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Le prime volte di mia moglie Nadia
Mia moglie Nadia mi ha chiesto di scriverloQuando si entra in questi siti molti pensano che siano storie di pura fantasia non sempre è cosi a volte la realtà va ben oltre.Appena fidanzati 24 anni io e 21 lei mi accorgo delle sue potenzialità mascherate in una sorta di riservatezza.Lei era ed è bellissima io bruttarello non molto dotato ma intelligentissimo e pieno di immaginazione.Prima di tutto la convinco a non usare più il reggiseno e a vestire in maniera tutt' altro che monacale.Lei accetta e si veste, specialmente in estate, in modo da far sempre intravedere il seno. Anche d' inverno si vede se il reggiseno non è indossato. Notai subito che questo suo nuovo modo di porgersi attirava molto gli altri uomini ed io ne godevo.Ma anche lei se ne accorse e questo risveglio il suo spirito di soubrette che cominciò ad utilizzare nelle feste di alto livello a cui partecipavamo. La prima volta che si esibì è stato per me travolgente e tutt' ora, e sono passati diversi anni, al solo pensiero ancora mi eccito.Ormai sposati, invitati a cena da amici, una sera d' estate, lei si vesti cosi: gonna a fiori a sopra un grande scialle di pizzo viola messo sul davanti come una specie di bavaglino e nient' altro, sotto era nuda.Solo a guardarla faceva eccitare.Dopo cena si cominciò a ballare e lei ballando muoveva lo scialle in un gioco di mostro non mostro. Dopo un po' su richiesta degli amici lo ha gettato via rimanendo a seno nudo. Io avevo un misto di sensazioni, anche di gelosia ed imbarazzo, ma soprattutto di eccitazione.Alcuni amici non hanno tardato ad approfittare della situazione palpandole il seno e lei li lasciava fare ridendo.Lei fini la serata a seno nudo e non accadde altro.Tornammo a casa io avevo un erezione incredibile (una delle poche) ed abbiamo fatto tre incredibili scopate.Il sasso aveva cominciato a rotolare e non si sarebbe più fermato.Quella sera aveva avuto attenzioni soprattutto da un giovanotto che da poco era diventato l' amante di una nostra amica sposata, ma molto libera e che incoraggiava mia moglie a fare altrettanto.Una sera la nostra amica approfittando del fatto che il marito era fuori città ci invitò a cena a casa sua con il suo amante.Credo che mia moglie avesse già deciso di andare oltre si vesti con una gonna nera ed un panciotto con bottoni, come al solito niente biancheria intima.Durante la cena mi cadde il tovagliolo e nel chinarmi a raccoglierlo vidi che mia moglie stava massaggiando con il piede il cazzo del nostro amico. Io andai a mille.Dopo cena un po' di musica e chiesero a mia moglie di fare uno spogliarello e lei acconsenti rimanendo alla fine completamente nuda. Alla fine della musica lei si è seduta, sempre tutta nuda sulle ginocchia del nostro amico, cominciando a farsi sbattere.Poi si è inginocchiata a sbottonato la patta del nostro amico e gli ha fatto un pompino grandioso andando fino in fondo.Quella sera non accadde altro perché la nostra amica aveva il ciclo e alla fin fine si era anche ingelosita.Siamo tornati a casa e mia moglie mi chiese che effetto mi aveva fatto vederla nuda in ginocchio a fare un bocchino ad un altro fino a farselo venire in bocca. Io le dissi di essermi assai eccitato e di ammirarla per la sua libertà, e, comunque mi sarebbe piaciuto molto se si fosse fatta scopare.Lei mi disse che prima o dopo sarebbe successo, anche perché io sessualmente ero assai modesto.Quell' anno andai per lavoro all' estero dove rimanemmo per tre anni e le nostre voglie andarono in soffitta.Tornati era che a breve si sarebbe fatta un amante, ed io ne ero ben felice.Ritorniamo definitivamente in Italia e riallacciamo le vecchie amicizie.Il giovane a cui aveva fatto un bocchino di cui ho narrato la corteggia e senza troppa fatica se la porta a letto.Comincia per mia moglie una vita sessuale intensissima. Lui se la scopava davanti, dietro, in bocca, nei posti più strani come piaceva a lei, in macchina, in ascensore, sotto la doccia…….Potete immaginare la mia eccitazione nel sapere che faceva sesso con un altro, a volte lo anche accompagnata da lui andando a riprenderla quando aveva finito.Ha avuto anche altre esperienze fantastiche che potrà raccontarvi lei.
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1 day ago
Nadia,
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Last visit: 20 hours ago
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Finalmente cornuto!
Mi chiamo Ettore, ho cinquantasette anni, da tempo ho acquistato una villetta bifamiliare in una zona nuova della città. L’idea era di avere un appartamento per me ed uno da affittare, poiché sono solo, niente figli e son vedovo. Ho fatto questo investimento ed ho selezionato gli inquilini. Su questo sono molto esigente: li voglio con la lei troia ed il lui cornuto. La coppia che ha da poco affittato il mio appartamento, mi fa ben sperare. Appena giunti, mi son reso conto di due cose: lui Michele, abile commerciante, mentre lei, Marina è una bella donna, che sa come farsi ubbidire da lui. Ben presto son diventato il salvagente di lei, che mi cerca per ogni cosa, nonché il confidente di lui, che, per le attenzioni che dedico a lei, non finisce mai di ringraziarmi. Marina è una bella donna. Alta, quarta di seno e veste sempre molto elegante. Lavora come direttrice di un settore di una importante azienda nazionale. Bella, colta, ha l’aria di una che ama il cazzo ed ama prenderlo anche di nascosto dal marito. In passato, con la complicità di mia moglie, ho goduto nel sottomettere giovani donne, mentre mia moglie umiliava e sottometteva i relativi mariti. Col tempo ho creato un gruppo di persone, che, come me, amano giocare con le mogli troie di mariti cornuti. Lei mi è piaciuta subito ed ho già intessuto una certa confidenza, specie quando lui è assente per lavoro. Una volta mi son fatto vedere anche nudo. La natura mi ha fornito di un attrezzo decisamente grosso e lungo, e lei, nella circostanza, lo ha ammirato, cercando di non farsi notare da me, che, in realtà, glielo mostravo di proposito. Poco dopo il loro arrivo, li ho invitati a cena. Per tutta la sera, mentre riempivo continuamente il bicchiere di vino a lui, facevo la corte a lei, che gradiva molto, così si è instaurata una certa confidenza anche con lei. Lui, invece, dopo quella sera, mi ha confessato di desiderare che sua moglie scopasse con un altro uomo. Era chiaro che quella confidenza era rivolta a me, ma gli ho fatto capire che tutto dovrà avvenire in maniera naturale, altrimenti si poteva rischiare di rovinare tutto, anche il suo stesso matrimonio. Lui, un po’ preoccupato, mi ha chiesto se avevo esperienza in quel campo. Quando gli ho risposto che, in passato, mi ero occupato di queste cose, ha accolto bene la notizia. Mi ha messo a parte di quanto sia troia a letto, che lo prende in tutti i buchi ed ingoia lo sperma. Oggi, sto mettendo ordine in giardino; son vestito solo con dei pantaloncini, che evidenziano molto il pacco, mentre lei sta usando un notebook, seduta sotto la veranda. Mi osserva con finta indifferenza: è vestita solo con una tunica leggera bianca e, sotto, deve esser priva di ogni indumento intimo, in quanto, allorché si è girata per salutarmi, i capezzoli duri hanno teso il tessuto, evidenziando lo splendido seno. Lui è fuori città, ad un convegno di lavoro e, all’improvviso, un imprevisto accelera tutte le cose: si verifica una lieve scossa di terremoto.
Marina
Sono Marina, ho quarantasei anni e, da quasi venticinque, sono sposata con Michele. Lavoro per una azienda nazionale ed ho raggiunto un buon livello di carriera, anche grazie alla mia intraprendenza ed una buona forma fisica. Sono alta un metro e ottanta, quarta di seno, cosce lunghe e belle, culo da favola, labbra carnose, che adorano succhiare bei cazzi. Appena terminati gli studi, un mio conoscente mi disse di rivolgermi ad una persona che dirigeva un settore importante di questa azienda, dove anelavo esser impiegata. Mi son presentata al soggetto e, senza tanti giri di parole, ebbe a dirmi che il posto c’era, ma bisognava pagarlo. Ho capito subito dove volesse andare a parare e, senza indugio, gli ho detto che ero giovane, appena laureata e vergine, ma desiderosa d’apprendere. Un mese dopo, ero la sua segretaria e la sua troia. Mi ha sverginato in tutto e per tutto. Ho imparato da lui a succhiare il cazzo e bere la sborra, a farmi scopare e chiavare nel culo, con molta soddisfazione. Dopo due anni, ho scoperto che si liberava un posto di rilievo, cui non volevo rinunciare e, quindi, mi son rivolta al vice presidente, che sapevo esser un vero porco. Appena avanzata la mia richiesta, ha risposto facendomi appoggiare i gomiti sulla sua scrivania e mi ha inculato in piedi, con molto piacere per entrambi: ovvio che quel posto è stato mio.
Da tempo avevo conosciuto Michele, mi era simpatico, anche se aveva undici anni più di me e, quando mi ha chiesto di sposarlo, ho accettato. La vita matrimoniale si è rivelata subito per quello che è, monotona e poco soddisfacente, soprattutto nel sesso. Lui ha un modesto arnese che, all’inizio, me lo son fatto bastare, ma poi, col tempo e l’età, non è più riuscito a soddisfare il mio crescente appetito sessuale. Per fortuna ho imparato a soddisfare le mie voglie diversamente. Lo scorso anno, mentre eravamo in vacanza, ho fatto una scoperta molto interessante. Il direttore del villaggio aveva notato che amavo prendere il sole in topless e mi ha fatto capire che a lui la cosa era molto gradita. Potrete immaginare quanto abbia fatto piacere a me: scoprire che a mio marito la cosa non dispiaceva e che mi incoraggiava a frequentarlo. In breve, mi son fatta scopare per due sere di fila, mentre mio marito dormiva beato, con l’aiuto di alcuni bicchieri di vino di troppo. Dopo quel fatto, ho cominciata ad apprezzare l'intimo piacere di cornificarlo, alla luce del sole, perché trovavo la cosa quanto mai intrigante. Farlo cornuto con il suo benestare avrebbe semplificato le cose anche fra noi. Circa due mesi fa, è cambiato il presidente della mia azienda. La nuova dirigente, una bella donna, mi ha convocato nel suo ufficio. Mi ha fatto i complimenti per il mio operato e, poiché è fortemente convinta che il potere lo devono detenere le donne, mi ha chiesto di occuparmi di un settore dell’azienda, abbandonato alla deriva dalla precedente amministrazione. Mentre mi parlava, era in piedi davanti a me. Mi osservava e, quando ho accettato l’incarico, con conseguente nuova promozione, la sua bocca si è incollata alla mia per un bacio davvero unico, bello, intenso e ricco di piacere e passione.
«Mi sei piaciuta subito, appena ti ho visto. Faccio molto affidamento su di te in ordine al lavoro e sappi che hai carta bianca; però, vieni a trovarmi spesso: il tuo corpo mi eccita da morire.»
Dopo quella volta, ci vediamo spesso. Quasi una, o due volte, al mese passiamo un intero pomeriggio a giocare fra noi donne, assieme ad altre tre che lei ha messo in posti di comando; ne otteniamo molto piacere, anche se il cazzo resta in cima alle mie preferenze.
Per poter svolgere più agevolmente il mio nuovo incarico, abbiamo preso in affitto questa villetta, situata in una comoda posizione nelle vicinanze del mio ufficio. Ettore, il proprietario, è un bel maschio, maturo, possente, fisico asciutto e ben curato. Mi intriga il suo sguardo, credo che, alla fine, se devo metter le corna a mio marito con il suo benestare, direi che Ettore è l’elemento giusto. Una volta, l’ho anche visto nudo e... cavoli!! Ha un cazzo che, in posizione di riposo, è veramente notevole: mi son bagnata solo a guardarlo, per non parlare nell'immaginare ad averlo dentro.
Una sera ci ha invitato a cena. Mi ha fatto la corte con mio marito che rideva beato, mentre io avvertivo un languore allo stomaco al solo pensiero di poter stare fra le sue braccia. Oggi, sta sistemando il giardino. Lo guardo e noto che ha dei pantaloncini molto attillati, che evidenziano il pacco. Sono nuda, sotto la mia tunica di lino bianco e credo che lui l'abbia notato. Mentre lo guardo, con la mano mi sfioro lentamente la lumachina, che schiuma da morire. Improvvisamente, una leggera scossa di terremoto, cambia la mia vita.
Michele
Sono Michele, ho cinquantasette anni e sono sposato con Marina, che ne ha undici meno di me. Lavoro nel settore commerciale di una ditta che vende attrezzature per aziende agricole. Questo mio lavoro mi porta spesso lontano da casa. Marina è una bella donna, sa gestire la sua vita molto bene, è dirigente di un settore di rilievo di un’Azienda nazionale. La posizione che occupa all'interno della sua azienda, le impone di esser sempre molto elegante, con una certa classe ed ha una particolare predilezione per il tacco dodici, che riesce ad evidenziare ancor di più il suo meraviglioso culo. Oltre al culo ha un magnifico seno, una buona quarta, ben soda. Quando prende il sole in topless, mi fa impazzire di piacere nel vedere gli sguardi dei maschi, che si soffermano a guardarlo. Siamo una coppia che ha costruito un buon legame, lavoriamo tutta la settimana e, solo nei week-end, stiamo insieme, tranne, come questa volta che son fuori città, per un convegno di aggiornamento. Da poco, ci siamo trasferiti in una villetta ed il proprietario, è una persona molto disponibile, specie nei confronti di mia moglie e questo mi tranquillizza, soprattutto quando son lontano da casa. Da tempo nutro il forte desiderio di vederla posseduta da altri maschi. La sera, quando sono fuori città per lavoro, la immagino intenta a chiavare con un altro uomo e la cosa mi eccita così tanto, da indurmi a furiose seghe. Lo scorso anno, in vacanza, l’ho incoraggiata ad accettare la corte del direttore del villaggio, ma credo che non sia andata oltre il normale corteggiamento. Peccato, perché mi son segato spesso, immaginando lui che se la chiavava. Ettore, il nostro proprietario, ci ha invitato a cena da lui e, nonostante io abbia bevuto più del dovuto, mi son accorto che fra loro si era creata un buon feeling e per questo, qualche giorno dopo, l’ho reso partecipe del mio desiderio di esser cornificato. Lui mi ha informato che, in passato, aveva avuto simili esperienze e mi ha messo in guardia dal farlo in maniera sbagliata; si è, comunque, offerto di aiutarmi a realizzare questo mio desiderio. Oggi, al convegno, mi è arrivato un sms, avvertendomi che, nelle nostre zone, vi era stata una lieve scossa di terremoto, ma che sembrava non avesse prodotto danni. Ho subito telefonato a Marina, che si trovava in compagnia di Ettore.
Ettore
Appena la terra ha tremato, ho guardato verso Marina, che è scattata in piedi, voltandosi verso di me, mentre urlava per lo spavento. Son corso verso di lei, l’ho abbracciata e tranquillizzata.
«Ettore, ti prego, stammi vicino: ho terrore del terremoto. Stammi vicino, ti prego.»
«Calma, stai tranquilla, è tutto finito: ci sono io con te.»
Si è stretta a me, tremava come una foglia. Sentivo il mio cazzo premere contro il suo ventre e mi sono eccitato subito. Lei, dopo un momento di paura, si è calmata e, sentendo premere il mio corpo contro il suo, si è stretta di più. Siamo rimasti immobili, poi lei mi ha detto che doveva avvertire il marito. Ha mandato un sms, e lui ci ha chiamato.
«Amore, come stai? Tutto bene? Ettore è lì con te? Passamelo.»
Lei mette il telefono in viva voce. Lo tranquillizzo e lui ripete molte volte di non lasciarla sola, perché lei ha un terrore folle del terremoto.
«Ti prego, Ettore, stalle molto vicino, fa di tutto per la sua tranquillità, qualunque cosa. Tu, amore, non ti allontanare da lui, ubbidisci a tutto ciò che ti chiede.»
Ci guardiamo negli occhi, lei ha un sorriso malizioso; in pratica lui ha messo sua moglie fra le mie braccia e lei non sembra dispiaciuta. La guardo e le mie labbra sono molto vicine alle sue, ci baciamo. La sua lingua entra di prepotenza nella mia bocca a cercar la mia, con la quale intreccia una danza dal forte sapore erotico. Mi succhia il labbro, sento le sue mani scorrere lungo il petto, fino a raggiungere il pacco, che ora è completamente duro. Ci stacchiamo e lei mi invita ad entrare.
«Hai sentito mio marito? Non devi lasciarmi sola, stammi ben attaccato addosso. Dai, andiamo dentro, nel mio letto mi sento al sicuro.»
La spoglio della tunica e vedo il suo corpo splendido, liscio, privo di qualsiasi imperfezione: ha il seno sodo e la fica depilata, ad eccezione di un triangolino sul monte di Venere, che la rende ancor più conturbante. Lei si inginocchia davanti a me ed estrae il cazzo da dentro i pantaloncini.
«…Whaoo! Che bel cazzone?! Lo voglio tutto dentro di me: mi fa sballare al solo guardarlo!»
Lo lecca in punta, scorre lungo l’asta e soppesa con la mano le grosse palle.
«...Accidenti, come sono grosse! Scommetto che al loro interno c’è tanta crema saporita che voglio… bere… tutta! mmmhhuhhuumhmmmm…»
Lo lecca con perizia. Lo infila in bocca, assaporandolo per bene, poi se lo spinge in gola, anche se con qualche difficoltà.
«Sì… bella troia… leccamelo bene, che te lo spingo fin dentro la gola!»
Le affondo il palo e lei lo accoglie con infinito piacere; anche se con qualche difficoltà, continua a spingerselo ancor più in profondità. Poi la sollevo, la distendo sul letto e infilo la testa fra le sue cosce.
Sento il profumo del suo sesso: è un intenso odore di femmina in calore che mi eccita tanto. Ne aspiro il profumo a pieni polmoni, mentre lei m’implora di chiavarla.
«Dai… ti voglio! Cazzo... non resisto!»
Non le do ascolto. Affondo di colpo la mia lingua fra le pieghe della sua ostrica, che mi dona copiosi umori dolcissimi. Lecco, aspiro e succhio, torturandole il clitoride con i denti. Lo mordo e rilascio di continuo; questa azione le provoca la prima ondata di piacere. Trema, scossa da un incredibile orgasmo, che mi riempie la bocca di nettare dolcissimo. Lo ingoio tutto e poi mi sollevo e le affondo di colpo il cazzo tutto dentro.
La sento stretta. Mi faccio strada dentro di lei, che si apre al massimo per ricevermi. Sento la cappella sbattere sul fondo e lei ha un nuovo orgasmo, che la scuote tutta. La sua bocca è spalancata, ma non emette suoni. È scossa dal piacere e, quando riesce a proferir parola, mi esorta a spaccarla tutta.
«Sei… meraviglioso! Sfondami tutta! Vengo!»
La stantuffo con calma. Voglio che si goda per bene il piacere che le sto facendo provare. Lei è in pieno delirio erotico, scuote la testa a destra ed a sinistra, come impazzita. La pompo a lungo, poi la sollevo e la faccio salire su di me. Libera nelle sue azioni ed impalata sul mio cazzo, si muove avanti e indietro, centellinando il mio cazzo per tutta la sua lunghezza, in un continuo di orgasmi. Poi, sfinita, si distende sul mio petto.
«...Oddio, quanto ho goduto! Non mi era mai successo... ora voglio che godi anche tu…»
La metto di lato, la scopo con vigore e, quando sono al limite, le schizzo dentro tutta la mia goduria.
«Ora… senti come ti riempio? Sborro!»
Lei ha un ennesimo orgasmo. Gode e trema, mentre io la farcisco come un bignè. Rimaniamo abbracciati e distesi sul letto. Lei mi accarezza e mi rivolge tanti complimenti.
«Ne ho presi di cazzi, ma il tuo li supera tutti. In genere, dopo il mio primo orgasmo, se ne vengono e tutto finisce lì. Tu, invece, mi hai scopato facendomi godere all'impazzata. Da questo momento, credo che il tuo cazzo sarà spesso ospite dentro di me, se lo vorrai, e farò di tutto per esser la tua troia, in qualunque gioco tu voglia coinvolgermi. Quanto al cornuto, credo che sarà soddisfatto. Son convinta che era quello che voleva e, meglio di così, non poteva andare.»
Restiamo abbracciati e, lentamente, lei mi fa eccitare di nuovo. Sento le sue labbra giocare con il mio cazzo: me lo succhia, sega e lecca, finché non raggiunge la sua completa erezione.
«Sei fantastico! Il tuo cazzo è già pronto e, perciò me lo voglio godere nel culo, però... fa piano: grossi così, ne ho avuti raramente.»
La rigiro, mi posiziono dietro di lei, le bagno il buchetto con della saliva ed appoggio la punta al forellino, che, molto lentamente, si apre come il bocciolo di un fiore, permettendo il passaggio del paletto.
«Aaahhiiiiaa… piano! Come sei grosso! No, non ti fermare, continua a penetrarmi, ma piano.»
L’afferro per i fianchi e glielo spingo dentro lentamente, ma senza fermarmi, finché non sento i coglioni sbattere sulle sue chiappe. Lei respira con affanno, mi invita a sfondarle il culo, cosa che faccio con vero piacere. Incomincio a limare quel buco, sempre più velocemente ed in profondità, fin quando lei, che con una mano si titilla il clitoride, non ha il primo orgasmo.
«Godo, cazzo, mi fai godere anche dal culo! Pazzesco!»
La sbatto con gusto per molto tempo, facendole cambiare posizione, ma sempre restando ben piantato nel suo culo.
Ad un tratto ci voltiamo e vediamo Michele sulla soglia della camera. Si sta segando mentre ci osserva estasiato. Lei si volta, gli sorride e gli manda un bacio; poi, con voce dolcissima, lo fa partecipe di quello che sta succedendo nel suo letto.
«Guarda, cornuto, come mi sfonda tutta! Questo è un vero toro! Tu, da oggi in poi, ti devi metter bene in testa, oltre alle corna, che LUI è un vero maschio e tu sarai solo il mio adorato cornuto, che, in effetti, era quello che volevi, vero?»
Lui annuisce, si avvicina mentre io le sborro in culo; se lo estrae per leccarlo con gusto. Poi fa avvicinare di più suo marito e lo bacia in bocca, facendogli assaggiare anche la mia sbroda.
Distesa, a gambe aperte, se lo trascina con la bocca sulla fica fradicia del nostro piacere e lo obbliga a leccar tutto, cosa che lui fa con estremo piacere. Da quel giorno, son passati due anni: lui continua a lavorare fuori ed io ho trasformato Marina in una perfetta troia.
Per raggiungere tale scopo, mi son avvalso della collaborazione di alcuni amici che hanno scopato e usato lei, a loro piacimento, mentre Michele continua a ringraziarmi per le corna che continuo a donargli.
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3 days ago
baxi18, 55
Last visit: 4 hours ago -
Calore nel parcheggio
Ambientazione: Un parcheggio sotterraneo semideserto, illuminato da luci al neon fioche e tremolanti.
Personaggi:
Elena: Una giovane donna con lunghi capelli scuri e occhi verdi, vestita con un abito aderente.
Marco: Un uomo affascinante e sicuro di sé, con un sorriso malizioso.
Elena e Marco si incontrano per caso nel parcheggio. Odore di benzina nell'aria, lei appena terminato di fare la spesa, si appresta ad infilare le buste nel porta bagagli. Lui si avvicina al lei, l'atmosfera è carica di tensione erotica. Si scambiano sguardi intensi e sussurri sensuali. La passione cresce rapidamente, portandoli a esplorare i loro desideri nascosti tra le auto parcheggiate. Marco chiude con forza il porta bagagli, Elena si appoggia al cofano della macchina, mentre Marco la bacia con passione. Le loro mani si muovono con desiderio, esplorando i corpi l'uno dell'altra. Il suono dei loro respiri affannosi e dei baci riempie il silenzio del parcheggio. Lui la gira, le alza la gonna e le abbassa il perizoma. Geme Elena, ha capito che tra breve godrà come una ninfomane. Saliva sul cazzo, e glielo sbatte dentro con forza. Gemiti nell'aria si mischiano alle auto che passano in superficie. Solo due minuti e la riempie di sperma. Lo estrae e si allontana rimettendosi il membro nei pantaloni lasciando dietro di sé un'atmosfera carica di desiderio e la promessa di un incontro futuro.
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1 month ago
FrankMilano,
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Last visit: 2 weeks ago
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La ricerca di Sofia
Sofia, una giovane donna indipendente e appassionata, si sentiva insoddisfatta della sua vita sentimentale. Dopo una serie di relazioni fallite, aveva deciso di concentrarsi su se stessa e sulla sua carriera. Tuttavia, sentiva la mancanza di una connessione intima, senza le complicazioni di una relazione seria.
Un giorno, mentre navigava online, si imbatté in un forum dedicato alle "scopamiche". Incuriosita, iniziò a leggere le storie e i consigli degli altri membri. Alcuni raccontavano di esperienze positive, basate sul rispetto reciproco e sulla comunicazione aperta. Altri, invece, mettevano in guardia sui rischi di fraintendimenti e delusioni.
Sofia decise di provare. Creò un profilo sul forum, descrivendo chiaramente le sue intenzioni e i suoi desideri. In breve tempo, ricevette diverse risposte. Tra queste, una attirò la sua attenzione: un uomo di nome Marco sembrava condividere la sua stessa visione di un'amicizia intima senza vincoli.
Dopo alcune conversazioni online, Sofia e Marco decisero di incontrarsi. La loro intesa fu immediata e la loro prima notte insieme fu intensa e appagante. Nei mesi successivi, si incontrarono regolarmente, costruendo un rapporto basato sulla fiducia e sulla complicità.
Tuttavia, col tempo, Sofia iniziò a provare sentimenti più profondi per Marco. Si rese conto che la linea tra amicizia e amore era più sottile di quanto avesse immaginato. Decise quindi di parlarne con Marco, che però non condivideva i suoi sentimenti.
Sofia si sentì delusa, ma non si pentì della sua esperienza. Aveva imparato molto su se stessa e sui suoi bisogni. Decise quindi di interrompere la relazione con Marco e di concentrarsi nuovamente sulla ricerca di un amore autentico.
Morale della storia:
La ricerca di una "scopamica" può essere un'esperienza gratificante, ma è importante essere consapevoli dei rischi e delle possibili complicazioni. La comunicazione aperta, il rispetto reciproco e la chiarezza delle intenzioni sono fondamentali per evitare fraintendimenti e delusioni.
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1 month ago
FrankMilano,
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Last visit: 2 weeks ago
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L’uomo della stanza accanto
Un mese fa avevo prenotato un piacevole viaggio a Napoli, ed ero da sola come sempre quando. verso le 22 feci il check in un grazioso hotel non lontano dal duomo, ero davvero esausta quella sera..appena entrai in stanza la prima cosa che feci fu spogliarmi.. per comodità decisi di rimanere solamente in mutandine . entrai in bagno per lavarmi i denti e mettermi a letto quando bussò qualcuno la porta ed andai ad aprire . ero nuda ma non mi importava, aprii comunque pensando che fosse la receptionist che voleva chiedermi se era tutto ok con il mio check in . aprii la porta e mi trovai davanti un uomo di mezza età in giacca e cravatta che mi chiedeva se per caso avessi perso una sciarpa. Mi accorsi che aveva in mano proprio la mia sciarpa e ringraziandolo tolsi la mano che mi copriva le tette e per sbaglio rimasi in topless. Gli chiesi scusa ma notai che si era eccitato alla vista delle mie tette . Continuai a guardare in basso e ... mi stavo eccitando anch'io . Tra me e me pensai che era troppo grande per me, aveva sicuramente più di 45 anni e io solamente 19 . per un momento non mi importava la differenza d'età... lo invitai ad entrare... Lo feci sedere sul letto, gli toccai piano piano i pantaloni... lo avevo fatto eccitare davvero tanto Mi disse che doveva ritornare in stanza da sua moglie ma non mi importava. sei mai stato con una ragazza così giovane? Rispose di no ..
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1 month ago
Piccola ebony,
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Last visit: 1 month ago
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Fuochi di capodanno
Anche quest'anno è finito.Mi ritrovo in un locale con amici a festeggiare. In realtà sono qui solo per gli amici. Non mi piace stare in un locale a capodanno. Ma stare a casa con quella che sarà la ex moglie è anche peggio. La maggior parte di loro voleva evadere. Democraticamente si è votato, la maggioranza ha vinto.Ed eccomi qui: completo nero, giacca lunga con collo coreano; camicia grigio chiaro, cangiante, a righe, sempre in tonalità di grigio ma più scure.La flute di champagne nella mano destra, la sinistra in tasca... in attesa di chissà cosa.
Cammino tra la gente cercando di divertirmi, cercando una mia evasione. E' quasi ora......inizia il coro del conto alla rovescia, mi avvicino al gruppo, è quasi il momento di brindare al nuovo anno.Abbandono i miei pensieri e mi unisco al coro: "cinque... ".In una frazione di secondo ti vedo, abito lungo con spacco fin sopra la metà coscia. A fianco ad un uomo. Forse il tuo. Non lo so, non mi importa."quattro..." continuo il countdown, ma guardo te: capelli scuri, lunghi, leggermente mossi."tre..." corpo asciutto e sinuoso, con le curve al posto giusto."due..." terza di seno, coppe sode, scollatura profonda... s'intravede che porti un reggiseno senza coppe. I capezzoli liberi di muoversi strofinano sul tessuto e tendono verso l'esterno, quasi a voler richiamare l'attenzione."uno..." sguardo intrigante, sicuro di sé."Auguri! Buon anno..." Tra i baci e gli abbracci i miei occhi ti cercano, ti seguono, ti scrutano tra la folla...è ora dei fuochi. Nonostante la temperatura della gelida notte invernale, ci dirigiamo sul terrazzo ad osservare i fuochi artificiali.Ti seguo, mi dirigo verso di te. Mi posiziono alle tue spalle. L'uomo che ti è accanto ti parla. La mia mano più audace che mai, incurante degli avvertimenti del cervello e della gente che ci circonda, si posiziona sulla tua coscia.
Nessun segno di ribellione da parte tua. Immagino che tu abbia chiuso gli occhi per goderti la carezza che le mie dita ti stanno offrendo. Ma questa tua concessione mi autorizza a fare di più: cerco lo spacco, la mia mano s'insinua all'interno. Scopro con piacere che porti le autoreggenti. Le mie dita percorrono la tua pelle sino a raggiungere il tuo intimo. Con il pollice mi sposto sul gluteo e ne percorro il confine tra pelle e pizzo. Scie luminose incendiano la notte, mentre il tuo silenzio incendia il mio desiderio.Oso di più. Le dita scostano il bordo elastico del tanga. L'indice gioca per qualche secondo con le tue labbra per poi tuffarsi nel tuo caldo fiore. Forse anche tu hai voglia di qualcosa di più di una semplice serata tra amici, forse l'idea di essere toccata da uno sconosciuto... qualcuno accanto a te ti dice che i fuochi sono davvero belli. "E' stupendo!". La tua risposta esce soffocata e strozzata da un gemito, che si perde tra i botti di fine anno.Le mie dita si muovono velocemente dentro te, mentre con l'indice cerco e stuzzico il clitoride.Improvvisamente una mano mi ferma. Un brivido mi percorre.L'altra tua mano scivola dietro la schiena e si posa sui miei pantaloni, in cerca del sesso. Lo trovi, lo tasti, lo stringi. Poi con estrema destrezza mi abbassi la cerniera e lo estrai.Vedo la tua schiena chinarsi leggermente in avanti. Capisco!Non vuoi godere con le dita, vuoi godere sul serio. E vuoi regalarmi un sogno.Lo sguardo della gente, degli amici, di tutti è proiettato ai giochi di luce nel cielo. Tutt'intorno a noi è buio. Scosto la gonna, approfittando dell'ampio spacco. Mi aiuti e sposti il tanga, porgendomi le grandi labbra. Appoggio il membro tra le tue cosce. Spingo il glande appena dentro... mi fermo. Lascio che i nostri sessi si conoscano, si godano il primo momento di piacere... lascio che i tuoi umori avvolgano il mio sesso. I fuochi si stanno intensificando, lo spettacolo sta per finire.Istintivamente spingi indietro i tuoi glutei. Entro completamente in te. La mia mano, che prima accarezzava le tue cosce, ti afferra per il fianco. I miei movimenti sono lenti ma decisi. La mano si sposta sul tuo seno, infilandosi nella scollatura. Lo afferro con la mano, mentre con l'indice ed il medio afferro e gioco con tuo capezzolo. Incalzo il ritmo. Non resisterò ancora molto. Pochi attimi e un gemito strozzato mi fa capire che stai godendo. Subito dopo esco e raggiungo il mio piacere sui tuoi glutei.I nostri respiri, i nostri battiti lentamente tornano alla normalità, mentre nel cielo si spegne l'ultimo fuoco.
