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Ri-Prendila cosi(terza parte di "a noi piace in tre"
insomma….io dovevo un favore a Lena e dovevo prestarmi a farmi fare foto mezza nuda con Dario,lei quasi urlava :“ma bellissimi cosi”..esclamo Lena vedemdoci con le mani dentro i pantaloni,siete eccitantissimi...infatti pensavo tra me e me a quanto tempo ci avrebbe impiegato Luca a spogliarla e farsela li, mentre guardava me ..
Lena ormai dava le dritte sulle posizioni, chiese a Dario di abbassarmi il leggins e di avvicinarsi con la faccia davanti al sedere come se dovesse baciare...Dario non mi chiese il permesso forse per paura di sentirsi dire un “no” quindi non perse tempo,mi prese per le spalle e delicatamente mi fece voltare,si abbasso quasi a sedersi sulle sue ginocchia e pian pianino incomincio’ ad abbassarmi il leggins scoprendo poco a poco la pelle nuda delle sedere fino a che non rimase tutto scoperto,o meglio coperto solo da qualche cm di stoffa del perizomino .Io mi lamentai un po “..ma dai ,il mio sedere non e’ bello come il tuo Lena!!” Lei prontamente non manco’ invece di fami i complimenti e di notare che avevo lavorato un po e che si era ben rassodato negli ultimi mesi.Dario esegui le istruzioni alla lettera e si avvicino’ con la faccia sul mio sedere ,Lena mi fece stare leggermente piegata in avanti per far risaltare le rotondita’ mentre continuava scattare foto ,Dario era cosi vicino che sentivo il respiro sulla pelle,mi vennero un po di brividi e poi lui mi sfioro’ con le labbra su una natica,Lena “spingeva” sempre piu’ e data la situazione approfitto’ per offrirmi al suo Dario,in realta’ si giustificava dicendo che era per la sua “voglia di vedere” me nuda e toccata da Dario,diceva che era per soddisfare una sua curiosita’ ma io e lei (a anche Luca) sapevamo che tutto cio’ era stato organizzato per Dario e la sua “fissa”,questa sarebbe stata la volta che quella fissa se la sarebbe tolta per sempre( o quasi).
Lena continuo’ “...Dario,mi fai vedere come baci le chiappe di Sandra? ”..e lui non se lo fece ripetere 2 volte ….prima a sinistra poi a destra ,molto delicatamente ,mi fece anche sentire la lingua...Lena scattava foto a raffica ,poi diede la macchina a Luca e venne da noi,chiese a Dario di appoggiare la faccia su sedere,lui lo fece e stavolta col naso era praticamente sulla patata.
Lena ebbe l’ennesima idea,era scatenata e decisa a portare a termine la sua opera,mi chiese se potevo fare la stessa cosa io ,cioe’ dovevo abbassargli il pantalone e avvicinarmi al suo pisello con la faccia ….io dissi “noooo,che non lo faccio” ma dopo un po mi feci convinvere ma con aria pseudo indispettita le dissi anche che quella era l’ultima richiesta.
Cosi mi girai,lui si alzo in piedi e gli sbottonai il pantalone,sembrava che non fosse in tiro cosi ero un po piu’ tranquilla,Dario era davanti a me con i pantaloni abbassati,in boxer neri,Luca scattava foto ,io gli misi le mani sui fianchi e gironzolavo attorno, con la mia testa ,gli passavo molto vicino..Lena mi incito’ “dai..ora abbassagli quel boxer”....io risposi,..”..dai no mi vergogno..” ma lei insistette finche anche Luca mi disse ..”dai ormai sei li…”
Mi feci coraggio,avevo un misto di imbarazzo e eccitazione,l’ok di Luca mi aveva dato una spinta un piu’ ,ero vicina a compiere una trasgressione di quelle che mi fanno eccitare molto,
e poi ero con persone che conoscevo ormai da anni e mi sentivo effettivamente a mio agio,la mia in verita’ comunque era piu “scena” che imbarazzo vero,dovevo almeno salvare le apparenze.Afferrai i lati del boxer a piano piano tiravo giu’ ,prima da un lato e poi dall’altro...mentre lo facevo ci scherzavo su e dicevo “cosa spuntera’ fuori ??”...finche’ si intravedeva gia’ sotto i peli del pube il tronco del pisello non ancora eretto,era evidentemente imbarazzato anche lui ,io dissi “..ma veramente lo devo fareee?”...e Dario disse “..non devi farlo per forza”....e Lena “...stai zitto che non ti capitera’ mai piu una cosa del genere in tutta la tua vita’”..
Mentre parlavano io,con un movimento piu’ veloce,tirai giu’ il boxer fino alle ginocchia,il pisello sballonzolava davanti a me moscio e … era .piccolo!!!!,era evidente che anche Dario era abbastanza imbarazzato,era sbalordito e certamente non si aspettava che sarebbe successo tutto cio’.
Lena esclamo’ una roba tipo “..ma che tristezza sei” rivolta al suo uomo..e mentre lo disse si avvicino’,glielo prese in mano e cerco’ di farlo’ venire su..”non si possono fare foto col pisello in queste condizioni”..e mentre parlava gli faceva praticamente una sega ...” ecco ,ora iniziamo a ragionare” continuo’ Lena ,in effetti il pisello ora era piu’ grosso,riconoscevo adesso la dimensione della cappella,molto grande ,io chiesi “ora che facciamo?” Luca disse con voce un po bassa di far finta di prenderlo..in bocca ,ma solo finta,mi disse di fare dei movimenti li vicino con le labbra.
Infatti era quello che avrei pensato di fare,rimisi le mani sui fianchi e mi avvicinai con la bocca,
proprio davanti a quella cappella ,la sfioravo con le guance ,prima destra poi sinistra ,poi andavo piu’ giu’ e riaprivo la bocca proprio davanti alla cappella in modo da fargli credere che
l’avrei preso in bocca da un momento all’altro,la cosa duro’ forse un minuto ,il tempo di veder crescere sotto i miei occhi il pisello che ora era in tiro al massimo.Poi mi rialzai in piedi ,mi girai con la schiena rivolta a Dario e ci facemmo fare delle foto cosi..il pisello era a mezzo centimetro da me,a volte mi toccava anche il sedere ma io facevo finta di niente finche’ non mi abbraccio del tutto e a quel punto me lo stampo sulle natiche,durissimo, Lena e Dario risero e dissero “ah pero!!..ci stiamo scaldando!”.”Ora mettevi di fronte e baciatevi.. o fate finta,e poi prendete la mano dell’altro e fate qualcosa,”Dario mi prese la mano e me la porto’ sul suo pisello e io feci lo stesso sulla mia tetta ,giocammo un po cosi e fu molto eccitante,chissa come si divertivano e godevano quegli altri due a guardarci ...Lena disse di spostarci sul divano….solo che dovevo accompagnare Dario prendendolo per...il pisello , io ormai stavo al gioco,ci stavamo tutti quanti ,ormai tutto era ammissibile(o quasi),speravo ancora che non andasse a finire in scopata ma probabilmente ero un po ingenua.
Con Luca e Dario,io mezza nuda,Dario col pisello fuori dai pantaloni,io che lo tenevo in mano portandolo a spasso nel soggiorno, come pensavo che andasse a finire?
Il pomeriggio contonuava..Luca disse “..Sandra sai come mi piacerebbe fare delle foto?” che tradotto equivaleva a chiedermi di realizzare una sua fantasia...“..siii,come ? “ risposi io contenta di esaudire una sua richiesta,” Vi mettete tutti e due sul divano seduti sui talloni l’uno di fronte all’altro “.
Beh!ensavo chissa’ che cosa ,cosi ci mettemmo proprio come voleva Luca,ma in quella posizione ero sicura che non “rischiavo” nulla ,almeno per il momento …pero’ mi tocco togliermi il leggins rimanendo in mutande ,lui era gia’ nudo completamente ,io avevo ancora la felpina col reggiseno sotto.Quando pensavo che gli animi si stessero per raffreddare ecco che la giornata invece si infuocava sempre piu’,Lena ci avvicino’ ulteriormente,io avevo in pratica il ginocchio in mezzo alle gambe di Dario e lui aveva il suo in mezzo alle mie ,a 2 centimetri dal toccarmi la patata.
Ci dissero di iniziare a far “qualcosa”...”cosa?” disse Dario,Lena disse di mettermi una mano nella felpa,lui delicatamente si avvicino’,mi guardo’ quasi per scusarsi ,e poi entro’ nella felpa;a me venne un gran caldo ,noi da quel punto in poi non facevamo caso che Luca scattava le foto,ci eravamo persino dimenticati .Lena dava quasi sempre lei le dritte,ordino’ di tirare giu’ la cerniera della felpa e Dario esegui’ ,me la sfilo’ sempre delicatamente dalle braccia ,avvicinandosi molto,viso contro viso,mi carezzo le spalle e mise tutte e due le mani sotto le spalline del reggiseno causandone la caduta,poi passo con le mani dietro e me l’ho slaccio’ finche non cadde sul divano e rimasi ..con le tette al vento.Lena diceva “bellissimo...ora col palmo della mano prendine una e baciale una guancia”....”cosi?” chiese Dario cercando di rimanere in tema “lavorativo”...”si,cosi”disse Lena che scatto’ qualche foto,poi conitnuo’ “..dai Sandra,non stare li impalata ,fai qualcosa anche tu “.
Meno male che Dario aveva preso l’iniziativa perche’ io ,veramente,non sapevo che fare,mi aveva preso in quel momento un seno e si era avvicinato al mio collo,conosceva bene il mio punto debole,io invece cominciavo a perdere le forze,Dario pian piano con la bocca arrivo al seno e baciava ovunque ,poi prese con le labbra il capezzolo e inizio a succhiare ,era delicato,per un attimo pensai che Luca aveva rivelato i miei punti deboli ma iniziavo a godere per davvero e la mia mente si concentro’ su altro.
D’istinto gli presi anch’io il pisello in mano e gli ricambiavo il favore ,ma lui risali con il viso verso di me e mi stampo’ le labbra sulle mie….io accellerai con la mano per cercare di farlo godere di piu’ e lui mi infilo’ la lingua e via anch’io slinguavo con lui .Quindi ora la scena che stavano guardando era ormai di sesso vero, tutti e due nudi seduti sui talloni,gambe piegate sulle ginocchia ,lui mi palpava avidamente il seno e io gli facevo una sega mentre le nostre lingue facevano il resto.
Dario prendeva l’iniziativa,mi fece girare di spalle e poi piegare in avanti ,come una gattina,sempre lentamente e delicatamente mi sfilo’ le mutandine ,poi inizio’ a baciarmi il sedere finche’ non arrivo’ sulla patata, e li insistette per un po,sentivo che si faceva spazio nelle grandi labbra con la sua lingua,finche non cerco’ il clitoride ,e lo lecco tanto ,tanto da farmi godere e anche venire la prima volta.
Sentivo Luca e lena che bisbigliavano qualcosa,non capivo bene ma Lena scommetteva su quanto tempo sarebbe passato primo che Dario mi avrebbe presa da dietro e che io presto gliel’avrei data(Luca me lo confido’ dopo).Alcune cose riuscivo a sentire e altre no,ricordo che Lena a un certo punto disse a Luca “dai,che ne dici di farli scopare ora? e Luca rispose “tanto Sandra non gliela dara’..vedrai.
Beh! io ora ero completamente nuda,eccitata e avevo voglia matta di scopare,speravo che mi prendesse Luca li sul divano invece ….”card full” un’altra volta.
Di nuovo Lena e Luca erano al PC per scaricare il materiale fotografico ,nel frattempo Dario mi prese dalle spalle e mi invito’ a rialzarmi e nel rialzarmi ricadetti seduta su lui,lo spazio era poco ma lui non fece nulla per spostarsi anzi,secondo me la fece apposta,caddi quindi seduta sulle sue gambe,sentivo il cazzo dietro la schiena ,lui mi tiro’ ancora piu’ vicino in pratica mi ci fece sedere sopra…
Gli altri 2 appena si accorsero che eravamo in quella nuova posizione impazzirono e vollero fare 200 altre foto,in pratica io ero seduta sulle gambe piegate di Dario che a sua volta era seduto con le sue gambe incrociate sul divano,ero di spalle a lui che mi teneva stretta e abbracciata mentre mostravo il seno ai “fotografi” e se mi sollevavo leggermente riuscivano a fotografarmi interamente nuda seduta su Dario.
Dario ne approfittava e come!!Mi palpava ovunque,per farmi fotografare in tutti i modi mi metteva le mani sulle tette,le sollevava ,poi metteva una mano sulla patatina e una sul seno e cosi via,il fatto e che se andava sulla patatina non finiva li perche’ essendo bagnata lui ci giocava un po e mi faceva “soffrire” poi Lena mi chiese se mi potevo sedere al contrario ,ci posizionarono di profilo rispetto a loro e mi fecero mettere le mie gambe (aperte) su quelle di Dario ,l’uno di frante all’altro ,come prima ma tutti e due a gambe aperte.
Che imbarazzo ,lui vedeva tutta la mia patatina,era gia’ ben curata e quasi tutt,il suo pisello su,in quel momento era moscio ,ci avvicinammo finche i due genitali non si sfioravano ,entrambi avevamo braccia distese all’indietro appoggiate sul divano .io sudavo ormai ,lui si fece leggermente avanti ancora un po e a quel punto Luca e Lena si divertivano e fare foto molto spinte.
Anche il pisello di Dario venne su duro subito tant’e’ che Lena ritenne che era il momento giusto per provarci ,chiese di avvicinarsi con la cappella verso la mia patata ,scattava appena facevamo qualsiasi movimento,Dario se lo prese in mano e lo indirizzo proprio li,mi sfiorava e poi cercava il mio seno con l’altra mano,Lena diceva “bellissimo...dai su ,ora entragli poco poco come se dovessi fartela”, e lui cosi fece,si fece spazio nella mia patatina bagnata e ci fu un accenno di penetrazione ,fece entrare mezza cappella.Poi Dario volle abbassare leggermente le luci,creo’ un po di penombra ,nel frattempo Lena ci disse di rimanere fermi cosi ,ma Dario approfittava di quel momento per fare dei piccoli movimenti avanti e dietro e io...beh! accompagnavo quei movimenti ,riuscivo a far entrare la cappella dentro quasi tutta ma non volevo che se ne accorgessero Avevamo un po approfittato di quel momento di pausa ,mi venne i bisogno di andare in bagno e fare la pipi,ed era vero.Ero tanto bagnata,nel usare il fazzolettino,mi toccai la patata in bagno e mi venne ancora piu’ voglia.Non mi era neanche accorta che ero entrata in bagno nuda e dovevo uscire dal bagno in quel modo,mi sentivo un po imbarazzata quindi usai l’asciugamano sulle tette per comprirmi, e cosi tornai in soggiorno.Inutile dire che a Lena piacque molto l’abbigliamento nuovo e Luca si eccito moltissimo,tanto che era dietro Lena e le infilo’ la mano nella maglietta dietro per poi entrare nel jeans attillatissimo .
Lena mi disse se potevo ritornare sul divano,Dario era seduto li ,non disse nulla e il pisello era tornato moscio allora Lena disse che non poteva pensarci lei tutte le volte, guardandomi e sorridendo,io capii subito e mi appoggia col seno sulle gambe di Dario e guardando Luca dissi di farmi delle foto cosi,ma poi venne in’idea a me stavolta,d’istinto ,spinsi Dario per le spalle costringendolo a cadere sul divano pancia in su,risali un’altro po in modo che fosse completamente steso e poi io staccai del tutto l’asciugamano e cominciai a gattonargli intorno,nuda ,solo col perizoma.Imitavo i passi di una panterina,gli passavo sopra col sedere,con le tette gli strusciavo sul pisello,Luca impazziva ed esclamava “uhahuuuuuwauu! finalmente qualcosa di serie,grande Sandra”Io intanto mi ci ero avvicinata col sedere sulla faccia e Dario poteva ogni tanto dare dei baci sulla pelle e dove capitava finche io con la bocca non sono andata nei pressi del pisello come se fossi in cerca di qualcosa da mangiare ...e piano piano,senza usare le mani,presi il suo tronco in bocca,poi arrivai alla cappella,ci giocai un po ,con la lingua,con le labbra finche non iniziai a fargli su e giu,sempre senza usare mai le mani..Era bellissimo,c’era un misto di emozioni ,mi piacevo il fatto di farmi vedere da Luca mentre ero il “giocattolo” erotico di una coppia.Ma ora era Luca a dettare le condizioni per le foto,e ormai non avevo piu’ scampo perche’ gia’ dalla prima foto capii come sarebbero andate le cose.Ora ero il suo “oggetto erotico “ e faceva di me quello che voleva;quando diceva “Dario ,prendila dai fianchi” significava che doveva penetrarmi tenendomi da dietro ,se diceva “ecco ora prendi la bocca” significava che voleva fare una foto col pisello nel mia bocca.
Dario non mi scopava,semplicemente mi penetrava nella patata o nella bocca tenendolo un po dentro,di quelle posizioni c’e ne fece fare una decina,in piedi di fronte con una gamba alzata ,da dietro con le mani sulle tette etcc. e la frase terminava sempre nello stesso modo :” ecco,ora prendila cosi”Dario quando poteva ne approfittava per far qualche movimento dentro e fuori,per godere un po ,solo una volta che gli era andato giu’ il pisello Lena gli disse di farlo rinvigorire e Dario prima uso’ la sua stessa mano e poi appena fu eretto me lo mise dentro di e fece ¾ volte avanti e dietro sempre mentre loro due guardavano,io non riusci a trattenere pero’ i gemiti di piacere,ogni volta che affondava mi batteva il cuore a 300 e emettevo il classico suono del godimento,”ahaaa””mhhhh”......Era passata mezzora,Luca (non ce’ la faceva piu’) appoggio’ la fotocamera sul tavolo,venne da noi e si mise….dietro di Lena,ovviamante,immagino quanto avesse resistito fin ora senza far nulla ,ed era stato bravissimo perche’ avrebbe corso il rischio di rovinare i piani .Ma ora non resisteva piu’ ,basta giocare ,le abbasso’ il jeans,lei si mosse per agevolarne la rimozione rimanendo nuda anche lei col sedere in aria,Luca si slaccio’ la cerniera e lo tiro’ fuori,io riuscivo a vedere tutta la scena e vidi il momento in cui si avvicino’ molto,poi cerco’ la patata e inizio’ a farsela davanti a me e Dario, Lena godeva come una maialina....I
ll gioco era finito,ora era sesso vero ,non ci nascondevamo piu’ nel far finta che stavamo giocando,ora tutti e 4 eravamo preda del piacere ,e quello era il nostro primo vero scambio di coppia.
Eravamo ormai tutti e 4 vicinissimi,potevamo toccarci tutti facilmente,Luca mi prese la testa, Mentre scopava Lena , mi bacio’ con tutta la forza e passione,mi fece sentire quanto stava godendo ,poi mi staccai dalla sua bocca e mi appoggia sulle labbra di Dario,e mi baciava con molta bramosita’ mentre la sua donna si faceva scopare da Luca.Pensavo solo a quando sarebbe toccato a me ,avevo voglia anch’io e non aspettai il passo successivo,andai a sedermi a cavalcioni su Dario ,per sedermi sopra di lui dovetti allargare parecchio le gambe,quando fui seduta su di lui sentivo tutta la carne del pisello duro sotto di me ,lui mi strinse a lui ,sentiva che sotto ero un lago e ,voleva sentire le mie tette su di lui,allo stesso tempo mi prese la testa fra le mani e mi slinguo’ ,sotto pian piano il pisello si faceva strada,mi sollevai un pochino ,gli presi il tronco e lo indirazzai dentro di me.Entro’ subito e subito mi inizio’ a scopare con movimenti continui ma lenti,ogni volta affondava sempre di piu’ e io godevo come una matta,ebbi anche l’istinto di dire delle cose ,dissi”non me lo ricordavo….cosi...l’ultima volta non sei riuscito a scoparmi mentre Lena si e’ fatta fare subito da Luca,io no...ma ora mi stai scopando..stronzettino c’e l’hai fatta”..Lui mi disse che ero una figa incredibile e che mentre scopavo diventavo molto piu’ arrapante e irresistibile
Mi faceva impazzire la cappella che entrava ,all’inizio, e poi quando arrivava al massimo in fondo….gli dissi che stavo per venire e lui disse che potevo,allora mi passai la mano davanti e mi toccai il clitoride,gli disse di spingere al massimo e per me fu un’esplosione pazzesca..
sentivo una lingua dietro e sotto,era quella di Lena che leccava li sotto ,sie me che Dario mentre aveva sempre dentro Luca che si era gustato tutta la scena del mio sedere ,da dietro aveva visto in diretta tutto ,non so so se lui era venuto ma mi accorsi che le sue mani erano sulle mie tette ,stava accellerando per venire anche lui….dopo qualche secondo venne ed era stravolto dal piacere.Io scappai di nuovo in bagno,e Lena mi segui’,facemmo le nostre cose e poi ritornammo sul divano,notai subito che Dario era ancora in erezione mentre Luca recuperava la macchina fotografica,Lena ando’ verso di lui.Io mi sedetti di nuovo sul divano col mio asciugamanino ma credo che ebbe di nuovo un effetto “arrapante” su Dario,lui si avvicino’ verso di me, mi fece aprire le gambe,si prese il pisello in mano e me lo mise dentro con una facilita’ unaudita,in realta’ io lo volevo ancora ,mi disse che aveva ancora una vogliia pazzesca di me,e io ….stranamente godevo di nuovo.Luca e Lena si girarono verso di noi,Lena disse “ma guarda quei due ..ancora”.
Io ero srdaiata schiena in giu’ e lui sopra di me,mi aveva fatto allargare le gambe e entrava fino in fondo,loro due si vennero a sedere vicino a noi, guardavano le foto dal display della macchina fotografica,Luca disse “..voi non vi preoccupate,fate pure.”
Dopo un po Dario mi fece posizionare di lato su un fianco,lui dietro di me e io rivolta verso di loro,potevo persino guardare le foto anch’io.Lui Continuava a infilarmi ,fare avanti e dietro,mi stava “gustando” il piu’ possibile e sembrava non avere fretta e ogni tanto scambiavamo persino qualche frase tutti insieme come se non stesse succendendo nulla .A me invece ogni tanto scappava un gemito di piacere e lui mi toccava le tette mostrandole a loro ,mi prendeva i capezzoli e poi passava la mano su tutte e due le tette scendendo fino alla patata,Poi continuo’
a gustarmi facendomi voltare ancora verso di lui ,sempre di fianco, cosi che mi poteva baciare e scopare allo stesso tempo,avevo raggiunto un certo equilibrio anch’io,mi gustavo il sesso con calma,davanti a Luca e Lena .Dopo un buon quarto d’ora Dario mi mise a pancia in giu’ col cuscino sotto,mi chiese se poteva venire ….dentro...e io guardai Luca e poi rilfettendo qualche secondo dissi..di si….che poteva,cosi mi toccai contemporaneamente con la mia mano ,alzai il sedere e riuscivo di nuovo a godere come una matta ,Luca fece in tempo ad avvicinarsi a me ,mi “offri” il suo pisello in bocca ,per me era la prima volta cosi, il suo in bocca mentre un’altro mi scopava da dietro,Godevo cosi’ tanto che dopo mi chiedevo come mai non l’avessimo fatto prima.Sentiva le palle di Dario sbattere sul mio sedere e Lena che lo baciava mentre era dentro di me ….non ci sono parole per descrivere tutto ,troppa roba,troppa emozione….
Dario mi venne dentro e io ciucciavo per godere il pisello dl Luca.Sembrava non bastare mai ma eravamo ormai sfiniti….
A distanza di un mese da quel pomeriggio ci siamo resi conto che ora e’ tutto diverso con Lena e Dario….abbiamo fatto altre cose che meritano di essere raccontate..
2601
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8 years ago
AdamDTS,
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Last visit: 8 hours ago
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Trekking,caldo e segreti...(2parte)
...io la lasciai stare cosi perche’ aspettavo che uscisse Marco per vedere la sua reazione,ero proprio curioso,infatti non avevo neanche finito di pensare a questa cosa che si apri’ la porta del bagno,lui butto’ uno sguardo verso di lei e poi si volto’ verso di me e con un fare molto controllato mi chiese se volevamo dormire ancora un po ,io gli risposi di no ,anzi che dovevamo svegliare quella “donna” .Mentre la moca era accesa ci avvicinammo entrambi a lei “si,pero’ non si puo’ dormire in modo cosi sconcio”,commentai io ad alta voce,”facciamole uno scherzo ,vediamo se se ne accorge….”feci cenno a Marco di toccarla col dito sulla spalla e poi pian piano scendere fino a sopra al gluteo per poi darle un bacio proprio li,di solito lo faccio io al mattino percio’ lei avrebbe pensato che sarei stato io a toccarla.Lui si avvicino,si sedette persino a fianco e mise una mano al centro della schiena e diceva “Sandraaa,buongiornoo” e poi la sbaciucchiava sul braccio.ma lei sembrava ancora in coma ,e non solo non si sveglio’ ,ma sollevo’ il sedere spostando quel poco di canottiera che lo copriva rimanendo coperta solo dal perizoma nero ,a me venne una vampata di calore e ansia da gelosia ma me l’ero cercata ....Sandra infatti,da come si muoveva, sembrava credere che fossi io a toccarla cosi si spostava per agevolarmi affinche io le potessi toccare meglio il culo,Marco disse sottovoce“incredibile,non si sveglia per davvero,sta donna non la si puo’ lasciare da sola incustodita,con questo culettino all’aria rischierebbe molto,vediamo se cosi si sveglia” ...allora ando’ con la mano sul polpaccio di lei ,che era sempre a pancia in giu’,e comincio’ a risalire piano piano ma verso l’interno coscia,solo che ottenne che anziche svegliarsi lei inarco’ la schiena ancora di piu’ mostrando tutto il di sotto ,coperto da un filo dii slip,ma assolutamente eccitante!!Finalmente qualche mugugnio ,qualche parolina e si senti dire sotto il cuscino” dai Luca,devo andare in bagno”...Marco disse “e vai allora “...lei si giro’ e capii che non ero stato io a toccarla …” ma….brutti stronzi!!!” disse lei...tirandosi su il lenzuolo indispettita ma piacevolmente sorpresa e col sorrisetto sulle labbra(poi mi confido’ che invece era sveglia e che l’aveva fatto a posta) Si sistemo’ la canottiera e ando’ di corsa in bagno,nel frattempo era pronto il caffe’ e facemmo anche colazione.Con la luce del giorno quella canottiera si poteva definire “scandalosa” era pure trasparente ,al limite del porno ,anzi ,era proprio porno ,ma non potevo dirglielo altrimenti si sarebbe imbarazzata e si sarebbe messa addosso qualcos’altro di tremendo pur di coprisrsi,io invece volevo che rimanesse cosi,mezza nuda,naturale come la luce del mattino….allora Marco propose .”beh! andiamo in clinica per la visita o volete che la facciamo qui?Lasciai decidere a lei perche me era lo stesso purche’ si sentisse tranquillla,Sandra disse che non aveva voglia di spostarsi e di prendere la macchina quindi decise per farla li.“bene” disse Marco..”allora mi sa che ti devi spogliare”,io misi a ridere,pensai “piu’ nuda di cosi ,sara’ difficile”.comunque lei si sedette sul divanoletto con i piedi a terra ,chiese se si doveva togliere quella canottiera che non copriva nulla e infatti se la tolse,rimase con le braccia incrociate a coprirsi il seno,Marco le disse che non solo doveva spostare le mani ma anche sollevare le braccia , Sandra esegui’ piu’ o meno alla lettera,sollevo’ le braccia rimanendo praticamente nuda col solo perizoma.Marco le guardo’ i lati ,poi dietro e poi davanti da vicino,le disse di inarcare avanti il piu’ possibile e di mettere le braccia dietro la schiena,l’effetto era molto erotico,per me,perche’ le tette in quella posizione diventavano piu’ gonfie ed erano belle da vedere,Marco inizio’ quindi con 2 dita a tastare prima dai lati e poi d’avanti..poi col palmo della mano prima una tetta e poi l’altra ,infine fece un confronto prendendole con tutte e due le mani.A me venne duro,sicuramente anche a lui e credo che la visita fosse finita gia’ da un pezzo,invece lui ando’ avanti a palpare ancora per un po’.Poi la fece stendere da un lato ,su un fianco e le tasto’ il seno in alto ,poi la fece mettere al contrario ,di schiena e col sedere rivolto verso di noi,io al posto suo avrei tirato fuori il pisello e me la sarei fatta li ,invece lui si limito’ a palparla.“OK”,disse Marco,”Non vedo nulla di anomalo,per me abbiamo finito”...”adesso che iniziava a piacermi!!” disse Sandra ,e io ..”..dai Sandra,non era un massaggio,era una visita..”“ a sii!!allora perche’ ce’ l’avete duro tutti e due ?” rispose lei senza mezzi termini” …”siamo ancora uomini..,u-o-mi-ni....sai come funziona per noi .. odobbiamo spiegartlelo?!”..fu il commento di Marco con aria molto sincera e un po scherzosa.Io non sapevo che fare,non capivo Marco,certo lui non poteva prendere l’iniziativa,io tentennavo perche’ non e’ che proprio volessi che Sandra scopasse con lui (beh si volevo vederla ma speravo che succedesse e basta)e neanche Sandra non voleva fare la figura della “ragazza facile” prendendo l’iniziativa,quindi ci fu uno stallo per qualche secondo ...finche’ non parlo’ Marco e disse..”eh” cari ragazzi,divertitevi voi che potete..perche io..io non posso”...“in che senso’ tu non puoi?” chiese Sandra ..lui rispose che aveva una moglie e a parte fare una “visita” medica a una donna non poteva fare altro.Sandra ,con voce di un’amica di vecchia data,puntualizzo’ ricordandogli che l’anno scorso erano successe un bel po di cose tra loro;lui disse che se lo ricordava e come ,inizio’ a spiegare che proprio in quell’occasione gli fu piu’ chiaro che c’erano delle cose che non andavano con sua moglie,ne spiego’ i motivi e vennero fuori delle scoperte incredibili,ci racconto’ che da un po di anni non gli piaceva piu’ fare sesso con sua moglie perche’ lei era troppo classica al limite del noioso,quando capitava lo facevano solo in camera da letto e praticamente a luci spente,e che col tempo lui non si eccitava piu’ in quelle situazioni;quindi proprio quella cosa un po selvaggia che gli era capitata con Sandra gli aveva fatto capire che invece il pisello gli funzionava bene e come ,soprattutto in situazioni al di fuori della camera da letto,praticamente ovunque tranne li e sua moglie proprio non voleva saperne ,anzi gli dava della persona “strana”.Insomma le cose non andavano per niente bene tanto che ….e qui la super sorpresona...aveva un’amante!!.. un po particolare,si trattava dell sua collega di lavoro del servizio delle pulizie che ogni tanto,quando lui la chiamava,era disposta a fare sesso.Lui diceva che questa ragazza era un po innamorata di lui mentre viceversa la “usava” solo per scoparla a suo piacimento,il che significava farsela in situazioni e in posti piu’ disparati e che poi ogni tanto lui le dava qualche regalino,tutto questo diceva anche era a causa di Sandra che l’anno scorso lo aveva “risvegliato”, lei ridendo commento :”non sapeva che una sega poteva cambiare la vita di una persona...staro’ attenta la prossima volta, a proposito,dottore,quanto le devo per la visita?” scherzo’ Sandra ….lui rispose “paghi in natura ovviamente? “ribatte lui con occhio percellino…e lei prontamente disse di si...aggiungendo dopo, “preferisci il culo di Luca o che ti lui faccia un pompino?”....io non commentai perche’ mi venne da ridere ,mentre Marco disse che ,si ,bisognava provare tutto nella vita ,ma che tutto sommato preferiva ancora le donne.Sandra ,credo,si era dimenticata di essere ancora nuda ,seduta sui suoi talloni e con le ginocchia piegate ,mentre parlava si teneva con un braccio il seno tanto per una parvenza di quel senso quasi ormai inesistente del pudore,“Se mi vuoi pagare tu ,accetto volentieri” disse Marco spiazzando Sandra che ora doveva decidere in fretta se “buttarsi” oppure no..“No”,rispose Sandra “stavolta rimani col mal di palle” ..”infatti” rispose Marco…”pomeriggio faccio venire la mia amica”..Sandra :”..ah sii!!..e che cosa ti fai fare?Marco “.mhmmh..vediamo, la metto davanti a me ,gli tiro giu’ gli slip e il reggiseno e mi faccio una sega davanti a lei”Sandra :” ..e poi ,cosa fai a lei?”Marco :” le tocco sotto la patata e quando il pisello mi ritorna su la infilo e la faccio venire “Sandra “ e prima non la fai girare per prenderla da dietro per farle sentire le palle sulla patata?Marco “si..me la farei anche cosi “Poi intervenni io nella conversazione perche’ ero curioso di sapere cosa le faceva fare o le chiedeva di fare di strano a quella ragazza.Lui rispose . “di tutto,faccio quello che mi viene in mente,fondamentalmente quelle cose che…..beh,con mia moglie me le sogno”Queste sue parole ci diedero conferma che proiettava le sue fantasie su sua moglie.Poi io continuai :” ma cose strane tipo?”Marco rispose “...umhh..tipo che stiamo gurdando la tv e appena mi viene voglia me la faccio,oppure le dico di spogliarsi e di mettersi faccia sul muro e in piedi ,io me la guardo un po,poi vado e me la trombo li….oppure a volte e successo che prima di andarsene da qui la saluto con le dita nella patata.Mi ricordo una volta che io ero in doccia, le telefonai che avevo voglia e lei in 10 minuti era da me ,e’ entrata in doccia ,mi ha lavato e poi si e’ fatta scopare..insomma cose cosi..come vengono al momento,mi piace anche quando mi fa i massaggi e poi mi sale sopra e la scopo mentre continua a massaggiarmi….Poi Marco continuo’:”pero’ a volte mi sembra di trattarla male e mi sento in colpa,mi ricordo quella volta che e venuta a casa, e’ entrata ,ho chiuso la porta e senza neanche salutarla me la sono fatta nel corridoio vicino a quell’appendi abiti ,mentre era in piedi,poi se ne andata subito dopo , senza neanche entrare qui in sala;la volta dopo invece e’ “arrivata” in sala e le ho detto che avevo voglia solo di farmi una sega ….solo che invece di usare la mano volevo usare ...il suo culo,e lei me l’ha fatto usare!!! ……..lo riconosco,sono veramente uno stronzo,pero’ lei si eccita e se non mi dice niente vuol dire che piace anche a lei ,non credete?.mah!!”Sandra aveva gli occhi sbarrati “uhauuuuu..mamma mia che cambiamento….sei diventato proprio un maiale,perche’ non la chiami cosi’ ci fai vedere qualcosa?”Marco : “certo ,anche se a me invece piacerebbe vedere voi due ,beh..come avete fatto l’anno scorso”..Questa sua frase ci lascio’ un po straniti,eravamo convinti che a questo punto lui si sarebbe buttato a pesce su di Sandra invece voleva “solo”vedere noi fare sesso,e c’era un motivo ,lui proiettava cosi le sue fantasie erotiche pensando a sua moglie, guardando me e Sandra fare sesso fantasticava immaginando che fossi io a scopare sua moglie,beh! non era difficile capirlo,succedeva spesso anche a me e Sandra…Ma dopo tanto dire…...non successe proprio un bel NULLA!!...continuammo a parlare e a raccontarci storie finche’ non arrivo’ ,pian pianino e senza che c’e’ ne accorgessimo, l’ora di pranzo,”andiamo via ?” mi chiese Sandra,non si attese la mia risposta perche’ Marco tiro’ fuori le pentole e disse “2 spaghi” e poi andate dove volete….vabeh!” potevi dire di no?I preparativi del pranzo furono anche divertenti,Sandra girava mezza nuda in cucina gratificandoci con le sue forme e i suoi modi provocanti che facevano illudere che da un momento all’altro poteva succedere di tutto.A fine cena Marco ci offri’ anche un ottimo gelato in vaschetta,Sandra,in dieta, non lo volle mangiare ma disse che avrebbe assaggiato dalla mia coppa,io scelsi tiramisu e caffe,Marco prese altri gusti che non ricordo;sara’ stato il vino o non so cosa ma a fine pranzo Sandra era del tutto rilassata(forse un po brilla),anch’io ero un po “andatino” ,non mi ero quasi accorto che lei ,per assaggiare il gelato dalla mia coppa,si era seduta su di me approfittando di qualsiasi cosa per muovere il suo sedere e strofinandosi la patata per eccitarsi,ovviamente Marco non vedeva e poteva solo intuire ;lei stette su di me un bel po ,mi “rubava” il gelato e allo stesso tempo si stava praticamente masturbando,me l’aveva fatto venire durissimo ,ormai volevo tirarmelo fuori per scoparla sulla sedia ,ma lei mi guardo’ con una faccia che non dimentichero’ facilmente ,maialina con l’occhiettino brillo si giro’ verso Marco e disse :”posso assaggiare anche il tuo?”...Marco ovviamente disse di si ma credevamo che si sarebbe semplicemente allungata col braccio invece lei si alzo’ da me per andarsi a sedersi sulle gambe di Marco ,e io sapevo esattamente cosa avrebbe fatto ,ora capivo meglio su cosa veramente intendesse dire con “assaggio il tuo”....….”infatti ,con molta nonchalance si sedette su di lui agitandosi in continuazione ,si spostava piu’ indietro,da destra sinistra,non stava ferma ,si era poggiata col il sedere coperto dal solo perizoma ,la minigonna non copriva nulla sotto quel sedere ,e si strofinava…..credo che Marco avesse il pisello gonfio,cominciavo a sentire le mie parti basse tirare e indolenzite,e,quando c’e’ l’hai troppo tempo in tiro alla fine ti fa male e devi “scaricare”,penso che anche a Marco sarebbe successa la stessa cosa a forza di guardare Sandra che girava intorno mezza nuda.Mentre assaggiava il gelato Sandra chiese a Marco di raccontare dell’ultima volta con la sua amante e Marco rispose:”intanto non si chiama amante ma Raffaella,poi come faccio a raccontarti queste cose mentre sei seduta qui ..insomma..puo’ essere pericoloso ,Sandra!”Sandra:” perche ‘hai paura che ti diventi duro?..beh..piu’ duro di come c’e’ l’hai gia’ non credo…” poi mise le mani sotto il sedere per tastare e urlo’ “cazzo...e’ durissmo!!!A quel gesto Marco reagi’ come se ’ avesse preso una scossa e si ritiro’ indietro portandosi con se anche la sedia,fu un movimento istintivo,lei essendosi allontanata dal tavolo si dovette alzare in piedi ,quindi si appoggio’ con la pancia sul tavolo e prese un’altro cucchiaio di gelato,ma in quella posizione esagero’ in modo cattivissimo perche si mise col sedere talmente alto che le si vedeva la parte sotto del culo,Marco la riprese per i fianchi e la tiro’ giu’ costringedola a risedersi sulle sue gambe e poi disse “posso avere un po di gelato anch’io?“Certo” disse lei,ne prese un cucchiaio dalla coppa e con un mezzo balzo si giro’ di traverso come si siedono i bambini in modo da poterlo imboccare lei stessa ma Marco disse ,”vuoi sapere cosa ho fatto l’ultima volta con Raffaella?Sandra :” si ,dai!”Marco ,ho mangiato il gelato sulla sua tetta ..Sandra ulro’ ;”ah siiii”Allora lui le tiro’ un piccolo schiaffettino sulla mano che teneva il cucchiaio pieno di gelato che inevitabilmente cadde,e cadde proprio dove voleva lui, in mezzo alle tette,Sandra ebbe quindi un brividoi di freddo al contatto col gelato e per non farlo cadere a terra mise un braccio sotto il seno,Marco disse”posso fare una vera maialata?tanto le conosco gia’ “....Sembrava stessero giocando come bambini ma.. le sollevo’ la maglietta e le tette sobbalzarono un po e poi comincio’ a leccare li dove si scioglieva il gelato che nel frattempo si stava colando un po ovunque ,Sandra se ne verso’ col cucchiaino dell’altro ancora e Marco si divertiva e leccare ,anche sui capezzoli..quella scena fu incredibilmente eccitante...ma si scherzava e si giocava,certo era molto,parecchio hot ….ma nulla di piu’ .Sandra a un certo punto si sentiva tutta appiccicosa e si alzo’ per andare in bagno e lavarsi ,per cui si interruppe quel momento magico,io ne approfittai per raccogliere la nostra roba e ripartire verso casa,quando lei usci’ dal bagno salutammo Marco che ci ringrazio’ per il bel week and e andammo via.Neanche entrati in macchina che eravamo gia’ un po pentiti di essercene andati via ma ormai stavamo uscendo dal parcheggio e avevamo gia’ fatto il giro dell’isolato ….ma squillo’ il telefono di Sandra:”pronto?...dimmi Marco…..ah sii!..ma dai….che testaccia..ok ...facciamo il giro e veniamo su a prenderle….ok”...Avevo dimenticato di prendere le ciabatte!Come al solito io dimentico sempre qualcosa a casa delle persone!!!Dissi a Sandra che potevo farne a meno ,che le avremmo riprese un’altra volta ma lei insistette dicendo che siccome eravamo ancora sotto casa ci avremmo messo un attimo,cosi io parcheggiai di nuovo,spensi il motore e mandai Sandra a prendere le ciabatte...passano pochi secondi e mi arriva un SMS…..”..Marco mi ha chiesto se rimango su 10 minuti...ha bisogno di me un’attimo .....tu che fai sali su o mi aspetti?”...io scrissi subito “come vuoi...se si tratta di poco aspetto, altrimenti arrivo” e lei rispose “..non credo piu’ di 10 minuti”Aggiunse il “faccino” all’sms quello bocca aperta che in quel caso aveva doppio significato ;()
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8 years ago
AdamDTS,
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massaggi a domicilio
squilla il cell alle otto di mattina è una sassata! rispondo...
pronto... mi risponde una voce femminile che mi dice:" buongiorno mi ha dato il numero un amica, so che lei fa messaggi drenanti a domicilio vero?"
rispondo "si! signora"
"so che è una persona molto distinta e riservatissima sa ho un marito molto geloso che non sopporta che qualcuno mi metta le mani addosso !"
" si figuri signora io le mani addosso le devo mettere sennò che massaggi sono?" "appunto! è un mese che litigo con mio marito per questo ma ieri sera l ho convinto! "
" bene signora!"
" allora mi dica quando può .......!"
"domani alle 18,00?"
