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Carramba che sorpresa
Era un venerdì come tanti, tornato a casa dal lavoro mi metto a cazzeggiare su internet, e dopo un ora che navigavo in rete e cretino io che vado su siti xxx mi viene voglia, non voglio concludermi la serata con una sega cosi decido e inizio a cercare su siti d’incontri numeri di telefono di TRANS. Purtroppo essendoci la crisi e tutto quello che vuoi, nel portafoglio avevo con me 50€ sperando che mi bastavano cosi inizio a scrivere un sms e inviarlo alle trans della zona “ciao sono di A…….A sono bsx e trav in privato mi piacerebbe conoscerti ecc”, sapendo che il 99% non mi rispondeva ho messo il cuore in pace e mi son messo tranquillo nel letto cercando di far raffreddare i bollenti spiriti. Dopo una quindicina di minuti sento la suoneria di un messaggio in entrata prendo il telefono ed era una delle tante trans che avevo mandato il messaggio con scritto non sembri male dalla descrizione se vuoi ho s……e o w……p inviami delle foto per vedere se effettivamente sei tu il mio nick su s……e è A……………a, il mio problema era capire chi era….cosi mi rimetto al pc e cerco di scovare chi fosse, finalmente dopo svariati minuti scopro chi è un pantera di colore e con un mazza tanta che l’avevo esclusa per molti motivi (bellezza, poi foto esplicite con altri uomini sottomessi ecc) vado subito su di giri e l’aggiungo mi risponde subito e mi chiede cosa mi piace fare, io gli rispondo schiettamente dicendo che facevo prima a dirgli ciò che non mi piace fare ovvero il sadomaso poi il resto se fatto con testa e con rispetto non pongo limiti e nel frattempo gli mando alcune foto da uomo. Lei mi controbatte dicendo che volevo vedere le foto da trav cosi prendo la chiavetta con le mie foto da trav le carico e le invio, ricevo subito complimenti e lusinghe cosi decide di incontrarmi il sabato pomeriggio(il giorno seguente), ma gli rispondo che con me avevo 50€, mi risponde tranquillamente che non era un problema ma dovevo star al gioco, un po perplesso spengo il pc e me ne ritorno a nel letto pensando a che gioco dovevo stare, man mano lo accantono e mi addormento. L’in domani mi sveglio per andar al lavoro (mezza giornata) e verso meta mattina ricevo un messaggio su w……..p da parte di lei con scritto oggi quando vieni indossa calze a rete perizoma tacchi e una maglia femminile; whaoooooo ok va benissimo gli rispondo, arrivata l’ora di chiudere corro a casa depilazione impeccabile tutto ben agghindato (sotto la tuta) decido di mettermi un “buttplug” di vetro ø 4.5 dato le dimensioni del suo cazzo esco di casa salgo in macchina e mi avvio verso casa sua, parcheggiato e mi trovo sotto al suo palazzo come d’accordo la chiamo cosi mi apre salgo le rampe di scale con una agitazione esagerata arrivo davanti alla sua porta mi apre spalancandola. Rimango di sasso mi ritrovo la venere nera in persona capelli neri e mossi fino alle spalle, lineamenti del viso femminilissimi, occhi scuri e profondi, seno oserei dire una 4 abbondante con capezzoli turgidi neri che li copriva un body con manica a rete, perizoma argentato tipo eco-pelle, e leggings argentati che arrivavano a meta coscia, scarpa classica (da battona) trasparente con zeppa. Mi squadra per 10 secondi mi chiede di girarmi mi si avvicina mi tira giù i pantaloni di tuta e mi scopre il lato b, mi sorride e mi dice di entrare mentre entro mi sussurra nell’orecchio lo sai che ho una sorpresa per te!!!?? Facendogli un sorriso gli sfioro il pube gli rispondo lo so ed anche grossa, mi contraccambia con un sorrisino. Mi accompagna in una stanza da letto dove sembrava pronta per me appena mi avvicino al letto mi da uno spintone che mi fa cadere sul materasso senza perdere un attimo mi inizia a spogliare e mi chiede se avevo portato i tacchi, che erano nello zainetto me gli fa indossare e prende delle corde mi lega la caviglia destra ai piedi del letto e la sinistra dal lato dei cuscini, poi mi lega i polsi per poi fermarli dall’altro lato del letto, mi ritrovano in una spaccata con il busto in avanti.
Fa il giro del letto e si mette davanti a me, si sfila il perizoma e noto quel cazzo che in foto sembrava pure piccolo confronto la realtà, si mette in ginocchio a cavallo delle mie braccia e mi mette il suo cazzo davanti alla faccia che facendo un piccolo rapporto l’asta mi partiva dal labbro inferiore e arrivava fino a toccarmi i capelli di pi non riuscivo a vedere. Con un movimento lesto me lo mette in bocca ma lo tiene fermo mi dice “lo sai che cosi ti ho in pugno, non puoi sottrarti a niente?? E se io volessi ora come ora posso pisciarti in bocca, non potresti far nulla, e per non affogare saresti costretto a bere fa si con la testa se hai percepito il messaggio, visto che non puoi parlare”. Non potendo parlare e non avendo altra scelta sento il suo cazzo ingrossarsi sempre di più nella mia bocca annuisco mi chiede se il perizoma lo poteva tagliare che me ne avrebbe dato uno lei dato che non l’avevo tolto prima prende delle forbici in un cassetto e senza sfilarmi il suo enorme cazzo dalla mia bocca arriva a tagliare i due elastici laterali notò subito il buttplug che avevo messo a casa e sorridendo mi dice “che troia che sei…non ti basterà quello per quello che ho in servo per te”, restando nella stessa posizione da due colpi di mani (come se plaudesse) sento la porta che si apre e si chiede poco dopo e tra l’altro a chiave. Lei si alza e mi porta davanti a me due uomini nudi con il fisico messo bene, (non modelli di D&G ma neanche scaricatori di porto orsi grizzly) con una maschera tutta bianca che gli copre il volto, sorridendo mi dice ecco la sorpresa. Uno dei due mi si piazza davanti come era messa lei e si fa spompinare lei va nel cassetto dove ha preso le forbici e tira fuori 5-6 profilattici e li fa cadere sopra la mia schiena, ne prende uno se lo mette e come elasticità era al limite e quasi srotolato tutto con il sorrisino mi dice se ero pronta sento i suoi tacchi che vanno dietro di me con molta cautela mi sfila il butt plug prende l’olio jhonson baby e mi unge tutto natiche e il buco semi-aperto, mi appoggia la sua cappella e si mette con le mani vicino alle mi costole. Inizia a spingere lentamente sento la sua cappella che entrare come dilatazione sono quasi al limite sento che inizia ad ansimare mi dice che sono una puttana perchè sono stretto di culo e la faro godere in pochissimo tempo man mano inizia a far su e giù e a ogni colpo ne entra sempre un pezzettino del suo cazzo se si può chiamare ancora cosi. Quando mi è entrato tutto dentro e non ci volevo credere mi dice “hai visto troia sei riuscita a prendere tutto il mio cazzo ma sei sempre stretta” nel frattempo davanti a me si sono dati il cambio l’uomo che spompinavo e andato da lei a farsi spompinare e ho iniziato il lavoro di bocca sull’altro, lei mi da una serie di colpi un pò più violenti mentre succhiavo il cazzo dell’altro uomo e mi dice “si troia sto godendo aaahhhhhhh ti riempio il culo” finito l’amplesso rimane qualche secondo-minuti con il cazzo dentro di me e con molta cautela lo sfila dal profilattico ci fa un nodino e si sposta l’uomo che stava spompinando sento che prende un dei profilattici sopra la mia schiena se lo metto e in meno di che non si dica mi ritrovo il suo cazzo nel culo, lei che mi si avvicina con il suo cazzo penzolante (sembrava quello di un cavallo) si abbassa e mi fa una carezza sul viso mentre ho ancora il cazzo dell’altro in bocca, che per un atto di grazia se lo prende con se e si va a sedere su una sedia vicino al letto, in maniera molto “stravaccata” una gamba a penzoloni su bracciolo sinistro e l’altra aperta l’uomo che ha preso lo fa inginocchiare e sollevandogli la maschera senza scoprire il volto, gli fa ripulire il suo cazzo da residui di sperma intanto si fuma una sigaretta. Dopo un bel pò che stantuffava nel mio culo gli chiedo di ungere di più il buco che iniziava a farmi male (finalmente potevo parlare e ansimare), prende l’olio e lo fa colare abbondantemente in mezzo alle chiappe e sulle chiappe, senza preoccuparsi molto se sporcava il letto ecc mi inizia a scopare con più foga io finalmente gemo e ansimo la trans sghignazzando mi dice “ sentite sembra una cagna bau bau” e con un grugnito seguito da una bestemmia gode anche lui, con molta cautela sfila il suo cazzo dal profilattico e ci fa un nodino, la trans dice al secondo uomo quello che l’ha ripulita che toccava a lui si avvicina pende il profilattico sopra la mia schiena e stessa cosa lo infila e senza batter d’occhio me lo ritrovo dentro che ormai dilatato e aperto com’ero non mi faceva ne caldo ne freddo (per capirci, mi sembrava di avere qualcosa ma non cosi esageratamente grosso), la trans si alza dalla sedia e va vicino al comodino prende una bottiglia vuota di estathè alla pesca prende l’uomo che aveva appena finito con me si mettono di fronte a me lei si abbassa e gli ripulisce il cazzo ne frattempo porta la bottiglia vicino al suo cazzo e inizia a pisciarci dentro, ne riempie meta la posa su comò e una volta ripulito per bene il cazzo di lui, lo fa rivestire lei si rimette di nuovo in ginocchio davanti a me mi mette il suo cazzo in bocca e sto giro mi prende per la testa e me lo spinge fino in gola con un susseguirsi di conati spingendomelo fino in fondo mi tappa il naso con le dita per circa 30-40 secondi sento l’altro che mi sta scopando il culo che arriva il suo orgasmo gode dentro di me lei prende un profilattico lo infila sempre stretto alla mia vista lui lo sfila e ci fa il nodino. Si sposta lei mi torna dietro e con una tranquillità mi dice “ora vediamo se sei ancora stretto” con non molta fatica riesco aprendo tutto e con un sospiro di sollievo sento che e contenta ordina i due uomini di rivestirsi e andarsene lei mi scopa con più foga si e messa con i piedi davanti alle mie cosce cazzo dentro e con le dita si teneva alle mie spalle a volte mi metteva due dita in bocca. I due uomini si sono rivestiti hanno ancora le maschere al volto la salutano mentre e ancora impegnata a sfondarmi il culo aprono la porta e se ne vanno ormai ho perso la cognizione del tempo ma secondo me son passati una ventina di minuti forse trenta ho il culo che mi fa male e brucia provo a dirlo ma lei mi risponde di resistere che mancava poco e aveva finito, cosi avviene aumenta la progressività dei colpi inizia ad alzare il tono di voce sto venendo, sto venendo aaaaaaaa siiiiiiiiiiiiiiiii troia prendi tutto il mio sperma dentro di te ti piace eh puttana” e si accascia sopra la mia schiena sento che e tutta sudata il suo senno e bagnato di sudore mi sussurra nell’ orecchio ti e piaciuta la sorpresa? Ormai sfinito e senza forze gli rispondo “ che mi piaceva o non mi piaceva tanto ero legato e non potevo far nulla solo subire” e con un sorriso di entrambi ci baciamo con la lingua con cautela sfila il suo cazzo dal profilattico ci fa un nodino e con una notizia che sapevo già mi dice “oh ma dove saranno fini gl’ altri 3 profilattici???nel dubbio metto anche questo con il dito che neanche sento me lo infila dentro il suo profilattico, prende il buttplug che ormai entra con una facilita esagerata (a casa mi ci son voluti 2 minuti ora neanche 2 secondi) mi slega dal letto e mi dice di rimanere seduto perchè non riuscirei a reggermi in piedi non credendoci appoggio i piedi sul pavimento e mi tremavano le gambe come non mai (poi con i tacchi era assicurato l’ospedale) cosi scelgo di rimanere seduto 10 minuti e parte un chiacchierata come due persone tranquille come se ci conoscessimo da 20anni. Man mano riesco ad alzarmi mi cambio vestiti a fatica avendo il culo dolorante lei va a prendere in un cassetto dell’armadio il perizoma che mi ha promesso senza forza ed esausto prendo il portafoglio per dargli i 50€ ma mi ferma dicendomi “non gli voglio mi son divertita con te rimaniamo cosi me li dai la prossima volta abbiamo un debito quindi quando ritorno qua in zona ti chiamo e ci si vede cosi me li dai”, ci scambiamo l’ultimo bacio bagnato prima che mi chiude la porta mi avvio alla macchina e con calma cercando di tornare sul pianeta terra, mi avvio verso casa. Arrivato a casa mi avvio nel bagno che mi sfilo il buttplug e cerco di sfilare i 4 profilattici che erano dentro ma solo 3 son riuscito a toglierli il quarto bho non dandoci peso andai in camera mi sfilai le calze e ripensando a osa mi fosse accaduto sono riuscito a godere senza sborrare e con questo pensiero mi addormentai fino alla domenica, risvegliandomi con un po di bruciore ma con l’ano ancora aperto.
Aspetto tanti commenti un bacio a tutti che scriveranno micaela
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9 years ago
admin, 75
Last visit: 3 hours ago -
Mmmm che goduria
abito al centro , trasferito da poco da altra citta', secondo piano .
Mentre facevo il trasloco ho notato una gran bella donna entrare nel portone ma essendo occupato con il trasloco non riesco a capire in quale piano o appartamento va. Giorno seguente , mi alzo mi faccio la doccia mi preparo il caffe e in accappatoio mi metto al balcone a gustarmelo accompagnato da sigaretta. A un certo punto mi arriva dell'acqua addosso proveniente dal piano superiore , senza alzarmi dalla sedia , grido alla persona che la doccia gia lo fatta e mi faccio una gran risata. per rispsota una voce dolcissima di donna mi chiede scusa dell'accaduto dicendomi che non sapeva che l'appartamento fosse stato occupato. dopo un po , mi bussano alla porta
e vado ad aprire cosi come mi trovo. Dolcissima visione, si presenta , piacere Luigia , ma io non l'ascolto , i miei okki vanno sulle sue gambe coperte da gonna corta in pizzo che non lasciavano niente all'immaginazione , salendo piu su una maglietta giro manica bianca in cotone che faceva intravedere i seni non supportati da reggiseno, belli tosti della 6 misura circa , con capezzoli turgidi , alta okki azzurri e capelli a caschetto sul castano . di colpo mi sono reso conto che ero con l'accappatoio e che il mio membro si era alzato diventando duro e la cappella fuoriusciva . rosso in volto ho cercato di coprirlo invitandola ad entrare. Lei con un sorriso , mi toglie la mano , scosta l'accappatoio ed entrando chiude la porta dietro a se dicendomi che deve chiedere scusa a lui per averlo bagnato. si mette in ginocchio e comincia a baciarlo, mentre si spoglia , con mano sicura mi leva l'accappatoio, io sono ancora imbambolato dalla sua presenza e dal suo modo di fare , ma la cosa mi piace tantissimo. Con le mani le prendo la testa e la spingo verso di me , con dolcezza ci sdraiamo sul divano e mentre lei continua a giocare di lingua , senza distoglierla comincio a mia volta ad aprirgli dolcemente le gambe e mi tuffo con le mie labra li in mezzo.La mia lingua la esplora tutta, sento i suoi brividi di piacere e sento la sua stupenda fighetta che si bagna sempre di piu. Il suo clitoride cresce sotto i colpetti della mia lingua , a un certo punto non resiste piu e mi dice " scopami , prendimi , cavalcami , fammi tua " ed io senza lasciarmelo dire due volte , mentre e sdraiata di schiena , le metto le mie spalle sotto le sue gambe ed alzo la sua schiena dal divano e ci metto un cuscino sotto, e comincio piano piano a penetrarla lentamente , dandogli dei piccoli colpetti seguiti da affondi che gli fanno sentire fino in fondo i miei 20 cm che gli fanno fare urli di piacere e mi incita a non fermarmi. mi giro sul divano e mi metto seduto sul bordo me la tiro su e la impalo , lei continua a gemere e mi continua ad incitare di non fermarmi. Ad un tratto sento dell liquido caldo spruzzarmi il pube e mi spavento ( non mi era mai successo ) ma subito capisco e riprendo a prenderla facendoglielo arrivare fino in fondo e lei continua a spruzzare e mentre lei spruzza io godo e a mia volta la spruzzo dentro , provocandogli altro orgasmo . Rimaniamo abbracciati un po , io le chiededo se vuole un caffe e lei con molta dolcezza mi dice di si. Mi alzo e vado in cucina a preparare il caffe e lei viene dietro di me , e mi abbraccia, dicendomi che era da un bel po che non riusciva ad avere degli orgasmi cosi prolungati e che la appagavano, io le confesso che era la prima volta che mi capitava una donna che squirtava e la cosa mi è piaciuta veramente tantissimo. Prendiamo il caffe lei guarda l'orologio e mi dice che deve scappare, mi da un bacio e mi sussurra all'orecchio " ti verro a trovare ancora se lo vorrai " ed io gli rispondo " quando vuoi saro sempre pronto ad accoglierti a braccia aperte e magari la prossima volta la doccia la facciamo insieme. E' stata una bellissima scopata.
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9 years ago
BULLRESISTENTE,
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Last visit: 9 years ago
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Il gioco dei sensi...
Quando incomiciammo ad incontrare delle coppie cera grande eccitazione, ma anche tanta paura ...dopo aver incontrato diverse coppie accettamo l'invito di una Coppia a cenare da loro, partimmo da casa con la certezza di nn far nulla tranne il provocare con malizia l'altra coppia...Quando arrivammo a casa di questa coppia un bel ambiente candele e luci soffuse , loro avevano gia diverse esperienze noi nessuna ovviamente loro cercavano di metterci a nostro agio quindi cercavano di coinvolgere in tutto parlando con loro la volta prima sapevano che antonio mio marito era bravo a cucinare cosi gli chiesero se gli andava di dare una mano in cucina, lui ovviamente accetto, lory la lei di coppia vestita in modo molto sensuale stava in cucina con mio marito ed io e Alberto stavamo in sala da pranzo e si vedeva quasi tutto in cucina, e mentre cucinavano vedevo lory che quando passava vicino antonio lo sfiorava lo provocava con molta discrezione io da li ero un po infastidita da tutto cio e anche un po gelosa x la verita , tutto ad un tratto vedo che lei si siede su uno sgabbello e si vedeva tutta la patata mio marito cercava di non guardare ma i suoi okki giravano sempre li...vidi dai suoi pantaloni che il suo cazzo era duro si era gonfiato a momenti gli scoppiava dentro,
Cosi decisi di alzarmi e cominciai a provocare Alberto in modo che mio marito capisse che ero gelosa, ma nello stesso tempo ero tutta bagnata tra le gambe. Tutto ad un tratto vedo lory che tocca il cazzo di mio marito e gli dice vuoi un po di ghiaccio cose si spegne? Mio marito gli rispose ci vorrebbe ben altro x spegnere il fuoco, entro in cucina loro si allontanano e io dico state ridendo su cosa? Fate ridere anche me? Mio marito si avvicina a me e mi dice dopo ti spiego io arrabiata , lory capisce e mi l'ascia solo con lui, mentre sotto voce gli dicevo che ero gelosa lui prese la sua mano mi tocco la fica che grondava e disse ma sei arrabiata ho arrapata? Io gli dissi tutte e due cosi mi calmo, dopo cena alberto un bel uomo cercava di andare oltre ma io ero bloccata antonio che sapeva come prendermi e farmi andare oltre i miei limiti propose il gioco della benda spigo il gioco a loro cosi antonio disse amore cominci tu!! Io zitta xke ero eccitata ma nello stesso tempo imbarazata quindi mi bendo, ogniuno di loro poteva toccarmi ho con le mani ho la lingua ed io dovevo capire chi era ogni errore mio dovevo togliere un indumento cosi cominciammo tra una toccata e una leccata mi teovai solo con il perizoma e anche loro con qualche indumento tolto xke
Ogni tanto indovinavo, tutto ad un tratto sento il silenzio e pochi attimi dopo due lingue che.mi leccano i
Capezzoli e salivano e scendevano dal collo mi mancava la terza persona , tutto di un tratto mi sento la
Mano di antonio che mi sposta il periperizoma e con le dita dentro e la terza lingua che lecca io eccitata da morire Alberto mi fa stendere sul divano mi mette il suo cazzo tra le labbra antonio prese lory e la mise a leccare la mia fica rossa....e venne anche lui e mi poggio l altro cazzo tra le mani, io gia stavo venendo
Lory prende il suo giocattolo e cosi sento il terzo cazzo che mi entra dentro mi tolsi la benda ed eravamo tutti li a scopare cosi antonio e Alberto mi bucarono sia la ficache il mio culo una doppia ppenetrazione da urlo lory che si mise cn la sua figa in faccia ed io leccavo....che goduria scopammo tutta la notte e quel emozieno ancora oggi mi fa bagnare grazie a mio marito che sa come farmi diventare una vera maialina da monta....
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9 years ago
giochi1di1piacere,
40/40
Last visit: 3 years ago
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Incontro finto casuale in spiaggia
Questo è il racconto di cosa è successo realmente, quindi non troverete le situazioni irreali che spesso si leggono altrove.
In questo sito ho inserito un annuncio in cui cerco ragazze per un incontro in spiaggia per stare a prendere un po' di sole nudi. Dopo circa un mese dall'aver inserito l'annuncio, mi contatta il lui di una coppia dicendo che era interessato alla proposta. La sua lei non sapeva nulla, e lui vuole organizzare un incontro finto casuale, quindi ci mettiamo d'accordo in tal senso.
L'appuntamento era in una spiaggia isolata dove quasi sicuramente non ci sarebbe stato nessuno scocciatore. Arrivo all'orario stabilito e trovo una coppia. Entrambi avevano il costume, lei era in topless. Mi avvicino e chiedo se quella era una spiaggia nudista. Mi rispondono di no, ma una semplice spiaggia isolata...
Allora chiedo: "da fastidio se mi metto qui vicino senza costume?". Il marito prontamente risponde "fa pure".
Mi sposto ad un paio di metri da loro, stendo l'asciugamano, mi spoglio ed inizio a mettermi un po' di crema. Mentre la metto noto che la lei di coppia mi guardava, speravo prendesse l'iniziativa per mettermi un po' di crema sulla schiena, ma non ha fatto nulla.
Spinta dal marito si toglie completamente il costume e pure lui rimane nudo. Si notava che per lei era la prima volta, e sembrava un po' tesa. Aveva un bel fisico atletico, e guardandola mi sono eccitato senza volerlo.
Non sapevo come avrebbe reagito lei e cercavo di trattenermi. Ma quando ha visto la mia erezione è sembrata compiaciuta.
Dopo un po' è andata in acqua, ed ho deciso di bagnarmi anche io per avere la scusa di potermi avvicinare un po' e scambiare qualche parola. Facendo il finto tonto le ho chiesto se si fosse infastidita dalla mia reazione, e lei ridendo ha risposto che sono cose che capitano.
Uscendo dall'acqua il marito mi fa cenno di avvicinarmi a loro, e così ci ritroviamo tutti e tre vicini a parlare del più e del meno. Ad un certo punto il marito accarezza le gambe della moglie e mi dice: "ti dispiace se noi due facciamo altro?"... domanda più che altro retorica e per sbloccare la moglie che si sdraia davanti a me ed inizia a fare un pompino al marito. La scena era molto eccitante e lei si stava impegnando molto. Il marito mi fa un cenno di accarezzarla e così inizio a toccare la coscia della moglie per poi risalire fino al seno. Aveva una pelle vellutata ed il seno decisamente sodo. Durante tutto il tempo lei continuava a pompare il marito che in poco tempo le è venuto in bocca. Dopo aver bevuto tutto si gira verso di me con l'aria soddisfatta e dice: "adesso mi serve un bagno". Lei era bella pimpante e sembrava più a suo agio, il marito invece sembrava distrutto :-)
Mi riavvicino alla signora per parlare un po', ma lei mi dice che per loro si è fatto tardi e devono scappare.
Come primo incontro è stata una piacevole giornata di mare.
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9 years ago
dareggiocal,
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Last visit: 3 years ago
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Paola....cosa ti fareiiii
Sei lì…..in piedi nella camera d’albergo che abbiamo affittato…sei un po’ titubante perché non sai cosa aspettarti….hai voglia di trasgredire, di sesso sfrenato, ma la tua educazione di donna borghese ti frena, non sai cosa fare, lasci a me la prima mossa…….
Sei ancora vestita, mi avvicino, ti sfioro i capelli con le dita, ti accarezzo le braccia, i fianchi, il sedere, ti sbottono piano la camicetta e la gonna…….sotto hai solo l’intimo……le mie mani cominciano a vagare sul reggipetto, intorno all’elastico delle mutandine, ti accarezzo la schiena, scendo giù alle natiche…….
Paola, sento che il tuo respiro si fa più affannoso mentre continuo a sfiorarti la schiena su e giù…….incontro i gancetti del reggiseno e li slaccio, mentre con l’altra mano scendo sulla tua natica morbida e pian piano faccio scivolare le mutandine…….. cominci a gemere mentre insisto a carezzarti la schiena……i seni ora sono liberi e frementi…….ballano davanti ai miei occhi ed è uno spettacolo incredibile….sfioro con i polpastrelli le areole e poi i capezzoli, che cominciano ad inturgidirsi……. Metto un po’ di saliva sulle dita e poi giro gli indici appoggiandoli sui capezzoli che continuano a spingere in fuori e diventano sempre più duri….. Sono bagnati e allora ci soffio su e la cosa ti provoca un brivido di piacere…….
Ora sei nuda e sono nudo anche io……le mie mani impazzite vagano sul tuo corpo…..dappertutto….. Ti faccio sedere sul letto, mi piego in avanti e comincio a succhiare quei deliziosi capezzoli poggiati sui tuoi morbidi seni….tu hai chiuso gli occhi, hai poggiato le mani sulla coperta e ti offri alla mia bocca vorace che ti succhia impaziente, rigira tra le labbra i capezzoli, quasi inghiotte il seno, la lingua ruota instancabile intorno all’areola…….la mia mano scivola tra le tue gambe e sento la tua palpabile eccitazione quando un rivolo denso e viscido mi si deposita tra le dita………. Ora ti ho fatto coricare……io sono ancora in piedi al bordo del letto e ti bacio sulle spalle, sulle tette, sul ventre, sulle cosce……la tua mano si allunga e cerca il cazzo….lo trova….è già bello duro con la cappella violacea dalla eccitazione, scendi ad accarezzare le palle, le stringi, mi fai un po’ male ma non importa, poi risali e me lo scappelli tutto, per poi cominciare a menarmelo………..
Mi sdraio accanto a te nella posizione del 69……ora mi faccio largo nel tuo boschetto odoroso per raggiungere con la lingua quella fica che sta schiumando in un lago umido…….ti allargo le labbra con le dita, mentre tu me lo prendi in bocca e pare non ti basti da tanto che vorresti ingoiarlo…….continui a menarlo con la mano, ma io te le levo e muovendo le anche comincio a fare dentro e fuori dalla tua bocca che diventa una enorme fica da chiavare senza pietà……..
Paola, la tua fica spalancata rivela le labbra rosa, il clitoride pulsante che sto per afferrare con la bocca, ma è seminascosto dal tuo succo bianco che si spande viscido…..mi avvicino e lo lecco….è saporito……mi riempie la bocca e la lingua mi diventa viscida e densa a sua volta……voglio ripulirtela tutta questa fica vogliosa…..lecco peli, clitoride, la tua sborra……..ho la faccia tutta appiccicosa e immersa dentro, mentre il mio cazzo va su e giù tra le tue labbra e in gola ……
La situazione è eccitantissima………la signora perbene non c’è più……c’è una arrapatissima troia che mi gocciola i suoi umori in bocca, mentre il mio cazzo le va su e giù nella gola……..ma io non voglio venire…..devo godermela al massimo….alla mia età ho imparato a resistere a lungo……e per ora non voglio che venga anche tu…….
Mi metto su di te, che sei sempre sdraiata sulla schiena, e a 4 zampe continuo a leccarti la fica con la testa tra le tue gambe spalancate, mentre il mio culo si avvicina alla tua faccia……..il cazzo e le palle ti sbattono sul viso……..tu comprendi a cominci a leccarmi le palle, le ciucci, le prendi in bocca, lecchi lungo l’asta il cazzo che ti faccio dondolare vicino al naso…….io allargo le gambe e mi piego sempre più e ho il culo
davanti ai tuoi occhi e alla bocca…….La tua lingua si protende e cominci a leccarmi l’ano….hai capito cosa volevo……è molto eccitante…..la linguetta che lo solletica con la saliva che si deposita è una sensazione indescrivibile……ti senti porca e visto che mi stai lubrificando cominci a infilarmi un dito nel culo….piano piano arrivi in fondo mentre non smetti di leccare palle e uccello…… Anche io sono pieno in faccia degli umori della tua fica……sento che si avvicina l’orgasmo e allora smetto e mi alzo….
Mi guardi come se dicessi che devo fare? E allora ti porto nel bagno nella grande doccia……
Mi siedo sul piatto della doccia e mi metto tra le tue gambe aperte……ricomincio a leccare la fica che è sempre fradicia……tu piano piano pieghi le gambe, cominci a dondolare le anche e la strofini avanti e indietro sulla mia faccia…io sto fermo ora e ci pensi tu…….io sto con la lingua fuori e tu ci strofini sopra la fica densa di umori, che mi spandi sulla faccia insieme ai peli…..ci entro quasi col naso e tu continui…..senti che sta per arrivare l’orgasmo e non ti fermi…..continui a strofinarla sulla mia faccia….l’odore di sesso che sento è inebriante…..apri la bocca….un urlo ti si strozza in gola…..mi afferri la testa e quasi vorresti farla entrare dentro da tanto che me la schiacci sul tuo sesso…….godi e barcolli….ti attacchi alle pareti della doccia…..ti senti squassata dal piacere che ti sale dal ventre fino al cervello….io quasi non respiro….sento il tuo cuore che ti batte in petto forte……..poi l’ondata si placa……piano piano riacquisti il controllo. Mi vedi lì seduto tra le tue gambe, con il viso impiastricciato e odoroso della tua libidine, qualche pelo sulla faccia e tra i denti e sorridi………
Pensi…….mi hai voluto porca e zoccola? Ti accontento subito…..ti allarghi la fica più che puoi con le dita, mi ordini di guardarla da vicino……io obbedisco sperando che succeda quello che spero……..quando all’improvviso mi colpisce uno scroscio violento di pipì………mi va sulla faccia, sulla lingua…….apro la bocca per riceverla tutta, la sputo e cerco di leccare questa fonte meravigliosa…..è bollente, salata, ma la tua fica non smette…….mi metto sotto, mi va in testa, ancora in faccia……poi il getto si affievolisce…..io lecco l’orifizio da cui esce, le ultime gocce le inghiotto……..tu mi guardi in viso……sono felice che la mia Paola faccia la porca, che si senta porca, una maiala colossale…….approfitto della situazione…..mi alzo e faccio inginocchiare te ai miei piedi……..forse non capisci o capisci benissimo….sorridi…….è un sorriso che mi dice che sei la porca che desideravo…….. Mi prendi il cazzo in mano.lo agiti un po’ poi ti fermi….aspetti……ora piscio io. Dirigi il getto sulle tette……..ti colpisce un flusso bollente….prendi le tette di sotto con le mani e le sollevi, come un offerta, mentre continuo ad innaffiarle……poi miro alla fica……te la lavo….in fondo è come quando dirigi lì il getto della doccia………poi ti avvicini…..fai quello che non osavo chiederti…….lo prendi bocca mentre ancora non ho finito….ti riempi la bocca e sputi un paio di volte, mentre ormai ho finito….escono ancora poche gocce che ti lecchi e mi guardi negli occhi……..è una domanda muta che mi fai…..Giovanni, credevi potessi essere così porca?
Non, non lo credevo, ma ci speravo……..non è finita….non sono ancora venuto……..mica pensi che finisca qui……..Ci facciamo una doccia, siamo sudati e puzzolenti….ci asciughiamo poi torniamo verso il letto…..
Mi chiedi come devi metterti…..”a 4 zampe” ti rispondo. Io mi metto dietro di te…….ho la visione del tuo culo bianco e tondo che mi attrae……vedo i tuoi seni sotto di te che ballonzolano……non ci credo che tu sei a mia disposizione…….comincio a stringerti le tette, ad accarezzarle…….il cazzo mi diventa duro e ti sfiora la fica…..si dirige lì…..comanda lui……lo strofino lungo le labbra…sono di nuovo bagnate……..sono sopra di te e continuo a stringerti le tette, mentre sento che la tua fica si allarga, è bagnatissima e piano piano mi risucchia il cazzo……fino in fondo……se fosse più lungo ce ne starebbe ancora……..lo sento avvolto dalla tua carne calda e umida…..cominci a muoverti….in questa posizione sei una cagna….inginocchiata con le spalle giù e il culo in alto………Ti afferro per i fianchi e aiuto il tuo movimento di avanti e indietro……..la sensazione è di avere il cazzo immerso in uno spesso lago caldo, e mentre scivola dentro e fuori si sente anche il cic ciac degli umori che si mescolano………..Guardo nello specchio accanto al letto e vedo una donna infoiata stravolta dalla goduria, un maiale che la chiava violentemente……un culo stupendo che si agita…..e ad ogni colpo del mio pisello il tuo ano si dilata e si allarga sempre di più……ci sputo sopra un poco di saliva e comincio a tormentarti il buchetto con l’indice…….a furia di allargarsi presto scivola dentro come un coltello caldo nel burro……allora comincio anche col medio e penetra dentro anche lui…….ho due dita dentro il tuo culo e sento i colpi che il cazzo dà nella fica nel canale adiacente……..tu mi chiedi di non smettere……urli che ti piace….che vuoi essere sfondata in tutti i buchi…perché sei porca…….
