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galeotto fu il guasto
Che piacevole calore alle orecchie e che brividi sul cuoio cappelluto mi stanno dando questi prosecchi mandati giù a stomaco vuoto ... mentre Rudy, il nostro esperto informatico armeggia con lo Smartphone alla ricerca di un posto dove andare a cena, faccio un bilancio della giornata: bloccati per un banale guasto alla macchina qui a Milano, niente cambio o spazzolino da denti, fortuna che ho sempre con me un paio di autoreggenti ed un perizoma in borsetta, con quel poco di spazio che occupano … Allora, hai trovato un ristorante o dobbiamo rimanercene a cenare in Hotel? Lo sguardo di Rudy si stacca dallo schermo, percorre le mie gambe dai polpacci alle cosce, esita un attimo all’altezza dell’inguine e scatta imbarazzato fino a piantarsi nei miei occhi. Deborah, come credi che ci riesca se mi stai davanti a gambe semi aperte e per giunta con questo abbigliamento? Cazzo, la gonna è salita e si intravede l’orlo delle autoreggenti .. non volevo provocarlo, non è il mio tipo, ma l’alcool, la pelle nuda quasi esposta, situazione forzata, mmhm mi sta venendo voglia di maschio, dopotutto se questo corpo di trentacinquenne fa ancora effetto su un quasi cinquantenne …. A guardarlo bene gliene si darebbero si e no quaranta. Sto iniziando ad eccitarmi, meglio distrarsi con qualcosa da leggere … e questo qui da dove sbuca? Avrà circa la mia età, sembra molto sicuro di s, guarda come attraversa tranquillo la sala, aspetta sicuramente qualcuno, continua a guardare l’orologio, chissà se è solo, potrei anche farci un pensierino e …. Accidenti, che mani! Le voglio, sulle spalle, massaggiami lentamente con movimenti circolari, senza fretta, falle scendere verso i seni, voglio sentirti pizzicare delicatamente i miei capezzoli…. Mmm, dai, guardami, sono eccitata, pronta, basta che tu mi faccia un cenno. La smetti di sbavargli davanti? Sei oscena e comunque sta arrivando la sua donna, non ti sei accorta che porta la fede? Guarda, è decisamente più giovane di te e da come gli si sta strofinando addosso non credo che andranno a cena. Ma vuoi parlare più adagio Rudy? Ti ha sentito tutto il bar dell’albergo, che figura ci faccio? Muoviti a trovare un ristorante che ce ne andiamo, tanto loro se ne stanno andando. Aspetta Deborah, fammi vedere dove vanno……. Ascolta, ti piace davvero il tipo? Passando lei ci ha regalato un sorriso malizioso e si sono diretti al ristorante dell’hotel, se ci stai mi sacrifico a distrare la tipa mentre tu ti fai lui. Sei impazzito? Sono una donna sposata e per giunta tu sei un mio collega, con che faccia torno in ufficio domani….. e smettila, ti lamenti sempre che fai poco sesso, che ti ci vorrebbe proprio una bella scopata e fallo una buona volta! Ma quelle sono chiacchere da bar, non ho il coraggio e poi non ho mai tradito mio marito .. e poi non me la sentirei, in quattro, nello stesso letto… no.. Smettila, seguimi altrimenti ti sculaccio qui davanti a tutti…. Non ho il tempo di replicare, la sua mano artiglia la mia e mi trascina verso il ristorante….per fortuna sceglie un tavolo non troppo vicino al loro, almeno posso cazziarlo seza farmi sentire. Ordino da mangiare mentre Rudy si occupa del vino, una breve tregua è scesa fra di noi ma devo mettere in chiaro un paio di cose prima di finire la cena..devo riprendere il controllo, se solo potessi asciugarmi un po’ tra le cosce …. Alzati e vai al bagno, togliti le mutandine e quando torni me le passi con un gesto che lasci capire che mi stai dando qualcosa. Cosa?!!? Sto sentendo bene? Ma chi pensa di essere per darmi certi ordini?....oh merda, allora perché le mie gambe si stanno muovendo puntando decisamente verso la toilette….ho fatto come mi ha detto, torno al tavolo con lo sguardo basso dalla vergogna e gli metto il perizoma umido nel pugno che mi protende sul tavolo, mi siedo senza il coraggio di voltare lo sguardo verso la coppia ma vedo Rudy alzarsi, dove diavoo sta andando? Non è possibile, ha bisbigliato qualcosa all’orecchio del tipo e gli ha passato il mio intimo e adesso sta tornando con un sorriso di trionfo sulla faccia, glielo vorrei far morire, so io come! Sei impazzito? E adesso come faccio a riaverle? Erano un regalo di mio marito, le rivoglio! Se accettano la mia proposta te le riprendi da te, tranquilla. Ma in che razza di situazione mi sono cacciata? Chissà cosa staranno pensando quei due, stanno parlottando fra loro e non mi sembra che siano entusiasti del regalino, guardano il cellulare come se non aspettassero altro che scappare, anzi, adesso lei sta telefonando, stanno concordando qualcosa, fra poco si alzano e spariscono dalla mia vista, per sempre e poi sistemo Rudy come dico io. Un po’mi dispiace però, adesso che posso guardarlo bene visto che è rimasto solo mi accorgo che ha uno sguardo profondo, due spalle larghe e una bocca carnosa come piace a me…. Ecco che torna lei… ma…. È una mia impressione o si è tolta le calze? Si, se le è tolte, lo vedo benissimo dal momento che a 20 cm da me sta parlando all’orecchio di Rudy e gli sta dando qualcosa ma non sembra il mio perizoma. Si allontana ed io fisso uno sguardo interrogativo negli occhi del mio collega che mi fa cenno di avvicinarmi… sai cosa mi ha passato? Il suo reggicalze, ha detto che non indossa intimo….senti Deborah, li raggiungiamo al bar beviamo qualcosa tanto per sciogliere il ghiaccio, e se c’è sintonia saliamo su in camera….patti chiari però, quello che succede stasera, che sentirai o vedrai stasera, deve rimanere qui, a Milano, al nostro rientro tutto deve essere dimenticato e lo stesso vale per me. Incredibile, ma chi ho davanti? Ostenta una tale sicurezza che mi viene da pensare non sia la prima volta che si trova in una simile situazione….. Ok, ma è imbarazzante, tutti e quattro nella stessa stanza, mi vergogno un po’… Ti ho già detto che rimane tutto qui e poi non hai nulla di che vergognarti, hai ancora un fisico eccitante, semmai sono io che dovrei vergognarmi. Cerca di comportarti come se fossimo marito e moglie, non incazzarti se allungo un po’ le mani, fa parte della messinscena e vedrai che va tutto bene, vieni dai… mi prende per un braccio e mi conduce fuori dal ristorante, sento il calore del suo corpo mentre camminiamo verso il bar scaldarmi il basso ventre, una fitta di eccitazione mi piega per un attimo le gambe e questo basta perché lui venga a sbattere contro di me facendomi percepire un rigido rigonfiamento all’altezza del suo inguine… mmmhm è già eccitato il porco, non vede l’ora di farsi la tipa. Li troviamo al bar, lei seduta su uno sgabello e lui in piedi, a farle da scudo contro sguardi indiscreti. Mi accomodo sullo sgabello di fronte al suo, Rudy si piazza al mio fianco, allunga una mano e “piacere, io sono Rudy e questa è Deborah. Piacere, Marco e lei è Lisa”, abbiamo ordinato anche per voi, vi spiace? Prendo il bicchiere che mi viene offerto, bevo senza sentire il sapore del liquido, i miei sensi sono tesissimi, ho degli spasmi al basso ventre che mi impediscono di stare ferma su questo sedile minuscolo, li guardo ridere e parlare senza sentire nulla, consapevole solo della mia eccitazione liquida che sta scendendo lungo le mie gambe, vorrei scappare ma allo stesso tempo vorrei che smettessero con le chiacchere e passassimo ai fatti. Adesso ci si mette anche Lisa, doveva proprio ficcarmi la sua gamba fra le mie, ho la pelle che brucia di voglia ma voglio un maschio lì… Sei così impaziente? Finisci il tuo bicchiere che andiamo su… Rudy mi ha letto nel pensiero, mi sta parlando nell’orecchio e il soffio del suo alito brucia la pelle del mio collo, mmmh sii, sento dei polpastrelli che stanno salendo lungo le cosce, finalmente non ne potevo più, spostati Rudy, fammi vedere la faccia di Lisa mentre suo marito sta…. Ohh, è arrivato dove voleva, mmmh, è bravo, ci sa fare con quel dito, si, spingilo dentro ahh che bello, voglio guardarlo in faccia e leggere negli occhi la sua eccitazione, ma….. LISA! Rimango senza fiato, inebetita, è di Lisa il dito che mi sta frugando con tanta perizia, non pensavo, non credevo, non ho mai….. Sorpresa? Ti dà fastidio? Giro la testa verso Marco che sembra leggere nei miei pensieri poi guardo Rudy per cercare il suo appoggio ma ottengo solo un “che male c’è? Non ti piaceva prima di sapere che era Lisa a toccarti? Che cambia adesso che lo sai?” Fai presto tu a parlare, mica sei tu quello che si fa palpeggiare da una del suo stesso sesso. “Mbhè, credi che mi farei problemi? Se a Marco non dispiace figurati a me”. Sono allibita, restiamo tutti per un attimo a bocca aperta, il primo a riprendersi è Marco, “vediamo, non garantisco che mi piaccia però se ci sai fare forse potrei esaudire un vecchio desiderio di Lisa, vero amore?” “sarebbe fantastico amo, dai andiamo di sopra che non resisto più”. Lisa salta giù dallo sgabello, mi prende per mano e mi trascina all’ascensore “andiamo da noi se non vi dispiace” dice mentre preme il pulsante e le porte si chiudono. La vedo voltarsi verso il suo uomo, ficcargli la lingua in bocca mentre strofina il suo pube contro la gamba di lui, vuole provocarmi la troietta ma non sa con chi ha a che fare, mi volto, prendo una mano di Rudy e me la porto sul sedere, allungo l’altra sul suo mentre gli passo la lingua sul collo, mmmh senti che rigonfio qui sotto, chi lo sospettava? L’ascensore si ferma e ci strappa dalle nostre effusioni, seguiamo i nostri nuovi amici lungo il corridoio, arriviamo in camera finalmente “come preferite iniziare, ci scambiamo..” interrompo la domanda di Marco spingendolo sul letto, gli sono subito addosso, mi impossesso dei suoi jeans, li abbasso assieme all’intimo e metto a nudo un membro ragguardevole, non spesso ma lungo più della media, mi piace, è liscio, bello ed ha un buon profumo, lo prendo in bocca, avida inizio a succhiare, gli passo la lingua lungo tutta l’asta, gocce di piacere gli escono dalla punta, salate ma buone, lo succhio più forte e inizio un su e giù che gli strappa mogolii sempre più forti. Una presa decisa ai capelli mi costringe a mollare il mio calippo di carne, Marco mi trascina sul letto, mi spinge con la faccia sul materasso, mi blocca un braccio dietro la schiena e con quello mi tiene giù, infila una mano fra le mie cosce ed inizia un lento massaggio, pollice – indice, dal mio buchino dietro scivola avanti fino al bottoncino per poi tornare indietro e tuffarsi dentro, mi fruga con quel dito mentre il pollice massaggia l’altro orifizio… scopami, voglio sentirlo tutto dentro, muoviti prima che divento isterica… sento il rumore della bustina del preservativo che viene strappata e dopo un attimo lo sento farsi strada nella mia femminilità, prendere possesso del mio anfratto, spingersi a fondo in modo incredibile, fermarsi a godere quel possesso e poi iniziare un movimento lento, costante, avanti, indietro, stringo i muscoli per sentire meglio quel palo di carne che scorre fra le mie pareti. Muoviti maialina, segui il ritmo, vienimi incontro. Ti piace vero porcellina, Rudy, guarda come si fa sbattere di gusto la tua Deborah… Eh no, sputtanata no, mi divincolo, approfitto della sua sorpresa e gli monto sopra a cavalcioni, lui mi guarda, all’inizio sorpreso, poi eccitato dalla mia iniziativa.. lascia fare a me, adesso ti faccio vedere come sa fottersi da sola una donna quando ne ha voglia.. e così dicendo gli prendo il pene e lo punto contro le mie grandi labbra, chino la testa per godermi lo spettacolo di quell’asta che lentamente sparisce, inghiottita dalla mia fighetta, ohh, è bello, appoggio le mani sulle sue ginocchia e inizio a scoparmi con un ritmo costante. A meno di 20 cm da noi Rudy sta cavalcando Lisa, l’ha messa a 4 zampe e la sta sbattendo vigorosamente trattenendola con una mano saldamente chiusa attorno ai suoi lunghi capelli, deve fare un buon lavoro perché la troietta scandisce i colpi con urletti sempre più acuti. Spariscono improvvisamente dalla mia vista, a dire il vero sparisce tutta la stanza e vengo sopraffatta da un violento quanto inatteso orgasmo, cado su Marco lasciandomi sfuggire il suo arnese… sento Marco spostarsi, nella visione appannata mi sembra che si diriga verso gli altri due, sbatto gli occhi per mettere a fuoco e mi trovo davanti un groviglio di membra, scorgo Rudy supino, Lisa sopra e Marco che sta tentando di prenderla da dietro.. mmmh che bel sandwich, voglio provarlo anch’io, sbrigati a godere Lisa che poi tocca a me… lei mi guarda con uno sguardo liquido, come se non capisse quello che le dico, poi apre la bocca ed emette un lungo gemito di piacere subito imitata da Marco. Si accasciano spossati dall’intenso piacere, scivolano fuori dai rispettivi orifizi, Rudy ancora insoddisfatto e decisamente in tiro, però che bel calibro, non lungo quanto quello di Marco ma decisamente più grosso… e questo? Solo soletto? Mio!... e in un batter d’occhio mi impalo sopra di lui… ahhh come mi riempie, mi sembra di venir aperta in due, però è bello, non mi sembra possibile di poterlo prendere tutto ma invece è già tutto dentro… adesso devi farmi godere altrimenti ti licenzio – gli dico con sguardo minaccioso, ma per tutta risposta ricevo un sorriso beffardo – non c’è problema, posso scoparti quanto voglio senza venire, dovrai supplicarmi di smettere – che stronzo, pensa seriamente di farcela contro di me? Stringo i muscoli vaginali, voglio aumentare la stimolazione sul suo pene, lo provoco, mi passo le mani sui seni, sembra stiano scoppiando dalla voglia, mi metto le dita in bocca e poi scendo lungo il collo, disegno cerchi attorno ai miei capezzoli, li pizzico piano mentre tengo uno sguardo lascivo piantato nei suoi occhi, una mano cattura il mio polso, lo spinge in basso suggerendo altre zone da stuzzicare, l’altra mano viene girata, palmo verso l’esterno sento sui polpastrelli la pelle fresca e liscia di una donna, riconosco la voglia umida che bagna anche me quando mi eccito, avverto 2 bocche impossessarsi dei miei capezzoli, è troppo, sento l’onda partire da lontano, montare al ritmo sempre più frenetico dei miei affondi, rallento per non venire ma uno spasmo del membro dentro di me rompe i miei argini, apro gli occhi e vedo un sorriso di trionfo sul viso di Rudy, sono vinta, mille luci esplodono nella mia testa e godo per la seconda volta, toccandomi, carezzando un’altra donna, titillata da due bocche sui capezzoli e scopata da dio da un cazzo di tutto rispetto… quando mi riprendo Lisa sta succhiando Rudy che ancora non è venuto, Marco in evidente pausa di riposo la sta leccando mentre Rudy… mio dio com’è eccitante, sta cercando di far rizzare la virilità del nostro ospite, un maschio che ne succhia un altro da così vicino, non pensavo mi eccitasse, mi avvicino per vedere meglio, dai mugolii di Rudy a dalla progressiva rigidità di Marco sembra che piaccia ad entrambi il giochino, mi avvicino ancora e allungo la lingua, la intreccio a quella di Rudy contendendogli porzioni di pelle, apro la bocca e gli rubo l’oggetto del piacere, giochiamo a baciarci con quel bastone di carne a dividerci… raggiunta la giusta durezza Rudy mi sussurra nell’orecchio ed io decido di assecondarlo. Convinco Lisa a sdraiarsi a pancia all’aria sopra un cuscino, Rudy s’infila un preservativo le la penetra, lento ma deciso, io mi porto dietro Marco, gli lecco un orecchio mentre con la mano lo masturbo lentamente, infilo anche a lui un preservativo e lo guido alle spalle di Rudy, insalivo 2 dita e inumidisco il buchetto del mio collega, guardo Marco negli occhi e lo spingo decisa verso Rudy. All’inizio sento che fa resistenza, ma mi strofino contro di lui ed i miei seni contro la sua schiena vincono la sua titubanza, lo aiuto a puntare contro il buchino che ha davanti e spingo, con tutto il peso del mio corpo, fino a quando non sento qualcosa cedere e Marco sprofonda dentro Rudy…. Il solo pensiero mi mette i brivid, li guardo, vedo i loro tentativi per prendere un ritmo sincronizzato che permetta di non far scappare gli uccelli dalle gabbie, vedo bocche aprirsi incredule dal piacere cercare labbra e lingue da succhiare, sento il fuoco riaccendersi fra le gambe e ormai dimentica dei miei tabù mi accuccio sopra la faccia di Lisa, la obbligo a tuffare la sua lingua fra le mie piccole labbra, strofino prepotente il pube contro il suo mento, mi appoggio alle spalle di Rudy e cerco la sua bocca. Viene così, urlando nella mia bocca tutto il suo orgasmo, subito seguito da Marco, che per la prima volta credo, si scarica dentro un altro maschio e mentre loro si fanno da parte per riprendersi, io mi tuffo fra le gambe di Lisa, in un magnifico 69, assaggio la mia prima donna e lecco, succhio, restituisco come meglio riesco il piacere che lei sta dando a me e godiamo, quasi contemporaneamente, innondandoci le facce dei nostri stessi umori.
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12 years ago
fiammifero,
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Ripetizioni
All’ epoca avevo 23 anni, ero già sposata ma ancora senza lavoro, quindi per arrotondare avendo appena finito gli studi decido di dare qualche ripetizione, non che fossi particolarmente brava ma per dare una mano ad uno studente che non ha solo voglia bastava.
Un bel giorno mi chiama una signora che mi dice di aver avuto il numero da una sua amica dalla quale aveva saputo che io volevo dare ripetizioni, spiegandomi che il figlio che frequenta la terza liceo non ha voglia di studiare per cui va seguito, ci accordiamo sul mio compenso e sull’ orario: una volta la settimana il mercoledì pomeriggio dalle due alle quattro.
Come da accordi mi presento il mercoledì successivo, mi apre una signora sulla cinquantina ma davvero molto bella e distinta, mi fa accomodare in cucina e mi offre un caffè: accetto volentieri, sono un briciolo tesa in fondo è il primo giorno di lavoro.
Parliamo per una quindicina di minuti del più e del meno sorseggiando il nostro caffè, ad un certo punto mi dice: “ adesso devo andare al lavoro ti chiamo mio figlio”.
Arriva un bel ragazzo di 16 anni alto , capelli biondi, occhi marroni con riflessi dorati....insomma niente male a dire il vero: l’ ho subito pensato , comunque si presenta con molta educazione e gentilezza, io gli dico: “diamoci pure del tu: piacere Alessia”.
La madre ci fa accomodare al tavolo del salotto poi ci saluta ed esce raccomandando al figlio di studiare...altrimenti.....
Restiamo soli inizio chiedendogli cosa deve preparare per l’ indomani lui mi dice storia, bene iniziamo a leggere e poi mi ripeti magari prendendo qualche appunto su dei fogli per ricordarci meglio...
Voglio precisare che io mi ero preparata tutta carina per fare bella impressione: un vestito nero con gonna sopra il ginocchio e giacca, sotto una camicetta bianca coi primi bottoni slacciati, collant neri e scarpe nere con discreto tacco ma non troppo sfacciato di otto centimetri; direi che non ero affatto male.
Lui aveva indosso una tuta sportiva che evidentemente usava in casa con sotto una magliettina bianca anonima ma nell’ insieme stava bene.
Mi guardava con una certa insistenza e noto che chinato sui libri ogni tanto gira lo sguardo in basso verso le mie gambe.....sedendomi la gonna era salita e si vedevano bene le mie cosce....velate dal collant.
Passano alcuni minuti, ad un certo punto cade la matita e lui si accovaccia a raccoglierla vedo che indugia....si risolleva...dopo pochi minuti ricade e lui di nuovo, allora gli chiedo se ha trovato ciò che cercava....lui imbarazzatissimo si alza dritto sulla sedia e per quel giorno la matita non cade più......
Passano alcune settimane così ed entriamo sempre più in confidenza ormai è un classico che almeno la matita cada a terra un paio di volte d’ altro canto io per quelle lezioni mi metto sempre la gonna o vestiti coi collant, taluni giorni quando cade scavallo le gambe: la cosa mi diverte e mi piace soprattutto quando vedo le sue reazioni fisiche: attraverso la tuta si intravede un certo gonfiore!
La cosa che mi piaceva davvero era immaginare che quando io andavo via lui sarebbe andato in bagno a farsi una sega immaginando di fare con me chissà quali porcate!! Questo pensiero mi faceva morire di piacere ma tutto finiva lì.
Un bel giorno mentre stavo preparandomi per andare mi trovo in camera mia di fronte all’ armadio: “cosa mi metto oggi?” insomma la solita domanda di noi donne....guardo e vedo una bella gonnellina corta a tubino che non mettevo da un pò, di quelle che quando ti siedi pur essendo lunghe scavallando le gambe diventano inguinali...., sotto decido per un paio di autoreggenti di pizzo con la riga rigorosamente nere: a questo giro mi sarei divertita a farlo impazzire......
Ci sediamo come al solito al tavolo del salotto uno affianco all’ altra......come al solito cade la matita e io allargo un pò le gambe quel tanto che basta per fargli vedere che avevo le autoreggenti e il perizoma nero....si alza di scatto paonazzo in viso...direi che aveva visto tutto.....è soprattutto aveva avuto un’ evidente erezione....io ero molto divertita dalla cosa....; passano una decina di minuti e cade l’ intero portapenne (lui mi ha detto per distrazione: non ci ho mai creduto), gli chiedo: “vuoi una mano?” “no no grazie” risponde lui, e vorrei ben vedere l’ hai fatto apposta per guardarmi le gambe penso io! Sta di fatto che questa volta per raccogliere tutto si accovaccia sotto il tavolo io lo guardavo facendo finta di non accorgermi e ho aperto più volte le gambe sentendo il suo sguardo su di me, sentivo che era vicino e volevo fargli gustare la vista per bene di fronte e di profilo! Il tutto è durato quasi dieci minuti non si rialzava più sentivo anche che mi stavo bagnando.
Lui si rialza rossissimo in volto e io che ormai ero eccitatissima gli dico con voce autoritaria:
“ allora vogliamo studiare o no oggi! in mezz’ ora non abbiamo ancora fatto nulla se non hai voglia tanto vale che al posto di questo libro guardiamo un giornalino porno!”
Detta questa frase vedo che strabuzza gli occhi mi dice: “va bene!”
Io ormai avevo preso la parte e un pò per l’ eccitazione un pò per puntiglio ho acconsentito.
Lui arriva con tre giornaletti di cui non ricordo il nome se non del famoso “leore” (che magari non esiste neanche più) si mette seduto praticamente attaccato a me e iniziamo a sfogliare il primo giornale che assieme alle foto riportava anche una parte di storia a spiegazione .....ci mettiamo tra tutti e due a commentarle e ridiamo a volte di alcune posizioni strane (insomma di quelle che riescono solo a dei professionisti del porno) anche per sciogliere la tensione, lui allora fa scivolare la mano sinistra in basso e inavvertitamente (come no!) inizia a sfiorarmi la coscia e a toccarmi la calza; ad un certo punto gira la pagina e vediamo la foto-storia di una ragazza che mi assomigliava abbastanza (secondo me anche questa cosa era preparata appositamente, lui lo sapeva!) che riceve due idraulici e lei si fa scopare da tutti e due....Ovviamente su questa si sofferma di più e mi fa notare che la ragazza mi somiglia, mi dice: “hai visto che porca? somiglia a te!guarda come lo prende in bocca e nel culo da due sconosciuti...che troia!”
Io ormai ero bagnatissima e gli rispondo: “è vero mi somiglia! Magari sono proprio io tu che ne sai?!”
Senza ulteriori indugi gli ho posato la mano sul cazzo che era di marmo..lui si è girato verso di me mi ha baciata e messo la mano tra le cosce, mi toccava le gambe e su fino al perizoma dove sentiva la mia figa bagnata mi dice: “ sei vestita come una troia! E hai le mutande bagnate..!come sei porca!”
Allora io gli tiro fuori il cazzo dalla tuta, era un bel cazzo nella norma di lunghezza ma molto spesso,e inizio a fargli un pompino....glielo lecco tutto fino alle palle e soffermandomi sulla cappella.....ormai non avevo più freni volevo farmi scopare come una troia....dopo qualche minuto mollo il cazzo lui mi bacia con foga dicendomi che so di cazzo.....mi mette a gambe larghe senza spogliarmi sul tavolo scosta il perizoma e inizia a leccarmi la figa giù fino al culo, mi sputa sopra e spalma lo sputo con la mano , poi tira fuori dal portapenne una di quelle biro grosse a 10 colori e me la infila in figa, sembrava proprio un cazzo e inizia a scoparmi così per un pò mentre mi lecca il buco del culo.....io ero in estasi e gli dico: “ dai ficcamela in culo!” lui vista anche la sua giovane età non si aspettava che io fossi così porca comunque senza troppi indugi mi infila la biro in culo e poi mi inizia ad infilare il suo cazzo: sono tutta piena proprio come piace a me!Il suo cazzo entra con facilità sono un brodo unico mi stantufa così per alcuni minuti io guido il suo ritmo e gli dico di fermarsi per sentirlo tutto dentro mi infila le mani sotto la camicetta e mi stringe i capezzoli che sono durissimi. Gli dico di togliersi e di sedersi sulla sedia mi sfilo la biro dal culo e mi metto a cavalcioni su di lui baciandolo con la lingua mentre mi strucio sul suo cazzo gli chiedo: “mi vuoi inculare?” con un filo di voce mi risponde di si allora prendo il suo cazzo in mano e lo guido nel culo sedendomi sopra di lui, è largo e all’ inizio mi fa un pò male ma lo accolgo tutto lui mi tocca le gambe gli piacciono proprio le mie calze il contatto con la seta.....ci baciamo ancora....io sono ferma su di lui col suo cazzo in culo ma tanto basta.....mi dice che deve venire non resiste più.....io gli rispondo: “riempimi il culo di sborra calda!” e lui: “Si! Sei una troia!”
Mi ha veramente inondato non finiva più di sborrare.....quando ha finito sono rimasta ancora alcuni minuti su di lui baciandolo....mi piace sentire il cazzo che si sfloscia mentre è ancora nel mio culo.
Poi mi sono alzata colavo da tutte le parti e il suo cazzo era sporco, così l’ ho portato in bagno e fatto sedere sul bidè e gli ho pulito per bene il cazzo insaponandolo con la mano quasi a fargli una sega.....poi mi sono fatta pulire io da lui il culo e la figa...con molta delicatezza.
Era già tardi per cui abbiamo finito la lezione ma gli straordinari me li aveva già pagati in natura!
Arrivata a casa mio marito mi ha chiesto come mai ero in ritardo e gli ho risposto che il ragazzo a cui davo ripetizioni non voleva studiare per cui ho fato tardi, senza aggiungere altro mi sono inginocchiata di fronte a lui, che era seduto in poltrona, e gli ho fatto un super pompino con ingoio...mi sentivo davvero una gran porca.......
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17 years ago
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Visita di lavoro
Io e mia moglie abbiamoun'attività dove proponiamo attrezzature impianti e macchinari.Io eseguo e faccio eseguire i lavori e Lei mi segue come impiegata e anche se necessario a fare dei sopraluoghi.Mia moglie è una bella donna,bionda,alta 1,63 circa,un bel culo e un bel paio di tette da 4° misura.Non si veste praticamente mai in maniera provocante,se non poche volte e dopo mie insistenze e comunque mai in presenza di estranei.Siamo stati contattati da un facoltoso ingeniere per un sopraluogo alla sua villa,perchè interessato ad un ns. articolo veramente comodo.Fissato il giorno dell'appuntamento,dico a mia moglie: “ Se riusciamo a coinvolgere l'Ingeniere, per noi sarà un successo dopo l'altro e potremo finalmente raddrizzare le sorti della ns. azienda e della nostra vita”.E Lei mi rispose “Perchè ?, cos'ha di così importante questo ingeniere?” E io gli rispondo “Sai,chi mel'ha presentatomi ha detto che,oltre ad essere un ottimo imprenditore,conosce tantissima gente che avrebbe un profilo di cliente tipo a misura per le ns. Attrezzature”. E Lei di rimando “Già e chissà cosa vorrà in cambio di questi favori, magari una percentuale altissima”. “Io non credo, e comunque magari si accontenta di sbirciare le tue splendide tette” Lei si girò verso di me fulminandomi con gli occhi e mi disse “Io non ho nessuna intenzione di fargli vedere le mie tette”
“Lo so tesoro,lo so,l'unica cosa che ti chiedo è di vestirti un po'...sexy..provocante,dopotutto sei una gran bella signora e ti chiedo questo per noi, per far decollare la ns.attivià,la ns.vita,dopotutto”
“ E secondo te sentiamo,come dovrei vestirmi?” mi chiese Lei spazientita.Io le risposi “Dovresi mettere la tua bella giacca bianca senza nulla sotto con slacciato solo il primo o al massimo il secondo in modo di far intravedere le tue splendide tette.Con la gonna che si abbina,quella corta appena sopra il ginocchio”.
Mia moglie mi guarda e mi dice “Ma sei scemo?,vuoi che faccia la puttana per vendere le ns. attrezzature?”
“Guarda che non devi mica farti scopare.cosa vuoi che sia se ti sbircia le tette ogni tanto,è solo per rendere più piccante ed eccitante la cosa,e poi essere apprezzati per il proprio fisico non è un offesa”
Mia Moglie brontolò fra sé e sé,poi si diresse in camera a prepararsi,quando ne uscì rimasi senza fiato e mi pentii di quello che le avevo chiesto,sotto la giacca allacciata solo con gli ultimi due bottoni non aveva indossato niente e si intravedevano benissimo le sue splendide tette e avvicinandosi a me disse “Sei contento ora?”
Io quasi balbettando risposi,”Credo proprio che riusciremo ad ottenere un ottimo affare.”Durante il tragitto,in macchina avevo il cuore che batteva all'impazzata mentre Lei sembrava molto tranquilla,io ogni tanto guardavo al mio fianco e seduta oltre a vedere mia moglie vedevo una gran bella gnocca e seduta sul sedile la giacca era sufficentemente aperta da permettermi di vedere chiaramente buona parte delle sue bellissime tette compresa anche parte del capezzolo,che non sapevo se era semirigido per via del contatto con la stoffa della giacca o per una certa eccitazione di mia moglie,ad un certo punto mi disse: “Sai penso che hai ragione,dopotutto la ns. attività è molto importante e quindi credo sia giusto,se necessario anche esibirsi un po' per riuscire ad ottenere dei risultati soddisfacenti”
“Lo penso anch'io,dopotutto qualche sbirciatina non ha mai ucciso nessuno e se uno pensa che sei una gran gnocca,lo pensa anche se tu non lo assecondi.
“Sai,”riprende Lei “ le mie reticenze sono dovute al fatto che non credo di essere quella gran gnocca che dici”
“Lascia agli altri giudicare”.Come per sottolineare le mie parole stavo supernado un camion e l'autista sporgendosi dal finestrino non poteva far altro che ammirare dall'alto lo spettacolo delle tette che si intravedevano e suonò un paio di volte il clacson salutandola calorosamente.
“Come vedi stai già interessando qualcuno”dissi io.
“Probabilmente è uno che non vede un paio di tette da molto”.
Dopo poco arivammo nella città di residenza de ns cliente ed avendo il navigatore satellitare guasto,per trovare la via chiesi a mia moglie di chiedere informazioni ai passanti,io facevo apposta a fermarmi quando vedevo dei ragazzi o degli uomini,mia moglie doveva sporgersi un poco per poter chiedere informazioni e le pieghe della sua giacca mettevano in evidenza buona parte delle sue tette che i passanti interpellati non si facevano sfuggire,lanciando lunghe occhiate vogliose,alcuni poi si dilungavano in spiegazioni senza senso e dopo i primi due mia moglie capì la situazione,ma anziché chiudere qualche bottone si sporgeva di più e si divertiva anche lei a vedere l'effetto che faceva agli uomini.Ce ne fu uno,un ragazzotto che più audace di altri,coi movimenti delle mani per indicare la via,sfiorò le tette di mia moglie,lei accortasi cercò di spostarsi all'interno della macchina ma lui allora si appoggiò al finestrino e non staccava gli occhi dalle tette di mia moglie e continuando a gesticolare ogni tanto toccava le tette,finchè probabilmente al limite infilò proprio una mano nella giacca e palpò la tetta stuzzicando un po' il capezzolo.Dopo un attimo di smarrimento,mia moglie iniziò a imprecare verso di lui ed anch'io dicendogli di togliere le mani,lui si ritrasse chiamando mia moglie troia e puttana,noi allora ripartimmo e dopo un attimo di silenzio scoppiammo a ridere.Io dissi a mia moglie “aalora,hai visto che effetto fai agli uomini?”lei rispose “ok ma questi devono essere tutti morti di seghe,l'ultimo poi penso che non vedeva un paio di tette da un secolo” “Cosa hai provato..?” gli chiesi “mah..all'inizio non ho pensato a niente,poi un po' mi sono eccitata,ma poi mi sono arrabbiata ed ho reagito”.Proseguimmo il ns. viaggio finchè non trovammo l'abitazione del cliente in questione,e dopo avere esaurito i convenevoli di rito,ci dirigemmo verso il giardino o per meglio dire verso il parco.Il proprietario era un signore distinto di bell'aspetto,sulla cinquantina conun fisico non eccessivamente appesantito ed era stato molto premuroso con mia moglie non lasciandosi però sfuggire la sua generosa scollatura,senza però insistere eccessivamente.Dopo avere ispezionato le varie zone del giardino ed esserci fatti un'idea del da farsi,ci dirigemmo verso il punto di allaccio,abbastanza ombreggiato,con diversi alberi e cespuglied il cliente mi chiese se era possibile fare una piccola dimostrazione,allora io mi diressi a prendere il necessario lasciando mia moglie con lui
il quale iniziò a fare dei complimenti galanti ma sicuramenti indirizzati alle sue splendide tette,parzialmente in vista,mia moglie civettava con lui e i suoi movimenti mettevano sempre più in evidenza le sue splendide tette.Quando ritornai misi in prova la macchina e la osservammo,io un po' più avanti e lui dietro a mia moglie che ogni tanto dava delle occhiate alla scollatura e penso riuscisse ad intravedere anche i capezzoli.Io seguivo la macchina mentre loro erano un po' più dietro ed ad un cero punto,protetto dai cescpugli,iniziò a palpeggiare il culo di mia moglie,me ne accorsi perchè lei sbarrò gli occhi e si voltò dicendo “Ma come si permette...........” e lui rispose “ bhè vede signora,lei è una gran bella donna ed il suo abbigliamento non mi ha lasciato indifferente,la macchina è interessante,ma per gestire il mio parco ce ne vorrebbero parecchie,e sa se lei fosse carina con me” mia moglie rispose “Ma vada a fare..........” intervenni io che dissi “ cara puoi venire un attimo?” interrompendo mia moglie che indispettita si avvicinò a me e le dissi “che cosa succede?” “ il porco mi ha toccato il culo e mi ha chiesto di essere carina con lui se vogliamo che comperi le macchine” “certo sarebbe un bel colpo” dissi io “ ma sei scemo,vuoi diventare cornuto per qualche macchina?”
“per qualche toccata non si muore di certo e ricordati che abbiamo investito parecchio e poi se non te la senti,non ti obbligo” mia moglie stava per controbattere ma poi disse solo “vedrò come si mettono le cose” così dicendo slacciò ancora un bottone della giacca e le sue tette erano quasi completamente fuori e camminando ondeggiavano in maniera sublime,io avevo il cazzo durissimo,”spero di non avere creato problemi” disse il cliente “per niente “rispose mia moglie.Lui allungò una mano verso le tette e con le dita iniziò a giocare con i capezzoli. “Molto Bene,vedrà che non se ne pentirà” disse lui mia moglie si voltò verso di me e lui insinuò la mano nella giacca palpando avidamente le tette con una mano e con l'altra prese mia moglie per i fianchi e si appoggiò al suo culo e da come lei strabuzzò gli occhi lui doveva avere il cazzo in tiro ed iniziò a struscirsi contro e mia moglie lo assecondava,io intanto a distanza,ma vedevo tutto avevo il cazzo in tiro,vedere mia moglie palpata da un altro mi eccitava in maniera incredibile.Lui la baciava sul collo e continuava a toccarle le tette,mia moglie socchiudeva gli occhi e mandava la testa all'indietro
finchè lui le sussurrò nell'orecchio,dai tiramelo fuori che sta scoppiando.Mia moglie allungò la mano,gli sbottonò i pantaloni ed estrasse un cazzo veramente grosso e duro ed inizò a menarlo,dapprima lentamente e poi sempre più velocemente e anche lui palpava sempre più furiosamente le tette.Io vedevo tutto ero immobile stupito ed eccitato al tempo stesso.Loro andavao avanti,mia moglie sembrava in estasi,poi lui la voltò la baciò con la lingua limonandola violentemente poi la spinse sulle spalle per farla inginocchiare,lei si voltò verso di me un attimo e senza smettere di segare il suo cazzo si inginocchiò,iniziò dapprima a leccarlo e segarlo e poi lo prese tutto in bocca iniziando un pompino coi fiocchi leccando ogni tanto tutta l'asta e poi giocare con la cappella durissima.Lui le mise una mano sulla nuca e le impose il ritmo quasi di una scopata,il tipo stava scopando mia moglie in bocca,io intanto mi ero avvicinato ed avevo tirato fuori il mio cazzo ed avevo iniziato a menarlo,ero eccitatissimo.Mentre lei spompinava il tipo,io mi sono avvicinato allora lei ha preso il mio cazzo in mano e si alternava con la bocca sui due cazzi,facendomi impazzire di voglia,il tipo mi disse “sua moglie è proprio una gran troia”.Poi il clente ha iniziato palparle il culo e a sollevarle la gonna,poi si è portato dietro di lei,che continuava a spompinarmi,le ha sfilato il perizoma e si è inginocchiato dietro di lei.Ha sfregato per un po' il suo cazzo sul culo di mia moglie e lei sculettava,la troia e poi di colpo l'ha penetrata.Mia moglie ha strabuzzato gli occhie mi ha guardato intensamente,senza mai mollare il mio cazzo anzi aveva accellerato il pompino,mentre il cliente iniziava a scoparla,prima lentamente,poi sempre più velocemente.Vedevo mia moglie eccitata spompinare me e farsi scopare da un perfetto sconosciuto alla pecorina,vedevo le sue tette ballare ritmicamente,sentii crescere la sborra nel cazzo e quasi senza accorgermi venni in bocca a mia moglie che bevve tutto senza mai mollare il cazzo deglutendo la sborra che usciva copiosa dal mio cazzo,mi stava svuotando le palle,godevo come un pazzo.Anche il cliente aumentò il ritmo della scopata ed iniziò a grugnire frasi “troia...puttana....ti riempio la fica ........puttana.ahhhhh....ahhhh”mia moglie non prende nessun tipo di contraccettivo ma in quel momento era troppo eccitata e troia per pensarci e dopo poco il tipo disse “vengo.troia ti riempio.puttana.......”e riempì di sperma caldo la figa di mia moglie che godeva come una pazza continuando a succhiare e a segare il mio cazzo gocciolante,poi mi guardò negli occhi e mi disse, “sei contento ora di avere una moglie troia e di essere cornuto?”Il tipo tirò il suo cazzo fuori dalla figa di mia moglie ancora duro,si coricò su di lei e palpandole le tette,le sussurrò all'orecchio “mia bella signora,non è ancora finita” mia moglie mi guardò con gli occhi sbarrati,mentre il cliente strusciava il suo cazzo sul culo di mia moglie e poi lo puntò con decisione sul culo e mentre mia moglie si dimenava per non voler prenderlo nel culo,lui puntò la sua grossa cappella sul culo di mia moglie e diede un colpo violento,mia moglie urlò e lui gli piantò il cazzo fino alle palle nel culo.
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21
18 years ago
admin, 75
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Gigi e la mamma
Gigi e la mamma.
Ciao a tutti i lettori di questo sito.
Sono un ragazzo di 33 anni della Campania mi chiamo Luigi.
Più che un racconto la mia è una storia vera, la mia famiglia e composta da 7 persone:mia madre. mio padre,io e 4 sorelle più piccole di me ,potete immaginare nella mia adolescenza quante visioni o avuto di fighette , culi , reggiseno e perizoma.
Sono stato sempre un ragazzo autonomo, pur vivendo con i miei avevo una vita quasi mia.
iniziai cosi a farmi qualche regalino.
All’età di 15 anni non avevo la possibilità di andare a prostitute , ma di giornalini porno ero un collezionista, sfogliando una rivista trovai la vendita per corrispondenza di una bambola gonfiabile (non vi dico i miei ormoni) subito la ordinai,al suo arrivo non stavo più nella pelle.
(finalmente si inizia a scopare)
la prima notte non riuscivo a chiudere occhio dal desiderio di provarla , usci dalla camera per vedere se tutti dormivano,ma nel silenzio della casa del salone si sentiva un lamento,era soave, dolce, armonioso,proveniva dalla camera dei miei genitori,mi avvicinai alla porta socchiusa per sbirciare , con mio stupore vidi una scena celestiale, una posizione del kamasutra stupenda, mia madre a pecorina con sopra mio padre che la cavalcava , una figa stupenda ,depilata, seno enorme che dondolava ad ogni colpo, rimasi a vedere quello spettacolo stupendo,(passare dai giornalini porno a una scopata dal vivo….non so se rendo l’idea)ad un tratto mio padre tira fuori il suo uccello dalla figa e lo appoggia sul buchetto del culo, inizia a spingere piano piano, lo vedevo sprofondare nel culo di mia madre , sembrava di burro inghiottiva l’asta di mio padre dolcemente , su e giù ,per pochi colpi… poi uno schizzo, un gemito….vidi uscire dal culo il cazzo gocciolante di mio padre e la sborra colare per tutta la vagina di mamma.
Io stavo per esplodere quale occasione migliore per usare la bambola nuova ,corsi in camera la preparai ma appena la penetrai una scossa mi prese dietro la schiena,……haimè ero venuto , con tristezza misi a posto e mi misi sotto le coperte, non riuscivo a dormire, fantasticavo,pensavo sempre a quella posizione dei miei genitori , (ora diventata la mia preferita).
La mattina mi alzai per fare colazione , mi accorsi di vedere mia madre sotto un’altra luce,notai i suoi seni tondi e sodi dondolare nella vestaglia, il culo a mandolino prendeva forma ad ogni suo chinare,avevo ancora l’uccello duro , pensavo a lei , la desideravo.
Passarono dei giorni e pensavo come fare per toccarla ,odorala, baciarla possederla, non sapevo più cosa fare l’unica era d’ aspettare il momento giusto.
Passarono dei mesi e venne l’estate,scuole finite si iniziava ad andare al mare, in casa si iniziavano a vedere le prime forme nascoste dagl’ indumenti invernali, si girava per casa in intimo,mia madre usava una camicetta bianca trasparente fatta di merletti, tutine aderenti, pantaloncini e gonne corte , per me era una tortura vedere quelle rotondità, Sorelline ormai in fase di sviluppo,con le loro creme depilatorie e completino per il mare, (ma ancora non pensavo loro ).Io sempre più preso con la mia bambola, ormai era la mia amante segreta(mamma),scopavo con lei ogni volta che restavo solo in casa in qualsiasi ora del giorno e della notte. Una mattina mi alzai al mio solito orario 10:30 andai in bagno per lavarmi e vidi mia madre cucinare,stupido le dissi :
-mamma che fai a casa?....non sei al mare con le ragazze?- (le mie sorelle)
Rispose sorridendo :
-per qualche giorno non posso , resto a casa a sbrigare faccende-
Per me era un problema non potevo fare la solita scopata con la bambola….. deluso accesi la televisione a mi sdraiai sul divano.
-cosa fai , non esci??- mi chiese dalla cucina.
Risposi con voce triste: - no , non ne ho voglia.-
A sentire il mio tono lei entra in salone per capire il perché, con mia meraviglia aveva in mano degli assorbenti …..servivano a lei , aveva il ciclo, ecco il motivo della sua presenza in casa.
Si diresse verso il bagno per cambiarsi e socchiuse la porta ,sentivo il mio membro pulsare e gonfiarsi , saltai dal divano per vedere la scena , mi avvicinai alla porta,lei di spalle si alzò la gonna, abbassò le mutandine e cambiò l’assorbente mostrandomi quel bel culo segnato dalla prima abbronzatura,tremavo tutto ero eccitatissimo e mi venne un idea…….(era arrivata l’occasione che aspettavo)…..corsi in camera,mi spoglia , presi la bambola ,spalancai la porta della camera, decisi di farmi vedere mentre scopavo con lei.
Iniziai ad ansimare ….e a gemere…. sento la sua voce chiamare:-
- Luigi cosa succede?non ti senti bene?-
Con voce affannosa risposi:
- si mamma…..sono in camera-
venne subito a vedere preoccupata,entrando fece un’espressione sbalordita, vedere suo figli penetrare una bambola .
- cosa fai? Sei scemo!- mi disse con un po’ di imbarazzo.
- no mamma- risposi con voce doppia e affannata.
-La colpa e tua , mi piaci un sacco non resisto più ho voglia di fare l’amore con te ! –
A quella risposta arriva una sberla che mi fischiano ancora le orecchie.
-sei un porco,io sono tua madre.- uscii sbattendo la porta.
Mi sentivo sporco ,cosa avevo fatto, dopo qualche minuto mi feci coraggio ed andai da lei per chiederle scusa :
-mamma non ti volevo mancare di rispetto-
Lei mi guarda e a voce bassa mi sussurra:
-lo so che sono i tuoi ormoni e che io sono la prima donna che tu vedi, di sicuro mi avrai spiata nel bagno, in intimità , ma non puoi farlo -
Sentire quelle parole, con un tono calmo quasi pentito per lo schiaffo datomi poco prima, dentro di me il pentimento scomparse anzi qualcosa mi diceva che non era proprio successa una catastrofe tanto che andai in camera mia a finire il lavoro iniziato, godendo ancora di più.
Passarono ancora dei giorni tutto sembrava tornato normale tra noi ma……qualcosa di cambiato c’era,vedevo mia madre più sciolta verso di me, entrava in camera mia senza bussare,nel fare pulizia spostava la scatola della bambola come un comune oggetto e se mi trovava seminudo per lei non faceva differenza , ma la cosa che mi tormentava era il fatto che andava in bagno con la porta aperta sia per fare pipi’ ,lavarsi o vestire, insomma mi sentivo provocato.
Accettai la sfida.
Decisi di farle un regalo,andai in un negozio di intimo e le presi un completo di pizzo nero (sapevo dei suoi gusti) e lo nascosi nel ripostiglio.
Il giorno seguente aspettai l’uscita di mio padre che si recava al lavoro,uscii in silenzio e poggiai il pacco sopra il tavolo della cucina e scappai subito a letto.
Verso le 10:30 la mia sveglia inizio in modo particolare ,inserii una videocassetta porno, abbassai il volume a zero ed aspettai l’arrivo di mia madre per far partire il film e far finta di dormire ancora, mi sfilai gli slip , preparai la bambola e la misi vicino per far intendere di essere sfinito dalla scopata.
Sento dei passi,parte il piano, si apre la porta,il cuore mi sbatte forte,il cazzo diventa duro,avverto la sua presenza nella stanza , spegne il video registratore e va via ,ci resto un po’ male ma poi mi faccio una ragione,mi alzo per fare colazione mi reco in cucina e saluto:
-buongiorno-
Risponde con un po’ di ironia:
- nottatina movimentata, sentivo degli strani lamenti , spero ora vada meglio-
-ah! Dimenticavo ho trovato un regalino per una tua amichetta….complimenti…. deve avere ottimi gusti-
Un po’ arrabbiato gli risposi:
- non hai capito che è per te! Non sapevo come dartelo mi vergogno un po’.-
Lei si avvicina,si siede vicino a me e dice:
- lo so sciocchino, ma non l’accetto devi capire che non poi farmi la corte-
Infuriato mi alzo di colpo e scappo in camera,non le rivolsi la parola per una settimana,volevo provare un’altra tattica,so che per me lei farebbe qualsiasi cosa, volli tentare il tutto per tutto facendo l’offeso o il bambino capriccioso che voleva a tutti i costi il giocattolo.
una mattina alle 5:30 sentii chiudere la porta di casa, mio padre si recava al lavoro,mi sentivo agitato , avevo l’uccello duro , allora mi alzai per andare in bagno a fare pipi’,lo trovai occupato c’era lei con il culo rivolto verso la porta, si preparava a fare il bidé , vedevo scorrere delle gocce di sperma uscire dalla figa,sempre più arrapato entrai piano piano abbassando lo slip,cacciai fuori il mio cazzo duro e con un colpo la penetrai, entro subito, la sua figa era piena di umore e sborra,lei con un colpo di fianchi mi butta a terra ,si diresse verso la porta, la chiuse ,si avvicinò e mi dice:
- mi hai rotto le palle ,una volta e per tutte fallo se hai coraggio,sono qui.-
Si mette nuovamente a pecorina,mi avvicinai , puntai la cappella verso la figa calda e umida affondai con un colpo , lei diede un piccolo gemito stringendo leggermente le gambe.
Credevo di essere riuscito nell’impresa ma mi sbagliai , lei mi guardava con uno sguardo di ghiaccio, per quei pochi colpi che lei diedi non fece più una smorfia , un gemito,NIENTE,la mia bambola era più focosa di lei.
Lo tolsi di colpo,nell’uscire fuori fece un rumore…floop!!....lei tiro un sospiro o un gemito come di godimento. restando sempre in quella posizione, io uscii dal bagno infuriato.
Come al solito tra noi nessun accenno dei fatti accaduti in quelle occasioni , trascorrevamo la giornata come niente fosse accaduto, non riuscivo a capire il perchè non mi portasse rancore per come mi comportavo verso di lei,decisi di troncare la mia ossessione.
Passo circa un anno,io sempre più uomo con le mie esigenze,attratto da donne molto più grandi di me, iniziai a frequentare un giro di annunci sessuali sia con donne sia con coppie,imparai molte cose sul sesso scoprendo la mia passione per l’esibizionismo e giochetti vari.
un pomeriggio di primavera mi capitò di fare una scoperta,ritornai a casa dopo il lavoro,non c’era nessuno , tutti usciti , presi il ricambio della mia biancheria ed andai a fare la doccia.
Buttando gli slip nella cesta, feci una scoperta, un vibratore nero e massiccio.
-di chi potrebbe essere???...-
Non sapevo cosa pensare, il mio pensiero era rivolte alle mie sorelle,ormai donne.
Decisi di scoprire….ormai ero troppo eccitato” lo volevo sapere.”
Il lunedì mattina ritornai dal turno di notte,andai a letto e misi la sveglia dopo qualche ora , volevo domandare quella cosa a mia madre , sapevo che durante la mattina rimanevamo soli io a dormire lei a sbrigare faccende domestiche.
Verso le 11.00 mi sveglia,mi recai in bagno per i soliti bisogni,(come al solito in erezione) ma era occupato , mia madre si stava preparando per farsi un bagno, era quasi nuda indossava quel completino nero che gli regalai tempo fa ,aveva solo reggiseno e perizoma, decisi di entrare, andai a prendere il fallo di gomma,bussai alla porte e senza aspettare risposta entrai,lei sembrava aspettare questo momento , non fece nessuna obbiezione o smorfia vedendomi,
io sempre con il mio cazzo duro che usciva dagli slip le domandai:
-scusa, sai chi fa uso di questo?-
Lei lo prese, lo mise sul lavandino e rispose:
- è mio……….. ora ti scandalizzi tu?? –
A quella risposta mi avvicinai a lei ,con una mano le accarezzai un seno,piano piano iniziai a sbottonare il reggiseno,schizzarono fuori come due meloni , due capezzoli grandi e rossi , gia erano turgidi.
Lei si sciolse, stavolta sembrava tutt’ altro che fredda ,iniziai a toccarla il corpo, prima i seni ,scendendo sulla pancia infilai la mano nel perizoma toccandole il clitoride.
La fissai negli occhi e le dissi:
-mamma finalmente………. non ci credo.-
Lei con una voce calda disse:
- mi hai confuso,stregato,impazzivo all’idea che tu usavi un bambolotto inutile per soddisfare i tuoi desideri, la notte non riuscivo a farmene capace.
- Quel bambolotto eri tu mamma,la prima volta che stavo per usarlo sentii i gemiti tuoi e di papà è venni a vedere,rimasi incantato da come ti muovevi e dal tuo corpo formoso.
Mi abbassi gli slip e avvicinai la sua mano al mio cazzo pulsante di desiderio,lo afferrò saldamente,chiuse gli occhi e disse:
-finalmente,sai l’ultima volta che l’ho provato era bollente ed io non sapevo se continuare ho smettere perciò sembravo un pezzo di legno, lo capii dopo che era la cosa più bella che avevo provato nella mia vita,ma ora non lo lascerò scappare.-
Ci abbracciammo forte,io avvicinavo sempre più il cazzo in mezzo alla fessura di lei , con le mani agguantavo quel culone tondo e sodo , ci baciammo ardentemente .
Quando ci staccammo la presi la mano e la portai in camera da letto, ridendo lei disse:
-adesso cosa fai alla mamma,non sono mica quel bambolotto-
Io non risposi e la stesi sul letto, iniziai a baciarla l’ombellico,e scendendo sempre più giù le sfilai il perizoma,una figa stupenda, rasata,liscia e profumata,con un clitoride maestoso, non persi tempo lo presi subito in bocca succhiando quel monte di venere umido.
-AAAHHH….siii amore…siiiiiii….bello, AAAHHH….siiii.. siiiiii.. aaaaahh o mio dioooooo, bravo Gigi, bravoooooo.-
Si dimenava sul letto a gambe divaricate mi premeva la testa nella figa quasi a farmi mancare il respiro , con la bocca umida mi rialzai per baciarla , sembrava assaporare con gusto il suo umore.
-ti piace mamma , voglio farti provare il paradiso-
Inizia a leccare e succhiare i seni , prima su di uno poi sull’altro.
- siii amore……. ti piaceva anche da bambino succhiare i seni della mamma –
mi abbracciò, mi capovolse sul letto , ed inverti le parti ,scendendo con la lingua verso l’ombellico scavando all’interno con la punta,scendendo ancora arrivò sulla cappella del mio cazzo, sulla punta calda fuoriusciva un po’ di sperma che a lei sembrava piacere .
-cosii….siiii cosiiii…mamma mia come godoooo…mmmmmmmhhhhh-
Sentivo la sua lingua leccare tutto , le sue labbra strette salire e scendere tutta la mia asta , era stupendo non avevo mai provato questa sensazione di godimento .
Lei si alzo si diresse verso il divano si mise a pecorina e mostrandomi quell’ ennesima visione di figa .mi invito a penetrarla ,aggiungendo:
-ora continua da dove avevi lasciato. Dai ,vieni amore di mamma, vieni dentro me –
salii sopra di lei mi puntellai con il mio cazzo e lentamente le scivolai dentro fino alle palle,
- –OOOHHH SIIIII……..finalmente sei dentro di me, ti ho desiderato tanto in questi giorni, ora sei mio, cavalcami figlio mio donami la felicità che solo tu puoi darmi, vieni, vieni dentro di me puoi riempire la mia figa……è tutta tua amore-
Le toccavo i seni penzolanti ricordandomi di quella notte quando la spiai scopare con mio padre
Volli emulare quel momento .
Mi abbassi , con qualche colpo di lingua le umidi il culo , quel fiorellino rosa ora era mio.
Lei capii allargo ancora di più le gambe si chino un po di più ,dicendomi
-tesoro mio, prendilo , se vuoi da oggi sarà solo tuo –
Mi alzai , bagnai con la saliva la punta del cazzo ,lo avvicinai a fiorellino ed iniziai a dare piccoli colpetti,
- mmmmmmmhhhhh .. AAAHHH….siii amore…siiiiiii….bello,tesoro vieni voglio sentirti –
presto fatto con pochi colpi in quel buco stretto ma accogliente,sentii una forza scorrere lungo il cazzo schizzare fuori , il mio seme bollente era entrato dentro di lei.
Caddi inginocchiato ,abbracciai le sue gambe ,avevo la testa in direzione del culo ,vedevo lo sperma fuoriuscire,d’istinto lo leccai ,lei a quella scena si scateno.
Mi prese, mi butto sul letto e disse:
- lo dovevo capire che eri un porcellino come me,sai adoro anch’io leccare il cazzo grondante di sperma e dei miei umori dopo la scopata-
detto questori si getto con la bocca sul cazzo iniziandolo a succhiare tutta l’asta , massaggiandomi le palle ,la presi in vita la tirai verso di me ed iniziammo un gustosissimo 69 ,grandioso sentire il suo sapore mischiato al mio.
