoncino mentre le mie mani si dedicano instancabilmente l’una ai suoi capezzoli e l’altra ad un lento ditalino. Sento di aver trovato il punto giusto perché ansima più forte…muove il bacino con frenesia e mi ha inondato il viso del suo liquido. “Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh” all'improvviso un profondo suono gutturale mentre il corpo viene investito da mille brividi e sento contrarsi la sua micetta sul mio dito mentre le sue mani affondano tra i miei capelli spingendomi la testa contro il suo pube. “Andrea, Andrea, Andrea” dice a mezza voce mossa da continue scosse. “Basta, basta fermati…sono venuta…sono venuta…Andrea basta…sono venuta…” biascica. Tolgo il dito dalla micetta e glielo infilo nel culetto, fradicio degli umori della sua fichetta mentre con la lingua scendo dal clitoride alla sottile striscia che divide l’ano dalla passerina. “Ahhhh….cosa fai Andrea……ahh…..” sussurra in un finto rimprovero mentre muove il bacino per accogliere meglio il mio medio profondamente dentro l’ano. Ora sono le sue dita che si dedicano al clitoride…si stà masturbando mentre la penetro con il mio dito da dietro… “Ahhhhhhhhhh….Andrea mi hai fatto venire di nuovo….” Bisbiglia nuovamente scossa da fremiti. La tregua è solo passeggera. Con sguardo spiritato mi guarda e dice: “scopami Andrea! Scopami forte…Ti prego…Scopami. Mi sollevo, tiro giù i pantaloni rimanendo inginocchiato davanti a lei, con la bocca sradico la confezione del profilattico che prelevo dalla tasca e lo infilo sull’erezione che mi tormentava da quando l’avevo vista godere così intensamente attivando tutti i miei feromoni… Glielo infilo subito tutto fino in fondo con un solo colpo sentendo sbattere la cappella contro l’utero. “Ahh, Andrea, si, dammelo ancora, ti prego, sbattimi, sbattimi sbattimi”. Incomincio a stantuffare portandomi le sue gambe sulle spalle per farlo entrare sempre con forza fino in fondo. “si Andrea, si andrea si andrea pronuncia ad ogni colpo mentre con le mani mi slaccia la camicia e incomincia a giocare con i miei pettorali e capezzoli. “spingi, spingi, trattami come una troia” continua con il viso paonazzo. “ahh….vengo…” grida questa volta aprendo le gambe ed appoggiando i polpacci sui miei avambracci. Quindi si divincola, si gira e mi ordina…”scopami da dietro!”. Non me lo faccio ripetere…ha le mani appoggiate al finestrino ed asseconda i miei colpi coi movimenti delle sue belle natiche piene che fanno sparire il membro alla mia vista ad ogni sussulto. Improvvisamente mi fermo…”Rosy…fuori dalla macchina c’è un guardone che si stà masturbando”..dico spaventato accorgendomi dell’ombra vicino alla macchina. “Non importa Andrea…Ti prego continua…”. Proseguo titubante e la mia incertezza aumenta ancora più quando Rosy abbassa il finestrino. Il guardone si avvicina e lei con una mano inizia a fargli una sega…. “Venite…venite tutti e due…” dice dopo neanche un minuto. Tolgo il mio pene e appena levato il preservativo mi parte un fiotto che le macchia tutta la schiena fino ad arrivare ai capelli. Quasi in contemporanea il voyeur esplode riversando il suo seme per terra. L’ignoto avventore, quindi, si ricompone velocemente e sparisce come era giunto. Rosy si butta sul sedile esausta e lo stesso faccio io, entrambi grondanti di sudore ed ancora ansimanti. Ci giriamo l’uno verso l’altra, ci guardiamo e scoppiamo in una lunga risata abbracciandoci 1591 0 1 year ago
- 10 months ago Dopo tanto Era parecchio tempo che il mio profilo era fermo e dormiente. Poi per vicissitudini della vita mi trovo in questo bel loft dove vivo, e dopo un paio di sere dal suo completamento, con questo stile moderno ma caldo e avvolgente, davanti al camino, il suo calore ha acceso anche qualche cosa dentro di me, sono andato in cabina armadio, ho preso un paio di collant da quella borsa che non toccavo da molto, li ho indossati, e mi sono fatto una sega godendo come non mi succedeva da tempo. Appena finito ho aggiornato il profilo su SC. Sono passati mesi, ma un giorno ecco la coppia che cercavo, una conoscenza non troppo lunga via mail, poi l’invito a casa mia. Lui ha sempre espresso la sua vena cuck a tre, per gustarsi con orgoglio la moglie dopo con calma a casa, ricordando di cosa lei fosse capace. Già questa cosa mi eccita solo a pensarla, ma lui era comunque attirato dalle me foto con intimo, anche sse un po titubante. Lo ho rassicurato facendogli capire che non era un vincolo ma una cosa in più. A lei la cosa incuriosiva, infatti per loro richiesta sotto i jeans quando sono arrivati indossavo collant senza intimo, color carne, che mi hanno fatto avere il Cazzo duro tutto il tempo per il solo contatto con il naylon. Arrivano, in salotto 2 chiacchere, un po di vino, poi invito lei a vedere la camera. Anche lei sotto i vestiti aveva un reggicalze da urlo, e un corpetto trasparente da favola, iniziamo dimenticando di essere in 3, lei quando mi abbassa i jens, e inizia a leccarmi la cappella e le palle da sopra le calze, era più eccitata di me, me le bagna tutte di saliva, quando erano zuppe, avendoci strofinato sopra anche la sua figa che io avevo per bene fatto bagnare, le ho tolte e abbiamo scopato di brutto. Lei voleva prendermi con lo strapon, ma purtroppo per la foga non abbiamo fatto anche quello, ma quando pensavamo di aver finito e sia io che lui andiamo in bagno... lui si era nel frattempo semi spogliato e segato di gusto venendosi tra le mani. In bagno chiudo la porta, mi rimetto i collant, lui si siede sul WC, mi impugna il pacco umido, me li strappa e mi fa una sega purtroppo senza venire perchè ero venuto da poco. È stato molto bello, un legame a tre che mi è piaciuto. Ci ha fatto vivere un legame facendo sentire parte di loro. A. 1678 1 1 year ago
- 3 months ago La casa in campagna (la svolta) Giugno 2021,Riesco finalmente a organizzare un pomeriggio con il mio Padrone nella casa di campagna, allora mi preparo di tutto punto per farmi trovare bella e femminile come piace a lui. Lascio il cancello del vialetto aperto per facilitargli l’accesso in macchina e mi posiziono per il suo arrivo. Lui arriva e mi trova inginocchiata, con le mani ammanettate dietro la testa, collare con guinzaglio, la gabbietta al mio inutile cazzetto, plug nel culo e occhi bendati. Senza dire una parola mi accarezza il viso, mi bacia sulle labbra e mi ficca la lingua in bocca per trovare la mia. Mi fa aprire la bocca e fa colare la sua saliva dentro… Si prende il tempo che gli serve per spogliarsi e prepararsi come crede, per farmi quello che gli passa per la testa, si avvicina a me e mette il tuo meraviglioso cazzo ancora barzotto nella mia bocca. Inizio a succhiarlo, ma vengo fermata… Lo tiene fermo, si gode il calore delle mie labbra e della mia lingua. Lo tira fuori, mi sputa in bocca e lo rimette dentro. Quindi inizia a pisciare intimandomi di non perderne una sola goccia. Appena finito, sento il suo cazzo gonfiarsi e allora inizia a scoparmi la bocca come fosse una fica. Affonda il suo meraviglioso cazzo fino in gola, fino a farmi piangere, ignorando i conati di vomito… Mi schiaffeggia, mi sputa in faccia, mi sculaccia… Mi maltratta come una cagna disubbidiente. Si impone come fa un vero Padrone con una schiava senza valore, come piace a me. Fino a svuotarsi le palle nella mia gola. Io ingoio il tuo dolce nettare, è inevitabile. Nel frattempo il mio inutile cazzetto ha sbrodolato una quantità immensa di umore senza avermi dato un orgasmo e il grosso plug è sfuggito via dal mio sfintere. Vengo obbligata a ripulire il pavimento con la lingua e nel frattempo mi rificca il plug nel