{"linkButtonClass":"stories-filter__top-new-button button button_default","href":"\/en\/stories-add","title":"Add story","displayFirstSpan":true,"firstSpanClass":"stories__top-new-button-icon","firstSpanContent":"\n<svg class=\"svg-icon icon-add-button-icon\">\n <use xlink:href=\"\/build\/sprite-83eb32dceb21b468932833be844ed846.svg#add-button-icon\"><\/use>\n<\/svg>","displaySecondSpan":true,"secondSpanClass":"stories__top-new-button-text","secondSpanContent":"Add story","checkDeactivatedProfile":true}
-
Al cine radio
Ci andai vestito unicamente di una tuta comoda e sotto una magliettina leggera ed un perizoma. Con un filo striminzito tra le chiappe. Avevo voglia di cazzo. Ero in lite con la mia compagna e quando ciò succedeva sentivo il bisogno di gratificare la mia parte femminile, di sentirmi desiderato e… posseduto. Pagai il biglietto ed entrai in sala. Buio pesto. Venendo dal sole della strada non vedevo letteralmente nulla. Mi spostai cautamente verso destra ma urtai contro una persona…. Mi scusai e la aggirai trovando subito dopo uno spazio prima di un’altra persona. Mi appoggiai al muro cercando di abituare la vista e riuscire a vedere chi mi stava ai fianchi. Colui che avevo urtato entrando mi si fece più vicino e dopo qualche momento una mano si infilò tra me ed il muro ed iniziò a palparmi il culo. Mi rilassai, era per quello che ero venuto al cinema, per cui mi misi meglio in equilibrio e mi scostai un po’ dal muro per dare spazio a quella mano che mi fece subito capire di gradire lo spazio che le offrivo, salendo alla cintura ed abbassandomi i pantaloni per poi stringermi per un momento una chiappa facendomi sentire di gradire il fatto di trovare solo un filo tra lei ed il mio buco del culo. Immediatamente iniziò a rovistarmi tutto lo sfintere e incominciò a penetrarmi, prima solo con un dito, poi anche con un secondo, dandomi sensazioni esaltanti. Nel mentre faceva ciò mi prese, con l’altra mano, un capezzolo e lo strinse forte, facendomi sussultare per la scossa che mi inferse ma che mi stimolò ulteriormente. Nel frattempo, colui che avevo alla mia dx, notando il movimento, si avvicinò e mi mise una mano sull’uccello che, dati gli stimoli, era in piena erezione e quasi del tutto fuori dalle braghe calate.
Si mise subito a masturbarmi e prese una delle mie mani richiedendo che gli restituissi il piacere, consegnandomi in mano un attrezzo di tutto rispetto. A questo punto colui che mi stava inculando con le dita mi fece girare sul fianco, rivolto verso l’altro, e abbassandomi ancor più i pantaloni mi prese per i fianchi e mi appoggiò tra le chiappe il suo sesso che, nel frattempo, aveva fatto uscire dai pantaloni. Presa dalla tasca un po’ di crema, me la spalmò ben bene dentro e fuori e…. mi infilò con un unico movimento, strappandomi un sospiro di dolore e di piacere. Si fermò per farmi abituare all’intrusione e quindi iniziò un lento andirivieni che in breve mi portò a godere, mugolando, in mano all’altro che mi stava ancora segando, ma avrei voluto urlare dal piacere. A quel punto il tizio mi fece inchinare offrendo alle mie labbra il suo sostanzioso attributo, invogliandomi a succhiarglielo. Ciò favorì la posizione al mio sodomizzatore che colse l’occasione per portare i colpi più profondamente facendomelo sentire tutto, cm. per cm. Andò avanti così per un bel po’ tanto che le gambe mi stavano cedendo sia per la posizione non proprio comoda, sia perché illanguidito dalle sensazioni che mi provocava, finché dopo un colpo più profondo non iniziò a scaricarmi dentro una cascata di sborra calda, densa sino a riempirmi. Nel contempo anche colui che stavo spompinando pensò bene di venire nella mia bocca in maniera così copiosa che per non strozzarmi fui costretto ad inghiottire trovando il sapore di quella sborra gustoso. Quando finì mi rialzò il capo e mi baciò, assaporando gli ultimi residui del suo sperma. L’altro si sfilò dal mio culo e, con una pacca, mi rialzò i pantaloni.
Mi sistemai e mi avviai verso le toilette. Oddio… chiamarle toilette era un eufemismo. Erano un vero e proprio “cesso”. Fatte in maniera strana: entrando c’era, sulla destra, un locale con cesso alla turca (presumo dovesse servire anche per le signore) e poco più avanti, a fianco, a sx, un’altra porta che dava su un locale abbastanza ampio dove c’erano, a destra, nascosti da una paretina, tre orinatoi. Il resto del locale aveva una paio di lavandini. Mi avviai agli orinatoi e liberai la vescica, considerando tra me e me che vista la posizione offrivano un’ottima copertura per giochini vari. Una volta fatto uscì da quella specie di budello e, mentre finivo di sistemarmi, entrarono i due di prima. Quello che avevo spompinato mi spinse contro il muro e, baciandomi, iniziò a palparmi e baciarmi, lingua in bocca. Il bacio, ha su di me un effetto erotizzante che mi fece subito essere arrendevole. D’altronde era per quello che ero andata in quel cinema, no?
Mentre mi baciava tirò fuori l’uccello dai pantaloni e me lo mise in mano, affinché glielo portassi a dimensioni consone ad altro. Nel frattempo quello che in sala mi aveva inculato in maniera strabiliante, un bell’uomo moro, longilineo, sulla quarantina o poco più, osservava la scena masturbandosi e, avvicinatosi, iniziò a palpare il culo a colui che mi stava baciando. Quando questi finì di baciarmi e mi rigirò faccia al muro, abbassandomi i pantaloni e aprendomi le natiche, bagnandomi il buco ed infilandomi il suo cazzo, l’altro gli abbassò i pantaloni e, a sua volta, lo inculò, formando così un trenino che si sciolse solo quando tutti e due ebbero sborrato copiosamente. A sentirli godere venni anch’io, schizzando sulle piastrelle del locale. Andai altre volte in quel cinema e varie volte vi incontrai il tizio moro, con mia enorme soddisfazione.
PS.: Vi sarei grato se voleste fare qualche commento, sia positivo che negativo, non ha importanza, anche su i racconti che ho postato in precedenza. Grazie !
4
2
8 years ago
admin, 75
Last visit: 10 hours ago -
Un bruto a casa mia
Anche io sono ammaliata dal fascino di internet: annunci, siti, possibilità di facili incontri a portata di mouse... È così tra i tanti che ho avuto modo di incontrare tramite un pc, vi parlerò di Pasquale ( o almeno questo è il nome che ha dichiarato a me). I giorni prima dell' incontro sono stati ricchi di messaggi in chat ... seguiti da sms e conversazioni telefoniche sempre molto educate e cordiali; io e Pasquale ci eravamo visti tramite foto , ma mai abbiamo avuto conversazioni spinte o a sfondo sessuale: benché entrambi volevamo la stessa cosa, non se ne è mai parlato apertamente e le nostre conversazioni erano quasi dialoghi tra amici di vecchia data. Pasquale lavorava in Sicilia come manovratore di mezzi pesanti, mi diceva spesso che prima o poi sarebbe venuto a trovarmi non appena aveva una mezza giornata libera dal lavoro ma, in fondo, io non ci avevo mai creduto: ormai consideravo Pasquale quasi come un amico .... quasi di famiglia. Una domenica calda e noiosa sento suonare il mio telefono :" Monia sto venendo a Palermo, mi offrì un caffè da te?" .... " Certo Pasquale ti aspetto". Un po sorpresa ed emozionata mi preparo al meglio per lui: un intimo sexy ed una vestaglietta di raso elegante e sobria per non sembrare volgare o troppo assillata dalla voglia di essere presa da lui. Dopo circa un'ora Pasquale chiama: è sotto casa e gli do le indicazioni su come arrivare al mio appartamento. E dopo 5 minuti suona il campanello di casa : sono emozionata....finalmente è qui; con un sorriso a 32 denti gli apro la porta di casa: davanti a me si pone la figura di un energumeno alto quasi un metro e novanta... robusto....
ancora in abiti da lavoro: pantaloni da operaio, scarponi antinfortunistica ed una maglietta umida di sudore che lasciava intravedere un torace villoso e possente. Quello che mi impressiona sono le sue braccia: pelosissime ... robuste e con due mani enormi. Si lo avevo visto in foto ma onestamente da quelle fotografie non avevo mai dedotto un aspetto simile. Non era un uomo dalla bellezza oggettiva: capelli corti sul brizzolato... Barba di due giorni.... insomma un operaio burbero... Neanche molto istruito culturalmente ( ma parlando al telefono questo lo avevo già intuito, anzi a volte mi chiedevo come fosse riuscito ad usare un pc per iscriversi ad un sito di incontri). "Pasquale accomodati preparo il caffè "... Gli dico sorridente e sculettando mi volto per andare verso la cucina. Ad un tratto mi sento afferrata alle spalle ... La enorme mano di Pasquale sulla mia bocca .... L'altra stretta sul mio ventre: " senti puttanella ma quale caffè? Sto in questa regione del cazzo da un mese senza toccare una femmina...vieni qui.... devo sborrare".... Pasquale mi prende la testa con forza , mi volta verso di lui , mi mette in ginocchio: " succhialo puttana" e si sbottona il pantalone per liberare il suo membro. Mentre sono chinata col viso sul suo cazzo... Avverto l odore forte di quell'uomo... Di sicuro non aveva fatto una doccia ma onestamente non avevo il coraggio di invitarlo a darsi una sciacquata : avevo paura di lui... Mi teneva la testa forte e se non avessi eseguito i suoi ordini avevo paura che mi facesse del male. La paura ben presto si mescola al l'eccitazione della situazione: in fondo si trattava solo di fare quello che mi viene naturale: la fammina remissiva devota al suo maschio. Ben presto il membro duro di Pasquale si dimena nella mia bocca ... Parla poco Pasquale ma i suoi gemiti di piacere e il suo modo autoritario di fare avevano pervaso il mio animo facendo emergere in me la voglia di essere la sua zoccola. " Vai sul letto troia" .... E ben presto mi ritrovo a pecorina sul mio lettone... Pasquale neanche si spoglia... Prende un preservativo e senza fare complimenti m infligge un colpo secco senza neanche inumidire il buco: ancora adesso ricordo nitidamente il dolore provato... Mi sento lacerare dentro... non provo piacere ma solo fortissimo dolore... Ma non ho il coraggio di fermare Pasquale ... Lui non parla... Avanti e indietro mi stantuffa con forza e in modo grezzo da animale; io soffro... Prendo un cuscino e lo metto sulla bocca per non urlare dal dolore ma a quell'animale non interessa: lui deve sborrare ... Non gli importa di me... Solo solo un buco in cui svuotare le palle ed io spero che lui sborri il prima possibile. Quella cavalcata mi sembra interminabile: silenzio, dolore... Il solo rumore delle palle di Pasquale ogni qual volta che il suo cazzo arriva tutto in fondo al mio culo colmo di dolore. Non so per quanto tempo Pasquale mi abbia sbattuta: ma ricordo di aver vissuto come una liberazione il momento in cui lo sento gridare come un animale perché finalmente il suo cazzo aveva eruttato nel mio culo. Senza colpo ferire Pasquale si sfila il preservativo, lo butta a terra quasi con fare sdegnato... Si rialza i pantaloni. " io vado via...oggi ultimo giorno in Sicilia ... Stammi bene". Non ho neanche la forza di dire ciao... Dolorante lo guardo andar via e resto distesa a letto, sperando che il dolore si attenui. Quella sera andai a letto presto e il mio pensiero prima di addormentarmi fu: " hai capito Pasquale .... Faceva il gentile e poi... Un vero animale"....eppure a mente fredda... E svanito il dolore.... Io Pasquale lo rivedrei: lo so.... Sono davvero una troia.
Il raccolto è reale per cui rivolgo a voi tutti un invito di cuore: fate sempre attenzione nel selezionare i vostri incontri... Altrimenti alla porta di casa potreste trovare un energumeno animale come Pasquale......
7
0
8 years ago
Monia1Pal,
37
Last visit: 3 years ago
-
La nascita di monia
Ormai è praticamente da 6 anni che, con molta soddisfazione, pienezza e senza rimorsi, vivo la mia identità di Monia ed ancora oggi rivivo come se fosse ieri tutte quelle dinamiche che mi hanno portato verso questo mio nuovo io. Da quando ho compiuto la maggiore età, ho sempre avuto una certa attrazione verso gli uomini, adulti, forti, burberi, consapevoli del loro ruolo di maschio anche quando vanno a letto con persone dello stesso sesso. Devo dire che, anche da maschietto, le belle avventure non mi sono mancate ma sono state sempre circoscritte ad un mondo, quello gay, che col passar del tempo è diventato troppo glamour e troppo esposto, allontanando sempre più quel tipo di uomo per il quale ho sempre avuto grande attrazione (l'uomo tipicamente insospettabile, magari sposato insomma). Comunque aldilà della mia delusione per un ambiente dove ormai tutti sembravano essere mancate donne, tutto mi sarei immaginato tranne che diventare quello che sono ora. Tutto avvenne per puro caso: un giorno di fine maggio, un giorno ricordo molto caldo da sembrare estate, erano le 21 circa, stavo rientrando a casa e nel mio tragitto attraversai la zona di un centro commerciale vicino al quale vi era un ampio parcheggio per camion in sosta. Nulla di strano, tanto è vero che io stavo proseguendo normalmente il mio cammino, quando il mio sguardo fu colpito dalla visione di un uomo che passeggiava a piedi: un uomo sui 40/45 anni, moro, capelli brizzolati cortissimi, sguardo fiero. Ricordo indossava un paio di pantaloncini ed una maglietta che lasciavano intravedere gambe e braccia forti, prepotenti e pelose. Inutile negarlo: il tipico uomo al quale mi sarei concesso senza remore. Mi accostai con l'auto per vedere dove si stesse dirigendo e alla fine della sua passeggiata, salì a bordo di uno dei camion posteggiati in zona. Decisi allora di avvicinare la mia auto al suo camion, sperando di riuscire a catturare la sua attenzione ( che follia, ma in quel momento l'eccitazione mi portò ad illudermi che quell'uomo fosse raggiungibile per me). Mentre più volte passavo con l'auto vicino a quel camion, mi accorsi che, di fronte allo stesso camion, sul lato opposto della strada, c'era posteggiata un'altra auto: aveva la luce dell'abitacolo accesa e al suo interno si scorgeva una figura dai capelli lunghi e biondi. Incuriosito mi avvicinai a quell'auto e con molto stupore mi accorsi che era un uomo travestito da donna ( ammetto che non ne avevo mai visto uno da vicino).
La cosa ovviamente non mi interessava e così decisi di accostare qualche cento metri dietro all'auto per vedere cosa succedesse. Poco dopo, quel camionista che tanto aveva rapito le mie fantasie e le mie voglie, scese dal camion e si diresse verso l'auto con a bordo la travesta: i due chiaccherarono un pò, e successivamente il camionista ritornò a bordo del suo mezzo, chiudendo le tendine. Pensai che fosse andato a riposare, quando subito dopo dall'auto uscì la trav: bella, sexy, provocante, tacchi alti, portamento da vera femmina, eccola recarsi senza indugio verso quel camion che, quasi magicamente, al cospetto di quella meravigliosa creatura, aprì la sua portiera per lasciarla entrare. Ben presto avevo capito che quella creatura femminile era riuscita a rendere realtà tutto quello che per me, quella sera, rimase solamente fantasia e tanto rimpianto per non aver potuto essere l'oggetto del piacere di quell'uomo che tanto aveva ossessionato la mia mente. Deluso, ripresi il viaggio verso casa, ma durante tutto il tragitto un pensiero, dopo quelle scena, attanagliava la mia mente: “ E se fossi stata io quella maestosa creatura femminile? Ora sarei li, sarei con quell’uomo, sarei al suo cospetto prontA a dargli piacere e desiderosA di essere possedutA”. Già il mio pensiero si stava evolvendo: dentro di me qualcosa stava cambiando; la visione di quella travesta aveva avviato dentro di me qualcosa di nuovo, aveva aperto un nuovo orizzonte che da li a poco avrei deciso di esplorare. Dal giorno successivo, l’identità nuova iniziò a prendere possesso di me: cominciai ad andare in giro in cerca di negozi dove comprare intimo femminile, abiti, scarpe, trucchi, profumi e, ovviamente, una bella parrucca. Non nego l’imbarazzo nell’affrontare questi acquisti ( ogni mia sorellina confermerà il senso di vergogna provato quando per la prima volta ci siano affacciate a questo shopping alternativo), ma alla fine dopo circa una settimana, ero riuscito a comprare tutto quello di cui avevo bisogno. Così una sera decisi di depilarmi integralmente (vivendo solo per me la cosa non era problematica), e, dopo aver reso liscio il mio corpo, iniziai timidamente ad indossare le nuove vesti. Sin dall’inizio mi sentii a mio agio con i nuovi abiti: mi sentivo sexy e, a dire il vero, libero. Il vero problema fu il trucco ma, seguendo vari consigli letti in rete, riuscii ad abbozzare qualcosa ( ovviamente poi col passare del tempo l’inesperienza sarebbe stata colmata e tutto si sarebbe affinato, del resto noi creature di questo mondo siamo sempre in continua evoluzione e miglioramento). Completata l’opera mi misi davanti allo specchio: mi guardai e, quasi senza riflettere, mi dissi “ Ciao, io sono Monia”. Da quel momento Monia divenne parte di me, divenne me, da quel momento varcai quella sottile linea che mi ha portato ad essere quella che sono ora con molta soddisfazione, pienezza e senza rimorsi. Ovviamente, la piena realizzazione della mia nuova identità avrebbe potuto concretizzarsi solo in quello stesso luogo dove, per la prima volta, la mia mente aveva assaporato il mio nuovo io…ed era in quello stesso luogo che, dunque, Monia doveva andare per completarsi come creatura.
Ormai era quasi la metà di giugno, estate piena qui in Sicilia, quando decisi di ritornare in quel luogo. Passai tutto il giorno a prepararmi al meglio ed aspettai che calasse il buio. Furtivamente mi infilai in auto, mi diressi verso un luogo isolato dove completai la trasformazione e, col cuore in gola, mi recai verso quel parcheggio: “ Torna indietro..è rischioso”…” Wow che bello, mi sento libera”…la mia mente era un continuo alternarsi di idee contrapposte ma alla fine, tra mille se e mille ma, arrivai di nuovo in quella area di parcheggio: c’erano diversi camion in sosta, ma il mio sguardo cadde subito su due uomini che stavano lì, davanti al loro camion: erano due uomini sui 45 anni più o meno, entrambi erano li a petto nudo ( e visto il caldo non era una cosa sorprendente). A dire il vero, solo uno dei due suscitò in me una certa fantasia, ma comunque mi accostai con l’auto davanti a loro, dall’altra parte della strada, tenendo accesa la luce dell’abitacolo in modo che mi notassero. Non passarono 5 minuti che, proprio quell’uomo che aveva attirato il mio sguardo, si avvicinò all’abitacolo facendomi cenno di abbassare il finestrino: “ Ciao scusami è la prima volta che ci fermiamo qui, ci puoi dire se il posto è tranquillo per dormire?”, mi chiese lui, “Si certo, molti tuoi colleghi sostano qui di notte senza problemi”, gli risposi, quasi con voce impaurita e timida. Lui mi ringraziò e se ne tornò dal collega….ed io pensai “Ecco, figurati se sono interessati a me….”. Delusa, rimisi in moto e andai a fare un giro più avanti….dopo circa 15-20 minuti ripassai da quella zona e vidi che quello stesso camionista era sempre li, solo, senza il collega. Nel frattempo aveva indossato una maglietta bianca, ma questo non aveva certo spento la mia voglia di essere posseduta da lui. Mi fermai di nuovo davanti a lui e gli feci un sorriso: così lui venne di nuovo incontro alla mia auto: “ Ciao – mi disse – il mio amico è nel camion a dormire, tu che fai di bello?”. Non so perché, ma forse perché aveva un’aria rassicurante, lo invitai a bordo della mia auto: si chiamava Michele, aveva 48 anni, ed era pugliese. Penso che siamo stati lì in auto almeno mezz’ora a chiacchierare, lui mi parlava del suo lavoro, di quanto fosse duro, di quanto fosse difficile stare lontano per tanti giorni dalla famiglia, e mentre lo ascoltavo scorgevo nei suoi occhi un velo quasi di tristezza, tanto che, quasi come per volerlo rassicurare, io misi la mia mano sulla sua gamba ed iniziai ad accarezzarla. Mi piaceva Michele: aveva uno sguardo fiero, un fisico forte e robusto, due mani grandi da lavoratore; ad un certo punto una di quelle mai scivolò sulla mia coscia: “Monia, ti confesso che sono stanco per il viaggio..quindi non prometto nulla”, dicendo questo Michele si portò la mano sulla patta del pantalone e la aprì: ben presto vidi fuoriuscire un bel cazzo, non ancora duro, ma dalle potenzialità notevoli. Dinnanzi a quella meravigliosa visione, misi in moto, ad andai in un posto più tranquillo ed isolato: e fu li che subito mi dedicai al cazzo di Michele; iniziai dalla cappella: sapeva di maschio, di vero maschio…un piacere da gustare in bocca; ben presto la mia bocca iniziò a scorrere su tutta l’asta fino ad arrivare ai coglioni, pelosissimi e gonfi; benché quel camionista si fosse definito stanco, ben presto il suo cazzone divenne marmo nella mia bocca. “Succhi meglio di una donna, brava Monia”, e ben presto sentii la mano forte e ruvida di quell’uomo che si insinuava nei miei collant, alla ricerca della mia fighetta anale da esplorare. Ero in estasi: in bocca quel bel cazzo duro e saporito, e dietro le dita di Michele che giocavano col mio culetto depilato e caldo. Eccitata ed in calore, iniziai a leccare Michele sulle cosce grandi e pelose: ogni centimetro che la mia lingua assaggiava sapeva di maschio, di vero maschio ed io mi sentivo la sua femmina, la sua troia, mi sentivo finalmente Monia. Dopo un bel po’ che avidamente pompavo il suo cazzo, Michele prese la mia testa e la posizionò in modo che la mia lingua battesse sui suoi coglioni: ben presto il suo ansimare divenne affannoso finchè il pube peloso del camionista non fu inondato della sua calda e densa sborra. Michele mi prese la testa, mi guardò negli occhi: “ Scusa tesoro, ma me lo hai sfinito” – disse sorridendo, ed entrambi ridemmo di gusto per quella situazione. “ Però Monia, io voglio anche provare il tuo culetto, voglio vedere quanto è caldo, io capito a volte da queste parti e vorrei scoparti per bene la prossima volta. Se vengo solo ti scopo sul mio camion se ti va”. Ovviamente io diedi il mio numero a Michele, lo aiutai a pulirsi e lo riaccompagnai al suo camion….secondo voi poi mi avrà richiamato??? Lascio a voi la risposta…..
Questa comunque è la storia vera della genesi di Monia: tanto tempo è passato da quel giorno e, per fortuna, anche tanti cazzi sono passati sotto le mie attenzioni
Spero solo un giorno di poter reincontrare quella splendida trav che quella sera fu la mia musa ispiratrice ( dopo quella sera infatti non l’ho mai più rivista in quella zona, magari era solo di passaggio)…per ringraziarla: magari sei qui splendida sorellina…..grazie di cuore.
7
1
8 years ago
Monia1Pal,
37
Last visit: 3 years ago
-
Salvatore il camionista
Il car sex mi ha sempre affascinata. Per quanto internet sia uno strumento di conoscenza molto importante, ritengo che nulla sia più bello ed intrigante di un incontro fugace, non programmato , frutto del solo istinto e dell'eccitazione. Era estate ... La serata era calda, ero reduce da una stressante giornata di lavoro e dentro di me Monia rivendicava il suo spazio. Aprii l'armadio: copri spalle leggero, un vestito sexy con minigonna scuro, calze a rete e stivaletti; quella sera optai per un trucco aggressivo: per Monia era serata di caccia grossa. Erano circa le 22 quando mi misi in auto ed ovviamente la mia direzione era l'autostrada, luogo peccaminoso per eccellenza che di notte diventa foriera di avvenute eccitanti. E si sa... I padroni della notte sono loro : i camionisti con le loro luci .... I loro suoni e le loro voglie nascoste che ho imparato a soddisfare con immenso piacere. Quella sera per strada c'era poco movimento... arrivai in autogrill senza incrociare neanche un bisonte al quale far scrutare dal mio abitacolo le mie forme voluttuose. Arrivata in autogrill trovai molti mezzi fermi ...
Quasi tutti con tendine chiuse: i miei maschi già si godevano il loro riposo dopo una lunga giornata di lavoro. Ad un tratto vidi che qualche bisonte aveva ancora le luci accese e di certo non mi feci pregare due volte : accendo le luci del' abitacolo .... Alzo un po' la minigonna per risaltare le mie cosce inguainate dalle calze scure a rete ed inizio il mio tour sperando di essere notata. Distante il giro mi imbatto in un uomo che al mio passaggio alza il collo .... Subito fui penetrata da quel suo sguardo al cui cospetto mi sentivo nuda. L' uomo mi fa cenno di accostare ed ovviamente eseguo quanto richiesto. Poco dopo, il bisonte apre la sua portiera e vedo uscire il suo conducente diretto verso la mia auto.... Più si avvicina... Più cresce la mia emozione: quando arriva vicino al mio finestrino volgo lo sguardo verso di lui : jeans... Una canotta bianca... Petto forte e villoso , braccia pelose e prepotenti ; un viso segnato da uomo sui 45 anni ... Pochi capelli e due occhi verdi da brillare nella notte come due smeraldi. Quella figura così possente da intimorire chiunque mi dice " ciao ... Io sono salvatore ... Sono solo, ti va di farmi compagnia ?" .... Quelle parole così semplici erano accompagnate da un sorriso e uno sguardo gentile e rassicurante da non poter rifiutare. Così esco dall'auto, lui mi guarda, sorride e mi fa cenno di seguirlo. Sale sul camion e mi dice di girare dall'altro lato mentre lui chiudeva le tendine. Neanche il tempo di fare il giro e vedo l'altra portiera aperta e Salvatore con la mano tesa per aiutarmi ad entrare nel suo bisonte ormai pronto ad accogliermi e farmi sua. Appena salita sono pervasa dalla eccitazione ... la mano rude di Salvatore scivola dietro la mia minigonna .... La mia pelle liscia contrasta con la rudezza mascolina del corpo di quell'uomo. Niente baci, niente smancerie: ben presto io e quell'uomo abbiamo capito che la voglia animalesca ci aveva catturato; mentre io sono seduta ... Il mio uomo si mette in piedi davanti a me: prende la mia testa e strofina la sua patta sulla mia bocca .... Iniziando con una mano ad aprire i suoi pantaloni .... Ben presto vengo inebriata dai suoi odori di maschio: e ben presto gli odori diventano i sapori di un membro già duro che si dimena nella mia bocca vorace mentre la mia lingua cinge la cappella che spinge per arrivare alla mia gola. Nulla mi sfugge di quell'uomo: la mia lingua lo esplora dalle gambe forti e pelose alle palle piene e gonfie; la sua asta voluttuosa è solo il culmine del mio desiderio di assaporare quel maschio davanti al quale sono seduta in modo servizievole. Ma Monia vuole di più e ben presto dalla mia borsetta estraggo un preservativo per chiarire le mie intenzioni: Salvatore lo vede, afferra il mio viso e cerca i miei occhi, sorride e mi dice " mettimelo con la tua bella bocca ". Ormai sono sua e disposta ad assecondarlo in tutto e così lo aiutò ad indossare il guanto posizionandolo al meglio con la mia bocca già pervasa dal suo sapore; a quel punto .... Quando ormai mi aspettavo di essere selvaggiamente penetrata dopo essere stata messa a 4 zampe sul lettino del bisonte ... Mi accorgo che il mio salvatore scruta il mio buchino , lo guarda , lo tocca quasi lo ispeziona e dopo averne appurato l'assoluta assenza di peli, affonda la sua lingua nel mio buco; inutile dirlo: quando un uomo mi lecca il culetto vado letteralmente in calore, mi fa impazzire; i miei mugolii eccitano il mio camionista che insiste con la sua lingua nelle mie profondità : ormai sono pronta ad accogliere il suo cazzo sempre duro e lui se ne accorge così si erge.... Appoggia una mano sul mio culo vellutato e ben presto sento spingere la sua verga sul mio buco; Salvatore si muove con maestria e calma... Non vuole farmi male: lui vuole godere facendo godere anche me. Con calma e pazienza i suoi coglioni arrivano a fine corsa sul mio culetto : amore mio sei tutto dentro, adesso puoi stantuffare in modo brutale e prepotente ma questo Salvatore lo sa già e ben presto i colpi del suo randello mi spaccano facendomi gemere dal piacere; sono così coinvolta da quell'uomo così caparbio forte ed autoritario da farmi montare a suo piacimento ed in ogni posizione da lui desiderata. I miei gemiti si confondono con i suoi suoni animaleschi e maschi .... Il suo andamento sta mutando, lo sento ... Il mio uomo sta per eruttare : ed infatti Salvatore esce, si leva il guanto, prende la mia testa e si erge con il suo cazzo sul mio viso .... Raccoglie i miei capelli con una mano e con l'altra brandisce la sua spada pronta ad offrirmi il suo nettare : ben presto il mio viso è cosparso della sua crema calda, intensa ..... Il mio olfatto è dominato dal prepotente odore del succo di quell'uomo. Questa è la storia vera del mio incontro con Salvatore il camionista, uomo duro rude ma anche dallo sguardo gentile: ovviamente ha avuto il mio numero di cell e altre volte ci siamo rivisti a bordo del suo bisonte ..... Imponente da metter paura e forte come il suo conducente dallo sguardo di smeraldo. .
6
1
8 years ago
Monia1Pal,
37
Last visit: 3 years ago
-
Esperienza bisex......
Immagino un incontro del genere.........Siamo in una stanza ......luci soffuse....musica di sottofondo.......io e marco seduti sul divano quasi impaccciati beviamo un calice di vino ........attendiamo l arrivo di .....Angela.......l attesa vale e la vista ...è da togliere il fiato.....si avvicina a noi........si siede sulle gambe di marco......prende il calice di bianco che le aveva preparato.
Dopo averlo baciato accennò un lento sorso, guardandomi con molta intensità......
Poi si sistemò a cavallo delle sue gambe e gli rovesciò il capo, lasciando cadere un sottile rivolo di vino nell’incavo della gola di marco........Raccolse il piccolo sorso che vi si era posato e proseguì lappando il petto, i capezzoli e giù, soffermandosi brevemente sull’ombelico, fino all’inguine. .......Asciugò la pelle con cura e lentezza sapiente, senza mai neanche sfiorare il pene che cominciava ad ergersi in tutta la sua maestà.
E durante tutto quel tempo .........non smise mai di guardarmi, scrutarmi … fissarmi …
Mi inginocchiai al fianco di marco.......la scena mi stava devastando dal piacere.....mi misi di fronte a lei.......
-Lascia che te lo prepari io … - le mormorai........lo sguardo eccitato di...Angela.......acconsente alla mia richiesta..........E cominciai a leccare, voluttuosamente salivando, l’asta per tutta la sua lunghezza. L avvolsi con le labbra senza smettere di lubrificarla.
Notai che ......angela .....seguiva con interesse ed una certa sorpresa quel che facevo e ad un certo punto prese a farlo anche lei dall’altro lato........eravamo in due sul cazzo di marco.......i ns sguardi si incrociavano....le ns lingue si sfioravano ......ci divideva solo il cazzo di marco......lui dall' alto compiaciuto dalla scena teneva le mani dietro alle ns nuche..........troppo spesso le lingue si sfioravano, poi si toccavano ma senza mai staccarsi dal pene. Ci inseguimmo lungo l’asta, scambiandoci ogni tanto di posto sulla cappella ormai scura dalla eccitazione: Marco gemeva a denti stretti per non urlare. Nella foga riuscimmo a baciarci tenendo il glande tra le nostre bocche, cercando sempre di irrorare di saliva il membro.....la mia mano ha voglia di sentire lo stato di eccitazione di.Angela....lei ha ancora indosso uno splendido perizoma neroe una vestaglia aperta sui lati...........la mia mano scivola sul suo sesso.......è incredibilmente bagnata.......la mia mano e la mia bocca pensano solo a donare piacere a lui e lei........ogni tanto apro gli occhi e i ns sguardi si incrociano.......lei si ferma....muove il bacino sulla mia mano ormai piena di umori.......dalle sue labbra sento qualcosa....
-Direi che è pronto. – disse.........asciugandosi la bocca ed ammirando il capolavoro, quell’obelisco lucido che avevamo eretto insieme. Si alzò lasciando cadere la vestaglia.
Onestamente la posizione in cui mi trovavo era quella più opportuna: avevo davanti agli occhi una dea da venerare!
Si aprì a cavallo di Marco......si lasciò calare lentamente...........aprendo grandi e piccole labbra con una mano ed accarezzando il clitoride con l’altra, ungendolo con il nettare che la sua orchidea stillava per l’eccitazione.
Mi sembrò di assistere a quello spettacolo come se fosse una scena al rallentatore: ?Angela..........arrivava a toccare il glande, a baciarlo con il suo sesso e si risollevava lentamente, quindi riprendeva la discesa e fili di umori si tessevano tra la sua vagina ed il pene...........era in questi attimi che la mia lingua si insinuava tra le sue cosce e il suo ano.........lei saliva sul petto di marco e durante la discesa trovava prima la mia lingua e poi il cazzo di marco...........Il tutto avvolto da lunghi gemiti ...........
scese giu divorando nel suo ventre tutto il cazzo di marco........Si fermò in quella posizione, oscillando appena. Mi misi in piedi, alle sue spalle, e cominciai ad accarezzarle, scivolando verso il collo e di nuovo sugli omeri, in un lento massaggio. Poi dal collo in basso, lungo la schiena, e di nuovo in su, in lente carezze.
Senza volerlo, il mio pene, ormai eretto, la sfiorava ogni tanto ........... gettò un braccio dietro le mie gambe e mi attirò a se.
-Giù … - gemette – Abbassati! …
Indossai velocemente un condom e, accarezzandole il perineo, raccolsi la sua rugiada, lubrificandole il fiore tra le natiche.
Delicatamente, provai ad inserire un dito e lei sussultò, ma non disse niente. Mi appoggiai a lei e spinsi leggermente, lentamente, fino a superare la prima resistenza. Cominciai ad accarezzarle i fianchi, lasciando scivolare le mani sui seni, sodi e pieni. Giocai coi quei capezzoli turgidi riuscendo a farla gemere. Il calore attorno al mio glande era intenso ed eccitante così la strinsi a me, stropicciando quelle stupende mammelle.
Lentamente spinsi, : sentivo il pene strofinarsi contro quello di Marco........attraverso la mucosa. Una volta dentro, fu....angela .....a dare il ritmo, sollevandosi e lasciandosi scivolare in basso, poi di nuovo su e giù. Le baciavo la schiena, gliela mordevo e la sentivo attorno a me. I suoi gemiti crescevano col suo ritmo e crebbero fino ad esplodere in un rantolo che sembrò quasi un urlo, mentre il corpo fremeva per l’orgasmo...pensai tra me e me.........non voglio perdermi nulla......sento che anche marco sta per esplodere...Angela urla........ riempimi tutta ....io scivolo via da quello stupendo culo e mi chino in attesa che marco riempia quel fiore col suo nettare.....la mia lingua accarezza le sue palle arrivando alla vulva.........ecco che esplode.......due tre quattro spinte poderose e i glutei...si serrano......Angela....si sfila dal cazzo di marco ma rimanendo sul suo petto lascia che la mia bocca arrivi al suo sesso......con ingordigia divoro........quelle splendide labbra grondandi di umori e sperma.......il sapore è divino......lei mi ferma.....scopre dal condom il mio cazzo......adesso voglio che godi come tu hai fatto godere noi.......divorando il mio cazzo si diletta in uno splendido pompino......l avviso che sto per arrivare ....altri due affondi lei vuole soddisfare la mia voglia......la voglia di riempirla avidamente......spingo la testa a me.......vengo vibrando nelle coscie.....lei non stacca un attimo la sua bocca dal mio glande.....bevendo e succhiandomi anche l anima.......il mio è un momento bellissimo........esausti e ridenti ci lasciamo andare tutti sul divano......
3
2
8 years ago
aaamaxpaul,
41
Last visit: 2 years ago
-
Sperma
....c'eravamo dati appuntamento vicino al centro commerciale...io a lavoro non pensavo ad altro...il tempo non passava mai....l'eccitazione aumentava...arriva un messaggio...amore..parto ora da casa...a tra poco..HO VOGLIA!!
Parole che ti fanno perdere la lucidità'...che ti danno un'aria da sognatore..ma sei a lavoro..ti devi concentrare...ma non e' facile..per niente...
Arriva,finalmente l'orario di uscita....frettolosamente mi spoglio in bagno mi accorgo che il mio cazzo e' umido...tanto umido...lo lavo ..appena scappellato s'indurisce..devo stare calmo..che oltretutto sono in moto.
Arrivato al posto concordato non la trovo....strano e' sempre puntualissima in ogni occasione..compreso il suo lavoro che adora...la cerco..va be'..aspetto...arriva un messaggio...e' lei...HO BUCATO UNA GOMMA...AIUTO...!
Non ci posso credere....abbiamo sempre poco tempo...a disposizione per noi...e ci si mette anche la sfiga...
La raggiungo....lei e' un misto tra arrabbiatura e desolazione per il mancato incontro clandestino....
Fa delle telefonate...riceve perfino quella di suo marito...che invece di tranquillizzarla la colpevolizza di aver....FORATO....mah!!!
Cerchiamo di fare qualcosa...per sostituirla..ma l'auto non ha la ruota di scorta...ne tanto meno il martinetto per sollevarla...e' lo sconforto totale..e' caldo...la strada molto trafficata....
Per fortuna,grazie alle sue conoscenze,un carro attrezzi tra poco sarà' li....
La situazione prende una piega più' tranquilla....ma non per noi...eccitati ...molto eccitati...ma impossibilitati ..nel muoversi....vorrei spogliarla..ma come faccio...qualsiasi veicolo passi la vedrebbe la scena..compresa la polizia!!!
Lei,allora,da perfetta amante mi tira giù' la zip dei pantaloni...io mi avvicino allo sportello..cerco di fare scudo...con il mio corpo alla visione...
...una..due...succhiate..e il mio cazzo e' già' duro....che bocca ragazzi...che labbra...che...lingua...che PORCA!...sicuramente tutti quelli che sono passati hanno goduto della performance..di quel pompino inasperato...
Quel fellatio favoloso raggiunge l'apice quando con un grido liberatorio scarico tutto il mio sperma nella sua bocca..e aspettandomi che,una volta terminata l'eiaculazione lei lo sputi come aveva già' fatto....mi sorprende guardandomi negl'occhi e con soddisfazione INGOIA tutto..aggiungendo questa e' la mia vitamina...mmm...non ne potrò' più' fare a meno(nemmeno io....)..peccato averlo sempre sputato...scusa!!
7
0
8 years ago
Alenaturista,
57
Last visit: 2 weeks ago
-
Masochismo ?
Masochismo ?
Sono sempre stato bisex, e se nei primissimi esordi ho sentito sensi di colpa, bè… dopo non più. Ma ultimamente ci sono stati degli episodi di… non so come definirli… masochismo ? Mbè, ditemi voi, vi racconto gli episodi. Un pomeriggio vado al cinema a luci rosse, avevo voglia di trovare qualcuno che apprezzasse il mio sedere e possibilmente mi inculasse. Mi aggiro nell’ultima fila, dove c’era un po’ di spazio in più, visto che non c’erano poltrone ma un’unica panca addossata al muro, ma non vedo niente di interessante. Decido, quindi, di sedermi e dopo un po’ si siede accanto a me un anziano signore che inizia subito a palparmi il culo. Ero andato al cinema in tuta sportiva in modo da potermi abbassare i pantaloni con facilità. Mi inchino un po’ in avanti per facilitargli il compito e lui ne approfitta per infilare la mano nei pantaloni.
