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La prima volta travestita e usata
Mio cugino aveva 28 anni e io 18 quando mi vide x la prima volta mezza vestita.
mi attizzavano tutto l'intimo femminile...e fu cosi ke anche quel giorno ero a casa di lui, e sapevo ke mia zia portava tutto cio!! Andai al bagno e mi provai tutto..oddio stovo bene e mi segavo dal piacere,quando bussarono..
io dissi che era occupato ma al di la qualcuno mi aveva spiato,proprio lui.
allora indiferente mi lasciai tutto sotto e usci dal bagno..e lui era li fuori.
E mi disse: vieni in camera ti faccio vedere alcune cose.
arrivati mi tocco il culetto e disse aspetta qua.
avevo paura..ma lui torno con dei tacchi bellissimi.
io dissi questi???
Provali...vedi come ti stanno..
rispondendo ma non capisco perche?? E lui disse ti ho visto e vorrei vederti anche con questi oltre intimo e collant che hai sotto!!
allora li provai...nel rialsarmi vidi lui gia che lo aveva in mano e tosto!!
non feci altro che prenderlo subito in bocca che divento come il marmo!!
Allora lui mi prese mi sdraio sul letto a capo di fuori e inizio a scoparmi la bocca come una troia...fino a che era stupendoe durissimo che lo buttai sul letto sciolta,e gli montai sopra!!!tempodi pomparlo un altro po che lui mi strappo i collant..
Pian piano me lo passavo sul buchetto, finche iniziai a forsarcelo fino a farlo entrare...
oddio quanto mi piaceva e quanto era bello...
pompavo e pompavo e lui piaceva, fino a che mi giro e disse lo metto il preservativo?,
io presa dalka voglia glie lo rimisi dentro dicendo che doveva scoparmi e basta!!era ormai durissimo e pulsava incredibilmente ...
ad un certo punto senti un esplodere dentro ...
mi stava riempiendo e credevo di morire da quanta ne sentivo dentro..
mi era venuto solo lui dentro ma sentirmi scopare cosi da lui e sentire lui che mi riempie di crema caldissima mi fece venire anche me!
e mentre venivo lo ripresi in bocca x ripulirglielo bene e godermi l'ultima gocciae lui la sua..m
fu cosi stupendo che ancora oggi ci organizziamo e mi tratta come la sua troietta come la prima volta.
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9 years ago
marcy1trave,
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Last visit: 1 year ago
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L'occasione persa
L’OCCASIONE PERSA
Avevo 18 anni ed ero a Londra nella metà degli anni ’70 per praticare un po’ d’inglese. Come molti altri ragazzi lavoravo in un ristorante per mantenermi. Era un ristorante italiano.
Tra i vari dipendenti c’era l’addetto ai contorni, un milanese di circa 40, forse 45 anni che si faceva chiamare Bob. Era un uomo simpatico dalle maniere e dalla parlata un po’ effemminato. Infatti di lì a poco scoprii era gay.
Dopo qualche settimana che ero lì, cominciò i corteggiamenti.
Come ho detto avevo 18 anni e gli ormoni che mi schizzavano dai pori, così una sera accettai il suo invito di andare a casa sua dopo il lavoro per bere qualcosa e sentire un po’ di musica.
Abitava in una stanza dei tantissimi palazzi di epoca vittoriana dove si affittavano stanze ai studenti stranieri.
Arrivati in stanza Bob tirò fuori una bottiglia di whisky e ne versò un po’ nei due bicchieri, poi mise un disco dei Queen sul piatto, a basso volume, e tra un goccio di whisky e l’ascolto del disco facemmo un po’ di conversazione. Era fine estate, faceva ancora un po’ caldo e ci mettemmo a petto nudo. Bob ogni tanto mi carezzava i capelli, le braccia, il petto, le gambe.
Quando dopo circa un’oretta guardammo l’orologio, Bob mi chiese se volevamo andare a letto. Era già scontato che rimanevo a dormire da lui.
Nella luce soffusa dell’abatjour ci spogliammo entrambi rimanendo in slip.
Quindi una volta a letto spense la luce.
La mia eccitazione era già iniziata. Avevo il cazzo barzotto.
Una volta vicini sotto il lenzuolo che ci copriva, con i corpi che si toccavano, le pelli che si strusciavano, i respiri, in particolare il suo, sempre più affannati, l’eccitazione andò al massimo ed il cazzo mi uscì dagli slip.
Cominciammo a segarci entrambi. Credo dovesse avere un bel cazzo. Essendo la mia mano abituata a masturbare solo il mio, quando ebbi in mano il suo, percepii nettamente che dovesse essere più grande.
Lui cercava di baciarmi ma io evitavo. Si, non mi dispiaceva andare con uomini, anzi mi piaceva, ma prevedevo solo il ruolo di “attivo”. Ancora non ero preparato per il ruolo passivo.
Intanto che lui mi baciava su tutto il corpo, le sue calde labbra scendendo arrivarono al cazzo e cominciò a spompinarlo. Iniziò prima a leccarlo dalle palle fino alla punta del glande. Poi se lo ingoiò fin dove poteva, e via di questo passo. Ogni tanto dovevo bloccargli la testa per evitare che venissi.
Poi d’un tratto sempre mentre ero supino, lui si tirò su e con due, tre movimenti di ginocchia si portò con il suo cazzo davanti la mia bocca. Voleva che glielo spompinassi, ma anche questa volta rifiutai.
Allora mi chiese se mi andava di prenderlo in culo, ma anche in questo caso, rimanendo fermo nel mio ruolo di “attivo” stupidamente rifiutai.
Vedendo allora che non cedevo Bob tornò con la bocca sul mio cazzo e riprese a farmi un gran bel pompino.
Non dovette aspettare molto per ritrovarsi la bocca piena di caldo sperma.
Deglutito lo sperma tornò a sdraiarsi vicino a me. Era un po’ rammaricato che non avessi voluto prenderlo in bocca o in culo.
Anch’io ero un po’ rammaricato che lui non avesse goduto. Ho sempre pensato che quando si fa sesso bisogna godere in due, altrimenti è solo egoismo.
Ci demmo la buonanotte e ci addormentammo.
Ora che conosco i piaceri del sesso anale, mi sto mangiando le mani per quell’occasione persa.
Alla prossima
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9 years ago
singlebsx1959,
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Last visit: 1 year ago
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Mia moglie anna
Quello che sto narrando e' la prima "esperienza trasgressiva" che abbiamo vissuto io e mia moglie Anna nei 5 anni di "giochi trasgressivi" che ci siamo concessi......
Solo chi ha provato le nostre stesse esperienze può capire il turbine di emozioni che si provano.......
Mia Moglie Anna
Era il giorno del matrimonio di Luca, un amico di infanzia di mia moglie Anna.
Mia Moglie è una bellissima ragazza di 34 anni (39 i miei), una di quelle ragazze che non passa inosservata e più passano gli anni, più diventa appetitosa.
Capelli lunghi e mossi di colore sempre diversi, 1,72, una terza abbondante di seno, bel culo, gambe toniche e scolpite grazie ai tanti anni di palestra e di scuole di ballo, una mania nel vestire sempre in modo sexy e provocatorio grazie alle sue forme, ma senza cadere mai nel volgare.
Quella mattina si alzò presto per prepararsi per la grande cerimonia, io ero ancora a letto a godermi altri 5 minuti di sonno leggero, ascoltando lo scrosciare dell’acqua della doccia.
Anna uscì dal bagno con l’accappatoio addosso e a piedi nudi si avvicinò al cassettone dove aveva l’intimo, io con gli occhi socchiusi la osservavo tirare fuori calze, mutandine e reggiseni per sceglierne il modello e il colore, quella visione mi fece avere un erezione impressionante e cominciai a massaggiarmelo sotto le lenzuola; lei se ne accorse ma fece finta di niente, fece cadere l’accapatoio ai suoi piedi e infilò un perizoma color crema, poi un reggicalze dello stesso colore con i bordi in pizzo lavorato, poi toccò alle calze, mi guardava con la coda degli occhi, lo sapeva che adoravo osservarla quando si preparava, infilò prima la punta del piede sinistro nella calza color carne e con maestria la srotolò pian piano salendo su per la gamba fino alla coscia dove l’abbottonò alle clips del reggicalze; poi toccò alla gamba destra, curvò il piedino e avvolse pian piano il nylon sulla carne, avevo il cazzo che mi scoppiava!
Fu mentre mi diede le spalle per mettere il reggiseno che scoprii le lenzuola e tirai fuori il mio uccello in tiro, “ti prego fatti scopare”!
Si aspettava quella richiesta e la risposta fu rapida, “No”!
Poi aggiunse: “Oggi voglio giocare un pò con te, chissà che non realizzi qualche nostra fantasia”.
Per poco non arrivavo.
Quando facevamo l’amore, per rendere i nostri rapporti ancora più intensi e piccanti, ci piaceva fantasticare sulla possibilità che tra noi ci fosse un altro uomo o più persone, in situazioni e in posti particolari, ed avevamo orgasmi divini; ma tutto rimaneva nelle nostre fantasie, subito dopo l’amplesso il tutto ritornava nella normalità, non si faceva più riferimento a quello che si era detto e desiderato.
Cercavo di solcare il terreno in giornate di normalità, ma lei evitava sempre il discorso e diceva che erano solo fantasie dette a letto, niente di più; ma la sua fica mi diceva altro!
Ecco perché quando disse quelle parole, mi stavo sborrando addosso.
Mi alzai per saltarle addosso, ma mi respinse con una spinta, “No, voglio che mi osservi e che ti godi lo spettacolo!”
Ok, volevo vedere dove voleva arrivare.
Si vestì con un abitino color oro con varie decorazioni, corto sopra il ginocchio, ma molto elegante;
scelse delle scarpe dorate brillantinate con punta scoperta, tacco 10, era uno schianto!
“che dici…..passerò inosservata quest’oggi”?
Inosservata un cazzo, replicai io; ma volevo vedere cosa aveva in serbo, aveva voglia di qualcosa di strano, lo intuivo, lo sapevo, del resto era mia moglie da 6 anni, dopo 11 anni di fidanzamento, stavamo insieme da quando aveva 17 anni, quindi chi meglio di me poteva conoscerla?
Scendemmo di casa e prendemmo la macchina, dovevamo percorrere all’incirca 150 chilometri per raggiungere la località situata nella regione vicino alla nostra, la Basilicata.
Per strada parlavamo del più e del meno con la radio a farci compagnia, gli dissi quanto mi era piaciuto e quanto mi aveva eccitato guardarla mentre si faceva bella e gli dissi che una volta arrivati al ristorante avrei trovato un angolino nascosto e riservato e li avrei voluta scoparla….; non ottenni nessuna risposta e dopo poco mi disse: ”fermati alla prossima area di servizio, devo fare la pipì”.
Non ripetei quello che mi sarebbe piaciuto fare con lei, perché aveva capito benissimo le mie parole, ma di proposito non aveva risposto, lo faceva apposta.
Arrivammo nell’area di servizio e visto che era domenica mattina, era affollata da un bel po di persone, anche perché era una bella domenica di fine maggio.
Lei aprì lo sportello mentre io stavo raccogliendo il telefono e le sigarette, ma quando alzai gli occhi, vidi che le persone che erano sul lato da dove stava scendendo Anna, guardavano tutti nella sua direzione, dicendo qualche parola incomprensibile per la distanza, ma che si poteva intuire il significato; solo quando incrociarono il mio sguardo abbassarono gli occhi e fecero delle risatine.
Le dissi di venire dal mio lato, che l’avrei accompagnata io in bagno, ma lei mi stupì, ”comincia ad entrare ed ordina un caffè anche per me, vado da sola”;
entrai e feci lo scontrino, aspettai al bancone il suo arrivo e quando si aprì la porta ed entrò, vidi lo sguardo esterefatto di tutti i maschietti che seguivano il ticchettio dei suoi tacchi sul pavimento;
“quando hai aperto lo sportello c’era un gruppo di persone che sono rimaste a fissarti, perché?!?!
E lei con una risatina sul volto: ”questo vestito è bello, ma siccome è corto e stretto, quando sale si intravede la balza delle calze e le stringhe del reggicalze”.
Mi venne immediatamente duro, immaginai la scena di Anna che aprendo lo sportello e mettendo le gambe a terra, aveva fatto salire il vestito, non so se casualmente o di proposito, ma aveva offerto una visione a quegli uomini di due splendide gambe inguainate da calze color carne le quali finivano con una balza merlettata.
“Che troia che sei”, dissi.
“L’hai fatto apposta”!
Mi si avvicinò all’orecchio e mi diede un piccolo morso al lobo, dicendo: “però guardandoti in mezzo alle gambe mi sembra che ti sia piaciuto”.
“Che stronza che sei”, le dissi.
Aveva ragione e lei lo sapeva, perché anche se mi dava fastidio che gli uomini la guardavano con occhi da lupi, mi provocava un piacere perverso, era lei al centro di tutte le mie fantasie.
Bevemmo il caffè e ci incamminammo verso l’uscita, ma questa volta lei mi prese la mano e così volle farsi accompagnare fuori; quando eravamo entrati aveva fatto fare l’acqua in bocca a tutti, ma adesso che il gioco era finito, voleva far capire che ero io il suo padrone, ero io il fortunato.
Usciti dall’area di servizio ci incamminammo verso la macchina, fummo seguiti dagli sguardi di molti uomini, distratti da quel pezzo di femmina che era mia moglie.
Ripartimmo verso la nostra destinazione, “hai fatto drizzare molti cazzi poco fa”, le dissi, mentre gli lisciavo il nylon delle calze, ma fu quando arrivai con la mano sulle mutandine che notai un certo calore e quando le spostai notai che c’era un lago, era bagnatissima!
Subito mi spostò la mano, quasi imbarazzata per quello che avevo scoperto, arrossì, quasi come se si fosse pentita di come si era comportata, dello spettacolo che aveva dato e di come si era bagnata; in fondo lei era timida su certi aspetti, ma quando si scioglieva, si faceva guidare dall’istinto.
“Sei proprio una zoccola” le dissi, “vorrei che osassi un po’ di più, vorrei che oltre all’esibizionismo, che ti piace tanto, ti spingessi un po’ oltre, fin dove te la senti, senza forzature”.
“Lo so quello che desideri”, mi disse lei, “ma a volte quando sono sul punto di cedere alle voglie,
mi blocco perché penso che potrebbe rovinare il nostro rapporto, che mi potresti considerare come una puttana di strada”.
“Questo non accadrà mai”, le dissi, “le nostre voglie sono un gioco, un gioco di complicità, che vogliamo tutti e due, una voglia di trasgressione che ci farà provare nuove emozioni”.
Si allungò verso di me e mi mise le braccia al collo, mi diede un bacio sulla guancia e disse: ”ti amo”!
Il ristorante era una grande villa in stile americano, c’era solo una sala molto ampia con intorno ampi spazi di verde fatti di prato inglese, una macchia di alberi di medio fusto oltre ad una piscina dove a fine serata sarebbe stato allestito l’angolo dei dolci.
Si cominciò con un grande antipasto servito fuori, dove si poteva prendere posto a dei tavoli allestiti sul grande prato; incontrammo parecchi amici e cominciammo a chiacchierare un pò qua e un pò la, dopo poco vidi Anna in compagnia di alcune amiche scomparire dalla mia visuale, passarono circa 15 minuti e vidi le ragazze che prima erano in compagnia di mia moglie da sole; Anna non c’era.
Provai a cercarla un po’ in giro, senza chiedere a nessuno se l’avessero vista, per non fare la figura del marito ansioso, ma di lei non c’era traccia.
Un tarlo mi cominciò a rodere in testa, dove era finità?
Dopo quello che gli avevo detto in macchina, aveva preso la palla al balzo?
Mi sentivo strano, ansioso e incazzato, ma anche eccitato; la immaginai appartata con qualcuno nella macchia di alberi poco distante, in ginocchio a leccargli l’uccello, per poi farsi prendere a pecorina appoggiata al tronco di un albero.
Questi pensieri mi provocarono una grande eccitazione e non mi accorsi, dietro di me, della presenza di mia moglie, ”ehi, hai la testa tra le nuvole?!?!
“Dove eri finita”?
Lei: ”stavo scopando con un uomo nel retro delle cucine” e segui con una risatina.
Scoppiai in una risata e dissi: “troia”.
Entrammo in sala e prendemmo posto, il cibo era ottimo, meglio ancora il vino che cominciò a dare i suoi effetti tra gli invitati, compresa mia moglie, con risate e tanta allegria, accompagnati dalla musica e dal canto di un giovane ragazzo che faceva il piano bar.
Dopo un po’ mi accorsi di lunghe occhiate che questo ragazzo lanciava verso il nostro tavolo, indirizzate a mia moglie, ma feci finta di non accorgermene; lo feci notare ad Anna la quale prese con molto interesse la cosa, “è un bel ragazzo, avrà al massimo 30 anni”.
Dai stuzzicalo un po’, le dissi io.
“Sei proprio sicuro”?
“Si”, le dissi , “ma non fartene accorgere dagli altri invitati”, non volevo fare la parte del cornuto e lei della zoccola.
Il ragazzo girava per i tavoli cercando di coinvolgere gli invitati in balli e musiche, ma dal nostro si manteneva a distanza, nonostante gli sguardi penetranti di Anna; era la mia presenza che lo intimoriva.
Capito questo mi alzai e con la scusa di andare a fumare una sigaretta uscii dalla sala e mi posizionai vicino alla vetrata che faceva da perimetro alla sala, da li potevo vedere quello che accadeva dentro, avevo una buona visuale sul nostro tavolo.
Accortosi della mia assenza, il ragazzo prese coraggio, si avvicinò al tavolo e allungando una mano verso mia moglie, la invitò ad alzarsi e a concedergli un ballo; per gli altri niente di strano, perché tutti ballavano e c’era un pò di calca nella sala, ma io sapevo che in quel ballo c’era qualcosa di più.
Quando partì un lento, vidi che il ragazzo aveva messo le mani sui fianchi di mia moglie e la guidava in movimenti lenti, approfittando della confusione per stringersi a lei e godersi la pressione delle sue tette sul petto; a vicenda si parlavano nell’orecchio per superare il volume della musica e il vocio della gente, poi vidi il ragazzo staccarsi lievemente da mia moglie e guardarla quasi incredulo, per poi fare un accenno di si con la testa.
Anna gli aveva proposto qualcosa, un qualcosa che l’aveva lasciato un attimo incredulo, ma che lui subito aveva accettato; mi si gonfiò l’uccello nei pantaloni.
Buttai il mozzicone ed entrai in sala con l’ansia di sapere cosa stava succedendo, ma quando arrivai al tavolo, Anna non c’era; mi guardai in giro ed anche il ragazzo era scomparso.
Avevo il cuore in gola, l’avevo provocata e lei aveva cavalcato l’onda; non che mi stavo pentendo, ma ero nervoso perché lei mi aveva messo fuori dai giochi, i patti non erano questi.
Provai a cercarla, anzi a cercarli, ma nella sala niente; provai nei salottini che erano situati sopra la sala che servivano da sale di riposo per prendere ossigeno tra una portata e l’altra, ma c’erano solo coppiette e bambini che giocavano; fuori non erano potuti uscire, perché c’era una sola uscita e da li ero entrato io.
I bagni, non poteva esserci altro luogo dove potevano andare, i bagni!
Quello degli uomini erano situati in fondo alla sala, entrai nell’antibagno dove c’era un lavandino e di fronte avevo tre porte con i rispettivi gabinetti; due porte erano aperte, la terza era chiusa.
Mi avvicinai alla porta tendendo l’orecchio per cercare di ascoltare il minimo rumore, ma dall’interno non proveniva nessun suono, poi ci fu lo scarico dello sciacquone; mi rifugiai subito nel bagno adiacente e socchiusi la porta, usci un uomo, ma del ragazzo e di mia moglie, non c’era traccia.
Andai verso quello delle donne, ma dubitavo che Anna fosse tanto pazza da portarselo proprio la; dopo vari appostamenti fuori dall’antibagno (certo non potevo nemmeno immaginare di entrarci), mi decisi di tornare in sala, quando notai che all’inizio del piccolo corridoio che portava al bagno delle donne, c’era una porta chiusa con sopra un etichetta che diceva riservato.
Incrociai un cameriere e gli chiesi con una stupida curiosità cosa ci fosse li dentro, mi disse che era un corridoio che portava a delle stanze adibite a spogliatoi, riservate ai fotografi e ai musicisti; bingo!
Aspettai che il cameriere si allontanasse e aprii la porta senza fare rumore; mi ritrovai in un corridoio con poca luce, le luci erano spente, in fondo c’erano due porte, una di fronte l’altra.
Mi avvicinai con passo leggero, appoggiai l’orecchio alla porta alla mia sinistra, ma fu quella di destra ad attirare la mia attenzione, era di alluminio, quindi poco insonorizzata e non ci fu bisogno di appoggiare completamente l’orecchio vicino; sentivo lo strusciare di qualcosa, tipo lo sfregamento di vestiti, poi dei bisbigli, la voce di mia moglie: “ti piace così o vado troppo veloce”?!?!?
“Siiii, vai bene cosi, continua.”
Lei: “Ti piaceva guardarmi le cosce in sala vero? Avevi l’acqua in bocca!!!
Lui: “Siiii, mi piaci un casino, mi stava scoppiando il cazzo e tu lo facevi apposta ad allargarle e a far salire su la gonna”, “se non ci fosse stato tuo marito, ti avrei portata fuori e ti avrei scopata fra gli alberi”.
Lei: “Come corri, neanche ci conosciamo, accontentati di come te lo sto tirando.”
Lui: “Si mi piace, mi piace tanto di come me lo seghi, si vede che ci sai fare, ti prego prendimelo in bocca”!
Io ero li, ad un metro da loro, diviso da un muro di cartongesso, mi stavo massaggiando il cazzo da sopra i pantaloni, con gli occhi chiusi ad ascoltare tutto quello che stava accadendo all’interno; il cuore mi batteva talmente forte nel petto che avevo paura che si potesse sentire dall’interno.
Ad un certo punto sentii Anna gemere.
Lui: “sei un lago, sei inzuppata, stai sbrodolando……”
Lei: “aspetta che le tolgo”.
Sentii il rumore del tacco che batteva a terra, poi l’altro; si era tolta le mutandine.
Il Cazzo mi faceva male nei pantaloni, li sbottonai e lo tirai fuori, cominciai a menarlo.
Dall’altra parte del muro sentivo il rumore inconfondibile delle dita che sbattevano velocemente nella fica bagnata di Anna, piu’ aumentava il rumore e più lei gemeva forte; ad un certo punto sentii la mia dolce mogliettina emettere un lungo grido per poi abbandonarsi ad un lungo e profondo orgasmo.
“Adesso me lo prendi in bocca”!
Non era più una richiesta, glielo stava ordinando!
“Hai sborrato talmente tanto che ho la mano tutta impiaccicata, adesso tocca a me”.
Sentii un piccolo gridolino di mia moglie, poi il rumore di risucchi; probabilmente l’aveva presa per i capelli e accompagnava con la mano il ritmo del pompino.
Io ero li, come un segaiolo che si tirava il cazzo ascoltando sua moglie che sbocchinava un ragazzo che non conosceva; tutto per gioco o per voglia, ma mi piaceva quella situazione, più di quanto avessi immaginato.
Più volte stavo sul punto di scoppiare, ma mi trattenevo, volevo che quel momento, quella situazione durasse ancora un po’ di tempo.
“ahhh…ahhhh, come lo succhi bene, si, passa la lingua anche sotto, si, anche le palle, lungo tutto l’asta……”
Al tempo stesso sentivo i lamenti soffocati dalla bocca piena di mia moglie, stava godendo anche lei, con gli occhi chiusi riuscivo anche a percepire l’aumentare della velocità con cui glielo stava sbattendo in bocca, poi:
“Madonna non ce la faccio più……noooo, noooo, non ti togliereeeee…..”
“aaahhhhhhhh….aaahhhhhhh…..aaaaaaahhhhhh”
In quel momento non potei piu’ resistere, svuotai le palle sul muro e sulla porta alla quale ero appoggiato per origliare mia moglie che faceva la zoccola con un perfetto sconosciuto.
Mi resi conto che non avevo neanche un fazzoletto per pulire le ultime gocce di sborra che mi penzolavano dall’uccello e dovetti rimetterlo così dentro i boxer.
Nel frattempo dall’altra parte…..
“stronzo, mi hai sporcato le calze”!
Lui voleva arrivargli in bocca, ma lei si era staccata dal cazzo divincolandosi, facendolo sborrare nel vuoto, a terra; per come l’avevo sentito gridare, la sborra doveva essere stata tanta, alcuni schizzi erano arrivati sulle calze color carne di mia moglie.
“Puliscimelo! gli chiese il ragazzo, e lei disse:
“ io ingoio solo lo sperma di mio marito”!
Quelle parole furono come il cemento per il nostro rapporto di coppia, mi fecero scomparire qualche senso di colpa o pentimento per quello che l’avevo spinta a fare; lei mi amava, le mie labbra si distesero in un gran sorriso.
Mi sistemai e a passo felpato mi diressi verso la porta dalla quale ero entrato, la aprii e la richiusi dolcemente, mi avviai verso i bagni degli uomini, volevo darmi una sciacquata al viso, mi sentivo stordito da quello che era appena accaduto; entrai e mi guardai allo specchio, ero rosso in viso, l’acqua fresca sulla faccia fu un sollievo, il fuoco della trasgressione si stava lentamente spegnendo, ma non ero pentito di quello che era appena successo, anzi, ero contento che mia moglie si fosse lasciata andare, aveva accettato quel gioco che da sempre ci eravamo promessi di fare, ma che un po’ per il coraggio, un po’ per le occasioni, non eravamo mai riusciti a realizzare; quelle parole mi riecheggiavano ancora nella testa, ”No, io bevo solo quello di mio marito”, era la prova che lei amava me, solo me, il resto era solo un gioco.
Ma una cosa non riuscivo a capire, perché mi aveva lasciato fuori dai giochi?
Perché non mi aveva avvertito di quello che aveva intenzione di fare?
Avrebbe dovuto immaginare che l’avrei cercata, una volta notata la sua assenza, ma visto dove si erano imboscati, sarebbe stato difficile per me trovarli.
Gli avrei posto queste domande al ritorno a casa, in macchina, adesso non volevo far sfumare l’ebbrezza di quello che era appena successo.
Uscito dal bagno mi diressi in sala, era li, seduta al nostro tavolo che si scolava tutto di un fiato un calice di vino bianco; quando mi avvicinai mi accorsi che aveva il viso umido di acqua, come me, si era data una sciacquata in bagno, ma aveva ancora un colorito rosso, i segni dei bollori che aveva appena provato.
“Dove sei stato”?
Iooooo? Gridai nella mia mente, ma feci il vago.
Lei continuò, “qui al tavolo non c’eri”.
Aveva la testa bassa facendo finta di guardare qualcosa sul telefonino, non mi guardava in viso;
“Sei rossa in viso, sembri accaldata”, gli risposi io; in quel momento partì la musica di un lento e lei subito si alzò dalla sedia per evitare la risposta, “alzati” mi disse, “balliamo”.
Mi prese con la mano e mi portò al centro della sala dove c’erano altre coppie che si stringevano e danzavano, Anna si strinse forte a me, con la testa appoggiata sul mio petto mi accarezzava la schiena, “tutto bene”? Gli chiesi io e lei “si, si”; in quel momento alzai la testa e vidi che quel ragazzo ci fissava da lontano, ma appena incrociò il mio sguardo abbassò la testa.
Tutte le donne, sposate e non, se lo contendevano nei balli, la sua bellezza contagiava tutte ed io avvicinandomi a lui con Anna, giocai la mia carta: “amore concedi un ballo al tuo fan”!
In poche parole gliela consegnai tra le sue braccia.
Quando feci staccare Anna dal mio petto, mi guardò quasi a dire ma cosa fai?!?!
Lui ne approfittò al volo, la fece girare verso di se e la strinse al petto per farla danzare, ogni tanto alzava lo sguardo verso di me, quasi incredulo per avergli ceduto mia moglie per un ballo, più di una volta gli strizzai l’occhio per fargli capire che era tutto ok.
Preso un calice di vino mi godevo lo spettacolo appoggiato ad un pilastro della sala e mi divertivo vedere mia moglie che scambiava domande e risposte con quel ragazzo, anche lei era incredula al gesto che avevo fatto; potevo immaginare cosa si stavano dicendo.
Quando cominciai a vedere che lui aveva preso coraggio, scendendo sempre di più con le mani sfiorandogli il culo, decisi che il gioco era finito, ora la volevo io!
Le strinsi un braccio intorno alle spalle e la attirai a me, “mi riprendo mia moglie”, dissi al ragazzo e dopo un paio di passi di danza, mi avvicinai al suo viso e le misi la lingua in bocca.
Ero infoiato, quella scena di lui che la stringeva mi aveva fatto tornare duro l’uccello.
Dopo un po’ mia moglie si ritrasse, “c’è gente che ci conosce”, mi disse; allora andiamo fuori le risposi io e senza aspettare una sua risposta, la presi con il braccio e ci incamminammo all’esterno.
Fuori era cominciata a calare la sera e l’aria si era rinfrescata; “dove mi porti”, mi chiese, ma io continuavo a camminare senza rispondergli.
Arrivammo alla macchia di alberi che avevamo visto la mattina e ci addentrammo in quel po’ di boscaglia, “voglio fotterti”, le dissi, e cominciai a sbottonarmi i pantaloni.
“No dai, aspettiamo di tornare a casa”.
“No un cazzo”, le risposi, fai la troia con lui e non con me.
Lei mi guardò con un aria interrogativa e mi disse: ”sei tu che mi hai messo nelle sue braccia”.
“Non intendevo il ballo in sala”.
Abbassò subito lo sguardo e divenne rossa in viso.
Mi chiese: “Cosa vuoi dire?
Ed Io: “dimmi la verità”!
Come una forsennata mi si fiondò addosso e mi mise la lingua in bocca, con la mano mi tirò fuori l’uccello e cominciò a tirarmelo.
“Vuoi sapere cosa ha fatto questa troia di tua moglie?”
“Ho fatto quello che tu mi hai spinto a fare.”
“Mi stai stuzzicando da stamattina e la carne è debole.”
“Volevo farti un regalo, quello che hai sempre desiderato……..”
Mentre mi diceva queste cose continuava a tirarmi il cazzo e mi passava la lingua sul collo.
“Quando sei uscito fuori a fumare, lui ne ha approfittato per invitarmi a ballare e complice l’ebbrezza del vino, mi sono lasciata andare alle sue lusinghe”.
“Con la scusa di ballare mi stringeva forte per sentire le tette, mi parlava nell’orecchio e sentivo il suo fiato sul collo, mi sono eccitata talmente tanto che gli ho detto se gli andava di farsi fare una sega”.
“Il resto lo conosco”, gli risposi io; finì di baciarmi e mi guardò in viso senza parlare.
“Vi ho sentiti, che peccato non aver potuto guardare”!
La presi per i capelli e la feci inginocchiare, “adesso succhialo come hai fatto con lui”!
La guardai mentre apriva la bocca per riceverlo e notai un sorrisetto malizioso sul suo volto.
Cominciò a succhiarmelo con foga, lo voleva, lo desiderava; la afferrai per i capelli e guidavo il ritmo del pompino, la sua saliva mi colava sulle palle, poi cominciai a scoparla in bocca!
Sentivo i suoi lamenti soffocati dal mio uccello, la sua bocca mi divorava il cazzo.
“Ti è piaciuto il sapore del suo uccello”?
“Era grosso quanto il mio”?
Più che domande, le mie erano affermazioni per sbatterglielo più forte in bocca.
Si alzò di scatto rimanendomi con l’uccello in tiro, si girò e si alzò quel po di gonna “adesso fottimi a pecora”!
Quando mi avvicinai con il cazzo al suo culo girato, mi accorsi che non aveva il perizoma che gli avevo visto indossare quella mattina.
“dove è finito il perizoma”?
La sua risposta per poco non mi fece sborrare: “l’ha voluto lui per ricordo, per masturbarsi sentendo il mio odore”!
Affondai il cazzo dentro una fica fradicia di umori, era talmente bagnata che più volte dovevo rimetterlo dentro perché scivolava fuori.
Eravamo li, in mezzo ad una macchia di alberi che nascondeva la visuale alle persone che distavano da noi non meno di 150 metri; noi potevamo vedere loro, ma loro non potevano vedere noi.
La afferrai per i capelli continuando a fotterla da dietro, più volte dovetti metterle la mano libera davanti alla bocca per soffocare le sue grida che crescevano sempre di più in conseguenza dell’aumentare del ritmo con il quale la stavo scopando.
Volevo guardarla in faccia, mi piaceva guardare sul suo viso le smorfie di godimento, allora tirai fuori l’uccello e la feci girare, ci avvicinammo ad un grosso albero e la sbattei con la schiena al tronco; le alzai di nuovo la gonna fin su alla balza delle calze, fu in quel momento che vidi una chiazza di bagnato all’interno della coscia destra, sulla calza, la sborra del ragazzo; la sollevai da terra facendomi stringere le gambe intorno alla vita e con forza glielo ficcai dentro.
Cominciai a sbatterla come un pazzo, caricato da tutto quello che era successo e visto quella mattina; gridava, godeva e mi leccava tutto il viso.
Non ce la feci più, volevo arrivarle dentro, ma mi ricordai di quello che aveva detto al ragazzo: “Io ingoio solo lo sperma di mio marito”; volevo quel sigillo, un sigillo d’amore, il marchio che mi apparteneva.
Le tolsi il cazzo dalla fica e la posai a terra, la rifeci inginocchiare e prendendola per i capelli le spinsi la testa verso il cazzo, aprì la bocca e se lo fece sparire dentro; bastarono tre colpi e mi svuotai dentro la sua gola con un lungo e profondo grido di liberazione.
Dalla bocca non le uscì neanche una goccia, aveva mandato tutto giù.
Restammo qualche secondo in silenzio, tutto quello che era successo, tutto quello che avevamo provato; lei si alzò e mi mise le braccia intorno al collo, si strinse forte a me e mi poggiò la testa sul petto.
“Ti amo”, mi disse, le presi il volto tra le mani e le misi la lingua in bocca; potevo sentire il gusto del mio sperma, fu il bacio più bello che le avessi mai dato.
Andammo prima verso la nostra macchina, dove Anna si era portata il trucco da casa e si diede una sistemata, poi rientrammo in sala, soddisfatti ed appagati.
Questo fu l’inizio delle nostre avventure trasgressive.
Continua……….
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5
9 years ago
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La prima scopata con silvio
Finalmente ci siamo, finalmente a letto insieme, finalmente la nostra prima scopata a letto, nudi, completa, senza limitazione alcuna.
Dopo l’incontro conoscitivo in macchina, svoltosi nel breve lasso di tempo di un’oretta e con la fretta di sbrigarci, per ritornare alle nostre rispettive incombenze quotidiane, è arrivato il giorno in cui ci incontriamo solo ed esclusivamente per scopare; ormai la conoscenza era approfondita ed anche intima, dovevamo solo approfondire di più la nostra intimità. Scoprire cosa ci piace a letto, come compiacere l’altro, quali armi usare per stimolarlo ed eccitarlo al punto giusto, scoprire e stimolare i suoi punti erogeni, le azioni che meglio lo predispongono a porgersi sessualmente per poi dare la migliore prestazione di sé.
Era un mercoledì, precisamente quattordici giorni dopo l‘incontro in macchina. Arrivo nello stesso punto dell’altra volta. Lui è lì, che aspetta in macchina. Mi accosto, abbasso il finestrino e gli dico:
- Ciao, come ci organizziamo. Ti seguo o posteggio e vengo con te.
- No, seguimi, è meglio.
- Va bene, rispondo.
Mette in moto, parte ed io mi accodo, dietro a sua macchina. Lo seguo attraverso strade e stradine varie. Usciamo dal paese e ci avviamo verso la zona balneare. Lui abita in un posto di mare. Infine, dopo circa dieci minuti, lasciamo la strada statale e percorriamo una stradina, ben asfaltata, costeggiata da vegetazione e da vari villini. Tutti i villini, mi accorgo, sono separati, l’uno dall’altro, da ampi spazi di vegetazione ben tenuta. Dopo poco che abbiamo imboccato la stradina, ferma l’auto e aspetta che si apra il cancello automatico che ci permette l’ingresso al suo villino. Lo seguo a ruota e, appena entrati, chiude il cancello. Posteggiamo nello spazio davanti alla porta d’ingresso e scendiamo dalle rispettive macchine.
Durante il tragitto non ho fatto altro che pensare alla scopata che mi attendeva. Pensavo al cazzo di Silvio, a quel meraviglioso cazzo che mi aveva stregato due settimane prima e che mi aveva fatto godere coma una troia. Me l’immaginavo mentre mi entrava nel culo, allargandomelo e profanandomelo fino a farmi dire basta. Me lo immaginavo mentre mi scopava, mi fotteva con ardore. Sentivo un languore che mi attanagliava, ero impaziente di prendere quel meraviglioso cazzo, che da due settimane sognavo tutti i giorni.
- Eccoci qua, mi dice, entriamo dai.
- Bello qui, dico io.
Entriamo e mi ritrovo in un ingresso ampio e ben arredato. “Silvio, deve essere benestante” penso. Mi fa strada e saliamo una scala a chiocciola che ci porta al piano superiore. Qui ci sono una camera da letto matrimoniale, una camera con due lettini, un bagno, un soggiorno e una cucina.
- Stavolta il caffè lo prendiamo dopo, se vuoi, dico.
- Sei impaziente, vedo.
- Si ho una voglia matta.
- Anch’io, vieni.
Mi guida verso la camera da letto. Arrivati qui, senza scambiarci nessuna parola, ci spogliamo e ci mettiamo a letto.
Iniziamo subito ad abbracciarci, accarezzarci, segarci. Siamo tutti e due eccitati e vogliosi di concludere quanto prima. Io gli accarezzo il cazzo e le palle, con delicatezza e passione. Tocco quel ben di dio e l’eccitazione mi aumenta. Quel cazzo e quelle palle mi fanno proprio impazzire. Non vedo l’ora di accoglierli dentro di me. Allora, impaziente, gli salto sopra in modo da avere il suo cazzo all’altezza del mio viso, e lui si ritrova il mio cazzo davanti al suo viso. Iniziamo un classico 69, io sopra e lui sotto. Gli lecco l’asta e le palle, ingoio il suo cazzo, fino a quanto può entrare, e lui fa lo stesso con me. Dopo un po' esco il mio cazzo dalla sua bocca e mi metto carponi davanti a lui per continuare a spompinarlo meglio. Ora ho il suo cazzo e le palle bene in vista e pronti ad essere accuditi dalle mie mani e dalla mia bocca. Mi impegno in un pompino memorabile che lo fa ululare di piacere.
- Sei bravo, mi dice, davvero bravo.
- Ti sto preparando per potermi fare sbattere per bene, gli dico. Lo voglio prendere nel culo stavolta.
Allora lui mi invita a ritornare nella posizione del 69. Mentre io lo spompino lui inizia a prendersi cura del mio culo. Lo accarezza, come se stesse strofinando una pomata, entra timidamente il dito indice dentro il mio culo, poi inizia a leccarmelo. Lo umettava con la saliva, spandendola sia attorno che dentro al buco. Entrava un po' di lingua ed intanto leccava e mi inumidiva il culo.
- Non hai una pomata adatta per questi casi?
- Mai usata, ho sempre usato la mia bocca e la mia lingua, dice.
In effetti era bravo a preparare il culo alla penetrazione. Infatti dopo dieci minuti di questo trattamento il mio buco del culo era prontissimo a ricevere il suo cazzo in tutta la sua lunghezza.
Appena capisce che sono pronto, mi fa distendere e mi fa alzare le gambe, in modo che il mio culo si trovi pronto a ricevere il giusto premio. Appoggia il suo cazzo al buco del culo e, piano piano, inizia a spingere ed entrare lentamente. In tal modo, senza colpi bruschi e violenti, senza farmi male, ma procurandomi solo piacere, quella meravigliosa asta si faceva strada nel mio culo per poterlo finalmente riempire. Spingeva ed entrava. Spingeva ed entrava. Io godevo immensamente, sentivo un piacere mai provato, sentivo un calore strano che partendo dal buco del culo si spandeva per tutto il corpo fino a farmi avvampare il viso.
- Così, si continua, è bellissimo
- Lo sento che entra, mmmmmmmmmmm
- Stupendo, dio come godo, com’è bello
- Che cazzo meraviglioso che ti ritrovi
Mentre lui mi profanava, io gli accarezzavo le palle con una mano. Passando una mano dietro i nostri corpi riuscivo a toccargli le palle. Ogni tanto gli stringevo la parte di cazzo che ancora era fuori dal mio culo, e lo aiutavo nella penetrazione spingendolo anch’io verso l’interno del mio culo. Appena lui si fermava, dopo aver conquistato qualche centimetro del mio culo, e preparandosi alla successiva spinta, io passavo ad accarezzargli le palle. Le sentivo piene di sborra, e questo mi rendeva felice pensando a quando avrebbe aperto le sue cateratte per inondare il mio culo di quel liquido che tanto aspettavo e bramavo, di sentirlo farsi strada nelle mie viscere. Con questa tecnica riesce ad entrare tutto il suo cazzo nel mio culo. Ho solo provato piacere, nessun dolore. Ma ora volevo la scopata selvaggia, volevo sentirlo duro, sentivo il bisogno di essere fottuto con foga e frenesia, volevo essere violato fino in fondo, volevo godere pienamente. Mentre gli accarezzavo le palle, e lui lentamente si faceva strada nel mio culo, lo incitavo:
- Entra dai, fino in fondo
- Sfondami, spaccami il culo
- Scopami, dai. Scopami per bene, fammi godere come una bagascia
Inizia finalmente a scoparmi selvaggiamente, esce ed entra dal mio culo, in un andirivieni meraviglioso che mi fa letteralmente urlare al piacere.
- Si, spaccami. Così. Continua. Fottimi. Aumenta i colpi, siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii.
Lui continua a stantuffarmi con colpi sempre più decisi e profondi. Sento il cazzo nella pancia, lo sento sbattere e sento il rumore delle sue palle che sbattono sui miei glutei. Quel rumore cadenzato mi fa eccitare ancor di più. Il suo cazzo, ormai aveva preso il ritmo, ed entrava ed usciva tutto dal mio culo. Usciva interamente e poi riaffondava, con colpi decisi, secchi e profondi dentro il mio culo. Continua così, meravigliosamente, godevo in continuazione e singhiozzavo dal desiderio.
Ma ancora il meglio doveva venire.
Mentre mi tiene il cazzo nel culo, si alza in piedi tenendomi, posizionando le sue mani sui miei glutei. Io mi ritrovo con le gambe penzoloni attorno alla sua vita e lui, con il cazzo tutto dentro di me, mi fa andare avanti e indietro. Mi fotte così per un po'. Mi fa oscillare sul suo cazzo, che mi entra ancora più in fondo e mi procura ulteriori spasmi di piacere. Il cazzo mi entra ed esce con una frequenza sempre più alta. Lo sento duro, bello, tutto dentro di me, che mi spacca completamente, che mi svergina come mai nessun altro prima. Sento che sta per arrivare e quasi me ne dispiaccio, vorrei continuare. Anche lui è del mio stesso avviso. Infatti, rallenta i colpi e continua a sbattermi dolcemente con una cadenza più regolare e meno frequente. In questo trambusto di emozioni io lo baciavo in viso, sul petto, stringevo le braccia attorno al suo collo. Singhiozzavo di piacere e lo supplicavo di continuare. Lo supplicavo di sbattermi, di fottermi, di spaccarmi il culo, di farmi godere, di continuare quel meraviglioso andirivieni dentro il mio culo.
Continuando a scoparmi così, si abbassa e si stende sul letto ed io, sempre con il suo cazzo dentro, lo accompagno nel movimento e mi ritrovo, a candela, su di lui. I miei glutei ora sbattono sulle sue palle e, mentre mi alzo ed abbasso per continuare la scopata, gli tocco i coglioni con la mano, che passo ad arte dietro la mia schiena. Inizio a fottermi da me, mi alzo e mi abbasso sempre con più violenza. Lo sento entrare tutto fino in fondo, lo sento che pulsa e sento lui ansimare. La mia foga aumenta e mi faccio sbattere da quell’asta di carne sempre più violentemente e la farei entrare sempre di più, se ciò fosse possibile. Mentre scopiamo, ci guardiamo e ci accarezziamo vogliosi ed eccitati.
Sento che sta per sborrare. Allora, faccio uscire il suo cazzo dal mio culo e lo prendo in bocca. Lo succhio con passione, lo spompino aspettando la sborra. Voglio farmi sborrare in bocca, voglio sentire il sapore della sua sborra, voglio sentirla addosso. Infatti, dopo poco sborra con una intensità che poche vote avevo visto, e sento la sborra sbattermi sul palato ed inondarmi la bocca. La sento fluire, è così tanta che un po' esce dai lati della bocca. Infine mi strofino quel meraviglioso strumento di piacere per tutto il viso e lo coccolo come una chioccia coccolerebbe i suoi pulcini.
Sono felice ed appagato. E anche lui sembra soddisfatto, tanto che mi prende il viso tra le mani e mi bacia in bocca, mentre ce ancora dello sperma, il suo sperma.
- Bravo, mi dice, sei proprio bravo. Ho goduto come mai prima.
- Silvio, grazie per la bella scopata, ma ora vorrei scoparti io, voglio avere tutto di te, anche il tuo culo. Vuoi?
- Si, ma prima riposiamoci un po'.
Ma questa è un’altra storia.
Continua?
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2
9 years ago
admin, 75
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Centro commerciale 2
Uscito dal centro commerciale ero ancora eccitato e questo mio stato aumentava sempre di più con il passare delle ore. Infatti al lavoro avevo la mente e i pensieri a come avrei passato la giornata con Lory la commessa del negozio (nome non vero per ovvi motivi).
Iniziai una ricerca al PC di alcuni ristorantini della zona scegliendo il più appropriato per una cena romantica e riservata e alla fine ne trovai uno vicino al lago che si avvicinava alle caratteristiche da me volute. (si inizia a delineare la zona in cui mi trovavo per lavoro).
Giunta l’ora dell’appuntamento mi avvio verso il centro commerciale e avvicinatomi verso le vetrine scorgo la Lory alla cassa che appena mi vide mi fece cenno con la mano facendomi capire che stava ultimando per la chiusura insieme al datore di lavoro.
Aveva cambiato abbigliamento: una camicetta bianca di seta stavolta trasparente e senza reggiseno e sotto una gonna nera svasata fin sopra le ginocchia che risaltava ancora di più le gambe e il tatuaggio contornato da una catenina sottile d’oro.
Uscita dal negozio si diresse verso di me e senza darmi il tempo mi diede un bacio sulla bocca e mi prese per mano tirandomi verso l’esterno.
La cosa un po’ mi lasciò basito anche perché non volevo e non cercavo un rapporto tipo fidanzatini ma alla fine lasciai correre.
In macchina Lory accavallò le gambe e tenendomi sempre per mano mi confidò che sotto non indossava perizoma: voleva sentirsi libera e fresca come me e aggiunse che non aveva mai provato questo senso di libertà e che era grata a me per averglielo fatto scoprire.
Allungai una mano sulle cosce di Lory risalendo sotto la gonna e potetti constatare di persona la nudità di Lory: non avevo ancora visto con occhi la sua fica ma con le dita iniziai ad esplorarla cercando di memorizzare ogni singola curva, il basso ventre e finalmente entrare dentro quella spaccatura che rende felici gli uomini.
Si stava bagnando e il liquido colava sulle mie dita che non spingevano forte ma solo avevano chiuso quella piccola fessura; lei ansimava e gemeva e mi guardava fissa con le mani sulle ginocchia aprendo le gambe e spingendo il bacino in avanti.
Giunti al ristorante dato che era rossa in viso ci sedemmo un po’ appartati vicino alla veranda per prendere un po’ di fresco e iniziammo ad ordinare.
Provavo un po’ di gelosia perché sia il cameriere che ci serviva così come alcune coppie intorno avevano gli sguardi verso Lory perché durante la cena oltre a prendere e a succhiare i gamberi con voluttà ogni tanto prendeva la mia mano e succhiava il mio dito indice fissandomi negli occhi come se non vedesse l’ora di succhiare il mio cazzo.
Lo faceva con disinvoltura e, anzi, pensavo che lo faceva di proposito per stupire i vicini e far aumentare la voglia di sesso a tutti.
In particolare una coppia di fianco con una bella bionda, entrambi sulla quarantina, non cessavano di osservare indirizzando nei nostri confronti sorrisi e cenni di approvazione.
La signora bionda di contro aveva slacciato la camicia e quando sia io che Lory la guardavamo non perdeva tempo a stropicciarsi il seno sorridendo e annuendo.
Era iniziato un gioco di seduzione e quasi di lotta tra le due donne come se cercavano di conquistare il podio di chi fosse la più sexy.
Dopo un po’ di tempo di questi giochi uscì in veranda per fumare una sigaretta e con la coda dell’occhio vidi che pure la signora bionda si era alzata e sorridendo al marito si incamminò verso la veranda.
Iniziò con la scusa di farla accendere e poi, continuando a parlare, mi fece i complimenti perché eravamo una coppia stupenda chiedendo se eravamo sposati e stavamo festeggiando qualcosa.
Io risposi che eravamo amici e che saltuariamente ci concedevamo una serata libera da trascorrere in compagnia e che dopo, qui iniziai a fare lo spudorato viste le scene di prima, saremmo andati in albergo per divertirci insieme facendo quello che ci piaceva di più ovvero sesso sfrenato e allegria.
Lei non rimase stupita, anzi, rispose che anche lei con suo marito dopo cena sarebbero corsi a casa a divertirsi e forse, cosa più sicura lo avrebbero fatto in macchina facendosi notare dai passanti perché la cosa la eccitava molto di più.
Senza esitazione mi porgeva un fogliettino con nome e numero di cellulare dicendo che a loro faceva piacere se, dopo, saremmo voluti andare a casa per bere un bicchierino e raccontarci a vicenda la serata passata ognuno in compagnia dei propri partener.
Entrato dentro ne parlai a Lory e ridendo mi disse che sarebbe stata una bella cosa incontrarsi con altri per parlare liberamente e raccontare ognuno i giochi di sesso e l’amplesso trascorso senza inibizioni e senza pudore e per fare capire alla bionda che la cosa le piaceva si spostò di posto mettendosi di fianco a me e di fronte la coppia e, nel frattempo che mi baciava, allargò le gambe tirando un po’ su la gonna mostrando la fichetta bagnata e piena di voglia.
Dopo poco tempo, pagato il conto, ci alzammo e salutandoci con un “a dopo“ ci avviammo stretti per mano verso l’uscita mano nella mano.
Giunti in albergo, in ascensore, Lory si avvinghiò su di me con una gamba dietro le mie e iniziammo a baciarci con foga; aveva sbottonato la camicetta e i seni si erano induriti come pietre. La sua lingua mi penetrava con foga la bocca e muovendola a velocità esagerata.
Era eccitatissima per i giochi in ristorante e forse anche al pensiero del dopo dove avremmo dovuto raccontarci a vicenda la storia di sesso e, quindi, penso che volesse dare il meglio per non sfigurare nei confronti con la signora bionda dato che anche lei aveva una carica sessuale da mettere paura.
Entrati in camera mi spinge sul letto e sbottonatomi i jeans velocemente ingoia il mio cazzo facendolo sparire con movimenti veloci dentro la bocca.
Non capivo più nulla; pensavo fosse un’aspirapolvere che aspirava forte e stringeva il mio cazzo; ero in balia di quella donna che a prima vista poteva sembrare calma, ma in quello stato di eccitazione era diventata una felina assetata di cazzo e di godimento.
Tolta la camicetta e rimanendo con la gonna, senza esitazione, si protrae verso di me e, sedendosi sopra, inizia a strusciarsi il glande sulla fica come per prendere le misure e abituarsi pian piano a quelle misure.
Lo fa scivolare lentamente e ansimando inizia a muovere il bacino in avanti fino a quando non entra tutto dentro; un paio di secondi per abituarsi e Lory inizia un movimento verticale prima lentamente e quando tutto dentro muove il bacino in avanti per strusciare il clitoride sul mio basso ventre.
Afferravo i seni per spingerla più forte verso giù e contemporaneamente spingevo con il bacino facendola sussultare con colpi più potenti sul suo ventre.
Nel momento in cui iniziava a godere la strinsi con le braccia afferrandola dalla spalla e i fianchi tirandola verso di me e baciandoci iniziai a spingere con colpi forti e veloci.
Il mio cazzo entrava e usciva dalla fica ormai abituata e il liquido colava sul mio ventre. Stava godendo più volte e ad ogni venuta mi stringeva le labbra facendomi male.
Ero quasi arrivato pure io e Lory, avendolo capito, mi fa cenno di liberarla e senza interrompere i movimenti ingoia il mio cazzo duro continuando a scendere su e giù con la bocca.
Sentivo la sua lingua sul mio glande, sul prepuzio e su tutta l’asta. Una bocca calda che avidamente succhiava e puliva gli umori della sua fica. Teneva il cazzo con una mano alla base e i capelli la coprivano come se volesse nascondere, per pudore, il suo volto e la sua bocca intenta ad ingoiare quel bastone di carne.
Iniziai a tremare presagendo la mia venuta copiosa e Lory, senza fermarsi, porto il cazzo fino in fondo aspettando i getti di sperma direttamente in gola.
Godetti come mai ho goduto; sembrava di venire dentro la fica ma ero nella sua bocca. Lo tenne dentro fino a quando non succhiò le ultime gocce cercando di non sprecarne alcuna.
Io ero sdraiato con il viso verso il muro e piano piano rilassavo i muscoli; Lory ancora avviluppata al mio cazzo iniziava a sorridere e a baciarmi il ventre risalendo sul petto e accovacciandosi accanto sopra di me.
Ci fissammo negli occhi. Occhi che esprimevano il pieno appagamento del corpo e con voce leggera mi disse: “facciamo la doccia ora; non dobbiamo far aspettare i nostri amici per il drink”
Ridemmo abbracciati rimanendo un po’ di tempo sul letto e dopo ci avviammo in bagno insieme per prepararci al famoso drink.
Ma questa è un’altra storia.
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Finalmente un compagno fisso (storia bsx)
Questa storia è una storia di fantasia. I fatti che vado a raccontare non sono veri, ma vorrei che si avverassero, e probabilmente potrebbero veramente avverarsi. La descrizione degli incontri sessuali sono tutti inventati, ma potrebbero accadere e rispettare il racconto, almeno nelle loro linee generali. Sono, quindi, un po', come dire, romanzati. Ripeto, la storia non è vera, la scansione dei fatti e degli incontri, la descrizione dei rapporti, dei personaggi, sono descritti così come li immagino e come vorrei che avvenissero.
Vorrei raccontarvi come ho conosciuto e apprezzato una persona con la quale ho instaurato, da circa un mese, un rapporto bsx come l’ho sempre cercato. Nei miei annunci, ho sempre specificato di volere trovare un uomo con il quale condividere una relazione di maschia complicità, non una botta e via ma una relazione continuativa, che ci desse la possibilità, ogni tanto, di sfogare le nostre pulsioni bsx. L’ho sempre preferito sposato, versatile prevalentemente attivo, maschile e non effeminato e, per ultimo, possibilmente quasi coetaneo. Strano a dirsi, ma finalmente, dopo tanto cercare, l’ho trovato. È Silvio, iscritto in questo sito e, oltre ad avere tutti i requisiti da me richiesti, è speciale. Mi ci trovo veramente bene. A letto ci sa fare, mi soddisfa pienamente e mi trasmette sensazioni veramente fantastiche, mi fa godere come una troia direi. È abbastanza dotato, 22 cm di meraviglioso cazzo, ed è rispettoso dei miei sentimenti e delle mie voglie, così come io con lui. È ormai un amico con il quale passare, oltre a momenti fantastici a letto, anche pomeriggi, dopo che si è fatto sesso in genere, a discutere del più e del meno, scherzare, parlare delle nostre famiglie e dei nostri problemi, insomma un amico in tutto e per tutto.
Il primo incontro è avvenuto, come già annunciato, circa un mese fa, e tutto grazie al racconto che avevo pubblicato proprio su questo sito. Il racconto ha per titolo “La mia prima vera esperienza bsx”. Quel racconto descriveva anch’esso una vicenda accadutami veramente. In quel racconto descrivevo il rapporto sessuale, raccontato nei minimi dettagli, che ho avuto con un altro iscritto a questo sito.
Silvio dopo aver letto il racconto mi ha contattato, mandandomi un messaggio e lasciando anche un commento al racconto, dicendomi che il racconto gli era piaciuto e che lo aveva eccitato tanto e manifestando, inoltre, la voglia di poter fare lui la parte dell’altro. In altre parole mi chiede se c’era la possibilità di ripercorrere le vicende sessuali descritte nel racconto e mi chiede quindi la disponibilità per un incontro conoscitivo.
Io, dopo aver notato che Silvio ha tutte le caratteristiche da me richieste negli annunci, rispondo che per me sarebbe un piacere e che anch’io, come lui, ho voglia di rifare quelle cose, ne sento anzi il bisogno. Considerando inoltre che era già da circa otto mesi che non avevo contatti bsx con uomini e che quindi, da circa otto mesi, non vedevo altro cazzo che il mio per cui sentivo ormai il bisogno pressante di potermi occupare e coccolare di qualche bel cazzo diverso dal mio.
Dopo una breve corrispondenza, sia via mail sia per cel., e compatibilmente con gli impegni reciproci, durata all’incirca quindici giorni, finalmente arriva il giorno fatidico in cui ci incontriamo. Avevamo deciso di comune accordo di incontrarci nel suo paese, prendere un caffè e, se nasceva feeling, iniziare il nostro intimo rapporto. Silvio si fa trovare, verso le 15,00 di un mercoledì, all’ingresso del paese, visto che io avrei avuto difficoltà ad arrivare nel luogo dell’incontro non conoscendo bene le strade del suo paese. All’ingresso del paese c’è una macchina ferma, presumo che sia Silvio che mi aspetta, ma per maggior sicurezza lo chiamo al cel. e vedo che la persona dentro la macchina risponde al telefono. A questo punto non ho più dubbi è Silvio, e la conferma ce l’ho dalla risposta datami:
- Pronto, sei tu Marco?
- Sì, ti vedo già. Tu mi vedi?
- Sì, ok.
Scendiamo dalle rispettive macchine e ci salutiamo, non solo stringendoci la mano, ma anche, e questo era segno che eravamo già in sintonia, baciandoci sulle guance come due vecchi amici. Di fatto, durante questi quindici giorni di corrispondenza, c’eravamo già detti molto su di noi per cui la conoscenza, in un certo senso, era già ben avviata.
- Posteggia la macchina qui, andiamo con la mia.
Mi dice lui.
- Ok, rispondo, va bene se la lascio qui in questo spiazzo? O rischio qualche multa?
- No, tranquillo, li sta benissimo.
Entriamo nella sua macchina e mentre mette in moto e parte dice:
- Andiamo a prenderci un caffè allora?
- Ok, rispondo, il caffè ormai lo prendiamo, anche se per me va bene già così. Sei proprio come ti avevo immaginato, per me il feeling c’è.
Si volta verso di me, da uno sguardo d’insieme sulla mia persona, e mi dice:
- Tu cerchi l’amore?
- No, dico, lo sai cosa cerco e che sono sposato.
- Neanch’io e, come ti avevo già detto, mi vai a genio. Anche per me il feeling c’è. Ma il caffè comunque lo prendiamo lo stesso, che dici.
- Senz’altro, rispondo
Era ormai scattata la complicità, quella complicità che tanto ho cercato. Silvio sembrava proprio il tipo giusto per sfogare le mie voglie trasgressive, senza pensieri e con una persona affidabile. Già mi trasmetteva sensazioni positive, e questo, oltre a rendermi felice per la conoscenza fatta, faceva finalmente cadere tutte le remore e le paure che ancora mi pervadevano. Io non avevo mai incontrato in macchina, ma sempre in luogo chiuso, con Silvio non ho più avuto neanche questo problema. Mentre guidava per avviarci verso il bar del fatidico caffè, abbiamo parlottato un po' delle impressioni ricevute, l’uno dell’altro, e mi spiegava un po' come ci stavamo muovendo. Io nel frattempo lo guardavo meglio e mi convincevo sempre più che era un bell’uomo, ben fatto: altezza circa 175 cm, peso sui 70 kg, occhi azzurri, carnagione scura, peli al posto giusto, ma non molti fortunatamente, corporatura atletica ma non da forzuto, e soffermando lo sguardo sulla patta, evinco che ha una mazza niente male che, mi pare sia già in tiro. Come vi ho anticipato, poi ho scoperto che era un bel 22 cm di puro, genuino, fantastico, mirabile cazzo, con sotto due palle anch’esse ben messe. Per quanto riguarda le palle, devo dire, che le mie sono veramente fantastiche, il cazzo no, come cazzo ho un modesto 16 cm. Ma mi va bene così.