Ma la voglia di penetrarla non passava ,
la invitai a salire su di me , eravamo stanchi ma non volevamo finire,con un balzo si giro e si impalo sul mio cazzo rosso fuoco.
-mmmhhhhh……..aahhhhhhhh!!!........mamma vorrei non finire mai ……. È troppo bello –
- Tesoro di mamma ci puoi contare………non finirà mai più. –
A queste parole diventai rosso ,iniziavo a trattenermi ,stavo per esplodere ,lei non finiva mai di cavalcare ,il cazzo ormai gonfio era tutto inghiottito da quella figa celestiale,dopo un lungo bacio,lei disse:
- tesoro ,sborra dentro non preoccuparti,-
a quelle parole un’eruzione , lei continuava la sua cavalcata, facendomi urlare dal piacere (sensazione mai provata prima). Schizzavo sborra come un idrante , la sua figa era ancora più bagnata , le sue pompate si accompagnavano da dei suoni tipo scorregge , al suono di quei rumori neanche lei riuscii a trattenersi, prese la mia testa a due mani, afferro i miei capelli ,mi bacio appassionatamente per non urlare dal piacere , ma era quasi inutile i suoi mugolii erano forti .
in quella posizione restammo per qualche minuto senza parlare dandoci dei baci come due amanti innamorati.
Solo quando andammo in bagno (mano nella mano)commentammo quelle fantastiche ore.
-sei pentita mamma-
-no tesoro non più ,anzi sono felice e anche un po’ fiera a sapere che piaccio ai ragazzi e spece al mio , sei tutta la mia vita-
Un bacio lungo poi sotto la doccia…..
Ho avuto altri rapporti con lei che narrerrò in seguito.
Cari lettori come dicevo il mio non è un racconto ma realtà, posso dimostrarlo con foto filmati .
Aspetto un vostro commento , ovvio che se ci sono donne o uomini con le mie caratteristiche ci possiamo contattare alla mia mail [email protected] .
Vi aspetto . ciao a tutti.
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22
17 years ago
admin, 75
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La spiaggia
....Ciò che sto per raccontare, è accaduto solo qualche giorno fa; Sempre stata molto "liberale" nelle mie precedenti storie, in questa attuale invece, forse perché presa molto più seriamente, sono sempre stata molto fedele tenendomi solo il rapporto segreto con Francesca, la mia amica di sempre e qualcosa di più da solo qualche anno, come unico svago extra; ma quello che è accaduto qualche giorno fa mi ha dato da pensare e tuttora non so come interpretarlo, se dargli importanza oppure considerarlo un momento di debolezza da tenere nascosto.Comunque sia ve lo racconto, al limite sarete voi, lettori e lettrici a darmi qualche consiglio.Mi trovo in Spagna ormai da un mese, a Maiorca per l'esattezza; il mio fidanzato si è trasferito per lavoro, ed io ne ho approfittato per farmi delle belle vacanze prima di un inizio stagione durissimo che ci terrà lontani per un pochino; ovviamente dedico qualche ora al lavoro che posso comunque svolgere anche da qui, ma principalmente sole e mare. Come molti di voi sapranno la Spagna e le Baleari in particolare, hanno delle abitudini molto più libertine di noi in fatto di costume si e costume no; però anche io, che comunque appena posso lo tolgo, ci ho messo un po' di tempo ad abituarmi a questo nudismo spesso presente in spiaggia, senza però mai praticarlo; il classico topless sempre, e qualche volta ho azzardato qualche costumino un po' ridotto, senza però mai eccedere. Ai primi di agosto è arrivata anche Francesca con il suo fidanzato a farci compagnia e passare qualche giorno di vacanza. Con lei, già da anni, si è instaurato un rapporto saffico molto intimo e segreto anche se in presenza dei rispettivi fidanzati siamo semplici amiche d'infanzia, ed in questi giorni non abbiamo avuto occasione di rimanere sole in casa; qualche giorno fa però, Marco, il mio fidanzato, é dovuto tornare inaspettatamente a Milano per lavoro dove si fermerà fino a fine mese; Francesca con la scusa di rimanere a farmi compagnia si è fermata ancora una settimana lasciando che Daniel, il suo compagno, tornasse a Milano da solo; una cosa normalissima già accaduta un sacco di altre volte.Amiche di giorno ma amanti di notte,quello che ci unisce non è altro che un desiderio di qualcosa di diverso, di più dolce e delicato, ma nessun sentimento che vada oltre alla profonda amicizia che ci lega fin da piccine; questo ci permette di vivere le nostre vite normalmente incontrandoci quando lo desideriamo.Ormai sole da qualche giorno eravamo libere di andare dove volevamo, senza orari; spinte dalla curiosità eravamo andate in una spiaggia con nudismo consentito per provare a metterci al sole senza costume in mezzo ad altra gente; anche se nessuno ci avrebbe fatto caso non avevamo avuto il coraggio di togliere lo slip; l'idea mi eccitava parecchio e la mattina successiva decidemmo di riprovarci: bastava che una delle due prendesse il coraggio di farlo e molto probabilmente l'altra l'avrebbe seguita, così io decisi di forzare un pochino la cosa e di costringermi a prendere il sole nuda sotto gli sguardi degli altri. Al momento di vestirmi indossai un vestito di cotone elasticizzato a righe beige e marrone che partiva da sopra il seno e scendeva aderente fino a metà coscia e un paio di converse alte crema. Non presi il costume lasciandolo sul letto e, presa la borsa da spiaggia, senza dire nulla alla mia amica, ci dirigemmo alla spiaggia che distava un'oretta da casa.Durante il tragitto continuavo a pensare al fatto che una volta in spiaggia non avrei avuto alternative e la cosa mi eccitava parecchio. Solo mentre camminavamo sul bagnasciuga per raggiungere l'area libera dissi " sai che non ho il costume? L'ho lasciato sul letto". Francesca sorrise e mi disse " allora oggi sei obbligata!!"Trovammo un posto adatto, i più vicini erano ad una ventina di metri, stesi l'enorme pareo, mi tolsi le scarpe e dando le spalle ai "vicini" mi tolsi il vestito restando completamente nuda. Emozionata ed eccitata subito mi sdraiai a pancia in giù, come per nascondermi. Francesca in topless si sdraiò accanto a me. Mi sentivo gli occhi di tutti addosso anche se in realtà solo qualche passante si girava a guardarmi. Il tempo passava, il gioco mi piaceva, e piano piano le gambe prima serrate ora si stavano allargando come per mostrare il mio frutto a tutti i passanti. Ero ormai rilassata, mi girai a pancia in su; il sole picchiava, ne sentivo il calore si tutto il corpo, mi eccitava il mostrarmi, solo che Francesca non cedeva; gli presi un laccetto del costume e tirandolo glielo slegai; lei non fece nulla se non guardarmi con occhi interrogativi ma finendo per sorridere. Passai la mano sul suo ventre e preso l'altro laccetto feci lo stesso; la guardai, lei mi guardò, presi i costume con la mano e dicendole " fidati si sta benissimo" lo tirai mentre lei alzava leggermente il bacino, e glielo tolsi. Sguardi silenziosi durarono qualche istante per poi perdersi nel cielo; inconsciamente ci prendemmo per mano, come a cercare una certezza, una maggiore sicurezza. Il tempo passava, e ormai anche alzarsi e camminare nude quei metri che ci separavano dal mare in vista di tutti era una cosa fattibile. Nuotare nuda è una cosa che io amo e faccio spesso, farlo li però, in una spiaggia piena di gente, mi eccitava maggiormente. In più potevo ammirare Francesca in tutto il suo splendore, immersa nella natura; bionda, il seno tondo un pochino più grosso del mio ma comunque sodo, le gambe lunghe e dritte che si univano in quel frutto del piacere adornato da una sola e sottilissima striscia di peluria quasi impercettibile per dimensioni e colore chiaro. Camminavamo vicine nell'acqua puntando il mare aperto in cerca di una profondità maggiore; i nostri corpi si toccarono, si sfiorarono, si stuzzicarono; scappò un bacio, poi delle carezze; qualche istante ed eccoci, immerse nell'acqua cristallina fin quasi al collo, avvinghiate passionalmente. Ci baciavamo, ci carezzavamo, i corpi a contatto, i seni si massaggiavano, i miei contro i suoi, la morbidezza femminile tutto ci dava quei piaceri che un corpo maschile non può regalarti. Con la mano percepivo il viscido degli umori femminili vincere il freddo secco dell'acqua salata ad ogni carezza sulla sua liscia e morbida vulva, come sentivo scivolare la sua mano sulla mia; il contrasto del caldo degli umori che anche io emanavo ed il freddo dell'acqua che seguiva ogni sua carezza, mi produceva dei brividi di piacere immenso. Fu qualche breve minuto di piacere enorme ma poi con la frase " siamo in pubblico, non possiamo" Francesca si staccò per tornare a prendere il sole.Avrei voluto molto di più ma in effetti li, sotto gli occhi di tutti non si poteva, così tornammo verso la nostra postazione; camminando, man mano che l'acqua si abbassava sentivo la voglia persistere in me, ma ormai con il sesso all'aria non potevo nemmeno carezzarmi un poco per placarla; cercando con lo sguardo i nostri teli sulla spiaggia notammo che due uomini stavano prendendo posto non molto distanti da noi. Ci prese subito un senso di imbarazzo , ma non potevamo farci nulla e soprattutto non potevamo nemmeno stare in acqua tutto il giorno, così con disinvoltura tornammo al nostro posto proprio passando accanto a loro. Erano due ragazzi dal fisico statuario, tonici, depilati, biondi e abbronzati, ma che per fortuna ancora intenti ad organizzarsi, non ci degnarono nemmeno di uno sguardo parlando tra loro in tedesco; per movenze e aspetto troppo curato, molto probabilmente erano gay e la cosa ci rassicurò parecchio.Il tempo continuava a passare ero ormai tranquilla e rassicurata, ma quel celato desiderio non se ne andava; eravamo sdraiate tenendoci per mano, quando mi alzai e le dissi di venire con me; non ce la facevo più, avevo voglia di lei, delle sue carezze, del suo corpo, e averla accanto a me nuda in pubblico non faceva altro che accrescere questo desiderio; la presi per mano e nude prendemmo un sentiero che portava dietro le dune e la vegetazione che stava dietro la spiaggia. Il luogo era appartato e riparato da sguardi indiscreti, ci baciammo e subito ci stringemmo una all'altra; la sabbia calda sotto i piedi, il sole sulla nostra pelle nuda ed il morbido contatto dei nostri corpi palpati e carezzati dalle nostre mani era tutto un 'insieme di sensazioni meravigliose. Non ci volle molto per trovarci sdraiate direttamente sulla sabbia tra quei cespugli; in un attimo mi trovai con la testa tra le sue gambe aperte; leccavo e baciavo quel caldo frutto umido e viscido, godendone sapore e morbidezza per poi ritrovarmi infine in un meraviglioso 69; io stavo sopra e continuavo a leccarla mentre lei mi leccava e baciava; il sapore di Francesca, la sabbia calda, i corpi a contatto e le sue attenzioni al mio sesso mi portarono in una nuova e meravigliosa realtà. I nostri bacini cominciarono ad accompagnare muovendosi le attenzioni dell'altra; era un momento magico, quando d'un tratto sentii una mano appoggiarsi sulla mia schiena; di colpo mi fermai, mi voltai e alla vista dei due tedeschi che avevano preso posizione vicino a noi in spiaggia, nudi, scattai allontanandomi di qualche metro spaventata; "no non spaventatevi, pensavamo voleste compagnia" disse in inglese uno di loro, aggiungendo poi "abbiamo evidentemente interpretato male i vostri sguardi, scusate" e fecero per allontanarsi. "no non andate" li fermai; non so che mi prese, stavo facendo una pazzia, ma erano due corpi perfetti, modellati meravigliosamente e completamente depilati. Sedute una accanto all'altra col respiro affannato, Francesca mi guardò con guardo spaventato e interrogativo; "goditi il momento, nessuno lo saprà" le dissi. I due si avvicinarono, uno di fronte ad ognuna, con i membri eretti esattamente di fronte alle nostre facce; lo presi in bocca, era salato dal mare, cominciai a succhiarlo e leccarlo mentre guardavo Francesca che invece lo accarezzava timidamente. Continuai nella mia opera e quando mi rigirai verso di lei finalmente lo stava succhiando con un vigore incredibile e con una mano si carezzava la vulva; era entrata nella parte.Il mio partner mi fece alzare, mi girò e mi fece piegare a novanta appoggiandomi con le mani ad un tronco, portò il suo pene in contatto con la mia vagina e cominciò a spingere penetrando nel mio corpo; il suo pene scivolò meravigliosamente nel mio corpo fino a sbattere sui miei glutei con il ventre; Francesca intanto continuava la sua fellatio.Qualche minuto e lo feci sdraiare sdraiare in terra per salirci a cavalcioni infilandomi di nuovo su quel pene e cavalcarlo; il clitoride strusciava su quel ventre liscio mentre il pene scivolava dentro e fuori. Le sue mani mi palpavano i glutei e sentii un dito forzare il mio ano; subito portai con una mano della saliva su di esso, facilitandone l'ingresso; presto le dita divennero 2 che unite a quello che succedeva davanti mi regalavano brividi e scariche di piacere. Vidi Francesca rifiutarsi di continuare e lo sconosciuto dopo aver ricevuto il secondo rifiuto si avvicinò a noi; guardandolo, bagnai due dita di saliva e le portai al mio ano, allontanai le dita che già mi penetravano per sostituirle con le mie bagnandolo per bene; lo sconosciuto si avvicinò si mise in posizione e non appena tolsi le dita sentii il suo pene appoggiarsi per poi lentamente sprofondare nel mio retto; un gemito inconsapevolmente si disperse nell'aria, di nuovo avevo due uomini che mi penetravano; il ritmo presto divenne perfetto, Francesca in piedi mi guardava stupita mentre si toccava tra le gambe. Presto dei brividi intensissimi anticiparono una tensione di tutti i muscoli ed un orgasmo fortissimo m'invase.Di colpo spalancai gli occhi, ero distesa nel letto, la mia mano destra era sul mio intimo fradicio, il respiro affannato, ed il cuore sembrava uscire dal petto; Francesca, nuda, ancora dormiva accanto a me. È stato il sogno più intenso che abbia mai fatto, esprimendo forse il desiderio più nascosto.....Quando ci alzammo e preparammo, io indossai il vestito a righe e lasciai il costume a casa.La sensazione di imbarazzo e tensione ad essere nuda in mezzo a sconosciuti fu fortissima, come nel sogno, solo che Francesca non mi seguì e tenne lo slip.
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11 years ago
elisa85ely,
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David e Barbara
David e Barbara - 29 Settembre 2012
Premessa:
Abbiamo deciso di riprendere a scrivere, o meglio descrivere i nostri incontri. Servirà a conoscerci meglio e riaffermare la voglia di esibizionismo di Melissa. Si, ormai ci siamo trasferiti in Inghilterra e possiamo usare i nostri nomi veri, senza più paura di essere riconosciuti e soprattutto importunati, come lo siamo stati tempo addietro quando ancora eravamo in Italia.
Da quando risiediamo qui ci siamo disinibiti; lo scambismo è praticato in modo molto naturale, e anche se non si può dire che per noi è una abitudine, dobbiamo riconoscere che, volendo incontrare qualche coppia amica, le occasioni non mancano e raramente si trovano false coppie. Anche i pochi singoli che abbiamo incontrato, a volte in modo quasi casuale frequentando locali per swingers, si sono sempre comportati da veri gentleman.
Siamo anche iscritti ad un club privato, per la verità un po' lontanuccio da dove abitiamo, ma la maggior parte dei nostri incontri, si svolgono, dopo i dovuti accordi, in caratteristici inn delle nostre contee a conclusione di allegre cene serali. Il sesso è solo la naturale conclusione, raramente non se ne fa nulla, ma può capitare.
Scusate il lungo preambolo. Lascio la parola a Melissa per il resoconto dell'incontro della serata di ieri, 29 settembre 2012.
Racconto di Melissa.
Mi eccita molto tornare a scrivere. In genere i ricordi dei nostri incontri rimangono indelebilmente nella mia testa e li ripercorro con la mente bagnadomi ed eccitandomi al solo ricordarli; ma sapere di affidarli alla lettura di altre persone mi fa veramente entusiasmare.
David e Barbara li avevamo già incontrati in un party a casa di amici; avevamo constatato che c'era feeling fra noi, ma non c'era stata occasione per altro se non scambiarci i riferimenti. C'eravamo poi sentiti un paio di volte al telefono, fino a concordare l'incontro in un albergo di Gloucester.
Coppia raffinata, un po' più giovane di noi; David 48enne, fisico massiccio, muscoloso e con un bel viso forte, Barbara 50enne rossa naturale con un sexy appeal magnetico, dal viso alle gambe ben tornite, snella con pochissimo seno compensato da due fianchi notevoli che avevano da subito attratto Sandro.
Ci siamo incontrati nel pomeriggio e la loro compagnia è stata molto piacevole, spiritosi e allegri, dotati di fascino anche nella conversazione. Come d'abitudine da queste parti si è cenato molto presto ed alle 20 eravamo già di ritorno in albergo, a nostro agio e anche un bel po' eccitati tutti e quattro.
Mentre Sandro e David si fermavano al bar dell'albergo per un drink, Barbara mi invito' a salire in camera loro. Era vestita casual e voleva prepararsi per l'incontro, mentre io ero già uscita con un vestitino sexy e l'intimo che indossavo era quello che volevo esibire per loro.
Non fece in tempo a chiudere la porta della camera che mi strinse a sé, prendendomi il viso con le mani e baciandomi in modo più che appassionato; la lingua ficcata in gola, la bocca umida e vogliosa bagnava le mie labbra. Le sue mani accarezzarono la mia schiena per finire presto sul mio seno, smanacciandolo, cercando i capezzoli con le dita per stringerli e farmi gemere nella sua bocca.
Ci sapeva fare... ero eccitatissima, bagnata e con la voglia di farmi toccare, di godere subito.
“Vieni con me” mi disse, prendendomi la mano ed accompagnandomi in bagno. Si spogliò completamente di fretta, in pochi secondi, poi: “Ti dispiace se faccio pipi davanti a te?”
mi chiese prima di sedersi sul water. Annuii il mio consenso, non mi formalizzo certo per quelle cose, anzi, in un contesto di eccitazione, anche i giochini in bagno stimolano le mie voglie.
Mentre la faceva mi volle davanti a lei e mi spogliò del vestitino, ammirando il mio intimo nero, e, sempre da seduta mi tolse gli slip e iniziò a masturbarmi, trovandomi subito bagnata. Del resto non posso trattenere gli abbondanti umori che la mia vagina dispensa ogni volta che mi eccito; mi bagno subito ed abbondantemente; a volte con i pantaloni, mi sento in imbarazzo perchè ho paura di macchiarli e tengo sempre un assorbente per contenere le secrezioni.
La sua mano mi stava avvicinando all'orgasmo e dovetti toglierla perchè volevo godermi tutta la serata, soprattutto aspettavo di lasciarmi andare completamente con il corpo e con la testa alla presenza dei nostri uomini. “Stop, stop please, please...” mormorai con la voce strozzata dall'eccitazione.
Venne con me in camera a prendere il suo abbigliamento e tornò in bagno per una rinfrescata e per prepararsi.
Io attesi sul letto, ma neanche due minuti dopo entrarono David e Sandro. Io ero ancora senza slip, erano rimasti in bagno, e David lanciò subito un complimento alle mie gambe aperte, al mio sesso esposto alla sua vista depilato e luccicante di umori: “What a wonderful pussy...”. Sandro lo invitò subito ad ammirarla da vicino: “Tonight it is for you too, ...taste it”. David si lanciò fra le mie gambe e mi leccò come una furia. “Sweety, sweety...” ripeteva in continuazione.
Barbara uscì dal bagno in un completino blu scuro: guepiere e calze dello stesso colore. Il tanga appariva piccolissimo fra i suoi fianchi; Sandro la abbracciò baciandola, la mano di Barbara si intrufolò nei suoi pantaloni alla ricerca del suo cazzo.
Ed io feci altrettanto con David.....
In men che non si dica, io e Barbara eravamo sdraiate sul letto supine ognuna scopata dall'uomo dell'altra, vicine, i nostri respiri e sospiri che rimbombavano nell'orecchio dell'altra e aumentavano il nostro piacere... e quello dei nostri uomini.
Il cazzo di David era notevole, soprattutto largo, non dovevo concentrarmi sui muscoli del mio sesso per sentirlo fra le pareti della mia figa... e già pensavo a quando mi avrebbe chiesto di metterlo dietro....
Barbara era una furia, orgasmava in modo rumoroso, e stringeva Sandro a se con le mani sul suo culo. So che a lui piace molto sentirla così.
Fra una scopata e l'altra, ci alternavamo prendendo in bocca i nostri uomini, a volte dedicandoci a succhiarli entrambi; scambiammo attimi di passione saffica leccandoci e toccando con le mani e le unghie i nostri punti più sensibili ed io lavorai con i piedi il cazzo di David.
Ma Barbara sapeva che il pezzo forte per Sandro sarebbe stato il suo sedere ampio, il suo culo così invitante per qualsiasi uomo la guardasse. “Take my ass.... hard!” gli disse con un tono di voce irresistibilmente sexy. Si era messa a quattro zampe sul letto e aveva tutto l'onore della scena principale della serata. David gli leccò ed insalivò il culo e poi lo aprì con le mani, un esplicito invito a Sandro per la penetrazione.
Il cazzo di Sandro entrò senza difficoltà e Barbara emise un sospiro, penso fosse abituata a ben altro. La scopò per un paio di minuti, sapevo che non sarebbe resistito a lungo; quando è eccitato si lascia giustamente andare al suo piacere; e non lo aiutò Barbara che continuava ad incitarlo: “Fill my ass, fill me... fill my belly....”
Sandro orgasmò violentemente ed i due si accasciarono sul letto esausti.
Fu allora il mio turno ad accovacciarmi sul viso di David; mi leccò dapprima la figa poi passò al mio buchino posteriore e lo bagnò con la saliva, penetrandomi anche con la lingua. Io nel mentre lo masturbavo con le mani e sentivo il suo cazzo ingrossarsi e diventare sempre più turgido.
Sandro e Barbara erano ancora sdraiati in mezzo al talamo ed allora mi posizionai sulla sponda laterale del letto, un cuscino sotto la pancia, culo ben esposto ed attesi l'attimo della penetrazione. Sentii il cazzo di David appoggiarsi al mio buchino ed indugiò li fuori; sentii che mi leccava il collo e correva con la lingua lungo la mia spina dorsale. Poi all'improvviso, mentre mi stavo rilassando, una spinta inaspettata ed il suo cazzo penetrò completamente il mio culo. “Ahhhhhhhhhhiiiiiii...” non riuscii a reprimere un urlo di dolore. Ma ormai era dentro di me. Raramente ero stata inculata così violentemente, ma sono anche abituata a sopportare anche un lieve dolore per il piacere mio e del mio partner. Al mio urlo David si fermò dentro di me, poi cominciò a scoparmi lentamente, quasi da fermo, facendolo roteare più che facendolo andare avanti ed indietro. Mi ripresi e lo invitai a scoparmi lentamente: “Fuck me slowly... you are so big....”.
Mi scopò forse per una decina di minuti, mi ero abituata e i miei umori anali facilitavano la penetrazione. Ma sentivo anche avvicinarsi i primi dolorini alla pancia che a volte accompagnano i miei rapporti anali. “Please cum in my ass... I cannot take it longer...”
David ebbe pietà di me e scaricò il suo sperma cremoso ed abbondante nel mio intestino. Mi sentii sollevata e come al solito, in questo casi, molto troia. Scambiai uno sguardo di complice appagamento con Sandro. Ero felice per me e per lui.
Mi alzai per andare in bagno, e mi accorsi che avevo lasciato una macchia di godimento sul cuscino sotto la pancia. Ero venuta e quasi non me ne ero resa conto, forse troppo concentrata nel sopportare l'inculata di David.
La notte Sandro si fermò a dormire con Barbara ed io dormii con David nella nostra camera. Fu tenero con me e mi lasciò dormire.
Il mattino seguente facemmo colazione e ci salutammo con la promessa di rivederci presto.
P.S.: le foto 'Intimo malizioso e calze nere...' e 'Footjob' sono una testimonianza di questo incontro.
Baci, Melissa
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4
12 years ago
Sanmely,
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PICCOLI GIOCHI PROIBITI
Cammino, guardo le lente falcate delle mie gambe.
Quanto mi piacciono le mie gambe.
Scelgo attentamente ogni mattino, nel sacro rituale dell’inizio giornata, dopo la colazione che mi carica di energia, l’abito che deve essere rigorosamente corto, le calze che devono dire “sfilatemi, sfilatemi, siamo l’ingresso al Paradiso proibito” e le scarpe, che devono sorreggere tutto il mio sex appeal.
E mentre guardo tutto questo, il sorriso mi sfiora, l’eccitazione mi prende, pregustando in anticipo il desiderio di sapere cosa mi accadrà in questa bellissima giornata.
I raggi del sole mi baciano il viso, scaldano la mia pelle, arrossata dal calore che penetra il mio corpo, la testa è ovattata dalla musica, che mi invade dalle cuffiette del mio MP3, ma i pensieri non si discostano da quanto è accaduto nella giornata di lunedì.
Sono una piacente cinquantenne, felicemente sposata ad un uomo, Fabio, che sa come rendermi appagata e felice.
Felice dell’appagamento o appagata dalla felicità.
Poco importa.
Condivide il mio piacevole segreto, il mio compiacente piccolo gioco proibito.
Mi piace scopare, adoro scopare, vivo per scopare.
Ed a Fabio, piace ancor di più, vedermelo fare.
Si eccita nel vedere mentre scopo con altri uomini ed io sono intrigata da questa situazione.
Di comune accordo, a volte, organizziamo incontri: scambi di coppia, incontri con single o donne vogliose di nuove esperienze.
Alessio è stato uno di questi piacevoli incontri, che rivedo sempre volentieri.
Il nostro ultimo incontro è stato proprio lunedì.
Rammento ogni momento, come fosse ora.
Sono in ufficio, tento di concentrarmi nel lavoro che devo concludere entro la mattinata, niente da fare, il pensiero dell’appuntamento che avrei avuto in serata con Alessio prendeva il sopravvento.
Sono troppo eccitata, il mio corpo freme, sento già le sue mani intrufolarsi sotto la mia gonna, le dita infilarsi sotto al perizoma, sento la sua lingua che si muove nella mia vagina e mi morde il clitoride… e sono già bagnata, cosa che accade ogni qualvolta mi lascio trasportare dalle mie fantasie erotiche.
Le pulsazioni frenetiche che sento salirmi da sotto la minigonna, sembrano prendere vita.
La sua lingua è dappertutto, le sue mani si introducono furtivamente sapienti in ogni mio piccolo buco e sanno portare la mia pazienza al limite dell’ insopportabile.
Apro la bocca, chiudo gli occhi, per assaporare l’attimo… ansimo.
Mi blocco di colpo, recuperando il brusco sapore della realtà.
Sono in ufficio, devo lavorare.
Mi guardo attorno di sottecchi, chiedendomi se la mia collega e amica, si sia accorta, dello stato in cui mi trovo.
Sono sciolta nell’estasi, il mio “simpatico maritino” non mi scopa da una settimana, mi ha costretta ad una settimana di ”digiuno sessuale”, per prolungare le mie voglie.
Ma non ce n’era assolutamente bisogno.
Amo scopare… amo, idolatro scopare.
E non c’è bisogno di alcun “digiuno” per aumentare il mio desiderio.
Io sono un desiderio unico.
Sento piccole pulsazioni di smania trapassarmi la figa, la testa mi pulsa, devo respirare piano e ripetermi: “Stai calma… calma… stasera scoperai… ce la puoi fare…. Resisti… Ma accidenti, non ce la posso fare, ho troppa voglia”.
Ripenso ai mille giochi del passato, in cui Fabio, da perfetto regista, mi aveva portato allo stremo dello spasimo.
Anziché calmarmi, mi eccito ancor di più.
Mi alzo e vado in bagno.
Osservandomi allo specchio, mi spruzzo il viso con acqua fresca, gli occhi sono lucidi e vogliosi, le labbra turgide e lussuriose, ci passo la lingua umettandole.
“Datemi un cazzo e spaccherò il mondo”.
Rivedo lo stesso gesto, nel bagno di un ristorante, con lo stesso desiderio e la stessa esaltazione.
Quella volta Fabio, mi aveva fatta vestire con una gonna lunga, non ne ero molto felice, ma le autoreggenti e il perizoma estremamente sexy mi avevano convinta, ma mi aveva persuasa ancor di più il vibratore che mi aveva infilato in figa.
Camminavamo verso il ristorante abbracciati e complici, ridendo come bambini, con il nostro segreto fra le mie gambe.
Il bastardo, ogni tanto azionava il telecomando, obbligandomi a fermarmi, lampi e scintille attraversavano il mio corpo, rendendomi schiava della mia stessa bramosia.
L’orgasmo mi sfiorava, mi prendeva e mi lasciava affranta e anelante della prossima scarica che non sapevo quando sarebbe arrivata.
Il ristorante era elegante, le portate appetitose e il tavolo illuminato alla luce di una candela.
Mi sentivo una principessa.
La principessa sul… pisello… anzi sul vibratore.
Quando si avvicinava il cameriere, Fabio azionava il telecomando, mandandomi in estasi.
A fatica controllavo i mugolii di piacere.
Era un orgasmo dopo l’altro.
Il cameriere mi osservava pensieroso e preoccupato, non comprendendo cosa ci fosse di anomalo nella nostra cena.
Era un bel ragazzo, muscoloso, alto e moro ed io di rimando lo guardavo, vedendo solo il suo cazzo sotto ai pantaloni ed immaginandolo dentro di me insieme al dildo.
Mi riprendo.
Mi sento una porca, una magnifica porca, felice di vivere e di scopare.
Sento il clitoride scoppiarmi nello slip.
“Se entra qualcuno nel bagno, gli salto addosso e me lo scopo, chiunque esso sia…” – lo dico sottovoce, magari qualcuno ode e viene in soccorso…
La mano corre veloce, ma il rumore della porta che si apre, mi blocca.
Chiudo le palpebre e alzo i bulbi oculari al cielo.
“Cazzo, Dio c’è… e mi ascolta…”
“Che succede?”
La voce della mia collega mi riporta alla realtà.
“Nulla… perché?”
“Sei paonazza… stai male?”
“Beh… in realtà non mi sento benissimo…”
“Non è che hai la febbre?”
Lei insiste, come posso spiegarle… è così pudica.
“Può essere…”.
“Sono febbricitante! La voglia di scopare è così tanta, che devo averne sessantanove di gradi… di febbre.”
Penso.
Le sorrido, scuoto la testa in silenzio, non so cosa dire, meglio tacere i pensieri che articolo sotto l’egida del sesso, per non incasinarmi ancora di più.
Finalmente si avvicina l’ora di tornare a casa, il mio appuntamento mi aspetta.
Voglio essere sexy e stuzzicante, devo scegliere con cura l’abito e l’intimo, voglio che Alessio guardandolo pensi solamente a togliermelo.
Manca poco alla fine della giornata di lavoro, bussano alla porta, apro e mi blocco, di fronte a me c’è Alessio.
Sono piacevolmente sorpresa.
Ha voluto farmi una sorpresa, mi porterà a prendere un aperitivo in centro.
Dopo il primo attimo di stordimento, assaporo la gradita visita inattesa.
Sorrido e ringrazio mentalmente Fabio, di sicuro c’è il suo zampino.
Mi sorride e in pochi secondi tutte le mie difese crollano, la mia concentrazione mentale finisce a puttane.
Lo faccio entrare e lo guido verso la poltrona dove vorrei farlo sedere, ma il suo incedere, i glutei che si muovono sotto ai jeans stretti al punto giusto, le gambe lunghe dai muscoli torniti mi fanno cambiare idea.
“Si… vieni ti mostro io dov’è il bagno…”.
Mi guarda stranito, non comprende, poi vede il mio sguardo e afferra tutto.
Mi segue.
Lo accompagno in bagno, mi assicuro che nessuno ci guardi ed entro con lui.
Chiudo la porta alle spalle con un colpo secco e veloce, è uno sparo nella mi figa ormai fradicia di voglia e umori.
Sono preda dell’euforia, non saprei dire chi dei due si avvicina per primo, sono baci insaziabili e profondi, la lingua che cerca la gola e il piacere.
Le sue mani che guizzano da sopra la camicetta fin sotto, alla ricerca del reggiseno, che scostato lascia fra le sue mani i miei seni che hanno ormai i capezzoli duri ed eretti.
Le sue mani che stringono i miei glutei che gridano vendetta e richieste di proposte indecenti.
Il desiderio è impellente.
Mi siedo sul lavabo, sollevo una gamba, lascio ai suoi occhi il mio perizoma, prendo la sua testa e la spingo dolcemente fra la culla del mio sesso.
Solleva la gonna, insinua la sua lingua nel mio perizoma, inizia a succhiarmi con esso, me lo morde e me lo strappa, grido di piacere, mi esplode la figa, ma mi controllo, non voglio venire.
Si alza, allungo una mano e gli apro i pantaloni, sfioro il suo cazzo duro e voglioso e me lo infilo fra la figa bagnata che attente ansiosa di essere riempita.
Pochi colpi, voglio solo un aperitivo.
Sbrodolo di goduria, senza togliermi il cazzo dalla sua casetta, mi gira e mi appoggia al lavandino continuando la penetrazione alla pecorina… assaporo per pochi minuti… poi esce, me lo mette in bocca, lo lecco, lo gusto… ma basta… deve essere solo un aperitivo!
Freniamo, ci sistemiamo ed usciamo, eccitati e sconvolti da questi preliminari.
Non guardo in faccia nessuno mentre saluto ed esco con Alessio, lo so, lo sento, la mia faccia è un invito al sesso ed io non voglio (al momento) altre offerte.
Passeggiamo per il centro, beviamo l’aperitivo, questa volta quello vero, stuzzichini e Prosecco di ottima qualità.
Apro la porta di casa, Fabio mi aspetta eccitato e curioso.
Nel suo sguardo la curiosità, vorrebbe sapere cosa abbiamo fatto, ma sa attendere paziente, si accontenta di un resoconto veloce, poi verrà il suo turno e il suo appagamento sarà anche la sua soddisfazione.
Mi spoglio, mi serve una doccia, devo schiarirmi le idee, voglio architettare anch’io qualche gioco nuovo.
Sono sotto la doccia, Fabio entra con Alessio.
“Perché non fai la doccia con la Anny?”
La voce roca e profonda di Fabio, ha una leggera incrinatura, solo io vi leggo tutta l’eccitazione che gli altri non percepiscono.
Esce e lascia la porta aperta.
Alessio si spoglia ed entra con me nel box doccia.
I nostri corpi nudi si avvicinano, si strofinano uno con l’altro, la schiuma scivola, lo scroscio dell’acqua fa da colonna sonora.
Mi lascio trasportare da questo turbinio di sensazioni, stanno godendo tutti i miei sensi.
Il respiro si fa affannoso, sento il suo uccello, è talmente duro che sembra voglia esplodere, mi inginocchio, lo prendo in bocca, lo gusto avidamente, mi sento un’assetata nel deserto caldo e afoso.
Sono tutta un brivido di piacere e di esaltazione.
Mi alza, mi gira, mi prende dapprima lentamente, poi i nostri corpi iniziano a muoversi a ritmo sfrenato, lo sento ansimare, chiudo gli occhi e mi abbandono a questo piacere…
Il suo cazzo duro e imperioso vuole comandare.
Abbandona la culla alla ricerca dell’antro della strega e vi penetra.
Mi ritrovo appoggiata alla parete della doccia, urlante di piacere, i colpi possenti che cancellano ogni altro pensiero.
Strillo il mio piacere con enfasi.
“Non ti fermare… non ti fermare…”
Mentre inarco i lombi per accoglierlo tutto dentro di me, mi tocco il clitoride tumido e carnoso, raggiungo l’orgasmo mentre sento il suo primo fiotto inondare il mio corpo.
Mi giro e mi accuccio per ricevere sul mio seno e sul mio viso tutto il resto del suo sperma che mescolo come crema al sapone.
Continuo a masturbarmi, mentre lo assaporo nuovamente in bocca per l’ultimo bacio.
Vedo il riflesso di Fabio, mi osserva al buio, sotto al boxer vedo il suo uccello turgido.
Termino la doccia, facendomi insaponare e lavare.
Le mani penetrano, massaggiano e rimescolano i miei sensi, che attendono agitati il prossimo round.
Ci rivestiamo, ci attende un nuovo locale, dove la cena ci darà nuova vitalità.
Mio marito è alla guida, io e Alessio siamo seduti sul sedile posteriore.
Alessio mi tocca le gambe, raggiunge il bordo delle calze che si lega al reggicalze, mi sfiora la pelle nuda.
Accidenti… ansimo, la voglia è sempre lì, in attesa, mai sopita, vorace ed affamata.
Rispondo al richiamo, lo prendo per il colletto della camicia e lo avvicino a me, affondo la mia lingua fra le sue labbra, succhio con voluttà, esploro… pensando che voglio ancora e ancora… e ancora… essere l’oggetto del desiderio.
Sento la mano di Alessio che inizia a giocare con il mio clitoride… non ho messo il perizoma, ero in attesa… cazzo…. come sono bagnata.
Un acre odore di umore vaginale si diffonde per l’abitacolo dell’auto, Alessio continua il suo gioco infilando un dito nella mia passera, sempre più in profondità, mi sdraia leggermente, toglie il dito me lo infila in bocca, me lo muove mimando un pompino.
Aggiunge un altro dito, me li fa leccare, quando sono ben umidificati, mi penetra nuovamente, lentamente e velocemente… mi fa impazzire… toglie nuovamente, mi rimette in bocca le dita che succhio avidamente… ne aggiunge un altro… ricomincia il gioco.
Sento quattro dita dentro di me, io non riesco più a stare ferma, mi muovo come un bruco impazzito nella mela… appoggio la mia mano sul suo cazzo e mi muovo al ritmo della sua musica, mentre urlo il mio piacere.
Afferro la sua mano e la tengo ferma dentro di me, assaporo fino all’ultimo spasimo il mio godimento.
Nel silenzio irreale, disturbato solo dai respiri irregolari dei nostri corpi, si percepisce una carica sensuale che ognuno di noi tre vive a suo modo, così divisi e così vicini.
Mi calmo.
Raggiungiamo il ristorante, respiro con lentezza, conto fino a dieci, poi ancora fino a venti.
Apro la portiera dell’auto, le mie gambe scivolano fuori, le scarpe di camoscio rosso con il tacco a spillo attira l’attenzione di un passante che si ferma e mi guarda estasiato, con naturalezza, sollevo lievemente la minigonna, lasciando alla sua vista il bordo di pizzo delle autoreggenti e la mia passerina totalmente depilata.
Scorgo i suoi pantaloni lievitare.
Riabbasso la gonna.
La serata è appena iniziata… ma questa è un’altra storia.
Continuo a camminare, raggiungo l’ingesso dell’ufficio, respiro profondamente, stasera incontrerò un nuovo amico, me lo sono scelta io questa volta… e Fabio sarà lo spettatore passivo, di questo nuovo gioco…
P.S. : i nomi dei personaggi sono frutto della mia fantasia, un grazie a mio marito che gode nel vedermi godere e un grazie ad Alessio per le situazioni erotiche in cui mi ha trascinato.
8964
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13 years ago
fiona59,
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il nostro primo scambio con una giovane coppia
Non eravamo per nulla convinti di incontrare Marco ed Anna,
la giovane coppia che aveva risposto al nostro “last”. In passato le coppie
molto più giovani di noi si erano rivelate, spesso e volentieri, poco
affidabili e ahimè poco serie ma la curiosità fu tale che quella sera organizzammo
ugualmente con loro. Sara, mia moglie, si vestii con il solito abito nero
succinto, tacchi e decolté in bella vista ed io, più casual, con la giacca di
pelle e i jeans attillati. Arrivando davanti al bar con qualche minuto di
ritardo, lì trovammo già lì che attendevano. Erano più giovani dei vent’anni che avevano
dichiarato nella mail ed erano ancora più belli e sensuali di quanto ci
aspettavamo che fossero realmente. Entrambi erano testimonial, a loro dire, di
una poco conosciuta marca di intimo. Lei era una “velina” mora, molto
sexy, con addosso una mini e dei sandali con i tacchi alti. Lui, un bel fighetto con un viso molto carino e leggermente abbronzato.
A parte l’iniziale disagio per la differenza di età, per il resto, ci trovammo
subito in sintonia con loro e da lì a poco decidemmo di approfondirne la
conoscenza altrove. Le ragazze erano visibilmente eccitate ed attratte una dell’altra
per cui non ci volle molto tempo per arrivare nel nostro
appartamento. Entrati in casa, le “due” partirono subito in quarta con un
gioco saffico molto eccitante e poi decidettero di coinvolgere inizialmente solo un maschietto. La scelta, "pilotata" da Sara, ricadde su Marco che si sdraiò
in mezzo a loro e si fece spogliare e baciare da entrambe. La più decisa era mia
moglie quindi, che probabilmente per la piacevole e fresca novità, dopo avergli leccato l’addome,
si piego maggiormente e cominciò a succhiargli l’arnese. Il mio grado di gelosia nei loro confronti cominciò così a
salire vertiginosamente ma decisi che era ancora presto per intervenire, dato
che volevo capire fino a che punto Sara si voleva spingere in quella sua prima situazione a tre senza di me. Guardandomi, mentre pompava il cazzo di Marco ed Anna la faceva
godere da dietro, disse: ”adesso lo scopo… del resto è questo
che desideri, vero?”. Non feci in tempo a
dirgli di no che si mise sopra a cavalcioni ed iniziò a scoparlo. Accidenti, i primi minuti furono terribili. Un misto di rabbia e di
smarrimento totale anche perché lo scambio non lo desideravo realmente. Non sapevo se andarmene o rimanere, ma fortunatamente, da lì a poco, la cosa cominciò a disturbarmi
meno ed a eccitarmi un po’. Cominciai a pensare di farla godere ancora di più quella gran troia e che il suo piacere era anche il mio. Mi avvicinai così a quel set da film porno e mi sdraiai accanto
con il cazzo che mi esplodeva nelle mutande. Anna, attenta alla nuova situazione, iniziò a succhiarmelo
ed io con una mano gli afferrai il capo e con l’altra giocai con il 2° canale
di Sara. Probabilmente la mia mano ispirò Sara a spingersi oltre, a tal punto che, poco
dopo, mi chiese: “voglio sentire anche il tuo cazzo dentro”. Io, da gran
bastardo per il trattamento subito poco prima, balzai subito dietro e per
vendicarmi gli infilai dentro il cazzo senza troppi preliminari. Sentii che aveva qualche gemito di dolore per
via delle dimensioni e della fretta ma me ne fregai e prosegui senza sosta fino a che
il suo godimento ebbe sopravvento al dolore. Non ero sazio e non ero ancora venuto però. Volevo
pareggiare il conto con entrambi e così infilai la lingua tra le chiappe della
ragazzina messasi a disposizione e preparai la strada verso il suo giovane buchino. Marco
mi disse: " è vergine e non te lo permetto". Io sinceramente me ne
fregai, invitandolo a farsi i "cazzi suoi", come si suol dire e come del resto aveva fatto finora scopandosi
mia moglie e con una mano gli diedi degli schiaffi alle chiappe sode
(forse un peccato per come erano belle) e con l’altra cominciai a giocare con
il suo clitoride. Poi sbattei dentro con forza e senza esitazioni il
cazzo nel culo e cominciai a sfondarlo!!! Non ricordo quanti colpi di uccello e
quanti schiaffi gli rifilai ma la venuta per entrambi fu da infarto! Da quel momento fu un susseguirsi di emozioni senza sosta...
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13 years ago
nuovi desideri, 45/44
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tre....
Sara era nervosa, tutto era stato organizzato per quel pomeriggio, non era stato facile combinare i suoi impegni e quelli di suo marito Carlo, sistemare i bambini, per dedicarsi in tutta tranquillità ai loro giochi erotici preferiti. Si era preparata mentalmente a quel pomeriggio con tale impegno che ora la tensione erotica l'aveva trasformata in un fascio di nervi ipersensibili e la telefonata di Riccardo con cui avvisava di un impegno imprevisto, era stata una doccia fredda che non aveva calmato le sue aspettative.Avevano conosciuto Riccardo in una chat e si erano incontrati tempo fa per conoscersi meglio. Ad entrambi aveva fatto una buona impressione ma quel primo incontro era servito a rompere il ghiaccio e poco più, non era riuscita a lasciarsi andare completamente, per questo avevano deciso di comune accordo di incontrarsi nuovamente, con più tempo e con la consapevolezza di poter osare maggiormente. Ora invece tutto sfumava prima ancora d'iniziare, le promesse di appagamento rimanevano disattese e lei se la stava prendendo con Carlo che al pari suo si aspettava di poter sperimentare nuove sensazioni, quel giorno. Questa riflessione, unita al fatto che ormai era praticamente pronta, (si era vestita in modo speciale per l'occasione), le fece accettare i tentativi di suo marito di placare il nervosismo e decise di accondiscendere alle proposte di lui. Si ritrovò così a lasciare che lui le togliesse parte dei vestiti, lasciandola con gli stivaletti di pelle nera col tacco e con una calzamaglia a rete acquistata in un sexy shop. I lunghi capelli sciolti la sfioravano attraverso le maglie della rete aumentando il suo desiderio e l'aria sulla pelle praticamente nuda le procurava un brivido che la percorreva seguendo le linee delle maglie stesse. Si sentiva pronta a scattare, aggredire il maschio per prendersi il piacere promesso, ma lui la fece sedere su una sedia di fronte alla sua, ma girata in modo da abbracciare lo schienale. "Cosa hai intenzione di farmi?" le chiese con la voce rotta dalla tensione erotica, ma lui per tutta risposta iniziò ad accarezzarle i capelli, a massaggiarle il collo. Ora le stava baciando la spalla nel punto in cui si unisce al collo ed i brividi che le procurava la fecero distrarre a sufficenza per allentare leggermente la pressione sui suoi sensi e per impedirle di capire in anticipo le sue intenzioni. A mala pena si accorse che aveva diviso i suoi capelli e li stava unendo in una treccia, impegnata com'era ad assaporare il languore che lentamente si stava sostituendo alla smania erotica di cui era preda fin dal mattino e che stava facedo inturgidire i suoi capezzoli. Sentiva il suo sesso scivolare sulla sedia bagnata dal suo montante piacere quando lui le chiese di mettere le mani dietro la schiena eseguì in preda alla voluttà crescente. Uno alla volta i suoi polsi vennero inglobati nella traccia dei suoi capelli, immobilizzandola in una carezza di seta. Poi lo sentì alzarsi dietro di lei e dopo pochi istanti sugli occhi le mise una benda, "lasciati andare, non resistere" le sussurò nell'orecchio. Ormai sentiva un pizzicore ai capezzoli, come se una corrente elettrica si sprigionasse da essi, per poi proseguire, giù fino al piccolo bottoncino nascosto fra le labbra umide, che già sembrava volesse esplodere. Sentì la bocca di lui percorrere la sua spalla, la sentì andare e venire dall'orecchio al collo all'inizio del braccio seguendo la scia di saliva lasciata dalla lingua, sentì il suo alito caldo quando la bocca di tanto in tanto prendeva possesso della sua pelle. Si stava divertendo a farla attendere, consapevole che lei ormai non poteva fare nulla se non attendere il momento in cui avrebbe liberato il suo piacere. Un brivido lungo la schiena la colse quando lui le disse "fidati" poco prima di metterle qualcosa nelle orecchie ........ tutto diventò silenzio, tranne il suo stesso respiro non poteva udire altro. Rimase in quello stato per un periodo che le parve interminabile, assillata da mille timori ma anche eccitata da quella situazione insolita di totale impotenza, privata dei due sensi primari, ma che la metteva nella condizione di potersi concentrare sulle sue sensazioni. Tutta la mente era assorbita da quello che la pelle le stava trasmettendo ed il fatto di non vedere nè sentire nulla intorno a lei le faceva sembrare le carezze di lui mille volte più sensuali, mille volte più eccitanti. Le mani di lui scesero dal collo, evitarono i seni che le sembrava stessero per scoppiare ed urlavano nella sua mente la voglia di essere stretti, giocarono con il suo ombelico procurandole una fitta di nervosismo per il solletico che le stava facendo, scesero lungo il monte di venere ma quando sembrava che sarebbero andate a placare la sua sete di piacere stimolando i punti che dopo anni di matrimonio ormai conosceva bene, si separarono e proseguirono lungo le cosce. Il respiro le si stava facendo affannoso, il battito accelerato del suo cuore le martellava assordante nella testa, ma una nuova scarica di adrenalina la colse quando sentì il freddo di una lama all'altezza della caviglia ... Cercò di concentrarsi ma prima che riuscisse a capire le sue intenzioni lui si fermò. Forse aveva avvertito un movimento allarmato del suo corpo, forse aveva colto il cambio di ritmo del suo respiro, così la prese dolcemente dalle braccia, la fece alzare e voltare e la abbracciò incollando le labbra alle sue. Lei si tranquillizzò, rispose al bacio tentando di forzare la lingua di lui per riuscire ad esplorargli l'interno della bocca, come per affermare il suo ruolo attivo nonostante la condizione di semi immobilità. Le mani di lui che premevano sulle spalle le fecero comprendere di sedersi e lei si ritrovò sulla sedia umida del suo stesso piacere. Provò a dirgli che lo voleva, ma la sua voce rimbombava diversa nella sua testa e non poteva sentire la risposta di lui. Sentì nuovamente qualcosa di freddo sulla gamba, stavolta poco sopra il polpaccio, ma prima di rendersene conto lui le aveva tagliato la tuta ed ora la stava tirando verso il basso. "Cosa crede di fare, se non mi toglie gli stivali ...." il pensiero le morì in testa nell'attimo stesso in cui lui le prese la caviglia e sollevandola gliela bloccò alla gamba della sedia proprio con la tuta che aveva diviso in due per la lunghezza. Fece lo stesso anche con l'altra gamba e lei si ritrovò seduta a gambe aperte e sollevate da terra ...... l'unica cosa che poteva fare era abbandonarsi allo schienale in attesa della prossima mossa di lui. Passò del tempo prima di sentire le sue mani che finalmente cingevano i suoi seni stropicciando un pò i capezzoli. Lo sentì avvicinarsi, cercare la sua bocca, scendere lungo il collo a succhiare i capezzoli, sostituendo le mani che erano impegnate a dividere il suo sesso, a penetrarlo con le dita mentre carezzava il clitoride ormai gonfio di piacere represso. Era ormai sull'onda di un orgasmo che ancora non esplodeva ma si ingrossava man mano che le dita di lui la frugavano mentre la bocca le succhiava un capezzolo e le mani le stringevano i seni alla base mentre le altre le stavano liberando le caviglie ............ ma quante mani erano? Non ebbe il tempo di rispondersi, era stata sollevata in piedi e le stavano facendo mettere un piede sulla sedia. In quella posizione era completamente aperta in precario equilibrio, in balia delle braccia che la sostenevano ma al tempo stesso la costringevano in quella posizione, incapace di opporsi ai membri che si stavano aprendo la strada in lei, ma finalmente appagata dal sentirsi piena nei suoi pertugi. Sentiva i due sessi che la stantuffavano con ritmi diversi, sentiva le mani dei due uomini che le stringevano i seni, le strizzavano ogni tanto i capezzoli accendendo una luce di dolore nel suo cervello che andava ad aumentare la sua eccitazione proprio quando sembrava che l'orgasmo fosse imminente, sentiva le loro mani che si insinuavano fra i corpi per stringere le chiappe da una parte e per stimolare ulteriormente, se non fosse già abbastanza, il clitoride ormai quasi anestetizzato dalla mole di stimoli dall'altra, sentiva le loro bocche, le loro lingue sulla pelle, avvertiva distintamente le sensazioni che le procuravano l'uno e l'altro nei due canali che alimentavano a dismisura l'onda del suo piacere, sentì il suo grido di piacere esplodergli nella mente, quando una lingua le si infilò in bocca e lei riconobbe i baffi di suo marito sulla pelle del viso, sentì i due maschi quasi contemporaneamente cambiare ritmo, farsi convulsi, perdere lo slancio come i corridori un attimo prima di tagliare il traguardo, sentì che le pulsazioni del suo corpo avevano avvolto e stimolato il loro orgasmo succhiando stimoli che avevano a loro volta causato il suo. Sentì le endorfine liberate dal piacere provato scaldargli il corpo e rinnovare il lanuore fra le cosce. Le fu tolto quello che le impediva di udire, fu sciolta la treccia e rimossa la benda e lei potè vedere i volti soddisfatti di suo marito Carlo e di Riccardo che la guardavano, divertiti dalla sua espressione sorpresa e lei capì che si erano accordati a sua insaputa per rubarle le redini del gioco. Li guardò, guardò i loro sessi ormai molli, guardò le loro espressioni trionfanti per averla giocata e sentì dentro di sè un moto di ribellione, per l'inganno subito ma anche per la situazione di momentanea indisponibilità dei maschi e con sguardo sensuale ma furioso minacciò "eh no, se credete che finisca qui, che mi basti, avete capito male, ora vi faccio vedere cosa intendo quando dico che voglio godermi un pomeriggio di sesso!
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12 years ago
fiammifero,
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Per piacere, scopa mia moglie!
Sentirsi fare questa richiesta mi ha lasciato un momento perplesso. Ma andiamo con ordine. Otto anni fa lasciai la mia nativa terra del sud per lavorare nel ricco nord. Impiegato in un gruppo bancario, per me non fu subito facile ambientarmi, loro, una ventina di persone lavoravano insieme da anni, io mi trovai a sostituire un tipo carismatico, ma per loro ero solo un “terrone.” Con la mia pazienza, disponibilità, e una buona dose di allegria e spiccato senso dell’umorismo, riuscii a inserirmi abbastanza bene. Passano otto anni che nemmeno ci feci caso, stavo già accarezzando l’idea di un riavvicinamento, quando la mia azienda si fonde con un altro gruppo. Mi propongono un nuovo trasferimento, non a casa ma a metà strada. Accetto, per il semplice motivo che oltre a essere più vicino, nella nuova destinazione il mare, la cosa che mi è mancata di più in questi anni, lì è a solo trenta kilometri, mentre qui è lontanissimo. Mi trasferisco e scopro che nella nuova filiale, siamo in quattro. Carlo, il più anziano, quaranta sette anni, sposato, alto uno e ottanta spalle larghe bel fisico, capelli appena brizzolati, è il direttore, dieci anni da vice e poi questa nomina. Io Luca, di quasi trenta anni, capelli e occhi neri, altro uno e settantacinque, fisico massiccio, ma non grasso, grazie al tanto nuoto praticato ho pettorali in bella evidenza, con otto anni di esperienza. Cinzia, ventenne, fidanzata, una bella ragazza, bionda occhi chiari, una bella faccia da porcellina, molto appariscente, due tette un po piccole, ma molto spiritosa, esperienza nel settore quasi zero. Flavia, ventiseienne, singol, mora, occhi scuri, alta, bel culo, tette quarta abbondante, ha l’aria di una a cui piace divertirsi senza troppe complicazioni, è da un anno nel settore. Con questa situazione è chiaro fin da subito che il capo possa contare solo sulla mia esperienza. Ci dividiamo in compiti, le ragazze allo sportello e noi tutte le altre beghe. Passa un mese e già siamo una squadra affiatata, il lavoro gira bene e vi regna una bella armonia. Le ragazze si rendono ben presto conto che noi ne sappiamo più di loro, pendono dalle nostre labbra, anche se io le loro labbra loro le userei diversamente, ne io ne il capo diamo loro la sensazione di voler storie in ufficio, anche se dopo i primi giorni le gonne sono diventate più corte, le camicette più aperte egli sguardi più ammiccanti. Dopo una breve ricerca mi sono trovato un bell’appartamentino poco distante dal lavoro. Sessanta metri quadri, una camera con bagno e gabina spogliatoio, un salotto con angolo cottura, si rivelano una vera reggia per uno come me. Scopro anche, che a poca distanza, una fermata del bus mi permette di raggiungere comodamente l’ufficio senza nemmeno usare l’auto. Un giovedì ero in attesa del bus, quando una macchina si ferma danti a me,
- “che stai aspettando?, Sali ti do un passaggio.” Riconosco Carlo al volante. Parliamo e lui mi dice che abita poco più avanti e che percorre tutti i giorni questa strada, mi offre di andare al lavoro insieme.
