{"linkButtonClass":"stories-filter__top-new-button button button_default","href":"\/en\/stories-add","title":"Add story","displayFirstSpan":true,"firstSpanClass":"stories__top-new-button-icon","firstSpanContent":"\n<svg class=\"svg-icon icon-add-button-icon\">\n <use xlink:href=\"\/build\/sprite-83eb32dceb21b468932833be844ed846.svg#add-button-icon\"><\/use>\n<\/svg>","displaySecondSpan":true,"secondSpanClass":"stories__top-new-button-text","secondSpanContent":"Add story","checkDeactivatedProfile":true}
-
Serata latina
Storia vissuta realmente....Venni contattato da il lui di coppia....ci scambiammo il recapito e scambiando
qualche chiacchiera... mi disse che voleva organizzare qualcosa
Alla sua lei ....sapendo che ero ballerino di latino.
Ci trovammo in un noto locale da ballo a Roma .... eravamo rimasti che ci saremmo visti li e si usando lei era
Sola mi sarei dovuto avvicinare e lasciare biglietto ....così feci arrivato verso le 23 io loro verso la mezza
li aspettai e appena loro si sedettero al tavolo e dopo che lui la lasciò sola mi avvicinai e lasciai
Il biglietto....e andai via a sua sorpresa.
Dopo quarto d’ora si avvicinarono a
bordo pista e invitai a ballare la lei ...in una bachata...qualche parola...le
Mani che sfioravano il corpo...tonico.....e dopo averla salutata tornó dal marito.
Più tardi m ‘invitarono a bere qualcosa e così tra una chiacchiera e una battuta e qualche sguardo ...dissero
Di uscire con loro e andare in auto a far un giro.
Lui alla guida e io e lei dietro seduti....la mano mia iniziava a sfiorarla.... e toccar quale L bel seno tonico
E una volta tolto iniziai a leccarlo avidamente....lui che osservava dallo specchietto....
lei eccitata sentendo la mia mano tra le gambe.....e ad un certo punto mi sposto e tolse fuori la mia belva 20cm
E rimase soddisfatta a vederlo così grosso quasi da non prenderlo in bocca tutto....succhiava con foga....
Ad un certo punto mi misi sopra apri le gambe e la sua figa super bagnata entró e con forza sbattevo fino a
farla venire e gridare.....soddisfatta volle prenderlo in bocca e L ‘inondai con sette schizzo interminabili.....
Ingoiando....senza fermarsi con l’auto lei passo davanti e face un pompino alla guida il marito voglioso ed
eccitato.spero di rifare questa esperienza con coppia seria ...una rarità
11
0
5 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
Un cambiamento inarrestabile. 2° parte
Per tutto il viaggio lei si è lentamente esibita toccandosi. Mi sento il cazzo alle stelle. Arriviamo al faro che ha nelle vicinanze una vecchia torre. Ci sediamo un poco, sul muretto e lei mi chiede di scattare una foto a loro con il cellulare. Mentre la scatto, lui l’abbraccia e lei lo guarda con occhi compiaciuti, poi vuole che siamo io e lui insieme e lei fa la foto, poi è lui che ne vuole una con noi due. A quel punto gli passo anche il mio cellulare per averne una copia anche per me.
“Dai Mario, stringila un poco, sembra che stai facendo una foto con tua sorella!”
Lei mi abbraccia e mi guarda con occhi languidi pieni di desiderio, scatta la foto con il suo poi è la volta del mio, e a quel punto lei si mette davanti a me appoggiando il suo culetto direttamente sul cazzo, e lo spinge indietro piegandosi un poco in avanti mi viene durissimo all’istante! Lui ne scatta due, dicendo che non sono venute bene, lei intanto si struscia sul mio palo, che sapendo che sotto è nuda rischia di uscire dai pantaloni e infilarla al volo. Passiamo un pò di tempo a girellare nei paraggi facendo altre foto. In particolare ne facciamo una su di una scogliera. Prima loro con lei che sta quasi nascosta da una roccia, poi quando è il mio turno, lei solleva la gonna e mi invita a toccare la sua fichetta completamente fradicia mentre lei mi stringe il cazzo in mano sussurrando che ha passato la notte pensare a quando lo avrà dentro. La guardo e poi che lui è un po lontano le chiedo cosa le ha chiesto ieri sera per essersi prolungata a casa mia. Lei mi sorride divertita.
“Nulla, ma quando siamo andati a letto era in tiro da paura. Mi ha scopato, ma è durato pochissimo, fortuna che ha fatto in tempo a mettere il preservativo altrimenti sarei di sicuro incinta.”
Poco dopo andiamo al ristorante. Un bel posto con tavoli all’aperto sotto una veranda che da direttamente sul mare. Il pranzo è ottimo e lui beve un po troppo ovviamente aiutato da lei che sa che quando è quasi ubriaco lui si addormenta. Nel pomeriggio andiamo di nuovo verso il faro, lungo il tragitto lui si addormenta e noi invece scendiamo verso la base della scogliera dove c’una grotta che da sopra non si vede, ma ci si arriva attraverso una piccola scalinata. Appena dentro lei mi bacia e mi e tira fuori il cazzo già durissimo.
….huuhm…daiii scopami che non posssooo….più resistere….
La spoglio e l’ammiro per la sua acerba bellezza. La faccio distendere su di una pietra liscia e incomincio a leccala, è abbondantemente fradicia. Mugola farsi incomprensibile mentre io scateno la mia lingua. Le strappo ben presto un primo orgasmo.
….sssiiiii…..venggooooo!!!!! che bellooooo.. ssi..daiiii….ti vogliooo….
Trema e mi prende per i capelli cercando di tirarmi su di lei, ma io ho altre idee. Mi sollevo e le pianto in bocca il palo di carne durissima che è diventato il mio cazzo.
..Succhia troia!!! Impara a far godere il tuo maschio come si deve!! Poi se te lo meriti ti monto come una vacca. Spera che non ti farcisco sborrando dentro di te tutto il mio piacere….
Le impongo di leccare il mio cazzo in tutta la lunghezza, poi le faccio leccare e palle e buco del culo. Lei esegue sempre più infoiata, mi supplica di prenderla, ma io la faccio soffrire ancora un poco. La giro e le lecco il culo. Lei ha uno scatto quando infilo dentro un dito, le mollo due sonore sculacciate che la rilassano.
…ferma troia!!! Lasciami preparare anche questo foro, tanto te lo sfondo tutto….
La rigiro e le imbocco il cazzo fra le labbra fradicie della fica che al solo contatto sembra calda come un vulcano.
Lei mi implora di prenderla.
..daii scopamiiiii……….
Due affondi decisi e sono tutto dentro di lei che spalanca la bocca per gridane. Ma nessun suono le esce dalla gola. Sento il mio cazzo aprirsi la strada fra le pareti della sua strettissima vagina, la dilato, e scivolo su un lago di umori. Sbatto la cappella sul fondo. Lei ha un fremito e viene scossa dal primo orgasmo.
…sssiiiiii…venggggooooooooooo……..
Si tende e trema senza fine, lo estraggo per metà e poi lo riaffondo con decisione. La sua bocca spalancata non emette nessun suono. Gode a ripetizione. Le stantuffo il cazzo dentro, affondando sempre più dentro di lei che lentamente si adegua alle dimensioni. Gode e sborra incitandomi a prenderla sempre più forte.
…ssiii..sfondamiiiii….ssiii daiii vengoooo…che toro….. sei un torrooooo… ssiii….d aiiii più forteee…godoooo…..
La scopo con incredibile maestria. Mi piace vederla godere e la sfondo con sempre più gusto. Sento che potrei sborrare dentro di lei, ma ho altro in mente. La faccio scendere e la giro appoggiando le braccia alla pietra, infilo un dito in culo e la sento abbastanza rilassata. Lubrifico la cappella con della saliva e lo appoggio al suo inviolato fiorellino che accenna a dilatarsi. Lei ha un attimo di esitazione poi si lascia andare.
….tti..prego fai piano…. Ssi spingi…pianooooo
Le do due spinte decise. Lei geme e si lamenta un poco. Mi fermo per farla abituare.
…hhaaiiii…piano….togliooo fa maleee…
Le mollo due sculacciate, le metto una mano davanti e la masturbo mentre con un affondo deciso le sfondo il culo.
…aaahhhiiii..piannnooo…. mi spacchhhiiii..
Resto un momento immobile per farle dilatare e abituare il culo alla penetrazione, poi la sbatto con decisione senza pietà. Le sfondo il culo che ben presto si dilata e si adegua alla chiavata. Gode quasi subito e mi incita a scoparla più forte.
…ssiii..daiii…..mi…….piaceeeee…..daiii …..godo!!!..cazzo godo di culoooo!!!! ..siii..
Mi sento il cazzo avvolto dalle pareti che lo risucchiano e lo spremono sono al limite e dopo l’ennesimo orgasmo mi scarico dentro di lei.
..eccomiii..sborrooo!! te lo scarico tutto dentroooo….bella troia…..
Sentendomi venire ha un nuovo orgasmo.
….sssiiii..bellssiimooo!! mi stai inondandoooo…venggooooo……
Le continuo a scopare il culo fin quando stremati ci appoggiamo al masso sfiniti. Lo estraggo, lei mi guarda e poi senza che io dica nulla, lo prende in bocca, lo succhia e pulisce tutto. Sento il piacere scorrere di nuovo. Lei, lo sta godendo in bocca. Mi limito solo a darle dei suggerimenti che lei mette subito in pratica, è brava nell’apprendere. Me lo succhia per diversi minuti fin quando non riceve in gola la mia ennesima sborrata. Sono spremuto come un limone. Lei gode. Beve e ingoia tutto lasciandolo perfettamente pulito. La sollevo, la bacio con passione, poi lentamente risaliamo e torniamo alla mia macchina dove Luca sta dormendo ancora profondamente.Mi sussurra che il culo le brucia un poco, ma che ha della crema per lenire il bruciore. Sulla via di casa le chiedo come mai da deciso di cedere così velocemente alla mia voglia di scoparla.
“Sono sempre stata affascinata dalle persone autoritarie, sicure, forti e determinate, tu sei tutto questo. Luca è dolce, mi ama e io amo lui, ma è tremendamente insicuro su tutto. Il sesso poi, un vero disastro. Ha sempre paura di venire subito, si ferma sempre quando sto per godere, poi viene e finisce lì. Mai che si sia imposto, mi abbia leccato o fatto godere come hai fatto tu. Mi sono sentita subito tua. Mi piace che mi domini, mi imponi la tua virilità, potenza e mi dai della troia, mi sento felice di esserlo per te. Sono disposta a qualunque cosa per te.”
La guardo mentre il sole tramonta sento che insieme faremo grandi cose. Giunti a casa mettiamo lui a letto che continua dormire e pesantemente, lei viene da me, mi riprende il cazzo in bocca e lo succhia devotamente.
“Mi piace da morire sentirlo in bocca. È una sensazione bellissima che mi eccita tantissimo. Credo che non ho mai provato nulla del genere a succhiare il cazzo, ma adesso voglio recuperare, ti prego lascia che lo succhi sempre. “
Le lascio succhiare un po il cazzo mentre le dico cosa faremo l’indomani. Vorrebbe che sborrassi di nuovo, ma sono scarico, lei mi bacia con passione e a malincuore se ne va. L’indomani mattina ci vediamo al bar per la colazione. Lui arriva con la faccia di chi smaltisce una sbronza. Lei è raggiante. Seguendo i consigli che le ho dato ieri sera, ha indossato una gonna abbastanza corta a pieghe, sandali con zeppa e una camicetta. Mi fa notare che non ha il reggiseno. Lui è talmente stordito che nemmeno l’ha notato. Un breve caffè e poi salutato il maritino ce ne andiamo. Poi che è presto per la visita ne approfitto per rinnovare il suo guardaroba. Andiamo in un centro commerciale che a quell’ora è già aperto. Lei mi chiede dove la porto così presto. La mia risposta è semplice.
“A comperare indumenti che dovresti avere addosso, sembri una suora da come ti vesti.”
Lei scoppia in una sonora risata. Ben presto saccheggiamo due negozi, uno di intimo, e l’altro di scarpe. Ovvio, l’intimo è di un sexy da far paura, e le scarpe sono col tacco vertiginoso. Mentre provava l’intimo ho fatto in modo che fosse la commessa a spogliarla, la conosco, so che ha tendenze lesbiche. Maria all’inizio mi ha guardato con occhi un po stupiti, io le ho fatto capire che andava tutto bene e ben presto ho visto la commessa che indugiava sul suo corpo palpando sia i seni che lo splendido culetto. Mentre per le scarpe, ho fatto in modo che il commesso le si inginocchiasse davanti, ovvio, dopo la prova dell’intimo Maria era nuda sotto. Dopo un attimo di imbarazzo, la giovane troietta a dimostrato subito di gradire gli sguardi del giovane che ha avuto una bella erezione. Usciti le ho chiesto se avrebbe avuto il coraggio di scoparlo. Lei mi ha guardato stupita.
“Ma che ti viene in mente!”
Mi guarda seria, poi scoppia a ridere e mi confessa che un bel pompino lo avrebbe fatto volentieri. Le rispondo che non dovrà attendere molto. All’ora concordata ci presentiamo nello studio di Bruno. Davanti a noi ha solo una signora anziana che lui visita molto velocemente, poi ci fa accomodare. Dopo un rapido consulto le chiede di spogliarsi e mi guarda con complicità mentre lei si denuda e si distende sul lettino. Lui le fa appoggiare le gambe sui appositi braccioli che mettono ben in evidenza il fatto che adesso è davanti a due maschi già eccitati a gambe ben aperte. Lui le visita la giovane fichetta e commenta guardandomi che ho già iniziato bene ad aprirla, ma che sarà lui a completare l’opera. Per tutto il tempo lei non ha dato nessun segno di disagio, ma mi ha guardato con occhi languidi. Mentre lei resta immobile e ci guarda con occhi carichi di desiderio io e Bruno ci scambiamo una occhiata d’intesa e subito dopo ci mettiamo uno per parte e le diamo da succhiare i nostri due cazzi. Il suo stupore ne vedere quello di Bruno è tale che la fa quasi tremare di paura.
… Accidenti!!... ma ….èèèèè….. èèè ENORME!!!!
Li afferra e li porta decisa alla bocca. Lecca il mio poi si concentra su quello di Bruno che riesce a mala pena ad infilare la cappella in bocca. Lui le lascia libero il movimento del capo e assapora tutto il piacere di quella giovane lingua poi si mette seduto fra le sue gambe e la lecca in maniera divina. Lei ha subito un forte orgasmo.
….smmhuummm….ssisiii… venggoooooo…
Trema scossa dal piacere e lui si alza e le pianta in corpo tutto il palo che la dilata e sfonda in maniera decisa.
…sssii…. Sentilooo tutto dentroooo!!!!
La vedo aprire la bocca e cercare di gridare, ma ha il mio in gola e i suoi occhi sembrano brillare. Dopo un momento lui la pompa con decisione e lei gode si agita sul lettino scossa dal piacere. Le stantuffa dentro tutto il cazzo che adesso la giovane fichetta sembra ricevere senza esitazione. Le slabbra tutta la fica e poi quando lei ha raggiunto almeno tre orgasmi lui si sfila e lo avvicina alla bocca che io ho lasciato libera.
…daaii bevii..senti come ti inondo al gola.. bevvi e ingoia….. daiii ssi sborro……. Ssiii…..
Le schizza in faccia e in bocca una bella dose di sperma che le ricopre il viso e le riempie la bocca. Lei ingoia e lecca con avidità, poi mi guarda convinta che pure io le voglio schizzare in faccia, ma non vengo, lo rimetto dentro e le raccolgo i suoi vestiti, la visita è finita. Lei le fa i dovuti prelievi, poi gli dice che ci vorranno due giorni per le risposte e poi le assegnerà il tipo di pillola da prendere. Mentre lei si riveste sussurro una cosa all’orecchio di Bruno che mi guarda compiaciuto e in fine da le ultime raccomandazioni alla loro.
“Per un mese di sesso davanti nemmeno a parlarne, solo anale o pompini.”
Lei lo guarda stupita, mentre io già gongolo la pensiero di come mi divertirò nei prossimi giorni.
Mentre torniamo a casa mi chiede ulteriori spiegazioni sul perche dell’astinenza, e io le ricordo che quando si inizi a assumere la pillola il primo mese è più ricettiva e con un fidanzato che appena la tocca schizza è meglio non rischiare.
“Tu non ti devi preoccupare, ci penso io farti smaltire la voglia di godere, quanto a lui lo facciamo soffrire e un poco, e mi piacerebbe che alla fine mi chiedesse di sfondarti il culo, perche dubito che lui abbia la capacità di farlo.”
Lei mi guarda divertita.
