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Una sera sola in sauna
Premetto che il gioco della sauna mi eccita moltissimo e mi piace andarci anche sola, per poi raccontare a mio marito quello che è accaduto. Tramite un amico singolo ho individuato una sauna di un Hotel poco fuori Bolzano, dove dopo una certa ora si poteva trovare poca gente e qualche singolo valido. Così una sera mentre lui era al lavoro, ho pensato di andare a farmi in sauna.Arrivata al Hotel verso le ore 20:30 circa non c’era più tanta gente nella zona sauna.Già durante la prima sauna avevo adocchiato un bel ragazzo sui 25 anni con fisico atletico. Il ragazzo si fece sempre più intraprendente già dalla prima seduta di sauna.Così dopo che mi ero messa a riposare e ho visto il ragazzo entrare in sauna, ho pensato di seguirlo.Facendo finta di nulla mi sono sistemata di fronte a lui. Dopo un po’ ho iniziato ad accarezzare le mie cosce e ad allargare lentamente le gambe, mostrando per bene la passerina. L’eccitante era che tutto sembrava fatto per caso con indifferenza, come se lui non vi fosse. Niente sorrisi, niente parole. Lui iniziò a toccarsi in maniera molto discreta e con grande indifferenza, il cazzo che divenne durissimo.La situazione era diventata eccitante!Lui con indifferenza aveva mosso un suo piede e aveva sfiorato il mio polpaccio. Io non mi sono mossa, e questo aveva chiaramente dato l’ok a lui, che con il piede era risalito alla mia coscia. Ma ecco che un uomo un po’ bruttino entra in sauna e cosi aprendo la porta interruppe il gioco. Presi l’asciugamano e uscì a fare la doccia, strizzando l’occhiolino al ragazzo. Dopo la doccia mi rilassai un su un lettino e mi accorsi che il ragazzo di prima era entrato in una grande vasca idromassaggio che era nella sala di fronte al mio lettino, dove vi era immersa un’altra coppia di turisti anziani. Lui entrò in acqua nudo e si immerse sino al torace. Mi avviai in acqua prendendo posto vicino a lui. Sempre con grande indifferenza lui mise le braccia in acqua e il braccio destro era palesemente protratto verso di me che però mostravo estrema indifferenza anche perché da fuori non si poteva vedere nulla visto l’enorme massa di bolle che produceva l’idromassaggio. Poco dopo altri due ragazzi circa 30enni entrarono in acqua e si misero quasi di fronte a noi, mentre la coppia anziana uscì dalla vasca. Chiaramente le cose si erano un po’ rallentate. Lui aveva ritirato la mano da sotto l’acqua e così, visto il suo imbarazzo ripresi in mano il gioco e fu io ad allungare una mano sotto l’acqua e ad accarezzargli il cazzo che mi tornò durissimo. I due di fronte avevano capito il gioco ma vedendo che in quel momento non erano graditi uno dopo l’altro uscirono dalla vasca. Il secondo aveva un gran bel cazzo duro e mi passò vicino, sorridendomi, cosi senza nascondere la sua erezione e uscì. Così il giovane ritornò a toccarmi sotto l’acqua e io a masturbarlo lentamente.Ad un tratto dopo essermi guardata attorno, mi spostai e salì a cavalcioni su di lui guardandolo di fronte e iniziai a ondeggiare sul suo cazzo in acqua mentre lui mi toccava le tette e mi baciava. Il gioco andò avanti un altro po’ ma si interruppe per il passaggio della coppia di prima. Io uscì dall’acqua eccitatissima. Andai a fare la doccia e così anche il ragazzo mi raggiunse sotto la doccia ancora un po’ eccitato. Mentre facevo la doccia lui mi propose di andare nelle stanze relax e massaggio dove si poteva giocare un po’ visto che lui era bravo a fare i massaggi e aveva l’olio da massaggi. Andai in spogliatoio dove avevo il cellulare e via sms informai mio marito di cosa stava succedendo. Con l’occasioni ho potuto accertare che in sauna era rimasta ancora la coppia di anziani e i due ragazzi di prima. Scrissi a mio marito se potevo andare con lui in stanza relax a farmi massaggiare. Mio marito eccitatissimo mi rispose di sì e mi chiese di portarmi il cellulare per mandargli sms e qualche foto. Cosi andiamo nella zona relax, che nel frattempo si era svuotata. Lui si mise subito a massaggiarmi mentre io ero sdraiata a pancia in giù. Lasciavo qualche piccolo sospiro.Ad un certo punto lui mi sussurra qualcosa nell’orecchio e subito prendo il cellulare e per informare con un sms mio marito “Questo mi vuole scopare che faccio?” mentre il ragazzo continuava a massaggiarmi. Sento la vibrazione dell’arrivo del sms di mio marito “vaiiiiiiiii!”Pensai di rilassarmi prima in sauna a vapore, anche per capire se siamo rimasti soli. Notai che la coppia era già andata e rimasero soltanto il mio amichetto e gli altri 2 singoli. Entrai in sauna a vapore e mi misi sull’ultimo scalino, dove eccitata dalla situazione, potevo starmene oscenamente a gambe aperte a far prendere aria alla mia fica calda.Pochi secondi dopo intravedo l’ombra di lui che si avvicina verso di me e vedendomi sola in sauna e lui ancora vistosamente eccitato si avvicina toccandomi subito tra le gambe. Poi lui mi girò a pecorina e inizio a baciarmi e leccarmi i buchini. Mi stacco da quella posizione e inizio a spompinarlo, mentre lui è semi seduto e io inginocchiata e piegata a sbocchianarlo come una vera porca. Lui mi prende i capelli dalla nuca e mi scopa in bocca come se fosse la fica mentre io emetto rumori gutturali di sforzo e lui mi incita a succhiare sempre più a fondo.A quel punto entrano dentro anche i due ragazzi di prima. Senza scomporci per il loro arrivo e senza presentazioni riprendo a spompinare a turno facendoli tornare i cazzi duri.Visto che ormai siamo rimasti soli, gli proposi di andare nella stanza relax, dove saremmo stati più comodi. Ad un certo punto il mio amichetto di turno prese un condom lo aprì e lo mise sul cazzo durissimo mentre io lo feci sdraiare, poi girandogli le spalle mi sedetti su di lui e gli dissi di stare fermo che mi sarei messa il suo cazzo nel culo per la doppia. Qualche minuto dopo il suo cazzo era totalmente infilato nel mio culo e lo cavalcavo con grande passione, mentre lui mi sditalinava con furia.Guardando gli altri due il mio amichetto disse: ”dai cazzo, che aspettate a sfondarla!!!!” La cosa mi eccitò moltissimo. Senza tante storie uno dei due si infila un condom mi entrò in fica pompandomi lentamente.Mi trovai a sentire i due cazzi che mi pompavano con violenza come piace a me. La situazione era troppo eccitante. Il terzo ragazzo invece era a fianco in piedi che si toccava e guardava un cazzo veramente notevole che avevo voglia di gustare. Poco dopo quello che mi scopava in fica mi sborrò sul pancino, riempiendomi tutta. L’altro invece continuava a incularmi ancora, mi fece girare mettendomi a pecora con la faccia affondata nel cuscino, mentre mi dava colpi di cazzo nel culo da farmi saltare, mentre mi insultava dicendomi che mi avrebbe rotto tutto il culo. Ma anche lui preso dall’eccitazione durò poco e si tolse velocemente il condom. Mi fece girare e mi spruzzò tutto sul collo e sulle tette, ordinandomi di spalmarmela tutta. Rimasi esterrefatta della quantità di sperma che aveva spruzzato e me la spalmai su tutto il seno e mi leccai la mano per sentire il suo succo.Andammo tutti e tre a fare una doccia e mentre io mi dovevo fare lo shampoo e il balsamo e la cosa richiedeva un po’ i due ragazzi andarono verso gli spogliatoi. Mentre facevo la doccia il terzo ragazzo che assisteva a tutto nella zona relax toccandosi quel bel cazzo enorme, mi aveva avvicinata sotto la doccia, apre la porta del box e mi chiede se poteva finire quel giochetto, mostrandomi il cazzo durissimo. Eccitata per quel cazzo lunghissimo prendo una manata di gel da doccia e gli insapono il cazzo iniziando una lenta sega. Mi inginocchio subito ed inizio a sbocchinarlo. Lui inizia a godermi in bocca senza neanche un preavviso, tenendomi la testa spinta dalla nuca, contro il suo cazzo, impedendomi di farlo uscire dalla bocca. Un po’ sorpresa lascio che lui si scarichi tutto in bocca e aspetto che lui molli la presa, ingoiando quell’enorme quantità di seme caldo e densissimo, lasciando defluire un pó fuori dalla bocca .
5880
6
6 years ago
coppiaintimissima,
30/36
Last visit: 2 years ago
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LA PRIMA VOLTA DI MIA MOGLIE - 2^ Parte
LA PRIMA VOLTA di MIA MOGLIE
2^ PARTE
Riprendo il racconto che, come già indicato nella 1^ parte, rappresenta una esperienza reale vissuta nel marzo 2022 e che, per come si è realizzata, ha avuto un’importanza significativa nella mia vita di coppia.
PREMESSA
Sono conscio che il lettore medio di questo racconto sia principalmente interessato alla cronologica descrizione degli eventi più lussureggianti della storia (in fondo siamo in un sito erotico), tuttavia ho ritenuto necessario proporre un preambolo alla narrazione in modo che tutti siano i grado di comprendere a pieno, non solo la situazione in cui si è creata “la prima volta”, ma anche lo stato d’animo e le sensazioni psicologiche degli attori stessi ed, in ultima analisi, il percorso cerebrale che ha portato a maturare questo passaggio.
***
È frequente nelle coppie vivere, prima o poi, un periodo di crisi coniugale. Le cause possono essere molteplici: la routine matrimoniale, il fatto di darsi per scontati, lo stress lavorativo, le abitudini, la stanchezza, etc. .
In ogni caso sono periodi estremamente logoranti dove rischia di perdersi ogni reciproco stimolo emotivo.
Ebbene, durante i primi mesi post emergenza covid, noi eravamo in una di queste fasi.
Il nostro sentimento era sempre molto forte ma era meno palese, quasi scontato. Era come se ci fosse un’ombra cupa tra di noi…….qualcosa di non ben definito, che comunque rischiava di allontanarci fino quasi a farci sentire più due individui che una coppia.
Sono situazioni difficile da spiegare che, tuttavia, portano (erroneamente) a pensare che il proprio malessere psicologico dipenda in qualche modo dal comportamento del proprio partner.
Io, in particolare, sentivo mancare l’empatia di coppia…. non vedevo più nella mia compagna la volontà (e soprattutto il piacere) di comprendere le mie esigenze. Non percepivo più in Lei il desiderio di rendere felice e realizzato il proprio uomo.
Intendiamoci, di fatto non avevo nulla di trascendentale da rimproverarle, era una mera sensazione….un’atmosfera negativa che alleggiava tra noi e che, personalmente, mi intristiva molto perché contrastava con il mio assoluto bisogno di unione e complicità di coppia.
Più passava il tempo e più la tensione aumentava. Sembrava un progressivo e inesorabile precipitare.
A un certo punto, anche futili decisioni, come la scelta del programma tv, sembravano diventare oggetto di beneplacito o quanto meno di compromesso.
Tutto stava diventando tremendamente snervante. Dormire con la finestra aperta o chiusa, materasso morbido o rigido, uscire o stare a casa, cosa cucinare alla sera, la mia uscita della domenica mattina per il rituale allenamento in bicicletta……ogni mia scelta sembrava essere motivo di discussione e/o di contrattazione.
Lo stesso normale dialogo coniugale cominciava a risentirne; ormai ogni banale conversazione rischiava di trasformarsi in un’accesa discussione polemica……non c’era più nulla di pacato tra noi……tutto sembrava poter sfociare improvvisamente in un conflitto tra opinioni inconciliabili.
Anche nell’intimità stavamo vivendo una sorte di triste declino. Facevamo ancora l’amore ma in modo spento, convenzionale……da vecchia coppia stanca. Ormai si faceva sesso sempre nello stesso luogo (nel letto matrimoniale), Patrizia non indossava più la sua sensuale lingerie ed anche nella scelta delle posizioni sessuali spesso si finiva per previlegiare esclusivamente la comodità o la praticità a discapito del piacere.
Come se non bastasse (causa lockdown sanitario) da oltre due anni non giocavamo più con coppie o singoli ed i club privé rappresentavano ormai per noi solo uno sbiadito ricordo per noi.
In tale contesto, credo che il mio principale errore sia stato quello di non parlare apertamente (e soprattutto tempestivamente) del mio malessere interiore. Ritenevo infatti (oggi posso dire ERRONEAMENTE) che la mia compagna di vita non potesse non percepire la mia palese insofferenza. Pertanto l’unica spiegazione che riuscivo a darmi della sua inerzia ed indifferenza, era che non fosse interessata al mio stato d’animo e ciò, ai miei occhi, equivaleva a mettere in serio dubbio il suo affetto nei miei confronti.
Fortunatamente la realtà era diversa e Patrizia me ne diede prova durante il nostro momento peggiore.
Infatti, dopo un sofferto e lungo periodo di silenzi, una sera il confronto è improvvisamente arrivato.
A dir la verità, più che un confronto sembrava uno “scontro”, fatto di reciproche accuse e lamentele …..poi però, a un certo punto, Lei ha preso l’iniziativa e dopo aver confermato i suoi sentimenti nei miei confronti, ha avviato un costruttivo processo dialettico che, per maggior chiarezza, ripropongo a seguire in maniera pressoché testualmente :
P. – Perdonami Amore, ma io ti amo come e più di prima. Non voglio perderti e voglio dimostrarti che possiamo tornare quelli di un tempo. Forse ho dato per scontato il nostro rapporto ma anche a me non piace come stiamo vivendo la nostra relazione. Non mi riconosco più, voglio tornare la donna che hai conosciuto. In fondo ci amiamo e questa è l’unica cosa che veramente conta. Non possiamo buttare via tutto quello che c’è tra noi.
IO – Non voglio che Tu cambi solo per paura di perdermi, io vorrei che Tu avessi piacere di stare con me, di condividere cose con me. Io ti ho sempre considerata, non solo mia moglie, ma anche la mia compagna, la mia amica, la mia confidente nonché la mia complice. È questa la Patrizia che ho sempre desiderato.
P. – Ma anch’io voglio essere quella donna e voglio dimostratelo. Noi abbiamo bisogno di una svolta, di complicità, di qualcosa che ci unisca nuovamente….di un nostro segreto da condividere…..di trasgressione. Senti…perché non invitiamo un singolo a casa nostra?
IO – Per far cosa? I soliti giochi soft per poi tornare alla solita routine?