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mentecorpoanima, 53
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Sorpresa sotto l'Albero: Quando la Vita Ti Gioca uno Scherzo Natalizio
Trama: Era la notte prima di Natale e in tutta la casa non si muoveva una creatura... tranne me e mi arrabbiavo sempre di più mentre passavo da una stanza all'altra alla ricerca di ciò che avrebbe dovuto esserci. In casa avrebbero dovuto esserci una moglie e tre figli, ma non c'erano.>Sono Marco Colombo, un dirigente aziendale che aveva pianificato con cura di trascorrere le festività natalizie con la mia amata. Avevo preparato sorprese per i miei bambini e volevo dedicare del tempo speciale alla mia vecchia mamma. Tuttavia, la vita ha il suo modo di sorprenderci.Una società cinese con cui la mia azienda aveva importanti rapporti commerciali ha organizzato un meeting cruciale a Parigi. Nonostante fossi stato assolutamente determinato a godermi le vacanze, il dovere ha chiamato, e mi sono trovato costretto a partire per la capitale francese in un periodo così speciale. Ho comunicato con tristezza la notizia alla mia, promettendo che sarei tornato il prima possibile.Il meeting si è svolto con una tensione palpabile, ma proprio quando sembrava che il mio Natale sarebbe stato lontano da casa, ho ricevuto una chiamata che ha cambiato tutto. La società cinese aveva deciso di cancellare il prosieguo nei giorni successivi del meeting a causa di circostanze impreviste.Ho deciso di mantenere la sorpresa per me stesso, desiderando vedere la gioia negli occhi della mia quando mi sarei presentato all'improvviso.Avevo preso così il telefono e iniziato a chiamare le compagnie aeree per vedere se riuscivo a trovare un posto a sedere a così breve distanza dalla festività. Ho ricevuto un "mi dispiace" da tutte, tranne una. Mi dissero che erano al completo, ma che c'era stata un'ondata di cancellazioni e di “no show” e che se avessi voluto venire all'aeroporto e mettermi in "lista d'attesa" sarei riuscito a prendere un volo. Era il mio giorno fortunato, il mio regalo di Natale da parte del destino, e così riuscii a prendere un volo.Con il cuore colmo di felicità, avevo preso un taxi per tornare a casa, desideroso di creare una sorpresa indimenticabile per la mia proprio alla vigilia di Natale.Arrivato a casa, avevo notato subito l'atmosfera festosa. La casa era splendidamente decorata, le calze erano appese con cura, e l'albero di Natale risplendeva con luci scintillanti. Ma qualcosa non quadrava. Non c'erano regali sotto l'albero. L'atmosfera di festa era presente, ma l'assenza di pacchetti avvoltoi mi aveva colpito.Confuso, ho iniziato a cercare una spiegazione. Avevo pianificato con cura ogni dettaglio della mia sorpresa, e non potevo credere che i regali fossero mancati all'appello. Con il cuore in gola, ho chiamato mia moglie, ma il telefono non era raggiungibile. Il panico ha iniziato a farsi strada mentre tentavo di immaginare cosa fosse successo.Dopo aver chiamato a casa dei miei genitori, ho parlato con mia madre, sperando di ottenere qualche informazione. Mi ha spiegato che Monica aveva chiamato chiedendo se poteva badare ai bambini per un po'. Poiché voleva uscire con le amiche per la cena di Natale, aveva deciso così di consegnare i regali ai bambini in anticipo e poi li avrebbe portati da mia madre per la notte. I bambini erano accoccolati nei loro letti, ignari della mia improvvisa comparsa.Monica aveva lasciato la casa alle sette, dicendo che li avrebbe visti la mattina successiva. Inizialmente, ho respirato un sospiro di sollievo, ma il mio stato d'animo è rapidamente cambiato quando ho sentito della cena con le "vecchie amiche di liceo."Nove anni di matrimonio erano trascorsi senza che mia moglie menzionasse mai queste amiche, e il repentino cambio di piani aveva suscitato il mio sospetto. I pensieri negativi avevano cominciato a fiorire nella mia mente, e la paura di una rivelazione sconcertante si era fatta strada.All'improvviso, un'auto aveva svoltato nel vialetto di casa, come dimostravano i fari che attraversavano la finestra del soggiorno. Avevo guardato l'orologio e avevo notato che erano le dieci e dieci. Ero balzato su dal divano, mi ero avvicinato alla finestra, avevo spostato la tenda e avevo guardato fuori.Il bagliore della luna sulla neve appena caduta aveva chiaramente mostrato un uomo e una donna seduti in macchina, baciandosi come due adolescenti. Un brivido di confusione e stupore mi aveva attraversato mentre cercavo di capire chi potesse essere. Il cuore aveva battuto forte nel petto, e la mia mente era stata travolta da pensieri incerti.Il loro abbraccio sembrava non avere fine, e mentre i finestrini dell'auto non emanavano fumo, il mio sconcerto stava raggiungendo livelli vertiginosi. La mia mandibola si stava stringendo, e le mie mani erano diventate pugni serrati, tanto che provavo dolore agli avambracci.Mentre osservavo incredulo, giunto il momento in cui avrei dovuto essere testimone di ciò che i miei occhi non potevano credere, l'uomo si era spostato all'indietro, e la testa della donna era scomparsa dalla mia vista. Non c'era bisogno di essere un genio per capire cosa stesse accadendo.La realizzazione mi colpì come un pugno nello stomaco. Il tradimento era davanti ai miei occhi, e la sensazione di tradimento e dolore si fece strada in me. Mentre la scena continuava a svolgersi nel vialetto di casa, ho sentito un misto di rabbia, tristezza e incredulità. La neve caduta sembrava ora un velo freddo su un momento che avrebbe cambiato tutto.Avevo capito in un attimo che l'uomo stava ricevendo un pompino, un pompino di livello mondiale, come ben sapevo da tutti quelli che Monica mi aveva fatto. Lo vedevo nella mia mente. Le dita di Monica che si appoggiano alle sue palle mentre lei gli leccava la lunghezza e stuzzica la testa del cazzo con la lingua, prima di prenderlo in bocca e lavorarlo fino a farlo entrare in profondità nella sua gola. Riuscivo a immaginare i pensieri che gli frullavano in testa.Mentre lei godeva, lo pompava sempre più velocemente per farlo eccitare e farlo sborrare. Era facile immaginare la sensazione che avrebbe provato lui nel momento in cui Monica avrebbe ingoiato fino all'ultima goccia e poi lo avrebbe leccato per bene.E poi in un batter d'occhio vidi la sua testa sobbalzare all'indietro e capii che si era appena sfogato e un attimo dopo la testa di lei tornò su. Si scambiarono alcune parole e poi vidi aprirsi sia la portiera del passeggero che quella del guidatore e capii che stavano entrando in casa.Ho chiuso la tenda lentamente, incapace di guardare oltre. La mia mente era in tumulto, e il calore che sentivo non era più dovuto all'emozione natalizia. L'aria intorno a me si era fatta densa di un silenzio scomodo, e il Natale che avevo immaginato si era trasformato in un'inattesa e dolorosa rivelazione.Lasciai la finestra e mi diressi verso il seminterrato dove tenevo tutta l'attrezzatura. Pensai di usare una mazza perfettamente adatta allo scopo".Ma lo stato d'animo in cui mi trovavo in quel momento era buono per un omicidio.Sentii la porta d'ingresso aprirsi e i due entrare. Sentii dei mormorii mentre i due si muovevano per la casa verso le scale che portavano alle camere da letto e mi chiesi se lei lo avrebbe portato sul nostro letto o avrebbe usato una delle camere dei bambini. Decisi di permettere loro di spogliarsi e sistemarsi sul letto, iniziando il loro accoppiamento. Pensavo che il mio ingresso sarebbe passato inosservato fino a quando non mi fossi avvicinato abbastanza per colpire con la mazza.Con il cuore pesante e la mente in tumulto, salii silenziosamente le scale.Mi fermai in cima ai gradini e i gemiti provenienti dalla nostra camera da letto raggiunsero le mie orecchie, stringendomi la mascella. Mentre mi muovevo silenziosamente lungo il corridoio, i pensieri ronzavano nella mia mente, un'elaborata strategia si stava formando.Raggiungere la camera da letto era come camminare sull'orlo di un precipizio. Tutte le cose che avrei dovuto fare, quasi tutte richiedevano la collaborazione di un'altra persona. Dovevo trovare un buon posto dove nascondermi, almeno fino al giorno dopo Natale. Sapevo che coinvolgere la polizia sarebbe stato inevitabile, una volta che avessi affrontato l'intruso nella mia camera, sul mio letto.Le prospettive di dover affrontare conseguenze legali mi spinsero a pianificare con attenzione. Non potevo permettermi di finire dietro le sbarre prima di aver sistemato le cose che erano davvero importanti. Dovevo rimanere fuori dalla custodia almeno fino alle 10 del mattino del giorno dopo le festività. Questo mi avrebbe dato abbastanza tempo per sistemare i conti bancari e svuotare la cassetta di sicurezza. Il giorno di Natale, pianificai di recarmi agli sportelli del servizio clienti per cancellare le carte di credito e proteggere al meglio i miei averi.La tensione nel corridoio era palpabile mentre mi avvicinavo alla porta della nostra camera da letto. Il Natale che avevo immaginato era diventato un intricato labirinto di segreti, tradimenti e decisioni difficili. Con la mascella serrata e il cuore pesante, ero pronto a confrontarmi con quello che mi attendeva al di là di quella porta.Mi ritrovai in una situazione difficile, in bilico tra l'impulso di reagire con rabbia e il bisogno di pianificare attentamente i passi successivi. Non avevo mai picchiato una donna, e anche se il desiderio di farlo poteva pulsare dentro di me, sapevo che Monica non doveva essere la prima vittima di una mia violenza.La mia mente macinava opzioni, cercando di trovare una via d'uscita che potesse garantire la giustizia senza compromettere ulteriormente la situazione. L'idea di vederli piangere sul loro tradimento, consapevoli che avrei preso la mia parte di carne nel processo legale, era il mio unico conforto.Mentre mi avvicinavo alla porta della camera da letto, decidetti di aspettare di sentirli giungere al culmine del loro piacere prima di interrompere la loro festa. Sembrava giusto infliggere loro il massimo dolore nel momento in cui stavano godendo del massimo piacere. Mi posizionai accanto alla porta, con le spalle al muro, ascoltando attentamente ciò che accadeva in camera da letto.Le sue voci, i gemiti e i piccoli gridi acuti riempivano il corridoio, e un senso di nausea cresceva in me. "Basta," pensai, "è ora di mettere fine a tutto questo." La porta sembrava più pesante mentre la spingevo lentamente, preparandomi a fronteggiare la verità che si celava dietro di essa.Lei gemeva ed emetteva piccoli gridi acuti e sentii lui dire:"Dannazione tesoro, sei stretta. Non riesco a capire. Per quanto ti scopo e per tutto il tempo che ti ho scopato dovresti essere abbastanza larga da non dover faticare per entrare".Cristo santo! Quanto era durato tutto questo? Per quanto tempo stava succedendo dietro le mie spalle? Non ne avevo idea. Non ne avevo mai avuto idea. Le mie frequenti assenze per progetti fuori città sembravano averle fornito ampio spazio per giocare con il fuoco. Avevo sempre creduto di avere un matrimonio solido, una roccaforte di fiducia reciproca, ma sembrava che mi stessi illudendo.La rabbia e la delusione si mescolavano dentro di me mentre continuavo ad ascoltare dalla porta socchiusa. La realizzazione che tutto ciò che credevo fosse stabile stava crollando come un castello di carte era schiacciante. L'inganno, nascosto dietro il velo delle mie assenze, mi colpiva come un pugno allo stomaco.Le emozioni turbolente si agitavano mentre cercavo di affrontare la realtà di quanto stesse accadendo. Avevo investito tanto in questo matrimonio, credevo che ci fosse una base solida su cui costruire il nostro futuro. E ora, tutto sembrava sgretolarsi davanti ai miei occhi.Il desiderio di vendetta si mescolava al senso di tradimento, ma sapevo che dovevo rimanere calmo e pianificare attentamente i passi successivi. Non volevo precipitare le cose, ma allo stesso tempo, il bisogno di affrontare la verità diventava sempre più urgente. Con il cuore pesante e la mente in tumulto, mi preparai a entrare nella camera da letto e affrontare il caos che si era instaurato nel mio matrimonio."Oh sì, piccola, spingi, spingi. Dai, spingi indietro e prendi tutto il mio cazzo !"Il suono inconfondibile della carne che si scontra l'una contro l'altra risuonava attraverso la porta chiusa. Era un rumore crudo e intimo, un rituale di passione tradita che riecheggiava nel corridoio.Ogni colpo sembrava vibrare nell'aria, un'armonia malinconica che sottolineava il tradimento svelato dietro quella porta. Era come se il mondo intorno a me si stesse dissolvendo in quel suono, rendendo la mia presenza in quel luogo ancora più surreale.Le percussioni irregolari e appassionate si diffondevano attraverso le pareti, amplificando la profondità della tragedia che stava accadendo al di là della mia vista. Ogni sussurro della carne in movimento sembrava un colpo al cuore, un richiamo a una realtà che avrei preferito evitare."Ci sono quasi" disse e io presi in mano la mazza. Proprio mentre ero pronto ad allontanarmi dal muro e a girarmi per attraversare la porta della camera da letto, il mio cellulare suonò. L'avevo messo in vibrazione prima di lasciare il seminterrato, perché non volevo che un cellulare che squillava sconvolgesse i miei piani.Chi diavolo poteva chiamarmi a quest'ora della vigilia di Natale? Ho tirato il cellulare e vidi che il numero sullo schermo era il numero di cellulare di Monica. La troia mi stava chiamando per parlare con me mentre il suo amante la scopava? Era così che si eccitava?La mia mente era confusa, sospesa tra il tumulto dell'infedeltà che stavo per affrontare e la curiosità di scoprire cosa potesse spingere Monica a chiamarmi in quel momento. Mi infilai nella stanza di fronte, chiusi silenziosamente la porta e poi risposi al telefono. Risposi al telefono cercando di mantenere la calma, anche se il mio cuore batteva forte nel petto."Pronto?""Ciao tesoro. Tua madre mi ha appena detto che hai chiamato per dirmi che eri a casa"."Dove sei !!??""Sono a casa dei tuoi genitori. Dove sei tu?""Sono a casa"."A casa?""Sì"."Devi uscire da lì e venire qui e devi farlo subito!! "."Perché!!?""Perché ho fatto un regalo di Natale a mia sorella. Visto che tu dovevi essere via e io sono venuta qui da tua madre, ho detto a Isabella che lei e Roberto potevano usare la nostra casa stasera, invece di prendere una stanza d'albergo. Le lascio prendere in prestito la casa per una notte. Devi uscire da lì e venire qui per non rovinare la loro serata!"Abbassai lo sguardo sulla mazza che avevo appoggiato al muro quando aprii il telefono e borbottai: "Rovinargli la serata, oh sì; non vorrei rovinargliela. Ci vediamo tra poco"."Sbrigati, tesoro, ho un regalo da darti, ti amo", disse e poi ridacchiò, "ma non puoi fare troppo rumore quando vieni potresti svegliare i tuoi genitori. Ti voglio bene, tesoro"."Ti amo anch'io". La mia risposta, anche se carica di amore, trasudava un'ombra di amarezza.Mentre chiudevo la chiamata sapevo cosa mi sarei regalato per Natale: avrei tenuto per me quello che avevo quasi fatto. Monica non sarebbe stata minimamente contenta di me se avesse saputo i pensieri che avevo avuto da quando quell'auto era entrata nel vialetto. Ora potevo capire tutto.Con un sorriso beffardo, uscii di casa, presi la mia bici dal garage e mi avviai verso i tre chilometri che mi separavano dalla casa dei miei genitori.Mentre pedalavo fuori dal vialetto, ho esclamato, prima di sparire: "Buon Natale Isabella e Roberto! Che la vostra notte sia altrettanto movimentata quanto la mia! Ah, e Roberto, sembra che tu abbia appena guadagnato il premio di 'Sopravvissuto alla Vigilia'! Ah... ah... ah..."...Quando una telefonata salva la vita!...
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1 year ago
LiberaCoppia43,
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Presa di culo
Mi sdraiai accanto al mio amante e appoggiai amorevolmente la testa sul suo petto....... iniziavo ad avere sensi di colpa per quel gran cornuto di mio marito.Feci un respiro profondo: ora ero una vera puttanella.Mi alzai e mi staccai dal suo cazzo, misi la mano proprio sotto l’ano per raccogliere tutto il suo sperma. Strinsi fortemente l'ano e la sborra cominciò a fuoriuscire. Mi sentivo così bene quando la sua sborra usciva dal mio ano spalancato, ce n'era così tanta che facevo fatica a raccoglierla tutta."Prendi il mio cazzo, lurida troietta!...Siii...! Così! Dai, prendi tutto il mio sperma, puttanella", disse mentre si assicurava di spingere tutto il suo cazzo in profondità in modo che tutto il suo sperma riempisse il mio sfintere.Lui mi afferrò il culo e ha continuato a stantuffarmi più forte di quanto mi avesse mai scopato prima, mi spruzzò tanta sborra calda dentro il mio culo ormai spalancato."Oh, mio Dio!!! Sto sborrando col tuo cazzo in culo! " Urlando, il succo della mia figa sprizzò generosamente sul ventre e sul petto di mio padre, e mi assicurai di continuare a muovere il mio sedere sul suo membro in modo da far fuoriuscire ogni goccia di umore dalla mia figa.Cominciai a sentire un orgasmo che scorreva in ogni centimetro del mio corpo, un orgasmo più incredibile, chi l'avrebbe detto che essere inculata sarebbe stato molto meglio che farsi scopare nella figa.Mi sono aggrappata al suo petto muscoloso, ho sbattuto il mio deretano su il suo cazzo ripetutamente più e più volte. Ero completamente eccitata, con un desiderio irrefrenabile di raggiungere l'apice del piacere, e volevo assicurarmi che ciò avvenisse senza toccare minimamente la mia intimità.Muovevo lentamente il mio culo roteandolo fino alla base del suo cazzo e sentivo le sue palle toccarmi il culo. Ben presto rimbalzai con forza e velocità su e giù sul suo cazzo, cominciai a sentire un’ondata di calore che mi attraversava il corpo, avevo una gran voglia di orgasmo.Pino si sdraiò sul letto, mi misi sopra e mi accovacciai sul suo cazzo in teso come una corda di violino. Questa volta il suo cazzo sembrava molto più grande nel mio culo, ma sarei stata in grado di controllare la forza con cui venivo scopata."Certo che sì, dai vieni, sdraiati!", risposi."Tesoro, comincio ad essere stanco, perché non mi cavalchi il cazzo?". Disse lui. "Sì! Sculaccia le mie chiappe da troia, e non toglierlo mai dal mio culo fino a quando non lo riempi con la sborra!". Dissi tutta eccitata.Quel bastardo di Pino iniziò a sculacciarmi su entrambe le chiappe, il calore dei colpi lasciava una sensazione ardente sulla mia pelle, mentre il suono ritmico si fonde con l'atmosfera carica di tensione. Ogni colpo accendeva una scintilla di piacere mista a una lieve pizzicata, creando un balletto di sensazioni sensuale e avvolgente."Immagino che tu sia solo una troia che lo prende solo nel culo, posso capirlo perché adoro scoparti nel culo!". Disse.Lo infilò di nuovo senza prestare attenzione al mio disagio e mi afferrò entrambe le chiappe con le sue mani forti."Rimettilo nel culo, Pinuccio mi piace di più quando mi scopi in culo!". Dissi mentre lui sfilava il suo cazzo dalla figa e lo sbatteva di nuovo nel mio sfintere del culo aperto e caldo. "Cazzo!!! Tiralo fuori! Fa male!!!" Dissi mentre lui mi scopava la figa velocemente e con forte vigore.. Mentre lui mi stantuffava la figa, cominciai a pensare che forse mi piaceva solo più l'anale, non ne avevo mai sentito parlare prima e forse ero la prima donna sulla terra a cui piace solo essere scopata nel culo."Girati e metti il culo in aria". Disse il mio amante. Mi girai e mi misi a faccia in giù sul letto, alzando il culo in aria come voleva lui. Pino mi ha infilato il cazzo nella figa e io non ero pronta.Non avevo mai succhiato il cazzo di mio.marito come adesso, quindi questa era un'altra nuova esperienza. Ho una bocca piccola, quindi prendere in bocca un cazzo così grosso è stato molto difficile, ho provato e riprovato, ma sono riuscita a prenderne solo circa la metà. Succhiai metà del suo cazzo per qualche minuto.Si alzò da me e indicò il suo cazzo, io lo presi come un segno che voleva che lo succhiassi e così feci. Mi misi in ginocchio e cominciai a pulire la sua verga ancora pulsante con dei fazzolettini umidi che avevo nel comodino.Lui cominciò a emettere dei grugniti mentre esplorava la mia figa con passione, e io rispondevo con rumori di piacere, gemendo apertamente. Il mio amante interruppe i baci e rimase disteso sopra di me, entrambi cercando di recuperare il fiato dopo l'intensa fase di coinvolgimento. La stanza era pervasa da un'atmosfera carica di desiderio e complicità.Non ho mai pensato di essere in grado di prendere un cazzo così grosso, ma ci sono riuscita ed ero così orgogliosa di me stessa.Pino si distese completamente sopra di me, seppellendo il suo viso nel mio collo e iniziando a baciarmi appassionatamente. Mentre lui mi spingeva sul letto con forza, io massaggiavo la sua schiena robusta e muscolosa, sentendo la potenza del suo movimento. Il ritmo era così vigoroso che sembrava potesse rompere il letto da un momento all'altro. Il letto iniziò a scricchiolare rumorosamente, aggiungendo un sottofondo sonoro sensuale alla nostra ardente interazione, testimoniando la passione e l'energia travolgente di quel momento condiviso.Lui interpretò il mio entusiasmo come un'istruzione immediata e afferrò la mia vita con le sue mani possenti. Proseguì quindi a martellarmi con una passione travolgente, portandoci entrambi in uno stato di oblio, dove il mondo esterno svanì e restammo avvolti solo dal fuoco del desiderio condiviso. Eravamo come immersi in un viaggio sensoriale in cui il mondo esterno svaniva, lasciando spazio solo alla fervente connessione tra noi due."Sì, ti piace, eh!? Allora se ti piace così tanto, continua a scopare il mio culo da puttana, cazzo!". Esclamai con euforia, trasmettendo la mia forta eccitazione. "Cazzo, sì! Fallo! Continua così! Mi farai sborrare nel tuo culo in men che non si dica!". Disse, mentre iniziavo a diventare la troia che avevo sempre voluto essere.Mentre mi pizzicavo i capezzoli, cominciai a roteare il culo sul suo cazzo.Questa è stata la sensazione più bella che abbia mai provato in vita mia e ora il fatto che sia stato Pino a darmi questa sensazione straordinaria ha reso il tutto ancora più bello.Afferrai i miei capezzoli e iniziai a strizzarli, lo feci mentre lui tolse il pollice dalla mia figa e cominciò a infilare il suo cazzo con forza e velocità nel mio buco del culo dolorante.Le mie mani si aggrapparono alle lenzuola con forza, mentre sollevavo lo sguardo verso il suo corpo scolpito. Gocce di sudore scivolavano lungo i contorni dei suoi muscoli, mescolandosi al mio giovane corpo. Il sudore bagnava i miei seni e lo stomaco, creando una sensazione di calore e intensità che avvolgeva entrambi, come una danza sensuale tra i nostri corpi."Ti prego, scopami il culo! Sono la tua puttanella da usare e scopare quando vuoi! Come na puttana che ho sempre desiderato essere!...Scopami forte e veloce, adesso!". Dissi mentre cominciavo a sentirmi posseduta dalla lussuria. Il suo pollice ha fatto sì che la sua scopata anale fosse così piacevole che ho cominciato a incoraggiarlo.Lui guardò la mia figa e vi appoggiò sopra il suo pollice carnoso e cominciò a sfregare il pollice avanti e indietro sul mio clitoride, provocando ondate di piacere in tutto il mio corpo. La mia testa si muoveva da una parte all'altra e tutto il mio corpo tremava, mentre Pino mi portava a nuovi piaceri che non sapevo esistessero.Pochi secondi dopo lui cominciò a stantuffare dentro di me. Il mio corpo si agitava e si contorceva intorno al suo cazzo e poi arrivai al punto di urlare a squarciagola per il dolore lancinante che mi pervasse la schiena. Ogni spinta sembrava un'esplosione di intensità, come se il mio sfintere rischiasse di spaccarsi, ma ho resistito, permettendogli di penetrarmi con una passione ancora più accesa. La sensazione di rischio e la dolcezza travolgente di quella penetrazione si fusero in un momento in cui il piacere superò ogni limite, creando un'esperienza indimenticabile di connessione ardente."Sii! Voglio che mi scopi il culo! Non mi importa se fa ancora male, basta che usi il mio culo per il tuo piacere!". Gli dissi. Istintivamente lui si fermo per un istante e disse:"Cosa c'è? Non sei in grado di prendere il mio cazzo? Non vuoi essere la mia troia che posso scopare quando voglio?". Disse lui mentre il suo cazzo giaceva conficcato fino alle palle dentro il mio buco del culo, lo sentivo ancora pulsare dentro il mio sfintere."Smettila, Pinuccio smettila !!...Mi brucia!...Fa così male, cazzo! Non ce la faccio! È così fottutamente grande il tuo cazzo!", gridai dal dolore."Ohhh!" Gridai quando Pino finalmente riuscì a infilare tutto il suo cazzo nel mio sfintere. Cominciò a farmi molto male mentre lui iniziò a scoparmi il culo più forte che poteva. Il mio ano era molto più stretto di quanto pensassi?Fino a quel momento, lui aveva sempre incontrato una leggera resistenza nel far penetrare completamente la sua verga, ma io desideravo sentirla tutta, completamente ficcata nel mio sfintere. Determinata a realizzare il mio desiderio, afferrai con fermezza la parte bassa della sua schiena e lo attrassi vigorosamente verso di me. La mossa ebbe successo e molto più della sua verga iniziò a penetrare all'interno, creando un'esperienza intensamente coinvolgente e appagante.La sua verga era troppo grande per me! Il mio buchetto veniva allargato mentre il suo cazzo scivolava lentamente sempre più in profondità. Sentivo la mia carne lacerata, metre la sua enorma cappella strusciava dentro le pareti del mio sfintere. Lo sentivo, la sua cappella era calda e il suo cazzo pulsava di desiderio. Non potevo credere a quello che lui mi stava facendo. Ero molta eccitata con la figa fradicia, un flusso costante di caldo succo di figa colava giù sul mio ano facilitando così la penetrazione.Mentre lui si sforzava di dilatare il mio stretto buco per poter infilare il suo cazzo più a fondo, abbassò il capo e posò le sue labbra sulle mie iniziando un bacio appassionato come mai prima d'ora. Questa volta, invece di percepire solo una piccola parte della sua lingua, come ogni qualvolta mi leccava la figs, sentii ogni centimetro della sua lingua spingersi con ardore nella mia bocca. Pino si rivelò un maestro nell'arte del bacio!Avvolsi le braccia intorno a lui, sfiorando la sua schiena nuda e percependo la robustezza dei suoi muscoli, mi piaceva l'idea di essere il suo giocattolo, una sorta di oggetto del suo desiderio.Mi sono chiesta se tutti le mogli facciano pensieri così sconci e danno con gioia il culo al l'amante. Ero certa di trovarmi in un sogno. Sembrava incredibilmente bello per essere reale, eppure lo era. Non potevo credere che provavo disgusto solo quando mio marito provava a incularmi,pensandolo era strano e inquietante. Ora, invece, desideravo ardentemente che Pino mi devastasse.Mentre lui assestava i suoi colpi potenti sul mio deretano, provavo una sensazione travolgente nell'avere il corpo di Pino sopra di me, una stimolazione che alimentava l'eccitazione nel momento.Sentivo il suo ansimare, la sua eccitazione palpabile come quella di un felino che si avvicina con furtività alla preda, ogni respiro carico di anticipazione e desiderio. con le gambe ancora sollevate, senza dire una sola parola, appoggiò il suo cazzone sul mio buchetto e cominciò a infilarlo delicatamente.Mentre la mia voglia di essere sfondata cresceva, lui si tolse rapidamente la camicia e cominciò a camminare verso di me, sali sul letto e si mise sopra di me. Volevo così tanto che lui si avvicinasse a letto, mi girasse, mi infilasse il cazzo nella figa e mi scopasse come una puttanella.L'atmosfera era tesa, permeata da un'aria sensuale che si insinuava nell'ambiente. Ero così eccitata che sentivo il desiderio irresistibile di essere scopata da Pino.
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1 year ago
sissi,
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Nettare sulle mie labbra.