"va bene alle sei" e mi detta l'indirizzo!
la giornata è abbastanza calda ma meno male che un venticello che viene dal mare mitiga tutto ....fare massaggi è faticoso....ci si ritira stanchi la sera specie quando si fanno a domicilio. molte persone pensano che farli a domicilio sia meglio perchè non incontrano nessuno in ambulatorio e nonostante io abbia fatto tutto il necessario per privilegiare la privacy molta gente preferisce a domicilio! io parlo di quelle persone che ne hanno davvero bisogno ! le altre che si fanno massaggiare solo per ....trascorrere qlc ora in compagnia e ridere e scherzare delle amiche che non ci sono o del vip di turno quelle dicevo vengono tranquillamente lasciano il dinero e via.....!
sono con tuta sportiva adidas nera e sotto di slito una maglietta di cotone a manche corte ...le mani e le braccia devono essere libere! suono aspetto un pò .... una ragazzina mi viene ad aprire ,chiedo della mamma e lei facendomi entrare chiama la madre... che si affaccia giunonica nel suo insieme con un pantalone nero una camicia "si un attimo per favore si accomodi " mostrandomi il divano "posso offrirle qlc? " " grazie un bicchiere d acqua fresca" il caldo si concilia con l acqua fresca no? ...la ragazzina avrà avuto qlc come 16/17 anni mi porta l 'acqua e sbattendo la porta va via! mah strano.... nessuno in casa tranne la signora? di solito questi massaggi sono sempre assistiti da una figlia , una nipote una madre, una cognata che magari poi spinta dalla curiosità vuole anche lei un saggio del massaggio! cmq... la signora tarda ed io sono solo nel salotto mi preoccupa soprattutto il fatto che i massaggi a domicilio hanno di veramente scomodo il luogo dove si fanno ...io preferisco un tavolo anche di cucina magari con qlc cuscino ..... odio i lettini della figlia o quelli matrimoniali! ma qui ho visto già il luogo dove farli! vedo un bel tavolo in legno stile arte povera che peserà un quintale....bello robusto ...la signora così starà comoda e perchè no pure io!... arriva! " allora cosa devo fare ?" " niente di che signora si deve spogliare rimanendo in reggiseno e mutande controlliamo lo stato del suo corpo e dopo un analisi cominceremo la prima seduta che sarà molto dolce! ci vuole un posto dove distendersi e visto che qui c è un tavolo che per me è l ideale se per lei va bene li faremo li" la signora annuendo esce e va a prendere dei teli spugna che servono per la seduta.
io apro la mia borsetta e mi preparo tolgo la giacca e rimango con panta e maglietta a maniche corte. lei arriva con un certo respiro affannoso di chi è in preda ad emozione, abbandona i teli sul tavolo e mentre io li distendo comincia davanti a me a spogliarsi comincia delle scarpe alte ma non troppo scende giù ed apre i panta con una cerniera laterale abbastanza profonda al punto che lasciato il lenbo davanti questo cade lasciando vedere molto delle sue forme a dire il vero non molto prosperose ma...come si vuol dire dolcemente morbidose , poi si gira come se si vergognasse e tira giù i panta chiandosi in avanti e facendo spuntare il....sole! si era una palla tonda e polposa dove i due emisferi costretti nei collant lasciavano intravedere la lor maestosità!, la signora aveva un perizoma inesistente ,un filo dietro, e rigirandosi intravvidi un triangolino nero con un fiocco rosso nel mezzo si girò e mi disse che era la prima volta che si spogliava così davanti ad un uomo che non fosse suo marito e provava un pò d imbarazzo. io la tranquillizzai dicendole che ero solito a queste scene il lavoro mi portava a ciò! e dicendolo a voi certe volte viene quasi il vomito .... ma qlc volta ti rifai! e questa era una di quelle volte! tolse i collant e la camicia rimanendo immobile davanti a me , lechesi di avvicinarsi e mettersi al centro della stanza dove la luce era buona cosìcchè io potessi valutare il lacoro da fare e come farlo parlerne con leie poi finalmente cominciare.... la toccai e le strofinai i punti nevralgici la dove si doveva agire , c'era un pò di cellulite gliela pizziccottai ...io dico così tanto per tenerla un pò su..... poi la vidi in volto ...era rosso fuoco ma non mi chiesi perchè i motivi potevano essere molti avevo esperienza per cui se lo faccio notare è peggio per cui decisi immediatamente di procedere la preso per i fianchi e l aiutai a salire sul tavolo, la sua pelle era fuoco molto calda e profumata la distesi a pancia in giù le slacciai il reggi e l inviatai a sfilarselo così stava più comoda tanto sotto avevo steso il telo così fece... nel farlo i suoi seni appena liberi mostrarono tutto la loro bellezza erano grossi e morbidi due grosse mozzarelle bianche che per l occasione erano diventate rosee! la loro consistenza non posso negare mi turbarono un pò.....cominciai la prima seduta lentamente dapprima massaggiavo il corpo cominciando dal collo con la testa della signora girata dal lato del corridoio, il collo , lanuca i miei massaggi simili a profonde carezze destavano nella signora qlc piccolo impercettibile gemito di piacere.... questo è buono perchè vuol dire che si è ricettivi e sensibili..... continuai e sciogliere i muscoli scendendo piano piano ma ritornando spesso alla nuca per poi ridiscendere la carne della signora diventava sempre più morbida e calda ed io intensificai il massaggio passando dalla carezza a qlc di più consistente ritornando di tanto in tanto alla nuca e li la signora cominciava e sospirare in maniera sempre più sostenuta poi dopo averla scaldata per bene mi portai dal lato opposto e siccome il peri non si vedeva nemmeno perso tra le pieghe del culo cominciai e sciogliere i glutei... poi giù verso le cosce ....poi giù i polpacci, erano molto duri e resistenti per cui dovetti alzarli e chiesi alla signora di divaricare leggermente le cosce così da potere prendere bene il ginocchio piegato in dietro ...e fu li che mi accorsi di quello che stavo facendo ......ma soprattutto di quello che stava subendo la signora! infatti allargando le cosce un pò più che leggermente dischiuse l interno coscia lasciandole entrambe libere e staccate per cui si vedeva il filo nero del peri ...ma soprattutto si vedeva la fica nuda da peli e rossisima e bagnata.... praticamente la signora era in un lago di .....umore! lago che presto si fece sentire anche al mio naso con un odore acre misto al profumo di femmina che caldissima si dava al piacere ! continuai a massaggiare il polpaccio mentre l occhio cadeva un pò più su dove accadeva l imprevisto! la fica grodava ormai di umore ed guardando la signora un pò più su ,in faccia, vidi che aveva gli occhi socchiusi e le narici allargate ...mentre la bocca aperta ansimava non più di tanto.....uno squillo del campanello strappò quell atmosfera io per un attimo sorpreso smisi il massaggio la signora apri gli occhi e mi chiese di andare ad aprire , lei non poteva! era nuda! così mi disse ed io sorridendo andai.
era un signore con i baffi capelli grigi non molto alto aveva una LaCoste amaranto ed un paio di panta bianchi una giacca blu ..... buongiorno sono michele il marito di giulia, giulia era la signora!, piacere sono federico, lui era già insalotto dove togliendo la giacca si chinò per dare un bacetto a giulia e lei ricambiò alzandosi un pò e mostrando il suo seno nudo e latteo! poi si rimise distesa ad aspettare michele sorpreso del fatto che fossimo in salotto e non in camera imbarazzato mi chiese se poteva rimanere, io sapendo della sua gelosia fui contento di annuire e così si accomodò sul divano di fronte e con fare deciso accese la tv abbassando il volume! chissà perchè!
io ripresi subito il massaggio ripresi dalla nuca e riscaldando di nuovo il tutto arrivai dopo poco la signora era molto calda già da prima.... ritrnai al polpaccio da dove si vedeva lo spettacolo di prima ....ma questa volta non si sa il perchè le cosce rerano un pò più aperte rispetto a prima e notai anche rispetto a prima che il lago assorbito dai teli spugna era aumentato fui curioso e tastai con la mano il telo ........ era molto bagnato portai le dita bagnate al naso per odorare ...e ....il profumo di femmina mi face uno effetto molto previsto.......! mi nascosi dietro il tavolo ma vista la mia altezza non riuscivo a coprire dalla cintola in giù e mentre continuavo a massaggiare vidi che la sgnora si muoveva lentamente su e giù per il tavolo comprimento sull osso pubico! rimasi attonito ....giulia si stava fottendo la fica sfruttando le pieghe del telo spugna mi girai verso michele che ....... guardava ,,,giulia in faccia ed era stravolto perchè la faccia di giulia parlava di piacere i coniugi erano stravolti dal piacere e michele lasciava intravvedere dai panta un grosso gonfiore presagio di un gran cazzone!... mi scostai verso l altro polpaccio e continuai il massaggio in automatico incontrando sempre più lo sguardo sempre più infuocato dei coniugi! e fu così che dal polpaccio passai all interno coscia salivo fino all inguine e discendevo fino al finocchio cominciando ad andare sempre più in profondità, adesso sfioravo la sua fica e lei sottolineava il fatto ansiamndo sempre più mentre il marito la guardava sempre più estasiato... ad un certo punto il piacere di giulia cominciò a farsi palese al mondo intero come palese era il fatto che si stava per cominciare una danza tribale così sensuale e infuocata che avrebbe lasciato il segno!
la mia mano correva su e giù per l interno coscia sinistra avevo davanti a me la visione contemporanea della sua fica bagnata del piacere del suo volto che rivolto al marito di fronte a me lanciava segnali di fuoco!.... il mio cazzo ormai era libero sotto i panta! ah a proposito di solito sotto i panta della tuta non porto mutande mi danno fastidio!.... lui era bello teso e duro e superando il altezza il tavolo era come poggiato su di esso! ma riuscivo ancora allontanandomi dal tavolo a non toccare giulia! poi l errore! azz...........! la mano nel salire sopra dapprima sfiorò la fica bagnata e poi due dita la carezzarono lungo le sue labbra fradicie di umore e gonfie di piacere il sospiro fu alto e soprattutto il sussulto che ne seguì fu imperioso! michele a quel punto si alzò e punto verso la moglie il viso di giulia di alzò e prese a volo il bacio che michele chinandosi gli dette in bocca ! mi avvicinai al tavolo cosìcchè giulia potè sentire il mio cazzo da dentro i panta che sbatteva sul sua grande chiappa e fu l inizio ! michele si sbottonò i panta e mentre li faceva cadere giù giulia prese il suo cazzone e cominciò a leccarlo pomparlo succhiarlo con fame.... mentre io continuavo a massaggiarla nel culo aprendole sempre più le cosce ed entrando con le mani dentro la ficapreparandola a tutto ..... mi chiani su di lei ed aprendole le natiche fino a vedere il buco del culo cominciai a leccarglielo ....prima il culo e poi la fica infilando la mano dentro fino a trovare la clito che durissima e corposa al primo sfragamento cominciò a darle il piacere più forte tanto forte che mi sborroò una prima volta in mano a quel punto lei si girrò e scese giù ddal tavolo era incantevole con quei grandi e morbidi seni da cinquantenne curata si un pò bassi ma....pieni e corposi con dei capezzoli grossi e duri da mordere da leccare da succhiare ....... io girai dal tavolo e mentre lei col cazzo del marito in mano si dirigeva verso il divano io dietro di lei la raggiunsi porprio mentre si sedeva sul divano girandosi così cche si trovo il cazzo di suo marito in mano ed il mio davanti gli occhi! lasciò il marito e conle due mani scese i miei panta liberando il cazzo duro che prima di fermarsi nell aria fu preso dalla sua bocca calda e sensuale e li si perse per un pò assaporando le sue dlci labbra mentre il marito di fronte guardava rosso dal piacere!
durò poco quel caldo pompino perchè lei si distese lungo divano a pecorina offrendomi il culo mentre prendeva il marito in bocca le scostai le cosce ormai bagnatissime e ficcai il mio cazzone dentro la fica ! ne seguì un sussulto ! fermai il mio cazzone tutto dentro un attimo lei si ripsese e cominciò a gemere gemere gemere sempre più dimenando i fianchi come una sacerdotessa alla danza ed io cominciai il mio balletto forte e duro facendola sussultare ad ogni colpo che davo fino in fondo sentivo la sua fica aprirsi ed il mio cazzo arrivare fino in fondo dove oltre non si può e lei succhiava il marito ed ansiamava sempre più finchè si sfilò il mio cazzo dalla fica e si distese lungo il divano offredosi a michele a cosce larghe.
michele entrò dentro e cominciò a fotterla con gran foga e piacere mentre io sedutomi difronte il suo viso le fottevo la bocca che succhiava leccava il mio cazzone con l' avidità di una troia e per questo che mi uscì di bocca un" si troia succhiami il cazzo!" a quelle parole lei cominciò a gemere sempre più e liberandosi del mio cazzo ci gridò! " si sono una troia , la vostra troia!" dai michele fottimi fotttimi fottimi! !" e michele preso dal raptus del piacere gli fini tutto dentro fino a sborrarle dentro la fica ogni sua goccia di sperma che giulia prese stringendo le cosce e tirando a se con le mani michele..... il tutto con un forte grido di piacere e liberazione......! io mi alzai a quel grido per vederli insieme godere l uno della ltra e viceversa! e mentre lui usciva grondante lei si girò con gli occhi spalancati in preda alla passione e socchiudendo gli occhi e disgrignando mi dice:" dai fammi tutto sono pronta " e girandosi si dirige vers il tavolo e si sdraia a pancia in giù sul tavolo ancora pieno dei teli spigna bagnati ed affondando il volto sul telo più bagnato si apre le cosce aspettando il mio cazzo che subito le sfonda la fica sento la sua fica nagnata di suo e della sborra di michele un rigagnolo di questa esce dalla fica scolando lungo l interno coscia fino a finire sul pavimento cominciò a fotterla sempre più forte con colpi non veloci ma forti rimanendo in fondo un attimo in più l attimo che la fa sussultare di piacere ! in preda alla follia passionale e con la voglia di entrarle sempre più dentro con tutte e due le mani le apro le chiappe ed infilo dentro il cazzo la fica si apre sempre più a questo punto apro decisamente le chiappe e veloce infilo un dito nel buco del culo! appena dentro lei si rizza su accusa il colpo si gira e sorridendo mi sussurra:" lo vuoi?" poi incrocia lo sgurado con michele che se lo sta menando forte guardandoci... lui a quello sguardo si stringe ancora più forte il cazzo per godere di più e lei rigirandosi verso di me mi dice" prendilo ti aspetta!" a quel punto non capisco più nulla esco dalla fica il mio cazzo gocciola per terra ma è duro e grossissimo come mai! prendo tutto l umore che posso dalle sue cosce e lo butto sul buco del culo comincipo ad infilare prima uno poi due dita ! lei geme come una gatta in calore pronta e scoppiare di piacere ...appoggio la mia cappella gonfia e trgida al uco e comincio a solleticarlo sempre di più sempre di più il suo buco comincia a pulsare .......... dio si apre e si chiude lo appoggio all ingresso e lei felina scatta indietro prendendolo dentro entra la cappella e si fa strada con fatica dentro mentre lei grida di dolore e di piacere le pareti del suo culo si stringono attorno al mio cazzone costringendolo a dimenarsi avanti ed indietro per allentare la dolce morsa del piacere che ho e che do a giulia!mi piace fermarmi un attimo in più dentro fermo ad assaporare col cazzo le pareti caldissime e setose del suo culo mentre lei comincia e scaricare il suo piacere in maniera sempre più forte adesso proprio le entro nel culo tutto e lo esco tutto entro ed esco tutto la cappella entra ed esce tutta facendo sobbalzare giulia dal piacere finchè si avvicina michele , lo vuole anche lui! ha il cazzo rigenerato da quello che ah visto dalla sua femmina! allora li prendo per mano e mi seggo sul divano poi mi distendo e invito lei ad impalarsi la fica sul mio cazzo e mentre lei se lo infila dentro a smorzare il mio cazzone lui gli è già dietro giulia si stende su di me ed io con le mani le allrgo il culo e cosi michele entra trionfante ed insieme iniziamo a fotterla sento il suo cazzo scivolarle dentro il culo e ciò mi eccita a tal punto che dando due fortissimi colpi faccio un cataclisma! lei sborra gridando lui le esplode dentro il culo ed io le riempio la fica ! che avventura!!!!! sfiniti rimaniamo un pò ! non so quanto così poi michele si alza giulia si sfila il mio cazzo da dentro e grondante di sborra dei tre corre verso il bagno per una doccia ristoratrice ...mentre io mi rivesto .....!
Poi, dopo la terza "seduta" giulia mi ha raccontato che michele era da tempo che mentre la fotteva fantasticava un rapporto a tre..... e che lei dapprima restia poi divenne possibilista specie quando lui le comprò un cazzo di gomma e lo usava in contemporanea.........! ma che tutto quanrto era successo non era in preventivo era stato tutto un evoluzione naturale del proprio essere!
voi che ne dite? ciao fede.
17543
4
12 years ago
coppiacricri,
43/38
Last visit: 9 years ago
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Abito su misura per coppia
Premessa.....dopo lamentele di qualche coppia'comunque un paio su 1000 va bene la media' vista la mia scarsa attidudine a scrivere e la mia poca somiglianza con Donato Carrisi nello scrivere vorrei esentare tutte le coppie dal sentirsi costrette a leggermi ,e mi scuso con tutte le coppie che mi hanno letto e che si sono sentite ferite per il mio uso della lingua italiana improprio evitatemi . Come consuetudine i miei racconti sono veri reali ,e sono coppie di questo sito,anche loro non vogliono che metto nick,ma la riservatezza e la mia prima regola.Questa coppia mi ha contattato per via del mio lavoro, mi occupo di chirurgia estetica, e le donne hanno un debole per estetica, la lei di coppia bellissima, lui uomo per benissimo sono la classica coppia che giustamente se la tirano e tanto,sopratutto lei.Non sono scambisti, non sono cuck ,non sono guardoni ,sono solo curiosi dicono,ma un uomo con la mia esperienza e porco come me aperto a tutto ,sa riconoscere una coppia intrigante.Dopo tante email qui sul sito ci scambiamo skipe e li chiaccheriamo tanto e spesso con lei e poi con lui,alla fine riesco ad invitarli a cena fuori ,miei ospiti ma senza nulla dicche' solo il piacere di parlare conoscersi dal vivo e lei di chiedermi qualcosa per estetica.La sera ci vediamo e lei mi fa io voglio mangiare pesce, sinceramente non era una domanda ,ma affermava cio che voleva e vedo lui silenzioso, io sinceramente sono autoritario come uomo e se gioco anche di più del normale ,e le rispondo no io il pesce lo mangio a casa sono siciliano qui no ,allora lei dice allora andiamo giapponese, lui sempre silenzioso ,io rispondo allora andiamo toscano carne io offro io decido,fanculo l educazione ma lei era troppo acida e decisa,alche capisco tutto in 5 minuti lui era sottomesso a lei totalmente.A cena si parla si scherza ma lei sempre sulle spine sembrava sempre incazzata,allora lui mi chiede col tuo lavoro avrai fatto tante esperienze ,io dico si coppie stupende intriganti aperte mentalmente e li scatta la mia intuizione , praticamente gli cucio un vestito a loro su misura ma parlando in 3 persona.Dico a loro sai ho incontrato una coppia bellissima pero' lui era completamente sottomesso da lei e vedo che lei inarca il sopracciglio e il marito mi dice di continuare racconto, io continuo ,e parlando in 3 persona sempre riferendomi al racconto di quella coppia con lui sottomesso.. se potevo giocare con loro ma voleva sottomessa la moglie e la voleva trattata come puttana, volgarmente , siccome lui non era molto dotato voleva che la scopavo con il mio bel cazzone duro in tutti i buchi e con decisione,praticamente lei dicche era tutta seccata incominciava ad ascoltare fare domande lui era di colpo eccitato lei mi chiede ma non è vero dai..io dico se vuoi ti faccio vedere le foto a casa se non mi credi e lei di colpo si beve il bicchiere di vino tutto in un sorso ,lui mi fa domande più tecniche, lui che faceva mentre lei invece era scaldata ed eccitaa si vedeva mi chiedeva cosa facevo fare a lei, io incomincio a dire che essendo depilato ,mi piace farmi leccare le palle particolarmente dalla lei..e che amo molto il verbale nel gioco e che amo venire più volte restare duro se la lei mi piace...ma che non scopo tanto di regola 2 orette consecutive lei diventa bianca ed eccitata io logicamente ero umile ,e la discussione ora mai era sui giusti binari, lei faceva domande sempre più eccitanti e lalei cosa faceva io le dico insultava il marito verbalmentee lui sempre più sottomesso con la moglie..che lo guardava con occhi bassi,finiamo la cena io pago il conto ,vado per salutarli e chiamo un taxi e lei mi fa aspetta siamo con auto ti accompagniamo noi vero amore ,sei zona stazione centrale ci viene di passaggio, anche se loro mi avevano detto erano zona linate di casa, e lui subito si come vuoi tu amore .Arriviamo sotto casa mia e in auto lei seduta davanti, era vestita con un abitino pazzesco da strappare ,era sempre girata verso di me il culo verso il marito ,allora io penso ora la provoco del tutto ,e mentre parlavamo mi incomincio ad accarezzare il cazzo da sotto i pantaloni, io per l occasione non avevo messo mutande apposta quindi avendo un bel cazzo ed essendo con abito, dai pantaloni emergeva una bella sbarra lunga grossa e dura, e mentre parlavo con lei accarezzavo sempre...vedo lei che guardava attonita il mio gesto fatto con classe ma molto evidente come se non mi importasse che lei mi vedesse .Arriviamo sotto casa li ringrazio gentilissimi sto per scendere e lei mi fa ,ma veramente hai foto sul pc di quella coppia,io dico certamente non ho mai detto bugie io nel gioco ,salite e ve le faccio vedere,lei mi fa ok sono curiosa ,e dice a lui amore saliamo 5 minuti parcheggia.Saliamo su entriamo ,chiedo vi offro qualcosa loro,no grazie allora levo giacca e dico a lui tu siediti qui,e chiedo hai telefono che fa foto, lui mi dice si e guarda lei tipo che non capiva mi siedo sul divano e dico a lei siediti accanto a me, lei mi guarda e mi dice ma non mi dovevi fare vedere le foto ,io le rispondo non ti ho chiesto se ti vuoi sedere, e lei si siede e mi guarda un po con viso stupito e io dico a lui vedi bene da qui, e lui dice si ma cosa devo vedere e sorride io rispondo tua moglie che mi succhia il cazzo, lui smette di sorridere e guarda lei che fissava il cazzo dai pantaloni la guardo e le dico, ordina a tuo marito di slacciarmi i pantaloni e aprire cerniera lei gli dice, fallo, lui si alza e mi apre pantaloni e abbassa cerniera e il mio grosso cazzo esce duro e teso, lei lo guarda e vedo che era eccitatissima, gli dico cosa aspetti a prenderlo in bocca lei viene si inginocchia e incomincia a succhiare ,lui era eccitatisismo ,gli dico siediti li e fatti una sega lei succhiava con maestria lui esce il suo cazzetto e si sega, lei incomincia a dire, questo e un cazzo e io le dico ora troia leccami le palle per bene mi spompina per 15 minuti e la riempio tutto in bocca ,lei si oppone le tengo la testa e dico ingoia.Il marito parla e dice ,con me non vuole farlo mai ,e io rispondo con me sempre lo dovra fare e lei ingoia tutto si alza mi dice vado a lavarmi la bocca e rispondo no cara ora vai a baciare tuo marito con la lingua dovete condividere il piacere di avermi insieme, lei mi guarda e a mo di sfida lo fa ,e lui la bacia e viene nel frattempo in mano con la sega....lei va per andare in bagno e le dico dove vai la stanza da letto e di la, e la porto a letto..incomincio a fotterla di brutto..tante posizioni e verbalmente la uso anche alla stessa maniera ,vedi come si fotte una troia di moglie come la tua ,la devi sculacciare ,prendere deciso ,sbatterla, e quello che vuole vuole lei un uomo deciso ce non chiede ma si prende ,e lei mi fa si ,come lo hai capito ,che cosa che sei una troia da sottomettere, facile guardando tuo marito ,e lui seconda sega viene di nuovo .Perche'mi dice ,io rispondo perché tu hai sottomesso lui ,quindi realmente vuoi farti sottomettere da un altro ,e io lo sconosciuto che ti fotte tranquillamente davanti al marito sono l ideale.....Le dico dai facciamoci doccia e sotto la doccia incominciamo a baciarci e a giocare lei mi guarda e io le dico lavami il cazzo..e lui seduto nel bagno vede lei che incomincia a lavarlo insaponarlo e leccarlo,e ripulirlo e io reagisco subito, lei stupita dice gia sei duro mi fa e la terza bravo.....io le dico veramente anche tuo marito e alla terza sega lei dice ,vero mai fatto ,vuol dire che sta godendo e lui mi risponde inculami la moglie con me non lo vuole fare, e lei fa non se ne parla hai il cazzo troppo grosso..sei un pezzo di merda gli dice lei al marito..sei un cornuto praticamente lo insulta, ma allo stesso tempo si mette a pecora come se volesse realmente tutto cio, prendo olio per i capelli metto nel culo a lei..poi dico a lui aprimi il culo di tua moglie con mani e lei attaccata al lavandino ,era cio che voleva lei realmente, le dico..te lo do nel culo a pelle al naturale ti riempio il culo e lei resta in silenzio..e la inculo piano piano perché era chiusa realmente lui cazzetto quindi non sfondava non entrava e ho dovuto faticare un po ma poi una sinfonia, aperta fino alla fine..e tutto in una serae le ho riempito il culo..dico a lui ora leccala tuttae ripulisci tua moglie.. e lui passa a leccare e poi baciare.Distrutto offro da bere ,si rivestono e se ne vanno...passano due giorni e lui mi contatta su skipe e mi chiede un favore ,mi da cell di lei privato e mi dice mandagli un mess e scrivigli troia sono carlo stasera alle 20 ti aspetto a casa mia da sola voglio fotterti da sola e riempirti tutti i buchi e mandarti a casa dal cornuto piena di me . Lui mi dice lei stasera si è organizzata uscita con amiche ma mi ha detto che mai aveva goduto cosi come altra sera e mai si era sentita usata cosi sia fisicamente che verbalmente secondo me se tu inviti lei viene e a me non dice nulla.Lui mi chiede solo una cosa ,apri skipe la web e mi fai vedere senza dire a lei, ok acconsento ma non mi fermo a questo, le mando sms e le dico pure come vestirsi..voglio solo un cappotto tacchi reggicalze smalto rosso e nuda sotto ,una 4 di seno pazzesca .Le dico non mi devi rispondere perché per me e solo si,mi faro trovare nudo sopra una sedia..con il cazzo in tiro trovi la porta aperta entri la chiudi e ti siedi sopra di me.Preparo il tutto ma non so se viene e l attesa molto intrigante, nudo sopra una sedia mentre mi sego che aspetto lei e lui che mi guarda in web ,suona il citofono 10 minuti di ritardo, apro lei si materializza entra chiude la porta leva giaccone nuda sotto e si siede sopra il mio cazzo era gia bagnata di umori, e incomincia a cavalcare sempre più forte e mi sussurra padrone riempimi anche la fica questa volta e cosi sia..'sapevo che prendeva la pillola, e lei sapeva che ero sterile ci eravamo scambiati analisi' ,scopiamo la riempio e mi ripulisce tutto e dico ho ordinato la pizza cosi mangiamo qualcosa lei ok grazie e la tua pizza mi ha detto tuo marito che pizza scegliere e lei mi fa ma tu hai detto a lui,e io rispondo, certamente io le lei di coppie amo scoparle solo con la complicita del marito,e lei fa allora lui sa e mi ha preso in giro , e io le dico certo ma tranquilla lui ti sta pure guardando sulla web e lei ,ma veramente si si ..era eccitatissima e io le dico, ma ora sarai tua prenderti una rivincita, come mai mi dice lei..e citofona quello delle pizze sale mi da le pizze e io le metto sul tavolo, e lei vede 4 pizze sul tavolo e mi dice ma perché 4 pizze,e sente suonare alla porta le dico vai ad aprire e capirai perché. Lei crede di trovare suo marito apre la porta e trova i mie due assistenti uno tunisino e un altro siciliano come me ,lei non sa cosa fare si mette le mani per coprirsi e io le dico stai serena e divertiti sei al sicuro con me...fidati e la faccio inginocchiare con una tranquillità pazzesca gioca con tre cazzi insieme che la montano da per tutto senza fermarsi ,e lui dalla web che vedeva tutto,non voglio credere come stava soffrendo non sapeva della mia sopresa ma non poteva fare nulla ,e appena a lei ho detto guarda che lui non sa dei miei due amici ,se vuoi puoi andare via, lei sentito tutto cio era ancora più affamata e indicava web e faceva corna ,hai voluto farmi questa scherzo ora soffri ha voluto pure bukkake finale insieme in viso da noi 3 e ha voluto farsi prendere fica culo e bocca insieme cose mai fatte, ma nemmeno pensate che potesse fare ,una lei pazzesca un vulcano siamo andati avanti fino a mezzanotte con pizza mangiata 3 ore di gioco... poi gli ho chiamato un taxi e ho accompagnato a casa . Lei sul taxi mi dice grazie sono felice mi sono divertita e spero mi vorrai rivedere ancora, non credevo potessi arrivare a tanto, tu mi hai allargato la mente e non solo hahaha,ma anche a mio marito e tornata la voglia..ora lui mi vorra scopare pure lui e lo faro' felice ma pensero' a te grazie un bacio e notte. p.s. Ora da un mese lui la manda con me in viaggio congressi per lavoro roma firenze parigi..48 ore e poi la riporto a casa da lui ,ma questo e un altro racconto...peccato solo che non possa dire nick per farvi vedere quanto sia bella....
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10 years ago
paco4,
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La settimana bianca (seconda ed ultima puntata)
Riassunto della puntata precedente:
Pallina,in vacanza sulla neve,viene inesorabilmente colpita da Davide,il suo affascinante istruttore di sci. Durante una lezione,con un piccolo stratagemma,una caduta simulata,si fa da lui accompagnare in camera e i due passano un pomeriggio di sesso indimenticabile. La cosa non passa inosservata a Rossana,altra allieva del maestro,che il giorno dopo,a fine lezione,raggiunge nella sua stanza d’albergo la bionda interprete,motivando di doverle chiedere una cosa.
“Dimmi,vediamo se ti posso accontentare”. “Senti un po’,tu lo conosci il …“ e pronunciò il nome di un noto privé di Vicenza. Lo conoscevo benissimo,ma risposi,un po’ svagata,per sviare: “Cos’è,quel celebre hotel di Cortina D’Ampezzo?”.
Casualmente conoscevo anche quello perché Pinko me ne aveva parlato in precedenza,era stata la base di qualche suo soggiorno sulla neve prima che ci conoscessimo.
“No cara,quello è il Cristallo,non il ‘……..’ e tu non me la conti giusta” disse,chiudendosi la porta alle spalle e venendomi incontro. Mi era ormai chiaro: aveva capito istintivamente le mie “origini” trasgressive,ma voleva averne conferma da me,e forse voleva anche altro.
Eravamo a pochi centimetri,una di fronte all’altra,lei avanzava,io indietreggiavo e la stanza finì: “Giù la maschera,faccia da santarellina” esclamò con un tono vagamente minaccioso: “Mi ci gioco la testa che tu …
“Io cosa?” chiesi,spalle al muro. Fu in quel momento che mi accorsi che aveva degli occhi bellissimi,profondi,di un colore blu intenso come gli zaffiri Cashmere,i più puri e pregiati. “Tu …” cambiò sguardo,si addolcì: “Tu … tu mi fai impazzire!” E tentò di baciarmi premendo la sua quarta naturale sul mio seno. Mi scostai,ma ci riprovò,mi scostai di nuovo,con più decisione,ma non mi mollava,il respiro le stava diventando affannoso ed il suo sguardo cambiò ancora,apparendomi quasi implorante.
Ero turbata e mi stavo eccitando,essere così desiderata da una persona del mio stesso sesso è per me addirittura più gratificante che esserlo da un uomo. La mia resistenza a quel punto divenne solo di facciata,e lei lo percepì. Cercai di resisterle ulteriormente,ma non c’era modo e poco dopo,ormai vinta,mi arresi … chiusi gli occhi,piegando leggermente la testa da un lato,dischiusi le labbra,gliele porsi e ci unimmo in quel bacio da lei tanto agognato. Aveva un buon profumo ed una lingua vellutata,deliziosa,come fu deliziosa la sensazione di quel primo contatto con lei.
Iniziò così quell’ora circa di sesso saffico ad altissimo tasso di erotismo. La liberai dei vestiti lentamente,perché,come una giocatrice di poker,volevo scoprire il punto piano piano: rivelò un fisico molto curato,dalle proporzioni perfette e dalle rotondità armoniose,molto al di sopra di quello che ci si potesse aspettare dalle tute larghe che indossava in pista e dagli abiti mai attillati che le avevo visto fuori,era depilata completamente come lo sono io e come mi piace.
Mi spogliai,feci presto,avevo solo l’accappatoio addosso e ci adagiammo sul letto. Puntai subito verso il basso,dopo quell’ “indigestione” di maschio del giorno prima mi mancava il sapore di una femmina,e cominciai a baciare e leccare il suo sesso con avidità. Mi teneva la testa fra le mani che,stringendosi per il piacere che le procuravo,si trasformarono in pugni pieni di capelli,i miei,che avevo appena sciolto,quasi presaga. Non mi faceva male,anzi,quella presa mi dava eccitazione e mi eccitavo ancor di più nel vedere tutto quel coinvolgimento da parte sua,tant’è che nello stesso tempo una mano partì verso la mia intimità e presi a masturbarmi.
Poi lei volle ricambiare quel sapiente lavoro di lingua e lo facemmo contemporaneamente,mentre continuavamo a carezzarci dappertutto. Andammo avanti per parecchio guardandoci negli occhi in silenzio,con un trasporto ed una dolcezza che solo fra donne si può creare e fu la “forbice” a portarci entrambe all’apice del godimento. Placati i sensi...
“Com’è Davide? Sono sicura che te lo sei fatto,ieri,mica penserai che dormo da piedi!” mi chiese mentre fumavamo distese la sigaretta,obbligatoria in quel contesto,per chi fuma.
Ormai non c’era più motivo di mentire e risposi: “Eccezionale,mia cara,mi aspettavo questa domanda,lo sapevo di essere il 50% del motivo della tua visita,peraltro,come hai visto,molto gradita.”
“Pallina” seguitò “Perdonami la franchezza,ma quell’uomo mi attizza così tanto,che me lo vorrei trombare anch’io!” “Certo tesorina,perché no? Mica mi appartiene,non ho l’esclusiva e …”
Venni fulminata da un pensiero improvviso: “Senti,Rox,ma che ne diresti se noi quattro e lui…” “Sei una grande!” mi interruppe raggiante,afferrando al volo l’idea: “Ci pensi tu?” “Ma certo,tranquilla.” Non fu necessario aggiungere altro: si era stabilita un’intesa,quasi istintiva,fra noi.
Uscì dalla stanza pochi minuti dopo,baciandosi la falangetta dell’indice e soffiandoci sopra in mia direzione. Si avvicinava l’ora di cena e dovevamo prepararci.
Sala ristorante,ore 20:00. Quello che avevo intenzione di raccontare a Pinko,e che per lui era stavolta del tutto inaspettato,lo feci con una premessa che richiedeva –perdonate il gioco di parole- una promessa da parte sua: quella,come minimo, di lasciarmi finire la cena. Avevo soltanto quel pasto,escluso un mini tramezzino a mezzogiorno, e due volte di seguito a letto digiuna mi sarebbero state insopportabili; ottenuto l’impegno procedetti,illustrandogli anche l’iniziativa che volevo intraprendere.
“E meno male che ho dovuto convincerti,per farti venire! Ti stai divertendo a modo tuo,vedo. Bene,ne sono molto felice!“ Fu il suo commento,a parte quelli “porcelli”. E continuò: “Quando ho visto la Rox,l’altra sera qui … infatti,guarda, è laggiù,in fondo a sinistra,vicino l’ingresso,quasi dietro quella colonna … quando ho visto la Rox,ti dicevo,volevo proprio segnalartela,senza sapere che la conoscevi già e che era “dei nostri”,perché avevo notato che,oltre ad essere una gran bella donna,ha un’aria di sensualità misteriosa e conosciuta nello stesso tempo e che mi sarebbe piaciuto …” “Trombartela,falla breve” conclusi per lui,che sorrise lievementemente imbarazzato.
“Eh … beh… certo,Amore,merita,no?” “Altrochè! Già testata,come ti ripeto. Dimmi,che ne pensi di domani sera,dopo cena? Mi sembra il momento più opportuno ed il modo migliore di concludere la settimana, a Davide glielo dico io domani mattina.” Non ascoltai neanche il suo entusiastico “Ohh sì”,scontato come un aumento della benzina prima delle vacanze estive,perché in quel momento vidi che Rossana ed il marito guardavano verso di noi.
Feci loro il segno del pollice alto ricevendo in cambio l’invio di un sorriso soddisfatto e di un altro bacio con il dito da parte della mia nuova amica,lui invece era seduto in aria,levitava venti centimetri sopra la seggiola,evidentemente stava ascoltando il racconto dell’ ”incontro” del pomeriggio con me. In più,gli piaceva l’idea … probabilmente.
Dopo pochi minuti sarebbero scomparsi e quella sera a letto digiuni ci andarono loro.
Attivai poche sinapsi,non ci volle molto ad elaborare un piano,previsto nelle tre fasi che leggerete fra poco; in quell’ottica,prima di lasciare la sala andai dal direttore,chiesi ed ottenni,con due moine,che ci formassero per l’indomani a cena un tavolo da cinque allungando il nostro,cosa non facile quando c’è il pienone.
La mattina dopo,venerdì,a lezione,informai Davide,ma senza metterlo al corrente dei nostri propositi,semplicemente dicendogli che avremmo avuto piacere ad averlo ospite al nostro tavolo al “Gala di arrivederci” in programma,perché volevamo dargli un presentino di fine corso. Lui accettò con entusiasmo.
Durante quella giornata fummo tutti più prudenti,guarda caso. Lo spericolato Pinko-Hirscher rimase nelle vicinanze,scendendo come un’anziana nonnina (tanto aveva già dato) per stabilire un contatto più stretto con la “preda”,Rossana,la quale aveva voluto in prestito la mia tuta azzurro mare,che anche a lei stava benissimo,e che ricambiava molto volentieri le di lui occhiate in un intrigante gioco di sguardi: un antipasto,diciamo così,per arrivare a sera belli carichi. Eroticamente parlando il mio Tesorino vive anche e soprattutto di -e per- questi momenti,lo conosco da tempo e posso affermarlo con quasi assoluta certezza.
Si svolgeva tutto sotto i miei occhi per cui mi stava bene così. Non chiamatela malizia femminile,ma si era sempre tenuto accuratamente lontano da “quel gruppo di pippe”,come lo chiamava lui per schernirmi,e se quel giorno orbitava intorno a noi,un motivo particolare doveva esserci: l’”inciucio” mi sembrava ,ed era, l’unico; ad ogni modo non mi dispiaceva affatto,anzi,quel flirtare fra loro due rappresentava per me uno spettacolo decisamente stuzzicante.
Anche Romeo ed io sciavamo con una cautela ancora maggiore di quella dei giorni precedenti,al punto che il ragionier Bellini e Filippo,naturalmente all’oscuro di tutto,procedevano sempre in testa tronfi e compiaciuti. Nelle pause si davano di gomito e si scambiavano cenni di intesa pensando di aver fatto dei progressi eccezionali. Ci ridemmo per giorni,mimandoli agli amici più cari,una volta ritornati a casa.
Tramonto,preparativi e finalmente “l’evento”.
Fase 1. Eravamo tutti molto eleganti,si usa così la sera del commiato,gli uomini in abito scuro,Rossana indossava uno splendido top laminato e gonna lunga con spacco vertiginoso,in pandant con i suoi occhi,ed io con uno dei miei vestiti preferiti -non quello della prima sera,sia chiaro,sarebbe stato un errore imperdonabile- profondamente scollato,nero,molto aderente ed una spanna sopra al ginocchio. Qualche gioiello discreto e sandali tacco 12,ovviamente,per tutte e due. Sandali in montagna? Sì,e preciso: senza calze,per giunta,tanto era riscaldato tutto alla perfezione ed una lampada fatta pochi giorni prima di partire mi faceva sentire assolutamente sicura delle mie gambe.
Per la verità nessuno mangiò molto,ma tutti,noi donne in particolare,non lesinammo nel bere,complice anche l’ottimo Amarone doc Campo dei Gigli,optional,che Davide,da vero signore qual era,volle offrire. Non sono un’intenditrice,ma seppi apprezzare l’eccezionalità di quel vino,consapevole anche che una bella allentata ai freni inibitori,che solo l’alcol sa dare,era praticamente obbligatoria,visto quello che si andava a prospettare.
Fase 2. La serata proseguì in discoteca fin dopo l’una di notte con balli,ammiccamenti e vari cocktail,atti a mantenerci nello stato d’animo giusto per passare alla fase tre,che Rossana specialmente aspettava con grande impazienza. Ma era una bella gara anche fra suo marito ed il mio compagno,il maestro invece, ignaro dei nostri propositi bellicosi,sembrava un po’ perplesso da tanta complicità e si godeva il momento. Il bello,per lui e per noi,doveva ancora arrivare.
Ad un certo punto,come avevo già programmato,esclamai: “Ragazzi,che ne direste di salire su da noi per un brindisi? Ho un paio di bottiglie di Veuve Cliquot in frigo che ci stanno aspettando.” Bottiglie che,con molta lungimiranza,Pinko volle mettere fra i bagagli prima della partenza dicendo: “Chissà,forse potranno tornarci utili,tanto,chilo più chilo meno …” alludendo a quelle due cosucce che portavo con me nei quattro trolley.
A quell’invito Davide rimase leggermente sorpreso,Pinko illuminò a giorno la discoteca soltanto scoprendo i denti in un sorriso,la Rox fece un gesto con le mani come per dire “era ora”,Romeo continuava a levitare dalla sera prima e all’unisono dissero: “Sì,andiamo.”
Fase 3. Una volta in camera,sapevo benissimo che avrei dovuto dare il “la” all’orchestra,quindi dopo un paio di alzate di flûte,richiesti e gentilmente concessi in prestito dalla direzione,qualche risata ed amenità varie,senza proferir parola mi avvicinai a Rossana e cominciai ad accarezzarla con sensualità,iniziando dai seni,rigogliosi e turgidi,che già mi colpirono dal primo incontro.
Lei,che non aspettava altro,ed anche per via dei vari tipi di alcolici assunti nell’arco dell’intera serata,che stavano svolgendo magnificamente il loro prezioso lavoro, mi cinse la vita con le braccia,tirò fuori la lingua e,abbassandosi appena sulle ginocchia,partendo dal vertice basso della mia scollatura attraversò,con una leggera S,il centro del seno,percorse verticalmente il collo,arrivò sul mento ed immediatamente dopo me la ficcò in bocca,con un leggero tremore. Il tutto impiegando volutamente diversi secondi.
Un bacio sconvolgente per tutti,interpreti comprese e soprattutto per Davide,grande amatore,ma evidentemente poco avvezzo a “certi” ambienti o a “certe” frequentazioni. Era rimasto in piedi,con gli occhi sgranati e con il bicchiere,obliquo,attaccato alle labbra,ma non beveva,sembrava pietrificato. Anche e soprattutto in “quella” parte anatomica,pensai,divertita da quell’immagine.
Ci lasciammo cadere sul letto abbracciate. Avevamo un certo affiatamento,ormai,quindi venne tutto ancora più spontaneo: ci liberammo mano a mano dei vestiti,fino a restare completamente nude -anzi no,soltanto con i famosi tacco 12 - vogliose ed ansimanti a scambiarci baci e carezze,in posizioni sempre più hot.
I ragazzi erano immobili,seduti ai bordi del letto,ma andando avanti notai che qualche indumento cominciava a saltare.
A quel punto invitai Davide,che si liberò degli ultimi capi con la velocità di Flash Gordon,ad unirsi a noi. Pochi minuti e li lasciai da soli,per due motivi: primo,perché lei lo desiderava ardentemente “in esclusiva” da giorni e poi perché in quel modo mi sarebbe stato possibile avere a disposizione due bei sfinferloni insieme,la mia passione,sul divanetto ai piedi del letto.
Rossana si sfogò abbondantemente,ed io anche, poi convocammo l’intera equipe sul materasso: lei ed io quasi affiancate carponi,a formare una V,con Davide che la penetrava (di nuovo!) suo marito che penetrava me,entrambi da dietro,e Pinko davanti a noi,che ce lo metteva in bocca a turno o glielo leccavamo insieme baciandoci.
Era un susseguirsi incessante di : “Sììì,dai,ahhhh,ancora,mmmmh” da parte di tutti,ormai non più perfettamente padroni di noi stessi,con quel groviglio di corpi che poi continuò a svilupparsi,così complesso e mutevole da non poterne ricostruire una dinamica esatta,ma ha poca importanza,quello che conta è che si era creata un’atmosfera erotica che raramente si raggiunge.
All’improvviso … il genio,mi colse l’ispirazione che mi fece pensare alla ciliegina sulla torta che di lì a poco mi sarei regalata.
Dal momento che sul campo mi stavo guadagnando i gradi di capitano,grazie alla mia “mignottaggine innata”,prerogativa che Pinko mi attribuisce da che mi conosce,presi l’ennesima iniziativa; mi avvicinai al suo orecchio e gli dissi sussurrando: “Attaccati alla Rox e trombala a mestiere,che ti faccio vedere,nel frattempo,una cosina.”
Neanche il tempo di finire la frase che i due erano già sul divanetto che limonavano come gli adolescenti nei parchi,con lui in posizione strategica per non perdersi nemmeno un attimo di me.
A quel punto ordinai a Romeo e Davide di mettersi vicinissimi sul lettone,in modo che potessi prenderglieli in bocca contemporaneamente,lasciandomi carezzare ovunque,sempre eccitatissima come loro.
Al momento opportuno feci sdraiare il primo,sensibilmente più robusto dell’altro,a pancia in su,e mi ci sedetti sopra infilandomi il suo pene,di proporzioni ragguardevoli,nella passerina ed abbassando il busto; poi invitai il secondo,più “umano”,e che già conosceva il “posto”,a ripetere una “certa” operazione con quel “famoso” liquido e poi a posizionarsi ove era già stato due giorni prima: in quel culetto che lo fece impazzire a prima vista.
La “doppia”. Veramente non so proprio descrivervi le sensazioni che si provano,e che provai,così “piena”. Dovrei coniare dei termini nuovi,con quelli che già esistono mi ci posso solo avvicinare,se ci si coordina bene,e noi ci riuscimmo,per una donna è esaltante,travolgente,sconvolgente,inebriante,delirante,ma sono solo parole,che non rendono abbastanza. So soltanto che non mi sentivo più in me,che ero al top del top del piacere,che giravo continuamente la testa a destra e a sinistra,e che godevo da impazzire,mentre guardavo il mio Amore.
Lui intanto aveva messo Rossana,che ululava come un licantropo alla luna,alla pecorina,sempre sul divanetto e la possedeva furiosamente in piedi,mentre dalla Tribuna d’Onore mi fissava con gli occhi quasi di fuori. Per un attimo ebbi addirittura paura che potesse succedergli qualcosa,ma non successe,evidentemente ha il cuore molto forte,ringraziando il Cielo.
Si andò avanti ancora per molto,poi il Caso,la Fortuna,il Destino vollero che avvenisse una specie di sincronizzazione: ad un certo punto mi ritrovai avvinghiata alla Rox sul letto,dopo molti orgasmi miei e suoi, in un bacio lascivo.
Feci un cenno ai ragazzi,ma senza sperare troppo che mi capissero: mi capirono, invece,e si inginocchiarono intorno a noi per inondarci,dopo qualche colpo di mano che si dettero,viso e corpo di sperma copioso e caldo,che non interruppe quel bacio,anzi,aggiungendo “qualcosa”,lo fece diventare ancora più lascivo.
Un epilogo straordinario,come le tre esplosioni che concludono i fuochi d’artificio,degno di quella situazione altrettanto straordinaria.
Ed il presentino di fine corso al maestro di sci? Beh … ho appena finito di narrarvelo,ne poteva immaginare uno più bello?
C’era rimasto ancora un po’ di champagne: brindammo a noi,a quella serata e a quella settimana meravigliosa.
“E pensare che non volevo venire,grazie,Amore mio.”
FINE
Grazie,Amore mio,anche per essermi stato sempre vicino,e per la tua collaborazione,indispensabile come al solito,nella stesura di questo racconto.