Raggiunge il mio ano e spinge per forzarlo. Mi infastidisco perché così a secco mi sta facendo male. Scosto la sua mano e prendo un po’ di crema con cui ungermi e lui ne approfitta per abbassarmi i pantaloni, quasi con prepotenza. Subisco e lui continua a stimolarmi con una certa violenza e riesce a penetrarmi con due dita e, dopo qualche momento, ne infila anche un terzo. Inizio a provare un certo piacere e lo lascio fare. Ad un certo punto sento che sta usando un oggetto non meglio identificato. Metto una mano dietro e scopro che sta usando una zucchina discretamente grossa: riesce ad infilarmela e la muove chiavandomi. Mi lascio andare, subisco passivamente sopraffatto dalla sua prepotenza e da un improvviso senso masochistico. La cosa mi sconvolge, sono completamente in sua balia, cerco il suo cazzo e… non trovo nulla se non la sua mano che mi scaccia dal suo corpo. Quasi per ripicca lui agita con più foga la zucchina nel mio culo, provocandomi dolore ma anche… tutta una serie di brividi che mi portano a godere e a quel punto…. può fare ciò che vuole di me perché sono senza forze e… qualcun altro, alla mia destra, mi ha preso la mano, la porta sul suo cazzo che tiene fuori dai pantaloni e mi obbliga a masturbarlo. Sono frastornato, pieno di brividi, e colui che sto masturbando mi sta strizzando i capezzoli, procurandomi un piacere infinito. Poi smette di torturarmi i capezzoli, spingendo sulle mie reni mi fa alzare ancora un po’ di più, mi sfila la zucchina dal culo, con forza, allontanando l’anziano, mi abbassa del tutto i pantaloni e mi tira sopra di se riuscendo ad infilarmi nel culo il suo cazzo. Non capisco più nulla: l’anziano mi sta seviziando i capezzoli, quel cazzo in culo mi sta mandando al manicomio, si muove in maniera divina, mi sta facendo godere, in più altri si son fermati davanti a me ed uno, snudando il suo affare, me lo infila in bocca obbligandomi a spompinarlo. Sono completamente sopraffatto dalle sensazioni e dalla folla. Il mio sodomizzatore, dimostrando una bella resistenza continua a chiavarmi finché non esplode nel mio culo, riempiendomi di sborra. Rimane ancora un po’ dentro di me, poi si sfila e qualcun altro aiutandomi ad alzarmi dalle gambe del tizio, ne approfitta per girarmi un po’, mettermi a 90° ed appropriarsi del mio culo, penetrandomi a fondo. Sono diventato la puttana di chiunque ne voglia approfittare. Ad un certo punto qualcuno sussurra che il film sta per finire ed allora il capannello di persone si dirada ed io faccio appena in tempo a tirarmi su i pantaloni della tuta che… si accendono le luci.
Qualche giorno dopo secondo caso di masochismo? Sto passeggiando al Giardino Pubblico e sento il bisogno di pisciare: mi avvio alle toilette senza fare caso a chi c’è intorno a me. Entro e sulla destra ci sono gli orinatoi. Non c’è nessuno e mi metto davanti al primo a dx che rimane nascosto alla vista dell’entrata. Inizio a pisciare, con sollievo e, nel frattempo è entrato qualcun altro che si mette accanto a me. Io sono ad occhi chiusi per la sensazione liberatoria dello scaricare la vescica. Una volta liberatomi sgrullo il cazzo per liberarlo dalle ultime gocce d’urina e mi viene naturale masturbarlo un po’. Non ho ancora riaperto gli occhi e non ho ancora fatto caso a chi mi è vicino che…. sento una mano posarsi sul mio culo e massaggiarmelo, con fare possessivo.
Apro gli occhi per vedere chi mi sta facendo ciò e mi trovo accanto un volto laido, con un occhio strabico, di persona oscenamente volgare, in un corpo grasso, grosso che mentre mi palpa il culo, e mi infila la mano nei pantaloni arrivando a trovare il mio buco del culo che inizia a sgrillettare, mi guarda con fare libidinoso. Sarà stato per lo sguardo, libidinoso e possessivo, sarà stato per le sensazioni che la stimolazione del mio sfintere mi stava trasmettendo fatto sta che non reagì, aumentando la forzatura del mio ano da parte dell’osceno essere. Ero una preda consenziente, non so perché, non so dire, ancora oggi, cosa fu che mi fece essere così sottomesso. Masochismo? Non so. Fatto sta che capendo di avermi in suo potere mi trascinò in uno dei gabinetti, richiuse la porta, mi appoggiò alla parete e mi spogliò, iniziando subito a leccarmi tutto
Scese poi sul mio cazzo, turgido, lo imboccò e mi fece un pompino al quale resistetti ben poco, schizzandogli in bocca tutto il mio piacere e, una volta che finì di godere mi rigirò e mi inculò. Se ne ristette per qualche momento, godendo del possesso, e poi iniziò ad incularmi ferocemente, sbattendomi contro il muro. Dovetti fare degli sforzi tremendi per non mugolare per il piacere trattenendo le mie sensazioni che avrebbero potuto essere udite da qualcuno all’esterno. Era un toro insaziabile ma, alla fine, godette e mi scaricò in pancia una enorme quantità di sborra. A sentir ciò godetti anch’io, schizzando contro la parete. Si sfilò, mi diede uno schiaffo sul culo ed uscì. Le gambe mi tremavano e a malapena trovai le forze per richiudere la porta.
Ero in affanno, neanche avessi appena finito una gara sui 10.000 metri. Dovetti cercar di riprender fiato, prima di riuscire ad asciugarmi il culo, dal quale fuoriusciva una quantità industriale di sperma, ricompormi ed uscire. Fortunatamente non c’era nessun altro davanti agli orinatoi. Uscito cercai la prima panchina per sedermi, dal momento che le gambe facevano fatica a sorreggermi, e anche per…. riflettere su ciò che mi era accaduto. Provare piacere per il contatto con una persona che mai e poi mai avrei guardato due volte né tantomeno desiderato come compagno di giochi era…. Sconvolgente! Ci misi un bel po’ a riprendermi, senza riuscire a darmi una spiegazione se non che fosse stato un attacco di masochismo. Ma io non ero un masochista !!
Qualche giorno dopo lo vidi all’angolo dell’Ospedale che mendicava la carità.. Riuscì a non farmi vedere ma qualche giorno dopo ancora entrai di nuovo, per un bisogno impellente, nelle toilette/orinatoi del Giardino e lo trovai davanti ad un orinatoio e l’unico posto libero era accanto a lui, poiché gli altri due erano occupati. Dopo poco, mentre ancora stavo scaricando la vescica, gli altri due se ne andarono e, come furono usciti, la sua mano si fiondò sulle mie chiappe, iniziando a massaggiarmi il culo, cercando di allargarmi le chiappe. Quel giorno ero in tuta sportiva, per cui non trovò alcuna difficoltà ad infilarmi la mano nei pantaloni, scostare le mutande ed infilarmi un dito nel culo, iniziando a masturbarmelo sino ad allargarmelo ed infilarci prima un secondo e poi un terzo dito.
Di nuovo non riuscì a reagire, ero diventato un ameba senza forze né volontà e lui mi stava violentando, con quelle tre dita infilate profondamente nel mio culo, nel mentre mi stava masturbando l’uccello.
In quel mentre entrò un altro tizio, che poi scoprì essere un suo compare, che non vedendolo uscire aveva capito che era impegnato in qualcosa di lussurioso. Sempre con le tre dita nel culo ed il mio cazzo in mano sua mi trascinarono in una toilette, chiusero la porta con il chiavistello, mi sbatterono con la faccia contro il muro, mi abbassarono i pantaloni, mi rialzarono la giacca e la maglietta e mentre il laido continuava a masturbarmi ed a succhiarmi i capezzoli, mordendoli ogni tanto, il nuovo venuto, dotato di un cazzo di tutto rispetto, mi bagnò con un bel po’ di sputo lo sfintere e mi inculò in un batti baleno, allargato com’ero stato dalle tre dita del laido. Io non sapevo più dov’ero: viaggiavo su una nuvola di piacere erotico e…. masochistico ! Il laido, cogliendo il momento che ero completamente succube, rialzò la testa dai miei capezzoli e sempre continuando a masturbarmi mi prese on una mano la testa, l’avvicinò a se e mi baciò mettendomi subito la lingua in bocca, dandomi nel frattempo il suo cazzo in mano affinché lo masturbassi.
Anche se, in situazione normale, lo avrei guardato con estremo fastidio e disgusto, in quel momento il suo bacio mi erotizzò al massimo e iniziai a godere, come una fontana, provando piacere a masturbarlo e ad essere inculato dal suo compare che, nel frattempo, ci stava dando dentro alla grande. Ero tutto un brivido, facevo fatica a stare in piedi, ero senza forze e godevo con due tizi che non avrei mai preso in considerazione, ma che in quel momento, per lo stato d’animo in cui avevano saputo immergermi, mi stavano facendo impazzire. Alla fine, quando ebbero fatto i loro comodi, nel mentre mi stavano dando il tempo di ricompormi e di riprendere un respiro quasi normale, mi dissero “ Siamo stati bravi, ti abbiamo fatto godere come la troia che sei, perciò…. Adesso ci dai 20 euro a testa”. E dovetti pagarli ! Ora ditemi voi…. Masochismo ?
5
2
8 years ago
admin, 75
Last visit: 10 hours ago -
Quarant’anni 2 parte
Riprende da dove si era fermato continua a leccare a succhiare ogni tuo fluido che esce da te facendoti provare un piacere ancora più intenso, che ti procura un secondo orgasmo che vita tua non è mai provato. Godi, vieni, urli con un grido liberatorio che finalmente scioglie ogni freno inibitore.
…sssiiii!!!!!....godddoooo!!!!...oraaaaaaaaaaaa!!!!!..vengo!!!
Per un istante, ma solo un istante, la tua mente si chiede come mai non hai provato in tutti questi anni una così forte emozione, ma non ha il tempo di risponderti, perché un nuovo intenso piacere sta già facendo tremare il tuo corpo. Chiudi gli occhi, respiri profondamente e decidi che ora voi quello che ti spetta. Volti lo sguardo, vedi la tua amica intenta a succhiare leccare quel meraviglioso palo del maschio che la sta facendo godere, e in un attimo decidi di non essere più passiva, ti stacchi e ti rigiri, trovandosi davanti il membro duro e pulsante di Augusto. Lo afferri e lo e infili in gola, e anche se non hai nessuna esperienza ti lasci guidare dall’istinto, incominci a succhiare leccare come sta facendo la tua amica cercando di imitare al meglio ciò che vedi. Lui non rimane inerte, infila di nuovo la tua testa fra le cosce e riprende a far scorrere la lingua lungo le pieghe del tuo sesso fradicio e voglioso che ora si apre per ricevere piacere che lui le sta dando. Lo senti indugiare sul tuo clitoride, lo succhia e lo stringere i denti procurandoti un piacere ancora maggiore, poi scorre sempre più in basso fin quando la sua lingua va a giocare con le pieghe del tuo ano. Ti piace, sicuramente poi lo vorrei provare anche lì, ma ora hai un altro desiderio, lo voglio dentro di te. Mentre sei scossa dall’ennesimo piacere di colpo ti stacchi, e con un movimento preciso salì sopra di lui che ora disteso supino sotto di te. Incolli il taglio della fica direttamente su quel palo duro è bollente, e il solo contatto già ti fa sciogliere pregustando il piacere che proverai nel sentirlo dentro. Indugi un attimo, poi ti sollevi, lo afferrai con la mano e appoggi la bollente cappella sullo spacco della fica, e lentamente lo lasci entrare dentro di te. Lo senti scivolare raschiando le pareti della tua vagina che si apre e si dilata facendolo entrare. Scopri una nuova sensazione, una pienezza che ti riempie lentamente fin quando lo sento sbattere con forza in fondo all’utero e ti procura un misto di dolore/piacere che fa tremare tutto il tuo corpo che si inarca sopra di lui mentre la tua testa si reclina all’indietro e dalla tua bocca aperta non riesci a far uscire nemmeno un lamento. Impalata immobile su di lui appoggi le mani sul corpo e ti rendi conto che non è neanche entrato tutto eppure si sta già facendo godere. Lentamente sali e scendi su di lui e ad ogni affondo entra un po’ di più fin quando il tuo corpo aderisce perfettamente al suo mentre tu sei già venuta due volte. Lui ti ha osservato, e lasciato muovere a tuo piacimento, ora solleva le mani e afferra i tuoi seni, li stringe, impasta e strizza con forza i capezzoli fra l’indice pollice procurandoti un misto dolore/piacere. Inarca le gambe e di colpo incomincia a pomparti dal basso verso l’alto procurandoti un orgasmo che ti scuote tutta.
..hhhhhhhhhhhhooooooooooooo..vengooooooo!!!!....
Tremi e godi senza nessun ritegno svuotandoti in un orgasmo sconvolgente, poi sfinita ti distendi su di lui con il fiato corto. Lui ti lascia assaporare qualche secondo di piacere che stai provando, poi ti solleva, ti rigira, si sfila da te, lasciandoti una sensazione di vuoto e subito posizionandoti dietro di te e infilandoti da dietro colma immediatamente iniziano a scoparti sollevandoti la gamba destra. Subito ritorna il piacere che provavi prima, e quando vedi la tua amica girarsi e farsi scopare nella stessa posizione ma a testa in giù per un attimo non capisci il senso del suo movimento fin quando la sua testa non si infila tra le gambe ed inizia a leccarti la fica slabbrata e piena del cazzo di Augusto. Per un momento subisci passiva il gioco che ti sta proponendo, poi d’impeto decidi di contraccambiare, ti sposti a tua volta e inizi a leccare la sua fica colma del grosso cazzo di Mario. Assapori nuove sensazioni, gustando gli umori che sgorgano da lei, e lui per un attimo si ferma sfila suo grosso arnese e lo mette appoggiato alle tue labbra. Apri la bocca più che puoi te le infili dentro cerchi di ingoiarne più che puoi. È enorme, ma nonostante ciò cerchi di donargli più piacere che puoi leccando assaporando i densi umori di femmina di cui è ricoperto fin quando lui lo spinge di nuovo dentro di lei che leccandoti ti sta procurando l’ennesimo orgasmo. Per un lungo momento sei scossa dal piacere. Senti che il toro che ti sta sfondando scivola lentamente fuori da te mentre la sua amica prolunga la sua leccata che ora arriva a lubrificare il tuo fiorellino anale per poi afferrare e appoggiare il palo di Augusto proprio lì in quel posto dove tu non l’hai mai preso. Ti rendi conto per un attimo che proverai nuove sensazioni ma una lieve paura fa girare verso di lui.
“Ti prego fai piano, sono vergine, non l’ho mai fatto.”
Lui ti guarda sorride, poi lentamente si spinge dentro di te mentre la tua amica torna a leccarti a succhiarti la fica regalandosi nuove sensazioni che vanno a lenire il lieve dolore che stai provando mentre quel grosso palo inizia sfondarti il culo. Lentamente e inesorabilmente lo senti entrare dentro di te, e a parte un breve fastidio la cosa ti piace, e ad un tratto senti il suo corpo aderire al tuo e in quell’attimo realizzi che lo hai tutto nel culo! Per un lungo istante rimane immobile facendoti abituare a quell’intrusione poi inizia a pomparti prima lentamente, sempre più forte con colpi devastanti mentre la lingua dell’amica continua a torturarti clitoride quando esplodi in un nuovo orgasmo che ti porta a pronunciare parole che non sono mai uscite dalla tua bocca.
…..sssiiii… Daiiiiii…. Siiiii…sfondamiiii… Tuttaaaaaaaaa…
Lui ti scopa con forza, lo senti battere il suo corpo contro il tuo e questo ti procura un piacere bellissimo, poi d’un tratto Cecilia smette di leccarti, si gira dice qualcosa Mario che si sfila da lei e viene a posizionarti fra le gambe tue e di Augusto. Subito non realizzi quale sia la sua idea, ma quando ti afferra per le cosce solleva verso l’alto e vedi la tua amica afferrare il suo grosso randello e appoggiarlo al taglio della fica fradicia realizzi che ha in mente una cosa che tu non hai mai provato. Lo senti spingere dentro di te e lentamente farsi strada dentro la tua vagina che si sta dilatando a dismisura. Ti stupisci del fatto che stia entrando dentro di te mentre ne hai già uno nel culo. Mai nella tua più fervida fantasia avevi immaginato che una donna potesse prendere due contemporaneamente, e quando lo senti arrivare in fondo hai un orgasmo che quasi ti fa svenire. Un attimo dopo mentre il tuo corpo trema ancora del piacere Augusto inarca le gambe e inizia a pomparti dal basso nel culo mentre Mario molto lentamente ti sfonda la fica procurandoti un piacere che sconvolge tutti i tuoi sensi, fa tremare il tuo corpo ed urlare di piacere. Cecilia si avvicina ti afferra i seni, li stringe e poi infila i capezzoli in bocca e li morde procurandoti altro piacere. Godi, in maniera sconvolgente, come non hai mai provato, e ti rendi conto che con questa scopata hai provato piacere che in tutta la tua vita. Ti senti questi due cilindri di carne che entrano ed escono il tuo corpo regalandoti sensazioni meravigliose, fin quando Mario di colpo per primo si sfila, e sollevandosi davanti alla tua bocca appoggia la sua bollente cappella fra le tue labbra e scarica in bocca un lungo fiotto di sperma, che ingoi, seguito da un secondo e un terzo, che ti riempono la bocca. Assapori con piacere anche questa ennesima esperienza gustando la fragranza dello sperma che non hai mai bevuto, e subito prontamente Cecilia si avvicina a te afferra il cazzo di Mario e lo succhia, lo lecca, pulisce, facendolo restare duro mentre anche Augusto dopo averti girato di lato aumenta il suo ritmo fin quando senti il primo e il secondo schizzo inondarti il culo. Si sfila e lo presenta davanti la tua bocca dove lo ingoi, lo lecchi e lo ripulisci di tutti i tuoi umori, e dei residui del suo piacere. Sei girata su di lui con il culo in aria quando improvvisamente sentì la focosa cappella del grosso cazzo di Mario appoggiarsi fra le pieghe del tuo culo aperte dilatato. Stai per replicare ma lui ti afferra per i fianchi e con un lento movimento lo spinge dentro di te infilandolo tutto nel tuo culo sfondato.
Uuuuuuuuuuuhhhhhhhmmmmmmmmmmm
Un lungo gemito esce dalla tua bocca piena cazzo di Augusto, che continua a farselo succhiare da te rimanendo bello duro. Mario ti scopa con forza nel culo, ti slabbra e ti sfonda facendoti godere sensazioni bellissime mentre vedi Cecilia che ha preso il tuo posto nel succhiare Augusto e ora se lo sta posizionando dietro di lei e gli chiede di sfondare anche il suo culo. Siete inginocchiate una davanti all’altra, lei ti afferra il viso la sua bocca si unisce alla tua le vostre lingue si cercano, e iniziano una danza erotica sconvolgente. Vi scopano con forza entrambe, poi dopo il tuo ennesimo urlo di piacere Mario esce da te e mentre Augusto solleva in alto va a posizionarsi fra le sue cosce e penetrano amica nello stesso modo in cui ha fatto godere mentre tu ti appoggi alla spalliera del letto e sfinita senza più fiato osservi la scena altamente erotica che si sta svolgendo davanti a te con la tua amica che viene sfondata da due tori che la sbattono senza ritegno con forza e velocemente fin quando lei allunga una mano e ti attira verso di sé, e quando la sua guancia è vicino alla tua Mario si sfila di colpo dalla fica e viene a schizzare due bollenti getti di sperma sui vostri volti. Apri la bocca e succhi quel meraviglioso prodigio della natura che ti ha procurato tanto piacere leccando fino all’ultima goccia di liquido che ne esce. Lui si sposta di colpo lasciando ad Augusto la possibilità schizzare sul vostro viso anche la sua semenza cosa che viene con due lunghi fiotti che ricoprono gli occhi e le guance di Cecilia. Ora è lei che ripulisci Augusto mentre tu lecchi il suo viso raccogliendo assaporando quel nettere prelibato che fino a oggi non avrei mai assaggiato fin quando la tua amica si gira verso di te ti bacia in bocca condividendo il piacere di scambiare lo sperma che ha dentro di sé con quello che tu hai raccolto dal suo viso. Sfiniti per un lungo istante i vostri corpi restano sul letto fin quando Mario si alza esce dalla camera e torna dopo pochi minuti portando in mano quattro calici di spumante, e gli offre agli altri.
“Propongo un brindisi a queste due femmine meravigliose che hanno fatto provare sensazioni bellissime.”
Solleva il bicchiere ma subito viene fermato l’Augusto.
“Voglio aggiungere anche il brindisi in onore di Cecilia che questa sera ha invitato questa meravigliosa amica che mi ha fatto godere di un piacere unico che non provavo da tempo.”
Mi guarda sorride, mentre tu scuoti il capo.
“No, fermi tutti, sono io che devo proporre un brindisi a voi tre, che questa sera dopo tanti anni mi avete permesso di scoprire che cosa significa la parola godere.”
Bevi, poi guardi l’orologio e realizzi che ora di tornare. Ti sistemi ti rivesti, saluti e te ne vai. Mentre torni in auto senti ancora dentro di te le meravigliose vibrazioni che hai provato questa sera fra le braccia di maschi possenti. Quando rientri la casa è avvolta nel buio, entri in camera e osservi tuo marito che dorme beatamente, e per un attimo quell’uomo ti sembra un estraneo. Entri nel letto senza lavarti, continui ad assaporare il gusto del seme di maschio che è piena la tua bocca e che ancora fuoriesce dai buchi del tuo corpo. Ti senti una puttana e se prima questa parola ti faceva tremare ora ti fa sentire orgogliosa di esserlo. Puttana, lo ripeti a te stessa con immensa soddisfazione, perché dentro di te ora c’è una donna nuova, consapevole che tutto quello che era prima ora non c’è più, che da oggi in poi verrà assaporare ogni attimo di ogni momento che la sua nuova vita le darà, perché tanto tempo le sono mancate tutte queste nuove sensazioni che questa sera ha scoperto.
8
3
8 years ago
admin, 75
Last visit: 10 hours ago -
La cugina
Mi descrivo:
Mi chiamo Daniele, ho 28 anni, e lavoro in un negozio sportivo.
Sono"bassino" e di fisico atletico, ben dotato.
Cosa che le tipe apprezzano.
I racconti che seguono sono in gran parte reali, tratti da esperienze personali. Altri di fantasia. Ma forse racchiudono lo stesso un pizzico di verità.
Quel pomeriggio faceva caldo, il sole allo zenith di giugno mi soffocava.
Decisi di fare un bagno nella piscina che i miei avevano costruito nel piccolo giardinetto privato.
Mentre l'acqua mitigava i miei calori il campanello della porta principale mi strappò dal paradiso.
Andai ad aprire, ancora bagnato e grondante.
"Ehi cuginastro te la godi eh!"
Davanti a me mia cugina Serena, che non vedevo da quasi due anni perché studentessa all'estero.
Cercai di non fare notare il mio sguardo che si posava sul suo seno.
Se non ricordavo male aveva fatto 18 anni da poco, ed era una meraviglia.
Con quel vestitino floreale più corto della media e quel décolleté sicuramente era l'attrazione dell'Università.
Alta un metro e settanta, bionda di capelli con gli occhi verdi intesi e uno sguardo penetrante già richiamava l'attenzione così.
Ma la terza di reggiseno e il culo allenato da anni di danza e palestra potevano resuscitare più di un morto.
"Che ci fai qui?" Chiesi cercando di mascherare l'eccitazione.
"La Zia non te lo ha detto che mi fermo per un po' e visti i lavori da i miei dormo nella stanza di tuo fratello?"
"Non lo ricordavo ma entra, come stai?"
"Io bene cuginone, e anche te ti trovo in forma!"
Notai lo sguardo scivolare rapido verso la mia erezione, che il costume non poteva nascondere e tornare su,puntando i miei occhi.
Sapevo che aveva notato ma il mio imbarazzo prese il sopravvento, dimentico dell'animo vulcanico di Serena.
"Ti scoccia se faccio un bagno anche io, questa calura mi sta uccidendo...
Aspettami in piscina che metto il costume ed arrivo."
Dopo di che sparì dirigendosi verso camera di mio fratello.
Tornò un quarto d'ora più tardi con un bikini che a stento le tratteneva il seno, strizzato nei lembi di stoffa.
Sentii il mio costume tendersi.
"Che te ne pare?ti sembro dimagrita?"
Mi chiese girandosi e facendo una piroetta.
La stoffa del pezzo di sotto era forse ancora più risicata,vedevo le labbra della sua vagina sporgere.
Deglutii.
"Sei una meraviglia!"
"E vedo che non ti sono indifferente " rispose sorridendo guardando in basso dove la mia erezione oramai era evidente.
Mi scusai imbarazzato, ma lei rispose sempre sorridendo.
"Guarda che è il miglior complimento che un uomo possa fare"
E si infilò aggraziata nell'acqua gelida.
Vidi i capezzoli inturgidirsi attraverso il sottile velo del costume.
Cercai di occupare la mente con altro, le chiesi degli studi, dei corsi, della sua vita.
Lei rispondeva ma lo sguardo continuava a posarsi sul mio pene svettante attraverso il costume.
Dopo circa un quarto d'ora decidemmo di uscire, il suo corpo bagnato e il costume minimale aderente al corpo mi fecero fremere nuovamente. "Ti spiace se mi metto in topless?"
Chiese con aria provocante.
Senza attendere risposta si tolse il pezzo di sopra, mostrandomi una terza abbondante ignara della forza di gravità.
Il pene stava iniziando a farmi male tanta era l'eccitazione.
Mi si avvicinò.
"Ti sembrano cresciute?" Mi chiese con sguardo ammiccante.
"Hai un bel seno"
"Senti come sono dure, mi sa mi devono venire.."
E prendendo la mia mano la poggiò sul suo seno che non riusciva a contenere.
Sentii i capezzoli turgidi sotto il mio palmo, e non riuscii a trattenermi dal giocarci.
Gemette,
"Anche a te è cresciuto qualcosa vedo.."
Posò la sua mano sul mio pene, massaggiandolo attraverso la stoffa, una sega lenta che mi tolse ogni freno inibitorio.
Con la mano sinistra spostai il pezzo di sotto del costume facendomi largo nel suo canale già umido, l'ingresso del mio dito le strappó un altro gemito, un urletto.
Rovesciò gli occhi.
"Ohhh"
Aumentò il ritmo della sega, mentre con l'altra mano cercava di abbassare il costume.
Il secondo dito si face largo dentro di lei, col palmo sentivo un grilletto duro che rispondeva alle mie carezze.
"Lo voglio sentire in bocca " mi sussurró.
Si inginocchiò rapida sfilandomi il costume.
La cappella gonfia e violacea davanti alle sul labbra.
La circondò con la lingua, giocandoci, mulinandola, prima di inghiottirlo e farlo riuscire umido di saliva.
Il calore della sua bocca sembrava lava.
Iniziò una pompa lenta ma esperta, sentivo ad ogni colpo la sua lingua giocare sul mio frenulo.
Mi portò al limite, ma sentendolo fremere nella sua bocca si fermò, scendendo verso i testicoli e passandoci la lingua.
" Non ancora cuginetto..." Mi disse alzandosi.
"Sdraiati"
Obbedii mentre lei si sfilava io sotto del costume.
Si accovacció su di me, guidandolo con la mano sull'ingresso della sua vagina glabra, sentii le pareti allargarsi mentre entravo lentamente.
Un colpo finale lo fece scivolare tutto dentro, umido degli umori che stava grondando.
"Siii " la sentii gemere.
Accompagnai i suoi movimenti tenendo le mani fisse su quel culo marmoreo.
Accelleró il ritmo, come una cavalcata al galoppo.
Ad ogni spinta sentivo le pareti della vagina avvolgermi il pene in maniera sempre più serrata.
Si irrigidì.
"Oh my god, vengo,vengo...siiiiiii" sentii il pene avvolto in una morsa, mentre lei si godeva l'orgasmo con gli umori che colavano lungo la mia asta.
"Ora girati"le dissi quando si fu ripresa.
Obbedì, si mise in piedi aggrappandosi al bordo della piscina.
Quel culo invitante che tanto avevo ammirato era al mio cospetto finalmente.
Passai la lingua nel solco delle natiche fino a scivolare verso la clitoride.
"Ohhhh" gemette rovesciando la testa all'indietro.
Continuai a leccare sentendo il sapore della sua eccitazione invadermi il palato.
Un nuovo orgasmo si fece strada.
"Oddio, vengo, vengo....non fermarti ti prego...siiiiii oddio siiii"
Fu più intenso del primo, quasi le gambe tremanti le cedettero ma io non le diedi il tempo di riprendersi.
Mi alzai e allargandole le natiche le entrai dentro in un sol colpo.
"Pianoooo" mugolò.
Ma in quel momento l'eccitazione aveva preso il sopravvento.
La stantuffai come uno stallone impazzito, guardando il pene sparire dentro di lei.
Avevo quel culo a mia disposizione e non mi sembrava vero.
"Oddio non fermarti, oddio, cazzo, cazzo! Godo, godoooo"
Sentiii di nuovo la vagina avvolgermi l'asta come una presa ben salda, il suo corpo fremere.
Lo spinsi più a fondo sentendo l'addome battere su quel culo scultoreo.
Lo tenni fermo lì per un po', godendomi le sue contrazioni.
Ma anche io ero arrivato al limite.
"Ora sta a me le dissi."
Si girò.
Con aria ammiccante mi disse:"mi è venuta sete, che ne dici di darmi da bere?"
Sorrisi mentre si inginocchiava.
Iniziò una pompa veloce, aiutata dalla mano destra che assecondava i movimenti della bocca.
Quando senti il pene inturgidirsi cercò di metterlo più a fondo possibile nella gola.
Rovesciai un fiotto di sperma direttamente nel suo esofago, poi un altro.
L'ultimo lo fece cadere sulla lingua, gustandolo prima di deglutire.
Mi guardò.
"Buono, ottima annata"
Scoppiammo a ridere.
Passò la lingua in ogni angolo della mia asta per ripulirla da ogni residuo rendendomela lucida.
Sentii l'eccitazione crescere di nuovo,ma il campanello ci blocco ancora vogliosi.
I miei erano tornati dal lavoro.
Ci rivestimmo in fretta per andare ad aprirgli.
Ma Serena girandosi con aria ammiccante mi disse prima che aprissi la porta
"Non è finita qui..."
Continua....
Per idee, commenti, chiarimenti scrivere pure a [email protected]
Sarò felice di rispondervi e ascoltarvi
5
1
8 years ago
feniceras,
25
Last visit: 1 year ago
-
Quarant'anni 1 parte
Quarant’anni
Mi chiamò Mara, ora poco passato quarant’anni, e lentamente mi sto accorgendo che anche se non voglio la mia mente ha cominciato a fare paragoni e bilanci. Sono sposata con Paolo circa vent’anni, ed abbiamo due figli, Luca di 19, è la femmina Sara di 17. Fisicamente siamo una bella coppia, entrambi amiamo molto praticare sport e vita all’aria aperta, inoltre io lavoro come insegnante di educazione fisica in una scuola. La nostra è una vita alquanto tranquilla e normale, fatta di lavoro, vita sociale, e volontariato sia nella associazione parrocchiale, che in una Misericordia che si occupa di persone anziane o disagiate. Da quando ci siamo conosciuti, eravamo alle scuole elementari, Paolo ed io abbiamo subito fatto coppia fissa, avendo gli stessi interessi e le stesse idee su come voler gestire la nostra vita insieme. Lui lavora in una banca, è una persona calma ed è molto equilibrata. La nostra vita affettiva è stata sempre tranquilla e serena, una normale coppia come ce ne sono tante che vivono nell’immediata periferia di una grande città. Sessualmente parlando, fra di noi non ci sono molte cose strane, anzi, il sesso è vissuto come una cosa normale e priva di qualsiasi forte emozione o intensi piaceri. Due o tre volte alla settimana, quando lui ne ha voglia, nel buio nel silenzio della nostra camera, lui mi accarezzo un po’, poi sale su di me, mi penetra lentamente, fin quando entrambi non raggiungiamo un orgasmo che generalmente avviene insieme e che ci appaga entrambi e tutto finisce lì. Poi un giorno, festeggi il suo 40º compleanno, e stranamente dentro di te alcune cose cambiano. Te ne accorgi per la prima volta, quando esci da sotto la doccia, e stranamente i tuoi occhi indugiano sul tuo corpo riflesso nello specchio del bagno, o meglio ancora in quello più grande dell’armadio in camera da letto. Ti osservi, guardi il tuo fisico snello e sodo, le cosce toniche, i tuoi seni ancora gonfi e belli, poi ti giri, e sollevandoti sulla punta dei piedi osservi l’effetto che fa inarcare la schiena per evidenziare il tuo splendido culetto a mandolino ancora tonico sodo. Ti guardi nello specchio, ti piace, sei soddisfatta di quello che vedi è dentro di te immagini per un attimo quale effetto avrebbe sul tuo fisico e sulla tua immagine se ora avessi ai piedi scarpe con un tacco 12. Non le indossi, anzi non ce l’hai proprio, perché Paolo dice che sono da puttana, e questo non va bene, anche se l’effetto che ti fa stare in punta di piedi non ti dispiace per niente. Continui a guardare il tuo corpo, scorri con la mano sui seni, li accarezzi lentamente, li senti sodi e tonici, e i capezzoli che si stanno gonfiando ti procurano un breve e semplice piacere al quale non ti sottrai, anzi la tua mano scivola lungo il tuo corpo passando dal davanti e dietro ed insinuandosi nel taglio delle natiche fino a sfiorare il buchetto anale, domandandoti quale effetto farebbe prenderlo in culo, anche se non lo hai mai fatto perché Paolo non te l’ha mai chiesto e dentro di te sentire il desiderio di provare questa esperienza. Bagni un dito e lentamente lo lasci scivolare forzando la rondella che si apre lentamente facendoti provare un lieve brivido di piacere, sentì uno strano languore, mentre lo ruoti dentro di te senti che ti sta dando una sensazione nuova mai provata, poi lo fai scivolare fuori e con la mano torni ad accarezzarti davanti come quando facevi da bambina nel buio nel silenzio della tua camera quando per la prima volta ti sei toccata davanti e hai provato emozioni fortissime. Indugi sul tuo bottoncino senti la tua micia fremere e bagnarsi, indugi lungo il taglio e poi lasci scivolare dentro di te due dita che ti procurano un lungo brivido di piacere dolce, caldo, intenso, che ti fa tremare le gambe e ti costringe ad appoggiarti all’armadio.
…….. huhummummhummmmmmuuummmmm…..
Un lungo gemito esce dalla tua bocca, e le tue gambe quasi ti costringono a cedere, per un momento il tuo corpo trema e gemme del piacere che ti stai dando, lasciandoti a bocca aperta. È un attimo, intenso è bello durante il quale per un momento hai provato sensazioni che generalmente non hai, anzi nemmeno ti sogni di provare. Resti per qualche secondo immobile poi tuoi occhi ti vedo nello specchio, che osservi, ti vergogni delle sensazioni provate. Scatti come una molla, ritorni prontamente te, vai in bagno e ti lavi la mano che ti ha procurato piacere, poi ti bagni la faccia con dell’acqua fresca guardandoti con rimproverano specchio, e di colpo torni ad essere la persona calma e morigerata che sei. Ti rimproveri mentalmente di queste tue fantasie che una madre, è una donna timorata di Dio, sposa fedele, non dovrebbe avere. Purtroppo però, devi ammettere con te stessa che sempre più spesso questi tuoi pensieri affollano la tua mente. Dentro di te cerchi di capire chi o che cosa ti procuri queste nuove fantasie che non hai mai avuto. Mentalmente esplori il tuo ambiente di lavoro, alla ricerca di fatti o situazioni che possono aver generato queste tue fantasie. Analizzi mentalmente i tuoi colleghi, scartando a priori quelli di sesso maschile, tutti più grandi di te e molto impegnati socialmente, mentre fra le colleghe donna, ve ne solo una, la professoressa Cecilia. Alquanto chiacchierata, e considerando il fatto che una volta hai ascoltato parzialmente una sua telefonata, dove lei raccontava ad un’altra persona quanto aveva goduto nel prenderlo in culo, nel succhiarlo fin quando aveva ricevuto in bocca il piacere del maschio con cui stavano facendo sesso. In quel momento sei inorridita pensando a quanto fosse malafemmina una donna così, considerando che l’unica volta che sei discesa in basso baciando il petto del tuo uomo con il chiaro intento di provare a prenderlo in bocca lui ti ha fermato dicendo che solo le puttane fanno queste cose e tu da quel momento hai considerato sempre che queste cose le fanno solo le professioniste del sesso. Cerchi di convincerti sempre di più che queste tue fantasie sono solo dovute a un momentaneo periodo in cui sia tu che Paolo siete molto impegnati con il lavoro, i figli, e il sociale, e questo ha determinato un calo nei vostri momenti intimi, anzi, da circa quattro settimane non hai più fatto sesso con lui. Lentamente la tua vita riprende come ogni giorno, casa, lavoro, spesa, figli, marito, sociale, e poi tu che dentro di te senti che le cose stanno cambiando. Cerchi di combattere questo tuo stato d’animo cercando in ogni modo un maggiore impegno in quello che fai evitando il più possibile di rimanere sola con i tuoi pensieri. Ma per quanto t’impegni senti dentro di te una strana sensazione, e un senso d’insoddisfazione al quale non sai dare nessuna spiegazione. Poi un sabato pomeriggio, mentre sei impegnata a fare la spesa, incontri la tua collega, che si aggira fra gli scaffali con l’aria un po’ spaesato e distratta.
“Ciao, vedo che anche tu sei impegnata a fare la spesa.”
Lei ti guarda come un naufrago che trova chi lo sta salvando.
“Ciao Mara, scusami se ti disturbo, ma ho proprio bisogno di un valido aiuto, e da quello che vedo nel tuo carrello direi che tu sai esattamente dove sono sistemate le cose in questo supermercato. Devo fare una cena per degli amici, e non riesco a trovare niente di quello che cerco.”
Sembra strano, ma fino a quel giorno, fra voi due, eravate sono scambiate solo qualche saluto e brevi frasi solo inerenti il lavoro, anche perché, tu hai sempre evitato di avere troppa confidenza con questa donna che consideri di facili costumi, eppure ora quella sua strana richiesta, per te è quasi banale ti riempie quasi di gioia. Insieme girate il supermercato, e scaffale dopo scaffale, sembra che la vostra confidenza aumenti sempre più, anzi la trovi simpatica e divertente, una cosa che dentro di te ti procura un immenso piacere. Nei giorni a seguire hai altre occasioni di parlare con lei e ben presto si accorgi che lei ha la tua stessa età, non è sposata, ed è una persona, simpatica, allegra e divertente, forse un po’ anticonformista, ma che ha deciso di vivere, la propria vita, in maniera simpatica e divertente. Dopo circa due settimane, decidete di uscire insieme, a fare dello shopping. Ben presto ti rendi conto che sei contagiata dalla sua voglia di vivere, senza rinunciare a quello che fai ma, cercando di mettere un po’ di colore a quella che ora ti sembra una vita grigia e tremendamente monotona. Passando da un negozio all’altro, della grande città mercato, scopri, che i suoi gusti in fondo sono anche i tuoi, osservi quella donna che si muove con naturale scioltezza, e anche se non vuoi, fare paragoni fra la sua vita allegra e spensierata, e la tua piatta e monotona priva di qualsiasi vera emozione. Sedute in un bar a gustare un cappuccino, osservi i maschi che passano, e vedi, che molti degli sguardi sono rivolti a lei, che delle due è sicuramente quella che attira di più l’attenzione, anche se il suo abbigliamento non è eccessivamente sexy o provocante, ma ti rendi conto che sei tu, con la tua estrema semplicità, e pacatezza, anche se indossi un completo scuro, con una gonna, che arriva al ginocchio e che esalta la tua splendida capigliatura bionda, a risultare quasi invisibile. Poi quando state quasi per venire via, arrivano due splendidi maschi, che salutano calorosamente Cecilia. Li hai osservati in silenzio, trovandoli decisamente belli, e uno di loro, quello con il capo completamente rasato, si gira e scrutandoti fin nel profondo degli occhi ti fissa intensamente.