Basta Paola, ti dico…..e sfilo l’uccello dalla fica….me lo ritrovo fradicio e le gocce dei tuoi umori mi scorrono lungo tutta l’asta fino a gocciolare dalle palle……ti vengo davanti al viso e subito te lo pianto in gola……”assaggia il sapore della tua fica” ti dico e tu obbedisci e cominci a leccare cazzo e palle, a ingoiarlo, a farlo uscire fuori dalla bocca e a rileccarlo……….. Mi gocciola…non capisco più se è la tua sborra, la saliva…..mi scivola da tanto che è viscido……
Torno dietro di te che sei sempre a 4 zampe e comincio a leccarti il buco del culo che è rimasto dilatato……lo riempio di saliva, lecco ancora, ci metto due dita che scivolano dentro subito……è pronto…..mi alzo e ci appoggio la punta del cazzo……. Tu dici “No Giovanni……..non l’ho mai fatto….mi fai male”..io esito, ma spingo leggermente……la cappella entra tutta senza sforzo……il buco del tuo culo mi stringe il cazzo…..ti chiedo “Paola che faccio?”….tu mi rispondi “continua…non smettere…..”…..metto ancora saliva e ti chiedo di rilassarti…..lo fai e il buco subito si allarga e me entra ancora un pezzo……tu urli non di dolore, ma di godimento…..mi dici “ancora, ancora”……io comincio a muovermi piano…..ho la sensazione che mi aspiri l’uccello…..il buco si allarga sempre di più e il pisello va sempre più in profondità……….ad un tratto sento che sono arrivato in fondo….ho le palle che mi sbattono sulla fica……l’asta del pene non si vede più….è tutta dentro….. Vedo che ti mordi le labbra, cominci a muovere il culo avanti e indietro, vuoi essere inculata…….le tue mani vanno al clitoride e cominci a tormentarlo…… Mi guardo nelle specchio e la scena è da impazzire…..ce l’ho profondamente piantato nel culo mentre tu ti masturbi selvaggiamente…….un ghigno di piacere ti sconvolge il viso……non ti trattieni…..vieni di nuovo con un urlo……gridi “come mi piace il cazzo nel culo……è bellissimo….” . Mi cogli di sprovvista…volevo farti durare ancora un po’……..anche io sono quasi venuto…..mi sono eccitato come una bestia……mi tengo perchè voglio la tua bocca…….
Approfitto che stai venendo e sei ancora quasi stordita……….hai alimentato il maiale che è in me, mi sento ancora più porco……sfilo il cazzo dal culo e rapidamente cerco la tua bocca…..tu la apri automaticamente…. Io ti dico “senti come è buono il sapore del tuo culo” e comincio a chiavarti in bocca…….tu sei come in trance, hai goduto tantissimo, mi fai fare tutto, quasi non ti rendi conto…….io sto arrivando ormai….l’eccitazione è stata troppa anche per me….. Ti afferro per le orecchie e muovo la tua testa avanti e indietro……non ne posso più e sento che l’orgasmo sta arrivando….mi fermo…ti faccio aprire la bocca e stringo il cazzo davanti alla tua bocca aperta…….alzi gli occhi e mi guardi…..mi chiedi cosa aspetto…..e in quell’istante il primo schizzo arriva…….con il cazzo stretto in mano il getto esce con più vigore e ti arriva direttamente in gola…..sembri risvegliarti e vieni colpita a ripetizione da fiotti cremosi sulle guance, sulla bocca , negli occhi, sul naso……la sborra comincia a colarti sulla tette e tu la spalmi con le mani, la prendi dal viso e la metti sul seno, sul ventre, ti lecchi la dita……….io levo la mano dal cazzo che subito tende ad ammosciarsi, mentre le ultime gocce di sperma stanno per cadere dal prepuzio…. Tu ti scuoti e me lo succhi…..mi dici “non sprechiamo niente di quelle gocce…” e mi sorridi.
Non ho più dubbi che puoi essere una porca meravigliosa….ora tornerai la solita Paola di poche parole, ma quante seghe ricordando questi momenti stupendi…….
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9 years ago
adorante,
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Last visit: 5 years ago
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...il viaggio....
..il giorno del viaggio arrivo' tranquillo...
il materiale era pronto stivato sul furgone, e il meteo era favorevole...
parto con sicurezza e dopo alcuni km entro in autostrada direzione roma...
la radio riempie l'abitacolo piacevolmente e le note forse aiutate dalla tensione ed eccitazione del partire, hanno un che' di adrenalinico..
le auto che mi sorpassano a volte contengono delle belle femmine che mostrano da sedute le gambe piu o meno tirate su...
esponendo a volte le mutandine..
questo accende i sensi e a volte eccitano proprio...
una di queste auto guardandola arrivare dallo specchietto retrovisore aveva uno strano movimento all interno...
affiancandomi nel sorpasso decellera..e lascia volutamente intravedere all interno la ragazza con le sottane alzate sino all ombellico, senza mutandine con il sedile sdraiato si lasciava toccare delicatamente la sua intimita facendosi penetrare con due dita dal suo lui che guidava eccitato nel mostrare quanto fosse puttana la sua lei.. in questo kilometro e mezzo di affiancamento, lei volta la testa sulle gambe di lui che guida, e con una mossa molto abile gli estrae il cazzo e lo inizia a leccare.
Mentre da' i primi colpi di lingua si volta verso il finestrino e verso me sorridendo e passando la lingua in cerchio sulle sue labbra...
il sangue mi ribolle, inizio a suonare facendo cenno di fermarsi alla prima piazzuola..mi capiscono e posizionandosi davanti al furgone rallentano ...dopo circa 5 km inseriscono la freccia e si fermano in un parcheggio con alberi a cespuglio bassi ed una stradina che vi si insinua abbastanza riparato...
lei scende alta, slanciata, capelli lunghi neri, circa 30 35 anni...bel viso lineamenti dolci un trucco appena accennato nasino alla francese due occhi verde smeraldo molto grandi e lucenti...maglietta scollata chiara che lascia intravedere la valle che si crea nel suo bello e dritto seno... salutandomi con una slinguata all orecchio, mi chiede se nel cassone del furgone c'e spazio ..
io annuisco degluttendo e sentendo nei pantaloni aumentare la pressione .. lei si sposta dietro il mezzo ed mi chiede di aprire le portiere,
chiama il suo lui ..
ormai il mio cazzo e' doloroso dalla eccitazione...
lei sale sul pianale e salendo mostra il suo sedere abbronzato senza segni di mutandine..
mi sta salendo la pressione...
si gira verso di noi tirandoci per la cintura dei pantaloni..
slaccia velocemente le cintole e infila le mani estraendo i cazzi duri.. li smanetta insieme e inizia a succhiare leccare..carezzare con la lingua a turno entrambi..
poi allarga di piu le sue gambe belle abbronzate e tornite.. lisce di velluto...lascia il cazzo del suo lui e tirandomi per il membro si sdraia allargando le gambe in maniera di essere aperta al massimo della capacita della sua fica....monto su lei ed entro dritto senza alcun problema..e' bagnata scivola da dio......inizio a sbatterla mentre lui si affianca alla sua faccia porgendo la cappella alla bocca della femmina che in calore sta ingollando 19 centrimetri di cazzo premendosi con il bacino al massimo contro il mio...sino in fondo..sino in fondo... parla sconnettendo la mente e connettendo la sua carne con la mia....il suo uomo le riempie subito la bocca... il parlare di lei diviene una serie di gemiti soffusi..urletti e soffi potenti...ringhia..gode...succhia...il suo lui sta scomparendo nella sua bocca..lei lo sprona ad entrargli di piu in gola..lo scopa con la lingua forte forte ..e poi succhia...lo pompa..uno due cinque minuti arrivandogli al ventre...lui nn si trattiene estrae il cazzo e la schizza in pieno viso facendola gridare di piacere..mentre fa cio' lei si muove inarquando il bacino, il mio cazzo sentendo queste torsioni si gonfia e sta per scoppiare..lei mi sente e avvinghiandosi ai mie glutei mi da ritmo e mi trattiene dentro di lei ..aspetta sbattimi scopami dice trafelate ed intanto entro nel profondo in fondo al suo utero..sente che sto per schizzarle tutto il mio piacere dentro..ed invece di farmi estrarre mi tira a se' ..sborro urlando mentre lei ha il suo lui in in bocca e gli succhia il cazzo pulendolo dalla sborra..mentre ne riceve mugolando di piacere altro tra le gambe..dentro di se...si contorce non cessando di godere..si toglie il membro del suo lui di bocca solo per dire..godo a lungo godo ...godooo.. ancora desidera essere pompata mentre il mio sperma le cola scendendo sulle sue natiche e lo sciabodio della penetrazione le piace ..ancora due tre colpi mentre smanetta il cazzo del suo lui che sta sgonfiandosi tra le mani di lei...infine si sfila mettendosi in ginocchio ...prende il mio cazzo..lo infila in gola sfilandoselo piano succhiando a spremere ogni goccia di brodo da gustarsi..si alza si tira su i capelli lunghi lisci e neri..e guardandomi sorride e dice "ahh mi occorreva proprio grazie"... si ricompongono entrambi ed anche io..alla luce bianca dell interno del furgone.. mi danno la mano e lei un bacio... dicendo,...
Scusa non lascio mai il num di cell ..ma..se capitera ..ci ritroveremo..solo destino... grazie...
salgono in auto e entrano in corsia velocemente...
mi siedo al posto di guida...
sorrido appoggiando le spalle al sedile...
mi sento svuotato e felice... cazzo che storia..non ci credera nessuno..e cmq non la raccontero per nn farmi prendere per un fanfarone...
e ripenso a lei...
lei davvero bella e molto disinibita e decisa...
ricordero per sempre quel parcheggio ad Arezzo...
e proseguo con una espressione da ebete soddisfatto il mio Viaggio....
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9 years ago
toysman1,
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Last visit: 4 years ago
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Marcella e il vicino
La settimana successiva al doppio appuntamento Marcella, la mia fidanzata, si trasferisce ufficialmente a casa mia. Ha 24 anni, lavora, è indipendente, e i suoi genitori non disapprovano troppo la sua scelta. Una giornata per il trasloco è bastata, trattandosi solo di un paio di armadi da svuotare. Stiamo bene insieme e io la adoro, non saprei più nemmeno immaginare una vita senza averla accanto. Completato il trasferimento lei ha ripreso a vedersi sia con Marco che con Maurizio. Parliamo a lungo del nostro rapporto, lei mi dice che ormai quando un uomo le fa capire che la desidera lei non ragiona più e ha soltanto voglia di aprirgli le gambe. Il suo abbigliamento ne ha risentito, le sue minigonne sono sempre più corte e le sue scollature sempre più generose. ma soprattutto si muove e si comporta in un modo che attira gli uomini come il miele le mosche.
"Lo sai che al secondo piano c'è uno che mi batte i pezzi?". Mi fa una sera sul divano.
"Nel nostro palazzo? E chi è?"
"Un tizio sui 35-40 anni, sulla scala B".
"Ma chi, ****etti?".
"Non ho idea come si chiami".
"Ho capito... ma quello è sposato, vive con moglie e due figli".
"Sarà, ma fa il lumacone in un modo pazzesco, l'altra sera ci siamo incrociati per le scale e mi ha fermato".
"Ti sei appena trasferita qui e già ti sei fatta notare... che ti ha detto?" le dico baciandola.
"Che ha notato che sono venuta a vivere qui. Sai le solite idiozie per attaccare discorso? Poi mi ha detto che se mi va posso andare da lui a bere una cosa".
"Beh, tesoro, se ti va fallo... per me nessun problema".
"Vedremo" ribatte lei senza convinzione.
Tre sere dopo torno a casa verso le 20, un cliente di Firenze della ditta ha richiesto un intervento. Trovo Marcella sul divano, semisvestita.
"Amore ciao" mi corre incontro baciandomi.
"Tesoro, come mai vestita così?".
"Vuoi che te lo dica?" mi risponde con gli occhi che le brillano.
Ci sediamo sul divano e Marcella mi versa un drink.
"Amore... mi sono appena fatta scopare dal vicino..." mi sussurra all'orecchio.
"Maddai!!! Com'è successo?" le faccio sorpreso e meravigliato.
"E' stato facilissimo" dice ridendo, "so che alle 18.00 torna a casa e l'ho aspettato sul portone fingendo un incontro casuale. Mi sono messa una minigonna esagerata. Appena mi ha vista ha fatto tanto d'occhi... mi ha corteggiata subito dicendomi che sono bellissima. Gli ho risposto che mi fa piacere che mi trovi attraente... mi è saltato letteralmente addosso e mi ha baciata al piano terra davanti all'ascensore...".
"E... poi?".
"E poi...." - il mio cazzo è già nelle sue mani e me lo sta menando dolcemente - "e poi... si chiama Fabrizio... e visto che a casa sua c'era sua moglie, l'ho invitato qui".
"Qui, si..." lo abbiamo fatto proprio qui su questo divano... amore, è uno stallone formidabile, ha un cazzo enorme e lo usa da paura... come siamo entrati e chiuso la porta avevo le sue mani dappertutto... mi ha subito sfilato le mutandine... mi sono ritrovata il suo arnese tra le dita... una mazza tostissima... mi ha buttata sul divano, mi è salito sopra e me lo ha messo dentro in un attimo... dopo un minuto sono venuta... poi mi ha girata e mi ha scopata alla pecorina... da delirio...".
Anche io ho il cazzo dolorosamente eretto, Marcella inizia un lento pompino. Le chiedo di girarsi, me la faccio salire sopra a 69. Non porta le mutandine, infilarle la lingua nella fica è un attimo. E' bello trovare l'odore e il sapore di un altro maschio sulla fica della propria donna. Lecco tutto il leccabile con avidità. Marcella smonta e mi si rimette al fianco segandomi dolcemente.
"Amore, mi permetti di farmi scopare da lui ogni volta che voglio?".
"Certo cucciola mia".
"Fabrizio mi fa impazzire... mi domina... mi travolge".
"E' bellissimo...." la incoraggio.
"Voglio essere la sua puttana... la sua schiava".
"Certo amore... devi soddisfare tutte le sue richieste e le sue voglie, ogni volta che lui vuole".
"E voglio continuare a scopare anche con Marco e Maurizio... non ti dà fastidio, vero?".
"Come può darmi fastidio?"
"E poi voglio che tu mi organizzi qualcosa di veramente porco... per me... voglio che mi stupisci".
A queste parole sborro senza più ritegno.
Marcella mi bacia profondamente con la lingua.
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9 years ago
marcellaefabio,
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Marcella, uno dopo l'altro
L'esperienza con i due singoli Marco e Andrea è stata molto intensa ed impegnativa. Abbiamo parlato molto io e lei di quello che ci è capitato. Il mio timore è che lei, vedendomi sottomesso ad altri uomini, potesse perdere stima e fiducia in me, mentre il suo timore è che io potessi sentirmi in difficoltà nei suoi riguardi per lo stesso motivo.
Marcella è stata dolcissima e mi ha rassicurato in tutti i modi, soprattutto succhiandomi l'uccello ad ogni minima occasione e ripetendomi continuamente che il suo solo ed unico uomo sono io.
Tre giorni dopo l'orgia Marcella mi informa che Marco, il singolo che ci ha scopati entrambi insieme al suo amico, vuole rivederla, lei e lui da soli.
"Amore mio, se vuoi rivederlo va benissimo" la rassicuro.
"E ho anche Maurizio che mi tartassa di sms e telefonate, è una settimana che non ci scopo...".
Le faccio una proposta:
"Tesoro, domani è venerdì. Perchè non inviti prima Maurizio qui a casa, diciamo domani alle 19, poi lo mandi via con una scusa e verso le 21 fai venire Marco? Così li fai contenti entrambi. Gli dici che dopo parti qualche giorno e se vogliono inzuppare devono farlo domani sera.".
Marcella mi bacia teneramente.
"Sicuro che non ti dà fastidio?"
"Amore, ma te lo sto dicendo io!!"
Detto e fatto, un giro di whatsapp e i due incontri con i due uomini sono fissati.
L'indomani pomeriggio finito il lavoro ci ritroviamo a casa. Marcella fa la doccia per prepararsi per Maurizio. Si fa bella, si trucca e profuma. Decide di accoglierlo in autoreggenti, scarpe con i tacchi, una vestaglietta semitrasparente e basta. Vado in camera da letto, scarto una confezione da 6 preservativi e li lascio sul comodino. La saluto ed esco di casa. Salgo in macchina e parcheggio poco distante dall'ingresso di casa. Alle 18.50 vedo Maurizio arrivare. Citofona, sale. Passano tre o quattro minuti e dalla strada vedo la luce della mia camera da letto accendersi. Tiro fuori dallo sportellino del cruscotto un grosso cazzo di lattice e con qualche contorcimento me lo infilo in mezzo alle chiappe. Guardando la finestra della camera dove la mia ragazza si sta facendo chiavare da Maurizio, me lo appoggio sul buco del culo e mi ci impalo lentamente sopra. All'inizio fa un po' male ma mi ci abituo. L'arnese in lattice mi si infila tutto nel culo. Mettendomi una borsa da sport sulle ginocchia inizio a menarmi l'uccello pensando alla mia fidanzata sbattuta dal quarantenne porco. Vorrei tanto che il cazzone in lattice fosse il cazzone vero di Maurizio e penso alle porcate che starà dicendo a Marcella mentre la penetra davanti e dietro. Fortuna che la strada dove abitiamo è tranquillissima e non passa quasi mai nessuno. Dopo una ventina di minuti il cazzone di gomma mi trasmette una pressione insostenibile... devo toglierlo con rammarico. Lo reinfilo a tratti pensando a Marcella... Verso le 20.15 vedo Maurizio uscire dal cancelletto e dirigersi verso la sua auto. Arriva un messaggio di Marcella che mi dice di salire.
La trovo in autoreggenti sul letto, completamente disfatto.
Mi sorride dolcemente, mi siedo accanto a lei e la bacio sulle labbra.
"Che porco che è Maurizio, mi ha fatto di tutto... Ha insistito per scoparmi senza preservativo, sai?".
"Ma ti ha sborrato dentro la fica?"
"No, per fortuna... però lo ha tirato fuori e mi ha sborrato subito dopo in bocca...".
Rimaniamo abbracciati, poi le chiedo se si sente pronta per Marco.
"Certo che sono pronta, amore, non vedo l'ora".
"Preparati che sono le 20.40, viene alle 21.00, no?".
"Si... amore, non c'è bisogno che esci. Gli ho detto che stai a casa, a lui basta che rimani fuori dalla stanza".
Mentre lei si rinfresca e fa risciacqui per mandare via l'odore dello sperma di Maurizio io scendo in macchina a prendere il fallone di gomma. Mi riprometto di comprarmene diversi per averli sempre sottomano.
Alle 20.55 Marcella è splendida. E' come prima, ha solo messo un paio di autoreggenti pulite. Alle 21.15 Marco arriva. Mi stringe la mano, va subito da Marcella. La bacia sulle labbra, senza aggiungere altro le chiede dove sta il letto. Tenendosi per mano Marcella e Marco entrano in camera da letto e si chiudono dentro a chiave. Passo circa mezzora ad ascoltare i gemiti della mia fidanzata dall'altra stanza. Faccio andare il cazzone di gomma dentro e fuori dal mio culo senza interruzione, sono in stato semi-ipnotico. Per un po' tutto tace. Poi sento la porta aprirsi. Marcella si affaccia sull'uscio e mi mormora dolcemente:
"Marco vuole che tu guardi".
Lei rientra in camera, io la seguo. Vedo Marco sistemare Marcella sul letto a pecorina. Le si piazza dietro, glielo infila nella fica, le strizza i fianchi con le mani e inizia a sbatterla senza misericordia. Marcella geme ritmicamente. Io mi siedo in poltrona davanti a loro, apro le cosce e mi infilo il cazzone di gomma guardandoli mentre me lo pistono dentro al culo allo stesso ritmo con cui Marco sta fottendo Marcella. Dopo non più di 10 minuti Marcella viene urlando. Marco esce dalla fica, si toglie il preservativo e mi urla di andare lì da lui.
"Giù!!!" mi fa.
Mi inginocchio. Gli prendo la cappella in bocca appena in tempo per beccarmi la sborrata. Marco rantola, sento la bocca riempirsi di liquido caldo e sapido. Il sapore non è male, temevo peggio. Ingoio i primi fiotti e appena la piena è passata ciuccio bene la cappella per poi pulire con la lingua l'asta di Marco ancora rigida, concludendo onorevolmente il primo ingoio della mia vita.
Marco si accommiata velocemente baciando Marcella e mormorando un "Alla prossima".
Rimaniamo soli. Marcella va sotto la doccia a ripulirsi, io l'aspetto a letto.
Torna in accappatoio, mi si getta addosso e mi bacia.
"Non sapevo ti piacessero i gingilli di gomma, puttanella", mi fa affettuosamente.
La bacio. lei con le dita si fa strada fino al mio culetto.
"Senti quanto è largo....".
"Quasi quanto il tuo, amore mio" le ribatto.
"Si, ma io sono una troia... e mi pare che lo sei anche tu". Ci abbracciamo ridendo.
"La serata è già finita?" mi fa lei sorridendo maliziosamente.
"Vuoi che ti scopo anche io?" le rispondo.
"No... ma sono solo le 22,30... perchè non usciamo a cercarci qualcosa di stuzzicante?"
Marcella è proprio una troia.
La adoro.
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9 years ago
marcellaefabio,
29/30
Last visit: 8 years ago
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Segretaria dello studio legale
Oggi dopo tempo ho ricevuto un nuovo messaggio.... Una donna giovane sposata conosciuta in tempi non sospetti all'interno di un locale, e dopo circostanze fatte di attenzioni e corteggiamenti, lei da precisare ostica poiché appena sposata, riuscii ad ottenere un approccio iniziale...Le creai un indirizzo di posta privato che conoscevo solo io e lei, con una password personalizzata, per evitare che il marito potesse avere dei sospetti... Non ricordo bene i vari momenti, ma ricordo con precisione che non era una donna facile da prendere, molto confusa, ma di sicuro con tanta voglia di essere scopata...Dopo scambi di messaggi avvenuti a mezzo mail organizzai un incontro casuale ed insolito.... mmmm molto eccitante!!!
Lei segretaria in uno studio legale, dopo varie indagini imaparai a conoscere tutti gli spostamenti dell'avvocato, a lei non dissi nulla, e in un bel pomeriggio mi feci trovare sotto il palazzo dov'era ubicato lo studio. Citofonai e senza dire chi fossi Lei mi fece salire, quando mi vide sbiancò, ma con una scusa giustificai la mia presenza.... MMMM che donna una 5 di seno e un culo perfetto... una bocca da far impazzire ed una pelle profumatissima.... Ovviamente seppure fosse venuto qualcuno, avrei di sicuro detto di essere un cliente, quindi il problema non sussisteva, l'ambiente era caldo e tranquillo.... Dopo una breve chiacchierata mi avvicinai sul retro della scrivania e quando vidi che dalla sua postazione si riusciva a guardare all'esterno, attraverso il monitor collegato con le telecamere, iniziai a calmarmi e ad approcciare per farla eccitare.
Le accarezzai i capelli, ricordo aveva un vestitino che esaltava le sue forme, quegli occhialini, mmmm nel mio pantalone il cazzo cresceva sempre più, era il mio desiderio più grande.... Dopo qualche attimo le misi la mano tra le gambe e lei già era tutta bagnata , dopo averla fatta impazzire vogliosa come una gran porca mi sbottono con irruenza i pantaloni e inizio a spompinarmi, come nessuna mai avesse fatto, si capiva che fosse una donna vogliosa di cazzo, ricordo che mentre succhiava ansimava con immenso piacere... il mio sguardo però era sempre proiettato verso il monitor, non volevo crearle problemi ma lei come una gran troia si alza il vestitino restando sui tacchi, e mi urla: sbattimi il tuo cazzo dietro... Amici e amiche mie non immaginate con che voglia l'ho penetrata, la sua goduria mi portava ad impazzire... fortunatamente avevamo un po' di tempo a disposizione e con estrema calma dopo averla sbattuta a pecora, la feci cavalcare sul mio uccellone, leccandole quelle meravigliose tette.... Avevo i testicoli pieni avevo voglia di eruttare, e per questo dopo tutto, dopo aver assaporato il suo profumatissimo corpo, la feci inginocchiare per farmi spompinare e terminare il tutto con una bella sborrata sulle tette!
Da quel momento ho iniziato ad amare le situazioni insolite ed occasionali, quelle non scontate, dove la mente ha un ruolo principale....
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9 years ago
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Come diventammo lei troia ed io cuck
Questa è una storia vera, nulla di inventato solo i nome dei protagonisti), in cui mia moglie a sorpresa e per puro caso mi fa sapere che vuole scopare con altri ed io scopro di essere un cuck. Tutto inizia circa 8 anni fa, lei gran bella donna, mora formosa 5^ di seno, gran belle gambe alta 1,71, a cui piace essere guardata e spesso a provocare nei suoi atteggiamenti gli uomini, ma sempre nei giusti canoni. Una donna irreprensibile in pubblico ma vogliosa e instancabile a letto, una vacca da monta insomma.
Tutto nasce per caso, io tornando da un corso di aggiornamento a Roma nella mia Puglia e avendo 15 giorni di arretrato sia io che lei, non vedevamo l'ora di scopare alla grande. Quando iniziamo a toccarci e pomiciare confesso a mia moglie di un sogno che mi era venuto nella notte, ma non volevo dirlo perché temevo di suscitare in lei irritazione visto che mai avevamo toccato certi argomenti; lei insistette nel volerlo raccontato, e quindi dissi del sogno. Avevo sognato che il mio collega Massimo (un abruzzese alto e palestrato a vederlo trasandato ma molto efficace con le donne, che mia moglie aveva conosciuto in una cena aziendale)scopava con Sonia sul divano di casa nostra, infatti raccontavo che nel sogno, arrivavo a casa di sorpresa e trovavo mia moglie sul divano di casa vestita da troia con dei leggins bianchi, tacchi alti, senza reggiseno, con Massimo accanto tutto nudo con il suo cazzone in tiro tra le mani di Sonia, che lo menava mentre baciava in bocca il mio collega. Raccontai che veramente avevo visto Massimo nudo nella doccia dopo una partita a calcetto, durante il meeting e aveva un cazzone veramente grosso e lungo penso 21 cm circa.
Quando raccontai il sogno, mia moglie ebbe una reazione che mai mi sarei aspettato, cioè non fece una piega anzi, compiaciuta e con una carica erotica di eccitazione mi disse "Massimo è bonazzo me lo farei subito ed adesso che mi hai detto che è pure superdotato mi hai fatto venire ancora più voglia di scoparmelo anche se non lo farò.
Io ebbi un sussulto di gelosia ma anche di eccitazione nel sentire mia moglie esprimersi per la prima volta in quel modo pensando a quanto era troia dentro e quanto era stata brava fino ad allora, a nascondermelo.
Facemmo sesso quel giorno a più non posso e lei venne più volte, era eccitata più che mai, forse immaginando Massimo che la scopava o forse perché da 15 giorni non faceva sesso. A dire il vero, anche io mi sentii eccitato da quell'immagine di mia moglie scopata da un altro, era per me una situazione nuova che mai prima avevo pensato e che ora quasi mi piaceva.
Nei giorni seguenti a bocce ferme, per provocarla un po' e per capire meglio io chi era mia moglie, ripresi il discorso, chiedendogli se veramente aveva voglia di farsi scopare da altri uomini. Mi risponde che se le condizioni lo permettevano cioè con persone belle, pulite, affidabili, sicuri, non volgari , riservati e se ben messi in dotazione ancora meglio, poteva farci un pensiero ma con persone non del luogo dove viviamo."La cosa mi intriga molto e mi ecciterebbe tanto" mi disse "ma tu lo devi sapere e dovresti consentirmelo, altrimenti non se ne fa nulla". Al nome di Massimo mi disse" che se non era un tuo collega me lo farei volentieri ma siccome è un tuo collega non lo faccio, devono essere solo persone fuori dal nostro ambito, nessuno , dico nessuno deve sapere".
Nei giorni seguenti quando facevamo sesso la provocavo e lei ormai aveva gettato la maschera assecondava e non nascondeva le sue voglie nel voler far sesso con altri uomini anche con due diceva, ma uno dovevo essere io.
Iniziammo una ricerca su appositi siti lei adesso voleva farlo veramente cercando le persone giuste che a lei piacevano, si metteva in cam a vedere chi stava dall'altra parte. Dopo tante ricerche (è molto selettiva) le sue preferenze caddero anche per le nostre esigenze logistiche su due uomini in particolare, il primo Maurizio 36 anni (quanto lei all'epoca), gli piacque subito dal primo momento, un bell'uomo di Bari single, lei diceva con un bel sorriso, anche lui molto selettivo e riservato, con una cazzo da pornodivo (23 cm, sinceramente quando vidi quel cazzo in cam provai invidia io un normale 17)che mia moglie fece sborrare in cam un paio di volte e le fece dire "questo non mi deve scappare".
Il secondo Roberto, sposato, ma senza problemi, abruzzese di Teramo un gran porcone anche nelle sembianze estetiche che eccitò molto Sonia proprio per questo, era un bull esperto, serio, per nulla invadente con un cazzo di 21 cm ben proporzionato soprattutto grosso, anch'egli fatto sborrare in cam.
Con Maurizio andò così:
dopo un incontro conoscitivo nella nostra città in cui Maurizio le fa tanti complimenti (meritati devo dire)in cui dice che è una donna che ispira sesso a prima vista e lei arriva a dirmi "di uno così potrei innamorarmi" si mettono d'accordo per un sabato pomeriggio a casa di lui. Lei mi dice che devo accompagnarla ma devo rimanere fuori casa in giro per la città e quando loro finiscono mi chiama.Avevo gelosia ma anche eccitazione e ormai pensavo, il dato è tratto al punto che se non consentivo le sue voglie, dopo aver visto tanti bei cazzi in cam, con il passare del tempo mi avrebbe fatto cornuto a mia insaputa. Lei si veste da vera zoccola, pantaloni in pelle attillatissimi che non lasciano spazio a nessuna immaginazione, stivali neri tacco 12, reggiseno a balconcino che faceva debordare ancor di più il suo prosperoso seno, maglia aderente, autoreggenti, perizoma truccata da porca. Arriviamo a Bari alle 15 circa, lei eccitatissima fumava di continuo, lui ci viene a prendere dove convenuto e arrivati a casa sua, lui facendogli complimenti "sei fantastica sembri più troia di Jessica Rizzo, non vedo l'ora" mi rassicurò che era in buone mani e si avviarono. Da ora fino alle 18,45, mi tormento per la città, verso le 17,00 mi manda un sms "qui tutto ok, Mauro è un grande, una sigaretta e ripartiamo. A dopo". Alle 18,45 mi chiama e mi dice di salire, quando entro lei è già rivestita e tirata come prima della scopata, aveva lo spacco della fica enormemente tirato, segno dell'eccitazione che ancora la avvolgeva, le chiedo come è andata e lei si limita ad un "bene, valeva la pena" lui invece dice" hai una donna che a letto è il sogno di tutti gli uomini, vale veramente la pena scopare con lei, non gli basta mai, guardagli lo spacco dei pantaloni, spero ci rivedremo ancora" e lei " credo proprio di si con quel ben di Dio che ritrovi in mezzo alle gambe". Ci salutammo loro si baciarono in bocca e andammo via.
A casa la sera me la scopo e lei infoiata come non mai mi racconta tutto nei dettagli, mi dice che lui inizia a baciarla di lingua la palpava tutta e poi gli lecca la fica fino a farla arrivare al massimo di giri e poi dopo averla scopata in bocca l'ha montata in tutte le posizioni facendola godere e venire tante volte, mi dice che lecca divinamente e che ha un cazzo da sballo, grosso nodoso una cappella grossa duro come il marmo che viene dopo parecchio e che lei mai si sarebbe immaginata di essere così troia, al punto da farsi insultare da lui mentre lei da sotto gli leccava le grosse palle e il buco del culo.Mi disse che sarebbe tornata da lui a farsi trombare 23 cm di nerchia dura e poderosa non si può lasciarla così facilmente, mi dice che si è fatta sborrare in bocca in faccia e sulle tettone. Quella sera venne anche con me più volte ma forse pensava ancora al pomeriggio passato con Maurizio a farsi stantuffare.
Con Roberto l'abruzzese, invece fu, quando andammo in vacanza a S.Benedetto del Tronto, lo avvertimmo e lo incontrammo in un bar dove concordammo il tutto ed anche qui lei espresse delle valutazioni che lasciavano presagire un pomeriggio infuocato, in quanto gli sembrava un uomo veramente porco, ben messo fisicamente e con una folta peluria sul petto che a lei eccita tanto, anche se non bello come Maurizio. Accettò l'invito per l'indomani mattina a casa sua e lei dopo la sveglia mattutina, doccia e colazione in albergo, si preparò a dovere con trucco pesante, olio idratante sulla pelle, decolté tacco 12, gonna attillatissima che metteva in risalto il suo bel culo, perizoma, capelli a coda e ci avviamo all'autostrada dove all'uscita ci attendeva Roberto che ci accompagnò al suo appartamento, era una seconda casa al mare che lui diceva di usare per i suoi incontri clandestini con troie e coppie era un bull molto intraprendente.
