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Il terzo cazzo della mia vita
Il terzo cazzo della mia vita,è apparso ,volutamente cercato ,dopo decenni di vita dedicata alla figa,la mia prima moglie con la sua amica lesbo,che non me l’ha mai data,alcune compagne di palestra un po’ troie e un po’ innamorate (pericolose),la mia attuale compagna,una sua amica che ce l’ha data a entrambi;qualche altra palestrata o commessa,in tutto non tante ma nemmeno poche.
Due piccolissime parentesi,non degne di essere un cazzo della mia vita,sono stati due travestiti,e quando dico travestiti intendo persone di classe,intelligenti,molto femminili,curate,ma col cazzo fra le gambe.
C’erano ancora gli annunci sui giornali e faticosamente incontrai Gianna,una bella ragazza con l’uccello,ma era talmente piccolo e inerme che rimasi deluso,provai a prenderlo fra le labbra ma non funzionava,era completamente passiva e preferiva succhiare cazzi ,un paio di incontri e fini li.
La o il secondo travestito,Fede,chiaramente Federico ma all’occorrenza Federica,aveva un bel viso,un corpo minuto ma finalmente un gran bel cazzo ,ci incontrammo quattro volte,finalmente potevo sentire un bel cazzo fra le mani e nella mia bocca,senza mai arrivare a berne il succo.
All‘ultimo incontro sborrai nella sua bocca e fui a un non nulla per farmi sborrare nella mia,ma non ne ebbi il coraggio. Finì li ma la traccia di Silvio e Claudio era ancora ben marcata.
Volevo un cazzo da alternare alla quotidianità femminile,un annuncio su questo sito mi colpì,poche foto per un bel fisico minuto,longilineo,non volgare,e poche chiacchiere scritte.
Un contatto con Deby,un cellulare e via;alla faccia degli annunci su carta. Ci accordammo per un pomeriggio d’inverno a casa sua,ero emozionato,mi trovai di fronte una stanga in autoreggenti nere ,abito cortissimo dorato da dove spuntava un perizoma nero.
Un caffè una siga,qualche chiacchiera conoscitiva e la sua mano che si appoggiò sulla mia patta già bella gonfia,ricambiai la cortesia e abbassando il perizoma mi trovai fra le mani un bel cazzo,il terzo della mia vita,non grande, ma bello,finalmente!! Mi spogliai in un attimo ,mi chiese se poteva baciarmi,non l’avevo mai fatto con un uomo ma mi trovai la sua lingua in bocca,”ormai è fatta” pensai.
L’incontro fu veloce,l’eccitazione era tanta e ci sborrammo nelle mani l’un dell’altro,un po’ di scottex poi nudi,sdraiati ci attardammo a chiacchierare sulle esperienze reciproche,inconsueto ma piacevole; non avrei mai pensato che quel rapporto fosse durato qualche anno.
All’incontro successivo trovai un abbigliamento tutto bianco,bustino, autoreggenti ,tacco 12,ma nessun perizoma, cazzo al vento, già dritto; piegandomi per togliermi le scarpe me lo trovai a due dita dalla bocca, chiusi gli occhi e ne ingoiai quanto potevo;aspettavo da tanto questo momento.
Ci si vedeva tre o quattro volte al mese e il cazzo in bocca per lunghissimi minuti era la pratica preferita da entrambi,ho sempre avuto la tentazione di bere la sua sborra ma non ne ho avuto il coraggio.
Dopo qualche tempo,in compenso,i suoi pompini furono completi,succhiato tutto fino all’ultima goccia e rigorosamente sputato nello scottex,che invidia mi faceva;arrivai al punto,pur di sentire il sapore della sborra,di farmi baciare con la bocca ancora piena del mio succo,uno spettacolo,lo consiglio!!
Ogni tanto lo voleva nel culo,non mi entusiasmava ma ben protetto glielo spingevo dentro fino alla radice per vedere di li a poco suoi orgasmi fantastici ,con eruzione di sborra dal suo cazzo che gli arrivava fino ai capelli , lunghi e veri(niente parrucche)
Alla luce di tutto questo si insinuò un pensiero fisso nella mia testa:”prenderlo nel culo e veramente così godurioso?”
Deby aveva il cazzo giusto per questa prova , gli chiesi di usare tutta la delicatezza e il garbo che aveva.
Per cominciare mi leccò per una decina di minuti la mia verginità posteriore;”cazzo che goduria,siamo sulla buona strada”pensai,poi un dito,due con un po’ di lubrificante,la/lo vidi mettersi il preservativo e ungerlo bene,mi misi a quattro zampe come nel fienile decenni prima con Silvio, ma questa volta sapevo e volevo quello che stava per succedere.
Mi pulsava la testa,gli occhi sbarrati,in apnea,sentii il cazzo appoggiarsi al mio buchetto,un piccolo colpo e un gran dolore,ma volevo talmente tutto questo che spinsi il mio culo contro il suo cazzo,non so dove arrivò,avevo le lacrime agli occhi ma ero contento.
Il dolore diminuì ,al che Deby cominciò a muoversi con garbo avanti e indietro,cercai il mio cazzo con la destra per masturbarmi ,ma era praticamente sparito,pazienza ,mi concentrai su quella inculata che stavo prendendo,non so se sentii veramente il calore della sua sborra dentro il preservativo dentro di me o cos’altro.
Uscendo dal mio culo sentii ancora dolore ma mi dissi:”l’hai voluto e quindi zitto”,il mio cazzo non ne voleva sapere di gonfiarsi,”chi se ne frega” dissi “andrà meglio la prossima volta,perché ci saranno sicuramente altre volte” ridemmo entrambi.
Passammo qualche anno di sano e godurioso sesso “affettuoso” e godurioso,poi Deby pensò alla sua vita,a una relazione stabile con un compagno;fui felice per lui ma mi venne a mancare il mondo dell’omosessualità cominciato decenni prima con Silvi e Claudio e Dedy, il primo,il secondo e il terzo cazzo della mia vita.
SABBIA61
4
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9 years ago
sabbia61,
55
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Il terzo cazzo.........( "dentro" i particolari)
Scrivere di fantasie non mi riesce, mi diverte e mi eccita scrivere di cose mie passate ma vissute realmente.
Dopo aver “ospitato “ dentro di me, per la prima volta nella mia vita, il cazzo di Deby, il terzo, penso sia inevitabile raccontare un’altra prima e fantastica volta.
Dopo questa prima esperienza, nei giorni successivi non riuscivo a pensare ad altro, questo mi procurava eccitazione ed erezioni che andavano a tutto vantaggio della mia compagna.
Facevo l’amore con lei e pensavo al cazzo di Deby; non è bello ,quando stai con una persona ,eccitarti pensando ad altri, ma non pensavo ad un’altra donna ,pensavo a un uomo seppur travestito da femmina; questo era diventato il mio alibi.
Ero stanco di aspettare e mandai un sms a Deby: “quando ti prendi un pomeriggio di ferie? ho voglia del tuo cazzo!”, “domani pomeriggio, dopo le tre “ fu la risposta che mi fece eccitare all’istante.
Alle quindici e un minuto suonavo il campanello, avevo già il fiato corto e le tempie che amplificavano il battito accelerato del cuore; non avrei mai pensato di arrivare a questo desiderando un cazzo.
Sottoveste bianco cortissimo, autoreggenti bianche, scarpe bianche altissime e un perizoma bianco che tratteneva a fatica il cazzo già duro di Deby; ”lo voglio ancora nel culo” boffonchiai con la sua lingua in bocca e il suo cazzo in mano liberato in un attimo dalla biancheria intima.
Si sdraiò ed io mi sedetti sulla sua faccia , cominciò il fantastico lavoro di preparazione della sua lingua sul mio buchetto; non potevo in quella posizione non inchinarmi sul suo cazzo e assaporarlo con la mia lingua.
Dopo qualche minuto Deby si sfilò da sotto di me, indossò velocemente il preservativo e due dita piene di lubrificante le infilò nel mio culo, ero già a quattro zampe, come una cagna in calore, stavo perdendo l’uso della ragione.
Sentii il suo cazzo appoggiarsi al mio foro, rimase li qualche secondo,” e spingi “,dissi, ”rompimi il culo”, entrò con meno delicatezza della volta precedente ; mi fece male ma questo volevo; ero completamente in balia sei sensi e del suo cazzo.
Dopo un minuto di andirivieni dentro di me sentii la sua voce: “cazzo, si è rotto il preservativo”, piegai la testa di lato e lanciandogli un occhiataccia dissi: “guai a te se esci di li”, il mio messaggio era chiaro, inequivocabile: “sborrami nel culo”. Continuò a muoversi dentro di me,lentamente,profondamente; il fatto che non ci fosse più quella membrana di gomma aveva cambiato completamente le mie sensazioni,sentivo veramente il cazzo,la sua pelle,la cappella col suo “scalino”,il mio sfintere che si chiudeva e si dilatava attorno ad esso, il calore della pelle contro pelle;stavo perdendo ogni dimensione di spazio e tempo.
Ma il bello doveva ancora venire!! Pensai alla eiaculazione di giorni fa, abbondantissima, di Deby.
Sentii un accelerazione nel movimento dietro di me; chiusi gli occhi e smisi di respirare, due colpi un po’ più forti e sentii un alluvione dentro , per la prima volta nella mia vita, mi avevano riempito il culo di sborra,tanta,calda,caldissima; fui io adesso a muovermi avanti e indietro, riprendendo lentamente conoscenza.
Mi distesi ,con Deby che rimase su di me e dentro di me,respiravo a fatica, ma non erano certo gli oltre 70 chili di un uomo, anche se travestito,adagiato sopra di me,ma era quella fantastica inculata che mi ero appena preso.
Sentii un sacco di contrazioni del mio sfintere e quel cazzo diventare sempre più piccolo; incredibile ! mi ero completamente dimenticato del mio.
Benedissi quella marca scadente di profilattico.
Mi misi in ginocchio e, con tanto scottex tamponai una fuoriuscita di liquido veramente esagerata, il “buchetto“ non era più tale, passandoci un dito in mezzo alla sborra che continuava a uscire, sentii un bel buco veramente dilatato, ”bene” pensai , ”speriamo che la prossima volta faccia meno male”.
Mi sentii , in quella posizione ,come alcune mie compagne di letto che evacuavano dalla loro figa la mia sborra; una in particolare lo faceva dandomi le spalle facendomela vedere gocciolante sulla mia pancia,non male come visione!
E il mio cazzo? Bastò uno sputo di Deby sulla cappella e dieci secondi della sua mano per spruzzare sborra ovunque.
Facemmo un esame, per serenità di entrambi, anche perché Deby si dilettava con altri cazzi oltre il mio; tutto bene e da allora usammo sempre profilattici di buona marca, ma non fu mai più la stessa cosa .
Un consiglio agli uomini etero, solo etero e sempre etero: continuate senza alcun dubbio a venerare la sessualità femminile, ma non fate a meno di un’ esperienza del genere, perché non sapreste mai cosa vi siete persi fino ad oggi.
SABBIA61
4
2
9 years ago
sabbia61,
55
Last visit: 5 years ago
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Il secondo cazzo della mia vita
Dopo un paio d’anni dal mio primo cazzo nel fienile di campagna mi trovai di fronte,letteralmente,al mio secondo cazzo.
Finite le scuole medie si partiva in bici per il mare,lontano pochi chilometri dalla città,col mio amico Claudio, compagno di scuola e di interessi.
Ci accomunava l’hobby per il modellismo,auto e aerei, ma ci accomunava molto anche l’interesse verso quella grande sconosciuta:la figa. (erano gli anni settanta,non come oggi che te la tirano in faccia per una ricarica del cellulare)
Spesso si fantasticava su come poteva essere,che odore poteva avere,quale sapore avesse,fino a farci gonfiare il cazzo a dismisura; poi ognuno di noi ,rigorosamente in privato,si sparava delle seghe furibonde che ti facevano cappottare sul letto della cameretta per poi raccontarcele il giorno dopo..
Quel giorno ,al mare,incontrammo tre compagne di scuola della sezione C , ragazze carine,simpatiche che avevamo notato da tempo durante la ricreazione,e ,come diceva Claudio ,odoravano di figa già a un paio di metri di distanza.
Fu un pomeriggio a sparar cazzate una più grande dell’altra,tutte a sfondo sessuale,velate o meno,ogni occasione era buona per sfiorare “inavvertitamente”qui corpi femminili e annusare profondamente per captare l’odore della figa.
Tornammo,Claudio ed io,in bici verso casa dopo un pomeriggio a tutto sesso,si fa per dire,e non vedevo l’ora di spararmi la mia sega quotidiana nell’intimità della mia camera.
La strada del ritorno aveva un ponte sotto il quale passava una ferrovia ormai dismessa.
“Prendi quel sentiero a destra,che passiamo sotto il ponte” mi disse Claudio.
Non capii subito, non pensavo ci fosse una scorciatoia,poi ascoltando l’indolenzimento del mio cazzo pensai che Claudio non sarebbe arrivato a casa per spararsi la sua sega quotidiana.
Va bene! pur che ognuno faccia per conto suo,pensai.
A quell’epoca c’era la demonizzazione del “finocchio”,coetanei a cui non interessavano le ragazze e se la facevano fra di loro,e spesso li prendevamo in giro anche pesantemente.
La prima mossa fu di Claudio,che velocissimo si abbassò i calzoni e cominciò a menarsi l’uccello,non l’avevo mai visto e rimasi incantato, era bello grosso,quasi come il mio.
I ricordi del fienile tornarono prepotenti.
Presi il mio fra le mani e cominciai a segarmi,Claudio si avvicinò, si inchinò e me lo baciò,”che cazzo fa,non sono mica un finocchio io!!”pensai,poi dopo un altro bacio sulla cappella violacea,la vidi sparire dentro la sua bocca. “Cazzo ,non sono un finocchio però mi piace”.
Claudio si alzò di colpo dicendomi “prova tu”;ero talmente confuso da quella novità che non pensai più ai”finocchi”,mi inginocchiai e presi fra la lingua e il palato il secondo cazzo della mia vita,aveva un odore e sapore acre,forse la sua sega del giorno prima aveva lasciato ancora qualche traccia.
Passai un minuto di estasi con quel cazzo in bocca ,con gli occhi chiusi,stretti,poi una esplosione nella mia bocca che si riempi in un attimo di sborra.
“Ma che cazzo fai?mi hai sborrato in bocca,ma sei scemo!!!”urlai spruzzando sborra ovunque “non sono mica un finocchio” urlai ancora asciugandomi col dorso della mano altra sborra che mi usciva dalla bocca.
Saltai sulla mia bici incazzato e scappai verso casa sputando sborra ogni dieci metri,mi lavai subito la faccia e mi barricai in camera,sentivo ancora quel sapore in bocca e mi venne il cazzo durissimo ,dieci secondi e spruzzai sborra ovunque,vidi la mia mano piena di liquido biancastro e istintivamente la portai alla bocca per leccarla tutta.
Non vidi più Claudio ,facevo l’offeso,poi seppi di una sua partenza per un'altra città con i suoi genitori.
Peccato perché Claudio ,dopo Silvio,aveva lasciato un’ altra traccia profonda nella mia sessualità,e forse con più serenità ,un’altra sborrata in bocca me la sarei presa volentieri, ma quella fu l’ultima bevuta di sperma altrui della mia vita fino ad oggi.
SABBIA61
10
1
9 years ago
sabbia61,
55
Last visit: 5 years ago
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Il primo cazzo della mia vita
Premetto che nulla di quello che leggerete di seguito è inventato.
Avevo quasi 13 anni quando mi trovai a dover affrontare il mio primo cazzo;
nessuna pedofilia,per carità!!! era solo un cazzo che aveva un paio di anni più del mio,come succede a tanti ragazzini del giorno d'oggi e di ieri.
Da qualche anno passavo il mese di luglio in campagna dai nonni,un bellissimo casale con la stalla, il fienile , tanti animali e un vicino di podere , una famiglia con un figlio ,Silvio,con cui da anni ,in quel mese ,giocavamo innocentemente ai cowboy e gli indiani.
Ma quell'anno qualche ormone si stava muovendo ,però non in me ,ma nel compagno di giochi,ormai quindicenne.
C'era un fienile;sopra la stalla ,da dove si accedeva con una scala a pioli,da li si sparava e ci si difendeva dai fantomatici indiani.
Quel pomeriggio ere caldo e finiti gli attacchi degli indiani ci addormentammo sulla paglia,il posto ere fresco e conciliava il sonno.
Aprii gli occhi,dopo un oretta, e vidi Silvio,disteso a un paio di metri da me,con i calzoni corti abbassati,stringere nella destra il suo uccello e muoversi lentamente ,per quello che era una normalissima sega;ma a me, a quel tempo sconosciuta.
Continuai a fingere di dormire affascinato da quel cazzo ,che a me pareva grande,ma solo perche era bello gonfio,cosa che a me ancora non capitava.
”Che fai ?” disse Silvio “lo vedo che non dormi” , “e tu che stai facendo?” chiesi molto ingenuamente; “mi sto facendo un pugnetta (appellativo romagnolo e non solo,della sega)
muovi la mano su e giù e dopo un po' esce del liquido bianco e ti senti strano ma bene”.
Avrei voluto far qualcosa ma da bravo imbranato rimasi a vedere Silvio che di li a poco si irrigidì e sparò tre goccioline di sborra sulla sua pancia.
Passai la notte a maneggiarmi il cazzo sperando diventasse come quello di Silvio,ma inutilmente.
Il pomeriggio dopo,degli indiani non ce ne poteva fregar di meno,io curioso più che mai e Silvio con gli ormoni in movimento ci trovammo al solito posto.
“Questa notte mi sono toccato come hai fatto tu ieri” dissi a Silvio “ma non si è gonfiato come il tuo” ;”fai provare a me” mi prese il cazzo con una mano e la mosse piano verso il mio ventre,vidi per la prima volta la mia cappella spuntare dalla pelle che la ricopriva da anni,dalla nascita direi.
Qualche brivido,incomprensibile ma piacevole cominciò a farsi strada nel mio corpo.
“Prova tu,ora” presi il suo cazzo con la destra e muovendola piano sentii un’atra scarica di brividi lungo la schiena,era proprio bello duro,non proprio come il mio che non ne voleva sapere.
“Girati e mettiti carponi” mi disse “che proviamo una cosa.
Inconsapevole e curioso più che mai mi girai e mi misi a quattro zampe,in mezzo alla paglia,aspettandomi non so cosa,poi sentii il cazzo bello duro di Silvio scivolare su e giù lungo il solco del mio culo,qualche minuto poi un liquido caldo mi bagnò le natiche e si incanalò nel mio solco fino sulla paglia.I brividi cominciarono a invadermi senza controllo.
Passai l’ultima settimana di luglio,prima del ritorno a casa,a godermi quel cazzo che mi strusciava il culo e me lo impiastricciava di sborra.
Non ci fu mai penetrazione,ma un paio di volte lo sentii spingere al centro del mio piccolo buco e scaricare un fiotto di sborra calda,che brividi!!!
Era cominciata la mia vita sessuale,passando dalla porta “di dietro”
Passai l’inverno,nella mia cameretta,a far pratica col mio uccello, che cominciò a indurirsi come quello di Silvio;
le prime gocce di sborra furono come la conquista dell’America.
I ricordi del fienile non si persero ma passarono in secondo piano con la scoperta ,anche se virtuale agli inizi, della donna,della femmina,della figa,ma quel cazzo bagnato,appoggiato al mio piccolo buco,lasciarono una traccia importante nella mia vita sessuale.
SABBIA61
4
1
9 years ago
sabbia61,
55
Last visit: 5 years ago
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Buona visione...
Sabato pomeriggio, io stavo al pc nella speranza di prendere qualche bel last al volo per il week end, cosi' leggendo e rileggendo tra gli annunci, ne vidi uno che mi colpi' in particolare: l'annuncio scritto dal marito,descriveva una coppia con tantissima esperienza,che annoiata dalla solita routine degli incontri classici,cercava situazioni a sorpresa... L'annuncio mi fece ridere e cosi' preso dall'ironia del last, inviai un messaggio,chiedendo se avessero come abitudine quella di andare al cinema, la risposta fu fulminea e positiva,inoltre l'uomo che chiamerò Luca, mi diceva che proprio quella sera in mancanza di valide proposte, lui e sua moglie che chiamerò Anna, sarebbero andati a vedere un film che lei avrebbe voluto vedere..
Cosi' presi la palla al balzo, dissi di non cercare piu' altre proposte e che avrei pensato io a tutto! l'idea era proprio quella di colpirla li, al cinema, dove abitualmente si concedeva una serata fuori dalla trasgressione con il suo maritino e dove non si sarebbe mai aspettata una situazione come quella che stavamo organizzando! Luca impazzi' per la mia proposta, e mi diede subito il suo numero per concordare tutto... cosi' lo chiamai, guardando gli orari della proiezione per decidere l'orario in cui andare a vedere il film! Concordammo alle 22.15, ma subito un quesito turbò Luca, che mi chiese:- ma come farai a riconoscerci? impaurito anche dalla mia giovane età..mi sottolineo che avevano avute tante esperienze, ma ovviamente sempre nel rispetto della privacy; cosi' lo rassicurai dicendo che avrei pensato a tutto io, tanto nel peggiore dei casi,avrebbero visto il film e passato una serata normale, come erano solito fare...si tranquillizzò e chiusi la conversazione dicendo di aspettare qualche minuto, e che a breve avrebbe avuto tutte le istruzione tramite whatsapp... Cosi' mi collegai al sito del cinema, pagai 4 biglietti online, scegliendo l'ultima fila e precisamente presi i posti 10,11, 12 e 13 della fila L.
Presi il telefono e mandai i codici dei biglietti ,precisamente del posto 10 e 11 a Luca, dicendo che all'inizio del film avrebbe dovuto far sedere Anna al posto 11 e che io avrei preso proprio il posto accanto a lei... Luca contentissimo mi rispose che ero stato geniale e che non vedeva l'ora di scoprire come avrei fatto ad abbordare una coppia in un cinema!
Gli risposi di stare tranquillo e che avrebbe solo dovuto aspettare qualche oretta...poi rincalzai: -ah un ultima domanda, siete fumatori? e lui: - si! ma cosa c'entra? -vedrai, ci vediamo piu' tardi!
Cosi' alle 22.00 arrivai nella lobby del cinema che è situato proprio all'interno di un centro commerciale,mi guardai attorno, c'era davvero tanta gente, non avendo ancora visto le foto del volto ero molto curioso, ma continuai diretto per il mio scopo, andai verso le casse,presi due porzioni piccole di pop corn e mi misi nella zona all'aperto dov'è possibile fumare, c'erano diverse coppie, dove individuai una in particolare con lei davvero bellissima,una donna sui 40 anni, vestita in maniera elegante, e accanto un marito ben curato, che si si guardava attorno ossessivamente, speranzoso di non sbagliarmi mi avvicinai e chiesi se potevano farmi accendere una sigaretta...lei con un sorriso molto malizioso, mise le mani nella borsetta e tirò fuori un accendino, allora chiesi se gentilmente potevano aiutarmi, avevo due pacchetti di pop corn nelle mani e una busta in confezione regalo ben evidente! poggiai accanto a lei la busta e i pop corn e dopo che accesi la sigaretta, dissi: -"grazie,senza di voi non saprei come fare, oggi per me è un giorno importante, ho inviato una ragazza che mi fa impazzire e che lavora proprio in questo centro commerciale a vedere un film e lei senza pensarci due volte ha accettato"-infatti sono qui ad aspettare che esca da lavoro per dargli questo regalo e entrare a guardare con lei il film; la donna incuriosita e sempre sorridente per l'ingenua parte da me recitata mi fece spazio a sedere e mi chiese come l'avevo conosciuta e cosa gli avevo preso come regalo, cosi' mi inventai una storiella e la rifilai mentre aspettavamo... Poi presi il telefono e guardandoli negli occhi,fingendo un volto triste e adirato, dissi: -"ma nooo daiii, e che cazzo! -Mi ha appena dato buca, io ero qui a farle la sorpresa e lei mi da buca", la donna seduta a mio fianco, subito replicò: "-che è successo?" "- dice che deve andare di fretta e che non ha neanche il tempo di passare da questa parte del centro commerciale per spiegarmi di persona!" Lei amareggiata,mi disse qualcosa per tranquillizzarmi,con un sorriso mi alzai e li ringrazi per quei minuti di conversazione e dissi: " -chissenefrega, ormai che sono qui il film lo guardo lo stesso anche da solo",e dirigendomi verso l'ingresso, senza neanche essermi presentato a loro, mi girai e sperai che la coppia con cui avevo preso appuntamento fossero proprio loro! Ci scambiammo un saluto affrettato e scappai via verso la sala, presi posto proprio al numero 13, poggiando le cose sul posto 12, fortunatamente la sala era mezza vuota perchè proprio in quelle sere usciva un nuovo film che tutti aspettavano.. Guardavo impaziente la porta d'ingresso della sala, ed eccoli spuntare,sono loro! si dirigono qui su, entrano nella fila, io faccio finta di guardare avanti senza farci caso, e lei mi saluta contentissima di rivedermi proprio li, io ricambio e parlando delle stranezze della vita,sposto le cose e mi metto accanto a loro, dandogli la possibilità di poggiare tutte le loro cose sulla mia poltrona che tanto sarebbe rimasta vuota, poi quasi come se non ci avessi fatto caso, mi scusai e dissi: "- signori, mi dispiace ma non mi sono neanche presentato, io sono Giorgio sono desolato"... lei sorrise e rispose "-Anna,puoi darci del tu"; stavolta guardai lui,che in maniera fiera mi strinse la mano e con un sorriso a 36 denti ,mi disse: "-io sono Luca piacere mio." Inizia ad aiutarli a poggiare le cose sulla poltrona, lei si levò il giubbotto ed era veramente fantastica, Anna era una donna sui 40 anni,taglio di capelli corto, con degli occhi color ghiaccio,un seno immenso,una 5° piena, e un fisico asciutto,mamma mia quanto era sexy, sotto il lungo cappotto non avevo ancora notato che indossava una mini gonna con delle calze e gli stivali quasi sotto il ginocchio; appena levò il cappotto esclami ad alta voce, "-wow che spettacolo,sicuramente la cosa piu' bella di questa sera è stata conoscere voi",lei sorrise e arrossi' anche un po.. ci sedemmo, si spensero le luci e iniziò la classica pubblicità pre-film. Me ne stavo li accanto a lei, aveva un profumo delizioso,lui mi lanciava occhiate e fremeva impaziente ed eccitato dalla scena che avevamo creato... Guardavo Anna, da quella magnifica scollatura che portava su quell'enorme seno, era magnifica, mentre la guardavo, accavallò le gambe e dal lato della mini gonna spunto fuori la fascia degli autoreggenti,che non lasciavano nessun scampo alla mia curiosità e mi suscitò un'erezione pazzesca! Mi voltai verso di lei e guardandola, con un sorriso molto malizioso le porsi un pacchetto di pop corn, dicendole: "-cara per me due pacchi sono troppi, se vuoi puoi anche favorire,alla faccia di quella stronza"! iniziò a ridere e gettandosi quasi addosso a me si accorse sicuramente della mia erezione che le tocco il gomito, io nel frattempo sfruttando l'attimo le poggia una mano proprio un millimetro sopra la fascia dell'autoreggente per farle notare che mi ero già accorto di tutto e che non vedevo l'ora di metterle le mani addosso.. Luca stava zitto, sorridente, faceva finta di niente, mentre io ero li a flirtare con sua moglie! inziò il film, e con il piede iniziai a strusciarlo sul suo stivale, andavo e mi fermavo alternando qualche secondo un colpo dall'altro, la guardai e mi guardò con un sorriso, un po imbarazzata..mi avvicinai al suo orecchio e le dissi: "- certo che se non ci fosse qui accanto tuo marito, il film lo faremmo qui dietro e tutto il cinema si girerebbe ad osservare quanto sei bella nella parte dell'attrice protagonista"! Lei sorrise, e mi mise una mano sul ginocchio, si avvicinò al mio orecchio e disse:" - che ne sai? magari il primo ad apprezzare il film potrebbe essere proprio lui",riferendosi al marito..
e poi riprendendo le distanze mi disse gentilmente di passarle il giubbotto visto che sentiva un po di freddo alle gambe, cosi' glielo porsi e lo mise addosso come una coperta...Capi' al volo cosa voleva fare, e le infilai una mano sotto il giubbotto e le disse che ci pensavo io a riscaldare un po, ed inizia ad accarezzarle le cosce, su e giu',delicatamente, sentivo gli autoreggenti, le sue cosce, poi di nuovo scendevo fino al limite degli stivali e risalivo, stavolta alzando un po di piu' il mo tatto rivolto verso le sue cosce,Anna da brava moglie apri'le gambe invitandomi a risalire fin su... Ma io mi stavo divertendo,la toccavo con calma, avevamo due ore a disposizione in quella sala scura e quasi deserta... cosi con calma feci piu' volte questo sali e scendi, ad ogni risalita lei apriva sempre di piu' le gambe, e io sentivo le gocce che scendevano giu' e si fermavano sulle fasce degli autoreggenti, cosi' guardandola, mentre era quasi sdraiata su quella poltroncina, mentre si mordeva le labbra, risali' di botto sulla sua fica,scostandole prontamente il perizoma e infilandole di botto ben due dita dentro...sussultò dal fitto colpo subito, e sbrodolò a dismisura sulle mie dita appena entrate su di lei! iniziai a masturbarla, non tralasciavo proprio niente, dalla clitoride passavo alle sue labbra poi dentro e cosi' via... Tutto durò mezz'ora circa, quando ad un certo punto Anna non resistette piu', e inizio a baciarmi avidamente premendo sopra il mio pacco gonfio con la sua mano delicata, mi sbottonò e inginocchiandosi davanti il marito sbalordito da tanta foga,se lo infilò tutto in bocca fino a sbatterlo in gola , era davvero brava a prenderselo in bocca, anche lei saliva su facendomi sentire le labbra e poi scendeva fino a sbatterlo in gola, facendomi godere da impazzire, continuò per qualche minuto, fin chè non le venni copiosamente in bocca, prendendosi tutto e continuando a succhiare per bene continuò a spompinarmi da vera professionista; sarà stata l'eccitazione o la sua bravura,ma il cazzo rimase praticamente in erezione e avevo subito voglia di scoparla.. Lei si alzò, prese il giubbotto che era finito a terra se lo mise sulle spalle e disse a Luca che andava in bagno a darsi una ripulita, iniziò a scendere dalle scale e io la segui facendo l'occhiolino al marito. Arrivò davanti al bagno, non aveva fatto caso che ero a pochi metri da lei, quando entrò dentro, aspettai qualche secondo perchè proprio in quel momento stavano uscendo due ragazze, e facendo finta di sbagliare bagno mi diressi dietro di lei che aveva appena aperto la porta del wc singolo, la infilai di forza dentro, mi usci' il cazzo la inizia a scopare in bocca, dicendole che era la mia troia che adesso doveva farmi vedere quando era brava a scoparmi! cosi' le tirai fuori quelle mammelle, grosse,Anna aveva le tette rifatte, cosi' le chiesi:"-da brava moglie troie,ti sei rifatta anche le tette?" non le diedi il tempo di rispondere che la misi a pecora facendola poggiare con lo stivale sopra la tavoletta del cesso, e le strappai il perizoma che misi in tasca, infilandomi in maniera brutale con la lingua su quella gran bella fica che aveva ripreso a sbrodolare umori da tutte le parti, Anna era praticamente silenziosa,non riusciva a parlare, mugolava qualcosa che non si capiva, presa dall'eccitazione venne sulla mia bocca esclamando finalmente le prima parole: "- ma siiii, comee godooo, sei un porcooo mmmm porcooo siii continuaaa"!!! Nel frattempo che me la lavoravo di bocca, presi un preservativo e lo misi sulla cappella durissima, alzai la bocca sul suo buco del culo e inizia a leccarla, baciarla e morderla anche li, le poggiai due colpi il mio cazzo sulla figa che continuava a eruttare piaceri, misi a tirò il cazzo e con un colpo diretto la inculai senza preavviso, lei sbottò in un grido che era mix di dolore stupore e piacere! mentre godeva sentivo le altre donne che dietro la porta del bagno si fermavano ad ascoltare , ridevano e commentavano, avevamo anche un pubblico che ci sentiva ma non ci vedeva.. continua a scoparla sul culo fino a che non vidi che non riusciva piu' a tenere la posizione, scivolava, gli cedevano le gambe, eccitato e preso dalla foga estrassi il cazzo dal culo,la girai gli tirai su una gamba che strinsi tra le mie braccia,e sbattendola sul muro gli infilai il cazzo direttamente sulla figa, continuai a scoparla in quella posizione fino a quando non senti' lo stimolo,levai il preservativo e le venni in bocca, sulla faccia e anche sulle tette... mi guardò, tutta arrossata e sudata, iniziò a sorridermi e laccarmi ovunque ripulendomi dalla tantissima sborra che avevo sulla punta del cazzo e che agilmente le passavo sulla faccia per far si che potesse ripulirsi anche lei... Appena terminato,dopo avermi lucidato il cazzo a dovere, l'aiutai a ripulirsi con della carta igienica, e mi chiese di uscire per primo dal bagno, e che mi avrebbe raggiunto direttamente nelle poltrona della nostra sala,cosi' apri' la porta e vidi un paio di ragazze che mi fissavano un po stranite dalla mia uscita, sorrisi e andai via! Sali al mio posto, dove luca mi iniziò a tempestare di domande voleva sapere tutto nei dettagli, gli iniziai a raccontare , ma dopo poco sali Anna e noi facendo finta di niente,cambiammo discorso, appena arrivò disse a Luca: "- amore sono troppo stanca e sto morendo di sete", Luca da bravo marito si diresse alle casse e prese da bere, tornò con una coca cola, due bottigliette d'acqua e un'aranciata, nella fretta di andare a prendere da bere non aveva chiesto cosa volevamo e quindi per non sbagliare prese quasi tutto! Ci ritrovò mentre guardavamo il film, ci porse le bevante, diede un bacio ad Anna che ricambiò molto affettuosamente e si abbracciarono e iniziarono a guardarsi come due piccioncini alla prime uscite,follemente innamorati l'uno dell'altra! Io davvero soddisfatto e molto felice della serata, presi il pacco e lo poggia sulle gambe di Anna,dicendo: "-tesoro questo è per te un piccolo pensierino da parte mia", lei mi guardò con aria stranita e un imbarazzata disse:"- scusami questo non era per la stronza?" scoppiammo a ridere, e guardando Luca in modo complice, le dissi: "aprilo,e vedi cos'è!", lei apri' la busta ben confezionata e trovo dentro un perizoma nuovo che mi ero apprestato a prendere per lei, e le sue foto stampate dell'annuncio.. Cosi' sconvolta e incredula capi' tutto, e con un sorriso immenso si giro prima verso Luca e poi verso me baciandomi e ringraziandomi della magnifica sorpresa che avevamo fatto! Fini' il film e con Luca e Anna ci dirigemmo verso l'uscito dove ci accendemmo l'ultima sigaretta, prima dei saluti, Luca se ne usci dicendo: "- certo che il film era davvero bello, vi siete persi la parte piu' importante", ridemmo di gusto e salutandoci andammo ognuno per le nostre strade!
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9 years ago
Le1vie1di1Tinto,
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Trasgressione
Siamo una coppia Matura dal profondo sud, io un 55 lei 45, sposati da oltre vent'anni con prole. La mia Lei una bella donna ,morettina con il fisico minuto ma ancora le sue rotondità sono da mozzafiato., ha il suo lato B da mozzafiato.Oltre ai sentimenti, cosa importante, ci unisce anche l'affinità di essere molto caldi a letto. Questo nostro lato positivo in tanti anni l'abbiamo usato in tanti modi e siamo sempre riusciti a tener sempre alto il nostro rapporto sessuale. A letto ci troviamo benissimo, anche se essendo io un normodotato, la soddisfo sempre, come Lei soddisfa me. La sua figa stretta ( i figli li ha avuti sempre con il cesario) ricoperta con quei riccioli neri, folti, che la rendono più appetibile e vogliosa ,mi manda sempre in visibilio, non parliamo del suo meraviglioso culo dalle forme sinuose e perfette che all'età di 45 sembra ancora il culetto di ragazzina. Da qualche anno usiamo, con gradimento di me e di lei, far sesso e usare le nostre fantasie per renderlo sempre più appetitoso. Mi ricordo ben volentieri la prima volta che
mi è venuta la fantasia di dialogare con lei in modo erotico e forte di una mia idea nata per caso e mi incuriosiva molto nel portarla all'attenzione di lei per vedere la Sua reazione.. Era una serata piovosa, entrambi presi di una particolare voglia di far sesso ci siamo ritirati nella nostra camera da letto, le nostre lingue si avvolgevano in un fremito di baci profondi pieni di passione, in un batter d'occhi eravamo già nudi, le sue tette erano schiacciati dal mio petto, la tenevo stretta avvolta a me, la mia mano accarezzava il suo stupendo culo mentre con la mano mi intrufolavo nelle sue natiche per far visita al suo meraviglioso buchetto, intrufolando un dito dentro, dopo averlo impregnato di umore passando dalla sua calda figa, lo mettevo dentro, che sensazione meravigliosa, sembrava al primo impatto immacolato nonostante oltre venti anni di attività incessanti, tra noi non vi era mai stata una chiavata che quel meraviglioso culo non fosse stato protagonista, non avevo una proboscide di cazzo ma sempre 18 cm di passavano sempre di la. Ma questo suo buchetto, meraviglioso aveva la proprietà di avere una particolare flessibilità di muscoli di , che lo rendevano, al primo impatto visivo, una piccola rosettina. Appena entrato con il mio dito dentro lei mugulava di piacere, la portai con la schiena sul letto e con la testa mi tuffai , facendomi strada nelle foresta folta dei suoi peli, con la lingua mi intrufolai nelle fessure delle labbra della sua figa trovandola già sbrodolante del suo inconfondibile nettare, aprii le sue cosce con le mani, tenendola in modo osceno aperta, iniziando con bocca e con la mia lingua un continuo leccaggio tra figa e culo, la mia bella era stravolta di piacere , gridava come un'ossessa ...e fu lì che io da antiquato porco aggiunsi un pò di peperoncino: ...Amo che figa stupenda che buchetto meraviglioso che bella troia che sei la mia troia, imboccando ancora la sua figa con la mia bocca e spingendo le mie dita nel suo bramoso buchetto, lei spasimava di piacere... vedi amo hai due buchi affamati che ne diresti di un'altro cazzo ,che mi dessi una mano ad accontentarti? la sua risposta me la diede con la sua figa, contraendosi e sborrandomi in faccia a ripetizione contraendo fortemente il forellino del suo culo con dentro il mio dito, non l'avevo mai vista cosi tremava di piacere era un lago di sborra... meraviglioso, mi impossessai delle sue gambe .me le portai sulle mie spalle e con il mio cazzo scomparii in quella stupenda fonte di piacere, pompavo e la interrogavo... lo vuoi un altro cazzo... siii...siiii come vuoi tu..... ma come godeva era anche quello che voleva lei. Chiavammo tutta la serata e per tutta la serata l'ipotetico amico entrava anche lui dalla figa, passava dal buchetto e sborrava in bocca.
Che serata meravigliosa terminata con un abbraccio profondo. Ho chiesto alla fine se lei avesse accettato quello che gli ho proposto. Lei in modo intelligente e da donna che ama, mi disse... prima delle passioni sessuali , ha voluto precisare delle cose importanti. Mi ha detto che mi ama profondamente, che non vorrebbe mai perdermi, che Lei non mi ha mai tradito e mai mi tradirà, ma se si decide di intraprendere questa evasione, dovrebbero esserci delle regole: mai con persone che conosciamo o incontriamo nella vita quotidiana e che sia chiaro dal principio che è solo sesso, poi mi ha dato la libertà di fare io la scelta e trovare la persona che a me appariva all'altezza della situazione. Siamo rimasti cosi felici e abbraccianti con qualche cosa in più di piccante. Non fu facile trovare la persona giusta, la cosa non fu affatto semplice. Nel mio girovagare per il mio lavoro, conobbi tramite le mie conoscenze un ex calciatore ormai della mia età, con cui legammo subito istaurando una certa amicizia. Li per lì non avevo pensato al patto segreto con mia moglie, ma dopo alcuni giorni al mio rientro a casa , la sera in mezzo alle cosce di mia moglie, mi venne un lampo e gli parlai di Lui. La misi al corrente della nostra amicizia, che era un ex calciatore, persona molto prestante fisicamente dal colore olivastro della sua pelle che lo portavano alle radici della nostra regione. ma le cose più importanti e che era persona fidata e riservata.
Ma non era facile contattarlo in questi termini. quella Sera fu passata a chiavare e con l'immaginazione si pensava alla presenza del nostro ipotetico partner. Passarono alcuni mesi quando fui contattato dal mio amico Gianni, cosi si chiamava, al telefono si apprestava a comunicarmi che era nelle vicinanze della nostra cittadina e gli avrebbe fatto piacere ad incontrarmi. Lo invitai a cena la sera stessa nella nostra casa di campagna, un rustico portato a nuovo con passione, lui fu molto felice dell'invito che fu colto con molto piacere. Informai mia moglie dell'invito a cena e del fatto che avremmo potuto
realizzare la nostra fantasia, Lei ne fu moto entusiasta, concordammo un po tutto, le mie raccomandazioni furono mirati al fatto che lei avrebbe dovuto avere un atteggiamento molto provocante e che prendesse l'iniziativa. Mi avvia a prendere la macchina assieme a Lei ci recammo al rustico in campagna, i nostri figli erano all'università quindi avevamo tutta la nostra libertà, l'aiutai a preparare un po tutto poi all'ora convenuta, non dimenticando raccomandarla di vestire sexi, andai a prendere il mio amico al posto convenuto. Feci lasciare la sua macchina e assieme , con allegria, siamo ritornati al rustico dove c'era la mia lei ad aspettarci. Entrando feci le presentazioni con mia moglie, lui era rimasto a bocca aperta vedendo la mia lei vestire una leggera tunichina a metà coscia ,che mettevano in risalto tutte le sue rotondità.