Da quel giorno la nostra amicizia aumenta, non siamo più capo e subalterno, ma due persone che si rispettano e che lavorano bene insieme. Il venerdì, mentre si torna mi chiede se mi piacerebbe fare due tiri a tennis la domenica mattina. Accetto volentieri, mi piace giocare, pratico in genere il nuoto, ma anche il tennis mi scarica e tiene in forma. La domenica passa da me, insieme raggiungiamo un complesso sportivo, composto da campi da tennis e calcetto, vi è poca gente, anche se al coperto, siamo quasi a Natale, e poi fa freddo. Carlo si rivela un perfetto avversario, leale ma fortissimo, alla fine delle due ore siamo pari, lui si complimenta con me e andiamo a fare la doccia. Mi spoglio e vado nella doccia, ma non sono separate, sono tutte insieme, m’insapono e incomincio a lavarmi. Lui arriva poco dopo, è andato a pisciare, quando apre l’acqua, io mi giro, e vedo il suo sguardo stupito fisso sul mio cazzo in posizione di riposo. Non mi reputo un super, credo di avere un cazzo di circa venti centimetri, abbastanza grosso quello si, ma direi appena sopra la norma. Per un momento lui mi fissa, il fingo di lavare la testa e chiudo gli occhi, mi sento un momento a disagio. Ho fatto tante volte la doccia insieme ad altri uomini, ma non ho mai avuto nulla di imbarazzante. Chiudo l’acqua e esco. Poco dopo mi raggiunge, non dice nulla, si asciuga poi si mette sotto il fon da parete per asciugare i capelli, quando alza le braccia per passare le mani sui capelli l’asciugamano che ha annodato ai fianchi cade e rivela un cazzetto veramente piccolo. Se io non mi reputo un super, lui decisamente è un piccolo, ma tanto piccolo. In posizione di riposo, sarà come un dito di un adulto. Credo che eretto non superi i dieci centimetri, e poi è sottile, ora capisco in parte il suo stupore. La settimana successiva non vi sono cose di rilievo, il lavoro gira, e l’atmosfera si fa sempre più natalizia. Per la domenica mi rinnova l’invito di giocare, accetto, anche perche non ho ancora trovato una piscina dove riprendere a nuotare, quindi per non arrugginirmi il tennis va bene, l’unica cosa mi dice che dovremo andare un poco più tardi perche la mattina presto i campi sono già prenotati, per me non ci sono problemi. Alle nove arriva con la macchina, salgo dietro, guida sua moglie,
- “piacere, sono Matilde, oggi è il primo giorno di apertura festiva dei negozi nel periodo natalizio vi accompagno, e mentre voi giocate vado dare un’occhiata a due negozi lì vicini,”
Seduto dietro l’osservo. Bella donna, mora, capelli lunghi fino alle spalle, veste sobriamente, un pantalone e un maglioncino, un giacchetto di pelle le donano una perfetta eleganza senza eccessi. Un filo di trucco le colora le labbra senza essere volgare, molto fine. Noto anche la perfetta complicità, intesa e amore che regna fra loro. Parlando mi dicono che hanno una figlia, Luisa, si chiama, che si trova all’estero, tornerà per le feste, è un medico chirurgo si sta specializzando in oncologia. Ci lascia al complesso sportivo e se ne va. Giochiamo, ma questa volta Carlo è un po più distratto, mi sembra impensierito, alla fine delle due ore ho vinto io, andiamo a fare la doccia, ma c’è un grandissimo casino. Nello spogliatoio ci sono due squadre di calcetto e altri atleti, chi si fa la doccia, chi si cambia, un vero bordello. Lui prende il cellulare, parla un momento poi mi dice di andarcene,
- “ andiamo a casa mia, a fare la doccia, quì c’è troppa confusione.” Prima che possa obbiettare lui mi trascina via.
Appena fuori c’è lei che ci aspetta. Andiamo a casa sua, m’invita a pranzo, cerco di rifiutare, così senza preavviso, ma lei è molto contenta, insiste perche mi fermi. Appena arrivati lui mi porta nella loro camera da letto, mi mostra il bagno annesso, mi spoglio, fa fare la doccia per primo a me. Ne esco dopo pochissimi minuti, lui entra e io mi sto rivestendo quando la porta della camera si apre di colpo,
- “ Carlo, credi che gli piacer…….. oddio scusa!!!!... credevo vi fosse Carlo!!..” nello stesso tempo che lei entra, io mi giro, vedo il suo sguardo incollato al mio basso ventre, il mio cazzo in bella mostra. Esita un momento, indugia ancora per un attimo, poi esce,
- “ Scusa, volevo sapere se ti piace la pasta con le melanzane,” mi chieda da fuori la porta. Rispondo che va benissimo, e nello stesso momento Carlo esce dal bagno, ride quasi divertito. Mi rivesto, gli racconto l’accaduto e lui non dice nulla. Vado in cucina mentre lui finisce di vestirsi, lei mi guarda per un momento negli occhi, si scusa, mi offro di aiutarla da apparecchiare, accetta, sembra più rilassata, l’imbarazzo è passato. Il pranzo è ottimo, e mentre stiamo mangiando scoppia un temporale tremendo, tuoni fulmini, con tantissima acqua. Finito il pranzo sta ancora piovendo moltissimo, mi chiedono di restare a fargli compagnia, mi piace l’atmosfera, e resto volentieri. La loro casa è una villetta su di un piano, ma nel seminterrato vicino al garage hanno ricavato una taverna veramente bella. Un grande caminetto troneggia al centro della parete. L’arredamento è composto da due poltrone e un divano di vimini con dei cuscini, un mobile bar e una vetrina che contiene tanti album di foto, dvd, apparecchiature fotografiche e una video camera. In un angolo un televisore da quarantasei pollici appeso alla parete completa il tutto. Ci trasferiamo lì sotto, accendiamo il focolare, lui mi versa del limoncello. Anche lei ne beve un poco. Parliamo di vacanze, della mia terra, mi mostrano delle foto di loro in vacanza, devo ammettere che vedere mamma e figlia anche se molto giovane, in costume mi da un certo turbamento. Matilde poi ha un corpo decisamente bello, sento il sesso crescere dentro i pantaloni, lui credo che se ne rende conto ma fa finta di nulla. I discorsi continuano e parliamo d’altro, dell’imminente ritorno della figlia, nell’insieme si crea una bellissima atmosfera mentre fuori piove a dirotto. Parlando, si ride, mille aneddoti ci vengono alla mente, di lavoro, vacanze e altro. Mi parlano della figlia, di come si è laureata e ora appena finita la specializzazione, fra tre mesi, tornerà a casa, dove lo zio primario di una clinica privata le ha gia preparato un posto di lavoro. Senza rendercene conto è arrivata la sera, Carlo propone di fare una grigliata sulla brace del focolare, io cerco di recare il meno disturbo, lei appoggiata al caminetto, di spalle è uno spettacolo. Il suo culo tondo e alto mi stà eccitando i sensi. Si gira, mi sorride,
- “ non dai nessun disturbo, anzi, oggi hai reso una domenica noiosa molto divertente, cosa che non accadeva da tempo. Generalmente lui passa il tempo a guardare lo sport in tv, e io a leggere. Non mi divertivo così da tempo.” Mi dice con un velato senso di tristezza.
Dopo cena lui mi riaccompagna, quando esco, lei mi chiede quando partirò per le vacanze natalizie, gli rispondo il sabato successivo. Nei giorni seguenti il lavoro ci sommerge, il giovedì lui m’invita per la sera dopo a cena a casa sua. Declino l’invito, ho mille cose da fare, gli ultimi regali e la valigia, poi sabato devo essere in aeroporto alle sette di mattina. Lui mi ascolta, prende il cellulare chiama Matilde, e me la passa,
- “ non vorrai andare via senza salutarmi?, o consideri quello di domenica un pranzo o cena?, dammi la possibilità di dimostrarti che brava cuoca sono.”
Il suo tono supplichevole e deliziosamente malizioso non mi lasciano alternativa, è talmente erotica la sua voce che devo girarmi per non far vedere a lui che mi si stà drizzando. Il venerdì, usciti dall’ufficio mi chiede se possiamo fare una piccola deviazione,
- “ devo passare a prendere due regalini, se mi accompagni mi fa piacere, anche perche per uno no ho le idee ben chiare.”
Lo seguo, ci fermiamo davanti a una gioielleria, dove acquista un bellissimo bracciale d’oro per la figlia, poi dopo è la volta di un negozio di intimo. Entriamo, lui fa stendere sul bancone dalla giovane commessa diversi completi intimi, uno rosso bellissimo per la figlia, poi esita, non sa quale comperare per la moglie. La scelta è fra uno rosso scuro, con una mutandina sottile, un mini string quasi invisibile, al solo pensiero di sapere lei con quell’intimo mi si drizza, l’altro, è nero, bellissimo, che oltre a un tanga ha in più un reggicalze e la commessa mostra delle calze con un pizzo identico al tanga, roba da far rimanere un maschio senza parole. Lui mi chiede un parere, io sono più per il nero, lo prende e ce ne andiamo. Passiamo a casa mia, vorrei farmi una doccia, lui mi dice di farla casa sua, poi che anche lui si lava prima di cena, mi dice anche di portare la valigia,
- ”puoi dormire da noi, tanto il letto di Luisa è vuoto, domani, partire da li sarà più veloce”.
Poco dopo siamo casa sua, lei ci accoglie elegantissima. Indossa un pantalone scuro, quasi attillato, scarpe alte, una camicia color salmone chiaro che risalta al massimo la sua splendida capigliatura scura, truccata, unghie laccate di rosso come le labbra. Mi abbraccia e sento uno strano brivido corrermi lungo la schiena, mi piace, il suo profumo mi eccita.
- “avete cinque minuti, poi si va a tavola, vi aspetto in taverna.” Si gira e sparisce di sotto.
Deposito la mia roba in camera della figlia, poi entro nella loro, lui si è gia spogliato e si sta gia lavando. Poco dopo mi chiama, si sta asciugando i capelli, mi indica la doccia, è nudo, io entro e mi lavo, quando esco, lui mi guarda e mi chiede: per piacere, scopa mia moglie! Lo guardo stupito, lui mi si avvicina,
- “ non sono matto, lei è la persona che più amo al mondo, ma mi rendo conto che con me non si deve essere divertita molto, io ho appena un cazzetto, tu hai un bel cazzo, quello che lei non ha mai avuto dentro di se. Da alcuni giorni ci sto pensando. A lei farebbe sicuramente piacere, ho sondato il terreno, le piacerebbe ma ha paura che tu la trovi vecchia e brutta. Tu sei un giovane, lei ha la mia stessa età. Credi che sia vecchia?, se non ti piace dimmelo, altrimenti ti prego aiutami a farla godere.”
Dopo un momento di iniziale sbigottimento lo guardo, mi rendo conto che non sta scherzando, mi sto quasi eccitando al solo pensiero.
- “ vecchia?, ma sei matto!, è una vera bellezza, anzi oserei dire una gran fica! E se questo è quello che vuoi non vi sono problemi.”
Il suo viso si illumina, si rilassa, ci vestiamo e la raggiungiamo. La cena è superba, ha cucinato tutto alla perfezione. Dopo il dolce ci accomodiamo sul divano vicino al caminetto. Io mi siedo su di una poltrona, lui sul divano e lei dopo averci portato il caffè si distende quasi su di lui,
- “ la cena è stata di tuo gradimento?” mi chiede, poi si alza prende la tazzina del caffè lui mi fa un cenno d’intesa mente lei ci volge le spalle.
- “ sei una vera cuoca, Carlo è molto fortunato ad avere una donna come te la fianco.” Le dico, lei ride e mi ringrazia del complimento.
- “ certo che lo sono, ma lei invece non è stata fortunata come me.” Ribadisce lui. Lei lo guarda in maniera interrogativa.
- “ dimmi cara, sei consapevole che in quanto a certe dotazioni con me la natura non ha esagerato, e poi che ci hai vista entrambi nudi non credi che lui abbia veramente un bel pezzo fra le gambe?”
Lei rimane un momento perplessa. Osservo con attenzione la sua reazione, mi sembra abbastanza rilassata,
- “ si decisamente tu non sei molto dotato, ma lui l’ho intravisto appena. ” ribadisce lei,
Io mi sto eccitando, e noto che lui è nelle stesse mie condizioni, con la differenza che il mio bozzo si vede molto di più.
- “ allora perché non vieni qui davanti a noi e li osservi da vicino.” Propone lui e mi invita ad alzarmi in piedi davanti a lui.
Lei dopo un momento di esitazione si avvicina, si mette far noi due e si siede sul divano. Lui apre la patta dei pantaloni, e tira fuori il suo cazzo, eccitato sembra più grande ma non di molto. Io aspetto che lei giri lo sguardo verso di me, poi lentamente lo tiro fuori. Lei da seduta si trova all’altezza dei nostri membri, li prende in mano, ne saggia la durezza, poi lentamente sega un poco lui, che però la fa girare verso di me,
- “ dai, guarda e senti quanto è duro e grande, è tuo, lui non vede l’ora di fartelo assaggiare.” Mentre parla prende a segarsi lentamente.
Lei lo guarda è seria, esita un poco, poi gli dice:
- “ sei proprio sicuro che questo sia quello che vuoi?, sei convinto?, io mi trovo bene anche con te, non mi sono mai lamentata, certo lui ha un bellissimo cazzo, ma se tu mi chiedi di prenderlo, io lo farò solo per te.”
Lui ha il viso raggiante, le fa cenno di si con il capo, si sega piano,
- “ dai amore, goditi questo bel cazzone, lascia che ti prenda in tutti buchi, dai non esitare, lo voglio più di ogni altra cosa al mondo.”
Si è girata, mi ha guardato, poi afferrato con la mano il mio cazzo ha cominciato a segarmi, piano, osservando la mia reazione. Era meraviglioso, la delicatezza del gesto, la maestria, mi stava facendo godere. Lui si è abbassato di lato, e ha cominciato spogliarla. Liberata dalla camicetta ha fatto scattare il gancio del reggiseno, due meravigliose tette sono uscite quasi schizzando fuori di forza, bellissime. Lei ha cominciato a leccarmi lentamente la cappella, sentivo la sua lingua scorrere lungo l’asta, leccare le palle, poi risalire lentamente, fin quando ha serrato le sue rosse labbra intorno al glande. Lui l’ha fatta alzare, lei senza staccare la bocca dal membro, gli ha permesso di abbassare i pantaloni. Con un movimento lento lui l’ha spogliata completamente. Stando in piedi ho potuto ammirare il suo meraviglioso culo, la rotondità delle natiche era spettacolare, ho allungato la mano per una carezza. Lui si è inginocchiato dietro di lei e ha cominciato a leccarla, un lungo gemito è uscito dalla sua bocca piena di me.
………………. Uuuuuuhmuhmuhmumhmumhmmmuuuuu …………….
Ho sentito fremere il suo corpo scosso da un lungo brivido. Carlo, dopo un po si è alzato in piedi, e da dietro l’ha presa,
…… sisiiii sti scopo!!!!!... siii ……..lo so che non vedi l’ora di avere lui, ma sarà bene che io ti schizzi dentro un po della mia sborra, lui è più grosso così passerà meglio…. Daiiii succhialo bene, e bagnalo, fra poco ti scopa come si deve!!! … sssiisiisi…… eccomiiiii sBOORRoooooooo…….
Eccitato dal gioco è venuto quasi subito. Lei è rimasta un momento ferma, poi si è girata l’ha guardato, lui è uscito, poi rivolta a me ha chiesto di prendere il suo posto. Si è staccata dal mio cazzo, e distesa sul divano a cosce aperte, mi ha invitato con le braccia tese ad andare verso di lei. Mi sono inginocchiato, lui ci osservava segandosi, nonostante la sborrata era ancora in tiro,
- “ dai prendimi, fai vedere a questo cornuto cosa significa scopare una donna. Fammelo sentire dentro, ma fai piano, per me, è una cosa assolutamente nuova.”
Ho appoggiato la cappella fra le labbra della sua sbrodolante figa, ho incominciato a spingere lentamente, l’ho sentita aprirsi piano, le davo il tempo di abituarsi a me, la sentivo veramente stretta. Ho spinto dentro, lei mi guardava, la bocca aperta ma senza dire una parola, sentivo le pareti della vagina aprirsi al passaggio del mio palo, lei a preso a godere,
……………Siiii daiiiii……è bellisiiiiisiiiiimmmoo!!!!!.....siiiii ti sento!!!!... spingiiiiii..dammelo tuttoooooo…..
Ho spinto fin quando ho sentito la cappella battere in fondo all’utero. Sono rimasto immobile, le ho dato il tempo di abituarsi a me. Lei si è girata verso di lui, si stava segando con gli occhi spalancati, era al massimo dell’eccitazione,
…si, dai spaccala, falle sentire il tuo cazzo fino in gola, dai spingilo dentro tutto….
Il suo incitamento era del tutto inutile, le stavo spingendo dentro tutto, anche le palle, lei dopo aver guardato lui si è rivolta verso di me,
… dai, magnifico toro, scopami, dai fammi godere, facciamo vedere a questo cornuto cosa significa godere, e tu che hai voluto tutto questo, goditi la scopata, dai Luca pompami fammi impazzire…..
Ho incominciato un lento ve e vieni. Ho impresso il mio ritmo della pompata, lei ha cominciato a godere sempre più forte, urlando di sbatterla ancora di più, ha goduto, urlato e goduto di nuovo, ero quasi al limite, lei se ne è resa conto,
- “ stai per sborrare vero? ” mi ha chiesto fermando il mio corpo.
Allora mi ha fatto sfilare da se, ha ordinato a lui di distendersi supino, si è inginocchiata mettendo la sua figa aperta direttamente sulla sua bocca,
- “ leccami, mentre tu lo fai, io, da lui mi voglio far inculare, è troppo bello sentirlo dentro che non mi voglio perdere questa occasione, Luca ti prego scopami nel culo, ma fai piano lì sono quasi vergine.”
Mi sono inginocchiato dietro di lei, sentivo la bocca e la lingua di lui che le succhiava il clito, ho indugiato un poco, ho abbassato la punta e ho sentitola sua bocca ghermire il mio cazzo. L’ha succhiato un poco, bagnandolo di saliva, lei si è girata, l’ha preso in mano e l’ha appoggiato sul buco e poi mi ha detto di spingere,
…… dai spingi…… sii ti sento, mi apri, spingiiiiii… oddio mi spacchi sei enorme…… aaaaahhhhhiiii!!!!!!....
A quelle grida mi sono fermato, lei si è voltata e con occhi di fuoco mi ha gridato,
….. noooo!!!! Ma che fai ti fermi???.... spingilooooo tutto mi devi spaccare il culo!!!!..... e tu cornuto, leccami, fammi sentire la tua lingua davanti daiiiiiii spingiiiii………….. siiiiiii ………..
L’ho afferra per i fianchi, in un colpo solo le ho piantato tutto il cazzo dentro!
…..aaaaaaahhhhhhiiiiiiii…….. mi sfondiiiii…… siiiiiii …… spingiiiiiiiii… e tu lecca!!!....
Ho incominciato a pomparla senza più nessun riguardo, ha cominciato a godere, lui le sconvolgeva la figa a colpi di lingua.
………………. Siiiiii godooooo!!!! …sii … daiiiii….. sfondamiiiii…toroooooooo………. Siiiiiiiiiiiii ….daaaiiiii …..siiiiiiiiii ……….
- “ dai Luca spaccale il culo a questa troia, dai falla godere come una vacca, dai.. più forte!!!”
… si ti sfondo vacca che non se altro, ti rompo il culo e ora sto per riempirtelo di sborra….. le ho gridato.
Sentivo l’orgasmo imminente. Lei dopo l’ennesimo orgasmo mi ha fermato di nuovo, si è girata, mi ha guardato con due occhi languidi carichi di tremenda lussuria,
…… ti prego non dentro il culo, si lo voglio sentire anche lì, ma questa prima sborrata voglio sentirla dentro l’utero, non ho mai avuto questo piacere, ti dispiace riempirmi la passera…….
Ho annuito, mi sono fermato e sfilato da lei, ero al limite. Si è alzata, e messa sdraiata sul bracciolo del divano, un piede si cuscino e uno fuori, la fica oscenamente aperta. Mi sono avvicinato, le ho sollevato le cosce, ho appoggiato la punta sulla figa aperta, dilatata e sono entrato di nuovo in lei. Sono entrato molto più facilmente, lei ha cominciato a tremare. In un momento ero tutto dentro di lei fino in fondo. Mi ha cinto i fianchi con le gambe incrociandole dietro di me, e di fatto, mi ha bloccato i movimenti, ero inchiodato in lei, sono rimasto immobile. Poi mi sono reso conto che, tutto il canale vaginale, i muscoli pelvici hanno preso a contrarsi e rilassarsi ritmicamente, era come se mi stava mungendo il cazzo con la vagina, io immobile sentivo il piacere risucchiato dai suoi muscoli. Immobilizzato ho preso contrarre i miei muscoli del pene, lei l’ha percepito,
….ssisisiisiiii ti sento, è come se il tuo cuore battesse dentro di me…… siiisiisi daiii che ci sono…… siiiiiiiiiii …. Eccoooomiiiii!!!!!!! ….VENGOOOOOOO!!!!!......... vieni……
Ha preso a tremare come scossa da una scarica elettrica, il mio orgasmo è esploso incontrollabile dentro di lei,
………………. Siiiisisii … eccomiiiiii SBORRROOOOO!!!!!!.... sii ti riempooooooo troiaaaaaa……….
L’ho sentita stringere ulteriormente le gambe, quasi ad aver paura che uscissi, lui si è segato e ha sborrato con noi,
…….. siii daaaaiiiiii ssiisiisiii che bellooo dai Luca schizza tutto dentro di lei….. schiizzo pure ioooo….
Per un lungo momento siamo rimasti immobili e in silenzio, io lentamente ho ripreso a muovermi dentro di lei che dopo aver goduto ha sciolto le gambe liberandomi i fianchi. Ancora eccitato, con il cazzo che nemmeno si sognava di ammosciarsi ho ricominciato a pomparla, sempre più forte e veloce. Lei ha ripreso a godere, sentivo la sborra colare schizzare fuori ad ogni affondo, lei si è girata, ha detto a lui di rimettersi sdraiato e poi si è rimessa nella stessa posizione di prima,
… dai cornuto mio, lecca la sborra del maschio che mi ha fatto tanto godere, leccami mentre io ora lo rivoglio nel culo, ti prego, inculami di nuove e questa volta sborraci!
Lui non ha esitato un momento, si è rimesso sotto, lei sopra e lui le ha aperto le chiappe, lei mi ha afferrato il cazzo e con un sorriso mi ha chiesto di entrare dentro di lei. Sono entrato con un toro scatenato, l’ho inculata con forza lei ha cominciato a urlare di nuovo che godeva,
….sisiisisiiiiii ….seii tremendo!!!!!....siisisiiiii sfondami il CULOOOO!!!!!!!!!........ daiiiiiiiiiiiiii…….
L’ho pompata per circa quindici minuti, era fantastico sentire le sue grida di piacere la lingua di lui che da sotto leccava sia lei che me. Poi mi sono reso conto di essere in procinto di schizzare di nuovo,
……. Eecccoomiiii….ssisiiiiiii TROIAAAAA …TI…… INONDOOOO IL CULOOOOO…SBORROooooooo………
Mi sono piantato tutto in lei e le ho sparato dentro tre schizzi in rapida successione, mentre lei raggiungeva anche con l’aiuto di lui l’ennesimo orgasmo,
………….. siiiii ……miiiifatee moririeeeeee vengooooo….siiiiiiiiiiiiiiiiiiii…siisii………………..
Lentamente ci siamo sciolti dall’amplesso, lei aveva il viso sfatto dal piacere, lui era raggiante di felicità io mi rendevo conto di aver vissuto un momento indimenticabile.
- “ grazie Luca, per averle fatto provare tanto piacere, sei un vero amico, amore, spero che ti sia piaciuto e che in futuro gli permetteremo di tornare, vero?” - ha detto Carlo.
- “ si è stato veramente meraviglioso, - le ha risposto lei, “ ho visto che ti è piaciuto tanto anche a te. Ti sei segato almeno tre volte, quindi se non hai nulla in contrario tu questa sera te ne vai a dormire in camera di Luisa, mentre io e lui andiamo nel nostro letto, se Luca non è sfinito vorrei continuare la notte di sesso appena cominciata.”
Detto questo mi ha preso per mano e raggiunta la scala ha cominciato a salire, poi si e fermata e rivolta ancora a lui le ha detto:
- “ metti tu a posto qui, tanto hai tempo, poi domani mattina ci porterai una colazione a letto. Fai in maniera di svegliarci in tempo, lui deve prendere un aereo.”
Lui le ha sorriso soddisfatto, noi siamo saliti in camera loro e la notte è continuata con tantissimi orgasmi, sembrava insaziabile, ha perfino ingoiato l’ultima sborrata che ho fatto. Al mattino lui ci ha svegliato dolcemente presentandosi con un vassoio con la colazione,
- “ grazie Luca, ti sono sempre debitore, amore che ne pensi di questo maschio che ti ha fatto tanto godere, mi sono segato tutta la notte mentre vi sentivo godere, siete stati meravigliosi.”
Lei mi ha passato una carezza sul viso, mi ha baciato, poi sorridendo le ha risposto,
- “ Carlo, dolcissimo amore cornutissimo, cosa vuoi che dica, se Luca mi vorrà ancora scopare io sarò sempre a sua disposizione, e poi è chiaro che il tuo cazzetto non lo voglio più. Se sarai bravo ti permetterò di leccare i miei buchi pieni della sua sborra, sei d’accordo amore?”
Lui l’ha abbracciata e baciata, le ha detto che era perfettamente d’accordo, e se io volevo potevo dormire con lei quando volevo. Ci siamo abbracciati e baciati mi sono vestito e lei mi ha accompagnato al volo, nel salutarmi mi ha detto,
- “ Tu non sei sposato, e io mi rendo conto di non essere più tanto giovane, ma se ti può interessare ho una figlia nubile, che ne dici di entrare in famiglia sposandola?, poteremmo restare tutti insieme e divertirci tanto, mi prometti di farci un pensierino?”
Le ho sorriso, le ho promesso di pensarci, anzi la cosa mi stuzzicava molto,
- “ne riparliamo quando torno”.
Le ho risposto pregustando l’idea, mi ha dato un lungo bacio e senza troppo nasconderlo mi ha accarezzato il cazzo,
- “torna presto”.
29
16
11 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
incontro con paola e marco
Conoscemmo Paola e Marco in un privè dove solitamente giocavamo soft con le coppie del posto, appartati con loro Paola cominciò a spogliare Laura mentre io toccavo Paola e Marco si slaccia i pantaloni e abbassa slip e, tira fuori ...un cazzo ...grossissimo.. degno di un attore da film porno, a quella vista gli occhi di mia moglie brillavano, cominciò a toccarlo con desiderio poi a leccarlo fino a sbocchinarlo nel frattempo Marco le aveva infilato un dito in passera e la sditalinava mentre io, leccavo Paola, decidemmo sia io che mia moglie, che finalmente era arrivata l' ora di andare fino in fondo a questa esperienza e, finalmente dopo tanti giochi soft di scopare e, quello che più desideravo di più segretamente era proprio quello di guardarla mentre si faceva scopare e, fino a quel momento a lei non avevo mai parlato apertamente di questo, cioè non le avevo di certo detto che volevo guardarla mentre mi metteva le corna!! ma sono sicuro che lei, avesse capito proprio bene...cosa volessi da lei durante quegli incontri soft con le coppie..e, spesso quando tornavamo a casa mi stuzzicava con qualche battutina...e, giocavamo un pò sulla cosa
Così Marco dapprima appoggiò la sua cappella gonfia, turgida sulla fichetta della mia tenera mogliettina la aprìì con due dita e, cominciò a strofinarlgliela sul grilletto e, ora spingendola ora infilandola.. quella cappella che alla vista sembrava sempre più gonfia muovendola sulla sua fica bagnata il gioco continuava... con le dite ora allargava ora le granti labbra continuando a strofinarle la cappella di quel randello nudo, si mise il preservativo, lei era distesa sul letto lui le allargò le coscie, io potevo guardarmi lo spettacolo, mia moglie appena il cazzo le stava entrando dentro, chiese a Marco: per favore fai piano non vorrei sentire male con quel coso così grosso...e allora Marco nè infilò un pezzo, stavo guardando mentre quel bastone le entrava dentro quando mia moglie, ad un tratto: aspetta un momento..fai pianino...così... e Marco molto lentamente continuò a penetrarla, la vista di quel cazzo così gonfio, lungo, grosso che si muoveva dentro la fichettina stretta di mia moglie mi eccitava da impazzire, fica che fino a quel momento lì, era riservata solo a me, sentivo il cuore che mi batteva dal desiderio in quel momento mi sentivo appagato, mia moglie mi stava facendo il più segreto dei regali, il desiderio inconfessabile che avevo, il più intimo.
Nel frattempo che assistevo a quel fantastico spettacolo Paola cominciò a farmi un bocchino mentre Marco la stava ora scopando donandole un lento sù e giù e, mia moglie cominciava ad ansimare, sentivo il suo respiro farsi sempre più affannoso, come la stava facendo godere!!!idal piacere che le procurava sussurrava ha...ha.. così...sì...sì...finchè ad un tratto...Marco fece uscire il cazzo dalla sua fica e lo rinfilò con un gran colpo secco, tutto dentro, allora mia moglie non riuscì a trattenere uno strillo... Hooo mhhhh!!!e Marco continuava incalzante a darle colpi secchi e, dalla fica vedevo uscire secrezioni vaginali, mentre quel cazzo le entrava ed usciva come uno stantuffo, mia moglie ebbe un primo orgasmo gemendo mhmhmh!!! e, Marco ancora non veniva e continuava a scoparla con gran impeto dandole ora colpi secchi. intanto Paola continuava a succhiarmi io non riuscivo a staccare lo sguardo da quella meravigliosa scopata e, me la stavo godendo, mentre Paola, giocava col mio cazzo e Marco giù un colpo deciso e, giù ancora un altro,se la stava sbattendo proprio alla grande e, nel vero senzo della parola!!la fica di mia moglie era tutta bagnata continuavano a fuoriuscire secrezioni sotto i colpi sempre più incalzanti di Marco e lei, ansimandosussurrava ora, ancora...non ti fermare...poi finalmente... ebbe un secondo orgasmo, da come godeva sembrava in preda a convulsioni ..infine Marco si tolse il preservativo e fece una schizzata di sperma caldo sulla pancia e sulle poppe di mia moglie, io sborrai in bocca a Paola, quella fù la più bella esperienza che ho fatto con mia moglie, peccato che le esperienze in cui ci si diverte e si gode veramente in questo tipo di giochi accadano raramente, cioè spesso è le persone che troviamo che possano farci o meno divertire speriamo che in questo sito...
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3
13 years ago
maliziabagnata,
27/29
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Parcheggio hard
LUI - Una sera andando in un parcheggio incrociamo una macchina con la portiera aperta dalla parte del passeggero, a bordo la tipa del prontosoccorso con le gambe aperte senza mutandine. Una gamba fuori dalla macchina, l'altra dentro. Con la mano si stuzzica la figa morbida e pelosa, mentre con l'altra mano massaggio il cazzo del suo uomo seduto al volante. Parcheggiamo di fianco apriamo la portiera e tu ti togli le mutandine e mostri la tua figa sbrodolosa, mentre guardi smaniosa il cazzone duro. Lei estrae un grosso vibratore dalla borsetta e comincia a strofinarlo sul culo mentre il suo uomo le tocca la figa. La scena è molto eccitante e tu vuoi che ti tocchi le tettone, turgide e sode, mentre ti sditalini, mostrando le tue gambe fantastiche con i sandalini da strafiga. Intanto lei se lo è infilato nel culo e mugola di piacere mentre ci osserva passandosi la lingua sulle labbra... Lui ti mostra un cazzo di un diametro incredibile che sbuca dai pantaloni rossi.
Siamo fuori dalla macchina; noi maschi in piedi voi piegate lei mi tira verso la sua bocca e lo succhia in modo incredibile mentre tu mi lecchi le palle e poi ti unisci mi fate un bocchino doppio stupendo, mentre il suo uomo si porta dietro di voi e ti lecca mentre continua a menare il cazzone di gomma nel culo di lei...
Ci mettiamo nei sedili dietro, noi maschi seduti e voi vi calate sui nostri cazzi, tu senti la figona aprirsi e tirarsi mentre lui ti accompagna piano su e giù e gli sventoli le tettone davanti alla faccia. Sei tutta inarcata per affondare bene la figa sul quel cazzo incredibile, lo senti anche nel culo mentre lei si passa le dita nella figa e poi me le fa leccare..mmh il profumo di femmina mi fa impazzire, intanto sento la sua figa che mi avvolge il cazzo...
Il profumo di femmina mi fa venire voglia di leccargliela, lei si gira, in piedi piegata si corica appoggiando la pancia al sedile davanti e mostrandomi il culo e la figa, nera e pelosa. Affondo la faccia e mentre le accarezzo le gambe inizio a leccargli il culo morbido e poi la figa bagnata, intanto vicino alla macchina si sono avvicinate altre coppie e le donne menano il cazzo dei loro uomini, Una è praticamente dentro la macchina e puoi sentire il profumo del maschio eccitato... mentre ti guardo lei si cala sul cazzo e se lo infila nel culo, mentre un maschio fuori dalla macchina si avvicina alla sua bocca e lei comincia a sbocchinare con avidità, io ti guardo. sei scatenata su quel cazzo enorme che ti riempie la figa, e anche tu non resisti alla vista del nuovo cazzo, ha delle palle fantastiche e inizi a leccarglielo con fatica perchè hai voglia di urlare...
LEI - Io che già ero vicina all'estasi allungo la mano e accarezzo le palle del "nuovo " e tu mi guardi e mentre vuoi il suo culo cerchi le mie tette e mi infili la lingua in bocca eccitato da morire.. Sa di buon maschio e mi fa impazzire e non smetto..e ti guardo godere dell'altra che vuole leccare con me mentre si muove su di te come una troia.. C'è un odore inebriante..
LUI - è il profumo di sesso, eccitante intrigante. La voglia di sborrarvi in faccia è fortissima, usciamo dalla macchina tu ti metti davanti ai due maschi che se le menano e a turno li continui a succhiare e così fa lei con me e l'altro, la vista di te in mezzo a due maschi come una vera femmina in calore mi eccita da morire e la lingua di lei mi fa venire, lo prende tutto in bocca, ingoiando tutto...
LEI - Anche i bei maschi vengono sulle mie tette ed io me la spalmo esausta ma appagata.
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12 years ago
stuzziconi,
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La moglie in affitto
Mi chiamo Ambra, ho venti nove anni e sono sposata con Luca che ha un anno più di me. Ho conosciuto Luca circa dodici anni fa. Eravamo compagni di scuola, mi è subito piaciuto il suo modo delicato di porsi a me, mai un gesto o una parola fuori luogo, sempre attento e dolcissimo nei miei confronti, anche se all'epoca ero già una bella ragazza che non passava inosservata, e spesso ricevevo commenti e proposte poco edificanti. Sono alta uno e ottantacinque, occhi grandi e meravigliosamente verdi, viso tondo, corporatura snella, seno una terza abbondante, tondo, perfetto come due grosse arance, culetto a mandolino ben proporzionato che sormonta due cosce lunghe ben affusolate, ma quello che tutti notano appena mi vedono è gran massa di capelli neri che ho, lunghi, mossi che mi arrivano fin sopra le spalle. Appena sposati abbiamo comperato casa, ovvio, non avendo tutti i soldi abbiamo sottoscritto un muto, e convinti di poterlo pagare in tempi brevi abbiamo deciso per una rata mensile di circa mille euro. Luca lavorava come contabile in una fabbrica, il suo stipendi era di oltre due mila euro, mentre io lavoro in un negozio di abbigliamento molto esclusivo, ma il mio stipendi arriva appena ai mille trecento euro. Per circa otto anni le cose sono filate bene, Luca oltre a quel lavoro, avendo il sabato e la domenica liberi , avendo conseguito tutte le patenti, possibili, è figlio di un istruttore di scuola guida, collaborava con un suo amico che ha un noleggio a fare qualche giro o noleggio che ci ha sempre permesso di racimolare i soldi per le ferie senza intaccare gli stipendi. Arrivata la crisi è successo un casino. La fabbrico di Luca chiuso, lui senza lavoro e io con il mio modesto stipendio non ci faceva certo sorridere. Fortunatamente il suo amico lo ha assunto anche se con un contratto abbastanza limitato, ma in tanto ci dava una mano a sopravvivere. Nel negozio dove lavoro io eravamo cinque commesse, ma il proprietario, un ricchissimo signore inglese, con la crisi ne ha licenziate due. Siamo rimaste Elisa, la più anziana, con uno spiccato senso per gli affari, io per la mia bellezza, io maschi che entrano si rivolgono subito a me, e Nadia che ha l'aspetto molto giovane, e quando viene un ricco cliente con l'immancabile “nipotina” si rivolge a lei. Inoltre un sabato ciascuna restiamo a casa, sembra che la gente facoltosa non ami fare compere il sabato, c' è troppo gente in giro, troppa confusione, e in effetti è il giorno che lavoriamo di meno. Ovvio che io e Luca, con questi chiari di luna non ci possiamo permettere molti lussi, ma cerchiamo di sopravvivere. Quello che voglio raccontarvi è cominciato circa un anno fa. Una mattina davanti al negozio si ferma Luca con la vettura elegante che usano per i clienti più ricchi, e ne scendo un signore molto distinto. Saluto con un cenno del capo mio marito e subito mi metto a disposizione del cliente che va cercando un elegante abito da sera per una cerimonia a cui deve presenziare. Gli faccio vedere alcuni capi veramente belli, e alla fine la sua scelta è ristretta a due modelli, li prova e chiede il mio parere. In piedi davanti a tre specchi che gli mostrano l'abito da tutte le angolazioni lo osservo, è un bell'uomo, alto imponente, spalle larghe occhi scuri, mani grandi e ben curate, forte ma non grasso.
“ credo che questo modello a doppio petto le sta benissimo, ma bisognerebbe vedere il vestito della sua dama se fa un perfetto abbinamento.” - gli dico mettendomi al suo fianco e la mia immagine viene così riflessa nello specchio.
Lui mi osserva, si gira e mi prende per mano, mi mette alla sua sinistra in silenzio.
“ Adesso che ci penso io non ho una dama da portare con me, e questo è un serio problema.” - mi dice seguitando a guardare la mia immagine nello specchio.
“ senta le faccio una proposta, le do cinquemila euro più tutte le spese necessarie se mi accompagna. La prego, non le farò alcun male, non sfiorerò con un dito, dormiremo in camere separate, lei dovrà solo essere la silenziosa compagna al mio fianco.” - mi dice con un tono di supplica.
Lo guardo allibita. Ne ho ricevute di proposte, offerte e anche ingenti somme di danaro, ma non certo per fare da dama di compagnia, e poi chi lo conosce. Scuoto il capo, non mi va.
“ mi scusi ma non posso accettare, e poi io sono sposata, che gli racconto a mio marito.” - gli ribatto con voce calma e discreta.
“ signora, mi scusi, ma sono assolutamente nei guai, non mi abbandoni la prego! Parlerò con suo marito, se vuole può venire con noi, ma deve essere la mia dama la prego lo chiami che ci parlo io.” - ribatte con un tono fermo e risoluto.
“ non ho bisogno di chiamarlo, è l'autista della sua vettura che lo ha portato qui.” - gli rispondo sorridendo.
Lui esce e poco dopo torna con Luca, gli spiega garbatamente la cosa e chiede il suo consenso. Luca mi guarda, è consapevole che la cosa è molto strana, ma anche che qui soldi ci fanno assolutamente comodo.
“amore, se vuoi andare vai, io però non posso venire, sono fuori a noleggio con la squadra di basket, e poi tu questo sabato non lavori, quindi decidi tu mi fido di te. “ - e rimette la decisione in mano mia.
Il nostro siparietto ha attirato l'attenzione di Elisa che si avvicina mentre Luca esce per tornare nella macchina onde evitare qualche multa. Mi giro verso il cliente, e facendo finta di sistemare un bottone.
“lei non deve sapere nulla.” - gli parlo sottovoce.
Faccio le presentazioni, e scopro che lui si chiama Lorenzo.
“signora, giusto lei volevo. Vede ho una moglie che ha la stessa corporatura ed aspetto ma non la bellezza di questa signora, sono consapevole che vi chiedo una cosa che esula dal vostro normale lavoro, ma vorrei acquistare un vestito per fare una sorpresa a mia moglie, mi chiedevo se la signora potesse indossarlo per farmi una idea di come le starebbe.” - chiede con tono garbato.
Ovviamente Elisa mi mette a sua disposizione.
“ che cifra aveva intenzione di spendere per la sua signora?” - chiedo con un tono quanto più professionale possibile.
“ quando vedo una cosa bella non bado a spese pur di averla.” - mi risponde sorridendo.
Le sue parole mi sconvolgono fin dentro il profondo della mia anima, mentalmente mi domando dove mi porterà questa cosa che sto iniziando. Gli mostro diversi capi, lui vuole che io l'indossi e alla fine decide per un modello veramente fantastico. Nero, arriva a meta coscia, sale e avvolge i miei seno come una seconda pelle, dietro mi lascia quasi totalmente la schiena nuda, sorretto al collo da due catenelle d'oro. Ho dovuto togliere il reggiseno per provarlo. Elisa mi porge delle scarpe con dodici di tacco, quando le indosso e mi guardo nello specchi resto io stessa a bocca aperta, sembra disegnato su misura per me. Lui paga e esce non senza avermi sussurrato che prenderà accordi con Luca per il viaggio. La sera a letto ne parliamo. Luca e calmo, mi dice che succede spesso che facoltosi signori si fanno accompagnare da belle donne, fa parte della loro immagine, non nulla di male, e poi i soldi ci fanno respirare un poco. Non sono molto convinta, ma lascio cadere l'argomento, salgo su di lui per fare sesso, lo sento duro fra le mie gambe.
…...mmmhuummm siamo gia belli in tiro..come mai????..cosa ti ha eccitato oggi per ridurti così....
Lui mi abbraccia, mi fa ruotare e mi ritrovo sotto di lui che ora sta appoggiando il suo duro membro alle labbra della mia micetta che si è bagnata rapidamente.
….. forse mi ha eccitato l'idea che mia moglie andrà a fare un viaggio con uno sconosciuto....
Appena detto questo lo spinge dentro di me con forza. Lo sento entrare deciso, mi è sempre piaciuto il suo modo cosi diretto di scoparmi, deciso rapido. Entra e mi pompa con forza veloce fino a che non raggiungo rapidamente l'orgasmo e godo stringendolo forte a me. Lui mi lascia riposare un momento poi ricomincia a pomparmi sempre più in fretta e schizza il suo seme dentro il mio ventre. Restiamo un momento abbracciati, poi vado a lavarmi in bagno quando torno lui sta gia dormendo. Mi distendo e ripenso a tutta la faccenda, ho paura che potrebbe avere un diverso epilogo. Al sabato mattina presto passa Lorenzo con un taxi a prendermi. Due ore dopo siamo a destinazione. Entro con lui in un lussuosissimo hotel. Mi aspettavo due camere separate, e questo è vero, ma non mi ha detto che sarebbero state dentro una suite. Tutto il viaggio lui non mi ha dato alcun fastidio, cordiale, ma sempre intento a visionare fogli e resoconti di lavoro.
“ mia cara ora io esco, ti riceverai un trattamento completo, massaggio, pulizia del viso, poi parrucchiera e manicure, in fine sarai truccata da una professionista, indossa tutto e preparati per il pomeriggio quando una vettura verrà a prenderti e ti condurrà da me. Per qualsiasi cosa chiedi la direttore. “ - mi da un bacio e se ne va.
Tutto si svolge come copione. Sono curata e truccata nei minimi particolari, nulla è lasciato la caso compresa una accuratissima depilazione anche delle parti intime, non ne capisco lo scopo ma accetto. Alla fine il risultato è meraviglioso, specchiandomi mi trovo decisamente molto bella. Addirittura quando indosso l'abito mi devo toglie anche le mutandine, è talmente aderente che si vedono pur essendo sottilissime, mi eccita esser per la prima volta nuda in mezzo alla gente. Poi mi portano davanti ad un meraviglioso palazzo. Scopro che è la sede di una importantissima azienda che estrae e commercia diamanti. Lorenzo mi accoglie sulla soglia, mi guarda estasiato.
“ sapevo di aver fatto la scelta giusta. Sei bellissima. Adesso ti spiego il tuo compito. Oggi qui ci sarà la vendita di meravigliosi diamanti, io ho deciso che tu li dovrai indossare. Sarà un modo insolito per i compratori di vedere le nostre creazioni indossate da una bella donna come te. Sarai la mia modella che al posto di abiti indosserà e sfilerà con dei meravigliosi diamanti. “ - mi dice introducendomi dentro una stanza dove ci sono molte persone che si occupano subito di me.
Poco dopo entro in un salone dove Lorenzo mi presenta e soprattutto chiede ai compratori di ammirare le creazioni. Sono stordita, indosso gioielli per non so quante migliaia di euro, e sono praticamente nuda. Un successo! In meno di una ora Lorenzo ha piazzato diamanti per cifre astronomiche. Io ho ricevuto commenti e occhiate da tante persone che alla fine mi sono sentita spogliata e dentro di me tanto eccitata. Alla fine se ne vanno quasi tutti. Lorenzo mi presenta Evans il suo direttore non che proprietario, e altre due persone, Dimitri un russo, e Kokumo un sud africano. Entrambi sono di statura imponente, il nero poi sembra enorme, ma non è grasso, mentre il russo ha l'aria del porco da come mi mangia con gli occhi. Evans ci invita a cena nella sua lussuosa villa. Poco dopo siamo all'interno di una delle case più belle e eleganti che abbia mai visto. Lui mi prende per mano, e mi fa conoscere sua moglie, Greta, una donna molto bella, dalla pelle bianca e dai modi estremamente gentili. Ci sediamo a tavola, la cena è superba, mai mangiato tante prelibatezze. Si scherza, si ride e io cerco di mantenere un contegno adeguato per non far sfigurare Lorenzo che osserva compiaciuto. Dopo cena ci trasferiamo in un piccolo studio, molto intimo, raccolte di libri alle pareti quadri e mobili molto belli e dall'aria antica, poltrone e divani di cuoio marroni , mi devo sedere e so gia che le mie gambe saranno in bella mostra, ma sto al gioco. Mentre i maschi si versano del liquore che io rifiuto, Greta mi si avvicina, mi chiede se sono disponibile a variare un poco la serata. La guardo, non afferro subito il senso della domanda, ma poi comprendo quando la sua mano si poggia sulla mia coscia. Mi giro guardo Lorenzo che in silenzio mi osserva, sento il respiro diventare veloce, cerco di mantenere la calma, non mi aspettavo certo questo, ma decido che sono in ballo e voglio ballare. Lascio che lei lentamente risale e insinua la sua mano sotto il mio vestito. I maschi ci osservano immobili, in piedi davanti al caminetto acceso, le luci si abbassano lentamente e Greta avvicina la sua bocca al mio collo, lo bacia, mi procura un lungo brivido, non sono mai stata con una donna e non so come comportarmi. La lascio fare, le incontra la mia natura nuda e bagnata, geme.
….....uuuuhnhnhunuuummmmmm........ piccola..sei gia prontaaa...... mmmmuuuhummm....
Lentamente con calma mi spoglia, nuda distesa a cosce aperte sul divano sono sotto lo sguardo estasiato dei maschi che ora hanno tirato fuori le loro mazze si masturbano lentamente. Mi giro li osservo e resto a bocca aperta, Lorenzo ha un bel cazzo, Evans non è da meno, Dimitri è un vero super dotato in circonferenza, ma quello che mi spaventa è Kokumo, da paura! Lunghissimo e grosso, tanto grosso e nero. Greta intanto mi sta leccando, mi trascina su di lei sul tappeto ai piedi del divano, ci rotoliamo, cerco di contraccambiare il piacere che mi sta facendo provare, e la mia inesperienza la eccita ancora di più.
….... ssi piccolllllaa cosssìììììì ...daii mii faiiii godereeeee.....ssssiiiiii.........
Pronuncia solo poche parole in italiano poi inizia a parlare olandese e io non capisco più nulla anche perche mi sta facendo godere e lo grido con tutto il fiato che ho in gola.
….aaaaaaaaahhhhhhhh.......VENGGGOOOOOooooo....oooraaaa!!!!!!! …..sssiiiii ….mmmmuhummm..
Serro le gambe istintivamente imprigionandole il capo , lei mi lecca con furore, e raggiunge ancore un orgasmo. Sono impazzita, sto godendo e ricambio il piacere con una donna, mai fatto, mai goduto tanto!!! sfinite ci sciogliamo. Lei mi sale sopra e bacia i miei seni, li succhia, gemo di piacere, poi si gira verso i maschi che ora si sono avvicinati e messi in cerchio, li guardo tremo la solo pensiero di averli dentro, ma loro si segano velocemente ci coprono di schizzi di sborra sul viso, sul corpo dappertutto. Greta li spreme uno per volta, e mi fa leccare la mano intrisa di seme, cosa che faccio con un gesto lascivo che fa vibrare i maschi, Kokomo, mi avvicina la punta alla bocca, e mi spruzza le ultime gocce direttamente in bocca. Il sapore mi piace, è forte, speziato, diverso da quello che ho ingoiato fin ora. Lentamente si ricompongono, mentre Greta mi prende per mano e aperta una porta mi conduce in bagno. Mi abbraccia e bacia, continua a leccare il seme che mi cola lungo il corpo.
“ grazie!, non credevo accettavi. Lorenzo mi aveva detto che non eri una squillo, ma ho voluto provare, sei stata meravigliosa, credo che fosse la tua prima volta vero?” - mi dice guardandomi negli occhi.
Ci mettiamo in ordine, lei mi lava con cura, mi asciuga e poi mi prende per mano, torniamo nella saletta, ci rivestiamo, Lorenzo incomincia a salutare, Evans apre un cofanetto e ne estrae un piccolo ma bellissimo diamante dai riflessi verdi.
“ questo te lo voglio regalare per le intense emozioni che ci hai regalato soprattutto a Greta, non la vedevo godere così da tempo, e poi ha i riflessi del colore dei tuoi occhi.” - mi dice mentre lo lega al collo.
“ quando Lorenzo verrà in Sud Africa devi venire anche tu, ti aspetto, mi hai fatto godere tantissimo.” - mi dice Kokomo facendomi sparire fra le sue immense braccia.
“ naturalmente prima verrai a Mosca, devo assolutamente ripetere quello che Lorenzo ha fatto qui, e tu sei indispensabile. ” - mi propone Dimitri mentre mi bacia la mano.
Rientriamo in hotel, Lorenzo è stato tutto il tragitto in silenzio, poi dentro la suite, si gira mi bacia e mi stringe a se.
“ inutile che io ti dica quanto sono rimasto soddisfatto del tuo comportamento. Si andata ben oltre i nostri accordi, spero che ora vorrai continuare, non so se hai ben chiaro il successo che hai avuto. Nei prossimi viaggi ti voglio al mio fianco, e ora ti vorrei nel mio letto.” - mi dice mentre mi accarezza dietro la nuca, sento che lo voglio, sono ancora eccitata da tutta la faccenda e non mi è bastata una leccata per sentirmi appagata. Mi lascio condurre in camera, mi spoglio, lui mi accarezza e io lo prendo in bocca scatenandomi. Lo lecco tutto, poi lo ingoio fin dentro la gola, lo lascio scivolare fuori lentamente, questo lo fa impazzire.
….... ssssiiiiii.....mmmiiii faaiii.......... ssssiiiiiii ...ti vogliooooo!!!! ….......
Non gli do tregua, salgo su di lui e m'impalo su quel perno di carne durissima. Mi penetra fino in fondo, mi dilata e scivola dentro con forza, mi scatena un orgasmo che mi fa tremare tutta e godo a raffica. Perdo il conto del piacere che provo. Lui è fantastico, mi mette di lato e mi scopa come una furia selvaggia, in fine insieme raggiungiamo l'ennesimo orgasmo, lui si svuota dentro di me con un grido che sveglia tutto l'hotel.
….aaaahhhhhh …...orrraaaa...veggoooooo....orrrraaaaaaa.............sssssiiiiiii …......
…................sssssiiiiii …..eecoomiii sborroooooo...oraaaa...............
Restiamo abbracciati e ci addormentiamo così. Il giorno dopo mentre siamo in volo lui mi chiede se posso liberarmi alcuni giorni per andare con lui a Mosca. Dentro di me mi sento in colpa, penso che ho tradito Piero, Lorenzo osserva la mia inquietudine, poi mio solleva il, capo e sorride.
“ se hai dei sensi di colpa sappi che non serve. Ho conosciuto Piero circa due mesi fa, e quando gli ho chiesto se conosceva una bella ragazza per una sfilata , lui mi ha fatto vedere te, sono entrato nel negozio sapendo quello che c'era da sapere per convincerti, quindi lascia perdere e pensa al danaro e altro che ci hai ricavato da questa storia. Se riesci a trovare almeno dieci giorni di ferie, ti assicuro che non te ne pentirai. “ - mi dice con voce assolutamente ferma e convincente.
Mi giro, osservo fuori e penso a mio marito che in sostanza mi ha offerto a lui, bene, se è questo che vuole lo accontento. La sera a casa Piero mi si avvicina, mi chiede com'è andata. Lo guardo, decido di vendicarmi.
“ bene, mi hanno anche regalato un bel diamante e altro.” - gli rispondo con tono allusivo.
“ amore sono contento che tu ti sia trovata bene, mi racconti qualche dettaglio?” - chiede con voce rotta dall'eccitazione.
“ certo!, mi hanno fatto sfilare con tanti gioielli, mi hanno offerto una cena e poi mi hanno anche scopato in tre sei soddisfatto o vuoi altri particolari?” - gli rispondo dura.
Sento il suo cazzo durissimo. Cerca di possedermi, ma io non ci stò.
“ no bello mio! Ho gia avuto una bella razione di cazzo, al massimo ti faccio una sega mentre mentre ti racconto di come mi hanno sfondato tutta.” - gli dico mentre incomincio a segarlo egli racconto cose non vere, e quando gli dico che mi hanno ricoperto di sborra schizza anche lui.
“ amore, in fondo era prevedibile, ha pagato tanti soldi per affittarti che lo dovevi mettere in conto che poteva scappare una scopata.” - mi risponde con l'aria più ingenua di questo mondo.
Lo guardo, sono disarmata dalla sua tranquillità, non sembra abbia importanza se mi hanno spaccato in due o semplicemente scopato. Sono allibita!!. Sei giorni dopo sono in volo per Mosca.
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18
11 years ago
admin, 75
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è uscita sola
Stasera,sabato, sono a casa da solo. Dovevamo andare ad una cena a casa di cp furbetta amica con altre cp amiche: 4 cp in totale.Io, Luca, non mi sentivo bene. Alle 20 eravamo entrambi pronti; Amanda con tacco 16, maglioncino in vita, giubbino corto in pelle e leggins che ben risaltavano il suo culo da urlo. La mia troia ! Si era preparata per me e per gli amici. Gli dico : ma tu amore vai alla cena, non stare a casa a causa mia; divertiti con le tue amiche (tutte bisex soft come lei). Prenditi anche una borsetta con un paio di scarpe perché così non guidi ! Ok caro, sicuro ? vado alla festa ?!Amanda attenta però ai maschietti in particolare a quel Gianni che ce l'ha grosso ! (Effettivamente mi sorpassa un pochino in circonferenza è ben dotato ).Che premuroso !! Ascolta, vieni qui che ti bacio ! Un abbraccio ed un bacio in bocca ! Alla fine un sussurrio: accerezzami bene il culo stronzo ! Accarezzalo che poi lo faccio accarezzare da Gianni ! Così poi me lo provo per primo ! Così parto bene e sento subito qualcosa di forte, prima che altri me lo aprano piano piano ! Guardami amore ! Ciao ! A più tardi !Esce. Ora son qui che la penso, penso a mia mogliettina, al suo corpo. Sarà tra le mani di qualche lei o di qualche lui ? O Gianni starà banchettando con il suo culo? Vado a letto, intanto riposo.
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12 years ago
lucaeamanda, 51/50
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Un sogno che diventa realtà
Lo scorso lunedì è stato a casa nostra un ex collaboratore di Luca che ora non abita più qui nella nostra città, è arrivato inaspettato alle 20 per parlare di lavoro con Luca.Dopo i 2 minuti spesi per i discorsi di lavoro sulla porta di casa, gli chiesi se potevo offrirgli un caffè. Accettò.Dissi ad Amanda di prepararlo, finché lo preparò intavolammo i soliti discorsi di circostanza. Amanda indossava dei leggins neri sottili ed un maglioncino corto. L'occhio di lui cadeva spesso sul culo di lei, d'altronde come non comprenderlo.Dopo il caffè i due non smettevano più di parlare del solito più o meno.Si intrattenne circa 1 ora, per un caffè.... !!Finalmente se ne andò. Il mattino dopo Amanda mi disse: carino il Sign. Marco, ma sai che stanotte mi son sognato che me la leccava?E ti ha scopata poi ?? no no... Pensa e ripensa alle parole di Amanda la sera, scherzando gli dissi : ma sai che i sogni son desideri ? Può darsi ! rispose ridendo e stringendo le spalle. Lei sa che ora lui abita a 50 km.Un paio di giorni dopo ebbi una pensata: lo invito a cena da noi e a sorpresa realizzo il sogno di Amanda ! E magari quello di lui...Giovedì lo chiamo e con una scusa gli dico di fermarsi a cena a casa nostra quando sarebbe stato in zona.Mi disse che il giorno seguente sarebbe passato vicino a casa nostra nel pomeriggio. Bene, dopo l'ultimo appuntamento vieni a cena da noi !! Lui accetto' subito.Alla sera dissi ad Amanda di preparare una cena romantica per noi due perché avevo un regalo per lei.Al mio ritorno la sera la trovai ben truccata, in miniabito e tacchi. Lei pensava alla solita seratina piccante tra noi due. Gli dissi che preferivo però attendere l'inizio della cena perché attendevo una telefonata importante. Dopo mezz'ora di attesa lui mi chiamò per dirmi che era sotto casa nostra.Mi finsi sorpreso e dissi ad Amanda che scendevo un attimo, tornai sù con Marco senza preavvisarla e dissi ad Amanda di aggiungere un posto in più a cena ! Ma non poteva andarsi a cambiare ora !! Era tremendamente sexy ! Cenammo in tre, lui parlava in continuazione ed i suoi occhi erano solo per il corpo di Amanda ! Un buon vino aiutava. Ad un certo punto senza che Amanda sentisse e facendomi l'occhiolino mi disse: certo che tua moglie è in forma !Ah certo ! Ti piace ? Madonna... Vuoi provare ad assaggiargliela ? Lui diventò paonazzo e poi mi disse: la posso guardare ? Chiediglielo, dissi ! Al ritorno di Amanda gli dissi che a noi sarebbe piaciuto divertirci tutti insieme; magari lui potrebbe assaggiartela !Così raccontammo a lui il sogno fatto qualche giorno prima da lei ! Lui arrossì ancora e poi aggiunsi: ad Amanda piace conoscere bene gli uomini !!Ed è meglio farlo prima del caffè altrimenti dopo non te ne vai più come lunedì scorso !! Dopo poco Amanda si sedette sul tavolo e notando che lui la fissava gli si strusciò addosso e disse: solo che nel sogno ero senza perizoma !! Me lo posso togliere o ti dà fastidio !?Dopo un minuto Marco stava leccando Amanda con le gambe aperte sul tavolo di casa !La leccò a lungo poi io la penetrai, andai quindi in camera a prendere i preservativi e lì Marco capì che era festa vera.La festa si concluse con tre orgasmi di lei e lui che la schizzò sull'abito.