“Sei un porco meraviglioso, e Bruno è il tuo degno compare. Va bene ti accontento, a patto che mi scopi sempre e poi a lui racconterò che è meglio fare così. Se poi un giorno dovesse provarci farò in modo che non ci riesca e che venga da te a chiedere dei consigli su come rompermi il culo che tu hai già abbondantemente sfondato.”
Passano alcuni giorni, e quando andiamo di nuovo da Bruno per la ricetta lo troviamo con l’ambulatorio pieno, ci riserva solo un minuto, il tempo di darci la ricetta e un breve consiglio sul come usarla. Il venerdì successivo lei lavora di pomeriggio e al mattino si presenta da me e ha una voglia di scopare che non si tiene. Appena dentro casa mia si struscia come una gatta in calore, lo vuole e io l’accontento. Ci mettiamo nudi dentro il mio letto e dopo un bollente 69 dove ha subito un orgasmo, la metto sotto di me e la penetro davanti con lei che ha un attimo di stupore, ma mi accoglie con piacere.
…ssi..dammello. tutto…ssi morivo dalla vogliaaaa… ssi sfondamii..sei mervigliossoooo..
La pompo e le faccio provare due orgasmi sconvolgenti, poi la guardo fissa negli occhi e le sussurro una frase che la stordisce.
…ssi gdaii godii che ti sborro dentrooo e ti ingravido!!!...si mia troietta ti riempio la fica tutta di sborraaa!!!!!...
Mi guarda per un attimo stupita, poi mi stringe a se e mi implora di venire dentro di lei.
….sssiiii…..daiiiii…ingravidammmiiiiii….sssiiii….
La sbatto con forza e poi al limite mi scarico dentro di lei che sbarra gli occhi per lo stupore che fa seguito ad un orgasmo sconvolgente.
….ssiii.. tiii sentoooooooooo!!! Cazzo.. sei bollenteeee…… ssiii ddaii ingravidamiiiii……vengooooooo!!!!..vengooooo!!!
Trema scossa dal piacere. La sento stringersi a me con tutta la su forza. Poi sfinita crolla con me e si distende al mio fianco. La guardo e vedo nei suoi occhi languidi solo amore.
“Mi spiace che sia solo un sogno. Sei all’ultimo giorno prima del ciclo e non hai più ovulazione, quindi non potevi essere messa incinta nemmeno volendolo, ma è stato bellissimo sborrati dentro.”
Lei mi abbraccia e bacia con passione.
“Grazie lo stesso. Avrei avuto tanto piacere a farmi ingravidare da te. Sei un toro meraviglioso e con te mi sento la tua vacca, e quindi mi puoi ingravidare a tuo piacimento. Promettimi che quando sarà la prima volta che mi scopi davanti protetta dalla pillola tu sarai il primo a venire dentro di me. Voglio sentire, come oggi, i tuoi schizzi che mi inondano la vagina. Ti prego promettimelo. Poi potrai lasciare che tutti quelli che vorrai mi sborrino dentro, ma il primo schizzo deve essere il tuo.”
Le faccio questa promessa, lei mi bacia e poi mi saluta per andare al lavoro. La sera dopo quando ci riuniamo a casa mia per la consueta cena lei ha dei dolori mestruali che annunciano l’inizio del ciclo e per me l’inizio di una nuova fase di trasformazione sia di lei ma soprattutto di lui. Adesso devo giocare bene le mie carte per farmi anche lui.
10
2
5 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
Un cambiamento inarrestabile. 1° parte
Mi chiamo Mario, ho cinquanta anni e sono in pensione. Sono stato un istruttore del Battaglione San Marco. Far parte di questo corpo è stata una esperienza bellissima, che mi ha portato a girare il mondo, vivere tante avventure, e godere con tante donne diverse. Non sono mai stato sposato, per il semplice motivo che non volevo vivere, come i miei colleghi che lo erano, sempre in ansia ad ogni missione, e le loro mogli sempre tristi ad ogni saluto, con il pensiero di non rivederli. Io mi sono solo limitato a trovarmi una puttana con cui sfogare il mio piacere e poi via sotto un’altra. Usufruendo di una legge speciale, ho potuto terminare la mia carriera e ritirarmi a vita privata. Per farlo ho voluto cercare una casa in un piccolo paese vicino al mare. Un posto tranquillo, dove d’inverno vi era poca gente, e che l’estate non si riempisse di turismo più di tanto. La scelta me l’ha consigliata un collega che mia ha parlato di una piccola località, carina e tranquilla, appena poco lontano dal capoluogo dove lui era nato. Sono andato in questo posto, e ho acquistato un grazioso appartamento in un condominio dove d’inverno sono l’unico inquilino. Essere solo mi fa estremamente piacere, poi è ubicato vicino a tutto. Sotto al piano terra ho la banca, il super mercato, e dall’altro lato della strada un bar aperto anche d’inverno. La farmacia e l’ufficio postale a due passi, completano quello che mi serve per vivere in pace. Lo scorso mese, quasi alla fine dell’inverno sul mio stesso pianerottolo ci si è trasferita una giovane coppia. Lei, dipendente del super mercato sottostante, e lui, impiegato nella banca adiacente. Hanno preso casa qui per essere più vicini al lavoro, ma come ho scoperto poi, per convivere in maniera da potersi allontanare, lui da una madre vedova estremamente invadente e iperprotettiva, e lei da una famiglia bigotta e molto rigida, che non vede di buon occhio la loro convivenza senza matrimonio. Appena giunti si sono rivolti a me in quanto unico residente. Da subito è emerso che lei, Maria venticinque anni, una bella ragazza, alta quasi uno e settanta, mora occhi scuri, seno una terza piena, e gambe ben tornite sormontate da un bel culetto tondo era di una timidezza unica, mentre lui Luca, ventisette anni, un ragazzo alto, fisico asciutto, occhi e capelli scuri, se ben esperto nel suo lavoro era impacciato e assolutamente incapace di organizzarsi per quello che concerne le più elementari cose di tutti i giorni. Dopo una settimana eravamo già amici intimi. Gli ho insegnato tutto per potere organizzare la loro permanenza nel paese. Vai lì per allacciare questa utenza, vai là per questo, prendi appuntamento per quello e in breve erano sistemati. Fin da subito mi sono reso conto che lui aveva voglia di sfogarsi con me, di parlami delle sue idee, aspettative e desideri. La sera, appena finito di lavorare alle diciassette, viene a prendersi un aperitivo a casa mia aspettando lei, che ancora lavorava, fino alle diciannove e trenta. Da subito abbiamo parlato delle cose più disparate, tempo, politica, pallone, pesca e ovvio, di donne. Io da buon porcone ho capito subito che in lui vi era il forte desiderio di disinibire un poco compagna, ma ho fatto in maniera che fosse lui a portare il discorso su di lei. Mi ha raccontato della loro difficoltà ad avere un soddisfacente rapporto sessuale, per il motivo che lei si sentiva insicura per la paura di restare incinta, cosa che per i suoi genitori, sarebbe stato una cosa assolutamente inconcepibile. Per tanto tempo aveva lottato con lei per farla aprire un poco nel sesso, ma sempre con scarsi risultati, poco sesso orale, inesistente l’anale, e una scopate veloce appena al massimo due volte alla settimana. Sentire tutto questo mi ha rammentato una situazione analoga che ho vissuto fino a tre anni prima con un giovane tenente sposato che era assegnato al comando della mia compagnia. Lui aveva una moglie di una bellezza sconvolgente, ma lui nemmeno se ne rendeva conto. Dopo essere diventato amico intimo con lui, prima mi sono limitato a dare dei consigli, fin quando ho preso io in mano la situazione facendola diventare la mia puttana personale, con lui che in privato ci guardava scopare e poi da bravo cornuto sottomesso puliva la mia sborra direttamente dalla fica sfondata della moglie. Mi rendo conto che se gioco bene le mie carte avrò Maria ai miei desideri e Luca a servirmi come preferisco, si, mi trovo due diamanti grezzi da trasformare in lucenti pietre preziose.
“Sei sicuro che questo sia tutto il problema?”
Gli chiedo con lui che mi guarda incuriosito.
“Basta un semplice esame del sangue e una visita al consultorio per farsi assegnare la pillola. Lei sarà tranquilla, tu le puoi venire dentro senza problemi, i suoi non lo sapranno, avrete una vita tranquilla.”
Vedo nei suoi occhi una luce di piacere al pensiero che questa sia la soluzione, ma obbietta che Maria è timida, e che non sanno dove rivolgersi.
“In fondo alla via, dove c’è la piazza della chiesa, vi è il Presidio Sanitario, dove è parcheggiata quella ambulanza di emergenza, vi sono ambulatori fra cui sicuramente vi è un consultorio femminile. Inoltre se non sbaglio voi non avete un medico di base, quindi per prima cosa te ne fai assegnare uno, poi lui ti fa la richiesta per l’esame del sangue, e il gioco è fatto.”
Lui mi guarda sempre più scettico. “Scherzi, Maria è molto timida non accetterà mai che uno sconosciuto la visiti, e se torniamo nella nostra città il medico che abbiamo lì, lo riferirà subito ai suoi genitori.”
Mi rendo conto che lo sto portando dove volevo io.
“Io ne conosco uno, quello che è il mio medico, si chiama Bruno, è una persona molto discreta e affidabile, cortese e riservatissimo, gli potrei parlare, a titolo puramente informale e riservato, e chiedere se voi potete essere assegnati a lui come medico, ha tante specializzazioni e se non sbaglio anche in ginecologia, potrebbe essere lui, dopo un conoscenza, a visitare Maria, sarebbe molto discreto e riservato. Se poi lei, non se la sente, non se ne farà nulla, avrete almeno il medico di base, se uno di voi si ammala come fate a fare il certificato per le vostre aziende, vi serve assolutamente.”
Conosco Bruno da quando sono venuto qui per via di una villeggiante residente nel palazzo che aveva una figlia con delle mestruazioni devastanti, ci siamo intesi subito e insieme abbiamo scopato la madre, una vera troia che impazziva con due cazzi dentro il corpo. Da allora siamo amici e ogni tanto ci divertiamo con quello che capita. È molto dotato, sicuramente più di me in circonferenza, è veramente grosso, mentre io ho più dotazione in lunghezza supera i venti, inoltre ama come me sottomettere giovani troiette inesperte. Luca mi guarda, è convinto ma non sa come impostare la cosa con Maria.
“Semplice, gli racconti di un collega che ha mandato un certificato di malattia e ti sei reso conto che vi serve un medico, il resto viene di conseguenza.”
Lo vedo soddisfatto. Da quando si sono trasferiti, è diventata consuetudine cenare il sabato insieme, poi che lei lavora tutto il giorno, e a volte a casa mia o a casa loro. Due sere dopo loro vengono da me per cena. Lei indossa un casto abito scuro che arriva appena sopra il ginocchio, non fa freddo, quindi non indossa calze, ma una paio di scarpe con un accenno di tacco, lui semplici pantaloni e maglietta. Quando entra le faccio dei complimenti, lei arrossisce fino alla punta dei capelli, lui interviene.
“Ma dai cara, siamo con Mario, è diventato uno di famiglia! Se ti fa un complimento è sincero, non arrossire, sei veramente bella.”
Mentre sto sul terrazzo a controllare il barbecue, lui mi sorride, e sornione attacca la storiella. Lei si rende conto che ha ragione, poi mi guarda un po’ titubante per quanto concerne il resto.
“Mia cara, saresti più libera, i tuoi non lo saprebbero e potreste fare sesso liberamente.”
Arrossisce e guarda lui stupita del fatto che me ne ha parlato.
“Scusami se sono invadente, ma se credi che non debba entrare nell’argomento lasciamo subito perdere. Oppure, potremmo, domani mattina, fare colazione con lui qui sotto al bar, dove tutte le domenica si ferma quando va in bici, sarebbe una breve presentazione, potreste valutare il soggetto e se lo trovato di vostro gradimento proseguire, altrimenti pazienza.”
Colta nel vivo lei reagisce guardandomi in faccia. Le leggo negli occhi una luce nuova che mi fa ben sperare.
Dopo cena chi mettiamo comodi dentro casa perchè fuori ha rinfrescato. Metto un disco in vinile che ho acquistato ad un mercatino dell’usato. Subito le note del sax di Fausto Papetti si diffondono nell’aria e lei sorride divertita.
“Adoro questa musica, era l’unica cosa che ascoltavano i miei genitori, anzi qualche volta ci ballavano stretti quando erano convinti che io non li spiavo. “
Senza aspettare nulla tendo le braccia verso di lei invitandola a ballare. Lei si gira verso di lui che le fa un cenno di assenso col capo. All’inizio evito di stringerla a me anche se la vorrei toccare tutta, ma voglio che sia lei a lasciarsi andare. Lui ha appoggiato la testa alla spalliera del divano e se ne stà ad occhi chiusi seguendo la musica, io avvicino la mia bocca al suo collo e le sussurro di rilassarsi e godere del momento. Lei mi guarda con occhi languidi e si appoggia a me. Sento il suo respiro sulla mia spalla, sono più alto e la sovrasto, mentre avverto una bella erezione che sta esplodendo nei pantaloni con lei che quando la percepisce mi guarda e non si sposta, anzi preme di più il suo corpo contro il mio specie quando io sono di spalle a lui che nemmeno ci guarda. Lentamente sento che lei piano, piano, si struscia sul mio pacco che ora è al massimo dell’erezione. Avverto i suoi capezzoli premere contro le stoffa che li separa del mio petto, scivolo con una mano verso il suo splendido culetto e lo premo contro di me, lei chiude gli occhi e mi da un lieve gemito appena sussurrato alla mia orecchia destra.
….huhuhhummmmm………
Mi giro e vedo lui assente che continua a seguire la musica. Mi faccio più audace e spingo la mano dal culo a scendere più in basso. Insinuo in dito fra le gambe da dietro, lei spinge con più vigore in suo ventre contro il mio cazzo, i suoi occhi sono lucidi e brillano di piacere. Comprendo che la musica sta per finire, smetto di toccare da dietro, quindi abbasso la mia mano sinistra e afferro il suo polso destro portando la sua mano sopra il mio pacco. Per un attimo oppone resistenza, ma è solo un attimo. Le sua dita afferrano con forza tutto ciò che riescono a sentire, e lo stupore del suo viso mi conferma che quello che stringe è di suo gradimento. Resta con la mano sul mio, cazzo anche quando la musica finisce, poi di colpo si risveglia da uno stato di trance, che anche se breve, deve essere stato intenso. Ci lasciamo, lei rossa in viso va verso di lui, io vado in cucina per prendere del dolce, e li osservo ridere dalla vetrata che ci separa. Riparte una nuova canzone e lei lo invita a ballare. Quando lui si alza noto che ha il cazzo duro pure lui. Non è grosso come il mio, ma indice, che a mio avviso, ha solo finto di tenere gli occhi chiusi. Bene! Era quello che volevo avere, la certezza che lui è pronto a ricevere delle sontuose corna! Sara mio dovere accontentarlo. Finita la musica offro il dolce. Scherzano, mentre dal vinile parte una nuova canzone. Lei mi guarda, e lui con la scusa del dolce da mangiare la invita a ballare ancora con me. Appena incominciamo lei si incolla di nuovo a me stretta e subito percepisce la mia erezione che appena un pò scemata riprende subito vigore. Lui si alza in piedi, ci volta le spalle, si mette a guardare tutta la grande collezione di vinili che ho, lei mi guarda con occhi carichi di desiderio. Lentamente la sua mano torna a stringere il mio cazzo attraverso la stoffa. Duro e forte, lo percepisce e lo saggia, in tutta la sua grandezza senza riuscire stringerlo del tutto, mi guarda vogliosa, mi abbasso e le sussurro all’orecchio tutto il mio desiderio.
“…ti vorrei leccare tutta…
Lascerei la tua lingua scorrere lungo il mio cazzo per poi infilartelo in gola fino in fondo…
Quando te lo pianterei dentro ti sentiresti aprire come non hai mai provato…”
Lei si stringe sempre più forte a me e ad un tratto ha una ondata di piacere che la fa tremare tutto nonostante abbiamo smesso di muoverci nel ballo.
…………huuummmm…ssiiiii…
È solo un sospiro trattenuto a forza. Per un lungo momento siamo immobili, poi lei si stacca e mi guarda con occhi sconvolti, si è resa conto di ciò che ha provato con me. Rossa in viso va verso di lui.
“Se domani dobbiamo vedere questo medico sarà bene andare a letto.”
Si avvia verso la porta con lui che la segue. Sulla soglia lui si gira, e mi sorride compiaciuto. Poco dopo usciti, sento bussare, è lei che mi chiede se ha lasciato il cellulare a casa mia. Entra e appena dentro mi spinge contro il muro. Mi bacia con impeto e passione, sento la sua lingua entrare di prepotenza nella mia bocca. La succhio, le stringo i seni impastandoli. Geme, la mia mano scende fra le sue gambe. Scosto le mutandine la sento bagnata.
Ssiiiiii….ssmiiii hai fatto impazzirere tutta la seraaa..umuhhuhmm….