Sonia in questo caso volle che io entrassi in casa con loro ma dovevo rimanere in un altra stanza mentre lei scopava con Roberto. Lui era molto intraprendente infatti, dopo averci offerto uno spumantino fresco, davanti a me si avvicinò a Sonia poggiando la sua manona sul culo di mia moglie baciandola sul collo e dicendole che già aveva il cazzo duro, lei ebbe un sussulto di piacere toccandogli la patta gonfia ma disse di aspettare che finiva di fumare.
Lui:" sei stupenda ti farò gridare di piacere"
Andarono nella camera da letto e chiusero la porta raccomandandomi di non entrare se non l'avessero chiesto loro e così fu. Mi misi dietro la porta sentivo lui che gli leccava la fica e lei iniziava ad ansimare poi sentivo che la sbatteva presumo a pecora schiaffeggiandola sul culo e insultandola, lei lo incitava a scoparla "muoviti porco non ti fermare" e lui di rimando" sei una delle migliori troie che mi sono scopato" dopo circa 45 minuti di scopate mi chiamano e mi invitano al banchetto ma prima mi fanno solo guardare Sonia stava facendo un pompino succulento con ampie leccate. Dopo iniziamo a scopare mia moglie in due, lei gode da matti dice che è bellissimo avere due cazzi dentro. Roberto è veramente un porcone che non viene mai(è durato quasi il doppio di me pur avendo iniziato prima)e quando sborra lo fa copiosamente sul viso della troia. La tromba in tutte le posizioni gli leccava le tettone e la fica assaporando la sborra di lei. Mia moglie a sua volta lo leccava insaziabile davanti e dietro senza ritegno, tra l'altro aveva due coglioni grossissimi che emergevano nella folta peluria nera. La scopava energicamente insultandola e non curante della mia presenza.
Roberto da allora non l'ha più incontrato per via della distanza che ci separa anche se si sentono per telefono e a volte si vedono in cam ma entrambi si ripromettono si riscopare ancora, appena saremo da quelle parti, Maurizio invece lo incontra ancora anche se raramente e qualche altro incontro lo ha fatto con altri uomini (non molti però, giustamente è molto selettiva), adesso l'ultima sua voglia è quella di voler scopare con un bell'uomo di colore, dice per assaporare la pelle di colore e provare qualche bel cazzone color ebano per constatare la differenza, infatti mi ripete di voler andare in vacanza in qualche paese esotico tipo Jamaica,Cuba Brasile.
Io non pensavo mai di dover diventare un marito cuck e lei mi dice che non avrebbe mai immaginato di diventare la troia che adesso si sente di essere anche a 43 anni.
Tutto merito di un sogno che per la sfortuna di Massimo non è diventato realtà ma che per fortuna di altri (vedi Maurizio e Roberto) invece si.
Per quanto mi riguarda va bene così,meglio cuck che cornuto, anche perché come dice lei "ormai non si torna più indietro".
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9 years ago
admin, 75
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E ricomincio all'eta' di 44 anni
Ero ormai rassegnato che quarantaquattro anni suonati non avrei piu’ incontrato nessun uomo, perché ormai ero un etero convinto, che si scopava la moglie facendola godere da matti, soprattutto la notte, quando il mio cazzo si svegliava e cercava la bella topa pelosa della mia signora. Ma un caldo pomeriggio, mi ritrovai in mano un giornale di annunci, dove venivano pubblicati, tra i vari annunci, anche quelli che riguardavano la ricerca di amici gay. La cosa iniziò ad incuriosirmi molto e leggendo rileggendo quegli annunci, di chi cercava sincera amicizia a scopo di sesso passionale e/o per travestimento, mi venne in mente l’idea di scrivere anche io un annuncio per la ricerca di un amico attivo, serio, colto, dotato, pulito e soprattutto che fosse ospitale e disponibile allo scambio di preliminari, baci e carezze.
Dopo che l’ebbi inviato continuavo a fantasticare semmai avrei ricevuto risposta da qualcuno interessato. Quasi avevo perduto ogni speranza, che un giorno mi arrivo al cellulare un sms che faceva riferimento al mio annuncio: “Ciao! Sono Mirko, serio sano, dotato, magro ben dotato e ospitale, se vuoi domani possiamo incontrarci, specificami solo il posto e ci conosceremo!
Capirete benissimo la mia gioia a leggere ciò, il sistema funzionava, dissi tra me e me! Aspettai quindi il giorno successivo, fantasticando come fosse e cosa mi avrebbe detto.
E venne il giorno del nostro incontro: come due ragazzini al primo amore eravamo entrambi emozionati e tesi, ma decisi di ciò che cercavano: io cercavo un uomo maschio attivo e bono e così sembrava, e lui cercava un uomo passivo da scoparsi, ed io quello volevo che mi scopasse, ma con molta passionalità.
Dopo che per telefono mi descrisse il posto dove dovevo andarlo a trovare, mezz’ora dopo già mi trovavo davanti il portone di casa sua. Naturalmente, aveva scelto un giorno che la sua ex-moglie da cui stava per separarsi non c’era, così indisturbato poteva incontrarmi. E che incontro ragazzi, nemmeno io ci credevo e dopo che suonai alla porta e mi ebbe aperto, era lì davanti a me sul pianerottolo di casa al primo piano, che mi aspettava con l’accappatoio addosso, e appena fui davanti a lui, mi prese subito la sua mano e me l’avvicino al suo cazzo ormai duro e grosso che svettava come una lancia in attesa di essere scoccata. Iniziammo subito a baciarci e a toccarci: io la sua minchia bella dura e lui tentava di sbottonarmi e spogliarmi per raggiungere il buco dell’ano e mentre ci baciavamo in modo infuocato mi accompagnava presso la sua camera da letto dove aveva preparato accuratamente il talamo per accomodarci noi due, amanti maschi arrapati l’uno dell’altro. Fu molto bello ed eccitante sentirmelo su tutto il corpo mentre scendeva e saliva sul mio di dietro già unto di piacere dai suoi sputi di saliva che servivano a lubrificare il mio ano che iniziava ad allargare dolcemente prima con un dito, poi con due e poi con più forza facendo scendere e salire il suo bel cazzone, ormai duro come il marmo, cercando di spingerlo dentro piano piano e poi via via con massimo vigore: e più tentava di entrare più lo respingevo con la mano destra, cercando di allontanarmelo da dietro perchè mi faceva male e il mio ano già bruciava di dolore! Ma nel contempo lo volevo tutto dentro ed allora lo pregavo di ricominciare finchè il magnifico mio amante cazzuto non dette una spinta più vigorosa entrando tutto dentro fino a farmi male, toccando con forza la parete della prostata: gli gridai bastaaa Mirko! Che male ragazzi, quel dolore non potrò dimenticarlo ma lo sopportai perché il piacere era comunque alle stelle. Dopo qualche minuto di riposo inizò a stantuffare godendosi in pieno il mio culo con le sue mani che salivano e scendevano sulla mia schiena immobile sotto le sue grinfie e intanto mi sussurrava alle orecchie queste paroline: cara quanto sei troiona, ti voglio, ti voglio ancora, che magnifico culo che hai! Ed io ero contenta di piacere di sapere che da lì a poco avrei fatto godere il mio desiderato amante che cercavo da tempo…….che dopo una piena mezz’ora venne copiosamente dentro di me ansimando come un maialone.
Che bella scopata c’eravamo fatti, e quanto avevo goduto perché mentre lui veniva dentro di me io ero venuto solo ad averlo tutto dentro.
Dopo che si riprese dal coito appena avvenuto, inizio a baciarmi delicatamente facendomi sentire davvero la sua dolce troia e dopo un po’ si alzo invitandomi ad andare in bagno per farci una doccia, ma il seguito ve lo racconterò più in la, intanto ditemi se vi è piaciuto questo mio racconto, aspetto i vostri commenti, grazie a tutti!
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9 years ago
admin, 75
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Il mio primo amante inaspettato a 16 anni!
IL MIO PRIMO AMANTE!
La mia storia risale a tantissimi anni orsono quando avevo poco più di 16 anni. Mi ero trasferito a ostia Lido, a casa di una mia zia, perché avevo voglia di cambiare ambiente, cambiare città e magari trovare anche lavoro.
Dopo qualche mese di ricerca di un lavoro che mi soddisfacesse almeno un po’ (ma così non fu) accettato di lavorare presso un emporio, dove si vendeva di tutto: dall’articolo per la casa, a quello di merceria, dalla ceramica fino ad arrivare alle bombole del gas.
Un giorno dei tanti, e nel frattempo erano passati circa cinque mesi, mi dissero di andare a consegnare una bombola del gas vicino a dove si trovava il negozio, presso cui lavoravo. Presi la bombola da 10 k, la caricai sulle spalle e mi incamminai verso casa del cliente. Arrivato, suonai il campanello e mi rispose una voce molto chiara, oserei dire cavernicola, ma con fare deciso mi disse: chi è? Sono il garzone della Empory Bottega ( nome a fantasia): è stata ordinata una bombola da 10 k.! Si, prego accomodati al 5° piano.
Prendo l’ascensore, arrivo su e ad aprirmi si presentò un uomo alto, possente alto circa 1,90 asciutto; mi disse di accomodarmi e mi fece entrare nel vano cucina e, dopo aver montato la bombola mi chiede se potevo dare una controllata al tubo posteriore perché più volte aveva sentito della puzza del gas. Spostai la cucina che era un unico pezzo con forno, mi inchinai per vedere se il tubo fosse usurato, e come temevo il tubo era da cambiare. Ma non appena mi inchinai il padrone di casa, mi si avvinghiò dietro con un cazzo ormai in stato di erezione, eccitato alla vista del mio bel culo: “non faccio per vantarmi ma da sempre ho avuto un bel culo che piace ai più con cui mi sono avvicendato a letto”. Mi girai subito per fargli capire: ma cosa stai combinando, lanciandogli un’occhiata ed una smorfia anche di piacere! Mi rialzai e gli dissi che c’era il tubo che andava sostituito perché ormai vecchio!
Lui tento in tutti modi di scusarsi, ma poiché anche a me era piaciuto gli feci capire che non era successo nulla e che poteva fidarsi sarei stato muto come un pesce.
Mi pagò la sostituzione della bombola e rimanemmo che sarei ritornato nel pomeriggio per sostituirgli il tubo. Ma scendendo giù per le scale pensavo SI al tubo, ma a quel pezzo di cazzo che si trovava in mezzo le gambe e che avevo prepotentemente sentito sulle mie chiappe e che avrei voluto risentire e vedere perbene: “avevo già deciso che sarebbe diventato mio”.
Nel pomeriggio tornai a casa sua per fare la sostituzione del tubo e fu così che iniziammo a presentarci e lui che tentava di scusarsi per l’accaduto della mattina, cercando di farmi capire che era rimasto estasiato dal mio bel culo, dalle rotondità che mostro perché sembra quello di una donna! Fino a quel momento non pensavo di possedere tale qualità ma quello che appresso vi racconterò allora vi farà capire che è realmente così.
Finito il lavoro, mi invito a sedermi un attimo in salotto e mi offrì una cosa cola e così iniziammo a conoscerci meglio chiedendo a me di parlare della mia vita e di cosa avessi fatto fino ad allora. Quando venne il suo turno allora prese la mia mano e se la poggio sulla sua magnifica patta ormai rigonfia di quel bel cazzone: invitandomi a massaggiarlo iniziò a sbottonarsi i pantaloni e a portargli giù insieme agli slip che meraviglia mi si presentò davanti una bella mazza di 20 cm, lunga e grossa almeno 4 cm. (ancora ora, a distanza di 40 anni, ne ho quasi 59, la ricordo come fosse davanti a me e mi assale veramente un bel ricordo); era tutta mia, pensavo tra me e me, fino ad allora non avevo visto che piccoli cazzi ma toccati solamente di sfuggita ai cuginetti che di tanto in tanto venivano a trovarci a casa, in vacanza.
Iniziai a masturbarlo e piano piano a leccargli la cappellona, e più lo masturbavo più ansimava il bel maialone, fino a che venne copiosamente e siccome avrebbe voluto che io succhiassi il suo nettare, mi avvicino in maniera brutale a quello sperma che appena leccato piacendomi lo succhiai tutto di botto, divenendo per la prima volta la sua troietta in calore. Devo dire che mi piacque molto assaporare il suo caldo nettare e mentre inghiottivo e leccavo tutto quel ben di Dio, gli toccavo quel paio di palle che pesavano quasi mezzo chilo, tanto erano grosse!
Lui rimase tanto soddisfatto ed io anche, perché era stata la mia prima vera esperienza con una persona del mio stesso sesso a cui ne susseguirono tante altre.
Per questa volta mi fermo qui, spero che apprezziate questa mia storia e che mi voterete in tanti e per ora grazie a tutti.
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9 years ago
admin, 75
Last visit: 3 hours ago -
La mia prima esperienza con una coppia di gay maturi
Era da tempo che sognavo di incontrare una coppia gay ma non avevo mai osato fare prima una cosa simile né conoscevo singoli o coppie omosessuali in quanto avevo avuto rapporti sessuali esclusivamente con donne e qualche coppia etero.
Tutto era nato quando il lui dell'ultima coppia incontrata aveva chiesto di toccarmelo e ciucciarmelo insieme a sua moglie. La disinvoltura con cui avevo fatto quell'esperienza era diventata per me un tarlo che mi aveva dapprima ossessionato e poi convinto a provare qualcosa che non avevo mai pensato di fare prima di allora, ovvero andare a letto con un uomo.
Negli ultimi tempi, peraltro, essere il giocattolo erotico di una coppia di gay maturi mi eccitava a tal punto da cercare film porno sul genere a cui seguiva l'immancabile sega con mega sborrata.
Decisi cosi di pubblicare un annuncio su uno dei tanti siti specializzati.
Dopo settimane non avevo ancora ricevuto alcuna risposta al mio annuncio.
Avevo quasi rinunciato a quella fantasia che mi pervadeva da tempo tanto da non pensare più all'annuncio che avevo pubblicato.
La mail tanto atteso arrivò un bel giorno di ottobre.
Chi aveva risposto al mio annuncio diceva di essere una coppia gay di 55 e 56 anni, convivente da tempo e decisa ad introdurre nel loro menage un giovane amico che rinverdisse la loro passione quasi del tutto sopita.
Si professavano versatili a letto e dicevano di essere ospitali per di più della mia zona.
Ero eccitato ma anche molto titubante avendo una fottuta paura di sputtanarmi proprio perché vivevano nelle mie vicinanze .
In più non avevo mai fatto sesso con un uomo figurarsi con due che dicevano di essere versatili e che quindi avrebbero voluto, a ragione, scoparmi come io avevo fatto con le mogli dei vari lui scambisti incontrati.
Dopo varie mail intercorse con loro, in cui avevo visto anche com'erano in foto, avendo ricevuto il loro numero di telefono decisi di rompere il ghiaccio e chiamarli.
Oramai ero in gioco e non volevo sembrare uno di quelli che mettono annunci e poi al dunque si tirano indietro.
Gli avevo detto che era la mia prima volta e che dietro non lo avevo mai preso e avevo avuto ampie garanzie che se avessi deciso di fare un'esperienza gay una volta da loro la serata avrebbe avuto un contorno amichevole e tranquillo; un drink, due chiacchiere, un filmetto e se poi succedeva qualcosa tanto meglio. Non ci sarebbero stati impegni o costrizioni di sorta ma avrebbe prevalso la voglia di realizzare le proprie fantasie sessuali.
Decidemmo di vederci nei paraggi di casa loro per sicurezza e doverosa privacy. Io rischiavo ma anche loro non erano da meno ospitando.
Arrivai con un certo anticipo pieno di ansie e sperando di non fare una grossa stronzata. Mentre ero pervarso da uno misto di agitazione/paura/eccitazione arrivarono, puntualissimi.
Erano effettivamente come ritratti nelle tante foto che mi avevano mandato, nella maggioranza delle quali erano completamente nudi e a cazzo duro, entrambi sul metro e 80, capelli brizzolati Giacomo, stempiato e notevolmente panciuto Michele.
Premetto che sono un bel ragazzo, magro, moro con un culetto da favola e che dimostra molti meno anni di quelli effettivi.
Ciò li induceva a scambiarsi di continuo sguardi e occhiate di intesa. Gli piacevo parecchio e non esitavano a farmelo capire, anzi, li vedevo trastullarsi la patta mentre dialogavamo, segno evidente che erano parecchio esaltati.
Dopo i convenevoli di rito e le solite chiacchiere di circostanza mi chiesero subito di andare da loro visto che abitavano proprio a due passi.
In due minuti eravano all'interno di un grazioso appartamento situato in un complesso residenziale di tre piani.
Mi fecero accomodare su uno di quei divani a penisola che arredano salotti ampi e luminosi cercando di mettermi il più possibile a mio agio avendo notato che ero spaesato e alquanto agitato.
Ovviamente mi misero al centro e mi chiesero se volevo bere qualcosa.
Mentre Michele preparava dei cocktail non alcolici Giacomo mi chiedeva delle mie esperienze sessuali facendomi complimenti per il fatto che dimostravo meno della mia età .
Aveva una voglia matta di spogliarmi e si vedeva ma non osava forzarmi visto che il mio stato di imbarazzo era evidentissimo.
Ero pietrificato, un marmo, avevo più volte fatto incontri ma mai di quel genere né mi sarei mai sognato di farne fino a pochi mesi prima. Eppure ero la.
Decise cosi di sciogliermi un po proponendomi di vedere un porno ovviamente gay e in cui i protagonisti erano delle coppie mature che si scopavano il giovanotto di turno .
Dopo pochi minuti che il film scorreva, iniziarono a accarezzarmi dapprima sulle gambe poi osando sempre più fino a iniziare a togliermi lentamente e delicatamente i vestiti .
Io li facevo fare impacciato e incredulo del mio comportamento ma anche eccitato..... mi ritrovai in un batter d'occhio praticamente nudo e il mio cazzo era incredibilmente diventato duro per la situazione che stavo vivendo.
Alla vista del mio cazzo Giacomo, oramai completamente infoiato, aveva iniziato a segarmi dolcemente togliendosi a sua volta i vestiti.
Dopo un po era completamente nudo e tra le sue gambe spuntava un enorme cazzo di 20 cm. duro come una pietra.
Michele che guardando la scena si era anche lui denudato portò il suo cazzo alla mia bocca facendomi un cenno di ciucciare.
Non battei ciglio e come una troia lo iniziai a spompinare..... stavo facendo un pompino, il mio primo pompino e sapevo incredibilmente come leccare un cazzo come dimenarlo come accarezzarlo e come ciucciarlo avendo visto una marea di volte come si faceva dalle varie donne con cui avevo fatto sesso.
Dopo poco ciucciavo entrambi i loro due cazzi cosi bene che facevano a gara a mettermelo in bocca.
Erano in estasi ora non volevano solo i miei pompini ma anche affondare i loro cazzi in un culetto che sapevano essere vergine.
Fu Michele il primo a cogliermi.
Con una mossa decisa mi prese e mi mise a pecora e dopo avermi leccato a lungo il buco facendomi mugolare di brutto mi spalmò il buchetto di gel dilatante.
Sentivo il buco del mio culo che pulsava come se ci entrasse un tornado d'aria, era talmente largo che quel porco ci infilava due dita senza trovare impedimenti. E dire che fino a pochi istanti prima non riuscivo ad infilarci il mio di ditino.
Giacomo da sotto mi sollazzava il cazzo ciucciandomelo fino a ficcarselo completamente in gola e di tanto in tanto mi cercava di tranquillizzare dicendomi di non contrarre il buco perchè di li a poco avrei goduto di brutto.
Ero anch'io in un estasi di eccitazione ma anche di pentimento per quello che stavo facendo quando sentii dapprima la cappella enorme di michele, che aveva tra i due il cazzo meno grosso ma pur sempre di 18 cm., farsi strada nel mio culo e dopo pochi istanti, mentre stringevo le labbra dal dolore e mi lasciavo scappare delle grida stridule, entrare completamente. Ero stato sverginato.
I due si alternarono tutta la sera scopandomi a turno e a ripetizione in una marea di posizioni cavalcandomi dapprima lentamente con colpi dolci e poi con veemenza in modo da non darmi respiro.
Alla fine decisero che era ora di venire tutti insieme in un'enorme lago di sburra.
Inutile dire che avevano trovato quello che cercavano da tempo ovvero un giovanotto che ravvivasse i loro bollenti spiriti e che li facesse scopare tra loro con rinnovato piacere e vigore.
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9 years ago
pieroabruzzo, 38
Last visit: 8 years ago -
Una notte al fiume
Sono le 23.00 di una sera d’estate. Da circa un quarto d’ora sono davanti alla stazione di Piacenza ed aspetto di vedere l’auto del mio Padrone. Sono vestito, per così dire, come mi ha comandato Lui, con un pantaloncino ed una t-shirt neri, piuttosto aderenti, ed un paio di sandali. Non porto altro. Sotto la mia pelle è perfettamente depilata e liscia in ogni angolo del corpo, secondo gli ordini che ho ricevuto. Ad un tratto riconosco l’utilitaria del Padrone che si fa strada tra le altre e che si ferma poco distante da me. Con il capo basso mi avvicino alla portiera e chiedo con un cenno degli occhi il permesso di salire. Il Padrone mi fa un segno affermativo ma, non appena salito, mi ordina di togliere subito i sandali e rimanere a piedi nudi. Obbedisco immediatamente e li ripongo sul tappettino posteriore dell’auto.
Dopo aver percorso qualche chilometro il Padrone mi avvisa che quella sera dovrò dimostrare di aver appreso i suoi insegnamenti, soddisfacendo ad ogni sua richiesta ed a quelle che vorranno avanzare i suoi amici. Annuisco con il capo aggiungendo con un filo di voce che lo farò. Lui riprende ancora aggiungendo che spera che non lo deluda e che non gli faccia fare brutte figure e, dicendo ciò, mi colpisce violentemente con un ceffone sulla coscia sinistra facendo immediatamente arrossare la pelle.
Mi ritraggo leggermente dalla mia posizione ed ora il Padrone mi colpisce nuovamente, questa volta l’altra coscia.
Dopo circa una ventina di minuti di auto attraverso una strada scarsamente illuminata, giungiamo nel totale silenzio nei pressi di un paesino limitrofo a Piacenza. Terminate le abitazioni l’auto del Padrone imbocca una stradina non asfaltata che si inoltra in un bosco, in direzione del fiume. Subito dopo la svolta il Padrone mi ordina di togliere pantaloncini e maglietta e di riporli in terra. Dopo aver percorso ancora circa due chilometri di strada il Padrone ferma l’auto nei pressi di un viottolo che si inoltra nel bosco e mi ordina di scendere e cominciare a camminare verso il fiume.
Completamente nudo scendo dall’auto e comincio ad inoltrarmi verso il bosco. Sento il rumore dell’auto del mio Padrone che si allontana, fino a non sentirla più.
Mentre cammino percorso da brividi di freddo ed eccitazione, comincio ad intravedere una sagoma umana che, al mio passaggio, esce dall’oscurità della vegetazione avanzando sul sentiero verso di me; comincia quindi con tono irriverente a fare pesanti commenti su di me, dicendo “GUARDA CHE BELLA TROIETTA, TUTTA SOLA PER IL BOSCO!”. La figura, che adesso riesco meglio a distinguere, è quella di un uomo sui sessantanni che mi tira in malo modo per un braccio costringendomi a voltargli le spalle. Con l’altra mano comincia e palparmi in ogni parte, alternando pesanti massaggi sul mio culo e sulle tette a sonore sculacciate che mi fanno ansimare sempre più forte. Dal buio della vegetazione noto avvicinarsi una folla di altri uomini, ne riesco a contare almeno una ventina, che sembravano essere tutti in attesa di un qualche cenno dal primo uomo, e che si avvicinano rapidamente a me. Il primo uomo riprende quindi a parlare rivolto ai nuovi arrivati dicendo “GUARDATE UN PO’ CHI HO TROVATO NEL BOSCO? ADESSO GLI FACCIAMO RICORDARE LA SERATA A QUESTA CAGNA!”. Le loro numerose mani, come tentacoli, si avventano quindi sul mio corpo, perlustrandomi ovunque in maniera sempre più oscena, qualcuno infilandomi prime due poi tre e quattro dita nel culo, qualcuno facendo lo stesso nella mia bocca, altre mani mi strizzano i capezzoli, altre mi schiaffeggiano la pancia e le cosce, altre mi stringono la vita e mi accarezzano la schiena. In quella situazione di totale sottomissione e stordimento non mi rendo neppure conto che è arrivato il mio Padrone che, facendosi spazio tra quella vera e propria folla di uomini, mi prende per il collo e mi fa inginocchiare davanti a tutti gli altri. Dopo avermi colpito con cinque poderose sberle sul culo mi ricorda quanto già dettomi in auto circa l’importanza di obbedire ad ogni suo volere ed a quello degli altri Padroni; di non provare inoltre a disubbidire altrimenti sarei stato pesantemente punito. Faccio di si con il capo ed aggiungo che obbedirò, ma non faccio in tempo a terminare la frase che una scarica di sberle e ceffoni si abbatte su ogni parte del mio corpo. Sento le dita di più mani che cominciano ad insinuarsi nel mio culo, facendosi largo selvaggiamente. Ne sento almeno cinque che si alternano di continuo e mi obbligano a mettermi carponi sull’erba, mentre altre mani pesanti mi premono sulla schiena.
Sono tramortito da tutti quegli schiaffi quando tra tutti gli uomini si fa largo nuovamente il mio Padrone che, dopo avermi schiacciato la faccia in terra con la scarpa, estrae il suo cazzo e comincia a pisciarmi sulla schiena e sul culo. Subito dopo agita con le scarpe la sabbia presente in terra che va ad inzozzarmi dove ero bagnato. Subito dopo anche gli altri uomini, quasi a comando, cominciano a pisciarmi addosso ed a me non sembra vero di poter ricevere tutta quella pioggia dorata. Sono litri di piscio che mi colpiscono da ogni parte, sui capelli, la bocca, le orecchie, le tette, la schiena, il solco del culo, le cosce, e mi ritrovo fradicio e maleodorante come appena uscito da un bagno in una fogna.
A quel punto sento la voce del mio Padrone che incita gli altri ad usarmi nel peggiore dei modi, avvisandoli che sono solo una troia e che essere maltrattata in quel modo è il mio più grande desiderio. La folla di uomini comincia quindi a spogliarsi e ad avvicinarsi a me.
Mentre mi trovo ancora in terra carponi, con le ginocchia immerse nel fango creato dal piscio, un uomo con un cazzo possente di almeno venticinque cm, si avvicina veloce al mio culo e cerca di farsi largo. Il mio sfintere, già dilatato da tutte quelle dita, non esita ad accoglierlo e lui comincia freneticamente a pompare, spingendomelo dentro per tutta la lunghezza. Accompagna le spinte con schiaffoni sulle chiappe che diventano ben presto violacee. Un altro uomo si posiziona davanti al mio viso e mi spinge la sua cappella in bocca, tenendomi per la testa ed il collo. Mentre i due mi sfondano culo e gola continuo a sentire i commenti di tutti gli altri uomini, che sembrano quasi litigare su chi sarà il prossimo a scoparmi. Mi sento ancora bagnare schiena e culo, poiché altri uomini continuano a pisciarmi addosso. L’uomo che mi incula comincia a fremere sempre di più e, dopo vari movimenti rotatori che mi sembrano allargare a dismisura il culo, emette un grido e mi sborra copiosamente dentro. Forse incitato da quella visione anche l’altro uomo viene e mi inonda la gola della sua crema. A quel punto mi sento già una troia oltre ogni limite di immaginazione, riempito in quella maniera senza alcuna decenza, ma mentre i due uomini si allontanano esausti da me, già altri due prendono il loro posto, incuranti che culo e bocca sono già pieni di sborra. Ricominciano quindi a scoparmi mentre gli altri intorno continuano a schiaffeggiarmi e maltrattarmi in ogni modo. Uno in particolare si posiziona a terra al mio fianco e mi strizza i capezzoli sempre più forte. Un altro invece affianca l’uomo che mi incula ed, oltre a sculacciarmi le chiappe, me le allarga a dismisura per farmi sfondare meglio.
Io non capisco più nulla e mentre cerco di mantenere il conto dei cazzi che sto prendendo, perdo completamente il senso dell’orientamento e della ragione, continuamente affogato da sborra nel culo ed in bocca. Quando mi incula il sesto cazzo ho ricevuto tanta di quella sborra che la sento colare copiosa dal culo ed appiccicarsi sulle cosce. Dalla bocca invece escono rivoli che mi insozzano il collo e le tette e presto riesco a malapena a respirare. Gli uomini si susseguono imperterriti uno dietro l’altro, incitati dal mio Padrone, che non manca di esaltare le mie qualità di troia e succhiatore di cazzi. Quando ormai ho il culo in fiamme in realtà non sono neanche a metà dell’opera; ci sono infatti ancora tanti cazzi da far sborrare e che reclamano il mio culo e la mia bocca. A quel punto il Padrone invita alcuni uomini a sdraiarsi in terra supini e mi ordina di salire alternativamente sul loro cazzo e farli godere. Cosparso di piscio e fango e pieno oltre modo di sborra vado ad impalarmi sui loro cazzi dritti e li cavalco a ritmo alternato voltando la schiena al loro viso. Loro da dietro si godono il mio culo sfondato e mi schiaffeggiano e mi allargano ulteriormente le chiappe, mentre i loro cazzi entrano agevolmente nel mio culo pieno di sborra. Nel frattempo altri due cazzi si accostano alla mia bocca e comincio a succhiarli dapprima a turno, poi insieme tenendoli accostati, fino a farli sborrare tra le labbra e le tette. Ormai ho ingoiato tanta di quella sborra che la sento muoversi nello stomaco come una gelatina ma ne voglio comunque bere ancora. Mi piace il gusto diverso di ciascuno di quei cazzi, da quello più dolce a quello più amarognolo a quello dal sapore selvaggio. Tutto ciò mi fa sentire, se possibile, ancora più troia e schiavo di quello che sono. Di questa mia sfacciata porcaggine se ne accorge anche il mio Padrone che mi colpisce con forti schiaffi sulla cosce e culo, e mi ingiuria dicendo: “TI PIACE VERO TROIA? - TI PIACE FARTI SCOPARE SELVAGGIAMENTE DA TUTTI QUESTI CAZZI?” A sentire quelle parole annuisco con il capo e vado ancor più fuori di me dall’eccitazione; infatti una folla di cazzi si avvicenda senza sosta nel mio culo e nella mia bocca ed io sento di essere davvero una gran puttana, buona per far sborrare cazzi ed esaudire le perversioni del Padrone.
Quel poco di cognizione del tempo che mi resta mi fa pensare di aver preso cazzi per oltre un’ora, tanto che ho il culo e la bocca davvero indolenzite. Uno degli uomini poi si è particolarmente accanito nel mio culo, agitando il suo grosso cazzo con moto circolare ed allargandomi in maniera notevole, mentre con le mani mi tirava violentemente per i fianchi. Tra ulteriori schiaffi, insulti e derisioni di tutti i presenti mi si avvicina il Padrone che mi lega una corda al collo e mi trascina a carponi lontano dalla folla, in direzione del fiume. Poco prima della riva mi indica una fossa tutta piena di fango e melma e mi ordina di entrarvi immediatamente. Già oltremodo insudiciato da tutta quella sborra e dal piscio non esito ad obbedire ed entro, sempre carponi, in quella parte di terreno dove comincio letteralmente a sprofondare. Quando sono ormai con il fango oltre l’ombelico il mio Padrone, tenendomi con la corda al collo, mi schiaccia la faccia con la sua scarpa obbligando ad immergermi completamente nella melma. Riemergo dopo qualche istante per respirare e noto gli uomini messi a cerchio ed intenti a ridere di me; qualcuno approfitta per pisciarmi ancora addosso mentre altri si complimentano con il mio Padrone per come ha saputo educare il proprio schiavo. Si rivestono e quindi si allontanano dalla parte opposta.
Senza poche difficolta riemergo da quell’enorme pozzanghera e subito il Padrone mi dice urlando “BRUTTA TROIA NON VORRAI MICA SALIRE SULLA MIA MACCHINA COSI’ CONCIATO?” Rispondo di no con il capo e, nonostante buio e freddo, mi immergo nelle acque del fiume e mi lavo diligentemente in ogni parte del corpo. Solo dopo, quando ancora tremo come una foglia, mi indirizzo con il Padrone verso il parcheggio dell’auto.
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9 years ago
slavemarco355758,
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In camper: coppia con jolly bsx...
In camper: coppia con jolly bsx…
Tra vari messaggi sul sito me ne arriva uno da una coppia veneta che prossima alla partenza in vacanza in Sardegna cercavano qualcuno con cui divertirsi e rendere particolare la permanenza sull’isola. Come spesso capita i primi contatti sono piuttosto generici e improntati al pessimismo sul fatto che tutto si tradurrà in una effettiva conoscenza ma nonostante pensassi ciò ad ogni mio messaggio corrispondeva una risposta nell’arco di 24 ore e dopo le prime ovvie presentazioni spiegammo bene i limiti e le circostanze dei nostri eventuali incontri e ci trovammo d’accordo sulle rispettive richieste. Fui colpito dalla gioiosità della coppia che si dichiarava bisex e che ad ogni messaggio firmava con Francesca oppure Claudio. Lei era molto sensuale e procace e non mascherava il suo grande appetito sessuale mentre lui era più rivolto alle bellezze dell’isola e lanciava messaggi di estrema dolcezza nei miei confronti senza le solite volgarità da superuomo che molto spesso fanno cadere le braccia: essere bisex attivo significa essere comunque attratti dal maschile non è che il bisex passivo sia una femmina anzi è attratto dalle donne allo stesso modo ma si accoppia anche con gli uomini senza discrimine…
Passarono i giorni e le mail divennero divertenti e piccanti allo stesso modo, anche lei era aperta sostenitrice del sesso tra uomini e ciò diceva di eccitarla parecchio. La cosa più bella fu l’estremo rispetto che dimostrarono entrambi verso queste pratiche molto diversa dalla tolleranza che spesso le coppie sarde hanno, dove il terzo viene spesso preso come una puttana che deve soddisfare entrambi e farsi umiliare dall’uccello del marito dominante (!).
