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Pillola del giorno dopo
Pillola del giorno dopo
La pillola del giorno dopo è un farmaco utilizzato come metodo di intercezione post-coitale (ossia contraccezione di emergenza) durante le 72 ore successive a un rapporto sessuale. Il principio attivo è il progestinico levonorgestrel,
una sostanza presente anche in molte pillole contraccettive, impiegata
però in un dosaggio 20-30 volte maggiore (750 microgrammi).
Non va confusa con la pillola abortiva Mifepristone, nota come RU-486, dalla quale invece si differenzia sia per i tempi di assunzione, sia per i meccanismi di azione.
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Funzionamento
La pillola del giorno dopo è un metodo di contraccezione
d'emergenza che ha lo scopo di prevenire la gravidanza, in caso di
rapporto sessuale non protetto o in caso di mancato funzionamento di un
metodo anticoncezionale,
bloccando l'ovulazione. In seguito alla sentenza del T.A.R. del Lazio
n. 8465/2001 la ditta produttrice della pillola del giorno dopo è stata
obbligata a scrivere nel foglio illustrativo che il farmaco impedisce
l'impianto dell'ovulo eventualmente fecondato, ma nel 2005 il
Dipartimento di Salute Riproduttiva dell'Organizzazione Mondiale della
Sanità ha chiarito che “la contraccezione di emergenza con
levonorgestrel ha dimostrato di prevenire l'ovulazione e di non avere
alcun rilevabile effetto sull'endometrio (la mucosa uterina) o sui
livelli di progesterone, quando somministrata dopo l'ovulazioneâ€,
escludendo quindi un effetto intercettivo su un eventuale ovulo
fecondato.
Tipi di pillola del giorno dopo
Esistono due forme principali di contraccezione ormonale d'emergenza:
La versione originale, denominata anche metodo Yuzpe, sempre meno in uso, implicava alte dosi di estrogeni
e di progestinico in due dosi a 12 ore di intervallo. Questo metodo è
considerato meno efficace e in genere meno tollerato del farmaco
contenente solamente il progestativo.Il metodo più recente prevede una dose di 1,5 milligrammi di un
progestinico, il levonorgestrel. Il nome commerciale con cui viene
distribuito in Italia è NorLevo®. Questo metodo è conosciuto per essere più efficace, più sicuro e meglio tollerato del metodo Yupze, è disponibile negli Stati Uniti e in Canada con il nome di plan B, in Gran Bretagna e in altri paesi con il nome di Levonelle.
Efficacia
L'efficacia della pillola del giorno dopo dipende dalla tempestività
con cui viene assunta dopo il rapporto sessuale a rischio. È dimostrato
da uno studio dell'OMS
che l'assunzione del farmaco entro le prime 24 ore dal rapporto a
rischio ha un'efficacia del 95%, che scende al 9% entro le prime 72 ore.
Se invece la pillola viene assunta dopo che l'impianto dell'embrione
in utero è già avvenuto, essa non disturba la prosecuzione della
gravidanza.
Avvertenze
Laddove la pillola del giorno dopo venga assunta tardivamente, cioè
a impianto dell'embrione umano nell'utero già avvenuto, essa non
influisce in alcun modo sulla successiva gravidanza; per il suo
meccanismo di funzionamento, tuttavia, la sua assunzione è
controindicata nelle donne che hanno già fattori di rischio elevati per
gravidanze di tipo extrauterino.
Il
levonorgestrel viene smaltito dall'organismo prevalentemente per via
epatica, un uso ripetuto o frequente potrebbe quindi rivelarsi dannoso
per il sistema epatico. Pertanto la pillola del giorno dopo deve essere
utilizzata solo in casi di particolare necessità e non può sostituire
la contraccezione tradizionale.
In alcuni casi è causa di modesti effetti collaterali come nausea, vomito, perdite ematiche, astenia, cefalea, ecc., questi effetti non si presentano comunque nel caso non ci sia un processo di fecondazione o di impianto in atto.
Situazione legale a livello internazionale
Unione Europea
Dal 2002 una Risoluzione del Parlamento europeo sulla salute e i
diritti sessuali e riproduttivi raccomanda ai governi degli Stati
membri e dei paesi candidati di agevolare l'accesso alla contraccezione
d'emergenza a prezzi accessibili
Stati Uniti
Dal 2006, per decisione della Food and Drug Administration, la
pillola del giorno dopo è liberamente venduta tra i medicinali da banco
e quindi non solo nelle farmacie ma anche nei supermercati. Tutte le
donne che abbiano compiuto i 18 anni possono acquistarla senza
prescrizione medica. Permane per le minorenni l'obbligo di
presentazione della ricetta.
Italia
La pillola del giorno dopo può essere venduta solo dietro
prescrizione medica con ricetta non ripetibile. Per poter assumere il
farmaco è quindi necessario rivolgersi a un medico generico o a un
ginecologo. In Italia il diritto all'obiezione di coscienza è concesso
per legge solo nell' interruzione volontaria di gravidanza.
Francia
È disponibile nelle farmacie senza la necessità di prescrizione
medica. È inoltre disponibile gratuitamente nelle scuole anche per
ragazze minorenni, senza l'obbligo di dichiarare la propria identità.
Spagna
Analogamente a quanto disposto in Italia, la pillola del giorno dopo
è disponibile previa prescrizione medica. Tuttavia, poiché la legge
spagnola permette ai Comuni libertà di scelta rispetto a tali ambiti
regolamentari, in alcuni centri, tra i quali Madrid, la distribuzione della pillola del giorno dopo è libera e gratuita.
Svizzera
Dal 2002 è disponibile nelle farmacie senza la necessità di prescrizione medica.
Regno Unito
È disponibile senza la prescrizione medica in tutto il territorio britannico, alcune città come Manchester hanno iniziato in via sperimentale la distribuzione gratuita.
La pillola del giorno dopo è inoltre disponibile senza prescrizione medica nei seguenti paesi: Sudafrica, Albania, Algeria, Belgio, Canada (Québec), Cile, Danimarca, Finlandia, Grecia, Israele, Messico, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo e Svezia.
La polemica italiana sulla illegittimità dell'obiezione di coscienza
La contraccezione post-coitale che utilizza gli estro-progestinici o
soltanto il progestinico (levonorgestrel) ha l'effetto di ritardare
l'ovulazione o di impedirla.
Secondo la Food and Drugs Administration infatti le pillole per la
contraccezione d'emergenza non sono efficaci se la donna è gravida,
poiché appunto queste agiscono solo ritardando od inibendo l'ovulazione, alterando il trasporto degli spermatozoi e degli ovociti nelle tube, in modo da inibire la fertilizzazione, oppure alterando l'endometrio e inibendo in tal modo l'impianto.
La Chiesa cattolica
ha mosso numerose obiezioni all'utilizzo di questo farmaco sostenendo
come, in base a determinate considerazioni intorno al funzionamento del
farmaco, esso abbia una funzione abortiva, se non di fatto almeno nelle
intenzioni.
Benché non si abbiano evidenze che vi sia un'efficacia dopo
l'ovulazione, alcuni studiosi sostengono infatti che il suo effetto sia
invece principalmente di tipo antinidatorio, avvicinando in questo modo
l'azione del farmaco alla pratica abortiva.
Inversamente numerosi autori affermano che la "pillola del giorno dopo"
previene la gravidanza ed aiuta a prevenire la necessità dell'aborto, e
che di per sè non può essere considerata una forma di aborto.
In Italia questo dibattito ha avuto una particolare fortuna,
considerando la contraccezione d'emergenza un forma di aborto infatti,
gli ambienti cattolici vorrebbero, se non vietarla, farla rientrare
nell'ambito della Legge n.194 del 22 maggio 1978,
ovvero sottoporre le donne che vorrebbero assumerla a tutti i controlli
previsti in quel caso, e comunque rendendolo inutilizzabile visto che
la legge prevede in questo caso un tempo di attesa di 7 giorni prima
dell'intervento. Non tutto il mondo cattolico però è contrario
all'utilizzo della pillola del giorno dopo, ci sono infatti medici
obiettori che non considerano il farmaco come abortivo e lo prescrivono
tranquillamente.
In Italia si è quindi sviluppato un dibattito intorno all'esistenza
o meno del diritto da parte degli operatori sanitari cattolici di
ricorrere all'obiezione di coscienza,
cioè di rifiutarsi di prescrivere la pillola alle donne che la
richiedono. A questo proposito nel 2004, su sollecitazione dell'Ordine
dei Medici e degli Odontoiatri di Venezia il Comitato nazionale per la bioetica si dichiarò a favore della possibilità da parte dei medici di effettuare obiezione di coscienza,
se questa non pregidica per questioni di urgenza la salute della
paziente. Va detto però che la posizione del Comitato nazionale per la
bioetica non ha alcun valore vincolante ed è stata spesso contestata.
Nella passata legislatura, nel programma di governo dell'Unione
era presente l'intenzione di togliere l'obbligo della ricetta per la
contraccezione d'emergenza in modo da allinearsi alla maggioranza dei
paesi europei. Tuttavia il punto è rimasto oggetto di discussione: se
da un lato da parte degli ambienti cattolici si rivendica il diritto
all'obiezione di coscienza, dall'altro c'è chi ritiene, ad esempio i radicali
e in generale la sinistra laica, che la struttura o il medico che neghi
il diritto all'accesso a questo farmaco, specialmente se non c'è la
possibilità per la paziente di rivolgersi altrove, commetta reato di
omissione di soccorso e abuso d'ufficio.
A seguito di alcuni procedimenti giudiziari e di alcune inchieste giornalistiche, tra cui un servizio delle Iene
in cui si mostrava la difficoltà nel reperire il farmaco, nei primi
mesi del 2008 si è nuovamente sviluppata la polemica intorno
all'illegittimità dell'obiezione di coscienza nel caso della pillola
del giorno dopo. A tal proposito il Ministro della Salute Livia Turco
ha dichirato che «La pillola del giorno dopo e la contraccezione
d'emergenza vanno garantite in consultori, pronto soccorso e presidi di
guardia medica» invitando «a segnalare tutti i casi nei quali nelle
strutture del servizio sanitario nazionale si incontrino difficoltà per
ottenere la prescrizione della “pillola del giorno dopoâ€Â»
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Vibratore
Vibratore
Un vibratore è uno stimolatore erotico, solitamente dalla forma fallica. Le vibrazioni, prodotte facendo ruotare una massa eccentrica mediante un piccolo motore in corrente continua, vengono usate per provocare piacere sessuale.
//
Storia
Pubblicità di un "massaggiatore per il corpo" del 1910.
Il vibratore a energia elettrica fu inventato negli anni 1880 da medici che per secoli avevano apparentemente curato le donne dall'isteria facendo ciò che oggi conosciamo come masturbazione. Al tempo comunque, non solo i dottori erano convinti che la stimolazione vaginale non avesse nulla a che fare con il sesso,
ma erano convinti che fosse una pratica lunga e faticosa; il vibratore
rese il compito più semplice e veloce, diventando in breve alquanto
popolare tra i dottori. Cominciarono ad apparire versioni casalinghe
che divennero in breve altrettanto popolari, con pubblicità in numerose
riviste e cataloghi per donne. Questi sparirono negli anni 1920, quando l'apparizione dei vibratori nella pornografia
rese impossibile per la società evitare di riconoscere le connotazioni
sessuali dell'oggetto. Nella loro più comune forma di "massaggiatori
per il corpo", vennero venduti milioni di vibratori sia a uomini sia a
donne.
I vibratori spesso permettono alle donne di raggiungere l'orgasmo
più velocemente e facilmente, mentre non necessariamente sono in grado
di realizzare orgasmi più forti di quelli prodotti dalla semplice
stimolazione manuale. Sono a volte raccomandati da sessuologi
alle donne che hanno difficoltà a raggiungere l'orgasmo in altri modi.
Le coppie a volte li usano per aumentare il piacere di uno o di
entrambi i partner.
Un sondaggio della Durex del 2006 (peraltro preliminare alla vendita di un anello vibrante di nuova concezione) affermò che il 46% delle donne possiede un vibratore.
La vendita di vibratori e oggetti simili è vietata in alcuni stati nella parte meridionale degli Stati Uniti d'America. Nello stato del Texas la vendita di articoli per la stimolazione sessuale (come vibratori e dildo)
tecnicamente è illegale, ma molti negozi li vendono ugualmente a patto
che l'acquirente firmi una liberatoria dove afferma di usare l'oggetto
solo per scopi educativi. Acquistare un vibratore è illegale anche in Georgia, Alabama, Mississippi, Indiana, Virginia, Louisiana e Massachusetts
Tipologia
Un vibratore in lattice
Esiste un'enorme gamma di vibratori, che si divide in categorie minori:
resistenti all'acquavibratore clitorideoa forma di uovoa forma di dildoa forma di coniglioa forma di farfallaper la stimolazione del punto Gper stimolazione analeanello vibrantemissile tascabilevibratore nascosto
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Dildo
Dildo
Un dildo in silicone
Un dildo è un giocattolo sessuale spesso a forma di pene utilizzato in genere per la masturbazione.
Non tutti gli oggetti fallici
sono necessariamente dei dildo. Alcuni oggetti fallici sono stati
venerati e altri usati come oggetti artistici durante la storia, mentre
i dildo sono tali solo nel caso che abbiano la funzione sopra
descritta. I dildo sono usati da individui di ogni sesso e di
orientamento sessuale, da soli o con il partner.
//
Storia
I dildo accompagnano l'umanità da millenni, come confermato dal ritrovamento di alcune pietre di forma fallica a Gorge d'Enfer, in Francia, probabilmente veri e propri dildo paleolitici, sebbene alcuni
studiosi ritengano questi manufatti semplici rinforzi per le lance. Un
fallo verde, con ogni probabilità utilizzato come dildo e risalente,
secondo gli esperti, a 4000 anni fa, è attualmente esposto al Museo dell'Antica Cultura Sessuale nei pressi di Shanghai. I dildo erano utilizzati anche nell'antica Grecia, intagliati nel cuoio dai calzolai, e chiamati olisboi (al singolare olisbos). Secondo alcuni interpreti, di dildo si parlerebbe figurativamente anche nella Bibbia: Con
i tuoi splendidi gioielli d'oro e d'argento, che io ti avevo dati,
facesti immagini umane e te ne servisti per peccare. (Ezechiele 16:17)
Etimologia
La parola "dildo" è probabilmente una storpiatura dell'italiano "diletto" . La parola potrebbe anche derivare dall'inglese "Dil Doul", un'espressione - che significa pene eretto - utilizzata in una vecchia canzone intitolata "The maids Complaint for want of a Dil Doul" (La protesta delle nubili che vogliono un Dil Doul).
Cos'è un dildo
Non tutti concordano sull'esatta definizione di dildo. Generalmente
si ritiene che un oggetto simile ad un fallo per forma, misura e
aspetto complessivo che non vibra sia un dildo. Per alcuni, vanno considerati dildo pure i manufatti con le caratteristiche suddette in grado di vibrare. Altri invece parlano in quel caso di estensioni.
Alcuni chiamano dildo anche oggetti che non assomigliano a un pene ma
sono appositamente progettati per la penetrazione vaginale, e anche su
questo punto c'è dissenso. Una corrente di pensiero include fra i dildo
i manufatti per la penetrazione anale, un'altra no.
Materiali
I primi dildo erano fatti di pietra, legno, cuoio, cera o
porcellana. Tra questi sono rimasti molto popolari i dildo di cuoio
riempiti di cotone o stracci. I dildo di gomma, irrigiditi solitamente
da un'anima di metallo, furono commercializzati per la prima volta
negli anni '40.
Tali oggetti erano alquanto pericolosi: la presenza della barra di
metallo e la facile deteriorabilità della gomma esponevano l'utente al
rischio di seri incidenti.
In seguito, si sono diffusi i dildo in PVC. Molti dei dildo venduti oggi, soprattutto quelli più economici, sono prodotti con questo materiale.
Sono stati realizzati dildo di metallo cromato ed hanno riscosso un certo seguito, specialmente nei circoli BDSM. Non sono particolarmente comodi perché non sono flessibili.
Gli anni '90 hanno visto il boom dei dildo di silicone,
un trend che è continuato parallelamente al ribasso dei prezzi. Sono
facili da pulire e non emanano il caratteristico odore di plastica del
PVC. Costosi al loro ingresso sul mercato, ormai hanno prezzi
ragionevoli, e ciò ne fa un'ottima scelta per utenti alle prime armi.
Il silicone assorbe bene il calore corporeo ed è un eccellente
conduttore di vibrazioni. Il silicone inoltre è un materiale di alta
qualità (specialmente rispetto all'economica gelatina di cui sono fatti
alcuni dildo), sterilizzabile con acqua bollente o candeggina.
Più recentemente sono stati commercializzati dildo di vetro borosilicato (Pyrex).
Sono costosi e rigidi, ma riscuotono successo, anche perché possono
essere portati alla temperatura corporea con semplice acqua calda e
sono sterilizzabili mediante bollitura.
Un altro nuovo materiale è il Cyberskin, simile - alla vista e al tatto - alla pelle umana. Il Cyberskin garantisce un particolare realismo,
però è un materiale poroso che non può essere sterilizzato, diventa
appiccicoso dopo il lavaggio (inconveniente al quale si può rimediare
con farina di grano) ed è molto più delicato e deteriorabile del
silicone.
Problemi sono stati riscontrati con i dildo di PVC e gelatina perché contengono ftalato,
un ammorbidente aggiunto a certi materiali plastici, utilizzato anche
per custodie di CD, contenitori alimentari ed altri giocattoli morbidi.
Lo ftalato può entrare in circolo attraverso le membrane mucose della
bocca, della vagina e dell'ano, e alcuni studi lo collegano ad malattie
come cancro e difetti prenatali. I prodotti in PVC e gelatina, inoltre,
non possono essere sterilizzati.
Forma
Molti dildo assomigliano al membro maschile, dettaglio più dettaglio meno. Molte femministe
reputano discutibile l'uso del pene per varie ragioni; perciò sono
stati prodotti dildo di svariate forme alternative. Ce ne sono di
artistici, modellati sulle figure di dee, o di più semplici e più
funzionali alla stimolazione genitale. In Giappone molti dildo rappresentano animali o personaggi dei cartoni animati - come Hello Kitty - di modo che possano essere venduti come semplici giocattoli, eludendo le rigide leggi contro l'oscenità.
Usi
La penetrazione vaginale è l'uso più ovvio. I dildo hanno
anche un uso feticistico, e alcune coppie lo usano in altre maniere,
per esempio passandoli sulla pelle durante i c.d. preliminari. Se le dimensioni lo permettono, possono essere usati come mordacchia, per penetrazioni orali (una sorta di fellatio artificiale), o per penetrazioni anali. Alcuni utilizzano dildo speciali, fatti apposta per stimolare il punto G.
Sicurezza e salute
Alcuni dildo particolarmente grossi sono da esposizione, e non sono utilizzabili per penetrazioni.
La condivisione di un dildo tra varie persone può trasmettere
malattie tra coloro che ne fanno uso, soprattutto se l'oggetto è
realizzato in materiali porosi o micro-porosi.
Anche se ne esistono di non porosi e facili da sterilizzare, come
quelli in Pyrex e silicone (questi ultimi, in particolare, possono
essere bolliti o lavati con candeggina diluita: 10 parti d'acqua, 1 di
candeggina) non vuol dire l'utilizzo non protetto di un medesimo dildo
da parte di più soggetti garantisca l'assoluta sicurezza di non
contrarre malattie. L'uso del profilattico consente di ridurre ulteriormente i rischi.
I dildo di silicone e i lubrificanti a base di silicone non
sono compatibili. Tali lubrificanti tendono a liquefare la superficie
del dildo di silicone, rendendola pericolosamente appiccicosa. I
profilattici pre-lubrificati potrebbero contenere sostanze a base di
silicone, quindi prima di coprire un dildo con un profilattico
pre-lubrificato è meglio accertarsi della composizione di tale
lubrificante.
I dildo senza una base allargata o altri meccanismi di controllo per inserimenti profondi non dovrebbero essere utilizzati analmente. Si rischia un risucchio - dovuto a contrazioni antiperistaltiche, le stesse che consentono l'assunzione delle supposte - che rende impossibile l'estrazione senza ricorso ad assistenza medica.
Variazioni
Un dildo doppio di latex
Esempi di Butt-plugs
Ci sono dildo a due punti di diverse forme e taglie. Un dildo che
viene inserito e mantenuto per un certo tempo all'interno dell'ano
viene generalmente denominato butt-plug.
Dildo usati per ripetute penetrazioni anali, così come quelli a spinta,
sono chiamati semplicemente "dildo". Ma ci sono anche dildo doppi, di
differenti dimensioni e orientati verso lo stesso lato, per una
simultanea penetrazione anale e vaginale.
Alcuni dildo sono completi di un'imbracatura che consente di indossarli. Sono chiamati anche strap-on dildo.
Gli strap-on dildo possono avere una doppia estremità. Possono essere
usati dalle donne che vogliano provare la penetrazione vaginale
penetrando al tempo stesso il proprio partner, e quindi si prestano
all'uso sia in rapporti omosessuali, sia rapporti eterosessuali a ruoli invertiti. In quest'ultimo caso il rapporto si chiama pegging.
Ci sono poi dildo progettati per essere fissati alla faccia, dildo gonfiabili o dotati di ventosa alla base.
Galleria
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Eiaculazione femminile ( squirting )
Eiaculazione femminile
(detto anche Squirting)
Il termine eiaculazione femminile si riferisce alla espulsione di un fluido dall'uretra durante la stimolazione sessuale o in prossimità dell'orgasmo, espulsione che in qualche modo richiama l'eiaculazione maschile.
L'origine e la natura esatta di questo fluido sono sconosciute,
sebbene alcuni ricercatori abbiano ipotizzato che abbia origine dalle ghiandole di Skene
(o ghiandole parauretrali). La possibilità o no che ogni donna sia in
grado di eiaculare in questo modo è ugualmente oggetto di controversie.
L'esistenza stessa del fenomeno è stata oggetto di controversie,
anche perché è difficile distinguere questo fenomeno dall'incontinenza
urinaria che può accompagnare, in certe donne, il momento dell'orgasmo.
In ogni caso, studi medici successivi al 2000 e in condizioni controllate hanno dimostrato un effetto bona fide non collegato all'urina .