culo dopo averlo ispezionato bene con le dita. Lo spinge in fondo e lo estrae. Senza delicatezza. Capisco che ha ancora voglia di usarmi e il pomeriggio è ancora lungo… … Dopo essersi svuotato i coglioni nella mia bocca e divertito un po’ con il mio culo e il plug, sento il Padrone armeggiare con il cellulare e capisco che sta scambiando messaggi con qualcuno, ma non oso chiedere e lui non si sbottona. Io sono ancora bendata e ammanettata e non mi rendo conto al 100% di cosa mi succede intorno. Succedeva, a volte, che invitasse qualcuno di sua conoscenza a divertirsi con me in sua presenza… Ma mai è successo che qualcuno arrivasse a giochi iniziati. In ogni caso la cosa non mi preoccupava e anzi ero anche eccitata dall’idea, perché al di fuori del gioco, eravamo anche in ottimi rapporti di amicizia e conoscevamo le rispettive vite, relazioni e fantasie. In ogni caso succedeva spesso che ricevesse messaggi di lavoro e di tanto in tanto controllava e rispondeva. Quindi mi sentivo in una botte di ferro. Sapevo che non avrebbe fatto mai nulla di compromettente nei miei confronti. Si avvicina, mi libera dalle manette, prende il guinzaglio e mentre lo tira a sé dice: “Vieni qua troia, leccami le palle che ho ancora voglia di godere!” Io lo seguo a quattro zampe, in silenzio e alla cieca fino a che lui non raggiunge il divano e si accomoda. Allora inizio a leccargli le palle come ordinato e sento il suo meraviglioso cazzo che inizia a svegliarsi. Allora provo a prenderlo in bocca, ma lui: “Troia, ti ho detto le palle, non il cazzo!" Si fa in avanti e mi da uno schiaffo. “Apri la bocca, schiava!” Mi ficca due dita in bocca e ci sputa dentro. Padrone: “Chi sono io?” Io: “Il mio Padrone” Padrone: “E tu? Chi o cosa sei tu?” Io: “Sono la tua schiava, Signore. La tua cagna” Padrone: “Bene. E chi ti ha detto che puoi prendere iniziative?” Io: “Nessuno, Padrone" Padrone: “Bene, ora riprendi a leccarmi le palle e leccami anche il culo, da brava cagna!” Riprendo il mio dovere e lui continua ad armeggiare al telefono… Dopo qualche minuto mi concede di leccargli il cazzo e anche di succhiarglielo. Io sempre bendata. So che sta scambiando messaggi con qualcuno e credo che abbia anche fatto qualche foto, ma non mi preoccupo. “Insalivalo bene, troia, ché ora ti inculo!” “Sì, Padrone” La saliva gli arriva fino al buco del culo ed è allora che mi invita a mettermi sopra di lui… Seguo il suo invito e mi metto a smorza candela sul suo splendido cazzo che in men che non si dica è dentro di me fino alle palle. Inizia a scoparmi divinamente (come suo solito) e a strizzarmi i capezzoli mentre dalla sua bocca escono insulti di ogni tipo… Sono fatta così, più vengo insultata, più mi eccito. E lui lo sa bene! Padrone: “Sei solo una lurida troia! Dillo!” Io: “Sì Padrone, sono una lurida troia, la tua!” Padrone: “Una femmina mancata. Ecco cosa sei! Una vera adoratrice del cazzo!” Io: “Sì Padrone!” Padrone: “Sei la mia femmina e la mia cagna! E di tutti quelli che voglio io!” Io: “Sì Padrone, è vero Padrone!” Nel frattempo sento il rumore di una macchina che si spegne e lo sportello chiudersi… Immagino sia arrivato il complice di turno… Allora il Padrone mi fa alzare e mettere a pecorina ai piedi del divano Padrone: “A pecora, cagna! Prendi la tua posizione naturale e mentre mi spompini mostra il culo all’ospite che sta entrando!” e poi, rivolgendosi all’ospite: “Accomodati, prendi posto e goditi lo spettacolo di questa lurida cagna!” E rivolgendosi a me: “Vero che sei la mia schiava, lurida cagnetta?” Mi stacco un attimo dal cazzo e “Sì, Padrone, sono la tua lurida cagnetta” Padrone: “Bene, ora facciamo vedere come lo prendi nel culo!” Lui si sposta dietro di me e io mi metto nella giusta posizione per farmi penetrare… Padrone: “Prendi troia! Prendilo tutto nel culo, frocia che non sei altro! Dillo che ti piace il cazzo" Io: “Sì Padrone, adoro il cazzo, sono fatta per dare piacere ai maschi veri!” Padrone: “Brava cagna! Dillo cosa sei davvero!” Io: “Sono un finto maschio, Signore. Una femmina mancata. Un frocio rotto in culo!” Padrone: “Continua!” Io: “Sono solo una schiava, la tua schiava, Padrone!" Padrone: “Guardati cagna… Sei vestita da troia, il tuo inutile cazzo ingabbiato e lo stai prendendo in culo come una puttana dopo avermi già fatto godere e ingoiato tutta la mia sborra e il mio piscio!” Io: “Sì Padrone. Lo so, sono una vera troia!” Padrone: “Che troia che sei! Cosa potrebbe mai pensare la tua Federica se ti vedesse così?” (Federica è la ragazza che frequentavo in quel periodo) Io: “Che sono più troia di lei, Padrone!” Padrone: “Secondo me dovresti dirglielo e farla divertire con un vero maschio, non con un frocio come te!” Io: “Sarebbe bellissimo, Padrone se Federica accettasse… Per me sarebbe meraviglioso essere la schiava di entrambi” Padrone: “E per me sarebbe bello scoparvi insieme e farti vedere come un vero uomo scopa una vera donna come Federica” Io: “Hai ragione Padrone. Io sono un finto maschio e non sono in grado…” Padrone: “Lo so lurida troietta. Me lo dice sempre quando la scopo!” Io: “Cosa?” Padrone: “Sì, troia, hai capito bene. Mi scopo la tua donna da due mesi e quando lei mi ha confessato di sentirsi in colpa, le ho detto che non doveva perché tu sei più troia di lei!” Io: “Sì, come no…” Padrone: “È tutto vero, per questo le ho detto di venire a vedere di persona, oggi” Faccio per staccarmi da lui e girarmi per affrontare l’argomento quando sento una voce a pochi metri da noi, una voce femminile e familiare: “È tutto vero, caro il mio frocetto!” Io paralizzato… ormai avevo capito, ma non avevo il coraggio di togliere la benda dagli occhi… Sento Federica che si alza e i suoi passi verso di me: “Ora dimmi, caro il mio frocetto, è tutto vero quello che ho sentito finora?” Mi toglie la benda, ma non ho il coraggio di guardarla… “Rispondi, frocio di merda! Che lo sei l’ho potuto constatare con i miei stessi occhi, ma è vero che hai ingoiato la sua sborra e il suo piscio? Da quanto va avanti questa storia?” Padrone: “Rispondi frocio!” Federica: “Zitto tu, che con te faccio i conti dopo!” Io: “Sì, diversi anni...” Federica: “Già non ci credevo quando lo stronzo del tuo amico me lo ha raccontato, non ci credevo nemmeno quando ho visto le foto che mi mandava prima, e non ci credevo quando ti ho visto con i miei stessi occhi fino a due minuti fa!” Io: “Fede…” Federica: “Zitto, frocio testa di cazzo! Sei indifendibile! E io che mi sentivo in colpa perché ti tradivo con sto testa di cazzo!” Padrone: “Beh, non ti credere molto diversa da lui! Anche tu ti sei fatta scopare da me..." Io: “Scusa Fede… hai ragione a essere incazzata con me, ma non posso farci niente se mi piace anche il cazzo. Anche se te lo avessi detto, non avresti accettato...” Federica: “Su questo hai ragione, stronzo frocio di merda! Non lo avrei accettato, ma...” Io: “Ma cosa?” Federica: “Ma lo posso capire… L’unica cosa che non capisco è il perché sono così eccitata, oltre che incazzata!" Padrone: “Ammettilo, la cosa ti piace! Altrimenti non saresti venuta per verificare e poi…” Federica: ”E poi cosa?” Padrone: “E poi non mi sei sembrata così sconvolta quando te lo raccontavo. Anzi...” Federica: “…” Padrone: “Sei eccitata, l’hai detto tu! E tu, frocio del cazzo, torna a succhiarmelo, subito!” Io: “Ma…” Padrone: “Senza se e senza ma. Succhiamelo, schiava! Fai il tuo dovere” Resto un attimo perplesso. Che cazzo sta succedendo? Mi ritrovo in intimo da troia (e il pisello ingabbiato) con il mio amico/Padrone che ha fatto lo stronzo perché si è scopato la mia donna dicendole tutto sul mio conto