Era rimasto colpito dalla bellezza della mia signora e la guardava con un certo luccichio negli occhi: Mi ha fatto i complimenti per avere accanto una cosi bella donna da portamento gioviale e giovanile .Iniziammo a cenare si discuteva amabilmente e non potevo non accorgermi che lui non toglieva quasi mai lo sguardo dalle scollature e dalle sue cosce. ero un po inorgoglito ma anche un po geloso. Finito la cena ci siamo seduti io accanto a lui sul divano, mentre la mia lei stava scivolando verso la cucina accompagnata con lo sguardo di lui incollato al suo culo. Preparato il caffè era ritornata nel salotto, si era seduta di fronte a noi mentre si degustava il caffè, gianni non toglieva lo sguardo dalle sue cosce, lei
girò la testa verso di me facendomi capite se poteva osare di più, gli feci cenno di si. Lei lergermente inizio ad aprire le cosce , sia Gianni che io posammo lo sguardi lì, gianni non capiva più nulla, dopo un po la mia bella, si era tolta gli slip andando in cucina ,mostrava tutta la sua bellezza delle sue cosce affusolate e della sua figa di fronte a noi: Si stava creando un'atmosfera elettrizzante unica,Gianni non sapeva cosa fare e si girò verso di me, io gli sorrisi facendo accenno con la testa di si. Era imbarazzato il mio amico ed io per dare il mio contributo a sciogliere il ghiaccio, chiamai la mia signora e la feci accomodare in mezzo a noi, la abbracciai e baciandola con la lingua in bocca la feci tremare, mi staccai e girandomi vidi la mano di gianni in mezzo alle cosce della mia donna cercando di raggiungere la folta peluria di lei. Che meravigliosa visione. Gianni con la mano sulla sua figa la giro come un fuscello verso di lui e la baciò con un lungo bacio, dalle loro labbra scolava la saliva di entrami, lui staccandosi di lei la lasciò con la bocca spalancata stranita di piacere. Intervenni.....adiamo di sopra che saremo più comodi... Lei abbracciata in mezzo a noi iniziammo a salire, Lei con la sua figura minuta accanto al fisico mastodontico di Gianni scompariva, appena arrivati sulla scala la feci salire di un gradino in più era davanti a noi in posizione più alta mi apprestai ad alzare la tunichetta e presentai al mio amico la visione del stupenda de culo di Lei , allungai anche io la mano verso quel magico culetto, ma era già occupata dal manone di Gianni che rovistava tra figa e culo... quel momento è stato un momento di alto erotismo tanto alto che Gianni non Capiva più nulla. La Mia Lei era a mille, siamo entrati nella stanza da letto e il suo leggero indumento era saltato via, era tutta nuda bella come sempre, molto velocemente anche Gianni si era già denudato, un marcantonio dalla pelle scura tutto peloso con in mezzo alle gambe un braccio di cazzo, mai visto nulla di simile, tantomeno la mia lei che non riusciva a togliere gli occhi da quel coso enorme. Come un pupazzo di pezza Gianni la Mise a culo a ponte, fu un attimo, posò il suo gran testone pelato in mezzo alle chiappe della mia lei, qualche minuto dopo lui dietro di lei si mise in ginocchio facendo scomparire con la sua mole dai miei occhi la figura di mia moglie,non vedevo nulla ero li impalato e confuso, spostandomi leggermente lateralmente vidi che la mia lei che si ritraeva dal primo assalto, vidi nitidamente il cazzo asinino lucido e retto allo spasimo rivolto verso le belle chiappe della mia bella, lui circondo sua la vita la immobilizzo, ormai era prigioniera dalle fauci di Gianni... non vidi più nulla solo la mia moglie che gridava...piano...piani mi spacchi, poi dei lamenti come un animale ferito... ero lì immobile agghiacciato... stavo per intervenire per salvare la mia lei.... era stato solo una frazione di secondo ma poi mi sono fermalo nel vedere il braccio di lei allungato verso la possente coscia di gianni e con la mano cercava di tirarlo verso di Lei ..... spostandomi ancora e solo come spettatore sotto i miei occhi vedevo quella mostruosa mazza entrare ed uscire dal suo corpicino minuto ... lei a culo a ponte puntato il culo verso l'alto assorbiva le mazzate di Gianni che la facevano traballare, dopo un ora di assalti osceni,ero sicuro che era la sua figa ad accoglierlo, vidi con mia grande meraviglia
quel mostroso cazzo asinino di lui sfilarsi... ma non uscita dalla figa ma dal suo buco di culo oscenamente scangherato e aperto che sembrava un enorme buco sconquassato aperto e arrossato senza profondità. Tirò fuori quella mazza enorme e all'uscita di tanta entità dietro di se si portava gli umori di sborra e di altro, ancora come un fuscello la girò alzandosi le gambe di mia moglie sulle spalle e con una sonora botta gli pianto quel cazzo nella fica entrando in lei e rovistandogli tutta la pancia dopo un tempo indefinito il porco ha iniziato a grugnire e sborrare dentro di lei ,non finiva mai dopo aver scolato ogni goccia della sua sborra lo lascio dentro la pancia di lei , esausto i girò a pancia in su, quel cazzo afflosciato faceva paura ancora, la mia lei rivolgendo lo sguardo verso di me impaurita, ma ha goduto tanto, mi ha chiesto aiuto per portarla verso la doccia, le gambe gli tremavano, d era piena di sborra che gli colava dalla figa dal buco del culo . Mi sono reso conto che il mi amico che si era sentito autorizzato da quella toccatina sulle scale a sentirsi autorizzato ad avere libertà ad usare tutto il suo istinto animalesco e sfondare lei iniziando da buchetto ormai ex... ex tutto perchè era tutta sfondata e i suoi buchi non sarebbero ritornati normali sarebbero rimasti oscenamente aperti.
Gianni prima di andarsene ha preteso la sua bocca, anche se appena Lei riusciva a ciucciare metà cappella , la mia troia non aveva fatto caso che lui il cazzo non l'aveva lavato e non aveva capito che alla fine ha ricevuto tanta sborra in bocca, e in faccia al gusto di cioccolato . Ogni tanto ritorna a farci visita e ogni volta che ritorna mia moglie cammina a culo aperto per una settimana.
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9 years ago
admin, 75
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In spiaggia nudisti.
venerdì prima di pasqua,giornata bellissima per iniziare a prendere un poco di sole nudi. andiamo alla nostra spiaggia preferita di capalbiomarina spiaggia macchiatonda,troviamo molti capanni gia costruiti e visto che c'era un poco di aria ci siamo messi dentro un grosso capanno aperto,con i soli lati che ci proteggevano dal vento.piu' avanti vediamo un'altra coppia ma molto appartata.dopo circa un'ora di sole siamo tutti e due vicini e lei inizia ad accarezzarmi sul cazzo,io la seguo e le massaggio la fica.con gli occhi chiusi sognavo di scoparla e mi stavo eccitando. anche lei si era eccitata e allora le dico di venirmi sopra.lei si gira e monta sopra di me e io inizio a coccolarla e massaggiarla. dopo un poco sento il cazzo bagnato e le dico ti sei eccitata troppo.e lei dice di si e che voleva rimanere cosi sopra di me e strusciare la fica sul mio cazzo che diventava duro. dopo un poco lei appoggia le mani in terra e si solleva un pochino, inizia a leccarmi i capezzoli che mi diventano duri e nel frattempo spinge la fica sul mio cazzo. io gli dico che se seguita mi fa venire e lei si ferma.dopo vedo che ogni tanto guardava in alto.e le chiedo cosa stai guardando? lei mi risponde c'e un ragazzo tra le dune sopra di noi che mi guarda, prima si e' alzato in piedi ha un cazzo notevole e si e' smanettato facendomi segno se lo gradivo cosi duro.mi sono eccitata da morire. io allora guardo e vedo dove si trovana ma come guardo vedo che si ricompone. lei mi dice dai non guardarlo fai guardare me cosi lui si eccita.e io le dico ,vuoi godere sul mio cazzo mentre lui ti mostra il suo. e lei dice di si.io le dico puttana.e lei si eccita tutta muovendo la fica su di me su e giu' su e giu'. eccitante. dopo un poco che andava avanti questa storia, lei mi dice cambiamo posizione, io dico come vuoi metterti. lei si mette con la schiena in terra e le gambe rivolte verso il ragazzo che si trovana a una decina di metri da noi. io le dico puttana vuoi farti vedere con le cosce aperte, e lei dice di si. e cosi lei inizia ad aprire le gambe e metteva in mostra la bellissima fica bagnatissima e io la lecco avidamente. mentre la leccavo lei guardava e mi diceva che il cazzone di quel ragazzo adesso gli piacerebbe prenderlo dentro a pecorina. io le dico porca, dai girati a pecorina verso lui e facciamo un 69. cosi iniziamo a leccarci avidamente l'eccitazione era tanta che ad un certo punto faccio un cenno a quel ragazzo di venire da noi. lui arriva mentre la mia lei non po' vederlo e io gli faccio cenno di penetrarla. il suo cazzone enorme si avvicina alla fica della mia lei superbagnata anche dalle mie leccate, io gli apro tutto il culo con le mani e lui affonda con un colpo solo tutto il cazzo in fica. lei strilla dal dolore e perché presa alla sprovvista, io le tengo il culo aperto e lecco il clitoride il cazzone va su e giu' e lei inizia ad ansimare forte e dopo poco strilla che sta godendo ma strilla e rantola fortisimo dal piacere che sento il suo clitoride sulla mia lingua tutto duro e schizza dalla goduria.il seguito a piu' tardi.sea svenireomiti
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9 years ago
admin, 75
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A genova con due ragazzi livoriani
Questo racconto di vita reale lo abbiamo vissuto in Liguria esattamente a Genova, per chi non lo sapesse noi siamo Liguri/Piemontesi e non Calabresi.
Siamo al 29 luglio del 2001, in città faceva caldo e non avevamo voglia di cenare, verso le 22:45 insieme ad un po' di fame ci è venuta anche un'altra voglia, decidiamo di andare in una pizzeria che si trova tra il centro storico e il porto antico di Genoca frequentata anche da ragazzi di colore ( per chi conosce Genova sa quale è la zona ) fa caldo e mia moglie si veste poco...un vestitino chiaro leggero tanto da lasciare intravedere i capezzoli ed il perizoma; non c'e molta gente in giro e parcheggiamo praticamente davanti al locale, ci sediamo ed ordiniamo dello chardonnay freddo e cominciamo a guardarci attorno, un paio di coppie e altra gente sola... niente di interessante, ma all'arrivo delle pizze anche un' altra sorpresa ! entrano due ragazzi neri e si siedono due tavoli dopo di noi. Forse per il vino bevuto nell' attesa o forse solo perchè è quello che aspettavamo, cresce una certa allegria ed eccitazione, mia moglie cerca di farsi notare ed io la incoraggio ma per un pò non succede nulla, per paura che se ne vadano senza notarla lei si alza con la scusa di andare in bagno passa proprio di fianco al loro tavolo...l'hanno vista ! specie perchè l'abitino è davvero trasparente, io li guardo e vedo che la seguono con gli occhi e che commentano tra di loro. Dopo pochissimo lei torna e non ci metto molto a capire che non indossa più il perizoma e se ne accorgono anche loro. Nel frattempo il locale si svuota e non succede nulla, poi uno dei due, quello più intraprendente si avvicina con la scusa di accendere una sigaretta, noi in quel periodo fumavamo ora non più e inizia a chiacchierare…il caldo e l'umidità ti soffocavano, naturalmente gli chiediamo da dove viene, Costa d’Avorio lui ed il suo amico è la risposta, e quindi lo invitiamo ad unirsi a noi per un limoncello..per una mezz’ora chiacchieriamo ma loro non tolgono gli occhi dalle sue big tette e dai capezzoli che segnano bene il vestito, forse è ora di fare la domanda fatidica : venite da noi a bere qualcosa di fresco ? non aspettavano altro ! paghiamo ed usciamo e li invitiamo a salire in macchina con noi, l’intraprendente dice all’altro qualche parola in una lingua a noi incomprensibile e questi, ubbidiente sale davanti con me…loro due dietro e partiamo; la città è quasi deserta e non c’è traffico , io sbircio nello specchietto e vedo dopo pochi isolati che l’intraprendente ha appoggiato una mano sulla sua gamba di mia mogli, sono eccitatissimo e non vedo l’ora di arrivare; parcheggiamo sotto casa e saliamo, lei davanti sale le scale con la scusa di aprire e mostra il suo corpo nudo sotto il vestitino chiaro; una volta in casa li facciamo accomodare sul sofà lei mette un po’ di musica ed io vado in cucina apro il frigo per vedere se c'era qual'cosa di fresco e vedo due bottiglie una di limoncello e l'altra di crema di whisky, li sento parlare e volutamente mi attardo, poco dopo non sento più voci arrivare dal soggiorno e mi presento, lei e’ in piedi con l’intraprendente davanti a lei, è ancora vestito e la sta baciando, l’altro è dietro di lei la sta accarezzando e le solleva il vestitino, le sue natiche leggermente abbronzate e sode appaiono nella loro nudità, i ragazzi mi vedono ma non danno importanza al fatto che io sia li’ sono concentrati su di lei che si volta, mi sorride ammiccante e comincia a baciare l’altro; l’intraprendente di inginocchia e comincia a leccarla tra le gambe mentre l’altro le sfila il vestito e la bacia sul collo e le accarezza i seni. Io nel frattemo mi armo di videocamera e macchina fotografica e incomincio a fare qualche scatto e riprese, intanto loro vanno avanti così per un po’ poi velocemente si spogliano e lei inizia ad accarezzare i loro corpi ed i loro cazzi duri già puntati come indici accusatori verso di lei, senza accorgersi di me che gli sto riprendendo con la videocamera, l’intraprendente sa cosa deve fare e poco dopo toglie da una tasca dei jeans, finiti a terra, credo fossere quattro preservativi e ne passa uno all’altro, poi si distende sul sofà e le chiede di salire sopra ma non con il viso verso di lui, lei obbedisce e mentre si cala lui bagna il preservativo con un po’ si saliva ed a sorpresa prova ad infilarlo nel culo, per un attimo lei indugia poi si rilassa e lascia che entri piano dentro di lei; inizia una lenta inculata , i due livoriani si parlano e l’altro vedendo le sue gambe aperte non si fa pregare, indossa il preservativo e la prendono a sandwich; vanno avanti per un po’ poi cambiano, l’intraprendente sembra essere quello che dirige il gioco ed i due la prendono cambiando spesso posizione, infilando i cazzi nella sua bocca a turno, il tutto davanti ai miei occhi ma come se non esistessi…dopo più di un’ora, complice il preservativo lei dice che basta, che un po’ le brucia, forse è solo un pretesto, ed allora si inginocchia davanti a loro e comincia a succhiare e spompinare i loro cazzi con avidità, ha la bocca aperta quando l’altro le schizza in bocca un primo getto di seme, ne seguiranno altri sulle guance, mi avvicino per riprendere la scena lei ha gli occhi chiusi e fiotti di sperma che colano dalla bocca aperta nel momento in cui anche l’intraprendente viene con grandi spruzzi bianchi accompagnati da gemiti. Dalla sua bocca scendono sul collo rivoli densi, gocce cadono sui seni, si incanalano tra essi e colano sul ventre sudato fino a scomparire tra i pochi riccioli castani del pube, ridono soddisfatti tutti tre, lei si pulisce la bocca con uno fazzolettino igienizzato e si distende sul tappeto loro si ricompongono e dicono di volere andare, torneranno a piedi per rilassarsi non abitano troppo lontano…chiedo a lei di accompagnarli alla porta, si lamenta ma acconsente ed io mi godo ancora per un attimo la vista del suo corpo nudo insieme a questi due sconosciuti; mentre la sento che li saluta mi spoglio e la aspetto, quando appare mi vede e mi chiede: ti è piaciuto? Con lo sguardo indico il mio uccello dritto, lei non si fa pregare e senza una parola si impala, scorgo ancora lo sperma rappreso dei due ragazzi tra i peli della fica mentre la penetro ed il suo corpo è reso appicicoso dalle abbondanti eiaculazioni; chiudo gli occhi e rivedo il suo corpo bianco alla mercè dei due negri…vengo, la inondo prima che si possa togliere, lei smette di cavalcarmi e si abbandona per un attimo sul mio corpo. Questa sera è stata lei la regina, andiamo a farci una doccia e a dormire sono le 03:55 del mattino. Speriamo di fare qualche esperienza anche qui, anche se non sarà facile visto la chiusura mentale e l'odio razziale nei confronti delle persone di colore, non nascondiamoci dietro a false apparenze l'odio razziale esiste davvero, basta a volte leggere i messaggi che ci scrivono alcuni singoli detti bianchi nei nostri confronti perché postiamo foto con ragazzi di colore con insulti sia nei nostri confronti e sia nei confronti dei ragazzi di colore tipo "sei una troia che vai con i sporchi negri" Meglio uno sporco negro che un bianco pulito . Signori il mondo e bello perché vario...a volte anche avariato
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9 years ago
admin, 75
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Per un mazzo di asparagi - seconda parte
La sera, alle 19,40 vado a prendere Lisa all’uscita dal lavoro. Lei fa la commessa in un grande negozio di abbigliamento, ma poi che è molto bella la titolare, la signora Flavia, la fa stare nel reparto di biancheria intima, dice che attira più clienti. La guardo camminare fra la gente che la guarda, la sua mini gonna nera, le sue calze autoreggenti, i tacchi alti le fanno inarcare ancora di più il suo meraviglioso culo. Il leggero impermeabile si apre svolazzando mentre cammina, mi vede ed io la invito a salire.
“ bella signora, vuole un passaggio?” - le dico mentre si avvicina alla vettura.
“ di solito no, ma questa sera ho un certo prurito e devo trovare un bel paletto, dove strusciarmi per farlo passare.” – mi risponde sorridendo mentre si siede in auto.
Mentre si siede, la mini sale ancora di più mostrando un leggerissimo string. Mi eccita, lei lo sa, mi bacia. Quando siamo a casa mentre io preparo la cena, lei prende il telefono portatile dalla cucina e va verso la camera, dove si spoglia per farsi una doccia. Sento che chiama la madre. Silenziosamente vado in sala, dove c’è l’apparecchio fisso, alzo la cornetta e ascolto quello che si dicono. Bastano poche battute per informarla dell’accaduto, indice di una reale complicità, poi senza tanti commenti lei va a fare la doccia. Ceniamo scambiandoci poche parole, le chiedo com’è andato il lavoro, e lei mi risponde che sono le solite cose, signore anziane che credono che delle lingerie possa fare miracoli e ragazzine che sono preoccupate per il seno troppo grosso, tutto qui. Poi mi chiede com’è andata la mia giornata. Esito un momento nel rispondere, lei intuisce il mio imbarazzo e mi prende per meno e mi conduce verso la nostra stanza da letto. Nudi, nel letto con lei che si distende al mio fianco con la guancia appoggiata al mio petto mentre la mano accarezza il mio cazzo moscio, le racconto di quello che c’è stato fra me e sua madre. Mi ascolta in silenzio, poi è la mia volta di avere delle spiegazioni, voglio sapere se anche lei ha l’abitudine di “pagare“ con il suo corpo per delle cose in cambio. Lei rimane appoggiata e incomincia parlare.
“No, non ho mai fatto questo, e devo dire che non approvo molto quando lo fa lei, ma è giusto che tu sappia alcune cose che volevo dirti da tempo. Del mio passato sai tutto, del precedente fidanzato, della sua tremenda gelosia, e di come mi sia innamorata di te che hai sempre apprezzato il mio piacere nell’esibirmi. Ti ho amato subito anche per questo. Da sposata all’inizio non ho mai pensato di tradirti, e non l’avrei mai fatto se non fosse stato per la signora Flavia, la mia datrice di lavoro. Appena assunta lei, si è resa subito conto che amavo stare al centro dell’attenzione dei maschi. Allora ha incominciato a farmi fare delle commissioni sempre fuori dal negozio, piccole cose, ma che erano sempre di pomeriggio, e che poi comportavano di dover passare da casa sua. Vi ho sempre trovato ad attendermi suo marito. Carlo, è un bell’uomo, lavora in Regione e il pomeriggio è sempre in casa. Una volta che sono andata da lui, l’ho trovato in accappatoio, si era appena fatta la doccia, e poi che dovevo prendere delle cose che erano nel computer, lui ha detto che mentre accendeva e faceva stampare i documenti mi offriva un caffè. Siamo andati nella loro cucina, bellissima, moderna e ben messa. Quando ha allungato le braccia per prendere lo zucchero, la cinta si è sciolta e quando si è girato, ho visto cos’aveva fra le gambe; un cazzo fuori dal comune!, bello, lungo come il tuo, ma tanto grosso, ed era solo moscio!. Ho immaginato come sarebbe diventato duro, e mi sono bagnata immediatamente. Lui si è accorto del mio stupore, si è seduto e incominciando a menarselo mi ha detto: spogliati, sei così bella che è un peccato che tu nasconda il tuo corpo sotto dei vestiti. Sono rimasta un momento immobile, indecisa sul da farsi, ma lui con la sua voce calma e risoluta ha continuato a dirmi di spogliarmi, che si sarebbe solo limitato a segarsi in onore della mia bellezza. Ipnotizzata da quel cazzo che stava crescendo in maniera impressionante, ho incominciato a togliermi i vestiti sempre fissandolo. Ben presto ero solo con lo string e il reggiseno, mentre lui lo aveva portato al massimo della sua erezione. Enorme! Sia in lunghezza, sia in circonferenza, grosso come una lattina di birra!. Mi ha invitato ad avvicinarmi, a saggiarne la durezza ed io ho allungato una mano, l’ho stretto e non sono riuscita congiungere le dita. Mi ha appoggiato una mano sulla spalla e mi ha fatto inginocchiare davanti a lui. L’ho afferrato con entrambe le mani ed era tremendamente duro, virile impressionante. Una pressione della sua mano sul mio capo mi ha fatto capire che dovevo leccarlo e così ho fatto. Ho cercato d’infilarlo in bocca, ma ci riusciva a mala pena solo la metà.”
“ leccalo, scorri con la lingua lungo la sua lunghezza fino alle palle.” - mi ha detto .
“ ho incominciato a insalivare un cazzo bellissimo, e quando mi sono trovata in basso e ho visto le palle sono rimasta senza fiato, enormi, perfettamente proporzionate allo strumento, belle piene e grosse, come si vedono nei film porno ad attori di colore, ma erano lì, per me ed io ne ero affascinata. Mi ha slacciato il reggiseno, e ha preso a giocare con i miei capezzoli eccitandomi oltre modo ancora di più. Si è sollevato in piedi e mi ha infilato dentro la gola in palo. Gemevo e ingoiavo con continui conati di vomito che riuscivo trattenere a stento. Poi mi ha invitato a distendermi sul tavolo, e dopo avermi tolto lo sting, si è seduto davanti a me emesse le mie gambe sulle sue spalle a preso a leccarmi.”
…huuhmmm…che profumo eccitante che haii…sei un brodo..adoro le porcelle che si bagnano alla vista del mio palo, ora ti lecco tutta , poi ti sfondo!!!....
“ quelle parole seguite dalla sua lingua infilata fra le pieghe della mia fradicia micetta mi hanno spedito in orbita, non ho capito più nulla e in breve ho avuto un devastante orgasmo.”
….sssiiiiii…godooo!!!....venggggoooooooo!!!!!!......orraaaaa!!!!!!!!.....ssiiiiiiii…..
“ scossa da un tremendo orgasmo ho perduto ogni cognizione di tempo e luogo. A un tratto lui si è alzato e con un colpo secco è entrato per metà dentro di me. L’ho sentito aprirmi, strusciare il suo palo nelle pareti della mia vagina che si dilatava cercando di contenere quell’enorme massa che tendeva ogni muscolo pur di aprirsi un varco dentro di me. Ho inarcato il corpo, spalancato la bocca, ma non sono riuscita a emettere un suono. Lui mi ha afferrato i fianchi e ha spinto ancora.”
… sssiiiii…bella troietta ti spacco!!!!...senti come te la slabbro la tua giovane fichetta!!!!.....
“ è affondato tutto dentro. L’ho sentito sbattere con forza sul fondo e spingere ancora oltre, quasi a voler sfondare anche l’utero. Ho sentito un tremendo dolore/piacere che mi ha fatto provare subito un altro orgasmo che mi ha fatto tremare come mai avevo provato. Ho goduto mentre lui incessantemente mi stantuffava dentro/fuori tutto il suo meraviglioso strumento. Sentivo a ogni affondo sbattere le palle sul culo, ho goduto tanto che a un tratto credo di aver perduto i sensi, mi ricordo solo che mi ha strizzato con forza i capezzoli portandomi di nuovo alla realtà. Sfinita e scossa dai molteplici orgasmi, non ho reagito quando lui si è sfilato e mi ha fatto scendere dal tavolo mi ha rigirato e mi ha piantato il cazzo in culo. L’ha fatto con delicata maestria, spingendolo con decisione, ma lentamente, consapevole forse sia delle dimensioni che della sua lunghezza. L’ho sentito entrate solo per metà. Dopo un momento mi ha afferrato per i fianchi e si è seduto di nuovo con me ancora con mezzo cazzo in culo. Mi ha lasciato di colpo ed io mi sono impalata da sola tutto il resto dentro. Mi è sembrato che non finisse mai. Poi ho cominciato a salire scendere lungo tutta l’asta, lui mi torturava i capezzoli strizzandoli e facendomi gode.”
…. Godi!..senti come ti sfondo anche il culo!!!..dai che te lo pianto tutto dentro!!! Mettiti un dito in figa..dai toccati!!!...
“ l’ho fatto. Ho messo la mano sul mio bottoncino, e mi sono masturbata mentre lui continuava sfondarmi il culo. Ho goduto, sono venuta ancora due volte, poi mi ha fatto alzare, per poi inginocchiare infilandomi di nuovo il cazzo in bocca. Si è segato velocemente e mi ha inondato il viso, il seno e tutta la faccia di tanta sborra. Eruttava in continuazione, mi ha anche messo la punta in bocca, dove, ha scaricato tre abbondanti fiotti di crema densa e dolce. Ho ingoiato, leccato e spremuto tutto ilo suo piacere, mentre lui godeva con me.”
….Sborrooo!!!!!….beviii!!!! ….sssiiiiii…..lecca tuttoooo!!!....sei meravigliosaaa!!!!!........
Mentre parla ho chiuso gli occhi immaginando la scena, il mio cazzo si è gonfiato rapidamente, e lei ora lo sega con più decisione. Poi riprende a parlare.
“Da quella volta sono cambiate alcune cose. C’era una telecamera nascosta che ha ripreso tutto, e l’indomani Flavia mi ha detto che era molto soddisfatta di come avevo goduto con suo marito. Sono rimasta un momento perplessa, ma lei con sorriso mi ha detto che loro oltre ad essere moglie e marito erano anche complici delle loro porcate e che io ero al centro dei loro desideri, si ha detto di entrambi. Infatti una settimana dopo mi hanno invitato a cena da loro. Tu facevi il turno di notte e ti ho detto che uscivo con mamma e che sarei stata a dormire da lei. Quando sono giunta a casa loro, vi erano oltre a Flavia e Carlo altri otto uomini. Per un attimo ho avuto paura, ma lei mi ha tranquillizzato, nessuno mi avrebbe torto un capello, erano tutte persone altolocate e molto ricche, che volevano solo vedere una bella donna spogliarsi nuda per loro. Mi sono eccitata tantissimo, tu sai come mi piace esibirmi, e un simile pubblico esclusivo, solo per me mi ha fatto uscire di testa. Erano tutti seduti in circolo intorno a me, mentre io al centro della sala avevo solo una sedia. Mi sono spogliata con estrema lentezza mentre loro hanno cominciato a tirare fuori i loro attrezzi. Ve ne erano di tutte le dimensioni, ma tutti erano eccitati per me. Mi sono bagnata tantissimo, e quando ero nuda Flavia, si è avvicinata a me nuda anche lei, ha incominciato e leccarmi tutta. Sono impazzita, ho raggiunto velocemente il primo orgasmo senza nemmeno rendermene conto. Poi mi ha fatto distendere sul tappeto e ci siamo avvinghiate in un 69. Sono impazzita, mi ha leccato fino allo sfinimento mentre tutti i maschi in piedi intorno a noi si sono segati fin quando dopo l’ennesimo orgasmo di entrambe ci hanno schizzato addosso tutta la loro sborra. Sentire quelle frustate di piacere colpire il mio corpo, il viso, i seni, la faccia mi ha fatto godere ancora di più. Senza quasi rendermene conto mi sono ritrovata con un cazzo in bocca mentre Flavia mi leccava la semenza che avevo sul corpo, poi qualcuno mi ha scopato, poi uno in culo e via così fin quando tutti ci hanno preso a tre per volta in ogni buco. È stato fantastico!, non ho mai goduto tanto. Da quella sera sono passati alcuni mesi, durante i quali Flavia a conosciuto anche mamma che era venuta a trovarmi a negozio, mi ha chiesto se fosse mia sorella mentre la guardava con due occhi carichi di desiderio. Quando le ho detto che era mia madre e che non si sarebbe fatta tanti problemi a darle una leccata ha esultato di gioia. Circa sei mesi fa, tu eri via tre giorni, per quel corso di addestramento, siamo state invitate entrambe a casa loro. C’erano sempre i soliti nove uomini, e dopo che io mi sono esibita nello spogliarello e Flavia, si è messa a leccarmi anche mamma si è unita a noi, un perfetto triangolo di fiche che si leccavano. Io avevo Flavia fra le gambe, mentre mamma ha perso leccare me ed io lei. È stato emozionante sentire la sua bocca darmi piacere, non me lo sarei mai aspettato. Dopo un orgasmo ci siamo ritrovati i maschi intorno, ci hanno posseduto ripetutamente a tre per volta. Dopo il primo giro ho visto una cosa che mi ha lasciata basita. Un tizio disteso sotto mamma le ha infilato il cazzo davanti, mentre un’altro lo voleva mettere in culo, ma è scivolato davanti ed entrambi sono finiti per scoparla in figa. Lei ha gridato per un attimo, ma loro hanno continuato nel loro gioco. Distratta da ciò che avevo visto, non mi sono resa conto che mentre ero impalata con un cazzo in culo anche il mio secondo anzi che nella figa me l’ha piantato dietro. Ho urlato con tutto il fiato che avevo in gola pur avendo un cazzo in bocca, ma lui ha continuato a sfondarmi il culo ridendo.”
…. Aaa che meraviglia!!!!..ssi un bel culo da spanare!!!…forza ragazzi sfondiamole queste troieee!!!..
“ fortunatamente sono venuti subito e poco dopo mentre si godevano Flavia con un trattamento quasi peggiore, a lei due in figa e uno, non so come in culo, mentre Carlo le infilava il suo in gola, mamma è venuta vicino a me, e mi ha consolato un poco. Dopo quella sera sono stata poco restia, giocare ancora con loro. Nel frattempo Flavia a stretto amicizia con mamma, e lei gli ha detto del particolare di Bruno che ha difficoltà nel venire. Lei ha voluto costatare di persona la cosa e una sera sono andati a cena insieme, poi hanno fatto lo scambio di coppia, e Flavia è quasi impazzita sul cazzo di papà. Aveva invitato anche me, ma io non me la sono sentita di fare sesso con mio padre. Non so perché ma dentro di me qualche cosa stava cambiando pur non sapendo cosa. Circa dieci giorni fa Flavia ci ha invitato a una nova serata insieme con la promessa che nessuno avrebbe ripetuto quello che era successo l’altra volta, aveva notato che io ne ero uscita sconvolta, ma facendomi capire che vi sarebbe stata una bella serata con una novità che avrei dovuto vedere. Mamma ha declinato l’invito per via del ciclo mestruale. Quando sono arrivata, ho trovato le solite persone, ma un maschio era nuovo. Il tizio aveva con se la figlia, una bella ragazza di diciannove anni, ma con un corpo decisamente acerbo, a vederla le avresti dato al massimo quindici anni. Erano tutti indecisi sull’età e lei ha mostrato i documenti per tranquillizzare tutti. Abbiamo inscenato un piccolo gioco, dove, io e lei ci spogliavamo a vicenda, loro erano tutti nudi e con le mazze gia in tiro. Poi mentre Flavia si accingeva a leccarmi, il padre della ragazzina ha sfilato la cinta dei pantaloni e a preso a frustarla con evidente piacere di lei che inarcava il corpo per ricevere meglio i colpi sia sul seno sia sul, ventre, e fra le cosce. Poi quando è diventata tutta rossa per i colpi, si è girata e ha offerto il culo alla furia del padre che la colpiva con estrema durezza e precisione. Quando ne ha avuto, abbastanza l’ha sollevata da terra, e messa dietro una sedia l’ha legata a viso in giù, per poi incularla di botto senza nessuna preparazione. Tutti osservavano eccitati la scena, io ero basita, non riuscivo a capire ma ben presto l’uomo è venuto e ha invitati tutti a inculare e scopare la figlia con durezza, cosa che lei ha gradito particolarmente al punto tale che quando uno dopo aver sborrato le ha pisciato addosso a lei ha ringraziato con le lacrime agli occhi. Ero sconvolta da tanta brutalità, mi hanno scopato anche a me, ma non sono riuscita a godere, non capivo cosa mi fosse presa, poi sul finire ho avuto ben chiaro tutto. Ho visto la ragazzina mentre si rivestiva, era radiosa, la gioia era dipinta sul suo volto, ha baciato i piedi di tutti ringraziandoli per averla umiliata, goduta e questo gli a permesso di dimostrare a lui la sua vera natura. Aveva goduto nel far vedere a suo padre la grande perversione che lei aveva e di come solo lui era riuscito a capire la sua vera natura. In quel momento ho capito pure io cosa non andava: non c’eri TU! Lei si era esibita per lui! Era la stessa cosa che avevo fatto io con te nella spiaggia nudista, quando cinque maschi si erano segati mentre io mi masturbavo. Io mi ero esibita per te, ti succhiavo il cazzo mentre le tue mani mi accarezzavano, ero felice del piacere che la mia esibizione ti dava. In questo contesto la ragazzina si era esibita per lui, come io per te ecco cosa non andava, mi mancavano i tuoi occhi, le tue mani, e il piacere che avrei visto sul tuo volto nel vedermi, godere del tuo piacere. Per questo motivi quando all’alba sei tornato ti ho abbracciato forte, e tu me ne hai chiesto il motivo ti ho detto che avevo sognato di perderti. Hai sorriso, poi stanco ti sei addormentato di fianco a me ed io ti ho guardato dormire, ho ammirato il tuo corpo e mi sono masturbata a finalmente sono riuscita a godere. Ne ho parlato con mia madre, lei ha capito che dovevo coinvolgerti e allora ha elaborato un piano, ti ha chiesto di aggiustare una cosa che lei aveva manomesso. Era vestita in maniera provocante, ma tu non te ne sei forse accorto, quindi quando le hai proposto di andare a raccoglie gli asparagi ha accettato. Ha chiamato il tizio che le l’ha scopata nel bosco, tutti gli anni le porta degli asparagi a casa, e lei lo paga sempre allo stesso modo, ma questa volta ha voluto pagarlo sul campo. Ti ha portato lì di proposito, e quando ti ha visto arrivare dalla collina si è fatta scopare, tanto era te che voleva, che tu le avessi chiesto lo stesso trattamento o che avrebbe dovuto comprare il tuo silenzio non cambiava nulla era te che doveva provocare, farti venire dei dubbi, costringerti a chiedere, e poi è quello che hai fatto. “
Durante tutto il racconto mi ha tenuto il cazzo in mano, dentro di me ho mille dubbi e tante domande.
“ dunque, alla fine dei giochi io sarei l’ingenuo marito che ha portato a spasso le corna .” - le dico
Lei mi sale sopra, s’infila il mio cazzo dentro.
“ ma da come direi che lo sento dentro non sembra che ti sia dispiaciuto tanto, e poi non ti sei ripetutamente scopato mia madre ?, direi che anche tu hai avuto il tuo piacere.” – ribatte ondeggiando su di me.
La rigiro e metto sotto. La scopo con forza, quasi rabbia, ma non per le corna, ma forse per ribadire il fatto che se le sono mancato allora, sono io il suo maschio, e lei questo lo intuisce subito.
….ssi daii scopami!! guarda come godo!! sono la tua troia che gode per te!!!!!!..guarda come solo il tuo piacere mi fa godere!! guarda come solo tu puoi vedermi felice di esibirmi, scopare o altro per te…
La sbatto con furia selvaggia, le gode, alza le gambe e mi cinge i fianchi fin quando esplodo dentro con un orgasmo che ci sconvolge entrambi. Poi ci distendiamo di lato, lei mi accarezza ed è felice. Non so cosa ci riserverà il futuro, se riuscirà a scopare con Bruno o le piacerà ancora esibirsi per altri, ma sono sicuro che lo farà sempre con me. In questa giornata un mazzo di asparagi ha cambiato la mia vita, ne abbiamo fatto una frittata che insieme abbiamo cotto e non bruciato, e ora che la mangio, scopro che ha un sapore diverso, ma è decisamente buona.
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9 years ago
admin, 75
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Un meraviglioso regalo
Davanti al computer, Emmanuelle si incantava ad ogni parola della relazione che stava stilando. Ultimamente non c'era proprio niente che riuscisse a catturare la sua motivazione.....tutto sembrava di una noia mortale.
Improvvisamente, squillo' la suoneria dei messaggi....prese il telefono con poco interesse e....non capì più niente. "Ti voglio. Vengo domani. Solita ora. Vieni a prendermi alla stazione. " Poi nulla più. ...disconnesso. Non era il solito messaggio, era perentorio, quasi impersonale, si chiese addirittura se l'avesse scritto LUI o qualcun'altro che volesse metterla alla prova ma......aveva voglia di crederci, di vederlo, di riaverlo dentro di sé, anche solo per un pomeriggio, e tutto il resto diventava secondario.
Il giorno dopo si svegliò carica, pronta.....più vogliosa di sempre, con il timore che LUI chissà cosa dovesse dirgli per spingerlo ad organizzare un'improvvisata del genere ma anche con la certezza che in qualche modo avrebbe saputo come passare delle ore fantastiche, leggere e divertenti. ....ASSOLUTAMENTE leggere e divertenti!
E in questo senso si preparò....mettendosi un completino sexy ed un vestito nero con una profonda scollatura dietro e la gonna di pelle.....forse poco adatto al mattino ma.....sicuramente adatto alle sue intenzioni.
Dalla stazione direttamente in albergo.
In effetti c'era un pò di tensione nell'aria....qualche carezza sfuggente, chiacchiere del più e del meno....LUI appariva distante, come se fosse altrove con la testa, non completamente lì.
Ogni tanto messaggiava....distratto.
In albergo Emmanuelle decise di prendere l'iniziativa.
Mentre LUI si accendeva una sigaretta davanti alla finestra lei lo abbraccio da dietro, comincio a baciarlo dietro l'orecchio, qualche morso lungo il collo.....nel frattempo gli infilò una mano nei jeans, gli accarezzò il pene, che subito ebbe un guizzo.
Gli disse quanto lo desiderava, ed era vero....non vedeva l'ora di prenderlo dentro di sé.
Lo fece girare lentamente e, mentre a LUI tornava il desiderio di lei, si levò il vestito rimanendo con un Baby Doll prugna che non lasciava niente all'immaginazione.
Si inginocchio' e prese in bocca la sua erezione. Adorava il suo sapore e comincio a leccare quel pene già umido in tutti gli angoli inesplorati....l'aroma leggermente salato sulla punta......lecco' e succhiò con devozione....lo spinse in fondo finché potè, aspettandosi di sentirlo esplodere nella sua bocca ma...LUI all'improvviso la fermò.
Non voleva venire, non in quel modo.....
Emmanuelle si sentì frustrata, voleva soddisfarlo e non sapeva come, non si faceva "avvicinare" davvero.....decise di ritentare.
Lo portò in camera, sul letto, finì di spogliarlo.....si godette lo spettacolo del suo corpo, soffermandosi su quel membro ancora eretto, lo sfiorò ma.....andò oltre....si mise a cavalcioni sul suo viso....non l'aveva mai fatto ....questa volta voleva donarsi tutta.....LUI sembrò risvegliarsi....la attirò a sé ed entrò con la sua lingua dentro di lei.....subito dentro, senza esitazioni.....la leccò e succhiò con l'impeto conosciuto e lei potè finalmente sentirsi nuovamente sua.....appoggiata alla testiera si abbandonò, mugolando come una gatta in calore, e più godeva più LUI incalzava facendola impazzire......era lì, così vicina ad un meraviglioso orgasmo....
Basta! Doveva averlo dentro di sé.
Emmanuelle, si staccò con non poca fatica, e lo abbracciò in un goffo tentativo di farsi penetrare.
LUI scivolò via....si alzò e tornò alla finestra con un'altra sigaretta. ....
Lei decise di lasciarlo stare, dargli del tempo, prima o poi avrebbe capito cosa gli frullava per la testa, cosa di tanto importante l'aveva portato lì ma contemporaneamente lo teneva lontano.....e nell'attesa si addormentò. ...
Lo sentì avvicinarsi di soppiatto, cercando di non fare rumore.....lo senti' accarezzarle le natiche, la schiena, i capelli.....poi le passò un foulard sugli occhi "Shhhh. .....lasciati andare".....le annodo' i lembi dietro la testa e tirò su, lasciandola completamente al buio.
Passarono così diversi minuti. "Ora torno", si alzò e si allontanò. ....
Quando LUI rientrò nella stanza l'atmosfera era cambiata. Emmanuelle sentì una forte tensione sessuale e lo immagino' mentre la guardava famelico.
Le mani partirono dal basso, accarezzarono i lembi degli stivali che erano ancora indosso, e poi il pizzo delle autoreggenti.....gli aprirono le gambe e cominciarono a masturbarla. ...una mano dentro, l'altra che le stuzzicava il capezzolo.
Lei era in estasi. Poi un'altra mano le strinse con forza il sedere cercando di infilare un dito dentro.....
Emmanuelle si ritrasse....seduta sul letto abbassò il foulard e si trovò ai piedi del letto due ragazzi di colore, visibilmente eccitati.
LUI appoggiato alla porta, osservava la scena, con lo sguardo un po' schivo di chi non sa cosa aspettarsi e teme qualcosa ma al tempo stesso era già sul punto di non ritorno.
Gli occhi tradivano un'eccitazione ben poco contenibile.....
Era tutto fuori di testa, ma ora tornavano tante cose.... l'urgenza, la distanza, quella sensazione di confusione tra di loro.
Lei era.....com'era? Arrabbiata.....delusa.....spaventata.....e eccitata, sì. ...terribilmente eccitata.
Vederlo lì, timoroso e speranzoso, le dava una sensazione di infinito potere.
Lo guardò con aria di sfida e. ....tirò su il foulard.
I due ragazzi lo presero come un via libera e si avvicinarono rapidamente, stendendola con un movimento all'unisono.
Due lingue, due bocche ardenti che la succhiavano e leccavano, le mordicchiavano e divoravano i capezzoli induriti.
Le labbra di uno risalirono lungo il collo, quelle dell'altro invece cominciarono a scendere si infilarono nella fessura ricca di umori della sua fica, cominciando a leccarla sensualmente.
Il suo mondo straripava di sensazioni.
I baci di uno la attraversavano, la lingua si spingeva dentro la sua bocca con la stessa forza dominante con cui quell'altra si immergeva nel suo sesso bagnato.
Una cascata di colori le esplose dietro alle palpebre socchiuse e il piacere eruppe in tutto il suo corpo.
I due ragazzi la spostarono. Uno si mise sotto. Le gambe furono divaricate e un cazzo durissimo fu spinto verso l’apertura della sua vagina. Un attimo dopo affondò con decisione dentro di lei, proprio quando le mani risolute che la tenevano per i fianchi la spinsero verso il basso.
Dietro di sé sentì l'altro avvicinarsi, sentì la grossa punta del pene spingere contro l’entrata del suo culo. Gemette disperatamente. Però era tremendamente bagnata e questo facilito' tutto.
Un "no" poco convinto, sussurrato, strozzato, riuscì solo a rendere il ragazzo più delicato. ....si fermò un attimo....poi ricominciò piano....fino ad affondare quasi completamente.
Non avrebbe potuto immaginare qualcosa di più intenso, più piacevole e più forte.
Le spinte si sincronizzarono, sia con il corpo di Emmanuelle che tra di loro, e via via la colmarono sempre più in profondità.
Raggiunse rapidamente l'orgasmo più potente che avesse mai avuto, il corpo percorso da violenti spasmi e la sensazione che quel piacere non finisse mai.
Solo a quel punto i due uomini si unirono a lei con spruzzi di sperma bollente che la ricoprirono completamente.
LUI aveva goduto appieno di tutta la scena, masturbandosi lentamente, accarezzando con sguardo voluttuoso ogni angolo dei loro corpi per incidere nella memoria i più piccoli particolari: i muscoli scuri, tesi, frementi di quei due ragazzi che si erano scopati con tanto impegno la sua donna, il corpo di lei segnato, ora rilassato e bagnato, i respiri e i gemiti che ancora gli risuonavano nella testa.....uno dei suoi più grandi sogni erotici, forse un cliché, comunque un film più volte girato nelle sue fantasie....
Mentre i due ragazzi se ne andavano, LUI si stese accanto ad Emmanuelle, le sfilo' il foulard dal capo e riprese ad accarezzarla precisamente da dove prima si era interrotto, con la stessa delicatezza....ora poteva prendersi nuovamente cura di lei, ritornare a lei, riavvicinarsi.....ebbro e sazio dell'esperienza condivisa.... ora era davvero completamente suo.
DEDICATO AL MIO TRASGRESSIVO LUI
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1
9 years ago
Maja71,
47/47
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Cronaca di una coppia allegra e del singolo giusto
Venerdì sera. 7 febbraio.
"Amò, ma i racconti di Taboo li hai letti?"
"Si, aspè, ho letto quello lì... quello del pescivendolo..."
Lui adora i miei racconti. Lei non lo so. I miei racconti piacciono ai maschietti, ma cosa penserebbe una donna leggendo un mio racconto? Cosa penserebbe poi di me?
Loro sono nella cucina, davanti ai fornelli a preparare la cena. Io, sul divano del soggiorno, riesco a scorgerli con la coda dell'occhio.