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12 years ago
lucaeamanda, 51/50
Last visit: 2 days ago -
....confesso
Confesso che non so proprio farne a meno....oramai la mia maturità di donna e di femmina è totale e soddisfacente...ma non riesco a farne a meno....li ricordo proprio tutti...nessuno uguale ad un altro...ognuno con le sue specificità e sensibilità, ognuno con la sua forma inequivocabile ed unica, ognuno con un suo spessore, la sua dimensione e sensibilità....con i suoi tempi ed il suo modo meraviglioso di venire e godere....ognuno con il suo nettare di uomo....confesso di parlare di una pratica meravigliosa che mi accompagna dai miei primi desideri , dalle mie prime curiosità sessuali.
La prima conoscenza che una ragazza ha del sesso maschile è quasi sempre una conoscenza manuale....sentire quella forza della natura e provare a dominarlo a e vincerla, godere con tutti i sensi di una superba erezione di un bel cazzo....prenderlo tra le mani...sentirlo..., mangiarselo con gli occhi, inebriarsi di quel odore particolare che solo il cazzo ha .... ( non lo coprite con profumi eccessivi e deodoranti anonimi..la natura è unica) sentire in quel membro vivo e palpitante tutto il desiderio inarrestabile del sesso maschile...volerlo fare proprio...vederlo sconfitto tornare ....piccolo e molle mentre, tra le mani,...ti rimane il segno tangibile ed appetitoso di quel superbo arnese....il suo sapore...la sua voglia soddisfatta.
Confesso che da quando lo presi tra le mani per la prima volta o ...meglio da quando mi fu messo tra le mani per la prima volta....da allora per me è stato il desiderio più profondo...e ,piu di una scopata ,amo tenerlo tra le mani...gestirlo....fargli provare tutta l'esperienza e la potenza di una femmina...sentilo pulsare mentre il suo padrone ansima e sparla e dice porcate e vorrebbe tutto e tutto insieme...vorrebbe la tua mano...la tua bocca...il tuo culetto....la tua fighetta...vorrebbe chiavarti...prenderti da dietro..vorrebbe un pompino...come se tu non fossi una sola femmina e lui non avesse un solo cazzo...
Confesso che mi piacerebbe raccontarvi tutto quello che provo come femmina a masturbare un maschio...confesso che vorrei raccontarvi di tanti episodi...anche divertenti...ma sempre eccitanti...confesso che vorrei raccontarvi di tecniche ed astuzie femminili....confesso che adoro fare arrivare i cazzi con le mie mani...confesso tutto e ...non mi appello alla clemenza della corte.....
Ma ...temo che le mie confessioni possano interessare a pochi...ed allora pur confessando che continuerò a farmi tutti quelli che mi intrigano...ed attragono...(quanti.... tanti).....a curarmeli amorosamente con le mie mani....a farli gioire...confesso che vi racconterò proprio tutto tutto a cominciare dal primo....ma solo se interesserà a tanti di voi...ed allora se vi interessa conoscere ed approfondire questo aspetto dal punto di vista di una donna...scrivete il vostro gradimento....fatemelo sentire vivo e palpitante....come quando la febbre del vostro desiderio....sale insieme alla vostra asta....
Come premiio volentieri vi ...darò la mano...per un piacevole saluto.....ma...ora la mano la vado a dare al mio Marco.....
un bacione a tutti ed un ciaò a mano chiusa da
Donatella
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59
17 years ago
admin, 75
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GODYLIFE
Care amiche coppie di questo fantastico sito, siamo Maurizio e Marinella, una coppia come voi che ha vissuto una esperienza veramente notevole che vuole qui condividere.
La Romagna è un posto strano. Puoi incontrare di tutto, noi eravamo li in vacanza in riviera e quando il tempo non era proprio dei migliori facevamo qualche giro nell’entroterra. E’ così che ci siamo imbattuti in un ristorante che si chiama “Il gusto del porco” e anche in un bar che ha un nome promettente “Bar, latteria del … cactus!”. Vogliamo parlare di un paese che si chiama GODO? O del chiosco di piadina “Piadina e parsot e …. par tot”? Che dire, le abbiamo proprio viste tutte, invece …
E’ nelle prime dolci e ondulate colline romagnole che forse si incontra l’incredibile. E noi lo abbiamo incontrato, si chiama “Agriturismo GODYLIFE”. Proprio così con GODYLIFE tutto maiuscolo. Sulle prime eravamo un po’ straniti, ma siccome eravamo un po’ lontani dall’hotel a Rimini decidiamo di fermarci per cenare e per passare li la notte.
L’ingresso è abbastanza piccolo ma arredato con gusto, porte color wengè, inserti in alluminio, vetrate e specchi. Sul banco della reception spicca una cosa strana: un porcellino di ceramica vicino a una pantera nera sempre di ceramica. Boh!. Tutto sommato comunque un ambiente con un certo stile e classe.
Dopo pochi istanti dal nostro ingresso ecco apparire quella che dovrebbe essere la padrona di casa. La signora non deve avere più di 45 anni ottimamente portati e si muoveva su dei tacchi da 12. Non era certo il massimo della comodità ma in seguito scoprimmo che era il suo stato normale. Anche il vestitino era succinto e lasciava trasparire un corpo perfetto e sinuoso. Si presentò come Monica. Era una vera mora dai lineamenti decisi, volto un po’ squadrato, occhi inquieti che riflettevano l’anima e una bocca sensuale e carnosa. Il suo modo di porsi e di muoversi sembrava quello di un animale selvaggio stretto in un temporaneo ruolo che sembrava non appartenergli. Sembrava una pantera …
Mentre iniziavamo a collegare la signora con l’animale di ceramica ecco entrare con fare deciso e presentarsi senza esitazione Marco, lo chef. Sarà stato alto circa 190 cm, di corporatura robusta e massiccia, capelli brizzolati su un volto quadrato e severo ma al contempo rassicurante.
I due si guardarono un istante e poi entrambi ci squadrarono dalla testa ai piedi. I loro occhi brillavano di una intensità strana. Fu Marco a esordire con la voce sicura e ferma di chi nella vita ormai non si stupisce più di niente “siete venuti per mangiare o per scopare?”
Io e la mia compagna rimanemmo sorpresi neanche tanto per la domanda, ma per la naturalezza con cui era stata posta. In un batter d’occhio decidemmo di stare al gioco “forse per tutte e due le cose, cosa proponete?”
Monica “di sedervi a quel tavolo, sopra ci sono due menù, decidete voi quello che volete consultare”
Ci sedemmo e subito lo sguardo di entrambi cadde su quello che doveva essere il menù alternativo … un vero e proprio libretto dalla copertina verde con incisa la frase: MARCO E MONICA – LAVOGLIAMATTA.
Lo aprimmo, mentre Monica passando ci disse: “fate pure con comodo, non c’è nessuna fretta”
Iniziammo a leggere:
Gentili ospiti, Marco e Monica vi danno il benvenuto al GODYLIFE.
In questo menù potete trovare tante pietanze che soddisfano ogni palato, fino al più esigente. Ogni piatto è riccamente descritto in modo che possiate scegliere con cognizione e accortezza per godere nei sensi e nelle emozioni della generosità della nostra terra e dei suoi frutti.
MENU’ TRADIZIONALE HARDCORE
Questo è il menù della tradizione dove la coppia ospite o la singola bisex si può inserire nel gioco come meglio gli aggrada assecondando senza indugio la sua fantasia e intrecciando le geometrie più svariate con i padroni di casa. Tutto è concesso, ma con stile e rispetto reciproco.
SCOPATE IN FIGA. Ovviamente lo facciamo in tutte le posizioni. Monica è la vera mora per antonomasia e quindi gradisce il metodo selvaggio alternato a pochi momenti di delicatezza e tenerezza, infatti dalla posizione frontale gradisce anche nel momento del parossismo lo sputo in faccia e le mani attorno al collo ben strette. Non di rado ciò si realizza con un plug gonfiabile ben piantato nel secondo canale.
SODOMIZZAZIONI. Anche queste in tutte le posizioni e anche qui non si va per il sottile, si preferisce il metodo brutale (es. con il morso nel collo …) e un sapiente uso del cazzo per dilatare il più possibile l’ano e favorire l’orgasmo anale che sovente è accompagnato dal momento squirting della figa con relativo spruzzo di orina. Anche in questo caso un plug gonfiabile nel primo canale fa il suo dovere. Teniamo a precisare che Monica è poliorgasmica e inoltre riesce ad avere l’orgasmo contemporaneamente sia di culo che di figa.
FELLATHIO. Che dire? Essendo Marco dotato di grosso glande stringendogli il cazzo alla base si favorisce la congestione sanguigna della parte alta con grossa soddisfazione di Monica quando se la affonda in bocca fino in gola. Ovviamente il tutto è accompagnato dalla sega e dalla leccata dei grossi coglioni di Marco nonché da un sano dito nell’ano per favorire la turgidità dell’attrezzo. Violenti e furiosi sputi sulla cappella da parte di Monica con relativo gioco con il filo di saliva completa l’opera. Inutile dire che lei non spreca nemmeno una goccia del prezioso e nutriente seme del suo uomo nutrendosene in modo vorace.
MASTURBAZIONE. Qui non basterebbe un libro intero per descrivere l’arte e la maestria della signora. Si tratta di talento, o ce l’hai o non ce l’hai. Ad ogni movimento bisogna capire le reazioni del membro maschile, Monica dialoga con il cazzo e alla fine gli fa “sputare” la verità, sempre, fino all’ultima goccia che ovviamente non va sprecata, ma aspirata.
CUNNILINGUS. Praticata con vigoria e intensità dallo chef regala alla fortunata veri momenti di estasi e abbandono alternati a furiosi e imprevisti, nonché incontrollabili e orgasmici momenti squirting. Questo grazie alla capacità istintiva dello chef di capire le reazioni dello “strumento” che sta suonando.
MENU’ SPECIALE HARDCORE
E’ un menù speciale a richiesta. Non è per tutti, ce ne rendiamo conto. L’elaborazione di queste pietanze richiede preparazione mentale, esperienza, tatto e sensibilità. In genere è un menù che si degusta quando gli ospiti, se lo gradiscono, ritornano e sono bene affiatati e in sintonia con i padroni di casa in quanto è necessario un feeling totale con loro. E’ il menù delle emozioni forti.
FISTING. Lo pratichiamo abbastanza spesso sia vaginale che anale. Quello vaginale procura orgasmi squassanti e abbondanti spruzzi di pioggia dorata che fanno la gioia del palato di Marco che è sempre assetato. Quello anale porta Monica a volte allo svenimento dopo una serie di orgasmi convulsivi sempre accompagnati da abbondante pioggia dorata.
INCULATA ALLA ROCCO. Vera specialità del padrone di casa che, ispirato dalla famosa pellicola “Rocco e le calde ragazze di Praga”, riesce a realizzare con sincronia perfetta: affondo della testa nel water, tiro dello sciacquone, estrazione del cazzo dal culo e schizzo finale di sborra in faccia con un tempismo che lascia senza fiato! E’ una vera gioia per gli occhi anche per chi assiste paralizzato dall’adrenalina!
INCULATA CON L’ACQUA CALDA. Non è per tutti. Se la signora gradisce la massima sensazione di riempimento del secondo canale questa è la pietanza per lei. Prima di tutto si procede con un lento riempimento del secondo canale con una siringa appropriata fino ad introdurre circa 2 litri di acqua tiepida. Dopo di che lo chef introduce il suo membro nel culo della fortunata e può procedere in modo classico o deviare per l’inculata alla Rocco. In ogni caso l’effetto è amplificato da un sano vibratore in figa. D’obbligo una risolutoria doccia finale.
LA DOPPIA IN CULO. Esperienza, tempismo perfetto e agilità dello chef e soprattutto l’accogliente secondo canale della padrona di casa permettono in esso anche una comoda sistemazione dell’ospite. L’uso sapiente ed esperto dei due cazzi permette di godere dello spettacolo fantastico degli orgasmi anali della signora! Ovviamente si può riempire contestualmente la figa di qualsiasi plug. In tutti i casi è assicurata la pioggia dorata!
LA DOPPIA IN FIGA. Come sopra in tutto e per tutto, ma ovviamente ribaltato sul primo canale.
POMPINO ALLO SPECCHIO. Si tratta di un attrezzo in voga negli anni 80. E’ uno specchio con scannellatura centrale che la signora appoggia sul pube e permette a lei di guardarsi mentre pratica il lavoro di bocca e conseguentemente di gioire del sul stato e dimensione di troia.
LISTA DEGLI ACCESSORI
Come un buon piatto può essere accompagnato da un buon vino, così una sessione godereccia di sesso può essere valorizzata da un valido toy che a volte può diventare il protagonista della sessione stessa. A nostri gentili e graditi ospiti del GODYLIFE proponiamo la lista aggiornata della nostra speciale “cantina”.
N° 4 vibratori di diverse forme e lunghezze per tutte le necessità di riempimento. Tra tutti spicca sicuramente il “cactus” attrezzo ultramoderno con sporgenza laterale che infallibilmente e compiutamente va a sollecitare il clitoride procurando alla fortunata travolgenti e inaspettati orgasmi.
N° 6 set diversi di palline vaginali e/o anali. Di diversa foggia e materiale (1 set è in acciaio) assicurano tutte quella piacevole sensazione di “pieno” di una cavità predisponendo l’altra al ricevimento del cazzo di turno. Inoltre sono ottime nella fase propedeutica: volete mettere andare al privè o a cena con una coppia con le palline nel culo o nella figa? È tutta un'altra cosa…
N° 3 plug. Uno è quello classico con coda di cavallo che trova la sua naturale collocazione nel secondo canale, gli altri due sono vibranti e espandibili con relativa pompetta. Si differenziano per dimensione riuscendo quindi a colmare le dilatazioni più estreme. Esplosiva la sensazione che si ottiene in accoppiata con un sano membro debitamente turgido.
N° 1 siringa da 60 ml. Indispensabile per l’inculata con l’acqua calda di cui sopra.
N° 1 fallo doppio di generose dimensioni con cui le lei si trastullano nei loro giochi.
N° 1 mascherina. Per non vedere con gli occhi ma con l’immaginario della mente. Quello che si vede è molto di più di quello la vista consente.
N° 1 strap on. Dopo diverse esperienze con aggeggi poco pratici e scomodi, finalmente la nostra “cantina” si è dotata di qualcosa di veramente valido! Non si sposta con l’uso, può supportare cazzi di gomma di varie misure e infine procura piacere anche a chi lo indossa in quanto è fornito di due plug per le altrettante cavità di chi lo indossa. Insomma le lei possono scopare per ore come meglio credono che lui non le tradirà mai!
N° 1 vibratore a campana. Dulcis in fundo l’attrezzo unico, introvabile, da lasciare in eredità al museo della scienza e della tecnica! Se lo usa lui piantandoselo sul glande si procura un effetto aspirazione associato allo scuotimento di tutta l’asta. Potete immaginare cosa succede se la lei o le lei intanto armeggiano con in resto dei vostri gioielli… si rischia l’infarto! Se lo usa lei appoggiato al clitoride nella maggioranza dei casi finisce in un devastante orgasmo nel giro di 30 secondi. Viene tenuto in “cantina” come una bottiglia pregiata e ci assicuriamo che l’uso (a volte l’abuso…) non ne pregiudichi il funzionamento!
Finimmo di leggere e i nostri sguardi si incontrarono. Eravamo tutte e due stralunati. Non avevamo ancora pronunciato una parola che ecco apparire Monica “allora ragazzi cosa vi servo?” Fu allora che capimmo quanto doveva essere vacca e troia questa donna. Tutto quello che avevamo letto era coerente con quello che lei appariva, non poteva essere diversamente, era una sorta di ritratto.
Notammo anche Marco muoversi in cucina e anche l’ultimo pezzo del puzzle andò a posto. Ci voleva della forza per preparare certi “piatti” e certamente non doveva mancargli, pesava non meno di 110 kg, le spalle erano larghe e il torace robusto. Il suo sguardo denotava sicurezza e ti metteva a tuo agio, ma si vedeva la determinazione dalla mascella squadrata e volitiva. Se lui era il porcellino sulla reception noi lo avremmo visto meglio come orso.
“è un menù molto ricco”, risposi “c’è da perdersi, proponiamo di improvvisare ognuno seguendo le proprie pulsioni”.
Ci trattenemmo al GODYLIFE qualche giorno assaggiando i piatti che più ci ispiravano e che meglio rientravano nei nostri gusti. Apprezzammo il fatto che non vi erano forzature da parte dei padroni di casa, non pretesero mai di imporci qualcosa che non era nei nostri gusti.
Nel momento del commiato la padrona di casa ci abbracciò e ci disse “tornate quando volete basta fatecelo sapere con qualche giorno di anticipo”.
Girammo l’auto e stavo per inserire la prima marcia quando Monica improvvisamente si avvicinò al finestrino aperto e guardandomi con i suoi occhi neri come la sua anima perversa e dannata disse “esiste anche un altro menù, un menù segreto, se tornate ve lo facciamo vedere” e ci salutò.
Era buio, i fari dell’auto tagliavano la notte come due lame, che cosa avrà voluto dire Monica? Un altro menù? Segreto? Di cosa si trattava? Non ci restava che scoprirlo, ma questa è un'altra storia …
11986
16
14 years ago
lavogliamatta,
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L odore del sesso
ciao, sono lucretia.
vi consiglio di vedere la mia fotogallery prima di leggere il racconto... é
importante visualizzare i personaggi durante la lettura... ho aggiunto
una foto alla gallery che é un fotomontaggio, ma rende bene l idea.
ah, questo racconto leggetelo solo se amate il genere, o se siete veramente
dei maiali...
devo afreuna premessa: a me la coca mi rende veramente famelica... mi da una
eccitazione starordinaria, mi annienta i freni inbitori e, per avere del PIACERE
posso fare di tutto...
quella sera un mio amico, era passato per casa mia, aveva un po di coca,
non sapeva dove andare per tirarla ed é venuto da me... dopo un paio d ore
non resisto piu , sono eccitatissima, guardavamo film porno e tiravamo. verso
le 11 il tizio se ne va, e mi lascia li da sola. apro l armadio, scelgo un completo
di merletti neri, perizoma e reggiseno... reggicalze rosso fiamma, calze nere velatissime
con la riga dietro e indosso un paio di tacchi a spillo altissimi rosso fuoco, bellissime scarpe! l eccitazione sale guardandomi allo specchio; ancheggio
e cerco di soddisfarmi con un vibratore che ho, ma anche se di svariati centimetri,
non mi da il gusto che voglio... la sostanza mi gira dentro, mi toglie la razionalita
e i pensieri diventano uno unico: voglio mettere almeno le labbra su un vero pisello!
ma a quell ora dove trovarne? era tardi per i benzinai e troppo presto per i camionisti... che fare?
mi viene un idea, scendo col cappotto e sotto niente vestiti,
resto cosi come sono e vedo di rimorchiare qualcuno che passa, anche uno
di quelli che portano fuoti il cane... gia il cane: ho sempre avuto la curiosita
di farmi fare da un bel cane grosso... in alcune occasioni ho anche un po mastrurbato lo schnautzer
della vicina, ma sempre cosi di fretta e con la paura...
vabbe scendo, passo il portone e cammino lentamente sotto i balconi del palazzo,
allo scuro. c era solo il rumore dei tacchi sul marciapiede e io spandevo una scia
di profumo dietro di me.
dopo qualche tentativo di approccio con vari tizi di passaggio, finalmente
arriva il mio uomo! lo vedo da lontano; cammina lento e al guinzaglio
porta un bellissimo pastore tedesco, molto grande e di razza.
camminano soli, nella penombra, il tipo e il cane al fianco. appena mi stanno accanto il cane scarta
un poco e mi si avvicina, col naso puntato,
scodinzola e magari gi piace il profumo. con la scusa attacco bottone, dico
che non sto battendo e ridiamo un po. lui sembra starci...
il cane si ferma e infila il muso sotto al cappotto, alza un poco la testa
e si intravedono le calze nere, fino all elastico che le tiene dietro, rosso
come le scarpe! il tizio le nota e nota anche che non ho vestito,
e la convesazione vaga che avevamo avuto fin li cambia decisamente
direzione...
lui racconta che adora il suo cane, lo sente come un segno di grande
virilita e dice che pure lui non e da meno, fornito e sempre voglioso.
lo invito a casa mia e accetta subito. parlano ho capito che prova una strana ecitazione parlando del cane,
come se fosse una sua estenzione di potenza,
gli brillavano gli occhi mentre mi raccontava delle sue monte da riproduzione
e io, ormai eccitata al massimo mi facevo vedere interessatissima alla cosa,
ai dettagli, a tutto...
saliamo, io davanti, il tizio dietro con gli occhi piantati sul mio culo che sporge
dal cappotto allacciato, col cane che ci seguiva. a casa mi tolgo il cappotto,
di spalle al tipo e scompaio in camera mia. indosso un abito lungo di
garza nera trasparente.
in salotto ci sediamo, offro della vodka russa gelata. io mi siedo su una
sedia di fronte a lui che sta sul divano. musica classica, gireg. inizia a provarci decisamente, ma io ero distratta dal cane.
ludwig, annusa in giro. a questo punto devo dire che i ricordi si confondono,
ma sono sicura di aver iniziato a carezzare il cane, prima sul petto,
poi sempre più' giu, lentaamente fino alla pancia.
in quella zona tra la coscia e la pancia, che li, ai cani, gli piace molto! il padrone
si eccita, l 'idea che il suo animale possegga una donna lo fa morire. dice che
non ci aveva mai pensato prima, ma che la cosa lo faceva impazzire. si slaccia
la patta e io ci ifilo la mano. lo sento crescere e noto che lui ha lo sguardo
incollato alla mia mano sinistra che é ormai arrivata al traguardo. io indosso dei guanti rossi fino al gomito.
lascio il pisello umano e mi dedico solo a quello
bestiale! il ripo se lo tira fuori e comincia a masturbarsi, mi dice cosa devo fare e come farlo...
sento il pisello animalesco tra le dita, sotto i guanti. faccio scorrere la
mano sulla lunghezza di quel cazzo, tra i peli. mi muovo un po stringendo
la mano sul pisello, il cane si blocca a zampre divaricate, abbassa un po i
l muso e si lascia fare.
continuo a muovere la mano e vedo apparire, finalmente il vero affare
di ludwig, un pisello grande come quello di un marocchino, ma a punta
e rossissimo.
percepisco l odore della bestia che cambia, e vedo che il suo cazzone,
tra le mie dita, e divetato veramente bello grosso! il tipo mi ordina di
prendere in bocca l affare del lupo... l odore é troppo forte, ma sono
arrapata a morte e desidero tanto fare almeno un pompino a quell animale! avvicino la testa all addome
del cane, e me lo trovo di fronte a pochi centimetri
dalla bocca, un pisello di cane lupo arrapato proprio li, a due centimetri...
socchiudo gli occhi, mi avvicino ancora e lo prendo tra le labbra! e liscio
e caldo, a punta, con la cappela che si gonfia... lo lecco, prima intorno
alla cappella, poi me lo faccio scorrere tra le labbra, fino a meta...
poi lo faccio uscire piano, tirando indietro la testa ma tenendo le labbra
strette intorno a quel paletto rosso... mi pare che si stia ingrossando ancora.
il cane ansima ma resta immobile cosi com é... contunuo il lavoro di bocca,
avanti e indietro, dentro e fuori, dentro e fuori, lo massaggio con la lingua
e lo succhio quando mi resta solo la punta tra le labbra... dentro e fuori...
intanto vedo che il tizio si é alzato, é nudo e ha tra le mani la cinta dei pantaloni...
io adoro essere frustata e insultata e vederlo cosi con la cinghia che
mi sussurra: dai brutta porca succhiaglielo, leccaglielo! puttana, troia...
mi eccita ancora di piu ... stacco la bocca e gli imploro di frustarmi, di punirmi
se il suo cane non gode abbastanza... riprendo il pompino e subito arrivano
tre o quattro cinghiate, forti, sulle spalle e sul culo... i nervi mi si incendiano e sono pronta a farmi sbattere.
il tipo mi fa alzare in piedi, mi fa appoggiare allo
stipite della porta, crocefissa, e mi colpisce ancora altre volte. segni r
osso scuro mi segnano le spalle e le chiappe.
poi, dopo il trattamento con la cinghia, sempre insultandimi mi fa mettere
a pecorella sul tappeto, lui sbracato sul divano, io con le braccia appoggiate
al divano in modo di poterglielo succhiare, il culo proteso.
capisco l antifona e ho appena il tempo di ungermi il bucoo del culo che
la bestia, fino a quel momento calma mi arriva dietro e mi annusa tra
le chiappe. forse l odore della margarina che uso per unguento gli piace
e mi da due o tre linguate tra le chiappe. quella lingua rasposa mi fa
morire e mi rilassa il buco, che ora é pronto a ricevere il suo bel
premio canino! il tipo da due o tre ordini al cane, che non capisco..
sono impegnata a ciucciare il bastone umano, con molto piacere e
passione glielo sto leccando, intorno la cappella, e lungo l asta che é
dritta e gonfia, sembra sull orlo di esplodere! adesso lo prendo tutto
tra le labbra, fino alla gola e lo faccio uscire piano, e coi denti,
delicatamente lo gratto, dalla base alla punta... lui geme. glielo tengo
in mano, e gurado che sta facendo il cane che adesso non vedo...
sta dietro di me, e ad un certo comando si avvicina, si alza sulle zampe
posteriori, si appoggia con quelle anteriori a me e ansimando, con la
spada completamente estratta e gonfia cerca di prendermi, cosi, a pecorella.
osservo la scena da uno specchio che mi da la nostra immagine di profilo...
con la destra aiuto il lupo a trovare la strada giusta, con la sinistra masturbo
il padrone... é una questione di attimi: il cane s avventa su di me, io
mi abbasso un po divaricando le cosce, e mi appoggio quella punta rossa e gonfia,
GRANDE E ANIMALE, AL BUCO DEL CULO. cazzo, lo sento appoggiarsi
e spingere. il mio culo (che é gia rotto da tempo) non offre troppa
resistenza; ce l ho dentro... lo vedo dallo specchio, la bestia che inizia
a spingere, e senza troppi complimenti me lo mette tutto! oddio
come godo: sento un gran cazzone di cane che mi sfonda il culo, e ho tra
le labbra un pisello dritto e bollente! la bestia di dietro mena dei gran colpi,
violenti animaleschi e rapidi... dentro fuori dentro fuori dentro fuori e mi
tiene dai fianchi con le zampe... mi sta veramente inculando alla grande!
sento gocce di bava che mi colano sulla schiena... dentro furi dentro fuori...
inizio a gemere da piacere... sento ondate di piacere che s irradiano dal buco
del culo fino alle spalle, alle gambre all inguine. l animale aumenta il ritmo,
e a me aumenta il piacere che va ad ondate successive... c é' da dire che i cani anche se hanno un cazzo grosso
e lungo e duro, ce l hanno sempre
comunque liscissimo e quando ti entra, non fa male; lo senti che scorre
bene, che ti allarga, che ti apre e ti fa godere. mi guardo allo specchio
e mi vedo sormontata dal lupo che ormai sembra pazzo, mena colpi furiosi
col bacino. lo spinge tutto dentro fino alla base e poi lo tira fuori tutto,
fino alla punta, poi te lo risbatte dentro tutto e cosi via... io sto quasi
venendo!
mi ricordo dell umano perche gli vedo il cazzone dritto nello specchio,
lo sto tenendo alla base col pollice e l indice e lo stringo forte... gli si é
gonfiato a dismisura, la cappela e rossa scura e le vene sul bastone sono
tutte uscite e si vedono pompare sangue a tutta forza... basta solo che
avvicini le labbra ancora alla cappella umana, quasi non mi entra piu
in bocca! e sento il tipo che mugola un siiii, sto venendo, brutta troiaaa ...
gli struscio veloce la punta della lingua sul buco della cappellona e..
ecco il primo spruzzo! mi centra sul viso, e sento la sborra bollente... muovo
la mano, e lui schizza ancora piu forte, uno spruzzo bestiale che supera la
mia testa e mi va a bagnare la spalla destra... ne sento il rumore: splach!
e altri spruzzi mi colpiscono e mi colano dal viso...
anche il lupo à arrivato! si sente da come mugola, e si sente dalla grandezza
del suo cazzo e si sente da come me lo sbatte dentro... infatti all mprovviso
si blocca con la mazza infilzata tutta tra le mie chiappe, si irrigidisce
e lo sento tremare... sta sborrando anche lui.. lo guardo allo specchio: eccezionale lo vedo venirmi dentro
allo specchio. l immagine riflessa mi fa talmente eccitare
che non resisto piu neanche io, il bastone animale mi provoca un orgasmo formidabile!
fremo a anche io e muovo i circolo le chiappe, per sentire quel
cazone che mi devasta il culo, per sentire la sbarra rossa che mi posside! il
cane mi schizza una o due volte dentro, tanto che allo specchio vedo un filo
liquido biancastro che inizia a colarmi tra le chiappe, sulle cosce, sulle calze... ma un riflesso di piacere
mi fa fare uno scatto improvviso e la sbarra del cane
scivola fuori.. lui non gradisce tanto e s avventa cercando di infilarla
di anuovo, ma riesce solo a farmela scorrere tra le chiappe! gli va bene anche c
osi e continua a pompare sborra! ooooh benedetto specchio! la scena che
vedo é cos: io sto a pecorella, in lingerie nera e rossa, cosce larghe,
ho un pisello tra le mani che scola sborra sui guanti, uno schizzo bianco
sulla spalla destra che sta colando, le gocce fin sul braccio, altri schizzi
scolano dai capelli e dal mento, ho un pastore tedesco gigante che mi tiene
da dietro per i fianchi e mi fa scorrere tra le chiappe il suo cazzo lunghissimo
e grosso e rosso... vedo la sua sborra che schizza fuori e mi imbratta la schiena,
le chiappe e scola sulle cosce... si muove sempre piu lentamente, e alla fine
si stacca, si allontana e si sbraca crollando al pavimento.
sono libera, e cerco di alzarmi... ho le ossa rotte, mi fa male dappertutto,
sono distrutta! devo anche dire, pero, che nessuno mai, nemmeni i
miei migliori partner neri, senegalesi i nigeriani, sono mai riusciti a farmi
godere cosi tanto come un bellissimo pastore tedesco, ludwig, e il suo
padrone..
ah, alla fine, non ho piu rivisto nessuno dei due! come al solito...
ciao, sono lucretia.
19
31
18 years ago
admin, 75
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Una serata in privè
Quella sera avevamo entrambi voglia di fare qualche porcata.... anche se non sapevamo cosa di preciso... fatto sta che alle 22 decidiamo di uscire, io elegante, lei molto svestita, praticamente con un solo vestitio ampiamente scollato senza nulla sotto e tacco 12...
Facciamo qualche giro in centro in auto per svegliarci dai torpori pomeridiani e poi al solito parcheggio dove in genere c'è movimento, ma quella sera nulla di nulla, se non qualche malato di testa che ci ha inseguito in auto per un chilometro (forse pensava ce lo portassimo a casa...?).
Decidiamo allora di fare una puntatina in un locale dove non mettevamo naso da un paio d'anni, il parcheggio era decisamente pieno, ok ci siamo detti entriamo.
Visto l'abbigliamento il gestore nemmeno si pensa di chiederci documenti e palle varie e cosi siamo dentro.
L'aspettativa di trovare delle coppie con i ns gusti a dire il vero non era alta e già intuivamo una folta presenza di singoli, come è stato.Però chi se ne frega, volevamo goderci la serata e al limite ci andava benissimo scopare fra noi.
Ad ogni modo ci facciamo un giretto in sala video dove inizia a toccarmi e spararmi un pompino, ma ecco come previsto subito il locale riempirsi di ragazzi... per carità quello non è un problema se non fosse che si prendono sistematicamente libertà a cui non sono invitati... scazzati ci ritiriamo in privè, ad un certo punto adocchiamo una bella coppia sebbene ci sembrassero alle prime esperienze.
Giusto per scaldare l'atmosfera quando siamo vicini a loro ci avvinghiamo e iniziamo una pomiciata estenuante, mentre infilavo le mani nei pertugi del vestitino apprezzando la generosità di madre natura... ci stiamo baciando a occhi chiusi quando a un certo punto percepisco delle persone vicino a noi... Apro gli occhi e vedo con stupore una coppia che ci sorride, misto fra l'imbarazzo, lo stupore e il piacere; non era la coppia che avevamo puntato noi, ma una bella coppia sulla quarantina, lui elegante e dall'aria affabile, lei molto sexy e biricchina. Ci guardavano con lo sguardo interrogativo per la serie... possiamo?
Lei non poteva vederli perchè era girata e stava baciando me, ma decido di prendere la palla al balzo e faccio un cenno con il capo ai nostri due nuovi amici e li invito a unirsi, così in men che non si dica eravamo in tre su di lei e ne cercavamo i seni, il corpo... praticamenete la stavamo spogliando ancora prima di entrare in privè.
Non potevamo continuare oltre, cosi abbandoniamo la stanza e ci fiondiamo nel primo letto libero e si aprono le danze.
Le due ragazze a pelle si sono piaciute, così mentre io e l'altro uomo le stiamo spogliando continuano a baciarsi strofinandosi i seni l'una con l'altra. In sè vedere due donne amarsi non mi smuove troppo, però stare in mezzo a quattro seni... wow...Lui nel frattempo si era assentato un attimo, cosi continuiamo a dedicarsi a Silvia, la lei della nuova coppia, attaccati ciascuno a un seno iniziamo a esplorarne il corpo, scoprendo una pelle magnificamente morbida e delicata, due bellissimi seni... cavolo due quarte... ma che morbide e consistenti allo stesso tempo... e sorpresina il piercing proprio sulle labbra... non lo avevamo mai provato.
Quando Luca è tornato, l'ho lasciato fare un pò con le due ragazze e sono rimasto in disparte, iniziando ad accarezzarle e masturbarle, finchè in modo del tutto naturale ci siamo scambiati, lei con Luca ed io con Silvia.
Sembrava di stare sul set di un film porno, una grande complicità sia fra le due nuove coppie che a quattro, per non parlare della teatralità di Silvia, una vera godereccia che urlava di piacere e continuava ad incitarmi, quasi stupita di quanto fossimo porcelli e fantasiosi nel farla godere.... Alla fine siamo venuti tutti e una volta sfiniti ci siamo presentati.
Abbiamo concluso la serata al bar insieme a loro, raccontandoci le reciproche esperienze, paure, brutte e piacevoli esperienze. Una stupenda quanto inaspettata serata.
11104
0
12 years ago
CpNinfea,
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01 aprile 2010
Io e mio marito per un tranquillo fine settimana decidiamo di andare fuori in una zona di mare per vedere di fittare un appartamento per la stagione estiva. Serata tranquilla, faceva caldo, decidiamo di andare a cena in un ristorante di TORTORETO lungo il rettilineo che costeggia il mare . Cena stupenda, nonostante il periodo, usciamo intorno alle 22,20 e decidiamo di fare una passeggiata lungo il marciapiede o pista ciclabile . Lungo il lato Dx a scendere, vi sono bancarelle di ogni tipo, con ragazzi di colore che vendono roba varia, mio marito si avvicina ... ed incomincia a vedere e selezionare dei CD musicali .... Io mi avvicino e do un occhiata anche io .... muovendomi verso le bancarelle successive .... dove si vendono anche borse . Vengo attratto da una bancarella dove un blacK vende borse di marca ed incomincio ad esaminarle . Il black, un ragazzo senegalese di 25 anni, si avvicina ed incomincia ad offrirmi borse varie . Io ogni tanto mi chino per vedere gli oggetti e non mi accorgo che il black mi guardava in mezzo alle gambe .... pensate che quello stronzo di mio marito mi obbliga a non mettere mai gli slip, quindi immaginate cosa inavvertitamente gli ho messo in faccia. Mi alzo e chiedo il prezzo ..... lui mi risponde per TE solo 50 € e mi mette una mano sul viso ..... accarezzandomi .... Cosa intendi per TE ? gli dico io ..... e lui : SEI UNA BELLA DONNA E MI PIACI .... e ride .... Ho un attimo di smarrimento .... faccio un po di passi indietro e lo vedo appoggiato sulla panchina ... toccarsi il cazzo con la mano sotto la sua enorme mantella .... all'improvviso solleva la tunica e ..... mi fa vedere un cazzo nero enorme (poi scopriro che misurava 25 cm come da foto del profilo) ....resto spiazzata ma subito mi riprendo, lo chiamo a me e gli dico : VUOI VENIRE IN HOTEL CON NOI ? Lui risponde : SI PERO' DOPO LA MEZZANOTTE . OK gli faccio io, allora ti mando a prendere da mio marito qua per mezzanotte OK ? Va bene risponde lui ! Mi ricongiungo a mio marito, lo metto al corrente di tutto ed andiamo in albergo, situato in un villaggio poco distante, dove puoi entrare ed uscire con chi vuoi senza alcun problema . Alle 24,00 mio marito va a prenderlo e dopo 20 minuti mi trovo in camera quello splendido stallone nero (NON E' UN PARAGONE E' LA VERITA') che incomincio a spogliare fino a farlo stare completamente nudo sul mio letto..... io mi ero fatto trovare in vestaglia rossa e calze autoreggenti nere .... Sorpresa : il ragazzo si cura e profuma da invidiare anche un vip .... ha indossato una cordicella al basso ventre che gli da un aria particolare di potere e possenza . Gli spieghiamo tutto per metterlo a suo agio ..... Incomincio a leccarlo, succhiarlo tutto .... mentre mio marito mi fotografa e mi riprende con due telefonini .... Quando vedo il suo cazzo bello dritto e duro ... lo facci distendere sul letto in orizzontale e mi ci siedo sopra facendolo entrare piano piano in figa ..... Lo sentivo cm x cm ..... fino a quando ha incominciato a muoversi e da allora non ho capito più niente perchè ho incominciato a godere come non mai ..... BELLO, INCREDIBILE, PIACEVOLE ..... Mi sono rigirata per farlo vedere a mio marito come mi penetrava ..... Poi mi sono messa a pecora, che è la mia posizione preferita, è mi sono fatta inculare ...... DIVINO, CELESTIALE ..... sentivo il culo aprirsi ed un calore e piacere enorme possedermi ..... Mio marito era anche lui in preda ad un'eccitazione pazzesca ..... allora ho deciso di approfittarne e facendolo distendere di nuovo .... l'ho fatto entrare nel mio culo .... e mettendomi di fronte a lui ... l'ho invitato a penetrarmi in figa ..... Mio marito non si è fatto pregare .... si è avvicinato e dopo pochi secondi ho sentito due bellissimi cazzi che mi scopavano (MIO MARITO) ed inculavano (IL BLACK) contemporaneamente ... B E L L I S S I M O !!!!!!!! Sensazione unica ed estremamente eccitante .... Ho sentito mi marito arrivarmi in figa ..... bagnarmela tutta .... quando si è tolto da dosso allora mi sono resa conto che anche SAMATH era arrivato nel mio culo .... ha estratto il preservativo pieno, zeppo di sborra ..... e da quella sera è iniziata per noi una estate magnifica durata fino a settembre .... IMMAGINATE VOI COME E PERCHE' ...........
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16
12 years ago
admin, 75
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La mia prima gang bang
Un po per caso... un po per gioco... tanto per voglia...
mi ero lasciata da poco con il mio ragazzo di allora e ne avevo parecchi pronti a rilevare l'incarico... un giorno in piscina ne avevo 4 che mi tacchinavano ed ero molto indecisa perche erano tutti piuttosto carini...
ad un certo punto ho detto che avrei scelto quello che baciava meglio pero per questo dovevamo appartarci... lo spogliattoio era il posto perfetto.
Un bacio tira l'altro e sono sempre piu indecisa... ma sopratutto piu eccitatta...
mi avevano chiesto di fare vedere le mie tette e mentre mi baciavano me le accarezzavano. Io vedevo la forma dei cazzi sempre piu gonfi sotto i costumi e dichiaro che se io avevo fatto vedere le tette loro dovevano farmi vedere il cazzo.
una volta sfoderati... ho semplicemente perso la testa ! ho iniziato subito a succhiare e mi eccittava molto il fatto che si spingevano a vicenda per infilarmelo in bocca... l'eccittazione saliva... e mi ritrovai a pecora sulla panchetta con un cazzo in bocca e uno in fica mentre masturbavo i due altri cazzi... la cosa mi piaceva troppo ! mi sentivo usata e mi venne spontaneo dire "dai ragazzi cosi..... quanto mi sento troia" ! questa mia frase a dato il via a frasi e insulti da parte dei ragazzi che mi facevano sgocciolare di piacere !
si davano il cambio e in questo momento per loro ero soltanto una bocca e una fica ! nello stesso momento 2 di loro vennero , uno in faccia e l'altro sui reni... e cosi piena di buon succo gli altri 2 ragazzi presero subito posto uno in bocca e l'altro invece della fica mi prese il culo ! anche il culo era per me la prima volta (avevo gia provato con il mio ragazzo... ma senza grandi successi !) e dopo l'urlo di dolore (il ragazzo disse subito : "zitta vacca da monta" ) prese un piacere indecente ad essere cosi usata ! dopo poco un'altra sborata in faccia e il ragazzo che mi faceva il culo si tolse e venne anche lui sputtare il suo buon succo in faccia ! Allora imbratata com'ero, davanti a questi ragazzi coi cazzi ancora duri mi lasciai andare... fu un esplosione ! non mi era mai successo di godere in quel modo e con quella intensita !
................. inutile dirvi che nessuno di questi ragazzi fu scelto come "fidanzato" ma da quel giorno che avevo finalmente lasciato libera la troia che era in me... essere al centro dell attenzione in mezzo a piu cazzi e diventato per me il miglior modo di esprimere tutta me stessa ! quindi ancora mille grazie a Marco, Gianluca, Davide e Roberto !
18
49
15 years ago
admin, 75
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la nostra 1 volta
Ciao a tutti.. Siamo coppiamelchi56 U&R coppia molto affiatata in tutto x tutto con moltissime fantasie che cercheremo di realizzarle Tutte.. Racconteremo la nostra 1 esperienza dopo molti inviti..ma mai con persone della stessa città accettammo di vederci con una coppia simile a noi..semplice educata ma vogliosa
Che chiameremo F lui E lei
Sia la mia R ….. che altra signora dopo alcune volte che ebbero contato telefonico.. decidemmo x una cena .. Il giorno dell appuntamento arrivo
Emozionatissimi ma sicuri certi di cosa e chi stavamo x incontrare.. Loro attendevano all uscita dello svincolo autostrada mantenendo un contatto telefonico per eventuali cambiamenti ritardi ecc … arrivammo scesero dalla loro auto . soliti saluti sorrisi … . ci fu una totale distensione ma aumento di eccitazione.. ci fecero strada fermandoci in un parcheggio decidemmo di andare con la mia ..cosi le donne dietro parlammo del più e del meno ma sentivo R la sua voce il suo sorridere Giunti si vide questa pizzeria situata su una bellissima collina entrammo poca gente prendemmo posto… le due donne vicinissime sembravano amiche da sempre io e F iniziammo a dialogare lo vedevo impacciato ma pian piano prese coraggio , le signore ridevano e parlavano anche sottovoce …. Pensavo che sarebbe stata una magnifica serata .. R DISSE CHE ANDAVA IN BAGNO E … LA SEGUII PASSAVANO I MINUTI LE PIZZE ARRIVARANO MA LORO ERANO ANCORA IN BAGNO... E ERA TUTTA ROSSA IN VISO. . R anche SORRIDENTE SI AVVICINO BACIANDOMI CAPI’ … ERA ECCITATISSIMA BRUCIAVA ..DISSE “ SI “ avevano limonato consumammo la cena allegramente con dirci si noi … Fummo invitati casa a bere qualcosa mentre si saliva le scale la coppia prese in mezzo R ed iniziarono a baciarla lei una bella mora sui 47 anni lui 53 anni piu alto di tutti ma simpaticone , mentre le donne si baciavano in bocca lui accarezzava entrambi poi volle baciare R.. che rispose al bacio mentre E mi passo le mani sul mio cazzo duro sopra la stoffa ed io gli strinsi un capezzolo mi mostro la lingua che succhiai ..salimmo appena chiusa la porta in cucina la padrona presa R ed iniziarono a succhiasi avidamente intanto il marito versava da bere .. vidi R che succhiava il seno stringendo i capezzoli di E che si contorceva ansimava F mise musica sottofondo e le donne scomparvero nella camera da letto … ero eccitatissimo ma calmo volevo gustarmi tutto mentre bevevo il mio bicchiere di cognac F mi passo la sua mano sul cazzo e mi disse andiamo a vedere cosa fanno la scena che mi apparve la padrona di casa sdraiata sul letto cosce aperte al massimo e R inginocchiata le leccava la fica le mordeva le cosce mentre E le teneva i capelli F si sbottono i pantaloni e porto il cazzo duro vicino la bocca di R che subito gli succhio la capella lo pompo lo insalivo e poi baciò E io mi avvinai a R la baciai e mi desse assaggia la fica di E ..iniziai a leccarla mentre R inizio a fare il pompino a F lo pompava dolcemente e avidamente immaginavo cosa provasse e brava a fare pompini E nel mentre si mise tra le cosce di R leccandogli fica e culo la sentivo gemere sapevo che iniziava a sborrare di fica e di culo E gli infilo un cazzo finto nel culo di R inserendo il vibro mi avvicini alla bocca del mio amore R che inizio a succhiare anche me F mi prese le palle in mano e mi sorrise cosi allungai la mia mano accarezzando le sue palle il sogno del mio amore R si muoveva con il bacino con il culo e fica e pompava due cazzi mi guardo capi che voleva darmi tutta la sua saliva e la baciai nel baciarla ebbi la capella di F vicino ed iniziai a succhiarla anche io mentre R le succhiava le palle
E si alzo e infilo due dita nel culo del marito F prese la testa di R con entrambi le mani con un movimento su e giù sentiva sia le dita della moglie e scopava nella bocca di R mentre io infilai le dita nella fica di E mi disse scopami mentre io scopo mio marito con le dita mi misi dietro lei e infilai di colpo il cazzo che entro in una fica caldissima F fece uscire il cazzo dalla bocca di R si mise con la sua bocca tra le cosce della moglie iniziando a leccarci palle e fica il mio amore R si sedette sul cazzo duro di F lo mise in fica di colpo ..vedevo calcare e godere il mio amore R … sentivo i colpi della lingua di F sulle mie palle leccava la moglie che godeva e sborrava di continuo ogni tanto lo sfilavo e lo infilavo nella bocca di F che succhiava divinamente ..la E di colpo mi disse scopalo gli piace inculalo lo tirai .fuori R si alzo dal cazzo di F le due donne prima mi succhiarono entrambi il mio cazzo … poi leccarono il culo di F la moglie lo fece piegare ed io entrai nel culo di F era caldissimo lo sentivo che stringeva la capellaaa
Le due donne si misero a guadarci ..ed iniziarono a leccarsi baciarsi R infilo un cazzo grosso ne culo di E .. che godeva di continuo F urlava che voleva sborrare le due donne si avvicinarono e lo succhiarono gli svuotando le palle con le bocche mentre io continuavo a montarlo, le due donne con la bocca di sborra si baciarono e poi il mio amore R venne a baciarmi con un po di sborra che io presi subito volevo sborrare anche io cosi mentre pulivo F succhiandogli le ultime gocce di sborra svuotavo nelle bocche delle signore la mia … sborra fu una bellissima nottata da ricordare..nella speranza di incontrare gente cosi
10217
2
13 years ago
coppiamelchi56, 41/44
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La troia in autostrada
Quella sera avevo appuntamento con Roberto un ragazzo con chi mi ero gia incontrata 2 volte in un parcheggio di un grande centro commerciale.
Quando sono arrivata lui era gia li. Son scesa della macchiana e lui dal finestrino "ciao bella troietta... sali in macchina che ti porto a divertire ! poi la tua macchina la recuperiamo dopo... e non fare domande... tanto non ti dico nulla !"
Sono salita in macchina e Roby si e messo subito a guidare sicuro di se... dicendomi "hai fatto la brava ? sotto la minigona cosa porti ?" e io "nulla come mi hai detto tu..."
Strada facendo ci ritroviamo in autostrada ed er sempre piu curiosa... pensando che mi voleva portare in qualche prive...
Ma dopo pocchi kilometri mise la freccia... era una piazzuola di riposo...
"vedi come e bravo il tuo Roby ! non e geloso e ti porta a divertire ! vedrai quanti cazi per te !"
Era per me la prima volta in piazzuola autostradale e la cosa mi impauriva un po... ma mi eccittava tantissimo !
C'erano delle macchine e dei camion...
Roby dopo avere fatto un giretto decide di accostare un bel ragazzo che era fuori dalla sua macchina fumando una sigaretta : "ciao ! ti piace la mia amica ? una gran troia ! che ne dici te la impresto ?"
e il ragazzo : "gran bella ragazza... pero io sono gay... come d'altronde quasi tutti questi ragazzi in macchina... vi conviene provare dalla parte dei camion...
La serata iniziava bene !!!
Roby fece il giro, si fermo tra due camion e appena spento il motore mi disse : "dai scendiamo !"
Siamo scesi e Roby si e messo le spalle contro la macchina tirandosi fuori il cazzo e diciandomi : "dai inizi a succhiare che se vedono che sei una brava poca arrivano..."
Scendendo della macchina e dando un occhiata in giro avevo notato nella cabina del camion dietro di noi un bel ragazzo...
Senza farmelo dire due volte ho preso il cazzo in bocca e ho iniziato pian piano a farlo crescere in bocca (e una cosa che adoro !)... e poi a succhiarlo con gusto e devozione...
Dopo meno di due minuti ho sentito la porta del camion e prima che potesse girarmi a guardare Roby mi prese la testa dicendomi : "si dai sta arrivando tu continua a ciucciarmelo !"
Stavo spompinando con ardore e il camionista si e messo dal mio fianco guardandomi... e Roby : "dai tiratelo fuori che quest vacca non e mai sazia !"
Il ragazzo non se lo e fatto ripetere due volte e si tiro fuori il cazzo gia duro !
Ho iniziato quindi a dami da fare con i due cazzi e loro non erano gelosi... anzi mi spingevano in continuazione sul cazzo dell altro per farselo succhiare entrambi ! era bellissimo passare da una mincchia all'altra incoraggiata dalle loro voci che dicevano "che brava porca ! si vede proprio che le piace il cazzo in bocca !"
Stavo continuando a darmi da fare ho avuto un sussulto quando ho sentito delle mani sulle chiappe... volevo girarmi a guardare chi fosse ma i due erano scatenati e mi avevano afferata per i cappelli senza permettere di smettere... senti dietro di me un movimento e con grande piacere senti una lingua calda sulla mia fica bagnata ! Non vedevo chi era pero sentivo la sua splendida lingua andare dalla fica al culo cercando il piu possibile di entrare nei mei bucchi !
Poi l'ho sentito sputtarmi sulla fica e ho capito che stava per chiavarmi !
Roby li disse dandoli un preservativo "amico mettiti il capucio !"
Ho sentito strappare la busta e in un attimo avevo un gran bel cazzo appogiatto alla fica ! Me lo strofinava sopra e io davo colpi di reni invitandolo ad entrare... Poi di colpo me lo infilo e inizio a chiavarmi senza tanti complimenti dandomi colpi cosi forti che riuscivo difficilmente a continuare a succhiare !
Ed e infatti in nel momento che mi era uscito un cazzo di bocca che mi accorse che due altri tipi si erano messi al mio fianco con i cazzi di fuori !
Presa dall'eccittazione che saliva sempre di piu mi rimise a succhiare di piu bella... a tale punto che il camionista non faccendocela piu mi sborro in faccia !
Fu come un invito per i due ultimi arrivati che senza parlare hanno subito messi davanti alla mia faccia due bei cazzi duri !
Era bellissimo ! Tre cazzi da succhiare mentre un'altro continuava a chiavarmi ! Pero anche quello dietro ansimando e urlando "che vaccaaaaaaa" togliendosi il preservativo mi innondo le chiappe di buon succo.
Roby disse : "ce un volontario ?" tenendo in mano un altro preservativo.
Uno dei due ragazzi lo prese e vene a piazzarsi dietro di me...
Roby li disse "sputtale sulla fica che a sta porca piace !"
Io continuavo a succhiare questi due cazzi e il terzo inizio a chiavarmi la fica ! Che delizia !
Duro un bel po finche Roby disse : "dai che adesso li voglio fare il culo ! Lasciami il posto e fatti finire con la bocca !"
Roby si mise dietro mi accarezzo prima la fica poi il bucchetto sputtandoci per bene e appoggio la capella... poi inizio a penetrare pian piano...
Una volta dentro ha iniziato ad incularmi severamente come tanto piace a lui e mi sentivo veramente la piu gran troia di questa terra !
Nel fratempo continuavo ad alternare in due cazzi in bocca...
Inutile dirvi che avevo la fica grondante...
Uno dei due cazzi che succhiavo si svuoto sulla mia faccia e Roby inizio ad ansimare sempre piu forte...
Mi sono data da fare anche con il cazzo in bocca in modo che praticamente nello stesso momento mi son presa una bella sborrata in faccia e una sulle chiappe !
Stavo anchio raggiungendo l'orgasmo e disse : "ancora ancora fattemi sentire i cazzi... !"
E loro mi passavano i cazzi chi sulla faccia e chi sul culetto...
Ahhhhhhhhhh fu bellissimo !
Roby mi ha portato altre 3 volte in autostrada poi purtroppo si e trasferito a Napoli e non ci vediamo piu... tranne l'estate scorsa quando son stata da lui e i suoi amici in vacanza... pero questa e un'altra storia !!!