P. – No. Questa volta voglio andare oltre ai nostri vecchi limiti. Questa volta lo voglio scopare.
IO – Lascia perdere. Non ci sarebbe alcuna soddisfazione sapendo che lo faresti solo per me. Non è quello che desidero e Tu lo sai? Io ho sempre adorato la nostra complicità di coppia, non mi interessa il tuo sacrificio alla Giovanna D’Arco.
P. – E chi ti dice che lo faccio per Te?
IO – Vorresti farmi credere che improvvisamente è diventato un tuo desiderio? Scusa ma faccio veramente fatica a crederci?
Ricordo ancora benissimo il sorriso malizioso sul bel viso di Patrizia, mentre, con tono quasi di sfida, replicava al mio scetticismo con queste semplici tre parole:
P. – Mettimi alla prova.
Al termine di questa frase, confesso che ho sentito un brivido corrermi su per la schiena. Ero completamente pervaso e stordito da una moltitudine di sentimenti, confusi e coesi tra loro, che andavano dall’amore, all’ eccitazione, alla sorpresa, alla paura, alla gelosia e molti altri ancora che nemmeno riuscivo a riconoscere.
Quel giorno stesso ci mettemmo alla ricerca di un single e già per la sera stessa avevamo fissato un appuntamento a casa nostra con Tommaso.
Nel colloquio telefonico preliminare, dopo aver adeguatamente chiarito le regole del gioco (“Patrizia scoperà ma non si concederà a rapporti orali e anali”), avevo raccomandato al nostro amico massima delicatezza e sensibilità considerando che si trattava di una “prima volta” per Patrizia.
Appuntamento alle 21, ma già alle 20,30 Patrizia è già tutta “apparecchiata”: stivali neri con tacco a spillo, autoreggenti nere, un abito lungo di pizzo con ampio spacco di coscia e generosa scollatura. La trama del pizzo nero lasciava veramente poco all’immaginazione. Inoltre il vestito era molto leggero e pertanto i suoi capezzoli reagirono rapidamente alla fredda attesa inturgidendosi e sollevandosi nelle trasparenze.
Ricordo che le dissi: “Sei bellissima, se ritarda 5 minuti ad arrivare ti scopo io”.
Arrivò puntuale. Patrizia prese subito l’iniziativa. Andò incontro al nostro ospite salutandolo e avvinghiandolo subito con uno stretto e prolungato abbraccio che non avrebbe lasciato indifferente neanche un eunuco. Il nostro amico non poteva non aver sentito i suoi seni premergli sul petto. La conferma di ciò, la ebbi subito. Infatti il suo imbarazzo nell’essere accolto in modo così diretto era evidente. Non proferiva parola.
Anche questa volta ci pensò Patrizia a “rompere il ghiaccio”. Infatti lo fece accomodare sul divano del salotto e comincio a rivolgergli apprezzamenti con voce volutamente suadente.
Senza neanche volerlo, mi trovai ai margini della scena, ne approfittai allora per attivare la videocamera del mio cellulare……non volevo perdere nulla di ciò che si stava prospettando davanti ai miei occhi.
Intanto sul divano, le mani di entrambi già cominciavano a dispensarsi carezze e sfioramenti reciprochi, dapprima incerti e superficiali poi sempre più diretti e passionali. Ormai i primi timidi approcci del nostro amico si erano trasformati in voraci palpate…..le sue mani che inizialmente si soffermavano con movimenti lenti e controllati sull’elastico dell’autoreggente quasi a voler definire la zona di confine tra la calza e la pelle liscia della gamba, ora passavano, freneticamente e senza pudore, dall’interno coscia al petto ………quasi a non saper decidere dove stare.
Un attimo dopo, vedo il seno sinistro nudo di Patrizia stretto tra le dita di Tommaso mentre la sua bocca ingorda succhia il capezzolo più che mai inturgidito dalle precedenti attenzioni. Patrizia geme prima di piacere e poi di dolore quando l’azione del nostro esuberante amico eccede.
Io sono completamente stravolto dall’eccitazione…….le tette di mia moglie succhiate senza ritegno da uno sconosciuto e sta anche gemendo di piacere.
Improvvisamente Tommaso si inginocchia davanti a Patrizia la quale, percependone le maliziose intenzioni, anticipa la sua azione aprendo, senza alcun ritegno, le gambe.
La visione che offre è irresistibile. Infatti a seguito dei profusi strofinamenti prestati, il perizoma si è insinuato tra le grandi labbra della vulva lasciando trapelare una curata quanto sensuale peluria pubica.
Un attimo dopo il suo perizoma è accostato a lato delle grandi labbra scoprendo il clitoride gonfio di eccitazione. La lingua di Tommaso non perde tempo e inizia un lento ma inesorabile lavoro sul “grilletto” di Patrizia. I gemiti aumentano a dismisura e i movimenti ritmici delle mani di Patrizia sulla testa di Tommaso sembrano confermare le manifestazioni di piacere appena udite.
Adesso entrambi i seni di Patrizia sono scoperti mentre le dita di Tommaso agiscono sui capezzoli pizzicandoli quasi a voler sintonizzare una stazione radio. Nel frattempo la testa di Tommaso è sempre tra le cosce di mia moglie che, continua a esprimere parole di approvazione per l’insaziabile lavoro di succhiamento che viene riservato al suo clitoride, ora più che mai gonfio e bagnato.
Dopo qualche minuto Patrizia riprende il comando delle azioni. Fa sedere Tommaso sul divano e le si siede sopra rivolta verso di Lui. La scena che mi si presenta è favolosa: Tommaso ha la testa tra le tette di Patrizia mentre le sue mani palpeggiano lussuriose il sinuoso culo del mio Amore.
P.S. – Per la cronaca, il culo di Patrizia è uno dei suoi punti di forza…..fianchi rotondi e natiche a forma di cuore ne fanno un vero capolavoro apprezzato da tutti coloro che hanno avuto occasione di giocare con noi.
Decidiamo di spostarci rapidamente in camera da letto per proseguire più comodamente il gioco.
Pochi secondi e Patrizia è sdraiata sul letto con addosso solo stivali ed autoreggenti. Anche Tommaso non perde tempo ed in un attimo è completamente a nudo…….la sua eccitazione è già ben evidente.
Ricomincia il cunnilingus che Patrizia dimostra subito di apprezzare. Ben presto, l’azione della lingua viene sostituita dal movimento ritmico di un dito. Patrizia apprezza a tal punto da chiedere:
P. - “SIII,…dai! Mettimi anche un dito nel culo” .
Non so se sia possibile esprimere a parole l’eccitazione che una frase del genere può generare in un uomo. Io non ci riesco!
Il movimento delle due dita all’interno di mia moglie era già di per sé estremamente provocante, ma la reazione verbale di Patrizia alle stimolazioni ricevute mi fece letteralmente sbandare:
P. – SI… SI…un dito in figa ed un dito in culo…..mi stai riempiendo tutta.
Poi alza la testa cercando il mio sguardo e aggiunge:
P. – Amore, mi manca solo un cazzo in bocca.
Ben presto le dita in figa passano da due a tre e infine addirittura a quattro. Il nostro amico però si fa prendere troppo dal momento e comincia a stantuffare esageratamente finché un gemito di dolore di Patrizia e un mio immediato rimprovero non lo fanno desistere.
Patrizia riprende in mano il pallino del gioco ed estrae da sotto il suo cuscino il suo migliore amico, il suo vibratore “succhiaclitoride”. L’immagine di Lei sdraiata a gambe aperte mentre si masturba provoca in me inquietudini profonde e contrastanti. L’eccitazione si accresce ancor di più quando Tommaso decide di contribuire al piacere di Patrizia infilandole un dito in figa. Questa volta la sua azione è più delicata e controllata e, di conseguenza, più gradita.
Pochi minuti ed ecco Patrizia esplodere in un orgasmo fatto di forti gemiti liberatori.
Vederla godere, mentre è penetrata da un dito non mio, ha risvegliato in me istinti difficilmente confessabili.
Si invertono nuovamente i ruoli. Ora è Patrizia che, riprendendo l’iniziativa, fa sdraiare sulla schiena Tommaso e le regala un sensuale quanto gradito body massage.
Sgrano gli occhi, non voglio perdermi alcun particolare. Osservo con attenzione il mio Amore mentre con le sue morbide tette sfiora dolcemente il petto del nostro ospite. Vedo i suoi capezzoli…sono talmente turgidi da sembrare due chiodi e sono altresì evidenti i brividi provocati al fortunato ricevente.
Per mettere a contatto le tette di Lei al petto di Tommaso, inevitabilmente il suo culo di Patrizia è rimasto sollevato. Da dietro l’immagine di Patrizia è strabiliante: osservo il suo culo rotondo in primo piano e le grandi labbra ancora aperte dopo il recente orgasmo. Quando poi Tommaso comincia a picchiettare le dita sulla figa ancora leggermente slabbrata di Patrizia, si sente il rumore dei suoi umori……E’ BAGNATISSIMA !!!
Non ancora soddisfatta del trattamento ricevuto, Patrizia, con voce lieve ma decisa, le sussurra:
P. – Mettimi un dito dentro.
Tommaso ovviamente non se lo fa ripetere e inizia a penetrarla intimamente.
Patrizia riprende il movimento lento ma costante del suo corpo sinuoso; porta così il suo seno a scendere fino all’ombelico mentre contemporaneamente il suo pube struscia sugli attributi maschili del nostro ospite. Il cazzo di Tommaso ora sembra scoppiare.
A questo punto non è più possibile attendere oltre, l’eccitazione di tutti è al limite.
Tommaso si infila il preservativo, aiutato da una Patrizia un po’ impacciata in un compito a cui non è più abituata.
Il nostro impaziente amico si infila tra le gambe di Patrizia e comincia ad armeggiare con il suo cazzo nel tentativo di penetrarla. Quando ormai aveva appena cominciato a far pressione sulla “soglia”, Patrizia lo spinge via, facendoci sospettare in un ripensamento tardivo.
L’imbarazzo però scompare subito, quando la sento rivolgere a Lui con le seguenti parole:
P.- Voglio stare sopra. Ti voglio scopare io.
In un attimo Patrizia è sopra di Lui nella classica posizione “dell’amazzone”.
Da dietro ho una visione perfetta della scena: vedo la mano di Patrizia cercare e trovare sotto di Lei l’asta di Tommaso, la vedo puntare il membro eretto all’ingresso della vulva, la vedo spingere progressivamente il glande dentro le grandi labbra, e infine….la vedo sedersi dolcemente sul cazzo fino a totale inserimento.
L’immagine della virilità maschile che lentamente scompare interamente dentro la figa della mia donna è una scena quasi irresistibile per me.
Il lento movimento ascendente e discendente del culo di Patrizia sul suo cazzo prosegue ritmico. Vedo il cazzo entrare ed uscire a un cadenza regolare fino a quando, l’impazienza di Tommaso non lo porta ad unirsi a Lei nel movimento….accentuando i tempi delle spinte.
Adesso si muovono entrambi in simultanea; quando lei scende con il culo, Lui sale col bacino. In questo modo la penetrazione è più profonda. Tommaso aumenta ancora il ritmo e Patrizia è costretta a interrompere il suo. Ora è solo Lui che spinge…..in modo sempre più profondo e concitato.
La mia eccitazione sale ulteriormente quando sento Patrizia gridare:
P. – SI…SI…SCOPAMI . Lo voglio dentro, lo voglio sentire tutto…fino in fondo….fino alle palle.
Comincio a temere che tutto finisca troppo presto e allora chiedo di cambiare la posizione.
Patrizia si mette a 90 gradi (posizione a pecorina” per intenderci). Lui è un po’ basso, fa fatica a penetrarla in quella posizione. Le chiede di abbassarsi davanti fino ad appoggiare petto e viso al letto. Adesso è riuscito ad entrare. Tramite le mani la tiene per i suoi sinuosi fianchi in modo da poter gestire meglio il ritmo delle spinte. Ad ogni affondo, si sente il rumore dei due corpi che si scontrano.
Cambiano ancora la posizione, ora tocca alla “missionaria”. Lei si sdraia supina allarga e solleva le gambe velate dalle calze nere. Già solo vederla in questa posizione è uno spettacolo. Lui traffica un po’, sembra non riuscire a trovare la “strada”….Lei per aiutarlo, le dice:
P. – più su, più su…..più su, più su!
Allora Lui le risponde;
T – Lo vuoi nel culo ?
E Lei, preso coscienza delle sue reali intenzioni, categoricamente:
P. – NO !! Il culo e la bocca li do solo a mio marito.
Non credo mi sia possibile esprimere l’orgoglio e la soddisfazione che una tale frase mi ha dato.
Alla scorrettezza del nostro ospite che, ben conscio delle regole della casa, ha provato a esigere più di quanto (ed era molto) le era stato concesso, si è sovrapposta la ferma reazione della mia compagna di vita che ha messo in chiaro che Lei era lì per un gioco e solo per quello.
Lei è e resterà mia, come io sono e resterò suo. Il fatto che i nostri corpi vengano occasionalmente “condivisi” per i nostri capricciosi giochi trasgressivi non cambia la realtà dei fatti.
Dopo questo breve momento di imbarazzo, finalmente il nostro “furbone” trova la strada giusta e comincia il suo movimento “stantufforio” incitato dai gemiti e dalle frasi provocanti di Patrizia.
Sposto il mio punto di osservazione…mi posiziono dietro di loro. Durante il frenetico movimento penetrativo, vedo palle di Lui scontrarsi rumorosamente con le natiche di Patrizia.
Vista e udito……una combinazione eccitante e sensuale. Il sesso vissuto con tutti i sensi…..
Lui le alza le gambe in modo da poter esercitare spinte più ampie e profonde, Dai suoi gemiti animaleschi si intende che è quasi all’apice del piacere.
Lei sembra capirlo e grida:
P. – SI…SI,,,,,sborrami tutta,,,,,,voglio sentirti godere.
E’ troppo per Lui……non resiste…..esplode in una serie di mugugni di piacere seguiti dai rumori degli ultimi due profondi colpi d’anca contro le natiche di Patrizia.
Tommaso è stremato, si lascia scivolare a lato del letto.
Non perdo tempo. Sposto le gambe di Patrizia verso la mia posizione e la posseggo con energia.
Tutti i miei colpi sono seguiti dal rumore dei nostri corpi che si scontrano.
La bacio con passione, mentre le dico che l’amo e che sono orgoglioso e felice di avere una donna come Lei.
Immediatamente dopo esplodo dentro di Lei, riempiendola con tutto il mio seme.
CONCLUSIONE
Sono stato un uomo che si “nutriva” di grandi emozioni e, per quanto mi è stato possibile, ho cercato costantemente di vivere la mia esistenza in modo libero e anticonformista. Di conseguenza ho sempre detestato i luoghi comuni, i conformismi e le ipocrisie della nostra società cosiddetta “evoluta” dove le apparenze contano più della sostanza.