“Cara Cecilia, chi è questa splendida signora in tua compagnia?”
Lei fa le presentazioni, e scopri che Augusto, il maschio che ti osserva, e che ti scruta, quando ti ha stretto la mano che ha provocato una strana scarica di adrenalina, che ora ti fa provare uno strano languore dello stomaco, mentre senti inumidirti le mutandine quando abbassi lo sguardo incapace di sostenere il suo che ti è arrivato fin dentro l’anima. Poche battute dette in allegria e subito l’atmosfera si fa serena e cordiale, a te sembra di conoscerli da sempre, e non esiti un attimo quando loro tre ti invitano ad andare tutti e quattro a pranzo insieme. A tavola ti trovi proprio davanti ad Augusto che sembra rapito dalla tua figura. Mario, l’altro commensale continua a far ridere con le sue battute sia te che Cecilia, e tutto il pranzo si svolge in un’atmosfera cordiale e serena. A malincuore i due maschi dopo aver pagato il conto sono costretti a lasciarvi andare, ma con il fermo impegno di ritrovarsi di nuovo tutti e quattro a gustare una cena di pesce in un ristorante che loro conoscono benissimo. Sulla via del ritorno, mentre lei guida l’auto con disinvoltura, hai voglia di chiedere a Cecilia chi sono i suoi amici e che cosa rappresentano per lei. Lei dopo tante banalità gira lo sguardo e ti osserva per un lungo istante in silenzio poi come aver letto nei tuoi pensieri ti chiede quasi a bruciapelo cosa ne pensi dei due uomini con i quali avete pranzato. Vorresti cercare di spiegare le tante sensazioni che ho provato, ma ti spaventa questo tuo senso di libertà non consono al ruolo che fino a oggi ricoperto, quindi farfugli un generico: “sembrano due brave persone.”
Lei ti osserva sorride, e dentro di sé ha capito tutto anche se probabilmente non se la sente di dirtelo brutalmente, ma dopo un lungo istante ti fa una domanda che ti lascia alquanto basita.
“Vorrei sapere, anche se non sono fatti miei, da quanto tempo non ti fai una bella e salutare scopata?”
Arrossisci fino alla punta dei capelli, guardi con aria stupita, poi dopo un lungo e imbarazzante silenzio abbassi il capo e con un filo di voce rispondi che è da circa un mese. Lei ti guarda con un’aria triste carica di compassione, poi continuando a guardare la strada, ti fa un’altra domanda.
“Mara, se non te ne fossi accorta, ha superato quarant’anni, metà della tua vita se n’è quasi andata, e tu sicuramente sarai soddisfatta dei risultati che hai avuto fino adesso, ma dimmi la sincera verità quando è l’ultima volta che ti sei presa un vero momento di pace e di piacere e di serenità e di divertimento per te?”
Giri lo sguardo verso il finestrino, senti dentro un tumulto strano, senti il tuo corpo ribellarsi alla mente che cerca ancora di essere razionale anche se ti stai sempre più rendendo conto che è una battaglia persa. Cerchi di non rispondere, e lei non insiste anche se ha capito quello che tu non hai detto. Passa un’intera settimana durante la quale più volte hai ripensato allo sguardo di Augusto, le sue splendide mani al suo fisico asciutto i suoi occhi scuri e profondi, e tu sei rimasta turbata immaginando sentire il suo corpo su di te. Così non ti sorprendi più di tanto quando Cecilia ti invita a cena a casa sua. Sei è tesa emozionata, sai benissimo che ci sarà anche Augusto, e questo provoca una forte eccitazione e nello stesso tempo una profonda angoscia e senso di colpa nei confronti del marito, che ormai sembra più impegnato nei suoi vari obblighi sociali, e passatempi dei quali tu sei esclusa. Passi l’intero pomeriggio del giorno della cena ad arrovellarti il cervello su cosa mettere per non sembrare troppo sciatta o bigotta, né troppo sexy o provocante. Dopo aver provato e riprovato quasi tutti i vestiti dell’armadio decide di fare una doccia, per cercare di calmare la tua mente il tuo corpo alquanto inquieto e teso. Senti l’acqua scorrere su di te, e per un lungo istante ti appoggi al muro della doccia chiudi tuoi occhi ed entrambe le tue mani accarezzano il tuo corpo. Stringi i seni e i capezzoli con forza, mentre con l’altra mano è scivolata fino in basso e ora spingi con decisione due dita dentro di te. Ti masturbami con calma, lentamente, ad occhi chiusi, immaginando che siano le mani di Augusto a darti il piacere che stai provando.
……humhummhummmmmm….ssssiiiiiiiiii……
Mordi il labbro inferiore, mentre un orgasmo intenso e profondo scuote tutto il tuo corpo. Resti immobile mentre l’acqua ti scorre addosso, fin quando senti il rumore del tuo cellulare che ti costringe a uscire per rispondere, e Cecilia, che chiede fra quanto arrivi perché ha bisogno di te per finire di preparare la cena, e ti prega di passare in pasticceria a ritirare il dolce. Per un istante resti ancora stordita da ciò che hai provato, poi decidi rapidamente che è ora di passare all’azione. Indossi un abito leggero, senza maniche, con un leggero scollo che mette in mostra la tua splendida terza di seno, che tieni fasciata in un completo intimo alquanto trasparente che Cecilia ti ha regalato l’ultima volta che siete usciti insieme a fare compere. Completi il tutto con un paio di sandali a zeppa, non molto alti, ma che in ogni caso inarcano il tuo corpo evidenziando senza essere volgare, il tuo splendido culo a mandolino. Dopo circa mezz’ora ti presenti a casa e Cecilia che ti accoglie a braccia aperte.
“Finalmente sei arrivata, credevo che avessi cambiato idea, e da quel che vedo se splendida. Se mi aiuti a preparare la tavola avremmo sistemato tutto anche perché fra poco arrivano Augusto e Mario.”
La guardi, sorridi, e lei ti dà un lungo braccio stringendoti forte.
“Mara, divertiti, lasciati andare, per questa sera, lascia l’altra donna fuori dalla porta, e permettimi di dirti che la vita è una soltanto, e che ogni tanto bisogna volersi bene prendendosi cura di se stessi facendo quello che uno vuole.”
Resti per un attimo a pensare, ma il suono del campanello alla porta lascia andare ogni tuo dubbio, ti trovi quei due splendidi uomini davanti, decidi dentro di te che l’altra Mara resterà chiusa fuori dalla porta. Baci e abbracci da parte dei due uomini, e in particolare di Augusto che ti osserva e ti chiede di fare un giro su te stessa ammirando il tuo splendido corpo. Dopo un aperitivo alquanto alcolico sedete a tavola per gustare la splendida cena che Cecilia preparato, molto annaffiata da un leggero vinello al quale non sei abituata che fuga ogni tuo remoto freno inibitore. Mentre Cecilia prepara il caffè è aiutata da Mario tu e Augusto vi siete seduti sul divano l’uno vicino all’altro, lui ti guarda, prende il tuo viso fra le sue mani e per un attimo chiudi gli occhi, fin quando sente la sua bocca sulla tua incollarsi in un bacio caldo e appassionato. Dopo un attimo di stupore, spingi la tua lingua dentro la sua bocca che va a cercare la sua con il quale inizia una danza erotica molto sensuale e carica di passione. Le sue mani scendono sul tuo corpo accarezzano i fianchi fino quasi alle cosce, ti stringe a lui e quando ti stacchi vedi gli altri due che mi stanno osservando con un sorriso di compiacimento. Bevuto il caffè, Cecilia accende l’impianto stereo che diffondono musica di sottofondo, si mette a ballare, anzi si struscia languidamente contro Mario in evidente stato di eccitazione. I due si baciano si toccano in piedi davanti a voi mentre Augusto continua ad accarezzarti lentamente il tuo corpo per poi invitarti a ballare con lui. Ti stringe a sé, senti il suo petto forte premere contro il tuo seno, e i tuoi capezzoli indurirsi a quel contatto mentre le sue mani che sono scese lungo la schiena ora stringono con forza le tue natiche e spingendo il tuo corpo contro il suo facendomi sentire qualcosa di grosso e voluminoso che sta crescendo davanti a te. Ti senti leggera felice, eccitata da inebriante voglia di lasciarsi andare. Torna a baciarti, le sue labbra avide scorrono lungo il tuo corpo, sul tuo collo quasi dietro la nuca provocandoti brividi di piacere che non hai mai provato. Ti giri e vedi che altra coppia si è avviata verso la camera da letto. Augusto ti stringe a sé, senti le gambe molli, le mutandine bagnarsi il tuo corpo carico di desiderio a cercare con il ventre il suo voluminoso pacco che ora si sente tutta la sua pienezza e che ti provoca scariche di piacere al solo contatto. Le abili mani di lui aprono la cerniera lampo del tuo vestito in un attimo scivola a terra lasciandoti sola con il sottile trasparente intimo che ti fa sembrare nuda. Per un attimo vorresti coprirti ma poi le tue mani anziché nascondere il tuo corpo hanno cercato il suo, e inizi spogliarlo freneticamente quasi a volerli strappare i vestiti di dosso. In breve siete entrambi nudi, e vedi per la prima volta il suo sesso lungo duro e grosso, diverso da quello di tuo marito più corte più sottile. Lui ti solleva, ti prende in braccio e ti porta nella camera dove sdraiata sul letto c’è Cecilia che sta succhiando il cazzo di Mario che a te sembra al solo vederlo anche più grosso di quello di Augusto. Dopo averti sdraiata delicatamente scende verso di te si mette fra le tue gambe. Chiudi gli occhi per la prima volta assapori una vera e propria leccata di fica, che ti sconvolge ti fa provare sensazioni mai provato prima. Godi nel sentire quella lingua scorrere lungo il taglio, ed insinuarsi fra le grandi labbra per poi affondare te mentre con la punta del naso lui ti schiaccia in maniera dolce meravigliosa il tuo splendido bottoncino provocando l’orgasmo al quale non sai resistere.
..uhuuunnnnnnnmmmm….. ssssssiiiiiii……..oooooooohhhhh!!!!
Cerchi di soffocare l’orgasmo, lui si stacca da te solleva lo sguardo e ti costringe ad aprire gli occhi.
“Godi, urla, dimmi se ti piace, ma non reprimerti, lasciati andare.”
5
0
8 years ago
admin, 75
Last visit: 10 hours ago -
A sabaudia
A Sabaudia
Avevo poco più di trent’anni, sposato, e lavoravo per una impresa di costruzioni come geometra. All’inizio di quell’estate mi mandarono a dirigere un cantiere, a Sabaudia, per la costruzione di un complesso di mini appartamenti per le vacanze. I primi giorni mi trovai un po’ spaesato, non conoscendo i posti e dovendo cercare dove alloggiare e dove andare a mangiare. Il venerdì pomeriggio ritornavo a casa, a Roma, e poi ritornavo a Sabaudia il lunedì mattina, presto. Riuscì, Infine, a trovare alloggio in una pensioncina, pulita e a basso costo, dove la proprietari mi diede alcune indicazioni su dove andare a mangiare.
Provai prima una trattoria, discreta, poi ne provai un’altra, dove il proprietario, un bell’uomo alto e massiccio, mi accolse con un sorriso e mi face accomodare ad un tavolo d’angolo, per due, e mi chiese se, come prima volta, lasciavo che fosse lui a decidere il mio menù. Voleva farmi assaggiare alcune sue specialità (oltre che proprietario era anche lo chef del locale). Aperto com’ero a scoprire le specialità del luogo, accettai, e lui, tutto contento, se ne andò in cucina. Da dove mi aveva piazzato mi accorsi che vedevo benissimo tutto quello che accadeva in cucina e, pertanto, che lui, mentre preparava i vari piatti, ogni tanto mi rivolgeva uno sguardo molto…. interessato e di quando in quando, guardandomi, si aggiustava “il pacco”. La cosa iniziò ad eccitarmi. Mi piaceva sentirmi desiderato, stimolava il mio lato femminile.
Mi fece mangiare divinamente !! All’epoca, poi, oltre che saper degustare sapevo anche… mangiare quantità industriali, e le sue porzioni erano tutte abbondanti. Alla fine del pasto, mentre prendevo il caffè, gli feci i complimenti e lui, sedendosi e guardandomi fisso negli occhi, mi ringraziò ed iniziò a pormi domande del tipo “da dove venivo, cosa facevo ecc…” Capii che gli piacevo e che doveva essere omosessuale e la cosa mi eccitò ! Ma feci finta di niente, volevo farmi desiderare, pertanto ignorai volutamente tutte le frasi con sottintesi che lui mi lanciava. Pagai il conto e gli dissi che ci saremmo rivisti all’indomani.
L’indomani andai, a pranzo, a mangiare una cosa veloce e poi ci ritornai la sera. Lui, ogni volta che non era impegnato a cucinare o con qualche cliente, veniva a sedersi al mio tavolo per continuare l’opera di seduzione che aveva iniziato già la prima sera. Mi sentivo attratto da lui per quel suo modo di fare molto maschio, un po’ possessivo ma molto sensuale.
Quella sera mi disse che l’indomani aveva il giorno di chiusura ma, se avessi accettato, sarebbe stato molto felice di invitarmi a casa sua e preparare una cenetta per tutti e due. Accettai. Lui, tutto contento, mi spiegò come arrivarci.
La sera dopo ero a casa sua. Mi fece apprezzare tutta una serie di manicaretti e mi fece bere parecchio pensando di abbassare, così, le mie difese, non sapendo che avevo già deciso di lasciarmi sedurre: mi piaceva e, come dicono a Roma, “m’attizzava”. La mia “fichetta” già si contraeva all’idea di accogliere il suo membro, curiosa di vederne la stazza !
Si alzò da tavola per prendere un’altra bottiglia di vino e, venendo dietro di me per versarmene un po’ nel bicchiere, mi accarezzò il viso e poi… si abbassò e mi baciò. Accolsi la sua lingua nella mia bocca, cosa che scatenò un brivido di eccitazione, e mi lasciai violentare da quella lingua.
Il bacio, per me, è la forma più eccitante e più completa di rapporto sessuale ! Baci che diventarono insistenti, invasivi... allora mi arresi e la sua lingua invase la mia bocca, mi baciò con foga, mi esplorò la bocca con la lingua, io ricambiai. Appoggiò la bottiglia e, mentre continuava a baciarmi, le sue mani artigliarono i miei capezzoli e li torturarono, provocandomi dolore ma anche una notevole eccitazione. Sempre continuando a baciarmi, cosa che già di per se mi stava mandando al manicomio, si inginocchiò, mi alzò maglioncino e camicia e subito dopo mi succhiò i capezzoli, mordicchiandoli. Mi stava facendo impazzire e misi le mani tra i suoi capelli stringendo a me la sua testa per far sì che non si allontanasse dai miei capezzoli che stava torturando in maniera divina con lingua e denti. Stavo quasi per godere senza neanche masturbarmi. Mi rialzò e mi portò in camera, dove iniziò subito a spogliarmi, mi fece distendere e, dopo averlo fatto, si spogliò anche lui e si distese accanto a me riprendendo a succhiarmi i capezzoli, prendendo in mano il mio scettro e iniziando a masturbarmi lentamente. Quindi mi fece girare a pancia sotto ed iniziò a leccarmi tutta la schiena, ogni tanto dandomi un piccolo morso, sino ad arrivare ai glutei. Una volta arrivato lì iniziò a leccarmi tutto il culo cercando di forzare le mie chiappe per arrivare a leccarmi, lascivamente, la mia “fighetta” e cercare di forzarla con la lingua, con cui iniziò a fottermi, allargandola sempre più. Nel frattempo prese, dal comodino, un bel po’ di vasellina ( o qualcosa di analogo) e me la sparse sul mio fiorellino, cospargendomela anche dentro, con due dita che hanno violato la mia intimità e mi stavano allargando ben bene. Ero al settimo cielo, mi stavo beando per le sensazioni che riusciva a procurarmi. Quando fu convinto che fossi pronto mi appoggiò il suo uccello tra le chiappe e prima di possedermi… mi sussurrò: “ Ora ti prendo, mia bella troietta, mi piaci e ora sarai mia !”
Ciò dicendo mi entrò con un’unica spinta, facendomi urlare dal dolore un “Bastardo”…. “non così…”!
Mi ero tutto rattrappito per il dolore, stringendogli il cazzo in una morsa, senza dargli modo di muoversi, facendogli male per quanto lo avevo stretto. Rimase immobile, respirando affannosamente. Io ero tutto un dolore, mi pareva di impazzire dal male. Pian piano, però, il mio sfintere iniziò rilassarsi, ad abituarsi a quella intrusione forzata, a sentire meno dolore ed iniziare a contrarsi sino a quando fui io, lentamente, ad iniziare a muovermi sempre continuando a contrarre lo sfintere al punto che lui disse: “ Sìì, cosìì… me lo stai succhiando… il tuo non è un culo, ma una bocca “….”Stupendo…continua così..” E finalmente il dolore scomparve quasi del tutto ed iniziai a provare piacere per il fatto di sentirmi violato , posseduto e desiderato. Senza che gli dicessi nulla lui capì che poteva iniziare a possedermi e perciò incominciò a muoversi, lentamente ma con continuità, entrando profondamente in me. Aveva un sesso di notevoli dimensioni: anche per questo, entrando in quella maniera così violenta, mi aveva fatto tanto male, ma ora che mi ero abituato a quella intrusione iniziai a sollecitarlo, a incitarlo a scoparmi più forte dicendogli che sono la sua mignotta e che può farmi ciò che vuole. Immediatamente, mentre affonda i colpi, mi morde la spalla e sentì il suo membro irrigidirsi ancor di più dentro di me ed il dolore salì, il mio piacere quasi scomparve per lasciar posto alla sopportazione, ma volevo fortemente che lui mi godesse dentro. Il suo corpo si tese, tutto il peso gravò su di me mentre affondava i colpi che mi stavano letteralmente squassando e, finalmente, esplose in un orgasmo, accompagnato da lamenti. Le spinte, quindi, diminuirono, la pressione si alleviò, per me fu un sollievo fisico ma mi sentì profondamente appagato per essere riuscito a farlo godere tanto.. Uscì con precauzione lasciandomi il piacere di essere pieno del suo seme, che sentivo fuoriuscire dall’ano violato e colare tra le cosce.
Scese dal mio corpo, distendendosi accanto a me, dicendomi: “ Mi hai fatto godere da matti, hai un culo splendido !”
Dopo un po’ gli chiesi se gradisse un massaggio e lui annuì. Lo feci girare prono e lo deliziai con sfioramenti, impastamenti e poi ancora sfioramenti. Dopo testa, schiena, braccia, gambe e polpacci passai ai glutei, con le dita sfiorai il solco delle natiche, poi le mie dita si insinuarono da tergo fino al suo scroto che massaggiai dolcemente.
Il mio partner era pronto per il secondo round. Si girò e gli presi l'uccello in bocca prima che potesse fare o dire qualcosa... sentii la cappella inturgidirsi a contatto con il mio palato, con la lingua gli stimolai il frenulo. Dieci minuti di generosissime ciucciate poi presi io l'iniziativa. Gli salii sopra, afferrai il cazzo duro e me lo appoggiai tra le chiappe. Il mio culo era ancora abbondantemente lubrificato ed allargato dalla sessione precedente: mi bastò abbassarmi con decisione per prenderlo tutto dentro in un colpo solo. Ero sopra di lui, conducevo io il gioco. Contrassi i muscoli dell'ano per sentirlo meglio dentro, mi bilanciai bene sulle gambe ed iniziai il su e giù. Sentii il suo uccello completamente assestato nel mio retto, adesso ogni affondo era una stilettata di piacere, di riempimento. Con la mano libera mi masturbai e mi venne da pensare che lui il mio uccello non lo aveva nemmeno sfiorato, ma andava bene così... Ci accoppiammo fino allo sfinimento, poi ci sganciammo. A quel punto lui mi venne sopra, si sedette sul mio petto, si masturbò sulla mia faccia. Non feci in tempo a prendere nessuna iniziativa. Un copioso fiotto di sborra mi raggiunse sulle labbra. Mi infilò la cappella gocciolante in bocca Succhiai dalla sua cappella le ultime gocce di eiaculato... Dopodiché lo baciai e, abbracciati, ci addormentammo.
5
4
8 years ago
admin, 75
Last visit: 10 hours ago -
La prima volta che mi sono accorto di essere bisessuale
Ho 59 anni, serio, riservato e amante della pulizia... 184x 97x “20 penso”, attivo e passivo, fuori da tutti i giri. Sono orientato verso il sesso soft orale manuale le esperienze da passivo si contano sulle dita delle mani.
La prima volta che mi sono accorto di essere bisessuale, o che l'ho finalmente ammesso a me stesso, è stata la stessa sera in cui una mia ex amica mi ha invitato a una cena con degli amici suoi, c’erano alcune coppie sposate, fidanzate,singol ed un trans molto carino allora avevo 45 anni e un fisico muscoloso,quella sera avevamo bevuto molto e stavamo vicino al camino, quando Serena la mia amica ci chiama e ci porta fuori a un terrazzo che comunicava con la stanza da letto sua e sul letto spogliati cera una coppia sposata con il trans che si chiamava Fernanda, a questo punto vuoi per l’effetto del vino e del liquore ci siamo trovati a fare un orgia ed ho fatto sesso per la prima volta con un trans. La cosa è andata più o meno così:è stata la prima volta in cui ho baciato un uomo, la prima volta che ho toccato liberamente il corpo di un uomo, la prima volta che è stato un maschio a farmi un pompino. La mattina dopo io e Serena ne abbiamo parlato e lei mia ha dato l’indirizzo e il numero di telefono Fernanda.
Dopo quella sera e nata una forte amicizia l’ho incontrata più volte Fernanda ho fatto sesso orale con lei senza penetrazione anale anche se lei mi voleva penetrare, ma non mi sentivo ancora pronto per questo passo.
Dopo un mese ho chiamo Fernanda deciso a passare una serata diversa, gli dico che ho tanta voglia di fare sesso e lei si mette a ridere e mi risponde organizzo io una bella serata.
Arrivo a casa sua verso le 21 lei abita in una piccola villetta fuori città in un posto isolato. Mi apre mi da un bacio sempre sorridente e con la sua simpatia mi fa accomodare, mi offre un caffè poi andiamo in camera sua mi dice di spogliarmi e di spegnere la luce cosa strana perché abbiamo sempre fatto sesso con la luce accesa, dopo poco torna in camera con una bel regalo di nome Valentina la teneva per mano come una fidanzatina. Solo che la fidanzatina è un trav di un metro e ottanta senza tette. Fernanda comincia a baciarmi da per tutto e a toccandomi e sfiorandomi tra le gambe. Si sfila il perizoma e tira fuori un birillo di 18 cm ma duro come la pietra da lasciar presagire un caldo benvenuto. Io comincio a succhiarglielo, lentamente, con gli occhi chiusi. Quando li riapro me le trovo tutte e due di fronte, io a pecora sul letto, il mio sguardo si è subito calamitato sul grosso cazzo di Valentina. Lungo e soprattutto largo da far spavento. Un grosso manico di legno, la punta di una mazza da baseball ma di carne calda. Una cappella enorme che quasi non entra nella mia bocca. Dedico le mie attenzioni all' ospite d'onore intanto incomincio le olimpiadi del pompino, mentre Fernanda si arma di lubrificante e lo usa in quantità industriale. Mi infila il primo dito, il secondo si fa sentire e li rotea per dilatarmi bene. Mentre gustavo con piacere il pene enorme, Fernanda mi chiese di prendere il suo cazzo, mentre Valentina incomincia a prendere il mio cazzo in mano e poi in bocca fino farmelo scoppiare la fermai per non arrivare subito, allora Valentina si stese sul letto ed io su di lei in posizione 69, mentre Fernanda mi accarezzava il culo e baciandolo, gustavo con piacere quel momento finche non viene interrotto dal un dolore e una fitta all'ano che mi fa schizzare via. Richiamo Fernanda dicendole "sono qui per provare piacere ". Si mettono a ridere le dico di fare piano. Valentina mi disse ridendo "E mo che entro io ?". Scoppiamo tutti a ridere e Fernanda approfittando della distrazione mi penetra tutto ma stavolta con lentezza e gradualità. Sento il mio intestino adeguarsi all'intruso, assestarsi intorno al quel cazzo duro che incomincia a pompare piano ed io riprendo il mio calippone il pene di Valentina era duro e teso, la mia libidine ad immaginarmelo dentro era alle stelle, Fernanda dietro incalzava, spingeva mi sbatteva, e con una mano sulla nuca e mi spingeva il cazzone di Valentina in gola, poi iniziarono ad arrivare schiaffi sul culo, mi trovavo un bastone in bocca e un cazzo in culo con movimenti spasmodici ed isterici. Affannata ed allo stremo Fernanda si ferma e invertono la disposizione. Mi preparo al peggio. Valentina mi deve entrare in culo. Mi mette a pancia in giù, Fernanda si siede di fronte a me infilandomi il suo cazzo in gola, e sento un ginocchio poggiarsi sul mio buchetto. Non era un ginocchio. Era la cappella di Valentina che spingeva sverginandomi per l'ennesima volta, facendomi provare i dolori di un parto all'inverso, avanzando con il suo bastone, pian piano millimetro per millimetro fino fare entrare tutta la cappella, a un certo punto mi sentivo venire meno. Valentina spingeva con lentezza facendomi sentire ogni centimetro che avanza. Mentre Fernanda mi guarda negli occhi e io intanto mi lamentavo e mi contorcevo in timidi tentativi di liberarmi. Mentre le chiedo una mano e lei mi fa "è tutto tuo!" allora Valentina furbamente, esce dal mio culo sfondato completamente. Sento un rivolo d'aria fredda entrarmi nel buco e capisco che era già un cratere. Valentina si arma di lubrificante e lo sparge sul buco e dentro provando un gran sollievo pensavo che tutto era finito, ma rientra con violenza e comincia a stantuffare per pochi con pochi centimetri della sua lunghezza. Poi allunga al pennellata con gradualità a fottermi seriamente. Fernanda impietosa mi fotte con il suo cazzo fino a farmelo arrivare in gola. Mi manca il respiro per l'occlusione del cazzo in bocca.
Da quella sera non ho più rivista Fernanda per circa cinque anni.
15
3
8 years ago
squalo2016,
28
Last visit: 1 year ago
-
Siena 1
Sono le 14 sto aspettando il treno per recarmi a Siena..ho fissato un incontro con una coppia, rimarro' ospite da loro per l'intera notte riprendendo il treno solo tra 24 ore.
E' gia' la terza volta che li incontro.
Lei giovane con un bel corpo e dei fantastici capelli rossi lunghi e profumati che raggiungono il solco delle natiche, mi piacciono le sue mani e quelle unghiette che sembrano piccole conchiglie iridescenti..
Mi piace giocare con quelle dita, sopratutto mi piace quando le indico come usare indice e pollice per imprigionare il clitoride ed offrirlo alla mia lingua, mentre con le mie, mi faccio largo nella sua intimita' dapprima lentamente poi aumentando il ritmo seguendo i suoi gemiti e lasciando che l' orgasmo liberatorio la lasci abbandonata e felice.
Lui e' leggermente piu' grande di lei ha un corpo ben fatto, peli neri e ricci che dai capezzoli scendono giu' fino all'inguine, non si depila a lei non piace ma di sicuro li tiene corti e ben curati..ed anche a me piacciono cosi li preferisco.
Lui ci osserva mentre dono piacere alla sua donna, seppure rimane discosto, sa bene che amo donare il primo orgsmo a lei, sa che prediligo le donne molto piu' degli uomini, sara' perche' gli uomini una volta finito hanno i loro tempi di ricarica, i loro tempi di riflessione, le loro pause obbligate…[ma questa e' un'altra storia]
Quando la vede appagata, si avvicina e donandole una carezza sul viso si stende e mi chiede di salire su di lui, al contrario, per un 69.. Sono queste le piccole gioie della vita, appagare una donna e poi sentire il membro del suo uomo crescere nella mia bocca e prepararlo affinche' sia umido e lucido per scivolare nell'intimita' di lei..
Mentre sono impegnata con la bocca sul suo membro, lui incolla la sua alla mia figa ed io non connetto piu' alterna colpi rapidissimi sul clitoride per poi nascondere la lingua nel mio buchino piu' caldo e inizia a muoverla e poi la ritira e la reimmerge nei miei umori.. Muovo il bacino per assecondare la sua lingua ma mi blocca con entrambe le mani sui fianchi polposi, mi tiene ferma qualche istante poi riprende il suo lavorio mentre io continuo il mio con la bocca, continuando avida a succhiare nel mentre la lingua, come la sua vortica attorno all'asta imprigionata nella mia bocca, gli piace si sente ed a me piace il suo piacere, si da da fare con me ed io voglio dimostrargli quanto lo apprezzo.
Le sue mani si spostano sulle mie natiche e le discosta, insinuando ancora meglio la sua lingua in me ed alternandola poi con i pollici che si fanno spazio in me mentre la sua lingua torna sul clito.. Come la sento bene la lingua, evidentemente si e' gonfiato il clitoride si e' bene irrorato di piacere.
Io continuo il mio viaggio sul suo pene fino a piegarmi un po' piu' in avanti e lasciandol uscire dalla mia bocca, anche io gli apro le natiche e con la lingua inizio a leccargli il forellino [ sono piu' che sicura, la nostra pulizia mentale si estende anche a quella intima] viene scosso da un brivido e piccole trasparenti gocce del suo piacere mi bagnano il mento.
Mi fermo e arretro nuovamente,lasciandogli il tempo di riprendersi. Quel piacere non deve essere sprecato cosi...e' della sua compagna ed e' giusto che sia suo.
Sono intenta a sorridere osservando quella cappella lucida, quando le natiche si discostano ancor di piu' e una seconda lingua si fa largo sulla mia figa, quella di lei che ripresasi, viene a dare man forte al suo uomo...
[Segue...]
11
0
8 years ago
MenteSessuale,
45
Last visit: 4 years ago
-
I ragazzo con noi
Eccomi qua a raccontare ciò che da tempo sognavamo di fare e che poco tempo fa abbiamo realizzato...introdurre un ragazzo nei nostri giochi.Da qualche mese messaggiavamo con una ragazzo di 30 anni,distante da noi in quanto per sicurezza preferivamo che Paolo...così si chiama il prescelto abitasse in altra provincia.Erano messaggi in cui si ipotizzava un incontro,in cui ci scambiamo foto...di noi..di Clara nuda...di Paolo mentre si masturbava..Lui era estasiato dalle foto di Clara..mia moglie che nonostante l età(50 anni) era ancora una bella donna..bel seno,belle gambe..un corpo ben curato,piedini da urlo.Gran figa insomma e per me che da un pò ho tendenze cuckold era il massimo pensare di concederla a un ragazzo.Dopo vari ripensamenti decidemmo di organizzare il tutto un pomeriggio,trovandoci in un motel a metà strada.L 'accordo era trovarci,un caffe..e poi.Il giorno prima Clara era andata dall' estetista....Roby mi dice..voglio essere al massimo...piedi smaltati..gambe lisce...voglio farlo impazzire...Partiamo dopo mezzogiorno con una leggera tensione per entrambi...sposati da 30 anni...lei mai avuto un uomo oltre che me...(vergine )e l 'idea cmq mi creava tensione ma anche...eccitazione...la guardo negli occhi...in macchina mentre guido e le chiedo...sicura?Lei a me...sicuro?Si...ho voglia di vederla godere..ho voglia di vederla scatenarsi con un ragazzo..le ho detto che avrà carta bianca...che voglio vederla senza freni inibitori..perchè è il mio amore.Arriviamo al centro commerciale stabilito e posteggiamo salendo poi le scale mobili verso il bar in cui avevamo appuntamento con Paolo.Nessuno...non vediamo nessuno e a quel punto Clara mi dice vedrai..ci ha bidonato.Impossibile dico io,le piaci troppo,come sarebbe possibile...Buongiorno!Arriva trafelato salutandoci Paolo...eccolo,sportivo,un po basso...ma ben fatto,curato,in foto era un po diverso...Clara rimane in silenzio e arrossisce.Sediamoci dai beviamo un caffe.Cerco di sciogliere la tensione parlando con Paolo del lavoro,di come la situazione economica non migliori,mentre Clara in silenzio beve il caffè.Poi diretta...come sa essere lei chiede a Paolo,allora cosa ne pensi..di me dal vero?Era stupenda,elegante ma non volgare,si era messa i tacchi con sandali aperti in cui risaltavano i pidi stupendi,eroticamente da urlo,una minigonna di classe,che la fasciava,un vestitino che metteva in risalto il seno stupendo,una quinta prorompente.Trucco leggero,labbra rosa che risaltavano.Paolo con timore,le dice :Sei stupenda.Bhe dice lei...allora dai andiamo....dove dobbiamo andare!Mi alzo eccitato pago il caffè ed usciamo noi davanti,Paolo dietro,dirigendoci alle macchine.L'accordo era di prendere 2 camere separate,Clara voleva assolutamente la privacy.Paghiamo alla cassa del motel Luna e ci dirigiamo verso la camera 43.Mai stati in motel e quindi ci si muove un po titubanti,ma ecco si,apriamo ed entriamo...bella camera,pulita,che atmosfera...Siamo rimasti con Paolo che appena pronti gli mando un messaggio e lui ci raggiunge.Clara si butta sul letto,guarda il soffitto e mi chiede...di nuovo...sei sicuro?Si amore,si...voglio che ti fai scopare...voglio vederti montata da un ragazzo...da troppo ormai ho questa voglia...mi piace troppo l'idea.Ok...chiamalo dai...io sono pronta.Fremente gli scrivo...camera 43 dai vieni.Dopo pochi minuti bussano,il cuore a mille...Clara seduta sul letto,io apro lentamente...e faccio entrare Paolo,colui che mi monterà la moglie..Mamma mia che tensione.Entra un pò teso anche lui,ciao...eccomi dice...dai siediti..dice Clara...e...spogliati...anche tu Roby...mentre io vi guardo dice Clara.Mi spoglio...tolgo le scarpe..la maglia..i pantaloni...mamma ho l uccello già in tiro...che mi fa male dalla voglia.Anche Paolo lentamente si toglie..le scarpe,la maglia,i pantaloni...e guardando le sue mutande vedo come anche lui eccitato abbia una notevole dotazione già in tiro.30 anni,io 59...una bella differenza..Clara..non toglie lo sguardo da Paolo,dalle sue mutande...e poi imperiosa...gli dice...dai toglile.Paolo lentamente si toglie tutto... lasciando che il suo membro svetti in tutta la sua potenza di 30 enne.Mio Dio che uccello..che testicoli gonfi, Clara sarà montata a dovere.A questo punto il gioco lo dirige lei,io zitto mi siedo sulla poltrona e lentamente mi massaggio i testicoli,doloranti dalla voglia,l uccello no...se mi tocco...se mi sego..verrei immediatamente...troppo eccitato.Clara ancora vestita si alza,si avvicina a Paolo nudo come un verme...in piena erezione...alza le mani e gli dice..spogliami dai..inizia dalle scarpe.Paolo si abbassa gli slaccia i sandali e dopo avergleli tolti inizia a succhiargli le dita dei piedi.Clara lo asseconda..poi si alza le toglie la gonna,la maglietta ,lasciando Clara in intimo,in tutto il suo splendore.Allora lei guardandolo gli dice,dai finisci..toglimi tutto.Lui la circonda con le mani,le slaccia il reggiseno,glielo toglie,lasciandolo cadere e facendo risaltare i capezzoli turgidi dall'eccitazione di Clara,poi si abbassa e le toglie le mutandine,già bagnate...mio Dio che spettacolo,da urlo.Ho i testicoli che urlano dalla voglia...mi tocco le gambe,non so più come fare per stare calmo.Clara si sdraia lentamente,fissando negli occhi Paolo e con un filo di voce,come se io non ci fossi gli chiede...avvicinati..e allargando le gambe ,alzandole,si prende i piedi con e mani allargandosi a dismisura,inarcando la schiena,sussurradogli,,leccami dai,fammi godere.Poalo non aspettava altro,si avvicina lentamente,con il cazzo che sta per esplodere...avvicina il volto all 'inguine di Clara e lentamente con la lingua inizia a leccarla,prima dolcemente poi sempre più deciso e a fondo.Clara lancia un urlo,roco,da belva ferita,e come un torrente in piena inizia a gemere,sconnessa.,lei pluriorgasmica si sta facendo leccare da un ragazzo di 30 nni,potrebbe essere il figlio.Amore ti amo..sei la mia troia,mi avvicino la bacio e glielo sussurro all'orecchio.Lei languida mi risponde,mi amore anche io ti amo,sono la tua troia...fammi fottere.Guardo Paolo e gi dico,dai ha troppa voglia,scopala.Un ordine perentorio è uscito dalla mia bocca...ho chiesto al ragazzo di fottere mia moglie...si è vero,la amo,ma il desiderio è troppo.Paolo si alza...si infila il preservativo come d'accordo sul suo stupendo uccello,imponente..e piano piano lo punta verso Clara che inebetita lo guarda fremente.Alterna lo sguardo verso Paolo,verso l uccello,verso di me...vogliosa e oramai senza freni.Piano piano Paolo la penetra,lentamente,inesorabilmente,fino in fondo si...eccolo è in fondo.Clara mi guarda estasiata mi guarda e con un filo di voce,ancora cosciente mi dice..è stupendo,enorme,lo sento fino in gola...Dio come è bello.Paolo arretra,si toglie lentamente risucchiando Clara che apre la bocca in silenzio,poi rientra inesorabile dandole un bel colpo.Clara lancia un gemito,poi Paolo riesce e rientra,sempre piu veloce.Clara sbarra gli occhi,poi lancia un urlo,disumano,infinito ,e mentre Paolo le assesta dei colpi sempre più potenti,sempre piu decisi ,Clara inizia urlare,senza sosta,un orgasmo continuo,urla come un ossessa perdendo la cognizione di tutto,non capisce piu nulla,SCOPAMI dai,FOTTIMI ,fammi godere.Una belva assatanata senza limiti,vuole essere pompata,a fondo,senza sosta,mai sazia.Paolo prosegue incessante,potente, dall 'alto dei sui 30 anni,sta montando mia moglie come meglio non potrebbe,godo..godo per come la vedo godere.Dopo circa 20 minuti di urla,vedo Paolo che si irrigidisce,sta per venire,sta pr scaricarsi,si avvicina col volto a Clara che incessantemente urla come un ossessa e delicatamente le infila la lingua in bocca...da lei cercata.NOOOO non volevo che lo baciasse...ma lei...oramai in preda a spasmi incontrollati è senza freni,lei vuole tutto,fino in fondo.Paolo a questo punto aumenta il ritmo se mai si potesse aumentare e di colpo lancia un urlo scaricandosi dentro Clara.Tutto si placa ...Clara ritorna in sè,mi guarda..e mi dice:amore è stato stupendo..grazie...e io..amore ti amo...ora però non ne posso più.Mi avvicino,col cazzo che urla...lei me lo prende in bocca...e succhia avidamente.Le scarico immediatamente...tutto in bocca...troppa voglia..lei beve tutto.Mi allontano...mi siedo...mentre Paolo è ancora dentro Clara.Vedo Clara che lo guarda e gi chiede...ma ..sei già pronto..per un altra volta?Lui...si certo..lei è stupenda.Mi siedo..mi metto comodo...e dico dai ragazzo..fottimela ancora per bene.Ti amo
25
4
8 years ago
coppiadicomo,
50/50
Last visit: 5 years ago
-
La piscina dell'eros
Questo racconto si riferisce a una storia di vita vissuta nell'estate di due anni fa, in quel periodo non ero single, ma in coppia, nulla era stato programmato e per questo ciò che ho vissuto e' stato incredibilmente intenso.