Infilo due dita dentro e lei trema scossa dal piacere.
Sssiii……..mi ffaii…venirreee…ancorraaa….
La sento stringere con la mano in mio cazzo durissimo. Le estrae e lo stringe in mano.
….accidenti..è enorme!!!! Il doppio di quello di Luca….
La costringo ad abbassarsi. Si inginocchia e lo infila in bocca. Si sente la totale inesperienza, ma ci mette tanto impegno. Le tengo la testa ferma, e la scopo velocemente in bocca. Mi succhia con forza, decido che le sborro in bocca. Mi blocco di colpo, e le erutto in gola una sontuosa sborrata.
….sssiiii…bevviiii..e non perderene una goccciiiiaaaa!!!! Sborroooo..
Lei ha un attimo di esitazione. Vedo le guance gonfiarsi per l’ingente sborrata che le sto riversando dentro.
..ingoia!!! tutto e non lasciare nulla!!!
Con un tono deciso e duro le dò un ordine perentorio e indiscutibile. Resta immobile per un attimo poi incomincia a ingoiare tutta la semenza che le sparo in bocca. Lo succhia avida. Lo lecca con passione e devozione fino a pulirlo alla perfezione. Quando si rialza la guardo. Ha gli occhi luci per lo sforzo e per il piacere, mi bacia ancora e io la stringo a me.
“Con lui, lo fai questo?” - gli chiedo serio.
Lei scuote il capo in senso negativo. “Bene!! Da oggi, lo farai solo a me. Sarà un privilegio, solo mio. Se lo vorrò potrò concederlo ad altri solo io. Giuralo!”
Lei me lo giura se ne torna in casa sua.
Il mattino seguente prima delle nove parlo con il mio amico Bruno. Gli illustro brevemente la situazione e ricevo da lui la totale disponibilità. Scendo e lo aspetto al bar. Poco dopo arriva. Ci mettiamo a parlare in disparte. Lo informo che ho intenzione di trasformare questa giovane ragazza in una troietta che dovrà soddisfare tutte i nostri desideri, e se sarà necessario, sapendo che ad entrambi non ci fa difetto, sfondare il culo di un giovane maschio, ci prenderemo anche al verginità di lui. Li vediamo arrivare, e il mio amico si complimenta per il gradevole aspetto di entrambi. Bastano poche parole di presentazione e loro si ritrovano subito a loro agio con Bruno che fissa per l’indomani mattina una visita presso il suo studio, e poi che Luca lavora mi offro di accompagnare lei che non conosce dove sia ubicato. Bruno prende la bici e ci saluta dandoci appuntamento per l’indomani. Io gli propongo, poi che è un calda giornata, di andare fino al promontorio dove c’è il faro, e nei pressi c’è un ristorante gestito da pescatori dove si mangia del pesce favoloso. Accettano e quando salgono sulla mia vettura Luca insiste, con la scusa che non vuole sentire la cintura di sicurezza addosso, perchè lei salga davanti. Maria indossa una gonna leggera e larga, un po’ più corta delle solite, arriva a metà coscia e, non indossa calze, ma dei piccoli sandali a zeppa che le inarcano il culetto rendendolo, ancora più invitante. Lui si siede dietro di lei, e appena partiti lei accavalla le gambe facendo in modo che la gonna salga fino a mostrare le mutandine di pizzo nero molto traforate. Mi eccito e lei lo vede ridendo compiaciuta. Lui da dietro non vede quello che succede davanti. Lei lentamente porta le mani sotto la gonna e con una lentezza esasperante si sfila l’intimo mostrando un triangolino di peli ben curati e molto eccitanti. Lascia cadere le mutandine e le spinge con un piede sotto il sedile mentre mi guarda complice. Se lui voleva disinibire la donna, io mi convinco che è già iniziato un processo di trasformazione irreversibile che la porterà verso la più totale troiaggine.
.
14
3
5 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
Il corso di nuoto.. seconda parte
Mi abbraccia forte e ci addormentiamo cosi. Passano due giorni e mia moglie mi manda un messaggio dicendo che Paolo l’indomani sarà assente per tutta la giornata e che al ritorno gli piacerebbe vederla. Mi sento molto agitato. Si stà concretizzando la possibilità che lei mi cornifichi con lui, e mi sento un misto di eccitazione e dolore. La sera la scopo. Lei non si sottrae ai doveri coniugali, ma la sento assente, quasi distratta. Quasi con rabbia, dopo averla chiavata l’inculo. Stranamente mi sembra che in qualche modo sto facendo con lei quello che poi lei farà con lui che le riserverà lo stesso trattamento. Carla, quando tornerà a casa avrà i buchi ben sfondati e riempiti di sborra. Questo pensiero mi eccita tantissimo, e le inondo il culo dopo averlo sgarrato con dei affondi bestiali e duri. L’indomani nel tardo pomeriggio Paolo manda un messaggio a Carla, e le chiede di vederla. Lei mi guarda e mi chiede se ne sono ancora convinto, io annuisco e poi esco di casa, e mi apposto in auto vicino al mio palazzo e lo vedo arrivare. Come d’accordo lo fa entrare e io silenziosamente torno in casa e sento che sono già in camera nostra. Mi sposto piano e dalla cucina percorro il terrazzo che gira per due lati intorno a casa, e mi avvicino alla finestra della camera lasciata da mia moglie socchiusa e mi metto a guardare dentro. Vedo che sono già nudi, e lui che di lato, le fa leccare il cazzo. Dalla mia prospettiva, noto subito che è veramente lungo, e tanto grosso. Lei a fatica ne tiene la cappella in bocca, e lui con una mano sul capo, le detta il ritmo della pompa. Lo lecca, e scorre con la lingua fino alla base, e quando con una mano sposta lo scroto, vedo che è grande, sembra un grosso mango maturo. Lei succhia le palle, e lui geme di piacere. Le infila di nuovo il palo in bocca, e forza con una spinta per farlo entrare in gola. Sono stupito da come mia moglie subisca questa intrusione. Si vede che sta godendo, da come mugola a bocca piena, ma fatica a tenerlo in bocca. Vedo quel trave infilato dentro di lei e mi immagino quando lo pianterà nel suo ventre. Gode, mugola e io mi sento un dolore nel petto, immagino che dopo che lei avrà goduto con lui, per me non ci sarà più posto, mi sconvolge, e mi eccita tantissimo, ma il dolore in quel momento è fortissimo. Poi lui si gira verso al finestra e mi chiama.
“Entra, dai lo sappiamo che sei lì, che ci stai a guardare. Vieni dentro che vedi meglio, e poi ti rendi utile.”
Sono scioccato da quello che sento. Mi alzo in piedi e sono indeciso sul da farsi. Per un lungo istante la mia mente non ragiona, e come un automa apro la finestra e faccio i tre passi che mi avvicinano al letto. Lui non mi guarda, ma continua a seguire i movimenti di mia moglie, che adesso ne ha in gola quasi la metà. Lo vedo e mi rendo conto che da vicino è anche più grosso. Ben che il mio sia eccitato, il suo è molto più lungo e grosso. Mi sconvolge, e mi eccita nello stesso tempo. Lui lo vede, e mi ordina di essere utile.
“Ti capisco, vedere da vicino il mio cazzo genera in tutti i cornuti, lo stesso effetto di stupore, quindi renditi utile e falla eccitare. Quando le entro dentro, voglio che sia molto bagnata, quindi datti da fare, lecca, e masturba la sua fica, e preparala per me.”
Mi inginocchio, e messo di lato le tocco le fica che è già fradicia, poi le metto dentro due dita, e lei geme fin quando ha un primo orgasmo. Non capisco se è stato il mio lavoro di dita, o il fatto che lui la pompa in gola, ma lei gode e io la guardo estasiato. Lui le sfila il cazzo dalla bocca, e mi sembra che non finisce mai da quanto ne ha ingoiato, poi la fa distendere sul letto supina e si infila fra le sue cosce che lei ha sollevato in alto. Mi avvicino, e vedo che lui resta immobile, davanti alla sua fica bagnata e non entra. Lo guardo cercando di capire, guardo mia moglie che aspetta come me, poi lui con un tono deciso mi spiega cosa vuole.
“Dai…… che aspetti!!! prendi il cazzo e mettilo dentro!!! renditi utile e infilalo!!!”
Resto basito da quel comando. Devo essere io a mettere il suo cazzo nelle fica di mia moglie!
Lo prendo in mano, e fatico a cingere le dita, per quanto è grande la circonferenza. Mi provoca una emozione strana sentirlo in mano. Lo avvicino alla fica di mia moglie, e lo appoggio, lui lo spinge dentro. Dopo afferro le gambe di Carla, per sorreggerle, mentre osservo Paolo, che con molta cautela, lo spinge dentro il ventre di mia moglie, che lo guarda a bocca aperta. Ne affonda più della metà, e si ferma, lei ha gli occhi lucidi.
….sei….enorme….mi…..sventrriiiii….spinggiii…pianooooo..sei enorme!!!
La vedo spalancare la bocca per urlare, ma nessun suono esce dalle sua labbra. La pompa con un ritmo costante. Sono stupito dalla calma con cui le pianta quella trave sempre più dentro, fin quando lei lo riesce a prendere tutto. Quando il corpo di lui aderisce al suo, lei abbassa le gambe e cerca di assecondare il suo ritmo a quello di lui. Gode. Viene, ma il suo viso è strano, fra il piacere e dolore. Ad un tratto trema come in preda alle convulsioni, ma è solo piacere, grida e poi sfinita si accascia come una bambola di pezza.
…ssiii…mhuumuhmm….vengooooo….ssiiiii…..
Lui continua imperterrito a scoparla incurante del fatto che lei adesso è totalmente passiva. Poi quando se ne rende conto dopo svariati minuti, rimane immobile dentro di lei, che adesso è inerme. Totalmente immobile sotto di lui che si gira e mi guarda.
“Vedi quanto l’ho fatta godere. Adesso le lascio riprendere fiato, mentre tu le prepari il culo che la voglio scopare anche in quel buco.”
Resto immobile. Mi sento un brivido lungo la schiena al solo pensiero che le pianterà quel cazzo nel culo. Lei i gira, mi guarda mentre lui si sfila. Vedo la sua fica oscenamente aperta e slabbrata. Ci potrei mettere quattro dita dentro e li sentirebbe appena. Lui si mette di lato, le sussurra una cosa all’orecchio e lei si gira, lo guarda, e cerca di mettere il cazzo in bocca. La guardo, non sapendo che fare, sono imbambolato da quello che vedo. Lei che si infila il cazzo in gola, e non ci riesce. Lui appoggiato con le spalle alla spalliera del letto, e lei che ha le lacrime agli occhi. Lui che con le mani spinge il capo di Carla per infilare tutto il cazzo in gola.
“Dai muoviti, preparale il culo. Se hai del lubrificante prendilo.”
Corro in bagno e prendo un tubetto di Luan che oltre a lubrificare è anche un lieve anestetico. Quando torno vedo Carla che dopo essersi quasi slogata la mandibola, desiste, e lui con un sorriso ironico le toglie le mani dal capo.
“Brava, adesso che hai preso la tua decisione, lascia che il cornuto ti prepari, così ti farò godere tantissimo.”
Mi posiziono dietro mia moglie che sta sempre succhiano il cazzo di Paolo ma adesso solo la punta. Le metto una buona metà del tubetto di Luan in culo, e ci infilo prima un dito poi due. Scorrono bene, ma questo lo sapevo, mi sono solo accertato che fosse ben lubrificato. Poi ne applico una parte fuori e guardo Paolo che adesso si posiziona dietro lei. Mette il cazzo fra le chiappe e le apre senza spingere. Lo guardo senza capire, lei immobile, e lui mi invita a muovermi.
“Dai che aspetti, prendi il cazzo in mano e lo appoggi al suo culo. Sbrigati!”
Afferro quella mazza durissima, e mi sento stordito al solo pensiero di quanto è duro, e di come sfonderà il culo di mia moglie. Mentre lo tengo in mano, lui mi guarda un sorriso ironico.
“Prendilo in bocca e bagnalo bene così lei sentirà meno male. Dai leccalo bene, fallo per amore di tua moglie.”
Come un automa mi abbasso, e lo prendo in bocca. Provo uno strano piacere, e lo succhio con molta devozione, ormai consapevole che lui è il toro da monta. Dopo averlo bagnato bene lo posiziono fra le sue chiappe, e metto la punta al centro della rondella anale che quando lui spinge si tende poi si apre di colpo. Lei ha un grido e lui si ferma.
…..hhaaiiii!! ..cazzo fai pianooooo!!! me lo spani!!!spingi pianooo…….lentamente……
Lui affonda dentro il culo di mia moglie, che sta sicuramente soffrendo, ma lo fa in silenzio, e quando lui è tutto dentro e si immobilizza. Lei dopo aver fatto dei grossi respiri, lo invita a scoparle il culo.
…ssii..dai muovitiiii..pianooooooooooo……ssi…
Lui afferra i suoi fianchi e poi incomincia a pompare prima lentamente, ma poi sempre più velocemente. Lei dopo varie urla di dolore, incomincia a godere.
…ssii…mi piaceee..ma fai pianoooo..me lo stai scassando tutto….. ssi mi piaceee……
Osservo estasiato la monta, e lei mi guarda e dietro invito di lui, mi fa il gesto delle corna. Godo, e sto per sborrare. Lui la pompa sempre più forte e poi le inonda il culo con un grido.
…aaaaaaaaaaaa…ssiiiiiii….sborrooooo!!!.....
Io che mentre osservavo la monta, mi sono segato, in quel momento sborro nella mia mano.
Lui sfila il cazzo completamente bagnato e lo presenta alla bocca di mia moglie che lo lecca. Vedo il culo di Carla completamente aperto, dilatato e spanato. Lei dopo aver leccato il cazzo, che si sta ammosciando crolla sfinita nel letto, e lui invece si alza e si riveste e se ne va. Prima di uscire mi sorride compiaciuto.
“Brava la tua mogliettina, mi ha fatto godere molto, e non credevo che lo avrebbe preso anche in culo. Adesso quando vuoi che la sfondi chiamami.”
Chiudo la porta e torno in camera dove trovo mia moglie sfinita e distrutta. La vedo triste e la cosa mi sorprende.
“Credo che non sia stata una bella esperienza. Mi ha sfondato tutti i buchi, e mi sento dolorante dappertutto, non mi è piaciuto. Mi ha fatto scegliere fra ingoiarlo tutto, o prenderlo nel culo. Ha una grossa dotazione e sono sicura che farà godere tante donne, ma io ho una lubrificazione scarsa e breve, e lui dopo un poco, mi faceva male quando lo affondava dentro. Con te è meglio, tu dopo il mio secondo orgasmo vieni e mi inondi col tuo piacere e non sento dolore. Anche in bocca era troppo grosso, e mi sento la gola dolorante, e poi nel culo è stato un vero supplizio.”
La guardo incredulo. Io per quanto umiliato ho avuto un orgasmo sconvolgente. Mi sono sentito un vero cornuto sottomesso, e lei che prima era così entusiasta, adesso sembra molto dispiaciuta.
Mi guarda, e mi sorride, poi si addormenta esausta. Il giorno dopo si sente decisamente distrutta. Non va al lavoro per il bruciore che sente sia al culo, che in fica, e questo le dura due giorni durante i quali la vedo pensierosa. Dopo questa esperienza lei non ha più voluto andare in piscina. Ci siamo iscritti ad una scuola di ballo, e abbiamo rifatto sesso fra noi dopo una settimana. Per lei non è stata una esperienza esaltante, si è sentita una puttana, e vedere me umiliato le ha fatto passare tutta la voglia di esperienze trasgressive. Personalmente ne sono rimasto deluso da questo epilogo, del gioco. Amo mia moglie, non la voglio obbligare a fare nulla che non vuole, anche se a me è piaciuto tantissimo. Di recente abbiamo fatto amicizia con una coppia che balla con noi, sembrano due persone molto intriganti e hanno la stessa nostra età, e la cosa mi fa ben sperare.
5
3
5 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
Il corso di nuoto..prima parte
Mi chiamo Mario, ho cinquantacinque anni e sono sposato con Carla che ne ha uno di meno. Sono alto uno e ottanta, fisico asciutto e tonico che mantengo facendo molto sport. Capelli bianchi tenuti corti, occhi scuri e sessualmente parlando ho un cazzo, di quasi diciotto centimetri, e con una discreta circonferenza. Carla è una bella donna, alta uno e settanta, terza di seno capelli biondi corti occhi verdi e una bocca ampia con labbra carnose. Un bel culo sodo e tonico che sormonta gambe lunghe e ben tornite. Ha partorito una sola volta molto giovane, e da allora si è mantenuta molto bene fisicamente. Ama correre, e allenarsi spesso, anche in palestra, o facendo esercizi che ne migliorano il suo aspetto fisico. Sessualmente parlando siamo una coppia che ama la vita tranquilla e facciamo sesso spesso, due o tre volte alla settimana, dipende da quanti impegni abbiamo, ma generalmente il tempo per scopare lo troviamo sempre. In passato mentre facevamo sesso abbiamo immaginato di avere altre persone nel letto con noi, ma erano solo fantasie, del tipo immagina che tu sei, immagina che tu fai, o lei che mi faceva immaginare di essere con questa o quella, o io che le dicevo dai lecca quella fica che io la scopo. Ma appena raggiunto il piacere le nostre fantasie morivano nel letto. Non le abbiamo mai messe in pratica. Io da sei mesi sono in pensione, mentre lei lo è da soli tre mesi.
