Questa volta Emmanuelle era veramente arrabbiata...mai lo aveva sentito così emotivamente distante. Certo, le cose non erano semplici ma....in tutti quegli anni LUI mai era sparito così.... senza voltarsi indietro, senza una parola per lei che lo aveva sempre accolto a braccia (e gambe....in effetti!) aperte.
Continuava ad andare sul loro profilo erotico.....più per curiosità e noia che per altro.....da sola.....tutto aveva meno senso.
Però leggeva i messaggi, vedeva chi li scriveva, apprezzava le foto e.....a volte immaginava di rispondere....da sola, sì.... di prendersi autonomamente quello che LUI le aveva più volte raccontato, sussurrandole nell'orecchio durante i loro meravigliosi amplessi.
Tutti quegli uomini che scrivevano per loro....per lei.....poteva essere davvero intrigante.....
Davanti al computer, la fantasia che correva, infilò una mano negli slip....non era bagnata ma sentiva pulsare là in basso, dove i pensieri creavano sempre uno sconvolgimento.
Cominciò a toccarsi.....piano, il clitoride, si conosceva bene, sapeva che rapidamente sarebbe stato difficile fermarsi...era eccitante titillarsi e tenere in sospeso il piacere pieno, quello che poi dopo fece sgorgare infilando le dita nel suo sesso pulsante e muovendole dentro e fuori avidamente.....convulsamente.
Masturbarsi da sola però non era mai stato particolarmente soddisfacente..... meccanica senza coinvolgimento.... un orgasmo mai goduto appieno... nessun paragone con gli spasmi profondi di quando LUI si infilava tra le sue cosce riempiendola con la lingua e con le dita, succhiandole anche l'anima....allora sì che era difficile trattenere le urla di piacere e.....veniva abbondantemente, senza ritegno né imbarazzo, ebbra di sesso.
I ricordi così vivi le facevano male....la rabbia montava....il senso do frustrazione di non poter avere tutto quel piacere assaggiato e ora sfumato....
Passava da un profilo all’altro, cercando di intuire le persone nascoste dietro le foto, uomini più o meno giovani, con cazzi in primo piano, piccoli, grandi, sottili, spessi, colorati, e poi annunci di ogni tipo, più o meno volgari ed espliciti.
Ad un certo punto Emmanuelle vide la foto di un ragazzo, a viso scoperto, 38 anni, un bel fisico, non palestrato ma in forma, un annuncio stuzzicante rivolto non solo a coppie ma anche a singole.
E poi c’erano le referenze, tutti ne lodavano le doti….”un bocconcino niente male” pensò. Forse…andandoci piano, uno scambio di messaggi…un caffè….forse avrebbe anche potuto accedere a questo mondo così affascinante….
Due minuti per scrivere un messaggio un po’ confuso ma sincero, chiuse gli occhi e INVIA…fatto! Si immaginò la faccia di LUI, se mai l’avesse scoperto, escluso dal gioco tanto agognato…LUI che l’aveva pian piano accompagnata, invitata quasi irretita….una rete che l’aveva catturata e…ora?
Le sembrava di annaspare in quella rete, come un pesce fuori dall’acqua che non si ritrova più, senza ossigeno né prospettiva…la doveva trovare da sola la sua prospettiva!!
Mentre rifletteva su questo aspetto quasi crudele della sua vita FRA76 rispose.
Era un messaggio rispettoso, divertente, stuzzicante che lasciò Emmanuelle senza difese.
“Mi butto” pensò e….per non cambiare idea scrisse immediatamente un posto ed un’ora, la sera stessa per un aperitivo ad un wine bar del rione Monti, dove sapeva sarebbero stati tranquilli e potevano conoscersi con calma.
Inutile soffermarsi sui molteplici pensieri e sulle mille paure mescolate all’eccitazione dell’ignoto, inutile descrivere tutti i discorsi provati e riprovati, gli insulti ed epiteti rivolti a LUI che l’aveva lasciata sola ad affrontare questa esperienza sconvolgente…..alle 19.00 come da accordi Emmanuelle si presentò all’appuntamento.
Un vestitino fantasia blu senza grandi pretese, stivali col tacco, autoreggenti nere ed una lingerie di pizzo molto sexy comprata apposta per LUI che altrimenti sarebbe finita infondo al cassetto.
Presentazioni…..disagio….poi i primi scambi di battute…..ed Emmanuelle per qualche istante riuscì anche a dimenticare perché era lì, quale era il patto sottinteso, cosa cercavano due completi sconosciuti l’uno dall’altra….poi il vino….le risate….lui si chiamava Francesco e la guardava come un predatore osserva teneramente una preda già catturata….e lei…..voleva essere preda, chiudere gli occhi, abbandonarsi completamente a chi conosceva già le regole del gioco….
Erano le 22.00 quando, dopo una bottiglia e numerosi bicchieri, uscirono dal locale, barcollanti ma non ubriachi, il giusto per rendere tutto divertente e leggero.