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15 years ago
admin, 75
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Moglie troia 6
oggi 22 luglio con mio marito siamo andati in campagna per comprare dei pomodori perche noi siamo abituati a farci la salsa di pomodoro come la facevano i nostri nonni.siamo partiti alle 9 e siamo arrivati in questa tenuta immensa dove lavoravano tutti operai di colore premetto che io ero vestita in un modo arrapante gonna corta perizoma invisibile e maglitta bianca senza reggiseno, abbiamo fatto un primo giro con il proprietario un bavoso di 65 anni che non staccava gli occhi dal corpo di mia moglie, e ogni tanto allungava la mano in mezzo alle gambe di mia moglie, siccome io sono idraulico e dovevo fargli un impianto di irrigazione lui mi ha fatto capire che se restava solo con mia moglie il lavoro era mio , la zoccola di mia moglie gia aveva capito tutto e ha detto di non preoccuparmi che pensava tutto lei. io sono andato via e il porco mi ha detto di venirla a prendere verso le dieci di sera. siamo andati nella sua stanza da letto e ho trovato una sorpresa cerano 10 operai tutti neri nudi e coi cazzi dfa urlo lui ha dettop che guardava solo e quando tutti e dieci avevano sborrato il contratto era di mio marito, mi sono saltati addosso quattro di loro appena lo preso in bocca subito hanno sborrato a catinelle hanno detto che erano mesi che andavano avanti a seghe mi hanno fatto di tutto me lanno messo nel culo uno allas v o,lta poi nella figa e poi mi hanno sborrato tutti in bocca e mi hanno detto di ingoiarla, e un giono che non scordero tanto facilmente e alla fine il porco mi ha dato il contratto firmato. aqdesso dovro stare 10 gioni senza sesso perche mi fa male dapertutto
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16
17 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
la prima volta a quattro
come si può convincere una donna a provare a fare qualcosa di diverso... che in cuor tuo sai che le farà provare qualcosa di indescrivibilmente piacevole...anche se lei rifuggeva quest'idea...ma io ne ero convinto...e ci sono riuscito!!lei non ha mai considerato un incontro a quattro...se è per questo nemmeno a tre, ma questo è passato...ora, avendolo provato, avendolo gustato, avendo la consapevolezza di questa trasgressione, si sente più donna...ora è indispensabile che le faccia sentire qualcosa di più, uno step che le faccia provare cosa significa avere le attenzioni di una donna....delle carezze che nessun uomo è in grado di fare..ma la cosa non è facile...districarsi tra le richieste di molte coppie che si propongono...alcune sono navigate, altre non lo sono nemmeno un po'...altre non sono altro che dei fake messe lì per tentar di fare breccia verso coppie che non vogliono saperne dei singoli...all'improvviso un bagliore di luce....una mattina la sto guardando mentre fa gli esercizi...sono le sei di mattina e lei, come ogni giorno, fa i suoi quaranta minuti di esercizi per mantenersi tonica...io guardo distrattamente il pc e noto l'arrivo di un messaggio..telegrafico..banale, forse...diceva; mattinieri...ed io rispondo che sto osservando mia moglie nuda che fa esercizi...giusto per rompere il ghiaccio.da lì un continuo viavai di messaggi, sempre con una naturale simpatia... fino a quello che stabilisce un incontro conoscitivo..difficile per noi, abbiamo bimbi piccoli ..diciamo...come risposta...anche noi..il fatto di avere a che fare con una coppia che presenta delle similitudini fa molto piacere...e fa crescere la curiosità di farne conoscenza...stabiliamo di incontrarci a venezia, nostra meta preferita domenicale..con tutta la prole al seguito...Più facile dirsi che a farsi..avete presente com'è venezia alla domenica? come un mercato rionale all'ora di punta...perdipiù trovare una famiglia con cui non hai dato un punto preciso, ma solamente nelle vicinanze del ponte di rialto poi..ricomincia l'altalena dei messaggi....ma alla fine ci riusciamo.ci conosciamo..lui un tipo giovanile, più o meno come me...più o meno stessa età...tutti e due accomunati dal dover badare ai figli piccoli...lei, si presenta ma non fa ora a scandire le ultime sillabe del suo nome ed è subito alla ricerca del pargolo che le sfugge di mano..comunque si fa notare per la sua altezza, con un paio di occhialoni scuri che scopriremo più tardi nascondere dei bei occhi azzurri...le due lei si presentano e scatta la classica intesa femminile, subito a parlare fitto fitto di cose che noi uomini siamo estromessi, tanto dobbiamo pensare alle prole..riusciamo ad approdare in un bar dove beviamo un caffè e dopo un'ora di chiacchere ci congediamo, con la promessa di sentirci via messaggio o telefono.le nostre impressioni sono più che buone, l'intesa sin da subito si è rivelata ottima..lui un bell'uomo che vuol far conoscere alla sua donna delle sensazioni diverse, del sesso allo stato puro...praticamente il mio credo!nei giorni seguenti ci sentiamo, sempre con un piacere crescente, finchè, dopo mille peripezie, fissiamo un giorno per poter conoscerci ancor di più.la mia lei si è preparata, vuole far sfoggio della sua prorompente e naturale bellezza...ha messo in uso tutta la sua lingerie più sexy, i tacchi alti...la minigonna che fa intravedere le calze sorrette dal reggicalze...un vero bocconcino..o un vero regalo di natale pronto per essere scartato (come mi ha suggerito l'altra lei).entrano nella nostra casa...lui è vestito casual, jeans e maglietta...lei ha un bel paio di stivali al ginocchio con un bel tacco a spillo..calze e reggicalze (ma questo lo avevo già notato quando stava scendendo dall'auto...piegandosi per prendere la borsa avrebbe fatto felici un migliaio di voyeur con quella bella veduta di un bel culo scoperto..)cominciamo a parlare e il nostro dialogo è piacevole, cordiale, come dei vecchi amici conosciuti da tempo....ma come è possibile?questione di feeling, qualcuno suggerirebbe...ed è proprio così..precisiamo i nostri limiti..ma li avremmo realmente rispettati?andiamo avanti con i discorsi..facciamo vedere la nostra produzione video pubblicata su di un sito amatoriale e l'atmosfera si fa più calda..ma non si sblocca...però sono sicuro che è da tutti desiderato...l'altra lei ha un interesse, non molto celato, per il seno di mia moglie...e' molto sodo..dice..ed io colgo l'occasione...toccalo...lei lo avvolge con la sua mano e ne resta entusiasta, tanto che il marito subito replica...e conferma quello che la moglie ha appena detto..ma non succede nulla!chiedo, se lei ha voglia di provare qualche posizione per fare delle foto...lei acconsente.ho voglia di vedere mia moglie che prende un bel sedere con le mani piene, con le unghie piantate nelle natiche...lei segue i miei suggerimenti e viene fuori una immagine bellissima...dopo accontento il desiderio che mi ha espresso la nostra ospite...ma in cuo mio anche io voglio vedere una donna baciare il seno di mia moglie...lei chiede alla mia donna se non le da fastidio se la bacia...ah, non ho precisato che mia moglie non è bsx, anche se qualche pensiero lo ha fatto...comunque lei si avvicina al capezzolo ed apre la bocca...con la lingua comincia ad assaggiarlo, ci prende gusto e con la bocca aperta lo bacia con voluttà...non avevo mai visto una scena così eccitante ed allo stesso tempo così naturale..una donna che bacia il seno di mia moglie.....l'atmosfera comincia a scaldarsi...le due lei danno sfoggio dei loro corpi sinuosi e noi maschietti cominciamo a liberarci dei vestiti...invito la nostra ospite ad assaggiare mia moglie...lei non ha mai conosciuto una lingua femminile che esplori il suo sesso..lo ha immaginato..ma ora è diverso, lei è lì, pronta a farle provare questa nuova esperienza...comincia a leccarla..lei le prende la testa e non la lascia..comincia a farle provare l'estasi della lingua sul suo clitoride, e le piace, molto..mentre è in estasi, le porgiamo i nostri membri ed uno alla volta lei li prende, ingordamente, e cominciamo ad assaporare la sua bocca nei nostri sessi...ora è il momento di far sentire il calore della mia donna al nostro ospite...lo facciamo stendere e faccio salire la mia lei sopra il sesso di lui, ma senza inserirlo...era negli accordi...così invito la moglie a sostenere il sesso del suo uomo contro le labbra della vagina della mia lei, che comincia a strofinarsi, bagnata, molto bagnata....le regole poco prima fissate, cominciano a barcollare...il cazzo di lui comincia a percepire il caldo pertugio dove naturalmente dovrebbe introdursi...la mano della moglie alla fine lo sospinge dentro e comincia l'estasi del maschio...assieme a quello della moglie che lo bacia intensamente...sta godendo anche lei di tutto questo...io nel frattempo mi sono goduto lo spettacolo..e che spettacolo...ho il cazzo che non ne può più di far da spettatore....chiedo alla nostra ospite se riesce ad inumidire il mio membro con un pò di saliva, e mi accontenta prendendolo in bocca con una maestria pari a quella di mia moglie...me lo inumidisce per bene e la invito a farsi da parte...io so che farò qualcosa che loro non sono preparati..mia moglie è sopra di lui e lo sta cavalcando...la fermo e la faccio abbassare, offrendomi il suo culo bellissimo e la sua fica impegnata con il cazzo del nostro ospite....prendo il mio membro e lo appoggio sopra all'altro e spingo, entrando nella fica occupata, ma tanto era grondante di umori che la mia entrata è stata agevole...vedo gli sguardi esterrefatti dei nostri ospiti...comincio a fare quello che lei desidera..essere posseduta da due cazzi dentro la sua fica accogliente....Comincia così una cavalcata a due in quel buchetto bagnato di umori dolcissimi....che continuerà fino ad un dirompente orgasmo di lei che, non appena inizierà ad urlare per il piacere, si ritroverà con l'altra mogliettina che le tapperà la bocca con un bacio passionale....bellissimo!!! Mia moglie in quel momento non so se è riuscita a capire quante persone si stavano dedicando a Lei...certo è che il risultato è andato oltre le più rosee delle previsioni...purtroppo anche le belle cose hanno fine e, causa la tirannia dell'orario ci siamo congedati, certi di uno prossimo incontro, tanto è stato eccitante il primo.
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8 years ago
4youreyes,
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Cornificare il marito con il cavallo
un pomeriggio d'estate eravamo al casolare di mio marito che possiede tre cavalli di qui un bello stallone che tutte le volte sfoderava il cazzo mi metteva una voglia che non vi dico.
quel giono mio marito mi chiese di andare a fare un giro a cavallo ma con una scusa cercai di rimanere alla stalla lui sello una cavalla e parti dicendomi che sarebbe tornato tardi perchè voleva andare a trovare un suo amico.
come lui parti io mi sono diretta alla stalla prendendo la spazzola per spazzolare il mio stallone e mentre lo spazzolavo vedevo che lui tendeva ad annusarmi la topa visto che avevo una mini senza calze
allora mi sono fermata nel vedere cosa sarebbe successo, e come mi si è messo ad annusare vedevo il suo cazzo sfoderarsi fino a farselo idurire, io mi ero gia bagnata sotto avevo le mutandine da strizzare da i miei umori ero eccitatissima mi affianco lo prendo con la mano e comincio a menarglielo aveva un cazzo duro e massiccio che facevo fatica a tenerlo con una mano, mi inginocchio butto via la spazzola e inizio con due mani, il cavallo vedo che si eccita semre di più mi tolgo le mutandine e inizio a stusciarmelo sulla fica e sento un calore tra le gambe pazzesco,
dopo un po avevo sempre più voglia di sentirlo dentro prendo una panca dentro la stalla ci metto una coperta mi sdraio sotto di lui divarico le gambe e afferro il suo cazzo metendomelo sopro la fica e con la saliva lo lubrifico e lo infilo piano piano dentro sento la sua cappella che mi divarica la fica ma non è del tutto in tiro cerco di farlo andare su e giu fino a quando non parte qualche suo colpo sento veramente ingrossarsi come non avevo mai provato gnente di simile stando sempre attenta con una mano a non farlo entrare piu di tanto in lunghezza perchè mi avrebbe sfondata.
ho unorgasmo ditro lalro urlo dalla goduria tanto non mi puo sentire nessuno la casa piu vicina è circa ad un chilometro, tutto qesto durò per un bel pò fino a quando il cavallo non mi riempi della sua sborra nella fica inondandomi e shizzando il suo sperma caldissimo da farmi avere di nuovo unorgasmo.
finito non credevo a qullo che avevo fatto mi semrava un sogno avevo fatto mio marito cornuto con un cavallo cosa che prima non mi era mai passata nella mente.
ripresa dal godimento mi rendo conto di essere tutta sporca dalla sborra del cavallo e vestiti di ricambio non ne avevo non sapevo come fare.
decido di dire tutto al mio marito sperando che non si incazzi e mentre ero per uscire dalla stella eccolo di ritorno non aveva trovato il suo amico e aveva fatto prima del previsto
come scende mi vede tutto il vestito sporco mi chide cosa ho fatto le dico tutto qullo che era successo e rimane qualche minuto in silenzio e mi dice si lo puoi fare ma la prossime volta in poi voglio esserci presente e da quel giorno non passa settimana che non mi faccio scopare da qul cazzone con mio marito che si spara le seghe quardandimi.
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17 years ago
admin, 75
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Week end scambista e bsx.
Premessa d’obbligo. Ad essere sincera avevo voglia di sperimentare qualcosa di diverso…di vivere la sessualità e la complicità della nostra coppia in modo più completo. A me non sono mai piaciuti gli uomini che considerano la donna solo come un oggetto… penso sia avvilente per una donna sentirsi tale. Alle volte, mentre ero a letto con Andrea, riflettevo sulla sua estrema passionalità e sulle sue fantasie, più o meno forti a seconda della situazione…che invece con altri uomini non riuscivo a provare…e pensavo tra me e me…forse la ricerca in questo gioco dovrebbe spostarsi su qualcos’altro… E così mi chiesi... magari un ragazzo, con fantasie simili ad Andrea, potrebbe essere più dolce e passionale quindi farmi godere sia con il corpo e la mente, in modo completo? Un ragazzo bsx, o con fantasie bsx, potrebbe essere diverso dai soliti “stantuffatori”? Andrea non aveva fin’ora mai avuto esperienze bsx, però fantasticando a letto, ogni tanto mi diceva che a volte ci pensava... anche se mai e poi mai avrebbe provato interesse per un uomo! Etero insomma fuori dubbio, a parte qualche fantasia fugace che a volte ci passava per la testa. Un giorno gli chiesi: “E se provassimo a incontrare una coppia entrambi bsx? Sarebbe un modo per....” Non feci in tempo a finire la frase che mi rispose... “Certo Amore! Te lo volevo proporre io... anche se non so esattamente cosa voglio e se ci sto... Se a loro sta bene giocare anche solo etero, nel caso non dovesse venire altro, perché no”? Era inverno quando conoscemmo Jessica e Alex, ci scrivemmo qualche messaggio in merito alle reciproche fantasie e desideri... e scoprimmo di aver voglia di vivere con loro qualcosa di diverso rispetto al classico “scambismo”; un gioco di coppie, a quattro, nessuno escluso. Jessica fu un’abile diplomatica e intermediaria fra Alex e Andrea... lui infatti era molto imbarazzato nel parlare di certe cose... Jessica però conosceva bene l’argomento e lo mise a suo agio, facendogli capire che non doveva preoccuparsi se non si giocava bsx perché a lei piaceva l’uomo e che il gioco etero, non penetrativo, sarebbe ugualmente piaciuto e molto, pure a loro. Cosi ci invitarono a passare un intero w.e. da loro, in una bella località balneare. Jessica: una donna frizzante, bella, con una carica erotica non indifferente...decisamente bsex. Alex: un bel ragazzo, con spiccata malizia e passionalità non comune...anche lui dichiaratamente bsex. Dopo aver passato il pomeriggio in giro per la loro città a raccontarci di noi, delle esperienze e dei giochi già vissuti decidemmo di fare uno spuntino per poi tornare a casa loro... Ci rinfrescammo e ci sistemammo sul divano ed iniziò un film che, viste alcune scene violente, permise a noi donne di rifugiarci dai maschietti!!! ...sebbene i due maschietti fossero più rapiti dal film che dalle fanciulle... erano diventati amici e vi era un ottimo feeling fra loro. Una cosa tira l'altra però e alla fine iniziarono a sbottonarci... Indossavamo entrambe lingerie ricercata e molto chic...balconcino, culottes, autoreggenti e stivali io, mentre Jessica aveva messo in risalto il suo culetto sodissimo con un perizomino e reggicalze in tinta, reggiseno in pizzo e tacchi alti. Iniziammo a strofinarci sui maschietti, ad accarezzarli, baciarli...insomma a dar sfogo ai nostri desideri... Alex diede ampio sfogo ai preliminari accentuando sempre più le mie voglie, mi accarezzava il seno spingedolo in sù dal balconcino, lo stuzzicava, mordeva i capezzoli sempre più duri... mentre Jessica si lasciava andare sempre più alle carezze passionali di Andrea, ai suoi baci e ai suoi morsi audaci sul culetto e sul collo... Cavolo! Finalmente un uomo che sapesse cosa fare il mio seno!! Eravamo ben carichi quando ci spostammo dal divano alla stanza da letto... un bel lettone ci attendeva, dove dar sfogo alle nostre fantasie erotiche.. Alex e io ci sistemammo su un lato...abbracciati mentre cercavo il suo cazzo con impazienza e lui mi strapazzava il seno... era evidente che per lui era una novità avere due belle terze abbondanti, senza nulla togliere a Jessica che da parte sua stava facendo impazzire il mio amore con il suo bellissimo lato B e due capezzoli di marmo... si sentivano i gemiti di Jessica segnale che il mio amore aveva iniziato un lungo e piacevole cunilingus... e lei vogliosa lo stringeva a sè, quasi soffocandolo tra le sue cosce... Ad un certo punto mi alzai e in ginocchio sul letto iniziai a leccare e baciare il cazzo di Alex, il mio culetto in sù fece venire voglia a Jessica che non aspettava altro...iniziò ad accarezzarmi mentre Alex continuava a stuzzicare i miei seni e il mio Amore leccava e masturbava Jessica... Una perfetta orgia a 4. Entrambe mugolavamo di piacere e di lussuria, con gli occhi vogliosi, sembravano uscite da un film porno...gemevamo e ansimavamo.... Finchè ad un certo punto capitò quello di cui si era parlato talvolta in chat... ci trovammo io, Jessica e Alex sopra l'uccello duro di Andrea... Jessica iniziò a spompinarlo e dopo un pò, tenendolo stretto nella mano alzò lo sguardo verso il mio Amore e gli chiese.... "Possiamo?", offrendo il suo cazzo verso il viso di Alex... Il mio Amore fece un cenno di piacere con il capo, si buttò disteso e iniziammo a lavorarlo a tre bocche, scambiandocelo e assaporandolo. Il primo bocchino per lui fatto da un uomo, con due bellissime fanciulle... Superato cosi il tabù bsx riprendemmo a giocare finché anche il mio lui decise di togliersi quella curiosità, quel desiderio misto fra il vorrei ma non sono certo che mi piaccia.... iniziammo un bel bocchino a due su di Alex, io e il mio Amore... Alex gemeva di piacere...a tratti accarezzava la sua Jessica oppure baciava la mia pelle.. tutti inebriati dal piacere... Ci ritrovammo così in un piacere diverso... lingue che si intrecciavano, seni che si sfioravano ripetutamente alla ricerca del piacere... cazzi vicini tra loro, pronti per esser adorati... fighette bagnate e profumate pronte per essere colte... Passammo la notte cosi, fra momenti di gioco a quattro e momenti di sano scambio etero.... seppure per loro scelta non arrivammo mai alla penetrazione. Finchè ad un certo punto io e Jessica eravamo più che sazie e decidemmo di far venire i ns. maschietti... sdraiati vicini, io e lei ai lati li masturbavamo e li spompavamo... finché si sincronizzarono e venirono contemporaneamente e copiosamente in una magnifica pioggia di lava vulcanica calda e densa che ricoprì i nostri corpi e i nostri seni... Cademmo tutti e quattro sfiniti e appagati sul letto. A posteriori Andrea mi disse che aver spompinato Alex insieme a me e Jessica era stata un'esperienza molto trasgressiva e inebriante e lo faceva impazzire, più che avere un bel cazzo fra le labbra, avere due belle ragazze con cui lo scambiava e condivideva; ci eravamo levati lo sfizio, certo lui preferiva di gran lunga la figa e avemmo un solo secondo incontro bsx dopo questo, però non nascondo che io provai e provo tutt'ora un'enorme eccitazione nel vedere un gioco bsx fra maschi! Lui mi dice sempre che è questione di feeling e che comunque non farebbe mai esperienze bsx senza una donna accanto... penso di capirlo perchè lo stesso vale per me: sono sfumature, ma ci sentiamo entrambi etero. E quanto a me come donna... beh avevo ragione a proporre questa fantasia… Jessica e per me sopratutto Alex sono stati veramente una magnifica scoperta, forse è proprio vero che le coppie aperte a varie situazioni sono più fantasiose e passionali!!
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3
12 years ago
CpNinfea,
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Un giorno in Croazia
Come ogni estate da 5 anni facciamo una o due capatine in Croazia, ormai abbiamo una spiaggia preferita molto particolare dove oltre a prendere il sole nudi si può fare sesso in completa libertà. un pomeriggi assolato mentre eravamo all'ombra del nostro ombrellone accanto a tante altre coppie e singoli e mentre la mia lei da un po si stava passando il tempo ad accarezzarmi l'uccello con estrema naturalezza, ecco che una coppia si ferma li davanti a noi e comincia a guardarci con una certa insistenza e devo dire in modo tuttaltro che fastidiosa, tanto che Mary le chiede se sono italiani, rispondono di essere deteschi, lei riesce a spiccicare qualche frase in italiano approssimativo, mentre lui niente, li invitiamo a sedersi con noi all'ombra e loro accettano subito, scopriamo che si chiamano Eva e Akim lei è una bella donna un po in carne ma molto bella e soda con un seno prosperoso mentre lui è in linea non molto dotato ma simpaticissimo nei suoi modi, senza perdere tempo comincia a soppesare le tette di Mary e quelle di Eva facendoci capire che sono quasi uguali, e invitandomi a tastare anch'io quelle di Eva, insomma nasce subito una simpatia reciproca e dopo un po di chiacchiere e un po di palpate ci alziamo insieme x andare a fare il bagno ma mentre percorriamo il breve tratto che ci separa dall'acqua Akim si ferma a salutare dei suoi amici tedeschi e noi più Eva andiamo in acqua, quando siamo immersi ma ancora a pochi metri dal bagnasciuga ci troviamo abbracciati tutti e tre con le tette delle due donne a contatto e io che comincio a baciare un po Mary e un po Eva ed ecco che a questo punto succede una cosa che non mi aspettavo, Mary per la prima volta cominca a baciarsi in bocca con un'altra donna, la situazione è eccitantissima e cominsiamo con baci a tre mentre le mie mani sono tra le loro chiappe loro si baciano mi baciano e nello stesso tempo me lo prendona in mano, è fantastica la situazione intorno a noi e fuori dall'acqua diverse persone ci guardano e percepisco l'invidia dei tanti maschietti, dopo un po arriva anche Akim e continuiamo a fare in 4 quello che stavamo facendo in tre. Usciti dall'acqua visto che è ormai quasi l'ora di andare, ci diamo appuntamento in un locale poco distante all'aperto x la sera, dove ci siamo incontrati verso le 21,30 il resto della storia alla prossima puntata.....
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12 years ago
AdamDTS,
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Io mio marito e l\'altro.
Erano ormai qualche mese che chiedevo a mio marito qualche nuova emozione,ero stanca del solìto scambio di coppia,finalmente una sera mio marito torna a casa e mi dice cara stasera realizeremo una nuova fantasia,ti porto in un locale di scambisti e sicuramente troveremo un bel ragazzo che ti scopa insieme a me.
Passai un bel pò di tempo a preparami davanti allo specchio e a scegliere l'abbigliamento adatto alla serata e al locale,alla fine decisi per una bella mini bianca di lana e un top nero che lasciava inravedere il seno,e per completare un bel perizoma con il filo ornato di perline.
Arrivati finalmente al locale dopo la presentazione del locale iniziammo a ballare,e vidi che era pieno di ragazzi che giravano intorno a noi signore,ma erano abbastanza restii a prendere l'iniziativa,vidi un ragazzo che mi fece bagnare al solo sguardo,decisi che doveva essere mio,ma era molto intimidito dalla presenza di mio marito
Invitai mio marito ad allontanarsi per qualche minuto,lui acconsenti e dopo neppure un paio di minuti,il bel fusto si avvicino chiese se volessi ballare con lui ovviamente accettai all'istante facendo capire che lo stavo aspettando da tempo,mio marito vide la situazione da lontano e decise di non avvicinarsi,iniziammo un lungo ballo stretti stretti,e le sue mani iniziarono a frugare sotto la mia gonna e la sua bocca baciava il seno,in quel mentre si avvicino anche mio marito che mi strinse da dietro,fantastico provai un primo orgasmo.
Decidemmo di salire in camera, il,ragazzo di cui non ricordo neppure il nome so soltanto che era un architetto napoletano,inizio ad accarezzarmi delicatamente per tutto il corpo mentre mio marito mi leccava la fica bagnatissima,ero ormai fuori di me e urlavo frasi del tipo scopatemi,io che solitamente sono molto timida e riservata,mi accontentarono alla grande,il ragazzo mi penetro nella fica tenendomi a cavalcioni e mio marito da dietro con un colpo preciso e deciso mi ficco l'uccello dietro,che goduria,continuammo così per una buona mezzora,poi il ragazzo si tolse il preservativo e mi chhiese se io gli facessi un pompino lo accontentai mentre mio marito continuava alternativamente a scoparmi davanti e dietro,il ragazzo vene dopo minuti, e mio marito a ruota mi innondò la fica,fù uno spettacolo eccezionale da allora ogni fine settimana vado nei locali a dare sfogo ai miei istinti.
Grazie per l'attenzione che avete voluto dedicarmi,aspetto vostri commenti, e ricordate è un storia verissima.
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17 years ago
maria1968, 43/43
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Bagno pubblico
Ciao a tutti/e; ho sempre desiderato vedere mia moglie fare dei pompini ad altri uomini,ma sino a ieri non ne era mai capitata l'occasione!Siccome mentre facciamo l'amore le dico sempre che vorrei vederla con un altro cazzo in bocca, ieri mi ha chiesto se lo desideravo veramente:le risposi di si e lei mi disse che dovevo pensare a organizzare qualcosa!In quel mentre mi sono ricordato che in un bar frequentato giorni prima,c'erano due bagni pubblici concomitanti,con due buchi nella parete!Portai mia moglie in quel bar,andai nel bagno e scrissi in un muro di infilare i cazzi nei buchi per un pompino gratuito.Relazionai il tutto a mia moglie, contenta di soddisfarmi, senza essere vista dagli altri:entrammo nel bagno e dopo 5 minuti apparve il primo cazzo;mia moglie comincio' a succhiarlo con gusto,facendo anche roteare la lingua sulla cappella e poco dopo si fece sborrare in bocca,leccando avidamente!Pensavo volesse andare via,ma mi chiese di rimanere:nel mentre comparvero due cazzi dai buchi e mia moglie inizio' a sbocchinarli a turno:vedevo la sua bocca ingoiare quei cazzi;era meraviglioso,soprattutto quando li faceva venire:fiotti di sborra le riempivano la bocca e lei era entusiasta!Siamo stati in quel bagno 30 minuti e lei per accontentarmi si era fatta sborrare in bocca da 19 cazzi,ingoiando con piacere tutto quel nettare!Prossimamente le chiedero' di farsi sbattere da piu' uomini contemporaneamente,anche nel culo:a lei piace farsi inculare da me,ma io voglio vedere altri cazzi sfondarle l'ano,magari mentre altri membri le inondano il viso di sperma caldo.
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15
17 years ago
admin, 75
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Desiderio reale
ciao il mio nome è mena...ho 32 anni.. carmelo ne ha 52...abbiamo due figli...abbiamo messo un annuncio per
realizzare un nostro desiderio..che prima era solo di mio marito..ma adesso sta diventando sempre più pressante anche per me..insomma lo voglio anche io...ogni giorno sempre di più...si tratta di questo:vorremmo provare ad allargare i nostri orizzonti conoscendo persone serie,riservate,sensuali fantasiose...non volgari...maleducate..si a singoli solo se fidanzati o sposati incerca di relazione a tre...vorremmo ripetere l'esperienza diquest'estate avuta in un cinema con un ragazzo...un bacio a tutti..mena e melo!!!
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16 years ago
admin, 75
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La prima volta con Gaia.
Mai avrei immaginato di vivere ciò che sto per raccontarvi..
Incontrammo Gaia quando ancora era in coppia. Dolcissima e sensuale.
Per un po' non li sentimmo più e pensavamo di non esserci piaciuti. Cosi un giorno decisi di scriverle un sms per sapere come stava, mi rispose poco dopo invitandoci a prendere un caffè insieme a tre.
Passamo un intero pomeriggio a chiaccherare di tutto tra cioccolate calde e tisane, ci spiegò che aveva deciso di lasciare il suo compagno per motivi legati a questi giochi...ma ci disse anche che con noi si era trovata bene e... iniziavamo a intuire qualcosa... fino alla fatidica domanda.... Vi andrebbe di giocare con me, anche se ora sono sola?!
Ci guardammo maliziosamente negli occhi e le rispondemmo di sì!
Iniziò un periodo di sms, di mail e telefonate dove tutti e tre scrivevamo le innumerevoli fantasie che ci venivano in mente, le voglie e i desideri di questo nuovo gioco, ma anche le mie perplessità nell'affrontare un gioco bsex... tutto ciò aumentò ancor di più la nostra complicità con Gaia...
Ci accordammo per passare un w.end insieme... Passammo la serata in pizzeria..e devo dire che mi eccitava moltissimo vedere il mio Amore passeggiare in centro con due belle donne che se lo mangiavano con gli occhi suscitando l'invidia degli altri ragazzi.
Stanchi del mondo esterno, decidemmo di intrufolarci nella nostra intimità così a lungo desiderata e cercata...e complici sorrisi e occhiatine le chiacchere si fecero sempre più spinte.. fino a quando nn decidemmo di iniziare ad andare oltre..
Gaia mi prese per mano, ci inginocchiammo insieme sul divano ed iniziammo a baciarci. Era tutto nuovo per me, sentire le sue mani sul mio corpo, seppur ancora in parte vestito era molto emozionante...la sentivo accarezzarmi tutta, baciarmi il collo, le labbra, accarezzarmi i capelli... ad un certo punto mi resi conto che le stesse cose che lei faceva a me... io le facevo a lei... volevo darle quel piacere che mai avrei immaginato di vivere. Sentivo la presenza sicura e complice del mio uomo, mentre entrambi mi spogliavano... anche se, a pensarci bene, lui stava spogliando entrambe!!! Ero lì, tra loro due, caldi e appassionati...
Ormai nude decidemmo di svestirlo... e di occuparci di lui.. tra baci, sospiri e gemiti iniziammo un'orgia a tre memorabile.. ognuno toccava i corpi degli altri con il solo obiettivo di dare piacere... ad un certo punto mi trovai ad essere distesa tra di loro...con Gaia che mi slinguava in un bacio appassionato e il mio Amore che mi masturbava mentre mi leccava il seno... Gaia su suggerimento di lui ne approffittò e aggiunse le sue mani alle sue per toccarmi.. venivo in continuazione, ripetutamente i miei orgasmi spaccavano il silenzio mosso solo dai nostri gemiti...
Trascorsero interminabili minuti...e mi ripresi da quel meraviglioso orgasmo.
Gaia ed io ci guardammo e bastò uno sguardo per decidere di farlo impazzire... ci buttammo su di lui... lo baciavamo insieme, lo accarezzamo lungo tutto il corpo, quattro mani, quattro seni a stuzzicarlo ovunque...ed infine ci trovammo entrambe sul suo cazzo duro, a baciarlo e leccarlo.. ed iniziammo a spompinarlo a lungo, a turno ed insieme...era eccitantissimo sentire il suo ansimare di piacere... la nostra complicità e sensualità, come mi disse lui in seguito, lo mandavano in estasi...
Ad un certo punto decise di prendere in mano lui la situazione e di farci godere una volta per tutte!!! Ci prese in tutti i modi, ci sfinì e ci fece venire una dopo l'altra a più riprese...che nottata, ci addormentammo alle 3 del mattino...stanchi, sfiniti e appagati... per risvegliarci alle 6 vogliosi di vivere ancora baci e carezze... la svegliammo con baci appassionati... e lei ci rispose con infiniti ansimi di piacere... ci dedicammo a lei...l'artefice di quel w.end di fuoco... e tutto continuò di nuovo fino alle 10 di mattina.
Purtroppo aveva un impengo e ci lasciammo a malincuore, ma di certo avremmo potuto passare l'intera giornata a letto in quel modo tanta era la ns. complicità e fiducia.
Una dolce e inaspettata sorpresa, oltre che un'amica.
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12 years ago
CpNinfea,
28/37
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MACCHIATO CALDO E BRIOCHE AL CIOCCOLATO
Le nove di mattina. Tra poco piu’ di un quarto d’ora almeno. I campanile della chiesa a venti metri dal bar dara’ il segnale…
Il bar centrale. del paese e’ particolarmente affollato in questa giornata di primo sole freddo da fine ottobre.
Siamo sedute con uno squisito macchiato caldo e una brioche al cioccolato.
Siamo scintillanti, “tirate”, ci guardano. Siamo qui per questo…
Il ritmo della mattinata, i suoni, i colori parlano di ritmi dolci. La cura profumata delle persone, i vetri appannati…
L’eye liner lo ho tirato lungo in pieno stile ’70. Il trucco sopra e’ color argento, il rossetto “glossy” lucido, rosso intenso: il trucco per noi ragazze di colore e’ diverso…
Ho curato il ciuffo dei capelli col taglio alla “Valentina di Crepax” sotto la tesa del cappello col frontino corto di velluto a coste color kaki posto in obliquo.
Un giubbotto grigio di jeans imbottito, cangiante; e una sciarpa cammouflage militare di seta a due giri attorno al collo. Sotto una camicia verde militare e un maglione bordeaux con doppio scollo a “v” fronte-retro.
Una minigonna della stessa stoffa e colore del cappello. Gambe accavallate. Scarpe col tacco, nere, a scarponcino con la fibbia. Ery fetish, very mistress…
I collant sono a corpino “tutto nudo”, lisci completamente, neri. Quindi niente slip, niente reggiseno. Il profumo e’ marcato.
Anche lei e’ tirata davvero: di solito a quest’ora non siamo certo a cosce cosi’ fuori, ci siamo sfidate a farlo. E’ bionda, le ha grosse almeno quanto me. Il suo giubbotto di velluto a coste color rosso rubino le arriva quasi al bordo della mini a portafoglio grigia a riquadri. Accavallandole ha le cosce scoperte fino quasi al culo. Mai vista, in questo posto e a quest’ora con le cosce cosi’ platealmente esposte: certo meritano…
Delle calze a rete larga sovrapposte a calze color carne che sembra non abbia niente: collant a corpino nudo anche i suoi, li abbiamo comperati assieme… Cuciture comfort, nessuno slip disegnato o cucito…
Una camicia i cui bottoni tesi urlano sotto la spinta delle tette, niente reggiseno, niente slip nemmeno per lei.
Uno stivaletto in pelle bordeaux come il giubbotto. Stile texano; dello stesso colore la coppola di velluto raso che, visto i colori che aveva, le ho prestato perche’ fosse in tinta. Una sciarpa d’angora beige a trama larga. Occhiali tondi anni ’70. Fa molto porca…Le leccherei la faccia come un gatto. La leccherei tutta. La lecchero’ tutta…
In sotto fondo un pezzo carinissimo di un gruppo delle nostre terre, Carnicats; il titolo del brano e’ l’esatta replica del nome del gruppo.
“Carnia sulle spalle; noi da in cima ai monti tu fai rap da fondo valle…”
Sorridiamo e ballicchiamo da ferme. Allo stesso ritmo, in modo piu’ o meno cosciente ma compiaciuto si muove il bar: e’ divertente sentire dell’R&B in dialetto friulano…
L’atmosfera sembra un pre-natalizio col sole.
Vetri appannati, caldo all’interno. Tutto molto sereno. Di certo contribuiamo al calore: i nostri cuori battono forte…Bagnatissime tra le cosce, ancora tutte calde di sesso…
Tutti gentilissimi. Ma ci sbranano con gli occhi: siamo qui per questo, questo volevamo.
A quest’ora e in questo modo. Sentire foia in una atmosfera gentile, quotidiana, dove ci conoscano, in un orario inusuale per certe tentazioni e pensieri.
Mi fa ridere. Mi dice l’ora sara’ anomala ma appropriata: e’ un po’ una puttana bastarda dagli occhi cerbiatteschi…E parte a raccontare ridendo…
Operatrici sociali: capita spesso che in tailleur e cartellino si giri per le case a quest’ora. E se una volta era il contrario adesso non e’ infrequente che per i turni in fabbrica o perche’ spesso sono le donne ad avere piu’ costanza di lavoro a casa trovi il marito. “E si sa a quest’ora li trovi duri come non mai, bisogna essere pronte a cogliere l’occasione per cui. E poi e’ cosi’ eccitante con le loro donne che ti hanno scaldato il letto…Confesso di averne approfittato piu’ di una volta. E vuoi mettere poi i sorrisi gentili verso ora di pranzo mentre si fa la spesa dopo che mi sono scopata i loro mariti? Loro si lamentano, io passo all’ora in cui i loro cazzi sono duri e loro travolgenti…” E ride.
In effetti mi giro attorno e i pantaloni sono belli gonfi, gli occhi puntati sull enostre cosce da dietro i giornali e le tazze dei cappuccini…
Siamo qui…E abbiamo addosso qualcosa di speciale che difficilmente coglieranno, gli sguardi intensi, i sorrisi complici e siamo felici.
I nostri corpi ancora molto, molto caldi. Fresche come rose, ci sentiamo belle: quanto darebbero per vederci fare un sessantanove leccandoci la figa, le nera e la bianca, la mora e la bionda, le due belle ragazze per bene dal viso di bamboline e le tette cosi’ grosse. Ci prendiamo ogni sguardo e ce lo godiamo, ce lo diciamo con gli occhi. Occhi che brillano, capezzoli che si gonfiano e battono, le fiche bagnate. All’ora in cui tra poco si svuotera’ il bar per riempirsi di nuovo verso quella dell’aperitivo andremo in un grande letto a toglierci tutto, masturbarci, leccarci e parlare dei cazzi gonfi che stiamo vedendo qui attorno adesso e ci sbraneremo. Rispondiamo con sorrisi solari e voce dolce, parole carine, eleganti. In realta’ dentro e’ tumulto e non siamo mai state cosi’ volgari e sguaiate: ci metteremmo a cosce spalancate aprendoci la fica con le dita, passando la lingua sulle labbra e implorando cazzo e lingue e dita…
E invece, appunto: rispondiamo gentili a complimenti e battute molto dolci in questa atmosfera e look da caffe’ Viennese. Discorsi da bar, cosa faremo il pomeriggio in associazione, la castagnata…
Volevamo questa atmosfera ed essere qui ora. Non abbiamo quasi dormito ma siamo fresche come rose: ci sara’ tempo magari il primo pomeriggio, per riposare un po’.
Stiamo da Dio. Ovattate; non spente, l’esatto contrario. Incorniciate in abiti sexy ma elegantemente sportivo invernali in uno stile ed atmosfera mitteleuropea. Nord est.
Volevamo essere qui. Nel nostro paese, con i nostri conoscenti, le persone con cui lavoriamo. Per noi stesse…
Ci hanno montate come bestie tutta la notte, come animali. Come baldracche. Siamo state a ballare con i nostri uomini in un club prive. Sudando, provocando. Lasciandoci toccare in pista, baciando, allungando anche noi le mani, seminude.
Per finire in un box nude. Farci tra noi, farci fare dai nostri uomini, per poi scambiarceli e farci doppiare con l’altra seduta sul viso di quella che stava sotto. Per poi impazzire e rilanciare una sfida dei nostri maschi che ci facevano notare gli sguardi fuori dai box. Sorridendo, ammiccando, aprendo le gambe e facendo cenno di entrare mentre uno dopo l’altro in quel box…Quindici? Venti uomini? Non saprei dirlo. Stanotte avrebbero potuto essere il doppio, eravamo scatenate.
Ogni centimetro della pelle percorso da mani, bocche, lingue. Violate da dita, lingue, cazzi in bocca, in figa, in culo. Mani che accarezzano desiderose e delicate. Mani che torcono e che afferrano, mani che bloccano e obbligano a posizioni oscene, schiocchi di sberle. Sul viso, sul culo, sulle tette. “Puttana negra ninfomane”, “Cagne viziose e insaziabili”.
“Tuto qui…? Piu’ forte, dai, fateci…”
Le mie urla, i suoi gemiti, corpi sudati, rantoli maschili, respiri. Piena di cazzo e poi altri cazzi. Getti bollenti di sperma, scambiarli con le bocche, leccarceli dai corpi, spalmarci, godere nelle loro bocche inarcandoci. Siamo ancora tutte coperte di sperma, piene di sperma. Non ci siamo spente a casa,non ci siamo spente in macchina nel viaggio di ritorno, ci siamo fatte tra noi restando sole con i nostri uomini affaccendati tra lavoro ed altro, non possiamo spegnerci.
Non ci siamo lavate: puttane accaldate odorose di maschio e sborra e figa bagnata e cosce sudate. Mi basta annusarle i capelli per riaccenderli, come fanno a non sentirlo…? Trucco scenico: un look per bene e un po’ di profumo basta per essere plausibili…
E volevamo essere qui cosi’, ora, farci guardare annusare, desiderare nel nostro quotidiano piu’ “soft” pensando: se sapeste cosa ci facciamo tra noi, cosa ci facciamo fare, quanto siamo puttane.Mi farei diversi tra i presenti. Tra poco , da sole, le diro’ chi e lei lo stesso. Le diro’ di uno che mi sono fatta “clandestinamente”; e forse, finalmente, questa troia mi raccontera’ di quando, prima di essere complici, mi ha fatta cornuta: allora la avrei ammazzata. Semplicemente ha solo anticipato le mie mosse clandestine intenzionali con suo marito. Questione di momenti, io avevo esitato, lei no…
Ci sfiniremo. G
Guarderemo i messaggi delle nostre pagine a luci rosse in rete e ci sfiniremo di ditalini parlando di maschi
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1
13 years ago
Shaarika89,
33/28
Last visit: 13 years ago
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In autostrada
Questa avventura vissuta all'inizio dell'estate desideriamo descriverla con le sensazioni sentite sia da me, Victoria che da Marco.
Eravamo diretti al lago, la giornata era bella, e ci siamo fermati ad un autogrill per bere un caffè e fare benzina; non essendoci posto ci siamo fermati nell'area dedicata ai truck.
Scesi dalla nostra vettura vedo Marco che si dirige spedito verso un camionista che stava osservando le ruote del suo mezzo; senza neppure un perché lo seguo anch'io.
Marco saluta gentilmente quella persona e si mette a parlare alcuni minuti di questi enormi mezzi e poi gli esprime un desiderio: salire in cabina e sentire la sensazione che si prova a stare lassù.
Con un sorriso Roberto ( il camionista, uomo affascinante di 40 - 45 anni ) dice a Marco di salire pure e lui, non a fatica è salito e si è seduto alla guida.
Sceso mi dice: “sali anche tu, è da vedere, è un panorama interessante.”
Solo a quel punto ho capito esattamente cosa intendeva Marco, che effettivamente è affascinato da quei grandi mezzi, voleva che io salissi sul truck e nel farlo facessi vedere il mio panorama a Roberto.
Indossavo una mini color rosa antico a pieghe, una t-short bianca, un sandalino e la mia biancheria intima ( tanga ) era di pizzo anch'esso bianco.
Con un cenno delle sopracciglia feci intendere a Marco che non era il caso, dato l'abbigliamento, e di risposta sempre con un cenno delle sopracciglia e delle mani mi trasmise un messaggio chiaro che diceva “dai lo so che ti piace”.
E' vero, sono esibizionista, ed è anche vero che a Marco questa lo intrigava e decisi di andare in cabina.
Per salire, da cavaliere ( astuto ) Roberto si avvicinò e mi indicò dove e come appoggiare i piedi dato che ci sono tre passaggi da fare.
Io alzai la gamba per arrivare al primo gradino e già sentivo di essere tutta scoperta ma senza curarmi di ciò andai al secondo appoggio e su al terzo, ed eccomi in cabina.
MARCO. Era da tempo che desideravo questa situazione e essere li a viverla mi dava già eccitazione; quando Vittoria ha iniziato a salire Roberto e io avevamo uno splendido panorama da vedere; il tanga bianco infilato totalmente in mezzo alle natiche, la figa di Victoria a malapena contenuta dall'intimo e il suo bel culo lì da ammirare.
Roberto prima si gustò il panorama e poi si voltò verso di me e disse ”atletica” e nel frattempo le sue sopracciglia e gli occhi dicevano “mamma mia che spettacolo” ; che eccitazione per me.
La vista dalla cabina in effetti è notevole, avevo un senso di potere e di indistruttibilità e dissi “ bello spettacolo veramente” e Roberto di risposta “ anche qui dal basso”, ma io feci finta di nulla.
Pochi istanti e Roberto disse che se volevo potevo restare in cabina e capire veramente come si sta su un veicolo come quello, e dato che andavamo nella stessa direzione al prossimo autogrill scendevo, nel frattempo Marco ci seguiva con la macchina.
Una sola occhiata e già avevo visto che Marco era super arrapato a questa proposta e rispose che avrebbe preso il caffè, fatto benzina e ci avrebbe raggiunti.
E così mi avviai con Roberto su un fiammeggiante Scania.
In pochi chilometri avevamo parlato di molti argomenti: lavoro, famiglia, figli, impegni ecc.
Quando chiesi a Roberto se aveva mai visto cose strane mentre viaggiava mi disse che era curioso come da li in alto si possano scorgere situazioni intriganti, alcune volute ed altre no.
Mi disse che aveva visto uomini che guidavano con giornali pornografici aperti e nel frattempo si masturbavano, donne che al telefono si accarezzavano le gambe o in mezzo alle gambe; donne che a gambe aperte con la gonna sù giocavano con il vibratore mentre il marito nel superare il suo mezzo lampeggiava e rallentava; donne che facevano un pompino all'uomo alla guida e altre che si facevano scopare sul sedile posteriore e altro ancora.
In tutto ciò che diceva mi riconoscevo un po e con l'eccitazione in aumento gli chiesi se aveva mai caricato donne, ragazze.
Roberto mi rispose che in oltre 18 anni sulle strade le occasioni erano state veramente rare e che solo due volte, in viaggi dalla Germania aveva avuto a bordo compagnia con la quale divertirsi.
Mi venne spontaneo chiedergli che prezzo aveva un trasporto sul suo truck e Roberto sorridendo rispose “ è ad offerta”. ( che signore)
MARCO Sapere Victoria su quel bestione era eccitante perché sapevo che se Victoria aveva acconsentito a fare quel tragitto con Roberto significava che lo trovava intrigante e quindi lo avrebbe certamente stuzzicato ancora. Ma dato che il tragitto non poteva essere molto lungo cosa avrebbe voluto fare e poi realmente fatto?
Trovavo Roberto sornione e il fatto che guardasse la strada e poi guardasse me, per più volte, lo interpretai come se fosse in attesa di qualche cosa e allora feci quello che mi viene più spontaneo quando non sono alla guida: allargai leggermente le gambe, e passando sotto la cortissima gonna andai ad accarezzarmi la mia patatina in attesa di vederne gli sviluppi.
Anch'io guardavo la strada ma guardavo anche Roberto e notai che la sua mano sinistra aveva lasciato il volante e si stava posizionando sui suoi pantaloni proprio lì sul pene.
Mi sentivo lusingata ed eccitata e sentivo la mia vagina inumidirsi al contatto delle mie dita; tirai un poco sù la gonna per far vedere a Roberto come avevo spostato il tanga e ci fosse contatto fra il mio clitoride e le mie sapienti dita.
Non avevo più lo sguardo rivolto alla strada ma guardavo Robero e la sua mano che strusciava sui pantaloni che si erano rigonfiati e non poco; pensai che la dimensione della cabina era notevole e facendomi scivolare lentamente mi misi più vicino a lui e accostai la mia mano destra alla sua mentre con la sinistra continuavo a toccarmi.
Roberto aveva il cazzo duro e costretto nei pantaloni e lentamente gli feci scendere la cerniera e con mano esperta Roberto fece uscire il suo pene duro e dritto.
Pochi movimenti mi furono sufficienti per poterlo prendere in bocca e succhiarlo lentamente, lentamente e sentire il suo ansimare dal piacere.
Io li abbassata ma comoda col suo pene duro in bocca e la macchine che velocemente passavano al nostro fianco, era una libidine.
Il piacere durò poco perché Roberto disse “entriamo nella stazione di servizio Marco è dietro di noi”.
Staccai la mia bocca dal suo eccitassimo cazzo e poi molto lentamente lo riposi a fatica nella sua gabbia e mi sedetti al mio posto.
MARCO Con molta calma presi il caffè e feci il pieno perché non volevo incollarmi a loro; ero eccitato e mentre guidavo pensavo che magari Victoria, come spesso fa con me, adesso si stava masturbando o stava facendo una sega o un pompino a Roberto e che certamente dopo mi avrebbe raccontato tutto.
Nel parcheggio scesi da quel notevole esemplare di Scania e salutando Roberto gli ricordai che se voleva venirci a trovare era il benvenuto ma che non avevamo un posteggio per il suo mezzo.
Saliti in macchina raccontai tutto a Marco e alla sera scopammo immaginando che cosa potrebbe succedere se il viaggio fosse molto lungo? Come sono le cuccette?
22005
3
14 years ago
Victoria e Marco,
54/55
Last visit: 3 weeks ago
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una serata diversa...in tre.
Si trattava veramente di un sabato qualunque,una serata che si preannunciava frizzante,ma nulla era stato deciso...il mio Lui aveva gia' deciso tutto per me,il mio abbigliamento nero tremendamente sexy,rigorosamente tacco altissimo,e i miei lunghissimi capelli biondi raccolti in una coda di cavallo.L'appuntamento era a casa sua,apro la porta di casa e mi trovo davanti l'altro Lui,il suo migliore amico,con il quale gia' in passato mi ero fatta vedere dal buco di una serratura...un caffe',qualche chiacchiera e decidiamo per iniziare la serata noi tre..tutto perfetto.Un paio di drink nel locale alla moda della nostra citta',iniziamo tutti noi ad entrare in sintonia,osserviamo le scarpe e l'abbigliamento delle persone che ci circondavano,facendo apprezzamenti maliziosi...i pensieri e le fantasie erotiche galoppavano veloci nella nostra testa,e a quel punto il mio Lui decide di portarci in un posto dove potevamo essere guardati mentre tutto quello che ci frullava nella testa poteva diventare reale...Ero la loro regina quella sera e io volevo donarmi a loro come mai avevo fatto,siamo entrati in un locale:luci soffuse,immagini maliziose e di classe sulle pareti,candele,tendaggi di broccato alle pareti,i nostri sensi erano amplificati dall'alcool e dalla grande carica erotica che sprigionavamo tutti noi..poi...una grande stanza semibuia,un letto rotondo,un grande specchio alla parete,io nuda che mi dimenavo in mezzo a loro due,guardavo i loro visi eccitati e in preda alla sensualita' piu' profonda e intensa..mai sazia di piacere,ho capito per la prima volta cosa volesse dire essere amata e penetrata contemporaneamente da due uomini...splendido vedere le facce di chi avrebbe dato chissa' cosa per essere al posto di uno dei miei cavalieri di questa serata tanto erotica...
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14 years ago
AdamDTS,
32
Last visit: 2 hours ago
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Sabato a tre.
Ieri sera serata in tre coppie. Cena fuori e dopocena a casa di una delle tre. Risate, molte, molto prosecco, e poi carezze e poi sesso sul letto. Il prosecco dilata i canali ad Amanda. La vedo a smorzacandela sopra ad un amico. La piego un pò e gli entro dietro... L'amico chiede di invertirsi e dopo 5 minuti Amanda acconsente. Io sotto, Amanda a smorza candela e l'amico dietro. Molto perverso. Quasi vengo dentro di lei ma resisto. Finché Amanda mi ricorda "adesso sei il mio zerbino" e chiede due forestieri dentro di lei. Acconsento: pur di partecipare con la sua bocca, sorride con gli occhi. Sempre lo stesso ordine: il primo steso sotto, poi Amanda lo cavalca, uno la infila dietro. Appena ansima le ricordo l'impegno della sua splendida bocca. Mi fa' avvicinare e apre la sua bocca...siamo in tre dentro di lei. Dopo 10 minuti io esplodo ! è troppo trasgressiva la situazione. Qualche minuto e Insieme partono il secondo e Amanda. Appena concluso Amanda ordina la fine del gioco.Terribile per le coronarie di Luca !
9700
1
10 years ago
lucaeamanda, 51/50
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Natale con la suocera.
E’ il 24 Dicembre
2011 e come al solito io e mia moglie, siamo dai suoi genitori in toscana.Siamo sempre noi, i
suoi genitori e sua sorella Franca con il marito Roberto.Qualche volta io e
mia cognata ci siamo strusciati, ci siamo toccati un po, ma mai oltre.Comunque dopo la
classica cena di pesce, si va a messa e verso l’una siamo di rientro a casa.I genitori vanno
subito a letto e noi altri 4 rimaniamo in soggiorno a chiacchierare. Poco dopo
anche le due sorelline (mia moglie e mia cognata) vanno a letto, io e Roberto
restiamo a bere il goccio della staffa.Durante la messa
avevo notato che Roberto scambiava sguardi con una donna e gli ho buttato li la
battuta.Roberto, hai visto
come ti guardava quella mora ?? una bella cavalla con il viso da troia…..Lui sembra non
aspettasse altro, comincia a raccontarmi una storia con lei, era molto porca
etc. etc, in quel momento Laura, nostra suocera, si è alzata per andare in
bagno, ci ha raggiunto nel soggiorno dicendoci che era tardi……Non so cosa mi sia
passato per la testa però . . . Laura,
anche se quasi 70enne non è affatto una brutta donna anzi, il suo grosso seno
ancora ben sodo traboccava dalla vestaglia, aveva una natica scoperta perché la
vestaglia era rimasta impigliata alle mutandine e si vedeva l’effetto delle
lezioni di ballo, due belle cosce sode e un gran bel culo e poi . . . a me
quelle ciabattine da camera con il tacchetto e il peluche sulla punta, mi
arrapano proprio.Mentre penso a tutto
questo sono gia a letto accanto a mia moglie che ormai dorme.Sembra che Roberto
sia rimasto in soggiorno con Laura, sento delle voci, sono ancora eccitato per
prima, mi alzo e li raggiungo.Arrivato in salotto
vedo Roberto sdraiato sulla poltrona, Laura accovacciata tra le sue gambe,
ormai mezza nuda, gli succhia il cazzo con gran foga.Quando mi vedono si
gela la stanza !! trascorrono degli attimi infiniti quando . . . Mia suocera
interrompe la gran pompa, si alza, viene verso di me, mi infila una mano nel
pigiama me lo tira fuori e comincia a succhiarlo senza dire nulla. Roberto si è
alzato dalla poltrona e ha cominciato a scoparla cosi come stava, china a
succhiarmi. Piano piano ci siamo spostati sul divano, Laura si muoveva tra me e
Roberto con fare esperto e da vera troia.Credo che l’abbiamo
scopata per quasi un’ora poi….. tutti a letto.Il mattino dopo,
tutti insieme per la colazione, Laura si comportava come non fosse successo
nulla, Roberto però mi lanciava degli sguardi.Piu tardi, prima di
pranzo, sono rimasto solo con Roberto e lui mi ha confidato che scopava con
Laura gia da un po.Bhe! Le vacanze
natalizie sono passate nel miglior modo possibile, io e Roberto abbiamo scopato
altre 2 volte con Laura, e pensare che Giulia mia moglie, non voleva scopare
per paura che i genitori sentissero.Roberto vive li
vicino quindi ogni tanto si ripassa la nostra bella suocera. Io e Giiulia
andiamo molto piu spesso a trovare i suoi per il WE.Si può chiamare
incesto ???
15110
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9 years ago
MAIALENA,
47/41
Last visit: 3 years ago
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Il Piacere del Triangolo
Trovare il coraggio per scrivere l’avventura che mi ha cambiato sessualmente, non è stato per niente facile, mi presento, mi chiamo Sara ho 33anni sposata da cinque anni con Riccardo che ha 35anni, genitori di due bambini maschi di 5 e due anni, viviamo in un paesetto della provincia di Treviso, mio marito di mestiere fa il meccanico, in proprio, io invece faccio la casalinga. Per chi sa cosa vuol dire fare la casalinga con due bambini scatenati, non occorre che spieghi tutto il da fare che si ha su una intera giornata, in compenso ho un marito premuroso simpatico gentile,disordinato, che mi ama e mi accontenta su tutto, sebbene non sia una donna con esigenze enormi. Ora dovrei descrivermi, iniziamo con la personalità:
so di essere una persona corretta con tutti, sono abbastanza gentile con chi merita, simpatica, amo molto ridere e mi piace molto cucinare. Per quanto riguarda il fisico ( che vorrei molto tralasciare,e lasciar fantasticare ai lettori come sono ) io non mi trovo una donna attraente, eppure Riccardo mi dice sempre che gli piaccio da morire (sarà vero?) :sono alta 1,65, un po’ cicciotella,con una quinta abbondante di seno,che a lui piace da morire, il sedere grosso con un po’ di cellulite, carnagione chiara occhi verdi labbra carnose capelli neri corti e lisci, in pratica per me non c’è niente di attraente, per Riccardo invece c’è tutto, sessualmente sono etero, prima di conoscere lui ho avuto altre storie, niente di importante, se guardassi bene il mio unico amore è Riccardo, gli altri sono passati nella mia vita solo come avventure, il sesso lo scoperto a 20anni, lui aveva esperienza,diceva, il che,oltre a farmi male, fu veloce come un treno,senza fantasia senza sentimento, insomma quello che provai fu una totale delusione,poi arrivò un altro che non fu da meno, narcisista fuori dai modi, tutto doveva girare attorno a lui, ed a letto era il tipo che non interessava se io provavo piacere o no,l’importante era che il piacere lo provasse lui, morale della favola, il sesso per me fu una delusione fin che non conobbi un meccanico alto robusto simpatico che mi fece scoprire le meraviglie che non avevo mai visto del sesso, fantasioso, resistente, amante dei preliminari, sa farmi godere come una matta, a volte scopiamo per più di due ore senza venire tutti e due, ci piace tirare a lungo, poi esplodiamo quasi sempre insieme in un orgasmo incredibile,dico quasi sempre perché a volte lui non resiste e viene prima di me,ma riesce a trovare l’energia per ripartire subito e farmi gridare tutta la goduria che mi da.Di solito iniziammo con carezze baci palpate,cose normali insomma, poi lui passa all’esplorazione del mio sesso, e li tra dita malandrine e leccate fatte con vera maestria, iniziamo a scaldarci, io non sono da meno, vado all’attacco del suo pisello, di dimensioni normali, che per lui è un po’ demoralizzante ma per me va più che bene, e quando me lo trovo tra le mani mi piace lavorarmelo bene di bocca, visto che ho una bocca grande e carnosa mi sono scoperta un’ abile pompinara il che fa la gioia di lui, poi di solito lui mi prende nella posizione del missionario, per passare alla pecorina, posizione per me veramente superba, e li molto spesso mi penetra analmente,volevo un attimo soffermarmi su questa ultima pratica: all’inizio non volevo, sebbene lui mi lubrificasse bene il forellino con creme, mi faceva un male boia, poi una sera, sarà stato che ero più eccitata del solito sarà stato che lui aveva fatto bene i preparativi, riuscì a penetrarmi lentamente del tutto, al primo colpo entrò e uscì lentamente, sentii che non era come le altre volte, mi faceva meno male, gli chiesi di riprovare e lui lentamente me lo rimise dentro l’ano e li mi scopò con meraviglia da parte mia, finendo per farmi avere il mio primo orgasmo anale sborrandomi dentro con molto piacere di entrambi, non tutte le volte che lo facciamo mi piace, certe volte non mi va per niente,ma certe volte….ragazzi…, altra posizione perfetta per godere è lo smorza candela, ovvero lui sotto e io sopra, in quella posizione molto spesso raggiungo l’orgasmo, complice del suo cazzo che mi pompa come un pistone è anche il suo mangiarmi le tette, io impazzisco nel sentirmi ciucciare i capezzoli.