La mia storia di cornuto è piuttosto banale ed accade in vacanza sul mare, in un villaggio turistico di Vulcano nelle isole Eolie. Molti dei frequentatori, come me e mia moglie, tornano lì ogni anno, il mare è bello, la vita è tranquilla e non costa molto . Quella serata verso le 20:00 mia moglie Sissi mi dice : troppo caldo, amore mio, sono tutta sudata io scendo in spiaggia per fare un bagno, tu che fai? Scendi con me? In quell'istante stavo giocando a carte sul cellulare, gli dico appena finisco la partita scendo. Fu così che mia moglie Sissi va proprio dritta dritta in spiaggia. Dopo venti minuti circa vado in spiaggia anche io, ma Sissi non c’è. Dove è finita? La cerco con lo sguardo, poi mi avvicino ad un gruppo di scogli. Sento dei rumori. Con il passo del giaguaro, mi avvicino ancora e vedo Sissi, china, nella classica posizione di chi sta facendo un succosissimo pompino,guardo in viso lui e per poco non viene un infarto .... Oddio é Pino il suo ex amante di tanti anni fá . Rimango stordito, ma la scena è fantastica. Lei è una vera artista del pompino e, dai mugolii del suo amante, capisco che anche lui è d’accordo con la mia sensazione. Chi l’avrebbe mai detto, la cara mogliettina che si è ritrovata con il suo ex a Vulcano. Guardo l'orologio che fa le 21:15, Sissi é Illuminata dalla luna, ed io posso vederla in tutto il suo splendore e non riesco a staccarmi dalla scena. Nemmeno quando lei, veloce come la luce, se lo sfila dalla bocca e ci si siede sopra risucchiandolo tutto dentro la sua figa. Quel magnifico culo che si stringeva mentre cavalcava con passione il cazzo di Pino, con una furia ammirevole. Metto le mani nei pantaloni e trovo il mio più duro dell'acciaio. Stavo per andare da loro come una furia per mettere a nudo la tresca e fare una strage, ma decido di farmi na sega prima di intervenire. Sono ancora più stupito. E incuriosito. Da un po’ di tempo, noi solo posizione del missionario, niente orale. Voglio veder dove vogliono arrivare. Poi lui, la fa alzare, la prende tra le sue braccia e la deposita sul telo sopra la spiaggia. Lei si lascia depositare e poi gli dice: “Dai Pino non ho troppo tempo,mio marito mi starà cercando,entra dentro di me, presto….. prendimi…prendimi…..”. Lui non si fa pregare. Le alza le gambe, la piega come un panino, si appoggia su di lei e le infila l’uccello nella figa.Ho l’uccello di nuovo un fuici di pressione, mentre osservo mia moglie che mi sta incoronando nuovamente cornuto. Distratto per un attimo e…….. penso che sia inutile, ormai, interrompere proprio ora la scopata. È uno spettacolo straordinario. E poi, come sa bene ogni cornuto per avver vissuto questa stessa situazione, è eccitante da morire vedere in diretta la moglie che fotte con l'amante!Ansimano entrambi, e mia moglie ha ancora fiato per magnificare le doti del suo amante. “Hai il bel cazzo cazzo durissimo. Prendimi, dai Pinuccioooo prendimi … sfondami …… dammelo tutto ….. riempimi di sborra calda e profumata!!!”. Pino ansima come una locomotiva e spinge come un toro ma non cede, resiste. Meno male, almeno lo spettacolo continua. Mi accarezzo il mio uccello. Era il mio orgoglio, ma ora …… .è lì, barzotto, un po’ intimidito. Sissi denuncia almeno tre orgasmi con gridolini inequivocabili e poi anche con affermazioni chiare di godimento. Sono sopraffatto dallo stupore. E, forse, per continuare a stupirmi, al terzo orgasmo, Sissi si sfila il cazzo dalla figa e si mette a quattro zampe e gli ordina: “Sfondami il culo Pinuccio! Te lo meriti! È da tanto che Pino aspettava di sverginare profondamente nel culo Sissi!!!!”.Infatti tanti anni fá quando mi confessò la sua relazione con Pino, mi disse che lui ci aveva provato, ma lei non aveva ceduto alla tentazione di farselo prendere.Basta, questo non doveva farlo. A me non ha permesso nemmeno di mettere un dito … nel suo culo!!! Ora vado e faccio un macello! Ma lo spettacolo è troppo eccitante per metter fine. Pino si avvicina da dietro, ha il cazzo in fiamme peggio di me, gli allarga le chiappette che io amo tanto, appoggia l’uccello sul punto giusto e, con un colpo di reni, entra.Sisdi lancia un urlo di dolore, poi un'altro e un'altro ancora, una volta tutto dentro urla di continuare così, di sfondarle il culo, di sfondare tutto. E lui non si fa pregare. Su e giù, su e giù. Lei gode come una indemoniata, anzi, come una vera zoccola. Lui sembra uno stantuffo rotto ed io sono eccitatissimo ed ho dimenticato di irrompere sulla scena. E poi perché rovinare a me lo spettacolo e a loro la festa? Tanto ormai sono cornuto.Ho aspettato che Pino le sborrasse nel culo e uscisse il suo cazzo e sono andato in un bar a bere un whisky. Dopo oltre mezz'ora sono rientrato nel nostro villino. Sissi, senza forze, faceva finta di dormire. Mi spoglio nudo e mi stendo al suo fianco. Sissi era ancora senza mutande. Le passo la mano tra le cosce. In altri tempi avrebbe reagito immediatamente aprendo le gambe. Continua a fingere di dormire. E’ stanca, non ha voglia di scopare anche con me. È ancora calda dell’amplesso. Sulla sua pelle sento l’odore di Pino è capisco che non'e arrivata in tempo a farsi la doccia perché sono rientrato io. Ha preferito far finta di dormire. Ora, nel culo, ha lo sperma di Pino. Come un cornuto penso cose strane, mi piacerebbe leccarle il suo nobile buchino e sentire il sapore della sborra, ma non mi lascia avvicinare. Tiene le gambe strette, non vuole farsi scoprire che mi ha tradito. Poi mi prende la testa tra le braccia.Un suo capezzolo mi finisce vicino alla bocca. Mi dice: “sono stanca morta, amore, …… sta buono …….. ti prego, dormi”. Ma io insisto. Voglio scoparla anch'io. Allora lei mi prende il cazzo in un mano e dolcemente, mi masturba lentamente. Non mi lascia avvicinare alla sua figa nemmeno con la mano. Mi piace da morire. Le succhio il capezzolo. Voglio scoparla ed allora prendi coraggio e le dico: ti ho visto scopare con Pino. Si blocca per qualche interminabile secondo. Poi riprende e sussurra: “ma cosa dici, amore mio?”“Ti ho vista, un attimo fa, eravate nessi appartati di nascosto dopo la fine della spiaggia di vulcanello, avete scopato di brutto”Senza smettere di masturbarmi lentissima “Mi hai vista? Allora avrai visto che non ero affatto contenta. E’ un animale Pino, un vero bruto. Ho dovuto cedere mi avrebbe picchiato”“Non mi sembravi così dispiaciuta. Sei venuta tre volte…..”“Ma no, amore, ho finto tre volte, per farlo finire in fretta”“Te lo sei fatto mettere nel culo…..”“È vero, non volevo, …… era come un animale ….. praticamente mi ha violentato….. ho resistito a un dolore tremendo” e intanto continuava a masturbarmi“A me è piaciuto molto vederti scopare con Pino” dissi e sparsi il mio sperma sulle sue gambe.“Ti è piaciuto? Davvero? A me no! Mi ha fatto tanto male. È stato doloroso fisicamente e moralmente. Ha fatto a pezzi la mia dignità. Mi sono sentita una puttana! Ma, per farti contento, amor mio, lo scoperò ancora”“Si – le dissi – fallo ancora per amor mio”“Va bene, come vuoi tu. Sappi, però, che se scopo con lui voglio che tu sia sempre presente, ovvio che sarò sempre presente, ma adesso prima di farmi un pompino farmi leccare la tua figa piena del vostro nettare ancora tiepido...... Sissi si mise nella posizione del 69 e dopo pochi minuti gli sborrai in bocca come un cornuto, mentre con la lingua mi leccavo le labbra gustandomi l’ultima goccia del loro nettare.
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1 year ago
sissi,
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Tra sogno e realtå.La metamorfosi di mia moglie
Gli incontri tra mia moglie e Patty andavano avanto ormai da alcune settimane,lei non mi raccontava nulla,Patty rimaneva sul vago.Fú un pomeriggio di settembre a cambiare per sempre le nostre vite.Quel giorno tornavo da un giro in montagna con amici,entrato in casa mi diressi verso il bagno per una doccia,quando aprii la porta rimasi sbigottito da quello che vidi.Mia moglie distesa nella vasca,Patty sopra con le mani sulla sua figa aperta che inondava mia moglie con una fantastica pipi di cui conoscevo bene il sapore.Entrambi erano talmente eccitate da non accorgersi della mia presenza,io ne aprofittai per richiudere la porta e andare nell'altro bagno per una doccia.Il rumore fece si che mia moglie si accorse del mio arrivo e mi raggiunse in bagno vestita come niente fosse.Io uscii dalla doccia e le dissi se non volesse farsi un bagno con la mia pipi,al momento non capi cosa stessi dicendo,io chiamai Patty e cosi fú chiaro a entrambi che le avevo intraviste.Presi mia moglie le misi una mano in mezzo alle gambe notando quanto fosse eccitata."Ti piace fare la troia con Patty,ora prova a farlo con me"mentre le parlavo Patty mi aveva preso il cazzo in bocca in uno dei suoi splendidi pompini.Lo lascia poco nella sua bocca,feci sdraiare entrambe nella doccia e le inondai con tutta la pipi che avevo dentro,mia moglie era come impazzita,beveva e passava a Patty il mio caldo nettare.Vederle entrambe ai miei puedi mi eccitò molto,si baciavano e leccavano come fossero da sempre state amanti."patty sono la tua troia fammi quello che vuoi",quelle parole non sembravano uscire dalla bocca di mia moglie,entrambi godevano dei loro baci e delle loro leccate,io mi stavo masturbando guardandole fino ad esplodere suo loro visi tutto il mio seme.Quel giorno scoprii che grazie a Patty mia moglie sivera trasformata in una troia,gli insegnamenti o la competitivitá con Patty avevan cambiato per sempre quelle donnache viveva da anni accanto a me.
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3 years ago
patti1204,
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Da sogno a realtà
Alla soglia dei 60 anni pensavo di aver esaudito le mie curiositá sessuali ma quello che ė successo pochi mesi fá mi ha fatto ricredere su molte cose.Go tradido mia moglie 20 anni fá,inizia per gioco ad usare la Chat C6 e dopo poche settimane mi ritrovai a incontrare alcune donne con cui ebbi modo di fare sesso che peró non mi soddisfarono molto.Tutto cambiò quando conobbi Patty,sin dai primi scambi in chat capii chenon si trattava della solita donna frustrata in cerca di una scopata,lei coome me cercava eccitazione mentale prima di tutto.I nostri incontri sono stati sempre un crescendo di emozioni ed eccitamento che dura ancora dopo 20 anni.Durante gli anni mia moglie ha scoperto il tradimento e dopo aver indagato ha scoperto chi era la mia compagna di gioco.Questo ci ha portato a staccare un pó per far calmare le acque.Alcuni mesi fá succede una cosa imprevedibile.Mia moglie incontra Patty per puro caso,si riconoscono e decidon di prender un caffè insieme per parlare di me.Lei vuole capire il perchè del tradimento,Patty senza timori ha spiegato alcuni dettagli e senza pudore le ha chiesto come mai non le piacesse essere toccata e leccata da me,visto il silenzio di mia moglie Patty si ė avvicinata e le ha dato un bacio sulla guancia facendole sentire la sua lingua.Ora il silenzii era diventato imbarazzo fino a quando uscite dal bar dirette alle rispettive macchine non si sono salutate.Alcune settimane dopo Patty riceve una telefonata da mia moglie che la invita a casa per un caffè assicurandola che io non ci sarò cosi da evitare imbarazzi.Il giorno dell'incontro Patty si presenta da lei sempre piú bella e provocante,neanche il tempo di aprire la portae si ritrovano abbracciate,ora il bacio è sulla boccae le lingue si intrecciano in un lungo bacio.So ancora poco di quell'incontro,mia moglie mi ha detto solo che forseaveva sbagliato a negarmi i piaceri del sesso,mi disse di aver incontrato Patty e di averpassato un pomeriggio insieme quindi era meglio se mi fossi cercato un'altra donne per sfogare le mie voglie.Patty mi ha detto solo di aver goduto entrambi senza pudore e vergogna e che desiderano rivedersi ancora.
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3 years ago
patti1204,
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Al percorso vita
Come ogni mattina ero pronto per farmi il solito giro su un monte dove era stato allestito un bel percorso vita e da qualche giorno incontravo una donna, mentre io mi accingevo a tornare lei partiva e mi accennava un saluto e un sorriso.Capitò un giorno che facessi tardi e mentre stavo parcheggiando la vidi che si stava incamminando,forse il rumore delľ auto la fece girare,mi fece un cenno con la mano per salutarmi ma anzichè proseguire aspettò che mi avvicinassi a lei."buongiorno,le dispiace se faccio il percorso con lei?ho sentito sparare dei cacciatori e non vorrei essere impallinata",ok và bene e nel frattempo le diedi la mano per le presentazioni,si chiamava Patrizia.Facemmo il giro parlando e conoscendoci scoprimmo molte cose in comune,dai figli ai nipoti,mia moglie che lavorava e suo marito in pensione.Il suo aspetto giovanile tradiva la sua etá,aveva 68 anni ma ne dimostrava molti meno.Mi raccontò del marito in pensione da 2 anni ma sempre chiuso in casa a letto o davanti alla tv,quindi lei aveva deciso di riprendersi degli spazi a cui da troppi anni aveva rinunciato.Eravamo alla fine del percorso,le chiesi se le andasse di prenderci un caffè o fare colazione insieme e con mio stupore accettò ringraziandomi.Al bar continuò la nostra chiacchierata finchè giunse ľora di tornare a casa,"grazie ho passato 2 ore piacevoli ed erano anni che non prendevo un caffè con un uomo".Durante il week end mi ritrovai spesso a pensare a lei,era una donna molto affascinante e simpatica.La settimana iniziò e quasi non pensavo più a quelľ incontro,io andavo presto lei credo arrivasse più tardi (mi disse poi di aver avuto impegni con i nipotini e quindi andava più tardi).Un mattino arrivai al parcheggio e vidi la sua macchina,mi incamminai lungo il sentiero ed a metà percorso la scorsi accovacciata mentre faceva i suoi bisogni fisiologici,quella vista mi provocò un erezione e la mia mente iniziò a fantasticare su di lei.Feci il giro di corsa a quando arrivai alla macchina lei stava partendo,"ciao non ti ho visto stamattina"feci una risatina e le dissi che io ľavevo vista ma era impegnata,rise anche lei,"potevi chiamarmi,non sono pudica per fortuna avremmo fatto il giro insieme",neanche io sono pudico le dissi ma non ero presentabile in quel momento,una nuova risata da parte sua fece galoppare la mia mente ancora di più.Arrivai a casa e nella doccia non potei fare a meno di masturbarmi,avevo nella testa quel culo stupendo che mi si era presentato davanti inaspettatamente.Il giorno successivo ci ritrovammo al parcheggio e decidemmo di fare il percorso con una corsetta leggera,saltammo le varie stazioni per gli esercizi ed arrivammo alla fine in poco tempo,lei si sdraio sulľerba mi chiese se potessi tenerle le gambe ferme mentre faceva qualche addominale,la sentivo ansimare e avvicinarsi sempre più vicino a me,non resistetti decisi di fare un passo avanti e quando si avvicinò a me la baciai.La sua reazione mi sorprese,ricambiò il bacio,quando si staccò le dissi:scusa,non avrei dovuto ma da quando ti ho vista l'altro giorno non faccio che pensare a te."Non preoccuparti è stato piacevole anche per me,non baciavo un altro uomo da anni.Tornammo alle macchine e ci salutammo,"ci rivediamo?"Spero proprio di si.Per 2 giorni non potei tornare per impegni,ci vedemmo a fine settimana,"scusa se non sono venuta ma ho avuto problemi"neanche io ho potuto esserci ma ho spesso pensato a te.Un sorriso disarmante da pate sua mi fece capire che forse anche lei aveva ripensato a quel bacio,cosi decisi di provare ad andare oltre.Ci incamminammo in silenzio,eravamo entrambi a disagio,fù lei a rompere gli indugi."Sai,quel bacio mi ha provocato forti emozioni,non provavo nulla di simile da non ricordo più quanti anni"Anche per me è stato cosi,pensando al bacio e alla vista del tuo culo ho dovuto masturbarmi."Dici davvero?"Mi fermai e le dissi che si,aveva un culo bellissimo.Si avvicinò mi baciò e sentii la sua mano accarezzarmi prima il culo e poi il cazzo che era già durissimo."Hai un bel culo sodo anche tu e sento che anche altro e sodo".Mentre mi parlava si era abbassata e aveva abbassato i miei pantaloncini"heiiii cos'e questo,non ho mai visto una roba cosi",iniziò con dei piccoli baci poi sentii la sua lingua scorrere lungo il cazzo,la sua mano accarezzava il mio culo e un dito mi stimolava ľano,dovetti fermarla o sarei venuto subito."che c'è non ti piace,sono anni che non lo faccio",sei bravissima ma voglio vederti tutta.Le alzai la maglietta,i suoi capezzoli erano durissimi,il suo seno sodo nonostante ľetá,iniziai a baciare il suo seno,leccare i capezzoli e toccargli il culo,lei si stava lasciando andare,le sue gambe tremavano,la,sorressi e la spinsi contro un albero.La mia lingua ora era sul suo sesso bagnatissimo,aveva un clitoride reattivo ogni volta che lo leccavo aveva degli spruzzi che sentivo in bocca,la feci girare per vedere da vicino quel culo che mi aveva stregato,lei abbracciò ľalbero e si piegò per mettere in mostra quell'opera d'arte."leccami tutta ti prego,scopami,fammi quello che vuoi"Le infilai la lingua nel culo i suoi orgasmi non smettevano mai,la scopai e sentii i suoi umori bagnarmi tutto,lei si tolse il mio cazzo,si allargò il culo e ľinvito fù chiaro.Appoggiai il mio cazzo ma la sentii urlare,"scusami è troppo grosso e li non ľho mai fatto.La girai e mi baciò,la sua lingua sembrava volermi scopare la bocca,poi si abbassò iniziò un pompino favoloso,lo sentivo nella sua gola,nel frattempo ero riuscito a raggiungere il suo culo.Un dito,due,iniziai a masturbarlo delicatamente,lo sentivo rilassarsi mentre lei con una mano si toccava un seno.Le urlai che stavo venendo ma lei continuò e bevve tutto il mio orgasmo.Ora,era,sdraiata ai piedi delľalbero."Grazie sei fantastico mi hai fatto sentire ancora una donna".Era tempo di tornare in famiglia per entrambi,un ultimo bacio e un arrivederci mentre ognuno saliva sulla propria auto
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4 years ago
patti1204,
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b&b
Realmente accaduto. Arrivati in moto dopo un viaggio di 600 km, il b&b che tra l'altro è stupendo e confina con la spiaggia, è risultato un oasi; infatti la mia ragazza si è tuffata sotto la doccia immediatamente, nel frattempo spogliatomi completamente per abbassare la temperatura corporea armeggiavo con i caricabatterie. Avevamo chiuso solo la prima porta con le alette della persiana completamente orizzontali per far entrare aria. Siamo confinanti con un altra stanza che da sull'ampia balconata comune, dalla quale esce una bella signora sui 55 che stende alcuni costumi girata di spalle. Per una sensazione mi giro e noto che nel chinarsi a raccogliere gli indumenti nella bacinella mi vedeva completamente nudo. A quel punto mi ritraggo e dopo alcuni minuti ritorno alla stessa spina per collegare anche il carica batterie degli interfono dei caschi. La signora ritornata anch'essa a stendere altri indumenti, aveva appoggiato la bacinella sopra lo stendino e si era messa in posizione diagonale ma diretta verso la nostra porta a stendere. A quel punto mi è venuto il dubbio che volesse guardare e quindi mi alzo facendo finta di armeggiare con gli interfono le do la possibilità di vedermi completamente nudo; stende ma mi fissa e io inizio a montarmi la testa. Lascio aumentare il mio “tarello” ma devo chiudere il gioco perchè mi accorgo che non scorre più l'acqua nella doccia della mia ragazza, comunque mi sembra di intravedere un sorrisetto della signora.Il giorno dopo salgo dalla spiaggia prima della mia compagna, e noto la signora seduta al tavolino che sta facendo l'enigmistica, vado in bagno e capisco dal silenzio che è da sola. Si tratta di una donna alta un metro e settanta bel fisico tette abbondanti che sono coperte da un costume a fascia argentato il cui tessuto lascia intuire le aureole e la forma dei capezzoli.Lei che stava giocherellando tenendo la matita tra i denti aveva una gamba raccolta sulla sedia e una raccolta in modo orizzontale.Quando esco dal bagno mi faccio più audace e mi corico nudo sul letto, dandole la possibilità di intravedermi sempre attraverso la porta ; lei tamburella la matita sulla passera e io non ho visto quello che sostanzialmente mi stava indicando: aveva un labbro della fica completamente fuori dal costume. Solo dopo che lo allargava leggermente con la matita, l'ho visto, ho strabuzzato gli occhi e mi sono lanciato subito in una sega lenta e soddisfacente permettendole di vedere l'intera lunghezza del mio uccello. Dopo una serie di schizzi ricaduti sulla mia pancia lei mi fa pollice su e sorride. Continua il gioco e a distanza mi fa veder tutto con scuse assurde stende i panni probabilmente già asciutti e esce con una vestaglia aperta davanti ovviamente nuda, ci divide sempre la porta chiusa con le alette della persiana orizzontali.Mi sono attivato e voglio scoparla; esco verifico che nessuno ci veda, con il ragionamento andiamo subito al sodo e riusciamo a metterci d'accordo sulla visita ad una spiaggia il giorno dopo, ma la sua famiglia e la mia compagna non ci consentono alcun tipo di approccio.A quel punto la cosa si complica perchè il tempo passa senza che nulla succeda e due giorni dopo dobbiamo ripartire.La mattina ci incrociamo a colazione e apprendo da suo marito che la sua famiglia va a fare un giro in paese, e mi invento un giro anch'io per far benzina alla moto, invece la mia ragazza scende in spiaggia.Tutte le cose filano lisce. Dopo poco torno guardo che tutti siano dove dovevano essere , rientro e mi infilo nella sua stanza , la trovo in bagno che si sta facendo un igiene intima al quale partecipo da dietro con passione sgrillettandola sotto l'acqua a mano aperta. Gode immediatamente si appoggia a me e inizia a dirmi che lo vole in culo. Non ci faccio molto caso credevo fosse un uscita da godimento. Contiuna a godere fino a quando mi chiede di togliere il doccino dal tubo e di andare a controllare che non arrivi nessuno. Ho capito che si sarebbe fatta una lavanda anale “fatta in casa” proprio per non lasciarmi tracce. Riprendiamo in camera con una pompa mega mentre le tocco le tettone spaziali , lei si sgrilletta ed a un certo punto si gira e mi chiede di incularla. A cazzo durissimo e nonostante le mie dimensioni, sostanzialmente come lo ho appoggiato è entrato completamente, ed ho capito vista la sua sicurezza nelle manovre che usava più il culo della fica. Gli unici fatti significativi sono stati i colpi di ariete finali che avrebbero aperto una cavalla incitati dal suo sproloquio e appena le ho scaricato tutto dentro si è messa un po di carta a modi tappo tenendola dentro si è reinfilata il costume. Si è girata e mi ha sorriso. Come se volesse conservarla non so fino a quando. Il giorno dopo mi manda una foto che ritrae il bidet con liquidi vari dicendomi che l'ha tenuta e fotografata per farla vedere a suo marito.
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4 years ago
zap67,
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Ana "L" Capri
Una vacanza con tappa a Capri, una giornata caldissima e la scelta di visitare Anacapri.Optiamo per il bus senza renderci conto della quantità di persone che affollavano la “fermata”, ci troviamo in fila in attesa della partenza.Bus piuttosto piccolo dove il carico di gente era tale che in caso di svenimento nessuno sarebbe caduto a terra, partiamo e le emozioni sono subito “a mille” con gli sfiori dai muretti e gli incroci con altri pullman; tutti concentrati sulla guida; ma...Sono di spalle ad una ragazza di venticinque anni circa, che è attaccata ad un tubolare del bus e io con le braccia piu in alto delle sue , sempre aggrappate al tubolare; il bus continua a dare contraccolpi per le ripartenze in salita. La mia attenzione cade sulla camicetta di lei aperta e con il capezzolo in bella vista dalla mia posizione privilegiata. Lei si accorge di me perchè i nostri visi sono vicini, io 10 cm più alto di lei, i nostri sguardi si incrociano per un attimo. A quel punto inizia a muovere il sedere alla ricerca del mio cazzo, che dopo poco si fa sentire; grazie al nostro abbigliamento sembra di essere a contatto diretto (io avevo dei boxer costume e lei una minigonna), ma....alla mia sinistra di spalle ho la mia ragazza e poco più avanti il suo ragazzo, appeso ad un altro tubolare del bus, che seppur con in mezzo gente è rivolto verso di noi.Dopo che il gioco di strusciamento va avanti per interminabili 5 minuti, riesce a farsi puntare il mio cazzo in tiro completo sul suo culo e lo rotea con movimenti impercettibili ma molto efficaci; inizia uno scambio di sguardi con il suo ragazzo e lei,sto per esplodere, stacco una mano dal tubolare e le sposto le mutandine davanti sotto la minigonna; lei stacca una mano e mi prende la mia per fermarmi, ma poi la accompagna dietro sul mio cazzo e riusciamo assieme ad estrarlo lateralmente da una gamba del costume. Se lo punta in culo e rimaniamo cosi questa volta carne contro carne (senza penetrazione ma solo mimandola con avanti e indietro), fino al capolinea. Tra odori, sguardi e paure, non ci siamo accorti che da parte a noi sulla destra c'era una signora sui 50 anni che aveva visto tutto. In prossimità dell'arrivo ci ricomponevamo e questa donna mi fissava da vicino, negli occhi in modo molto profondo ed intenso senza espressioni particolari; mi aspettavo una sentenza poco lusinghiera del nostro comportamento e d'un tratto mi accorgo che si stava toccando, aveva un vestitino a fiori leggero, con una mano attaccata al tubolare del bus e con l'altra strofinava e roteava sopra la stoffa in prossimità della vagina, dal suo respiro ho capito che stava venendo.
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5 years ago
zap67,
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Donna
Come sempre di corsa! Una prepara tutto e all’ultimo momento dall’ufficio ti chiedono di sistemare il mondo… Uffa! per fortuna la valigia è pronta e la metropolitana è vicina. Ho fatto bene a prenotare il treno delle 18.30… Arriverò all’ultimo ma non rischio di perderlo almeno… e se non mi fossi presa questa brutta storta sarebbe anche meglio… E in treno mi rilasso… e poi lo vedrò… non pensavo davvero che questa storia mi prendesse così tanto… e invece mi accorgo quanto abbia bisogno di viverla… Mi dico che non sto portando via nulla alla mia vita, caso mai aggiungo… aggiungo sogni, fantasia, gioco. Sì, mio marito lo sa… anche lui fa parte del gioco… Sì lo so che ogni tanto si sente un po’ messo da parte con questa storia… ma mica posso raccontargli tutto tutto … qualche segreto lo devo anche tenere per me, no? E questo vale anche con lui, con il mio “nuovo ragazzo”…Mi sento così leggera: non ho mai avuto due uomini (anche tre se conto R.) che mi fanno il filo e che mi desiderano così tanto da non riuscire a fare a meno di me per più di una settimana… Davvero non so come potrò gestire tutto, ma ora non mi pongo il problema e colgo l’attimo! E’ così maledettamente piacevole. Mi diverto a sentire i miei due maschi che si mettono in competizione per me e non resistono a chiedermi chi ce lo ha più grosso e chi mi fa godere di più… Sono così stupidamente maschi… Io godo con loro come non ho mai goduto prima: sono contenta perché finalmente ho imparato a volermi bene… Anzi mi sa che prima o poi mi lascerò andare a qualcuna delle loro voglie più spinte, di cui ogni tanto trovano il coraggio di parlarmi… così per provare; magari poi scopro che mi piace… In fondo non avrei mai creduto che mi piacesse anche giocare in tre, eppure… che mi piacesse toccare il cazzo duro di uno sconosciuto che sballa per me… eppure …. che mi trovassi a succhiare l’uccello in tiro che mi viene offerto senza vergogna e avere anche voglia di essere scopata e non vergognarmi di dirlo…! E metti che mi piaccia pure farmi toccare da un’altra donna? va beh vedremo…Sono una donna, una donna libera, che si vuole bene e che ha imparato a volere bene… Stasera mi dovrò ricordare di non esagerare a tavola, perché voglio davvero godermelo il mio uomo nuovo (beh sì, non nuovo di zecca, magari stagionato, ma per me davvero nuovo e che sento tutto pieno di me…). E sapere che non devo nascondermi, che mio marito capisce, e anzi poi quando gli racconto qualche dettaglio lo vedo eccitarsi (e lo sento quanto gli piaccio così, da come mi scopa con voglia e forte…)… e beh, tutto ciò mi fa essere davvero contenta. Mi farò baciare, leccare, toccherò e mi faro toccare, lo prenderò in bocca e dietro, e poi gli chiederò di farmi venire e poi dormirò abbracciata e domattina ci sveglieremo presto per avere ancora tempo per noi… E poi … chi sa? Di certo indietro non torno più.