E grazie a tutti voi,gentili lettrici e lettori,per l’attenzione prestata. La speranza che questa storia possa avervi interessato,divertito,intrigato,in qualche modo regalato delle emozioni,insomma,è ciò che mi incentiva a continuare con questa passioncella da “scrittrice” dilettante.
Pallina
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12 years ago
pallinaepinko,
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Help Desk
La giornata non sembra essere iniziata sotto i migliori auspici; c'è una lavoro importante da fare nel solito poco tempo, le colleghe sembrano più stronze del solito, il tuo uomo non ha attenzioni nei tuoi riguardi da settimane (troppo impegnato al suo lavoro oltre che al computer e con i suoi traffici telefonici) e io ho troppa voglia di sentirmi femmina. Tutto questo mix di cose negative influenza il mio umore e rallenta il mio lavoro, mentre cerco di concentrarmi sulla tastiera, improvvisamente il computer si spegne con un sibilo sinistro.Impreco dentro di me perchè so che quel rumore significa lavoro rallentato.Però, penso, magari mi rilasso un po' mentre mi riparano questo dannato computer.Avviso il servizio di helpdesk e, incredibile, dopo 10 minuti il tecnico si presenta nel mio ufficio; all'inizio non do troppa attenzione e non mi accorgo che mi sta studiando con occhio esperto.Si avvicina per chiedermi cosa è successo e annuso il suo odore.Ha un buon profumo, non troppo invadente e... terribilmente sexy.Comincio così ad interessarmi un po' a lui, lo guardo meglio negli occhi marroni e per un attimo sembra scorgere un lampo di passione che mi trasmette un fremito lungo la schiena.Cerco di spiegare cosa stavo facendo ma la descrizione è alquanto confusa, fisso le sue labbra carnose ed accoglienti ed il pensiero di assaggiarle comincia a farsi strada dentro di me.Lui non è un divo da film probabilmente nessuna si volterebbe a guardarlo per strada ma avverto un magnetismo animale che mi attrae e sembra trasmettermi, con il solo sguardo, tutto quello che sto cercando da qualche settimana.Difficile per lui resistere alla tentazione del mio seno generosamente esposto, ho una camicia che esalta magnificamente le mie rotondità.Oggi ho deciso per una gonna leggera per combattere il caldo e penso che in fondo non è stata una cattiva idea.Lui è gentile e cortese e chiede di fargli provare ad accendere il PC, mi passa a fianco e mi sfiora un fianco con un braccio. E' forte ma gentile allo stesso tempo ed il brivido che sentivo sulla schiena si sposta in mezzo alle gambe.Fa caldo e sono bagnata ma non solo di sudore, sto immaginando che lui mi sfiori ancora con la mano, in modo deciso ma tra le cosce ed immagino la mia reazione al suo tocco, chiuderei gli occhi e gli darei strada dentro di me.Non riesco ancora a spiegare questa attrazione, lo guardo di nuovo e dico a me stessa che non è molto bello ma quando osservo le cosce (che sembrano robuste e sode) arrivo ad immaginare cosa ci sia lì in mezzo e che emozione sarebbe provarlo.Mi accorgo che ti sta chiedendo di fare una prova solamente alla terza domanda, mi scuoto un attimo mentre guardo intorno per capire se le colleghe arpie si sono rese conto della mia situazione ma tra uno squillo di telefono e l'altro nessuna (oltre me) sembra interessata al tecnico.Lui mi guarda con un sorriso, come avesse capito che ero in una dimensione un po' distante da quella attuale, mi scuso e gli chiedo che cosa posso fare per lui.Lui mi chiede di sedermi al mio posto e di provare ad accederlo con una combinazione di tasti sulla tastiera, non sapevo si potesse fare ma al momento non è una cosa che mi interessa molto.Lui passerà al di là della scrivania per cercare di capire, dopo averlo aperto, se c'è qualche contatto direttamente sulla scheda madre.Mi siedo meglio sulla sedia mentre la sensazione di umido tra le cosce aumenta, lui sparisce dalla mia vista e sento il beep del tester.Mi invita a premere la combinazione di tasti ed io la eseguo, ovviamente, sbagliandola.Sto pensando che vorrei sentire le sue dita forti risalire le mie gambe per arrivare proprio dove voglio.Riprovo di nuovo la combinazione mentre apro le gambe sotto il tavolo, sollevando leggermente la gonna, voglio fargli vedere il meglio della produzione casalinga sperando possa accorgersene.Lo senti armeggiare ancora con il suo tester mentre socchiudo gli occhi certa che mi toccherà da un istante all'altro, sposto il bacino in avanti in modo da non fargli trovare ostacoli nel suo percorso verso di me. Apro ancora le gambe mentre con la mano destra abbandono la tastiera per sollevare ancora la gonna. Toccami...” penso mordendomi le labbra “cosa aspetti?”Lui continua ad armeggiare con i suoi strumenti mentre io continuo a provare la combinazione di tasti, ho la figa letteralmente in ammollo e il perizoma completamente fradicio.Le gambe sono ancora più divaricate mentre con la mano scosto il tessuto bagnato che mi ricopre i peli per mostrargli meglio il mio fiore.Le mie dita agili scorrono sulle labbra per arrivare al grilletto, turgido e bagnato, mi sto masturbando lentamente ma con decisione mentre mi sforzi per non emettere un gridolino di piacere. Lui continua a lavorare e mi chiede la combinazione.Io stacco la mano e sbaglio di nuovo, questa volta le dita bagnate scivolano sui tasti ma io vorrei farle scivolare da qualche altra parte.Mentre sto pensando sia gay, squilla il telefono, non faccio in tempo ad annunciarmi che le parole ti si strozzano in gola, la sua mano mi ha toccato le cosce e mi sta accarezzando con dolcezza.E' un tocco delicato e preciso, lui gioca con le ginocchia, si avvicina alla figa ma non troppo, per poi tornare all'esterno della coscia.Al telefono è la collega del piano di sotto. Lo sforzo che devo fare per cercare di capire quello che sta dicendo è notevole.Il tecnico ora mi sta toccando con entrambe le mani e mi ha allargato leggermente le gambe, la collega i sta parlando di un problema ma in questo momento vorrei proprio andasse a farsi fottere. Come vorrei farlo anche io. E' arrivato proprio lì, con dito mi sgrilletta piano mentre con l'altro accenna a penetrarmi. Allargo le cosce quasi automaticamente e comincio a godere delle sue attenzioni, è delicato e premuroso ma deciso allo stesso tempo. La collegami sta dettando una serie di codici che io faccio finta di annotare sul mio block notes, tanto so che la chiamerò dopo chiedendoglielo di nuovo. Con il PC non ha ancora risolto nulla ma con la mia passera è decisamente bravo, il mio tecnico personale è passato decisamente all'attacco. Con la lingua mi sta mordicchiando le labbra mentre fiotti di saliva scendono a bagnarmi anche il culo, con l'indice continua a penetrarmi con un buon ritmo mentre io sto rischiando di bagnare la sedia. Apro gli occhi e osservo le colleghe, nessuna si è accorta che mi sta mangiando la figa ed i telefoni che squillando continuano a tenerle occupate. Provo a congedare la collega ma lei insiste nel ripetere, forse per la quinta volta, le sue ragioni. Con la mano sinistra scendo sotto il tavolo e gli afferro la testa, trascinandola verso di me, lui continua a mangiarmi con voracità mentre all'indice dentro la figa si è unito il medio che comincia a stuzzicare il culo. “Amico, se non smetti mi sa che ti vengo in bocca” penso e quasi formulo queste parole mentre la collega continua a vomitare le sue ragioni del cazzo. Il mio ospite è dannatamente bravo, mi sta penetrando con entrambe le dita, sono dita lunghe ed affusolate ed ogni movimento mi avvicina ad un orgasmo che non si farà attendere. Riattacco il telefono quasi a occhi chiusi, alla collega dirò che è caduta la linea e lo richiamerò. Ah, sposto la cornetta in modo che il telefono non squilli mentre mi preparo ad esplodere. Come farò a non farmi tradire, io che quando vengo sono portata quasi ad urlare? Non so se ce la farò ma sento che la figa comincia a pulsare, sento il piacere che sta salendo come un fiume in piena al quale non posso resistere. Mi sto mordendo le labbra mentre lui continua a leccarle, il suo dito sta facendo miracoli e in un istante gli inondo la bocca con i miei fluidi mentre con entrambe le mani lo stringo a me. Dentro di me sto urlando di piacere! Gli occhi sono chiusi e le labbra serrate. Sto venendo nella bocca di questo sconosciuto con tutta me stessa e vorrei che questi istanti non passassero mai.L'uragano che mi ha scossa sembra scendere di intensità, il mio ospite continua a penetrarmi il culo mentre mi chiede di riprovare la combinazione.La combinazione vorrei provarla io tra le sue gambe!Come fa a mantenersi così calmo mentre io sto sudando di piacere?Provo di nuovo cercando di non pensare che, forse, tra poco verrò anche dal culo, come per magia lo schermo si accende e sento il ronzio del computer che torna al lavoro.“Come, proprio adesso?” penso“Non può finire proprio ora!!”Invece lui si stacca da me e sento il beep del suo tester che viene spento.“Cazzo, no!” penso mentre dico “Ora sembra funzionare” con un filo di voce, cerco di ricompormi, il perizoma è andato e la gonna sta seguendo la stessa fine. Lui sta riassemblando il PC mentre il mio culo grida vendetta: come può essere abbandonato così a pochi istanti dal piacere?Mi metto a sedere meglio mentre cerco di pensare a come scoparmelo, penso al bagno, penso a qualche sottoscala poco frequentato, penso alla macchina del caffè e a come vorrei prenderglielo in bocca per farlo morire un po'.Lui si rialza e mi guarda con un sorriso che sembra prendermi in giro.“Il computer sembra funzionare” gli dico “Posso offrirti un caffè per sdebitarmi” (così magari me lo macchi di sborra– aggiungo nella mia testa).“Perchè no, grazie” dice lui gentile.E' il momento di alzarsi, non so in che condizioni lascerò la sedia ma, francamente, non me ne importa un fico secco.Con lo sguardo sbirci il pacco e noto, con piacere, che si è sollevato decisamente sotto i jeans.Lo precedo verso la macchinetta del caffè mentre ancheggio per fargli osservare, so che mi sta fissando il culo (bagnato) e che vorrebbe tanto entrarci.“E molto che fai questo mestiere” gli chiedo mentre la macchina prepara il caffè “Mi sembri bravo” e butto di nuovo lo sguardo in mezzo alle sue gambe.“Diciamo che è qualche anno. Ho iniziato per hobby, mi hanno detto che sono bravo e ho continuato”“Non sai quanto sono brava io a fare pompini, amico mio” penso.Parliamo per qualche minuto e ci lanciamo frecciate a base di doppi sensi, lui sembra giocare divertito con me mentre io ho voglia di fargliela pagare.La macchina del caffè è vicina alla porta del bagno degli uomini, non ho visto entrare né uscire nessuno e quindi il momento mi sembra opportuno.Lo spingo con decisione dentro la porta e gli caccio la lingua in bocca, ha un sapore buono, di menta e di pulito mentre risponde con prontezza al mio bacio.Per non farmi beccare lo spingo in un bagno e chiudo la porta a chiave; continuiamo a baciarci per qualche minuto mentre le mie mani trovano il suo pacco, pronto e duro.Gli infilo la mano nei pantaloni e sento il suo membro caldo tra le mie dita.“Sei bravo con le dita” gli sussurro “ma io lo sono con la bocca”.Lo spingo con forza contro la porta, gli abbasso i jean e gli strappo il cazzo fuori dalle mutande, lo osservo per qualche istante, bello, duro e pronto prima di ingoiarlo tutto di un fiato.Lui strabuzza gli occhi, non gli mentivo quando gli dicevo quanto ero brava. Con la lingua lo percorro in lungo e in largo, gli stringo le palle, gliele lecco mentre poi lo riprendo tutto.Fino in fondo.Lo sento dentro di me, quasi mi stesse scopando la figa passando per la bocca.Continuo a lavorarlo con forza mentre lui mi afferra la testa con le mani, giù, sempre più giù nella gola. Quel cazzo sembra non finire mai.Ora lo sto masturbando con forza mentre con la lingua gli colpisco la cappella voglio fargli pagare quell'orgasmo trattenuto a forza mentre lo guardo con occhi infuocati.Lui ha chiuso gli occhi e si sta gustando il mio lavoro.Mi alzo di scatto, mi abbasso gonna e perizoma, mi metto davanti a lui e gli sussurro “Sfondami il culo... adesso!”Mi metto alla pecora e gli offro due natiche sode e fresche, il buco è già preparato ma lui una ripassata con la lingua non me la nega.La sento affondare dentro di me mentre con le braccia cerco sostegno alle pareti, dopo qualche secondo, avverto la punta che si avvicina.Lui non vuole farmi male ma io non capisco più niente, lo sento subito gemere mentre io stringo i denti, sento le palle sbattere contro il mio culo mentre lui cerca di capire cosa è successo.Lui non si muove e allora io inizio a muovermi ritmicamente avanti e indietro, se non cavalca lui, lo farò io.Lo sbatto ripetutamente con la porta mentre il cazzo sembra quasi uscire del tutto e rientrare in quella caverna calda.Lo avverto dentro di me, lo sento caldo e possente e vorrei gridare dal piacere. non mi accorgo che sto sbavando mentre adesso è lui a condurre le danze, i suoi colpi sono profondi, tesi, mentre con le mani mi afferra le tette, turgide e dure come non mai.Mentre mi incula gioca con i capezzoli e mi lecca il collo strappandomi gemiti di piacere incontrollabile.Sento che manca poco ormai, i muscoli cominciano a tendersi mentre rallento le spinte per godermela tutta.Avverto di nuovo il piacere che sale ed il mio culo che comincia a pulsare.Sono pulsazioni ritmiche, forti e dannatamente eccitanti, faccio per urlare mentre lui con la mano mi chiude la bocca.Gli mordo le dita per non urlare ancora mentre continuo a venire.I secondi che passano sembrano eterni.Faccio per rilassarmi ma lui mi prende per i fianchi, mi gira, mi bacia e mi abbassa.“Siamo due e zero, caro amico” penso “ma ora ti faccio morire”. Mentre torno all'attacco della sua cappella, il suo cellulare suona.“Adesso ti faccio morire” gli sussurro mentre lui cerca di trovare il telefono che suona.Sto dando il meglio di me, un pompino da leggenda, con il mio dito che fa per penetrarlo da dietro.Lui ripete per tre volte pronto, incapace di dire qualcosa di sensato.“Adesso tocca a te!” penso mentre lo ingoio di nuovo fino alle palle.Lui cerca di restare impassibile ma non riesce a parlare, al suo interlocutore dice che ci sono interferenze e che non capisce bene.Continua a ripetere “pronto” mentre io ora lo masturbo con forza mentre con la bocca gli circondo la cappella, è una maestosa sega in bocca mentre avverto che non gli manca tanto.Dove vorrà venire questo stallone? Se fossi più libera lo farei schizzare un po' addosso ma devo tornare al lavoro; magari potrei porgergli di nuovo il culo ma penso non farebbe a tempo. Lo lavoro con foga quando sento l'asta che si irrigidisce, sento proprio lo sperma salire mentre con la punta della lingua gli copro la punta della cappella, proprio lì dove uscirà il suo caldo seme.Lui riattacca il telefono che gli cade mentre il suo viso disegna una smorfia di piacere incontrollato, sa che non può urlare così come non ho fatto io.Con le mani continuo a menarlo mentre il primo fiotto di sperma si infrange sulla mia lingua.E' bollente e dolce.Calde gocce cadono sul pavimento mentre una seconda ondata si abbatte sulle mie labbra, con la lingua l'accompagno fuori dalla bocca, fissandolo negli occhi per fargli vedere quanto sono brava.Lui continua a godere decido di prendere l'ultima parte del suo seme in bocca e lo accolgo di nuovo dentro di te mentre finisce di pulsare.Continuo a menarlo ora più dolcemente, attendendo che anche l'ultima goccia di sborra finisca nella mia bocca, quindi, mentre lui si passa una mano sulla fronte madida di sudore, mi alzo, lo fisso e lo bacio in bocca. Voglio fargli sentire quanto era caldo e lui accetta e ricambia il mio bollente bacio.E' una sensazione inebriante e nuova, non l'avevo mai fatto con nessuno ma l'avevo visto fare in un film e mi era piaciuto.La mia mano non ha abbandonato il suo membro che ora sta tornando alle dimensioni abituali.Mi appoggio al suo petto ansimante mentre lo abbraccio forte, lui mi stringe con sicurezza e si appoggia alla mia testa.Sono attimi dolcissimi durante i quali chiudo gli occhi e assaporo tutto il suo sapore di maschio, quel sapore che mi piace tanto.E' ora di tornare al lavoro, ci ricomponiamo quasi imbarazzati mentre ascolto se qualcuno entra in bagno. Chissà cosa penserebbero le colleghe dell'ufficio a sapermi in quella situazione, ma non mi interessa e ancora riassaporo i momenti appena vissuti.Lui esce per primo e io dietro.Nessuno ci ha visti, per fortuna.“Ci rivedremo?” gli dico mentre lo saluto dandogli la mano.“Sicuro. Il computer si bloccherà di nuovo tra una settimana” risponde lui strizzando l'occhio e sorridendo. E io sarò lì ad aspettarlo ancora.
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12 years ago
pritti065,
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Last visit: 10 years ago
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al negozio di abbigliamento
ciao,era un giorno qualunque di settimana,decidiamo di andare in giro per negozi,avevo voglia di comprarmi un vestitino provocante da indossare al mare alla sera quando si esce a godersi il fresco e sapendo che tutti i maschietti ti spogliano con gli occhi e fanno pensieri proibiti stando al fianco delle loro mogliettine,mi ecitava già l'idea.
passando davanti a una vetrina mi incuriosisce dell'abbigliamento,entriamo,era circa l'oraio di chiusura per il pranzo,viene verso di noi il commesso,proprio un bel ragazzo in tutto,mio marito capisce al volo che mi piace,comincio a scegliere degli abiti molto scollati,di quelli vedo e non vedo,ogni volta che esco dal camerino con indosso un'abito diverso(premetto che avevo indossato un intimo mozzafiato e scarpe con tacco a spillo da 12cm)il commesso mi guarda con occhi eccitati,faccio cenno a mio marito di avvicinarsi e gli sussurro di coinvolgere il ragazzo
mentre mi cambio li sento parlare e sento chiudere l'ingresso, esco per farmi guardare e li trovo tutti e due li davanti,decido di farli eccitare,con mosse provocanti sculetto un pò dò uno sguardo malizioso al commesso,mi accarezzo il corpo e mi passo le mani tra le scosce,noto un certo rigonfiamento nei pantaloni di entrambi.
rientro nel camerino,ma questa volta per uscirne con addosso solo scarpe e il mio completino sex,wow wow,mi avvicino al commesso e comincio ad accarezzagli il cazzo,è gonfio e grosso,molto grosso,mi inchino davanti a lui gli abbasso la zip e lo tiro fuori,wow wow ancora,era ben dotato,lo accarezzo un pò è lo comincio a succhiare,gemevo dal piacere di fare sesso con un bel giovane ero tutta bagnata e lo succhiavo avidamente,mentre mio matito si era spogliato e cominciava a grillettarmi la "patatina vogliosa,ori li succhio entrambi,ho una gran voglia di farmi scopare,faccio sedere il commesso che non crede ancora a cosa gli stà succedendo,gli metto il capuccio e mi infilo quel meraviglioso cazzo gonfio e grosso nella mia patatina stra bagnata,comincio a cavalcarlo e mentre gemo dal piacere succhio il cazzo a mio marito che gli stà scoppiando.
i miei due maschietti si alternano a scoparmi facendomi mugolare e ansimare di piacere in posizioni fantastiche penso di aver auvto 2-3 orgasmi,una volta saziata la mia voglia di piacere,li faccio sborrare entrambi assieme sul mio seno,spalmandomelo sul petto.
rientro in camerino e mi ricompongo,saluto il commesso e usciamo dal negozio,oggi abbiamo fatto un ottimo aquisto,un bel vestito e una gran scopata.
alla prossima cari amici (vi è piaciuta la nostra storia?)
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4
13 years ago
patatina vogliosa,
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Sasha, Andrea e Massimo, molto eccitante
Mi và di condividere con altre Sweet le sensazioni di una delle volte più eccitanti per me fino ad oggi...Avevo deciso di avere un Bull fisso e scelsi il capo del mio fidanzato, un vero porco solo a guardarlo, grosso, con la pancia ma molto dotato, sempre arrapato, peloso, ricco, pieno di soldi, bevitore di grappa, un pò mhmmm..... non violento ma dalle maniere forti, rozze, prepotente, (con i suoi operai e anche con le donne che chiama femmine) pieno di se da sentirsi onnipotente, scurrile (mi chiamava solo troia, puttana, schiava, serva, ciucciami il cazzo), il classico contadino arricchito a cui piace mangiare di tutto e come un maiale, anche al ristorante, a cui piace bere litri di vino e litri di grappa, insomma un porco assoluto, bhe per farla breve una delle volte più eccitanti fù quando una mattina d'estate andai a lavoro insieme al mio fidanzato, solo che il mio fidanzato andò a lavorare come un pazzo davanti al fuoco di un altoforno di proprietà del suo capo, del suo Padrone, facendolo arricchire con fatica e con sudore, io invece mi fermai negli uffici, dove passai tutto il giorno con il capo del mio fidanzato facendo di tutto, sentendomi avvolte umiliata, trattata da puttana e mentre ero lì, magari con la cappella di quel porco in bocca e lo guardavo in faccia godere come un maiale, pensando al mio fidanzato fuori che lavorava, mi sentivo davvero una puttana.Comunque il mio fidanzato dovette aspettare i porci comodi del suo capo per circa un ora dopo aver finito di lavorare, alla fine io sotto ordine del capo del mio ragazzo dovetti uscire dal suo ufficio con tutto il corpo che faceva un forte odore di cazzo, (che mi aveva strisciato ovunque oltre ad essermi venuto una volta sul ventre, una volta sul culo e due volte sulla faccia e in bocca, mi aveva fatto fare molte spagnolette e aveva letteralmente strisciato il cazzo sul volto, sulla pancia, tra i capelli, sul culo, sul collo, nelle orecchie), ed oltre all'odore di cazzo mi costrinse ad uscire da li con lo sperma ancora caldo e gocciolante dal volto e con il vestito pieno di sperma, il mio fidanzato quasi si mise a piangere ma io ero davvero troppo eccitata.
5801
4
12 years ago
SASHA1990,
21/25
Last visit: 12 years ago
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SALVATAGGIO DI UN MATRIMONIO
Premesso che sono un bricoleure, la mia vicina C. di casa del primo piano, una donna biomdo castano bellina leggermente formosetta molto sensuale con un seno eretto e grande una sesta ben tornita e non cadente nonostante i suoi 49 anni ed una figlia, una mattina mente scendo le scale, lei sicuramente era li a sentire quando sarei sceso, mi ferma e mi dice scusa ho un problema con lo scarico del lavello non va via l'acqua, nessun problema gli dico, lei sai mio marito e via per 4 giorni è ad un congresso e mia figlia e via per studi ed io non riesco è da ieri che tribolo, entro mi corico sotto il lavello smonto il sifone tolgo il residuo e voilà funziona, lei mi fa ti va un caffeino, si, ci sedismo al tavolo ed io gli dico C. ma ti vedo sciupata ti vedo imbronciata cosa cè che non va, lei quasi in lacrime mi dice: mio marito è quasi un anno che non mi tocca ed io escalamo :davverooo, mi sa che mi fa cornuta sai lui meddico a tutti sti congressi ste dottoressine carine, sono certa ha un altra, al che io gli dico ma sei sicura che sia tutta colpa sua: e lei : ma di chi srà mai sono mica io che lo rifiuto, al che gli dico alzati e fai un giro su te stessa, scusa ma sei sciatta conciata così, tuta larga niente trucco pantofole senza tacco, scusa ma sembri una vecchia, e lei allora come dovrei esssssre: comincia con spogliarti, mentre mi dava le spalle si gira e mi dice ma sei SCEMO, al che io nooo spogliati gli dico nuovamente con tono di un ordine, lei va di la e torna si era tolta la tuta ed era rimasta in reggiseno e mutandine al che gli dico, ti ho detto di spogliarti NUDAA, e tra l'incredulo e lo stupito si sfila il reggiseno mettendo in mostra un seno stupendo tornito e tonico si sfila le mutande, si non erano mutandine erano mutande quelle di nonna papera, cerca di coprirsi il seno e la figa con le mani, gli dico via le mani, ora siediti sul tavolo ed alza le gambe ed allargale e lei mi fa hooo sono mica una puttana, io gli dico vuoi o no salvare il matrimonio, si siede ed alza ed allarga le gambe mettendo in mopstra una peluria disordinata senza cura, gli dico dove è la schiuma da barba ed il rasoio di tuo marito, lei mi ma che stupidata vuoi fare, io non ti preoccupare, si alza e va a prendere il tutto, ora rimettiti come prima alza le gambe ed allargale come seti dovessi scopare, spalmo la schiuma sulla peluria e comincio con il rasoio lC. mi fa è fredda mi fa il solletico e tu sei un maiale, in non poco tempo voila un figa depilata e nuova, ora vediamo il tuo intimo gli dico, andiamo in camera da letto e gli dico tira fuori l'intimo più sexy che hai e da un cassetto saltano fuori reggicalze guepiere e tanta robina, tutti regali del marito, lei mi dice è tutto nuovo non li ho mai messi, ed io e brava, ora ti trsformerò nell'oggetto del desiderio di ogni maschio, cominciamo con mettere il reggicalze che va rigorosamente sotto poi un bel paio di calze nere velate, aveva quelle con rinforzo e con la riga,l'aiuto ad agganciarle, lei non era pratica non aveva mai messo il reggicalze!! nuove nella confezione mai aperte, poi un bel reggiseno provocante mutandine tutte pizzi aveva delle culotte una delizia, trucco, leggero ma provocante, vestito, gonna corta ma non una mini, quelle ogni tanto le porta ha delle belle gambe, ed una maglietta scollatissima a v che fa intravedere il bordo del reggiseno nero, scarpe lei va aprendere un paio di paperine e nooo qui proprio non va ma non hai scarpe con il tacco? si ma le metto solo per occasioni speciali, e questa cosa sarebbe allora? allora cominciamo a scegliere le scarpe o gli stivali, optiamo per una decoolte nera, ora sei una donna desiderabile non la casalinga sciatta gli dico; e lei fa due piroette su se stessa e la gonna si alza e si vede il bordo delle calze, gli dico ora lezione partica, cominciamo con l'atteggiamento, e poi il sesso, per l'atteggiamenti ci sarà da lavorare molto, vediamo per il sesso, mi abbasso i pantaloni e tiro fuori il cazzo gli dico fammi un pompino, lei stupita mi fa ma sei diventato cretino io farti un pompino!, al che gli dico scusa ma quando vai dal ginecologo e lui ti ravana la figa cosa gli dici, e lei ma lui è un medico, io sono il medico salvamatrimoni allora, la prendo con forza e gli faccio ingoioare io cazzo, che disatro non sa fare le pompe, la guido gli dico cosa e come deve fare, il mio cazzo e durissimo la faccio alzare le tocco la figa non è bagnata e colante la facciio sedere sul tavolo e glie lo metto dentro, gli domando prendi la pillola, lei si, allra posso allagarti, la pompo in ogni posizione e finalmente sborro la riempio sfilo il cazzo e lei fa per correre in bagno a pulirsi la trattengo per un braccio e gli dico no, lei ma mi sta colando sulle calze, io, questo è una delle cose che fa impazzire un uomo vedere la propria femmina piena e colante è una dimostrazione di potenza, la tocco gli spalmo la sborra sulla figa e sul buco del culo e lei si ritrae mi fa no no li no, gli chiedo hai qualche problema non so morrpoidio qualcosa che non va lei no no niente e solo che ho paura, sappi che ogni maschio vuole inculare la propria femmina, e un senso di possesso, lei ri lascai andare comincio con infilare un dito, lo infilo fino in fondo la dilato, e lei gode anche solo con un dito,
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12 years ago
loredana58xxx,
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Last visit: 3 years ago
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il massaggiatore
A tutti/e piace il massaggio, la mia lei li adora farebbe qualsiasi cosa per un buon massaggio.. era da un bel po' che se ne parlava di trovare un singolo abile massaggiatore, ahimè purtroppo quelli che si sono proposti erano più che altro dei palpeggiatori, poi arriva un messaggio, sono un massaggiatore di professione disponibile per un massaggio allo lei senza pretendere nulla in cambio ! Ma.. lei mi dice si poi alla fine cerca anche ''quello'' va beh gli dico potrebbe essere eccitante dopo un buon massaggio giocare, beh vedi tu mi dice parlaci e vedi di essere chiaro.. prima il massaggio poi per il gioco valuto io, ok. detto fatto, lo chiamo gli spiego il tutto e lui mi ribadisce con fermezza che gli piace massaggiare senza pretendere nulla in cambio. Dopo una settimana abbiamo preso accordi per vederci da lui, sin dal primo istante ci siamo trovati davanti una bella persona in tutti i sensi. educato bello esteticamente fisico scultorio due braccia che sembravano le mie gambe, bevemmo un caffè e parlammo per una mezzora, poi ci fece vedere la stanza con il lettino e gli chiese se voleva.. ok. si spogliò si mise a pancia sotto senza togliere il perizoma, lui iniziò a massaggiarla partendo dai piedi salendo alle gambe e piano piano sulla schiena spalle collo era tutta unta di un olio profumato la massaggio per mezzora e vedevo lei molto sciolta contenta e rilassata. poi le chiese se voleva girarsi a pancia in su, non se lo fece ripetere e da sola si tolse anche il perizoma, lo lasciai massaggiare per un 15 minuti ma vedendo le sue mani scivolando sul seno sfiorarle la patata mi si rizzava il cazzo ! cosi dopo 5 minuti mi avvicinai a lei mettendole in bocca il mio cazzo e chiesi a lui di fare altrettanto.. beh ci a fatto un pompino succhiando tutti e due assieme i cazzi non ci stavano ma le li è infilati in bocca tutti e due assieme..
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4
5 years ago
angeloedemone1984,
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Festa in Villa
Festa in una villa molto elegante…
Dopo mille fantasie ed altrettante perplessità sabato si avvicina e la cena alla quale siamo stati invitati da persone conosciute su un sito di annunci si avvicina.
Sabato ore 19 fervono i preparativi, una rilassante doccia post lavorativa e poi la scelta degli abiti.
Io, jeans camicia bianca e giacca bleu, la mia splendida Lei miniabito nero in lanetta molto aderente nel quale i piccoli ma sodi seni si impuntano. per l’intimo risolve con una semplice brasiliana nera e nulla più.... un filo di perle al collo e scarpa nera tacco 12, a slanciare le gambe ancora abronzantissime e peraltro già slanciate di loro…
Arriviamo al cancello un drin e il cancello si apre, percorriamo il lungo viale che inframezza il curatissimo prato inglese e arriviamo all’ingresso.
Ci accolgono i padroni di casa, una splendida coppia lei quarantenne rossa elegante e prosperosa e lui con qualche annetto in più ma in forma e con una lunga chioma brizzolata, entrambi eleganti e belli, fatte le presentazioni ci conducono in un grande salotto, gli ospiti sono quasi tutti arrivati ci saranno una ventina di persone o poco meno…
La cena è a buffet, il clima è allegorico nell’aria c’è confidenza e cordialità che fa sembrare che ci conosciamo tutti da vecchia data….
Il vino scorre a fiumi e concorre all’abbattimento delle barriere dettate dalla timidezza.. Noi coinvolti ed emozionati dai nostri compagni di serata ci lasciamo spesso andare ad effusioni molto molto intime, ma li nessuno giudica nessuno, anzi solo sorrisi di compiacimento per tutti..
La mia lei è più coinvolta di me, la festa si sposta nel giardino d’inverno dove c’è un vasca idromassaggio con luci colorate, diversi divanetti e la musica e ballabile ma non assordante… il tempo di andarle a prendere da bere e la ritrovo a parlare animatamente con un pelato alto almeno quanto me quindi sicuramente più di un metro e ottanta… Ecco la prima emozione anche per me, un brivido difficile da spiegare una mescolanza tra gelosia ed eccitazione… arrivo con due bicchieri uno ovviamente per la mia Lei e l’altro lo offro a lui.. sto ragazzotto educatamente rifiuta ma io insisto lascio il mio calice a lui e vado a prendermi nuovamente da bere…
Dopo quattro chiacchiere finiamo il primo giro di bevuta e lui si occupa di riempirci nuovamente i bicchieri, la mia Lei è carica ed euforica mi bacia passionalmente e con la mano mi tocca il cazzo sussurrandomi nell’orecchio “ti piace la festa”…
Il pelato infisicato torna e ci racconta di essere solo alla festa a causa di un indisposizione della sua lei…
La mia lei ha i capezzoli inturgiditi che non vengono per nulla nascosti dal vestito di lanetta… la ammiriamo entrambi, in quel preciso istante sento il mio cazzo crescere e capisco che mi piace che la mia lei sia ammirata e desiderata….
Altro giro di vino e si parte a ballare… lui resta a ballare con noi, la mia Splendida Lei balla tra noi e il movimento le fa salire il vestito ormai quasi a livello inguinale, la musica cambia ritmo e passa al ritmo latino.. Lei balla tra noi entrambi le cingiamo i fianchi lei balla frontalmente a me e si appoggia al mio cazzo in totale erezione ed inturgidimento, sento che è spinta da dietro quindi sicuramente lui le sta appoggiando il cazzo sul sullo splendido culo.. mille pensieri mi attraversano la testa sto forse per diventare pazzo? ma questa situazione mi piace e mi eccita da impazzire..
Ed ecco che succede una cosa stupenda la mia le inizia quasi a godere… sembra assurdo e sola cinta ai fianchi ma il mio cazzo “vestito” e solo appoggiato e idem quello di un’estraneo le stanno facendo provare un emozione talmente nuova e trasgressiva che la porta al godimento….
Interrompiamo compiaciuti il ballo, beviamo un altro drink e il nostro amico si offre di guidarci in visita alla villa…
Accettiamo e percorsi da nuovi brividi lo seguiamo… si va al piano superiore, la mia lei chiede di indicarle il bagno, lui ci accompagna fino alla porta, io lo invito ad entrare con noi… la mia Lei non fa una piega anzi sfodera un sorriso compiaciuto di assenso… si abbassa la brasiliana nera e si siede nel water guardandoci in modo amiccante… io mi avvicino sento che sta facendo pipì, la mia patta è vicino alla sua bocca la apre estrae il cazzo teso e inizia a succhiarlo avidamente, vedo che guarda lui, lo invito io ad avvicinarsi, lui le carezza la testa e lei gli apre la patta ed estrae un gran cazzo teso e depilato e inizia a menarlo… io impazzisco del tutto sto per venire Lei lo sente e mi fa godere in bocca.. il nostro amico si eccita quanto noi e viene copiosamente nella mano della mia Lei… ci ricomponiamo, c’è chi si lava le mani e chi si sciacqua la bocca…
La visita prosegue, entriamo, ovviamente tutti e tre in una stanza molto grande con un letto di dimensioni esagerate e posto al centro della stanza…. Bacio la mia lei, è caldissima, le sfilo il vestito, le tolgo le mutande inumidite dall’eccitazione… è nuda tra noi… inizio a spogliarmi e invito lui a fare la stessa cosa… la mia lei nuda tra noi, tre corpi glabri e armoniosi…. Lei spalanca le cosce e lui scende tra le sue gambe e inizia a leccarla mentre io la bacio carezzandole i seni… eccola ha un primo orgasmo… ansima gode e il suo corpo vibra… con il vestito in lanetta le bendo gli occhi… lei è estasiata… mi posiziono al bordo del letto e la penetro… la strada è “spianata” inizio a scoparla con colpi secchi e decisi… lui è incantato a guardare sono io a indicargli di avvicinarsi al suo viso facendogli allo stesso tempo segno di non parlare… Lei sente il cazzo avvicinarsi lo cinge con la mano e lo porta alla bocca lo sta spompinando… cazzo la fotto in modo ancor più deciso… eccola ha un secondo orgasmo un godimento pazzesco gode trema urla di piacere… due cazzi per Lei e non sa di chi è il cazzo in bocca e di chi è quello in figa… il nostro amico molto corretto non approfitta e mi fa cosa gradita non sborrandole in bocca… certo inonda il suo seno di sperma ma proprio mentre la ripulisce con la lingua è il mio momento godo da impazzire ma estraggo il cazzo e le vengo sulla pancia…. Lui finisce la sua opera e gli faccio segno di uscire… mi stendo al fianco della mia Lei.. la bacio e le tolgo la benda… è estasiata…. ne abbiamo fatta di strada Amore… non sai quale cazzo ti ha penetrata e quale cazzo hai spompinato… Lei sorrise… ci lavammo e tornammo alla festa dove ritrovato il nostro amico, bevemmo l’ennesimo drink assieme.
Ciò che avvenne nel prosieguo della festa ve lo racconteremo solo se il nostro racconto vi sarà piaciuto ;-)
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11 years ago
giocointrigante6979,
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car sharing 2
Dopo quella prima esperienza in un parcheggio, in cui venni esposta alle attenzioni molto particolari di alcuni voyeurs, non senza aver vissuto sensazioni decisamente estreme, divenne quasi inevitabile la richiesta di volermi rivedere posta in una situazione analoga.
Pur nella stessa condizione di turbamento mentale, alla sola idea di trovarmi a rivivere ancora quella folle avventura, tuttavia fu come sempre più forte la voglia di trasgredire nei modi più inusuali.
Questa volta però non furono le cinture di sicurezza, avvolte attorno al corpo a costringermi legata al sedile, infatti, oltre ad aver scelto un orario della giornata, in cui la luce non avrebbe costituito alcuna limitazione visiva, dopo avermi fatta spogliare, fui esposta liberamente all'integrale visione di chi ancora si era approssimato al veicolo entro il quale ero stata lasciata.
L'esortazione ad esibirmi, contorcendomi nell'abitacolo in maniera tale che dall'esterno fosse ben visibile la mia nudità, fu accolta con giubilante compiacimento tra gli sconosciuti avventori che non disdegnavano a loro volta di rivolgermi espliciti incitamenti a far si che il mio corpo divenisse oggetto di assoluta attrazione.
Non potevo negare che l'essere trattata alla stregua di una vera puttana in fondo mi eccitava enormemente, senza però riuscire a celare del tutto l'assillante pensiero che una simile situazione potesse sfuggire dal controllo di chi l'aveva generata.
Lascivamente distesa sui sedili, in maniera che le mie terga divenissero una attrattiva ulteriore per le frenetiche masturbazioni che nel contempo si alternavano oltre alla protettiva barriera dei finestrini, avvertivo crescente l'eccitazione di chi, dall'esterno, si gustava un evento sicuramente inimmaginabile.
Ancora una volta la morbosità perversa di chi mi era complice nella follia di quell'impresa, aprendo una delle portiere, mi espose ancor più vulnerabile alle inevitabili attenzioni dei sempre più euforici ammiratori.
Senza impedire che le mani di alcuni potessero cogliere l'opportunità anche di un contatto epidermico, mi sentii avvolgere le caviglie e sospingere pericolosamente verso l'esterno mentre altre anonime carezze si appropriavano delle mie natiche percorrendomele avidamente.
Senza avere il coraggio di guardare ciò che stava avvenendo mi ritrovai, quasi senza rendermene conto, ribaltata sul cofano del veicolo attorniata dalle sconosciute presenze che indisturbate mi palpeggiavano ovunque senza più alcuna remora.
Il timore di venire profanata completamente si impadronì di me, costringendomi a supplicare che non infierissero oltremisura dichiarandomi subito più che disponibile a soddisfare almeno uno di loro con una esclusiva prestazione orale.
Facendo menzione solo del suo nome F. si presentò di fronte a me già con la proprie erettile consistenza pronta per essere oltremodo stimolata, obbligandomi a tenere fede alla promessa fatta.
Dominando ogni possibile impulso di istintiva reticenza mi apprestai a compiere una voluttuosa degustazione avvolgendone la turgida asta più che mai compartecipe, pensando di punire in tal modo anche colui che in fondo mi aveva obbligata a condividere una situazione così estrema.
Con il palato ancora intriso dell'abbondante libagione spermatica potei finalmente riparare nell'auto, ben determinata a vomitare nella bocca del mio accompagnatore l'intero sapore di quella seminale minzione.
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8 years ago
gloria1951,
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Il sapiente massaggiatore che mi convinse a diventare una troia
Non sono mai stata una ragazza monotona ed ho sempre vissuto le mie relazioni in modo semplice, passionale e da vera donna quale son sempre stata. La famiglia felice del mulino bianco è sempre stato il mio simbolo. Quattro anni fa, io ed il mio attuale ragazzo, ci trovavamo in Lituania per il matrimonio di mia sorella. Ci siam recati in una sala dove trasmettevano un film del quale nemmeno ho capito il titolo. Dopo esser usciti dal cinema, siam andati a mangiare un panino nel locale ristorante. Mi sono incantata a guardare delle coppie che mangiavano e nemmeno si guardavano in faccia perché erano assorti nei loro telefonini. Io non volevo che la mia relazione finisse cosi. Durante il tragitto a casa, appena dopo il piccolo ristorantino di Algrid, c era un centro massaggi dal quale è venuta fuori una bellissima ragazza. Una volta a casa e messi a letto, il mio lui inizia a chiedermi come mai io avessi guardato quella ragazza con insistenza, quasi per saltarle addosso. Gli risposi che era la sua impressione ma lui mi disse invece che secondo me un massaggio mi avrebbe fatto sicuramente bene. Lui è sempre stato piu aperto di me e giocava spesso con le parole. Mentre facevamo sesso mi diceva che sarebbe stato bello vedermi sotto le mani di un abile massaggiatore. Durante la notte ho continuato a pensare a quello che mi aveva detto, alle mani di un perfetto sconosciuto che mi accarezavano ma non per toccarmi ma per massaggiarmi. Due settimane dopo, al nostro rientro in Italia, lui rientra a casa con una specie di volantino e mi dice che aveva vinto un massaggio. Un nuovo centro estetico aveva messo in palio un massaggio ma lui non voleva farlo perché voleva che lo facessi io. Il centro estetico offriva trttamento a domicilio. Alle ore 21.00 mentre sto tornando a casa ( c era anche mia madre) lui mi manda un messaggio dicendomi, amore fa presto ad arrivare a casa. Visto che hai passato una giornata pesante ti ho prenotato il massaggio. Io ero infastiditissima perchp non avevo alcuna intenzione di farmelo. Comunque arrivo a casa, saluto la mamma e con aria scocciatissima vado a fari velocemente la doccia per aspettare il massaggiatore. Dopo circa 20 minuti ariva questa persona palesemente gay ( ovviamente era solo una scenetta per tranquillizzarmi e per far star tranquilla anche mia madre) e si mette in ufficio dove prepara il fouton e gli oli. Io arrivo da lui in accappatoio ed in lingeire. Ero imbarazzatissima. Mi fa togliere l accappatoio e mentre me lo tolgo lui nemmeno mi guarda e ÂÂÂ la cosa mi è piaciuta perché non mi son sentita osservata. Mi son sdraiata e dapprima ha iniziato a massaggiarmi delicatamente le spalle ma senza olio e dopo un po ha iniziato a toccarmi dappetutto: sulla schiena, sulle gambe, glutei e piedi. Mi piaceva, ero decisamente rilassata e a mio agio. Riparte dal collo e delicatamente va verso l allacciatura del reggiseno per slacciarlo, ma ho lasciao fare, ero a mio agio. Quando ha iniziato a massaggiarmi con l olio ho sentito i brividi che mi percorrevano lungo tutta la schiena, le sue mani sapienti mi massaggiavano e accarezzavano lentmente. L olio scivolava decisamene bene. Quando si è avvicinato al sedere ed ha iniziato a massaggiarlo, il calor ha iniziato ad invadere il mio corpo. Sentivo un caldo insopportabile, il battito cardiaco aumentava e…non so davvero cosa davvero volevo ma pensavo vhe se fosse sceso un altro po con la mano, non mi avrebbe dato fastidio, anzi…..