Avevo organizzato una serata tra amici, un party piscina e al termine della festa eravamo rimasti a notte fonda io..la mia lei e due amici che avevano deciso di intrattenersi...eravamo rimasti soli...la piscina illuminata solo dalla notte stellata e dalle poche candele rimaste ancora accese ai bordi della vasca...eravamo in acqua io e i miei due amici quando invitammo la mia lei a entrare in piscina...ricordo ancora il suo incedere leggero...il suo entrare sinuoso in acqua utilizzando la scalinata ampia e suggestiva della piscina...lei era meravigliosa...sinuosa come una gatta...maliziosa come sempre....si creo' improvvisamente una atmosfera di coinvolgimento totale...vedevo negli occhi dei miei amici la voglia crescere, lei si sedette sulle scale interne alla piscina chiedendomi di avvicinarmi a lei....così feci e iniziai a baciarla...a quel punto Elena, così si chiamava, divaricò le gambe iniziando a muoversi sfregando il suo costume al mio...ero eccitatissimo....i miei amici erano attorno a noi e guardavano...ma a un certo punto iniziarono a masturbarsi...Gli occhi di Elena di accesero di una voglia diversa e perversa....mi disse guardandomi negli occhi: voglio che guardi mentre mi scopano !!...fui avvolto da un'ondata mai vissuta di stupore e intrigo..era esploso in me un vulcano sopito da sempre !!la voglia diversa dal solito di vederla per la prima volta presa da due stalloni era pazzesca....lei era seduta..i miei amici si avvicinarono a lei succhiandole avidamente i capezzoli...duri e turgidi...ricordo ancora adesso mentre scrivo i suoi gemiti di piacere, l'acqua amplificava il tutto!! La presero per circa un'ora in tutti i modi...fino alla doppia penetrazione...uno dei miei amici seduto sulle scale...lei sopra...e l'altro che la prendeva analmente..la portarono, lei poi mi disse, due volte a un orgasmo incredibile!...quando andarono via...feci l'amore con la mia lei....e non l'ho mai fatto in un modo così intenso come quella volta...Elena mi confessò per la prima volta di avere avuto altre esperienze di quel tipo ed è' stato da allora che mi sono avvicinato al mondo meraviglioso della trasgressione !!
18
2
8 years ago
admin, 75
Last visit: 10 hours ago -
Autostrada – area di sosta di firenze.
Autostrada – Area di sosta di Firenze.
Stavo andando, in macchina, da Roma a Venezia. Faceva molto caldo e viaggiavo vestito con una canotta ed un paio di pantaloncini da atletica leggera, di quelli sgambati con la mutandina di rete interna.
Come mia abitudine mi fermai nell’area di sosta del Motel Agip di Firenze, lì dove c’è quella bellissima chiesa che sembra una vela. Per prima cosa andai al bar a ristorarmi e poi andai nei servizi igienici che, perlomeno all’epoca (ora non so come siano, è da tanto che non ci passo) erano strutturati in una maniera che permetteva che una parte degli orinatoi fosse defilata a chi entrava ma ben visibile da una certa parte degli orinatoi sulla destra. Ciò dava una certa “privacy” a chi andava sulla porzione di sinistra. Io, con fare spavaldo, andai diretto alla porzione di sinistra, nascondendomi così alla vista diretta di chi entrava nei servizi.
Non portavo mutande, solo il pantaloncino. Scaricai la vescica e mi trattenni iniziando a masturbarmi e a guardarmi intorno. Vidi così, alla mia destra, un tizio che stava osservando la mia masturbazione e, dietro di me, nella porzione di orinatoi della parte destra, un altro paio di tizi che si masturbavano guardando il mio culo. Avevo un bellissimo culo e decisi di farglielo gustare meglio: pertanto, con una mano, spostai il pantaloncino che, essendo molto sgambato, fece sì che vedessero bene tutto il mio culo, Uno dei tizi dietro di me non pose tempo in mezzo e, senza neanche rimettere il suo uccello nelle mutande, venne dietro di me, mi infilò due dita nel culo (prima di scendere dalla macchina avevo provveduto a lubrificarmi il culo con del Luan) le divaricò masturbandomi un po’, quindi mi puntò contro il suo cazzo di discrete dimensioni ed iniziò a incularmi, lentamente, con un senso di trionfo per essere stato il più deciso e pronto ad approfittare di quella “troietta” così disponibile.
Era il tempo in cui non era ancora scoppiata la fobia dell’AIDS, e pertanto non si usava mettersi il “cappuccio”. Iniziò ad accelerare i colpi e, dopo un po’, lo sentì riversare la sua sborra nel mio culo. Ristette qualche momento e quando se ne uscì ci fu subito chi prese il suo posto. Si era, nel frattempo, creata una sorta di fila in attesa dalla parte degli orinatoi di destra e tutti con la faccia rivolta verso di me, osservando come mi stava inculando il personaggio di turno. Persi la cognizione del tempo e di quanti mi stessero usando, mentre qualcun altro mi si era avvicinato per farsi masturbare o per farsi fare un pompino. Godetti senza neanche masturbarmi, dal momento che avevo le mani impegnate. Ero una vera troia ad uso e consumo di quelli assatanati. Dopo un po’ dovetti mettere uno stop, poiché le mie gambe non mi reggevano più, in quella posizione. Andai a lavarmi la faccia e la bocca ed usai uno dei WC per scaricare tutta la sborra che mi aveva riempito al limite delle mie capacità, tanto che stava iniziando a tracimare e scendere lungo la gamba, Ero erotizzato al massimo. Mi ripromisi di rifare l’esperienza, al ritorno.
6
2
8 years ago
admin, 75
Last visit: 10 hours ago -
Cerco continuo...
Il pomeriggio si stiracchiava lento e pigro lungo la spiaggia
Passeggiavo in solitaria approfittando dell'innaturale silenzio, lasciando che il mio corpo si bagnasse della salsedine e degli spruzzi trasportati dal vento...
Il richiamo del gabbiano che mi sorvola, attira la mia attenzione e schermando gli occhi con il palmo teso della mano ne seguo il tragitto che mi porta ad osservare alle mie spalle...
Le mie impronte cancellate dalle piccole onde mi lasciano consapevole che tutto nella vita e' mutevole... mi muovo girando su me stessa, decisa a rientrare in casa
La spiaggia inizia a ripopolarsi in maniera piu' caotica e chiassosa.
Torno a casa, mi spoglio prendo la corda e la adagio tutto sul materasso, apro la finestra dietro di me e mi piego sul materasso , indosso la mascherina, porto entrambe le mani dietro la schiena una sovrapposta all'altra e piego il collo in modo che tu mi trovi pronta
Stare come ora a pancia sul materasso, la finestra aperta dietro di me che mi solletica tra le gambe, bendata i polsi dietro la schiena...offerta a completa disposizione, sottomessa al tuo piacere, sapendo che e' anche il mio.
Entri nella stanza non sai che ci sono io in casa.. ti soffermi sulla porta, non ti vedo, ma ti sento dietro di me, non una parola, sento i vestiti che abbandonano il tuo corpo poi le scarpe.. Non una parola, solo respiri...
E mi arriva il primo schiaffo sulle natiche, forte inatteso bruciante, doloroso, aspetti qualche attimo studi la mia reazione...guardi la pelle che lascia affiorare il sangue in superficie, ti gusti la scena, sopratutto osservi con quanta arrendevolezza tengo le mani dietro la schiena, libere ma serrate mentre la corda e' diventata un inutile orpello... ed ecco impietosa la tua mano di nuovo su di me, piu' forte, vuoi un mio gemito e di nuovo un terzo schiaffo che va ad intrecciasri al primo e mi provoca piu' dolore, li la schiena si inarca e il collo si reclina indietro, le labbra si schiudono come alla ricerca di aria, uno smorzato gemito appena percettibile interrompe il silenzio della stanza e tu,rapido come un felino ti porti davanti a me e mi offri la tua cappella eccitata.....
"...scopare la tua bocca mentre ti tengo per i capelli, tu bendata che rimani senza fiato piena del mio membro. I movimenti delle tue guance mi chiedono di prendere aria io mi sfilo e mi pongo dietro a te, prendo le tue mani e te le porto sul culo ordinandoti di allargarti più che puoi le natiche. Rendo scivoloso il tuo pertugio con la saliva e ti penetro fino a sentire le mie palle sbattere sulla tue grandi labbra...."
Le mani rimangono sui fianchi ed a tratti si sollevano in aria per ridiscendere sonore sulle natiche..per inebriarti del piacere che il mio sfintere ti dona, stringendo e mungendo il tuo cazzo dentro il mio intestino...godo
E poi??
... Cerco chi mi faccia proseguire...
MS
4
0
8 years ago
MenteSessuale,
45
Last visit: 4 years ago
-
La crema del piacere
Mi vieni a prendere al lavoro...in macchina mi baci...poi ti fermi in un angolino...buio..isolato...Le tue mani mi sono dappertutto..inizi a toccarmi la micina...mi fai uscire il seno..me lo lecchi..hai una voglia addosso incredibile...inizi a farla venire anche a me...
Poco dopo ti cali i calzoni...mi prendi la testa e te la porti sul tuo cosone duro e gonfio...con gioia inizio a farti uno stupendo pompino...scorro su e giù con dolcezza...con amore ti porto all'orgasmo...mi schizzi in gola il tuo piacere...ingoio con amore la tua venuta dolce e densa...calda e delicata...
Arriviamo a casa...ho la micina che urla..ho voglia di te....ti spoglio....
Ti prendo per mano...ti porto nella doccia....ci laviamo insieme...nudi...sorridendo e baciandoci di continuo...
Poi usciamo...ci asciughiamo...Hai fame...mangiamo qualcosa...per riprenderci un pò...E' stato bello...ho goduto ma sono ancora lontana dall'essere sazia...Ho voglia di te...del tuo cosone duro...del tuo seme caldo...ho voglia di te....amore...!
Finiamo di mangiare qualcosa...ritorniamo a letto.Tu accendi la tele...io riposo un pò...Poi inizio a stuzzzicarti..ti prendo una mano e me la passo tra i peli della mia micina....poi mi avvicino e te la faccio leccare per bene.....Ti ecciti subito...ed io godo sentendo la tua lingua sul mio clitoride....Poi ti rimetto sdraiato nel letto...ora è il mio turno....ti passo una mano sul petto..scendo verso di lui.Mi sposto e con la testa comincio ad avvicinarmi...Sono sopra di lui...ma non lo tocco...Inizio invece a leccarti le palline...prima una...poi l'altra...poi in mezzo...Leccate dolci...delicate...come un massaggio...poi inizio a soppesartele con la lingua...mentre lui inizia a svegliarsi davvero.Le leccate alla mia micina l'avevano svegliato...ma ora è davvero..in forma!...
Delicatamente con la lingua mi passo le tue palline in bocca...una...poi tutte e 2....inifine le poso...e comincio a spompinarti...Poi mi fermo...ti metto 2 cuscini dietro la testa...sei in alto ora...poi mi metto tra le tue gambe...in modo che da quella posizione mi vedi....e vedi come ti faccio godere...vedi quanto posso essere troia per te...
Mi rimetto a spompinarti...dolcemente...vado su e giù...mi raccolgo per bene i capelli per farti vedere come ti spompino bene...riprendo il mio su e giù......un filo di saliva lubrifica il tuo cosone duro....che scivola delicamente nella mia bocca...la lingua passa sulla tua cappella...ogni tanto ti lecco il glande...mi guardi...godi...ed io godo da morire a farti godere così!!
Ti guardo mentre vado su e giù col tuo cosone duro tra le labbra....poi mi fermo...e ti domando... :
"sono brava amore a spompinanrti??Sono una brava pompinara??te lo faccio bene vero...il pompino??...godi vero??"
Tu mi guardi alzando la testa..e mi dici...:
"sii..sei stupenda..sei una perfetta pompinara...si..mi fai godere...vai avanti...troia..."
Sei vicino....me ne accorgo perchè una goccia di piacere ti esce dalla cappella...Mi fermo subito...voglio goderti e farti godere molto di +...inizio di nuovo a leccarti le palline con la lingua...smorzo il tuo orgasmo e ti godo tra le mie labbra di +...(immagina come nel 1° video che ti mando...quello del pompino...per capirsi)
Riprendo...lentamente vado su e giù...ogni tanto me lo mando tutto in gola...arrivo ad appoggiare il mio nasino tra i tuoi peli...segno che ti ho ingoiato tutto...poi provo ad ingoiarti anche le palline...ci riesco dopo un paio di tentativi...e tu ti lasci sfuggire un "AHHHH...quanto sei troia...."
GODO QUANDO MI TRATTI COSI'.......delicatamente mi faccio uscire prima le palline e poi il tuo meraviglioso cosone dalla bocca...quindi ricomincio...dolcemente a spompinarti...
Sei di nuovo vicino....OK ora è arrivato veramente il momento di farmi fottere...hai un cosone duro e gonfio da morire....Sorridendoti ti dico : " amore hai un cosone stupendo...lo sai...vero??Ora poi e' proprio grosso e duro come piace a me...mmmh....sei stupendo..."
E poi guardandoti con un'aria da troia da morire continuo e ti dico.... :
"Questa volta voglio superarmi...voglio essere troia come non lo sono mai stata....questa volta voglio davvero che tu mi rompa il sederino in modo completo...voglio ritrovarmi ad essere la tua troia alla quale hai rotto il culetto di brutto!!!...capito amore....???"
Tu mi dici di si...sei eccitatissimo...hai un cosone enorme....un paletto di carne meraviglioso....ed io non vedo l'ora di prendermelo tutto...dalla cappella alla radice nel mio sederino voglioso....
Allungo una mano...prendo il tubetto della NIVEA...la crema...ne prendo un pò e me la metto sulle dita...Poi inizio a lubrificarmi il buchetto...Per quello che ho intenzione di fare stavolta la saliva non basta...ci vuole qualcosa che lubrifichi davvero!!
Mi ungo il buchetto....e poi ne passo un pò sul tuo cosone duro...Abbiamo perso qualche istante...ma è meglio così...smorzo il tuo orgasmo...durerai di +...ed è proprio quello che voglio!!
Ora sono pronta...tu sei sdraiato...io mi metto sopra di te dandoti le spalle...lentamente mi calo su di te...con una mano prendo il cosone..e lo punto dritto dritto al buchetto del mio sederino...unto e voglioso...Ho una voglia di te che tu non immagini...il mio culetto ha una voglia infinita del tuo cosone stupendo....
La cappella si appoggia...mmmmhh....non stò + nella pelle dalla voglia che ho...inizio a farti entrare dentro di me....sento il buchetto che si apre...e tu scivoli....la crema funziona....faccio entrare la tua cappella mentre tiro fuori la punta della lingua mandandola all'insù tra le labbra per quanto e come godo......poi mi sfugge un...:"mmmhh...".di piacere...intimo e delizioso...
G - O - D - O......ahhhh...sìììììììììììì...GODO come una matta...mentre tu entri...cm...dopo cm...ti fai strada nel mio culetto...spaccandomelo....mi stò impalando lentamente sul tuo cosone duro e lungo...dio come ce l'hai largo e lungo.....sei talmente dotato che mi apri il sederino letteralmente...è una sensazione stupenda...hai un cosone meraviglioso!!
Sculetto...così facilito la tua entrata......Ahh....finalmente sei quasi in fondo....lo sento...sento che sei quasi tutto dentro...mi avrai messo del pancino almeno 20 cm del tuo stupendo cosone.....è ora di prendere anche l'ultimo pezzetto del tuo cosone....lo voglio tutto...tutto dentro di me....
Allora mi risollevo delicatamente....ti faccio quasi uscire tutto...tengo dentro solo la cappella,che così farà da apristrada e poi....mi lascio andare di colpo verso di te....il peso del mio corpo fa si che tu entri tutto...in un colpo solo mi arriva dentro il tuo cosone quasi fino alle palline.....AHHHHHHH...godo...un urletto di piacere mi sfugge...: "Sìììììììììì...." e poi continuo e ti dico... : "amore...tutto...tutto...l'ho preso tutto.....amore....sai...ce l'ho tutto nel culetto....lo sai vero amore...lo senti che me l'hai messo proprio tutto???"
E poi ancora...gemendo ti dico.... : "Mi hai rotto...sei entrato tutto...amore...sei stupendo...siiii....Ora fottimi...fottimi amore...voglio che tu mi fotta fino a farti scoppiare le palle....!!!"
Ora mi ritrovo impalata e godo...dio se godoooo!!!!....
Ecco a cosa serviva la crema NIVEA...a permettere al tuo cosone duro e lungo di scivolare tutto....proprio tutto dentro il mio sederino....
La saliva non avrebbe permesso di farti scivolare tutto dentro il mio culetto...un pò ne sarebbe restato fuori perchè non sarebbe scivolato bene...invece così mi sei entrato tutto...ma proprio tutto...fino alla radice...fino alle palline....sei tutto dentro di me....e godi...godi come un pazzo....ed io godo nel farti godere e nel sentire quel tuo paletto duro e largo che mi sfonda il culetto!!
Inizio a muovermi...facendo leva con le cosce inizio ad andare su e giù...sento il tuo cosone duro che scivola...il mio culetto si è allargato per bene...ora posso impalarmi davvero...inizio a salire e scendere lungo il tuo cosone che si infila sempre fino alle palline nel mio culetto...rompendomelo ed allargandomelo....Stò godendo da svenire....(immagina la scena del video che ti mando.....per capirsi...)
Vado su e giù...ritmicamente...ogni volta che scendo lo faccio a corpo morto..in modo da sfondarmi per bene col mio peso sul tuo cosone...è un pilone impazzito che mi spacca...il sederino si stà dilatando davvero,il mio peso fà si che tu entri tutto...tutto nel mio culetto!!Ogni volta che scendo tu sussulti.....godi da morire....
Vado su e giù...di tanto in tanto mi fermo...sculetto...il tuo cosone duro mi si assesta nel pancino...mi giro...ti guardo...godi come un porco...ed io di +....sapendo che mi stai rompendo il culetto...sapendo che mi stai sfondando ed il sapere che mi ritroverò ad essere la tua troia rotta in culo mi fà godere quasi da svenire....Mi giro,ti faccio alzare la testa...ti bacio dolcemente...con amore...in questo modo mi fermo e ti smorzo il piacere...e poi godo a baciarti così mentre mi fotti.....
Riprendo ad andare su e giù...il sederino mi si stà sfondando sempre di +...colpo dopo colpo.....lo sento..la crema fà scivolare il tuo cosone che ad ogni colpo mi allarga sempre di +....Stai godendo...sei vicino...Allora mi giro con la testa e ti dico...:
"Ahhh amore...godi??Vero??Godi amore a rompermi il sederino..vero???"
E tu mi rispondi con la voce rotta di piacere....e mi dici:
"ahh..si troia..si...mi fai godere...lo senti che ti sfondo verooo??"
Io ti dico di si...sorridendoti....e guardandoti con amore.....
Vado avanti...mi fermo..riprendo ancora...la cremina fà il suo dovere...sono lubrificata e il tuo cosone mi scorre nel buchetto spaccato davvero bene...il tuo cosone scivola..arriva in fondo..risale...riscivola...in un su e giù che mi fà girare la testa e godere come una pazza.
Poi alla fine mi preghi di venire...
NOOO...ti urlo io...e poi come in preghiera ti dico.... : "amore fottimi ancora...voglio sentirti ancora..dai ti prego..amore ti prego...ancora..dammelo ancora...ti prego..amore..."....poi godendo come una pazza mi fermo...per farti sbollire l'orgasmo....e mi lascio andare un gemito di piacere...."ahhhh...."
Ti richiamo verso di me...mi inclino all'indietro e mentre tu ti alzi sulle braccia io giro la testa....ti bacio con amore...e ti sussurro :
"amore ti prego fottimi ancora...voglio che tu mi rompi il culetto...amore....e per farlo devi fottermi per bene...ed a lungo...resisti amore...e goditi il mio sederino che si rompe sempre di + per te...."
Ti bacio ancora....tu ti rimetti sdraiato e riprendi a incularmi con rabbia...godi e vorresti venire....io riprendo il mio su e giù...mugolando e godendo come una pazza mi rimetto a salire e scendere sul tuo cosone...
Vado avanti ancora un pò....mi stai inculando da dio...poi tu mi preghi dicendo... :
"Amore non ce la faccio +...devo venire...mi scoppiano le palle..."
A questo punto ho voglia di godere con te....è tanto che mi fotti...ora veniamo insieme...
Io allora ti faccio mettere le mani sui miei fianchi..e così presa nella morsa delle tue mani ti supplico di tirarmi,prendendomi per il bacino,verso di te e di mandarmi su e giù...mentre anch'io continuo a salire e scendere sul tuo cosone...
Iniziano una serie di colpi a raffica....tu che mi inculi come un pazzo...il tuo cosone che mi arriva fino al pancino...il mio buchetto che si spacca fino all'estremo...ed io che godo!!
Con le mani appoggiate alle tue cosce inizio a muovere la testa a destra e sinistra....gemo...travolta da un piacere pazzesco mugolo piano....metto la lingua tra le labbra all'insù dal godimento,poi inizio a mugolare più forte....+ forte ad ogni tuo colpo...è tutto un susseguirsi di : "mmhh....ahh....siiii....dai amore....godo ....amore mi fai godere tanto....."
Su e giù...sempre + forte...un urlo di piacere e di dolore mi sfugge...
Come una pazza urlo.... :
"AHHHHHH...si amore...mi rompi il culetto...siiiiiiii....sfondamelo...spaccami...fottimi...forte...+ forte...ancora + forte..."
Poi l'orgasmo mi travolge mentre il mio culetto si sfonda del tutto lasciandoti entrare fino ormai alle palline....mi hai sfondata del tutto ed inizi a venire anche tu...Il 1° orgasmo ha fatto si che tu possa resistere molto di +...ma ormai sei vicino...molto vicino....
Mi appoggio sulle braccia....ancora una serie di colpi fortissimi...il mio buchetto che si sfonda definitivamente e tu che schizzi...caldo...copioso..il tuo sperma mi schizza nel pancino mente tu godi fino quasi a svenire....ed io con te....La testa mi gira....l'orgasmo è stato meraviglioso....ho goduto da morire!!!
Finalmente sei venuto e finalmente ti sei fermato...io gemendo resto immobile sopra di te...un rivolo di sperma ed un pò di sangue mi scendono dal culetto...mi hai proprio sfondata davvero...ora me ne rendo conto!!!
Il buchetto è talmente largo che lascia colare il tuo seme ed un pò di sangue...è il segno che attendevo...ora ho il culetto rotto!!!
Lentamente inizio ad alzarmi...a levarmi da sopra di te....il tuo cosone,sazio dell'orgasmo mi scivola fuori facilmente,sono talmente larga che esci in un attimo...mi piego di lato mentre il tuo sperma mi fuoriesce copioso dal buchetto sfondato....inizio a macchiare le lenzuola di sperma e di sangue...sono talmente sfondata che il buchetto non regge +....Allora con una mano mi metto un fazzolettino sul buchetto,per non macchiare +,poi mi alzo e vado in bagno.
Mentre corro verso il bagno continua a colarmi il tuo seme misto a sangue....mi rendo conto che stavolta abbiamo esagerato...ho il sederino davvero rotto...questa volta mi hai davvero rotto il culetto...non c'è dubbio....ho il culetto rotto..sfondato,me lo hai spaccato amore....e questa volta davvero di brutto....
Mi appoggio sul bidet per lavarmi....il culetto mi fà un gran male,ma è un dolore delizioso...perchè significa che stavolta me lo sono fatto rompere davvero come volevo,era quello che cercavo...mi accorgo che il buchetto è talmente largo che l'acqua ci scivola dentro con facilità....Mi lavo con l'acqua fredda e l'acqua mi dà un sollievo delizioso....Con un dito mi tocco il buchetto...è largo al punto che il dito entra addirittura senza toccare le pareti del buchetto!!!....scivola dentro come nel vuoto....come sono sfondata!! ora sono proprio una vera troia rotta in culo...ho il buchetto rotto...sfondato e questa volta me lo sono fatto spaccare davvero per bene...ma era quello che cercavo...volevo ritrovarmi con il sedere sfondato dal tuo cosone e devo dire che ci sono riuscita...Ed a spaccarmelo così sei stato tu...amore mio....
Sei stato maledettamente bravo a spaccarmi....mi hai inculata come volevo....senza pietà...con forza...mi hai fottuta come un toro fotte una vacca...a lungo...per bene....nel modo giusto per sfondarmi del tutto....ed alla fine ci sei riuscito....mi hai rotto il culetto davvero in modo stupendo...ora sono la tua vera zoccola rotta in culo...e ne sono deliziosamente consapevole....
Mi guardo allo specchio...mi dico...: "quanto sei troia..come sei puttana!!".....poi per sincerarmi e constatare di avere davvero il sederino sfondato come desideravo mi metto alla pecorina davanti allo specchio e mi guardo il culetto girando la testa....mi apro il sederino e noto il buco...è allargato da morire....si vede il buchetto,ormai non si può nemmeno + chiamare buchetto...è come un cerchio rosso con il fondo nero...è molto largo e profondo.....sembra quello di una vacca montata da un toro per come è largo e nero.....ma è la conferma che volevo...ora sono proprio una rotta nel culo....mi sono davvero superata come troia...nemmeno le puttane da marciapiede si ritrovano,quando tornano a casa,dopo aver preso molti cosoni.... un sedere rotto come il mio...sembra quello di una vacca....felice e intimamente contenta di essermi fatta sfondare così.....torno a letto.
Ti bacio dolcemente e ti dico:"
Amore lo sai che ho il sederino rotto come quello di una vacca??Lo sai vero??"
poi ti prendo le dita e me le appoggio al buco per farti sentire come sono sfondata...2 delle tue dita mi entrano come nulla fosse...non incontrano nessuna resistenza....
Tu sorridendo ti accorgi che sono aperta davvero di brutto e mi dici...:
"Amore era quello che volevo...volevo sfondartelo proprio così..."
Ed io baciandoti ancora..tra un bacio e l'altro ti sussurro dolcemente...:
"anch'io sai lo volevo....volevo che a spaccarmelo così fossi proprio tu col tuo meraviglioso cosone...ora sono la tua troia rotta in culo..ed il culo me lo hai rotto del tutto proprio tu....."
A quel punto baciandomi con dolcezza mi abbracci ed inizi a coccolarmi...a dirmi cose dolci...io ti bacio ancora con dolcezza...la sera ci ritrova abbracciati a dormire con amore.
PS. il racconto è una mia fantasia erotica.
8
6
8 years ago
jessyca,
56/56
Last visit: 6 years ago
-
Naturismo esperienza bsx parte 2
Dopo la mega scopata con il ragazzotto di colore ero ancora con una voglia addosso e la battuta della moglie in spiaggia mi aveva incuriosita parecchio.
Infatti immaginavo i toys di varie dimensioni che avrei provato e il godimento che mi avrebbe lasciato senza fiato.
Anche lo sguardo di lei era ammaliante e nello stesso tempo gli occhi facevano presagire un’indole da mistress che lasciava pietrificati.
Non potevo andarmene ed ero ormai stregata da quel viso dolcissimo ma allo stesso tempo crudele.
Dopo una ventina di minuti sdraiati al sole la coppia si alzò e mi fecero cenno di seguirli a piedi dato che abitavano non troppo distanti.
Il ragazzotto ormai era andato via e lei mi prese per mano con il marito avanti con gli asciugamano e borsa a tracollo faceva strada senza dire una parola.
Lei iniziava a parlarmi di come sarei stata felice in casa loro e di come avrei goduto e accennava pure al fatto che sarei potuta stare da loro e lasciare la casa in affitto così avrei risparmiato pure il denaro.
Ero ammaliato anche perché lo diceva non come un invito che avrei potuto accettare o meno ma quasi come un ordine al quale non potevo dire di no.
Accettai e facendo strada arrivammo davanti casa: una villetta singola con mura alte e alberi che coprivano la visuale; un cancelletto di ferro sempre occultato che rendeva impossibile guardare al di là dell’ingresso portava direttamente al portone dopo un vialetto sempre con siepi e alberi.
Pensai ad una villetta molto riservata anche perché molto distante dalle mura e ben nascosta dall’esterno.
Entrammo dentro e mi piacque molto: arredamento un po’ all’antica con salone ampio e divani di pelle; un tavolone di legno robusto con sedie antiche ecce ecc.
La donna mi disse che potevo andare in camera mia al piano di sopra dove avrei trovato oltre al bagno per farmi la doccia anche dei vestiti puliti da indossare.
Lì per lì non ci feci caso e mi avviai di sopra per darmi una rinfrescata e pulirmi soprattutto il buchetto ancora dolorante.
Arrivata sopra ed entrata in camera rimasi sbalordito: oltre alla bella camera, sul letto vidi calze autoreggenti; un perizoma; una gonnellina di stoffa tipo scozzese; una camicetta bianca a maniche corte e una parrucca bionda con capelli lunghi e ondulati; un paio di scarpe con tacco e nel bagno tutto il necessario per lavarsi e truccarsi.
Non persi tempo dato che ormai avevo capito cosa e come dovevo prepararmi e scendere giù in salone dove ci sarebbero stati i proprietari ad aspettarmi.
Dopo la doccia indossai il tutto e truccandomi mi guardavo allo specchio con soddisfazione e nello stesso tempo eccitata da quella figura.
Scendendo le scale sembravo un donna che fa il suo ingresso trionfale con spettatori che ammirano le movenze e infatti sotto c’era la donna che guardava e sorrideva.
Forse perché già sapeva cosa aveva in mente e cosa mi avrebbero fatto insieme.
Io ero eccitata e in sala feci dei giri per farmi ammirare meglio e mettere in mostra il mio culetto e le mie gambe avvolte da quelle calze velate.
Lei si avvicinò e facendomi i complimenti mi baciò sulla bocca tastandomi il culetto e strusciandomi i seni.
Pure lei si era vestita per l’occasione indossando un lungo abito nero scollato dietro e aperto davanti; i seni svettavano fuori mentre camminava con scarpe nere con tacco altissimo e notai pure che sotto era nuda.
Mi prese per mano e sempre baciandomi mi spingeva verso il tavolo fino a quando non potetti andare oltre dato che con i glutei ero bloccato dal legno ruvido e spesso.
Lei mi spinse indietro e mi fece girare e io, con naturalezza, mi adagiai e allargai le gambe come se avessi già avuto questa esperienza.
Mi sistemai per non perdere l’equilibrio e rimasi lì fermo con lo sguardo di lato e le braccia aperte sui bordi laterali del tavolo.
All’improvviso sentì delle corde che mi serravano i polsi e le caviglie e nella tensione rimasi bloccato con braccia aperte abbracciando il tavolo e le gambe sui tacchi in bilico.
Ebbi un po’ di paura dato che in quella posizione ero immobilizzato e impossibilitato a muovermi; quindi ero alla mercede dei miei padroni.
Lei iniziò a parlare e rassicurami di stare calma e che avrei pregato affinché smettessero ma poi avrei anche pregato di continuare.
Non capivo e le mie gambe vellutate tremavano al solo pensiero. Ad un tratto sentì che lei mi sfilava il perizoma e iniziava a toccarmi i glutei e il solco del culetto premendo sul buchetto.
“ il ragazzo nero ha fatto un bel lavoro vedo “ esclamò; “ ma ti assicuro che ora proverai un piacere mai provato con me e mi pregherai di continuare fino alla svenimento “ continuò sorridendo e baciandomi la schiena sempre con la mano sul buchetto.
Iniziai a sentire le dita con un unguento fresco che mi dava piacere e sollievo e che iniziava a saggiare l’apertura e l’interno dello sfintere. Roteavano e allargavano pressando le pareti anali per preparami alla penetrazione.
Io mugolavo di piacere cercando di muovermi ma ero bloccato. Un piacere infinito che saliva fino al cervello e che mi faceva sentire una troietta in calore.
Dopo un po’ lei si diresse su una credenza e aprendola vidi una serie di falli di diverse dimensioni.
La credenza era di lato e io con il viso piegato potevo vedere che tipo di strap-on aveva preso o fallo da farmi assaggiare.
Ce n’erano di diverse misure in lunghezza e grossezza e alcuni, anche se un po’ lontani, si capiva che erano mastodontici.
Indossato il primo si diresse dietro di me e iniziando a premere sullo sfintere entrò senza problemi dato che ero larghetto.
Pensai al ragazzo di colore che mi aveva scopata e alla cappella tipo palla da tennis e iniziai a mugolare di piacere.
“vedo che ti piace puttanella che non sei altra”; “ hai un culetto invitante e morbido e due chiappe da mordere bianche belle sode”. Continuò: “ sei aperta ma non come piace a me; questo è per farti abituare pian piano perché non voglio lacerarti il culetto e dopo metterò altra crema che ti farà pure da anestetizzante”.
Non capivo perché iniziavo a venire copiosamente sul tavolo sotto quei colpi stupendi e prolungati e chiudendo gli occhi gemevo e chiedevo anche un cazzo in bocca per sentirne il sapore.
Dopo una ventina di minuti io ero sfinito e lei si diresse nuovamente verso la credenza tirando un fallo che per lunghezza pendeva verso il basso e molto consistente.
“vediamo ora di allargare un po’ di più questo culetto bianco e vergine” esclamò con voce sorridente.
“questo sarà come se ti stessi penetrando con la mano e il pugno ma ti ci devi abituare perché da ora in poi saranno sempre al di sopra di queste dimensioni”.
Io ero ancora in trance e non capivo le parole della signora ma quando iniziai a sentire la pressione sullo sfintere pensai di immaginare le dimensioni.
Mi sentì allargare piano piano e le gambe mi tremavano sotto quella pressione continua e prolungata.
Iniziai a gemere e i gridolini anche di dolore uscivano dalle mie labbra pregandolo di fare lentamente per farmi abituare.
Rilassai i muscoli appoggiandomi solo con la pancia e quel bastone di gomma iniziò ad entrare fino all’intestino smuovendomi tutta.
“brava troietta; hai capito come si fa allora……..rilassati ……….è il solo modo per ricevere questi cazzi senza dolore”.
Continuò piano piano a scoparmi e carezzarmi la schiena e il culo.
Io ero sfinito ma godevo come una matta; ne volevo ancora e ancora e ad ogni colpo sentivo lo stomaco che si smuoveva.
Lei aveva intuito la mia voglia e sfilatomi quel cazzo non perse tempo per ritornare verso la credenza e tirare qualcosa di mostruoso.
Non avevo nemmeno il coraggio di guardare ma era grossissimo e la pregai di non provare ma di continuare con quello di prima.
“sei già pronta; altra crema e poi godrai come una matta. Ormai sei rotta e uno o due centimentri di larghezza in più non fa differenza” esclamò con voce rilassata ma autoritaria.
Indossato quel cazzo enorme di circa 8 cm di diametro con la punta ben lubrificata iniziò a premere.
Lì iniziai a sentire male e la pregavo di smettere perché non volevo allargarmi tanto.
Sentivo premere con forza per farsi spazio dentro di me e scivolava piano rompendomi come una mela.
Prima la cappella dentro e poi per tutta la lunghezza penetrò sulle mie viscere.
Ero bloccata da quel palo che si faceva strada dentro di me fino in fondo; il fiato si faceva accelerato perché cercavo di assecondare le spinte rilassando i muscoli.
Ma i muscoli ormai erano sfiniti e sentì uno strappo forte dietro il culetto allargato a dismisura; provavo dolore ma anche godimento mentre entrava ed usciva riscaldandomi con lo sfregamento le pareti dell’intestino e sbrodolavo dal culo tutta la crema che mi aveva inserito.
“stai godendo puttanella dal culo come ti avevo promesso; ormai non ti stancherai più di queste dimensioni e ne vorrai fino allo sfinimento. Ora sei mia e ti aprirò che non potrai più camminare o sederti per un bel po’”.
Ero allo stremo delle forze e dopo un paio di colpi forti che sentì lo stomaco sfondarsi persi i sensi.
Mi svegliai sopra il letto ancora vestita e con le mani mi toccai il culetto dolorante e il buchetto. Ero larga da morire e con le dita assaggiai lo sfintere che era ormai andato.
La bocca impastata di sperma che non avevo deglutito dato che ero svenuta mi fece intuire che il marito mi aveva scopata sul letto e venendomi in bocca mi aveva lasciata lì inerme e piena di nettare.
Ingoiai e con avidità leccai le labbra per pulire quello che era rimasto.
9
0
8 years ago
admin, 75
Last visit: 10 hours ago -
Quando ho capito cosa significa cuckold
Incuriosito dal termine cuckold mi metto alla ricerca su internet per capire cosa volesse significare. Il motore di ricerca mi restituisce diverse informazioni ed in particolare sono attratto da un sito: “La casa dei CuckOld”. Effettuo la necessaria registrazione e mi si apre un mondo interessante ed eccitante alle stesso tempo. Trattandosi di un forum dove potevano interagire liberamente coppie, singole e singoli, partecipando alle discussioni, la cosa si faceva sempre più interessante. Capite alcune dinamiche riesco ad entrare in contatto con una lei di coppia, Alessandra, che raccontando di lei e del marito Domenico, esponeva foto di incontri con singoli. Era questa la caratteristica che intrigava entrambe. Lui era quello che si definisce un CuckOld attivo e quindi mi chiesero se avessi qualcosa in contrario nel caso fossimo arrivati ad un incontro la sua presenza e partecipazione. Non avendo espresso alcun tipo di problema cominciammo a chattare per qualche settimana per conoscerci meglio e poi passare alla video-chat, durante la quale era principalmente lei a condurre la conversazione e soprattutto a mostrarsi parzialmente nuda. Cosa che facevo anche io. A volte lei si toccava e mi chiedeva di segarmi. Altre volte mentre faceva un pompino al marito voleva che le dicessi parole sconce chiamandola con insistenza troia e puttana. A mano amano che la confidenza aumentava arrivammo alla decisione di incontrarci per verificare se potevamo andare oltre la video-chat. Concordato il giorno ci saremmo visti in un bar per bere qualcosa e poi avremmo deciso il da farsi. Arrivo all’appuntamento e mentre parcheggio arrivano anche loro. Scambio di saluti e noto subito un luccichio negli occhi di Alessandra che fa ben sperare. 35 anni portati benissimo, indossava un pantalone alla caviglia con sandali bassi ed una maglietta non eccessivamente aderente ma che metteva in risalto la terza abbondante. Aperitivo e scambio di battute per un po’ poi Domenico mi chiede di andare in macchina. Si sarebbe confrontato con la moglie ed in caso che per lei ero di gradimento mi avrebbe mandato un sms con le indicazioni dell’albergo dove andare, così come erano gli accordi. Salgo in auto con un po di trepidazione ad aspettare, anche perché lei mi piaceva ed immaginavo già di potermela scopare. Mentre fantasticavo arriva un sms, era lei che mi scriveva che voleva continuare il gioco. Mi ha dato indicazioni dell’albergo, non molto distante da dove eravamo, avrei preso una camera e aspettato un altro sms con riportato il numero della camera dove raggiungerli. Eseguo le istruzioni alla lettere entro in camera ad aspetto. Dopo 5 minuti arriva un sms con il numero della camera e mi precipito. Busso e mi apre Domenico che mi dice che lei è in bagno e di fare in modo che sia lei a spogliare me. Era una cosa che la eccitava enormemente. Pochi istanti e Alessandra esce dal bagno. Uno schianto, si era cambiata ed ora indossava dei sandali con tacco altissimo, una minigonna di jeans corta al punto che le si vedeva il culo quando era di spalle ed una canotta trasparente che lasciava intravvedere il reggiseno nero di pizzo. Si rivolge al marito invitandolo a mettersi comodo e si avvicina a me. Ero già su di giri, con il cazzo che scalpitava a voler uscire dalle mutande. Lei se ne accorge e posando la mano sulla patta dice che a lui penserà dopo, intanto si avvinghia addosso e comincia a baciarmi come un’ossessa mi infila la lingua in bocca e spalanca la sua perché anche io facessi lo stesso. E intanto comincia a spogliarmi. Prima i bottoni della camicia e scoprendomi il petto una leccata ai miei capezzoli. Io le infilo le mani sotto la canotta sollevandogliela e lasciandola con il reggiseno. Lei si abbassa e si dedica alla cintura e alla zip del pantalone facendolo scendere per poi toglierlo del tutto. Appoggia nuovamente la mano sul cazzo e rivolta al marito lo invita a d avvicinarsi. Il marito la fa rialzare, lei si fionda nuovamente sulla mia bocca e il marito le si appiccica dietro slacciandole il reggiseno. Bellissimo sandwich. Io mi impossesso dei seni appena scoperti e lei butta la testa indietro favorendo il marito che la bacia sul collo. L’atmosfera si sta riscaldando ed io non resisto più: devo mettermi nudo. Cosa che faccio imitato dal marito. Appena lei vede che ha due cazzi belli duri a disposizione si accovaccia, allarga le gambe per mostrare il ridottissimo perizoma che ha, si tocca la fica e tenendoci per i piselli comincia un meraviglioso pompino a due. Dopo qualche minuto il marito viene e le sborra in faccia. le succhia, lecca e beve tutto. Alessandra non si perde d’animo mi invita a stendermi sul letto mentre va in bagno a sciacquare la bocca. Il marito mi sorride dicendomi che ora sarebbe stata tutta per me mentre, così come eravamo rimasti d’accordo, lui avrebbe fatto qualche foto per il sito. Lei mi raggiunge sul letto completamente nuda e approfittando del mio cazzo ancora in erezione si concentra nuovamente a spompinare. Quando le dico che se continua a quel modo le avrei sborrato in bocca, alza la testa e dice che ha già avuto una razione di sborra ora la mia la vuole nella fica. Si alza e si mette cavalcioni su di me. Qui vado in estasi per la scena che vedo. Io disteso la tengo per i fianchi con il cazzo nella fica, lei che mi cavalca massaggiandosi i seni ed il marito che con una mano scatta foto e con l’altra si sega. Dura poco più di 5 minuti poi le scarico tutto quello che avevo nella palle nella sua fica bollente. Dopo il secondo schizzo lei si inarca ed esplode in un rumoroso orgasmo al punto che istintivamente le metto una mano sulla bocca per come urlava. Ci fermiamo un po’ a riprendere le forze. Intanto il cazzo del marito aveva recuperato energia e lui si avvicina a noi. Rivolto a me mi dice che gli tocca il boccone riservato: il culo della moglie, che a me non è concesso. A quel punto mentre lei si posiziona a pecora sul bordo del letto io mi improvviso fotografo e documento la meravigliosa inculata. Per reciproci impegni non possiamo trattenerci ancora altro tempo e ci salutiamo con la volontà di rivederci con più calma.