Questo ha comportato un relativo cambio di vita. Avendo più tempo a disposizione abbiamo passato i mesi estivi a mantenere sempre più in forma il nostro fisico appesantito da anni di lavoro sedentario. Innumerevoli camminate, e una dieta molto equilibrata, ci hanno permesso di raggiungere un discreto risultato, ma con l’arrivo dell’inverno si è evidenziata la necessità di trovare una palestra dove svolgere dell’attività fisica per continuare a mantenere efficiente il nostro corpo. Ne stavamo parlando un pomeriggio che eravamo in giro per la città, quando fermi ad un semaforo, abbiamo visto l’insegna della piscina comunale.
“Perche non ci facciamo un bel corso di nuoto.”
Lancio la proposta. Lei ci riflette un poco, poi ribatte che ha paura dell’acqua alta, e poi io sono già in grado di nuotare.
“Non importa se sono un nuotatore, anche se facendo immersioni non ho mai sviluppato le tecniche per nuotare in superficie, ma sott'acqua, e poi tu potresti acquisire una certa sicurezza per vincere la tua paura dell’acqua alta.”
Ci riflette un poco e poi mi dà ragione. Decidiamo di prendere delle informazioni su dove si tengono i corsi di nuoto, e dopo una breve ricerca, la nostra scelta cade su di una piscina, che è a pochi passi dal casa nostra, e che fa corsi serali a costi abbastanza contenuti. Dopo aver fatto l’iscrizione, ci presentiamo un lunedì sera puntuali alle venti, e facciamo conoscenza dello staff di coloro che sono gli istruttori di nuoto. Il capo si chiama Paolo, età circa trenta cinque anni, alto e fisico da nuotatore con spalle larghe, braccia robuste e un torace con pettorali scolpiti, capelli scuri cortissimi, e uno sguardo magnetico. Dei tre è l’unico che indossa una maglietta rossa attillata con il logo della piscina e dei pantaloncini che arrivano a meta gamba. I suoi assistenti sono Luca, un bel ragazzo giovane sui venticinque, e Sara una bella ragazza con degli splendidi occhi azzurri, e dal fisico stupendo sui ventidue anni. Appena fatte le presentazioni Paolo, ci chiede di mostragli la nostra acquaticità. Ci fa percorrere un vasca della piscina grande, e nota subito che io devo imparare a sincronizzare il movimento respiratorio, mentre Carla deve solo vincere la sua paura dell’acqua alta. Ci separa e io mi ritrovo a nuotare in una vasca più piccola, con Sara, che mi spiega i movimenti che devo fare, mentre Carla resta in vasca grande, con Paolo che la segue passo a passo. Dopo ogni vasca vedo che lui si abbassa, e le parla da vicino spiegando come deve fare. Per tutta la lezione non le toglie gli occhi di dosso, e noto anche che alla fine nel salutarla gli porge anche l’accappatoio. Per sei lezioni io resto con Sara, mentre lui segue sempre Carla, con particolare attenzione. La settima lezione, Sara mi porta in vasca grande, dove c’è anche Carla, e allora Paolo a lei la fa spostare in una corsia più interna, mentre io nuoto in quella più vicino al bordo vasca. Fra una vasca e l’altra, vedo che fra loro si è instaurata una bella confidenza, li vedo scherzare e ridere spesso. Mi rendo conto che sento dentro una strana sensazione. Da quando siamo sposati ormai da molti anni, non sono mai stato geloso di mia moglie, anche perche non me ne ha mai dato motivo di esserlo. Adesso ho l’impressione che lei sia molto presa dalle attenzioni del maestro, e stranamente non le ho chiesto nessuna spiegazione. Però mi ritrovo quando penso alla faccenda, con il cazzo durissimo, e la sera poi la scopo con impeto e con grande piacere di lei, che ne gode moltissimo. Con molta discrezioni li osservo, e alla fine della nona lezione, lui, quando tutti se ne vanno nello spogliatoio, le fa percorrere una vasca in più. Io li osservo mentre lentamente mi avvio nel mio spogliatoio, e vedo che quando lei arriva al bordo della vasca lui la solleva per farla uscire dall’acqua. La solleva come fosse una piuma, e per un momento si trovano molto vicini, lui la fissa negli occhi e poi le prende l’accappatoio e insieme vengono verso gli spogliatoi, che sono vicini a quelli maschili divisi da un piccolo corridoio. Mentre camminano lui le dice delle cose che a lei la fanno sorridere. Quando passano davanti a me, che mi sono spostato di lato, per non essere visto, li vedo che sono molto vicini, e lui prima che lei entri nello spogliatoio la stringe per un attimo a se, è solo un momento, ma dalla mia posizione posta di lato vedo benissimo, che lui con quel contatto le ha fatto sentire il pacco che si vede molto gonfio dei pantaloncini. Per un momento lei resta immobile, lo guarda, e lui le da un lieve bacio sulle labbra, le sussurra una cosa, e lei sorride e annuisce in senso positivo. Sono sconvolto mi rendo conto che se continua così lei finirà fra le sue braccia, e questo mi dà un certo fastidio, ma anche una forte eccitazione. Inoltre adesso nella piscina ci sono tutti i ragazzi del corso agonisti, e non sono sicuro che quel gesto sia passato inosservato. Entro nello spogliatoio, ho una violenta erezione. La cosa mi infastidisce dovendo fare la doccia con gli altri, mi sembra sconveniente avere una erezione davanti a tutti. Decido non fare la doccia, mi vesto ed esco nell’ingresso dove c’è un piccolo bar, e un grande schermo dove una telecamera mostra le vasche dalla piscina, mi metto ad osservare i ragazzi che nuotano in attesa che arrivi mia moglie. Mentre osservo lo schermo, la mia attenzione si concentra sul fatto che non si vede la maglietta color rosso di Paolo. Ci rifletto un momento, e rientro nello spogliatoio, fingendo di cercare una cosa, mi sposto sul corridoio laterale che collega sia i nostri spogliatoi che quelli femminili, e nel mezzo c’è una porta con su scritto spogliatoio riservato all’istruttore. Resto nella penombra, e ad un tratto quella porta si apre, ne esce mia moglie, che già indossa la tuta da ginnastica, si gira, saluta e corre dentro lo spogliatoio femminile. Poco dopo esce anche Paolo, che si aggiusta la maglietta che gli era rimasta dentro i pantaloncini sul davanti, indice del fatto che se li deve essere calati, e tirati su senza badare che l’indumento vi era infilato dentro. Si aggiusta meglio e va verso le corsie dove i ragazzi nuotano. Esco velocemente e mi rimetto ad aspettare mia moglie che sopraggiunge poco dopo. Quando mi vede si scusa dicendo che non vi erano docce libere. Io sono certo che mi sta mentendo, ma ho una erezione che mi fa male al pensiero che lei sia andata con Paolo e che come minimo gli abbia fatto un bocchino. Saliti in auto mentre andiamo a casa siamo fermi ad un semaforo, lei mi chiede se ho del chewingum per togliere il sapore del cloro dalla bocca.
“Questa sera ho fatto due bevute colossali.”
La guardo e non resisto alla tentazione di parlare.
“Quando ti è venuto in bocca lo hai ingoiato? è per questo che vuoi il chewingum per togliere il sapore del suo sperma dalle labbra?”
Lei è sbigottita, mi guarda, e abbassa gli occhi, e resta in silenzio. Io aspetto di essere dentro le mura domestiche per chiedere altre spiegazioni. Giunti in casa lei va in bagno, e poi a letto, io la seguo e nel buio della camera voglio sapere. Sono fra il furioso e l’incazzato per due motivi, mi scoccia che lei faccia la troia con lui, e poi ho il cazzo durissimo, sono eccitato da paura, ma voglio sapere. Le chiedo una spiegazione e lei dopo un lungo sospiro mi risponde.
“Si, è vero gli ho fatto un bocchino. Ero andata nel suo spogliatoio perche volevo sapere il motivo di una sua affermazione. Quando sono uscita dalla vasca, mentre mi accompagnava, mi ha detto che una femmina come me dovrebbe vedere una cosa che nella sua vita almeno una volta la dovrebbe provare, e si trovava nel suo spogliatoio. Io dopo essermi vestita sono andata da lui, per capire di cosa stava parlando. Ero consapevole che sarebbe stato sconveniente, e pericoloso andare, ma ero curiosa. ”
La guardo senza parlare, mi aspetto che lei prosegua.
“Prima di entrare mi aveva stretto a se e ho sentito un bozzo enorme premere contro il mio ventre, e ho tremato immaginando quello che ci poteva essere sotto quella stoffa. Quando sono entrata lui ha chiuso la porta, e ha abbassato i pantaloncini, e mi fa atto vedere un cazzo che in vita mia non avevo mai visto. Lungo molto di più del tuo, ma con una circonferenze esagerata, credimi quanto il mio polso. Mi sono inginocchiata davanti a quel totem di carne, che svettava verso l’alto, e non ho resistito a metterlo in bocca. Per quanto abbia una bocca ampia, ho faticato a infilarlo dentro, e l’ho succhiato come una pazza scatenata. Lui mi teneva il capo fermo e mi ha scopato in gola.
….mhumm…ssi brava…cosìììì..succhia che ti riempio la gola di cazzo prima e sborra poi…… ddaaiii…si che sborrooooo!!!!!!....huummmm…
Ho avuto un orgasmo tremendo, quando l’ho sentito gonfiarsi in bocca, e mi ha inondato la gola con tantissima sborra. Era un continuo di schizzi, sempre forti e generosi. Mi ha riempito la bocca almeno tre volte di sborra dolcissima, e poi ne usciva ancora ero inarrestabile. Alla fine ha smesso di sgorgare, e l’ho pulito bene fin quando lui mi ha sollevato da terra.
“Per la prima volta pò andare, il resto lo avrei nei prossimi giorni. Adesso vai, che il cornuto ti aspetta, ma uno di questi giorni ti cerco e ti scopo a dovere.”
Sono rimasto in silenzio mentre lei parlava, ho immaginato tutta la scena di lei che lo succhiava. Cercavo una motivazione per restare calmo, mentre ero deciso a fargliela pagare a questo stronzo che approfitta del suo essere prestante per scoparsi le donne che gli capitano davanti. Ero molto incazzato perche tutta la faccenda mi provocava una erezione esagerata. Dentro di me si stava concretizzando il sottile piacere di essere cornuto. La sento emozionata e tesa.
“Adesso io non so cosa fare. Ti amo, e mi dispiace di essermi lasciata andare, non capisco cosa mi succede, quando lo vedo la mia volontà si annulla, mi sento di doverlo accontentare, è più forte di me.”
Si gira e mi abbraccia. Sente che ho il cazzo durissimo, sale su di me e se lo infila dentro la fica che trovo essere completamente fradicia di umori. Cazzo!! si è eccitata al solo raccontarmi quello che era successo.
…..mmhumumm amoree..che cazzo durissimmmo che sentooooooo…ma ti sei ecciatto nel sapermi troia con lui……… sssii…scopamiii dai che venngooooo……..sssiiii…
La sbatto con furia, e le sfondo la fica. Lei viene, e dopo la rigiro, e le pianto il cazzo in culo senza troppi complimenti.
….ssiiii…puttanna..mi sono eccitato al pensiero che una bocchinara come te lo succhiava a lui…. sei una zoccola…una troia….. e adesso ti sfondo il culo…così quando lo farà lui sarai più aperta!!!!....
Le spingo dentro il cazzo con un solo affondo. La sento gemere, cercare di sottrarsi all’inculata, ma le tengo per i fianchi, e non le do tregua. Soffre e poi gode.
…..aaahhhhiiii…piannnooo!!...........me……….lo spaccchiiii!!!!!...ssisi…daiiii…spinggiii..cazzo…sssiii
La sbatto come un toro impazzito. Le spingo dentro il cazzo con forza, quasi cattiveria, e quando lei raggiunge di nuovo un orgasmo, le inondo il culo di sborra.
…ssiii…eccomiiiiiiiiiii…sborroooo!!!!adessooo!!!!..
Sono talmente eccitato che il cazzo quasi non si ammoscia. Lo estraggo pieno di sperma e di umori anali, e lo infilo direttamente in gola a lei, che lo succhia come una pazza scatenata. Si infila tutto il paletto in gola e mi fa impazzire. Poi le torno sopra e la scopo di nuovo mentre lei in preda ad una frenesie erotica mi supplica di sbatterla come la peggiore delle troie. Mai vista mia moglie cosi scatenata. Gode di nuovo, e pure io raggiungo un nuovo orgasmo, che scarico dentro di lei. Ci accasciamo distesi sul letto con il fiata corto, e il cuore che batte a mille. Restiamo per un momento in silenzio, poi è lei che mi bacia, e mi sussurra che io così eccitato non se lo ricordava da tempo. La stringo a me, e sento che dentro sono combattuto dal desiderio di sentirla sempre eccitata, così e dalla enorme paura di perderla per sempre.
“Ti amo. Ho il terrore di perderti, e questa sera ti ho scopato per cercare di dimostrarti che sei una femmina che mi fa impazzire sempre. Ti prego non lasciarmi per lui. Per lui tu sarai una delle tante che si è scopato per me sei tutta la mia vita.”
La sento che si strige a me e mi abbraccia forte.
“Pazzo amore mio non è possibile che ti cambi con lui. Mi sono resa conto che lui ha un bel cazzo, enorme, e possente. Sicuramente quando lo infilerà dentro di me impazzirò di piacere, ma sarà solo quello. Il rapporto che ho con te non lo batte nessun super cazzo.”
Si strige e mi bacia con passione. Sono commosso e solo allora cerco di mettere ordine nei miei pensieri.
“Io voglio solo sapere quando ti farai scopare da lui. Se possibile fai che accada qui, dentro casa nostra, poi voglio sapere tutto nei dettagli chiaro?”
Lei mi guarda incredula.
“Allora mi lasci libera di scopare con lui anche qui dentro? Non sei geloso? e poi se lui non vuole venire a casa che faccio non ci scopo?”
La guardo e vedo molta incredulità nei suoi occhi.
“Fai come vuoi, ma lo voglio sapere.”
6
3
5 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
Diletta
Era una bella giornata a Milano.
Avevo deciso quella mattina di andare a fare un aperitivo in un bar vicino al castello sforzesco.
Sorseggiavo una birra e leggevo tranquillamente la gazzetta dello sport.
Mi stavo gustando il mio giorno di riposo quando mi sentii chiamare per nome. “Ciao Alle!!”
Alzai lo sguardo dal giornale.
Avevo davanti a me una ragazza. Capelli biondi, alta su i suoi tacchi 12, pantaloni neri eleganti, camicetta bianca e giacca nera. Sembrava appena uscita da una riunione d azienda.
La guardai in quei suoi occhi azzurri... e rimasi senza parole. “Diletta!!”
Diletta era la vecchia fidanzata del mio migliore amico, Marco.
Marco 12 anni fa era sparito una mattina, le aveva svuotato il conto in banca con 800.000 euro ed era scappato in Sud America. Nessuno lo aveva più visto. La denuncia di Diletta all epoca andò a vuoto, dato che il conto in banca era a nome di entrambi. Non solo, Marco aveva anche ipotecato la casa che avevano appena costruito. La banca si riprese la casa e Diletta fu messa in mezzo alla strada. Il padre era deceduto da un paio di settimane soltanto, e i soldi dell eredità erano partiti in Sud America con Marco. Cadde in depressione, comicio a drogarsi e poi a prostituirsi per pagarsi la dose. I parenti la rinnegarono e lei spari nel nulla. Fino ad oggi. Fino a questo momento in cui me la trovavo davanti.
“Diletta !! Quanto tempo! “
Mi sorrise, “si Alle, tanto tempo!”
“Siediti t offro un caffè!, o magari uno spritz, come stai?”
“Bene, lavoro in in azienda di marketing, mi sono appena trasferita qui a Milano”
“Non ti vedo da....”
“Si lo so, per favore non parliamo del passato, ho fatto parecchie terapie di autostima, persuasione e corsi di autocontrollo, sono stata anche in America per rimettermi in sesto”
“Hai passato brutti momenti, sono contento di rivederti in forma”
“Più in forma che mai!”
Parlammo per un buon quarto d’ora e mi ricordai perché L avevo corteggiata prima che si mettesse con Marco.
Aveva un seno molto più prominente sotto la camicetta che mi faceva pensare cose piccanti.