"Eh, mo mi dirà "Maniaco! Taboo pervertito!""
Se la ridono "mi è piaciuta soprattutto l'introduzione: "se siete moralisti è inutile che leggete sto racconto", ma infatti! Se sei moralista, che c'è stai a fa su desiderya?!?"
"Appunto! Vai su vatican punto va, o sul sito di padre Cionfoli!"
Ora so che almeno l'introduzione le è piaciuta; e che ho ancora tanto da scoprire del mondo femminile.
Finita la cena, riprendiamo a parlare dei miei racconti. Io e lei sul divano, lui seduto a un metro davanti a noi.
"Magari Taboo scriverà un racconto su di noi..."
Sanno però che ho il pc fuori uso, che non posso ripararlo e per ora mi appoggio al portatile di mia sorella.
"Vabbè" aggiunge lei, leggendomi la mente "di' a tua sorella di lasciarti il portatile per un paio d'ore!"
_____________________________________________________
Lei è vicino alla tavola. Sta annodando un fazzollettino al collo della bottiglia. Da quando sono entrato in casa non mi sono smosso dal divano. Penso che sia il caso che mi dia una mossa. Mi alzo e mi dirigo verso di lei.
"Ecco un salvagoccia artigianale!"
"Ah, ecco" gli rispondo, sedendomi su uno sgabello attorno alla tavola.
"... amò, ma tu non dovevi fare una cosa?" Borbotta lui dai fornelli.
"Solo se cucini bene..."
"Ma dall'odore mi sembra che la carne stia venendo bene!" aggiungo io, prontamente.
"ah, hai capito questo! Te lo sei scelto bene, l'amichetto. Ma come te lo sei scelto, lui?"
Ci siamo conosciuti alcuni anni fa, su desiderya. Il mio annuncio aveva attirato l'attenzione di lui. "Sono stupefato da ciò che leggo!"
In quel periodo avevo un lavoretto che mi portava alcuni giorni alla settimana ad un paesino vicino al loro. Mi "concesero" un incontro conoscitivo. "Concesero" perchè come singolo non avevo speranze! Senz'auto, patente, esperienza... Avevo scoperto desiderya e tutto il mondo che c'è dietro solo da poche settimane, e ne avevo ancora di cose da scoprire.
Passammo una serata parlando delle nostre esperienze e aspirazioni. O meglio, parlavamo io e lui! Lei era uno schianto, lui simpaticissimo. Ma ero molto ingenuo, timido, e forse interessato più all'amicizia che ad'altro.
Fu una serata piacevole, come quella che si prospetta stasera. Lui porta la cena a tavola; si siede di fronte a me, lei alla mia sinistra. La guardo con disinvoltura, come se non mi facesse nè caldo nè freddo il suo misero abito, che copre solo la schiena e a malapena il petto. Gli arriva giusto sotto i glutei, e fingo di non essermi accorto che non indossa le mutandine; che quello che vedo non è il suo pube ben depilato, ma forse un indumento color carne...
La cena è deliziosa; lui ha cucinato bene e prendo la cosa come di buon auspicio. Abbiamo parlato tanto, la sessualità è stato l'argomento principale, come l'abbiamo vissuta nella nostra vita privata, come viene vissuto in altri mondi, nella spiritualità.
Questa volta io e lei parliamo molto. Dopo quel nostro primo incontro conoscitivo, continuai a sentirli, soprattutto cercai di conquistare l'amicizia di lei. Ma riuscìi solo a tempestarla di sms, e così, dopo alcuni mesi, il rapporto si spense quasi naturalmente.
Alcuni mesi fa, lui mi scrive, complimentandosi per i miei racconti, soprattutto per le mie fantasie... Riprendiamo il rapporto, scrivendoci su desiderya e via sms.
Aver letto le mie fantasie gli da coraggio di parlarmi delle sue... gli piacerebbe realizzarle insieme a me.
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Due settimane fa, un suo messaggio "...finalmente la casa in fitto è pronta e ci stiamo già abitando dentro. eeeee giustamente l'abbiamo battezzata pensando a te... dopo lunedi 2febbraio,torno in puglia,spero di organizzare una cena e averti come nostro ospite. "
Ok. Una cena. Gli rispondo che per me è un piacere.
Alcuni giorni dopo mi risponde "venerdi arrivo e visto ke si sta avvicinando il mio compleanno le ho chiesto se mi regalava un mio grande desiderio, lei ha acconsentito, di conseguenza nn mi tocca ke chiederlo a te.
vorrei festeggiare venerdi sera il mio compleanno, vengo a prenderti alla stazione, organizzo una cena ed una piccola torta, festeggiamo e poi resti a dormire a casa, visto ke nn ci sono treni(il divano nn è comodissimo,ma accettabile) la mattina ti riaccompagno in staz.
sai benissimo ke il sesso è l'ultima cosa, meglio dire ke se ci sarà, sarà solo dopo una lunga conoscenza e ke nn sia scontata.
questa volta,visto ke sono il festeggiato,vorrei fare un eccezzione. :-)"
Entriamo a casa sua. Lei ancora non è tornata da lavoro. Da quell'ultimo messaggio ho vissuto la mia vita come una lunga attesa nella sala d'aspetto di un dentista.
"Mettiti comodo" mi dice accendendomi la tv, davanti a un divano in pelle bianco. Fra i cuscini, uno a forma di cuore.
Dopo aver sistemato le buste della spesa, mi invita a fare un giro della casa. Piccola, ma non mancano i comfort.
Rumori dall'ingresso. E' arrivata. Sono nervosissimo.
"Ciao!" è sempre bellissima.
Si salutano e mi sembra di vedere la classica coppia di innamorati che hanno fatto il grande passo, di vivere insieme "gli hai fatto gli onori di casa?" gli domanda con tono di rimprovero.
"Certo... non è vero, taboo?" Lei sembra non credergli. Chissà se fa sul serio o è il suo modo di giocare? Quel piacere un po' egoistico tutto femminile nello sminuire il proprio uomo.
Lei ha bisogno di una doccia. Io, sul divano, sono concentratissimo sui programmi tv. E' difficile capire come devo comportarmi "il singolo deve essere consapevole del suo ruolo" Quante volte l'ho letto su desiderya; nasce la paura di fare qualcosa di sbagliato, di irrispettoso nei confronti di lui e di lei.
Riesco a vedere la porta socchiusa della camera da letto. "Cosa devo mettermi?"
"Qualcosa di facile da togliere" gli risponde lui.
Per andare dalla stanza da letto al bagno deve passare affianco al divano. Io, nervosissimo, continuo a fissare la tv.
Lui tira fuori una penna usb, mette su un film d'azione. Partono subito le immagini drammatiche viste da un soldato americano in medio oriente.
L'acqua scorre nella doccia "Qualcosa di più allegro no, eh?"
"Metti "i pinguini di madagascar"!" propongo io.
"Si vabbè, non dico proprio "i pinguini di Madagascar"" aggiunge lei.
"Ok, mettiamo "Natale in Iraq" e facciamo felici tutti".
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"Altra cosa, se accetterai, forse è meglio ke noi due, ci diciamo un po cosa ci piace e cosa nn ci piace, cosa vogliamo e cosa fantastichiamo, questo xkè lei nn prende iniziative(tranne se nn le chiedo) e tu, sei abbastanza timido e nn sei uno ke si lancia sulle donne, di conseguenza, il mio compleanno nn voglio passarlo in tre a vedere la tv. :-)"
La serata, per quanto piacevole, non si sta svolgendo come avrebbe voluto lui. Durante la cena ha cercato di farmi capire cosa voleva. Le si è avvicinato più volte, stuzzicandola. Lei non sembrava infastidita, ma io non sapevo proprio cosa fare. Lui le accarezza una spalla, cerca di scivolare giù, di tirargli fuori i seni. Lei si oppone, ma ride divertita. Ho sempre pensato che un gesto del genere mi avrebbe fatto guadagnare solo un ceffone.
Non starò mica rovinandogli la festa? Forse avrei dovuto riufiutarmi, forse non sono quello che cercavano.
"bene, accetto il tuo consiglio e ci lavoriamo sopra. forse è meglio migliorare il mio ego. sono sicuro ke verrà fuori un bellissimo compleanno :-)
nn è carino dirlo,ma viva la sincerità. di ragazzi disposti a stare nel gioco, c'è ne sono davvero tanti, alcuni ke ho conosciuto in chat, anche disposti a farsi umiliare, amanti del sadomaso, e altri disposti pure a pagare.
penso ke se abbiamo tutte queste richieste è perchè di singoli ce ne sono davvero tanti e forse xkè come coppia siamo abbastanza carini e di sicuro giovani(visto ke dopo una ricerca fatta, quasi tutte le coppie sono sopra i 35 e tanti di piu sui i 40anni).
xkè tu? xkè sei VERO! sei cosi come sei ke a me piace tantissimo, poi.... sempre con discrezione,anche quando ti ho fatto capire ke nn c'erano possibilità, hai sempre risposto e hai voluto continuare a coltivare quest amicizia"
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Dulcis in fundo.
La torta la prendiamo sul divano. Il suo abitino misero... Per tutta la serata ho fatto finta di nulla, ma le si vede tutto.
"Cosa bevi?"
"Amò, hai dimenticato? Lui non beve"
"Ha detto il vino, magari qualcosa di più forte la prende"
"Si, infatti" li calmo io "di solito qualcosa di più alcolico lo prendo"
Io e lei siamo seduti sul divano, praticamente uno affianco all'altro, il divano è largo giusto per due persone. Lui si divide tra la cucina e il tavolo a mezzo metro da noi.
"ad esempio, se entri un bar o in un locale per qualcosa da bere, tu che chiedi?"
"mah, direi un whisky..."
Ora è davanti al divano, tra lui e noi ci sono solo due pouf. Apre l'anta del mobile di fronte e incomincia a maneggiare tra le bottiglie.
"Adirittura il liquore al caffè della nonna! Stai a fare sul serio, allora..." esclama lei, aggiungendo che non lo usa che per le occasioni speciali.
"Eh no, scusami, ha detto un whisky, sto solo cercando la bottiglia..."
Lei a volte cambia un po' la posizione. Non posso fare a meno di sbirciare le gambe. Le ginocchia puntano verso destra, ora verso sinistra, mostrandomi di volta in volta un nuovo particolare: il polpaccio sinistro, l'interno coscia destro, la parte bassa del gluteo sinistro, quella cosa lì nel mezzo... non oso ancora accertarmi, anche solo con gli occhi, se è senza mutandine o ne ha una color carne... soprattutto non capisco se quello è il suo modo di invitarmi a fare qualcosa. Come devo comportarmi? Lei lo vuole o mi tirerà uno schiaffo? Cosa vogliono le donne?!?
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La sua bocca addenta la forchetta. Tra una portata e l'altra abbiamo parlato molto, soprattutto di sesso.
Ricordo quand'ero piccolo. Mio padre si avvicinava a mia madre per darle un bacio, una carezza. Lei si dimenava, un verso di disapprovazione e una gomitata nel suo stomaco, senza problemi. Che modello negativo... penso che non si dovrebbero mostrare comportamenti del genere ai propri figli, meglio il divorzio.
"Si, sicuramente. Ma sai, col tempo entrano in gioco vari fattori. L'affetto, la sicurezza dell'abitudine..."
"ma la sessualità è la base di un rapporto di coppia. Io avrei divorziato..."
"Eh ma non pensi che tuo padre cerchi altrove quello che gli manca?"
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"Dai, un sorso di grappa e una tirata..."
Guardo lui, che dopo aver abbassato le luci si è seduto su uno dei due pouf davanti a noi. Gli ricordo di una nostra chiacchierata, quando gli dicevo che il compito della donna è quello di "far cedere in tentazione" l'uomo, che altrimenti penserebbe a godersi incosciente il paradiso terrestre.
Lui annuisce divertito, mentre lei mi scuote il tubo del narghilè davanti al viso, mentre io mi irrigidisco e fisso lo sguardo altrove.
"ma perchè non ti va?"
"No, per motivi salutistci..."
"Eh vabbè" dice lei "il narghilè è come l'aerosol, poi mica lo devi buttare giù, dai solo una tiratina in bocca, per sentire il sapore..."
"No...."
Lei passa il tubo a lui che fa il suo tiro, poi lo riprende. Fa una boccata e me la soffia in faccia
"Ma guardalo, come si irrigidisce! Trattiene pure il respiro!" esclama divertita.
E che mi è sempre sembrato folle fumare, riempire i polmoni di fumo...
"Dai, fai un sorso e tira..."
"Nooo..."
Lei, provocante e provocatrice, continua a soffiarmi in viso. Non so cosa pensare. Non voglio rovinargli il compleanno, devo pur fare qualcosa. I bicchierini li ho tirati giù come nulla, non è un problema... eh già, il fumo nei polmoni no e l'alcool nelle vene si! Che poi è solo un narghilè, non è proprio come la sigaretta... un sorso e poi una tiratina, piccola però, che può far sempre male alla gola... ma quanto mi hanno fatto bere?!?
"Ah, visto? Di che sa?" Nell'offrirmi il narghilè si è fatta sempre più vicina. Ha un seno bellissimo, riesco a intravederlo sotto il suo misero abitino.
"eh, tabacco..."
"Dai, fai un altro tiro..."
"Aspè, prima un altro sorso..." La sagoma di lui, illuminata solo dallo schermo della tv, sembra si goda divertita lo spettacolo, seduta sul suo pouf.
"Ma vedi! Addirittura la sta buttando giù! Il fumo dal naso!"
"Eh, la cosa se la devo fare, la faccio per bene!"
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Mi sono impegnato al massimo, ma non ci sono riuscito. Ci sono caduto anche ora. Ho realizzato che è venerdì notte. E anche ora non sono riuscito a non pensare a lei. Che delusione, e quanto rancore mi è rimasto dentro. L'ho corteggiata per anni, ma ha scelto il più stronzo della compagnia. E' finita sempre così, con i miei amori pazzi... Sicuramente anche lei ora starà facendo l'amore. Involontariamente, ho calcolato i loro tempi, il venerdì è la loro serata... Sono passati sei mesi; quanto male ancora mi fa... "Non ti voglio nella mia vita! ...Ora voglio vivere la mia storia con lui!..."
Lui. L'ho detestato dal primo momento che l'ho visto. Ancora non so se esagero e se la mia diffidenza nei suoi confronti ha un fondamento. Lei mi ha sempre respinto, anche con una certo senso di sgradevolezza, che ovviamente non vuole ammettere "no, non ti odio, mi sei solo indifferente..." eh, meglio essere odiati...
Lei si prepara per la doccia, lui sgomita tra i fornelli.
"Ma poi con quella ragazza come siete rimasti"
Dal divano, gli riassumo la cosa "Ah, ti sei beccato l'asso di picche!"
Quella volta che ebbi l'occasione di starle accanto. Un viaggio con gli amici, seduti sui sedili di dietro.
"oh" mi disse, appena arrivati a destinazione e scesi dall'auto "ma non ti sei mosso di un millimetro per tutto il viaggio!" Interpretai subito pensando fosse semplicemente sbalordita per il controllo assoluto che riesco ad avere del mio corpo.
Ora sono seduto accanto a lei. Mi si è fatta sempre più vicina, lenta lenta. Anch'io, tra fumo e alcool sono sempre meno dritto e più sciolto sul divano. Il mio ginocchio destro è a contatto con il suo sinistro. Ho i brividi lungo la schiena.
Nel buio, non riesco a capire cosa si accennano.
"Eh amò" gli risponde lei "e più di questo che devo fare?!?"
"Eh" aggiungo io, che ho intuito "più di sbartermela in faccia come sta facendo, che deve fare?"
Mi faccio coraggio, lento lento mi avvicino anch'io a lei.
"Mi ricordo un paesano mio..." racconta lui, mentre io, con un gesto rapido e deciso, mi levo gli occhiali e li poggio sul pouf libero.
"...diceva che quando teneva i denti non aveva il pane..." scivolo il dorso della mano destra sulla sua coscia sinistra, l'accarezzo "...e quando poi si è guadagnato il pane, non aveva più i denti!" La mia mano scende su e giù, su e giù.
"Guarda che il tuo maestro spirituale-marziale non dice nulla" aggiunge lei.
"Il mio maestro?!? Ma se lo sapesse, mi direbbe - coglione! Ancora non ti butti?!?"
"Eh! Puoi pure girarla la mano..."
"Ma è sudata..."
"Ma magari è piacevole..."
Prendo coraggio è poggio il palmo. Continuo ad accarezzarla. Cerco di essere il più delicato possibile. Anche lei ha cominciato ad accarezzarmi le spalle. Mi accarezza fra i capelli, è magnifico.
"Amò, mi sa che è come te, gli piacciono i grattini!"
Sento che sto perdendo il controllo. Sciolgo ogni resistenza. Faccio salire la mia mano sul suo corpo, ma non riesco a fare a meno di accarezzarla con il dorso.
PAT! Mi tiro uno schiaffo sulla mano "AH, non devo usare il dorso!"
Lei sembra divertita. La punta delle mie dita scorrono sul suo corpo; le infilo sotto il vestitino, come le accarezzavo le gambe, ora le accarezzo il seno. Lei vuole spronarmi un po' di più, inizia a darmi dei bacini sul collo. Quanto è bello...
Sento il suo seno. Senza vederlo, con gli occhi della mente. Le mie dita sentono i capezzoli. Delicato, glieli sfioro. Lentamente. Su, Giù. Poi delle piccole rotazioni; sento la sua pelle, i bordi delle sue mammelle. Lui me l'aveva detto, non ce ne sono seni così belli. Quanto aveva ragione...
Sono rapito. Chinandomi lentamente e raccolto, porto il mio viso al suo seno. Inizio a baciarla anch'io, morbido e passionale. Quasi mi sdraio su di lei, facendogli sentire la presenza del mio bassoventre.
"Ah, però!" Mi chiede di usare la lingua. Non solo me lo chiede, ma me lo dimostra pure, continuando a baciarmi sul collo. Che meraviglia... "Ora capisci perchè si usa la lingua?" Devo ricambiare. Non posso fare a meno di dirgli "hai un buon sapore"
"Grazie. Questo ha una donna fa sempre piacere sentirselo dire"
Allunga la sua mano al mio petto. Mi allontano da lei quel poco che basta per permettergli di sbottonarmi la camicia, cominciando dall'alto. Movimenti delicati, ardenti. E' una sensazione piacevolissima. Anche lei comincia a baciarmi il petto. Ogni bacio sembra una pugnalata. Le sue labbra calde, umide, sulla mia pelle vergine e sensibile. Mi bacia il petto. Più scende e più la sensazione si fa fitta e dolorosa. Scende giù, fino al mio ventre.
Io continuo a cercarla con le mani e con le labbra. Mentra la bacio la frugo con la punta delle dita, e sono perfino stupito sentendola emettere piccoli gemiti. Ancora non mi sembra vero che le sensazioni piacevoli che sta provando sono dovute a me, alle mie labbra, al movimento delle mie dita. Le cerco le ascelle. Sono un punto del corpo delle donne che mi ha sempre attratto. Un po' me lo impedisce, forse le fa solletico.
Lei intanto realizza quello che non sa essere uno dei sogni della mia adolescenza. Le sue mano scendono fino lì. Mi accarezza il pacco. Sta per sbottonarmi i calzoni. Quanto mi eccita l'idea di una donna che cerca il mio cazzo...
Con movimenti lenti e desiderosi, mi sbottona la cintura, mi abbassa la zip e mi infila una mano nelle mutande. La lascio un po' fare, la cosa è troppo deliziosa. Poi alzo il bacino, e l'aiuto a calarmi pantaloni e mutande.
Non la guardo mentre si china a baciarmelo. L'immagine potrebbe farmi perdere il controllo e verrei in un istante. Io, che ho già esplorato ogni parte del suo corpo, penso sia il momento di abbattere l'ultimo taboo.
La punta delle mie dita cominciano ad accarezzarle il pube.
"Ah, ma non hai le mutande!"
Lei scoppia a ridere. E sento la sua lingua avvolgermi il cazzo. Sento la sua bocca, i suoi denti. Il rumore delle sue labbra che succhiano è eccitantissimo.
Io non vedo nulla; le luci sono spente, a parte lo schermo della tv che trasmette inutilmente chissà cosa, e non ho gli occhiali. Continuo a scoprire il suo corpo ad occhi chiusi, solo con il tatto. Ne ho viste tante su internet. Così riesco a riconoscere le grandi labbra, l'apertura vaginale, il clitoride. E' inutile cercare di capire cosa devo fare, forse è meglio lasciarmi andare, seguire l'istinto. E' porto il mio dito indice su e giù; scorre lentamente dall'alto in basso e viceversa lungo la sua fica.
Il suo breve e deciso gemito è musica per le mie orecchie, mi fa capire che sono sulla buona strada. Continuo così, a volte scorrendo su e giù, a volte roteando su quello che penso sia il clitoride. Lei un po' me lo succhia e un po' lo bacia, mentre io scopro allegramente cosa vuol dire quando le donne si bagnano.
Andiamo avanti un bel po', fino a quando gli faccio intuire che ho bisogno di asciugarmi la mano.
"si, si, ho capito, aspetta..." mi dice alzandosi e andano a prendermi un asciugamano. Solo ora mi accorgo che lui non c'è. Forse si è allontanato per mettermi più a mio agio.
Lei torna. Mi da un asciugamano e si risiede accanto a me. Ripulito, torno ad abbracciarla e a baciarle il collo. Voglio far scorrere le mie mani a palmo pieno lungo la sua schiena, scorrendo delicatamente sulla spina dorsale, per poi accarezzarle i glutei. Lei ricambia.
Andiamo avanti così fino a quando lui non rientra. Sappiamo tutti cosa stiamo cercando. Io e lei continuiamo indisturbati, lui quasi indifferente mette in ordine le sue cose. Dopo un po' anche lui si avvicina. Rimane in piedi dietro di lei, e prende a masturbarla.
"Senti come è bagnata, senti..."
Lei geme "Amò, ma il compleanno stasera è il tuo o il mio?"
Gli sta piacendo. Ma che vorranno mai le donne? Possibile che anche il mio ultimo amore sfortunato voleva dirmi questo? "non ti sei mosso di un millimetro!" Possibile che aspettava una mia iniziativa?
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La tv trasmette inutilmente i suoi programmi, almeno fino a quando lo speaker di un canale radio-tv annuncia che è sabato 8 febbraio. Ah, ma è anche il suo compleanno! Quell'altro amore sfortunato mio... Anche lei, corteggiata per anni e sempre respinto. Anche lei ebbe la geniale idea di fidanzarsi con un bellimbusto spaccone. Si vedeva che era l'uomo sbagliato. Ora sta con un altro, e da diversi anni. Spero stia bene, soprattutto stasera, che sicuramente starà festeggiando con gli amici suoi più cari il suo compleanno.
"Forse è meglio se ci spostiamo in camera da letto" dice lui.
Lei è già sul letto. Io lo raggiungo. Mi siedo sul bordo del letto e comincio a spogliarmi. Lei è dietro di me.
"mi tolgo le calze, che forse sono poco sexy..."
"secondo me ti fai troppi problemi..." mi dice lei avvicinandosi e avvinghiando le sue braccia alle mie spalle, riprendendomi ad accarezzare e baciare. Io mi abbandono completamente alla sua passionalità.
Mi bacia per un bel po' prima che io reclini lentissimamente la testa all'indietro, accompagnata dal mio piacere, e incominci a ricambiare i suoi baci. E non c'è solo quello da ricambiare.
Dopo non so quanto tempo passato a goderci reciprocamente, mi giro deciso verso di lei. Le bacio il petto, e pian piano scendo, le bacio il pancino, e giù giù fino al pube. Che profumo meraviglioso...
Come per il ditalino, anche per il cunilingus mi affido all'istinto e al mio piacere personale, oltre che a quello che ho visto per anni nei porno...
Lei è supina sul letto, le gambe abbastanza aperte. Io, quasi inginocchiato con il viso sulla sua femminilità, alterno baci a colpi di lingua; delicatamente e con un ritmo lento ma regolare gli lecco il clitoride, qualche volta scendendo un po' più giù, all'apertura vaginale.
Clitoride e vagina sono due parti così vicine del corpo, eppure come sono distinguibili per il senso del gusto, per la consistenza, per le differenti reazioni che la mia lingua provocano in lei.
Incomincio a leccare in maniera più decisa e veloce. Lei incomincia a gemere così forte che il suo partner, che nel frattempo si è messo in piedi vicino al suo viso per baciarla e farsi succhiare, le chiede di abbassare la voce per non far sentire ai vicini.
"Stasera è il compleanno un po' di tutti!" Neanche sa quanto ha ragione... "...e diceva di non avere esperienza... per me ci ha preso per il culo!"
Assumo un ritmo incalzante. La lecco così veloce che praticamente non stacco il viso dal suo pube, e la mia lingua non si muove più lontano di un centimetro dal suo clitoride. Lei con una mano mi spinge la testa sul pube... fantastico, avevo sentito dire che le donne lo fanno quando il cunilingus sta funzionando.
"Amò, mettimi un dito dentro!"
Mi raggiunge, io continuo incessantemente a martoriarle il clitoride con la lingua, lui con un dito gli da colpi vigorosi nella vagina. Lei arriva al culmine.
Geme in un modo che quasi mi sconvolge. Sembra quasi che stia piangendo. Si rannicchia su di un fianco in posizione fetale, con una mano fra le cosce. Io, per fare un gesto carino, le accenno una carezza a un gamba, ma lei con un breve scatto mi fa capire che non vuole essere toccata.
"Lei è molto sensibile..."
Dopo qualche attimo si riprende. Torna in posizione supina; asciugandosi ci dice "siete stati bravi..." dopo un po' aggiunge "sdraiati"
Io eseguo. Decido di rimanere completamente passivo, soprattutto per concentrarmi ed evitare di venire.
Riprende a succhiarmi. E' una sensazione dolcissima; sono quasi in trance. Qualche volta mi risveglio, e l'immagine che mi si mostra è io sdraiato sul letto, lei a pecorina che mi sbocchina mentre lui dietro la scopa.
"Amò, mi sembra di avere un coniglio dietro!"
Io, divertito, mi riabbandono.
In un altro momento di lucidità, vedo lei che mi infila un preservativo. Ma lo voglio veramente?
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Lui prepara il narghilè. Lei sul divano ha cominciato a sedurmi.
Ci guarda e mi fa "assomigli a me, anch'io quand'ero ragazzino con le donne ero esattamente così"
"Si amò, ma tu eri un po' più piccolo... ti sei svegliato un po' prima"
Mi torna in mente quando lui mi scriveva di lei, delle sue risposte quando le proponeva di incontrarci "ma figurati! Se lasci me e Taboo seduti su una sedia, quando torni ci ritrovi esattamente come ci hai lasciati! Non si sposterebbe di un millimetro!"
Non aveva tutti i torti. Ce ne ho messo di tempo per scioglermi, ne hanno sudate di camicie per trascinarmi sul letto!
Lei è sdraiata a pancia in su. Io sono alla sua sinistra, lui a destra; siamo inginocchiati vicini ai suoi fianchi, con i membri rivolti verso il suo viso. Ci masturba, qualche volta ci delizia con la bocca.
E' un momento fantastico, visto tante volte su internet... la cosa mi eccita tanto che perdo ogni inibizione e realizzo una mia fantasia: le scopo la bocca.
Lei capisce le mie intenzioni e mi asseconda. Potessi vedermi: io muovo freneticamente il bacino avanti e indietro nella sua bocca, lei asseconda il mio ritmo con la testa.
Lui intanto si masturba freneticamente "ci sei?"
...Eh no, per assurdo non ci sono! E non capisco, sicuramente sono eccitato, lo dimostra il fatto che ho il pene in erezione, e sento il piacere montare dal fondo del cazzo.
Anche lui vuole realizzare la sua fantasia: la "doccia". Ha il pene indirizzato sulle sue tette, vuole che la docciamo insieme.
Ma proprio non mi esce nulla... mi masturbo freneticamente, a volte sento che sta per arrivare, ma proprio non vuole uscire.
"Vabbè, finisco io" taglia corto lui.
Le viene sul petto, qualche schizzo va anche oltre la spalla. E' venuto molto, doveva essere molto eccitato.
Lei si alza e va a farsi la doccia. Lui si accascia sul letto e si gode l'estasi del post-orgasmo.... Io cerco di non drammatizzare! Soprattutto sono curioso di sapere come affronteremo questa mancanza, che non solo non riesco a spiegarmi, ma mi fa anche un po' paura: non è che mi si è rotto qualcosa li sotto?
Mi viene un dubbio. Aspetto che il bagno sia libero. Mi dirigo verso il water. Dubbio confermato, avevo la vescica troppo piena... Che figura! E adesso come glielo spiego a lui!
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E' buio. Il divano non è comodissimo, ma non è per nulla un problema. Lei è stata molto gentile, mi ha offerto un asciugamano e mi ha invitato a fare la doccia.
Lui mi ha detto qualche frase "è successo anche a me, le prime volte è difficile gestire una coppia..." Con gli occhi sbarrati guardo il buio, e penso a come spiegargli la mia teoria sul mio incidente... e se invece mi sbagliassi? Se veramente, a furia di rimandare, mi si è rotto qualcosa? Domani mattina, appena torno a casa, vado su youzozz e verifico...
Che serata... Chissà loro tre dove, come l'avranno passata... vabbè, ormai l'unico contatto che ho con il mio primo amore è su fb, quando mi invita a giocare a kitchen scramble... l'altra sicuramente stara vivendo le ultime emozioni di un nuovo compleanno... e il mio ultimo folle amore sicuramente sarà sotto le lenzuola, abbracciato a lui... la mia amica coppia dorme nella stanza affianco; chissà cosa passa a loro per la testa...
E io qui, che non so esattamente dove sono, che non riesco ad accontentarmi di una sola vita e devo sognare quelle degli altri fuori da questa stanza, avvolto dal buio a chiedermi se in tutto questo c'è un perchè.
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9 years ago
admin, 75
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Schiavo leccatore di una coppia (seconda parte))
........"Leccamela bene e preparami troia" io mi ci tuffo e comincio a succhiare e leccare la clito con la punta della lingua,cosa che lei gradisce molto perchè inizia e a premere dietro la mia nuca per far aderire sempre di più la mia bocca alla sua figa.
Nel frattempo al marito viene in mente una variante , mi sposta e fa sedere la moglie su di se ma senza penetrarla,io quindi sempre in ginocchio mi ritrovo a portata di bocca sia la figa di lei che il cazzo del marito che spunta tra le sue gambe spalancate.
"Leccala così mia moglie" esclama lui con un perfido sorrisetto,anche la moglie sorride e afferra la mia nuca guidando la mia leccata su e giù tra la sua passerona e la cappella di lui roteando anche il bacino per sentire meglio la lingua"Ti succhia bene?" dice lei al marito che nel frattempo mugola di piacere,sento gli umori di lei riversarsi sulla cappella che io prontamente ripulisco, sento che godono entrambi della mia lingua mentre si baciano e lei mi tiene ferma la testa fra le sue gambe.
Finito tale trattamento lui esordisce"Adesso noi scopiamo e tu ci farai da assistente",neanche il tempo di capire che mi afferra la testa e me la fa posare sul ventre della moglie che,nel frattempo, era seduta a gambe spalancate.La penetra e mi spinge la testa in modo che io possa leccarla, mentre la scopa (io ho il mio cazzo fuori e comincio a masturbarmi )dopo un paio di minuti lo tira fuori e me lo ficca in bocca mi da qualche colpo e lo rimette nella figa della moglie che nel frattempo gode e mi insulta"Ohhhh siiiiiii lecca lecca troia leccaciiiiii mmmm ohhhhh"e nel mentre mi accarezza il culo e gioca col mio buchetto depilato.Il marito emette un grugnito "Ti vengo dentro troiaaaaa" "Siiiiiiii" io sono lì tra loro due con la testa tra i loro sessi uniti e non c'è altro posto in cui vorrei essere,lui estrae il cazzo e se lo fa ripulire da me,la moglie è ancora lì a gambe aperte gocciolante"Adesso lecca lei,puliscila" lei si sistema apre la figa con le dita "Bevici troia mmmmmmm leccami fammi venire mentre me la pulisci"io eseguo e lecco la figa di lei con tutti i suoi umori misti alla sborra del marito, a quel punto esplosi anche io in una sborrata colossale........Siamo tutt'ora in contatto ,dove la trovano una troia come me ;-) P.S. Il racconto è verissimo al 100%
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9 years ago
piacerebsx77,
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Per un mazzo di asparagi
Per un mazzo di asparagi
Mi chiamo Mario, ho venticinque anni e sono sposato con Lisa mia coetanea. Siamo sposati da tre anni, e al momento non abbiamo figli. Lisa è una bella donna, alta uno e settantacinque, occhi scuri capelli neri, bocca ampia e labbra carnose. Ha una quarta di seno, cosce lunghe e un bel culo, anche se lei dice che è troppo grande a me fa impazzire, specie quando lo trafiggo con il mio cazzo, che, anche se, non è da super dotato è un calibro venti di tutto rispetto. Come lavoro, lei fa la commessa, mentre io il pompiere. Sessualmente parlando è una donna molto calda, che ama il sesso e non si fa molti complessi quando c’è da vivere delle interessanti esperienze. Non pratichiamo lo scambio, ma amiamo il nudismo che ci ha regalato dei momenti molto erotici. Ama molto succhiarlo, ingoia piacevolmente quando mi fa sborrare in bocca e come ho detto, lo prende piacevolmente anche nel culo. Abitiamo in una zona nuova della città, a poca distanza dai miei suoceri, mentre i miei genitori abitano in un paese vicino. Bruno, mio suocero, è un pezzo uomo di media statura, tipo calmo e di poche parole, fa il camionista e resta fuori casa dalla domenica sera il venerdì successivo. Ada è mia suocera, è una bella donna, alta come mia moglie, stessa grandezza di seno, e colore di capelli e occhi, è molto solare e allegra, insieme al marito formano una bella coppia molto affiatata. Spesso quando escono lei e mia moglie sembrano due sorelle tanto si assomigliano fisicamente. Fra me e la mia suocera vi è un bel rapporto, e quando ha qualche problema, è a me che si rivolge, come alcuni giorni fa quando mi ha chiamato dicendo che le scattava sempre il salvavita e non riusciva a capire il motivo. Appena uscito dal turno di notte, sono passato da lei è ho risolto velocemente il problema, era una presa di corrente che faceva contatto. Mentre aggiustavo il guasto, lei era intenta a curare il giardino, insieme concordiamo che la primavera è arrivata. Mi ha preparato un caffè, e mentre lo bevevo, abbiamo parlato della possibilità di andare l’indomani a cercare degli asparagi, primizia di cui siamo tutti ghiotti. L’indomani, come d’accordo ci siamo recati in una zona dove ci sono ottime possibilità di trovarne e lei appena scesi dalla vettura m’indica un posto lì vicino.
“ cerca qui, ci sono molte piante di asparagi, poi raggiungimi sul sentiero, io vado dall’altra parte della collina.”
Cerco fra le piante e subito mi rendo conto che già ci sono passati e ne devono aver raccolti parecchi. In ogni caso ne trovo un discreto mazzetto, poi stanco decido di risalire la piccola collina per scendere dall’altro lato invece che fare il sentiero. Quando sono sull’altro versante, vedo, mia suocera parlare allegramente con un tizio più anziano e poco dopo appartarsi dietro dei cespugli di ginestre. In un attimo lei abbassa i pantaloni della tuta e si mette a 90° mentre il tizio tirato fuori un discreto cazzo la penetra di colpo da dietro e incomincia subito a pomparla di buona lena. Resto basito dallo spettacolo inatteso, non avrei mai creduto di vedere una simile cosa fatta da mia suocera che ho sempre considerato una persona corretta, e mai ho visto in lei una femmina da scopare. Il tizio la tiene ferma per i fianchi e la sbatte molto velocemente e ben presto se ne viene con un grugnito da vero porco. Poi mentre lui si riveste e se ne va lei raccoglie i due grossi mazzi di asparagi e va verso il sentiero. Ritorno velocemente sui miei passi e vado ad attenderla dall’altra parte della collina. Quando arriva, mi mostra soddisfatta i due mazzi.
“ vedo che ne hai trovati pochi, guarda e impara.” - mi dice ridendo.
Io mi avvicino, mi sposto verso un tronco d’albero quasi penduto e con un sorriso ironico le rispondo:
“ certo è facile farseli raccogliere da un altro e poi pagarli con una scopata.”
Resta un momento in silenzio, mi si avvicina e poi mi guarda dritto negli occhi.
“ non andrai a raccontarlo in giro, spero? In ogni caso per due mazzi una scopata mi sembra un prezzo equo.” – mi risponde seria.
“ non me ne frega nulla di come o quanto li hai pagati, ma voglio guadagnarci qualche cosa anch’io.” – gli ribatto toccandomi il pacco quasi duro.
Lei sorride compiaciuta, poi s’inginocchia davanti a me ed estrae il mio cazzo .
“ Lisa mi ha detto che hai un bell’attrezzo, ed io e da un po che ne avevo voglia di assaggiarlo. Il porco è stato troppo veloce, non ho avuto nemmeno il tempo di scaldarmi che era già tutto finito, quindi se mi fai godere, dividerò i mazzi con te. “ – detto questo lo infila direttamente in gola.
Resto immobile, stordito sia dalle sue parole che dal suo modo davvero sconvolgente di succhiarmi il cazzo.
“ come?’ che dici Lisa ti racconta di noi?” - le chiedo con un filo di voce.
“ mio caro, fra noi due non abbiamo segreti di nessun genere, lei sa cosa faccio io e lei mi racconta cosa fa lei, tutto in ogni dettaglio.” - mi risponde sfilandosi per un attimo il palo dalla bocca .
Sono sconvolto, la mia mente inizia a vagare inseguendo mille pensieri, ma lei mi riporta alla realtà, si abbassa i pantaloni fino alla caviglia e si distende sul tronco.
“ dai prendimi, ti prego fammi godere.” – mi dice con voce molto languida ed eccitata.
La penetro in un sol colpo. Come un ariete entro in lei che è gia fradicia della semenza dell’altro, quando raggiungo il fondo, sbatto con forza sul collo dell’utero e le provoco un improvviso orgasmo.
…….aaaahhhh….ssiiiiiii……gggooooodddooooo!!!!!!!....siiiii sfondami daiiiiii…sbattimelo in fondooooo!!!..
Gode e si dimena sotto di me. Io la pompo di gran carriera, sono eccitato e nello stesso tempo mi sembra un sogno. Mentre la scopo la mia mente, torna alle sue parole, mi sorge il dubbio che anche Lisa possa essersi venduta per interesse. La cosa mi sconvolge e Ada se ne accorge ci va giù dura.
“ mio giovane torello ti vedo pensieroso, starai sicuramente domandandoti se anche tua moglie è un po zoccola come la madre. Accidenti al solo pensiero ti si è gonfiato di più il cazzo! Allora anche a te come a Bruno, piace pensare che tua moglie sia un po troia! Dai torello scopami, dai che sei un vero toro corna comprese!” - mi dice ridendo.
La sbatto con furore e dopo l’ennesimo orgasmo, le scarico dentro tre fiotti di semenza calda che la fanno godere ancora di più. Sfinito, confuso, mi sfilo da lei e mi appoggio alla pianta mentre lei presi dei fazzolettini, si asciuga e si riveste, poi si gira verso di me e mi guarda divertita.
“ sei stato bravo, mi hai fatto godere, quindi finisco l’opera. “ - mi dice inginocchiandosi davanti a me e lo mette tutto in bocca, fino a che non è del tutto pulito.
Poi si rialza, e m’invita a pranzo da lei. Durante il tragitto nessuno di noi due parla. Io insegue i miei pensieri. Ricordo le porcate con Lisa, specie al mare nelle spiagge nudiste, dove, lei ama far emergere la sua meravigliosa vena esibizionista, ma non è mai andati oltre un certo limite. Il massimo è stato lo scorso anno, quando aveva radunato cinque maschi davanti a se che si segavano mentre lei mi succhiava il cazzo, poi a preteso che tutti le sborrassero sui piedi. Raggiunta casa di Ada in pochi minuti lei organizza il pranzo, e mentre mangiamo io torno sull’argomento. Cerco di capire, e lei non mi lesina una spiegazione.
“ tutto è cominciato qualche anno fa, quando Bruno ha cominciato a lavorare con il camion, quando tornava, mi scopava alla grande, ma ha il problema che non riesce a venire facilmente. Una sera, dopo che mi stava scopando da due ore ed io ero sfinita, mi ha chiesto se durante la settimana mi fossi fatta sbattere da qualche maschio. Io lo guardo, egli dico: non uno, ma tre. È venuto immediatamente. Da allora vuole sempre che gli racconti come mi faccio sbattere da altri maschi, a volte è vero altre sono solo fantasie, come con te. La sera che vi siete sposati eravamo a letto e lui mentre mi scopava mi chiede se mi sarebbe piaciuto farmi sbattere da te, se avrei voluto essere al posto di Lisa. Gli ho risposto di si e lui se ne venuto come un fiume in piena. Anche lui ha le sue avventure, quando va con la bisarca in Polonia a caricare le auto, resta a dormire da una troietta del posto che si fa ammazzare di scopate, poverina non conosce il trucco per farlo venire. In ogni caso tu sei spesso nelle mie fantasie, e questo lo sa anche Lisa, la quale mi ha detto che la sbatti da Dio.”
Mentre parla, mi sono eccitato di nuovo, mi alzo e mi metto di lato a lei con il cazzo in mano. Lei beve un sorso di vino, poi si alza lo afferra e mi dice di andare in camera sua, vuole stare più comoda. Durante il tragitto dalla cucina alla camera ci denudiamo e distesi sul letto incominciamo baciarci con passione, poi lei scende verso il basso e lo prende di nuovo in gola. Mi fa morire per qualche secondo poi di colpo sale su di me e se lo pianta dentro tutto fino in fondo. Si muove c9on calma, assapora il piacere di sentirlo dentro che le batte sul fondo facendole quasi male, ma le piace, mi fa stringere i capezzoli con forza.
…sssiii….dddaiiii sfondmiiii…stringiii fammii….. maleee…..hhhhaaaiiiii!!....sssiiiii…vengoooo!!!!!.......
Gode, mentre io inarco le gambe e incomincio a sbatterla dal basso facendola sobbalzare sul mio cazzo e ogni volta che ricade giù le sbatto il fondo della fica. Gode, si dimena e urla di piacere. Gli orgasmi si susseguono senza sosta, poi sfinita si distende su di me. Sento il suo cuore battere come un tamburo impazzito. Resta un poco così poi scivola di lato.
“ prendimi dietro, Bruno ce l’ha troppo grosso e mi fa male nel culo, ma a me piace un casino e il tuo mi sembra perfetto, dai sfondami il culo.!! - mi dice con un filo di voce.
Le passo un braccio sotto il collo e mentre le pianto il cazzo in culo le strizzo un capezzolo fino al dolore, mentre con l’altra mano le pianto due dita in fica. Impazzisce!!!. Urla che la faccio morire, gode e si dimena tra un orgasmo e l’altro.
“ immagina di avere due cazzi che ti sfondano!!.” – le sussurro all’orecchio.
…… sssiiiii …li senttooooo!!! Due cazzi che mi sfondateeee!!!! Sssi tu e Bruno!!....ssiiii..venggooo!!!.....
È troppo anche per me. L’idea di scoparla davanti a lui mi eccita da morire e non resisto oltre. Sborro con un affondo dentro il suo culo. Lei lo sente e ha un altro orgasmo.
………….sssiiiiiiii……veeennGGGGOOOOOOooo!!!!...godddooooo…..ssisiiiiiii…porco! riempimi!!!!!!........
Restiamo un momento abbracciati, poi lentamente si scioglie e va verso il bagno, dove, sento che si fa una rapida doccia. Resto lì disteso con il cazzo impiastricciato dai suoi e miei umori, ma la mia mente insegue mille e uno pensieri. Credo che dovrò spiegarmi con Lisa, o forse anche lei dovrà dirmi qualche cosa. Lei torna avvolta in un telo, si piega per prendere della biancheria in un cassetto, poi si distende sul letto, imbocca il mio cazzo fra le labbra e lo lecca con estrema passione.