e la mia donna qui incazzata perché la tradisco con un uomo… Stiamo litigando di brutto e lui mi chiede di succhiarglielo! È surreale! Ma sta succedendo davvero? E il Padrone rivolgendosi a Fede: “La situazione è questa, ti piaccia o no. Ora io voglio continuare a divertirmi e sei invitata a non rompere le palle!” Io sempre più incredulo… Padrone: “Il tuo uomo è un rotto in culo, è anche più troia di te. A me piace e a lui piace” Io completamente shockato li guardo entrambi… Federica, rivolgendosi a me: “Hai sentito il Padrone? Fai la brava, dai, schiavetta… fami vedere quanto ti piace il suo cazzo!” Ritorno nel mio ruolo da “femmina” e come ipnotizzata mi avvicino al cazzo del Padrone per succhiarlo davanti agli occhi e all’eccitazione della mia donna. Lei si avvicina a noi per guardare meglio, mi accarezza mentre spompino il Padrone e inizia a solleticarmi il buco del culo. Sembra affascinata dalla gabbietta e rivolge delle attenzioni anche alle mie palle, ma poi torna sul mio buco del culo che inizia a penetrare con le dita. Federica quindi si spoglia e si unisce a noi, prima aiutandomi in un favoloso pompino a due bocche e poi, sotto la guida del Padrone, penetrandomi con il plug mentre io continuavo a succhiare. Padrone: “Vai Fede, rompi il culo al frocio del tuo uomo!” Federica: “Giulio (il Padrone), ma ti sembra un uomo questo frocio di merda vestito da troia?” Giulio: “Hai ragione Fede, è solo una troia rotta in culo, una cagna in calore!” Federica: “Giulio, dovresti vedere come le ho aperto il culo, potrebbe entrarci una mano!” Giulio: “Vai allora, rompila con la mano, anzi, prima fammela fottere altrimenti poi nemmeno la sento!” Allora il Padrone si posiziona dietro di me e Federica davanti. Lui inizia a scoparmi divinamente mentre lei si fa leccare la fica fino a godere. Io ero esausta. Un pompino interminabile e adesso una leccata “violenta” alla fica della mia ragazza. Avevo il collo che non reggeva più. Padrone: “ Fede, vieni qua, voglio che ficchi la mano nel culo del frocio mentre lo inculo!" Fede: “Sicuro? Non è che lo spacchiamo?” Io: “Vai Fede, se sento dolore ve lo dico…” Fede si mette dietro, accanto al Padrone e dopo essersi sputata sulle dita inizia a penetrarmi mentre Giulio mi incula. Inizia con due dita e passa subito a tre… Non crede ai suoi occhi quando inserisce anche il quarto. Federica: “Amore, ma che culo sfondato hai?” Io non ragionavo più, troppo piacere… ero in estasi! Giulio: “Visto? Chi è più troia, tu o lei?” Federica: “Avevi ragione! Ora però togli il cazzo che voglio provare a entrare con tutta la mano…” Giulio tira fuori il cazzo dal mio culo e si sposta davanti a me per farselo succhiare ancora e tenerli larghe le chiappe per favorire il fisting da parte di Federica… Ci ripensa e si posiziona dietro di lei è impegnata a penetrarmi con tutta la mano. Federica: “No! Non in fica! Dopo che l’hai tenuto nel culo di questo frocio non puoi scoparmi in fica… Dopo quello che ho visto e sto vivendo oggi, mi pare giusto che lo prenda in culo anche io” Giulio: “Ti accontento volentieri!” Diamo vita a questo strano trenino in cui il mio Padrone incula la mia donna che a sua volta fista me… Il mio cazzo ingabbiato sgocciola a non finire, Fede gode come una troia e Giulio è felicissimo! Federica non riesce più a reggere quindi tira fuori la sua mano dal mio culo per stare più comoda, Giulio la incula come non ci fosse un domani e io appena mi riprendo mi accingo a togliere la gabbietta dal cazzo per godermi un po’ la mia donna quando “Che stai facendo, schiava?” è Federica “Tolgo la gabbietta così ti scopo un po’ anche io” rispondo “Non ti permettere!” ribatte lei, insieme al Padrone. “Mettiti sotto e leccami la fica mentre lui mi incula” Continua Fede “E leccami anche i coglioni!” Aggiunge Giulio Capisco che non ho scelta… mi metto sotto e inizio a leccare entrambi fino a quando lui non gode nel culo di Federica per poi farsi ripulire il cazzo dalla mia lingua mentre la sborra che cola dal culo della mia donna, mi finisce sul collo. Federica si gira e sempre con la fica sopra di me, inizia a pomiciare con Giulio mentre io ho ancora il suo cazzo in bocca… Lentamente si stacca dalle labbra del Padrone e si avvicina alle mie… mi bacia con dolcezza, lascia colare un po’ di saliva nella mia bocca e mi dice che è il momento di togliere la gabbietta. Mi alzo, la tolgo e mi avvicino a lei ma mi respinge mentre abbraccia Giulio e riprende a baciarlo. “Dai, schiava. Facci vedere come gode una cagna. Segati per noi!” mi ordina Federica. E aggiunge: “Da oggi in poi, sarò libera di incontrare il tuo Padrone ogni volta che voglio e fare quello che voglio. Ogni volta che lo inviterò a casa tu te ne starai fuori se non ti voglio tra i piedi, intesi? Ma anche tu sarai libera di vederlo ogni volta che vuoi e senza nasconderti da me, anzi, io sarò sempre presente e sarò la tua Padrona. E ogni volta che avrai voglia di me, dovrai chiederlo a Giulio, al Padrone. Faremo l’amore solo se lui ti darà il permesso, chiaro? Se proprio avrai tanta voglia, allora ti inculerò io, come abbiamo fatto oggi!” Nel frattempo sto per venire… vengo… "Sì, Fede” “No tesoro, si dice "Sì Padrona!”" “Sì, Padrona!” Da Giugno a Ottobre del 2021 siamo stati un trio molto affiatato. Abbiamo giocato in ogni modo, io da trav o in versione maschile, non aveva importanza. Sono stato anche attivo con lei e qualche volta siamo riusciti a coinvolgere altre persone, coppie, singoli, singole… Una bella parentesi. Poi la fidanzata di Giulio si è trasferita per lavoro e lui l’ha seguita. Federica e io abbiamo continuato a frequentarci per un po’, ma nonostante il bene che ci volevamo, ci siamo allontanati. Capita che ci vediamo qualche volta, anche tutti e tre insieme. Qualche volta finiamo anche a letto. La vera amicizia dura per sempre. 1876 0 1 year ago
- 8 months ago come sono diventato cuck Era un periodo di stanca dal punto di vista sessuale tra mé e mia moglie, ormai lontani i tempi in cui giocavamo con altre coppie e o singoli o frequentavamo cinema sexi o punti di car-sex. Eravamo arrivati al punto di non scopare anche per periodi superiori ad un mese e con scarso trasporto e libido.Io provavo a cercare di stimolare la sua fantasia, ma non ci riuscivo. Naturalmente il cazzo mi tirava e dovevo accontentarmi di segarmi, magari guardando i filmini dei numeri che avevamo fatto anni fa. Poi l’estate scorsa smanettando in internet sui siti porno e sul mio cazzo, ho scoperto A69 e ho cominciato a leggere alcuni racconti. Per i più attempati mi sembrava di rileggere le letterine della rubrica ‘Cara Selena’ che compariva su di una nota rivista porno degli anni ’80.In modo particolare, mi intrigavano le storie di corna, che le signore mettevano ai loro mariti, particolarmente se questi erano cornuti consenzienti e/o cuck dichiarati, sottomessi alla propria moglie e al bull di turno.Non vi dico le seghe che mi sono tirato leggendo quasi tutti i racconti presenti, sull’argomento.Poi quest’estate, inaspettatamente accade qualcosa, mia moglie conosce tramite una sua amica un po’ troia, un uomo della sua età, che parla liberamente di sesso, delle sue avventure, e anche delle sue frequentazioni di puttane. Lo prende in simpatia ed evidentemente questa conoscenza tocca quelle corde che io non riuscivo più a ritrovare.Arriviamo a giugno di quest’anno, io parto per le vacanze una settimana prima di lei, che poi mi avrebbe raggiunto. Vado a prenderla in aeroporto, arriviamo a casa e mi dice: ti devo confessare una cosa, due giorni fa ho visto Marco (il suo amico che io non