Dopo tutto quel massaggiare, quel non fastidio era diventata una voglia, ogni volta che si avvicinava al sedere speravo andasse un po piu giu per fargli vedere che non mi dava fastidio, anzi, ero anche disposta ad aprire un po di piu le gambe. La schiena era davvero il collegamento che lo collegava al mio sedere, ero tutt uo. Quando andava verso il collo, si fermava sotto le ascelle facendo finta di non volermi toccare ma un po alla volta è arrivato finoaÂÂÂ prendermi i capezzoli in mano. Li la mia figa pulsava, avevo voglia che togliesse le mani dal seno soltanto perche poi avrebbe dovuto mettermele di prepotenza in figa. Le sue mani scivolavano e andavano su e giu e quando arrivate finalmente al sedere, alzai il bacino per fargli capire che volevo tirar via gli slip. Pian piano, un po alla volta arriva ancora una volta tra le mie gambe, ma senza togliermi quei cazzo di slip. La mia figa era un lago, avevo voglia che mi mettesse qualsiasi cosa dentro. Se mi avesse scopata, sbattuta o violentata, non avrei detto nulla, anzi, avrei anche sperato ci fosse un suo amico. Mentre mi accarezzava l interno coscia, facevo finta di aggiustarmi sul lettino facendogli vedere tutta la mia disponibilita a farmi toccare. Continuava a sfiorarmela, toccarmela pian piano facendo finta di nulla fino spostarmi totalmente gli slip ma….senza toccarla. Sapevo che la stava guardando. Prendo forza e tiro su il braccio per metterlo sotto la testa e mentre lo tiro su mi scontro con la mano sul suo cazzo durissimo e mi ci son fermata un secondo. Mi ha fatto girar pian piano e io in modo assolutamente naturale mi son girata e gli ho guardato e fissato il cazzo per circa un minuto. Il mio slip era messo malissimo, la figa depilata da poco era tutta bella li esposta e mentre mi metteva l olio sul seno aprii le braccia per posizionarmi meglio e si fermarono sul suo cazzo, ma da li non le spostai, anzi, glie lo presi in mano e mentre lui mi muoveva gli feci una quasi sega, glie lo toccavo in modo naturale, spontaneo, ma avrei voluto staccarmi dal massaggio e prenderglielo in bocca. Mi sarei fatta scopare, sbattere, mi sarei fatta chiamare puttana, troia, gli avrei succhiato la sborra da quel suo bel cazzo in tiro. La sua mano era andata ancora una volta tra le mie cosce e io ancora una volta spalancai le gambe per fargleila toccare. Mi massaggio per bene la figa, avevo finalmente le sue mani li nella mia figa, la calda figavogliosa di cazzi, anti cazzi tutti per me.Mentre era li a menarmela per bene, io presi coraggio e gli tirai fuori il cazzo e gli feci una sega pazzesca. Gli guardavo il cazzo e speravo che me lo pompasse dentro, ma lui era li intento a guardarmi la figa. Ad un certo punto i miei battiti cardiaci accellerano, iventano molto piu intensi, veloci, avevo voglia, stavo per esplodereeeeeee e mentre ero li che godevo come una troia, la sua sborra mi schizzo sulla figa e sulle tette. Mi leccai le mani,ÂÂÂ mi infilai un dito in culo e gli dissi che il massaggio mi era piaciuto un sacco, ma la prossima volta anche lui sarebbe dovuto eser nudo. A distanza di questo tempo, abbiam scopato soltanto tre volte ma è rimasta una bella amicizia. Io d allora ho iniziato a provare cose nuove, abbiam frequentato prive, scambisti, bsx, anche un singolo. Insomma, le abbiam fatte tutte. A distanza di due anni, ho scoperto che questo massaggiatore lo chiamano soprattutto per sbloccare le mogli eheheheh incredibile.Grazie caro amico
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6 years ago
bipbopvr,
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LA MAMMA
LA MAMMA
Mia madre è una donna di 43 anni, anche lei timida, alta circa come me, diciamo 1,70, porta una enorme quarta di reggiseno, è una donna ancora pienamente in forma va spesso a correre e mangia sano. Ha dei capelli mossi marroni, lunghi e morbidi. Il suo corpo è giovanile ha delle belle gambe lunghe e affusolate per niente da quarantenne e i segni dell'età si vedono solamente per qualche ruga vicino agli occhi e per le mani un po screpolate così come i talloni dei sui dolcissimi piedi. Ama vestire sempre in gonna, anche in inverno non l'ho mai vista uscire di casa se non con una gonna e un bel paio di calze. In camera sua avrà centinai di tipi diversi di calze!
Beh io e mia madre viviamo da soli da ormai due anni, ovvero da quando mio padre ci ha lasciato per trasferirsi in America.
Il fatto di vivere da soli ci ha permesso di fare molto amicizia tra di noi e di avere un rapporto speciale, molto più intimo di un normale rapporto tra madre e figlio. Io le parlavo spesso delle ragazze, che non avevo e della mia incredibile timidezza con loro e lei mi parlava spesso della sua incapacità di fidarsi di un altro uomo e del fatto che non avrebbe voluto avere nessun altro dopo mio padre. Insomma stavamo vivendo entrambi un brutto periodo. Era proprio di questi nostri problemi che parlavamo la sera in cui accadde tra di noi la prima volta quello che ora vi racconterò e che oramai va avanti da un po di tempo.
Erano circa le undici di sera, faceva abbastanza freddo, noi avevamo finito di vedere insieme un film sul divano e stavamo ora chiacchierando nella penombra di come andavano le nostre vite. Io le spiegavo che avevo trovato una ragazza che mi piaceva molto ma che come al solito non avevo il coraggio di avvicinarmi a lei e che non le avrei mai chiesto di uscire di certo. Lei da parte sua non aveva molto da dirmi, mi consolava e mi diceva che col tempo quella timidezza mi sarebbe passata, che ero un bel ragazzo e che le ragazze avrebbero fatto a botte per avermi. Io le dissi che intanto mi pesava non fare l'amore che ormai avevo una certa età e che dovevo farlo, parlavamo spesso anche di sesso, nonostante fossimo entrambi abbastanza timidi, tuttavia la nostra intimità ce lo permetteva.
Quella sera, in quel preciso momento, eravamo entrambi sul divano uno di fronte all'altro, lei indossava una gonna sopra il ginocchio, sotto un soffice paio di calze nere. Io una maglioncino e un paio di jeans. Eravamo l'uno con le gambe sopra quelle dell'altro, quasi intrecciate tra loro, le avevo fatto un massaggio ai piedi mentre guardavamo il film era una cosa che facevo spesso e non era mai accaduto nulla.
Rimanemmo così un po a consolarci sul divano finché lei non disse che era ora di andare a letto e ognuno si recò nella propria stanza per me metterci i pigiami e andare a dormire. Mi diede il solito bacio sulla guancia e le vidi sparire in camera sua. Francamente ero un po eccitato quella sera, un po per i discorsi fatti e un po per il contatto con lei, era sì una cosa che capitava spesso ma era anche una cosa che mi faceva eccitare molto e le mie serate spesso finiva con me che mi masturbavo pensando a lei. Mi odorai le mani, nel buio della mia stanza e sentii l'odore dei suoi piedi che avevo massaggiato prima. Dopo nemmeno un minuto la sentii chiamarmi:
"Scusa, tesoro, puoi venirmi a dare un mano, mi è rimasta la zip della gonna incastrata e non riesco a toglierla"
Mi recai in camera sua di corsa cercando a non pensare alla mia eccitazione. La trovai che si era già tolta la maglia, era solo in reggiseno e stava tentando di slacciare la gonna. La zip era proprio all'altezza del sedere e non voleva saperne di venire giù.
Mi avvicinai e cominciai il mio tentativo, resistette un poco ma poi venne giù lentamente. Più abbassavo e più il suo sedere si scopriva davanti ai miei occhi. Lasciai andare la gonna che cadde alle sue caviglie lasciandola davanti a me solo con indosso le mutandine e il reggiseno. Rimasi senza parole, avevo la gola secca ed ero diventato tutto rosso. Non vedevo l'ora di tornare in camera mia per potermi toccare.
Passo qualche istante in cui ci guardammo poi lei disse "Grazie", con voce dolce, si mosse e si chiuse in bagno.
Io andai in camera mia, mi spogliai e mi misi a letto, mi sfilai subito le mutande sotto le coperte e cominciai a farmi una sega. Facevo su e giu con la mano il più velocemente possibile e con forza sognando che fosse lei a fare quello che stavo facendo da solo al mio corpo. Fu una sensazione intensissima e quando venni non resistetti a fare un piccolo urlo. Il mio cazzo esplose e un grosso fiotto di sborra usci fuori finendo sulla mia pancia. Ero esausto ma ancora eccitato. Speravo non avesse sentito il mio piccolo urlo di goduria mi stesi e mi rilassai un attimo senza toccarmi. Dopo nemmeno un minuto lei entrò della mia stanza e disse a bassa voce: "Posso? ti ho sentito urlare, stai bene? mi ero preoccupata " "No, no sto bene" dissi "era solo un po di tosse " sperando che non facesse altre domande, invece lei entrò e chiuse la porta dietro le sue spalle, si avvicinò al mio letto e si mise seduta accanto a me. Io ero terrorizzato che si accorgesse o che capisse quel che avevo fatto e rimanevo rintanato sotto le mie coperte. Lei mi accarezzò un po il viso, poi vedendo che ero leggermente riluttante alle sue coccole mi disse: "Cosa c'è che non va, tesoro, ti do fastidio? volevo solo farti un massaggio alla schiena, so che è un brutto momento per te e mi dispiace" così dicendo insinuò una mano sotto le coperte, io non riuscii a fermarla e forse non volevo nemmeno che si fermasse, la sua mano scorse sul mio petto e scese fino alla pancia dove finalmente sentì qualcosa di bagnato, subito rimase stupita e tolse la mano "Cos'è?" disse e mentre diceva così odorò e assaggiò quel liquido. Capì immediatamente. "Non mi dire che è quello che penso io! e che quell'urlo di prima in realtà era...", io ero imbarazzatissimo, "Beh vedi mamma...sì in realtà è così scusami mi è sfuggito" Lei si alzò e fece per andarsene, io volevo parlare e mi alzai di scatto per correrle dietro non mi ricordai però che stavo senza mutande e che il mio pene era ancora duro e che la sborra ancora luccicava sul mio ventre. Lei si girò e mi guardò completamente nudo davanti a lei. Rimanemmo entrambi di stucco per alcuni momenti a guardarci. Poi fui io a fare la mossa decisiva, mi avvicinai velocemente a lei, le misi la mani sulle spalle la spinsi verso di me e la baciai! La sua bocca era chiusa e io cercavo di aprirmi un varco con la lingua, la sentivo indecisa su cosa fare, se ricambiare o scappare. Durò circa 10 secondi quella indecisione, poi aprì la bocca e fece scivolare fuori la sua lingua. Sentii una passione indescrivibile nel suo modo di baciarmi era molto attratta da me evidentemente. Lo faceva con passione, la bocca non era secca e la sua lingua esplorava ogni meandro della mia con passione. Ci staccammo dopo un paio di minuti entrambi senza fiato. La tenevo stretta a me durante il bacio e il mio pisello duro aveva sbattuto spesso contro il suo ventre durante quegli attimi. Il suo respiro era affannato così come il mio. "Cosa facciamo adesso" dissi "Non lo so" disse "Vieni con me comunque, sediamoci un attimo sul divano e parliamone" la seguii e ci mettemmo seduti vicini vistosamente in imbarazzo anche se io avevo una gran voglia di coccolarla in quel momento. Ci sedemmo al buoi e io non mi resi nemmeno conto di essere completamente nudo, lei invece indossava un bel pigiamino rosa. "Lo sai da quanto tempo non faccio l'amore?" disse "Sì, mamma, credo siano almeno 3 anni" replicai. "Esatto! e ne avrei una gran voglia, ma non possiamo farlo io e te!". "Capisco" dissi un po tristemente. "Mi piacerebbe molto, lo sai! e prima ti ho baciato con passione" disse, anche un po per consolarmi "Ma non possiamo sarebbe sbagliato, tu mi piaci e mi fai eccitare e ti confesso che non sei l'unico che si tocca la sera, ma tuttavia non possiamo". "Solo un ultimo bacio" le dissi. Ci pensò qualche istante e poi sorridendo disse "e sia, vieni qui dai". Mi avvicinai a lei e appoggiai delicatamente le mie labbra alle sue. Fu molto dolce, lei le dischiuse dolcemente e di nuovo ricominciammo a baciarci con passione. Non lo feci apposta ma mentre ci baciavamo appoggiai la mano sul suo grosso seno e sentii i suoi capezzoli indurirsi sotto il palmo della mia mano. Quando staccai la bocca avevamo il fiatone entrambi e la mano ancora sul seno. La camicia del pigiama si era un po aperta e io intravedevo il suo seno. Ero nudo ed eccitato davanti a lei. Anche lei però era visibilmente eccitata e riprese a baciarmi, lo fece ancora con più voglia e la sentivo già ansimare. Mi prese la mano che avevo sul seno, me la tolse da lì e io pensavo che fosse un cattivo segnale ed invece non fece altro che spostarla più in basso e metterla tra le sue cosce che erano solo poco dischiuse. Io misi la mano lì e con forza strinsi il suo sesso. Era bagnata. Sentii la mia eccitazione salire ancora di più. Staccò la bocca ansimante non riusciva a parlare e nemmeno io. Ci guardammo un po, la mia mano continuava a massaggiarla li e la sentivo bagnarsi sempre di più, "Aspetta!" mi disse e sorridendomi aggiunse: "Così mi fai venire subito!" mi scansò da sopra a lei si alzò in piede e si abbassò velocemente i pantaloni del pigiama e le mutandine che portava sotto appoggiandosi alla mia spalla per non cadere. Poi mi fece mettere seduto bene sul divano e mi montò sopra a cavalcioni. Mi sorrideva mentre con la mano mi prendeva il pisello, diede due o tre botte su e giu per farlo drizzare per bene e poi la sentii guidarlo verso il buco della sua fica, non lo sentii quasi entrare tanto era bagnata. Mi appoggiò entrambe le mani sulle spalle, mi guardava in faccia e in tanto si muoveva su e giù con il mio cazzo dentro di lei. Io stavo già scoppiando, lei si muoveva sempre più velocemente, instancabile. Le affondai la faccia sul seno. "Vienimi dentro, stai tranquillo" mi disse con molto affanno. Venimmo poco dopo entrambi, fu una sensazione liberatoria, finalmente sentii le mie palle che si svuotavano completamente dentro di lei lasciandola piena del mi seme. Lei urlò venendo e si strinse forte a me. Continuava a muoversi nonostante fosse venuta. Dopo circa cinque minuti si alzò sfilandosi il cazzo da dentro. Non sapevo che dirle fu lei però a parlare per prima, mi prese una mano e se la portò sulla fica, lei era in piedi di fronte a me: "Senti ora c'è anche il tuo seme qui, mi hai riempita è stata una sensazione fantastica e devo confessarti una cosa, voglio rifarlo e subito, finche ho ancora il tuo seme dentro di me. Seguimi dai" Sembrava una ragazzina, corse in camera sua e saltò sul letto io la seguivo ero attaccato a lei. "Ti va di scoparmi da dietro" mi disse. Io rimasi sorpreso "e come si fa?" dissi, "Tranquillo non me lo devi mettere nel culo ma io mi metto a pecora e tu me lo metti in fica da dietro, che ne dici" "Facciamolo subito" dissi eccitato. Lei si mise in posizione e io la scopai ancora una volta in quella posizione che non avevo nemmeno mai sognato.
Quella prima volta facemmo l'amore tutta la notte in diverse posizioni e godendo al massimo.
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16 years ago
Alberto,
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Prestazione professionale
Prestazione professionale Per scopare le turiste, in Romagna ci sono i bagnini. Dalle mie parti i maestri di sci. Come si dice, è un duro lavoro, ma qualcuno deve pur farlo. Le due categorie, comunque, a studiarle bene, dico da molto ma MOLTO vicino, presentano svariati aspetti in comune. Tanto per cominciare, l'abbronzatura. Anche se, per intuibili ragioni climatiche, solo i bagnini sono abbronzati dappertutto (o quasi dappertutto, se afferrate l'elegante allusione). I maestri di sci, invece, esibiscono un colorito tra il cuoio da sella e la terracotta giusto sulla faccia e il collo; tutt'al più, in annate particolarmente calde, c'han sulle braccia un bel segno della manica tipo muratore. Altrove, son bianchi mozzarella. Il che, in certi momenti che si vorrebbero intimi, può scatenare inopinate crisi di ilarità, sicché, ragazze, occhio. Le affinità si accentuano passando per così dire dall'esterno all'interno: sia i bagnini sia i maestri di sci fanno prova di una concezione allegrotta dell'esistenza, nonché di una bella resistenza alle bevande alcoliche. La specie maestro di sci, però, si divide ulteriormente in due sottoclassi, quella dei veri e propri maestri di sci e quella degli insegnanti di snowboard, o surf, o tavola che dir si voglia. I primi sono, come dire, il modello più casalingo e ruspante, che trova il suo giusto abbinamento con le fiaccolate, i canti alpini e la barberassa. Che dopo le fiaccolate e la barbera te la bussino lo stesso, intendiamoci, è garantito. Ma nel complesso risultano un rigo più affidabili dei maestri di surf, i selvaggi della categoria, irti di dreadlocks e accessoriati di braghe larghe e maglioni informi sotto i quali, tra l'altro, non è possibile valutare appieno la merce contenuta, cosa assai rischiosa per le possibili acquirenti. Avvertenza: se un maestro di surf vi parla di hard e di soft, non ringalluzzitevi subito. Non vi sta proponendo del sesso e nemmanco la visione di un film porno, ma parla di tavole, o di stili. Ma non disperate: con la stessa nonchalance con cui dodici ore prima vi ha buttato giù da un dirupo in groppa a uno snowboard, con lo stesso aplomb con cui, all'ora dell'aperitivo, vi ha infilato la lingua in bocca davanti a cinquanta sconosciuti, giunti al digestivo vi biascicherà romanticamente all'orecchio "perché non vieni in camera mia che te lo metto nel culo, tesoro". Il che presuppone, nella donzella in questione, per lo meno una bella presenza di spirito o la Nivea sempre a portata di mano. Beh, l'eroe della nostra storia non è per niente un tipo così. Anche se maestro di surf, il ragazzo è laureando in ingegneria, ancorché ambientale, ha lunghi capelli biondi e ricci che NON pettina con i petardi ed è dotato di due fantastici occhi verde-erba con lunghe ciglia tipo Bambi. Nonché di un culo a cui manca la solo la parola e di un pacco di tuttissimo rispetto, che gli gonfia discretamente la cerniera dei jeans blu-denim. Insomma, un gran bel giocattolino. Che, fra l'altro, tutte ma proprio tutte le mie amiche si sono già fatte, raccontandomi le sue doti in lungo e in largo (più in lungo che in largo, a ben ricordare). E io chi sono, Babbo Natale? Sicché, eccomi qui che dopo aver aspettato con ansia la fine della stagione (durante la quale avrei dovuto competere con una compilation di inglesine sedicenni, prova palesemente al di sopra delle mie forze) lo attendo al varco qui a valle, in un locale noto come riserva della specie. Puntuale come un orologio, bello come un mattino d'estate, il nostro si materializza intorno all'una; dopo due ore di gin tonic e una giornata di lavoro sul gobbo io non sono proprio al mio massimo, ma mi rianimo, sistemo il push-up e mi gli faccio incontro, inalberando dentatura candida e una mini da arresto. Il biondo mi saluta vago, strascicando oltre lo strascicabile la sua voce bassa e morbida; ancora non è entrato, che già mi appare dotato del mojito d'ordinanza. Si aggancia languido al bancone, camicia blu aperta sui pettorali lisci e moderatamente abbronzati (Caraibi? Lampados? e chi lo sa) e iniziamo una conversazione quasi interamente sostenuta dalla sottoscritta: lui sorride, annuisce, e inerpica due dita pigre su per il mio braccio destro fino ad approdarmi alla spalla e poi dietro l'orecchio. Sento già ribollirmi la faccia, e non soltanto quella. Lui giocherella coi miei orecchini e mi si appoggia al fianco, minando gravemente la mia lucidità mentale quando, nel girarsi verso il bancone per ordinare una birra (come? Ha già finito il mojito? ) mi struscia il pacco contro la coscia, e mi respira per un momento contro la gola. Ha il fiato caldo e dolce di menta, pensa te com'è il sapore. Mi sorride, il tesoruccio. A me e a quasi tutte le donne presenti, a essere sincera, perciò il difficile dovrebbe essere scrostarlo più che dal bancone dalle rapaci braccia femminili che si protendono verso di lui da ogni parte... ma finalmente, svariati drink alcolici pù tardi, si è fuori. "Facciamo due chiacchiere nella mia macchina?" aristrascica il nostro, allacciandomi la vita nella romantica atmosfera del parcheggio, così inebriante col suo dolce aroma di benzene. "La sua macchina" si rivela un'infernale spider che starebbe stretta alla Barbie. Bene, direi. Che qui più si sta stretti e meglio è. Le sue dita si incamminano lungo la mia coscia, che si è ulteriormente scoperta mentre sedevo in auto; le mutande non mi si vedono per un solo motivo, che probabilmente, minime come sono, sono scomparse su per la passera. Lo guardo mentre apre il cassettino, cerca qualcosa, scarta e si mette in bocca un gomma da masticare, poi si volta a mezzo dalla mia parte e sussurra: "Ne vuoi una anche tu... o vuoi assaggiare la mia?" Deglutisco a vuoto, sentendomi deficiente. Fortuna che la domanda era retorica. Lui si avvicina al rallentatore, mi poggia l'altra mano sulla guancia, abbracciandomela, e mi infila la lingua in bocca, gomma da masticare inclusa. Mi esplora con tutta calma, riprendendosi e ridandomi il chewingum, mentre la sua sinistra veleggia dalle parti dove dovrebbe trovarsi il perizoma, se ancora ci fosse. Lo sento, fradicia come sono gli rovinerò per sempre la pelle del sedile. Tra l'altro, mica facile farla venir pulita, 'sta tinta. Le dita del fanciullo da una parte mi accarezzano teneramente una guancia, e dall'altra mi affondano sempre più fra le cosce; e sono dita abili, cazzarola, mobili ed eccitanti da morire. Mi lascia la bocca solo per iniziare pigramente a leccarmela, dentro e fuori, gli occhioni chiusi e i riccioli biondi che mi sfiorano la faccia. Poi, quando meno me lo aspetto: Bingo! la sua mano sinistra ce l'ha fatta ad agganciare il mio perizoma, lo tira e se lo arriccia fra le dita, sollecitandomi violentemente labbra e clitoride, già agitati di loro: fa scorrere le dita sotto la stoffa, mi penetra appena, pizzica, struscia, accarezza, insomma dà fondo a tutto il repertorio, e senza mai smettere di giocare con la mia bocca. Non so dove ha imparato questa roba, ma il Cepu son sicura che non c'entra. L'altra mano si tuffa nello scollo della maglietta, mi preme il palmo contro un capezzolo, in un lento moto circolare. Mi gira verso di lui, infila deciso un ginocchio fra le mie cosce, poi armeggia con la cerniera dei jeans. Oggesù, stai a vedere che l'uomo mi vuole scopare qui, coram populo, in un parcheggio illuminato a giorno e comoda come nel cestello della lavatrice. Eh no, cicciuzzo, con tutta la fatica che ho fatto per arrivare fin qui almeno un letto me lo devi! Lo dissuado con mielate parole (e staccandogli a forza la mano dalla mia passera), inducendolo a trasferirsi nel mio lindo appartamento di zitella emancipata. Sul mio divano il nostro si appoggia morbidamente ai cuscini, si stiracchia e: sbadiglia. Come sarebbe a dire sbadiglia, boia mondo? Se dieci minuti fa ho dovuto disincagliarlo con le cattive dalle mie grandi labbra, adesso c'ha sonno, il piccolo? Non si fa così, non si fa! Mi siedo vicino a lui e mi struscio, mandando la mano destra a pascolare fra i pochi bottoni ancora allacciati della sua camicia. Ha la pelle fresca e liscia, come quella di una donna. Sta a vedere che si depila, il pupo. Non che me ne lamenti, anzi. Abbasso la testa, e gli infilo il naso nel collo, gli bacio dolcemente la gola, poi scendo a sbaciucchiargli il torace. Quando inizio a mordicchiargli i capezzoli, bontà sua, si rianima, mi infila la mano fra i capelli, dietro la nuca, mi solleva la testa per baciarmi. Era ora. L'altra mano l'ha parcheggiata sotto il mio sedere, che tanto è praticamente tutto scoperto, e prende a passeggiarmi le dita nel solco fra le natiche, ad accarezzarmi giusto dove tutto è molto più caldo, e bagnato, tentando ogni apertura, frugando con dolcezza, finché perdo un filo il controllo e gli mordo un labbro. Forte. Trasale, ma fortunatamente gradisce, e ricambia pure, denti e lingua a stuzzicarmi la bocca e il mento, poi il collo, il capezzolo sinistro che prende a succhiare, occhi chiusi; ci gioca con tutta calma, e quando già temo che la tetta destra inscenerà uno sciopero di protesta, ci poggia sopra la mano, se la fa sparire nel palmo (sì, è piccola, e allora?) e ricomincia il giochetto dei cerchi intorno al capezzolo. Sono bagnata ovunque, roba mia o sua chissene frega, e intanto ho assunto una posizione da paresi per permettergli di raggiungere con le dita ogni millimetro fra le mie cosce scivolose. Sa dove toccare, il piccolo, e ogni volta che ripassa avanti e indietro un'onda calda mi risale la pancia, fra piacere e solletico. Sto quasi per godere, peccato che sento anche le prime avvisaglie di un crampo devastante, e se non mi sposto alla veloce mi dovrà trascinare tutta annodata in pronto soccorso... ma non è che se me lo scollo di dosso si offende? Manovra diversiva, non tanto fine ma efficace: mano che gli risale la coscia e gli si ferma sul pacco, già abbondantemente in tiro, che gli stringo dolcemente fra le dita, sussurrando: "e se andassimo di sopra?" Detto fatto: manco il tempo di salire le scale che mi spinge con una certa decisione giù sul copriletto, e se sta lì a guardarmi in piedi, con l'occhio verdolino a mezz'asta e un sorrisetto paterno sulle labbra (un filino gonfie, per via del morso di prima). Mi si sdraia addosso, quasi un metro e novanta di uomo figo e tutto mio, da farci quello che voglio: mi dico la vita è ben bella, qualche volta. Soprattutto se lui ti cerca così subito la bocca, gli occhi chiusi e le mani dappertutto, e mentre ti bacia ti toglie quel che ti era rimasto addosso, e ti tocca, e ti si assesta sopra per farti sentire il cazzo duro per tutta la sua lunghezza larghezza e spessore, strusciandotelo sulla coscia nuda come il più consumato degli stripteaseurs. E poi scende con le labbra, si strizza le tette fra le mani e le prende in bocca, ci passa la lingua in mezzo e sopra, scende ancora, sento tutta la scia della sua saliva sulla pancia, si perde un po' nell'ombelico ma alla fine alla passera ci arriva, eccome se ci arriva, mi accarezza la piega della coscia con la bocca e la lingua, mi sporgo a guardare la sua bella testa fra le gambe, che lui mi apre spingendoci contro la mano aperta. Bacia e lecca e succhia da padreterno, il piccino, e quando mi infila dentro due dita ho ormai accantonato ogni mio residuo pregiudizio nei confronti degli ingegneri. Gli accarezzo debolmente i capelli, impigliandomi nei ricci, mentre lui finalmente mi scopre il clitoride, lo guarda un attimo come fosse il santissimo e poi lo prende in bocca, facendomi perdere ogni controllo delle mie funzioni mentali. Godo, godo un sacco, godo talmente tanto che quasi mi preoccupo: che mi ha fatto, il benedett'uomo, la macumba? Ma tutto, purtroppo, ha una fine, e, in preda ad un attacco di riconoscenza, e lo scosto per andargli sopra. Mi inginocchio a cavalcioni del suo bacino, gli slaccio i calzoni: meraviglia delle meraviglie, ha il cazzo ancora in tiro come prima, non come certi ometti che conosco io, che a leccare la figa si annoiano e gli sviene il pisello. Mi metto ostentatamente le dita in bocca, me le lecco con calma e poi comincio ad accarezzarglielo, sempre continuando a fissarlo. Ma lui gli occhi li chiude, stellina, e allora tanto vale mettersi comoda e ricambiare il favore. Mi fermo un momento a guardarlo, il suo cazzo, con le mie dita intorno; non sarà colossale ma ci si può divertire, e anche parecchio, direi. Ci giochicchio un po', in punta di lingua intorno al glande e poi giù fino in fondo, lo prendo appena in bocca e lo rilascio. Lo sento irrigidire gli addominali ogni volta che me lo infilo in bocca tutto, e un indistinto mormorio gli sorge dal fondo della gola, roba del tipo "mmmhah che brahvammmh--" Ecco, bravo, fammi il tifo, che io sono una che le lodi la stimolano a dare il meglio di sè. Sicché mi metto d'impegno, alterno bocca, lingua e dita fradice che ogni tanto gli infilo in bocca, mi lascio scivolare il suo cazzo contro il palmo e poi lo riprendo, lo risucchio lentamente, un millimetro alla volta, e poi a tradimento lo accolgo tutto fino in gola, strappandogli ogni volta via tutto il fiato dai polmoni. Il giochetto va avanti a lungo, anche perché ogni volta che mi accorgo che sta per venire cambio ritmo, o movimento; lui sbuffa e ride, ma mi lascia fare. I ricci biondi del suo pube sono zuppi di sudore e di saliva: decido di esagerare, e con le dita gli tento con cautela l'ingresso posteriore. Lui si irrigidisce appena, non so se è pudore o sono le unghie lunghe, poi si rilassa; il gioco della mia bocca e del mio dito si fa ritmico, incalzante. Tengo il suo cazzo in bocca, lo stuzzico con la lingua senza mai mollarlo. L'ingegnere intanto è passato dalle parole compiute alle vocali, più o meno aspirate, ma ha la correttezza di avvisarmi prima di venirmi in bocca: un'operazione abbastanza lunga, e tutto sommato non poi entusiasmante. Naturalmente, parlo per me. Lui sembra contento, direi. Per il momento prendo fiato, scivolo verso il bordo del letto. Lo guardo. Inerte, occhi chiusi. Bene, mi arrischio a scendere in cucina, speriamo non si offenda se non lo assisto nel post-orgasmo. Una coca e sei minuti dopo, lui è sempre immobile e a occhi chiusi, spiaccicato per tutta la sua lunghezza di traverso sul mio letto. Mi ci raggomitolo a fianco, mi struscio, gattesca che più non si può, lo solletico piano, elaborando languide fantasie sul prosieguo della serata. Lo accarezzo. Mi respira nell'orecchio, con un ritmo inquetantemente regolare. Ohè, ciccio, vabbè la curva discendente del maschio, ma, per tutti i rapporti Kinsey, non c'avevi 26 anni, te? Dov'è finita tutta quella frenesia che avevi addosso mezz'ora fa? Lo pizzico decisamente, e con cattiveria, ottenendo come unico risultato che si gira a pancia sotto, semitravolgendomi, e inizia pericolosamente a russare. Poche balle, moretta: il piccolo, al momento, DORME. E con l'alcol che ha in corpo chissà quando si sveglia, pure. Se c'abbiam fortuna, domattina per colazione. Ma io lo aspetto al varco, come no. Intanto, vassapere se a quest'ora faccio ancora in tempo a vedere Marzullo.
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13 years ago
19silvia76,
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Martedì mattina al bar
Stamane, martedì, io ed Amanda a metà mattina ci fermiamo al caffè un po' più "in" della nostra città.
Quando Amanda scende dall'auto con i suoi capelli biondi freschi di parrucchiera, un giacchino corto, tacco moderato ma significativo, leggins blu di classe ma incollati al suo corpo, non sono riuscito a non guardarmela per bene e, perchè no, orgoglioso di lei... Una volta che mi rigirai dopo aver chiuso l'auto Amanda stava andando verso una vetrina di abbigliamento (....) e ciò mi diede l'occasione per guardargli il culo ben scolpito dai sottili leggins. La raggiunsi e nel momento in cui si rigirò verso di me notai che i leggins scolpivano perfettamente anche le forme delle grandi labbra tra le sue cosce ! La cosa mi fece piacere, non so se Amanda ne era consapevole o fosse un disguido dovuti all'intimo sottile sotto i pantaloni ancor più sottili !! La abbracciai per quei pochi metri fino ad arrivare all'entrata, quando mi girai per aprirgli la porta e farla educatamente entrare per prima. La signora era così ben presentata agli altri presenti nel locale. Il barista, che guarda abitualmente con interesse Amanda, l'ha accarezzata con uno sguardo da capo a piedi... Sempre al bar un pò più avanti c'era un bel ragazzo donnaiolo che ben conosciamo ed ho notato il dolce tono di voce col quale ha salutato Amanda....lui aveva già notato quel che c'era da notare... A dir la verità anch'io notai che, a sua volta, lui era in dolce compagnia di una bella ragazza con un bel fisico interessante... Lui è spesso in compagnia con belle ragazze: è bello, single e benestante. Visto che Amanda dava spettacolo gli proposi di prendere il caffè al banco con la scusa di sciogliermi un po' le gambe. A me fa' sempre piacere esibirla, e a lei non spiace di certo ! Restammo lì in piedi un po' più del necessario visto che il barista si mise a parlare del più e del meno con noi (il corpo di Amanda gli intratteneva lo sguardo dei clienti). Due cinquantenni su di un tavolino accanto a noi non staccarono mai lo sguardo dalla vita di Amanda. Altre signore belle e distinte mostravano indifferenza verso l'esibizionista, ma era solo apparente. Amanda parlando con me e col barista continuava a girarsi dando così modo a chi faceva piacere di guardarla bene e di "rifarsi gli occhi" ! Il suo sorriso malizioso mi fece pensare che era consapevole di essere al centro dell'attenzione (e gli faceva piacere). Così finché pagai alla cassa Amanda si girò per scambiare due parole con una commessa ed io per richiamarla senza interrompere il dialogo gli appoggiai dolcemente la mano sul culo per girarla verso di me e sospingerla leggermente verso l'uscita. Mano che tenni orgogliosamente finché non mi servì ad aprire la porta. Altra sfilata della signora fino all'auto e poi via nel mio ufficio...dove i miei collaboratori non hanno disdegnano di guardare la mogliettina del capo.......
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6 years ago
lucaeamanda,
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a Mikonos..con lui no..c'e' l'ha troppo grosso
Ma poi arrivo' il ponte del 2 di giugno e,tra in impegno e un'altro, non riuscimmo ad organizzare qull'ultima sessione di foto anche perche partimmo appunto per la Grecia.Vacanza al mare fuori dall'Italia,per noi era la prima volta in una spiaggia all'estero e dovettimo scoprire tante cose rispetto alla nostra "disorganizzazione", per molte situazioni qui era un'altro "vivere".Dopo che Sandra mi aveva fatto capire il senso di tutto quel periodo ma anche del nostro rapporto, per me era tutta un'altra cosa,vedevo meglio le situazioni e avevo sciolto ogni dubbio,quando si e' sicuri al 110% del proprio partner e' hai una fiducia incondizionata si vive decisamente meglio ,vedi piu "lontano" e tutto diventa possibile.La vacanza inizio' alla grande,in aereo conoscemmo una ragazza che andava in ferie da sola e incredibilmente alloggiava nel nostro stesso albergo(poi tanto incredibile non era visto che non c'erano tanti posti nella piccola Mikonos )La ragazza era di Milano,parlava un sacco ed aveva un fisico da urlo anche se di viso a me non piaceva,poteva avere una trentina d'anni e a me sembo' anomalo(nella mia mentalita') che una donna andasse da sola in vacanza.
Arrivati in aereoporto,mattina presto, prendemmo un taxi tutti insieme e qui iniziarono le sorprese,il taxi era proprio sgangherato,l'autista correva come matto su strade sterrate e salutava tutti quelli che incontrava.Arrivammo pero' sani e salvi alla famosissima spiaggia di Mikonos dove subito ci consigliarano di noleggiare un motorino,cosi infatti facemmo.La nostra nuova amica presa dall'entusiasmo ando' subito in perlustrazione col motorino mentre noi invece eravamo troppo curiosi di scoprire subito questa nuova spiaggia.Dopo aver preso possesso del nostro alloggio scendemmo quindi in spiaggia,ci piacque molto,era davvero ben organizzata e tutte le strutture "artificiali" non contrastavano con il paesaggio naturale perche' erano inserite nel contesto col totale rispetto dell'ambiente.C'erano gia' molti turisti,non potemmo fare a meno di notare che almeno la meta' di loro non indossava il costume, a me questo piaceva,mi dava un senso totale di liberta e ' di VACANZA,Sandra invece la vedevo ancora un po contratta e per niente rilassata,come al solito per entrare in sintonia con la vacanza aveva bisogno di un po di tempo.Poi andammo a pranzo quindi risalimmo su all'appartamento per riposarci un po,notammo che la nostra amica non era ancora tornata,la immaginavamo gia' in mezzo a una schiera di uomini e che si divertiva da matti invece da li a poco ricevemmo una piccola sgradevole sorpresa:qualcuno ci busso alla porta ,era lei ....zoppicava vistosamente e ci racconto' piangendo che era caduta idalla moto e che forse si era rotto qualcosa,era gia' stata al pronto soccorso e le avevano detto che doveva rientrare in Italia!...ci rimanemmo veramente male e ci dispiacque tanto per lei,e poi io avevo gia' fatto dei programmini in tre ,,,che peccato.Comunque ci disse che non era molto grave ma che a Mikonos non c'erano strutture ospedaliere rassicuranti e che quindi sarebbe tornata a casa gia' in serata.
Invece noi la mattina dopo iniziammo a girararci tutti i posti e tutte le spiagge,un paradiso!!!Al terzo giorno (mercoledi)ci imbattemmo nella spiaggia che ci piaceva di piu'in assoluto e siccome eravamo stanchi di girare in continuazione ci fermammo li tutto il giorno.Nei 2 giorni precedenti,mentre andavamo in giro, non appena trovavamo un posto particolare e assolato ne approfittavamo per fare sesso ,era molto eccitante fare l'amore all'aperto,nei boschetti,in luoghi appartati di campagna,nelle spiagge a orari verso di pomeriggio o verso sera,a volte facevamo l'amore altre volte magari ci toccavamo soltanto,o facevamo delle foto nudi....uno spettacolo.Sandra ,inutile dirlo,faceva sfoggio dei suoi vestitini migliori sia al mare che la sera quando si usciva nella splendida Mikonos.Al mare minigonna o vestitino cortissimo mentre dopo i primi 2 giorni non si portava dietro piu' il pezzo di sopra del costume ,era in topless ovunque(le foto del nostro profilo sono appunto di Mikonos),ma per i i primi giorni niente nudismo.
Quindi,il mercoledi, arrivammo in questa meravigliosa spiaggia ,cercammo un posto piu' tranquillo dove cera meno gente possibile e li ritornammo sempre per quasi tutto il resto delle vacanze.Appena posizionati gli asciugamani ci gurdammo intorno ,cera un signore sulla 50ntina nudo con un bigolo lunghissimo(cosi' gli chiamavamo in grecia ),poi una signora sui 60 anni con sua figlia che sembrava ne avesse non piu' di 16,la mamma era completamente nuda mentre la figlia era in topless(bellissima ragazza tra l'altro).Dopo un po facemmo amicizia con questa famigliola che veniva da Milano mentre Sandra si scambiava dei sorrisoni col tipo 50enne che in verita' non capimmo di che nazionalita' fosse ,forse era turco.Poco piu' indietro rispetto a noi,piu' vicino alle dune,ci accorgemmo che ce'ra un ragazzo da solo sdraiato che prendeva il sole,non l'avevamo notato perche' era quasi mimetizzato fra le dune e non si era mai mosso da li finche non si alzo' per farsi un bagno,Sandra faceva fatica a distogliere gli occhi,era nudo , completamente depilato e rasato, ma in particolare aveva un pisello incredibilmente grosso ,per un attimo il mio orgoglio maschile mi fece risentire un po del mio senso della virilita' ma duro' giusto un battito di ciglia,l'"uomo" non si misura certo solo per questo.
Il ragazzo si fece il bagno e se ne ando'.Dopo circa un'ora ce ne andammo anche noi,avevamo fame e andammo a mangiare al ristorantino sulla spiaggia li vicino.Erano tutti molto gentili e simpatici,anche la musica che mandavano era particolare,si sentivamo spesso e ovunque questi brani anni 80 riarrangiati in chiave jazz.Sorpresa al ristorante ci lavorava il ragazzo che era in spiaggia dietro di noi,scoprimmo che si chiamava Ivan,ci venne incontro e ci chiese se eravamo arrivati da poco sull'isola e che ci aveva anche visti in spiaggia ,mentre lo disse si rivolse a Sandra che credo ebbe una qualche reazione ormonale.A servirci fu lui stesso e' alla fine del pranzo ritorno' da noi e si sedette chiedendoci se andava tutto bene,ci offri il caffe e l'amaro e si parlo' del piu' e del meno ,che si guadagnava da vivere lavorando al ristorante e con qualche massaggio che qualche turista attempata di tanto in tanto gli chiedevano,io gli chiesi dove aveva imparato a parlare bene in Italiano e lui tra le altre cose ci racconto che aveva lavorato in Italia 5 anni,a Milano dove aveva fatto sia il cameriere che un corso di schiatsu,Sandra disse "che bello,anch'io vorrei farmi un massaggio schiatsu,ne avrei proprio bisogno".Il giorno dopo appena arrivati in spiaggia Sandra per la prima volta (anche in vita sua) si tolse anche il pezzo di sotto, mi guardo' e disse che doveva farlo subito o non l'avrebbe fatto neanche in quella giornata,invece io ancora non avevo trovato "diciamo" il momento giusto,mi vergognavo piu' di lei a quanto pare,poi dopo una mezzora mi spogliai anch'io e trovai la cosa molto bella ,la sensazione era veramente piacevole.Era la prima volta che vedevo Sandra nuda in pubblico,.Puntuale alle 11 circa arrivo' Ivan,ci saluto e si mise al suo solito posto; in spiaggia c'erano di nuovo le solite persone ,il lungo-bigolo 50enne e la famigliola milanese mamma e figlia, in piu cera una coppia di inglesi ,entrambi biondi,molto carini,nudi anche loro che pero' avevano atteggiamenti molto da coccoloni ,Ivan sempre a mezzogiorno ,dopo che era stato circa un'ora a prendere il sole nudo ,si faceva il bagno e poi andava a lavorare al ristorante.La confidenza era aumentata,a pranzo venne di nuovo a farci compagnia e ed era molto simpatico,appena si allontano io chiesi a Sandra se quelle sue invasioni le recavano fastidio ma lei disse di no anzi e era proprio simpatico ,disse sottilineando con faccia maliziosa.Io comunciavo a intuire che ci stesse facendo un pensierino..infatti,aggiunse;peccato che c'e' l'abbia cosi grosso,forse non riuscirebbe neanche a mettermelo dentro per come e' grosso!!",io risposi con un "brutta stronza!...e la baciai toccandogli un seno ma in modo che non si vedesse.
Il pomeriggio ,quando arrivo Ivan in spiaggia,Sandra lo saluto' gia' da lontano e lui venne verso di noi,ci chiese se poteva stare li e ,come se fosse amico di vecchia data, scambio 2 chiacchere con me e con Sandra che era gia' nuda davanti a lui.Lui si spoglio qualche minuto dopo e si stese sotto al sole cocente.dopo qualche minuto si alzo per andarsi a bagnare e vidi Sandra che lo seguiva con lo sguardo poi si alzo anche lei invitandomi ad andare a bagnarci ma io la lasciai andare da sola perche volevo vedere se provavano un approccio e quindi volevo divertirmi un po a giardare la scenetta.
Non ci misero tanto,all'inizio erano in acqua altezza ombelico lontani tra di loro un paio di metri e scambiavano quattro chiacchere ,poi lei deve avergli chiesto informazioni del massaggio e lui si era avvicinato molto,era dietro la schiena e le metteva le mani sopra le spalle e sul collo,se gli veniva un'erezione l'avrebbe toccata col pisello ma visto che uscirono subito dopo constatai che non era successo.
Appena arrivata da me lei mi chiese "ti scoccia se provo a farmi fare un massaggio,me lo farebbe qui."ve bene",le risposi"aprite l'obrellone e fate pure,maaa ...rimani nuda?","certo,siamo in spiaggia"mi disse...In effetti non c'era quasi nessuno di pomeriggio,e poi che poteva succedere di pericoloso?Credo che mi sarei goduto una scena super eccitante!!
Infatti anche lui rimase nudo,lei era stesa pancia in giu sull'asciugamano,ora Ivan iniziava a spalmare l'olio che aveva preso dalla sua borsa;inizio dalla schiena ,poi passo al collo e poi i glutei e le gambe.In realta' era un massaggio fatto bene ,con professionalita' e nulla di piu';forse ,anzi sicuramente,ero piu' io che mi facevo strani pensieri di come sarebbe proseguito quel massaggio, certo lui che era di lato,quando massaggiava il collo si avvicinava tantissimo col pisello alla faccia di lei e sarebbe bastato poco per Sandra arrivarci con la bocca.Solo quando lui aveva insistito sui glutei,Sandra aveva un po sollevato il sedere,il suo pisello ebbe una reazione e si gonfio' un po,ma lui era' normale,continuava senza problemi.Conoscendo Sandra gia'sono sicuro che in quel momento stesse immaginando che piu' tardi me la sarei scopata quando mi avrebbe raccontato di quel massaggio
Infatti ,puntuale,appena ritornati in stanza,lei mi racconto' cosa avva provato durante il massaggio,disse che le era piaciuto ,anche il suo pisello ravvicinato che avrebbe voluto tenere tra le labbra della bocca mentre lui le toccava il sedere.Era il preludio a una indimenticabile ora di sesso,io la scaraventai sul letto e simulai il massaggio di Ivan ma pentrandola da dietro,lei godeva e sussurrava dicendo "ecco,cosi avrei voluto,prorio cosi".
La mattina dopo,gia' sulla moto,mentre andavamo in spiaggia,lei era eccitata e mi prendeva in mano il mio arnese mentre guidavo ,poi mi passo davanti al naso il suo pezzo del costume di sotto,se l'era tolto, prima di salire sulla moto,qualcosa mi diceva che sarebbe stata una giornata particolamnte "calda",infatti prorpio quel pomeriggio accadde il fatto piu' incredibile di tutta la vacanza e anche della nostra vita....ecco cosa accadde.