Una fantasia che Riccardo ha sempre avuto, è di vedermi in mezzo a lui ed a un altro,il famoso “triangolo”,la prima volta che me la proposto rimasi allibita, gli dissi subito di mettersi via certe idee perché mai avrei esaudito questo suo desiderio,ma lui è uno che ha pazienza, e spiegandomi insistendo e…..implorandomi,dopo un po’ di tempo che mi tormentava con questa fantasia è arrivato al punto di farmi quasi convinta, non so come faccia, ma lui ha il dono di convincermi su cose che a volte sono inflessibile, in questo caso ha dovuto sudare le fatidiche cento camice.Tempo fa è tornato casa dal lavoro con un pacchetto regalo per San Valentino,e mi disse che dovevo aprirlo dopo che erano andati a letto i bambini, capii che doveva esser un regalo un po..hardma mai avrei immaginato quello che realmente c’era, cosi quando alle nove di sera rimanemmo soli in salotto, la nostra alcova, aprii il regalo e mi trovai in mano la confezione di un fallo in lattice, completo di palle, di misura considerevole,18cm, rimasi senza parole, lui mi chiese se gli piaceva, io lo guardai con gli occhi fuori dalle orbite, e gli dissi che non c’era bisogno di usare un cazzo di gomma,che a me piaceva farlo come lo facevamo sempre, ma lui non si fece problemi, e mi invitò a provarlo prima di dire che non occorreva, finì che come altre volte che non volevo fare qualcosa alla fine accettavo, e come le altre volte ebbe ragione lui,sebbene era freddo il cazzo finto, non mi spiaceva affatto, anzi trovavo molto piacevole mettermelo in figa mentre ciucciavo il cazzo di Riccardo,grazie al nuovo arrivato provai anche la doppia penetrazione, godendo ancora di più e provai anche la doppia in figa,pratica che mi fa venire con urlo,insomma da femmina che all’apparenza dimostra di essere una donna senza perversioni,diciamo casta, mi ha fatto diventare,e qui lo dico con un po’ di imbarazzo, una porca, mai avrei preso in bocca lo sperma, adesso trovo la pratica molto ma molto piacevole, che dire…grazie Riccardo. Ma adesso arriviamo al fatto che per me è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, l’estate scorsa, precisamente in giugno, nell’officina di Riccardo arrivò un ragazzo di 29anni napoletano, si chiama Lorenzo, cercava lavoro come meccanico visto che aveva molti anni di esperienza, mio marito aveva proprio bisogno di un valido aiutante, e dopo una settimana di prova vedendo che il tipo sapeva il fatto suo, lo assunse, lui abita poco distante dall’officina, è singolo abita da solo, simpatico gentile un bel ragazzo alto muscoloso con i capelli neri e carnagione scura. Tra Riccardo e Lorenzo si instaurò subito una solida amicizia, tanto che a volte mio marito gli dava la responsabilità dell’officina in sua assenza, ogni volta che andavo li con i bambini, magari perché passavo proprio di la visto che non abitiamo li vicino ma a due chilometri di distanza, Lorenzo non mancava mai di farmi i complimenti da vero adulatore, ma sempre con discrezione e mai alludendo a chissà che, io lo trovai subito un ragazzo gentile ed affascinante, un giorno gli chiesi come mai non aveva la ragazza, lui allegramente, da buon napoletano, mi rispose che amava tutte le donne del mondo cosi non trovava giusto dare l’esclusiva ad una singola nei confronti delle altre, capii che scherzava, ma capii anche che era un….furbetto, comunque lo valutai un tipo grazioso che sicuramente sapeva far divertire una donna. Un sabato sera d’agosto, Riccardo invitò Lorenzo a cena da noi, siccome chiudeva l’officina un paio di settimane, voleva fare un po’ di festa prima che partissimo per le ferie, cosi alle sei di quella sera suonò il campanello e quando aprii la porta trovai Lorenzo vestito elegantemente con uno splendido mazzo di rose in mano, precisamente dodici, me le offrì con un po’ di imbarazzo da parte mia, e non mancò nel farmi i complimenti per la mia,diciamo, bellezza e come ero vestita, per l’occasione decisi di fare uno strappo alla regola,di solito sono costantemente vestita sportiva con jeans,quella sera avevo indossato,con molte insistenze da parte di Riccardo, una mini nera molto aderente che metteva in risalto il mio culo,e una camicia bianca leggera aperta sul collo che lasciava intravedere il solco delle mie tette,sotto portavo un reggiseno bianco merlettato molto trasparente, ai piedi indossavo un paio di sandali neri di cuoio con un po’ di tacco alto, senza che Riccardo sapesse sotto la mini voli fare una pazzia, non avevo gli slip, non so neanche perché avevo fatto una cosa del genere, ma la trovai una cosa eccitante. Lorenzo, dopo aver fatto due parole con me, andò in giardino dove mio marito era impegnato sul barbecue, dove stava cucinando la carne alla griglia, mentre parlavano, Lorenzo giocava con i bambini, visto che loro si sono molto affezionati a lui, io mi misi a guardarli dalla finestra della cucina, vedevo mio marito e Lorenzo, mi venne in mente la fantasia di Riccardo e guardando Lorenzo cominciai un po’ ad eccitarmi,d’un tratto mi bloccai e mi dissi fra me e me,che ero matta a pensare certe cose che sicuramente a Riccardo piaceva come fantasia,ma forse se succedeva realmente sarebbe cambiato tutto nella nostra vita coniugale, sicuramente tutto il paradiso che ci eravamo costruiti sarebbe stato distrutto per colpa di un gioco perverso, cercai di non pensare più al rapporto con due uomini come voleva mio marito, il che non era facile guardando loro due, perché vedevo mio marito, l’uomo per me più fantastico del mondo, ma vedevo Lorenzo come un diavolo tentatore, il che non mi dispiaceva come uomo,ci siamo capiti?Arrivò il momento di sedersi a tavola, mangiammo in terrazzo, cosi si stava più freschi visto il caldo, mio marito era a capo tavola io di fianco a lui, Lorenzo di fronte a me, i bambini mangiavano in un tavolino vicino al nostro, mentre mangiavamo notai che Lorenzo adocchiava l’apertura della mia camicia,il che mi imbarazzava un po’, ma non feci niente per coprirmi. Intanto si parlava si mangiava, durante la cena bevetti un bicchiere, di prosecco fresco e frizzante,che per me era anche troppo perché sono astemia, ma quella sera feci un eccezione, il che mi allentò parecchio i miei freni inibitori, quando Lorenzo andò un secondo al bagno, Riccardo mi fece notare che lui mi mangiava le tette con gli occhi, e mi confessò che trovava la cosa molto eccitante, io risi e gli dissi di calmarsi,visto che si era messo a massaggiarmi un seno, poi gli dissi che non c’era niente di male se lui guardava, ma che non si facesse venire strane idee in testa….Ne ero veramente convinta?La serata continuò come di rito, tra dolce spumante caffè liquori, i maschi andarono in salotto mentre sparecchiavo, notai che avevano un po’ alzato il gomito in fatto di alcolici, perché i discorsi anche in mia presenza cominciavano a farsi un po’ hard, sinceramente ero anch’io un po’ sull’allegra, e non fui da meno a partecipare a certi discorsi, con stupore mio e sopra tutto di Riccardo, dopo aver sistemato tutto in cucina e portato i bimbi a letto, raggiunsi i miei due cavalieri in salotto, dove loro guardando la tv satellitare avevano trovato un programmino piccante, mi sedetti sul bracciolo del divano di fianco a mio marito, e senza farci caso accavallai le gambe, cosi scoprii molto una coscia, Riccardo invece la notò, mi guardò io gli chiesi sottovoce che c’era di strano, ma poi quando mi accorsi del mio involontario spettacolo,cercai di coprirmi tirando un po’ la mini, ma troppo tardi, perché Lorenzo aveva già gustato il panorama,mio marito si era accorto di tutto e guardandomi sorrise e mi strizzò l’occhio,io arrossii,ero imbarazzata ma allo stesso tempo mi sentivo calda,strana, sintomi di eccitamento, non volevo però era più forte di me.
Fu quel porco di mio marito a prendere l’iniziativa, proprio quando Lorenzo andò per la seconda volta in bagno, lui mi prese e mi fece cadere su di lui sul divano, facendomi il solletico, io quando fa cosi non sono da meno, e mi misi a pizzicarlo sui fianchi,cosa che lui non resiste e muore dal ridere, però lui approfittò della posizione per darmi un bacio in bocca di quelli molto provocanti, mi mise una mano sulle tette e l’altra mi andò su per la mini sul culo, quando si accorse che mancavano gli slip, guardò estasiato e senza che avessi il tempo di liberarmi lui si mise a giocare con la mia figa pelosa, io cercai di ribellarmi ma lui mi teneva forte, gli dissi che Lorenzo stava per tornare, lui mi rispose che era quello che voleva, mi ricacciò la lingua in bocca che non seppi resistere, mi stavo eccitando non sapevo più cosa fare, ormai sentii la porta del bagno chiudersi e Lorenzo che tornava li da noi, pensai che era tutto strano, avevo un po’ di paura e non so neanche perché, ormai Riccardo mi aveva scoperto le chiappe nude, e io cominciavo avere la figa in brodo, il cuore mi batteva forte, implorai Riccardo di lasciarmi, ma fu troppo tardi, sentti Lorenzo che fece un’esclamazione tipica sua, io mi lasciai andare, e allargai di più le gambe per far godere del panorama il nostro ospite visto che aveva il mio culo in bella mostra.
Limonai con Riccardo ,mentre mi perlustrava la figa con le dita, Lorenzo era bloccato sulla porta, allora mio marito gli chiese cosa aspettava, gli chiese se lo spettacolo non era di suo gradimento, lui rispose che ero bellissima, io ero sempre più imbarazzata, ma ero anche super eccitata,sentti che Lorenzo si avvicinava a noi, il mio cuore batteva a mille, mentre mio marito cominciò a slacciarsi la patta delle bermuda che indossava, estraendo un cazzo che non avevo mai visto, forse era per la situazione ancora più piccante del solito, ma era più grosso, Riccardo invitò Lorenzo a toccarmi la passera, io,non so perché obbiettai, ma fu come dire “si …toccamela” lui non ci fece caso e mi mise due dita su quelle labbra pelose e umide, le fece scorrere tutto intorno alla mia figa, io ansimavo fortemente, poi me le infilò lentamente dentro, e io emisi un gemito, intanto Riccardo si occupava delle mie tette che aveva estratto dal reggiseno, io presi il suo cazzo in mano e cominciai a menarlo,tenevo chiusi gli occhi, non volevo che mi vedesse lo sguardo, ma luoi capiva perfettamente che mi piaceva, Lorenzo si chinò con la testa sulle mie chiappe, e aprendole un po’ di più cominciò a leccarmi divinamente, proprio come mio marito,godevo come una pazza, allora mi alzai sempre restando con il culo per aria, mi portai con la bocca sopra il cazzo di mio marito e li cominciai a lavorarmelo con lingua e ciuccio,intanto il nostro ospite si occupava dei miei buchi con la lingua, mi faceva sborrare letteralmente, e lui leccava i miei umori, gli chiesi di smettere che non volevo, lui mi chiese perché, io non seppi dargli risposta, allora lui dopo essersi tolto i vestiti , e messo in bella mostra il randello bello duro, riprese il suo lavoro con la mia figa sbrodollosa, io mi morsi un labbro dal piacere che provavo, e ritornai al cazzo di Riccardo, continuammo cosi per un quarto d’ora, poi quando loro furono nudi tutti e due, mi invitarono a distendermi con la schiena sul divano ,ormai ero con le tette fuo i dalla camicia aperta e la mini me l’ero tolta, non mi capivo più, facevo tutto come fosse una cosa normale, quando fui distesa, mio marito mi sali sopra la faccia per mettermi il suo arnese in bocca,mentre Lorenzo tornò sulla mia figa, aprii ben bene le gambe in modo che potesse lavorare agevolmente, e tornai godere dei miei due prestanti cavalieri.
Lorenzo ebbe l’onore di iniziare le…danze, si posizionò con il suo cazzone di 22cm circa, e me lo spinse in figa, io lo accolsi con molto piacere, sentii la consistenza anche se avevo la vagina lubrificata al massimo, iniziò a pomparmi con dolcezza e vigore allo stesso tempo, io con lo stesso ritmo sbocchinai il cazzo di mio marito, mamma mia come godevo, ormai mi ero liberata di ogni tabù, cambiarono ruolo tra di loro, mio marito mi chiavò e Lorenzo mi diede da mangiare la sua stanga, glielo ciuccia e leccai con passione,mentre lui continuava a complimentarsi con parole molto spinte per il mio ottimo lavoro, mi presero alla pecorina a turno, anche dentro il culo, avevo sempre un cazzo dentro uno dei due buchi e uno in bocca, mi sentivo troia veramente e felice di esserlo, poi fui io a scatenarmi, gli dissi che li volevo tutti e due, cosi uno sotto e l’altro sopra, mi penetravano in doppia, io godevo come una pazza, erano fantastici, tenevo gli occhi chiusi , forse per vergogna, ma non volevo più che smettessero, anzi li implorai di pomparmi di brutto, raggiunsi il primo orgasmo che dovetti trattenere l’urlo per non svegliare i bambini che dormivano di sopra, loro venero reciprocamente dentro di me riempiendomi tutta, per fortuna prendo la pillola da due anni dopo che Riccardo mi chiese di poter venirmi dentro in figa.
Rimanemmo cosi fermi per tre o quattro minuti, uno in figa e l’altro in culo, poi tolsero i loro cazzi e si misero ad accarezzarmi tutta, erano dolci, mai avevo provato tanto in vita mia, sembrava che fossero d’accordo, baciai prima una poi l’altro, non avevo più problemi, eravammo nudi tutti e tre ormai e io li volevo sentire attaccati a me, iniziarono a indurirsi di nuovo, ed io cominciavo a bagnarmi pure,ripartii con il pompinaggio, me ne facevo prima uno e poi l’altro,a turno loro mi mangiavano la figa e il clitoride, ormai ero di nuovo eccitata, gli proposi di farmi di nuovo in doppia e loro non attesero altro, cambiarono le posizioni come se fossero un gioco e ricominciarono a sondarmi il culo e la figa, godevo come una porca, non ero mai sazia di loro due, ad un tratto, mio marito, che mi stava pompando il culo ormai sfondato, tolse il suo arnese dall’ano, e lo improntò sulla figa dove c’era il cazzo di Lorenzo che mi scopava con maestria, capimmo tutti e due cosa Riccardo avesse in mente, Lorenzo si fermò io mi aprii di più la figa tirando le chiappe con le mani e Riccardo, dopo vari tentativi e con un po’ di fatica, riuscì a metermelo in figa con l’altro, rimasi senza fiato, mi sembrava di spaccarmi in due,mi entrarono del tutto dentro,fino alle palle,emisi un gemito lungo e forte, loro cominciarono a pomparmi lentamente, e io godevo, mi strizzavano le tette, sbrodolavo come una fontana, cominciarono ad accelerare il ritmo e io urlavo a bassa voce, poi esplosi con un secondo orgasmo ma molto più intenso e impetuoso, rimasi senza forze, loro tolsero i loro cazzi e si portarono sulla mia bocca,che io, per ricompensarli, li sbocchinai per bene facendoli venire dentro la mia bocca uno alla volta assaporando il loro nettare, poi cedetti e mi accasciai sul divano sfinita. Da quella sera ho cambiato opinione sul rapporto a tre, anche perché Lorenzo si è dimostrato,oltre un gran scopatore, una persona seria e per niente invadente, in molte occasioni ci si trovava da soli in officina o magari passava a casa mia per un saluto e mio marito non c’era, e mai ha approfittato delle occasioni, si è rivelato da subito una persona corretta, forse perché sa che una sera la settimana viene da noi per farmi rivivere la doppia penetrazione in figa.
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20 years ago
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Sola nel mio scompartimento
Sono nel mio scompartimento sola, la giornata è stata alquanto pesante e non vedo l’ora di potermi rilassare un po’ sperando che non entri nessuno. Ogni volta che qualcuno passa davanti allo scompartimento incrocio le dita nella speranza che tiri diritto ed infatti la fortuna mi è amica. L’ora è tarda ed il treno è appena partito, mi aspetta un viaggio lungo, un’intera notte, e se tutto va bene spero di arrivare a casa all’ora prevista. Toccheremo città importanti per cui non mi illudo affatto di poter arrivare a destinazione sola nello scompartimento. Nonostante l’ora vedo un notevole movimento di gente lungo il corridoio, e non mi sembra che tutti stiano cercando posto altrimenti non mi spiego per quale motivo passano davanti al mio scompartimento senza approfittare del fatto che sia occupato solo da una donna.
Forse mi considerano bruttina e perciò vogliono evitare di avermi di fronte per l’intera notte? Non lo credo perché tutto sommato non mi hanno mai ritenuta brutta, anzi piuttosto interessante. In ogni caso per evitare che potesse capitare a me di ritrovarmi di fronte ad un uomo non bello provvedo a socchiudere le tendine lasciando, senza rendermene conto, circa una decina di centimetri di apertura.
Mi siedo in fondo allo scompartimento vicino al finestrino pensando alla noia del lungo viaggio e sperando di riuscire a dormire, spengo perciò la luce nello scompartimento e poggiando la testa sullo schienale mi rilasso.
Non sono passati che pochissimi minuti di relativo silenzio, infatti il rumore delle ruote sulle rotaie diventa una nenia che dopo poco non senti più, quando sento dei rumori di passi in avvicinamento. Sarà il solito che cerca ancora posto, eppure siamo partiti già da oltre venti minuti, poverino, dico tra me, avrà percorso tutto il treno invano. Speriamo che passi oltre, e non si fermi qui. Però, penso, e se fosse interessante, se fosse un uomo carino, mi piacerebbe che entrasse, nella peggiore delle ipotesi mi farebbe compagnia, e poi l’immaginazione va oltre …e nella migliore delle ipotesi? Cosa potrebbe succedere? Noto con stupore che la cosa mi intriga, sotto sotto mi intriga.
Infatti di li a poco compare alla mia vista la sagoma di un uomo che cerca di sbirciare attraverso lo spazio lasciato tra le tendine, si rende conto che sono sola, apre la porta socchiusa e mi saluta con un dolce “buonasera signora”. Comprendo dal suo saluto tutto il suo compiacimento per l’occasione che ha visto premiata la sua perseveranza nel cercare un posto, con una donna sola poi, è il massimo.
Io gli rispondo educatamente e lo guardo, niente male, proprio un bel ragazzo. Biondo e ben messo.
Lui aggiunge “a quanto pare questo è l’unico scompartimento libero, posso?” “Certo” rispondo. Spero abbia gli occhi chiari, sono il mio debole, ma non riesco a vederli in penombra. Pazienza dico a me stessa, ma la sua persona sembra molto intrigante, così a pelle.
Viene a sedersi di fronte a me….che stronzo mi dico sicuramente ci proverà, con uno scompartimento libero sceglie anche lui di stare davanti al finestrino dal alto opposto al mio, abbasso la testa mentre gioco con il mio palmare e sento i suoi occhi indagatori su di me. Mi guarda e mi scruta centimetro per centimetro e devo confessare che la cosa mi piace.
Ogni tanto alzo gli occhi per godermelo mentre lui guarda altrove, o forse fa finta di farlo e confermo la mia impressione iniziale. Si tratta proprio di un bell’esemplare di maschio, il tipo per le avventure. Indossa jeans stretti, camicia aperta sui pettorali abbronzati.
Mi sento strana, sento il cuore che mi batte, scopro con stupore che sono eccitata solo a guardarlo.
Infatti con gli occhi bassi lo guardo con attenzione e vedo che i suoi jeans sono strettissimi e mettono in evidenza un gonfiore certamente interessante. Penso “ se lui avesse la più pallida idea di ciò che indosso sotto il mio abito di lana, i suoi jeans diventerebbero praticamente insopportabili”. Sorrido stuzzicata dentro di me pensando a quel gonfiore nel sua massima eccitazione cosa potrebbe produrre, mi accorgo che la situazione mi eccita e mi intriga.
Non avrei mai pensato che potesse capitarmi un evento del genere, anche perché continuo a sentire i suoi occhi che continuano a scutarmi.
La situazione mi diverte, provo a stuzzicarlo.
Con la testa abbassata per non farmi notare, mentre gioco con il mio palamre che è diventato il pretesto per evitare di guardarlo, mi ricordo di avere un vestito con uno spacco anteriore abbastanza alto, per cui penso tra me in un istante di accavallare le gambe. Lo faccio. Lo spacco si apre fino a mostrare il pizzo delle mie autoreggenti. Perfetto, è proprio quello che volevo, sembra tutto funzionare per il meglio. Mi chiedo se noterà. Alzo lo sguardo con apparente indifferenza, il cuore mi batte a mille e guardo verso il finestrino sbirciando con la coda dell’occhio e noto che lui ha lo sguardo fisso sulle mie autoreggenti. Mi sta letteralmente mangiando con gli occhi, lo sento. Mi eccita questo giochino proprio perché è nato in maniera inattesa. Un salto nel buio.
Avverto che per lui sono molto interessante, ma avverto il suo disagio perché forse vorrebbe prendere l’iniziativa ma non è ancora sicuro se il mio accavallare le gambe sia stato un movimento casuale o voluto. Si muove in maniera nervosa, forse è eccitato anche lui, chissà il suo cuore come pulsa, e chissà come pulsa il suo rigonfiamento. Sorrido nei miei pensieri.
Prendo l’iniziativa io, mi alzo con il pretesto di prendere qualcosa dalla valigia e lascio il palmare sul sedile accanto al mio, gli volto le spalle mentre allungo le braccia verso l’alto. So che il vestito aderirà meglio al mio corpo evidenziando la presenza del perizoma nero che indosso. Avrei voluto avere gli occhi sulla nuca in questo momento per vedere la sua espressione. Mi attardo qualche secondo in questa posizione perché lui possa ammirare il mio fondoschiena, sodo e rotondo, il mio vanto, nonostante non sia più tanto una ragazzina.
Non riesco a capire il perché, ma scopro che, durante tutti questi secondi che mi sono sembrati una eternità e durante i quali cerco di chiudere la mia valigia, essa non vuole chiudersi. Sarà la mia emozione del momento? Sarà la mia crescente eccitazione a rendermi improvvisamente imbranata?
Lui nota tutto questo mio imbarazzo e mi dice:” Signora le serve aiuto? Vedo che non riesce a chiudere la sua valigia”. Annuisco imbarazzata e lui si alza. Mi aspettavo che si affiancasse a me e mi aiutasse, invece si pone alle mie spalle ufficialmente per aiutarmi e mi sfiora. Sento tutto il suo corpo sfiorare il mio ma quasi senza toccarmi e vengo investita da una ondata di calore interiore incredibile. Il suo bacino è vicinissimo al mio fondoschiena, anzi sono certa che mi tocca. Allunga le sue braccia per avvicinarle alle mie che sono sulla chiusura della valigia. In quell’istante scopro di non capire più nulla. Non ho avuto nessuna forza di dirgli di allontanarsi, forse perché non l’ho desiderato. Mi piaceva. Eccome se mi piaceva!!!! La sua dolcezza ha letteralmente smontato gli ultimi freni inibitori che avevo, poteva fare di me quello che voleva. Ha avvicinato la sua bocca dietro il mio orecchio e ho sentito che era letteralmente inebriato dal mio profumo, forse aveva gli occhi chiusi, sentivo che in qualche modo tremava, forse dall’emozione? Forse era il terrore di aver preso una cantonata nei miei confronti e quindi il pericolo che potessi mollargli un sonoro ceffone o gridare aiuto? Tremante e quasi con un filo di voce mi sussurra:” Non è facile cercare di chiudere una valigia mentre il treno provoca degli inopportuni tremolii, lasci fare a me, sento di avere il polso più fermo del suo in questo momento”. Contemporaneamente sento dietro di me una pressione sul mio fondoschiena……era il suo coso che mi toccava e lo sentivo molto bene nonostante il mio vestito ed i suoi pantaloni. Non riuscivo più a connettere, né tantomeno mi rendevo conto di essere su un treno, in un luogo tutto sommato pubblico, dove da un momento all’altro poteva entrare chiunque. Comincia a baciarmi lungo tutto il collo ma con una soavità ed una leggerezza che mi hanno tramortita per l’estremo piacere che ho provato mentre le sue mani cominciavano astringere le mie ancora protese verso la chiusura della valigia e mentre il rumore ripetitivo del treno scandiva i secondi in una maniera che in quel momento sembrava una dolce nenia. Ero completamente abbandonata a lui con gli occhi chiusi, sempre volgendogli le spalle mentre con sapiente maestria continuava a baciarmi e leccarmi il collo con la sua calda lingua. Cominciavo seriamente a bagnarmi, sentivo la mia passerina inzuppata come non mai ero eccitatissima.
All’improvviso, una brusca frenata del treno ci scaraventa seduti, lui sotto ed io sopra di lui sulla poltrona. Per il contraccolpo, e per una fortuita coincidenza, gli cado proprio sopra come se avessi voluto sedermi sul serio centrando l’obiettivo. Lo sento dietro, sotto i pantaloni, durissimo, per un attimo intendo che anche lui come me sia eccitatissimo. Ora mi trovo sulle sue gambe con le mie natiche sul suo bacino. Sorridiamo un pò impacciati anche perché quella frenata interrompe un momento molto caldo, ma sorridendo lui mi dice:” Non avevo mai provato un airbag cosi comodo ed eccitante”, sorridiamo divertiti. A quel punto, sorridendo, appoggia le sue mani sulle mie cosce stringendo ancora di più i nostri corpi e cominciando a muoversi sotto di me. Mai messaggio era stato più chiaro, mi desideravo e anche io lo desideravo come non mai.
Appoggio le mia schiena su suo petto portando la mia testa sulla sua spalla per gustarmi a pieno il calore del suo corpo, lui mi prende il viso e lo gira verso lui inizia a baciarmi prima con dei baci dolci leggeri e poi sempre più profondi. La sua lingua si insinua con estrema passione nella mia bocca quasi giocando con la ma lingua. I nostri umori cominciano a mescolarsi.
Alza le sue mani e comincia ad accarezzarmi il seno, duro e turgido come non mai. Sento i capezzoli duri come pietre e nonostante il vestito fanno quasi capolino da sotto evidenziando due piccoli rigonfiamenti. Lui accarezza dolcemente i mie capezzoli. Io mi sento in paradiso. Sono fradicia. Attraverso una scollatura del vestito inserisce la sua mano dentro passando sotto il reggiseno e comincia a toccare il mio capezzolo stringendolo a volte forte a volte più lentamente, donandomi quella sensazione mista di dolore piacere inebrianti. Gli dico con un fil di voce:” Stringilo, stringilo forte”. Non se lo fa ripetere due volte. Comincia a stringere il mio capezzolo ed io raggiungo delle vette di eccitazione incredibili.
Nel frattempo la mia mano corre dietro di me e la poggio sul suo rigonfiamento sui suoi pantaloni: lo sento pulsare. Lui mi alza il vestito scoprendo il mio perizoma nero e, senza che ci spostiamo da quella posizione che il caso aveva deciso per noi, comincia ad accarezzarmi le cosce avvicinandosi e nello stesso tempo allontanandosi dalla mia zona calda con movimenti all’apparenza casuali, ma voluti. Quando era vicino alla mia passera si allontanava e questo avvicinarsi ed allontanarsi accendeva in me un fuoco senza precedenti. Ad un certo punto decide di avvicinarsi definitivamente, solleva un lembo del mio perizoma e con la mano comincia ad accarezzare il mio ciuffetto di peluria nera che sovrasta la mia passera depialata. Sento le sue dita sul mio clitoride durissimo come non mai. Ormai lo voglio, lo desidero dentro di me, ma lui lo fa apposta a mettermi nelle condizioni quasi di pregarlo per prendermi. La mia passera fradicia, continua a grondare umori caldi e le sue dita accarezzano le mie grandi labbra ormai spalancate in attesa dell’ospite tanto desiderato.
Allora penso che non posso più aspettare mi alzo un attimo, mi giro verso di lui e comincio a sbottonargli la cintura e la lampo dei pantaloni continuando a baciarci in maniera forsennata, che mentre scende facilita la prorompente uscita del suo cazzo. Gli infilo la mano sotto gli slip e tiro fuori un bel cazzo durissimo, non eccezionale ma perfetto nelle sue fattezze esteriori e promettente. Mi abbasso per rendergli pan per focaccia e comincio con la mia lingua a leccarglielo tutto e le mie braccia sono sul suo petto. Faccio uscire la sua cappella, turgida e lo faccio sparire nella mia gola, quasi per intero. Ho sempre gradito fare pompini, ma questa volta voglio dare il massimo di me stessa. Lui appoggia le sue mani sulla mia testa assecondandomi mentre io con movimenti regolari vado su e giù godendomi la grazia di quel bel cazzo duro tutto a mia disposizione. La mia bocca scende giù verso le sue palle leccandogliele tutte e scorgendo sul suo volto una smorfia di estremo gradimento mentre ad occhi praticamente chiusi si abbandona alle mie attenzioni. Lo sento pulsare nella mia bocca e penso che prima o poi possa venirmi in bocca per farmi gustare il suo caldo nettare: sospendo alzandomi. Sono pronta lo voglio dentro di me, mi alzo, accosto leggermente il mio perizoma e mi risiedo sopra di lui sul suo cazzo che entra dentro di me con una facilità senza precedenti, bagnata come ero.
Mi sono sentita riempire la pancia in quel momento, anzi me lo sentivo durissimo quasi fino in gola e con movimenti regolari comincio a cavalcarlo come una amazzone sul suo cavallo. Chiudo gli occhi per gustarmi questo momento e sento che anche lui è praticamente allo sbando non capisce più nulla. Il suo cazzo poderoso entra ed esce dalla mia fica fradicia cosi come mi muovo io sopra di lui. Meraviglioso. Ho toccato vette di piacere incredibili. Sento quel martello pulsare progressivamente dentro di me ed io sto per raggiungere il mio orgasmo. Sono letteralmente impazzita, quei movimenti lenti ma continui ed intensi mi stanno portando all’apice del godimento. In un istante mi alzo velocemente facendolo uscire da me, mi chino per continuare il lavoro con la mia bocca, lui però si sdraia sui sedili e mi fa cenno di girarmi in un sessantanove, non me lo faccio ripetere due volte. Gli sono sopra con il mio vestito ormai sui fianchi ed il mio perizoma deformato dalle mani che tentano di allargarlo. Sono sopra il suo scettro che è subito in gola e contemporaneamente sento la sua lingua nella mia passera che si insinua dentro. Comincio a lavorarmi il suo cazzo che sento esploderà da un momento all’altro, ma anche io sto per esplodere. Non ce la faccio più il godimento è troppo intenso comincio a emettere mugolii di piacere sempre più alti, ma non mi sente nessuno perché il rumore del treno assordante copre la mia voce. Lui esplode. Sento la mia bocca che si riempie del suo caldissimo ed abbondante nettare dolciastro amarognolo; continuo a lavorargli il cazzo per non perdere nessuna goccia di quel caldo e prezioso nettare che ingoio ma anche io sono bagnatissima e noto che lui tra le mie cosce sta gustando parimenti i miei caldi umori di un orgasmo incredibile mai raggiunto in vita mia.
Ci abbandoniamo per un momento appagati l’uno sopra l’altra io con il viso sul suo cazzo quasi a riposo e lui con il suo volto ancora tra le mie gambe……..sensazione unica.
Rimaniamo così per circa cinque minuti senza dirci alcuna parola, provati da questa bellissima esperienza ma appagati.
In questi momenti di silenzio mi chiedo come fosse possibile che due persone che non si conoscano affatto possano trascorrere momenti cosi travolgenti! La cosa mi stupisce, era la mia prima occasione con uno sconosciuto, ‘meno male che mi era capitata’, dicevo tra di me sorridendo.
Mi guardo il suo scettro a portata di bocca, e comincio a baciarmelo tutto, lui quasi rispondendo alle mie rinnovate attenzioni comincia a ergersi nella sua maestà a poco a poco. Lo bacio e lo riprendo, sollevandomi un po’, tra le mie labbra cominciando a lavorarmelo per prepararlo allo show finale. Orami ogni mio freno inibitorio era caduto e volevo concludere questa splendida avventura con qualcosa che avevo raramente provato non senza qualche problemino che volevo eliminare del tutto.
Lui capisce, si rieccita, mi fa alzare completamente in piedi e senza dirmi nulla, continuando il clichè che ci aveva fatti incontrare, mi toglie il vestito sfilandomelo dalla testa.
Si risiede facendomi sedere sopra di lui mentre il suo cazzo si poggia tra le mie gambe, lo tocco con le mani accarezzandolo fin sotto alle sue palle e lui sparisce in mezzo al mio seno. Infatti mi alza il reggiseno e comincia a leccarmi i capezzoli forse sempre duri dall’inizio, non saprei dirlo, ormai non capisco più nulla e mi godo i piccoli morsi che ricevo ai miei capezzoli. Mi sto eccitando in maniera più forte di prima, lo sento. Sarà l’idea di quello che sto per fare, l’adrenalina sale a mille, chiudo gli occhi e quel dolore misto a piacere mi inebria letteralmente.
Noto con piacere che la mia passera si sta bagnando, ancora fradicia come se nulla fosse mia successo, la sensazione è incredibilmente forte. Il suo scettro è durissimo.
Allora nel silenzio mi alzo a mi poggio sui sedili mostrandogli tutto il mio fondoschiena, lui da dietro afferra il suo cazzo e mi viene dentro prima lentamente poi con sempre maggiore velocità, sento le sue palle che battono contro le mie natiche e la passera che impazzisce di piacere e gronda umori in maniera copiosa.
Quando si dice feeling.
Improvvisamente tira fuori il fallo dalla mia fica fradicia, io intuisco cosa voglia fare, è quello che in fondo desideravo per il mio show finale.
Con i mie stessi umori prepara l’altro buchino che era in attesa del suo ospite, accosta la sua durissima cappella e con estrema delicatezza avvicina la punta per farla entrare. La preparazione era stata ottima, il suo cazzo lentamente si fa strada dentro le mie profondità più intime entrandovi con agio e dolcezza. Emetto un mugolio misto di dolore e di piacere, ma forse più piacere, si sono certa il dolore era minimo. Lui era stato bravissimo. Mi sento riempire tutta. Comincia a stantuffarmi con sempre maggiore energia. Mi sento morire, un piacere crescente si sta impossessando di me, non ricordavo che prenderlo dietro fosse così bello. Mi sembra di impazzire mentre le sue palle battono su di me. Incredibile, penso in un attimo in cui mi sembra di esser me stessa, quel coso li è tutto dentro di me!!!! Si era vero, e sembrava che fosse a casa sua. Non so più come trattenermi, sento il piacere che mi spacca in due, non riesco a contenere il mio godimento e grido, grido mi sembra di morire. L’ultimo freno inibitorio mi fa trattenere dall’urlare senza ritegno perché penso a coloro che sono nello scompartimento accanto al nostro. E’ meraviglioso.
Il suo cazzo imitando il treno a ritmi regolari entra ed esce da me facendomi morire di piacere. Sento che si sta ancora gonfiando e questo accende gli ultimi residui di piacere da cui potevo attingere. Lo sento ansimante, sta per venire, viene dentro di me. Mi sento inondata ancora da quel caldo nettare che avevo assaporato prima. Non pensavo di poter morire di piacere ed ora mi sembrava di essere morta pur essendo ancora viva.
Dopo avermi lasciato tutto il suo nettare dentro, tira fuori il suo scettro ormai esausto come noi due del resto, lui si siede ed io sopra di lui poggiando la mia testa alla sua mentre entrambi abbiamo il cuore che batte a mille per il momento appena trascorso.
La cosa curiosa è che no ci siamo detti nulla.
Dopo circa quindici minuti abbiamo iniziato a vestirci, anche perché avevano annunciato la sosta a Bologna, e non potevamo farci sorprendere in questa situazione.
Ci rivestiamo, e lui mi saluta dandomi un bacio questa volta molto casto rispetto a quelli ricevuti poco prima. Gli dico:” Scendi?” Mi risponde: “ Non proprio, ma penso ci rivedremo; io sono Gianni”. Gli dico:” Io Laura, ma non capisco cosa voglia dirmi con queste parole”. Lui fa cenno di tacere, apre la porta ed esce.
Io mi affretto a sistemarmi richiudendo la porta e cercando di darmi un aspetto esteriore decente.
Mi risiedo e come un film mi ripercorro tutti i momenti di quel fantastico incontro.
Vivo la cosa come un tesoro tutto mio e prezioso con uno che forse no rivedrò più nella mia vita.
Assorta nei miei pensieri, no avevo notato che eravamo arrivati a Bologna. Apro un attimo il finestrino per prendermi un a boccata d’aria. Sono affacciata quando sento aprire la porta dello scompartimento, mi giro di scatto sicura che fosse Gianni, ma non era lui.
Si trattava di un signore sulla quarantina molto distinto, entra e dice:” Sono liberi questi posti?”, di fronte all’evidenza gli ho risposto di si. Lui entra, sistema il suo bagaglio e si siede sul posto vicino all’entrata. Io chiudo il finestrino e torno al mio posto riprendendo il mio palmare, ma dentro di me ancora sconvolta per l’accaduto di poco prima. Penso tra me se questo signore fosse entrato una mezz’oretta fa avrebbe visto uno spettacolo assurdo quanto fantastico nel suo genere, e sorridevo dentro di me.
Il treno riparte ma Gianni non si era fatto più vivo.
Lascio il palmare nella borsa e poggio la mia testa sullo schienale per cercare di riposare un po. Dopo qualche minuto la porta si riapre ed un braccio si solleva per accendere la luce, entra un uomo, era il controllore, lo guardo, lui mi guarda.
Porca miseria, esclamo dentro di me! Era Gianni.
Alza lo sguardo da sotto il berretto da controllore e mi dice quasi sorridendo beffardo:” Signora per cortesia il biglietto!”. Resto un attimo sbigottita mentre il signore nello scompartimento fa la stessa cosa. Mi ravvedo un po’ e comincio a cercare il biglietto nella mia borsa. Lo trovo e lo consegno per la marcatura.
Con indifferenza Gianni marca il biglietto e sorridendo mentre esce alza il braccio per rispegnere la luce mi dice:” Buon viaggio signora!”.
Dico dentro di me:” Ma che stronzo!” E sorridendo mi abbandono al mio meritato riposo.
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17 years ago
Rosa30Maurizio,
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Una gang a sorpresa
Ciao sono Vale una lei di coppia, 29 anni mora 165 cm, 50 kg, tg 42, un bel seno, vi racconto questa storia, realmente accaduta quest' estate. Ero in macchina con Ale mio marito e stavamo percorrendo l'Autostrada , tornavamo da una serata in una discoteca sul litorale del palermitano. Ale mi disse che aveva sete e voglia di un caffè così ed uscimmo dall' autostrada al primo Autogrill, era tardi e c’era poca gente , tutti uomini a dire il vero. Io ero restia a scendere avrei preferito restare in macchina, ma Ale insistette e allora scendemmo assieme. Indossavo una maglietta a canottiera rossa e dorata e un pantaloncino nero corto ed aderente, scarpe nere col tacco a spillo. Appena entrammo nel bar gli sguardi puntarono tutti su di noi anzi per meglio dire su di me , c’erano 5 o 6 persone tutti uomini. Prendemmo un caffè e una bottiglia d'acqua ed uscimmo di corsa , io ero eccitata da questa situazione e in macchina dissi ad Ale di parcheggiare dietro perché avevo voglia di lui. Lui mi disse di aspettare un attimo , scese al bar e tornò con un pacco di preservativi, dicendomi che ci potevano servire, non capii bene a cosa , dato che noi lo facciamo senza ma non ci feci caso più di tanto, perchè la voglia era tanta. Parcheggiammo sul retro, dove c'era un ampio parcheggio con un decina di camion parcheggiati. Cominciammo a baciarci e la mia eccitazione saliva sempre di più ero tutta bagnata, anche Ale era eccitato , gli presi il cazzo che ormai era duro e pronto e lo misi in bocca , mi ero messa di fianco quando lui mi disse di mettermi a pecorina perchè lo eccitava di più, non mi costo niente farlo anzi mi veniva pure meglio prenderglielo in bocca. Dopo pochi minuti Ale accese la luce dell'abitacolo , gli chiesi che cos'era successo lui mi disse "stai tranquilla e continua a fare quello che stai facendo magnificamente" , ero eccitatissima tutta bagnata stavo per dirli " non resisto più " quando da fuori si sentirono dei rumori, io non vedevo niente ed Ale con naturalezza ed eccitazione mi disse che c'erano degli uomini fuori a pochi metri dalla macchina che guardavano la scena, io ero impaurita ma anche tanto eccitata, stavo sempre a pecorina col mio sedere vicino al finestrino , una bella vista pensai, per loro. Ale cominciò ad abbassare il finestrino e fece un segno a questi di avvicinarsi , gli dissi “se era ammattito”, ma non mi spostai perchè mi stavo eccitando sempre di più , smisi si prenderlielo in bocca girai lo sguardo indietro per vedere chi c’era e vidi 4 o cinque ragazzi sulla 30-40 anni , tornai subito a guardare Ale con un viso interrogativo come a dire "ma che stiamo facendo”, lo Capii subito quello che sarebbe accaduto quando Ale prese in pacco di preservativi e lo lancio fuori il finestrino. Due o tre cominciarono a toccarmi , io avevo ancora indosso i pantaloncini , sentivo spacchettare e scartare i profilattici e questo mi eccitava, ero un lago. Ad un certo punto uno di loro mi abassò i pantaloncini e slip tutti assieme fino a meta coscia, senti le sue mani cercare il mio buco , non fu difficile , quando lo trovò esclamo! "Ragazzi è tutta bagnata" , ci fu una risata generale . Subito dopo mise dentro in suo cazzo , entro con facilità perchè ero bagnata come una vera troietta, stavo godendo da matti. Sentivo i commenti, cominciarono ad alternarsi ,qualcuno di loro era davvero ben fornito lo sentivo come mi apriva mentre mi fotteva. Ale godette subito, mi venne in bocca ansimando ed io bevvi tutto. Dopo un 30 minuti non c'e la facevo più avevo goduto più di quattro volte ma cominciava a farmi male il mio sesso, se non mi sbaglio mi avevano fottuta in cinque , quindi cercai di tirarmi in avanti per liberarmi ma non potevo perchè da dietro mi tenevano per i pantaloncini e davanti Ale mi bloccava le spalle , lo guardai quasi arrabbiata , stavo per dirli qualcosa quando sentii la punta di un cazzo davvero grosso che cercava di entrarmi nel buchetto del sedere , cercai di liberarmi ma quando mi mossi mi entro dentro , provai un bruciore fortissimo , mi aveva inculato alla grande quello stronzo . Strinsi i denti e mugolai di piacere per farlo godere il prima possibile , non ce la facevo più. Dopo una decina di minuti mi per la mia felicità godette , fu un sollievo per il mio sederino. Ale alzo il finestrino della macchina spense la luce accese il motore e andammo via, non ce la facevo nemmeno a rivestirmi tanto ero indolenzita , sia dal troppo piacere che dal dolore, che durò per un bel pò di giorni. Un saluto da Vale.
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18
17 years ago
Ale1e1Vale262947,
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Mia moglie e il marocchino
Premetto che questa non è una storia inventata.E'un esperienza realmente vissuta. Anche se un pò lungo vale la pena leggere questo racconto...
Mandatemi tanti commenti che io provvederò a far leggere a mia moglie che sicuramente sarà felice e si arraperà insiema a voi. Grazie a tutti.
Dopo l'esperienza della scopata con mia moglie insieme al fallo di gomma (leggi il racconto IO MIA MOGLIE E IL BAZOOKA), un pensiero mi assillava la mente.
Cosa sarebbe successo se invece del cazzo di gomma ci fosse stato un altro uomo insieme a me a scoparsi mia moglie.Avevo però vari dubbi. Lei avrebbe approvato? E chi sarebbe stato il prescelto?
Da un pò di tempo mentre mi scopavo mia moglie, quando la vedevo particolarmente eccitata, usavo il fallo e le dicevo:"E se fosse il cazzo di un uomo vero?"
A questa frase, la sentivo eccitarsi ancora di più anche se non commentava più di tanto. Dovevo trovare uno stratagemma.L'unico modo era quello di trovarmi io, lei ed un altro uomo in un momento suo di eccitazione.
Pensai di organizzare una cena a 3. Subito pensai ad un ragazzo marocchino, mio cliente di negozio che spesso portavo la domenica,dopo pranzo con me a giocare a calcetto.Mia moglie lo conosceva da cliente e apprezzava molto come persona in quanto era un bravissimo ragazzo,lavoratore e,come diceva mia moglie, anche molto carino.Inoltre qualche volta lui mi aveva fatto i complimenti davanti a lei dicendo che avevo una moglie molto bella...Mia moglie di questo era molto lusingata.
Era l'uomo giusto. Passai giorni a pensare finchè una volta lo incontro nel bar che frequentava lui.Lo prendo in disparte e gli spiego tutto. Inizialmente era molto titubante ma poi, raccontandogli una piccola parte delle qualità amatoriali di mia moglie, un pò scettico accettò.
Venne la domenica e dissi a mia moglie che sarebbe venuto Jahmed (era il nome del marocchino)a pranzo da noi quindi dovevamo dargli una grande ospitalità.
Poco prima dell'evento pensai di riscaldare un pò mia moglie dicendole che avevo voglia di lei. Le dissi di prepararsi con qualcosa di altamente sexy e stetti per un pò a leccargli la fica ma presi tempo per non penetrarla così da lasciarla non soddisfatta pienamente.
Appena in tempo bussano alla porta. Era Jahmed. Mi alzo dal letto e vado alla parta mentre mia moglie si affrettava a mettersi una gonna ed una maglietta ed i suoi soliti tacchi a spillo che usa sempre visto la sua costituzione piccola.
Stavo facendo gli onori di casa. Nel frattempo ci raggiunse mia moglie. Diede un abbraccio a Jahmed e preparò la tavola. La guardavo e la vedevo ancora eccitata per prima.Jahmed era un pò teso.Al tavolo mangiammo e bevemmo tanto vino ed io cercai di parlare il più possibile di sesso. Mia moglie rideva e si eccitava ed inoltre si apriva anche lei a commenti abbastanza caldi.
Nel frattempo sotto il tavolo io le toccavo le gambe con le mani, riscaldandola sessualmente.Ci sedemmo davanti al telvisore. Il mio amico marocchino fece finta di appisolarsi,come stabilito e con lui seduto sul divano iniziai a leccare il collo di mia moglie e a toccargli la fica sotto la gonna. Poi le dissi di andare in camera a farci una bella scopata. Lei era troppo eccitata ed anche un po ubriaca per fermarsi davanti alla presenza in casa del marocchino.
Lasciammo Jahmed sul divano ed andammo in camera. Mentre continuavo a farla eccitare le dicevo :"Non ti eccita che sei a coscie aperte con jahmed di la?". Lei rispose che l'idea la intrigava ma che dovevamo fare presto.Io invece attesi e ancora non la penetravo, finche nel momento in cui lei era fuori come una troia, ecco come da accordi entrare Jahmed in camera senza nemmeno bussare.
Il marocchino si trovò davanti a se mia moglie, preparata a troia. Autoreggenti bianche con riga dietro, reggicalze, la ficona carnosa già tutta di fuori, e tette al vento. Mia moglie, vedemdolo sorrise poi disse: "Dai andate a giocare a calcetto".Io le risposi:"Perchè non li scaldi prima un po questi due ragazzi?"Lei disse di no, anche se non troppo convinta.
Feci un cenno al marocchino di calarsi comunque i pantaloni.Così fece.
Dallo slip bianco si intravedeva un bell arsenale ed anche mia mogliè lo notò.
Alla vista di ciò che poteva uscire da quelle mutande ogni dubbio stava per svanire dalla sua mente. Prontamente le poggiai la mano sul mio cazzo e le infilai un dito nella fica. Poi le dissi:"Non ti interessa sapere cosa ha in mezzo alle gambe il marocchino?"Lei fece cenno col capo di SI. Il marocchino si avvicinò pian piano a mia moglie che era seduta sul bordo del letto con le gambe aperte e con la fica rivolta verso di lui, ormai eccitatissima e senza dubbio. Voleva il cazzo di Jahmed. Era ormai vicinissimo a mia moglie che si stava dedicando nel frattempo solo a lui. Delicatamente gli sfilò le mutande, molto molto lentamente.
Jahmed presentò a mia moglie un cazzone che pur essendo ancora flaccido non avevo mai visto nemmeno nei migliori film porno.Allo stato moscio sarà stato minimo 25 cm. Era già più lungo del mio nel massimo dell'erezione.Lei esclamò:"OOOHHHH, che proboscide.Siiii, lo voglio, non ce la faccio più a resistere!!!" Si buttò a capofitto sull'arnese. Per prima prese il cappellone tra il pollice e l'indice, spostò il tronco del cazzo e iniziò a fargli una bella leccara di palle, poì salì fino alla cappella e la avvolse con maestria tra le sue labbra. Nel frattempo guardavo tutta la scena. Il cazzone flaccido del marocchino era diventato enorme.Oltre i 30 cm di lunghezza. La doppiezza era impressionante ma ancor di pù il cappellone che sotto il pompino della porecellona di mia moglie era smisurato.
Vedevo di profilo il visino piccolo ed il corpo formoso ma minuto di mia moglie e la sua bocca a stretto contatto con quel palo umano mi dava un senso di paura e nello stesso tempo di eccitazione fortissima.
La sentii dire a Jahmed:"Altro che cazzi di plastica, tu hai il cazzo come quello di un cavallo ed ora è tutto mio". Poi si rivolse a me dicendo: "Dai fatti spazio anche tu !!!" Mi avvicinai anche io alla sua bocca.
Iniziò a spompinarci entrambi che iniziammo a fare a gare a che gliela sfondava di più quella bocca. Nel frattempo si era impostata coi piedi a terra e con le gambe piegate, sottomettendosi ai nostri cazzi.Era tanto eccitata dalla vista di quel cazzone e tanto rilassata che la vedemmo pisciarsi addosso ma quasi lei nemmeno se ne accorse.
Il marocchino la prese di peso, la mise sul letto ed iniziò a scoparsela.Altro che fallo di gomma. Mia moglie si stava facendo sfondare dall'enorme cazzone del marocchino e le piaceva tanto. .
La spostammo. Io mi misi sdraiato con la schiena sul letto. Si mise tutto il mio cazzo nel culo rivolta con la schiena verso di me.Poi si sdraiò sul mio petto esponendo la fica ormai aperta come una voragine al marocchino che senza farsi troppi scrupoli, dopo essersi fatto una toccata al cappellone, quasi come volesse ricaricare un fucile, le entrò nuovamente dentro. Mia moglie era in estasi :"Se tutti i marocchini hanno questi cazzi, organizza un orgia che questa troia se li scopa tutti". Eravamo ormai al limite.mia moglie era venuta almeno 7- 8 volte, non la riconoscevo più sembrava un assatanata di cazzi. Ora però era il nostro turno.
Disse:"SU,SBORRATEMI IN BOCCA, COSA ASPETTATE?" Eravamo ai suoi ordini.
Si inginocchiò. Ormai il suo abbigliamento intimo era tutto disfatto, le autoreggenti tutte sfilate.L'avevamo scopata per bene. Eravamo ai due lati della sua testa. Fui il primo a venire guardandola segarmi con la mano e spompinare il cappellone del marocchino. Le dissi :"tieni,troia, bevi"
Si voltò verso di me a bocca aperta e gli versai un bel pò di sborra sulla lingua. Non feci nemmeno in tempo a finire l'orgasmo che sentii il marocchino gemere.Anche mia moglie lo sentì. Si voltò vogliosa con la bocca ancora piena della mia sborra verso il marocchino. Partì uno schizzo improvviso che le centrò l'occhi. Mia moglie presa di sorpesa spostò la faccia all'indietro ma subito ritorno verso la proboscide del marocchino.Accolse una sborrata mai vista. Furono dai 10 ai 14 getti. Mia moglie non se ne perse uno. Vidi il suo viso irriconoscibile,talmente che era ricoperto di sborra calda.Le colava dappertutto.Poi disse:"Non voglio perdermi nemmeno una goccia di sborrata!!!"Raccolse con le sue mani la sborra dal viso e poi bevve tutto.
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14 years ago
calvobig,
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Week end scambista.
Paolo e Francesca li avevamo presi di mira già da molto tempo, forse un anno o più, entrambi carini e con gusti e idee simili alle nostre, stessi desideri e aspettative. A dire il vero per certi punti di vista pensavamo fossero inarrivabili per noi, entrambi molto più carini, quindi non avevamo perso tempo a disturbarli, se non che le vacanze quell'anno andavamo a farle nella loro regione, così abbiamo lanciato il sasso... e ci hanno riposto positivamente!
Impegni vari hanno voluto che ci siamo conosciuti l'ultimo giorno delle ns. ferie, abbiamo passato una bella serata insieme e la mattina dopo avremmo voluto subito approfondire con qualcosa di più hot...
Non ce la sentivamo ancora di passare direttamente a giocare da scambisti: erano cosi carini e simpatici che volevamo goderceli e assaporarli lentamente.
Cosi li invitiamo in residence per passare qualche ora in piscina e nulla di più, sfiga vuole che Francesca proprio quel giorno riceve visita dalle sue "amiche" e si trova ko... Ok, non importa e restiamo in contatto....
Cosi che arrivano le vacanza invernali... e li invitiamo da noi in collina per tutto il w.end. Passiamo il sabato al mare, d'inverno, molto romantico e abbiamo modo di restare da soli fra coppie "miste", il feeling che sentivamo all'inizio diventa sempre più complicità e fiducia fra tutti e quattro.Si era arrivati a quel punto dove tutti e quattro sapevamo di poterci fidare, di rispettare le regole del gioco e che tutto poteva filare liscio.
Chiudiamo poi la serata in un bellissimo ristorante, molto intimo e carino, ancora una volta li stupiamo piacevolmente colpendoli dritti al cuore per la location e l'ambiente :-)
Finchè non rincasiamo, un pò stanchi si... ma carichi di...
Forse erano entrambi un pò piu timidi di noi, o forse era semplice imbarazzo, fatto sta che per sciogliere il ghiaccio dopo le chiacchere di rito, lei invita Francesca a vedere il suo intimo e fare quattro parole fra donne... per decidere cosa mettersi, cosa può piacere di più ai maschietti ecc... mentre io e lui parlavamo di argomenti molto più noiosi, finchè loro sono pronte e ci chiamano in camera...
Due splendide ninfe sul letto matrimoniale ci aspettavano... una per piazza, in autoreggenti e lingerie, sorridenti e con mooolto da offrire...
Recitiamo un pò di galanteria proforma per non farci vedere proprio due mufloni infoiati... ma poi Paolo si sdraia con lei e io accanto a Francesca... iniziamo a baciarci molto dolcemente e a spogliarle... lunghi momenti di petting, sesso orale... e poi accade quello che tutti e quattro desideravamo...
Ne avevamo parlato fra noi, anche se nessuno di noi lo aveva mai fatto... però ce la sentivamo: eravamo complici e amici... Cosi io e Francesca ci allontaniamo nudi, andiamo nell'altra stanza matrimoniale e restiamo da soli a godere della ns. intimità, mentre sentivi l'altro letto che iniziava a schricciolare e molleggiare mentre gli altri due confabulavano di chissà cosa....
Abbiamo passato tutta la notte cosi, scambio completo e separato, ci siamo risvegliati alle sette di mattina, ci siamo trovati in cucina a fare colazione, io accompagnato da Francesca e lei da Paolo.
Ci siamo dati il buongiorno, lei è tornata da me, si è seduta sulle mie ginocchia, ci siamo baciati e dato il buongiorno, mentre Francesca tornava dal suo uomo.
Un'esperienza stupenda, forse irripetibile.
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12 years ago
CpNinfea,
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Last visit: 7 years ago
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Mikonos
“che mare splendido ti ricordi amore?”…e così dicendo mi abbracci..io seduto sul divano a sfogliare le foto di quella vacanza a mikonos…di alcuni anni fa…sento il tuo viso vicino al mio ed insieme ci rituffiamo in quei ricordi…così piacevoli….
Mi piace proprio girare per mikonos con il nostro scooter…si può stare ancora senza casco e sentire il vento sil viso è piacevole “anna sei pronta?”…”eccomi”…e ti vedo arrivare con una camicia lunga in lino.. leggera e sotto un bikini bianco..”sei favolosa mia cara” “grazie caro” mi rispondi mentre sali dietro e ti stringi a me…via si parte..destinazione nord..oggi voglio andare in una spiaggia meno affolata delle solite banana beach e super banana…piene di vita come essere in riviera romagnola..ma sempre con grande voglia di divertirsi e di divertire.