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La natura dell'eiaculazione femminile
L'eiaculazione femminile non è un concetto moderno. Il filosofo greco Aristotele ne annotava già l'esistenza Galeno, nel II secolo, descrisse la prostata femminile; nel 1559, l'anatomista italiano Realdo Colombo riferì dell'eiaculazione femminile mentre spiegava le funzioni del clitoride, e nel XVII secolo, l'anatomista tedesco Regnier de Graaf
scrisse, in un libro sull'anatomia femminile, di fluidi «che correvano
fuori» e «che zampillavano» durante l'eccitamento sessuale.
Fino agli anni ottanta
l'eiaculazione femminile era largamente ignorata dalla comunità medica.
In quegli anni il tema ritornò a galla con il bestseller The G Spot: And Other Discoveries About Human Sexuality (Il punto G e altre scoperte sulla sessualità umana) scritto da Alice Khan Ladas, Beverly Whipple e John Perry. Il libro non solo riconosceva l'esistenza del punto G, ma portava all'interno della comunità medica l'eiaculazione femminile come principale fonte della salute sessuale delle donne.
Sebbene in molti nella comunità medica e scientifica abbiano ora
riconosciuto l'esistenza del fenomeno, permane un largo vuoto quando si
cerca di spiegare su basi scientifiche il processo di eiaculazione o la
fonte del fluido stesso.
Sono stati condotti studi da medici quali Beverly Whipple, John Perry, Gary Schuback, Milan Zaviacic e Cabello Santamaria,
ma i risultati sono stati limitati. Se comunque le informazioni in
possesso non spiegano chiaramente la provenienza del fluido, le analisi
chimiche effettuate sul fluido da numerosi team di ricerca hanno
rivelato che non è urina (i livelli di creatinina e urea sono troppo bassi).
Ricerche
Sono stati compiuti diversi studi sui fluidi espulsi durante
l'eiaculazione femminile per determinarne la composizione chimica.
Attraverso le analisi chimiche è stato rilevato che il fluido espulso contiene:
glucosio (uno zucchero naturale) e fruttosio (un altro zucchero naturale, rinvenuto anche nel fluido seminale prostatico)antigene prostatico specifico (PSA): un'enzima prodotto dalla prostata e presente nello sperma
che il PSA mantiene fluido dopo l'eiaculazione. È stato ipotizzato che
nella donna l'antigene venga generato dalle ghiandole periuretrali.un livello molto basso di creatinina e urea:
i due principali marcatori chimici dell'urina, rinvenuti ad alte
concentrazioni nelle analisi dell'urina precedenti e successive
all'eiaculazione.
Nel 1988, Milan ZaviaÄiÄ, che dirige l'istituto di patologia dell'Università Comenius di Bratislava,
pubblicò uno studio su cinque pazienti ricoverate, per problemi di
fertilità, presso il reparto di ginecologia e ostetricia. La totalità
dei campioni di una delle pazienti e un campione su quattro di una
seconda donna del gruppo furono prelevati direttamente in laboratorio,
i restanti a domicilio. In quattro casi su cinque, i campioni furono
analizzati entro tre ore dal prelievo, mentre in quello restante furono
analizzati tre mesi dopo. I risultati mostrarono, in tutti e cinque i
casi, una concentrazione di fruttosio maggiore nel campione
dell'eiaculato rispetto a quello delle urine.
Nel 1997, Cabello Santamaria analizzò le urine alla ricerca del PSA tramite MEIA (Microparticle Enzyme Immunoassaye, metodica immunoenzimatica a microparticelle)
scoprì che il 75% del campione mostrava una concentrazione di PSA nelle
urine post orgasmiche che non era presente nel campione pre orgasmico.
Il fluido raccolto al momento dell'orgasmo (distinto dal campione delle
urine) mostrò la presenza del PSA nel 100% dei campioni.
Nel 2002, Emanuele Jannini dell' Università dell'Aquila
offrì una spiegazione per questo fenomeno, così come per le frequenti
smentite della sua esistenza: le aperture delle ghiandole periuretrali
sono di norma della dimensione dei pinoli, e variano nella dimensione
da donna a donna, fino a quasi scomparire in alcune donne.
Se le ghiandole periuretrali sono la causa dell'eiaculazione femminile,
questo può spiegare l'assenza di questo fenomeno in molte donne.
L'eiaculazione retrograda, dove il fluido viaggia fino all'uretere verso la vescica, potrebbe anche contare nell'assenza altrimenti osservata.
La ghiandole periuretrali e l'eiaculazione femminile
Le donne non hanno un esatto equivalente delle ghiandole maschili della prostata
(una parte essenziale del sistema riproduttivo maschile), ma possiedono
comunque organi secretori omologhi in quanto sviluppatisi dallo stesso
tessuto embrionale (similmente alla relazione tra testicoli e ovaie), e che sono chiamati ghiandole periuretrali.
La dimensione e la struttura delle ghiandole periuretrali varia
relativamente in modo considerevole, sembra, da donna a donna. Il
fluido che produce è simile a quello prodotto dalla prostata maschile
e, così come negli uomini, passa nell'uretra, e in qualche caso
potrebbe passare nella vagina.
Le ghiandole si riempiono con il fluido durante il rapporto sessuale e
possono essere sentite attraverso il muro vaginale. Il rigonfiamento
del tessuto circostante l'uretra, può essere una combinazione di
ghiandole che si riempiono col fluido e del tessuto erettile delle
donne che si solleva, il corpo spugnoso, che da dietro, negli uomini,
consente l'erezione. Il sollevamento della parte non visibile del
clitoride sarà inoltre evidente.
È questo, sembra, il ritmico contrarsi dei muscoli pelvici durante
l'orgasmo che espelle il fluido accumulato come ultima componente
dell'eiaculazione femminile. Il quantitativo di fluido rilasciato può
essere considerevole, attraverso il ripetersi di riempimento e
svuotamento delle ghiandole durante l'orgasmo.
Nella società
Diagnosi differenziale
La disinformazione riguardante l'eiaculazione femminile può portare
a diagnosticare in modo errato il quadro clinico di fondo oppure a
diagnosticare patologie inesistenti.
Gli studi attuali hanno oramai verificato che il fluido eiaculato è espulso attraverso l'uretra
anche se permane la credenza errata che il fluido lasci il corpo
attraverso la vagina. L'espulsione di un copioso quantitativo di fluido
dalla vagina è chiamato, al contrario, scarico vaginale abbondante e può avere differenti cause:
scarico fisiologico - un abbondante quantitativo di scarico senza alcun disordine medico di fondo;
infezioni o malattie trasmesse sessualmente - presente con i tipici sintomi, tra cui prurito, cattivo odore e/o arrossamento;
un'infezione trasmessa sessualmente come la Trichomonas Vaginalis che spesso si presenta senza la sintomatologia tipica.
Per tali motivi è importante che ogni donna che accusi quantitativi non normali di scarico vaginale si sottoponga a test.
D'altra parte una donna che non sia stata informata correttamente
sull'eiaculazione femminile potrebbe pensare di soffrire di
incontinenza urinaria da stress e cercare un intervento medico. La cura
per l'incontinenza urinaria da stress richiede spesso l'uso di
medicinali o un intervento chirurgico, entrambi non necessari e
pericolosi se la fonte del fluido è diversa. Prima di richiedere un
intervento medico queste donne dovrebbero provare a verificare se il
fluido è espulso dall'uretra e se si tratta di urina.
Pornografia
In alcuni film pornografici, le donne sono mostrate eiaculare un fluido chiaro o lattiginoso.
Nell'industria pornografica statunitense, Cytherea è generalmente riconosciuta come la "regina dello squirt", a causa delle sue eiaculazioni particolarmente intense e voluminose.
Il genere è diffuso anche nella pornografia giapponese dove prende il nome di shiofuki.
Censura nei film inglesi
Nel Regno Unito, la British Board of Film Classification,
l'ente britannico che si occupa della classificazione dei film, nega
l'esistenza del fenomeno dell'eiaculazione femminile definendola come
l'urinazione durante l'atto sessuale, ed escludendone in tal modo la
rappresentazione a causa della normativa inglese sulla censura che
viene imposta su ogni materiale che ricade all'interno della sezione 2
degli Obscene Publications Acts (Disposizione sulle pubblicazioni oscene) che proibiscono la rappresentazione di pratiche di urofilia.
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Posizioni sessuali
Posizioni sessuali
Per posizioni sessuali si intendono i diversi modi con cui è possibile praticare un rapporto sessuale.
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Posizione del missionario
Posizione del missionario vista di profilo
Posizione del missionario, visuale superiore
La posizione del missionario è probabilmente la più diffusa
posizione sessuale. Si è favoleggiato che questa posizione abbia preso
tale nome essendo l'unica approvata dai missionari
cristiani. Tuttavia tale interpretazione appare essere un mito.
Probabilmente il termine nacque fra il 1945 e il 1965, da una serie di
fraintendimenti di documenti storici. In questa posizione sessuale la donna è distesa sulla schiena, a gambe allungate e aperte. L'uomo
a gambe unite, si sistema fra le gambe della donna e si distende su di
lei, usando come punti d'appoggio le ginocchia ed i gomiti. Tenendosi
abbastanza alto sulla donna in modo che la regione del pene prema sul Monte di Venere, fa scivolare, eventualmente aiutato dalla partner, il pene nella fessura vulvare e nella vagina.
Inconvenienti
Per tutta la durata del coito,
la donna subisce sul proprio corpo il peso dell'uomo, che ne limita la
libertà di movimento e la respirazione. Se incinta, potrebbe rifiutare
questa posizione a causa del disagio prodotto dal peso dell'uomo sul
basso ventre, soprattutto se insorge il dolore, provocato dalle spinte
violente del glande sul collo dell'utero.
Vantaggi
Essendo la penetrazione abbastanza profonda, l'uomo dovrà moderare
le spinte, ma potrà penetrare la donna in profondità, fino a toccarne
il collo dell'utero.
Esistono numerose varianti della posizione del missionario; in
particolare esse richiedono che la donna tenga le gambe in posizioni
diverse (es. incrociate, alzate sulle spalle dell'uomo o incrociate
dietro il suo collo. La maggior parte di queste varianti sono molto
favorevoli alla penetrazione anale: infatti, specialmente durante le
prime esperienze di penetrazione anale della donna, essa risulta essere
meno dolorosa se praticata in questa posizione.
Posizione a gambe intrecciate
La donna si sdraia sulla schiena, a gambe allungate e aperte.
L'uomo, a gambe larghe, si distende sulla donna, la quale allungherà
una gamba fra quelle del partner. Se l'uomo trova difficoltà a
penetrarla in questa posizione, può sistemarsi a gambe unite, fra
quelle aperte della donna, la quale, a penetrazione avvenuta, passerà una delle sue gambe fra quelle del partner.
Inconvenienti
Il pene penetrando meno profondamente nella vagina
e leggermente di traverso, sotto l'effetto di movimenti troppo veloci,
avrà la tendenza a fuoriuscire dalla vagina; per questo motivo, l'uomo
deve limitare l'ampiezza dei movimenti coitali del bacino. Questa
posizione sarebbe secondo alcuni da sconsigliare durante gli ultimi
mesi di gravidanza
Vantaggi
È una variante della posizione del missionario, la sensazione di
piacere può essere piuttosto pronunciata, sia nell'uomo che nella
donna; essendo l'angolo di penetrazione del pene nella vagina
leggermente modificato, lo sfregamento del pene avviene sul lato destro
o sinistro della parete vaginale. La regione pelvica dell'uomo può
contribuire alla sensazione di piacere, esercitando una pressione sul clitoride. È una posizione più rilassata e fisicamente meno impegnativa.
Posizione ventrale
In questa posizione la donna
si distende sul ventre, a gambe allungate e aperte. L'uomo a gambe
unite si distende sulla schiena della donna, sostenendosi parzialmente
sulle ginocchia e sulle braccia per non gravare tutto il peso sul corpo
di lei.
Inconvenienti
La donna può sentirsi schiacciata dal peso dell'uomo, specie all'altezza del bacino, pertanto è una posizione da sconsigliare durante la gravidanza.
Se le spinte sono forti e ampie, il pene può scivolare fuori dalla
vagina. La donna, priva di libertà di movimento svolge solo un ruolo
passivo.
Vantaggi
L'uomo, sostenendosi solo su un braccio, con le dita della mano libera può stimolare il clitoride della patner.
Posizione semplice con donna sopra
"Posizione con la donna sopra: variante classica"
"Posizione con la donna sopra: variante in cui la donna si sdraia completamente sul petto dell'uomo"
In questa posizione chiamata anche "dello smorzacandela", l'uomo si
sdraia sulla schiena con le gambe semi aperte; la donna si posizionerà
a cavalcioni sul bacino, con le gambe aperte e le ginocchia piegate
all'indietro, rimanendo seduta col busto eretto oppure sdraiandosi sul
petto dell'uomo. Se il pene è già in erezione, potrà facilmente farlo
entrare nella vagina semplicemente adagiandosi su di esso; nel caso in
cui invece non lo fosse, avendo una certa libertà di movimento del
bacino potrà portare facilmente all'erezione il partner.
Vantaggi
Per alcune donne raggiungere l'orgasmo in questo modo, essendo tra
l'altro la penetrazione piuttosto profonda, risulta molto piacevole. La
posizione è gradita da molte donne anche perché dà loro l'impressione
di "guidare" maggiormente il rapporto. In realtà, il ritmo della
penetrazione è controllato anche in questa posizione dall'uomo. La
donna ha, invece, una certa libertà di influenzare la profondità della
penetrazione (stando più o meno sollevata sulle ginocchia), a meno che
ella non sia sdraiata in avanti sul petto dell'uomo: in questo caso il
partner la abbraccia e la trattiene a livello dal busto e della vita,
limitandone così l'autonomia di movimento e mantenendo il completo
controllo del rapporto.
Se la donna si posiziona seduta con il busto eretto sarà molto
facile per l'uomo, se lo gradisce, toccarle, massaggiarle e/o
afferrarle i seni e i capezzoli; sarà invece più difficile per i
partner darsi dei baci, cosa che invece è molto naturale se la donna si
piega sul busto dell'uomo.
Inoltre, se la donna è piegata in avanti, risulta molto facile e
agevole per l'uomo afferrare e stringere fra le mani le natiche della
partner, che risultano sollevate e piuttosto esposte; egli,
massaggiandole, le può anche eventualmente "separare" e penetrare
delicatamente con uno o più dita nell'ano, aumentando l'eccitazione
della donna tramite la stimolazione di quella zona; a tale scopo, oltre
alle dita, è possibile l'uso di oggetti diversi (es. vibratori o falli
artificiali). Anche coloro ai quali piace sculacciare la compagna
durante il rapporto sessuale troveranno questa posizione
particolarmente indicata per questa pratica, essendo il sedere quasi
totalmente esposto e l'angolazione delle braccia dell'uomo
particolarmente favorevole a batterlo.
Svantaggi
L'uomo potrebbe "sentire" eccessivo, il peso della donna sul proprio
bacino, soprattutto se di corporatura "abbondante". Se l'uomo ha un
pene lungo, eventuali brusche spinte in alto del bacino, potrebbero
portare il glande a comprimere il collo dell'utero procurando dolore
alla donna.
La posizione è usata frequentemente anche per il sesso anale.
Tuttavia, non è considerata la migliore a tale scopo: infatti, come si
è detto la profondità della penetrazione è controllata dalla donna, e
questo può essere un vantaggio se ella riesce, per tutta la durata del
rapporto, a rimanere "sollevata", di fatto mantenendo i muscoli delle
gambe contratti e sopportando uno sforzo notevole; se invece, per
esempio a causa di stanchezza o crampi, gli stessi muscoli cedessero e
la donna si trovasse costretta a sedersi completamente sul pube
dell'uomo, la penetrazione totale del pene potrebbe far diventare il
rapporto estremamente doloroso per lei, potenzialmente anche generando
lesioni all'ano o al retto.
Posizione semplice da dietro o "alla pecorina"
"Posizione alla pecorina: variante classica"
"Posizione alla pecorina: variante in cui la donna si inclina in avanti, abbassando la testa ed esponendo il sedere"
In questa posizione la penetrazione avviene "da tergo", ovvero
posteriormente, imitando perciò la postura assunta da molte specie
animali durante l'accoppiamento.
La donna si inginocchia e assume una posizione "a 4 zampe",
appoggiando il proprio peso sulle braccia e sulle gambe e eventualmente
inclinandosi in avanti, abbassando la testa e le spalle ed esponendo così completamente le natiche,
l'ano e i genitali. L'uomo si posiziona posteriormente alla donna, in
piedi (se la donna è su un supporto rialzato, ad esempio un letto)
oppure anch'egli appoggiato sulle ginocchia. In questa posizione l'uomo
afferra i fianchi e il sedere della donna con le mani e la trattiene,
bloccandola fermamente mentre la penetra; è dunque l'uomo che determina
il ritmo, la profondità e l'intensità del rapporto; la penetrazione può
avvenire indifferentemente e/o alternativamente nella vagina o nell'ano.
In caso di rapporto sodomitico, l'uomo dovrà stare leggermente più
rialzato rispetto a quella vaginale, in quanto l'orifizio anale, in
questa posizione, risulta verticalmente più in alto; entrerà quindi con
il pene leggermente inclinato verso il basso; per questo motivo, nel
rapporto anale da dietro l'uomo risulterà quasi a cavalcioni della
donna e la posizione assunta assomiglierà ad una "cavalcata".
Una volta effettuata la penetrazione, in entrambi i tipi di
penetrazione, l'uomo può spingersi in avanti, appoggiandosi
completamente sulla schiena della compagna ed eventualmente
accarezzandole e tenendole stretto fra le mani il seno.
Nella variante detta "posizione della segretaria" la donna viene
fatta piegare in avanti facendole appoggiare il busto su un piano
orizzontale, ad es. un tavolo o una scrivania (da qui il nome), di cui
ella afferrerà il bordo opposto a quello dove è appoggiato il bacino.
Vantaggi
È una posizione considerata particolarmente "animalesca", proprio in
quanto imita il modo di accoppiarsi tipico di molti animali (in inglese
è chiamata "doggy style", cioè "alla maniera dei cani"); in molte
persone questo può stimolare maggiormente la fantasia sessuale,
associando a questa posizione un contenuto di maggiore potenza sessuale
e di più elevata disinibizione. Oltre che per i rapporti vaginali, la
posizione è piuttosto favorevole per il sesso anale
ed è forse la posizione più frequentemente utilizzata per questo tipo
di rapporto. In questa posizione l'uomo - o la stessa donna - può
associare, alla penetrazione, la stimolazione manuale del clitoride o del seno della donna, aumentandone il piacere sessuale.
E' possibile inoltre associare alla penetrazione la pratica dello spanking,
ovvero sculacciare più o meno intensamente la donna; ciò è tuttavia più
facile durante i preliminari oppure interrompendo brevemente il
rapporto, giacché lo stretto contatto del pube dell'uomo con le natiche
della donna, limita lo spazio disponibile per questo tipo di gesto.
Sembra sia la posizione preferita dalla maggior parte degli uomini (nell'indagine recentemente svolta da Rossi e Bardolini su un campione di uomini e donne italiane essa risulta essere la
maggiormente "richiesta" da circa il 75% degli uomini intervistati),
sia perché è associata all'idea di una più completa dominazione della
donna, sia perché evoca mentalmente la penetrazione anale (anche se non
fisicamente attuata) sia, infine, perché durante l'atto sessuale
consente una visuale privilegiata sui glutei, una delle zone erogene
per eccellenza del corpo femminile.
Nonostante la percezione comune di una posizione molto "spinta",
l'utilizzo di questa posizione in gravidanza è particolarmente
consigliato, anche nelle fasi avanzate della stessa, in quanto la
pancia non si trova tra l'uomo e la donna e il feto è così protetto da
pressioni eccessive.
Svantaggi
Se per gli uomini la posizione da dietro è generalmente molto
piacevole, altrettanto non si può dire delle donne: nell'ambito del
genere femminile essa incontra un minore consenso.
Ciò può essere dovuto al fatto che questa posizione induce la donna
a una condizione di maggiore passività durante l'atto sessuale, in cui
il ruolo attivo è svolto in maniera prevalente dall'uomo: è lui che in
genere decide il ritmo e la profondità della penetrazione, anche se la
donna può collaborare a regolare la frequenza e la potenza delle
spinte, muovendosi a sua volta. Questo aspetto fisico, insieme alla
somiglianza di questa posizione con la tipica modalità di accoppiamento
propria degli animali porta alcune donne a considerarla come
particolarmente umiliante dal punto di vista psicologico. Inoltre,
questa posizione può comportare per la donna un certo grado di
imbarazzo e, talvolta, di paura, dovuti alla necessità di esporre al
partner in modo completo le natiche, i genitali esterni e lo sfintere
anale. È considerata anche tra le posizioni meno "romantiche", dato che
non consente ai due partner di baciarsi e di guardarsi in viso durante
l'accoppiamento. A livello fisico, in alcuni casi, per la donna può
essere fastidiosa e anche dolorosa a causa della maggiore profondità di
penetrazione che essa consente, nonché scomoda laddove debba essere
mantenuta a lungo. Dall'indagine di cui sopra appare in effetti come
questa posizione sia considerata dalla maggioranza delle donne (circa
il 68%) tra le tre posizioni che gradiscono di meno; peraltro, oltre
tre quarti delle donne che non la gradiscono (circa il 54% delle donne
intervistate) dichiarano di praticare comunque abitualmente questa
posizione al solo fine di compiacere il partner, sia nell'ambito di
rapporti vaginali, sia durante unioni anali. Per quanto riguarda l'uso
di questa posizione per rapporti anali, essa può essere sconsigliata
nelle prime esperienze di sodomia
passiva (ovvero la prima volta che si riceve una penetrazione nell'ano)
in quanto può risultare più dolorosa rispetto ad altre posizioni
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Orgasmo
Orgasmo
L'orgasmo è una reazione del corpo durante l'atto sessuale (etero, omo o mediante masturbazione), conseguenza di una intensa eccitazione delle zone erogene e degli organi sessuali.
Generale
Nella specie umana,
sia uomini che donne possono avere l'orgasmo. Negli uomini si presenta
come un picco rapido di eccitazione seguito dalla eiaculazione, nelle
donne può consistere in un periodo più esteso di sensazioni di piacere
con alcuni picchi di estremo piacere, diverso dagli uomini, con un
decremento delle sensazioni più lento.
L'orgasmo è per lo più associato, in ambedue i sessi, ad altri tipi
di azioni involontarie, come emissioni vocali e spasmi muscolari in
zone diverse del corpo, associate ad una generica sensazione di
euforia. È di solito accompagnato da una sensazione di leggera
stanchezza e da un generalizzato bisogno di riposo. Questa sensazione
di rilassatezza e sonnolenza può essere attribuita al rilascio di endorfine oltre che al naturale bisogno di riposo dopo un'intensa attività fisica.