- Eccoci arrivati, dice. È quel bar che vedi lì in fondo alla piazza, ha anche degli spazi riservati e quindi possiamo parlare senza che nessuno ascolti i nostri discorsi.
- Ok, come dici tu, io non conosco il tuo paese, per me va benissimo.
Entriamo nel bar e mi guida verso un tavolo posizionato all’interno e distante dagli altri. Il bar comunque era abbastanza vuoto, e quindi, essendo inoltre appartati, potevamo parlare senza problemi e senza usare mezzi termini. Ordiniamo due caffè e ci accomodiamo come descritto.
- Allora cosa pensi, possiamo iniziare a frequentarci?
- Sì, rispondo. Ti ho già detto che per me il feeling è scattato e, come tu mi hai confermato, anche per te. Quindi se hai luogo, appena finito il caffè, per me possiamo iniziare a conoscerci più intimamente.
- Anche per me va bene, dice, ma purtroppo io oggi ho solo un’oretta a disposizione. Mia moglie mi aspetta per uscire a fare delle compere, non pensavo che già oggi avremmo…..
- Ok, allora discutiamo un po' e concordiamo quando iniziare la nostra conoscenza intima, gli rispondo.
- Senti, mi dice, vedo che hai voglia e, con tutta franchezza, anch’io ho una voglia matta di iniziare a scopare con te. Se vuoi, visto che il tempo di andare nella mia casa di campagna non c’è, qui vicino c’è un posto dove possiamo appartarci, senza essere disturbati da nessuno, e iniziare a conoscerci più intimamente, che ne dici, ti va?
- Sai che non ho mai incontrato all’aperto e che non mi ci abituerò mai, te lo avevo detto nei vari messaggi che ci siamo scambiati, ma ho così tanta voglia che, sì, accetto. Voglio rischiare e togliermi quest’ultimo tabù.
- Ok, allora sbrighiamoci.
Ci alziamo, passiamo alla cassa per pagare il caffè, che ha voluto assolutamente offrire lui, e ci avviamo verso la macchina.
- È sicuro il posto dove stiamo andando, giusto? Sai non ho mai “incontrato fuori”, è ho una paura matta.
- Sta tranquillo, risponde lui, anch’io sono sposato e inoltre qui sono i posti dove io vivo, quindi figurati se rischierei in maniera avventata. È chiaro che il posto è sicuro e riservatissimo. Fidati.
- Ok andiamo allora, ho una voglia che non ti dico.
- Anch’io, muoviamoci dai, risponde.
Saliamo in macchina e ci avviamo verso il “posticino tranquillo”. Sono tesissimo, ma voglioso. Ho paura ma anche tanta eccitazione, il cazzo mi s’indurisce al solo pensiero e sento anche qualche pizzicorino nel culo, è chiaro che vorrei prenderlo, mi manca da tanto un cazzo che mi sfondi il culo. Sono otto mesi che non scopo con un uomo e la voglia è veramente tanta. Anche prenderlo in bocca e sentire la sborra scendermi dall’esofago è un’immagine che in quel momento mi faceva stare quasi male, avevo proprio voglia. Silvio, probabilmente, ha intuito i miei tormenti e ha capito che la voglia di scopare mi stava proprio attanagliando. Infatti, lo vedo sorridere, in maniera compiaciuta e complice, e mentre guida ogni tanto mi guarda e mi sorride in modo rassicurante.
- Sta tranquillo, stiamo arrivando, ancora un chilometro circa e ci siamo. A proposito hai mai usato linguaggio spinto mentre scopi? Ti piace il turpiloquio?
- Mai fatto, rispondo, ma ne ho sempre avuto voglia, perché a te piace?
- Sì, mi dice, vuoi che lo faccia?
- Sì, rispondo.
- Ok, allora. Ci siamo, ecco questo è il posto.
Eravamo, intanto arrivati in una stradina laterale, rispetto alla strada di campagna e non asfaltata che avevamo percorso, e la macchina era entrata all’interno di un cespuglio mi è parso. Mi guardo intorno e capisco che eravamo sotto un grande e grosso albero i cui rami arrivavano fino a terra in modo da coprire completamente alla vista di chi passava sia l’albero sia tutta la zona, abbastanza ampia, circostante ad esso. Il posto, in effetti, era perfetto. O sapevi che esisteva o non lo scorgevi neanche passandoci accanto.
- Perfetto, dico, veramente nascosto. Ma altri non lo conoscono?
- No, sta tranquillo. Questo posto è quasi fuori dal mondo. Sapessi quante scopate ho fatto qui. Rilassati dai.
- Ok, rispondo un po’ impacciato.
Iniziamo a toccarci e ad abbassare i pantaloni e gli slip, e mentre lo facciamo ci guardiamo eccitati ed ansimanti in viso, con occhi vogliosi. In pochi attimi siamo entrambi con il cazzo di fuori e mentre, con una mano ci accarezziamo il corpo con l’altra ci tocchiamo il cazzo a vicenda. Lui accarezza il mio cazzo ed io accarezzo il suo. Lui ha un cazzo stupendo, lungo e grosso. Mentre lo accarezzo e lo sego un po’ guardo il suo cazzo con bramosia, è bellissimo ed è durissimo. A quanto pare lo eccito, infatti, mentre lo sego ansima in maniera rumorosa ed eccitata. Di colpo mi abbasso e gli prendo il cazzo in bocca. Lo sento pulsare, sento che è attraversato da brividi di piacere. È duro, grosso, tanto che mi costringe ad allargare molto la bocca. Ed è lungo, entra solo un terzo di quella meravigliosa asta.
- Pompa si, è bellissimo,mi dice lui. Ci ai proprio fare.
- Mmmmmmm, rispondo, non volendo uscire il cazzo dalla bocca.
Non lo volevo lasciare più, me ne ero impossessato e me lo godevo tutto, in tutta la sua meravigliosa estensione. Lo esco e, guardandolo appassionatamente negli occhi, gli dico:
- Hai un cazzo stupendo, gli dico. E' un piacere metterlo in bocca e pomparlo fino a farlo esplodere.
Inizio quindi a leccargli le palle e, con la lingua e le labbra, percorro il suo cazzo in tutta la lunghezza. Salgo e scendo lungo quel meraviglioso cazzo, poi mi soffermo un po’ sulle palle, le lecco, le succhio, le metto in bocca e quindi ricomincio a salire fino ad arrivare al glande per poi infilarmi il cazzo, di colpo, in bocca. Questa volta il cazzo entra di più, mi arriva fino all’ugola. Sono assatanato, voglioso di quel cazzo che tanto mi sta facendo godere e lui, che sta godendo dei piaceri della mia bocca, ha la testa appoggiata sulla testiera del sedile e ha gli occhi chiusi, e mi apostrofa in modo quasi animalesco, ma che a me piace tanto e che sta accentuando la mia eccitazione:
- Continua così bagascia, succhia, leccami le palle. Che troia stupenda che sei.
Ad un certo punto, mentre lo sto spompinando, mi prende la testa fra le mani e mi guida nel movimento del pompino. Mi abbassa e mi alza la testa sul suo cazzo, e quando l’abbassa mi fa ingoiare quasi tutto il suo cazzo. Lacrimo per il dolore ma anche per il piacere. Quel cazzo mi entra tutto in bocca, arriva in gola e mi stimola l’ugola, ma ne sono felice, sto godendo come una troia. Lui allora mi ferma la testa ed esce il cazzo dalla mia bocca. Mi bacia e mi dice.
- Bravo, continuiamo fuori voglio scoparti la bocca come si deve.
- Sì, dico io, ormai deciso a soddisfarlo in tutte le sue voglie, tutto quello che vuoi.
Mi fa inginocchiare davanti a lui e, tenendomi la testa con le mani, m’infila il cazzo in bocca e inizia a scoparmi la bocca con un andirivieni, lento all’inizio ma che gradatamente va aumentando in modo da entrare sempre più cazzo dentro la mia bocca. È bravo, così facendo, riesce ad infilarmelo tutto in bocca, tanto che sento le palle sbattermi sulle labbra. Mi sbatte così per un po’, mi scopa in bocca e ne sono felice. Io sto godendo come non mai. Mi fa ricambiare posizione. Mi fa mettere a pecora, ma non per scoparmi nel culo, per continuare a scoparmi la bocca. Con la portiera aperta, si siede sul sedile e mi fa mettere a novanta gradi e m’infila il cazzo di nuovo in bocca. Stavolta però mentre mi scopa mi sega. Prende il mio cazzo in mano e lo sega. Mi scopa e mi sega e così continua per buoni venti minuti. Finalmente sento il suo cazzo iniziare a pulsare e a indurirsi di più, sento la vena del suo cazzo ingrossarsi, ci siamo, finalmente sta sborrando, non vedo l’ora di accogliere il suo sperma nella mia bocca, assaporarlo con la lingua e farlo scendere giù per l’esofago. Ecco che arriva il fiotto, caldo, dolce, fragrante. Finalmente mi sborra in bocca ed io cerco di inghiottirla tutta, non ne voglio sprecare neanche una goccia. M’investe un fiotto di sborra abbondante che mi appaga, mi sento soddisfatto, felice di averlo fatto sborrare e vorrei che non finisse mai. Sborro anch’io e lui, per ricambiare si fa sborrare in mano. Poi porta la sua mano, con un po’ della mia sborra e la lecca così’ come io gli lecco il cazzo per pulirlo degli ultimi residui di sborra che ancora escono dal suo meraviglioso glande. Ci stendiamo affannati e soddisfatti sui sedili che nel frattempo avevamo reclinato.
- Cazzo sei stato bravissimo, mi dice.
- Avevo tanta voglia, e poi il tuo cazzo invita a queste cose. È stato bellissimo, grazie.
- Grazie a te mi dice, sei stato davvero bravo e scusa, sai, per come mi sono rivolto a te, ma ti avevo detto se potevo farlo e a me eccita tanto.
- Sì, non ti preoccupare, è piaciuto anche a me. Anzi puoi anche andare oltre se vuoi, la prossima volta. Perché c’è una prossima volta, vero?
- Senz’altro, ormai chi ti lascia più, mi dice, ti voglio sempre così troia.
Non riesco a guardare il suo cazzo senza toccarlo. Mentre parliamo gli e lo titillo, lo accarezzo, lo struscio. Gli sfioro le palle, le soppeso. È istintivo, lo guardo e lo voglio quel meraviglioso cazzo. Non lo abbandonerei mai. Stiamo così per un po’ e poi ci rendiamo conto che dobbiamo ritornare alle nostre rispettive vite di tutti i giorni, alle nostre famiglie. Ma ormai sappiamo che saremo sempre presenti l’uno per l’altro, che ormai il patto era stretto e che altre giornate così intense ed appaganti sarebbero venute. Finalmente avevo un amico fisso, un amante fisso con il quale scopare liberamente e con il quale passare momenti piacevolissimi.
Ci riordiniamo e Silvio mi riaccompagna a riprendere la macchina.
- Allora, dico, quando ci rivediamo?
- Sentiamoci per cel. e vediamo quando possiamo concordare, risponde lui.
- Ok, dico, ti chiamo domani e ti faccio sapere quali pomeriggi ho liberi da impegni.
- A domani allora. Ciao Marco.
- Ciao, rispondo
Mentre guidavo, per ritornare a casa, pensavo: finalmente ho un compagno fisso. Ero felice, avevo un compagno di scopate con il quale potermi sfogare liberamente.
Il mio nuovo amico, il mio amante, il mio migliore compagno di scopate, Silvio.
Continua……. (La scopata in campagna, da lui)
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3
9 years ago
admin, 75
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Dalla fantasia alla realtà ...
E' bello viaggiare con la fantasia ed immaginare scenari erotici che coinvolgono te e lei ...
Ed ogni volta diventa sempre più intrigante.. e sembra sempre più vero ... Poi finisce tutto
e si ritorna una coppia normale.. con il loro piccolo segreto erotico ..che però con il passare
del tempo cominci sempre più a desiderare di viverlo ... Era un periodo particolarmente
"caldo" il nostro..e così presi il coraggio a due mani e le dissi ... - Vogliamo provare ??
Conoscevo Desy ... e in un pomeriggio liberi dai problemi di prole, ci attaccammo al pc e
scrivemmo un last per la sera stessa... Decine di singoli pronti a cimentarsi e a promettere
situazioni fantastiche. Da una selezione naturale scegliemmo tre singoli che sembravano
essere attinenti alle nostre aspettative ... Telefonammo al primo.. ma un improvviso
impegno gli impedì di accettare, il secondo si ritrovava con la compagna che aveva desideri
bisex .. Ma a noi intrigava un terzo ... !!! Si erano fatte quasi le 20, stavamo per arrenderci, quando l'ultimo dei tre preso in considerazione ci frenò per via della residenza,
Calabria.. lontano da noi in Campania, ma provammo lo stesso ... Ci rispose una voce calda
simpatica.., accogliente .. aveva visto le foto di lei, lo intrigavano , ma io per amore della
verità gli dissi.. - guarda che non è lei, le somiglia, ma non è lei ... Lui ci disse ,,, non fa
nulla, amo rischiare, poi comunque devo salire in campania, male che va, non rischio nulla,
parto, ma mi non meno di due/tre ore ... Se non è uno scherzo.. accetto. Prendiamo quindi
appuntamento ad un albergo a un centinaio di km da noi giusto per abbreviare la distanza. Avevamo un pò di tempo a disposizione, quindi decidemmo di andare al
ristorante per mangiare qualcosa... Era una calda serata di ottobre, mise su un vestitino
nero, tacco 12 .. Era fantastica... In auto le gambe erano ancora più scoperte, mi venne
spontaneo far scivolare la mano ... era già bagnata ... scoppiammo a ridere, ma era una risata che conteneva anche un pizzico di tensione ..di ansia ...Lei mi disse - promettimi
che se non voglio non insisterai ... Ok le risposi tranquillizzandola ... !!! Cenammo
velocemente e ci mettemmo in auto .. Lo chiamammo ...Sono ad un ora da voi ci disse,
ci vediamo tra poco ... L'ansia saliva sempre di più, ma ormai eravamo in ballo ... Più
la guardavo..e più mi eccitavo ... Sapevo che stava per succedere qualcosa che avrebbe
dato un pizzico di adrenalina al nostro rapporto ... Arrivammo prima noi in albergo,
prendemmo la camera, salimmo su .. era calda, confortevole, ben fatta ... Ci baciammo,
dolcemente e scendemmo giù nella hall ... Uscimmo fuori per fumare una sigaretta ...
lo chiamai ...sono qui ci disse, sto parcheggiando .. Ed eccolo, abbigliamento casual,
faccia sorridente con due occhi espressivi da bravo ragazzo ... Le presentazioni..e via al bar per bere qualcosa ... Ordinammo tre rum e cominciammo a raccontarci ... Cercavo
d'incrociare lo sguardo di lei per capire se era tutto ok ... Mi sorrise con gli occhi e mi strinse la mano ... Noi raccontammo a lui delle nostre fantasie .. di quanto c'intrigava
ospitare un terzo nel nostro gioco .. Lui si raccontò dicendoci di aver avuto tantissime
situazioni simili... e tra aneddoti e racconti vari, alcuni anche comici, sembrava essere
in compagnia di un amico conosciuto da sempre .. Ordinammo altri rum, lei non regge
per niente l'acoool e lo feci presente a lui che le sorrise dicendole ... Bene ..!!! Ne
possiamo approfittare allora ... Sorrisi anche io e mi alzai per andare a prendere le
sigarette in auto ... Tornai e li vidi parlare e sorridere ... Le sue gambe accavallate
mettevano in mostra le sue belle gambe ... e io cominciavo ad avere un erezione
costante ... Mi avvicinai e dissi loro ... Andiamo ? Ci fu un flebile si da parte di entrambi,
lei si avviò avanti verso l'ascensore .. noi due un pò più indietro ammiravamo il suo
dolce ed intrigante camminare ... Ci si guardava in ascensore, nessuno parlava .. Una
piacevole tensione che ci toccava con mano ... Entriamo in camera .. Il tempo di posare
i cappotti e lei si siede al bordo del letto .., io in piedi ancora vicino alla porta..e lui
appoggiato ad una scrivania proprio di fronte al letto .. ci guardiamo..e scoppiamo in una risata quasi a dirsi.. e mò ???? Mi siedo accanto a lei che mi guarda con quei suoi occhi dolci .. mi viene spontaneo spingerla all'indietro.. e baciarla dolcemente... Lei si lascia
andare e risponde al bacio prima in maniera tranquilla .. poi sempre più intenso ...
Faccio scivolare la mano tra le sue gambe che apre dolcemente .. comincio a toccarla ..
Era bagnatissima ... Mi giro per guardare lui e gli dico ... Tocca un pò qui .. pensavo
fosse tesissima.. invece ... Lui si sdraia al suo fianco e comincia a baciarle il collo mentre
lei continuava a baciarmi ... ed ora erano due le mani che frugavano in mezzo alle
sue gambe ormai apertissime .. mi sposto e giro il viso di lei verso di lui .. e vedo le loro
lingue giocare ...Mi alzo per spogliarmi ..e vedo una mano di lei tra le gambe di lui .. e un altra che sembrava cercarmi ... Mi riavvicino e consento a lui di spogliarsi mentre io
spogliavo lei ... Finalmente nudi tutti e tre con lei al centro ...profumi e sospiri continui..
Lui s'insinua tra le sue gambe per leccare lei completamente depilata .. e lei comincia a
prenderlo dolcemente in bocca .. Ma metto in pratica subito una delle nostre abituali
fantasie prenderla da dietro mentre lei mette in bocca il suo arnese che svetta in
maniera esagerata.. senz'altro più grande del mio .. la sento ansimare mentre io
continuo a sbatterla da dietro ... ma è talmente tanta l'eccitazione che mi fermo per
non venire .. e cerco di mettere in pratica un altra delle nostre fantasie .. la doppia
penetrazione ... Dico a lui stenditi ..e comincia a scoparla ... Lei sale su di lui ...e vedo
scivolare dentro di lei tutto il suo cazzo ... La spingo dolcemente in giù e tento di
penetrarla da dietro ma non ci riesco .. allora comincio a baciarle il collo e toccarle il seno
mentre i suoi lamenti aumentano sempre di più ... Poi lei mi fa cenno di stendermi e sale su di me ... Pochi movimenti e le vengo dentro in un urlo liberatorio urlandole
ti amo ... Ci prendiamo un attimo di pausa, lui va in bagno io steso .. e lei seduta sul
bordo del letto che mi accarezza dolcemente ... Lui ritorna in camera con il cazzo sempre duro e si ferma all'altezza del suo viso ... lei lo prende dolcemente con una
mano e comincia a succhiarglielo ... mente con l'altra mi accarezza tra le gambe ... E'
una scena fantastica ... mi sta già ritornando l'erezione ... l'attiro verso di me e la faccio
salire sopra e comincio a scoparla dolcemente, come piace a lei.. preludio al suo orgasmo
... L'attiro verso di me e comincio a baciarla .. lasciando libero ed indifeso il buco del suo
culo ... ho un cenno d'intesa con lui ..ed ecco che fermo lei ..e le dico di rilassarsi per
consentire a lui di entrare .. le apro le natiche e sento vicino alle mie dita il cazzo di lui
che dolcemente le comincia ad entrare dietro ... lei ha un sussulto .. si rilassa ... e sento
lui entrare .. sento il suo cazzo che sfiora il mio separati da un minimo di strato di pelle
... Ormai è tutto dentro ... i nostri lamenti si confondono sempre di più.., il movimento
è continuo e disordinato .. tutti e due spingiamo dentro di lei all'inverosimile ... Sento
che sto per venire per la seconda volta ... Ed ecco lei che urla.. Vengooo .. E cosi anche
lui .. in una magica contemporaneità le veniamo dentro ... Grazie Luca ...
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3
9 years ago
dueperduepiuuno,
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Negozio centro commerciale
Un’avventura ultima della quale vi voglio rendere partecipi è stata quella di quando mi sono trovato in un centro commerciale.
Questa estate con l’occasione di comprare dei pantaloncini nuovi ero andato in un centro commerciale, di cui non dico il nome né la città dove è situato per ovvi motivi di riservatezza, alla ricerca di abbigliamento sportivo estivo per andare al mare.
Di solito, ma non sempre, sia sotto i pantaloni che i pantaloncini io non indosso slip, specialmente d’estate, perché mi piace rimanere fresco e sentire l’arnese che si muove liberamente.
Scelto il negozio mi sono deciso ad entrare e dopo aver preso alcuni capi d’abbigliamento tra cui anche un jeans, la commessa molto carina mi ha invitato a provarli nel camerino.
Non nascondo il fatto che appena entrato l’avevo notata e proprio a lei avevo chiesto se poteva aiutarmi a trovare i capi d’abbigliamento idonei alla mia persona.
Una commessa come lei si faceva notare subito anche perché indossava un jeans chiaro ben attillato che risaltavano le sue gambe ben fatte e sotto la caviglia si notava pure un bel tatuaggio che non descrivo per i motivi di cui sopra.
Ma soprattutto risaltava il suo culetto sodo e rotondo e davanti, la cerniera piccolina, stringeva la sua fica facendone immaginare il taglio e la forma.
I capelli neri ondulati scivolavano lungo la camicetta bianca mezza scollacciata, non trasparente, dove si notavano due seni ben sodi e i capezzoli si muovevano durante i suoi movimenti facendomi capire che non portava il reggiseno.
Il suo sguardo con occhi verdi incantava chiunque parlasse con lei e i modi gentili e cordiali aumentavano quell’attrazione nei suoi confronti e, infatti, mentre parlavo con lei sentivo sotto che il mio cazzo iniziava ad indurirsi perché immaginavo la sua bocca avviluppata al mio glande e la lingua che scivolava tutt’attorno.
Mezzo eccitato mi incamminai verso il camerino per provare i capi d’abbigliamento e tirata la tendina iniziai a spogliarmi.
Dopo alcuni istanti sentivo la voce della commessa che mi chiedeva come andava e mi aspettava che uscissi per darmi dei consigli sulla vestibilità.
Li per lì rimasi un po’ bloccato anche perché non avrei pensato che mi avrebbe seguito ma poi non ci feci più caso e iniziai a spogliarmi.
Per prima provai i jeans e uscito dal camerino feci alcuni passi per verificare la vestibilità sotto i suoi consigli. Dissi che forse erano un po’ stretti ma di contro lei mi rispose che era il modello e che comunque mi stavano bene.
Ad un tratto si mise davanti a me e, inginocchiatasi, con le mani provò a tirare e tastare se effettivamente mi stessero stretti.
Lei aveva già notato il pacco mezzo indurito che era piegato di lato ma non fece una smorfia, anzi, con fare naturale, con la mano provò a tirare la linea del cavallo verso sopra come se stesse provando le misure.
Rimasi di stucco perché non mi aspettavo una palpatina in mezzo alle gambe, specialmente sopra il mio cazzo, e la guardai con occhi spalancati.
Rientrato nel camerino il mio cazzo si era indurito a tal punto che quando tolsi i jeans scattò come una molla e mi misi a ridere per la situazione che io non avevo minimamente cercato.
Sentì ridere pure dall’esterno la commessa che nel frattempo sbirciava da fuori dato che la tendina era rimasta poco aperta e il movimento del mio cazzo si era riflettuto sullo specchio.
A quel punto, nudo dalla vita in giù, la guardai sempre riflessa allo specchio e aggiunsi che era normale per un uomo quella situazione imbarazzante specialmente quando incontrava una commessa carina come lei e perché il suo movimento di mani lo aveva risvegliato dal letargo mattutino.
Mi disse che aveva già notato, sempre di riflesso prima, che non portavo gli slip quando avevo tolto i pantaloni e dopo quando il mio cazzo scappava di lato ed era curiosa del motivo.
Ormai eravamo entrati in confidenza e gli facevo notare che comunque anche lei non scherzava con i suoi pantaloni perché potevo immaginare la sua fica e che, secondo me, era pure depilata.
Asserì il tutto ma non l’aveva del tutto depilata; mi disse che aveva tenuto i peli sopra, non lunghi, a formare una linea sottile.
Tra una chiacchera e l’altra ormai mi spogliavo nel camerino con lei che teneva la tendina ma con il viso dentro come se solo lei avesse la prerogativa di poter guardare, ma d’altronde stava facendo il suo lavoro.
Ormai eravamo arrivati ai pantaloncini di tessuto leggero e lì ormai avevo perso il controllo del mio cazzo che svettava a destra e a sinistra e ridevo come se la situazione era scappata di mano.
Lei stavolta non mi fece uscire dal camerino come se non mi voleva mettere in imbarazzo e sempre in ginocchio palpava l’abbigliamento per le misure ridendo e scherzando e nel frattempo notavo, oltre ai suoi capezzoli che si erano induriti, che si avvicinava sempre di più con il viso e la bocca sul mio cazzo duro.
Potevo vedere i suoi seni dato che aveva slacciato un po’ la camicia e quelle tettine bianche mi facevano impazzire: non troppo grandi ma a punta che spingevano quel tessuto.
Gli feci notare che pure a lei qualcosa spingeva verso fuori e li scoppiò a ridere: guardandomi negli occhi mi iniziò a confidare che dopo che me ne sarei andato sentiva il bisogno di andare in bagno a cambiarsi il perizoma dato che lo stava bagnando tutto e, anzi, lo avrebbe tolto e come me sarebbe rimasta senza.
Misi le mie mani sopra i suoi capelli e accarezzandoli tirai verso di me la sua testa poggiando il mio cazzo sulle sue guance e dopo, piegandomi, la baciai sulla bocca.
Non volevo andare oltre; eravamo in una situazione precaria e non volevo metterla in difficoltà con il padrone del negozio e glielo feci notare.
Rimanemmo d’accordo che sarei passato alla chiusura per andare a mangiare qualcosa e a ridere della situazione che si era creata e per conoscersi meglio.
Ma questa è un’altra puntata che vi racconterò al più presto
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9 years ago
admin, 75
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Confessioni di una troia. capitolo 1.
Giovedì sera, ore 19.30 circa. Squilla il telefono. E' Sonia.
- ho combinato un pasticcio, puoi venire da me che ti devo parlare?
- Ok arrivo.
Infilo la giacca, chiavi dell'auto e via verso casa sua.
- Ciao Stefano, grazie per essere venuto, so che posso sempre contare su di te.
Sonia mi ha aperto la porta in accappatoio, ha appena finito di fare la doccia. Naturalmente trovo la cosa eccitante, ma non mi stupisco. Lei è fatta così, e poi con me c'è un rapporto tale che problemi non ce ne poniamo nè io, nè lei. Scopiamo quando abbiamo voglia e ci raccontiamo tutto. Non siamo amanti, nè compagni. Siamo due amici che scopano quando ne hanno voglia proprio come due amici che vanno a cena insieme se lo desiderano. Per certi versi il fatto che fosse in accappatoio era proprio come se mi avesse aperto la porta con un panino in mano: una cosa naturale che incidentalmente stava facendo in quel momento, e se avessimo avuto fame entrambi, me ne avrebbe offerto uno per mangiare insieme.
Ad ogni modo, mi apre la porta e mi fa accomodare in sala. Mi porta un bicchiere di vino rosso, dalla bottiglia appena stappata. Anche lei si siede sulla poltrona davanti a me, e inizia a raccontare.
- Stefano, mi sa che ho combinato un guaio questa volta.
- Racconta, sono curioso.
- Oggi pomeriggio ho fatto un pompino ad un cliente. In studio.
- Eh? cosa, cosa, cosa? Cosa hai fatto...?! Un pompino ad un cliente?? ma come hai fatto?
Sonia lavora da qualche mese presso uno studio dentistico come segretaria e conoscendo le sue inclinazioni a scoparsi ogni maschio di suo gradimento ero sicuro che anche in quello studio avrebbe trovato qualcuno con cui divertirsi. Ma sinceramente avrei pensato al dentista, a qualche assistente... eventualmente anche a qualche cliente, perchè no? ma non nello studio! Come diavolo aveva fatto senza farsi beccare dagli altri?
Sonia continua:
- E' un cliente che puntavo da qualche settimana. Era venuto per un ciclo di cure tipo pulizia dei denti e cose così. L'ho visto tre volte nelle ultime due settimane. E' un bell'uomo, sulla quarantina. Alto, non palestrato ma con un fisico ok, e soprattutto con uno sguardo magnetico, che mi ha fatto bagnare sin dalla prima volta.
Mentre mi parla noto che al solo ricordarlo le brillano gli occhi e le si spalanca il sorriso.
- Il problema è che era sposato, e quindi temevo di non riuscire a farlo mio. Però ho visto che mi guardava spesso, quando era in sala d'attesa. Io la seconda volta, quando sapevo che sarebbe tornato per l'altra seduta, mi sono vestita apposta con l'abito più scollato che avevo e una minigonna da impazzire. Eugenio, il dentista, mi ha fatto dei complimenti esagerati... anche lui è sposato ma di sicuro una scopata con me se la farebbe volentieri. A me non piace molto perchè mi sembra un tipo un po' snob. Comunque torniamo al cliente.
Mi vede vestita in questo modo, proprio da troiona diciamolo pure... e non capisce più nulla. Io lo guardo fisso e lui arrossisce. Capisco che se gli mettessi una mano sul cazzo, nelle mutande, lui ci starebbe di sicuro, moglie o non moglie.
Devo solo trovare l'occasione.
Stefano, mi è salita una voglia che non ti dico... non potevo più aspettare. Cioè, avevo capito che potevo dargli il mio numero e avremmo scopato magari anche la sera stessa. Ma non potevo resistere e volevo farlo mio subito, in quel momento preciso.
Da noi c'è una sala di riserva con una poltrona da dentista che viene usata solo qualche volta, quando viene un altro dottore a collaborare. Di solito è una stanza che non viene usata. Eugenio era già impegnato con un altro paziente nella sua sala, e così mi è venuto il colpo di genio di chiedere a questo cliente di accomodarsi nell'altra saletta.
Lui ingnaro di tutto mi ha seguito, e io sentivo i suoi occhi addosso sulle mie gambe e sul mio culo sculettante, mentre lo portavo di là.
L'ho fatto accomodare e gli ho detto di mettersi comodo e di aspettare, che il dentista sarebbe arrivato fra poco. In realtà sapevo che dall'altra parte aveva appena cominciato e ne avrebbe avuto almeno per mezz'ora.
Così ho chiuso la porta e mi sono seduta io sulla sedia del dentista, mentre il cliente era seduto su quella del paziente. Ho azionato il pulsante e l'ho messo in posizione. Poi gli ho detto: "apri la bocca che inizio a fare un checkup io, che poi riferisco al dottore". Lui un po' stupito perchè sa che sono solo la segretaria accetta comunque perchè nel frattempo non mi scolla gli occhi di dosso.
Apre la bocca e io fingo di controllare lo stato dei suoi denti con il classico specchietto da dentista. Mi sporgo appositamente su di lui per sbattergli le tette in faccia e farlo impazzire. In effetti sento il suo respiro farsi più intenso e lo vedo sudare leggermente! ehehe... quel porco stava già fantasticando sulle mie tette. Avevo un profumo dolce, il seno in vista, caldo e che gli accarezzava la faccia mentre mi sporgevo per fingere di guardargli in bocca.
Sentirlo che si eccitava, eccitava di brutto anche me... e poi sapevo che avevo poco tempo. Quando sono stata sicura che era cotto a puntino, gli ho messo una mano sul cazzo e l'ho baciato in bocca.
Naturalmente lui c'è stato subito alla grande, e ha ricambiato il bacio in modo sublime. Mi ha abbassato la scollatura facendomi saltare fuori le tette e si è messo a ciucciarle come un maiale in calore. Io ero un fuoco! Non capivo più nulla e volevo solo avere il suo cazzo tutto per me! Così mi sono chinata, gli ho slacciato i pantaloni e l'ho spompinato per 10 minuti fino a che mi ha riempito la bocca del suo liquido caldo. Mentre lo leccavo tutto mi ha messo una mano sotto la gonna e mi ha infilato un dito nel culo... una cosa che mi ha fatto provare un immediato orgasmo incontrollato! Wow che maiala che sono eh?
Mi chiese soddisfatta.
- Sì, Sonia, sei unica! Un altro fortunato che ha avuto il piacere di conoscere le tue arti amatorie...
- Sì, ma il problema è che dopo che ho finito di fare tutto e ci siamo ricomposti, è arrivato Eugenio e ci ha chiesto cosa facessimo lì, invece che nell'altra sala d'attesa. Io ho inventato la scusa che gli stavo facendo vedere la seconda saletta per curiosità. Ma Eugenio ha fatto una faccia come per dire: non me la bevo. Però non ha capito cosa abbiamo fatto, solo che si è insospettito.
Il fatto è che in ogni stanza dello studio ci sono due telecamere di videosorveglianza per prevenire i furti di materiale medico. Adesso io ho paura che Eugenio nel dubbio di capire cose stessimo combinando, si vada a rivedere i filmati e mi veda che lo succhio a quel cliente!
- Mmmm, il problema in effetti c'è... io se fossi in lui lo farei...
- Ecco vedi? e adesso che faccio?
- Semplice Sonia, adesso lo succhi anche a lui e sono sicuro che le cose vanno a posto da sole!
- Cazzo Stefano, sei un genio! Come ho fatto a non pensarci subito?
- Vedrai che anche se è un po' snob, alla fine il cazzo se lo farà succhiare con piacere...! ahahaha!
ridemmo entrambi di questa cosa e lei ora era molto più rilassata.
Dai Ste, vieni qui che adesso lo succhio un po' anche te...
Io avevo una certa voglia, perchè parlare di queste cose, tra l'altro con Sonia in accappatoio davanti a me, me lo aveva fatto diventare duro.
Mi sono calato i pantaloni e le mutande e mi sono avvicinato a lei che appena sono arrivato a portata l'ha preso in mano e se lo è ficcato in bocca fino ai coglioni come piace a lei (e a me, naturalmente).
Dopo avermi leccato per bene fino a farmelo diventare di marmo, l'ho scansata con una spinta, le ho aperto di scatto l'accappatoio, e poi ho cominciato a palparla ovunque oscenamente mentre lei ha iniziato a miagolare.
Mi sono messo a cavalcioni su di lei e ho inziato a pomparla a tutta forza facendola ululare sotto i colpi sferzanti del mio cazzo. La poltrona iniziava a cigolare, ma io ci davo dentro sempre più forte. Lei mi ha implorato di rallentare perchè iniziava a sentire un po' di dolore (sì, proprio lei che prende 20 cazzi a settimana...), così senza darle ascolto ho continuato a scoparla duramente fino a farla godere come una cagna. Quando è venuta ha ululato lasciandosi andare al più profondo e animalesco piacere. I vicini avranno apprezzato! (Tanto loro se li è già scopati da un pezzo! un giorno vi racconterò anche questa storia).
Poi ha ripreso il cazzo in bocca e ha finito il lavoro facendomi schizzare in gola tutto il mio piacere.
Finito tutto la saluto, e torno a casa giusto in tempo per il secondo tempo della partita...
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9 years ago
erotic3mind255232,
36
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La mia prima vera esperienza bisex
La storia che sto per raccontarvi è basata su un vero incontro che ho avuto e, diciamo, che un buon 80% è vero. Solo la parte dell’incontro sessuale è un po' romanzato ma anche questo nelle sue linee generali è vero, solo che ho esaltato le parti che mi competono e, purtroppo, non è stato così, altrimenti oggi avrei un compagno con il quale sfogare, di tanto in tanto, le mie pulsioni bsx. Purtroppo per me era la mia prima volta e alcune cose che descrivo non le ho fatte, o quanto meno non le ho fatte come le descrivo. Resta comunque il fatto che i pompini, l'inculata e tutte le evoluzioni che descrivo, ci sono state davvero, magari io non ho reagito nel modo che descrivo, solo in questo il racconto non è reale, ma tutto il resto è tutto vero. Oggi non avrei più quei problemi e ciò che descrivo lo farei veramente fino in fondo.
Salve, mi chiamo Marco, sposato con prole, e vorrei raccontarvi della mia prima esperienza da bsx. È avvenuta con un iscritto di questo sito, persona bella dentro e fuori, ho veramente un bellissimo ricordo di lui. Pur essendo fondamentalmente etero, nonché sposato, oserei dire che mi sono quasi innamorato dei suoi modi e del suo meraviglioso cazzo. Ma andiamo con ordine.
Nel periodo di cui sto parlando, io avevo 51 anni ed era già da un bel po' che mi erano venute voglie che prima non mi erano mai passate per la mente; immaginavo, fantasticavo, sognavo un incontro con un uomo. La cosa mi sembrava assurda: ero stato sempre etero, mi vantavo della mia mascolinità e mai avrei pensato di poter sentire certe voglie, che ritenevo addirittura immorali. Ora so che mi sbagliavo di grosso. Inizialmente non capivo come mai fossero sopravvenute queste voglie, ed anche in maniera insistente. Poi ho ricordato che da adolescente ho avuto due esperienze bsx, gay direi, con un amico e poi con un cugino. Non sono state esperienze travolgenti ma si limitavano alla sega reciproca e allo sfregamento del cazzo nel culo dell'altro, ma senza penetrazione. Con mio cugino siamo arrivati fino a mettercelo in bocca reciprocamente, ma non ci è piaciuto. Le mie esperienze da bsx finivano lì e, addirittura, queste esperienze le avevo completamente rimosse. Oggi credo che quelle esperienze altro non sono che una conferma dell'istinto bsx che c'è sempre stato in me e che questi episodi della mia vita passata altro non sono che la conferma della mia bisessualità, che ho rimosso sulla spinta, probabilmente, delle convenzioni sociali.
Queste voglie bsx mi hanno spinto a iscrivermi in vari siti di incontri, e questo è avvenuto dopo un anno circa che guardavo video gay, che mi facevano eccitare fino a sborrare senza neanche toccarmi, questo a riprova che la voglia del maschio era proprio fortissima. Non ce la facevo più, volevo proprio assaggiare un cazzo, a tutti i costi. Ecco quindi che mi iscrivo in questi siti di incontri e, dopo un altro anno di messaggi, mail, telefonate con vari iscritti sia di questo che di altri siti di incontri, con cui interagivo, finalmente arrivo al giorno fatidico in cui incontro F.
F., così lo chiamerò da ora in poi, lo avevo conosciuto su desy e prima di incontrarci eravamo stati in contatto per più di 6 mesi, questo perché le mie paure mi facevano sempre trovare scuse per glissare l'incontro.
Finalmente una domenica pomeriggio fissiamo l'incontro e stabiliamo di vederci da lui, visto che lui ha casa a disposizione, e, adducendo una scusa di lavoro a mia moglie, mi metto in viaggio (abitiamo in paesi diversi) e raggiungo il luogo dell'appuntamento. Lui mi aspetta vicino casa sua e mi fa entrare in un cortiletto. Ci presentiamo e saliamo in casa. Mi offre un caffè e iniziamo a chiacchierare e a parlare un po' di noi. Poi ci sediamo sul letto e lui mi dice cosa mi piacerebbe fare e inizia a toccarmi il cazzo e le palle da sopra i pantaloni. Io, ormai ero deciso e quindi non volevo più scuse che mi facessero scappare, ricambio la toccata e vedo che lui, al contrario di me è già in tiro, così da sentire un cazzo duro e ben messo che mi fa letteralmente infoiare, fino a immaginare di diventare la sua bagascia, non avevo più limiti, volevo tutto e subito, quel cazzo solo sfiorato lo volevo tutto e in tutti i modi. Il cazzo di F. è di tutto rispetto. Al tocco l'ho sentito già lungo e grosso e ho l'ho immaginato sui 18 cm. Mentre ci tocchiamo iniziamo a spogliarci fino a rimanere completamente nudi. Ci stendiamo sul letto e mi accorgo che le mie stime sul cazzo di F. erano errate: F. ha un cazzo di 22 cm e abbastanza grosso. Alla sua vista mi sono, si un po' spaventato, ma anche molto eccitato, lo volevo subito e tutto.
La vista del suo cazzo mi ha proprio fatto desiderare di prenderlo in tutti i modi possibili e di provare tutte le possibilità che il bisessualismo mette a disposizione. Mi chiede, quindi, come volevo iniziare. Io gli propongo un 69, la cosa che più sognavo di fare nelle mie fantasie. Iniziamo il 69 e sento la sua bocca sul mio cazzo ed io, ormai libero da ogni freno, mi infilo il suo cazzo in bocca e lo inizio a succhiare con una intensità tale da fargli male. Sento che gli procuro dolore ed inizio quindi a succhiare con minor foga e, a regolare il ritmo in modo da fargli un buon pompino, ora sono molto esperto finalmente. Capisco quindi la tecnica e comincio a leccargli l'asta e le palle. Inizio dalle palle e poi, piano piano, risalgo lungo l'asta fino ad introdurre tutto il suo cazzo in bocca, lo sento anche in gola tanta era la voglia di cazzo che avevo. Anche lui mi spompina e probabilmente è lui che mi fa capire come fare un bel pompino, per me era il primo. Lui allora prende l'iniziativa, mi sfila il suo cazzo dalla bocca e mi fa stendere sul letto in modo da potermi fare un bel servizietto di bocca. Mi spompina in modo delizioso ed esperto e dopo poco gli arrivo in bocca. Lui assapora la mia sborra e poi si asciuga con un fazzolettino.
Ora era il mio turno di spompinarlo, e io non vedevo l'ora di farlo. Mi metto a mò di 69 in modo da prendergli il cazzo tutto in bocca, e lui contemporaneamente inizia a giocare con il mio buchetto. Le sensazioni in me esplodono, sentire toccarmi il culo, sentire entrare delicatamente un dito, sentirlo muovere in modo esperto, sprigiona in me sensazioni nuove mai provate, bellissime, mi sentivo una troia e ne ero felice. Questo mi spinge a mettere più impegno nel pompino che gli stavo facendo ed inizio con arte a leccarglielo, mi soffermo molto sulle palle, le succhio e le lecco, lecco l'asta, bacio e lecco il glande, lo introduco tutto nella mia bocca, vorrei averla più grande per riceverlo tutto intero, il suo meraviglioso cazzo, ma purtroppo ne riesco a infilare solo i tre quarti circa di quella meravigliosa asta di carne pulsante, fino a quando non lo sento spingere sulla gola, oltre non posso purtroppo; vorrei quasi chiedergli scusa per questo, tanto sono infoiato, direi infoiata coma una bagascia rotta a tutte le esperienze, ed era solo la mia prima volta. Dopo dieci minuti circa di questo trattamento finalmente sborra, e avendolo tutto in bocca fino alla gola la sborra scende giù immediatamente, solo una parte mi è rimasta in bocca. La maggior parte è scesa giù per l'esofago. Devo essere stato bravo perché quando ha sborrato l'ho sentito urlare.
Finito di sborrare ci baciamo a vicenda ma non in bocca, questa è una cosa che a tutt'oggi non riesco a fare, ma per tutto il corpo. Decidiamo quindi di rinfrescarci e di riprendere dopo esserci lavati un po'.
Dopo pochi minuti, circa dieci, ero impaziente di ricominciare, volevo provare tutto e non volevo perdere tempo. Gli dico allora se era disposto a riprendere provando altre posizioni e che avevo voglia di essere sverginato. Ok dice lui, siamo qui proprio per questo, riprendiamo.
Ci rimettiamo a letto e iniziamo di nuovo a toccarci e a baciarci un po' dappertutto, ci rimettiamo a fare il 69, ci lecchiamo a vicenda palle e cazzo ma stavolta non trascuriamo il culo, anzi lui inizia di nuovo a infilare un dito, poi inizia a leccarmelo con dovizia ed esperienza. Che sensazione, bellissima, ho iniziato a mugugnare di piacere come una troia, sentire la sua lingua sul buco, sentire quella lingua, che cercava di farsi strada nel buchetto stretto, era una sensazione favolosa, travolgente, avevo voglia di gridare dal piacere. Io cerco di fare lo stesso ma non ho la sua esperienza. Infatti dopo un po' ce l'ho già così in tiro, duro, che lo faccio girare e cerco di metterglielo nel culo, ma anche se sono duro non ci riesco. Allora lui mi mette a gambe levate e cerca di entrare, ma sono troppo stretto e non ci riesce anche perché capisce che provo troppo dolore. Mi chiede quindi se può usare un lubrificante e io, che ormai non vedevo l'ora di sentire quel cazzo entrarmi nel culo, fino a farmi finalmente sverginare, gli dico che accettavo. Apre il comodino e prende un lubrificante. Mi fa mettere sulla sponda del letto a pecorina e con il culo in aria pronto a ricevere il giusto premio. Lui si mette in piedi, ai bordi del letto, in modo da avere il suo cazzo all'altezza del mio culo e inizia a spalmarmi il lubrificante, mentre lo spalma entra un dito e poi due. A un certo punto smette e penso che sia arrivato il momento di entrarlo ma ancora non entra, aspetta un po', immagino per farmi rilassare e prendermi quando meno me lo aspetto e per cercare, credo, di non trovarmi contratto. Stavo quasi per chiedergli se c'erano problemi che sento appoggiare la punta del suo cazzo sul buchetto e poi di colpo, con un colpo di reni secco, lo entra tutto, quasi fino alle palle penso. Ho provato un dolore fortissimo e quasi gli stavo dicendo di uscire, ma dopo pochi istanti sento un calore che si spande dal buco del culo, salire per le viscere, sentivo il suo cazzo in pancia, e quindi una sensazione strana che non saprei descrivere e che piano piano si è trasformata in piacere. Lui capisce che era passato il momento più difficile ed inizia a stantuffarmi con dolcezza ma con decisione. Dava dei colpi lenti ma profondi e, via via, che mi fotteva sentivo che il cazzo arrivava sempre più in fondo, sentivo, ora si che le sentivo, nette le palle sbattermi sui glutei. Era un rumore cadenzato ed eccitante ed io mi stavo proprio sciogliendo sotto quei colpi, mi sentivo felice appagato, sentire quel cazzo dentro il culo era favoloso, bellissimo, gemevo come una troia e come una bagascia lo incitavo a spaccarmi il culo, a sfondarmi, a farmi sua. Gli dicevo. Sfondami, sono la tua troia, sbattimi, spaccami e lo incitavo ad aumentare l'intensità dei colpi. Lui dopo un bel po', mi ha stantuffato per circa venti minuti, venti minuti celestiali, i venti minuti più belli della mia vita, inizia ad accelerare il ritmo, sentivo il cazzo ancora più duro e gonfio mi sentivo spaccare ma non sentivo dolore ma solo piacere, un bellissimo favoloso piacere, stavo godendo come una troia ma stavo anche sborrando come un toro, sentivo la sborra zampillare da mio cazzo, tanto ero eccitato ed appagato. Mentre mi sfonda il culo così violentemente, eravamo passati dalla pecorina alla posizione sdraiato con il culo in aria e pieno del suo cazzo in modo che lui poteva dare colpi sempre più violenti, sbattendomi con tutto il peso del suo corpo; lo sentivo alzarsi, e in quel momento il suo cazzo addirittura usciva dal mio culo, per poi calare con violenza e infilarmelo tutto fino in fondo. Mi sbatte così per un po' e poi infine, quando sta per arrivare, mi chiede se voglio la sborra addosso. Noooooooooooo gli dico fammelo sentire nel culo, voglio sentire i fiotti di sborra inondarmi il culo, la voglio sentire entrare in culo e farsi strada verso le viscere, anche questo avevo sognato da tanto tempo. Infatti appena sborra, sento i fiotti abbondanti di sborra inondarmi il culo e farsi strada su verso le viscere. Ho provato sensazioni stupende, inimmaginabili prima, e purtroppo non le ho più provate così belle e intense. Sia io che lui abbiamo spasmi di piacere per quasi cinque minuti, e mentre aveva questi spasmi e li trasmetteva a me, restava dentro il mio culo per il mio immenso piacere.
Alla fine ci siamo stesi sul letto, sfiniti ma appagati e siamo rimasti a letto a toccarci e accarezzarci vicendevolmente felici dell’esperienza passata insieme.
Così avrei voluto che fosse stato, e per quanto lo riguarda è stato così, sono mancato io e me ne pento, ma a mia discolpa c’è il fatto che era la mia prima volta, se solo lui mi richiamasse, correrei subito a farmi sbattere così come ho descritto.
La sera, ritornato a casa, mia moglie mi vede abbastanza appagato e mi dice come mai così contento, hai avuto una storia con qualcun’altra? Tranquilla le dico io non c’è nessun’altra. Ma pensandoci bene non ho detto una bugia, c’era un altro infatti.
A letto poi mi sono fatto una scopata memorabile con mia moglie, la quale ha così potuto constatare che non c’era stata nessun’altra.
Dopo la scopata con mia moglie mi sentivo appagato, soddisfatto e finalmente completo. Avevo provato il sesso a 360°.
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9 years ago
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Confessioni di una troia. prologo.
Mi chiamo Stefano e sono l'amico, uno degli amanti e il confidente più intimo di Sonia.
Abbiamo entrambi 40 anni e ci conosciamo dai tempi del liceo, siamo cresciuti insieme. Il rapporto che ci lega è raro e del tutto particolare: ci siamo conosciuti quando avevamo 16 anni, a 17 ci siamo fidanzati vivendo una storia di alti e bassi durata 4 anni. Poi a 21 anni io l'ho lasciata perchè nonostante il feeling e i sentimenti che provavo per lei, mi ero reso conto che in realtà non era la donna adatta per condividere il resto della mia vita sentimentale. Volevo una compagna più presente, e Sonia aveva lunghi momenti di assenza dove in tutta trasparenza e onestà mi diceva che sentiva la necessità di frequentare anche altri ragazzi, altri uomini. E' sempre stata una costante della sua vita, e lo è ancora oggi: nessun uomo, da solo, le è mai bastato. E' fatta così di indole e non è per egoismo, cattiveria o superficialità. No, lei è fatta così e basta: ha bisogno di cambiare e poi di tornare e poi di cambiare di nuovo per poi ritornare ancora. Semplicemente non le basta un rapporto unico, fisso e non è quello che cerca.
In tutti questi anni molti hanno detto: "non ha mai trovato quello giusto...", ma la verità - e io la conosco molto bene - è che lei non si accontenta di uno giusto. Ne vuole due, cinque, venti, cinquanta. Lo ha sempre detto: "Al mondo siamo 5 miliardi di persone, mi rifiuto di credere che solo una persona sia quella giusta e ancora di più mi rifiuto di pensare che l'eventuale compagno o marito - per quanto perfetto possa non solo sembrare, ma persino essere - sia l'unico e il migliore con cui valga la pena sperimentare un rapporto intimo".
Per questo il nostro rapporto è sempre stato ottimo, perchè lei è sempre stata chiara e onesta con me e io ho sempre capito che le sue scappatelle, dichiarate e sempre segnalate con largo anticipo, erano qualcosa non solo di necessario, ma persino di naturale. Così come una qualsiasi persona trova naturale provare 50 ristoranti diversi, e poi anche il cinquantunesimo, così per Sonia è naturale provare 50 amanti diversi, e poi anche il cinquantunesimo... e oltre. Così come per qualsiasi persona sarebbe inaccettabile, ridicolo sentirsi chiedere di mangiare esclusivamente presso il medesimo ristorante per tutto il resto della propria vita, così per Sonia sarebbe inaccettabile sentirsi chiedere di lasciarsi soddisfare da un solo uomo per il resto della sua vita.
La cosa l'ho sostenuta e accettata finchè non mi sono reso conto che non era quello che volevo per la mia vita privata, o almeno non spinto fino a simili livelli.
Stavamo insieme da circa un anno e una volta mi disse che quel weekend non lo avrebbe trascorso con me perchè c'era un compagno dell'università molto affascinante che la stava corteggiando da mesi in modi sempre più irresistibili. Me lo disse con tutta la naturalezza del mondo - e del resto il nostro rapporto era tale per cui sapeva che poteva aprirsi completamente con me, anche su questo - e come se fosse la cosa più naturale del mondo mi informò dei dettagli, che sarebbe andata in montagna con lui, da sola, e che era curiosa di scoprire se la sua arte amatoria fosse al livello di quella seduttiva. Naturalmente anche io avevo libertà di azione, ma pur apprezzando questa libertà, non ho mai sentito un bisogno specifico di approfittarmene. E' capitato che mi scopassi una collega del fastfood dove lavoravo part-time durante gli studi, e lo raccontai a Sonia con la stessa naturalezza con cui lei raccontava a me delle sue avventure. La cosa anzi ci eccitava a vicenda in modo pazzesco e il più delle volte finivamo col fare ore di sesso sfrenato, fino all'esaurimento completo delle nostre forze. Ricordo persino che quando le parlai per la prima volta di Monica, questo era il nome di quella mia collega del fastfood, non ci eravamo ancora sfiorati con un dito. Raccontai a Sonia che Monica, che Sonia aveva conosciuto già tempo prima nel corso di varie uscite serali fra amici, stava iniziando ad avere un debole verso di me e più di una volta mi aveva provocato con battute a doppio senso molto esplicite ed era arrivata a chiedere più volte di farsi cambiare il turno per fare quello notturno con me, quello che porta alla chiusura del negozio dove alla fine si rimane appunto solo in due a porte chiuse per sistemare le ultime cose.
Sonia mi aveva dato consigli su come comportarmi, su come far cuocere a fuoco lento Monica fino a portarla ad un irresistibile desiderio di strapparmi le mutande di dosso e affondare la bocca sul mio uccello (queste furono le testuali parole di Sonia, quando ne parlammo!).
In effetti ricordo che seguii i consigli di Sonia, che ogni volta mi chiedeva se la cosa si stesse evolvendo nei termini sperati e che in effetti accadde una sera di chiusura, a porte chiuse e con solo io e Monica presenti, che lei mi saltasse addosso dicendo esattamente queste parole: "Stefano sei un maledetto irresistibile stronzo... mi stai facendo impazzire, io non ce la faccio più!". Avevo portato Monica sul limite della sua sopportazione psicologica! Le avevo fatto capire che ci stavo, ma spostavo ogni giorno il suo desiderio un passo oltre. Non facevo il sostenuto, anzi, lei aveva capito benissimo che se non fosse stato oggi, sarebbe stato domani, ma l'averi scopata nel retro del negozio fino a non poterne più. Glie lo avevo detto e soprattutto eravamo arrivati a livelli palesi di coinvolgimento sessuale, pur senza mai ancora esserci sfiorati. Ma al tempo stesso quel giorno non arrivava mai. Più di una volta le avevo detto che per scopare con me avrebbe dovuto scalare una montagna fatta di provocazioni, autocontrollo, masturbazioni fantastiche nella solitudine del suo letto, e tanto altro ancora. Monica non cercava una storia fissa, cercava una grande scopata e si era fissata che doveva portarmi a letto, che doveva provare quello che aveva sentito dire di me (penso da Sonia e da altre mie ex, amiche in comune). Io le raccontavo qualcosa, qualche dettaglio e ogni volta la mettevo alla prova stuzzicandola. Mi piaceva eccitarla con le parole, mentre restavamo soli in negozio, mi piaceva osservarla nella sua palese e malcelata eccitazione. Adoravo vederla trattenere il fiato e ricevere inaspettatamente l'ultimo cliente della serata come se nulla fosse, mentre ancora le riecheggiavano nella mente le mie parole piccanti e provocanti.
Le dissi che si sarebbe dovuta masturbare sognando di farlo con me, e di darmi una prova di averlo fatto. E lei venne il giorno dopo con un selfie della sua mano (ha un tatuaggio molto particolare) che si titillava il clitoride, e con un altra foto dove mezza nuda teneva in mano la foto di me che le avevo dato mentre si metteva un vibratore nella fica.
Pensava che quella notte mi sarei concesso a lei, ma si sbagliava. Parlai in modo molto eccitante delle emozioni che mi aveva suscitato ma alla fine le dissi che a mia volta l'avrei pensata quella notte, masturbandomi sulle foto che mi aveva dato.
Giorni dopo facemmo un gioco simile, ma scambiandoci un video. La cosa eccitante fu parlarne per giorni al lavoro, nelle pause, fra un cliente e l'altro, alla chiusura. Ogni momento era buono e ogni volta ci eccitavamo a vicenda, dicendocelo e al tempo stesso resistendo dal toccarci. Monica già in quell'occasione si era alzata la maglietta mostrandomi le sue tette senza reggiseno (non lo aveva messo proprio per stuzzicarmi durante l'orario di lavoro...), io glie le guardai avvicinandomi a lei ormai ansimante e già sudata di eccitazione. Era sicura che glie le avrei leccate e ci saremmo rotolati sul pavimento scopando come animali. Invece mi avvicinai soltanto a pochi centimetri, senza toccarla, per farle sentire il mio respiro caldo sulla sua pelle e sui suoi meravigliosi capezzoli; poi risalii col viso verso il suo, e le sussurrai in un orecchio quanto mi avesse eccitato e che la prossima volta le avrei abbassato i pantaloni per leccarla dalla fica fino ai seni. Ma le dissi che non sarebbe accaduto quel giorno. Lei andò in bagno a masturbarsi, dicendomelo. Io lasciai fare senza seguirla. La sentii godere attraverso la porta, ma riuscii a resistere e non entrai. Successivamente, qualche giorno dopo, scrissi un racconto dove descrivevo come l'avrei sedotta e come l'avrei scopata se fossimo andati al mare per un weekend e le chiesi di scrivere come lei avrebbe sedotto me se l'avessi invitata a cena uno giorni successivi.
Fu così brava che scrisse il racconto, devo dire molto caldo ed eccitante, inserendo delle foto di lei semi nuda e poi nuda, man mano che il racconto si faceva più esplicito. Diciamo che scrisse un vero e proprio racconto illustrato.
In tutto questo, io facevo leggere e raccontavo tutto a Sonia che spesso iniziava a masturbarsi mentre ne parlavamo. Inutile dire che con lei si scopava praticamente tutte le volte che ci si vedeva. Ogni volta eccitandoci per un motivo diverso. Se per caso ve lo steste domandando, Sonia non era interessata a partecipare. Non aveva pregiudizi sul sesso di gruppo, ma lei viveva le sue scappatelle (e le mie) come isole personali dove sperimentare altro. La presenza del compagno sarebbe dunque stata poco in sintonia, anche se all'interno degli esperimenti capitò certamente anche di fare sesso con lei, assieme ad altri.
Ad ogni modo, poi con Monica venne il grande giorno: dopo qualche settimana di scambi di foto e di video sempre più erotici e compromettenti ci fu una sera che restammo di nuovo soli in negozio ormai chiuso, e tornando a commentare i nostri video mentre la nostra eccitazione montava a livelli ormai irresistibili per entrambi, accesi la telecamera del cellulare e le dissi di fare uno spogliarello per me nel retro dove ci sono le cucine e i magazzini.
Naturalmente accettò perchè non vedeva l'ora di farmelo rizzare di nuovo e soprattutto non vedeva l'ora finalmente di incrociare i nostri corpi ormai drogati della voglia di saziarsi l'uno dell'altro.
Entrati in bagno iniziò a spogliarsi in modo sinuoso e ammiccante, io mi abbassai i pantaloni e per la prima volta le mostrai la mia erezione dal vivo dopo che per tante volte l'aveva ammirata solo in foto e in video. Ora eravamo lì, uno davanti all'altra, eccitati oltre il possibile e l'immaginabile e con una voglia che cresceva a dismisura senza mai raggiungere un limite. Ma resistetti ancora un po'... finchè lei, completamente nuda e sconvolta di passione, pronunciò la frase che vi ho detto prima: " Stefano sei un maledetto irresistibile stronzo... mi stai facendo impazzire, io non ce la faccio più!" e proprio come aveva previsto Sonia, si avventò sul mio uccello duro, lucido e teso affondandolo nella sua bocca spalancata.
Io naturalmente continuai ai filmare e la cosa eccitava Monica in modo assurdo. Ci dava dentro come neppure si era spinta nei racconti che mi aveva scritto! Non aveva più pudore nè freni inibitori, lo succhiava e di tanto in tanto si staccava per miagolare parole sconnesse come "sono la tua troia", "scopami la bocca", "voglio sentire il sapore del tuo cazzo", "sei un porco maledetto e io sono la tua lurida puttana", "adesso non mi stacco più", "hai un cazzo bellissimo", "è meglio di come lo avessi sognato", "riempimi la bocca, sono la tua troia, la tua puttana, la tua cagna!".