Mi invitò a casa sua il giorno dopo per una cena... era appena tornata e non aveva più amici. Accettai e mi diressi a casa sua il giorno seguente.
Abitava in zona Monza, in un bel condominio. Zona di lusso pensai tra me e me. Suonai al citofono e salii in ascensore.
Quando mi aprii la porta mi sorrise. Indossava un paio di leggings, che facevano immaginare le sue forme perfette ed il seno era rinchiuso in un top rosa. E che seno, non me lo ricordavo così! Avevo portato una bottiglia di champagne. La bevemmo sul suo terrazzo. Mentre il sole scendeva su Milano. Eravamo allegri e ordinammo due pizze. L allegria ci fece aprire una seconda bottiglia e ci trovammo a un certo punto sul divano, a sorseggiare gli ultimi bicchieri.
Si sedette sulle mie ginocchia, mi sussurri all orecchio” sono contenta che sei qui con me stasera, mi sono sentita sola... ti ho pensato parecchio...” e li mi mise la
Lingua in bocca. Un po’ ubriaco mi lasciai andare in un bacio appassionante. Le toccai il seno, sodo, muscoloso. Si staccò da me e mi disse “ti piace? L ho rifatto due anni fa”
Ecco perché non me la ricordavo così formosa!
Mi rimise la lingua in bocca, poi si alzò e si tolse il top rosa. Un seno stupendo, Nell aria aleggiava un profumo come quello di Christian Dior. Hypno mi sembrava che si chiamasse. Si sedette su di me a cavalcioni e rimanemmo a baciarci per un po’. Poi mi sussurro... “ho voglia di te” ero praticamente preso dall eccitazione, mi alzai e mi tolsi la maglietta. Poi mi mise seduto sulla sedia della cucina.. si tolse i leggings e mi mostro il suo bel sedere. Perfetto, tonico, non una smagliatura. “Facciamo un gioco!” Mi disse
Andò in camera e torno con delle manette...
“Cosa vuoi fare? “ le chiesi con malizia...
“Mi ricordo i film che guardavi con Marco, ora ti lego alla sedia e ....” mentre diceva questo mi aveva ammanettato i polsi a entrambi i braccioli.
Si mise seduta su di me e mi baciò ancora.
Avevo in erezione poderosa, la volevo mia.
Quindi si alzò e ritorno in camera.
Ritorno con una benda.
Non vedevo più niente. La sentii muoversi intorno a me, e mi accorsi che mi stava legando le caviglie alla sedia.
Mi trovai bloccato e non potevo muovermi.
Mi diede un altro bacio e comincio a strofinarsi su di me. Mi bacio sul collo ed andai fuori di testa. Quindi mi sbottono i pantaloni e li calo fino alle caviglie. La mia erezione era lì. Potente. 20 cm duri come un lampione.
“Prendi una caramella, ti puzza l alito”
Apri la bocca e mise una caramella direttamente in gola.
“Non sa di menta... “
“Ops ho preso la caramella blu invece di quella verde.... “ disse sarcastica
“Caramella blu?”
“Si Alle , Viagra, la notte e lunga, ed e appena iniziata”
Sentii un calore invadermi, il cuore mi andava a mille.
“Torno subito, mi faccio una doccia e torno “
“Aspetta , fammi fare la doccia con te... “
“Dopo, se ti comporterai bene faremo tutto ...”
Rimasi legato alla sedia per 10 minuti, la sentii rientrare in salotto. Mi si avvicinò e sentii un profumo di cocco inebriante. Non disse niente, mi comincio a graffiare dolcemente con le sue unghie.
Il viagra stata facendo effetto, avevo il cazzo duro come il marmo.
Diletta mi tolse la benda. Era davanti a me, indossava un baby doll nero, quasi trasparente. Aveva i capelli legati dietro la schiena ed indossava delle scarpe col tacco 12. Nere, lucide e con le suole rosse. Era una dea, se fossi stato libero L avrei violentata li.
“Bene, vedo che siamo eccitati... anche io sono tutta bagnata tato....” mi disse con voce sensuale. “Andiamo Diletta, sono teso, lasciami ho voglia di te!”
“Hai voglia di me? Haha, ora si che il gioco si fa bello...”
Si avvicinò e comincio a leccarmi la cappella, la sua lingua roteava intorno alla punta.
“Ora ti faccio qualche domanda... se rispondi bene continuo e se rispondi male sarai punito...”
“In che senso risposi...”avevo la cappella che stava per esplodere.. a quel punto po prese tutto il cazzo in bocca e comincio a succhiare... usava il mio cazzo come una cannuccia... ma si interruppe subito...
“Hai capito, io ora ti farò delle domande, e tu mi dovrai rispondere... hai capito?”
E ricomincio a succhiare...
godevo come un riccio, vederla con il mio cazzo in bocca era meglio di un film porno...
“Si “ risposi io.. “va bene...”
Si staccò dal mio cazzo e lo lascio in piena erezione.
“Dove si trova Marco?”
Li capii , stava cercando Marco, mi stava usando solo per poterlo trovare.
“ Non lo so, non lo vedo da una vita, perché lo vuoi sapere?”
Diletta si alzò in piedi, si giro di schiena e si sedette su di me, avevo il mio cazzo a 1 cm dalla sua fugherà depilata....
Improvvisamente uno schiaffo, forte, sulla cappella, poi un altro, poi un altro.
“Non cominciamo bene.... domanda numero due... mi vuoi scopare? Vuoi sentire la mia fighetta stretta?..”
“Oh si DIletta, lasciami andare”
“No, prima mi devi dire tutto quello che sai su Marco” mi disse con voce sensuale.
“Gli voglio fare pagare caro quello che mi ha fatto....” mi disse ancora, “ mi devi aiutare”
“Non so niente” risposi con il fiatone.
Mi prese L uccello in mano e comincio a segarmi. Ma si interruppe quasi subito.
“Non vuoi collaborare e vuoi che ti faccia venire ... ok ho altri metodi per convincerti”
Si alzò e si dirige verso il mobile del televisore, non so cosa prese, tiro fuori una scatola ed estrasse un oggetto. Lo cosparse di lubrificante e cammino verso di me con un ghigno.
Si inginocchiò e comincio ad infilare la sua mano sotto il mio pene.
Raggiunse il mio buco posteriore con fare sensuale. La sua mano era liscia, aveva la mano piena di crema lubrificante. Mi inserì un dito . Gemetti di piacere e lei me prese ancora una volta il mio cazzo in bocca.
Stavo gemendo. “Mi fai male” le dissi, ma lei non si curava di questo.
Quindi sentii qualcosa di duro andare verso il mio buchetto. Lo inserì facilmente. Sentivo qualcosa, lungo almeno 13 cm , non riuscivo a farlo venire fuori. Dato che ero immobilizzato c’ero praticamente seduto sopra.
“Che cosa e? Cosa mi hai messo?”
Prese la poltrona e si sedette davanti a me, accavallò le gambe e mi mostro il suo telefonino.
“Questo Alle si chiama Nemo 10. E un massaggiatore prostatico, il più potente, si può gonfiare e può lasciare brevi scariche elettriche alla tua prostata. Ha 10 livelli di vibrazione e la punta riscaldata. Questo massaggiatore non è in commercio, e un prototipo. Lo cominceranno a produrre L anno prossimo. E conosciuto come il massaggiatore che fa diventare gay. Martella la prostata in modo preciso e provoca orgasmi multipli negli uomini. Si comincia con le vibrazioni di base e si arriva fino al livello 10. Chi arriva al livello 10 si scioglie come burro.”
“Non è piacevole, mi fa male” le dissi agitandomi.
“Vedrai che ti passerà presto.
Livello 1: vibrazione lenta. Sento qualcosa muoversi dentro di me. Mi da fastidio. Non sono sicuro che mi faccia bene . Diletta si accende una sigaretta e mi guarda divertita. Avevo il cazzo sempre in tiro, e facevo espressioni di disapprovo.
“Lasci che il tuo corpo si abitui, ci vogliono almeno 5 minuti” mi disse di rilassarmi ma ero molto a disagio. Apri una bottiglietta e mi passo sotto il naso del popper. Sentii un calore montare dentro, ero in piena balia di lei.
“Lo sai che per quel bastardo ho buttato via gli anni più belli della mia vita? Dove cazzo e? Dove e andato? Lo devo trovare”
“Non lo so” dissi affannosamente.
“Sono andata a San Francisco, mi sono prostituita e mi sono fatta assumere da un gruppo pornografico. Poi ho fatto tutti i corsi e training per diventare una mistress professionista, di solito mi pagano per fare quello che sto facendo a te, e non sono cheap!”
Nel frattempo il mio corpo si era abituato alla sensazione, mentre mi diceva questo mi ero scordato che il mio sedere stava vibrando.
Livello 2: la vibrazione diventa ritmica e sento qualcosa gonfiarsi . “Ora hai il tuo buchino bello pieno, aspettiamo che la tua prostata si gonfi e aumentiamo la potenza. Sentivo un piacere strano, come quello che si ha quando si va in bagno a fare i bisogni. Un senso di liberazione e allo stesso tempo appagante. “Non so dove sia Marco” le dissi ancora. “Lasciami e scordiamoci di questa storia.
Livello 3: sento che la velocità aumenta e sento che tra un po’ dovrò espellere, e come se dovessi andare in bagno. Mi arriva una scarica elettrica che mi fa sbarrare gli occhi. Diletta mi guarda divertita. “Dici che te ne vuoi andare? Ma il tuo cazzo pensa il contrario. Sembra che gli piaccia. Guarda come si è ingrossato!”
Effettivamente il mio cazzo era diventato ancora più grosso, il sangue confluiva a pieno ritmo. Si era allargato.
Livello 4: tonalità costatnte. Diletta fa sgonfiare il massaggiatore che torna normale, ma in questo caso l effetto della vibrazione raddoppia L efficacia. Ho gli intestini che vibrano. Non mi sono reso conto che sto sbavando. Mi sta venendo voglia di fare la pipì.
“Possiamo fare una pausa, devo andare in bagno”
“No” rispose seccata, se devi fare qualcosa lo fai li, sulla sedia, poi ti farò pulire. “Dimmi, ti sapevi che Marco mi voleva tradire all epoca vero?”
“Non lo sapevo, giuro! Non ne sapevo niente”
Livello 5: vibrazione media. Sento la punta del massaggiatore scaldarsi ulteriormente. Ho voglia di fare la pipì.. ma mi trattengo.
“Ti prego Diletta fammi andare in bagno”
“No, devi pisciare vero? E normale, e il tuo corpo che vuole avere un orgasmo! Avanti piscia, piscia davanti a me! Non uscirà acqua ma sperma! Spingi!” E li dilett azionò L elettro stimulatore. Avevo il corpo che tremava, volevo pisciare ma non ci riuscivo, spingevo come se dovessi urinare. Ma non usciva niente.
Livello 6: la velocità aumenta, sento il massaggiatore gonfiarsi e riempirmi un altra volta. Sto sbavando, sono riuscito ad urinare, ma non è uscita urina, bensì un liquido trasparente. Non sono appagato, ho il corpo che trema come se fossi in mancanza di adrenalina. Voglio urinare ancora. Ma non ci riesco! Le vibrazioni non smettono e comincia a girarmi la testa. Diletta si alza e mi schiaccia le palle con il suo piede. “Haha, il primo orgasmo, hai visto? Non era urina coglione. Vuoi ancora pisciare eh? Non sei appagato, ti piace godere vero?
Avevo la lingua fuori, stavo per venire in altra volta . Questa volta su le scarpe di Diletta.
Livello 7: il massaggiatore si sgonfia, cominciano a pulsare scariche elettriche ed il vibratore si fa più veloce. Ho la prostata gonfia. Nel modo in cui sono seduto il massaggiatore batte direttamente sulla prostata. Sto sudando, comincio a essere confuso. Mi piace. Sto venendo una terza volta.. ma non ci riesco. “Vuoi che smetta?” Mi chiede Diletta... “NO! “ rispondo io “haha allora ti piace, allora è vero che questo aggeggio fa diventare froci, andiamo vieni un altra volta, e dimmi dove si trova Marco!”
“Non posso... “
“Non puoi? ... “
Livello 8: quest affare mi sta letteralmente trapanando, non capisco più niente. Ho avuto un altro orgasmo. Comincio ad avere mal di pancia e ho caldo. Diletta mi tiene il popper sotto il naso. Ho la testa che gira.
“Godi eh?”
“Si”
“Vuoi scoparmi?”
“Si”
“Apri la bocca”
Diletta si tolse una scarpa e me la mise in bocca. Poi si sfilò un seno da sotto il bent doll e mi disse di succhiare!
Ebbi un altro orgasmo.
Livello 9: il dildo si sgonfia e la punta si infuoca. Mi sta letteralmente martellando la prostata. Ho una sensazione permanete di urinare.
Le vibrazioni sono velocissime. Sono confuso.
“Vuoi venire? Vuoi venirmi dentro? Vuoi fare uscire tutto lo sperma? Hai le palle piene ormai, la tua prostata ha prodotto una quantità di sperma quasi al limite, ti devi sfogare. Dimmi dove e Marco e ti faccio sborrare”
“Ahhh, per favore, fammi venire”
“Quanto ti ha dato Marco per farlo fuggire? Con chi è scappato?
“Grrr fammi venire e ti dico tutto”
“Dimmi dove cazzo e!”
Livello 10: urlo. Sono preso dalle convulsioni. Sono aggrappato alla sedia come sulle
Montagne russe. Ho gli occhi all indietro e la lingua secca. Sudo. Voglio venire. Devo venire. Ho un altro orgasmo, poi un altro. Sono in paradiso. Il mio corpo non è più gestibile. Devo smettere!
Diletta gonfia il massaggiatore. Sono pieno. Arrivano scariche elettriche.
Diletta mi tira uno schiaffo, ma non sento dolore.
“Dove Alle, Dove e Marco?”
“HA un ristorante a Panama!”
Appena detto questo diletta si mette a cavalcioni e appena affondo il cazzo nella sua fighetta sborro copiosamente. Diletta che si era bagnata continua a pompare. Ho il suo seno in faccia, il mio cazzo in figa e il massaggiatore a livello 10 nel ano.
Diletta si alza e mi fa una sega. Ho un altro orgasmo copioso. Quindi spegne il massaggiatore, lo sgonfia e lo estrae.
Mi da un lungo bacio con la lingua.
Sono sudato, sfinito.
Diletta si siede sulla poltrona e accende una sigaretta.
“Piaciuto il giro?”
“Cazzo...” mi limito a dire...
si erano fatte le 3.00 ormai avevo il cazzo floscio e piccolo come quello di un bambino.
Diletta torna verso il tavolo e dal cassetto estrae una scatolina. Penso a delle salviette rinfrescanti.
Chiudo gli occhi e rimango in silenzio.
Sento le mani dolci di Diletta passare le salviette e sul mio pene e sul corpo. Non sento più L uccello, e come se fosse sotto anestesia. Sento un CLICK.
La puttana, mi ha chiuso in una cintura di castità!
5
1
5 years ago
billy6969,
34
Last visit: 4 years ago
-
Una dura lezione per arianna
Non era la prima volta che Arianna faceva la maestrina con me.
45 anni io, 40 lei. Arianna la tipica moglie normale, alta uno e sessanta, magrolina. Unico vezzo la pettinatura a caschetto alla Valentina.
La chiamavo "miss rottermayer" e a lei piaceva, piaceva perchè lei era cosí: tutto perfettamente a posto e in ordine. Quel giorno, per l'ennesima volta, mi aveva ammorbato con la sua solita lezioncina. Mi aveva beccato a fumare sul terrazzo. " Non hai disciplina, cristiano. Non riesci a resistere a nessun vizio, nessun capriccio." Arianna, invece, era semplicemente perfetta. Mai una sbavatura. Mi sarebbe piaciuto che cedesse qualche volta. Avrei allegramente sopportato anche un cornino. Nulla. La amavo, ma conviverci diventava sempre più difficile
Quel giorno esatto decisi che avrei avuto la mia bollente vendetta io, una lezione di vita lei.
Prima parte - l'amico medico.
Iniziai ad architettare il mio piano durante la notte. Più lo costruivo nella mia mente, più mi eccitavo.
Il giorno seguente contattai Giulio, un vecchio compagno di Liceo, diventato nel frattempo ginecologo e trasferito a Firenze.
Dopo i soliti convenevoli, al telefono, iniziai a tessere la tela con balle clamorose.
"Sai Giulio, siamo amici di vecchia data, con te so che mi posso confidare, mia moglie vorrebbe avere un figlio, ma ha 40 anni e poca voglia di scopare. Così è dura".
Il buon Giulio, cattolico fino al midollo, quasi in lacrime mi disse di non preoccuparmi. Mi avrebbe inviato le ricette e i suggerimenti per "riaccendere" mia moglie.
La prima parte del piano era andata, ora toccava alla seconda parte.
Seconda parte - l'amica troia.