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5 years ago
albimanu,
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LUCY
Arrivati in paradiso! Irene mi ha voluto fare un regalo stupendo, siamo da poche ore al LUX South Ari Atoll, alle Maldive, la laguna che circonda il nostro bungalow, a palafitta sul mare, è di una bellezza che toglie il respiro, i bungalow si protendono sulla laguna e sono raggiungibili con una passerella, sono distanti fra loro una decina di metri così da garantire il massimo della privacy, a terra ci sono tutti i servizi compresi negozi ristoranti e luoghi di svago, il posto è davvero un incanto e sono certo che sarà una vacanza da sogno, il bungalow è arredato con tutti gli accessori utili, nel patio ci sono 2 sdraio ai bordi di una vasca idromassaggio a livello del pavimento, 2 metri sotto la laguna è raggiungibile con una scaletta. Siamo a metà pomeriggio quando finiamo di sistemare le valigie e ne approfittiamo subito per fare un bagno nella laguna sotto il nostro bungalow, mentre siamo in acqua Irene mi fa cenno di guardare verso il bungalow accanto al nostro, nel patio in piedi che sorseggia una bevanda c’è una coppia nuda, quando ci giriamo ci fanno cenno di saluto alzando i bicchieri in segno di brindisi, quando usciamo dall’acqua, si avvicinano a noi e ci presentiamo. Gustav ed Aline sono olandesi, lui il classico vichingo alto biondo con occhi azzurri con un bel fisico, lei bassina mora leggermente in carne e con 2 bellissimi occhi verdi, alla nostra domanda ci informano che sull’isola in generale non è ammesso il nudismo, ma nei bungalow distanti dalla riva se i vicini non si lamentano viene ammesso, gli diciamo che per noi non c’è problema e che anzi ne avremmo approfittato anche noi, ci salutiamo cordialmente con un arrivederci ai giorni a seguire. In attesa di andare a cena approfittiamo anche noi per farci un aperitivo, io mentre fumo una sigaretta bevo seduto sulla sdraio, Irene si immerge nella vasca idromassaggio, dopo una decina di minuti è di nuovo lei che mi fa cenno di guardare verso i vicini, tutte e due sono nella vasca idromassaggio, Gustav seduto sul bordo con i piedi in acqua, mentre Alina che è immersa si è avvicinata ed ha iniziato a fare un pompino a Gustav che da lontano fissa Irene, dopo un po’ anche Gustav scende in vasca ed inizia a scopare a pecorina Aline restando dentro l’acqua. Irene esce dalla vasca e si stende accanto a me, la scena l’ha fatta eccitare, continuiamo ad osservarli iniziando anche noi a farci qualche carezza, ora anche Aline fissa me sorridendomi mentre Gustav continua a scoparla, restiamo sdraiati a toccarci e guardarli fino a che non godono, io ho continuato ad accarezzare Irene che adesso è molto bagnata, nel frattempo anche noi ci siamo tolti i costumi, e quando Irene mi sente eccitato al punto giusto mi viene sopra ed inizia a cavalcarmi mentre io accarezzo il suo seno, facciamo l’amore incuranti dei vicini e pur sapendo che di sicuro ci stanno osservando evitiamo di guardarli a nostra volta, anche noi godiamo insieme e poi restiamo abbracciati per lungo tempo, forse i nostri vicini aspettavano qualche cenno di invito da parte nostra ma noi abbiamo preferito per adesso restare da soli. La sera andiamo a cena in uno dei ristoranti del resort e dopo cena dopo aver fatto una passeggiata per dare una guardata intorno, quando stiamo per sederci in un bar a bere qualcosa, ci sentiamo chiamare, ad un tavolo vicino Gustav ed Aline ci invitano a sedere con loro, scambiamo una occhiata fra noi e decidiamo di accettare. Passiamo un paio di ore a chiacchierare ed a bere, soprattutto Gustav, io mi limito molto negli alcolici, durante la serata più di una volta si avvicinano a Gustav ed Aline altre coppie a salutarli ed alle quali veniamo presentati, da buoni olandesi privi di tabù ci dicono che sono una coppia aperta a cui piace trasgredire, io non so per quale motivo ma un presentimento, mi fa evitare di dirgli che lo siamo anche noi e gli lascio credere che non abbiamo avuto esperienze del genere, Irene mi sorride ironicamente ma avalla la mia scelta, sul tardi ci avviamo insieme ai bungalow e quando ci invitano a bere qualcosa da loro decliniamo cortesemente l’invito rimandandolo al giorno dopo e ci avviamo al nostro bungalow, una volta a letto Irene mi dice che non si sarebbe aspettata il mio declinare l’invito al prosieguo della serata, ed io ne approfitto per spiegargli che ho una strana sensazione e che pur essendo loro, fisicamente, una bella coppia il mio sesto senso mi consiglia di andarci cauto, poi aggiungo che avendo parecchi giorni di vacanza, attendere un po’ era meglio. Il mattino dopo per fare colazione dobbiamo per forza recarci al “centro” e lo stesso sarà per il pranzo, non avevamo valutato tutto ciò pertanto quando siamo al “centro” chiedendo veniamo a sapere che potremmo avere una persona di servizio anche 24/24, volendo fare una vacanza in totale relax ci accordiamo per averne una disposizione dal mattino successivo, la quale si occuperà di portarci colazione e pranzo e di pulire il nostro bungalow, quando l’addetto ci chiede se volevamo la persona in servizio 24/24 io gli chiedo dove si sarebbe sistemata e con mia sorpresa come risposta ricevo solo un sorriso, optiamo per averla a tempo pieno e poi con Irene pensiamo che forse si sarebbe sistemata nel divano in salotto, ma non era un problema poiché eventualmente avremmo ridotto l’orario, ne approfittiamo, non avendo intenzione di ritornare, di prendere del cibo per il pranzo. Approfittiamo del fatto che al molo c’è in partenza una barca per imbarcarci a fare il tour degli isolotti circostanti, visitiamo dei luoghi di una bellezza indescrivibile con spiagge di sabbia finissima incontaminate decidiamo che nei giorni a venire affitteremo una barca per visitarli con calma da soli, rientriamo per pranzo e dopo aver mangiato ci sdraiamo a prendere il sole e rilassarci. A metà pomeriggio rivediamo Gustav ed Aline che ci fanno cenno di invito da loro, decidiamo di accettare e li raggiungiamo, molto gentilmente ci cedono le loro sdraio e ci offrono da bere, mentre io gli racconto del tour del mattino, Irene si alza e si immerge nell’idromassaggio mentre noi continuiamo a chiacchierare, dal modo come ci guardano è chiaro che avrebbero voglia di concludere con noi, decido di mettere da parte il mio scetticismo quando guardando Irene lei con un cenno mi fa capire che per lei è ok, non dico nulla ma inizio a rispondere in modo eloquente agli sguardi di Aline, Irene dal canto suo sembra disinteressarsi di tutto e godersi l’idromassaggio. Quando Gustav entra in casa a prendere altre bevande Aline si alza e raggiunge Irene nell’idromassaggio, Gustav, che ne frattempo era ritornato, ed io restiamo seduti ad osservarle, mentre lui continua a bere birra io al contrario mi rilasso fumando, Aline lentamente si è avvicinata ad Irene, che sta sdraiata, ad occhi chiusi e con la testa reclinata, a godersi l’idromassaggio, si nota chiaramente che una mano di Aline sta accarezzando la sua coscia, poi lentamente sale piano ed inizia a toccargli il seno, Irene sembra gradire inarcando il suo corpo ed offrendolo alle carezze ed ai baci di Aline che dopo aver baciato e succhiato i capezzoli inizia a dargli baci sul collo, conosco molto bene Irene per capire che è molto eccitata, e pur gradendo lei gli uomini non disdegna le carezze ed i baci di una donna, quando infine Aline bacia le sue labbra mentre con le mani continua a toccare il seno, anche lei allunga le mani per ricambiare le carezze sul seno, anche noi uomini siamo eccitati ma restiamo ad osservarle, Gustav rompe gli indugi e li raggiunge nella vasca inizia subito con le attenzioni verso Irene inizia a toccarla e raggiunge subito la sua figa, dalla reazione di Irene ho sensazione che l’abbia subito penetrata con le dita, poi prende la sua mano e la invita a toccargli il cazzo, Irene ha un piccolo scarto guardando verso l’altro bungalow Aline intelligentemente capisce la prende per mano e la invita a uscire dalla vasca, e dopo essersi asciugati ci avviamo tutte e 4 nella loro camera da letto. Aline fa sdraiare Irene sul letto poi affonda il viso fra le sue gambe ed inizia a leccarla, mi avvicino ad Irene ed inizio a baciarla in bocca approfittando di chiedergli se tutto ok e se vuole continuare, lei mi risponde di si ed io continuo a baciarla accarezzandogli il seno, Gustav, in modo molto discutibile, incurante che io alterno baci sulle labbra di Irene, in un momento di pausa avvicina il suo cazzo alle labbra di Irene, lei lo accoglie in bocca ed io mi sposto leggermente irritato, Gustav inizia a incitarla a succhiare, Aline a questo punto si stacca da Irene e volge le sue attenzioni verso di me, inizia a farmi un pompino, io la invito sul letto in un 69, la sento già bagnatissima e dopo qualche leccata non perde tempo e mi viene sopra ed inizia a cavalcarmi con foga sempre maggiore e dopo pochi minuti gode per poi accasciarsi di fianco a me, incurante del fatto che io non ho ancora goduto, mi posiziono accanto a lei e la invito al alzare una gamba in modo da poterla penetrare e rimango dentro di lei continuando a dare piccole spinte nella speranza che si ecciti ancora per continuare, lei per un po’ resta immobile ed insieme osserviamo i nostri partner. Gustav è sempre in ginocchio sul letto e tiene con una mano per i capelli Irene mentre gli fa il pompino, conoscendola sono certo che non gradisce affatto il modo, lui ogni tanto si lascia andare a turpiloquio, cosa non affatto gradita da Irene, ad un certo punto sembra quasi che stia per godere allora in modo brusco la mette a pecorina ed affonda dentro di lei, ci scambiamo uno sguardo con Irene e la vedo molto contrariata, conoscendola bene era prevedibile, Gustav inizia a pomparla in modo frenetico egoisticamente pensando solo al suo godimento, la goccia che fa traboccare il vaso arriva quando lui inizia a schiaffeggiarla sulle natiche continuando con il suo turpiloquio con frasi abbastanza pesanti, Irene si stacca velocemente da lui ed esce dalla stanza quasi di corsa, da parte sua Gustav essendo al limite inizia a masturbarsi, incurante della reazione di Irene, ed in pochi secondi gode. Nel frattempo anche io mi sono staccato da Aline, mi guardano in modo interrogativo ed allora gli spiego il motivo della reazione di Irene, gli faccio presente che noi amiamo fare sesso in modo dolce con particolare attenzione che tutti possano arrivare all’orgasmo, aggiungo anche che Irene odia essere apostrofata con frasi da turpiloquio ed odia soprattutto gli schiaffi sulle natiche, mi guardano perplessi poi Gustav esordisce dicendo che la prossima volta eviterà di usare certi modi, gli rispondo che conoscendo bene Irene non credo proprio che ci sarà una seconda volta, li ringrazio dell’ospitalità li saluto e anche io li lascio per raggiungere Irene. Quando arrivo al nostro bungalow la trovo sulla sdraio all’esterno, il suo viso è molto corrucciato, e si nota chiaramente che è molto incazzata, mi sdraio anche io ed inizio a fumarmi una sigaretta dandogli il tempo di smaltire l’incazzatura, dopo una decina di minuti in cui stiamo in silenzio, mi avvicino a lei ed inizio a coccolarla, la stringo a me in un abbraccio e poi inizio a baciarla lentamente, inizio anche ad accarezzarla ma quando la mia mano arriva alla sua figa la trovo completamente asciutta, non insisto e mi limito a tenerla stretta a me continuando a baciarla, restiamo per lungo tempo così in silenzio fino a che lei mi chiede soltanto se io avevo goduto, gli rispondo negativamente dicendo che quando lei era andata via anche io mi ero staccato da Aline, lei aggiunge soltanto che avevo avuto il giusto presentimento, poi mi invita a non parlarne più ed andiamo a prepararci per la cena. Durante la cena ridiamo e scherziamo, Irene approfitta e beve un bicchiere di vino in più, diventa euforica, poi mi invita a ballare nella zona disco, lei è bravissima con i balli caraibici, io un po’ meno, si struscia a me in modo molto provocante ed è molto sex, non passa inosservata e molti uomini se la mangiano con gli occhi, poi ad una certo punto mi prende per mano e mi porta in spiaggia, togliamo le scarpe ed incuranti dei vestiti eleganti, ci sdraiamo sulla sabbia, le onde a volte arrivano a bagnarci i piedi, inizia a baciarmi e mi chiede di prenderla lì, incurante di chi ci osserva, in un lampo tolgo i pantaloni mentre lei alza soltanto il vestito essendo sotto completamente nuda, mi invita a penetrarla subito perché vuole sentirmi dentro di lei, poi mi prega di restare immobile, sento le contrazioni della sua figa, sembra quasi risucchiarmi, siamo immobili eppure i nostri sessi provano sensazioni stupende, gode subito e mi invita a non smettere, inizio a muoversi lentamente e dolcemente dentro di lei, mi stringe forte mi bacia ed accavalla le gambe dietro la mia schiena e quando inizio a dare colpi con cadenza più veloce mi prega di godere insieme a lei, e quando i miei schizzi la riempiono anche lei ha un altro orgasmo molto più intenso che fa vibrare tutto il suo corpo.A causa della situazione dei nostri vestiti decidiamo di ritornare al bungalow percorrendo la spiaggia, durante il tragitto iniziamo a scherzare come 2 ragazzini finendo addirittura in acqua completamente vestiti, Irene torna di ottimo umore e dimentichiamo l’esperienza non positiva avuta con i nostri vicini, continuiamo a scherzare fino a quando non ci addormentiamo abbracciati. Il mattino dopo veniamo svegliati sentendo bussare alla porta, mi alzo ad aprire un po’ contrariato pensando siano i nostri vicini, quando apro la porta sull’uscio c’è una ragazza mulatta con un vassoio con la colazione in mano, la faccio entrare e subito corro a coprirmi essendo nudo, chiamo Irene che arriva mentre la ragazza apparecchia per la colazione. Lucy come dice di chiamarsi è una mulatta molto giovane, poi dirà 20 anni, capelli corti e ricchi un viso molto bello, ha un piccolo gonnellino ed un reggiseno, ha un corpo stupendo ma la cosa che mi colpisce di più è il suo culo, piccolo e rotondo di una bellezza sconvolgente, Irene mi osserva mentre la guardo poi mi fa un sorrisetto complice avendo notato con quanto desiderio la guardo, mentre noi facciamo colazione Lucy senza aspettare inizia a sistemare e pulire la nostra camera mentre noi una volta finita la colazione ci spostiamo all’esterno a prendere il sole, chiacchieriamo scherzando e facendo battute, Irene mi stuzzica dicendo che ero stato io a richiedere una cameriera donna e giovane, io sorrido e gli dico che se la cosa la fa ingelosire provvederò a farci mandare anche un cameriere maschio carino e giovane, passiamo la mattinata a crogiolarci al sole ed a fare il bagno nella laguna, Lucy è stata quasi sempre in casa a sistemare tranne quando, a metà mattina, ci ha passato il telefono per farci ordinare il pranzo, adesso dopo aver riempito il vassoio con i resti della colazione si avvia verso il centro a ritirare il pranzo, mentre cammina la guardo di spalle e non posso fare a meno si ammirare il suo stupendo culo, anche Irene ammette che è davvero una favola aggiungendo che se fosse disponibile lei non mi precluderebbe la possibilità di godermelo, scherziamo ancora con battutine poi io in modo serio gli chiedo se fosse d’accordo se provassimo a vedere se eventualmente Lucy fosse disponibile a qualcosa in più con noi, Irene mi dice che logicamente si può tentare ma mi ricorda, come sempre, che lei non è particolarmente attratta dalle donne e che preferisce il cazzo alla figa. Quando Lucy torna con il pranzo apparecchia poi ci chiama per pranzare, notiamo che è apparecchiato solo per due, mentre per lei aveva apparecchiato nel piccolo cucinino, la invitiamo a sedere a tavola non noi dicendogli che anche per i giorni a venire lei mangerà insieme a noi e non da sola, durante il pranzo parliamo del più e del meno e quando Irene viene a sapere che Lucy è bravissima nei balli caraibici si fa promettere che dopo il pranzo gli darà lezioni. Dopo mangiato ci sdraiamo fuori al sole mentre Lucy sistema, l’abbondante mangiata il ed il sole mi stanno facendo abbioccare e lo stesso vale per Irene, quando stiamo quasi per chiudere gli occhi dall’interno sentiamo arrivare le note di una canzone sensuale, sulla porta Lucy invita Irene per la lezione di ballo, li seguo anche io, quando Lucy inizia a muoversi con movimenti molto sensuali non posso fare a meno di avere l’inizio di una erezione che diventa prepotente quando inizia un movimento del culo spettacolare, vedere il suo corpo ed il culo che sobbalza in modo così erotico davanti ai miei occhi mi fa avere una tremenda erezione, anche Irene imitandola nei movimenti la osserva con un po’ di invidia visto che non riesce a imitare perfettamente i movimenti. Lucy balla in modo molto sensuale, girando intorno ad Irene come a corteggiarla, a volte si ferma per fargli vedere bene i movimenti da eseguire, io non posso che osservarli estasiato, l’atmosfera pian piano diventa molto erotica, quando finisce il primo brano ed inizia il secondo, Irene, conoscendo il ballo, abbraccia Lucy ed inizia a ballare con lei, è uno spettacolo osservarle soprattutto quando il ballo prevede che i loro corpi si struscino, ma a questo punto vedo Irene che spalanca la bocca come in un moto di meraviglia, poi scoppia in una risata cosi forte da farla piegare su se stessa e quindi staccarsi da Lucy, poi si avvicina a me e dopo avermi dato un bacio in bocca mi chiede, con mio stupore, se ero d’accordo che iniziasse lei a provare la disponibilità di Lucy, gli rispondo che non doveva nemmeno chiedermelo e che era quello che sognavo. Quando ricominciano a ballare Irene si fa più intraprendente, si struscia sempre con maggior insistenza poi, visto che lei è a seno nudo ed indossa solo un leggero pareo trasparente intorno alla vita, chiede a Lucy se gli può togliere il reggiseno, saltano fuori due tette stupende, piccole e sode, e mentre ballano spesso i loro capezzoli vengono a contatto inturgidendosi, sono molto meravigliato del comportamento di Irene che dopo aver bisbigliato qualcosa all’orecchio di Lucy si fa sempre più intraprendente, ogni volta che i nostri sguardi si incrociano mi sorride con uno sguardo divertito, quando poi inizia a baciarla sul collo i loro corpi aderisco come ventose, e quando alla fine le loro labbra si incontrano si lasciano andare ad un lungo bacio appassionato, adesso anche Lucy mi guarda con un sorrisetto, quando finisce la musica, Irene la prende per mano e la porta in camera da letto dicendomi di seguirle, la fa sdraiare sul letto invitandomi a sdraiarmi accanto poi inizia di nuovo a baciarla in bocca, anche io sono eccitatissimo e Irene mi invita a togliere i pantaloncini poi mi bacia e sorridendo ironicamente in modo enigmatico mi chiede se desideravo che proseguisse, sorridendo, gli rispondo solo che se si ferma adesso la uccido. Lucy è sdraiata sul letto, Irene sopra di lei continua a baciarla, poi scende sul collo per poi arrivare al seno, succhia i suoi capezzoli, e poi scende sempre in giù iniziando a togliergli il gonnellino, sono meravigliato dal comportamento di Irene, anche se in passato è successo che scambiasse qualche leccata in un 69, non era mai stata per prima a farlo nè tantomeno di sua iniziativa come adesso, sono meravigliato ma tremendamente eccitato, e quando finalmente toglie il gonnellino a Lucy tutto mi è chiaro, un cazzo di notevoli dimensioni viene allo scoperto, Irene guarda il mio viso meravigliato e scoppia in una grossa risata dicendomi che adesso per prima voleva continuare lei, lo prende in mano e lo accarezza dolcemente, lo osserva ed ammira, inizia a menarlo dolcemente, si piega e con la lingua lecca la cappella, non ha fretta, lentamente con la lingua lo percorre in tutta la sua lunghezza per poi ingoiarlo tutto ed iniziare a succhiarlo, li guardo estasiato, Lucy si è rivelato essere un trans, la cosa non mi preoccupa più di tanto, resta il fatto che ha un culo da favola, e sono certo che prestissimo lo potrò penetrare. Lucy resta immobile quasi come una bambola, ma poi quando mi stendo più vicino a lei allunga la mano ad afferrare il mio cazzo, è molto delicata ed inizia in modo molto dolce a farmi una sega, Irene è estasiata continua a succhiargli il cazzo e quando la mia mano raggiunge la sua figa la trova un lago di umori, basta solo accarezzargli il clitoride ed ha un orgasmo, mugugna godendo ma non smette di succhiare il cazzo di Lucy, continuiamo per un po’ in questo modo, poi Irene ha voglia di essere penetrata, va sopra Lucy e si impala al suo cazzo scendendo lentamente fino a prenderlo tutto per poi piegarsi e dargli un lungo bacio, sono eccitatissimo anche io, gli vado dietro ed inizio a leccare il suo buchetto del culo, Irene gradisce molto e non vede l’ora che anche io la penetri in contemporanea, quando la mia cappella sfiora il suo culetto mi prega di fare presto che sta per godere, quando spingo e scivolo tutto dentro di lei, un orgasmo la sconquassa, urla e si dimena continuando a godere e pregandomi di non fermarmi i suoi continui orgasmi fanno godere anche Lucy che contrare il suo corpo lanciando un urlo, a questo punto mi stacco da Irene e do il mio cazzo in bocca a Lucy, che inizia a succhiarlo mentre anche Irene lecca la parte che resta fuori, basta poco ed anche io godo in bocca a Lucy che ingoia tutto continuando a succhiare e facendomi provare sensazioni indescrivibili, Irene mi abbraccia fortissimo dandomi un lunghissimo bacio e dicendomi che vorrebbe che la vacanza non finisse mai, poi ci sdraiamo spossati mentre Lucy efficiente come sempre si affretta a preparare dei cocktail che ci porta da bere, restiamo abbracciati continuando a baciarci Irene continua a strusciarsi chiaro segno che ha voglia di continuare, Lucy dopo averci portato da bere è rimasta in piedi a guardarci, la osservo attentamente e se non fosse per il cazzo, veramente notevole anche da moscio, non ha nulla di maschile e quando si gira di spalle facendo vedere il suo fantastico culo dimentico anche che davanti ha il cazzo. Irene è di nuovo bagnatissima, appena la sfioro con una carezza gode di nuovo, la situazione che si è creata l’ha eccitata in modo pazzesco, ed anche io inizio ad eccitarmi, con leggere contrazioni il mio cazzo inizia ad avere leggeri movimenti e mentre lo faccio fisso Lucy che a sua volta guardando Irene cerca un cenno di intesa per poi appena avuto fiondarsi subito sul mio cazzo. Inizia ad accarezzarlo lentamente facendomi una sega con molta dolcezza, poi si stende quasi sopra di me e sempre tenendo il cazzo fra le sue mani inizia a baciarmi il collo il petto, per un attimo ho sensazione che voglia baciarmi in bocca, ed io mi giro subito verso Irene che è sdraiata al mio fianco ed inizio a baciare lei, Lucy percorre con la lingua tutto il mio corpo, il mio cazzo è cosi duro che quasi fa male, quando lo prende in bocca ed inizia a succhiarlo sto quasi per godere, mi concentro per prolungare, Irene intanto continua a baciarmi come prima faceva Lucy, anche la sua lingua percorre tutto il mio corpo, poi mi sussurra che vuole guardarmi mentre inculo Lucy che dal canto suo mi fa provare sensazioni stupende leccando il mio cazzo, quando sta per venirmi sopra ed impalarsi, Irene gli fa cambiare posizione, la invita si a venirmi sopra ma dandomi le spalle, e quando Lucy finalmente appoggia il mio cazzo sul suo buchetto e lentamente se lo fa scivolare tutto dentro vado in estasi, Irene si è spostata davanti a Lucy che in quella posizione gli mette a disposizione il suo cazzo, inizia a succhiarlo mentre con una mano inizia ad accarezzare le mie palle, vorrei che il tempo si fermasse per poter godere all’infinito di quelle sensazioni, ma l’estasi totale mi assale quando Lucy inizia a muovere il suo culo come quando balla, sensazioni indescrivibili martellano la mia mente e non riesco più a trattenermi e godo scaricando tutto dentro al culo di Lucy che a sua volta quando sente i miei schizzi gode a sua volta, e con mia meraviglia, visto che non lo gradisce molto, Irene ingoia tutto senza staccarsi dal cazzo di Lucy, anche lei è eccitatissima ed allora la facciamo sdraiare ed iniziamo a leccarla su tutto il corpo fino a che mentre gli lecco la figa gode anche lei inondando la mia bocca dei suoi umori, succhio e bevo tutto assecondando con le mie leccate le contrazioni del suo corpo, poi ci lasciamo andare spossati. Restiamo a letto a rilassarci per un paio di ore, Lucy ci racconta della sua vita e della sua famiglia, e veniamo a sapere che fin da piccola ha sempre avuto fattezze femminili e con il tempo ha poi accettato la sua situazione, eravamo convinti che era una prassi per lei fare sesso con uomini o coppie di turisti che arrivavano al resort e restiamo piacevolmente impressionati quando ci confida che invece era la prima volta, veniamo a sapere che i suoi rapporti fino ad allora erano stati solo di natura “incestuosa” venendo abusata da zio e cugini ed anche dal padre, ci racconta il tutto in modo molto naturale senza piangere ne facendo trasparire emozioni, è molto serena, noi al contrario siamo molto toccati e proviamo molta tenerezza nei suoi confronti ed i nostri sguardi glielo trasmettono, ci guarda in modo molto riconoscente e prima che me ne rendo conto, all’improvviso, mi da un bacio in bocca per poi darne un altro a Irene, poi si alza ed esce dalla stanza, io ed Irene ci guardiamo senza dire nulla ma dentro di noi qualcosa si è smosso, decidiamo di portare a cena con noi anche lei e decidiamo di prepararci, facciamo la doccia insieme tutte e 3 continuando a baciarci e toccarci e quando Irene gli fa indossare uno dei suoi vestiti e delle sue scarpe e dopo averla truccata uno spettacolo stupendo si presenta ai miei occhi al punto che mi passa la voglia di cenare e vorrei portarla di nuovo a letto. Quando ci avviamo al ristorante siamo euforici al massimo, sono in mezzo a loro che mi tengono abbracciato, al nostro ingresso sguardi di invidia mi trafiggono, sono accompagnato da 2 donne stupende e gli uomini le guardano spogliandole con gli occhi, notiamo ad un tavolo Gustav ed Aline con altre 2 coppie, ci fanno un cenno di saluto a cui rispondiamo in modo abbastanza freddo e ci accomodiamo al nostro tavolo, durante la cena continuiamo a ridere e scherzare ed alla fine dopo 2 bottiglie di champagne siamo tutte e 3 leggermente euforici, quando inizia la musica Lucy mi costringe a ballare con lei, io sono pessimo ballerino ma lei si stringe a me in modo molto sensuale ed erotico facendomi invidiare dai presenti, mentre siamo a ballare noto Gustav che si avvicina ad Irene, il suo volto cambia aspetto da felice e radioso diventa freddo e distaccato, scambiano qualche parola e poi noto che mestamente Gustav si allontana. Quando ritorniamo al tavolo Irene mi mette al corrente che Gustav prima l’aveva invitata a ballare e dopo il suo rifiuto aveva fatto invito per raggiungerli al loro tavolo ricevendo un altro rifiuto, sorrido pensando al godimento di Irene per la sua piccola vendetta, l’episodio viene subito dimenticato e poco dopo sempre accompagnati da sguardi di invidia ci avviamo al nostro bungalow, durante il tragitto è un continuo toccarci e baciarci per finire a metterci a cantare, a dire il vero in modo molto stonato, siamo impazienti si arrivare al bungalow, ma la notte è lunga ed avremo tutto il tempo per divertirci. Vado per primo a farmi una doccia rinfrescante e quando finisco resto meravigliato dello spettacolo che mi si presenta davanti, Irene con vestito alzato fino alla schiena è piegata a pecorina sul bordo del letto, Lucy anche lei ancora vestita con il vestito alzato da dietro la sta scopando, il mio sguardo incrocia quello di Irene in modo enigmatico, allora lei si stacca ed invita Lucy ad andare a fare la doccia, appena restiamo solo si avvicina e mi prega di prenderla, io gli rispondo che abbiamo tutto tempo a disposizione e che non c’è fretta, ma lei vedendo il mio viso un pò corrucciato, mi chiede scusa affermando che pensava che il nostro accordo di fare sesso sempre insieme visto che eravamo stessa casa era derogato, ci chiariamo e lei inizia a baciarmi per poi quando arriva Lucy avviarsi a fare la doccia bisbigliandomi all’orecchio che se mentre aspettavamo iniziavo a “giocare” con Lucy lei non sarebbe stata gelosa perché sarebbe arrivata dopo pochi minuti. Lucy inizia subito a farmi un pompino ed io, forse inconsciamente per far ingelosire Irene, la faccio mettere subito a pecorina ed inizio a scoparla, quando Irene arriva mi viene accanto ed inizia a baciarmi ed accarezzarmi per poi sussurrarmi che mi vuole dentro di lei, mi stacco da Lucy, faccio sdraiare Irene sul bordo del letto ed inizio a leccargli la figa mentre Lucy si occupa del mio cazzo ingoiandolo tutto, dopo pochi minuti Irene mi prega di penetrarla, gli faccio alzare le gambe fin sopra le mie spalle ed in questa posizione con un colpo secco sono tutto dentro di lei, invito Lucy a dargli il cazzo in bocca e in questa posizione basta poco ed inizia a godere, adesso è eccitata al massimo, ed è mia intenzione farla godere tantissimo quindi mi metto sdraiato sul letto e la faccio venire sopra, l’attiro a me ed invito Lucy a penetrarla da dietro, lei prima la lecca un po’ poi con delicatezza piano piano spinge fino a che il suo grosso cazzo non è tutto dentro di lei. Irene adora la “doppia” inizia a urlare e continua ad avere orgasmi uno dietro l’altro, sento i suoi umori scendere lungo il mio cazzo gode una infinità di volte fino a che si lascia andare sul mio petto, ci fermiamo un attimo anche se siamo con i cazzi ancora duri, appena riprende respiro invito Lucy ad andargli sopra e penetrarla e mentre sono in questa posizione io gli vado dietro allargo le sue chiappe e spingo il mio cazzo dentro il suo culo, adesso anche Lucy, anche se in situazione diversa, sta facendo la sua “doppia” mi godo il suo culo che accoglie il mio cazzo fino a che iniziando da Irene in sequenza godiamo tutte e tre uno dietro l’altro, ci rilassiamo e quando io decido di uscire a fumare una sigaretta, baciando Irene gli sussurro che se ha voglia può continuare, mi guarda sorpresa ma mi risponde che non ce la fa più e vuole riposare, al mio rientro Lucy e sdraiata sul divano e quando raggiungo Irene chiedendo perché non era rimasta lei mi risponde che per quel giorno era stato abbastanza infrangere una delle nostre regole, ci addormentiamo abbracciati.Il mattino dopo vengo svegliato da una strana sensazione, ed infatti quando apro gli occhi vedo Irene che sta succhiando il mio cazzo, ottimo modo per svegliarmi, ma noto anche Lucy dietro di lei che sta prendendola a pecorina, la incita a scoparla più forte ed in poco tempo gode urlando, poi tutte e due a 2 bocche iniziano a occuparsi del mio cazzo, come il giorno prima le loro lingue non mi danno tregua, mi godo le sensazioni bellissime che mi danno, ma visto che siamo solo a inizio mattina e prevedendo che sarà altra giornata intensa evito di godere per preservare le forze e mi stacco da loro per andare a fare colazione. Irene mi segue e facciamo colazione sul patio, Lucy inizia a occuparsi della casa, cambia lenzuola, rifà i letti per poi come il giorno prima avviarsi al “centro” a ritirare il pranzo, quando passa davanti a Bungalow dei nostri vicini la osservano molto vogliosi ma lei risponde in modo molto freddo al loro saluto. Dopo il pranzo Irene mi invita a sdraiarci sul patio, ci crogioliamo al sole per un bel po’, poi quando lei si avvicina a me inizia a strusciarsi e a baciarmi facendomi capire chiaramente che ha voglia di far l’amore io gli chiedo di chiamare Lucy a questo punto lei con mia meraviglia mi risponde di no, dicendomi che aveva voglia solo di me, facciamo l’amore in modo molto dolce mentre siamo osservati dai nostri vicini ed a tratti da Lucy che continua con le faccende domestiche, Irene è molto tenera e dolce, continua a stringersi forte a me ed a dirmi che mi ama, e dopo aver goduto insieme iniziamo a chiacchierare di come Lucy potrebbe cambiare il nostro rapporto di coppia. Irene mi confessa di essere molto attratta da Lucy, e che a suo dire Lucy è molto attratta da me e si chiede se questo potrebbe influire sul nostro rapporto futuro e quando io gli faccio notare che tra una decina di giorni la nostra vacanza sarebbe finita lei guardandomi sorridendo mi dice che lei pensava che era mio desiderio proporre a Lucy di venire a vivere con noi, la guardo pensieroso e le chiedo se fosse certa che il desiderio fosse solo mio o anche suo, ammette che la cosa non le dispiacerebbe e concordiamo di proporlo a Lucy, ma con accordo che inizialmente sarebbe stato solo per qualche mese. Quando Irene, chiamata Lucy, gli fa la proposta, lei resta a bocca aperta la osserviamo e lentamente i suoi occhi si riempiono di lacrime, ed il suo viso è illuminato dalla felicità, Irene anche ha un attimo ci commozione e quando mi guarda io gli faccio un cenno affermativo, lei prende per mano Lucy e la porta in casa io resto in veranda. I vicini al solito sono a scopare nella vasca idromassaggio, Aline mi fa cenno di raggiungerli, con un sorriso declino l’invito sapendo a cosa mirano, passano pochi minuti e sento Irene che gode urlando il mio nome, al primo momento non ci faccio caso poi sento distintamente chiamarmi, li raggiungo in camera Lucy è sdraiata sul letto a pancia in giù si capisce chiaramente che sta piangendo, Irene è al centro della stanza, si avvicina a me e mi bacia poi mi prega di raggiungere Lucy e di essere carino e dolce con lei, e mentre io mi sdraio sul letto lei siede sulla poltrona in fondo al letto. Mi inginocchio cavalcioni su Lucy ed inizio ad accarezzare la sua schiena scendendo lentamente lungo il suo corpo fino ad arrivare alle sue chiappe, sono stupende ha un culo da favola, poi la faccio girare e mettere sul bordo del letto gli faccio alzare le gambe e la penetro in modo tale da sembrare che scopo una figa, inizio a succhiare i suo capezzoli e sulla mia pancia sento il suo cazzo pulsare sempre di più Irene ci osserva eccitata, le chiedo di avvicinarsi ma rifiuta dicendomi che vuole solo osservarci, la prego allora di masturbarsi dicendogli che mi avrebbe molto eccitato, lei appoggia una gamba sul bracciolo della poltrona e la sua figa è in bella mostra poi lentamente inizia a toccarsi, io la osservo continuando a scopare Lucy e con le mani palpare il suo seno quando inizio a schizzare il mio godimento nel culo di Lucy anche lei gode inondandomi la pancia e Irene ci segue a ruota per poi alzarsi e venire ad abbracciarci io inizio a baciarla prego Lucy di succhiarmi il cazzo perché sento il desiderio fortissimo di far l’amor con Irene, cosa che succede subito dopo. La vacanza continua
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5 years ago
irene_alberto,
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lupo di mare
Chi avrebbe mai potuto immaginare che quel vecchio pescatore, da astuto lupo di mare quale si dimostrò di essere, sarebbe riuscito la dove molti altri avevano dovuto arrendersi.Così, approfittando del fatto che eravamo rimasti noi due soli, a bordo dell’imbarcazione ormeggiata nella baia antistante la località in cui gli altri naviganti, compreso il mio compagno, si erano recati con il tender a riva per fare alcuni acquisti, egli non perse tempo nell’intraprendere una azione persuasiva volta a fare di me la sua ambita preda.Già in altre occasioni non aveva celato interesse nei mie confronti, sicuramente in ciò motivato anche dal fatto che sovente mi ero esposta ai raggi del sole in maniera che ben poco poteva lasciare all’immaginazione, e per nulla inibita dalla presenza di lui, non potendo certo immaginare che quella mia nudità potesse turbarlo più di tanto, già avvezzo, come ritenevo che fosse, a situazioni analoghe.Tuttavia, confessandomi esplicitamente che alla sola vista del mio corpo aveva difficoltà a trattenere le proprie pulsioni più lubriche, ed aggiungendo, senza alcun ritegno, di essere giunto a masturbarsi nella propria cabina immaginandosi di me, cogliendomi alla sprovvista si liberò dei pantaloni, incurante del tutto della propria senile nudità esposta con arrogante spudoratezza.Quell’azione così repentina sortì l’inusuale effetto di ipnotizzare le mie difese impedendomi di reagire con prontezza di fronte ad un simile atteggiamento.Quella mia titubanza venne interpretata come un segnale di assenso che gli permise allora di proseguire nell’azione intrapresa intimandomi di lasciar scivolare il pareo, che parzialmente ancora fungeva da esile riparo alla mia nuda epidermide, in modo che potesse accarezzare quel corpo che così tanto lo aveva fatto impazzire.Senza neppure comprendere meglio cosa mi sospinse ad assecondarne la presuntuosa richiesta, e non certo il timore di qualche gesto inconsulto se mai avessi deciso di contraddirlo, ma forse più per una sconsiderata volontà di trasgressiva follia, generata dalla calura estrema che aveva offuscato le mie normali facoltà intellettive, il baluardo a protezione della mia intimità volò via nello sferzante fruscio della brezza marina.Elargendo l’ambita esposizione ne avvertii la ruvidità delle mani callose che percorrendomi subito le forme epidermiche del corpo, e facendomi trasalire di inusuale quanto inaudita passione, mi resero ancora più duttile a quelle carezze che andavano facendosi sempre più efficacemente molto intime.Con altrettanta repentinità mi prese, trapassandomi senza alcun ulteriore ritegno con veemente energia, sfogando in me tutta la voglia accumulata e repressa durante quelle estenuanti giornate di navigazione, riempiendomi le viscere del suo orgasmo senile accompagnato dalla frenesia di una cosi facile quanto inimmaginabile conquista.Soltanto con il trascorre di ulteriori giornate passate nell’ozio più assoluto, ed in un momento in cui il mio compagno ed io ci ritrovammo a bordo assieme a colui che era stato il mio segreto amante, trovai il coraggio per confessare dell’accaduto, già ben consapevole delle morbose quanto perverse passioni che da sempre animavano le fantasie del mio stesso compagno.Incitata allora da lui stesso a ripetere quanto già era avvenuto, ed immortalata in quella ulteriore profanazione ad opera dell’anziano marinaio, mi abbandonai totalmente all’amplesso ormai coinvolta sempre di più in quel turbinoso confronto fattosi insospettabilmente molto appagante a dispetto di quanto avrebbero potuto mai sospettare tutti gli altri nostri ignari compagni di viaggio.