Io stavo provando un'eccitazione mai provata prima, ve lo giuro! Credevo di scoppiarle in bocca da un secondo ad un altro, ma non so come riuscivo a resistere. E mentre lei succhiava, io la insultavo dicendole che era vero, che era una puttana, che aveva dimostrato di meritarsi il mio cazzo e che di troie come lei ce ne sono poche (ma questo in effetti era un complimento!). La sculacciavo leggermente sulle natiche, e lei gradiva mugulando di piacere. Riprendevo tutto e appoggiai il telefono sul mobile di fianco in modo da avere le mani libere. La misi a favore di telecamera, e poi le tolsi il cazzo dalla bocca e glie lo ficcai nel culo senza alcuna remora. Urlò di dolore e al tempo stesso di piacere! "Cazzo mi hai fatto male, porco!", "che cazzo ti lamenti, troia? l'hai voluto il cazzo? adesso lo prendi senza fare tante storie... che lo vedo che ti piace..." Era totalmente abbandonata a me e al piacere. E infatti le mie parole la fecero venire all'istante! La stavo scopando nel culo, e lei venne in modo compulsivo e selvaggio! Urlava di piacere, ansimava, si contorceva mentre la tenevo per le tette da dietro! Io ansimavo come un animale in calore, proprio come un porco senza alcun freno! Venne ululando il suo orgasmo e stringendo i pugni a tutta forza... io le sborrai nel culo una quantità incredibile di liquido... usciva come una pisciata, non smettevo più!
Lei lo sentiva e si agitava ancora di più chiedendone sempre di più.
Naturalmente dopo il primo orgasmo non finì certo lì... Le dissi di guardare nelle telecamera e di salutare Sonia. Le dissi che le avrei fatto vedere il video e che Sonia si sarebbe senz'altro masturbata guardandoci. Monica restò allibita e si voleva ritrarre: "cazzo no, Stefano! non farlo vedere a nessuno questo video!".
e io di rimando con tono bonario e saudente: "Monica, mi deludi... una bella troia come te, dopo tutto quello che hai fatto per scopare con me... ti inibisce una cosa da poco come questa? Sei una troia, lasciati andare e goditi il piacere di farti guardare da chi ti sa apprezzare...".
"No dai, io e Sonia siamo amiche... non voglio... mi vergogno".
"Siete amiche ma per scoparti il suo ragazzo hai fatto qualsiasi cosa no?"
"Beh, sì... " ammise con un tono colpevole e remissivo.
"Ecco, allora adesso ti chiedo di fare anche questo. Sonia non si arrabbierà, te l'ho detto. Anzi! Ti racconterò di come si masturberà e di quanto godrà nel vederti che ti scopo in bocca, nel culo... e sono sicuro che si ecciterà come una verginella maliziosa quando ascolterà questo siparietto!"
"Va bene... ma mi vergogno un po'... "
"Ma è proprio questo che ti eccita, lo so..."
"Sì, cazzo... ma come fai...? cazzo tu mi leggi nel pensiero! Tu sai quello che voglio prima di me!"
"Perchè ti conosco Monica, abbiamo fatto un percorso insieme... tu hai capito quanto sono porco e io ho capito quanto sei maiala. E adesso apri le gambe che ti faccio ululare un'altra volta..."
Senza farselo ripetere due volte si mise sul bancone dei panini e allargò le gambe con ancora indosso le scarpe da lavoro (aveva indosso solo quelle, ormai. La eccitava tenerle.). Io le divaricai le gambe ancora un po' e poi cominciai a leccarla avidamente fra le cosce. L'avrò leccata per almeno 20 minuti di fila, con lei che mi supplicava di non smettere, che era già venuta altre due volte e voleva venire ancora. Io avevo il cazzo di nuovo a mille e iniziai a strusciarglielo dappertutto: fra le cosce, sulle natiche, sulla pancia, sui seni, sul capezzoli, sul collo, sulle braccia... dappettutto... e lei godeva di ogni mio movimento su di lei.
Poi lo prese, con decisione inaspettata, e se lo ficcò nella fica d'un colpo! "Adesso sbattimi a tutta forza e facciamo vedere a Sonia come scopiamo!"
Questa frase mi diede una scossa potentissima, e presi a scoparla selvaggiamente a favore di telecamera. Si sentiva il rumore della nostra pelle che sbatteva umidiccia e gli ululati di Monica che rimbombavano nel magazzino. Io ansimavo e grugnivo di piacere. Grondavamo di sudore e l'odore dei nostri corpi si era ormai mescolato ed era diventato un unico meraviglioso profumo di passione.
La scopai nella fica per altri 20 minuti ancora, lei non ne poteva più! Era esausta e disfatta... sarà venuta almeno 5 volte, e io dovevo ancora venire la mia seconda (la seconda duro tantissimo).
Non ero ancora venuto ma ero esausto anche io: mi aveva spompinato, l'avevo scopata nel culo, l'avevo leccata e ora la stavo scopando nella fica... fuori albeggiava ormai, e noi stavamo ancora scopando selvaggiamente fino all'ultima stilla di forza, per sfogare la voglia, il desiderio e la passione inibita dei mesi precedenti. Fu una scopata preparata e caricata per tre mesi. Ora che eravamo lì, non avremmo più smesso!
Ormai lei aveva il trucco che colava dal sudore e dalle lacrime di piacere e di fatica, io ero sudato più di lei e la stavo sbattendo come un toro senza sosta da non so quanto tempo. Lei ormai ansimava quasi meccanicamente: era esausta ma non voleva che smettessi... appena calavo il ritmo mi chiedeva di continuare più forte!
Era entrata in una sorta di trance dove galleggiava su una sorta di lieve orgasmo, senza mai raggiungere l'estremo piacere (del resto era già venuta cinque volte... non ce la faceva più neppure lei!). Io ero vicino al mio secondo orgasmo ma la stanchezza fisica lo spostava sempre qualche minuto più in là, ogni volta che lo stavo per raggiungere!
Era un piacere enorme, anche se non raggiungevo l'orgasmo! La scopavo ed era un piacere vederla così abbandonata ed in estasi sotto i miei colpi. Lei non voleva smettere, ma era esausta, e io più esausto di lei non avrei smesso neppure se me lo avesse chiesto!
Non so per quanto andammo avanti a scopare in quel modo. Eravamo in trance, estraniati dal tempo e dallo spazio. Esistevano solo i nostri corpi e le nostre emozioni. E il rumore della carne appiccicosa di sudore che si baciava ad ogni sussulto.
Poi, dopo non so quanto tempo, ormai senza più una stilla di energia, venni di nuovo. Tirai fuori il cazzo dalla sua fica devastata e sazia oltre ogni ragionevole limite e gli sbattei il cazzo sui seni e in faccia per farle accogliere i miei schizzi fra le sue labbra.
Si leccò le tette e bevve fino all'ultima goccia guardandomi negli occhi. Poi cademmo esausti sul pavimento, quasi svenuti. Spensi il cellulare che ormai aveva finito la memoria e aveva interrotto la registrazione da non so quanto. Mi rivestii a fatica e lasciamo Monica sul pavimento in estasi a guardarmi mentre mi infilavo i pantaloni e la maglietta. Si toccò la fica sorridendo: "E' stata la cosa più incredibile che mi sia mai capitata. Tu sei incredibile.", poi ci fu un attimo di pausa, come di una presa di consapevolezza, e aggiunse: "Sei stato una scopata che neppure immaginavo sarebbe potuta esistere. Una scopata irripetibile".
Già, era irripetibile. Certe cose possono venire così bene solo la prima volta. Solo con certe premesse. Solo dopo aver scalato certe montagne.
La salutai con un bacio affettuoso, con lei ancora nuda sul pavimento, e uscii, salii sulla moto e tornai a casa da Sonia per abbracciarla.
Ecco. Questo ve l'ho raccontato per farvi capire il rapporto particolare, unico, fra me e Sonia. E naturalmente le feci vedere il filmato di me e Monica. E naturalmente Sonia si eccitò come previsto...
Avevamo ancora solo 18 anni...
Ma questa storia non è ancora una delle storie dei diari di Sonia. Le sue confessioni devono ancora venire. E io sarò lieto di raccontarvi la prima, e tante altre.
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9 years ago
erotic3mind255232,
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La mia prima volta con un uomo - parte 1
Circa sette anni fa ho iniziato a frequentare la palestra anche al sabato mattina. Era una dimensione più tranquilla, lavoravo meglio senza le distrazioni delle sere infrasettimanali. La palestra era semideserta, gli unici a frequentarla con me erano alcuni uomini e alcune donne di mezza età, schivi e riservati.
Con uno di loro, che chiamerò Antonio, ho iniziato a scambiare quattro chiacchiere, per il semplice motivo che ci ritrovavamo sui tapis roulant nello stesso momento, e perché avevamo la comune passione del cinema d'autore. Lo trovavo un tipo simpatico e alla mano. Non so come e quando di preciso mi sia ritrovato a fantasticare su di lui. Di fatto a un certo momento mi ricordo di essere andato in erezione, mentre camminavo sul tapis, guardando il corpo di Antonio, lì vicino a me. Era sudato, il petto era ampio, trattenuto da una canottiera nera, e sebbene avesse un po' di pancetta, la sua altezza (circa 185 cm) gli dava un aspetto solido e atletico. Mi sono fermato e, ripardandomi in qualche modo con l'asciugamano, sono corso a farmi la doccia.
Inutile dire che, quando mi sono spogliato e sono andato a bagnarmi sotto il getto d'acqua calda, il mio cazzo era già alquanto barzotto, e mentre me lo insaponavo è cresciuto ancora, fino a farlo diventare grosso e duro quasi al suo massimo. E' stato in quel preciso istante che, senza che me ne accorgessi subito, è entrato nelle docce proprio Antonio. Le docce di quella palestra sono di vecchio tipo, tutte unite tra loro, quindi ad un certo momento mi sono girato e mi sono trovato davanti lui, completamente nudo, che, come niente fosse, si insaponava.
"Complimenti!" ha riso lui accennando distrattamente al mio uccello. Io devo essere arrossito fin sopra i capelli, e ho mormorato in qualche modo: "Cose che capitano!", ma non ho potuto fare a meno di abbassare lo sguardo, per dare un occhio al cazzo di Antonio. Con mio stupore, ho visto che era completamente depilato. Era a riposo, ma di dimensioni ragguardevoli, scappellato, di un bel colorito rosato, e soprattutto grosso, con uno scroto altrettanto voluminoso, perfettamente liscio, che immediatamente mi ha fatto venire voglia di prenderlo in bocca lì su due piedi.
Forse Antonio si è accorto che il mio sguardo indugiava troppo sul suo pisellone, fatto sta che si è girato, e si è chinato per lavarsi i piedi. Nel fare questo, ha divaricato leggermente le gambe, e le chiappe, lisce e sode, si sono aperte, mostrandomi solo per un istante il buco del suo culetto, depilato anche quello, bruno e sicuramente stretto. Ormai la mia erezione era di pietra, il mio cuore batteva a mille, e sono dovuto uscire dalla doccia per andare a vestirmi in fretta e furia.
Antonio mi ha raggiunto ai phon mentre mi asciugavo i capelli. Mi ha appoggiato una mano sulla spalla per richiamare la mia attenzione, e quando ho spento il phon mi ha detto: "Senti, prima parlavamo di quei film muti, e mi hai detto che ti interessa l'argomento... Guarda, senza impegno, se vuoi io a casa ho un'intera collezione di dvd sugli esordi del cinema... Senza che ti porti tutto, vieni un pomeriggio, scegli quello che vuoi e me li ridai quando hai tempo!"
Ho sorriso, e ho annuito, ringraziando. Poi, dopo averci pensato un attimo, ho chiesto ad Antonio se fosse libero già il pomeriggio di lunedì, visto che non avevo impegni lavorativi. Lui mi ha detto che, in quanto pensionato, è sempre libero, e ci siamo salutati dopo esserci scambiati il cellulare.
Lunedì alle 16 ero davanti al cancello della casa di Antonio. Una villetta singola degli anni Ottanta, elegante ma non eccessivamente bentenuta. Quando sono entrato ho chiesto ad Antonio, che indossava una tuta grigia, se non disturbassi nessuno, e lui mi ha confermato di vivere da solo, dopo aver divorziato dalla moglie ormai quindici anni prima.
Dopo due o tre chiacchiere generiche sul tempo, mi sono tolto il cappotto e ci siamo spostati in salotto. L'idea di essere da solo con lui mi dava una nuova sensazione allo stomaco, un'emozione carica di eccitazione, e mi sono dovuto imporre di restare tranquillo, per non arrossire di nuovo.
La collezione di dvd era in effetti notevole, e sono rimasto alcuni minuti a osservarla in silenzio.
"Se sei indeciso" ha detto a un tratto Antonio, arrivando con due bicchieri di prosecco, "possiamo vederne un pezzo assieme... Il divano è molto comodo!"
"Magari!" ho risposto, e ho subito preso un dvd di un autore spagnolo degli anni Venti. Era un cd masterizzato, e sopra c'era scritta una data a pennarello. Ho pensato che fosse la data in cui Antonio aveva riversato il vhs nel dvd, e senza pensarci ho inserito il disco nel lettore, e ho premuto play, andando poi a sedermi al fianco di Antonio.
Quello che, invece, lo schermo ha proiettato, mi ha lasciato senza parole: una telecamera fissa inquadrava un letto, sul quale ho subito riconosciuto Antonio, steso completamente nudo e con una gigantesca erezione, mentre, ai due lati, due transessuali neri si impegnavano a leccargli uno la cappella e l'altro le palle, mentre si menavano due bastoni d'ebano davvero giganteschi.
Antonio ha tossito fuori il prosecco che aveva nel bicchiere, e si è subito alzato, esclamando: "No...! Non capisci... non è quello che sembra!"
Io ero confuso ed eccitato, non saprei se per i due cazzoni neri o per il tarallo, certamente non inferiore agli altri due, di Antonio lì sullo schermo. Quello che subito ho capito era che non volevo smettere di vedere quello spettacolo, pertanto mi sono affrettato a dire: "Ma figurati Antonio... Anzi! Cioè... cavolo! Complimenti... E' sempre stato il mio sogno potermi fare due trans neri assieme, e tu lo hai realizzato! Sei un mito!"
Antonio si è fermato, girandosi verso di me, rosso in viso, guardandomi con aria interrogativa: "Vuoi dire che non ti dispiace vederlo?" ha sorriso.
"Stai scherzando???" ho replicato, "Ti prego, anzi, lascia che possa dare un'occhiata a come te li sei giocati, questi due cazzoni da paura!"
-FINE PRIMA PARTE-
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9 years ago
admin, 75
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La mia prima volta
Credo di essere stato gay fin dalla prima infanzia,infatti quando ero poco meno che decenne mi piaceva, con qualche ragazzino che ci stava, toccarci
il pisellino e mettercelo tra le natiche ma senza riuscire a farlo entrare nel
buchetto voglioso. Ricordo che una volta a cinema , avevo i pantaloncini corti,
si è seduto accanto a me un signore ed ha cominciato a carezzarmi le cosce e mi invitava ad appartarci,ma io ero ancora un bambino ed anche se mi sarebbe piaciuto farmi penetrare ho avuto paura ed ho cambiato posto.
Dopo questi episodi non ho più pensato ad avere rapporti omosessuali,sono
cresciuto, sono passati molti anni , ma una volta andando in cerca di qualche prostituta per farmi spompinare un pò, davanti ad una porta vedo un bellissimo giovane,non era un travestito aveva soltanto un po di trucco sugli occhi, che mi invitava ad entrare promettendomi che mi avrebbe fatto divertire. In quel momento è
scattato in me quel desiderio represso per anni ed anni, come un automa sono entrato , lui mi ha portato sul letto ed ha cominciato a spogliarmi ed io facevo altrettanto con lui, ad un tratto ci siamo ritrovati nudi ed ho visto tra
le sue gambe un cazzo enorme e già pronto per fare il suo dovere. Senza rendermene conto me lo sono messo in bocca ed ho cominciato a fargli un pompino, lo sentivo palpitare tra le mie labbra ed ad un tratto lui mi ha girato
mi ha fatto mettere alla pecorina e dopo avermi lubrificato ll mio vergine buchetto comincia ad infilarmelo dentro facendomi provare un male tremendo perchè aveva difficoltà ad entrare date le notevoli dimensioni, ad un tratto me lo sono sentito tutto infilato e dopo il dolore precedente comincio a provare un piacere un piacere così immenso che non so come descriverlo, comincia ad entrare ed uscire con violenza facendomi estasiare sempre di più ed ad un tratto ho provato un bruciore lungo tutto il canale causato dallo sperma che entrava copioso ed in quel momento mi sono sentito in paradiso.
Quanto tempo sprecato, da allora ho sempre cercato cazzi piccoli o grossi non aveva importanza.Purtroppo dal momento che non volevo che si sapesse questa mia inclinazione e che
ancora nessuno conosce,
era molto difficile trovare persone che mi facessero sentire come la troia che mi consideravo. Una volta sono andato in un cinema porno e mi sono messo in un angolo,ad un tratto sento una mano che si infila dentro i miel mini slip e poi comincia ad abbassarmi i pantaloni e quando il mio splendido culetto si ritrova a nudo un bel cazzo comincia a strusciarsi tra le mie natiche ed ad un tratto con un colpo possente mi sento penetrare con violenza facendomi strillare per il dolore misto al piacere , le mie urla hanno attirato altri spettatori che si sono avvicinati e hanno cominciato a toccarmi ed a spompinarmi mentre l'amico che avevo di dietro continuava ad incularmi facendomi provare un piacere indescrivibile. Non avevo goduto mai così intensamente
il fatto di essere osservato mentre facevo vedere quale gran troiona ero mi ha centuplicato il piacere, praticamente si era avverato il mio desiderio,almeno per il momento, di farmi conoscere come una gran troia. Ho avuto altri rapporti ma non tanti quanto ne avrei voluto, forse qualche altra volta vi racconterò qualche altra mia avventura.
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9 years ago
Ninetta69,
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Il voyeur
Nicola era un amico da vario tempo.Uomo brillante,gran lavoratore,gestiva assieme ad un socio una grande azienda e poco tempo a disposizione come noi x altro.Da vario tempo non ci incontravamo piu',troppi impegni lavorativi,il nostro piccolo zoo amatoriale in espansione continua,Nico sempre in giro x l'Europa,la famiglia,i figli ed i suoi splendidi doberman che lo adoravano e appena poteva correva da loro.Riceviamo da parte sua una gradita telefonata da gli Stati Uniti,cordiale gentile ed educatissimo come sempre ci chiede come stiamo e dei nostri cagnoni,pesciolini,diamanti mandarini pappagalli ecc.Tornera'in italia nel prossimo fine settimana e se vogliamo dice dato che moglie e figli sono in sardegna dove hanno una bella villetta fronte mare con amici ci potremmo vedere a casa sua.Nico abita nelle belle colline sopra Bologna,ha un bel casale con maneggio,piscina campo da golf,frutteto,giardino ed i suoi bellissimi doberman accuditi dalla moglie nei suoi diecimila metri di parco con alberi secolari in cui stanco dagli impegni professionali nella pace aria buona e niente traffico ne'smog si rilassa al ritorno dagli stressanti viaggi di lavoro.Ci riserviamo di dargli una risposta il giorno dopo lo chiameremo noi verso le 19 se saremo liberi ovviamente.Il giorno dopo pieno di impegni come sempre,verso le 19 chiamiamo Nico al suo cellulare personale e ci accordiamo x il sabato pomeriggio dopo pranzo.Mony mi dice al telefono,non portate nulla mi raccomando penso io alla cena.Nico oltre ad un uomo d'affari è anche un bravo cuoco,prima di aprire la sua azienda è stato cuoco su navi da crociera ed ha viaggiato in tutto il mondo.Verso le 16 siamo da lui,il cancello automatizzato si apre dopo everci visti dalla telecamera di videosorveglianza della sua stupenda tenuta.Nico è in vestaglia colore blu notte,capelli neri,occhi neri corvini, fisico asciutto come anni fa'ma viso stanco e occhiaie che denotano un impegno davvero gravoso e stressante dedito alla sua attivita' a cui da' il cuore,l'anima e tanta fatica.Mony,Carlo sussurra con voce dolcissima,finalmente carissimi ci rivediamo.Ci fa'accomodare in casa,mi abbraccia e mi bacia sulle gote,ma sei sempre piu'carina,beato Carlo che ti ha sempre con lui.Carlo sorride,lo osserva sapendo da tempo che Nico ha un debole x le donne formosette ma essendo solo un amico non lo preoccupa.Il salone dove ci offre un aperitivo verso le 18 è arredato in stile rustico,bar in un angolo piante che danno un tocco veramente carino all'ambiente e tolgono anche l'odore del fumo poiche'Nico è un fumatore incallito.Ci fa'accomodare su un bel divano stile 800 e parliamo un po'di lavoro ma soprattutto dei nostri animali,del brutto rapporto che Nico ha con la moglie che spesso si lamenta della sua assenza da casa.Si confida dopo un po',lei da informazioni avute da amici sembra lo tradisca.Ha gli occhi lucidi Nico,sa' trattenere ed a stento una lacrima,soffre e si nota bene,soffre nell'anima e nel cuore.Da 35 anni sono sposati,Elisabetta la moglie è un architetto paesaggista,originaria della sardegna,molto gelosa e anche a detta di Nico molto calda e passionale.Ha il suo studio in casa e collabora anche con varie riviste di architettura.Mony,Carlo,sussurra,scusatemi se mi sono lasciato andare e scusate l'abbigliamento,vado a vestirmi e scendo subito carissimi.Intanto servitevi nel mio bar ho portato liquori dalli Stati Uniti molto buoni.Nico gli dico ma non ricordi?Che cosa dovrei ricordare tesoro? beh io veramente sono astemia gli dico e Carlo beve pochissimo comunque grazie.Scusami tesoro sussurra Nico ho davvero la testa nel pallone sai.Dopo circa quindici minuti riappare, jeans e maglioncino occhi sempre lucidi ma sorridente.Tra poco se volete ragazzi ceniamo,ormai sono quasi le 20.Ci fa'accomodare in sala da pranzo e dopo poco appare dalla cucina,grembiulino cappello da cuoco e in mano una vassoio coperto.Nico ma che hai combinato dai,gli dico.Vuoi farmi ingrassare un altro pochino?Nico sorride e mi fissa,Mony il tuo sovrappeso tesoro è tutta salute.Poi ragazzi mica sarete venuti da me x stare a digiuno eh?Lo sapete che sono una buona forchetta.Sorrido,lui mi osserva e dopo poco mi sussurra con voce dolcissima,Mony il tuo sorriso mi scalda il cuore sai,da tempo non sorrido piu' purtroppo la tristezza pervade il mio cuore comunque bando alle chiacchiere ora buon appetito.Stappa una bottiglia x Carlo.Un vino di annata molto corposo e x me acqua minerale e coca.Ceniamo e ridendo e scherzando si fanno le due di notte.Ragazzi ci dice.ormai è tardi,se volete potete restare qui' per la notte,ho una cameretta per gli ospiti.Guardo Carlo che ha bevuto un po'troppo stasera, tre bicchieri di vino,ed un limoncello e guidare l'auto sarebbe davvero inopportuno per lui.Se vuoi tesoro gli dico restiamo qui'a dormire da Nico se ti va'ovvio.Carlo acconsente e restiamo.Verso le due vado con Carlo in bagno antistante la camera da letto,incrociamo Nico nel corridoio assonnato e col pigiama.Ragazzi anche voi insonni?Io ho mangiato troppo ed anche bevuto troppo stasera.Si appoggia alla parete barcollando,Carlo lo afferra prima che cada e si faccia male.Scusatemi dice Nico dovrei correre in bagno ragazzi,se non avete fretta vi rubo il bagno.Prego fai pure gli dico.Mi sposto lungo il corridoio e con Carlo attendiamo che esca.Dopo un po'riappare sempre barcollante ma comunque lucido.Prego ragazzi è tutto vostro.Mi scappa la pipi'non resisto piu'ormai e corro con Carlo in bagno lasciando inavvertitamente socchiusa la porta.Faccio pipi'ma ormai qualche gocciolina ha sporcato il pigiama e le mutandine.Dopo poco sento dei passi lungo il corridoio,scorgo dal pertugio della porta Nico che osserva,mi asciugo velocemente e mi rivesto.Sono tutta rossa in viso e Carlo mi osserva,Tesoro mi dice che hai visto gli spiriti.Gli sussurro guarda la'fuori,lui si affaccia dalla porta e vede Nico,mi ossrva con occhi lucidi e vogliosi,pare invasato.Carlo lo guarda e gli chiede se ha bisogno ancora del bagno.Scorgo dai pantaloni di Nico un gonfiore,proprio li'.Il porco stava spiando mentre urinavo.Esco e gli dico,Nico stasera hai bevuto davvero troppo sai.Lui non parla,pare mangiarmi con gli occhi.Mony,non riesco a dormire sai.Carlo ha gia'capito tutto e mi osserva,sono paonazza e scorge dal mio sguardo vergogna ma pure eccitazione.Inizia a baciarmi sul collo,toccarmi,accarezzarmi e Nico sempre li'ci guarda eccitatissimo.Mi sento il fuoco dentro stasera,da tempo io e Carlo non lo facciamo,poi essere osservata davvero mi ha messo una eccitazione incredibile.Mi lascio andare ormai il gioco sta' per iniziare.I capezzoli sono turgidi e le mutandine umide ormai,Nico si abbasa il pigiama e scorgo il suo membro turgido umido e voglioso,carlo mi mettele mani dentro i suoi pantaloni ora,sono tutta un fuoco.Mi guarda sempre piu'insistetemente Nico ed io sono sempre piu'eccitata.Carlo mi spoglia piano piano,succhia i capezzoli turgidi e ritti,tocca il mio intimo,scappucciando dolcemente il clitoride turgido e pulsante.Nico mi guarda senza proferire sillaba si sta'masturbando davanti a noi.Chinato sulla ginocchia ora Carlo mi lecca,aprendo le grandi labbra infila la punta della lingua dentro la mia vagina umida e pulsante gonfia e bagnata,titillando sempre il mo clitoride con la punta del dito.Ansimo,gemo,sussulto,ormai non mi trattengo piu',dopo poco i miei umori invadono la bocca di mio marito,Nico davanti a noi continua a masturbarsi,vedo il suo glande ormai rosso fuoco, turgido e bagnato,ansima e geme Nico eccitatissimo.Sono ora alla pecorella appoggiata al lavabo e sento i colpi del membro di Carlo dentro di me che mi penetra,mi fa'gemere sempre piu',urlare ed ansimare,Nico è li'vicino al mio viso,dopo poco chiudo gli occhi e sento all'improvviso caldi schizzi copiosi e dolci sulle gote e labbra di Nico e dentro di me il seme di mio marito,copioso e caldo scoppiando in un orgasmo fantastico come mai mi era successo. .
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9 years ago
themoon2011,
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Tecnico casa
Il motivo del mio annuncio... la storia è assolutamente vera e accaduta nel settembre di 2 anni fà. premessa che nn sn un prof. d'italiano (catania) verso le 17:00 mi chiamò un numero sconosciuto, risp e dal altra parte una voce femminile mi fà: salve sign. r..... ho avuto il suo numero dalla sign.enza mi chiamo anna e avrei bisogno di un idraulico, ho un problema alla piletta e al lavello, lei quanto può essere disponibile?? signora, domattina alle 08:00 potrei essere da lei, è disponibile?? sii,si... cosi, mi da via e n° del abitazione e stamattina alle 08:00 puntuale sono sotto casa, è un palazzo di 3 piani, citofono e mi risp. una voce maschile, si salga pure, 3° piano, prendo i miei ferri e mi avvio, arrivo e conosco il marito della signora, salve, mi chiamo gianni e io piacere, enzo... mi fa accomodare e mi dice che la moglie è fuori è andata dalla mamma ... boh, penso io che me frega, mi fà vedere i due lavori il 1° in lavanderia e il 2° in cucina... cosi dico al sign. gianni che devo andare a comprare un sifone e il gruppo del lavello, esco di casa e inizio a scendere le scale (il palazzo nn ha ascenzore) a metta scale circa, una signora sale, una bella tipa, 36/37 anni, mora,alta 170 circa capelli ricci e sotto un vestitino fiorato si intravede un bel fisico.... beh... buon giorno e lei ricambia, io continuo a scendere, vado a comprare le mie cose e dopo un 30 min. circa sono di ritorno.. citofono, e questa volta la voce che risp. è femminile, salve signora sono l idraulico, si sali 3° piano....
arrivato sù, mi ritrovo la signora delle scale, salve signora, piacere enzo, e lei piacere mio anna ..
mi fa accomodare e si scusa se nn è stata presente quando sono arivato, mi spiega che la madre ha problemi di salute e che si alterna con le gli altri fratelli...
io gli spiego quali sono i problemi che ha nella piletta e nel lavello e cosi lei mi dice che la sign. enza aveva dato il mio numero e che per lei ero una persona di fiducia e che lavoro in modo professionale, io ringrazio e a quel punto lei mi guarda e agiunge: ma nn mi aveva detto che 6 anche cosi carino..... grazie signora, anche lei lo è....
boh.... mi mette un pò in imbarazo questo suo modo, cmq, rompo subito il mio disagio dicendo che potevamo iniziare, lei mi accompagna in lavanderia e cosi apro la piletta e inizio ad uscire i vari detersivi, e lei.. ops che sbadata, mi scusi lo faccio io, mi si avicina e e si mette a 90° col seno a pochi cm dal mio viso, rimango senza fiato, indossa un regiseno color bianco, quasi velato il vestitino con la sua scollatura mi permette di vedere la sua 3° in modo molto libero, a delle belle tette, alla vista ancora molto toniche, lei da un occhiata verso di me e nota che io ero con i miei occhi puntati nella sua scollatura, ops.... mi ha beccato, cosi riprendo a guardare il mio lavoro e inizio, lei si mette poco distante da me e cosi si parlava un pò do un occhiata alle gambe, ha la pelle quasi da mulatta, sarà per il periodo, è veramente una bellissima donna penso io e continuo a lavorare..
poco passa e squilla un cellulare, è quello della sign. anna risp. e capisco che è il marito, già penso io, nn l ho più visto... gli dice che tornerà verso le 14: e che l impegno che aveva è stato confermato... lei risp che avrebbe lasciato qualcosa di pronto sul tavolo e che aveva il turno dalle 14 alle 22: (ho scoperto dopo che è un infermiera)..
cosi finisce la tel. lei subito dopo mi guarda e dice, enzo scusa un attimo mi assento 5 minuti!!
ok signora.
e lei mi guarda e dice, enzo, nn siamo poi cosi distanti d età, puoi chiamarmi anche anna.. detto questo si gira e si allontana...
finisco il lavoro della piletta e la chiamo, anna posso passare in cucina??
certo che puoi fai pure, sto arrivando..
bene dico io posso fumare pure una sigaretta?? certo che puoi io e mario fumiamo in casa, fai tranquillamente...
cosi mi accendo la mia sigaretta e mi rilasso un pò, pochi istanti dopo arriva lei, si era cambiata, adesso ha messo un vestitino color lilla molto più corto di quello di prima, sembra quasi una magliettina, nn gli sta molto aderente, ma esalta ancor di più le sue cosce e la sua scollatura, che mi riserva una sorpresa,....
finisco la sigaretta e inizio col lavello, anche li appena apro mi ritrovo il tutto pieno di botiglie di detersivo e vari igienizanti per la casa, e lei nuovamente, opssss.... scusa sono troppo sbadata oggi, si rimette a pecora e con mio stupore vedo che ha tolto il regiseno e che ha un seno quasi da primato, dio mio... un gonfiore inizia a bussare nei miei pantaloni e un pensiero al quanto sconcio mi passa per la testa.. lei questa volta toglie le botiglie quasi a rilento e nn mi guarda per nulla, finito ciò, penso che devo far calmare i miei bollenti spiriti, cosi m'infilo con la testa sotto il lavello e con mille pensieri cerco di lavorare, il posto e al quanto scomodo e da accarponi che ero messo mi giro a pangi in su come in una panca di addominali, vedo che lei si è seduta di fronte a mè e di lei riesco solo a vedere dalla pancia in giù, le sue gambe sono bellissime e le tiene accavallate, il mio lavoro và molto a rilento perchè ho un pensiro fisso, dopo pochi istanti do un altra occhiata e vedo che scende la gamba e le allarga un pò... azzz... ha un intimo nero che mi lascia senza parole, mamma mia, i pensieri urlano in testa e l adrenalina sale a mille...
inizio a pensare che lo fà di proposito, ma amo essere professionale (però, voglio provarci... penso)a questo punto mi metto tutto dun lato e il mio lavoro è quasi finito e chiedo, anna per favore puoi aprire l acqua, cosi magari vediamo se ci sono perdite??
certo che si, lei si avvicina e nn si mette dalla parte esterna degli sportelli ma in quel poco spazio che era rimasto, apre l acqua e io controllo che il tutto vada bene lei mi fà, come và, e io... beh, controllo che sia tutto asciutto, e che magari nn ci sia qualcosa di bagnato.... almeno quà giù....!!!!
lei, fà un soride in modo molto malizioso e si mette accovacciata , mi guarda e fà, se vuoi trovare qualcosa di bagnato, devi smettere di toccare là!!
mi prende una mano e se la porta in mezo alle gambe, e guà che devi toccare.....
mamma mia, lei era con gli occhi lucidi, io avevo l'adrenalina alle stelle, aveva le gambe sodissime, e le mutandine quasioliose di quanto era bagnata, esco da sotto quel lavello e prendo a baciarla, aveva un sapore stupendo, la tocco dal sedere, la stringo a me, e nn ci staccavamo mai da quel bacio, ormai il mio cazzo era in tiro e lei lo sentiva pulsare contro il suo addome gli tocco il seno, duro come quello di una ventenne, mi prende per mano e senza dire una parola mi porta in camera da letto, ci denudiamo e riprendiamo a baciarci aveva la fica bollente, le mie mani la toccavano da dietro e con esso allargavo le chiappe e toccavo anche il buchino inizio a leccarle il collo, la spalla, il seno...
la metto sul letto e scendo sino alla sua fica, lei mi guardava con occhi ormai posseduti, inizio a leccargli la clitoride, lei ansima, gode e si dimena, lo mordicchio, lo bacio come prima facevo con le sue labbra, poi lei si alza mi fa mettere straiato e ricambia la cortesia, da prima prende il cazzo con le mani e mi fà un bel complimento (20 cm) wow, è stupendo.... poi inizia a leccarlo in lungo sino alle palle, lo insaliva, dopo pochi istanti lo prende in bocca, la sua salivazione era tantissima e quel calore mi eccitava ancor di più, gli chiedo di mettersi a 69 e lei subito si posiziona su di me, che spettacolo, avevo quel sedere perfetto a contatto con la mia bocca e la sua fica che ondeggiava sul mio mento siamo stanti in questa posizione per un paio di minuti, poi lei scende e si sdraia, io mi metto sopra e inizio a giocare col mio cazzo sulla sua clitoride, dio come si dimenava, aveva troppa voglia cosi piano piano lo metto dentro, le mandava dei gridolini e mi graffiava mi stringeva....
da li ci attorcigliamo sul letto e lei passa sopra me, si muoveva come una dea da pprima piano poi sempre più forte e contraento i muscoli, la lussuria era arrivata a limiti exstremi e noi nn capivamo più nulla, sento solo la sua voce che mi dice che sta per venire e poi un urlo sotto voce e lei che tremacome una foglia, io continuo in modo molto lento e i suoi occhi sembrano quasi piangere.. mi bacia, mi morde le labbra, e poi si distente vicino me, io prendo a baciare il suo seno, lo mordicchio un pò,lo lecco, poi scendo nella pancia e in fine mi metto a covaccioni ai piedi del letto e inizio a rileccare la sua clitoride, il sapore era molto più forte, ma ottimo, la lecco e lei ancora tremolante, le metto la lingua dentro quella meravigliosa passerina per raccogliere il suo nettare e poi scendo nel suo ano anche lui umido lo slinguetto un pò e poi inizio a giocarci con un dito, lo infilo dentro, prima uno,poi due, lei nn dice una parola ormai e posseduta e cosi la metto a 90° e poggio la cappella in quel meraviglioso culo, da prima piano delicato ma una volta dentro la bacio nella schiena e inizio un movimento che a ritmo si fà sempre più veloce e corposo, è stupendo stargli dentro e lei ansima come una porca, ad un certo punto mi guarda e sotto voce mi dice: voglio che tu mi venga in bocca, voglio sentire il tuo sapore per più tempo possibile!!!
detto ciò inizia a masturbarsi io la prendo per i capelli con una mano e con l altra la tengo stretta per il seno, dio quando mi piace ormai i colpi si fanno secchi e lei riprende a godere come una matta prende il cuscino in bocca e si contorce io allento perchè al apice anch io e non appena lei si calme esco dal sedere e lei si gira e inizia a spompinare, l orgasmo nn tarda e i primi fiotti di spema finiscono nella sua gola per poi continuare a schizzare su tutto il viso.
sfiniti ci sdraiamo sul letto e rimaniamo a baciarci per qualche minuto, dopo mi rivesto e prima di uscire la porta mi promette che presto avra il bisogno di un altro intervento!!!!!!!!...
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9 years ago
unicorno1multicolor,
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E fu così che conobbi desyderia
Questo racconto risale allo scorso marzo ed è stata la "mia prima volta" in questo magico mondo.
Sono una persona posata e abitudinaria, con un lavoro e una fidanzata "storica".
Una sera senza impegni passai a salutare un amico che stava attraversando un brutto periodo a casa sua. Italo (nome di fantasia) era stato lasciato da poco e con poche motivazioni, in poche parole era stato scaricato per un altro.
Entrai a casa sua, mi offrì una birra e mi disse di non prenderla a male, ma potevo stare per poco tempo perchè aspettava degli amici. "Tuoi amici che io non conosco?", chiesi. Imbarazzo da parte sua.... messo alle strette, mi illustrò il magico mondo di desiderya, senza tabù e pregiudizi. Mi disse infine di aspettare una coppia del trapanese per passare assieme la serata. Una lampadina mi si illuminò: "ma se restassi???". Lui era molto incerto, non voleva ovviamente che i suoi amici si sentissero presi in giro. Alla fine accettò, convinto anche dalle foto postate dalla coppia, che ritraevano la lei tra tanti cazzi.
Arrivò la coppia, Luca e Laura (anche questi nomi di fantasia) entrarono e al sorriso radioso di lei fece da contraltare il disappunto di Luca. Quest'ultimo chiese ad Italo dove fosse il bagno ed andarono assieme, mentre Laura si sedette nella poltrona di fronte alla mia. Era bella Laura, molto molto bella. Aveva fascino e sensualità da vendere, tanto che mi divenne il cazzo durissimo.
Iniziammo a parlare un po' di noi e lei era molto dolce e gentile, anche se ogni tanto mi lanciava occhiate talmente languide da farmi eccitare esageratamente. Giovane, bionda, 3 di seno e gambe affusolate. Indossava un paio di leggins che poco lasciavano all'immaginazione. Il fondoschiena era un perfetto mandolino.
Italo e Luca ritornarono dal bagno e questa volta vidi che quest'ultimo aveva un'aria più distesa.... non capii immediatamente, ma poi fu lo stesso italo a rivelarmi di aver convinto facilmente Luca mentre quest'ultimo lo spompinava con avidità.
Cenno di Italo, allora mi alzo e tolgo la camicia, rimanendo in maglia intima; Luca andò a sedersi di fianco a laura e italo dall'altra parte, mentre io rimanevo di fronte a gustarmi la scena. Laura si dimenava tra loro, eccitata al massimo dalle carezze di Luca e dalla lingua di Italo che la stava lavorando per bene nella passera.
A quel punto mi alzai, mi spogliai completamente e fui il primo a metterglielo in bocca; lei sembrava non aspettasse altro, e iniziò a spompinarmi con passione, tra i mugolii per il lavoro svolto dagli altri due. Lo teneva con la mano, mentre lo leccava avidamente: la cappella, rossa e ingrossata, per poi scendere lungo il fusto e fermarsi alle palle, una, due, cinque, dieci lunghe leccate, mentre italo aveva iniziato a penetrarla. Laura gemeva e succhiava, andava sù e giù sul mio cazzo grosso, mi sembrava volesse esplodermi, tanta era l'eccitazione. A un certo punto sentii che ero sul punto di venire, non volevo fare brutta figura e allora mi ritrassi ed iniziai ad accarezzarla sul seno, mentre Luca prendeva il mio posto. Italo intanto continuava a fotterla su e giù senza fermarsi e Laura mi fece cenno di avvicinarmi, ancora col cazzo di luca in bocca. Appena vicino a lei, iniziò a giocare coi cazzi di entrambi, ora l'uno ora l'altro. A un certo punto vidi che si concentrò più sul mio, mentre con la mano segava il marito. I mugolii aumentavano e divennero grida quando l'orgasmo la colpì; uscì il mio cazzo dalla sua bocca e gridò" Oh Dio sììììììììììììììììì" e lo riprese di nuovo in bocca, mordendomelo con decisione. Non avevo mai provato tutto questo piacere e volevo venirle in bocca. Lei vide che drizzai le gambe e iniziai a muoverle la testa su e giù, scopandola in bocca. Luca intanto le sussurrava parole da vero maiale e lei ansimava e succhiava avidamente. Raggiunsi il massimo piacere quando lei iniziò a massaggiarmi le palle e, dopo essersi leccata un dito, inizio a massaggiarmi l'ano: iniziai a sborrarle copiosamente in bocca, col marito che mi incitava e il dito che nel frattempo era mezzo entrato nel mio culo. Lei bevve tutto avidamente d'un sorso, mentre Italo, che aveva continuato a fotterla, le venne sul bacino e sul seno. Mi buttai sul divano e non pensai più a niente per 30 secondi.... una strana sensazione mai provata era entrata in me.
Ci alzammo contemporaneamente io ed Italo, muovendo insieme verso il bagno. Dopo esserci lavati, uscimmo in terrazza a fumare, coinvolgendo Luca. Laura invece accolse con gioia la proposta di farsi una doccia.
Rientrammo e ci risedemmo sui divani. Iniziammo a discutere e loro tre raccontavano le loro esperienze, riendendomi sempre più entusiasta di questo mondo.
Dopo mezz'ora Luca ci disse che gli era rimasto poco tempo e che avevano un po' di strada da fare. Non so dove presi l'intraprendenza, forse il feeling immediato che si era stabilito mi spinse a farlo: afferrai Laura che adesso indossava solo l'accappatoio, la spogliai e iniziai a leccarla in piedi; la leccai interamente, dal collo ai piedi, soffermandomi sull'ano, giocandoci e infilandoci il mio dito. Italo e Luca nel frattempo si masturbavano a vicenda. Ad un certo punto la afferrai, mi sedetti sul divano e la misi su di me a cavalcioni: avevo voglia di farla venire da solo e quella è la posizione in cui non fallisco mai. Lei inizia a cavalcarmi mentre io gioco coi suoi seni: li mordo, li lecco, le strizzo i capezzoli; lei salta su e giù e ansima. A un certo punto si ferma e cerca di mettere i piedi sul divano per saltare meglio, La blocco e le dico di continuare in quel modo. Lei ubbidisce e riprende a saltare. E' bagnatissima e si sente ad ogni schiocco che fa la sua fica quando affonda i colpi. Allora capisco che è giunto il momento: serro le gambe e inarco il bacino, il suo clitoride sfrega sul mio pube, mentre il cazzo va a toccarle un punto nella vagina che la fa impazzire... Inizia a gridare mentre continua a saltare su e giù sul mio cazzo duro, fermo, immobile.... il mio volto è tra i suoi seni e continuo a morderla e leccarla.... improvvisamente è lì.... sta per arrivare.... ecco, grida, salta come una pazza, si dimena e preme la mia testa contro il suo seno... E' arrivata Laura e stavolta solo per merito mio..... Dopo l'orgasmo si ferma e mi bacia lungamente sulla bocca. La faccio alzare e la accompagno nel divano di fronte, dove ora Luca sta spompinando Italo. La faccio mettere sopra ad Italo, nella stessa posizione di prima, e inizio a lubrificarle l'ano con la saliva. Italo nel frattempo le ficca due dita nella figa, lei riprende a gemere, Luca la bacia... Alla fine la penetriamo entrambi, Italo nella figa ed io nel culo, mentre Luca ci osserva segandosi. Vado su e giù con decisione e sento il piacere salirmi sù, sono eccitato al massimo e continuo ad andare più forte, invogliato dalle sue grida e dai suoi incitamenti... Alla fine le sborro anche nel culo, felice ed appagato della migliore e più inattesa scopata della mia vita. Mi butto sfinito sul divano, mentre Italo si alza e prende il mio posto nel suo culo.Pochi colpi, secchi e decisi, ed anche lui le sborra dentro, aggiungendo il suo sperma al mio.... Mi confesserà poi che è stato proprio il contatto col mio sperma che lo ha fatto eccitare in quel modo, tanto da venire dopo pochi colpi.Luca concluse la sua sega in bocca a Laura e così si concluse la nostra piccola orgetta.
Ovviamente ci siamo rivisti altre volte e siamo diventati amici... ma questa è un'altra storia....
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9 years ago
Alessandro1Magno3,
30
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Il centro commerciale
Premetto che questi racconti sono un mix di fantasie, sogni realmente “sognati”, fantasie da realizzare ma anche fantasie realizzate e situazioni davvero vissute. Ovviamente, il tutto debitamente adattato!
Insomma, alcune delle cose che racconto le ho solo sognate, altre le ho davvero vissute e/o realizzate!
Camminavo tranquillamente per il centro commerciale durante una pausa di lavoro, quando ad un certo punto vedo davanti ad una vetrina una donna vestita in modo molto intrigante, tacchi alti, gonna stretta, camicia stretta. Adoro le donne sexy ma eleganti!
Allora decido di avvicinarmi per ammirarla meglio, effettivamente era una gran bella donna sulla quarantina, ma potrebbe averne avuto qualcuno in più o in meno!.
Lei passa tranquillamente da una vetrina all’altra ed io decido di seguirla, ma in modo discreto, non volevo che si infastidisse.
Dopo qualche minuto però decido di buttarmi, aspetto che si trovi in un punto un po’ tranquillo del centro commerciale e mi avvicino, le faccio i complimenti, mi presento, le spiego che camminando non ho potuto fare a meno di notarla e la invito al bar per bere un caffè, come detto aveva un paio di fantastiche scarpe con il tacco alto, una gonna stretta ed una camicia molto aderente ma un po' aperta, così si intravedeva il suo splendido seno. Onestamente mi aspettavo un no secco, o comunque una scusa per scaricarmi velocemente, invece con mio stupore, accetta! Beviamo il caffè facendo due chiacchiere, e dopo un po’ la situazione mi aveva stuzzicato ed cresciuta in me una gran voglia di baciarla ed allora le ho chiesto se le fosse andato di seguirmi un posto un po’ più appartato e lontano dalla gente che frequentava il centro, ma restando sempre all’interno del centro commerciale.
Sapevo che stavo rischiando di esagerare, rischiavo che si offendesse, ma volevo provarci, alla peggio avrei avuto un no come risposta, ma inaspettatamente mi disse di si e così ci alzammo dal tavolino dove avevamo consumato il caffè!
Ci alzammo e le dissi di seguirmi, così mi incamminai verso il piano superiore del centro commerciale, dove c'è un posticino appartato una zona del centro commerciale che non viene usata, basta attraversare un porta di sicurezza. Le dissi di lasciare andare avanti me e di seguirmi dopo qualche secondo, così da non insospettire nessuno.
Entrai ed aspettai che lei mi seguisse, c'è un lungo corridoio ed io mi misi in fondo ad aspettare, così quando lei entrò io potei ammirarla in tutta la sua bellezza ed eleganza, mentre camminava in maniera sexy verso di me.
Quando mi arrivò vicino, non ho resistetti, la strinsi a me con forza e la baciai, fu una sensazione fantastica, sentire le mie labbra contro le sue e poi la mia lingua che entrava nella sua bocca incontrando la sua lingua e sentire che si attaccavano una all'altra in una espressione totale di voglia e desiderio l'uno dell'altro.
A questo punto ho cominciato ad esplorare il suo corpo con le mie mani, mentre continuavo a baciarla, ho fatto scorrere le mie mani lungo la sua schiena e poi giù fino ad arrivare al suo sedere, che ho stretto tra le mie mani, allora ho smesso di baciarla, l’ho guardata negli occhi ed ho cominciato ad scorrere lungo il suo collo con la punta della mia lingua, giù giù, fino ad arrivare tra i seni, mentre le mie mani continuavano ad esplorare il suo corpo e ad accarezzarla. Poi le mani sono scivolate lungo la sua gonna e quando ne hanno trovato il fondo, l'ho alzata, così da poter accarezzare le sue cosce e cosicché lei fosse libera di muoversi.
Ma a quel punto avevo voglia di assaporare il suo seno, ed allora ho iniziato a sbottonarle la camicetta, volevo vedere il suo seno stretto nel reggiseno, ho continuato a sbottonare la sua camicia, mentre lei con le mani studiava il mio corpo.
Finalmente il suo seno, stretto in un reggiseno, che quasi esplodeva, dio che immagine fantastica, era lì davanti a me con i tacchi alti, la gonna alzata e le cosce fuori, senza più la camicetta e con il seno che sbordava dal reggiseno, non ho resistito ed ho iniziato a leccarla tra i seni sopra al reggiseno, poi sono riuscito a fare uscire i seni dal reggiseno, ma senza toglierglielo e finalmente ho potuto succhiarle i capezzoli, uno alla volta e poi leccarle tra un seno e l'altro, giocare con la punta della mia lingua sui suoi capezzoli, era fantastico assaporare la sua pelle e sentire i suoi gemiti di piacere. Ma volevo di più, ed allora ho iniziato a scendere continuando a leccare il suo corpo e giocando con la punta delle dita lungo le sue cosce e tra le tua gambe, mentre lei continuava a gemere di piacere.
Senza rendercene conto eravamo finiti nel bagno, dove c'è un grande lavandino con il piano in marmo, lei era in piedi appoggiata al lavandino ed io le ero ormai quasi inginocchiato davanti, potevo finalmente assaporarla e leccarla fra le cosce e non ho perso tempo, ho spostato le mutandine ed ho cominciato a leccarla ed a giocare con le dita fra le sue gambe, mentre lei continuava a gemere di piacere, ed io leccavo, succhiavo e la penetravo con le dita senza smettere un attimo ed alla fine ha goduto, ha goduto con un gemito di piacere ed io ero soddisfatto per averla fatta godere.
Mi sono alzato in piedi e lei vedeva benissimo quanto duro era ormai il mio cazzo, allora mi ha calato i pantaloni, che sensazione straordinaria, ammirare una donna che ti apre i pantaloni sbottonando lentamente un bottone dopo l’altro! Lo ha accarezzato da sopra i boxer e poi si è abbassata ed ha abbassato anche i boxer.
Era lì, inginocchiata davanti a me con il mio cazzo duro davanti al suo viso, a questo punto lo ha preso in mano ed ha cominciato a far scorrere la mano avanti e indietro, fino a quando non ha deciso di prenderlo tutto in bocca.
Dio mio era fantastico guardarla dall'alto, mentre con la testa andava avanti e indietro e il mio cazzo spariva nella sua bocca, ed io godevo della sua bravura nel succhiarlo e leccarlo, fino a quando non ne ho potuto più e sono esploso nella sua bocca con un gemito di godimento infinito.
Temevo che non le piacesse ingoiare il mio sperma, invece ha continuato a succhiare ed ingoiare tutto guardandomi negli occhi, quasi con un’aria di sfida, alla fine si è fermata ed il mio cazzo era completamente ripulito.
Avevo una voglia di lei, che non poteva immaginare, allora l’ho fatta sedere sul ripiano del lavandino e le ho allargato le gambe ed ho cominciato a succhiarla e leccarla ancora, con tutta la voglia che avevo di lei, era fantastico guardarla in quella posizione e sentire i suoi gemiti di piacere, poi però non ho più resistito, il mio cazzo era tornato duro ed avevo voglia di scoparla.
Allora l’ho fatta scendere del lavandino, ho preso un preservativo dalla tasca e me lo sono infilato, l’ho fatta girare, così che avesse le mani appoggiate al lavandino, le gambe aperte ed io dietro di lei, dio mio era uno spettacolo guardarla, ma avevo voglia di lei, ho preso 2 dita e me le sono messe in bocca, così le ho bagnate di saliva e poi le ho passate sulle labbra della figa, così da lubrificarla ancora un po', poi ho preso il mio cazzo e l'ho avvicinato alla fessura, l'ho strusciato un po' e poi, piano piano, l'ho infilato tutto dentro fino in fondo.
Che sensazione fantastica stare dentro di lei e sentire che anche a lei piaceva, tenevo le mani sui suoi fianchi, quasi a farle capire che era mia, era in mio possesso in quel momento, e intanto andavo avanti e dietro, davanti a lei c'era lo specchio, e mentre la scopavo, guardavo le espressioni di godimento sul suo viso e più la guardavo e la vedevo godere, e più avevo voglia di continuare, voglia di scoparla come mai nessuno aveva fatto, ogni tanto mettevo una mano sul suo seno e giocavo con i suoi capezzoli, oppure mettevo 2 dita davanti alle sue labbra, e lei le succhiava avidamente, però non mi bastava scoparla così, volevo di più e volevo darle di più, allora mi sono fermato, ho aperto la porta del bagno e l’ho portata con me, mi sono seduto sul water chiuso e l’ho fatta sedere sopra di me, e mentre si sedeva il mio cazzo entrava dentro di lei sempre di più, fino in fondo, in questa posizione potevo tenere le mani sul suo culo, potevo accarezzarle la schiena, mentre andava su e giù alla velocità che preferiva, comandava lei il gioco, io però potevo divertirmi a succhiale le tette, che erano perfettamente davanti al mio viso!
Era fantastico guardare la sua voglia di scoparmi, sentirla e guardarla ansimare, ogni tanto le stringevo
forte i fianchi e la aiutavo nel ritmo dei movimenti, avevo voglia di farle sentire tutta la voglia che avevo di lei!
Mi rimaneva però un unico desiderio, volevo scoparla dietro, nel culo, non sapevo se le piacesse e se le andava di farlo, non volevo rischiare di rovinare tutto, allora ho bagnato le solite due dita della mia mano ed ho iniziato a strofinarle sul suo buchino del culo, così da eccitarla di più, ma così anche per lubrificarlo un po', fino a quando mi è sembrato che fosse il momento giusto, ho infilato un dito nel suo culo, piano piano, ma anche stavolta fino in fondo, e così, mentre lei andava su e giù ed il mio cazzo entrava ed usciva da lei, il mio dito si muoveva dentro il suo culo, che lentamente si abituava e si allargava.
Era arrivato il momento, l’ho fermata, l’ho fatta alzare, ho tolto il preservativo e l’ho fatta nuovamente sedere sul piano del lavandino, ho preso le sue gambe e me le sono messe sulle spalle, ho bagnato ancora le due dita ed ho cominciato a lubrificare ancora il suo culo e poi le infilate dentro tutte e 2, così da prepararla, ho preso il mio cazzo duro ed ho appoggiato la punta sul suo sedere e piano piano l'ho spinto dentro, volevo che entrasse, ma non volevo farle male, volevo che si abituasse un po' alla volta. Lentamente sono arrivato fino in fondo, le faceva male, ma sapeva che dopo un po' il dolore avrebbe lasciato spazio al piacere e così quando ho ritenuto che fosse il momento giusto, ho iniziato ad andare avanti indietro dentro al suo culo e lei godeva come non mai, voleva che io continuassi ed io continuavo, continuavo a spingere, fino a quando non ne ho potuto più e sono venuto dentro il suo culo.
E' stato fantastico, ci siamo ricomposti, ci siamo baciati e poi siamo usciti, prima lei e poi io, errore grandissimo, quando sono uscito lei non c’era più, non l’ho più trovata e di lei non sapevo nulla, solo il nome.
Spero che il racconto di questo mio sogno vi sia piaciuto, e che magari un giorno vi venga voglia di venire a fare un salto nel centro commerciale in cui il sogno/racconto è ambientato.
Un saluto.
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9 years ago
admin, 75
Last visit: 20 hours ago -
Marco e la pubalgia
Marco mi viene inviato da una collega di lavoro, lui è un ragazzotto 30enne che ogni tanto gioca a calcio con i suoi colleghi di lavoro, in pratica sta seduto tutto il giorno al lavoro e poi una sera alla settimana decide di lubrificare le sue giunture su un campo da calcio.
La collega mi anticipa che ha dolori al rachide lombari ma soprattutto all’interno coscia passando per l’inguine.
Il percorso è quello dello psoas, un muscolo molto potente che dalla metà coscia sale per agganciarsi alla curvatura lombare della schiena, e questo se teso può dare lombalgia; poi ci sono i muscoli di stabilizzazione del bacino e delle anche che dal pube portano verso epifisi femorale e mediale.
Per farvi capire cosa è lo psoas provate, ve ne rendete conto della sua esistenza quando state per venire: la schiena si inarca, il quadricipite femorale si tende, i piedi si danno al Babinski positivo e i glutei si tendono come ad allungare il nostro cazzo o a voler spruzzare ancora più lontano.
Potreste sentire, nella contrazione di questi muscoli, una sorta di rilassamento e di piacere che aumenta con l’irrigidirsi del gluteo e del quadricipite femore, piacere che dalla zona lombare scende lungo il perineo e i femori, a volta si sente anche scrocchiare le vertebre lombari e il senso di rilassamento aumenta dopo la venuta, magari in bocca ad una bella fica.
Ecco, tutto quello che avete fatto è stato utilizzare lo psoas, lo avete allungato, lo avete tenuto allungato per il momento della sborrata e poi le endorfine hanno fatto il resto.
Spesso un sordo dolore lombare si può trattare attraverso una buona educazione allo stiramento e rilassamento dei muscoli del bacino…oltre che con una bella scopata o una sega ben fatta e associata alla conoscenza dei muscoli.
Una cosa simile, non proprio avviene ai muscoli del pube, anch’essi si tendono con quelli del pavimento pelvico per aiutare sia l’emissione di pipì che l’emissione della amata sborra.
Il movimento del bacino e la consapevolezza di questo può portare molto giovamento sia durante una bella scopata ma anche durante una buona sega o un buon ditalino uomo o donna che sia; è uno di questi contesti dove l’autoerotismo può davvero fare molto.
E’ quello che gli atleti fanno quando finiscono una competizione, soprattutto i marciatori, i maratoneti: si allungano le gambe alzandole sopra un ostacolo o facendosele tirare, questo serve ad allungare lo psoas per evitare che il suo accorciamento dovuto all’attività fisica porti al dolore lombare.
Va beh, quindi con la teoria ci siamo, mi preparo e vado a casa di questo cliente, si chiama Marco.
Arrivo a casa sua, mi accoglie, piacere Marco, piacere Marco.
La casa è quello di un single, non foto di donne né di uomini, ambienti piccoli ma confortevoli; Marco è alto 175 circa fisico normale, occhiali montatura nera lenti spesse, mi sembra uno di quesi secchioni dei film; si occupa di amministrazione come dipendente di una ditta della zona.
Finiti i convenevoli durante i quali lo vedevo muoversi un po’ incurvato come a tener fermo il bacino con passi corti, Marco mi illustra il problema, come è iniziato e da quanto tempo ce l’ha.
Gli presento l’intervento, i costi e la probabile durata.
Tutto ok, Marco si mette in slip sdraiato prono sul lettino.
Comincio con lo scaldargli la muscolatura lombare scendendo sopra i glutei e andando al bicipite femorale, circa 20 minuti; si, la zona è dura ma il ragazzotto ha solo 30 anni e la sua muscolatura è forte. Quando avverto che la zona è calma scendo ai lati del sacro verso l’interno coscia fino al ginocchio e risalgo, per circa 10 minuti.
Chiedo a Marco come vada, lui è rilassato, la musica in sottofondo lo distrae e lo assenta dal massaggio, fa una smorfia di piacere e mi dice di continuare.
Adesso si deve girare supino.
Verso l’olio sull’addome e scendo verso i quadricipiti femorali fino alle ginocchia per oliare tutta la zona.
Appena passo nella zona delle anche avverto una forte resistenza sotto le mani e Marco mi dice che avverte molto fastidio, come una corda tirata; se dai trocanteri mi sposto verso i testicoli la tensione e il fastidio aumentano, sento due corde sotto le mani.
Il massaggio deve essere delicato devo prima lavorare a distanza e poi avvicinarmi alla parte dolorante.