Pertanto, considerato il mio essere, non avrei potuto trovare donna migliore di Patrizia che per me non è solo mia moglie ma anche la mia donna, la mia compagna, la mia amica. La mia complice, la mia porca…..il mio tutto.
Nonostante le inevitabili difficoltà incontrate nella quotidianità della convivenza, mai nessuna persona mi ha fatto sentire tanto realizzato quanto Lei.
L’esperienza raccontata, al di là dei suoi piacevoli lati trasgressivi, è stata fondamentale per me perché ha rappresentato un’evidente conferma dell’unione e della complicità della nostra coppia.
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1
9 months ago
lucrezia13,
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INCONTRO DI BOCCHE
Arrivammo al club verso le 11,00 , la ragazza in reception mi informò che c’era la possibilità di prenotare un massaggio ,io accettai con molto entusiasmo ;Fabio invece declinò la proposta. La ragazza mi avvisò che con me avrebbe messo un singolo, io acconsentii tanto con me ci sarebbe stato anche Fabio .Salutammo ed entrammo nel club.Una volta svestiti ci indirizzammo verso la zona estiva e li mi immersi nella vasca sentivo la sensazione calda dell’acqua sulla pelle mi abbandonai tra le braccia di Fabio completamente appagata. Ad un certo punto sentii una voce femminile che mi chiese “posso entrare , vi disturbo?” Aprii gli occhi e vidi due sagome , mi girai verso le donna e notai quanto fosse bella , pelle ambrata , gambe lunghe e toniche , una cascata di ricci castani e due seni “pieni d’oro” ,rotondi, caldi, morbidi, vogliosi. Fabio parlò per me perché io rimasi stupefatta .Entrarono in vasca lei si sedette dalla mia parte e notai i suoi occhi verdi e profondi come una foresta misteriosa e fitta.Iniziammo a parlare e notai presto una certa sintonia con quella Venere ammaliante e capì presto che lei era molto esperta nell’antica arte della seduzione e che erano assidui praticanti dello scambio di coppia.Ad un certo punto la Venere mi sfiorò la coscia con la mano e sentii il mio corpo pervaso da brividi non mi capacitavo non avevo mai provato attrazione per una donna e presa dal panico sorrisi alla Venere e chiesi a Fabio di andare sui lettini per prendere un po’ di sole li salutai e ci alzammo.Mi pentii subito , non volevo lasciarla eppure la paura mi fece fare quel gesto , la Venere e il suo compagno ci salutarono e sparino all’interno della spa che in quel momento mi sembrò un grosso buco nero e vidi il suo dolce corpo sinuoso perdersi al di la della porta..Decisi di non pensarci e cercai di rilassarmi , arrivò l’ora del pranzo e io e Fabio ci avviammo alla zona buffet e mi sorpresi quando mi accorsi che la stavo cercando e non vedendola sentii un morso di rabbia nello stomaco e pensai tra me” ecco ..sicuramente saranno andati via adesso non la rivedrai più ..”Dopo aver pranzato entrai con Fabio nel bagno turco ed assaporai il vapore e l’assenza fresca di menta..Arrivò l’ora del massaggio e Fabio mi accompagnò davanti alla porta entrai nella stanza e notai la Venere li davanti a me di schiena che stava parlando col massaggiatore .Il mio corpo prese a pulsare , il cuore a battere e senza pensarci due volte mi girai verso Fabio e gli dissi “amore se vuoi prendere un po’ di sole mentre io sto qui vai pure tanto c’è una donna che fa il massaggio con me” lui mi baciò sulla bocca e mi disse che mi avrebbe aspettato fuori.Mi girai e vidi lei che mi guardava con occhi famelici , la massaggiatrice ci fece sdraiare sui lettini e il massaggio iniziò.Chiusi gli occhi per rilassarmi e calmare il mio inguine , sentivo il sangue bollire , non capivo , quella donna mi aveva stregato.MI concentrai sulla mano della massaggiatrice ma ad un certo punto sentii un piccolo gridolino apri gli occhi e la vidi .. mi guardava con occhi irreverenti e mentre aveva fissi gli occhi su di me iniziò a leccarsi le labbra della bocca ,io rimasi li ad osservare la maestrie e l’ingordigia della sua lingua e sentii il mio inguine bagnarsi come non mi era mai capitato.. ero eccitata..Il massaggio finì e io potei alzarmi , la massaggiatrice ci avvisò di fare una doccia così da poter togliere l’olio .Io pensai sinceramente che più per l’olio mi serviva una doccia fredda per calmare i miei bollori e schiarirmi le idee..La Venere si mise a parlare col massaggiatore , io cercai di rimanere li il più possibile ma poi mi resi conto che lei era impegnata nella conversazione quindi mio malgrado salutai e mi avviai verso lo spogliatoio più confusa che mai..Aprii la doccia e optai per l’acqua tiepida mi ci ficcai dentro e chiusi gli occhi ..Mi sentii afferrare le mani e mi sentii spingere contro il muro , aprii gli occhi presa dal panico e mi sentii sussurrare all’orecchio “TI voglio adesso ” riconobbi subito la voce della Venere mi si avventò da dietro e inizio dapprima a stuzzicarmi con le dita il mio capezzolo poi a giocare con il mio seno con un movimento rotondo , accelerando sempre di più ..poi scese e con frenesia iniziò a giocare col mio clitoride , io ero completamente nelle sue mani e più eccitata che mai…con l’altra mano giocava col mio seno sinistro.. “mi disse apri bene le gambe e appoggia le mani al muro” sentii la sua lingua scorrere sulla mia schiena fino alla mie chiappe .. le aprì e inizio a leccarle con la maestria di un’artista .. girava , infilava la lingua e risucchiava il mio buchino.. ad un certo punto si fermò, mi girò e mi disse” io ti voglio fare impazzire .. vieni con me .. la guardai e lei capì subito.. ho mandato mio marito dal tuonon si accorgerà di nulla.. “ nel mio intimo morivo dalla voglia di possederla ma non riuscivo ad ammetterlo .Lei non mi diede la possibilità di declinare l’offerta perché mi sbatté di nuovo contro al muro e iniziò a stuzzicarmi di nuovo il clitoride guardandomi con quei suoi occhi felini .. si alzò mi baciò e per la prima volta ebbi il contatto con la sua lingua che sapeva di me.. il tocco fece esplodere le ultime resistenze . Lei si staccò e mi disse “seguimi”..La seguii , mi portò nel privè e ci avviammo nella stanza con la porta , una volta dentro mi fece sdraiare sul letto e iniziò ad assaporare tutto il mio corpo con la lingua , iniziò dalla bocca e scese fino a miei seni dove iniziò a succhiare prima con delicatezza poi con estrema voracità .Il mio miele colava come non mai ,non ero mai stata così bagnata come con lei e senza dirmi niente infilò la mano all’interno di me .. sempre più dentro e li venni per la prima volta..Lei a quel punto si buttò sopra di me apri le gambe all’altezza della mia faccia e mi disse “prendimi , leccami” mentre con la mano non mi dava tregua e continua a stuzzicarmi il mio sesso .. io mi avvicinai ero in certa sul da farsi per me era una situazione completamente nuova allora lei presa dalla frenesia mi spinse il suo clitoride forte sulla bocca continuando a gemere . Aprii la bocca e iniziai a leccare sentii il suo profumo di donna , dolce ed etereo che mi riempiva la bocca .. presi il suo sesso e iniziai a mordicchiarlo e più sentivo i gridolini della Venere più io mi eccitavo.. finché sentii il suo sesso gonfio di piacere e pronto ad esplodere .La Venere a quel punto completamente presa dal piacere si staccò , mi mise seduta mi apri le gambe, lei fece la stessa cosa e con avidità si avvicinò e con ingordigia inizio a strofinare il suo sesso col mio sempre più forte finché entrambe esplodemmo in un piacere sconvolgente..Tutte grondanti ci accasciammo sul letto , lei a quel punto mi si avvicinò e cerco la mia lingua con la sua , ci baciammo dapprima con dolcezze poi sempre più passionali finché lei si avvicinò al mio orecchio e in un sussurro mi disse “ non è ancora finita , girati ,mettiti a carponi vicino alla ringhiera “ io la guardai stupita mi girai e vidi il mio compagno dalla ringhiera con uno sguardo pieno di desiderio .. lei mi guidò alla ringhiera ,mi misi a carponi e lei si sdraiò proprio sotto di me , chiamò il mio compagno e lui tutto preso dal desiderio si abbassò per penetrarmi . Lei iniziò a leccarmi da sotto .. morsicchiando e inghiottendo completamente il mio sesso e i miei umori.Chiamò a lei suo marito che entrò nella stanza e iniziò a sua volta a leccarla .. a quel punto Fabio non resistette più mi alzò le chiappe , le allargò un pochino ed entrò con una voglia mai sentita .Iniziò ad entrare con forza , sentii tutto il suo membro duro e pulsante tutto dentro di me e le sue palle sbattere su di me e sulla Venere.Mi sentii in visibilio , e li che provai il piacere più alto vedere la Venere sotto di me che mi assaporava tutto il sesso e con le mani mi schiacciava e massaggiava il seno mentre Fabio mi penetrava.Mi fece esplodere ed emisi un urlo di piacere .Fabio sentendomi urlare non resistette più ed arrivò all’ appagamento .Sentii il suo liquido scorrere fuori da me e la Venere leccò il mio umore con il sapore di Fabio.Lei arrivò all’orgasmo poco dopo di me … Ci alzammo lei si avvicinò mi bacio il seno .. stringeva ,morsicchiava e leccava il capezzolo . .. mi prese la faccia e la avvicinò al suo e io assaporai i suoi seni sodi ,tondi, gonfi e sentii il suo capezzolo turgido in bocca nel frattempo il marito la prese da dietro e inizio a spingere sempre più dentro e sempre più forte a quel punto fu lei a mettersi a carponi e mi fece capire con i suoi occhi famelici cosa avrei dovuto fare.. mi sdraiai io a pancia in su e iniziai a leccarla , baciarla , il suo sapore mi mandava in estasi le morsicchiavo le grandi labbra le leccavo le piccole labbra e risucchiavo il clitoride e mi resi conto di essere ancora bagnata perché sentivo il mio liquido scorrere tra le chiappe.. finché vidi lei che si abbassò coi gomiti e iniziò di nuovo a succhiarmi , mi penetrò prima con un dito poi con tutta la mano sempre più veloce ed è li che venni un’altra volta.. sentii che anche la Venere stava per esplodere è così fu.. e sentii il suo sapore in bocca fino a quando non assaporai un sapore nuovo e li capii che anche suo marito raggiunse il massimo piacere.Lei a quel punto mi sorrise .. si avvicinò alla mia bocca mi baciò portandosi via il suo umore e quello del suo compagno .. e mi disse “ti ho voluto e ti voglio ancora “ poi mi salutò con un bacio , salutò Fabio e com’era comparsa si allontanò insieme al suo compagno con il suo sorriso beffardo…
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laure, 30/27
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Luisa e Paolo: l'inizio
Questa sera ho intenzione di farmi scopare. Da un maschio.Mentre faccio la doccia rifletto sulla strategia migliore: potrei telefonare a diversi soggetti che, so per certo, si precipiterebbero qui da me senza esitazioni.Escludendo i maiali e gli sposati – perché stasera non mi va una sveltina con uno che poi deve correre a casa – faccio mente locale e ripenso a chi si è comportato bene.È necessario, ma pericoloso indugiare in questi ricordi mentre sono nuda e mi tocco per lavarmi, perché non posso impedire all’eccitazione di salire e rendere turgidi i miei capezzoli, tumido e sensibile il clitoride. Già altre volte è andata a finire che con due dita nella fica mi sono masturbata come una furia… facendo poi tardi.Basta. Decido, voglio dare un’opportunità a Paolo, magari scopa bene, chissà.Lui è un progettista software in una delle aziende nella quale vado regolarmente. È passabile, fisicamente, anche se ha l’aria di essere un classico nerd. Abbiamo mangiato assieme, qualche volta, mi ha parlato solo del suo lavoro.Però ha un bel cazzo. Di ritorno da un meeting aziendale, una sera, un po’ esasperata dalle sue avance, ma sotto sotto anche lusingata, gli ho fatto una sega. Una specie di premio di consolazione.Così gli ho detto di fermarsi da qualche parte e di tirare giù lo schienale del sedile. Gli dev’essere venuto quasi un colpo, perché ha frenato e si è infilato in un viottolo per fermarsi poco più avanti. Dio santo, ho pensato, speriamo che la mia irruenza non l’abbia fatto sborrare nelle mutande!Ha fatto quel che gli avevo detto, inoltre si è abbassato i pantaloni a tempo di record.Forse sperava gli facessi un pompino, ma anche se mi piace molto farli, preferisco arrivarci per gradi. Glielo prendo in mano. Sorpresa! Non me lo aspettavo così grosso. Duro come marmo, caldo e morbido. L’ho scappellato con delicatezza, poi ho passato il polpastrello del pollice sulla punta. Appena umida. Molto bene. Mentre lo faccio lo sento contrarsi ed emettere un singulto soffocato.Procedo. Per un po’ ci gioco, stringo il cazzo poi allento la presa e passo delicatamente le unghie sul tronco. Poi ricomincio.Attenta Luisa, ti si sta bagnando la figa! Mi impongo di attenermi al piano, non voglio dargliela… vinta subito!Sento il ritmo del suo ansimare, mi sincronizzo nella sega e ci aggiungo anche una lieve torsione. Su e giù. Su e giù.“Luisa, tesoro, me lo prendi in bocca?” balbetta. Sono già diversi minuti che lo sto masturbando, quel cazzo, se possibile, è diventato ancor più duro ma non accenna a sborrare.