“ mi figlia è proprio fortunata, sei un bel maschio e hai un bel cazzo che sai usare proprio bene. Ti ringrazio mi hai fatto godere molto. Non starti a dannare l’anima con la tua gelosia, se anche avesse fatto una scopata extra non è la fine del mondo. Divertiti e falla divertire anche a lei e vedrai che la vita ti sorriderà sempre. “ - mi dice ridendo mentre me ne vado in bagno.
Certo, per un mazzo di asparagi ho scoperto una cosa che non immaginavo, ma il fatto è che ora siamo già alla frittata, e ora stà a me cuocerla bene senza farla bruciare.
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1
9 years ago
admin, 75
Last visit: 5 hours ago -
Milf
Ho il cuore che batte forte, e l’animo leggero di una ragazzina. Ti vedo arrivare lentamente dentro la tua macchina, tra i riflessi del vetro vedo appena il tuo sorriso. Sì, sei tu. Sei quello che mi ha fatto impazzire al telefono, quello che ha risvegliato i miei sensi morti e sepolti sotto una montagna di polvere. Sei più bello dal vivo che in foto. Son qui in piedi, in questo luogo che non ha senso se non per il nostro punto d’incontro, con i capelli scomposti da un leggero vento. Chissà cosa scatta nella mente di quelli come noi, che si conoscono tramite un banale contatto telefonico di lavoro, prima litigano, poi fanno pace e si stanno simpatici, e cominciano a scriversi messaggini ironici. E dopo i primi messaggini divertenti, non si sa bene come, ci si ritrova catapultati in un gioco fatto di seduzione e attrazione senza freni. Questo appuntamento è passione incontrollabile travestita da “amicizia”, e lo sappiamo bene. Io quarantun'anni e tu venticinque, ma non farmici pensare, prima che torno indietro. Apro la portiera dell’auto mentre ci guardiamo sorridendo, mi dici che dimostro meno anni di quelli che ho realmente, e questo mi da coraggio. Ci presentiamo, e senza la minima esitazione le nostre labbra si sfiorano e si assaporano in un intreccio di lingue calde e assetate. Sei esattamente come ti immaginavo. Le tue labbra carnose sono morbide, la tua lingua ha un sapore che mi sembra di aver già conosciuto, i tuoi abbracci sono caldi e avvolgenti. Mentre mi accarezzi i capezzoli e passi la tua lingua sul collo mi dimentico di chi sono, da dove vengo e perché . La mia testa reclinata indietro, mentre ti monto con tutta la voglia che ho maturato in questi quindici giorni fatti di messaggi provocatori. Ti mordo leggermente le labbra, ti succhio la lingua per bere un po’ di te, che in questo momento vorrei entrassi nel posto più profondo del mio corpo. Ti muovi sotto di me con movimenti circolari, tenendomi salde le chiappe fra le tue grandi mani, che ogni tanto si staccano per darmi qualche sculacciata e affondi i colpi in un mare di liquido caldo che copioso cola sino a bagnarti lo scroto.
Con te mi sono persa e ritrovata. Ho perso quella donna ormai nascosta sotto un’enorme strato di polvere, quella sfiduciata e delusa, e ho ritrovato quella donna che è ancora capace di amare, di dare e provare piacere. Tu non lo sai, e forse non lo saprai mai, ma con te ho ricominciato ad essere io.
Grazie A.
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5
9 years ago
WomanInChains,
33
Last visit: 4 years ago
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Primo incontro!
Il racconto è scritto da una donna piu' grande di me, che frequento ogni tanto, tra i vari giochi, gli ho proposto di scrivere del primo incontro tra di noi,cosi' per avere un ricordo, lei accettò subito e quindi mi sono limitato a fare un copia-incolla,aggiungendo solo questa piccola premessa, se vi piacerà chiederò di scriverne altri e forse un giorno mostrerò a lei questa mia pagina segreta e ben custodita!
Le prime volte che ti ho visto non hai subito attirato la mia attenzione, ma io amo parlare con le persone perché spesso le espressioni e i modi di parlare o pensare intrigano ancor più di un solo aspetto fisico, diciamo che un uomo mi deve piacere in tutto.Cosi' facendo,hai attirato la mia attenzione, io una donna con tantissime esperienze di vita,l'ex marito, l'ex compagno,adesso mi ritrovavo incuriosita dallo sguardo fermo e deciso di un giovane come te.. I tuoi occhi addosso mi facevano provare un mix di stranissime sensazioni;finiti gli allenamenti ti avvicinavi a me tutto sudato con quell'aria decisa dell'uomo che sa ciò che vuole e come prenderselo.Non credevo piu' in me, attratta da un ragazzo cosi' giovane.Cosi' con il tuo fare scherzoso davi confidenza a tutti con il sorriso sulle labbra, meno che a me, quando ti giravi a guardami mi tiravi occhiate che mi mettevano in soggezione, mi scrutavi, guardavi le mie mani, il mio corpo, turbandomi dentro,cercavi di capire... In quel momento decisi che dovevo fare qualcosa per darti qualche segnale e cosi' iniziai a frequentare i tuoi stessi orari di allenamento, truccata e ben decisa a far colpo su di te, volevo vedere se quello sguardo era davvero cosi' sicuro. Non appena misi piede in palestra al tuo stesso orario con un po di trucco e con i capelli un po piu' sistemati del solito, il tuo sguardo cambiò nei miei confronti, oltre ad essere deciso come al solito era molto provocante, ne ebbi conferma non appena mi dicesti che ti piaceva il nuovo look e mi sussurrasti all'orecchio che cosi' facendo avrei fatto girare la testa a tutti gli uomini presenti in sala attrezzi.. Fu assurdo come hai scrutato per bene ogni mia mossa, senza perdere tempo, nella classica pausa post palestra, mi dicesti che avevi troppa voglia di cucinare qualcosa di sfizioso e sapendo che vivevo da sola hai preso subito la balla al balzo, proponendomi di cucinare qualcosa che mi avrebbe fatto rimanere a bocca aperta...Io accettai con un po di paura e cosi' dopo mezz'ora,dopo averti dato tutte le indicazioni eri già sotto casa mia.
Io ero disperata sembravo una ragazzina che fremeva al primo incontro, mi fermavo a pensare alla situazione incredula che da li a poco si sarebbe creata davanti i miei occhi,ma non immaginavo neanche... cosi' il campanello mi riportò nella realtà, ti feci accomodare,un po imbarazzata dalla tua oscena presenza in casa mia! Stavi li, sorridente e affascinante, con una bottiglia di vino bianco in mano, entrasti e come se fosse tua abitudine ti fiondasti in cucina a mettere su qualcosa per cena, aiutandoti , me ne stavo in piedi a un centimetro da te che eri tutto preso da quello che volevi preparare ma non lasciando a caso gli sguardi che buttavi sulla mia scollatura,ovviamente avevo curato l'abbigliamento come ben ricordi ,indossando un abito corto,scollato,con autoreggenti e tacchi alti... Ad un tratto ti fermasti e con il tuo fare gentile iniziasti a versare da bere per entrambi, con i bicchieri in mano uno difronte l'altro,dicesti di brindare alla donna piu' bella della palestra e con movenze quasi naturali ti fiondasti sul mio collo con le labbra bagnate di vino,io li esplosi, sentivo il calore salire dal mio basso ventre,continuasti sentendo il tuo corpo sulla mia schiena, mi baciavi,accarezzavi e quasi senza accorgermene mi denudavi, le tue labbra bagnate scivolavano su tutto il mio corpo,alla ricerca delle mie forme e soffermandoti sul mio ventre mi regalasti un orgasmo...Ripresa da quel momento, apri gli occhi e vidi te con il mio clitoride tra i denti che sorridevi,mi facevi male,però mi piaceva da matti quella vista,cosi' inizia a toccarti giu' per i pantaloni e avidamente presi il tuo membro tra le mani portandolo in bocca, volevo sentire il tuo sapore,cosi' iniziai a baciarlo e succhiarlo con ritmi decisi,dopo un po ridendo,immaginandoti quello che mi avresti fatto, mi prendesti con forza, buttandomi sopra il divano, il tuo arnese non trovava ostacoli nel lago del mio ventre e cosi iniziasti a riempirmi, prima con fare piano e delicato,e poi con colpi decisi facendomi godere come non facevo da tempo..
Cambiammo svariate posizioni, una piu' bella dell'altra, finchè non mi mettesti a pecorina e senza neanche avvisarmi, lubrificandomi con i miei umori ti facesti largo sul mio stretto fondo schiena,scioccai,ma non opposi resistenza,era una cosa che non avrei mai fatto con uno sconosciuto,ma sentendo che mi stavi sfondando persi ogni controllo e per via degli orgasmi o per via del tuo fare da padrone, mi lascia andare sottomessa da quel momento di sesso selvaggio, fino a sentire il tuo orgasmo dentro di me... Dopo riprendesti a cucinare e ti guardavo quasi scioccata e un po vergognata per quello che ti avevo permesso di fare tra le mura di casa mia.. La cena era davvero squisita, ma l'antipasto è stato quello che ho gradito di piu'!
Un bacio porcellino..
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5
9 years ago
Le1vie1di1Tinto,
30
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Schiavo leccatore di una coppia (prima parte)
Mattina di Settembre del 2013, il clima era ancora da piena estate,avevo inserito un last su Desiderya in cui mi proponevo come schiavo bisex a coppia matura e dominante.Spengo il pc poichè avevo delle commissioni da sbrigare e non ci pensai più. Al mio ritorno riaccendo il computer per controllare la mia mail personale per scaricare degli allegati che la mia ditta mi aveva mandato e sorpresa mi arriva una notifica di risposta al mio last. Sono una coppia interessata al mio annuncio e mi danno appuntamento per la sera stessa nei pressi del parcheggio dello stadio. Passo tutto il pomeriggio in preda all'eccitazione mista alla tensione per il fattore incognita.Appuntamento per le 21.30,mi avevano detto di avere una macchina nera modello xxxx. Arrivo puntuale anche se un pò spaesato perchè mi accorgo che il luogo non è proprio deserto, faccio un paio di giri e finalmente scorgo la macchina, mi avvicino tiro giù il finestrino loro mi guardano e :"Sei Luca?" alla mia risposta affermativa mi chiedono di parcheggiare la macchina e di salire dietro nella loro. Sono entrambi sulla quarantina , lui un bel tipo,aria decisa ma gentile,lei una biondina tutta curve con due tette fantastiche che si intravedevano nella abbondante scollatura di un vestitino nero leggero.Ci presentiamo,le solite frasi di circostanza e poi vanno subito nello specifico:Se fossi davvero bisex e se fossi disposto a servirli come uno schiavetto,alla mia risposta affermativa ci spostiamo in una zona più buia e appartata, lui ferma la macchina e entrambi scendono e mi raggiungono nei posti dietro.Mi trovo tra loro due lui mi guarda e con fare perentorio e autoritario mi dice:"Beh! Che fai? In ginocchio!!!" Io eseguo lui si rilassa divarica le gambe e socchiude gli occhi lei si avvicina lei si avvicina, mi mette una mano dietro la nuca e mi spinge la testa sulla patta di suo marito:"Adora questo bel cazzo troietta,dovrai soddisfare le nostre voglie e berci" lì per lì non capii molto ma, ebbi modo di appurarlo in seguito. Io da vera troia avvicino la bocca sul cazzo del marito ancora vestito e la moglie nel frattempo comincia a baciarlo sempre premendomi la testa tra le gambe di lui che comincia a sospirare:"Succhiatemelo tutte e due come due troie".Detto fatto,la moglie mi ordina di slacciargli la cintura e abbassargli i jeans lui si inarca per facilitarmi il compito tiro giù anche gli slip,il cazzo è già di ottime dimensioni,lei lo afferra alla base e me lo fa imboccare fino a metà esortandomi:"Siii prendilo così, prendilo in bocca"poi si avvicina tenendomi la testa per un pompino a due bocche, le nostre lingue saettavano tra di loro e sulla cappella del marito,lui inarca un pò la schiena e mi preme la testa verso il basso per farsi leccare il buco del culo,io eseguo mentre la moglie sopra pompa alacremente il cazzo del suo uomo che nel frattempo è già bello duro.Dopo alcuni minuti di questo trattamento in cui io mi alternavo con la moglie sul cazzo,lui rivolgendosi a lei:"Spogliati che adesso lecca anche te" la moglie ormai era già un lago di umori e non se lo fece ripetere due volte solleva il vestitino e tira giù il perizoma e mi si presenta davanti un magnifico figone, la allarga con due dita e dice:"Leccamela bene e preparami troia"quasi con un sussurro........(Continua)
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9 years ago
piacerebsx77,
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Last visit: 4 days ago
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Primo incontro
Finalmente è arrivato il momento, dopo giorni, settimane, mesi di contatti msn con il cornuto, e di telefonate con lei, mi preparo per incontrarla. Abbiamo appuntamento in spiaggia, preparo tutto per la lunga giornata che mi aspetta, ombrellone, cibo, bevande, senza dimenticare il preservativo, spero di scoparla al primo incontro, lì in spiaggia. Mi metto in auto, il viaggio che mi attende è lungo,durante il viaggio mi ritornano in mente i lunghi mesi di corteggiamento, prima con lui per convincerlo che sono la persona giusta, lui è un cuckold sottomesso anche da lei, non la scopa da anni, o meglio lei non si fa scopare perchè non la sa prendere. Io avevo avuto altre esperienze con coppie, quando un giorno mi imbattei in C. iniziamo a parlare e conoscerci, da subito ho avuto impressione che C. avesse paura di sua moglie. Con l'andare dei giorni, i contatti si intensificarono, lui era generoso nel mostrarla, una bella donna, ormai avevo deciso volevo scoparla. Ora dipendeva da me, dovevo conquistarla, lui mi aveva dato tutte le informazioni oer poterla conquistare, come si dice C. aveva abbassato le mutandine di A. per me. Concordiamo che io vado in ufficio da loro a cercarlo come un vecchio amico, ma lui non si fà trovare, e io posso corteggiarla, il gioco è che lei finge di non sapere, io fingo di non sapere che lei sà. Tutto fila come previsto, mi da un contatto per poter parlare con lei. Mentre sono assorto nei miei ricordi squilla il cellulare, è il cornuto:
C. - Ciao, ci vuole ancora molto?
Io - Ciao, 10 minuti e sono lì, non vedi l'ora di farti una sega, gli rispondo?
C. - Scemo (è il suo termine preferito, quando lo dici vuol dire che è vero).
- Senti lei vuole farti una sorpresa si farà trovare nel parcheggio..... e poi aggiunge, come al solito io non ti ho detto nulla;
Io - certo ci mancherebbe
Certo che il cornuto più devoto e sottomesso che abbia mai conosciuto;
Arrivo al parcheggio, e con la coda dell'occhio la vedo tra gli alberi, con la bandana, occhiali da sole, prende le mie cose dall'auto e faccendo finta di non vederla mi incammino, quando mi giro di scatto e la "vedo", lascio cadere le cose, l'abbraccio e le stampo un bacio sulla bocca, lei è realmente sorpresa dal mio atteggiamento e cerca di allontanarsi, in quel momento vedo il suo bellissimo culo appena coperto da un costume brasiliano bianco, le mie mani afferrano le sue chiappe, sono sode, la bacio, le solleva la maglia per vedere i seni che si sono inturgiditi, lei si svincola e mi dici ci vediamo dopo, e torna in spiaggia da lui.
Io arrivo in spiaggia mi sistemo ad una decina di metri da loro, iniziamo una serie di sms a tre, io e lei, io e lui, ho il cazzo gonfio, non vedo ora di scoparla.
Ad un certo punto lei si alza e va nuovamente verso la pineta, prendo il mio asciugamano e la seguo, ci appartiamo in un luogo nemmeno molto coperto, la voglia è tanta, il cazzo gonfio, iniziamo a baciarci, toccarci, le tolgo la maglia le succhio i capezzoli, lei sembra in estasi ma ancora un pò bloccata, le scosto le mutandine, ha la figa gonfia di un colora rosa bellissimo, le infilo un dito poi due, quella è la chiave per sbloccarla mi prende il cazzo in bocca e comincia a leccarlo avida, non avevo mai visto una femmina cosi vogliosa di cazzo, lo succhiava poi si fermava e lo avvicinava al viso, lo odorava si riempiva la bocca con la cappella, io ero in estasi, fare un lungo viaggio anche solo per quei momenti ne era valsa la pena, nella strada sottostante passavano auto e motorini ma niente poteva distoglierci da quel godimento, ad un certo punto la prendo e cerco di metterla sopra di me, lei mi chiede hai il preservativo? - cazzo no nella fretta di seguirla l'ho lasciato in spiaggia, - allora non si fa disse lei; - come no, mi lasci con le palle gonfie di sperma le dissi con un tono di voce da disperato, mi guardò: " ho detto solo che non scopiamo" si inchino e mi fece un pompino fenomenale, con una passione incredibile, e quando sentii che stavo per esplodere si allontano con la bocca e disse: "dove vuoi sborrarmi?" non fece in tempo a finire la frase che il mio cazzo l'esplose sul suo viso una quantità infinita di sperma.
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9 years ago
admin, 75
Last visit: 5 hours ago -
In terrazza
L’incontro questa volta aveva lasciato ben poco spazio ai convenevoli, era passato troppo tempo....i loro sessi pulsavano già da quando si erano visti alla stazione, la fatica di trattenersi, e poi di corsa in albergo, la roba gettata con foga per terra e subito....lingue, mani a frugare quasi violentemente i luoghi più nascosti in un amplesso veloce, lo sfogo di mesi di attesa.
LUI le era entrato dentro subito, senza chiederle il permesso, senza aspettare che Emmanuelle fosse pronta….perchè sapeva con certezza che era sempre pronta, bagnata e in attesa….
Finalmente, la sete era placata…almeno per ora…..
Emmanuelle era uscita in terrazza per prima, non si era rivestita, aveva messo il cappotto sulla lingerie ed infilato gli stivali. Frugò nella tasca alla ricerca di una sigaretta che gli venne prontamente accesa.
Era buio....la luna illuminava i tetti della città. Un panorama bellissimo.
Attraverso le finestre si potevano spiare le scene quotidiane di altre routine... ...ma anche gli altri...se avessero alzato lo sguardo, messo a fuoco le ombre, avrebbero visto tutto....LUI e Emmanuelle carichi di desiderio, con le mani in tasca nel tentativo di trattenersi.
Era un gioco noto tra di loro, girarsi in tondo, guardarsi, senza parlare, lasciar correre la fantasia senza toccarsi. Alcuni minuti, giusto per vedere chi dei due cedeva prima, chi per primo abbandonava la posizione di potere per dire all'altro "sono qui, prendimi....non scappo più".
Questa volta però LUI aveva in testa un’altra scena.
Mentre lei indietreggiava, si sbottonò la camicia e la lasciò cadere a terra. Lentamente si levò la cintura di cuoio dai jeans e tenendola ben salda agli estremi si avvicinò. “Ti fidi di me?” Emmanuelle era intimorita e confusa, arrivata alla ringhiera si dovette fermare. Aspettò che si avvicinasse accennando un sì con la testa. LUI le prese le mani, le baciò e poi con un gesto rapido gli fece passare la cintura intorno ai polsi, un paio di giri, poi il rimanente alla ringhiera, bloccandole le braccia sulle testa.
Era si' una sua fantasia ma trovarsi lì, così esposta, a LUI e agli sguardi di chiunque si affacciasse alla finestra era più complicato di quello che aveva immaginato....si pentì di aver condiviso così tanto, e poi.......una fantasia è semplicemente una fantasia. ....
Ma oramai LUI era partito.
"Mi ero allontanato, ma hai visto che ero inquieto e hai dovuto cominciare a stuzzicarmi. Sei una piccola micetta curiosa"
Poi le percorse il lato del collo con i denti. Lei fece ricadere indietro la testa, mentre la familiare debolezza che LUI riusciva a provocarle dentro si diffondeva in tutto il suo corpo.
Non avrebbe potuto fare altro che lasciarsi andare alla deriva in quel piacere. Lasciargli prendere il controllo.
«Sapevi cosa sarebbe accaduto» Lei scosse la testa d’istinto. «No.» «Non mentirmi.» Poi le fece qualcosa che non avrebbe mai creduto potesse piacerle, i suoi denti le strinsero il capezzolo, ne morsero la punta, provocandole un’esplosione di piacere nel ventre, tanto forte da rubarle il fiato. Fu un morso deciso e pungente. Al limite del dolore. Un piacere agonizzante che la fece guaire di sorpresa.
Guardandola negli occhi con aria di sfida si inginocchio' davanti a lei, ed era sofferenza anche non potergli accarezzare la testa, le allargo' con fermezza le gambe, lei cercò di rimanere ferma, appoggiata, quasi per non dargli soddisfazione, ma non potè nascondere l’eccitazione che rendeva scivoloso il suo sesso e ridisegnava i capezzoli contro il pizzo del reggiseno.
Lentamente affondo' un dito dentro di lei, poi due e poi tre, facendola godere come non mai.
Dopo con entrambe le mani le afferrò le natiche, gliele strinse forte affondando la lingua nella vagina e cominciò a muoverla ovunque avanti e indietro, sempre più veloce.
Lo senti allargare i lembi delle labbra con le dita, era dappertutto dentro e fuori di lei.
Improvvisamente Emmanuelle cominciò a mugulare senza alcun ritegno, era sicura che dalla strada potevano sentire tutto, ma quel piacere era quasi insopportabile. E poco dopo venne, con un lungo lamento non trattenuto. LUI si tirò su e la bacio' a lungo, in modo che potesse assaggiare bene il proprio sapore "sai di buono....mi sono bevuto il tuo orgasmo".
Nella sua voce c’erano ancora inquietudine e desiderio ed ora il suo pene era così duro che LUI riusciva a sentire il dolore sferzante dell’eccitazione rimbalzargli su per la spina dorsale. "Mi sa che in questa situazione non mi puoi essere di grande aiuto...." .
Si sbottono' il jeans, era senza gli slip, prese la sua asta in mano e cominciò ad accarezzarsi piano. Emmanuelle avrebbe voluto fare qualcosa, era tremendo averlo ad un passo e non poterlo avere....lo avrebbe preso in bocca e leccato fino allo sfinimento. ..ed invece non poteva che guardare....le braccia le facevano male per la tensione, il bacino si muoveva avanti e indietro come a simulare un rapporto.....lo voleva dentro...ora....tutto. "basta, per favore....ora slegami".
Ma per LUI tutto questo era intrigante, si avvicinava la sfiorava con il pene e poi si riallontanava.....i suoi occhi scintillavano divertiti ma erano colmi anche di desiderio represso.
E vagavano sul suo viso, sui suoi seni e sulle sue cosce con intenti carnali.
Vicino all'orgasmo si fermò "Mi vuoi? Mi vuoi dentro di te? Chiedilo! "
"Scopami!" sussurrò
"Non ti sento.....alza la voce"
Aveva paura che dalle case intorno potessero sentire ma.....nonostante cio' alzò la voce, una, due, tre volte....finché LUI non si decise a liberarle le braccia, mettendosele intorno alle spalle.
Finalmente poteva muoversi, sfogare attivamente le sue voglie.
Si guardò velocemente intorno e individuo' due gradini alla loro sinistra, lo prese per mano e lo trascinò lì. Si sedette e finalmente potè prendere in mano il suo sesso rigonfio.
Lo leccò a lungo, con avidità, cercando di imprimersi nella mente tutto di lui, la dimensione, il sapore....ascoltando piacevolmente i suoi gemiti.
Era per rivivere ancora quella sensazione impossibile da descrivere che Emmanuelle aveva vissuto le settimane precedenti senza arrendersi. Per l’istante in cui lui le sarebbe entrato dentro di nuovo e l’avrebbe riempita ancora, colmando l’abisso del suo bisogno.
Fu lei a scostarsi gli slip e a farsi penetrare. Lui iniziò a muoversi con un ritmo serrato, confidando nel fatto che l’alcool e i precedenti orgasmi gli avrebbero permesso di scoparla a lungo e bene. Lei gli andò incontro ad ogni affondo, mordendo, leccando e ansimando. LUI le afferrò con maggiore forza le natiche, affondando le dita nella carne morbida, scese con il viso sul seno, iniziando a succhiare e a mordere, sollecitando gemiti più acuti e portandola al limite dell’orgasmo. Non riusciva quasi più a pensare, a respirare. Sentiva solo l’urgenza primitiva di sprofondare dentro di lei ancora e ancora, fino in fondo, fino alla fine. Aveva sognato questo momento per mesi. Fottere, fottere senza pietà. Possedere, succhiare, leccare, mordere. Pompare come un animale dentro quel corpo tutto il desiderio e la frustrazione. Tutto il bisogno arcaico del sesso per il sesso. Poi lei finalmente si inarcò, scossa da un’ondata di contrazioni potenti che gli massaggiarono l’uccello dall’interno, che glielo strinsero come tenaglie. Infine lo morse su una spalla, soffocando le proprie grida di piacere nella sua carne. LUI venne poche spinte dopo, con il viso sprofondato nella conca di quel collo esposto per lui, liberando in quel sesso accogliente fiotti abbondanti di sperma.
Quando si alzarono, appagati e matidi di sudore, si abbracciarono affacciandosi dalla terrazza.
Era buio....la luna illuminava i tetti della città. Un panorama bellissimo.
Attraverso le finestre si potevano spiare le scene quotidiane di altre routine... ..una coppia, scopava in cucina, di fronte a loro.......ma entrambi ne avevano avuto abbastanza. ....almeno per ora!!!!
DEDICATO AL MIO LUI
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9 years ago
Maja71,
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W.e. con mia moglie_domenica
La Domenica ci svegliammo con comodo e dopo una bella doccia uscimmo per una bella e succulenta colazione, che consumammo in bar del centro e dopo aver passeggiato andammo a fare la spesa per il pranzo.
Tornati a casa Daniela si preoccupò delle faccende domestiche ed io mi misi all'opera per prapare un bel pranzetto, sono un eccellente cuoco.
Alle 13.30 il pranzo era pronto tutto a base di pesce che consumammo sul terrazzo protetti dalle tende, e a completare il tutto c'era una bottiglia di Falanghina del beneventano fredda al punto giusto, di ottima qualità che tra una portata e una chiacchera ci scolammo interamente.
Intorno alle 15,00 il caldo era veramente insopportabile e quindi proposi a Daniela se aveva voglia di un giro in un vicino centro commerciale dove sicuramente con l'aria condizionata in funzione avremmo trovato refrigerio, lei acconsenti.
Quindo dopo una veloce rinfrescata ci ritrovammo in camera da letto per vestirci e completamente nudi iniziammo a prendere i nostri indumenti.
Daniela dopo aver armeggiato dentro un cassetto tirò fuori un completino intimo perizoma e reggiseno e mentre si accingeva ad indossarlo le dissi:” no questo oggi non ti serve”
Daniela:” Ma che dici? Che hai in mente? Ma vuoi che vada in giro senza mutande?”
Io:” Esatto, giochiamo un po', divertiamoci”
Ci guardammo negli occhi e, forse complice il ricordo del giorno prima e complice la Falanghina che ci aveva reso allegrotti, scoppiammo a ridere.
Daniela: “ allora dimmi tu cosa devo mettermi”
Io:” Sotto nulla, poi metti quella gonna bianca di lino con la chiusura lampo davanti che mi fa impazzire”, era una gonna che avevo sempre amato perché, agendo sulla lampo, potevi regolare lo spacco come volevi. Lei prese la gonna dall'armadio e la indossò, dopo di che chiese: “ora, cosa metto?”
Io:” Sopra metti una bella camicetta “ , ne scelse una blu molto carina.
Finimmo di prepararci e uscimmo di casa per raggiungere il centro commerciale, entrammo e effettivamente i climatizzatori rendevano il luogo piacevolmente fresco e accogliente, c'erano parecchie persone che giravano qualcuno gustava del gelato, altri guardavano le vetrine, alcuni seduti ai tavoli dei bar presenti nel centro.
Notai che passeggiando e girando nel centro parecchi occhi venivano catturati dal culo e dal decoltè di Daniela che, sapientemente aveva lasciato alcuni bottoni della camicetta aperti, e permettevano cosi di intravedere la presenza delle sue belle tette in quel gioco stupendo del vedo e non vedo che resta sempre il più intrigante, e tutto questo sommato al fatto che sapevo che era senza reggiseno e senza mutandine, mi procurava un adrenalina e una eccitazione pazzesca.
Ad un certo punto Daniela si fermò davanti la vetrina di un negozio di scarpe, articolo che lei ama in modo particolare, e iniziò a contemplare le scarpe esposte.
Io dando un'occhiata dentro il negozio vidi due commesse e un ragazzo sulla quarantina dietro al bancone che dava l'impressione di essere il titolare.
Daniela tutta presa a guardare le scarpe mi faceva notare ora un paio ora un altro decantandone la bellezza e la qualità, e fu allora che mi venne l'idea.
Le dissi:” amore perché non te ne provi qualcuna”
Lei:” ma non mi servono che le provo a fare?”
Io:” non devi mica acquistarle, devi solo provarle ma devi farti servire dal titolare”
Lei mi guardò capì al volo sorrise e disse:”ma sei proprio un porcone”.
Aspettammo che le commesse fossero entrambe impegnate con altri clienti per mettere in atto il nostro gioco.
Io:” vai amore mio è il momento giusto” , le misi la lingua in bocca e contemporaneamente approfittai per far salire ancora di più la lampo della gonna.
Lei mi sussurrò “porco” ed entrò.
Appena la vide e, come speravo, il titolare le andò incontro con un gran sorriso mettendosi a sua disposizione, notai subito che con lo sguardo la squadrò da capo a piedi soffermandosi volentieri sella scollatura della camicetta che, generosamente aperta mostrava gran parte delle tette, inoltre, si intravedevano chiaramente i capezzoli ed il tutto lasciava intuire la mancanza del reggiseno.
Parlarono un po' e poi si avvicinarono alla vetrina dove Daniela indicò alcuni modelli che intendeva provare, L'uomo fece ok con la testa e la invitò a prendere posto su una delle poltroncine adibite alla prova delle calzature. Prima di andare Daniela mi lanciò uno sguardo complice che mi fece ben sperare sull'esito di un gioco che comunque non avevamo concordato.
Eccola prendere posto ed attendere il titolare che nel frattempo era andato a recuperare le scarpe da farle provare. La troia si sistemò sulla poltroncina e prima che lui arrivasse alzò ancora un pochino la lampo della gonna, era splendida, e il mio cazzo iniziò a diventare durissimo.
Tornò l'uomo del negozio con una serie di scatole contenenti le calzature e il gioco ebbe finalmente inizio. Le propose il primo paio di scarpe, lei fece per togliersi le sue, e quel movimento del busto in avanti aveva fatto si che l'uomo scorgesse per intero le sue tette, subito si propose di aiutarla a togliere le scarpe e poi iniziò a provarle le nuove. Nel fare questi movimenti Daniela fece in modo di allargare le cosce e notai chiaramente lo stupore e il compiacimento di lui quando si accorse della mancanza delle mutandine. Si accovacciò ancora di più davanti a lei armeggiando con le scarpe ma il suo sguardo era calamitato li, in mezzo alle gambe quasi in venerazione di quella ficona nuda che ora poteva ammirare benissimo.
Fu molto eccitante, e lei, non perdeva occasione per mostrarsi sempre più.
L'uomo era visibilmente sorpreso ed eccitato, continuava con la prova delle scarpe, e tra una scarpa e l'altra aveva preso a farle poggiare con delicatezza il piede nudo sulla sua coscia per evitarle di poggiarlo a terra.
Dopo un paio di questi movimenti, mi accorsi chiaramente che il maiale aveva iniziato a poggiare il piede di Daniela sul suo cazzo facendoglielo sentire in tutto il suo gonfiore, e la troia non disdegnava affatto quel contatto anche perché come mi confessò dopo, si trattava di un cazzo di tutto rispetto.
Finito di provare le scarpe l'uomo l'aiutò ad indossare le sue, ripose quelle nuove nelle apposite scatole e l'accompagnò verso l'uscita. La salutò dandole la mano che trattenne più del necessario e notai che le diceva qualcosa.
All'uscita Daniela era visibilmente alterata scura in viso e mi disse: “andiamo cammina” e si avviò a passo veloce verso i parcheggi. Provai a parlare a dire qualcosa ma lei non me lo permise e ripeté: “zitto, cammina mi hai fatto fare la figura della puttana”.
Era veramente incazzata e in quel momento ebbi una gran paura di aver esagerato e magari di averla persa. Entrammo in auto e ci dirigemmo verso casa, non ebbi più il coraggio di aprire bocca, entrammo in casa e Daniela andò verso la camera da letto, io la seguii sempre senza parlare non sapevo ne cosa dire ne cosa fare.
Ora eravamo nella stanza e a quel punto provai a dire:” amore senti” , lei subito mi interruppe e disse:” zitto, hai capito? zitto”, cosi dicendo mi diete una spinta costringendomi a sdraiarmi sul letto. Mi saltò addosso, si tirò su la gonna e salì a cavalcioni sul mio viso dicendo:” senti come mi hai ridotto porco”. Era un lago tra le cosce ed io iniziai a leccare come un forsennato scaricando la tensione e l'adrenalina accumulata prima quando pensavo di averla fatta incazzare irrimediabilmente. Era solo eccitatissima e mi disse che non ce la faceva più e aveva bisogno di cazzo, che stava quasi sentendosi male e doveva sfogarsi.
La leccai e lei venne come una fontana facendomi assaporare tutto il nettare che emetteva la sua splendida fica, si voltò sempre a cavalcioni tenendomi la fica sulla bocca in modo da potersi chinare e prendermi il cazzo in bocca e iniziò a farmi un pompino favoloso. Il fatto che dopo la paura mi ero completamente rilassato e che nella mia mente si stavano riproponendo come un film le immagini viste nel negozio di scarpe, mi portarono quasi subito ad avere un violento orgasmo, mi irrigidii e inarcai la schiena pronto ad esplodere, Daniela se ne accorse e lo imboccò ancora di più.
Esplosi tutto nella sua bocca urlandole;”troiaaaaaaaaaaaaaaaaa”, e lei una volta ingoiato tutto venne vicino al mio viso, mi baciò infilandomi la lingua in bocca facendomi assaporare il mio stesso sperma, poi si staccò e disse:”si amore, sono la tua troia. Oggi mi hai fatto sentire proprio puttana”.
A quel punto le chiesi:” la cosa ti è dispiaciuta?”
Daniela:” No amore affatto, li per li mi sono vergognata ma quando il maiale del negozio mi ha fatto sentire il suo cazzo con i piedi mi sono eccitata da morire. Sai amore aveva un cazzo enorme e gonfio mi stavo veramente sentendo male.”
Io:” peccato non averlo portato a casa con noi, magari mentre facevamo il 69, poteva scoparti da dietro.”
Daniela:”ora non esagerare, mi vergognerei”.
Io:” può essere, ma sono sicuro che zoccola come sei ti passerebbe in fretta la vergogna e lo prenderesti tutto.”
Daniela:” porco sei veramente un porco, però hai ragione credo di essere veramente un po' mignotta, è che il cazzo mi piace da morire.”
Io: “ lo so amore lo so e spero che prima o poi mi farai il regalo di prenderne uno.”
Daniela: “Maiale, sai che prima quando ti stavo facendo il bocchino immaginavo che stavo succhiando il suo cazzone, a giudicare da quello che ho sentito dev'essere davvero grosso.”
Io:” se è cosi grosso pensa come dev'essere in fica”.
Daniela:” mmmmmmmmmmmm, sai che mentre mi accompagnava all'uscita mi ha messo una mano sul culo?”
Io:”mmmmmmm, davvero?”
Daniela:” si, e mi anche detto che se volevo tornare un giorno nell'ora di chiusura mi avrebbe dato tutte le scarpe che desideravo. Mi era venuta una voglia di toccarlo che non ti dico.”
Io: “amore mio troiona vieni qui che mi sono arrapato di nuovo.”
Ricominciammo a scopare e stavolta la presi per bene in fica e in culo e lei si dimenava e godeva in maniera esagerata, sicuramente pensava al cazzone di quell'uomo.
Le dissi poi che se voleva poteva tornarci, a patto che mi avrebbe raccontato tutto nei minimi particolari. Credo non ci sia tornata anche perché non ho visto scarpe nuove.
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9 years ago
g4pippo7,
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W.e. con mia moglie_sabato
Era Luglio di qualche anno fa, faceva un caldo pazzesco e io e mia moglie eravamo soli per tutto il w.e. in quanto, i nostri figli, erano fuori con amici.
Siamo una coppia 50enne Franco e Daniela.
Avevamo passato il sabato al mare e la sera, dopo aver mangiato una pizza in un locale dove eravamo soliti andare, ci siamo recati sul lungomare per prendere un caffè, dopo il quale io mi sarei fumato il mio immancabile sigaro in pieno relax.
Arrivati, ci sedemmo sulla terrazza di un bar che era praticamente sulla spiaggia e quindi di fronte al mare, consumammo accesi il mio sigaro e ci rilassammo guardando il mare. Nel frattempo arrivava da poco distante una musica tipica latino americano e scorgemmo in lontananza delle luci che indicavano chiaramente la presenza di un locale da ballo all'aperto creato in uno stabilimento balneare.
Ad un certo punto ci incamminammo per fare una passeggiata e ci dirigemmo verso il locale da cui proveniva la musica, vedemmo da fuori che c’era molta gente, la musica era gradevole e decidemmo di entrare. Prendemmo posto su un divanetto e guardavamo gli altri ballare, ad un certo punto mia moglie mi disse:”mi è venuta voglia di ballare, che ne dici?” io risposi:” sai che io amo ascoltare la musica e guardare come ballano gli altri, ma tu vai pure io ti guardo”. Dovetti insistere un po’ ma alla fine andò e si buttò nella mischia. Era bella ed era bello vederla ballare e dimenarsi insieme a sconosciuti, notai subito che attirò l’attenzione di alcuni uomini che iniziarono a ballarle intorno. Ogni tanto passava da uno all’altro disegnando dei passi di danza e dimenando il suo stupendo culo. Quella situazione non mi dispiacque affatto, anzi tutt’altro. Seguivo con attenzione tutti i movimenti e, ad un certo punto, notai che un tizio in particolare prese a ballare in maniera assidua con lei e mi accorsi che sfruttava il fattore ballo per avere contatto con il suo corpo sempre più frequente. Il culmine fu quando, approfittando di alcuni passi di salsa, girò mia moglie di spalle attirandola a se, e abbracciandola da dietro, aveva fatto in modo che il suo ventre combaciasse con il culo di lei. Si muovevano a tempo di musica ed ebbi la netta e precisa visione del pacco di lui che strusciava sul culo di lei, vedevo che a lei la cosa non dispiaceva e lui divenne sempre più intraprendente. Tutto questo suscitò in me una eccitazione devastante, sentivo il cazzo nei pantaloni che sembrava dovesse scoppiare da un momento all’altro. Continuarono cosi per un po’ fin che decidemmo di andare a casa e, saliti in auto iniziai a stuzzicarla facendole delle domande.
Io: “Ti sei divertita?”
Lei: “Si. È stata una bella giornata, ed era tanto tempo che non ballavo”
Io: “si, credo anch’io sia stata una bella giornata, e credo che anche il tipo che ballava con te si sia divertito ho visto che era molto preso da te”
Lei: “Ma che dici, si sarà divertito perché ballava”
Io: “ si ma il cazzo lo ha strusciato sul tuo culo”
Lei: “Ma dai non fare lo scemo erano i passi del ballo”
Io: “dici? A me sembrava che non perdesse occasione di fartelo sentire e di metterti le mani addosso”
Lei : “ ma che sei geloso?”
Io :” No sono solo arrapato” , e cosi dicendo le presi una mano e la poggiai sul mio cazzo.
A quel punto capì che la cosa non mi era dispiaciuta e si lasciò andare un pochino, prese a sua volta la mia mano allargò le cosce e se la portò sul piccolo triangolo di perizoma che le copriva a malapena una porzione di fica.
Disse: “Senti quanto sono bagnata porco, ed è vero non mi è dispiaciuto affatto sentire il cazzo di Pino (cosi le disse di chiamarsi) che premeva sul mio culo e sul mio ventre.”
Era decisamente bagnata la troia, e quando mi chiama porco e' il segnale che le sue barriere inibitorie vacillano.
Le dico: “ il maiale si chiama Pino?”
Lei: “Si ed ha anche un gran cazzo duro e le mani lunghe”
Io: “Sei proprio una gran troia”
Lei: “ Si amore”
Corsi con l'auto verso casa per arrivare nel più breve tempo possibile, e arrivati già in ascensore la baciai, le succhiai la lingua, le leccai il collo e le orecchie, mentre con una mano le frugavo tra le cosce.
Entrammo in casa, l'eccitazione aveva raggiunto livelli altissimi, ci liberammo dei vestiti mentre raggiungemmo la camera da letto e, poi ci tuffammo sul lettone e ci avvinghiammo scambiandoci baci e carezze.
Ad un certo momento mi spinse verso il materasso costringendomi a sdraiarmi, con le mani mi fece allargare le gambe, si sistemò in ginocchio davanti a me, si chinò in avanti e inizio a leccarmi il cazzo, scese in basso ed ora con la lingua giocava con le mie palle, per fare questo dovette abbassare il busto fino a far aderire il seno con le lenzuola, divaricò le cosce in modo quasi osceno, e dalla mia posizione, vedevo lei oscenamente aperta a pecora riflessa nelle porte a specchio dell'armadio, era divina potevo ammirare non solo il suo splendido culo ma anche la fica che grazie a quella posizione svettava tra le sue cosce.
Riprese a risalire con la lingua dalle palle pian piano lungo l'asta del cazzo fino ad arrivare alla cappella con la quale giocò un pochino a colpi di lingua e poi improvvisamente lo ingoiò tutto iniziando un pompino da favola e, mentre pompava il cazzo, iniziò un movimento avanti e indietro come se qualcuno la stesse scopando da dietro.
“ Che zoccola che sei” le dissi e lei avendo la bocca piena rispose con un :”mmmmmmmmmmmmmmmm”
rincarai la dose e le dissi: “ ti piacerebbe prendere un cazzone dentro la fica ora cosi come sei messa vero?”
e lei lasciando per un attimo il cazzo disse:” Siiiii lo vorrei tutto dentro mentre succhio il tuo cazzo”
Io: “magari vorresti quello di Pino che hai sentito stasera “
Lei: “ Siiiiiiiiiii, porco “
Io:”Che zoccola sei”
Lei: “Si e sai cosa ti dico che da questo momento tu non sei più Franco, sei Pino e voglio scopare con te Pino”
Iniziò cosi un gioco nuovo mai provato prima che aumentò ancora di più la nostra eccitazione, si staccò dal cazzo si girò e si mise a cavalcioni sul mio viso mettendomi praticamente la fica sulla bocca, si chinò verso il cazzo e quando fu con le labbra vicino alla cappella disse:” Dai Pino leccami la fica dai che dopo voglio il tuo cazzo dentro, siii voglio far cornuto quel porco di mio marito daiiiiiii” . Era scatenata e ormai priva di inibizioni, io a quelle parole dovetti fare un grande sforzo per non sborrare.
Andammo avanti per un bel po' scopando in tutte le posizioni possibili e, mentre scopavamo chiamandomi sempre Pino mi incitava ricordando la serata pronunciando frasi che sapevano di confessione. Diceva:” Dai Pino scopami sbattimelo bene tutto dentro, me lo hai fatto sentire tutta la sera addosso ora dammelo tutto” oppure:” Sii spaccami il culo si cosi Pino dai mi hai messo le mani ovunque stasera mentre quel cornuto di mio marito guardava” ,
Ad un certo punto la presi a pecora prima in fica e poi nel culo e mentre parlando sempre con Pino mi dava continuamente del cornuto le riempii il suo splendido culo con una sborrata memorabile.
Ci addormentammo abbracciati rilassati e felici.
Segue la Domenica.