conosco) e dopo aver bevuto una cosa al bar, l’ho portato a casa ns. nel box e mi sono fatta scopare per bene, poi alla fine si è tolto il preservativo e mi ha sborrato in faccia.Potete immaginare l’effetto che ha avuto questa confessione su di mè, mi ha completamente spiazzato ma contemporaneamente eccitato, eravamo sul balconcino di casa e li l’ho scopata da dietro, mentre lei era appoggiata alla balaustra, purtroppo l’eccitazione era tante e tale che sono venuto subito.Nei giorni seguenti, grazie a questa novità, finalmente abbiamo ripreso a fare sesso con assiduità. Finite le vacanze, siamo rientrati a Milano, arriva la vigilia di ferragosto, lei finiva in ufficio alle 13 e poi aveva il pomeriggio libero, io avevo altri impegni, mi telefona e mi dice: a proposito vado in libreria alla Feltrinelli e mi incontrerò con Marco per bere un caffè.Alle 17 ci ritroviamo a casa e le chiedo come è andata in libreria e lei: bene abbiamo preso un caffè e parlato un po’, poi al momento di salutarci, mentre uscivamo dal negozio, lui mi ha posato la mano sul culo e io allora gli ho messo la mano sul pacco e gli ho detto vieni con mè. L’ho caricato in macchina, lui l’ha tirato subito fuori e sulla stradina dei bastioni che scende verso via Vittorio Veneto, mi sono fermata e gli ho fatto un pompino.Cosa pensate che sia successo, altra scopata stupenda. A questo punto prende forma nella mia testa l’idea che questo Marco praticamente si stia comportando nei confronti di mia moglie da Bull e che se la gode come sua sweet a suo piacimento e io sono il marito cuckold che è contento della situazione e mi arrapo ancora di più, pensando di vivere finalmente in prima persona realmente una situazione di vero cornuto.Arriviamo ormai ai giorni ns. sabato scorso, lei doveva lavorare dalle 11 alle 18 circa e io come di consueto al sabato dovevo andare dai miei genitori. Lei in effetti è uscita molto prima del solito, ma mi aveva detto che sarebbe andata ad un mercato rionale in Città Studi. Ci ritroviamo a casa alla sera, lei mi stava aspettando in mutande ancora prima di farsi la doccia, la guardo e capisco dai suoi occhi che mi doveva confessare qualche altra porcata, infatti, prendendomi in mano il cazzo mi dice: stamattina prima di andare al lavoro, mi sono vista con Marco, mi ha portata in zona Parco Lambro, nel posteggio dove avvengono gli incontri di car-sex, siamo scesi e siamo andati a piedi in una zona un po’ appartata e li Marco mi ha abbassato i pantaloni, me lo ha messo in bocca e mi ha infilato un dito nel culo, in quel mentre, si è avvicinato un singolo già col cazzo fuori e Marco lo ha fatto avvicinare, ma appena l’ho toccato è venuto. Ho finito di far godere Marco con la bocca e siamo andati via.Mentre mi diceva queste cose, se lo era fatta mettere dentro e abbiamo scopato meravigliosamente.Non ci sono più dubbi sul mio ruolo di cuck cornuto eccitatissimo di questa situazione e devo essere riconoscente a questo Marco, che ancora non conosco di aver riacceso in mia moglie la voglia e la gioia di fare sesso. Anzi lei mi ha detto, che continuerà a vedersi con Marco, senza dirmi prima ne dove ne quando, ma mi ha promesso che poi mi racconterà tutto.Tra pochi giorni sarà il mio compleanno e come regalo ho chiesto a mia moglie di farmi vivere un esperienza totale da cuckold combinando con un paio di bull dei quali lei sarà la sweet a disposizione. Lei me lo ha concesso. Ho pubblicato quindi il mio annuncio su A69 molto eloquente e subito abbiamo ricevuto una quantità incredibile di proposte, tra le quali ne abbiamo selezionato una che ci è sembrata cogliere meglio di altre i ns. desideri e ci siamo messi in contatto con questi due singoli, che hanno già avuto esperienze simili con altre coppie tra qualche giorno, il mio sogno si avvererà e potrò conseguire la patente ufficiale di cornuto.Vi farò sapere come andrà a finire.Non c’è nulla di inventato nel mio racconto è vero al 100%.Un saluto a tutti i Cuckold. 2258 1 2 years ago
- 7 months ago Di nuovo dal vivo. Sono passati 2 anni da quando io e lei ci siamo incontrati l'ultima volta,la pandemia,i problemi familiari(essendo entrambi sposati),ci avevano lasciato lo spazio per sentirsi o vedersi virtualmente godendo comunque sempre molto.Finalmente una serata libera per entrambi,volevo fosse speciale e cosi è stato.Lei suona il campanello,avevo lasciato aperto la porta perchè entrasse,io sono sdraiato sul divano,bendato con il petto nudo coperto da pezzi di banana perchè entrambi amiamo giocare con il cibo.La sento entrare,pichi passi e la sua bocca afferra un pezzo di banana che passa nella mia bocca,la sua lingua sul mio petto e sul ventre è bagnatissima,alterna bocconi di banana a leccate infinite,la sua mano si insinua nel miei pantaloni stretti dove il cazzo fatica a rimanere dentro.Sento la sua mano calda afferrare il membro mentre piano piano slaccia i pantaloni liberandolo da quella stretta insopportabile.Sento la sua lingua che stà leccandolo tutto,vorrebbe ingoiarlo subito ma la fermo."Fammi sentire i tuoi piedi",il nylon delle calze mi stà accarezzando il petto,lo prendo e lo infilo nella bocca simulando un pompino,adoro sentire i suoi piedi,bagnarli di saliva e leccarli tutti.Sento il suo respiro farsi affannoso,sò che ama farsi leccare i piedi ma dopo averci dedicato del tempo lei si stacca.Si avvicina con la coscia alla mia bocca,io sono ancora bendato,con la lingua cerco di capire cosa indossa,sento il nylon sulle cosce e salendo piano piano arrivo alla sua pelle,scopro cosi che non porta collant,e quando la mia lingua prosegue sento che non porta neanche le mutandine.Ora mi tolgo la benda voglio vederla,sono passati 2 anni ma lei è sempre più bella ed eccitante,guardarla negli occhi mi fà perdere ogni remora.La spoglio mentre la mia lingua cerca la sua,i suoi capezzoli durissimi aspettano solo di essere baciati.Ora la vedo in tutto il suo splendore,riprendo a leccarla dai piedi al seno scendendo poi verso il suo ventre,il clitoride sensibile è prondo a dargli piacere,la mia lingua si alterna tra il culo e la figa,la scopo con la lingua come piace a lei fini a farla raggiungere l'orgasmo.Ora è lei a volermi leccare tutto,mentre sono in piedi infilo tutto il cazzo nelle sua gola,ha dei conati di vomito m non molla mai il cazzo.Ci cambiamo posto ora è lei sopra di me,ho il suo splendido culo sulla faccia,infilo la lingua nell'ano assaporando tutti i suoi umori,stiamo godendo insieme ma prima di esplodere nella sua bocca la invito a lasciarsi andare.Sento la sua pipi calda bagnarmi la faccia,spalanco la bocca e bevo tutto il suo nettare mentre esplode il mio orgasmo nella sua bocca. 2868 0 2 years ago