Dalle mail si passò alle telefonate ed al countdown per il loro arrivo in Sardegna che doveva avvenire l’11 luglio… Ero molto eccitato dal conoscere ed abbracciare questa bella coppia così meravigliosamente aperta verso il mondo e molto curiosa nel visitare la Sardegna per la prima volta nella loro vita. La promessa era che io gli avrei fatto da guida alla scoperta del nostro splendido mare e naturalmente sul cibo, sui vini e sui siti archeologici di maggior rilievo. Era una stupenda occasione per mostrare a delle persone attente l’unicità della nostra terra e la grande accoglienza che sappiamo dimostrare ogni qual volta ci vengano a trovare.
Arrivò il fatidico giorno in cui sbarcarono dal traghetto ad Olbia e stettero alcuni giorni a godersi la Costa Smeralda, nel mentre ci tenemmo in contatto e organizzammo di vederci ad Alghero e di passare alcune ore assieme un po al mare un po a visitare la splendida città catalana. Ci presentammo e andammo al mare assieme, lei era una bellissima donna abbronzatissima con capelli ricci castano scuro e lui un bell’uomo magro e alto, entrambi sulla cinquantina molto loquaci e scherzosi, la giornata al mare trascorse in maniera rilassante e allo stesso modo la sera, durante la quale girammo in lungo e in largo per le viuzze e il lungo mare algherese. Ci fermammo ad acquistare alcune bottiglie di vino e poi rientrammo nel camper per preparare la cena a cui fui invitato…
La serata procedeva alla grande e dopo una spaghettata e alcuni bicchieri di vino iniziammo a parlare delle nostre esperienze sessuali della nostra vita e le conoscenze fatte sul sito Desiderya, concordammo che su dieci contatti solamente uno poteva essere appetibile e disponibile a conoscersi, ridemmo di tanti profili dove la gente millantava apertura mentale che non aveva (i mariti scambisti all’insaputa delle mogli) singoli superman e via discorrendo nelle varie carrellate di varia umanità che affolla il web.
Ad un certo punto stappammo una buona bottiglia di prosecco algherese ghiacciato e ce la scolammo in pochi minuti tanto che ne aprimmo una seconda… Stavamo bene e tutto era pacifico e rilassante lui andò a farsi una doccia veloce e lei nel mentre accese degli incensi, poi andò lei a darsi una rinfrescata e per ultimo io che uscendo mi sentì rinvigorito e galvanizzato dai miei nuovi conoscenti.
Erano persone dal quotidiano semplice e dalla tranquillità degli anni oramai acquisita e mi trovavo benissimo con loro. Quando tutti ci siamo rinfrescati il marito di lei che era coperto solo con un asciugamano alla vita si sedette sul letto e riprendemmo la discussione sul sesso così che mi illustrarono i loro gusti dicendo che cercavano un ragazzo bisex perché lei voleva provare un nuovo amante e lui invece trovava molto stimolante fare sesso con un altro uomo alla presenza della moglie che disse di bagnarsi enormemente nel vedere il marito alle prese con un altro… A quel punto lui sfilò l’asciugamano e mi mostrò il suo pisello che iniziava a diventare duro e a mostrare le sue vere dimensioni: loro avevano parlato di una lunghezza di 19 ma era evidente che era un 21, la cosa bella era che non era fine ma aveva una giusta grossezza che mi faceva venire l’acquolina in bocca… Lei allora disse: “Cosa ne pensi? Lo gradisci un po di gelato?” e scoppiò a ridere a crepapelle ben sapendo che era proprio quello che volevo anche io… Mi avvicinai così a lui, mi accovacciai a terra e con una mano lo presi e con la lingua iniziai a leccare la cappella. Lei si mise vicino e disse: ”Fate con calma non abbiamo fretta c’è tutta la notte per divertirci” Io continuai a leccare e iniziai anche a metterlo in bocca e a succhiare dolcemente facendolo diventare tosto e di un bel colore porpora meraviglioso… Lei nel frattempo disse: ”Bravo, continua lentamente che mi voglio gustare la scena” Lui mi diceva: “Succhia piano e fammelo diventare duro sei un bel porco…” Con una mano mi toccava i capezzoli a turno e anche loro si drizzarono assieme al mio pisello che iniziava a tirare forte.
Dopo alcuni minuti lei si allontanò e andò a sedersi proprio alle mie spalle, mi fece sollevare e ora ero messo a 90, con una mano sulla sua coscia mi tenevo in equilibrio e cercavo di continuare a succhiare, lei nel mentre si era spogliata e seduta di fronte al mio sedere, iniziò a palpeggiarmi le natiche e l’interno coscia… Allargai le gambe e lei iniziò a massaggiarmi prima i testicoli poi il pene dandogli degli strattoni e dicendo: “Sei la mia mucca ora ti mungo” e così facendo mi afferrava il pisello e lo tirava dolcemente premendo verso la punta come se fosse una mammella piena di latte. E Continuava a ridacchiare e farmi domande: “Sei stato in astinenza totale questa settimana? Te lo avevamo chiesto non avrai mica tradito la nostra fiducia..” Io staccandomi risposi di si e continuai a leccare quell’asta, lei era una vera esperta e sapeva dove sfiorare per farti eccitare, mi tastò sotto i testicoli alla base dell’erezione e disse che sembrava bello duro e anche lo scroto era gonfio quindi era vero che non avevo eiaculato da un po… A me sembrava che il pisello mi tirasse in una maniera mai provata prima. Lei iniziò a sfregarsi il clitoride e le grandi labbra e fui piacevolmente sorpreso dal notare che sia lui che lei avevano i pubi pelosissimi e selvaggi. Ora lei iniziò a baciare le natiche e piano piano si avvicinò all’ano, con una mano cercò di allargare la natica e iniziò a darmi colpetti di lingua sul buco e leccando tutti i lembi… Io sentivo il fuoco ma era piacevolissimo… Bastò poco perché da un anello stretto diventasse una coroncina rossa con piccoli petali. Ogni tanto ci soffiava dolcemente e ciò mi obbligava a stringere e allargare la presa. Il marito vedendo l’opera della moglie mi tenne stretto al suo pisello ed io non riuscivo quasi a stare fermo perché mi tremavano le gambe e ansimavo come una cagna in calore… Ero in mezzo e dovevo stare immobile a provare quelle forti sensazioni… Lei ad un certo punto iniziò a infilare un dito dentro poi lo sfilava e dopo poco riprovava… Era una sensazione potente ogni tanto si fermava e il buco rimaneva spalancato: “Qui l’appetito sta aumentando… la rosellina si apre a meraviglia… Ora provo con due dita…” Io succhiavo e tenevo rilassato il corpo ma lei si accorgeva che l’ano era desideroso di essere allargato e riempito in profondità e ripetutamente a quel punto mi unse con un lubrificante... Io ero eccitato in una maniera incredibile, mi fece alzare e mi baciò in bocca con tanta lingua poi mi passò la mano umida degli umori della sua vagina sulla bocca e sotto il naso e mi disse: “Vedi che anche io sono eccitata? Ora però voglio vedere qualcosa di più: siediti su mio marito e guardami mentre mi tocco…” Molto probabilmente per pudore avrei risposto in altre occasioni che non era il caso ma davanti alle sue moine e al pisello durissimo del marito decisi di farlo e di seguire i loro desideri e capricci. Il marito era sdraiato a bordo del letto, misi prima un piede sul materasso poi il secondo e subito sentì la cappella sull’ano che tastava cercando il punto ideale per allargare il mio buchetto. Lei si era messa seduta ma ora aveva tirato su le gambe e poggiato i piedi sul bordo della poltroncina e usava due mani per toccarsi la sua figa nerissima. Lei partì con gli incoraggiamenti: “ Dai ci sei quasi inizia a scendere…” Nel mentre la cappella aveva trovato il punto in cui poter passare la rosellina… Mi abbassai con le gambe e sentì la cappella farsi spazio senza problemi (ero talmente eccitato che avevo il culo apertissimo e ancora oggi non mi spiego come feci) con un piccolo strattone anche i primi cm erano entrati… Ero in erezione e vidi subito una goccia colare dalla mia punta: era il segno che le cose stavano procedendo bene.
Lei stropicciava dolcemente il clitoride e le grandi labbra e diceva: “Che bella visione che ho di fronte.. Dai continuate! Ne rimane ancora tanto fuori! ahahah” Aveva ragione bisognava continuare l’opera e non fermarsi, lui in accordo con me spinse lentamente ed entrò in profondità… A quel punto mi mancò quasi il respiro e mi parve di avere dentro un uccello enorme ma in realtà era solo l’astinenza che mi faceva sentire tanto grande quel pene. Lei iniziava a essere sul punto di venire ma rallentò e continuò a incitarci: “Dai ora ne manca poco devi arrivare sino alle palle… puoi farcela!” Per me era come sentire una sirena che mi seduceva con le sue parole… Mi sforzai di rilassarmi e spinsi verso il basso: ora il mio ano con le sue crespe aveva preso tutto l’uccello possibile e il marito da dietro iniziò a baciarmi sul collo e a strizzarmi i capezzoli più forte, lei vedeva tutto e vedeva l’uccello del marito che conosceva bene essere immerso nell’ano di un maschio così come se fosse un coltello nel burro. Iniziai a fare su e giù dolcemente e godermi il lento andirivieni dentro di me mentre una fica bagnatissima veniva sbriciolata letteralmente dalle abili mani della signora… Tutto era stupendo iniziai ad alternare colpi più profondi a colpi più leggeri facendolo uscire quasi totalmente ma di tanto in tanto andavo giù a fondo roteando col bacino a fondo corsa strizzando e mungendo forte quel magnifico uccello che mi stava aprendo letteralmente… Ad un certo punto mi fermai e fissai la moglie, le sue tette e quella patata pelosa, quel triangolone di pelo che volevo mettere in bocca e succhiare per ore…
La mia pausa non calmò i bollenti spiriti del marito che iniziò a tambureggiare colpi nel mio culo a raffica, praticamente mi sentivo una galleria dove passava un treno ogni secondo! Ormai ero spalancato e lubrificato a dovere e in un lampo dalla sola cappella dentro sentivo arrivare in profondità fino al fine corsa sui suoi testicoli… Ero fuori di me dal godimento, non mi fregava di nulla ero in paradiso! Lei venne dicendo: “Continuate più forte! Dai prendilo tutto che ora sei tutto aperto!” e continuò mugolando qualcosa ma venne alla grande ed ora voleva anche lei un pisello, si spostò su un letto a gambe aperte e mi fece cenno di bagnare il mio pisello nella sua figa fradicia… Mi sfilai, ripresi fiato e mi tuffai a dare una leccata alla patata sporcandomi il viso come un bimbo con la marmellata… Lei però mi afferrò per i capelli e mi fece salire fino al suo viso dandomi qualche leccata stile mamma gatta eppoi baciandomi e mordendomi il labbro. Infilai dolcemente il pene nella vagina e iniziai a darle colpi ma venni trattenuto da lei che mi disse: “Ora facciamo il panino ti va?” Capì subito cosa volevano e dissi: “Dai imbottiamolo bene questo panino!” Rimasi fermo e sentì che il marito si avvicinava dietro me che stavo sopra lei, puntò il suo pene verso il mio ano e spinse entrando per metà, mi venne durissimo e ripresi a dare colpi a lei nella figa bagnata dopo alcuni colpi sentì che il suo pene era entrato tutto e mi dava colpi forti impedendomi di darli a lei, lei mi strinse forte e disse: “Stai fermo, lo sento bene lo stesso sei eccitatissimo… fatti imbottire bene di salame! Ahahah” e scoppiò a ridere per poi infilarmi la lingua in bocca… Mi accorsi che stavo per venire ma i colpi nel mio intestino erano forti, sentì un calore enorme, l’ano iniziò a contrarsi e rilasciare e una scossa dai testicoli mi ricordò che stavo eiaculando nella figa della bella signora che continuava a stringermi… l’ano era largo ma sentì che anche il pene rigidissimo di lui stava affondando e liberando sperma, rallentò i colpi e capìì che mi era venuto dentro. Eravamo tutti esausti, sudati e bagnati. Il sedere me lo sentivo largo e bagnato, l’uccello era zuppo di sperma e secrezioni vaginali… Lei se ne uscì dicendo: “Forse non vi siete accorti ma sono venuta anche io!! E’ stato bellissimo questo paninooo!!!“
E così fu: in camper, una coppia e il jolly… Grazie alla meravigliosa coppia veneta che mi ha portato in paradiso una notte ad Alghero…
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9 years ago
admin, 75
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Dolcetto o scherzetto? marito incula amico della moglie pensando fosse amica di lei!
Possiedo questa amica sposata felicemente con un altro mio amico e di tanto in tanto ci si vede in giro e si va a prendere un caffè… Lei conoscendomi da molti anni sa che sono bisex mentre lui invece non sa nulla anzi a volte ha toni canzonatori verso il mondo gay che infastidiscono. La mia amica stava vivendo una piccola crisi dopo i primi begli anni trascorsi in coppia, lui voleva crescere sessualmente e in futuro diventare scambista con altre coppie… Lei non ci stava ma era terrorizzata all’idea di perdere il suo uomo o di subire bugie e tradimenti. Iniziammo a frequentarci più spesso io e lei e piano piano questi problemi vennero a galla così come il suo malumore. Cercai di rincuorarla per quanto possibile ma lei era sempre depressa. Mi raccontò particolari intimi dei suoi rapporti col marito e mi spiegò che le dimensioni generose in lunghezza e grossezza le impedivano di avere rapporti anali se non con mille precauzioni e fastidi successivi… Il marito poi ci metteva il carico dicendo che se lei fosse stata più serena lui avrebbe trovato qualcuna con cui avere rapporti anali.
Lei era arrabbiata e mi propose di fare uno scherzo al marito: mi disse saresti disposto a fargli un pompino mentre sta bendato? Cerco la scusa che sei una mia amica che non vuole problemi così lui per un po non mi rompe e tu trovi uno con cui giocare senza condom. Io accettai con superficialità ma vista la proposta succhiare era un dovere da amico!
Lei organizzò tutto e le settimane seguenti (diciamo addirittura un mese forse) iniziò il marito alle pratiche di sottomissione soft con cui ci faceva l’amore e altri giochetti ma lui doveva stare bendato e ammanettato.
Mi disse che con quei giochi che le avevo suggerito era andata benone e avevano fatto del gran sesso!!! Naturalmente il marito era curioso di conoscere la preda amica della moglie che si sarebbe sacrificata anonimamente per un po di piacere extra. Ci mettemmo d’accordo e così andai a casa loro e mi nascosi nel salone al piano terra. Quando lui tornò dal lavoro la moglie gli propose un pompino-aperitivo prima di cena e così salirono assieme in camera al piano superiore.
Lei lo bendò e lo ammanettò facendolo stare in piedi e nel mentre iniziò a massaggiargli l’asta come preludio di una pompa bendata che tardava a concretizzarsi… Io nel mentre sbirciavo in silenzio dalla porta e mi godevo la vista della mia amica a seno nudo e del mio amico in erezione durissima. Ad un certo punto lei gli ricordò la storia dell’amica che avrebbe partecipato e disse che era giunto il momento. Lentamente mi avvicinai al lato destro del pisello inginocchiandomi e lei fece lo stesso sul lato sinistro: ora due bocche si contendevano la sua cappella e tra le lingue fluttuava quel gelato durissimo che diventava sempre più teso e pronto ad esplodere.
Dopo dieci minuti la mia amica mi fece un gesto inequivocabile: con una mano pollice e indice uniti aveva fatto un cerchio e con l’altra indice e medio insieme simulavano la penetrazione. Voleva che io mi mettessi a pecora a prendere l’uccello del marito, non contenta insisteva mimando la scena. A quel punto senza perdere tempo inutile mi misi a pecora e lei fece girare il marito di modo che la punta stesse nel punto giusto pronta a colpire. Erano entrambi eccitatissimi e pure io ormai volevo farmi penetrare senza ulteriori attese. Lei aiutò il maritino e poi mi avvicinò a lui di modo che iniziasse l’opera: messa la cappella compresi che mi teneva larghissimo l’ano e dopo alcuni colpi leggeri iniziai a sentire in profondità il suo uccello… Era un trapano meraviglioso che mi stava devastando, nel mentre la mia amica mi faceva gesti per dire che era tutto dentro e che lui era felicissimo (peccato non sapesse che il culo che stava montando era di maschio!).
Colpi su colpi e spinte profonde si alternarono a spinte più leggere e poco profonde che mi mandarono in estasi completa tant’è che spruzzai sul pavimento un bel po di sperma che lei si affrettò ad asciugare ma il bello doveva ancora venire (in tutti i sensi!) il maritino spinse a fondo completamente nel mio culo ed iniziò a spruzzare sperma… Fu meraviglioso! In fondo era stata un’idea della mia amica che voleva finalmente che quell’uccello finisse i suoi spruzzi nel culo. Dopo mi sfilai e sistemai e me ne andai da casa loro col culo spanato ma felice anche perché avevo soddisfatto le attese di entrambi. Giorni dopo ci rivedemmo io e lei e la trovai raggiante per la riuscita dello scherzo di cui lui non aveva il minimo sospetto. Ci facemmo delle gran risate alle sue spalle anche perché lui era tendenzialmente omofobo. Lei mi disse che era stato bellissimo vederci fare sesso e che le sarebbe piaciuto vedere anche altre posizioni… Io la lasciai un po nel dubbio in quanto non era facile fare silenzio durante quei momenti comunque alla fine dell’incontro lei si avvicinò e mi baciò sulla bocca dicendo che anche io ormai facevo parte della coppia e che avrebbe fatto di tutto per ripetere quel triangolo… La cosa mi stuzzicava ma lasciai che fosse lei a gestire il gioco. Quindi cari omofobi sappiate che il sesso è tutto bello basta saperlo fare. Dolcetto o scherzetto? Il dolcetto a me e lo scherzetto a te :-D
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9 years ago
admin, 75
Last visit: 3 hours ago -
Master che mi sottomette
Dopo avermi sverginato il culo il mio Master che avevo conosciuto a Milano , mi propose di non andare più a dormire in hotel, ma se mi fermavo per tutto il tempo che volevo a casa sua , mi offri ospitalità e servizi, io fui preso da questo modo gentile che Mauro avesse nei miei confronti e accettai.
Mi trasferii a casa sua e mi sistemai , mi mise a disposizione una camera tutta per me con letto matrimoniale , un vero gentil men , e cosi inizio la storia che vi sto raccontando.
La sera dopo il lavoro ritornai a casa e lo trovai gia pronto cioe nudo , mi aveva fatto portare al lavoro il plug in culo per tutto il giorno , e mi disse caro ora lo sai che sei il mio schiavo e devi soddisfare le mie voglie, io avevo il culo tutto slabrato dal quel plug , mi ordino di ingocchiarmi e succhiali il cazzo, lo feci con piacere mi sentivo suo in tutto , e cosi fu che mi feci fare di tutto.
Prima mi i mise in vasca da bagno mi fece il solito clistere,poi prese un acrema depilatoria e mi depilo tutto il corpo , me lo rese liscio come la pelle di un bambino, poi di cosparse tutto di olio idratante , e finita l'opera apri un armadio dove vi erano un sacco di cose per sex, mi fece indossare una tuta di latex che lasciava aperto tutto il culo e me lo rendeva da vera puttanona, poi mi prese e mi lego a una sedia al contrario seduta col culo fuori , mi lubrico leccandomi il culo come una fica ci sputo dentro efuori mi sculaccio a dovere io godevo come una vera puttana, poi prese un cazzo in gomma nero grosso e me lo ficco in culo ha che bello gli dissi meno male che e più piccolo del tuo cazzo , ma non fu cosi e ra gonfiabile , lo comincio a gonfiare e mi fece morire , io venivo di culo come una vacca , a un certo punto mi disse ,ora scusami ma devo fare una commissione devo uscire , e gli dissi , allora slegami , e lui disse no , resterai cosi fin quando non ritorno, mi fece bere un bicchere di rum, e mi lascio in quelle condizioni per due ore , non cel afacevo più avevo il culo che mi prudeva da impazzire il cazzone di gomma era diventato piccolo per il mio bucone e culone di vacca , ero una lurida vacca rotta in culo, mi sentivo troia nell'animo , cosi arrivo io ero esausto, ma affamato di cazzo , snza dire una parola si avvicino a me e mi mise una benda , e poi mi infilo il cazzone in bocca, mi fece inghiottire il suo seme, e mi sentivo una gran troia.
Ma nel più bello senti suonare alla porta, e gli dissi ma chi e questo'ora, lui mi rispose una sorpresa per te,
dai Mauro smettila in queste condizioni non aprire a nessuno, lui mi rispose stai zitto lurida vacca e subisci.
Senti entrare delle persone ma non capii quanti erano, sentivo qualcuno parlare ,ma non capivo avevo la testa che mi girava,mi aveva fatto bere tanto rum che ero nelle nuvole, avevo voglia di essere chiavato,
e senti che qualcuno si avvicinava , aun certo punto fui schiaffeggiato in culo e in faccia ma capii che era qualcuno che era entrato, mi senti infilare in bocca un cazzo e poi un altro in culo erano grossi ma non pensavo, a un certo punto mi fu levata la benda e vidi che ero circondato da tre trans neri erano dei trans sudamericani con cazzi da paura e tette da fare invidia alle migliori , ma uno aveva un cazzo mastodontico doveva essere al meno 25cm ma era quanto un braccio,si avvicino e mi prese a pecorina e melo ficco tutto nel culo mi ruppero il culo tutti e tre a turno e mi fotterono come una gran troia , alla fine mi sborrano tutti in faccia e in bocca , ma il Mauro aveva l'asso nel manico, e disse ragazze ora stasera farò mio pre sempre il mio schiavo ,lo metto incinto e gli sborro tutto il culo dentro e fuori ,io dissi no mauro no mauro , lui mi rispose tranquilla vacca puttana sono super sano sono donatore di sangue , e fu cosi che le tre trans mi presero mi tennero per mani epiedi e Mauuro comincio a stanturfarmi il culo con la su mazza ,un colpo dietro l'altro , dandomi della puttana e schiaffeggiandomi il culo , poi fini per dare sfogo, e comincio asborrami sentivo un calore immenso che mi saliva alla testa sembrava che no sborrava da tanto era una fontana mi allago' tutto il culo e le viscere, ero finito, una delle tre troi disse poi a Mauro ora che e incinta la facciamo partorire, prese un preservativo era il cazzo più grosso della mia vita una sberla e me lo ficco fino in fondo , poi prese le palle e le infilo pure nel bucone emi disse dai ora spingi come sedovessi andare in bagno, e vedrai che senzazioni provi , senti un flop fortissimo e usci fuori il cazzone con tutte le palle tutto in una volta mi sentivo libera e troia , ma ricordo ancora quant e stato bello..
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9 years ago
frabsx,
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Master mi rompe il culo
Era qualche anno fa ero a Milano per lavoro per un po' di tempo e non riuscivo mai ad avere tempo per me,
una sera finii presto dal lavoro e ritornai in camera in albergo,mi prese una voglia matta di fare sesso ma una strana voglia bsx , e cosi decisi di uscire da solo , feci una doccia e andai in giro, era un pomeriggio buio milanese invernale,ero dalle parti della stazione centrale, e girovagavo, li vi sono molti sexshop, fui attratto ed entrai , cominciai a girovagare nel negozio e prendendo oggetti vari come didlo e plug e altre cose fui attratto da un plug anale che diceva per esperienze anali esperte , mentre lo maneggiavo un uomo vicino che cercava anche lui mi disse " e si oggetto interessante ma bisogna essere preparati per questo" non capi cosa voleva dire e tirai avanti , alla fine vidi che quest'uomo mi guardava insisentemente il culo , anche perché effetivamente anche con i jeans attilillati il mio culo e veramnete formoso, allora feci mente locale e capii a cosa si riferiva, comunque sia ci salutammo e usci dal sexshop.
Passeggiando mi ando' di entrare in un pub per bere qualcosa, presi una un drink alcolico e bevendolo e gustandolo il locale cominciava a riempirsi, a un certo punto mentre ero girato di spalle , mi senti chiamare con un ehi ciao ma sei tu ci siamo visti poco fa, io lo riconobbi perché effettivamente era un uomo non molto alto sulla 50tina ma ben fatto e simpatico, era lui quello del sex shop , cosi mi disse ti và di bere qualcosa insieme ? risposi perché no, e cosi siede al tavolo e ordiniamo insieme, qualcosa, ma lui mi dice che vuole ordinare pure per me , cosi lo lasciai fare e ordino due cocktail da un nome strano , appena lo portarono al tavolo cominciammo a gustarlo , lui si era presentato come Mauro , ma bevendo quella bomba di drink cominciai a farneticare era una bomba alcolica, gi dissi ma bevi sempre cosi forte , lui rispose non solo in alcune occasioni, comunque ti devo dire una cosa sono attratto dal tuo corpo se non ti crea fastidio un complimento, io risposi no Mauro figurati mi fa piacere, lui mi parlo che era vedovo e abitava da solo e che era al sex shop per comprare qualcosa per un eventuale incontro che avrebbe dovuto fare ne prossimi giorni ,da li capii che era bsx , e gli feci una domanda ma tu sei gay? Mauro rispose no ma bsx si mi piace molto toccare anche gli uomini, a un certo punto ero completamente preso dalla situazione e in più brillo per la b0mba alcolica, lui prese e usci dalla tasca della giubotto un pacchettino e mi disse , senti caro questo e un regalo per te , io sorpreso dissi no non posso accettare nemmeno ci conosciamo , lui mi disse dai prendilo ma non lo aprire qui sul tavolo davanti a tutti , e una cosa che guardavi al sexshop, un brivido mi scosse tutto il corpo e gli dissi dai Mauro non scherzare ,pero la tentazione era tanta di aprirlo, lo apri sotto il tavolo ed era il plug che guardavo e un gel lubrificante, gli dissi Mauro ma che fai cosa pensi di me , e lui mi rispose dai ti ho capito che vuoi provare a godere col culo , io mi sentivo a un ceto punto il buco del culo che mi prudeva e lui con la nano mi tocco la gamba stringendola, fui preso da un desiderio che non sapevo e non conoscevo, cosi mi disse vai in bagno e provalo, io risposi ma dai mauro non l'ho mai fatto , lui non ti preoccupare vai in bagno che vengo io e ti aiuto , dai smettila ,io senza capire nulla brillo come ero andai in bagno , e lui mi segui , entrammo e chiuse la porta, mauro sapeva il fatto suo mi comincio a toccare il culo e mi disse abbassa i pantaloni ,lo feci senza fiatare , vedevo il suo pacco che era gigantesco, però non ebbi il coraggio di toccarlo, lui prese il lubrificante e mi comincio a infilare il beccuccio del proddotto i culo lo strizzo e mi sentii riempire il culo in un liquido freddo e gelatinoso, poi comincio a infilare un dito poi due e mi disse che avevo un culo meravigliosamente largo liscio da vera troia, io per la prima volta mi sentivo posseduto da un uomo, a quel punto levo le due dita e mi infilo in culo il plug , un dolore infinito ma poi quando entro provai un senso di piacere. Mi rivestii e mi disse lascialo infilato e ci andiamo a sedere al tavolo e vedrai che ti piacerà.
Cosi feci e andammo al tavolo non si vedeva nulla perché era uno strumento fatto a posta per portalo messo ingiro, Seduto mi sntivo penetrato come non mai godevo e sborrai dentro le mutande , lui mi continuo a fare bere ero completamente andato , godevo come una puttana, lui capi tutto e a un certo punto non so come mi trovai a camminare per strada con lui e con un plug in culo, aveva pagato il conto e mi aveva portato fuori il locale , io non capivo più un cazzo , anzi capivo solo che girava la testa e il culo aperto che godeva , mentra camminavavamo lui mi diceva hai un culo da troia sei veramente figa,e i dava pacche sul culo e colpiva il plug e io sobalzavo , come una vera puttana, arrivammo sotto un portone e mi disse dai sali a casa mia che beviamo qualcosa in tranquillità.
Io senza dire nulla annui e lo segui , saliti mi fece accomodare in spggiorno verso due biccheri di rum e cominciammo a bere , aun certo punto , si allontano, e io avevo il culo che lo sentivo aperto come una galleria.
Ritorno e lo vidi in pantaloncini , emi disse se vuoi metti comodo, mi tolsi i pantaloni e restai in slip mentre mi levavo i pantaloni ero abbassato Mauro si avvicno e comincio astrusciare il suo pacco sul mio culo senti qualcosa di grosso ma non immaginavo nulla di simile , mi girai e lo trovai nudo, aveva un cazzo mostruoso
era grossissimo , rimasi di soprassalto , elui mi disse non ti preoccupare caro vedrai che non succede nulla.
Io preso dalla foga lo presi in mano e lo menai lui mi invito a metterlo in bocca , lo presi aveva un profumo di cazzo che mi faceva svenire, bevevo rum e succhiavoil cazzone, aun certo punto era cosi grosso che la capella mi riempiva tutta la bocca , era una di quelle minke con capella a fungone.mmmmmmm.
Mi prese e mi porto in bagno mi fece spogliare tutto ero nelle sue mani ormai , ma cominciai a capire che era un master il mio Mauro , in bagno vi erano cazzi in gomma di tutti i tipi sembrava che faceva la collezzione,
nudo mi infilo in vasca da bagno calda, e mi comimcio a farmi entrare euscire il plug che mi aveva regalato, mi sentitìvo dilatato come non mai , lo levo e prese un cazzo in gomma con una pompetta , e me lo pianto in culo , e mi disse ora sentirai dentro un calore infernale , mi stava facendo un clistere, mi abbandonai a lui , e cosi mi fece diventare il culo e dentro mi sentivo una voragine, fini e mi lavai tutto mi asciugo e mi porto in camera da letto mi lego piedi e mani e mi mise apecorina e mi ininfilo uil suo cazzone in culo , che con tutto quello che mi aveva fatto prima per dilatarmi era troppo grosso , mi svergino il culo era la mi prima scopata ,
lo infilava e usciva tutto come un treno era grosso duro venoso ma aveva una capella cosi grossa a fungo che quando entrava e usciva mi slabrava lo sfintere da morire , godevo come un pazzo , Mauro abuso di me tutta la notte e mi fece bere la sua sborra che mi inondava tutto . Fu cosi che per tutto il tempo che lavorai a milano , il mio master mi rese rotto in culo..
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9 years ago
frabsx,
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Riprendiamo da… 1
Riprendo il racconto dal “Decimo seguito a “Ecco come fu..”
Leo era veramente preso di me, anche se cercava di nasconderlo soprattutto con gli altri, ma ogni tanto, come in quel frangente, gli scappava qualche parolina di troppo. Mi schizzò addosso tutto il desiderio che aveva di me, direi quasi tutto il suo “amore”. Ed io lo guardai, come spiritato, adorandolo e leccando tutto il suo sperma. Sì, mi aveva plagiato, poteva fare di me ciò che voleva. Era il mio “uomo” e desideravo, amavo sentirmi sua.
Ma quel periodo in cui vivevamo le giornate praticamente insieme finì. Dovevamo rientrare e riprendere abitudini diverse. Non potevamo più dormire assieme, dovevamo accordarci per vederci qualche pomeriggio, non tutti i giorni. Io ero ancora condizionato dal vivere con i miei e cercare di nascondere la mia bisessualità. Dopo aver vissuto per due mesi liberamente, era dura rientrare nei ranghi. Leo mi aveva usato, in quel periodo, come più gli era piaciuto ed ora, preso com’era da me, stentava a ridimensionare il ns. rapporto.
Prima di partire da Grado organizzò un’orgia sessuale, con uomini e donne, che durò 24 ore, una cosa pazzesca. Aveva invitato Giulio ed il suo boyfriend Filippo, due coppie di tedeschi con le loro mogli, donne molto belle e… molto assatanate, una coppia gay milanese e due lesbicone venete.
Filippo, evidentemente “consigliato” da Leo e Giulio, diede il via alle danze avvicinandosi a me e baciandomi in bocca, nel mentre iniziava a spogliarmi. Un bacio che mi fece immediatamente arrapare e mi ritrovai a pantaloni abbassati ed a cazzo duro; misi una mano sul cazzo di Filippo iniziando a masturbarlo da sopra i pantaloni. Nel frattempo le mogli dei due tedeschi si erano messe a fianco a noi e continuarono a spogliarci mentre il nostro bacio continuava. Una volta spogliatici iniziarono ad accarezzarci ed a intrufolarsi tra di noi. Poi ci fecero distendere sui fianchi, in posizione di 69, e non appena iniziammo a spompinarci si misero dietro di noi massaggiandoci le chiappe e cercando di aprirle e lubrificarci gli sfinteri con dell’olio baby johnson, iniziando ad infilarci le dita dentro. Filippo mi stava facendo morire per come me lo stava succhiando, anche perché la tizia che mi stava mettendo le dita nel culo era entrata talmente bene che mi stava stimolando la prostata.