Tutte le mogli come Arianna hanno un'amica troia. Le servono per dimostrare la propria superiorità morale.
Lella era lo stereotipo adatto: divorziata 2 volte, cornificava allegramente il marito frequentando palestra e locali a caccia di cazzi. Per lei scopare era diverso da stare insieme. Era perfetta per essere la complice.
Lella adorava Arianna, erano praticamente cresciute insieme, ma come me era oggetto continuo di lezioni di moralità da parte di mia moglie. Si contavano a decine le volte che arianna ci cazziava contemporaneamente durante le cene tra amici.
Le mandai un messaggio: "ciao lella, ci troviamo? Ho un'idea per uno scherzo a Arianna" la risposta arrivò subito "ok, ma con te non scopo, lo sai".
Ci trovammo al bar e le parlai della mia idea.
"Tu sei PAZZO", mi disse, ma la cosa la intrigava tantissimo, lo vedevo dai capezzoli sulla camicetta.
"Dai, se lo merita, e poi sarà lei a decidere, giusto? Tu prepari solo il campo, se poi vuole giocarci è una sua scelta" . Naturalmente a Lella non parlai dell' "aiutino" di Giulio. "Ok ci sto! Ho sempre desiderato farti stare in squadra con mio marito... Siete troppo perfettini assieme, se riesco a far fare ad Arianna quello che mi chiedi, mi paghi pegno". Accettai e ci stringemmo la mano. Ho ancora idea che andò via con un lago nella passera.
Terza parte - le vitamine.
Una settimana dopo arrivò il pacco da Giulio con le istruzioni e le ricette.
"Caro Cristiano, ecco le ricette e le dosi. È una cura ormonale di nuovo tipo, fa fatta per un mese. In breve, visto che non sei medico, la faró breve. Sono estrogeni e androgeni a rilascio controllato, più una "bomba" da prendere il giorno giusto. Auguri".
Arianna, in primavera, soffriva di spossatezza continua, tanto che le occorreva assumere magnesio a kili per riuscire a fare poche mezzore in palestra. Avevo pensato a tutto, tutto.
Andai in farmacia e comperai quanto prescritto da Giulio, più due scatola di vitamine.
A casa, mentre sostituivo i blister, il cazzo mi divenne spaventosamente duro.
Alle 18 Arianna tornò dalla palestra, distrutta. "Dio mio, non ce la faccio più...Sono a pezzi".
Avevo la pelle d'oca. Ora o mai più, ormai oltre al desiderio di vendetta comandava anche il mio cazzo. "Tesoro, mi sono fatto mandare da Giulio dei campioni di integratori, dice che sono una bomba"...
Fine prima puntata.
6
0
5 years ago
onlyfantasy68,
25
Last visit: 5 years ago
-
La vacanza al sud. terza parte. confessioni
Io faccio un bel respiro e penso a questo incredibile giorno.
“Credo che tutto sia andato meglio di quanto ci potevamo aspettare. Ha imparato in fretta la sposina. Mi è anche sembrato che con la lingua fra le tue cosce non se la sia cavata male.”
Elisa mi guarda e sorride maliziosamente.
“Caro mi quella ha già imparato benissimo. Se non sbaglio ha solo ventuno anni e già scopa meglio e più di me, se continua così quando arriverà la mia età avrà preso tanto di quei cazzi che ci potrebbe fare il ponte sullo Stretto di Messina. Credimi mi ha leccato da vera esperta.”
Marco guarda la moglie e poi dopo un momento di riflessione ci illustra il suo punto di vista.
“La ragazza sa succhiare molto bene, mi ha raccontato che da tempo si divertiva a succhiare cazzi a tutti e gli piace moltissimo quando gli si sborra in gola. Va pazza per la sborra. Quando me la sono trovata in disco ho creduto che fosse vergine di culo, ma credimi ho avuto la sensazione che almeno un cazzo ci era già passato. Ho finto di credere che fosse vergine, ma lei già lo usava il culetto e sicuramente di bocchini ne ha fatti tanti. Poi c’è una cosa che forse non sai, lunedì sera quando tornavo dal lavoro con il furgone assieme ai miei operai mi sono fermato ad un distributore per mettere del carburante, e lei eri lì che metteva la benzina. Quando l’ho vista ci siamo messi a parlare e io le ho chiesto se le avrebbe fatto piacere stare con me, tanto per fare un’ultima scopata prima delle nozze. A accettato e ci siamo spostati poco lontano e la puttanella si è scopata me e i miei sei operai nel furgone e due per volta li ha spremuti fino all’ultima goccia. Quando se ne andata era così piena di sborra che le ho dovuto prestare un panno per non sporcare il sedile della vettura. Sono convinto che Luca se saprà assecondare una femmina come lei si divertirà tantissimo, ma deve pensare che ad una così di cazzo non ne avrà ma abbastanza.”
Loro si abbracciano e poi si addormentano mentre io rifletto su quanto ha detto Marco. Adesso ho capito la preoccupazione di Maria quando Luca mi ha chiesto di sverginarle il culo, la puttanella se lo era fatto rompere da tempo e mi ha raccontato la storiella della disco solo per giustificarsi con me perche non raccontassi che invece lei lo usava già parecchio. Mi rendo conto che Luca di corna ne ha già tante in testa, e dovrà essere molto intelligente se vorrà godere con una puttanella come quella che ha appena sposato. Al risveglio mi ritrovo con Elisa che sta succhiando il cazzo di suo marito, la guardo divertito e le dico che è una troia insaziabile. Di risposta lei allunga la mano sul mio che da segni di risveglio, ma declino l’offerta e mene vado in bagno a pisciare. Al ritorno passo davanti alla camera degli sposi, apro piano la porta e vedo lui che dorme mentre lei mi sorride nel buio. Le faccio cenno di uscire e lei mi segue. Seduti sul divano le chiedo la verità sulla sua vita sessuale. Mi guarda stupita, ma capisce che adesso voglio sapere tutto.
“Ho cominciato molto presto ad interessarmi al sesso. A sedici anni divenni l’inseparabile amica con la figlia di un amico di mio padre. Lei quasi per gioco un giorno mi mise una mano fra le gambe dicendomi che se la lasciavo fare avrei toccato il paradiso. Io non mi sono opposta e da allora spesso restavamo chiuse in camera sua dove lei mi ha insegnato tante cose piacevoli, come far impazzire una donna con le sole mani e lingua. Di nascosto suo padre ci spiava e un giorno che ero sola in casa con lui, mentre aspettavo il rientro della figlia, mi disse che ero un brava troietta e se lo avessi accontento non avrebbe detto a nessuno quello che facevo con sua figlia, ma che mi avrebbe insegnato tante cose che una come me doveva imparare. Per prima cosa mi mise il suo cazzo in bocca e me lo fece succhiare. Era bello sentirlo gonfiare in bocca e quando lui mi bloccò la testa mentre veniva io l’ho ingoiato tutto. Dopo quella volta lui mi lasciava libera di succhiarlo e bere la sborra senza problemi. Un giorno dopo il mio diciassettesimo compleanno per regalo mi portò in una casa di un suo amico che era in compagnia di altre tre persone che mi fecero succhiare i loro cazzi e bere tanta sborra. Uno mi voleva scopare, ma il mio amico non volle allora me lo mise in culo. Fu tremendo! sentivo tantissimo dolore. Urlai molto forte e lui impaurito se ne uscì e mi sborrò in faccia dicendomi che tanto prima o poi il culo me lo avrebbero rotto lo stesso. Poi ho conosciuto Luca e da allora ho cercato di stare sempre attenta a non andare con nessuno, e a parte la serata in disco non ero mai venuta meno al mio proposito. Poi Luca mi ha raccontato che all’addio al celibato lui era stato con una puttana allora io gli ho detto del mio passato e lui si è eccitato tantissimo e mi ha detto che durante il viaggio di nozze voleva tutti i particolari. Rimaneva il fatto della disco e ieri sera gli ho raccontato anche di quello e lui era pazzo di felicità, mi ha giurato che io e lui faremo ancora tante porcate insieme. C’è anche una cosa che non gli ho detto, di quando lunedì sera ho incontrato Marco con i suoi operai e mi sono fatta scopare da tutti, non so se devo raccontargli anche questa storia.”
La guardo e le dico che per ora forse è meglio di no, ma forse durante il viaggio di nozze se lo ritiene giusto è meglio che lui lo sappia da lei. Appena finto di parlare andiamo in camera per svegliare lo sposo che quando ci vede la prende fra le braccia e la bacia con molto ardore e le mette una mano fra le gambe. Lei si lascia toccare ed eccitare. Li guardo divertito e poi mi faccio succhiare il cazzo che diventa subito duro, ma è la voce di Elisa che entra in camera che mi distoglie dal gioco.
“Ma guarda che porcelli ingrati che abbiamo qui dentro, giocano senza invitare. “
Finito di parlare si mette a leccare Maria che gli apre le gambe mentre Luca si fa succhiare il cazzo. Mi giro e vedo Marco nudo con in mano una tazza di caffè, mi lascio tentare e me ne vado in cucina seguito da lui che si avvicina, e me ne serve una anche a me. Mentre bevo il caffè chiamo Assunta per sapere cosa hanno fatto gli amici di Luca. Lei mi racconta che sono stati a fare casino per più di due ore poi se ne sono andati. La prego di passarmi a prendere e lei mi assicura che sarà davanti a casa di suo nipote fra una mezzora. Ritorno in camera e vedo Luca che scopa Elisa che lecca Maria che lo prende in culo da Marco. Mi rivesto e li lascio ai loro piaceri e li saluto e me ne vado. Esco in strada e sento il piacere del sole sulla pelle, faccio due passi e poi una vettura si affianca a me con dentro Assunta che mi preleva e si dirige verso il mare. Per un po resta in silenzio, poi arrivati sulla spiaggia scendiamo e ci dirigiamo lungo la battigia e camminiamo affiancati ma sempre in silenzio. Poi è lei che dopo avermi guadato in faccia mi fa le domande a cui vuole una risposta.
“Hai l’aria di chi ha fatto le ore piccole. Ho notato che con mio nipote e sua moglie avete una bella complicità, la stessa che hai anche con mia nuora. Per tutta la cerimonia vi siete sempre intesi ad occhiate, e poi Elisa che si presta a donare il suo abito a mia nuora restando nuda davanti a te. Mia nuora che non prova nei tuoi confronti nessun pudore nel mostrarsi nuda, vedendo la tua faccia questa mattina c’è da pensare che avete scopata insieme per tutta la notte. ”
La sua voce è tesa quasi nervosa. La guardo e cerco di sviare la risposta, ma lei mi osserva in attesa che io parli. Lei si avvicina ad uno scoglio e ci si appoggia quasi seduta, io le sono al fianco.
“Con Marco e sua moglie abbiamo trovato la complicità necessaria a salvare tuo figlio dai suoi amici e poi ieri sera abbiamo festeggiato insieme.”
Lei scuote il capo, poi riprende a parlare.
“Amico mio, oramai ti conosco, e a me piace prenderlo in culo, non farmi prende PER il culo. Credi che non sappia che ti sei scopato mia nuora. Quando domenica dopo la prova del vestito Luca mi ha frettolosamente portato a casa. L’avevo sentito chiedere a Maria di prendere dei documenti a casa nuova, ben sapendo che il lunedì, non sarebbe andato in ufficio allora ho pensato che dovevo capire cosa gli passava in testa. Così dopo che mi ha lasciato a casa l’ho seguito e ho visto che si è fermato a pochi passi da casa sua e aspettava voi che eravate già dentro. Avendo le chiavi di casa sua mi sono intrufolata dal garage senza essere vista, e ti ho visto che la scopavi, e le sfondavi il culo, e quella puttana di mia nuora ci provava molto piacere. Sono uscita in silenzio, e me ne sono andata. Quando voi ieri sera ve ne siete andati insieme, ho avuto la conferma di certe voci che avevo sul passato di mia nuora, che mi dicono abbia succhiato tanti cazzi. Inoltre sono al corrente della disinvolta maniera di vivere il sesso di mio nipote e sua moglie. Quando ho provato a parlarne con mio figlio, ho notato che a lui queste cose invece di ferirlo lo eccitavano, e allora ho deciso di lasciare che lui viva la sua vita come meglio crede.”
“La guardo e confermo quanto lei mi ha detto. Ad un tratto lei si gira e mi bacia. All’inizio non è un bacio vero, ma un sottile sfiorarsi di labbra, quasi a vedere se lo accetto. La guardo negli occhi e rispondo con impeto al suo bacio che diventa carico di passione e voglia. Sento il suo corpo aderire al mio. Il seno premere contro il mio petto e il bacino che si struscia ad una improvvisa erezione che il suo bacio mi provoca. Dopo aver limonato per un lungo e interminabile momento ci stacchiamo guardandoci negli occhi.
“Perche noi due non abbiamo mai scopato? lo sai quanto l’ho desiderato, e una volta ci siamo anche andati vicino, ma poi, ne tu, ne Carmelo, avete mai voluto farlo mentre io e tua moglie lo volevamo da tempo.”
La guardo e non trovo le parole, ero prono a rispondere a tante domande anche le più impegnative, ma a questa non trovo le parole.
“L’altro eri ne ho parlato con Giulia, abbiamo fatto una lunga chiacchierata e alla fine lei mi ha detto che le piacerebbe se noi adesso passiamo un momento di puro sesso insieme, per recuperare il tempo perduto.”
La guado e le dico che forse sarebbe meglio che ne parliamo con Carmelo. IL suo gesto che segue è quanto di più di quello che mi aspettavo. Prende il cellulare e attiva una video chiamata con suo marito. Carmelo quando vede che è in mia compagnia mi sorride e mi dice che va tutto bene che lui è d’accordo, e che poi dopo avremo modo di spiegarci, per il momento è opportuno che io e lei ci godiamo questo momento.
“Si sente in colpa per tutti questi anni in cui mi ha privato del piacere di scopare con te. Quando ho chiamato Giulia, lui era presente e ha promesso a tua moglie che appena se ne presenta l’occasione il conto sarà pareggiato, ma per il momento lui è felice se io e te scopiamo.”
Improvvisamente mi suona il cellulare, è Giulia che mi chiede di tornare perche la salute di mia suocera sta peggiorando in maniera molto critica, e vorrebbe che io sia lì con lei in un momento così delicato. Quella telefonata ha su di noi l’effetto di uno schiaffo dato in faccia improvvisamente. Di colpo mi sento come se mi fossi svegliato da un sogno. Mi faccio accompagnare all’aeroporto e cambio il mio biglietto di ritorno con un volo diretto che partirà due ore dopo, e andiamo subito a casa per prendere il mio bagaglio. Carmelo quando ci ha visto arrivare insieme si aspettava tanto altro, invece quando l’ho informo dell’urgenza del mio ritorno, ci è rimane molto male e tanto dispiaciuto. Ho chiamato i ragazzi informandoli della mia repentina partenza. Quando arrivo in aeroporto li trovo tutti e quattro lì per salutarmi. Il primo è Marco che mi abbraccia e si dispiace per tutto questo, mi fa promettere che quando ritorno in Sicilia li contatterò. Poi è Elisa che mi abbraccia e mi sussurra che è stata molto bene con un porco come me, ed è impaziente di conoscere Giulia con la quale vuole intrattenere un momento di intimo piacere. Luca e Maria mi abbracciano e mi chiedono di informarli sulla questione di mia suocera. Li stringo a me gli dico che devono andare in viaggio di nozze, non preoccuparsi di nulla e divertirsi in ogni modo perche dalle mie parti c’è un detto che recita ”ogni lasciata è persa per sempre”. Loro se ne vanno e resto ancora un momento con i miei amici. Carmelo mi chiede di esprimere tutta la sua vicinanza a mia moglie in un momento così duro, poi Assunta mi abbraccia e mi da un bacio in bocca sotto lo sguardo di lui che sorride compiaciuto. Sento tutto il suo corpo aderire al mio, e la sua lingua che entra di prepotenza nella mia bocca e poi mi morde il labbro inferiore.
“Ricordati che qui io ti aspetto.”
Quando dopo una mezzora decollo guardo intorno a me l’aereo mezzo vuoto, i posti di lato a me vuoti e mi giro a guardare fuori dal finestrino questa bellissima terra che si allontana velocemente e dentro di me mi faccio una promessa che giuro di mantenere. Tornerò.
12
2
5 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
La vacanza al sud. 2 parte 2.la prima notte di nozze
I tre giorni che ci sparano del matrimonio, li passo ad aiutare loro negli ultimi preparativi e non ho più occasione di vedere Maria. Poi viene il gran giorno. Fin dall’alba sono tutti elettrici e indaffarati. Carmelo e teso mi chiede mille volte tante cose, mentre la più calma è Assunta che fasciata in un bellissimo abito azzurro che mette in risalto la sua splendida capigliatura scura è davvero bella. Quando arriviamo alla chiesa ho una piacevole sorpresa. Fra le coppie di invitati riconosco la bella signora dell’aereo. Ci guardiamo prima da lontano, poi loro si avvicinano e lei mi presenta il marito.