Appena finito il pranzo al ristorante,andammo al solito a pagare in cassa,io presi il portafoglio e mi accorsi che stavo per fare una figuraccia:non avevo piu' contanti con me!Va beh!,pensai pago con Carta?No,non avevano il pos,e ora?il proprietario capiva che si trattava di un disguido e addiruttura disse che avremmo potuto pagare domani o ancora piu' incredibile ci offriva il pranzo!Pazzesco,mai successa una roba simile,io chiesi invece se ci fosse una banca in zona per prelevare e loro mi spiegarono che la prima piu' vicina era a 5 KM,ma forse lo sportello del bancomat non era ancora attivato,cercarono di darci indicazioni per come arrivare ma Ivan a quel punto si offri di accopmagnarci,(altro gesto insolito in molte parti d'Italia).Dopo 4 tentativi in 4 banche diverse alla fine proprio all'ultima riuscii a prelevare i soldi necessari.Noi eravamo col nostro motorino mentre Ivan era accompagnato da un suo collega di lavoro,credo,50anni forse 55.Sandra era quasi commossa per tutta quella generosita' tanto che , mentre ci accompagnavano all'utlima banca di Mikonos , sperando che il bancomat non fosse guasto ,disse :"gli farei un pompino per come e' stato gentile con noi!Se lo meriterebbe!"Io rimasi di sasso,dissi "ricordati che pero' e' troppo grosso anche per la tua bocca"..scherzando...ma lei invece non scherzava,mi disse"dai chidiglielo tu se posso ringraziarlo con un bacio,dai...dai"e io"in che senso con un bacio,ma dici davvero?o mi stai prendendo in giro!guarda che glielo dico sul serio?!!?".Sembrava poprio convinta e non scherzava affatto,mentre eravamo in moto,dietro di loro ,mi mise la mano dentro il costume e mi afferro il pisello cercando di trasmettermni le sue rali intenzioni dicendomi "voglio fargli questo!".Allora io la minacciai che l'avrei fatto sul serio e lei disse che non ci credeva perche' ero troppo geloso!Ok,pensai io,se dobbiamo giocare allora gichiamo"Effttuato il pagamento presi in parte Ivan e gli dissi un po a bassa voce,"senti Ivan,Sandra ti vuole ringraziare per tutto quello che hai fatto per noi,vuole darti un bacio"Lui sgrano gli occhi e disse "Un bacio?,non c'e' problema,e' un piacere per me"..Non aveva capito bene"Si ma vuole ringraziarti e darti un bacio non qui magari,spostiamoci con i motorini verso la spiaggia"Adesso forse Ivan aveva capito e non disse niente, prese il motorino e ci dirigemmo verso la strada di ritorno,a circa 2 KM ci fermammo in una bella capagna a poche centinaia di metri dalle spiagge e dal suo ristorante,20 metri dentro una stradina dove in teoria non passava nessuno ma il rischio comunque c'era.Sandra non disse niente durante il tragitto,io scesi dal morino e parcheggiao,Sandra scese e si sedette sulla moto,vicino a un muretto con degli alberi,c'erano ruderi di una casa abbandonata li a 5 metri.Anche loro parcheggiarono ,Ivan venne verso di noi e il suo collega di lavoro rimase li ,a un paio di metri seduto sul motorino,Sandra mi sussurro' che non dovevo allontanarmi da lei per nessun motivo e che dovevo stare attento nel caso arrivasse qualcuno.era accitatissima.
Ivan si avvicino' e sorrise verso di noi,aveva un'aria un po da ragazzino,Sandra si giro' verso di me e mi diede un bacio sulla bocca,io ero dietro di lei dall'altro lato della moto,ivan a quel punto disse "ma non devevi ringraziare me con un bacio?"Lei non disse niente ,lo guardo',si avvicino di piu' e...gli diede il bacio sulla bocca!Cazzo l'aveva fatto veramente!Io avevo il cuore a mille,ero li dietro e vedevo Sandra che stava gia' usando la lingua,lui l'abbraccio' e' incomincio' a toccarla dietro la schiena e poi sotto la gonna,lei non perse tempo,gli abbasso subito i pantaloni,poi i boxer e gli tiro' fuori quell'enorme uccello,non era del tutto eretto,erano entrambi in piedi e quando Sandra inizio' a fare su e' giu' dolcemente con la mano allora divento grosso veramente..lui la baciava e ora le sbottonava in paio di bottoni davanti del top,non aveva ancora il seno completamente fuori ma si vedeva gia' quasi tutto ,lui gli ando' con la mano a cercare un capezzolo,ora col palmo cercava tutta la tetta e la massaggiava,con l'altra mano era sulla sua patatina.Sandra stava cosi' offrendo le sue (e' mie) adorate tette a questo ragazzo conosciuto solo qualche giorno prima ,ora maneggiava il suo arnese e se lo portava sotto la gonna come per strofinarselo sulla sua patata,anche lui con le dita aveva iniziato a masturbarla sotto, .Ma le sorprese erano appena iniziate,Sandra mi fece cenno di guardare di fronte a lei,io vidi il suo amico che si era tirato fuori il suo pisello e si stava toccando,Sandra sembro' eccitarsi ancora di piu' allora fece sedere Ivan sulla moto e lei gli si mise di fronte dando pero' la vista del fondoschiena al suo collega ,prese il pisello di Ivan tra le tette.abbassandosi un po in avanti, e iniziando a strusciarselo sul seno, avvicinava il pene ai capezzoli,notavo che non lo prendeva in bocca ma potevo immaginare il perche',io ero li e vedevo le sue tette che avvolgevano il pisello di Ivan. la minigonna svolazzava lasciando vedere i glutei da sotto.Poi Sandra mi chiamo ' a se e mi chiese sotto voce se avevo con me un preservativo ,io dissi "certo",credevo mi chiedesse di indossarlo anche se non lo usavamo,invece mi fece segno di darlo al quel suo amico;"cooosa" ,dissi io sottovoce,"dai,dai,,,fammi divertire ,lo so , tanto ti stai divertendo anche tu..."era proprio decisa a farsi fare...nel frattempo il tipo si era avvicinato, io gli diedi quel preservativo che lui indosso 'in pochi secondi ,poi massaggio per qualche secondo i glutei di Sandra appoggiando li il suo membro e facedogli sentire che stava per penetrarla,Sandra nel frattempo teneva in mano il pisello di Ivan ,poi successe quello che nessuno si sarebbe aspettato prima,,il tipo prese il suo uccello in mano ,lo diresse verso Sandra e inizio a entrare con la cappella,il fatidico momento era arrivato!Ora le sollevava delicatamente la minigonna ma non del tutto ,giusto quel po per poter entrare senza fastidi,lei non aveva il costume di sotto e i glutei erano scoperti solo per meta' ,lui l'aveva vista prima e gli interessava solo farsela senza perdere troppo tempo per "sistemare" i vestiti ,pian piano inizio' a scoparla,lei iniziava a emettere gemiti ogni volta che lui la penetrava, di lato vedevo il pisello di quel tipo che entrava e usciva da dentro i glutei di Sandra,,,se la stava scopando li all'aperto davanti a tutti noi,poi lui gli mise le mani davanti alle tette,tirando giu il top,adesso le tette erano completamente al vento e in quella posizione sembravano molto piu ' grosse,lui se le palpava con tutte e due le mani tirandosi a se Sandra mentre continuava piano a scoparsela,dava veramente l'impressione che se la stesse gustando fino in fondo, ....non capivo se lei fosse gia ' venuta,credo di si ,vidi Ivan che continuo' a toccarsi con la sua stessa mano avvicinando, praticamente attaccato alla guancia di lei il suo membro che visto cosi' era piu' lungo della testa di Sandra che ora con le labbra aperte lo mordicchiava facendoci immaginare che a un tratto l'avrebbe fatto scomparire nella sua bocca ,con l'altra mano lui toccava il seno di Sandra,Ivan venne dopo qualche secondo mentre il suo amico la faceva voltare di fronte a se,la accomodo' sul sedile della moto ,lei allargo' le gambe e mentre mi guardava permise a quel tipo di farsi scopare un po in quella posizione,prima di ogni colpo che lui le dava tirava fuori quasi del tutto il suo pene poi rientrava dolcemente lasciandolo tutto dentro qualche attimo in piu' poi sempre piu velocemente ripeteva la stessa azione,lei tutte le volte mi guardava e si mordicchiava sensualmente le labbra ,lui la sollevo per i glutei tenendola con tutte e due le mani ,io in quella posizione non vedevo piu' nulla ma dai colpi si capiva che riusciva a scoparsela bene anche in piedi,infine si adagio' a terra e fece sedere Sandra sopra di lui,con la classica mossa lei gli prese in mano l'uccello che era dietro la sua schiena e se lo infilo' da sola dirigendolo verso le labbra della sua patatina,io vidi tutta la scena,ora era lei che scopava facendo avanti e dietro e su e giu',la vista dalla mia posizione era incredibile,si vedeva tutto il pene che affonadava fin in fondo e lei ,tette al vento , un po si toccava lei stessa la patata e il seno un po era lui a toccarla ,godeva come una matta e mi guardava spesso,il tipo venne dopo qualche secondo e venne dentro di lei (ovviamnte aveva ancora il preservativo).Poi,convenevoli,risate e simpaticismo e via sul motorino a casa,prima Ivan,ci informo' che il giorno dopo ci sarebbe stata l'inaugurazione stagionale del discoteca del ristorante e ci stava invitando.
Non ci credevo ancora che tutto cio 'era accaduto...ma sentivo che oramai eravamo maturi per poter vivere queste emozioni senza problemi.
Andammo in stanza , entrambi sfiniti per l'emozione ,dormimmo un paio d'ore,Sandra al risveglio disse che era stato come un sogno,disse che si sentiva una donna speciale perche' era mia e per me avrebbe fatto qualsisasi cosa con me,ma io avevo una domanda da farle:"perche non ti sei fatta fare da Ivan visto che ti piace tanto?"lei mi spiego:"perche' quando ho visto il suo amico che se l'e' tirato fuori io mi sono subito immaginata che mi avrebbe scopata prendendomi da dietro come sai che piace a me,ero troppo eccitata perche' avrei potuto realizzare quella fantasia e ho agito di istinto,e poi il pisello di Ivan e' troppo grande e avevo un po paura che mi avrebbe fatto male e che avrei creato imbarazzo generale...avevo una gran voglia di prendermelo in bocca a farti godere della scena ma poi lui avrebbe provato a scoparmi ed e' per questo che non l'ho fatto ma adesso te la faccio io la domanda:perche' tu non hai partecipato?...io risposi:"primo perche' era la tua "giornata storica",secondo motivo perche' un film cosi non potevo perdermlelo e ed stato stupendo guardare la mia attrice preferita,terzo motivo...a proposito di attrici ho registrato il video" Lei mi salto' addosso mezza nuda e mi prese a pugni scherzando e urlandomi che l'avevo imbrogliata.....che bella sensazione sentire le sue forme sul mio corpo anche cosi era fare sesso..Io la sera rilfettei molto tra me e me , adesso eravamo a un'altro un bivio:fermarsi o continuare in un percorso sconosciuto e forse pericoloso ;con Sandra eravamo entrambi daccordo che avremmo douto fermarci ma prima... un'ultima follia......che vi raccontera' Sandra
66839
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11 years ago
AdamDTS,
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fine estate 2013...2 parte
”.....Toccale tieni ...disse lei mettendosi le sue di mani sopra...poi aggiunge “e tu che mi fai toccare?”..lui disse di chiedere quello che voleva lei…Arrivammo alla panchina e lei ci si appoggio’ sulla parte dello schienale che stranamente era rivolta verso il mare per questo motivo quella panchina era famosa;..
Io mi misi a fianco di Sandra sul retro dello schienale della panchina e Matteo era davanti a noi 2,io ne approfittavo per toccarla davanti a lui, le mettevo un braccio intorno ai fianchi e poi da sotto il vestito palpavo il seno..lui riprese il discorso con Sandra”allora chiedimi cosa vuoi” e Sandra ridendo disse “tirati giu i pantaloni qui in mezzo alla strada”..lui rispose”bene,cosi ci arrestano...pero’ se mi provochi e visto che non ce nessuno ora lo faccio”Lei dissi che non ne aveva il coraggio di farlo li invece lui ,mise mani sui bottoni del pantalone e se lo tiro giu’ mentre si guardava intorno
“Bravo” disse lei,”complimenti per il coraggio”.lui subito “ok,ora pero ‘ mi spetta un regalo”.
Eccole,dise Sandra,lui fece un passettino in avanti e finalmente mise una mano sotto il vestito di lei prendelole una tetta e emettendo dei versi di piacere,rimase con gli occhi chiusi mentre la toccava e il suo pisello nel giro di qualche secondo era duro,Sandra guardava con una certa gratificazione poi con un balzo si sedette sul bordo dello schienale allargando leggermente le gambe come per invitarlo,poi disse che le avevamo fatto venire di nuovo voglia ...di essere leccata...io ero un po in ansia perche poteva passare qualcuno da un momento all’altro,lei disse solo un po,giusto per sentire una lingua solleticarla proprio li, mentre lo diceva avvicinava Matteo prendendolo per il braccio,lui fu quasi col pisello sotto la gonna quindi abbasso’ la testa ,sposto la gonna verso di lei e si ritrovo davanti algi occhi la patata di Sandra quasi del tutto depilata,lei apri ancora un po le gambe e lui inizio a darsi da fare con la lingua,io invece la baciavo perche mi trasmettesse le sue sensazioni,era andata ormai,era in estasi..ora volevo vedere i seni fuoriuscire dal quel vestito ma proprio in quel momento fummo interrotti dall’arrivo e dal passaggio imminente di una macchina;ritornammo per forza di cose a posizioni piu’ “legali” e Matteo disse che li era troppo pericoloso allora Sandra disse che se aveva coraggio doveva scoparla li ,su quella panchina all’aperto,lui non la fece finire di parlare,le prese le gambe ,gliele apri e col membro tutto eretto si avvicino’ a lei prendendola per i fianchi ,si prese il suo pisello in mano e comincio’ a strofinarlo sulla patata,io senti lei che gli chiese cosa avesse intenzione di fare e lui rispose che non vedeva l’ora di scoparsela!!
Il fato pero’ non era dalla sua e’di nuovo stava per arrivare un’altra macchina cosi’ Matteo si tiro’ di nuovo su i pantaloni in un attimo e cerco’ di sembrare piu’ naturale possibile,Sandra disse che si era scocciata di stare li e voleva andarsene,io e Matteo per non perdere il momento cercammo al volo una soluzione ,lui propose di andare a guardere le stelle in spiaggia na Sandra disse che faceva troppo freddo per lei e io mi ricordai di avere una coperta e dei teli ancora in macchina,andai a prenderli in 10 secondi ritornai e ci dirigemmo verso la spiaggia.
In effetti c’era un po di fresco ma quando arrivammo giu’ ci coprimmo per bene e tutto sommato era piacevole,ovviamente Sandra era in mezzo a noi 2 che la tenevamo stretta .Lei ci mise un po ad acclimatarsi ma poi inizio’ a stare bene,Matteo interruppe il silenzio e disse quanto era bello stare sotto il cielo al mare e che non finiva mai di essere appagato da quella sensazione ,Sandra a quelle parole se lo strinse di piu’ a se e lui ne appofitto’ per dire che quell’abbarccio lo aveva fatto eccitare ,percio’ mi disse scherzosamente che si tratteneva solo perche’ ero presente io ,io risposi che finche’ c’ero io Sandra era solo mia.Lei subito parti’ con le provocazioni continuando in tono scherzoso:”e perche’ lui non mi puo’ fare?....sei egoista,dovresti condividere la tua donna con il tuo migliore amico”
IO dissi che al massimo potevo dargli una possibilita’ ma che se la doveva “conquistare” contendendosela in una specie di gioco,lei rispose che gli piaceva l’idea di essere contesa e che avremmo dovuto pensare a quale gioco.Matteo disse che le nostre gare erano truccate e che in qualche modo avrebbe perso anche stavolta e io risposi che era pessimista e malpensante.
Io mentre pensavo a un ipotetico gioco mi veniva il mio pisello duro,in realta’ c’e’ l’avevo duro
gia da quasi tutta la serata e iniziavo anche a sentire un po di dolore,dovevo o smettere di pensare oppure avrei dovuto “scaricare”.
“vediamo”,disse lei,”come si puo’ fare per non truccare la gara…,ho un’idea,voi ve lo fate venire su ,poi aspettiamo un po e il primo che si gli si ammoscia perde e io saliro’ sulle gambe di chi ce l’ha ancora duro e mi faccio fare,che ne dite?”
“Sandra sei incredibile” disse Matteo,anch’io ero veramente orgoglioso di avere una donna simile,poi Matteo disse che per lui andava benissimo e lostesso dissi anch’io che ormai non potevo tirarmi piu’ indietro vista la promessa che avevo fatto a Sandra il giorno prima.
Cosi lei ci disse di inizare,noi ci sbottonammo i pantaloni,eravamo tutti e tre seduti sui nostri teli con la coperta addosso,il mio era gia’ abbastanza eretto mentre il suo ancora no infatti lei lo incito’ a farlselo venire su;Matteo disse “ma mi devo toccare?,no perche’ con Luca cosi’ vicino non ci riesco”
Sandra rispose senza pensarci un secondo”dai ti aiuto io”,cosi dicendo gli prese il pisello in mano e inizio’ a fargli una sega,2 secondi dopo aveva preso anche il mio e disse “appena sento che sono su tutti e 2 vi mollo e poi auguri!!”
Lei aveva spostato la coperta ed eravamoo tutti e due con i pantaloni abbassati e pisello fuori e Sandra che c’e’ lo teneva in mano contempraneamente,stavamo gia godendo tutti e tre e cercavo di immaginare come sarebbe andata a finire,nella mia testa mi sarebbe piaciuto vederla scopare li con MAtteo ma dall’altra parte sentivo la gelosia che mi frenava e che mi treatteneva un po nel realizzare davvero questo sogno erotico,vedevo il seno di Sandra che si muoveva sotto quel vestito bianco,vedevo le sue cosce scoperte e vedevo la sua mano sul pisello di Matteo che faceva su e giu’ ma a un tratto lei disse “ok,ora vi lascio e da questo momento in poi non potete ne toccare ne me ne voi stessi,quello che rimane su vince e io me lo faccio mentre l’altro guarda soltanto.Era uno dei nostri pensieri che avevamo sognato di realizzare insieme qualche volta mentre facevamo l’amore percio’ lei sapeva come sarebbe piaciuto anche a me
nel caso si fosse presentata l’opportunita’,infatti vedevo che se lo ricordava benissimo.
Erano passati una ventina di secondi e sia il mio che il suo pisello era ancora dritto ,entrambi iniziavano pero’ ad ammorbidirsi e dopo quache altro secondo quello di MAtteo era totalmente giu’ cosi’ io a voce alta esclamai”ho vinto ioo!!Sandra constato’ che il mio era ancora un po duro mentre quello di Matteo era ammosciato del tutto,cosi lei decreto’ la mia vittoria e disse “vabbe,un ultimo saluto a chi ha perso “..chino ‘ la testa e con mia sorpresa glielo prese in bocca
e lo ciuccio’ un paio di volte,mentre faceva questo aveva un po allargato le gambe e si era portato una mano sulla patata che si toccava mentre faceva il pompino,poi si alzo e venne da me,si sedette sulle mie gambe e fece lostesso anche a me,poi disse “e ora il premio al vincitore!”....prese in mano il mio pisello e se lo porto’ sulla patata,si sfrego’ un po e poi inizio’ a infilarselo,io mi girai verso Matteo che aveva di nuovo il suo membro molto duro ed eretto come non si era visto prima,e…..a me successe invece una cosa che a quel punto era prevedibile,mi sentivo stanchissimo e il mio pene si ammoscio’,Sandra cercava di farlo rinvenire,all’inizio fece finta di niente ma poi forse realizzo che poteva “approfittare “ per fare un’altra cosa,infatti disse”vista l’impossibilita’ di consumare il premio devo squalificare Luca e riammettere Matteo giudicando lui vincitore”
Si Alzo’ subito e si sedette sopra di lui,io cercai di convicerla con una piccola scenatina teatrale che mi sarebbe ritornato su,ma poi dovetti ammettere la mia”sconfitta”,feci una finta faccia dispiaciuta e mi godetti la scena seguente.Lei si mise sulle sue gambe si chino’ e lo prese di nuovo in bocca, io vedevo la cappella di Matteo entrare e uscire dalle sue labbra,poi lui disse “dai fatti scopare,non resisto piu’!”,cosi lei si avvicino la patata e fece esattamente quello che avrebbe fatto con me,prima se la strofino’ un po e poi pian piano se lo inifilo tutto,comincio’ a sollevare il sedere e a fare su e giu’ ,finalmente matteo se la stava scopando davvero e stavolta non ci sarebbero stati ostacoli e' imprevisti,lui godeva proprio tanto e’ aveva l’espressione di uncredulita’,non ci credeva che ora se la stava scopando proprio davanti a me ,io misi una mano sulla spalla di Sandra per sfilarle il vestito e metterla con le tette al vento ma Matteo mi intimo’ subito di rispettare le regole,Sandra per quel frangente sarebbe stata tutta sua e’ in quel momento con le sue mani,(mentre a me era venuto di nuovo su e incominciavo anch’io a toccarmi con piacere),lei mi guardava e guardava il mio pisello avvolto dalla mia mano.
Ci penso lui a sfilarle il vestito ,lei rimase completamente nuda,non sentiva piu’ il freddo ma i capezzoli erano turgidissmi e badava solo a godere e’ a godersi il momento,lui ora se la scopava e le toccava tutti e due i seni,io mi aspettavo che da un momento all’altro lei sarebbe venuta da me a farsi guardare mentre scopava con me invece continuarono per altri 10 minuti circa ,lui la fece mettere sotto e la prese nella posizione del missionario,lei allargo le gambe il piu’ che poteva consentendo di farsi penetrare fino in fondo,infatti vedevo il pene di Matteo che scompariva del tutto dentro la sua patata col piu classico dei movimenti su e giu,poi la fece girare a pancia in giu ,le sollevo’ il sedere con un asciugamano ottenendo la piu’ bella delle vista del sesso delle donne,cappella dentro e via a scopare,quando poi lui mise le mani sulle tette e le disse anche ad alta voce”cosi ti piace farti scopare da Luca ,vero?”lei stette al gioco e rispose ,,,”...si sii dai scopami come mi scopa Luca”....qualche movimento ancora e lui venne tirandoselo fuori,Sandra si mise la mano sulla patata e venne anche lei,io….ero gia’ venuto appena lei si era messa col sedere all’insu’....dopo ripiombammo sotto le coperte ancora un po,ci abbracciammo tutti e tre nudi,Sandra al centro messa di fianco di fronte a me,mi baciava e aderiva con la sua pancia sul mio pisello mentre Matteo l’abbracciava da dietro ,non appena ebbe un po di energia sentivo che l’aveva di nuovo penetrata,lei me lo sussurro’ all’orecchio,mi disse mordendosi le labbra e chiudendo gli occhi “qualcuno mi sta scopando” lui si muoveva molto lentamente e dolcemente,poi Sandra si giro’ sul fianco opposto cosi’ che ero io ad avere il suo sedere,la penetrai subito e finalmente tocco’ a me sentire l’ebrezza di stare dentro,lei offriva i suoi seni a Matteo che dolcemente toccava e baciava ,poi inizio anche a baciarla sulle labbra e lei ricambio’ prendendo in mano il suo pene dandagli di nuovo piacere,ci scopammo Sandra finche non fummo totalmente esausti,tutti e tre eravamo consci che un momento cosi chissa quando sarebbe ricapitato percio’ stettimo li finche avevamo anche solo un filo di energia….poi
alle 5 del mattino tornammo a casa….in seguito dovettimo ammettere che quella fantastica notte non ci fu solo di sesso,ci fu amore, perche sia io che Matteo eravamo innamorati di Sandra e quella notte il sesso prese le sembianze dell’amore incondizionato e profondo...
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10 years ago
AdamDTS,
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Usami (parte 2)
..poi pensavo tra me e me che avrebbe approfittato della situazione allo stesso tempo pero’ poi mi immaginai 90 chili di uomo sopra di me con una sberla di pisello simile e mi venne un po di preoccupazione,anzi la cosa mi spaventava..ma ero eccitatissima e all’inizio mi sentivo in dovere nei confronti di Luca ,che aveva accettato di condividere una “preziosa”domenica libera anche con un’altra persona.Certo si trattava di un nostro amico della cerchia “storica” quindi la cosa era diversa soprattutto perche’ appunto si entrava in intimita’ da subito. Luca si ne accorse che era eccitata appena con le dita arrivo’ nei pressi della mia patatina,non mi abbasso neanche il pantaloncino..mi infililo’ il pisello direttamente da sotto ,piano piano e io agevolavo lui muovendo il sedere.Marco aveva capito(probabilmente fin dall’inizio) che sarebbe successo qualcosa di particolare quindi si mise comodo su un fianco e si gusto’ la scena,almeno credo perche’ per come eravamo messi lui non aveva la certezza di quello che stava succedendo.Mii aspettavo da un momento all’altro che allungasse la mano o che si avvicinasse per partecipare,ero attenta a percepire un qualche segnale a partei di uno di dei 2.Guardavo i pantaloni di Marco,era evidente stavolta l’eccitazione ma stranamente(per me) non prendeva nessuna iniziativa,rimaneva li a guardare e sorridere,poi finalmente disse “aaaahh...quindi e questo che fate la domenica ,altro che trecking!?”...Luca,preso dall’eccitazione rispose” Certo che facciamo anche questo,perche’ tu che faresti al mio posto?”e Marco rispose “..farei esattamente la stessa cosa che fai tu con Sandra...cioe’ con la mia donna al posto di Sandra...certo!!Luca nel frattempo spingeva dentro di piu’ e per me non era piu’ possibile trattenermi dai piccoli gemiti quindi Luca mi fece voltare a pancia in giu e lui si mise sopra dietro di me, mi abbasso’ il pantaloncino col costume e mi scopo’ ancora,io mi divertivo a sollevare il culo in modo da mostrare bene la patata da dietro, e li ormai non c’erano piu’ dubbi sul fatto che stavamo scopando davvero sfacciatamente davanti a lui.Il tutto duro’ poco (ma intenso era il caso di idre) 5 minuti e Luca venne indirizzando il pisello dalla parte opposta rispetto a Marco,io ero venuta gia dopo neanche 3 minuti tanto che ero eccitata.Stranamente Marco rimase al suo posto(incredibile per me),non capivo o forse non c’era nulla da capire del perche’ non ci avesse provato,ma noi donne si sa come siamo fatte.
Raccolta tutta la nostra roba e rimessi un po in ordine ricominciammo la nostra passeggiata,
ora che le “carte” erano state scoperte Marco dimostro’ di avere una certa curiosita’ nei confronti del nostro rapporto cosi “aperto”,ci chiese quante volte era successo con altri,se avevamo fatto sesso con altri e domande di questo genere.Io era ansiosa in verita’ di raccontargli soprattutto del nostro amico in comune,Matteo,infatti ne parlai praticamente subito.Dopo che Luca mi chiese il permesso di parlarne gli raccontammo la storia di quando mi tocco le tette la prima volta in macchina e di quando invece quella famosa notte in spiaggia in cui ci fu il primo(e l’ultimo) rapporto completo con Matteo e Luca.Marco non rimase sorpreso di questa storia,anzi disse che aveva sempre sospettato che ci fosse la tresca perche’ spesso andavamo via in macchina sempre noi 3 e per la grande simpatia e affetto che io mostravo nei confronti di Matteo,lo diceva anche con una punta di gelosia ,era evidente.Erano trascorsi circa 30/40 minuti e notai una certa lentezza del passo da parte di Marco,quasi avesse dolori alle gambe infatti gli chiedemmo se era tutto a posto,lui rispose di si ma era evidente che aveva qualche problema.Dopo altri 5 minuti io mi fermai e gli richiesi “c’e’ la fai o ci riposiamo?”Marco ancora una volta rispose che andava tutto bene e che tra un po gli sarebbe passato tutto.Beh,quello che successe da qui in avanti non lavrei mai ,mai creduto possibile .Marco balbetto’ qualcosa tipo “no ,no...tra un po mi passa”..e io” ma cos’hai?”...e lui “Beh!puoi immaginare….a vedervi cosi,parlare delle tue tette e di come fai sesso...insomma,il mio coso e’ stato in erezione troppo tempo e quindi mi fa un po male…”..e io scoppia a ridere,non mi fermavo piu’,anche Luca piegato a terra non si fermava piu’...allora scherzavamo “ma daii….fatti una sega la dietro….” e lui grugniva e diceva “..eh! e’ facile parlare per voi eh!”..
“ma scusa”dissi io un po piu’ seriamente e senza ridere “fatti una sega cosi ti passa subito”,lui rispose “ma ti pare che mi faccio una sega qui,cosi!!come se fosse semplice...mi tiro fuori il pisello e mi faccio una sega come se niente fosse”, e io scherzando ancora dissi”..dai ti da una mano Luca” e di nuovo scoppiai a ridere alla battuta della mano..e anche Luca che poi si fermo’ e disse”Certo che non possiamo camminare cosi’,di sto passo facciamo notte...io ti posso capire come puo’ far male in questi casi,” e io “ gia’ e’ proprio un dolore del cazzo!!!”....feci ridere tutti...persino Marco con le smorfie sul volto del dolore ai testicoli.”Dai Marco vai la dietro a fai quello che devi fare”,Anch’io mi rivolsi a lui dicendo anche un po volgarmente
“..dai fatti sta sega”...e Marco”ma veramente?ma che scherzo e’ questo?”...e io “daiiiii...dai..non perdere tempo”.Allora Marco ci guardo’ stranito e disse !ma secondo voi io veramente mi metto in mezzo ai quegli alberi e mi faccio una sega da solo?”
e Luca ”...aahhha!ho capito,ci allontaniamo dai,...anzi sto qua’ io a guardare se arriva qualcuno.Marco rispose”ora e scientifico,voi siete completamente pazzi!” Io aggiunsi tanto per provocare si piu’ “dai’,se vuoi puoi gurdare qui mentre ti fai la sega” indicando il mio decolte’.Marco diede una risposta che ci fece intendere che poteva azzardare sul serio e disse”siiiida quella distanza vedo un gran che!”
Non e’ che eravamo lontani ,si trattava di fare forse ⅘ passi da fare piu’ in la in mezzo a degli alberi che formavano un piccolo ambiente piu’ riparato e nascosto ,cosi mi prese per la mano e mi porto’ li in mezzo .Luca rimase sul ciglio del sentiero ma era veramente molto vicino e bene in vista.E li inizio’ la cosa piu’ strana che mi era mai capitata:Marco arrivati li mi chiese”ma devo farlo veramente?” io risposi “dai muoviti”Cosi si tiro’ fuori il pisello davanti a me e inizio’ a toccarselo,mi mise una mano sulla mia spalla e continuo’.Non potevo non notare pero’ che non era eretto,o forse proprio un pochino ma probabilmente con quel dolore non doveva esser facile,poi mi giravo e guardavo Luca che era li e ci guardava,non diceva nulla ma potevo immaginare le sue sensazioni.
Marco pero’ smise e disse” non ci riesco” ...cosi io gli chiesi se voleva “vedere” un po di piu’ lui rispose semplicemente con un “si”
Io mi slaccia il costume sopra senza togliermi la magliettina, una volta tolto mi portai la mano sopra un seno ma dentro la maglia e iniziai un leggere massaggio sotto la tetta in modo da evidenziare il capezzolo sotto la magliettina.L’effetto fu immediato ,lui inizio cosi’ a fare avanti e indietro pianissimo con la mano ,poi si prese la cappella e fece piu’ veloce ,il pisello stava diventando enorme..in erezione totale era mostruoso,un ammasso di carne rosa ,pochissima peluria e due palle enormi,capivo che veramente gli faceva male!!
Io gli ero davanti , ,mi si vedevano le tette dai lati,vedevo che lui guardava li,cosi io mi avvicinai di piu’ per “incoraggiarlo”,era la prima volta che uno si faceva una sega davanti a me!!!Sentivo delle sensazioni strane,avevo come l’acquilina in bocca,mista eccitazione e paura,Luca era di la e guardava ,era tranquillo e cio’ significava tra l’altro che non stava arrivando nessuno.Ma Marco fermo’ la sua mano e disse dopo un forte respiro “ Non ci riesco…vuoi provare tu?”...”io?” risposi…”si,dai cosi vengo prima,d’altronde e’ per colpa tua che siamo qui o no?”..
Mi avvicinai ,guardai Luca e poi avvolsi per quel che potevo il tronco del pisello con la mia mano..ero un po bloccata e emozionata,chiesi “che faccio?” lui rispose “dai,lo sai,o ti devo fare il disegnino?”,poi mi riprese le mani e me le mise una sulla cappella a l’altra sotto le palle e disse “dai,fai cosi”
Allora iniziai a fargli la sega in quel modo,sentivo il suo pisello che si induriva quasi come una pietra,sentivo i nervi e sentivo lui che emetteva suoni di piacere.Luca guardava me ,io lo guardavo e cercavo di trasmettergli quello sensazioni che poi avremmo condiviso piu’ tardi.
A quel punto Marco si sentiva sempre piu’ in diritto di servirsi di piu’ di me, mi scopri una tetta sollevandomi la maglietta,io pensai “uhahuuuu,un cenno di apprezzamento”..eravamo in piedi tutti e due ,io col suo cazzo in mano e lui mi carezzava la spalla nuda fino alla tetta.Notai pero’ che il pisello stava andando un po giu’ infatti tempo 5 secondi un’altro respiro e lui mi fece fermare,mi disse guardandomi un po dispiacito” non c’e’ la faccio a venire con la mano,forse se fai con la bocca vengo prima…” e io “eeeeehhh!!!” Luca aveva sentito perfettamente quello che dicevamo quindi lo guardai e lui annui come per dirmi “cavoli tuoi,decidi tu””..
“porcacc ..”pensai io..vabbehh,proviamo a fare anche questo. non ci pensai troppo...mi avvicinai e in un colpo solo c’e’ l’avevo in bocca..dapprima lo bagnai per bene ma poi non vedevo l’ora di continuare,potete immaginare come ero ormai combinata in zona patatina!! .Lui ebbe un sussulto al primo movimento della mia bocca ,poi alzo’ la testa e si concentro’...ma dopo un po stavo scomoda per cui lo costrinsi a sedersi su uno di quei massi,quindi mi misi piu’ comoda anch’io con le mie ginocchia sull’erba e la testa in mezzo alle sue ehmm.ginocchia...mamma mia...che bestia di pisello,gli facevo di tutto , si era di nuovo ingrossato al massimo,lui aveva le mani sulla mia spalla e ben presto le sentii scivolare verso il bordo della mia magliettina ,uno-due e tre e via ero tutta nuda il sopra ’...mi disse “scusami ,e che cosi mi fai eccitare meglio’”..sembrava stesse per venire per cui io aumentai il ritmo ,lui nel frattempo mi teneva le tette con entrambe le mani e ci giocava,mi toccava dappertutto,io era talmente “incosciente” che avevo paura che ormai non mi sarei piu’ fermata.. non mi accorsi che con una mano ero gia’ dentro i miei slip e mi stavo toccando e infilando il dito dentro...lui quando si accorse di questo mi fece alzare e stranamente mi chiese il permesso di toccare anche il sedere,io gli risposi” va bene,usami ...come vuoi se ti serve…” ,mi abbasso’ il pantaloncino che si sfilo’ con una certa facilita’ e subito con la mano destra mi palpava i glutei nudi ,ma sentivo poco dopo che andava a cercare col dito l’ingresso della patata perche’ voleva scoparmi appunto col dito ,la sua faccia era immersa nelle mie tette e con l’altra mano ora si segava lui qualche minuto in quella posizione mi fece godere moltissimo ma poi ben presto mi sentivo scomoda,lui non era pero’ ancora venuto e allora penso che a quel punto aveva deciso di prendermi tutta,si perche’ mi abbasso’ ulteriormente i pantaloncini ,io alzai una gamba e poi l’altra per sfilarlo ,a quel punto ero completamente nuda..lui mi guardo’ e disse “credo che ho bisogno di scoparti per venire,posso usarti tutta?..io risposi “..si,cosa devo fare?”mi prese per le mani per farmi salire seduta su di lui faccia a faccia ,penso che mi avrebbe presa cosi...da premettere che io come dimensioni sono quasi la meta’ di lui, credo che in quella posizione ,con le sue mani sotto il mio sedere ,avrebbe fatto su e giu….venivo solo al pensiero ’ ..…ma…..Luca a un certo punto si agito’ e noi di scatto ci fermammo subito per capire se c’era qualche problema….poi venne verso di noi e con aria maliziosa disse “non volevo perdermi questo momento”
allara si mise proprio dietro di me e mi afferro’ le tette con tutte e due le mani come per condividerle con Marco,io mi sedetti a cavallo su una sua gamba e allargando le mie ,gli feci vedere e sentire la patata come era bagnata,mi strusciavo sopra ,Marco si eccito’ tantissimo,riprese a farsi la sega ,e io mi toccavo il clitoride,eravamo praticamente faccia a faccia,Luca mi palpava le tette ma quando sentivo che stavo per venire Marco mi si lancia sulla mia bocca con la lingua infilandomela dentro,io ricambio e a quel punto non mi trattengo piu’ ,vengo anche abbastanza rumorosamente e lo stesso fa lui che mi schizza sulla pancia…..finalmente libero…..15 o 20 minuti di sesso pazzesco….poi cerchiamo i fazzolettini ma Marco fa una cosa molto bella ,prende una bottiglia d’acqua dal suo zaino e mi lava prima la pancia,poi la patata dandomi cosi un piacere e un sollievo veramente unico….poi mi alzo ,abbraccio Luca e lo bacio appassionatamente e per entrambi e’ l’intendimento di come siamo stati bene…Marco ci rammento’ che era il caso di smettere prima che gli tornasse qualche doloretto…. .
Ora era il momento di incamminarsi e arrivare finalmente al mare per poi tornare a casa….
Quando ci salutammo fu un po strano...ma io lo abbracciai e gli dissi “prossima volta saro’ io a usare te!!”
Al ritorno io ci pensai tantissimo a quello che era successo,credo che avrei fatto sesso per un giorno intero per come ero presa,Luca mi chiese tante cose e io gli confidai che mentre ero li in piedi avevo sperato che Marco mi avrebbe presa da dietro e io avrei sentito le sue palle sbattere sulla mia patata mentre mi scopava...quest’idea mi faceva impazzire e chiesi
a Luca se era possibile realizzare questo desiderio…..
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9 years ago
AdamDTS,
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Trekking,caldo e segreti
Con Dario e Lena abbiamo fatto il primo vero “scambio di coppia” della nostra vita;prima o poi doveva succedere e non poteva non essere che con loro 2.
Dario ci fantasticava ormai da anni e,a dire il vero,anche noi.Certo se sapessero gli altri nostri amici che lascio che Sandra si faccia “fare” da qualcun’altro,direbbero che mi sono fritto il cervello.Ma anch’io mi sono beccato la mia bella parte( e direi che il sedere di Lena e’ una “bella” parte),ma soprattutto vedere Sandra nuda che gira da una parte all’altra con quel suo seno che “danza” ad ogni movimento,e’ una goduria infinita ,una sensazione che non ha prezzo ,e se poi se anche lei si toglie qualche sfizio allora e’ il massimo.
Dopo quell’ultima domenica pomeriggio di follie io e Sandra spesso ci siamo raccontati le sensazioni vissute,in piu’ l’estate e il caldo ci stimolano a pensare cose moolto sconce,lei infatti non si dimentico’ assolutamente che io le avevo fatto una promessa ,e cioe’ che se avesse accettato di stare al gioco con Dario e Lena io avrei dovuto farle il “regalo”.
L’anno scorso era capitato che grazie al nostro amico medico (mio amico di infanzia) Marco,ci siamo appassionati al trekking , lui ci porto’ una Domenica a fare un sentiero in Liguria ,dalle parti delle 5 Terre,un panorama impossibile da descrivere se non lo si vede di persona...ma in quell’occasione ci fu una particolare avventura erotica in 3 e’,quando siamo in tre e facile che ci possa succedere qualcosa soprattutto se siamo con nostri amici.Infatti,dopo che Matteo e sparito perche la sua donna gli vieta categoricamente qualsiasi cosa che riguarda il gioco del sesso tipo,topless (men che meno e figuriamoci fargli mettere le mani sulle tette di un’altra ragazza). Marco ,quindi,stava diventando virtualmente il “sostituto” naturale di Matteo,nel concreto, attualmente Dario e Lena erano i nostri compagni di giochi ( nel prossimo racconto scriveremo di cosa abbiamo combinato durante la finale dell’Europeo di calcio!)
Sandra ,l’anno scorso,si e’ fatta visitare il seno da Marco,che nel frattempo era specializzato in ginecologia e lavora in una clinica privata molto conosciuta,Marco e’ una persona moolto allegra e socievole,un bonaccione e non disdegna vino e donne.Infatti non si fece sfuggire l’occasione di mettere le mani su Sandra non solo per scopi medici,l’anno scorso se non trovavo una scusa io, se la sarebbe fatta durante una escursione nelle 5 Terre,In quella occasione Sandra scopri’ il suo “segreto” che pero’ io sapevo gia’ e cioe’ che Marco ha dei testicoli enormi rispetto alla media,lui su questa cosa ci scherza e fa autoironia dicendo che e’ un uomo con “le palle” vere ,certo che quando lo guardi la prima volta fa impressione, ci rimase “male” anche Sandra che non se lo aspettava,da allora lei aveva la fissa di voler sentire sbattere quelle palle sulla patata mentre era presa da dietro, a dire il vero spesso lo faccio anch’io con lei perche so che le piace,,quindi ora voleva provare per davvero che effetto gli avrebbe fatto sentirsi toccare le sua patatina da uno scroto 2 volte,forse 3 piu’ grande del mio.Infatti il “regalo” che mi aveva estorto Sandra era proprio questo,l’anno scorso io non ero preparato a vedere Sandra con Marco,ma ora ,dopo l’avventura con Dario e Lena ,si poteva fare,anche perche’ l’avevo promesso.Marco ci aveva gia’ invitato un paio di volte ad andare a camminare con lui ma non ci siamo trovati con i tempi ,settimana scorsa finalmente eravamo liberi sia noi che lui con i turni al lavoro.Ci sentiamo per telefono,lui,come al solito sempre allegro e positivo,per lui i problemi si risolvono sempre,se piove,se nevica o siamo in pochi o in tanti ,per Marco si trova sempre una soluzione,sicche lui ci diceva “voi venite qui e poi vediamo”,ma Sandra che invece e’ precisina ribatteva .”ma se invece..di qua e di la “ Marco chiudeva con “ ma si ,un modo lo troviamo..”
Domenica mattina sveglia presto e partenza verso l’altro versante della Liguria,circa un’ora di strada,quando Sandra esce dal bagno preparata per l’escursione mi lascia sempre sopreso,minigonna a fiori e maglietta corta sopra l’ombelico senza reggiseno!!
“ma allora devi farci proprio del male oggi!!” le dico io..stracontentissimo di come si era vestita.Capisco l’umore e lo stato d’animo di Sandra anche da come si prepara per fare qualcosa,quando si veste accollata vuole solo stare tranquilla e non gli si deve rompere le scatole,se invece si veste provocante ,beh,la giornata nasce con un bel presentimento di avventure infuocate.Gia’ ,la giornata era infuocata di caldo ,pensavamo a quanto sarebbe stato faticoso camminare ma allo stesso tempo di come poi e’ facile spogliarsi con quella temperatura.
Arrivati sotto casa di Marco,noi eravamo ad aspettarlo in macchina con un po di aria condizionata accesa,lui arriva,ci saluta e poi dice :”ragazzi,vi dispiace se passiamo a prendere Francesco che oggi e’ solo e..insomma,mi dispiaceva e ho invitato anche lui!
In un battibaleno crollano tutti i sogni erotici fatti fino a quel momento per quella giornata,
noi rispondemmo “..va bene,nessun problema,piu’ siamo piu’ e’ divertente!..invece la verita’ e che volevamo stare in tre,ma ormai non c’era nulla da fare,andava cosi.
Cosi andammo con due macchine a casa di Francesco,arrivati sotto casa in 2 minuti,Marco gli telefono’ e Francesco rispose che sarebbe arrivato subito.Eravamo in strada ognuno nella sua macchina ad aspettare,io avevo parcheggiato a fianco alla macchina di Marco e il finestrino di Sandra era a 30/40 centimetri da quello di Marco ;parlavamo di Francesco,conoscevamo di fama e ci aveva spesso detto Marco che era un po stordito ma molto simpatico.Improvvisamente Sandra fece una cosa che mi lascio’ esterefatto: in 2 secondi si tolse gli slip in macchina ,se li sfilo’ da sotto la minigonna ,li ripiego’ dentro un pugno della mano perche’ non si vedessero e li diede a Marco dicendogli :”per favore ,me li tieni tu che a me pesano nello zaino?,e poi ho troppo caldo non posso tenerli..”Lui li prese in mano e ci rimase senza parole per qualche secondo,poi con molta leggerezza e ironia rispose “..ma…..sei una ragazza terribile ,vuoi farci proprio venire mal di palle a tutti oggi..dai sii garbata che c’e’ gente seria oggi”...Ma nel fare il gesto di ridarle indietro le mutandine,si giro’ di scatto ,le mise nel suo zaino e disse che per il momento le avrebbe tenute lui.Poi arrivo’ Francesco finalmente si partiva….mentre stavamo andando io dissi a Sandra che era stata una grandissima a fare quella mossa,credo che ora Marco si stava pentendo di aver invitato il suo amico.