L'orgasmo negli individui di sesso maschile
Una donna porta all'orgasmo il suo compagno, nell'opera di Johann Nepomuk Geiger.
Nei soggetti di sesso maschile è quasi sempre legato al momento dell' eiaculazione, come avviene nella maggior parte delle specie dei mammiferi.
Durante l'orgasmo nell'individuo di sesso maschile si verificano in rapida successione contrazioni ritmiche della prostata, dell'uretra e dei muscoli situati alla base del pene; tali contrazioni servono ad espellere il seme durante quella che viene definita eiaculazione.
Il processo di eiaculazione ha una durata che varia dai 3 ai 10
secondi e provoca generalmente una sensazione di piacere intenso.
L'apice dell'orgasmo dura comunque in media 3 secondi.
All'eiaculazione segue un periodo refrattario
durante il quale l'uomo non ha la possibilità di avere un ulteriore
orgasmo, ma anzi prova disturbo se i genitali vengono stimolati. Tale
periodo può variare da poche decine di secondi a diverse ore, a seconda
dell'età e di altri fattori individuali. Solo in rarissimi casi si ha
notizia di individui nei quali il periodo di refrattarietà è totalmente
assente.
Alcuni scienziati hanno formulato una teoria secondo la quale questa
particolarità sarebbe causata da un qualche malfunzionamento della ghiandola pituitaria.
L'orgasmo negli individui di sesso femminile
"Orgasmo".
Foto artistica di una raccolta inerente i film pornografici - Monaco di Baviera (2004)
Nell'individuo di sesso femminile l'orgasmo è preceduto dalla lubrificazione delle pareti vaginali e da un ingrossamento del clitoride provocato dall'aumento del flusso sanguigno nei suoi tessuti spugnosi. Quando una donna si avvicina al culmine dell'orgasmo il clitoride si ritira all'interno del prepuzio e le labia minora (o piccole labbra) assumono un colore più scuro. All'approssimarsi dell'orgasmo l'utero subisce delle contrazioni muscolari.
A differenza dei maschi, in cui la percentuale è molto più esigua,
una buona parte degli individui di sesso femminile ha difficoltà a
raggiungere l'orgasmo: ciò è dovuto ad una forte componente
psicologica, la quale ne condiziona il successo.
Una donna sperimenta un orgasmo completo quando tanto l'utero che la
vagina, compresi i muscoli pelvici e quello anale, vengono sottoposti a
contrazioni ritmiche.
Terminato l'orgasmo, il clitoride riemerge dal prepuzio e ritorna
alle dimensioni normali in meno di dieci minuti. A differenza degli
uomini, le donne non sperimentano il periodo di refrattarietà, o ne
hanno comunque di molto brevi. Questa particolarità rende loro
possibile far seguire un secondo orgasmo al primo in tempi
relativamente ravvicinati. Alcune donne riescono ad avere anche un
terzo o quarto orgasmo quasi in successione, dando luogo così a quelli
che vengono definiti orgasmi multipli. Questo tipo di orgasmo si verifica, secondo alcune ricerche, per circa il 13% delle donne.
In ogni caso, il clitoride - nella gran parte dei casi - risulta
essere troppo sensibile dopo l'orgasmo per tollerare, senza alcuna
sensazione di irritabilità o addirittura di dolore, un'ulteriore
stimolazione in tempi ravvicinati.
Orgasmo forzato
Nell'ambito dei giochi di ruolo di tipo BDSM, ovvero di dominazione e sottomissione, è frequentemente utilizzata, assieme alla negazione dell'orgasmo,
la pratica dell'orgasmo forzato. Tale pratica consiste
nell'effettuazione, da parte del soggetto dominante, di una prolungata
e ripetuta stimolazione sessuale - legata per lo più alla masturbazione
- nei confronti del soggetto sottomesso, anche dopo che questi ha
raggiunto effettivamente l'orgasmo. L'orgasmo forzato consiste quindi
in una stimolazione sessuale effettuata dal soggetto dominante durante
il periodo di refrattarietà e di scarsa eccitabilità conseguente al
raggiungimento dell'orgasmo, con l'obiettivo di forzare nel tempo più
breve possibile una nuova fase di eccitazione e conseguire uno o più
orgasmi in rapida successione. La particolarità di questa pratica
consiste nel fatto che il soggetto sottomesso, pur essendo disponibile
sessualmente, può tuttavia avvertire quasi come dolorosa o come
fastidiosa la stimolazione sessuale effettuata nei suoi confronti dal
partner dominante, nel periodo refrattario, e tuttavia la subisce
ugualmente fino a essere condotto nuovamente all'eccitazione e
all'orgasmo in condizione di totale passività e subordinazione.
L'Orgasmo secondo Wilhelm Reich
Il dott.Wilhelm Reich, psicanalista tedesco, nel suo libro La funzione dell'orgasmo ha identificato nell'attività orgasmica un compito regolatore nella fisiologia
umana, ovvero esso avrebbe la funzione di scarica delle tensioni del
corpo e dell'energia in eccesso prodotta nell'organismo dagli
interscambi con l'ambiente.
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Sexy shop
Sexy shop
Un sexy shop (anglicismo traducibile con "negozio del sesso") è un negozio che vende articoli sessuali vietati ai minori, accessori erotici, articoli per sesso sicuro, materiale pornografico e biancheria intima femminile e maschile.
Il primo sexy shop in Italia è stato apero a Milano nel 1972.
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Ipersessualità
Ipersessualità
L'ipersessualità o dipendenza sessuale è un disturbo psicologico e comportamentale
nel quale il soggetto ha una necessità patologica ossessiva di avere
rapporti sessuali o comunque di pensare al sesso. Ha quindi una dipendenza dall'attività sessuale identica a quella che si può avere per un qualsiasi tipo di droga e quindi provoca presto o tardi un grande malessere.
Non c'è però consenso all'interno della comunità medica se la
dipendenza sessuale in effetti esista e al momento non è inclusa nel Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (Manuale diagnostico e statistico dei disordini mentali) pubblicato negli Stati Uniti.
Coloro i quali ne supportano l'esistenza, la descrivono come molto
simile ad altre forme di dipendenza. L'atto, in questo caso quello
sessuale, viene utilizzato per gestire stress e umore.
In Italia il disturbo risulta essere relativamente diffuso, con un maggioranza di sesso maschile . Il soggetto tipico è un uomo di età non definita, con relazioni sentimentali stabili, laureato e non , ed appartentente a qualsiasi ceto sociale.
Conseguenze
L'ipersessualità comporta un'attitudine dell'uomo o della donna a
essere pronti in qualsiasi luogo e con qualsiasi persona a fare sesso
oppure a praticare atti di masturbazione, esibizionismo e voyeurismo.
Tale indole diventa molto sconveniente nell'ambito sociale poiché per
il senso comune del pudore - nonostante oggigiorno vi sia una tendenza
di maggiore apertura nel parlarne in pubblico - si consiglia di non
dare troppo spazio al sesso e comunque costituirebbe un'infrazione
della legge nei casi di atti osceni
in pubblico o di molestie sessuali. Per colui che ne soffre e ne è
cosciente, gradualmente tutti i rapporti affettivi e relazionali vanno
prima o poi a deteriorarsi, compromettendo di conseguenza qualsiasi
altra attività quotidiana del soggetto.
Il soggetto affetto da dipendenza sessuale ha livelli più alti
rispetto alla media della popolazione di disturbi della personalità
quali ansia, depressione, aggressività e ossessione.
Le conseguenze di una dipendenza sessuale possono essere molteplici.
Non necessariamente si presentano contemporaneamente in tutti i
soggetti e sono più o meno accentuate a seconda del livello di
dipendenza.
Tra le conseguenze che la dipendenza sessuale porta possono esservi:
Stress FisicoDeterioramento delle relazioni socialiDiminuzione della memoria a breve termine e di sintesi; diminuzione di abilità cognitive quali: intuito, astrazione, sintesi, creatività, concentrazione; opacità cognitivaDiminuzione del rendimento fisico; stanchezza cronicaAlterazione del sonnoAumento dell'ansia, senso di frustrazione, apatiaDisorientamento progettuale: incapacità di operare scelte importanti o cambiamentiSvalutazione di sé, tristezza, malinconia e depressione; irrequietezza; isolamento sociale
Tra le conseguenze legate specificatamente alla sessualità:
Saturazione attrattiva e affettiva, difficoltà di innamoramento.Anormalità delle relazioni sessuali: il soggetto cerca di ricreare con il suo partner uno schema osceno.
La dipendenza patologica è in taluni casi progressiva, aumentando di
intensità col presentarsi concomitante di una forma di saturazione
sessuale. Per poter soddisfare la propria pulsione può verificarsi nel
soggetto la ricerca sempre più intensa di rapporti sessuali tendenti
all'osceno o al perverso.
Tali aspetti vanno contestualizzati in un ambito di disagio
psicologico-psichiatrico. D'altra parte ancora oggi l'interesse della
psichiatria verso la sessualità e i problemi sessuali dei pazienti
affetti da disturbi mentali è tiepido: da ciò consegue una “certaâ€
impreparazione dello psichiatra nell'affrontare e nel gestire la
dimensione sessuale del suo assistito. Lo psichiatra si trova quindi
nella condizione disagevole di utilizzare la propria esperienza come
unico metro di misura di un comportamento sessuale. L'evento sessuale
rischia paradossalmente di essere "accettato" o "rifiutato" a seconda
se in accordo o meno con ciò che lo psichiatra ritiene del sesso
appartenere alle categorie del "buono" o del "cattivo"; viene meno
quindi la capacità di una comprensione che trascenda i luoghi comuni,
che, pur articolandosi e conflittualizzandosi, possa fornire paradigmi
esplicativi utili ad una gestione "scientificamente" corretta della
domanda e del disagio sessuale del paziente psichiatrico. Il soggetto
portatore di un disturbo psichiatrico è innanzi tutto una persona
sessuale con una propria identità, orientamento, preferenze e
conflittualità inerenti alla sessualità che si articolano con le
strutture psicopatologiche dei disturbi mentali e si declinano in
“neosessualitàâ€, la cui complessità deve essere interpretata più che
diagnosticata.
L'avvento di Internet, e la seguente facilità di accesso alla pornografia sembrerebbero avere influenza sull'aumento dei casi di dipendenza sessuale[1].
Diagnosi
La causa, secondo alcuni medici, può essere anche dovuta a traumi di tipo cerebrale ma più in generale è sconosciuta, come del resto lo sono tutti gli altri comportamenti sessuali anormali.
I criteri diagnostici sono simili a quelli suggeriti dal DSM per altre dipendenze. La diagnosi
clinica è resa molto complessa e difficile da riscontrare direttamente
in un soggetto, a meno che non sia egli stesso ad accusare la
disfunzione o che non sia un suo conoscente a farlo al posto suo in
modo da metterlo in cura.
Per distinguere il disturbo dell'ipersessualità (o dipendenza dal
sesso) da una più normale attività sessuale intensa sono stati
elaborati degli esami specifici. È importante dunque conoscere questo
disturbo in modo da saper identificare il prima possibile i sintomi ed
evitare che le prime conseguenze gravi della patologia si manifestino.
Terapia
Il disturbo, investendo naturalmente il campo psicologico, viene di norma curato tramite psicoterapia
individuale o di gruppo all'interno della quale viene applicato un
metodo leggermente diverso dall'"astinenza", che si prefigge più che
altro l'obiettivo di spingere il soggetto a superare l'ossessiva percezione del bisogno e ritornare ad avere un rapporto normale e sano con la sessualità.
In certi casi, accanto alla psicoterapia, viene impiegato anche l'uso di farmaci di tipo ansiolitico e farmaci in grado di placare o attenuare la libido.
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Pornografia
Pornografia
« Pornografia? Sta bene:
Ma siete voi sicuri
Che il fine ognun misuri
Dalle apparenze oscene? »
(da "Le decadenti" in Rime di Argia Sbolenfi, Olindo Guerrini )
Cliente e prostituta in una illustrazione greca
La Fornarina, celebre opera di Raffaello,
un tempo veniva considerata "oscena" e "scandalosa". Oggi invece tutti
i critici d'arte sono concordi nel dire che si tratta di un grande
capolavoro artistico
La pornografia (dal greco ποÏνογÏαφια, letteralmente "scrivere su" o "disegnare prostitute") è la raffigurazione esplicita di soggetti erotici e sessuali, ovvero:
« trattazione
o rappresentazione esplicita, in scritti, disegni, film, fotografie,
ecc., di soggetti di carattere erotico e ritenuti osceni »
Generalmente nei paesi occidentali non è giudicata illegale, ma in molti contesti è (o è stata) soggetta a censura, e ne viene vietata la visione (in particolare a minorenni).
Da sempre si è dibattuto invano sul mutevole confine tra arte,
erotismo e pornografia (da alcuni considerato un vero e proprio
crimine). Volendo mettere in luce le differenze principali tra erotismo
e pornografia, si possono fare le seguenti constatazioni:
la pornografia è generalmente più esplicita, a differenza dell'erotismo che gioca su immagini meno esplicite;nella pornografia, generalmente, i rapporti sessuali documentati
sono preminenti rispetto al contesto psicologico ed emotivo nel quale
si realizzano (si ha, quindi, una minore attenzione per la sessualità
emotiva a vantaggio di una fisica);secondo autorevole opinione "l'erotismo è comunicazione, la pornografia è rappresentazione".
Non è possibile stabilire una distinzione netta tra pornografia ed
erotismo in quanto le definizioni si basano su un giudizio soggettivo e
mutevole (dipendente dal contesto sociale e storico) di cosa sia
"osceno".
//
Storia della pornografia
Affresco su un muro di Pompei
Rapporto sessuale di Giulia e un atleta, disegno di Agostino Carracci
Pornografia cinese
La pornografia intesa in senso lato ha origini molto antiche;
qualche forma di rappresentazione esplicita di atti sessuali è
testimoniata presso la maggior parte delle civiltà della storia. È
questione controversa se l'importanza relativa della pornografia sia
correlata con il "grado di civiltà" di un popolo. Certamente la
pornografia intesa nel senso corrente è un fenomeno moderno;
nell'esaminare la storia di questo fenomeno, quindi, occorre estendere
l'accezione di pornografia ed intendere qualsiasi genere di
rappresentazione esplicita di atti sessuali, nudità e così via; tenendo
però presente che, al di fuori di alcuni casi, non sempre è
ipotizzabile che tale rappresentazione avesse lo scopo di provocare
eccitazione nell'osservatore.
Il
primo pornografo è stato il pittore Parrasio, vissuto ai tempi di
Socrate, che innamorato della prostituta Teodora la dipinse nuda,
(pittore di prostituta in greco "pornes grafos")
L'illustrazione sessuale è la più antica tra le varie raffigurazioni
visive; addirittura, sono state le sculture e le fotografie che
raffigurano nudità e corpi senza veli le prime forme d'illustrazione,
dando così il via ai vari modi d'intendere e d'interpretare il sesso
spinto, estremo, violento, esplicito, sfrenato e carnale. Ma non si è
mai scoperta con certezza la motivazione di tali illustrazioni, che
potrebbero essere state fatte per provocare eccitazione ma anche per
stupire il vedente.
Le donne nude e le attività sessuali sono descritte in maniera minuziosa nell'arte paleolitica (vedi ad esempio la Venere di Willendorf).
Tuttavia, non è sicuro che lo scopo di tali opere fosse il risveglio
sessuale, dato che tali immagini possono avere preferibilmente
un'importanza spirituale. Ci sono numerose immagini pornografiche
realizzate nelle mura romane di Pompei.
Inoltre, proprio in questa epoca sorsero la famose case chiuse (definite bordelli
dal linguaggio popolano), che avevano come segno distintivo alcuni
disegni pornografici affissi nella porta d'ingresso. Sempre a Pompei,
è stata recentemente notata la raffigurazione degli organi sessuali
maschili e femminili eseguita in alcune strade: è il segno che quelle
erano vie frequentate dalle prostitute.
Nell'aprile del 2005 alcuni archeologi della Germania
hanno notato un grosso disegno, di circa 7.000 anni fa, raffigurante un
uomo che si piega sopra una donna nel tentativo di veder soddisfatte le
proprie richieste sessuali. Tale figura è stata chiamata Adonis von Zschernitz.
Per molto tempo ed, in parte, anche oggi, la pornografia è diventata
bersaglio di lazzi e gag umoristiche o satiriche. Addirittura, nel 1920, furono pubblicati negli Stati Uniti d'America, alcuni fumetti d'impronta comica che prendevano bonariamente in giro il mondo della pornografia. Il titolo era Le Bibbie di Tijuana.
Nella seconda metà del XX secolo, la pornografia si è evoluta negli USA grazie ad alcune riviste specializzate per soli uomini, quali a esempio Playboy e Uomo Moderno (entrambe fondate nel 1950). Questi periodici hanno ritratto donne famose completamente nude, venendo usate per la masturbazione.
Dal 1960 in poi queste riviste hanno cercato una forma di raffigurazione sessuale più esplicita. Tale ricerca è terminata negli anni Novanta, quando erano ormai inseriti articoli ed immagini riguardanti l'amore lesbico, l'omosessualità, la penetrazione, il sesso di gruppo, il feticismo sessuale.
Forme di pornografia
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Le forme più diffuse della pornografia sono foto che ritraggono donne in atteggiamenti sessuali espliciti, immagini di rapporti sessuali eterosessuali o omosessuali con due, tre o più persone coinvolte.
La stampa dedicata alla pornografia è un mercato che non conosce
recessione, composto da centinaia di pubblicazioni periodiche come a
esempio Penthouse, Hustler, Private (rivista), Le ore e altre. Altre riviste sono in forma di fotoromanzo porno.
Pubblicazioni di notevole successo commerciale sono i fumetti porno che in Italia e Giappone sono disegnati da fumettisti di fama mondiale. Guido Crepax e Milo Manara son stati i maestri di fumetti erotici ma non porno e attualmente l'italiana Giovanna Casotto è considerata l'artista che disegna i migliori fumetti porno del mondo.
Cinema
La cinematografia
ha sempre avuto interesse per la pornografia ma ha trovato ostacoli
nelle legislazioni delle varie nazioni. Attualmente il genere del
cinema porno è un notevole affare commerciale nelle nazioni dove è
consentito.
Letteratura, musica, arte
L'Origine du monde di Gustave Courbet
Contenuti pornografici sono presenti in ogni forma di comunicazione
artistica, come pubblicazioni letterarie (romanzi, racconti, fumetti
eccetera).
Esistono forme artistiche con contenuti erotici da alcuni assimilate
alla pornografia, in letteratura (valgano per tutti gli esempi di La Chiave, dello scrittore giapponese Junichiro Tanizaki, tutta la bibliografia del Marchese de Sade e la letteratura popolare inglese che ha preceduto il romanzo Moll Flanders di Daniel Defoe), nei fumetti (il genere hentai giapponese), nell'arte (La fornarina di Raffaello), nella poesia (Catullo, Marziale, Tibullo, Properzio, Ovidio, Gabriele D'Annunzio e il "divino" Aretino) e nella musica (ad esempio il brano allora giudicato scandaloso Je t'aime... moi non plus di Serge Gainsbourg e Jane Birkin).
Nella pittura e nella fotografia numerosissimi sono i casi di nudità al confine con la pornografia.
Pornografia e internet
« Il tuo è il sito web non-porno più visitato di Internet: sei al trilionesimo posto! »
(dai Simpson)
La grande disponibilità di pubblico e l'economicità del mezzo, rendono Internet
un mezzo molto usato per la distribuzione e la fruizione di materiali a
contenuto pornografico. Di fatto, con l'avvento di internet,
soprattutto, per la diffusione di sistemi quali il file sharing
(condivisione di file), la pornografia è divenuta immediatamente e
anonimamente disponibile ovunque e per chiunque. L'ultima conseguenza
di questo fenomeno ha, innanzitutto, mitigato il generico sentimento di
condanna di fronte a questa forma espressiva, dall'altro ha agevolato
l'esplosione o larghissima diffusione di fenomeni quali il genere
"amatoriale", consistente nella realizzazione di foto e video di
carattere porno-erotico ritraente persone comuni (spesso gli stessi
soggetti autori del prodotto). Oltre al file sharing, altro
canale principale di distribuzione della pornografia via internet è
rappresentato dai siti a pagamento, un business sempre più lucroso per
i produttori di materiale professionale che stanno privilegiando il web
ai canali di distribuzione classici quali edicole, videoteche e sexy shop.
Pedopornografia In tutte le legislazioni
che la contemplano, la pedopornografia (ossia la pornografia che
include lo sfruttamento di individui prepuberi) è illegale e ne viene
punita con gravità sia la produzione, sia la distribuzione, sia la
detenzione, con o senza scopo di lucro; in Italia la pedopornografia è punita secondo gli articoli 600 e seguenti del codice penale con pene da 3 a 12 anni(vedi detenzione di materiale pornografico).
Comunemente, con il termine pedopornografia ci si riferisce a
qualsiasi prodotto pornografico coinvolgente minori anche adolescenti.
Ciò nonostante, è importante effettuare un distinguo tra pornografia
coinvolgente minori e pedopornografia. Mentre la prima si riferisce
alla produzione di materiale pornografico illegale poiché coinvolgente
soggetti che non hanno raggiunto la cosiddetta maggiore età, la seconda
si riferisce prettamente a quel tipo di prodotti pornografici
coinvolgenti persone di ambo i sessi che non hanno ancora subito le
trasformazioni fisiche e mentali proprie della pubertà, prodotti
destinati ai soggetti affetti dalla parafilia nota come pedofilia.
Questa distinzione è di fondamentale importanza se consideriamo la
variabile cronologica concernente il raggiungimento della maggiore età
da paese a paese (14, 16, 17, 18, 21 e addirittura 23 anni) e se si
pensa al rapporto ipotetico tra età cronologica ed età biologica, solo
circostanzialmente coincidenti. Ad esempio, è possibile che un prodotto
pornografico coinvolgente attori diciottenni, perfettamente legale in
Italia, sia illegale in un altro paese e viceversa il possesso o lo
scambio di un film pornografico girato all'estero nel rispetto delle
leggi del paese in questione sia illegale in Italia.
È da ricordare, infine, che la punibilità dei prodotti pornografici
con protagonisti soggetti minorenni prescinde dal vizio di volontà dei
soggetti coinvolti. Se, ad esempio, due adolescenti girassero un
filmato pornografico amatoriale che li ritrae coinvolti in atti
sessuali e, successivamente, raggiunta la maggiore età, decidessero di
distribuirlo, gli stessi sarebbero perseguibili.