- 9 months ago Non so perché ma mi piace aprile 2022 Sono uscita a cena con lui, mio marito era lontano e aveva insistito perché accettassi l’invito. Mi sono subito sentita bene; è stato piacevole conoscerci. E quando in auto prima di partire per riportarmi a casa mi ha chiesto di togliere gli slip e appenderli allo specchietto, non ci ho pensato troppo e l’ho fatto. Ed era la prima volta. Non so cosa sia scattato in me. So che mi divertiva e mi sta divertendo questa leggerezza e questo suo modo di fare e di sedurre. Continuo a chiedermi il perché e non ho risposte. E quando pochi giorni dopo mi ha chiesto di registrare un video per lui, l’ho fatto. Così, senza pensarci troppo. Mi ha poi intrigato tanto quando, la sera prima di un nuovo incontro, mentre io pensavo al miglior abito da indossare per l’occasione, lui invece mi ha chiesto di non indossare nulla o meglio, di uscire solo con le calze auto reggenti e scarpe con tacco 12! Ho adorato il modo in cui mi guardava. Mi sono lasciata sedurre, spogliare, guardare, toccare, baciare. Ho goduto a lungo della sua lingua che mi leccava ovunque e sono venuta sulla sua bocca. Poi mi ha presa. Ho lasciato che mi scopasse a lungo, fino a riempirmi della sua sborra. Poi mi ha chiesto di dargliela tutta di nuovo da “mangiare”. E l’ho fatto volentieri: la mia fighetta soffice sul suo viso e poi ancora sentire le sue dita che si muovono leggere a coccolarmela e accarezzarla, fino a farmi venire di nuovo. E ancora ho lasciato poi che mi prendesse ancora da dietro, e lo sentivo forte e profondo, come mi piace sempre. E infine me lo sono preso io, il suo cazzo duro, tutto nella mia bocca, l’ho baciato, ho fatto scivolare la lingua sulla cappella e lungo tutta l’asta fino alle palle; sentivo la sua mano premere sul mio capo perché la mai bocca inghiottisse tutto; gli ho chiesto di venire sulle labbra, ho sentito il suo ansimare e la sua voglia estrema di darmi tutto. Il tempo è volato. Indosso solo il cappottino rosso e così nuda rientro a casa, sicura che mio marito impazzirà. Ho ancora voglia e me la faccio leccare anche da lui mentre la testa vaga nel piacere e ci diciamo che sarà bello vedere come il gioco potrà continuare. Mi diverte davvero essere così desiderata. …E mi piace molto! 2527 1 2 years ago
- 1 month ago Uno stupendo incontro a due Da nuovo iscritto ad un sito di incontri mi metto a cercare qualche nuova esperienza erotica e ricevo una risposta incoraggiante via messaggio da una bellissima ragazza, giovanissima ed abbastanza vicino a me; nella sua pagina sul sito aveva messo foto e video in cui si vedeva un corpo stupendo da giovane di colore, pelle non solo scura... nera, ed un video in cui twerkava e mostrava un culo perfetto, sodo, tondo.Nella chat del sito dice che cerca un trio con due uomini e specifica che vuole solo cazzi grandi; io le dico in tutta sincerità che la mia dotazione non è da considerare "grande", quindi rimaniamo che almeno uno dei due uomini deve essere parecchio dotato; ieri mi contatta per unirmi a lei e ad un altro per le 19.00 visto che aveva già concordato l'appuntamento con il tipo.Parto in macchina verso una cittadina a 40 minuti da Reggio e quando sono in zona ricontrollo la chat perchè mi doveva mandare numero e posizione del B&B che avevano scelto lei ed il tipo: vedo che mi aveva scritto "mi sa che saremo solo noi due"... e le lampadine di allarme fregatura (che sia fake…una escort che cerca clienti sui siti di incontri…) continuano ad accendersi, ma se non si rischia in certe situazioni non si vince mai. mi faccio mandare la posizione su WA e la raggiungo.Mentre accosto con la macchina la vedo... una ragazzina con un corpicino da favola in un vestito nero, gonnellina corta e All Star ai piedi, capelli cortissimi crespi, viso serio forse per l'attesa ma bellissimo.Sale in macchina ed il primo approccio è imbarazzato da parte di entrambi... sappiamo che siamo lì per scopare ma non siamo robot e quel sottile imbarazzo dell'approccio fra uomo e donna c'è comunque. Ci muoviamo in macchina e mi dice che con il terzo non sono riusciti ad accordarsi, quindi mentre andiamo lei cerca sul cellulare un B&B vicino... poi mi chiede di fermarmi in un parcheggio per guardare meglio.Ne approfitto per gustarmi la sua pelle nera scoperta, prima solo con lo sguardo, mentre lei sul sedile a fianco guarda attenta le disponibilità di camere in zona, poi comincio ad accarezzarle le gambe, baciarle il collo e con la mano mi insinuo sotto la gonna... risalgo lentamente lungo l'interno coscia a cercare l'intimo... ma non c'è. Arrivo a sentire l’inizio della sua figa e sento il cazzo nei jeans esplodere, con un dito gliela accarezzo entrando nel suo fiore ed aspetto un attimo per capire se sto correndo troppo, ma sento il suo respiro farsi più intenso, con il dito accarezzo il clitoride e poi lo bagno con i suoi umori continuando a toccarla. Sento lei che legge la pagina di un B&B con un tono che chiarisce che quello che sente di sotto le sta piacendo... torno con il dito a cercare i suoi umori e trovo un lago... la sditalino infilandole ogni tanto il dito dentro una figa calda e fradicia e ci baciamo. Una cosa da teenagers in macchina, un ditalino sul sedile del passeggero mentre limoniamo di gusto, con quelle labbra carnose, morbide e calde e la sua lingua ad intrecciarsi dolcemente con la mia...Con voce contenta e calda si stacca e mi dice che ha trovato... tolgo il dito e me lo succhio di gusto: mi piace, sarà sicuramente un piacere leccargliela in un letto.Arriviamo al B&B poco distante e il tipo ci accompagna in una camera mansardata, molto bella... ci diamo il cambio nell'andare in bagno a darci una sistemata, e quando torno la trovo sdraiata sul letto forse con l'imbarazzo a vincere sull'eccitazione del momento. Mi avvicino e comincio a baciarla. le sollevo la gonnellina sapendo cosa troverò sotto: una figa nera completamente fradicia, tanto da essere lucida. E' bellissima, non ho mai visto la figa di una di colore se non nei film porno... voglio gustarla e le metto la faccia fra le gambe, e da qui il nostro incontro decolla.Ci spogliamo mentre ci gustiamo senza un ordine, lei tiene la gonnellina che rende il tutto ancora più selvaggio, ci baciamo, gliela lecco dedicandomi a lei o mi gusto un pompino gustosissimo, profondo, in cui lo prende tutto fino alla base tenendomi per le palle dolcemente o stringendo il cazzo come per dire "è mio". Andiamo avanti a sentire ed assaporare i nostri sessi poi mi infilo un preservativo. Entro in lei senza nessuna fatica, capisco perchè cerca cazzi grossi... ha una figa aperta, che anche per il lago che ha lo accoglie divorandolo voracemente. Parto piano per paura di concludere troppo presto e cominciamo un ballo meraviglioso fatto di baci intensi, ritmi alternati passionali e dolci, strizzate delle sue tette perfette che sobbalzano ad ogni colpo, con due capezzoli ancora più scuri della pelle...le tengo le mani dietro la testa mentre la sbatto forte, poi rallento e la bacio gustandomi il suo essere presa da me... da un cazzo di un uomo di almeno 20 anni in più di lei... mi sento un porco che possiede una ragazza e la cosa mi eccita da morire, quindi torno presto a scoparla per bene, con lei che solleva le gambe per farlo entrare il più possibile con le mie anche che sbattono rumorosamente contro il suo bacino, ma ancora più rumorosi sono i suoi mugolii di piacere.Sudiamo e ci avvinghiamo, alterniamo il fare l'amore allo scopare decisamente, poi mi sdraia e mi sale sopra, sollevando la gonnellina per farmi vedere la sua figa che accoglie il mio cazzo... lo fa con un sorriso disarmante, sa di essere bella, sa di scopare da dio e le piace farlo... si muove sopra di me alternando baci dolci ad espressioni da troia che non vuole altro che un cazzo dentro di lei...Poi nella lotta del sesso la ribalto e la metto sdraiata a pancia in giù e vedo quel culo nero stupendo, glielo apro e lecco quel fiore scuro, bagnato dagli umori colati dalla figa, che per tutto il tempo non ha mai smesso di grondare... le torno dentro e la scopo tenendole la gola, la voglio possedere e la sbatto sentendo e vedendo le sue chiappe muoversi sotto i miei colpi o schiaffeggiate dalla mie mani. La cosa mi fa impazzire, la prendo e la porto in piedi ad appoggiarsi al divanetto e la scopo da dietro, in piedi, con lei che si piega in avanti fino ad appoggiare le mani a terra, prendendolo tutto così. La scopo con forza, sento il sudore lungo la schiena e vedo la sua pelle