Dopo appena partiti ,raggiunsi subito Marco per dirgli di lasciare la sua macchina e di andare tutti con la mia anche per stare tutti insieme,cosi tornammo a casa di Marco mollammo la sua macchina;nel tragitto Sandra frugava nel suo zaino in cerca del costume ,io gli chiesi “e perche?..basta che nei punti alti io sto dietro di te”..lei si convinse anche se non era proprio sicura,non aveva neanche portato il pezzo del costume di sopra ,non sapeva che ci sarebbe stato qualcun’altro ma la possibilita’ di divertisrsi ebbe la meglio .In macchina cercammo di prendere confidenza con Francesco,in effetti era un tipo molto tranquillo,pugliese fino al midollo,non si capiva quasi nulla di quello che diceva a causa del suo mezzo dialetto mezza italiano ma era simpatico col suo umorismo minimalista.Sandra ,a volte ,per parlare si girava,si alzava quasi in piedi col sedere per aria rivolto verso il parabrezza,qualche movimento di troppo e si sarebbe visto che non portava gli slip,lei era pero’ cauta e ci provocava , ci faceva elettrizzare con i movimenti della minigonna,Marco guardava negli occhi sia me che lei e sghignazzava .La mattinata prosegui’ in modo del tutto
normale,fino al primo pomeriggio non successe nulla di particolare,pero’ era divertente stare tutti insieme e il paesaggio era meravilgioso,meno male che avevamo scorta di acqua perche’ durante il sentiero non trovammo nessuna sorgente,Sandra era persino riuscita a trovare un spruzzino per bagnarsi la testa ogni tanto,ma dopo un po comincio’ a divertirsi spruzzando acqua anche a noi ,a me e a Marco,Marco la minaccio’ dicendole che se avvesse gettato lui dell’acqua su di lei ci saremmo visti il programma “miss maglietta bagnata”,ma furono solo parole perche’ non successe nulla.La camminata comunque fu “particolare”,io e Marco facevamo a gara a chi riusciva a posizionarsi dietro Sandra perche’ ogni tanto ,su qualche gradino o mentre si scavalcava qualche roccia o tronco ,si poteva scorgere qualcosa da sotto la minigonna,io avevo il terrore che prima o poi capitasse Francesco dietro di lei e che si accorgesse che girava senza mutande,sempre che non l’avesse gia’ scoperto,pero’ era divertente lostesso. .Arrivo’ il primo punto in salita dove si doveva scalare delle rocce alte circa un paio di metri graduali,Sandra mi guardo’ ed era nel panico,era abbastanza alto quel punto che si sarebbe visto tutto da sotto ,cosi io aspettai dietro e passarono prima Francesco e poi Marco ,poi aiutai Sandra a salire ed io ero l’ultimo.Mi gustai il sedere e poi ci guardammo con Marco per interderci …..Marco scherzo’ subito dicendo “ehilah! attendo dove metti le mani..con la scusa!!”Poi arrivo’ l’ora di pranzo
e tirammo fuori in nostri panini,ci fermammo in un’area semi attrezzata,c’era un bel muretto a secco ,un piazzale verde sotto gli alberi due panche formate da tronchi di albero tagliati apposta per costruire quelle panche .Sandra si sedette a terra sul nostro telo non potendo mettersi sui tronchi perche’ altrimenti avrebbe dato spettacolo.I nostri occhi pero’ erano sempre li,quel vedo non vedo era davvero divertente .
In tutta la giornata non successe nulla di particolare tranne un episodio ad un certo punto quando in lontananza si scorgeva forse una vecchia chiesa ma che era fuori dal percorso,eravamo gia stanchi e accaldati ,sarebbe stata bello ma forse inutile deviare per fare una visita a quella costruzione quando Francesco volle andare lui a ispezionare,ci disse che se fosse stato interessante ci avrebbe fatto un cenno,era in salita ,forse 3 o 4 minuti ,pochi ma che a quel punto della giornata si facevano sentire.Cosi noi ci sedemmo su un tronco a mezza altezza e Francesco ando’ da solo.Ovvio che Marco colse l’occasione e di certo non li avrei lasciati da soli a fare delle cose che non potevo vedere,sarei stato troppo geloso.
Neanche il tempo di allontanarsi 30/40 metri che Sandra ricomincio’ a spruzzare d’acqua prima me e poi Marco ,a lei piace giocare con l’acqua quando fa caldo ,dice che sente di piu’ l’estate,infatti ogni volta che ci si avvicina a una fontana o qualsiasi sergente d’acqua lei spruzza tutti ma credo che lo faccia perche’ poi piace che qualcuno la bagni.Anche stavolta avevo capito che voleva giocare quindi anch’io con la mia bottiglietta buttai su di lei un po d’acqua,Marco invece entro’ in piena colluttazione,voleva conquistare lo spruzzino ,lui la prese per le mani tentando di strappargli quell’arma pericolosa,alla fine ci riusci e lo spruzzino era in mano a lui,dapprima la inondo’ in faccia e poi…..sotto la minigonna!!!Lei ebbe un sussulto di piacere,sospiro’ di piacere e disse “aahah,che fresco” e lui ridendo disse “..ti sei bagnata tutta eh!!” Lei sorrise e scherzando disse “siiiii..sono tutta bagnata”!!Io stavo per avvicinami per mettere la mano sotto ma Francesco ci chiamo’,a quanto pare quella struttura era interessante da vedere,Sandra prese il pezzo del costume di sotto e lo indosso’.Quando arrivammo li Sandra era mezza fradicia d’acqua e un po si vedeva il seno,Francesco da “signore” fece finta di niente ,ma poi non si trattenne,guardo’ Sandra e disse “sembra che ha piovuto parecchio a pochi metri da qui’!.. e noi ridemmo di gusto!
Alla sera andammo tutti a cena ,poi rientro a casa.
Marco .dopo cena, fece un primo tentativo per invitarci a rimanere a dormire,ma quando si e’ sfiniti e difficile pensare a qualsiasi cosa,noi preferivamo tornare a casa e svegliarci tardi il giorno dopo per stare tranquilli.
Accompagnammo Francesco a casa ,rimanemmo in tre in macchina e durante il tragitto verso casa di Marco lui chiese a Sandra come andava con i noduli al seno,lei disse che quest’anno nessun problema allora lui(furbescamente) si propose di farle una visita in clinica ,disse,”dai rimanete a dormire,domani vi alzate alla ora che volete voi e poi ve ne andate dopo la visita”..e noi “ma se non hai neanche un letto in piu’” ,lui come al solito minimizzo’ il problema e disse che avremmo dormito sul suo letto e lui su un divano o persino a terra.Con la scusa di non scomodarlo io dissi di no , avevo capito dove voleva andare a parare,in quel momento mi era chiaro che ogni mia decisione poteva essere determinante ,evidentemente ancora non me la sentivo di cedere Sandra nel caso la situazione fosse “compromessa” ma Sandra invece sembrava piu’ propensa a rimanere , effettivamente non avevamo pensato neanche di portarci un cambio nella eventualita’,come facciamo di solito,infatti lei disse che le sarebbe piaciuto ma che non aveva nulla per dormire fuori casa.”Perche’ serve qualcosa per dormire?” rispose subito Marco ridendo…”si dorme nudi,ovviamente!”..”Seeee” disse Sandra ,aggiungendo anche un certo grado di imbarazzo.”ho tutto io” disse Marco ”ho un paio di magliette piagiama per te e una per Luca”.Marco ci proponeva una soluzione in ogni caso,alla fine abbiamo ceduto ,anche per sfinimento,Sandra pero’ in fondo era molto contenta di poter stare fuori e in compagnia prolungando il week-end.
A casa di Marco,dopo una sana doccia, lui ci offri’ dal suo armadio delle maglie per dormire ,rimanemmo un po perplessi quando c’e’ li propose,soprattutto la mia era enorme,della sua taglia xxl ,veramente brutta;per non parlare di quella che aveva proposto a Sandra,alla fine ne aveva solo una ,era una canottiera bianca da uomo ,era di suo nipote di 12 anni che l’aveva dimenticata li .Sandra non voleva neanche provarla ma non aveva altra scelta,ormai,quindi ando’ in bagno e la indosso’.Quando usci,rimanemmo a bocca aperta,solo a guardarla mi venne su il pisello e credo che anche Marco ebbe la stessa reazione,anzi,credo che lui l’avesse proprio fatto a posta.In pratica quella canottiera le stava lunga appena sotto il sedere che quasi poteva essere un vestito,e’ questo andava bene,ma sopra,essendo con scollatura a “u” da uomo, a malapena copriva il seno che infatti fuoriusciva abbondante dai lati ,appena si muoveva un po di piu’ si le si vedevano le aureole rosa .”Ma stai benissimo per dormire,cosa vuoi di piu’” le dicemmo gustandoci quello spettacolo,lei ,che si sentiva molto al centro dell’attenzione e un bel po sexy,si avvio’ sul divano.Marco propose di guardarci qualcosa ,infatti iniziammo a vederci un film,ma Sandra ,che nel frattempo si era rannichiata su di me ,si addormento’ dopo neache 5 minuti.
Io la tenevo sul mio petto,con un braccio dietro la schiena e l’altro sulla sua gamba,lei dormiva come se fosse svenuta e io la accarezzavo un po qua’ e un po la ,ogni tanto si muoveva e si spostava la canottiera e io dovevo ricoprire alla meglio i seni che fuoriuscivano sia dai lati che davanti,ma la cosa era motlo sexy e Marco ci buttava l’occhio di frequente.
Poi ,dopo poco,Marco disse che andava a dormire ,alla fine noi rimanemmo in cucina sul divano e lui ando’ in camera da letto.
Al mattino ci svegliammo alle 9,faceva gia molto caldo,in realta’ mi svegliai io per primo e andai in bagno,Sandra dormiva ancora e sembrava che non si sarebbe svegliata neanche con le cannonate.Quando uscii dal bagno mi ritrovai di fronte Marco che si era appena svegliato e che stava voleva entrare in bagno anche lui,mi disse “buongiorno” sottovoce perche’ non voleva svegliare Sandra,io lo ricambiai e gli dissi di non preoccuparsi del rumore tanto lei non si sarebbe svegliata neanche con i cannoni .Mi avviicinai ai fornelli per preparare la caffettiera,guardai verso Sandra e mi sali il cuore in gola,dormiva ora in una posizione pressoche sconcia,faccia sul cuscino,il lenzuolo tolto fino ai piedi per il caldo , chiappe e perizoma ben in vista ,come se non bastasse poi si rannicchio ancora tanto che si vedeva anche un pezzo di patata da dietro,io la lasciai stare cosi,a parte che era bellissima e che me la sarei fatta li,ma aspettavo che uscisse Marco per vedere la sua reazione.Non avevo neanche finito di pensare che si apri’ la porta del bagno,lui butto’ uno sguardo e poi si volto’ verso di me
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8 years ago
AdamDTS,
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ieri sera.....
Ieri sera, verso le 23.00, mi squilla il cell.
Ero già a letto con mio marito che leggeva al mio fianco un libro. Guardo il numero. Era la ns coppia amica che ci chiamava per chiacchierare un po con loro e magari organizzare qualcosa per il prossimo week end. Parlo dapprima con la lei del piu o del meno, poi mi passa il lui....sento sempre un brivido dentro e ricordo quel giorno quando lui mi ha sbattuta ben ben insieme a mio marito....ma ad un tratto cade la linea....
Guardo mio marito. Anche lui mi guarda ed ha smesso di leggere. Il ricordo ha preso anche lui. Mi bacia, lo bacio, lo tocco fra le gambe ed è gia duro.....gli abbasso gli slip ed avvolgo il suo cazzo con la bocca, pensando a quello del ns amico che ho avvolto qualche giorno prima.....ho voglia di mio marito e di lui insieme....mi metto a cavallo e mi infilo il suo cazzo nella figa bagnata e salgo e scendo ricordando a mio marito quanto accaduto ed immaginando quanto accadrà.....
risquilla il cell. vedo il numero ....è di nuovo lui. Mio marito mi invita a rispondere. Lo faccio....""Si scusa per la linea caduta""...mi dice... e dopo in po ....""Sei una donna sensuale ed affascinante.....ci siamo immaginati spesso con noi io e mia moglie...vi vogliamo incontrare a breve e divertirci tutta una notte noi quattro insieme..."".
Ma io nn gli dico nulla di quello che sto facendo ora...chq quel cazzo di mio marito sul quale salgo e scendo, lo sto immaginando che è il suo. Cambio posizione. Mi siedo sul letto sempre con la cornetta in mano e continuo a chiacchierare con lui al cell mentre mo marito mi offre alla bocca il suo cazzo duro che io meno e slinguetto parlando con lui al cell...fra un discorso e l'altro....la situazione è eccitante....i ns sguardi si incrociano, pieni di voglia....mio marito gode...in silenzio senza far rumore per non far capire niente al lui mentre uno schizzo caldo investe il mio viso......
ah....dimenticavo.Al telefono abbiamo concluso e concordato che il prossimo week end ci vedremo noi 4.....
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13 years ago
luca e giovanna,
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UN'ECCEZIONE ALLA REGOLA
Passo per una donna imprevedibile,il Pinko,e non solo lui,me lo dice sempre,probabilmente a ragione. Questo mi provoca un certo compiacimento,per la verità,perché penso che prevedibilità significhi,in ultima analisi,noia,la quale è,secondo me, uno dei peggiori nemici di un menage,specialmente di quelli duraturi di coloro che hanno passato i 40.
In quest’ottica “scapestrata”,ed avendone sentito parlare molto bene da una coppia amica,un giorno di un imprecisato numero di mesi fa, chiesi a Pinko di andare in una sauna-naturista-privé in quanto non c’ero mai stata e lui,un po’ perché la pensa come me,un po’ per curiosità sua,non ebbe nessuna difficoltà ad acconsentire,e così mettemmo la sauna in agenda.
Un tardo pomeriggio di un sabato di mezza estate,quindi,iniziai la preparazione per l’ “evento”.
Fondamentale,per comprendere al meglio l’intero svolgersi della vicenda è,a questo punto,descrivere il look e l’importanza che gli attribuisco,perlomeno in certe “occasioni”. Quando parlo di look,parlo del mio,più che altro,perché voi maschietti,in estate specialmente,più in là di un pantalone leggero ed una Lacoste,o una camicia, non andate.
La mia fantasia,invece,quella sera dettava così: scarpe di stoffa lucida con il mio amato tacco a spillo 12cm aperte e spuntate color viola chiaro,minigonna blu da denuncia alla Buoncostume (meno male che non esiste più) e top,lungamente cercato per i negozi della Capitale,lucido,aderente e scollato,bianco viola e blu,ma proprio il viola ed il blu delle scarpe e della gonna.
Trucco abbinato ovviamente nei toni del viola e abbronzatura,per dirla come il Gruppo Italiano nella canzone “Club Tropicana”,atomica.
I capelli biondi,lunghi e piastrati per l’occasione,ancora più chiari in quanto estate,completavano il quadro.
Più di due ore per raggiungere il risultato globale capelli-trucco-abbigliamento ma,devo dirlo senza falsa modestia, impiegate bene,l’insieme era più che soddisfacente: il mio Tesorino,estasiato,mi definì grandissima “topina”,tanto per usare un eufemismo. Pronti ed “in palla”,ci avviammo. Per la cronaca chiesi a lui di guidare,perché altrimenti mi si sarebbero rovinate le parti posteriori delle scarpe: eh,l’immagine va salvaguardata!
Arrivati nel parcheggio del locale,o meglio nel piazzale che senza troppa lungimiranza strategica era in comune con quello di un ristorante “normale”che sorgeva accanto, trovammo,causa affluenza,notevoli difficoltà a parcheggiare,sebbene fossimo a bordo della mia deliziosa Smartina bianca con interni rossi di pelle,pluriaccessoriata; anch’essa,come del resto lo sono molti miei look,”progettata” -al computer- da Pinko,ordinata,e consegnata dopo lunga attesa,proprio come la volevo. Mentre davo un ultimo controllo al rossetto,girando lo specchietto retrovisore,cosa che lo fa imbufalire (lo so,ma glielo faccio apposta) pensai: “Bene,c’è un sacco di gente,ci sarà da divertirsi.” Ma ancora non immaginavo come.
Una volta fuori dalla vetturetta, lo sguardo di due matrone di mezza età ingioiellate e relativi mariti,scesi da una Mercedes classe E nuova fiammante ed evidentemente lì per cenare al ristorante,già valeva l’intero viaggio. Il primo dei due si beccò addirittura un plateale scappellotto dalla consorte,irritata dalla di lui insistenza nel guardarmi e dalla conseguente espressione da ebete. L’altro dovette cercare gli occhiali per terra,in quanto un occhio,schizzato fuori dall’orbita,glieli fece cadere. Sua moglie glieli pestò deliberatamente con stizza,prima che riuscisse a raccoglierli. Chissà,forse rovinai loro la serata.
Con questa ulteriore conferma di ammirazione,e conseguente impennata del mio ego,entrammo nel locale,veramente carino e ben strutturato,tutto procedeva alla grande.
Ma un grande imprevisto era in agguato: dovetti sostituire immediatamente dopo l’ingresso,quella mise così laboriosamente realizzata,con delle terribili ciabatte di plastica rasoterra (Pinko le chiama “orrendofole”) ed un asciugamano bianco e raccogliere i capelli con un mollettone,per ovvii motivi. Colpa mia,dovevo pensarci prima che poteva non esserci un’area ove restare vestiti: infatti,era proprio così. Peccato,con la gente che c’era,mi sarebbe bastato un piccolo spazio e qualche minuto,giusto il tempo per un defilé e conseguente malizioso gioco di sguardi,per sentirmi pienamente soddisfatta.
Con il naso all’insù,il broncio che cercavo inutilmente di mistificare,e Pinko che ridacchiava di nascosto perché mi conosce (ma anche io conosco lui e,santo cielo,quando fa così mi fa incavolare di più) zitta per non dargli soddisfazione,mi avviai verso la grande vasca dell’idromassaggio,in sostanza una mini-piscina,con la consapevolezza che,di lì a poco,anche il trucco sarebbe inesorabilmente svanito,ed i capelli bagnati,vanificando così l’intero lavoro. Me la volevo prendere con lui,ma non trovavo il pretesto,l’idea di andar lì,e così agghindata, era stata mia.
Neanche un paio di situazioni intriganti che si aprivano alla mia vista riuscivano a distogliermi dalle paturnie: in una,si vedevano due coppie attaccate con le lei che si baciavano con molta passione e un mulinare di mani sott’acqua ,e nell’altra una bella mora,molto giovane,in piedi in mezzo a una marea di bolle,intenta ad intrattenersi piacevolmente con i membri di due uomini seduti sul bordo e con i polpacci a mollo,porgendo bocca ad uno e mano all’altro e viceversa. C’erano anche altre persone (singoli e coppie) sedute su un gradino che girava tutto intorno,alle quali,praticamente,emergeva solo il mezzobusto. Ci liberammo degli asciugamani e sedemmo anche noi,uno accanto all’altra.
Ad un certo punto avvenne l’incredibile: uno dei due uomini seduti sul bordo,quelli “sottoposti” alla fellatio della morettina,per capirci,si alzò in piedi,e,camminando sul bordo a passi decisi,fece un mezzo giro,prese la scaletta,scese in acqua e venne verso di noi.
Mi si piazza in piedi davanti,nello splendore della sua esaltante nudità: scuro di pelle e di capelli,un viso da dio greco con gli zigomi leggermente sporgenti,il naso regolare impercettibilmente aquilino,gli occhi grandi e profondi con una luce misteriosa e labbra carnose,quasi femminili,da perdercisi. Pettorali glabri e scolpiti,addominali da manuale di fitness senza il benché minimo accenno di adipe,sovrastavano delle gambe perfette e muscolose…e poi era alto,molto alto…e… l’aveva grosso…molto grosso ,“in tiro” dal gioco che stava svolgendo fino a pochi secondi prima,e lo manteneva tale con un lento e sensualissimo movimento ondivago della mano: non era affatto volgare,anzi,direi quasi elegante.
In altri momenti,in altri frangenti e soprattutto con un altro stato d’animo,gli avrei fatto comunque inequivocabilmente capire di andare a farsi un giro. Ma ero “stranita”,e quando mi stranisco…
Resto seduta con il suo pene a venti centimetri dal viso,alzo la testa e lo guardo maliziosamente negli occhi,ammiccando,per diversi secondi.
Pinko è apparentemente impassibile: in situazioni del genere,e con chiunque, fa sempre così,teme che il suo atteggiamento,il minimo cenno di consenso,o di diniego,possano condizionarmi in un senso o nell’altro; vuole,al contrario, il mio libero arbitrio al 100%,ed è questo che lo eccita,la mia eventuale eccitazione estemporanea e spontanea.
Mi collego telepaticamente al suo cervello e capto questi pensieri: “Ma cosa le sta succedendo,non si è mai comportata così,finora… Quello è un singolo,la morettina sta andando via accigliata,mano nella mano al suo compagno…Mamma mia…ma che fa,glielo prende in bocca,adesso? Non ci posso credere,lo farà,non lo farà…?”
Lo sconosciuto,sempre in piedi, inizia ad accarezzarmi le spalle,arriva al seno,lo palpa,gioca con i miei capezzoli che si inturgidiscono,si abbassa e mi bacia lungamente sul collo e dietro le orecchie…brividi…
A dire il vero ero partita per stupire un po’ il mio compagno con quello splendido esemplare maschio di razza umana,ma mi pervase una strana eccitazione che pensavo di poter tenere sotto controllo,e invece no,con il passare dei minuti cominciai a fremere di eccitazione e di piacere.
“Beh,sai che c’è…” dissi allora a me stessa : “C’è sempre una prima volta in tutte le cose,e questa,forse,sarà l’ennesima prima volta”. Mai giocato con un singolo,fino a quel momento,non ne sentivo la necessità,ma il tipo meritava davvero e l’occasione era “speciale”,per cui decisi di lasciarlo proseguirei,lui diventò sempre più ardito,io più eccitata.
Come per ottenere un’autorizzazione infilo allora una mano sott’acqua a cercare il membro di Pinko,trovo un siluro anti-sommergibile già armato: autorizzazione concessa,procedo.
Con calma prendo con la destra il pene di questo nuovo inatteso compagno di giochi ed inizio un delicato massaggio,nel contempo tiro fuori la lingua e comincio a picchiettarglielo con tocchi sapienti,ora premendola,ora con delle leccatine appena accennate soprattutto sulla parte inferiore del glande,dal prepuzio in su,la sinistra la impegno invece a palpargli i testicoli ed il sedere,con un dito birichino esploratore. Apprezzava molto,si capiva benissimo,oltre a quello della lingua,ovviamente,il movimento di entrambe le mani.
Ad un certo punto,prendendomi con foga la testa,provò con forza a spingermi il pene dentro la bocca,ma mi interruppi e con uno sguardo lo fulminai: “Bel tenebroso” gli dissi con gli occhi “qui comando io,stai buonino e lasciami fare,ogni cosa a suo tempo”. Il mio atteggiamento non ammetteva repliche,lui capì e si adeguò.
Ripresi il “ lavoro”,che fu lungo e piacevolissimo,articolato da quelle piroette“linguistiche” alternate a baci focosi su quelle potenti cosce e da carezze bollenti sul quel corpo da statua,totalmente irretito dal mio modo di agire.
Così,nel momento in cui glielo presi in bocca,arrivando fin quasi alla radice ed iniziando un lento su e giù,fu come se gli avessero infilato un pugnale nelle reni,perché gettò la testa indietro,inarcando la schiena,con un “ahhh…mmmh” a così alto volume,tanto bramava quell’attimo, da poter essere scambiato per un orgasmo,e di cui ricordo ancora benissimo la tonalità. Quel gemito richiamò l’attenzione anche di quei pochi che non stavano osservando la scena. Pinko accompagnava con la stessa espressione ebete del signore della Mercedes al parcheggio,cosa stesse facendo con una mano sott’acqua,non è dato a sapersi.
Qualcuno dei presenti cominciò a masturbarsi,molte donne iniziarono ad accarezzare libidinosamente i loro compagni e tutto questo mi caricava ancor di più,semmai ce ne fosse stato bisogno: era evidente che irradiavamo erotismo.
Ormai eravamo “pronti”,e lo spettacolo stava per trasferirsi. Mi sciolsi i capelli,tanto si erano anche un po’ bagnati (ma poi,al Diavolo il look,quando si è in ballo,si balla!) e scossi la testa un paio di volte,mi alzai,li presi per mano e,completamente nuda, mi avviai con decisione verso un salottino,all’asciutto.
Il luogo in questione,su una pedana,sorgeva in un angolo ed era fatto a quarto di cerchio,aveva nella parte tonda una sbarra ogni circa 30 cm. ,tipo gabbia insomma, protetto da tende di tulle color rosso bordò che consentivano un intrigante effetto “vedo non vedo”. Nei lati dritti,due file di poltroncine a formare lunghi divani e nel mezzo un grande letto rotondo. Il tutto,in penombra.
Bello sentirsi,da sola,al centro dell’attenzione di due uomini,gratificante “toccare con mano” il loro immenso desiderio di me,che si percepiva anche dall’incedere veloce dei loro passi di avvicinamento all’alcova: entrai e mi misi carponi sulle poltroncine,invitandoli con lascivia a baciarmi dovunque…lasciai che indugiassero a lungo su tutto il corpo,grandi labbra e clitoride per primi,carezzando,a turno,i miei due partner. Godevo.
Un flash e mi tornò alla mente la scena iniziale,elemento che,probabilmente,nel mio inconscio poteva aver dato il “la” a tutta la situazione: quella del trio a bordo vasca. Li feci sedere sul letto,uno accanto all’altro,e mi posizionai in mezzo,in ginocchio davanti a loro,prendendolo in mano ad entrambi. Dopo averli tenuti “a bilancia” per un po’,massaggiandoli con trasporto,emulai,alternando mani e bocca, la morettina di poco prima.
“Ci hai rimesso nel cambio,bel pisellone?” gli chiesi sussurrando,tra il serio ed il faceto,con un’espressione da gatta in amore ed un tono caldissimo da doppiatrice cinematografica di film porno. “Niente affatto” replicò lui con voce appena roca e molto sensuale che ancora non avevo avuto modo di sentire. “Ti ho desiderata da subito…sei bellissima…hai un mix di fascino e… personalità… non facile da trovare… in un’unica persona”. Era molto emozionato,per pronunciare questa manciata di parole impiegò quasi mezzo minuto.
Le sue frasi,e come le disse, mi indussero ancora più eros,e misi il turbo: gli stampai un bacio così intenso -con la lingua che inseguiva la sua in ogni angolo,tra quelle bellissime labbra che mi colpirono da subito- che lui si staccò per un attimo a riprendere fiato. Cercai allora la bocca di Pinko: inebriante alternare quel sapore nuovo a quello conosciuto del mio Amore,che non avevo mai smesso di guardare con aria complice.
Ci stendemmo,ed andai a riallacciare il filo del discorso, volevo l’altro di nuovo in bocca,ma solo per pochi attimi,e più che altro perché lo pretendevo “in formissima”,una specie di controllo. Mi preparavo ad accoglierlo dentro di me, ma prima presi Pinko per una mano affinché si incollasse a noi,per succhiarglielo contemporaneamente a quello dell’altro,ma soprattutto perché desideravo che mi stesse molto,molto vicino.
Avevo “sistemato” tutto alla perfezione: gli misi personalmente il profilattico,magicamente comparso fra le sue mani. Al mio cenno d’invito, il Misterioso,che era rimasto immobile,evidentemente aveva ben compreso la lezione di prima sul “tempismo delle introduzioni”, mi penetrò ed iniziai a cavalcarlo con una foga che non mi conoscevo,mugolando di un piacere profondo.
Continuammo così,alternandoci in vari modi,per molto tempo ancora,finché lui mi sussurrò,da posizione “tradizionale” e con molta educazione: “Sto per venire,posso farlo sul tuo seno?” “Sì,bagnami,fammi sentire il tuo piacere caldo sulla pelle” risposi avidamente. Lui si mise in ginocchio,tolse la protezione e con pochi colpi di mano mi schizzò copiosamente sul seno e sul ventre.
Eccitantissimo finale da parte sua,ma non ero ancora appagata,non mi bastava: volevo il mio uomo per concludere anch’io. Girandomi,gli dissi: “Forza amore,sbattimelo dentro tu,adesso,e trombami ancora“. Non sono avvezza ad esprimermi in certi termini,perlomeno non davanti ad altri,ma evidentemente non ero completamente padrona di me stessa, aggiunsi: “Su,dai,fammi uscire di testa,fammi godere,fammi venire,porco”. Quest’ultima parola,con il tono in cui solo io so dirgliela,è la sua preferita,il suo integratore erotico verbale in “certi” momenti.
Fu come un’endovena di Viagra super-concentrato,Pinko mi prese,da dietro,con la forza e l’irruenza di un ventenne,per chiudere il cerchio. L’orgasmo di raggiunse, pochi minuti dopo,insieme come ci accade quasi sempre,ma questa volta fu diverso dal solito,molto meno romantico,molto più animalesco e molto più fragoroso: un gemito bestiale,misto uomo-donna,turbò la quiete di quell’ambiente ovattato.
Avete presente la canzone di Lucio Dalla, “Futura”? Avete nelle orecchie quel progressivo incedere frenetico del ritmo e poi alla fine,in calando, le seguenti parole?
“Amore aamore a . . .amore--lento lento,adesso batte--piu' lento,ciao come stai--il tuo cuore lo sento-- i tuoiocchi così belli non li ho visti mai--ma adesso non voltartivoglio ancora baciarti--non girare la testa--dove sono le tue mani--aspettiamo che ritornila luce,di sentire una voce--aspettiamo senza avere paura,domani.”
Ebbene,mi tornò in mente questo motivo perché,escludendo l’allusione alla futura maternità,nello svolgersi di quell’insolito rapporto ci vidi grande somiglianza: dopo la sfrenata partouze,con i battiti che lentamente tornavano alla normalità,ci allungammo sul letto,in tre ma in due,noi due soli…addormentandoci,sfiniti, occhi negli occhi.
Potrebbe finire qui,ma…
Mi svegliò un odore intenso di caffè e la voce delicata di Pinko che recitava così: “Tesorino,sono le undici,ma non vogliamo andare alla piscina del Club? Ci sono i nostri amici che ci aspettano.”
“Al Club,ma che dici?” risposi meravigliata ed ancora assonnata: “Ma…come…dove…la sauna…?”
Lui piegò un poco la testa,come fanno i cuccioli quando qualcosa li incuriosisce e con un sorriso di comprensione replicò: “Alla sauna? Ma come,se te l’ho proposto proprio ieri! Mi hai detto che non era il caso,per via dei capelli appena fatti!”
“Oh! Hai ragione Amore,dormo ancora,non lo ricordavo,ma…facciamocelo un salto,appena possibile…”.
Vissuto,desiderio recondito,sogno,di tutto un po’, o cosa? Non ha molta importanza,ai fini della narrazione è ininfluente sapere se quello che avete letto sia realmente accaduto,se sia fantasia o se si tratti di un sogno. Era importante invece,sempre che ci sia riuscita,intrigarvi e farvi comprendere la mia personale interpretazione di come si possa raggiungere il piacere anche in maniera del tutto inaspettata e “fuori dagli schemi”. Darvi una certezza,come ho fatto in precedenza sull’esperienza bisex,e come forse vi aspettavate facessi anche in questa occasione,stavolta non mi andava… in fondo,l’ho dichiarato all’inizio che mi giudicano imprevedibile,no? Beh,hanno proprio ragione!
FINE
Un grazie a tutti voi per la gentile attenzione che mi avete prestato. In modo particolare voglio ringraziare il mio Pinko,a riguardo del quale,in questo caso,non posso parlare di supporto fornito,ma di effettiva collaborazione. Per ottenere un risultato accettabile,abbiamo passato molto tempo,una domenica pomeriggio compresa, vicini, volteggiando fra sinonimi,avverbi,virgole e congiuntivi: è stato insolito e molto divertente.
Un’ulteriore occasione per ribadirgli il mio amore,con l’augurio di poter “scrivere” ancora a lungo insieme.
Pallina
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12 years ago
pallinaepinko,
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Erotiche Emozioni
Io sono li, davanti a te, che ti guardo fisso negl'occhi, ti accorgi che sono nocciola, ricchi, intensi, come se il solo specchiarti dentro di me mi valorizzi, mi faccia risplendere di gioia. Ti accorgi di essere il mio sole, e vedi il mio respiro che aumenta, lento, mentre poggio le mie mani sul tuo volto. « Fidati di me » ti sussurro, mentre la mia calda lingua si muove sinuosa nel tuo orecchio, avverti le mie mani vigorose che ti percorrono il corpo, senza violenza, accarezzando la tua pelle diafana, con i polpastrelli che si soffermano sui fianchi, sui glutei, sui seni. Ti poggio sul letto, senza staccarti gli occhi di dosso, il tuo corpo è nudo, come il mio, ed il mio indice scorre dapprima sulle tue labbra, cercando il contatto con la tua lingua, per poi scorrere più giù, lungo il collo, lungo la divisione fra i tuoi seni mozzafiato, la mia bocca ti abbandona, lascia il tuo volto, andandosi però a poggiare sui capezzoli. e le mie labbra li abbracciano, la mia lingua accarezza la loro superfice, e senti il desiderio crescere dentro di me, il mio corpo farsi più caldo, mentre inizio a succhiare, palpandoti con passione. La mia saliva sul tuo corpo emana un profumo inebriante, si respiro a piani polmoni, continuando rapito a giocare con il tuo seno. Poi mi stacco anche da li, ti guardo negl'occhi l'ennesima volta, ed avverti il mio alito sulla tua pelle bagnata, ti bacio il ventre, ti soffio nell'ombellico, e nel contempo le mie mani si muovono come spettri sulla tua pelle, accarezzandola impercettibilmente, avverti un calore crescere dentro di te... senti il desiderio che io vada avanti? Allora mi abbasso ancora, e ti allargo le gambe, dando sensuali baci al tuo interno coscia, avverto l'odore del tuo sesso, che imbarazzato ed eccitato si mesce agli umori del tuo corpo, permeando l'aria. E' così che avvicino le mie labbra, la mia lingua ti percorre il sesso, su e giù fra le grandi e le piccole labbra, mentre la bocca esegue movimenti concentrici, senti anche qualcos'altro adesso, un indice che si struscia su di esse, e lentamente ti penetra la vagina, andando avanti ed indietro, in profondità. E così arrivo al clitoride, lo bacio dolcemente con le mie labbra umide, lo lecco incessantemente, stimolandolo con la punta e con il corpo della lingua, anche il medio ora è dentro di te, ti penetro dolcemente ma con vigore, sento le mie dita bagnarsi dei tuoi umori, sento le pareti del tuo sesso che gradiscono la mia presenza, e continuo così, per secondi che sembrano ore, senza dire una parola, concentrato solo del darti più piacere possibile, muovo la mano mentre ti penetro, facendola ruotare, cercando di stimolare il tuo punto G, nascosto li dentro. Sei bellissima, le gocce di sudore sul tuo volto sembrano perle, ed il rossore sulle tue guance ti dona un aspetto fantastico, le tue iridi sono spalancate, come le mie, sinonimo di piacere, sinonimo di un amore che piano piano si corona. Mi alzo in piedi, e qualcosa in me coglie la tua attenzione, prendo la tua mano, e la porto sul mio membro, ne senti il forte calore, senti il sangue pulsarvi, avverti una grande durezza, e il mio respiro che si fa sempre più affannoso... Lo vuoi? lo avvicino a te, lascio che il mio glande ripercorra il tuo corpo, stimoli i capezzoli, scenda giù per l'ombellico... fino a fermarsi nel tuo basso ventre, accarezzando il tuo clitoride, strusciandosi contro, ora scendo ancora, e sono li, pronto ad entrare dentro di te. Attendo un attimo, ti guardo negli occhi. Sei tutto per me ora, ti amo, sento di volere solo te, sempre e solo te. Entro dentro di te. Le pareti della vagina fremono al passaggio della verga, che si spinge fino in fondo, senza farti male, senza urtare la fine del tuo dolce varco, mi sento bagnato, caldo, appagato, il tuo corpo diafano ed il mio olivastro si avvicinano e diventano un tutt'uno. Ti bacio sul volto, assaporo con la lingua il tuo sudore, cerco le tue labbra, velate da un sottile strato di saliva, le bacio con passione, mentre le nostre lingue si intrecciano, ed i miei fianchi fanno avanti ed indietro, lentamente e con vigore, la mia mano sinistra si poggia sul tuo sedere palpandolo virilmente, e la mia destra è dietro il tuo collo, con i polpastrelli che ti accarezzano la cute, spingendoti senza violenza dentro la mia bocca. Non riesco a staccarmi, non voglio staccarmi, i tuoi seni si strusciano sul mio petto, i nostri corpi, l'uno sopra l'altro perdono la loro identità. Io non so più chi sono, non so se sono vivo o in paradiso, ma continuo a farmi avanti, muovendo il bacino anche con movimenti circolari, mentre alcuni piccoli rivoli d'umore fuoriescono, che siano miei o tuoi non ha più importanza, perchè ora siamo un tutt'uno, io sono te, e tu sei me. Ti sollevo, e rapidamente sono dietro la tua schiena, il mio corpo poggiato contro il tuo, mentre ritorno a penetrarti le mani mani scorrono sul tuo corpo bagnato, una va a palpare il seno, ad accarezzare i capezzoli, mentre l'altra scende giù, ritornando a stimolarti il clitoride, a darti piacere, tutto il caldo piacere che meriti, senti che ti sussurro "ti amo" nell'orecchio, con un filo di voce, mentre i nostri corpi, quasi stremati dall'intenso piacere, si legano nell'ultimo abbraccio, e la tua voce spezzata in un gemito di piacere, mi indica che sono riuscito nel mio unico intento, quello di farti sapere che tu sei tutto per me, che io sono tuo, che ti amo, e non posso più vivere senza di te. Capitolo II - Dove il sogno diventa un'erotica realtà Allarghi le tue anche, per mostrarmi la bellezza del tuo sesso, il colore vinaceo delle tue grandi labbra, la sfumatura più scura del tuo fantastico sedere, l'intrinseca eroticità del tuo piccolo ano. E lo fai per me, credendo che io sia a casa mia, ma ti sbagli, perchè io sono li, proprio dietro di te. Vi avvicino, caldo e privo dei vestiti, avverti la mia presenza, hai un leggero sussulto, ma basta poco: La mancina che si poggia sulla tua natica, il mio alito caldo sul tuo sesso, e ti senti già più rilassata, senti fremere qualcosa dentro di te, mentre con ambedue le mani inizio a palpeggiarti il sedere, facendo scorrere i polpastrelli sulla tua pelle candida e profumata. Mi abbasso del tutto, ed inizio a baciarti le caviglie, poi i polpacci, alternando con morsetti e leccate la lenta scalata, arrivo alle coscie, inizio a farti un succhiotto nell'interno coscia, avvertendo un gran calore provenire dalle tue parti intime, quindi sollevo il capo, estasiato, notando che piccole labbra del tuo dolce sesso sono umide, luccicando lievemente alla luce della stanza da bagno. Passano pochi attimi, ed avverti una calda lingua immergersi in esse, compiendo lenti ed accurati movimenti, come se stessi riscrivendo una storia erotica sulla tua patatina, utilizzando la lingua come penna e la saliva come inchiostro. E nel bel mezzo del racconto, scritto con calore ed emozione, mi accorgo di un punto fondamentale che stavo ignorando, il tuo minuto clitoride, che tengo rapidamente a ricoprire d'attenzioni, leccandolo pienamente con la lingua, effettuando movimenti concentrici; E più questo si eccita, più le mie labbra ci sono sopra, che lo succhiano e lo inondano di saliva, che viene poi raccolta dalla mia stessa lingua, in un ciclo erotico senza fine. Poi la destra ti raggiunge, ed il mio indice inizia a scorrere sul tuo sesso bagnato, entra dentro di te, ed inizia a muoversi sicuro, avvolto dall'accoglienza delle tue pareti vaginali, su e giù, su e giù, tanto che un rivolo d'umore fuoriesce da dentro di te, ti scorre sulla coscia, ma viene leccato e bevuto dalla mia bocca prima che possa finire giù. Inizi ad avere il respiro affannato, le mani ti sudano, ed il mio indice viene seguito dal dito medio, che più lungo del fratello si tuffa nel paradiso caldo-umido, allargando la tua piccola e dolce vagina che inizia a fremere di piacere. e così, improvvisamente, avverti che il buchetto del tuo sedere è sotto il mio controllo, che la punta della lingua inizia a stusciarsi contro il tuo ano, sollecitandolo, regalandoti un lungo brivido inatteso, e liberando ancor più calore dentro di te. Non ti lascio subito, anzi, continuo così per diversi minuti, senti le dita che ti penetrano sempre più vigorose, senti la mia bocca che passa dal tuo sedere al clitoride, senti la mia mano che ti palpeggia l'anca, e il soffio che mio alito che ti avvolge interamente il bassoventre. Non ce la fai più, inizi a gemere, inizi a bagnarti, e le gambe ti tremano, le mani iniziano a scivolare sulla superfice del gabinetto, e capisco che è il momento. ti prendo per la vita, si sollevo e ti abbraccio, ti trasporto ad letto più vicino adagiandoti con meno delicatezza del solito, ma senza farti male, e vedi il mio corpo caldo, nudo, il mio viso sfumato di rosso, ed il mio membro eretto, incredibilmente duro ed eccitato, scorgi che qualcosa luccica dalla punta del mio glande, che fuoriesce lento e ritmico, seguendo il mio respiro affannato e rumoroso, mentre il mio corpo trema. E senza che io dica una parola tu capisci, avverti la mia eccitazione, ed il desiderio, quindi ti avvicini lenta, baciondomi la punta del pene, ed il liquido trasparente si riversa sulle tue labbra, mentre io lascio sfuggire un gemito mozzato, e la mia verga ha un fremito impercettibile, quindi continui, leccando con la tua piccola lingua l'asta del pene, la percorri in su e in giù, ti soffermi spesso sul glande, e le tue mani si poggiano sui miei testicoli, massaggiandoli con cura. Senti un respiro sempre più affannoso, e sollevando gli occhi verso il mio volto vedi le mie pupille spalancate, come quelle dei gatti durante la notte, in preda ad un'eccitazione travolgente, quasi incapace di mantenere il controllo. Inizi a succhiarmelo, anandando avanti ed indietro, mentre gocce dei miei umori si riversano nella tua boccuccia vogliosa. Sento che il mio corpo non può resistere a lungo, ed allora ti fermo dolcemente, estraggo la verga bagnata dalle tue labbra, ed abbassandomi verso di te ti bacio a lungo, mescendo il gusto del tuo corpo a quello del mio, assaporando il sesso come fosse un'unica entità, come se fosse il sapore dell'amore perfetto che ti corona per la prima volta. Non riesco a staccarti gli occhi di dosso, e ti sorrido, dolcemente, sussurrandoti quanto ti amo, accarezzando la pelle rossastra del tuo volto eccitato, mentre il mio caldo e profumato respiro ti solletica la pelle, ed il mio sguardo non si distacca dal tuo. Faccio scorrere il mio pene sopra di te, sul tuo collo, sui tuoi seni, vedi che il mio glande caldo e bagnato, si struscia contro i tuoi capezzoli turgidi, quasi li stesse massaggiando, e poi discende ancora, delineando il tuo ventre diafano, solleticandoti l'ombellico, e finalmente, giungendo laddove era tanto desiderato. Ti penetro, avvertendo un'ondata di emozioni che mi colpiscono come un'onda anomala. Sento il clima torrenziale della tua vagina, sento gli umori dentro di te che circondano il mio pene, avverto le tue pareti che si richiudono morbide su di esso, come se fossero le labbra della tua meravigliosa bocca. Vado avanti, fino in fondo, effettuando saltuariamente dei movimenti col bacino, e poi torno indietro, sicuro. Che calore, che bellissimo estremo meraviglioso calore è quello che ti avvolge, senti il mio membro tutto dentro di te, senti che io e te diventiamo una cosa sola, per pochi istanti, prima di riuscire, eppure senti che poi ritorno, dopo poco, ridonandoti quella sensazione inesplicabile. Inizi a gemere forte, e mi abbracci, stringendo le tue braccia attorno al mio collo, con il volto a pochi centrimetri dal mio. Muovi anche tu il tuo bacino, accompagnando i movimenti del mio e rendendo la penetrazione più intensa, più intima, e le nostre lingue si intrecciano sempre più, le nostre mani navigano l'une sul corpo dell'altro, ricoperti dal sudore e caldi come solo la fusione dell'adamantio può emulare. Allora ti afferro per il bacino, ti faccio voltare con delicatezza e ti metto a pecorina sul letto, le mie mani ti ghermiscono i fianchi, ti palpano il sedere, mentre ti penetro con vigore, cercando continuamente di stimolare il tuo pungo g, mi muovo e mi muovo, mentre poi mi chino su di te, leccando la tua schiena ed iniziando un dolce succhiotto sul tuo collo, con la sinistra a palpare il tuo seno e la destra impegnata a stimolarti il clitoride, ogni tanto stacco le mie labbra da te, ma solo per infilarti la mia lingua bollente dentro l'orecchio, mentre i polpastrelli delle mie forti mani i chiudono sui tuoi capezzoli turgidi, stimolandoli costantemente. Ed allora avverto un dilagare dentro di te, i tuoi gemiti vanno alle stelle, ed il tuo corpo trema, mentre senti che orgasmi multipli ti colpiscono, arrivano incontrastabili, e ti lasciano sensa forze, sul letto, mentre senti col sorriso sulle labbra anche i miei umori che sgorgano, caldi nella tua vagina e mia voce spezzata che ti sussurra con tutta la passione che può che ti ama, prima di adagiarsi sopra di te, voltarti, e guardandoti negli occhi, darti un altro bacio incredibilmente appassionato.