Una volta che ci ebbero lubrificati ben bene, visto che si erano dotate di strap-on ci incularono ed iniziarono a stantuffarci al ritmo dei nostri pompini. Gli altri partecipanti all’orgia, sollecitati dal nostro spettacolino non erano rimasti inattivi e si masturbavano con molto piacere.
Le due tedesche, quando si accorsero che stavamo per godere, ci sfilarono i cazzi dalla bocca e se li presero in bocca loro, finendo di spompinarci e bevendo tutta la nostra sborra con voracità, da assetate, finendo di incularci godendo anche loro visto che gli strap-on che usavano avevano all’interno un cazzo infilato nella fica ed uno nel culo.
Io e Filippo avevamo goduto molto intensamente ed eravamo senza forze, ma non ci fu dato il tempo di riprenderci che Giulio e Leo ci piombarono addosso infilandoci come due tordi allo spiedo: mi ritrovai, così, infilato da quel paletto del Giulio che, leccandomi le orecchie e dandomi dei succhiotti sul collo, mentre mi strizzava i capezzoli, mi sussurrò: “ Ecco, troietta, ti do una bella ripassata. Sei la fighetta del Leo ma quello che è del Leo è anche mio e tu, poi, mi piaci da morire ed ora ti voglio allargare la fica. Vedrai che oggi te la allarghiamo per bene”!! Ed iniziò a fottermi a modo suo, a momenti con colpi forti, a momenti lenti, facendomi venire i brividi fino in testa ed iniziando a mugolare per il piacere. Quando mi sentivo così desiderato impazzivo dal piacere e Giulio, pur nel suo modo rude di fare, riusciva a farmi provare sensazioni incredibili. Nel frattempo Leo si inculava Filippo, quasi a fianco a me, perciò riuscivo a vedere le espressioni loro e, siccome eravamo a pecorina, i due gay milanesi si fiondarono sotto di noi, a mo’ di 69, iniziando a succhiarceli e dandoci, nel contempo, i loro cazzi da succhiare.
Quello che venne da me mi fece strabuzzare gli occhi: non avrei mai pensato ci potesse essere un cazzo di quelle dimensioni in dotazione ad un essere umano. Non riuscivo assolutamente a metterlo in bocca, potevo solo leccarlo e, anche per masturbarlo, non riuscivo ad avvolgerlo con una mano sola, ce ne volevano tutte e due. Pazzesco !! Vidi che anche Leo rimase impressionato e …. eccitato, tanto che iniziò a sconquassare il povero Filippo che iniziò a lamentarsi chiedendo “Più piano, per favore “. Poco più in là i due tedeschi si stavano inculando le mogli, alle quali avevano tolto gli strap-on che erano stati, invece, indossati dalle lesbiche che, sdraiate sotto le tedesche, se le stavano chiavando mentre facevano lingua in bocca. Ed io… continuavo ad avere davanti agli occhi quel “Totem”. Era una visione da paura: ebbi un brivido di paura che si ripercosse sul mio sfintere ma che causò in Giulio uno stimolo in più, tanto che mi disse: “Sì, continua così, succhiamelo come sai fare tu, fammi godere e pensa che… quando avrò finito con te, preparandoti, ti beccherai quel trofeo che hai tra le manine!”
Tra i brividi di paura, le sensazioni che mi dava il Giulio trapanandomi e quelle che mi dava il pompino del tizio iniziai ad avere una serie di contrazioni continue che sembrava veramente stessi facendo un pompino con il culo al cazzo del Giulio e…. iniziai a sborrare senza soluzione di continuità in bocca al tizio con il Totem. Questo provocò, finalmente, l’orgasmo del Giulio che iniziò a riempirmi il culo, al punto che cominciò a traboccare ed a scolarmi lungo la gamba. Sembrava fossi stato colpito da una scossa per il tremore causatomi dalle sensazioni provate. Crollai sul fianco, disfatto. Non credo fossero passati più di dieci minuti che sentì il Leo girarmi a pancia sotto ed iniziare a spalmarmi il culo, dentro e fuori, con del Luan infilandoci dentro più dita possibili. Andò avanti così per un bel po’, cercando di far rilassare il mio sfintere il più possibile, quindi mi tenne le chiappe aperte mentre quel “totem” si posizionava sul mio povero culetto. Prima si posizionò solamente, spingendo appena un po’ e facendo sì che fosse il mio sfintere ad aprirsi, quindi iniziò a spingere, un po’ per volta. Un po’ avanti, un po’ indietro, entrando poco alla volta, facendo sì che il mio sfintere iniziasse ad abituarsi, ma…. Era dura! Era una cosa immensa! Quando finalmente entrò…. Mi sentii squarciare nonostante fossi ormai slabbrato dagli innumerevoli assalti precedenti: era un cazzo di misure asinine tanto che riuscii a farlo entrare con notevole fatica (e con dolore, nonostante che Leo mi avesse ben ben spalmato di Luan e mi avesse fatto annusare, da una boccettina, qualcosa che inebriava ed addormentava le sensazioni dolorose. Non so cosa fosse) e con tutta la mia buona volontà nell'assecondarlo spingendo in senso opposto. Seppi più tardi che lo soprannominavano “cavallo” per le dimensioni. Una volta che fu tutto dentro si fermò, mi prese le mani tra le sue e da dietro, tirando e lasciando con le sue braccia, mi inculava senza praticamente muoversi: ero io che sotto la spinta delle sue braccia andavo avanti e indietro e lui regolava la spinta e la profondità della penetrazione. Fu una sensazione nuova: così facendo riusciva ad allargarmi ed entrare in una profondità mai raggiunta da nessun altro.
Mi sentivo un palo palpitante di carne turgida e vibrante che mi dilatava sfintere e intestini In modalità mai raggiunte, totalmente, e quando venne mi inondò di sperma così in profondità che mi parve di sentirne il sapore in gola e venni anch'io mentre il mio sfintere vibrava impazzito dal piacere e dall'orgasmo. Tutti gli altri, eccitati dalla visione, si masturbavano e mi sborrarono addosso. Altri due ripeterono l'assalto nella stessa posizione descritta prima, senza darmi neanche il tempo di riprendermi, ma non provai granché, erano di dimensioni più ridotte e quasi non li sentivo mentre stantuffando mi venivano dentro. In effetti il Leo, guardandomi il buco del culo disse: “adesso posso entrarti dentro con tutto il braccio”.
E lo fece, arrivandomi dentro fin quasi al gomito, massaggiandomi la prostata e facendomi urlare dal piacere.
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9 years ago
admin, 75
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La dottoressa
La solita scusa, mi prova la pressione?
Marianna prepara il misuratore solleva un po la maglietta e infilandolo sul braccio la sfioro con la mano
Il camice aperto, l'angolino nascosto dal separè e la sua camicetta che lascia intravedere il reggiseno nero
È un po' alta!!! Si ha ragione e ho anche uno sfogo che le vorrei far vedere....
Mi segua....
Il tono distaccato quasi scocciato di marianna mentre si dirige nello studio nel retro
Dottore... Vado nello studio per una visita....
mentre io seguo marianna tenendomi il braccio simulando un piccolo dolore
Appena entrati chiude la porta a chiave...
Mi mostri lo sfogo
Mi spoglio rimanendo in boxer
Si avvicina "per controllare" è partendo dai capezzoli con piccoli baci scende dolcemente fino ai boxer già gonfi...
Si rialza e si mette comoda su una sedia con le gambe leggermente aperte...
Mi inginocchio e scostato lo slip nero la mia lingua assaggia il suo sapore, stimola il suo clitoride
“Metti due dita dentro” disse mentre ansimava
Le sue mani nei miei capelli dirigevano il ritmo mentre infilavo le mie dita sempre più in profondità....
Geme in un soffocato mugolio
Non possiamo farci sentire...
Mentre mi fa sedere, viene sopra di me
Sfilo il mio cazzo che già duro... La voglia di sentirlo dentro di lei....
Mi abbraccia per aiutarsi nei movimenti, dapprima lenti, poi sempre più veloci
Il suo bacino danza sopra di me, mentre il mio cazzo pulsa dentro di lei voglioso
Sento la contrazione dei suoi muscoli....è quasi pronta a godere di me.....
Il suo respiro veloce procede di poco il suo orgasmo...
Trema sopra di me, mi stringe le braccia....
Si ferma, si ricompone il camice e gli slip prima di uscire....
Anche io mi rivesto veloce ed esco...
Dottore ha uno sfogo sul petto e sulle gambe se entrò pochi giorni non passa consiglia una crema?
Io annuisco cercando di nascondere ancora la mia erezione.....
Passi questa sera tardi che riproviamo la pressione e controlliamo lo sfogo
Grazie mariann opps dottoressa
A stasera.....
Aspetto tutto il pomeriggio il messaggio di marianna che mi avvisava appena rimaneva sola in studio...
Stasera alle 19 puntuale mary....
Arrivo qualche minuto prima fuori dallo studio, aspetto in macchina prima di scendere....
Alle 19 precise suono il campanello dello studio....
Chi è? La voce metallica attraverso il citofono è quella di marianna
Buonasera dottoressa sono passato per controllare la pressione come eravamo daccordo
Si si salga
Dentro lo studio è vuoto solo io è marianna che è seduta dietro la scrivania intenta a compilare delle ricette....
Salve dottoressa sono qui per il controllo....
Lei solleva leggermente la testa e alzando gli occhiali da vista con due dita mi sorride.... Si sdrai pure sul lettino che sono subito da lei...
Il nostro gioco prevede la sua severità da dottoressa nei miei confronti, la cosa mi eccita e a lei piace avermi come paziente....
Rimango solo con i boxer sdraiato sul lettino aspettando mary che si alza e venedo verso di me prosegue con le domande come va lo sfogo? Vedo che le è passato.... Io però un ciclo di crema lo metterei....
Sorrido e avvicinandosi la guardo camminare verso di me.....
Comincia a slacciarsi il camice e noto con molto piacere che sotto non porta nulla... Solo l'intimo nero di pizzo....
Prende dalla borsa l'oscultatore e delle bende....
Si avvicina e ocsculta prima il petto.... giù verso i boxer fermandosi poco prima, si toglie l'oscultatore e prese le garze mi lega le mani dietro la testa al bordo del lettino....
Continua.....
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9 years ago
admin, 75
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Marcella e fabio, nuove scoperte
Il giorno dopo il secondo incontro tra la mia fidanzata Marcella e Maurizio sono da un cliente per lavoro e quindi non passo per nulla dall'ufficio nel quale, ricordo, io e lei siamo colleghi. Marcella in queste ultime settimane si è praticamente trasferita a casa mia, che sta diventando automaticamente casa nostra. Ho notato che in questi giorni il suo abbigliamento si sta modificando. Le scollature mi paiono più generose di prima e si è comprata due nuove minigonne visibilmente più corte di altre che già aveva. La cosa ovviamente non può che farmi piacere. Durante il giorno, dicevo, non ci siamo visti, ma lei alle 18,30 è a casa puntuale.
Bacini e tenerezze come al solito. Poi mi dice che Maurizio l'ha cercata ma lei non ha risposto.
"Non mi va di dargliela tutte le sere" mi fa, "Poi inizierebbe a considerarmi scontata... meglio fargliela sudare un po per la prossima volta, che dici amore?."
Le rispondo che ha certamente ragione. Le chiedo se Maurizio le piace.
"E' uno stronzo egoista... ma è bravo a letto" mi dice stampandomi un bacio umido sulle labbra.
Poi continua: "Sai chi mi ha chiamato oggi? Andrea!!!".
Le rispondo che non ho idea di chi sia questo Andrea, ma ho già una mezza erezione.
"E' uno di quei due... di avantiieri... il parcheggio..."
Adesso la mia erezione è completa. Lei se ne accorge.
"Ma che fidanzato maiale che ho. Ti si addrizza se ti dico che un uomo mi chiama".
"Tesoro, veramente gli uomini erano due".
Marcella ride, nascondendo il viso nel mio collo.
"Insomma vorrebbero fare il bis..." mi sussurra all'orecchio.
"E a te va?" ribatto io.
"Se va a te...".
"Certo che mi va... dagli corda e vediamo che fanno".
Il giorno dopo sto in ufficio e sento, dall'altra stanza, squillare diverse volte il cellulare privato di Marcella. ma lei è impegnata con una pratica e mi pare che non risponda. In pausa pranzo mentre scendiamo in mensa mi strizza l'occhiolino:
"Vado un secondo a richiamare Andrea".
La sera a casa ci sediamo sul divano e ci abbracciamo.
"Allora, amore", mi fa lei, "Ci aspettano a casa di uno dei due".
"Mi pareva fossero piuttosto giovani, hanno già una casa?".
"Giovani si, ma non giovanissimi, sono sulla trentina... oggi ci ho chiacchierato un po... Andrea è fidanzato e vive da solo, Marco è single".
"Hai detto 'ci aspettano?'. Vogliono che venga anche io?".
"Glielo ho detto io che venivo insieme a te. Amore, non mi sento a mio agio a stare in un appartamento sola con quei due. Chi li conosce?".
Penso che i loro cazzi Marcella li conosca già piuttosto nel dettaglio, ma la assecondo.
"Certo piccina che vengo anche io. Poi magari se vediamo che sono brave persone le volte successive potrai anche andarci da sola...".
"Mi sono innamorata di un porco pervertito. Come faccio?" ride.
Arriva sabato pomeriggio, abbiamo l'appuntamento con Marco e Andrea e Marcella si sta preparando.
"Mi hanno chiesto di presentarmi in minigonna, stivali e senza mutandine." Mi fa lei.
"Mi sembra ottimo. Perchè non metti anche il reggitette a balconcino lasciando i capezzoli fuori e la camicetta trasparente?" ribatto.
"Mmmmmm... ok!!!"
Marcella è visibilmente eccitata. La stimolo a darci dentro con il trucco per risultare leggermente più volgare, anche se non ho dubbi che i due uomini la useranno comunque come una battona da strada.
Dopo 20 minuti è uno schianto: stivali neri, calze a rete, minigonna, camicetta trasparente da cui occhieggiano le ombre dei capezzoli, rossetto pesante, mascara abbondante. Un'autentica troia. Mi permetto di darle una tastatina sotto la minigonna, ha già la fica bagnata... Glielo faccio notare, lei sorride, si infila un soprabito e usciamo.
Arriviamo in un condominio residenziale piuttosto carino, citofoniamo e saliamo.
Usciti dall'ascensore vediamo una delle porte aperte, entriamo chiedendo permesso.
Andrea ci viene incontro sorridente, bacia Marcella sulle guance e poi mi stringe la mano. Sembra una persona piacevole ed educata. Ci guida nel salotto dove Marco sta preparando da bere. La casa è piuttosto elegante anche se minimalista. Il colore che predomina è il bianco. C'è una musica molto sex-lounge di sottofondo. Marco ci viene incontro. E' un po' più rozzo dell'amico e dal primo istante squadra Marcella con occhi famelici da lupo. Mi saluta con un cenno dopo avere preso e baciato le mani della mia fidanzata. I bicchieri sono sul tavolo ad attendere che noi li prendiamo, ma Marco non riesce a staccarsi da Marcella. Intuisco che l'idea di non farle indossare le mutandine è sua.
"Scusate, non ce la faccio..." Si avvicina alla mia ragazza appoggiandole le mani sui fianchi, facendole scendere rapidamente sotto il bordo della minigonna per poi risalire indecentemente. L'uomo la stringe, le afferra le natiche nude, ci infila le dita dentro.
"Niente mutandine, come ti abbiamo detto... hai la figa già pronta".
Marcella è perfettamente a suo agio... poggia le mani sulle braccia dell'uomo e guardandomi mi fa:
"Lui in macchina mi ha scopata divinamente per più di un'ora, lo sai?".
Marco la prende per mano e se la porta in camera da letto, chiudendosi la porta alle spalle.
Andrea mi porge un bicchiere sorridendo:
"Marco non resiste, la tua ragazza lo fa impazzire, lasciamoli un po' da soli, che dici?".
Gli rispondo che per me va benissimo. Ci sediamo a sorseggiare il prosecco, davvero squisito.
Chiacchieriamo piacevolmente, poi mi chiede da quanto tempo facciamo queste cose. Gli racconto brevemente la nostra storia, che siamo fidanzati, che siamo andati a vivere insieme da poco e che Marcella ha un amante fisso.
"Mi sa che adesso ne avrà due di amanti fissi... Marco non la molla più la tua Marcella".
"Perchè, a te Marcella non piace?"
"Moltissimo" mi fa lui, "ma ho una ragazza che rompe in un modo sconcertante, io non sono molto libero... eppoi frequento già altre due donne". Ci versiamo altri due prosecchi.
Chiacchieriamo altri dieci minuti, poi Andrea si alza e mi invita.
"Andiamo a sentire che combinano, vieni, ma fai silenzio che Marco si incazza di brutto se ci sente a spiare".
Apriamo la porta che dà su un lungo corridoio. In fondo c'è una porta. Ci fermiamo in silenzio, l'ansimare di Marcella è nitido e sincronizzato con un fruscio cadenzato. Marco la sta già scopando, anche se non possiamo sapere in che posizione. Cinque minuti, gli ansimi diventano gemiti, Marcella sta godendo, lui non si sente.
Andrea mi si avvicina, mi prende la mano, prima che io possa capire cosa sta succedendo ci infila dentro il cazzo eretto. Mi prende il polso e inizia a masturbarsi tramite la mia mano.
Sono sconcertato e non reagisco. Ha il cazzo abbastanza grosso e caldo, ma è la prima volta che ne prendo in mano uno che non sia il mio. Non mi dispiace la sensazione, ma mi va via l'erezione che avevo nell'ascoltare Marcella.
E' una situazione stranissima, ma prendo a menarglielo di mia iniziativa, finchè lui mi lascia il polso e io continuo a masturbarlo. Dopo qualche minuto mi prende per mano e mi riporta di là. Si siede sul divano, mi invita a sedermi vicino a li. Mi mostra il membro eretto.
"Guarda, tra un pò questo finisce nella figa e nel culo della tua ragazza. Prendimelo un po' in bocca tu, dai".
"Non so che fare, ma la faccenda mi stuzzica. Mi inginocchio davanti a lui. Mi piace l'idea che quel mazzuolo tra poco entrerà nell'intimità della mia fidanzata e mi viene voglia di provare ciò che prova lei... di prepararglielo. Mi ritrovo succube della decisione e la leggera prepotenza di Andrea. Appoggio le mie labbra su quella nerchia che profuma di buono. Le mie labbra si socchiudono, la cappella mi entra in bocca e provo una sensazione di invasione e di riempimento assurda. Me lo tiro fuori per non sentirmi soffocare, e ricamo dei colpetti di lingua sul filetto di Andrea. Lui non è d'accordo.
"Prendilo bene tutto in bocca, forza".
Me lo reinserisce tra le labbra , ma stavolta mi poggia una mano dietro la nuca e spinge con decisione. Il cazzo di Andrea mi finisce in gola e ho un conato di vomito immediato, mi pare di soffocare. Il mio primissimo pompino è decisamente di scarsa qualità.
"Non sei proprio esperto, eh? Dai andiamo di là con gli altri".
Entriamo nella camera da letto, lo spettacolo è da estasi: Marcella sta sopra Marco e lo sta scopando a smorzacandela pizzicandosi i capezzoli con le dita. E' completamente nuda, stivali, minigonna, camicetta, e reggitette giacciono sul pavimento.
"Mettiti dietro di lei" mi fa Andrea.
Vedo il grosso cazzo bruno di Marco semiuscire dalla fessura bagnatissima di Marcella per poi reimmergersi completamente nell'intimità di lei.
"Coraggio, lecca la loro scopata" mi fa Andrea.
Non desidero altro. Avvicino la lingua all'osceno andirivieni e la appoggio sul buco del culo di Marcella. Glielo titillo, lei sembra non accorgersene nemmeno. Poi scendo, cerco di infilare la lingua tra il cazzo di Marco e la fica della mia ragazza, ma la pressione è forte e non riesco.
"Dai, lecca le palle a Marco.".
Eseguo. Slappo delicatamente i coglioni di Marco, il sapore è buono. Eseguo lunghe pennellate di lingua dall'ano di Marcella alle palle di Marco. Andrea si avvicina, mi porge il cazzo da succhiare. Gli riprendo la cappella in bocca, stavolta controllando io la penetrazione. Gliela ciuccio con gusto, poi alzo lo sguardo e vedo che Andrea sta pomiciando con Marcella, esplorandole la bocca con la lingua. Infilo delicatamente un dito nel culo di Marcella, con una mano sego il cazzo di Andrea e riprendo a leccare le palle a Marco.
Marco si scuote ed esce da sotto Marcella. Se la sistema a pecorina sul letto rivolta verso di me. La prende per i fianchi e glielo risbatte in fica. Marcella è in deliquio dal piacere. Andrea rivolge l'erezione verso di me e mi ordina di prendergliela in bocca. Eseguo guardando Marcella. Lei ricambia il mio sguardo con gli occhi socchiusi dal piacere. Temo che lei non gradisca vedermi alle prese con un altro uomo. Lei capisce il mio imbarazzo, torna un po' in sè mentre Marco continua a pistonarglielo nella fica con una pecorina sostenutissima, mi guarda con occhi presenti e mormora:
"E' così che si gode davvero, dai amore... non farti problemi...".
Il suo benestare mi riempie di gioia goduriosa, mi fa impazzire essere sottomesso ad un uomo sotto gli occhi della mia ragazza. Riprendo a succhiare il cazzo di Andrea con una foga esagerata.
"Il tuo ragazzo mi sta lucidando la cappella con la lingua, lo sai?" fa Andrea a Marcella.
Marcella sembra saper imporre un suo ritmo e sospira:
"Voglio cambiare cazzo adesso...".
Naturalmente non si riferiva al mio. Marco si scosta e Andrea prende il suo posto. Si infila il profilattico a velocità record, afferra Marcella per i fianchi e se la spinge contro gli inguini. Lei sentendosi impalata sul cazzo di Andrea mugola di piacere. Marco si mette in piedi davanti a lei e le infila la nerchia in bocca dopo essersi sfilato il preservativo.
Mi faccio da parte e mi masturbo guardando la scena seduto ai piedi del letto.
"Dai vieni a succhiare anche tu, forza".
Mi avvicino, bacio Marcella in bocca, lei mi slingua, poi la cappella di Marco si incunea tra le nostre lingue. Lecchiamo insieme l'asta che entra nella bocca di lei e poi nella mia. Andrea cambia canale, lo tira fuori dalla fica e lo mette nel culo di Marcella.
Marco mi viene dietro.
"Ora mi faccio questo frocio del tuo ragazzo".
Marcella guarda con occhi socchiusi e non dice nulla.
Marco mi infila due dita nell'ano senza tanti complimenti. E' una cosa che spesso faccio anch'io da solo, ma è la primissima volta che me lo faccio fare da un altro. Lo slargamento del mio ano è abbastanza brutale, ma ormai il mio masochismo sessuale ha preso il sopravvento, glielo lascio fare e sospiro. La fantasia sessuale di essere scopato da un altro uomo l'ho sempre avuta, ma non sono mai arrivato al punto di metterla in pratica. Ora sono totalmente sedotto dall'idea che avvenga davanti alla mia fidanzata consenziente.
Le dita di Marco mi hanno slargato il buco del culo a dovere, l'uomo infila il preservativo e mi si posiziona dietro. Marco mi invita a spostarmi in avanti, verso Marcella.
"Dai, baciatevi, fidanzatini!" ordina.
Poggio le mie labbra sulla bocca di marcella, la sua lingua invade la mia.
"Andrea mi sta inculando in modo spettacolare, amore" mi fa lei.
Marco si posiziona con la cappella turgida contro il mio sfintere. Non è facile, sento dolore. Marco sputa più volte tra le mie chiappe e riprende a slargarmi l'ano con le dita, dicendomi di rilassarmi.
Al secondo tentativo la penetrazione riesce, ma lo prego di fare lentamente. La cappella di Marco è dentro il mio ano, ed io invidio Marcella che si sta godendo la nerchia di Andrea dentro al culo senza apparente disagio.
Di colpo Marco affonda completamente il membro nel mio culo. E' doloroso ma lui resta fermo e piano piano mi abituo.
Marco inizia dolcemente a fare avanti ed indietro nel mio culo mentre io e Marcella limoniano vorticosamente con le lingue. Credo di essere piuttosto predisposto al sesso anale perchè il dolore si attenua e lascia porto ad un piacere pulsante. I due uomini ci pompano all'unisono per una decina di minuti, poi si scambiano posto. Marco si posiziona dietro Marcella, Andrea viene dietro di me,, mi appoggia il membro sull'ano già sfondato e si immerge dentro di me. Il cazzo di Andrea è più piccolo di quello di Marco... adesso tocca a Marcella prendere dietro il superdotato e comincia ad ansimare velocemente. Bastano pochi minuti di pompaggio che i due uomini vengono quasi contemporaneamente. Marco esce dal culo della mia ragazza, si toglie il preservativo e le erutta un diluvio di sborra sulle chiappe e sulla schiena. Andrea rimane dentro di me. Lo sento godere e venire dentro il mio culo. Sopporto le spinte dell'uomo finchè non si svuota completamente.
Marcella mi si avvicina, mi bacia dolcemente sul viso e mi sussurra:
"Sapevo che ti sarebbe piaciuto farlo in questo modo... ti amo tanto, lo sai?".
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9 years ago
marcellaefabio,
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Lo schiavo illuso
Lo schiavo illuso
Non posso dire di essere schiavo di mia moglie, non mi interessa, e poi non interessa neanche a lei. Diciamo piuttosto che la mia ragione di essere è la ricerca del suo piacere. E a lei piace sottomettermi, umiliarmi. Devo essere io a cercare il suo piacere molto oltre quello che io le possa dare. Comunque va bene così. Accetto e vado avanti. Come succede ogni mese nel periodo di estro mi aveva chiesto di cercarle un incontro. Questa volta avevo trovato una coppia, lui Master alto possente dotatissimo, lei slave, almeno così si dicevano. Persone normali, tra virgolette, incontro possibile, ok, scambio foto, lui le piace, lei piace a lui, ovvio è bellissima, ci incontriamo. Io nel mio solito ruolo, la spoglio, ma non faccio in tempo ad offrirgliela che lui la prende con violenza.
In tanto la sua schiava mi fa sedere e mi lega su una sedia davanti a loro che scopano. Anche questo era nei patti, tutto regolare. Loro scopano a lungo, godono, io seduto immobile. Anche la sua schiava resta vestita e si tiene un pò in disparte. Finalmente sembra che ne abbiano abbastanza, mi slegano, si fanno pulire da me, penso che sia tutto sulla via della fine, quando - Bene, ora ci divertiamo un po’- dice lui -Si, dai - risponde mia moglie, come se si conoscessero da sempre.
- Cara, procedi - dice alla sua schiava.
Questa si spoglia completamente, mi si avvicina e mi fa cenno di spogliarmi, ero stato vestito fino ad allora. Quando sono nudo si avvicina a me fino a che le nostre facce sono quasi a contatto, è più bassa, la mia bocca sfiora la sua fronte. La situazione sarebbe piacevole, anzi piacevolissima, se non fossi incerto su quello che deve succedere. Il master si avvicina con una serie di corde e comincia a legarci, stringendoci l’uno conto l’altra. Mi sento schiacciato contro il suo seno, poi aggiunge altre legature più in basso, il ventre, le cosce sono perfettamente uniti.
Mia moglie si avvicina, -Ti piace?- mi dice, faccio cenno di si con la testa, ma sono troppo emozionato per parlare. “-Bene ora ti piacerà di meno, cominciamo!- lei ed il master ci girano intorno, appare un frustino, cominciano a picchiare sui nostri sederi, se lo passano di mano, non sappiamo chi è a frustarci, ma ognuno sente il fremere del corpo dell’altro, siamo in una intimità assoluta, dopo un poco eccitatissimi entrambi.
-Bene e adesso il gran finale- dice lui -dovete riuscire a stare fermi immobili, ognuno farà di sostegno all’altro, non dovrete muovervi-.
Intanto ho visto mia moglie armeggiare con uno strapon, e poi avvicinarsi al master, leccarlo, faglielo venire duro. È chiaro quello che sta per succedere, non posso guardare negli occhi la schiava a cui sono legato, lei è più bassa, siamo troppo vicini, ma è come se fossimo una cosa sola, sento che anche lei ha capito, sono imbarazzatissimo, nonostante il sedere che brucia. Mia moglie ed il master si avvicinano ai nostri didietro, lei alla schiava e lui a me, mi sento penetrare e schiacciare ancora di più contro la schiava. Lui ha un cazzo durissimo, cerco di resistere, ci agitiamo anche se legati, sento i gemiti della schiava, sento il bagnato di una sua lacrima che mi scende sul petto, vorrei abbracciarla, baciarla asciugarle quelle lacrime. Innamorato all’istante di una mentre vengo inculato insieme a lei, neanche la più fervida immaginazione poteva arrivarci. Comunque finisce, lui viene dentro di me, mia moglie viene anche lei, lo strapon la ha sempre eccitata tantissimo, è fatta. Il master ci scioglie -Vestitevi, poi verrete a sistemare noi-. Siamo nudi io e la schiava, cerchiamo di non guardarci negli occhi, vado verso il bagno, devo lavarmi dietro, le poggio una mano sulla spalla, lei si sottrae, -posso lavarti?- le dico, lei si sottrae anche di più, si infila i vestiti. Mi vesto anche io. Stiamo per tornare dai nostri padroni, la fermo. -Come ti trovo?- Mi dice veloce un indirizzo e-mail. Andiamo da loro. Incredibile si sono vestiti da soli. Mia moglie mi guarda -Vieni andiamo- si bacia un’ultima volta con il Master. -Ci rivediamo?- gli dice sorridendo -Chissà, forse si- risponde lui, -ma loro no assolutamente- dice guardando me e la sua schiava -non voglio pasticci, la mia slave ha a che fare solo con me, chiaro? Altrimenti te ne pentirai, ti assicuro, anzi voglio che ti impegni per iscritto-. -Si signore- rispondo. Il master mi passa un foglio di carta, c’e’ un “impegno a non rivedere la schiava se non autorizzato dal master altrimenti sarò pronto ad accettare qualsiasi punizione corporale lui voglia infliggermi, a condizione che sia accettata anche da mia moglie. Quest’ultima clausola mi tranquillizza, firmo. Mia moglie approva con la testa, incredibilmente nonostante quello che fa e mi fa fare è gelosissima, forse anche lei teme che riveda la schiava. Andiamo via. Ritorniamo nella vita normale, lavoro insieme, figli e così via. Io però ogni tanto ci penso, e come non potrei pensarci, sento sul mio petto i seni della schiava che fremono quando lei prende il colpo, e poi quella lacrima, vorrei leccarla asciugarla. Basta, è fatta, sono innamorato perso. Comunque resisto, resisto a non chiamarla, non tanto per timore delle punizioni del suo master, diciamo per timore di sentirmi ridicolo, perché ti amo?, perché siamo stati inculati insieme, come fai a dirglielo.
Resisto due giorni, tre giorni, poi non resisto più, le scrivo. Tanto se non vuole non risponde, penso. E invece risponde, si vediamoci, appuntamento, bar tutto ok. Impazzisco di gioia, allora si, allora è innamorata anche lei. Mando un messaggio, lei risponde a tono, si, proviamo le stesse cose. Vado all’appuntamento, sono certo che andrà tutto bene, sarà fantastico. Lei mi guarda, sorridente, allegra, spensierata direi, nulla dell’atmosfera dei nostri messaggi, pieni di sottintesi. –Bene-, dico -allora?-. -Allora oltre che schiavo sei proprio stupido- fa lei ridendo.
-Ma che carini, guardali- sento una voce dietro di me mi volto e vedo il master e mia moglie che ridono, lui con una mano sulla sua spalla. Anche la schiava comincia a ridere -Davvero pensavi che potessi innamorarmi di te?, di uno come te?-
Non so che fare, non so che dire
-Ricordi cosa avevo detto? Ricordi cosa hai firmato- fa il Master
-Si ricordo- tanto per me ora nulla ha più alcuna importanza la delusione è più forte della paura, non so cosa mi farà sopportare, per quanto terribile non starò mai male come ora
-Ma eravate tutti d’accordo?- mi viene finalmente il sospetto.
-Certo- risponde mia moglie -Volevamo avere un tuo impegno che ci consentisse qualunque cosa, vedrai come ne approfitteremo!-
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9 years ago
admin, 75
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L'amante di marcella
E' veramente fantastico essere entrato con la mia fidanzata in questa nuova dimensione erotica. Marcella mi ha confessato che non ha mai goduto con le sue storie precedenti il nostro fidanzamento come sta godendo adesso in queste situazioni trasgressive con la mia complicità. Mi dice che adesso si sente amata da me e riesce a sentirsi libera di lasciarsi andare in maniera completa nelle situazioni di sesso con altri uomini. La rassicuro dicendole che per me essere cornuto è il più grande dei piaceri.
La sera dopo il nostro primo carsex rimaniamo a casa, vogliamo cenare e poi rilassarci con un dvd. Il Whatsapp di Marcella segnala in continuazione.
"E' Maurizio che mi assilla" mi fa lei al mio sguardo interrogativo.
"Cosa vuole?" le faccio.
"Indovina un po'... vuole scopare. Dice che la moglie farà tardi stasera".
"Per me va bene" le faccio.
"Ma volevamo vedere il film... avevo fatto il pollo arrosto".