nera liscia, bellissima mentre lei ansima e mi incita.Torniamo sul letto e lei mi riprende dentro di lei sditalinandosi mentre la scopo e mi dice "fammi gridare".... e viene così, senza trattenere la voce, masturbando la sua figa mentre viene infilata con forza da uno sconosciuto... vengo anche io assieme a lei mentre vedo nel suo viso le smorfie del piacere godendo in un modo davvero intenso.Ci riprendiamo scambiandoci baci dolci, fumando una sigaretta e lasciandoci andare a chiacchiere e confessioni in libertà.. nudi, io con il cazzo a riposo e non mi vergogno di farmi vedere così, lei seduta mentre fuma, altrettanto nuda ... una bellissima ragazza appena conosciuta che mi ha regalato emozioni incredibili. E' perfino strano pensare a come il buon sesso trasformi gli incontri e renda il tempo un concetto relativo: fino a poco prima eravamo due sconosciuti imbarazzati, impegnati a cercare di riempire maldestramente i silenzi in macchina, adesso ci scambiamo sorrisi e confidenze senza vestiti, con addosso io i suoi umori ed il suo odore e lei il mio.Lei finito di fumare si infila sotto le lenzuola: mi piace vederla in questa nuova ottica, fino a poco prima era una femmina vogliosa di godere, ansimavamo insieme per un piacere animale, adesso è una ragazza appagata, il cui sorriso è il miglior premio per l’uomo che l’ha scopata; ma il vederla così dolce e sexy mi riaccende, la invito prima baciandola poi offrendole il mio cazzo non ancora duro... nella sua bocca calda e vogliosa torna subito pronto e faccio per spostarmi a prendere un altro preservativo ma lei inizialmente non lo molla, come se volesse continuare a succhiare ed a leccarlo. Indosso un altro preservativo e torno dentro di lei. Stavolta partiamo subito decisi, ci piacciamo e lo sentiamo, il "fare l'amore" è solo una scusa per riprendere fiato fra una galoppata e l'altra, ma tanto mi piace scoparla con forza tanto mi piace da morire gustarmi le sue labbra, i sui sguardi e la sua pelle mentre facciamo l’amore; è solo sesso, ma quando due persone si trovano bene in un letto è impossibile distinguere il fare l’amore dallo scopare. Lei viene ancora una volta e dopo un po' godo anche io mentre la scopo da dietro, con lei che si mette a pecora con il culo basso, gambe larghe ed il viso schiacciato sul cuscino... stupenda visione per un orgasmo davvero intenso.Ci facciamo la doccia e scherziamo sulle piccole cose, sui rubinetti incomprensibili e sulle rispettive situazioni sentimentali... fra poco torneremo ad essere sconosciuti lontani kilometri, ma in questo momento siamo un uomo ed una donna che si sono piaciuti e che si sono presi dei bellissimi momenti di piacere.Forse non ci rivedremo, ognuno a vivere vite diverse come età e come situazioni, ma quest’incontro rimarrà come una delle sorprese più belle che ho mai vissuto, in cui conoscere una ragazza con del sesso estremamente piacevole è più vero e pieno di qualsiasi altra cosa. 3071 0 3 years ago
- 1 month ago Al Mantide … La vedo arrivare al parcheggio e già da lontano capisco che è al telefono. Lo so che è stupido, ma per me quando è al telefono è tremendamente attraente; ha quell’aria di chi si sdoppia a fare diverse cose contemporaneamente ma che riesce a fare tutto con grazia; ricordo una volta che mi fumavo una sigaretta mentre lei era al telefono con una amica, davanti a me.. avevo passato quei pochi minuti a percorrere il suo corpo con lo sguardo… a godermi il suo essere dolcemente assente nel suo essere li con me. Bellissima, era decisamente bellissima. Questa volta dal suo gesto capisco che non è un’amica dall’altra parte, il dito sulle labbra mi fa capire che è al telefono con il suo ragazzo. “Il suo ragazzo”, “il suo uomo”…. Ormai mi sono rimbombate in testa tante volte nel corso di questi mesi, le ho somatizzate, ma non ancora pienamente accettate; ha iniziato una storia con un uomo a cui vuole bene, forse qualcosa di più, e lui è decisamente perso di lei, e non vedo come potrebbe essere diversamente. Il fatto che continuiamo a vederci è una cosa che abbiamo rinunciato a razionalizzare o a giustificare, ma un uomo ed una donna si uniscono in tanti modi ed alcuni rimangono difficili da spiegare e noi due siamo tutto meno che spiegabili. Quando chiude la telefonata e scende dalla macchina è come se quel gesto semplice e veloce fosse al rallentatore, i lampioni del parcheggio fanno brillare le sue gambe mentre scende, e non è certo lei che assume atteggiamenti forzatamente sexy, ma quando si muove lo fa con una classe che mi lascia sempre senza fiato… ha gli occhiali da supplente ed un taglio nuovo, asimmetrico che incornicia un viso che non mi stancherei mai di guardare… lo farei per ore ma non riesco a trattenermi oltre dal baciarla, ancora prima che riusciamo a dirci un ciao; ma per quelli ci sono le telefonate in cui alla fine ripetiamo i saluti almeno tre volte come per confermarci che è un rimandarci alla prossima volta e non un addio. Mentre stringo il suo corpo fasciato da un vestitino estivo, cambio tutte le mie idee sui vestiti rossi: li ho sempre ritenuti troppo appariscenti… su di lei è solo un dolce evidenziare delle curve perfette, un incartare un regalo stupendo, quel regalo che non avrei mai pensato di ricevere in tutta la vita e che non avrei neanche mai saputo come chiedere…vorrei la donna più sensuale? Voglio una donna capace di farmi provare le vette dell’amore? Di scaldarmi dentro come nessuna? Nessuna di queste definizioni la dipinge abbastanza, lei è Chiara, e stasera è mia. Il suo baciarmi cercando di salvare il rossetto non toglie niente a quello che è un suo bacio, sono sicuro che se non ci fossero le luci ad illuminare noi due potremmo vedere una scintilla ogni volta che le nostre labbra si avvicinano, io di certo questa scintilla la sento… e non è solo un leggero brivido, è una scossa che azzera tutti i miei pensieri. Mi metto alla guida ed andiamo verso il locale dove abbiamo in mente di passare la prima parte della serata, il Laguna, una piscina a luci soffuse in cui le sale immerse nell’acqua sono petali di un fiore disordinato, dove è possibile stare immersi appartati in un bagno profumato e caldo sorseggiando un cocktail o un aperitivo senza nessuno che disturbi; il tutto in un’atmosfera di classe e mai volgare. Ci siamo già stati altre volte e l’ultima volta non ci siamo fermati all’aperitivo: stando attenti di non essere visti abbiamo fatto l’amore in acqua, ci siamo mangiati con gli occhi per un po’ e non siamo più riusciti a trattenerci… Stasera ci siamo promessi di fare i bravi, e lei ha detto che si è presa con se un costume intero, per rendermi la vita difficile nel caso volessi trasgredire alla promessa… come se avesse davvero dimenticato che era stata lei a trasgredire la volta prima… Mentre andiamo ci scherziamo sopra alternando questi ricordi ai frammenti di vita quotidiana che ci raccontiamo a radio spenta, perché per me sentirla parlare è come musica, sia che mi dica “ti voglio” o che mi parli del suo lavoro … Ad un semaforo approfitto del rosso (o forse il rosso mi ha ricordato quanto di meraviglioso ho a fianco) e la bacio, e non è più un saluto, si sente che ci siamo già spogliati di tutto quello che lasciamo a casa ogni volta che ci vediamo e siamo già pienamente noi due. Arriviamo al parcheggio del locale e scendiamo ridendo dell’ultima stupidata che io o lei abbiamo detto, il tempo di prenderla per mano e stamparle un bacio euforico che ci accorgiamo che le luci sono spente. E’ chiuso. Non che questo significhi che ci aspetta una serata noiosa , ma vederla in costume è