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9 years ago
g4pippo7,
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A casa di giusy
Come ogni sabato mattina ero a casa impegnato a farmi la barba e a breve sarei uscito per un aperitivo con degli amici. Stavo per mettermi il dopobarba quando squilla il mio ‘cellulare del bull’ e vedo che mi stava chiamando Giusy, una casalinga insoddisfatta, sposata con un marito cornuto, che mi chiama per trascorrere dei momenti intensi quando è libera da faccende domestiche e private. “Ciao Andrea, come stai? Potresti per favore venire a casa mia che ho un problema con il Pc e non riesco a sbloccarlo?” .. Avevo già capito l’antifona, ma siccome mi piacciono le situazioni da gioco di ruolo, accetto di buon grado e le rispondo che in una mezzoretta sarei stato lì. Giusy ha 38 anni, mora occhi castani, è alta 1.65 circa, magrolina, taglia 40, una una bella terza di seno e un viso dolce e perfettino, fa l’insegnante. Il marito Antonio, insegnante anche lui, è più grande di Lei di diversi anni, consapevole ormai del fatto che non è più in grado di soddisfarla, anzi, lui gode di più nel vederla corteggiata e scopata davanti ai suoi occhi, meglio ancora se a casa, possibilmente nel suo letto. Un classico cuckcold!
Mi dirigo così a casa di Giusy, fuori fa abbastanza freddo considerando che è febbraio, ma i miei ormoni mi tengono su al sol pensiero di questo gioco così eccitante, sempre diverso di volta in volta, e che ormai riuscivo a condurre in maniera spontanea e decisa. Suono al campanello, mi risponde Giusy al citofono e m’invita a salire al solito terzo piano. Salgo lentamente e arrivato sul pianerottolo vedo subito Lei con il suo sorriso malizioso affacciata alla porta e m’invita ad entrare. Saluto Antonio che era in salotto a guardarsi la Tv e ci dirigiamo nella sala computer, dove Giusy corregge i compiti in classe degli alunni e naviga in internet con il suo portatile che ogni tanto (chissà come mai!!) si blocca. Giusy indossava una classica gonna da ufficio, fino al ginocchio, grigia, calze scure, una camicia nera leggermente sbottonata e giusto un filo di trucco in viso. La faccio accomodare alla sua sedia e dopo i soliti complimenti la invito a spiegarmi cosa fosse successo. “Guarda Andrea, quando apro Firefox mi esce questa schermata che non so cosa sia, mi dà un gran fastidio e non so toglierla”. A quel punto mi avvicino a lei e mi piego in avanti per iniziare ad operare con mouse e tastiera mentre lei è ancora seduta. Mentre mi fa i complimenti per il profumo del dopobarba e inizia ad accarezzarmi l’interno coscia, io proseguo nel risolverle il problema del pc. Le spiego di stare più attenta quando naviga su internet alla ricerca di programmi da installare e nel tempo di 5 minuti le risolvo il problema.
“Ecco fatto mia bella Giusy, come vedi ad ogni problema c’è sempre una soluzione, hai fatto bene a chiamarmi” le dico guardandola intensamente negli occhi e lei per pronta risposta inizia a sbottonarsi la camicetta nera dicendomi “Non ti ho mica scomodato solo per questo Andrea, c’è qualcos’altro per te..”.. Alla vista di quel delizioso reggiseno rosa chiaro, con quella bella terza di seno incastonata la dentro, non resisto più e inizio a palpeggiarla mentre le nostre lingue si contorcevano in un bacio appassionato da veri amanti; nel frattempo il cornutone era ancora di là comodamente seduto sul suo divano a vedere non so cosa in Tv. Giusy bacia veramente bene, con una grazia unica, la sua lingua scorre a tratti veloce e tratti lenti, è una vera goduria e il mio arnese non tarda di certo a irrigidirsi dentro il jeans. Giusy, presa anche lei dall’eccitazione più totale, non aspettava altro che sentirsi dire “Tiralo fuori troietta, adesso tocca a te ‘ripagarmi’ del servizio”, così mi abbassa la zip, infila la mano e appena lo sente bello duro lo stringe forte, iniziando a segarmi lentamente mentre ce l’avevo ancora nel boxer. Inizio ad emettere i primi gemiti di piacere e quando lo tira fuori per affondarlo tutto in bocca, comincio ad andare in estasi.. “Siii Troia succhiamelo tutto, fammi sentire la tua gola profonda!!” e Giusy pompava sempre più forte, mentre con una mano mi aveva delicatamente tirato fuori anche le palle dal Jeans.
Quel cornutone di Antonio non aspettava altro che sentirmi godere per venire a spiarci, infatti l’ho visto affacciato alla porta, mentre si gustava la scena e aveva iniziato a menarsi il suo cazzettino. “Guarda com’è brava tua moglie a succhiare, e ora mi faccio leccare anche le palle!!”… Giusy obbediva, le piaceva essere comandata e così la guidavo in tutti i miei piaceri. Ma ora era arrivato il momento di assaggiare Lei, la faccio alzare in piedi, la piego a novanta sulla scrivania e le alzo la gonna… mmmhh che culetto delizioso che ha la Giusy, liscio come seta, bianco come il latte e tra le natiche le passava un perizoma che stranamente non era abbinato al reggiseno, ma era di un nero trasparente con inserti dorati, fantastico!! Mi chino, le scosto il perizoma e inizio a passarle la lingua sul buchino posteriore, so che piace a Giusy e infatti dopo 3/4 colpetti di lingua la sento già fremere di piacere.. “Sii amore, così, sono tutta tua” … mentre dietro di me sentivo ansimare il cornutone che si stava gustando la scena! Le tiro via le mutandine, le allargo bene le gambe e inizio a leccare e assaporare quella figa così profumata, già bagnata, ma pronta a godere. Infatti dopo un paio di minuti la sento venire.. “Ohhh siiii, vengoo…mmmmhhh….daiii!!” una magnifica squirtata che mi prende in viso e un po’ va a finire per terra, per la gioia del cornutone che non aspettava altro. Giusy è letteralmente estasiata, totalmente sdraiata sulla scrivania, e la lascio rifiatare mentre continuo a baciarla tra le cosce.
Poi la faccio girare, la bacio di nuovo in bocca e la prendo in braccio, essendo magrolina e bassina e un’operazione che non mi comporta alcun sforzo … “Adesso andiamo in camera da letto, voglio scoparti sul letto dove dormi con quel cornuto di tuo marito!” e così mi dirigo con lei in braccio verso la camera da letto, non prima di incrociare il cornutone sull’uscio della porta, e gli ordino “Vai a pulire per terra, lecca il piacere di tua moglie, è buonissimo!”… Arrivati in camera, la butto sul letto, e in tono da vero bull le ordino di spogliarsi tutta… “Basta con le carinerie, adesso ti sbatto come una troia” mentre mi metto in piedi sul letto e lei in ginocchio, pronta a spomparmi di nuovo. Stavolta però comando io, così le tengo la testa ferma e inizio un deep throat che più volte la lascia senza fiato.. “Che troia che sei, hai una gola più profonda dell’inferno!” solo che la sua gola mi manda in paradiso!! Bene, ora che è diventato di marmo, la posiziono a pecorina e inizio a sbatterla da dietro, Giusy inizia a dimenarsi, le piace essere scopata in questa posizione e guardarsi allo specchio, mentre la ricopro di insulti e di sberle sulle sue docili chiappe bianche… “Dai puttana, fammi sentire come ti piace, e ora che viene tuo marito guardalo dritto negli occhi mentre godi!” .. Antonio non ha tardato a venire ad osservare la scena, si è portato la solita sedia da cornuto per gustarsi comodo lo spettacolo, quando si stava per sedersi ma … “Cornutone, vieni qui a lubrificare il buco del culo di tua moglie, che ho voglia di incularla!”. Quel cornuto non se l’è fatto ripetere due volte, ha preso il lubrificante dal bagno e me l’ha preparata per bene. Giusy era già in posizione, pecorina, faccia sul cuscino e culo in alto; ho sempre avuto l’impressione che quella troia godesse da matti a prenderlo dietro e così senza pensarci l’ho affondato, delicatamente ma con decisione, tutto nel culo. Dalla bocca di Giusy è uscito solo un “Fai piano amore” per poi diventare “Sii tuttooo, tuttoooo, Antonio guardamiii” .. Antonio era lì seduto col suo cazzettino moscio in mano e sbavava come una lumaca dal piacere, mentre io aumentavo di minuto in minuto il ritmo dell’inculatura … “Ti piace puttana eh? Ti piaci farti sfondare il culo davanti al tuo maritino, vero? Dai, cambiamo posizione, offriamogli una visione degna dei migliori porno e tu cornutone, prendi il cellulare e filma tutto”
Così mi sdraio di traverso sul letto, con le gambe in direzione del cornutone e ordino a Giusy di salirmi sopra, seduta, con le spalle verso di me e le gambe spalancate di fronte al marito! La infilzo di nuovo nel culo, ma questa volte lascio a lei scegliere il ritmo, mentre il marito se la gustava con gli occhi sgranati, quasi incredulo di quanto la moglie potesse essere troia. Giusy infatti ha l’aria della brava donna, ma a letto si trasforma in una docile troia servizievole e.. gode da matti! La sua andatura aumenta, sento il suo culo che si allarga sempre di più e Antonio aveva iniziato a filmare la scena .. “Dai troia, impalati tutta, fai vedere al tuo maritino quanto ti piace prenderlo nel culo dagli altri!” .. fino a quando un altro orgasmo, questa volta anale, la sconvolge totalmente, sento il suo bacino irrigidirsi di colpo ed all'improvviso il retto inizia a pulsare molto forte.. “E brava la Giusy, sei venuta anche col culo…”.. Le scappa un sorriso per poi girarsi a pancia in giù sul letto, sfinita! Mi giro verso il cornuto .. “hai filmato questo bel orgasmo anale?” lui annuisce. Ora il desiderio di orgasmo si impadronisce di me, mi stendo sul letto e invito Giusy a svuotarmi .. “dai troia, voglio sborrare qui, dove dorme tuo marito”.. Giusy raccoglie le ultime forze, se lo prende tutto in bocca e inizia un pompino coi fiocchi, mentre con la mano mi massaggia la zona prostatica.. sono davvero in estasi e vicino all’eruzione, Giusy se ne accorge e affonda ancora di più con quella gola magnifica mentre con il dito medio spinge contro il mio sfintere anale… “Siiii cosìììì, ahhhhhh” un fiume di sborra le riempie la bocca e il viso, e volontariamente faccio andare qualche schizzo sulle lenzuola dove dormirà il marito… “Sei stata grande Giusy, complimenti”. La lascio lì sul letto, sfinita, mentre si assapora ancora il mio nettare e mi dirigo in bagno per le pulizie di rito. Mi rivesto, le faccio una dolce carezza e la bacio in fronte “Alla prossima tesoro, per qualsiasi cosa, non esitare a chiamarmi” e senza salutare il cornuto me ne vado via, svuotato ma soddisfatto. A casa di Giusy il godimento è sempre assicurato!
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1
9 years ago
3Pura1Trasgressione3,
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Il compleanno di alessia
PREMESSA
Essendo un fatto realmente accaduto, cambierò i nomi dei personaggi principali con nomi a mio piacimento e dichiaro da subito che ogni riferimento a fatti e persone esterne è puramente casuale.
Un ringraziamento anticipato va ai nostri protagonisti Alessia e Giulio che fornendo informazioni, che non avremmo potuto nemmeno immaginare da soli, hanno contribuito alla scrittura del racconto.
Possiamo dire di averlo scritto a 8 mani, grazie ragazzi.
IL COMPLEANNO di ALESSIA
Io sono Marco, piacere di conoscervi. Sono un ragazzo di 33 anni. Fisico asciutto, moro con gli occhi verdi, riservato ed educato, etero e con un pene nella norma, amante della pulizia e del sano sesso. Per sesso intendo sesso vissuto con piacere intenso, non la solita botta e via, ed insieme al mio compagno di giochi Daniele, 32 anni e fisicamente molto simile a me, ci siamo da sempre divertiti ad incontrare coppie e singole di buon gusto per divertimento e gioco.
Era l’inizio della primavera, io e Daniele ci eravamo un po stancati delle solite cose che ci venivano proposte.
Carsex, locali e cinema non erano piu cose che ci eccitavano tanto.
Desideravamo altro, rinnovare un po il nostro baule di esperienze con qualcosa di nuovo ed originale.
Una sera veniamo contattati da una coppia, che iscritta da poco su un sito di scambisti, chiedeva di incontrarci. Nel loro profilo non avevano foto o video dove poter capire come fossero fisicamente quindi abbiamo spostato la conversazione tramite mail.
La mail scritta dal marito in questione, Giulio, allegava delle foto di entrambi e ci descriveva la situazione, oltre a riportare il suo numero di cellulare.
Erano una coppia di 30 anni lei e 39 lui, entrambi etero. Lei dal fisico asciutto, capello biondo corto, carnagione chiara, terza piena di seno con grossi e larghi capezzoli e un culetto da sballo. Lui molto alto, un po in carne ma con un bel viso, barba corta e curata e con capello brizzolato. Erano sposati da 5 anni e ancora non avevano figli.
Ci disse che la settimana dopo sarebbe stato il compleanno di Alessia, sua moglie.
Ci raccontò che mentre facevano sesso immaginavano spesso che ci fosse un secondo uomo, quindi voleva organizzare qualcosa di interessante.
Era la nostra occasione per uscire fuori dagli schemi, fare qualcosa di nuovo, qualcosa di erotico e di classe.
Una moglie ignara degli avvenimenti non ci era mai capitata.
Accettammo la proposta.
Nelle mail successive ci scambiammo dettagli importanti per poter far riuscire la cosa al meglio.
Alessia e Giulio non avevano mai fatto nulla del genere, nessuno scambio di coppia o gioco erotico che implicava qualcun’altro nel loro rapporto.
Era la loro prima esperienza.
Ma Giulio ci assicurò che non sarebbe andato storto nulla. Era fondamentale. La cosa avrebbe potuto degenerare e il loro matrimonio finire, cose che sottolineai spesso proprio per far rendere conto ad un marito, eccitato, della reale situazione che poteva verificarsi. Giulio era sempre piu determinato e sicuro.
Quella sicurezza la passò a noi.
Ancor piu eravamo eccitati all’idea di accontentarlo.
Facendo le cose nel modo giusto potevamo esaudire la richiesta e se voluto chiudere il gioco prima di far danni. Questo era il patto.
Arrivò il grande giorno, venerdi.
Ci recammo a casa di Giulio e Alessia verso le 17:00.
L’appartamento era grazioso, in pieno centro a Roma. Non molto grande ma aveva una bella sala, una cucina spaziosa, un bagno con vasca e una camera da letto, tutto in stile moderno. Giulio era ad aspettarci e ci disse che Alessia sarebbe arrivata per le 19:30 dal lavoro. Quindi avevamo un po di tempo per sistemare i dettagli e fare il punto della situazione.
Pochi secondi dopo arrivò la cena, che Giulio aveva commissionato ad un ristorante di zona.
Naturalmente noi avremmo solo dovuto servire, non cucinare.
Demmo una mano a Giulio a sistemare la sala e la tavola, apparecchiammo in tre tutto a dovere, sembrava la tavola di un ristorante a 5 stelle, set di posate per 2, piatti impilati per antipasto e seguito, 2 calici per il vino e 2 bicchieri per l’acqua. Per ultimo una candela al centro e preparammo le luci soffuse.
Ci sistemammo in cucina io e Daniele e iniziammo a vestirci da perfetti camerieri.
Indossammo una scarpa nero lucido, un pantalone elegante nero, una camicia bianca, un panciotto nero e mettemmo anche il papillon. Una veloce pettinata da cresima ed eravamo perfetti cosi. Non ho parlato degli slip perché non li mettemmo affatto, lasciammo il nostro giocattolo libero nel pantalone. Sarebbe stato tutto molto piu semplice in questo modo, un po scomodo, ma semplice per quello che avevamo in mente.
Alessia alle 19:30 spaccate arrivò a casa.
Noi rimanemmo in silenzio in cucina, Giulio andò ad accoglierla.
Le diede due baci e le disse di andare in bagno a prepararsi e poi in camera a vestirsi che l’avrebbe portata a cena, ordinando di non andare o guardare in cucina ne in sala perché c’era una sorpresa.
Alessia molto stupita lo guardò negli occhi, lo baciò per qualche secondo e si diresse velocemente verso il bagno.
Giulio tornò da noi, ci disse che tutto procedeva bene e poi, ribadendo il fatto che l’avrebbe tenuta lontana dalla sala e dalla cucina, ci invitò a seguirlo verso il bagno.
Noi lo seguimmo.
Giulio aprì delicatamente la porta senza far rumore e ci fece intravedere Alessia che si spogliava e si infilava nella vasca.
Aveva un corpo da favola, guardai Daniele negli occhi senza parlare e lui intuì subito quello che avrei voluto dire a gran voce: “ è una sventola da paura”.
Alessia era come l’avevamo vista in foto, anzi meglio.
Un seno fantastico e un culetto da oscar.
Tornammo in cucina subito perché Alessia faceva tutto molto velocemente, eccitata all’idea che Giulio si fosse messo in opera nell’organizzarle qualcosa di speciale. Non immaginava nemmeno cosa sarebbe successo dopo.
Giulio la prese dal bagno e la accompagnò in camera da letto dove Alessia aprendo l’armadio tirava giù vestiti per la serata, coperta solo dal suo accappatoio rosa. A Giulio quei vestiti non erano graditi, anche se belli Giulio voleva qualcosa adatto a ciò che stava per accadere, allora si propose per sceglierle l’abbinamento corretto.
Alessia, incredula a tutto ciò, perché mai Giulio si era prestato a tanto, lo lasciò fare.
Giulio le prese per prima cosa le scarpe, una scarpa aperta nera, con tacco non troppo alto e che si allacciava a x sul polpaccio arrivando appena sotto il ginocchio. Poi passò all’intimo, prese un perizoma nero senza pizzo e lo poggiò sul letto, Alessia le disse che non aveva a corredo nessun bel reggiseno per quello e Giulio le rispose che quella sera non l’avrebbe affatto indossato. Il suo seno, una terza piena, era ben tirato su al naturale che l’avrebbe voluta cosi per la sera del suo compleanno. Lei, anche questa volta, acconsentì.
Poi prese l’abito, un vestitino nero a righine finissime grigio chiaro a gonna corta e ondulata molto leggero con spalline molto fine e grossa scollatura. Alessia disse: “ si è molto bello ma non avrò fresco tornando a casa?”
Giulio le rispose: “Non preoccuparti perché prevedo una serata molto calda”.
Alessia sorrise e iniziò a vestirsi come Giulio le aveva chiesto. Poi tornò in bagno a rifinire il trucco e a sistemarsi i capelli.
Giulio tornò da noi che balbettava dall’eccitazione e non riusciva a descriverci cosa le avesse fatto indossare. Facemmo come precedentemente una capatina in bagno.
Giulio scostò appena la porta e vedemmo Alessia che si truccava davanti allo specchio.
Una mano poggiata sul lavandino a sostegno, l’altra che passava il rossetto color carne sulle labbra. Il suo seno stava nel vestitino tirato talmente su che si gonfiava sopra la scollatura. Il culetto spinto in fuori e verso l’alto che le impennava la gonnellina leggera. Le gambe ben dritte sopra quei tacchi e i polpacci racchiusi in quel giro di lacci la rendevano molto sexy.
Alessia era uno schianto! Il profumo inebriante che usciva dal bagno era paradisiaco.
Per noi 2 era una preda troppo appetitosa. Ci saremmo impegnati al massimo. Tornammo subito in cucina.
Giulio ci disse che ci avrebbe chiamati per il vino e per tutto il resto della cena.
L’iniziative le avremmo prese solo noi, lui era la nostra spalla e non viceversa.
Eravamo già eccitati ma occorreva molta lucidità.
Si inizia! Dissi a Daniele che annui mettendo un visetto da tredicenne davanti ad un nuovo giocattolo.
Alessia uscì dal bagno, attese Giulio che le prese subito la mano, si scambiarono i complimenti per l’abito, anche Giulio era in giacca azzurra e cravatta abbinata, e si diressero verso la porta.
Ma Giulio l’accompagnò in sala tenendole gli occhi coperti con le mani.
Arrivati davanti la tavola le liberò gli occhi e le disse: “sorpresa”.
Alessia osservò la tavola, si girò verso di lui e sorridendo gli disse: “ che scemo che sei”
Giulio le scostò la sedia e la fece sedere, poi si sedette lui.
Si guardarono in faccia per qualche secondo, erano uno di fronte all’altra, poi Alessia gli chiese: “ e … cosa mangiamo?”
Giulio a voce alta esclamò: “possiamo avere del vino come aperitivo?”
Presi la bottiglia di prosecco con la mano destra, misi il tovagliolo rosso sul braccio sinistro e uscii dalla cucina diretto in sala. Pochi passi ed ero alla sinistra si Alessia. La sua testa era all’altezza della mia vita.
Dissi: “buona sera, io sono Marco e sarò il vostro cameriere per questa sera”
Alessia sorrise arrossendo, mi guardò negli occhi, poi osservò come ero vestito e rivolgendosi a Giulio disse: “tu sei proprio scemo” e rise con discrezione.
Versai da bere nel calice di Alessia, non potevo fare a meno di guardarle i seni, da sopra si vedevano benissimo. Erano stupendi, molto gonfi e tirati su, i capezzoli uscivano appena dalla scollatura e tra i due seni c’era lo spazio sufficiente per poggiare la bottiglia che avevo in mano. Saliva il profumo della sua pelle al mio naso e inebriava i miei sensi. Le sue gambe, bellissime e accavallate l’una sull’altra, lasciavano spazio, nonostante la scarpa alle sue bellissime e finissime caviglie.
WOW pensai e andai da Giulio, versai anche a lui il prosecco, poi rimasi a centro tavolo fermo finche Giulio mi disse che potevo andare.
Tornai in cucina piu eccitato che mai. Daniele mi chiese com’era andata. Raccontai un po al volo come quei seni già mi facessero eccitare e di come era angelico e delicato il viso di Alessia. Daniele mi chiese se l’atmosfera era tranquilla, risposi di si. In effetti per ora era tutto come sarebbe dovuto essere.
Giulio chiamò per l’antipasto. Uscimmo entrambi questa volta. Daniele si diresse verso Alessia per servirle il piatto, io verso Giulio. Era un’antipasto di mare misto, come piaceva ad Alessia, ma lei anziché guardare il piatto osservò Daniele.
Poi guardando Giulio gli disse: “non avremmo speso meno andando al ristorante?”
Giulio rispose: “non tutto ti danno al ristorante”
Noi rimanemmo un po congelati dalla frase di Giulio, non l’aspettavamo affatto.
Alessia si mise a ridere di nuovo con fare molto garbato e annuì.
Aveva involontariamente rimesso apposto le cose. Una reazione strana ma era quello che ci occorreva in quel momento.
Tornammo in cucina, dando modo alla coppia di rimanere un po sola e sondare la situazione.
Dalla porta della cucina vedevamo tutto. Alessia era di spalle a noi, Giulio di fronte. Iniziarono a parlare. Alessia chiese come gli era venuto in mente e Giulio diede varie e vaghe spiegazioni ma tanto per chiacchierare. Poi le disse che era uno schianto. Lei ricambiò i complimenti. Giulio chiese se il cibo le piacesse lei disse di nuovo di si e aggiunse: “sono molto carini”. Giulio sorrise, era quello che voleva sentirsi dire e non aveva nemmeno dovuto chiedere. Le rispose subito: “sono contento che ti piacciano, l’idea mi intriga anche”.
Alessia chiese: “che vuoi dire? in che senso ti intriga?”
Giulio: “beh, siamo serviti come al ristorante ma siamo sempre a casa nostra, senza la gente intorno e la confusione”
Alessia: “si, questo l’ho capito, ma in che senso ti intriga? Chiedevo”
Giulio: “ti faccio una richiesta per fartelo capire, impiegherei troppo a spiegarlo”
Alessia: “chiedi pure e ti sarà dato, visto quello che hai organizzato mi sembra giusto”
Giulio: “senza fartene accorgere esci un seno dal vestitino”
Alessia: “ma che dici? Sul serio?”
Giulio: “si, l’ho sempre immaginato al ristorante”
Alessia: “ok, scemo”
Alessia posò il calice, prese la spallina del vestito e la scostò un po, noi da dietro intuivamo tutto ma non vedevamo nulla, era molto eccitante.
Alessia: “va bene cosi?”
Giulio “certo, ora tirala fuori, voglio vedere il capezzolo”
Alessia prese il seno sinistro e lo mise poggiato sulla scollatura, Giulio era rossissimo in viso, si vedeva che era eccitato e noi avevamo capito che l’immagine che gli si proponeva era davvero di un erotico unico.
Alessia: “va bene cosi? Ti piace?”
Giulio: “si moltissimo, ora anche l’altro”
Alessia, scostate entrambe le spalline del vestito ma senza tirale giu del tutto, tirò fuori entrambi i seni completamente e disse: “sono belle le mie gemelline?” Giulio annui eccitatissimo, vedevamo che si stringeva il pacco con la mano, ed esclamò: “Marco posso avere altro vino?”
Come prima presi la bottiglia e il tovagliolo dirigendomi verso il tavolo, Alessia fece un piccolo movimento per rimettere tutto al suo posto ma Giulio la guardò e le disse di restare ferma e mi disse: “servi da bere a mia moglie per favore”
Io risposi: “subito signore” e giratomi verso Alessia versai da bere nel calice, Alessia mi guardava in viso rossissima dall’imbarazzo, io la guardai prima negli occhi poi le guardai il seno. Stupendo, stavo morendo di eccitazione. Lei guardava Giulio con le mani unite poggiate sulle gambe e le spalle strette, in quel modo il seno si univa e impennava ancora di piu.
Rimasi fermo li dopo averle versato da bere, finche Giulio mi disse di andare a preparare i primi. Tornai in cucina e risposi alle mille domande di Daniele che mi chiedeva i particolari, risposi a tutto molto eccitato.
Come entrai in cucina Alessia rimise apposto il suo seno nel vestito, guardò verso la cucina al volo e poi disse a Giulio: “tu sei proprio scemo, mi sono vergognata”.
Giulio: “io invece mi sono eccitato, sei stata fantastica”
Alessia: “ora ho capito cosa intendevi prima”
Giulio: “sono contento, è da tanto che immaginavo una scena simile al ristorante”
Alessia: “quindi? Non vuoi sapere se mi sono eccitata anche io?”
Giulio: “certo, ti sei eccitata?”
Alessia: “molto, mi è piaciuto farmi ammirare, Marco penso abbia gradito molto il mio seno, non si staccava piu dal guardarlo”
Giulio: “quindi … continuiamo ad ordinare? Ti va?”
Alessia: “certo, ho ancora piu fame ora”
Ascoltammo tutto, eravamo al settimo celo. A quanto sembrava Alessia aveva capito benissimo le intenzioni di Giulio e la cosa le piaceva.
Alessia chiese a Giulio: “posso ordinare una cosa fuori menù?”
Giulio: “penso proprio di si, Marco, Daniele potete venire un secondo per favore?”
Andammo al tavolo e Giulio ci disse che Alessia aveva una richiesta, restammo accanto al tavolo impalati ad attendere che Alessia prendesse coraggio e aprisse la bocca nel dirci cosa avesse in mente. Fu molto decisa come se fosse il suo turno di governare la situazione.
Alessia: “vorrei sapere se è possibile avere al posto del menù un piatto speciale, molto speciale “
Rispondemmo con fare molto galante ed educato che qualunque cosa avesse richiesto noi l’avremmo potuta fare.
Come rispondemmo Alessia fece cadere il tovagliolo di proposito sotto il tavolino. Daniele si chinò per raccoglierlo e lei, aprendo le gambe, mi disse: “vorrei 2 piatti diversi, uno alla mia sinistra e uno alla mia destra, in modo tale da poter scegliere cosa mettere in bocca. E’ possibile?”
Risposi guardando Giulio che annuiva: “certo che si, 1 minuto e siamo da lei”
Daniele si rialzò e posò il tovagliolo al suo posto, Alessia richiuse le gambe e guardò Giulio chiedendo con gli occhi il permesso, quel permesso che in realtà Giulio le aveva già concesso. Noi tornammo in cucina, io avevo avuto l’input dal suo seno meraviglioso Daniele dalle sue gambe a dalla vista del suo perizoma. Eravamo eccitati, ma ancora non abbastanza da poter mettere con soddisfazione il nostro caldo cazzo su un piatto.
Giulio lo aveva intuito e iniziò a chiacchierare con Alessia, chiedendole ancora se noi eravamo di suo gradimento e se avrebbe potuto fare questo e quello, stava sondando ancora la situazione, ma oramai era chiaro, Alessia stava giocando come lui voleva che facesse. Punto di non ritorno.
Nel frattempo, noi in cucina ci menavamo un po il cazzo per farlo diventare piu duro.
Senza darlo a vedere e con la porta socchiusa.
Alessia si alzò per andare in bagno. Tornò pochi secondi dopo, si sedette e posò il perizoma sul suo piatto dicendo a Giulio: “questo è molto bello, ma oramai è un po bagnato, non mi serve più”
Giulio si chinò con il capo sotto il tavolo, senza scomporsi piu di tanto, Alessia gli spalancò le gambe facendogli vedere la sua vagina completamente depilata e umida.
Lui si risollevò e le disse: “molto sexy, non ti vergogni più vedo”
Alessia annuì e gli chiese se i suoi piatti avessero ancora tardato ad arrivare.
Giulio esclamò a voce alta: “sono pronti i 2 piatti speciali?”
Era il segnale che attendevamo, prendemmo i piatti tenendoli dal basso con la mano sinistra mentre con la mano destra impugnavamo alla base il cazzo che usciva dal pantalone solo attraverso la zip aperta e lo poggiavamo sul piatto, poi con un tovagliolo rosso lo coprimmo tenendolo sdraiato sul piatto.
Ci dirigemmo al tavolo.
Io a sinistra di Alessia, Daniele alla sua destra.
Come arrivammo Alessia esclamò: “mmmm, era ora. Ho molta fame questa sera.”
Poi guardando Giulio disse: “posso curiosare?” Giulio rispose: “devi”
Alessia guardò Daniele senza scomporsi piu di tanto e gli chiese: “cosa hai di bello per me?”
Daniele rispose: “questo pezzo di carne signora” sollevò il tovagliolo e tenendo il cazzo alla base lo premette sul piatto. La reazione di Alessia fu fantastica, disse: “wow che bel pezzo di carne, posso toccarlo?” e senza ottenere risposta da Daniele lo accarezzo solo con il dito indice della mano destra, al contatto vidi le vene che si ingrossarono.
Poi si rivolse a me e chiese la stessa cosa, io le risposi: “oltre alla carne questa sera abbiamo una grande fava, se gradisce anche la verdura signora”.
Mi guardò negli occhi e mentre toglievo il tovagliolo dal mio giocattolo ci poggiò la mano aperta sopra premendo e disse: “è calda per essere una fava, posso sentirne il sapore?” risposi “certamente”, abbassò appena la testa e passò solo la lingua sulla mia asta che nel frattempo aveva espulso umori di eccitazione, ne assaggiò il sapore, mi guardò di nuovo e disse: “sapore buono e delicato, penso di volere la fava e la carne questa sera, sono sicura che i due piatti vadano in armonia insieme”. Giulio la osservava e non smetteva di accarezzarsi, era al settimo celo.
Noi restammo fermi accanto ad Alessia che, guardando Giulio, gli disse: “posso rifare la cosa che mi hai chiesto prima?”
Giulio rispose: “certo, se anche io posso slacciare la mia cintura per mettermi piu comodo”
Alessia rispose: “certamente, non vorrei farti scoppiare nei pantaloni”
Giulio, si alzò dal tavolo, si slacciò la cintura, calò i pantaloni e gli slip e tirò fuori un cazzo di tutto rispetto. Era gonfio e rosso, pulsava dall’eccitazione. Si rimise seduto al suo posto e continuava ad accarezzarlo molto delicatamente, aveva sicuramente paura di venire prima del dovuto.
Alessia, alla vista del suo cazzo, disse: “vedo che ti piace vedere che io mi appassioni al cibo questa sera”. Prese le bretelline del vestito e, questa volta, le tirò completamente giù.
Era a seno scoperto a pochi centimetri dai nostri cazzi che, pressati sul piatto dalla nostra mano, diventavano sempre piu grossi e gonfi facendo fuoriuscire una buona quantità di umori.
I suoi seni erano gonfi, li premeva tra se stessi con le braccia e li faceva ballonzolare appena mentre ci guardava in viso e disse: “vi piacciono le mie pere? Se gradito io ho portato la frutta”
Sorridemmo timidamente e accennammo con il capo il nostro gradimento.
Alessia prese il mio cazzo con la mano sinistra e quello di Daniele con la destra e passò il glande gonfio e rosso sui suoi capezzoli. Io il seno sinistro Daniele quello destro. Bagnò i suoi capezzoli con il nostro liquido e poi disse: “voglio mangiare la carne per prima” in un battibaleno prese il cazzo di Daniele in bocca, tutto di un colpo, e iniziò a pomparlo delicatamente. Daniele posò il piatto e le accarezzò il seno. Mentre Giulio si toccava sempre di piu Alessia mi segava delicatamente toccando con il pollice la punta e strofinando il mio cazzo spesso sul seno sinistro.
Eravamo tutti eccitatissimi.
Si girò verso di me e, mentre segava Daniele, disse: “ora la fava, voglio mangiarla” iniziò a pompare piu freneticamente, stavo quasi per venire. Se ne accorse e si fermò.
Si alzò dalla sedia e disse a tutti e tre: “vorrei servire il dolce sul divano” e si diresse a pochi metri dove vi era un divano fatto a penisola, ci guardò e ci disse di sederci. Sedemmo subito tutti e tre, uno accanto all’altro, lei in piedi di fronte a noi con il seno al vento. Bello, eretto, sodo, con i capezzoli gonfi.
Si girò di spalle e tolse il vestitino facendolo scivolare delicatamente in terra, mostrando un culetto stupendo. Si chinò in avanti e allargò le natiche. Era uno spettacolo fantastico.
Giulio ci guardò, lui era nel mezzo, tra me e Daniele e disse: “vi piace mia moglie?”
Rispondemmo: “Tantissimo”
Alessia si avvicinò, si inginocchiò e prendendo in bocca il cazzo di Giulio, iniziò a segare i nostri delicatamente. Poi si alternò con la bocca su tutti e tre e strofinando le tette sul cazzo di Daniele disse: “il letto ci contiene tutti questa sera, e io voglio scartare i miei regali sotto le lenzuola”
Ci dirigemmo verso la camera da letto spogliandoci e lasciando vestiti ovunque, tutti e tre.
Passammo tutta la notte alternandosi tra le curve di Alessia, lei che gemeva e ci tirava verso di lei con molta frenesia e inaspettata calma. Era eccitatissima e coinvolta.
Ebbe il regalo da tutti e tre quella sera, Giulio per ultimo, attese che noi venissimo sul corpo di Alessia per godere di quella vista e solo ad allora esplodere dentro di lei.
La mattina seguente si svegliarono ma noi eravamo già tornati alle nostre vite, sul tavolo lasciammo il “conto”, un foglietto con scritto: SERVIZIO COMPLETO + PEZZO DI CARNE + FAVA = PERE, BACI ED ESPERIENZA DA RIPETERE.
Ci contattò Giulio il giorno dopo, ci ha ringraziato. Lo sentimmo a natale e capodanno, ci ha ringraziato. In tutto ciò, noi ringraziamo lui e la sua fantastica moglie. Perché grazie a loro, siamo usciti dalla banalità e abbiamo iniziato a prendere gusto di una cosa nuova: l’eccitazione mentale è piu importante di quella fisica e una cosa fatta bene ne provoca tanta, indispedabile per poter star bene.
Ci rivedemmo tempo dopo, in un ristorante a cena tutti e quattro. Ridemmo tutta la sera sul comportamento dei camerieri che ci servivano.
Questo racconto è stato lungo lo ammettiamo, ma solo così potevamo dare importanza ai gesti e le sensazioni piu che alle posizioni effettuate a letto, che volendo alla fine sono sempre le stesse e le ben conosciamo tutti.
Marco & Daniele
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MarcoBullperLei,
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E dire che....2
E dire che….2
Da quel week end, sono passati sei anni e, oltre a sentirci telefonicamente per lo scambio di auguri in occasione delle festività importanti non ci siamo più visti.
A quanto fosse successo quella notte non ci pensavo più. Si.., ogni tanto mi sfiorava i pensieri, ma oramai non ci pensavo più di tanto. E questo, fino ad agosto di quest’anno.
Ero andato a passare qualche giorno di relax e stare un po’ con mia madre al paesello d’origine.
Il giorno di Ferragosto mia madre mi dice che Carla e Claudio ci hanno invitato a passare la giornata da loro. Devo dire che la cosa non mi dispiace affatto. Rispondo che per me va bene. Anzi, visto che la roro casa è una viletta con piscina contornata di verde e con alberi maestosi, mi sarei veramente rilassato….
Chiamo mia cugina per chiedere se avessero bisogno… Mi risponde lei e quando sente la mia voce esclama… Marcoooooo!!! Che piacere sentirti! Io e i ragazzi abbiamo una gran voglia di abbracciarti….
A proposito… Se magari venissi con un po’ di anticipo mi daresti una mano a preparare gli antipasti. So che sei molto bravo… In effetti, sono abbastanza pratico ad aprire i frutti di mare e preparare delle gustose salsine. Chiedo a mia madre e gli dico che saremmo stati da loro per le ore 10 circa. Ok! Vi aspetto.
Claudio e sua sorella stanno per scendere in paese insieme al marito e Cristian. Il gelato lo comprano loro quando tornano per pranzo, aggiunge Carla. Aspetto mia madre che si prepari, prendo dalla cantina due bottiglie di spumante italiano, una di secco a un’altra amabile e partiamo.
Arrivati a casa di mia cugina, suono il campanello del cancello.. Sono Marco… Ciao Zio Marco!! Sono Morena… Che Bello…. Parcheggio l’auto sotto un pergolato, scendo e la prima a saltarmi addosso è Morena. Cia zio… Ti ricordi di me? Mi abbraccia e mi stringe schioccandomi rumorosi baci sulle guance. Carla aiuta mia madre a scendere dall’auto, saluto di rito, e poi viene verso di me e mi dice..
Fatti abbracciare cuginone mio… Mentre ci stringiamo, nel tentativo di scambiarci il bacetto sulle guance finisce che le nostre labbra si sfiorano… Buono il sapore del tuo rossetto, commento io.
Si defila dall’abbraccio… Il mio cugino biricchino sempre pronto ai complimenti, mi omaggia di un altro bacio a fior di labbra e ci fa accomodare sotto il portico….
Morena, prepara qualcosa di fresco per la zia, e tu Marco, vieni in cucina che il lavoro ti aspetta…
Lei cammina davanti a me e posso ammirare le sue ammalianti forme…
Una volta in cucina mi metto subito all’opera.
Carla è abbigliata con uno di quei leggeri parei estivi che gli modella il corpo, e per giunta, anche trasparente…Mentre sono impegnato nei preparativi, lei non perde occasioni di scodinzolarmi davanti, e volte, si pone in modo che posso ammirare le sue bellissime tette nude sotto il pareo, la sua intimità è coperta da un minuscolo slip da mare…
Il continuo distogliere lo sguardo da quello che sto facendo per ammirare la femmina al mio cospetto, mi pungo un dito con la punta del coltello e dalla mia bocca esce un…Ahi! Che pirla che sono. Carla vede che esce un po’ di sangue e … Dai, vieni in bagno che ti disinfetto e ti metto un cerotto. Mentre mi tiene il dito da medicare mi ritrovo con il viso all’altezza del suo seno. Però!!!! Certo che hai delle belle tette! Ti ricordi quando da ragazzini giocavamo al Dottore e tu ispezionavi tutto il mio corpo proprio come un medico? Carla?... Lascia stare questi ricordi, mi eccitano ancora.. E lei, per tutta risposta, mi mette una mano tra le gambe e,.
Caspita Marco! Non ricordo di averlo mai sentito cosi duro quando giocavamo al dottore… Mi fa alzare, mi abbassa il pantaloncino e inizia a masturbarlo…. Peròòòòò…. Si abbassa e se lo infila in bocca… mhhh… Vediamo se sono diventata più brava di quando ero una ragazzina? Lo lecca come un gelato, lo succhia e con la mano lo sega…. Carlaaa? Ti prego… Mhhh. È l’unica parola che odo… Continua con maestria la sua opera… chiudo gli occhi e mi abbandono ad un’esplosione di sperma nella sua gola…. Deglutisce con avidità fino all’ultima goccia. Si passa la lingua sulle labbra soddisfatta. È da quando sono venuta a casa tua che avevo voglia di farlo… Mi tira su lo slip da mare, vi riposta il fallo ancora mezzo duro carezzandolo e mi dice… Guarda che lo voglio ancora… Ho voglia di scopare con te giocando al Dottore…Mi cinge un piccolo cerotto sulla ferita e torniamo in cucina. Per fortuna Morena era rimasta sotto il portico con mia madre…
Continuiamo con i preparativi non disdegnandoci complici sguardi.
Tutto pronto. Arrivano gli altri… Cristian corre ad abbracciarmi… mi stringe cosi forte che il suo esile corpo aderisce al mio in modo quasi passionale. Il suo caschetto biondo, viso dai lineamenti gentili e curato.
Mi guarda con uno sguardo illuminato…. E la maturità? Tutto a posto? Si zio! A settembre veniamo a fare l’iscrizione all’Università. Veniamo? Dico io. Si! Io e Morena abbiamo deciso di iscriverci alla stessa Facoltà.
Bene! Rispondo. Se volete venire a stare da me vi ospito volentieri…. Uaoooooo. Magari!!
Ok! Quando siete pronti mi avvisate. Ma no! Interviene Claudio. Magari se ci dai una mano a cercare un piccolo appartamento cosi non disturbano te…. Ma quale disturbo! Mi farebbe davvero piacere se venissero a stare da me. Mi farebbero anche un po’ di compagnia… Iniziano le portate e interrompiamo l’argomento.
Gira che ti gira, mi ritrovo seduto a tavola con Morena alla mia destra, Carla alla mia sinistra all’angolo del tavolo e… Cristian di fronte. Morena mi tira qualche scanzonata gomitata ed elogia il mio impegno a raccontare barzellette. Carla, non perde occasioni, ogni qualvolta che si deve alzare per andare in cucina, di chiedermi aiuto invitandomi a seguirla per darle una e ne approfitta per passarmi lascivamente la mano sul pene fino a farmelo diventare duro.
Tira fuori dal forno la teglia dei cannelloni col ripieno di pesce e inizia a sezionarli a porzioni. Per fortuna ha le mani impegnate perché entrano Cristian e la sorella di Claudio per aiutarci nel portare i piatti a tavola.
Noto che lo sguardo di Cristian è fisso sulla mia spropositata erezione, la fissa con occhi languidi e imbarazzati.
I piatti sono pronti e iniziano a portarli a tavola. Io mi attardo nella speranza di far tornare normale il mio pene.
Probabilmente Morena ha captatto qualcosa. Mi siedo e poco dopo, sento che spinge in modo deciso la sua coscia contro la mia. Faccio finta di niente…
Incrocio lo sguardo interrogativo di Cristian come per chiedermi che cazzo stesse succedendo.
Defilo il mio sguardo. Il pranzo arriva alla fine.
Bene! Penso proprio di chiedervi il permesso di congedarmi e trasferirmi su un lettino a bordo piscina per un riposino. Mi alzo e vado stendermi su un lettino sotto un gazebo. Non so per quanto tempo sono rimasto in un piacevole dormi veglia, ed è proprio durante il dormiveglia che ho avvertito di nuovo quella manina sul membro. SI! Ancora quella manina… Sempre nel dormi veglia, mi godo quella manina che massaggia il mio membro duro sfiorando il pantaloncino. Poi d’un tratto… Più niente. Apro gli occhi e vicino a me, nessuno…
Vedo Cristian seduto sul bordo della piscina a pochi metri da me.
Mi metto a sedere sul lettino e chiedo a Cristian dove fossero gli altri. Lui si gira… ciao zio!
La zia, (mia madre), è andata a riposarsi in camera, la mamma e Morena stanno finendo di sistemare in cucina, e gli altri, sono andati a fare una passeggiata nel bosco.