"Dai, film e pollo possono aspettare... mica devi passarci la notte insieme" ribatto. "Vai tranquilla amore".
Marcella messaggia con Maurizio.
"Mi chiede se può venire lui qui" mi fa
"Va bene, dai... io mi chiudo nello studio e hai casa libera"
"Nello studio? Ma sei matto? E se fai cascare un libro e lui ti sente?"
"Ma va... mi metto sul divano e mi masturbo pensando a voi due... basta che non lo fai entrare nello studio"
Marcella si mette a ridere. Riprende a chattare.
"Va bene, sta qui tra venti minuti... come mi vesto?".
"E come vuoi vestirti? Fatti trovare pronta a farti montare, no?"
"Porco!!!"
Marcella indossa una sottoveste trasparente, sotto cui si intravedono perfettamente nitidi i capezzoli già eretti ed il triangolo scuro della fica. E scarpe con tacchi a spillo.
"Va bene così?"
"Sei perfetta".
Dopo una decina di minuti suona il citofono. Vado nello studio e per sicurezza chiudo la porta con una mandata.
Sento che Marcella apre la porta, poi la voce di Maurizio.
Pochi rumori soffocati, poi li sento proprio dietro la mia porta. Capisco che Marcella nel portarsi l'amante in camera da letto ha voluto fare una sosta proprio vicino a me per farmi "partecipare" un po'.
"Allora ti piaccio davvero..." fa lei.
"Mi fai impazzire" biascica lui, probabilmente la sta baciando da qualche parte.
"Toccami, dai" lo incita lei.
Sento del tramestio.
"Ancora... mettimi le dita dentro, dai" fa lei.
"Tira fuori il cazzo, lo voglio in mano" continua Marcella.
"Quanto è grosso... quanto è duro...." sospira ad alta voce perchè io senta bene.
"Dimmi delle porcate, ti prego..." ansima la mia fidanzata.
Finalmente la voce di Maurizio.
"Sei una gran puttana, lo sai?".
"Siiiiiii.....".
"E ti piace il cazzo... ti piace tanto il cazzo.... lo vuoi il mio cazzo, vero?"
"Siii, lo voglio" mugola Marcella.
"E allora ciuccialo, troia!!!".
Sento Marcella inginocchiarsi.
"Succhialo, zoccola, che poi ti sborro in gola!!!".
Lo sciacquio ritmico del pompino è inequivocabile. Mi sto menando l'uccello velocemente, in cinque minuti di estasi per me, mentre Maurizio continua a ricoprire la mia ragazza di volgarità ed insulti.
Gliene dice di tutti i colori, va a ruota libera.
"Andiamo a letto che ti scopo, troia".
Sento lei risollevarsi, la porta della camera da letto aprirsi, il rumore delle molle del letto sotto il peso dei due amanti.
"Apri 'ste cosce" mi arriva l'ordine secco.
Subito dopo i gemiti di Marcella. Il cazzo di Maurizio è dentro di lei. Il cigolio ritmico del letto diventa subito forsennato, L'uomo ci sta dando dentro di brutto. Tre o quattro minuti, Marcella non tarda ad arrivare all'orgasmo, un lungo e lamentoso orgasmo condito dagli insulti di Maurizio. Non riesco proprio a trattenermi e sborro pure io nel silenzio dello studio.
"Ora girati che ti faccio il culo".
Io non ho mai sodomizzato Marcella, anche se lei mi ha raccontato di averlo già fatto con diversi uomini.
Li sento rigirarsi un po sul letto, poi l'inequivocabile lamento di lei che mi fa capire che Maurizio è dentro il lato B. Ad ogni colpo Marcella geme, non si capisce se di dolore o di piacere o di tutte e due.
Non dura molto, credo un paio di minuti. Li sento muoversi agitatamente.
"Prendilo tutto in bocca, daiiiiii". Pochi secondi e Maurizio rantola volgarità su volgarità.
"Bevi, troia, ciucciati la mia sborraaaaa.....".
Io, nel sentire le porcate che il quarantenne rivolge alla mia ragazza, me lo ritrovo di nuovo duro.
Subito dopo una trentina di secondi di rantoli sempre più smorzati mi fanno capire che i giochi sono finiti.
Dopo cinque minuti sento camminare nel corridoio. Maurizio e Marcella parlottano un minuto poi la porta si chiude.
Subito dopo un leggero bussare alla porta dello studio.
Le apro. E' nuda, sconvolta e spettinata. Mi si butta tra le braccia.
Non ho problemi a baciarla in bocca. Sento l'acre sapore dello sperma di Maurizio, non mi dispiace, le sfioro la fica con le dita per il piacere di sentirla usata ed all'allargata dall'altro uomo. Ho un'ulteriore erezione e scivolo sul divano, mentre Marcella mi si inginocchia davanti.
"Adesso bevo anche te, amore mio... anche se vedo che sei già venuto una volta... sei proprio un gran porco, lo sai?".
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9 years ago
marcellaefabio,
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Sesso in un caldo pomeriggio d'estate
Voglio scrivere quello che mi e' successo l'altro giorno, in un caldo pomeriggio di questa estate. Libero da impegni pomeridiani e dal lavoro, verso le 14.00 decido di andare a Varigotti, a Punta Crena, sugli scogli, per godermi qualche ora di sole e relax, visto il periodo di stress che sto attraversando. Scendo lungo la stradina che dalla curva arriva fino agli scogli, passo tra pescatori che sono li' con la loro canna da pesca, sotto il sole cocente, in attesa di qualche pesce e mi dirigo verso uno degli scogli che da' proprio sul mare. Li' poso il mio asciugamano e la mia roba, e mi butto subito in acqua, calda e pulita, uno spettacolo. Poi risalgo e inizio a prendere il sole. Vicino a me 2 ragazzi, di cui uno effemminato, si vedeva chiaramente. L'altro, un po' piu' grande, aveva un bel pacco in mezzo alle gambe, ogni tanto mi giravo e non riuscivo a non guardarlo, quando lui magari guardava altrove, essendo io una persona riservata. Disteso sull'asciugamano a prendere il sole, mi stava salendo una voglia di sesso notevole. Poco dopo 4 ragazzi, 2 maschi e 2 femmine, passano di li', salgono su uno scoglio ed iniziano a tuffarsi, una di loro, giovane, sulla ventina, come gli altri, aveva due tette immense, a fronte di un corpo non magro ma comunque proporzionato. Dopo alcuni tuffi se ne vanno. Rimangono quei 2 ragazzi, ma pare che stiano li' per gli affari loro, sembrano molto intimi, ma nessuna effusione tra loro, ne' cercano di farti capire nulla, in sostanza si fanno i cazzi loro. Dopo un po' di tempo, vedo da giu' qualcuno che dalla stradina sale sopra la galleria, ne avevo sentito parlare ma lassu' non ci sono mai andato. Intanto si fanno le 17 e cotto dal sole, mi tolgo il costume per un attimo (ancora bagnato) indosso i pantaloncini, prendo la mia roba e piano piano, risalgo su' per andare via. Quando arrivo su, gia' sudato, invece di prendere la strada per tornare alla moto che ho lasciato lungo la strada, incuriosito ma senza grosse aspettative, prendo la stradina che porta sopra la galleria. Passo tra erbacce alte, terriccio, pietre ecc...insomma un percorso non proprio agevole per chi come me indossa pantaloni corti, comunque dopo poco arrivo sopra la galleria. Anche li' trovo una gran vegetazione, me la immaginavo piu' piccola, invece l'area e' abbastanza grossa, fatta di altre stradine che passano tra la vegetazione e da li' sopra vedi gli scogli dove ero io e l'altra spiaggia quella grande libera attrezzata. Mentre mi fermo un attimo ad osservare il panorama, vedo un tipo, con gli occhili da sole, sulla quarantina o qualcosina di piu', passare e venire verso di me'. Mi passa vicino, mi guarda un attimo, sotto gli occhiali, poi prende una di queste stradine, io decido di seguirlo, un po' per vedere dove arriva la strada e un po' perche' avevo sempre un certa voglia lasciata ancora sugli scogli e mi dico che forse sarebbe potuto accadere qualcosa. Arrivato ad un certo punto, in mezzo alle erbacce alte, lo vedo, fermo vicino ad un tronco, guardare il mare, gli passo dietro e mi metto a 10 15 centimetri da lui per vedere che fa'. Ad un certo punto, inizia a tirarsi fuori il cazzo e ad accarezzarselo piano piano, appena guardo il suo cazzone, mi viene una gran voglia, inizio ad abbassarmi i pantaloncini, e a menarmi il cazzo. Lui si avvicina, mi viene davanti, io appoggio l'asciugamano su una grossa pietra a fianco a me, mi siedo e inizio a spompinarlo in una maniera avida, e' tanto che non succhio un cazzo, almeno 1 anno, preso dagli impegni e dalla fidanzata. E' grosso, bello, duro, mi faccio scopare la bocca per bene, gli sputo sulla cappella e vado su e giu', con la mano un po' gli tocco le palle e un po' il capezzolo da sotto la maglia che e' eccitato, come il suo cazzone. Poi cambio, con una mano mi infilo il cazzo dentro la bocca, con l'altra mi sego, lui me lo tocca un attimo e basta, mi dico peccato, una succhiata me la sarei fatta fare anche io, ma va bene cosi', questo cazzo mi faceva godere...Dopo un po' di spompinamento, mi inonda la bocca di sperma che poi sputo sul terriccio, si riveste velocemente e scappa via. Io con una breve sega vengo e mi rivesto. Riscendo la stradina e vado via, con le palle sgonfie, la pelle accaldata, in attesa di tornare a casa per una doccia rinfrescante, pensando a quel bel cazzo.
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9 years ago
admin, 75
Last visit: 3 hours ago -
Prima esperienza
Prima Esperienza
Ricordo la mia prima esperiena, quando sono venuto da te dopo lunghe
chiacchierate telefoniche. Sono venuto a trovarti per dimostrarti che non ti
prendevo in giro, anche se per me era la prima volta e non sapevo cosa sarebbe
accaduto, avevo molta voglia di provare. Mi hai trovato timido ed impacciato.
Ricordo che era estate, mi hai aperto la porta e ti ho trovato in boxer e
magliettina. Ci siamo seduti sul tuo divano, tu vicino a me hai iniziato ad
accarezzarmi le gambe. Ho notato il gonfiore e la tua grande eccitazione sotto
i boxer, ti ho chiesto di aiutarmi.
Mi hai preso la mano ed infilata sotto i tuoi boxer in modo che potessi
accarezzare il tuo membro, l’ho tirato fuori, l’ho preso tra le mie labbra
carnose ed ho iniziato a succhiarlo accarezzandolo con la lingua. Ti ho chiesto
se andava bene, ti insegnarmi a farlo bene. Ho continuato a succhiarlo ed a
stringerlo tra le mie mani per un po’, poi mi hai portato sul tuo letto e fatto
spogliare. Ero molto imbarazzato, era la prima volta, ma avevo tanto desiderio
di essere preso in tutto ed imparare a darti molto piacere.
Mi hai lubrificato il buchetto con la saliva e allargandolo un po’ con le mani
mi hai penetrato….è stato fantasistico anche se un po’ doloroso all’inizio, ma
poi scivolavi dentro con piacere mio e tuo.
Mi hai fatto cambiare tante posizioni, me lo hai infilato in più modi, uno
diverso dall’altro facendomi provare sempre tanto piacere …. Alternavi il
buchetto con le mie labbra….
Dopo 2 ore hai detto che era il momento di venire, ti ho detto che il mio
desiderio era farti venire tra le mie labbra, mentre lo succhiavo….hai
acconsentito a patto che non sprecassi una goccia….Ho goduto tanto quando mi
sei venuto in bocca che continuavo a succhiarlo anche dopo che sei venuto….
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9 years ago
Patty3RM,
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Inconsapevole
Inconsapevole BULL
Rientrare da un viaggio di lavoro la domenica mattina di luglio è una di quelle cose che ha pregi e difetti...vivendo in una cittadina di mare come la mia sicuro le strade sgombre e il deserto intorno aiutano, ma la calura non tanto!
Svuotate alla meglio le valigie e avviata la lavatrice..l'amara scoperta del frigo vuoto....fra la scocciatura e la noia scendo ancora mezzo intontito dal fuso orario con la camicia slacciata e sballonzolata i pantaloni un po' scesi ed i mocassini impolverati.
La fortuna è che nelle località di mare gli esercizi commerciali sono sempre aperti in estate come anche il supermercato non troppo lontano da casa, che trovo particolarmente affollato per i miei gusti...comunque trovandomi in ballo decido per una piccola spesa...e così girovagando fra gli scaffali mi imbatto in una signora apparentemente sulla 50ina capelli biondo scuro durato, che su una abbronzatura molto marcata risaltavano senza però risultare volgari, vestitino a pannello di etro con fantasia rosa chiuso in vita da una sottile cintura di perline, e dalla cui generosa scollatura faceva capolino un seno pieno e tondo che nonostante l'età non aveva bisogno dell'aiuto del reggiseno (forse l'aiuto lo aveva dato il chirurgo ndr) , completava il tutto un sandalo DeG al tacco davvero troppo alto per essere le 12.00...e particolare che aveva rapito la mia curiosità una sottile cavigliera...forse mi ci ero fissato su...tanto che rialzando gli occhi ho incrociato il suo sorrisino ...ho ricambiato stentato un po' vergognoso di essere stato colto in flagrante ed ho ripreso a girare per gli scaffali.
Dopo un po' me la ritrovo di nuovo davanti e con un sorriso beffardo mi fa " mi scusi sarebbe così gentile da prendermi quella bottiglia di vino lì in alto,,,,vede proprio non ci arrivo" e così facendo ha inarcato il corpo sporgendo ancora di più il senso ed il sedere e salendo sulle punte in un movimento troppo sexy!
Preso alla sprovvista ho balbettato qualcosa....ed ho acconsentito rapidamente...presa la bottiglia faccio per passargliela...e lei prendendola dalla mia mano mi lascia un leggero e sottile graffio su tutto il dorso con le sue unghie rosse ed affilate impreziosite da strass...mi soffermo su quelle mani sottili ed affusolate sulle quali spicca una fede i brillanti molti grande...LEi ringrazia calorosamente ed io replico altrettanto e mi divincolo...forse il caldo, forse la testa altrove non ci faccio più caso e continuo la mia svogliata spesa.
Anche se di tanto in tanto distrattamente lancio lo sguardo intorno alla ricerca....inutile!
Piccola fila alla cassa...pago esco con la mia piccola busta un po' patetica..e qui sorpresa la signora è in fondo alle scale con il cofano aperto dell'auto e le buste della spesa da caricare...piccolo tentennamento e poi decido di rischiare...mi avvicino e con un sorriso esordisco " permette che l'aiuti? sono davvero troppo pesanti queste buste per le sue mani...." e lei di rimando "grazie lei è davvero gentilissimo!"
Caricata la macchina faccio per salutarla ma lei mi ferma di nuovo con quelle mani e stavolta il contatto mi provoca un brivido diretto che dal braccio scende direttamente negli slip...e mi dice "mi perdoni ma sa abito qui vicino al 4 piano e l'ascensore è rotto....sarebbe troppo chiederle ancora una mano?"
Avrei voluto dire " il piacere è tutto mio!" ma...formalmente rispondo" si figuri è un dovere!"
Arrivati al palazzo prendo le buste e carico nella destra e sinistra mi avvio su per le scale...quando LEI da dietro esclama " toh...lo hanno aggiustato! " e poi "venga venga che saliamo insieme almeno le offro qualcosa di fresco dopo questa faticaccia!"
Ed io di rimando un po' marpione "non vorrei disturbare...non so suo marito...."
ma lei incalzante...."non si preoccupi mio marito non c'è!"
Io gongolavo di questa cattura così affascinante..non sapendo che la vera preda ero io stesso.....
Arrivati in casa LEI con fare "sciantoso" lascia le chiavi nello svuotatasche di porcellane e guardandosi distratta nello specchio antico si toglie gli orecchini e mi apostrofa-"lasci tutto lì..e si metta comodo...io ho troppo caldo devo rinfrescarmi"!
Giro educatamente nell'ampio salone riccamente adorno (forse troppo) di quadri...soprammobili e ninnoli vari...quando mi volto e per poco non esclamo sconcezze!
La leggera vestaglia di seta che a mala pena nasconde le forme fa risaltare ancor di più la bellezza di un fisico tonico, i seni turgidi nella semi trasparenza sembravano esplodere e i glutei senza cellulite facevano capolino dal bordo inferiore della vestaglia appena incorniciati da un minuscolo perizoma!
Deglutisco e riprendo fiato....cerco di essere educato e dico "complimenti davvero bella casa"...ma LEI ormai felino nel suo territorio: "solo la casa è bella?" e intanto mi carezza teneramente i capelli ...ed esclama " chissà come sono lunghi sotto questo tuppo!" e sorridendo e sculettando si avvia verso la cucina .....aggiungendo " che ti porto a bere?" nel frattempo i preamboli hanno esaurito il loro fare di nomi e nascite...ma è tutto confuso ormai, il sangue mi pulsa nelle tempie e non solo!
LEI lo sa..e gioca ancora prendendo dal frigo il thè freddo da offrirmi trae anche un spray no gas di acqua termale e va spruzzandolo in faccia e sul collo .e più giù...mormorando che caldo....e quelli minute goccioline che scivolano giù insinuandosi nella valle fra quei due seni scolpiti mi fanno girare la testa....ormai sono suo!
Non resisto più ...rompo il sottile e malizioso , estenuante ma bellissimo gioco...in un attimo le sono alle spalle...e con voce sottile le sussurro all'orecchio : "sei bellissima...." mentre appoggio il viso fra la spalla ed il collo lasciando che i suoi capelli ed il suo profumo mi accarezzino!
Si volta di scatto ridendo e butta il collo all'indietro offrendomelo come un vampiro risalgo ogni centimetro con leggeri baci fino alla bocca che avida si concede...pochi attimi delle nostre lingue che si intrecciano...le nostre mani che si cercano...la sua gamba arcuata con il ginocchio sollevato ...attimi che preludono al momento nel quale mi prende per la mano e mi conduce nella sua alcova...un letto antico con una testata di legno decorata...di fronte una lunga specchiera...sono pochi istanti ....poi le lenzuola di lino bianche spiegazzate avvolgono i nostri corpi che si cercano si esplorano in un turbine di bocche e mani...di lingue e sospiri....
Lei si tira su e aperte le gambe dischiude a me il suo piacere affondo la mia bocca avida in lei cercando il suo sapore lei con le mani in alto stringe il cuscino e freme...poi mi rialzo e con un colpo secco affondo il mio desiderio dentro di lei...le piace stringe in una smorfia le labbra...ed io la bacio !
Comincio con qualche colpo e piano mi muovo su di lei...con lei...dentro di lei...è una sensazione stupende ..sguardi complici accompagnano ogni colpo, ogni movimento....ad un tratto un rumore....una figura sulla porta!
Mi scosto ma LEI mi trattiene affonda le unghie sulla schiena e mi costringe a continuare....ma con la coda dell'occhio scruto quella figura che si delinea è un uomo ...si guardano ed io guardo loro...poi il silenzio interrotto ...LUI : "cara hai acceso come ti ho detto?" e LEI : " si ho fatto come mi hai detto -.....ma non so se funziona..."...sono interdetto ma LEI sotto di me continua a muoversi costringendomi ad assecondare i suoi godimenti...l'uomo ora apre un cassetto estrae una telecamera e dice" ha registrato...ma non so ...vedremo dopo...ora ci sono io ..continuate" e detto questo comincia riprenderci prima di lato...poi da vicino....a quella vista io perplesso guardo gli occhi di LEI che ora sono più vogliosi ..più scaltri !
Si bagna in un attimo e si scioglie ancora di più...affonda le unghie nella pelle....mi scioglie i capelli ...mugola...stringe le gambe intorno a me....mentre LUI sottovoce incita " si si ...amore continua così-----"
Non so che pensare la testa mi gira ancora...ma continuo ad essere dentro di lei.....non sono nuovo a queste esperienze ho diverse esperienze come bull.....ma questo sottile gioco mi è nuovo...ma ormai sono qui e mi stuzzica....accelero i movimenti e LEI si contorce sotto di me...freme ed esplode in un fragoroso orgasmo...pochi istanti di godimento che bagnano copiosamente l'interno coscia mio e suo...e pochi istanti in quel lago di umori ed anche io sto per godere...ma mi ferma mi tira su...fa avvicinare LUI che comodamente disteso accanto a noi si gusta in primo piano il mio orgasmo esploso fra la bocca ed i seni di LEI in un copioso fiotto denso.....
Pochi istanti per riprendere fiato...poi qualche presentazione un bicchiere di thè ancora sul tavolo....e chissà....un arrivederci!
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9 years ago
jamaicanxxx,
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La dottoressa
La solita scusa, mi prova la pressione?
Marianna prepara il misuratore solleva un po la maglietta e infilandolo sul braccio la sfioro con la mano
Il camice aperto, l'angolino nascosto dal separè e la sua camicetta che lascia intravedere il reggiseno nero
È un po' alta!!! Si ha ragione e ho anche uno sfogo che le vorrei far vedere....
Mi segua....
Il tono distaccato quasi scocciato di marianna mentre si dirige nello studio nel retro
Dottore... Vado nello studio per una visita....
mentre io seguo marianna tenendomi il braccio simulando un piccolo dolore
Appena entrati chiude la porta a chiave...
Mi mostri lo sfogo
Mi spoglio rimanendo in boxer
Si avvicina "per controllare" è partendo dai capezzoli con piccoli baci scende dolcemente fino ai boxer già gonfi...
Si rialza e si mette comoda su una sedia con le gambe leggermente aperte...
Mi inginocchio e scostato lo slip nero la mia lingua assaggia il suo sapore, stimola il suo clitoride
“Metti due dita dentro” disse mentre ansimava
Le sue mani nei miei capelli dirigevano il ritmo mentre infilavo le mie dita sempre più in profondità....
Geme in un soffocato mugolio
Non possiamo farci sentire...
Mentre mi fa sedere, viene sopra di me
Sfilo il mio cazzo che già duro... La voglia di sentirlo dentro di lei....
Mi abbraccia per aiutarsi nei movimenti, dapprima lenti, poi sempre più veloci
Il suo bacino danza sopra di me, mentre il mio cazzo pulsa dentro di lei voglioso
Sento la contrazione dei suoi muscoli....è quasi pronta a godere di me.....
Il suo respiro veloce procede di poco il suo orgasmo...
Trema sopra di me, mi stringe le braccia....
Si ferma, si ricompone il camice e gli slip prima di uscire....
Anche io mi rivesto veloce ed esco...
Dottore ha uno sfogo sul petto e sulle gambe se entrò pochi giorni non passa consiglia una crema?
Io annuisco cercando di nascondere ancora la mia erezione.....
Passi questa sera tardi che riproviamo la pressione e controlliamo lo sfogo
Grazie mariann opps dottoressa
A stasera.....
Aspetto tutto il pomeriggio il messaggio di marianna che mi avvisava appena rimaneva sola in studio...
Stasera alle 19 puntuale mary....
Arrivo qualche minuto prima fuori dallo studio, aspetto in macchina prima di scendere....
Alle 19 precise suono il campanello dello studio....
Chi è? La voce metallica attraverso il citofono è quella di marianna
Buonasera dottoressa sono passato per controllare la pressione come eravamo daccordo
Si si salga
Dentro lo studio è vuoto solo io è marianna che è seduta dietro la scrivania intenta a compilare delle ricette....
Salve dottoressa sono qui per il controllo....
Lei solleva leggermente la testa e alzando gli occhiali da vista con due dita mi sorride.... Si sdrai pure sul lettino che sono subito da lei...
Il nostro gioco prevede la sua severità da dottoressa nei miei confronti, la cosa mi eccita e a lei piace avermi come paziente....
Rimango solo con i boxer sdraiato sul lettino aspettando mary che si alza e venedo verso di me prosegue con le domande come va lo sfogo? Vedo che le è passato.... Io però un ciclo di crema lo metterei....
Sorrido e avvicinandosi la guardo camminare verso di me.....
Comincia a slacciarsi il camice e noto con molto piacere che sotto non porta nulla... Solo l'intimo nero di pizzo....
Prende dalla borsa l'oscultatore e delle bende....
Si avvicina e ocsculta prima il petto.... giù verso i boxer fermandosi poco prima, si toglie l'oscultatore e prese le garze mi lega le mani dietro la testa al bordo del lettino....
Continua....
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9 years ago
admin, 75
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Finalmente è successo
Finalmente è successo. Dopo tante insistenza
sono riuscito a convincere la mia dolce moglie a scopare in tre . Ho dovuto
sudare le fatitiche sette camice ma né è valsa la pena.
Difatti ogni volta CHE SI FACEVA L'AMORE non mancava mai la visione
di un film porno in cui stava una donna e due uomini.
Io gli ho sempre detto che sarebbe stato giusto che lei assaporasse
. anche un cazzo nuovo giusto per provare la differenza.
Le solite risposte di una donna (ma chi sarebbe questo tizio?) un amico
le rispondevo. Così si è convinta e io mi sono messo in contatto a Sua insaputa con un singolo di questo
puta con un singolo di questo sito raccomandandogli di dire che eravamo amici di vecchia data.
Abbiamo fatto un primo incontro conoscitivo io e lui e così dissi a mia moglie
che una sera saremmo usciti per un caffe così lo avrebbe conosciuto
Dopo la prima uscita puramente conoscitiva dissi a mia moglie che il
sabato sera saremmo andati a mangiare con Mauro (il nostro amico) una
pizza , e dissi a Mauro che dopo la pizza lui doveva chiederci di andarci
prendere un caffe a casa sua e se mia moglie accettava allora era fatta.
Così fù ci chiese di prendere il caffe a casa sua e mia moglie mi chiese
cosa volevo fare e io dissi si.
Andammo a casa sua e vedere la mia lei con quel vestitino mi faceva
impazzire . Ci accomodammo sul divano e dopo aver bevuto un liquorino
Marco con tanto garbo incominciò a corteggiarla si vedeva l'imbarazzo di
lei così Mauro incominciò ad Accarezzarla e a toccarle le gambe fino a
salire sotto il vestitino è stato stupendo vedere la mia lei che veniva
toccata da una persona estranea dopo un po' ci siamo trasferiti in camera
da letto e così ho potuto vedere come mia moglie godeva con un cazzo
nuovo è stata molto brava anche quando Mauro con il mio consenso
è entrato prima nella sua passerina aprendogliela perbenino
anche perché aveva una dotazione non indifferente che quando ci
sono passato io l'ho trovata larga come non mai e poi con molto tatto
si è fatto spazio anche nel suo culo.Mia moglie godeva come una troia
con il cazzo di Mauro in culo e il mio in bocca . Mauro è venuto la prima
volta in fica e con mia sorpresa la seconda volta gli ha riempito la bocca
cosa che prima non mi aveva mai lasciato fare . è stata un esperienza
sublime da rifare
Grezie per avermi letto (accetto commenti ma le volgarità no)
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9 years ago
admin, 75
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Marco - bibi e bruno
Alcuni giorni fa abbiamo conosciuto sul web un ragazzo. Ha un fisico stupendo e dalle immagini che ci ha mostrato è anche molto ben dotato :) Dopo aver scambiato pochi SMS telefonici ….abbiamo deciso di invitarlo a casa nostra. “Oceani” (questo è il suo pseudonimo) ha accettato volentieri l`invito e così giovedì XXXXX 2012 alle XXX del pomeriggio ci ha raggiunti a casa nostra :) :) Oceani è alto, biondo, occhi chiari, palestrato :) gran bel ragazzo... l`abbiamo fatto accomodare nella stanza da letto, lui con forza mi ha spinto sul materasso, ha sollevato la gonna e dopo aver scostato le mutande ha cominciato a leccarmi il clitoride :) ….ero già molto bagnata ….l`attesa mi aveva eccitato già abbastanza. Bruno alle mie spalle osservava ….pronto con il cellulare per immortalare i momenti più salienti.... Allontano il capo di Oceani dal mio clitoride e gli slaccio i pantaloni ….scoprendo completamente il suo splendido (c...).... enorme ….liscio ….duro come l`acciaio, lo accarezzo per pochi secondi ma non riesco a trattenermi dalla voglia di assaggiarlo ...scivola nella mia bocca come se lo avesse sempre fatto, va` fino in fondo, le morbide palle sbattono sul mio mento.... sto perdendo la ragione ….mi bagno sempre di più …. e godo con un orgasmo intenso pur non avendo fatto nulla di diverso da quello che abitualmente faccio con Bruno. Bruno filma ...fotografa ...vede il suo (c...) entrare e uscire dalla mia bocca come fosse il pistone nel cilindro della nostra moto. Mi piace ….mi piace tantissimo ….tutto. Sapere che Bruno mi sta osservando mentre Oceani mi chiava la bocca è immensamente piacevole.
Oceani allunga la sua mano verso Bruno ….gli abbassa i pantaloncini e comincia a palpeggiare il suo (c...).... non avevo mai assistito ad una scena come questa ….la mia eccitazione cresce al solo pensiero di cosa potrà accadere nella nostra stanza da letto. Oceani allarga le mie gambe, mentre sono distesa sul letto, infila il suo (c...) enorme dentro di me ….mi fa impazzire, non ho mai provato sensazioni tanto forti. Bruno avvicina il suo (c...) alla mia bocca e io lo divoro come fosse il cibo più gustoso. Due cazzi ...tutti per me ….due gran bei cazzi. Non ho parole ...mi girano e poi mi rigirano come fossi una rotellina nelle mani di un bimbo.... non capisco nulla ...godo e basta. Gli orgasmi si susseguono così rapidamente da farmi sprofondare in una atmosfera emotiva surreale. Oceani mi lecca il clitoride... Bruno tiene in bocca il (c...) di Oceani e mi strizza i capezzoli con forza ….sconvolgente, ormai la mia mente è completamente persa. Con un balzo allontano la bocca di Bruno dal (c...) di Oceani e lo lascio scivolare completamente nella mia bocca ….e mentre faccio tutto ciò sento la fontana di sborra di Oceani che mi soffoca ….una cascata di sborra calda, densissima e dolce come il miele più prezioso, Sento i fremiti di Oceani mentre trattengo il (c...) che esplode nella mia bocca ….ingoio, ingoio tutto ….fino all`ultima goccia ….che gusto fantastico. Mentre Oceani esplodeva nella mia bocca Bruno era già fra le mie gambe a chiavarmi con forza, con decisione... i suoi colpi sono potenti e mi fanno godere ripetutamente. Con la mano accarezzo il (c...) di Oceani ...ormai rimpicciolito ….ma riesco a trovare una zona ...un particolare punto del suo corpo che stimolato dal mio massaggio fa` ritornare il (c...) di Oceani più grande e duro di prima :) ….è tutto immensamente meraviglioso. Bruno si posiziona alle mie spalle ...mi piega in avanti e dopo essersi cosparso il (c...) di gel ...lo infila lentamente nel mio morbido culetto ...godo da impazzire. Oceani e nella mia bocca mentre Bruno mi chiava il (c...) alle mie spalle... d`improvviso Oceani scivola sotto il mio corpo ...posiziona il suo (c...) durissimo in corrispondenza della mia fica bagnatissima e mentre Bruno mi sta ancora chiavando il (c...) lui entra nella fica ….Dio mio ...che meraviglia ….non avevo mai provato una doppia ...i miei due uomini si muovono in modo esperto ….e il piacere che provo non ha limiti. E` la mia prima volta ….e credo che vorrò viverne di esperienza come questa per molto tempo ancora. Dopo molti minuti ….tutti insieme esplodiamo in un orgasmo senza pari ….sento il (c...) di Bruno che inonda il mio (c...) di sborra ….il (c...) di Oceani che riversa litri di sborra nella fica ….ed io ho uno orgasmo tanto intenso e sborro insieme a loro la dolcissima crema bianca che si mischia allo sperma dei miei uomini creando il dolce più gustoso del mondo. Bruno si adagia sotto di me e completa il tutto ingoiando fino all`ultima goccia tutti i succhi dell`orgasmo finale. Grazie Oceani per essere stato insieme a noi e per averci fatto vivere esperienze meravigliose tanto desiderate e mai realizzate. Al prossimo incontro.
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9 years ago
admin, 75
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Il primo car-sex di marcella
Marcella, la mia dolce fidanzata ventiquattrenne, mi ha appena fatto cornuto con un quarantenne, e per di più nel nostro letto. Non stavo più nella pelle dal piacere di quanto era appena successo. La mattina dopo ci svegliamo e facciamo colazione.
"Allora, amore, ti è piaciuto ieri?" mi fa lei.
"E' stato fantastico goderti in bocca dopo che ti ci aveva goduto lui" Ribattei.
"Mi ha già contattato su whatsapp stamattina... gli ho dato il mio cellulare, non ti dispiace vero?."
"Per niente.. e che ti dice?".
"Mi ha chiesto di rivederlo oggi"
"Per me non ci sono problemi" ribatto, mentre sono già in erezione.
"Sei eccitato, porco", mi fa Marcella, vedendo il mio pacco crescere.
"Allora dopo l'ufficio lo vedo e ti racconto".
Alle 18.00 usciamo insieme dall'ufficio e ci separiamo. Vado a casa e mi metto a masturbarmi guardando al computer foto sexy di Marcella. Mi fa impazzire sapere che è uscita di nuovo con Maurizio. Sapere che la propria fidanzata è una troia è la cosa più goduriosa che ci possa essere.
Passa un'ora e mezza e la sento aprire la porta. Le vado incontro la bacio. Sento l'inequivocabile odore dello sperma sulla sua bocca.