uno spettacolo che mi rompe perdere. Risaliamo in macchina e ci guardiamo interrogativi, per me è un’occasione per sentire la pelle delle sue gambe; è almeno un mese che non la sentivo e il solo toccarla è come riempire un vuoto nello stomaco, è fresca in questo luglio torrido è un invito costante ad essere percorsa… il fatto è che se non decidiamo dove andare finiamo per rimanere avvinghiati tutta sera in uno stupido parcheggio; quindi ripartiamo con io che le dico per la millesima volta che non ho mai visto una ragazza così bella, così cazzo perfetta. Mentre parliamo passiamo davanti ad un teatro di provincia, che non so cosa voglia dire, ma volendo indicare un teatro con un’entrata dimessa e sicuramente poco snob credo sia la definizione migliore… lei mi provoca dicendo, “vediamo che spettacolo c’è stasera”… come dire “tu dai troppe cose per scontate, ora ti sistemo io”. Il cartello all’entrata del “Mantide” è però diverso da quello che mi aspettavo: non danno una prosa noiosa o un balletto inutile; la serata “hot july” con l’immagine di una ballerina di lap dance lascia intendere che con il titolo Luglio caldo non si intende certo l’afa opprimente… Ironizziamo che sicuramente almeno il titolo della serata è azzeccato, luglio o non luglio, e ci decidiamo ad entrare, passando per una seconda porta con la scritta “vietato ai minori di anni18” che lascia un’espressione un po’ amara e indecisa sul viso di Chiara. Con una rapida occhiata cerco di capire se è meglio tornare indietro, e quando alla cassa ci dicono che come coppia entriamo gratis mi viene il dubbio che si tratti di un locale di scambisti, l’ultimo posto dove vorrei portarla. Veniamo rassicurati che è semplicemente un sexy pub (il vero teatro Mantide non esiste più da anni) dove ci sono spettacoli erotici, molto soft e senza contorni osceni o di cattivo gusto, dove le ballerine sono tutto meno che prostitute; entriamo con io che cingo Chiara in vita per farla sentire meno a disagio e poi, siamo sinceri, per entrare in mezzo a quello che credo essere un mare di maschi infoiati con una splendida ragazza al fianco. Invece è un locale carino e la gente è seduta ai tavoli come in un normale pub; certo la passerella in mezzo con i tubi a spezzarne la catwalk lascia intendere che non ci sfileranno le modelle della collezione autunno inverno, ma questo dona un tocco di ambiguità per niente fastidioso. Chiara appare rassicurata dal primo impatto e ci sediamo ad un tavolo, non potendo fare a meno di notare gli sguardi di estrema approvazione degli uomini presenti e qualche sguardo “da donna” delle lei presenti nella sala. Mentre si siede mi godo il suo essere stupendo e rimango per un attimo bloccato a vedere quel vestitino rosso salire lungo le cosce mentre si siede, con le spalline che si rilassano lasciando il seno libero sotto il cotone rosso; sono congelato nel guardarla e lei mi sorride come per dire “riprenditi”. Mentre aspettiamo parliamo di tutto e di niente, ma sempre così coinvolti dalle parole dell’altro che sembra sempre che stiamo raccontando noi e non solo di semplici cose di cui sono piene le vite di tutti. Adoro quando usa il plurale e dice quel “noi”, mi fa impazzire quando per interrompermi appoggia la mano sulla mia o lo fa per il gusto di sentirmi… ha un che di sessuale leggere le sue labbra per capire meglio quello che dice se la musica lo copre un po’. Stiamo finendo i cocktail quando il cameriere ci chiede se possiamo seguirlo. Con un punto interrogativo stampato in viso lo seguiamo fuori dalla sala fino ad una porta con la scritta “camerino”, bussa e ci fa segno di entrare. Nel camerino troviamo una ragazza davvero notevole, mora, minuta, con vestita casual jeans e camicetta… ci sorride e cogliendo il nostro imbarazzo si presenta e ci spiega il motivo per cui ci ha fatto chiamare. Francesca, questo il nome della ragazza, è la ballerina della serata dice di aver dimenticato a casa la borsa dei vestiti “di scena” e ha notato Chiara perché simile a lei come corporatura e con un vestito molto bello. In pratica le chiede se potrebbe prestarglielo giusto il tempo dello spettacolo e poi glielo renderebbe dopo. Intanto Chiara avrebbe messo i suoi, per poi ricambiarsi dopo; che situazione divertente e assurda, e ancora più assurdo è sentire Chiara dire ok… facendomi sentire di colpo di troppo in un camerino da donne; mi levo dall’impiccio dicendole “ti aspetto fuori”. Dopo 10 interminabili minuti Chiara esce con i jeans e la camicetta che poco prima erano indosso alla ballerina; da supersexy nel vestito rosso a casual quasi professionale mantenendo quell’essere stupendamente attraente come solo lei sa essere. E’ a suo agio, come se non pensasse che di la tutti l’hanno vista venire con un abitino rosso e tornare in sala con altri vestiti, ma al suo essere imprevedibile sono ormai … no, non mi ci abituerò mai, mi stupisce ogni volta. Torniamo al tavolo e lei mi fa notare il buon profumo sulla camicetta di Francesca, o forse è solo una scusa per farmi avvicinare e darmi un bacio malizioso, dicendomi un “carina, eh” che subito faccio fatica ad inquadrare. Passano pochi minuti e le luci si abbassano, e mentre noi sorseggiamo altri due cocktail offerti dal locale, sentiamo la musica che si fa più soft. Quando Francesca entra in sala, annunciata dal DJ, io e Chiara ci guardiamo sorridendo e ci spostiamo bicchieri in mano sui divanetti a bordo passerella. Complici le luci o il trucco è davvero una bellissima ragazza, capelli lunghi e un viso candido ma con uno sguardo languido sicuramente studiato, ma che fa maledettamente il suo lavoro. Non ho visto molti spettacoli del genere, ma sicuramente questo è davvero coinvolgente, e quando nel suo muoversi da gatta arriva al termine della passerella vicino a noi sorride sempre a Chiara indicandola… o le ammicca con l’occhio. Perfino quando si lascia scivolare avvitandosi sul palo riesce ad essere disinvolta e rivolgerle uno sguardo d’intesa. Poi scende dal palco passando davanti ai divanetti per provocare, dando una leggere pacca sulla mano a chi cerca di allungarla troppo; davanti a Chiara si ferma, la guarda, prende fra le dita le spalline del vestito e le lascia cadere ai fianchi scoprendo il seno, sempre fissandola come per dedicarle il gesto. Si gira con il vestito che è rimasto una mini, offrendo la vista di un culetto davvero notevole ben accarezzato dal tessuto rosso. Il tempo di un altro giro a seno nudo ed il DJ chiama l’applauso di fine spettacolo. Francesca scende dal palco passandoci vicino, sorride in modo gentile a me e con le dita sfiora quelle di Chiara sussurrandole un innocente ma potente “a dopo”. Ad essere sincero sono più eccitato nel vedere l’effetto che fa Chiara anche ad una donna che non per il bel paio di tette che mi ballavano davanti fino a poco prima. Le guardo gli occhi felini che seguono Francesca verso il camerino, uno sguardo che conosco, ma che ogni volta mi lascia senza parole; è un mare di sensazioni, dal riservato all’esplosivo e che con gli occhiali le da un’aria di falso distacco che è incredibile. Mentre sono ancora li a godermi il suo profilo ed il suo collo (ogni volta che le guardo il collo qualche gene da vampiro comincia a premere dentro di me) lei mi prende per mano e mi dice “andiamo a riprendere il vestito”. Non sono io che guido: come succede sempre con lei io posso anche pretendere di guidare in macchina, ma quello che succede dopo con lei è sempre grazie al suo sguardo o al suo essere imprevedibile. Bussa al camerino e io le dico “ti aspetto fuori”. Francesca le apre la porta e vedendo