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6 years ago
gloria1951,
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Una sera sola in sauna
Premetto che il gioco della sauna mi eccita moltissimo e mi piace andarci anche sola, per poi raccontare a mio marito quello che è accaduto. Tramite un amico singolo ho individuato una sauna di un Hotel poco fuori Bolzano, dove dopo una certa ora si poteva trovare poca gente e qualche singolo valido. Così una sera mentre lui era al lavoro, ho pensato di andare a farmi in sauna.Arrivata al Hotel verso le ore 20:30 circa non c’era più tanta gente nella zona sauna.Già durante la prima sauna avevo adocchiato un bel ragazzo sui 25 anni con fisico atletico. Il ragazzo si fece sempre più intraprendente già dalla prima seduta di sauna.Così dopo che mi ero messa a riposare e ho visto il ragazzo entrare in sauna, ho pensato di seguirlo.Facendo finta di nulla mi sono sistemata di fronte a lui. Dopo un po’ ho iniziato ad accarezzare le mie cosce e ad allargare lentamente le gambe, mostrando per bene la passerina. L’eccitante era che tutto sembrava fatto per caso con indifferenza, come se lui non vi fosse. Niente sorrisi, niente parole. Lui iniziò a toccarsi in maniera molto discreta e con grande indifferenza, il cazzo che divenne durissimo.La situazione era diventata eccitante!Lui con indifferenza aveva mosso un suo piede e aveva sfiorato il mio polpaccio. Io non mi sono mossa, e questo aveva chiaramente dato l’ok a lui, che con il piede era risalito alla mia coscia. Ma ecco che un uomo un po’ bruttino entra in sauna e cosi aprendo la porta interruppe il gioco. Presi l’asciugamano e uscì a fare la doccia, strizzando l’occhiolino al ragazzo. Dopo la doccia mi rilassai un su un lettino e mi accorsi che il ragazzo di prima era entrato in una grande vasca idromassaggio che era nella sala di fronte al mio lettino, dove vi era immersa un’altra coppia di turisti anziani. Lui entrò in acqua nudo e si immerse sino al torace. Mi avviai in acqua prendendo posto vicino a lui. Sempre con grande indifferenza lui mise le braccia in acqua e il braccio destro era palesemente protratto verso di me che però mostravo estrema indifferenza anche perché da fuori non si poteva vedere nulla visto l’enorme massa di bolle che produceva l’idromassaggio. Poco dopo altri due ragazzi circa 30enni entrarono in acqua e si misero quasi di fronte a noi, mentre la coppia anziana uscì dalla vasca. Chiaramente le cose si erano un po’ rallentate. Lui aveva ritirato la mano da sotto l’acqua e così, visto il suo imbarazzo ripresi in mano il gioco e fu io ad allungare una mano sotto l’acqua e ad accarezzargli il cazzo che mi tornò durissimo. I due di fronte avevano capito il gioco ma vedendo che in quel momento non erano graditi uno dopo l’altro uscirono dalla vasca. Il secondo aveva un gran bel cazzo duro e mi passò vicino, sorridendomi, cosi senza nascondere la sua erezione e uscì. Così il giovane ritornò a toccarmi sotto l’acqua e io a masturbarlo lentamente.Ad un tratto dopo essermi guardata attorno, mi spostai e salì a cavalcioni su di lui guardandolo di fronte e iniziai a ondeggiare sul suo cazzo in acqua mentre lui mi toccava le tette e mi baciava. Il gioco andò avanti un altro po’ ma si interruppe per il passaggio della coppia di prima. Io uscì dall’acqua eccitatissima. Andai a fare la doccia e così anche il ragazzo mi raggiunse sotto la doccia ancora un po’ eccitato. Mentre facevo la doccia lui mi propose di andare nelle stanze relax e massaggio dove si poteva giocare un po’ visto che lui era bravo a fare i massaggi e aveva l’olio da massaggi. Andai in spogliatoio dove avevo il cellulare e via sms informai mio marito di cosa stava succedendo. Con l’occasioni ho potuto accertare che in sauna era rimasta ancora la coppia di anziani e i due ragazzi di prima. Scrissi a mio marito se potevo andare con lui in stanza relax a farmi massaggiare. Mio marito eccitatissimo mi rispose di sì e mi chiese di portarmi il cellulare per mandargli sms e qualche foto. Cosi andiamo nella zona relax, che nel frattempo si era svuotata. Lui si mise subito a massaggiarmi mentre io ero sdraiata a pancia in giù. Lasciavo qualche piccolo sospiro.Ad un certo punto lui mi sussurra qualcosa nell’orecchio e subito prendo il cellulare e per informare con un sms mio marito “Questo mi vuole scopare che faccio?” mentre il ragazzo continuava a massaggiarmi. Sento la vibrazione dell’arrivo del sms di mio marito “vaiiiiiiiii!”Pensai di rilassarmi prima in sauna a vapore, anche per capire se siamo rimasti soli. Notai che la coppia era già andata e rimasero soltanto il mio amichetto e gli altri 2 singoli. Entrai in sauna a vapore e mi misi sull’ultimo scalino, dove eccitata dalla situazione, potevo starmene oscenamente a gambe aperte a far prendere aria alla mia fica calda.Pochi secondi dopo intravedo l’ombra di lui che si avvicina verso di me e vedendomi sola in sauna e lui ancora vistosamente eccitato si avvicina toccandomi subito tra le gambe. Poi lui mi girò a pecorina e inizio a baciarmi e leccarmi i buchini. Mi stacco da quella posizione e inizio a spompinarlo, mentre lui è semi seduto e io inginocchiata e piegata a sbocchianarlo come una vera porca. Lui mi prende i capelli dalla nuca e mi scopa in bocca come se fosse la fica mentre io emetto rumori gutturali di sforzo e lui mi incita a succhiare sempre più a fondo.A quel punto entrano dentro anche i due ragazzi di prima. Senza scomporci per il loro arrivo e senza presentazioni riprendo a spompinare a turno facendoli tornare i cazzi duri.Visto che ormai siamo rimasti soli, gli proposi di andare nella stanza relax, dove saremmo stati più comodi. Ad un certo punto il mio amichetto di turno prese un condom lo aprì e lo mise sul cazzo durissimo mentre io lo feci sdraiare, poi girandogli le spalle mi sedetti su di lui e gli dissi di stare fermo che mi sarei messa il suo cazzo nel culo per la doppia. Qualche minuto dopo il suo cazzo era totalmente infilato nel mio culo e lo cavalcavo con grande passione, mentre lui mi sditalinava con furia.Guardando gli altri due il mio amichetto disse: ”dai cazzo, che aspettate a sfondarla!!!!” La cosa mi eccitò moltissimo. Senza tante storie uno dei due si infila un condom mi entrò in fica pompandomi lentamente.Mi trovai a sentire i due cazzi che mi pompavano con violenza come piace a me. La situazione era troppo eccitante. Il terzo ragazzo invece era a fianco in piedi che si toccava e guardava un cazzo veramente notevole che avevo voglia di gustare. Poco dopo quello che mi scopava in fica mi sborrò sul pancino, riempiendomi tutta. L’altro invece continuava a incularmi ancora, mi fece girare mettendomi a pecora con la faccia affondata nel cuscino, mentre mi dava colpi di cazzo nel culo da farmi saltare, mentre mi insultava dicendomi che mi avrebbe rotto tutto il culo. Ma anche lui preso dall’eccitazione durò poco e si tolse velocemente il condom. Mi fece girare e mi spruzzò tutto sul collo e sulle tette, ordinandomi di spalmarmela tutta. Rimasi esterrefatta della quantità di sperma che aveva spruzzato e me la spalmai su tutto il seno e mi leccai la mano per sentire il suo succo.Andammo tutti e tre a fare una doccia e mentre io mi dovevo fare lo shampoo e il balsamo e la cosa richiedeva un po’ i due ragazzi andarono verso gli spogliatoi. Mentre facevo la doccia il terzo ragazzo che assisteva a tutto nella zona relax toccandosi quel bel cazzo enorme, mi aveva avvicinata sotto la doccia, apre la porta del box e mi chiede se poteva finire quel giochetto, mostrandomi il cazzo durissimo. Eccitata per quel cazzo lunghissimo prendo una manata di gel da doccia e gli insapono il cazzo iniziando una lenta sega. Mi inginocchio subito ed inizio a sbocchinarlo. Lui inizia a godermi in bocca senza neanche un preavviso, tenendomi la testa spinta dalla nuca, contro il suo cazzo, impedendomi di farlo uscire dalla bocca. Un po’ sorpresa lascio che lui si scarichi tutto in bocca e aspetto che lui molli la presa, ingoiando quell’enorme quantità di seme caldo e densissimo, lasciando defluire un pó fuori dalla bocca .
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6 years ago
coppiaintimissima, 30/36
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Mai dire mai - seconda parte
Rimanemmo per qualche secondo immobili a riprendere fiato, poi a turno andammo in bagno a ricomporci; l'atmosfera era cambiata, mentre il bagno era occupato da Greta e Marco, Aurelia mi chiese con un sorriso malizioso "c'è ancora un po' di spumante?", glie ne versai una coppa.
Scendemmo al piano di sotto, il locale si andava animando, dalla sala proiezione si sentivano delle voci, anche nella sala a specchi c'erano delle persone, incuriosito mi fermai nel corridoio buio a guardare da una finestra, una donna abbastanza florida faceva l'amore con due uomini, uno era calvo, dall'altro lato due uomini seduti sulla panca si facevano fare un pompino da due donne, tutti erano nudi, "non ti è bastato? Vieni" disse Aurelia dandomi uno schiaffo sul sedere.
Tornammo al nostro divano, ordinammo ancora da bere, ora Aurelia rideva delle nostre battute, l'atmosfera era rilassata; al divano di fianco c'era una comitiva di 4 ragazze e 5 ragazzi che faceva un casino tremendo, risate, urla e, all'arrivo della cameriera con due bottiglie di spumante, un grosso applauso; stapparono le bottiglie e brindarono ad una di loro, una ragazza con i fianchi larghi offrì da bere anche a noi, "stiamo festeggiando Ramona, domani pomeriggio si sposa", "e il futuro marito dove è?" chiese Greta alzando il calice verso la ragazza, "siamo venute da sole, i ragazzi li abbiamo incontrati in pizzeria", beata generazione pensai. In pista alcune coppie ballavano, le mani sotto le gonne o sul culo si sprecavano, anche in altri divani si vedevano dei gran giri di mani, mi soffermai ancora sui ragazzi affianco, si vedeva che avevano bevuto molto, specialmente le ragazze che però fisicamente non erano granché eccetto la festeggiata Ramona che aveva i capelli a caschetto
castani, indossava un paio di pantaloni scoloriti sul davanti, color perla, bassi in vita uniti ad un top corto aderente che le lasciava la pancia piatta completamente scoperta, la parte migliore era però il viso, veramente dolce e sensuale con delle grandi labbra, avrà avuto al massimo 25/26 anni.
Ripresi la conversazione con la mia comitiva; dopo esserci sfogati nel salottino ora mancava quell'atmosfera di attesa e di enorme carica erotica vissuta prima, si curiosava su ciò che accadeva nel locale e si commentavano gli avvenimenti quasi con fare ironico o con distacco, anche Aurelia faceva apprezzamenti o battute. Ad un certo punto, i ragazzi, attirando l'attenzione di tutti i presenti, incominciarono ad urlare in coro: "agli specchi, agli specchi" e la ragazza dai fianchi larghi incominciò a tirare per un braccio Ramona per indurla a seguirla, la festeggiata invece opponeva resistenza e si stese sul divano ma due dei ragazzi la sollevarono letteralmente di peso e tutti in gruppo si avviarono verso l'ingresso della sala a specchi.
Quella "esibizione" animò tutto il locale, alcuni li seguirono, altri andarono verso le finestre del corridoio, "andiamo a vedere? Siamo rimasti quasi solo noi?" chiese Greta, "perché no!" rispose Aurelia, stupito ma anche curioso le seguii.
Arrivammo al corridoio ma le finestre erano tutte occupate, Greta si adattò tra quattro persone, dissi allora ad Aurelia di andare nel secondo corridoio per vedere se c'era meno gente, così era, una coppia ci fece spazio ad una finestra centrale e potemmo notare che la sala era quasi tutta piena, grovigli di corpi nudi dappertutto, almeno trenta persone, vidi che all'imbracatura al centro della stanza era sospesa una donna con una tuta nera con aperture "nei punti strategici". La struttura la poneva a pancia in giù con le gambe divaricate offrendo ai tre uomini in piedi, che la scopavano a turno dietro ed avanti, ogni possibilità di penetrazione.
Cercai incuriosito i ragazzi, però di loro non c'era traccia, quando, come se stessero tuffandosi in piscina, irruppero attraverso una tenda, sorridenti e nudi, Ramona era portata in braccio dai ragazzi di prima, la deposero per terra in ginocchio ed uno di loro subito le mise il cazzo in bocca, non lo rifiutò, continuai a guardare nella stanza quando mi
accorsi che Aurelia aveva avuto un sussulto, mi girai e vidi che l'uomo della coppia a noi di fianco le aveva sollevato la gonna e le stava palpeggiando il culo praticamente nudo viste le dimensioni del suo perizoma, Aurelia continuava tranquillamente a guardare attraverso la finestra e, notando che aveva arcuato la schiena e proteso indietro il bacino per farsi meglio toccare, decisi di non fare niente. Era incredibile ciò che stava accadendo in quella sala, alcuni uomini giravano da una donna all'altra, se le scopavano per qualche secondo per poi migrare nella bocca di un'altra e poi rincominciare. Tornai a guardare per un attimo Aurelia, il vicino le aveva scostato il perizoma ed introdotto uno o due dita nella fica, notai che lei aveva incominciato ad ansimare.
Tornai a guardare la sala e vidi la ragazza dai fianchi larghi seduta su uno dei ragazzi con un'altro che da dietro la prendeva nel culo mentre lei spompinava un terzo uomo. Dopo un po' Aurelia mi disse decisa "dai andiamo", "dove?" chiesi, "ma dentro no!"; con me stupito e di nuovo eccitato ripercorremmo il corridoio ed arrivammo alla porta a due battenti, la superammo
ed entrammo in un'anticamera con le solite panche in muratura ai lati, la stanza era ingombra di vestiti e scarpe, riconobbi in un angolo il vestito verde di Greta, sopra la tenda blu che ci separava dalla sala a specchi vera e propria campeggiava una grande scritta in più lingue: "vietato entrare con le scarpe", fu la prima cosa che mi tolsi, quando mi stavo sbottonando la camicia mi girai verso Aurelia, era già quasi completamente nuda, stava togliendosi il perizoma che lanciò in aria rimanendo solo con le autoreggenti, era arrapantissima, il suo corpo era semplicemente meraviglioso per non parlare del culo. Si volse verso di me "ma stai ancora così? Beh! Io incomincio ad entrare e.. a proposito... al di là di questa tenda io non ti conosco" disse facendomi l'occhiolino e, tirando fuori la lingua, entrò. Mi finii di spogliare il più velocemente possibile, e varcai anch'io la soglia; al primo passo per poco non cadevo, il pavimento era cedevole e costituito da un enorme materasso m
orbido in velluto alto qualche centimetro, probabilmente riempito con acqua o aria. Mi guardai attorno, alla mia sinistra c'era un contenitore con la scritta "usati" con sopra una scatola di condoms nuovi, ne presi uno meccanicamente, rivolsi quindi lo sguardo alla sala, individuai tra gli altri Greta che alla pecorina si stava facendo due uomini, mi avvicinai quindi alla panca laterale e vidi una donna
bendata con un foulard che, seduta, veniva scopata a turno da due uomini; salii sulla panca e le strusciai il cazzo vicino alla sua bocca, immediatamente prese a leccarmelo e ad inumidirmelo con la saliva, era veramente brava, se non stavo attento mi avrebbe fatto venire subito, decisi quindi di staccarmi e calmarmi un po'.
Riguardai la sala ed individuai mia moglie, stava cavalcando un uomo mentre uno dei ragazzi di
prima, con le mani dietro la sua nuca le reggeva la testa e le stantuffava il cazzo in bocca con foga come se la stesse scopando; girai ancora lo sguardo e vidi Ramona, in ginocchio, anche lei leccava il cazzo di un uomo in piedi, decisi di avvicinarmi, l'uomo capì la mie intenzioni e si inginocchiò, a quel punto Ramona dovette piegarsi in avanti, ne approfittai, mi inginocchiai anch'io, la presi delicatamente per i fianchi e la sollevai per adattarla alla mia
posizione, notai che aveva un giro vita sottilissimo, decisi di non usare il condom, incominciai a penetrarla delicatamente ma mi accorsi subito che era bagnata, non mi feci quindi scrupolo e, una volta dentro, deciso, iniziai a scoparla. Lei mi assecondava nel movimento ed adattava il movimento della sua bocca intorno al cazzo dell'uomo a quello mio dentro di lei, dopo un po' l'uomo iniziò a mugugnare, Ramona si staccò da lui e lo fece venire con le mani, lui pago si allontanò, la ragazza allora si voltò verso di me e mi guardò, era la prima volta che vedeva in viso chi l'aveva penetrata, mi fece una carezza su una guancia e, delicatamente, con la mano sulla mia spalla mi fece capire che dovevo coricarmi, mi stesi immediatamente apprezzando la morbidezza del pavimento. Ramona mi prese il cazzo con una mano ed incominciò a passarmi la lingua sulla cappella, poi se lo mise tutto in bocca sempre continuando a lavorare di lingua, era veramente brava ed ero tentato a farla continuare ma
volevo di più da lei. La staccai da me e la presi per i fianchi spingendola a salirmi sopra, lei allora prese il condom che avevo appoggiato per terra, mi leccò per bene l a punta del cazzo e me lo mise, dopodiché mi salì sopra, afferrò il cazzo e se lo mise nella fica. Incominciò quindi a muovere il bacino alternativamente avanti, indietro, sopra e sotto, mentre io le toccavo il seno che non era grosso ma sodo, la sua pelle era vellutata e calda, presi quindi ad accarezzarla ovunque potessi, prediligendo però le sue natiche e l'interno delle cosce, lei mostrò di gradire, poi... si sollevò leggermente e, mentre con la mano sinistra si allargava una natica, con la destra mi guidò il cazzo verso il suo buco del culo, provò due, tre volte ma non riuscii a dilatare l'orifizio per penetrala, desistette e si rimise il cazzo dentro la fica riprendendo i suoi lenti movimenti ritmici.
A quel punto non volevo assolutamente, visto l'invito,
rinunciare ad inculare una ragazza che aveva almeno quindici anni meno di me, mi inumidii quindi un dito con la saliva e incominciai a lubrificare il suo orifizio, ripetei l'operazione e la terza volta la penetrai con l'indice. Decisi allora di riprovare, la presi per la vita, che pelle meravigliosa..., la sollevai leggermente, presi il cazzo e lo puntai verso il buco del culo, lei mi aiutò, prima con una mano indirizzandomi meglio e poi, in posizione, dilatandosi con le mani le natiche; il cazzo scivolò dentro, prima per poco ma poi, piano piano, entrò tutto. Lei era quasi completamente piegata su di me, sollevai la testa ed incominciai a leccarle i capezzoli mentre incominciava di nuovo a muoversi su di me, ogni tanto tornava a dilatarsi le natiche con le mani, poi sollevò un po' il busto e prese a toccarsi il clitoride con la mano destra mentre io le toccavo il seno sinistro; purtroppo non durò molto, "ci sono" bisbigliò e dopo un attimo sentii il suo intestino pulsare con forza i
ntorno al mio cazzo e lei incominciò ad ansimare sempre più forte, a quel punto venni anch'io.
Si piegò interamente su di me e appoggiò il viso sulla mia spalla, rimanemmo così per qualche secondo a riprendere fiato, poi si sollevò, mi accarezzò il viso e disse "mi è piaciuto tantissimo ma ora devo andare, sai domani ho un impegno importante e non voglio fare molto tardi altrimenti sarò uno straccio" e si allontanò, la seguii con lo sguardo calamitato dal suo sedere. Rimasi steso ancora qualche secondo poi decisi di andare anch'io, un'ultima occhiata alla sala che nel frattempo aveva perso diversi "animatori" e vidi che la persona legata all'imbracatura era Aurelia che, a cosce spalancate, veniva scopata con foga dall'uomo che nel corridoio le aveva tastato il culo.
Tornato al nostro tavolo vi trovai Marco e Greta che aveva la faccia distrutta, parlammo e dopo una mezz'oretta comparve mia moglie, "scusate, ho perso tempo a ritrovare il perizoma" disse accomodandosi, "dovrei darmi una sistemata, sono un po' appiccicaticcia" continuò, "forse ci conviene andare in albergo" disse " ma voi due", rivolgendosi a Marco e Greta, "ci dovete venire a trovare quanto prima, promesso?". Ci salutammo scambiandoci gli indirizzi e ripromettendoci di rimanere in contatto.
In auto Aurelia disse "non ho ritrovato il mio perizoma, peccato era bello. Quando verrai al convegno verrò con te così potrò salutare Greta e Marco", "va bene" replicai, preoccupandomi di come risolvere questo nuovo problema e non farle capire che il convegno era stata solo una scusa. Ma questa è un'altra storia.....
Bobo
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20 years ago
admin, 75
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Mai dire mai - prima parte
Siamo sposati da tredici anni e mia moglie è ancora una donna bella, sensuale e con un fondo schiena da brivido, direi anzi che con la maturità sia ancora più coinvolgente di quando era una ragazza. Spinto da fantasticherie da parte di entrambi che avvenivano durante i nostri rapporti, anni orsono, le proposi di "allargare i nostri orizzonti" e provare in concreto ad accogliere nel nostro letto un'altra coppia; stranamente non si disse contraria ad incontrare amici pur rappresentandomene le incognite.
Purtroppo all'epoca ci si doveva affidare solo ad annunci pubblicati da settimanali del settore con tempi lunghi e qualche rischio, avemmo comunque tre incontri con coppie che però si rivelarono deludenti e non se ne fece mai nulla oltre il solito caffè o la pizza con la conseguenza che Aurelia, così si chiama mia moglie, mi disse "adesso sarai pago, ti ho assecondato ma ti sarai reso conto che è una follia, per favore non chiedermelo più". Non l'ho più chiesto ma ho continuato a pensarlo ed ora, con l'avvento di internet, ho ripreso a prendere contatto con altre persone in rete finché, trovata una coppia che mi sembrava affine e disponibile, decisi che forse potevo tornare ad affrontare l'argomento. Quella sera, mentre facevamo l'amore, io sotto, lei sopra, le chiesi se le sarebbe piaciuto avere a disposizione in quel momento un altro cazzo da ciucciare, non vi dico cosa successe, si mise subito un mio dito in bocca ed incominciò a leccarlo ansimando, i suoi movimenti di bacino diventarono frenetici ed i suoi umori divennero tanto copiosi da bagnarmi tutta la pancia. Decisi che forse era il momento giusto.
La mattina dopo presi contatto con Marco e Greta, la coppia selezionata, ed inviai loro una e-mail con una nostra normale foto ricevendone in cambio una loro un po' meno casta ed il loro numero di cellulare. A casa, dopo cena, messi a letto i bambini, affrontai l'argomento, "ieri sera sei stata fantastica, mi piacerebbe che ti ripetessi in una serata con reggicalze e.. tanta allegria", "sabato portami a cena fuori e vediamo cosa possiamo fare" disse, " veramente pensavo a qualcosa di diverso" replicai, "tipo?","un incontro a quattro", "non se ne parla nemmeno, l'argomento lo abbiamo chiuso tanto tempo fa" rispose irritata, "dai fammi contento, ieri sera non mi sembrava ti dispiacesse l'idea", "non essere noioso, non mi va e non tornare più sull'argomento, rivolgiti a qualcun'altra" e chiuse la conversazione alzandosi ed andandosene lasciandomi così deluso e un po' amareggiato. Il giorno dopo mi scusai telefonicamente con Marco spiegandogli la cosa, mi disse di non prendermela, che spesso succedeva e che era estremamente difficile per alcune donne decidere di fare il primo passo così "a freddo", che magari poi al momento giusto, opportunamente coinvolte, sarebbero state disponibili ed in quale maniera! Non era la prima volta che gli capitava. Mi consigliò di porla davanti al fatto compiuto, non un incontro organizzato tra noi quattro che non avrebbe fatto altro che irritarla maggiormente, dovevo trovare un'altra soluzione, forse, disse, "se la porti in un club privèe a sua insaputa", "figurati", non lo feci continuare, "non è mica scema, se ne accorgerebbe subito", "no", replicò, "se ci vai presto, quando c'è poca gente, sembra un normale locale e noi potremmo essere lì ad aspettarti e far sembrare il tutto casuale e poi ho in mente un locale dalle mie parti che fa al caso tuo". "Ti farò sapere", risposi.
Come fare per portare Aurelia in club spacciandolo per una discoteca ed a duecento chilometri da casa nostra? Mi venne in aiuto un invito che avevo sulla scrivania. La sera a casa le dissi che dovevo organizzare la partecipazione ad una giornata di studio nella città di Marco ed avevo necessità di prendere accordi con un albergatore per l'utilizzo di una sala, perché non andarci insieme sabato pomeriggio, pernottare e poi tornare a casa domenica? Accettò!
Informai Marco, mi fornì il recapito di un albergo, del club e ci demmo appuntamento per sabato sera tra le 22 e trenta e le 23.
Arrivammo in albergo verso le 17, saliti in stanza, feci finta di dover andare a parlare con la direzione per la sala ma invece feci un giro in macchina per vedere dove era il club, individuai anche un ristorantino a metà strada dall'albergo, alle 19 tornai in camera, Aurelia era quasi pronta, mi feci una doccia e mi preparai. Lei era magnifica, aveva un vestito nero con la gonna vaporosa che finiva a mezza coscia ed una giacca che le copriva le spalle che il vestito senza spalline lasciava nude. La cena fu piacevole e cercai di farla bere un po' il magnifico vino bianco che avevo ordinato. Poco dopo le 22 salimmo in macchina, "andiamo in qualche locale a bere qualcosa" dissi, "perché? Torniamo in albergo" rispose e contemporaneamente mi prese una mano e se la mise sotto la gonna e sentii in alto sulle cosce la sua pelle liscia e calda, aveva indossato le autoreggenti! "bellissimo... ma approfittiamo del fatto che siamo soli e in un'altra città, facciamo un giretto, tanto è ancora presto" replicai, "non ti lamentare se poi magari sarò troppo stanca" rispose.
Arrivammo al cancello del locale, " proviamo qui, me lo hanno consigliato in albergo" dissi ed entrai nel parcheggio.
Scesi dalla macchina ed andai verso la porta, al citofono dissi di essere stato invitato da Marco e mi fu risposto che erano stati avvertiti, andai poi a prendere Aurelia e la invitai ad entrare, all'ingresso lei si stupì delle formalità, "sai è un locale per soli soci e noi non lo siamo" risposi e, prendendola sottobraccio, la condussi nella sala discoteca, ero finalmente riuscito a portarla dentro un privèe, la mia eccitazione saliva alle stelle! L'interno era poco illuminato e la pista vuota, vidi solo tre coppie sedute ai salottini, non riuscivo a vedere se Greta e Marco erano già lì, d'altronde li avevo visti solo in foto. Ci sedemmo e poco dopo arrivò una cameriera vestita in modo succinto ma elegante ed ordinammo da bere, "leggerina la tipa" disse Aurelia alludendo all'abbigliamento della ragazza; parlammo del più e del meno quando una voce maschile mi chiamò, era Marco, "ciao! Che caso incontrarti qui. Greta vieni che ti presento un amico".
Greta era semplicemente sexi nel suo vestitino verde cortissimo, talmente aderente da lasciare chiaramente intuire i sui capezzoli turgidi, era più bassa di Aurelia ma egualmente carina. Ci presentammo e, mentre Greta parlava con Aurelia, Marco mi disse "ci sei riuscito grande marpione, tua moglie è una favola, vedremo di coinvolgerla, Greta è nostra complice" che nel frattempo, accavallando le gambe, mostrò con chiarezza che anche lei indossava le autoreggenti. Parlammo un po', bevemmo un altro drink e Greta, ad un certo punto, chiese diretta, "è da molto che frequentate i club privèe?", io allibii, Aurelia sbiancò! "non mi dite che non sapete dove siete?" continuò Greta, con un viso duro Aurelia rispose "NO! E non ne avevo neanche l'idea" "e tu?" "Non l'avrei mai sospettato, mi è stato consigliato in albergo", mentii spudoratamente, "si è fatto tardi, andiamo" disse alzandosi irritata Aurelia, "aspetta, non è la fine del mondo, in questa zona è come se stessi in un normale locale, nessuno ti costringerà a fare ciò che non vuoi, al limite, ma molto più tardi, potrai assistere a qualche scena spinta ma sempre contenuta" disse Greta trattenendola per un braccio "e poi", continuò, "non siete almeno un po' curiosi? Dai.. oramai ci siete, è solo una nuova esperienza e poi siamo adulti, perché rovinare una serata, non dirmi che non hai mai visto un film porno e che non ti sei eccitata all'idea!". Aurelia si risedette lanciandomi una occhiataccia, "non dovete preoccuparvi" continuò Marco con tono pacato, "nessuno vi disturberà! Siamo conosciuti e vi prendiamo sotto tutela e se volete vi facciamo anche da Cicerone"; in quel momento l'atmosfera non era assolutamente intrigante, anzi direi piuttosto tesa.