“Per chi mi hai presa? Per una succhiacazzi qualsiasi?” gli rispondo fingendo di essere scandalizzata, ma sorridendo.La luce è poca, forse non ha visto la mia espressione, perché si rialza di scatto, profondendosi in scuse. Ahi, il ragazzo è timido, chissà quanto coraggio gli ci è voluto. Che tenero.Gli sfioro le labbra con le mie e lo riabbasso delicatamente. Il cazzo gli si è lievemente afflosciato, così lo rimetto in marcia sfiorando con la punta dell’unghia il suo capezzolo sinistro, scendendo poi sull’addome con le unghia di tutta la mano fino all’inguine. Ha un bel corpo atletico, non l’avrei mai detto col mestiere che fa. Gli piace. Bene. Per fortuna non gli piace come a Linda, l’ultima volta che le ho disegnato il corpo così si è infoiata di brutto e mi ha spinto il viso su quella sua passera di fuoco e mi ha tenuto prigioniera la testa con le mani mentre me la strusciava sulla bocca.Porca puttana, se continuo a lasciarmi andare così ai ricordi finisce che glielo prendo in bocca davvero! Mi dedico di nuovo al palo di carne che ho qui di fianco, finisco il giro delle unghie sulla cappella e sono gratificata nel sentirlo tornare vigoroso e duro come prima.Ancora un po’ di sega su e giù. Bisogna che lo faccia sborrare, così passo al livello successivo: mi sfilo il maglioncino a girocollo, slaccio il reggiseno, mi metto in ginocchio sul sedile e gli faccio vedere che belle tette sode ho. Strabuzza gli occhi, evidentemente c’è abbastanza luce per vederle.Io ho ricominciato la sega, lui ansima come un mantice. Ha il collo piegato per guardarmi il seno, in una posizione sicuramente scomoda, ma evidentemente non gli importa.Va bene Luisa, mi dico, aggiungiamo il jolly così lo facciamo venire, la buona azione è compiuta e tu non corri il rischio di cedere e di dargli la figa qui.Mi infilo l’indice in bocca e lo insalivo per bene. A lui stanno uscendo gli occhi dalle orbite. Scendo con l’indice e arrivo al suo ano. Attendo una contrazione e al successivo rilassarsi gli infilo il dito nel culo. Emette un lungo muggito a bocca spalancata, inarca la schiena e sborra.Gli stringo il cazzo, continuo a menarlo mentre spingo il dito a fondo. Lo sego ancora. Sento uno schizzo arrivare sulle tette e anche su un orecchio. Urca, sta sborrando come una fontana! Non so dove stia andando a finire tutta quella roba, spero non sui vestiti. Però non smetto, non sarebbe gentile mollare durante l’orgasmo.Terminano le contrazioni, lo sento rilassarsi. Sfilo delicatamente il dito, lascio quel bel cazzo e mi rimetto seduta. Mi è piaciuto, tutto sommato. E sono certa che è piaciuto anche a lui.“È stato fantastico… veramente… non ho mai goduto così tanto con una… una…”. Il ragazzo sembra imbarazzato.“Con una sega?” dico io. Annuisce. Che tenero, mi allungo per dargli un’altro lieve bacetto. Così facendo sfioro con la mia pancia la sua, mi ritrovo impiastricciata di sperma anche lì. Vabbè.Il resto è storia: un intero pacchetto di fazzoletti di carta per ripulirsi, ci si riveste, si rialzano i sedili, si riparte salutando i guardoni, che non vediamo ma che sicuramente ci sono, gli dico. Sto proprio giocando con lui, ma non per imbarazzarlo, anzi, per metterlo a suo agio. Vabbè.Mi porta fin davanti a casa mia. Spegne la macchina. No, tesoro, la serata è finita, non metterti delle strane idee in testa.Vorrebbe dire qualcosa, ma non gli riesce, allora ne approfitto, gli do un bacio sulla guancia e gli dico “magari un’altra volta, d’accordo?”. Fa sì con la testa. Io scendo, lo saluto con la mano e entro di corsa nel portone. In camera c’è il vibratore che mi aspetta, stasera userò anche il succhia-clitordide.A proposito, di sperma ne era finito anche sul maglioncino e sui capelli. Vabbè. “Magari un’altra volta, d’accordo”, gli avevo detto. Sì, chiamerò Paolo. Stasera è la volta in cui gli permetterò di penetrarmi la figa e di farmi godere con quel bel cazzo che mi ricordo.Ho finito la doccia. Mi avvolgo nell’accappatoio, prendo il cellulare e gli scrivo su Whatsapp.“Paolo, ti andrebbe di salire da me stasera? Ho una promessa da mantenere”. Spunta grigia. Spunta blu. Doppia spunta blu.Non faccio in tempo a posare il telefono che arriva la risposta. Ovviamente, è “Arrivo!”Bene, bene, bene, il ragazzo ha intùito. Vediamo di non deluderlo.Nuda, davanti alla toeletta, un trucco lieve ma adatto a sottolineare occhi e labbra. Pochissimo fard, non va bene quando sai che suderai. Allungo le ciglia. Perfetto. Un’occhiata alle unghie di mani e piedi, le ho fatte fare due giorni fa e sono ancora perfette, lo smalto rosso non ha perso lucentezza.Lo Chanel è quasi terminato ma ce n’è ancora abbastanza: due gocce sul collo, alla base delle orecchie, due sui capezzoli, due attorno alle grandi labbra della figa.Il ragazzo si merita una lingerie di classe. Autoreggenti, perizoma, reggiseno coordinato. Mi infilo il tubino nero di Givenchy, l’acquisto folle di un weekend parigino. Aggiungo un filo di perle.Décolleté nere, tacco 8. Che sul mio piede del 34 fanno come un 12. Sono proprio un gran bel pezzo di figa, bisogna essere onesti. Se potessi mi scoperei.Faccio appena in tempo a dare un calcio alle pantofole e chiudere la porta della cabina-armadio che suona il citofono. È lui, dev’essere andato a velocità da ritiro patente.“Settimo piano, poi l’ultima rampa fino all’attico. Prendi l’ascensore, mi raccomando!” lo ammonisco. Non voglio che arrivi spompato.Bussa alla porta. Gli apro. Si va in scena.Noto subito alcuni particolari: non ha gli occhiali, sorride e sembra già a suo agio. Ci scambiamo i convenevoli, il non-detto è facile da immaginare:“Ciao Paolo, grazie di essere venuto con così poco preavviso.” (“Hai capito benissimo, voglio essere chiavata come se non ci fosse un domani.”)“Ciao Luisa, è sempre un piacere rivederti!” (“Sei alta un metro e un barattolo ma sei una gran topa, non vedo l’ora di aprirti le gambe e infilartelo nella figa.”)Il bacetto sfiorato sulle labbra mi permette di sentire che odora di buono. Perfetto, non c’è bisogno che gli faccia fare la doccia prima.Lo faccio accomodare sul divano, io mi siedo in ginocchio sulle mie gambe vicino a lui. Vicino, ma non troppo.“Sai, volevo farti vedere una cosa.” Tira fuori il cellulare, apre la galleria delle immagini, cerca un po’. Poi si gira verso di me e me lo porge. “Guarda.” mi dice.Sfoglio la galleria. Sono tutte foto mie, cioè fatte a me.Mentre sto parlando durante una presentazione. Chinata (si fa per dire, con un metro e quaranta d’altezza, al massimo posso chinarmi sul tavolino da tè) su una scrivania mentre consulto chissà cosa, mentre rido appoggiata con la spalla alla macchinetta del caffè e le gambe incrociate.Tutte foto prese a mia insaputa, in tutte sono bellissima, il culo bello e armonico, le tette alte, le gambe dritte senza un pelo visibile. In una, grazie al gioco delle luci che sta dietro di me, sembro nuda. Cioè sono vestita, ma sembro nuda. Cazzo, mi sto eccitando con me stessa!Arrivo a un primo piano del viso, nel quale ho lo sguardo imbronciato ma gli occhi sembrano brillare. Una monella.“Chissà quanto hai dovuto penare coi filtri…” gli dico, poi passo alla successiva e ho quasi uno chock: è la stessa foto di prima, stampata in grande formato. C’è il suo cazzo in bella vista che ancora gocciola, ampie chiazze biancastre sul mio viso. Striature sulla bocca mi fanno capire che l’ha strusciato lì in particolare.Ci vuole un gran coraggio, glielo devo riconoscere. Potrei anche incazzarmi e cacciarlo fuori, per quel che ne sa. Ma in qualche modo deve aver percepito che non lo avrei fatto.Lo guardo. Mi guarda. Mi guarda e avvicina una mano al mio viso, mi accarezza la guancia con tocco leggero, sento un lieve accenno di pelle d’oca.Quello che fino a poco fa credevo fosse un nerd timidone avvicina le sue labbra alle mie, che si schiudono. La sua lingua entra nella mia bocca, la mia nella sua. Le nostre bocche sono fameliche, le sue mani sulle mie spalle, scendono sulla schiena e sui fianchi. Le fa scivolare sul culo, fino all’attaccatura delle gambe, mi solleva così.Mi rendo conto che anche io avevo le mani sul suo culo, perché la manovra che fa me le stacca da lì. Allora mi appendo al suo collo, mentre i nostri corpi sono adesi, poche molecole di stoffa ci separano. Incrocio le gambe dietro la sua schiena.Sento il bozzo tra le sue gambe, grosso, potrei sedermici sopra. Il tubino nero è salito all’inguine, le balze delle autoreggenti sono in bella vista.L’ex-timido stacca la sua bocca, l’avvicina al mio orecchio e mi chiede con voce roca dov’è la camera da letto. Poi mi mordicchia il lobo. Con voce altrettanto roca gli dico “su”, accennando con la testa la rampa di scale interne che collegano il soppalco.Rimango avvinghiata come un koala, mentre lui mi porta sino alle scale, che poi inizia a salire lentamente e senza sforzo apparente… d’altra parte peso solo 40 chili, vorrei vederlo alle prese con Linda…Trova il letto facilmente, al centro del soppalco. Mi stacca lievemente da sé, io capisco le sue intenzioni e allento la presa. Così riesce a gettarmi sul letto, dove atterro di schiena, lunga distesa.Con questa manovra ho perso una décolleté. Lui la raccoglie, poi prende il mio piedino nudo, si infila in bocca l’alluce e succhia. Si sta rivelando un sacco fantasioso, non me lo aspettavo, quindi me la godo ancor di più.“Sei bravo.” gli dico. L’eccitazione ha reso la mia voce bassa e pastosa. Lui annuisce, poi stacca la sua bocca e mi infila la scarpa. “Tienila, mi piacciono le donne nude con i tacchi alti.”Lo so bene, piacciono anche a me. Ma non sono ancora nuda.Così mi rialzo, lascio scivolare le gambe giù da letto, mi metto in piedi davanti a lui, che si è lievemente allontanato per lasciarmi lo spazio.Sono di fronte a lui, che si toglie la giacca e la butta dietro di sé. Cazzo, porta le bretelle. Io vado pazza per gli uomini che usano le bretelle. Gli slaccio il bottone alla cinta, abbasso la zip e sposto le strisce elastiche dalle spalle e gliele faccio cadere sui fianchi. I pantaloni gli cadono a terra.Si libera di scarpe, calze nere al polpaccio (sia ringraziato Dio, non portava i calzini corti) e pantaloni. Calcia via tutto in un attimo.Io ho abbassato la zip del tubino, allontano le spalline, mi stringo nelle spalle e lo lascio cadere. È un effetto molto coreografico, so che piace.Si riattacca al mio corpo, mi infila di nuovo la lingua in bocca. Non so chi dei due sta mugolando, forse sono io, forse siamo entrambi. Le sue mani sulle mie chiappe sono sempre più decise. Il ragazzo comincia a non poterne più. E nemmeno io. Gli sfilo la cravatta, slaccio il primo bottone del colletto poi non ce la faccio più, afferro i lembi della camicia e gliela apro facendo saltare i bottoni. Sento anche che si strappa, ma chissenefrega. Tirandola giù gli sfilo a forza le maniche, coi polsini ancora abbottonati.Lui armeggia qualche istante col gancio del reggiseno, poi gli compare un ghigno sulla faccia, afferra le fettucce e fa saltare il gancio. Io ho un singulto, ho trovato pane per i miei denti.Tiro i suoi boxer, ma sono troppo robusti, così mi rassegno a calaglieli di colpo. Il suo grosso cazzo, finalmente libero, scatta come una molla e svetta spavaldo. Calcia via pure i boxer, ora lui è nudo, di fronte a me, con l’uccello dritto.Sto per calarmi il perizoma, ma mi precede. Mi getta nuovamente sul letto, mi spinge più al centro, mi guarda beffardo mentre afferra il perizoma e lo strappa.Sono nuda. Cioè la mia figa è nuda. Le mie poppe sono nude. Ho soltanto le autoreggenti, le scarpe e il filo di perle. Se strappasse via anche questo non mi importerebbe, adesso, ma per fortuna non lo fa.Linda mi direbbe che sono in calore. La figa tumida, i capezzoli duri come chiodi. Credo di avere anche il buco del culo che palpita.Mi afferra le caviglie e mi allarga le gambe. Poi sale su di me, ma non mi penetra, struscia il cazzo sulla figa, lentamente, mentre inizia a succhiarmi i capezzoli, uno e poi l’altro. È costretto a rimanere un po’ inarcato, ma non tanto. Per fortuna nemmeno lui è un gigante.Mi fa impazzire, non posso e non voglio trattenere i sospiri e i gemiti quando mi lecca i capezzoli e si infila in bocca più tetta che può. Succhia e lecca.La voglia di essere chiavata da quel cazzo d’acciaio mi monta sempre più prepotente. Glielo dico, gli dico “Bastardo, infilamelo dentro!”Il falso timido fa lo gnorri, preme il suo pitone sulla mia fessura madida, poi avvicina la sua bocca al mio orecchio e mi fa “Non lo so… che cosa dovrei infilare? E dov’è che dovrei infilarlo?”Premo il pube sul suo e mi struscio. Ma non basta. Gioca, mi ripete la domanda fino a che non rispondo, quasi urlando “Nella figa! Mettimelo dentro e scopami, maiale!”“Tesoro, se te lo infilo così ti faccio male, non sei ancora bagnata abbastanza…”Che stronzo, ho la fica che cola e lui dice che non è bagnata. Non solo è bagnata, ma la sento dilatarsi, come se volesse risucchiare il cazzo dentro di sé.Paolo si lascia scivolare indietro, sino a trovarsi col viso all’altezza della principessa delle fighe in carenza di cazzo. Con la lingua a spatola me la spennella una, due, tre volte. Poi letteralmente se la mette in bocca, sento che succhia a tutta forza. Poi lascia andare, altre due pennellate di lingua e, senza preavviso, sento che mi infila due o tre dita dentro.