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LoveDreamers,
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Mi ha beccata!!!!!
Finalmente è arrivato il fine settimana.Dal lunedì al venerdì ad aspettare il benedetto weekend per riposare.Peccato che passerò il sabato sola, lui lavora tutto il giorno e amiche e amici sono quasi tutti fuori per il weekend.Ne approfitto per pulire casa e fare tutte quelle cose che durante la settimana non riesco a fare.Saluto il mio amore dopo colazione e comincio a fare la casalinga come si deve.Dopo un paio d'ore di faccende mi guardo in giro e penso che la casa è proprio un gioiello ora.E' una bella giornata fuori e anche abbastanza calda.Indosso una canottina, prendo un libro e me ne vado fuori in giardino, sulla mia sdraietta nuova nuova, ancora da provare.Oh che relax!Dopo un po’,penso tra me e me che potrei elettrizzare un attimino questa giornata. Ok il relax, ma la noia no!Mi viene in mente di aver conosciuto una ragazza su una chat qualche settimana fa, è della mia zona e che se avrei voluto un giorno sarebbe venuta a fare due chiacchiere a casa mia per fare conoscenza e poi chissà amicizia.Penso, perché no? Almeno faccio un po’ di conversazione con qualcuno!Entro in casa e vado alla scrivania, accendo il PC e mi connetto alla chat.Penso "chissà se la trovo?!". E' molto simpatica e mi farebbe piacere fare due risate dal vivo.La trovo, la chatto subito e le chiedo se oggi avrebbe voglia di prendere il caffè da me.Mi risponde praticamente all'istante e mi dice che nel pomeriggio è libera, non è molto distante, qualche kilometro da casa mia. Ci mettiamo d'accordo per le 14:00.Nel frattempo, tra una cosa e l'altra, si è fatta ora di pranzo, non ho moltissima fame ma qual cosina me la vorrei gustare.Finito di mangiare decido di andare in doccia per una bella rinfrescata.Sono già le 14:00, sta per arrivare. Mi asciugo in fretta, infilo un vestitino estivo che uso per stare in casa e grado fuori per vedere se sta arrivando. Poi mi viene in mente una cosa, sono completamente nuda sotto! Beh, cosa me ne importa, fa caldo...Vedo una macchina arrivare, è lei sicuramente.Parcheggia, scende dalla macchina, da tenere presente che non ci siamo mai viste, e si avvicina all'ingresso una donna alta come me, con i capelli rossi e un po’ mossi. Penso "bella".Suona il campanello e vado alla porta."Eccoci finalmente!".E' sorridente, serena e mi da l'impressione di essere una persona tranquilla, ma dalle chat avevo già capito che mi sarei trovata davanti ad una bella persona.La faccio accomodare dove più le aggrada.Decide di sedersi sul divano e mimetto seduta anch'io con lei.Cominciamo a parlare di tutto, vita in generale, famiglia, uomini e donne ...Dopo un bel po’ che si chiacchierava mi viene sete e le offro da bere. Tè freddo al limone, ghiacciato e dissetante.Il tè freddo mi provoca un brivido lungo la schiena e la pelle si rizza.Non solo la pelle ... in un attimo i capezzoli li ho turgidissimi e non solo i miei ... anche i suoi ...Ad un tratto ci ritroviamo a guardarci le tette, entrambe con due bellissime tette, tutte da leccare e succhiare avidamente.Parlando di donne prima, ci siamo rese conto del piacere immenso provato a guardarci e quella voglia pazzesca di toccarci.Lei, senza nemmeno pensarci due volte, allunga la mano e comincia a sfiorarmele, a stuzzicarle con le dita, dolcemente e poi più velocemente,cercando quei complici capezzoli.A mia volta accarezzo e afferro le sue belle tettone e gioco con i suoi,turgidissimi e golosi.Ho voglia di assaporarla e la mia lingua comincia a cercare la sua... mmmm...continuando a toccarci cominciamo a limonare come due porche.Anche lei ha un vestito, un po’ più lungo,ma bello, fine ed estivo.Non ha il reggiseno e la cosa mi eccita da impazzire. Anch’io non ho nulla e lei con le sue mani esperte lo capisce e comincia ad esplorarmi sotto.Poi con la bocca scende sul mio decolté e mi sbottona la scollatura. Mi afferra le tette con la bocca, è bagnata e vogliosa … mi lecca e mi bacia tutta, mi mordicchia i capezzoli con le labbra ed io sento la mia figa bagnarsi sempre di più, calda e impazzita dalla voglia … meraviglioso!Va lì con la mano e comincia a sgrillettarmi, prima piano poi più veloce, mi sditalina e mi da dei colpetti di dita vicino al culo, è una maiala e mi piace da matti.Mi fa godere come una troia, entrambe siamo due troie ed ho una voglia pazzesca di esplorarla anch’io, dappertutto.Ci sgrillettiamo a vicenda, insieme, muovendoci con il culo, su e giù, continuando a limonare come due porcone.Mi mette le sue tette in faccia e finalmente gliele lecco e gliele bacio anch’io.A un certo punto mi dice:”Ho voglia di leccartela tutta porcellina. Voglio leccarti la figa fino a farti impazzire”.A quella frase divento un lago di voglia, un lago di marmellata di figa e le dico:” sìììì mia bella amica porca, leccamela tutta, leccami la figa, anch’io ho una voglia matta di leccartela … mmmm”.Scende giù e comincia a leccarla strepitosamente, su e giù, soffermandosi sul mio clitoride, gonfio dalla voglia, sbattendolo a colpi di linguetta.Può farmi esplodere in un attimo, ma voglio resistere, è troppo bello, mi fa godere come una maiala.Non ce la faccio più, voglio venire e le vengo in bocca, subito e tantissimo.Lei sale, mi bacia e mi dice:”Ancora maialina,ancora”.Voglio leccargliela io, la voglio, voglio sentire il suo sapore.Si sdraia e inarca bene le cosce ed io immersa nella sua fica, completamente depilata come la mia, comincio a leccarla e ad assaporarla. Mi piace, è buona e mi eccita da impazzire.Un rumore, la porta.Penso che è troppo presto per essere lui e infatti senza farlo a posta guardo l’orologio nel salotto.E’ lui! Ha finito prima.Mi guarda, ha gli occhi spalancati, ma brillanti ed eccitati, bellissimi!Io resto in mezzo alle cosce,ma mi giro.Lo guardo, è tornato presto.Sono rossa in viso, ma eccitata, tantissimo.Poi guardo lei per assicurarmi che sia tranquilla e la sorprendo ad accarezzarmi e poi palparmi le tette guardando lui.Io, quasi d’istinto, mi rigiro con la testa e riprendo a leccarle la figa, ma più piano di prima, lui ci sta guardando.Sento che si avvicina e nell’orecchio mi dice:”Ma allora la mia signora è proprio una puttana. Cosa fai puttana? Lecchi la figa alla tua nuova amica e fai la troia senza di me?”.A quelle parole mi eccito sempre di più e anche la mia, anzi la nostra compagna di giochi gode come una vacca al passare della mia lingua.Lui eccitatissimo si spoglia e tira fuori il suo cazzo meraviglioso. E’ duro, grosso e gonfio di voglia. Se lo mena ed è uno spettacolo vederlo.Se lo mena sempre di più e viene lì e mi dice:”Ti meriti una punizione mia puttanella, ora me lo succhi, tutto bene, anche le palle, come tu sai fare e la tua amica troia te la lecca tutta tutta”.Ed io:” mmmmm..sì amore vieni qui che te lo pompo tutto per bene”.Comincio a spompinarlo, che meraviglia il mio cazzo, è una favola succhiarlo.Lei mi fa sedere e va giù affondandosi nella mia figa grondante di piacere. Ad ogni colpo della sua lingua io succhio sempre di più. Che buono, su e giù fino alle palle, me lo gusto tutto.Poi lui mi dice:” Ed ora punizione, ti voglio mettere a pecora e scoparti da dietro, la figa e il culo e tu gliela lecchi tutta a questa troia.”In un attimo mi ritrovo girata, a pecora e con la faccia ancora nella fica di lei. Anche la sua è un lago di piacere e mi bagna tutta la faccia.Godiamo tutti e tre come porci. Lui mi scopa la figa e mi sculaccia. Dopo decide di prendermi il culo.Godo come una porca e ho degli spasmi dal piacere pazzeschi e mentre mi scopa il culo, lei mi viene in bocca. Divino.Poi lui ancora nella figa fino a farmi godere, vengo ed è fortissimo.Ora vuole sborrare, non ce la fa più, ha le palle piene di sborra.Ci dice di metterci tutte e due in ginocchio e che vuole sborrarci addosso, in faccia e anche in bocca. Una doccia bella calda di sborra golosa.Gli lecchiamo le palle insieme, il cazzo e intanto lui se lo mena fortemente sbattendocelo a colpi in faccia.Sta per esplodere, viene e viene moltissimo.Ci sborra tutte, ci cola giù sulle tette, sulla faccia e ne abbiamo anche i bocca.E’ buonissima e io e lei abbiamo voglia di limonare con quel succo divino.Ci riprendiamo un po’, ci sediamo tutti e tre sul divano, nudi e accaldati da quanto appena successo.Siamo felici, ci guardiamo e sorridiamo del nostro godimento.E’ ora di fare conoscenza! Io:”Amore, ti presento la mia nuova amica!”.Beccata ma …
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11 years ago
RobiRomi,
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la vacanza, la prima volta (cap 4)
Ecco che l'ultimo giorno di quella vacanza tanto speciale era cominciato; quella mattina mi alzai praticamente subito; erano già le 10, si doveva riordinare e pulire casa, chiuderla, caricare la macchina e cercare di godersi le ultime ore di mare prima del traghetto. In tutto questo io dovevo riuscire nel mio intento; si perché ormai era diventata un'ossessione, mi sentivo quasi malata.... di sesso. Mi avvolsi nel pareo bianco e andai in veranda, da sempre punto di ritrovo; ero la prima, cominciai a preparare la colazione e mi sedetti al tavolo. Guardavo all'orizzonte il mare piatto, spalmavo della marmellata ed intanto pensavo a loro, al sesso, e cominciai a pianificare la giornata; nella mia testa ovviamente tutto era incentrato sulla provocazione, luoghi, abbigliamenti, tutto era per un solo scopo.
I due presto mi raggiunsero, quasi in contemporanea, esposi i programmi e andai in camera a preparare la valigia.
Pulivamo e riordinavamo casa ma i loro sguardi sempre su di me, sul mio corpo molto poco nascosto per trasparenze e misure del pareo; percepivo una differenza negli sguardi di Luca con il quale ci scambiavamo di tanto in tanto sorrisi complici a ricordo della nostra fuga sugli scogli.
In poco più di un'ora tutto fu pronto e la macchina caricata;dovevo vestirmi e avevo bisogno qualcosa che andasse bene sia per la spiaggia che per il viaggio in nave; presi dall'armadio un vestito molto particolare comprato l'anno prima in spiaggia ad Ibiza. Erano due stoffe dalla forma irregolare, una beige ed una marrone, unite tra loro con dei bottoni, ma la particolarità era che a seconda di come le indossavi e legavi diventavano 7 vestiti diversi, lungo o corto scollatto o non, bastava usare la fantasia. Lo legai sotto le spalle, lo passai a fasciarmi i seni per poi scendere fino in vita dove si sviluppava una minigonna larga per legarsi infine appena sopra il sedere. Lo abbinai alle zeppe del giorno prima e la mise risultò perfetta.
Chiusa casa salimmo in macchina con tutto l'occorrente per la giornata di mare a portata di mano; cominciai a dare indicazioni per una baia molto poco conosciuta dai turisti; dopo circa 10 minuti di sterrato arrivammo al piccolo parcheggio dove solo altre 2 macchine erano in sosta; altri 5 minuti a piedi per una ripida discesa e di fronte a noi si aprì la baia.
Era un ferro di cavallo composto da una spiaggia di un centinaio di metri e da altre 2 più piccole, tutte separate da scogliere. Io continuai il sentiero fino alla più lontana. Le uniche persone erano nella più grande e alla fine distavano da noi tre o quattrocento metri; dietro di noi una pineta. Luca stese il grande telo che ci avrebbe ospitati e si sdraiò insieme ad Andrea, lasciando lo spazio per me nel mezzo; io intanto in piedi guardando il mare armeggiavo con il vestito, fino a togliermelo; con solo la parte più chiara ne feci una microgonna e mi sdraiai tra di loro. Andrea dopo un po' mi chiese perché non mettessi il costume, ed io gli risposi che non l'avevo portato. " ma come non l'hai portato!" esclamarono in coro " e per fare il bagno come fai?" continuò Luca; " semplice Luca, si fa così!" mi alzai, slacciai il nodo della gonna che cadde a terra e nuda mi diressi in mare.
Allontanandomi dal bagnasciuga sentivo l' acqua fredda salire, ma inesorabile e lenta continuai; quando mi raggiunse l'intimo ebbi un brivido di piacere, ancora qualche passo e mi tuffai; era stupendo, nuotavo a pelo d'acqua, sentendomi accarezzata dalla natura fresca e presente. Presto mi raggiunsero pure loro, chiacchieravamo, nuotavamo, finché non gli presi i pantaloncini ad entrambi e glieli tolsi lanciandoli sulla spiaggia; erano preoccupatissimi di poter essere visti... " ma secondo voi quelle persone a quella distanza stanno a guardare noi, puntini in mare?" dissi sorridendo. Chiacchiere e lievi strusciamenti e presto i loro sessi vinsero il freddo dell'acqua inturgidendosi timidamente; a quel punto stuzzicati per bene, mi diressi alla spiaggia ed uscii, raccolsi i loro costumi e mi sdraiai subito sul telo. Sentivo le gocce scivolare sul mio corpo, fredde in contrasto con quel sole bollente di mezzogiorno, giacendo nuda, in attesa dei due cavalieri, che tardavano l'uscita. Ero eccitata, viscida e calda tra le gambe, desideravo ancora essere presa da loro due e questo mio stuzzicarli, faceva forse più effetto su di me.
La giornata proseguiva, i due quasi sempre a pancia in giù come a nascondere un'erezione ormai costante ,ed io ormai all'apice non riuscivo più ad attendere. Mi riannodai quella specie di microgonna in vita, mi alzai e dirigendomi verso la vegetazione a pochi metri da li dissi a Luca che avevo bisogno di lui. Lui si alzò s'infilò il costume e mi raggiunse; appena dietro un cespuglio all'inizio della pineta, lo baciai e con una mano subito gli accarezzai il pene; le sue mani subito raggiunsero il mio corpo, mi accarezzava, mi palpava ovunque. La voglia era incontenibile in entrambi, lo si percepiva dalla foga quasi famelica che gestiva i nostri approcci col corpo altrui; " serve una mano anche da me?" la voce di Andrea interruppe quel momento da dietro di me; capì che stava per riaccadere, li avrei avuti nuovamente entrambi, insieme; mi girai, gli sorrisi e piegandomi a 90 gli abbassai i pantaloncini e subito gli presi in bocca il pene; lo succhiavo e leccavo gustandone il sapore salaticcio del mare, ma Luca dietro di me non si lasciò scappare l'occasione e subito mi afferò ai fianchi e s'infilò in un sol colpo dentro di me; un brivido mi percorse e accennai un gemito soffocato sul pene di Andrea. Luca mi penetrava scivolando nel mio sesso umido e bollente mentre Andrea mi affondava in bocca fino a picchiarmi sul palato molle. Un dito di Luca umido di saliva tra le natiche subito si diresse all'ano, carezzandolo e violandolo; era il segnale che presto li avrei avuti di nuovo insieme.
Ero tesa, eccitata, spinta con vigore, la gonna ormai era sotto il seno e intanto continuavo a succhiare Andrea. D'un tratto delle voci molto vicine c'interruppero; come delle molle ci staccammo e ricomponemmo i vestiti in un secondo; un gruppo di ragazzi si stava piazzando nella spiaggettina appena prima della nostra; solo qualche albero e qualche scoglio ci separava da loro, così affranti e tesi ci dirigemmo nuovamente in spiaggia. Luca e Andrea si tuffarono, mentre io non potendo perché sarei stata sicuramente vista, li attesi sul telo; pensavo alla sfortuna di quel momento mentre sentivo ancora tra le mie gambe le conseguenze di quell'eccitazione e di quell' amplesso interrotto; sembrava che il destino non volesse più farci unire in quel magico trio.
Era giunta l'ora di dirigerci in porto; ricominciai ad armeggiare con il vestito fino ad indossarlo; ora legato dietro il collo lasciava la schiena scoperta scendendo morbido sul seno, incrociandosi sotto di esso per poi passare dietro incrociarsi in un nodo ed infine annodarsi nuovamente sul davanti; così era cortissimo, più lungo ai lati ma terribilmente corto in mezzo tanto da non coprirmi nemmeno i glutei. I due intanto con i costumi ancora bagnati si erano vestiti con solo i pantaloncini e la maglietta. Durante il tragitto che ci separava dalla macchina Luca da dietro continuava a stuzzicare il mio posteriore con carezze decise e inequivocabili....voleva il mio sedere.
In macchina i pensieri continuavano fissi, ostinati e nemmeno mi accorsi che la mano lentamente era finita tra le gambe e lentamente stuzzicava il clitoride; pensavo a quanto fosse incredibile, erano ormai 3 giorni che ero perennemente eccitata con pensieri che ostinatamente pervadevano la mia mente; quanto sarebbe andato avanti tutto questo? Ero veramente stupita.
Giunti al porto non feci altro che slegare il nodo sul davanti ed il vestito si allungò in una gonna dal taglio irregolare ma lunga fin oltre al ginocchio, con 2 spacchi ai lati;
Saliti in nave occupammo le due cabine che avevamo a disposizione, poi ci recammo subito a cena; al ristorante sentivo gli occhi di Andrea che scrutavano nel vestito dal lato, da dove si poteva intravedere il mio seno; in più l'aria condizionata e gli strusciamenti del tessuto stimolavano i capezzoli che ormai puntavano vistosamente da sotto il cotone. Moby lines, offriva anche un discreto servizio bar quindi dopo la cena facemmo un giro e bevemmo un drink al bar sul ponte esterno. C'era vento e dopo il primo drink scesi in cabina per prendere un maglioncino. I due ragazzi mi accompagnarono per paura che mi perdessi; appena aprii la cabina Andrea mi prese per un braccio e con decisione mi portò dentro seguiti da Luca; la porta si chiuse rumorosamente e mi sentii spinta al muro di spalle; Andrea cominciò a baciarmi, subito le lingue s'intrecciarono in vorticose acrobazie nelle nostre bocche; ero stata presa d'improvviso, quando meno me l'aspettavo, e la cosa mi piaceva. Sentivo le sue mani sul mio corpo passarmi ovunque, infilandosi dai lati per raggiungere il seno che mi palpava con decisione quasi violenta; la frenesia dei movimenti aumentava, il tutto sotto gli occhi curiosi di Luca che ancora non partecipava; le mie mani cercavano un contatto diretto sotto i suoi vestiti, e le sue facevano lo stesso sotto il mio; quando la sua mano si appoggiò sul mio sesso, questo era già bagnato; sentivo le sue dita scivolare tra le labbra, infilarsi dentro di me in coppia e riuscire per finire a stimolare e carezzare il mio ano. Nervosamente gli sfilai la maglietta e gli slacciai i pantaloncini che caddero a terra lasciandolo nudo; presi in mano il suo pene turgido e cominciai a massaggiarlo; ora era lui di spalle al muro, continuavamo a baciarci e carezzarci, quando sentii il vestito sollevarsi fin sopra il sedere; mentre le mani di Andrea mi palpavano i glutei aprendoli, sentii la lingua di Luca appoggiarsi li, tra le natiche, e cominciare a leccarmi il sedere; istintivamente divaricai le gambe e inarcai la schiena per godere maggiormente di quelle attenzioni umide; lo sentivo scorrere intorno all'orifizio forzandone di tanto in tanto lo sfintere, mentre le dita di Andrea ormai si perdevano nel mio sesso e le nostre lingue sembravano non volersi staccare. Presto due dita si appoggiarono sul mio ano e con una lieve spinta vi penetrarono strette ma senza sforzo; Luca era in piedi dietro di me, nudo, sentivo il suo respiro sul collo, le sue dita si muovevano prepotenti dentro di me mentre quelle di Andrea facevano lo stesso davanti. Ero in estasi, mi sentivo indifesa chiusa in quei 6 mt quadri con due maschi eccitati, che mi avevano preso e portata dentro per un motivo ben preciso; la cosa mi piaceva, mi eccitava.
Sentii il glande di Luca appoggiarsi tra le natiche e spingere sullo sfintere; interruppi il bacio, appoggiai le mani alla parete accanto alla testa di Andrea che capendo cosa stava per succedere si era fermato,inarcai ancora un poco la schiena e attesi Luca; lui spinse ancora e lo sentii scivolare dentro di me; mi scappò un gemito in faccia ad Andrea che mi teneva per i fianchi poco sopra le mani di Luca. Ben piantata a terra sulle zeppe e con le mani sul muro contrastavo gli affondi nel mio retto, con lo sguardo fisso negli occhi di Andrea come a chiedergli anche la sua partecipazione.
Andrea ci spinse ancora uniti contro la porta del bagno appena dietro a Luca, mi sollevò una gamba e, spostato il vestito al di là di questa, lentamente affondò il pene nella mia vagina; ecco finalmente di nuovo quel brivido, quella sensazione stupenda e unica; lanciai un gemito fortissimo che accompagnò tutto l'affondo, gli misi le braccia al collo per tenermi, il piede appoggiato alla parete dietro di lui ed ecco che cominciarono gli affondi da entrambe le parti.
Finalmente li sentivo di nuovo dentro di me, insieme; gemevo di piacere, non riuscivo a contenermi.
Mi snodarono in qualche modo il vestito e me lo tolsero, mi palpavano ovunque, sentivo le loro mani percorrere ogni centimetro del mio corpo. Ad un certo punto Andrea mi sollevò anche l'altra gamba, io mi strinsi a lui con le braccia ed incrociando le gambe dietro la sua schiena; entrambi mi sorreggevano e mi penetravano, era incredibile; ero sospesa e schiacciata tra i due corpi mentre m'infilavano con un ritmo perfetto.
Divincolati poi da quell'intreccio non del tutto comodo, Luca si sdraiò sul letto portandomi sopra di se a cavalcioni e infilandosi in vagina, mentre Andrea subito s'infilò dietro; mi penetravano con affondi decisi e ritmati in modo stupendo, mentre io,inerme, non potevo che subire. Vollero farmi cambiare posizione, mi girarono, Luca, ancora sdraiato, di nuovo nel mio posteriore, io sopra di lui di schiena, mi reggevo appoggiandomi sulle mani indietro, a gambe divaricate e piegate con i piedi appoggiati sul letto; subito Andrea venne sopra di me reggendosi sulle braccia e s'infilò in vagina; mi stantuffavano come se l'avessero sempre fatto, io non capivo più nulla e vedevo la scena riflessa nel soffitto di acciaio; qualche istante ed ecco che una tensione innaturale mi percorse il corpo, le braccia quasi cedettero ed un orgasmo incontenibile m'invase; cercavo di muovermi, di dimenarmi, ma schiacciata tra quei due corpi non potei che subire i loro continui affondi. Erano sempre più decisi e violenti, mi giravano e rigiravano in continuazione, scambiandosi pure di posizione; sentivo i miei orifizi dilatatati in modo esagerato; ero un corpo inerme in balia di loro due; mi vennero entrambi, in momenti diversi, sia davanti che dietro, ma senza sfilarsi continuavano senza tregua.
Il tempo passava ma ormai ne avevo perso la cognizione; ero a cavalcioni di Andrea con Luca dietro quando inaspettati ecco di nuovo quei brividi e un'altro orgasmo mi travolse; ma i due non si fermavano.
Mi fecero sdraiare a pancia in giù sul letto e prima uno e poi l'altro mi sodomizzarono scaricando nuovamente il loro piacere dentro di me; io inerme subii ogni cosa, finchè non si sdraiarono accanto a me.
Una decina di minuti di silenzio, nessuno fiatava, mi sentivo aperta, spalancata, piena di sperma; immobile ancora a pancia in giù con la testa voltata verso Luca che invece guardava il soffitto notai in lui una nuova erezione; era incredibile dopo tutto quello che era successo era ancora lì, eccitato. Lui notando in mio stupore mi disse " sei incredibile, non avevo mai conosciuto nessuna come te, e guardandoti riflessa lassù, tutta nuda con ancora le scarpe , solo il vederti, mi ecciti ancora!" Si girò verso di me mi abbracciò e mi baciò; in un attimo eravamo di nuovo avvinghiati, ed in un attimo era nuovamente dentro il mio sesso; ora ero sotto, lui sopra di me che mi penetrava ancora non so con quali forze ma sembrava instancabile; Andrea accanto a noi ci guardava, anche lui in erezione, come se nulla fosse successo prima. Ci girammo, di niovo a cavalcioni cominciai a muovermi ma ecco che subito Andrea, posizionatomi dietro di me, s'infilò nuovamente nel mio sedere ormai dilatato e lubrificato dallo sperma che aveva cominciato ad uscirvi.
Non sapevo più che ore fossero, il tempo sembrava fermo, ma era già da parecchio che non si sentivano movimenti nel corridoio fuori dalla cabina. Nonostante l'aria condizionata eravamo sudati, i respiri affannati ed ecco che percepii appena un altro schizzo caldo nel mio retto; Andrea si sfilò lentamente, io mi sollevai da Luca ed esausta andai verso il grande oblò che dava a poppa; non feci in tempo ad appoggiare le mani sul bordo dell'oblò che mi sentii nuovamente penetrata con decisione nell'ano; un gemito e subito gli affondi rincominciarono. Era Luca che non contento continuò ancora un bel po' prima di scaricarmi anche il suo piacere in corpo; mi sentivo talmente esausta e usata che nemmeno mi accorsi del suo orgasmo; quando si sfilò sentii subito colarmi il suo liquido fuori dal corpo attraverso quello sfintere ormai spalancato e violato da tempo, e scendere per una gamba. Senza nemmeno pulirmi mi buttai sul letto tra di loro e mi addormentai praticamente subito.
Solo qualche ora e il marinaio più odiato della nave bussò alla porta per la sveglia; ero ancora nella posizione in cui mi ero addormentata, con le scarpe addosso, imbrattata di sperma s tra le gambe e i glutei, come anche il lenzuolo sotto di me; tutta dolorante mi diressi in bagno per pulirmi; mi sciacquavo e ripensavo a quell'incredibile amplesso multiplo, durato quasi due ore, in totale balia loro, senza controllo; mi bruciava tutto, la vagina e il sedere, ma ero felice, appagata. Quando uscii i due erano già vestiti; li salutai con un buongiorno, mi rinfilai il vestito stropicciatissimo legandolo sopra il seno e facendolo cadere morbido fin quasi alle caviglie. Lasciata la cabina dovetti reggermi ad uno dei due per camminare per i dolori che sempre più emergevano; a parte i bruciori mi sembrava di aver fatto 2 ore di palestra dura; le gambe le braccia gli addominali, tutto era dolorante.
Il viaggio in macchina fu abbastanza silenzioso, nessuno osò parlare di quello che era accaduto quella notte, forse per una consapevolezza generale di aver esagerato, di essere andati troppo oltre i limiti; solo sotto casa mia salutandoci dissi loro che quegli ultimi giorni erano stati veramente stupendi e quell'ultima notte, seppur uscendone fisicamente provata, per me era stata veramente unica.
Nei giorni successivi ebbi molto da pensare a quell'ultimo nostro incontro, causa anche una cistite come poche forse dovuta ai frequenti cambiamenti di posizione tra davanti e dietro.... Alla fine ci volle una settimana buona per rimettermi in pista, ma ancora oggi posso dire che ne valse la pena.
Luca e Andrea li rividi ancora, ma come amici, anche perchè poco dopo cominciai a frequentare un'altra persona.
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11 years ago
elisa85ely,
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Con davide, cpitolo secondo
Erano passati 2 giorni da quella fantastica serata con Davide; 2 giorni durante i quali ci eravamo sentiti e scritti ma non ci eravamo più visti.
Quella sera invece mi aveva chiesto di accompagnarlo ad una inaugurazione; ne ero felicissima, non per la mostra ma perché ci saremmo rivisti.
L'appuntamento era per le 8 ed io alle sei ero scappata dall'ufficio per correre a casa a prepararmi.
Indossai un vestito bianco con una fascia nera a nascondere la cerniera sulla schiena, semplice e largo che lasciava le spalle scoperte e scendeva poco oltre metà coscia, un coprispalle in maglia di cotone bianco ed un paio di sandali neri ben allacciati alle caviglie con il solito tacco 12; pochette nera e la mise era completa.
Quando scesi lo vidi accanto ad una mini cooper questa volta, auto decisamente più comoda, indossava un completo nero camicia bianca e cravatta. Ci baciammo e mi aprii la porta dell'auto per farmi accomodare.
Il tragitto fu breve e presto ci trovammo in mezzo ad un sacco di persone di tutte le età all'inaugurazione della mostra di un giovane artista. Le pareti erano piene di quadri moderni decisamente piacevoli; lui si allontanò per parlare di lavoro con delle persone ed io continuai il mio giro; sentivo i suoi occhi sempre addosso e quando mi giravo per cercarlo incrociavo sempre il suo sguardo accompagnato da un timido sorriso.
Dopo circa un quarto d'ora mi raggiunse nuovamente e mi disse "beviamoci un aperitivo, facciamo un altro giretto breve e poi scappiamo a mangiare qualcosa di serio"; mi prese per mano e ci dirigemmo al bar su per quella scalinata che portava ad una specie di soppalco che girava tutt'intorno seguendo il perimetro dello spazio; quel soppalco che avevo evitato fino a quel momento essendo completamente di vetro. Era uno di quei momenti in cui ti penti di avere certe abitudini, ma cercando di essere il più naturale e indifferente possibile salii al bar con lui. Con i nostri spritz in mano cominciammo a fare tutto il percorso di vetro speranzosa che nessuno avrebbe guardato su. Presto però, quello che all'inizio era imbarazzo divenne eccitazione, e mentre parlavamo dei quadri che ci si presentavano davanti io sentivo una sensazione strana pervadermi.
Quel silenzioso e innocuo gioco per il momento solo mio, durò non più di 15 minuti; 15 minuti carichi di energia e erotismo personale; ero eccitata insomma! Giusto il tempo di bere il drink e silenziosamente fuggimmo dalla mostra per andare a mangiare un sushi in tutta tranquillità; si parlava del più e del meno, ma gli leggevo negli occhi, nel suo sguardo, le sue intenzioni per il dopo cena; ed erano le mie stesse intenzioni.
Mi propose un' altro drink all'arco della pace ma io gli dissi che gli avrei offerto un mirto sul terrazzo; ovviamente accettò.
Giunti sul terrazzo, la luce soffusa illuminava chiaramente Noi e tutto quello che ci circondava. Non bevemmo nemmeno un sorso che subito cominciammo a baciarci avvinghiati l'uno all'altra; subito le nostre mani curiose in cerca del corpo altrui correvano ovunque. Non ci volle molto per sentire, mentre ero sopra di lui, la sua carezza insinuarsi tra i glutei e scendere sul mio intimo; un "ma come, pure oggi?" accompagnò il suo tocco delicato che senza fermarsi si fece strada dentro il mio pertugio già umido. " non anche oggi..... ma sempre!!! spero tu non sia un amante dell'intimo" gli risposi.
Intanto gli avevo tolto la cravatta, slacciato la camicia e gli stavo accarezzando il petto poco peloso; la voglia era talmente tanta che gli slacciai i pantaloni, gli tirai fuori il pene dai boxer e subito, senza alcun preliminare mi ci infilai sopra; un gemito accompagnò la mia discesa su quel pene tanto grosso che una buona parte restava fuori di me. Cominciai a cavalcarlo strusciandomi su di lui, solleticata dalla peluria.
Mentre mi muovevo sopra di lui, mi prese la cerniera, la abbassò e mi sfilò il vestito lasciandomi solo con i sandali; lo cavalcavo e sentivo il mio seno seguire i movimenti quasi fastidiosamente così me lo presi con le mani per tenerlo fermo ed intanto me lo massaggiavo lentamente; sentivo i capezzoli turgidi spingere nei miei palmi mentre le sue mani mi palpavano i glutei.
Poi mi prese e mi portò verso di se, a contatto col suo torace e mentre continuavo a cavalcarlo ci baciammo; le sue mani correvano decise in carezze instancabili sulla mia schiena, sui mie glutei e sui miei fianchi salendo fino al seno schiacciato tra i corpi; sentire quelle carezze insieme a quella penetrazione era meraviglioso; il mio bacino si muoveva su quel membro con un ritmo costante regalandomi brividi di piacere.
Presto sentì un suo dito spingere delicatamente sul mio ano; questo mi fece pensare a quanto avrei voluto un rapporto anale in quel momento, ma anche a quanto fossi spaventata dalle dimensioni che sia in vagina che in bocca risultavano molto generose; mi avrebbe fatto male? O mi avrebbe regalato sensazioni più intense?
Intanto sentivo quel dito forzare l'ingresso faticosamente; lo presi, portai la sua mano alla mia bocca, ciucciai indice e medio e li bagnai abbondantemente di saliva; a questo punto lui tornò sul mio ano e mentre ci baciavamo di nuovo, scivolò con il medio dentro di me.
Mi muovevo su di lui e lui mi penetrava nel retto con un dito; sentivo il suo pene riempirmi la vagina e il suo dito solleticarmi le pareti rettali; quando infilò anche l'indice sentii lo sfintere dilatarsi ed una scossa giungermi diretta al cervello;
era bellissimo ero stimolata da più parti. Cominciai ad accelerare il ritmo, sempre di più, a gemere e presto scoppiai in un orgasmo stupendo.
Rimasi ferma su di lui che però subito mi prese e mi fece sdraiare a pancia in su; io mi stavo ancora riprendendo da quell'orgasmo, il respiro ancora affannoso, quando lui, spogliatosi rapidamente di tutti i vestiti, mi salì sopra infilandosi nuovamente in vagina; cominciò a stantuffarmi delicatamente mentre io lentamente mi riprendevo.
Sembrava instancabile, continuò per interminabili e stupendi minuti; poi lentamente il ritmò aumentò, i colpi più decisi e gli affondi più profondi, fino ad essere dolorosi; non resistetti più, mi divincolai e subito lo presi in bocca; lui si sedette ed io a carponi sul divano, cominciai a succhiarlo con decisione mentre lo accoglievo il più possibile in bocca; con una mano gli accarezzavo l'asta e con la lingua coccolavo la corona del glande. Era stupendo, lo sentivo vibrare ed irrigidirsi ancor di più tra le mie labbra, le sue mani mi marezzavano la testa, e con il bacino assecondava le mie discese.
Cominciai a sentire dolori alla mandibola, era ormai un po' che lo stavo succhiando, ma non volevo smettere, lo guardai, aveva gli occhi socchiusi e la bocca semiaperta; ad un certo punto tolse le mani dalla mia testa come per lasciarmi, cominciò a gemere e il bacino accompagnava le mie discese con colpi secchi; io continuai a fissarlo, strinsi la presa della mano che accarezzava l'asta, e succhiai con ancora più vigore e decisione; i suoi gemiti divennero ancora più intensi, una sua mano mi strinse una spalla come per avvisarmi, al che io continuai imperterrita finché un getto caldo non mi colpì il palato seguito da altri schizzi meno potenti. Il suo corpo tremava sotto, io con il pene ancora in bocca ingoiai il suo piacere e lo succhiai ancora un poco prima di staccarmi e accostarmi abbracciata a lui.
Sentivo ancora il suo sapore in bocca, e giocherellavo con il suo pene ancora parzialmente eretto, carezzandolo; quando giunsi alla base su quella peluria che lo circondava gli chiesi se non l'avesse mai tolta; mi rispose di no ed il discorso si spostò subito su altro.
Eravamo ormai rilassati sul divanetto a guardare le stelle e lo invitai a restare per la notte.
Poco dopo cli coricammo a letto e cademmo entrambi in un sonno profondo.
Al mattino sentii dei rumori giungere dal bagno, guardai l'orologio ed erano le 7; Davide era già fatto lo doccia e quando uscì dal bagno nudo notai la totale assenza di peluria sul pube e sul petto; quel pene pur essendo a riposo sembrava ancora più grosso così. Fingendo di dormire e trattenendo un sorriso continuai ad ammirarlo mentre si vestiva.
Infine mi svegliò con un bacio, mi salutò e se ne andò.
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11 years ago
elisa85ely,
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Una serata diversa
Era un sera d’inverno e come ci capita spesso uscimmo per mangiare una pizza. Lei, la mia ragazza, il sabato sera dedica tantissimo tempo alla cura del suo corpo per essere il più sexy possibile.
Nulla è lasciato al caso, sceglie con cura l'intimo da indossare, quella sera scelse un perizoma nero di pizzo coordinato con un reggiseno a balconcino che a stento riusciva a contenere i suoi due grossi seni sodi.
L'inverno è stato mite quest'anno, infatti, invece delle solite calze collant, ha preferito indossare un paio di autoreggenti nere, quelle con la riga posteriore che a me fanno impazzire. Proprio quel pomeriggio aveva acquistato un vestito a tubino nero, molto aderente, le stava a pennello, era sexy da morire.
Per completare il tutto indossava un paio di scarpe tacco 12, di quelle che non ti fanno passare inosservata.
Finalmente dopo ore ed ore di preparativi, riuscimmo ad andare in pizzeria, mentre parlavamo e ci stuzzicavamo sul dopo serata, un ragazzo si sedette vicino a noi. Il ragazzo mi salutò e dopo un attimo di perplessità mi ricordai chi era, era un mio vecchio amico che non vedevo da qualche anno, gli chiesi come mai fosse solo e lui mi rispose che il suo amico gli aveva dato buca e siccome non voleva passare il sabato sera a casa, preferì andare a mangiare una pizza per poi girare per qualche locale, mi dispiaceva vederlo solo e lo invitai al nostro tavolo.
Durante la serata tenni d’occhio il mio amico, non faceva altro che guardare la mia compagna,l'avrei fatto anch'io se fossi stato al suo posto. Lei era favolosa, i capelli mossi tra il biondo e il rosso, le sue labbra carnose e quel corpo da sballo, sono sicuro che avrebbe steso anche me.
A metà serata il amico andò in bagno e approfittai della sua assenza per chiedere una cosa alla mia ragazza:
“Amore penso che il mio amico ti stia mangiando con gli occhi.” “Davvero? Non me ne ero accorta”
“Ti da fastidio?”
“Mha, un po’ si, però vuol dire che sono attraente e questo mi lusinga” “Ok, allora faccio finta di niente”
La mia ragazza divertita dalla situazione volle giocare un po’ e infatti notando l’attuale indifferenza di lui, cercò di provocarlo in tutti i modi, mostrando audacemente le proprie gambe scoprendole sempre di più.
La situazione era veramente eccitante e mi divertì nel vedere il mio amico diventare rosso, notai un certo rigonfiamento nei suoi pantaloni, non c'erano dubbi, se la stava scopando con gli occhi.
Finito di cenare pensai che fosse il momento di andar via e anche di salutare il nostro amico che ci ringraziò 100 volte per non averlo lasciato solo.
Incominciò copiosamente a piovere lui ci fermò chiedendoci se, dato che il tempo era così brutto, se volessimo fermarci nel suo appartamento che distava pochi isolati da lì, in modo tale che, una volta finito di piovere, potevamo tranquillamente tornare a casa senza bagnarci, rispondemmo di si e ci avviammo verso casa sua.
La casa era davvero accogliente, moderna come piace a me, si prese i nostri soprabiti e ci chiese se volessimo un drink.
Chiacchierammo per almeno un'ora e poi guardammo un po' di tv, stavano trasmettendo il film Striptease, per intenderci quello con Demi Moore.
Alberto (il mio amico) disse:
"Wow, quanto è sexy lo striptease, tu sei fortunato ad avere una ragazza così sensuale, chissà quante volte ti fa uno show di questo tipo".
Lei non mi fece neanche rispondere che disse:
"Tu non ne hai neanche idea di quante volte lo faccio, lui è fortunato ad avere al suo fianco una donna così sexy e intelligente", non trovi?".
Forse l'alcol o non so, lei disse una frase che ricorderò per il resto della mia vita. "Dato che a tutti e due piace da morire lo striptease, ora vi faccio vedere io un vero striptease" Non credevo alle mie orecchie, pensai di essere in un sogno, Alberto aveva la mascella aperta. Lei faceva sul serio, non scherzava, chiese ad Alberto di mettere una canzone d'atmosfera, una di quelle adatte per uno striptease.
Alberto non se lo fece chiedere due volte, si alzò di scatto e andò verso il suo stereo e scelse la canzone.
Ero eccitato da morire e allo stesso tempo geloso, non avevo mai provato una sensazione del genere.
Noi eravamo seduti sul divano e lei si era posizionata al centro della sala in attesa che la canzone iniziasse.
Lentamente cominciò a muoversi, era sexy da morire, si toccava delicatamente prima la caviglia, poi il ginocchio e infine le cosce, venne verso di me e mi baciò, sentivo la sua eccitazione pervadere il suo corpo.
Tornò al centro della stanza, ma adesso era voltata e ci mostrava il suo sedere, sembrava una professionista della striptease, si voltò verso di noi di scatto e si mise a chinino, in quel momento Alberto notò che portava le autoreggenti.
Alberto mi disse: "Mio dio quanto è sexy la tua ragazza, mi sto eccitando da morire". Lei tornò verso di noi ma questa volta si avvicinò ad Alberto e gli chiese di abbassargli la cerniera lampo del vestito, faceva sul serio, lui non se lo fece chiedere due volte, delicatamente fece scendere la lampo, lei lo ringraziò con un bacio sulla guancia e danzando tornò al centro della sala.
Sensualmente fece cadere ai suoi piedi il vestitino, davanti a noi avevamo una visione celestiale. Era vestita soltanto con il suo intimo nero di pizzo e indossava ancora le scarpe. Ballava con una naturalezza incredibile, eppure era la prima volta che lo faceva davanti ad un altro uomo.
I suoi movimenti erano lenti e sensuali, i suoi capelli fluttuavano sulle sue spalle, il tutto mentre si leccava il dito indice, come ad indicare un desiderio impellente. Ero convinto che il gioco fosse arrivato al termine, ma mi sbagliai clamorosamente, ci diede di nuovo le spalle e si slacciò i gancetti del reggiseno, quel momento nella mia testa durò un’infinità. Si voltò verso di noi, le sue mani coprivano i suoi grandi seni, il suo sguardo era penetrante, ed io ero eccitato come mai nella mia vita, non vi dico Alberto, ormai era perso di lei. Lei, la mia donna, la mia musa, mordendosi il labbro inferiore, lasciò scivolare le mani, che fino a quel momento coprivano i due seni e se le portò sui fianchi e disse: “Vi piaccio?, oppure no?”
Non riuscimmo neanche a rispondere, eravamo come bloccati da catene su quel divano, gli occhi del mio amico erano fissi nel guardare quei due grandi seni, sodi, le areole erano grandi e rosa, i capezzoli lasciavano intendere quanto lei fosse eccitata. Per lei non era ancora abbastanza, quel gioco le piaceva troppo, la libidine era alle stelle, con un movimento deciso e veloce si abbassò il perizoma.
Ebbi un sussulto al cuore, non credevo ai miei occhi, lo aveva fatto per davvero, era nuda davanti al mio amico, ho ancora impresso nella mia mente quei secondi. Era tutta nuda, “vestita” soltanto dalle sue calze autoreggenti nere e dalle scarpe nere dal tacco vertiginoso, il suo monte di venere era celato soltanto da un piccolo triangolo di pelo raso, nulla era lasciato al caso.
Prese dal tavolo un bicchiere di spumante e se lo portò alla bocca, bevve qualche sorso e il resto lo lasciò scivolare sul suo corpo, si avvicinò a noi, pensai: “Ma cosa sta facendo?” si sedette in mezzo a noi e disse: “Fatemi sentire donna”.
Io e Alberto ci guardammo e non credemmo alle nostre orecchie, lei, la mia ragazza che fino a quel giorno si vergognava di andare in topless in spiaggia, era pronta ad essere presa da due uomini contemporaneamente.
Non potevo ancora crederci, ma ero eccitato da morire. Ci disse:”Che fate lì imbambolati, prendetemi, ora!”, Alberto non si fece pregare e fece la prima mossa, prese la mia ragazza e la baciò.
Sembrava che non baciasse una donna da anni e a lei non sembrava dispiacesse tale foga, io ero lì a guardare quei due amanti che si baciavano appassionatamente, le loro lingue si muovevano vorticosamente e potevo sentire il loro respiro aumentare. Le mani di Alberto sembravano quelle di un bambino che scarta il regalo il giorno di Natale, non stavano ferme un secondo, accarezzava il seno prima delicatamente e poi con fermezza, sentivo la mia lei gemere di piacere, il dito dell’altra mano era ormai scomparso all’interno della fica.
Non avevo mai visto la mia ragazza così eccitata. Dal rumore che facevano le dita di Alberto, avevo capito che la fica era ormai un lago.