Riparto con l’addome arrivando alla muscolatura lombare lungo i lati del corpo, eseguo dei piccoli movimenti di sollevamento del bacino impastando con l’olio la zona dei lombari e sento che Marco apprezza molto; mi dice che ha la sensazione che il sangue vada alle gambe, bene, l’energia sta circolando.
Continuo questo massaggio davvero faticoso per altri 10 minuti, scendo poi lungo le cosce fino al ginocchio e risalgo, impasto sempre più profondo avvicinandomi all’interno coscia.
Le resistenze sono già diminuite e posso massaggiare delicatamente l’inguine senza provocare dolore. Sfrego e premo, sfrego e premo lungo il passaggio della muscolatura pudende per rilassarla; so che questo massaggio non sarà risolutivo e ce ne vorranno altri.
Marco adesso ha le cosce rilassate, che si aprono al mio massaggio.
Mi permette di massaggiare la muscolatura pubica sempre più in profondità e arrivando vicino ai testicoli; riprendo a massaggiare la parte anteriore di quello che avevo fatto prima da prono, sento che la zona adesso è trattabile e meno tesa sotto le mie mani.
Mentre proseguo vicino ai testicoli Marco ha una erezione, inizialmente credevo si fermasse lì ma invece il suo uccello comincia a crescere, e Marco lo nota.
Si scusa giustificandosi col fatto che quel massaggio aveva come fatto circolare qualcosa che prima era fermo. Certo, ho lavorato sul primo chakra, è normale che possa accadere.
La sua cappella è gonfia e il cazzo duro di circa 16 cm, di quelli che stanno bene in una mano.
Decido di passare al lingam…si, al cazzo; lui è sdraiato, lo sto massaggiando, il cazzo è duro, facciamogli vedere come altro aiutare il suo dolore e la sua schiena.
Glielo prendo in mano con le mani unte e comincio a massaggiarglielo scappellandolo su e giu, su e giu.
Marco ha inizialmente un brivido, apre gli occhi, io lo guardo e rido dicendogli che gli farò vedere a cosa serve l’uccello oltre che a scopare. Resto professionale.
Quando vedo che si avvicina all’orgasmo gli descrivo cosa sta facendo:
bravo Marco, adesso inarca la schiena come a voler toccare il soffitto con l’uccello, bravo ancora, contrai i glutei e alza quel sedere, immagina di voler spruzzare lontanissimo.
Per fare questo i quadricipiti si contraggono e il bacino si alza leggermente dal lettino, io intanto lo sto segando piano piano aumentando solo quando la sua posizione è corretta, fermandomi quando sbaglia; ovviamente Marco è bravissimo per non perdersi neppure un colpo di sega.
Ad un tratto sento che vuole venire, lo incito a contrarre i muscoli di prima, dai bravo!
Si sente un crac lombare di 2-3 vertebre che scrocchiano e una fontana di sborra schizza lontano dal lettino.
Il corpo di Marco cade sul lettino a peso morto mentre dal suo uccello escono gli ultimi spruzzi.
Gli chiedo come sta, mi dice che l’aver contratto i muscoli delle gambe e i glutei lo ha fatto stare molto bene durante la sborrata e ha sentito una sensazione piacevole salire fino alla sua schiena.
Scende dal lettino e gli chiedo come stia.
Si piega sulle ginocchia, fa due passi, e sorride.
Non si sente legato come prima.
Prenderà qualche antinfiammatorio e forse scopando un po’ di più potrà sentirsi meglio.
La pubalgia è una cosa importante per un atleta e che può durare molto tempo richiedere terapie diverse, chiedo scusa per questa banalizzazione a chi ne soffre veramente.
Marco non aveva una pubalgia ma solo una aumentata tensione addominale.
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9 years ago
marcoandoni,
43
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Un infermiere a domicilio cap. 2
Monica mi richiama perchè ha un forte mal di schiena
Monica mi richiama, ha un forte mal di schiena, sono 3 giorni che assume antinfiammatori ma senza esito.
Al telefono le descrivo 4 esercizi da svolgere a terra per sbloccare la sua schiena e lei li esegue in diretta.
Li ripete per la sera stessa e il giorno dopo ci vediamo per svolgerli assieme.
Anche io ho 2 ernie discali che, grazie alle tecniche giuste, sono parzialmente rientrate e oggi sto molto bene.
Ci vediamo a casa sua, io porto un telo da mettere per terra. Monica si presenta in tuta e calze.
Iniziamo con la posizione supina con esercizio di sollevamento e appiattimento dell'addome associato all'inspirazione ed espirazione, avanti così per 5 minuti.
Questo serve come riscaldamento della muscolatura lombare contratta.
Di solito, là dove c'è un'ernia si forma, una contrattura muscolare ed è questa a dare dolore, basta scioglierla e già la situazione migliora.
La mia mano è sulla sua pancia e la accompagno durante gli esercizi di sollevamento e appiattimento della curvatura lombare.
Resto fermo sull'addome facendo movimenti leggeri di rotazione tanto per dare sollievo e piacevolezza all'esercizio.
Con Monica sono molto delicato, aspetto i suoi segnali, non voglio farle mancare al giuramento di fedeltà, voglio che sia lei ad indicarmi cosa vuole.
L'esercizio successivo è a quattro zampe, l'esercizio del gatto. Nella posizione della pecorina deve inarcare la zona lombare e successivamente incurvarla verso il basso, così per altri 5 minuti.
La mia mano massaggia leggermente la zona lombare dalle vertebre dorsali fino al sacro accompagnandola in quel movimento.
La mia mano scorre lungo il suo rachide lombare dal dorso verso il sacro fermandomi lì.
Monica sente che la sua schiena è calda e comincia a sciogliersi.
L'esercizio successivo è in posizione prona, mani appoggiate a terra con caduta delle gambe a destra e sinistra, molto piano , e lentamente per riuscire a sciogliere la contrattura; questo è l'esercizio più doloroso ma anche quello risolutivo.
Le gambe piegate, ginocchia verso il bacino vengono fatte cadere piano piano vincendo le resistenze piano piano a destra e sinistra del corpo; dopo alcuni minuti si avverte un senso di liberazione e si riesce ad avvicinare le ginocchia a terra.
Si procede ancora 5 minuti e poi ci si ferma.
Durante questo esercizio accompagno le cosce di Monica facendo scorrere le mani dalla sua anche verso il suo ginocchio tornando sulla sua anca prendendo in mano la sua natica esterna e sostenendola durante il movimento.
II suo sedere è sempre morbido e la mano palpa una buona parte del suo culo.
Poi scendo verso il ginocchio e ripeto la stessa cosa dall'altra parte.
Monica è calda, leggermente sudata ma pare sentire beneficio dall'esercizio.
Ora è l'ora dell'ultimo esercizio, quello di rilassamento e conclusione, il saluto al sole.
In ginocchio a terra, sedere appoggiato sui talloni, faccia a terra e braccia distese il più possibile.
Si sente la schiena allungarsi, la testa è a terra e il sedere bello in alto.
Questo esercizio dà molto sollievo perchè gli spazi intervertebrali si distendono e anche l'ernia comprime meno e la contrattura si scioglie.
Questa posizione trova molto giovamento dall'applicazione di una pressione verso la testa e verso il rachide.
Mi metto al suo fianco e appoggio una mano sulle sue scapole e l'altra sul suo sacro spingendo verso la testa e verso i piedi, la schiena si allunga e si prova davvero piacere.
Monica mi chiede di continuare in quella spinta e di rimanere lì.
L'esercizio va avanti ancora 5 minuti e poi termina.
Monica resta in quella posizione chiedendomi di massaggiarla per sciogliere le ultime tensioni: è a testa bassa e culo in alto.
Le massaggio le natiche, seguo lo sciatico e mi soffermo impastando il suo bel culo...Monica prova piacere.
Le accarezzo l'interno coscia con tutte e due le mani, e scendo verso le sue ginocchia.
Salgo e scendo tra il suo interno coscia.
Monica rimane a culo in alto ma divarica le gambe.
Rischio, vuole qualcosa di rilassante, mi infilo nei suoi pantaloni della tuta e arrivo al suo bel culo,
vado direttamente al buco del culo e dal sacro scendo e salgo verso il suo buchetto, poi scendo verso la passera che trovo bagnata e aperta, mi strofino la mano tra le sue labbra e arrivo al clitoride già pronto e continuo con un massaggio tra il clito e il buco del culo lubrificandomi tra la sua passera.
Ho il cazzo duro e si vede tra la tuta ma non voglio insistere, voglio che sia lei ad autorizzarmi.
Continuo sentendo ormai i rumori umidi dei suoi umori e rimanendole dietro appoggiandole il mio cazzo al suo culo, avevo voglia di strofinarmi anche io e venire ma decisi di resistere rimanendo concentrato su di lei per non perdermela, un errore e non sarebbe più tornata.
Continuo con quel movimento fino a quando non la vedo contrarsi e godere, poi cadere sdraiata e rilassata.
Monica si rialza, il mal di schiena è passato, mi paga e mi ringrazia con un bacio sulla guancia.
Adesso sta molto meglio, continuerà per qualche giorno con gli antinfiammatori e forse qualche altro massaggio.
Anche al marito dirà che con i farmaci e il massaggio sta molto meglio.
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9 years ago
marcoandoni,
43
Last visit: 9 years ago
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Un infermiere a domicilio cap. 1
Monica è terribilmente stanca e stressata, demotivata e non valorizzata. Anche dal punto di vista sessuale non ha soddisfazioni e desidera prendersi qualche momento per sè e per rilassarsi.
Monica è una mia collega Infermiera,
lei lavora in chirurgia da sempre, è una brava professionista ma insoddisfatta sul piano sessuale.
Da molti anni non ha rapporti col marito ma, in virtù del giuramento di fedeltà, non lo ha mai tradito nonostante ci abbia pensato spesso, soprattutto stimolata da me che da anni vorrei scoparmela.
Abbiamo lavorato assieme per un brevissimo periodo, io ero ancora allievo infermiere e lei la mia tutor, molto rigida e molto brava sotto la sua veste bianca e la cuffia bianca permetteva fantasie erotiche, ma all’epoca io ero un giovanotto di 20 anni e lei una trentenne fedele.
Oggi Monica ne ha 52 e io 42, ci siamo ritrovati circa 10 anni fa durante uno stage e ci siamo mantenuti in contatto. Le ho raccontato dei miei studi in Medicina Tradizionale Cinese, Reiki e di quanto svolga queste attività a domicilio assieme alle tecniche puramente infermieristiche.
Mi piaceva stimolare Monica e provocarla sul piano sessuale, sicuro che mai me l’avrebbe data.
Monica è alta 165, capelli mori lisci sulle spalle, bel viso, un gran bel sedere morbido e paffuto, una prima di seno con capezzoli sensibili.
Un giorno come gli altri mi parla della riorganizzazione nel suo reparto e della rimodulazione degli incarichi e dei ruoli, mi dice che si sente stressata, non valorizzata e profondamente demotivata; non ne può più anche in virtù del fatto che a casa suo marito non la degna di una carezza o di una soddisfacente scopata.
Come al solito ci provo, la invito per un massaggio come quelli che ci siamo scambiati quando ancora stavo studiando il massaggio cinese; lei è un po’ timorosa, sa che voglio scoparmela ma poi accetta fidandosi della nostra amicizia e di se stessa che mai si sarebbe concessa.
Vado a casa sua. Io sono sposato con una bimba e preferisco giocare in campo straniero, suo marito sarà al lavoro, sua figlia è sposata e non avremo problemi…d’altronde si tratta solo di un massaggio, ma meglio stare al sicuro.
Arrivo a casa sua attrezzato con lettino portatile, creme e oli, candele profumate.
La stanza è già in ombra, apro il lettino ed invito Monica a spogliarsi come meglio crede e vuole, intanto io accendo le candele e scaldo le creme e l’olio.
Sono pronto, Monica arriva col solo perizoma, la sua prima di seno sta su da sola e i capezzoli sono belli dritti, il suo sedere è di quelli a mandolino ma un bel mandolino grande, morbido, pastoso, di quelli che vorresti impastare senza mai smettere.
Velocemente si sdraia prona sul lettino quasi a nascondere il seno come forma di imbarazzo.
Le luci sono già soffuse, le chiedo se è comoda e se avesse qualche punto preciso o più desideroso di essere sciolto; mi dice di fare come voglio, ha talmente tanto bisogno di un buon massaggio che chiude gli occhi, viso infilato nell’apposito buco del lettino, braccia distese e gambe dritte.
Inizio con un massaggio al cuoi capelluto per poi scendere lungo il collo e le spalle, insisto sulle spalle con movimenti centrifughi verso le braccia e le mani, indugio nello scaricare la tensione della parte alta del dorso per poi scivolare lungo la linea dei meridiani dalla nuca verso il sacro con movimenti dal rachide lungo le arcate costali e dalla testa verso il sedere fermandomi al sacro.
Continuo per circa 15 minuti poi noto che Monica divarica leggermente le gambe, è rilassata, pare dormire, il suo corpo è completamente nelle mie mani.
Decido di ungermi bene le mani scendendo dalla nuca verso il sacro e infilarmi delicatamente nel perizoma, non succede niente; ripeto la tecnica arrivando a sfiorare l’ano; non succede niente, ripeto la tecnica stavolta arrivando al suo buchetto del culo, quel buchetto protetto dalle natiche morbide e abbondanti che mi accarezzano la mano mentre questa si fa strada verso la rosellina del suo culo.
Monica non fa cenni. Decido di massaggiarle delicatamente l’ano e risalire verso il sacro, poi mi dedico alla zona che dal sacro va verso le anche, verso il trocantere e scende verso le cosce.
I movimenti sono centrifughi e affondano profondamente nella carne delle sue natiche massaggiando lo sciatico e proseguendo verso il cavo popliteo.
Monica sembra gradire, ogni tanto emette dei sottili versi di gusto.
Massaggio il profilo esterno delle sue natiche che ora sono scivolose e scintillanti di olio.
Adesso tocca all’interno coscia, Monica è sempre prona.
Dal sacro scendo nel perizoma e mi dirigo anteriormente verso l’interno coscia, verso la sua passera senza però volerla raggiungere; da qui la tecnica è per il suo sedere.
Salgo e scendo, salgo e scendo dal sacro verso il suo perineo, Monica divarica ancora le gambe, leggermente ma ancora; decido di tornare al suo buchetto, lo accarezzo, ci giro sopra col dito, mi sembra che Monica spinga il sedere verso il mio dito, decido di penetrarle col dito lubrificato dall’olio, entro leggermente e mi fermo, Monica non dice niente, entro ancora e poi completamente col dito.
Monica rimane ferma rilassata, il dito inizia a stantuffare nel suo ano, delicatamente e piano piano ma in modo continuo.
Poi scendo davanti verso le sue grandi labbra, devo lubrificare il dito e lo faccio tra la sua passera che è completamente bagnata; scorro il dito tra la sua passera avanti e indietro, avanti e indietro lasciando stare il clitoride.
E’ un bagno di umori, risalgo col dito bagnato verso il suo ano e la penetro nuovamente e lentamente; l’altra mano è appoggiata sulle scapole come a tenerla ferma e trasmettere quella energia sessuale del reiki.
Monica gode, ansima, le piace veramente molto ma non emette parola.
Scendo verso le cosce e arrivo ai polpacci e ai piedi dove pratico una bella riflessologia plantare che le dà lo stesso piacere della passera, adesso parla e mi dice di continuare, le piace il massaggio plantare e, sinceramente, anche io lo ritengo una buona tecnica di eccitazione e rilassamento.
Adesso Monica deve girarsi per la parte davanti del massaggio.
Sbuffando per dover fare quella “fatica” si gira supina e mi concede il suo seno che mostra subito i capezzoli rigidi e dritti.
Inizio da un massaggio al viso e al cranio per poi scendere al collo verso le spalle e le mani.
Tocca poi al torace dove pratico movimenti centrifughi dallo sterno lungo le linee costali incontrando tra le mie mani i suoi seni sodi che impasto soffermandomi sui capezzoli e continuando verso il lato.
Pratico questo per circa 10 minuti e i suoi capezzoli sembrano voler bucare le mie mani.
Passo poi all’addome e poi alla pelvi infilando le dita nell’elastico del perizoma senza mai avvicinarmi alla passera.
Ad un certo punto mi accorgo che Monica ha allargato le gambe, decido allora di scendere dentro il perizoma fino al suo pelo pubico e fermarmi, esco del perizoma e dall’ombelico rientro nel perizoma verso le anche e le cosce ed osservo.
Monica è ferma rilassata.
Scendo dall’ombelico e mi dirigo verso la sua passera, incontro il suo clito e lo supero immergendomi nelle sua labbra gonfie, turgide, bagnate.
Avanti e indietro, avanti e indietro tra le sue labbra accarezzando il clitoride e proseguendo posteriormente verso il suo perineo.
Il clito è duro,con due dita lo avvolgo immaginando di scappellarlo come un piccolo cazzo e vado avanti e indietro immaginando di masturbare una cappella gonfia; Monica allarga ancora di più le gambe ed unisce i piedi…vuole godere.
In quella posizione posso arrivare anche al suo buco del culo e lo penetro con dolcezza e profondità per poi risalire verso le sue labbra e il suo clito.
La lascio così, con i piedi che fanno un Babinski positivo, segno di godimento ed orgasmo.
Scendo ora verso le cosce e arrivo ai piedi, riprendo un massaggio plantare e risalgo verso le gambe per tornare alla sua passera che appena sente le mie dita si apre ad accoglierle.
Chiedo ad Monica se vada bene così. Non mi risponde ma tiene le gambe larghe.
Ora tengo una mano sui seni e le massaggio i capezzoli passando da un seno all’altro e con l’altra mano le sto strofinando il clito bagnandomi le dita nei suoi umori.
Sfrego sempre più forte e quando sento che il piacere aumenta infilo il dito nel suo culo burroso, così per circa 20 minuti fino a quando Monica spinge il bacino verso le mie dita in segno che vuole venire.
Non la penetro mai, resto tra le sue labbra strofinando il suo clito e masturbandolo come se fosse un piccolo cazzo.
Lo stringo tra due dita e continuo avanti e indietro fino a quando Monica gode di piacere inondandomi la mano.
Mi ferma, è rilassata.
La copro con un telo e la scio riposare 10 minuti.
Il massaggio è finito, Monica si rialza, mi paga, si veste e la lascio con un bacio sulla guancia in attesa del prossimo massaggio rilassante.
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9 years ago
marcoandoni,
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Last visit: 9 years ago
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Marcella, serata in discoteca
I giochi erotici trasgressivi tra me e Marcella sono iniziati già da qualche mese. Viviamo insieme stabilmente, siamo felici. Marcella ha tre amanti fissi: Fabrizio, il nostro vicino di casa, Maurizio, il quarantenne e Marco conosciuto al parcheggio. Lei si divide equamente tra tutti e tre, ma naturalmente Fabrizio fa la parte del leone, vivendo nel nostro stesso stabile. Marcella incontra questi uomini quasi sempre a casa nostra. Con Marco è tutto più semplice perchè lui può frequentare la mia ragazza anche in mia presenza. A volte mi fa partecipare a volte no. Gli altri due invece non sanno che io so, e quando vengono a casa mi tocca uscire o rintanarmi nello studio. In un paio di occasioni Marco ha passato la notte a casa nostra, passando la notte con Marcella nel nostro letto, mentre io ho dormito sul divano del salotto. Ho proposto a Marcella di sostituire il nostro divano con un divano letto, per mia maggior comodità in queste occasioni. Dopo l'avventura del camper per un paio di mesi non abbiamo vissuto episodi extra, anche perchè i tre uomini sono molto esigenti e dato che Marcella non riesce mai a dir loro di no si ritrova a doverli soddisfare in continuazione.
E' a questo punto che entra in scena Salvatore, un cliente della nostra ditta, 46enne, che visitando la nostra sede per firmare un contratto ha conosciuto Marcella e tra loro due è scattato il classico colpo di fulmine. Marcella ama gli uomini maturi ed il fatto che lui abbia 22 anni di più non costituisce per lei un problema, semmai un incentivo. L'ho vista turbata, ho chiesto ed insistito ed infine lei mi ha confessato la faccenda quando erano già andati a letto insieme un paio di volte. La cosa mi ha addolorato, perchè in un primo momento non comprendevo la ragione per cui lei mi doveva tenere nascosto qualcosa. C'è stata una crisi e lei mi ha confessato di sentirsi seriamente innamorata di questo Salvatore. Quando le ho chiesto se aveva intenzione di lasciarmi mi ha abbracciato piangendo dicendo di amarmi tantissimo ma che si tratta di due amori diversi e lei non si sente in grado di rinunciare a nessuno dei due. L'ho rassicurata dicendole che il fatto che lei abbia una relazione anche sentimentale con un altro uomo non mi disturba affatto. Salvatore è sposato con figli e la loro storia naturalmente è iniziata nella clandestinità. La cosa che mi ha sorpreso è che Marcella, pur dichiarandosi innamorata persa di Salvatore, non ha smesso di andare a letto con i suoi amanti. Soltanto con Maurizio ha voluto chiudere a causa della sua eccessiva invadenza e villania. Invece lei continua a farsi scopare da Fabrizio, il vicino di casa, e da Marco, anche se con meno frequenza. Mi dice che quando li sente al telefono e loro le fanno delle proposte non riesce a dire di no, anche se il suo cuore è con Salvatore, con il quale si vede spesso il venerdì ed il sabato. Lui infatti possiede una filiale della sua ditta a Firenze che visita regolarmente tutti i venerdì. Marcella lo raggiunge il venerdì pomeriggio a Firenze, passano la notte insieme e torna a Roma il sabato pomeriggio. Non so nulla dei particolari del loro rapporto, tranne il fatto che lei ha iniziato a prendere la pillola: evidentemente a Salvatore piace la libertà di poterle sborrare dentro la fica senza rischiare gravidanze.
Dopo un mesetto che la storia è iniziata chiedo a Marcella se le va di fare qualcosa di trasgressivo con me. Non mi aspettavo una risposta positiva, invece lei si è dimostrata entusiasta. Nei miei solitari venerdì avevo girato per locali e discoteche per farmi un'idea degli ambienti, quindi le propongo di trascorrere il sabato sera in una discoteca all'Eur. Le chiedo di vestirsi molto sexy, in minigonna e camicetta scollata. Arrivati alla discoteca aspettiamo che l'atmosfera si riscaldi, poi ci gettiamo in pista. Marcella balla molto disinvoltamente e dopo un po' mi distacco da lei, lasciandola ballare sola. Non ci vuola molto perchè i mosconi comincino a ronzarle intorno. Il suo abitino aderente mette in risalto la sua figura snella, il bel sedere ed è sufficientemente corto da consentire una generosa panoramica sulle cosce. Io mi tengo alla larga da lei, vedendola divertirsi, e i maschi non tardano a farsi sotto. Marcella balla ora con uno ora con un altro, finchè un ragazzo sui 26 o 27 anni la abborda con più decisione. Dopo un quarto d'ora di dimenamenti in pista la prende per mano e la porta sui divanetti. Li spio senza farmi vedere, dopo una decina di minuti i due sono avvinghiati sul divano intenti a pomiciare profondamente. Le mani del tizio palpano Marcella senza troppo ritegno. Dopo una decina di minuti li vedo avviarsi all'uscita. Li seguo, camminano cinquanta metri avanti a me tenendosi per mano. Ad un tratto Marcella si volta, controlla che io ci sia e per un istante mi sorride. Si dirigono ad un grosso SUV parcheggiato non lontano dalla discoteca. L'uomo mette in moto la macchina, mi allarmo un po' all'idea di perderli di vista, ma per fortuna dopo un centinaio di metri la macchina parcheggia in una zona più appartata. Vado alla mia macchina, torno indietro e parcheggio ad una trentina di metri da loro due. Rimango in macchina circa due ore, masturbandomi ed infilandomi nel di dietro il mio fallone di lattice. Finchè il SUV riaccende le luci, parte e si dirige all'ingresso della discoteca. Li seguo a distanza. Vedo Marcella scendere dalla macchina. Il tipo la scarica davanti all'ingresso della discoteca e se ne va... non deve essere esattamente un raffinato gentiluomo. Aspetto che si allontani, affianco Marcella che sale prontamente.
- Com'è andata, amore mio?
- Benone... - mi fa lei.
Attendo che mi racconti qualcosa.
- Un po' un buzzurrone... ma in gamba - mi fa ridacchiando - Mi ha scopata per un'ora e mezza di fila senza uscire mai... -
- Ce l'aveva grosso? - le chiedo.
- Abbastanza... ma nulla di eccezionale... ce l'ha più grosso Marco...
- Hai goduto?
- Si, sono venuta una volta con lui dentro...
- Te lo ha messo anche di dietro? - insisto per sapere.
- No... alla fine gli ho fatto un pompino e ha voluto sborrarmi in faccia... voleva vedere il suo sperma sulla mia faccia... ci ho messo dieci minuti a ripulirmi coi fazzolettini umidi.
- Rimanete in contatto?
- Ma va... è un buzzurro... gli ho dato il cellulare sbagliato... ahahah... e ora amore mio, mentre guidi voglio bere il tuo di sperma....
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9 years ago
marcellaefabio,
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La punizione in collegio di jenna
Jenna si guardò attorno nella sala d'aspetto con aria preoccupata. Una ragazza nell'angolo piangeva sommessamente, altre due fingevano indifferenza e coraggio, ma erano palesemente spaventate.
Tutto era iniziato quella mattina, con la convocazione nell'ufficio della preside. Jenna studiava in un prestigioso collegio femminile cattolico ultra conservatore del Texas, in cui era obbligatorio mantenere un rendimento e una condotta ineccepibili. I suoi severi genitori non erano certo ricchi, ma erano stati disposti a indebitarsi pur di garantire alla loro unica e viziata figlia la migliore delle istruzioni, pagando annualmente le carissime rette della scuola. Jenna non aveva ricambiato tanta fiducia. Studiare non le era mai piaciuto particolarmente e gli stardard di quella scuola erano davvero troppo alti. Per non parlare dell'assurdo codice di abbigliamento, che prevedeva una castigata divisa sui toni del grigio e vietava qualsiasi gioiello o traccia di trucco sul viso.
"Bene signorina Hamilton" esordì la spietata preside quando la ragazza mise piede in ufficio. "Il suo rendimento quest'anno è stato tra i peggiori dell'istituto. F e D in tutte le discipline, e una mediocre C persino in comportamento. Per non parlare del fatto che ha ricevuto ben tre richiami questo mese per essersi presentata a lezione di spagnolo con un volgare rossetto sulle labbra. Pensa di essere a una sfilata di moda? Pensa che i suoi genitori l'abbiano iscritta qui per perdere tempo? Noi prepariamo le studentesse per l'accesso ai migliori College del paese, come Harvard e Yale e lei non si sta dimostrando affatto all'altezza di questo compito."
"Ma Mrs Morris queste norme sembrano uscite dal Medioevo! Fate tante storie per un po' di rossetto rosso! E inoltre i programmi sono davvero troppo difficili e obsoleti." rispose la ragazza giocherellando con i suoi lunghi ricci biondi con aria insolente.
"Non tollero affermazioni di questo tipo! Lei è una maleducata e un'impertinente, per non parlare di quanto sia scansafatiche. Il regolamento d'istituto è chiaro in questi casi. Oltre alle 5 ore di studio obbligatorio in biblioteca ogni pomeriggio, frequenterà un corso di recupero e oggi subirà una meritata punizione corporale. Ne sarebbe bastata una di codice giallo per le inflazioni, ma vista l'insolenza con cui ha risposto ai miei rimproveri comunicherò che si proceda con un codice rosso. La pregherei di presentarsi davanti alla Sala delle Punizioni questo pomeriggio alle 17 in punto. Se non verrà, manderò degli inservienti a prelevarla a forza".
Jenna trasalì. Le punizioni corporali erano pane quotidiano in quella scuola. Prima di iscriversi, genitori e alunne firmavano un consenso, accettando di esservi sottoposte in caso di gravi mancanze, a cui era allegata una clausola di riservatezza, da rispettare anche all'interno dell'istituto. Ciò nonostante spesso si sentivano bisbiglii in corridoio riguardanti la famigerata Sala Punizioni.
La Sala si trovava nel seminterrato della scuola. Jenna decise che presentarsi di sua spontanea volontà sarebbe stato molto più dignitoso, quindi alle 17 in punto scese le scale con le gambe tremanti. Altre ragazze erano in attesa di essere punite in una sorta di saletta d'attesa, sorvegliate a vista da una docente. Le pareti della stanza erano sicuramente insonorizzate, perchè non si udiva nessun rumore tipico delle punizioni provenire dalla porta chiusa.
Qualche minuto dopo la porta si aprì. Uscì una bidella che sorreggeva la ragazza che era appena stata punita e che ancora aveva il viso rigato di lacrime, seguita dalla preside, che si guardò intorno e annunciò: "Procederemo prima con i codici rossi, in ordine alfabetico. Signorina Hamilton, è la prima. Prego."
Jenna si fece coraggio e entrò. La Sala non era affatto come se l'era immaginata. Aveva pensato a una cantina umida e scura, con attrezzi da torture medievali. Invece era una stanza simile a quelle degli ospedali. Pareti chiare, odore di disinfettante ("Perchè?", si chiese) un lettino imbottito coperto da traversine assorbenti, simili a quelle delle culle con cinghie immobilizzanti su tutti e quattro i lati e infine un arnese simile alla "cavallina" della palestra, ma anch'esso con cinghie su ogni lato.
"Si tolga la divisa, signorina. Anche la biancheria."
"C-come? del tutto?" balbettò Jenna, arrossendo violentemente.
"L'umiliazione è parte integrante della punizione." rispose secca Mrs Morris.
Jenna non poté fare altro che ubbidire. Con le mani tremanti sfilò la gonna della divisa e sbottonò la camicia. La preside se la mangiava con gli occhi. Quello era il motivo per cui insisteva nel punire personalmente le sue alunne. Quando Jenna tolse il reggiseno, svelando i suoi grossi seni sodi naturali, la donna ebbe un sussulto. Al momento di sfilare le mutandine la ragazza esitò. "Per favore, Mrs Morris.... non potrei.. almeno queste...".
"Quante storie! Faccio io, altrimenti non finiamo più". La donna si avvicinò, afferrò l'elastico da entrambi i lati e calò lo slip della ragazza, ammirando da vicino quel pube coperto da una foresta di peli biondi. Poi afferrò la ragazza per un braccio e la condusse alla cavallina. "Si pieghi, brava, così. Ora la legherò per assicurarmi che non si muova. Mi sembra proprio una testa calda" disse, assicurando gambe e braccia con le cinghie ai piedi della cavallina.
" Per iniziare le darò cento sculacciate, 50 per natica, come vuole la tradizione" disse. Partì il primo colpo. La direttrice cercò di colpire con tutto il palmo la natica della ragazza."Ahi!" gridò Jenna. La direttrice la ignorò e contuinuò a colpire, ammirando la pelle del sodo sedere della ragazza divenire sempre più rossa. I primi colpi parvero quasi sopportabili, seppur dolorosi, ma dal ventesimo il sedere sembrava andarle a fuoco, allora cercò di ribellarsi, ma la direttrice le schiacciò una mano sulla schiena. Al cinquantesimo colpo la mano le duoleva e il sedere della ragazza era di un bel rosso acceso.
"Ora riceverà trenta colpi di cinta. Voglio che conti ogni colpo, mi raccomando."
Jenna iniziò a piangere più forte. "La prego Mrs Morris, giuro che da oggi mi impegnerò, mi lasci andare!" Ma la direttrice la ignorò e andò a recuperare lo strumento da un piccolo armadietto in un angolo.
Si posizionò dietro la ragazza e cercò di colpirla più forte possibile. "Aaaaah, oddio no!" grisò Jenna piangendo. La cinta lasciò un'evidente striatura sulle natiche della ragazza.
"Conti! Subito!" ordinò la donna.
"U-uno". La direttrice continuò. La cinta schioccava, Jenna contava. Da dietro Mrs Morris poteva godere della splendida vista delle natiche leggermente aperte, che lasciavano intravedere il buchino scuro, strettissimo.
"Trenta!" urlò finalmente Jenna, sconvolta dal dolore ma sollevata all'idea che fosse finito.
"Bene signorina Hamilton" disse la donna mentre le liberava i polsi e le caviglie "Ora si può sdraiare sul lettino."
"Come! Non basta tutto questo?" urlò la ragazza sconvolta.
La direttrice le mollò un ceffone in piena faccia. "Non osi contraddirmi durante la punizione!" e la afferrò ai capelli, portandola al lettino.
"Si sdrai a pancia in su e sollevi le gambe" le disse. Jenna ubbidì sconvolta. Si adagiò sulle traversine assorbenti e mise le mani di lato. La direttrice anche adesso gliele assicurò con le cinghie.
"Riceverà cinquanta colpi di cane. E' uno strumento particolarmente doloroso, ma visto il suo comportamento di oggi, più che meritato". Detto questo si avviò nuovamente all'armadietto e tirò fuori una lunga canna da diamentro spesso. La agitò nell'aria creando un fischio che fece trasalire la ragazza.
Si posizionò davanti a lei, e prese un passo di rincorsa colpendo la ragazza sulle cosce, all'attaccatura delle natiche. Il dolore fu talmente forte che Jenna si fece la pipì addosso.
"Bene" disse soddisfatta la direttrice, "Vuol dire che la punizione sta funzionando", e continuò a colpirla. Jenna si sentiva profondamente umiliata. Era nuda, con le parti intime esposte a un'estranea e, come se non bastasse, si era appena fatta la pipì sotto come una bambina. Il cane stava lasciando striature violacee su gambe e cosce della malcapitata ragazza che continuava a gridare e chiedere aiuto. Al ventesimo colpo iniziò ad agitarsi e la direttrice chiamò un'inserviente, dicendole di tenere ferme e ben sollevate le gambe della ragazza. La donna, che fino a quel momento si era goduta lo spettacolo a un angolo non se lo fece ripetere due volte. Afferrò le caviglie di Jenna e le immobilizzò divericando leggermente e gambe. In questo modo la direttrice godette della vista della vulva della ragazza completamente aperta e sentì un leggera contrazione tra e gambe. Al trentesimo colpo aguzzina e vittima erano esauste. L'inserviente liberò Jenna che però non riusciva a muoversi.
"Si sdrai a pancia in su signorina, la bidella disinfetterà le ferite. Poi può rivestirsi e uscire, e spero che non capiti più di doverla rivedere in tali frangenti" mentì. In realtà non vedeva l'ora di punirla di nuovo.
Jenna si sdraiò sul lettino e si fece medicare, poi fu accompagnata in stanza, dove si sdraiò a pancia in giù piangendo e pregando di poter andar via in fretta da quel posto. Mrs Morris invece, sola nella sua stanza, si masturbava pensando a ciò che era accaduto, e a ciò che avrebbe fatto per far in modo che la ragazza dovesse essere punita di nuovo.
Continua...
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9 years ago
lttleviola,
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Al lavoro
Vengo trasferito in una nuova parte dell ufficio e dato il mio modo di essere espansivo ed allegro ho creato interesse in una donna che lavora da me da già 6 mesi Loredana una gran bella donna in tutto e per tutto ...vedevo sin da subito degli sguardi strani ed anche il fatto che seppur lei un po musona e tanto sulle sue con me era espansiva..rideva ed accettava battute..cosa che era fantascienza sin a poco tempo prima!
una mattina ero sulla soglia della porta assorto nei miei pensieri... ed all'improvviso sento da dietro una mano dietro la schiena..in modo soft ed ancor prima che mi girassi con voce sommessa si avvicina Loredana al mio orecchio e mi dice...stanotte non ho dormito di niente...ci vediamo in disparte oggi?? Le dico si... e le do appuntamento nel mio ufficio molto tranquillo ed appartato . Nel pomeriggio ero li...sento bussare..apro la porta la faccio entrare e chiudo la porta a chiave... avevo reso il posto soffuso con la tapparella aperta un filo.. e dato che la trovavo molto eccitante..e sinceramente ci avrei fatto sesso molto volentieri... avevo preparato già la scrivania, lei 10 anni piu di me..ma dai discorsi che faceva anche se in modo evasivo..avevo capito che aveva una vita sessuale monotona e piatta, e entrata... ci sediamo.. le chiedo... Lore come mai non ai dormito stanotte?Successo qualcosa? ... E lei con gli occhi bassi mi dice... tutta la notte sono stata eccitata da quello che dicevi ieri..volevo svegliare mio marito per far sesso...ma non mi andava e mentre lui dormiva mi sono masturbata due volte...pensando a te...!!
In quel momento mi alzai ed andai vicino a lei difronte le presi il viso e la baciai ..si è lasciata andare subito...la faccio alzare e continuo a baciarla mentre avvicino la mano ad un seno , aveva il capezzolo durissimo...ma nel momento in cui gli tocco il capezzolo lei si stacca , mi dice non ho mai tradito mio marito non so se ho il coraggio ,le dissi Lor se non vuoi non c'è nessun problema tranquilla , ma mi sembra che tu ne ai voglia e poi ho intuito che sei terribilmente insoddisfatta , lei mi dice : si il sesso con mio marito è banale, viene subito e dopo si rimette a dormire ed io mi devo masturbare per godere. Vieni qui le dico,
la prendo per mano le dico chiudi gli occhi e non aprirli finchè non lo dico io,ok mi dice, era titubante ma si fece condurre....le dissi...Lore oggi tu godrai...e se vuoi...potrai godere ancora..lasciati andare e fai fare a me...fece si con la testa.. le feci alza le braccia e le sfilai la maglietta... reggiseno bianco.. tette quasi terza con due capezzoli duri come noccioli... le passo la mano sulla pancia mentre la baciavo... sentivo la pelle d'oca..mentre lei affondava la sua lingua nella mia bocca... le prendo la mano e la metto sulla patta dei pantaloni...il mio cazzo era durissimo.. lo accarezzava..., le slaccio i pantaloni..glieli abbasso..lei era ferma in piedi..glieli tolgo... aveva un perizoma merlettato bianco.. li sfilo.. le metto il palmo della mano sulla figa..strofino la mano sopra... sentivo il suo corpo fremere..la distendo... le dico apri le gambe... mi metto davanti a lei...aveva un ciuffettino di peli sulla figa... ed il resto era pulita... mi avvicino con la bocca...mi dice..cosa fai... Lore...stai tranquilla...pensa solo a provare piacere... avvicino la bocca alla sua figa...stupenda pur avendo 34 anni aveva la fighetta di una ragazzina... una taglio piccolo...con due labbra piccole e chiuse... le tocco il clitoride..e capisco subito quanto le piace farsi toccare il clitoride... avvicino la lingua..glielo lecco...lo succhio piano piano mentre due dita entrano nella figa...era zuppa...con voce flebile..dice..[ Mai nessuno me la aveva leccata cosi siiiii è stupendo ] le mie dita entrano dentro , seppur stretta la sua figa eccitata è molto elastica...continuavo a leccarle il clitoride..mentre le mie dita erano entrate dentro..erano entrate quattro dita..e la sentivo ansimare da morire , mi mette una mano dietro la nuca spingendo la mia bocca forte sulla sua figa...per una decina di minuti...senza fermarmi... finché non la sento tremare...aveva goduto...mi alzo... vado su di lei.. si era messa un fazzoletto tra i denti e lo mordeva...per non gridare... mi avvicino la bacio... avevo il cazzo che mi scoppiava... lei si inginocchia e mi dice : lo voglio in bocca..lo prende in bocca...mi leccava la cappella come una ventosa, stupendo mi disse scopami .. si distende sulla scrivania metto su il preservativo le vado su tenendogli le gambe ben alte ed aperte tenendola per i suoi piedini 37 con un bellissimo smalto rosso sulle unghie curate... lei punta il mio cazzo alla figa...metilo dentro...fammi godere ancora... il cazzo entra subito era ancora zuppa... la scopo con energia mentre lei con una dito si toccava il clitoride (il suo piacere è clitoridale) il mio cazzo andava dentro e fuori prima piano piano...poi più veloce..e lei che si era rimessa il fazzoletto tra i denti mugolava..era in calore..la scopavo e lei venne ancora...mi abbassai su di lei... si prese le gambe tra le mani tenendole ben aperte... ed io lo affondai tutto dentro spingendolo sin in fondo mentre una mia mano era sulla sua bocca... le dissi...Lore ho voglia di venire...mi fece cenno si con la testa... cominciai a far andare dentro e fuori il cazzo dalla sua figa che grondava..sempre più veloce.. affondandolo tutto dentro ed il mio cazzo per la sua figa era anche abbastanza grande , stavo venendo..le dissi Lore ...sto godendo...e lei....emise un godimento intenso mentre aveva la mano sulla mia bocca...aveva goduto ancora..e per la prima volta senza toccarsi... rimasi col mio cazzo ancora duro nella sua figa...la sentivo bollente mentre la baciavo in bocca. Restammo cosi per qualche minuto!! mi alzai... ed anche lei...in piedi nudi mi viene vicino...mi toglie il preservativo , il cazzo era ormai mezzo moscio ma pieno di sperma...si china...me lo prende in bocca...lo pulisce tutto con la lingua e inizia a succhiarmelo tutto mi sega e mi succhia fino a quando non venni sulle sue labbra e sulla sua bocca. Si alza , mi dice è stupendo , mmmm buonissimo non avevo mai assaggiato lo sperma ... stupendo... e mi dice...si lo faremo ancora e mi devi fare tutto quello che vuoi e mi devi far provare di tutto..disse non so per quanto ma voglio godere come oggi ed anche di piu senza complicazione solo sesso ed amicizia nulla di piu ... le dissi Lore sarà fatto!! ci vestimmo ci ricomponemmo e si andò via tornando alla nostra vita di lavoro di amicizia e di puro sesso e trasgressione pura.......
FINE
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9 years ago
xxxhot,
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Last visit: 3 years ago
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Contento lui
Non ci potevo credere.
Quella coppia con lui cuck aveva risposto al mio annuncio. Lei era qualcosa di incredibile, guardando le foto. 30 anni, gambe lunghissime, belle, un culo da favola, un bel seno, cominciavo a sospettare qualche trucchetto. Possibile? Decido di rischiare. L’appuntamento è a Verona, il programma è abbastanza definito. Io arrivo con la mia monovolume con i vetri oscurati, come al mio solito con più di 15 minuti di anticipo. L’attesa è una passione… che sia una bufala? Che sia diversa dalle foto? Quanti dubbi…Poi la vedo, avanza sul marciapiede in compagnia del marito. Su quei tacchi, con quella gonna attillata e cortissima, toglie il fiato. Non ci sono dubbi, è lei. Il viso è splendido, capello corto nero, lo sguardo di una donna che sa quel che vuole. Siamo in strada, non è ancora buio, i convenevoli come un incontro fra vecchi amici, poi indico qual è la mia auto. Come da accordi lui sale al posto guida. Io e lei saliamo dietro. Nel sedersi la osservo, si tira su la gonna fino a scoprirsi il culetto. Che meraviglia! Quelle gambe affusolate, quei reggicalze… il culetto lasciato splendidamente in mostra da un perizoma con pizzo. Che donna, che classe. Il marito aggiusta lo specchietto, e non per guardare le auto che ci seguono. Ingrana la marcia e parte. Dice che faremo un giretto un po’ lungo in attesa che scenda il buio. Intanto ci sprona a iniziare a scaldarci. Non ne avevamo bisogno: né di essere incitati né di scaldarci. Mi sposto un po’ più vicino a lei, le passo una mano sul viso, una carezza che scivola fra capelli e orecchie fino al collo, da lì lungo la schiena, lasciata scoperta da una camicia con grande scollatura posteriore. cerco di capire se è già il momento di andare oltre, ma è la sua mano che scivola sui miei pantaloni a dare il vero via. È giusto, io avevo davanti agli occhi tutto quello che lei aveva promesso di essere, lei doveva controllare che anch’io avessi tutti i requisiti richiesti. È evidente il suo desiderio, ed è chiara la sua soddisfazione quando la mano percorre in tutta la lunghezza la consistenza del mio cazzo, ormai già super eccitato dalla situazione. Noto il gioco di sguardi con il marito, nello specchietto, mi auguro solo che lui non si distragga troppo dalla guida, non vorrei che finissimo contro qualcuno. Ma il mio pensiero torna subito a lei. Che meraviglia, me lo sta sfilando dai pantaloni, e per me è il segnale che la mia mano può andare oltre. Finisco di far scivolare la mia mano sulla sua schiena, fino al suo splendido culetto, la pelle liscia, la carne soda, erano anni che non avevo fra le mani una donna così giovane. Vado oltre, passo via il solco fra le natiche, passo sfiorando l’ano, con un minimo di esitazione, ed arrivo alla sua fichetta. Che meraviglia! È caldissima e già bagnata. La situazione ed il mio cazzo ormai fermamente impugnato nella sua mano stanno facendo il loro effetto. Il marito capisce che lei non si accontenta più di tenerlo in mano, la sua bocca punta dritta alla mia cappella. Le chiede di attendere, vuole vedere bene, deve trovare un posto dove accostare. Siamo lungo l’adige, ci sarà un posticino... Fuori è ancora chiaro, manca poco all’imbrunire, i vetri scuri aiutano molto, ma un pedone che sopraggiunge dal davanti potrebbe vedere dal parabrezza lo spettacolo che il marito vuole solo per sé. Ecco finalmente un piccolo ingresso che va verso un campo, con il cancello chiuso. Non è molto in dentro, ma abbastanza da fare in modo che la macchina sia visibile solo da dietro se qualcuno passa a piedi o in bici. Il lunotto oscurato dona la giusta privacy, lui le da il via. Non passa un secondo che la sua testa è già fra le gambe. Le sue labbra stringono forte la cappella, per poi far scivolare tutta l’asta in gola. Quanta voglia ha di succhiarmelo, è incredibile. Il mio cazzo è sempre stato particolarmente apprezzato dalle/dagli amanti del sesso orale, e lei non è da meno. Inizia un operazione di spompinaggio da manuale, io mi sento quasi in difficoltà a non poter fare altro che toccarle la fica con le dita, ma capisco che lei sta godendo nel succhiarlo, e che al momento non chiede altro. Butto la testa all’indietro per godermi il momento, ma a colpi muoio dalla voglia di vedere che sia proprio quel pezzo di ragazza a succhiarmelo, a colpi sbircio il marito che ha estratto la macchina fotografica ed ha cominciato ad immortalare la sua bella mogliettina troia. Mi sembra di impazzire, l’eccitazione è altissima, ma so che devo resistere, che ho promesso di farlo durare a lungo e so che posso farcela. Sono passati un po’ di minuti, non chiedetemi quanto, la mia testa è come se fossi uscito da un buco nero! Il sole è sceso ancora, ha fatto buio, non me ne ero reso conto. Però quel posto non può andare per passare ad altre attività. Il nostro autista riprende il controllo del mezzo, io riprendo il controllo dei giochi. Devo tenerla buona fino all’arrivo in un luogo più idoneo, e so cosa fare. Le mie mani passano sotto la sua camicetta, le sfiorano i seni. Passo sulla schiena, e slaccio il reggiseno. Adesso sono libero di sfilarle tutto, e lei finalmente è nuda davanti a me, con addosso solo reggicalze e calze. I suoi seni non sono molto grandi, ma sono perfetti. I capezzoli rivendicano tutta la sua eccitazione, e li ringrazio accarezzandoli e cominciando a succhiarli in modo alternato. Il marito di tanto in tanto accende le luci interne, quando la situazione è favorevole. Le sue mani continuano a cercare il mio cazzo, ma adesso ho io in mano il gioco. La tiro un po’ verso di me, lasciando che la sua schiena scivoli sul sedile. Mi accuccio fra le sue gambe, il profumo del suo piacere mi inonda le narici, è il momento di gustarne il sapore. La mia bocca si appoggia a quella fichetta bagnata, la bacio, lei risponde con delle contrazioni che mi fanno capire che devo andare avanti. La mia lingua esce a titillarla dolcemente, assaporo il suo piacere che cresce, le sue mani mi stringono la testa, aumentando il ritmo la porto al godimento mentre il marito davanti sta per impazzire. Siamo arrivati in un piccolo paesino. Il classico parcheggio di un cimitero di campagna, appena fuori dal paese, sono le 21 passate, in giro non c’è anima viva, i morti non ci preoccupano. Mi sfiora il pensiero che una figa del genere ne possa far resuscitare qualcuno, ma adesso è il mio momento, che si mettano in coda! Mi piange il cuore a dover mettere il preservativo, maledette malattie sempre in agguato, ma è giusto che sia così. Mi siedo sul posto centrale, il marito vuole avere il massimo della visuale. Lei mi passa sopra a cavalcioni, mostra il suo culetto al marito mentre si impala su di me. Ci sono donne così. Lo sai che hanno preso sicuramente un sacco di cazzi, eppure la loro fichetta ti veste come un abito su misura. Non stretta come un paio di scarpe nuove, ma accogliente come quando le hai portate per qualche giorno. Abbraccia il mio cazzo, lo assapora fino in fondo, dietro ogni tanto un colpo di flash mi segnala che il marito è ancora con noi, ma per me è come non ci fosse. Ho lei sopra, i suoi seni davanti al viso. Mentre accompagno i suoi movimenti ogni tanto li bacio, li succhio, le bacio il collo, le succhio i lobi… stiamo viaggiando fuori dalla stratosfera! So che probabilmente non mi capiterà mai più una scopata così, con una donna così giovane, bella e vogliosa. Questo rende il momento ancora più magico, la voglio ancora ancora e ancora. E lei vuole continuare ad essere presa, spinge e mi incita a fare altrettanto, finché non la sento accasciarsi di peso su di me, devastata dalla magia di un nuovo orgasmo. Mi sento le gambe come se mi avesse pisciato addosso, e se me lo avesse chiesto avrei potuto farle fare anche quello, avrei fatto qualunque cosa. Ha goduto, ma non è certo sazia. Si mette alla pecorina, ed è uno spettacolo indescrivibile. Prima di darle quello che si aspetta decido di stuzzicarla ancora un po’ con la lingua. Adoro leccare e succhiare quando ha appena goduto. Sapete benissimo che non hanno tutte lo stesso sapore, il suo era un vero nettare. Ogni tanto la mia lingua passa sopra anche l’altro forellino, lo bagno, inizio a spingerci dentro un dito mentre le appoggio il cazzo alla fica. Aspetto ad entrare perché il marito lo vuole fotografare step by step. Mi secca un po’, in certi momenti vorresti essere libero di decidere come muovermi, ma visto il regalo che mi sta facendo non posso certo lamentarmi. Inizio ad entrare, e capisco che per lei la sensazione è cambiata. Da come si contrae comprendo che adesso lo sta sentendo più di prima, e che lo vuole, me lo grida non solo con la voce ma con tutto il corpo. È così, mentre continuo a scoparla le dita nel culetto diventano due. Saliamo sempre più in alto e poi, come su un aereo in stallo, precipitiamo a velocità sempre più folle fino allo schianto finale. Mi ci vuole un po’ per ricordarmi che in auto con noi c’è anche il marito. Mi domando come abbia fatto a non tirare fuori il suo cazzo, a non menarselo di fronte a queste scene. Sono troppo curioso, glielo domando. Io non ci sarei riuscito, ma lui mi spiega che tornerà a casa con lei, e che una volta a casa riguarderanno insieme le foto che ci ha scattato, e che con queste davanti lui arriverà a godere riempendole la bocca. Torniamo alla loro auto in una specie di stato di trance, la saluto guardandola a fondo negli occhi, la ringrazio, lei ricambia. Lui ripete che siamo stati fantastici. Contento lui…
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9 years ago
bigbro,
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La mia capo ufficio
Mi chiamo Giovanni, 32 anni, laureato in economia, fidanzato e lavoro per una ditta di export legata ai prodotti italiani.
Vita normale mi fidanzo, mi laureo cerco lavoro, trovo lavoro, riesco a fare un piccolo avanzamento di carriera, andiamo a vivere insieme.
Ho iniziato a lavorare per questa ditta come stagista, poi un contratto a tempo determinato, come ragazzo delle fotocopie, poi una botta di culo, qualcuno si è licenziato, contratto a tempo indeterminato. Lavoro con Lara, anzi alle dipendenze di Lara, donna di 46 anni, lavora per questa ditta da molto tempo, molto brava e molto rispettata da tutti. Come persona è molto riservata, di media statura, in sovrappeso, si veste sempre con classe, mai troppo elegante, ma mai in maniera dozzinale, cura molto il suo aspetto. E’ piacevole lavorare con Lei, é severa ma imparo molto, allo stesso tempo però sempre pronta a fare la battuta giusta. Non mi ha mai attratto sessualmente, troppo diversa fisicamente dalla mia Giulia, piccolina ma di taglia 42.
Il tempo passa, e a volte le persone meritevoli vengono premiate. Il direttore generale scappa in Tailandia e non si fa più vedere, i vari capi settore iniziano una guerra intestina per prendere il suo posto, la ditta perde clienti e quindi incassi, dalla sede di Londra arrivano ordini perentori, via un paio di capi settori per risparmiare e promuovono direttrice di sede Lara, come segnale per tutti, chi lavora bene viene premiato. La mia collega direttrice generale. Lavoravo già alle sue dipendenze, ma adesso lo ero a tutti gli effetti. Una promozione accolta con entusiasmo da tutti.
Organizza una cena fra i colleghi più intimi per festeggiare la sua promozione. Paga Lei. Cena piacevole, tanto vino, troppo forse, ci rilassiamo, iniziamo parlando di lavoro e finiamo con il parlare di sesso. Era quasi l’una, dopo l’ultimo giro della staffa tutti a casa. Le strade erano quasi deserte tranne qualche brutta faccia e quindi mi propongo di accompagnarLa alla macchina. Lei accetta e ringrazia per il gesto carino. Parcheggio pieno ma nessuno in giro, le città di notte oramai sono solo per le persone di malaffare.
Arriviamo alla macchina, Lei apre la portiera, si gira verso di me, io mi avvicino la bacio sulla guancia e la ringrazio per la serata, quando mi mette una mano sulla spalla per fermarmi e mio dice con tono serio: non hai voglia di leccarmi la fica?
Rimasi scioccato dalla richiesta. Ma dai Le risposi, sei matta, poi io alla Giulia cosa racconto. Mi spinse verso il basso e data la sua mole e l’alcol che avevo bevuto mi mise in ginocchio con facilità. Giulia non lo saprà mai, mi blocco una mano con il suo piede, incastrando la mia mano fra il suo tacco e la pianta.
Con l’altra mano apri il lungo cappotto nero e si solleva la gonna e mi trovai davanti due cosce bianche e tonde rinchiuse in calze nere a rete con autoreggenti senza mutandine, una patata completamente rasata caratterizzata dal solo solco verticale.
Non dissi nulla e spinto dalla sua mano avvicinai la bocca nel suo triangolo di venere e senza dir nulla iniziai a leccare. Era completamente bagnata ed aveva un buon sapore. Dopo qualche istante la coscienza si fece sentire e mi allontanai. Non posso Le dissi, non volevo che si offendesse pensando che dipendesse dal suo aspetto fisico, non me la sento di tradire Giulia.
Lara mi interruppe. Non devi tradire nessuno, non voglio neanche vederlo il tuo uccello, ti ho solo chiesto di leccarmi la fica e di farmi godere! Ti sei mai fatto fare un pompino?
In effetti la mia posizione era quella, solamente a ruoli invertiti. Mi spinse con un colpo d’anca spalle alla macchina e schiacciò la mia testa con tutto il suo peso in mezzo alle gambe.
Ripresi a leccare, non sapevo come uscire dalla situazione senza compromettermi con il mio nuovo direttore. Pochi secondi e mi accorsi che stava già venendo. Mi mancava l’aria, schiacciato dalla sua pancia e con la bocca fra le sue gambe, ma continuai a leccare sempre più veloce. All’improvviso la sentii gemere e in pochi istanti avevo la bocca piena dei suoi umori. La mia fidanzata che ha la metà dei suoi anni non è mai venuta così. Continuai a leccare per ripulirla ma lei si scostò e mi disse: le cose dolci vanno meritate.
Ero praticamente seduto a terra con le gambe leggermente divaricate e un metro da me c’era Lara in piedi, con i suoi stivali di pelle nera appena sotto il ginocchio e stavolta la gonna copriva dove prima si trovava la mia faccia. Vista da sotto era veramente imponente. Mi guardava dall’alto in basso con uno sguardo compiaciuto. Fece un passo in avanti e con la pianta del piede mi calpestò le mie parti intime. Al contatto con il suo piede mi accorsi di avere un’erezione pazzesca e anche Lei se n’era accorta.
E tu non volevi tradire la tua Giulia mi disse. Se ti dicessi di prendermi ora probabilmente verresti prima di riuscire a tirarlo fuori dai pantaloni. Aveva ragione. Se avesse continuato a calpestarmi per qualche altro secondo sarei esploso. Apri la borsa e tirò fuori due banconote da cinquanta euro, mi guardo e ne lasciò cadere a terra solo una dicendomi che non ero stato bravo ma che cento erano troppi per quello che le avevo fatto. Risalendo in macchina mi disse: Compra dei fiori alla Giulia così non ti senti in colpa. Chiuse la portiera accese il motore e parti.
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9 years ago
andrea3d,
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Vacanza in sardegna
Siamo arrivati pomeriggio poco dopo le 16 in albergo facevo abbastanza caldo e abbiamo deciso con amici di cambiarci e andare in spiaggia a farci un bel bagno e cercare di rimorchiare qualche bella donna, abbiamo conosciuto un bel po di gente come si dice i siciliani ci facciamo conoscere dove andiamo e andiamo ,fatto sta che tra una chiacchierata e un altra si e fatto tardi e abbiamo deciso di rientrare in albergo. La sera con gli amici ci si reca in pizzeria, il cameriere ci sistema all 'aperto, dove i tavoli sono disposti su tre file, ci assegna un tavolo al centro. Dopo una decina di minuti arrivano tre coppie che sono sistemate in una fila accanto alla nostra con la differenza di un tavolo, le donne si siedono di fronte al mio tavolo. A un tratto mi accorgo che una signora , seduta al lato del tavolo, sulla quarantina con un abito molto osé inizia a lanciarmi occhiate maliziose, si passa la lingua tra le labbra, si sistema il bordo del vestito facendo intravedere l'intimo, io inizio ad andare su di giri. Cerco di prendere parte alla conversazione che si era instaurata al tavolo ma lo sguardo ricadeva sulla signora.. Mi dirigo in bagno, tutti occupati, attendo, dopo pochi istanti giunge la signora del tavolo di fronte , con una spinta mi fa entrare nel bagno dei disabili, entra chiudendosi la porta alle spalle. Sto per fargli una domanda quando Lei mi chiude la bocca con una mano e laltra raggiunge il mio basso ventre, rimango allibito nn capivo piu nulla . Le bocche si uniscono, le mani raggiungono le parti intime. lei con una mossa estrae dai pantaloncini il cazzo, inizia a masturbarlo succhiarlo e leccare accuratamente ogni centimetro del mio cazzo soffermandosi più volte sulla cappella e poi se lo tenne in bocca per diversi secondi, la mia mano aveva raggiunto la sua figa bagnatissima, con le dita inizio a masturbarla in tutte le sue parti. Pur essendo molto eccitati, avremmo voluto continuare, ma era il momento di raggiungere i rispettivi tavoli per non insospettire nessuno. Mangiamo, gli sguardi tra noi non finivano. lei, tra una portata e l'altra, per eccitarmi ulteriormente, portava una mano tra le cosce e si masturbava. Eccitatissimo, non resisto, vado in bagno, inizio a masturbarmi pensando a lei vengo subito. quando esco, Lei è lì mi porge un biglietto, mi dice di mandargli una mail in quella data. Usciamo dal locale le nostre strade si dividono. I giorni passano lenti. Non riuscivo a calmare i miei bollori, mi masturbavo e facevo sesso pensando a lei.
Giunse il giorno , mandai una mail
Io - Buongiorno sono . Il ragazzo della pizzeria del mare
L-Ciao mi chiamo ....., sono sposata e vivo ..., quel giorno non so cosa mi è preso quando ti ho visto non ho capito più niente, certe cose non l 'ho mai fatte, non farti pensieri strani su di me.
Io - Quel giorno sono rimasto stupito .. non mi sarei mai aspettato un fatto del genere. In questi giorni non facevo che pensare a te, mi eccitavo solo a ripensare cosa era successo.
L- Anch' io ti pensavo sempre, la sera stessa ho fatto sesso con mio marito ma il mio pensiero era che lo stessi facendo con te, non ho mai goduto cosi tanto.
Io Mi fa piacere che ti sia piaciuto, purtroppo la distanza tra le due città è notevole e sarà difficile vedersi, per passare una giornata assieme
L- E vero, mi piacerebbe vederti per passare una giornata di sesso assieme. Una domanda come sei vestito?