È come una scossa quella che sento e vedo anche dei lampi bianchi, velocissimi. Non so cosa grido, ma è qualcosa che riguarda lui, i maiali e quella puttana di sua madre.Ho l’interno delle cosce sbrodolato, sento inzupparsi persino le balze delle autoreggenti.Le sue dita abbandonano la mia caverna, lo sento risalire e coricarsi di fianco a me. Infila le sue gambe sotto la mia divaricata. Allungo la mano e afferro il suo cazzo. È durissimo.Sento il suo alito caldo nell’orecchio, la sua voce che mi chiede in un sussurro “Vuoi farmi una sega? Sei capace?”Te la do io. Mi rigiro e in un attimo sono sopra di lui. Ci penso io a infilarmi il cazzo nella figa, mi lascio cadere e in un lampo sono piena di lui.Lo guardo, sta ridacchiando. Non mi sta prendendo in giro, gioca.Mentre passo le unghie della mano sinistra sul fianco, con quella dell’indice della mano destra scrivo sul suo ventre la parola “stronzo”. Ma sorridendo, anche io sto giocando.Mi fermo, impalata sul suo cazzo meraviglioso, glielo mungo con le contrazioni pelviche. Ho fatto sborrare più di uno con questo trucchetto.“Sei fantastica, tesoro, ma quanti cazzi hai preso per imparare così bene?” Sento una nota di ammirazione nella sua voce. Comincio anche a roteare il bacino. Per fortuna ho una fica profonda, me la riempie tutta senza toccare l’utero, che mi farebbe male.“Mai abbastanza, amore. Ma nessuno come il tuo” gli rispondo con voce roca.È quasi vero, ma non è il caso di sottilizzare in un momento come questo, dove è meglio godersi l’erezione piena di qualcuno che puoi gratificare anche con una quasi verità. Ma a pensarci bene, forse è proprio il cazzo più grosso e più utile che mi abbia mai visitato la figa.“È un vero piacere chiavare una puttanella come te”. L’insulto non fa altro che aumentare, se possibile, la mia eccitazione.“Grazie, ti sei guadagnato un voucher per un pompino”. Glielo succhierò, sicuro, al cento per cento. Mi inginocchierò davanti a lui e lo prosciugherò di tutta la sborra che ha. Dovranno venire a riprenderselo in barella. Sarà la madre di tutti i pompini, dopo il mio non ce ne saranno altri degni di essere ricordati, perché io sono la Dea, la più grande troia ciucciacazzi dell’Universo. E sono brava perché mi piace, perché io non faccio pompini, la mia è la comunione pagana col cazzo e godo veramente nel far godere, amo la sborra e con questa mi elevo.Non me ne rendevo conto, ma queste cose gliele dicevo, non le pensavo e basta.Letteralmente mi solleva dal suo cazzo, mi depone sul letto bocconi. Mi prende per i fianchi e mi alza il culo. Un attimo, sento il siluro entrarmi nella figa. Stavolta mi martella a colpi di cazzo, pronunciando frasi sconnesse.“Puttana… ti amo… ah… che figa che sei… ti farcisco di sborra… lo senti il mio cazzo?”Lo sento, eccome. Sto per godere. Sento la marea montante, stavolta sembra partire dalle gambe e risalire. “Sto godendo. Sto godendo! STO GODENDO!!”, urlo con tutta la mia voce.E nell’attimo stesso del picco, del climax, lo sento uscire con un suono di risucchio. Ma io sto godendo. Nessuno può fermare questo orgasmo.Nemmeno il fatto che, con balzo felino, ha spostato di pochi centimetri la mira e me lo infila dritto nel buco del culo.Entra fino in fondo, come un coltello rovente nel burro. E mi stantuffa con la stessa prestanza di quando, pochi secondi prima, mi chiavava la figa. Il suo cazzo grosso e duro mi spiana l’intestino, quando sbatte con il pube sulle mie chiappe sento un groppo in gola, come se mi avesse trapassato e la cappella dovesse fare capolino fuori dalla mia bocca spalancata.Non lo avrei creduto possibile, l’orgasmo si amplifica. Sento scosse in tutte le articolazioni, cadrei come una bambola di pezza se non mi tenesse su per i fianchi.La lama mi penetra nel cervello. Vedo rosso, poi nero. Poi globi di luce davanti agli occhi e l’orgasmo raggiunge l’apice più profondo, quello che non conoscevo, quello a cui mi ha portato con quella mossa bastarda, inculandomi senza chiedermi il permesso.Me lo chiede adesso. Lo sento, come se la sua voce provenisse da lontano, dirmi “mi piacerebbe incularti, vorrei tanto scoparti nel buco del culo…”Eh no, un’altra scossa, ma è la marea del godimento che mi lambisce per ritirarsi pian piano.Mi lascia, cado a braccia e gambe aperte sul letto, come previsto. Cadendo, il cazzo si sfila dal mio culo, sento il suono come di un tappo che salta.È bravo, mi rannicchia e mi abbraccia in modo protettivo. Io sto ancora assaporando le ultime eco dell’orgasmo, lui mi accarezza e mi bacia teneramente. Mi sussurra cose che non capisco, ne sento solo la musica.A poco a poco il mio respiro si fa regolare, senza rendermene conto mi addormento tra le sue braccia.…Mi sveglio di soprassalto. Sono sola, sotto le lenzuola. Ancora nuda e sudata.Lui non c’è.Come uno zombie mi alzo, quasi inciampo nelle mie scarpine, che sono ai piedi del letto. Scendo la scala del soppalco tenendomi forte sul corrimano perché ho le gambe molli.Guardo in giro, in bagno, nello studio. Non c’è.Sul tavolino del divano c’è il mio smartphone. Vari messaggi, tra cui il suo:“Dormivi così bene che era un peccato svegliarti.Ripasso alle 8 con i cornetti.E per il pompino”.
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5 years ago
LuisellaC, 26
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Nicole con la sua amica lesbica a vedere Francia Belgio e secondo inco
Nicole mi dice che la sua amica lesbica Angélique l’ha invitata a vedere la semifinale dei mondiali Francia Belgio nel bistrot sotto casa sua e mi chiede il permesso di poterci andare. Angélique è una ragazza molto particolare, infatti è lesbica e ha un attrazione particolare per Nicole, capita spesso infatti che quando ha bevuto un goccio in più la abbracci o cerchi di metterle le mani sulle tette.Sono abbastanza titubante se darle il permesso, ma so che anche che Nicole freme dalla voglia di farsi leccare la vagina da una donna, decido quindi di accordarle il permesso di incontrarla, ma dicendole che questa sera potrà solo farsi leccare le tette, la fighetta gliela potrà far leccare solo tra qualche giorno. Nicole mi guarda con uno sguardo che sembra dire sempre meglio di niente.Le ragazze si siedono a un tavolino e cominciano a vedere la partita che inizialmente si fa più difficile del previsto per la Francia e quindi Angélique è piuttosto tesa e concentrata sulla partita-.Questo dura fino al gol di Umtiti, dal quale Angélique comincia a ordinare da bere prima per festeggiare il gol, poi il mancato ritorno del Belgio e poi la vittoria della Francia.Dopo quest’ultimo fatto Angèlique esce in strada visibilmente brilla per festeggiare la vittoria della nazionale che è arrivata in finale di colpa e complice l’alcol e il casino degno più di Rio che di Parigi, comincia a scaldarsi e ad abbracciare Nicole che inizialmente sta un po’ sulle sue tirandosela un po’.Angèlique allora le dice senza tanta timidezza già te la sei tirata quando siamo andate al concerto sotto la torre Eifell, e quando ti ho invitata a casa mia vedi vdi lasciarti un po’ andare.Nicole allora il cui scopo è quello di farsi leccare le tette da Angèlique , decide di lasciarsi abbracciare fino a farsi toccare il stupendo culetto.Dopo un po’ che Angèlique è con le mani sul culetto di Nicole le chiede se la può seguire a casa sua e questa facendo finta di farlo controvoglia dice di sì.Una volta arrivate a casa di Angèlique essendo questa venuta a meno dei freni inibitori per via dell’alcol le dice che ha voglia di scopare con lei.Nicole conscia del mio ordine di non potersi fare leccare la passerina quella sera dice a Angélique che la metterà alla prova se riuscirà a farle raggiungere l’orgasmo leccandole solo le tette le consentirà di leccare la sua depilatissima e vogliosa passerina e forse anche il suo meraviglioso culetto praticamente vergine.Nonostante tutta l’esperienza di una lesbica molto troia far avere un orgasmo solo leccando le tette non è così facile e pur eccitando terribilmente Nicole i cui capezzoli ormai erano irti come scogli non riuscì a farle raggiungere l’orgasmo e dopo un po’ salutò Angélique sensibilmente delusa.In realtà Nicole non era affatto delusa e avrebbe avuto volentieri un orgasmo, aveva solo obbedito al mio ordine di non farlo e me lo fece notare. Io le dissi che l’orgasmo l’avrebbe avuto per via della lingua di Angélique, infatti tra un giorno due avrebbe richiamato Angélique e gli avrebbe detto che le poteva dare una seconda possibilità e questa volta avrebbe potuto farsi leccare la passerina anche se non riusciva a farle avere un orgasmo solo leccandole le tette.Passato qualche giorno Nicole manda un messaggio ad Angèlique dicendole che forse l’altro giorno è stata un po’ stronza e che se voleva le dava un’altra possibilità. Questa volta la invitava a casa sua a mangiare per una cena galante a lume di candela e se da cosa nasce cosa chissà….Angèlique dice di accettare e dopo due giorni la aspetta a casa sua, dopo una stupenda a luna di candela, Nicole si avvicina e le dice che se la fa eccitare le fa leccare la passerina.Angèlique comincia a limonare baciando Nicole prima sulle labbra e poi sulla lingua. La spoglia fino a denudare le sue tette non grandissime, ma con due capezzoli molto belli e sensibili. La foga di Angèlique è tale che Nicole questa volta rischia sul serio di avere un orgasmo dal modo in cui le vengono leccate da Angélique che sembra veramente un ossessa.Nicole a questo punto le dice di spogliarla e di farla godere. Angèlique non aspettava altro, la porta sotto il letto comincia prima a leccarle il clitoride fino a farlo diventare duro come il marmo e poi insinuarsi come un ossessa sull’entrata della vagina e la parte circostante l’ano. L’orgasmo di Nicole è violentissimo, la voglia di farsela leccare era tantissima, l’attesa e la voglia di Angélique hanno fatto il resto.Angélique le dice prima di andare via cerca di dire a quel bastardo del tuo uomo che se qualche volta non fa il bastardo potrebbe andare bene lo stesso, perché solo lui poteva concepire una bastardata cosa come quella dell’altra sera.Per circa una settimana Nicole e Angèlique non si erano più viste e questo aveva comportato un certo turbamento in Angeliquè che nonostante l’intraprendenza era in realtà una ragazza abbastanza timida.Angèlique decide quindi di telefonare a Nicole e questa le dice che essendo un po’ raffreddata ha preferito non muoversi in questi giorni. Angèlique allora con un coraggio insospettabile le dice che la sera sarebbe venuta a trovarla per farle compagnia.La sera sulle sette Angèlique arriva a casa di Nicole con un pacco di biscotti al cioccolato che sono i suoi preferiti.Nicole la accoglie vestita con un paio di pantaloncini e in canottiera, senza reggiseno e con i capelli sciolti.Una volta sedute attorno al tavolo per mangiare tè e biscotti incominciato a parlare, Nicole le dice che oltre a stare male ha mille pensieri per la testa (università, lavoro, trovare casa) e li Angèlique la prende per mano, le fa la prima carezza e le racconta di essere molto triste perché la sera precedente si era ubriacata ed era andata a letto con un ragazzo che manco le piaceva obnubilata dai fumi dell’alcol.Con la scusa che Nicole si sentiva debole le ragazze si sono spostate a parlare e ridere in camera da letto e Angèlique dice a Nicole che le sarebbe mancata tanto con la sua partenza essendo l’unica persona in grado di capirla e conoscerla davvero. Nicole non le risponde, a quel punto Angelique la accarezza sulla guancia e le ragazze cominciano a limonare. Nicole sentiva la voglia aumentare ad ogni bacio e la passerina bagnarsi sempre di più fino a quando ha cominciato a spogliare Angèlique e le ragazze si sono trovate in perizoma sul letto.Angèlique va sopra a Nicole e comincia a leccarle le tette, la quale diventa sempre più fradicia(già di per sé non ci vuole tanto nota dell’autore). Angelique se ne accorge e le mette due dita nella passerina che fa entrare e uscire toccando insieme il clitoride con un altro dito. Angelique allora cominciò a leccare il clitoride di Nicole, i cui umori aumentavano sempre di più. Evidentemente Angèlique avendo parecchia esperienza nell’arte di Saffo sapeva dove mettere la lingua e infatti ci mette davvero poco a far avere un orgasmo a Nicole.Dopo l’orgasmo di Nicole le ragazze bevono una birra e poi sarebbe toccato a Nicole far godere Angèlique ed era molto titubante essendo solo la seconda volta che toccava una donna.Nicole comincia a leccare le tette di Angèlique, poi scivola con la mano fino alla fighetta soffermandosi un bel po’ sul clitoride, poi comincia a leccarle la passerina fermandosi diverse volte come le avevo suggerito io.Angèlique fu molto colpita da questa cosa e guardò Nicole in faccia stranita tanto che a fine serata le dice sai Nicole stavo per godere e diverse volte ti sei fermata o hai allentato il ritmo, dopo la sua risposta Angèlique le fa un sorriso e cambia discorso.