C'erano pochissime persone nel locale e nessuno in pista, "portiamoli a fare un giro adesso che non c'è nessuno" suggerì Greta per superare il momento, "se Aurelia è d'accordo" risposi, "a me non interessa" con tono duro e Greta, tirandola dolcemente per la mano, "dai.. non fare l'orsa, consideralo come quando lui vuol fare l'amore e a te non va, una sorta di dovere coniugale", si convinse a seguirci ma mi lanciò uno sguardo fulminante.
Ci incamminammo al lato opposto della sala, dove vi era una porta a doppio battente che normalmente si trova nelle cucine dei ristoranti "l'ingresso della sala a specchi" disse Marco, "ma venite di qua" continuò, al lato della stanza iniziava un lungo corridoio quasi completamente al buio se si eccettuano delle piccole luci in basso, tipo quelle del cinema, ogni tanto c'erano come delle finestre, "guardate questa è la sala clou del locale, all'interno, per due lati le pareti sono a specchio ma alcuni di essi permettono di vedere dall'esterno", era quella la funzione delle finestre, curiosai e vidi una sala con un pavimento che sembrava irregolare, dal colore blu, i due lati non forniti di specchi avevano una panca continua in muratura ricoperta da un cuscino dello stesso colore del pavimento, al centro, sospesa al soffitto, una strana imbracatura con tante cinghie, evitai di chiedere a cosa servisse, in alto uno schermo proiettava un film porno, la stanza era deserta.
Continuammo per il corridoio e poi girammo a destra per un altro corridoio identico sempre con delle finestre che terminava su delle scale, a sinistra si apriva un varco protetto da una spessa tenda, "la sala proiezione" disse Greta, scostai la tenda e vidi un ambiente con un grande divano a forma di semicerchio davanti ad un grande schermo che proiettava lo stesso film della "sala a specchi" ai lati, delle nicchie con divani, anche questo ambiente era deserto.
Proseguimmo su per le scale che finivano su un corridoio con tre porte a destra e tre a sinistra come in un albergo, Marco arrivò alla seconda porta, tirò fuori dalle tasche una scheda magnetica, la fece scorrere sulla serratura ed aprì la porta, "i salottini" disse, entrammo, al centro della stanza c'era un grande letto senza sponde, ci si poteva girare intorno, alla parete destra un divano e due poltrone, al lato sinistro la porta aperta del bagno ed un piccolo angolo bar. Greta chiuse la porta, Marco inserì la scheda magnetica nel frigorifero e tirò fuori una bottiglia di spumante, dal mobile prese quattro bicchieri e ci servì invitandoci a sederci al salottino, Aurelia prese posto in poltrona, Greta la imitò sull'altra, Marco ed io ci accomodammo sul divano.
Era imbarazzante. eravamo in quella camera, l'atmosfera era pesante per via di Aurelia che era rigida e assente, "avete visto quasi tutto" ruppe il ghiaccio Marco, "c'è ancora da vedere?" chiesi "si, il tutto...,come dire.., in funzione! Ma rilassatevi è ancora presto" disse Greta e versò altro spumante.
Parlammo dei rapporti all'interno di una coppia, raccontammo le nostre precedenti esperienze negative, poi Greta decise che era il momento di agire, si alzò senza dire niente, con grande naturalezza si inginocchiò davanti a me, mi tolse la giacca, mi slacciò la cintura ed iniziò a massaggiarmi il petto, poi mi sbottonò i pantaloni, me li scese insieme con gli slip, mi prese il cazzo ed incominciò a leccarmelo. Non sapevo più cosa fare, Aurelia, con le mani sui fianchi, era letteralmente impietrita sulla sua poltrona con lo sguardo assente, Marco guardava impenetrabile, cercai di non pensare ed aspettai le reazioni, il mio membro diventò immediatamente duro alle sapienti leccate di Greta, mi azzardai ad allungare le mani per toccarle il seno, era sodo, in un attimo lei tirò giù la lampo laterale del suo vestito liberandolo, come avevo sospettato non aveva il reggiseno, chiusi gli occhi e mi lasciai andare, Greta era stupenda, mi leccava tutto il cazzo dalla punta alle palle comprese, ogni tanto mi stimolava con la mano ed io continuavo a toccarle le tette, ad un certo punto iniziò a mugugnare mentre mi leccava, riaprì gli occhi e vidi che Marco le aveva tirato su la gonna e stava scopandosela da dietro, realizzai che non portava neanche le mutande, girai lo sguardo verso Aurelia e.. con somma sorpresa, vidi che si era tirata su la gonna ed, a gambe larghe, aveva infilato una mano dentro il perizoma. Si stava masturbando !!!!! Mi staccai da Greta, andai da Aurelia, le misi il cazzo in bocca e lei prese a leccarmelo continuando a toccarsi, Marco se ne accorse, si avvicinò anche lui, si inginocchiò davanti a lei e, scostando il perizoma, incominciò a leccarle la fica; Greta, rimasta sola, si avvicinò e prese a toccarle il seno, allora aprii la lampo del vestito di Aurelia e le slacciai il reggiseno senza spalline, la sua terza abbondante esplose gonfia per l'eccitazione, Greta incominciò a leccarle i capezzoli mentre lei continua a ciucciarmelo. Ad un certo punto Marco prese per mano Aurelia e la condusse verso il letto, lei aveva gli occhi chiusi e nel fare quei pochi passi il vestito scivolò sul pavimento lasciandola in perizoma ed autoreggenti. Marco la mise alla pecorina ed incominciò a scoparsela con tutto il perizoma, Aurelia sembrava assente, io mi distesi sul letto al loro fianco e Greta mi salì sopra e si mise il mio cazzo dentro, mentre la scopavo la accarezzavo e le leccavo i capezzoli, dopo un po' anche Aurelia e Marco avevano assunto la stessa posizione, girai lo sguardo e vidi mia moglie, sempre con gli occhi chiusi, che si dimenava sul cazzo di Marco mentre lui le toccava le tette, allungai la mano per sentire il caldo dell'inizio delle sue cosce non coperte dalle autoreggenti, al contatto, si girò verso di me e, sempre con gli occhi chiusi, roteò più volte la lingua sulle labbra e poi disse "non era questo che volevi?" dopodiché continuò, rivolta a Marco, sempre roteando la lingua sulla labbra, "dai scopami, sfondami, fammi godere", a quella affermazione sentii che non potevo più trattenermi, afferrai forte Greta per le natiche e le venni dentro, per fortuna mi accompagnò gridando in quella esplosione di sensi.
Dopo qualche attimo sentii mia moglie urlare "siiii, dai... di piùùù, vengoooo" e Marco "sii, dai. che grande fica che sei".
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20 years ago
admin, 75
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Privè
Non te lo aspettavi. Ne avevate parlato piu’ volte ma sempre tutto si era concluso in un nulla di fatto, in un misto di progetti assolutamente intriganti e di obiezioni altrettanto logiche del tipo “Non so se ne saro’ capace” oppure “Pensa se c’e’ qualcuno che ci conosce” . Però dopo, al termine della conversazione , ti rimaneva sempre un po’ di voglia di esplorare varianti ancora sconosciute..
E quando lui ti ha stasera ti ha chiesto di vestirti sexy per uscire hai avuto un tuffo al cuore e un senso di rimescolamento. Ti sei accorta di esser eccitata mente ti infilavi le calze e sentivi che più su la tua fica era già calda, umida. Non hai avuto bisogno di depilarla, c’e’ appena una sottile striscia di pelo biondo come i tuoi capelli; termina giusto dove iniziano le tue labbra, quelle si’ accuratamente depilate. A tuo marito piace che siano così, gli piace leccarti a lungo, fino a farti venire nella sua bocca. E a te piace farti leccare, ti eccita aprire le cosce davanti a lui.
Hai indossato un reggiseno di pizzo nero ed uno di quei fantastici perizomi che coprono a malapena il tuo sesso, un sottile cordoncino nero traccia la meta’ del tuo culo, lo puoi vedere specchiandoti. Le calze autoreggenti, a maglie larghe, nere, sono ben tese sulle tue lunghe cosce; una gonna nera non troppo corta, sopra il ginocchio e con un ampio spacco laterale. Se non stai attenta quando ti siedi si vede subito il bordo di pizzo dell’autoreggente.
Camicetta bianca trasparente, il contrasto con il reggiseno nero e’ indubbiamente eccitante. Stivali o scarpe…stivali, alti fin sopra il ginocchio, neri, lucidi tacco altissimo; cappotto bianco.
Quando esci dalla camera e lui ti vede non puo’ trattenere un sommesso fischio di ammirazione. Sei assolutamente sexy, gli occhi ti brillano di una luce strana. In realtà lui non ti ha ancora detto dove ti vuole portare e quando tu, in auto, glielo chiedi lui si limita a risponderti “non preoccuparti, sarà una bella sorpresa”
E’ buio, lui guida velocemente verso la vicina città, raggiunge le vie di periferia e poi si dirige in una zona più centrale ma ancora deserta. Durante il tragitto parlate poco. Tu stai ripensando a tutte le fantasie che avevate architettato insieme, dal club privè all’incontro con uno sconosciuto scelto da lui all’esibizione in un parcheggio. Sei agitata, è comprensibile, per la prima volta dopo anni lui ha deciso di farti fare qualche cosa di proibito, di forte, di erotico…Già ma che cosa?
Lui rallenta, la strada e’ deserta e sul lato appena illuminata dall’insegna di un locale: un club privè. Sei un po’stupita, forse non pensavi che lui osasse tanto. Eppure l’idea ti stuzzica, entrare in un mondo nuovo, vedere altre coppie e soprattutto farti vedere, toccare altri corpi e farti toccare da altri….tuttavia c’è un lieve disagio in te nell’affrontare un mondo ancora inesplorato.
E’ il momento, lui ha parcheggiato l’auto, ti apre lo sportello e, sottobraccio, vi dirigete verso l’ingresso. Nell’atrio vi accoglie una bella donna, una mora alta dal fisico slanciato,vestita con un elegante abito da sera con un’ampia scollatura che fa risaltare due seni sodi. Ti togli il cappotto e senti su di te lo sguardo carico di approvazione di lei.
La sensazione di disagio che provavi fino ad un attimo fa sta scomparendo per lasciare il posto ad una eccitazione che ti fa battere piu’ forte il cuore, che ti scalda l’addome. E’ lei che vi accompagna fino alla porta della sala, separata dall’ingresso da una spessa tenda di velluto. Sulla porta, quasi avesse obbedito ad una chiamata silenziosa, si materializza un valletto. E’ un bel ragazzo, un negro dal fisico scultoreo, praticamente nudo. Il suo corpo e’ coperto, per cosi’ dire, da un piccolo perizoma di pelle, poco più di un sacchetto che contiene il grappolo del suo sesso indubbiamente di notevoli dimensioni.. Sei sorpresa nel vederlo e per un attimo ti fermi sulla porta mentre lui tiene aperta la tenda. Ma e’ la voce di tuo marito ad incitarti “Avanti, varchiamo insieme la soglia del piacere proibito” ti dice “non vorrai tirati indietro sul più bello?”
Entri seguendo il valletto. I tuoi occhi fissano adesso il suo culo tornito: non pensavi che il culo di un uomo potesse essere cosi attraente..E’ sodo, muscoloso, la pelle tirata e lucida.
Il locale oltre la tenda e’ immerso nella semioscurità rischiara solo dalla luce di alcune lampade molto fioche. La sala e’ abbastanza grande, arredata con divani molto bassi e piccoli tavolini; in un angolo una pista da ballo dove un paio di coppie stanno ballando avvinghiate al suono di una musica diffusa. Sui divani ci sono altre coppie, in un angolo, un uomo con due donne sorseggiano vino mentre chiacchierano. Ti aspettavi qualche cosa di piu’ forte, pensavi di vedere subito corpi accoppiati nel piacere. Però sei colpita dal vedere che le due donne sono sedute in modo da mostrare completamente le cosce, anzi le tengono divaricate qual tanto che basta per fare capire la loro disponibilià. Vi sedete anche tu e tuo marito, hai bisogno di ambientarti, un drink ti aiuterà. Ricompare il valletto; il suo corpo, ti rendi conto, e’ tutto muscoloso, lucido come se fosse spalmato d’olio, profumato. Mentre cammina verso di voi con il vassoio in mano non puoi fare a meno di fissare il sacchetto di pelle che contiene il suo cazzo, che ondeggia lievemente. E mentre e’ vicino e vi sta porgendo i bicchieri, accavalli con studiata lentezza le cosce, voi fargli vedere le tue bellissime gambe, vuoi che capisca la tua provocazione. La gonna risale, più su ancora , le tue cosce sono del tutto scoperte, l’orlo delle tue calze e’ bene in evidenza, così come la parte di coscia nuda. Il ragazzo ti guarda, lascia scorrere i suoi occhi lungo il tuo corpo ma sembra quasi disinteressato. Però i suoi occhi hanno incontrato i tuoi e tu vi hai letto dentro un desiderio torbido. Anche tuo marito ha visto e ti ha sorriso complice. Sorseggiate tranquillamente il vostro drink, l’alcool che scende dentro il tuo stomaco ti provoca un aumento di quella sensazione di calore che già sentivi da prima. Ti rilassi sul divano, osservi le altre coppie ma soprattutto sei attratta dal gioco tra l’uomo e le due donne. L’uomo sta baciando una delle due, una bionda formosa, dalle lunghe gambe, mentre l’altra, anche lei bionda ma con i capelli più corti, sta frugando dentro i pantaloni dell’uomo che le mani e ne ha estratto un cazzo indurito che adesso massaggia con mano sapiente. Non pensavi che vedere una sconosciuta che manipola il sesso di un uomo fosse cosi’ eccitante e questa sensazione, unita all’effetto dell’alcool, ti rende un po’ euforica. Hai voglia di vedere di più di esplorare di persona, di provare nuove esperienze. Hai voglia di soddisfare la tua curiosità; ti avvicini a tuo marito e con la mano gli abbassi la cerniera dei pantaloni, estrai il suo cazzo e cominci ad accarezzarlo, ad indurirlo con movimenti studiati della mano. Ti piace farlo per la prima volta in pubblico, hai notato che le due bionde si sono accorte dei tuoi movimenti e, assieme all’uomo con cui stavano giocando si avvicinano. La scena e’ curiosa ed erotica ad un tempo. Tu stai masturbando il cazzo di tuo marito, con due mani, una che accarezza l’asta oramai ingrosssata e l’altra che sostiene, che stringe un pò i suoi coglioni. La bionda con i capelli più lunghi si e’ chinata verso di voi e, senza chiederti nulla, ha scostato le tue mani, tu l’hai lasciata fare, ha afferrato con le sue il cazzo di tuo marito, piacevolmente sorpreso, e infine se lo e’ infilata dentro la bocca. Pensavi di essere un po’ gelosa quando ti immaginavi una scena come questa; invece sei solamente eccitata, ti stupisci della tua eccitazione cosi’ intensa da farti bagnare come se avessi un orgasmo. La bionda e’ brava, sta spompinando tuo marito che ha gli occhi socchiusi, il capo appoggiato sul divano, le mani appoggiate sulla nuca della donna e la sta guidando nel movimento. Non resisti piu’, con un movimento rapido ti sfili il perizoma, oramai intriso del tuo umore, allarghi le cosce di fronte all’altra donna ed all’uomo vicino a lei ed incominci a toccarti, a stimolarti con le dita, consapevole che e’ solo un assaggio di quanto potrai ottenere stasera. L’uomo si avvicina a te, ha ancora il cazzo fuori dei pantaloni e l’altra ragazza lo sta masturbando lentamente. Vorresti toccarlo, leccarlo, vorresti toccare e leccare anche lei ma all’improvviso si materializza il valletto e vi invita a seguirlo. La bionda stacca le labbra dal cazzo di tuo marito, duro, lucido, bagnato della sua saliva. Ti alzi dal divano e decidi di sfilarti la gonna. Adesso sei la ragazza piu’ nuda della sala. Senti gli sguardi di tutti i presenti, nel frattempo, sono aumentati di numero, che fissano il tuo corpo e decidi di accontentare il loro muto desiderio di vederti nuda. Ti dirigi in mezzo alla sala e fissando negli occhi gli uomini presenti, ti sfili la camicetta ed il reggiseno.
Il tuo corpo e’ splendidamente nudo, coperto solo delle autoreggenti a rete e dagli stivali. Sei terribilmente sexy, erotica e lo sai. Ti incammini seguendo il piccolo gruppo formato da tuo marito, l’altro uomo, le due bionde ed il valletto. Percorrete tutta la sala e attraverso una piccola porta sul fondo, entrate in una stanza un po’ più piccola; al centro un grande letto rotondo, alla pareti una tappezzeria dalle sfumature vermiglie, luci soffuse che consentono comunque di vedere. Solo adesso ti rendi conto che i valletti sono due, un nero ed un bianco, alto, biondo, muscoloso. Uno dei due ti si avvicina, poi osserva tuo marito, che la ragazza bionda ha ripreso a masturbare, e, acquisitone il tacito consenso, ti applica al collo un collarino dorato e lo lega, con una catena, ad un gancio della parete. Nel far ciò sei obbligata a salire sul letto e, poichè il tacco altissimo degli stivali ti impedisce l’equilibrio, ti disponi a quattro zampe. La bionda nel frattempo ha fatto sedere tuo marito su una poltroncina posta davanti al letto e si sta spogliando davanti a lui. Il suo corpo sta svelandosi al cadere dei vestiti. Ha seni grandi, dai capezzoli a punta, la fica appena accennata da una sottile striscia di peli scuri sul pube, lunghe gambe con piedi calzati da scarpe a punta dal tacco altissimo. Nuda di fronte a tuo marito ha appoggiato un piede sul bracciolo della poltroncina cosicche’ lui, seduto, ha davanti agli occhi la visione della sua fica mente lei si sta toccando.
Sei bagnatissima nel vedere tutto ciò, vorresti partecipare anche tu al suo piacere ma sei legata, i tuoi movimenti sono resi difficili dalla catena. E’ difficile per te anche solo toccarti la fica, ciò che vorresti fare per darti un piacere che senti necessario. Vorresti chiedere che ti slegassero ma nessuno parla. L’altro uomo e l’altra ragazza si stanno leccando a vicenda il sesso accovacciati in un angolo del letto. Hai sempre piu’ voglia, la visone dei loro corpi cosi’ come la visone di tuo marito che adesso sta leccando la fica della bionda ti eccita da morire. Sei cosi’ presa dalla contemplazione degli altrui corpi che quasi non ti sei accorta che mani abili stanno accarezzando il
culo, l’interno delle tue cosce, le gambe, la schiena , le tue tette, la fica. Ti stanno spalmando su tutto il corpo un olio profumato: ti volgi e scopri che sono i due valletti dai corpi muscolosi, che adesso sono completamente nudi, con il grappolo dl sesso finalmente libero. Il loro cazzo e’ depilato, eretto, con le vene turgide, il glande teso e il sacchetto dei coglioni pende oscenamente
alla base. Non pensavi che il corpo di un uomo potesse eccitati tanto, corpi perfetti nella loro fisicita’ quasi statuaria. Uno dei due, il negro, ti sta divaricando le cosce, adesso e l’altro ti sta leccando la fica ed il tratto che va tra la fica ed il culo e poi il buchetto del tuo culo e poi ancora la fica, ti mordicchia le labbra e poi ti succhia, ti aspira il clitoride, per poi abbandonarlo e tornare a leccare la fica e poi di nuovo il culo. Hai gli occhi socchiusi e quando li apri scopri che tuo marito sta guardando eccitato mentre la bionda sta spompinandolo; ha un cazzo enorme grande come non e’ mai stato. E anche tu sei bagnata come non mai. E’ l’altro adesso, il negro che ti lecca che ti stimola e tu ti senti terribilmente eccitata al pensiero di farti leccare da due sconosciuti. Hai voglia di toccare i loro cazzi, di assaporarli dentro la tua bocca. E’ come se ti avessero letto nel pensiero. Mentre le altre due coppie continuano indisturbate a toccarsi, a succhiarsi, i due negri ti fanno girare e ti sdraiano sul letto. Punti i tacchi degli stivali e divarichi le cosce. Solo adesso ti accorgi che attorno al letto si è avvicinato un gruppo di persone, uomini e donne, che ti guardano. Senti gli occhi di tanti sconosciuti e sai benissimo che tutti, sia i maschi che le femmine, stanno fissando solamente il tuo sesso, aperto, deliziosamente spalancato, nudo, vergognosamente lucido di un piacere che gia’ senti montare. Con la sguardo cerchi tuo marito, anch’esso in piedi vicino al letto, la bionda e’ vicina a lui e sta continuando a succhiargli il cazzo. E’ il momento:sdraiata sulla schiena, afferri con le mani i due cazzi dei valletti e li avvicini alla tua bocca . Uno dopo l’altro li ingoi li lecchi, li succhi, la tua lingua scorre sull’asta turgida del negro e del bianco, poco ti importa il colore, ti piace sentire la carne che pulsa nella tua bocca, ti piace sentire le tue dita, le tue mani che stringono due cazzi enormi, turgidi, lucidi. Con un grido rauco tuo marito e’ venuto nella bocca della bionda, che e’ sporca delle grosse gocce del suo sperma sulle labbra e sulla lingua. Sei riuscita a vedere la scena a malapena tanto sei presa dal gioco di spompinare i due uomini. Pero’ ti manca qualche cosa, vorresti che la tua bella fica venisse stimolata ancora di piu’ per farti sprofondare nel piacere piu’ intenso. E sei felice quando senti una lingua che comincia a leccarti le grandi labbra; la bionda, ancora sporca dello sperma di tuo marito, si e’ accovacciata tra le tue cosce ed ha incominciato a leccarti, dolcemente come una donna sa fare. Ti muovi mugolando per il piacere e aumenti gli stimoli che con le mani e la bocca stai dando ai cazzi dei due valletti.
Ma proprio mentre pensi che stiano per godere, mentre senti la tensione dei loro cazzi aumentare, li allontanano dalla tua bocca...
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20 years ago
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weekend a Venezia parte III
ci svegliamo ed il sole è già alto; è una bella domenica e ci prepariamo per uscire...mentre mi vesto ti vedo armeggiare nella valigia, raccogliere qualcosa fra le braccia e fuggire in bagno. Quando sto guardandomi nello specchio per controllare il nodo della cravatta sento aprire la porta del bagno e mi volto, vedendoti uscire...
...sei stupenda, in un tailleur nero dalla gonna stretta che sa molto di anni 50; porti scarpe nere col tacco alto e fra le mani tieni un largo cappello nero ornato con una fusciacca rosa fucsia. Fai scivolare lentamente la gonna sulle cosce per mostrarmi il capolavoro: le calze nere con la riga sono tenute su da un reggicalze in pizzo nero e le mutandine coordinate le hai indossate, come vogliono le leggi non scritte dell'erotismo, sopra ai tiranti in pizzo del reggicalze...
Ammetto che devo quasi fare violenza a me stesso per non...ritardare ulteriormente la nostra uscita dalla stanza!
Abbiamo poche ore, prima di lasciare l'albergo... facciamo un giro nelle parti più importanti della città, perlomeno quelle vicine all'albergo, e ne approfitto per scattarti quasi un rullino di foto per così dire "classiche". Poi la malizia, a vederti così bella, prende inevitabilmente il sopravvento... scatto una foto con la tua giacca semiaperta, che lascia intravedere il top sottostante, una a cui dai un tono da "lolita" succhiando un gelato, una dove fai risalire la gonna fino a mostrare il bordo delle calze.... e poi ci prende la voglia di osare di più... in un vicolo ti levi le mutandine e la foto dopo è con la tua gonna alzata, appoggiata alla spalletta di un ponte a mostrare all'obbiettivo le tue natiche rosee...
Torniamo all'albergo e tu ti incammini per le scale mentre io mi fermo dal portiere a regolare i conti. Ti raggiungo in un momento e ti dò una bella notizia: per oggi non arriverà nessuno per cui possiamo fare con calma per lasciare la stanza...
Saliamo in camera e finalmente possiamo sciogliere la tensione e l'eccitazione che ci è cresciuta dentro durante il servizio fotografico... ti spoglio mentre le bocche si cercano con furia, ti attiro a me mentre sei rimasta in calze, scarpe e reggicalze.
Ti porto sul letto e comincio a baciare, leccare, mordicchiare il tuo corpo in ogni dove, fino a che il nostro gioco prende una piega imprevista... raccolgo la sottile cintura della tua gonna da terra e te la arrotolo intorno ai polsi, mentre tu mi guardi con un viso fra il sorpreso e l'incuriosito...fisso la cintura alla testiera del letto, cosicchè tu ora sei inginocchiata sul letto con i polsi legati alla sua testiera. Sei stupenda, e ne approfitto per scattarti una foto in questa posizione, quando improvvisamente bussano alla porta. Vado ad aprire, visto che comunque dalla porta non si vede il letto. E' solo il tizio della reception che è venuto a portare la ricevuta di pagamento; torno da te e non riesco ad interpretare il tuo sguardo: paura di essere sorpresa da qualcuno in questa posizione...o un piccante desiderio di mostrarti a un estraneo così, nuda e legata...? Non lo so, e forse non lo saprò mai...ma ti accarezzo piano fra le gambe e ti sento bagnatissima di liquore d'amo
re e credo quindi che non ti sarebbe dispiaciuto se lui fosse entrato nella stanza e ti avesse vista così... te lo dico e tu mi rispondi solo con un sorriso malizioso che mi invita a continuare il gioco. incroci i polsi e ti giri a pancia in alto, e io porto il mio membro alle tue labbra. Lo fai scivolare nella tua bocca calda succhiandolo fino a che non lo senti arrivare in fondo alla tua gola. Inizi un dolce vai e vieni fino a che con gli occhi non mi chiedi qualcosa di più... vado io a darti il piacere con la mia bocca... la incollo alla tua rosa rossa e bevo come da un calice il fluido d'amore che la tua vulva secerne come la resina da una corteccia ferita e che la mia lingua raccoglie facendoti morire di piacere...
Sento che mi vuoi e allora scivolo sopra di te lentamente fino a che i nostri sessi sono vicini, mi impossesso delle tue labbra proprio mentre dolcemente inizio a scivolare in te. Non sento alcuna resistenza, entro lentamente centimetro dopo centimetro fino a che il mio pube è a contatto del tuo e io sono completamente in te. Sempre con le mani fissate alla testiera del letto inizi a muovere il tuo bacino con colpi di reni per sentirmi a fondo dentro di te, anche a costo di provare quel leggero dolore ogni volta che ti colpisco l'utero entrando troppo a fondo. Guardo i tuoi occhi e ci leggo mille cose...mille persone dentro di te...una donna disincantata che vive un piacere che vorrebbe farla gridare come un'invasata: "...sììì... scopamiii... scopami più forte, fammi male... voglio che mi prendi davanti e dietro... voglio godere mentre mi sfondiiiiii...." ...ma anche una ragazza che vuole qualcosa che forse nella vita non ha trovato, forse una fuga da una realtà che non le piace ma a
lla quale è incatenata come tutti noi, del resto. Un gesto d'affetto, un semplice atto d'amore che le dimostri che tutto ciò che lei ha sempre sognato nella vita in fondo ESISTE. Certo, Safy lo può toccare solo per un attimo, solo in questi giorni magici, ma sapere che da qualche parte del mondo il suo sogno esiste per davvero è molto meglio che svegliarsi e capire che sei stato tutta la vita a credere in qualcosa che forse non c'è... La vedo questa donna nei tuoi occhi, Safy, perchè è la gemella di un bambino che porto in me, che sogna un mondo migliore di quello che vede, dove passano di nuovo tutti i treni che nella vita ha perso; un bambino che vive anche se nascosto dentro ad un uomo disincantato, quell'uomo che ora si sfila da te e cerca sul tuo viso un cenno di assenso mentre appoggia le tue gambe sopra le sue spalle e punta il suo glande sul tuo fiore bruno...
Spingo lentamente e mi sento affondare in te, sento i muscoli del tuo sfintere che si rilassano e mi permettono di entrare e poi mi risucchiano al tuo interno come in una bocca calda e morbida...affondo ed entro in te fino in fondo, e ti sento trattenere il fiato: forse in questa posizione riesco a entrare più profondamente in te delle altre volte... inizio il mio vai e vieni dopo averti liberato le mani, e tu ne approfitti subito: con una mano prendi a stimolarti il clitoride, e le tue secrezioni abbondanti colano a lubrificare il tuo buchetto posteriore infiammato per le troppe penetrazioni subite in questi giorni; sto ormai scorrendo senza più freni dentro e fuori da te quando il tuo orgasmo arriva, e faccio fatica a resistere alle tue contrazioni. Non riesco però a resistere quando decidi di darmi il colpo di grazia: intingi due dita nella tua vulva fradicia e, guardandomi negli occhi, te le porti alla bocca gustando il tuo sapore come da un membro appena uscito dal tuo sesso.
E' troppo anche per me e allora esco dal tuo sfintere che rimane arrossato e dilatato, e, lasciandoti posare le gambe, vengo a cavalcioni del tuo viso... prendi in bocca il mio membro congestionato e ancora umido dei tuoi umori, lo vorresti forse succhiare ma non ce n'è tempo: in un attimo raggiungo il piacere con lunghi fiotti di seme caldo che ti riempiono la bocca e che ti vedo ingoiare come un nettare sublime...
Prima di lasciare la stanza c'è ancora tempo per una doccia , dove il sesso sfrenato lascia per un attimo il posto alle carezze, alle coccole e ad una promessa... rivederci al più presto!
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20 years ago
admin, 75
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weekend a Venezia (parte seconda)
...mi sveglio ed è buio... ti vedo vicina alla finestra, quasi nuda e debolmente illuminata dalla luna... non so a cosa tu stia pensando, resto un lungo minuto a guardarti scorrendo con lo sguardo lungo le ombre che sottolineano le tue forme armoniose appena coperte da un asciugamano... forse hai fatto una doccia dopo le "follie" di ieri sera...
Mi alzo in silenzio e mi avvicino a te, ti abbraccio da dietro e bacio il tuo collo; sento che rabbrividisci e mormori il mio nome... è una supplica di smettere? Una richiesta di continuare? Non lo so, non dici altro se non un lieve mugolio quando la mia bocca inizia a correre lungo la tua schiena...
...ora sono in ginocchio davanti a te, fra le tue gambe ed il muro sotto la finestra: bacio le tue gambe e gioco come il gatto col topo fino a che arrivo dove voglio, dove tu vuoi... bacio la tua rosa rossa che profuma di sapone e del tuo dolce liquore di passione, sento il tuo respiro farsi affannato quando succhio il tuo clitoride e quando infilo la lingua tra le tue labbra intime...una tua mano mi spinge a continuare premendomi la nuca verso il tuo ventre fino a che soffochi un urlo; le tue gocce d'amore mi colano in bocca e sul viso, ti sento fremere nel culmine del piacere...
Mi rialzo e vengo alle tue spalle... il mio pene ritto trova alloggio nel solco fra le tue natiche perfette... lo lascio scorrere dolcemente su e giù mentre con le dita raccolgo il tuo succo d'amore e lo porto alla tua stessa bocca...lecchi avida le mie dita, e non posso fare a meno di pensare se ti è mai successo prima di gustare il sapore di una donna... magari di un'altra donna... mi perdo solo un attimo in questo pensiero, in questa visione da sogno per poi correre con le mie dita che stavolta sono umide della tua saliva verso il tuo garofano bruno... lo trovo ancora rilassato dopo le dolci fatiche che ha subito qualche ora fa... trovarmi ad appoggiarvi il glande e spingere dolcemente è più veloce a farsi che anche solo a pensarlo, per poi trovarmi immerso nel tuo vellutato cunicolo... stavolta non c'è traccia di dolore o fastidio, i tuoi muscoli mi accolgono e mi avvolgono come un caldo guanto di velluto che sento sciogliere intorno a me... inizio a muovermi sempre più a fondo e
più velocemente mentra con le dita torturo dolcemente il tuo clitoride ingrossato... sento che perdi ogni inibizione e con gli occhi chiusi mi inviti a continuare con maggiore forza, quasi con violenza...la tua non è una voce, è quasi il soffio di una gatta inferocita...