Io Sono in casa in canottiera e pantaloncini. Perché??????
L - Anch'io sono in casa con il reggiseno e perizoma, anzi li sto togliendo sono nuda.
Io- Mi vuoi fare eccitare????
L- Perché no???? Tra una risposta e laltra mi sto toccando i seni e ho i capezzoli duri
Io- Mi sono spogliato, sto pensando se fossi li con te cosa farei !!!!
L- Racconta che mi eccita..
Io - Anch'io mi sto eccitando . ti toccherei le tette, con la lingua leccherei i capezzoli, allargherei le grandi labbra con le dita e poi con il medio toccherei il clitoride, entrerei lentamente nel buco bagnato della tu figa , la leccherei tutta fino a farti godere, mi divertirei anche con il tuo culo.
L- Sei veramente come ti ho immaginato, ti sto rispondendo con una mano in mezzo alle gambe, sto facendo quello che hai scritto, mi sto eccitando ...
Io - Ho il cazzo in mano, lo sto muovevo su e giù lentamente, cosa faresti?????
L- - Succhierei e leccherei accuratamente ogni centimetro del tuo cazzo soffermandomi più volte sulla cappella, con la mano inizierei a farti una sega e giocherei e succhierei le palle
Io- Sono eccitatissimo non ce la faccio più, inizio a farmi una sega, lo muovo su e giù lentamente, la cappella si gonfiava ad ogni secondo e le palle diventano subito piene. masturbati anche tu voglio che godiamo insieme...
L - Lo stavo facendo sono un lago mi sto divertendo con il clitoride, due dita dentro il buco della mia figa , che bello sarebbe se mi venissi in bocca... ooh siiiii
Io - Sento il mio cazzo sempre più duro, vorrei avere qualcosa dove infilarlo e scopare, la tua figa mentre il mio cazzo è al limite, sento che sto per sborrare tra poco ....
L - Anch'io non resisto per molto godiamo!!!!
Io- Con la mano continuo a farmi una sega, la muovo su e giù velocemente , dalla cappella è uscito tanto sperma
L - Ho goduto come una pazza mettendomi tre dita nella figa e uno nel culo
Io Come ti vorrei qua vicino per farti assaggiare il mio sperma ma no è possibile
L-Anch'io vorrei essere li con te. Ti propongo una cosa: se sei daccordo tra due giorni possiamo vederci in webcam su Skype.
Io- Accetto!!!!!!! Ora ti devo lasciare ho un impegno, un bacione a tra due giorni
L- A presto in webcam, una succhiata e un bacione. Ciao
Quella chiamata su Skype fu molto attesa, infatti, appena attivò la webcam vidi la sua faccia sorridente, aveva addosso un vestitino che metteva in risalto le sue tette, la osservai meglio e sentii il mio cazzo iniziare a reagire. Iniziamo a parlare del più e del meno la conversazione prese la via del sesso, Ci spogliammo, rimanemmo nudi davanti alla webcam. La vidi toccarsi lentamente il corpo, scendere dal collo alle tette, le sue dita imprigionarono i capezzoli e li strinsero forte, gemette, presi in mano il mio cazzo e iniziai a farmi una sega, lo muovevo su e giù lentamente, puntai la webcam bene in modo che potesse vederlo. Mentre lei iniziò a inquadrare più giù, vidi la pancia poi le cosce, finalmente posizionò la webcam davanti alla sua figa aprì le gambe e me la mostrò, era pelosa e bagnata si vedeva che gli scolava , la trovavo più eccitante. La vidi allargarsi le grandi labbra con le dita e poi con il medio toccarsi il clitoride lentamente, gemeva nel microfono e mi chiedeva se mi stesse piacendo lo spettacolo, in risposta ansimai e le disse che era una grande porcona e che mi stava facendo impazzire. Lei mi disse che avrebbe voluto il mio cazzo davanti per succhiarlo, confessandomi che amava il suo sapore, aumentai il ritmo della mia sega, la mia mano si bagnò dei miei liquidi, la cappella usciva fuori dal lembo di pelle che muovevo ritmicamente avanti e indietro.
Dal clitoride passò a stuzzicarli l'ingresso della figa gemeva e si bagnava, lentamente infilò un dito, poi due e poi tre, era fottutamente eccitante, si lasciò andare ad un urlo di piacere, poi iniziò a muovere le dita velocemente, penetrandosi e scopandosi forte. Sentivo il mio cazzo sempre più duro, avrei voluto scoparle la figa ,era troppo arrapante e desideravo fortemente di averla con me per farle vedere quanta voglia avessi di farla godere. Liberò la sua figa dalle dita, se le leccò, poi la vidi armeggiare con qualcosa alla sua destra, non capivo cosa fosse, fin quando non lo vidi, un bel cazzo finto. Se lo mise in bocca e lo bagnò di saliva, a quella scena aumentai il ritmo della sega ancora di più, mi disse che dovevo pensare che quello fosse il mio cazzo se lo passò sul clitoride diverse volte prima di aprire le gambe nuovamente e penetrarsi fino in fondo. Il cazzo finto sparì tutto nella sua figa , iniziò a lasciarsi andare al godimento e ai gemiti man mano che lo muoveva dentro di se. Iniziai a dirle come scoparsi, mentre il mio cazzo era al limite, sentivo che avrei sborrato così le dissi che volevo raggiungere l 'orgasmo con lei, iniziò a spingere di più, sempre più forte e più a fondo senza fermarsi, la sentii urlare dal piacere, fu quell'urlo a farmi arrivare al limite, schizzai tanto sperma che colpì anche la webcam, le feci vedere come era stata capace di farmi godere,
e lei squirtò in maniera pazzesca che vidi il suo schermo del pc tutto bagnato ,si alzo e si avvicino allo schermo appogiando la sua lingua sullo schermo e inizio a leccare la sua eiaculazione , mi disse che non aveva mai goduto cosi in vita sua e che lo avrebbe fatto un migliaio di volte .
Ci era piaciuto ed era un buon modo per sopportare la distanza fisica, le ho proposto di ripetere questa esperienza fantastica e ha acconsentito di rifarlo , e fin ad ora lo facciamo in cam fino ha quando nn ci vedremo dal vivo di nuovo tutto fatto con trasgressione e voglia di trasgredire senza complicazioni .
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9 years ago
xxxhot,
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Last visit: 3 years ago
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Una visita attesa
Suoni alla porta...ti apro con una sottoveste di seta nera...sotto solo reggi e perizoma nero....Sei stupendo..completo scuro,profumato e irresistibile...
Ci sediamo sul divano...io non resisto....ti bacio appassionatamente...ma ho troppa voglia di te...e dopo pochi istanti mentre continuo a baciarti con passione con una mano ti apro la cerniera dei pantaloni...
Sei già pronto....con la mano trovo subito il tuo cosone duro e gonfio...che ti scoppia nelle mutandine...Te lo tiro subito fuori...muoio dalla voglia di farti un pompino strepitoso...Inizio leccandoti il pube...mi godo la tua pelle liscia e profumata con la lingua...Poi scendo,tra i peli,ti lecco con dolcezza le palle...prima una..poi l'altra...Passo la mia lingua delicatamente...poi risalgo lentamente lungo il tuo cazzone duro e gonfio...mi godo ogni cm della tua pelle.Arrivo alla cappella...gonfia...dura...Inizio a leccartela...passo la lingua intorno...godi da morire...Poi passo a slinguettarti sotto...sul glande...colpi teneri..dolci...continui...frullo la lingua sul tuo glande..sò che godi da morire così...poi quando vedo che sei in un godimento profondo comincio a spompinarti...sei eccitato da morire....Inizio ad andare su e giù con le labbra..le ho insalivate per bene,così scivolo veloce lungo il tuo cazzo meraviglioso...Il tuo cazzone stupendo scorre...ogni tanto mi dai colpi con il bacino..quasi a volermi scopare in bocca....Dopo qualche minuto del mio pompino sei già al limite...ancora due affondi delle mie labbra e sei lì lì....Infatti non mi lasci nemmeno il tempo di godermi il tuo cosone tra le labbra...vieni dopo pochi istanti...schizzandomi nella gola tutta la tua voglia di me...Caldi schizzi mi arrivano in gola...mmmh...il tuo sperma è denso,caldo,delizioso...Ingoio e continuo il pompino...così godi di +...Il tuo sperma mi scivola in gola mentre ti passo la lingua sulla cappella...per raccogliere le tue ultime gocce di piacere.Ti ho fatto già venire una volta...bene...così la prossima durerai molto di +....
Ti prendo per mano...ti porto nella doccia....ci laviamo insieme...nudi...sorridendo e baciandoci di continuo...
Poi usciamo...ci asciughiamo...Hai fame...mangiamo qualcosa...per riprenderci un pò...E' stato bello...ho goduto ma sono ancora lontana dall'essere sazia...Ho voglia di te...del tuo cosone duro...del tuo seme caldo...ho voglia di te....amore...!
Finiamo di mangiare qualcosa...ritorniamo a letto.Tu accendi la tele...io riposo un pò...Poi inizio a stuzzzicarti..ti prendo una mano e me la passo tra i peli della mia micina....poi mi avvicino e te la faccio leccare per bene.....Ti ecciti subito...ed io godo sentendo la tua lingua sul mio clitoride....Poi ti rimetto sdraiato nel letto...ora è il mio turno....ti passo una mano sul petto..scendo verso di lui.Mi sposto e con la testa comincio ad avvicinarmi...Sono sopra di lui...ma non lo tocco...Inizio invece a leccarti le palline...prima una...poi l'altra...poi in mezzo...Leccate dolci...delicate...come un massaggio...poi inizio a soppesartele con la lingua...mentre lui inizia a svegliarsi davvero.Le leccate alla mia micina l'avevano svegliato...ma ora è davvero..in forma!...
Delicatamente con la lingua mi passo le tue palline in bocca...una...poi tutte e 2....inifine le lascio...e comincio a spompinarti...Poi mi fermo...ti metto 2 cuscini dietro la testa...sei in alto ora...poi mi metto tra le tue gambe...in modo che da quella posizione mi vedi....e vedi come ti faccio godere...vedi quanto posso essere troia per te...
Mi rimetto a spompinarti...dolcemente...vado su e giù...mi raccolgo per bene i capelli per farti vedere come ti spompino bene...riprendo il mio su e giù......un filo di saliva lubrifica il tuo cosone duro....che scivola delicamente nella mia bocca...la lingua passa sulla tua cappella...ogni tanto ti lecco il glande...mi guardi...godi...ed io godo da morire a farti godere così!!
Ti guardo mentre vado su e giù col tuo cosone duro tra le labbra....poi mi fermo...e ti domando... :
"sono brava amore a spompinarti??Sono una brava pompinara??te lo faccio bene vero...il pompino??...godi vero??"
Tu mi guardi alzando la testa..e mi dici...:
"sii..sei stupenda..sei una perfetta pompinara...si..mi fai godere...vai avanti...troia..."
Sei vicino....me ne accorgo perchè una goccia di piacere ti esce dalla cappella...Mi fermo subito...voglio goderti e farti godere molto di +...inizio di nuovo a leccarti le palline con la lingua...smorzo il tuo orgasmo e ti godo tra le mie labbra di +...
Riprendo...lentamente vado su e giù...ogni tanto me lo mando tutto in gola...arrivo ad appoggiare il mio nasino tra i tuoi peli...segno che ti ho ingoiato tutto...poi provo ad ingoiarti anche le palline...ci riesco dopo un paio di tentativi...e tu ti lasci sfuggire un "AHHHH...quanto sei troia...."
GODO QUANDO MI TRATTI COSI'.......delicatamente mi faccio uscire prima le palline e poi il tuo meraviglioso cosone dalla bocca...quindi ricomincio...dolcemente a spompinarti...
Sei di nuovo vicino....OK ora è arrivato veramente il momento di farmi fottere...hai un cosone duro e gonfio da morire....Sorridendoti ti dico : " amore hai un cosone stupendo...lo sai...vero??Ora poi e' proprio grosso e duro come piace a me...mmmh....sei stupendo..."
E poi guardandoti con un'aria da troia da morire continuo e ti dico.... :
"Questa volta voglio superarmi...voglio essere troia come non lo sono mai stata....questa volta voglio davvero che tu mi rompa il sederino in modo completo...voglio ritrovarmi ad essere la tua troia alla quale hai rotto il culetto di brutto!!!...capito amore....???"
Tu mi dici di si...sei eccitatissimo...hai un cosone enorme....un paletto di carne meraviglioso....ed io non vedo l'ora di prendermelo tutto...dalla cappella alla radice nel mio sederino voglioso....
Allungo una mano...prendo il tubetto della NIVEA...la crema...ne prendo un pò e me la metto sulle dita...Poi inizio a lubrificarmi il buchetto...Per quello che ho intenzione di fare stavolta la saliva non basta...ci vuole qualcosa che lubrifichi davvero!!
Mi ungo il buchetto....e poi ne passo un pò sul tuo cosone duro...Abbiamo perso qualche istante...ma è meglio così...smorzo il tuo orgasmo...durerai di +...ed è proprio quello che voglio!!
Ora sono pronta...tu sei sdraiato...io mi metto sopra di te dandoti le spalle...lentamente mi calo su di te...con una mano prendo il cosone..e lo punto dritto dritto al buchetto del mio sederino...unto e voglioso...Ho una voglia di te che tu non immagini...il mio culetto ha una voglia infinita del tuo cosone stupendo....
La cappella si appoggia...mmmmhh....non stò + nella pelle dalla voglia che ho...inizio a farti entrare dentro di me....sento il buchetto che si apre...e tu scivoli....la crema funziona....faccio entrare la tua cappella mentre tiro fuori la punta della lingua mandandola all'insù tra le labbra per quanto e come godo......poi mi sfugge un...:"mmmhh...".di piacere...intimo e delizioso...
G - O - D - O......ahhhh...sìììììììììììì...GODO come una matta...mentre tu entri...cm...dopo cm...ti fai strada nel mio culetto...spaccandomelo....mi stò impalando lentamente sul tuo cosone duro e lungo...dio come ce l'hai largo e lungo.....sei talmente dotato che mi apri il sederino letteralmente...è una sensazione stupenda...hai un cosone meraviglioso!!
Sculetto...così facilito la tua entrata......Ahh....finalmente sei quasi in fondo....lo sento...sento che sei quasi tutto dentro...mi avrai messo del pancino almeno 20 cm del tuo stupendo cosone.....è ora di prendere anche l'ultimo pezzetto del tuo cosone....lo voglio tutto...tutto dentro di me....
Allora mi risollevo delicatamente....ti faccio quasi uscire tutto...tengo dentro solo la cappella,che così farà da apristrada e poi....mi lascio andare di colpo verso di te....il peso del mio corpo fa si che tu entri tutto...in un colpo solo mi arriva dentro il tuo cosone quasi fino alle palline.....AHHHHHHH...godo...un urletto di piacere mi sfugge...: "Sìììììììììì...." e poi continuo e ti dico... : "amore...tutto...tutto...l'ho preso tutto.....amore....sai...ce l'ho tutto nel culetto....lo sai vero amore...lo senti che me l'hai messo proprio tutto???"
E poi ancora...gemendo ti dico.... : "Mi hai rotto...sei entrato tutto...amore...sei stupendo...siiii....Ora fottimi...fottimi amore...voglio che tu mi fotta fino a farti scoppiare le palle....!!!"
Ora mi ritrovo impalata e godo...dio se godoooo!!!!....
Ecco a cosa serviva la crema NIVEA...a permettere al tuo cosone duro e lungo di scivolare tutto....proprio tutto dentro il mio sederino....
La saliva non avrebbe permesso di farti scivolare tutto dentro il mio culetto...un pò ne sarebbe restato fuori perchè non sarebbe scivolato bene...invece così mi sei entrato tutto...ma proprio tutto...fino alla radice...fino alle palline....sei tutto dentro di me....e godi...godi come un pazzo....ed io godo nel farti godere e nel sentire quel tuo paletto duro e largo che mi sfonda il culetto!!
Inizio a muovermi...facendo leva con le cosce inizio ad andare su e giù...sento il tuo cosone duro che scivola...il mio culetto si è allargato per bene...ora posso impalarmi davvero...inizio a salire e scendere lungo il tuo cosone che si infila sempre fino alle palline nel mio culetto...rompendomelo ed allargandomelo....Stò godendo da svenire....
Vado su e giù...ritmicamente...ogni volta che scendo lo faccio a corpo morto..in modo da sfondarmi per bene col mio peso sul tuo cosone...è un pilone impazzito che mi spacca...il sederino si stà dilatando davvero,il mio peso fà si che tu entri tutto...tutto nel mio culetto!!Ogni volta che scendo tu sussulti.....godi da morire....
Vado su e giù...di tanto in tanto mi fermo...sculetto...il tuo cosone duro mi si assesta nel pancino...mi giro...ti guardo...godi come un porco...ed io di +....sapendo che mi stai rompendo il culetto...sapendo che mi stai sfondando ed il sapere che mi ritroverò ad essere la tua troia rotta in culo mi fà godere quasi da svenire....Mi giro,faccio passare le mie gambe tra le tue...restando con il cazzone duro ben piantato nel mio culetto...ora ti vedo...appoggio le mani al tuo petto....poi ti faccio alzare la testa...ti bacio dolcemente...con amore...in questo modo mi fermo e ti smorzo il piacere...e poi godo a baciarti così mentre mi fotti.....
Riprendo ad andare su e giù...il sederino mi si stà sfondando sempre di +...colpo dopo colpo.....lo sento..la crema fà scivolare il tuo cosone che ad ogni colpo mi allarga sempre di +....Stai godendo...sei vicino...Allora ti guardo e ti dico...:
"Ahhh amore...godi??Vero??Godi amore a rompermi il sederino..vero???"
E tu mi rispondi con la voce rotta di piacere....e mi dici:
"ahh..si troia..si...mi fai godere...lo senti che ti sfondo verooo??"
Io ti dico di si...sorridendoti....e guardandoti con amore.....
Vado avanti...mi fermo..riprendo ancora...la cremina fà il suo dovere...sono lubrificata e il tuo cosone mi scorre nel buchetto spaccato davvero bene...il tuo cosone scivola..arriva in fondo..risale...riscivola...in un su e giù che mi fà girare la testa e godere come una pazza.
Poi alla fine mi preghi di venire...
NOOO...ti urlo io...e poi come in preghiera ti dico.... : "amore fottimi ancora...voglio sentirti ancora..dai ti prego..amore ti prego...ancora..dammelo ancora...ti prego..amore..."....poi godendo come una pazza mi fermo...per farti sbollire l'orgasmo....e mi lascio andare un gemito di piacere...."ahhhh...."
Ti richiamo verso di me...mi inclino all'indietro e mentre tu ti alzi sulle braccia io ti bacio con amore...e ti sussurro :
"amore ti prego fottimi ancora...voglio che tu mi rompi per bene il culetto...amore....e per farlo devi fottermi per bene...ed a lungo...resisti amore...e goditi il mio sederino che si rompe sempre di + per te...."
Ti bacio ancora....tu ti rimetti sdraiato e riprendi a incularmi con rabbia...godi e vorresti venire....io riprendo il mio su e giù...mugolando e godendo come una pazza mi rimetto a salire e scendere sul tuo cosone...
Vado avanti ancora un pò....mi stai inculando da dio...poi tu mi preghi dicendo... :
"Amore non ce la faccio +...devo venire...mi scoppiano le palle..."
A questo punto ho voglia di godere con te....è tanto che mi fotti...ora veniamo insieme...
Io allora ti faccio mettere le mani sui miei fianchi..e così presa nella morsa delle tue mani ti supplico di tirarmi,prendendomi per il bacino,verso di te e di mandarmi su e giù...mentre anch'io continuo a salire e scendere sul tuo cosone...
Iniziano una serie di colpi a raffica....tu che mi inculi come un pazzo...il tuo cosone che mi arriva fino al pancino...il mio buchetto che si spacca fino all'estremo...ed io che godo!!
Con le mani appoggiate alle tue cosce inizio a muovere la testa a destra e sinistra....gemo...travolta da un piacere pazzesco mugolo piano....metto la lingua tra le labbra all'insù dal godimento,poi inizio a mugolare più forte....+ forte ad ogni tuo colpo...è tutto un susseguirsi di : "mmhh....ahh....siiii....dai amore....godo ....amore mi fai godere tanto....."
Su e giù...sempre + forte...un urlo di piacere e di dolore mi sfugge...
Come una pazza urlo.... :
"AHHHHHH...si amore...mi rompi il culetto...siiiiiiii....sfondamelo...spaccami...fottimi...forte...+ forte...ancora + forte..."
Poi l'orgasmo mi travolge mentre il mio culetto si sfonda del tutto lasciandoti entrare fino ormai alle palline....mi hai sfondata del tutto ed inizi a venire anche tu...Il 1° orgasmo ha fatto si che tu possa resistere molto di +...ma ormai sei vicino...molto vicino....Sento le tue mani che palpano le tette...dolcemente le stringi...godendotele entrambe...
Mi appoggio sulle braccia....ancora una serie di colpi fortissimi...il mio buchetto che si sfonda definitivamente e tu che schizzi...caldo...copioso..il tuo sperma mi schizza nel pancino mente tu godi fino quasi a svenire....ed io con te....La testa mi gira....l'orgasmo è stato meraviglioso....ho goduto da morire!!!
Finalmente sei venuto e finalmente ti sei fermato...io gemendo resto immobile sopra di te...un rivolo di sperma ed un pò di sangue mi scendono dal culetto...mi hai proprio sfondata davvero...ora me ne rendo conto!!!
Il buchetto è talmente largo che lascia colare il tuo seme ed un pò di sangue...è il segno che attendevo...ora ho il culetto rotto!!!
Lentamente inizio ad alzarmi...a levarmi da sopra di te....il tuo cosone,sazio dell'orgasmo mi scivola fuori facilmente,sono talmente larga che esci in un attimo...mi piego di lato mentre il tuo sperma mi fuoriesce copioso dal buchetto sfondato....inizio a macchiare le lenzuola di sperma e di sangue...sono talmente sfondata che il buchetto non regge +....Allora con una mano mi metto un fazzolettino sul buchetto,per non macchiare +,poi mi alzo e vado in bagno.
Mentre corro verso il bagno continua a colarmi il tuo seme misto a sangue....mi rendo conto che stavolta abbiamo esagerato...ho il sederino davvero rotto...questa volta mi hai davvero rotto il culetto...non c'è dubbio....ho il culetto rotto..sfondato,me lo hai spaccato amore....e questa volta davvero di brutto....
Mi appoggio sul bidet per lavarmi....il culetto mi fà un gran male,ma è un dolore delizioso...perchè significa che stavolta me lo sono fatto rompere davvero come volevo,era quello che cercavo...mi accorgo che il buchetto è talmente largo che l'acqua ci scivola dentro con facilità....Mi lavo con l'acqua fredda e l'acqua mi dà un sollievo delizioso....Con un dito mi tocco il buchetto...è largo al punto che il dito entra addirittura senza toccare le pareti del buchetto!!!....scivola dentro come nel vuoto....come sono sfondata!! ora sono proprio una vera troia rotta in culo...ho il buchetto rotto...sfondato e questa volta me lo sono fatto spaccare davvero per bene...ma era quello che cercavo...volevo ritrovarmi con il sedere sfondato dal tuo cosone e devo dire che ci sono riuscita...Ed a spaccarmelo così sei stato tu...amore mio....
Sei stato maledettamente bravo a spaccarmi....mi hai inculata come volevo....senza pietà...con forza...mi hai fottuta come un toro fotte una vacca...a lungo...per bene....nel modo giusto per sfondarmi del tutto....ed alla fine ci sei riuscito....mi hai rotto il culetto davvero in modo stupendo...ora sono la tua vera zoccola rotta in culo...e ne sono deliziosamente consapevole....
Mi guardo allo specchio...mi dico...: "quanto sei troia..come sei puttana!!".....poi per sincerarmi e constatare di avere davvero il sederino sfondato come desideravo mi metto alla pecorina davanti allo specchio e mi guardo il culetto girando la testa....mi apro il sederino e noto il buco...è allargato da morire....si vede il buchetto,ormai non si può nemmeno + chiamare buchetto...è come un cerchio rosso con il fondo nero...è molto largo e profondo.....sembra quello di una vacca montata da un toro per come è largo e nero.....ma è la conferma che volevo...ora sono proprio una rotta nel culo....mi sono davvero superata come troia...nemmeno le puttane da marciapiede si ritrovano,quando tornano a casa,dopo aver preso molti cosoni.... un sedere rotto come il mio...sembra quello di una vacca....felice e intimamente contenta di essermi fatta sfondare così.....torno a letto.
Ti bacio dolcemente e ti dico:"
Amore lo sai che ho il sederino rotto come quello di una vacca??Lo sai vero??"
poi ti prendo le dita e me le appoggio al buco per farti sentire come sono sfondata...2 delle tue dita mi entrano come nulla fosse...non incontrano nessuna resistenza....
Tu sorridendo ti accorgi che sono aperta davvero di brutto e mi dici...:
"Amore era quello che volevo...volevo sfondartelo proprio così...volevo che tu avessi il culo rotto come quello di una troia da strada...."
Ed io baciandoti ancora..tra un bacio e l'altro ti sussurro dolcemente...:
"anch'io sai lo volevo....volevo che a spaccarmelo così fossi proprio tu col tuo meraviglioso cosone...ora sono la tua troia rotta in culo..ed il culo me lo hai rotto del tutto proprio tu....."
A quel punto baciandomi con dolcezza mi abbracci ed inizi a coccolarmi...a dirmi cose dolci...io ti bacio ancora con dolcezza...la sera ci ritrova abbracciati a dormire con amore.
FINE
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9 years ago
jessyca,
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La mia prima volta
Avevo 19 anni e facevo l'amore col mio ragazzo....un ragazzo Carino,normalissimo,dotato nella media...ma molto dolce e sensibile..amavo fare l'amore con lui...
Mi ero messa in testa di voler provare a farlo con il sederino..Una di quelle fisse che prendono ad una ragazza giovane e discreta come ero io...quelle curiosità e quei desideri che la gioventù rendono ancora + forti.
Detto fatto alla fine mi decido...una sera...a casa sua,mentre i genitori erano in vacanza in montagna...Dopo averlo eccitato per bene con un dolce pompino mi metto nel letto a pancia sotto e lo invito a prendermi così...mi allargo il sederino e glielo porgo,rialzandomi leggermente per favorirlo nella penetrazione.Lui mi insaliva a lungo..mi lecca per bene dentro...con la punta della lingua mi apre delicatamente un pò..e mi ci mette della saliva...ero pronta...ed una voglia incredibile mi aveva preso...
Mi iniziò a montare...fece per bene...ma non fù quel delirio che credevo...Il suo coso mi fece appena appena male...ma non sentii quella possessione che ti fà girare la testa...quel godimento che ti scuote da capo a piedi...fù una cosa banale...piuttosto normale..per essere la mia prima volta nel sederino....
Da allora seguirono altre volte...ma la voglia...quella voglia intima...quella voglia di sentirmi davvero sfondare...di sentirmi dentro un bel cosone duro,largo e grosso non l'avevo ancora provata.
Arrivai così ad avere 22 anni.Un estate al mare conobbi un ragazzo di Ferrara.Era in vacanza con gli amici in campeggio.Bellino,simpatico,carino e divertente.Gli amici lo chiavano tregambe...ed in breve parlando e scherzando con una delle ragazze della loro comitiva venni a sapere il perchè di quel soprannome...
Dicevano che aveva un cosone davvero grosso...e da qui...da una partita di pallone e relativa doccia negli spogliatoi si scoprì il motivo di tale nomignolo.
Beh..da vera troia..e sopratutto per levarmi la voglia che mi portavo dietro dalla 1a volta col mio ragazzo decisi che era giunto il momento di verificare se era davvero come lo descrivevano.
Una sera in disco ci feci conoscenza per bene.Si parlo,si bevve e ci si diede appuntamento per la sera dopo.
Mi misi un vestitino da sballo....mini nera,tacchi alti,peri nero,toppettino e reggiseno a balconcino...insomma ero davvero sexy.L'abbronzatura poi fece il resto...Entrai in disco e parecchi furono quelli che mi notarono...
Ci salutammo...una bevuta,due chiacchiere e poi con disinvoltura lo portai nella parte all'aperto.Lì dopo poco ce l'avevo addosso...baci,carezze...palpatine..era infoiato e voglioso.
Mi premeva con la pancia sulle cosce....sentii subito che era eccitato...aveva come un grosso rigonfiamento in mezzo alle gambe...me ne accorsi immediatamente...
Eccitatissimo mi disse di accompagnarlo in macchina...voleva prendere il cellulare per chiamare gli amici e sentire dove erano.Capii subito che era solo una scusa...ma feci finta di crederci...volevo vedere che idea aveva...io la mia già me l'ero fatta....si trattava solo di aspettare poco..era troppo eccitato per non volermi.
Arrivammo in macchina.Fece finta di cercare qualcosa nel cruscotto....mi chiese se potevo aiutarlo.Entrai anch'io.Appena messo piede in macchina chiuse lo sportello e mi saltò addosso....Baci,carezze...era impazzito di voglia...In un attimo mi slacciò il toppettino e mi fece uscire il seno...un secondo dopo avevo una mano sotto la mini,un altro secondo ed avevo le sue dita che mi frugavano la micina...
Non me lo feci ripetere due volte....mi diedi subito da fare....Mentre lo baciavo lingua a lingua con una mano gli cerco la cintura dei calzoni....un attimo e gliela allento...poi giù la lampo...i pantaloni sono alla caviglia...E poi una mano entra nello slip...Lo trovo subito....stupendo e gonfio da far paura....Aveva un cosone da brivido...un esemplare superbo...un cosone davvero enorme..duro,largo e gonfio da non credere....
Mi prende per i capelli ed in un attimo me lo ritrovo in bocca....inizio a spompinarlo...mi sembra di sognare,stavo facendo un pompino ad un ragazzo con un cosone meraviglioso...da fotografia per come era enorme!!
Scorrevo con le labbra su quel cosone meraviglioso...duro..grosso...mi dovevo allargare le labbra per farlo entrare nella mia bocca...Se avesse spinto la mia testa sarei soffocata per come ce l'aveva grosso...e lungo da morire!!Le palle erano dure...gonfie..proporzionate al suo cosone...Lo spompino con voglia...su e giù...lecco...succhio..la cappella mi riempie la bocca...mi sembrava impossibile di avere un affare del genere in bocca...Un cazzone da sogno...gli stavo facendo un lento.....dolcissimo pomp...mentre godevo come una pazza a sentirmi quel meraviglioso cosone in bocca...e lui godeva del mio modo di fargli il pompino...Eravamo eccitati tutti e due come dei pazzi...Andavo su e giù con le labbra...insalivandolo bene...in modo che mi scorra tra le labbra delicatamente...me lo volevo godere quel cazzone stupendo..perciò lo facevo lento..lentissimo..il pomp..in modo che me lo godevo in bocca il + a lungo possibile....dio che sogno di cazzo che ha...ero fradicia nella fica e tremendamente troia nel fargli il pompino!!
Di lì a poco lo sento eccitato e sul punto di venire.Assolutamente no!!!...non era così che doveva andare.
Lo fermo,gli dico di rivestirsi...lì era troppo pericoloso,in mezzo alla strada non era il caso.Prendiamo la macchina e ci spostiamo.Mentre lui guida la mia mente da gran troia progettava il piano che mi avrebbe definitivamente fatto perdere la verginità del mio culetto.
Gli dico di fermarsi in un altro posto,un posto che io conoscevo bene...con cui andavo con il mio ultimo ragazzo.
Lì continuiamo ancora a far sesso....glielo ritiro fuori...un attimo e mi alzo la mini...mi sdraio tra i sedili...spalanco le cosce....il suo cosone punta dritto alla mia micina....sposto il perizoma...me lo appoggia...mi spalanco...e dopo pochi istanti inizia a entrarmi..duro..dentro la mia fica fradicia....Inizia a scoparmi...era stupendo..mi infila prima un pezzo...poi un altro..mio dio...ma quanto è lungo il suo cazzo??Non finisce mai di entrarmi nella fica!!Aveva un cosone da urlo...mi sentivo la micina piena...godevo da morire...Avevo un paletto nella micia...godevo da impazzire...ero fradicia....
Inizia a scoparmi con forza...colpi decisi...sento la mia micia che geme...godo forte...
va avanti...mi scopa davvero bene...colpi martellanti...entra ed esce...me la stà spaccando di brutto...sono un lago..bagnatissima...l'orgasmo è vicino.Ancora colpi...eccomi....vengooooo!!Inizio a baciarlo sulle labbra...con passione....dio come godo!!Lui si accorge che stò venendo..aumenta i colpi....ecco che dopo poco mi accorgo che stà per venire...lo fermo...lo faccio alzare,me lo porto vicino alle labbra ed inizio a fargli un pompino stupendo...ha le palle dure e gonfie...grosse..piene di sperma da scoppiare....vado su e giù a fatica..è talmente duro e grosso che non riesco a spompinarlo come vorrei....è talmente largo che mi riempie le labbra..e lungo da far paura...non riuscirei mai ad arrivare alla base facendogli un pomp...mi soffocherebbe per come ce l'ha lungo..mmhh..come godo a sentirmelo in bocca!!!!Comunque lo stò facendo morire...Ancora pochi colpi delle mie labbra..pochi affondi e viene...grossi spruzzi di sperma mi arrivano in gola...ingoio tutto e vado avanti...sento che stà svuotandomi le palle in gola....gode...geme...continuo il pompino per farlo godere per bene...godo anch'io nel sentirmi quegli schizzi caldi...salati...stupendi..che mi scivolano nel pancino.E poi dio...che cazzo che ha!!una cosa incredibile...è un vero cavallo...pregusto il godimento che avrò quando me lo sbatterà tutto nel mio culetto...mamma mia!!
Mi bacia.Ci rivestiamo...torniamo a casa...Nel tragitto mi immagino cosa farò con lui quando finalmente mi farò inculare...come godrò e come sarà quando mi metterà quel suo cosone meraviglioso nel culetto.....volevo che la cosa non fosse fatta così...in velocità e con poco spazio.Lo mando a letto sfinito.
Appuntamento il giorno dopo al mare.E così per altri 3 o 4 giorni...da vera troia lo faccio ricaricare per bene...voglio che si ritrovi le palle gonfie..che muoia dalla voglia di fottermi..e sopratutto voglio che sia davvero al max della sua voglia.....
Alla fine quando decido che si è ben bene caricato...quando baciandolo dentro una cabina me lo sento addosso e gli tocco per bene le palle così che mi accorgo che le ha dure e grosse...gonfie di sperma...decido che è pronto per il gran giorno....è il momento che attendevo...mi sarei fatta inculare da quel cavallo come volevo io!!
Ci ritroviamo al mare...stiamo insieme tutto il giorno.Per la sera avevamo fissato in pizzeria e ci diamo appuntamento lì.
Io intanto mi ero comperata un tubetto di vaselina in farmacia...per quello che avevo in mente era la cosa giusta....
poi mi ero fatta prestare le chiavi di un monolocale da un amica che aveva l'agenzia immobiliare.L'avrebbe affittato la settimana dopo..e per una sera me lo prestava volentieri.
Insomma pizza..due chiacchiere e poi gli dico:"amore vieni a prendere il caffè da me?Ho una casina tutta mia stasera...e sorridendo come una perfetta troia gli lascio capire cosa ho in mente...."
Lui annuisce...salutiamo tutti ed andiamo nel mono dove io avevo intenzione di finire la serata e la verginità vera del mio culetto....
Entriamo...lo appoggio al muro..gli slaccio i calzoni...mi inginocchio e comincio a fargli un gran pompino...pochi colpi delle mie labbra e ce l'ha duro e gonfio come un manico di una vanga...stupendo...venoso e duro...una meraviglia...le palle sono grosse...dure...gonfie...gliele lecco per sentire come stanno...sono perfette...piene da morire del suo sperma caldo...l'astinenza forzata che gli ho dato è servita eccome...è magnificamente eretto...duro...un vero portento...un cazzo da favola tutto per me...pregusto già la serata ed il godimento.....
Altri due colpi delle mie labbra ed è pronto....ha un cosone da brivido...tenendomene una parte in una mano lo prendo e lo conduco al letto...li mi spoglio...lui fà altrettanto.
poi prendo il tubetto di vaselina,e guardandolo negli occhi da vera troia inizio ad ungermi il buchetto...lui mi guarda come inebetito...la voglia gli ha preso il cervello...non vede l'ora di fare quello che io ho in mente di proporgli.Io avevo una voglia incredibile...il sangue mi batteva alle tempie...morivo letteralmente dalla voglia di essere montata da lui....non vedevo l'ora di essere inculata per bene...
Detto fatto ungo anche il suo cosone...mentre lo invaselino lo guardo...ha un cazzone da brivido...enorme..duro..lungo e largo come un manico di un ombrellone da mare..mio dio...credo che mi sfonderà per bene...ma è quello che voglio...non vedo l'ora di prenderlo duro..largo e dritto tutto nel culetto!!!
In pochi attimi mi sistemo... mi metto a pancia sotto...mi appoggio 2 cuscini sotto la pancia e sono pronta...Il culetto mi stava perfettamente in fuori..sporgeva molto bene...era l'invito che non avrebbe rifiutato...infatti in un attimo sento la sua cappella che mi si appoggia al buchetto.
Allora infilo una mano dietro,passandomela di fianco alle gambe e gli prendo il suo cosone..dio come duro e grosso..è largo cone un pugno chiuso quasi....dio che voglia che ho di mettermelo nel sederino....
Voglio essere io a guidarlo nell'incularmi....ecco perchè lo prendo con le dita...dicendogli:
"amore aspetta...faccio io...ti guido io...così facendo sentirò meno male..."
Lui mi risponde di sì...e si ferma.Prendo la cappella e me la appoggio...poi gli dico con voce rotta dalla voglia...:"dai amore...dammi colpettini leggeri..entra..spingi piano amore mio...fai piano piano..sii dolce..."
e lui con dolcezza inizia a dare piccoli colpi di bacino...mentre la sua cappella comincia ad infilarsi nel mio buchetto del sederino...sento il mio buchetto che si apre lentamente...la vaselina lo aiuta ad entrare senza forzare troppo...io intanto comincio a sentire un godimento stupendo che inizia a prendermi il cervello....mentre il buchetto del mio culetto si allarga...si allarga....si allarga sotto i colpetti....ed io inizio a sentre quello che si prova a essere sfondate nel culetto da un cazzone così....
lui và avanti...la sua grossa cappella è entrata...lo scalino della cappella mi fà richiudere un pò il buchetto....una serie di brividi mi mandano in estasi...Ha un cazzone largo...talmente largo che mi sento spaccare il buchetto....ma la voglia è troppo forte... comincio a godere da morire...lui anche...Presa dal piacere inizio a sculettare lentamente...invitandolo a continuare ad entrare...lui non se lo fà ripetere 2 volte...lentamente dà altri colpetti di reni...ed il suo stupendo cosone entra ancora un altro pò nel mio culetto...ne ho preso quasì la metà...mi sento il pancino piuttosto pieno...il culetto me lo sento piuttosto "aperto"...ma godo...dio se godo!!!
lui và avanti..io ho levato la mano da dietro...sono sdraiata a braccia aperte sul letto...i 2 cuscini sotto la mia pancia mi hanno messo ben sporgente il sederino....lui mi è dietro e si stà dando da fare,continui colpetti mi stanno spaccando...la testa mi gira...godo da svenire....Muovo e roteo il bacino...uno sculettare lento...che lo eccita ancora di +...continua ad entrare...mi sento impazzire....mi sento la micina è zuppa...sono fradicia di piacere....godo...
inizia a baciarmi una guancia,si ferma un pò...smette di entrare in me....io mi giro con il collo e lo bacio...la mia lingua incontra la sua...inizia a baciarmi con amore...io faccio lo stesso...poi mi guarda...io gli sorrido e gli dico..."dai amore..continua...ti prego...entra ancora...godo da morire...inculami amore...inculami tutta..."
lui riprende....colpetti su colpetti..sento che mi dilata da morire...è un dolore sottile...forte...continuo...ma il godimento è talmente forte che il dolore svanisce...lasciando spazio ad un piacere infinito...mi sento piena...è quasi tutto in me....me lo sento fino in gola...ha un cosone fantastico...è tremendamente grosso e lungo...sono in estasi...godo da morire!!
continua con i colpetti...alla fine sento le sue grosse palle che mi si appoggiano al culetto...è tutto dentro....dio che sensazione....mi sembra di non avere + il culetto.....di essere tutt'uno con lui...sento dentro di me una cosa enorme che mi stà piantata nel pancino...mi sento piena da soffocare...l'ho preso tutto...è tutto dentro di me....ho preso nel culetto il suo grosso cazzone...è come avere un braccio nel culetto....è meraviglioso....dio come godooooo!!!!!
Estasiata continuo a sculettare piano..in modo dolce...mentre godo penso:"ahh...l'ho preso tutto...tutto...quel suo cosone enorme...sono piena di lui...ahhh..sììììì"...."
Lui si ferma...la vaselina ha permesso la penetrazione completa...ora può cominciare a fottermi...ad andare su e giù...non vedo l'ora di sentirmelo scorrere nel sederino...
Gli dico:"amore ora mi hai presa...si amore..me lo hai messo tutto sai??lo sento fino in gola...amore..."
E poi..."dai amore..ora fottimi...ti prego..ora inculami amore...muoviti dentro di me...spingi...spaccami tutta...fammi sentire come sei bravo...fammi sentire quel tuo meraviglioso cazzo da sogno...daiii....."
Inizia a muoversi...si inarca e riscende...colpi di reni..sento quel magnifico grosso cazzone che esce un pezzo e poi rientra....un urletto di dolore e piacere mi sfugge...:"ahhhh......sìììììììììì....godooooooo"....
La mia lingua esce dalle labbra...inizio a farla uscire e rientrare..poi me la metto all'insù...poi la muovo...il godimento mi fà fare di tutto...muovo la testa a destra e sinistra..ansimo..godo...dio se godooo!
continua...mi fotte con forza....colpi su colpi...il mio culetto si spacca sempre di +...inizio a godere in modo continuo....gemo..mugolo...mi sento piena da morire del suo cosone...il culetto mi si è rotto...ora fà come vuole...va su e giù senza sosta...sono sfondata...ormai mi ha allargata per bene ed entra ed esce con facilità dal mio sederino...sono rilassata...il muscolo del mio buchetto si è spaccato per bene...ora può fare come vuole...lentamente giro la testa...con uno sguardo tremendamente da troia incontro i suoi occhi e gli dico:
"spaccarmi..sfondarmi..ormai sono tua...fammi sentire quel tuo cazzone meraviglioso dentro fino alle palle..forza!!"
e lui da vero padrone inizia a rompermi il culetto in modo divino!!
Le mie parole lo hanno eccitato come un toro...sente il mio culetto che si è sfondato bene.....sente che mi ha spaccata per bene...capisce che ora può andare come vuole....allora appoggia le mani al materasso..si tira su col busto,inizia così a darmi colpi tremendi...continui..martellanti....Il suo cosone entra ed esce fino alla cappella...poi riaffonda nel mio culetto...poi riesce quasi tutto...ogni volta molti cm del suo cosone scivolano dentro e fuori del mio culetto....mi sento spaccare in un modo meraviglioso...mi stà sverginando il culetto come volevo io...godo,gemo,non capisco + nulla....sono in un delirio di piacere...Avrò nel culetto almeno 20cm di cazzo...una cosa da delirio...mi sento quasi la sua cappella nello stomaco...mi sento piena.....piena di cazzo fin nella pancia...un senso di estrema troiaggine si fà strada in me...mi stò facendo inculare da un vero cavallo....Una serie di brividi mi danno un inizio di orgasmo...mentre penso che sono proprio una grandissima vacca...una troia perfetta....
Poi lo incito...gli dico cose oscene...mi dò della troia...della puttana..della rotta in culo...gemo ancora..rantolo...mordo le lenzuola...allungo le mani e metto ancora di + il culetto in fuori...quasi per farlo entrare di +....godo...mi sembra di impazzire...
Poi inizio a parlargli..in un delirio erotico gli dico di tutto..... :
"ahh..amore..si....dai...fottimi...siiii..inculami...ahhh...dai amore....rompimi..."...ed ancora..."lo sai amore che mi stai rompendo il sederino??Lo sai vero??lo senti che mi hai sfondato con quel tuo maledetto cazzone...lo senti il mio culetto che si è sfondato....lo sai che ora ho il culo rotto...verooo??Amore lo sai che mi hai rotto il culo...lo sai..verooo???ahh....si....dai...ancora...+ forte...+ forte...amore.....dammi dei bei colpi...colpi forti..spaccamelo del tutto..voglio che mi rompi il culo di +.... amore...cosììì..sìììì...."
E lui eccitatissmo da queste parole continua...continua...colpi fortissimi...và avanti...poi spossato da quella serie di colpi si risdraia sopra di me...si ferma un attimo...io con lui...ho il culetto in fiamme...sono sfiancata...i suoi colpi di reni mi hanno aperta come una vacca...mi riposo prima del gran finale..quando mi schizzerà nel sederino sfondato il suo sperma...svuoterà le sue palle dure e gonfie nel mio pancino...non vedo l'ora...Sento il suo cazzone nel mio culetto...mi sento infilzata ma godo...Sono letteralmente impalata da quel grosso manico che mi stà duro tutto nel culetto...dio come mi sento piena...faccio fatica a sculettare...talmente è duro....largo e lungo nel mio sederino!!Sono ferma...pancia sotto...con 2 cuscini sotto la pancia ed il culetto sporgente....Ho un cazzone da sogno piantato nel sederino,mi sento aperta da morire....ho il mio ragazzo che mi stà inculando in modo stupendo...godo da svenire!
Ci baciamo con dolcezza...mi lecca il collo...la nuca...mi bacia una guancia.Io lentamente mi giro con la testa,lo bacio sulle labbra...poi con la lingua gli lecco il mento...gli sorrido...gli sussurro un "ti amo sai??" dolcissimo...
Lui mi risponde.."anch'io amore..."..poi mi lecca ancora le labbra...Lo faccio riposare ancora un pò...così mi fotterà + forte e con colpi + decisi....mi preparo al gran finale...con il suo cazzone piantato tutto dentro nel mio sederino mi sento come una vera troia...
Dopo qualche minuto gli dico..."dai amore...ti prego...vai avanti...vienimi dentro...fottimi ancora...dammi colpi fortissimi ora....e poi vieni...inondami il culetto del tuo seme..."ed ancora..."amore rompimi il culetto per bene...voglio che dopo che sei venuto mi lasci con il sederino sfondatissimo..da vera vacca.....capito??spaccami senza pietà....rompimelo tutto...ti prego amore...ti prego...sfondamelo!!!..."
Lui con lo sguardo eccitatissimo mi risponde..."si troia...ti rompo il culo come vuoi...sei proprio una vacca...e ti voglio sfondata nel culo come una vacca!!"....Poi riprende ad incularmi forte....altri colpi,con le mani aperte a braccia tese sul letto spinge con le reni a + non posso...lo sento tutto dentro...mi fotte senza fietà...godo da svenirci.......Preso dalal foga dell'orgasmo che gli monta dalle palle al cervello mi dà una serie pazzesca di colpi fortissimi...a schiantarmi il culetto...1,2,10 colpi di fila...è un delirio di colpi che mi lasciano senza fiato...è il preludio al suo orgasmo...Infatti lui continua ancora un pò..poi viene...con altri colpi forti e ripetuti mi spacca il culetto definitivamente....poi schizza...una serie di getti caldi e copiosi mi scivolano nel culetto..una sensazione di caldo mi entra nel pancino...godo da morire...Inizio a gemere...le spinte che mi dà mentre sborra sono pazzesche...sento le sue palle che sbattono sulla mia fica...colpo su colpo mi sento sfondare...mentre lui sborra come un cavallo nel mio culetto....
Mi sfuggono una serie di gridolini...."ahhh...sii....ooohh....godooo...mmhh...siiii..." che lo mandano in estasi...mentre l'orgasmo mi assale lasciandomi senza fiato.
Stiamo così qualche minuto...lui riprende fiato...io sono distrutta...ho il culetto a pezzi e la testa che mi gira.Si stacca da me..esce dal mio sederino...sento una cosa lunga e scivolosa che mi esce dal buchetto che resta spalancato per un pò...poi lentamente sento che mi si richiude un pò...mentre lui và in bagno a lavarsi.
Esce...mi alzo...vado al bidet...sento il culetto molle...il buchetto è tremendamente molle,semiaperto....come se fossi andata al bagno ed avessi fatto una montagna di cacca...Qualche goccia mi scivola tra le cosce...sono talmente sfondata che non trattengo il suo sperma....Mi siedo sul bidet,passo le dita sul buchetto...è largo come un bicchiere ..mamma mia che culo mi ha fatto....ma come ho goduto!!!Il buchetto sfondato mi brucia...l'acqua fredda mi dà sollievo.Qualche goccia di sangue mi esce...ho perso la verginità...ora sono proprio una gran rotta nel culo...
Ritorno a letto...lui dormicchia a gambe aperte...vedo quel suo magnifico cosone...dio come grosso anche da moscio...penso a come doveva essere nel mio culetto quando era duro...penso a come mi sono fatta inculare da troia...penso a come mi ha rotto il sederino....penso sopratutto a come ho goduto... da vera troia...in un modo meraviglioso.Ora sono una rotta nel culo nel vero senso della parola...sorrido felice..era quello che volevo e non potevo trovare un esemplare migliore di cazzone che quello del mio ragazzo...un vero toro di nome e di fatto...Mi sdraio a letto...lo bacio...mi addormento pensando a come mi sono fatta rompere il sederino da vera troia....ed alle molte altre volte che mi farò inculare da lui...meravigliosamente.....
FINE
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jessyca,
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L'autogrill
Mi chiamo Jessyca...ho 32 anni,sposata da 5...piuttosto insoddisfatta del matrimonio...Sono una donna calda..vogliosa...terribilmente troia se mi ci metto..... Amo essere al centro dell’attenzione non solo della gente che frequento... anzi .. sono le situazioni fuori dall’ordinario che mi interessano e mi attraggono… apparentemente sono seria e riservata, nascondo molto bene la mia seconda natura intrigante ed incline a lasciarsi coinvolgere in giochetti trasgressivi… mi eccita se trattata in modo deciso e risoluto, amo, per il mio intimo piacere maschi che mi usino senza ritegno. Mi è sempre piaciuto giocare con il prossimo, provocare, mettermi in mostra… il contatto casuale con quell’uomo è iniziato per posta elettronica… Antonio si è proposto immediatamente in modo fermo ma anche fantasioso e piacevole. Arrivo con la mia macchina.Parcheggio.L’appuntamento è previsto in un luogo poco centrale e non ben illuminato… fisico mozzafiato, trucco elegante, gran chioma di capelli biondi, abitino molto aderente fatto apposta per segnare le curve, termina in una minigonna, le calze scure e velate sono trattenute da un autoreggente nero di pizzo… i tacchi a spillo in vernice nera la fanno apparire stupenda… femmina di gran classe… pronta ad interpretare la fantasia proposta da Antonio ….. una amante sfrenata del sesso, si appresta a scendere in strada... per la prima volta... Supero l'imbarazzo iniziale osservando l’auto parcheggiata di fronte a me… Il momento è denso di sensazioni… Antonio interrompe i suoi pensieri avvicinandosi piano con l’auto… abbassa il finestrino, la fantasia digitale si trasforma in realtà. Una signora in abiti sexy e sensuali, un maschio eccitato ed incredulo sono di fronte. … l’invito a salire è esplicito, le facce dei due protagonisti si rilasciano accennando un leggero sorriso... Mi siedo con grazia ed eleganza…le gambe sono subito scoperte, la mini è veramente mini… copre a malapena il bordo delle calze, devo prestare attenzione ad ogni movimento.. la gonna troppo corta, con i movimenti lo diventa ancora di più, copre a malapena il sedere e la fichetta lasciando in bella mostra il pizzo delle autoreggenti. Il vestito sembra disegnato per me, non riesce a contenere il seno, si notano due bottoni slacciati, il push up offre una splendida vista… Insomma sono vestita di gran classe...ma con quel pizzico di troiaggine che serve per rompere il ghiaccio e rendere la serata eccitante e trasgressiva...Incontrare quell’uomo, uno sconosciuto, qualcuno che però sa molto di me, delle mie fantasie, voglie e desideri intimi… mi eccita ma al tempo stesso mi turba, mi sento confusa e frastornata… avrò fatto bene a lasciarmi coinvolgere in una simile situazione? Che cosa m’aspetta adesso??? Le emozioni si succedono velocemente…Sapermi così vestita ed osservata mi stimola in modo imprevisto l’immaginario erotico. Antonio rimette in movimento l’auto e si allontana lentamente, gli sguardi iniziano a rompere la reciproca emozione mista a diffidenza … i miei occhi luccicano pieni di eccitazione. L’auto imbocca il raccordo autostradale per raggiungere la vicina area di servizio… qui si arresta. Il luogo è popolato da diverse prostitute, si notano ragazze di colore con abbigliamento evidente e decisamente volgare, stivali altissimi in pelle bianca lucida con tacchi altissimi si mescolano alle mutandine di pizzo, le camicette aperte offrono la vista di seni prosperosi e cadenti. Antonio mi invita a scendere, a mescolarmi alla fauna locale, con un "dai fai un pò la troia per me..." mi vuole sbattere in strada...Io esito , sono titubante, al tempo stesso eccitata, finalmente mi decido e scendo dall’auto. Pochi passi sono sufficienti a farmi sentire il cuore in gola, noto poco lontano diverse ragazze che mi osservano, mi sento estranea a questo mondo, troppo diversa…. Nelle mie fantasie era viva la voglia di mostrarmi lungo una strada ed offrirmi al primo venuto, salire sulla prima auto in cerca di amori mercenari, vendermi come una puttana ad uno sconosciuto pronto ad abusare di me, della mia femminilità nei modi più disparati e perversi… Adesso mi trovo in quella situazione, a lungo idealizzata… ma la realtà supera la fantasia, i miei pensieri si interrompono quando l’auto di Antonio fatto un breve giretto m’approccia ancora e sorridendo m’invita a risalire,… :”ecco finalmente il primo cliente!”… (penso eccitata,la micia ha voglia ed io da morire...ho voglia di cazzo...di tanti cazzi tutti da gustare in questa serata terribilmente sexy!!) Solo adesso Antonio può osservare, con grande sorpresa, che non indosso mutandine …:” Mmmm!!! Sei bagnata?”… lentamente allunga una mano ed inizia ad accarezzarmi le cosce tornite, le mani sfiorano le calze velate, indugia insinuando le dita tra la fine della calza e la pelle chiara e morbida…, i gesti sono lenti e misurati… le carezze si fanno più ardite e profonde, le mani sono ormai prossime alla mia intimità … si posano ora sulle grandi labbra… percepiscono l’umidità dei suoi umori… L’abitacolo dell’auto è illuminato dalle fioche luci notturne, passa un’auto molto lentamente…illumina con i fari l’abitacolo ed offre una vista piena e completa di una coppietta in intimi atteggiamenti… l’emozione costringe i due amanti ad un veloce dietrofront, le mani si allontanano, i fremiti si spengono per un momento… Torna la penombra e considerato che le… carezze erano ormai diventate un vero e proprio ditalino….. accetto di buon grado l’immediato riavvicinamento…. Le dita sfiorano ed affondano di nuovo all’interno della mia fica caldissima… Antonio mi invita a toccargli i pantaloni.. la mia mano affonda.. percepisce il cazzo gonfio ed eretto… con buona iniziativa apro la cerniera e gli tiro fuori il membro eretto…Ho una gran voglia di spompinarlo,di sentirmelo in gola... Avvicino le labbra con voglia alla sua cappella gonfia...slinguettando inizio a leccargli le palle prima e l'asta poi... Con grazia e fermezza, Antonio, però, m’invita a desistere dai miei propositi,con decisione mi fà rialzare la testa dal suo splendido cazzone duro...sorprendendomi, non capisco le sue intenzioni… Antonio riferma la macchina e mi chiede di scendere . Approfittando di un momento in cui non si notano troppe macchine , scende ed apre la portiera del passeggero, io sono ancora sul sedile, le gambe allargate, la gonna sopra la vita lascia intravedere la fica semiaperta ornata dalle autoreggenti, che spiccano sulla pelle chiara, si uniscono sensualmente alle calze scure che terminano nelle scarpe in vernice nera con tacchi altissimi… L’auto è parcheggiata di fronte alle toilette, si intuisce il prossimo passo… Antonio mi prende per mano, abbasso la minigonna e scendo dall’auto. Mi lascio condurre, l’area di servizio in quella zona non è molto frequentata, solo alcuni camion in sosta… Antonio apre la porta dei bagni maschili.