"Maurizio voleva venire qui a casa, ma gli ho detto che c'eri tu. Gli ho fatto solo un pompino in macchina e ci siamo salutati".
"Potevi mandarmi un messaggio, ti avrei lasciato casa libera". le rispondo.
"Sarà per la prossima volta..." mi fa lei.
"Ma ti è venuto in bocca?" le chiedo.
"Si... e ho bevuto tutto" mi risponde guardandomi maliziosamente.
Rimane un po' zitta poi mi si avvicina aggiungendo.
"Io però non ho goduto... scopiamo?".
"Preferiresti scopare con Maurizio, vero?".
"Si" mi fa lei laconica con un sorrisetto divertito. "Ma lui ora non c'è" soggiunge.
"E allora chiamalo, digli di venire, io esco di casa" le faccio.
Lei prende il cellulare e lo messaggia. Lui non risponde subito. Dopo mezzora arriva un suo messaggio in cui dice che sta a casa con la moglie e non può uscire.
"Peccato" fa lei.
Marcella è fuori di testa, la vedo proprio assatanata. Mi si avvicina toccandomi.
Decido di seguire la falsariga delle nostre recenti fantasie sessuali, a questo punto è inutile farsi scrupoli.
"Io vorrei vederti scopare con un altro, però".
Marcella mi accarezza il torace e mi fa languida.
"E come facciamo?".
"Andiamo in qualche parcheggio dove si fanno queste cose".
"Non sarà pericoloso? Chissà che gente che ci sta".
"Alle brutte ce ne andiamo, dai... fatti carina mentre io cerco il posto". faccio io.
Da giorni sto pensando ossessivamente a questa cosa del parcheggio. Marcella si doccia e si prepara per uscire mentre io cerco su internet. Vado su Google e cerco "carsex roma coppie singoli".
Trovo diverse soluzioni poi finalmente una non lontano da casa. Il parcheggio di Via della Vignaccia, dalle parti dell'Aurelia. Marcella viene e mi chiede se ho trovato un posto adatto. E' vestita carina, in minigonna e camicetta. Prendiamo la macchina e ci rechiamo al posto indicato dal sito. E' un parcheggio grande, piuttosto esposto. Sono le 22.00 e ci sono diverse macchine parcheggiate, alcune con delle persone dentro. Mi fermo nella zona piu appartata, ci sono alcuni alberi. Marcella è nervosa, allora la abbraccio e la coccolo un po'. Piano piano si tranquillizza, allora con le mani scendo ad accarezzarle le cosce.
"Vedrai che un uomo per te lo troviamo" le faccio.
"Si ma io ho una certa strizza, sai".
"Ma no, è un posto tranquillo". la rassicuro.
Aspettiamo una mezzora ma nessuno si avvicina. Forse ci sono dei segnali da fare, mi chiedo e mi rammarico di non essermi informato per bene.
Prendo la testa di Marcella e me la guido tra le gambe.
"Datti un po' da fare con me intanto".
Marcella me lo prende in bocca ed inizia a sciogliersi la lingua sulla mia cappella, per quanto poco prima lo abbia già fatto con il suo Maurizio. Intanto accendo le luci di posizione della macchina. Forse stavolta ci ho azzeccato. Dopo pochi minuti una macchina ci si affianca. Si vedono due ombre scure nell'auto. Pazzesco, non uno ma addirittura due!!! Non sto nella pelle dall'eccitazione. Allora spengo le luci di posizione e accendo la luce interna dell'auto per far vedere agli sconosciuti il servizietto che Marcella mi sta facendo.
I due tizi scendono dall'auto e lentamente si avvicinano. Abbiamo i finestrini tirati su. Marcella interrompe il pompino e si rende conto della situazione.
"Ma sono due, accidenti" mi fa.
"Due cazzi per te, amore mio" le ribatto.
"Oddio... due? Non so se ce la faccio...".
"Si che ce la fai", la tranquillizzo.
L'idea di poterla vedere con due uomini mi fa letteralmente impazzire, ma cerco di lasciarle spazio.
"Se non te la senti basta che andiamo via" le dico.
"No, va bene, restiamo, vediamo che fanno", mi fa lei.
Penso che la mia ragazza è davvero una troia.
"Allora allarga bene le gambe, fagliele vedere".
Nel frattempo i due si sono accostati a mezzo metro dalla macchina.
Al chiarore della luna si capisce che sono ragazzi piuttosto giovani, sui 25 / 26 anni.
Marcella si spinge sul sedile e apre lentamente le gambe. Le suggerisco di tirare fuori le tette e lei sospirando si slaccia la camicetta. Sono eccitato da morire. Con una mano mi meno il cazzo e con l'altra le scosto il reggiseni per denudarle i capezzoli.
"Ti piacciono questi due sconosciuti?" le faccio.
"Si" mormora lei.
"Ti stanno guardando... ti vedono benissimo sai? Ora ti scosto le mutandine e gli facciamo vedere la tua fica..."".
Marcella sospira di piacere. La mia mano scivola sotto le sue mutandine. E' allagata come una fontana, non l'ho mai sentita così bagnata. La luce interna dell'auto illumina perfettamente le tette e le cosce spalancate della mia fidanzata.
"Vuoi farti sbattere da loro due qui in un parcheggio?".
"Si" sospira ancora.
"Allora abbassagli il finestrino... o vuoi che lo faccia io?".
"Fallo tu" mormora.
Abbasso il finestrino e i due si appoggiano alla macchina.
"Ciao" ci fanno.
La situazione è inequivocabile e uno dei due aggiunge subito.
"Possiamo aprire lo sportello?"
Rimango zitto e aspetto che risponda lei.
"Va bene" gli fa Marcella.
Il tizio che ha parlato apre lo sportello. Tocca le tette di Marcella. Poi la mano si abbassa, le accarezza la fica e sente quanto è bagnata.
"Ti va di venire in macchina con noi?".
Lei mi guarda come per chiedermi conferma, io annuisco.
Marcella scende dalla macchina, i due la prendono per mano.
"Ci mettiamo laggiù" mi fanno.
Marcella sale con i due tizi. Avviano la macchina e si spostano nel punto più scuro del parcheggio, ad una settantina di metri da me.
Aspetto una quindicina di minuti, vedo che la macchina si muove ritmicamente, immagino cosa stia succedendo là dentro...
Mi avvicino appoggiandomi ad uno degli alberi, poi vedo che dall'altra parte lo sportello posteriore è aperto e uno dei due sta in piedi. Sta scopando Marcella alla pecorina, lei in ginocchio sta contemporaneamente succhiando il cazzo all'altro ragazzo. Dai mugolii di piacere che emette capisco che la mia fidanzata è veramente una grandissima vacca. Mi meno l'uccello dietro l'albero una decina di minuti guardando l'osceno spettacolo, poi torno alla mia macchina. Devo aspettare un'ora e mezzo abbondante prima che la macchina dei due tizi accenda i fari e si rimetta in moto.
Si avvicinano. Marcella scende completamente nuda, solo con le scarpe e i vestiti in mano. Sale sulla mia macchina mentre i due si allontanano. Rivestendosi alla meno peggio mi fa:
"E' stato fantastico, sono stati bravissimi... mi hanno sfondata letteralmente... mi hanno distrutta...".
"Sono contento... visto che non c'era da aver paura?".
"Senti... quei due hanno insistito che alla fine gli ho dato il mio cellulare... non ti dispiace vero?".
"Hai fatto benissimo, amore mio, così potrai rivederli".
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9 years ago
marcellaefabio,
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Sull'uscio
Nello stesso istante in cui apro la porta il mio cuore avverte come una sensazione di vuoto improvviso e angoscioso. Tra qualche istante sarò fuori da questa stanza ed io, già lo so, scoprirò il peso doloroso della tua assenza. Le lancette del mio orologio urlano l’urgenza di andare ma il mio cuore implora ancora un istante di estasi.
In piedi, sull’uscio, la porta già socchiusa, mi volto a guardarti ancora una volta.
Sei distesa su un fianco, sul letto disfatto; la gamba destra piegata ad angolo retto; la testa poggiata sul braccio sinistro, disteso in lunghezza; il volto seminascosto dall’altro braccio, ripiegato a difendere dalla luce i tuoi occhi. La linea perfetta della tua schiena è come una strada che conduce al piacere e che esaurisce il suo cammino nella soda opulenza della magica sfera dei tuoi glutei. Intravedo appena, nel tuo petto, altra sfera perfetta, altra magia dal potere ipnotico e magnetico.
Il tuo corpo si offre al mio sguardo come opera d’arte d’inconsueta eleganza. È armonia perfetta di equilibrio e proporzione. Ma è anche il racconto avventuroso della travolgente irruenza della passione, della bramosia voluttuosa dei sensi, dell’abbandono smanioso alle promesse del piacere.
Di così venerea bellezza è quell'immagine che lo sguardo mio non può far altro che indugiarvi sognante. Sembri dormire. E forse sogni. E in quel sogno, in punta di piedi, silente, io vorrei poter entrare per sognare, io stesso, gli stessi tuoi sogni e, dell'anima tua, desiderare gli stessi desideri.
Dormi, forse prossima al risveglio. E al tuo risveglio, lì vorrei essere io, accanto a te, così da risvegliarmi, anch’io, in quel sogno ancora più grande, più intenso, che è l'abbraccio spontaneo del tuo sorriso, l'alito vitale del tuo respiro, la carezza lieve dei tuoi occhi sui miei.
___
L’ispettore fece un cenno agli agenti che piantonavano la porta e ordinò loro:
- Portatelo via!
Poi si fermò un attimo, si voltò e guardandolo fisso negli occhi, con tono interrogativo ed espressione stupita, gli disse:
- Io davvero non capisco! Aveva programmato tutto alla perfezione. Nessuna traccia, nessuna prova, nessun indizio! Non saremmo mai riusciti ad incastrarla! Perché quello stupido errore? Perché portarsi dietro la prova che lo accusa?
___
Dormi... Anzi no! No! Sono io che dormo e sogno un tuo gesto! E vedo, in quel sogno, il tuo esile braccio sollevarsi e la tua affusolata mano far segno di raggiungerti, sul letto disfatto, mentre il tuo viso s’illumina di quel sorriso in cui sai miscelare l’incanto dell’innocenza pura e l’intrigo della complicità ammiccante. So che non arriverà quel tuo gesto e che il tuo invito resterà confinato in questa mia ultima fantasia. Ma che importa? In fondo, sia pure per pochi istanti, qui, adesso, sull’uscio di una porta che sto per richiudere alle mie spalle, io ti ho avuta, sei stata mia, soltanto mia. Mia per sempre.
E’ tardi, devo andare. Col cellulare ti scatto una foto. E ti porto con me.
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0
9 years ago
Eros3Time,
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Marcella e fabio
La mia storia con Marcella fin dall'inizio della nostra relazione ha avuto connotati particolari. Eravamo colleghi d'ufficio e siamo stati quasi un anno compagni di scrivania, periodo questo in cui la nostra amicizia è cresciuta e si è consolidata. Lei mi raccontava delle sue storie, passava da un fidanzato ad un altro ed io ero il suo amico del cuore con il quale piano piano la confidenza cresceva. Io ho 6 anni più di lei che ne aveva 24 e non mi era mai capitata una storia importante con una donna. Io le raccontavo dei miei problemi, delle mie difficoltà a relazionarmi con le donne, lei mi raccontava delle sue storie sfortunate con gli uomini, che tendevano ad "usarla e gettarla". Il suo problema era che appena un uomo le piaceva lei tendeva ad annullarsi per lui e faceva tutto ciò che l'uomo di turno le chiedeva. Io facevo l'amico del cuore con lei e le prodigavo consigli saggi su come gestire il rapporto con il tizio di turno, consigli che lei non seguiva mai, ma in realtà dopo ogni confidenza, mi ritrovavo in camera mia a masturbarmi pensando a lei con altri uomini. Finchè una sera mi invitò a casa sua per chiacchierare, come facevamo spesso, e lei, dopo essere scoppiata a piangere, mi mostrò i lividi procurateli dall'ultimo "fidanzato", che la picchiava mentre facevano sesso e oltretutto la aveva appena lasciata. Finimmo per abbracciarci e subito dopo a fare l'amore. Per me era il primo rapporto sessuale completo della mia vita. Appena fidanzati ci siamo accorti che tra noi c'era una confidenza e una tenerezza esagerata, ma a letto non riuscivamo a dare fuoco alle polveri. Per eccitarmi io le chiedevo di raccontarmi cosa faceva in precedenza con gli altri... questo tipo di confidenze lei me le aveva sempre fatte quando eravamo solo amici, magari senza scendere troppo in particolari... ma adesso, quando stavamo a letto insieme, Marcella i particolari finiva per raccontarmeli proprio tutti, e soltanto allora io riuscivo ad avere buone erezioni e a fare l'amore. Dopo poco tempo i nostri rapporti sessuali finirono per basarsi sulle fantasie di lei con altri uomini. Non facevamo che dirci quanto sarebbe stato bello che lei facesse sesso con qualcun altro. Fu proprio lei un bel giorno a chiedermi se per caso non desideravo che queste fantasie diventassero realtà. Io non avevo il coraggio di chiederle una cosa del genere, e appena lei mi fece la proposta ebbi un'erezione esagerata. Marcella aggiunse poi che c'era un tipo che le andava dietro in maniera ossessiva e che a lei sarebbe piaciuto starci. Ma mi amava e non voleva perdermi o ferirmi. Facemmo l'amore in maniera esagerata pensando a quanto sarebbe stato eccitante se lei fosse andata a letto con questo tale. Eravamo fidanzati da pochi mesi e Marcella viveva ancora con sua madre, mentre io vivevo da solo. Il tipo che le faceva il filo era sui 38/40 anni, sposato. Allora le proposi di portarlo a casa mia e di fare tutto nel mio letto, che poi era il "nostro" letto. Un paio di giorni dopo si mise d'accordo coll'uomo e mi confermò che se lo avrebbe portato a casa. Dopo il lavoro in ufficio andammo a casa insieme e io la stimolai a vestirsi in maniera provocante per uscire con questo Maurizio. La convinsi a mettere la minigonna più corta che aveva con le calze autoreggenti e gli stivali. Marcella era visibilmente eccitata e lo fu ancora di più quando la stimolai a truccarsi pesantemente. Le diedi le chiavi di casa e le promisi che sarei uscito immediatamente dopo di lei per lasciarle la casa libera. Invece ero ossessionato dal desiderio di poter assistere in qualche modo all'incontro e mi organizzai per avere la mia parte. Erano le 19 e lei aveva un appuntamento per prendere un aperitivo. Non sapevo se Maurizio l'avrebbe portata a cena fuori nè se lei sarebbe riuscita a convincerlo a salire a casa. La mia camera da letto è attigua alla stanza sgabuzzino dove teniamo scope, coperte di ricambio ecc, ed è occupata da un grosso armadio a muro. Portai in garage le carabattole che occupavano l'armadio e preparai un comodo giaciglio con delle coperte. Mi assicurai un sufficiente passaggio d'aria e mi coricai nel "nascondiglio" con tablet e cellulare preparandomi ad una lunga ma, mi auguravo, fruttuosa attesa. Mi ero messo da poco a navigare su internet quando sentii la porta di casa aprirsi. Ero allibito, non era passata nemmeno mezzora da quando Marcella era uscita di casa, quindi non avevano nemmeno perso tempo a prendere l'aperitivo. La porta si richiuse, il cuore mi batteva all'impazzata. Avevo lasciato la porta dello sgabuzzino appena accostata per poter ascoltare meglio. Per diversi minuti dal mio nascondiglio percepivo solo dei sospiri soffocati. Immaginavo che Marcella e Maurizio si stessero baciando. Poi finalmente sentii i passi avvicinarsi. Parlottavano a bassa voce. Li sentii entrare in camera. Sentivo Marcella sospirare mentre l'uomo le diceva sottovoce cose che non afferravo. Avevo il cazzo durissimo e presi a masturbarmi lentamente per non rischiare di venire subito. Poi mi arrivò un rumore di sciacquio mentre l'uomo sospirava. Marcella gli stava facendo un pompino. Avrei dato un braccio per avere a disposizione un buco nel muro per potermi gustare la scena.
"Dai, succhia" disse l'uomo ad alta voce.
Credo che la mia fidanzata si stesse dando parecchio da fare perchè l'uomo ansimava. Improvvisamente sentii Marcella gridare ed il ritmico cigolio del letto. Maurizio stava scopando la mia ragazza nel mio letto ed io stavo godendo immensamente. Per calmarmi mi infilai due dita nel culo e mi sditalinai, anche per mandare indietro l'orgasmo che si stava assalendo. Dopo una mezzora di quel paradiso sentii improvvisamente Marcella urlare per un orgasmo, l'uomo la stava facendo godere di brutto... con me certe urla non le aveva mai fatte. Subito dopo fu lui a godere, lo sentii rantolare rumorosamente, ma non riuscivo ad immaginare come la cosa stesse avvenendo.
Calò il silenzio. Ogni tanto mi arrivava all'orecchio qualche frase soffocata e qualche risatina sottovoce. Probabilmente stavano nudi e abbracciati nel letto. Altri venti minuti e udii i passi di lui avviarsi verso la porta. Li sentii salutarsi. Adesso ero nei guai, come avrei fatto ad uscire senza rischiare di farmi sorprendere da Marcella? Decisi che era meglio non avere segreti. Sgusciai fuori dal nascondiglio e uscii piano piano, quando sentii scrosciare l''acqua della doccia. Era Marcella che probabilmente si stava ripulendo della sborra dell'uomo. Uscii di casa silenziosamente, andai in un bar e dopo una mezzoretta mi contattò lei su Whatsapp dicendomi di rientrare. Come entrai in casa me la ritrovai nuda, davanti a me, ad armeggiare con la mia patta. Era morbosamente eccitata. Mi prese il cazzo in bocca e iniziò a succhiarmelo con prepotenza.
"Sburrami in bocca, amore... anche Maurizio lo ha fatto poco fa... dopo avermi scopata nel nostro letto".
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9 years ago
marcellaefabio,
29/30
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Decimo seguito a “ecco come fu…”
Decimo seguito a “Ecco come fu…”
Passò il primo mese ed il mio complesso finì il contratto con la Taverna Municipale, pertanto si creava il problema di come trovare una scusa per rimanere a Grado.
Io, ormai, ero completamente succube di Leo: ero la sua troietta e mi usava e trattava come cosa sua, e per far questo usava anche la Luciana che era lo zuccherino da darmi per soddisfare la mia parte maschile. Aveva scoperto che, quando la mia parte maschile era soddisfatta, ero con lui ancora più “femmina”, più troia e poteva far di me ciò che voleva. Ormai dormivamo sempre assieme, come una coppia, e si addormentava con il suo cazzo nel mio culo, sdraiati sul fianco.
Appena sveglio mi accarezzava tutta, mi baciava vogliosamente e. se per caso durante la notte era uscito dal mio culo, me lo umettava e me lo rinfilava scopandomi dolcemente, possessivamente, sino a riempirmi di sborra. Poi, più di qualche volta, mi pisciava dentro facendomi un vero e proprio clistere di urina calda che mi riempiva e mi dava sensazioni incredibili ma mi costringeva, dopo qualche minuto, a scappare di corsa in bagno per scaricarmi, pieno di brividi. Spesso faceva dormire con noi anche la Luciana, ed a quel punto io mi addormentavo con il mio cazzo nella sua fica con il cazzo di Leo nel mio culo. Sensazioni indescrivibili che comunque non erano nulla rispetto a quando mi prendeva, distesa sul letto, alzandomi le gambe e mettendosele sulle sue spalle, guardandomi negli occhi e baciandomi, con tutta la lingua in bocca, cosa che mi faceva letteralmente impazzire e drizzare il cazzo ed iniziare a godere senza neanche toccarmi. O ancora quando, inculandomi, si piegava per succhiarmelo sino a farmi godere., cosa che ogni volta mi portava al settimo cielo. Lo adoravo, lo cercavo, lo desideravo, era il mio “maschio”. Con i miei trovai la scusa che i genitori di un mio compagno di scuola, dal momento che avevano un grande appartamento a Grado, mi avevano invitato a stare da loro per un mese, per farmi una vacanza e far compagnia al loro figliolo. La cosa fu presa per buona e Leo… ne fu felice, perché così poteva continuare a sfruttarmi ed infatti… Il giorno dopo eravamo nel casone di Giulio.
Ci mettemmo nudi a prendere il sole, mentre Giulio e Filippo curavano le nasse e le reti. Quando ebbero finito vennero vicino a noi e Filippo si mise vicino a me, sul fianco, disposto al contrario e mi costrinse a fare un 69. Imboccò immediatamente il mio uccello iniziando a succhiarlo come fosse un biberon. I nostri “uomini”, si misero dietro a noi, guardandoci, eccitandosi, e alla fine inculandoci mentre noi continuavamo a sbocchinarci come affamati. Leo inculava me e Giulio il suo Filippo. Mentre ce lo succhiavamo ogni tanto, con la scusa di leccare le palle di Filippo, davo una slinguata a quel bel cazzone di Giulio, e lui sentendo la mia lingua di quando in quando lo faceva uscire dal culo di Filippo e me lo passava sulle labbra, riuscendo ad infilarmelo anche in bocca. Ero erotizzato al massimo, anche perché Leo mi trasmetteva e dava sensazioni incredibili, dal momento che mentre mi inculava mi strizzava i capezzoli come sapeva fare lui. Filippo fu il primo a godere, riempiendomi la bocca e costringendomi ad inghiottire, per tanta che ne fece. Ormai ero diventata una grandissima bocchinara ma il meglio lo davo con il mio culetto che, se non era troppo strapazzato e si era ben adattato all'intruso, riuscivo a contrarlo in modo che sembrasse una bocca che faceva un pompino. Fu così che il secondo a venire fu Leo che, urlando “Dio come me lo succhi…. Vengoooo” mi riempì il culo. Quello fu l’input che mi portò a godere in bocca a Filippo che, nel frattempo, aveva continuato a sbocchinarmi. La ingoiò tutta. L’ultimo a venire fu Giulio che, mentre godeva lo tirò fuori dal culo di Filippo e me ne schizzò un bel po’ in faccia, guardandomi fisso, e mi disse: “puliscimelo per bene, troietta”. Ci misi così tanta buona volontà nel pulirglielo tutto, che gli rimase duro, ancora in tiro ed a quel punto fece uscire Leo, che era rimasto ancora infisso nel mio culo, e me lo infilò lentamente, centimetro per centimetro, dicendomi “Gustatelo tutto, troietta, che ora cominciamo a divertirci.” Leo rimase lì vicino, continuando a torturarmi i capezzoli, mentre Filippo iniziava a massaggiargli l’uccello ed a prenderglielo in bocca mettendosi in posizione per riuscire a vedere tutto quello che Giulio mi stava facendo, guardando come mi stava inculando. Io ero sensibilizzato al massimo. Il trave che mi stava trapanando, lentamente, quasi dolcemente, era ormai riuscito ad entrare completamente, invadendo tutto il mio sfintere e regalandomi sensazioni inimmaginabili. A seconda di come si muoveva dentro di me andava a sollecitarmi la prostata causandomi una nuova erezione che mi portò a toccarmi e iniziare a masturbarmi. Questo, chiaramente, provocò tutta una serie di contrazioni del mio sfintere che si ripercossero sul cazzo di Giulio il quale iniziò a dire: “ Siii… cosììì… succhiamelo con questa splendida fighetta…. Ancora… così…. “ sino ad arrivare a : “Godoooo…. Siiii…. Hai un culo meraviglioso… ecco… vengooo..” e mi riempì di sborra, densa, calda, …tanta !! mentre io mugolavo, dicendo “ancoraa… ancoraaa… “
Leo, infoiato dalla scena, uscì dalla bocca di Filippo, mi venne davanti e mi fece bere la sua blaterando “Ecco, vedi come mi fai godere?” .. e mi schizzò in bocca, in faccia, dappertutto una tale quantità che non si capiva da dove fosse riuscito a tirarla fuori.
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9 years ago
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Il mio signore
Avevo ricevuto delle regole che dovevo sempre eseguire ogniqualvolta ci incontravamo, senza alcuna dimenticanza: la prima era che non dovevo indossare intimo, la seconda prevedeva che indossassi sempre gonne (di qualunque lunghezza le preferissi), la terza era che durante il tragitto dovevo tenere le gambe aperte qualsiasi cosa accadesse.
Ciò mi richiedeva una certa attenzione, specie l’ultima regola che era quella che più di tutte sottolineava la mia continua disponibilità al mio Padrone.
Le prime sessioni avvennero in una villetta sull’Etna, molto carina, distesa tra i boschi. Durante il tragitto era inevitabile che cominciassi a bagnarmi: non tanto perché dovevo tenere le gambe aperte, ma perché la discrepanza tra i nostri discorsi e i suoi gesti non faceva che turbarmi di continuo. Parlavamo di cose molte comuni, anche delle nostre vite ordinarie, ma nel mentre la mia gonna veniva alzata e la mia figa frugata. E se passava qualcuno, anche se poteva vederci, non importava nulla: il gioco proseguiva.
Non appena giunti lì, dovevo spogliarmi mentre lui mi osservava seduto sul divano: potevo tenere solo le scarpe. Una volta finito, mi versava da bere e mi coccolava. Ero completamente vulnerabile, alla sua mercè. E anche se lasciava le finestre aperte e vedevo qualche figura umana in lontananza, sapevo che non potevo dire nulla ma mi piaceva essere privata di qualsiasi potere decisionale. Era l’unico modo che avevo per superare le mie ansie, le mie paure, le mie titubanze: relegarle a Lui, il mio Signore.
Mi diede un nome di battesimo: Giovanna, come la regina a cui non bastava mai il cazzo. C’era anche una certa analogia con il mio nome in qualche modo: ogni volta che mi raccontava l’aneddoto della regina ridevo di gusto perché mi sentivo davvero la reincarnazione di quella ninfomane, o almeno ci aspiravo.
Una volta iniziata la seduta dovevo stare in silenzio, non potevo più dire una parola, solo i gemiti mi erano consentiti. Tutto ciò naturalmente valeva quando le punizioni erano oggettivamente sopportabili e per nulla brutali: rivoltarmi sarebbe apparso un capriccio, e quindi mi veniva proibito a priori. Qualora osassi aprire bocca mi aspettava un’ulteriore punizione.
La primissima volta, quando fui iniziata, mi appoggiò al tavolo a novanta e cominciò ad accarezzarmi con una lentezza che in quel momento mi apparse snervante. Proprio quando non me l’aspettavo, mi arrivarono sul culo due ceffoni che sussultai di gioia, nonostante la sorpresa e la potenza delle botte!
Il segno delle cinque dita bruciava ma quando cominciò a baciarmi proprio lì, facendoci scivolare su la sua lingua umida fui pervasa da una felicità che non sapevo decifrare perché nuova ma quanto mi piaceva!
A quel punto mi fece mettere con la schiena ben dritta e mi mostrò delle mollette che aveva preparato precedentemente come per farmi una sorpresa. Cominciò a posizionarle sulle mie tette, e sentivo un po’ di male solo che dovevo sopportare: ogni volta che mi faceva male sapevo che dopo sarei stata ricompensata. E ciò mi faceva andare su di giri. Sennonché accadde quello che non mi aspettavo: pensavo che le mollette sarebbero state tolte con la stessa delicatezza con la quale erano state messe, ma non fu così. A una a una le tolse ma di botto e, forse fu la sorpresa, forse sentii davvero male, ma mi uscì un “Ahiiii!” di protesta.
“Questo no. Ti avevo avvisata. Adesso ne subirai le conseguenze.” Mi sentivo mortificata. Come una bambina che aveva fatto una marachella e che adesso si accorgeva della gravità del suo gesto.
Pensavo che mi avrebbe fatto ancora più male invece mi punì con un atto simbolico che non fece che raddoppiare la mia mortificazione: prese un pennarello e mi scrisse a caratteri cubitali sulle tette “TROIA”. Mi sentivo a disagio, quella scritta era più dolorosa delle mollette tolte di botto! Non tanto per il contenuto ma per ciò che rappresentava: avevo disubbidito al mio Signore.
Devo tuttavia confessare che ben presto si distolse la mia attenzione: così conciata, nuda, con quella scritta oscena sulle tette, fui accompagnata sul divano. Anche lì messa a novanta. La novità era che con del nastro isolante mi legò le caviglie e mi attorcigliò una benda nera attorno agli occhi: - “Le mani non te le lego solo perché è la prima volta che ci stiamo vedendo, ma in un secondo tempo avverrà anche questo.”
La sua voce sussurrata al mio orecchio mi sembrava raccontare ciò che mi avrebbe fatta diventare. Ma non potei soffermarmi molto su questa immagine perché in un momento il suo cazzo mi piombò in bocca e cominciai a spomparglielo senza aspettare alcuna indicazione. Un pompino a piacere insomma. E sentivo che gradiva e che era giusto continuare a spomparglielo così, al buio, non lo vedevo ma sapevo orientarmi più che bene. Non trascurai di leccargli anche le palle: le sentivo tese, e a sentirle così provavo gioia. Mi avrebbe farcito la bocca di sperma? Ma quando mai. Era più resistente di quanto immaginassi. Non che avessi la pretesa di farlo eiaculare presto con la mia presunta bravura, però oddio, come dire, un altro drink non ci sarebbe stato male!
Ma così non fu. Me lo sottrasse dalla bocca, e mi sentii un po’ dispiaciuta. Mi tolse la benda, e anche il nastro isolante: ero libera di muovermi, ma non ero libera del tutto perché mi fu ordinato di seguirlo fuori.
Non appena mi avvicinai ai miei vestiti per coprirmi, fece un’espressione di dissenso:
- “Devi seguirmi così, come ti trovi: nuda.”
- “Ma mi stai portando fuori, potrebbe esserci qualcuno, vederci…”
- “E che ci fa? Io ti voglio così: troia.”
Non aggiunsi altro. E mi rassegnai alla sua decisione. Mi diede il suo braccio e mi mostrò quel posto immerso in una natura meravigliosa. Mi portò prima nel castagneto e poi a visitare la cucina. Era bellissimo sentire il vento accarezzarmi ovunque. Ed era ancora più bello sentire le carezze del suo sguardo sul mio corpo. Non ci pensavo più che potesse vederci qualcuno. Non mi importava più, semplicemente perché non importava al mio Signore. Questo era tutto.
La cucina che mi fece visitare era immensa e con un tocco di antico che mi venne subito in mente la regina Giovanna: su quei mobili di legno massiccio, chissà come si sarebbe fatta sbattere lei! Sembrò leggermi nel pensiero e mi fece accomodare sul tavolo davanti ai fornelli. Avevo la figa fradicia di umori. Quasi me ne vergognai quando mi fece spalancare le gambe. Preparò altri due drink e mentre brindavamo me la osservava, me la accarezzava. Quando finimmo di bere si avvicinò al frigo e tornò con alcuni cubetti di ghiaccio.
Mi fece sdraiare sul tavolo. Io tendevo a socchiudere gli occhi, ma lui accorgendosene mi incitò a tenerli ben aperti su ciò che mi stava per fare. Il primo pezzo di ghiaccio lo utilizzò per accarezzarmela dall’esterno: non riesco a spiegare la goduria di quella sensazione di gelido. Eravamo in piena estate: c’era un contrasto favoloso tra la calura esterna e quel pezzo di ghiaccio.
Ma a proposito di calura, si può immaginare come mi sentii quando il successivo cubetto me lo sentii insinuare tra le labbra della figa? Lo sentivo sciogliere e sentivo anche ribollirmi lì… E lui osservava compiaciuto, ed io mi sentivo la stessa bambina di prima, solo che adesso ero proprio fiera di potergli offrire questo spettacolo: assistevo anch’io, ad occhi spalancati, ma non resistevo ad incrociare anche il suo sguardo ogni tanto... Andò avanti così per un bel po’ di cubetti. Dopo me la leccò a lungo… E lì fu l’apoteosi dei miei sensi. Mi sentivo su un’altra dimensione. Ebbi un orgasmo così violento che per poco non tremavo. Al che il mio Signore asciugò i miei umori con le sue dita facendomele poi succhiare… Non pensavo di avere un sapore così buono. O forse variava il sapore a seconda dell’orgasmo? Chissà, forse l’avrei scoperto prima o poi…
Dopo un’ultima passeggiata nel castagneto, durante la quale mi sentivo davvero rilassatissima e incurante del fatto che fossi nuda, ci avviammo a casa dove lentamente mi rivestii. Quando arrivammo in auto non mi aprì lo sportello come di solito soleva fare ma mi ordinò di seguirlo dal lato guida: si accomodò, mi fece inginocchiare e si tirò fuori il cazzo. Stavolta non feci storie, nonostante vedessi che poco più in là c’era un giardiniere che poteva assistere benissimo a tutto quanto.
Mi inginocchiai e con devozione iniziai a succhiarglielo. Altro che canto degli uccelli! Sentirlo gemere era per me la migliore melodia mai udita. L’ultimo drink me lo concesse così: mentre ero inginocchiata mi riempì la bocca di calda sborra… Glielo ripulii tutto sino all’ultima goccia e ringraziai affettuosamente il mio Signore mentre mi accarezzava la testolina come a una cagnolina.
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9 years ago
admin, 75
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Barcellona culla del sesso gay
un mesetto fa di passaggio a Barcellona per lavoro, ho avuto modo di fare un esperienza decisamente arrapante per il mio ego da puttanella e che di certo cerchero di ripetere alla prima occasione.