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5 months ago
padronebastardo,
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GHOST
Il viaggio era stato lunghissimo e molto faticoso ma Claudia e Roberto erano molto soddisfatti anche se stanchissimi, il b&b che avevano prenotato era proprio sul mare, fuori dalla porta dell’appartamento c’era degli scogli levigati ed a 5 metri distanza arrivava l’acqua. Avevano svuotato valigie e sistemato vestiti e dopo cena avevano fatto passeggiata lungo il borgo sul mare molto caratteristico, era una calda sera di settembre, Roberto durante la passeggiata aveva più volte invitato Claudia a fermarsi per baciarla ma quando le sue carezze diventavano più spinte fino a raggiungere il suo sesso lei lo bloccava, era troppo stanca, anche lui lo era e dopo un paio di volte aveva desistito ed erano rientrati a casa ed appena a letto si erano subito addormentati. Il mattino dopo Claudia si era svegliata quando aveva sentito qualcosa di duro appoggiato alle sue chiappe, sicuramente Roberto, appena sveglio, aveva voglia di far l’amore, lei ancora nel dormiveglia aveva assunto la posizione fetale in modo di facilitare Roberto a penetrarla. Sentiva il sesso spingere ed aveva iniziato a bagnarsi, poi lo aveva sentito entrare tutto dentro di lei, l’eccitazione era aumentata ed aveva avuto desiderio di baciarlo si era girata verso di lui ed a momenti stava per avere un infarto. Accanto a lei non c’era nessuno, il posto di Roberto era vuoto. Come era possibile? Aveva sognato tutto? Era certa di aver sentito un sesso penetrarla, si era toccata per sincerarsi ed in effetti era bagnata dall’eccitazione. Aveva dovuto ammettere che era stato davvero un sogno, si era alzata e dopo un po' era rientrato Roberto che essendosi svegliato prima era andato a comprare delle brioche per la colazione. Stava per raccontare il sogno ad Alberto ma poi aveva deciso di lasciare perdere e dopo un po' lo aveva dimenticato, avevano fatto colazione poi erano andati al mare sulla spiaggia di sabbia che si estendeva sul lungomare. A pranzo erano tornati a casa e dopo aver mangiato e sistemato la cucina, aveva raggiunto Roberto che l’aspettava in camera, l’eccitazione repressa al mattino era ricomparsa, avevano fatto l’amore a lungo ed in modo molto dolce poi avevano tirato le tende lasciando la camera in penombra e si erano addormentati. Claudia si era svegliata con la stessa sensazione del mattino, la sensazione di un sesso che spingesse per penetrarla era molto nitida, ma quando aveva aperto gli occhi ed aveva visto il corpo di Roberto disteso supino davanti a lei, certa che non fosse lui aveva lanciato un urlo ed allungato la mano dietro di sè dove aveva trovato il vuoto. Roberto si era svegliato e l’aveva trovata spaventata, era in preda ad un’agitazione esagerata e non aveva potuto fare a meno di raccontargli tutta la strana sensazione, Roberto aveva cercato a lungo di rassicurarla che era stato solo un sogno ed alla fine non essendoci altra spiegazione si era fatta convincere, anche se lei era certa che non era stato un sogno. La giornata era trascorsa tranquilla, la sera e la notte nessun altro strano evento era successo e nemmeno il giorno dopo, Claudia aveva dimenticato i suoi “sogni”, la vacanza trascorreva in modo fantastico con alternarsi di mattinate al mare, pomeriggi in giro a vedere nuovi posti ed ottime cene serali a base di cibi locali. Il pomeriggio del 3 giorno Roberto andava al suo paese di origine a sbrigare alcune pratiche, sarebbe ritornato dopo un paio di ore, Claudia ne aveva approfittato per fare riposino pomeridiano, aveva accostato le tende aveva chiuso a chiave e si era addormentata. Era stata svegliata dalla stessa sensazione, si era toccata, voleva avere la certezza di essere sveglia e quando ne era stata certa, paura e terrore si era impossessati di lei. La paura era così forte che temeva di fare qualunque movimento, era rimasta immobile con la sensazione che se avesse urlato qualcosa di peggio poteva succedere. La sensazione ormai era certezza, un sesso l’aveva penetrata, lo sentiva dentro di lei, lo sentiva gonfiarsi fino a che aveva avuto la sensazione che la sua vagina fosse completamente piena, poi lo aveva sentito iniziare a pulsare, come un cuore che batte, pulsazioni lente e costanti. Dopo un po' anche se era attanagliata dal terrore, quelle pulsazioni l’avevano fatta eccitare, adesso ad ogni pulsazioni fitte di piacere partivano dal suo basso ventre fino ad arrivare al cervello, provava un fortissimo piacere ed era bastato poco adA avere un primo orgasmo a cui ne erano seguiti altri per concludersi con un ultimo orgasmo intensissimo che l’aveva lasciato senza fiato quando aveva avuto la sensazione di sentire gli schizzi di godimento di quel sesso fantasma. Aveva avuto la sensazione che il sesso si sgonfiasse dentro di lei, un attimo prima che si sfilasse aveva allungato una mano dietro la sua schiena alla ricerca di qualcuno ma aveva accarezzato solo il vuoto, poi lo aveva sentito sfilarsi ed era rimasta immobile e terrorizzata a letto. Non era stato un sogno ma nessuno era dietro di lei, credeva di impazzire ed aveva cercato di convincersi che era stata solo una sua fantasia o allucinazione, ma quando aveva portato la sua mano al sesso e l’aveva ritratta sporca si sperma aveva urlato con tutto il fiato che aveva in gola. Era indecisa se andare a lavarsi oppure aspettare Roberto per fargli vedere le prove che quello che diceva era vero, pensandoci aveva capito che sarebbe stato difficile convincere Roberto che un “fantasma” l’aveva scopata, far vedere lo sperma avrebbe potuto insinuare nella mente di Roberto che lei l’avessi tradito con qualcuno di reale, aveva deciso di non dirgli nulla. Mentre aspettava l’arrivo di Roberto non aveva potuto fare a meno di pensare a tutta la situazione davvero assurda ed irreale, ma una cosa era certa, aveva provato un piacere mai provato prima, ancora adesso aveva la sensazione di sentire quel sesso pulsare dentro di lei, solo il pensiero l’aveva fatta eccitare di nuovo, per fortuna l’arrivo di Roberto l’aveva portata alla realtà, ed anche se Roberto aveva asserito di trovarla strana lei ormai aveva deciso di non dirgli nulla. Tutto era proseguito nella normalità, per il resto della giornata, la sera a letto Roberto era stato molto tenero e lei era ancora eccitata dal pomeriggio, era stato bello ed appagante far l’amore con lui ma quando pensava al sesso fantasma che riempiva totalmente il suo sesso ed alle pulsazioni che trasmetteva la sua eccitazione andava alle stelle. Quando Roberto l’aveva pregata di andargli sopra, dopo che si era calata sul suo sesso accogliendolo tutto, aveva avuto la ormai consueta sensazione, un altro sesso spingeva dietro di lei, l’eccitazione era andata alle stelle e quando lo aveva sentito entrare nel suo ano ed aveva iniziato a percepire le ormai note pulsazioni aveva goduto in modo straordinario fino ad urlare di piacere quando aveva sentito i due sessi svuotarsi dentro di lei. Aveva preso in considerazione il fatto di fargli vedere le prove concrete a Roberto di quello che gli aveva confessato ma poi aveva deciso di non dire nulla, si era alzata ed andata in bagno e dopo aver fatto una doccia era ritornata a dormire. Il pomeriggio seguente, con una banale scusa, aveva detto a Roberto che lo avrebbe raggiunto in spiaggia dopo e quando era rimasta sola aveva accostato le tende chiuso a chiave e si era messa a letto, non dormiva, non desiderava dormire, desiderava essere di nuovo visitata. Era passato parecchio tempo, era quasi in procinto di alzarsi e raggiungere Roberto quando lo aveva sentito, era già eccitatissima ed era stato un piacere enorme riceverlo dentro, aveva goduto a lungo e aveva provato a cambiare posizioni, appena assumeva la nuova posizione lo sentiva dentro ma non vedeva nulla era come se fosse posseduta da un sesso invisibile, aveva goduto tantissimo ed infine aveva sentito venirsi dentro, quando lo aveva sentito scivolare lentamente fuori da lei, aveva avuto la sensazione che se avesse parlato sarebbe stata sentita-A A A A A A Ti aspetto anche staseraAveva raggiunto Roberto con un’aria molto euforica ed ancora molto eccitata, Roberto se ne era accorto e ne era stato contento. Lungo il tragitto per raggiungerlo dentro di sè aveva elaborato la sua tesi, fare l’amore con un sesso fantasma non era tradimento, anche perché lo faceva insieme a Roberto, aveva deciso di non dirgli nulla. La sera con grande piacere di Roberto, lo aveva fatto eccitare molto e portato a letto, il sesso fantasma non aveva ritardato molto e lei aveva goduto in modo pazzesco. Nei due giorni che seguirono sia il pomeriggio che la sera arrivava sempre facendola godere in modo pazzesco, Roberto non si era accorto di nulla anche perché lui si credeva l’unico artefice di quegli orgasmi stupendi e non aveva nulla di cui sospettare, Il giorno della partenza un velo di tristezza era calato negli occhi di Claudia, ma quando Roberto gli aveva detto che l’aria del posto la rendeva più eccitante e focosa e che aveva in programma di tornarci periodicamente la sua espressione era cambiata illuminandogli il viso. Erano passato ormai parecchi mesi da quella vacanza, era un pomeriggio invernale, molto freddo, Roberto era al lavoro, Claudia a letto sotto le coperte cercava di fare un riposino, la sua mente andava indietro con i ricordi e come era successo altre volte non aveva potuto fare a meno di portare la sua mano al sesso ed iniziare a toccarsi. La mano accarezzava lentamente il clitoride e quando era sul punto di godere la ormai nota sensazione l’aveva fatta esplodere, lo sentiva spingere era felicissima aveva scoperto il suo corpo e velocemente si era tolta i vestiti rimanendo nuda poi si era sdraiata con le gambe leggermente divaricate e con il suo sesso in bella vista e quando lo aveva sentito scivolare dentro di lei aveva detto-A A A A A A Ti aspettavo, speravo tanto che arrivassi. Ora ti prego scopami…..
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4 years ago
irene_alberto,
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plage naturiste
Girovagando qua e là nelle località marine abbiamo trovato quest’estate un bel paesello francese sul mare, molto accogliente e non caotico, ma ben frequentato.Proprio confinante con la grande spiaggia del paese c’è quella naturista: uno spiaggione molto lungo con dune retrostanti, con un maggiore affollamento in prossimità del parcheggio e campeggio e via via meno frequentato man mano ci si sposta verso ovest. Noi camminiamo in quella direzione sistemandoci laddove gli ombrelloni sono molto radi. La giornata trascorreva pacificamente e dopo le 14 qualche coppia si sistemava nei paraggi. Era il nostro primo giorno di vacanza e la voglia di stare nudi e il desiderio l’uno dell’altra ci invadeva. Ogni tanto qualche carezza, crema da spalmare, sabbia da levare, bacetto qua e là… una giovane coppia vicina a noi faceva altrettanto e la lei molto bella provocava appositamente il ragazzo con posizioni equivoche. Anche Irene spesso lo faceva, mostrando il suo bel fisico, aprendo le gambe mettendo in bella mostra la passerina ben depilata e molto umida. Verso sera molti se ne andavano e noi e altre coppie stavamo a goderci il mare e i rumori della natura; qualche uomo solitario spesso passeggiava sul bagnasciuga gustandosi le bellezze delle ragazze ignude che si godevano gli ultimi raggi di sole.Poco lontano, verso le dune, una donna mora molto carina intratteneva qualche single facendosi masturbare dal suo compagno, ora davanti ora dietro, aprendosi e mostrandosi in tutte le sue goduriose azioni. La coppia vicino a noi si scaldò non poco armeggiando a loro volta con i rispettivi sessi. Anche noi fummo travolti dalla passione. Irene mi provocò divaricandosi più possibile tralasciando ogni timore e pudore. Dopo averla leccata ben benino l’eccitazione fu al culmine e facemmo l’amore; lei divaricò le gambe al limite del possibile per migliorare la penetrazione. La coppia vicina si avvicinò ulteriormente e sembravano attori in un film porno. Alcuni single si godettero le rispettive passioni a debita distanza. Proposi a Irene di cavalcarmi a smorza candela e lei come una pantera scatenata non esitò; durante il rapporto le preparai il culetto divaricato per il gran finale e lei sembrava godere sempre più gemendo e agitandosi. Le scene per i voujeur erano sempre più esplicite e piccanti. Per completare l’opera, invitai la mia compagna ad inginocchiarsi per una penetrazione anale: senza nessuna opposizione lei scattò a 90 gradi e con delicatezza e adeguata insalivazione realizzammo anche questa posizione. Dopo i primi attimi, Ire dai gemiti era passata alle incitazioni… l’orgasmo fu simultaneo per entrambi durante il quale lei urlava dal piacere. In spiaggia ovviamente eravamo solamente in pochi eletti: noi, la coppia vicina che scopava con molta foga, la coppia esibizionista, che era passata ad azioni più hard e qualche singolo soddisfatto dalle visioni, che si complimentò con applausi. Ritornammo stanchi e molto soddisfatti e dopo una cena abbondantemente innaffiata da un buon vino facemmo nuovamente l’amore su una panchina nascosta e buia sulla passeggiata, proprio fronte mare con la luna che illuminava fiocamente i nostri corpi avvinghiati.
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5 years ago
aries,
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Dopo tanto
Era parecchio tempo che il mio profilo era fermo e dormiente. Poi per vicissitudini della vita mi trovo in questo bel loft dove vivo, e dopo un paio di sere dal suo completamento, con questo stile moderno ma caldo e avvolgente, davanti al camino, il suo calore ha acceso anche qualche cosa dentro di me, sono andato in cabina armadio, ho preso un paio di collant da quella borsa che non toccavo da molto, li ho indossati, e mi sono fatto una sega godendo come non mi succedeva da tempo.Appena finito ho aggiornato il profilo su SC.Sono passati mesi, ma un giorno ecco la coppia che cercavo, una conoscenza non troppo lunga via mail, poi l’invito a casa mia.Lui ha sempre espresso la sua vena cuck a tre, per gustarsi con orgoglio la moglie dopo con calma a casa, ricordando di cosa lei fosse capace. Già questa cosa mi eccita solo a pensarla, ma lui era comunque attirato dalle me foto con intimo, anche sse un po titubante.Lo ho rassicurato facendogli capire che non era un vincolo ma una cosa in più.A lei la cosa incuriosiva, infatti per loro richiesta sotto i jeans quando sono arrivati indossavo collant senza intimo, color carne, che mi hanno fatto avere il Cazzo duro tutto il tempo per il solo contatto con il naylon.Arrivano, in salotto 2 chiacchere, un po di vino, poi invito lei a vedere la camera.Anche lei sotto i vestiti aveva un reggicalze da urlo, e un corpetto trasparente da favola, iniziamo dimenticando di essere in 3, lei quando mi abbassa i jens, e inizia a leccarmi la cappella e le palle da sopra le calze, era più eccitata di me, me le bagna tutte di saliva, quando erano zuppe, avendoci strofinato sopra anche la sua figa che io avevo per bene fatto bagnare, le ho tolte e abbiamo scopato di brutto.Lei voleva prendermi con lo strapon, ma purtroppo per la foga non abbiamo fatto anche quello, ma quando pensavamo di aver finito e sia io che lui andiamo in bagno... lui si era nel frattempo semi spogliato e segato di gusto venendosi tra le mani.In bagno chiudo la porta, mi rimetto i collant, lui si siede sul WC, mi impugna il pacco umido, me li strappa e mi fa una sega purtroppo senza venire perchè ero venuto da poco.È stato molto bello, un legame a tre che mi è piaciuto. Ci ha fatto vivere un legame facendo sentire parte di loro.A.
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2 years ago
AmandaTRV,
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Last visit: 1 year ago
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Sono Troia
Sono troia e mi eccita tantissimo. Ho scoperto di avere una naturale predilizione per il cazzo molto giovane e sono stata fortunata a trovare quelli giusti. Alle prime esperienze è seguita la scoperta del porno. Attraverso i social ho cominciato a chattare esibendomi a sconosciuti. Il passaggio agli incontri è stato rapidissimo, per lo più uomini sposati e maturi, gruppi con i quali ho sperimentato molte delle cose che immaginavo: bukkake, gangbang, fisting, dogging, pissing, scat. Sentirmi usata, intimamente ed esplicitamente troia, condivisa, mi ha portato alle prime sperimentazioni come escort, aprendomi ad un mondo che mi ha regalato tanto godimento. Con i social ho avuto la possibilità di entrare a contatto con attori e creator porno, produttori, gestori di privè e anche in questo caso brevemente, il passaggio a frequentare privè, produttori e attori è stato piuttosto rapido. Anche se l'idea di fare porno mi eccita tantissimo, ho resistito alle decine di proposte, limitandomi a partecipare a serate e incontri hard, senza però cedere alle lusinghe delle produzioni hard. Ad oggi resto una ragazza normalissima che vive di una seconda anima perversa, adoro lasciare che questa seconda me, prenda il sopravvento, eccitata all'idea di essere usata, comprata, sborrata, esibita, mostrata, condivisa per quella che sono: Sono Troia!