Ecco la prima sorpresa, un baffuto 60enne prossimo all’uscita ci squadra dalla testa ai piedi ed osserva con meraviglia… tutto avrebbe ipotizzato salvo trovarsi di fronte una prostituta in un bagno per soli uomini… Ci lascia passare ed esce borbottando parole incomprensibili… io appaio in tutta la mia trasgressiva bellezza… Mi sento incerta e tremante, mai avrei pensato di essere coinvolta in un simile gioco…Antonio è però fermo e deciso a continuare nei suoi propositi… si avvicina ad un bagno lasciando la porta semiaperta e mi costringe ad una parete, qualcuno potrebbe osservare la scena … cinge con le braccia il mio collo, le mani si perdono nei miei capelli biondi e lisci, mi sfiora con le labbra, io apro le mie eccitata ed incredula, in preda a vera follia erotica. L’idea di sapermi in un luogo impensato ed impossibile, con un estraneo che mi sta solleticando, sfiorando, baciando ed eccitando mi offre sensazioni impreviste. Esibire il corpo in pubblico, con il rischio di essere vista da altri, diventa fonte di eccitazione ma anche di estremo imbarazzo. Con le pulsazioni a 1000 inizio gemere, allargo le gambe, le mani di Antonio mi toccano dappertutto, i seni sodi e ben proporzionati mostrano dei capezzoli eretti e duri, le dita di Antonio li strizzano quasi a farmi male… L’altra mano si avvicina alla fica , dopo aver a lungo palpato le cosce ed il culo. Sono bagnatissima, sto’ già venendo, la situazione inaspettata ed a forte rischio di essere scoperti mi eccita in modo inatteso e violento… la mano di Antonio si inserisce con delicatezza nelle pieghe della mia fica in calore... ormai è inondata dai miei umori, la lingua si posa e si incrocia con quella mia. Antonio ritrae adesso la mano dalla fica e me la offre bollente e gocciolante alle labbra. Io prendo il suo invito al volo e incomincio a baciarla con vigore ed avidità, tutto il mio piacere è presto leccato e ripulito… allungo la mano per estrarre il cazzo eretto in modo incredibile, poche carezze e la verga viene accolta tra le mie labbra umide, finalmente lo lecco e lo bacio ripetutamente… aiuto il movimento con le mani che hanno completamente avvolto il cazzo di Antonio. Godo da morire nel fare quel meraviglioso pompino..lecco l'asta con dolcezza...salgo con piccoli colpi di lingua verso la cappella..gonfia..violacea e tesa da morire.poi me lo metto per bene sulla lingua...appoggio le labbra al grosso cazzone teso ed inizio ad andare su e giù con la bocca...insalivando il membro per farmelo scivolare per bene tra le labbra...come una zoccola di professione farebbe!Inginocchiata ai suoi piedi..in quella toilette dell'autogrill mi sento veramente una grandissima puttana al lavoro...ma godo da morire e sono eccitata come una pazza!Anche lui si scopre molto, molto eccitato; se questo giochetto non si interrompe l’esito è segnato. Antonio m’afferra la testa allontanandola dall’asta eretta, io mi lascio guidare… mi gira su me stessa, alza leggermente la minigonna e mette in luce due glutei fantastici… la gonna diventa un ricordo, viene spostata sulla vita ed io mi lascio condurre senza opporre resistenza… di fronte ad Antonio ci sono adesso due natiche fantastiche, un reggicalze in pizzo…che orna ed impreziosisce quella splendida opera d’arte… Il rumore della porta sbattuta con violenza lascia spazio a due rozze voci maschili… un sobbalzo ulteriore per le coronarie già profondamente provate…. Si capisce che non si è più soli… fortunatamente è stata chiusa la porta del bagno… Io non mi scompongo più di tanto, anzi l’inattesa situazione, che mi costringe al silenzio assoluto, ha dovuto ridurre e modificare il respiro troppo evidente, i leggeri mugolii sono ora strozzati ed impercettibili…. Anche Antonio, eccitatissimo, reagisce rapidamente alla nuova emozione; dopo avermi accarezzato le natiche m’infila due dita nella fica, le grandi labbra si schiudono, trova l’apertura fradicia e gocciolante. Io mi agito in modo incontrollabile, Antonio si ferma capendo che sto’ perdere il controllo… Anche lui comunque è talmente eccitato che le azioni non risultano più troppo logiche. L’asta esce velocemente dai pantaloni e senza pensarci troppo viene avvicinata al mio culo…fortunatamente le due voci si allontanano sbattendo la porta…. Le mani di Antonio sulla mia schiena, le sue unghie quasi a voler lambire la mia carne…ho brividi continui… Il silenzio torna nel bagno. Antonio mi sbatte alla pecorina...è un attimo e mi ritrovo appoggiata al muro del bagno.... prendendomi per la vita ed in un secondo, il suo cazzo duro, eccitato è dentro di me. Appoggiata al muro mi godo la monta....sculetto...ansimo... mi muovo, mugugno, spingo su quell’asta che mi provoca infinito piacere. Le sue mani sui seni. I capezzoli duri quasi a farmi male. e…sento contrazioni violente e dolci…sento che sto’ per godere…spingo ancora più forte, vorrei che quel cazzo arrivasse sempre più su…più su!!! Sempre di più!!! Esplodo senza ritegno. Antonio anche stà per godere, sento il suo cazzo sempre più duro… Me lo sfila dalla fica. Con colpi decisi me lo infila nel culo. Sento una punta di dolore ma l’eccitazione è troppo grande! Incomincio a sculettare per farmi entrare quell’asta con voglia sempre più crescente… :” Dai….siii!” Qualcuno è entrato nel bagno ma, questa volta non mi fermo e anche il mio ansimare non riesce a diminuire di tono. I passi del nuovo entrato sono dietro la porta, la vedo schiudersi. Sento degli occhi nuovi, vogliosi sul mio corpo… :” Vieni…la vuoi?” Dice Antonio ridendo… Mi sento le guance infuocate. La mano dello sconosciuto è sulla mia fica. Antonio continua la sua danza nel mio culo. L’uomo s’abbassa, mi apre la fica con le dita e infila la lingua. Antonio si ferma, ora spinge solo lasciando che io mi goda quella lingua che m’esplora, quelle dita che entrano ed escono… Io sono in preda ad un piacere enorme. Ogni parte di me è eccitata, sensibile… I colpi di Antonio ricominciano. L’uomo si alza, mi prende la testa e m’infila il suo cazzo in bocca, sto per godere ancora.Ora ho un cazzone piantato per bene nel culo ed un altro meraviglioso e grosso cazzo in bocca...Appoggiata con le mani alle ginocchia mi godo la monta...presa per i fianchi sento Antonio che mi incula da dio...Davanti ho lo sconosciuto che mi stà facendo godere da morire spingendomi il suo cazzone in gola...Lo spompino con voglia...emetto continui mugolii di piacere....e questi miei mugolii eccitano sia chi mi fotte che chi lentamente,con piacere...spompino...è una situazione stupendamente erotica!!Lo guardo mentre lo spompino magnificamente...lo guardo per vedere se gode nel sentirmi così tremendamente troia.D'un tratto sento i colpi di Antonio + fitti..rapidi..veloci... ” Dai Jessyca…voglio inondarti il culo di sperma, voglio…mmmm!!! Siii, voglioooo! Ohhhh!” Le spinte si susseguono, sento il calore del suo piacere invadermi e anche l’uomo, tolto il suo cazzo dalla mia bocca m’invita a leccarlo sulla punta della cappella...è vicino e si prepara a schizzarmi il suo sperma...Appoggio la lingua al suo glande...lo lecco un pò...lui con la mano se lo mena dolcemente…dolcemente…la mia lingua avvolge veloce la sua cappella…..eccolo...3 o 4 schizzi densi…caldi mi bagnano tutto il viso…poi me lo rimette in bocca...continuo il pompino per farlo godere per bene...Stiamo godendo tutti e tre ed è splendido è….meraviglioso!!!!! L’uomo esce prima di noi. Ecco che ne entra un secondo...che sentendo i mugolii sommessi ed i lamenti ha voluto vedere che succedeva.Sono lì a pecorina...col viso sporco di sperma...ho appena fatto un pompino ad un uno ed ecco che un secondo me lo sbatte di nuovo in faccia...Antonio ancora una volta sorride e gli dice..."vai...fatti sotto...lei è ancora in calore..." E' un camionista...senza parlare mi sbatte davanti la patta dei calzoni...poi con poche mosse se lo tira fuori...ha un cazzo grosso e nodoso...Inizio a fargli un pompino...si appoggia alla porta e inizia a godermi...Lunghe salite e discese con le mie labbra...ha un cazzo da urlo...enorme..duro e gonfio da far paura!Continuo per un pò così...a spompinarlo con dolcezza.Poi mi prende...mi gira...fà spostare Antonio e mi mette a pecorina...Mi lecca un pò fica e culo e poi inizia a scoparmi con decisione.Colpi secchi...a spaccarmi la fica...Io godo come una pazza...Antonio sorride e mi guarda.Il camionista và avanti un pò....sbattendomi per bene a pecorina mi gode... poi con una mossa veloce esce dalla mia fica fradicia e spalancata,mi prende per i fianchi e mi sospinge verso il lavandino della toilette...Pochi secondi dopo sono appoggiata con il bacino al lavandino...Antonio mette la sua giacca tra me ed il lavandino...per farmi stare comoda...che porco!!!Ora con la giacca di Antonio a farmi da cuscino mi sento molto + comoda...Il camionista se ne accorge e pochi attimi dopo inizia a puntarmi la grossa cappella al sedere.Le autoreggenti sono fradice.Dalla fica mi cola il piacere che si ferma ad inzuppare le calze...Stò godendo da morire...Con decisione inizia a sbattermi la cappella prima ed il suo grosso cazzo poi nel culetto...Lo sperma di Antonio..che mi aveva inculata meravigliosamente poco prima mi lubrifica il buchetto...facilitando quel grosso cazzone nell'entrarmi dentro...E' sempre stato così per me..quando sento la cappella che si appoggia con forza al mio buco del culetto inizio a smaniare..a godere..un pre-orgasmo mi sopraggiunge sempre...in quei momenti magici!!!Godo da morire....appena sento la cappella che vuole entrarmi nel culetto...non sò perchè ma in me la cosa dà un piacere immenso...godo come una pazza in quei momenti!!!...Un dolore sordo mi fà capire che mi stà spaccando il sederino...Sento che lentamente entra un pò alla volta.Cm dopo cm si fà strada nel mio sederino,io sono a pecorina appoggiata al lavandino e gemo,mugolo,e godo da svenire.Ogni tanto lo ritrae e ci sputa sopra...per lubrificarlo...e per lubrificarmi il culetto.Sentendo la saliva che cola nel mio sedere mi rendo conto di come mi stà trattando...da vera troia da strada...era quello che sognavo...sono eccitata al massimo!Finalmente entra tutto,si assesta,sento le sue palle gonfie appoggiarsi alle mie chiappe.Mi avrà sbattuto nel culetto quasi 20 cm di quel suo cazzone da sballo.Con dolcezza mi stringe con le mani i fianchi,ed eccolo che comincia ad andare su e giù...mi incula con passione,stringendomi piano piano con le mani sento che gode,sento che si sà muovere.Lo tira fuori fino alla cappella e poi me lo rinfila dentro fino alle palle...+ volte.Questo giochino mi provoca un godimento meraviglioso...il sentire quel grosso cazzone entrare ed uscire dal mio sederino ripetutamente mi dà un fremito continuo.Se ne accorge e ripete diverse volte la cosa.E così facendo mi allarga il sedere...mi spacca per bene il buchetto con quel suo entrare ed uscire...dio come godo!!Ogni volta che l'appoggia al buchetto ed entra godo...ogni volta che esce...e mi fà richiudere il culetto rigodo...entra ed esce dandomi un piacere estremo...e così facendo mi spacca il sederino in un modo delizioso!!!Sono appoggiata alle mie scarpe con tacchi a spillo,a pecorina sul lavandino dentro quella toilette,con le autoreggenti addosso,il reggiseno di pizzo calato,la mini alla vita ed il toppettino semiaperto e mi sento terribilmente troia,un camionista mi stà inculando come una zoccola da marciapiede,ho appena fatto un pompino ad uno sconosciuto e sono stata già inculata da un uomo conosciuto in internet.Mi sento magnificamente come una vera troia da bordello!!Il mio montone incomincia ad incularmi + forte...smette di sfilarlo ed infilarlo per concentrarsi sul mio culetto...sento che il sedere mi si stà rompendo sempre di più...mugolo...godo...un orgasmo meraviglioso si stà impossessando di me.Ancora pochi colpi e vengo come una pazza!!Dopo poco godo con fremiti..mugolii e gridolini sommessi...in preda all'orgasmo inizio a parlargli.."dai amore....forza....che aspetti??finora mi hai fatto sentire poco o nulla...ci vuole di + per farmi godere...o quel cazzo non lo sai usare??Dai spaccami....inculami forte...+ forte...dai porco....fammi sentire quel tuo cazzone meraviglioso tutto nel culo...tutto..tutto...dammelo fino alle palle!!"Sono sempre stata terribilmente esigente in fatto di cazzo...anche quando trovo un uomo dotatissimo la mia foga di troia mi porta a sminuirlo..a svirilizzarlo..a sfidarlo...facendomi dire di tutto per renderlo ridicolo in modo che lui ci metta tutto se stesso nel fottermi in modo stupendo....Toccato nell'intimo un uomo fà di tutto per sfogare la sua rabbia...e così facendo mi fotte come un toro per vendicarsi...dandomi colpi furiosi....che mi fanno godere 1000 volte di +.....Lui eccitato dal mio modo di fare aumenta la foga...il suo pilone mi entra tutto nel sedere...mi sento spaccare fino in fondo...mentre le sue palle sbattono ormai libere sul mio culetto...segno che è entrato davvero tutto nel mio culetto ormai sfondato del tutto...Infatti anche lui...colpito nell'orgoglio di maschio da me inizia a darmi colpi furibondi..che mi scuotono dalle caviglie ai capelli....1,2,10 colpi fortissimi...inarcando le reni cerca di sfondarmi il + possibile...Io godo fino a svenire!!!Mi sento piena di quel cazzo fino al pancino...Un altro stupendo orgasmo si preannuncia....pochi attimi dopo inizio a vibrare...mentre una serie di colpi mi schiantano il culetto...Dopo pochi attimi un insieme di :"AHHH....SIIII....MMMH....GODOOOOO!!" mi escono dalle labbra....mentre la fica zuppa gocciola il mio piacere tra le mie cosce...A fatica vinta dal piacere resto appoggiata al lavandino a pecorina...che goduta che ho fatto!!!Lui mi sente...le vibrazioni che trasmetto a lui sono intense...infatti dopo altri colpi serrati e fitti eccolo...eccolo che sborra!Una serie di colpi micidiali accolgono la sua sborrata...mentre lui inizia a gemere...ed eccolo gridarmi:"HHAAA...CHE MAGNIFICA TROIA...SEI....AHHH...CHE CULO HAI...GODO..SENTI COME TI GODO NEL CULO...PUTTANA...."Un senso di calore mi riempe il pancino...ancora colpi forti....fino a sfondarmi...Poi esce dal mio sederino...lo sfila con facilità...segno che mi ha davvero sfondata per bene...si riveste lasciandomi il sedere gocciolante,la sua sborra mi scivola lungo le cosce fino alle calze...Il buchetto è rotto di brutto e non tiene + lo sperma che mi ha schizzato nell'intestino.Esce....la porta si socchiude,io mi riprendo un pò.Con la carta igienica inizio a pulirmi il sedere....dio com'è largo...il muscolo del buchetto del culo è tremendamente aperto,mi ha sfondata letteralmente...un dolore tenue mi fà capire che stavolta mi sono fatta proprio sfondare per bene...ma ho goduto fino a svenire.Mentre mi pulisco la porta si riapre...quattro ragazzi scivolano dentro...Sono vestiti per andare in discoteca.Devono aver visto e sentito tutto...la mia toilette è stata fino ad ora un andirivieni di uomini..e tutti uscendo si rimettevano su i calzoni...Non sono stupidi e devono aver capito che li c'è una troia che fotte a ripetizione...e quella troia sono io....Dopo pochi attimi uno senza proferire parola si slaccia i calzoni,l'altro sorridendo mi guarda,il terzo si slaccia i jeans e resta a cazzo di fuori anche lui,il 4 rimane a guardami esterefatto.Antonio mi guarda e dice:"dai falli godere...e poi dopo questi andiamo via"Io sorrido e mi inginocchio.Un attimo e mi ritrovo i loro cazzi duri e gonfi davanti alla bocca.Sono in mezzo al cerchio dei 4...i cazzi duri mi sventolano davanti agli occhi...sono eccitata da morire per questa situazione così terribilmente da troia....Inizio allora con un pompino-stereo...uno mi mette la mano sulla testa,l'altro mi fà leccare le sue palle gonfie di sperma,il terzo ed il 4° si sono calati i calzoni...ed ogni tanto me lo sbattono sul viso,duro e gonfio da morire...Sono circondata da cazzi..duri e vogliosi..palle piene di sborra e grossi giovani cazzi pronti a schizzarmi la loro voglia mi ballano davanti alla bocca...sono eccitata al massimo!Inizio a spompinarli con eleganza...mugolando lecco quei cazzi magnifici mentre le tette mi ballano al ritmo del pompino...le faccio uscire per bene dal reggiseno per eccitarli meglio.Intanto lo sperma mi continua a scendere dal buchetto del culetto ancora molto allargato verso le calze,facendomi sentire troia al massimo e ricordandomi come mi sono fatta inculare per bene pochi minuti prima.Il primo viene dopo poco...aveva troppa voglia e poi il vedermi a tette nude...un seno bello come il mio che balla al ritmo del pompino...ed il mio viso da troia lo devono aver eccitato in fretta...pochi attimi e mi schizza getti densi e caldi sul viso e sulle tette.Svuota le palle nella mia bocca...continuo il pompino ancora un pò...per farlo godere per bene...poi si riveste ed esce.Il secondo è + lento a venire...mi continua a far andare su è giù...gode come un porco a strizzarmi i capezzoli turgidi e duri...Alla fine viene...inondandomi il viso mi schizza dappertutto...gode per bene lasciandomi sporca e piena di sborra...anche con lui ingoio di nuovi dei densi e caldi getti di sperma...Ecco allora che il 3° me lo mette in bocca...inizia a scoparmi la bocca andando su e giù con il bacino..sento che gode...ed io da morire...mugolo continuamente mentre salgo e scendo con la bocca su quel magnifico cazzone...mentre le gocce di sperma dei 2 ragazzi di prima mi scivolano dal nasino verso le labbra...Vado avanti un pò...poi anche lui inizia ad ansimare..è vicino...Aumento il mio dolce su e giù...eccolo....mugolando viene...Di lì a poco i caldi e densi getti di sborra mi scivolano in gola...schizza bene il porco....copiosi schizzi ancora sul viso,sul nasino,tra i capelli....anche lui viene,si svuota le palle nella mia bocca e se ne và lasciandomi sul viso e nel pancino grossi schizzi di sperma...Il 4° me lo mette in bocca con dolcezza...e mi dice.."dai fammelo come sai fare tu...fammi impazzire...dai...troia!!..."Lo guardo negli occhi mentre sono in ginocchio...mi piace molto quel ragazzo...lui che mi sventola il suo splendido cazzone duro e grosso davanti al nasino....io che mi sento in quel momento tremendamente zoccola...Decido di farlo godere per bene...lo guardo e sorridendo gli rispondo..."OK..A TE FARO' UN POMPINO CHE DIFFICILMENTE SCORDERAI....SAI??"Dopodiche inizio a leccargli l'inguine...salgo lentamente tra i peli del pube...baciandolo dolcemente di tanto in tanto gli faccio sentire le mie labbra sulla pelle dell'inguine...sò che gode facendo così...Poi inizio...lentamente gli faccio un pompino dolce..lento...tutto di lingua e labbra...non uso per niente le mani...lavoro solo di bocca...Vado avanti..mi fermo..ricomincio ...mi rifermo...così facendo lo faccio godere da morire!Un susseguirsi di mugolii e mmhh accompagnano il mio pompino...godo da impazzirci e non riesco a stare in silenzio...il mio piacere nel fare pompini lo esterno così...e sò che fà impazzire il maschio che spompino...Quando lo sento vicino me lo faccio uscire di bocca....dio com'è teso..duro...Con colpetti lenti della punta della mia lingua inizio a slinguargli l'asta...poi scendo alle palle..dure..gonfie...L'orgasmo si allontana...mentre lui ad occhi chiusi emette tutta una serie di :"AHHH....SIIII"...Lentamente abbandono le palle...gli lecco ancora il pube...facendogli sentire le mie labbra umide di saliva sulla pelle....con altri colpetti risalgo lungo l'asta....colpi di lingua al glande..alla cappella...che poi mi rimetto in bocca....Ricomincio a spompinarlo...facendo scorrere le labbra delicatamente chiuse sull'asta...slinguo dolcemente la cappella....affondo le labbra...fino a che con la punta del nasino arrivo ai peli del suo pube....sento così la cappella che mi arriva in gola...ed ogni volta che affondo le labbra lui gode di +...Mi fermo un istante...guardandolo dritto negli occhi gli dico:"TI PIACE COME TI FACCIO QUESTO POMPINO...??Lui inebetito dal piacere mi risponde..:"DIO SI SEI FANTASTICA...MI STAI FACENDO IMPAZZIRE!!!" Ricomincio il mio su e giù...affondo ancora....la punta del mio nasino scompare tra i suoi peli del pube...mentre un mio "MMMHHH..." di godimento continua ed accompagna i miei affondi...Infine decido di farlo sborrare....aumento il ritmo del pompino...stringo dolcemente il cazzo in bocca..insalivandolo me lo faccio scorrere in bocca...mi stò facendo quasi scopare in bocca....dio come godo!!!Dopo pochi affondi mi accorgo che stà per sborrare...Lo levo dalle labbra e mi metto con la bocca a pochi cm dalla sua tesa e gonfia cappella...Poi inizio a dargli delicati e continui colpetti con la punta della lingua sul glande..1,10,20 colpi...gode come un pazzo...Lo faccio sborrare così...finchè schizzi caldi,densi e scivolosi mi arrivano in gola,sul viso e tra le tette...Sono stata stupendamente troia..lo sò..poche donne riescono a far sborrare un cazzo così...solo con colpetti della punta della lingua...Uno schizzo mi scivola sul nasino...con la punta della lingua...mentre lui mi guarda...raccolgo la gocca di sborra...e fando un altro "MMMHHH" la mando giù...inghiottendola...Impazzisce vedendo la scena...ed un "SEI UNA TROIA FANTASTICA SAI??" gli esce dalla gola...la voce è roca..rotta dal piacere dell'orgasmo...Gli sorrido...mentre si riveste,esce...E con questo sono a quota 5 pompini...Ho sborra dappertutto...sul reggiseno,sul vestitino,tra i capelli,sul viso,in gola....Sento che ho anche il pancino bello pieno di spema...ho ingioiato grossi getti che mi schizzavano quei 4 splendidi cazzi giovani...avevano le palle gonfie e piene...e me le hanno svuotate in gola..sul viso...e nel pancino...E poi c'è il pompino che ho fatto a quello entrato da solo nel bagno...insomma quei 5 pompini che da grandissima troia ho fatto mi hanno lasciato una bella dose di sborra anche nella pancia....Mi stò per rivestire quando arriva un ragazzo...bussa alla porta dicendomi che faceva parte del gruppo dei 4 di prima..ma era rimasto fuori a parcheggiare...Aveva saputo dagli amici di una splendida zoccola nelle toilette e si era precipitato...Mi guarda con una voglia infinita...è molto carino..muscoloso..in canottiera...Antonio mi guarda e mi dice.."dai..jessy...mi sembra così carino..sono sicuro che ti piace..."In effetti mi pace molto...lo guardo e gli calo i panta...prima....gli slip poi...resta così a cazzo semiduro..e che cazzo...una cosa da sogno!!Un cazzone + grosso di quello del camionista...resto esterefatta...saranno almeno 25 cm..se non di +....grosso..e largo da far paura!!Sorridendo mi dice..."beh...bella...mi sembra che ti piaccia..no??"Io lo guardo e gli rispondo balbettando..."mio dio sì..sei un vero portento...mamma mia...." Inizio a spompinarlo...ha un cazzo fantastico..sembra finto per com'è grosso...faccio fatica a mettermi in bocca la cappella...sono eccitata da impazzire..non avevo mai visto un cazzo così!!Lentamente e godendo come una cagna li tiro un pompino da sballo...lecco le palle l'asta e la cappella...lo guardo negli occhi mentre insalivo quel magnifico cazzone,voglio che veda quanto sò essere troia per lui.Gli dò diversi dolci colpi con la punta della lingua...poi lecco l'asta...mi metto in bocca lentamente la cappella...salgo escendo finchè posso lungo quel cazzone da sogno...ecco che dopo poco è eretto...una cosa meravigliosa...stento a crederci..Antonio mi guarda e mi dice.."mamma mia jessy con lui credo che finirai sfondatissima..." Lo guardo e gli rispondo.."mmhh...credo proprio di sì...è stupendo questo ragazzo..." Il ragazzo mi guarda e dopo poco mi dice..."dai ora girati..ti voglio scopare alla pecorina..."..Pregustando quel pilone...mi rimetto appoggiata al lavandino...la mini sulla schiena..alzata per bene.....le calze sporche di sperma...mugolando mi apro la fica e gli dico.."vai cazzone...fottimi tutta...."...ormai ho perso ogni inibizione..sono in calore da morire....ho preso un bel pò di cazzo ma ne ho ancora voglia..e poi un cazzo così sarei pazza a farmelo sfuggire.....Appoggia la cappella alla mia fica fradicia...inizia a spingere...mi sembra di sognare..sento la mia fica che si apre...si allarga....sembra quasi strapparsi....Colpo dopo colpo entra....mi sembra di impazzire..non finisce +...una cosa incredibile...mi sento piena in pochi attimi...ho un cazzo da cavallo che mi spinge nella fica...stò morendo dal godimento!!Dopo un minuto abbondante l'ho preso tutto....mio dio che favola...mi sento la fica piena..la pancia anche...lui inizia a fottermi con decisione....colpi decisi...E' talmente largo...è così largo in circonferenza che sembra un palo della luce...avrà almeno 15CM di circonferenza...dio sembra un grosso boa di carne...lungo e largo da non crederci...e me lo stà ficcando duro e largo nella fica!!!Godo fino a sentirmi la testa girare come in un luna park....!!!Mi sbatte bene...godendosi la mia fica fino in fondo..spinge con le reni e me lo fà arrivare in fondo...io mugolando lo incito a fottermi bene...lo voglio tutto....Antonio si inizia a fare una megasega...troppo eccitante vedermi così piena...quel cazzo da cavallo piantato nella mia fica lo inebria...si stà segando come un pazzo...lo vedo con la coda dell'occhio...Il ragazzo và avanti per un pò...colpi decisi..mentre mi domanda...:"ti piace troia...lo senti il cazzone duro?" Io mi giro lentamente ....lo guardo...quasi in segno di sfida sorridendo gli rispondo..."mmh...si....ma dammi colpi forti..spaccami per bene....rompimi la fica...daiii"...E lui con un sorriso ironico mi rimette sotto...si ferma un attimo...lo fà uscire quasi tutto e poi con due o tre colpi fortissimi mi ripianta quel suo cazzo strepitoso nella fica...mi sento quasi arrivare la cappella all'utero..mio dio che cazzoooo!!Godo da morire...schiaffata per bene a pecorina..le mani che stringono gli angoli del lavandino....mi godo la sua monta...ho la fica impazzita dal piacere di quell'enorme cazzone...la testa mi gira...godo quasi a svenire!!Ad un certo punto lui inizia a sfilarmelo dalla fica....Io mi giro ancora una volta con la testa e lo guardo..quasi a dire.."Ma che fai?" e lui sorridendo mi guarda e mi dice...:"amore..ti voglio inculare..sai??Hai un culo splendido...credo che ti voglio prendere anche lì...sai??".....Io lo guardo e gli dico...:"mmmhh...dio mio..anche nel culetto...si dammelo sfondami anche lì!!....E lui:"bene ....credo ti piacerà..."...mi risponde...A quel punto gli dico:"va bene..forza vediamo cosa sai fare....." Lui mi sorride e mi dice.."comunque guarda che sei già stata inculata...lo vedo dallo sperma che ti cola...e lo vedo dal buchetto che mi pare già piuttosto sfondato...!" Io lo guardo gli rispondo..:"si ma non era come te....non mi ha fatta godere come voglio....spero tu sia migliore...!!" Si lo sò..mi risponde lui...con me godrai per davvero ....stai tranquilla...!" "Va bene...amore...si...inculami...ti prego..inculami tutta"...gli rispondo....Orami sono in calore..e non mi rendo conto di cosa stò per prendere nel culetto....Mi rimetto per bene...appoggio le mani al lavandino...rimetto la giacca di antonio per bene quasi come un cuscino...divarico per bene le gambe...e mi rimetto a pecorina...questa volta voglio stare almeno ben messa...e godermi quel pilone nel culetto sarà meraviglioso!!Lui prende un pò di sapone della toilette del bidet e se lo spalma sul cazzone...poi mi appoggia la cappella...enorme al buchetto...mi prende per i fianchi,me li stringe tra le mani...e con colpetti delicati inizia ad aprirmi il culetto....Sento la cappella che prima si appogia al mio culetto...e già godo!!La lingua mi esce dalle labbra....me la passo dolcemente tra le labbra..pregustandomi quel momento...il mio culetto si schiude e fà entrare quella grossa cappella...una serie di brividi mi assalgono...mentre un "MMHHH" mi sfugge dalle labbra...Poi lui inizia a spingere con + decisione...il buchetto si apre...lentamente...molto lentamente sento che mi dilato...ormai la cappella stà passando...dio come godo!!mi sembra di svenire...mentre lui..sempre molto delicatamente prosegue con i suoi colpetti..dolci..delicati...lenti...Sembra impossibile che un cazzone così si possa manovrare con quella dolcezza...è stupendamente bravo..lo stà mettendo in un modo talmente lento che invece che provare dolore per quell'enorme cazzone che mi entra nel sederino....stò godendo come una pazza!!!Poco dopo la cappella è dentro..inizia a mettermi il cazzone..mi sento svenire....saranno almeno 25cm...dio che favola!!Non avrei mai immaginato di finire la serata sventrata da un cazzone da sogno...stò godendo da svenire...ho la fica fradicia....colo piacere a ripetizione....Lui continua...cm dopo cm...inesorabile...sento il mio culetto che si spacca....il pancino è pieno...faccio fatica a respirare...gemo...mugolo..ansimo come una pazza...sono piena di cazzo da svenire....e non ha ancora appoggiato le palle alla mia fica....non è ancora tutto dentro....dio mioooo!!!Lo aiuto...mi apro il sedere con le mani...piantata sui tacchi a spillo cerco di facilitarlo nell'entrata..non ce la faccio +....è troppo grosso..mi sento morire...Lui continua...ancora due o tre colpetti poi finalmente sento le palle...sento i suoi duri coglioni che si appoggiano alla mia fica...è tutto dentro..mio dio...mi sembra di morire!!!Lui mi guarda...sorridendo mi dice....:"che troia magnifica che sei!!!....ci sei riuscita..sai??L'hai preso tutto...è la prima volta che trovo una così sfondata..che riesce a prendersi i miei 28cm di cazzo dritto nel culo....sai???" 28 CENTIMETRI....mio dio...lo sapevo che era enorme..ma questo è un vero cavallo...non riesco nemmeno a sculettare per come sono piena....ed il peggio deve ancora venire..ora mi inculerà...darà colpi..mi fotterà come gli pare...credo che sverrò!! Ma ecco che il mio orgoglio di troia prende il sopravvento...girandomi lo guardo..e con aria e sguardo da vera zoccola sorridendo gli dico....:"tutto qui??credevo fossi di +....ne avrei voluto altri 10 cm per sentirmi davvero piena....lo sai??" ed ancora guardandolo dritto negli occhi con il sorriso tipico di chi prende in giro gli dico:"comunque mi accontento..spero solo tu ci sappia fare....porco!!"Allibito mi guarda pensando che scherzi...ma io in un attimo:"e non scherzo..dico sul serio...vediamo cosa sai fare...stallone!!FORZA...INCULAMI..CHE ASPETTI LA MAMMA??".....Appena ho finito di parlare lui furente si pianta sui piedi...mi serra i fianchi..ed inizia ad andare su e giù...!!Mi sento morire...il pilone enorme mi scivola dentro e fuori dal culetto per metà...stringendomi per bene i fianchi mi incula in un modo stupendo...mi sembra di morire...ho il culetto in fiamme,il sapone della toilette mi ha aiutata...ora è dentro...e mi stà montando in modo superbo...Si muove bene..ci sà fare ad inculare il porco...mi stringe i fianchi e mi guida nell'incularmi...colpi decisi..di reni..spinge fino in fondo..è davvero bravo..mi stà fottendo come un vero maestro..godo da impazzire!!Poi dopo i primi colpi d'assestamento inizia una serie di colpi fortissimi...a raffica...uno dopo l'altro...Appoggiata al lavandino mi sembra di impazzire...inizio a mordere un lembo della giacca di Antonio per come godo...mentre una serie di mugolii mi sfuggono dalla gola...Antonio si sega come un pazzo..vede quel cazzone enorme che scivola..il mio buchetto del culo allargato...vede il ragazzo che mi incula da dio...e gode...che gran porco!!!Mi muovo appena...stretta per i fianchi dal ragazzo che senza sosta mi dà colpi secchi...forti..decisi...in certi momenti di maggior piacere mi appoggio con le mani al muro...gemo e ansimo in un modo pazzesco...un "aaahhhhh" sommesso e cupo mi sfugge dalla gola...mentre il ragazzo mi dà colpi su colpi...me lo sento fino al cervello...dio che cazzo....mi sento scoppiare la pancia!!!Lui và avanti..incurante dei miei rantoli...mi incula senza sosta..colpi continui...il mio sederino ormai è completamente sfondato...Il camionista di prima al confronto era un bambino..questo mi stà veramente facendo capire cosa vuol dire essere fottuta da un toro...Colpo dopo colpo mi spacca il sedere...io lo prego di continuare...mi godo il suo cazzone tutto nel culo...una serie di brividini alla schiena mi fanno capire che stò godendo in un modo meraviglioso......mi sento svenire...ho il culetto che mi sembra in fiamme...Dopo pochi attimi inizio a vibrare...i gemiti diventano intensi...un orgasmo meraviglioso mi assale...una serie di :"SIII...AHHH....GODOOO..."mi escono dalle labbra....mentre la fica mi si inzuppa di miele che scivolando mi cola tra le cosce...Lui se ne accorge...sente le mie vibrazioni..sente i miei mugolii e mi risponde:"Che grandissima troia...godi mentre ti spacco il culo...ehhh??sei proprio una puttana!!" Io mi giro lentamente con la testa...con un sorriso ancora + di sfida di prima lo guardo...il mio sguardo è beffardo,non gliela voglio dare vinta...nonostante mi stia sfondando divinamente il culetto,e con un filo di voce rotta dal piacere stupendo che provo nel farmi inculare come una grandissima vacca da strada gli dico:"si...godo..ma pensavo tu fossi meglio....sai??"....Lui non risponde....và avanti...mi appoggia una mano alla spalla...per spingere ancora di +...Un attimo dopo mi leva le mani dal lavandino e le appoggia sul mio sedere..dicendomi:"APRITI DI PIU' IL CULO TROIA...ORA ARRIVERA' IL MEGLIO.....!!!" Io in preda ad un godimento infinito lo assecondo subito...ecco che con le mani mi spalanco il sedere...offrendomi tutta a lui....e nel mentre gli dico..."SIII.....ECCO GUARDA COME MI APRO IL CULO...GUARDA COME OFFRO IL MIO CULETTO A TE...DAI AMORE...SPACCAMI TUTTA...TI VOGLIO SENTIRE FINO NEL CERVELLO....TI PREGO..TI SUPPLICO...SFONDAMI IL CULO!!!"Accortosi della cosa e del mio essere troia in un modo incredibile mi stringe ancora di + i fianchi e mi da 3 o 4 colpi violenti...mi sento svenire...mentre sento i peli del suo pube venire a contatto con le mie chiappe...è tutto dentro..mio dio...sento le sue palle dure e sode sbattere continuamente addosso alla mia fica...l'ho preso proprio tutto...mancano solo le palle e poi è tutto...enorme e duro..dentro di me!!!Che godimento...ora sento il buchetto che si sfascia..mio dio...sono aperta come una vacca....Le mie mani che mi aprono il sedere...che lo aiutano a spaccarmelo...il buchetto che si stà lacerando sotto la pressione e la larghezza di quel cazzo da sogno...io che gemo e godo...dio mi sembra di sognare!!Lui inizia ad aumentare la foga...i colpi diventano vere spinte...colpi secchi..decisi..a sfondarmi questa volta sul serio...mentre mi dice con un filo di voce..."BENE...ORA TI SFONDERO' TUTTA...VEDIAMO SE COSI' LA SMETTI DI SFIDARMI!!....Io ormai rantolo continuamente...un :"AAAHHHH...SSSSSSSIIIII"...cupo..sommesso....mi esce dalla gola...Ancora una volta riesco a rigirare la testa...lo guardo...ma questa volta sono domata davvero....mi sento svenire mentre mi incula senza sosta ora....a differenza di prima gli dico..."AHHHH...amore...dio mio ..sei stupendo..lo sai??MMMHHH...mi stai fottendo da dio..lo sai??Godo..amore godo come mai in vita mia....dio si...spaccami tutta!!"...E mentre lo dico apro ancora di + il mio culetto con le mani......in modo che lui veda come lo desidero e come mi offro tutta.....completamente al suo cazzo da sogno!!!Lui ora sorride....e con un paio di colpi secchi mi fà riabbassare e rigirare la testa.....pensa solo a godermi...e lo stà facendo davvero in modo superbo...sono ormai in un delirio erotico...mi sento svenire per un attimo...poi mi riprendo con orgasmi continui....ormai fà quel che vuole..sono totalmente sua...Il cazzone mi scivola fino alle palle...poi riesce per almeno 20 cm..poi me lo risbatte dentro con colpi secchi...ad ogni colpo il buchetto si slabbra di +...dio che culo mi stà facendo...mi sembra di impazzire....Che toro che è...mi sento larga come una vacca....lo sperma del camionista ormai è colato tutto sulle autoreggenti...sfondata come sono...Quei cm di carne che mi scorrono scivolando dentro e fuori dal buchetto...allargandomelo sempre di + me li godo come una vera zoccola...Sento che lo ritrae dal mio culetto..poi lo ricaccia dentro...sento quei cm di quel cazzone da sogno che entrano ed escono..la cappella che si fà strada...si ritrae..rientra nel mio sederino...e godo..godo come mai prima nella mia vita...è un estasi di piacere infinito!!!Il mio montone và avanti...saranno 10 minuti che mi incula senza fermarsi...ho la sensazione di essere alla pecorina da un eternità...avrò avuto 3 o 4 orgasmi di fila con questo cazzone...I fianchi stretti nella sua morsa....le cosce aperte...le mani che aprono il + possibile il mio sederino...io stupendamente appoggiata con il seno al lavandino mordo la giacca di Antonio alla pecorina sui miei tacchi mentre subisco la monta godendo di continuo!!Poco dopo ecco un altro orgasmo...mio dio...è stupendo...Inizio a tremare...un "GODO..AMORE..GODOOOO...SIII CONTINUA...TI PREGOOOOO...AHHHH...DIO CHE FAVOLAAAAA....." mi esce dalle labbra....nel mentre mi giro lentamente con la testa...voglio mi veda come godo mentre mi incula divinamente...ora lo guardo ma con dolcezza e passione...Lui mi sorride...dandomi della troia...per poi riprendere a martellarmi il culetto...Dopo il 2° orgasmo sono esausta!Niente ...lui continua..è duro da morire il ragazzo...non viene mai....è duro sia di cazzo che di orgasmo...ormai aperta di brutto ecco che inizio addirittura lentamente a sculettare per farlo godere prima..ma non è facile..con quel pilone nel culetto muovermi è difficile..sono impalata...piena di cazzo fino nello stomaco...è davvero enorme!! Un ultima volta riesco ancora a girarmi lentamente con la testa..lo guardo...e con un filo di voce questa volta non lo sfido..ma lo imploro...:"amore ti prego,hai vinto tu...SI...te lo confesso amore....mi hai domata...non ti sfido +...sono tua...la tua schiava....ma ti prego.....ora sborra...non ce la faccio +...ormai mi hai sfondata completamente...hai vinto tu.....ora sborra amore..ti prego..."..Lui sorride beffardo..mi dà uno sculaccione sul sedere..e ridendo mi risponde...:"l'hai voluto tu..ora lo prendi....non sei stata tu a dirmi...prima...VAI CAZZONE FOTTIMI TUTTA...NON MI HAI DETTO TU....VA BENE AMORE...INCULAMI TUTTA??e poi che dicevi poco fà:"CREDEVO FOSSI MEGLIO...TUTTO QUI??".....beh..l'ho stò facendo..che vuoi di +??"...."VEDIAMO SE SONO MEGLIO NOOO??VEDIAMO SE SONO DI +...ADESSO....SE NON CE LA FAI..CHIAMALA TU LA MAMMA....ORA!!!"E per tutta risposta mi dà un colpo + forte degli altri...un urlo mi si soffoca in gola.....l'ho sentito fino in gola!!!E' talmente largo quel cazzone che sento le pareti del sedere che scoppiano...Mi rimetto appoggiata con le mani al lavandino...le levo dal sedere..tanto ormai è rotto come quello di una vacca...e lui ricomincia a fottermi..colpi continui..ormai sono ostaggio suo..fà quel che vuole....Mi stringe il seno...mi stringe i fianchi...e mi incula come vuole...un ennesimo orgasmo mi riprende....Antonio si sega ancora...è già venuto una volta ma continua...inebetito nella visione di me impalata da quel cazzo enorme...Và avanti ancora...è un martello..colpi su colpi...mi affonda quel suo pilone stupendo tutto nel culetto....mi incula come un vero toro...colpi secchi...di reni...mi affonda la cappella fino in pancia..lo sento fino in gola...che cazzo fantastico che ha!Poi esausta mi rigiro ancora...lo supplico...stavolta quasi lo imploro...:"amore sborra..ti prego..sono esausta....sono la tua troia...ora l'ho capito....sono sottomessa a te.....amore..."...ed ancora...:"..ti prego amore mio..sborra..e finisci di fottermi..ti prego...ti pregoooo"....Sorride beffardo lui ora...un sorriso di vittoria..mentre mi urla:"Ora va meglio sai??...troia..sottomessa devi essere...sottomessa a me..così ti voglio..."mi risponde....Ok dice lui..."bene...il culo te l'ho rotto come volevo..e sia..ora ti sborro per bene nel culo....e sia!!Preparati a sentire come ti sfondo tutta mentre vengo....!!"..Dopodichè mi stringe i fianchi..quasi a farmi male...e si prepara per bene...Poi inzia a darmi colpi come un treno....1,2,3,10....forti..secchi..decisi...le palle sbattono sulla mia fica fradicia...mi sembra di morire...il cazzone mi fruga il pancino...mi sento sfondare ormai oltre ogni limite....ho il sedere totalmente sfondato che quel pilone impazzito esce quasi del tutto e poi mi si ricaccia dentro fino alle palle senza alcun problema...mi tratta come la peggiore delle troie...In un ultimo sussulto rigodo..un altro orgasmo....dalla mia fica fradicia ancora una volta escono gocce di piacere...avrò goduto almeno 6 volte da quando questo toro ha iniziato ad incularmi in questo modo fantastico......ho la fica che è un lago...Lui lo sente....sente le mie contrazioni per l'orgasmo..sente che godo ancora una volta...ora è eccitatissimo dal mio godere.....decide di venire...e con una serie di colpi furibondi...finalmente...SBORRA....!!!Gli ultimi colpi mi strappano il buchetto del sedere....un intenso dolore mi fà capire di essermi sfondata del tutto il culetto...sento il muscolo del buchetto che si lacera....Lui mentre sborra mi urla:"TROIA APRITI IL CULO..FAMMI VEDERE QUANTO SAI ESSERE TROIA MENTRE TI SPACCO IL CULO...AHHHH....AHHHH....ECCO...TIENI...ORA SBORROOOO!!!"Io capendo che stà godendo ecco che riconcedo a lui...completamente sottomessa a quel cazzo stupendo ecco che abbandono le mani dal lavandino e me le appoggio ai due lati del sedere...stringo le chiappe tra le mani e me le allargo in fuori...così facendo mi apro il sedere ancora una volta con le mani...facendogli vedere ancora una volta quanto mi sò offrire a lui...quanto sappia essere troia x lui...Con un gemito gli rispondo..."SIII AMORE..GUARDA COME MI APRO TUTTO IL CULO PER TE...E' TUO...TUTTO TUO....ED IO SONO LA TUA TROIAAAA!"Mentre lo dico mi inarco...mettendo ancora + in fuori il culetto...spingendo il sedere in fuori...quasi in segno di massima troiaggine...mi inarco ancora di + metttendomi alla pecorina e facendo sì che il mio culetto sia offerto in maniera perfetta a quel cazzo da favola....Un gemito violento accompagna la sua venuta....e schizzi violenti...continui..mi inondano il culetto....sento un fiotto di sperma caldo...denso...che mi arriva quasi in pancia....gli ultimi colpi mi lasciano esausta...appoggiata ai tacchi faccio fatica a tenermi in piedi!!!...CHE INCULATA MAGNIFICA..AL LIMITE DELLO STREMO....meravigliosa..unica..irripetibile...Resto qualche secondo ancora con il culetto aperto dalle mani....per fargli vedere come sono troia x lui...Lui gemendo mi risponde..."SIII...LO VEDO...APRITI IL CULO GRAN TROIA...SEI PROPRIO UNA GRANDISSIMA TROIA....MI HAI FATTO GODERE COME MAI IN VITA MIA....CHE ZOCCOLA CHE SEI!!!"..Poi finalmente esce....cm dopo cm fà uscire dal mio culetto ormai letteralmente sfondatissimo il suo stupendo cazzone....Quando esce emetto un fortissimo...AAAAHHHH....quasi una liberazione per il mio culetto dilatato da morire...credo mi sentano anche al grill...mentre un fiotto di sperma misto a sangue mi fuoriesce dal buchetto ormai terribilmente aperto....Mi ha rotto il culetto nel vero senso della parola...il sangue ne è la riprova...mio dio...sento il sederino talmente aperto che mi sembra sia quasi una voragine....Levo le mani dal sedere...così facendo lentamente sento che si richiudono le chiappe ...mi riappoggio al lavandino...lentamente il buchetto del mio culetto si inizia a richiudere...sento il muscolo del buchetto che si cerca di richiudere..ma + di tanto non riesce...troppo grosso quel cazzo per non lacerarmi il buchetto...troppo largo per non lasciare l'impronta del suo passaggio...un cazzo così è da record...lungo ma sopratutto largo da far paura!!!E poi quel dolore intenso che avevo sentito prima mi diceva che il buchetto si era lacerato..slabbrato..mi si è sfondato troppo....Mi ci vorrà un bel pò perchè si richiuda per bene...Mi sento proprio una rotta in culo..e lo sono davvero in questo momento...mamma mia che culo mi ha fatto quel ragazzo..incredibile...ma lui nemmeno immagina come ho goduto!!!Mi appoggio al muro....e lentamente mi rialzo...Lui mi saluta con un :"ciao troia....ti ho rotto per bene quel tuo magnifico culo….sai??Se ti và di rifarti sfondare...quando vuoi..se vuoi...mi trovi al bar del corso...è l'unico bar del mio paese....Mi chiamo Massimo..chiedi di me...." e si riveste e se ne và...Mi alzo...mentre dal sedere mi fuoriesce copioso il suo sperma...e sangue…solo qualche goccia.....ma mio dio…come mi ha rotto il culetto.... mi ha fatto proprio un culetto come una troia da strada....credo mi ci vorrà + di un mese per richiudermi il buchetto.....sono talmente sfondata...Infine mi rivesto,mi pulisco,il pavimento è pieno di sperma...sembra che ci sia stata un orgia ed invece sono stata io...mi sento tremendamente puttana!Mi guardo allo specchio...ho il top pieno di schizzi di sborra...mamma mia che troia che sono!!Infine scivolo via dal bagno degli uomini rifugiandomi in quello delle donne Mi sistemo per bene.Ho in gola il salato sapore dello sperma,ed il sedere mi fà male,rotto ed aperto com'è! Ho ancora il clitoride che batte forte...nonostante sia stata fottuta prima ed inculata poi da un vero cavallo ed abbia fatto pompini a ripetizione ho ancora voglia!!Sembra incredibile quanto possa essere puttana e vogliosa quando mi ci metto! Antonio mi aspetta in macchina.Salgo, non ho voglia di parlare…il sedere mi fà male mentre mi siedo...quel ragazzo era un vero toro,lui si che mi ha davvero spaccata per bene...I fazzolettini che metto accanto al buchetto del culetto tamponano a malapena la sborra che mi cola....Il sangue mi fà capire che stavolta mi sono fatta davvero rompere il culo per bene...Il ritorno è fatto di sguardi, carezze, sorrisi e un silenzio che, alla fine, urla più di cento voci insieme! Ritorniamo alla mia macchina.Prima di scendere Antonio mi chiede:"Jessyca questo ultimo ti ha proprio rotto il culo sai??" Io gli sorrido e gli rispondo dicendogli...:"Mamma mia..sìììì...ho il buchetto lacerato..il sedere in fiamme e mi fà un male cane....Si mi ha rotto...sfondato completamente il culetto....sai??Ma come godevo??ti sono piaciuta vero...alla pecorina mentre mi facevo sfondare da Massimo??"E lui:"sììì...da morire..mi sono segato come un porco!!Gli dico che l'ho visto...e che è un gran porco....Un ultimo bacio mentre mi apre lo sportello.Le luci dell'alba tingono il cielo di rosa…il bagliore del giorno che avanza lascia dietro di se un sottile strato di nebbia. Scendo, accarezzo quel viso quasi sconosciuto e gli sussurro : “Ciao…alla prossima!” Mi dice sorridente Antonio :”Alla prossima!” ” Si, certo…vedrai, ti piacerò e ti stupirò ancora di +!” Un cenno e via…la sua auto è distante da me. Uno sportello sbatte in un nuovo giorno che nasce… Ancora una macchina scivola sull’asfalto silenzioso… Sorrido e penso…. :” Ci sarà un'altra volta?”Sicuramente sì...sono troppo troia per non riprovarci...e poi ho goduto da svenire...mi ritrovo ad essere ancora una volta tremendamente troia...ho preso 8 cazzi in 3 ore ....l'ultimo poi è stato una cosa incredibile....ho sperma dappertutto...ma il sesso mi piace troppo!!Apro lo sportello e lentamente faccio partire la macchina...sorridendo mi riavvio stanca ed ebbra di sesso verso casa....mentre dal culetto un ultimo fiotto di sperma uscendo mi sporca la mini....Massimo mi aveva davvero sfondata in un modo unico..che cazzo che aveva...una cosa favolosa..lo ricorderò tutta la vita...ed il dolore del mio culetto mentre mi siedo al volante mi ricorda continuamente quanto mi avesse fottuta ma sopratutto inculata bene quell'ultimo straordinario....meraviglioso stallone!!!
FINE
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9 years ago
jessyca,
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La sexy-cena
Era l'anniversario del nostro matrimonio e decidemmo di festeggiarlo in modo speciale,una cenetta a lume di candela nel ristorante più chich ed alla moda della nostra città,il famoso Open Gate.La sua particolarità era il servizio,per gli uomini i piatti erano serviti da delle splendide ragazze, le donne erano servite da degli aitanti giovanotti....la cosa mi interessava molto proprio per questo....
Mio marito indossava un elegante doppiopetto blu,mentre io dopo una lunga preparazione uscìi dal bagno con un elegantissimo abito da sera con abbondante scollatura,mentre il dietro dell'abito mi lasciava la schiena scoperta fino quasi al sedere.Ero splendida,truccata in modo giusto,non volgare,pettinata in modo perfetto...insomma una splendida e giovane femmina.Comunque mio marito non se la cavava poi male,fisico asciutto,abbronzato,dimostrava meno dei suoi 60 anni.....l'avevo sposato per il suo denaro...era davvero ricco e questo in parte compensava la non + giovane età.
Uscimmo per recarci al ristorante,eravamo elettrizzati sia dal gusto di festeggiare i nostri 10 anni di nozze sia dal sapere di andare in un locale davvero esclusivo,di cui tutti parlavano nel bene e nel male,sia per i piatti che si diceva erano squisiti sia per quello che raccontavano.Si diceva infatti che ogni tanto tra clienti e personale del ristorante si creava quell'atmosfera particolare che permetteva e che dava il via a rapporti proibiti e qualche volta a vere e propri piccoli festini per mogli o mariti compiacenti.Naturalmente c'era chi ci credeva e chi no...ma la fama e la simpatia del locale faceva si che nessuno desse più di tanto peso a tali chiacchere,l'importante era mangiare bene e divertirsi e noi ci andavamo proprio per quello.
Arrivammo verso le 21,tavolo prenotato,macchina nel parcheggio riservato,tutto filava liscio come l'olio.
Ci sedemmo,il posto era davvero carino,arredato con gusto style Old England tavoli di noce, luci delicate,poltrone comode,servizio di porcellana insomma tutto delizioso.E poi c'erano loro....la cameriera di mio marito era davvero carina.Una morettina sul metro e 70,capelli mossi,viso e nasino delicato,due labbra carnose ed un seno prorompente,almeno una 4a.Due belle gambe ed un culetto alto,sodo e ben fatto,insomma una gran bella ragazza.D'altronde per lavorare lì non poteva essere altrimenti,la direzione del locale le pretendeva belle,ben fatte e sexy...erano loro ed i camerieri la vera attrazzione del locale.
Anch'io non mi potevo lamentare,il mio cameriere era un ragazzo sul metro e 80 biondo muscoloso con un viso intrigante e scanzonato,serviva a torso nudo con pantaloni neri lunghi ed una cravattina a farfallina al collo.Si chiamava FRANCESCO,ed io vidi che mi guardava con interesse,subito gli lanciaI 3 o 4 occhiate provocanti.
Ordinammo l'antipasto,decidemmo per una cena a base di pesce,e azzeccammo la scelta.Portarono i primi,io più che mangiare mi divertivo a vedere sia la cameriera di mio marito,che tra una portata e l'altra gli sbatteva le tette in faccia,sia i clienti del locale...non ce n'era uno che non cercasse di rimorchiarsi la sua cameriera,o quantomeno che non ci facesse il cascamorto.Ero divertita ed iniziavo ad eccitarmi...la micina mi dava segni di eccitazione.....mi sentivo sempre + elettrizzata.intanto il mio cameriere si dava da fare....eccome.
Ad ogni portata oppure ogni volta che mi serviva da bere non mancava occasione per guardare nella mia scollatura,il mio seno che faceva capolino dagli spacchi laterali ormai per lui non aveva più segreti.Mi piaceva da morire quel ragazzo.....decisi che la cosa doveva andare avanti...eccome...allora invece di tenerlo a bada,ci cominciai a scherzare,gli sorridevo appena ne avevo occasione,e non solo.Un pò l'atmosfera,un pò l'ottimo vino bianco,un pò perchè mi piaceva...insomma accettai le sue smancerie e contraccambiai gli sguardi in modo anche troppo esplicito.Doveva capire che mi piaceva...volevo solo che si facesse avanti...avevo voglia di vedere com'era fatto....insomma ero eccitata come una troietta in calore....
Mangiammo i secondi,mio marito faceva finta di niente,io continuai sia a bere il vino che il cameriere mi versava senza sosta,che a fare la troia,guardandolo con voglia....Ogni tanto mi passavo la lingua sulle labbra....da vera zoccola...ed ogni volta lui mi lanciava occhiate di fuoco......La cameriera di mio marito si era resa conto della cosa e cercava con lo sguardo di far capire al suo collega che era il caso di smettere quel gioco che si stava facendo troppo insistente.Niente.Tutti e due continuavamo nel nostro intrigante rapporto fatto di sguardi,di mezze parole,addirittura ad un certo punto con la scusa del tovagliolo gli sfioro con una mano la patta dei calzoni...con noncuranza faccio finta di niente...In realtà avevo sentito che il mio dolce maschietto era ben dotato...e la cosa mi aveva messo ancora + voglia addosso.
Poi improvvisamente mio marito ad un certo punto si alzò...per andare alla toilette...Era quello che volevo....Guardando il mio giovanotto gli sussurro...:"ho voglia di te...portami da qualche parte...dai...che aspetti...."
lui mi dice in un attimo:"Ok dai seguimi......." A quel punto mi alzai anch'io....mentre il cameriere FRANCESCO mi diceva di seguirlo....In breve scomparimmo dietro ad una porta di legno,coperta da un tendone,poi mi portò lungo un corridoio.....
Appena soli il cameriere mi stampò sulle labbra un bacio con ardore.Mi mise subito le mani addosso...in un attimo mi calò alla vita il vestito,io gli appoggiai i seni nudi al petto....,ed ebbi una scossa di piacere.Pochi attimi e lui mi aveva messo anche una mano sul sedere.Iniziammo a baciarci con passione,io lo stringevo forte,lui con le mani mi frugava in mezzo alle cosce e sul sedere,mi aveva scostato il vestito ed attraverso lo spacco ormai mi era dappertutto.Ci scambiavano effusioni sempre più spinte.
Un attimo dopo mi aveva messo le mani sulla micina attraverso le mutandine,io con una voglia terribile gli avevo aperto la cerniera dei calzoni e la mano mi si era intrufolata nei suoi boxer.Di lì a poco glielo tirai fuori.Con un gridolino eloquiente di sorpresa gli tirai fuori l'arnese...un cazzo davvero enorme...almeno 20 cm....lungo e largo come un paletto stradale...
Lui mi guarda un attimo,poi mi mette una mano tra i capelli,poi mi mette l'altra sulla spalla e comincia a spingermi verso il basso,mi inzia a fare abbassare lentamente verso i suoi piedi, facendomi capire quello che voleva io gli facessi.Non vedevo l'ora....un attimo e mi inginocchio ai suoi piedi...davanti al suo cazzone meraviglioso.....
mi sembrava di sognare...ero in ginocchio con il vestito calato....le tette di fuori...e davanti a me un ragazzo bellissimo mi aveva sbattutto davanti al nasino un cazzone da sogno....e mi stava chiedendo di fargli un pompino...ero stupendamente eccitata.
A quel punto avvoltolo la parte finale dell'abito da sera creando in quel modo un cuscino dove appoggiare le ginocchia,in quel modo avevo il viso all'altezza giusta del cazzone.Volevo gustarmelo con tutta calma,e volevo stare anche comoda....da vera troia!!
Mi misi a guardarlo mentre ero inginocchiata,quasi stregata da quel grosso affare,poi gli dico :"dio hai un cazzo stupendo...mmmhh...guarda che meraviglia....ti voglio fare un pompino da favola...ti voglio far svenire dal godimento..."
Apro le labbrà,ed inizio con dolcezza lentamente a leccargli il pube,gli passo la punta della lingua ben insalivata sul pube e sull'inguine,con delicatezza e dolcezza mi assaporo cm. dopo cm. la pelle del maschio che eccitatissimo mi sventolava quel grosso cazzone duro e dritto davanti agli occhi.Avevo deciso che volevo farlo davvero eccitare al punto estremo,e ci stavo riuscendo molto bene!Continuo a leccargli il pube ancora un pò,poi passandogli la lingua tra i peli all'attaccatura del membro inizio finalmente a leccarglielo.Gli passo delicatamente la lingua lungo l'asta,lasciandogli una scia di saliva,impugnando con una mano la base dell'asta,mentre il resto me lo leccavo dolcemente cm. dopo cm. con raffinatezza,mi gustavo quel grosso coso come una vera troia affamata di cazzo e con la bravura di una vera professionista dell'amore.
Dopo averci giocato un pò con la lingua,gli slaccio i calzoni facendoli scivolare fino ai piedi,dopodichè gli sfilo i boxer ...infine gli dico:"Ecco così sei libero...sei troppo stupendo per non far si che ti faccia un pompino da sogno...voglio godermelo..e perciò ti voglio libero e nudo davanti a me...."
Poi finalmente comincio ad aprire per bene le labbra.....ed inizio ad ingoiare quel grosso membro.Volevo godermelo senza l'impedimento dei boxer,così avevo accesso a tutta la virilità dello splendido ragazzo che mi stava davanti.Avevo la bocca spalancata ma era talmente largo che non riuscivo a gustarmelo tutto,ne avevo preso in bocca solo poco più della metà.La lingua l'avevo appoggiata alla parte di sotto del grosso cazzo,le labbra lo sostenevano delicatamente,ed io con un delicato e dolce su e giù con la testa avevo cominciato a farmelo scorrere lentamente tra le labbra,mugolando per il piacere che provavo nel fare quello stupendo pompino.L'asta era lucida,venosa,turgida,e tremendamente ingrossata da quel massaggio strepitoso.La saliva lubrificava il cazzone...che mi scorreva con dolcezza tra le labbra...io le stringevo appena un pò...per darle piacere e per fargli sentire la mia calda bocca intorno alla cappella....godeva molto...si vedeva...ed io da morire insieme a lui...In quei momenti mi sentivo proprio una gran troia..una vera professionista del pompino mi avrebbe dato della maestra..e lo ero davvero..Mi ero prefissata di fare il + bel pompino della mia vita..e con un cazzo così ci volevo riuscire....
Stringevo le labbra dolcemente...gustandomi così la consistenza e la durezza di quel meraviglioso cazzo...con gli occhi lo guardavo che scorreva nella mia bocca..cm dopo cm entrava ed usciva...lucido di saliva...un mio continuo susseguirsi di:"MMMH...MMMHHH" e mugolii di piacere segnalavano quanto godevo a fare quel pompino....mentre io pensavo dentro di me:"Dio mio che spettacolo..e che pompino stò facendo..." nel mentre ero bagnata..avevo la fica letteralmente fradicia di voglia!!
Il ragazzo stava immobile,si era appoggiato alla parete della camera,gli occhi semichiusi,ansimava e si lasciava sfuggire qualche parola di tanto in tanto,ma il godimento che provava era talmente grande che sembrava quasi un drogato in overdose.La mano destra era appoggiata tra i miei capelli,mi dava il tempo muovendomi la testa su e giù sempre con lo stesso ritmo.Il seno mi ballava dolcemente,le mie tette andavano a tempo con la testa,creando un effetto tremendamente erotico.Godevo come una pazza....stavo facendo un pompino divino ad un cazzone da favola.....
FRANCESCO,il cameriere,ad un certo punto iniziò a respirare più forte,a muovere il bacino per affondare il più possibile nella mia bocca,era prossimo all'orgasmo.Io me ne accorgo ed immediatamente termino di spompinarlo,e me lo faccio scivolare fuori dalle labbra.Guardandolo negli occhi gli dico :"amore non voglio assolutamente farti venire.....voglio godermi ancora il tuo stupendo cazzone....voglio farti impazzire...Gli dissi che un cazzo così me lo volevo gustare per bene ed iniziai a dargli piccoli colpetti di lingua alla base della cappella,un filo di saliva gli scivolava lungo l'asta mentre lui lentamente riprendeva a respirare normalmente.Allora per smorzargli l'orgasmo gli faccio scorrere la lingua lungo il cazzone gonfio da morire,ogni tanto gli dò 2 o 3 affondi con le labbra,ma non ricomincio il dolce su e giù...lo voglio far sbollire ed allontanare l'orgasmo....ma voglio tenerlo sempre in tiro...sempre duro e teso allo spasimo.
Vado così qualche minuto,poi quando vedo che l'orgasmo si era allontanato e lui non aveva più il respiro corto sintomo della venuta imminente,con un sommesso mugolare riapro le labbra e ricomincio a spompinarlo con dolcezza,delicatamente...lui mi rimette la mano nei capelli e mi ricomincia a guidare verso il piacere.