Avevo sentito parlare di alcuni locali “Open Mind” dove all’entrare è necessario lasciare tutto in un armadietto per rimanere completamente nudi… un poco fuori di testa ma decisamente eccitante al pensare di stare in un locale pieno di maschioni nudi, con un sacco di cazzi a portata di mano.
In realtá è molto piú di questo visto che il locale e pieno di maschi completamente nudi che cercano solo di fare sesso… l’odore dei corpi e del sudore nel locale è un pó forte, ma la vista è un paradiso!!!
Anche senza sapere bene da dove cominciare, il tempo di fermarsi al bar a prendere una birra e giá varie mani volano a palpeggiarti le natiche con gente che sorride cercando di agganciarti. La scelta è di buona qualitá, ma molti non vogliono nemmeno considerare l’opzione del preservativo.
Mi faccio coraggio e comincio anch’io a darmi da fare, palpeggiando natiche e soppesando bei cazzoni. Un mulato francese con un pacco stupendo si innamora dei miei occhi chiari e si mostra intelligentemente disposto a farsi mettere il condom pur di vedermi in ginocchio a succhiarglielo. Detto fatto, cosi mi inginocchio in mezzo alla sala e comincio a spompinarlo tra un pubblico di torelli con i cazzi dondolanti che mi guarda, mi tocca e mi incita. Una cosa da urlo, godo al sentirmi tanto zoccola, vorrei poter stare in lingerie per arraparli ancora di piú. Il francese mi chiede se mi va di farmi inculare, eccitata come sono farei qualsiasi cosa e mi giro a 90 per farmi sbattere, palpeggiata da varie mani e palpeggiando vari cazzi ben tesi attorno a me. Se questo non è il paradiso cos’altro è!?!
Dopo aver baciato qualche altro corpo giovane e ruspante e dopo qualche altro cazzo fatto felice, incluso il mio e con il culetto sorridente ed un poco sfatto, mi faccio un'altra birra guardando questa massa stupenda di pura liberta ed orgasmo, con il mio cazzo pendulo ed arrossato, incapace di rialzarsi dopo incontabili mani a palpeggirlo, me ne vado con una sensazione di spossatezza e soddisfazione mai provate prima.
Direi che per chi è veramente porco ed aperto, un viaggio a Barcellona vale decisamente la pena, anche solo per questi 2 o 3 locali (che io conosca) che permettono tanto sesso ed allegria. Uno sballo da provare.
baci
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9 years ago
sweetmouth,
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Il mio ex amante
Ero riuscita a convincerlo ad ottenere dal mio ex amante un appuntamento a casa mia ovviamente con l'intenzione di farlo dormire da me per poi fare sesso..
Con lui il risultato è garantito! Infatti è luomo più voglioso è porco che io conosca.
Mancano ancora un paio di ore prima del suo arrivo ed io devo sistemare la casa e fare le pulizie in camera e poi andare dallestetista.
Alle 19 e 30 suona il citofono è lui, entra in casa ci salutiamo come due vecchi amici e dopo pochi minuti siamo già in camera sul mio letto a baciarci e spogliarci , le mie mani che stringono il suo bellissimo culo mentre la mia lingua esplora la sua bocca , gli prendo in mano il suo cazzo e inizio a fargli una sega e lo guardo negli occhi dicendoglimi sei mancato, lui fa scivolare una mano in mezzo alle luimie gambe e inizia a massaggiarmi la figa calda, poi mi spoglia dellultimo indumento che ancora indosso così può tranquillamente affondare le sue dita in mezzo alla figa che oltre che calda iniziava a bagniarsi di piacere.
Le sue espressioni in questa fase sono bellissime, con i suoi capelli brizzolati gli occhi socchiusi e le sue labbra carnose sono un inno al sesso ..
Inizia a baciami capezzoli sento che si induriscono sento poi che scende con la sua linguapoi lungo il mo corpo, vuole sentire il sapore della mia figa nella sua bocca..quando capisco cosa vuole fare stringo un po le gambe per farlo fermare, ma lui insiste ed alla fine la spunta .Si trova con la sua testa fra le mie gambe può vedere la mia meravigliosa figa già un po bagnata ed apprezza il mio profumo che lo fa impazzire!... inizia ha leccare quel frutto spalmando un bel po di saliva, con la lingua apre bene le labbra e cerca di raggiungere le profondità più dolci, i movimenti del bacino lo assecondano e ora le sue mani si fanno strada per la sua lingua.Si lecca le dita, lecca la mia figa aperta .
La mia eccitazione e molto forte si nota dai miei umori e da come ansimo lo supplico di scoparmi, voglio il suo cazzo che mi apre la figa!!... non se lo fa ripetere due volte, visto che anche lui e molto infoiato quindi si alza e si posiziona sopra di me , lui mi bacia e inizia a penetrarmi con il suo cazzo nella posizione più classica , lui continua a provare piacere ed io mi godo lui nel suo splendore. Ora mi stringo forte con le braccia e con le gambe lo incito a non fermarsi sto GODENDO ma lui molla non per suo volere ma non a resistito è venuto, presto troppo presto Non ha giustificazioni si sposta e prova a riprendere il lavoro con le mani ma ormai sono infastidita e lo allontano, capisce ed accetta restiamo ancora qualche minuto nel letto poi mi alzo e preparo la cena, lui ogni tanto viene a trovarmi in cucina io in vestaglia e sotto completamente nuda lui passando allunga sempre una mano, anche per capire quanto io sia arrabbiata . Comunque ceniamo e beviamo,si parla del più e del meno finchè non torniamo in camera
Deve farsi perdonare e quindi inizia a massaggiarmi delicatamente su tutto il corpo (sono più carezze che massaggi) mi dice che è piacevole sentire la mia pelle e ogni tanto mi da un bacino su una parte a caso del corpo. Nota che mi sto rilassando decide di forzare la situazione. Sono sdraiata a pancia in giù completamente nuda,lui in ginocchio al mio fianco , mi allarga le gambe e si mette sopra di me il suo cazzo poggia sul mio culo e la sua bocca inizia a baciaremi il collo le sue mani accarezzano i mie fianchi e cercano i seni, giro la testa e cerco la sua bocca,ci baciamo e ci avvinghiamo.La mia eccitazione inizia a crescere e lui sente bene i miei movimenti del bacino fanno scivolare il suo cazzo in mezzo alle gambe e piano piano entra dentro di me per scoparmi in questa posizione. La mia figa è stretta avvolge tutto il suo cazzo i movimenti sono limitati ma è bellissimo,mi spinge verso di lui e mi porta ad alzare ancora di più il mio ventre fino a mettermi alla pecorina dove può affondarinteramente il suo cazzone con dei colpi secchi che io gradisco urlando di piacere ogni volta che affonda e la mia , figa e nuovamente bagnatissima ,ogni tanto ci scappa uno schiaffeto sul culo, io gpiacer sentendomi posseduta godo. Poi improvvisamente lo fermo e gli dico che ho ancora voglia. Mi sdraio lo guardo e gli dico di guardare e basta,inizio a leccarmi le dita e mi stringo i capezzoli poi mi lecco ancora le dita e scendo fino alla figa mi tocco,mi apro le grandi labbra e gli regalo la vista di una figa letteralmente vogliosa e bagnatissima.Lui si alza e va ha prendere un pacchetto mentre io mi stampo due dita nella figa. Torna con un pacchetto gli chiedo cosa è e mi dice che è un regalo per me ,lo apro e dentro cè un bell cazzone vibrante ,rimango un pò dubbiosa poi lo bacio e gli dico e se questo poi mi piacesse più del tuo?Con una mano gli stringo il cazzo e nellaltra prendo il fallo vibrante e mentre lo guardo gli faccioi una sega e poi mi metto il cazzone in bocca lui è eccitatissimo mi lascia fare gli piace guardarmi ,mi sdraio allargo le gambe in modo osceno e gli passo il fallo vibrante che avevo finito di leccare lo prende e si avvicina alla mia figa inizia a farlo scivolare sopra, la figa è ancora molto bagnata e mi spinge dentro quel cazzone di gomma. Una volta che arriva in fondo accende la vibrazione ed io sobbalzo,mi piace,lui si gode lo spettacolo ha troppa voglia di scoparmi mi toglie il cazzone di gomma che metto subito in bocca ed inizia a scoparmi con il suo cazzo in modo violento,mi dice che sono la sua troia la sua puttana ed io confermo, mi dice che vuole scoparmi il culo ed io confermo, mi fa girare e si mette dietro di me punta il suo cazzo nel mio culo ed inizia a spingere non è facile il culetto è un pò stretto ma spingendo riesce a farsi strada sente che io soffro stringo il cuscino ma lui ormai è dentro,poi inizio a muovermi e gli dico che sono la sua tro. Lui affonda dei colpi sempre più forti fino a scaricare soddisfatto la sua sborra nel culo.
Lo guardo quasi soddisfatta ma non del tutto ,sento che inizia ad essere stanco restiamo sdraiati a baciarci ed ad accarezzarci per qualche minuto,poi io riprendo il cazzo di gomma e come a sfidarlo gli dico uso lui o uso te? Quindi si avvicina a me e quasi sopra il mio corpo e mi bacia mo prende di mano il fallo e mentre mi bacia inaspettatamente per me , punta il fallo sulla figa e spinge mi fa male lo fermo subito. Si sente in colpa per quello che a appena fatto mi da due baci,con la scusa di controllare se ci sono escoriazioni mette ancora la sua testa fra le mie cosce non cera niente fuori posto, ma siccome gli piace guardare la mia figa e finge di cercare qualcosa e con le dita mi esplora tutta mi allarga e mi apre,questo provoca un'altra forte eccitazione ed entrambi. Allargando la mia bellissima fregna ci mette due dita dentro e mi dice ..la mia troia gradisce? Io con un cenno della testa gli dico di si allora aggiungo il terzo dito e la mia troia gradisce? Ancora di piú gli chiedo di andare più in fondo inserisce anche il quarto dito ..(non era mai arrivato a così tanto). La cosa mi piace ,lui può vedere la figa allargata dalla sua mano e così eccitato che sta per venire,è quasi naturale piega un pò il pollice stringe la mano e spinge ancora..a me piace gli chiedo ancora di più e di continuare a scoparmi con la mano,è incredulo mi sta scopando con tuta la mano vede questa scomparire nella mia figa che si allarga tantissimo per accoglierla.Ripeto che sono una troia sfondami la figa sono una troia, con il bacino assecondo la sua mano che si muove dentro di me,dalla figa scorre un lago
Lentamente la sua mano si ritira, mentre viene sulle lenzuola, solo guardando la mia figa che si apre e si chiude al passaggio della sua mano. Una volta che la mano e fuori della figa si avvicina per leccare un pò di succo che è venuto fuori in grandi quantità ,,che dolce nettare.
Poi torna al suo posto, mi bacia non reagisco gli occhi socchiusi forse per la stanchezza forse perché sono ancora in estasi mi lascia tutto il tempo che serve mi abbraccia si sdraia al mio fianco,poco dopo anche io lo abbraccio e così ci addormentiamo,pensando di fistare anche il culetto .
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9 years ago
primula314729,
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Una coppia meravigliosa...
C'eravamo incontrati in una pasticceria lontano da occhi indiscreti davanti a un caffè e dolcetti. Barbara e Tiziano (nomi di fantasia) avevano accettato il mio invito dopo un lungo periodo di corteggiamento virtuale sulle pagine di Desiderya
, Erano alla prima esperienza e un po' titubanti anche se curiosi ed eccitati dalla prospettiva di una esperienza che da tanto tempo desideravano e sognavano realizzare.
C'eravamo scambiate le foto per mail ma di persona è tutta un'altra cosa. Lei: raffinata, elegante, trucco sobrio, capelli lunghi e vaporosi, labbra carnose, timida ma sensuale e un corpo sinuoso che traspariva dai vestiti. Lui: alto e bel fisico, brizzolato, galante, simpatico che è riuscito a mettere a proprio agio tutti e tre. Un vero gentiluomo. Abbiamo conversato per sciogliere il ghiaccio ma era già scattata la magia e non vedevamo l'ora di andare a casa per coronare degnamente un incontro che si prospettava esplosivo.
In men che non si dica eravamo sul divano a sorseggiare un ottimo passito di Pantelleria e Tiziano ha cominciato a baciare Barbara per farla sciogliere mentre io li guardavo e l'accarezzavo piano il seno e le gambe. Poi si è rivolta a me dicendomi: “Baciami !”. Non me lo sono fatto dire due volte e già assaporavo il profumo delle sue labbra e della sua pelle liscia e pulsante.
A un certo punto era stretta tra noi due che l'abbiamo presa in collo e portata in camera da letto. Non era ancora sciolta e si sentiva che non riusciva a lasciarsi andare completamente e allora sono sceso piano piano baciandola fino alla passerotta umida e ho cominciato a leccargliela via via sempre più avidamente fino a che ha iniziato a gemere e a prendere l'uccello del marito in bocca succhiando da vera maestra facendoglielo diventare bello duro.
Ho leccato a lungo da non sentirmi più la lingua finché è venuta per la prima volta con un urlo soffocato in un orgasmo intenso a occhi chiusi. La passera era grondante e continuava a sgrillettarsi come se volesse un secondo e immediato orgasmo.
Fantastica! Finalmente erano crollati tutti i tabù, il pudore sparito in un palpito e Barbara era in preda all'eccitazione più sfrenata.
Quando è ritornata in sé dall'estasi ha voluto spompinarci insieme e la sua lingua saltellava da una cappella all'altra e ci guardava presa dal godimento e dal fatto di avere due uccelli tra le mani che la eccitava tantissimo e la faceva sentire molto porcella. Una succhiatrice esperta e dannatamente affamata che si cacciava in gola, a turno, i nostri cazzi sempre più duri.
Addirittura voleva che gli sborrassimo subito in bocca ma non era proprio il momento allora gliel'ho appoggiato sulle grandi labbra accarezzando con la cappella la passera umida. Così mi ha detto: “Sì. Spingimelo dentro fino in fondo!...e fammi godere...dai...”. Il cazzo mi scoppiava e gliel'ho fatto scivolare lentamente nella fica che era diventata un lago mentre ancora aveva il cazzo del marito in bocca. “Sììììì, che bello uno in fica e uno in bocca! Dai, strapazzatemi tutta!”.
Dopo averla pompata bene bene l'ho messa a pecorina e gli ho afferrato forte i fianchi mentre glielo stantuffavo dentro e lei mugolava come una gattina in calore. “Sììì...dammelo tutto...non ti fermare...non ti fermare...”. Davvero sensuale e libidinosa. Una donna magica che accompagnava i miei colpi e poi l'ha voluto di fianco sbocchinando voracemente Tiziano che stava quasi per schizzargli in gola. Lei lo ha guardato di traverso dicendogli: “Non venire ora! … aspetta ancora”. Ho continuato a trapanare piano, forte e ancora piano finché lei ha cominciato a sussultare ed è venuta per la seconda volta, cacciando un urlo che sembrava una sirena. Ci siamo fermati un attimo per riprendere fiato e ha sussurrato una cosa nell'orecchio del marito e allora ho cominciato a fantasticare visto che a Barbara piaceva provare la doppia penetrazione.... Mmmhhh … sarà?
Infatti Tiziano mi ha detto cosa fare e mi sono sdraiato mentre lei s'impalava sulla mia asta tenendolo in mano e si è piegata in avanti aspettando.... Lui gli ha messo un po' di crema nel culetto e piano piano gliel'ha infilato dentro. E' entrato come un coltello nel burro. Ha fatto un leggero sussulto e ha detto: “Sìììì...lo volevo nel culo...bravo amore mio”. Adesso era riempita nei due buchetti come desiderava lei.
Da non credere come Barbara godeva e farfugliava parole e frasi peccaminose che commentavano le nostre performances in quella doppia scopata da sballo. Barbara poi ha voluto che cambiassimo posto e ho avuto l'onore nonché il piacere di farmi il suo culetto ormai allargato e addomesticato da Tiziano che invece ha cominciato a scoparsela per bene. Sublime. Poi ha voluto che me la inculassi dal davanti così che mi potesse vedere mentre si era ripresa il cazzo del marito in attesa di una bella sborrata in bocca. Non ce la facevo più a resistere ma volevo che lei venisse ancora per sentirla fremere e godere e...infatti dopo alcuni colpi decisi, titillandosi il clitoride, è venuta per la terza volta facendo colare il suo umore sul mio attrezzo. “Ahhhh...che inculatona … hai proprio un bell'arnese!”. Mi sono sentito sciogliere e l'ho riempita (stavolta) di complimenti e di ammirazione per la sua arte amatoria.
Ma non è finita qui...dopo una breve pausa...
Siamo tornati in azione e Barbara ci ha fatto capire che voleva che gli sborrassimo insieme in bocca e ha cominciato a darsi da fare con lingua e labbra per far rintostare i nostri cazzi che non vedevano l'ora di accontentarla e riempirla di succo. Il doppio pompino è durato un bel po' mentre lei si toccava la fichetta e ansimava per avere le due schizzate di sborra calda. Tiziano ha cominciato a menarselo davanti alla moglie che lo incitava a venire. “Dai tesoro vienimi in bocca! Daiiii … schizzami!”. e finalmente gli ha innaffiato in bocca e in faccia mezzo litro di sperma con la contentezza di lei che leccava golosamente la cappella gocciolante. Alla vista della scena non ce l'ho fatta più e gli ho messo il cazzo in bocca svuotandoglielo in gola con un orgasmo lungo e mai provato spruzzando tutto il mio succo. “Che bello ragazzi, non credevo si potesse godere così!”. Barbara continuava a leccare e a bere lo sperma finché le nostre aste si sono abbassate lentamente ma inesorabilmente.
“Siete stati fantastici!...quando facciamo il bis?!”. “Presto! Tu sei un turbine di libidine, Barbara!”.
Ma questa è un altra storia. Una bellissima storia con Barbara, Tiziano ed io che abbiamo formato un trio affiatato dove, oltre al sesso, è nata anche una bella amicizia, segno di stima e rispetto per due persone eccezionali che ho avuto la fortuna di conoscere. Una coppia solare direi. Non ci sono aggettivi per Barbara e Tiziano e anche se abbiamo aspettato molto tempo prima di incontrarci ne è valsa la pena. Davvero!
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9 years ago
valentino70,
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Pomeriggio con trans 4
La serata con le tre amiche trans aveva lasciato Giusy con il sorriso stampato sulle labbra e la notte ci eravamo addormentate con lei che mi stringeva da dietro.
Sentivo i suoi seni sulla mia schiena e il suo randello sulle mie chiappe; anzi, per l’esattezza tra le chiappe in quanto voleva che lo tenessi al calduccio.
Giunta la mattina facemmo una doccia e senza darmi il tempo di ragionare mi disse che voleva uscire e fare una camminata in zona campagna e magari andare a trovare dei suoi amici che abitavano in un casolare poco fuori la città.
Mi disse che sarei uscita già in lingerie e un abitino leggero corto perché li si sarebbe potuto fare un bagnetto nel torrente.
Finita la doccia iniziò a truccarmi, mi fece indossare solo un perizoma piccolissimo, una parrucca bionda e baciandomi alla fine del lavoro esclamò che quasi quasi avrebbe voluto portarmi in centro a sculettare per le vie e per negozi; ma dopo fece un cenno che ormai aveva deciso per la campagna.
In macchina parlavamo del più e del meno e facendomi intuire che comunque avremmo incontrato alcuni amici e che avremmo passato una bellissima giornata.
Io ero già bagnato anche perché sapevo cosa intendesse con la bellissima giornata e che per lei il sesso era il godimento finale di qualunque cosa.
Giunti in questa località, della quale non rivelo il nome, scesi dalla macchina ammirando il panorama e la campagna vicina. Vicino c’era un casolare e capì che saremmo andati li.
Giunti vicino la porta con sorpresa vidi l’amica trans bionda della sera prima che mi aveva aperta in due la quale si avvicinò e baciandomi sulla bocca disse che era felice per aver accettato l’uscita.
Ancora ora sentivo lo sfintere slargato e ricordavo bene il bastone di cui era proprietaria.
Sorridendo annuì dicendo che la giornata permetteva e che Giusy voleva che l’accompagnassi in campagna ma comunque ero sorpreso di rivederla.
Entrammo dentro per preparare la colazione e ci mettemmo a ridere perché alla fine eravamo felici di essere insieme.
Parlando in seguito la Sara, il nome della bionda, disse che sarebbe venuto il suo uomo dopo pranzo e poi saremmo andati sul torrente per rinfrescarci.
Finito il pasto sentì arrivare una moto: il suo uomo era arrivato ed entrando dentro non potei non notare il pacco sotto i jeans. Giusy e Sara si resero conto del mio sguardo e senza dire nulla si tolsero gli abiti invitando a fare lo stesso sia io che il suo uomo.
Rimasi solo con il perizoma e loro pure anche se i loro arnesi già svettavano fuori mostrando le dimensioni enormi.
Appena volsi lo sguardo sull’uomo di Sara rimasi allibito: una verga grossissima faceva capolino sotto gli slip e non seppi dire nemmeno una parola.
Sara mi prese per la mano e fece cenno di toccarlo dicendo che anche lei, nonostante amasse il cazzo non era mai stata penetrata da lui ma faceva solo pompe.
Diceva che era troppo grosso e che non si sarebbe mai fatta scopare da lui.
Li capì tutto; Sara quanto poteva portava amici per darli in pasto al suo uomo e Giusy aveva accordato a portare me per essere impalato.
Tutti mezzi nudi andammo al torrente e una volta li, sdraiati con i piedi al fresco Giusy inizia a baciarmi e a toccarmi.
Pure Sara iniziò a baciare il suo uomo e appena tirò fuori quell’albero mi vennero i brividi.
Non avevo mai visto nulla di così grosso da moscio. Arrivava quasi al ginocchio; un ammasso di carne che penzolava con una cappella caffèllatte che sembrava una palla da tennis.
Sara iniziò a pomparlo e dopo Giusy mi fece cenno di continuare per aiutarla: era impossibile tenerlo tra le mani.
Iniziai a giocarci come per prenderne le misure e già sentivo il culetto bianco che mi faceva male solo al pensiero; lo toccavo, lisciavo per poi baciarlo e tentare di prenderlo in bocca.
Impossibile: non entrava dentro e gli facevo male con i denti.
Provai a spalancare al massimo la bocca per riprovare ad ingoiare la cappella ma i denti strusciavano ancora durante i miei movimenti.
Giusy allora mi disse che forse avrei fatto di meglio offrendogli il culetto. “So che dietro sei più aperto che la tua bocca……..ho fiducia in te e delle tue capacità amatorie” esclamò sorridendo a Sara e al suo uomo.
Mi misi in ginocchio con la testa sulle gambe di Sara e con il suo randello sulla faccia ma già tremavo nell’attesa di quel pilone che era diventato comunque duro e grosso.
Il sangue fluiva sul suo cazzo e le dimensioni erano diventate non nella lunghezza che era rimasta simile da moscio ma nella larghezza che era diventato come una bottiglia di coca-cola.
Giusy mi lubrificava con una crema che si era portata e teneva quel palo di luce dritto sul mio culetto e incitandolo lo guidava al centro dello sfintere.
Prima iniziai a sentire la pressione dietro ma era come se un palo mi stesse spingendo in avanti e non riusciva ad entrare; poco dopo iniziai a sentire che la punta del prepuzio aveva fatto spazio tra le natiche e che il muscolo dello sfintere stava aprendosi a dsmisura.
Iniziai a gridare pregandolo di non continuare ma lui infoiato dalle mie grida aumentava la pressione e presomi per i fianchi mi sollevò all’altezza giusta per aggiustare l’ingresso di quel cannone.
Sentivo la pelle che si lacerava e lo sfintere allargato; la cappella era entrata a metà e ancora spingeva allargando le natiche.
Io piangevo e stringevo i denti implorando Giusy di farlo smettere. Non ce la facevo e inizia ad essere confuso per il dolore.
Ad un tratto sentì come uno strappo e la cappella entrò dentro bloccandosi sulla base; ero rotto; mi aveva lacerato il muscolo e rimasi fermo per il dolore allucinante.
Sara si era eccitata e mi aveva messo in gola il suo cazzo incitandomi a succhiare senza sosta.
Ma non sentivo più nulla, non riuscivo a gustare il suo cazzone in bocca e il liquido spermatico che colava.
Ad un tratto il suo uomo iniziò a muoversi provando a scivolare dentro lo stomaco. Sentivo un palo che affondava dentro il culetto aprendo e squassando le budella dell’intestino.
Non capivo se mi aveva perforato oppure no; il calore dello sfregamento aumentava al ritmo delle sue affondate. Non capivo se era un cazzo oppure un cannone pronto a sparare.
Mi sentivo aperta e troia a tutti gli effetti.
Solo dopo un paio di minuti sentì Sara e Giusy che gridavano che ero favoloso e che ero riuscito a farmi penetrare da un cannone come quello; lì scattò in me la troiaggine e iniziai a muovermi facendo avanti e indietro assaggiando la grossezza e lunghezza del suo uomo.
Ansimava e respirava profondamente; gli piaceva quell’accenno di movimento dei miei fianchi, anche se ero letteralmente bloccata come se mi avessero infilato un missile e piantato in terra.
Ad un tratto lo sentì uscire di fretta dal mi culo svuotando l’intestino al punto tale che il risucchio stesse facendomi uscire le budella.
Mi mise in faccia quel cannone e con labbra aperte attesi che sparasse. Iniziò ad inondarmi di bianco latte cremoso in abbondanza. Avevo la bocca aperta e cercavo di non perderne nemmeno una goccia tanto era saporito.
Non sentivo più il culetto e non sentivo la Giusy che mi puliva dietro con il fazzoletto. Non sentivo che mi stava pulendo con le quattro dita dentro al mio culetto roteando tra lo sfintere e l’interno del mio condotto.
Aveva perso ogni minimo restringimento; era slabbrato e aperto alla mercè di qualsiasi cosa.
Giusy era contenta di me e apprezzava l’apertura smisurata. Entrava con la mano e il fazzoletto menando il mio cazzo per farmi venire.
Il liquido uscì rapidamente e lei lo bevve avidamente e portandolo nella mia bocca per unirsi agli umori del lui.
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9 years ago
admin, 75
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Nono seguito a “ecco come fu…”
Nono seguito a “Ecco come fu…”
Una mattina arrivò Luciana. Leo non mi aveva detto niente, forse per farmi una sorpresa, e così me la ritrovai davanti: era qualche settimana che non ci vedevamo e fui felice di rivederla e scoprire che Leo l’aveva chiamata perché aveva in mente, per noi, dei giochini particolari per far divertire i suoi “clienti”. Così, un giorno, ci trovammo coinvolti, in una villa, in un gruppo di “amici” di Leo che ci palpavano con libidine e che ad un certo punto ci dissero di scopare assieme. Mentre la stavo chiavando, dopo esserci leccati e slinguati completamente, una delle donne che facevano parte del gruppo mi si pose alle spalle e, dotata di uno strap-on dotato anche di schizzo, mi puntò quel grosso cazzo di cui era dotata e mi violentò. Lo fece senza avermi minimamente lubrificato, facendomi malissimo, ma Luciana riuscì a farmi superare il dolore, a non farmelo ammosciare ed iniziare a dar soddisfazione alla mia violentatrice che, nel frattempo, veniva a sua volta inculata mentre un tizio mi si pose davanti e mi obbligò a prendere in bocca il suo grosso cazzo, chiavandomi letteralmente in bocca. Nel momento in cui la tizia iniziava a godere, schizzandomi del latte nel culo, il tizio mi venne in bocca, riempiendomela tanto che fui costretto ad inghiottirne una parte e qualcosa cominciò a fuoriuscire dalla bocca, ma Luciana, ingorda, iniziò a leccarmela via per poi baciarmi lussuriosamente.
Era una festa dei sensi: tutti con tutti e tutti con noi, a goderci in tutti i buchi, a riempirci di sperma o facendoci inghiottire il succo delle fiche che si facevano leccare da noi. Andarono avanti così per tutto il giorno, con qualche breve intervallo per mangiare qualcosa, e spesso anche quei momenti erano occasione di spunti sessuali, tipo quando una delle tizie della compagnia, si mise un grosso wurstel nella fica e mi obbligò a leccargliela e mangiarmelo.
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9 years ago
admin, 75
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Ottavo seguito a “ecco come fu…”
Ottavo seguito a “Ecco come fu…”
Ci rivedemmo da Nino, qualche giorno dopo, ed ormai ero preda consenziente di loro due. Non vedevo l’ora, andando da loro, di essere toccato, accarezzato, baciato, inculato. Finì il periodo scolastico e, approfittando del fatto che suonavo in un complesso e che eravamo riusciti ad avere un contratto alla Taverna Municipale per tutta l’estate, potei far vedere ai miei di stare, per la stagione, a Grado. Leo, che vi aveva un appartamento, mi requisì immediatamente.
Sin dal primo momento lui aveva fatto un progetto su di me: ero la sua troietta e mi avrebbe usata come tale. In definitiva era il mio “magnaccia”, come dicono a Roma. Sin dai primi giorni mi portava in giro esponendomi agli sguardi di persone che, lui lo sapeva, sarebbero state interessate a questa “troietta”. I primi giorni, soprattutto, mi portava in spiaggia al solarium dove ci si poteva esporre nudi a prendere il sole e dove, lui sapeva, c’erano dei pedofili che avrebbero sbavato per questa “fighetta”. Se avevo necessità di andare ad orinare, c’era sempre qualcuno che si alzava dalla sua sdraio per seguirmi e, se possibile, non perdeva occasione di palparmi il culo mentre orinavo. La mia parte femminile “sbavava” per questi contatti. Nel frattempo Leo intesseva trame e contatti, a mia insaputa, con varie persone le quali avevano capito che, per avere accesso a me, dovevano passare attraverso lui. Così, dopo qualche giorno, al pomeriggio iniziarono ad arrivare persone alle quali lui mi metteva in mostra chiedendomi, neanche velatamente, di spogliarmi e di farmi vedere ed essere gentile con loro. Mi sentivo molto “troia” e la cosa mi eccitava, anche perché, alla fine di ogni incontro, c’era una mancia generosa per me. Godevo e…. ero pagata per godere. Pura libidine.
Quando eravamo in casa aveva iniziato a farmi girare con un paio di zoccoli, che rialzavano il mio culo, e un pareo attorno alla vita, senza mutande sotto. Così, quando arrivava qualche cliente, avevo un’aria più femminile ed ero più facilmente denudabile per mostrare la merce. Uno dei primi che ci venne a trovare, evidentemente informato da Leo, fu il Giulio, il pescatore. Venne da solo: mi voleva senza altre divagazioni, mi voleva tutto per se e lo disse esplicitamente al Leo, dandogli i soldi prima di chiuderci in camera. Fu molto delicato, sapeva di avere un cazzo molto grosso, perciò si prese tutto il tempo per impomatarmi, rendermi dilatato e pronto ad accoglierlo. Nel mentre mi preparava me lo mise in bocca chiedendomi di succhiarglielo, cosa in cui mi applicai con molto piacere avendo soddisfazione nel sentire come riuscivo a farlo inturgidire, finché non mi allontanò prima di godere per mettermi a pancia all'aria, alzarmi le gambe e prendermi come una femmina, guardandomi negli occhi mentre, millimetro dopo millimetro, entrava in me godendo del mio culo stretto, dicendo ” Nonostante te la avessi allargata per bene, hai ancora la fica stretta, ma adesso te la riallargo tutta”. E una volta entrato si inchinava su di me e mi baciava, infilandomi tutta la lingua in bocca e succhiando la mia iniziava, lentamente, a trapanare il mio culo.
Poche volte, in vita mia, ho provato brividi come quelli che riusciva a farmi provare quel cazzo. Pur se inizialmente dolorosa la sua penetrazione riusciva a portarmi a livelli incredibili, stimolandomi la prostata al punto che, senza alcuna manipolazione ed a cazzo molle, iniziavo a sborrare come una fontana. Una goduria!! Tra l’altro aveva una resistenza incredibile: potevo far di tutto per stimolarlo ma riusciva a trattenersi a lungo, prima di godere. Pazzesco, sensazioni incredibili !!
Leo, ogni giorno, mi sottoponeva a nuove esperienze: con due tedeschi, con tre, con due maschi ed una femmina (la moglie di uno di questi), addirittura una gang bang con sei di loro, ed io ero… erotizzato al massimo, non desideravo altro. Facevo difficoltà a realizzare quali erano le sere che dovevo andare a suonare (tre sere a settimana).
Bisogna dire che, soprattutto grazie a come me lo aveva allargato Giulio, il culo, nonostante l’uso ormai quasi continuo, non mi bruciava più, era “elastico” ed accettava di tutto. Chiaramente continuavo ad essere la “troietta” di Leo, che ogni notte, dal momento che mi faceva dormire con lui, mi usava: ero la sua “femmina”.
Ed io ero succube della sua personalità e del suo…cazzo! Mi aveva plagiato. Ero sempre desideroso dei suoi baci, delle sue carezze, del suo… trattarmi da femmina e non farmi mancare nulla. Ed incularmi da femmina, succhiandomi nel contempo il mio clitoride. Solo lui riusciva a farmi questo, facendomi impazzire e godere da matti. Una giornata che non dimenticherò mai è stata quella in cui mi ha portato sulla barca di un grosso imprenditore, uno yacht da 19 m. dove trovai tre uomini e quattro donne che mi usarono anche peggio dei maschi, con vari cazzi finti allacciati alla vita e vari gadget. Ne uscii sfinito e quella sera Leo dovette farmi gli impacchi e coccolarmi. Ma era felice di come lo ricompensavo e della soddisfazione che gli davo con i clienti.
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9 years ago
admin, 75
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