…girando per questo meraviglioso paesaggio ecco finalmente a Panormos…laggiù la spiaggia…scendiamo per le ripide stradine ed arriviamo alle spalle di un piccolo barettino sulla spiaggia con una grande distesa di cuscini sotto un tendone..fatto con diverse vele da windsurf…è carinissimo..
prese le nostre cose…ci incamminiamo lungo la lingua di sabbia ….ci sono pochi ombrelloni….o piccole tende..tutta la spiaggia è libera…decidiamo di andare verso il lato opposto dove le persone sono ancora più rade.
“paolo qui mi piace che dici?”…”va benissimo amore” e ci organiziamo con i teli stesi e piccoli sassi per fermarli..il vento si fa sempre sentire….non faccio in tempo a mettere lo zainetto a terra….che tu ti sei già tolta la camicia….slacciato il reggiseno…e senza battere ciglio fai scivolare a terra anche il perizoma del costume….mi piace guardare il tuo corpo nudo…il seno pieno con i grandi capezzoli….il tuo ventre…che scende dolcemente sino al monte di venere….labbra ben visibili…per queste vacanze hai deciso di depilarti completamente…un look che mi piace molto…subito ti seguo e mi spoglio completamente….sono anni che amiamo frequentare le spiagge naturiste…lasciare che il sole scaldi completamente il nostro corpo..ci regala meravigliose sensazioni.
“paolo mi spalmi l’olio di cocco sulle spalle?”…adoro farlo..e tu lo sai…lascio cadere un filo di olio sulle spalle…poi con le mani comincio a spalmarlo per bene…spalle….collo…schiena..e passo sui fianchi sino a sfiorare sempre più i ruoi seni….poi torno sulle spalle….le braccia….e tu ti lasci coccolare…poi ti stendi pancia in giù…e quindi passo un filo d’olio sulla schiena..sino ai glutei…hai un piccolo brivido..e io passo le mie mani lungo tutta la tua splendida schiena sino al solco che divide i tuoi glutei…passo con una mano…sento…il piccolo buchetto…poi scendo ancora dove già mi aspetta il tuo sesso…le cui labbra sono un po’ aperte..passo la punta dell’indice…tra di esse…come una piccola ostrica…sento i tuoi umori…..poi proseguo a spalmarti l’olio sulle belle gambe ben tornite…adoro il colore della tua pelle abbronzata…
Ti lascio a scaldarti sotto questo splendido sole…mentre io leggo un po’…nn passa molto tempo ed arriva una coppia e si sistema nn molto lontana da noi…lui è grande e grosso…coperto di tatuaggi..capelli scuri e a spazzola…lei al contrario e longilinea..alta buonda con un bel caschetto e pure lei alcuni tatuaggi in posti strateggici. Stendono le loro stuoie sistemano gli zaini e anche loro si spogliano….del resto siamo a mikonos..regno della libertà e della trasgressione.
Dopo un po’ li sento correre verso il mare….si tuffano…nuotano un po’..poi si avvicinano…giocano tra di loro..lei lo abbraccia…li sento ridere…e intanto guardano verso di noi….esce prima lui…e vedo…che nonostante l’acqua fredda….il “giocare” con la sua compagna deve averlo…stimolato…il suo sesso…è ancora un po’ turgido…poi lei lo segue correndo…il suo piccolo seno…è così sodo che nn si muove …le goccie d’acqua salata corrono sulla sua pelle abbronzata…sino a scendere tra le sue gambe…anche lei completamente depilata…e noto un piccolo bagliore…ha un piercing..proprio lì…la guardo e lei ricambia sorridendo maliziosa.
“ma che carino mi piacerebbe provarlo”.. mi giro e vedo che anche tu ti sei girata e stai osservando la stessa cosa che gardavo io con tanta curiosità…ti guardo sorridendo..
poi mi giro e ti chiedo di spalmare a me..un po’ di olio sulla schiena…ti siedi a cavalcioni sulle mie gambe…e sento…le tue labbra…venire a contatto con la mia coscia…poi cominci a spalmarmi tutta la schiena ..e mentre mi godo il tuo massaggio ho la testa girata…e vedo che i nostri vicini…ti stanno guardando mentre sei su di me…ora lui è steso…a pancia in su..e lei…è stesa…su di lui…poi..lentamente scende…e gioca….gioca con il sesso dell’uomo…che impugnato da quelle mani…si stà ingrossando…vedo ora la sua cappella scura e grossa…sparire tra le labbra di lei…lo stà succhiando!!!...per fortuna che sono a pancia in giù…sento che mi si è ingrossato pure a me…ma anche tu…le labbra del tuo sesso…le sento particolarmente umide…mi giro e vedo che stai guardando anche tu la scena…”sentiamo se ti fa effetto lo spettacolino?”…e così dicendo passi una mano sotto di me…ed impugni il mio cazzo..ormai duro…ti chini mi baci sul collo mordendomi un po’..e sento il tuo seno strusciare sulla pelle della mia schiena…”ma piace pure a te” rispondo io.
Detto questo…corriamo entrambi in acqua…a placare i bollenti spiriti una bella nuotata ..giocando tra noi…poi risaliamo sorridenti sotto lo sguardo attento..della coppia di nuovi amici …..
Ora lui è seduto..e lei e dietro di lui..le si struscia..e con le mani…cerca tra le sue gambe…poi si gira e gli si siede a cavalcioni…con la mano..prende il suo sesso..e se lo dirige dentro la sua vulva….comincia a muovere il suo bacino su di lui…vedo le chiappe di lei…contrarsi e spingere in avanti il bacino..lei mette le sue mani sul collo di lui..e si lascia baciare i piccoli seni……cavolo sono eccitato sono steso su un fianco e li guardo…tu sei davanti a me…anche tu guardi…ti giri su un fianco…e spingi indietro..il tuo culo….tra le tue coscie spuntano le labbra gonfie del tuo sesso…allungo una mano….infilo l’indice…sei grondante…allora infilo l’indicce ed il medio….tu spingi ancora più indietro aprendoti sempre di più ..nn resisto..ho il cazzo duro…e ti penetro…tu nn aspettavi altro…e spingi contro di me…prendo il tuo fianco…e spingo prima…la cappella..poi tutto il mio sesso…tutti e quattro ci stiamo guardando…che situazione incredibilmente eccitante..
..mi lascio andare completamente dentro di te…allungo una mano verso la tua bocca…e tu godendo mi mordi le dita che sanno ancora di te…e vedo lei buttare la testa indietro scossa da un bell’orgasmo prendere il sesso di lui e farlo uscire poi continuando a menarlo con la sua mano veloce..lascia che faccia uscire tutto il suo seme…sul suo ventre..e lui grugnendo..si lascia cadere all’indietro….a questo punto tutti in mare…per rilassarci dopo questo piacevole spettacolo…ci rimettiamo al sole…mentre i nostri amici…si mettono a scattare alcune foto..ormai è il tramonto e la luce è stupenda..colori caldi il sole rosso…e sulla pelle nuda rende dei toni meravigliosi…lei si stende sulla sabbia…poi si mette in ginocchio..e lui continua a scattare…poi sento che parlano…ma si stanno rivolgendo a noi allora un po’ di inglese masticato si fanno capire…e voglio che tu vada a fare alcuni scatti con lei…mi guardi e maliziosa ti alzi e vai verso di lei….ora siete vicine…tu mora….e con un seno splettacolare…lei bionda seno minuto..ma entrambe sembrate complici in questo gioco vi abbracciate ed i vostri corpi si unisco in un incredibile miscuglio di pelle…prendo pure io la macchina fotografica…ed inizio..a scattare…..ma questa poi è una altra…storia
…un bacio a te..anna..mia splendida complice
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6
14 years ago
gibers,
42
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La prima volta con i nostri migliori amici
Ciao siamo Marco e Marianna coppia 30enne della provincia di Fg, vogliamo raccontarvi la nostra storia.
Io e Marianna stiamo insieme da ormai 21 anni e la nostra storia è sempre stata corredata di piacevoli situazioni intime, ma da 6 anni questa nostra storia d’amore ha preso una piega particolare con i nostri migliori amici.
Cominciamo dall’inizio; io e Francesco siamo amici sin dai primi anni della nostra vita poiché abitiamo in un piccolo paesino della provincia di Foggia ed addirittura sulla stessa strada, pertanto abbiamo condiviso tutto nella vita, le amicizie, le scuole, la crescita ecc..
Francesco era fidanzato da ragazzo con la mia attuale moglie Marianna poi si sono lasciati prima di partire per l’università, è inutile dire che il primo uomo di mia moglie è stato appunto lui.
Inoltre Francesco è attualmente sposato con Annalisa una bellissima ragazza del nostro stesso paese, anche lei grande amica di mia moglie Marianna sin dalle scuole elementari.
La nostra amicizia si è rafforzata da sposati poiché, avendo gli stessi interessi, usciamo quasi ogni sera insieme per una pizza in compagnia o semplicemente per effettuare lo “struscio” (camminata domenicale tipica dei piccoli paesi).
Io con Marianna ho sempre avuto un rapporto abbastanza aperto fatto di reciproca fedeltà e di amore reciproco, non ci nascondiamo nulla, pertanto mi è semplice parlare con lei e disquisire del più e del meno; molte volte ho pensato a come sia stata la sua prima volta con Francesco, ero curioso, ed una volta mi son fatto coraggio e glie lo chiesto, lei mi rispose tranquillamente che per lei era stata una sensazione bellissima, che ha un bel ricordo della loro prima volta e che non la cambierebbe mai; a quel punto a sentirle dire queste cose mi eccitai la abbracciai e facemmo l’amore, mentre Marianna incredule si lasciava andare.
A quel punto volevo sapere di più e l’occasione giusta fu la visione del film Fermoposta di Tinto Brass, infatti ad un certo punto misi le mie mani in mezzo alle sue gambe e sentendola bagnata iniziai a farle un ditalino mentre i suoi occhi erano attenti alla visione del film, al suo primo gemito gli domandai: “mi dici come è stata in dettaglio la tua prima volta con Francesco?”, lei mi guardò aprì le gambe e mi disse guardandomi, “si, ho proprio voglia di dirtelo” e con un gesto repentino si tolse la maglietta e rimase a seno nudo. Capii che aveva ancora voglia di lui e questo stranamente mi faceva eccitare tantissimo, facemmo l’amore mentre lei mi raccontava come era stata la sua prima volta, non avevo mai goduto così prima.
Dal giorno seguente inizia a pensare a Marianna che scopava con Francesco, non vedovo l’ora di tornare a casa da lei ed appena entrai la trovai con un vestitino trasparente e completamente nuda sotto, capii che aveva capito il mio desiderio, la guardai e le dissi: “vuoi il suo cazzo vero?” lei non mi rispose, ma mettendo le mie mani tra le sue gambe vidi che era bagnatissima, scopammo per più di due volte e mentre lo facevamo io gli chiedevo se volesse il cazzo di Francesco, lei puntualmente mi guardava e mi diceva di si addirittura chiudeva gli occhi e faceva finta di scopare con lui, menzionando situazioni eccitanti passate insieme al mio amico di recente che però non si concretizzarono con il rapporto sessuale.
Dopo aver fatto l’amore scoprii che Marianna ed Annalisa parlavano spesso di sesso insieme e che quest’ultima aveva confidato a mia moglie che già da tempo Francesco aveva chiesto ad Annalisa di praticare lo scambio di coppie.
Annalisa era timida e pur eccitandosi tantissimo al pensiero non aveva mai dato inizio a questo gioco, anzi gli diceva che era pazzo e che se non avesse smesso di chiedergli queste cose lo avrebbe lasciato.
Benissimo i nostri desideri si stavano avverando, chiesi allora a Marianna di invitare Francesco ed Annalisa a casa nostra per una cenetta e gli dissi di mettersi un vestitino abbastanza provocante, così fece, la sera mangiammo e sopratutto bevemmo un buonissimo Aglianico del Vulture eravamo brilli, mentre eravamo a tavola Marianna tempestò Francesco di sguardi sensuali e ad un certo punto lo sfiorò con il suo piede per più di una volta, lui capì e ricambiò con delle carezze sulle sue gambe; a tal punto con una scusa portai Annalisa con me in soggiorno ed accesi la televisione mettendola a basso volume; Francesco rimase in cucina con mia moglie, lei prese subito l’iniziativa lasciando cadere il suo vestito a terra e rimanendo solo in perizoma si avvicino al suo ex si sedette in braccio e gli sussurrò all’orecchio “prendimi sono anni che lo voglio, scopami come mi hai sempre scopato prima, ho convinto tua moglie e mio marito”; Francesco si spogliò del tutto ed iniziarono a scopare sulla sedia, noi dall’altra parte sentivamo tutto, io avevo al mio fianco Annalisa sul divano le presi la mano e le dissi: “Marianna mi ha detto tutto, se vuoi possiamo essere noi la coppia della prima volta che hai sempre desiderato nel tuo intimo”, lei non mi disse nulla mi abbraccio e rimanemmo in silenzio a sentire i gemiti di entrambi ad un certo punto Annalisa si alzò e mi disse: “voglio vedere”, io la portai mano nella mano in cucina, li vedemmo Francesco che ansimava seduto sulla sedia mentre Marianna era a cavalcioni sul suo grosso cazzo che godeva e gridava, a tal punto abbracciai forte Annalisa e la baciai, lei non attendeva altro ci spogliammo e scopammo per tutta la notte nel nostro letto scambiandoci volta per volta le nostre partner, che prese dall’eccitazione non si negavano di attenzioni particolari come baci, toccatine e leccatine.
Fu la più bella sera della nostra vita, da quella volta ci incontriamo ancora metodicamente giocando sempre in maniera diversa.
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17
15 years ago
barracuda197,
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Violentata
Violentata
Questa è una storia vera capitata a mia moglie in mia assenza.
Nel mese di Luglio dello scorso anno mia moglie stava percorrendo verso l'una di notte la superstrada che và da Lecco a Milano, chi conosce questa strada sà che è piuttosto buia e con poche aree di servizio che di notte sono chiuse dato che funziona solo il self-service. Durante il suo tragitto Anna si accorse che la macchina tendeva a sbandare quindi decise di fermarsi per controllarla, si fermò nella prima area di servizio che riuscì a trovare, e quando scese si accorse che aveva bucato una gomma. In quel momento iniziò per lei il panico perchè si trovava sola, di notte, su di una strada buia e poco frequentata, con l'incapacità di sostituire una gomma bucata e per completare l'opera col telefonino scarico, l'unica cosa che poteva fare era quella di chiedere aiuto ad uno dei camionisti fermo nell'area.
Premetto che mia moglie è una donna di 50 anni, carina, con un viso dolcissimo e con le curve al posto giusto. Vincendo le sue paure si decise di bussare ad un camion scelto a caso, gli aprì un tipo non molto alto e piuttosto tarchiato che quando si trovò di fronte mia moglie non credeva ai suoi occhi, le chiese "che cosa hai bisogno" dandole subito del tu, mia moglie gli spiegò che aveva bucato e chiedeva aiuto per cambiare la ruota, Calogero scese dal camion e buttò un occhio alla gomma e due a mia moglie e subitò mise in moto il suo piano. Sfruttando l'evidente stato di bisogno di mia moglie le disse " io ti la cambio la gomma, ma tu cosa mi dai in cambio"? Mia moglie disse "posso darle dei soldi", per farla breve quel maiale le propose una scopata in cambio del favore. Mia moglie molto imbarazzata, ma credo anche un pò lusingata dall'attenzione rispose che di scopare non se ne parlava, che al massimo gli avrebbe fatto una sega e si sarebbe fatta toccare, e così l'accordo fu concluso. Calogero cambiò la gomma e poi invitò mia moglie a salire sul camion, siccome la cabina era alta quel porco con la scusa di aiutare mia moglie a salire le infilò le mani sotto la gonna prendendole il culo ed infilando due dita nella passera della mia donna dopo averle scostato i minislip. Bisogna dire che siccome era estate e faceva caldo, mia moglie indossava una minigonna elasticizzata che le lasciava scoperte le belle gambe abbronzate, e và anche detto che quando a mia moglie toccano il culo diventa una vacca. Una volta saliti sul camion che già aveva le tendine chiuse, stando a quello che ha detto mia moglie Calogero tirò fuori un membro notevole, e dopo averlo dato in mano a mia moglie,cominciò a toccarla dappertutto, le tirò fuori le tette dalla camicetta e cominciò a succhiarle i bei capezzoli, poi quando si accorse che i capezzoli erano duri passò a toglierle gli slip per toccarle la figa, e dopo avergliela allargata bene bene cominciò a carezzarle il culo. Non l'avesse mai fatto, Anna andò fuori di testa e gli disse " cosa ne pensi di un pompino invece di una sega?", quel porco allora le prese la testa e la posò sopra l'uccello che era tanto grosso che mia moglie non riusciva a prenderlo tutto in bocca, quindi era costretta a lavorarlo di lingua e di labbra. Mentre mia moglie era alla pecorina intenta a lavorare di bocca, sentì spostarsi la tendina che divideva la cabina di guida dalle cuccette, e sbucò fuori Said.
Said era Marocchino ed era il secondo autista, alla vista di quella bella figa bianca, tutta nuda e intenta a ciucciare il cazzo del suo amico, si trovò la nerchia che era più lunga di quella di Calogero subito in tiro e cercò di metterla subito nel culo di mia moglie. La mia signora cercò di difendersi ma mentre Calogero le teneva la testa per impedirle di staccarsi dal suo cazzo, Said le bloccò le braccia dietro la schiena e la penetrò nella figa a pecorina iniziando ad andare avanti e indietro. Dopo circa trenta minuti di questo trattamento, Anna sentì che i due uomini si stavano avvicinando entrambi all’orgasmo. Disse più volte a Said di non venirle dentro, perchè non era protetta da gravidanze non desiderate dalla pillola. Nonostante le richieste di mia moglie, i due uomini sborrarono insieme. Said, riempì la figa non protetta della mia signora mentre in un italiano stentato continuava a ripetere a mia moglie: “prendi puttana..prenditi dentro tutta mia sborra…sei sposata? Ti metto incinta troia…faccio piacrere a tuo marito” mentre l'altro le veniva a sua volta in bocca. Poi, mentre mia moglie era sdraiata esausta sui sedili con lo sperma che le colava dai suoi buchi aperti, i due bastardi scesero per fare pipì. Mentre erano giù dal camion si avvicinò un loro degno compare, fermo anche lui con il camion, che aveva visto tutto il movimento, e dopo aver chiesto cosa era successo si sentì rispondere che sul camion c'era una vacca che era in cerca di uccelli, che se si voleva accomodare loro erano ben contenti e che la troia in questione la si poteva montare senza preservativo e venirle dentro. Anche questo verme salì in cabina, la mia siognora era spossata e abbandonata senza forze, quando la vide così invece di impietosirsi tirò fuori il pene dai pantaloni, le sollevò le gambe sopra le sue spalle, e le sfondò il culo che fino ad allora era rimasto vergine perché non me lo aveva mai voluto dare, tra grida, urla e pianti di mia moglie. Dopo un tempo imprecisato, il camionista, prossimo a godere, estrasse il suo enorme pene dall’ano devastato della mia donna e guidandolo con una mano, lo introdusse dentro alla vagina di mia moglie e dopo qualche colpo, venne anche lui dentro alla figa dicendole: “Puttana..che figa che hai...spero per te che tu prenda la pillola, perché te ne sto facendo dentro mezzo litro…”, poi lo tirò fuori e subito se ne andò.
Intanto gli altri due avevano ricaricato le batterie e avevano ancora gli uccelli in tiro, salirono sul camion e questa volta si misero comodi nelle cuccette che erano molto spaziose, Said si mise sotto costringendo mia moglie a salirgli sopra per prenderlo nel culo, mentre l'altro se la scopava nella sua fighetta già tutta bagnata e sborrata e la costringeva a limonare cacciandole la lingua in bocca. Anche questa volta non sò per quanto tempo se la sono sbattuta perché mia moglie non lo ricorda, quel che è certo e che le hanno sborrato ancora dentro entrambi, poi finalmente sazi, l'hanno lasciata andare.
Io mi sono incazzato come una bestia quando me la sono vista arrivare a casa alle quattro di mattina, tutta ricoperta di sperma, e col rifiuto da parte sua di denunciare tutto, tant'è che mi è venuto il dubbio che sia stata veramente violentata. In ogni caso, mia moglie è rimasta incinta a seguito di questa triplice monta e ha perso il bambino al secondo mese di gravidanza...
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14
18 years ago
admin, 75
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Matrimonio con sorpresa
Era la fine degli anni Ottanta e avevo circa vent'anni, quando partecipai ad un matrimonio di mia cugina in Emilia Romagna. Non conoscevo ancora Mario (mio attuale marito) e partecipai da sola, in quanto allora ero single. Io ero vestita con un tailleur di colore grigio, camicetta bianca e scarpe nere con tacco abbastanza alto. Ricordo che a quel matrimonio c'erano tanti ragazzi e solo quattro ragazze, tra cui una ero io. Alla fine del pranzo ci sedemmo su un muretto per prendere un po' di quel sole caldo che la fine di agosto sa ancora riservare. Il pranzo di nozze si tenne in un ristorante molto sofisticato di un altro nostro lontano parente, non ricordo se in provincia di Modena o di Reggio Emilia. Stavamo tranquillamente conversando quando uno stuolo di ragazzi uscì dal ristorante. Otto di loro passeggiavano sul prato ai bordi della piscina con aria del tutto tranquilla ed indifferente. Aggirarono il muretto su cui noi ragazze eravamo sedute e si posero alle nostre spalle. Ricordo che all'improvviso ognuna di noi venne "bloccata" e trattenuta per le braccia un po' all'indietro. Praticamente avevamo due ragazzi ognuna che ci trattenevano, bloccandoci le braccia. Con mossa fulminea altri quattro si avventarono sulle nostre scarpe e ce le levarono: alle due ragazze con i calzoni tolsero solo una scarpa, mentre a me e ad un'altra ragazza tocco' la sorte peggiore, in quanto ci tolsero entrambe le scarpe. Poi i quattro assaltatori buttarono le loro prede in piscina! Le nostre povere sei scarpe finirono in acqua... Malgrado le nostre urla, nessuno uscì dal ristorante per venire in nostro soccorso. Ricordo che le scarpe galleggiavano sull'acqua e allora i quattro pensarono bene di dare dei colpi fino a farle andare a fondo. Oggi non ricordo più quanto pagai quelle scarpe, ma, come tutti, anch'io avevo comprato quelle scarpe per l'occasione del matrimonio e vederle prima in acqua e poi sul fondo della piscina... mi stringeva il cuore. Ognuna di noi fu spinta fino al bordo della piscina... per mostrare la fine indegna delle proprie scarpe. Io e l'altra con la gonna camminammo scalze con le calze a contatto del terreno (calze chiare, quasi invisibili), mentre quelle con i calzoni camminavano con una scarpa sì e l'altra no. Poi gli otto "amici" (ma quali amici? Chi li conosceva?) ci riportarono a sedere sul muretto, mentre gli altri quattro energumeni rientrarono al ristorante. Uscirono poco dopo con le forbici in mano e non paghi della bravata precedente, tagliarono ad ognuna di noi una calza all'altezza della caviglia. Ora tutte avevamo un piede completamente nudo, le più fortunate avevano l'altro con la scarpa. Era la prima volta in assoluto che mostravo forzatamente i miei piedi nudi (e per di più ad estranei). I quattro portarono all'interno del ristorante il loro bottino di guerra che fecero girare per i tavoli al posto del taglio della cravatta... chi dava qualcosa riceveva un piccolo pezzo di calza. Noi quattro ragazze venimmo portate, quasi a forza, all'interno del ristorante e assistemmo al giro delle calze. A ogni commensale veniva indicato il nome della proprietaria del feticcio, al fine che ognuno poteva scegliere la migliore (vi lascio immaginare... erano calze indossate dal mattino!). Alla fine del giro pro-calze, colui che dirigeva l'orchestra chiese a noi ragazze di sedere davanti al palco, in attesa di non so che... Si avvicinò a lui lo sposo, che gli parlò bisbigliando all'orecchio. Poco dopo il direttore d'orchestra disse, rivolgendosi a noi ragazze: "Lo sposo è stato molto contento delle "offerte" ricevute per le vostre calze e vi vuole premiare! La prima di voi che accetterà di togliersi il reggiseno verrà premiata con la cifra di venticinquemila lire". Noi quattro ci guardammo in faccia, allibite e basite per quelle parole. Nella sala piombò il silenzio, in attesa di una nostra risposta, che però tardava a venire. "Se non volete mostrare i seni... potete mostrarne solo uno... per dodicimilacinquecento lire", disse lo sposo. Silenzio assoluto. A quel punto il direttore d'orchestra alzò l'offerta a cinquantamila lire, poi a settantacinquemila ed infine a centomila. Io pensavo con rabbia alle mie scarpe, che probabilmente sarebbero state inutilizzabili una volta fuori dalla piscina, e con orgoglio misto ad un pizzico di esibizionismo, dissi: "Ok, mi spoglio io! Ma solo il reggiseno sia chiaro". Nella sala eccheggiò un brusio di approvazione. A dire il vero non dovevo essere il massimo, con un piede nudo e con la calza tagliata e l'altro scalzo, ma velato ancora dalla calza. "Vieni al centro della sala. Ti spoglia lo sposo!", disse il direttore d'orchestra. Io raggiunsi scalza il centro della sala e lo sposo mi si avvicinò. Mi tolse la giacca del tailleur, che diede ad un amico vicino e poi passò a sbottornarmi la camicetta. Ad ogni bottone che veniva slacciato, io mi sentivo sempre più tesa. Mi chiedevo se ce l'avessi fatta a portare a termine la mia prova di coraggio, davanti a circa duecento occhi! E oplà, la camicetta era stata completamente slacciata dallo sposo, che si accingeva a togliermela. Anche questa fu data al solito amico, che fungeva da attaccapanni. "E ora signori e signore, la qui presente Sonia sarà "privata" del reggiseno per la gioia dei vostri occhi", disse lo sposo. MI abbassò le spalline e io sentii i miei capezzoli diventare duri e turgidi. Ero imbarazzata al massimo, ma anche fiera di essere al centro dell'attenzione (e pensare che io sono tendenzialmente timida). Lo sposo mi slacciò il reggiseno e lo lanciò verso la platea. Un ragazzo lo prese al volo e tutti lo indicarono come sposo del futuro anno. Ma non era il bouquet... era il mio reggiseno! In quel momento io ero a seno nudo, con le mie tettine erette e con i capezzoli in evidenza. Mi fecero girare su me stessa più volte, per dare a tutti la possibilità di vedere lo spettacolo (uno spettacolo "minimo" visto che non porto la quinta misura!). Applausi e ancora applausi, poi mi vennero resituiti gli indumenti e potei rivestirmi. Inutile dire che più di uno dei presenti immortalo' il mio mini streap tease. E una foto a corpo intero finì anche sull'album degli sposi. Che cattivo gusto... una donna seminuda nel giorno del matrimonio! Poi tutti i ragazzi andarono a ripescare le nostre scarpe finite sul fondo della piscina con lunghi tubi, forse fatti con la canna. Rimisi le scarpe completamente bagnate e poi, non ricordo con precisione, forse le buttai arrivata a casa. Che scherzo stupido! Forse era complice anche il vino bevuto, che in Emilia Romagna scorre a fiumi, ma sta di fatto che io non gradii affatto questo scherzo.
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2
13 years ago
soniaslave,
42
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Scoparsi la madre con uno stratagemma
In queste poche pagine racconto la fantasia che un mio amico mi ha raccontato e che abbiamo deciso di pubblicare. Se dovesse nn piacere perchè un genere troppo perverso sarò disponibile a toglierlo tranquillamente quindi fatemi sapere lasciandomi tanti messaggi!
Eravamo soli in casa quella sera, io e mia madre, dato che mio padre era, come capitava spesso in trasferta per lavoro. Come al solito andammo a letto, solo che quella notte non riuscivo a prendere sonno.
Verso le due del mattino avvertii dei rumori strani provenire dalla stanza dei miei, ma non ci feci caso. Dopo una mezzora mi alzai per sgranchirmi un poco, non sopporto restare a letto sveglio. Cercai di non fare rumore per non svegliare mia madre che si sarebbe di certo preoccupata per la mia insonnia. Ma passando davanti la sua porta sentii dei lamenti strani e pensai che forse stava facendo un sogno brutto. Solo che dalla serratura si vedeva un fascio di luce che indicava che non dormiva, era probabilmente sveglia, non era solita dormire con la luce accesa. Stavo per bussare alla porta quando qualcosa mi gelò il sangue.
Senti mia madre dire sottovoce " Fai piano senno' Alberto potrebbe sentire ".
Alberto sono io, ma a chi lo diceva, visto che eravamo soli in casa, mio padre si trovava a seicento chilometri da casa, ci aveva telefonato proprio qualche ora prima di andare a letto.
Qualcosa mi spinse ad abbassarmi e sbirciare dentro la stanza dal buco della serratura. Non l'avessi mai fatto, vidi mia madre nuda sul letto mentre si faceva fottere da un ragazzo che aveva la mia età, lo conoscevo di vista, era del quartiere.
Che cosa stavo vedendo, in quei momenti mi passarono per la mente una miriade di pensieri, senza fermarsi, sino a quando la mia mente ne focalizzò uno, assurdo.
Pensavo a quanto fosse bella mia madre, una donna che chiunque avrebbe voluto a letto accanto a se, bella, alta, piena nelle sua curve, con la sua chioma bionda. Ero inorridito da quei pensieri, dal fatto che non riuscivo a provare schifo verso quella donna, mia madre, che stava tradendo suo marito proprio nel letto matrimoniale, mentre ero in casa.
La mia attenzione fu di nuovo attratta da ciò che vedevo, una donna in calore che si stava mangiando un ragazzo che non sapeva bene che cosa farci, farle, ad una donna così.
A questo punto mi salirono due nuove emozioni, rabbia e invidia. Rabbia perché quel pivello era nella classica situazione in cui ti viene in mente quel vecchio detto "avere il pane ma non i denti". Invidia perché io non avrei mai potuto avere quella donna, era mia madre!
Restai accucciato a spiarli sino a quando non finirono con mia madre che si fece venire in bocca dallo smidollato. Però prima di andarmene riuscii a sentire mia madre che diceva :
"allora siamo d'accordo, se domani notte vedi di nuovo steso il paio di mutandine nere con il reggiseno bianco, puoi entrare, ti lascio la finestra aperta, solo che terremo la luce chiusa, non voglio rischiare troppo".
Quando mi ritirai a letto ero distrutto, non ero di certo in grado di mettermi a dormire. Avevo un pacco fra le gambe, incredibile. Capii che se non volevo scoppiare mi dovevo sparare una sega. Iniziai e automaticamente mi vennero in mente tutte le immagini di poco prima, solo che, senza rendermene conto, sostituii la figura di quel tipo con la mia. Cercai di scacciare queste immagini ma non ci riuscii, era più forte di me, sapevo che si trattava di una cosa contro natura, ma quella donna, mia madreeee...
Presi sonno senza accorgermene. Solo che neanche il sonno mi fece dimenticare ciò che avevo in testa, mi sognai che mi stavo scopando mia madre, in tutti modi possibili, facendola impazzire dal piacere.
Inutile dire che mi alzai distrutto. Decisi di non andare a scuola quando mia madre venne a svegliarmi, mi alzai alle dieci passate.
Per tutto il giorno non feci altro che girare intorno a mia madre, cercando continuamente un contato con il suo corpo. Credo che lei neanche si rese conto di quello che stavo facendo. Ogni suo movimento mi faceva salire la pressione, ogni centimetro di corpo che mi riusciva di sbirciare era un tormento.
Venne finalmente sera e la vidi andare sul balcone a sistemare il segnale, che porca, se lo voleva fare di nuovo.
Ogni sera, doveva essere proprio in calore, dato che non poteva essere che lui l'aveva conquistata con le sue arti amatorie, era una frana da quello che avevo visto la notte precedente.
Rientrata mi disse che aveva sonno e che se ne sarebbe andata a letto. Io gli risposi che mi sarei fermato a vedere la fine del film, circa mezzora, e sarei andato a letto anch'io. Quando si chiuse in camera mi alzai e mi diressi sul balcone a fissare quegli indumenti, pensai a che cosa avrei dato per essere al posto di quel fortunato coglione.
Di colpo mi tornarono in mente le ultime parole che sentii la sera precedente, avrebbe tenuto la luce spenta, sarebbe stata al buio, buio, senza la possibilità di vedersi in volto. Con uno scatto fulmineo raccolsi quegli indumenti e li nascosi.
Corsi in camera a buttarmi sul letto a pensare a quello che avevo intenzione di fare, era troppo, non potevo farlo, era troppo!
Rimasi a tormentarmi sino a quando mi accorsi che erano le due, l'ora in cui la sera precedente sentii i rumori in camera di mia madre, presumibilmente l'ora dell'appuntamento prefissata.
Come in trance mi alzai e, senza fare rumore, mi diressi alla porta del balcone che c'era in cucina. Uscii senza fare rumore e mi diressi alla finestra della camera di mia madre. Fuori era tutto buio, arrivato toccai i vetri che si mossero, quindi aprii ed entrai, con il cuore in gola. Lei mi disse di fare in silenzio, perché suo figlio era andato a letto da poco. Mi venne da ridere. Ma l'eccitazione che avevo in corpo mi fece tornare concentrato su quello che dovevo fare.
Mi spogliai e mi infilai sotto le lenzuola e feci per avvicinarmi a lei. Non ci fu bisogno, mi saltò letteralmente a dosso. Era tutto un fuoco. Iniziò a baciarmi ed accarezzarmi. Sentire quella lingua in bocca mi faceva venire i brividi. Stringendosi a me aderì con tutto il corpo al mio e mi resi conto che era tutta nuda, sentire il suo seno con i capezzoli già duri che mi premeva contro, avvertire la sua peluria che mi punzecchiava il cazzo, era come andare in estasi.
Iniziai a baciarla e leccarla tutta, le orecchie, il collo, i seni e infine sono arrivato a quell'antro che mi aveva dato la luce. Lo adoravo, era tremendamente eccitante leccare la fica della propria madre. Mi impegnai come un ossesso sino a quando non la feci venire. Si dimenava e tratteneva i lamenti in modo fantastico.
Ripresasi si accovacciò fra le mie gambe e iniziò a dare dei colpi di lingua al mio povero glande che era in fiamme. Era il miglior pompino della mia vita, mi fece un lavoro con i fiocchi, infatti non resistei molto, stavo per venire e lei se ne accorse, si fermò con i movimenti di bocca ed iniziò a fare roteare la lingua. Venni in modo mostruoso, stentai a non gridare dalla goduria. Ingoiò tutto, fino all'ultima goccia, ripulendomi tutto e, senza rendermi conto, ritornai in tiro.
La feci mettere alla pecorina ed entrai piano piano in lei facendola fremere nella lentezza della penetrazione. Quando entrai tutto mi fermai per un paio di secondi e dopo iniziai a pompare, variando di continuo ritmo. La tenevo per i fianchi ed ogni tanto mi allungavo per afferrarla dai capezzoli, torturandoglieli. Mentre mi muovevo dentro di lei fui attratto dal suo buchino che raggiunsi subito con un dito ed iniziai a giocarci intorno, tentando di tanto in tanto un timido affondo.
Dal suo dimenarsi durante questo trattamento capii che non gli dispiaceva. Decisi di infilarglielo anche lì, iniziai a lubrificarglielo con i suoi stessi umori che prendevo con le dita. Quando pensai che era abbastanza gli puntai il glande all'ingresso del buchino ed iniziai a spingere. Non oppose un granché di resistenza, chi sa quante altre volte lo aveva preso anche lì?
La cavalcai per un bel pezzo, grazie al fatto che ero già venuto. Quando ormai, dopo un bel po', iniziai a velocizzare gli affondi per venirle dentro, lei mi fermò e si stese sul letto a gambe aperte facendomi entrare di nuovo nella sua fica, non capivo bene il perché sino a quando non mi avvinghiò con le gambe proprio nel momento che stavo per uscire, dato che ero sul punto di venire. Mi bloccò dentro di lei ed io dopo aver cercato di trattenermi esplosi facendomi portare dalla goduria di venirle dentro. Quando mi fermai esausto, mi disse in un'orecchia solo una parola, "spirale". L'unica parola che mi avesse detto per tutta la notte.
Dopo aver ripreso fiato mi rivestii ed andai via, ritornando silenziosamente in camera mia. Dormii stupendamente quella notte.
La mattina dopo ci alzammo quando ci chiamò mio padre, era stupenda vederla in vestaglia al telefono. Dopo aver fatto colazione si vesti e la vidi andare sul balcone a raccogliere il "segnale", mi ricordai proprio in quel momento che la notte scorsa mi dimenticai di rimetterlo apposto. La vidi rientrare con il viso pensieroso, al ché gli chiesi che c'era e lei mi rispose nulla. Me la stavo ridendo da matti, decisi anche di tenermi quegli indumenti come ricordo.
Quando fu ora uscimmo per andare a messa, come ogni domenica. Tornati a casa lei andò in camera sua per cambiarsi e quando uscì la vidi turbata e si infilò in bagno.
Per il resto della giornata la vidi pensierosa e strana, ma non ci feci caso. Arrivata la notte, come di copione, prima di andare a letto, uscì sul balcone a sistemare il segnale, nuovo. Mi diede la buonanotte e scomparì in camera sua.
La voglia di quel corpo fu più forte di me, sapevo che era rischioso ripetere lo stesso stratagemma per la seconda notte di seguito, ma non resistetti. Alle due in punto mi infilai in camera di mia madre seguendo il percorso della notte precedente.
Tutto si stava ripetendo quasi come la notte precedente, sino a quando si stese sul letto e gli entrai nuovamente dentro. Mentre stantuffavo mi avvinghiò con le gambe e di colpo vidi accendersi la luce. Restammo entrambi di sasso. Io per la vergogna e lei per la sorpresa.
Restammo fermi in quella posizione e fui sorpreso dal fatto che la situazione sortì in me l'effetto contrario a quello che mi aspettavo, sentivo il cazzo che mi si ingrossava ancora di più, se era possibile.
Ma anche mia madre rispose in modo analogo, sentii i suoi muscoli interni che mi risucchiavano in modo straordinario.
Fu lei a rompere il silenzio, disse " Brutto porco, scoparti tua madre! ".
A quelle parole mi sbloccai e gli risposi " Porco io? Tu sei una gran vacca, scoparti uno sbarbatello proprio in casa, mentre io sono di là a dormire e poi ci sapesse almeno fare. "
Mia madre sgranò gli occhi e disse " Ci hai anche spiati? "
Ed io " E' stato per caso, l'altra notte non riuscivo a dormire e mi sono alzato. Passando davanti alla tua porta ho sentito dei rumori ed ho visto la luce accesa e ho dato un'occhiata dalla serratura. ".
Mentre dicevamo tutto questo la nostra posizione non cambiò, restammo avvinghiati. Dopo un attimo di silenzio le chiesi se dovevo andarmene e lei, con una faccia maliziosa, mi rispose " E vuoi andartene così, senza nemmeno finire? Lasciandomi in questa situazione, dopo avermi fatto tutto quello ieri notte ? ".
Mi abbassai e la baciai, riprendendo a muovermi dentro di lei. Scopammo per tutta la notte, a più riprese, sino alle sei del mattino.
Prima di addormentarci le chiesi se aveva intenzione di continuare a vedersi con quel ragazzo e lei mi rispose che non ne sentiva più il bisogno, dato che aveva trovato qualcuno che era in grado di appagarla molto meglio quando restava sola a casa.
29
19
18 years ago
admin, 75
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Cena con amica
Stasera deve venire a farci visita una mia carissima amica. Ho organizzato io la serata e con la mia amica abbiamo già fantasticato su come potrebbe evolversi la serata, ma non voglio dire niente alla mia ragazza, voglio che sia una sorpresa. E comunque non deve per forza succedere qualcosa.
Con Cesca siamo già un qualcosa di più che amici, c’è una certa intimità un po’ sbarazzina che ci distrae dalla solita routine di coppia di entrambi. Ogni tanto capita di vederci noi due, all’insaputa del suo fidanzato e di sfogarci non solo fisicamente, ma anche, come due amici di vecchia data, da tutto ciò che solo noi due possiamo raccontarci.
È un sabato di metà luglio, il caldo a Torino inizia a farsi sentire, ma accompagnato da un venticello gradevole. Mancano solo poche ore alla cena e io e Chiara stiamo finendo di apparecchiare e cucinare. Lei, nonostante sia in vesti casalinghe con una semplice maglietta, un pantaloncino corto e i capelli raccolti, è sempre sensuale; i suoi seni si intravvedono sotto la maglietta bianca e il suo bel culo è evidenziato dai pantaloncini forse ormai un po’ stretti. Rimango imbambolato a guardarla mentre raccoglie uno strofinaccio che le è appena caduto: “certo che potresti darmi una mano invece di fissarmi il culo!” inveisce con quel suo sorrisetto con un misto di stanchezza e maliziosità. Io mi scuso con un semplice “lo sai che mi piace fissare le cose belle” e torno a finire di apparecchiare. La tavola è imbandita molto semplicemente, nessuno di noi ama le cose sfarzose e impegnative. Per fortuna abbiamo preparato tutte portate fredde, così, ora che è tutto pronto e mancano solo più 45 minuti all’arrivo della nostra ospite, ci concediamo un po’ di relax e il tempo per prepararci.
“Visto che c’è tempo, mi faccio una doccia” mi avverte Chiara, mentre entra nel bagno “tu intanto vestiti, mica vorrai rimanere in tuta!”. Nel frattempo prendo la macchina fotografica e la seguo “quasi quasi, rimango nudo per le mie due donne” sorrido al sol pensiero che questo forse accadrà veramente, proprio questa sera. “Sei il solito maiale! E poi chi lo sa … tu vestiti, che se ti vogliamo nudo ci pensiamo noi a spogliarti; non credi sia meglio? … … Hey e smettila di farmi le foto!” Il flash mi ha fregato, però intanto la foto è venuta degna di nota: son riuscito a fargliela proprio mentre si insaponava quel suo bel grosso seno.
Guardo l’ora, mi accorgo che ormai manca poco all’arrivo della nostra ospite e decido di andarmi a vestire sul serio. Decido di mettermi un pantalone bianco leggero e una maglietta nera, quelle che mi ha regalato Chiara lo scorso Natale.
Lei esce dalla doccia “come mi vuoi vestita?”, non ci penso neanche e mentre controllo l’ora le dico “che ne dici della minigonna e la maglietta nera scollata? Sexy e un po’ maialina come piaci a me!”; sono già le nove e cinque e mi arriva un messaggio di Cesca che dice che sta parcheggiando. Pochi attimi dopo sentiamo il citofono. “Finalmente! Ho una fame!” esclamo mentre apro il portone.
Dopo esserci salutati, nasce un po’ di imbarazzo generale dovuto forse al fatto che è la prima volta che ci troviamo noi tre soli in casa. Cesca, vestita con un bel vestitino tutto rosso abbondantemente scollato e non molto lungo, cerca di rompere il ghiaccio complimentandosi per la casa. “Mentre io finisco di mettere le cose in tavola, falle fare un giro della casa” mi consiglia Chiara. Facendo cenno a Cesca di passare avanti, la indirizzo verso le altre stanze. Lei si gira verso di me, io non posso fare a meno di guardarle il seno che sporge dalla sua scollatura. “Sei sempre il solito eh?! Sai una cosa? Non ho le mutandine stasera.” “Ma dai, non ci credo! Fa vedere! Tanto Chiara è di là, mica ci vede” sorrido, mentre lei, senza farselo ripetere si gira di schiena, si china leggermente in avanti e alza il vestitino quel tanto che basta a mostrare il suo sedere tutto nudo. “Wow, sei proprio una monella eh?!”. Sorridendo torniamo in sala, dove Chiara ha finito di mettere in tavola e ci aspetta. L’atmosfera si è fatta pian piano più rilassata e, mangiando si inizia a ridere e scherzare tranquillamente.
La cena è ormai al termine, manca solo più il dolce: del gelato servito con della crema di whisky, per tenere freschi i bollenti spiriti. “Mi ricordi dov’è il bagno?” chiede Cesca. L’accompagno proponendomi “chiamami se ti serve una mano eh” con Chiara che subito dietro “ma la smetti di fare il maiale?! Perdonalo, è fatto così” con quel suo bel sorriso un po’ arrossato da forse un po’ troppa crema di whisky. “Tranquilla Chiara” rassicura Cesca.
“Cazzo, sono già le dieci, è meglio che io vada”, la nostra ospite recupera la giacca e la borsetta e ci saluta baciandoci entrambi sulle guance sfiorando a mala pena anche le nostre labbra. Chiara l’accompagna alla porta “mi spiace che tu debba andare via così presto, vieni a trovarci presto, così possiamo trattenerci più a lungo.” “Tranquilla, ci vedremo più presto di quanto possiate pensare!” sorride lanciandomi uno sguardo d’intesa.
“Che ne dici di provare quelle nuove cavigliere e polsiere? Avervi tutte e due vestite così provocanti mi ha messo una voglia …” L’abbraccio forte e, con le mani sul suo culo bello sodo, la bacio con passione! “Ma dobbiamo mettere a posto tutto, dai …” “Lo faccio io più tardi, prometto. Ora ho voglia di te!” Andiamo in camera da letto, prendo le cavigliere, le polsiere e una benda nera; mi giro verso di Chiara e la trovo già nuda “Hai voglia di me? Fai di me tutto ciò che vuoi!” “Sei proprio la mia porca!” così dicendo, la faccio sdraiare e la lego al letto e la bendo. La bacio su tutto il corpo e, baciandola sulla sua figa, sento che è già eccitatissima. “Arrivo subito, vado a prendere una cosa di là!” “Dove vai? Dai, rimani qui che ho voglia!” Senza dirle nulla mi allontano in silenzio e vado verso la porta d’ingresso. Come avevamo stabilito prima in bagno, Cesca era lì ad aspettarmi; non faccio in tempo ad aprire la porta che lei mi bacia con foga “Non vedevo l’ora di farlo, ho una voglia che neanche immagini!” “Lo dici a me? Come ho detto prima a Chiara, avervi entrambe così provocanti, mi stavate facendo impazzire di voglia. Dai, togliti le scarpe e andiamo di là, che è già legata e bendata.” Ci dirigiamo entrambi in camera da letto “Eccomi maialina mia!” “Dov’eri finito? Pensavo non …” non la lascio finire di parlare, che la bacio subito in bocca, mentre Cesca rimane a guardare e inizia a palparsi il seno. “Ho una piccola sorpresa per te, spero ti piaccia.” “Mmmm che aspetti, dammela!” “Sei la solita curiosa, porta pazienza e l’avrai” e inizio a palparle il seno e leccarle i capezzoli. Mi spoglio anch’io di fronte a Cesca, la bacio e le faccio cenno di spogliarsi anche lei. Prima di spogliarsi, si china e prende in bocca il mio cazzo “Hey sei sparito di nuovo?” “No, ci sono, mi sto spogliando e preparando la sorpresa” le dico mentre Cesca si rialza e si spoglia. Mi porto nuovamente sul letto e, con una mano sulla sua figa bagnata, le punto il mio cazzo duro e ancora umido della saliva di Cesca sulla bocca. Chiara lo prende nella sua calda bocca e inizia a succhiarlo. Adoro i suoi pompini, starei ore a farmelo succhiare da lei; ma stasera è lei che deve godere! Prima di abbandonare quel paradiso, le prendo la testa e la spingo verso di me, da farle andare il mio cazzo fino in gola.
Ora è il turno di Cesca. Le faccio cenno di prendere il mio posto e di cominciare a palparla. Lei non se lo fa ripetere due volte, si mette sul letto e inizia a muovere le sue mani su tutto il corpo: le palpa il seno, gioca con i capezzoli e inizia a prendere confidenza con la figa bagnata di Chiara. Per entrambe è la prima volta con una donna. “Amore, ma sei tu?” Io non rispondo, mi avvicino a Cesca e le faccio intuire di baciarla in bocca. Lei tentenna un po’, ma l’eccitazione è fortissima e cede. Inizia a baciarla solo sulle labbra, ma Chiara, ignara di chi fosse, apre la bocca per un bacio con la lingua e la nostra amica si diletta in un bacio profondo alla francese. “Dai cazzo, non sei tu! Dimmi chi c’è dai!” Se n’è ovviamente accorta. “Sh, non te lo dico, tu pensa a godere e goderti il momento!” le dico salendo anch’io sul letto e rimettendole il mio cazzo in bocca. “Leccagliela un po’!” suggerisco a Cesca, che baciandomi nuovamente ed eccitata come non avevo mai visto, obbedisce e inizia a leccargliela. Sento Chiara che inizia godere, la lingua della nostra amica la sta facendo impazzire e più gode più prende il mio cazzo in bocca. “Prendilo tutto in bocca come prima, porca!” le dico spingendole nuovamente la testa contro di me e scopandola in bocca. Nel frattempo Cesca si è lasciata prendere dalla voglia e sta leccando come una vera maiala nel mentre che si tocca. Vedo che anche lei è bagnatissima ed eccitata, interrompo il fantastico pompino e mi porto dietro la nostra amica. Le faccio intendere di stendersi sul corpo di Chiara. Lei si sposta in avanti, lasciando il suo seno strusciare su tutto il corpo della mia ragazza, fino a che i loro seni si scontrano. Chiara trasale un attimo, ma è troppo presa dall’eccitazione del momento che non dice nulla e continua a godere, a godere delle mie dita che stanno penetrando la sua fighetta ormai fradicia di umori e della lingua di Cesca che gioca con i suoi capezzoli e le sue labbra. Chiara cede a quella lingua insistente e la bacia, la succhia come fosse un cazzo. Mi distanzio per un momento e mi godo lo spettacolo. È una scena magnifica ed eccitante vedere le mie due maiale giocare così. Mi riunisco a loro, abbasso il culo di Cesca, così che le due fighe siano a contatto tra loro e inizio a leccarle entrambe. Le sento godere e più le sento più la mia lingua affonda nelle loro fighe. Afferro una spalla di Cesca per farla alzare e sedersi su di Chiara. La bacio a lungo mentre lei si struscia sulla mia ragazza che sento godere e dire “Dai porco, scopami, ho voglia del tuo cazzo ora!” “Sì porca, ora avrai anche il mio cazzo!” e rivolgendomi a Cesca “mettile la tua figa sulla bocca, voglio che anche lei te la lecchi” “Sì, ma poi anch’io voglio il tuo cazzo, non dimenticartelo … a noi è quello che piace!” Appena finisce di dirlo e di posizionarsi sulla faccia di Chiara, mi metto in piedi davanti a lei e le spingo la testa sul mio membro. “Eccoti il mio cazzo! Vi adoro così porche!” Mentre mi godo il pompino della nostra amica, tolgo la benda a Chiara, e lascio che si goda la visione della figa di Cesca e del pompino in atto. Ormai l’eccitazione è al massimo e inizia leccare, pian piano sempre con più eccitazione tanto da far staccare la bocca di Cesca che si lascia andare ad un grido di piacere e agli spasmi dell’orgasmo. Ne approfitto per allontanarmi un attimo e slegare la prigioniera che afferra i fianchi della nostra amica e continua a leccarla. Ormai ci ha preso gusto e rimango a godermi lo spettacolo per qualche attimo. “Ora però ho proprio voglia di essere scopata” dice spostando dolcemente Cesca e mettendosi a pecora. Non me lo faccio certo ripetere e la penetro, scopandola subito con forti colpi! Più gode e più la scopo con forza, mentre Cesca la bacia e le palpa il seno. Ormai la nostra amica è del tutto disinibita e di sua iniziativa, si porta sotto Chiara come se dovessero fare un 69 e inizia a leccarle velocemente il clitoride. Sta godendo come una vera porca! Anche lei ormai ha perso ogni inibizione, abbassa la testa e inizia a leccare avidamente la figa della nostra amica. Con un po’ di saliva lubrifico il culo di Chiara che continua a danzarmi davanti agli occhi e, penetrandolo con un dito lo preparo. Appena pronto il culo, la penetro pian piano e sempre più a fondo per abituarla al mio cazzo e inizio a scoparla con forza anche lì. Le bocche delle due ragazze ormai non si staccano dalle loro fighe, fino a che con un grido acuto e fortissimi spasmi sento Chiara venire e vedo colare il suo piacere sulle labbra della nostra amica. “Ora tocca a me farmi scopare!” In un attimo Cesca mi fa cenno di sdraiarmi sulla schiena e mi è subito sopra con il mio cazzo dentro di lei. Inizia a cavalcarmi con movimenti circolari, tenendomi dentro di sé. Sento le pareti della sua fighetta avvolgermi completamente e vedo la sua espressione farsi sempre più vogliosa. Chiara ancora vogliosa, si mette a cavalcioni sulla mia faccia “che effetto fa avere una figa in faccia?” vendicandosi per quello che è successo prima. “Un effetto stupendo” le dico infilandole la lingua dentro e iniziando a muoverla su e giù. Con Cesca che continuava a cavalcarmi, la figa di Chiara in faccia e le due ragazze che ogni tanto si baciano che “sto venendo, fatevi sborrare sul seno”; entrambe si mettono in ginocchio di fronte a me, Cesca, vogliosa anche del mio sperma, mi spompina veloce e si gode i miei primi schizzi in bocca lasciandoli colare sul suo seno, lasciando tutto il resto a riempire quello di Chiara.
Un po’ stanchi da tutto quel movimento “allora che ne pensi di questa sorpresa?” “Niente male, direi … goduriosa!”
Contenti della riuscita della serata, ci risistemiamo e rivestiamo. “Faccio un caffè?” propone Chiara “così da riprenderci un po’.” La serata si chiude dimentica dell’imbarazzo iniziale prima della cena e con i buoni propositi di ripetere l’esperienza.
8100
5
13 years ago
AdamDTS,
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Incesto con triolismo
Sicuramente non sono normale, nel senso che non ho la testa a posto. Questo me lo hanno detto in molti. Ma la colpa non è da imputare tutta a me. Ma andiamo con ordine.