Andai avanti ancora...decisa a finire il + tardi possibile quel favoloso pompino.Andavo su e giù con una classe da vera troia,le labbra chiuse sul grosso affare con delicatezza,quasi come un guanto di velluto ,la lingua appoggiata al sotto dell'asta,la saliva abbondantemente stesa per lubrificare e farmi scorrere il cazzone stupendo per bene tra le labbra.Ogni tanto provavo a prenderne un pò di più,qualche cm. di quell'enorme cazzone....affondavo le labbra mugolando e lui si lasciava sfuggire dei versi sommessi che il godimento di quell'affondo gli procurava...Le tette avevano ripreso a sobbalzare,mosse dagli affondi del pompino come in una danza ritmica, e lui con un mano aveva iniziato a toccarmele ed a stringerne con delicatezza prima una e poi l'altra.Dopo poco ricominciò a sbuffare ed ad aumentare il ritmo della mano sulla mia testa...stava per avvicinarsi a godere di nuovo.
Capii che era vicino...allora prima gli scosto la mano,poi per la seconda volta mi faccio uscire quel meraviglioso cazzone dalla bocca.Ero fradicia...la micina mi si era bagnata ed attraverso lo slip sentivo gli umori che mi colavano....Godevo come una pazza....e gli stavo facendo un pompino da sballo....A quel punto...con la voce roca dal desiderio gli dico che volevo ancora farlo godere,che godevo come una pazza a spompinarlo,e gli chiedo se lui godeva.Mi risponde che lo stava facendo impazzire,e mi prega di farlo venire perchè non ne poteva più,aveva delle fitte alle palle da tanto lo stavo facendo godere.Allora io per rismorzare di nuovo l'orgasmo inizio a leccargli le palle....prima una e poi l'altra....gli passo la punta della lingua delicatamente sopra,facendola scorrere con dolcezza dai peli del pube fino alle palle,arrivata alle palle gli davo dei colpettini leggeri,prima ad una poi all'altra ,poi inizio ad appoggiarmerle sulla lingua e le lecco più dolcemente,quasi a massaggiarle,facendo così godere da morire....Ma se sapesse lui io come godevo...La mia micina era un lago...ansimavo..mugolavo...travolta dalla passione che mettevo a fare quel pompino da sogno.....Avrei solo voluto che un altro cameriere...giunto da dietro...mi sbattesse alla pecorina e mi fottesse come una vacca....Uno in bocca ed uno nella micina...penso che sarei svenuta dal piacere.....Lui aveva le palle gonfie e dure,erano come grosse noci,l'avevo portato davvero al limite,aveva il viso contratto dal piacere,gli occhi chiusi,le gambe quasi piegate da quanto lo stavo facendo godere.Il mio pompino era uno spettacolo...erd io ne ero la splendida puttana protagonista.
E per la seconda volta l'orgasmo si allontanò.Ripresi il mio su e giù...affondando di qualche cm in più quel meraviglioso cazzone in gola....allungando le labbra verso la base dell'asta riesco a sentirmelo fino in gola..mmhh...che cazzoooo...un vero sogno!Dopo pochi affondi alla fine sento i peli del suo pube appoggiarsi alla punta del mio nasino...mmhh...l'ho preso tutto in gola...mi sembra di soffocare...la cappella quasi mi arriva all'esofago...dio mio....l'ho preso tutto....da perfetta troia gli stò facendo vedere quanto mi piace il suo cazzo..e come me lo voglio godere tutto in bocca!!!
Me lo sfilo di qualche cm...prima inizio a dargli una serie di colpettini alla base....poi lo faccio uscire dalla mia bocca...è insalivatissimo...ora gli lecco e titillo le palle....le soppeso con la lingua..mmhh....stupende...sono piene di sborra...quando deciderò di farlo venire mi schizzerà un bel pò di sborra calda in gola..dio che favola!!!A quel punto ripresi a spompinarlo con più decisione,le mie labbra andavano su e giù con maggior velocità,e lui mi teneva la mano nei capelli con meno decisione...sapeva che io lo avrei fatto venire tra pochi attimi.
A quel punto decido di fermarmi ancora....lo volevo far impazzire....mi doveva pregare di farlo sborrare..il porco!!
L'asta rigida e dura mi stava a pochi cm dal viso...era stupendamente eretto....una cosa favolosa...vederlo così lungo..duro..dritto era davvero
favoloso...Inizio a leccargli ancora le palle...l'asta...i peli del pube...sento che pulsa di piacere..e la voglia che ha di sborrare è davvero tanta...Sono 3 volte che mi fermo a poco dal suo orgasmo...è provato dal piacere e queste soste lo fanno impazzire....
Mi guarda dall'alto e mi dice:"amore mi vuoi far morire...lo sai??Non ce la faccio +...mi stai facendo un pompino da incubo...e tutte le volte ti fermi...quando sono vicino ti fermi..sei terribile...lo sai??"
Lo guardo dritto negli occhi...inginocchiata davanti a quel cazzone meraviglioso...quasi in adorazione gli dico...:"si..lo sò..ma ti voglio godere bene...mi voglio gustare questo tuo cazzone stupendo il + a lungo possibile....mi piaci da impazzire...."
E mentre finisco di parlare mi riporto la cappella in bocca...la slinguo...mentre un lungo :"MMMHHHH..." mi esce dalle labbra...dio come godo a sentirmelo in bocca...è un sogno!!!
Appoggio le mani al suo sedere...e lo spingo verso di me..così facendo sento il suo cazzo che si infila duro e lungo nella mia bocca....mmhh...come godo!!Inizio a spingerlo in avanti appoggiando le mani al suo sedere...poi lo faccio arretrare qualche cm..poi di nuovo...un dolce su e giù che mi piace da impazzire....!!
Dio mi stò scopando la bocca da sola....muovendolo lentamente avanti ed indietro mi scopa in bocca...ma sono io a farlo muovere...che magnifica troia sono!!!Quando lo porto avanti cerco di aumentare il mio ingoio....voglio riuscire a riprenderlo per bene in gola..voglio sentirmi in gola tutti suoi 20 e passa cm di cazzo..quel meraviglioso cazzone mi fà impazzire.....lo voglio risentire tutto in gola....tutto fino alle palle!
Me lo rispingo dentro...ogni colpi aumento l'ingogio....ahhh...dio che bello!!Dopo alcuni affondi + forti ecco che sento i peli del pube...e poco dopo le palle mi arrivano alle labbra....siiiiiii.....tutto..l'ho preso ancora tutto...resto qualche secondo ferma..muovo solo la testa per fargli sentire che l'ho preso tutto in bocca....affondo le labbra tra i peli..sento le palle tra le mie labbra....pochi attimi dopo godo....godo da impazzire...mugolo violentemente bagnadomi la fica da morire!!!Lui geme...una serie di "SIII....TROIA..SIII....COSI'.." mi fanno capire che gode...ha il cazzo duro fino a scoppiare....le palle sembrano di ferro...segno che gode da morire!
Vado avanti qualche minuto...così...spingendolo ancora..che meraviglia questo dolce su e giù mi ha fatto godere come una vacca...gli stò facendo un pom da sogno....Ora lo riappoggio al muro e riprendo a farmelo scorrere tra le labbra..su e giù....su e giù.....che stupendo pompino gli stò facendo...mi sembra di sognare...vado su e giù in un modo stupendo....la saliva me lo fà scorrere e scivolare dentro come voglio io...la lingua appoggiata al glande..le labbra chiuse delicatamente sull'asta...salgo e scendo su quel favoloso cazzo in un modo divino!!
Mi fermo un attimo...e gli dico...:"amore..mettimi una mano tra i capelli e scopami la bocca...spingimelo in bocca come se fossi una fica....scopami dai...ti prego....mmhh......"
Lui inebetito dal piacere mi inizia ad accarezzare tra i capelli...ed inizia a darmi piccoli colpi di bacino...facendomi scorrere il cazzo tra le labbra.....mentre tutta una serie di mugolii e MMMHHHH mi escono dalla bocca....
Mi stà scopando lentamente in bocca...ad occhi aperti vedo il meraviglioso cazzone che mi scorre tra le labbra...su e giù..io ferma con la testa e lui che entra ed esce...dio che favola...come ipnotizzata osservo quel grosso cazzo che mi scopa la bocca...sento le nervature dell'asta che scivolano sulle mie labbra...godo da morire...sono vicina ad un orgasmo per come godo!!!
Va avanti un pò.....la mano delicatamente poggiata tra i miei capelli..il bacino che và su e giù...mi scopa divinamente la bocca...che pompino..in vita mia mai ho fatto un pompino così stupendo...lo ammetto!!!
Dopo poco eccolo risbuffare...il cazzo ora è durissimo..gonfio da morire....le palle sono dure come pietre...rieccolo che stà per venire!!
Capii che era vicino.....allora lo fermo nel suo scoparmi la bocca...riprendo a spompinarlo io....lo spompino in modo stupendo di nuovo...poi in un piccolissima pausa gli chiedo di avvisarmi quando stava per venire....perchè lo volevo far godere talmente tanto da farlo svenire.Gli dico allora...:"amore fammi un segno quando schizzi....ti voglio godere mentre mi schizzi in gola...."
Lui annuìsce ed io riprendo a spompinarlo con arte,chiunque mi avesse visto avrebbe visto che godevo da morire a fargli quello stupendo ed irripetibile pompino...ed era così...godevo ed ero al limite di un magnifico orgasmo..avevo la fica che urlava ed il clitoride al limite...mi sarebbe bastato toccarmi 1 minuto per godere come una vacca!!!
Mentre gli chiedevo di avvisarmi mi era venuta una faccia da vera troia,godevo e facevo godere quel maschio in modo davvero stupendo....era uno spettacolo vedere come mi lavoravo tutta di labbra e di lingua quel grosso cazzone,inginocchiata quasi in segno di venerazione verso quel pilone di carne.Stavo finendo un pompino da sogno..e lo avevo fatto tutto senza le mani..solo di bocca...come la + brava delle pompinare di bordello poteva fare....devo ammettere che sono una pompinara di 1a classe....Il perchè è semplice...:ADORO FARE POMPINI....ne farei 20 o 30 al giorno se potessi...è una mia particolarità...IMPAZZISCO QAUNDO SPOMPINO UN BEL CAZZO...ecco perchè li faccio così...se poi trovo un cazzo da sogno come questo..beh...allora mi supero in bravura e troiaggine!!!
Riprendo ad andare su e giù....rieccomi a farmi sfuggire dei favolosi:"MMMHH...MMHHH"....I miei mugolii aumentano e lui riprende a respirare con forza...è di nuovo vicino.Allora come una vera troia da strada...ogni tanto lo guardo negli occhi,voglio vedere come e quanto lo faccio godere!Inginocchiata ecco come mi godevo così il piacere del maschio,ero in calore...quel cazzone divino mi aveva eccitata in un modo terribile.....Lui mi guardava come stregato,gli occhi velati dal piacere,mentre io spompinandolo e guardandolo mi accertavo di farlo godere il più possibile,volevo vedere come e quanto ero brava a farlo sborrare.
Dopo pochi secondi lui mi gridò che stava per venire,io mugolando me lo faccio uscire dalla bocca,arretro appena un poco la testa e mi appoggio la cappella alla punta della lingua,poi iniziò a dare velocissimi piccoli colpetti con la punta della lingua al suo glande...alla base della cappella...Lui gode come un pazzo...poi inizia ad insultarmi...a gridarmi :"troia....puttana......pompinara....vengo...vengo.....",allora io come una zoccola in calore gli urlo :"siii...dai sborra...amore schizzami in gola...riempimi la bocca....dai...."
Poi guizzando solo la punta della lingua in modo sublime sulla punta del cazzone lo porto all'orgasmo...lui inizia a godere in modo tremendo...ansimando ed urlando inizia a sborrare.Caldi fiotti mi arrivano sulla lingua.....avevo messo la punta della lingua appoggiata alla punta della grossa cappella,così facendo la mia lingua sembrava quasi come un cucchiaio di carne,poi mi preparo a ricevere i getti di sperma....mi ero messa con la bocca aperta a pochi cm. dal cazzone ed ora assaporavo i densi e copiosi getti che lui con decisione mi schizzava dentro.In pochi attimi avevo la lingua coperta di densi getti di sborra calda e vischiosa,a quel punto ingoio e deglutìsco lo sperma caldo e copioso una prima volta.Alcuni schizzi mi colano sul seno,altri sul viso e sulle guance.Uno schizzo mi arriva sul nasino....dio come godo a sentire quello sperma caldo e denso addosso a me!La fica mi si contrae in quei momenti..godo così tanto nel sentirmelo sborrare in gola che sono vicinissima all'orgasmo...sento il miele colarmi dalla fica negli slip......mi sembra di impazzire per il piacere che provo!
Seguirono altri schizzi di sborra che si posavano sulla mia lingua,ad arte l'avevo di nuovo appoggiata alla base della cappella del cazzone teso.Altri schizzi....ancora una volta ingoio e deglutìsco una seconda volta.Ancora degli altri schizzi di sborra seguono..meno forti dei primi..comunque sia resto stupita....dio che sborrata mi stà facendo in gola...era pieno come non mai...meglio così...dio senti che delizia...come scende in gola...calda...densa...salata...mmhh...come godooooooo!!!
Dopo diversi secondi lui smette di sborrare,la cappella gocciolava le ultime stille di sperma,ed io me la rimetto in bocca per succhiarmi gli ultimi istanti di piacere,poi riprendo a spompinarlo...lui con un :"aahhhh...siii...." piega le gambe..provato dall'orgasmo in modo tremendo...
Lo guardo..sono ancora inginocchiata davanti a lui....e gli dico...:"dio amore...che sborrata...ne avevi tanta..lo sai??mi hai riempito il pancino...mamma mia!!"
e lui sorridiendo mi risponde...:"si..lo sò...merito tuo...me l'hai fatta uscire tutta...avevo tanta di quella sborra nelle palle...ahhh...sei stata magnifica..l'hai bevuta tutta...."
Gli sorrido...mentre le ultime gocce di sborra mi scivolano giù...facendomi sentire tremendamente troia...
Ora stava con le gambe semiflesse,gli occhi chiusi ed il respiro leggero,mentre io gemevo e mugolavo ancora,ero eccitata da morire,avevo la fica fradicia di umori e di piacere.
Continuai ancora a spompinarlo un pò...poi lui mi dice: "amore ti prego basta...non ce la faccio più...."
Me lo tiro fuori dalla bocca...lecco per bene tutta l'asta...le palle...la cappella...poi lo lascio moscio e penzolante....Le palle ora erano leggere...sgonfie...si era svuotato nella mia gola e nel mio pancino...avevo ingoiato tutta la sua sborra...ed era veramente tanta...mi sentivo addirittura sazia....mi aveva levato la fame con la sua densa e copiosa sborrata....Una goccia di sborra che mi aveva schizzato sul nasino mi cola sulla punta del naso...con la punta della lingua la raccolgo facendomi vedere da lui...la inghiotto facendo un dolcissimo...:"MMMHHH"".....
Vede tutta la scena...e sorridendomi mi dice....:"CHE MAGNIFICA TROIA CHE SEI...SEI UNICA...IRRIPETIBILE..MAI VISTA UNA COSI' TANTO MA TANTO TROIA....SAI???"
Gli sorrido....mentre mi rialzo,mi rivesto....lo bacio con amore e gli sussurro...:"amore...poi appena ti senti ripreso ti voglio sentire dentro di me...voglio gustarmi sbattuta da te alla pecorina questo tuo cazzone meraviglioso tutto fino in fondo nel mio culetto....capitooo??"
Poi con una faccia terribilmente da troia gli domando:"Piaciuto il pompino??Sono stata brava??"
Lui sorridendo mi dice...:"Cristo..non brava...UNICA...mamma mia...una pompinara così e chi la ritroverà mai nella sua vita??Sei una cosa fenomale...a te fare pompini piace da morire...lo sai??"
Ed io mente mi rimetto a posto il reggiseno:
"si lo sò...fare pompini mi piace da impazzire...ed un cazzo come il tuo mi fà scatenare in un modo incredibile..!!"
Lui guarda l'orologio e stupito mi dice:"MAMMA MIA 25 minuti di pompino...incredibile...sei incredibile!!"
Io gli rispondo..."Amore...se di là non c'era mio marito sarei andata avanti ancora..ti avrei fatto fermare altre 2 o 3 volte..lo sai??"
Mi guarda inebetito,incredulo...poi mi risponde:"comunque sia sappi che la risposta alla tua domanda di prima è SIII!!! certo...lo voglio anch'io..."
Lo bacio con passione...mi rivesto...gli lascio il mio numero di cellulare....dicendogli:"chiamami...capito?"
Lui mi risponde...:"certo...stai sicura...ti voglio sbattere per bene...ti voglio inculare come quella troia che sei"
Io sorridendo gli dico...:"non vedo l'ora...amore..."
Esco...mi rimetto a posto e torno al tavolo.Mio marito mi domanda:"Jessyca tutto OK?Io gli rispondo:"si amore..ero in toilette..sai un pò di mal di pancia..." ma ora stò meglio....L'unica cosa...ehm...mi è passata la fame sai....?
Finiamo così in fretta la cena...io sazia dello sperma del mio maschio,lui del pranzetto mangiato,paga e usciamo....Che bell'anniversario di matrimonio...l'ho festeggiato facendo a quello stupendo ragazzo con un cazzo da favola uno stupendo pompino da sogno...e facendo una spettacolare ingozzata di sborra davvero memorabile.......
Da vera troia quale sono....come sempre.
FINE
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9 years ago
jessyca,
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Mio figlio avrà due papà
30 anni. E' questa la mia età, un'età strana al giorno d'oggi, strana perchè 30 anni per i miei genitori voleva dire essere già spostati da 10 anni, e avere 2 figli mentre si aspetta il terzo. Voleva dire lavorare magari già da 12 - 13 anni ed avere la prospettiva di una pensione da godere, dopo aver fatto mille sacrifici per i figli, per la casa. E per me che significa? Significa vivere ancora con i miei genitori, non avere un lavoro stabile, avere una fidanzata, anzi, una ragazza che "frequento" e vedere lontano se non proprio scacciare l'idea di un matrimonio e di una casa mia, di avere dei figli.. Scusate, non mi sono presentato, mi chiamo Luca, 30 anni appunto, lavoro come operaio a chiamata, nel senso che quando serve mi chiamano, una settimana, 10 giorni, un mese.. e poi magari 2-3 mesi a casa... Il quadro della mia vita che ho dipinto prima lo ammetto, è un po' fosco, ma ovviamente questa vita ha i suoi lati positivi: nessuna responsabilità vera significa più libertà, il potersi divertire di più.. ho infatti tantissimi amici, ma come è inevitabile, molti di loro hanno cominciato a sposarsi e a sistemarsi. In particolare mi sono fermato spesso ad osservare una coppia di miei amici, lui amico storico di una vita, c'è ben poco che non abbiamo passato insieme, gioie e dolori, divertimenti e pene d'amore... lei è la sua ultima ragazza, bionda capelli lunghi, occhi azzurri come il mare, non molto alta 1,65 credo, viso angelico ma espressione da diavoletto.. un bellissimo seno florido, una bella quarta abbondante, fianchi leggermente larghi, così come il culo... ma tant'è a me piacciono le donne abbondanti e quindi la giudico subito una bomba di donna! Stanno insieme da qualche mese.. molto simpatica e soprattutto molto estroversa e disinibita. Per farla breve è una ragazza che ama il sesso e non lo nasconde, anzi, non è raro sentirla parlare apertamente di come si diverta col suo ragazzo e di che combinano insieme. Essendo la ragazza di uno dei miei migliori amici, diventammo subito anche noi molto amici e anche confidenti.. così capitava di restare soli e parlare di tutto, e spesso mi capitava di sentire le descrizioni minuziose delle evoluzioni amorose col suo fidanzato! Ora, per me le ragazze degli amici sono come sorelle, non si toccano.. ma lei riusciva a turbarmi e lo sapeva, e si divertiva un mondo a vedere l'espressione tirata del mio viso, quando volevo mascherare la mia incredibile eccitazione! Siamo rimasti mille volte da soli, e spesso mi raccontava di come avevano giocato, di come lei lo provocava, della lingerie che indossava, di come le piacesse che lui le stimolasse il clitoride mentre la penetrava.. e di come poi lei godesse come una pazza venendo abbondantemente!! Era una tortura lo ammetto.. ma era anche piacevole, riusciva ad eccitarmi come poche donne nella mia vita.. e una volta a casa correvo a segarmi furiosamente pensando a lei! Scaricata la "tensione" in questo modo, tornavo a vederla come una sorella.. mai in questi incontri l'ho sfiorata o mai fatte allusioni o tentativi di corteggiarla o portarmela a letto, mai! E nemmeno lei ha mai fatto un passo in quel senso, assolutamente! C'era però tra noi una sorta di dichiarazione di intenti, da lasciare sulla carta: In un altro mondo, se io e te fossimo due single, io ti scoperei come una cagna e tu ti concederesti come la cagna più in calore che esista!". Ma le cose non erano così, per cui la vita andava avanti tranquilla. Un bel giorno ci comunicarono che Lucia era incinta e che quindi, di lì a poco si sarebbero sposati! Gioia da parte di tutti, baci abbracci! Ci fu il matrimonio, lei dolcissima e bellissima con un pancino già evidente, fu una bella festa. Il tempo passava e lei si arrotondava sempre di più... la pancia era enorme, eppure le dava un'aria così dolce e angelica, che quesi pensai che per quei nove mesi, il suo diavoletto non stesse lavorando.. Era un po' che non mi confidava più nulla infatti, ed io ovviamente le lasciavo la sua privacy, convinto che con un figlio in grembo il sesso col marito fosse divenuto molto più dolce e meno acrobatico, anche se sempre frequentissimo, per cui non ci fosse più nulla da raccontare. Ricordo benissimo però un giorno, in cui le scrisse su Facebook una richiesta di aiuto, a farle un po' di compagnia perchè il marito sarebbe stato fuori tutto il giorno e lei da sola in casa col pancione enorme si annoiava. Ricordo che pubblicamente le risposi che sarei andato io a trovarla, tanto avevo la serata libera. Così andai, con i pensieri più puri nella mia mente e nel cuore. Mi aprì la porta e mi accolse con un sorriso raggiante, felicissima che fossi andato da lei! Ricordo che era stupenda con quegli occhioni incredibili, il seno divenuto ancor più grande e questa pancia enorme, era al 6° mese ed aveva davvero una pancia più grande del normale, che riusciva ad ispirare solo una tenerezza infinita. Mi abbracciò, per quanto possibile e io le misi subito le mani sulla pancia accarezzandola teneramente e dandole dei bacini... lei, mi accarezzò la testa e mi disse che ero molto dolce! Non feci nessun pensiero perverso a quella frase, ripeto, ero lì con tutt'altro nella testa. Ci sedemmo sul divano e cominciammo a parlare, mi snocciolò tutti i fastidi che una gravidanza può portare, le sue pene, i mal di schiena, le caviglie gonfie, i piedi che le fanno male.. ma anche che tutto però veniva alleviato dal pensiero di ciò che stava crescendo in lei. "Beh, non proprio tutto" mormorò.. ed un velo di tristezza le oscurò gli occhi. "In che senso? Che hai Lucia?" dissi subito premuroso, "Beh, tu sai come sono fatta.. a me piace scopare, tantissimo... eppure Marco, da un paio di mesi mi guarda con occhi diversi... non più come la sua donna da amare e scopare, ma come una mamma da accudire.. così facciamo l'amore solo dopo mie insistenze e con una calma e una delicatezza da farlo diventare quasi noioso! Chiaramente facendolo una volta alla settimana, sia io che lui veniamo dopo pochi minuti, e lui subito si preoccupa del bambino, ha paura di fargli male e altre cazzate simili!!!" Pronunciò queste ultime parole con rabbia, come se queste cose gliel'avesse già dette cento volte in faccia senza avere risposte gradite da lui... rimasi in silenzio, allibito da queste parole e dal tono con cui venivano pronunciate e lei quasi sottovoce, con tono rassegnato aggiunse: "La verità è che con questo pancione sono orrenda, non lo eccito più.. non gli piaccio più e quindi mi evita.. e io soffro..", "Ma non dire fesserie, ma se sei stupenda! Anzi, secondo me il pancione e la maternità t'hanno dato una aria molto più dolce ma anche molto più sensuale secondo me!", pronunciai queste parole di getto, ma convinte.. e non perché ci stessi provando.. lei mi guardò sorridente e mi disse "dici davvero?" "Ma certo risposi io! Sai che ti ho sempre considerato una ragazza bellissima e provocante, ma ti dirò.. così hai acquistato ancora più fascino!". Mentre dicevo queste parole però, mi accorsi che le era tornata quell'espressione da diavoletto che ben conoscevo.. quella di quando si divertiva ad eccitarmi, ben sapendo l'effetto che aveva nelle mie mutande! "perchè mi dici questo? cos'è che mi rende più affascinante?" mi disse con quegl'occhioni tentatori, "beh.. non so.. sarà che si associa sempre alla maternità una sensazione di dolcezza e di purezza, tanto da considerare il sesso una cosa sporca.. e invece pensare che quella è pur sempre una donna e che anzi, in quelle condizioni ha più bisogno di attenzioni e anche di più sesso... beh... mi attizza parecchio!". Lo confesso, dissi questa frase con un po' di malizia.. in fondo rispondevo al suo sguardo e le stavo solo dicendo quello che da sempre sapeva e cioè che mi arrapava come donna. "Hai colto nel segno" - rispose - "è esattamente così.. io ho bisogno di lui, ho bisogno di sesso e lui non lo capisce!!!" "matto" - feci io - "fossi in lui resterei a casa il più possibile e sfrutterei la voglia supplementare di mia moglie!", "eh lo so.. magari avere un uomo come te! Faremmo le evoluzioni pure col pancione.. anzi, pure più strane e goduriose!" e intanto mi guardava sorridendo maliziosa... devo dire che l'uccello ormai mi faceva male per quanto era duro.. e lei era davvero meravigliosa... ero combattuto tra sensazioni diverse: mi attizzava da morire questa donna, ma era la moglie di un amico... non potevo permettermi! Lei interpretò questo mio silenzio nella maniera corretta e mi disse con voce sensuale: "tu non lasceresti mai una donna in queste condizioni vero? una donna che ti chiede sesso in maniera così esplicita....l'aiuteresti vero?" e mi prese la mano. Ero in confusione totale.. quella donna emanava sesso da ogni poro e chiedeva a gran voce di essere scopata...ma soprattutto lo stava chiedendo a me! La mia mano tra le sue.. sul pancione duro e caldo.. il suo sguardo su di me, il suo seno che pareva esplodere esattamente come il cazzo nelle mie mutande… beh, gli ormoni cominciarono ad annebbiarmi il cervello e presi ad accarezzarle la pancia attivamente… “Certo che no, non lo farei mai… in nessun caso… nemmeno ora…”, dissi queste parole in maniera più che allusiva e lei ricambiò con un sorriso raggiante e gli occhi penetranti di una pantera. Cominciai ad accarezzarle la pancia con entrambe le mani… poi presi a baciargliela e lì cominciai a sentire i primi sospiri.. sospiri di una donna che sa che quei baci non sono dolci, ma sono carichi di passione.. Persi ogni remora, le mie mani salirono ad afferrarle i seni con decisione ma non con troppa forza e sentii solo queste parole “Sììì, finalmente!! Un uomo vero che mi tocca!”. Lì, non capii più nulla, cominciai a palparle le tette in maniera furiosa, mi alzai e la baciai, con un bacio ruvido fatto di lingue dure e vogliose che si cercano e quasi lottano per la passione che ci mettono! Ci baciamo a lungo, non volevamo staccarci, le mie mani continuavano ad impastare le sue tettone. In un attimo di lucidità le chiesi “ti faccio male se le palpo così?” e li di rimando “un po’, ma continua, strapazzale, mi piace sentirmi palpata con forza, ti prego, dimmi che sono la tua femmina e che mi vuoi scopare forteeee”. Il tappo ormai era saltato, le tolsi la camicetta, le sganciai con furia il reggiseno e cominciai a succhiarle le tette come un bimbo famelico. La sentivo ansimare e godere e mi gridava di continuare, che mi voleva allattare, che ero il suo bambino porco e che quelle tettone erano tutte mie! Mentre ciucciavo quelle enormi tettone, non smettevo di accarezzarle la pancia, ma ormai volevo di più.. provai a raggiungere la sua fica, ma la posizione e la pancia me lo impedivano. Così lasciai a malincuore quegli enormi globi di carne morbida e soda e mi fiondai a sfilarle i mutandoni… mi agevolò per quanto poté, ma gliele sfilai quasi con rabbia: in fondo avevo finalmente davanti l’oggetto di decine di seghe furibonde che mi chiedeva di fotterla con forza! Sotto il pancione finalmente vidi la sua fica, gonfia di piacere e già aperta e bagnatissima… non persi tempo e volli bere quel nettare, non mi feci scrupoli per il pancione, volevo quella fica.. Non appena la mia lingua passò tra le sue grandi labbra, un muggito di goduria mi fece capire che era quello che desiderava da tempo.. sentirsi una vacca desiderata! Non ricordo per quanto tempo l’ho leccata, so solo che ebbe un orgasmo quasi immediato e per la prima volta in vita sua, come mi confessò dopo, schizzò addirittura del liquido, che io bevvi come un assetato nel deserto. I suoi umori, i suoi odori mi avevano ormai fatto impazzire, desideravo fottere quella donna! Glielo dissi e lei mi rispose “Non aspetto altro! Mi metto a pecora, è l’unica posizione possibile.. e poi fottimi, fottimi senza paura, fottimi forte!” Con un'agilità sorprendente per le sue condizioni, sicuramente data dall’adrenalina, si girò e mi offrì la visione più bella della mia vita: quel suo culo grande, si vedeva benissimo il buco e la fica gonfia come quella di una vacca, bagnata e vogliosa.. non persi tempo e come lei mi aveva chiesto la infilzai con forza, tutto in un colpo dentro! Urlò fortissimo, temetti di averla fatto male, ma subito dopo “sììììììììììììììììììì, finalmente un bel cazzone!!! Dai Luca ti prego, fottimi!! Solo tu sai come scopare una femmina come me! Daiii!!!”, ero in trance da sesso, ero un animale in quel momento, la scopavo dando colpi fortissimi e la sentivo godere come una pazza, ma la cosa che mi sconvolse fu quando ad un certo punto mi disse: “Luca, sei meravigliosooo!! Sei il maschio che ci vuole per me!! Fottimi forte e vienimi dentro, ti prego!!! Nella mia testa e nel mio cuore sarà come se anche tu mi hai messo incinta, sarai anche tu il padre di mio figlioooo”!!! Questa frase mi destabilizzò… mi resi conto a quel punto che stavo scopando con una forza inaudita una donna incinta, che mi chiedeva a gran voce di fotterla e di entrarle talmente dentro le viscere da considerarmi un padre per suo figlio! Quel pensiero mi eccitò in maniera incredibile… quello che successe dopo era fuori dal mio controllo.. cominciai a darle colpi ancora più forti e a gridarle “sì, sììììì, ti metto di nuovo incinta porcona, sarò il padre di tuo figlioooooooooooooooooooooooohhhhhhhhhhhhhhhhhhhh VENGOOOOOOOOOOOOOOO” e venni… venni come mai nella mia vita.. sentii almeno 10 schizzi accompagnati da altrettante scariche di piacere puro, rantolavo da tanto godimento e intanto sentivo come provenire da un altro mondo il suo urlo di rimando “AHHHHHHHHHHHHH GODOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO” e le contrazioni della sua fica che mungevano ancora di più il mio cazzo… Mi afflosciai sulla sua schiena, il cazzo scivolò fuori da solo, insieme a una quantità spropositata di liquido.. Mi girava la testa, ansimavo forte.. anche lei era nelle stesse condizioni. Stemmo così per non so quanto tempo, lei si accasciò sul divano e io accucciato tra le sue gambe con la testa sul suo pancione… Alla fine riuscii a recuperare un po’ di lucidità, le diedi un bacio sulla pancia e sollevai la testa a cercare il suo sguardo.. lei abbassò gli occhi, mi guardo felice e mi disse: “E’ la verità: questo sarà anche figlio tuo.. grazie Luca, sei stato incredibile”. Io sorrisi felice, con l’espressione ebete.. come quella di un uomo a cui la moglie ha appena detto “diventerai Papà”. Non dissi più nulla, continuai a darle bacini dolcissimi sul pancione.. poi l’aiutai a lavarsi e a sistemare tutto e la salutai con un bacio carico di passione con le lingue che si cercavano, questa volta morbide e sinuose. Sulla porta mi guardò ancora e sorridendo maliziosa mi disse: “Vero che ti prenderai cura ancora di questa mammina, papà?”.
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9 years ago
Lupin1979, 35
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La moglie di otello
Mi chiamo Marco, ho ventinove anni e lavoro per una ditta che fornisce energia. Il mio lavoro lo svolgo come addetto alle emergenze. Siamo dodici persone divise in tre squadre composte di quattro persone ciascuna. Abbiamo tre turni di lavoro, uno di mattino, pomeriggio e notte. I miei compagni di lavoro sono Otello, il capo squadra, Giovanni, detto Baffo,e Piero detto Smilzo. Ad accezione di me, sono tutti sposati. Durante le ore di lavoro, capita che non abbiamo emergenze, quindi inganniamo il tempo a giocare a poker. Ovvio, nessuno di noi gioca cifre enormi, siamo tutti fumatori, quindi, un semplice pacchetto di Malboro da venti è quanto serve per cambiare le fiches, finite le sigarette hai perso. Io sono l’ultimo acquisto della terza quadra, come ci chiamano a noi, e faccio quasi sempre coppia con il capo, nelle situazioni in cui non è richiesto l’intervento di tutta la squadra. Otello è un tipo un po schivo, parla poco ed è molto riservato. Ho dovuto impiegare del tempo prima di guadagnarmi la sua fiducia. Baffo, è il più porco di tutti, basta che vede una donna e subito elenca tutte le porcherie che ci farebbe. Lo Smilzo invece è un patito del ciclismo, ama correre in bici e non fa che parlare di Tour, Giro, e altre gare sempre di ciclismo. Io invece sono più per la piscina, amo andarci quando sono libero dal lavoro per mantenermi in forma, e per rimorchiare qualche scopata poi che sono scapolo. Abito ad un kilometro dal lavoro, e spesso lo percorro a piedi, dal mio appartamento ci metto appena quindici minuti. Ho avuto tre fidanzate, ma tutte erano molto gelose, e mi hanno reso la vita impossibile al punto che le ho mollate e da tre anni vivo solo. Ho un bell’aspetto, alto uno e ottanta, spalle larghe, occhi chiari e capelli neri ricci che mi rendono appetibile agli sguardi delle altre donne, da qui la gelosia delle mie ex, che s’infuriavano molto quando vedevano una che chi fissava. Ha letto me la cavo bene, mi piace leccare, scopare con calma e se capita non disprezzo una bella inculata, specie se la tipa di turno lo gradisca. Va detto anche che madre natura è stata generosa con me, un bel calibro venti, con un bel diametro che quando lo usi a dovere difficilmente si scorda. Col passare degli anni è diventata consuetudine fra le squadre di festeggiare il compleanno insieme. La prima volta è stato a casa dello Smilzo. Sua moglie, una discreta donna, un po in carne, ma molto simpatica, ci ha preparato una bella cenetta, poi dopo noi ci siamo messi a giocare a carte come sempre, mentre lei , ci ha salutato ed è andata a dormire, lasciando noi a giocare fino a tardi. La volta successiva siamo andati a casa del Baffo. Quella sera ho conosciuto sua moglie, una donna molto esile, minuta, dal brutto carattere, o noi gli eravamo antipatici o con il marito che si ritrova è sempre incazzata, fatto stà che ci ha appena servito la cena e poi si è dileguata lasciando noi al solito gioco. Passano due mesi e viene il compleanno di Otello. Entro a casa sua e mi rendo conto di due cose: ha una bella casa e una splendida moglie. Si chiama Giulia, statura medio alta, bionda occhi chiari , bocca ampia, seno una quarta scarsa, gambe lunghe e un bel culo. Ci accoglie cordialmente, indossa un leggero maglioncino con scollatura davanti che evidenzia il seno, una gonna non troppo corta e scarpe con un tacco medio. Elegante ma senza eccessi, sembra voler restare in secondo piano rispetto a lui, che festeggia i suoi cinquantacinque anni, undici più di lei. La cena è semplice ma buona, lei si rivela simpatica e cordiale. Finito di mangiare dopo aver sistemato tutti insieme ci mettiamo a giocare e lei ci chiede di partecipare. Nessuno obietta nulla, e lui paga la quota di lei che si siede di lato a me, mentre Otello mi sta davanti mentre gli altri sono di lato a lei e lui. Dopo le prime mani mi rendo conto che la signora sta giocando in maniera veramente bene. Punta molto quando ha punti bassi e tutti in breve si rendono conto che lei sembra sprovveduta, io non ci casco e resto guardingo. Infatti, a un certo punto le entra un bel punto, e sia il Baffo che lo Smilzo puntano tutto convinti che lei non abbia nulla: sbagliato in un attimo si ritrovano a zero. Lo Smilzo decide di andarsene, perche l’indomani vuole andare in bici e il Baffo che è venuto con lui lo segue, restiamo solo noi tre a giocare, e improvvisamente il gioco si fa veramente duro. Per alcune mani ci studiamo,vinco io, poi lei e anche lui, ma nessuno sembra voler azzardare. Poi lui perde con lei metà del suo capitale. Facciamo altre due mani nelle quali non entrano punti significativi e lui rimedia solo degli spiccioli. Improvvisamente la mano che non ti aspetti. All’inizio mi ritrovo con solo tre carte di cuori, un J, Q, K. Cambio due carte come loro e mi ritrovo con un 10 e un Asso: scala reale a cuori! Apro con una cifra di poco inferiore alle possibilità di lui che mi copre e rilancia puntando tutto, lei accette e rilancia ancora con una cifra che è quanto resta a me. Alla fine se vince lei, avrà eliminato entrambi, se vinco io, restiamo io e lei, e in ogni caso lui è fuori, accetto. Lui ci guarda e dichiara di voler coprire la posta, pur non avendo altre fiches.
“ se perdo, lei ti fa un pompino.” - mi dice con una calma serafica.
Guardo lei che impassibile copre la cifra di lui. Scopriamo le carte, lui un full di K, lei un poker di 9, io la scala reale che batte tutti. Per un lungo istante il silenzio regna sovrano, poi lei scosta la sedia e mi fa girare, s’inginocchia davanti a me.
“ i debiti di gioco si pagano al tavolo.” - mi dice con tono calmo.
Slaccia i miei pantaloni e li fa scendere fino alle caviglie. Sono frastornato, guardo lui che dalla sua posizione si gode lo spettacolo, cerco di capire se è uno scherzo o altro, ma lei mi prende gli slip e li tira fino alle caviglie, mentre il mio cazzo ha realizzato che la sua bocca lo farà godere e in un secondo è quasi al massimo della durezza.
…WOW….. che bel flauto abbiamo da suonare…….
Mi sorride e avvicina la lingua alla cappella mentre lo tiene con la destra. Sputa sulla punta, gli da un colpo di lingua ed io ho un sussulto di piacere, tendo il mio corpo per un attimo e lei dopo aver guardato lui gira il capo e mi fissa con occhi veramente felici. Sempre fissandomi, inizia a scorrere tutta l’asta in lunghezza sempre leccando e lasciando che scivoli fra le sue labbra. Arriva in fondo, osserva le mie palle che sono abbastanza grandi e un poco distaccate dal corpo.
…..humhuhummm…palle gosse e piene..da toro…… vedremo di mungerle a dovere…….
Ne afferra una con le labbra e la succhia delicatamente. Mi eccita sentire la sua bocca succhiarmi le palle, il suo viso è una maschera di piacere, mentre lui osserva impassibile. Dopo averle leccate e succhiate risale tutta la lunghezza del palo, lo afferra ben stretto alla base e ci si schiaffeggia ripetutamente le guance, provocandomi altro piacere che lo fanno, se mai ce ne fosse ancora bisogno, diventare più duro. Poi lentamente lo infila in bocca, spingendolo contro la guancia facendo tendere la pelle come se volesse che la cappella gli buchi la guancia. Un grosso bozzo evidenzia la pressione che esercita da dentro la bocca, e lei improvvisamente inizia schiaffeggiare la guancia da fuori in corrispondenza della cappella e mi procura uno strano piacere mai provato. Ripete, il gioco due volte, una per guancia, io assaporo il piacere che la novità mi regala, lei lecca e succhia molto lentamente tutto il mio cazzo, fin quando, dopo l’ennesima occhiata a lui che fa un’impercettibile segno d’assenso lo ingoia lentamente. Sento la cappella forzare la gola, lei inesorabile lo spinge giù fino a che il suo naso non si appoggia al mio ventre: lo ha tutto dentro la gola!. Rimane così per un tempo che a me sembra lungo, improvvisamente estrae la lingua e lecca le palle che avvicina alla bocca con la mano. Resto sorpreso dalla sua assoluta capacità di movimento; con un cazzo di venti centimetri in gola e riesce a tirare fuori la lingua per leccarmi le palle: UNICA!, fantastica, roba da infarto!. Dopo inizia a sfilarlo sempre con molta lentezza, ma stringendolo fra i denti. Quando li sento scorrere lungo l’asta ho un lieve scatto di paura, ma lei sorridendomi con gli occhi, mi fa un rigatino al cazzo meraviglioso. La sensazione di sentire i denti che lo mordono delicatamente aumenta subito il mio piacere, fin quando arrivata in cima, lo serra fra le labbra e incomincia succhiarlo con molta decisione. Con movimenti veloci, affonda meta del cazzo in bocca e vedo le guance stringersi nella suzione, forte, decisa e veloce, è chiaro vuole che vengo. Cerco di resistere, ma è impossibile, lei pompa e lecca mentre mi succhia determinata a farmi sborrare. Abbandono ogni resistenza, sento improvvisa una scarica che dal cervello percorre tutta la spina dorsale per esplodere nelle mie palle, è piacere puro che mi fa godere e la guardo, le urlo che vengo, e anche se sono convinto che lei gia lo sappia cerco di fermarla, la lei intensifica la suzione e per me non c’è scapo.
….ssssiiiiii……vengo…caazzzooooooo!!!!!!!...SBORROOOOOO!!!!!....orraaa……..
Esplodo con un potente getto in bocca a lei che lo assapora, poi succhia e riceve le altre bordate sempre più forti e intense. Con entrambe le mani afferra le mie palle, le munge tirandole leggermente in basso, una sensazione di ulteriore piacere che mai nessuna mi aveva fatto, è come se le spremesse per far uscire tutta la crema che contengono. Lecca, succhia raccoglie tutta la sborra che le inonda la bocca, poi l’apre e me la mostra orgogliosa, si gira verso di lui che non ha mosso un muscolo per tutta la durata del pompino, e glie la mostra prima di ingoiarla leccandosi con la lingua le labbra compiaciuta. Sono frastornato, sconvolto, un poco intorpidito e resto per un attimo immobile, ma il suo scatto, che si alza dalla sedia, mi fa capire che la serata finisce lì. Mi rivesto velocemente mentre lei dopo essersi alzata si avvicina a lui, lo cinge di lato e lo bacia in bocca. Resto un momento a osservarli, sono stupito e affascinato da quanto ho vissuto, saluto e me ne vado. Giunto a casa ho ancora davanti agli occhi la scena di lei che mi succhia, mi distendo sul letto e mi sego il cazzo che non vuole sapere di rilassarsi, vengo urlando il suo nome. L’indomani arriviamo insieme al lavoro, un cenno di saluto e nulla più, niente, nessuna parola su quanto avvenuto la sera prima. I colleghi mi chiedono com’è andata, rispondo che la signora ci ha distrutto a entrambi. Lui sorride divertito dal doppio senso della mia risposta. Passano quattro mesi, viene l’inverno e giunge anche il momento del mio compleanno. Poi che non ho una moglie che mi cucina decido di portare i miei colleghi in pizzeria. Otello passa a prendermi, mentre gli altri vengono insieme fra loro. Dopo due ore, appena finita la cena, lui riceve una chiamata della moglie che lo prega di tornare a casa perche non riesce a mettere in funzione l’impianto di riscaldamento. Siamo tutti un po dispiaciuti, di dover interrompere la serata, e noi due ce ne andiamo velocemente. Giunti vicino a casa sua mi chiede se posso dargli una mano, accetto e giunto dentro casa sua ho una meravigliosa sorpresa: è tutta una scusa, Giulia mi accoglie indossando solo una trasparente vestaglia nera di pizzo, con sotto solo un reggicalze nero e scarpe con tacco dodici.
“ questo è il nostro regalo per il tuo trentesimo compleanno. La puoi scopare quanto vuoi, ma devi trattarla da troia. “ – mi dice lui con voce emozionata.
Lei mi guarda ansiosa di capire se io gradisco o meno, il regalo, i miei occhi sorridenti, e un’improvvisa eccitazione rispondono per me.
“ dai che aspetti a scartare il tuo regalo!.” – mi dice lei eccitata ed impaziente.
Mi trascina in camera sua e lo fa spogliandomi. Lui ci segue con calma, si mette nudo anche lui. Giunto davanti al letto la faccio inginocchiare e gli pianto il cazzo in gola.
“ succhia troia!!!..guadagnati i soldi di questa marchetta leccami anche il buco del culo, datti da fare puttana bagascia e troia.” – gli ordino deciso.
Lei lecca e succhia tutto. Lui osserva attento ogni sua mossa. Le faccio leccare anche il culo, sento la sua lingua insinuarsi fra le mie chiappe, poi affondo di nuovo il cazzo fin dentro la gola. Lei geme, ha un principio di vomito che però domina senza problemi. Le schiaffeggio il viso con il cazzo, e mi distendo sul letto mentre le ordino di non smettere di leccare. Lei s’impegna al massimo, sputa e sega con entrambe le mani tutta l’asta. Lo imbocca e muove la lingua come un serpente che scorre le avvolge il cazzo regalandomi bellissime sensazioni.
..dai scopala! Sfonda questa puttana !! faglieielo sentire fino in gola… spacca questa puttana che mi cornifica con il mio migliore amico…
Le sue parole mi eccitano e decido che la voglio. Lei si mette a cavallo sopra me e s’impala sul mio cazzo che scivola dentro di lei che è un lago fra le cosce.
….aaaaaahhhhh….sssissiiiiii…che bel paloooooo…mi riempeeee…mi sfondaaa…….
Geme e si muove veloce, penso che avrà presto un orgasmo, ma lui si avvicina, il suo cazzo e più corto del mio ma più grosso in circonferenze, ma non è questo che mi lascia un momento perplesso, ma il fatto che lui ha in mano la cintura dei pantaloni, la fa piegare su di me e le asseta una sonora cintata sulle chiappe. Lei grida di dolore, una seconda e poi una terza sferzata la fanno tremare e improvvisamente gode, così come se la scopassi da ore le ha un orgasmo incredibile.
………aaaahhhhiiiiii….sssssiiiiii….puniscimiiiiiiiiiiii..mentre ti faccio cornuto..con questo toroooooo…
Sento tanto liquido scivolare da lei alle mie palle. Gode, viene e lo incita continuare a frustarla, cosa che lui fa con una precisione impressionate. Il dolore le provoca un altro orgasmo, poi sfinita scivola di lato e si mette a pulire il mio cazzo, e le palle fradice dei suoi orgasmi. Mi lecca mentre lui la guarda attento, sempre con la cinta in mano. Poi la prende per i capelli e le infila il cazzo tutto in bocca con estrema durezza.
“ ..adesso succhia il mio troia!!!..che poi ti sfondo il culo….anzi prima te lo faccio slabbrare da lui così mi diverto di più.”
Le infila il palo giù per la gola con lei ha qualche difficoltà a respirare, poi la gire e a la fa salire di nuovo su di me, ma voltata di spalle.
”.dai sfondale il culo..sbattilo tutto dentro a spaccala tanto è cosi sfondata che entri facile….”
Appoggio la cappella al buco e con una leggera pressione mi ritrovo tutto piantato dentro di lei che geme subito di piacere. Lui si avvicina, e mentre io la pompo dal basso le da una serie di frustate sui seni, colpendo con estrema precisione i capezzoli che si arrossano diventano durissimi, poi scende e colpisce il clitoride facendole godere.
……hhhhhaaahhhh…ssssiiii…..venggooooo!!!!....sssiiii…daaaiiiii..più forteee..amoree…vengoooooo…..
Viene abbondantemente e lui improvvisamente le pianta il suo grosso cazzo tutto dentro facendola godere ancora di più.
…aaahhh….mi sapcchiii!!...nnnooooo sspingiiii….sssiiiiii…sfondamiiiii…..
Lo sento entrare con impeto. Le dilata al massimo la fica e quando lo affonda ho come l’impressione che la stia spaccando. Il contatto, anche se diviso da una sottile membrana del suo cazzo con il mio, mi procura molto piacere. Non devo nemmeno muovermi, i suoi affondi la fanno scivolare verso l’alto e poi la trascina di nuovo giù. Gode, mentre lui le schiaffeggia i seni e li tortura stringendo con forza i capezzoli ormai diventai rossi e duri. Dopo l’ennesimo orgasmo molto abbondante anche lui molto eccitato sborra schizzando sul suo corpo tutta la sua abbondante riserva di sborra.
…ssiiiii..troiaaaa…sborrroooo!!....sssiiiii…ti schizzooo tuttaaa…..
Si sposta di lato e pulisce il cazzo con i suoi capelli, mentre lei cerca di leccarlo ancora, lui con la mano destra spalma la semenza su tutto il corpo della moglie, come se fosse crema per lenire il rossore delle frustate. Finito porta la mano sporca alla bocca di lei che ripulisce ogni singolo dito succhiandolo. Io ho continuato a scoparle il culo per tutto il tempo, quando lui improvvisamente la fa girare e m’invita a incularla ancora cosa che faccio con piacere. La serro per i fianchi e da dietro, lei che sta in ginocchio le sfondo il culo quando lui mi dice di sborrarle sulla schiena.
“..dai, sfondala bene questa troia bagascia e puttana. Senti come si è fatta rompere il culo da tanti cazzi.”
“ si porco bastardo e cornuto, mi sono fatta tutti i cazzi che mi piacevano, e ora mi scopo anche questo toro che mi sta slabbrando il culo, spero che me lo spani a dovere. Così un cornuto come te sarà contento.”
Le sue parole mi eccitano ancora di più, mentre lui la sculaccia a mani nude facendole le natiche viola, sborro e inondo la sua schiena.
...eeccoommiiii….SBORROOOOoooooo…oraaa senti troiaaaa come li spruzzo la sborra sulla schienaaa…
Le rimane immobile mentre lui ripete la stessa operazione di spalmatura anche dietro. Sfiniti, ci distendiamo e per un momento nessuno parla, ci guardiamo negli occhi e ci mettiamo a ridere.
“ speriamo di non averti impressionato troppo con il nostro strano modo di godere, ma io da piccola ho avuto genitori che mi punivano per ogni cosa. Quando ci siamo sposati, la prima volta che abbiamo fatto sesso io non ho goduto, e lui ci è rimasto male. Allora l’ho pregato di punire questa stupida moglie che non era riuscita soddisfare suo marito. All’inizio lui non voleva picchiarmi, ma poi lentamente ha capito che era un piacere per sentire le sue frustate che mi facevano godere tanto. Col tempo è diventato fantastico e molto preciso, riesce a colpire con estrema precisione i punti che maggiormente mi procurano piacere.” – mi dice lei stringendosi a lui.
“ un giorno ci ha visto insieme e mi ha chiesto di te, se eri affidabile e ben presto sei entrato nelle nostre fantasie. La sera del mio compleanno abbiamo barato a carte. Il tavolo di cristallo della cucina riflette le carte dei giocatori mentre si servono, e quando ci siamo resi conto che tu avevi un punto superiore a noi abbiamo attuato il nostro piano. Poi ci sei piaciuto, in questi mesi da quella sera in poi tu non hai mai fatto parola con nessuno, nemmeno con me dell’accaduto, ne hai cercato di essere invadente, questo ci ha convinto a regalarti questa serata, e se vorrai ce ne saranno altre, sempre che a te faccia piacere il nostro modo di godere. – continua lui stringendola e guardandomi in faccia.
Resto per un momento senza parole. Mi hanno regalato una serata indimenticabile e poi mi dicono che ne vorrebbero altre.
“ io sono lusingato e felice di sentirvi soddisfatti di me e che volete ancora fare sesso con me, ma spero di imparare presto tutto quello che c’è da sapere su questo tipo di piacere, decisamente, fuori dal comune ma molto bello e appagante, quindi sono io che vi ringrazio espero di essere sempre all’altezza delle vostre aspettative. “
Per un momento ci fissiamo e poi ci abbracciamo felici baciandoci fra noi. Da allora son passati anni, io ho imparato molto sul piacere/dolore e altro, vivendo momenti veramente indimenticabili, ma questa è un’altra storia.
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9 years ago
admin, 75
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Il book fotografico
Esattamente come nel racconto precedente, e lo sarà in tutti i successivi, utilizzerò nomi di fantasia perché le mie storie, anche se riadattate al fine letterario, sono tutte realmente accadute. Ma ogni riferimento ad altri fatti e ad altre persone sarà puramente casuale.
IL BOOK FOTOGRAFICO
Dino e Federica sono una coppia sposata da due anni, non hanno figli e hanno già avuto qualche esperienza sessuale con altre coppie.
Il loro matrimonio va a gonfie vele, si conoscono da dieci anni, ma ogni tanto decidono di trasgredire dandosi piacere con qualcun altro, solo per puro divertimento.
Dino ci contattò tramite un sito internet per organizzare il suo secondo anniversario con Federica e ci disse che per regalo le avrebbe voluto far fare un book fotografico, per il semplice motivo che Federica amava farsi fotografare e lui le aveva promesso che il book sarebbe stato il suo regalo.
Noi, Marco e Daniele, avendo un po di esperienza in merito e uno studio fotografico di fiducia, che ci avrebbe ospitati, decidemmo di dargli una mano.
Chiedemmo a Dino un po di info, una descrizione di Federica e qualche foto.
Tramite mail ci arrivò tutto l’occorrente per poter programmare una situazione a doc.
Federica aveva 35 anni, alta 1.80, capello corto color carota e una carnagione chiara che rendeva il suo corpo molto sexy.
Con le sue forme al punto giusto, in una foto inviataci, mostrava la sua 4 di seno egregiamente e la sua vita stretta evidenziava il suo bel culetto.
Chiamammo Dino al telefono per fissare il giorno e dirgli di far scegliere a Federica degli abiti che ritenesse adatti ad un book fotografico. Vestiti casual, abiti eleganti, costume da bagno e intimo e di seguire le nostre istruzioni.
Quella sera Dino parlò con Federica e le disse di aver fissato il giorno e che avrebbe avuto il suo book fotografico da un fotografo professionista.
A Federica l’idea di una cosa spinta non balenò nemmeno per il cervello perché Dino le disse che il fotografo in questione era in età avanzata ma con molti anni di esperienza alle spalle.
Il giorno stabilito ci vedemmo inizialmente in un campo dove vi erano delle grandi balle di fieno e ci presentammo a entrambi dicendo che il fotografo non era potuto venire delegando noi.
Federica si presentò a noi tranquillamente, quasi contenta di questa improvvisa modifica, indossando un semplice jeans chiaro e una camicia bianca.
Facemmo subito qualche scatto sul posto, lei era molto bella e sexy, in varie pose che scattammo accanto alle enormi balle di fieno le si intravedeva spesso il seno, poi prendemmo le auto e ci dirigemmo allo studio fotografico che il nostro amico ci aveva tenuto libero e tutto a nostra disposizione.
Entrati nel locale ci sedemmo sul divano, bevemmo del vino bianco che avevamo preparato per spezzare un po il ghiaccio e chiedemmo a Federica come avrebbe voluto il suo book fotografico.
Federica ci disse che l’idea delle balle di fieno le era già piaciuta e che avrebbe voluto un book fotografico di classe avendo portato vestiti eleganti e firmati.
Marco: “nessun problema Federica, possiamo accontentarti tranquillamente. Hai già in mente l’ordine degli abiti e le pose da effettuare?”
Federica: “certamente, dovete solo dirmi dove mi posso cambiare”
Daniele: “dietro il telone che useremo per gli scatti c’è tutto quello che ti occorre, sgabello, specchio ecc”
Federica e Dino presero le borse che avevano portato e andarono dietro il grosso telo per sistemare un po di cose.
Io e Daniele ci guardammo scambiandoci qualche occhiatina di piacere e attendemmo la coppia.
Nel frattempo dietro il telo la coppia scambiava qualche parola e noi potevamo sentirli anche se parlavano a voce bassa:
Dino: “sei tranquilla amore?”
Federica: “certo, sono contenta”
Dino: “bene, sono contento anche io, vuoi altro vino?”
Federica: “piu tardi di sicuro, quando dovrò farmi vedere in intimo, eheeheh”
Tornò da noi Dino, ci fece l’occhiolino e si sedette sul divano che era posizionato di lato al telo dove avremmo scattato le foto.
Io e Daniele eravamo già pronti con la nostra reflex in mano e i faretti erano accesi.
Era tutto pronto.
Federica usci indossando un abito rosso a gonna lunga, sbracciato e avvitato al collo.
Facemmo qualche scatto, mentre lei cambiava posa quasi come se fosse abituata.
Facemmo molti scatti con un 3 o 4 abiti eleganti e vennero tutti molto bene poi cambiò genere piu volte fino ad arrivare al costume.
Usci con un costume intero bianco, con in vita una collanina e un bracciale alla caviglia. In viso le si leggeva questa volta un leggerissimo imbarazzo forse per il fatto che essendo un po emozionata, ed eccitata, i capezzoli avessero iniziato a premere sul tessuto ed erano visibili a noi tutti.
Facemmo qualche scatto mentre lei continuava a cambiare posa, poi tornò dietro il telo e la raggiunse Dino a cui avevamo chiesto di andare a vedere se fosse tutto ok.
Dino: “amore tutto apposto”
Federica: “certo, tutto ok”
Dino: “mi sembravi un po a disagio”
Federica: “no no, è che mi si vedeva un po troppo, che ne pensi?”
Dino: “per me non ci sono problemi, anche perché se vuoi puoi osare, sono fotografi ci sono abituati e poi voglio che decidi te come deve essere il book fotografico”
Federica: “si lo so, ci avevo pensato a fare qualcosa di sexy, magari anche di semi nudo”
Dino: “i ragazzi sono a nostra disposizione e puoi fare quello che vuoi, ok?”
Federica: “ok”
Dino si risedette sul divano e ci sorrise.
Federica torno con un bikini molto sexy e facemmo altri scatti.
Marco: “Federica se vuoi possiamo fare delle foto in topless. Te lo dico perché magari ti vergogni a chiederlo te, ok?”
Federica: “ne parlavo appunto con mio marito, si per me va bene”
Marco: “allora fai te, noi scattiamo solamente, ok?”
Federica: “ok”
Federica allargò le gambe tenendole ben tese e spostò il pezzo sopra del costume intorno ai seni, era veramente sexy. Davvero un bel seno. Noi facemmo foto senza farci vedere emozionati, come se nulla fosse.
Si passo all’intimo e li ci disse di avere voglia di vino. Dino prese il calice e lo passò a Federica, che lo svuotò in un battibaleno, poi, guardandoci, disse: “e ora preparativi al piatto forte”.
Ci guardammo tra di noi e sorridemmo dandole il consenso, chi con l’ok della mano chi con una occhiatina un po maliziosa e scomparve dietro il telo per uscire qualche minuto dopo in un bellissimo intimo bianco perla.
Indossava un reggiseno in pizzo, una coulotte, un reggicalze con calze bianche e una scarpa aperta.
Facemmo scatti mentre lei cambiava posa. La volta successiva indossò un babydoll lilla e scarpa aperta bianca. Con il babydoll avendo una retina trasparente sul seno si intravedeva tutto.
Poi passò ad un reggiseno nero, un perizoma nero e indossò uno stivale alto fino al ginocchio.
In quel caso le demmo noi un cappello da poliziotto americano nero, perché si intonava con il colore e l’idea era interessante. Lei lo indossò senza problemi, poi rivolgendosi al marito disse: “ora ti arresto!!”
Presi al volo l’occasione per guardare Dino e dirgli di andare vicino a lei.
Dino guardò la moglie, come a chiederle il permesso, e poi si avvicinò.
Marco: “Dino, che intimo hai te ora indosso?”
Dino: “boxer neri”
Daniele: “beh si intonano, vuoi togliere i vestiti? Facciamo qualche scatto con entrambi?”
Federica: “per me va bene”
Dino si spogliò degli abiti e si mise accanto a Federica. Facemmo qualche scatto.
Marco: “Federica vuoi togliere il reggiseno e lasciare il resto, cappello compreso?”