Io intanto mi ero spogliato e avevo incominciato a masturbarmi, non nascondo il mio lato voyeuristico e la mia donna lo sapeva, lei infatti mentre si faceva toccare da Alberto mi guardò con uno sguardo che lasciava intendere cosa sarebbe accaduto da lì a poco. Lei prese in mano la situazione, in tutti i sensi, gli abbassò il pantalone e gli slip, davanti a lei c’era un grosso cazzo che pulsava di piacere, era grande, non lungo, come piace a lei. Iniziò il più bel pompino che Alberto potesse avere nella sua vita, il cazzo faceva dentro e fuori dalla bocca della mia ragazza, il tutto alternato da lunghe leccate, prima della cappella e poi di tutta l’asta. Durò tantissimo ed io non ne potevo più di guardare, feci la mia mossa, mi avvicinai ai due e dissi a lei che volevo divertirmi anch’io.
La mia donna non aspettava altro, prese in mano anche il mio cazzo e cominciò a masturbarmi e a spompinarmi.
Dopo tanti preliminari, lei ne aveva abbastanza, volevo sentire il calore del cazzo dentro di se. Presi un preservativo e lo passai ad Alberto, neanche me ne resi conto che già era dentro di lei, gridò di piacere, quel grande cazzo era dentro di lei, ma non era abbastanza, era stesa per terra e mi fece avvicinare, voleva il mio cazzo in bocca. Non ci potevo credere ero protagonista di un rapporto a tre con la mia donna, una delle mie fantasie più ricorrenti.
Alberto aveva tra le mani una vera donna e non perse l’occasione di godersela a pieno, per un’ora sperimentarono qualsiasi posizione, lei venne almeno due volte, la scopammo come se non ci fosse un domani.
Eravamo all’apice della libidine e lei se ne era accorta e ci disse: “Venitemi sulle tette, voglio sentire il vostro caldo nettare”, neanche il tempo di finire la frase che entrambi venimmo copiosamente sui seni. Lo sperma era caldissimo e scivolava prima sui capezzoli e poi sulla pancia.
Eravamo stremati, senza forze, ancora non credevamo a quello che era appena successo. Stesi sul tappeto della sala da pranzo del mio vecchio amico, con addosso ancora l’odore di sesso, guardai la mia donna e gli dissi: “Ti amo amore mio” e lei mi rispose: “Anch’io” e mi baciò.
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10 years ago
melange erotique,
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pomeriggio al privè - seconda parte
ecco la seconda parte del racconto. Un caldo bacio a Bea....
Sento che Bea .................Sento Bea che rilassa la tensione interna che aveva imprigionato le mie dita al suo interno, lentamente le sfilo, mentre gocce del suo piacere mi scorrono dalle dita lungo tutto l’avambraccio. Bea ha gli occhi chiusi, ma sentendo il su profumo intenso sulle mie dita che le sto avvicinando al viso, apre le labbra lentamente e con la lingua cerca la mia mano. Le mie dita vengono risucchiate nella sua bocca provocandomi un piacere improvviso, mi sento dentro di lei, mi sento una cosa sola con lei, i nostri sensi sono ormai direttamente connessi. Mi alzo davanti a lei seduta, mentre lei mi slaccia lentamente i pantaloni e li fa cadere a terra assieme ai boxer. Le accarezzo il viso, il collo, i capelli indifferente di essere nudo davanti ad un gruppo di persone sconosciute. Senza mai smettere di guardarmi negli occhi, Bea inizia ad accarezzarlo dolcemente ma energicamente creando una reazione immediata che lo rende ancora più turgido. Mi avvicino lentamente a lei e sento il calore del suo seno che avvolge il mio membro e i nostri movimenti ritmati sembrano portare ad un crescendo senza fine. Il mio respiro si fa più affannoso quando Bea inizia a stuzzicarlo con la punta della lingua e a farlo poi lentamente sparire nella sua dolce bocca. Io inarco la schiena e mi avvicino completamente a lei sentendomi ormai totalmente perso in un crescendo di sensazioni fino allora sconosciute. I visi immobili attorno a noi quasi non li vedo più, come non faccio più caso a quelli che ormai apertamente senza pudore si stanno masturbando a pochi centimetri da noi. Alla nostra destra vedo con la coda dell’occhio che in mezzo a tutti quegli uomini arrapati c’è qualcosa di diverso, un coppia di mezza età che ci guardano assorti. Mentre cerco di resistere all’orgasmo devastante che potrebbe arrivare da un momento all’altro li osservo un attimo, lui con pantaloni scuri e camicia bianca tiene un braccio alla vita di lei, lei moretta con capelli tagliati abbastanza corti, minigonna nera e camicetta abbottonata in parte, ci guardano fissi bisbigliandosi ogni tanto qualche parola all’orecchio. La calda bocca di Bea mi risucchia ogni inibizione e quindi mi stacco da lei, leccandole le labbra che mi hanno dato tanto piacere la faccio alzare in piedi e la faccio sedere sul tavolino. Sempre parlandoci solo con gli occhi lei si appoggia con le mani dietro la schiena e mi offre la sua passerina fasciata da un paio di mutandine ormai trasparenti per i suoi umori. Le scosto il perizoma e entro dolcemente dentro di lei sentendomi avvolto da un calore che mi arriva subito alla testa. Le lingue si trovano nuovamente e iniziamo a fonderci uno nell’altro mentre ci baciamo con passione e calore. Non stiamo scopando, non stiamo facendo l’amore, siamo semplicemente travolti da un piacere che non è generato da nulla in particolare ma unisce i nostri due sessi, le nostre due bocche, i nostri due corpi in qualcosa non finalizzato all’orgasmo, ma alla liberazione di energie irresistibili che ci trascinano in universo parallelo lontano anni luce dal nostro mondo.La coppia si è nel frattempo avvicinata molto a noi, se allungano una mano ci potrebbero toccare, ma rispetto a prima lei gli tiene in mano il membro che è ormai in totale erezione. Dico due parole all’orecchio di Bea, lei gli lancia una occhiata che viene subito ricambiata dalla lei della coppia in modo quasi impercettibile. Ci alziamo in piedi tra il disappunto dei presenti che stanno cercando in tutti i modi di aggirare le nostre resistenze allungando le mani per toccare un fazzoletto di pelle sudata e umida di piacere. La coppia ci segue da vicino, molto vicino, ci guardiamo, sorridiamo, è scattata la complicità e l’intesa. Ci rifugiamo in una stanza non in zona per sole coppie, ma aperta agli sguardi libidinosi che in fondo eccitano sia me che Bea e la coppia entra con noi. Non conosciamo nemmeno i nomi dei nostri nuovi complici che la moretta inizia ad accarezzare Bea, distesa sul letto, tra le cosce, le bacia, accarezza la passerina ancora eccitata, inizia a stuzzicarla con le dita e poi con la lingua. Bea si gusta il piacere che le giunge da questa nuova esperienza, non ricambia, ma dimostra di apprezzare quanto sta succedendo, mentre io e il lui della coppia siamo seduti di lato semplicemente masturbandoci. Bea mi guarda intensamente mentre gode per quelle attenzioni. Io mi avvicino e lei senza sottrarsi alla lingua instancabile della nuova amica che le provoca ondate di calore, mi tira contro di lei e scappiamo nuovamente nel nostro mondo fantastico lasciano un angolino per la coppia. Nessuna competizione, nessuna invidia e nessun pensiero metafisico, solo corpi e sensi che si infrangono tra loro, che si mescolano, che assorbono tutto quanto può creare piacere e soddisfazione. Siamo tutti e quattro sudati, non dobbiamo nemmeno dire una parola, tutto viene spontaneo, ci alterniamo, ci allontaniamo, ci tuffiamo, godiamo. E’ incredibile come quello che nel mondo di tutti giorni creerebbe gelosie e discussioni in questo universo racchiuso nella nostra bolla di cristallo è solo una sequenza inarrestabile di sensazioni di piacere che si catalizzano nel legame eccezionale che esiste tra me e Bea.
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3
12 years ago
coppia_x_privè,
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Last visit: 3 months ago
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IL "PIPINO" BISOGNOSO DI CONSOLAZIONE
" Pipino " ,non ti avvilirese vivi più da larva che da antenna.Questa è la legge!Tu non mi puoi chiederedi sventolare sempre il tuo vessillo.Basta! Non accusareil sangue esploratore baldanzosose ad ogni rude e saporoso orgasmosegue la danza lenta della morte.Rispetta queste regole indominabili !!! CON IRONIA DA CIP
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3
13 years ago
cipcioplove,
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VOGLIA DI CAREZZE
L'impulso veste sfacciatola mia nudita'fortuito non e' il pensierogia' pregusto sapordi pelle bagnata.VOGLIA di carezzeoltre quella sogliache senza vergognaha accolto ogni tua venuta.VOGLIA di carezzeVOGLIA di certezzechiudo gli occhiassaporo l'istante.VOGLIA audace VOGLIA di perderminella fragranza del piacere inconsciodove l'ultimo sussultomi parli di te.
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3
13 years ago
cipcioplove,
37/33
Last visit: 7 years ago
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LA NOTTE SI TINGE DI ROSSO
Scesa è la nottetra le persiane chiuse luce lunare sfiora le chiomesvestita quel poco che piacem'avvolge il tuo fiatocome una danzal'abbraccio mi tiene aderente al tuo senorespiro fiato da labbra cremisivibra il corpo,gioco di polsonuda ti voglio tra morbido rasotocco ritmato profumo di mieletra i denti un grido smorzatoe siamo coppia che ballala bocca premela coscia stringemi par di morirea passo di tango............CIPCIOPLOVE
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2
13 years ago
cipcioplove,
37/33
Last visit: 7 years ago
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il mo famoso massaggio pelvico
Vorrei raccontarvi nei dettagli di cosa si tratta quando parlo del mio massaggio pelvico.Tutto è partito dalla mia voglia di voler dare un qualcosa in piu,io godo (psicologicamente )a vedere una donna che si eccita, a vederla godere…Quindi un po per gioco,un po per volonta mia,ho deciso di inventarmi questo massaggio particolare:Viene fatto con un olio di aloe vera e si pratica nella parte pelvica di una donna,il bello di questo massaggio è che viene fatto senza mai toccare la patata direttamente ma solo la parte esterna,interno cosce subito fuori le grandi labbra creando nella donna uno stato di eccitazione sconvolgente!!!Io personalmente trovo molto eccitante vedere che dopo qualche minuto di applicazione si vedono subito le grandi labbra aprirsi e prepararsi alla penetrazione(per cui buona parte del lavoro è gia fatta!!!)In alcuni casi vedevo proprio la figa colare:semplicemente fantastico!!E altrettanto stupendo vedere le donne che si muovono ,si dimenano eccitate sotto le mie mani….qualcuna addirittura dopo qualche secondo non stava piu ferma,voleva subito masturbarsi…Con mio grande stupore (dopo qualche mese di massaggio)vedo che ha un forte successo,io stesso non mi aspettavo questi risultati….mi rendo conto però che non a tutte le donne puo piacere..io però continuo a farloJe i risultati per ora mi hanno dato ragione....
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3
12 years ago
mrstyle,
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Last visit: 2 months ago
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La mia prima esperienza bisex
Seconda ed ultima puntata: "Un'esplosione nucleare"
Entriamo nel locale,non grandissimo ma molto accogliente. Ricevimento,bar,discoteca,grossa vetrata e magnifica piscina illuminata,palme intorno ad un bel giardino,tutto molto suggestivo e coinvolgente.All’aperto si stava benissimo,era una serata molto calda,si svolgeva la festa dedicata alla chiusura della piscina,e della stagione. Affluenza notevole,erano presenti,oltre ad un numero non esagerato di singoli,molte coppie,alcune veramente belle.So che potrebbe risultare incredibile,ed alla bisogna del racconto,ma andò proprio così: dopo neanche mezz’ora,seduti davanti ad un tavolino a bordo piscina,ci si avvicinò una coppia,forse la più bella di tutte. Lui alto (ebbene sì,ho un debole per gli uomini alti) distinto,sulla quarantina; lei,per dirla in breve,ricordava molto Manuela Arcuri,in bello,ed era qualche anno più giovane di lui: “Possiamo?” esordì “Prego” replicò prontamente Pinko,stringendosi con la seggiola verso di me. “Prima volta qui?” “Sì,qui prima volta” risposi io,calcando sul “qui” e glissando sul resto. Il ghiaccio era rotto.Dopo un’oretta di piacevole conversazione,lei era una biologa marina e lui un avvocato,Francesca (altro nome di fantasia) esclamò: “Comincio a sentir freddo”. Facevano 28° di notte,ed io,notoriamente freddolosa,morivo di caldo, “vogliamo andar su?”aggiunse “Come su? Su dove?”replicai “Ma alle camere,no?” proferì in tono suadente, con un sorriso disarmante ed un candore da educanda.Mi passò immediatamente il caldo,anzi strani brividi cominciarono a percorrermi la schiena,ma ormai ero in ballo: o adesso o mai più. Mi lasciai prendere la mano da lei,e,attraversando lateralmente la discoteca, cominciammo a salire le scale. Pinko e l’altro lui,diligenti come scolaretti,dietro.Non saprei dire se in quel momento mi augurassi di trovare tutte le stanze occupate o no,ma comunque una era libera,si vedeva attraverso la porta a vetri,e ci entrammo. Salivazione azzerata,battiti a mille mentre lei si accomodava,in piedi,e continuando a tenermi la mano,sul letto. Si portò verso il centro e salii anch’io. Attimi interminabili una di fronte all’altra,in silenzio.Mi trovavo di nuovo come qualche tempo prima, tête-à-tête con una splendida donna,ma stavolta ero disposta,perlomeno nelle intenzioni,ad andare avanti: Francesca mi infilò le mani tra le spalle e le bretelle del vestito con un movimento lento,ed allargandole lo fece cadere,lasciandomi completamente nuda.Sempre in piedi sul letto,cominciò a baciarmi delicatamente e lungamente sulle spalle,sul collo,sulle guance,sulla fronte,sul mento,girando volutamente intorno alla bocca senza arrivarci. Fu una strategia vincente,la sua,perché mi fece salire un’eccitazione enorme,al punto che,crollate le ultime,deboli,residue difese,con un impulso irrefrenabile le presi la testa fra le mani e,cercando con frenesia le sue labbra,vi incollai le mie,lei le dischiuse e le nostre lingue si rincorsero in un dolcissimo bacio: capii,in quel momento,che la desideravo al di sopra di tutto.Fu l’avvio travolgente di un’esperienza indimenticabile e determinante per il mio prosieguo trasgressivo.Lei si spogliò in un battibaleno liberando un fisico meraviglioso e ci adagiammo sul materasso. Volli aderire con tutto il mio corpo al suo,volevo “sentirla”,la strinsi a me: scariche di elettricità ci avviluppavano. Vederla fremere al passaggio della lingua centimetro per centimetro,lentamente, mi suscitava grande libidine ed un certo compiacimento,perché mi stavo comportando con estrema naturalezza, come una “veterana”,evidentemente la mia vera natura era finalmente in grado di esprimersi in libertà.Baci,carezze voluttuose,gemiti e sospiri intensi di entrambe si susseguivano incessantemente,i nostri sessi bagnati all’inverosimile ed in bocca il suo sapore inebriante,lei tremava letteralmente per il piacere che le procuravo ed io abbandonata a quelle nuove meravigliose sensazioni,persi ogni inibizione,scatenandomi in senso letterale.In un brevissimo attimo di lucidità vidi Pinko,seduto sul divanetto accanto all’altro lui,mi guardava come un palermitano che si sveglia la mattina di Ferragosto e vede la neve. E,tanto per restare in Sicilia,notai una calca di spettatori,parecchi singoli,fuori della porta a vetri,pari almeno a quelli del “Renzo Barbera” durante il derby con il Catania: tutto ciò aumentava a dismisura la mia carica erotica.Dopo ogni posizione possibile tra due donne che fanno sesso tra loro,arrivammo all’orgasmo insieme,mentre ci baciavamo in bocca distese quasi una sull’altra a gambe incrociate sfregando i nostri sessi…il paradiso era lì,il resto poteva attendere. Con calma,sarebbe uscita da quella stanza una Pallina nuova e consapevole.Per completezza di racconto,posso aggiungere che quella sera stessa,tutti e quattro insieme,non ci facemmo poi mancare nulla (per forza,se no mi scoppiava il Pinko!) e così feci coincidere la mia prima esperienza bisex alla nostra prima esperienza trasgressiva,completa, in senso generale. Sì, 27 settembre 2008,veramente una data da ricordare.-Fine-
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Tutto quello che avete letto è assolutamente vero,anche se con qualche piccolo “aggiustamento” qua e là per regalarvi un racconto e non una fredda cronaca. Ringrazio il mio Pinko,che mi ha aiutato nella stesura,e voi,che avete avuto la pazienza di leggere.
Pallina
10918
2
12 years ago
pallinaepinko,
47/37
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Serata con sorpresa
L'acqua scorreva veloce sulla mia pelle
mentre mi stavo preparando per uscire per una seratina misteriosa.
Ero completamente all'oscuro di tutto. Mi aveva avvisato che
stava organizzando qualcosa di speciale, qualcosa di nuovo, ma doveva
essere una sorpresa quindi non dovevo fare domande, non dovevo
curiosare.. Solo starmene buona ad aspettare e farmi carina...Ho
passato gli ultimi giorni a guardarlo di sottecchi cercando di
immaginare cosa avesse in mente, in silenzio, mentre la mia fantasia
galoppava.. Ogni tanto mi dava qualche indizio, poi me ne dava uno
opposto, non stavo piu' nella pelle, ero incuriosita, ansiosa,
trepidante..a lui piace mandarmi in tilt e, ad essere onesta, lo
adoro quando mi fa questo effetto.Finalmente era arrivata la
fatidica sera.Ho chiuso l'acqua, mi sono asciugata velocemente ed
ho cominciato a spalmarmi la mia crema preferita lentamente
assaporandone il profumo..soffermandomi ogni tanto, ero completamente
bagnata..in realta' ero su di giri da giorni, ma dovevo aspettare.La
crema ormai era completamente assorbita, sistemato il trucco mmm..
non avevo ancora deciso cosa indossare, non sapevo dove mi avrebbe
portato, cos'avremmo fatto..Ho curiosato nel mio cassetto
preferito ed alla fine ho optato per un intimo particolare, nero, con
delle aperture sul seno, all'altezza dei capezzoli che ed un paio di
aperture sugli slip, aveva anche delle catenelle che collegavano i
due pezzi tra loro, si era quello giusto, per la serata che mi era
stata preannunciata.Per il vestito era un' altro discorso, era
piu' difficile..dovevo osare oppure no? Nel frattempo lui si era
preparato e cominciava a mettermi fretta.. Eravamo in ritardo.In
ritardo, per cosa, per chi? Ecco che la trepidazione aumenta, le
farfalle nello stomaco, la testa leggera... Ho deciso di mettermi un
vestitino piuttosto appariscente e corto...arrivava appena a coprire
il sedere, ma almeno riusciva a nascondere le particolarita'
dell'intimo in particolare i capezzoli che spuntavano in modo osceno,
un ultimo giro di controllo ed eccomi pronta. La cena e' stata
favolosa. Abbiamo chiacchierato, giocato..ha continuato a stuzzicarmi
tutto il tempo, pero' sono riuscita a calmarmi un po', forse il vino
ed il liquore hanno aiutato..Dopo l'ultimo ammazza caffe' era
arrivato il momento di andare, saliamo in macchina, lui mi mostra una
benda e me la sistema sugli occhi. Ora non vedo nulla, non so
dove stavamo andando. ogni tanto allunga la mano, mi accarezza la
coscia e sale fino a sfiorarmi, poi smette, poi ricomincia... Non
so quanto tempo e' passato quando finalmente si ferma, scende dalla
macchina, lo sento parlare con qualcuno ma non capisco cosa dicono,
risale in macchina, ripartiamo giusto per 2 minuti, si riferma,
riscende e questa volta apre la mia portiera e fa scendere anche me,
mi accompagna per qualche passo, ora siamo al chiuso, non sento piu'
l'aria sulla mia pelle. Si allontana per qualche minuto, sento
dei rumori strani, poco dopo si riavvicina, comincia a baciarmi, a
toccarmi, mi rilasso di nuovo, mi lascio andare e rispondo ai suoi
baci. e alle sue carezze. Mi sfila il vestito, mi fa sedere...e'
un letto, all'improvviso, tra una carezza e l'altra mi lega un polso,
poi l'altro poi le caviglie.. sono sdraiata sul letto in intimo,
bendata, con braccia e mani legate ai margini del
letto..completamente aperta e decisamente bagnata.. Lui mi
stuzzica lentamente, mi succhia un capezzolo, mi accarezza le gambe,
poi si allontana, sento le sue labbra calde sulle mie.. in mezzo alle
gambe, sto impazzendo, lo voglio ora subito, ma lui continua a
torturarmi, prende qualcosa, sento che mi fa cadere del liquido caldo
e dolce in bocca, e' il gel da massaggio, prima sulle labbra, poi in
mezzo alle gambe e poi me lo lecca via.. poi si allontana. Allungo
le mani ma non riesco, sono bloccate, non vedo cosa sta facendo, non
sento nulla..ad un certo punto sento uno strano fruscio, come se si
stesse spogliando, strano, mi sembrava che si fosse gia' tolto le
scarpe..non capisco.. il rumore continua..comincio ad agitarmi..cerco
invano di allungarmi quando sento una mano sulle mie gambe..ma non e'
la sua, il tocco e' leggero, la pelle diversa..realizzo che non siamo
soli.. sono sdraiata mezza nuda, legata e bendata e c'e' qualcun
altro con noi. Non era mai successo.. Rimango immobile, quasi mi
manca il respiro..la mano sconosciuta continua ad accarezzarmi
dolcemente, poi torna anche la sua, riconosco il suo tocco, mi
accarezzano insieme ed io ricomincio a respirare, mi giro verso la
mano familiare, un sorrisino mi nasce sulle labbra, questa si che e'
una sorpresa...mi mordo il labbro..sono curiosa, lui capisce e mi
toglie la benda.Davanti a me c'e' un bel ragazzo, sui trentanni,
senza maglietta, magro, muscoloso.. un po' di tatuaggi qua e la',
guardo mio marito, era ancora mezzo vestito, anche lui muscoloso, non
so chi dei due guardare..riguardo il ragazzo che si avvicina quel
tanto per farsi toccare, ha una pelle morbidissima, un pearcing su un
capezzolo.. ho quasi paura di toccarlo senza fargli male..mi
presento, lui pure, si chiama A. Cominciano a spogliarsi e.. la
situazione si fa ancora piu' interessate, wow sara' anche stata
fortuna ma devo dire che e' stata un'ottima scelta!Non sto nella
pelle, li voglio tutti e due, li voglio assieme, comincio ad agitarmi
mentre mi accarezzano, ma io sono sempre bloccata.. quasi piagnucolo
per essere liberata, loro mi accontentano e finalmente mi ritrovo con
le mani libere di esplorarli entrambi per qualche minuto, il tempo di
decidere con quale dei due cominciare..poi inizio a succhiare
avidamente il piu' vicino mentre l'altro mi prende dall'altro
lato...
3575
3
11 years ago
coppia40mi,
51/53
Last visit: 3 months ago
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Tutto in bocca
Circa un anno fa, avevamo deciso di provare con un singolo, sebbene pensavamo che nn sia stato facile trovare la giusta persona abbiamo iniziato con la ricerca utilizzando i last minute, abbiamo avuto molti contatti ma ahimè leggendo i profili stavamo per desistere, poi, ci arriva l'ennesimo messaggio, notammo dalle foto un bel fisico ed un cazzo oltre i 20 cm. ma soprattutto largo come piace a lei, ci lasciò il mum. di cell. e decisi di ''sentirlo'' e fargli capire cosa cerchiamo noi, da subito entrammo in sintonia ed organizzammo un incontro precisando che sarebbe stato in primis conoscitivo poi la lei decide se andare oltre. il venerdì successivo andammo a casa sua. a subito ci a messo a ns. agio.. parlammo per quasi un ora e notai la sua patta che era gonfia lo notò anche lei e notai che era diventata più affabile più sorridente e capii che aveva voglia di vedere se il gonfiore era vero.. cosi lo invitai a sederci vicino lei in mezzo, inizia a toccarla a spogliarla e le presi le mani una sul mio cazzo e l'altra sulla sua patta, lei nn perse tempo gli tirò giù la cerniera e si trovò davanti un cazzo duro e ben grosso, mi alzai in piedi e glielo misi in bocca invitai anche lui ad avvicinarsi e lei senza dire niente glielo prese subito in bocca, a fatica riusciva nel prenderlo tutto in bocca ma demorse.. anzi, al quel punto io mi allontanai godendomi la scena, la feci mettere in ginocchio davanti a lui e le dissi di succhiarlo bene senza mani, inizio nel leccarlo e bagnarlo tutto poi piano piano inizio nel prenderlo in bocca, dal piano la frequenza era sempre più veloce inizio nel spingerglielo in bocca alternando la velocità poi quando lo aveva tutto in bocca le teneva la testa sino quasi a soffocarla.. notai il mascara che gli scendeva dagli occhi.. ma prosegui sino a farlo venire. Beh 22 cm. di lunghezza per 19 di larghezza quasi tutto in bocca è un bel vedere..
3847
3
5 years ago
angeloedemone1984,
44/45
Last visit: 8 months ago
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il dipinto
confesso che nel momento in cui mi si avvicinò, proponendomi poi se fossi stata disposta a posare per lui, pensai che fosse il solito maiale desideroso solamente di poter soddisfare le proprie senili passioni attraverso quella invenzione tutt’altro che fantasiosa ed unicamente dettata dalla voglia di potermi vedere completamente nuda, e magari cercando poi di poter fare ben altro come in molti similmente prima di lui avevano ipotizzato.
non so cosa mi spinse a trattenere il biglietto da visita che mi consegnò mentre aggiungeva di essere rimasto davvero folgorato dalla mia sofisticata presenza.
condividendo assieme al mio compagno la curiosità generata da quella inusuale richiesta andammo a verificare, all’indirizzo del sito internet, chi fosse realmente quell’anziano individuo, scoprendo che si trattava proprio di una persona sicuramente capace di affermarsi attraverso la realizzazione dei dipinti che ne dimostravano le doti artistiche menzionate.
era da moltissimo tempo che desideravamo un ritratto da esporre in casa e pensando che quella fosse l’occasione propizia anche per soddisfare alcune nostre recondite fantasie decidemmo in maniera molto complice di accondiscendere alla singolare richiesta convenendo che mi sarei recata presso il suo studio per approfondire tale ipotesi.
fui accolta con vero entusiasmo dall’uomo che, sovvertendo la mia iniziale impressione, prese a mostrarmi le proprie capacità sia nell’arte pittorica come in quella fotografica, aggiungendo che da moltissimo tempo desiderava poter incontrare una modella in grado di saper stimolare ancor più la sua vena creativa dicendosi certo che avrei potuto soddisfare simili aspettative.
non impiegò molto a convincermi facendomi nel contempo confessare dei mie giovanili trascorsi di fotomodella e della assoluta dimestichezza che mi avrebbe permesso di posare anche per lui integralmente senza provare eccessivo imbarazzo.
tornai dal mio compagno che, dimostrandosi oltremodo entusiasta, mi confermò la propria assoluta disponibilità a condividere quella particolarissima esperienza senza in alcun modo interferire sul fatto che potessero svolgersi tutte le previste sedute di posa dove sarei stata resa protagonista.
aggiungendo che avrebbe atteso ansiosamente il mio ritorno da ognuna di esse, per apprendere con trepidante emozione i dettagli di quanto avvenuto presso lo studio dove mi sarei recata per essere immortalata come nessuno avrebbe mai sospettato, riuscì a confermare concretamente di sapersi perfettamente adeguare ad una simile situazione.
to be continued
2249
3
9 years ago
gloria1951,
42
Last visit: 3 years ago
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Buon Compleanno amore mio...
E' sabato mattina, finalmente dopo una settimana intensa riesco a rilassarmi, a dormire senza limiti. Non ho messo la sveglia di proposito anche se oggi è il giorno del mio compleanno e ho avuto l'idea di fare una cena tra amici...prima o poi dovrò alzarmi e mettermi ai fornelli, prendere il vino, sistemare la casa e magari riuscire a rendermi presentabile. Beh...c'è tempo, ho voglia di oziare a letto. Inizio a svegliarmi, c'è penombra, c'è caldo e sento un rumore di passi nella stanza quasi buia...io non vedo nulla e non voglio accendere la luce. Sento qualcuno avvicinarsi...strano, Matteo è andato al lavoro, sono da sola, forse ha dimenticato qualcosa...Sento una mano maschile che mi tocca, mi dice "buongiorno, stai tranquilla, sono qui per te". Sono tesa ma inizio a eccitarmi, ho paura, i nervi tesi, le mani che tremano...mi blocca, mi chiude gli occhi con una benda, mi sussurra all'orecchio "rilassati, sei stupenda, molto più bella di quanto mi era stato detto". Non capisco, ma sono eccitata, sto al gioco, sono curiosa, lo sono sempre stata. La mano grande e morbida mi accarezza i capelli, mi alza in un abbraccio, sento la lingua morbida sil collo, mi apre le labbra e mi bacia. Un bacio liquido, profondo, piacevole sapore di nicotina e di passione. Sono bagnata, ansimo e vorrei toccarmi, ma ho le mani legate, vorrei vederlo, ma sono bendata. Mi toglie la sottoveste e resto nuda di fronte a quest'uomo che posso solo immaginare...e so che è bellissimo. La sua mano percorre il mio corpo e la lingua la segue, il collo, il seno, i capezzoli che sotto il suo tocco si induriscono. Io gemo, ansimo, lo voglio, voglio toccarlo, voglio essere sua. Non parla, non vedo, non mi muovo. Solo i miei sensi più nascosti parlano per me...e dicono tutto. Parlano di lussuria, di voglia, di libertà. Mi sdraia e finalmente mi slega le mani, lo tocco più che posso, finchè lui affonda la lingua tra le mie cosce. E' spietato, piano, lento, sento che si alza, mi bacia una coscia, si stacca, poi ritorna, sempre più giù, sempre più forte....finchè esplodo in un orgasmo senza limiti e urlo il mio piacere. Mi tolgo la benda ora, lo voglio vedere. Eccolo, bellissimo, un sogno, un Apollo creato dal Canova in carne ed ossa. Ora è davanti a me e mi chino su di lui, prendo in bocca il suo cazzo e lo succhio con voglia, con voracità, è mio, grosso, duro come il marmo e mi piace la sua mano forte che mi spinge la testa. Lo sento ansimare, gli piace e io sono una ninfa lasciva e golosa. Mi stacca da lui, mi guarda per dieci lunghissimi secondi finchè lo imploro: "prendimi, ti prego, ti voglio, sono un lago, non vedi...scopami, cazzo, scopami subito!". Mi accontenta, mi prende con forza, mi riempie col suo membro enorme, dentro di me è ancora più grosso, e io sono uno straccio di carni morbide e senza forma, lui è la mia forma. Un colpo, due, tre, mi fa quasi male ma non lo fermo, godo, sto venendo ancora, non vedo nulla, non sento nulla, solo estasi. Ecco, mi riempie di colpo, lo sento, e mi fa impazzire. Sono sua, piena del suo liquido e crollo tremando. Si riveste e se ne va, non mi dice nulla e non conosco il suo nome. Mi alzo, ho bisogno di una doccia. Apro gli scuri, una splendida mattina di sole, sul davanzale una rosa rossa e un biglietto : "buon Compleanno amore mio, tuo Matteo."
3698
3
11 years ago
Lucrezia.veneto,
32
Last visit: 10 years ago
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sorpresa
Accettare quella proposta era stato un azzardo. Però (nel suo profondo) era eccitata per la situazione e soprattutto di non sapere cosa sarebbe potuto accadere. Essere li, incatenata, anche se per un solo polso, ad un pesante anello al quale di solito si attraccano le barche, con una limitata possibilità di movimento e di riparo (dietro l’angolo della costruzione in pietra affacciata sul mare) dallo sguardo di ogni imbarcazione che fosse transitata la faceva sentire come mai alla merce’ di chiunque. Così, completamente nuda, con indosso solo un paio di sandali che al tempo stesso slanciavano la sua figura e accentuavano, se possibile, la connotazione erotica della scena era in attesa che succedesse qualcosa. In fondo lo desiderava, lo sperava, anche se non riusciva a focalizzare cosa. Il suo copro però era ben presente e rispondeva in maniera evidente: adrenalina in circolo, palpitazione, seno turgido e capezzoli duri (forse anche a causa dell’aria frizzantina della mattina), il languore (che la prendeva prima di ogni rapporto). Sentiva che si stava bagnando. L’unica concessione era stata quella di scioglierle i capelli in modo da non esporre il suo viso.Del resto le era stato spiegato che sarebbe rimasta così tutta la mattina, a disposizione di chi (uomo, donna, coppia) avesse avuto il coraggio di sbarcare su piccolo molo, abbandonato da anni, lungo quel tratto della costa croata. Lei sapeva benissimo che non sarebbe trascorso molto tempo prima che qualcuno si accorgesse di lei: il più famoso centro per scambisti era a poche miglia e per raggiungere la piaggia più in voga - via mare - si doveva obbligatoriamente passare davanti all’isolotto a velocità ridotta a causa del fondale basso.………..Solo la sera prima non si capacitava ancora di come le cose fossero precipitate da quando, solo qualche settimana prima lei e suo marito, Gigi, avevano deciso di concretizzare quello che da qualche tempo era diventato un desiderio ricorrente: trascorrere una vacanza in un villaggio per scambisti. Avevano sentito da amici di lunga data (assolutamente insospettabili), dopo una serata strana, carica di desiderio e di qualche avance da parte loro e una naturale ritrosia ad accettarla, come fosse stata un’esperienza elettrizzante e molto, molto stimolante per rinverdire e rinvigorire il loro rapporto e anche, in fondo ma non troppo, un modo per dare libero sfogo a qualche loro fantasia sessuale. Avevano detto loro di provare e che ne avrebbero riparlato assieme…..“E poi non siete obbligati a nulla, assolutamente, potete anche solo guardare, annusare l’atmosfera, avere la possibilità di conciliare una vacanza al mare in un posto magnifico con un pizzico di erotismo e di gioco. “Non hai idea” proseguì ancora Elena prendendo per mano Gigi e baciandola senza nessun preavviso “come l’occasione, il caldo, l’estate, la situazione, i vestiti leggeri, gli sguardi stimolino la fantasia e abbassano i freni inibitori”. E fu proprio cosi´. Arrivati a Valalta si lasciarono trasportare dagli eventi e si ritrovarono dopo pochi giorni al centro delle attenzioni di due coppie: la prima esuberante, completamente etero e alle prime armi come loro, la seconde affascinante per esperienza e originalità. La prima coppa li riconciliò con il sesso e l’esplorazione dei corpi altrui; guardarli mentre facevano l’amore nella veranda che dava sul mare, poterli toccar e, sentire i loro respiri affannosi li liberò da molte catene. Si fecero guardare a loro volta, provarono l’eccitazione di baciare un altro, toccarono un sesso diverso, ma non ebbero il coraggio di andare oltre. La seconda coppia li travolse non tanto per la prestanza fisica quanto per l’approccio mentale e la capacità di corteggiamento verso entrambi. Monica, sotto lo sguardo compiaciuto del marito, si divise equamente tra lei e Gigi, baciandoli e toccandoli con trasporto fino a farli venire, chiedendo di esplorarla a loro volta. Dony scoprì un nuovo modo di godere tra le braccia di una donna. Le piaceva! E ancor più vedere suo marito che le guardava e chiedeva di essere soddisfatto. Ben presto si instaurò un rapporto di complicità tra le due donne che consentì al quartetto di assaporare diverse situazioni. Man mano che i giorni passavano le esperienze si fecero più erotiche e coinvolgenti.Fin quando un pomeriggio suo marito arrivò sventolando un bigliettino: ”Guarda cosa mi hanno dato alla reception. Hai proprio colpito qualcuno. Che proposta intrigante! Non mi dispiacerebbe accontentarli. Leggi, leggi e dimmi. Sarebbe una degna conclusione della nostra vacanza. Io sarei sempre vicino e pronto ad intervenire se il gioco non ti dovesse più piacere ”.…………..Ecco come era arrivata ad essere legata in attesa di qualcuno. quella mattina Gigi la aveva preparata, lavata e profumata, avvolta in una vestito lungo fino a terra e null'altro, legata per i polsi e condotta sulla barca che li avrebbe accompagna sull'isolotto. colto da un attimo di eccitazione lascio' che il marinaio che li accompagnava potesse ammirare Dony e allungare la mano per accarezzarle un seno. L'attesa non duro' molto, ben presto infatti approdo' una lancia. scese una coppia. Entrambi avevano il viso coperto da una maschera. La tensione sali immediatamente. Si fermarono un attimo per ammirarla meglio poi lentamente la lei si avvicino' per baciarle un capezzolo. Poi passo' a toccarla e in maniera inspiegabile la sciolse, mostrando contemoraneamente il volto sorridente. Era Elena.
4968
3
11 years ago
GabieLeo,
40/43
Last visit: 2 years ago
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Una sera al centro benessere
Adoro i centri benessere, anche quelli normali, figuriamoci quelli dentro un privee. Il locale che frequentiamo abitualmente ha un piccolo centro benessere con bagno turco, sauna e idromassaggio. In inverno è molto piacevole entrare nel bagno turco o nella sauna e lasciarsi riscaldare in più, essendo comunque dentro un privee, non nascondo che c’è quel qualcosa in più di adrenalina. Lunedì scorso Max mi ha portato. Lui non è un amante dei centri benessere, ma per me si sacrifica. In realtà appena entra nel bagno turco gli diventa duro, quindi non deve dispiacergli del tutto, mentre in sauna proprio non resiste più di 5 minuti. Quando siamo arrivati il parcheggio era abbastanza affollato e infatti c’era parecchia gente, un paio di coppie e diversi singoli. A me piace giocare in tre, non sono amante delle coppie, non sono gelosa, ma non piacciono le ragazze, non sono amante dei giochi tra le lei, se capita non mi tiro indietro, ma non è la cosa che preferisco.
Entriamo subito nel bagno turco, che è già abbastanza popolato, e subito dietro di noi entra un ragazzo che si siede vicino a me. Io non vedo niente ma Max mi dice che è un ragazzo giovane e quindi quando comincia a toccare non mi sposto, anzi ricambio. Nel bagno turco sei già nudo quindi si passa subito al sodo, apro le gambe e me la faccio leccare. E’ strano, io tendenzialmente sono timida, ma adesso non mi vergogno più di niente e quindi anche se ci sono altre persone non faccio una piega. Intanto faccio una sega a Max e un singolo lì vicino mi accarezza le mani accompagnando il movimento e un’altra ragazza mi tocca il seno. Tutto questo dentro il bagno turco, che per fortuna questa sera non è caldissimo. Quindi comincio a toccare il cazzo del ragazzo e glielo prendo in bocca e lo faccio venire quasi subito. Una sborrata pazzesca che gli spalmo sul cazzo con le mani. A questo punto usciamo dal bagno turco e ci facciamo una bella doccia fredda per poi entrare in sauna. Io entro subito, Max aspetta un po’ fuori e intanto giarda un numero vicino alla vasca dell’idromassaggio. Insieme a me in sauna entra anche un ragazzo, anche lui giovane e carino, deve essere la mia serata fortunata………..Quando arriva Max anche lui concorda sul mio giudizio, confortato anche dalla visione dell’attrezzatura che sfoggia, di tutto rispetto, anche se devo dire che non mi posso certo lamentare. Quando lui esce e ritorna nel bagno turco, lo seguiamo a ruota e casualmente ci sediamo vicino a lui, che si tocca il cazzo. Sarà timido? Per evitare dubbi decido di toccarglielo anche io, che così capisce chiaramente che mi piace. Cominciamo a toccarci a vicenda e visto ch è molto giovane e carico lo bacio anche. Mi piace tantissimo dare la lingua in bocca ma solo a chi mi ispira. Intanto entra un altro singolo, che comincia a guardare e poi mi apre le gambe e comincia a leccarmi. Mmmmm….dentro al bagno turco è già caldo figuriamoci poi con tutta questa attività. Il ragazzo è decisamente un po’ timido e molto delicato ma ha un attrezzo notevole e mi viene voglia di giocarci per benino, quindi gli propongo di trasferirci in una delle stanze al piano di sopra, dove siamo più comodi e tranquilli. Cosa avrà risposto? Io non sono niente male, a detta di Max e degli altri miei amici, per cui abbiamo fatto le scale e ci siamo infilati in una stanza per continuare in relax i nostri giochi. Abbiamo fatto di tutto, mi sono fatta leccare di nuovo, mentre facevo una pompa a mio marito,e sono venuta subito, poi ho ripreso in bocca il suo cazzo mentre Max mi scopava alla pecora, poi mi sono fatta scopare da lui mentre riprendevo in bocca quello di Max e così via fino a che non l’ho fatto venire e su richiesta di Max l’ho tutto pulito. Mi aveva sempre fatto un pò schifo mandare giù la sborra ma questa volta mi è piaciuto tantissimo e credo anche a lui, quindi Max ha finito di scoparmi alla pecora e poi è venuto anche lui. Intanto da fuori guardavano la scena e replicavano anche loro. Una serata memorabile. Lunedì ci torniamo, chissà…..
9057
3
10 years ago
sexonfirebo,
45/37
Last visit: 9 years ago
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La terrazza dello scrittore : tratto da Histoire G.
non era più un segreto, per i pochi intimi che ormai la conosceva da tempo, il fatto di come potesse piacerle esporsi nella propria completa nudità ai raggi del sole, facendo ciò anche alla presenza di quegli amici i quali, invitandola sulla loro terrazza, al riparo da altri possibili sguardi indiscreti, coglievano quelle meravigliose occasioni approfittandone per osservarla nella straordinaria esclusività. accompagnando la sublime visione con la lettura di alcuni racconti, ispirati dalle intime rivelazioni di cui lei stessa aveva messo a parte l'amico scrittore, confessando di insolite fantasie già condivise assieme all'altro senile artista che, ritraendola, ne illustrava anche quelle nuove esilaranti avventure, l'anziano ospite si compiaceva ogni volta al riscontro di quanto potesse rivelarsi così audacemente disinibita. descrivendola nelle situazioni più insolite, che da sole già contribuivano ad incrementare le morbose passioni del suo stesso compagno, nel contempo ne stimolava gli ulteriori desideri reconditi, conducendola in tal modo ad immaginare di altri insospettabili convegni che la ponevano a confronto assieme a persone talmente improbabili dal rendere quel gioco sottilmente intrigante anche per gli aspetti emozionali che da ciò ne potevano derivare. quella figura abbondantemente appesantita dall'adipe non costituiva per G. alcun motivo di pregiudizio a far si che potesse divenire impedimento per le attenzioni che le rivolgeva, attratto in modo inevitabile, come accadeva per molti, dalla sublime bellezza alla quale era impossibile rimanere del tutto insensibili trovandosela di fronte in una simile condizione. G. era perfettamente consapevole di poter generare, con i propri disinibiti atteggiamenti, motivo di eccitazione, difficile da poter essere totalmente repressa, ed al tempo stesso alimentando incongruenti gelosie da parte del proprio compagno, sempre pervaso, come era inevitabile che fosse, dal costante pensiero che ad altri potesse venire concesso il privilegio di poter accedere in maniera ben più intima a quanto da sempre di così tanto ambito. l'unico elemento, a mitigarne l'assillo, era costituito dal fatto che amicizie così senili non potessero influenzare più di tanto il loro complice rapporto, anche la dove si fossero trasformate in azioni atte ad ottenerne l'integrale consenso a che potessero evolvere in sensazioni ben più assolute.in fondo cosa avrebbe potuto mai esserci di così irrimediabile nella occasionale condivisione di un corpo elargito affinché fosse possibile, ad una comune persona, provare le indelebili sensazioni di istanti univoci altrimenti negati dalla sola razionalità. ed allora ecco G. non sottrarsi al contatto della mano, intenta a percorrerle l'epidermide arroventata non solo per la calura del sole, facilitata nel lascivo percorso dagli unguenti solari che, proteggendole il corpo, non la rendevano immune dalle prevaricanti attenzioni che le venivano rivolte. girandosi verso l'anziano estimatore, intenzionato ad indugiare sempre più, spalmandole sulle natiche altra crema oleosa con la scusa di renderla ancora più al riparo da quelle esposizioni totali, nel contempo lasciava che ne potesse liberamente approfittare per palpeggiarla sempre più esplicitamente, soffermandosi in modo particolare sui punti nevralgici. definitivamente abbandonato il libro che le stava leggendo, l'uomo prese ad incrementare la propria azione libidinosa, rendendola ulteriormente incisiva a verifica di quanto in fondo non fosse ritenuta molesta dalla bellissima preda che inerte si offriva a quel tocco senza opporre alcuna resistenza. volgendola ancor più verso di se, massaggiandole il seno, e strizzandole audacemente i capezzoli, la sentì vibrare a quelle estreme manomissioni, rompendo allora ogni indugio per andare repentinamente a porsi tra le cosce di lei sino a raggiungere una fessura ormai vulnerabile ad ogni possibile intemperanza. stimolandone la clitoride, certo più che mai di riuscire a farle perdere del tutto la ragione, proseguì l'esplorativo percorso incuneandosi tra quegli anfratti inumiditi di una fremente passione. G. lo lasciò fare, sicura che quando avrebbe messo a parte il proprio compagno di ciò che era avvenuto egli l'avrebbe apostrofata con gli epiteti che sapeva di meritarsi, tuttavia non impedì, al solerte torturatore, di poter perseguire l'intento che si era prefisso, abbandonandosi a lui, senza alcuna remora, alla ricerca di un convulso piacere che in fondo andava da tempo sperimentato.
to be continued
2046
3
9 years ago
gloria1951,
42
Last visit: 3 years ago