34
3
8 years ago
admin, 75
Last visit: 10 hours ago -
Un piacere immenso
Non racconto ciò che ho vissuto, ma dopo aver chiesto il permesso alla coppia con cui ho vissuto questa meravigliosa situazione e senza dar nessun riferimento mi accingo a raccontarla perchè ogni volta che ci penso mi viene duro da morire ed anche loro spesso ci pensano ed è stata irripetibile anche per loro anche se io spero di rivivere questa situazione dalle mie parti!
Cercherò di raccontarla nei minimi particolari anche perchè seppur siano passati cinque anni la ricordo come se fosse ora.
Estate mi accingo ad andare in ferie in un posto lontano da me e cerco un incontro dove vado perchè mi piacerebbe passare un pomeriggio di piacere spensierato mentre ero in ferie ed ecco che una coppia sui 50 anni mi risponde dicendomi che sarebbe stato un piacere ospitarmi un pomeriggio per giocare con il mio corpo dove unico vincolo che avevo dato era non esser legato e loro acconsentirono gli dissi anche che essendo in una stanza e con la famiglia non avrei potuto svuotarmi e loro dissero non devi preoccuparti pensiamo a tutto noi, ero già stra eccitato. Prima di partire mi depilo come si deve e ci si era dato cell per solo sms in caso di problemi, il giorno dell'incontro la mattina ci si conferma mi danno indirizzo mi dicono che al momento dell'arrivo avvisarli che mi aprivano portone e il piano. Salgo porta socchiusa ed entro, trovo sulla porta lei e lui con un camice bianco ed evidentemente nudi sotto, una stretta di mano e lui disse...beviamo qualcosa dopo ora vieni con noi che vogliamo goderci il pomeriggio, passo un lungo corridoio ed entriamo in una stanza che era stata approntata per i giochi di quel pomeriggio, vi era in un angolo un lavandino, un lettino ginecologico, un tavolino con tanti oggetti sopra che come li vidi ebbi un erezione sconvolgente. Si uno di loro era evidentemente un medico, ma si era d'accordo che nessuno chiedeva nulla e così fu. Mi vennero vicino e mi spogliarono loro, avevano ben poco da togliere d'estate avevo pantaloncini e come mi chiesero loro nessuno slip, mi tolsero la maglietta e tutti e due cominciarono a toccare il mio corpo, avevo il cazzo che mi stava esplodendo mentre le loro mani e la loro bocca era da per tutto. Lui mi disse di accomodarmi sul lettino ginecologico, ero disteso a gambe aperte sul filo del lettino lei mise una bacinella sotto la corrispondenza del mio culetto e lui prese dal tavolino l'occorrente per il clistere mi mise sul buchetto del lubrificante ed inserì dentro la cannula sentivo questo liquido tiepido entrare mentre lai mi toccava le palle ed in modo sapiente il cazzo facendolo stare duro ma senza mai avvicinarsi a farmi venire, mi fecero evacuare e rifecero il lavaggio tre volte. Ero pulito svuotato, lui prese dal lavandino il sapone e mi lavò bene il buchetto le sue dita entravano dentro perchè era rilassato ed aperto. vennero tutti e due vicino a me e cominciarono a leccarmi da per tutto dalla bocca e tutto il corpo, lei mentre mi baciava in bocca mi disse toccami la figa era bagnata sin all'inverosimile gli colava persino sulle gambe, lui si avvicinò al mio buchetto a cominciò a leccarlo sentivo la lingua entrare dentro mentre lei continuava a toccarmi le palle ed il cazzo, gli chiesi per favore non farmi venire e lei disse e certo non devi venire vogliamo vederti eccitato mentre ci divertiamo e se vieni continuiamo lo stesso, lui si avvicinò al tavolino dove aveva su dei toy di varie misure e vi era anche una cintura per lei, lui cominciò a penetrarmi con i toy il mio buchetto era rissato si era aperto anche se non lo è mai tanto ma stavo godendo dal buchetto come un matto mentre lui mi penetrava e continuava ad aprirlo e lei diceva ti piace quello che ti fa il dottore...si gli dissi..si da morire, lui aumentava la dimensione del toy che mi vibrava dentro ed io mi contorcevo dal piacere e sentivo il buco colare, lo metteva dentro e lo faceva entrare ed uscire sempre più veloce mentre mi diceva che era la prima volta che lo facevano ad un maschio lo avevano fatto sempre alle donne e non immaginavano che un maschio potesse essere cosi troia e mi diceva troia te l'ho aperto come si deve, si avvicina al tavolino e prese un divaricatore e mi disse ora bella troia te lo apro bene e ti faccio vedere il tuo buco bello aperto...lo introdusse dentro era un divaricatore di ferro era freddo e cominciò ad aprirlo sentivo le labbra del culetto aprirsi stavo godendo veramente come una troia, lei mi toccava ed ogni tanto mi metteva la lingua sul cazzo che mentre lui mi penetrava con i toy era diventato moscio, sentivo il piacere che mi assaliva il cazzo e scorreva dentro ma senza venire perchè lei si fermava. Era aperto il mio buco lui si ferma prende lo specchio e mi disse ecco troia guarda il tuo buco aperto...be era aperto veramente e stavo provando un piacere immenso, lasciarono il divaricatore su si tolsero i camici lui venne vicino a me e mi disse prendilo in bocca cominciai a leccarlo e prenderlo in bocca gli divenne duro grande stupendo e disse è arrivato il momento che ti scopiamo, lei piano piano tolse il divaricatore lui si mise il preserbativo che faceva fatica e mettere talmente che gli era diventato grosso e duro mise su un lubrificante e lo mise dentro...entro subito e mentre lui mi scopava lei venne su di me la sua figa sulla bocca e disse lecca che voglio godere, lo feci le succhiavo il clitoride le mettevo dentro la lingua...ebbe un orgasmo incredibile e la sua figa gli colava nella mia bocca, lui continuava a scoparmi sembrava un toro mentre mi diceva ai il buco del culo bollente troia sei un puttana e le sue parole mi eccitavano da morire. Tira fuori il cazzo e lei si mette davanti a me mi lecca il buco mentre lui cambia il presebativo e la scopa alla pecora e lei gode ancora...gli dico vi prego fatemi venire fatemi godere dal cazzo, si fermano lei mette su la cintura con un cazzo finto bello grande e lungo mi viene davanti e lo mette dentro, lui toglie il presebativo e mi viene a mettere il cazzo in bocca e disse ora veniamo tutti e due, lei mi inculava e mi masturbava il mio cazzo non era molto duro perchè provavo talmente tanto piacere dal culo che non avevo erezione totale lui aveva il cazzo che scoppiava lo prendevo tutto in bocca mentre avevo la testa girata dal suo lato ebbi un orgasmo pazzesco venni tantissimo e mentre venivo lei lo tira fuori e beve tutto...venne anche lui mi venne tutti in bocca...cazzo avevamo goduto sin all'inverosimile mi lasciai andare esausto sul lettino mentre loro due andarono in bagno a lavarsi e guardando un orologio nella stanza era passata un ora e mezza. rientrarono e mi diedero un asciugamano da mettere sul buco aperto e grondante e lei mi portò in bagno e mi disse posso farti io bidè si le dissi e lo fece...be da non credere ero ancora eccitato. Nudi andammo in cucina lei fece il caffè e parlammo un po delle nostre esperienze sessuali e dopo una mezzora vedo il cazzo dl lui tornare duro, lei mi disse mettiti disteso sul tavolo che ti scopa ancore...lo feci ed il suo cazzone duro entrò ancora dentro di me ma questa volta lei me lo prese in bocca il mio cazzo era durissimo venimmo insieme lui mentre mi scopava con determinazione io nella bocca di lei e lei mentre la masturbavo! Fu pazzesco il piacere che provai quel giorno e spero d riprovare una cosa del genere ancora che sia con la coppia o solo con una maschio.
4
1
8 years ago
admin, 75
Last visit: 10 hours ago -
In palestra - atto 1°
In Palestra – atto 1°
Proseguendo dal primo racconto. I nostri incontri in palestra proseguirono con estrema soddisfazione di entrambi. Tardavamo sempre ad andare a farci la doccia perché, così facendo, quando eravamo alla fine della ns. doccia tutti gli altri se n’erano andati e noi potevamo sollazzarci. Ma non avevamo considerato il fatto che colui che aveva la responsabilità di chiudere la palestra aveva fatto caso che eravamo sempre gli ultimi ad andarcene e fu così che, una sera, si incuriosì e… quatto quatto… entrò nelle docce senza che ce ne accorgessimo. Io ero al massimo del godimento, stantuffato da quel cazzo meraviglioso che mi riempiva completamente e mi procurava brividi deliziosi che mi facevano mugolare dal piacere. Arrivò, così, davanti al box doccia dove noi stavamo godendo come pazzi, senza esserci accorti di essere osservati. Lui ci osservò, in silenzio, per qualche minuto, estraendo dai pantaloni il suo affare e iniziando a masturbarsi sino a quando non sbottò con un: “ E bravi porcellini… e mi volevate lasciare fuori, eh ?”
Rimanemmo congelati nei gesti e, girandoci lentamente, lo vedemmo che ci guardava con uno sguardo lascivo, libidinoso, mentre se lo stava menando ! “Continuate, continuate, siete molto eccitanti…. Ora vengo anch’io !”. Ed iniziò a spogliarsi, appoggiando i vestiti, su una panca, sino a rimanere nudo come noi e con un cazzo in piena erezione, di belle dimensioni. Il mio compagno di giochi era rimasto, nonostante tutto, abbastanza eretto e perciò non si era sfilato dal mio culo. Riprese, pertanto, a stantuffarmi, lentamente, pe riprendere l’erezione completa e vedere il prosieguo della situazione. Il tizio entrò nella doccia e, senza indugio, mi fece piegare presentandomi il suo cazzo davanti alla bocca, invitandomi a succhiarglielo. Come lo imboccai me lo spinse tutto sino in gola, rischiando di strozzarmi, e prese subito a scoparmi la bocca ad un ritmo forsennato, tenendomi per le orecchie, in modo che non potessi sfuggirgli. Proseguì così per diversi minuti, sino a quando capii che stava per godere e, in quel momento, uscì dalla mia bocca e mi inondò il viso con lunghi schizzi di sborra. Colui che mi stava inculando, eccitato dalla scena, raggiunse l’orgasmo e mi riempì il culo di sborra mentre io iniziavo a godere riversando tutto il mio seme sulle piastrelle della doccia. Ci dovemmo fermare, per riprendere fiato, ma il custode si riprese quasi subito e, scostando il mio sodomizzatore, prese il suo posto, mi puntò il suo cazzo che era già quasi in completa erezione sul mio ano e, in un colpo solo, mi infilò fino in fondo sinché non sentì sbattere i suoi coglioni sulle mie chiappe. Fu un po’ doloroso ma, dopo poco, mi seppi adattare e gustare quella penetrazione. Si fermò, arrivato in fondo, si mosse un po’ a destra e a sinistra per allargarmi un po’ e poi iniziò ad incularmi con movimenti profondi, estraendolo poi quasi del tutto, e poi rinfilandomelo completamente, sino in fondo. Andò avanti così per almeno un quarto d’ora e nel frattempo il mio compagno di giochi e di allenamento di tutto quel periodo torno in erezione e mi presentò il suo bell’affare davanti al viso, invitandomi a succhiarglielo. Non mi feci pregare e lo imboccai completamente, leccandoglielo e succhiandoglielo sino in fondo.
Nel contempo iniziai a stringere e rilassare il mio sfintere facendo sì che il mio sodomizzatore avesse la sensazione che gli stessi facendo un pompino con il culo iniziando a succhiare con maggior libidine lo splendido membro che avevo tra le labbra. In capo a qualche minuto ebbi la soddisfazione di sentire che i miei sforzi stavano ottenendo il risultato voluto: infatti mi sentì riempito contemporaneamente sia in bocca che nel culo, totalmente. Ci fu un profondo sospiro di piacere, da parte di tutti e… non riuscivo più a stare in piedi. Mi dovetti sedere nel piatto doccia !
13
1
8 years ago
admin, 75
Last visit: 10 hours ago -
Prendere il sole...
Settimana scorsa come ogni domenica mi preparo per la mia mezzo giornata di sole in pace e tranquillità depilazione intima gambe scelgo che perizoma mettere anche il sex toy (bisogna sempre averne uno dietro).
Una volta finiti i preparativi mi vesto jeans maglietta esco e vado a prendere la macchina, mi diigo al mio solito posticino vicino a casa 3 / 4 km parcheggio scendo faccio il sottopasso e poi salgo su per gli scogli cerco un posticino tranquillo dove poter essere sdraiata comodamente, una volta trovato mi siedo e mi inizio a spogliare per ora sono ancora sola ma sono anche le 10 di solito arriva gente piu tardi. Una volta tolta i vestiti rimango in perizoma nero tipo “farfalla” con un po di retina davanti che si intravedeva il mio pisello mi metto la crema solare per evitare scottature cosi mi sdraio sull'asciugamano e mi rilasso un po. Dopo un paio di minuti vedo in lontananza una persona pensando che era anche lui per la stessa cosa “sole” cosi per essere piu provocante di quando potevo essere decido di usare il sex toy cosi chiunque passava poteva notarlo prendo un po di saliva mi bagno il buchino prendo il “butt plug” in acciaio largo 4,5 cm senza farmi notare piu di tanto scosto il perizoma lo punto e piano piano mi ci siedo sopra e con una spinta lo faccio sparire e rimane in vista il brillantino viola fuori. La persona che ho visto in lontananza sta passeggiando verso di me ma io continuo a far finta di nulla dormire o guardare il cellulare, noto che ogni tanto si ferma si guarda in torno e continua a camminare sempre verso di me, io continuo a far i fatti miei. Noto che e quasi dietro di me si sofferma a guardare il mio lato b e con gesto (l'ho fatto apposta ma ti faccio credere che non e vero) gli cade l'asciugamano che ha in spalla sulle mie gambe con modo di far gentile mi chiede immediatamente scusa dicendo che era il vento gli rispondo ci mancherebbe figurarti lo vedo e mi rimetto a testa in giu sul cuscino sento che e vicino a me si siede sullo scoglio vicino al mio mi inizia ad accarezzare le gambe molto lentamente mi provoca dei brividi su tutto il corpo sembrano mani di un massaggiatore pulite senza un callo o grezze sa dove toccarmi man mano sale con le mani io continuo a far finta di nulla alterno tra cellulare e riposarmi sento che mi massaggia i glutei mi allarga le natiche nota ovviamente il mio giochino che e dentro non dice nulla continua a far quello che sta facendo mi massaggia accarezza mi dice se ho freddo (forse vedendo tutti quei brividi) gli rispondo di no che era lui a provocarmi questi brividi mi prende il perizoma me lo vuole sfilare lo aiuto inarcando il la schiena rimango nuda con il butt plug dentro mi allarga le gambe prende il mio cazzo lo mette sotto che lui da dietro vede culo palle e cazzo mi accarezza e massaggia al punto che mi provoca una erezione con una mano mi allarga una chiappa e con l'altra molto delicatamente mi prende il sex toy lo sfila piano piano che manco me ne accorgo. Dall'altra parte noto che sale altra gente ma a me non da fastidio ragiono molto (se ti piace guarda se non ti piace girati), una volta tolto il sex toy ho il buco un po largo tenendo un plug di 4,5 cm e normale, si tuffa con la faccia mi lecca prima in mezzo sotto sopra al buco poi dentro e fuori inarcola schiena per mi piace come lo fa mentre lecca fa entrare un suo dito lo fa sparire sento le sue nocche lo tiene dentro non stantuffa ma lo muove come se dentro ci fosse la rotellina del mouse io per non dargli corda da (stronza) continuo a far i farti miei tra l'altro ricevo una telefonata mentre lui e impegnato dietro. I curiosi si fanno sotto hanno il cazzo in mano ma rimango ferma a ricevere le attenzioni mi continua a muover il suo dito dentro e leccare per un attimo lo tira fuori ne punta due molto dolcemente le fa entrare le ricevo tutte fino in fondo le muove sempre e lecca da farmi impazzire fino a farmi uscire il liquido preiaculatorio spostando la testa scorgo che ha il cazzo fuori duro sembra bello tutto depilato come piace a me mi giro a guardare il mare lui si alza si mette sopra di me appoggia il suo cazzo sul mio buco ma ci son le sue dita dentro ma lo lascio fare man mano leva le dita e spinge il suo cazzo dentro ora inzia a far su e giu ci son tutti gl'altri che guardano si stanno masturbando nel veder come mi sta facendo il culo per rendere il gioco piu bello mi allargo le chiappe e poco dopo mi metto a pecora sento le sue palle attaccate al mio culo mi sta martellando in modo dolce da non farmi male ormai dal mio cazzo un continuo uscir di liquido pre spermale a un certo punto si ferma leva il suo cazzo metto il dito mi dice di far la brava che mi piacerà appoggia la punta del suo cazzo spinge fa un po male ma resisto anche lui mi chiede ti tener duro cosi stringo i denti sento che esclama ecco brava cosi ohhhhhh aveva messo il suo cazzo piu un dito dentro il mio culo ha iniziato a far su e giu piano per abituarmi poi sempre piu veloce e sempre piu lunghe dentro e fuori dentro e fuori in meno di 10 minuti mi ha portato all'orgasmo senza sfiorarmi il cazzo ho goduto senza essere toccata o masturbata lui esclama con un tono di dispiacere “nooooo non devi godere le tue contrazioni mi portano anche a me all'orgasmo” cosi una decina di colpi sfilail cazzo ma lascia il suo dito dentro mi sborra sulle chiappe sfinito anche lui e da quelli che ci guardavano parte un applauso di compiacimento sorrido mi sdraio lui prende il sex toy me lo rimette piano lo tengo dentro che un piacere ha delle salviette con se mi pulisce dal suo sperma mi ringrazi e sorridendo gli dico PREGO e se ne va via lasciandomi li continuando a prendere il sole.
6
2
8 years ago
admin, 75
Last visit: 10 hours ago -
In palestra
In palestra
Ero stanco. Avevo bisogno di dedicare un po’ di tempo a me stesso. Avevo lavorato troppo senza pensare a fare un po’ di movimento, di ginnastica, di eliminare un po’ di tossine. Trovai una palestra, sulla strada per andare a casa (abitavo a Monte Mario) nei pressi di Ponte Milvio. Mi iscrissi ed iniziai a frequentare, dopo le 18, tre volte a settimana. Le prime volte ero talmente impegnato a faticare per riacquistare un po’ di tono muscolare che finivo le sedute sfinito, sudatissimo e mi sedevo sulla panca completamente sfatto: dovevo riprendere un po’ di fiato prima di farmi la doccia. Dopo la seconda settimana avevo riacquistato un po’ di capacità atletica e gli esercizi a cui ci sottoponeva l’allenatore iniziavano a venirmi più facili, ero più sciolto. Pertanto meno affranto, alla fine della seduta, ed iniziavo a rendermi conto di chi avevo intorno e che faceva ginnastica assieme a me.
Colsi così che un tizio, di poco più di una quarantina d’anni (io ne avevo 28), spesso e volentieri mi osservava con interesse. Aveva un certo fascino, uno sguardo libidinoso, e mi faceva provare un brivido che si trasmetteva alle mie parti basse, causandomi una parziale erezione ed uno stimolo al mio culo che si contraeva come per succhiare un cazzo! Una sera alla fine della seduta mi attardai ed andai alle docce quando quasi tutti avevano finito. Le docce erano dei box aperti davanti ed io andai ad occuparne una quasi di fronte a quella occupata dal tizio, che si era attardato aspettando che io arrivassi. Feci finta di nulla ed iniziai ad insaponarmi.
Senza dare a vedere cercavo di osservare cosa stesse facendo il tizio. Io ero quasi di profilo e, una volta insaponate le spalle e le gambe, stavo dedicando particolare attenzione ad insaponare le mie parti basse e notai che lui, continuando a stare sotto la doccia, si stava lentamente masturbando guardandomi. Iniziai a passare il sapone tra le chiappe, infilandomi prima un dito, poi due, facendomi notare nel farlo. Poi mi girai mostrandogli tutto il culo mentre continuavo a mettermi un dito dentro. Passò meno di un minuto che mi sentì mettere due mani sul culo e spingere più dentro nel vano doccia e nel contempo appoggiare un cazzo tra le chiappe che, in un nulla, riuscì a trovare la strada e penetrarmi senza trovare ostacoli, lentamente ma in modo continuativo. Arrivato alla fine si fermò, godendo del possesso. Mossi un po’ i fianchi per assestarlo meglio e iniziai a contrarre lo sfintere per gustarmelo tutto. Ciò stimolò il tizio che a quel punto iniziò ad incularmi, lentamente ma profondamente, mettendomi i brividi ed assaporando completamente l’inculata. Era una cosa splendida: mi sentivo posseduto e… mi sentivo una vera troia. Era una goduria, assaporavo completamente quell’atto di sottomissione, e lui non accennava a smettere. Improvvisamente iniziò ad accelerare il ritmo, spingendo più a fondo, finché lo sentii eruttare dentro di me un fiume di sborra, calda, eccitante tanto che godetti schizzando contro la parete della doccia. Ristette dentro di me per qualche minuto, poi…. Lentamente se ne uscì mi prese il volto tra le mani e girandolo verso di se… mi baciò in bocca, lascivamente, per qualche minuto. Poi andò ad asciugarsi. Le mie gambe tremavano per le sensazioni che mi aveva dato e che mi avevano tagliato le gambe. Diventò un’abitudine, alla fine delle sedute, di attendere che gli altri avessero quasi finito di fare la doccia, prima che ci andassimo noi per poi ritrovarci in una ed avere il piacere di accoglierlo dentro di me. Fu una stagione di sedute di ginnastica ….. goduriosa !
5
2
8 years ago
admin, 75
Last visit: 10 hours ago -
Una domenica piovosa incontrai la padrona di casa...
Mai come quest'anno il meteo ci sta sorprendendo "regalandoci" mutamenti climatici quasi quotidiani e tutti rigorosamente "fuori periodo"... ed ecco che l'ennesimo fine settimana viene rovinato da precipitazioni a singhiozzo.
Dopo una settimana di duro lavoro, trascorrere il sabato chiuso dentro casa, a guardare la tv, a chattare con qualche amica qui su A69 o a leggere qualche pagina di un libro, non è decisamente il massimo. Domenica mattina quindi decido, se pur con un cielo coperto e buio, di uscire comunque a fare un pò di spesa al supermercato. Lo faccio più per uscire di casa che per reale necessità e proprio perchè non ho niente di particolare da comprare vago liberamente tra i vari scaffali e, a dire il vero, la mia attenzione è molto più attirata dal fisico di qualche avvenente cliente che non dai prodotti esposti...
Uno in particolare ha attirato la mia attenzione, una bella donna (o almeno il mio cervello è convinto di ciò, ma ho avuto modo di vederla ancora solo da dietro) che si aggira anche lei tra gli scaffali spingendo un carrello con pochi prodotti all'interno ma che le permette di di essere utilizzato come appoggie per le braccia mettendo così in evidenza un bel culo, avvolto in un paio di leggins che lasciano appena intuire la presenza di un perizoma al di sotto, e reso ancora più interessante dai tacchi alti che porta con assoluta disinvoltura. Ormai ipnotizzato dal suo ancheggiare seguo per qualche minuto il suo stesso percorso ma sempre più incuriosito decido che è giunto il momento di dare un'occhiata anche al davanti, cambio quindi corsia e faccio in modo di spuntare davanti a lei, una volta girato l'angolo ecco la sorpresa: "buongiorno signor Dolce (ovviamente nome di fantasia...) come sta, da quanto tempo non ci si vede, tutto bene con l'appartamento?"
Io: "buu bu buongiorno signora Giulia (nome reale), eh si in effetti è parecchio tempo che non ci incrociamo, ma cosa ha fatto ai capelli? Non li ricordavo biondi non questo rosso/castano?"
Lei: "allora è proprio vero che non ci vediamo da tanto tempo, da quando mio marito è partito per un lavoro all'estero ho deciso di rinnovare un pò il mio look... e lui ormai sono più di 2 mesi che è in Inghilterra, quindi decisamente sono almeno 2 mesi che ho cambiato colore!"
Io: "capisco, caspita sembra veramente un'infinità. Da dietro non l'avrei sicuramente riconosciuta (cosa per altro assolutamente vera!)"
Proseguiamo così con alcuni minuti di convenevoli e ci salutiamo, continuando ognuno per la propria strada.
Onestamente l'aver realizzato che era mia padrona di casa mi aveva un pò spiazzato, era si una bella donna ma avevo sempre evitato di considerarla una donna con cui poterci fare qualcosa... mi ero trasferito da poco nel nuovo appartamento e non volevo assolutamente problemi con il marito.
Continuo a scorazzare tra le corsie prendendo stronzate varie e buttandole nel cestino che trascinavo, arrivo nella corsia dove sono esposti preservativi e lubrificanti vari, prendo una confezione di Control e li lancio con disinvoltura nel cestino continuando a camminare ma sento una voce da dietro: "mi pare di capire che il suo nuovo appartamento non è proprio un luogo di castità" e poi una risatina decisamente maliziosa, mi volto ed è ancora lei. Sorrido, la saluto nuovamente e mi allontano, ma quella risatina mi risuona in testa...
Mi avvio alla cassa, pago, prendo le poche buste ed esco dirigendomi verso casa. Non riesco però a togliermi dalla testa la bella visione del posteriore della mia padrona di casa legandolo alla risatina maliziosa, ci penso e ci ripenso, ma ancora una volta vengo riportato alla realtà da quella voce: "le va se facciamo assieme la strada fino casa?" ... ovviamente non posso rifiutare e il tragitto che all'andata era di qualche centinaio di metri al ritorno sembra essere infinito. Lei parla, mi racconta del marito che è lontano da tanto tempo, e io mi distraggo spesso e volentieri per colpa della sua abbondante scollatura...
eh già, questa fantastica signora non ha solo un bel culo, ha anche un bel paio di tette che sembra non voler affatto nascondere...
Mancano ancora pochi metri per raggiungere il cancello di casa quando il meteo decide di regalarci un altro cambio repentino, prima solo qualche goccia e dopo qualche istante ecco un acquazzone violento che dura non più di un paio di minuti. Cerchiamo un riparo di fortuna e a stento riusciamo a ripararci grazie al cornicione del palazzo difronte al nostro. Anche se il peggio sembra essere ormai passato non ha però smesso completamente di piovere, ci guardiamo e decidiamo di bagniarci piuttosto che rischiare che arrivi un temporale. Arriviamo al cancello, io ho le chiavi a portata di mano mentre la signora le ha in borsa, quindi apro lasciando entrare prima lei dopodiché ci dirigiamo ai nostri appartamenti che sono sullo stesso pianerottolo. Una volta al riparo ci salutiamo ancora una volta e mi ringrazia della compagnia ma mentre cerca le chiavi nella borsa non posso far a meno di notare, complice la pioggia che le aveva abbondantemente inzuppato la camicetta, che i suoi capezzoli sembrano essere particolarmente grossi e duri...
La prima cosa da fare una volta dentro casa è correre in bagno a togliermi le cose bagnate di dosso, asciugarmi un pò ed infilare i pantaloni di una tuta e una maglietta di cotone a mezzemaniche. Torno così in cucina e inizio a sistemare quel pò di spesa che avevo fatto, mette gli affettati in frigo, il caffè al suo posto e lascio la confezione di preservativi sul tavolo per poi portarla in camera da letto.
Ora è finalmente arrivato il momento del relax, accendo l'impianto stero e metto a suonare una playlist random dal computer, mi verso del prosecco e mi siedo beatamente sul divano iniziano a fantasticare sulla "strana" mattinata e sul piacevole incontro fatto al supermercato. Penso al culo di quella bella signora, al suo sorriso e ai suoi capezzoli bagnati, inevitabilmente mi inizia ad aumentare la pressione tra i pantaloni, niente di esagerato... ma la mia padrona di casa ormai era diventata molto più interessante di quando io avessi voluto, la immaginavo sola in casa che sul divano si consolava senza marito e con qualche giocattolo o surrogato, o sotto la doccia che cercava di darsi piacere, insomma ormai era chiaro... la desideravo e più pensavo a lei e più mi si ingrossava l’uccello. Un altro sorso di prosecco ed il bicchiere è ormai vuoto, allora mi alzo dal divano per riempirlo nuovamente ma il campanello della porta inizia a trillare, do un’occhiata dallo spioncino e cazzo! è lei!!!
Io ho ancora una semi-erezione non del tutto trascurabile, ma il campanello continua a suonare e non posso non aprire.
Io: “Signora Giulia, cosa succede?” le chiedo vedendola piuttosto innervosita
Lei: “è da quando siamo rientrati che cerco di fare una doccia, ma non riesco a far funzionare quella caldaia del cazzo! Potrebbe provarci lei signor Dolce?”
Prendo le chiavi di casa che erano appoggiate proprio accanto ai preservativi e andiamo verso casa sua. Una volta entrati mi indica la strada verso il ripostiglio dove si trova la caldaia che, a giudicare dalle spie accese, sembra indicare di essere andata in blocco di protezione. Cerco l’interruttore generale e chiedo alla signora di spegnerlo per qualche secondo e poi riaccenderlo, un paio di minuti e le la caldaia sembra riaccendersi in modo corretto.
Io: “ora dovrebbe funzionare, proviamo”
Lei: “vediamo direttamente in bagno se finalmente arriva acqua calda”
Entrati in bagno lei si china verso la vasca da bagno per aprire l’acqua e mette ancora in mostra il suo perfetto fondoschiena, ma io non ci faccio caso… sono troppo distratto da in vibratore che fa capolino da sotto un asciugamano posato su uno sgabello accanto la vasca. Lei continua a controllare la temperatura dell’acqua senza voltarsi, quindi non si accorge ne di quello che sto guardando ne tanto meno nel mio cazzo che si ingrossa nuovamente. Le chiedo se funziona così posso andare via lasciandola alla sua doccia calda e il tono calmo e pacato della sua voce conferma che ora è perfetto, si volta per ringraziarmi e noto subito che i suoi occhi fissano il mio basso ventre prima e quasi in modo automatico lo sgabello con il vibratore subito dopo. Il suo volto sembra cambiare colore e i suoi occhi iniziano a fissare il pavimento, allora la saluto e faccio per andare via cercando di togliere entrambi da un ormai evidente imbarazzo. Mentre volto le spalle lei quasi a giustificarsi dice: “sa signor Dolce un uomo manca da questa casa da ormai 2 mesi è come ha avuto modo lei stesso di vedere con la caldaia io sono una donna che non sa proprio stare senza un uomo…”
Mi blocco sulla porta, senza voltarmi le rispondo: “beh signora Giulia ora sa benissimo dove poter trovare un uomo che la può aiutare con le sue necessità quotidiane”
Lei: “e se le mie necessità fossero di tipo umano?”
Io: “io sono umano, quindi sarei sicuramente in grado di soddisfarle… e lo farei con grande piacere”
Lei: “eh già, lei è proprio umano… non come il mio giocattolo di gomma”
Io: “la gomma è fredda e inanimata, non potrà mai sostituire il calore e il sapore umano… non crede?”
Lei: “non saprei, forse ha ragione… però è da così tanto tempo che mio marito non c’è che ho dimenticato che sapore ha un uomo, però lei sicuramente signor Dolce avrà un buon sapore, beate le fanciulle con cui userà tutti quei preservativi che ha comprato…” e nel pronunciare queste parole la sento che mi si avvicina. Io ero sempre di spalle, non avevo osato voltarmi verso di lei, il cazzo era ormai durissimo e i pantaloni della tuta nulla poteva fare per tenerlo nascosto…
Si appoggia alla mia schiena e la mia maglietta di cotone mi permette di sentire chiaramente le sue tette nude e si suoi capezzoli duri, mette le mani sulle mi spalle, si stringe ancora di più a me e lentamente lascia scivolare le sue mani lungo le mia braccia, fino a raggiungere le mie mani immobili lungo i fianchi.
Lei: “ho voglia di sentire il tuo sapore in bocca, voglio quel bel cazzo che nascondi lí davanti… pensavi forse che non l’avessi notato???”
… e prima ancora di finire di pronunciare quella frase le sue mani si erano già infilate nella mia tuta e stavano accarezzando il cazzo in tutta la sua lunghezza.
La lasciai fare, sentivo nel suo respiro un desiderio ardente, le sue mani erano delicate e sapienti si muovevano con indubbia abilità. Dopo avermi fatto girare mi fissa qualche istante negli occhi e con un rapido gesto mi abbassa pantaloni e slip inginocchiandosi difronte a me, continua ad accarezzare la mia asta e dopo averlo scappellato inizia a baciare il mio glande con una delicatezza ed una lentezza esasperanti. Sono in balia della sua bocca, delle sue labbra calde che avvolgono dolcemente prima la cappella e poi scendono fino a far sparire per intero l’asta. L’alternarsi di labbra e lingua mi fa letteralmente impazzire, vorrei riempirle la bocca con il mio caldo liquido, ma resisto…
Lei: “si, avevi proprio ragione, il calore e il sapore del cazzo vero non hanno nulla a che vedere con quello della plastica, ma ora voglio assaporare anche la tua sborra… ti prego riempi la bocca”
… continua ad andare su e giù, la lingua ruota intorno la cappella, ma io voglio resistere ancora, voglio farglielo desiderare ancora di più… ma lei aumenta il ritmo, vuole farmi godere e lo vuole ora! Si aiuta con le mani, massaggia le mie palle e si spinge il cazzo fino in gola, non vuole più aspettare, cerco di frenare il suo movimento afferrandole la testa per rallentarne il movimento, ma lei capisce le mie intenzioni e rallenta ma le sue mani si spostano dalle palle all’ano e senza alcun preavviso fa scivolare un dito al suo interno ed è la fine, perdo il controllo di me stesso e inizio a spruzzare lunghi getti di calda sborra dentro di lei che non ne lascia fuoriuscire neanche una goccia, ingoia tutto avidamente e mi lascia solo dopo aver ripulito attentamente ogni centimetro quadrato del mio ormai completamente svuotato pene.
Lei: “avevo quasi dimenticato quanto mi piace questo sapore, ora che me l’hai fatto ricordare ti toccherà darmene una razione quotidiana… finché non rientra il mio bel maritino. Ma non preoccuparti, potrai anche tu assaporare il mio, per oggi però dovrai accontentarsi solo di questo…” si infila una mano tra le cosce, e dopo essersi toccata sfila la mano dagli slip e la porta sulle mie labbra per poi infilarci dentro le dita permettendomi di leccarle sentendo il fantastico sapore dei suoi umori.
Lei: “ora puoi andare, ci rivediamo domani, ma quella confezione di preservativi che hai comprato tienila a portata di mano…”
8
1
8 years ago
dolcemisterioso,
44
Last visit: 3 years ago
-
Una decina di anni fa…… antonella!
Una decina di anni fa...... la mia sede di lavoro non era all'Eur ma al centro vicino a Termini.
Tutte le mattine si arrivavo con un paio di colleghi di lavoro verso le sette di mattina, ci si fermava al solito bar d'angolo e si faceva colazione.
Sempre le stesse facce e gli stessi commenti, una monotonia quasi logorante.
Un bel giorno, in primavera (quando le stagioni avevano ancora un po' di significato), noto che nel banco, separato da quello della caffetteria, dove preparavano tramezzini, panini, e ogni ben di dio per l’ora del pranzo, si stagliava una nuova figura femminile.
Una biondina sui 40/45 anni non molto alta ma ben proporzionata, un nasino un po’ a patata ma due occhi di un azzurro così profondo che si notavano anche a distanza e da dietro il vetro di separazione.
Come solito uso del bar tutti vestiti di nero, maglietta pantaloni o gonna e grembiale, uno sguardo rapido, un sorriso di cortesia e lì finisce la cosa.
Giorno dopo giorno sempre più sguardi sorrisi e primi ammiccamenti ingenui tipo occhiolino di saluto, bacini distribuiti anche alle altre due ragazze che erano al bancone del caffè.
Sai le solite cose per scambiare due chiacchiere in attesa che aprissero i tornelli.
Ovviamente i nomi si cominciavano a conoscere piano piano senza spingere oltre la mano anche se sia da una parte che dall’altra si notava un sempre più interessamento ad una conoscenza che non voleva e non poteva restare chiusa in quelle quattro mura.
Buongiorno Antonella…… (questo è il suo nome) “ciao Antonio” , ma oggi sei più bella del solito…… “seeee dai….. a 45 anni con una figlia di 16 e un ex marito che rompe come se fosse ancora MARITO…. Sai che bella?” un sorriso smagliante si gira e si inchina per prendere della roba dal frigo sotto il bancone…… ovvio non c’era nessuno in vista…. Ai miei occhi appare una visione divina …… dalla minigonna nera….. spuntano due cosce da paura in autoreggenti nere (sempre la divisa del bar) che finivano in un perizomino turchese ma talmente fino che l’occhiolino del di quel culo marmoreo non riusciva per nulla a nascondersi anche volendo.
Si rialza si aggiusta la gonna gira poco il viso e fa un sorrisino ammiccante….. come voler dire ti piace come sono?
Avevo il cazzo in gola.
Giorni dopo sempre più infoiato dalla visione che non si voleva staccare dalla mia mente e lei sempre più ammiccante e visibilmente interessata, bacini con la mano mandati mentre passavo davanti alla vetrina dell’area ristorazione con sue risposte facendo l’occhiolino o rimandandomeli con la mano, mi fermo un po’ di più del solito al bar.
I miei colleghi, “è ora, non vieni?” arrivo un attimo solo, prendo delle gomme e sono da voi.
Antonella per puro caso era alla cassa, mi avvicino per parlarle da vicino lei si sporge e mi dona la sua scollatura aperta e senza reggiseno.
Due tettine minute, diciamo una seconda, però ben fatte e con due capezzoli così grossi e sporgenti da far girare la testa.
Sapendo i suoi orari….. dalle sei di mattina alle dodici, le dico se alla fine del suo turno ci potevamo vedere per parlare un po’ più in tranquillità.
OK mi fa lei con vero piacere, oggi però non posso, problemi personali.
Domani sono di riposo e ho da fare con mia figlia, giovedì va bene?
“Ci mancherebbe dolce Antonella, tu sei padrona di tutto ciò che ti aggrada e se continui così, anche del mio cuore”.
“Seeeee anche del tuo cuore non mi far ridere e arrossisce un poco”.