A questa risposta, riaffiora prepotente il ricordo di quella notte. “E dire che… non ci pensavo più”!
Vengo riportato al presente da Cristian che mi chiede. Davvero zio, ci ospiteresti da te? Certo che si! Cristian. Allora ti chiedo di parlarne con la mamma per convincerla. Ci penso io. Non ti preoccupare…
Nel frattempo, arrivano Carla e Morena con un fumante caffè.
Dormiglione…Eccoti un buon caffè cosi ti svegli… Grazie Carla! Mi ci vuole proprio…
Sorseggio il caffè intavolando il discorso di ospitare a casa mia Cristian e Morena per tutto il periodo degli studi universitari.
Lo faccio con molto piacere. Credimi.. Mi guarda, gli chiedo un segno di assenso con lo sguardo e lei annuisce dicendo che volevano comunque partecipare, lei e sua cognata, alle spese.
Di questo ne riparliamo rispondo. Noto un complice e felice sguardo tra Morena e Cristian. Mi ringraziano in coro e mi vengono a schioccare un bacio sulle guance, e sempre in coro mi dicono, grazie zio!
Chiacchierando, si sono fatte quasi le ore 17. Mia madre si è svegliata e ci ha raggiunto.
Quando vuoi, andiamo a casa mi dice mia madre. Dai Zia, interviene Carla, restate qui anche per cena e poi ve ne andate. Mia madre mi guarda e attende l’assenso. Ma si, mamma, torniamo stasera col fresco.
Tornano gli altri, ci raggiungono e Carla, informa i genitori di Morena su quanto prima concordato in merito alla mia ospitalità offerta ai ragazzi per il periodo degli studi.
Il cognato di Claudia ribadisce il loro voler contribuire alle spese per il soggiorno della loro figlia a casa mia.
Rassegnato, rispondo che ne avremmo riparlato quando i ragazzi sarebbero venuti da me a settembre.
Ormai tardo pomeriggio, Carla e sua cognata si spostano in cucina per preparare una leggera cena…
La serata scorre piacevolmente e terminata la cena, saluti, baci e abbracci con un arrivederci a settembre.
Passo ancora una giornata con mia madre e torno a casa mia.
Durante il viaggio, ho pensato di divere il mio lettone in due letti nei quali avremmo dormito io e Cristian, mentre Morena, si sarebbe sistemata nella camera degli ospiti.
Continua
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9 years ago
complicita360,
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E dire che.....1
Vivendo in un’affascinante città, un bel giorno mi chiama mia cugina chiedendomi se posso ospitare per il w.e. successivo lei, suo marito e suo figlio. Certo gli rispondo, volentieri. Arrivano il venerdì sera e noto con sorpresa che sono in quattro, c’è anche la nipotina, figlia della sorella del marito.
Dopo i convenevoli saluti, propongo di andare al ristorante per cena. Ok per tutti.
Arrivati al ristorante, ci assegnano un tavolo e mia cugina Carla occupa posto di fianco a me.
Pensavo foste in tre dico a Carla, vuol dire che dormirete i 4 nel lettone e io andrò nella camera degli ospiti, visto che c’è un letto alla francese, un piazza e mezzo. Ma no! Dice lei. Possiamo fare cosi… Io, Claudio e Morena, la nipote, nel lettone e Cristian dorme con lo zio. Va bene Cristian? Certo mamma. Se allo zio Marco non dispiace? Certo che no! Rispondo con un po’ d’imbarazzo. Spero di non russare..
Cristian è un ragazzino di 14 anni, biondino con i capelli a caschetto.
La serata scivola allegra tra ricordi e barzellette…
La ragazzina, anche lei più o meno stessa età di Cristian, mi guarda divertita ad ogni mia barzelletta o battuta.
Finito di cenare, torniamo a casa. Mostro la camera da letto a mia cugina e andiamo in salotto dove ci aspettano gli altri. Ancora qualche barzelletta e tutti a letto.
Carla, Claudio e Morena nella Camera da letto e, io e Cristian in quella degli ospiti.
Le camere sono dotate di Bagno con vasca e doccia.
Richiusa la porta dietro di noi, Cristian mi chiede… Zio Marco, ti dispiace se vado prima io in bagno? Ho un urgente bisogno. Certo! Va pure. Intanto che Cristian è in bagno, io mi metto svesto e resto in box. Accendo la TV e mi siedo sul letto. Dopo circa dieci minuti, Cristian esce dal bagno, prende il suo pigiama e Scusa zio, ancora 5 minuti… Ok. Rispondo.
Riesce e s’infila nel letto. Ora tocca a me. Vado in bagno, denti e solito bidet. Esco, mi metto nel letto pronto per dormire.
Devo essermi addormentato di pacca con la TV accesa.
Nel mezzo della notte, una piacevole sensazione desta il mio sonno. La TV è ancora accesa. Mi rendo conto che ho una forte eccitazione e avverto qualcosa di caldo che avvolge il mio pene. Senza fare movimenti bruschi, riscontro che quel piacevole calore è dato dalla manina di Cristian che avvolge con delicatezza il mio pene. Porca miseria…. E adesso cosa faccio? Dico tra me e me…Da un lato vorrei fermarlo, ma la cosa potrebbe creare dei malintesi, dall’altra, ho una strana voglia di far finta di dormire.
Opto per la seconda. Con gli occhi socchiusi mi abbandono al sublime piacere che sto provando…
La manina ora lo avvolge più forte. Forse vuole sentire le pulsazioni del mio membro. Mi abbandono completamente al piacere che quell’atto incestuoso mi sta regalando. La manina ora molla la presa, accarezza delicatamente il mio pene duro e si ritira…
Mi aspetto che riprenda ma…. Niente… Sento che si gira e…Invana è la mia attesa…
Resto immobile con il pene duro e le palle che quasi mi duolono.
Dopo circa una ventina di minuti, realizzo che si è addormentato.
Mi alzo, vado in bagno e non posso fare a meno di masturbarmi…
Ritorno a letto e a fatica mi riaddormento.
Mi sveglio con la luce del giorno, guardo Cristian che dorme come un ghiro, entro in bagno a scaricare la vescica e vado in cucina a preparare la colazione per tutti.
Arrivo in cucina e noto che Carla è già sveglia. Buongiorno Carla… Come mai già in piedi? Lascia stare va…
Morena non è rimasta ferma un minuto, si muove in continuazione… Figurati… Claudio che russa da una parte, Morena che si muove in continuazione dall’altra, ed io, in mezzo a fare la statuina sveglia…
A chi lo dici, (prendo la palla al balzo). Anche Cristian si è agitato tutta la notte. Mi sa che stasera io dormo sul divano. E no! Delle due è Claudio che dorme sul divano… Giacché russa. No. No… Intervengo prontamente. Mandi a dormire tuo marito con suo figlio ed io dormo sul divano, dico con fermezza.
A guardare bene mia cugina in deshabillé, quasi quasi non mi dispiacerebbe dargli una bella ripassatina.
E’ sabato, e non devo andare in ufficio. Ma, come tutti i sabati mattina, approfitto per sbrigare alcune faccende…Loro escono dicendomi che sarebbero tornati per sera e che avremmo cenato al ristorante e che sarei stato loro ospite.
Durante la giornata riaffiora sovente il pensiero di quello che è successo durante la notte.
Tornano a casa verso le ore 20 e, dopo essersi rinfrescati, ci dirigiamo al ristorante.
Stesso tavolo. I ragazzi vogliono la pizza e noi adulti ci aggreghiamo. Noto che Cristian è un po’ taciturno, mentre, la ragazzina mi chiede ancora barzellette..
Tutto bene Cristian? Si zio.. Ti chiedo scusa se la notte scorsa non ti ho fatto dormire…
Non ti preoccupare, stasera toccherà a tuo padre. Rispondo scherzandoci sopra….
Fine della serata, tutti a casa e tutti a letto.
La mattina seguente, colazione al bar… Saluti, baci e abbracci e un sincero arrivederci.
Nel salutarci, la ragazzina, mi schiocca un rumoroso bacio sulla guancia e mi dice…
Posso chiamarti anch’io Zio Marco? Certo Morena. Chiamami pure zio Marco…
Continua…
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9 years ago
complicita360,
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..cosi divenni la chicca...
Guardo le foto facendole scorrere sullo schermo del mio tablet, bellissime, perfette, scattate con la cura dei particolari. Ricordo di ogni singola posa, la preparazione, i dettagli, tutto. Una foto in particolare attira la mia attenzione, è perfetta, bellissima, l'ho desiderata così, e il risultato va ben oltre le mie aspettative. Mi ritrae di spalle, con le ginocchia appena genuflesse, lo sguardo di lato ammiccante, le labbra sensuali mimano un bacio, ma tutta l'attenzione è per il mio lato B. Tondo, perfetto, provocante, appena fasciato da una mini di stoffa nera elasticizzata, alta appena venti/ venticinque centimetri, ma che mi costringe a ricordare come tutto è cominciato. La mente ritorna indietro di alcuni anni. All'epoca avevo appena finito le medie, e già il mio corpo rivelava quello che dentro di me sentivo da qualche tempo, il forte desiderio di assomigliare a una donna. Il mio aspetto minuto non lasciava dubbi, biondino, gambe e braccia esili, un viso incorniciato in un ovale perfetto che mi donava un’aria da efebo, un corpo che tutto aveva tranne l'aspetto maschio, virile e possente. Al contrario ero esile, minuto e con un’aria fragile impressionante. Tutte le mie attenzioni per il sesso femminile erano incentrate unicamente per ascoltare i loro discorsi, le ragazze parlavano di moda, rossetti, trucchi, scarpe e di come far impazzire i maschi: erano il meglio che potessi ascoltare. All'epoca vivevo ancora con i miei, e mia sorella più grande, in un paese stretto fra una grossa montagna e la Statale molto trafficata. Ammiravo mia sorella quando si truccava, vestiva e subito non avevo capito perche all'inizio era fisicamente come me, poi lentamente le erano spuntate delle protuberanze sul petto che finirono per donarle una magnifica quarta, misura che ancora oggi le invidio, e un culo meraviglioso che quando indossava appunto la famosa “mini” il suo allora fidanzato le diceva che era talmente bello che sfondarlo era un dovere nei confronti della natura che lo aveva fatto così. Già il suo fidanzato, oggi mio cognato. Luca è quello che si dice un vero maschio virile. Muscoli possenti da ogni angolo del corpo, massiccio, alto, e terribilmente peloso!e se non bastasse tremendamente porco. Porco, ma un porco, fantastico. Una sera che stava scopando mia sorella, avevo sentito i rumori e li avevo spiati. Avevo avuto modo di ammirare suo magnifico cazzo. Grosso, duro, nodoso, in cima una cappella grande con una fragola, mi ero segato fino a sfinirmi al solo pensiero di averlo dentro. Circa due anni dopo, fra i 16/17 anni, la mia vita ebbe la sua prima svolta. Ricordo che era un sabato sera, in paese c'era una festa e tutti vi erano andati, io no. Avevo accampato delle scuse, ma in realtà ero stanco delle battutine dei ragazzi del paese e delle risatine ironiche delle ragazze, e poi avevo in mente altro. Appena solo mi sono fiondato in camera di mia sorella, all'epoca era gia sposata con il porco, ed era pure incinta di alcuni mesi. Aperto l'armadio, le ho preso appunto questa mini che adoravo, un paio di “ zatteroni” scarpe con il tacco a zeppa altissime, che lei metteva sempre quando indossava la mini e che le elevava ancora di più il culo verso l'alto rendendolo ancora più desiderabile. Mi trasferisco in camera mia, e nudo, indosso le cose prese, mi ammiravo allo specchio muovendomi con movenze da troia che batte, mi gustavo tutto quello che vedevo e a mio avviso era bellissimo. Da qualche tempo, avevo sperimentato l'introduzione nel mio culetto di vari oggetti di relative dimensioni per provare la sensazione di essere posseduto, e ora mi ammiravo fingendo di essere una puttana da marciapiede che cerca il suo cliente. Improvvisamente entra Luca in camera e mia afferra con forza un polso.
“ lo sapevo che eri una puttanella, un frocetto tutto da gustare, una troietta da scopare con gusto, dai inginocchiati che voglio sentire come lo succhi.”
Senza aggiungere altro mi torce il polso e mi costringe ad abbassarmi davanti a lui che nel frattempo ha aperto i pantaloni e ha tirato fuori il suo magnifico cazzo, e senza indugi me lo pianta dentro la bocca. Mi tiene fermo il capo con entrambe le mani e mi scopa in bocca in maniera dura, brutale.
.. Sei una meraviglia!!!.. mi ricordi un giovane trav che batteva lungo la Statale qualche anno fa, anche lui lo leccava bene, tutti la chiamavano la Chicca, tu gli assomigli, e allora da oggi ti chiamerò così, Chicca, la mia puttanella tutta da godere.! - dice mentre continua scoparmi infilandolo sempre più dentro la mia gola incurante del fatto se mi piace o meno.
Mi sento quasi soffocare con quel palo infilato in gola, ma tutta questa brutalità mi eccita da morie, scopro che mi piace essere maltrattato. Poi mi solleva e mi gira appoggiandomi al letto, piegato a novanta, sputa un poco di saliva sul buchetto e si lubrifica anche il cazzo poi mi penetra con durezza piantandolo tutto dentro in un colpo solo. Urlo, mi sento sfondare, squarciare, dividere in due, le gambe mi cedono.
…..aaaaahhhhhiiiiiii.......AAAAHHHHHHiiiiiiiiii...pianoooo....ti pregoooooo...........
M'immobilizza tenendomi per i fianchi, aspetta un momento immobile dentro di me poi parte a limarmi il buchetto incurante delle mie suppliche. Mi sbatte con un ritmo costante che ben presto da i suoi frutti, sento il piacere scorrere lungo tutto il mio corpo.
“…..a ti piaceee!!!!..lo sapevo che eri una troietta , ma non credevo fossi anche vergine, meglio! Mi divertirò di più a godere di questo culetto stretto, vedrai che alla fine ci passa pure un tir.......”
Mi lima e mi fa godere molto, poi si mette disteso e m’impala su di lui e con le mani mi strappa letteralmente i, capezzoli procurandomi un piacere/dolore che mi fanno sborrare senza toccarmi il cazzo. Inarca le gambe e mi scopa velocemente, poi si sfila e mi mette in ginocchio davanti a lui.
“… dai succhialo che ti faccio bere anche la sborra!!.. vedrai ti piaceràà..daiii succhiaaaa ...cosììì...”
M’infila di nuovo il palo in gola e poi di colpo erutta un fiume di caldissima semenza che cerco, allora inesperto, di non farmela scappare. Da quel giorno sono la sua troia. Mi scopa e sfonda appena se ne presenta l'occasione. Mi fa impazzire quando mi sbatte e m’insulta, umilia e mi dice di tutto. Godo, mi piace essere sottomessa e lui lo sa, a tal punto che quando lo provoco, mi sbatte con furia selvaggia devastandomi il culo.
…..aaaaa.....sssiiiiii....porcoooo!!!!!...ci godi a scopare mia sorella e sfondare il culo al cognato!!......
Per circa due anni la mia vita è finire gli studi, rendere felice il porco che m’inonda il culetto di una quantità industriale di caldissima sborra. Un ennesimo sabato pomeriggio sono a spasso per le vie della grande città che dista da noi circa cinquanta chilometri, quando alla vetrina di un negozio di abbigliamento vedo un cartello che indica la ricerca di un commesso. Entro deciso, ho dato la maturità, non voglio andare all'università, quindi devo trovarmi un lavoro. Scambio alcune frasi con il proprietario, un bel maschio alto uno e ottanta, spalle larghe, moro, con un filo di capelli bianchi alle basette che gli donano un'aria veramente da macho fantastico! Per lui il posto c'è, ma devo dimostrare di saper trattare con i clienti. Proprio in quel momento entrano due donne, subito mi attivo e senza saper nulla di moda, campionari o altro le invito a provare diversi modelli. Alla fine è un successo, le clienti escono dopo aver speso un bel gruzzolo. Flavio, il proprietario rimane favorevolmente impressionato dalla delicatezza e scioltezza con cui ho trattato le clienti, mi vuole assumere subito in pianta stabile. Obbietto che essendo di fuori non ho un posto per dormire. Lui non si perde d'animo.
“ questo non è un problema, ho un grande appartamento che occupo solo io, puoi venire da me almeno fin quando non trovi di meglio.” - mi dice con estrema naturalezza.
Accetto. La sera a casa scopro che ha un bellissimo attico finemente arredato. Mi sento attratto dal tipo che mi mette subito a mio agio. Mi offre di fare una doccia, e quando mi spoglio, lo vedo osservarmi con occhi che brillano dalla gioia, come quelli di un bimbo davanti alla vetrina di un negozio di giocattoli. Lentamente si avvicina, mi bacia il collo da dietro, sento un grosso pacco incunearsi fra il solco delle mie natiche, le gambe mi tremano, sono eccitatissimo. Insieme andiamo sotto la doccia. Mi massaggia, e copre di baci, poi avvolti in un bianco telo ci trasferiamo in camera, dove, posso prendermi cura del suo pacco che per tutto il tempo mi ha impedito di toccare. Rispetto a quello di Luca è più piccolo di circonferenza, ma sicuramente bello lungo. Lo prendo tutto in gola. Lo lascio scivolare oltre le corde vocali, ho tanta esperienza con il cazzo di Luca che per questo mi sembra una passeggiata. Intanto lui mi ha lubrificato bene dietro, poi si distende supino e m'infila dentro tutto quel ben di Dio. M’impalo e lentamente me lo godo a lungo. Lui mi tortura divinamente i capezzoli stringendoli a morte con un dolore che mi eccita tantissimo. Passiamo quasi tutta la notte a scopare. Devo ammettere che ha una notevole resistenza. Nel pomeriggio del giorno dopo mi accompagna al paese per prendere le mie cose. Giunti in casa trovo solo Luca che sta guardando un grosso evento sportivo su Sky. Mi guarda e si rende conto che me ne vado. Osserva l'altro poi mi chiede che sia.
“ lui', è un gran porco come te!” - gli rispondo guardando verso Flavio.
I due si scambiano una rapida occhiata d'intesa.
“ se te ne vai permettimi di giocare con te ancora una volta.” - mi chiede .
Io resto immobile, lo guardo e poi m’inginocchio davanti a lui e prendo il cazzo in bocca mentre Flavio ci osserva incuriosito. Lo succhio per bene, mi eccito, poi mi giro e lo invito a scoparmi lì in piedi piegato a novanta. Senza un attimo di esitazione mi lubrica sommariamente il buchetto e me lo infila con durezza.
….... aaaaaahhhhh ...che troia fantastica che sei!!!!!!...sai mi mancherà molto Chicca..........
Flavio osserva la scena segandosi il cazzo gia duro. Luca lo invita infilarmelo in gola, cosa che fa con piacere.
...sai..è una vera troia...io la chiamo Chicca..e scopa meglio di una puttana.........
Per circa due ore sono l'oggetto dei desideri di quei due porci che mi trattano da vera troia, mi umiliano, e coprono d’insulti che hanno l'effetto di farmi veramente godere. Da quel momento la mia vita cambia radicalmente. Di giorno sono Sergio, il perfetto commesso di abiti femminili, mentre di notte divento Chicca, la puttana che fa godere il suo maschio. Passano alcuni anni, perfeziono sempre più la tecnica di travestimento, mi perfeziono nel vestire, depilarmi, camminare con tacchi vertiginosi e nel trucco. Con Flavio vivo esperienze sempre esaltanti, poi circa due anni fa mi porta a cena vestito da donna, e da quella sera io divento per sempre Chicca.
Amore, hai deciso quale vuoi mettere? - mi chiede con un bacio.
“si, mettiamo questa con la mini e quella che mostra il mio lato B con le calze”.
Quella sera ho conosciuto un suo amico che mi ha offerto 200 euro per dormire una notte con me. Carlo, questo il suo nome è un bel maschio, non troppo alto, ma
simpatico e cordiale , sarei andata con lui anche gratis, ma lui insiste per pagarmi, dice che lo eccita di più. Con il permesso di Flavio passo con lui una notte da favola durante la quale mi ha scopato per ore con un bellissimo cazzo di notevoli proporzioni, sborrandomi dappertutto. Ora di tanto in tanto mi cerca, mi paga per avermi tutta per se una notte. Essere pagata mi eccita da morire, Flavio ne è un poco geloso, ma un fatto triste lo convince a cambiare atteggiamento nei miei confronti. Circa un anno fa ha avuto problemi alla prostata che ne hanno compromesso la sua sempre virile erezione, quindi lui ha messo un annuncio su di un sito e ha preteso di selezionare i maschi che mi devono montare, perche come dice lui il culo di Chicca è per molti, ma non per tutti.
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9 years ago
admin, 75
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Quella volta che mi sono sentito una merda
nella mia vita ho spesso avuto incontri con coppie donne anche due insieme. insomma non mi sono fatto mancare certo le avventure ma una cosa cosi non mi era mai capitata incontro una ragazza giovane e carina amica di una mia ex e subito mi sento obbligato ad essere galante e carino del resto lei era veramente carina con tutte le curve alta 168 castana una terza abbondante e un faccino da troia tutta da scartare ma conversando amabilmente vengo a sapere che non e' libera la cosa non mi frega piu' di tanto e continuo con il corteggiamento che lei accetta. sorrisetti, allusioni, passiamo un po di tempo insieme e alla fine riesco anche a dargli il mio numero, non pensavo mi chiamasse e invece una sera tardi io avevo finito di lavorare mi arriva la sua chiamata ti ricordi sono xxx si certo ho subito riconosciuto la tua voce. che ne dici di vederci per approfondire la conoscenza?figurarsi io non aspettavo altro anche se l'ora era tarda lei mi da le indicazioni non sta in citta' dovro spostarmi in provincia una quindicina di km ma per una figa si puo' fare.ci sentiamo quando arrivo li vicino .arrivato in un lampo, a quell'ora la strada era deserta la richiamo per le ultime indicazioni non fare rumore sai la gente nel paese mormora sa tutto di tutti . alla fine finalmente posteggiato l'auto ad una certa distanza dalla casa mi avvicino come un ladro. mi calo nei panni di 007 e alla fine trovato l'uscio aperto salgo le scale vedo una porta socchiusa mi fiondo dentro e finalmente l'abbraccio lei mi sorride felice come una bimba monella ha i capelli bagnati
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10 years ago
nico5666,
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Centro commerciale
Era un po' di tempo che giravo per un centro commerciale dove avevo vissuto la fantastica avventura del racconto precedente, sperando di poter incontrare di nuovo quella fantastica donna che mi fece letteraralmente girare la testa quella giornata, quel seno bellissimo che si intravedeva da un body a rete, quelle gambe lunghe per non ripetere altri particolari, mi erano rimasti impressi nella mente, per non dirvi che sono stati anche soggetto di immaginazione, quando tornando a casa dopo un car sex, e non trovato niente, per sfogare le mie voglie.
Comunque ieri allo stesso centro commerciale, e girando per le corsie del supermercato, mi trovo che entrando in una di queste, vedo una bellissima ragazza, con gonna non tanto lunga, che sta cercando qualcosa nei ripiani bassi degli scaffali e guarda un po' che riesco a vedere era senza slip e con una fica pelosissima, come piacciono a me, ed il cervello va finire subito sul canale trasgressivo, lei alzando la testa mi vede che sto arrivando ed osservando, ma che fa, allarga ancora di piu' le gambe e subito il mio uccello va in erezione, capendo che lo stesse facendo apposta, ma il proseguio e' ancora piu' bello, avvicinandomi mi chiede se la potessi aiutare a tirare quella cosa che cercava di prendere, fuori dallo scaffale, ed io penso subito, ma che puttana, mi vorra' prendere in giro, ma, nel frattempo si alza e squilla il telefonino, come ho potuto capire era il marito che l'aveva persa per il centro commerciale, chiusa la telefonata mi dice che era il marito che la stava raggiungendo ed io stupido gli dico come si puo' perdere una donna cosi' affascinante e lei mi risponde che era solamente un cornuto con il cazzo anche piccolo, io rimango di stucco e cerco di salutare veloce per andare via, non potevo sapere fino a che punto poteva essere cornuto, ma lei mi dice di aspettare che arrivasse e di non preoccuparmi, vabbe' rispondo come vuoi, nel fattempo ci presentiamo ed ecco arrivare il marito, bel ragazzo, ben vestito e con modi molto garbati, ed io penso che questa cerca altri solamente perche' forse avra' il cazzo piccolo, che puttana.
Arriva e ci presentiamo e lei apre subito il discorso che l'avevo aiutata a tirare fuori quella cosa dallo scaffale e si dovevano disobblicare, l'adrenalina comincia a salire ed il cervello a fantasticare, pensando non poteva essere quella dell'altra volta, comunque dopo un'intesa con sguardi tra di loro, mi invitano a prendere un caffe', ed io accetto subito ed andiamo a sederci ai tavolini di un bar un po' in disparte, dove non c'e' tanto affollamento, scelgono loro, e comincio a capire le loro intenzioni, comunque ai tavolini lei si siede di fronte a me un po' lontano dal tavolo, in modo che quando accavallava le gambe potessi vedere qualcosa, che puttana, comunque si parla della nostra vita, senza niente di straordinario ed io comincio a ripensare di nuovo al film che mi ero fatto, ma mi sbagliavo. Si intendevano molto con lo sguardo perche' dopo un po' il marito con la scusa che era preoccupato della macchina nel parcheggio, che non era messa bene, si allontana, chiedendo permesso e lei risponde vai pure, tanto se mi scoccio di aspettarti ho l'accompagnatore, ma nemmeno il tempo 2 minuti lei mi dice se la voglio accompagnare ai bagni ed io gli dico che anche io ho bisogno di andare e ci diriggiamo verso i bagni e lei mi dice che se non la vedevo uscire dovevo avere il coraggio di andarla a cercare.
Finito i fatti miei attendo che esca, ma non viene, ma il pensiero gia' mi aveva detto che lei voleva che io antrassi dove era lei, conto le persone che entrano ed escono e lei non viene, approfitto del fatto che sono sicuro che nei bagni delle donne e' da sola e mi precipito dentro ed entrando vedo lei con la porta socchiusa quasi nuda, gli erano rimasti addosso solo il perizoma ed il regicalze, faccio finta di niente per assicurarmi che non ci sia altra persona in bagno e lei mi dice che fai non ne approfitti ed io rispondo certo, mica sono quel cornuto di tuo marito, guarda che cazzo che ho, lei mi dice vieni che lo voglio tutto in bocca fino alla gola, mi comincia a fare un pompina da vera professionista, fino alle palle, ingoiava il cazzo, poi mi chiede se gli voglio leccare la fica ed io accetto e nel frattempo che lecco, lei manda un messaggio, ma dico, gli stara' piacendo come lecco, mi dicono tutte che sono bravissimo, maaaa. Dopo un po' bussano alla porta del nostro bagno e lei dice non preoccuparti apri il cornuto, era il marito che senza dire una parola si abbassa i pantaloni e si comincia a segare, aveva veramente un cazzo piccolo, non capisco cosa gli dice nell'orecchio, ma lei mi dice che vuole che me la scopi violentamente e se e' possibile metterglielo nel culo, lui risponde ti aiuto io e cosi' fu' , mentre lei appoggiato a lui che la sosteneva io sono riuscito a metterglielo, che puttana, aveva il buco del culo piu' rotto della fica.
Comunque sbatto fortissimo e lei se ne accorge che sto venendo e mi dice di venire dentro al culo. Lui nel frattempo si era segato ed era venuto e poi vengo anche io e lei mi dice hai visto e' anche un coniglio.
Ci rivestiamo ed usciamo, prima lei a controllare e poi noi. Usciti fuori ci salutiamo, scambiandoci i numeri di telefono.
Comunque era una gran bella donna, paragonabile a quella incontrata la volta precedente, aveva gli stessi gesti e poi quando camminava anche lei muoveva il culo da far girare anche un vecchio di cent'anni e anche a lei piaceva indossare biancheria molto intrigante e tragressiva. Ritornero' piu' spesso in quel centro commerciale, con la speranza pero' di poter incontrare la prima grande donna che ho avuto il piacere di vedere li', anche se con poche speranze che lei possa arrivare al punto che e' arrivata quella. Speriamo.
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10 years ago
admin, 75
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Controllo cc in carsex
Quanto vi stiamo raccontando è totalmente vero non vi diremo dove e chi ma solo che
ci eravamo appena appostati per dedicarci una serata in un carsex neanche il tempo di fare manovra
arriva una pattuglia di carabinieri. a quel punto, pensiamo che la serata fosse andata a puttane uffa che palle
con molta calma facciamo per andarcene
ma la pattuglia ci viene dietro e lampeggia scendono e ci chiedono i documenti
mia moglie era con un vestitino molto corto le calze autoreggenti si intravedevano
allora mi viene in mente di farla osservare meglio. Mentre controllavano i doc mia moglie gira le gambe chiuse
verso il finestrino lato guida dove il carabiniere non mancava di guardarla con discrezione
io me ne accorgo e fingo di non capire e faccio occhiolino a lei che già divertita si faceva notare
anche allargando un po le gambe non vi dico, il cc era in panne non sapeva come trattenersi offrendo alla fine
il supporto che solo i cc sanno dare al cittadino e chiedendoci se avessimo bisogno dei loro servigi
io risp. "no grazie tutto ok" lui fa per andarsene, quando Dora ad alta voce gli dice " io avrei una cosa da chiedere"
lui torna subito vicino alla macchina e con fare sornione "dica pure"
e lei "un mio vecchio desiderio entrare in una macchina dei cc" lui non ci pensa 2 volte e dice io posso fargliela anche guidare
ma non qui e decidiamo di seguirli in luogo deserto, tanto erano cc mica potevano fare cose illecite
e così arrivati in una stradina chiusa al traffico uno di loro scende e apre la catena a quel punto l'eccitazione nel vederla così eccitata
era al max io lampeggio e suggerisco a mia moglie di entrare in macchina e fare il tragitto nella stradina nella loro macchina così fu l'altro
scende ed al suo posto entra lei, io prendo in macchina l'altro agente senza parlare
lei si fa notare e riceve i primi complimenti del militare mentre camminando piano entrano nella stradina e noi dietro. arrivati in fondo non ci vuole molto per vedere mia moglie
come mai l'avevo vista eccitatissima si fa scopare sul cofano della macchina divertita ed eccitata
la scopiamo tutti e tre, poi ci salutiamo e si va a casa.......mmmmm quella sera eravamo molto carichi per cui appena nel letto
io e lei facciamo una scopata da urlo raggiungendo un'orgasmo che avrebbe fatto
impallidire perfino Rocco Siffredi. Bhe! è tutto verissimo e chissà che non se ne faccia un'altra così
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10 years ago
doracp,
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Io la trans e due neri
La voglia di cazzo aumentava sempre di più e in un pomeriggio d’estate mi decido ad uscire per comprare della lingerie sexy da indossare per un eventuale incontro oppure per rimanere in casa e diventare una splendida travesta trascorrendo un pomeriggio da donna, immaginando di essere trattata come una troietta ninfomane assetata di cazzo.
Uscito per strada già mi sentivo eccitato dall’idea e direttomi in un negozio di lingerie iniziai a scegliere tra i vari modelli messi in esposizione; premetto che lo faccio in privato e quindi alla commessa chiedevo indicazioni per un regalo da fare alla mia donna senza destare sospetti per chi veramente avesse indossato quella lingerie.
Non distante da me non mi accorgo che una donna scegliendo anche lei del vestiario, ogni tanto mi osservava con curiosità nelle mie scelte e domande alla commessa.
Non appena la ragazza si allontanò per servire un altro cliente, quella donna con modi gentili si avvicinò dicendomi che il tipo di perizoma che avevo scelto non sarebbe andato bene con il colore delle calze e accennò ad un altro modello asserendo che sarebbe stato molto bello.
Io rimasi dapprima un po’ perplesso per l’interessamento di quella persona, poi ancora di più quando capii che si trattava di una bellissima trans.
Iniziò a consigliarmi sulle calze preferendo quelle con disegnini e merlettate con il reggicalze dello stesso colore; diceva pure che di solito il reggicalze si indossa alla fine ma se durante il rapporto uno volesse rimanere con calze e reggicalze il perizoma si sarebbe dovuto indossare dopo in modo da poterlo sfilare senza problemi e lasciare allacciato il tutto.
Io fui d’accordo con quella idea dicendo che mi era capitato con la mia donna e detto ciò andai a pagare.
Uscito dal negozio ero un po’ arrossato ma nello stesso tempo eccitato e pensavo a quella bellissima creatura.
Fatti pochi metri sulla via mi sentì chiamare: era la trans che mi invitava a casa sua, non distante, per berci un caffè per parlare di alcune cose e per darmi consigli ulteriori per la lingerie: io accettai e sotto lo sguardo di tutti e con un po’ di timidezza andammo a casa sua.
Dentro casa mi fece accomodare sul divano mentre lei, allontanatasi, mi diceva che si sarebbe messa a suo agio.
Dopo un paio di minuti la vidi spuntare con una sottoveste nera leggera e trasparente che arrivava fino a sopra il ginocchio; sotto aveva un perizoma nero e due tette belle rotonde che trasparivano da quel tessuto.
I capelli sciolti e ondulati arrivavano fino alle spalle e due occhi verdi ben truccati e la bocca rosso fuoco che mi sorrideva aspettando che gli dicessi qualcosa.
“ Ti piaccio?” “Sono sexy?” mi disse e continuando mi pregò di spogliarmi e di indossare la lingerie che avevo comprato. “ Ho capito che era per te e non per la tua donna, quindi ora mi fai vedere come ti sta e che effetto mi fai” continuò con gli occhi che sembravano aver acchiappato una preda molto succulenta.
Io non dissi niente e asserendo alla sua richiesta iniziai a spogliarmi e a indossare la lingerie.
“ ora hai bisogno di una parrucca, essere truccata ma non preoccuparti………… ti aiuto io” e prendendomi per mano mi portò in bagno iniziando a lavorare sul mio viso.
“Ecco, ora sei pronta davvero; hai un bel culetto e un viso bellissimo; siamo pronte per aspettare che qualcuno ci faccia visita; ma prima vorrei divertirmi io con te e lesbicare per farti riscaldare per benino”.
Ritornati nell’altra stanza mi disse di mettermi a pecorina sul divano e mostrare il culetto per aria.
Sapevo di avere un culetto bello tondo e che lei sarebbe rimasta sbalordita e iniziai a muovermi con lascivia invitandola a massaggiarmi dietro.
Iniziò a palparmi con le mani facendo scivolare le dita tra il solco e titillandomi il buchetto che si allargava ad ogni minima pressione; mi passò la lingua e iniziò a scoparmi facendola penetrare nella sua lunghezza.
Io gemevo sotto i colpi umidi di lei e con occhi chiusi mi lasciavo andare a dei gemiti di godimento; aveva poi passato con le dita una crema liquida e mi sentivo tutto bagnato come se fossi venuto da dietro.
“ aspetta a gemere” mi disse “ vedrai quando ti ci metto qualcosa di duro e grosso come ti faccio urlare e piangere”.
Non capivo cosa volesse intendere anche se comunque da sotto il suo perizoma avevo notato un bel candelotto di carne ma ero ammaliato dai suoi occhi e non ci avevo pensato più.
“ ora penso che sei pronto; apri la bocca che ho voglia di fartelo assaggiare e fammelo diventare duro” e senza darmi il tempo, sfilandosi il perizoma mi mise davanti un cazzo enorme ancora moscio ma dalle dimensioni di una mazza da baseball.
Ricordo che iniziò a spingerlo dentro e io per quanto potessi spalancare le labbra avevo difficoltà ad ingoiarlo.
Ero un po’ spaventato perché se non riuscivo a farlo entrare dentro la bocca, figuriamoci quando, bello tosto, avrebbe provato a spingere nel mio culetto.
Il sapore era delizioso, di carne fresca e profumata; il glande sbatteva sul mio palato dandomi un piacere indescrivibile; lo leccavo con la lingua sul prepuzio e sulla pelle, lo mordicchiavo e lo ingoiavo; sentivo la pelle che lappava la mia lingua e cresceva sempre di più. Era diventato enorme, tipo le candele profumate di grosse dimensioni, sui 22 centimetri pensai ma molto grosso di larghezza.
“ girati troietta e fammi vedere come lo prendi, ti voglio aprire come una mela; cerca di resistere” ; e senza dire più nulla mi trovai a pecorina con culetto all’insù pronto ad essere impalata da quel bastone e lei dietro che iniziava a spingere il suo cazzone dentro di me.
Il dolore iniziale mi faceva urlare perché sentivo che il buchetto si allargava ad ogni minima pressione e capivo che era entrato solo il glande; lei spingeva piano piano ma io , con la faccia schiacciata sui cuscini mordevo la federa per non urlare e pensavo che mi avrebbero dato dei punti sullo sfintere per quanto era grosso.
Ero bloccata da quel randello, non potevo muovermi perché sentivo che si lacerava il buchetto e con le mie mani premevo le natiche come per fermare quel dolore penetrante.
“ bene ora è tutto dentro e ti ho spaccata in due, rilassa i muscoli che ora viene il bello e sentirai che goduria” ; e dicendo queste parole iniziò ad andare avanti e dietro facendo scivolare quell’ammasso di carne dura dentro le mie viscere.
Sentivo le budella che si muovevano alla depressione e pensavo che sarebbero usciti fuori per poi sentire l’intestino che sprofondava dentro sconquassandomi lo stomaco.
“ eri un po’ strettino ma ora ti ho aperto la strada e quindi non avrai problemi quando verranno due miei amici di colore a farci visita e vedrai che godimento” continuando a scoparmi prima con dolcezza ma ora con velocità sempre più forte e colpi sempre più profondi.
Urlavo e gemevo ma il dolore era diventato piacere; sentivo le pareti del culo e lo sfintere che si riscaldavano per lo sfregamento di quel palo dentro di me e pensavo alle parole e i suoi amici che sarebbero arrivati da lì a poco.
Ero già venuto due volte bagnando il divano e lei ancora a stantuffare e a spingere tenendomi per le spalle in modo da dare colpi possenti.
Ad un tratto lo tirò fuori di colpo e sentii le viscere uscire insieme a quel cazzo; tolto il preservativo me lo mise in bocca esplodendo dentro la mia gola con fiotti a litri.
Un sapore dolcissimo e caldo colò dentro di me e ingoiando tutto provai una sensazione di sazietà a tal punto che ciucciai fino all’ultima goccia.
“ brava troietta, vedo che ti piace ingoiare; ero perplessa che non avresti bevuto ma vedo che il latte è di tuo godimento”.
Avevo il palato e la lingua piena del suo sapore dolce e aspro e avrei bevuto almeno altre due volte tanta era l’eccitazione.
“ non ti preoccupare che non è finita qui, vedrai come ti riempiranno i miei amici…… pensa hanno un cazzo più grosso del mio e quando godono ne fanno a litri di latte che ti sazierai per una settimana”.
Ero distrutto e sentivo il culetto slabbrato che colava da tutte le parti e il sapore in bocca ancora persisteva tale da non riflettere sulla cosa, ma poi quando sentii il campanello iniziai a tornare in me e non sapevo cosa mi sarebbe aspettato.
Accasciato sul divano, vedevo la trans che andava ad aprire e si metteva sull’uscio della porta socchiusa con il cazzo penzolante e attendeva che gli amici salissero………….
Ma è la seconda parte………………to be continued
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10 years ago
admin, 75
Last visit: 5 hours ago -
Bella esperienza
Bella esperienza
Ancora una volta deluso dalle troppe promesse, mai mantenute da parte di mia moglie .
Ormai rassegnato ad una vita piatta nell'eros familiare, una gita fuori porta, penso che sia la cosa ideale per distrarci e rilassarci, così ci diriggiamo ai confini tra la Calabria e la Basilicata in un parco naturale dove si praticano sport "estremi", e lunghe passeggiate rilassanti nei boschi. Dopo aver effettuata la nostra escursione in rafting, ci incamminiamo nella vegetazione per trovare un posto tranquillo dove poter pranzare e rilassare ,
camminiamo e fortunatamente tra le rocce e i cespugli troviamo un po di spazzio lontano dai percorsi principali e dagli sguardi indiscreti, ci accomodiamo e ci accingiamo a mangiare il nostro panino, ma dopo alcuni istanti, arriva una coppia,che era con noi a fare rafting, chiedono se possono accomodarsi, io e mia moglie ci guardiamo e gli diciamo che non ci sono problemi, anzi che ci avrebbe fatto piacere restare insieme, notavo intanto che mia moglie era assorta dal notevole pacco del ragazzo, subito allontanavo ogni fantasia dalla mia mente dicendo che era impossibile, ma non potevo non ammirare le dolci ed appetibili curve della ragazza . Iniziamo a parlare e a conoscerci meglio, loro sono originari della Basilicata, ma lavorano a Milano, si trovano giu per le vacanze estive, ci confidiamo,come di solito accade, delle nostre vite passate di come ci siamo conosciuti, sposati, notando che nel parlare i due si baciano con enfasi e si spingono in atteggiamenti sensuali, guardo mia moglie e non mi ero accorto che si era avvicinata a me e strofinava una mano sulla mia gamba, intanto i ragazzi si trovavano distesi uno sopra l'altro e si baciavano e toccavano , io letteralmente sconvolto da mia moglie che aveva preso a massaggiarmi il cazzo da sopra il costume . I due si spogliano e lei comicia a succhiare il cazzo del proprio compagno, che era di almeno 20 cm, mia moglie mi tira fuori l'uccello e dopo averlo riempito di saliva mi chiede di sbatterla a pecora, non lascio ripetermelo due volte che subito comincio a scoparla, i due scopano senza alcuna inibizione mentre io continuo a sbattere mia moglie a pecorina, che godeva come una vera troia, preso dalla situazione le chiedo se gli sarebbe piaciuto succhiare il cazzo all'altro, mentre la scopavo, lei mi dice che l'avrebbe fatto volentieri così mentre continuavo a pomparla invito l'altro a prenderla in bocca, lui sfila il cazzo dalla fica della sua donna e lo sbatte il bocca a mia moglie che subito comincia a succhiare e con grande maestria, io eccitatissimo dopo due colpi gli vengo dentro e così anche lui gli sborra in bocca, dopo esserci puliti e rilassati ci salutiamo . Nel rientro a casa riferisco a mia moglie che la cosa mi è piaciuta tantissimo e lei mi risponde : " è stata una bella esperienza " .....
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10 years ago
bello9316193,
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Last visit: 9 years ago
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Fantasie proibite
Le mani parlano , sanno raccontare molto , possono comunicare e trasmettere emozioni stupende riuscendo a trasformare gli umori delle persone.
Il tocco leggero calibrato delle dita dirette all'esplorazione della cavernosa umida intimità' di lei ,produce ogni volta una reazione a catena che si traduce sempre in smorzati mugolii di piacere assieme a copiosi getti di liquido fluido e appiccicoso dall'odore inconfondibile . Quel rituale , preambolo di cavalcate magistrali, e' proprio la cosa che gradisce più' di ogni altra accompagnata dallo sfregamento dei capezzoli quando non fossero stati già' maltrattati da una sapiente lingua .
Ogni singolo dito strofinato che la fa vibrare , sussultare di desiderio e implorare di continuare a martoriare il piccolo lembo di carne in mezzo alle cosce aperte e grondanti di umore e' una benedizione . Il cervello smette di pensare e il corpo reagisce senza pietà', arrendevole e pronto a ricevere le attenzioni più' imbarazzanti .
Uno strumento suonato a dovere in balia dell'estro del musicista che tanta più' passione mette, tanto meglio risponde. Così', riscaldato a dovere , si protende e inarca, voglioso di esser domato oltre ogni limite .
Come si può' ricambiare a tanta maestria ?
Alle dita si risponde coi sensi , con il gusto di leccare di assaporare ogni centimetro dalla falange al palmo, fin su all'avambraccio ,capezzoli ,ombelico inguine . Labbra silenziose cariche di desiderio che scendono sempre più' in basso ch sfiorano la pelle e stuzzicano la fantasia .
Le mani parlano all'unisono guidate nei movimenti lentamente ,incrementando la voglia che sale ,mentre la bocca scende e si diverte a esplorare….