Pedopornografia e internet
Negli ultimi anni l'avvento della fotografia digitale e della banda larga
ha sia contribuito all'aumento dei casi di pedopornografia amatoriale
sia facilitato le indagini di polizia volte all'individuazione dei
responsabili, attraverso il controllo della rete Internet
(una rete dove, per definizione, non esiste anonimato) utilizzata
spesso dai pedopornografi meno esperti per tenersi in contatto. Ciò
nonostante, i maggiori produttori di materiale pedopornografico
faticano ad essere individuati e continuano ad operare nei Paesi
caratterizzati dal fenomeno dei "bambini di strada".
Nel 2003 e nel 2004 la polizia di stato
italiana, in seguito a numerose indagini svolte utilizzando anche
Internet, ha arrestato diverse persone accusate di crimini legati alla
pedopornografia che si tenevano in contatto attraverso il web, mentre la magistratura ha formulato accuse come "apologia della pedofilia" ed "associazione a delinquere" per i responsabili. I mezzi di comunicazione di massa hanno dato ampio spazio agli arresti, ma molto meno alle sentenze.
Una
critica soventemente rivolta alla magistratura italiana nell'ambito
delle indagini volte all'individuazione dei pedopornografi ed alla
soppressione dei contenuti è quella di basarsi, inizialmente, su
valutazioni squisitamente estetiche per giudicare un prodotto come
avente per protagonisti soggetti minorenni ("sembra minorenne quindi
probabilmente lo è") e, successivamente, in fase di indagini
preliminari, su perizie concernenti valutazioni biologiche (tono
muscolare, pigmentazione, sviluppo del seno, del pene etc...) laddove,
come noto, sovente non esiste corrispondenza tra l'età biologica di un
soggetto e l'età anagrafica, quella appunto rilevante per il codice
italiano
Pornografia e censura
In molti si sono chiesti se la censura delle raffigurazioni
pornografiche sia giusta. I favorevoli alla censura credono che
un'azione legislativa più severa renderebbe la pornografia un fenomeno
molto più marginale di quanto non lo sia oggi.
I contrari alla censura sostengono che anche la pornografia può
essere considerata una forma d'arte e quindi non degna di essere
censurata. Inoltre, in molti hanno fatto notare che ciò che un tempo
era considerato pornografico, col tempo è diventato addirittura un
capolavoro. Basta fare gli esempi del Decamerone di Giovanni Boccaccio, che fu addirittura inserito nell'Indice dei libri proibiti dalla Chiesa Cattolica, e del romanzo di David Herbert Lawrence L'amante di Lady Chatterley, che fu considerato nell'anno in cui fu pubblicato (il 1928) osceno e offensivo al comune senso del pudore.
Proprio a causa di queste ragioni, finora, la censura ai danni della
pornografia si è utilizzata poche volte. Fanno eccezione, ovviamente, i
casi estremi in cui si oltrepassano sia i livelli legali sia quelli del
buon senso.
Una questione rilevante nel dibattito sulla censura riguarda il
ruolo della pornografia nella trasmissione e nella riproduzione di
forme di oppressione e violenza nei confronti della donna o di altre
figure, e, in ogni caso, di un uso puramente mercantile del corpo
umano. Una delle cose che più viene rimproverata alla pornografia è
l'eccessivo utilizzo del sadismo.
Secondo alcuni, infine, la mercificazione è arrivata ad un punto così
alto che la pornografia si può considerare addirittura come una
pseudo-religione pagana, basata sul culto del sesso e del Dio denaro.
In Giappone ad esempio, la legge proibisce di mostrare gli organi genitali al pubblico: pertanto, i film pornografici e le riviste (compresi anime e manga),
sono censurati. Di contro sempre in Giappone si realizzano film
dominati da scene di feticismo estremo come quelli del genere bukkake.
Femminismo e pornografia
Nei movimenti femministi s'individuano due posizioni contrapposte
riguardo la pornografia. Le femministe che hanno una visione positiva
del sesso, come la sociologa della Northwestern University di Chicago Laura Kipnis, considerano la pornografia un aspetto positivo e cruciale della rivoluzione sessuale
che ha portato alla liberazione della donna, contrariamente alla morale
dei conservatori, che la vedono invece come oppressiva per le donne.
Invece secondo l'altra posizione, rappresentata soprattutto dalla giurista Catharine MacKinnon
della University of Michigan Law School, la prospettiva
"liberazionista" della pornografia è puramente illusoria: anzi essa,
ponendo l'esposizione della sessualità della donna al centro del suo
fuoco, la danneggia sotto vari aspetti: innanzitutto, sostenendo una
ecologia culturale sessista che si compiace di ridurla a oggetto e
merce sessuale, e di trasmetterne un'immagine degradata. In secondo
luogo, essa si rende spesso causa o concausa di danni a persone
specifiche sia in fase di produzione (donne forzate a posare, o riprese
senza loro reale consenso alla produzione o circolazione del materiale
pornografico), sia dopo, attraverso le modalità della diffamazione o
della molestia, o ancora fornendo una spinta verso l'aggressione
sessuale in persone predisposte.
Per queste ragioni certi gruppi di femministe si sono spinte a
boicottare alcune manifestazioni pornografiche, sia cinematografiche
che letterarie. La contestazione più curiosa è avvenuta a Napoli nel 2000: un gruppo di femministe battagliere ha scaraventato dei pomodori contro Tinto Brass, il cui cinema appartiene per altro al genere soft e non a quello pornografico hard-core.
La pornografia secondo Chiesa Cattolica
La morale cattolica
da sempre condanna la pornografia, considerata come un atto che lede
gravemente la dignità della persona umana degradandola da fine a
oggetto.
Ecco come si esprime al riguardo il Catechismo della Chiesa Cattolica:
« La
pornografia consiste nel sottrarre all'intimità dei partner gli atti
sessuali, reali o simulati, per esibirli deliberatamente a terze
persone. Offende la castità perché snatura l'atto coniugale, dono
intimo degli sposi l'uno all'altro. Lede gravemente la dignità di
coloro che vi si prestano (attori,
commercianti, pubblico), poiché l'uno diventa per l'altro l'oggetto di
un piacere rudimentale e di un illecito guadagno. Immerge gli uni e gli
altri nell'illusione di un mondo irreale. È una colpa grave. Le
autorità civili devono impedire la produzione e la diffusione di
materiali pornografici »
(Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 2354)
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Hentai
Hentai
Hentai (変態 o ã¸ã‚“ãŸã„, Hentai) è una parola giapponese che significa "anormalità" o "metamorfosi". In Giappone
si utilizza anche con il significato di "sessualmente perverso", ed ha
una connotazione molto negativa, in quanto indica forme di "anomalia
sessuale" (変態性欲, hentai seiyoku), o di perversione.
Al di fuori del Giappone viene usato per riferirsi a opere a sfondo pornografico, divise principalemente tra hentai anime, hentai manga e videogiochi contenenti riferimenti sessuali (Eroge) o espliciti (H game). Per riferirsi a quanto inteso con esso in Occidente, viene usata invece l'espressione jÅ« hachi kin anime (18ç¦ã‚¢ãƒ‹ãƒ¡, jÅ« hachi kin anime "anime vietato ai minori di 18 anni"), oppure seijin manga (æˆäººæ¼«ç”», seijin manga"manga per adulti").
È spesso abbreviato con il termine etchi o ecchi (エッãƒ, ecchi), dalla pronuncia giapponese della consonante "H" (aitch, prunciata /eɪtʃ/), lettera iniziale della parola giapponese hentai.
//
Generalità
Rispetto all'erotismo nella fotografia,
l'hentai permette l'uso completo dell'immaginazione, così come di scene
completamente distaccate dalla realtà e dai valori culturali "normali".
Elementi di fantasie sessuali sono rappresentati in maniera che sarebbe
impossibile filmare, neppure disponendo di un budget consistente
dedicato agli effetti speciali.
Come forma di espressione di fantasie sessuali, le rappresentazioni
possono includere cose inaccettabili nella società o contrarie alle
norme sociali. Queste fantasie possono essere portate agli estremi,
dimostrando spesso desideri subconsci o motivazioni puramente carnali.
Questo contrasto tra la società umana accettata e la sensualità primale
è spesso una fonte di eccitazione primaria per chi vive una normale
vita giornaliera. Mentre un uomo eterosessuale può fantasticare di fare
sesso con una donna attraente incontrata lungo la strada per andare a
lavoro, non può agire sulla base di quelle motivazioni senza incorrere
in ripercussioni legali e condanna morale; l'hentai esiste come sfogo
primario di queste fantasie.
Questo aspetto della cultura giapponese ha acquistato una certa popolarità in Occidente grazie, in larga parte, a Internet. Sebbene siano prodotti anche in occidente fumetti e cartoni animati pornografici, questi non sono mai stati popolari quanto l'hentai.
In confronto ad altre forme di rappresentazioni erotiche l'hentai
spesso ritrae le donne come femmine normali nella società che si
ritrovano coinvolte in qualche tipo di incontro sessuale e sono spesso
eccitate da questo fino al punto di non ritorno. I personaggi possono
essere ritratti come timidi o senza pensieri consci riguardo al sesso,
fino a che non vengono piazzati in una situazione nella quale sono
stimolati ed eccitati. La linea tra sesso consensuale e non può
diventare confusa e l'atto diventa una giustificazione per il sesso in
sé stesso, motivato primariamente da bisogni e spinte sessuali,
abbandonando quella che può essere considerata la correttezza sociale e
morale a favore di un sesso puramente viscerale. Questo può essere
considerato da alcuni come deumanizzante. Mentre esiste un tema comune
di estranei maschi che convincono una donna ad essere fisicamente
eccitata dal suo stesso corpo e da quello che il maschio desidera, ci
sono anche rappresentazioni di sesso consensuale tra coppie, così come
di femmine assertive che prendono l'iniziativa sessuale.
Origine della parola
Non è chiaro come il termine hentai sia venuto a riferirsi al
contenuto sessualmente esplicito nella comunità mondiale dei fans di
anime. Comunque con la diffusione del World Wide Web,
il termine venne intensivamente prodotto da siti pornografici che
vendevano l'accesso a manga erotici (frequentemente copie pirata). I banner
che promuovevano questi siti potevano per esempio pubblicizzare
"ragazze dal vivo ed hentai" con hentai che si riferiva a manga erotici
in opposizione alle fotografie. Inoltre molte persone al di fuori della
comunità di appassionati di anime e manga ha cominciato ad associare
gli anime con un tipo particolare di pornografia estrema (cioè il tentacle rape) che può essere definito con facilità hentai anche in giapponese.
Hentai media
Manga per Adulti o "Ero Manga", sono manga con contenuto erotico.
Esiste un'enorme varietà di prodotti: si va dagli ecchi manga con vaghi
riferimenti sessuali ai manga pornografici veri e propri raccolti in determinate riviste specialistiche,
dove la trama diventa di secondaria importanza. In Giappone i manga per
adulti sono venduti nelle librerie (che sostitutiscono le nostre
edicole) e nei Konbeni ("convenience store", ovvero le catene di negozi
come gli americani 7/11). Il titolo più famoso di manga hentai è Secret Plot, titolo dalle vendite record nel 1995.Grafica computerizzata (CG artwork): include disegni individuali di un artista. Possono essere disponibili su siti web, CD-ROM
o in libri stampati. Le immagini disponibili su Internet sono nella
maggior parte dei casi estratte in modo illegale da videogiochi
bishÅjo, o comunque ricche di censure video a causa delle leggi
giapponesi.Videogiochi per adulti, videogiochi bishÅjo (giochi con belle ragazze), Eroge (contrazione giapponese delle parole "erotic" e "game"), H-game,
sono giochi con contenuti erotici. Possono essere di ogni genere (RPG,
Simulation games, Sparatutto, etc.), ma i più diffusi sono le ADV
(Adventure Games) basati su trame guidate dal personaggio.H-DÅjinshi
che si riferisce ad un tipo di lavoro che spesso usa personaggi di
manga, anime o videogiochi famosi presentati in situazioni sessuali. Di
solito si riferisce a manga stampati, ma può anche riferirsi ad ogni
tipo di lavoro visuale come videogiochi, animazioni e illustrazioni di
grafica computerizzata. La familiarità con un particolare personaggio o
ambientazione può aggiungere un senso di coinvolgimento con il
personaggio, rispetto ai personaggi generici usate nelle opere hentai
normali, rendendo i dÅjinshi molto più appetibili ai fans di un particolare personaggio. Erroneamente si considerano i dÅjinshi
opere unicamente erotiche, ma in realtà attualmente questo termine in
Giappone è diventato sinonimo di autoproduzioni di manga, videogiochi,
cd musicali e gadgets.Nei circoli di fanfiction, i lavori hentai sono spesso chiamati Lemon, un riferimento ad un popolare titolo hentai intitolato Cream Lemon. Le opere indicate come Lime sono quelle in cui i personaggi fanno praticamente tutto tranne avere rapporti regolari gli uni con gli altri.In Giappone, il mondo dei Garage Kit (sculture in resina prodotte
in serie limitata) è molto influenzato dal genere erotico e ormai la
maggioranza di opere presentate durante le fiere specializzate (vedi
Wonderfestival) hanno un carattere più o meno esplicitamente erotico.
Classificazione degli hentai
Esistono tre categorie principali di hentai: lavori che presentano
relazioni strettamente eterosessuali (spesso abbreviate "het" dai suoi
utenti), yaoi e yuri. Yaoi si riferisce a coppie maschili omosessuali, e yuri coppie lesbiche. Negli Yaoi generalmente i protagonisti sono maschi di genere ambiguo sia nell'aspetto che nei comportamenti. Questi maschi sono detti BishÅnen, che letteralmente significa "bel ragazzo". Il motivo dell'androginia è che il pubblico degli yaoi è principalmente composto da femmine. Comunque sono diversi dagli shÅnen-ai
(letteralmente , "ragazzo-amore"), nei quali due maschi esprimono
semplicemente i propri sentimenti romantici l'uno verso l'altro e non
hanno mai una reale relazione sessuale. Spesso negli yaoi la sessualità è esplicita e i protagonisti finalizzano le propri relazioni in rapporti sessuali.
Gli yuri sono molto simili agli yaoi tranne per il
fatto che si focalizzano su relazioni omossessuali femminili e le
femmine in una tipica illustrazione o animazione yuri. Le femmine negli yuri sono conosciute come "bishÅjo," che è sostanzialmente traducibile come "bella ragazza". Gli shÅjo-ai ("ragazza-amore") sono l'equivalente femminile degli shÅnen-ai.
La varietà dell'hentai racchiude tutti i possibili feticci sessuali, alcuni tipicamente giapponesi, altri più comuni, inclusi:
Bakunyū, rappresentazione di donne con grossi seni. Traduzione letterale inglese: "bursting breasts".BDSM,
si focalizza sulla dominazione mediante l'uso di corde, attrezzi,
giocattoli sessuali e strumenti elaborati. I tempi includono
l'imprigionamento, restrizione e sottomissione ai bisogni sessuali.Breast bondage o tortura del seno, molte volte affiancato al bakunyÅ«.Bukkake, una rappresentazione comune di una donna (o uomo) su cui più maschi eiaculano.coprofilia e urofilia, spesso mostrate in maniera esagerata.Deformità, proporzioni fisiche alterate, parti del corpo multiple o anatomie artificiali.Ecchi (o Etchi), si focalizza sulla nudità, nudità parziale ed abiti provocanti, piuttosto che sul puro sesso.Esibizionismo, spesso in luoghi in cui la polizia non è solita controllare.Expansion play,
rappresentazione di penetrazioni con oggetti di dimensioni
incompatibili con le proporzioni umane, che causano alterazioni
nell'anatomia dei personaggi femminili coinvolti, fino ad espansioni
innaturali dei genitali e dell'ano e al coinvolgimento degli organi
interni.Fantasy e ambientazioni fantascientifiche, che possono esistere di per sé o essere miscelate ad un'ambientazione contemporanea.Futanari,
una rappresentazione di femmine che possiedono genitali maschili,
spesso in coesistenza con quelli femminili, ed altrettanto
frequentemente esagerati oltre le dimensioni normali. Sebbene si
discuta se l'attrazione per questo tipo di opera indichi l'omosessualità del lettore, anche lettori eterosessuali
li gradiscono (visto che la maggior parte delle storie sono pur sempre
a sfondo saffico). Questo può essere dovuto al fatto che l'eccitazione
maschile e l'eiaculazione siano concetti più familiari al pubblico
maschile che non i genitali femminili.Guro (dall'inglese gore),
si focalizza sul sesso accompagnato da violenza cruda ed esplicita,
come mutilazioni e smembramenti. Può coinvolgere anche violenza
sessuale. È un mezzo per spingersi ancora di più verso l'estremo, e
spesso il dettaglio anatomico risulta particolarmente curato per
visualizzare in modo credibile le scene.Incesto, la rottura del tabù delle relazioni interfamiliari.Koonago, in cui donne vengono rimpicciolite e poi sfruttate per atti sessuali.Lattofilia, il feticismo che porta all'allattamento di un partner adulto.Lolicon e Shotacon, include, rispettivamente, ragazze o ragazzi prepuberi o appena puberi. Il genere equivale, come accettato in Giappone, a pornografia infantile.Maiesiofilia, attrazione sessuale per le donne incinte.Nekomimi (ragazze gatto) ed altri personaggi semiantropomorfi
che mostrano attributi animali, come orecchie, artigli e code.
Generalmente la pelle è completamente visibile e non coperta da
pelliccia, a differenza delle opere furry occidentali.Omorashi, in cui una persona trattiene l'urina fino al momento di bagnarsi.Tentacle rape, in cui tentacoli, come sostituti fallico, violentano una donna in modo fluido.Zoofilia, che include fare sesso con un'animale.
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Prevenzione dell'AIDS
Prevenzione dell'AIDS
Le diverse modalità di trasmissione dell'HIV (virus generalmente ritenuto responsabile dello scatenarsi dell'AIDS)
sono ben note e riconosciute. Altrettanto ben note sono le modalità di
prevenzione dal contagio. Tuttavia, recenti studi epidemiologici e
comportamentali in Europa e Nord America suggeriscono che una
consistente minoranza di giovani continui a praticare attività ad alto
rischio e che, nonostante siano a conoscenza dell'AIDS, sottostimino il
rischio di venire contagiati dall'HIV. La trasmissione dell'HIV attraverso l'uso intravenoso di droghe è drasticamente calato e il contagio via trasfusione di sangue è praticamente obsoleto in queste popolazioni.
//
Prevenzione della trasmissione sessuale dell'HIV
Aspetti scientifici
I rapporti sessuali ricettivi e non protetti sono molto più a
rischio dei rapporti insertivi non protetti, con il rischio di
trasmettere l'HIV da un partner infetto a uno non infetto attraverso un
rapporto anale insertivo molto più grande del rischio di trasmissione
attraverso un rapporto anale ricettivo o il sesso orale. Secondo il
ministero della salute francese, la probabilità di trasmissione per
atto varia dallo 0.03% allo 0.07% nel caso di rapporto vaginale
ricettivo, dallo 0.02% allo 0.05% nel caso di rapporto vaginale
insertivo, dallo 0.01% allo 0.185% nel caso di rapporto anale
insertivo, e dallo 0.5% al 3% nel caso di rapporto anale ricettivo.
Le Malattie sessualmente trasmissibili
(MST) incrementano il rischio di trasmissione e infezione dell'HIV in
quanto causano la rottura della normale barriera epiteliale attraverso
ulcerazione e/o microulcerazione genitale, e provocano l'accumulo di
gruppi di cellule sensibili all'HIV o infette da HIV (linfociti e macrofagi) nel seme e nelle secrezioni vaginali.
Studi epidemiologici provenienti dall'Africa sub-sahariana, Europa e
Nord America hanno ipotizzato che approssimativamente esiste un rischio
quattro volte maggiore di essere infettato da HIV in presenza di ulcere
genitali come quelle provocate dalla sifilide e/o ulcera molle, e un significante rischio, sebbene minore, in presenza di MST come la gonorrea, clamidia e triconomiasi che causano localmente l'accumulo di linfociti e macrofagi.
La trasmissione dell'HIV dipende dall'infettività del paziente zero
e dalla sensibilità del partner non infetto. L'infettività sembra
variare durante il corso della sindrome e delle sue manifestazioni
patologiche e non è costante tra i soggetti. Una carica virale non
identificabile nel plasma non significa che ci sia una bassa carica
virale nel liquido seminale o nelle secrezioni genitali. Un incremento
di un fattore 10 di RNA HIV nel liquido seminale è associato con un
incremento della trasmissione del virus dell'81%.Se qualcuno è già infetto da HIV, questo non protegge dall'essere infettato da un'altra e più virulenta specie.Il sesso orale non è esente da rischi visto che è stato dimostrato
che l'HIV può essere trasmesso sia attraverso rapporti orali ricettivi
che insertivi.
Strategie di prevenzione
Durante rapporti sessuali il solo preservativo,
che può essere maschile o femminile, può ridurre (il preservativo
elimina il rischio di infezione se indossato correttamente, questo è
quello che dicono i siti ufficiali), le possibilità di contrarre l'HIV
nonché le possibilità di rimanere incinta. Deve però essere utilizzato
durante tutto il rapporto di penetrazione in caso di partner sieropositivo o la cui sieropositività non è conosciuta, come può avvenire per rapporti occasionali.
L'effettivo uso del preservativo e la protezione delle trasfusioni di sangue
in Nord America e nell'Europa Centro-Occidentale sono ritenuti alla
base del più basso tasso di incidenza dell'AIDS in queste regioni.
Adottare questi metodi di prevenzione ha causato però in alcune
regioni controversie e difficoltà. Alcuni associano queste difficoltà
come conseguenza della forte influenza di indicazione religiose che
sconsigliano o condannano l'utilizzo dei preservativi.
Il preservativo maschile
è la sola più efficiente tecnologia che riduce la trasmissione sessuale
dell'HIV ed altre infezioni sessualmente trasmesse. Affinché sia
efficiente deve essere utilizzato correttamente durante ogni atto
sessuale. Lubrificanti contenenti oli, come vasellina o burro, non
vanno usati in quanto indeboliscono il preservativo rendendolo poroso.