“Caro questo è il signore dell’aereo, si chiama Mario.”
Lui mi stringe la mano e mi dice che si chiama Marco, e poi in quel momento da una splendida vettura vediamo arrivare la sposa e loro si guardano in faccia e restano stupiti. Per tutta la cerimonia si tengono difilati, poi quando andiamo nel ristorante che ospita il pranzo tra un aperitivo e uno stuzzichino lei si avvicina per scambiare qualche parola.
“Strano il gioco del destino che ci ha fatto incontrare prima in aereo e poi qui.”
La guardo e sorridendo le chiedo se anche oggi non indossa le mutandine. Lei mi guarda con fare malizioso e mi risponde che le aveva anche prima di salire in aereo. Ora sono io che resto stupito e lei mi da una spiegazione.
“Come ti ho detto ero salita a Roma per un progetto e sono rimasta due giorni. La domenica mattina per andare in aeroporto mi è venuto a prendere uno dei due soci del progetto che già mi guardava con occhi da vero maiale. Ha detto che saremmo passati dal suo ufficio, ma io avevo capito dove voleva andare a parare e gli ho detto che non avevo tempo, rischiavo di perdere l’aereo. Si è convinto a portarmi all’aeroporto ad una condizione, che avremmo scopato. Io sempre dicendo che non c’era tempo ho accampato delle scuse, e lui sempre più eccitato mi ha detto che era disposto a tutto per di avere qualche cosa da me. Quando gli ho chiesto cosa intendeva per tutto lui mi ha risposto che disponibile anche a pagarmi. Da quando ho vissuto una esperienza in cui mi hanno pagato per scopare, questa cosa mi eccita tantissimo e allora gli ho proposto una leccata di fica e un bocchino a 500 euro. Lui ha contrattato un poco e alla fine ci siamo accordati per 300. Giunti in aeroporto siamo andati velocemente nei bagni e scartati quelli per donne o uomini ci siamo infilati in uno dei tre liberi di quelli destinati agli andicappati. Mi ha messo sul lavandino, mi ha sfilato lo string fradicio dei miei umori, l’ha annusato e leccato poi se lo è messo in tasca per ricordo, e mi ha leccato divinamente. Era bravissimo nel passare la lingua su e giù nel taglio della fica infialarla dentro fra le pieghe e poi succhiarmi il bottoncino fin quando non gli sono venuta in bocca. Bellissimo. Poi l’ho fatto sedere sul water e quando ha tirato fuori il cazzo mi sono ritrovata davanti alla bocca una bella mazza, lunga e grossa. Ne ho infilato più della metà in gola e lui ha abbassato i pantaloni mettendo in mostra due grosse palle che ho leccato e succhiato con suo grande piacere.
….hummmmm…..s.si che gran bocchinaraaaa……. ssiii ..succhiamiile palleee…..ssiiii….che boccaa!!
Mi ha messo una mano in capo e ha cominciato a scoparmi in bocca. Fantastico. Poi di colpo si è fermato fra le mie labbra e ha cominciato a schizzarmi in bocca un fiume di sborra che ho faticato ad ingoiare.
….sssisii….zoccola!!!!!...bevviiii….siiiii..ingoiaaa..
L’ho spremuto fino all’ultima goccia e poi me ne sono andata e quando in aereo ti ho visto mi è venuta una voglia di godere anche con te. Ero così eccitata che ti sono bastate due dita per farmi godere. La guardo compiaciuto di aver goduto in bocca ad una puttanella come lei. Poi durante il pranzo li vedo venire al tavolo dove sono sia io che gli sposi noto il disagio di Maria. Luca li presenta a Maria spiegando che Marco è un suo cugino e le Elisa è sua moglie. Ho subito un dubbio che ci sai qualche cosa che non quadra, ma devo aspettare un poco prima di potermi avvicinare alla sposa per chiedere cosa c’è che non va con loro. Danno iniziato alle danze e mi ritrovo a ballare con la sposa e le chiedo una spiegazione. Lei abbassa lo sguardo e con un fil di voce mi dice che sono loro la coppia con cui si è divertita in discoteca. Capisco al volo le sue preoccupazioni e la tranquillizzo dicendo che a tutto ci penso io. Non finisco il ballo con lei, che mi sento bussare alla spalla, è Marco che mi offre sua moglie in cambio della sposa, che accetta di ballare con lui pur con un evidente stato di disagio. Stringo Elisa a me e lei sussurro delle parole che la fanno sorridere.
“Non è che per caso avete conosciuto in modo, come dire, diverso, la sposa?”
Elisa mi guarda e poi mi sorride maliziosamente.
“Te che ne sai di come abbiamo conosciuto la sposa in altre circostanze?”
La guardo e le spiego che sono al corrente della serata in disco, e che se ho in cambio la loro totale discrezione le posso dare una informazione che potrebbe essere molto utile in futuro. Mi guarda curiose e io l’accontento.
“Se voi due evitate di raccontare a Luca del divertimento extra che la sposina si è concessa con voi, potreste in futuro coltivare la vostra amicizia e far diventare Maria una bella puttanella come te, anche perche questo è il desiderio di Luca, che la vorrebbe già molto disinibita.”
Elisa mi guarda con occhi stupiti e si compiace di quanto le ho appena detto. Mi assicura la loro totale discrezione e non vede l’ora di giocare con la giovane sposina che in quel momento ha finito il ballo con Marco e ritorna fra le braccio del marito. Mi avvicino e rassicuro Maria che il suo segreto è ben custodito, che deve solo godersi la festa. Quando si arriva al taglio della torta sono vicino ad un gruppo di amici dello sposo che stanno progettando una nottata di scherzi per la giovane coppia. Sono venuti a conoscenza del fatto che partiranno per il viaggio di nozze solo la sera del giorno dopo e che passeranno la prima notte di nozze in un piccolo bungalow messo a disposizione dalla struttura dove si sta svolgendo il pranzo nunziale. Vedo che uno di loro indica una piccola costruzione in legno molto carina posta in cima ad una collinetta. Mi avvicino a Marco ed Elisa che stanno quasi per lasciare la festa, li prendo in disparte e li metto al corrente di un piano che ho elaborato velocemente. Gli chiedo di fingere di andarsene e di parcheggiare la sua vettura di lato al bungalow che gli indico, e di aspettare che noi arriviamo. Mi guardano stupiti, ma subito complici del mio progetto. Parlo con Assunta che sta faticando a reggere Carmelo che a decisamente bevuto troppo e le faccio presente che ho bisogno del suo aiuto per rendere la prima notte di nozze dei ragazzi bella e non un inferno come stanno progettando i loro amici. In fine prendo Luca in disparte e gli racconto di come si prospetta la sua notte di nozze e lui mi guarda con occhi impauriti e lo vedo sconsolato, ma lo rassicuro dicendo che ho già elaborato un piano e mi serve che lui e Maria facciano esattamente quello che dirò loro di fare senza indugi. Dopo una mezzora tutti gli invitati se ne vanno e Carmelo, e Assunta assieme agli sposi vanno nel bungalow seguiti da me che parcheggio la mia vettura di lato dove già c’è ad aspettare il Suv di Marco con Elisa dentro. Prima di entrare nel locale mi avvicino al Suv e chiedo a Elisa di spogliarsi. Lei mi guarda per un secondo poi sale dietro e mi passa il suo abito restando solo in lingerie. Entro nel locale e vedo sdraiato sul letto Carmelo che è già nel mondo dei sogni, Luca che sta indossando la sua giacca come da me ordinato e Maria che aiutata da Assunta si spoglia e resta solo con l’intimo, le calze e il reggicalze di puro pizzo bianco. Per un attimo la guardo e sento salire una forte erezione, le passo il vestito di Elisa e mentre Luca l’aiuta a metterlo Assunta mi si avvicina e mi parla sottovoce.
“Domani mi racconti tutto nei minimi dettaglio. Siamo d’accordo?”
Annuisco e ce ne andiamo. Ci infiliamo rapidamente dentro la vettura. Luca dietro con Maria stretta fra Elisa e lui, mentre io sono davanti con Marco al quale ordino di partire velocemente. Facciamo giusto in tempo a raggiungere il cancello della struttura, quando vediamo arrivare due vettura cariche dei suoi amici che facendo già un gran casino vengono a disturbare gli sposi. Appena fuori Marco chiede dove andare. Luca propone la sua casa, ma io obbietto che appena i suoi amici si renderanno conto che non sono dove dovrebbero essere sarà il primo posto dove li verranno a cercare.
“Andiamo a casa nostra. Io sono praticamente nuda e dal nostro garage si entra in casa attraverso la scala chiocciola, quindi se non ho gli abiti nessuno ci vede.”
La voce di Elisa è l’unica che si sente, e Marco si avvia velocemente in quella direzione. Durante il viaggio noto che Elisa si stringe molto a Maria e Luca la tiene fra le braccia. Giunti nel loro garage, la prima ascendere e salire la scala chiocciola è Elisa seguita da Luca mentre io mi avvicino a Maria e la stringo a me. La guardo negli occhi, premo la mia eccitazione contro il suo corpo che aderisce al mio, mentre Marco ci osserva in silenzio.
“Lasciati andare. Luca mi ha detto che desidera che tu questa sera pensi solo al vostro piacere se ti lasci andare con noi, credimi, ti faremo vivere una prima notte di nozze indimenticabile.”
Mentre le parlo la stringo a me, sento che lei preme con il bacino contro la mia erezione. La bacio e faccio segno a Marco di avvicinarsi e lui le preme il sul pacco contro il culo. Maria geme poi si gira e bacia anche a lui. La facciamo salire davanti a noi e quando arriviamo nel salone troviamo Luca abbracciato a Elisa che stanno ridendo. Quando lui vede la giovane mogliettina, gli va incontro e l’abbraccia e bacia con passione. Maria solleva le braccia e aiutata da Elisa si spoglia dell’abito e rimane con solo l’intimo. Noi restiamo immobili ad osservarli, ma è Marco che con un gesto apre una porta e li invita ad entrare dentro la loro camera matrimoniale. Luca si avvicina e quando è sulla soglia la prende in braccio e poi entrano dentro mentre Elisa prima bacia Marco in bocca, poi si inginocchia davanti a noi due dopo averci estratto i cazzi incomincia a succhiarci e leccarci con calma. Sono eccitato da questa situazione, dalla camera vengono i gemiti di piacere degli sposi che scopano, mentre qui Elisa ci succhia con estrema maestria i nostri cazzi durissimi. Quando un grido di piacere rompe il silenzio, Elisa si solleva e impugnando i nostri cazzi ci guida dentro la camera dove Maria a cosce larghe sta scopando con Luca che quando ci vede si eccita ancora di più e poco dopo le viene dentro. Resta un momento fermo dentro Maria e poi si sfila, ma il suo posto è subito occupato da Elisa che si inginocchia fra le gambe di Maria e gli lecca la fica, da dove cola il seme di Luca, che osserva seduto sul letto con il cazzo ancora duro. Marco si inginocchia di lato a Maria e le porge il cazzo da succhiare, cosa che la ragazza fa immediatamente. Osservo eccitato la scena e mi metto pure io di lato e offro il mio cazzo alle calde labbra di Maria che ora si dedica a succhiarci insieme. Geme sotto i colpi della lingua di Elisa che le strappa il primo orgasmo.
…uhuuhmmmmm……ssiiiiii……….huummmmm…
Elisa le lascia assaporare il piacere, poi si toglie e lascia il posto a Marco che la penetra di colpo. Io osservo la scena e faccio un gesto a Marco che mi capisce subito e afferra la sposa, e la rigira, mettendola su di lui, che adesso la scopa stando supino. Impalata su di lui Maria incomincia a godere, mentre Luca li osserva estasiato. Gli faccio un cenno e lo invito a inculare sua moglie.
“Che aspetti! incula questa troia! lo volevi da tanto e adesso la guardi? sfondale il culo che è ora!”
Lui si mette dietro di le e le spinge di colpo il cazzo tutto in culo.
….AAHHHH……ssiii….daiiiii..amoreeee…..sssiiiiii…
Gode stretta far i due maschi che adesso la pompano molto velocemente. Elisa mi si avvicina e mi bacia, poi mi sussurra una cosa che mi fa sorridere.
“Metti il tuo cazzo in gola questa puttanella che le voglio fare delle foto, un vero book fotografico alternativo.”
Mi metto in piedi davanti alla bocca di Maria che subito succhia il mio, cazzo sconvolta dal piacere della doppia monta a cui è sottoposta. Elisa scatta le foto mentre la sposa gode. Per diversi minuti la facciamo godere ripetutamente, poi ci cambiamo di posto, io sotto che la scopo, mentre Marco le fa il culo e Luca in bocca. Poi Luca si sfila e invita Elisa a mettersi davanti alla faccia della moglie per farsi leccare, e lui scatta le foto a mitraglia. La lingua di Maria ben presto fa godere Elisa, che poi si abbassa sul mio volto e si fa leccare il culo mentre bacia Maria in bocca. Marco dopo un poco solleva Maria da dietro e si distende portando la sposa su di lui che adesso la incula stando sotto e lei che ha le gambe aperte dopo essersi sfilata da me. Elisa le lecca la fica aperta e bagnata dal piacere dei suoi orgasmi. Invito Luca a scopare in doppia sua moglie e lui la penetra con impeto e la scopa chiamandola troia.
….ssiii…..troiia…ti sfondimaoooooo!!!!!.....
Elisa scatta le foto e io mi sollevo e faccio succhiare il cazzo alla sposa quando Luca eccitato del gioco le sborra dentro.
…ssiii…e.ccomiiiii….sborrroooo!!!...ora….
Rimane dentro per un momento e poi si sfila lasciando che dalle labbra gonfie e tumefatte delle fica di Maria coli il suo piacere. Marco si sposta da dietro e adesso la scopa anche lui. Le pianta con forza il cazzo dentro e le tiene le gambe alzate per affondare meglio dentro di lei che gode a raffica.
……..ssiiii…venggooo!!! amoreeee…mi fa impazzireree…vengooooo! oraaaa!!!!....ssiiiii……
Mentre li osservo ho il cazzo nella bocca di Elisa, che me lo succhia e con una mano masturba quello di Luca che estasiato da quello che vede è ancora quasi duro. Marco con dei colpi fortissimi sborra dentro la sposa che ha un nuovo orgasmo.
….s.siiiii…..venggoooo!!!! vengooooo…….
….ECCOMIII!! sborroooo!!! si teniii….oraaa….
Luca le scatta delle foto mentre Marco si sfila e dalla fica slabbrata esce un rivolo di crema bianca. Elisa si gira e mi guarda.
“Adesso tocca a te sborrare dentro la sposa. Dai che è come se la ingravidaste tutti e tre insieme.”
Mi infilo dentro quella fica fradicia dello sperma del maschio che la scopata prima. Sono a conoscenza che la sposa prende la pillola, ma lo ha detto la volta precedente, ma il pensiero mi eccita ugualmente, e dopo alcuni affondi le sborro dentro con un grido di piacere.
…..ssisii puttannnaa..ti ingarvidoooooo!!!!!
La scena ha eccitato Luca che appena sono uscito dalla fica di sua moglie, ci si pianta dentro e la scopa come un pazzo scatenato.
….ssiii troiia sfondatttaaa…ti hanno ingraviidatoooo…..vacca…e puttanaaaaa…
Elisa immortala la scana con il solito telefonino dove sicuramente dentro ci saranno almeno 1000 foto di una notte unica. Mentre Luca scopava la moglie Marco si è fatto succhiare il cazzo da Maria e adesso è di nuovo in tiro e quando Luca esce dopo l’ennesima sborrata rigira la sposa e la incula di nuovo con lei che prima rimane inerte mentre lui le sfonda il culo e ci gode poi lo incita a farlo più forza.
….sssiii…daiiiii…spaccammi il cuulooooo….
Resto stupito da quanto sia diventata puttana questa giovane sposina, e vedo Luca che si sega il cazzo mentre guarda con occhi carichi di piacere la sua mogliettina sfondata da Marco, che dopo averla fatta di nuovo godere adesso è al limite, ma è Elisa che mentre osservava la scena mi ha portato di nuovo il cazzo in tiro che invita il Marco a sborrare in faccia alla sposa. Si sposta da me e mette la sua guancia vicino al volto di Maria. Marco si sfila dal culo sfondato della sposa e messo di lato, si sega e schizza due getti di sborra sui visi delle due troie, che stanno a bocca aperta ad aspettare. Lo leccano insieme e lo puliscono fino all’ultima goccia. Anche Luca si avvicina ai loro volti e segandosi velocemente schizza un lieve getto di seme sui loro volti e viene spremuto anche lui. Io che ho scattato le foto adesso sono invitato ad avvicinarmi per dare anche la mia parte di sborra sui loro volti. Mi succhiano insieme e mi segano velocemente fin quando dono pure io il nettare che vogliono. Coperte di sborra le due puttane si leccano a vicenda distese sul letto con noi che le ammiriamo. Poi si sciolgono, Maria è sfinita e rimane inerte sul letto, Luca si avvicina e l’abbraccia e la bacia con amore. Elisa ci fa cenno di andarcene. Usciti dalla camera ci guida dentro una porta adiacente dove c’è un altro letto. Distesi con lei fra di noi commentiamo la giornata.