Con fare spudorato, nascondendo la cosa col mio corpo, prendo un pacchetto di gomme e sfioro un suo seno con il dito centrando in pieno il suo capezzolo che sento e vedo immediatamente rispondere ed indurirsi uscendo ancor di più se ciò fosse possibile, lei tira su gli occhi un po’ imbambolata e mi fa: “me voi fa morì? mica poi fa così è?" ma mi strizza l’occhio, bacino inviato al volo mi giro e vado in ufficio.
Il martedì passa lento, dando ogni tanto un’occhiata fuori dalla finestra della mia stanza.
Alle 12 la vedo uscire e la vedo girarsi e guardare in su, forse per cercarmi? non so, ma anche se fosse i doppi vetri impediscono la visione dall’esterno.
Il mercoledì passa ancor più lento che mai, dai domani ci stai un po’ insieme e vedrai che sarà una bella giornata, comunque vada, anche perché è una persona con cui si sta bene.
Si una bella gnocca con cui fare sesso alla grande, ma non sono alla ricerca sfrenata di fiche da inscrivere sul taccuino delle prede. Non me ne po’ di meno, cerco una donna con cui, prima di tutto, stare bene semplicemente parlandole, ascoltandola, guardandola negli occhi e capire cosa mi vuole dire.
Arriva giovedì eeeeeeee alle sette…… cazzo ma Antonella non c’è non la vedo, magari è in bagno…..
Giorno ragazzi……(Stefania la barista) se ragazzi a 50 anni…..magariiiiiii….. Ehi ma Antonella?, con nonchalance, ha telefonato che non si sente bene un po’ di febbre e si scusa….. Stefania mi fa l’occhietto.
Che peccato, mi dispiace, se la senti falle gli auguri da parte nostra. (Stefania….. se vostri è? O tuoi?)….. scherzando…… a Stefà che me fai la gelosa? C’ho il doppio degli anni tuoi….. ed esco ridendo.
Dentro di me ero però del tutto giù….. ma fa niente….. il messaggio comunque sia da una parte che dall’altra era stato inviato e recepito.
Venerdì stavo sulle braci ardenti, le ore non passavano mai e la voglia cresceva sempre di più.
Alle tre circa drin drin il tel dell’ufficio…. Un numero di cellulare sconosciuto…… e ora chi è che chiama? Lavoro da fuori? Va bè mi tocca …….. pronto (e la solita filippica per presentare l’ufficio con cui ci si è collegati.
Ciao sono Antonella…….
Che bello ….. non me lo sarei mai aspettato….. ma come hai fatto ad avere questo numero che è un riservato?
Beh anche io ho i miei informatori, hahahaha, e non potevo lasciarti così senza almeno delle scuse per la buca che ti ho dato.
Ma dai, ho saputo che non ti sentivi bene e per me quello era più che sufficiente, comunque questa tua chiamata mi ha fatto veramente piacere.
Lo sai che i nostri telefoni visualizzano in numero che chiama….siiiiii?
Senza problemi Antonio carissimo, utilizzalo quando vuoi e se puoi.
Ti volevo solo dire che mi sono assentata non proprio perché ero malata ma per altri miei motivi “mensili” capito….no?
Ricevuto chiaramente…….
“Lei” facciamo per lunedì quando smonto?
Perfetto…… passerò il sabato e la domenica a contare le ore che ci dividono…….
“Lei”….. da una bella chiacchierata è?
“Io” ma senza problemi, ci mancherebbe.
Ok allora a lunedì.
A lunedì, dolcissima……. Passa un buon W.E.
Anche tu ……. E non mi pensare troppo…… tanto lo so che lo farai……. Come lo farò io….. kisss …. E chiude la comunicazione……
Di nuovo cazzo dritto……. Dentro di me……. Questa ci sa proprio fare con gli uomini…..
Passano il sabato e la domenica…… con la testa fra le nuvole…… al punto che in casa “ma che c’hai anto’”?
Ma che ne so i soliti pensieri …… di casa e di lavoro….. booooooo (facendo lo gnorri alla grande).
Arriva il lunedì, sette in punto…… giorno ragazze…… solito cornetto e cappuccino……. Sbircio di la e la vedo sempre biondina ma con i capelli raccolti dietro a coda di cavallo…… gli occhi sono ancor più visibili, i capelli tirati indietro le fanno assumere una forma quasi orientaleggiante, azzurri e profondi, un rossetto rosso brillante ma non eccessivamente vivido…… il quale non involgarisce il viso…… camicetta nera a mezze maniche un bel po’ trasparente che viene castigata solo dal grembiule sulla parte anteriore…… ma fa ben capire girandosi che non indossa il reggiseno…… sbircio un po’ giù …. pantaloni……. e scarpe da ginnastica……. Va bè ma che me frega? Tanto è la prima uscita e ci servirà per conoscerci meglio e CAPIRE……
Lei si gira, mi vede, un sorriso, strizza l’occhio e con la mano fa il gesto di…… ci vediamo dopo…. Quello con l’indice che gira….. annuisco le tiro un bacino subito accolto e rinviato ed esco…….
Ore 12……. meno qualche minuto…… Ragà io esco è? Ci vediamo fra un po’…… dentro di me spero di no……
12 in punto esco dal portone e vedo uscire lei dal bar……. Si gira un attimo e mi fa segno di seguirla…… capisco che non vuol far capire a nessuno che si andrà insieme da qualche parte a chiacchierare e a mangiare insieme per conoscerci realmente per quello che siamo e che vogliamo.
Tanta la voglia di stare con lei….. cheeeeee …… ma cacchio non ha i pantaloni neri e le scarpe da ginnastica…… una gonna rossa poco sopra al ginocchio con uno spacco vertiginoso che quasi arriva al sedere, delle calze nere con il filo dietro e quando cammina si vede chiaramente il bordo orlato finemente delle autoreggenti e un paio di decolté molto fini ma con un tacco che supera i 10 cm e che le tirano su il culetto ben formato e alquanto generoso.
Sopra come avevo intuito la camicetta nera molto fine e fina…… che già da lontano mette in risalto le due tettine ben fornate ma soprattutto i suoi capezzoloni……. Un’aureola piccola ma con dei capezzoli veramente grossi e sicuramente gustabili.
Giriamo l’angolo si ferma, si guarda intorno e mi si avvicina dandomi un bacio sulla guancia, immediatamente contraccambiato.
Mi fa….. tu sei a piedi?...... “si vengo sempre con i mezzi pubblici già ho preso troppe multe e non mi va di integrare le casse comunali”. Ok io invece ho la macchina, ci allontaniamo da qui? Ok come desideri. Arriviamo alla sua macchina una vecchia utilitaria ma molto ben tenuta, apre, entriamo lei si assesta al posto di guida e non posso fare a meno di notare le sue stupende cosce scoperte fino a far intravedere il bordo delle autoreggenti……. Noto anche un asciugamano di spugna sulla seduta del sedile di guida….. penso che, essendo in pelle sintetica la tappezzeria della macchina le da fastidio alla pelle scoperta, ma non ci faccio caso più di tanto essendo concentrato su quelle stupende cosce.
Mette in moto e parte.
Io le faccio, “ti va di andare a mangiare qualche cosa così parliamo un po’”?
Nooooo per carità è da questa mattina che preparo roba da mangiare che ne ho il disgusto, magari in un bar a prendere una bibita e parlare un po’, fuori mano così non corriamo rischi, ma non per me….. per te che sei sposato.
Sa anche quello anche se non porto la fede.
Mi metto di ¾ sul sedile del passeggiero per poterla guardare meglio mentre si parla del più e del meno mentre guida e per sciogliere sempre di più il ghiaccio, sempre se ci fosse stato, ci siamo presi subito…… e ne ero felice…… gira a destra e gira a sinistra e ogni volta che girava la camicetta si apriva e mi mostrava i seni anzi in seno sinistro……..
Lei di punto in bianco……. Ma ti piacciono proprio tanto?
Io…. Cosa? Quasi ingenuamente……
Le mie tette……
E da buon filibustiere….. e perché le gambe le mettiamo da parte?
Noooooo fanno parte del kit…… e giù una gran risata di tutti e due…….
Mi avvicino e le do un bacino sul collo.
Qui si va ad intruppare è? Stai attento che non sono per nulla frigida….. mi basta poco per partire in tromba (tromba, temine usato a caso o ben concepito? Dubbio!).
Mi fa “andiamo dalle mie parti”? Ok andiamo pure….. in che zona? Capannelle. Va bene…… poi casomai senza che rientri prendo il trenino e ritorno a Termini…..
Ci fermiamo ad un bar sulla Via Appia…… un caffè al volo e di nuovo in macchina.
Parcheggia proprio nel parcheggio della stazione di Capannelle, un po’ scostati dal traffico della stazioncina….. si tira indietro col sedile e si stiracchia un po’ …… mettendo in risalto dalla camicetta che si è maggiormente attillata i due grossi capezzoli che vedo non essere normali ma sull’eccitato……. Allungo una mano e con il palmo ci gioco un po’ lei socchiude gli occhi e mugola dal piacere lo sento indurirsi ancor di più mentre sento che scivola un po’ in giù dal sedile lasciando che la gonna si tiri quel tantino in su da lasciar scoperto il bordino inferiore del perizoma rosso come la gonna….. intuisco da colore che si sta inzuppando tutto……. Avvicino il viso al suo …… non mi da il tempo di avvicinarmi che si impossessa avidamente della mia bocca e cerca spasmodicamente la mia lingua con la sua……. Un lungo bacio con ovvio impossessamento di quelle stupende tettine lasciate li volontariamente impertinenti e desiderose di essere accarezzate delicatamente……
Staccandosi…… mi dice…… non sai da quanto tempo desideravo assaporarti tutto……. E si riappiccica alla mia bocca ma questa volta la sua mano corre sulla patta dei miei pantaloni alla ricerca del mio membro che è già ampiamente in erezione …… lo tasta e saggia con mano esperta….. mentre io le sbottono un paio di bottoni della camicetta e mi impadronisco con la bocca di un capezzolo….. è grosso, caldo e voglioso di essere succhiato intravedo il suo tirare indietro la testa e l’ inarcarsi del bacino……. Capisco che vuole anche lei che mi impadronisca del suo sesso come lei sta facendo con il mio, calo la mano tra le cosce semiaperte che subito si dischiudono ancor di più e già da sopra il perizoma mi trovo in un lago di umori. Lo sposto un po’ e trovo subito la sua calda liscia (totalmente depilata) e bagnatissima fica pronta a ricevere i miei massaggi sul clito e un dito dentro di essa……. Ora capisco l’asciugamano sul sedile……. La sua fica fiotta umori su umori, incessantemente…… è un vero lago.
Nel frattempo lei è riuscita a tirarlo fuori e a farlo suo mi sta facendo un segone da vera esperta…….
Mi dice fermati un attimo……. Obbedisco e immediatamente si china su di me e fa suo il mio cazzo con la bocca…… alla faccia se sa fare i pompini….. lo succhia talmente bene che sento tirarmi dietro la nuca…… rilascia la succhiata e senza tirarlo fuori gli gira intorno con la lingua e poi lo ingoia tutto fino alle tonsille lo ritira fuori tenendo un risucchio da paura e lo smanetta anche con la mano…….
Le dico…… guarda che con questo lavoretto mi fai venire è? E anche a breve…….
Lei….. mh! mh! e continua imperterrita……. Si stacca un attimo e con occhi avidi mi dice……. Ti bevo tutto neanche una goccia mi deve sfuggire…….. l’ho subito capito che ti dovevo avere….. e tu sarai mio…… in tutto…… e ti darò tutto di me stessa, e si rituffa in un pompino magistrale……. In breve sento salire su lo sperma e lei se ne accorge…… mi strizza le palle e con un sussulto lo sento rientrare……. È una maestra e le piace anche averlo tutto in bocca…… alla fine le scoppio in bocca e, come aveva detto, non ne lascia una goccia……. Lo beve tutto……. Poi sale su e mi bacia sulla bocca che sa ancora del mio sperma……….
Dopo poco mi sento in dovere di far godere anche lei. Un po’ difficile leccarle la fica in una utilitaria e inizio un ditalino di quelli che so fare molto bene…… lavorando clito fica e anche il culetto……. La sinistra gioca col clito e la destra pollice nella fica e indice nel culo scopandola contemporaneamente (ho le mani molto grandi…. a buon intenditor o intenditrice, per meglio dire), la sento gemere e inarcarsi ad ogni affondo di dita e mugolando dice ma hai due cazzi al posto delle dita ……. Si sto venendo……… e mi allaga tutta la mano arrivando fino al polsino della camicia e bagnando anche quello……. Non avevo mai visto tanto flusso in vita mia……..
Scusami ma penso abbia una disfunzione quando vengo sono in grado di farne dei litri….e non è pipì come molti pensano…… se ti da fastidio dimmelo pure.
Fastidio? Tutt’altro sono piacevolmente colpito……. Immagino solo quando ti leccherò la fica e tu mi inonderai…… dev’essere un’esperienza unica……. Socchiude gli occhi e mi fa un sorrisino dolce ed incantevole……. Lo saprai molto presto tesoro mio…… se scopi con il cazzo come mi hai scopata con le dita mi farai morire di certo……..
Intanto si era un po’ imbrunito ……. Si erano già accesi i lampioni ma erano lontani da noi…….
Lei si guarda intorno cercando di vedere se c’era in giro gente…… mi guarda e dice ….. un solo assaggio perché qui in macchia non mi piace farlo …… sgancia il sedile mi dice…… scivolo giù lei si sposta definitivamente il perizoma ormai completamente fradicio……. Mi viene sopra lo prende in mano e se lo infila nella fica…….. poi……. Due o tre cavalcate e dice…… “si è proprio della mia misura” si alza lo tiene di nuovo con la mano e cala col suo caldo e morbido culo sul mio cazzo ingoiandolo tutto fino in fondo……
Questo è stato l’inizio di tante stupende scopate e inculate che abbia mai fatto in vita mia.
9
2
8 years ago
ciccio531,
28
Last visit: 8 years ago
-
Viaggio di lavoro
Il mio nuovo compagno mi sta trascurando e io sono una donna che ha bisogno di sentirsi desiderata.
Quindi dopo qualche periodo di alti e bassi con il mio compagno mi capita di essere fuori per un paio di giorni per motivi di lavoro e naturalmente non mi faccio scappare l'occasione per portarmi tutto il necessario per essere una donna desiderabile. Ho voglia di sentire un uomo eccitato che mi desidera. Ho voglia di novità.
Desidero mettermi in mostra alla faccia del mio compagno che comincia a trascurarmi. Non sarò infedele. Solo un gioco per eccitarmi. Era tutto preventivato pertanto decido di prendere la macchina e poco dopo scopro che vicino c'è una festa paesana di quelle tipiche italiane.
Ormai è tardi perchè è l'una di notte ma decido comunque di andare a dare un'occhiata. Mi piace camminare in mezzo alla gente e essere guardata! E poi a quell'ora in genere girano solo uomini soli con tante fantasie...
Appena arrivo posteggio e mi butto in mezzo alla gente che ancora ravvivava la festa. In un angolo della piazza c'era ancora un po di musica e diverse persone che ballavano o guardavano. Passeggio li intorno per godermi gli sguardi eccitati di alcuni uomini. E' una goduria! Mi eccito ad essere guardata e il liquido di eccitazione cominciava ad uscire copiosamente e a bagnarmi tutta. Un gioco intrigante che doveva essere solo un gioco ma ad un certo punto i miei occhi si incrociano con quelli di Lui, un ragazzone robusto sui 40 anni con capelli neri corti e due occhi azzurri intensi da fare paura quanto erano belli, mi guarda e mi fa un cenno... io lo guardo e sono un poco contrariata perchè così senza neppure una parola mi sembra di essere proprio una puttana... mi invita in un posto appartato... Sono eccitata e ho tanta voglia anche se non mi muovo da dove sono perchè avevo intenzione di comportarmi bene; fino a che lui, pensando che non avessi capito, si mette le mani sul pacco e fa vedere quanto è pieno... In quel momento la puttana che è in me è esplosa e, pur tremandomi le gambe, l'ho seguito come una cagnolina... lui davanti e io dietro tutta tremante ma con gli umori, che già mi colavano prima, che a quel punto li sentivo iniziare a colarmi anche sulle cosce.
A un certo punto arriva davanti ad un negozio; entra e mi fa cenno di entrare. Io tremo ancora di più ma ormai sono come stregata dalla situazione e dall'eccitazione. Entro.
Il negozio non è molto grande e ha una vetrina anche se non si vede nulla dentro perchè è buio. Appena entro lui, senza dire una parola si tira giù i pantaloni e gli slip... e per un poco svengo! Aveva un arnese enorme! Solo semi duro ma già enorme! Mi tremano ancora di più le gambe ma non resisto e tremante come una foglia mi caccio in ginocchio per prenderlo tutto in bocca... Lui apprezza e io ancora di più anche se mi stava in bocca con fatica. Ho cominciato a leccarlo, succhiarlo segarlo come una pazza indemoniata. Ero in trance catturata da quel'arnese enorme che cominciava a crescere con il lavoro della mia bocca. Ero preoccupatissima perchè avevo paura che mi volesse prendere e io non ero preparata a quelle dimensioni. Così continuavo a segarlo e succhiarlo sperando di farlo godere ma ero eccitata in un modo che non mi era mai successo...
Ecco che però lui mi gira e comincia ad accarezzarmi tutta... io,malgrado il terrore, mi inarco in avanti e gli apro le natiche. Lui si abbassa e comincia a leccarmi il buchino. Mi infila la lingua che anche quella la sento grande e grossa. Sono in visibilio! Non capisco più nulla. A quel punto mi poteva scopare e spaccarmi che non mi sarei certo tirata indietro... e invece mi mette dentro prima un dito e puoi due e comincia a sditalinarmi con una velocità impressionante. Io non capisco più nulla. Sto godendo come una matta anche perchè, pur non essendo visti eravamo all'interno del negozio e dalla vetrina vedevo passare persone. Tutto questo mi eccitava ancora di più. Essere scopata in vetrina! Le sue dita dentro di me mi facevano godere... ansimavo e gridavo di piacere fino a che il mio pisellino non ha cominciato a spruzzare ad ogni colpo delle sue dita!!!
Sono venuta un mare di volte fino a che non ne avevo più. Mi aspettavo che a quel punto volesse entrare dentro di me ma invece in modo inaspettato mi ha girata e ha cominciato a baciarmi in modo stupendo. Malgrado mi avesse svuotata avevo ancora voglia e, malgrado le gambe mi tremassero ancora, volevo provare a sentirlo dentro. Non ho mai cercato dei superdotati, anzi... ma in quel momento mi sarei fatta spaccare tutta!
Ero in ipnosi e mi avrebbe potuto chiedere quello che voleva e invece baciandomi l'orecchio mi ha chiesto di segarlo e di potermi sborrare sulla pancia...
Ho fatto quello che mi ha chiesto... poi mi ha baciato ancora, mi ha sussurrato parole carine e dopo poco siamo usciti.
La paura delle dimensioni, oggi che è passata l'eccitazione, mi fa tremare ancora!
Anche se ho avuto il suo numero di telefono ho deciso che non lo richiamerò.
E' stata solo una scappatella e tale deve rimanere anche perchè dopo quella volta anche il rapporto con il mio compagno è migliorato tantissimo. Oggi mi fa felice anche se spesso quando ho dentro lui mi eccito e vengo pensando a quella sera...
9
1
8 years ago
Daniela1Do,
45
Last visit: 3 years ago
-
Naturismo esperienza bsx
Mi trovavo all’inizio dell’estate in una nota località turistica balneare dell'Emilia dove si pratica il nudismo.
Dal mio mini appartamento la spiaggia era vicina e quindi già di mattina presto mi trovavo sdraiato a prendere il sole.
Non c’era ancora molta gente e liberatomi del mio costume mi misi in una posizione centrale e fumai una sigaretta.
Dopo un po’ la spiaggia iniziava ad affollarsi e l’eccitazione pure dato che molte coppie si posizionavano nei pressi della mia postazione.
Guardavo con ammirazione i corpi delle donne con quelle fighe rasate e gambe aperte che calamitavano i raggi del sole come i miei occhi e, con loro, i rispettivi compagni con i cazzi penzolanti.
Alcuni con normali dimensioni ma altri con dimensioni anche notevoli.
Io scrutavo le persone che si spargevano la crema solare e fissai una coppia in particolare dove sia la lei che il lui, nel spalmarsi l’olio idratante, avevano iniziato quasi un gioco di massaggi e frecciatine di sguardi per vedere chi attorno li stesse ammirando.
Non mi feci scappare l’occasione e alzatomi dal mio posto mi feci avanti e mi misi proprio di fronte a loro.
Da lì potevo ammirare le parti intime di lei che si lasciava anche massaggiare sulle grandi labbra bagnate e nel frattempo accennava a una languida masturbazione del cazzo del suo compagno.
Lo stringeva piano e sempre piano iniziava a scappellarlo: la cappella rosa si gonfiava e rimaneva fuori per un paio di secondi per poi scomparire dentro la mano e lo carezzava con il pollice.
Io rimanevo a guardare e a toccarmi anche i glutei cercando di immaginare fosse la mano della lei e anche che era la mia mano a stringere quel pezzo di carne bianca e rosa allo stesso tempo.
Volevo farmi più audace e aiutare la lei in quel gioco di seduzione e magari avvilupparlo con le mie labbra.
La coppia mi guardava e sorrideva avendo intuito che ammiravo più la mano e quel cazzo che si ingrossava sempre di più e mi fece cenno di avvicinarmi.
Accostatomi a loro senza dire altro lo presi in mano come se volessi constatare la voluminosità e la consistenza e inizia a scappellarlo con dolcezza mentre il lui masturbava e baciava la sua donna.
Dopo un po’ mi accorsi che attorno a noi si era formato un gruppo di persone che ammiravano i nostri gesti e, tra loro, un ragazzo di colore si era avvicinato dietro di me a tal punto che sentivo il suo calore.
Capendo che non poteva toccare la coppia dato che non gli era stato dato il consenso iniziò a carezzare il mio culetto rotondo e bianco con movimenti delicati e a volte più profondi facendo passare le dita sul solco e sul mio buchetto.
Ad ogni tocco era un fremito che mi eccitava e sobbalzavo di piacere. Lui intuendo il mio desiderio si faceva sempre più ardito infilando il dito all’interno e roteandolo allargava e spingeva.
La donna sorrideva e senza conoscermi e senza aver parlato fino ad allora mi chiedeva se non era il caso di approfondire la conoscenza di quel ragazzo e poi, nel pomeriggio, avrei dovuto raccontare di come si era svolto l’amplesso e se mi aveva fatto godere.
Io all’inizio rimasi impietrito ma poi, con sguardo quasi di sfida, dissi di sì e con un cenno feci capire a ragazzotto nero di seguirmi.
Lasciata la spiaggia ero di fronte casa mia e lasciai la porta aperta aspettando che entrasse.
Mi sdraiai subito sul letto a pancia sotto con al fianco la vasellina e dopo un paio di secondi sentì che lui chiudeva la porta e, arrivato sul letto, iniziava a stringermi i glutei per saggiare la durezza del mio culetto.
Poi con le dita iniziò a penetrarmi per prepararmi al suo cazzo già duro spalmandomi la cremina.
Io non l’avevo ancora visto e non avevo avuto il piacere di prendere le misure assaggiandolo con la bocca ma dopo un po’ iniziai a sentire che premeva con la cappella sul mio sfintere che si dilatava a dismisura.
Iniziai a sentire un po’ di dolore e fastidio durante la penetrazione e capì che si trattava di un cazzo enorme.
Lo toccai con la mano da sotto le mie gambe e potetti constatare che il cazzo era di misure grosse ma non eccezionali; l’unica problema era la cappella.
Una cappella enorme come una palla da tennis che faceva fatica ad entrare.
Mi sembrava una mazza ferrata dalle misure non tanto consistenti ma alla punta una palla rotonda che squarciava ogni cosa.
Mi diede un colpo tremendo e, grazie alla vasellina, si fece strada dentro di me come un bulldozer che scava e allarga le gallerie.
Gridai e mi buttai sul letto schiacciato dal suo peso e sentivo questa palla che si faceva spazio dentro di me smuovendomi le budella e riempiendomi la pancia da dietro.
Iniziò a muoversi con forza già dai primi colpi; forse perché eccitato dalla situazione in spiaggia forse perché gli piaceva il mio culetto di burro bianco e accogliente.
Lo teneva stretto e prendendomi dai fianchi ad ogni colpo lo spingeva verso di lui per andare sempre più a fondo.
Iniziavo a mugolare e ad ogni colpo gridavo di fare piano ma lui non sentiva ragione e affondava sempre di più.
Dopo una ventina di minuti sentivo che iniziava a tremare e stava esplodendo: i fiotti di sperma che uscivano da quella cappella enorme riempivano il preservativo e una volta tirato fuori notavo che l’aveva riempito tutto.
Io godetti due volte e avevo sporcato le lenzuola e pulendomi il cazzo con le mani portai alla bocca il mio sperma bevendo quello che era rimasto.
Lui mi disse che avevo un culetto stupendo e rotondo e i glutei bianchi lo facevano impazzire ecco perché si era sfogato con forza su di me.
Ci pulimmo e prima lui e poi io uscimmo dalla casa per recarci in spiaggia.
Li trovai la coppia che stava a prendere il sole e appena mi avvicinai la donna mi fece un sorriso.
“dai tuoi occhi capisco che ti ha inculato alla grande; ma ora tocca a noi e ti assicuro che godrai come non mai dato che ho una serie di strap-on da farti assaggiare……….oltre al cazzo di mio marito”.
Sorrisi e annuì dicendo che ero pronto per lasciarmi andare con loro…….ma è un’altra storia.
7
3
8 years ago
admin, 75
Last visit: 10 hours ago -
La mia dolce troia e il suo aspirante cuck 1a parte
Estate 2013 quando mi chiama un mio direttore commerciale dicendomi che un'amica gli avevo chiesto se aveva modo tramite i suoi contatti in Sicilia di trovare alloggio per una coppia di amici (molto difficile visto che gia' si era ad agosto) , gli dissi che avrei provato a sistemarli e che poteva dare il mio numero agli interessati per un contatto diretto .
Neanche un'ora e ricevo una telefonata .... era la lei di coppia che chiamero' Ambra per la privacy , si presento' e mi disse che avevano deciso all'improvviso di scendere in Sicilia e mi spiegho' che qualsiasi location andava bene tanto erano in due .
Sinceramente all'inizio un po mi seccava sbattermi per questi che neanche conoscevo , ma con Ambra fu' subito feeling , non so perchè ma mi sembro' di conoscere quella voce telefonica da sempre .
Feci un paio di chiamate ad amici e fu' semplice trovargli l'alloggio viste le loro poco pretece (pulizie e un buon bagno) .
Richiamai Ambra e gli dissi che era tutto apposto e potevano partire quando volevano e lai mi disse che sarebbero scesi in auto l'indomani non'appena il marito avrebbe finito il turno di lavoro (19) e che avrebbero viaggiato la notte per evitare il traffico .
La sera ricevetti un mess da Ambra che mi chiedeva cosa doveva portarsi , si capi' subito che era solo una scusa per scrivermi , forse anche a lei incuriosi' quella voce sconosciuta ma subito familiare .
Fra una battuta e l'altra passammo una serata a scriverci , fino ad darci la buona notte .
'indomani mandai io i buon giorno ad Ambra e da li fu un continuo informarmi sulla preparazione per quella settimana di vacanza improvvisa e al'avventura .
Alle 18,30 andai al lid con amici a fare l'aperitivo e alle 18 (puntualissima) ricevo un mess "Partita" con una foto di Ambra che mi mandava un bacio ...... rimasi subito impressionato , mora , occhi neri , un viso dolce ma da maiala alla stesso tempo , 45 anni portati alla grande .
Gli risposi con la mia foto e il martini che stavo bevendo scrivendogli "domani facciamo l'aperitivo insieme . p.s sei bellissima , complimenti ... chissa' come è in resto ...." .
Altro mess altra foto ..... Lei con sopra di costume e pantaloncino semi aperto in macchina (una goncca pazzesca , 4a di seno).
A quel punto alzai i toni e gli risposi " wow , tanta roba" , ma lei non rispose ..."avevo esagerato ???", quando arrivo' il mess"ciao , sono Andrea (marito di Ambra) , Ambra sta guidando , ti risp dopo pero' ti ringrazia per il compimento" , restai un po perplesso alla risp del marito , ma non potevo non risp a quel punto " ok , grazie ... state attenti per la strada e fate un buon viaggio , per qualsiasi cosa fatevi sentire " .
Alle 24 circa tornai a casa , faccio una doccia e puntuale arriva il mess di Ambra che mi informava su dove fossero arrivati e un'altra foto , questa volta col costume molto piu' ' lento e il pantaloncino ancora piu'' slacciato dove si intravedeva un capezzolo e una fighetta rasata ..... e mi chiedeva "tu che fai ???" , colsi la palla albalzo vedendo quello foto e gli risposi con la mia foto in accappatoio aperto ma non esaerai e la feci a meta' , fino ala pancia ... la risp di Ambra fu' immediata "gran bel fisico , complimenti .... mi sa che piu' giu' ci sara' tanta roba" .
Andai a dormire e lei riposo' mentre il marito guidava .
Alle 8 puntuale mi scrisse dicendomi che si era riposata e che erano su traghetto .
gli risposi dandogli il buon giorno e dicendogli che li avrei aspettati all'uscita del'autostrada e li avrei accompagnati all'alloggio .
Alle 12 arriva la chiamata di Ambra che mi diceva che erano arrivati all'uscita dell'autostrada e che mi aspettavano .... "2 minuti e arrivo" la mia risp .
Arrivai all'appuntamento e vidi subito la macchina che mi aspettava , mi posteggiai dietro , Andrea fuori dall'auto , scesi e mi avvicinai ... ci conoscemmo subito "Andrea ?? Alessandro??? .... Ciao , ciao" ... Fu' un'attimo e scese Ambra , stupenda .... mi venne incontro e ci scambiammo un bacio sulla guancia , profondo e caldo ( erano guance , ma fu cosi intenso che furono le nostre labbra a baciarsi , i nostri sguardi si incrociarono e fu tutto chiaro .
"Volete mangiare qualcosa o andiamo subito all'alloggio???" , la risp fu diretta " Alloggio , doccia e mare" .... o, andiamo .
Arrivammo all'alloggio e i ci attendeva la padrona di casa che fece da cicerone facendovedere prima l'interno della casa e poi con Andrea ando' a vedere l'esterno ed io rimasi solo con Ambra che mi disse "mi fai compagnia a guardare la casa o vauoi andare via ??? , la mia risp fu immediata "certo che ti faccio compagnia" e la invitai ad entrare in casa posandogli una mano sul culo e dandogli una bella e vigorosa palpata , lei mi guardo' e mi sorrise .
dopo qualche minuto ecco Andrea e la padrona di casa la quale saluto' e ando' via e anche io a quel punto dissi che dovevo andare perchè avevo un'appunramento veloce (non mi era ancora chiara la posizione di Andrea) , gli spiegai come andare a mare e salutai dicendo che aspettavo loro notizie per qualsiasiiii cosa .
Alle 14.30 mi scrisse Ambra dicendomi che erano a mare e se mi andava di raggiungerli ,sempre se non avevo impegni , gli risposi che prendevo due birre fresche e arrivavo .
Arrivai con le mie birre , Ambra al sole con costume nero molto casto e Amdrea a dormire sotto l'ombrellone .... stesi il telo accanto ad Ambra e mi sdraiai , fu un'attimo e lei mi chiese di spalmargli la crema e cosi feci .... cominciai dalle spalle , scesi e gli slacciai il costume senza chiedere il permesso , scesi sulle gambe stando ben attento a non toccargli il sedere (non era il momento per quello) , spalmat l'oio solare su tutte le gembe e risalii sull'interno coscia , li il mio tocco si fece piu' intenso e forte e cominciai a sfiorargli la figa passando dal sedere alla figa fino ad andare sotto il costime e gli aliai anche il buco del culo quando il suo respiro comincio' a farsi piu' affannato e intenso ... Il marito dormiva ( o faceva finta) sotto l'ombrellone ed io oramai stavo oliando il culo e la figa dela moglie .... inutile dirvi che il mio cazzo oramai era in piena erezione e Ambra fra un sospiro e l'altro se ne accorse e mi disse"cosi pero' non puoi stare in spiaggia .... troppo grosso per come immaginavo" ....."hai ragione , cosi non posso stare ... ho bisogno di un bagno" la mia risp , cosi andammo a fare il bagno , ma lei prima disse a suo marito che andavamo a fare il bagno .
Lei davanti a me per provare a coprire la mia evidente erezione (ma 18cm duri non si nascondono cosi facilmente) ma ando' bene e riuscimmo ad arrivare in acqua senza problemi .
Lei comincio' a nuotare a dorso per stuzzicarmi apposta e io gli dissi che cosi non mi aiutava , anzi ..... "sto solo nuotando ... e l'acqua fredda dovrebbe oramai aver risolto tutto ..... no ???" fu la sua risp .
"ti sembra risolto ???" gli dissi abbassando un po il costume slip e uscendogli il cazzo duro .... e lei senza dire nulla guardandomi un po negli occhi e guardando un po il mio cazzo duro si passava la lingua sule labbra .
"arriva mio marito , ricopri quel cazzone" mi disse .
Arrivo' Andrea , si parlo' un po , mentre lei continuava a nuotare e a provocare .... uscimmo dal'acqua e tornammo a prendere il soo e a parlare un po di tutto (forse per conoscersi meglio) , dopo un po lui si riappisolo' sotto l'ombrellone e io e Ambraandammo a bere qualcosa al bar li vicino .
Parlammo , ci sfiorammo come se ci conoscessimo da una vita e ci misimo d'accordo per cenare insieme .
Andrea raccolse le cose e sali' dalla spiaggia e ci salutammo dandoci appuntamento per cena in un ristorante vicino a dove alloggiavano .
Doccia , bermuda , camicia e infradito (come al solito) vado al'appuntamento , loro gia' arrivati mi aspettavano , lei stupenda , scarpa di paglia con tocchetto , gonna corta e camicia bianca molto aperta e scollata , niente di eccessivo ma perfetta . Ci sedemmo al solito tavolo dove mi siedo (andando spesso in quel ristorante) e gli consiglio un'antipasto misto di pesce e un vino bianco locale e loro accettano subito e con piacere .Il vino oramai essendo gia' alla seconda bottiglia cominciava a fare il suo effetto , Andrea (quasi astemmio) era in un'altro mondo , Ambra bella , simpatica e sorridente .... azzo sembrava ci conoscessimo tuttida una vita .
Ormai a fine cena andai in bagno , al ritorno trovai il conto pagato e solo Ambra , Andrea era andato via ... Chiesi a lei dove fosse lui e la risp fu'"E' andato via , non vuoi stare solo con me ???"...."Certo che voglio stare con te , ma non mi aspettavo di non trovarlo" dissi .
A quel punto lei mi spiego' che lui era un cosi detto ASPIRANTE CUCKOLD .
Adesso mi era tutto piu' chiaro e quindi mi venne naturale dirgli "allora chiamalo , non c'è bisogno che scompare , sta con noi" .
Lei mi guardo' e mi chiese se ero sicuro ed io gli dissi di si se anche lei era d'accordo .
Mi guardo' e sorridendomi mi disse che anche lei era d'accordo .... Chiamo' Andrea e lo invito' a tornare e lui dopo un po di storie decise di tornare .
Uscimmo dal ristorante e Andrea ci veniva incontro , imbarazzato e brillo ... òo guardai e sorridendo gli dissi "ma dove te ne sei andato ?? volevi passare la notte fuori da solo in un posto che non conosci mentre noi siamo nel tuo letto??? Dai , andiamo e ci divertiamo tutti insieme"
Andammo a piedi da loro , il tratto era breve , Ambra ed io abbracciati come una coppia e Andrea di fianco che ormai si era sciolto e tornato tranquillo pregustava quello che volevo da molto tempo ... vedere la moglie scopata come una troia da un'altro uomo .
Arrivati a casa lei si ando' a rinfrescare e a mettersi comoda , torno con una canottiera da notte che non lasciava niente all'immaginazione , mi si avvicino' e ci baciammo .... lei eccitatissima , fli tolsi la canotta e cominciai a baciarla sul collo mentre lei andava spogliandomi .... Dissi a Lui di mettersi accanto a me mentre oramai mordevo i capezzoli duri della moglie che cominciava gia' a gemere , pu' gli mordevo quei capezzoli e piu' si eccitava e voleva essere trattata dura .... avevo davanti una bellissima , dolce troia che voleva essere sbattuta come una cagna
Appena gli misi una mano fra le gambe trovai una figa bagnatissima e un clitoride enorme ..... la mia mano la fece esplodere in un gemito intenso e fortissimo ... e Andrea coinciava a spogliarsi .
Fu un'attimo che la dolce donna conosciuta per caso si trasformo' in una troia affamata di cazzo duro e qundo mi disse "VOGLIO LA TUA MINCHIA"ebbi la conferma che avevo una troia da sfordarmi in tutte le maniere .
mi spoglio' e mi fece sedere su una poltrona , si inginocchio e afferro' la mia minchia ormai dura e tesa e comincio' a leccarla tutta non tralasciando nulla fino a prenderla tutta in bocca .... tutta ??? no , tutta no .... io gli dissi di prenderla tutta ma lei mi risp sorridendo " non ce la faccio .... è troppo grossa" e continuo' a spompinarmi come una matta , come se non avesse mai visto minchia in vita sua .
Andrea si stava segando , visibilmente eccitato a vedere sua moglie afferrata al mio cazzo e gli glissi "hai una moglie che è una troia pompinara , avvicinati e approfittane anche tu" e cosi fece ,si avvicino' e disse a Ambra se voleva il suo , ma lei senza pensarci gli risp" NO , VOGLIO A SUA BELA MINCHIA IN BOCCA" , ma glielo prese in mano e lo sego' .... la troia era in ginocchio a spompinare me e a segare suo marito .
Saranno stati 5 o 6 copi di mano ,non di piu' e Andrea esplose e venne ..... lei mi guardo' e mi disse"non ti sbalordire ... è sempre cosi .... sveltino" , gli sorrisi e gli dissi "io ancora devo cominciare e ti voglio anche sfondare il culo".
Andea ando' in bagno a lavarsi e tornato lo guardai e gli dissi "mettiti comodo e ti faccio vedere come mi fotto questa troia di tua moglie" e cosi fece , si draio' di lato sul letto .... presi Ambra e la feci sdraiare sul etto usando suo marito come cuscino , le alargai le gambe e senza doverla bagnare (la troia era gia' bagnattima) gli piantia i miei 18cm di minchia tutti dentro la figa ..... il suo piacere fi' evidente e sonoro , quasi un urlo (la troia quasi urlava quando scopava) AHHHHHH , OHHHHHH ..... SIIIIIIII ..... scopami scopami ...... e cosi feci , cominciaia a martellarmi con colpi forti e profondi e piu' me la fottevo e piu' godeva fino a dirmi "cazzo siiii ... sei un toro tuuuuu" mi venne spontaneo dirgli"e tu che sei????" la sua risp fu eloquente "una troia ... sono la tua troia" , la feci girare , la misi a pecora rivota verso il marito e gli dissi "guarda tuo marito che adesso ti rompo il culo" .
Avevo il cazzo durissimo e bagnatissimo appena uscito dalla sua figa , lo puntati e glielo affondai tutto nel culo ... il suo urlo fu' normale ... aveva 18 cm nel di minchia dura nel culo ..... gli afferrai per i capelli mentre me la stavo inculando come una troia e gli dissi di guardare il marito mentre me la inculavo e lei cosi fece , lo guardo' mentre godeva ed urlava e lui gli disse"ti piace???" la sua risposta fu affannosa , quasi non riusciva a parlare , ma gli rispose " SI , SI ... MI STA ROMPENDO IL CULO ... MI STA SFONDANDO"
Cazzo ... quasi quasi non ci credevo ... il giorno prima dicevo"che palle , devo perdere tempo con questi" e ora ero li a incularmi una troia pazzesca davanti il marito .... e credetemi era forme la migliore scopata mai fatta .