Se necessario, sono raccomandati lubrificanti a base di acqua. I
preservativi hanno date standard di scadenza. È fondamentale
controllare la data di scadenza e se è conforme allo standard Europeo
(EC 600) o a quello Americano (D3492) prima dell'uso.Il preservativo femminile è un'alternativa a quello maschile ed è fatto di poliuretano,
che consente il suo utilizzo in presenza di lubrificanti a base di
olio. Sono più larghi dei preservativi maschili e sono progettati per
essere inseriti in vagina.
Con il costante e corretto utilizzo dei preservativi vi è un rischio
di contrarre l'infezione da HIV molto basso. Studi su un utilizzo
assiduo del preservativo in coppie nelle quali solo uno dei partner è
sieropositivo hanno mostrato tassi di incidenza di infezione del
partner sano inferiori all'1% annuo.
Programmi governativi
Il governo U.S.A. e U.S. Health Organizations adottano entrambi l' Approccio dell'ABC (ABC Approach) allo scopo di ridurre il rischio di contrarre l'AIDS durante i rapporti sessuali:
Abstinence (astinenza o rimandare le attività sessuali, specialmente per i giovani)Being faithful (lett. essere fedeli), specialmente per coloro che abbiano relazioni serieCondom, (uso del-) per coloro che hanno un comportamento sessuale che li mette a rischio
Questo approccio ha avuto molto successo in Uganda,
dove la prevalenza dell'HIV è diminuita dal 15% al 5%. Tuttavia,
l'approccio ABC è lontano da tutto ciò che l'Uganda ha fatto, poiché l'Uganda
ha sperimentato per la prima volta degli approcci utili a ridurre lo
stigma sociale della malattia, parlando apertamente dei comportamenti
sessuali, senza mettere da parte gli studenti delle scuole colpiti
dall'HIV, persuadendo singoli o coppie a fare dei test e a servirsi dei
consultori, migliorando lo status delle donne, coinvolgendo le
organizzazioni religiose, enlisting i guaritori tribali, e molto altro.Inoltre, occorre notare che non c'è alcuna prova conclusiva che i
programmi basati sulla sola astinenza abbiano avuto successo in ogni
paese del mondo nel ridurre la trasmissione dell'HIV. Questo è il
motivo per cui l'uso del preservativo è caldamente consigliato insieme
all'astinenza. C'è una certa confusione derivata dalla sovrapposizione
con l'Approccio CNN. Cioè:
Condom (uso del-), per coloro che ingaggiano comportamenti sessuali a rischio.Needles (aghi), usare solo quelli nuovi (usa e getta).Negoziare, capacità di-; trovare un compromesso per fare del
sesso in modo più sicuro con il partner e dare la possibilità alle
donne di fare le scelte più convenienti per loro.
L'Approccio ABC è stato criticato, poiché un partner fedele di un partner infedele è a rischio di AIDS Molti pensano che la combinazione dell'approccio CNN con l'approccio ABC costituirà la platform ottimale per la prevenzione.
Circoncisione
Attualmente una ricerca sta chiarendo una possibile relazione tra la circoncisione
maschile, effettuata in alcuni contesti culturali, e l'HIV. Tuttavia
l'UNAIDS crede che sia prematuro inserire la circoncisione nei
programmi di prevenzione all'HIV.
Inoltre, esperti medici sudafricani ritengono che l'uso ripetitivo
di coltelli non sterilizzati nel rituale della circoncisione degli
adolescenti potrebbe favorire la diffusione dell'HIV.
Prevenire la trasmissione dell'HIV tramite il sangue e derivati
Fondamenti scientifici
Condividere e riutilizzare siringhe rappresenta il maggiore rischio di infezione non solo per HIV ma anche per l'Epatite virale B e l'Epatite virale C.
Negli Stati Uniti un terzo di tutte le nuove infezioni da HIV possono
essere ricondotte a questo tipo di scambi e quasi il 50% dei
tossicodipendenti hanno l'epatite C.
Si pensa però che il rischio di essere infettato con l'HIV da una
sola puntura di un ago già usato su una persona affetta da HIV sia
circa 1 su 150. La profilassi post-eposizione con farmaci anti-HIV può abbassare ulteriormente quella piccola percentuale di rischio.Le precauzioni universalmente riconosciute spesso non sono seguite nell'Africa sub-Sahariana e in gran parte dell'Asia a causa sia della mancanza di materiale che di inadeguata preparazione. L'OMS, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO, World Health Organisation) stima che approssimativamente il 2.5% di tutte le infezioni da HIV nell'Africa
sub-Sahariana sia trasmesso tramite iniezioni non sicure praticate in o
da strutture sanitarie. A causa di ciò, l'Assemblea Generale degli
Stati Uniti, sostenuta da un consenso unanime nell'ambiente medico, ha
fatto urgentemente appello a tutte le nazioni affinché adottino quelle
precauzioni ormai universalmente riconosciute all'interno delle proprie
strutture sanitarie.
Strategie di prevenzione [modifica]
In quei paesi in cui sono stati introdotti il miglioramento delle
tecniche di selezione dei donatori e il test agli anticorpi, il rischio
di trasmettere l'infezione da HIV a coloro che ricevono trasfusioni di sangue è stato eliminato con ottimi risultati. Secondo la OMS,
la stragrande maggioranza della popolazione mondiale non ha accesso a
banche del sangue sicure e "tra il 5% e il 10% delle infezioni da HIV
contratte in tutto il mondo è trasmesso attraverso la trasfusione di
sangue e derivati infetti del sangue".Medici e paramedici che seguono le precauzioni universali o praticano l'isolamento sicuro dalle sostanze provenienti dall'interno del corpo, per esempio indossando guanti di latex al momento di praticare le iniezioni e lavarsi frequentemente le mani possono contribuire a prevenire le infezioni da HIV.Tutte le organizzazioni per la prevenzione dell'AIDS consigliano a
coloro che fanno uso di droga di non condividere aghi o altro materiale
necessario alla preparazione e all'assunzione di droga (incluse le
siringhe, i batuffoli di cotone, i cucchiai, l'acqua per diluire la
droga, o le cannucce, ad es. quelle per il crack).
È importante che le persone adoperino aghi nuovi di zecca e che i
professionisti di tossicodipendenza mettono a disposizione tutte le
informazioni per sterilizzare gli aghi con la semplice candeggina. In
alcune città degli Stati Uniti e altri paesi occidentali, gli aghi sono
disponibili gratuitamente ai supermercati dell'ago o nei siti dove la
garanzia di iniezioni sicure è certificata per legge.
Trasmissione da madre a figlio
Fondamenti scientifici
Vi è un 15-30% di rischio di trasmissione materno fetale dell'HIV durante la gravidanza, travaglio e parto.
Nei paesi sviluppati il rischio di trasmissione dell'HIV da madre a
figlio può ridursi allo 0-5%. Diversi sono i fattori che determinano il
rischio di infezione, in ma particolar modo il tasso virale della mamma
al momento del parto (quanto più alto è il tasso, tanto maggiore è il
rischio). L'allattamento al seno aumenta il rischio di trasmissione del
10-15%. Tale rischio dipende da fattori clinici e può variare a seconda
delle modalità e della durata dell'allattamento.
Strategie di prevenzione
Le ricerche hanno dimostrato che i farmaci antiretrovirali, il
parto cesareo e il latte in polvere riducono il rischio di trasmissione
del HIV da madre a figlio.Quando è possibile e conveniente un'alternativa all'allattamento al
seno, si raccomanda alle mamme infette con l'HIV di evitare di
allattare il bimbo al seno. In caso contrario, lo si raccomanda solo
per i primi mesi di vita, ricordando che dovrebbe essere interrotto al
più presto possibile.
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Bondage
Bondage
Esempio di bondage: il "Monoguanto"
Hogtie verticale.
Con bondage (in inglese schiavitù, soggezione) si indicano un insieme di attività sessuali basate sulle costrizioni fisiche realizzate con legature, corsetti, cappucci, bavagli o più in generale sull'impedimento consenziente alla libertà fisica, di muoversi, di vedere, di parlare, di sentire.
//
Descrizione
Partendo dal light bondage, ovverosia il legare solo mani e/o piedi, si arriva a forme di annodamento complete, in cui si impedisce ogni movimento al sub ("mummification"), o addirittura impedendogli ogni contatto col terreno ("suspension" - vedi foto).
In alcune forme il bondage si è trasformato, dalla pratica sessuale
che era e rimane, una forma d'arte apprezzata in fotografia e nelle
pitture, soprattutto in Giappone.
Nel praticare il bondage bisogna già avere una certa dimestichezza: le corde possono impedire al sangue di fluire correttamente (talvolta si fa con intenzione, per esempio per rendere doloroso e sensibile il seno femminile). Bisogna sempre controllare e rimuovere le corde non appena gli arti iniziano a sembrare violacei.
Inoltre le corde possono essere posizionate in maniera tale da irritare
ed infiammare le terminazioni nervose, causando dolori ed insensibilità
degli arti che possono durare anche a lungo o diventare permanenti
(casi limite).
Al bondage viene spesso attribuito anche il breath control, o controllo del respiro, pratica decisamente estrema e che può provocare danni cerebrali se usata senza cognizione di causa.
Altro elemento molto importante per salvaguardare la sicurezza del sub è che le pratiche bondage siano consenzienti.
Inoltre è importante usare con coscienza i bavagli: essi possono
portare ad un affaticamento del respiro con conseguenze serie. Per
questo non bisogna mai lasciare da sola una persona legata e
imbavagliata quindi incapace di poter agire in caso di pericolo.
Alle volte in associazione al bondage sono eseguite pratiche di dominazione psicologica e giochi sadomasochisti
(frustate e pene dolorose) il cui scopo è quello di far crescere nel
partner sottomesso il senso di umiliazione. Se il partner dominante non
possiede un certo autocontrollo e/o agisce senza cognizione di causa,
diventa elevato il rischio di oltrepassare il limite e sfociare in
pratiche esclusivamente violente.
Galleria fotografica
Si riportano qui di seguito alcune fra le tecniche più comuni di Bondage.
Fotomodella legata dal collo all'inguine
Fotomodella incatenata per i polsi
Tecnica denominata "Hogtie, ossia incaprettamento" (EN)
Donna con mani e piedi nella gogna
Bondage dei gomiti
Una "sospensione" parziale (con abbigliamento leather)
Imbavagliamento con "Ball gag", una palla, generalmente di consistenza gommosa e legatura del corpo
Un "Ring gag", un anello che obbliga chi lo indossa a mantenere la bocca aperta
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PUNTO G (come trovarlo e come stimolarlo)
PUNTO
G (come trovarlo e come stimolarlo) Ti invitiamo a
seguire questo massaggio (alcuni lo considerano un rituale)
passo per passo. E' un modo sicuro e collaudato
per svegliare le potenzialità del punto G. Non
è l'unico modo per entrarci in contatto,
ma almeno la prima volta è consigliabile procedere
in modo sistematico. Quando poi avrai preso confidenza,
lo potrai sempre modificare a tuo piacimento. Una volta
che hai identificato il punto G con sicurezza seguendo
questi passi, tutte le sue emozioni ti saranno più
familiari, riuscirai più facilmente a ritrovarlo
quando ti masturbi e riconoscerai meglio le sue sensazioni
tipiche quando farai l'amore.
Ma ora passiamo alla pratica, spiegando prima come individuare
il punto G mediante la collaborazione di un compagno
e poi come farlo da sola.
Un'avvertenza:
seguire i 5 passi con metodo non significa farlo meccanicamente,
anzi, fallo con emozione, con passione, con difficoltà,
con piacere, fallo come viene, ma rimani nel ritmo,
senza bruciare le tappe.
Certo, durante i corsi di Tantra questo massaggio dura
più di quattro ore e i partecipanti vengono aiutati
dal contesto, sostenuti dalla presenza di una guida
passo per passo, dall'atmosfera di gruppo, dall'intenso
lavoro sulla sessualità svolto nei giorni precedenti,
insomma, da una serie di circostanze che aiutano a superare
le possibili difficoltà della prima volta. Facendolo
a casa con il tuo compagno (o con la tua compagna se
vivi una relazione lesbica), un lasso di tempo di una
o due ore può essere considerato più ragionevole. Quali sono i 5 passi
1. Preparare il viaggio: l'uomo si prende
cura dell'ambiente, per esempio accompagna i bambini
dalla nonna, porta la camera ad una temperatura gradevole,
attacca la segreteria telefonica e fa tutto ciò
che serve per potersi dedicare per due ore esclusivamente
alla sua donna. Prepara anche tutto il necessario che
servirà durante il massaggio: olio e gel vaginale.
Se siete tesi, potete iniziare con un po' di movimento,
streching o danza, per entrare più in contatto
con il vostro corpo, poi aprite il rituale con un saluto.
Come prima cosa vi comunicate le paure, aspettative,
preoccupazioni e pensieri rispetto all'esperienza
che state per fare. Poi l'uomo fa alla donna un
massaggio per rilassare tutto il corpo, e quando lei
sarà sdraiata supina si siede tra le sue gambe.
2. Bussare alla porta: In questa
fase l'uomo si avvicina alla zona calda aiutando
alla donna a scendere con la propria coscienza nei genitali
e a rilassarli. Massaggia i muscoli addominali, quindi
massaggia l'inguine e il perineo. Poi distribuisce
l'olio sui genitali e prosegue con il massaggio
delle grandi labbra e infine delle piccole labbra. Durante
tutti questi massaggi, con l'altra mano ogni tanto
distribuisce l'energia a tutto il corpo.
3. Aprire la porta: L'uomo
pone un dito all'entrata della vagina e, quando
lei chiama, entra con delicatezza con la prima falange,
premendo lateralmente in tutte le direzioni. Bisogna
immaginare di toccare ogni ora di un orologio con le
12 verso il clitoride e le 6 verso l'ano. Dopodiché
l'uomo entra con la seconda falange, premendo
ancora tutte le ore, ma questa volta più in profondità.
Alla fine entra con tutto il dito e facendo pressione
aiuta la vagina a rilassarsi in tutte le direzioni,
tralasciando per il momento le 12.4. Togliere il velo: L'uomo può ora
andare sulle ore 12 e cercare il punto G chiedendo feedback
alla donna. Inizialmente esercita una pressione delicata,
poi la fai aumentare in modo costante per alcuni minuti,
quindi iniziare ad alternare una pressione costante
sul punto G con delle pulsazioni o vibrazioni per un
bel periodo.
5. Il femminile svelato: Dopo
aver stimolato a lungo il punto G. l'uomo ritira
lentamente il dito e lascia riposare la donna nelle
sue sensazioni. Alla fine concludete il massaggio e
lo spazio rituale con un saluto.Come avrete notato,
il metodo non è affatto complesso. Ciò
che rende questo viaggio più imprevedibile non
è infatti l'aspetto tecnico, ma le sensazioni
e le emozioni che lo accompagnano. Come per Cristoforo
Colombo, la vera sfida non era tenere il timone per
orientare la sua nave verso ovest o trovare i venti
giusti, ma quella dell'ignoto. Analogamente, anche
il nostro viaggio ci porterà a scoprire un nuovo
mondo, nuovi territori della nostra sessualità,
stupendoci e disorientandoci con sensazioni curiose,
emozioni profonde, e una più acuta consapevolezza
di sé.
COME STIMOLARLO
Ora ti puoi mettere
alla ricerca del punto G, piegando il dito in alto e
tastando avanti e indietro sulle ore 12 nella vagina
della tua compagna, lungo una linea immaginaria che
va dall'osso pubico fino al collo dell'utero.
Generalmente riconosci il punto G dal suo tessuto leggermente
più rugoso e talvolta più turgido, più
in rilievo rispetto alle zone limitrofe, come il tetto
del palato. Gli uomini lo descrivono come un'oliva,
una noce, una piccola isola oppure come “un bruco
cicciotelloâ€. Se non sei sicuro di essere sul
punto, prova la stessa pressione in un'area di
1 cm più avanti, più indietro o lateralmente,
finché la differenza diventa palpabile. Ma non
sempre il punto sacro è riconoscibile al primo
contatto, anzi, spesso è dormiente e si inturgidisce
soltanto quando viene stimolato. In quel caso ti ritrovi
alle prese con un paradosso: per trovarlo bisogna stimolarlo,
ma per stimolarlo bisogna prima averlo trovato. L'unica
soluzione è continuare a toccare i diversi punti
sulla linea delle 12 e con un po' di pazienza
prima o poi troverai una zona che cambierà consistenza
sotto la tua pressione, gonfiandosi. Tastandolo potresti
percepire anche delle piccole scariche. Nel dubbio chiedi
conferma alla tua compagna. Una volta che hai individuato
l'area che ti interessa, rimani lì e mantieni
un contatto dolce e benevolo immaginando di passare
con il tuo respiro attraverso il dito. Il Koka Sastra
indiano chiama questo gioco col dito ardhentu o “mezzalunaâ€.
Se teniamo presente che sulle latitudini dell'India
la luna è più “sdraiata†sull'orizzonte
rispetto al cielo italiano, ne otteniamo una bella immagine
del dito inserito nella vagina e curvato verso l'alto
proprio come una mezza luna. Come donna, riconosci
di averlo trovato dall'inconfondibile sensazione
di dover urinare anche se avevi svuotato la vescica
poco tempo prima. E' solo un'impressione
passeggera, quindi non devi assecondarla interrompendo
il massaggio per andare in bagno. Molte volte avverti
anche un senso di fastidio, di bruciore, di fitte, o
di scariche elettriche. Insomma, nulla di piacevole,
ma almeno sai di aver trovato il punto giusto. Circa
la metà degli uomini lo trova nell'arco
di alcuni minuti, una percentuale leggermente inferiore
ne impiega 2 o 3, altri cercano per più di 5
minuti. Come uomo, se inizialmente esercitavi un tocco delicato,
quando il punto G si inturgidisce puoi gradualmente
aumentare la pressione per circa 5 minuti. Poi allentala
di nuovo, anche se non del tutto, per far riposare un
po' il dito. Volendo, puoi inserirne un altro
senza ritirare il primo (per esempio aggiungere l'indice
al medio) e prepararti a una pressione ancora più
decisa. Il punto G non è delicato come il clitoride,
richiede molta più pressione. Per cambiare puoi
anche alternare il tocco costante con diversi movimenti
accompagnati dal tuo respiro.
Lo stantuffo: avanti e indietro come un pistone
La fluttuazione: come lo stantuffo, con movimenti più
dolci e più lenti
La vibrazione: movimenti ancora più dolci, ma
più veloci, come quando tremi dal freddo
L'invito: piegando il dito in su verso di te come
nel gesto che significa “vieni qua†Rimani almeno 15-20
minuti sul punto G. Generalmente un movimento costante
e continuo aiuta più a rilassarsi, mentre un
movimento ritmato viene percepito come più stimolante,
perciò è bello alternare i due. Con la
mano libera accarezza qualche volta le gambe, le braccia,
la pancia della donna per distribuire la carica, in
modo che l'energia liberata possa diffondersi
in tutto il corpo.
Un consiglio per l'uomo: se fai partire il movimento
dal respiro, ti risparmi parecchia fatica. Hai presente
la differenza tra uno sforzo muscolare e un movimento
fatto con il respiro? Ricordarti quando con il cacciavite
devi superare una filettatura arrugginita o quando devi
aprire un barattolo di marmellata sottovuoto. Se ti
concentri molto sullo sforzo nella mano, diventa faticoso.
Se fai lo stesso movimento accompagnandolo dall'espirazione,
il risultato è sorprendentemente facile. Con
lo stesso principio i karateka spaccano mattoni senza
farsi male. Tradotto nel massaggio del punto G questa
armonizzazione tra movimento e respiro ti dà
la capacità di stimolare la donna per un lungo
periodo con una forte pressione senza stancarti. Lei
non si sente in colpa vedendo la tua fatica o il tuo
disagio e tu puoi godere dello spettacolo del suo piacere.
Se ti piacciono le visualizzazioni, ti puoi immaginare
che nell'espirazione l'energia parta dal
tuo gomito (non dal dito) per arrivare come un raggio
fino al punto G e che l'aria uscente crei pulsazioni
e vibrazioni stimolanti per la donna.
Molti uomini raccontano che non è facile rimanere
centrati e presenti quando nella donna si svegliano
le energie sessuali. Quando la donna
si permette di lasciarsi andare alle sensazioni più
svariate, probabilmente ti arriveranno ondate di piacere
femminile, di sentimenti che ti potranno incuriosire,
infastidire o fare paura. In questi momenti, non reagire,
ma osserva semplicemente quanto succede nel tuo corpo,
mentre continui il massaggio rimanendo ben centrato
nel tuo polo maschile e nel respiro. Non è necessario
che tu capisca o sappia interpretare tutto quello che
sta accadendo alla donna: assecondalo e lasciati sorprendere
dalla ricchezza di emozioni e sensazioni alternanti.
Non aspettarti per forza le classiche contrazioni del
tratto più esterno della vagina come avvengono
durante l'orgasmo clitorideo. Qui potrebbe anche
non accadere niente di simile, anzi, l'apertura
si può addirittura allargare. Inoltre può
– ma non deve – accadere, che la donna arrivi
all'apice del piacere con un'eiaculazione.
Per questa eventualità tieni preparato un asciugamano.
E' anche possibile che in certi momenti la donna
ti chieda di muovere il dito più velocemente,
di passare più in fretta alla fase successiva
o di fare tutta un'altra cosa. Segui ugualmente
i tempi indicati, non per essere pignolo, ma per svelare
il punto G. Alcuni autori descrivono
il punto G come la parte interiore del clitoride. Tralasciando
l'aspetto anatomico possiamo dire che i vissuti
di queste due zone sensibili non riflettono affatto
questa tesi. Il clitoride ha una reazione lineare: il primo tocco
è piacevolmente eccitante, e i successivi sono
via via sempre più eccitanti fino a raggiungere
l'orgasmo. Il punto G è
tutto il contrario, la sua reazione è ondeggiante,
oscilla dal dolore al piacere, dal pianto al riso, dal
non star più nella pelle fino alla pace più
profonda; insomma, da un estremo all'altro. Attraverso
la stimolazione di un unico punto la donna può
sperimentare l'intero universo di sentimenti che
il suo corpo le può offrire. Oltretutto, le sensazioni
non rimangono limitate all'area pubica o al bacino,
ma tendono a coinvolgere la totalità del corpo.
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Nudismo Naturismo
Naturismo
« Il
naturismo è un modo di vivere in armonia con la natura, caratterizzato
dalla pratica della nudità in comune, allo scopo di favorire il
rispetto di se stessi, degli altri e dell'ambiente »
(1974, definizione della Federazione Naturista Internazionale al 14° Congresso Naturista Mondiale)
Una ragazza pratica naturismo presso una spiaggia di Formentera
Il naturismo o nudismo è un movimento che si propone di promulgare un contatto con la natura
privo di artificiosità e convenzioni sociali, promuovendo il rispetto
per le persone, gli animali, e l'ambiente attraverso la nudità sociale
in spazi privati o pubblici. Il naturismo non ha nei propri precetti
originali componenti erotico-esibizionistiche.