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7 months ago
AdamDTS,
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Last visit: 1 day ago
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Nettare sulle mie labbra.
La mia storia di cornuto è piuttosto banale ed accade in vacanza sul mare, in un villaggio turistico di Vulcano nelle isole Eolie. Molti dei frequentatori, come me e mia moglie, tornano lì ogni anno, il mare è bello, la vita è tranquilla e non costa molto . Quella serata verso le 20:00 mia moglie Sissi mi dice : troppo caldo, amore mio, sono tutta sudata io scendo in spiaggia per fare un bagno, tu che fai? Scendi con me? In quell'istante stavo giocando a carte sul cellulare, gli dico appena finisco la partita scendo. Fu così che mia moglie Sissi va proprio dritta dritta in spiaggia. Dopo venti minuti circa vado in spiaggia anche io, ma Sissi non c’è. Dove è finita? La cerco con lo sguardo, poi mi avvicino ad un gruppo di scogli. Sento dei rumori. Con il passo del giaguaro, mi avvicino ancora e vedo Sissi, china, nella classica posizione di chi sta facendo un succosissimo pompino,guardo in viso lui e per poco non viene un infarto .... Oddio é Pino il suo ex amante di tanti anni fá . Rimango stordito, ma la scena è fantastica. Lei è una vera artista del pompino e, dai mugolii del suo amante, capisco che anche lui è d’accordo con la mia sensazione. Chi l’avrebbe mai detto, la cara mogliettina che si è ritrovata con il suo ex a Vulcano. Guardo l'orologio che fa le 21:15, Sissi é Illuminata dalla luna, ed io posso vederla in tutto il suo splendore e non riesco a staccarmi dalla scena. Nemmeno quando lei, veloce come la luce, se lo sfila dalla bocca e ci si siede sopra risucchiandolo tutto dentro la sua figa. Quel magnifico culo che si stringeva mentre cavalcava con passione il cazzo di Pino, con una furia ammirevole. Metto le mani nei pantaloni e trovo il mio più duro dell'acciaio. Stavo per andare da loro come una furia per mettere a nudo la tresca e fare una strage, ma decido di farmi na sega prima di intervenire. Sono ancora più stupito. E incuriosito. Da un po’ di tempo, noi solo posizione del missionario, niente orale. Voglio veder dove vogliono arrivare. Poi lui, la fa alzare, la prende tra le sue braccia e la deposita sul telo sopra la spiaggia. Lei si lascia depositare e poi gli dice: “Dai Pino non ho troppo tempo,mio marito mi starà cercando,entra dentro di me, presto….. prendimi…prendimi…..”. Lui non si fa pregare. Le alza le gambe, la piega come un panino, si appoggia su di lei e le infila l’uccello nella figa.Ho l’uccello di nuovo un fuici di pressione, mentre osservo mia moglie che mi sta incoronando nuovamente cornuto. Distratto per un attimo e…….. penso che sia inutile, ormai, interrompere proprio ora la scopata. È uno spettacolo straordinario. E poi, come sa bene ogni cornuto per avver vissuto questa stessa situazione, è eccitante da morire vedere in diretta la moglie che fotte con l'amante!Ansimano entrambi, e mia moglie ha ancora fiato per magnificare le doti del suo amante. “Hai il bel cazzo cazzo durissimo. Prendimi, dai Pinuccioooo prendimi … sfondami …… dammelo tutto ….. riempimi di sborra calda e profumata!!!”. Pino ansima come una locomotiva e spinge come un toro ma non cede, resiste. Meno male, almeno lo spettacolo continua. Mi accarezzo il mio uccello. Era il mio orgoglio, ma ora …… .è lì, barzotto, un po’ intimidito. Sissi denuncia almeno tre orgasmi con gridolini inequivocabili e poi anche con affermazioni chiare di godimento. Sono sopraffatto dallo stupore. E, forse, per continuare a stupirmi, al terzo orgasmo, Sissi si sfila il cazzo dalla figa e si mette a quattro zampe e gli ordina: “Sfondami il culo Pinuccio! Te lo meriti! È da tanto che Pino aspettava di sverginare profondamente nel culo Sissi!!!!”.Infatti tanti anni fá quando mi confessò la sua relazione con Pino, mi disse che lui ci aveva provato, ma lei non aveva ceduto alla tentazione di farselo prendere.Basta, questo non doveva farlo. A me non ha permesso nemmeno di mettere un dito … nel suo culo!!! Ora vado e faccio un macello! Ma lo spettacolo è troppo eccitante per metter fine. Pino si avvicina da dietro, ha il cazzo in fiamme peggio di me, gli allarga le chiappette che io amo tanto, appoggia l’uccello sul punto giusto e, con un colpo di reni, entra.Sisdi lancia un urlo di dolore, poi un'altro e un'altro ancora, una volta tutto dentro urla di continuare così, di sfondarle il culo, di sfondare tutto. E lui non si fa pregare. Su e giù, su e giù. Lei gode come una indemoniata, anzi, come una vera zoccola. Lui sembra uno stantuffo rotto ed io sono eccitatissimo ed ho dimenticato di irrompere sulla scena. E poi perché rovinare a me lo spettacolo e a loro la festa? Tanto ormai sono cornuto.Ho aspettato che Pino le sborrasse nel culo e uscisse il suo cazzo e sono andato in un bar a bere un whisky. Dopo oltre mezz'ora sono rientrato nel nostro villino. Sissi, senza forze, faceva finta di dormire. Mi spoglio nudo e mi stendo al suo fianco. Sissi era ancora senza mutande. Le passo la mano tra le cosce. In altri tempi avrebbe reagito immediatamente aprendo le gambe. Continua a fingere di dormire. E’ stanca, non ha voglia di scopare anche con me. È ancora calda dell’amplesso. Sulla sua pelle sento l’odore di Pino è capisco che non'e arrivata in tempo a farsi la doccia perché sono rientrato io. Ha preferito far finta di dormire. Ora, nel culo, ha lo sperma di Pino. Come un cornuto penso cose strane, mi piacerebbe leccarle il suo nobile buchino e sentire il sapore della sborra, ma non mi lascia avvicinare. Tiene le gambe strette, non vuole farsi scoprire che mi ha tradito. Poi mi prende la testa tra le braccia.Un suo capezzolo mi finisce vicino alla bocca. Mi dice: “sono stanca morta, amore, …… sta buono …….. ti prego, dormi”. Ma io insisto. Voglio scoparla anch'io. Allora lei mi prende il cazzo in un mano e dolcemente, mi masturba lentamente. Non mi lascia avvicinare alla sua figa nemmeno con la mano. Mi piace da morire. Le succhio il capezzolo. Voglio scoparla ed allora prendi coraggio e le dico: ti ho visto scopare con Pino. Si blocca per qualche interminabile secondo. Poi riprende e sussurra: “ma cosa dici, amore mio?”“Ti ho vista, un attimo fa, eravate nessi appartati di nascosto dopo la fine della spiaggia di vulcanello, avete scopato di brutto”Senza smettere di masturbarmi lentissima “Mi hai vista? Allora avrai visto che non ero affatto contenta. E’ un animale Pino, un vero bruto. Ho dovuto cedere mi avrebbe picchiato”“Non mi sembravi così dispiaciuta. Sei venuta tre volte…..”“Ma no, amore, ho finto tre volte, per farlo finire in fretta”“Te lo sei fatto mettere nel culo…..”“È vero, non volevo, …… era come un animale ….. praticamente mi ha violentato….. ho resistito a un dolore tremendo” e intanto continuava a masturbarmi“A me è piaciuto molto vederti scopare con Pino” dissi e sparsi il mio sperma sulle sue gambe.“Ti è piaciuto? Davvero? A me no! Mi ha fatto tanto male. È stato doloroso fisicamente e moralmente. Ha fatto a pezzi la mia dignità. Mi sono sentita una puttana! Ma, per farti contento, amor mio, lo scoperò ancora”“Si – le dissi – fallo ancora per amor mio”“Va bene, come vuoi tu. Sappi, però, che se scopo con lui voglio che tu sia sempre presente, ovvio che sarò sempre presente, ma adesso prima di farmi un pompino farmi leccare la tua figa piena del vostro nettare ancora tiepido...... Sissi si mise nella posizione del 69 e dopo pochi minuti gli sborrai in bocca come un cornuto, mentre con la lingua mi leccavo le labbra gustandomi l’ultima goccia del loro nettare.
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1 year ago
sissi,
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INCONTRO IN PALESTRA
L’acqua della doccia scivola sul mio corpo donandomi un piacevole refrigerio, dopo 2 ore di esercizi in palestra ci voleva proprio. Sono Irene ho 45enne 1.65 per 51 chili e cerco in tutti i modi di tenermi in forma, Alberto il mio uomo dice che ho un corpo stupendo da far invidia a tante 30enni, lui vorrebbe che mettessi 2 o 3 chili in più dicendo che sarei perfetta, io al contrario preferirei avere 2 chili in meno, la cosa che mi piacerebbe molto, invece, sarebbe un seno un pò più abbondante, ho una 3^ scarsa e vista l’età un po’ cascante. Alberto insiste a dire che sono bellissima, ma forse mi guarda con occhi da innamorato, anche se devo ammettere che quelle volte in cui riusciamo a frequentare un centro benessere naturista, molti sguardi “vogliosi” sia di uomini che di donne mi fanno capire che in effetti sono desiderata. Siamo una coppia abbastanza trasgressiva, ci capita di praticare lo scambio senza remore e pur se non prenderei mai iniziativa mi è capitato di “giocare” con una donna, non disdegno le carezze ed i baci di una donna e se la situazione si fa elettrizzante ricambio, anche se onestamente devo ammettere che preferisco un bell’uomo giovane e prestante, in questo assecondata da Alberto che pensa soprattutto al mio piacere. Mentre sono assorta nei miei pensieri e mi godo il refrigerio dell’acqua che scorre sul mio corpo, nelle docce entra una ragazza, avrà sui 30/35 anni mi scappa subito un sorrisino perché a malincuore devo ammettere che Alberto ha ragione, la ragazza in questione in effetti è in sovrappeso, non dico che sia grassa, ma è alta più o meno quanto me ed a prima vista penso che abbia almeno una decina di chili in più, in compenso ha un seno da far invidia avrà una 4^ ma è turgido e sodo, noto che anche lei mi guarda, non è prima volta che una donna mi guarda, Alberto mi dice sempre di fare attenzione a come mi guardano perché secondo lui sono sguardi di desiderio e di velato invito, io sono sempre stata molto scettica su questa sua teoria ma stavolta voglio seguire il suo consiglio. La ragazza continua ad osservarmi mentre si lava, ci scambiamo un sorriso, lei non mi toglie gli occhi di dosso e mi accorgo che indugia a lungo con la mano fra le gambe, cerco d’osservarla di nascosto ma lei sicuramente si è accorta dei miei sguardi, certa che la osservo allarga di più le gambe ed insinua un dito dentro il suo sesso. La consapevolezza che lo ha fatto certa che la osservavo mi mette un po’ a disagio, ma nello stesso tempo sento che inizio ad eccitarmi, mi giro verso di lei che mi fissa con uno sguardo molto eloquente, faccio finta di non capire. Sarei tentata di uscire e correre a casa ma non so perché continuo a restare sotto la doccia, verso ancora del bagnoschiuma sulla spugna ed inizio di nuovo a lavarmi sempre con il suo sguardo addosso, siamo a nemmeno 1 metro distanza, lei fa un passo verso di me, e sempre guardandomi negli occhi mi chiede se voglio che mi aiuti a lavare la schiena, per un attimo resto senza parole, poi senza dire nulla gli passo la spugna. Non mi giro, e lei non si sposta dietro di me, allunga la mano e passa la spugna sul mio seno, chiudo leggermente gli occhi ed al secondo passaggio sento chiaramente la sua mano sul mio seno, ha lasciato cadere la spugna ed adesso accarezza il mio seno, sento dei brividi lungo la schiena, il mio sesso si bagna ma non è l’acqua della doccia, resto immobile ed a occhi leggermente chiusi, l’altra sua mano inizia a percorrere il mio corpo fino a che raggiunge il mio sesso, si accorgerà sicuramente che ormai sono bagnata fradicia, accarezza il mio clitoride e poi lentamente infila il medio dentro, il mio corpo vibra, mi poggia una mano dietro la nuca attirandomi a se, le sue labbra sulle mie sento la sua lingua che si fa strada ricambio il bacio e lentamente la mia mano si poggia sul suo seno, come avevo immaginato è sodo e turgido, lei mi stringe a sè sempre attaccate in un bacio che sembra non voglia mai finire, si stacca e si inginocchia davanti a me, sò cosa vuole fare e lo desidero anche io, allargo le gambe e sento la sua lingua sul mio sesso, prende fra le labbra il mio clitoride ed inizia a succhiarlo, sento che basterà poco per farmi godere. Il rumore della porta dello spogliatoio e delle voci ci fanno ricomporre velocemente, mi rendo conto della pazzia che stavo per fare, sono molto a disagio ed ho il terrore di essere stata scoperta, invece per fortuna ci siamo ricomposte in tempo. Schizzo fuori dalla doccia mi asciugo ed inizio a vestirmi, la ragazza fa lo stesso, il suo armadietto è abbastanza lontano, mi fa cenno di andare da lei ma non accolgo continuo a vestirmi, è lei ad avvicinarsi a me, ogni passo che fa verso di me il mio sesso si bagna sempre di più, mi dice se ho voglia di continuare, sono in totale subbuglio, senza nemmeno sapere cosa sto dicendo la invito a prepararsi ed a seguirmi in macchina fino a casa mia. Nel parcheggio attendo che esca, sembra non mi abbia visto, un leggero colpo di clacson, si gira verso me e fa cenno che è pronta a seguirmi, sono sconvolta agitata ed eccitata da tutta la situazione, senza indugiare chiamo Alberto, lo metto al corrente di tutta situazione, lui è entusiasta, e mi chiede se la sera gli racconterò in modo dettagliato, io invece gli dico di venire subito a casa perché desidero che lui sia con me, abbiamo trasgredito sempre insieme ed anche stavolta voglio che sia cosi.Arriviamo a casa, appena chiusa la porta si avventa su di me e mi da un lungo bacio, ricambio, poi la prendo per mano e la porto verso la camera da letto senza parlare, le parole non servono, ci spogliamo velocemente e ci sdraiamo sul letto, a questo punto la avverto che potrebbe arrivare il mio uomo, lei mi risponde che non ci sono problemi. Siamo sdraiate una accanto all’altra iniziamo a baciarci, le mie mani continuano ad accarezzare il suo seno mentre le sue martellano il mio sesso, mi sposto e la mia bocca adesso succhia i suoi capezzoli mentre lei continua a infilarmi 1 o 2 dita dentro, spinge la mia testa facendomi capire che gradirebbe essere leccata, faccio resistenza, e resto sul suo seno, allora è lei a spostarsi mi fa allargare le gambe e la sua lingua inizia a leccare il mio sesso, cerca di infilarla dentro come un piccolo cazzo, la cosa mi fa impazzire, lecca succhia e non mi da pace, sento le viscere contorcersi e poi con un urlo godo, vengo in continuazione 1 – 2 -3 orgasmi che mi sconquassano tutta, sono un lago di umori che lei continua a leccare, poi si sposta e mi bacia in bocca mi sa sentire il sapore del mio godimento, mi eccito ancora di più la faccio sdraiare delicatamente e vado sopra di lei a 69, inizio anche io a leccarla, ha un buon sapore, il suo clitoride è molto pronunciato lo prendo in bocca ed inizio a succhiarlo lo sento ingrossarsi dentro la mia bocca come un cazzo. Mentre siamo a fare il 69 sento un'altra lingua che lecca il mio buco del culo, capisco subito che è arrivato Alberto, smanio sono super eccitata, Alberto sa quanto io gradisca il sesso anale, ma prenderlo dietro mentre una donna ti succhia il clitoride è una cosa meravigliosa. Sento il cazzo di Alberto che entra dentro la mia figa, è una sensazione meravigliosa, inizio a leccare e succhiare la ragazza sempre con più vigore fino a che la sento godere, succhio tutto non smetto di leccarla lei si contorce ma io insisto, gode ancora ed ogni volta il suo corpo si contorce cose se volesse liberarsi. Intanto Alberto continua a pomparmi a pecorina, la ragazza esce da sotto di me, si mette in posizione sotto di noi ed inizia a leccare il mio sesso e le palle ed il sesso di Alberto, godo di nuovo urlando, Alberto si stacca da me e da il cazzo in bocca alla ragazza che inizia a succhiare con foga, io riprendo a leccarla, è lei che chiede ad Alberto di prenderla, è sdraiata al bordo del letto, alza le gambe in modo che Alberto possa entrare tutto dentro di lei, io mi inginocchio e gli metto il mio sesso sulla faccia, lei alterna leccate a gridolini di piacere, fino a che urlando ancora non ho un altro orgasmo, Alberto mi guarda ed io capisco, prendo la posizione che aveva lui ed inizio a leccare ancora la ragazza, lui inizia di nuovo a leccarmi il culo, poi sento la sua cappella che si fa strada fino a che non lo sento tutto dentro di me, succhio il clitoride della ragazza con più intensità sento che sta per godere di nuovo anche io ci sono vicina, e godo quando i caldi schizzi di Alberto riempiono il mio sfintere godiamo tutte e 3 insieme poi ci lasciamo andare esausti sul letto, la ragazza inizia a succhiare le ultime gocce di godimento di Alberto mentre lui continua a baciarmi ed a ripetermi GRAZIE AMORE GRAZIE AMORE. Rilassati ci presentiamo ed a questo punto la ragazza ci propone altro incontro insieme al suo uomo, accettiamo con gioia e facciamo invito a cena per sabato sera. CONTINUA.