L’albergo era vicino, qualche problema con la chiave per aprire la porta e poi….uno di fronte all’altra, lui con il sesso già gonfio per aver fantasticato tutta la serata, lei con col fiato corto per l’eccitazione del momento.
Francesco non diede ad Emmanuelle il tempo di entrare. La prese per un braccio appoggiandola alla porta e con fare esperto le tirò fuori entrambi i seni dalla scollatura del vestito. I capezzoli già turgidi divennero di pietra e lui cominciò a leccarli e poi a succhiarli e poi a tirarli, prima uno poi l’altro, con metodo e passione, finchè le gambe di lei non divennero molli.
Emmanuelle mugolava, lasciando fare, stordita dalla situazione, inebriata dal fascino di questo ragazzo così intrigante e….sapiente.
Senza accorgersene fu sul letto, le sue mani la frugavano ma ciò che più la eccitava era la voce…era sicura, perentoria e le mandava un unico messaggio: “Lascia fare a me!”.
Francesco le alzò il vestito e guardandola negli occhi con sfida le sfilò gli slip, poi le piegò una gamba in modo da poterla avere di fronte, più aperta che mai.
Le accarezzò il sesso, lentamente, fece scivolare il medio dentro, lentamente, e poi anche l’indice, lentamente….era fantastico, un ritmo languido che sembrava potesse durare in eterno. Poi la tirò più avanti col bacino....si mise una sua gamba sulla spalla, accedendo così ad una visuale splendida. ...la sua vagina era lì esposta e aperta...per lui. Il tacco dello stivale nero che premeva nella carne, piacevolmente.....ora poteva finalmente assaggiare il suo sapore. Infilò la testa tra le sue cosce, la morse delicatamente poi comincio a leccarla ovunque davanti e dietro respirandone gli umori più intimi. Succhiò a lungo il clitoride e quando la senti' gemere senza ritegno la masturbò con forza. Emmanuelle era bagnata, mise la mano su quella del ragazzo e l’accompagnò. La spingeva dentro, più in fondo, nell'urgenza dell'orgasmo, avrebbe voluto possederlo subito, poter venire e gridare come non faceva da quando LUI se n'era andato.
Ma Francesco si fermò improvvisamente, accarezzò con uno sguardo incendiario tutto il suo corpo e disse "ora voglio tu faccia silenzio. ...voglio vederti godere in silenzio. ...trova tu il modo ma non fiatare!".
La voce era decisa ma gli occhi parlavano di un gioco...
Emmanuelle pensò che non era poi così complicato soddisfare la sua richiesta ma.....appena lui le alzò con forza il bacino per ricominciare a leccarla fino in fondo capì che in realtà era una sfida titanica....ad ogni suo mugolio lui smetteva e la guardava con aria di rimprovero, lei allora gli spingeva la testa tra le proprie gambe implorando di continuare.....era un tormento....piacevole ma un tormento.
Era tremendo non poter urlare e contemporaneamente gioire di quel godimento.
Ma Francesco era inflessibile, ad ogni sospiro uno stop, per poi riprendere con vigore.
"Questo gioco non è per te, mi sembra...." sorrise sornione "non ti piace temporeggiare....." Emmanuelle ebbe appena il tempo di riprendersi da quell’altalena di sensazioni che Francesco le si sdraiò sopra, con le mani le bloccò le braccia sulla testa e cominciò a baciarla, morderla, sussurrandole cose le avrebbe fatto di lì a poco, quanto l’avrebbe fatta godere.
Lei a questo punto era più che pronta.
Si dimenava, sotto di lui, strofinandosi contro i suoi jeans "prendimi per favore....prendimi ora...."
Lui tirò fuori il suo sesso, pronto, pulsante....con un'unica potente spinta le entrò dentro e cominciò a cavalcarla, armonizzando il ritmo con l'urgenza di lei.
Emmanuelle gli graffiava la schiena, come non aveva mai potuto fare con LUI, gli lasciava i segni....ovunque, stringeva le sue natiche con forza e a Francesco piaceva.
Poi riuscì a liberare una mano e cominciò ad accarezzargli le palle, allungandosi fino al perineo e all’ano.
Francesco si fermò un attimo, la guardò e sorrise.
Altre poche poderose spinte.
L'orgasmo fu quasi all’unisono.
I liquidi fiottarono abbondantemente.
Emmanuelle si sentiva stanca ma appagata.
Dopo cinque minuti di relax però LUI entrò violentemente nei suoi pensieri, i ricordi erano veramente invadenti e la lacerarono. LUI doveva essere lì con lei, al massimo con loro….avrebbe dovuto prenderla, baciarla, leccarla, penetrarla….era LUI che doveva accompagnarla in questa esperienza.
Si alzò di scattò e si rivestì velocemente. Francesco finse di capire.
Le sorrise: “Alla prossima?”
“Vediamo….” rispose lei e scappò via.
Dedicato al MIO “maledetto” LUI
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 years ago
pillinca,
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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17 years ago
valerio,
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