Numerosi termini (come ad esempio "nudità sociale") sono stati
proposti come sostitutivo dei due termini suddetti senza però assumere
la diffusione dei precedenti.
//
Filosofia naturista e controversia
I naturisti pensano che la nudità non sia né degradante, né
immorale, né indecente, argomentando che il nudismo è uno stato
naturale poiché l'essere umano è nato in stato di nudità.
Il naturista desidera vivere nel rispetto del proprio corpo, avendo
cura della propria salute e apprezzando il contatto con gli elementi
naturali. Tra i naturisti è altresì piuttosto comune la convinzione che
l'esposizione del corpo nudo offra numerosi benefici alla salute
psico-fisica, e permetta una migliore accettazione di sé stessi e degli
altri. Nei centri naturisti è prevalente la presenza di famiglie e di
persone di età matura, meno frequenti i giovani; nei luoghi dove è
permesso ma non obbligatorio, gli uomini che lo praticano sono più
delle donne.
Esiste anche una pratica naturista più radicale, secondo la quale il corpo non va spogliato solo dai tessuti ma anche dai peli. Questa forma di naturismo è chiamata smooth naturism (attualmente non esiste una traduzione italiana del termine) e i suoi praticanti smoothie.
Negli ultimi anni c'è stato un incremento di naturisti che ricorrono
alla depilazione, ma la maggior parte lo fa per motivi soggettivi, e
non per aderenza ad un'idea. Nei casi più estremi viene attuata la
depilazione totale del corpo, sopracciglia incluse.
L'aspetto storico più importante, è la connessione della nascita di
questo movimento di pensiero e stile di vita con le istanze di Libertà
(magari nell'ambito del socialismo anarchico), della reazione
all'inurbamento selvaggio e disordinato (di cui parla magistralmente
Jack London ne “Il popolo dell'abissoâ€) conseguente ad una rivoluzione
industriale che aveva perso ogni controllo, la riscoperta di nuove
forme di spiritualità (magari piuttosto confusa, ma di evidente
reazione alle religioni istituzionalizzate “di statoâ€), di recupero del
valore del corpo in connessione con la psiche correlato alla scoperta
della psicanalisi (dalle prime insicure teorie freudiane sino ad
arrivare a Jung ed a Lowen).
Tutto questo fa si che coloro che aderirono a questo movimento di
pensiero fossero anche portatori delle istanze di “liberazione
sessuale†di matrice psicoanalitica e socialista rappresentando la
“reazione†alla repressione ufficializzata della sessualità perdurata
dal primo medioevo agli inizi del ‘900, ma non certo che praticassero
riti orgiastici come spesso s'è verificato in certe sette neo-pagane da
tempi remoti sino ai giorni nostri!
Sicuramente Naturisti a pieno titolo erano gli aderenti al movimento
hippies negli anni '60 e '70 (anche se in questo ambito l'impiego
diffuso di droghe più o meno leggere era di quanto più distante ci
fosse alla filosofia naturista), che molto ha contribuito ad una sua
diffusione nel mondo, come a rendere comunemente accettate certe idee
che erano considerate quantomeno sovversive sino agli anni '50.
Privo invece di qualsiasi rilevanza culturale è il naturismo (o
meglio, il nudismo) “modaiolo†che si ripropone sui media all'inizio,
ogni anno, della buona stagione, che anzi contribuisce a dare una
visione quanto mai limitativa e distorta di questo movimento di
pensiero. Qui si rimarca la sostanziale differenza tra "Naturismo" e
"Nudismo". Su un piano strettamente filosofico, inoltre, si potrebbe
rimarcare una sostanziale differenza esistente tra l'essere "nudi" e
"svestiti". Pertanto la nudità, che abbiamo definito come non
accidentale, ma voluta o comunque espressione culturale, è
un'espressione integrale di corporeità e di vita. In questo specifico
stato di nudità c'è una manifesta intenzione di massimizzare
l'espressione corporea. Simbolicamente, a meno che ciò non sia
conseguente a ragioni contingenti (quale la temperatura dell'ambiente,
troppo bassa o troppo alta), l'indossare un abito equivale a
l'indossare una maschera, e una maschera o nasconde o identifica un
ruolo (quale le maschere da commedia e da tragedia greche, o le
maschere rituali impiegate presso certi popoli).
Quali sono gli elementi della filosofia Naturista che si sono, in
diversa misura, radicati o che sono stati accettati nella società
d'oggi?
Essi possono così riassumere:
la riscoperta del valore del corpo in relazione anche al benessere psichico;una visione equilibrata della relazione tra corpo e sessualità;l'utilità psicofisica di una pratica sportiva o comunque di un regolare esercizio fisico;la riscoperta della “medicina naturale†e delle “medicine
complementari†(così dette alternative), che, soprattutto, si rivolgono
alla conservazione della salute e che allargano la visione terapeutica
dalla patologia del singolo organo al recupero del benessere di tutto
il corpo e della sfera psichica connessa, anche con la riscoperta e
valorizzazione della fitoterapia, dell'omeopatia, della medicina
etnica, dell'osteopatia, ecc.;correlatamente alla presa di coscienza della necessità di un
miglioramento qualitativo dell'alimentazione, con la presa di coscienza
dell'importanza degli alimenti integrali, dei prodotti dell'agricoltura
biodinamica, della dieta vegetariana, ecc.;addirittura con la presa di coscienza della necessita di un
cambiamento delle tecniche didattiche tradizionali per un migliore
sviluppo della personalità (Adolphe Ferriere);la prioritaria necessità della tutela e del rispetto dell'ambiente tanto naturale che antropizzato;la necessità del recupero di forme di socialità e momenti di vita collettiva di alto livello qualitativo.
“Togliersi i vestiti†può essere una reazione
anticonformista, una espressione di libertà, un atto di protesta od
altro. Lo stare nudi in spiaggia od in casa può essere la ricerca di un
benessere (dopo un primo momento di adattamento si ci avvede in maniera
chiara del senso di benessere che si riceve dal contatto con l'aria
libera e della libertà di movimenti che pian piano si acquista). Ma
questo è solo un aspetto del Naturismo, il più eclatante secondo la
visione comune, ma appunto è solo un aspetto di uno stile di vita e di
un modo di pensare che implica una certa visione globale dell'esistenza
e dell'Uomo.
Luoghi ed attività
Per motivi culturali e climatici, il naturismo viene praticato di
norma maggiormente durante l'estate in strutture attrezzate come campeggi, centri e villaggi di vacanza, centri termali, oppure in spiagge libere o attrezzate.
Le attività tipiche di questi centri sono le normali attività di relax e svago presenti in qualunque altro posto.
In Italia
In Italia i luoghi dedicati al naturismo sono pochi. Sono presenti alcuni campeggi in Emilia Romagna, Liguria, Piemonte, Sardegna, Sicilia e Calabria.
Sono inoltre presenti alcune spiagge, tra le quali quella di Lido di Dante presso Ravenna, di Lido di Volano nei pressi di Comacchio (entrambe ufficiali), del Nido dell'Aquila presso San Vincenzo (Livorno), di Pizzo Greco, nel comune di Isola di Capo Rizzuto (Calabria), tra i lidi Ultima spiaggia e Scissure presso Gaeta, e quella di Capocotta a Roma,
in cui un tratto di arenile è stato ufficialmente adibito alla pratica
del naturismo, così come l'ultimo tratto della spiaggia del Mingardo a Marina di Camerota (SA), detto Troncone (noto anche come spiaggia gay).
Oltre a queste è da citare il caso, unico in italia, del torrente
Diaterna, sull'appenino Tosco-Emiliano in località Scheggianico, dove
da diversi anni con il benestare delle amministrazioni comunali i
nudisti si ritrovano ogni week end sulle rive del fiume contribuendo a
mantenere la naturale bellezza di questo luogo.
Storia del naturismo
È nella Germania degli anni '20 che, dopo le prime esperienze della fine dell'800, si consolida la Nacktkultur ossia la cultura della nudità, ma il Nazismo
rifiutò il neonato movimento, che intanto aveva preso il nome di FKK
("Freikörperkultur" ovvero "cultura del corpo libero"), bandendolo nel 1933.
Negli Stati uniti, l'immigrato tedesco Kurt Barthel organizzò il primo evento nudista nei dintorni di New York, e fondò l'American League for Physical Culture (Associazione americana per la cultura fisica).
Dopo la seconda guerra mondiale i movimenti risorsero rapidamente, e divennero popolari in Francia ed Inghilterra.
In seguito il naturismo si è diffuso nella maggior parte dei paesi
democratici nel mondo e sono oltre 30 i paesi ad avere una federazione
nazionale affiliata alla International Naturist Federation (INF/FNI).
In Italia attività naturiste sono attestate, secondo le testimonianze di Bruno Zuculin (console italiano in Brasile nella prima metà del Novecento), dagli anni cinquanta sull'Isola di Ponza e sulle spiagge di Focene, in provincia di Roma. Si trattava di un fenomeno nascosto e condannato, di pochi iniziati, per lo più iscritti alle associazioni estere o alla Federazione Naturista Internazionale.
Solo nel 1964 nasce l'Unione Naturisti Italiani (UNI), a cui segue nel 1972 la Federazione Naturista Italiana
(FENAIT). Nei primi anni del nuovo secolo, alcune associazioni in
disaccordo con l'operato della FENAIT decidono di dare vita ad una
confederazione che propugni un naturismo rinnovato nelle idee e nei
fatti; nasce così la CONAIT,
Confederazione Naturista Italiana, che non è stata tuttavia accettata
come componente della Federazione Internazionale INF/FNI.
Stime del fenomeno
Il numero di naturisti in Europa
è attestato intorno ai 20 milioni con circa 600 strutture naturiste
(campeggi e villaggi turistici) e numerosissime spiagge (oltre 200 solo
in Spagna).
In Francia
vi sono circa 160 strutture naturiste. Nel mondo sono 32 gli Stati che
hanno una federazione naturista nazionale aderente alla International
Naturist Federation.
Associazioni
A livello internazionale è presente la International Naturist Federation - Fédération Naturiste Internationale (INF-FNI), a cui fanno capo le federazioni nazionali.
In Italia, come federazioni nazionali, sono presenti sia la Federazione Naturista Italiana (FENAIT) che la Confederazione Naturista Italiana (CONAIT), alle quali fanno capo le varie associazioni presenti in Italia. Ma solamente la Federazione Naturista Italiana
(FENAIT) è membro della INF-FNI (lo statuto della INF-FNI prevede che
vi sia un solo rappresentante per nazione), per cui solamente le
associazioni aderenti a tale federazione sono autorizzate a rilasciare
ai propri membri la tessera INF-FNI ed i relativi bollini annuali.
Normative
Italia
La prima proposta di legge sul naturismo, in Italia, venne presentata il 19 ottobre del 1993 dall'On, Sauro Turroni, della Federazione dei Verdi
su richiesta del Presidente Fidenzio Laghi a nome dell'Associazione
Naturista Emiliano Romagnola (A.N.E.R.). Fu poi ripresentata nella
successiva legislatura iniziata nel 1994 e nella legislatura iniziata
nel 1996 col n.529. Anche l'allora minoranza parlamentare presentò nel
1999, una sua proposta di legge, concorrente, la n.6490, ad opera di Piergiorgio Massidda di Forza Italia.
Solo il 21 marzo 2000, la XII Commissione della Camera dei Deputati
(Affari Sociali) discusse per la prima volta della questione,
esprimendo l'esigenza di formulare un testo unico, comprensivo di
quanto in entrambe le proposte. Venne così nominato un "Comitato
Ristretto" incaricato di svolgere audizioni sulla questione.
Il 24 gennaio 2001
la XII Commissione adottò come testo base la pdl C.529, integrata da
quanto elaborato dal "Comitato Ristretto". Nacque così la pdl "Norme
per il riconoscimento e la regolamentazione della pratica naturista",
ma, volgendo la legislatura ormai al termine, essa non venne mai votata
né in Commissione né in Aula.
Nel corso della XIV Legislatura vennero presentate ben quattro proposte di legge inerenti il naturismo: la C.286 (Massidda, Forza Italia, il 30 maggio 2001); la S.153 (Turroni, Verdi, il 7 giugno 2001); la C.961 (Alfonso Pecoraro Scanio, Federazione dei Verdi) il 21 giugno 2001; infine, il 28 luglio 2004, Franco Grillini (Democratici di Sinistra)
presentò alla Camera la C.5194 che, al contrario delle precedenti, si
limitava alla "Depenalizzazione della pratica del naturismo" ed alla
"Disciplina delle strutture turistico-ricreative riservate ai
naturisti".
Pur sottoscritta da 40 parlamentari dell'opposizione, questa proposta di legge, assegnata alla XII Commissione il 27 settembre 2004,
non venne iscritta nel calendario dei lavori della stessa fino alla
fine della legislatura. Franco Grillini ha ripresentato il 28 aprile 2006 la proposta di due anni prima, questa volta indicata come C.276. Nel frattempo, il 19 luglio 2006. Frattanto la Regione Emilia-Romagna ha approvato una legge regionale dal titolo "Valorizzazione della pratica del naturismo".
Di rilevanza sono anche le due sentenze n.1765 e n.3557 della Corte di Cassazione che nel corso del 2000 hanno di fatto reso legittimo il naturismo nei luoghi in cui è consuetudine.
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Punto G
Punto G
Il punto G o punto Gräfenberg, dal nome del ginecologo tedesco Ernst Gräfenberg che per primo lo descrisse, sarebbe un punto particolarmente sensibile della vagina, sebbene la presenza in questa zona di una forte concentrazione di terminazioni nervose sia tuttora oggetto di studi e controversa.
//
Origini
Già nella cultura orientale era conosciuta una zona del corpo della donna che - oltre alla clitoride - era determinante per il suo piacere sessuale: negli antichi testi filosofico-religiosi quest'area era definita "punto del sole" o "punto del piacere".
In occidente, nella seconda metà del XVII secolo, un medico e speziale olandese, Reigner de Graaf (1641-1693),
in un suo trattato di medicina - poi andato perduto, ma ricordato negli
scritti di vari autori suoi contemporanei - riferì la presenza di
un'area, in prossimità della vagina, di particolare sensibilità erogena.
Nei tempi moderni Ernst Gräfenberg pubblicò per primo, nel 1950,
un dettagliato studio scientifico, nel quale sosteneva la presenza di
una zona, interna alla vagina, dalla quale aveva origine il piacere
sessuale femminile. La ricerca suscitò parecchi dubbi e molte
incredulità e, sebbene negli anni successivi altri studiosi ne abbiano
confermato l'esistenza, il Punto G è ancora oggi fonte di discussioni,
e molti ginecologi ne negano l'esistenza
Ubicazione
Gräfenberg ritenne di individuare il punto G nello spazio fra la parete anteriore della vagina e la parete posteriore della vescica, ad una profondità di sei-otto centimetri
rispetto all'ingresso del canale vaginale e nella stessa zona era già
nota la presenza di un tessuto che si riteneva fosse il residuo di una
primordiale ghiandola prostatica
femminile. Più precisamente, il punto G sarebbe posto sulla parete
anteriore della vagina, nel suo terzo inferiore, corrispondente anatomicamente a un manicotto di tessuto erettile (simile ai corpi cavernosi del pene, presente nel sesso femminile anche a livello della clitoride) che circonda l'uretra, quindi è la proiezione vaginale di una struttura posta in profondità (a circa 1 cm dalla mucosa).
Per individuare tale posizione si può utilizzare come punto di repere anatomico l'osso pubico:
il Punto G si troverebbe nella vagina all'incirca a questo livello, ma
la sua individuazione risulta piuttosto difficile, a causa delle sue
ridotte dimensioni e dello spessore della parete vaginale. La
stimolazione di questa zona ne causa l'inturgidimento col meccanismo di
cattura ematica, tipico dei corpi cavernosi, e, al momento dell'orgasmo, si può accompagnare l'emissione di un fiotto di liquido di natura trasudatizia.
Le migliori condizioni per l'esplorazione del Punto G si presentano
quindi solamente quando la donna è in stato di piena eccitazione
sessuale, allorché il Punto G si inturgidisce ed aumenta le proprie
dimensioni, tuttavia la complessità del meccanismo della libido
femminile non rende facilmente riproducibile questa condizione in
laboratorio. Di conseguenza, poche sono le ricerche in materia condotte
con rigorosa metodologia scientifica.
Altre ipotesi
Secondo la ricercatrice australiana Helen O'Connel, il punto G sarebbe in realtà la parte terminale della struttura interna del clitoride, il quale può raggiungere, all'interno del corpo femminile, una complessiva lunghezza di 10 centimetri.
Nel febbraio del 2008 il professor Emmanuele Jannini, Docente di Sessuologia Medica dell'Università degli studi dell'Aquila ha pubblicato, sulla rivista The Journal of Sexual Medicine, uno studio teso a dimostrare, anche per mezzo di ecografie vaginali, la presenza - solo in alcune donne - di un ispessimento della parete divisoria tra uretra e vagina che sarebbe da identificarsi con il punto G..
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Anello vibrante
Anello vibrante
Un anello vibrante è uno stimolatore erotico composto da una parte vibrante montata su un anello leggermente elastico, che va indossato dall'uomo alla base del pene durante la penetrazione sessuale per provocare una stimolazione diretta del clitoride della partner femminile, in modo da accrescerne l'eccitazione e facilitarne l'orgasmo. L'orientamento della parte vibrante varia a seconda delle posizioni sessuali adottate, in quanto esso deve trovarsi rivolto verso il clitoride.
Nel 2006 la casa produttrice di profilattici Durex
ha realizzato un anello vibrante usa e getta, pertanto di costo
particolarmente ridotto e destinato a un più ampio consumo. Il lancio
pubblicitario di questo prodotto ha suscitato notevole scalpore,
mediante spot commerciali i quali mostravano esplicitamente l'anello
vibrante come tipico oggetto di un romantico regalo di coppia (in
sostituzione del tipico anello di fidanzamento), durante una cena fra
due innamorati.
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Strap_on dildo
Strap-on dildo
Un dildo multifunzionale con imbracatura a doppio strappo e un uovo vibrante sul lato interno
Uno strap-on dildo (anche detto strap-on, o dildo indossabile) è un dildo disegnato per essere indossato (mediante un'imbracatura) da un partner che lo usi per penetrare l'altro partner vaginalmente, analmente o oralmente, sia in coppie eterosessuali che in quelle omosessuali.
Una donna può utilizzare uno strap-on per penetrare analmente un uomo (Pegging) o un'altra donna (in questo caso, anche vaginalmente).
Un uomo può utilizzare uno strap-on in casi di impotentia coeundi, per una doppia penetrazione
o per penetrare più partners. Sul mercato esiste una grande varietà di
imbracature e dildo, con differenti sistemi di fissaggio e
indossamento; strumenti assemblabili per stimolare l'indossatore e il
ricevente, con differenti funzioni, vantaggi e svantaggi per entrambi i
parnters.
Tipi di strap-on indossabili
Elemento fondamentale di uno strap-on è l'imbracatura, che connette
il dildo al corpo di chi l'indossa, solitamente in una posizione simile
a quella dei genitali maschili. Una buona imbracatura è salda e
confortevole, spesso realizzata in modo da stimolare l'indossatore.
Sono disponibili molti tipi diversi di imbracatura, ciascuno coi suoi
pregi e i suoi difetti, e non esiste una risposta giusta al
quesito su quale tipo sia il migliore. È questione di gusti. Molti
dildo non presentano nemmeno l'imbracatura e sono da questo punto di
vista autosufficienti.
Dildo con doppia imbracatura; una cinghia avvince la vita e l'altra passa sotto le gambe
Doppia cinghia- Nell'imbracatura a doppia cinghia una di
queste passa attorno alla vita dell'indossatore, come una cintura,
l'altra in mezzo alle gambe e si connette in basso con la precedente.
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Gang bang
Gang bang
Una Gang bang è una situazione in cui un soggetto, di sesso
maschile o femminile, svolge attività sessuali, di svariato tipo, con
una moltitudine di partners, non necessariamente del sesso opposto. Si
differenzia, in questo senso, dall'orgia ovvero dal sesso di gruppo,
di cui costituisce una particolare specialità, perché in questo caso la
relazione è uno-a-molti, ovvero il soggetto protagonista della gang
bang è al centro dell'attenzione di tutti gli altri partecipanti.
La tipologia di gang bang più consueta è quella che vede come
protagonista una donna, e come partecipanti un considerevole numero di
maschi, i quali si alternano nella penetrazione, ovvero si rendono protagonisti di penetrazioni multiple o di altre attività sessuali, come ad es. il sesso orale oppure il bukkake.
Vi sono altresì gang bang attuate fra sole donne, dedite al lesbismo, nella maggior parte dei casi tuttavia di tendenza bisessuale. Infine, più raramente, si svolgono gang bang che hanno come protagonista il soggetto maschile; in questo caso si parla di reverse gang bang, ovvero di gang bang inversa.
Si tratta di una pratica sessuale la cui origine si perde nella
notte dei tempi, chiaramente ascendendo, come riferimento suggestivo,
alle orge rituali tipiche di antichi culti (ad es. i cortei bacchici o
le feste in onore di Dioniso),
nonché a particolari figure femminili la cui caratteristica sarebbe
stata quella di dedicarsi al sesso in maniera particolarmente lasciva e
voluttuosa. Si ricordano ad esempio, nella Roma classica, le maratone
sessuali, vere o presunte, dell'imperatrice Messalina che avrebbe avuto
rapporti sessuali persino con 25 uomini in un solo giorno. Nel
Cinquecento era invalsa e richiestissima, tra le cortigiane, l'usanza
del cosiddetto Trentuno, denominazione probabilmente
riferentesi ai 31 giorni del mese concentrati in una sola giornata, che
consisteva nel farsi possedere da trentuno uomini consecutivamente,
come racconta Lorenzo Veniero nel poemetto La Zaffetta, celebrando le arti della cortigiana veneziana Angiola Zaffetta.