Questo gioco spontaneo e improvvisato si fa serio quando le sensazioni precedono i pensieri. Allora si parla d'amore , di quello stato d'animo che non ha a che fare con la persona amata ma con noi stessi. Con la disponibilità a cambiare , lasciare andare , osare, rischiare con le energie interiori , pronte a iniziare di nuovo . Con la creatività e capacita' di lasciare alle spalle esperienze sfruttate dalle quali non si può' più' prendere nulla . Con la possibilita' di rinascere . Una follia quasi , un magnetismo e una carica che spingono verso la persona anelata , fino al punto di diventar intimi e condividere col sesso esperienze uniche .
Innamorarsi per me non e' avere una relazione, ma significa muovere un sentimento e manifestarlo convinta di ricavarne piacere come fa la bocca che si insinua umida negli anfratti del corpo dell'amato e gode con passione il frutto del suo scovare .
La bocca che si diverte a esplorare e sugge avida quel meraviglioso bastone di carne per nutrirsi di piacere . Sente la consistenza del robusto arnese che inonda di saliva per non irritarlo e senza alcun pudore lo avviluppa umida , calda , vorace .
Quale ricompensa migliore udire i sospiri provocati da quel succhiare convulso , quasi fosse un capezzolo carico di latte.
La pressione del soffio , del risucchio e la lingua che ruota e pulisce veloce i profili del glande dalla vischiosa saliva .Peccato non vederlo! La vista e il gusto assieme per il massimo rendimento fino all'esplosione in bocca del delizioso liquido . L'eruzione di un vulcano non potrebbe descrivere meglio la meravigliosa sensazione di vita che sprizza !
Ecco come ti vivo , amico mio , se amico vorrai continuare ad essermi . Mi piace servirti a dovere con la bocca e ricambiare il tuo tocco sfrontato, mi piace molto lo sai...
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10 years ago
davinci, 53/53
Last visit: 1 year ago -
Una brava moglie
Mi chiamo Anna, ho trentasette anni e sono sposata con Piero che ne ha due più di me. Abbiamo un figlio di nome Marco di diciassette anni, anzi ne farà diciotto fra due mesi. Siamo una classica coppia italiana. Lavoro come cassiera in un grosso super mercato, mentre Piero è socio di uno studio di commercialisti. La nostra è la classica vita di persone assolutamente normali, casa, lavoro, qualche amicizia con cui uscire il sabato, ferie sempre con le stesse persone, un figlio che sta crescendo velocemente, con tutte le problematiche che questo comporta. Sentimentalmente ci vogliamo bene, io amo Piero, mio unico uomo, e come marito non mi posso lamentare, anche se ormai il nostro rapporto avrebbe bisogno di una nuova linfa vitale, sì, c'è sentimento, ma il sesso si è ridotto a una scopata la settimana se va bene. Non è poi che lui sia un mostro in fatto di sesso, mi lecca un poco, lascia che io lo succhi a lui, poi mi sale sopra, e quando sente che ho raggiunto l'orgasmo se ne viene contento e beato, in sostanza è tutto qui, un giochetto di circa quindici minuti, al massimo. Non mi sono mai lamentata e non intendo farlo ora. Di occasioni per tradirlo nel mio ambiente ve ne sono anche troppe, ma io le ho sempre evitate, anche perche poi se la storia finisce tu, con quella persona ci devi continuare a lavorare, e ne ho viste di cattiverie fra ex. Ho anche avuto alcune occasioni con dei clienti un po troppo galanti, ma non le ho mai sfruttate, anche se poi a volte ho sentito delle colleghe che avevano un amante e raccontavano di come lui le sbatteva come tappeti, reputavo questi discorsi delle cazzate troppo esagerate. Piero, dal canto suo sono sicura che mi sia fedele, l'unica cosa che non mi piace molto è il suo socio, Luca, un vero porco! Evito di andare nel suo ufficio per il semplice motivo che quel maiale quando mi vede fa sempre delle stupide battutine:
“ che bella moglie che tieni, che bel fisico, certo che deve essere meravigliosa a letto, le tue labbra sono un sogno, ecc, ecc.”
Piero sorride divertito, dice che lo fa solo per farmi dei complimenti, e la sua solita risposta è questa:
“ ma che dici, lei è solo una brava moglie, certe idee non le passano per la testa.”
Almeno vorrei capire a quali idee si sta riferendo considerando che non conosco il resto del loro discorso, tutto quello che so, è che Luca, non essendo sposato, si è ripassato tutte le segretarie e le tirocinanti che sono passate per il loro studio, compresa quella che ci lavora ora, anche se è appena sposata. Circa due giorni fa Piero doveva portare la sua auto a fare il tagliando, ma non se lo è ricordato perche in questi giorni hanno ricevuto un nuovo cliente molto importante, che gli ha affidato quasi tutta la sua contabilità. Ero in pausa caffè quando mi chiama Piero.
“ amore mi fai un piacere? Sono tre giorni che devo portare l'auto a fare il tagliando, mi hanno appena telefonato, da brava, vieni nel mio ufficio, ti do le chiavi e me la porti tu tanto è lì a due passi dal tuo lavoro.”
Alle dodici circa mi presento nel suo ufficio, per prendere la sua auto. Quando sono arrivata, mi ha aperto la segretaria che poi è uscita per delle commissioni, indicandomi l'ufficio di Luca dove erano in riunione con il nuovo cliente. Busso, entro e mi trovo tre maschi che si girano e mi guardano estasiati. Io non mi reputo molto nella, direi normale, alta uno e settanta cinque, capelli lunghi biondi tenuti legati dietro la nuca a coda di cavallo, occhi azzurri, terza di seno, ho partorito con il cesareo, quindi ventre piatto e culo direi bello tondo, forse un po grande. Amo vestire dei pantaloni che reputo molto pratici, ma oggi ho la mia divisa, sto ferma due ore e non mi sono cambiata, gonna lunga blu scura al ginocchio, camicetta azzurra, cravatta, e calzo delle basse ballerine che reputo comodissime. Piero fa le presentazioni con il suo cliente che si chiama Dario. Alto spalle larghe, un bel maschio, mani grosse, completamente calvo, e occhi scuri, che mi scrutano dentro fin nel profondo dell'anima. Mi sento subito attratta da un simile elemento, farfuglio delle cose quasi senza senso, poi distolgo lo sguardo e chiedo a Piero le chiavi che ho fretta, voglio andare a pranzo.
“ potremmo andare anche noi al solito ristorante tavola calda che c'è qui vicino.” - propone Luca con l'assenso degli altri due.
Io guardo Piero con occhi di supplica, avevo intenzione di mangiare una pizza al volo e di girare per il centro commerciale dove lavoro, ho visto gli altri negozi di abbigliamento che hanno esposto le collezioni estive e volevo gustarmele in santa pace.
“ dai amore, fa la brava, dai che ti costa? Tanto devi pur mangiare qualche cosa.” - mi supplica Piero.
Faccio un bel sorriso di circostanza e accetto. Al ristorante vado in bagno a lavarmi le mani, ne approfitto per fare pipì. Quando esco, trovo Luca che si lava le mani. Mi sento a disagio, io e lui soli nel bagno, mi aspetto di tutto. Lui invece mi fa dei complimenti, poi obbietta solo una cosa.
“ dovresti mettere dei tacchi alti, valorizzerebbero il tuo meraviglioso fondo schiena, credimi sei molto bella, tuo marito è proprio fortunato a dormire con una bella moglie come te.” - mi dice con un tono molto discreto e galante.
A tavola si siede davanti a me, sento i suoi occhi dappertutto. Ho come l'impressione che mi scruti anche dentro i miei pensieri, le sue gambe toccano spesso le mie, ed io mi stupisco del fatto che non faccio nulla per spostarle. Quella sera Piero mi ha scopato con molto ardore, e cosa assolutamente insolita, mi ha preso anche analmente, ne ha volutamente fatte due, tanto che gli ho chiesto come mai, la sua risposta è stata che si sentiva eccitato dal fatto che io il giorno li avevo eccitati pur senza fare nulla di sconveniente, che non sarebbe stato giustificato per una brava moglie come me. Anche a me erano venuti in mente sia Dario e Luca, mi ero eccitata al solo sapere che mi desideravano, ma questo non l'ho detto a Piero. Da quel giorno passano due mesi. Marco si è diplomato, e avendo compiuto anche diciotto anni ci chiede come premio di poter passare alcuni giorni al mare in campeggio con i suoi amici in compagnia di alcune ragazze tedesche che hanno conosciuto. Dopo mille raccomandazioni lo facciamo partire. A causa di suoi esami quest'anno non abbiamo programmato le ferie con nessuno, così ci ritroviamo a dover decidere dove andare. Piero mi parla di un’offerta fatta a lui e Luca da parte di Dario, che possiede una bellissima villa in Corsica.
“ dai amore fai la brava, potremmo fare le ferie a costo zero, e poi lui ha una moglie che si dice sia molto brava, sia come moglie che come artista, sembra che dipinga o altro, in ogni caso non ti annoieresti “. - mi dice supplicandomi.
Non è che non voglio andare, ma solo l'idea di essere in costume davanti a quei due mi fa ribollire il sangue, ma poiche sono una brava moglie alla fine ubbidisco, e accettiamo l'offerta. Ho giusto il tempo, il giorno prima di partire, di farmi depilare le gambe dall’estetista, e gia che sono lì chiedo se mi può aggiustare anche il mio triangolino. L'estetista mi mostra un recente catalogo con i tagli e le depilazioni più gettonate per l'estate in corso. Vedere tutte quelle fiche nel catalogo mi fa uno strano effetto, scelgo una depilazione quasi totale, con un triangolino di peli sul monte e la ragazza con estrema bravura trasforma in due K, una al dritto e l'altra al rovescio che formano una farfalla stilizzata, bellissima! Il giorno dopo nel tardo pomeriggio siamo a destinazione. Durante il viaggio, con la vettura di Luca, io mi sono seduta dietro con disappunto di Piero che voleva stessi davanti, ma ho preferito essere fuori dal suo sguardo che da quando mi ha visto non ha fatto altro che spogliarmi con gli occhi. Dario ci aspetta davanti al cancello della sua villa, una costruzione perfettamente integrata con il paesaggio, un mix di roccia, legno e vetrate luminosissime. Appena arrivata, scopro che per i prossimi tre giorni sarò l'unica donna, questo mi da una certa inquietudine, ma non la do a vedere. Dopo esserci sistemati e dati una rinfrescata Dario ci comunica che per la cena, ha gia prenotato un bel ristorante giù in paese, quindi ci prepariamo per andare tutti insieme. Mentre mi sto cambiando i pantaloni lunghi con altri, più corti Piero, mi chiede di mettermi una gonna. lo guardo stupita, c'è qualche cosa che mi sfugge nel suo comportamento degli ultimi giorni. Sono diversi giorni che non facciamo sesso, ed io ne avrei di voglia da sfogare, poi questa ferie così improvvise con gente che non mi entusiasmano. Tutta una serie di situazioni a dir poco equivoche, e ora mi chiede di mettere una gonna corta e tacchi alti che guarda caso, mi ha appena regalato, direi che non mi quadra, non so cosa abbia in mente ma voglio vedere come finisce. A cena mi ritrovo sempre Luca davanti che mi riempie continuamente il bicchiere di vino, credo che voglia ubriacarmi, cerco di reggere il gioco ma è dura. Dopo cena, e dopo un breve giro per la città decidono di tornare a casa. Credevo volessero passare una serata divertente, invece mi ritrovo nel terrazzo della villa a guardare le stelle e il mare non molto lontano. Sono girata di spalle a loro che stanno versando del limoncello nei bicchieri gelati. Sento improvvisamente Piero abbracciarmi da dietro, mi bacia la nuca, e sa come mi piace, resto sorpresa nel sentire il suo cazzo premere contro il solco delle mie natiche.
“ Amore rilassati, sono consapevole che da giorni non facciamo sesso, ma questa sera vorrei regalarti una nuova emozione.” - mi dice stringendomi a lui.
Mi giro, vedo lo sguardo dei due che mi spogliano con gli occhi, i loro sessi si vedono già duri sotto la leggera stoffa di pantaloni, mi desiderano, intuisco appena l'idea che ha Piero, rabbrividisco al solo pensiero. Mi scopa davanti a loro?, o addirittura con loro?, o da loro?. Resto indecisa, lo lascio fare, mi stringe, bacia e lentamente mi spoglia.
“ Amore, lasciati andare, vedrai sarà bellissimo, è tanto che voglio realizzare una fantasia, te con tre maschi, e questa mi sembra la serata giusta.” - mi sussurra fra un bacio e l'altro.
Sono stupita, mi vuole scopare con loro, ma si rende conto di quello che chiede! Dovrei fare la puttana con loro! Cazzo! È troppo!
“ dai amore, fai la brava, lasciati andare, vedrai quanto godi.” - mentre parla mi sta masturbando fra le cosce, sono eccitata, lui lo sa, e non riesco a distogliere i miei pensieri dalla voglia che ho, ma se questo è il suo desiderio, allora vediamo come va a finire, va bene, devo fare la brava moglie, ora lo accontento io!. Mi lascio spogliare velocemente, gli altri restano stupiti e immobili, io mi abbasso davanti a Piero e gli tiro fuori il cazzo gia durissimo, lo lecco, li guardo mentre mi osservano a bocca aperta, poi lo infilo fin dentro la gola. Lui ha un gemito lungo di puro piacere.
...uuuuuuhhhhhhhhHHHHHHHHMMMMMMMhhhhhhhhhuuuuuuu......... ssssiiiii.........
lo lecco e succhio un poco, poi di colpo mi alzo e lo prendo con la mano, lo stringo e nuda vado verso la camera da letto.
“ se ci dobbiamo divertire, voglio stare comoda.” - gli dico e senza girarmi entro in camera.
Quando mi siedo sul letto loro sono gia nudi, vedo e resto stupita delle loro dotazioni, Piero è ben messo, ma Luca l’ha sicuramente più lungo di tutti, mentre Dario, fa paura, saranno quasi 20 cm, ma di circonferenza fa il panico, grosso come il mio polso. Subito Luca mi spinge indietro sul letto e si mette fra le mie cosce e incomincia a leccarmi con estrema bravura, godo, e mi sento che sto per vivere un momento veramente bello. Riprendo quello di Piero in bocca mentre Dario osserva segandosi dopo ave appoggiato un ginocchio sul letto. Godo, vengo tremando per il piacere che mi sta facendo provare. Luca aspetta che mi sia ripresa dall’orgasmo, si distende supino e mi attira su di se. Piero si mette di lato e mi offre ancora il cazzo da succhiare. Lo lecco, lo sego lentamente, ma con lo sguardo seguo il lento movimento che Dario fa, si masturba lentamente, senza perdere mai di vista le mie labbra. Impalata su di Luca sento che lui lo spinge dentro con lentezza, fino a toccare il fondo.
“accidenti come la sento stretta!!, mi fa impazzire!!!..la voglio godere tutta. - mi dice inarcando le gambe.
Incomincia a scoparmi con dei colpi dal basso verso l’alto sempre più forti e profondi. Godo, sento il suo palo riempirmi tutta e incomincio a godere senza ritegno. Urlo e incito sempre di più il porco a sfondarmi tutta.
..sssiiiii….daiiiii….ssiiiiii……goddoooo!!!...oraaaa………ssssiiiiii…..
Piero si distende dietro di me, sento le sue dita esplorarmi il fiorellino anale, sono eccitata e lo invito a sfondarmi il culo.
..ssiiii..prendimii..lo vogliooo…. In culoooo……
Sono talmente in preda al piacere che non mi rendo nemmeno conto di quello che dico, ma poco dopo lui entra con decisione dentro di me facendomi impazzire di piacere. Vorrei urlare ma la voce non esce dalla mia bocca aperta che è prontamente riempita dalla grossa cappella del cazzo di Dario. Cerco di metterlo in bocca ma a mala pena riesco a leccare tutta la punta, lo cinto con entrambe le mani e lo sego lentamente. Piero si scatena, mi pompa il culo come impazzito.
…ssi ti sfondooooo!!! - grida.
Luca lo incita.
“ …dai spaccale il culo che poi lo voglio riempire anch’io!..dai facciamo divertire questa troia!!!.....”
Dario, lascia in silenzio che loro si scatenino, si limita a tenermi il cazzo in bocca, ed io tremo solo al pensiero di sentirlo dentro.
Piero affonda un ennesimo colpo e poi sborra dentro di me.
….ooorrraaaa!!!!!... sborrooo….a che meravigliaaa!!!.....
Gode. Lo sento riempirmi l’ano, poi si sfila e lascia il posto a Luca che si mette dietro di me dopo avermi fatto inginocchiare con il viso appoggiato al cuscino. Mi penetra con un colpo secco e deciso.
“..ssiii finalmente!!!!...quanto l’ho desiderato infilare questo culo……”
Mi pompa con decisione, mentre Piero si mette di lato e m’invita a prendere ancora il suo cazzo in bocca, anche se è venuto, è ancora duro. Lo lecco e succhio tutti gli umori e residui di piacere che ha, mentre Luca come impazzito mi sfonda il culo.
“che meraviglia!!!!!...tua moglie è proprio fantastica!!!..mai sfondato un culo così…”
Mi scopa mentre Dario osserva e mi sorride. Luca si scatena e poco dopo sborra dentro di me un fiume di sperma.
…eccomiiiii…sborrrrooooooo!!!!!....
Mi spinge dentro tutto il suo palo, mentre Pero mi viene in bocca. Bevo e ingoio tutto mentre sono scossa da un numero continuo di orgasmi che ora non conto più. Dopo che anche Luca si è sfilato da me è la volta di Dario che mi prende da dietro. Lo sento entrare deciso dentro la mia fica che si tende tutta e si apre al passaggio di quell’ariete che entra con l’impeto di un toro. Scivola lungo le pareti della vagina, le apre, le dilata e come se fossi ancora vergine. Fortunatamente gli orgasmi provati mi hanno ben lubrificato, me appena lo sento battere con forza la cappella sul collo dell’utero veno gridando scossa da un tremolio come se avessi ricevuto una scarica elettrica.
“….aaaaahhhhh….ssiiiiii……..vennnggoooooo…..
Tremo, e mi sembra di svenire da quanto piacere sento. Le gambe cedono, e lui prontamente mi afferra per i fianchi, mi sorge e incomincia a pomparmi con un ritmo costante e continuo, mi sfonda ed io vengo a ripetizione.
“.. accidenti che fica stretta!!!...Piero, tua moglie è una favola!!!..me la voglio scopate tutta…è proprio brava, mi fa impazzire…”
Mi scopa a lungo, mentre gli altri si lasciano succhiare a turno, poi cambia, si distende e mi fa impalare su di lui. Godo, lo sento dentro la pancia, mi distendo su di lui e a quel punto Luca si appoggia dietro, mi vuole inculare. Cerco di dissuaderlo, ma lui è inesorabile, con Piero che cerca di convincermi a prenderlo dentro.
” dai amore, fai la brava, vedrai che una doppia così ti farà impazzire.”
Non mi lascia nemmeno replicare che m’infila dentro il suo cazzo in bocca mentre Dario si ferma un momento per permettere a Luca di entrarmi dietro. lo sento aprirmi il culo, provo un po di dolore, ma il nuovo affondo di Dario mi porta subito a una tale vetta di piacere che credo di svenire. Godo, vorrei urlare, ma ho la bocca piena. Mi scopano insieme per un tempo indefinito, godo e vengo come mai in vita mia. Poi insieme, Luca e Piero sborrano ed escono da me. Dario mi rigira e distesa di lato m’incula senza che io quasi me ne rendo conto. Mi afferra i seni, mi sfonda il culo. Alla fine viene pure lui con una dose massiccia di sborra che m’inonda letteralmente il culo.
“sei meravigliosa, mai avevo trovato una donna che lo prende come te. Piero, tua moglie, è meravigliosa, Eva mia moglie, ne sarà entusiasta. “
Mi dice mentre malferma sulle gambe vado in bagno per lavarmi.
Nei tre giorni successivi sono solo sesso. Godo e mi scopano in continuazione, ma più di tutti è Dario, sembra insaziabile, mi prende anche tre volte al giorno in ogni posto, modo o buco, sembra non averne mai abbastanza. Poi torna Eva. Appena dentro casa, mi viene incontro spogliandosi nuda davanti a tutti noi, mi abbraccia e incolla le sue labbra alle mie in un bacio saffico perfetto. Sento le sue mani accarezzarmi, mentre la sua lingua entra di prepotenza dentro la mia bocca e subito si intreccia con la mia in una danza molto erotica. Dopo un momento di stupore rispondo al bacio e languidamente mi eccito. Per me è la prima volta che bacio una donna, ma con lei mi sento subito a mio agio. Eva è bella, alta come me, mora occhi neri, pelle leggermente ambrata, è di origine brasiliana. Magra con le tette piccole, una prima non di più ha le mani lunghe e dita sottili, con unghie lunghe e laccate di un rosso vivo molto erotico.
“ finalmente ti conosco, Dario mi ha tanto decantato la tua capacità di godere appieno della sua super dotazione che morivo dalla voglia di conoscerti.”
Il resto della vacanza e tutto sesso. Fra noi due però s’instaura una meravigliosa amicizia. Eva è profondamente lesbica. Ama Dario, e con lui ha raggiunto una perfetta intesa sessuale, lui può scopare chi vuole, a patto che poi Eva possa leccare, la sborra che esce dai buchi che lui riempie. Non accetta che i maschi la penetrino, al massimo sopporta solo le carezze del marito, nulla di più di tutto quello che è uomo, mentre apprezza e gradisce le mie inesperte carezze che dietro i suoi insegnamenti diventano un vero piacere. Una tale intesa mi porta ben presto a godere come non mai, prima lui mi sfonda, poi lei m i lecca e mi procura un piacere sicuramente diverso, più dolce, sottile, come solo una donna ti sa far provare. Tornati in città, la nostra amicizia diventa vero amore, lei mi telefona o viene a trovarmi tutti i giorni, e anche il sesso fra noi due diventa sempre più esclusivo, anche se a volte coinvolge anche Dario, mentre Luca dopo aver goduto durante le ferie del mio corpo sembra appagato. Sempre più spesso divento ospite del letto di Dario ed Eva. Impazzisco fra le loro braccia e a volte sono così stanca che non ho la forza per tornare a casa, come questa sera che complice anche la presenza di un amico loro, anche lui molto dotato mi hanno distrutto e fatto godere tantissimo, non ho voglia di tornare, quindi chiamo Piero.
“ caro, sono distrutta, questi due tori mi hanno sfondato tutti i buchi e poi Eva mi ha fatto impazzire con la sua lingua fantastica. Non ho la forza di tornare. Si, lo so, che ti avevo promesso che sarei tornata e avremmo fatto l’amore, ma sono sfinita, non avrei la forza di farti nemmeno una pompa da quanto mi fa male la bocca, quindi fai il bravo marito e per questa sera fatti una sega.
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10 years ago
admin, 75
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Alberto
Avevo scoperto quella chat da pochi mesi ed ero sicuro che ciò che erano i miei sogni e le mie voglie si sarebbero esauditi. Non mi soffermerò a parlare delle mie prime esperienze perché le ritengo deludenti esperimenti, ma di Alberto un ragazzo di poco meno di quarantanni che cambio il mio modo di vivere il sesso.
Prima però facciamo un piccolo passo indietro: il mio nome è Gabriele sono un ragazzo di 35 anni, ho imparato a conoscere il sesso con gli amici, guardando giornaletti e vecchie vhs prese di nascosto a fratelli e genitori sbadati, ricordo i nostri pomeriggi quando ci si trovava in mezzo la campagna oppure in qualche casa libera dai genitori perché al lavoro a vedere film in compagnia o giornaletti e a segarci fino allo sfinimento, in quei momenti conobbi i primi piaceri dl sesso con un'altra persona del mio sesso infatti spesso ci divertiva a masturbarsi a vicenda.
Passati i momenti adolescenziali e varie esperienze con amiche e morosine varie all’ età di 27 anni mi torna prepotente il desiderio di riavere un cazzo fra le mani, era un periodo in cui ero single e cominciavo ad essere affascinato dal mondo dello scambismo e del sesso trasgressivo, quindi giravo in rete alla ricerca di siti o situazioni che mi dessero il piacere che cercavo. Finalmente una sera trovai quella chat per adulti vi entrai e dopo aver visionato le varie stanze entrai in quella della città più vicina a me. Di li a poco iniziai a conoscere (virtualmente) tantissime persone di ogni età e con voglie diverse, cosi passai diverse serate e nottate a conoscere gente a parlare di esperienze “non le mie ovviamente” e soprattutto a cercare la persona giusta.
Come anticipato non parlerò dei primi incontri reali avuti perché non meritano attenzioni due momenti fugaci e molto sbrigativi.
Ma dopo Un paio di mesi a cercare e scambiare esperienze in chat trovo nel elenco un nome Alberto, provo cosi a contattarlo, iniziamo presentandoci e dopo i convenevoli scopro che è della mia citta e come me cerca sesso con maschi, allora iniziamo a raccontarci delle nostre vite sessuali dei miei primi approcci bsx e delle sue esperienze molto più complete ed eccitanti, infatti devo dire che leggendo quello che mi scriveva il mio cazzo era duro quasi da far male e in me c’ era una sensazione di desiderio infinita, la serata passò veloce e decidemmo di incontrarci la sera seguente ci scambiammo cell mandandoci anche un messaggio di conferma e ci salutammo per la notte.
La giornata seguente fu quasi un calvario da quando mi svegliai avevo addosso un misto di desiderio ed eccitazione che fecero avere più erezioni durante il giorno e il tempo non passava mai.
Venne finalmente sera e dopo una cena veloce uscii, c’ eravamo dati appuntamento vicino casa sua, quando arrivai era già li ad attendermi la mia eccitazione era a mille e quando lo vidi Sali ancora di più, tra me e me dissi finalmente la persona giusta un bel ragazzo biondo occhi verde sul 1.80. Ci salutammo velocemente e ci dirigemmo verso casa un piccolo bilocale in un classico palazzo di città, molto accogliente e ben arredato ci togliemmo le giacche, eravamo ancora in inverno e mi fece accomodare sulla poltrona lui era seduto fronte a me cominciammo a chiacchierare e tornammo a parlare delle nostre esperienze “in verità più delle sue” dopo una buona mezzora di racconti e desideri, gli dico di avvicinarsi e lo faccio sedere sulle mie ginocchia, gli sbottono i pantaloni e gli sfilo il cazzo già duro dalle mutande ed inizio a masturbarlo noto in lui subito un certo piacere, dopo poco mi interrompe si alza e si sfila i pantaloni e mutande mentre io abbasso i miei fino alle caviglie si risiede su di me e iniziamo a masturbarci vicendevolmente sono eccitatissimo, ho il cazzo che mi sembra scoppiare, fra noi intanto c’ è un gioco di sguardi forse entrambi vorremmo che l’ altro lo prendesse in bocca ma intanto il tempo passa e la nostra eccitazione sale sempre più, mi sento il fuoco tra le gambe sto per venire glielo faccio capire e lui accelera il ritmo, io smetto di masturbarlo mi concentro sul piacere e vengo ansimando gli riempio la mano di sborra lui continua a masturbarmi vuole darmi ancor piacere, dopo qualche istante riprendo a masturbarlo voglio rendergli il piacere, cosi riprendo con un movimento veloce sento dal suo respiro che sta salendo la sua eccitazione, eccolo sta venendo partono verso l’ alto un paio di schizzi e poi il denso sperma avvolge anche la mia mano continuo fino a fargli uscire l’ultima goccia. Alla fine ci ripuliamo e ci rivestiamo salutandoci. Usciti di casa mi dirigo verso l’auto per tornare a casa con un senso appagamento da una parte per la bella sborrata fatta e un po’ di delusione anche se ero consapevole che con Alberto mi sarei rivisto e divertito molto.
Infatti ci tenemmo in contatto con messaggi ogni due tre giorni e dopo un paio di settimane avevo ancora più voglia di prima di scoprire il sesso con un uomo e soprattutto di scoprire Alberto, quindi già al mattino mando un sms “ciao come va? Ti va di vederci stasera?” dopo poco mi arriva la riposta affermativa, arriva presto sera io sono sempre eccitatissimo siamo d’accordo di vederci direttamente da lui appena arrivo davanti la porta lo chiamo, mi apre entro in casa e dopo esserci accomodati questa volta gli chiedo si sedersi in poltrona affianco a me, iniziamo a chiacchierare. E’ vestito in camicia e pantaloni di cotone io inizio ad accarezzarlo prima la gamba avanti indietro per qualche minuto poi salgo, gli accarezzo il petto passando per il pacco dove sento il suo cazzo già gonfio, lui continua con i suoi racconti io prendo sempre più iniziativa e inizio a sbottonargli la camicia, scopro il suo petto definito e depilato entro e comincio ad accarezzarlo lui prova a fermarmi dicendomi di attendere ma io faccio finta di nulla e continuo sbottono tutta la camicia sfilandola dai pantaloni e accarezzo tutto il petto lentamente, prova ancora a fermarmi dicendomi che è presto ma io insisto mi avvicino a lui e comincio a baciagli il petto, tanti piccoli baci poi mi avvino al piccolo capezzolo lo bacio poi lo lecco lentamente le sue parole cominciano a tremare dal piacere salgo paino piano gli bacio il collo lo lecco lo assaporo, con le mani inizio a sbottonargli i pantaloni sento il suo cazzo dentro le mutande che sembra scoppiare, pian piano scendo con la lingua torno sui capezzoli poi l’ ombelico fino a tuffarmi sulle mutande, gli stringo il cazzo con le labbra lo assaporo attraverso le mutande mentre gli accarezzo le palle, Alberto ha smesso di parlare sento solo il suo respiro mentre alzo le mutande mi propone di andare a letto, ma io continuo il mio gioco, ho il suo cazzo di fronte a me inizi a baciarlo è la prima volta per me lo bacio tutto dal alto verso le palle che prendo leggermente in bocca le lecco e risalgo verso la cappella quando arrivo inizio a roteare la lingua intorno prima di farla sparire nella mia bocca, inizio a salire e scendere lentamente mentre con la lingua continuo a muoverla intorno alla cappella, ha un buon sapore mi piace sono eccitatissimo. Lo sento ansimare di piacere allora mi stacco, le mie mani prendono il posto della bocca sul suo cazzo io risalgo lentamente prima i capezzoli poi il collo poi ancora su inizio ad assaggiare le sue labbra gliele schiudo lentamente lui segue i miei movimenti e ci baciamo entro in contatto con la sua lingua un brivido corre su tutto il mio corpo, ci baciamo avidamente siamo entrambi eccitatissimi. Dopo qualche minuto mi chiede di passare nell’ altra stanza acconsento ci spogliamo completamente nudi e ci inginocchiamo uno di fonte all’ altro sopra il letto e riprendiamo a baciarci le nostre mani iniziano ad esplorare i corpi nudi, sento le sue passare dal mio petto alla schiena fino a scendere giù fino al culo mi stringe le chiappe, mi accarezza l’orfizio e poi risale, per poi con una andare a stringere forte il mio cazzo, io sono in estasi totale le nostre lingue si incocciano si scontrano dentro le nostre bocche le mie mani tengono sode il suo culo lo stringono lo strizzano continuiamo cosi per diversi minuti in un piacere sempre crescente poi mi stacco voglio ancora quel cazzo in bocca scendo veloce e avido corro giù lo prendo in bocca lo stringo tra le labbra e con la lingua inizio a roteare intorno la cappella è umida di piacere, ha un gusto buono assaporo con la lingua ogni millimetro della sua cappella lo sento ansimare e fatica a stare sulle ginocchia sento le sue mani che mi accarezzano i capelli che mi tengono li chino sul suo cazzo, con una mano gli accarezzo l’orfizio mentre l’ altra massaggia delicatamente la sua cappella.
Nella stanza è palpabile l’ eccitazione dei nostri corpi, sento che la sua eccitazione sta crescendo, ma mi stacca non vuole venire ora, mi fa sdraiare sul letto e mi viene sopra riprendiamo a baciarci come forsennati le mie mani frugano tutto il suo corpo, lui inizia a scendere mi bacia dolcemente il collo, i capezzoli, l’ ombelico fino ad arrivare al mio cazzo, lo passa con la lingua dalla cappella fino alle palle poi scende ancora fino a leccarmi l’ano, provo un piacere strano ma decisamente bello, dopo qualche minuto risale si sofferma sulle palle le prende in bocca prima l’una poi l’altra stringendole delicatamente, piano piano risale fino alla cappella la lecca e se lo infila in bocca inizia un lento ma continuo Sali scendi la mia eccitazione è a mille e non resisto a quel ritmo gli prendo la testa fra le mani e inizio a muovere il bacino su giù sempre più forte gli scopo la bocca per un paio di minuti. Quando gli stacco le mani si stacca dal mio cazzo e guardandomi negli occhi mi sorride, torna dalla mia bocca mi passa la lingua intorno io socchiudo le labbra faccio uscire la lingua e subito arriva la sua, riprendiamo a baciarci avidamente mentre le nostre mani continuano a frugare sui nostri corpi come impazzite, ora son sopra di lui ho voglia ancora del suo cazzo in bocca scendo lo prendo ed inizio un vorticoso Sali scendi seguito anche dalla mia mano lui è steso sul letto il suo respiro si fa più forte più intenso accelero ancor di più sento salire il suo piacere forte , stacco la bocca e continuo con le mani un istante prima che esploda tutto il suo piacere, urla di piacere la mia mano è inondata di sperma, rallento il ritmo fino a fermarmi mi avvicino alla sua bocca e lo bacio dolcemente. Lui di risposta mi spinge a fianco e si getta subito sul mio cazzo, prima leccando avidamente la cappella poi infilandosi quanto più cazzo possibile in bocca, non resisto più l’ odore nell’ aria del suo piacere mi ha eccitato ancor di più, sento che sto per venire lo urlo Vengooo lui toglie la bocca e con la mano mi svuota fino all’ ultima goccia il mio petto e la mia pancia sono pieni di sborra.
Si stende a fianco a me e mi bacia dolcemente, riprendiamo fiato e poi ci ripuliamo e ci salutiamo. Torno a casa felice e penso già hai prossimi incontri……….
Gabriele
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1
10 years ago
gabriele1977,
48
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L’alternativa
Questa volta Emmanuelle era veramente arrabbiata...mai lo aveva sentito così emotivamente distante. Certo, le cose non erano semplici ma....in tutti quegli anni LUI mai era sparito così.... senza voltarsi indietro, senza una parola per lei che lo aveva sempre accolto a braccia (e gambe....in effetti!) aperte.
Continuava ad andare sul loro profilo erotico.....più per curiosità e noia che per altro.....da sola.....tutto aveva meno senso.
Però leggeva i messaggi, vedeva chi li scriveva, apprezzava le foto e.....a volte immaginava di rispondere....da sola, sì.... di prendersi autonomamente quello che LUI le aveva più volte raccontato, sussurrandole nell'orecchio durante i loro meravigliosi amplessi.
Tutti quegli uomini che scrivevano per loro....per lei.....poteva essere davvero intrigante.....
Davanti al computer, la fantasia che correva, infilò una mano negli slip....non era bagnata ma sentiva pulsare là in basso, dove i pensieri creavano sempre uno sconvolgimento.
Cominciò a toccarsi.....piano, il clitoride, si conosceva bene, sapeva che rapidamente sarebbe stato difficile fermarsi...era eccitante titillarsi e tenere in sospeso il piacere pieno, quello che poi dopo fece sgorgare infilando le dita nel suo sesso pulsante e muovendole dentro e fuori avidamente.....convulsamente.
Masturbarsi da sola però non era mai stato particolarmente soddisfacente..... meccanica senza coinvolgimento.... un orgasmo mai goduto appieno... nessun paragone con gli spasmi profondi di quando LUI si infilava tra le sue cosce riempiendola con la lingua e con le dita, succhiandole anche l'anima....allora sì che era difficile trattenere le urla di piacere e.....veniva abbondantemente, senza ritegno né imbarazzo, ebbra di sesso.
I ricordi così vivi le facevano male....la rabbia montava....il senso do frustrazione di non poter avere tutto quel piacere assaggiato e ora sfumato....
Passava da un profilo all’altro, cercando di intuire le persone nascoste dietro le foto, uomini più o meno giovani, con cazzi in primo piano, piccoli, grandi, sottili, spessi, colorati, e poi annunci di ogni tipo, più o meno volgari ed espliciti.
Ad un certo punto Emmanuelle vide la foto di un ragazzo, a viso scoperto, 38 anni, un bel fisico, non palestrato ma in forma, un annuncio stuzzicante rivolto non solo a coppie ma anche a singole.
E poi c’erano le referenze, tutti ne lodavano le doti….”un bocconcino niente male” pensò. Forse…andandoci piano, uno scambio di messaggi…un caffè….forse avrebbe anche potuto accedere a questo mondo così affascinante….
Due minuti per scrivere un messaggio un po’ confuso ma sincero, chiuse gli occhi e INVIA…fatto! Si immaginò la faccia di LUI, se mai l’avesse scoperto, escluso dal gioco tanto agognato…LUI che l’aveva pian piano accompagnata, invitata quasi irretita….una rete che l’aveva catturata e…ora?
Le sembrava di annaspare in quella rete, come un pesce fuori dall’acqua che non si ritrova più, senza ossigeno né prospettiva…la doveva trovare da sola la sua prospettiva!!
Mentre rifletteva su questo aspetto quasi crudele della sua vita FRA76 rispose.
Era un messaggio rispettoso, divertente, stuzzicante che lasciò Emmanuelle senza difese.
“Mi butto” pensò e….per non cambiare idea scrisse immediatamente un posto ed un’ora, la sera stessa per un aperitivo ad un wine bar del rione Monti, dove sapeva sarebbero stati tranquilli e potevano conoscersi con calma.
Inutile soffermarsi sui molteplici pensieri e sulle mille paure mescolate all’eccitazione dell’ignoto, inutile descrivere tutti i discorsi provati e riprovati, gli insulti ed epiteti rivolti a LUI che l’aveva lasciata sola ad affrontare questa esperienza sconvolgente…..alle 19.00 come da accordi Emmanuelle si presentò all’appuntamento.
Un vestitino fantasia blu senza grandi pretese, stivali col tacco, autoreggenti nere ed una lingerie di pizzo molto sexy comprata apposta per LUI che altrimenti sarebbe finita infondo al cassetto.
Presentazioni…..disagio….poi i primi scambi di battute…..ed Emmanuelle per qualche istante riuscì anche a dimenticare perché era lì, quale era il patto sottinteso, cosa cercavano due completi sconosciuti l’uno dall’altra….poi il vino….le risate….lui si chiamava Francesco e la guardava come un predatore osserva teneramente una preda già catturata….e lei…..voleva essere preda, chiudere gli occhi, abbandonarsi completamente a chi conosceva già le regole del gioco….
Erano le 22.00 quando, dopo una bottiglia e numerosi bicchieri, uscirono dal locale, barcollanti ma non ubriachi, il giusto per rendere tutto divertente e leggero.
L’albergo era vicino, qualche problema con la chiave per aprire la porta e poi….uno di fronte all’altra, lui con il sesso già gonfio per aver fantasticato tutta la serata, lei con col fiato corto per l’eccitazione del momento.
Francesco non diede ad Emmanuelle il tempo di entrare. La prese per un braccio appoggiandola alla porta e con fare esperto le tirò fuori entrambi i seni dalla scollatura del vestito. I capezzoli già turgidi divennero di pietra e lui cominciò a leccarli e poi a succhiarli e poi a tirarli, prima uno poi l’altro, con metodo e passione, finchè le gambe di lei non divennero molli.
Emmanuelle mugolava, lasciando fare, stordita dalla situazione, inebriata dal fascino di questo ragazzo così intrigante e….sapiente.
Senza accorgersene fu sul letto, le sue mani la frugavano ma ciò che più la eccitava era la voce…era sicura, perentoria e le mandava un unico messaggio: “Lascia fare a me!”.
Francesco le alzò il vestito e guardandola negli occhi con sfida le sfilò gli slip, poi le piegò una gamba in modo da poterla avere di fronte, più aperta che mai.
Le accarezzò il sesso, lentamente, fece scivolare il medio dentro, lentamente, e poi anche l’indice, lentamente….era fantastico, un ritmo languido che sembrava potesse durare in eterno. Poi la tirò più avanti col bacino....si mise una sua gamba sulla spalla, accedendo così ad una visuale splendida. ...la sua vagina era lì esposta e aperta...per lui. Il tacco dello stivale nero che premeva nella carne, piacevolmente.....ora poteva finalmente assaggiare il suo sapore. Infilò la testa tra le sue cosce, la morse delicatamente poi comincio a leccarla ovunque davanti e dietro respirandone gli umori più intimi. Succhiò a lungo il clitoride e quando la senti' gemere senza ritegno la masturbò con forza. Emmanuelle era bagnata, mise la mano su quella del ragazzo e l’accompagnò. La spingeva dentro, più in fondo, nell'urgenza dell'orgasmo, avrebbe voluto possederlo subito, poter venire e gridare come non faceva da quando LUI se n'era andato.
Ma Francesco si fermò improvvisamente, accarezzò con uno sguardo incendiario tutto il suo corpo e disse "ora voglio tu faccia silenzio. ...voglio vederti godere in silenzio. ...trova tu il modo ma non fiatare!".
La voce era decisa ma gli occhi parlavano di un gioco...
Emmanuelle pensò che non era poi così complicato soddisfare la sua richiesta ma.....appena lui le alzò con forza il bacino per ricominciare a leccarla fino in fondo capì che in realtà era una sfida titanica....ad ogni suo mugolio lui smetteva e la guardava con aria di rimprovero, lei allora gli spingeva la testa tra le proprie gambe implorando di continuare.....era un tormento....piacevole ma un tormento.
Era tremendo non poter urlare e contemporaneamente gioire di quel godimento.
Ma Francesco era inflessibile, ad ogni sospiro uno stop, per poi riprendere con vigore.
"Questo gioco non è per te, mi sembra...." sorrise sornione "non ti piace temporeggiare....." Emmanuelle ebbe appena il tempo di riprendersi da quell’altalena di sensazioni che Francesco le si sdraiò sopra, con le mani le bloccò le braccia sulla testa e cominciò a baciarla, morderla, sussurrandole cose le avrebbe fatto di lì a poco, quanto l’avrebbe fatta godere.
Lei a questo punto era più che pronta.
Si dimenava, sotto di lui, strofinandosi contro i suoi jeans "prendimi per favore....prendimi ora...."
Lui tirò fuori il suo sesso, pronto, pulsante....con un'unica potente spinta le entrò dentro e cominciò a cavalcarla, armonizzando il ritmo con l'urgenza di lei.
Emmanuelle gli graffiava la schiena, come non aveva mai potuto fare con LUI, gli lasciava i segni....ovunque, stringeva le sue natiche con forza e a Francesco piaceva.
Poi riuscì a liberare una mano e cominciò ad accarezzargli le palle, allungandosi fino al perineo e all’ano.
Francesco si fermò un attimo, la guardò e sorrise.
Altre poche poderose spinte.
L'orgasmo fu quasi all’unisono.
I liquidi fiottarono abbondantemente.
Emmanuelle si sentiva stanca ma appagata.
Dopo cinque minuti di relax però LUI entrò violentemente nei suoi pensieri, i ricordi erano veramente invadenti e la lacerarono. LUI doveva essere lì con lei, al massimo con loro….avrebbe dovuto prenderla, baciarla, leccarla, penetrarla….era LUI che doveva accompagnarla in questa esperienza.
Si alzò di scattò e si rivestì velocemente. Francesco finse di capire.
Le sorrise: “Alla prossima?”
“Vediamo….” rispose lei e scappò via.
Dedicato al MIO “maledetto” LUI
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10 years ago
Maja71,
47/47
Last visit: 7 years ago
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Viaggio di nozze
Io e mia moglie abbiamo deciso di andare in Egitto per la luna di miele, che si è trasformata subito in un incubo.
Arrivati all’aereoporto del Cairo,ci recammo subito in albergo utilizzando un taxi locale,guidato da un signore sulla sessantina,notai subito che l’autista più che guardare la strada fissava mia moglie. Lei è una bella trentenne,castana,occhi verdi,165 cm per 43kg,bel culo sodo e seno ben tornito addosso aveva una camicia rosa e una gonna corta rossa.