che non entro mi dice di farlo altrimenti il buttafuori potrebbe avere da dire. Entro imbarazzato mentre vedo Chiara che le fa i complimenti come fossero vecchie amiche. Francesca è avvolta in un accappatoio di raso bianco con un disegno giapponese, capelli raccolti con una matita e trucco ancora perfetto, accetta i complimenti della mia ragazza con una modestia apparentemente sincera e ricambia dicendole che la camicetta sta meglio indosso a Chiara. E’ una ragazza semplice, diversa da quella che eccitava in modo stereotipato sul palco poco prima, ma con una sensualità più naturale, spontanea. Con me, l’intruso, o almeno così mi sento, è gentile e quando offre da bere lo fa con una gentilezza di chi vuole davvero farmi sentire a mio agio. Certo il suo sguardo verso Chiara è diverso, è carico di qualcosa, di una complicità fra la spogliarellista in kimono e la segretaria in camicia ed occhiali; due bellezze diversissime ma simili nei loro corpi minuti e nei visi dagli zigomi alti; la musica nella sala rimbomba leggera nel camerino lasciando passare solo i suoni più bassi, con un ritmo che sembra un cuore, o forse è davvero il mio quello che sento, caricato dalla scena delle due ragazze che parlano e ridono trovando ogni tanto qualche scusa per sfiorarsi i capelli o i vestiti… “il tuo vestito…”, dice ad un certo punto Francesca, alzandosi per andarlo a prendere. Chiara si alza a sua volta, e mentre lei è di la, mi manda un’occhiata provocante. Io rimango seduto sul divanetto con il mio terzo bicchiere della serata che comincia a farsi sentire, e vedo Francesca ritornare con quel’abito che non ricordavo così piccolo; lo tiene con le due mani appoggiato sul corpo e rivolgendosi verso di me mi chiede “allora, come mi stava?”…. ed alla mia risposta scontata, lei lo appoggia sul corpo di Chiara e dice “appena ti ho vista entrate mi sono innamorata di questo vestito”, e lo dice piantandole gli occhi chiari dritti nei suoi… con un silenzio interrotto subito da un “… era una balla la storia della borsa dimenticata…” e una risata maliziosa a cui Chiara risponde con un divertito “tu sei fuori…”; Francesca intanto appoggia il vestito su una spalliera del divanetto e comincia a slacciarle la camicia con un “lascia, faccio io” che neanche ad un uomo sarebbe venuto così convincente… Chiara si lascia fare, forse non ricorda che sotto non ha il reggiseno, o forse lo ricorda benissimo. Francesca sfila la camicia dai jeans tirandola dolcemente e finisce di slacciare gli ultimi bottoni, poi infila le mani ad altezza della vita e si ferma per un attimo quando sente la sua pelle. Anche gli occhi di Chiara si chiudono per qualche istante per poi tornare a guardare il viso di lei. Intanto le mani di Francesca salgono sotto la camicetta aperta fino ad arrivare al seno, me ne accorgo dal fatto che anche Chiara allunga le mani verso il laccio del kimono, come per voler sfogare in qualche modo l’eccitazione che cresce. Il nodo si scioglie facile e Chiara le apre i due lembi ed a sua volta a appoggia le mani le mani sulla pelle chiara, alzando lo sguardo cercando gli occhi di Francesca che invece le sta guardando il seno ormai in balla vista e stretto da entrambe le sue mani. I bassi della musica in sala sembrano più lenti quasi intonati con il respiro di queste due ragazze che sembrano ai miei occhi gli effetti di un cocktail drogato; le vedo accarezzarsi o stringere con decisione il seno dell’altra, con Francesca che si china a baciare il collo di Chiara e nel farlo mi attraversa un’occhiata distratta, senza vedermi, con lo sguardo lontano dalla pelle di Chiara ma con tutti i sensi ancora lì. Le bacia la pelle fino ad arrivare al seno che non ha ancora smesso di accarezzare, con la lingua le accarezza la punta fino a quando Chiara non le prende dolcemente il viso e la bacia. Sono stupende, sono di una dolcezza incredibile racchiusa in una sensualità esplosiva: il bacio è un bacio dipinto con i capelli dell’una che sono accarezzati dalla mano dell’altra…. Fino a quando Francesca si stacca e le domanda un malizioso “ti bacia così lui?”, a cui Chiara risponde con un sorriso languido, come dire continua a baciarmi…. Invece lei la mette a sedere a fianco a me e mi dice un “fammi vedere come la bacia un uomo”, ma forse non ho neanche sentito quest’invito, la voglia di sentirla era troppa e decisamente impossibile da reprimere oltre. Le sento le labbra e la lingua che poco prima erano dedicate ad un’altra lei, un bacio ancora più languido del solito perché più abbandonato, più perso nel suo essere pieno di piacere; intanto Francesca le slaccia i jeans e le sfila le scarpe. La mano di Chiara tenta di fermarla, ma è più un gesto automatico che forse vorrebbe non aver fatto…. Anche se comunque serve a poco visto che i jeans sono ora aperti a mostrare un intimo stupendo da cui gi à si intravede il nero in rilievo sul monte dei miei desideri più caldi. La bacio con ancora più foga con lei che mi prende la testa fra le mani; allungo una mano prima sul seno scoperto poi le percorro la vita fino a cercare di infilarla sotto gli slip ma vengo bruscamente stoppato da Francesca; senza vederla sento un “è mia” che mi rimette al mio posto. Chiudo gli occhi e sento Chiara alzare il bacino per consentire ai jeans di fare la fine che meritano, sento le sue labbra tremare e le sue mani premermi più forte a lei. Un bacio che è una scopata tanto è pieno, forte, caldo. Mi stordisce il sentirla così piena di eros e quando inarca indietro il collo come a sfuggire le mie labbra vedo Francesca che le percorre l’interno coscia con le labbra. Sento il respiro di Chiara aumentare fino a riprendere violentemente e baciarmi quando lei le sposta le mutandine ed appoggia le labbra al suo sesso. Vorrei vedere la scena, ma quello che sento dal suo bacio è una descrizione ancora più piena del piacere che sta ricevendo, sento la sua lingua tremare, baciarmi come se ripetesse quello che le sta facendo Francesca. Sento il suo seno inturgidirsi e la pancia contrarsi ritmicamente, poi lascia una mano su di me mentre con l’altra tiene la testa di lei. E’ una regina con due servi a darle piacere, un piacere che arriva con un’esplosione che la solleva dallo schienale del divano, che dura abbastanza da tornare a baciarmi e tornare a staccarsi di nuovo, fino a terminare l’orgasmo con i capelli di Francesca fra le mani mentre i loro occhi si incrociano in uno sguardo indescrivibile. Francesca la percorre salendo il suo corpo sfregando il suo seno sul sesso di Chiara bagnato dal bacio fino ad arrivare a portata di labbra; un bacio intenso, che è la parola fine più bella ad un gesto di sesso puro e pulito fra due donne che si sono godute le loro bellezze ed il loro calore. Il rivestirsi di Chiara nel suo abitino è fra chiacchiere leggere ed ammiccanti, per niente imbarazzate da questo atto non programmato, naturale, vero, con io che ancora non ho realizzato bene il dove ed il cosa. E’ stato talmente bello che era come se l’avessi subito direttamente io tutto questo. Usciamo dal locale per mano, con Chiara totalmente senza rossetto, ma con un’impronta di un altro colore sul collo, leggera, che le tolgo a mia volta con un bacio prima di salire in macchina; quando saliamo in macchina per continuare la nostra serata la suoneria del suo telefono annuncia un messaggio… lei lo guarda con aria distratta e poi con la consapevolezza del suo essere incredibilmente donna dice: “Francesca”. “Le hai dato il tuo numero?”; “Perché no, è simpatica, magari uscirò con lei a bere qualcosa…. Due chiacchiere fra amiche”. 2579 0 3 years ago