Urti una, due volte il vetro della finestra e il rumore si diffonde nella notte silenziosa di Venezia... per fortuna che è notte fonda e tutto è deserto...no, c'è un uomo che cammina lungo il canale, forse un metronotte, e il rumore richiama la sua attenzione. Alza gli occhi e ti vede nuda e bellissima contro il vetro della finestra, con me alle tue spalle; ovviamente ci vede solo dalla vita in su, ma non c'è bisogno di molta fantasia per immaginare ciò che avviene più in basso. Lo vedo, vedo che strabuzza gli occhi incredulo e poi resta lì a vedere quello che forse gli sembra una visione dovuta alla fatica o a un bicchiere di troppo... ti avviso sottovoce, in un orecchio, dello spettatore imprevisto, ma tu non reagisci... forse non mi hai capito perchè sei già in viaggio verso il piacere, o forse quel briciolo di esibizionista che c'è in ogni donna ha preso il sopravvento... ti sento dirmi cose quasi insensate fra un invito e l'altro a non avere nessun ritegno, a continuare così, an
zi, di più, di più...
la mia mano è fradicia dei tuoi umori che colano giù lungo le tue gambe e macchiano il pavimento sotto di te... allungo una mano e afferro un oggetto alla cieca da sopra il comodino vicino... è una tua boccetta di profumo dalla forma affusolata; sempre entrando e uscendo dal tuo fiore segreto che ormai ha perso ogni resistenza la faccio scorrere sulle tue labbra intime e poi inizio ad affondarla lentamente nella tua vagina bollente... ti sento quasi ruggire qualcosa che non capisco e poi raggiungo il punto di non ritorno... vengo dentro di te lanciando tre, quattro, cinque fiotti di sperma bollente, ed improvviso sento che per te è troppo: ti mordi le labbra quasi a sangue per non urlare al cielo mentre il piacere ti travolge, ti inarchi all'indietro contro di me e poi sento che mi cadi tra le braccia quasi priva di sensi, come un grottesco pupazzo inanimato tenuto su dalle mie braccia e dal mio membro ancora infisso in te...
Il metronotte se ne va velocemente, mentre io resto lì a guardarti fra le mie braccia... ti bacio dolcemente le labbra come nel bacio di due ragazzini e poi ti sollevo fra le braccia per portarti a letto... buonanotte fatina mia....
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20 years ago
admin, 75
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LA SEXYCENA DI JESSYCA
Era l'anniversario del nostro matrimonio e decidemmo di festeggiarlo in modo speciale,una cenetta a lume di candela nel ristorante più chich ed alla moda della nostra città,il famoso Open Gate.La sua particolarità era il servizio,per gli uomini i piatti erano serviti da delle splendide ragazze, le donne erano servite da degli aitanti giovanotti....la cosa mi interessava molto proprio per questo....
Mio marito indossava un elegante doppiopetto blu,mentre io dopo una lunga preparazione uscìi dal bagno con un elegantissimo abito da sera con abbondante scollatura,mentre il dietro dell'abito mi lasciava la schiena scoperta fino quasi al sedere.Ero splendida,truccata in modo giusto,non volgare,pettinata in modo perfetto...insomma una splendida e giovane femmina.Comunque mio marito non se la cavava poi male,fisico asciutto,abbronzato,dimostrava meno dei suoi 60 anni.....l'avevo sposato per il suo denaro...era davvero ricco e questo in parte compensava la non + giovane età.
Uscimmo per recarci al ristorante,eravamo elettrizzati sia dal gusto di festeggiare i nostri 10 anni di nozze sia dal sapere di andare in un locale davvero esclusivo,di cui tutti parlavano nel bene e nel male,sia per i piatti che si diceva erano squisiti sia per quello che raccontavano.Si diceva infatti che ogni tanto tra clienti e personale del ristorante si creava quell'atmosfera particolare che permetteva e che dava il via a rapporti proibiti e qualche volta a vere e propri piccoli festini per mogli o mariti compiacenti.Naturalmente c'era chi ci credeva e chi no...ma la fama e la simpatia del locale faceva si che nessuno desse più di tanto peso a tali chiacchere,l'importante era mangiare bene e divertirsi e noi ci andavamo proprio per quello.
Arrivammo verso le 21,tavolo prenotato,macchina nel parcheggio riservato,tutto filava liscio come l'olio.
Ci sedemmo,il posto era davvero carino,arredato con gusto style Old England tavoli di noce, luci delicate,poltrone comode,servizio di porcellana insomma tutto delizioso.E poi c'erano loro....la cameriera di mio marito era davvero carina.Una morettina sul metro e 70,capelli mossi,viso e nasino delicato,due labbra carnose ed un seno prorompente,almeno una 4a.Due belle gambe ed un culetto alto,sodo e ben fatto,insomma una gran bella ragazza.D'altronde per lavorare lì non poteva essere altrimenti,la direzione del locale le pretendeva belle,ben fatte e sexy...erano loro ed i camerieri la vera attrazzione del locale.
Anch'io non mi potevo lamentare,il mio cameriere era un ragazzo sul metro e 80 biondo muscoloso con un viso intrigante e scanzonato,serviva a torso nudo con pantaloni neri lunghi ed una cravattina a farfallina al collo.Si chiamava FRANCESCO,ed io vidi che mi guardava con interesse,subito gli lanciaI 3 o 4 occhiate provocanti.
Ordinammo l'antipasto,decidemmo per una cena a base di pesce,e azzeccammo la scelta.Portarono i primi,io più che mangiare mi divertivo a vedere sia la cameriera di mio marito,che tra una portata e l'altra gli sbatteva le tette in faccia,sia i clienti del locale...non ce n'era uno che non cercasse di rimorchiarsi la sua cameriera,o quantomeno che non ci facesse il cascamorto.Ero divertita ed iniziavo ad eccitarmi...la micina mi dava segni di eccitazione.....mi sentivo sempre + elettrizzata.intanto il mio cameriere si dava da fare....eccome.
Ad ogni portata oppure ogni volta che mi serviva da bere non mancava occasione per guardare nella mia scollatura,il mio seno che faceva capolino dagli spacchi laterali ormai per lui non aveva più segreti.Mi piaceva da morire quel ragazzo.....decisi che la cosa doveva andare avanti...eccome...allora invece di tenerlo a bada,ci comincia a scherzare,gli sorridevo appena ne avevo occasione,e non solo.Un pò l'atmosfera,un pò l'ottimo vino bianco,un pò perchè mi piaceva...insomma accettai le sue smancerie e contraccambiai gli sguardi in modo anche troppo esplicito.Doveva capire che mi piaceva...volevo solo che si facesse avanti...avevo voglia di vedere com'era fatto....insomma ero eccitata come una troietta in calore....
Mangiammo i secondi,mio marito faceva finta di niente,io continuai sia a bere il vino che il cameriere mi versava senza sosta,che a fare la troia,guardandolo con voglia....Ogni tanto mi passavo la lingua sulle labbra....da vera zoccola...ed ogni volta lui mi lanciava occhiate di fuoco......La cameriera di mio marito si era resa conto della cosa e cercava con lo sguardo di far capire al suo collega che era il caso di smettere quel gioco che si stava facendo troppo insistente.Niente.Tutti e due continuavamo nel nostro intrigante rapporto fatto di sguardi,di mezze parole,addirittura ad un certo punto con la scusa del tovagliolo gli sfioro con una mano la patta dei clazoni...con noncuranza faccio finta di niente...In realtà avevo sentito che il mio dolce maschietto era ben dotato...e la cosa mi aveva messo ancora + voglia addosso.
Poi improvvisamente mio marito ad un certo punto si alzò...per andare alla toilette...Era quello che volevo....Guardando il mio giovanotto gli sussurro...:"ho voglia di te...portami da qualche parte...dai...che aspetti...."
lui mi dice in un attimo:"Ok dai seguimi......." A quel punto mi alzai anch'io....mentre il cameriere FRANCESCO mi diceva di seguirlo....In breve scomparimmo dietro ad una porta di legno,coperta da un tendone,poi mi portò lungo un corridoio.....
Appena soli il cameriere si stampò un bacio con ardore.Mi mise subito le mani addosso...in un attimo mi calò alla vita il vestito,io gli appoggiai i seni nudi al petto....,ed ebbi una scossa di piacere.Pochi attimi e lui mi aveva messo anche una mano sul sedere.Iniziammo a baciarci con passione,io lo stringevo forte,lui con le mani mi frugava in mezzo alle cosce e sul sedere,mi aveva scostato il vestito ed attraverso lo spacco ormai mi era dappertutto.Ci scambiavano effusioni sempre più spinte.
Un attimo dopo mi aveva messo le mani sulla micina attraverso le mutandine,io con una voglia terribile gli avevo aperto la cerniera dei calzoni e la mano mi si era intrufolata nei suoi boxer.Di lì a poco glielo tirai fuori.Con un gridolino eloquiente di sorpresa gli tirai fuori l'arnese...un cazzo davvero enorme...almeno 20 cm....lungo e largo come un paletto stradale...
Lui mi guarda un attimo,poi mi mette una mano tra i capelli,poi mi mette l'altra sulla spalla e comincia a spingermi verso il basso,mi inzia a fare abbassare lentamente verso i suoi piedi, facendomi capire quello che voleva io gli facessi.Non vedevo l'ora....un attimo e mi inginocchio ai suoi piedi...davanti al suo cazzone meraviglioso.....
mi sembrava di sognare...ero in ginocchio con il vestito calato....le tette di fuori...e davanti a me un ragazzo bellissimo mi aveva sbattutto un cazzone da sogno....e mi stava chiedendo di fargli un pompino...ero stupendamente eccitata.
A quel punto avvoltolo la parte finale dell'abito da sera creando in quel modo un cuscino dove appoggiare le ginocchia,in quel modo avevo il viso all'altezza giusta del cazzone.Volevo gustarmelo con tutta calma,e volevo stare anche comoda....da vera troia!!
Mi misi a guardarlo mentre ero inginocchiata,quasi stregata da quel grosso affare,poi gli dico :"dio hai un cazzo stupendo...mmmhh...guarda che meraviglia....ti voglio fare un pompino da favola...ti voglio far svenire dal godimento..."
Apro le labbrà,ed inizio con dolcezza lentamente a leccargli il pube,gli passo la punta della lingua ben insalivata sul pube e sull'inguine,con delicatezza e dolcezza mi assaporo cm. dopo cm. la pelle del maschio che eccitatissimo mi sventolava quel grosso cazzone duro e dritto davanti agli occhi.Avevo deciso che volevo farlo davvero eccitare al punto estremo,e ci stavo riuscendo molto bene!Continuo a leccargli il pube ancora un pò,poi passandogli la lingua tra i peli all'attaccatura del membro inizio finalmente a leccarglielo.Gli passo delicatamente la lingua lungo l'asta,lasciandogli una scia di saliva,impugnando con una mano la base dell'asta,mentre il resto me lo leccavo dolcemente cm. dopo cm. con raffinatezza,mi gustavo quel grosso coso come una vera troia affamata di cazzo e con la bravura di una vera professionista dell'amore.
Dopo averci giocato un pò con la lingua,gli slaccio i calzoni facendoli scivolare fino ai piedi,poi prima gli sfilo i boxer e poi finalmente comincio ad aprire per bene le labbra.....ed inizio ad ingoiare quel grosso membro.Volevo godermelo senza l'impedimento dei boxer,così avevo accesso a tutta la virilità dello splendido ragazzo che mi stava davanti.Avevo la bocca spalancata ma era talmente largo che non riuscivo a gustarmelo tutto,ne avevo preso in bocca solo poco più della metà.La lingua l'avevo appoggiata alla parte di sotto del grosso cazzo,le labbra lo sostenevano delicatamente,ed io con un delicato e dolce su e giù con la testa avevo cominciato a farmelo scorrere lentamente tra le labbra,mugolando per il piacere che provavo nel fare quello stupendo pompino.L'asta era lucida,venosa,turgida,e tremendamente ingrossata da quel massaggio strepitoso.La saliva lubrificava il cazzone...che mi scorreva con dolcezza tra le labbra...io le stringevo appena un pò...per darle piacere e p
er fargli sentire la mia calda bocca intorno alla cappella....godeva si vedeva...ed io da morire insieme a lui...In quei momenti mi sentivo proprio una gran troia..una vera professionista del pompino mi avrebbe dato della maestra..e lo ero davvero..Mi ero prefissata di fare il + bel pompino della mia vita..e con un cazzo così ci volevo riuscire....
Il ragazzo stava immobile,si era appoggiato alla parete della camera,gli occhi semichiusi,ansimava e si lasciava sfuggire qualche parola di tanto in tanto,ma il godimento che provava era talmente grande che sembrava quasi un drogato in overdose.La mano destra era appoggiata tra i miei capelli,mi dava il tempo muovendomi la testa su e giù sempre con lo stesso ritmo.Il seno mi ballava dolcemente,le mie tette andavano a tempo con la testa,creando un effetto tremendamente erotico.Godevo come una pazza....stavo facendo un pompino divino ad un cazzone da favola.....
FRANCESCO,il cameriere,ad un certo punto iniziò a respirare più forte,a muovere il bacino per affondare il più possibile nella mia bocca,era prossimo all'orgasmo.Io me ne accorgo ed immediatamente termino di spompinarlo,e me lo faccio scivolare fuori dalle labbra.Guardandolo negli occhi gli dico :"amore non voglio assolutamente farti venire.....voglio godermi ancora il tuo stupendo cazzone....voglio farti impazzire...Gli dissi che un cazzo così me lo volevo gustare per bene ed iniziai a dargli piccoli colpetti di lingua alla base della cappella,un filo di saliva gli scivolava lungo l'asta mentre lui lentamente riprendeva a respirare normalmente.Allora per smorzargli l'orgasmo gli faccio scorrere la lingua lungo il cazzone gonfio da morire,ogni tanto gli dò 2 o 3 affondi con le labbra,ma non ricomincio il dolce su e giù...lo voglio far sbollire ed allontanare l'orgasmo....ma voglio tenerlo sempre in tiro...sempre duro e teso allo spasimo.
Vado così qualche minuto,poi quando vedo che l'orgasmo si era allontanato e lui non aveva più il respiro corto sintomo della venuta imminente,con un sommesso mugolare riapro le labbra e ricomincio a spompinarlo con dolcezza,delicatamente...lui mi rimette la mano nei capelli e mi ricomincia a guidare verso il piacere.
Andai avanti ancora...decisa a finire il + tardi possibile quel favoloso pompino.Andavo su e giù con una classe da vera troia,le labbra chiuse sul grosso affare con delicatezza,quasi come un guanto di velluto ,la lingua appoggiata al sotto dell'asta,la saliva abbondantemente stesa per lubrificare e far scorrere il cazzone stupendo per bene tra le labbra.Ogni tanto provavo a prenderne un pò di più,qualche cm. di quell'enorme cazzone....affondavo le labbra mugolando e lui si lasciava sfuggire dei versi sommessi che il godimento di quell'affondo gli procurava...Le tette avevano ripreso a sobbalzare,mosse dagli affondi del pompino come in una danza ritmica, e lui con un mano aveva iniziato a toccarmele ed a stringerne con delicatezza prima una e poi l'altra.Dopo poco ricominciò a sbuffare ed ad aumentare il ritmo della mano sulla mia testa...stava per avvicinarsi a godere di nuovo.
Capii che era vicino...allora prima gli scosto la mano,poi per la seconda volta mi faccio uscire quel meraviglioso cazzone dalla bocca.Ero fradicia...la micina mi si era bagnata ed attraverso lo slip sentivo gli umori che mi colavano....Godevo come una pazza....e gli stavo facendo un pompino da sballo....A quel punto...con la voce roca dal desiderio gli dico che volevo ancora farlo godere,che godevo come una pazza a spompinarlo,e gli chiedo se lui godeva.Mi risponde che lo stava facendo impazzire,e mi prega di farlo venire perchè non ne poteva più,aveva delle fitte alle palle da tanto lo stavo facendo godere.Allora io per rismorzare di nuovo l'orgasmo inizio a leccargli le palle....prima una e poi l'altra....gli passo la punta della lingua delicatamente sopra,facendola scorrere con dolcezza dai peli del pube alle palle,arrivata alle palle gli davo dei colpettini leggeri,prima ad una poi all'altra ,poi inizio ad appoggiarmerle sulla lingua e le lecco più dolcemente,quasi a massaggi
arle,facendolo così godere da morire....Ma se sapesse lui io come godevo...La mia micina era un lago...ansimavo..mugolavo...travolta dalla passione che mettevo a fare quel pompino da sogno.....Avrei solo voluto che un altro cameriere...giunto da dietro...mi sbattesse alla pecorina e mi fottesse come una vacca....Uno in bocca ed uno nella micina...penso che sarei svenuta dal piacere.....Lui aveva le palle gonfie e dure come grosse noci,l'avevo portato davvero al limite,aveva il viso contratto dal piacere,gli occhi chiusi,le gambe quasi piegate da quanto lo stavo facendo godere.Il mio pompino era uno spettacolo...erd io ne ero la splendida puttana protagonista.
E per la seconda volta l'orgasmo si allontanò.A quel punto poi ripresi a spompinarlo con più decisione,le mie labbra andavano su e giù con maggior velocità,e lui mi teneva la mano nei capelli con meno decisione...sapeva che io lo avrei fatto venire tra pochi attimi.
Capii che era vicino.....allora mentre lo spompinavo in modo stupendo,in un piccolissima pausa gli chiedo di avvisarmi quando stava per venire....perchè lo volevo far godere talmente tanto da farlo svenire.Gli dico allora...:"amore fammi un segno quando schizzi....ti voglio godere mentre mi schizzi in gola...."
Lui annuì ed io ripresi a spompinarlo con arte,chiunque mi avesse visto avrebbe visto che godevo da morire a fargli quello stupendo ed irripetibile pompino.Mentre gli chiedevo di avvisarmi mi era venuta una faccia da vera troia,godevo e facevo godere quel maschio in modo davvero stupendo....era uno spettacolo vedere come mi lavoravo tutta di labbra e di lingua quel grosso cazzone,inginocchiata quasi in segno di venerazione verso quel pilone di carne.
I miei mugolii aumentarono e lui riprese a respirare con forza...era vicino.Allora come una vera troia da strada...ogni tanto lo guardavo negli occhi,volevo vedere come e quanto lo facevo godere,mi godevo così il piacere del maschio,ero in calore...quel cazzone divino mi aveva eccitata in un modo terribile.....Lui mi guardava come stregato,gli occhi velati dal piacere,mentre io spompinandolo e guardandolo mi accertavo di farlo godere il più possibile,volevo vedere come e quanto ero brava a farlo sborrare.
Dopo pochi secondi lui mi gridò che stava per venire,io mugolando me lo faccio uscire dalla bocca,arretro appena un poco la testa e mi appoggio la cappella alla punta della lingua,poi iniziò a dare velocissimi piccoli colpetti alla base della cappella...Lui gode come un pazzo...poi inizia ad insultarmi...a gridarmi :"troia....puttana......pompinara....vengo...vengo.....",allora io come una zoccola in calore gli urlo :"siii...dai sborra...amore schizzami in gola...riempimi la bocca....dai...."
Poi guizzando solo la punta della lingua in modo sublime sulla punta del cazzone lo porto all'orgasmo...lui inizia a godere in modo tremendo...ansimando ed urlando inizia a sborrare.Caldi fiotti mi arrivano sulla lingua.....allora io metto la punta della lingua appoggiata alla punta della grossa cappella,così facendo la mia lingua sembrava quasi come un cucchiaio di carne,e poi mi preparo a ricevere i getti di sperma....mi ero messa con la bocca aperta a pochi cm. dal cazzone ed ora assaporavo i densi e copiosi getti che lui con decisione mi schizzava dentro.In pochi attimi avevo la lingua coperta di densi getti di sborra calda e vischiosa,a quel punto ingoio e deglutìsco lo sperma caldo e copioso una prima volta.Alcuni schizzi mi colano sul seno,altri sul viso e sulle guance.
Seguirono altri schizzi di sborra che si posavano sulla mia lingua,ad arte l'avevo di nuovo appoggiata alla base della cappella del cazzone teso.Altri schizzi....ancora una volta ingoio e deglutìsco una seconda volta.Dopo diversi secondi lui smette di sborrare,la cappella gocciolava le ultime stille di sperma,ed io me la rimetto in bocca per succhiarmi gli ultimi istanti di piacere,poi riprendo a spompinarlo...lui con un :"aahhhh...siii...." piega le gambe..provato dall'orgasmo in modo tremendo...
Ora stava con le gambe semiflesse,gli occhi chiusi ed il respiro leggero,mentre io gemevo e mugolavo ancora,ero eccitata da morire,avevo la fica fradicia di umori e di piacere.
Continuai ancora a spompinarlo un pò...poi lui mi dice: "amore ti prego basta...non ce la faccio più...."
Me lo tiro fuori dlala bocca...lecco per bene tutta l'asta...le palle...la cappella...poi lo lascio moscio e penzolante....Le palle ora erano leggere...sgonfie...si era svuotato nella mia gola e nel mio pancino...avevo ingoiato tutta la sua sborra...ed era veramente tanta...mi sentivo addirittura sazia....mi aveva levato la fame con la sua densa e copiosa sborrata....
Mi rialzo,mi rivesto....lo bacio con amore e gli sussurro...:"amore...poi appena ti senti ripreso ti voglio sentire dentro di me...voglio gustarmi il tuo cazzone meraviglioso tutto fino in fondo nel mio culetto....capitooo??"
Lui sorridendo mi dice...:"si certo...lo voglio anch'io..."
Lo bacio con passione...mi rivesto...gli lascio il mio numero di cellulare....dicendogli:"chiamami...capito?"
Lui mi risponde...:"certo...stai sicura...ti voglio sbattere per bene...ti voglio inculare come quella troia che sei"
Io sorridendo gli dico...:"non vedo l'ora...amore..."
Esco...mi rimetto a posto e torno al tavolo.Mio marito mi domanda:"Jessyca tutto OK?Io gli rispondo:"si amore..ero in toilette..sai un pò di mal di pancia..." ma ora stò meglio....L'unica cosa...ehm...mi è passata la fame sai....?
Finiamo così in fretta la cena...io sazia dello sperma del mio maschio,lui del pranzetto mangiato,paga e usciamo....Che bell'anniversario di matrimonio...l'ho festeggiato con un pompino da sogno...ed una ingozzata di sborra memorabile.......
Da vera troia quale sono....come sempre.
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20 years ago
admin, 75
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Sogno
E' notte.
Sono nel mio letto e vengo svegliato da un piacevole solletico sul mio petto. Aprendo gli occhi intravedo nel buio la sagoma di un corpo vicino al mio sotto le lenzuola, e capisco che il solletico è, in realtà, causato da un paio di labbra che percorrono il mio torace lasciandovi sopra dolci e veloci baci.
Scosto piano le lenzuola e, nell'oscurità, mi accorgo che la sagoma che si disegna non è quella che mi aspetto. resto lì stupito, quasi inebetito e la mia faccia deve essere quella di un autentico idiota, dal momento che la mia bella visitatrice notturna alza gli occhi verso di me, mi guarda e scoppia a ridere.
Il volto che compare lì a pochi centimetri dal mio è in realtà. no, non quello di una sconosciuta (che sarebbe già abbastanza sorprendente) ma di una persona che conosco solo attraverso delle foto che mi ha spedito, e che in questo momento dovrebbe essere a chilometri di distanza da camera mia. camera mia. non mi sono ancora ripreso dalla prima, che arriva la seconda "botta": le ombre dei mobili non sono quelle a cui sono abituato... non sono neppure a casa mia!
Pur rendendomi conto del fatto che si tratta di una classica battuta da fumetto, l'unica cosa che riesco a dire è:" . ma. Safy. dove sono? Dove siamo qui?"
Mi sorridi e, come se fosse la cosa più naturale del mondo, mi dici: "Non lo so. neanch'io ho mai visto questo posto; so solo che mi sono svegliata e mi sono trovata qui, in questo posto, vicino a te. ma di che ti importa? Probabilmente è la nostra fantasia, la nostra voglia di incontrarci, quello che proviamo l'uno per l'altro che ha creato tutto questo. "
Ok, ho capito tutto: è un sogno, e come direbbe uno psicologo, ciò che vedo è stato tutto originato dal mio inconscio partendo da tutte le volte che ho immaginato un nostro incontro reale. quello che però nessuno psicologo mi saprebbe spiegare è perché in questo sogno SENTO la tua bocca indugiare sul mio addome, SENTO una tua mano giocare con l'elastico dei miei boxer e farlo scivolare verso il basso, SENTO le tue labbra che baciano il mio membro non ancora eretto, mentre mi guardi con i tuoi occhi di velluto e di fuoco fissi dentro ai miei. No, neanche Sigmund Freud in persona saprebbe spiegarmi perché, se si tratta di un sogno, io ora sento la tua bocca che avvolge il mio membro col suo calore umido.
Come per lo scatto di un interruttore, smetto di colpo di farmi domande, di avere dubbi. In un solo istante, l'unica cosa di cui m'importa è che tu ora sei qui, con me. vedo il tuo corpo debolmente illuminato dalla poca luce lunare che entra dalla finestra, sento la tua bocca che nel mentre ha iniziato il suo movimento diabolico e paradisiaco insieme sul mio membro. allungo una mano quasi timidamente, come se avessi paura di spezzare un incantesimo, e accarezzo il tuo corpo nudo, la tua pelle liscia, morbida e profumata. Ti sposti quasi impercettibilmente per permettermi, pur continuando la tua suzione, di avere accesso con le mie dita alle tue intimità.
Accarezzo con le dita il tuo sesso, scoprendolo già eccitato perlomeno quanto il mio tra le tue labbra, e vi introduco dolcemente il mio indice. Sembra piacerti, e così inizio a masturbarti mentre con il medio, ad ogni andirivieni, friziono leggermente il tuo clitoride.
La tua unica risposta è un lieve mugolio di piacere mentre continui a tenere il mio membro fra le labbra, che io interpreto come un cenno di assenso. Sento le tue secrezioni aumentare, i tuoi lievi gemiti farsi più insistenti man mano che il mio dito continua la sua corsa dentro di te, e così decido di osare di più. Sfilo il mio dito madido di umori dal tuo sesso e inizio a massaggiarvi leggermente l'anello bruno della tua intimità proibita. Non noto alcun cenno di protesta da parte tua e perciò inizio a spingere piano il mio indice nel tuo sfintere, mentre il mio dito medio va ad occupare il posto lasciato vuoto nel tuo sesso.
Ben presto le mie dita scorrono libere dentro i tuoi orifizi, riesco a percepirle appena separate da un sottile velo.
Il tuo e il mio piacere crescono rapidamente, fino a che tu decidi che è giunto il momento di andare oltre: lasci il mio membro, io sfilo le mie dita da te e tu, muovendoti come una gatta, vieni sopra di me. Il tuo viso è vicino al mio viso, la tua bocca cattura la mia in un bacio lungo e sensuale.
Il tuo corpo è sopra il mio, e senza bisogno di aiuti il mio membro incontra il tuo sesso, dolcemente aperto e bagnato come un fiore rosso colmo di rugiada.
Ti muovi leggermente ed io entro in te, poco alla volta fino a che il mio pube tocca il tuo... sono completamente dentro di te, che inizi una specie di sensuale danza del ventre che ben presto moltiplica ed esaspera le mie e le tue sensazioni.
Non resisti, ti alzi a sedere sul mio ventre e, tenendo il mio sesso profondamente dentro di te, inizi a torturarti il clitoride con le dita.
I tuoi ed i miei gemiti sembrano diventare un rumore assordante nel silenzio della stanza; sento distintamente tutte le contrazioni della tua vagina, sento il tuo nettare d'amore colare abbondantemente su di me, fino a che di colpo ti abbandoni... più che venire verso di me mi cadi quasi addosso, incontrando le mie labbra e soffocando nella mia bocca un urlo strozzato per l'orgasmo raggiunto... subito anch'io mi arrendo ed esplodo dentro di te con lunghi getti di seme che tu senti come lievi frustate liquide contro il tuo utero...
Ci addormentiamo così, abbracciati, tu sopra di me con i nostri sessi ancora uniti, e le nostre bocche incatenate in un ultimo bacio...
...
...
...il trillo elettronico della radiosveglia mi fa aprire gli occhi come ogni maledetta mattina; quasi come un automa allungo la mano per zittirlo e con un occhio semiaperto verifico che effettivamente sono le 6.00 del mattino.
La camera è quella che ben conosco da anni, e mentre mi alzo penso con profondo rimpianto al sogno erotico che ho fatto, le cui tracce - ahimè - sono ben visibili sul mio pigiama...
Durante la mattinata il mio pensiero vola più e più volte a quella camera creata dal mio inconscio in cui ho sognato di incontrarti e di fare sesso... no, non è vero... di FARE L'AMORE con te. E' una cosa diversa, e vale molto di più.
"Chissà se potrà mai capitare..." è la frase che, con un sospiro, accompagna ogni volta l'uscita da questi pensieri ed il ritorno alla realtà.
La mattinata termina, e torno a casa per la pausa pranzo... mentre l'acqua scalda sul fuoco vado come ogni giorno a collegare il mio computer a Internet, ed a connettermi a YM quando i due computerini in basso a destra mi dicono che il collegamento è riuscito.
Subito mi si apre la finestrina dei messaggi off-line, ma oggi noto qualcosa di diverso: non c'è il consueto tuo messaggio di saluto accompagnato da una rosa... o meglio, c'è, ma è la seconda riga quella che attira la mia attenzione:
"STANOTTE E' STATO BELLISSIMO, VERO? TUA SAFY"...
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20 years ago
admin, 75
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weekend a Venezia
Un fine settimana a Venezia, tu ed io....
Il venerdì sera tu parti da Torino e vai a Venezia, prenoti una stanza matrimoniale in un alberghetto in una Calle molto tranquilla e caratteristica, aspettando il sabato mattina quando io arriverò alla stazione. La mattina dopo alla stazione io scendo dal treno e tu sei li ad aspettarmi. L'emozione è grande quasi non riusciamo a parlare, tu mi abbracci e le nostre bocche si uniscono in un vero bacio appassionato.
Poi presa la mia valigia, andiamo in un piccolo bar...per conoscerci un po' e per bere una bibita. Scambiato quattro chiacchiere e finita la bibita, ci dirigiamo verso l'alberghetto dove hai prenotato, io desidero fare una doccia e restare con te in piena intimità.Entriamo nella stanza in penombra, un profumo delicato aleggia nell'aria...un' incenso stà bruciando lentamente, e alcune candele spandono la loro luce soffusa.
Mi aiuti a spogliarmi lentamente ed io aiuto te, poi andiamo assieme sotto la doccia. L'acqua è calda e scende sui nostri corpi accendendo ancor di più il nostro desiderio. Ci insaponiamo a vicenda toccando tutte le parti dei nostri corpi, poi ci risciacquiamo e tu mi prendi in braccio, mentre io ti cingo la vita con le mie gambe. Le nostre bocche si uniscono, le lingue si intrecciano e tu piano, piano mi fai scendere giù verso il tuo pene che si erge pieno di desiderio e la mia vagina umida e gonfia, lo sente entrare senza nessuno sforzo. Ora tu mi fai salire e scendere con un ritmo uguale...lento...ma deciso e io impazzisco dal gusto, mentre le nostre bocche continuano a restare unite in un lunghissimo bacio. Ora il mio respiro si è fatto piu affannoso la bocca si apre in un urlo soffocato e io vengo tra le tue braccia. Tu mi tiene abbracciata per qualche secondo, poi mi adagi sul letto, la testa che scende un pò dalla sponda e tu in piedi dietro mi infili il tuo pene in bocca che
lo inghiotte con avidità. Tu ansimi, cerchi di resistere, ma la mia bocca e le mie mani non ti danno tregua e dopo poco sento il tuo seme caldo che mi riempie la bocca e scende in gola, e solo quando ha finito di uscire completamente, ti lascio libero. Ma tu non sei ancora sazio... ora mi hai messo alla pecorina e la tua lingua mi stà penetrando nel buchetto del sedere, facendomi mugolare di piacere, la tua saliva mi stà bagnando tutta e presto il buchetto si è dilatato e rilassato come non mai, allora tu mi vieni sopra e dopo avermi fatto bagnare bene il pene
me lo appoggi al buchetto e piano piano, lo infili tutto fino in fondo.