È un genere che conosce un'ampia illustrazione pornografica, in
particolare mediante video; un vero e proprio genere a sé stante si può
considerare quello che persegue la rappresentazione della più grande
gang bang, per durata e numero di partecipanti
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Penetrazioni multiple
Penetrazioni multiple
Penetrazione multipla
Le penetrazioni multiple sono penetrazioni sessuali
attuate generalmente fra due o più persone, oppure anche
individualmente, dato che possono essere effettuate non solo attraverso
l'uso del pene, ma anche tramite le dita, i dildos, vibratori, falli, gli Strap-on dildo indossati da donne e giocattoli sessuali.
Lo scopo del partner nel sottoporsi a penetrazioni simultanee,
consiste nel desiderio di riuscire ad ottenere il massimo del piacere,
derivante dal maggior numero di terminazioni nervose coinvolte,
residenti principalmente nelle mucose del corpo.
Tecniche
Penetrazione multipla di Paul Avril, dipinto erotico. Due uomini e una donna
Svariate sono le pratiche di penetrazione multiple; quelle più comuni sono le seguenti:
Doppia penetrazione (DP) – Penetrazione simultanea di due orifizi di una persona praticata da due altre persone. Ano e vagina, ano e bocca, o bocca e vagina. In caso di penetrazione simultanea di ano e vagina viene chiamata anche sandwich. Le sue varianti possono essere:
Doppia penetrazione anale – Penetrazione simultanea dell'ano mediante due peni o altri oggetti.Doppia penetrazione vaginale – Penetrazione simultanea della vagina mediante due peni o altri oggetti.Doppia penetrazione ano vaginale (DVDA) – Penetrazione
simultanea dell'ano e della vagina di una donna mediante 2 peni
ciascuno. È una pratica impossibile tra esseri umani, ma può comunque
essere effettuata con oggetti o dildo.
Barracuda – Penetrazione simultanea della vagina mediante 2 dita e dell'ano mediante un dito. Una variante è la Reverse Betty Crocker, che consiste nella penetrazione dell'ano con due dita e della vagina con un dito.Rotisserie – Penetrazione simultanea di una persona in bocca e in vagina o nell'ano.Tripla penetrazione – Due peni penetrano la vagina e un pene penetra l'ano, oppure due peni penetrano l'ano ed un pene penetra la vagina.Tupperware party – Penetrazione simultanea della vagina, dell'ano e della bocca di una donna.
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Footjob
Footjob
Il footjob (Job = lavoro, Foot = piede, e quindi letteralmente "lavoro di piede") è un tipo di masturbazione realizzata con i piedi.
Le tecniche sono varie; la più comune è quella degli archi delle piante del piede che chiudono il pene (facendo una specie di morsa) ed incominciano ad eseguire il movimento della masturbazione.
//
Tecniche
Oltre alla tecnica citata, ne esistono molte altre (difficili da
elencare dato che le posizioni sono moltissime). Un'altra tecnica molto
praticata è quella di usare i piedi come "mano" (che solitamente viene
usata per masturbarsi) chiudendo il pene tra l'alluce ed il secondo dito e cominciare il movimento. Il footjob
può essere eseguito anche (nonostante sia più scomodo per l'esecutore)
all'indietro, ovvero chinarsi dalla parte opposta del partner, e con i
piedi, cominciare a masturbare il pene del partner. In tal caso il
Footjob prende la denominazione di "Solejob" (Sole=pianta del piede).
Un altro metodo molto apprezzato è quello di poggiare i talloni alla
base del pene, in modo che esso rimanga eretto lungo la pianta e agire
con le dita e in particolare con i due alluci sul glande provocando
notevole eccitazione. È comunque consigliabile in ogni caso una
adeguata lubrificazione sia dei piedi che del pene per favorire la
pratica.
Preferenze tra donna e uomo
Non esiste una vera preferenza tra uomo e donna, anche se cambia il
tipo di eccitazione da sesso a sesso, la donna comunque, dovrebbe
provare piacere nel ricevere lo sperma del partner sul proprio piede.
Il footjob può comunque essere anche eseguito tra uomo e uomo.
Footjob Donna/Donna, Donna/Uomo
La donna che riceve il footjob, solitamente, viene masturbata con l'alluce del piede del partner. Questo può essere eseguito anche fra due donne.
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16 years ago
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Titjob ( Spagnola )
Spagnola
La spagnola è una pratica sessuale.
In inglese il termine è mammary intercourse.
Definizione
Illustrazione della "spagnola"
In questo atto sessuale l'uomo colloca il proprio pene fra le mammelle della donna nel solco intermammario e successivamente l'uomo vi strofina il pene ripetitivamente fino all'eiaculazione.
Per facilitare il raggiungimento dell'orgasmo può essere usato un lubrificante.
La donna può stringere il pene fra i suoi seni oppure è l'uomo che lo stringe afferrando egli stesso le mammelle della donna.
Quando l'uomo raggiunge l'orgasmo, lo sperma
copre il solco intermammario e/o parte del seno; spesso raggiunge anche
il collo della donna e tale circostanza prende il nome di "collana di perle".
Note
In alcuni casi la spagnola può essere combinata con del sesso orale da parte della donna la quale, attraverso una fellatio, può stimolare l'eiaculazione maschile.
La spagnola può essere resa più facile se l'uomo ha un pene
di dimensioni non esigue oppure se la donna possiede un seno di
dimensioni importanti, nonché se quest'ultima riesce a muovere il collo
in modo tale da raggiungere il glande con la bocca.
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Anilingus
Anilingus
Anilingus è il nome generico di varie pratiche sessuali umane che comportano il contatto della bocca con l'ano o con le regioni perianali. L'anilingus è perciò una pratica di sesso orale, e non coinvolge i genitali.
//
Il nome
Anilingus è una parola artificiale coniata fondendo le voci della lingua latina anus (ano) e lingere (leccare). È frequente la scrittura errata analingus per analogia con analis (anale). Nel linguaggio comune si sono affermati anche i nomi inglesi rimming e rimjob.
La pratica
L'anilingus può essere praticato da persone di entrambi i sessi e di tutte le inclinazioni sessuali. Negli esseri umani sono presenti in prossimità dell'ano terminazioni nervose simili a quelle rinvenibili negli organi genitali e nelle zone erogene.
La stimolazione di queste terminazioni attraverso l'azione meccanica
delle parti orali di un partner induce gratificazione a livello del sistema limbico. Al movimento delle labbra si unisce spesso quello della lingua, che a volte viene inserita fin dentro lo sfintere.
In molti casi l'anilingus fa parte dei preliminari alla penetrazione, in particolare al sesso anale vero e proprio. L'anilingus è associato talora alla coprofagia.
I rischi per la salute
Dal punto di vista sanitario, l'anilingus è ritenuto pericoloso per la presenza di batteri nell'ano e nel retto che possono trasmettere malattie infettive. Il rischio di contrarre il virus dell'HIV è considerato comunque basso.
Auto-anilingus
L'auto-anilingus è l'auto-stimolazione orale dell'ano. Si presume che possano eseguirlo pochissime persone, anche per la scomodità della posizione nell'effettuare l'atto.
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Bukkake
Bukkake
Il bukkake (dal giapponese ã¶ã£ã‹ã‘ bukkakeru: "bagnare, colare") è una pratica di sesso di gruppo in cui una serie di uomini eiaculano a turno o insieme su una donna o su un uomo, spesso inginocchiato/a (sovente la pratica viene associata all'umiliazione erotica). Il significato originario in Giappone si riferisce ad un modo di consumare gli spaghetti tipicamente giapponese (soba, ramen, udon).
//
Etimologia
Bukkake è sostantivo del verbo giapponese bukkakeru che significa gettare un liquido addosso a qualcuno o qualcosa. Il verbo composto può essere diviso a sua volta nei verbi butsu e kakeru. Butsu significa letteralmente colpire, mentre Kakeru in questo contesto significa ricoprire, versare.
Critiche
Alcuni movimenti cristiani Americani hanno vivamente protestato per
la sua diffusione negli Stati Uniti,per la contravvenzione all'ordine
divino di "non disperdere il seme." Dopo diversi dibattiti,tali
associazioni hanno deciso di ritirare la protesta a condizione che il
seme disperso venga subito raccolto e donato ad associazioni benefiche
che si occupano delle coppie con problemi di sterilità
Nella cultura popolare
Il bukkake viene più volte lodato nel poema storico giapponese Totoro no katsumi:in
quest'opera sono molte le scene di celebrazione della vitalità,ed il
fiotto bianco che scende sulla pallida pelle delle fanciulle viene
poeticamente paragonato al cadere dei petali di ciliegio sulla nuda
terra.
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Barebacking
Barebacking
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il barebacking, che in inglese vuol dire letteralmente "cavalcare a
pelo", cioè senza la sella per proteggersi, indica la pratica di
rapporti sessuali senza protezioni, soprattutto quelli anali. Rappresenta anche un'ideologia, molto diffusa in Usa, Francia e Germania, che rivendica apertamente questa forma di pratica sessuale e condanna il sesso sicuro.
Le persone che si dedicano al barebacking sono chiamate barebacker.
Questa pratica è nata nella comunità gay americana e poco a poco si è diffusa anche in Europa, causando varie polemiche perché può rendere più facile la diffusione delle malattie trasmesse con il sesso e l'AIDS, una malattia mortale che non è ancora possibile guarire.
In Francia ci sono persone famose che affermano pubblicamente di praticare il barebacking, come lo scrittore Guillaume Dustan ed Erik Rémès, autore del libro Serial fucker, diario di un barebacker.
//
Aspetti del fenomeno
Barebacking non è soltanto sesso senza protezioni, indica anche un atteggiamento volontario rivendicato da vari omosessuali. I sostenitori del barebacking fanno notare che gli eterosessuali sono dei barebacker per natura e che il papa Giovanni Paolo II è stato ritenuto il primo di loro perché era contrario all'uso dei preservativi.
Reazioni
La pratica del barebacking non è approvata dalle associazioni che sostengono la lotta all'AIDS e dalle organizzazioni a favore del sesso sicuro perché lo scambio di eiaculazioni maschili come quelle femminili, e la presenza di ferite piccole e molto difficili da vedere può provocare il contagio di varie malattie trasmesse con il sesso, ma soprattutto perché non esiste la certezza che la persona conosciuta da poco sia in perfetta salute.
La polemica
I barebacker sono convinti che indossare il preservativo può rovinare la qualità delle loro erezioni
e riduce notevolmente le sensazioni di piacere vissute durante
l'esperienza sessuale. Le persone contrarie al barebacking affermano
che tale pratica è solamente la dimostrazione di edonismo
sessuale. I barebacker, di fronte a questi atteggiamenti considerati
ostili, spesso rispondono che esiste ancora una valutazione negativa
della sessualità che assomiglia molto alle affermazioni della chiesa cattolica.
Alcuni sostenitori del barebacking affermano che l'atteggiamento ostile del movimento di liberazione omosessuale sia in realtà un modo per rendere più veloce alla comunità gay il riconoscimento legale dei matrimoni gay
e anche la possibilità di adottare i bambini. Il movimento afferma che
se gli atteggiamenti degli omosessuali non fossero più interpretati
come pericolosi, sarebbero finalmente riconosciuti tutti i diritti che
attualmente appartengono solo agli eteresessuali.
I detrattori del barebacking affermano che i rischi legati a questo
fenomeno aumentano a causa della pubblicità di alcuni siti web che
favoriscono l'incontro dei barebacker e di alcuni locali che permettono
con troppa facilità di praticare il sesso non protetto.
Statistiche
Alcuni mezzi d'informazione gay hanno pubblicato una statistica per
verificare la diffusione del barebacking attraverso le risposte di un
questionario e soprattutto per comprendere se i barebacker sono a
conoscenza di tutti i fattori di rischio.
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16 years ago
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Collana di perle
Collana di perle
Esempio di "collana di perle"
Una collana di perle (dall'inglese pearl necklace) è il termine con cui ci si riferisce all'attività sessuale in cui un uomo eiacula sopra o vicino al collo di un'altra persona, molto spesso a seguito della pratica sessuale denominata spagnola (titjob).
Il risultato assomiglia vagamente ad una collana di perle per via delle gocce e filamenti di sperma di colore bianco-traslucido, depositati sulla pelle.
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Cybersesso
Cybersesso
Il cybersesso (inglese Cybersex o computer sex o net sex), definita anche sesso virtuale, è un tipo di attività sessuale a cui partecipano due o più persone collegate fra di loro tramite una rete informatica.
Caratteristiche
Il cybersex è una forma di comportamento i cui partecipanti
simulano, mediante strumenti informatici e telematici, di avere reali rapporti sessuali
descrivendo le loro azioni e rispondendo ai loro partner in forma
prevalentemente scritta, stimolando le proprie fantasie sessuali ed
esprimendo all'altro partner le proprie sensazioni.
Il cybersesso a volte include reale masturbazione, anche mediante l'uso di giocattoli sessuali (ad es. vibratori, dildo
etc.). La qualità in questi tipi di incontri dipende tipicamente
dall'abilità e dalla volontà dei partecipanti di evocare vivide
immagini nella mente del partner, per questo l'immaginazione riveste un
ruolo importante.
Il cybersesso può anche essere utilizzato all'interno di rapporti
intimi già esistenti, ad esempio tra persone sentimentalmente legate ma
geograficamente separate, rivestendo così tutte le caratteristiche di
una prosecuzione della sessualità di coppia.
In altri casi, le persone che praticano cybersex si giovano dell'anonimato
più o meno completo garantito dallo strumento informatico; in questo
senso, una persona può nascondere la propria identità, alterare
volutamente la propria descrizione fisica (ad es. celando
caratteristiche considerate poco appetibili o esagerandone altre più
sensuali), o addirittura mutare volutamente il proprio genere sessuale, fingendosi uomo o donna per sperimentare diversi ruoli sessuali.
Strumenti
Cybersesso
Il cybersex può effettuarsi mediante l'invio di messaggi, in forma differita (email) oppure in tempo reale (instant messaging)
con contenuti espliciti, che esprimono fantasie erotiche o descrivono
desideri e richieste sessuali rivolte all'altro interlocutore.
Ci si può inoltre avvalere delle chat line, ad es. sui canali IRC oppure su appositi siti di dating (ovvero di incontri per single), che consentono una interazione in tempo reale fra persone che hanno comuni interessi e/o simili fantasie erotiche.
In alcuni contesti il cybersesso è completato dall'uso di webcam per trasmettere in tempo reale l'immagine del partner o di parti di esso.
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Pissing
Pissing
Il pissing in termini sessuali è una forma di parafilia
(laddove praticata in modo molto intenso ed esclusivo, ovvero su
soggetti non consenzienti), ovvero di gioco erotico, caratterizzata
dall'eccitamento provocato dall'emissione o dalla ricezione su di sé
dell'urina (espulsa attraverso l'uretra), in particolare nell'ambito di attività sessuali; tale pratica è definita anche col termine "pioggia dorata".
Questa forma di attività sessuale può essere vissuta in modo
esclusivo, come unico o prevalente modo di raggiungere l'eccitazione (e
in questo senso si parla di parafilia in senso patologico), oppure, più
di frequente, può far parte di un insieme di atti sessuali nell'ambito
della sessualità tradizionale di coppia, o, più spesso, nell'ambito
delle pratiche proprie della comunità Bdsm.
In quest'ultimo caso, di norma, il pissing, soprattutto nella forma
più elementare, ovvero l'ingestione da parte del soggetto sottomesso
delle urine del soggetto dominante, costituisce una delle pratiche in
cui è maggiormente evidente l'umiliazione fisica e psicologica
(peraltro consensualmente determinatasi), di tipo sadico o masochista.
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Esibizionismo
Esibizionismo
L'esibizionismo in termini sessuali è una forma di parafilia caratterizzata dall'eccitamento provocato dal mostrare i propri genitali, i propri seni o qualsiasi parte del corpo in pubblico.
Esibizionismo è anche voler mostrare a tutti i costi le proprie
capacità, il proprio aspetto, o qualsiasi cosa possa risultare utile
allo scopo di essere stimato od osannato.
La pratica dell'esibizionismo sessuale ha conosciuto una notevole
diffusione in seguito allo sviluppo delle videocamere ad uso amatoriale
e della fotografia digitale. A questi supporti è stata poi combinata,
in particolare dagli anni '90 in avanti, la distribuzione telematica
delle immagini e dei filmati mediante la rete internet, con l'effetto
di consentire a un gran numero di persone di esibire i propri corpi e i
propri atti intimi di fronte a una platea virtualmente mondiale,
rendendo però irriconoscibile la propria identità.
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Scambio di Coppia o Scambismo
Scambio di Coppia o Scambismo
Il termine scambio di coppia o scambismo designa una classe piuttosto ampia di
comportamenti sessuali, che taluni dei cui adepti definiscono anche col
termine più generico trasgressione e con l'aggettivo trasgressivo.
Il denominatore comune di tale gamma di comportamenti può essere
considerato una attenuazione più o meno forte della monogamia della
coppia, i cui membri, o uno di essi, possono trarre eccitazione o
soddisfacimento da voyeurismo (guardare) esibizionismo (essere guardati) o vari atti sessuali condotti con una o più persone o coppie.
Tali pratiche investono quindi la vita di coppie e di individui, sia
maschi che femmine. Gli adepti normalmente combinano incontri
coppia-coppia, coppia-maschio o coppia-femmina al di fuori delle loro
proprie consuete relazioni amicali e sociali, ricorrendo a vari centri
di aggregazione mediatici o fisici. Gli atti consumati presentano una
rilevante aliquota di comportamenti bisessuali femminile espliciti. Il ruolo della bisessualità maschile resta più sfumato e comunque raramente agito.
Da un punto di vista analitico è facile rintracciare in tali
pratiche l'espressione delle istanze psichiche che dominavano il mondo
greco-romano, superate dalla cristianità e poi ritornate alla luce. Da
un punto di vista di coppia si può rilevare che il rapporto
costi-benefici di tali pratiche è assai vario.
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Spanking
Spanking
San Francisco, Folsom Street Fair 2004
Panca per spanking
Lo spanking (sculacciare) è una pratica sessuale che consiste nello sculacciare
il partner allo scopo di provocare l'eccitazione sessuale di entrambi o
di uno solo dei partner. Lo spanking è di norma considerato una delle
discipline tipicamente appartenenti al BDSM (sadomasochistiche
in particolare) ma non tutti i praticanti la interpretano in tal modo;
per alcuni infatti tale pratica può essere considerata gratificante
anche all'interno di una relazione sessuale tradizionale o addirittura
al di fuori di ogni contesto di coppia, come pratica del tutto a sé
stante.
È eseguito principalmente usando le mani nude, ma spesso ci si
avvale di strumenti quali: spazzole, remi, cinture, righelli e molti
altri oggetti (Paddle, Cane, Hairbrush, Ruler, Strap).
La posizione classica è quella Over the Knee, ovvero con il partner sculacciato (Spankee) posto sulle ginocchia del partner sculacciatore (Spanker).
Altre posizioni vedono colui, o colei, che riceve la sculacciata
appoggiato alla spalliera di una sedia o poltrona con il busto piegato
in avanti, oppure toccarsi le caviglie con le mani, o in tante altre
posizioni anche in relazione allo strumento utilizzato.
Quando gli uomini sculacciano le donne (M/F = Male on Female)
a volte chiedono che esse si travestano da studentesse, oppure che
giochino a fare la "sorella", "segretaria", "infermiera" interpretando
fino in fondo un ruolo che rende tutto più eccitante. In questi giochi F/M
la donna viene sculacciata per punizione, per qualcosa che ha commesso.
Lei inizialmente non accetta la punizione e tenta di ribellarsi ma alla
fine cede ed offre il fondoschiena all'uomo per ricevere la sculacciata.
In alcuni casi lo spanking può essere applicato come forma di
correzione fisica all'interno di una relazione di dominazione, in cui
il partner dominante, detto Master o Mistress, assume il compito di educatore o addestratore nei confronti del partner sottomesso, detto slave.
In questi casi non necessariamente la pratica dello spanking comporta
l'eccitazione sessuale di uno dei partner, ma può concretizzarsi in una
vera e propria forma di tortura
intenzionalmente diretta a provocare l'umiliazione psicologica (causata
ad es. dall'esposizione imbarazzante e coattiva delle proprie parti
intime al di fuori di un contesto sessuale) o il dolore fisico, anche
persistente, nel soggetto che vi viene sottoposto.
Curiosità
Tra i praticanti possiamo citare il poeta Algernon Swinburne e il filosofo Jean-Jacques Rousseau.
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16 years ago
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24_7
24/7
La definizione 24/7 si applica, nella terminologia della comunità BDSM, per definire quelle tipologie di relazioni di sottomissione in cui il soggetto sottomesso, ovvero slave (schiavo/a), sperimenta la propria condizione di inferiorità nei confronti del soggetto dominante, ovvero Dom (padrone/a) in modo continuativo, ventiquattro ore su ventiquattro, sette giorni su sette.
Si tratta di una tipologia di rapporto che può avere durata
limitata, temporanea (ad es. nell'arco di un weekend, o di un periodo
prefissato), o più spesso indefinita nel tempo; in questi casi esso
ricalca per certi versi il rapporto di coppia tradizionale,
accompagnandosi a una relazione sentimentale anche emotivamente
significativa fra i due partner.
Laddove il rapporto 24/7 abbia durata indefinita, esso comporta
infatti la convivenza costante fra i due partner, con una suddivisione
di ruoli che spesso, soprattutto nel caso di coppia formata da uomo
dominante e donna sottomessa, tende in modo peculiare a riprendere le
modalità di espressione culturalmente tradizionali della differenza di genere;
in questi casi infatti la donna esprime la sua sottomissione anche
mediante la dedizione alle mansioni considerate più tipicamente
femminili, come la cura della casa, vissuta però come espressione della
propria devozione nei confronti del soggetto dominante.
In ogni caso, una relazione 24/7 è nella maggior parte dei casi
basata soprattutto sulla condivisione di una concezione della
sessualità alternativa a quella tradizionale, in cui può trovare posto,
in molti casi, anche la condivisione sessuale del partner sottomesso
con altri soggetti (scambismo) e/o svariate pratiche sessuali peculiari, quali esibizionismo, spanking, pissing, ecc., anche, ma non necessariamente, basate sul sadismo o sul masochismo
di uno o entrambi i partner. Peculiare per quanto riguarda l'aspetto
della sessualità, in ogni caso, è l'autorità di uno dei due partner
sull'altro/a: solo al soggetto dominante, infatti, compete, di solito,
la decisione sulle attività sessuali, mentre al soggetto sottomesso è
concessa soltanto, per lo più, l'espressione di un generico e
preventivo consenso entro la definizione di determinati limiti
6419
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16 years ago
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Safe, Sane and Consensual
Safe, Sane and Consensual
SSC, acronimo di Safe, Sane and Consensual,
ovvero, in italiano, sicuro, sano e consensuale. Si tratta di una
terminologia a cui fa riferimento una larga parte della comunità BDSM
per identificare la cornice minima di sicurezza entro cui dovrebbero
svolgersi le attività loro proprie; in particolare essa identifica una
responsabilità ben precisa che il cosiddetto Dom assume nei confronti della persona a lui sottomessa (Sub).