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5 years ago
irene_alberto,
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Fumo.
A notte fonda mi piace buttarmi sul tappeto, solo silenzio, accendo l’ultima sigaretta, adoro guardare il fumo dal basso, si eleva lentamente verso l’alto. Una luce soffusa, cangiante fra l’ambra e il quarzo citrino.
Si diffonde l’odore di oppio per tutta la stanza.
Il fumo sinuoso levita, come una sublime danza di ofidi, un rituale, un combattimento dove ognuno cerca di placare le proprie voglie, attorcigliandosi tra di loro in un groviglio.
Piano il fumo delinea chiaramente un corpo di donna morbido, curvilineo, avvolgente, madido.
Chissà perché non mi sento sola, il tuo respiro lo sento, mi accorgo di te.
Delicatamente mi sfili la sigaretta dalle dita, ora dalle nostre bocche aleggia sopra di noi, la scia del fumo. Secondi, attimi poi scompare, lascia il posto a nuovi deliri.
Noi restiamo li, storditi, distesi, scarmigliati, occhi dischiusi, alterniamo il silenzio del fumo alle risate convulse.
Sul tappeto i bicchieri, sfilacci di tabacco, i tuoi pantaloni, un paio di libri, la nostra bottiglia di vino ormai vuota, stranamente ancora in piedi come a voler avvertirci che forse dovremmo stare a distanza.
Vorrei assaggiarti, sorseggiarti, ma diventerei molesta.
No non funziona così...
Sono la donna di fumo, ho un corpo morbido, curvilineo, avvolgente, madido.
A volte sono anche sfuggente e inaffidabile, ho timore che se ti mostrassi il mio essere, come un sortilegio woodoo mi pianteresti gli aghi sul corpo, facendomi sanguinare fino a dissanguarmi. Mi fermeresti nella tua testa e non mi faresti più vivere ciò che voglio vivere, ho bisogno di qualcuno abbastanza sapiente da ricrearmi ogni giorno, soffiando fiato sul mio corpo, così da modellarlo costantemente e guardarlo fino a consumarlo.
Ad uno così potrei mostrarmi davvero , con la pelle bianca, pallida.
Con le labbra impastate di succo di ciliege.
Con le braccia fatte di rami di fiume.
Con gli occhi accesi di furia di mare.
Con voce di vento dannato.
Vorrei abbracciarti stretto, forte da farti sentire i miei sensi schiacciati sulla tua schiena, strusciare i capezzoli sulla tua pelle, il mio respiro che ti soffoca.
Vorrei farti guardare il fumo uscire dalle nostre bocche, languidamente sfiancati su lenzuola sudate, mentre il torpore delle nostre voglie ci avvolge, toccarci fra le cosce, con minuziosa lentezza, esasperata a tocchi, senza bisogno di correre.
Mi dissolverei fra le tue mani.
Potresti rendermi ferma oppure impetuosa, liquida, come un torrente che non riconosce il suo letto.
Le tue mani, umide di me, le guideresti fino alla mia bocca, con devozione leccherei ogni dito, come nella stagione più calda l’ hibiscus syriacus cerca l’ultima goccia di acqua per la sua instancabile fioritura.
Come un ofide scivolerei sopra di te al ritmo della tua voce, mi salderei con la stretta della tua presa sui miei fianchi.
Il ritmo lento inversamente proporzionale alla nostra fame, le spinte decise che ci rendono preda e predatore disvelando tutto ciò che c’è di nascosto.
Rasente raschio la pelle, avidamente ti bagno e mentre ti guardo, il fumo scompare, sono le cinque, dovrei dormire.
Penso...sapresti realizzarmi?
- Silver Rea -
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3 weeks ago
SilverRea,
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Il sapiente massaggiatore che mi convinse a diventare una troia
Non sono mai stata una ragazza monotona ed ho sempre vissuto le mie relazioni in modo semplice, passionale e da vera donna quale son sempre stata. La famiglia felice del mulino bianco sempre stato il mio simbolo. Quattro anni fa, io ed il mio attuale ragazzo, ci trovavamo in Lituania per il matrimonio di mia sorella. Ci siam recati in una sala dove trasmettevano un film del quale nemmeno ho capito il titolo. Dopo esser usciti dal cinema, siam andati a mangiare un panino nel locale ristorante. Mi sono incantata a guardare delle coppie che mangiavano e nemmeno si guardavano in faccia perche erano assorti nei loro telefonini. Io non volevo che la mia relazione finisse cosi. Durante il tragitto a casa, appena dopo il piccolo ristorantino di Algrid, c era un centro massaggi dal quale venuta fuori una bellissima ragazza. Una volta a casa e messi a letto, il mio lui inizia a chiedermi come mai io avessi guardato quella ragazza con insistenza, quasi per saltarle addosso. Gli risposi che era la sua impressione ma lui mi disse invece che secondo me un massaggio mi avrebbe fatto sicuramente bene. Lui sempre stato piu aperto di me e giocava spesso con le parole. Mentre facevamo sesso mi diceva che sarebbe stato bello vedermi sotto le mani di un abile massaggiatore. Durante la notte ho continuato a pensare a quello che mi aveva detto, alle mani di un perfetto sconosciuto che mi accarezavano ma non per toccarmi ma per massaggiarmi. Due settimane dopo, al nostro rientro in Italia, lui rientra a casa con una specie di volantino e mi dice che aveva vinto un massaggio. Un nuovo centro estetico aveva messo in palio un massaggio ma lui non voleva farlo perche voleva che lo facessi io. Il centro estetico offriva trttamento a domicilio. Alle ore 21.00 mentre sto tornando a casa ( c era anche mia madre) lui mi manda un messaggio dicendomi, amore fa presto ad arrivare a casa. Visto che hai passato una giornata pesante ti ho prenotato il massaggio. Io ero infastiditissima perchp non avevo alcuna intenzione di farmelo. Comunque arrivo a casa, saluto la mamma e con aria scocciatissima vado a fari velocemente la doccia per aspettare il massaggiatore. Dopo circa 20 minuti ariva questa persona palesemente gay ( ovviamente era solo una scenetta per tranquillizzarmi e per far star tranquilla anche mia madre) e si mette in ufficio dove prepara il fouton e gli oli. Io arrivo da lui in accappatoio ed in lingeire. Ero imbarazzatissima. Mi fa togliere l accappatoio e mentre me lo tolgo lui nemmeno mi guarda e la cosa mi piaciuta perche non mi son sentita osservata. Mi son sdraiata e dapprima ha iniziato a massaggiarmi delicatamente le spalle ma senza olio e dopo un po ha iniziato a toccarmi dappetutto: sulla schiena, sulle gambe, glutei e piedi. Mi piaceva, ero decisamente rilassata e a mio agio. Riparte dal collo e delicatamente va verso l allacciatura del reggiseno per slacciarlo, ma ho lasciao fare, ero a mio agio. Quando ha iniziato a massaggiarmi con l olio ho sentito i brividi che mi percorrevano lungo tutta la schiena, le sue mani sapienti mi massaggiavano e accarezzavano lentmente. L olio scivolava decisamene bene. Quando si avvicinato al sedere ed ha iniziato a massaggiarlo, il calor ha iniziato ad invadere il mio corpo. Sentivo un caldo insopportabile, il battito cardiaco aumentava e…non so davvero cosa davvero volevo ma pensavo vhe se fosse sceso un altro po con la mano, non mi avrebbe dato fastidio, anzi…..Dopo tutto quel massaggiare, quel non fastidio era diventata una voglia, ogni volta che si avvicinava al sedere speravo andasse un po piu giu per fargli vedere che non mi dava fastidio, anzi, ero anche disposta ad aprire un po di piu le gambe. La schiena era davvero il collegamento che lo collegava al mio sedere, ero tutt uo. Quando andava verso il collo, si fermava sotto le ascelle facendo finta di non volermi toccare ma un po alla volta arrivato finoa prendermi i capezzoli in mano. Li la mia figa pulsava, avevo voglia che togliesse le mani dal seno soltanto perche poi avrebbe dovuto mettermele di prepotenza in figa. Le sue mani scivolavano e andavano su e giu e quando arrivate finalmente al sedere, alzai il bacino per fargli capire che volevo tirar via gli slip. Pian piano, un po alla volta arriva ancora una volta tra le mie gambe, ma senza togliermi quei cazzo di slip. La mia figa era un lago, avevo voglia che mi mettesse qualsiasi cosa dentro. Se mi avesse scopata, sbattuta o violentata, non avrei detto nulla, anzi, avrei anche sperato ci fosse un suo amico. Mentre mi accarezzava l interno coscia, facevo finta di aggiustarmi sul lettino facendogli vedere tutta la mia disponibilita a farmi toccare. Continuava a sfiorarmela, toccarmela pian piano facendo finta di nulla fino spostarmi totalmente gli slip ma….senza toccarla. Sapevo che la stava guardando. Prendo forza e tiro su il braccio per metterlo sotto la testa e mentre lo tiro su mi scontro con la mano sul suo cazzo durissimo e mi ci son fermata un secondo. Mi ha fatto girar pian piano e io in modo assolutamente naturale mi son girata e gli ho guardato e fissato il cazzo per circa un minuto. Il mio slip era messo malissimo, la figa depilata da poco era tutta bella li esposta e mentre mi metteva l olio sul seno aprii le braccia per posizionarmi meglio e si fermarono sul suo cazzo, ma da li non le spostai, anzi, glie lo presi in mano e mentre lui mi muoveva gli feci una quasi sega, glie lo toccavo in modo naturale, spontaneo, ma avrei voluto staccarmi dal massaggio e prenderglielo in bocca. Mi sarei fatta scopare, sbattere, mi sarei fatta chiamare puttana, troia, gli avrei succhiato la sborra da quel suo bel cazzo in tiro. La sua mano era andata ancora una volta tra le mie cosce e io ancora una volta spalancai le gambe per fargleila toccare. Mi massaggio per bene la figa, avevo finalmente le sue mani li nella mia figa, la calda figavogliosa di cazzi, anti cazzi tutti per me.Mentre era li a menarmela per bene, io presi coraggio e gli tirai fuori il cazzo e gli feci una sega pazzesca. Gli guardavo il cazzo e speravo che me lo pompasse dentro, ma lui era li intento a guardarmi la figa. Ad un certo punto i miei battiti cardiaci accellerano, iventano molto piu intensi, veloci, avevo voglia, stavo per esplodereeeeeee e mentre ero li che godevo come una troia, la sua sborra mi schizzo sulla figa e sulle tette. Mi leccai le mani, mi infilai un dito in culo e gli dissi che il massaggio mi era piaciuto un sacco, ma la prossima volta anche lui sarebbe dovuto eser nudo. A distanza di questo tempo, abbiam scopato soltanto tre volte ma rimasta una bella amicizia. Io d allora ho iniziato a provare cose nuove, abbiam frequentato prive, scambisti, bsx, anche un singolo. Insomma, le abbiam fatte tutte. A distanza di due anni, ho scoperto che questo massaggiatore lo chiamano soprattutto per sbloccare le mogli eheheheh incredibile.Grazie caro amico
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6 years ago
bipbopvr,
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