La troia oramai era in estasi che godeva e gridava davanti il marito , ma non contenta del mio cazzo nel culo comincio' a toccaesi la figa ... fu' un'attimo e ......SIII SIII VENGOOOO VENGOOOO VENGOOOOO SIIIIIIIIII .... la troia se ne venne e fece un lago .Crollo' sul marito , era distrutta .... e aveva il culo totalmente aperto .....
Fumai una siga mentre lei si andava riprendendo e la invitai ad andare a fare una doccia insieme ... diciamo che entrambi ne avevamo di bisogno .
Andammoi n doccia e la troia era tornata una dolce donna bellissima .
Fu una doccia dolcissima , fatta di baci , carezze e sguardi .... solo che i baci si trasformarono in incroci di ingua i capezzoliandavano tornando duri e la mia minchia si drizzo subito ..... quei bei capezzoli grossi e duri m dicevano solo una cosa ... MORDICI , ... e cosi feci , cominciai a morderli e lcosi facendo la dolce donne torno ad essere una dolce troia ...... si mise in ginocchio e riafferro' la mia minchia , la strince alla besa e comincio' a leccarla , leccarla e mi disse "che bella minchia hai " e ricomincio' a spompinarmi avidamente e desideroso ... si , adesso ero sotto la doccia con Ambra in ginocchio che mi stava spompinando ancora ....... nel frattempo Andrea sentiti i gemiti volle dre un'occhiata in docci dato che avevamo lasciato la porta aperta e si ritrovo' davanti la scena di sua moglie in ginocchio che era di nuovo attaccata alla mia minchia ... gli torno' duro e comincio' a segarsi .
Vedendo lui che si segava feci alzare Ambra l'appoggiaio al mura e cominciai a masturbarla mentre le masturbava me e gli dissi "guarda come si sega tuo marito" ei mi rispose "lascialo segarsi , io ho te adesso£
La troia cominciava a godere e gemere di brutto mentre la masturbavo fino ad esplodere in uno squirt enorme ... restai sbalordito per come squirto' , era quasi un iscio tanto era intenso .
uscimmo dalla doccia e lei si giro' verso il marito e gli disse "ti è piaciuto???""" , lui non rispose e ando a fare una doccia , ma era evidente che gli era piaciuto .
Io avvicinatomi alla finestra per fumare una siga mi sentii abbracciare , era Ambra che mi bacio' e mi disse " mi hai fattoimpazzire , ma adesso voglio un'ultima cosa" , la guardai e non capivo , in fondo avevamo fatto di tutto per 3h abbondanti e gli chiesi "cosa?" , e lei "non immagini??" io"no, dimmi" .... e lei sorridendomi mi disse" voglio la tua sborra" , mi prese , mi spinse e mi fece sedere ancora sulla poltrona , si inginocchio e ricomincio' a spmpinarmi ..... CAZZO come sucava quella troia ....
Avevo le palle piene , e la minchia di nuovo dura ...... si volevo sborrare .... ma in tutto cio' avevo ei .... Ambra , che mi stava facendo un servizietto da paura ..... E SIIIIII , sentivo la cappella gonfiarsi ancora e SBORRAIIII ,, gli sborrai tutte quelle 3h in bocca e ei mando' giu' tutto ... o quasi ... tutto non ingoio' , non riusci'e gli cadde' dalle bocca , ma come se nulla fosse comincio' a leccare tutto , lecco' fino all'ultima goccia e mi ripuli' tutta la cappella con la lingua ..... cazzo che pompino mi aveva fatto quella dolce troia conosciuta da neanche 47h .
Dopo due battute mi rivestii e andai via con lei che mi accompagno' al cancelo e lui disteso sul letto ... ci diedimo appuntamento per l'indomani .
15
3
8 years ago
secret3578,
41
Last visit: 5 years ago
-
Prime avventure da trav
Voglio farvi partecipi di una mia storia/avventura avuta agli inizi della mia gioventù e delle mie prime volte quando indossavo lingerie.
Ho iniziato non dico troppo presto ma verso i 21 anni a provare indumenti femminili; ma non tanto abiti o gonne anche perché non avevo la possibilità di comprarle e nemmeno avevo l’idea di uscire……infatti non l’ho mai fatto.
Ma la lingerie mi ha sempre eccitato sia nel sesso opposto e nelle mie storie di sesso amavo sfilarla alle ragazze oppure facevo l’amore con loro abbellite di tutto punto lasciandogliela addosso.
A 21 circa iniziai a provarla addosso a me e l’eccitazione che ne scaturì fu talmente grande che fino ad oggi mi eccita sempre averla addosso.
Ho iniziato pure ad indossarla sotto le tute e fare dei giri sulla metro o bus di Roma in giro per la città e sentendo lo stato di eccitazione che aumentava gradualmente quando alcune persone mi guardavano senza sapere cosa avevo sotto; ma il pensiero mi eccitava tantissimo e a volte, d’estate, prendevo un po’ di sole sdraiato in uno dei tanti parchi di Roma abbassando leggermente la tuta e facendo intravedere il perizoma.
Un pomeriggio preso dall’eccitazione mi vestì indossando calze velate con reggicalze, uno splendido perizoma azzurro elettrico e sopra un corpetto bianco strettissimo che sollevava il seno facendolo sembrare della taglia di una prima/seconda sotto una maglietta bianca strettissima.
Uscito per le vie di Roma gironzolavo nei vari negozietti di lingerie per comprare con la scusa di fare dei regali, anche se qualche commessa aveva intuito che alla fine erano per me.
In giro per le vie alla fine decisi di andare in un sexy shop perché solo li avrei trovato veramente qualcosa di super sexy e sentirmi quella troia con indosso abitini sexy.
Giunto nel negozio, dopo varie ricerche e domande (l’anziana commessa aveva capito che era per me), dopo che stavo toccando e visionando un body nero con relativo gonnellino di pelle cortissimo e facendo finta di provarlo per la sua lunghezza nelle mie gambe sento una voce non tanto femminile che mi dice che era perfetto e potevo indossarlo senza paura.
Mi giro di scatto e vidi una trans molto bella nei lineamenti e ben truccata, con capelli neri lunghi che mi sorrideva e mi faceva cenno che quell’indumento era fatto proprio per me.
Mi si avvicina e strusciandomi con le mani nel togliermi l’abitino lo poggia sul mio petto come per prendere le misure.
A quel punto non dissi nulla, ormai ero stato scoperto e sorridendo feci un cenno che l’avrei preso.
Aveva due occhi grandissimi, neri e lucidi e sorridevano insieme alla sua bocca truccata di rosso.
Una gonna stretta amplificava i fianchi e il culetto e si intravedevano le calze autoreggenti nere su due gambe affusolate.
Scarpe con tacco la slanciavano ancora di più anche se senza era sicuramente sul metro e ottanta; un fisico da fare rimanere senza fiato.
Ero rimasto estasiato dalla sua bellezza e non pensai nemmeno che davanti avrebbe avuto la cosiddetta sorpresa ma la guardavo come se fosse una donna.
Fatto l’acquisto uscimmo insieme dal negozio e lei mi disse che comunque avrei avuto bisogno di altra lingerie per completare l’opera.
A quel punto svuotai il sacco dicendo che già sotto la indossavo e lei con fare stupìto oppure da furbetta mi disse: “davvero? No ora sono curiosa di vederla e di vederti come stai con il completino. Abito qui vicino e possiamo prendere un caffè a casa”.
Accettai forse perché eccitato, forse perché inesperto o forse perché volevo vedere dove sarei arrivato e forse perché era la prima volta che facevo un incontro del genere.
Dopo 10 minuti eravamo in casa sua; piccolina ma ben arredata, tranquilla e silenziosa: non sentivo rumori e il trambusto delle macchine era rimasto fuori.
Preparato il caffè e chiacchierando del più e del meno, mi fece cenno di seguirla in camera da letto e iniziò a spogliarmi sempre con quel sorriso sulle labbra e continuando a dirmi che era davvero curiosa di vedermi nudo o anzi con la lingerie e il gonnellino e la tutina nera appena comprata.
Mi abbassò la tuta, tolse la maglietta e si mise a guardami mentre indossavo il gonnellino nero.
“qui ci vogliono delle scarpe adatte e un po’ di trucco e una parrucca con capelli corti biondi con riga laterale che copre un po’ gli occhi “ mi disse.
Dopo 2 minuti aveva tutto l’occorrente e con fare deciso mi truccò di tutto punto.
Guardatomi allo specchio rimasi allibito dalla figura e lei, mettendosi dietro di me, con la testa poggiata sulle spalle iniziò ad accarezzarmi e baciare sul collo.
Ero già eccitato, infatti il perizoma a stento riusciva a trattenere il mio cazzo e lei lo aveva visto senza dire nulla; già bagnato avevo inzuppato quel piccolo indumento e lei con fare tranquillo iniziò a toccarlo e mungere.
Stavo quasi per venire e la fermai………” vuoi fare la troia? Mi disse. “faccio finta che non ce l’hai e mi dedico a tutt’altra zona” continuando a toccarmi il culetto e aprendomi i glutei.
Ansimando e ormai lasciatomi andare feci un cenno che desideravo proprio quello.
Lei iniziò a spogliarsi con lentezza e io ad osservarla seduto sul bordo del letto; prima la camicia, poi la gonna facendola scivolare ancheggiando e rimanendo con perizoma e scarpe e dopo, con sommo stupore avvicinandosi a me fece scivolare l’indumento intimo presentando davanti alla mia bocca un bastone di carne ancora moscio che penzolava a destra e sinistra.
Io rimasi allibito; non avevo mai visto un cazzo asinino e per lo più moscio. Dal colore bianco con la cappella rosa che svettava davanti a me con un profumo invitante.
Lo accarezzai e con un istinto che mai avrei mai pensato di avere lo accolsi a fatica dentro la mia bocca iniziando a succhiarlo e baciarlo assaporando la pelle e leccando la cappella spugnosa che ad ogni spinta mi premeva la gola.
Non pensavo più a niente; avevo quel cazzo in bocca che mi scopava e si ingrandiva ad ogni succhiata e ogni bacio sul prepuzio; passavo la lingua su tutta la carne percependo un sapore inebriante specialmente quando il primo liquido seminale fuoriusciva dal prepuzio.
Facevo fatica ad ingoiarlo al punto che sentivo i conati di vomito quando cercavo di farlo scendere ancora più giù.
Lei mi dava indicazioni di come dovevo baciarlo e assaporarlo (ero ancora alle prime armi) e prendendomi con le mani sul collo iniziò a scoparmi la bocca dicendo che ero una brava troia e che stavo imparando in fretta.
Dopo una ventina di minuti il cazzo era diventato mastodontico: potevo vedere le venature che lo rendevano ancora più grosso e li iniziai a pensare a quando si sarebbe decisa di penetrarmi.
Non ero vergine dato che mi ero sollazzato da solo con penne o pennarelli ma comunque di piccoli dimensioni: ora avevo un cazzo vero dentro la bocca che a fatica avviluppavo tra le labbra e tra poco avrebbe penetrato il mio culetto.
Giunta al massimo mi ordinò di girarmi e di mettermi con le ginocchia sul bordo e la testa e il petto verso il basso; in quella posizione mettevo ben in vista il mio culetto liscio e rotondo pronto ad accogliere quel cazzo asinino.
Mi sentivo una puttana in quella posizione ma la cosa mi eccitava ancora di più. Mi ordinava di allargare bene le gambe e premendomi sulla schiena mi fece abbassare ancora per sistemarsi tra le mie gambe.
Aveva spostato il perizoma e iniziava a toccarmi con le dita e la mano tutto il culetto assaggiando il mio buchetto per aria.
Aveva preso un unguento dicendo che aveva anche delle proprietà emollienti e fungeva anche contro il dolore.
Infatti aveva intuito che ero stretto e quasi vergine ma alla fine mi voleva e iniziando a infilarmi prima un dito poi due inseriva il lubrificante dentro per farmi rilassare e massaggiando i glutei cercava di prepararmi a quella prova di sicuro dolorosa.
“penso che ora sei pronta; ti sento rilassata e i muscoli dello sfintere sono ben allentati e tu sei molto eccitata” mi disse poggiando la cappella grossa come un pugno sul buchetto.
Io chiusi gli occhi e aspettavo che iniziasse a premere cercando di pensare ad altro e rilassare i muscoli del culetto.
Ormai ero lì e non potevo avere ripensamenti ma solo cercare di godere di quei momenti e assaporare tutto quel cazzo dentro di me.
Sentivo la pressione di quel tronco che iniziava a farsi spazio dentro di me; il buchetto iniziava a dilatarsi sotto quella spinta ora più energica ora più lenta per abituarsi.
Io stringevo le lenzuola con le mani e con i denti e premevo la bocca sul materasso per non gridare.
Pensavo che mi stesse squarciando e che sarei dovuto andare in ospedale per farmi ricucire il culetto.
Iniziai a sbattere il pugno sul materasso quando con una spinta più decisa la cappella entrò dentro di me e gridando feci dei movimenti di fianco ma ero bloccato dalle sue forti mani e dal quel poderoso chiodo dalle dimensioni equine.
Anzi, più mi muovevo e più sentivo dolore perché dilatavo il buco da solo e quindi decisi di rimanere immobile rilasciando tutti i muscoli.
Spasimavo ed ero senza forze; il dolore mi uccideva e lei, rimasta ferma per un po’ in modo da farmi abituare, iniziava a carezzarmi i fianchi e il seno.
Si era sdraiata con il seno sulla mia schiena per farmi sentire i capezzoli ma con venti centimetri di cazzo ancora fuori e piano piano scendeva per strusciare anche la sua pancia dietro di me.
Un colpo ancora più deciso e un rumore sordo, seguito da un grido di dolore mi fecero capire che era dentro di me.
Ero rotto pensavo e sentivo che scivolava come un bastone di ferro arroventato dentro il mio intestino fino al diaframma; infatti ero senza fiato e respiravo a fatica.
La mela era spaccata.
Rimase parecchi secondi in quella posizione: lei immobile e io impalato e bloccato sotto il suo peso.
Dopo iniziò a tirarlo fuori di poco e affondare nuovamente dentro le mie viscere.
Ormai era dentro quella bestia di carne e si muoveva dentro con un pitone che cerca la sua tana.
Lo sentivo sbattere dentro di me e l’intestino si muoveva insieme a lui.
Il dolore lascava spazio al piacere e il calore dello sfregamento mi eccitava parecchio.
Iniziai a godere e venire copiosamente ma lo sperma usciva a tratti perché quel cazzo grosso bloccava dentro la via di uscita con la sua pressione. Usciva solo ad ogni spinta ed era come bloccato.
Mai provata una cosa così.
Iniziavo a gemere e avevo la pancia tutta impiastricata del mio sperma che si riversava sul letto.
Lei gridava che ero una puttana e sapeva che mi sarebbe piaciuto.
Era contenta di avermi sverginata e continuava a pompare sempre con più forza e ad ogni colpo io gridavo di piacere.
Sentivo che pure lei era alla fine perché iniziava a tremare e a fermarsi ad ogni affondata tenendomi stretta abbracciandosi alla mia pancia e quando lo tirò di colpo si mise velocemente in ginocchio davanti a me offrendomi quella meraviglia di cazzo e io senza dire no spalancai la bocca per ricevere i fiotti di sperma sulla lingua e ingoiavo a fatica sporcandomi le labbra e le guance.
Caddi stremato sopra quella carne bagnata con il viso lo strusciai e accarezzai tutto.
Lei sorrideva compiaciuta dicendomi che mai aveva goduto così con un culetto stretto ed era ora orgogliosa di averlo fatto suo.
Dietro mi sentivo aperta e sbrodolante; contenta e appagata.
Mi misi la tuta dopo avermi lavato e con un bacio appassionato ci demmo appuntamento all’indomani.
Non riuscì a dormire la notte per il dolore dietro e per l’eccitazione allo stesso tempo e guardavo la sveglia pensando al domani.
31
5
8 years ago
admin, 75
Last visit: 10 hours ago -
Sesso, sigarette e ... caffè corretto
Se ti fa piacere, leggi il mio primo racconto “Il mio primo appuntamento al buio”.
Ero tornato a casa dal primo incontro con Marco (nome di fantasia) con la bocca ancora piena del suo sapore. Mi leccavo le labbra e avevo ancora davanti ai miei occhi l’immagine del suo cazzo turgido, della sua cappella pulsante, del fiume di sborra che mi aveva riempito.
Ci eravamo organizzati per vederci da lui l'indomani. La moglie era un’insegnante e avremmo avuto a disposizione tutta la mattinata. Arrivai da lui, mi aprì già in mutande, e mi indicò il bagno dove prepararmi.
Avevo in serbo per lui un arsenale di sensualità: prima di tutto mi cosparsi tutta di olio profumato, poi indossai le autoreggenti nere, perizoma nero in pizzo e reggiseno coordinato. Scarpe con tacco a spillo 12 cm, mini abitino nero in pelle cortissimo. Una collana di perle lunga, la mia parrucca rossa riccia lunga, guanti di seta, braccialetto e mi truccai. Lui mi stava guardando dallo spioncino e per questo motivo mi preparai con calma… lo volevo cotto a puntino.
Aprii la porta e lo vidi sgattaiolare in camera da letto. Mi guardava, seduto sul letto, tastandosi il pacco… e io ancheggiavo sui miei tacchi, oscillavo e sentivo di ipnotizzarlo. Nel corridoio che separava il bagno dalla camera aveva uno specchio gigante: mi guardai e mi stupii… non ero mai stata così bella. Lui mi venne incontro, mi girò, e iniziò a baciarmi il collo, mentre il suo cazzo duro spingeva da dietro, alzandomi il microabitino, strusciando quel bel cazzo contro il mio perizoma.
Con una mano aveva iniziato a masturbarmi avidamente… il mio cazzo ormai non entrava più nelle mutandine, tanta era l’eccitazione. Mi voltai, mi inginocchiai e iniziai a succhiare quel suo splendido arnese. Nel frattempo, mi masturbavo e sentivo i miei guanti bagnarsi di presborra. Quando sentii che il suo cazzo pulsava più velocemente, mi fermai dal succhiare, lo feci sdraiare sul letto, e gli dissi che era il momento di lubrificarmi il buchino con la bocca. Mentre la sua lingua inumidiva per bene il mio culetto (sapeva usare la lingua quasi come un cazzo), io mi misi un preservativo in bocca e glielo infilai mentre lo spompinavo. “Sei la mia troia, la mia puttana!” Urlò, quasi, che quel gesto mi avesse consacrato oramai al ruolo di sua concubina.
Quando ebbi terminato di infilargli il preservativo, lui fece come per alzarsi, ma io lo spinsi di nuovo giù. Mi sedetti su di lui e mi feci scopare così, come una cowgirl in calore. Dopo qualche minuto, ero così eccitata che senza toccarmi il cazzo, venni copiosamente su di lui mentre mi scopava forte… lui si passò la mano sullo stomaco, impregnandola della mia sborra, e la bevve tutta… poi mi buttò sul letto, si alzò in piedi e mi venne in bocca, come se ormai fosse un rito tra di noi. Ovviamente ingoiai tutto (ebbene sì, adoro la sborra)... restammo sul letto a fumare una sigaretta, abbracciati come due amanti…Non sono mai stata così bene con un uomo. E per dimostrargli tutta la mia gratitudine, gli feci un altro pompino. Mi riempii la bocca di nuovo.
Mi risistemai e andai via. Un mio amico mi telefonò per un caffè e ci incontrammo in un bar in centro. Quando entrai nel bar, mi disse: "cos’hai all’angolo del labbro? Hai della roba appiccicata…" - “Dentifricio” sobbalzai io “Si tratta di dentifricio”.
Ma sapevo bene che era un residuo della sborra di Marco e mentre il mio amico non stava guardando, lo catturai con la punta della lingua e lo bevvi insieme al caffè.
.
8
0
8 years ago
EuphoriaPE,
32
Last visit: 2 years ago
-
Mi sveglio nella notte.......lampo.......tuono......
Mi sveglio in piena notte. Piove. Apro le persiane e vedo bagliore di lampi in lontananza. Sono le due, non riesco a riprendere sonno.
Ritorno alla finestra. Il temporale si fa’ sempre più vicino, è quasi su di noi.
Adoro i temporali, i tuoni, la pioggia battente.
Un rumore, tu che sul letto cambi posizione.
Mentre il mio sguardo è ancora rivolto verso di te, un lampo squarcia il buio ed intravedo la tua sagoma. Brividi, ma non è il freddo.
La vista fugace del tuo corpo nel letto mi ha tolto del tutto il sonno.
La mia mano automaticamente sfiora la parte più intima di me.
Non ho bisogno di spogliarmi, d’estate dormo nudo.
Altro lampo, poi il tuono. Mi avvicino al letto, salgo, ti vengo vicino.
Non ti sfioro, mi godo il tuo profumo e il suono del tuo respiro regolare. Lampo. Tuono.
Con una mano ti sfioro il fianco e tu, al mio tocco, ti muovi. Ecco, adesso sei sdraiata normalmente, la mia mano sa la strada. Lampo. Le mie dita giocano con l’elastico del tuo intimo. Tuono. Il mio dito si fa’ più audace, cerca lei......
La trova, Umida......Lampo, e lampo di gelosia. Chi popola i tuoi sogni? Tuono e la mia mano che in un colpo solo ti abbassa il perizoma Ti svegli. Mi chiedi stordita cosa stia facendo. Ti intimo di stare zitta.E ferma.
Ti lasci togliere del tutto il perizoma.....una tua mano accenna una carezza.
Ti tolgo la mano. E ti invito di nuovo a stare ferma.
Stai per protestare ma la mia mano prende possesso del Tuo sesso ......Le parole si trasformano in gemiti. Su. Lampo. Giù. Tuono. La mia mano dapprima lentamente, poi sempre con più foga, si muove mentre nel palmo la tua eccitazione è consistente, calda.
Stacco la mano, me la lecco copiosamente e riprendo
I tuoi gemiti coperti dal tuono. Senti come scivola adesso la mia mano nel tuo sesso......Mugoli.......Lampo. Hai voglia di succhiare, di sentirmi godere.........Me lo prendi in bocca senza troppi preamboli. . Cerchi di prenderlo tutto, sento la cappella che ti sfiora la gola, in fondo. Lo mordi,come piace a te.
Lo mordi senza esagerare, ma stringi.
Più stringi e più lo senti gonfiarsi ed indurirsi. Senti la fica inondarsi di umori. Sei fradicia. I tuoi gemiti mi eccitano ancora di più. Adesso alterno mano e bocca, poi insieme. Cambio mano, la tocco con la sinistra e con la destra mi afferri le palle. Non stringi, accarezzi,Tu allarghi le gambe. Ti stanchi un attimo giusto il tempo di sussurrarti che mi piace, mentre succhi il cazzo.. E’ come un segnale. La tua. mano si infila tra i miei....capelli, a palmo aperto, sopra la nuca. Come un pettine. Ma i pettini non stringono, la tua mano invece sì. Stringendo le dita, i miei capelli ti fanno da presa. La mia testa, la mia bocca, sono in tuo potere. Me la fai leccare e succhiare avidamente.........di nuovo. Più mi fai male stringendo e spingendo e più sento ti ...sento bagnare. Mi allontani la testa, ti alzi a sedere e mi baci. Un bacio lungo, violento. Lampo. Ti sdrai di nuovo, sempre tenendomi per i capelli. Tuono. La mia bocca è piena di nuovo Dei tuoi umori.........Qualche spinta violenta e ti fermi. Ti faccio sdraiare, allarghi le gambe. La mia bocca bacia le grandi labbra, poi le apro con le dita. La mia lingua calda titilla il clitoride. Lampo. Il tuo respiro affannoso è l’unico suono prima del tuono. La mia lingua adesso è più insistente, più veloce. Dio come lecchi, me lo dici sottovoce. La mia mano non tiene aperto più niente, ora è la lingua a farsi strada da sola. Scopami la bocca, mi dici....salgo sopra di te , alzi la mano e lo afferri, lo conduci alle tue labbra, mentre continui a leccarmi. Le tue labbra mi circondano la cappella. Comincio a muovermi......Il mio.....cazzo ti riempie la bocca. Con la mano mi fai capire quando le mie spinte sono troppo irruenti. Poi le mie dita. Dentro di te........ Un dito, poi due. Il temporale intanto è al culmine. Ti faccio fermare una, due, tre volte perché sono vicino all’orgasmo. Anche tu devi fermarti. In una delle pause mi implori di scoparti.
Mi sdraio di nuovo e ti faccio venire sopra. Da quanto sei bagnata entra subito, Ti muovi subito velocemente. Hai voglia del mio cazzo e me lo fai capire. Ti stringo i seni e tu sei costretta a rallentare. L’orgasmo è un baratro, io sono sull’orlo del precipizio. Non voglio venire, non adesso. Mi fermo del tutto. Ti godo. Ti afferro i fianchi e ti muovi tu, da sopra Io mi sposto in avanti per agevolare il tuo movimento. Le nostre bocche si incontrano di nuovo, avide. Sento che l’onda dell’orgasmo che risale, piano. Stavolta non voglio fermarmi. Amore. Ti sussurro solo amore e tu capisci. I tuoi movimenti si fanno sempre più veloci, ed anche io ti accompagno,tenendoti per i fianchi. Godo come non mai, pregustando l’attimo in cui l’orgasmo percorrerà tutto il mio corpo. Sono vicino anche io, mi dici. E’ la fine. Quello che stavo cercando di trattenere, esplode.. Lampo.. Tuono. La mia mente si smarrisce, insieme alla tua, mentre ti riempio del mio seme caldo.
Le tue braccia mi accolgono. La pioggia ed il brontolio del temporale che si allontana ci cullano mentre ci addormentiamo.
6
1
8 years ago
aaamaxpaul,
41
Last visit: 2 years ago
-
La mia prima volta al cinema a luci rosse 3
L’indomani, al bar, ci presentammo. Andrea (nome fittizio) disse di essere un cantante d’opera. Era una bella persona, piena di personalità, alto, bruno, pieno di fascino. Ad un certo punto si alzò e, guardandomi fisso negli occhi, mi disse: “Vuoi venire a casa mia, così parliamo meglio?”. Una volta giunti mi offrì da bere e poi mi disse che gli ero piaciuto da subito e mi desiderava. Mi chiese se volevo diventare il suo amante fisso. Disse che aveva notato che ero sposato e che non mi avrebbe creato alcun problema, ma voleva che avessimo una relazione fissa.
Rimasi per qualche momento …. sconcertato. Non mi sarei aspettato una simile dichiarazione. Poi, dopo aver riflettuto per qualche minuto, valutato il personaggio e considerato che non avevo più avuto una relazione fissa da quando avevo 16 anni, finita per la morte di quelli che erano stati i miei due amanti (uno in particolare, che mi aveva plagiato) decisi di accettare la sua proposta. Felice mi prese per mano e mi portò in camera da letto dove mi abbracciò ed iniziò a spogliarmi nel mentre mi baciava in maniera estremamente libidinosa.
In breve ci ritrovammo nudi, sul letto, uniti in un 69 vorace, libidinoso, pieno di voglia di godere e, nel contempo, di far godere l’altro. Capace, com’ero, di controllare il mio orgasmo mi impegnai al massimo per riuscire a farlo godere prima che lui facesse godere me. Volevo portarlo allo sfinimento e…. ci riuscì !! Venne a profusione, emettendo suoni gutturali, chiedendomi di smettere di succhiarglielo, ma io non mi lasciai incantare dai suoi lamenti e continuai a succhiarglielo sinché lui non riuscì, a viva forza, a staccare la mia bocca dal suo uccello. Aveva il fiatone, dimenava la testa, ma trovò la forza di stringermi a sé e …baciarmi, come un affamato, succhiandomi la lingua e palpandomi tutto.
Una volta ripreso fiato mi girò a pancia sotto ed iniziò a leccarmi tutto, scendendo pian piano tra i miei glutei, andando poi ad aprire le mie chiappe per inserirvi la lingua ed iniziare a leccarmi il buco del culo, a bagnarlo, titillarlo, sino a riuscire ad inserirvi la lingua e incularmi con essa, allargando, man mano, lo sfintere. Aveva una lingua incredibilmente lunga, con la quale iniziò a fottermi come fosse un cazzo, facendomi provare sensazioni uniche. Iniziai a rantolare, chiedendogli ripetutamente di non farmi ancora soffrire dal desiderio di essere inculato.
Dopo la mia ennesima preghiera smise di incularmi con la lingua, mi girò mettendomi con le spalle sul letto, mi alzò le gambe mettendosele sulle spalle, mi puntò il cazzo sul buco e…. mi inculò con un colpo unico ! Da morire per il piacere di sentire quel lungo palo entrarmi dentro di botto, riempiendomi al punto che dovetti inspirare aria. Arrivato in fondo si fermò, si piegò e, stando fermo dentro di me, iniziò a baciarmi infilandomi quella lingua, che fino a qualche momento prima me l’ero ritrovata nel culo, tutta in bocca a cercare la mia, giocarci e poi succhiarmela facendomi impazzire. Non posso farci nulla: il bacio, per me, è il massimo dell’erotismo. Andò avanti a baciarmi per una decina di minuti, eccitandomi da impazzire. Eravamo talmente abbracciati stretti che il mio pene faceva fatica ad ingrossarsi, come invece l’eccitazione provocatami spingeva a farlo.
Dopo una decina di minuti si rialzò un po’ ed iniziò a muoversi dentro di me, con la calma che lo caratterizzava, lentamente ma profondamente, facendomi assaporare ogni cm. del suo attrezzo, come già aveva fatto al cinema, solo senza la fretta e la preoccupazione che potessero accendersi le luci, anzi a luce accesa, guardandoci profondamente negli occhi, assaporando ogni sensazione e godendone.
Godevo di ogni centimetro del suo sesso che mi penetrava, godevo del suo sguardo colmo di desiderio e di possesso. A sua volta lui godeva nel farmi suo, nel possedermi completamente, nel fare di me lo strumento del suo piacere. Ogni tanto affondava con qualche colpo più forte e più profondo, facendomi sussultare.
Dopo un po’ quasi si ripiegò su se stesso, continuando a muoversi dentro di me, e…. prese in bocca il mio uccello ed iniziò a farmi un pompino. Solo un’altra persona era riuscita a farmi questo ! Colui che mi aveva plagiato quando avevo 16 anni e che non avevo mai dimenticato, Leo, quello che mi aveva sverginato assieme al suo amico Nino, e ciò…. mi fece precipitare in un orgasmo allucinante: iniziai ad urlare il mio piacere, chiedendo “ancora… ancora… sì, così…”
Ed iniziai a scaricare nella sua bocca tutto il mio piacere. Gli riversai almeno cinque, sei schizzi abbondanti che lui si bevve come fosse un assetato. Tutto questo lo eccitò ed iniziò a penetrarmi sempre più forte sino ad arrivare all’orgasmo, riempiendomi il culo di sborra densa e in gran quantità. Il mio sfintere si contraeva dal piacere succhiandogli ogni goccia di sperma ma continuando a mantenerlo in erezione, tanto che, nonostante l’orgasmo, lui continuò a rimanere dentro di me ed a chiavarmi. Era una cosa unica: il mio piacere continuava a riempirmi di sensazioni e…. stavo continuando a godere senza soluzione di continuità. Mi sembrava di rivivere un sogno, viaggiavo su una nuvola.
Avevo ritrovato sensazioni che non pensavo di poter più rivivere. Andrea mi aveva riportato indietro nel tempo. Ero suo !!
Dimostrando una virilità incredibile non gli si era “ammosciato” neanche per un attimo. Era ancora ben infisso dentro di me e continuava a scoparmi con il suo ritmo che mi stava mandando al manicomio. Ero tutto un brivido e provavo un orgasmo continuo. Ed infine, dopo avermi portato allo sfinimento e quasi allo svenimento per il piacere pazzesco che mi aveva dato…. Venne di nuovo ! Mi sentii riempire da un clistere di sperma, tanto che quando finalmente uscì dal mio corpo dovetti correre immediatamente in bagno.
Quando ritornai da lui, lo trovai mollemente adagiato sul letto che stava riprendendo fiato: ci guardammo, mi chinai verso di lui e…. ci baciammo lingua in bocca come due assatanati di sesso. Mi aveva fatto impazzire, rivivere momenti che credevo sepolti nei miei ricordi, e fatto riaffiorare la mia parte… femminile !
Guardai l’orologio: dovevo scappare, erano passate già più di tre ore da quando ci eravamo incontrati e….. mia moglie mi stava aspettando per la cena. Gli chiesi di darmi il suo numero di telefono, per poterlo richiamare l’indomani e metterci d’accordo su quando vederci. Gli dissi che mi aveva fatto impazzire, aprendo la stanza dei ricordi, e che pertanto…. avevo voglia di rivederlo prima possibile.
Me lo diede e…. sempre guardandoci fissi negli occhi…. ci salutammo e me ne andai.
9
2
8 years ago
admin, 75
Last visit: 10 hours ago -
La mia prima volta al cinema a luci rosse 2
…. ma come feci per entrare in una toilette mi sentii spingere dentro con una pacca sul culo, un’altra persona entrare dopo di me e chiudere la porta.
Feci per girarmi, un po’ incazzato, ma una mano forte, con fare fermo, mi bloccò con la faccia verso il muro ed una voce profonda, con tono sommesso, mi fece: “Ho visto come ti dai da fare, troietta, ed allora soddisferai anche me!” mentre nel contempo mi palpava il culo e mi abbassava i pantaloni. Sia il tono di voce che il modo di fare possessivo scatenarono in me nuove emozioni e mi sentii liquefare, le ginocchia molli, felice di sentirmi desiderato. Pertanto non reagì ed il tizio, sentendo la mia sottomissione ne approfittò per spogliarmi, abbassandomi i pantaloni sino alle caviglie e rialzandomi la tuta sin sopra la testa.
Tutto il mio corpo era a sua disposizione ed iniziò con il succhiarmi e mordermi i capezzoli per poi scendere, leccandomi, sino all’uccello che imboccò per qualche minuto, spompinandomi, e passare poi, facendo il periplo del mio bacino, al mio culo che prese a leccare ferocemente, dandomi ogni tanto qualche morso sulle chiappe, cosa che mi mandava in sollucchero, sino ad allargarmi, lentamente, le chiappe e slinguazzarmi, bagnandomi ben bene il buco del culo e cercando di introdurvi la lingua, unitamente ad un dito che subito dopo diventarono due, sempre continuando a leccarmi per bagnare meglio il buco. Quando fu convinto di avermi reso sufficientemente elastico si rialzò e mi ritrovai il suo cazzo, che nel frattempo aveva sciolto dai pantaloni, appoggiato al buco del culo che, voglioso, iniziò a contrarsi e rilassarsi risucchiandoselo, praticamente, dentro da solo. Lui non fece altro che accompagnare il tutto con una graduale, costante spinta in avanti e….. mi ritrovai pieno di un cazzo lungo, sufficientemente grosso ma non al punto di essere doloroso, cosicché non provai alcun dolore mentre il mio sfintere aveva continuato a contrarsi per assaporarlo tutto. Rimanemmo così per qualche minuto, dopodiché fui io a spingermi indietro sino a sentire le sue palle sbattermi sulle chiappe con uno schiocco perché, a quel punto, ero io che desideravo che mi inculasse, che mi possedesse, che mi facesse sentire quanto troia ero. E lui, come mi avesse letto nel pensiero, mi sussurrò nelle orecchie: “ Sì, troia, adesso ti faccio mia”. Ed iniziò un lento va e vieni con cui me lo faceva sentire tutto, sino in gola, procurandomi brividi continui di piacere che mi arrivavano sino al cervello. Andò avanti così per una ventina di minuti. Mi stava facendo uscire di testa, non ce la facevo più tanto ero elettrizzato, al punto che iniziai a sussurrare “Ti prego… godi, riempimi… voglio sentire la tua sborra!” ma lui continuava a tenermi sulle spine. Aveva iniziato, già da un po’, a torturarmi anche i capezzoli, strizzandomeli, in qualche momento anche in maniera dolorosa, ma che subito dopo diventava molto eccitante, ed alla mia nuova richiesta di godere, di riempirmi, mi rispose: “Se vuoi vengo, quando vuoi, ma lo prendi in bocca, e me lo succhi tutto.” Ero talmente elettrizzato che avrei fatto qualsiasi cosa purché si sfilasse da me, e gli dissi “Sì, tutto quello che vuoi, mi stai facendo impazzire, non ce la faccio più”! Iniziò ad incularmi in maniera più decisa, affondando, ogni tanto, con dei colpi violenti che mi facevano vibrare tutto, portandomi alla follia per il piacere che mi faceva provare, tanto che iniziai a godere, con schizzi lunghi e continui, sino a quando disse “Preparati” e si sfilò da me portandomelo davanti alla bocca: nel preciso momento in cui lo imboccavo iniziò ad eiaculare con schizzi copiosi, violenti, che quasi mi andarono per traverso. Il primo mi arrivò direttamente in gola creandomi un conato ed un colpo di tosse. Cercavo di non inghiottire, ma era talmente tanta che alla fine qualche sorso dovetti mandar giù. Quando finì mi rialzò e mi baciò in bocca, a tutta lingua. Di una lussuria ed una libidine unica.
Subito dopo si ricompose, mi diede una pacca sul culo, e dicendomi “Grazie” aprì la porta e se ne andò. Io rimasi inebetito, le gambe che mi tremavano, senza forze, facendo fatica a riprendere un respiro normale, riuscendo soltanto, in un attimo di lucidità, a richiudere la porta per non essere trovato da qualcun altro in quelle condizioni. Pian piano ripresi un respiro normale, riuscii ad asciugarmi da tutta la sborra che mi stava colando fuori (bè, ero pieno di tre grosse sborrate) e rivestirmi.
Ero ubriaco per le sensazioni provate, mi reggevo a stento sulle gambe, ma finalmente riuscì ad uscire dal cinema. Mi accorsi in quel momento che vi avevo passato più di tre ore. La mia prima volta era stata una cosa… esaltante !