Entrati in camera ci laviamo assieme e ci mettiamo a letto. Verso le 23 sentiamo dei rumori fuori dalla porta e all’improvviso ci ritroviamo in camera 11 egiziani, tutti tra i 60 e i 75 anni, armati e in un attimo mi danno un colpo in testa. Al mio risveglio mia moglie è sparita….da qui sarà lei a scrivere.
Io ero nuda a letto e così mi hanno portato via,ricordo il cuore in gola e la paura di morire,mi caricarono su un camion e da li un viaggio ricco di sobbalzi di circa 2 ore. Mi fecero scendere dal furgone,eravamo in mezzo al nulla,c’era solo una palma e una tenda niente di più,faceva freddo,tremavo.
Uno di loro mi spinse nella tenda,all’interno c’erano altri 25/30 uomini ed erano anziani,come i miei rapitori. Mi girai per scappare ma alle mie spalle si palesarono i miei rapitori,indietreggiai ma mi trovai subito accerchiata da tutti e 30 gli uomini che iniziarono a toccarmi,leccarmi e infilarmi le dita e le lingue ovunque. Mi sentii svenire, poi iniziarono a spogliarsi, uno di loro, il capo credo ed il più dotato si mise dietro di me, mi appoggiò le mani sulle spalle e mi spinse verso il basso, costringendomi in ginocchio.
Subito tutti gli uomini, tranne il capo, si misero in fila davanti a me,coi loro membri di varie dimensioni turgidi,bitorzoluti e puzzolenti ad altezza della mia bocca,ricordo perfettamente l’odore intenso dei loro peni…col primo feci resistenza,ma ricevetti 2 schiaffoni e mi tapparono il naso,dopo alcuni secondi dovetti aprire la bocca per respirare e mi trovai il primo cazzo in bocca, iniziò a pomparlo dentro le mie labbra e dopo pochi minuti mi scarico il suo sperma sulla lingua ed uscì,io sputai immediatamente e ricevetti una sonora serie di calci sulle natiche, toccò al secondo e si ripetè la scena del primo,mi tapparono il naso,aprì la bocca e iniziò ad usarmi,quando venne però uscì e mi tappò con le mani le labbra io tenevo la sborra in bocca,ma mi puntarono un coltello su un seno ed ingoiai,ebbi subito i conati di vomito,col terzo fù diverso,visto la facilità con cui usarono le armi,appena mi si pose davanti aprìì la bocca,lo lasciai fare e alla fine ingoiai tutto,la scena si ripetè per 29 uomini,solo il capo non mi fece fare del sesso orale col suo pene.
Mi misero un collare di ferro e mi legarono con una catena al palo centrale della tenda,ero stravolta,spaventata e avevo male alla mascella,crollai quasi svenuta.
La mattina venni svegliata da un cammello che era legato alla palma fuori dalla tenda,vicino a me c’era un cocco aperto,mangiai avidamente quel frutto e mi guardai attorno,in un angolo c’era una gogna,ma bassa rispetto al solito e con un asse di circa 40cm con sopra un cuscino,non ci feci molto caso,però ero rincuorata, fuori sentivo solo un paio di voci. Dopo circa 2 ore i 2 carcerieri mi slegarono,mi portarono fuori e camminammo per circa 300m,fino a un tavolino con sopra un tubo e una bottiglia di acqua,mi misero a 4 zampe,mi infilarono il tubo di gomma nel sederino e ci svuotarono dentro l’acqua,piuttosto calda essendo stata al sole del deserto. Mi fecero alzare e una volta pulito tutto l’intestino mi lavarono con una tanica d’acqua e mi riportarono nella tenda,dove capii il perché della gogna bassa e mi siraggelò il sangue nelle vene. Poi pensai,dai resisti sono solo 2 oggi per fortuna!!!
Dopo circa 3 ore sentii arrivare alcuni mezzi e capii che non sarebbero stati solo in 2,crollai,iniziai a piangere e persi i sensi. Al mia risveglio,nella tenda c’erano gli uomini del giorno prima, più altri 10 anziani e per anziani intendo oltre i 70,ma non era finita,su un lato della tenda c’erano dei ragazzini,tra i 18 e i 19 anni,tutti quanti nudi,il capo si avvicinò,mi mise una pistola in faccia e rise,poi mi fece mettere col sedere verso l’alto e la faccia in basso,fece avvicinare i ragazzini,prese una bottiglia con dentro dell’olio o cose viscide,me lo versò sul buchino e mi infilò il dito dentro,simulando un rapporto,probabilmente per spiegare ai fanciulli cosa avrebbero dovuto fare,passò la bottiglia ai ragazzi,mi fece alzare lo sguardo col piede e mi indicò la gogna,feci per alzarmi ma mi spinse a terra,capii che dovevo gattonare per andare al luogo del mio supplizio. Arrivata,appoggiai seno e pancino all’asse che era inclinata verso la gogna,un anziano aprì lo strumento e mi infilai al suo interno,lo richiuse ed il loro capo si sedette su legno, misero uno specchio per farmi assistere alla mia tortura e poi iniziarono a sodomizzarmi i ragazzini, in ordine di dimensioni, prima si cospargevano i membri con l’unguento e poi me lo infilavano,iniziavano a spingere fino a venire e non uscivano per l’occasione,sentivo il liquido caldo scivolarmi dentro. I primi 4 o 5 quasi non li sentii,per fortuna mio marito è superdotato e il mio sedere è già abituato,poi i ragazzi più grandi,con membri già sviluppati iniziarono a farsi sentire di più,toccò poi agli anziani,che oltre a sodomizzarmi mi sculacciavano e dopo circa 15 uomini iniziò ad andarmi in fiamme l’ano,dopo circa 6 ore fini anche l’ultimo e ancora stranamente il capo non si mosse,restò a guardare,il mio culetto bruciava,sembrava ustionato,all’improvviso arrivò da fuori la tenda un uomo con un vaso,subito non ci feci caso ma mi legarono all’asse,posizionarono il vaso dietro di me e mi sollevarono,in modo che tutto lo sperma dentro di me fuoriuscisse dal mio ano e cadesse nel vaso,dopo una mezzora in quella posizione mi raddrizzarono,mi slegarono e mi lasciarono in balia dei ragazzini,subito cercai di respingerli e coprirmi ma un anziano mi mostrò un macete,non potei far altro che lasciar divertire i ragazzini,che mi palparono,leccarono ovunque ma non fecero altro. Dopo un’oretta al comando del capo i ragazzi mi presero,mi gettarono a terra e mi passarono il vaso,da circa 2 litri ed era pieno fino all’orlo di sborra. Il capo si avvicinò con una pistola in una mano e una spada nell’altre,mi fissò e mi fece cenno di bere,io scossi la testa,lui mi guardò e sparò un colpo a terra,vicino ai miei piedi…ingurgitai tutto tra le risa dei presenti. Poi mi misero di nuovo il collare,mi legarono e sparirono di nuovo tutti. Il giorno dopo fui svegliata da una donna che rideva e mi radeva il pube,uscì dalla tenda e ci fù un boato di voci,saranno stati almeno in 100,un paio di loro entrarono e mi portarono fuori,c’era un sacco di gente,uomini soprattutto ma anche donne e ragazzi,il loro capo sempre con una pistola in mano mi fece cenno di seguirlo in mezzo alla folla,ero spaventata e come sempre nuda,mi incamminai,la gente mentre mi avvicinavo mi scrutava e si spostava in modo da formare una strada,arrivammo dopo qualche decina di metri davanti ad un recinto,al cui interno c’erano 3 cammelli e un tavolo,il capo estrasse dalla tasca una foto di una donna che praticava una sega ad un cavallo e si faceva venire in volto,neanche il tempo di capire e mi ritrovai in ginocchio,3 uomini accompagnarono il cammello vicino a me,ero praticamente sotto,uno dei tre mi spinse con un fucile il braccio verso il membro del cammello,allungai anche l’altro e afferrai qual tubo di carne a 2 mani e iniziai a muoverlo,mentre lo muovevo il membro cresceva in lunghezza e volume,ad un tratto il cammello fece un verso strano e capì che stava per venire,reclinai la testa,mettendo la mia faccia davanti al pene dell’animale e dopo un paio di movimenti mi innondò,faccia,seno e gambe. Il capo mi prese per mano,mi fece salire sul tavolo e mi espose coperta di sperma di cammello alla folla che esultò e applaudì. Poi mi afferò il braccio e mi tirò giù dal tavolo,mi mostrò una nuova foto,una donna che faceva un pompino con ingoio ad un cavallo,in men che non si dica mi trovai sotto al secondo cammello e sempre sotto la minaccia afferrai il pene dell’animale,me lo portai alla bocca e iniziai a pomparlo,ma in bocca non entrava tutto,così il capo mi diede un calcio e mi indicò di leccarlo come un gelato,stavo male,tra odore e sapore. Dopo una decina di minutì anche il secondo cammello raggiunse l’orgasmo e mi riempì la bocca,il viso e il seno. Non sapendo cosa fare tenni lo sperma in bocca,il capo mi fece salire sul tavolo,mi fece cenno di mostrare la mia bocca a tutti,poi mi indicò di ingoiare e lo feci,o quello o la morte. Si avvicinarono 2 donne con un vaso,mi fecero sdraiare sul tavolo pancia su e mi cosparsero la vagina di olio,infilarono dentro il collo del vaso svuotando tutto il contenuto nella mia patatina,capì le loro intenzioni prima ancora che il capo si avvicinasse con le foto,poi arrivò il cammello che passò con 2 zampe sopra il tavolo,qualcuno mi divaricò le gambe una donna afferò il pisellone dell’animale portandolo alla mia passerina,gli massaggiò un po’ i testicoli ed il cammello iniziò a spingere,sempre più forte,mi sentivo scoppiare,poi ad un tratto si fermò e sentii gli spasmi e subito un liquido bollente che mi pervadeva la pancia,il cammello si ritrasse e il capò mi alzò in piedi sul tavolo. Dal mio corpo uscirono circa 3/4 litri di sperma. Poi mi presero e mi fecero tornare in tenda. Puzzavo come una bestia,mi diedero del pane senza sale da mangiare e dormii.
Per alcuni giorni mi lasciarono in pace,mi facevano mangiare e basta,la pelle piena di sperma di cammello mi tirava tutta,mi sentivo lurida. Finchè una mattina arrivarono 4 uomini che mi presero e mi caricarono in auto,nel baule,arrivammo in un oasi,mi presero e mi gettarono in acqua,mi passarono del sapone e una lametta per radermi tutta,poi mi rimisero nel baule e mi scaricarono in un box,dove una donna mi fece una coda ai capelli,mi mise del profumo e mi condusse in una stanza,con un enorme letto a baldacchino,dove c’era sdraiato l’anziano capo,quando mi vide il suo enorme pene si inturgidì,mi fece avvicinare a lui e mettendomi una mano dietro la nuca mi porto il viso al suo membro,aprì la bocca e lo iniziai a succhiare,ad un tratto mi afferrò la coda e mi allontanò la testa dal suo cazzone,mi afferrò per le natiche,mi sollevò e mi posizionò su di lui,la sua cappella premeva sulla mia vagina,con la testa mi fece cenno di accogliere il suo membro dentro di me,era il primo rapporto vaginale da giorno del rapimento ed era senza protezione,ma non potevo ribellarmi,accolto il suo pisello dentro di me iniziai a muovermi,lui afferrò un campanello e al suono dello stesso la stanza si riempì di uomini,circa 20 tutti molto dotati e di donne,si misero attorno al letto e gli uomini si spogliarono,le donne all’unisono e senza fiatare si inginocchiarono davanti ad un uomo e gli presero in bocca il pisello,ogni uomo con una donna che lo spompinava,il capo in tanto iniziò a spingere e toccarmi con un dito l’ano,dal comodino prese una boccetto con della vaselina e mi cosparse il sedere,senza cambiare posizione sfilò il cazzo dalla mia figa e lo appoggiò al mio culo,iniziò a spingere,fino a penetrarmi completamente il culo,iniziò a palparmi in seno,poi mi portò a se e mi baciò con la lingua,mi leccò i capezzoli,sfilò il pene dal mio ano ormai dilatato e lo riinfilò nella figa,battè 4 volte le mani e 4 donne si alzarono,gli uomini salirono sul letto e mi ritrovai subito un pisello per mano,uno in bocca ed il quarto che premeva sul mio culo,in breve mi penetrò anche lui,ero pienissima,dopo qualche minuto schioccò le dita,tutte le donne si alzarono e sparirono,mentre gli uomini avvicinatisi al letto si davano il cambio dentro di me tranne il capo,lui sempre fisso nella mia figa,tutti gli altri dentro e fuori in mio culo e la mia bocca e tra le mie mani,tutti senza preservativo. Dopo più di due ore il capo disse qualcosa,tutti si spostarono per mia gioia,ma non era ancora finita per me. L’anziano mi prese mi mise pancia in su sul letto e mi legò con le lenzuola mani e gambe ai pali del letto,mi guardò ridendo,si mise sopra di me,mi lecco e morsicò i seni,poi mi penetrò con violenza ed iniziò a spingere,capii subito che voleva mettermi incinta,nel frattempo tutti gli altri si misero in fila dietro il capo,che mi scopò ancora per 10 minuti e poi fece esplodere il proprio orgasmo nella mia figa,sentivo il suo sperma entrare copioso e caldo dentro di me,si sfilò e si sedette al mio capezzale,con una mano sul mio seno e con un cenno della testa diede il via al resto degli uomini che a turno mi scoparono e riempirono il ventre di sborra. Quando anche l’ultimo ebbe finito rientrarono le donne con un catino,dentro il quale mi fecero svuotare tutta la sborra contenuta nella mia figa. Mi portarono in strada e prima di lasciarmi andare mi svuotarono la bacinella di sborra in testa,mi misi a correre e raggiunsi la prima caserma,dove trovai mio marito. Sporsi denuncia,il vecchio capo fu costretto a cedere come schiave 3 figlie,una di 19 una di 22 e una di 24 anni a mio marito come risarcimento,ed ora siamo tornati in Italia,io sto facendo il test di gravidanza mentre scrivo questa storia ma con tutta la sborra che avevo dentro sarò sicuramente incinta,mentre mio marito è in camera che gioca con le 3 schiave e alcuni suoi amici.
Siamo felici e pensiamo già al secondo figlio…stiamo organizzando un viaggio in Nigeria!!!
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10 years ago
Mister1C,
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Una giornata particolare....
Era arrivato il fatidico giorno, lo aveva aspettato tanto, temuto, accarezzato con la fantasia, approfondito in tutte le sue possibilità e sfaccettature….ora era arrivato.
Emmanuele si alzò dal letto già agitata, faceva difficoltà ad allontanare la mente da quello che sarebbe potuto succedere. Si buttò sotto la doccia, non rapidamente come sempre però.
Doveva dedicarsi del tempo, delle attenzioni particolari, prima che….lo avessero fatto altri.
Così, sotto il getto di acqua calda, si passò il sapone….cominciando dai piedi, risalì alle gambe, si accarezzò lentamente il sesso….lentamente, sentendo un calore sgorgarle dall’interno….volle assaporarlo….il dito medio entrò dentro, tutto, era morbido e tremendamente bagnato, due dita, allargandosi dolcemente….sarebbe stato così tenero il contatto con uno sconosciuto? o più rude e violento? Provò allora più forte, aumentò il ritmo e lei, sotto il getto bollente della doccia, venne velocemente…quasi a prepararsi per l’incontro.
Si appoggiò al muro, il tempo di riprendersi e poi finì di lavarsi…la pancia, le ascelle, il collo…fece lo shampoo.
Il seno lo lasciò per ultimo, le faceva sempre piacere, giocare con i capezzoli, come LUI non faceva mai. Allora li tirava, con delicatezza, fino a renderli turgidi, dolorosamente sensibili, si leccava le dita per stuzzicarli….e così si sentiva veramente donna…una donna pronta ad offrire il proprio corpo a chi….ancora non sapeva bene a chi…..
L’appuntamento era per pranzo, come al solito, si sarebbero incontrati alla stazione….un po’ di disagio, giusto i primi minuti, poi l’attrazione avrebbe fatto il resto.
Già in macchina era difficile tenere a posto le mani, quelle di LUI infilate sotto la gonna, a salutarne gli anfratti più reconditi, quelle di lei, impegnate a guidare, tese sul volante ma desiderose del suo sesso, di poterlo toccare il prima possibile.
Un’enoteca carina, una bottiglia di vino per sciogliere il ghiaccio.
Emmanuelle come al solito parlava troppo, di tutto, per riempire i silenzi, per nascondere l’eccitazione crescente.
LUI se ne accorse e le fece un cenno con la testa “ho bisogno di una sigaretta, usciamo!”. Fuori c’era il sole, la strada secondaria era deserta, LUI la guardò negli occhi, c’era intesa, sorrise e allungò una mano, la infilò tra le gambe di lei, la tirò a sé e spostando lo slip, le aprì le labbra del suo sesso…infilò un dito e con aria di sfida cominciò a masturbarla….
Le ginocchia vennero meno, lei gli strinse il braccio ma…senza fermarlo, anzi accompagnandolo in quel ritmico su e giù che rapidamente la fece venire. Era bagnata, tanto bagnata, ma non sazia, avrebbe voluto averne ancora…
In quel momento passò un signore, li guardò con curiosità e loro ricambiarono lo sguardo: LUI toccò il culo di Emmanuelle, con un gesto sfrontato, quasi a rivendicarne il possesso, lei sorrise e buttò un bacio…..ora erano pronti.
Il Privee che avevano trovato era in zona. Parcheggiarono vicino, due passi a piedi…la testa era invasa dai dubbi….. ma bastava guardare LUI negli occhi per percepire quanto lo desiderasse. L’ingresso era sobrio, dettero i documenti, pagarono ed ebbero la tessera….ora rimaneva solo varcare la soglia.
Emmanuelle allungò la mano in cerca di un contatto, LUI gliela strinse trasmettendogli quella sicurezza di cui aveva bisogno.
All’interno la musica era piacevole, come in un discobar qualcuno ballava, qualcuno al bancone beveva e conversava amichevolmente. Ordinarono due bicchieri di rosso, il vino avrebbe sicuramente sciolto gli ultimi freni inibitori. Trascorse un po’ di tempo in cui LUI ed Emmanuelle parlarono di loro, di cosa stavano cercando e di cosa avrebbero condiviso, nel frattempo le mani si frugavano e l’eccitazione cresceva.
Ad un certo punto si avvicinò un ragazzo, uno scambio di battute, poi chiese il permesso ad entrambi con lo sguardo e concessogli cominciò ad accarezzare Emmanuelle, le mani sulle spalle, sussurri nelle orecchie…lei era già pronta. Le morse il collo, da dietro, come un predatore e lei guardò LUI, era un segnale…lo voleva, lo voleva adesso….poteva farlo.
Cercarono una stanza, LUI li seguiva a distanza, osservandoli, sentiva il suo pene ingrossato spingere attraverso il pantalone. Nella camera che trovarono libera c’era un letto a baldacchino e al lato una poltrona. LUI si sedette lì e…finalmente potè liberare la sua erezione.
“Bene bene…se la vuoi…dirigo io, però…”
Entrambi mugolavano, erano vogliosi, aspettavano di potersi lasciare andare ma sapevano che era LUI a dover condurre il gioco.
“Prendiglielo in bocca” ordinò.
Il ragazzo non aspettava altro, si aprì la lampo, lasciò che fosse lei a tirarla giù lentamente e poi l’aiutò a far uscire l’asta del suo pene, così tremendamente eretta e rigida. Lui seduto sul letto, lei in ginocchio. Emmanuelle cominciò a leccarlo in tutta la sua lunghezza, accarezzandolo con entrambe le mani. Poi passò la lingua sulla punta del glande e succhiò, stando attenta ai denti, come le avevano insegnato.
“Succhialo tesoro…assaporalo bene” disse LUI, godendosi lo spettacolo da tempo fantasticato.
Lei lo guardò con fare accattivante e gli fece scivolare una mano sul sesso rigonfio.
Mugolava, mentre il ragazzo accompagnava i movimenti tenendole la testa. Era brava, leccava e succhiava alternativamente, con ritmo, tenendo con fermezza la base del pene e ogni tanto accarezzando i testicoli tesi ed allungando la mano verso il perineo….
Quando vide che il ragazzo stava per venire, LUI la tirò a sé, sorrise e le disse “Ora tocca a me”.
Lei ricominciò, con più entusiasmo ed eccitazione ancora, perché era LUI….gli piaceva, gli era sempre piaciuto, era la fantasia di tutte le sue notti e il pensiero ricorrente di tutti i suoi giorni.
Per cui prese in bocca quel pene che ben conosceva decisa a farlo impazzire di piacere.
Lo leccò, succhiò ed accarezzò con tanta passione da farlo venire senza preavviso. Lui buttò la testa all’indietro, tenendole il capo fermo mentre violenti spruzzi di sperma le inondavano la bocca. Abbassò lo sguardo e l’ammirò mentre l’orgasmo lo scuoteva e sembrava non finire mai.
Nel frattempo il ragazzo aveva terminato da solo, masturbandosi con veemenza, ma ovviamente voleva di più.
“Ora la puoi scopare…se vuoi!”. Era il lasciapassare.
Si avvicinò a lei, da dietro, Emmanuelle era a carponi, la testa poggiata sul sesso ancora rigonfio di LUI.
Il ragazzo la prese con decisione, le alzò il vestito poggiandone i lembi sulla schiena, le infilò le mani tra le gambe e la tirò a sé, infilandole lo slip tra le labbra, con forza, quasi a volerla punire di averlo lasciato solo. La posizionò meglio, col sedere esposto. “Shhh…”disse “…ora tocca nuovamente a me…”. Si prese qualche minuto per ammirare il contorno del suo corpo, lasciò scivolare lo sguardo sulle sue natiche invitanti….la curva dei fianchi, il sedere rotondo, il tatuaggio sulla nuca che sbucava dalla scollatura posteriore. Spostò lo slip, infilò un dito….lo spinse tra le sue cosce…poi risalì fino a sfiorarle l’ano…. e continuò così, andando su e giù, lentamente.
“Godi…tesoro….godi per me!” le sussurrava LUI accarezzandole i capelli e guardandola con desiderio.
Emmanuelle rabbrividì al suono cupo della sua voce. I suoi seni divennero sensibilissimi e i suoi capezzoli si indurirono all’istante.
Le dita del ragazzo si muovevano, entravano ed uscivano da lei, facendola bagnare abbondantemente.
“Scopami…per favore”…Emmanuelle mugolò, con un filo di voce.
Era pronta, calda, aperta e vogliosa, graffiava le cosce di LUI per sopportare il piacere e al tempo stesso l’attesa.
Il ragazzo allora con le proprie gambe allargò di più quelle di lei, la spinse più giù, a 90 gradi e lentamente infilò il suo pene durissimo dentro di lei.
Con un braccio le cingeva la vita, con l’altra mano le toccava il clitoride per non lasciare niente di inesplorato. Lui affondava ripetutamente nelle profondità liquide della sua fica, penetrandola per tutta la lunghezza, colmandola ed incendiandola. Finchè potenti spasmi d’orgasmo non lacerarono i loro corpi.
Ci vollero cinque minuti per riprendersi.
Il ragazzo fu il primo ad andarsene, Si tirò su i pantaloni, sussurrò un “grazie” all’orecchio di Emmanuelle ma guardando LUI, che gli aveva permesso un rapporto così soddisfacente.
Poi loro due si guardarono a lungo….si baciarono a lungo….si risistemarono e….mano nella mano uscirono dal club.
La sera era appena cominciata, la fame si era scatenata….era ora di cercare un ristorante per una cenetta…a due, questa volta!
Dedicato al MIO LUI
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10 years ago
Maja71,
47/47
Last visit: 7 years ago
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Per caso.
Intanto parto con il salutare tutti quelli di questo bellissimo mondo. Poi incomincio il mio racconto. Era da un po che mi girava in testa una fantasia. Era quella di incontrare un singolo bsx, lo contatto (solo orale non penetrazione) lui mi risponde , ci messaggiamo e ci diamo un appuntamento in un luogo publico. Ci incontriamo , iniziamo a parlare lui mi dice che anche lui solo orale che lo aveva gia fatto che gli era piaciuto. Io gli dico che non lo avevo mai fatto che era una mia fantasia , ma che mi eccitava. Ad un certo punto del discorso mi dice che e' sposato che la moglie non sa niente e che vorrebbe che la moglie partecipasse. Questa era una sua fantasia. Io le dico che anche io sono sposato , ma mia moglie non ne vuol sapere. Allora lui mi fa una proposta se volevo incontrare lui e la moglie io le dico si. Fissiamo un appuntamento a casa loro 2 giorni dopo. Arrivo lui mi presenta come collega di lavoro. La moglia sulla 50 piu' grande di lui na bella signora in carne al punto giusto , vestita bene mi ha fatto subito arrapare. Ci sediamo sul divano lei difronte con gonna poco sopra il ginocchio mi offrono il caffe , ci mettiamo a parlare del piue del meno. Ad un certo punto lui mi fa cenno con gli occhi . Io non capisco allora lui mi chiede non ai fatto nemmeno un complimento a mia moglie. Lei diventa rossa, io ne approfitto e le dico bellissa donna in carne al punto giusto vale piu di una ventenne. Lui inizia a baciarla sul collo lei lo allontana si vedeva che voleva ma era in inbarazzo. Lui insiste ma stavolta lei ci sta. Liu inizia a toccarla , inizia a leccarla gli tira fuori le tette bellissime sode, ad un certo punto gli infila la mano sotyo la gonna gli sfila gli slip e la infila dinuovo,lei a un gemito di di godimento. Latira fuori mi fa il gesto di avvicinarmi , mi fa toccare la mano era bagnatatissima. Non cio capitipiu' niente o iniziato a toccarla era spendida depilate bagnata tutta da leccare. Lui si e' allontanato lei gli ha detto conrnuto ai voluto questo adesso guarda cosa ti combino.Ci siamo iniziati a bacire leccare lei era eccitatissima. Lo leccata in fica fino a farla venire. Lo scopata , la sua passione e la pecora. Grande porca. Al momento di venire gli ho chiesto se me lo prendeva in bocca , non mi a fatto neanche finire.Ainiziato a spompinare a quel punto si e' avvicinato anche lui. Lei ci e' rimasta. Gliha sussurato fai anche questo cornuto. Io stavo per scoppiare lo hanno preso in bocca insieme io sono venuto o goduto come un porco.
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10 years ago
xxduroxx,
30
Last visit: 9 years ago
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Una coppia fantastica
Dopo avere contattato una coppia mia coetanea, con lui cuckold, ottengo risposta direttamente sulla mia mail e avviamo una piacevole conoscenza ed un fitto dialogo. Dopo alcune mail, ci scambiamo il numero di telefono e parlo con entrambi i coniugi, con il lui molto loquace e sciolto e la Lei decisamente più fredda.
Decidiamo di vederci per un caffè dopo un paio di sere e si presentano puntuali, con la Lei bellissima, voluttuosa, con uno sguardo birichino e intrigante, ma anche apparentemente che se la tira, mentre il lui estremamente loquace, socievole e amichevole. Prendiamo il caffè e procediamo alla conoscenza in modo molto sciolto e amichevole, anche se dal linguaggio del corpo, vedo che non ho fatto breccia sulla Lei ancora restia. Sono una coppia esperta del gioco, con una esperienza ultradecennale e mi raccontano tanti episodi di esperienze passate, soprattutto nefaste con molti singoli, ma capisco che per quella sera non c'è trippa per gatti... perdonate la battuta, e la butto sulla simpatia e la conoscenza personale delle persone che ho di fronte.
Dopo un'ora e mezzo di chiacchiere, che volano via rapidamente, a dimostrazione del bel clima creatosi, ci alziamo e mentre il lui la invita a giocare, la Lei rapidamente diniega, rivolgendomi uno sguardo malizioso, quasi di sfida. Il marito chiede scusa (anche se non ce n'era bisogno), ma comunque afferma con decisione che la mia persona ha rivalutato la figura del singolo del sito, per classe e signorilità e modi di fare.
Io accetto con rammarico il diniego, anche per i 250 km percorsi fra andata e ritorno e li saluto amichevolmente, anche se mentre tornavo a casa, sognavo ad occhi aperti di potere sfiorare, spogliare e dare piacere alla splendida Lei di coppia.
La mattina dopo gli scrivo una mail, con cui li ringrazio, perchè comunque era stato bello anche solo sognare e perchè comunque avevo conosciuto due belle persone dentro e fuori. Non mi attendo risposte, visto che ormai in questo ambiente tutti mettono annunci e non rispondono a chi li contatta...., figurarsi da chi mi ha rifiutato la sera prima...., ma dopo pochi minuti ricevo un sms con un numero di telefono, è il telefono di Lei, me lo manda il marito e mi scrive: sei troppo giusto come persona perchè ti perdiamo, CORTEGGIALA E FALLA SENTIRE IMPORTANTE, ha avuto dei singoli stronzi finora, giocati le tue carte e....
Per me è come un invito a nozze, adoro il corteggiamento, fare sentire importante la Lei e adularla con parole dolci e belle metafore. In questo caso non ci sono finzioni, le parole vengono dal profondo del desiderio di Lei, e dopo una fitta serie di sms, mi fissa un appuntamento da lì a 4 giorni, per vederci per giocare. Non sto nella pelle, pregustando il piacere ottenuto e donato, ma come sempre la sfortuna ci si mette di mezzo e alla vigilia dell'incontro un problema fisico di Lei, fa sì che salti l'incontro. Subito penso ad un nuovo dubbio insinuatosi nella Lei, poi mi rassicura che lo stato fisico le impediva di essere al 100% e continuiamo il gioco di seduzione e corteggiamento.
Finalmente dopo una settimana ce la facciamo a vederci, arrivo ovviamente in anticipo, organizzo tutto alla perfezione, con tanto di rosa rossa, bottiglia di prosecco di qualità in ghiaccio e quando arrivano come sempre puntuali, lei è ancora più bella del solito, vestita di nero, con intimo rosso di pizzo, tacco vertiginoso e uno sguardo raggiante.... Dallo sguardo capisco che ci siamo e.... le emozioni vanno via e il gioco ha inizio. Il marito si mette sul divano a guardare, mentre ci iniziamo a spogliare, le sussurro in un orecchio: sei bellissima.... e lei mi guarda dolcemente e mi chiede scusa, perchè era stata 'un po' stronza con me'....
Ma non importa, la stendo sul letto e inizio dolcemente e poi avidamente a leccarle il gioiello, è un vulcano di piacere, reagisce ad ogni stimolo della mia lingua e dopo 1 minuto mugola e si dimena come che sia tarantolata di piacere.... Dopo 5 minuti mi ferma, dice che sta per squirtare e non vuole farlo subito, allora mi stendo e inizia lei a prendersi cura con una abilità e una dolcezza del mio arnese che gradisce in modo fantastico. Poi dopo avere messo la protezione, mi sale sopra ed è fantastica, con brevi e sapienti movimenti pelvici, è perennemente eccitata, stimolata, ma non mi porta a venire.... Mi sento un leone indomabile, l'aria è permeata dall'odore del suo godimento continuo, siamo eccitati, sudati, ma andiamo avanti per minuti e minuti di piacere assoluto, con i corpi fusi e le labbra saldate in un perenne bacio.
Stasera il mio arnese non vuole saperne di venire, continua imperterrito nella sua erezione e cambiamo posizioni e posizioni, poi decido di volerla fare squirtare sul serio, la stendo e riprendo a leccargli il gioiello, ormai permeato dai suoi umori, dopo pochissimo inizia a squirtare, lei vuole allontanarmi, ma io continuo a stimolarla e mi viene in bocca allagandomi con il suo squirt, che io bevo avidamente. Non mi era mai capitato di gustare lo squirt di una Donna ed è fantastico, sono in estasi, mi stacco, la bacio e le trasmetto gran parte dei suoi umori e un assaggio del suo squirt.
Il marito eccitato si alza dal divano e partecipa attivamente con Lei e la penetra, mentre lei riprende in bocca il mio arnese. Proseguiamo per tre ore filate, fino a quando finalmente vengo e togliendomi il preservativo, le allago il ventre di sperma calda.
Sono esausto, al settimo cielo, ho ogni poro in eccitazione e fibrillazione, una situazione fantastica, con una coppia FANTASTICA....
Mentre ci salutiamo, Lei mi confessa che nessuno e nessuna la aveva mai portata oralmente al piacere che l'avevo portata io e mi esorta a non lamentarmi del mio arnese (ci avevo scherzato sopra nella fase di corteggiamento), perchè l'ha fatta divertire in modo assoluto.
Penso che sia stato fantastico, anche perchè non si è fatta solo ginnastica da camera, forse se lo avessimo fatto la prima volta, sarebbe stato così, ma dopo esserci conosciuti, avere giocato in seduzione e corteggiamento, fare sesso in quella camera è stato fantastico perchè era sesso fatto anche con la testa e non solo con il testosterone....
To be continued.... penso proprio di sì.
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10 years ago
IMOLA2011,
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La coppia con lui bisex passivo
Contatto una coppia toscana in cui lui si dichiara esplicitamente cuckold e bisex passivo.
La distanza e gli impegni fanno sì che il contatto si protrae per alcuni mesi, ma finalmente approfittando di un loro viaggio a Bologna, concordiamo di incontrarci e di passare una giornata assieme.
Arrivano puntuali e li vado ad accogliere al casello di Faenza e li accompagno dove ospito. Sono maturi, over 50, lei procace ma non certo grassa, lui magro.
Appena arrivati lei chiede di potere usufruire del bagno per prepararsi e lui mi si avvicina subito iniziando a prendersi cura del mio gingillo che si presenta subito in tiro. Devo dire che è veramente bravo di bocca, lo lecca con gusto, lo succhia avidamente, ci mette arte e passione.
Dopo pochi minuti lei esce nuda e con uno sguardo malizioso e da Signora irreprensibile con cui si era presentata, sembra invece una Lady calda e trasgressiva.
La invito a prendersi cura anche lei del mio gioiello e mi fanno uno splendido orale a due bocche, un vero e proprio sogno!!
Poi mi stendo e mentre lui continua sapientemente con la bocca, inizio a leccare a Lei, profondamente e delicatamente il gioiello. Inizia a gemere piano piano, poi a salire di tono, fino a mugolare ad alta voce. Dopo 5 minuti, mi implora di penetrarla e la impalo a missionario con una splendida scopata, incitato dal marito eccitatissimo alla vista.
Dopo una abbondante venuta, ci rilassiamo un attimo gustando il prosecco che avevo preparato e continuiamo a conoscerci e scoprire i nostri gusti più reconditi.
Ricominciamo e questa volta voglio che sia lei a prenderlo in bocca, assistita da lui, che mi implora di gustarlo, ma glielo lascio fare solo dopo che il mio gingillo è in piena forma. A quel punto la metto a pecorina e lui mi aiuta e mi guida alla penetrazione anale di Lei, che per un attimo protesta per il dolore (è molto grosso), ma poi lo accoglie tutto e la scopo analmente fino alla sborrata finale, con lei che si dimena e si contorce dal piacere.
Lei si dichiara esausta e si va a fare la doccia.
Io mi rilasso un attimo e vedo lui che mi si avvicina e mi implora di farlo suo.
Ritorno in tiro sotto i colpi della sua lingua e quando lei esce rivestita dal bagno, mi esorta a spaccargli il culo anche a lui. Se con lei sono stato dolce e sono entrato con dolcezza, con lui lo sbatto a pecorina, è magro, depilato, ha un culo sodo nonostante l'età e lo impalo con forza senza tanti preamboli. Inizia a urlare dal dolore e dal piacere, ma io spingo ancora più forte ed entra tutto e lo inculo senza pietà, senza dargli tregua.
Come spesso mi capita alla terza erezione non riesco a sborrare, ma dopo una quindicina di minuti di inculata e dopo che lui è spossato dal dolore e dal piacere, lo giro e lo penetro analmente dal davanti, facendogli letteralmente uscire gli occhi dalle orbite dal piacere.
Dopo 5 minuti finalmente vengo e lo trovo esausto, rannicchiato quasi fetalmente da quanto lo avevo posseduto.
Gli ordino di pulirmi il cazzo e lui devo e servizievole si mette in ginocchio e lo pulisce, mentre bacio appassionatamente la sua Signora.
Terminato l'incontro, usciamo ed andiamo tutti al ristorante, dove tutto sembriamo fuochè uno stallone e due troie rotte in culo che avevo prima sfondato....
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10 years ago
IMOLA2011,
45
Last visit: 8 months ago
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Regalo di san valentino
Ciao a chi ci leggera', quello che stiamo per raccontare, e' realmente successo qualche anno fa, noi siamo una coppia catanese Marzia, mia moglie, ed io ci siamo sposati molto
presto, lei 18 anni ed io 23,per lei sono stato il primo amore, ed anche per me lo era,
siamo praticamente cresciuti insieme, con il tempo abbiamo imparato ad essere sempre
piu complici nel sesso, e non ci siamo mai nascosti ne desideri ne voglie strane, anzi
facendo l'amore abbiamo sempre parlato di altre possibili esperienze sessuali da fare da
entrambi, con altre persone, ma tutto e sempre restato un gioco sessuale per eccitarci di
piu' durante i rapporti. Nel 2004 la svolta, una sera mentre stavamo cenando vidi Marzia
molto pensierosa, come se fosse un po impaurita, le chiesi cosa avesse, capi che aveva qualcosa da dirmi ma esitava, la convinsi a parlarne, e lei lo disse.Sai mi disse c'e' qualcosa
che devi sapere, io sempre piu spesso penso di voler fare sesso con altri uomini, tu lo sai che io non sono mai stata con nessuno oltre te, ed e' una esperienza che vorrei provare,
non da sola ma con te accanto. Io restai un po male, a quella richiesta, ma in fondo era quello che facevamo spesso nei nostri giochi d'amore , solo che adesso lo voleva realmente. Io la guardai negli occhi le feci un sorriso e poi le dissi: vedremo. Passarono
dei giorni senza parlarne, vedevo Marzia un po nervosa come in attesa, allora mi decisi
non volevo deludere questo suo desiderio, anche se la cosa mi ingelosiva parecchio.
S. Valentino era alle porte, stavamo cenando come al solito, la guardai serio e le dissi,
ok se vuoi fare questa esperienza, io sono con te, l'importante che non roviniamo il nostro
rapporto, lei mi guardo' come se le avessi detto la cosa piu' bella del mondo, si alzo, venne da me, e mi bacio' lungamente come per darmi la certezza che io e solo io ero il suo uomo.
Le dissi: a S. Valentino ti porto fuori a cena, poi in un club prive ,ti scegli un single che
ti piace e ci scopi, questo e' il mio regalo di S. Valentino per te. Lei mi guardo quasi incredula, e poi con la voce tremante mi disse: amore sei sicuro, non voglio farne niente
se solo hai un dubbio. No,le dissi nessun dubbio questo sara' solo un gioco e solo un gioco
dovra restare. Arrivo finalmente il giorno fatidico, quei pochi giorni passarono cosi' lenti
che sembrarono mesi, preparo' con cura tutti i dettagli, intimo da indossare, gonna corta ma non troppo, una camicia elegante ma con la possibilita' di tenerla molto aperta se voluto,
e cappottino per coprire il tutto. Dopo una veloce cenetta, partimmo per il prive che era a
circa 80 km. Alle 23,30 circa eravamo sul posto, un ultimo dubbio se entrare le venne,
io immediatamente scherzando, la convinsi ed entrammo. Il posto era carino, fummo
accolti da due belle ragazze che ci accompagnarono per lasciare i cappotti, e poi ci tesserarono, da li in poi fummo liberi di entrare nel club vero e proprio, una serie di salottini aprivano la strada verso la pista da ballo,dove di gia' alcune coppie ballavano, non molte per la verita' e qualche single seduto , ammirava le coppie, ne approfittammo cosi' per fermarci al bar per prendere qualcosa, e ascoltare la musica, nel frattempo continuava
ad arrivare gente, sia coppie che single, verso l'una passeggiando per il club, Marzia si
avvicino' all' orecchio e mi disse: l'ho trovato, mi indico' molto discretamente un ragazzo
sui 35 anni, molto elegante, che sorseggiava qualcosa ed ammirava chi ballava, le dissi:
fai in modo che capisca che ci stai, infatti passandoci accanto lei le lancio' uno sguardo che
non lasciava dubbi. Lui immediatamente ci segui, fin quando ci andammo a sedere in una
zona molto intima con salottini, e con la musica piu' soffusa, si presento', Marco era molto
gentile, quasi delicato con Marzia si misero a parlare e pian piano vidi lei che era a suo agio,la invito' a ballare, ma senza allontanarsi, erano li accanto a me, li vedevo parlare, scherzare, e non sentivo dentro di me troppa gelosia, anzi guardandoli ed immaginando
cosa sarebbe potuto succedere, sentivo l'eccitazione impadronirsi di me come quando a casa ,lo facevamo parlando di altri al posto mio. Ad un certo punto, li vidi parlare fitto fitto,
lui si allontano' e lei venne da me, le chiesi dove fosse andato, e lei con un sorriso malizioso, mi disse: e' andato a prendere la chiave di una stanza, dopo pochissimo torno',
e ci invito' a seguirlo. La camera era molto intima con tende e veli, un lettone al centro con un divanetto ai piedi ed altri sparsi in giro, Marco la invito di nuovo a ballare, ma questa volta, la teneva piu' stretta le accarezzava dolcemente i fianchi, io mi ero accomodato in un divanetto e li guardavo, ad un certo punto vedo lui andare in bagno,
Marzia si avvicino' e mi chiese se fosse tutto ok io la tranquillizai con un bacio, quando
Marco torno'era solo con gli slip, notai il suo fisico leggermente palestrato, fu il turno di Marzia , e quando torno' aveva tolto la gonna ed aveva la camicia completamente sbottonata che le lasciava intravedere l'intimo, si abbracciarono, e cominciarono ad accarezzarsi,vedevo lui toccarla delicatamente ovunque,i seni, il sedere, la fica, lei altrettanto lo accarezzava, le spalle, il sedere, poi Marco la spoglio completamente, le tolse la camicia, il reggiseno mettendole in mostra la sua 3° abbondante e per finire il minuscolo
tanga, la riempi di complimenti per la sua bellezza, le comincio a baciare i seni, le succhiava i capezzoli, e con una mano le esplorava dolcemente la fica, Marzia era in cielo, la vedevo eccitatissima, ad un certo punto lei si abbasso in ginocchio, abbasso lo slip e si trovo' a pochi centimetri un dalla bocca un uccello in tiro di quasi 20 cm, resto' ad ammirarlo
come estasiata, poi guardando me con fare malizioso, lo impugno alla base e dopo alcuni
baci, fece sparire il grosso glande dentro la bocca, la vedevo spompinare con un desiderio enorme, e come se quel cazzo le stava dando l'ossigeno per sopravvivere, lei lo stava
portando subito all' orgasmo, Marco la fermo', la porto' sul letto,la fece sdraiare, indosso'
un preservativo, e le sali sopra, io che ero ai piedi del letto, vidi la mano di Marzia afferrare
il cazzo che guido'tra le labbra della fica, lui con una piccola spinta lo fece sparire tutto dentro, Marzia lo accolse con un grido di piacere, lui resto' per qualche secondo immobile
poi pian piano lo tiro' fuori, ed era completamente bagnato dagli umori di Marzia, lo riaffondo dentro, prima con colpi lenti poi sempre piu' veloci e profondi, sentivo godere
mia moglie sotto i suoi colpi, la scopo' per tanto di quel tempo che a me sembro un
eternita', non so quanti orgasmi ebbe Marzia, ma quando lui le venne dentro Marzia lo
strinse a se forte forte, poi cerco' il mio sguardo e felice mi disse: GRAZIE.
Sono passati ormai tanti anni da quella prima volta, io sin da subito capii che per Marzia era quasi un bisogno fisico avere rapporti con altri, Marzia con la mia complicita' ha
incontrato almeno un single al mese, sempre diverso mai con lo stesso ragazzo, per evitare complicazioni sentimentali.
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10 years ago
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