Ora io urlo il mio piacere mentre tu mi stai pompando lentamente, ma dopo poco aumenti il ritmo quasi con furia facendomi venire e riempendomi il culetto del tuo piacere. Poi rimaniamo così abbracciati, stanchi ma felici e si è fatto buio quando ci rendiamo conto di dove siamo. Ma questa è un'altra storia che ti racconterò un'altra volta......
Ciao amore
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20 years ago
admin, 75
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Esperienze estreme
Perversioni estreme di un marito cornuto guardone succube bsx
Vi racconto in sintesi la mia esperienza che invito a commentare informandomi anche se avete mai avuto esperienze o sentito storie simili perchè mi piacerebbe scambiare opinioni con qualc'uno che abbia una esperienza simile.
Non è una bufala e anche se è molto tempo da che la mia storia è finita e non posso godere piu di queste porcate me le ricordo e le racconto sempre con piacere e rimpianto.
La mia ex che chiamerò S era una porca ninfomane portata al sesso come non ne ho piu conosciuto. Era stata pervertita fin da ragazza prima dal vecchio padrino gran porco vizioso che l'aveva sverginata in ogni buco e fatta anche montare da suoi amici piu porci e viziosi a pagamento e infine addestrata da me che sapevo delle sue oscene voglie ma l'avevo voluta sposare proprio attratto dalla sua viziosità e fama di puttana. Dopo sposata scoprii presto che la porca affamata di cazzi mi cornificava spesso e volentieri e mi successe di spiarla strafottuta arrapandomi in modo incredibile e scoprendo così oltre alle corna anche la mia perversione di guardone. Tormentato da quella doppia scoperta cominciai a favorire i suoi incontri clandestini in casa nostra per poter godere di quegli spettacoli osceni di monta. Essendo insaziabile la fame di cazzoni sborrosi di S aumentava sempre piu e a forza di cercarne sempre piu grossi e poderosi alla fine colla complicità di un'amica puttana la mia sig
nora incontrò il mandrillo della sua vita dotato di una nerchia mostruosa e di coglioni taurini che dopo averle brutalmente risverginato la figa le ruppe il culo senza pietà con il suo nerbo smisurato sgarrandole il buco del culo come un animale. Anche se S se lo faceva mettere nel sedere fin da ragazzina spesso e volentieri e quindi aveva il foro posteriore bello capiente e abituato a grosse ceppe il gigantesco bigolo di quel porco le sfasciò lo sfintere in modo bestiale spaccandolo a fondo e sbriillentandolo come una caverna. Io che spiavo l'inchiappata selvaggia che il porco dava a mia moglie ero spaventato dalle urla della troia che a culo aperto si dibbateva sotto le botte profonde del montone cazzuto che la massacrava stantuffandola come un bruto ma stupito la vedevo anche godere da gran vacca pisciando libidine dalla sorca larga mentre il porco le svangava furiosamente le chiappe facendole raggiungere un'orgasmo masochista incredibile come non l'avevo mai vista spurgare. Ripe
nso con orgoglio alle gran corna che sentivo di portare ammirando la furibbonda inculata che subiva la mia moglie troia e all'arrapamento che mi procuravano i suoi urli deliranti e le parolacce sconce che ansimava invitando il suo mandrillo a schiattarle le chiappe a fondo e a farle il mazzo alla faccia mia fino a crepare di minchia. Quella non fu che la prima di una serie incredibile di inculate bestiali che il bastardo cazzuto somministrò a mia moglie nei giorni e mesi successivi trombandosela di continuo in ogni modo e che sventrarono a fondo la maiala riducendola la piu gran troia rottinculo del mondo. Il suo masochismo perverso la faceva godere di quelle ingroppate furibbonde che avrebbero massacrato e sbudellato anche la piu vacca delle bagascie da monta e venirsene come una fontana urlando a perdifiato di dolore e di piacere sotto le botte feroci di quella mazza spropositata che le massacravano il retto e le budella mentre dal mio nascondiglio la spiavo sparandomi seghe vergog
nose e godendo di quegli spettacoli di violenza atroce e bestiale e delle monte furibonde con cui il suo montone le schiattava il culo sadicamente e le insifonava la panza di sborra a pressione quotidianamente. A forza di spiare la mia signora puttana sotto cazzo del suo mandrillo alla fine sono stato anche scoperto dai due depravati che hanno goduto ad infliggermi ogni umiliante esperienza facendomi subire anche i loro sfottimenti mentre li aiutavo a trombare. Ho avuto il privilegio di poter impugnare la mostruosa nerchia del montone di mia moglie aiutandolo a ingropparsi la mia vacca e l'onore di tenergli la maiala ben spalancata mentre le imbottiva la panza a cazzo teso. Ero orgoglioso di poterli aiutare a fottersi facendo le porcate che mi ordinavano e godendo di quelle sconce incombenze per tutto il periodo in cui la storia è andata avanti fino ad arrivare a depravazioni estreme assistendo mia moglie messa anche a battere dal suo pappone cazzuto che oltre a montarsela lui quotid
ianamente la faceva anche coprire da clienti puttanieri in casa mia facendo i soldi con i buchi slabbrati della gran mignotta.
Ho subito in quel periodo ogni perversa umiliazione facendo e vedendo porcate incredibili che oggi rimpiango e da succube cornuto ho anche subito il cazzo oltre che in mano anche in bocca e poi in culo diventando un porco recchione bsx bocchinaro e rottinculo emulo della mia moglie troia sfondata.
Se volete sapere piu in dettaglio la mia storia mettetevi in contatto mail e vi racconterò tutto dal principio.
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20 years ago
admin, 75
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Non si finisce mai
Barbara è una ragazza dolce e delicata, fresca come una piccola ragazzina, non ostante abbia già superato i venticinque anni. La sua freschezza la fa apparire ingenua, a volte, quasi immatura; e forse, in qualcosa, lo è veramente, non avendo avuto tante storie su cui crescere. Sono diversi anni ormai che ci diamo l'un l'altra tutto ciò che possiamo, vivendo in una specie di nicchia ricavata nel mondo che ci circonda e che abbiamo sempre lasciato fuori. Certo, lei ha le sue amicizie e io le mie; esce spesso senza di me, specie ora che finalmente ha trovato il suo primo lavoro; ma non ha mai avuto neanche la più pallida idea di cosa significhi "avere voglia di tradire". Io invece sì, e ci sono stato vicino diverse volte, ma l'amore e il rispetto che provo per lei mi ha sempre frenato, ponendola al centro assoluto del mio universo sessuale. Stasera lei deve uscire con le sue amiche, e io ne approfitto per ficcarmi in macchina di Massimo, insieme a Stefano e Marco, i tre amici con cui ogni tanto mi diverto a fare finta di essere single, andando nelle discoteche dei paraggi a collezionare finti appuntamenti a cui, poi, non mi reco mai. Loro tre, invece, non si fanno molti scrupoli, e cercano di portarsi a letto ogni fichettina che dia loro un po' di confidenza.
-Allora, la tua donna dov'è, stasera?- mi fa ridendo Stefano, -A caccia di una buona scopata?-
-Ma piantala, idiota! Non è proprio il tipo, lei..-
-Non ne sarei tanto sicuro!- interviene Marco, - Non puoi mai sapere cosa gira per la testa alle donne!-
-Si, ecco lui. Ma smettetela di fare i cretini! Che cosa ne potete sapere voi ? A voi basta cambiare posto dove mettere l'uccello una volta ogni tanto, non venitemi a dire che conoscete le donne..- Mi squilla il telefonino, e sul display appare il nome di Barbara.
-Pronto, ciao Tesoro, che c'è?!-
-Niente di particolare- mi risponde lei, con un tono piuttosto infelice, -Che fai?-
-Beh, sto andando al Deep Skin insieme a Stefano, Massimo e Marco. Andiamo a ballare. E tu?-
-Io niente. Mi ha telefonato Francesca e mi ha detto che non potevano uscire né lei né Silvia, stasera. Così adesso sono ancora qui in ufficio, perché abbiamo fatto tardi, e dovrò chiamare un taxi, per tornare a casa..-
-No, aspetta, veniamo noi a prenderti, dài!-
-No, lascia stare. Mi spiace farvi venire qua...-
-Non ci pensare nemmeno! Aspettami lì- e riattacco.
-Che palle!- mi apostrofa subito Massimo.
-Davvero, sei proprio una lagna! Ma non potevi proprio fare diversamente?-
-E dài, ragazzi! Cosa ci costa. Andiamo là, la riportiamo a casa e poi torniamo verso il Deep Skin. Capirai quanto tempo sprecheremo...-
Così andiamo a prenderla, e io la faccio montare sul sedile posteriore, fra me e Stefano. E' deliziosa, vestita a modino per poter ben figurare nell'ufficio di rappresentanza dove ha trovato lavoro: ha una leggera casacchina nera dalla quale fanno capolino i bei seni pieni ma non grossi, inguainati in un reggiseno di pizzo che si intravede appena. Una gonna rossa, lunga appena sopra al ginocchio, le calze nere e le scarpe con il tacco alto fanno il resto. Ma ha l'aria triste, e anche i ragazzi se ne accorgono.
-Che hai, Barbara?- le chiedo.
-Niente, è solo che ... E' solo che non esco da quasi dieci giorni, e sono un po' stufa!-
-Se vuoi, stiamo insieme, stasera.- le propongo, riscuotendo subito un bel trio di occhiatacce.
-No, non importa! Dovete andare a ballare, non è mica giusto che cambi idea!-
Ma a me dispiace, vederla così annoiata, così, dopo averci pensato un'attimo, lancio una proposta che farà sicuramente incavolare i miei amici:
-Senti, perché non vieni con noi? Tanto, voglio dire, andiamo a ballare...-
Lei sembra contraddetta, ma alla fine accetta:
-Se a voi non vi dispiace, io verrei anche volentieri...-
-E allora forza! Dai Massimo, andiamo al Deep Skin!-
E così partiamo, con i tre piuttosto contrariati, e Barbara che comincia a sorridere, finalmente.
Dentro al Deep Skin sembra di essere in una bolgia infernale: pieno zeppo di gente, e soprattutto pieno di belle fiche vestite il minimo indispensabile per combattere il caldo. La prima cosa da fare è prendere da bere, così raggiungo il bar insieme a Barbara e mi faccio preparare due Negroni; così, mentre gli altri tre si dileguano, noi due ci mettiamo a ballare, sorseggiando i nostri cocktails e pensando a divertirci. A dir la verità sono distrattissimo dalla spropositata quantità di fica che mi gira attorno, e faccio fatica a non farmi sorprendere da Barbara mentre punto questa o quella ragazza. Ma d'altra parte anche lei è bellissima, stasera: perché non dedicarlo a lei il mio sguardo? Così passa il tempo, e finiti i nostri Negroni le chiedo se ha voglia di bere ancora:
-Dài, vieni a prendere qualcos'altro. Tanto pago io, stasera!-
-Okay, però non mi prendere niente di così forte come il Negroni di prima, eh? Altrimenti tra mezz'ora vado a gambe all'aria!-
-Non sarebbe poi tanto male!- le ribatto io, strappandole una risata. Comunque le prendo un altro drink, mentre per me ordino un altro Negroni. Balliamo ancora un po', poi riusciamo a trovare un tavolino libero e ci sediamo.
-Certo, che ci sono un sacco di belle ragazze, qui!- mi fa lei, -Sarà per questo che vi piace venirci... o no?-
-Beh, è chiaro che non dispiace a nessuno, vedere un po' di belle figliole.- le rispondo, nel pieno dell'imbarazzo.
-Comunque ci sono anche tanti ragazzi.. Mi sa che qualche volta ci porto le mie amiche!- La guardo, scoprendo nei suoi occhi la malizia di quella affermazione. Ma non è certo il caso di mettersi a discutere, la serata sta passando alla grande e non voglio certo rovinarla con qualche assurda polemica sulla gelosia. Finisco anche il secondo Negroni, dopodichè mi alzo in piedi:
-Senti, vado a fare un giro per vedere se trovo quei tre idioti. Chissà dove si sono cacciati.. Massimo sarebbe capace di lasciarci a piedi!-
Quando li trovo, mi comunicano dei loro fallimenti:
-E' seratuccia- mi fa Marco, -Se la tirano tutte quante!-
-Già, non ce n'è una che sia stata qui a chiacchierare per più di trenta secondi.- ammette sconsolato Stefano, -Tu piuttosto, come va con la tua fedele mogliettina?-
-Oh, smettila! Mi dispiaceva lasciarla sola, era così triste!-
-Si, certo! Ma ora dove l'hai messa? Stai attento che non te la portino via...-
-Macchè! Cosa vuoi che faccia, lei! Se qualcuno le si avvicina, quella scappa!-
-Certo, certo.. povero illuso!-
-Che fai, ricominci con i soliti discorsi? Va bè, me ne vado! Ci vediamo più tardi, quando volete andare via venite a chiamarci.-
Così ritorno a fatica verso il tavolino, facendomi strada fra la gente che si accalca nei corridoi del locale. Ma mi aspetta una sorpresa: Barbara sta chiacchierando allegramente con tre ragazzi che le si sono seduti accanto, e sta bevendo un Negroni!
-Oh, eccoti di ritorno! Questi ragazzi mi hanno offerto da bere.. Lui è Luca, lui è Fabio, e lui è.. Com'è che ti chiami?-
Una semplice occhiataccia fa capire loro che non me ne frega niente dei loro nomi, e che è giunto, per loro, il momento di cambiare aria. Così mi siedo di nuovo con lei:
-Meno male che avevi paura di ubriacarti!-
-Bè, che dovevo fare? Me l'hanno offerto... e poi sono già un po' brilla!!- e si mette a ridere. Verso le due e un quarto ricompaiono i tre, pronti per levarsi dai piedi:
-Noi ce ne andiamo. Che fate, venite?- mi chiede Marco.
-E certo che veniamo, non vorrai che rimaniamo qui, vero?- Così ci alziamo, ma Barbara barcolla vistosamente, ridendo di gusto.
-Oh bella!- fa Massimo, -Sbaglio o è ubriaca?-
-Eh, direi proprio che non sbagli!-
Appena saliti in auto, sempre con Barbara in mezzo tra me e Stefano, quest'ultimo comincia ad elargire una serie di improperi nei confronti della serata:
-Che serata del cazzo! Tutte queste troie che la danno solo se gli fai vedere le chiavi della Mercedes. Però il cazzo piace a tutte quante, eh?-
-Ma che cavolo dici?- gli risponde un po' farfugliando la Barbara, -Ora non saremo mica tutte uguali..-
-Senza offesa, Barbara, ma le donne sono tutte troie!-
-E te sei scemo!-
-Dai, Barbara, diciamo la verità: a voi donne piace fare le sostenute, vi piace darvi importanza, e noi dobbiamo fare le figure di merda per starvi dietro. Ma per voi è facile, se avete voglia di cazzo, sapete bene come fare.. Quindi siete tutte troie!
Tutti quanti ci mettiamo a ridere, ma Barbara si accalora sull'argomento:
-Si, bravo! Bel discorso! Intanto però siete voi, quelli che non pensano altro che a scopare, dalla mattina alla sera!-
- E che c'entra? Perché, voi donne non ci pensate mai? Non vorrai farmi credere che tu, adesso, mezza brilla come sei, non ti faresti una bella scopata con lui?- le ribatte, indicandomi; -O che, nella discoteca non hai notato nessuno che ti sarebbe piaciuto farti, se non ci fosse stato lui?!-
-Ma io, se voglio far sesso con lui, stasera, lo faccio e basta!-
-E allora lo vedi che ho ragione io?- gli risponde Stefano, -Se lo volete fare, voi lo fate. Quindi voi donne siete tutte troie!!-
Scoppiamo di nuovo tutti a ridere, ma Barbara, a questo punto, dà una piega strana e assolutamente imprevedibile a tutta la situazione. Mi affera la cintura e me la slaccia, aprendomi i pantaloni:
-Vuoi che ti dica che noi donne siamo tutte troie, Stefano? Va bene, io sono una troia come tutte le altre, perché adesso ho voglia di fare un pompino al mio ragazzo, e glielo faccio!- Ciò detto, si china su di me agguantandomi il pene e cominciando a leccarlo.
-Barbara, ma che ti prende...-
-Dai, lasciami fare, che sono ubriaca e eccitata da morire!- e affoga le ultime parole nella propria bocca, insieme al mio cazzo divenuto duro come il cemento tutto d'un colpo. La tensione sale immediatamente alle stelle, in macchina, diventando quasi palpabile: Marco e Stefano osservano la scena ammutoliti, mentre Massimo, alla guida, sistema lo specchietto per cercare di capire cosa sta succedendo. Barbara, allora, sale in ginocchio sul sedile, per poter arrivare meglio al mio pene, ma fornendo contemporaneamente a Stefano un'ampia panoramica sulle proprie curve posteriori.
-Oè, non potete mica fare così voi due, eh? E noi che dovremmo fare, adesso, masturbarci guardandovi?-
-Fate quello che vi pare!- gli risponde Barbara, sollevando per un attimo la testa dal proprio lavoro, - Tanto noi siamo troie, ma voi siete tre coglioni!-
-Quello che ci pare, eh? Bene! Massimo, entra un po' in quel pratone con la macchina, vai!-
Ho già capito che piega hanno preso le cose, ma l'abile lavoro delle labbra di Barbara mi sta facendo ragionare ben poco! Mentre Massimo ferma l'auto a fari accesi in mezzo al prato, Stefano mi appoggia una mano sulla spalla:
-Abbi pazienza, amico mio, ma mi dà l'idea che la tua ragazza, stasera, abbia bisogno di farsi un po' d'esperienza!- Che strano, non sono per niente allarmato, anzi, direi piuttosto che mi sento improvvisamente carico di elettricità!
-Vieni bella, vieni fuori, vicino ai fari, così possiamo guardarti meglio, masturbandoci..- La prendono di peso e la portano davanti alla macchina, dove io li segue. Lei si siede sul paraurti, e tirandomi a se, riprende il lavoro interrotto, mentre gli altri tre tirano fuori i loro cazzi. Ma non hanno nessuna intenzione di limitarsi a starsene a guardare masturbandosi.. Ben presto Marco si avvicina, infilandole una mano nella scollatura per saggiare la consistenza di quelle belle tette. Decide di metterle subito a nudo, sbottonandole il giacchino e estraendole dalle coppe del reggiseno. Stefano si avvicina dall'altra parte, iniziando ad accarezzarle le cosce, facendole salire la gonna e mettendo in mostra, con mia totale sorpresa, uno bel reggicalze di pizzo, indumento che non le avevo mai visto indossare!
-Hai visto la tua dolce fidanzatina, che bella mise a troia che ha, stasera? Avevi proprio voglia di fare festa, eh Barbara? Coraggio, prova ad assaggiare un po' anche di questo! E afferratale la testa, se la guida sul proprio cazzo, lasciandomi all'asciutto. Lei è un po' intontita, ma anche dannatamente eccitata, e si ingoia il nuovo attrezzo senza pensarci tanto. Anch'io sono eccitatissimo, ma la situazione è tutt'altro che normale, ed è troppo tardi, per darci un freno; così mi inginocchio davanti a lei, sfilandole il perizoma e allargandole le gambe: ormai me la scoperanno, non c'è niente da fare, ma la fica gliela voglio leccare io! La sento sussultare, impegnata a tener testa ormai a tutti e tre i cazzi, così la sollevo, sdraiandola sul cofano:
-Non vi dispiace, vero, se me la fotto prima io...-
-Certo che no! Accomodati, mentre noi le teniamo la bocca tappata!- Così la penetro, e lei comincia a mugolare, senza poter fare molto di più, a bocca piena.. Massimo mi da il cambio dopo qualche minuto, e dopo di lui tocca a Stefano sprofondarle nella fichetta ormai totalmente fradicia di eccitazione. Lei si dimena come un ossesso, accogliendo i colpi come se volesse farsi sfondare completamente. Ma mentre Marco si appresta a subentrare nella chiavata, appaiono due fari al bordo del prato. L'auto si ferma, e io riesco a intravedere all'interno tre persone. Riconosco subito quella alla guida: è uno dei tre ragazzi che in discoteca ha offerto da bere a Barbara. Stefano li guarda un attimo, poi gli viene un'idea assurda:
-Bè, che avete da guardare?- grida loro, -O ve ne andate, o venite anche voi!- Io lo guardo stupito, ma mi scappa anche da ridere, mentre uno di loro si affaccia dalla macchina:
-Ma che fate, la state stuprando?!-
-Macchè stuprando, idiota! E' la sua ragazza!- risponde, indicandomi. -Forza, venite a farvi una scopata, che questa, stasera, mi sa che non la stanca nessuno!-
Così i tre si aggiungono alla compagnia, proponendo subito qualcosa di nuovo alla bocca di Barbara, divenuta avidissima. Marco, ad un certo punto, interrompe la propria scopata, girando Barbara a pancia sotto:
-Che ne dici, bella, se te lo ficco un po' nel culetto?- Lei però non può rispondere, dato che continua ad avere la bocca piena. Ognuno, a turno, le penetra il buchetto con foga, sette cazzi uno dietro l'altro. Quando arriva il mio turno, il settimo, appunto, mi ritrovo ad affondare il pene in uno sfintere talmente dilatato che mi sembra di esserle entrato in bocca, anziché nel culo! Dopo tutto questo trattamento, lei ha perso totalmente il controllo di se, al punto di supplicarci di continuare a fotterla, di riempirla di cazzo dappertutto. Non possiamo fare altro che darle retta , penetrandole contemporaneamente in tutte e tre le sue "bocche da sesso". Finalmente comincia ad essere esausta, e anche noi! Così la sdraiamo di nuovo sul cofano, e stavolta la battuta viene a me:
-Forza gente! Tiro alla troia!!- La investiamo con una raffica di sperma talmente fitta, che alla fine non riesce più ad aprire gli occhi, né tantomeno a respirare dal naso, mentre dalla bocca risputa ciò che non le è sceso direttamente in gola!
-Hai visto Barbara?- conclude Stefano, -Forse non sarete tutte troie, voi donne, ma una buona parte si!!- Scoppiamo tutti a ridere, lei compresa.
Il mattino seguente, Barbara mi telefona, dicendo che mi vuol parlare. Io vado da lei all'ora di pranzo, e la trovo allegra e pimpante, ma anche in qualche modo preoccupata.
-Ascolta, io non so come stanno le cose tra noi adesso.- mi dice, -La verità è che.. dopo quello che è successo stanotte, mi sento un po'.. si insomma, ho voglia di..-
-Ho capito, Amore, hai voglia di vivere! Hai voglia di essere libera di sentirti un po' troia, di farti qualche bella scopata alternativa e via dicendo, vero?-
-..Beh.diciamo che.-
-Anch'io ti amo, Barbara!-
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20 years ago
admin, 75
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In Barca
Premetto che tutto cio` che sto per raccontare non sta a significare che mia moglie sia una troia disponibile al primo venuto ma che anzi è una moglie fedele e che ha avuto ed avrà rapporti con altri solo con me consenziente. Questo perché da buon marito capisco le sue esigenze che vanno al di la delle mie possibilità .
Ci trovavamo nell'occasione in vacanza a Santo Domingo in una località balneare .Eravamo già nei Caraibi da oltre un mese e mia moglie aveva già assaporato i frutti del luogo già diverse volte proprio per una sua predilezione per i ragazzi di colore.
Quel giorno in spiaggia si avvicino un ragazzo del posto con la proposta di portarci ovviamente sotto pagamento a passare una giornata sulla sua barca per andare a pescare Barracuda.
Era uno dei tanti che cercano di tirare avanti con delle idee per sbarcare il lunario .
Parlava un perfetto italiano con un piccolo accento spagnolo che lo rendeva simpatico.
Era fisicamente un bel ragazzo alto molto nero muscoloso sulla quarantina ma aveva un viso segnato come di un uomo che ne aveva viste tante,spiccavano due cicatrici molto marcate che lo rendevano vissuto ma allo stesso tempo interessante.Mia moglie ,Claudia è il suo nome, inizio` subito a prestargli un ascolto particolare ed io intuii subito il suo interesse tanté che pattuii subito il prezzo e presi un 'appuntamento per l'indomani alle 10 e 30 anche perché la cosa mi eccitava per due motivi: oltre alle passioni di mia moglie si univa la mia passione per la pesca .
L'indomani mattina puntuali ci recammo al luogo dell'appuntamento eccitati tutti e due anche se per cose diverse.Arrivati li con sorpresa notammo che insieme a lui c'era un ragazzino giovanissimo che era tutto intento a preparare delle lenze e capimmo che non saremmo stati solo in tre .Questo irrito` molto mia moglie non tanto per il fatto che sarebbero stati in due anche perché non era la prima volta che se ne faceva due insieme in questo viaggio ,ma per il fatto che sembrava veramente un bambino.Con due domande dopo la presentazione scoprii subito che il ragazzino aveva comunque 19 anni il che tranquillizzo Claudia .Si trattava comunque di un bellissimo ragazzo che aveva forse il viso da bambino ma un fisico comunque potente.Dopo pochi minuti partimmo e facemmo almeno una quarantina di minuti per raggiungere il posto di pesca .Claudia durante il viaggio non fece altro che stare intorno a lui a fare domandine anche stupide sulla barca .Lui mostro subito un interesse particolare per
Claudia anche perché lei con i suoi 33 anni di allora è davvero una fica notevole .Ci fermammo sul posto era una giornata incantevole e un venticello fresco rendeva il tutto ancora piu splendido.Il ragazzo che non aveva staccato lo sguardo dalle lenze mi chiamo cercando di spiegarmi cosa avrei dovuto fare ma il suo spagnolo dialettale era quasi incomprensibile cosi che ci estraniammo nel tentativo di capirsi .Claudia intanto inizio veramente a strofinarsi a lui era sovreccitata sembrava una ragazzina .Non passo piu di un minuto che lui la inizio a leccarle il collo. Il ragazzo di spalle non si accorse di niente e solo quando lei le calo i pantaloncini e presoglielo in bocca lui emano un sospiro di piacere si volto. Con una faccia stupita guardo me e loro ripetutamente e lo vidi calmarsi solo dopo un mio sorriso rassicuratore . Era comunque imbarazzato abbasso la testa e si rimise a lavorare sulle lenze.Nel frattempo loro si erano adagiati sulla prua e lui comodamente seduto si god
eva il pompino di Claudia .Aveva un arnese enorme pieno di vene che davano l'idea di un cazzo vissuto come la sua faccia .Claudia lo succhiava cosi forte che li schiocchi di quando gli usciva pensavo si sentissero dalla spiaggia ormai lontanissima.Presi la mano del ragazzo gli tolsi le lenze dalle mani e lo invitai ad unirsi,con un certo impaccio si uni a loro ma non aveva il coraggio di toccare nulla .Spinto ancora da me inizio a palpare il culo di Claudia che alzo immediatamente il culo come un gesto di consenso .Dopo qualche attimo inizio a baciarla e prese il coraggio di calarle il bikini.Lei non fece una mossa sembrava persa nel suo pompino che credo neanche una cannonata l'avrebbe smossa.Sfilato il bikini il ragazzo tento di scendere per leccare la passera fradicia di Claudia ma era di un goffo incredibile ,tanté che sembrava piu un cane che laccava la zuppa.Si vedeva che era alle prime armi.Continuava a strofinarle il cazzo sulla schiena tanté che io nella paura che glielo inf
ilasse senza preservativo mi avvicina per controllare.Aveva un bel cazzo anche lui ma non certo alla pari dell'altro e al contrario liscio come il vetro.Claudia allungo la mano alla ricerca della borsa e capii che lo voleva dentro .Infatti tiro fuori il preservativo e con una maestria incredibile glielo mise .Da quanto l'aveva lungo sembravi gli avesse messo un ditale anziché un profilattico. Claudia si volto e si mise a pecorina con l'intento di spompinare il giovane mentre lui la preparava per sfottersela.Dette ad esagerare tre o quattro pompate al giovane che subito si irrigidi e le lascio andare una sborrata spaventosa in bocca tanté che quasi Claudia sembro affogare .Noncurante lo ripuli bene bene e poi si dedico al suo maschio.Allargo le gambe alzo il culo e afferrato un cuscino se lo pose sotto il petto e si preparo a riceverlo.Inizio a scoparla come una furia .Passo pochi minuti che Claudia urlo un vengo con un'impeto che sembrava quasi di dolore .Godeva ,inizio a mordere il
cuscino .Il ragazzo si era seduto ed aveva ripreso il suo lavoro mentre io ammiravo i due.Erano uno spettacolo.La giro diverse volte in piu posizioni .La stava letteraralmente massacrando.Claudia si alzo e si mise a pecorina di nuovo co una gamba appoggiata sul bordo della barca e li venne di nuovo lanciando ancoro un urlo.Si lascio scivolare giu ma si mise ancora con il culo ritto come se non fosse ancora sazia .Lui la guardo per un po poi prese la crema da sole e ne getto una grossa quantita sopra il suo culo massaggiandola e penetrandola dietro con piu diti .Era pronta si chino e gli affondo`il suo palo nel culo .Claudia lancio un poderoso buuuuuuu ma non si mosse .Inizio a scoparla nel culo con una foga incredibile .Lei urlavo non so se di piacere o di dolore ma stava li immobile sotto quel cazzo infuriato.Lui con maestria inizio anche a schiaffeggiarla sulle chiappe le piaceva dio se le piaceva.Lei inizio a massaggiarsi la fica fino al punto di venire ancora :Stavolta non urlo
ma fece quattro sospiri che resero l'idea.La prese quasi di peso e se la mise sopra ricominciando a fotterla nella fica .Al giovane era tornato duro ed adesso con un po piu di coraggio si mise un preservativo che prese dalla borsa di Claudia .Lei era li perfetta con il culo aperto .Il giovane si chino e glielo mise dietro .A Claudia usci un sospirato bravo dai .Lei allungo una mano di dietro e inizio a tirasi verso di se il giovane che duro pochissimo .Un minuto e lo tiro fuori con il preservativo pieno .No gia disse Claudia .Io non ne potevo piu e poi capii che aveva bisogno di un cazzo in culo cosi che la infilai senza neanche aspettare un secondo di piu.Passo un minuto che lei venne ed anche io non ressi le sborrai nel culo .Avevamo fatto una figura da fessi tutti e due mentre lui continuo a sfotterla amcora per molto.Lei le era sopra e con con la mano gli spostava il cazzo dal culo alla fica .Lo fece almeno per una decina di volte finche lui la sbatte con forza a terra e toltosi
il preservativo la inondo .Non avevo mai visto tanto sperma tutto insieme sembrava non smettesse piu. Claudia lo ripuli con cura dopodiché si getto in acqua e fatta una piccola nuotata risali sulla barca .Si sdraio sulla prua riusci solo a mettersi il sopra del bikini e subito si addormento con le cosce aperte e la ficona arrossata all'aria.Noi ci mettemmo davvero a pescare e prendemmo anche due barracuda bellissimi . passo non piu di una ora e Forse il vedere quella bella fica nera di Claudia fece ripartire alla carica quel gran chiavatore che stesosi davanti a lei si mise a leccarla tanté che lei svegliandosi lo avvinghio in un morboso 69 che duro del tempo.Ormai io e il giovane eravamo presi dalla pesca che non ci curammo piu di loro .Scoparono ancora per almeno un'ora fino a che lui le sborro in faccia riempiendola fino hai capelli.Tornammo a riva che era quasi buio scesi parlammo della tariffa che avevamo pattuito in 120 peso 140 mila delle vecchie lire .Pagai gli lascia il pesc
e ,ma fatti due passi mia moglie torno indietro e tiro fuori dalla borsa 200 peso l'equivalente di 240 mila lire che per loro sono due stipendi .Mentre tornavamo in albergo nel silenzio sospiro e disse
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