Federica: “certo”
Tolse il reggiseno e si mise in posa con Dino, il quale si era eccitato perché notammo la forma del pene attraverso il suo boxer. Approfittammo per fare qualche battutina sul fatto che Dino non fosse abituato alle foto. Federica lo osservò e aggiunse: “allora ti piace questa cosa?” ridemmo tutti e quattro.
Marco: “ragazzi, io e Daniele andiamo nello studiolo accanto a svuotare la memoria della reflex perché è piena e torniamo in una decina di minuti ok?”
Dino e Federica ci diedero l’ok con la mano e andammo nell’altro studio chiudendo dietro di noi la porta e lasciandoli soli. Federica era accanto al marito a seno scoperto.
Dino: “sei molto sexy tesoro”
Federica: “grazie e te sei eccitatissimo, lo vedo”
Dino: “si mi sono eccitato, ti scoperei qui”
Federica: “mi scoperesti qui?”
Dino: “certo che ti scoperei qui, non vedi come sono in tiro?” e calando i boxer tirò fuori il suo cazzo duro e un po bagnato, prese la mano della moglie e glielo fece impugnare.
Federica: “che fai? E se tornano?”
Dino: “abbiamo un po di tempo dai, succhiami un po”
Federica iniziò a segarlo delicatamente poi mettendosi davanti a lui in ginocchio lo pompò un pochino.
Lui la tirò su e abbassandosi scostò un po il perizoma e iniziò a leccarle la vagina, era bagnata.
Noi che eravamo ad origliare capivamo che stavano facendo qualche cosa, ma non potendo vedere, dovevamo solo immaginare ed intuire.
Poi quando sentimmo gemere un po, ne approfittammo per aprire la porta quasi di scatto e tornare in sala.
Come la porta si spalancò non vedemmo chissà cosa ma solo che si ricomponevano un pochino, del tipo che Dino ci dava le spalle per rimettere bene i boxer e lei che si toccava i capelli guardando nel nulla.
Poi ci guardarono sorridendo e io dissi: “Ragazzi un po di vino?” dissero di si e bevemmo un po tutti e quattro.
Daniele: “ricominciamo? Siete pronti?”
Federica: “si”
Dino: “sempre insieme o solo lei?”
Marco: “sempre insieme, anche perché ci è sembrato che vi stavate divertendo o sbaglio?”
Federica: “beh si, diciamo che ci siamo un po lasciati trasportare”
Marco: “se volete possiamo osare un po, se volete qualche scatto piu provocante, d’altra parte siete marito e moglie e dovrebbe risultarvi naturale. Che ne pensate?”
Dino: “se a Fede va bene per me non ci sono problemi”
Federica: “ci proviamo dai, non prometto nulla però”
Continuammo con gli scatti, Federica era sempre a seno scoperto, tolse il cappello lanciandolo sul divano poi si inginocchio davanti a Dino e poggiò la guancia sui suoi boxer guardandoci mentre scattavamo la foto.
Lei lo accarezzava parecchio, poi si alzava le strusciava un po il sedere sul pacco e poi si riabbassava guardandolo spesso negli occhi. Dino era impacciato ed eccitato, lasciava fare a lei.
Marco: “Federica, se vuoi puoi calargli un po i boxer e faccio qualche scatto”
Federica anziché calarli un po li tirò totalmente giu. Dino sfoderò un cazzo durissimo e gonfio.
Io e Daniele ci guardammo in faccia ed esclamammo: “WOW, complimenti Dino”
Lui arrossì un pochino ma non ci guardò, continuava a guardare la moglie dall’alto.
Federica: “visto si? che roba il mio uomo? L’ho sposato per questo” tenendo il cazzo stretto alla base
Marco: “e ora Federica che fai?”
Federica: “te scatta, qui ci penso io”
Iniziò a leccarlo delicatamente, poi passò al pompare un po solo la grossa punta gonfia.
Passò il suo cazzo sui seni e poi tirandosi su tolse il perizoma, si sedette sulla sedia che era li al suo fianco e allargando le gambe verso di noi chiese a Dino di leccarla.
Dino si abbassò dandoci le spalle e inizio a leccare Federica, lei ci guardava maliziosa mentre scattavamo le foto toccandosi con una mano i seni e con l’altra teneva la testa di Dino.
Approfittammo della scena per toccarci il pacco e stringerlo un po, giusto a farle capire che eravamo eccitati. Volevamo vedere la sua reazione. Non si sbilanciò molto tranne nel sorriderci e fissare un po i nostri pacchi, ma ad un certo punto Daniele ruppe gli indugi tirando fuori il cazzo e dicendole senza voce col solo muovere le labbra come a non volersi far sentire da Dino: “guarda che hai fatto. È durissimo”
Federica lo guardò molto interessata, non disse nulla tranne passare la lingua intorno alle labbra e facendo l’occhiolino. Poi guardò me, come ad attendersi la stessa cosa. Dino continuava a leccarla senza vedere cosa stesse succedendo. Non mi feci pregare molto, tirai fuori il mio cazzo e glielo mostrai come fece Daniele.
Federica guardò anche me e fece l’occhiolino, continuando a tenere la testa di Dino con una mano e toccandosi i seni con l’altra.
Ci segammo qualche secondo in bella vista di lei che ci ammirava molto fiera di quella reazione.
Poi ci fece con il dito il segno di silenzio. Capimmo e rimettemmo i cazzi nei pantaloni, ma era palese il gonfiore di questi ultimi.
Scostò Dino e lo fece alzare, si inginocchio di nuovo e iniziando a segarlo e guardandolo in viso disse:
Federica: “sei molto eccitato?”
Dino: “certo, te no?”
Federica: “talmente eccitata che vorrei avere uno scatto mentre ne succhio due di cazzi, si puo fare?”
Noi sentimmo tranquillamente, anche perché quello voleva Federica. Dino ci guardò e fece cenno a Daniele di avvicinarsi. Daniele si avvicinò accanto a lei, tirò fuori il cazzo e Federica iniziò ad alternarsi nel succhiare entrambi.
Io scattavo e mi avvicinavo sempre di piu.
Arrivato a tiro di lei mi prese la lampo e la tirò giu ed iniziò a succhiare anche me. Stavo scattando foto dall’alto di lei che era circondata da tre grossi cazzi in tiro. Federica mi guardava nella reflex e ogni volta che lo faceva accoppiava un giro di lingua intorno a tutta la mia asta.
Dino la prese e la tirò su, le fece poggiare le mani sulla sedia e iniziò a scoparla da dietro.
Daniele si mise di fronte a lei e le tappo la bocca. Io scattavo e mi segavo.
Poi si sedette Daniele e mise un preservativo, lei gli montò sopra e si infilò il grosso cazzo duro dentro. Dino gli penetrò il culo in un lampo, entrò come se nulla fosse e iniziarono a scoparla in due.
Gemeva e godeva, era bagnata e con le mani teneva stretti i braccioli della sedia.
Poi Dino si sposto, mi guardò e mi disse: “Marco assaggia il culo di mia moglie”.
Misi un preservativo e le penetrai il culo facendo entrare il mio cazzo fino alle palle.
Federica gemette e urlo di piacere, poi prese il marito e iniziò a succhiarlo. Si era accorta che tutti e tre fossimo al limite e allora ci fece uscire dai suoi buchi per dirci: “voglio una foto mentre mi sborrate in bocca. La voglio con il mio viso completamente ricoperto di piacere”
La facemmo di nuovo inginocchiare, e mentre teneva i seni alti con le mani la circondammo nuovamente e iniziammo a masturbarci sul suo viso.
La pioggia bianca fu quasi istantanea, ricoprimmo il suo viso tutti e tre. Le bagnammo i capelli, il seno, le cosce e gli stivali. Era completamente fradicia.
Poi guardandomi nell’obiettivo disse: “scatta ora porco mentre lecco tutto”
Con le dita raccolse un po di seme e lo infilava in bocca leccandosi le mani e le braccia.
Noi continuavamo a toccarci e Dino aggiunse: “ora però pulisci i nostri cazzi tesoro”
Federica aprì la bocca e inizio a leccarci uno a uno, ripulì tutto. Io non ho mai smesso di scattarle foto.
Poi io e Daniele ci rivestimmo. La stessa cosa fecero loro due. Mettemmo subito le foto su un DVD e glielo consegnammo. Andarono via. Ora Federica ha detto che il book lo vuole ogni anno.
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9 years ago
MarcoBullperLei,
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Io e la sorpresa della mia padrona
Erano trascorse due settimane dall’ultima volta che ci eravamo visti. Il ricordo di quel giocattolino allacciato in vita della Lei mi faceva venire sempre i brividi e la voglia di incontrare nuova gente.
Ci eravamo sentiti per telefono e la Lei mi aveva detto che sarebbe stata libera la prox settimana.
Strano pensai in quel momento; dovevo incontrarla insieme al suo Lui e giocare nel lettone. A lui piacevano i trav femminili e quindi aspettavo con ansia questo incontro.
Una telefonata e Lei mi dice che per domani pomeriggio era sola e poteva ospitarmi per l’intero giorno e anche notte se avrei voluto.
Disse che se accettavo avrebbe preparato una sorpresa per me e che mi sarebbe piaciuta. Accettai anche solo per la sorpresa e iniziai a pulire il corpo da quei peletti superflui che erano rimasti. I glutei erano lisci e vellutati dopo aver cosparso una crema emolliente e profumata.
La notte non riuscì a dormire pensando a cosa avrei trovato e come avremmo giocato insieme.
Svegliatomi presto iniziai a prepararmi: doccia rinfrescante, pulizia e controllo delle gambe dei glutei e tutto il corpo; una lavata all’intestino con peretta e bidè finale.
Mi misi una crema sullo sfintere all’olio di cocco e con le dita ne spinsi un po’ pure dentro in modo da lubrificarmi ed essere pronto per l’occasione.
Indossai le calze nere con perizoma e un body che esaltava le mie piccole tettine naturali e la solita tuta da togliere facilmente. Stavolta portai pure una mini attillata nera che avrei indossato appena giunto da Lei e una parrucca bionda con capelli corti e sfrangiati.
Arrivato a casa dell’amica entrai con decisione per non farmi vedere; la porta era già aperta e appena dentro Lei mi accolse con un sorriso smagliante e due occhi che già assaporavano il piacere che mi aveva preparato.
Era nuda totalmente, solo due scarpe con tacchi alti e neri che slanciavano la sua bellezza statuaria.
Mi portò in bagno, mi fece indossare la mini e la parrucca e un paio di scarpe che aveva comprato per me. Iniziò a truccarmi rendendo il mio viso come una donna ma non da strada ma come una puttana di alto borgo che doveva essere messa all’asta per chissà chi.
Finito il trucco, pure io rimasi allibito guardandomi allo specchio.
Uscito dal bagno ancheggiavo come in modo vanitoso perché capì che dovevo mettermi in mostra per qualcuno cercando di sentirmi a mio agio con quei tacchi a spillo e tirare fuori tutta la femminilità.
Giunto in salotto entrò per prima presentandomi come in un teatro e facendomi cenno di avviarmi verso il centro della stanza.
Le tapparelle erano poco abbassate e la luce filtrava fioca. Camminando verso il centro rimasi colpito da due donne anche loro nude con le gambe lunghissime e accavallate che iniziarono a sorridere e a fare i complimenti sia alla Padrona di casa che a me applaudendo ed emettendo gemiti di apprezzamento.
Io continuai a camminare in tondo ancheggiando, fermandomi con il fianco e il culetto in su e alzandomi la gonna per ricevere nuovamente apprezzamenti sul fisico e il culetto.
Mi piaceva quella sorpresa e mettendomi con le spalle verso di loro mi piegai leggermente dando il culetto verso di loro.
Non ci misero tanto che iniziarono a toccarmi e palparmi per saggiare la consistenza del mio fisico.
Stefania la Padrona di casa iniziava ad elogiarmi e a raccontare le mie doti amatorie ( cosa che penso loro sapevano ) e avvicinatasi iniziava a palparmi e a baciarmi sul viso e la bocca facendomi scivolare il perizoma sulle caviglie.
Le amiche si alzarono e da dietro iniziarono a baciarmi le spalle e il collo; poi scendendo i fianchi e i glutei, mordicchiandoli leggermente e a volte con fermezza sentendo i denti che si affossavano sulla mia carne.
Un dolore che però dava piacere lasciando i segni e il rossore sulla pelle bianca.
Sentivo i seni che strusciavano sulla mia schiena e dopo aver inarcato il culetto verso di loro iniziai a sentire qualcosa di diverso; qualcosa che penzolava da entrambe iniziava a strusciarmi sulle gambe e le chiappe.
Giratomi con disinvoltura facendo finta di non essere stupito vidi e capì che erano due trans molto femminile ma in mezzo alle gambe avevano un qualcosa di mostruoso.
Arrivava a metà coscia da moscio e con movimento istintivo li afferrai con la mano per sentirne la consistenza-
Rimasero un po’ stupite quando afferrai quei cetrioli grossi e iniziai a stringerli da dietro assaggiando la grossezza e la consistenza; li strizzai e iniziai a menarli con delicatezza. Erano enormi da mosci e quando iniziarono a rizzarsi pensavo di avere due bombolette da schiuma da barba quella maxi in mano.
Sorridevano e gemevano continuando a baciarmi sul collo e dopo sulla bocca.
Le lingue penetravano la mia bocca e gustavo il loro profumo; due serpenti che erano nulla al confronto di quei pitoni in mezzo alle gambe.
Ero bagnato e il liquido pre spermatico ungeva le mie cosce colando fino a terra. Con delicatezza mi portarono sul divano e facendomi inginocchiare mi fecero poggiare la testa sopra il cazzo di una che si era seduta sullo schienale e l’altra iniziava a leccarmi il buchetto.
I gemiti erano soffocati da quell’ammasso di carne che si induriva sempre di più dentro la mia bocca cercando di ingoiarne quanto il più possibile e l’altra iniziava a penetrarmi con la lingua e passandola sui glutei prima e sullo sfintere dopo che si allargava e tremava ad ogni leccata.
“ Avevi ragione Stefania; si vede che gli piace ed è ben aperta e pronta per essere penetrata” esclamò la trans che leccava e senza aspettare ancora di più inizia a puntarmi la punta di quell’enorme cazzo duro come la pietra.
Entrava con facilità ed essendo ricurvo lo sentivo sull’intestino posteriore internamente iniziando a darmi sensazioni mai provate prima.
Iniziò a pomparmi piano prima e poi cercando di inserirlo fino alle palle. Lo sentivo per tutta la sua lunghezza e arrivato alla radice mi sentivo impalato e slargato anche internamente.
Lo sfintere era morbido e aperto ormai e i colpi si facevano molto più veloci e potenti.
Ad ogni colpo gemevo e gridavo di piacere ma il cazzo in bocca soffocava il mio fiato.
Stefania mi carezzava e stringeva come se volesse rendere quella tortura meno dolorosa anche perche comunque ero roba sua e non voleva che nessuna o nessuno mi facesse del male. Mi guardava con occhi lucenti e orgogliosi ed era come se in qualsiasi momento io avessi detto basta Lei avrebbe fatto smettere tutti.
Ma io non volevo e Le feci capire che andava bene e che avrei retto quel ritmo forsennato delle due trans che continuavano a sfondarmi dietre e in bocca.
Iniziai a sentire vibrazioni al cazzo della trans che aveva preso potere della mia bocca; capì che stava per venire e chiusi gli occhi aspettando l’attimo della venuta.
Una copiosa venuta inondava la mia bocca e la gola; inghiottì velocemente anche perché il liquido era molto e bello denso e mi avrebbe soffocato se non lo avessi fatto. Sarà stato almeno una tazzina colma di caffè come capienza e non finiva mai. Avevo le labbra piene e con la lingua cercai di non perderne nemmeno una goccia.
L’altra iniziava a pompare velocemente e i colpi li sentivo lungo la colonna e il collo. Mi accucciai tra le gambe dell’amica e alzando il culetto favorivo la penetrazione. Inizia a sentire dei gemiti e un calore dentro mi pervase l’intestino. Sentivo lo sperma dentro e poi che usciva colando tra le mie gambe. Lo raccolsi con la mano e iniziai a spalmarlo e ad introdurlo con le dita di nuovo dentro masturbando con le dita.
Stefania iniziò a baciarmi e a guardarmi negli occhi: l’avevo resa felice con quella scopata con le sue amiche e mi guardava estasiata.
Mi diceva che sarei rimasto lì per la notte e che potevo farmi una doccia per riprendermi da quello sforzo.
Aveva comprato pure una crema emolliente e che mi avrebbe massaggiato il culetto.
Ero senza forze e tremavo tutto.
Solo dopo mi disse che comunque anche le sue amiche sarebbero rimaste a dormire insieme a noi e pensai che il pomeriggio e la notte erano troppo lunghe per riuscire a tenere testa a quelle due bellissime e potenti trans.
A presto il seguito.
Stefano
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2
9 years ago
admin, 75
Last visit: 20 hours ago -
Il mio sogno erotico
E così, dopo 25 anni dalla prima volta che la vidi, si è finiti a passare un week end di sesso, come se dovessimo recuperare il tempo perso. Ma cominciamo dall'inizio.
Estate 1992, avevo all'epoca 16 anni e come tutti i ragazzi che crescono in paese, l'estate è la stagione dove quasi tutto è concesso. Passeggiavo con i miei amici e mentre ci incamminavamo verso la piazza dove ci si incontrava per decidere che piega avrebbe preso la serata, la vedo per la prima volta: seduta su un muretto, con una maglietta un pò aderente e una minigonna di jeans; rallento il passo e lei, con molta tranquillità, accavalla le gambe, facendomi intravedere un lembo della sua mutandina bianca. Io rimango un pò rincoglionito e lei se ne accorge, e con fare molto sensuale mi sorride e io come un coglione mi faccio viola in viso e cerco di allontanarmi. Inutile dire che tutta la sera non ho fatto altro che pensare a quello che era successo, ma ancora di più al sorriso che mi aveva fatto.
Per tutta l'estate ho pensato a quella sera e ogni sera mi promettevo che se si fosse presentata l'occasione avrei trovato il coraggio per chiederle il perchè di quel sorriso; l'occasione non c'è stata, ma anche se ci fosse stata timido com'ero figuriamoci se le chiedevo una cosa del genere.
Estate 1994, l'anno dei miei 18 anni, vado in vacanza con i miei genitori e nella villetta di fianco a quella che avevamo affittato vedo lei, il mio sogno erotico, la ragazza che due estati prima mi aveva fatto trastullare il cervello e il pisello con quel suo movimento di gambe.....figuriamoci se si ricorda e poi, tra l'altro, è più grande di me di 10 anni.
Passano i giorni e cerco di scovarla fra le file di ombrelloni che affollano la spiaggia, ma nessuna traccia, finchè un giorno, mentre faccio la doccia in giardino, la vedo nel suo bagno che sta facendo la doccia con la finestra completamente aperta e li vedo un corpo da favola, i suoi capelli ricci che bagnati le davano una sensualità da paura, un seno da quarta misura che stava da dio, un culo da paura e la figa come piace a me, con un pò di pelo.......sono dovuto correre in casa avevo il cazzo che mi scoppiava e sono corso in bagno a spararmi una sega....quella è stata l'unica volta che ho visto lei per tutta l'estate.
Passano quasi un 6 anni e il caso ha voluto che ci trovassimo a far parte della stessa associazione, lei nel frattempo si è sposata ed ha avuto un bimbo ma le sue forme sono rimaste quelle di una volta.Iniziamo a parlare, conoscerci e scherzare e con il tempo nasce un'intesa inaspettata. Dato che facevamo dei piccoli spettacolini per intrattenere il paese e i bimbi durante i periodi morti, tante volte ci trovavamo a condividere gli stessi spazi per cambiarci e devo dire che la situazione a volte mi eccitava e lei di questo se ne accorgeva e a volte mi stuzzicava mettendosi a pecora....
Una sera, finite le prove, mi chiese se potevo accompagnarla a casa e le dissi di si e durante il breve tragitto parlammo e scherzammo e quando arrivammo sotto casa, mi chiese se poteva fumarsi una sigaretta e le dissi di si. Mentre fumava e ascoltava la musica alla radio, ho visto una smorfia di dolore e le chiesi cosa avesse che la turbava e lei mi disse che aveva un pò di casini con il marito, in quando non c'era mai e lei si sentiva sola. Io li per li cercai di farla stare serena e mentre parlavamo, mi si avvicina, mi sussurra un grazie e poggia le sue labbra sulle mie e li ho iniziato a baciarla e ogno colpo di lingua il mio cazzo si gonfiava sempre di più; iniziai a toccarle il seno e lei mi toccò il pacco e sentendo come pulsava mi guarda e mi dice stasera no ma settimana prossima sono al mare ufficialmente con la mia amica, ma di fatto con te.....non credevo alle mie orecchie, io e lei da solo un week end.
E così fu. Il venerdì mi chiama al mattino e mi dice di raggiungerla e così ho fatto: sono arrivato da lei intorno alle 12 e la trovo in un bikini bianco molto striminzito che a mala pena le coprivano i capezzoli e senza troppi giri di parole iniziamo a baciarci e ci dirigiamo verso la stanza da letto; mi chiede di andarmi a fare una doccia e cosi faccio e quando esco e la raggiungo in camera, la trovo seduta a bordo letto, ancora con il bikini, mi fa avvicinare mi guarda e la sua mano entra nell'accappatoio e afferra il mio cazzo mi guarda e con aria maliziosa mi dice:"lo voglio tutto..." mi tolgo l'accappatoio e rimango nudo di fronte a lei, mi guarda, guarda il mio cazzo e dice:" un pò corto ma bello grosso e tosto, ci sarà da divertirci" e mi ritrovo le sue labbra sulla mia cappella. Inizia a succhiare, leccare il glande, scivolare fino allo scroto e poi risalire per metterlo tutto in bocca.......estasi allo stato puro. La prendo e la metto su letto, mi sdraio e me la metto di sopra a 69 e mentre lei continua da dove aveva lasciato, io le scosto lo slip del bikini e inizio a leccarle la fica, dapprima piano concentrandomi sul clitoride e poi a lingua aperta, di modo tale da poterle leccare sia la figa che il buco del culo.
Dopo i preliminari le chiesi se voleva farlo con o senza condom e lei mi disse che se non era un problema lo voleva fare senza perché voleva sentirlo e così iniziammo a farci una scopata spettacolare: prima io sopra di lei, poi lei su di me, poi la misi di lato, poi la misi pancia in giù e poi a pecora. Mentre la scopavo cosi, con un dito le toccavo il buco del culo e lei ansimando mi diceva scordatelo, sei troppo grosso, mi stai spaccando la figa figurati il culo.....mentre scopavo le facevo scendere qualche fiotto di saliva sul buco del culo per lubrificarlo; ad un tratto iniziai a muovermi con calma, togliendo e mettendo il cazzo dentro e mentre facevo così cercavo di puntarle il culo, e dopo qualche altro colpo in fica decido di provare a ficcarglielo dietro. Punto e metto la cappella sul buco, lei cerca di allontanarsi ma ho le mani sulle spalle, la tengo ferma e quando la cappella sta per entrare la tiro a me e vedo che la cappella e quasi mezzo cazzo è dentro e lei inarca la schiena e rimane senza fiato. Mi fermo in quando il suo culo si stringeva e per farla rilassare le accarezzo i seni ( i capezzoli erano diventati lunghi e turgidi) e la sgrilletto un pò; dopo qualche secondo è lei a spingere il suo corpo verso di me, come se volesse inghiottirmi il cazzo con il culo e appena il suo culo si è adattato alla forma del mio cazzo ha iniziato a godere, a cambiare posizione e alla fine ha voluto che la sbattessi nel culo mentre la guardavo in faccia e mentre stavo per venire mi blocca con le gambe e mi dice di inondarla e solo dopo che avevo svuotato tutto dovevo darglielo in bocca....e cosi ho fatto, ha iniziato a succhiare con forza e mulinare con la lingua, mi sembrava di impazzire e dopo non so quanto tempo ma credo poco le ho donato un'altra super sborrata ingoiata fino all'ultimo.....
Sono stati 3 giorni di non so quante scopate e venute da entrambi, ma una cosa è certa: a distanza di 7 anni da quel week end una volta a settimana, a secondo del tempo che ci possiamo concedere, o in bocca o in culo la venuta è assicurata....
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9 years ago
birdhot424522,
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Una volta ... e purtroppo mai più
Sono, in pratica, nato con la curiosità verso l’eros, pieno di fantasie e sempre alla ricerca del nuovo. Mi facevano impazzire le zie appena sveglie in camicia da notte, con quei seni grossi e cadenti, senza reggiseno, e i loro capezzoli enormi, le cugine ignare della mia perversione che mi tenevano nel letto con loro ed io “strusciavo”. Ho iniziato molto presto le prime esperienze sessuali, anche perché, diventai presto adulto.
Sono sempre stato fortunato, con l’altro sesso, spesso mi hanno scelto, anche se non sono un adone, nel senso che non sono mai stato da copertina, ma belloccio e sempre molto spiritoso e intraprendente.
Un giorno ho scoperto le riviste di annunci per coppie e altro, preso dalla smania, cominciai a scrivere e mandare foto e telefono. Dopo varie risposte ho conosciuto qualche coppia, tanti bei ricordi, ma una è rimasta tatuata nella mia memoria.
Cominciai a ricevere telefonate notturne, dove una coppia amava farmi partecipare ai loro giochi erotici, lasciandomi ascoltare la loro performance ed io commentavo ogni loro sospiro o frase, rendendoli partecipi della mia masturbazione.
Avevano mille titubanze, dovute alla sua indecisione, mentre lui era quello più convinto e insistente nel voler rendere reale una fantasia, che viveva quasi tutte le notti, ma lei non ne voleva sapere.
Poi una notte, dopo l’ennesimo menage a trois telefonico, mi propose di incontrarci, solo e unicamente per conoscersi.
Appuntamento all’autogrill, dove io arrivai in anticipo, emozionatissimo e tirato a lucido, il riferimento era il tipo di macchina e il colore, ma dopo più di mezz’ora d’inutile attesa, andai via, non riuscendo a capire come mai non c’erano, visto che avevano così insistito, pensai a un imprevisto. Nel tornare il lampo di genio, vuoi vedere che intendevano quella sull’altra corsia di marcia? Eccoli!
Mi affianco, invitandoli per un caffè, rifiutano e mi chiedono di accomodarmi in macchina, entro e finalmente ci presentiamo dal “vivo”, chiariamo l’equivoco e tante risate.
Poi mi chiedono se avevo esperienze, dico qualcuna, quindi vogliono sapere come s’inizia, li invito a sedersi con me dietro e lei sensualissima si accomoda tra me e il marito. Li incito a giocare tra loro facendo da spettatore, senza essere più solo uditore. Si accarezzano, si baciano, lei comincia a spompinarlo e lui mi fa segno ti accarezzarla. Lei indossa un vestitino nero corto con gonna un po’ sbuffata, che mi mostrava l’immenso culo adorno di perizoma e messo in risalto dalle autoreggenti di seta nera e dalle decolleté nere tacco 20, già notate prima. Con dolcezza e massima delicatezza inizio ad accarezzarla, le slaccio il vestito, le bacio la schiena con un misto di alito, labbra, lingua e saliva, senza mai cessare il lieve massaggio al pube e interno coscia, per poi inoltrarmi con le dita, preventivamente bagnate della mia saliva, tra il pelo curato, arrivando al clitoride, che massaggio delicatamente e penetrandola con il pollice, che affonda nella vagina, ormai inondata. Finalmente con un po’ di fortuna riesco a trovare il suo punto G, le sue urla di piacere diventano musica per le mie orecchie e mi riempiono di soddisfazione quando la sento raggiungere l’orgasmo, con quei piccoli tremori tipici dell’evento.
Come per compiere un gesto di riconoscenza, si gira verso di me, che avevo i pantaloni abbassati ed ero intento a masturbare un cazzo divenuto di marmo, si siede cavalcioni su di me e lo infila nel suo corpo, quasi come fosse una cosa da sempre desiderata ed io non chiedevo altro. La sua lingua divenne un trapano nella mia bocca, i capezzoli turgidi di quel seno stupendo erano un invito a leccarli, succhiarli, mordicchiarli, eravamo tutt’uno. Quegli attimi furono fantastici, ma il clou lo raggiungemmo quando accortasi che ero pronto, si mise a pecorina verso lui, che se la chiavava con gran piacere e mi donò un pompino fantastico, il tutto culminava con una sborrata all’unisono di quelle che capitano raramente.
Stemmo per un poco assopiti, stanchi, soddisfatti, ma poi negli occhi di lui notai uno sguardo stranito, di chi non immaginava mai di cosa sarebbe stata capace la sua donna. Infatti, come spesso accade nelle situazioni imbarazzanti, guardò l’orologio e disse di avere premura di tornare e andarono senza nessun commento.
Da allora mia più visti e sentiti, non saprei dove cercarli e nemmeno lo farei per la correttezza che mi contraddistingue, ma ancora oggi ripenso con piacere a quella serata, che prendo come spunto per una sana sega.
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9 years ago
tonygrant,
45
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Il mio sogno bisex
sono nervoso mentre salgo le scale del condominio...
la voce che mi ha risposto al citofono era calda e femminile ed il Click che ha aperto il portoncino mi ha fatto fare un sobbalzo..
arrivo al primo piano e la porta sul pianerottolo è appena socchiusa, busso e con un "permesso" strozzato la spingo..
Lei è sulla soglia e la riconosco dalle fotografie che ci siamo scambiati via mail..
"vieni, entra pure" mi dice con un largo sorriso, poi si gira e mi accompagna nel corridoio, verso il salotto.
La guardo mentre la seguo, quarant'anni ben portati, capelli neri e lunghi, leggermente sovrappeso ma soda.
E' vestita con un paio di jeans ed una maglietta bianca, vedo il reggiseno color vinaccia attraverso la stoffa leggera e mi sento la testa su di giri..
Il salotto e' elegante e moderno, con un grande divano in pelle bianca molto accogliente, la luce del tramonto entra dalla porta finestra ed illumina l'uomo che ci sta seduto sopra.
Si alza con un sorriso e si presenta, è il marito della donna e ci siamo scritti due/tre mail, prima di decidere di incontrarci.
Mi è piaciuto molto il suo modo di scrivere, istruito, corretto, senza fretta ma determinato..mi ha fatto una buonissima impressione ed è per questa ragione che li ho scelti per la mia prima esperienza..
Loro lo sanno, e fanno di tutto per mettermi a mio agio, un bicchiere di spritz, due chiacchere del più e del meno, senza fretta..
dopo qualche minuto e qualche risata, quando l'atmosfera si è alleggerita e siamo tutti e tre tranquilli, Lei dichiara di voler andare a farsi una doccia, noi la salutiamo con un sorriso e rimaniamo sul divano..
"allora? veramente è la prima volta?" mi dice lui mettendomi quasi per caso una mano su una coscia..
"già.. assolutamente.." rispondo io con la gola secca mentre la sua mano risale fino ad accarezzarmi il pacco...
sento l'erezione crescere a quel contatto, e la testa leggera..
"che ne dici se ci spogliamo finchè non arriva Barbara?" mi dice..
acconsento, e ci spogliamo rimanendo solo coi boxer..
la sua mano, ora, accarezza il mio pacco e si infila dentro l'elastico dei boxer per cercare la mia erezione, faccio altrettanto e scopro un uccello di dimensioni non enormi, ma ben proporzionato e non circonciso..
tenerlo in mano è elettrizzante ed eccitante, e mi fa venire una voglia matta di leccarglielo...
è la mia prima volta in assoluto, e mi chino su di lui per prenderlo in bocca..
il gusto salato della sua pelle fra le mie labbra è inebriante, e mentre lo accolgo sento che la mia testa sta partendo completamente...
lo prendo finchè riesco, poi inizio ad andare su e giù con la testa, mentre lui continua ad accarezzarmi l'uccello che non ho mai sentito così duro.
mi stendo a pancia in giù sul divano, col suo uccello in bocca, così lui ha la possibilità di leccarsi un dito ed iniziare a massaggiarmi il buco del culo...
mugula, mentre sento il suo uccello vibrare nella mia bocca..
dopo qualche minuto, sento la porta del bagno aprirsi, e barbara entra in salotto ;
"heila.. ci state già dando dentro vedo!!!"
stacco la bocca dall'uccello e la guardo..
è rimasta col reggiseno e gli slip vinaccia, ed ha uno sguardo divertito ed eccitato negli occhi..
"non fatemi sentire di troppo, voi due, fatemi spazio!"
a questo punto scivolo giù dal divano, e mi inginocchio davanti al marito..
lei si mette di fianco a me, e inizia un gioco in cui entrambi lo succhiamo a turno..
non passa molto che lui inizi a sospirare ed a gemere, e uno schizzo bianco potente entra in bocca alla donna, che lo condivide in parte con me.. anche se devo dire che il gusto dello sperma non mi piace, la situazione è estremamente eccitante..
la bacio, poi lei si alza e dice "bè.. mettiamoci più comodi.. andiamo di là...."
Ci guida sculettando verso la camera , dove un grande letto con lenzuola bianche ci attende...
lei si stende, e richiede la nostra attenzione..
mentre il marito si insinua fra le sue coscie per leccarle la fichetta rasata, io mi dedico a leccarle i capezzoli con intensità e dedizione.. a volte mordicchiandoli, leccando le aureole e capezzoli duri e svettanti sui seni piccoli ma sodi..
il gioco continua finchè lei non viene fragorosamente in bocca al marito.. dopo di che, languida, mi chiede di mettermi a 69, sopra di lei...
il mio uccello entra nella sua bocca, mentre la mia lingua scava nella sua fica per suggerne tutto il nettare..
Non vedo il marito, perchè è dietro di me, ma dopo un pò sento che la sua mano, inumidita da un lubrificante, inizia a massaggiarmi il buco del culo.. entra con un dito, poi con due... ed inizia a stantuffarmi con le dita..
il mio uccello nella bocca di Barbara si gonfia per l'eccitazione, e lei mugugna mentre la faccio godere a mia volta con la lingua e le dita, con cui le penetro anche il culo..
dopo un minuto di questo gioco, sento che il marito esce da me, aspetta qualche secondo poi los ento appoggiare la cappella al mio buco, e con un gesto deciso me lo infila fin quasi alla radice..
urlo.. il dolore è forte..
mi ero penetrato spesso con un vibratore..
ma questo è diverso..
non ne ho il controllo... non posso decidere di rallentare , o infilarlo meno...
lui mi penetra deciso, senza indugio.. ed il dolore si mescola con il piacere.. tanto che la mia erezione si ammoscia in bocca a Barbara, ma contemporaneamente emette un getto di sperma che le riempie la bocca...
lei succhia tutto contenta.. mentre sento che il marito emette un grugnito.. il suo uccello sembra gonfiarsi dentro di me, pulsare, spingere fino allo stomaco..dopo di che, in un attimo, sento il suo getto caldo riempirmi, e lui crollarmi addosso in un orgasmo potente e prorompente.
cavolo...
mentre esce da me sento il buco bruciare da pazzi, ed il suo sperma colare fuori sulle mie gambe..
Ci adagiamo vicini, lui sembra spossato dopo essere venuto due volte di seguito.. Ma Barbara attende con pazienza e divertimento che la rendiamo felice...
ci guarda e ci accarezza delicatamente.. stuzzicandoci i capezzoli con le unghie...
dopo qualche minuto di riposo, si solleva ed inizia a leccarmi i capezzoli "per ricambiare", mi sussurra birichina, ed il servizio mi fa rientrare in servizio l'uccello...
ora è il suo momento.. l'abbiamo un pò tralasciata, ed ora è il momento di dedicarci a lei...
mi sale sopra, e si infila l'uccello in fica fino in fondo..
mentre il marito le porge il cazzo da succhiare ancora una volta, ancora sporco dello sperma che mi ha sparato nel culo..
lei inizia un lento e metodico movimento pelvico, che la porta in pochi minuti ad avere un orgasmo, due...
il marito intanto ha deciso che il suo uccello è pronto, e girandole attorno glielo infila nel culo in una doppia pazzesca..
sento il suo cazzo strofinare il mio attraverso le pareti dell'ano...
lei urla, geme, chiama Dio in mille modi mentre viene con uno spasimo...
contemporaneamente anch'io sento l'orgasmo crescere in me.. sto per venire.. ma lei si toglie, e me lo prende in mano... insieme al marito inizia un pompino finale.. tanto che vengo con un unltimo spasimo sul viso di entrambi...
felici, ci riposiamo sul letto ormai sfatto..
quando mi sveglio, dopo un ora, è giunto il momento di andarmene..
bacio entrambi con gratitudine e saluto..
certo che ci sarà un'altra volta...
esco che ormai è buio per le strade.. mi brucia il culo e sono spossato, ma ricorderò questa serata per tutta la vita..
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9 years ago
admin, 75
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Carosello di maschi per marcella
Da quando la mia fidanzata Marcella è andata a letto con il vicino di casa il nostro menage di coppia ha avuto un vero salto di qualità. Questo Fabrizio che abita al secondo piano, che io conoscevo soltanto di vista pur abitando in questa casa da diversi anni, è una specie di assatanato inesauribile che assilla letteralmente Marcella per poterci andare a letto. Siccome lei è ben felice di farsi assillare i due trombano felicemente quasi tutti i giorni. Dove Fabrizio trovi tutte queste energie per me è un mistero, essendo sposato dovrà occuparsi anche della moglie... Ma a me ciò che interessa è che si sbatta la mia ragazza il più possibile. Domenica scorsa hanno fatto tombola: al mattino Fabrizio chiama Marcella con whatsapp, avvertendola che la moglie è fuori casa e sarebbe tornata per pranzo. Lei si prepara, scende al secondo piano, e si fa scopare per circa un'oretta nel letto matrimoniale di Fabrizio. Nel primo pomeriggio lui la richiama dicendo che può liberarsi mezzora con una scusa. Le chiede di scendere in garage. Marcella accetta. Dopo dieci minuti che è scesa la seguo, mi dirigo al sotterraneo dei box, localizzo quello di Fabrizio e mi metto in ascolto. Mi arrivano soffocati i gemiti di Marcella, il cui ritmo mi fa capire che sta prendendo alla grande il cazzo di Fabrizio. La sera è lei che ha voglia di metterlo alla prova, lo messaggia dicendolo che se vuole lo aspetta a casa che il suo ragazzo non c'è. Lui, non so con quale scusa, molla la moglie, sale e scopa Marcella sul divano del salotto. Io, acquattato nello studio, ascolto gemiti e rantoli facendomi l'ennesima sega della giornata.
Marcella nei miei riguardi è dolcissima... mi dice sempre che le permetto di vivere come in un sogno, dove lei può avere tutto il sesso e gli uomini che vuole, e dopo ogni scopata può rifugiarsi nell'amore e nella tenerezza che ho per lei.
Il sesso tra me e lei è cambiato, in meglio: tutto è iniziato con esplorazioni del mio ano con le dita da parte di lei durante i meravigliosi pompini che mi regala. Poi mi ha chiesto se poteva introdurmi nel culo un vibratore mentre mi succhiava. Ora è diventata bravissima ad allargarmi il culo: inizia con falli di normali dimensioni ed arriva agli extralarge in un solo quarto d'ora. Quando si sente carica si infila prima i falli nella fica per lubrificarli e poi me li introduce nel culo con decisione, succhiandomi il cazzo fino a farmi venire. Mi dice sempre che farmi godere col culo la gratifica enormemente...
Sono ormai tre settimane che la storia con Fabrizio è iniziata e per fortuna Marcella ha trovato il tempo per soddisfare anche Marco, ma soltanto due volte, e Maurizio, che si è dovuto accontentare di una sola scopata la settimana scorsa.
In questo frattempo mi sono dato da fare per costruire per lei una situazione spinta, dando seguito alla sua richiesta della prima sera dopo la primissima chiavata con il vicino. Mi sono iscritto a diverse bacheche e siti di incontri pubblicando annunci di questo tenore:
"Fidanzata bella e troia ventiquattrenne non mercenaria, disponibile a soddisfare gruppi di uomini accompagnata dal suo ragazzo cornuto e passivo".
Sono stato sommerso di risposte, la maggioranza delle quali di uomini soli. Finalmente trovo però un interlocutore interessante che mi scrive:
"Siamo un gruppo di amici dai 28 ai 36 anni e siamo interessati all'incontro".
Un breve fotoscambio poi ci sentiamo per cellulare. Ho l'impressione di una persona seria e disponibile, si chiama Riccardo, ma impongo comunque alcune condizioni: pretendo di sentire anche le voci degli altri, e raccomando che mi propongano una situazione molto porca per la mia ragazza. Mi richiamano e sono in tre a parlare, assicurandomi che possono arrivare a sei o sette maschi in tutto, salvo defezioni sempre possibili. Le loro proposte sono tre: serata in villa al mare con gang-bang, serata in una discoteca dove a turno porteranno Marcella nella toilette per scoparla, oppure uscita a bordo di un grosso camper e sesso in parcheggio. Accetto la terza soluzione con la condizione che mi dicano luogo e ora e che io possa invitare anche altri uomini, un po' per mia sicurezza, un po' per la libidine di poter coinvolgere qualcun altro ancora. Loro ribattono che organizzano tutto a patto che io faccia loro parlare con Marcella al telefono per essere sicuri che non sia un bidone. Gli dò appuntamento telefonico per la sera stessa pregandolo di presentarsi come bull singolo e senza dire altro.
"Amore mio, ti va di telefonare ad un tizio che vorrebbe venire a letto con te?" le propongo senza indugi.
"E chi sarebbe?" mi fa lei sgranando gli occhi.
"Non te lo posso dire, è una sorpresa, ma ne vale la pena".
Marcella prende cellulare e numero e chiama Riccardo. La lascio seduta sul divano, vedo che ridacchia, si vede che Riccardo si dà da fare con le parole. La telefonata termina.
"Mmmmm sembra un tipo interessante... ha una bella voce... allora sabato sera ci usciamo insieme, ok?"
"Sabato sera, tesoro? Va bene".
Vado al sexy shop e compro diversi capi di lingerie arrapante per Marcella, e per me una serie di plug appositamente realizzati per poterli portare inseriti nel culo. In farmacia acquisto parecchi pacchi di preservativi.
Arrivato a casa inizio a contattare parecchi singoli spiegando loro la situazione: nel tal posto alla tale ora, sabato sera la mia ragazza starà su un camper pronta a soddisfare tutti uomini presenti. Venerdì Riccardo mi chiama e mi chiede se mi sta bene un parcheggio frequentato da guardoni. Gli rispondo che è l'ideale, mi fornisce le indicazioni e stabiliamo l'ora. Riccardo mi chiede se Marcella può fare il tragitto in camper con loro e io li seguo con la macchina. Gli rispondo che è perfetto.
Scrivo a tutti i miei contatti fornendo le indicazioni per trovarci. Aggiungo che lascerò la mia auto con le luci di posizione accese accanto al camper per aiutarli ad individuarci.
Arriva sabato. Marcella si prepara meticolosamente all'incontro con Riccardo. La aiuto ad accorciare e regolare i peli della fica e le massaggio il buco del culo profondamente con del lubrificante. Le faccio provare diversi completini di intimo e optiamo per calze nere trasparenti con la riga e con reggicalze. Sopra una minigonna nera piuttosto corta, camicetta di seta e reggitette a balconcino. Niente mutandine, stivali neri e trucco pesante. E' sensazionale e porca. Si guarda allo specchio.
"Amore, ma sembro una puttana!!!".
"Tesoro, ma tu sei una puttana." Lei mi viene vicino e mi sporca la bocca di rossetto.
Le chiedo di inserirmi un plug nel sedere e lei esegue. Non mi lubrifica l'ano con la lingua come fa di solito per non rovinarsi il trucco. Il plug, piuttosto grosso, scivola nel mio culo. Sono pronto anche io.
Usciamo in macchina e ci dirigiamo all'appuntamento presso un bar con tavolini all'aperto. Lasciamo la macchina in un parcheggio a circa 200 metri, dove vedo il camper già parcheggiato. Riccardo ci aspetta, ci vede e ci viene incontro cordiale. E' un bell'uomo di 37/38 anni, quasi 1,80. Lo vedo assolutamente stupito dall'avvenenza di Marcella, probabilmente si aspettava una mezza cozza. Ordiniamo da bere, lui non le toglie gli occhi di dosso. Studio la reazione di Marcella, dopo un paio di minuti il desiderio di Riccardo che lei percepisce l'ha già fatta completamente sciogliere. Sarebbe già pronta a farsi scopare da lui in macchina o nella toilette del bar. So per esperienza che la fica di Marcella è già luccicante di umori. Sento il plug nel mio culo spingere dolorosamente e godo come un matto a questa sensazione. Da un tavolo vicino quattro uomini si alzano e vengono da noi. Perfettamente a suo agio Riccardo fa le presentazioni:
"Allora, questi sono Massimo... Giovanni... Alfonso... e Luigi".
Sono tutti fra i 38 e i 45 anni. Giovanni è un bell'uomo, alto e piazzato, gli altri tre di corporatura normale, solo Luigi ha un po' di pancetta.
Marcella è stordita e imbarazzata, rimane ammotulita. Riccardo si alza e le porge la mano. Ci avviamo al parcheggio, nessuno parla, gli occhi dei cinque uomini sono calamitati sulle grazie di Marcella.
"Allora tu ci segui con la macchina" mi fa Riccardo.
Provo stilettate di eccitazione a vedere Marcella scomparire nel camper con i 5 sconosciuti. Metto in moto e li seguo.
Sono sicuro che i cinque tizi non aspetteranno certo di arrivare al parcheggio per darsi da fare con la mia fidanzata. Mi chiedo chi sarà il primo a metterle le mani addosso, che le infilerà la lingua in bocca. Chi le sbottonerà la camicetta, chi sarà il primo ad accorgersi che la troia è senza mutandine. Cosa le dirà il primo che le pastrugnerà la fica e si accorgerà che è bagnata come una fontana.
Arriviamo al parcheggio, il camper si ferma in una zona appartata, io parcheggio a lato lasciando le luci accese. Manca quasi un'ora all'orario che ho indicato ai vari singoli.
Scendo dall'auto, il camper ha le tendine tirate, non si vede nulla. Sopra c'è movimento, da come il veicolo sussulta pigramente sulle grosse sospensioni. Aspetto una decina di minuti, poi busso leggermente. Nessuno risponde. Busso leggermente più forte e mi viene aperto. Sento subito i gemiti di Marcella. Salgo lo scalino, entro e mi si prospetta una scena paradisiaca. Le due grosse dinette del camper sono state sistemate a letti. Marcella sta al centro della dinette più grande. Non ha più nè camicetta, nè reggitette nè minigonna. Sta a pecorina sul letto, con Giovanni dietro che la sta montando con furia, non so se in fica o in culo, tenendola per i fianchi. Lei sta leccando le palle a Riccardo, mentre di fianco Alfonso le indirizza la cappella verso le labbra. Le slappate di Marcella avvolgono la cappella di Alfonso e quella di Riccardo alternatamente. Massimo e Luigi si stanno finendo di spogliare sull'altra dinette. Guardo i loro cazzi, quello di Luigi è più dimensionato, già semieretto, con una grossa cappellona ciondolante, quello di Alfonso è normale. Capisco che loro due devono ancora scoparsi Marcella. Riccardo e Giovanni si scambiano di posto. Riccardo entra nella fica di Marcella nello stesso istante in cui Giovanni, sfilato il preservativo, affonda tutto il cazzo in bocca alla mia ragazza. Luigi si avvicina, prende una mano di Marcella e se la guida sulla nerchia. Lei glielo mena come può, facendoglielo subito intostare. Decido di scendere dal camper accostando la porta e lasciarli a divertirsi con Marcella. Mi infilo in macchina e mi dedico a masturbarmi il culo con il plug, che alterno ad un grosso fallo con cappella. Dopo mezzora ho il culo dolorante e mi vibra il cellulare. Rispondo, è uno dei singoli che ho contattato, gli dò indicazioni per trovarmi. Appena la sua macchina affianca la mia mi chiama un altro. Ci presentiamo, è sui 55 anni, si chiama Domenico, piuttosto grasso. Gli spiego che la mia ragazza sta sul camper con cinque uomini e che dovrà aspettare che si siano sfogati prima di poter partecipare. Lo faccio salire sul camper per fargli dare un'occhiata. Domenico sale, e scende subito dopo.
"Che puttana la tua ragazza... mi hanno guardato un po' male quei tizi".
Lo rassicuro dicendo che verrà anche il suo turno. Domenico mi chiede senza mezzi termini se è vero che sono finocchio oltre che cornuto. Gli rispondo di si.
"Allora succhiamelo un po' tu intanto che aspetto".
Saliamo in macchina, Domenico si slaccia i pantaloni e se li tira giù. Ha un cazzo corto ma piuttosto largo. Mi chino su di lui, gli prendo la cappella in bocca. Sento il cazzo di Domenico drizzarmisi piano piano in bocca. Il sapore è buono. Gli massaggio le palle mentre succhio, finchè una seconda macchina ci affianca. Mi vibra il cellulare. Interrompo il pompino per rispondere. E' un certo Fabio, gli dico che la mia ragazza è sul camper e quando ha finito scende, e che ora sono occupato a fare un pompino. Continuo a succhiare Domenico per un quarto d'ora abbondante, poi lui mi chiede di smettere perchè vuole venire con Marcella e non con me.
Si è aggiunta una terza macchina. Facciamo le presentazioni e spiego agli altri due la situazione. Rimaniamo a chiacchierare sul piazzale per oltre due ore. Ogni tanto sbirciamo dai finestrini del camper, si intravede qualcosa...
E' mezzanotte passata quando Marcella scende dal camper, ci ha passato tre ore buone. E' liquida di piacere, ha gli occhi a mezz'asta, quasi si fosse fumata tre canne. Mi viene vicino, mi abbraccia, mi nasconde il viso nel collo.
"Amore, ci sono questi tre amici ancora..."
Lei si volta, li guarda, mentre i camper si mette in moto e si allontana nella notte.
"Chi fa per primo?" chiede lei guardandoli sottecchi.
"Io" si fa avanti Roberto, l'ultimo arrivato.
"No scusa, guarda io sono due ore che sto qui" fa Domenico. "Guarda, io ci metto poco, faccio presto e ve la lascio" soggiunge.
Prende Marcella per mano, la corica sul sedile posteriore della sua auto, si mette un condom, le fa allargare le gambe e le sale sopra. Il cazzo di Domenico sprofonda tra le cosce di Marcella. da dietro vedo il suo culo peloso fare su e giù rapidamente tra le gambe spalancante della mia donna. Tempo quattro o cinque minuti e inizia a rantolare, poi le viene dentro. Domenico le smonta di dosso, Marcella esce dalla macchina. Domenico sale in macchina e se ne va.
Si appoggia alla mia macchina, si solleva la gonna agli inguini squadrando i due maschi superstiti che la fissano vogliosi con il cazzo fuori dai pantaloni.
"Chi la vuole la mia fica ora?"
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9 years ago
marcellaefabio,
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Padrona di coppia
Mi accingo a suonare il campanello di quel palazzo di dieci piani con mano tremolante anche perché nelle foto dell’annuncio si vede solo la Lei di coppia e quindi non so come è il suo Lui.
Ma l’incontro era accordato solo con Lei per quel pomeriggio dato che il marito era fuori per lavoro.
Mi risponde una voce molto femminile che mi invita ad entrare prendendo la scala C……….terzo piano.
Come da accordi avevo già sotto indossato delle calze velate nere con reggicalze; un perizoma nero e sopra un body nero trasparente.
Sopra una tuta da ginnastica che copriva il tutto e anche facile da toglierla nel momento giusto.
Davanti la porta leggo il nome della famiglia e non faccio in tempo a provare a suonare che mi apre una donna sulla quarantina con una vestaglia leggera e sorriso smagliante.
Entrato dentro mi fa accomodare nel salotto e mentre cammino sento lo sguardo sul mio corpo che quasi mi spoglia.
Mi chiede se volevo qualcosa da bere per rinfrescarmi la bocca e nello stesso tempo mi invita a togliermi la tuta dato che sapeva cosa indossavo.
Messomi in libertà attendevo con ansia l’arrivo di Lei; ansia dovuta al fatto che aspettavo la sua opinioni sulla lingerie e il mio corpo reso femminile da quegli indumenti sexy e la pelle depilata e cosparsa di crema profumata.
Sentii un movimento di tacchi e all’improvviso quella donna apparve davanti a me con una bottiglia d’acqua ma trasformata in una autentica padrona.
Indossava degli stivali neri lucidi e alti fino alle cosce con delle calze nere. Un reggicalze le teneva sollevate e sopra era nuda con i seni che svettavano all’insù, bianchi e duri.
I guanti neri di pizzo la rendevano molto austera e i capelli neri lunghi e sciolti Le coprivano metà del suo viso mentre camminava verso di me.
Ma la cosa che mi fece sobbalzare di più era che non indossava perizomi o altro; aveva indossato già uno strap-on di grosse dimensioni che penzolava in avanti e ondeggiava ad ogni movimento dei suoi fianchi.
Mi porse il bicchiere pieno avvicinando anche quel membro mostruoso vicino la mia bocca. Appena finì di bere avevo quel membro sulle labbra e ordinandomi di aprirle mi iniziò ad accarezzare il viso e i capelli spingendo la testa verso il suo bacino.
Come un automa spalancai la bocca e iniziò a scoparmi sussurrando che avevo un bel culetto bianco e rotondo e che non vedeva l’ora di assaggiarlo.
Dopo pochi minuti mi disse che era arrivato il momento e facendomi alzare mi accompagnò davanti al tavolo di quel soggiorno immenso.
Mi piegò la schiena e mi fece divaricare le gambe. Scostò quel sottile indumento che copriva il mio buchetto e iniziò a leccarlo e a penetrarlo con la lingua.
Io iniziavo a gemere di piacere e il calore iniziava a salire lungo il mio corpo. Avevo chiuso gli occhi e ad ogni slinguata i brividi arrivavano al mio cervello.
Poi iniziai a sentire le dita che spalmavano una crema fresca attorno al mio sfintere e si facevano strada dentro di me roteando a allargando il buchetto.
“Sei proprio una troietta in calore” esclamò sorridendo; “ già stai bagnando tutto il mio pavimento”.
Infatti dal mio cazzo usciva copioso il liquido pre-spermatico che aveva sporcato tutto come se fossi venuto.
“poi ti faccio pulire tutto con la lingua” continuò sorridendo e penetrandomi con tre dita e con altra crema.
Capii che ero pronto per lei quando smise con le dita e attendevo la penetrazione. Mi lasciò li in attesa per un paio di minuti per farmi gemere e pregarla di penetrarmi.
Mi carezzava i glutei, le cosce e la schiena leccandomi i fianchi e mordicchiandoli.
La pregai di fare presto perché ne avevo voglia. Lei mi rispose che dopo forse l’avrei pregata che smettesse dato che il membro era molto grosso ma non ci feci caso.
Ad un tratto sentii il glande che premeva e si faceva spazio tra i miei glutei scivolando di colpo sopra lo sfintere. Fece un po’ di resistenza e cercai di rilassarmi al massimo per facilitare l’ingresso.
Mi allargava a dismisura e iniziai a gridare piano sotto quella pressione lenta ma costante.
Un rumore sordo mi fece preoccupare seguito da un dolore lancinante: ero rotto. Il cazzo era entrato e scivolava dentro di me riscaldando l’intestino ad ogni movimento.
Iniziai a piangere per il dolore e le lacrime uscivano bagnando le mie guance.
Lei si muoveva in avanti affondando quei trenta centimetri dentro il mio culetto in modo lento ma continuo facendomi provare ora dolore e dopo piacere che aumentava sempre di più.
“Ormai sei aperto e posso sfondarti fino in fondo…………senti il cazzo dentro……….ti apro fino in gola” sussurrava all’orecchio e io la pregavo di non smettere.
Sentivo quel cazzo che scivolava per tutta la lunghezza e lo stomaco mi si rivoltava ad ogni colpo.
Mi mise le dita in bocca e inizia a ciucciarle e a stringerle con le labbra.
“Bravo…..la prossima volta non saremo soli e avrai altro da ciucciare che le mie dita”. Non vedevo l’ora di quella promessa.
Iniziai a venire copiosamente e lei mi diede due colpi possenti che mi fecero gridare. Il tavolo era imbrattato del mio sperma.
Tirato fuori quel mostro ero spossato e Lei mi ordinò di pulire e leccare quello sperma. Un sapore acro ma stupendo………….ero assetato.
“Ne berrai di più la prossima volta” e mi lasciò abbattuto sul tavolo.
Dopo una decina di minuti ritornò e mi aiutò a ricompormi. Mi misi la tuta e con un lungo bacio mi lasciò fuori la porta.
Alla prossima.
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9 years ago
admin, 75
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Un sogno che diventa realtà
Dopo l'esperienza raccontata nel precedente racconto, il fare sesso tra di noi era diventato un appuntamento quasi quotidiano. All'epoca eravamo poco più che maggiorenni e trasgredire in quel modo era eccitante e sotto alcuni punti di vista anche appagante.
Ci trovavamo il più delle volte a casa sua, quasi sempre era da solo e tra una chiacchiera e un'altra si finiva sempre a parlare di sesso per poi passare all'opera; era sempre lui a fare il passivo e iniziava a prenderlo in bocca e dopo avermelo fatto indurire a dovere, ci spogliavamo, ci mettevamo a letto e facevamo sempre il 69, in quando a me piaceva leccare il culo e a volte gli leccavo anche l'uccello, ma era lui che lo adorava, perchè in quella posizione poteva ingoiarlo tutto e succhiarlo a dovere.
In una delle tante volte che eravamo in questa posizione, mentre gli leccavo il culo e glielo allargavo con le dita infilandogliene in fondo, si gira e mi dice con voglia:" come mi piacerebbe avere un cazzo nel culo mentre un altro lo succhio..." Dall'eccitazione e anche grazie ai suoi splendidi colpi di lingua vengo copiosamente, sorprendendolo, e mentre me lo pulisce mi chiede se vogliamo organizzare, e io gli dico di si.
Dopo un paio di settimane, ci chiamano per andare a fare le selezioni per un lavoro e insieme a noi chiamano anche un nostro caro amico e decidiamo di partire insieme e di prendere una tripla in hotel, anche per poter risparmiare in quando non sapevamo quando dovevamo starci, ma nello stesso tempo eravamo anche consapevoli io e il mio amico che non avremmo potuto fare sesso. La domenica si parte e arriviamo in hotel nel tardo pomeriggio, il tempo di sistemare i bagagli e il nostro amico ci dice che si faceva una doccia al volo in quando doveva andare a salutare una sua cugina e che sarebbe rientrato tra un paio d'ore. Ci salutiamo e rimasti da soli approfittiamo per farci una doccia e per velocizzare i tempi decidiamo di farla insieme; usciamo e andiamo nella stanza da letto e mentre mi sto asciugando mi si fionda con la bocca all'uccello e inizia a succhiare e in un secondo ci troviamo nudi e sdraiati sul letto.
Mentre la sua lingua è un vortice sul mio cazzo si apre la porta ed entra il nostro amico: lui rimane spiazzatissimo e mentre cerca di aprire bocca l'altro con la massima spontanieta' gli dice:"vuoi unirti...?" Sara' stata la situazione o la stessa passione che nutriamo io e l'altro per il sesso che si avvicina si abbassa i pantaloni e le mutande e rivolgendosi all'altro gli dice"ora sono cazzi tuoi..." in quel momento l'amico di sesso si ritrova davanti la bocca un cazzo grosso come il mio ma leggermente più lungo e vedo nei suoi occhi la gioia di poter finalmente realizzare il suo sogno. Inizia a succhiare entrambi i cazzi, poi si mette a 69 e mi implora di fargli un bel preliminare con le dita e mentre succhia un pò uno e un pò l'altro, si gira di scatto e si mette a pecora davanti il nostro amico dicendogli di scoparlo e mentre lo inizia a prendere, per non urlare succhia talmente forte la mia cappella che quasi svengo dal dolore misto a goduria.
C'è da dire che i due attivi eravamo molto lenti nel venire e ogni scopata durava quasi un 45 minuti; ci fermavamo giusto il tempo di una rinfrescata ma cominciavamo subito in quando il passivo aveva una voglia matta e con la sua abilità di lingua ce lo riportava in tiro subito.
Siamo stati insieme per 6 giorni e non so quante scopate e quanta sborra abbiamo riversato nel culo, in bocca e addosso al nostro caro amico passivo, e ogni volta che si finiva una scopata, la sua frase era sempre la stessa:"ancora, vi prego ancora...."
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9 years ago
birdhot424522,
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