I miei ricordi vanno ad un cascinale di campagna dove io vivevo con mia madre. In questi ricordi c’era la figura di un uomo che ci veniva a trovare e che sicuramente non era né mio padre, né il marito di mia madre. Lui, che chiamerò Pippo, era sposato e quella cascina dove abitavamo noi era sua. I miei ricordi si perdono nel tempo, ma si risvegliano quando prendo a pensarmi nell’età della pubertà. Avevo circa 12 o 13 anni quando appare nella mia mente nuovamente quella figura: Pippo. Tutt’intorno al cascinale c’era un grande appezzamento di terreno di proprietà di Pippo, era la sua azienda agricola. Ogni volta che Pippo entrava in casa si chiudeva in camera da letto con mia madre e ne usciva dopo un paio d’ore. Tutte le volte che chiedevo a mia madre chi fosse, mi rispondeva che era un benefattore e che noi vivevamo grazie a lui che ci permetteva di vivere nella sua casa. Così capii che mia madre era costretta ad andare a letto con lui per poter campare. Un bel giorno Pippo, che di fatto viveva con sua moglie in città, arriva tutto raggiante e dice a mia madre che sua moglie, che era molto malata, era deceduta e quindi adesso era libero di sposare mia madre. Avvenne così tutto in fretta che non feci in tempo a rendermene conto. Ma la cosa più strana era che subito dopo il matrimonio, Pippo mi diede il suo cognome rendendomi quindi erede dei suoi beni. Pippo non aveva altri figli. Con me si comportava come un vero padre. Mi portava spesso con lui e ci divertivamo molto. Poi cominciò a farmi delle domande sul sesso. Mi parlava e riparlava delle donne, di ciò che ci si faceva assieme, del godimento e tante altre cose, finché una sera non ne parlò apertamente mentre eravamo a tavola. Vidi mia madre farsi rossa per la vergogna e anch’io mi vergognavo a parlarne con lei presente. Poi tutto andò a finire a ridere e quando parlavamo di sesso ci mettevamo a ridere. Era bello proprio perché ridevamo. Pippo faceva apprezzamenti sulle tette di mia madre dicendo che quando gliele succhiava era come se si attaccasse alle mammelle di una vacca svizzera, e giù un sacco di risate. Poi quando parlava del suo culo lo paragonava al mappamondo che c’era al museo civico. Poi cominciò a dire a mia madre di stare un po’ meno vestita in casa lasciandosi vedere da me in quanto non avevo mai visto una donna nuda. E tra le risate Pippo prese a scoprire mia madre tirandole su la gonna, scoprendole il seno. Ogni sera era la stessa cosa fino a che mia madre, viste le insistenze di Pippo, prese la decisione di lasciarsi addosso pochi vestiti. Durante il giorno mia madre se ne stava con reggiseno e slip trasparentissimi che mi mettevano un appetito sessuale tremendo. Il suo seno sembrava volere traboccare dal reggiseno indubbiamente di qualche misura più piccolo, per non parlare degli slip che sembrava non li avesse, per due motivi: uno perché erano trasparenti e l’altro perché erano talmente piccoli che le si infilavano nelle sue fessure lasciando ogni cosa scoperta. Passavano i giorni ed io mi abituavo sempre di più a vedere mia madre semi nuda. Poi un bel giorno vidi Pippo uscire dal bagno completamente nudo. Aveva un pisellone lungo e grosso. Rimasi a fissarglielo quasi spaventato. Mi disse che quando sarei diventato adulto, avrei avuto anch’io un affare grosso come lui. Ad un certo punto vidi spuntare mia madre che prese a ridere vedendo Pippo nudo, forse perché lui non si era mai mostrato a me nudo. Pippo disse che la cosa non valeva ed invitò mia madre a togliersi gli ultimi due indumenti che aveva addosso, vale a dire il reggiseno e gli slip e così mia madre si presentò nuda completamente, anche se non ce n’era bisogno visto che le si vedeva già tutto. Pippo la prese sotto braccio portandola in camera da letto. Rimasi fermo perché in un certo senso mi sarebbe piaciuto guardarli mentre facevano l’amore. Era come se Pippo mi avesse letto nel pensiero. Mi chiamò chiedendomi se avessi voluto guardarli mentre lui scopava mia madre. Diceva che era per insegnarmi come si faceva l’amore con una donna. Entrai con loro in camera e mia madre di piazzò sul letto a cosce spalancate impudicamente, senza vergognarsi del fatto che ero presente. Pippo mi fece avvicinare al letto. Avevo il viso a pochi centimetri dalla figa aperta di mia madre mentre Pippo con le dita gliel’apriva dicendomi i nomi delle cose che toccava. Sentivo mia madre ansimare per l’eccitazione e poi Pippo le infilò il cazzo dentro. Presero a scopare furiosamente e mia madre diceva cose che non le avevo mai sentito dire, come che le sarebbe piaciuto avere un altro cazzo in bocca e un altro nel culo, che si sentiva una grandissima troia, ecc. Lì per lì rimasi stupito, ma poi Pippo mi disse che durante l’amplesso era normale dire quelle cose. Avevo già 16 anni e il mio pisello cominciava ad assumere proporzioni importanti. Pippo mi aveva suggerito di rimanere nudo in casa, come facevano già lui e mia madre, ma io avevo un problema e cioè che quando stavo nudo davanti a mia madre, mi veniva duro. Una sera, mentre stavamo guardando la televisione, Pippo prese a pomiciare con mia madre. Io li guardavo senza dir nulla, quindi Pippo mi osserva e, vedendo che il mio pisello si era indurito, mi chiede se in quel momento avessi avuto voglia di masturbarmi. La voglia ce l’avevo, ma non mi ero mai masturbato davanti a mia madre. Con mia grande sorpresa fu mia madre stessa a dirmi di masturbarmi davanti a lei. Forse Pippo volle fare una specie di gioco, fatto sta che fece mettere mia madre seduta sul vivano a cosce spalancate, io mi cominciai a masturbarmi a qualche centimetro dal suo viso, mentre lui prese a leccarle la figa. In men che non si dica raggiunsi l’orgasmo sborrando a fiotti sul viso di mia madre e sulle sue tette. Lei prese a leccarsi la mia sbocca facendomi eccitare nuovamente. Avevo il pisello ancora duro e Pippo invitò mia madre a spompinarmi. Raggiunsi l’orgasmo dentro la bocca di mia madre con mio immenso piacere. Mia madre prese a baciarmi in bocca e sentivo in lei il sapore della sborra, ma ero preso talmente tanto dall’eccitazione che non badavo a nulla. Proprio mentre le mie labbra e la mia lingua erano congiunti con quelli di mia madre, ecco spuntare in mezzo il cazzo di Pippo tra le nostre bocche. Per un momento mi ritrassi, ma fu proprio mia madre a infilarsi il cazzo di Pippo in bocca per poi passarlo a me. Presi a spompinare il cazzo di Pippo e sentivo che mi piaceva. In quel momento avrei voluto che mi sborrasse dentro, mi pisciasse, non so cos’altro, forse avrei voluto essere una donna per essere scopata. Ormai avevo raggiunto e superato ogni grado di depravazione. Non avevo più nessun problema con mia madre, senza sapere che i problemi mi sarebbero arrivati dopo. Da li a poco, ecco cambiare nuovamente il panorama a casa nostra. Stavamo nudi in casa quando non c’era nessuno, mentre se arrivava qualcuno, ci vestivamo regolarmente. Ebbene una sera Pippo disse che aveva invitato a casa due persone con le quale avrebbe dovuto concludere un grosso affare che avrebbe portato molto denaro nelle casse della sua azienda. Lo vidi parlottare con mia madre la quale si fece seria, poi mi disse se per quella sera sarei potuto rimanere in camera in modo che loro sarebbero stati liberi di comportarsi come meglio credevano. Quella specie di invito-obbligo, mi fece pensare e così cercando di non farmi scorgere, mi misi a spiarli. La casa era fatta in modo che al piano terra ci fossero i servizi e la sala da pranzo, mentre al piano superiore c’erano le camere da letto. Io mi ero accucciato sulle scale e potevo vederli senza esser visto. Mia madre aveva preparato una bella cenetta e i due ospiti si dimostravano molto gentili ed educati. Mia madre era vestita normalmente, ma ogni volta che andava in cucina a prendere qualcosa, la vedevo tornare sempre con meno vestiti addosso. La cena si svolse regolarmente anche se di tanto in tanto Pippo palpava spudoratamente le tette a mia madre scoprendole i capezzoli sotto gli occhi dei due uomini. Alla fine della cena Pippo invita i due ospiti ad accomodarsi sul divano mentre mia madre avrebbe servito con un digestivo. Mia madre va in cucina dopo avere sparecchiato e ritorna in sala con il vassoio ed i bicchieri con l’amaro. Strabuzzai gli occhi quando la vidi senza la gonna addosso. Indossava solo un golfino con scollatura a “V”, un paio di calze autoreggenti e null’altro. Il pelo della figa le si vedeva chiaramente ed era molto invitante. I due uomini ebbero un momento di imbarazzo, ma subito dopo vennero messi a loro agio da Pippo che li invitò entrambi a far l’amore con mia madre. Ebbi immediatamente una stizza di rabbia, ma subito mi passò in quanto vidi mia madre che era consenziente e che, anzi, incitava i due uomini a possederla contemporaneamente. Quella fu la prima volta che vidi mia madre tra le braccia di estranei e secondo me quella visione mi condizionò fin da allora. Mi piaceva di più masturbarmi mentre mia madre scopava con altre persone o mentre lei se ne stava oscenamente e impudicamente nuda davanti agli altri. Lo dissi a Pippo il quale convenne con me dicendomi che avevamo gli stessi gusti, ma erano gusti che mi aveva trasmesso lui. Da allora non mi chiese di andarmene quando dovevano venire a casa persone per scopare con mia madre. Lei era contenta che io fossi presente ed io mi eccitavo tantissimo, tanto da masturbarmi sborrando sul viso di mia madre. Ormai avevo preso quella piega e a quanto pare anche a Pippo piaceva quel genere di cose, tanto più che chiamavamo mia madre “la nostra puttana”. Ed il bello era che a lei piaceva tantissimo sentirselo dire. Durante il servizio di leva mi ammalai, forse per un virus o non so cosa, fatto sta che i miei spermatozoi non erano più produttivi, ero diventato sterile. All’età di 21 anni, cioè quando terminai il servizio di leva, mia madre mi fece scopare con lei. Sembrava che lo avessi fatto da sempre, ma non lo avevo mai fatto. Avevo abbracciato e baciato in bocca mia madre una infinità di volte, lei mi aveva fatto un’infinità di pompini, ma mai avevo fatto l’amore con lei. Fu immensamente eccitante e Pippo, che era presente, sborrò sul viso di mia madre copiosamente, sottolineando che a lui quel genere di cose eccitava tremendamente. Lo aveva fatto forse per compassione sapendo che non potevo metterla incinta e forse anche perché nessuna donna mi avrebbe sposato sapendo che non avrei potuto procreare. Poi, un bel giorno, avvenne la cosa che, forse, io avevo sospettato ma che non osavo dire: Pippo mi disse che lui era il mio vero padre. Per un certo verso fu come se lo sapessi da tempo o forse speravo che fosse così, ma da un altro punto di vista rimasi amareggiato nel constatare che proprio mio padre mi aveva portato in quella strada di depravazione. Cercai di non farmene un dramma. Tranquillamente condussi la mia vita, apparentemente con molta normalità, senza far vedere a chicchessia quale fosse la mia vera inclinazione, cioè quella del guardone e cuckold, proprio come Pippo, cioè mio padre. Pippo era molto più grande di mia madre e a causa di una infermità ci lasciò. Lui si era messo con mia madre perché sua moglie, ammalata, non poteva dargli dei figli. Presi in mano le redinio dell'azienda. Rimasi solo con mia madre diventando il suo uomo fisso. Facevo l’amore con mia madre come se fossimo marito e moglie. Ma la cosa che mi attraeva di più era vederla scopare con altri o lasciarla ammirare nuda da altri. Mia madre aveva 45 anni ed era ancora nel fiore della sua sessualità e per procurarle degli uomini disposti a scoparla mentre io li osservavo, dovevamo inventarci cose sempre più bizzarre come ordinare due pizze e lasciare che mia madre si facesse trovare semi nuda in casa, con addosso solo una maglietta che le arrivava all’ombellico per poi fare eccitare il ragazzo delle pizze e farsi scopare da lui. Avevamo una scorta di preservativi di tutti i gusti. A volte quando veniva il tecnico dell’Enel a leggere il contatore, mia madre faceva finta di essere uscita dalla doccia presentandosi tutta nuda con un piccolo asciugamano davanti che in realtà non le copriva nulla. Riusciva a farsi scopare anche da quello mentre io mi masturbavo guardandoli. Spesso siamo stati presi a male parole in quanto con mia madre andavamo in giro per negozi e lei se ne stava tutta nuda sotto il soprabito e quando si sedeva per provarsi le scarpe o qualsiasi altra cosa, si mostrava nuda a chiunque fosse presente. Poi i suoi 50 anni non le permisero più di mostrarsi nuda in pubblico, ma per me rimane sempre la mia donna, anche perché io non la vedo invecchiare standole sempre accanto. Facciamo l’amore almeno due volte la settimana, ma lei ama spompinarmi in pubblico e questo ci ha procurato qualche guaio. Non avevo pensato mai di sposarmi perché lei mi ha sempre soddisfatto in tutto. Tuttavia fu mia madre ad impormi a prender moglie almeno per avere dei figli ai quali lasciare l’azienda. E qui c’era un grosso problema da risolvere perché qualora avessi preso moglie, non avrei potuto avere figli e in più avrei dovuto sicuramente smettere di trombare con mia madre. Non so come, ma qualcuno mi portò una sera ad un club privé dove conobbi delle persone, fra le quali Eleonora, una splendida mora con due labbra rosso fuoco, tutta curve che sembrava Jessica Rizzo, la famosa porno star. Aveva un nutrito gruppo di accompagnatori, ma riuscii a parlare con lei. Le dissi chiaramente che stavo cercando una moglie che fosse una troia e che andasse a letto con chiunque pur di lasciarmi godere osservandola. Le dissi anche che ero sterile. Dopo vari incontri Eleonora disse di averci pensato su quindi acconsentì di sposarmi, nonostante non fossi in grado di metterla incinta. Eleonora disse che questo non sarebbe stato un problema. Non ci volle molto a che mia madre e mia moglie entrassero in sintonia. Infatti entrando in casa per pranzare scoprii mia madre e mia moglie sedute comodamente sul divano intende a baciarsi teneramente in bocca. Ne fui talmente felice che capii di avere sposato da donna giusta per i miei gusti. Tuttavia, anche se l’intesa sessuale era diciamo quasi perfetta con mia moglie e mia madre che aveva intrapreso la via di lesbo senza disdegnare di spompinarmi di tanto in tanto, mi mancava la presenza di un altro uomo che mi facesse sentire cornuto a tutti gli effetti scopandosi mia moglie sotto i miei occhi. Ne parlai a tavola con le mie donne e ben presto venni accontentato dalla mia dolce mogliettina. Lei stava tutto il giorno con addosso una guépiére in pizzo nero con reggicalze incorporato e un paio di ciabatte con il tacco alto, non stava quasi mai completamente nuda, diceva che il quel modo un uomo vedendola si eccitava molto di più. Così quando si affacciava al balcone lo faceva abbigliata in quel modo tenendosi addosso una vestaglia di raso aperta in modo da sottolineare ancora di più il suo corpo. Gli occhi dei miei dipendenti erano tutti per lei e tutti mormoravano quanto fossi stato fortunato ad essermi sposato una bella donna come lei. Un bel giorno decidemmo di mettere in pratica il nostro piano. La nostra azienda agricola ha diversi dipendenti. Chiamai Beppe, un giovane sui 23/24 anni che sapevo si intendesse un po' di tutto, dicendogli che avevo bisogno di un idraulico in quanto si era otturato il lavandino di casa. Lo avevo fatto apposta a dirlo a lui in modo che lui stesso si fosse offerto di risolvere il problema. Naturalmente salimmo in casa senza avvisare le mie donne, che in realtà ci stavano aspettando, e quando entrammo in casa mia moglie fece finta di essere stata sorpresa semivestita. Andammo in bagno dove mia moglie mostrò a Beppe il problema e non solo quello. Infatti dalla guépiére si vedevano benissimo le areole dei seni di mia moglie nonché la peluria del pube in quanto lei aveva indossato un paio di mutandine trasparenti tipo tanga che non le nascondevano nulla. Aveva tolto la vestaglia in modo che girandosi le si fosse visto il culo nudo. La mia eccitazione era alle stelle e così quella di Beppe che trasudava vistosamente. Beppe aveva portato con se degli attrezzi, una pinza a pappagallo e una chiave inglese, quindi prese a smontare il sifone sotto il lavandino dopo avere spostato la colonnina. Mentre era chinato sotto il lavandino, mia moglie compie una mossa geniale: si abbassa le mutandine sedendosi sul water scusandosi per il fatto che non riusciva più a trattenerla. Mi si sono drizzate le punte delle orecchie in quanto già avevo tutto dritto, altrettanto fece Beppe che mi guardava con occhi imploranti pietà per quel martirio che gli stava provocando mia moglie. Sentimmo chiaramente il getto di urina scendere lungo le pareti del water, dopodiché mia moglie sfilò le sue mutandine dalle caviglie alzandosi in piedi dopo essersi asciugata la figa con la carta igienica. Ella rimase un pochino in piedi accanto a Beppe quel tanto da farlo morire di voglia mentre questi le guardava la figa standosene in ginocchio ai suoi piedi. Poi lei si gira e va via mostrandogli il culetto tondo e morbido. Beppe mi guarda e poi, scusandosi, mi dice che avrebbe voluto essere al posto della carta igienica per asciugargli la figa con la sua lingua. Effettivamente era un’affermazione molto grossa, specialmente se si pensa che sia stata fatta nei confronti della moglie del padrone dell’azienda, ma si doveva comprendere lo stato d’animo di Beppe in quel momento. Gli dissi che era normale il suo comportamento davanti ad una figona come mia moglie. Non trascorse che qualche secondo, ed ecco mia moglie fare nuovamente ingresso in bagno. Evidentemente era stata ad origliare dietro la porta. Eccola aprire i rubinetti della vasca in quanto doveva farsi il bagno. Mentre l’acqua scorreva lei si spogliava davanti a noi, impudicamente bella. Versa i Sali da bagno nell’acqua e poi si immerge dentro la schiuma odorosa. La sua carnagione abbronzata e la sua capigliatura nera corvina contrastano con la schiuma bianca, rendendo la visione paradisiaca. Beppe termina il lavoro, anche perché c’era poco da sturare. Lo invito a lavarsi le mani mentre mia moglie lo invita a lavarsi tutto quanto entrando nella vasca con lei. Beppe mi guarda incredulo, ma fino ad un certo punto, poiché aveva capito benissimo quali fossero le intenzioni di mia moglie: provocarlo. Senza batter ciglio inizia a spogliarsi e quando tira giù i pantaloni, ecco spuntare un membro talmente grosso che non era più contenuto negli slip. Faceva paura solo a guardarlo. Gli occhi di mia moglie erano puntati sul grosso cazzone di Beppe ed erano vogliosi. Beppe entra in vasca con lei e una volta a contatto, prendono a toccarsi reciprocamente. Beppe non credeva ai suoi occhi di stare nella vasca con mia moglie ed entrambi nudi. Dopo qualche minuto, sempre con me presente eccitatissimo più che mai, i due si alzano, prendono a sciacquarsi ed escono dalla vasca. Immediatamente prendo a frizionare il corpo di mia moglie con il telo da bagno, poi faccio altrettanto con Beppe il quale si sente in imbarazzo perché io, il suo capo, gli faccia da cameriere, ma vedo che non gli dispiace quando prendo a strofinargli il cazzone con il telo da bagno, sembra gradire la manovra. Mia moglie non ce la fa più, si inginocchia davanti Beppe e gli prende in bocca il grosso cazzone. La bocca di mia moglie fa fatica a contenere quell’uccellone. All’improvviso, come se fosse tutto concertato in precedenza e diretto da un grande regista, entra in scena mia madre. Beppe la fissa quasi sbalordito, ma mia madre gli va accanto e lo bacia in bocca, poi si rivolge verso di me e bacia in bocca anche me. Sentendomi eccitatissimo, si abbassa, mi tira fuori l’uccello e mi spompina così come mia moglie sta facendo con Beppe. Entrambi sborriamo nella bocca delle nostre spompinatrici. Mi sembra di non terminare più di sborrare. Mi sento scaricare tutta la mia energia, quindi crollo in ginocchio davanti a mia madre. Prendo a baciarla in bocca roteando la mia lingua in mezzo la mia sborra che lei ancora non aveva inghiottito. Mi sento perverso e voglioso di godere ancora. Do un’occhiata a mia moglie vedendole dei rivoli di sborra cadere lungo i lati della sua bocca. Evidentemente Beppe le aveva scaricato tanta di quella sborra nella bocca che lei non era riuscita a contenere né ad inghiottire. Mi girava la testa per la forte emozione. Beppe mi guarda e mi ringrazia per quel magnifico regalo. Mia moglie si dà una sistemata ai capelli, poi prende sotto braccio Beppe portandolo in camera da letto. Anch’io entro in camera da letto con loro, seguito da mia madre. Beppe è estasiato per quel trattamento. Mia moglie lo fa distendere sul letto e prende a baciarlo in bocca, gli mette i capezzoli in bocca e lui rinvigorisce nuovamente. Ad un certo punto è mia madre che si impossessa del cazzone di Beppe succhiandoglielo avidamente. Beppe la guarda e proferisce verso di lei alcune parole di compiacimento per l’apprezzamento del suo cazzo. Mi vien voglia di succhiarglielo anch’io. Mi avvicino a mia madre, quindi leggermente faccio pressione con la mia guancia sulla guancia di lei facendole capire di cedermi il posto. Imbocco quel grosso cazzone e prendo a spompinarlo. Vorrei che mi sborrasse in bocca, ma mia moglie interviene decisa spostandomi da una parte, poi dice a Beppe di scoparla. Mia moglie allarga oscenamente le cosce tenendosi con entrambe le mani la figa aperta. Beppe avanza il suo cazzone verso di lei, sembra una spada pronta ad infilzarla. Ed ecco la punta del glande farsi strada tra le grandi labbra di mia moglie che con una smorfia di piacere inarca la schiena inghiottendo nella sua figa quell’enorme cazzone. Beppe la scopa facendo dei movimenti lenti, come se volesse gustarsi la figa di mia moglie pian pianino, assaporarla millimetro per millimetro. Vedo i suoi testicoli giungere a toccare i glutei di mia moglie quindi presumo fin dove possa essere arrivato quell’enorme manico. All’improvviso mia moglie incita Beppe ad accelerare i colpi, sento che sta per godere, lo fa una, due volte, poi mi fa cenno di darle il mio cazzo in bocca mentre Beppe accelera ulteriormente il ritmo della scopata mollando dei poderosi fendenti dentro la figa. Mia moglie gode nuovamente ed io in lei. E poi Beppe non riesce più a trattenersi sborrando dentro la figa di mia moglie. Beppe affonda i suoi colpi all’unisono dei fiotti di sborra che escono dal suo cazzo e quando lui si ritrae da mia moglie, questa rimane a cosce aperte con la figa slargata. Accompagno Beppe nuovamente in bagno e questa volta lui fa una doccia veloce. Lascio mia moglie distesa sul letto, coccolata da mia madre che, amorevolmente, la bacia sulle labbra. Mentre usciamo dalla casa Beppe mi ringrazia per il regalo. Gli dico di non dire niente a nessuno in modo da continuare quel bel rapporto. Riprendiamo a lavorare e quando incrocio lo sguardo di Beppe, leggo in esso un senso di gratitudine. Ben presto nomino Beppe caporeparto, con il plauso di tutti in quanto, benché egli sia di giovane età, è in gamba, istruito e rispettoso verso tutti. Ben presto mi accorgo di aver fatto un’ottima scelta. Ormai non ho più bisogno di chiedere a Beppe di andare a sturare il lavandino in quanto regolarmente un giorno si e uno no, egli si reca a casa mia a scopare con mia moglie sempre, però, in mia presenza e con la mia partecipazione. Dopo qualche mese di quelle manovre, ecco che mia moglie rimane incinta. Sicuramente il padre non sono io. Era quindi sicuro che Beppe avesse messo incinta mia moglie. Ormai lui abitava con noi e probabilmente qualche dipendente sospettava che lui se la intendesse con mia moglie. Nessuno comunque ne parlava apertamente, anche perché ognuno voleva tenersi stretto il proprio posto di lavoro ed io, oltre alla normale paga sindacale, distribuivo ai miei dipendenti dei premi incentivanti e premi di produzione. Essi quindi tenevano a freno la loro lingua, facendo finta di non veder nulla. Questo perché mia moglie, durante il periodo estivo, aveva preso l’abitudine di prendere il sole nuda davanti casa e quindi era esposta agli sguardi di tutti. Non era difficile vedere mia moglie passeggiare nella tenuta tutta nuda, da sola o accompagnata da mia madre, per poi congiungersi con Beppe sotto gli occhi di qualche dipendente che a sua volta veniva accontentato da mia madre con la bocca. Per l’ultimo dell’anno ho invitato i miei dipendenti più virili e liberi da impegni familiari a trascorrere con noi il capodanno. Naturalmente a base di tutto c’era un’orgia dove mia moglie doveva essere l’unica donna protagonista, ma al festino si è aggiunta anche mia madre che, seppur avendo superato già i 50 anni, ha voluto mettere a disposizione i suoi tre buchi. Per me è stato estasiante vedere le mie due donne chiavate da più uomini contemporaneamente e spompinare un bel cazzone mentre me lo menavo godendo come un matto. Ora ho due figli ai quali ho dato il mio cognome ma che di fatto sono figli di Beppe e mia moglie, ma di questo nessuno ne è a conoscenza oltre noi in famiglia. La mia vita sessuale si limita ad osservare le performances di mia moglie che alterna i suoi amanti tra i dipendenti della nostra azienda, permettendomi di godere mediante masturbazione o spompinandomi. Qualcuno penserà che io sia un uomo fortunato, ma sinceramente non è così. E’ vero che ho raggiunto il mio sogno, ma a volte quando ci penso, avrei voluto fare una vita meno dissoluta e più normale. Ma cos’è la normalità?
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17 years ago
gius3giov,
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Un racconto tra la realtà e la fantasia
Racconto tra la fantasia e la realtà.
Ciò che vi racconto qui di seguito è un viaggio tra la fantasia e la realtà, alcune parti, (molte), le abbiamo vissute realmente, altre non ancora, (vedi la parte nel locale) ma presto faremo qualcosa di simile, aspettiamo solo di trovare la persona giusta!
Chi siamo: Coppia di coniugi maturi, della provincia di TO, entrambi molto in carne. Io, il marito, amo guardare lei mentre è in "azione". Lei, Romy donna dalle forme giunoniche, molto calda, ama la sottomissione cerebrale odia la violenza e la maleducazione.
Siamo entrambi bisex a/p, sempre disponibili per realizzare proposte insolite e stravaganti di coppie, singoli e singole. Aborriamo la pedofilia!
Ad inserire gli annunci Romy lascia sempre che sia io, lei sa che cerco sempre il meglio per lei! Tra le decine di e-mail giunte in risposta agli annunci c’era anche quella di Sandro, single 48enne della provincia di Torino.
Tra me e lui prima dell’incontro c’è stato un fitto scambio di e-mail. Lui ha espresso il desiderio di tenere all’oscuro Romy su ciò che mi confidava volerle far fare, io lo ho accontentato volentieri, faccio sempre così!!
Fissiamo l’appuntamento per un venerdì nel tardo pomeriggio. A Romy dico che incontreremo un singolo 48enne che ama guidare la donna e che, come noi, ama le situazioni in posti insoliti.
Lei indossa un vestito lungo in jeans, abbottonato sul davanti, sopra una giacca in jeans, sotto ha le autoreggenti e niente intimo. Ci ritroviamo in un parcheggio lungo la SS fuori città, siamo i primi ad arrivare ma lui non si fa' attendere. Appena sceso dalla macchina ci presentiamo ma nel dare la mano a lei, le infila l’altra sotto la gonna e la bacia in bocca. Subito dopo la ritrae dietro la sua macchina che coprirà un po' la vista agli automobilisti che transitano, le ordina di inginocchiarsi, apre la patta ed estrae un cazzo enorme che pur non essendo ancora ben duro la sua circonferenza supera abbondantemente quella di una bottiglietta dell’acqua minerale.
Vedo che lei lo guarda avidamente e lo prende in bocca succhiando con fatica, viste le dimensioni. Lui non ci mette molto a riempirle la bocca di sborra, lei ingoia ma lui si fa' ripulire ben bene poi giratosi lo vedo urinare e quindi torna a farsi ripulire il cazzo da lei.
Così come era stato rapido a goderle in bocca, gli torna immediatamente duro, ma lui la fa' smettere e le dice che ora può durare anche ore senza venire.
Decidiamo di partire, io salgo sulla mia auto e loro su quella di Sandro. Prima di partire vedo che le fa' togliere la giacca ed aprire il vestito.
Li seguo per la città, lui non perde occasione per affiancare sui corsi autobus e autocarri per far sì che tutti vedano lei svestita.
Alcune volte si è accostato al marciapiede per chiedere informazioni, ora accosta davanti a un bar e chiede un informazione ad un ragazzetto, questi finge di non sapergli rispondere e chiama gli amici, parlottano tra di loro ma la loro attenzione è tutta per lei. Vedo che però purtroppo non osano prendere nessuna iniziativa e quindi lui riparte.
Dopo poco mi chiama al cellulare e mi annuncia che andranno in un ipermercato per acquistare un vestitino molto succinto, gli servirà la sera per un giochetto che ha in mente. Durante il tragitto non perde occasione per esibirla.
Arrivati nel parcheggio dell’ipermercato lei scende, ha il vestito sbottonato fino all’altezza del pube, già nell’uscire dalla macchina le vedo il suo pelo al vento.
Entriamo e subito vanno al reparto abbigliamento, prendono un paio di vestitini e vanno alle cabine per provarli, lui con la scusa di vedere come le stanno, apre più volte la porta proprio mentre lei è completamente nuda.
Nei paraggi c’è un ragazzo sulla ventina che si avvicina per vedere meglio. Scelgono un vestito e si avviano lentamente verso le casse, più volte lui la fa' inchinare per vedere della merce e lei così mostra ancora la sua passera a quel ragazzo che intanto li segue.
Lui vorrebbe che lei entrasse nei bagni dei maschi ma il via vai della gente lo fa' desistere, la cosa però non è sfuggita al ragazzo che li precede e con un cenno gli fa' capire di seguirlo. Nel parcheggio lui ha un furgone, apre la porta laterale e vi entra, lasciando la porta semiaperta.
Sandro conduce lei al furgone e la fa' entrare. Ci posizioniamo davanti per vedere cosa succede attraverso il cristallo anteriore, la vediamo togliersi il vestito e poi accosciarsi per spompinare quel ragazzo.
Nel frattempo essendo passata l’ora di chiusura il parcheggio va svuotandosi, e loro possono mostrarsi più audacemente. Ad un tratto vedo che lei sparisce dietro i sedili, ci avviciniamo e vediamo che lui la tiene per le caviglie divaricandole e alzandole le gambe, in quella posizione la sta' pompando alla grande.
La sento mugolare, credo che stia per godere ma il ragazzo non è contento, e la fa' girare su se stessa e la chiava prendendola alla pecorina. Certo lei non si rifiuta, è la posizione che predilige, infatti dopo pochi colpi la sentiamo godere, mentre lui le dà sonore sculacciate lasciandole i segni rossi sulle natiche.
Poco dopo lui si sfila il preservativo e inizia a masturbarsi mentre lei lecca la cappella, ecco che anche lui arriva e le riempie bocca e volto di sborra che lei lecca avidamente.
Dopo qualche minuto vediamo aprirsi la porta del furgone, escono, Romy è raggiante, deve aver goduto molto, Sandro le chiede se ha cambiato gusti nei riguardi dei ragazzi, ma li gli dice che comunque preferisce sempre scopare con un 50enne che non con un 20enne, anche se quel ragazzo la ha soddisfatta pienamente.
Si avviano alla macchina e nel passarmi accanto Sandro mi dice..., mi aveva anticipato nelle e-mail i giochi che vorrebbe fare. Dopo un breve tragitto li vedo fermarsi davanti a un ristorante pizzeria, c’è un ampio piazzale, segnale che è un locale frequentato da camionisti, purtroppo essendo venerdì nel parcheggio neanche l’ombra di un autocarro.
Entrano e vanno a sedersi in un angolo da cui possono essere visti da tutta la sala, io siedo sul lato opposto, così potrò seguire ogni loro movimento. Sandro parlotta con Romy, vedo che lei comincia a sbottonare il vestito, le sue grandi mammelle rischiano di traboccare dal vestito.
Altro parlottare e lei arrotola la parte bassa del vestito e quando si risiede, dalla mia posizione posso vedere che è a culo nudo sulla sedia. Osservo la sala, ci sono dei ragazzi che aspettano gli venga servita la pizza, sono però giovanissimi quindi non badano a ciò che accade nella sala ma fanno un gran baccano.
Poco lontano da loro una coppia di anziani. Le uniche persone adatte ai giochetti che vorrebbe fare Sandro sono due distinti signori dalla carnagione scura e dai tratti tipicamente arabi. La loro età, almeno quella di uno di loro è quella giusta per i gusti di Romy, sono comunque entrambi sui 40-50anni.
Intanto Sandro e Romy hanno ordinato. Vedo che lui continua a darle ordini, infatti quando lui le parla, lei esegue qualche porcata; eccola che si sta' scosciando spudoratamente, ora la vedo infilarsi le dita in figa e poi mettersele in bocca, tutti questi giochetti non passano inosservati, i due signori guardano sempre più spesso verso Romy, allora per rendermi meglio conto di cosa vedono, vado verso il bagno e al mio ritorno passo proprio vicino al loro tavolo ed anche io guardo verso Romy.
Mi rendo conto che dalla loro posizione, non solo possono vedere la figa di Romy ma anche le dita di lui che in quel momento la stanno frugando.
Purtroppo proprio in quel momento entrano nel locale due famiglie con rispettiva prole, che vanno a sistemarsi proprio tra il mio tavolo e il tavolo di Sandro.
Noto una smorfia di disappunto sul suo volto. Finiscono di cenare e si alzano, io li precedo, anche i due signori si alzano dal tavolo. Alla cassa loro sono proprio vicino a Romy, la guardano, parlano tra loro, poi si avviano al banco del bar.
Sandro e lei escono ma i due signori di colore non si decidono, guardano incuriositi dalla vetrata ma poi restano lì.
Sandro mi si avvicina e mi dice che per il giochetto per cui hanno comprato il vestito è presto, gli piacerebbe portare Romy in un cinema a luci rosse, io annuisco e partiamo, io sempre nella mia macchina dietro loro.
Entriamo nel cinema separatamente, vanno in galleria, quando entro vedo che ci sono sette uomini, uno dalle movenze è certamente un gay, gli altri girano e rigirano passando vicino a loro che sono fermi proprio dietro le tende. Dopo qualche minuto vedo Sandro che sbottona il vestito a lei e lo apre completamente sul davanti, quello è il via ai giochi.
Si avvicinano tutti, i più intraprendenti cominciano a palparle le tette, Sandro la fa scosciare e qualcuno da dietro le infila una mano tra le cosce, allora lui le toglie il vestito e lei completamente nuda inizia a masturbare cazzi.
I preliminari durano poco, uno dopo essersi messo il preservativo la spinge verso la prima fila di poltrone e mettendola alla pecorina le si para dietro e comincia con il leccarla, poi si alza e con un colpo secco le infila tutto il suo cazzo, altri le sono affianco e si masturbano, due vanno sui sedili e le porgono i cazzi da succhiare.
In poco più di mezzora Romy si è beccata cinque cazzi e ne ha fatto sborrare uno con un pompino. I singoli soddisfatti si allontanano, Sandro e lei, ancora completamente nuda, si siedono nella prima fila, non entra nessun altro e allora si decide di uscire.
Romy, credendo che la serata si concluda con una bella scopata con Sandro gli si struscia addosso da gran troia che è, ma lui gi dice che prima andremo a fare un giretto in un locale di un suo amico, giusto per vedere che effetto fa' il vestito comprato sui clienti.
Saliamo sulle rispettive auto e ci avviamo; arrivati al locale, ci fanno entrare da una porta secondaria, ci presenta al proprietario del locale, ma quando sta' per presentare lei, gli apre il vestito glielo toglie e mettendola a 90° dice al suo amico di sentire che figa calda a lei, l’amico non si fa' pregare e la palpa, le infila due dita in figa, si abbassa e le infila anche la lingua, si alza e dice:
“Veramente una gran vacca da monta.”
Sandro dice a Romy che dovrà indossare il famoso vestitino ed eseguire ciò che gli dirà l’amico, (lei dovrebbe essere una cameriera extra per quella sera). Dopo quasi un quarto d'ora la vediamo entrare (scopriamo poi che ci è voluto tanto perché l’amico di Sandro appena ce ne siamo andati a voluto farsi una sveltina lì i piedi contro il muro). A Romy viene presentata una signora che sta' dietro il banco bar, questa le dà un vassoio su cui ci sono due bicchieri con dei liquori, le indica un tavolo da servire. Arrivata al tavolo quando lei si abbassa per posare i bicchieri uno dei due ragazzi le accarezza il culo e vedendo che tarda a ritrarsi le infila due dita in figa.
Lei si alza e fa' per tornare al bar, lui la trattiene per il braccio, da ciò che accade comprendiamo che lui vorrebbe qualcosa di più ma lei se ne va.
La vedo dietro il banco bar, chiacchiera con l’altro signore e guardano una ragazza che sta' facendo uno strip.
Ad un tratto vedo inequivocabili movimenti, la donna che è al banco ha la mano in mezzo alle gambe di Romy, poi sparisce in basso, ovviamente le sta' leccando la figa. La cosa mi sembra molto strana, chiedo a Sandro e lui ridendo mi dice che il locale è chiuso per cambio gestione, le persone presenti sono alcuni singoli e altre due coppie sue amiche, invitate a reggere il gioco.
Intanto la donna è riemersa e sta' baciando lingua a lingua Romy. Vengono ordinate altre bevande da un tavolo, Romy va a servire, ma l’amica nell’armeggiare le ha sollevato il lembo posteriore del vestito inserendolo nella cintura, lei non se ne accorge e passa per la sala col culo scoperto.
Arrivata al tavolo, uno dei singoli che vi sono seduti, meno paziente degli altri, la palpa e alzandosi le mette il cazzo in mano, quello è il segnale che da il via all’orgia. Tutti si radunano attorno a lei, la ragazza che stava facendo lo spogliarello le si avvicina e mentre lei sta' propinando un favoloso pompino a uno, lei le lecca figa e culo da dietro, ormai sono tutti nudi, cazzi e fighe pronti a godere.
Romy si dà da fare con tutti e tutti si danno da fare con lei, Sandro dice a uno che ha un cazzo più piccolo degli altri di inculare Romy, le sono uno sotto e uno sopra mentre la ragazza le mette la figa in bocca allargandosela con le mani.
Sono ormai le due quando gli amici di Sandro se ne sono andai. Romy è esausta ma lui vuole godere e le dice di sdraiarsi su un tavolo, la lecca per un po' e poi cerca di infilarglielo , ma lei visto che non ha il preservativo chiude le gambe, lui gli dice:
“Io non faccio uso di profilattici e comunque voglio inondarti la fica:”
Se pur esausta, lei ha ancora voglia di quel cazzo così grosso e si apre vogliosamente.
Lui inizia a pomparla con colpi violenti, non dura molto, la riempie e quando ormai è al culmine, la sborra è talmente tanta che nello stantuffarla, le scivola fuori dalla figa.
Restiamo io e il gestore con il cazzo duro in mano, lei ci guarda e poi ci dice:Romy è pronta, l’amico la scopa e la riempie anche lui, così io sono costretto a scopare nella sua sborra.
Come un ragazzino alle prime esperienze, riesco a malapena a resistere per una decina di colpi poi anche io la riempio.
Il racconto termina qui, come detto alcune delle situazioni descritte non sono reali, (la parte descritta nel locale è una proposta non realizzata perché il locale era sito a Roma, troppo lontano!!) ma il resto sì, speriamo che tra le persone che lo leggeranno ci sia qualcuno con le caratteristiche di Sandro (età, carattere e fantasia), che conosco un gestore di locale (o che lo abbia lui) dove si possa realizzare qualcosa di simile e... questa volta in momenti in cui è aperto al pubblico.
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17 years ago
coppia48torino,
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Cortesie di buon vicinato
abito da un po' in questo palazzo. Sto all'ultimo piano, siamo due soli inquilini, qui al sesto piano. C'è la vicina che è una signora anziana, ma arzilla, va, viene, speso parte per dei giorni... ma è tranquilla; non ci rompiamo le scatole. oltretutto è anche un po' sorda, cosi che le mie performance notturne non le danno noia...
si, io sono una trav, abbastanza belloccia, gambe lunghe, gran culo, mora e completamente depilata; molto alta e molto troia. mi piacciono i ragazzi di colore, africani del Senegal, per esempio. Ne vedo uno spesso, la sera, da quando mi sono trasferita qui, e menomale che la vicina non sente, che certe notti il tipo si sfoga e col suo manganello da 24 cm mi fa veramente morire... ma questa è un altra storia...
la vicina, ha un cane, da difesa, dice che è sola e che le fa compagnia... devo ammettere che spesso mi sono sorpresa a fissargli il cazzo, al mastino della vecchia, che è bellogrosso, e col repiro gli balla, lassotto la pancia... una bella bestia, veramente. capita che stranamente il cane non mi odia e non ringhia come fanno di solito gli altri cani che incontro per strada, no anzi, scodinzola quando mi vede e si lascia carezzare. forse il mastino è un po maiale e sente l'odore di troia, e magari sogna di farsi una montata, che non vede cagne femmine da secoli... e l'idea pianopiano ha iniziato a frullarmi nella testa... e qualche volta ho immaginato di farmi fare dall'animale mentre col vibratore mi tenevo allenato il buco del culo...
ma ecco che verso natale, un colpo di fortuna: la vecchiarda deve lasciare roma per una sera, che deve andare a un funerale, e non può portare Amilcare con se...(che culo!). al mattino del 22 dic, mi suona e mi chiede se le faccio la cortesia, quando torno stasera, di portare un po amilcare fuori, e poi a casa, dargli la scatoletta di ciccia e l'acqua fresca... poi lui dorme tranquillo tutta notte e l'indomani lei, verso le 9,30 sarà a casa di nuovo... che fai, le dici no? doveri di buon vicinato... "va bene signora, non tema, ci penso io all'amilcare. vada via tranqui, non c'è problema, sa". e cosi fu, lei parti lasciandomi le chiavi di casa sua. per tutto il giorno in ufficio non penso ad altro, e alla sera, quando esco, sono ipereccitata all'idea di poter disporre finalmente dell'amilcare, dal VIVO! arrivo in volata a casa, apro dalla vecchia e la bestia sembra contenta di vedermi, scodinzola, guaisce un paio di volte e mi segue a casa mia... prima la passeggiata, poi la cena... e poi il dopocena! ma faccio le cose in grande: indosso un perizoma di merletto nero, reggicalze nero, reggiseno rosso fuoco, calze col rigo nere velatissime e scarpe col tacco da 12 a spillo rosse fiammanti! metto un po di bracciali ed anelli. sopra solo un cappotto nero. adoro uscire cosi, cappotto e sotto quasi nuda, mi eccita da morire. la via sotto casa è tranquilla e scura e poi, che col mastino da 40kg al guinzaglio... chi si avvicinerebbe? usciamo.
in strada amilcare è bravo, non tira troppo, e cammina vicino. si struscia spesso alla mia coscia, sento il gancio dl reggicalze che strofina il manto nero dell'animale e sembra che gli piaccia. ogni tanto gli spio la mazza, sempre bella grossa.
al ritorno, in acensore, d'avanti lo specchio, mi slaccio il cappotto e lo carezzo col polpaccio, tra la coscia e le costole; vedo la mia coscia, la calza, la scarpa rossa e vedo il suo cazzo. amilcare aumenta il respro... ora a casa.
inutile dire che per dargli la ciccia c'ho impiegato un decimillesimo di secondo, cazzo. ero eccitata da pazza e non vedevo l'ora di poter approfittare del mio divano e del suo cazzone.
ancora in cucina, lui col muso nella ciotola, mangia, divora la cena. io da dietro lo carezzo: sento i muscoli dell'animale che si tendono, che si muovono sotto la pelliccia rasa che ha, sento la possenza animale che vibra... percepisco la sua forza, brutale, animale, bestiale. passo le carezze sul ventre e sul petto dell'animale, con le dita gli massaggio la pancia, sempre più in giù, e finalmente col dorso della destra sento il peso del bellissimo cazzone. un attimo e lo tengo tra le dita, le stringo un po e le muovo piano, come a masturbarlo... lui ha finito la cena ma resta li, cosi, fermo a zampe divaricate, freme e si lascia fare.. la cosa dura dei minuti, ormai lo masturbo con forza, facendogli scorrere le dita per tutta la lunghezza del pisellone, fino alle palle... ogni tanto gliele prendo tra le dita e le massaggio e loro si gonfiano e il pisello si sta indurendo... basta si va di la, sul tappeto, sul letto, dovunque possa farmelo mettere dentro. il lavoro di mano ha portato a dei risultati magnifici, ora lo tiene sguainato, dritto e duro per tutta la lunghezza e sbava e ansima. adesso sei mio, carino... e mentre con la destra gli massaggio i coglioni con la sinistra lo tengo fermo, m'avvicino col viso... lui respira forte e le vibrazioni gli fanno ballare la verga rossa e dura... socchiudo gli occhi e lo prendo tra le lebbra... oooooh, che bellezza di cazzo! ha una strana forma, non come quello umano ma ce l'avrà lungo una ventina di cm, e largo, cazzo, bello cicciotto e gonfio, rosso scuro con le venuzze che si vedono... gli sto facendo un pompino coi fiocchi, lo lavoro di lingua sulla cappella, e con le labbra strette me lo faccio scorrere dentro e fuori. quando è dentro gli faccio scorrere la lingua sull'asta, quando e fuori quasi tutto con la lingua gli tittillo la cappella, o quello che sembra la sua cappella... gli fa un effetto dirompente, la mazza si ingrossa ancora, sembra scoppiare. altri minuti di questo trattamento passano in un flash, sto attenta alla maestria di pompinara che mi distingue (dicono che faccia pompe da 91/2 se sono ispirata, e con un cazzo tra le labbra sono sempre ispirata..) mi sto godendo questo paletto animalesco e lo ciuccio con grandissima voluttà... torno presente alla scena e m'accorgo che dal buchino alla sommità del nerbo inizia a scolare un liquido denso e trasparente... è li li per venire il mastinoporcone... continuo, ho le labbra attaccate alla punta e la lingua che gli gira intorno, come un frullino... non ho più rossetto... con la sinistra continuo il movimento pippatorio... ancora quasi fuori, ma... la bestia si tende, le spalle si bloccano e s'abbassa un po sulle zampe posteriori... io me lo sto facendo scorrere di nuovo tra le labbra e a meta... esplode in uno schizzo giallastro, enorme! la sborra calda mi riempie e trabocca scolandomi sul mento, sulla guancia... sto per affogare e un'altro spruzzo mi colpisce in piena faccia... non credevo che venisse cosi tanto, cristo, a secchiate! sento la sborra scorrermi sul collo e tre, ancora il suo fluido, stavolta mi prende sulla spalla, sento il rumore.. ciaff...
quattro, cinque, sei, sette...
poi piano, gli schizzi finiscono, lui trema e si mette "seduto", ansima e ha il fiatone. io pure mi siedo sulle ginocchia, mi guardo alla specchio e sono un disastro, colo sborra dappertutto, ne ho un rivolo sulla pancia che scola fino alla coscia e mi bagna la calza... oddio che figata! una vera troia, succhiacazzi e bevisborra! mi faccio una foto col telefono...
amilcare sta sdraiato, sembra stanco, cazzo ci credo! gli ho succhiato l'anima a questo porcone...
mi rialzo a fatica, mi è tanto piaciuta la pompa al cane ma non sono soddisfatta ancora... ma mi sento provata e decido di farmi una doccia. oltretutto sono fradicia di sborra di canemastino e puzzo come una cagna i calore...
in camera mia c'è amilcare sdraiato sul tappeto, mi guarda. tolgo l'accapatoio, indosso un completo blu con dei fiori gialli ricamati sopra, perizoma e reggiseno, metto una giacchina corta alla vita gialla e tacchi a spillo neri, torno in bagno per truccarmi un poco... metre sto allo spechio sento che amilcare si muove, s'avicina, entra in bagno e mi fissa... non so cosa voglia, ma vedo che la mazza ha ripreso vigore... sembra di nuovo in tiro...
arriviamo in salotto e curiosa, seduta sul divano gli passo la destra sotto la pancia, lo carezzo e, come prevedibile, glielo prendo ancora in mano. cazzo, era vero e ce l'ha di nuovo duro! insaziabile animale da sesso! lo masturbo, ma non sembra essere d'accordo, gira su se stesso e mi toglie la mano, gira m'appoggia il muso sulla coscia (depilatissima, lucida, bianca e morbida...), e di nuovo. non capisco, e lo vedo ancora eccitato, la sbarra rossa fuori che ondeggia e sgocciola, e mi spinge col muso sulla gamba... non capisco, forse vuole che mi alzi, forse vuole uscire, vuole portarmi da qualche parte... mi alzo e vado verso il corridoio, lui dietro saltella. alla porta del salotto pero' mi fa capire che cosa vuole adesso il porco! si alza sulle zampre posteriori e s'appoggia con quelle davanti alle mie spalle, le unghie mi fanno male, ma mi piace sentirmi abbrancata, presa... io mi fermo e per non perdere l'equilibrio m'appoggio allo stipite della porta, lui pesa e io mi piego un po in avanti e capisco inequivocabilmente che cosa cerca... lo vedo con l'affare sguainato a tutta forza, che tenta di avvicinarmisi da dietro e tenta di scoparmi... mi vuole fottere per davvero!!
stiamo li. in corridoio, davanti allo specchio. io con lui che mi abbraccia e col manganellone a caccia di un buco di culo (il MIO!) da sfondare... certo, che se scopa come viene, sarà una vera goduria... altro che negri.
mi abbasso, in ginochio a gambe larghe; lui mi gira intorno e col muso mi spinge da dietro, mi vuole a pecorina.. il bastardo sa il fatto suo, e l'accontento. nemmeno il tempo di mettermi in posa che lui è già li dietro, sale sulle mie spalle e avvicina il cazzone... mi cerca... sposto il perizoma, inarco le spalle, allargo le chiappe e con la sinistra lo aiuto a trovare la strda giusta. oh, mi tiene stretta dalla vita, sento la bava che cola sulla schiena, sento la punta del pisello che s'appoggia, lo indirizzo per bene e quando sente che la via ' aperta, il porcomastino mi da un colpo formidabile e me lo infila tutto dentro. fino alle palle! sento la pelliccia che che mi solletica le chiappe e dallo specchio guardo la scena: lui mi tiene, lo sguardo famelico, la bava alla bocca, il suo palo piantato dentro di me... ma non gli basta. da subito, comincia a vibrare colpi poderosi coi fianchi, manovra quella sua mazza rossa con forza bruta. colpi su colpi me lo fa scorrere dentro fino alla fine e lo sento che scava, sfonda, m'allarga. ogni colpo sento il piacere che aumenta, e mi guardo allo specchio, posseduta da un grosso cane infoiato che mi vuole come la sua troia. mi sta prendendo forte come un animle sa fare. mi scopa da impazzire e io sto godendo come una vera cagna troia puttana... si bello, dai, sfondami, sfondami. fammelo sentire fino in fondo, tutto, tutto, forte. sfondami, gli dico e lui pare capirmi. lo sento ansimare e guaire, lo sento che aumenta la forza, mi sta sfasciando le chiappe, glielo sento di marmo, e finalmente, lo sento che sferra un colpo tremendo e si blocca tremando, e spinge e spinge...vengo, cazzo se vengo: come mai prima di allora. quell'animale mi ha fatto godere come una vera vacca! lui spinge forte e lo vedo pompare litri di sborra, con fiotti bollenti. schizza, schizza e come prima con la bocca, mi riempie fino a veder la sborra scolare fuori dal buco del mio culo rotto. me la schizza tutta dentro e si stacca tramortito dall'orgasmo che ha avuto... io mi guardo allo specchio, distrutta, a pecora, col buco del culo sformato e allargato. un buco scuro e fradicio, mi ha rotta tutta, e la sua sborra, cola in un rivolo lungo la coscia sul tappeto...
amilcare, amore miooo|
dio mio, quand'è che la vecchia partirà di nuovo?
22
17
18 years ago
admin, 75
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Sesso & misteri
Ancora prima di sposarci, durante i nostri 10 anni di fidanzamento, avevamo maturato, sotto l'aspetto sessuale, una buona esperienza. Ci rendemmo conto, sin d'allora che occorreva uno slancio per apportare innovazioni alla routine. Bene la trama mi incuriosì. Presto iniziai a fantasticare con la mente. Pensai subito che sarebbe bello godersi un'altra donna e, allo stesso tempo, sapere che mia moglie (allora fidanzata) se la spassasse con un uomo misterioso.
Quando facevamo l'amore - ricordo bene che era per un momento di massima eccitazione - le dissi: "Ti piacerebbe farlo in 4?".
La risposta fu dapprima evasiva, quasi per forza, ma venne fuori un si.
Tutto finì con le parole, ma nella mia mente iniziarono a fantasticare vertiginosamente mille pensieri. Allora comprai un settimanale regionale specializzato di annunci. Sfogliai velocemente tutte le voci che non mi riguardavano e indirizzai il mio interesse nella rubrica relazioni sociali. La scelta, come solitamente accade in questi casi, è sempre difficile.
Scelsi uno di quegli annunci. Tutto avvenne in una fase di incontrollabile eccitazione; strano, ma vero, la mia mente era già proiettata in un letto con la scena di un bel gioco di coppie. Scrissi molto, non mi limitai affatto a rispondere con il classico "siamo interessati al vostro annuncio....ecco i nostri numeri per contattarci". In quello scritto impressi i miei stati d'animo: la foga di maturare quei desideri era tanta e indescrivibile. L'indomani, pertanto, spedii la mia maxi lettera, per l'esterefatto destinatario che avrebbe dovuta leggerla. Attesi con ansia la risposta.
Questa non tardò a giungere. Un giorno squillò il mio cell. La voce decisa di un uomo (come mia prima impressione era quella di una coppia navigata) mi rivolse un invito: ragazzi cosa fate sabato sera? Che ne dite di bere qualcosa insieme? Risposi che per me era tutto ok, ma non dissi lui che avevo un grosso nodo da sciogliere. La mia fidanzatina non era al corrente di quel che stavo combinando.
Dovevo trovare una soluzione, in quanto non potevo correre da solo. Alla fine, dopo un lungo braccio di ferro, lei accettò la mia proposta. Durante il nostro primo viaggio cercavo di darle coraggio: "dai, in fondo, non stiamo andando in un altro mondo, ma a conoscere una coppia di amici".
Una volta che si erano pacati i nostri animi giunse quel momento. Ci siamo incontrati e ci hanno subito invitato ad andare in un hotel di alta classe. Un ambiente sobrio, raffinato e molto signorile. I sogni iniziarono a materializzarsi. La nostra prima coppia era niente male, anzi. Lei una 40enne bionda, alta, tacchi a spillo, con reggicalze che trasparivano da una mini corta. Lui, 44enne, moro, ben messo, fisico atletico e perfetto cultore di arti marziali. La mia lei, notai fra me, che era interessata al dialogo. Io, invece, corsi in fretta. Pensavo che l'appuntamento in quello hotel doveva tramutare la nostra prima esperienza. Niente da fare era solo il primo sexy appeal. "Ci risentiremo presto, mi disse la coppia misteriosa........discutiamone prima, no? Penso che sia la cosa più corretta per entrambi!" Fu in effetti proprio così. Al secondo appuntamento fummo invitati a cena. Trascorsero almeno un 15 giorni. Dopo quella cena ci dissero: "volete salire a casa nostra? I nostri figli sono fuori e rincasano tardi". Ok, rispondemmo noi. Stavolta, però, il mio stato di eccitazione crebbe a dismisura. Come solitamente accade in questi casi, il vero dilemma era quello di rompere il ghiaccio.
Chi avrebbe iniziato per prima? Io dissi al padrone di casa: "Tocca a te, siamo a casa tua, no?". Mi rispose che avevo ragione. Ecco la prima ricetta dello scambio: musica dolce e soffusa, una videocassetta interessante e luci spente in un soggiorno, con la luce in penombra che arrivava dalla Tv. Tutto ebbe inizio con il ballo di un lento. La 40enne bionda, seno V misura e suoi tacchi erano stretti a me, le mani di entrambi iniziarono a palpare e, quando m'acccorsi che la mia fidanzata dopo alcuni minuti di preliminari slegò la cintura ed iniziò a lavorare con l'arnese in bocca andai in visibilio. Mai, dico mai, avevo provato una sensazione così piacevole: da una parte ero geloso e impaurito per quanto stava accadendo e, dall'altra, ero al settimo cielo. Ci spostammo poi in camera da letto e il gioco fu fatto.
Ci piacevamo in 4, stavamo tutti bene e ci spogliammo tutti nudi. La seconda super sensazione la provai nel momento in cui possedevo la mia fidanzata e l'uomo misterioso glielo porgeva in bocca. Notai che lei era molto attenta e impegnata. Ci teneva a non sfigurare. Lui godeva davvero, io altrettanto. Il gioco proseguiva bene fino al punto di invertire nuovamente i ruoli. E poi, alla fine, la liberazione. Lui venne come un'onda nella bocca della mia fidanzata. La 40enne ci sapeva fare davvero: una pompinara come Lei non l'avevo mai conosciuta. Molto brava nel praticare il fellatio. Una donna carica di erotismo, passione e voglia di scopare.
Una pratica a me sconosciuta, in quanto, da fidanzati non avevo mai avuto questo privilegio: un'eiaculazione per via orale. L'uomo misterioso, si. Per me fu lo stesso. Come se fossi io. Al nostro rientro eravamo entrambi turbati, ma in altrettanto modo soddisfatti. Per ben 12 anni siamo andati avanti così: ci vediamo una, due volte al mese e, perfino, al nostro matrimonio invitammo quella coppia. Oggi, a distanza di tempo, tutte le volte che lo faccio con mia moglie, sussurro lei la frase: ti piace in 4? Lo vorresti quello suo in questo momento? Mia moglie risponde sempre si ed accelera i suoi orgasmi a ripetizione. E pensare pure che quando lo facciamo in macchina (in 4 si intende) è ancora più eccitante. Mia moglie al fianco dell'autista in autostrada che glielo succhia con vigore. Io sistemato dietro e senza pensiero alcuno per la guida, che mi faccio spompinare dalla signora.
Due orgasmi in un tragitto di 30 km, oltre a una bella venuta in un'area di sosta. E le storie continuano. Il tempo e l'esperienza ci hanno adesso indotto a mutare qualche abitudine. Ci vuole una nuova coppia. Detto fatto. Fu per caso che su internet chattando con una donna che siamo arrivati al punto di parlare di scambio, e che, alla fine, avevo il piacere di incontrare una coppia come noi. Ci siamo incontrati per quattro o cinque volte, ma siamo ancora agli inizi. Un turn over dettato più dalla necessità, per dare ancora una sterzata al nostro rapporto (oggi coniugale), a quello che, nonostante frequentassimo una coppia, stava anch'essa diventando routine. I nostri nuovi amici sono in ferie. Al loro rientro accadrà qualcosa di bello, perché ne abbiamo già parlato. Lei è una donna meravigliosa che, forse, cela dentro di se un pizzico di grande mistero.
Mistero questo che, per una donna in se per sè attraente, è solo quel delirio che potrebbe fare esplodere i sensi di due coppie alla ricerca di nuovi stimoli. Io e mia moglie da un parte e la coppia nostra amica dall'altra: noi siamo alla ricerca di momenti intriganti per fare maturare queste fantastiche esperienze.
Queste esperienze, in sintesi, li traduco e sintetizzo sulla scorta di alcuni principi:
a) giocando con altre coppie s'innesta un meccanismo indefinibile che aiuta a rafforzare e saldare qualsiasi legame.
b) nessuna tentazione estranea al matrimonio (tradimento coniugale) aleggia nelle nostre menti (mia e di mia moglie)
c) la voglia di conoscere nuove coppie lubrifica, come l'olio in un motore, segreti e passioni.
d) tutti i momenti antecedenti e conseguenti i primi incontri sono belli e indescrivibili
e) ritrovarsi in un flirt e incrociare gli sguardi è un'emozione unica! Provatela anche voi che avete letto queste parole. Non ve ne pentirete.
Oggi siamo orgogliosi di essere favorevoli allo scambio. Un invito lo rivolgiamo a chi non ha ancora provato: fatelo! Non ve ne pentirete e ci prenderete gusto!
Voi cosa ne pensate?
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18 years ago
perbenisti, 52/52
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