Qualche giorno dopo, come da accordi presi con quei due la prima volta, mi ritrovai, fremente, alla cassa del cinema prima dell’orario di inizio della prossima proiezione.. Feci il biglietto e mi guardai attorno, nell’atrio, dove come al solito qualcuno stava fumando. E vidi i due tizi che parlottavano tra loro. Mi notarono ed io, lentamente e con fare indifferente, mi avviai per entrare in sala. Mi seguirono e, proprio in quel momento, si spensero le luci ed io mi posizionai a sinistra del tendaggio, leggermente discosto dalla parete, e loro mi arrivarono ai fianchi mettendosi a sx quello che la volta precedente avevo alla fine spompinato, ed alla dx quello che mi aveva inculato. Evidentemente, quando li avevo visti parlottare tra di loro era perché si stavano accordando su come “coinvolgermi”. Quel giorno visto che la giornata era calda e che mia moglie era al paesello dai suoi, per qualche giorno, avevo potuto vestirmi unicamente con la tuta, senza nulla sotto, cosicché mi aprii la giacca della tuta rimanendo a petto scoperto. I due, vedendo ciò, mi si accostarono immediatamente e, uno da una parte e l’altro dall’altro lato, si presero i miei capezzoli in bocca e iniziarono a suggerli come fossero dei biberon, mettendomi in mano, nel contempo, i loro cazzi affinché li masturbassi. Quello alla mia sinistra, mentre continuava a succhiarmi il capezzolo, mi abbassò i pantaloni rimanendo sorpreso per il fatto di ritrovarmi a culo nudo e, sussurrandomi “Che gran troia”, iniziò ad accarezzarmi il culo. L’altro, anche lui sempre continuando a succhiarmi il capezzolo, mi prese in mano l’uccello, iniziando a segarmelo. Ero impegnatissimo a masturbarli, lentamente, per farli morire dalla voglia e nel contempo ad assaporare le sensazioni che mi stavano dando, soprattutto dai morsi che ogni tanto, succhiandomeli, mi davano sui capezzoli. Ad un certo momento quello che mi accarezzava le natiche, allargandole man mano, smise di farlo e mi accorsi che stava armeggiando in tasca, si mise qualcosa sulla mano (scoprii, un attimo dopo, che si era messo della pomata) e andò direttamente tra le natiche, sul mio sfintere, iniziando a massaggiarlo (provai subito una sensazione di fresco, di lubrificazione) ed infilarci dentro le dita, per lubrificare anche l’interno. Una volta soddisfatto di come mi aveva ammorbidito prese, dal borsello che portava al collo, qualcosa che, qualche attimo più tardi, scoprì essere un vibratore. Una volta che me lo ebbe infilato… lo accese, dandomi una vera e propria scarica di piacere, iniziando a spingerlo e rilasciarlo, spingerlo e rilasciarlo e, abbandonando di suggermi il capezzolo, avvicinò la sua bocca alla mia, forzandola ad aprirsi e, mettendomi tutta la sua lingua in bocca, baciarmi voracemente, libidinosamente, continuando a muovere il vibratore. Avevo continue scariche di piacere che mi arrivavano al cervello. L’altro, che continuavo a segare e dimostrava grande capacità di resistenza, si piegò per prendere in bocca il mio cazzo e, massaggiandomi le palle, iniziare a farmi un pompino con i fiocchi. Pura libidine. Nel frattempo mi accorsi che c’erano diverse persone che girovacchiavano intorno a noi cercando di capire se potevano entrare nel gruppo, finché il più deciso si avvicinò e iniziò a succhiarmi i capezzoli, che erano rimasti liberi dalle mani dei due. Un attimo dopo anche la mia bocca rimase libera perché chi mi stava baciando aveva deciso che era ora di incularmi e perciò, spento il vibratore che ormai mi aveva allargato sufficientemente il culo, si posizionò dietro di me ed in un attimo mi ritrovai trafitto dal suo paletto. Senza darmi un attimo di respiro iniziò a stantuffarmi ad un ritmo piuttosto veloce, alternando colpi più leggeri a vere e proprie spinte da sfondamento. Pazzesco !! Se non fosse stato che eravamo al cinema, avrei iniziato ad urlare dal piacere, ma mi dovevo trattenere e ciò, in un certo senso, acuiva il piacere. Ciononostante qualche sospiro, qualche “sì, così” mi sfuggì, facendo ulteriormente avvicinare i curiosi e tutto ad un tratto mi ritrovai addosso delle mani che mi accarezzavano, una che scendeva sul mio culo sino ad andare a sentire il cazzo che mi inculava e massaggiargli le palle, ed infine uno che cercò le mie labbra e non appena aprii la bocca andò a suggere la mia lingua. Ero prigioniero, un oggetto in mano ad una moltitudine che stava facendo di me ciò che voleva, e continuamente mi ritrovavo in mano qualche cazzo da masturbare. Man mano che qualcuno godeva, soddisfatto, se ne andava ma c’era sempre qualcun’altro pronto a sostituirlo. Ma per fortuna qualcuno vigile e attento era rimasto perché ad un tratto si sentì bisbigliare “attenti, sta per finire il primo tempo!”. In un attimo l’assembramento si sciolse e tutti si allontanarono da me, anche se con grande dispiacere mio e di chi mi stava inculando, che però non si allontanò di molto. Feci appena in tempo a tirarmi su i pantaloni e richiudere la giacca della tuta che, in effetti, il primo tempo finì e si riaccesero le luci. Volsi attorno lo sguardo e vidi molti volti guardarmi, famelici.
Non appena le luci si spensero furono molti a riavvicinarsi, ma il più veloce fu quello che prima mi stava inculando e che non avendo ancora goduto, voleva riappropriarsi del mio culo, per finire il lavoro. Perciò, non appena mi fu vicino mi calò nuovamente i pantaloni, mi riallargò le chiappe e, essendo ancora ben lubrificato, riuscì a penetrarmi in un colpo solo. Una gran inspirazione da parte mia, per la sensazione datami dalla penetrazione improvvisa, ma nel contempo iniziai sin da subito ad ondeggiare i fianchi per sistemare meglio l’intruso che, come aveva fatto in precedenza, iniziò immediatamente a stantuffarmi. Nel frattempo gli altri, non so più quanti fossero, se 4 o 5, iniziarono a palparmi da tutte le parti, mi aprirono la giacca della tuta e ci fu chi prese a torturarmi i capezzoli, un paio si contendevano il mio cazzo, qualcun altro mi accarezzava tutto nel mentre qualcuno aveva ripreso possesso della mia bocca. Quello che mi stava inculando, con il suo ritmo variato, un po’ lento e dolce, un po’ veloce e violento, mi stava mandando fuori di testa. Ero tutto un brivido di piacere, praticamente un’ameba tra le mani di quelli sconosciuti, e quando colui che mi stava baciando (che nel frattempo avevo riconosciuto come quello che mi aveva inculato come secondo la volta precedente) mi fece piegare per prenderglielo in bocca, facendomi offrire, così, al mio sodomizzatore un angolo migliore per l’inculata, cosa che lui, con un grugnito, fece intendere di apprezzare molto, accelerando il ritmo sino a schizzare un’enorme quantità di sborra nel mio intestino. Il mio culo iniziò a contrarsi, succhiandogli così fuori dalle palle tutto il nettare che contenevano ma, così facendo, continuavo a mantenere in erezione il suo uccello che, in tutta sincerità, mi aveva trasmesso sensazioni incredibili, stupende. Intanto continuavo a succhiare il cazzo dell’altro che, evidentemente soddisfatto del mio trattamento, iniziò a riempirmi la bocca con il suo sperma, con schizzi morbidi, lenti, che mi diedero modo di assaporare quello sperma e trovarlo dolce, gustoso, tanto da iniziare ad ingoiarlo, cosa che normalmente non mi sarei mai sognato di fare. Tutto ciò mi portò ad avere un orgasmo, ben gradito da colui che mi stava spompinando in quel momento. Ero sfinito, mi reggevo a mala pena sulle gambe, ma per fortuna, pian pianino, il capannello di persone che avevo attorno si sciolse, evidentemente avevano capito che il momento magico era finito ma ….. avevo ancora un cazzo ( e che cazzo) tra le chiappe, che non voleva saperne di “smontare”. Dopo un po’, però, forse capendo che tra poco il film sarebbe finito, decise di abbandonare il possesso del mio culo e darmi così la possibilità di rivestirmi. Dovetti appoggiarmi, immediatamente, al muro per cercare di riprendere l’uso delle gambe. Il tizio rimase a breve distanza da me, evidentemente non voleva lasciarmi andare prima di avermi parlato.
Con difficoltà riuscì ad arrivare alle toilette, per ripulirmi un po’. Lui non mi seguì, ma attese lì vicino per non perdermi di vista. Decisamente voleva parlarmi.
Non appena uscito dalle toilette mi avviai all’uscita del cinema e presi la strada verso viale Giulio Cesare. Mi accorsi che il tizio mi stava seguendo e, dopo poco mi raggiunse dicendomi: “Scusa, vorrei parlarti…” Mi fermai, guardandolo, e rimasi in attesa. Dopo qualche secondo, riprese: “Mi piaci molto. Vorrei vederti al di fuori di questo ambiente, senza altri intorno, per goderti con calma.” E ci accordammo per incontrarci l’indomani in un bar là vicino e poi andare a casa sua.
9
3
8 years ago
admin, 75
Last visit: 10 hours ago -
La mia prima volta al cinema a luci rosse 1
Lavoravo a Roma. Avevo poco più di trent’anni ed ero bisex. Avevo un bel fisico ed uno splendido culetto e spesso mi piaceva sentirmi desiderato ed accarezzato sul culo. Avevo sentito dire che in un cinema, vicino a Castel Sant’Angelo, che ormai dava solo pellicole a luci rosse, c’era la possibilità di fare qualche incontro.
Un giorno, nel tardo pomeriggio, ci andai. Entrando c’era un grande atrio con al centro la biglietteria e ai lati di questa c’erano due porte d’ingresso alla sala, chiuse da grosse e spesse tende di velluto a due ante. Nell’atrio c’erano alcune persone che fumavano. Entrando dalla tenda a destra della cassa scoprii che c’era ancora una seconda tenda doppia. Entrai in sala, scostando le tende dal centro, e mi fermai: non vedevo nulla, dovevo abituarmi al buio. Dietro di me entrarono, quasi urtandomi, un paio delle persone che prima stavano fumando e si misero una alla mia destra ed una alla mia sinistra. Essendomi fermato subito alla congiunzione dei due teli della tenda mi ritrovai a chiudere, praticamente, l’accesso e colsi che dietro a me si era fermato qualcuno che, dopo qualche momento, mi sfiorò, facendo finta fosse casuale, il culo. Feci l’indifferente e dopo un po’ mi sentii nuovamente sfiorare ed io non reagì dando alla persona la convinzione che poteva osare di più.
La carezza si fece decisa: a mano aperta iniziò ad accarezzarmi il culo e dopo un po’ si posizionò decisamente tra le chiappe, massaggiandole per allargarle. Ero andato al cinema vestito con una tuta. A mia moglie avevo detto che andavo in palestra.
Il massaggio si allargò e risalì sino a trovare l’elastico ed a quel punto inserì la mano nel pantalone scendendo con facilità, sino a trovare l’elastico delle mutande ed iniziare a farle scendere. A mano aperta mi stava accarezzando direttamente le natiche insinuandosi tra le chiappe, sino a trovare il mio sfintere ed iniziare a massaggiarlo per farlo allargare. Per un attimo uscì dai pantaloni, per inumidirsi le dita, mi fece spostare sulla sinistra, davanti alla tenda, liberando così il passaggio se fosse arrivato qualcuno dall’ingresso e poi si riposizionò tra le mie chiappe ritornando a massaggiare il mio sfintere e, con le dita inumidite, ci mise un attimo a riuscire a penetrarmi. Prima con un dito e poi, con delicatezza, con due, inserendole sempre di più. Mi stavo beando di quella introduzione, che mi stava dando sensazioni incredibili, tanto che evidentemente, senza accorgermene, devo aver fatto qualche sospiro di piacere perché le due persone che mi stavano ai lati e che nel frattempo si erano fatte più vicine a me senza che me ne accorgessi, iniziarono ad accarezzarmi, uno stringendomi i capezzoli e l’altro tirandomi giù i pantaloni e mettendomi la mano sull’uccello, iniziando a strofinarmelo, prima sopra le mutande, che pur essendo abbassate sul culo erano “impigliate” sull’uccello, poi abbassandole completamente e iniziando a masturbarmi. Quello che mi stava strizzando i capezzoli, notando la mia remissività, si fece più ardito, infilando le mani sotto la giacca della tuta, sollevandomela mettendo così a nudo il mio torace ed artigliando i miei capezzoli e strizzandoli con più decisione, avvicinando il viso al mio sino a baciarmi, infilandomi tutta la lingua in bocca e, praticamente, scopandomi la bocca. Ora dovete sapere che il bacio, per me, è sempre stato momento di grande erotismo ed emozione e data anche la situazione (paura di essere scoperto, le sensazioni che mi stavano dando gli altri) mi fecero provare brividi di piacere, al punto di tremare.
Colui che mi stava masturbando, nel frattempo, si era abbassato e mi stava facendo uno splendido pompino, mentre quello che ormai mi aveva bellamente infilato tre dita nel culo e me lo stava trapanando mi abbassò del tutto i pantaloni, fece uscire il suo cazzo dai suoi pantaloni, si appoggiò alle mie chiappe e, uscite le dita, pian piano, facendomi piegare un po’ in avanti, me lo infilò tutto dentro. Ebbi un respiro profondo, una inspirazione con la quale quel siluro entrò ancor meglio, e si fermò. Mi diede il tempo di abituarmi a quella intrusione non da poco, senz’altro più grossa di tre dita. Poi, una volta capito che mi ero abituato, prima mi fece fare un movimento con le anche che aiutò, ancor più, il suo uccello a prendere pieno possesso del mio culo, e successivamente iniziò a incularmi, lentamente, facendomi sentire completamente ogni cm. del suo uccello, sufficientemente lungo da darmi l’impressione che mi arrivasse in gola. Ed andò avanti così, sempre lentamente, con metodo, portandomi allo sfinimento: le gambe iniziavano a cedermi, per la posizione. Nel frattempo altri, notato il gruppetto, si erano avvicinati e uno aveva iniziato a mordermi i capezzoli ed un altro si era appoggiato sul culo di quello che mi stava spompinando iniziando, pian piano, ad abbassargli i pantaloni, tirare fuori il suo cazzo, appoggiarglielo al culo e con una semplice spinta entrargli dentro, iniziando ad incularlo mentre questo continuava sempre a spompinarmi. Situazione di un erotismo incredibile, sempre con la paura che si accendessero le luci perché in quel caso saremmo stati pizzicati “in mutande”. Stavo godendo come una troia al punto che iniziai a godere nella bocca di colui che me lo stava succhiando e che bevve tutto tranquillamente, anzi cercando di succhiarmi anche il cervello. Per l’intensità dell’orgasmo ebbi delle contrazioni anali che provocarono un ulteriore piacere a chi mi stava inculando, dandogli l’impressione che gli stessi facendo un pompino, e pertanto anche lui iniziò a godere riempiendomi completamente. Quello che continuava a baciarmi in bocca, con mio estremo piacere, nel frattempo mi aveva messo in mano il suo scettro perché lo masturbassi, come anche quello che mi stava succhiando i capezzoli, mentre quello che mi aveva spompinato si teneva sui miei fianchi perché chi lo stava inculando non aveva ancora goduto. Quando ciò avvenne il gruppetto iniziò a sciogliersi ed io potei rivestirmi. Un attimo dopo il film finì e si accesero le luci in sala: appena in tempo! Quello che mi baciava e quello che mi succhiava i capezzoli erano rimasti nelle mie vicinanze e, non appena si spensero le luci, si riavvicinarono: quello che prima mi baciava si mise dietro di me, ritirò fuori l’uccello, mettendomelo in mano in modo che glielo facessi nuovamente indurire, ed iniziò a calarmi i pantaloni, si bagnò ben bene la mano. mi insalivò ben bene il buco del culo e, una volta pronto, me lo posizionò ed iniziò a spingere, lentamente ma in modo uniforme, sino a farmelo entrare completamente, tanto che sentì le sue palle sbattermi contro il culo. Infilando le mani sotto la mia tuta mi tirava a se, ad ogni introduzione, tirandomi per i capezzoli che aveva iniziato a torturare, provocandomi spasmi di piacere. L’altro, nel frattempo, aveva iniziato a baciarmi il collo, le guance, le orecchie sino a che si posò sulle mie labbra, iniziando dapprima a leccarmele, e successivamente a cercare di forzarmele per introdurre la sua lingua nella mia bocca. A quel punto aprii la bocca e contraccambiai il bacio con passione, anche perché durante l’intervallo avevo visto che, come anche quello che mi stava inculando, erano due tipi interessanti, di poco oltre la quarantina. Scambiai, pertanto, un bacio estremamente sensuale con il tizio che, nel frattempo, mi aveva messo in mano il suo cazzo affinché lo masturbassi a dovere. L’altro, intanto, continuava metodicamente a trapanarmi provocandomi continui brividi di piacere.
Il bacio, intanto, proseguiva, quasi famelico sin quando il tizio, evidentemente molto eccitato dalla mia masturbazione, non staccò le sue labbra dalle mie e, mettendomi le mani sul viso e forzando la mia testa ad abbassarsi, non mi fece intendere che voleva gli facessi un bocchino. Ora devo confessare che mi piaceva molto prenderlo in culo, mi piaceva baciare (per me il massimo dell’atto sessuale) ma…. non amavo avere un cazzo in bocca! In quel momento, però, erotizzato al massimo com’ero, mi sembrò la cosa più naturale del mondo e, senza fare resistenza, mi abbassai a 90° sino ad imboccare il suo uccello che, al contatto, ebbe un fremito, penso di desiderio. Nel mentre l’altro, facilitato anche dalla posizione che avevo assunto, continuava imperterrito ad incularmi provocandomi continui brividi di piacere. Ero ad un tale stadio di erotizzazione che se qualcuno mi avesse solo sfiorato l’uccello avrei goduto immediatamente. Ma cercavo di trattenermi, per rendere ancora più belle, più intense, le sensazioni che provavo.
Imboccai, pertanto, quel cazzo profumato (sapeva di pulito, di sapone odoroso, gustoso) ed iniziai a sbocchinarlo cercando di fare quello che a me sarebbe piaciuto facessero, cercando di non usare i denti e, con pazienza, presi un ritmo che dopo un po’ mi accorsi che stava dando dei risultati visto i versi che il tizio iniziava a fare, sino a che mi mise le mani sulla testa per trattenermi ed iniziare a schizzarmi in bocca una caterva di sborra che non aveva un sapore spiacevole ma che non me la sentii di inghiottire. Mentre continuava a godere aprii un po’ la bocca e ne feci sgocciolare fuori un bel po’, sin quando non finì. A quel punto mi fece raddrizzare e, con mia grande sorpresa, torno a baciarmi leccando la sua sborra. Elettrizzante !!
Intanto il mio “sodomizzatore” continuava, imperterrito, a chiavarmi dandomi tali sensazioni che ad un certo punto non ce la feci più a trattenermi ed iniziai a godere senza neanche essermi toccato, schizzando come una fontana. Come al solito questo si trasmise al mio sfintere che iniziò a contrarsi in un modo che portò il mio sodomizzatore ad iniziare a godere e riversarmi in culo tutta la sua sborra. Finito di eiaculare mi tenne ancora stretto a se, continuando a stare dentro di me senza dar cenno di ammosciarsi. E intanto mi dava piccoli morsi sul collo, continuando così ad elettrizzarmi mentre il mio culo continuava a contrarsi, aiutandolo così a mantenersi in erezione. Era una cosa sublime ! Mi sembrava di andare fuori di testa, tanto mi sentivo elettrizzato. ….e quell’altro che continuava a baciarmi, a scoparmi in bocca con la lingua, mandandomi al manicomio per le sensazioni che provavo. Ma alla fine dovemmo scioglierci dall’abbraccio, poiché stava per terminare il primo tempo.
Mi tirai su i pantaloni, mi ricomposi alla bene e meglio e mi avviai alle toilette per asciugarmi dalla sborra che mi stava colando dal culo, tanto ne ero pieno.
Loro mi seguirono e, non appena entrati, prima che potessi entrare in una toilette, quasi all’unisono mi dissero. “Ci dobbiamo rivedere”. Così ci accordammo per rivederci lì, di là a qualche giorno, alla stessa ora. Detto ciò tutti e due mi baciarono e se ne andarono, ma come feci per entrare in una toilette mi sentii spingere dentro con una pacca sul culo, un’altra persona entrare dopo di me e chiudere la porta. Ma questa è un’altra storia.
33
4
8 years ago
admin, 75
Last visit: 10 hours ago -
Al mare
A cominciare dalla primavera mi piace andare al mare di domenica.
Di solito inizio già dal mese di aprile, se il tempo permette, a volte è capitato di andarci a marzo; naturalmente in quel periodo non faccio il bagno ma mi rilasso prendendo il sole, ogni tanto mi bagno con una bottiglia che riempio con acqua di mare.
Dato che nel periodo primaverile ed anche fino a giugno c'è pochissima gente (a volte nessuno per l'intera giornata) mi denudo completamente, e mi distendo su di un telo. Ciò mi piace molto perchè dà una sensazione di libertà, tengo sempre a portata di mano qualcosa per coprirmi nel caso passasse qualcuno.
E' una sensazione piacevole farsi carezzare dal calore del sole...
Dopo le timide prime volte sono più spontaneo e, mettendomi in disparte, mi spoglio subito anche in presenza di altre persone.
Una domenica mi sono rilassato completamente, per la mancanza di scocciatori e curiosi che di solito passeggiano nei dintorni pensando fossi un gay.
Verso le 14.00 decisi di farmi un giro nella pineta e indossai le scarpe ed il costume entrando nella pineta, tornando verso la strada. Ogni tanto, dalla stradina interna alla pineta, ritornavo in spiaggia per dare un occhio e constatare la presenza di altre persone e per cercare un posto riparato dal vento.
In uno di questi rientri distrattamente arrivai in spiaggia e mi accorsi che c'era una coppia di ragazzi distesi, rimasi immobile, inebetito, da lontano non li avevo notato, forse proprio perchè distesi. Stavo per rientrare in pineta quando mi accorsi che in effetti stavano facendo sesso: erano distesi su un fianco, il ragazzo la prendeva da dietro e lei, dandogli le spalle, era rivolta verso di me. Non si accorsero del mio arrivo anche perchè non ero vicinissimo, ma abbastanza da vedere benissimo la scena,
Lei aveva i seni nudi mentre portava lo slip, sicuramente il ragazzo lo aveva spostato, ad ogni colpo che dava il ragazzo le tette ballavano in modo stupendo, era un bel seno pieno e sodo ma i colpi da dietro lo facevano roteare, il mio cazzo diventò di colpo di granito, mi accorsi che era presente poco distante anche una ragazza di circa 19-20 anni con un cane, pensavo fosse con loro.
Non sapevo cosa fare, se cacciare fuori il mio arnese o semplicemente guardare la scena, Erano due ragazzi di meno di 30 anni ciascuno, lei una bella ragazza, un bel viso ed un corpo da favola, con i seni che rimbalzavano a ritmo dei colpi del partner. Uno di quei colpi, forse più deciso degli altri, gli fece portare la testa all'indietro e per un attimo apri gli occhi e mi vide. Avvisò il ragazzo e si spostò restando sempre in topless.
Che bel seno che aveva, anche se pieno stava bello dritto.
Ebbi uno scatto, come se fossi stato visto rubare la marmellata dal barattolo, e mi ritirai in pineta.
Anche la ragazza col cane ritornò verso di loro ma non si fermò, in effetti non era con i due amanti.
Io stavo tornando verso la stradina e non ci potevo pensare a ciò che avevo visto: la mia prima volta che vedevo fare sesso da una coppia estranea. Era così eccitante! Forse proprio perchè inaspettato. Il mio cazzo era ancora durissimo; decisi di tornare indietro, almeno a guardare.
Tanto, mi dissi, se non volevano farsi vedere non lo avrebbero fatto in presenza della ragazza col cane: Mi feci coraggio e tornai indietro con cautela, cercando di non fare rumore.
Quando arrivai alla fine della pineta feci in modo di non farmi scorgere (prima invece me accorsi quando ero ormai ben visibile), mi misi in modo che solo la mia testa sarebbe stata vista.
Lei passeggiava sull'arenile mentre lui era ancora disteso, era una ragazza bella, alta circa 1.65, un seno di una quarta misura ma sodo, vedevo bene i suoi capezzoli, si guardò intorno e si avvicinò di nuovo al suo ragazzo che stava disteso con le gambe aperte. Gli si inginocchiò davanti gli spostò lo slip e prese il suo cazzo facendolo uscire di lato, con una mano gli prendeva l'asta e l'altra massaggiava le palle, le sue tette ciondolavano, prese il cazzo in bocca, prima solo la cappella con un gioco di lingua e poi lo fece scivolare in bocca succhiandolo, sembrava che lo avesse aspirato tutto.
Io avevo una visuale di lato da dietro erano alla mia sinistra, con il ragazzo che mi dava le spalle e lei di faccia.
Le intenta a giocare con il suo giocattolo aveva la testa abbassata, quindi non mi poteva vedere e mi sono goduto la scena completamente.
Era brava con la bocca e il cazzo del ragazzo era molto rigido, così come anche il mio che era diventato di nuovo di granito, non pensavo a toccarmi, ero troppo intento a godere della scena.
Gli leccava il cazzo, lo succhiava, lo prendeva tutto in bocca e le sue mani una teneva l'asta ed una massaggiava le palle, poi lo prese tutto in bocca mentre si toccava le tette stringendole.
Mi veniva voglia di andarci vicino e prenderla da dietro, o leccare quel bellissimo culo.
Ma avrei solo rovinato a me la scena e a loro il godimento.
Il gioco continuò con lei che comincio a toccarsi la patata, mentre io speravo di spogliasse tutta, con una mano reggeva il cazzo che entrava ed usciva dalla bocca e con l'altra si toccava la fica tutta bagnata, tanto che tirò la mano fuori dallo slip e la leccò avidamente, poi di nuovo il cazzo in bocca e la mano nello slip.
La vedevo contorcersi tutta, poi si scostò dal cazzo che esplose come uno zampillo schizzandogli sul seno. Lei spalmò quella crema calda su tutto il suo seno e si leccò le dita mentre l'altra mano continuava a toccarsi, si tirò indietro distendendosi sulla sabbia ed iniziò a masturbarsi infilando le dita, adesso si vedeva benissimo la sua fica, fino a che emise un grido e si rilassò completamente, come il suo partner.
A questo punto come in un risveglio mi toccai e verificai che il mio cazzo era di marmo, lo strinsi forte, mi ritirai un poco e cominciai a masturbarmi, mi volle poco ed anche io potevo stare su una fontana a fare lo zampillo: schizzai così forte che mi meravigliai io stesso...
Mi girai e mi accorsi che la ragazza mi aveva visto, rideva stringendosi le tette e guardando verso di me, facendomi notare anche dal suo amante, il quale si ricompose. Mi fecero capire che non volevano intrusioni ed ormai sfogato mi riavviai verso la stradina con le gambe tremolanti, mi pulii sempre camminando, con dei fazzolettini che avevo in borsa.
Non ci potevo pensare: avevo scoperto di essere un guardone mio malgrado. Ma mi era piaciuto molto, sembrava di aver assistito ad una scena di film porno dal vivo.
Dopo quel giorno quando vado via dalla spiaggia faccio sempre capolino ogni tanto per vedere se mi capita di nuovo...
7
0
8 years ago
oxdan, 52
Last visit: 3 years ago -
Treno
Circa sei anni fa mi è successa una cosa molto particolare....anzi faccio una piccola premessa non mi è successa bensi l ho creata.
Uno dei miei desideri ricorrenti anche nel confessionale è simile a quanto mi è accaduto.
Questo è il mio racconto realmente accaduto:
Salgo in treno cammino fino a quando vedo una ragazza in un posto a due seduta in maniera poco ortodossa (diciamo cosiì) , o meglio era seduta con gambe molto aperte come volersi riposare , rilassare.
Nella nostra lettura maschile un atteggiamento simile crea e viene interpretato in maniera diversa, vedere questa ragazza di massimo 25 anni in quella posizione in me ha suscitato fantasie erotiche.
Mi siedo al suo fianco, cerco di carpire nel suo atteggiamento qualche segnale ma ......accavalla le gambe e si ricompone.
Mi prendo il mio quotidiano ed inizio a leggere sempre cercando di instaurare un rapporto di complicita' visiva con lei, dopo 10 minuti circa lei riprende la posizione precedente con lo sguardo rivolto verso il finestrino, inizia un leggero movimento di gambe ....come spesso facciamo tutti , dettato magari dal nervosismo e/o altro.
Maliziosamente apro tutto il mio quotidiano anche perchè nn avendo gli occhiali dietro faccio fatica a leggere da vicino, aprendo tutto il giornale struscio e lascio cadere la mia mano sinistra nel suo interno coscia, mi sono subito scusato ma .......ho letto nel suo sguardo un qualcosa di diverso.
Ho continuato cercando sempre in maniera molto soft di toccarla lasciando cadere il mio mignolo verso le sue gambe interne, vedevo un certo nervosismo in lei, le aperture crescevano il nervosismo nel muoversi anche ma nn ero sicuro di poter affondare...
La vedo che finge di appisolarsi o meglio socchiude gli occhi ma continua la gestualità cn le sue gambe, ormai la mia mano e quasi completamente sul suo interno coscia....Lei mi lascia fare è sempre piu nervosa ....
Mi chiedo oso?
Inizio i movimenti piu' maliziosi mi avvicino e salgo sempre piu' ....inguine , i miei strusciamneti provocano in lei leggeri saltelli , prova a richiudere leggermente le gambe ma nn riesce le riapre subito quasi a volersi far toccare...questo gioco dura per quasi un'ora la mia mano ormai struscia frequentemente la sua parte intima è partita ed io ho un erezione psicofisica che ricordero' per tutta la vita.
Non successe piu' nulla, Lei arrivo' a destinazione ci guardammo intensamente e mi chiese? Dove scende Lei? Non fui pronto nella risposta ed ebbi molta paura nel rispondere a tale domanda, ci guardammo ancora e mi disse ......peccato.
Cazzo sono 5/6 ANNI ed ancora ci penso..........
Scusatemi se nn sono stato capace di scriverla in maniera adeguata, ma nn sono uno scrittore ho buttato giu' la situazione che mi è capitata.
4
2
8 years ago
stefanosims,
45
Last visit: 3 years ago
-
Io e la mia amante
Arrivai..lei era li..puntuale...ciao,dopo tanto scrivere ci vediamo di persona....
Delle perversioni mie, anzi, adesso posso scrivere NOSTRE quella che gli avevo chiesto di esaudire era quella di non indossare biancheria intima...e cosi' fu'.
Mentre ci baciavamo per la prima volta allungai una mano sul suo culo e lei mi aveva accontentato....non c'era traccia di elastici neppure tra le chiappe...mmm l'avevo già duro..
....andiamo...su disse lei..io l'avrei scopata a pecorina li..sul cofano dell'auto...ma salii mio malgrado.
Avevamo scelto un posto lontano...al fresco della collina...era caldo e l'idea era stata perfetta.
Arrivati al posto scelto il parcheggio che nei giorni festivi e' gremito ..era completamente vuoto..lei non ci penso' due volte e mi disse:ti voglio fare prima una pompa!...non credevo alle mie orecchie...e nel mentre cercavo di mettere a fuoco quella parola magica...lei s'era preso il mio uccello e lo stava succhiando avidamente...
Ero al settimo cielo...mai in 50 anni una donna me lo stava leccando cosi' bene...dovetti resistere non poco per non schizzargli troppo presto tutta la mia voglia di lei in gola....
con mia immensa meraviglia riusci' a farlo sparire tutto nella sua bocca profonda..era come toccare il cielo con un dito..la mia cappella gonfia era andata oltre la sua gola...mai avuto una goduria del genere che mi porto' inevitabilmente a schizzare il tutto dentro di lei..che aperto lo sportello dell'auto...sputo'!
Questa cosa di sputare il mio sperma mi lascio' dispiaciuto...ma non potevo avere anche gli angeli....avevo già' il paradiso...
Trovammo un posticino un po' all'ombra io mi spogliai completamente essendo nudista era un sollievo stare senza vestiti...lei si tolse solo la parte di sotto...e naturalmente,come avevo costatato prima,era completamente nuda sotto..mmmmm
Premetto che amo le fichette depilate le adoro...mi danno un senso di pulizia e di ordine..lei no..l'aveva,si curata,ma con abbastanza peli di un rossiccio chiaro...
nonostante quella peluria mi avvicinai...era profumata..bagnatissima...anche lei si era eccitata molto..forse la causa era la mancanza di mutandine...forse la situazione..o il magico pompino che mi aveva,poco prima, regalato piaceva anche a lei...!!!Si piaceva molto anche a lei...mmm..avevo trovato una donna alla quale non devi chiedere...e' a lei che piace prendertelo in bocca....era una donna nata per i pompini!!
Questi erano i pensieri che scorrevano nella mia testa nel mentre la stavo leccando..sfoderando tutta la mia passione linguistica sulla sua fessura..traboccante di umori profumati..lei mugolava forte...e questa sua eccitazione eccitava anche me...avevo di nuovo il cazzo duro come il marmo...avrei voluto scoparla...ma ancora di piu' succhiargli il clitoride....mi avvicinai al piccolo cazzetto incastonato tra le piccole labbra..lo baciai..e con la lingua lo stuzzicavo...lei mi imploro' di non smettere....di non spostarmi da quel punto magico...
avevo scoperto che piu' che le dita nella fica a lei piaceva da pazzi l'orgasmo clitorideo..cosi' fu'...godette...ed urlo' come un lupo ulula alla luna piena!!!..mi affrettai ad assaporare i suoi umori che uscivano copiosamente dalle sue labbra morbide...che buona che era..mmmm.
...ora era il mio turno...lo volle dentro..nudo..senza preservativo...e la forte senzazione che la sua fica mi stava provocando mi lascio poco tempo..ero terribilmente eccitato...lei mi sussurro'..vienimi dentro...e cosi' fu...un fiume in piena..invase la sua caverna calda...godette di nuovo anche lei..insieme...aveva avuto,forse per la prima volta,un doppio orgasmo nel giro di poco tempo..e questo fu bellissimo......
...continua
9
1
8 years ago
Alenaturista,
57
Last visit: 2 weeks ago
-
La mia bella mistress
Era tempo che sognavo questo momento... e finalmente è accaduto...
Vederla mentre mi possiede è già cosa eccitante in se... ma sentire entrare dentro i suoi meravigliosi giocattoli è stata una cosa sublime...
Una bella cintura classica... con falli intercambiabili...
Abbiamo cominciato molto dolcemente... le sue dita mi allargavano pian piano il buco che avevo già sapientemente pulito... bello profumato e pronto all'evento...
E' il momento di indossare lo strapon... con il "falletto"... circa 17 cm con un diametro modesto... un po di crema... e comincio a sentirlo entrare... e fino in fondo...
Lei comincia a sbattermi e il mio culetto è già abbastanza allargato... è il momento del fallo "medio"... 20 cm con una circonferenza abbastanza importante... la cappella e le venature...
Lo appoggia piano adattando dolcemente il buco già abbastanza accogliente...
WOW... la cappella si è fatta sentire... notevolmente...e pian piano entra tutto.. ma proprio tutto... Io con le gambe all'aria che la guardo negli occhi mentre mi fotte come una puttana... e spinge quel fallo così grosso... la goduria comincia ad essere davvero grande...
E' il momento di un po di riposo prima del grande fallo... e lei gioca con le dita...ma non riesce ad infilarmene più di 4... con un massaggio prostatico davvero meraviglioso...
Si alza... prende la cintura... e ci monta su un fallo da 26 cm... largo quasi il doppio del precedente... realistico... con tutte le venature, una cappella larga per dilatare il buco e quindi accogliere tutti ei 26 quei cm...
E comincia ad appoggiarlo... entra sempre di più... sento la cappella che mi allarga il buco e poi... WOWOWOWOW... è entrata... e lei spinge lentamente fino in fondo quell'enorme giocattolo...
Mi mette a 90 gradi... poi a 45... poi me lo fa cavalcare... e che goduria vedere le sue tette perfette... il suo viso soddisfatto... i suoi occhi infuocati... la goduria è immensa... ora la mia bella deve essere soddisfatta...
E allora si... è tempo di leccare la sua bella fica bagnata, larga e piena di nettare da succhiare... e la mia lingua comincia a roteare...e poi dentro e il naso sul clitoride... e ancora la lingua... per poi arrivare ad infilare finalmente il mio di giocattolo dentro di lei... per un orgasmo impareggiabile per entrambi... quasi contemporaneo... come due amanti perfetti...
Un'esperienza impareggiabile...
Si... mi è piaciuto prenderlo dentro... specialmente gli ultimi due...
Ma ora la voglia è rimasta... e il prossimo... quasi certamente sarà un uccello vero!
5
1
8 years ago
admin, 75
Last visit: 10 hours ago -
Una calda sera di giugno in trasferta
Una sera, mentre rientravamo da Sassari, il mio amico Kikko ( nome inventato) mi chiede di deviare per Oristano che aveva voglia di una birra. Era tardi e la maggior parte dei locali erano chiusi, per cui non avendo scelta siamo entrati al Mcdonalds. Abbiamo preso due birre e ci siamo accomodati in un tavolino in una sala dove c’era solo una coppia. Ad un certo punto mi accorgo che durante il viaggio avevo ricevuto un messaggio di un caro amico per cui cerco di rispondergli ma il mio cellulare inizia a fare i caprici. Pensando che si trattasse di problemi di ricezione, visto e considerato che avevano il cellulare in mano, mi avvicino alla coppia in sala chiedo se avevano campo. Dopo una breve verifica mi rispondo di si e mi chiedono quale fosse il mio problema. Da quel momento iniziamo a dialogare e molto gentilmente mi invitano insieme al mio amico di accomodarci al loro tavolo. Erano molto simpatici e lei era anche gnocca con la faccia da maialina per cui abbiamo subito simpatizzato e spaziato nelle argomentazioni finchè non abbiamo chiesto notizie su qualche spiaggia naturista in zona. A questo punto, la maialina, con un sorriso malizioso, racconta che un giorno aveva visto uno anziano e che aveva un cazzo enorme e con le mani indicava la sua lunghezza. A questo punto, il compagno prende l’iniziativa e ci invita ad uscire in quanto non erano discorsi da affrontare in quel locale anche perché c’era una cameriera che stava lavando per terra. Una volta fuori, ci siamo diretti verso un altro locale ma con sorpresa aveva appena chiuso. Alchè, la coppia ci informa che erano in camper e ci invitano a continuare il dialogo a bordo del mezzo. Una volta saliti a bordo, l’uomo mette in moto e parte verso la periferia e si parcheggia in un campo isolato. Tra me e il mio amico si era seduta la porcellina e già la sua vicinanza mi aveva turbato e sentivo il sangue ribollirmi anche perché oltre ad essere bella anche fisicamente era molto più giovane di me. Continuavamo a chiacchierare del più e del meno, quando il compagno usci fuori dal camper per effettuare una telefonata, a questo punto non avevo più resistito e le ho messo una mano tra le cosce. Inizialmente, la donna, era rimasta sorpresa però non mi aveva tolto la mano, per cui, facendo il disinvolto, continuavo tranquillamente nel mio intento e cercavo di raggiungere la sua figa. Lei, anziché allargare le cosce rimaneva impassibile, sembrava quasi che non stesse accadendo nulla di anomalo, era disinvolta e io avevo difficoltà per scostarle le mutandine e infilarle le dita in figa come era mio intento. A questo punto, prendevo la gamba e per divaricarla la poggiai sulle mie. Immediatamente ci infilai due dita, era umida, calda e vogliosa, a questo punto anche il mio amico accortosi della situazione iniziava a palparla. Lei iniziava a riscaldarsi e non avevo resistito a bacciarla, aveva una lingua che sembrava una saetta, si denotava immediatamente che era una donna passionale. A questo punto mi alzai in piedi e portai fuori l’uccello che lei prese subito in bocca. In quel momento rientrò il compagno che vedendo con sorpresa la situazione, non si perse d’animo e anche lui si spoglio e iniziava a masturbarsi. La situazione era chiara, si trattava di una coppia che voleva divertirsi e per dire il vero pure io e il mio amico. Spostammo il tavolo che ci limitava i movimenti e invitai la maialina a sedersi sul divanetto e dopo averle aperto le gambe, incollai la mia bocca nella sua figa e inizia con una calda e intensa leccata alla figa introducendole dentro anche due dita, mentre il mio amico le aveva messo il cazzo in bocca e lei succhiava come una dannata. Dopo fu il mio turno, le rimisi il cazzo in bocca, mentre il mio amico continuava la leccata di figa. La porcellina si infilò il mio cazzo in bocca e iniziò a spompinarmi con maestria e con quella linguetta mi faceva impazzire, me la passava lungo tutta l’asta e poi si soffermava sulla cappella e poi lo ingoiava di nuovo, era meravigliosamente porca, un vulcano in esplosione. Era arrivata l’ora della penetrazione e mentre mi spompinava invitai il mio amico di mettergliela dentro e cosi fu. Il suo compagno era eccitatissimo per cui lo invitai a prendere posizione per scoparla con la doppia penetrazione. Fu una lotta continua perché la porcellina aveva il culetto stretto ed ogni tanto il cazzo le usciva fuori ma non demordeva e se l rimetteva dentro. Ci alternammo per quasi due ore di sesso sfrenato, lei aveva raggiunto l’orgasmo ben 4 volte intensamente e 2 un po’ meno. Il suo compagno fu il primo a raggiungere l’orgasmo e la sborrò sulla schiena, mentre il mio amico le riempi la bocca e lei fu felice sostenendo che era ottima. Quando fu il mio turno per farle assaggiare il mio nettare, purtroppo lei era molto stanca, aveva la figa e il culo che le bruciava (due ore di sesso sfrenato, aveva ragione povera stellina), verso le 2 e mezza, il compagno mi invito a concludere che si era fatto tardi, per cui portai fuori l’uccello dalla figa e rimasi a bocca asciutta. Anche lei era rimasta delusa perché avrebbe voluto assaggiare il mio sperma. Ci salutammo con una velata promessa che probabilmente ci sarebbe stato un successivo incontro però con altri tre maschietti in quanto lei desiderava una gang cospicua..
11
1
8 years ago
admin, 75
Last visit: 10 hours ago