In particolare:
Sano: questo termine sta a indicare la necessità di salvaguardare l'integrità fisica e psicologica di tutti i partecipanti.Sicuro: ovvero le attività devono svolgersi in sicurezza, essendo
state osservate tutte le cautele a scopo di prevenire ogni tipo di
danno non volontario.Consensuale: ovvero deve essere concordato preventivamente, fra i
partecipanti, lo scopo dell'attività o la forma della relazione e i
limiti entro cui queste devono svolgersi, e deve essere assicurato in
ogni momento il diritto, per i partecipanti, di ritirare il proprio
consenso anche senza fornire ulteriori spiegazioni.
Quest'ultimo è sicuramente il punto più delicato: in una scena
BDSM, infatti, la netta distinzione di ruoli fra persona attiva o
dominante e persona passiva o sottomessa, comporta, necessariamente,
una sorta di affidamento da parte di quest'ultima, che non può
comportare sempre una preventiva e dettagliata contrattazione di ogni
attività svolta. È per questo che alcune comunità BDSM hanno preferito
alla fraseologia SSC l'acronimo RACK
(Risk Aware Consensual Kink), ovvero un consenso informato e
consapevole dei rischi propri di chi svolge attività sessuali di tipo
alternativo.
4200
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16 years ago
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Sessualità lesbica
Sessualità lesbica
Con l'espressione sessualità lesbica si intende riferirsi sia alle pratiche sessuali lesbiche
sia, in senso più generale, al percorso consapevole di conoscenza
attraverso il quale la relazione di una donna con altre donne può
essere anche di tipo sessuale.
La sessualità femminile, di solito confinata alla funzione riproduttiva, secondo il pensiero femminista, ha risentito e risente di condizionamenti negativi subiti secolarmente.
Il movimento femminista
ha avviato un processo di ricerca sul corpo e di (ri)scoperta del corpo
femminile non ossessivamente incentrato al raggiungimento dell'orgasmo
attraverso il coito. Il femminismo tuttavia, liquidando sbrigativamente
alcune pratiche tipo la penetrazione e l'uso di oggetti sessuali come
maschili tout court, ha in certo modo ostacolato l'elaborazione di un
immaginario erotico lesbico più libero, imbrigliandolo all'interno
delle regole del politically correct.
Solo a partire dagli anni 1980,
anche attraverso la produzione letteraria e cinematografica, il
desiderio lesbico ha iniziato a sperimentare nuove forme di
espressione, partendo dalla consapevolezza dell'impossibiltà di
prescindere dalle forme di sessualità socialmente imposte; proprio da
qui parte il processo di riappropriazione e di risignificazione di
pratiche e modalità che in contesti diversi assumono valenze e
connotazioni inedite.
Fondamentali a questo proposito gli studi di Judith Butler, le cui ricerche costituiscono uno dei contributi più significativi della queer theory, che in Corpi che contano elabora il concetto di "fallo lesbico", scardinando le teorie lacaniane
secondo cui il desiderio maschile e femminile si identificano
rispettivamente nelle formule di "avere il fallo" o "essere il fallo".
Le sue pubblicazioni hanno indotto i membri dell'Associazione
Psicoanalitica Americana, e l'Associazione Psicologica Americana, a
rivedere alcune delle loro posizioni sull'omosessualità.
Lo studio della sessualità lesbica si occupa, tra l'altro, di questi specifici:
incontro di due (o più) corpi femminili che si attraggono fisicamentepratiche sessuali fra donnedesiderio sessuale femminile rivolto verso altre donnedecadimento del desiderio all'interno della coppia lesbica (morte del letto lesbico)
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16 years ago
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Lesbismo
Lesbismo è il termine con cui si indica una attrazione di natura omosessuale tra donne.Il sostantivo lesbica indica una donna con orientamento sessuale e affettivo nei confronti di altre donne.Bacio lesbico tra Giustizia e PaceRapporto sessuale tra lesbiche, dipinto di Édouard-Henri Avril.Il termine è originariamente utilizzato in modo dispregiativo, ma lelesbiche se ne sono riappropriate in termini di rivendicazione e diorgoglio. Deriva dal nome dell'isola di Lesbo ove visse la poetessa Saffo nel VII secolo a.C., che nei suoi versi esaltò la bellezza della femminilità e dell'eros tra donne. Uraniste, tribadi, saffiche, urninghe... dal 1886, anno di pubblicazione della Psycopathia Sexualis di Richard von Krafft-Ebing, i nomi che definiscono le lesbiche si sono moltiplicati e, per certi versi, sprecati. Si deve a Charlotte Wolff, una psichiatra di origine tedesca, che nel 1971 pubblica Amore tra donne,il primo studio del lesbismo che utilizzi come oggetto della ricercadonne normali e non portatrici di patologie psichiatriche varie, losdoganamento del termine lesbismo per definire quelle donne chepreferiscono a livello emozionale, affettivo e sessuale le relazionicon altre donne.Alcuni definiscono il lesbismo come omosessualitàfemminile. Questa definizione incontra molte resistenze ad essereutilizzata da parte delle donne, che la trovano indicativa di una qualsudditanza dell'esperienza lesbica, che ha connotati e specificitàproprie, rispetto all'omosessualità maschile.// if (window.showTocToggle) { var tocShowText = "mostra"; var tocHideText = "nascondi"; showTocToggle(); } //]]> Cultura lesbica Il triangolo nero, un popolare simbolo lesbico, utilizzato nei campi di concentramento.La cultura lesbica comincia a svilupparsi nei primi decenni del 1900 soprattutto attraverso la produzione letteraria di alcune scrittrici e intellettuali lesbiche.A partire dagli anni '70 le lesbiche all'interno del movimento femminista hanno sviluppato momenti di aggregazione che successivamente hanno trovato forme di espressione politica autonoma. Terminologia Nelgergo parlato del nord italia, la parola lesbica per poter sembrare untermine meno forte, viene spesso sostituita a "ninna", nel maschile"ninno" per sostituire la parola Gay.
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Club privè
Club privéPer club privé si definisce un qualsivoglia locale privato, il cui accesso è ristretto ai soli soci dello stesso. La frequentazione avviene in orari stabiliti, possono essere orari notturni o anche pomeridiani.I club privé si differenziano a loro volta in diverse tipologie a seconda di come sono internamente organizzati. In particolare, le varie versioni di club privé spaziano dai più tradizionali night-club sino ai cosiddetti sex club, i quali all'interno possono disporre di un bar, della sauna, spazi nei quali gli associati possono fare conoscenza tra loro, entrare in confidenza anche stretta, eventualmente avere anche rapporti sessuali, nonché fare amicizia.I club privé sono accessibili ai soci, previo il rispetto di alcune regole ll'ingresso, sia per quanto concerne l'abbigliamento sia per il divieto di usare macchine fotografiche o (in taluni casi) anche telefoni cellulari. Essi sono maggiormente frequentati nei fine settimana nonché nelle cosiddette "serate speciali" a tema, nelle quali, per l'ingresso vi sono ulteriori restrizioni. Normalmente qualsiasi persona, sola o in compagnia, può associarsi.
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16 years ago
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Metodo Ogino_Knaus
Metodo Ogino-Knaus
Il metodo di Ogino-Knaus è un metodo anticoncezionale naturale, sviluppato nel 1924 dal medico giapponese Kyusaku Ogino, e perfezionato dal medico austriaco Hermann Knaus nel 1928, che consiste nel non avere rapporti sessuali completi nei giorni fecondi.
Riuscire ad individuare quali sono i giorni fecondi, così da poter
avere rapporti sessuali sicuri in tutti gli altri, è molto difficile.
Per una donna il cui ciclo mestruale
è regolarmente di 28 giorni, il periodo potenzialmente fertile è
compreso tra il 7° ed il 18° giorno del ciclo. Infatti la mestruazione
avviene circa al 14° giorno dopo l'ovulazione. L'ovulo vive dalle 12 alle 24 ore, mentre gli spermatozoi possono mantenere, all'interno dell'utero,
la loro capacità fecondante per 3-4 giorni. Calcolando tutto ciò,
considerando appunto un ciclo di 28 giorni, si ottiene il periodo a più
alta probabilità fecondativa, che è stato indicato dal 7° al 18°
giorno. Occorre in ogni caso sottolineare che nella maggior parte delle
donne la durata del ciclo mestruale è irregolare oppure diversa da
quella, indicativa, di 28 giorni; in questi casi il periodo fertile può
quindi oscillare in modo imprevedibile, rendendo l'applicazione di
questo metodo difficoltosa oltre che inefficace.
Va infine aggiunto che il metodo contraccettivo Ogino-Knaus può, da solo o in correlazione con altri metodi naturali,
svolgere un utile azione nel valutare preventivamente i giorni di
maggiore fertilità della donna, in tutti quei casi in cui la coppia
desidera intenzionalmente aumentare l'efficacia riproduttiva della
propria attività sessuale. In questo caso si parla appropriatamente di riconoscimento della fertilità.
Efficacia
L'indice di Pearl,
che misura la percentuale di insuccesso dei metodi contraccettivi, per
l'Ogino-Knaus si attesta attorno al 16-30%, percentuale molto
insoddisfacente se rapportata ai metodi contraccettivi ormonali e alle
barriere.
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16 years ago
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Vaginismo
Vaginismo
Il vaginismo è un disturbo sessuale che consiste in una contrazione riflessa e involontaria dei muscoli del perineo, della vulva, dell'orifizio vaginale tale da impedire la penetrazione durante il coito e spesso anche durante l'esame ginecologico.
Può essere collegata a ricordi traumatici legati alla penetrazione o, più in generale, alla vita sessuale.
Molte donne che soffrono di vaginismo raggiungono comunque l'orgasmo attraverso la stimolazione del clitoride o il petting.
Descrizione del disturbo
Questo riflesso che causa un improvviso irrigidimento dei muscoli
vaginali, rende di fatto la penetrazione sessuale dolorosa se non
addirittura impossibile. La gravità del disturbo può variare di molto
da persona a persona.
Il vaginismo può essere paragonato al riflesso dell'occhio che chiude la palpebra quando un oggetto viene verso di esso.
Il riflesso condizionato può innescare un circolo vizioso: ad
esempio se ad un'adolescente si dice che la prima volta che farà sesso
sarà alquanto "doloroso", ella potrebbe sviluppare il vaginismo
unicamente per il timore di provare dolore. Quando la stessa in seguito
riceverà delle avance sessuali, i suoi muscoli vaginali si
irrigidiranno rendendo la penetrazione molto difficoltosa; in pratica
proverà paura ogni volta che riceverà una proposta sessuale.
Le donne con il vaginismo possono provare tuttavia piacere con altre pratiche sessuali, purché queste non implichino la penetrazione.
I partner delle donne affette dal vaginismo possono essere indotti a
pensare che le stesse non provino attrazione sessuale, ma sono invece
scoraggiate dal dolore che insorge ogni volta che viene tentata una
penetrazione.
Vi sono svariati fattori che possono causare il vaginismo, sia di tipo psicologico che fisiologico; un esempio è quello di un abuso sessuale passato, che farà credere alla donna che il sesso è immorale o volgare, specialmente quello che le farà perdere la "verginità".
Questo disturbo non comporta conseguenze serie a livello fisico, a
meno che la persona che ne soffre non stia cercando con insistenza di
avere un rapporto sessuale completo, ma può causare estrema sofferenza
dal punto di vista emotivo e relazionale soprattutto se si vive una
relazione di coppia incentrata sull'idea che il sesso e il sesso
penetrativo siano importanti.
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16 years ago
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Sesso di gruppo
Sesso di gruppo
Peter Fendi - Scena erotica
sesso orale con un uomo e due donne
Il termine sesso di gruppo indica una attività sessuale cui partecipano 3 o più persone.
A volte per indicare un rapporto sessuale collettivo si menziona la parola orgia, anche se in quest'ultima non è detto che la sfera sessuale sia l'elemento predominante.
Le penetrazioni, se praticate, possono avvenire con l'uso delle dita, dei dildo, Strap-on dildo indossati da donne, plugs, mani intere (tecnica del fisting) o più comunenente con l'uso del pene.
In molti casi le penetrazioni possono essere multiple, ovvero prevedere
l'intervento contemporaneo di più soggetti maschili su una unica donna,
penetrata sia nella vagina che nell'ano e/o nella bocca,
ovvero altre forme di amplesso multiplo, sia etero che omosessuale. Il
sesso di gruppo può avere luogo anche senza alcuna penetrazione, ad
esempio con persone che praticano la masturbazione.
Al sesso di gruppo possono partecipare sia uomini che donne, ma anche solo uomini o solo donne.
Pratiche di gruppo
Oltre alle tecniche più note (penetrazioni "singole" oppure
"multiple" e "sesso orale"), esistono altre pratiche che vengono
esercitate in gruppo (oltre che come attività sessuali di coppia) e che
sono sicuramente meno usuali, come ad esempio:
il Bukkake, una pratica in cui una serie di uomini eiaculano a turno oppure insieme su una donna o un uomo in ginocchio.
il Tickling, una tecnica di gruppo particolare e poco praticata (fa parte del complesso di pratiche detto BDSM), in cui una o più persone vengono torturate (previo consenso) da più persone simultaneamente tramite solletico. Le parti anatomiche generalmente più interessate da tale pratica sono i piedi, le ascelle
ed altre zone sensibili. La persona solleticata viene in questi casi
immobilizzata, per inibirne le possibili reazioni di opposizione.
Diffusione del sesso di gruppo
Mentre il sesso di gruppo - inteso come fantasia sessuale - è un argomento abbastanza comune, la reale diffusione del fenomeno ad oggi è ignota.
A detta di alcuni il sesso di gruppo è un fenomeno che si avvicina molto alla pornografia;
in realtà questo non è vero, in quanto esistono molti club privati dove
si praticano svariate forme di sesso collettivo, senza alcuna forma di
pubblicizzazione delle stesse. Con la diffusione di internet, tuttavia,
si è sviluppato anche un certo mercato, anche commercialmente
significativo, relativo a registrazioni amatoriali di rapporti sessuali
di gruppo, consumati in realtà più per divertimento che a scopo di
lucro.
Infatti il numero di film pornografici amatoriali è enorme; il sesso di
gruppo appare in questi documentari come pornografia amatoriale
realizzata da persone con affinità erotica.
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16 years ago
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Orgia
Orgia
Baccanale col tino (Andrea Mantegna).
Incisione (1470)
Una delle illustrazioni dell'opera “Gamiani, una notte di eccessi†(autore ignoto).
L'illustrazione raffigura tre donne ed un uomo
La parola orgia può avere molteplici significati.
Quello più radicato nell'immaginario collettivo, consiste in una tipologia di "rapporto sessuale" che si può definire "di gruppo", ossia che si contraddistingue per la presenza di più di due persone, anche quando viene praticato da scambisti di coppia.
Per orgia si può però intendere anche una cerimonia collettiva a
base di altri elementi non necessariamente attinenti alla sfera
sessuale, ad esempio da fattori quali l'esoterismo, la spiritualità ed altro.
//
Cenni storici
Le orge nell'antica Roma
Nell'antichità sembra che le "orge" fossero, più che un evento per praticare sesso di gruppo,
affari privati con tanto cibo e vino, specie nel periodo Romano. Le
orge erano un atto comune; gli abitanti della stessa zona,
ristrettamente alle categorie abbienti, erano soliti organizzare cene e
feste durante le quali si attuava lo scambio di coppia sia
eterosessuale che omosessuale ed a volte si ricorreva ai servizi di prostitute.
Paul Avril, Sesso di gruppo, in cui compaiono donne e un solo uomo
Orgia tratta da un illustrazione del Kama Sutra in Oriente. Tre donne e un uomo
.
Le Baccanali
Si trattava di antiche feste orgiastiche a sfondo propiziatorio del culto Orfeo-Dionisio.
Il nome è di origine romana e deriva da rituali dedicati al dio Bacco, ma la sua origine è più antica, probabilmente risale alla Magna Grecia e vennero importate in Roma, nel II secolo a.C.
Già all'epoca romana, ma probabilmente lo era anche prima, era
divenuta da semplice festa orgiastica a vero e proprio rito
propiziatorio degli dei, tipicamente in occasione della cosiddetta "semina e delle messi".
Le Baccanti, anche dette Menadi, sono le sacerdotesse di Dionisio o Bacco;
vengono spesso raffigurate semi-nude oppure vestite in modo succinto,
mentre danzano eccitate da un furore conferito dalla divinità durante
le cerimonie.
Le orge nel Buddismo Vajarayana
Riti orgiastici caratterizzati da erotismo, magia e stregoneria,
erano propri di una forma di Buddismo denominato "Buddhismo Tantrico" o
"Vajarayana". Questa corrente del Buddismo esiste ancora e conta circa 4 milioni di seguaci, tra cui molti tibetani.
Il Vajarayana predica che il "corpo umano" non è la sorgente dei dolori,
bensì un mezzo per conquistare la "morte", intesa come "liberazione" o
avvicinamento al "divino"; per il raggiungimento di tale scopo propone
degli elementi comunemente respinti dall'ascesi, cioè il sesso,
l'amore, la voglia di godersi la vita, l'ebbrezza alcoolica ed altro.
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16 years ago
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Fetish
Fetish
Il fetish è un approccio alla sessualità caratterizzato dalla rilevanza erotizzante attribuita sia a determinati tipi d'abbigliamento,
in genere intimo - come corsetti e simili - sia, e soprattutto, per
l'importanza data al materiale di cui essi sono fatti, come la gomma, il cuoio, il latex e così via. Nero e, in minor misura, rosso o il bianco sono i colori prevalentemente preferiti.
Guanti e scarpe femminili, dal tacco molto alto, sono altri accessori fondamentali per l'estetica fetish. E lo stesso per gli stivali
(anche in questo caso prevalentemente femminili), specie se fascianti
l'intera gamba. Il fetish, quindi non si caratterizza per la
predilezione per una o più specifiche pratiche sessuali, quanto
piuttosto per la ricerca di determinate situazioni in cui la componente
estetica è senz'altro centrale. Una particolare variante del fetish è
quella in cui l'elemento caratterizzante è costituito da divise o
uniformi, siano esse militari (o simili, come divise da poliziotto), o
civili: solitamente abiti da infermiera, da scolara o da cameriera,
oppure abiti ecclesiastici e altro. Rilevanti esempi di erotismo fetish
si trovano nella produzione cinematografica del regista Andrew Blake.
Di notevole interesse sono anche le coniugazioni del fetish proprie
dell'erotisimo gay, cui un'impronta molto forte è stata data dalla
produzione del disegantore Tom Of Finland
i suoi muscolosi marinai, motociclisti, soldati sono diventati un
archetipo dell'erotismo fetish, ripreso ad esempio nel celeberrimo flim
Querelle de Brest di R. W. Fassbinder. sono inoltre presenti forme di
feticismo che coinvolgono il latex e materiali ad esso simili.sia come
abito,sia come oggetti...negli ultimi anni si e fatta strada la pratica
denominata balloon fetish,ovvero il feticismo dei palloncini...il
piacere spesso maschile provato nel vedere ndividui di sesso
femminile,interagire,giocare ,gonfiare e far esplodere i
palloncini...una sorta di predominio della sensualita femminile su di
essi.
Resta il fatto che la sensibilità fetish, poiché in effetti di sfera
della percezione e psicologia della sensualità comunque si tratta, può
afferire molti ambiti e temi; il feticista, secondo infinite
declinazioni probabilmente differenti da singolo individuo a individuo,
quasi come impronte digitali, è portato ad attribuire una forte carica
di fascinazione erotica a oggetti e prassi le più svariate, sulla base
di un vissuto personale del quale può essere o meno consapevole,
secondo esiti che possono da persona a persona divenire di grande
originalità e libertà espressiva ed esistenziale come di introflessa e
nevrotica maniacalità deviata. Fuor da pruderie e moralismi tout-court,
la più raffinata concezione estetica dell'esistenza come la più
rudimentale patologia psicanalitica possono enumerarsi nell'infinito
scenario del feticismo (ma anche dell'eros considerato "normale"), che
può divenire momento di amplificazione colta e sofisticata della sfera
erotica come al contrario una sua regressione perversa e impotente che
tende a sostituire l'altro da sé con un oggetto o un'azione più o meno
carichi di valenze e rimozioni simboliche sostitutive. Nella
soggettività di queste dimensioni riesce davvero difficile e tutto
sommato arbitrario tracciare griglie di giudizio moralistiche o
pseudoetiche. Pur senza bisogno di ricorrere a banalizzazioni popolari
come il noto detto "in amore è vietato vietare" (e pure qualcuno
potrebbe obiettare che nel feticismo poca cittadinanza possa
rivendicare l'amore come sentimento alto, ma infine chi può avere
l'ultima parola di verità su ciò, se in fondo anche un grande artista
dovrà innamorarsi della suo blocco di marmo, per cavarne fuori
faticosamente una splendida scultura di sublime bellezza, quindi quanto
feticismo anche nell'arte, che viene considerata una delle massime
espressioni umane), un giudizio viene davvero difficile e in fondo
perché dover giudicare, se qualcuno per motivi magari complessi e
sfaccettati trova sensuale la boccata di fumo azzurrognolo che
un'affascinante donna raffinata gli può refolare maliziosamente sul
volto prima di baciarlo lasciandogli una vivida macchia del proprio
rossetto sulle labbra, anziché ritenere la sfera delle proprie istanze
erotiche unicamente soddisfatta da un tradizionale bacio? Non si tratta
forse di convenzioni fragili e relative anche quelle cui si affidano la
maggioranza delle donne considerate sessualmente "tradizionali", quando
indossano bracciali, anelli, forano i lobi con perline, dipingono il
volto e le unghie con colori diversi da cultura a cultura, indossano
accessori di pelle come scarpe, sandali, stivali, sottolineano le curve
con abiti più o meno sagomati o innaturali? Non è forse una forma di
altrettanto feticismo sottotraccia e forse per questo più ipocrita, per
quanto accettato in tutte le culture? Ai giusti l'ardua sentenza. Se ve
ne sono su questa terra. Ai liberi le scelte sessuali ed erotiche che
credono, purché nella reciproca consensualità tra partner.
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