27
2
5 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
La vacanza al sud. 2. parte la prima notte di nozze
Prendo la via verso la casa dei miei amici, abitano nel quartiere Cannizzaro e dopo circa una mezz’ora sono alla loro abitazione. Arrivo che è quasi mezzogiorno, mi accolgono con molto calore. Carmelo e Assunta mi abbracciano forte e lei mi bacia quasi in bocca, poi mi dicono che stanno aspettando Luca e Maria, la sua futura moglie per pranzare e insieme. Ne approfitto dopo aver messo la valigia nella camera che mi hanno preparato per sentire con una video chiamata con whatsapp mia moglie. Insieme parliamo con lei, che sembra qui con noi. Poi arrivano gli sposi e Luca mi abbraccia forte.
“Zio Mario!!! Che piacere vederti! Lei è Maria.”
Da sempre i nostri figli ci considerano degli zii, sia Luca con noi che il nostro con loro. Quando si avvicina Maria è una bella ragazza mora, capelli molto lunghi, occhi scuri, e un bel seno diciamo una terza abbondante e un culo da infarto. Sodo, alto e a mandolino perfetto che sormonta due belle gambe molto affusolate. Inoltre noto che la giovane sposina indossa una mini di jeans, e una maglietta molto sottile sotto cui si vedono i capezzoli duri, indice che la piccola non indossa nessun reggiseno e ai piedi dei sandali a zeppa molto belli dal tacco dodici come minimo. Evito per non mettere nessuno in imbarazzo di guardare con insistenza la bellezza di Maria che invece si muove e suo agio anche in mezzo ai futuri suoceri. Dopo mangiato, nel primo pomeriggio, Assunta e Luca se ne vanno per fare la prova del vestito, il matrimonio sarà fra tre giorni, il giovedì, e noi tre che restiamo in casa ci sorseggiamo una bibita fresca quando arriva a Maria una chiamata da Luca. Dopo aver parlato con lui me lo passa e lui mi chiede se per piacere posso accompagnare Maria a prendere gli addobbi dal fioraio che devono essere messi a casa sua così poi lui ci raggiunge casa dei suoceri che mi vogliono conoscere. Accetto e poco dopo ce ne andiamo noi due con lei che appena salita in auto si gira verso di me e mi mette le sue splendide cosce sotto gli occhi. Fatico un casino per non guardare tanta bellezza. Arrivati dal fioraio, io carico tre scatole in auto mentre lei riceve una ennesima chiamata da Luca che la prega di passare anche dalla casa dove abiteranno da sposati per prendere una cosa che gli serve per il giorno dopo quando dovrà recarsi in un ufficio.
Non trovo nessuna difficoltà ad acconsentire anche questa variazione e ne approfitto per vedere la futura casa degli sposi. Una bella palazzina di recente costruzione, situata poco più avanti sulla strada per Aci Castello. Appena dentro lei mi mostra la casa, Con I mobili ancora coperti da teli per la polvere, e continua a mostrami sempre più sfacciatamente le sue grazie che cerco di ignorare, ma il mio cazzo in evidente erezione la pensa diversamente e quando lei sale su di uno sgabello nella loro camera matrimoniale decido di stare al gioco anche perche da sotto vedo che la puttanella non ha le mutandine e la sua fichetta nuda mi appare in tutta la sua bellezza. Quando lei si rende conto che a raggiunto quello che voleva, cioè eccitarmi, chiama Luca e ci parla con la scusa di riferire che per quanto abbia cercato non ha trovato i documenti, ma che in ogni caso è tutto a posto. A quel punto lei mi passa Luca che mi parla mentre lei abbassa lo sguardo e resta in disparte.
“Scusami zio Mario, se ti faccio impazzire, ma ho bisogno di un piacere da te, ma essendo una cosa molto delicata ho bisogno della tua totale riservatezza e discrezione.”
Lo ascolto e gli garantisco la mia disponibilità, riservatezza e assoluta discrezione, ma lo invito a parlare a non tenermi sulle spine, anche se dal comportamento di lei ho una certa sensazione che sia una cosa inerente il sesso.
“Grazie, ma come ti ho detto è una cosa un poco delicata. Noi due facciamo sesso da circa un anno e lei gode tantissimo quando la scopo, anche perche ho una bella minchia soprattutto grossa. In fatti è questo il problema, quando ho cercato di sverginarle il culo ha sentito tantissimo dolore e io da allora, se sono molto eccitato quando lo appoggio al suo splendido culetto schizzo subito, oppure mi si ammoscia al pensiero di farle male. Zio Mario, ti volevo chiedere se tu le potessi sverginarle il culo, sono sicuro che tu le farai in bel servizio e come avrai capito non lo posso andare in giro a chiedere di rompere il culo di mia moglie al primo che passa.”
Guardo lei che tiene la testa bassa e non parla, assicuro a lui che se questo è il loro desiderio farò quanto sia in mio potere per soddisfare questa richiesta. Chiudo la conversazione e subito lei mi si avvicina e mi abbraccia. Mi guarda e poi mi bacia con passione. Sento il suo corpo aderire al mio, le afferro le natiche e gli faccio sentire la mia erezione che adesso è al massimo. In un attimo siamo nudi e distesi sul loro letto matrimoniale e ci avvinghiamo in un 69 da urlo. Lecco e succhio l’ingente fiume di piacere che sgorga dalla sua fichetta che schiuma sempre più eccitata mentre lei ha infilato il mio cazzo in gola e lo succhia da vera professionista. Per un attimo ho come la sensazione che lei sia anche troppo brava e la rigiro e la metto supina sotto di me. La sua voglia di cazzo ha qualche cosa che non quadra, se Luca la scopa sempre perche lei è così calda e vogliosa? Mi guarda impaziente di scopare. Mi supplica di entrare dento e di farla godere.
….sssii daiii …..scopamiii lo vogliooo….
Affondo dentro la fica con un colpo secco e deciso. Lei lo sente tutto fino in fondo e poi incomincio a scoparla molto forte. Gode e urla di piacere…
.daaaiiii…si vengooooo!!! ssi adesso…. sssssiiii….
Le lascio assaporare il piacere e poi la rigiro, lei è convinta che voglia incularla, ma io le pianto il cazzo dentro da dietro e lei gode di nuovo.
….sssii che torooooo!!! mi sfondiiii………….
Impressionante il modo veloce con cui raggiunge l’orgasmo. La scopo a lungo e poi quando sento che si è rilassata e ha goduto abbastanza sfilo il cazzo da davanti e lo spingo piano dietro. Appena appoggio la cappella sul fiorellino anale lei fa un respiro, mi aspetto di sentirla gemere di dolore invece al primo affondo scivolo dentro di lei che si lascia inculare senza nessun dolore ma gode subito. Per un attimo resto immobile, poi voglio una spiegazione, la futura signora è tutta aperta e ben sfondata di culo. Mi sfilo e la rigiro, le sollevo le gambe in alto e la inculo da davanti. Entro di nuovo senza nessuna resistenza, la guardo negli occhi in cerca di una spiegazione. Lei cerca di sottrarsi al mio sguardo, ma io insito.
“A Luca lo puoi fare fesso, ma io non ci casco, sei più aperta di culo, tu, che una galleria del treno.”
Lei mi guarda con gli occhi lucidi in cerca di una scusa, ma io voglio la verità. Sospira e poi a testa bassa con un filo di voce mi racconta tutto.
“La scorsa settimana Luca ha fatto l’addio al celibato, e io non volevo restare a casa, così sono andata di nascosto in discoteca con un mio amico. Ho ballato e mi sono divertita, poi ad un certo punto lui ha incontrato una bella donna e se la voleva scopare, ma lei era con il marito e a detto al mio amico che lo avrebbe soddisfatto ad una sola condizione, lui doveva trovare una fica per il marito. In un primo momento lui credeva che scherzasse, ma poi lei lo ha fatto parlare con il marito che ha confermato tutto, se lei scopava doveva scopare pure lui. Quando è venuto da me e mi ha proposto di scoparmi il marito della signora, credevo che avesse bevuto, ma poi si sono presentati tutti e tre insieme allora mi sono detta che volevo provare, che potevo anche risolvere il mio problema del culetto vergine e l’ho fatto con lui. Si chiamava Marco, mi ha portato assieme a sua moglie ed al mio amico in un motel e in due camere separate e io gli ho chiesto di aprirmi il culo perche ero vergine. Mi ha leccato molto e mi ha eccitato tantissimo. Prima mi ha scopato come hai fatto tu e poi mi ha sfondato il culo. All’inizio ero impacciata, non sapevo come fare per non sentire dolore, ma poi lui mi ha portato a desiderare di sentirlo dentro fino in fondo e io ho goduto come una vacca. Ieri Luca mi ha detto che voleva chiedere a te di sverginare il mio culo, e allora ho accettato ad una condizione che fossimo solo io e te, lui avrebbe voluto essere presente, ma io per paura che capisse che ero già aperta non ho accettato. Ti prego, non dire niente a lui, scopami, sfondami tutta, ma non dire a Luca che sono stata fare la puttanella con un altro maschio.”
La guardo sempre eccitato anche dal racconto e decido di stare al suo gioco. La scopo e la faccio godere poi me la inculo con gusto e lei gode moltissimo. Due ore dopo ci troviamo a casa dei suoi genitori che mi accolgono a braccia aperte, mentre Maria abbraccia Luca e gli sussurra in un orecchio che adesso potrà godere quando vuole nel suo culetto. I genitori di Maria sono due persone molto adorabili. Lui Antonio ha una bella fattoria e produce vino e olio e tante altre cose che lei Immacolata vende in un negozio al centro di Catania. La serata scorre veloce e poi io e Luca toniamo a casa sua per dormire. Durante il viaggio di ritorno il giovane sposo mi chiede se è stato difficile sfondare il culo della sua giovane mogliettina.
“Mi sarebbe piaciuto esserci. Ho da qualche tempo il desiderio di scopare con Maria assieme ad un altro maschio. Ti sembra strano che abbia queste fantasie?”
Lo guardo e gli sorrido.
“Non sei strano, tutti abbiamo certe fantasie anche io e mia moglie a volte abbiamo desiderato di avere una coppia nel letto, e vedere che effetto fa scopare con una donna mentre un maschio fotte la tua, e credimi è sconvolgente.”
Lui mi fissa stupito, poi mi chiede se è meglio un singolo o una coppia.
“Noi abbiamo preferito una coppia, è più divertente, e poi ci scappa anche il gioco fra le donne, la libidine diventa sconvolgente.”
Mi fissa incredulo, poi mi fa promettere che prima di ritornare al nord facciamo sesso insieme noi tre, ma che deve restare un segreto, vuole far provare a Maria una bella doppia, ma deve essere una sorpresa. Rifletto fra me che se continua così sarà lui ad avere della belle sorprese da una puttanella come quella che sta per sposare.
8
2
5 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
La vacanza al sud. prima parte. il volo
Mi chiamo Mario, ho cinquanta anni e mi dicono ben portati. Sono alto uno e ottanta fisico asciutto. Occhi scuri e mani grandi, capelli brizzolati, che a detta di mia moglie mi fanno molto attraente. Sono sposato con Giulia che ha un anno più di me. Lei è una bella donna che ancora fa la sua porca figura specie quando decide di mettersi in tiro è capace di attirare tutta l’attenzione dei maschi presenti. Alta come me, seno una quarta che non accenna a nessun cedimento, culo alto e sodo, e gambe lunghe e affusolate, ma quello che mi eccita tantissimo di lei sono le sue labbra carnose e la bocca ampia. Perfetta per succhiare e ingoiare un cazzo anche di buone proporzioni. Sessualmente parlando siamo una coppia che in passato si è divertita un poco a giocare all’esibizionismo e abbiamo fatto anche qualche scambio di coppia. Lei quando si scatena non ha molti limiti sa quello che vuole e lo prende con ogni mezzo. Io ben dotato sia in lunghezza che circonferenza mi applico per far si che lei abbia sempre una bella razione giornaliera di cazzo anche se a volte abbiamo vissuto situazioni in cui lei si è scopata altri maschi e io altre femmine pur non essendo insieme. Abbiamo un figlio di nome Marco che in questo periodo e all’estero per lavoro. Durante il militare sono diventato amico con Carmelo un siciliano. Come militari, abbiamo diviso freddo, paura sofferenze, questo ci ha legato molto e anche dopo il congedo, la nostra amicizia è andata sempre più aumentando nel tempo anche se io sono umbro e lui siciliano. Dopo i primi anni di matrimonio, lui è venuto al mio quando mi sposato con Giulia, noi al suo, quando lui ha sposato Assunta, abbiamo preso l’abitudine di passare sempre le ferie estive insieme. Un anno io con la mia famiglia vado al sud, e l’anno dopo lui con la sua viene dalle mie parti e insieme andiamo in ferie a divertirci. Con un legame così forte i nostri figli sono amici e si sentono spesso e a volte sono andati in ferie da soli una volta diventati grandi. Carmelo è un maschio tipico del sud, alto scuro di carnagione, capelli e occhi nerissimi, fisico muscoloso e ben curato. Ha un bel cazzo di ottime proporzioni. Assunta è una bella donna. Alta, seno generoso, una quarta piena e soda, fianchi stretti e un bel culo a mandolino che fa innamorare chi lo guarda. Occhi e capelli scuri, bocca ampia e labbra carnose che ti invogliano ad avere impuri pensieri se ti fermi a guardarle. Hanno un figlio di nome Luca che ha la stessa età del nostro. Con Carmelo e Assunta abbiamo col tempo raggiunto una bella intesa e una complicità molto intrigante. Non abbiamo mai fatto cosa molto esagerate, ma quando si va in vacanza insieme le nostre donne come minimo stanno in topless o se ve ne è l’opportunità anche nude. Ovvio, quando questo succede attirano molti sguardi e io e Carmelo ne siamo molto compiaciuti. Qualche volta abbiamo scopato in spiaggia l’uno vicino all’altro, ma non siamo mai andati oltre qualche palpata fra le signore. Nessuno di noi sa il motivo, ma è sempre rimasto così nell’aria il desiderio di scambiarci le donne, ma al di là di famelici sguardi io e lui non abbiamo mai fatto un passo avanti. Negli ultimi tre anni noi non siamo andati al sud per il motivo della precaria salute di mia suocera. Di conseguenza lo scorso anno loro sono saliti da noi, ma le nostre sono state ferie un po arrangiate dovute al fatto che Giulia essendo figlia unica doveva accudire la mamma malata. Quest’anno Luca si sposa e non posso mancare al matrimonio anche se mia moglie non potrà venire per il fatto che le condizioni di salute di mia suocera sono peggiorate e lei non la può lasciare sola. Per non essere scortese abbiamo deciso che scenderò solo io. Per non farmi tanti km in auto prendo un volo Roma/Catania, e per spostarmi quando arrivo ho noleggiato una vettura. L’aereo è stracolmo di gente. Mi siedo al mio posto vicino al finestrino e di fianco a me si siede una bella ragazza alta occhi scuri e capelli neri che le arrivano alle spalle. Ha sicuramente una quarta di seno un bel culo alto e sodo e gambe ben tornite, labbra sensuali e un sorriso molto solare. Di fianco a lei nel terzo posto sul lato del corridoio si siede una anziana signora che subito incomincia a lamentarsi di tutto. La ragazza mi guarda e subito scatta fra noi la ferma convinzione che il viaggio con quella signora così lamentosa sarà una bella rottura. Al momento di decollare la mia vicina trova qualche difficoltà nell’allacciare la cintura di sicurezza perche è troppo lunga, si gira e mi chiede come fare. Io prendo le due estremità e poi stringo la parte lunga e quando la chiudo sul suo corpo sento un brivido particolare. La bella vicina indossa una mini mozzafiato e mi dona un sorriso che vale mille ringraziamenti. Dopo alcuni minuti con la vecchia che continua a lamentarsi decolliamo. Giunti in quota con la vecchia che sbraita in continuazione lamentandosi del fatto che ha poco spazio, alzo il bracciolo che separa me e la mia vicina che si può spostare più verso di me. Adesso i nostri corpi sono in stretto contatto e lei da un piccolo zainetto estrae un portatile e dei fogli e si mette a visionare le immagini dal portatile e controlla con i foglio cifre e schemi. La vecchia alla vista di questo chiama per l’ennesima volta la hostess, e la mia vicina cerca di mettere lo zainetto in qualche posto e non avendo molto spazio io mi offro di appoggiarlo sulle mie ginocchia. Lei mi sorride di nuovo e si presenta.
“Piacere Elisa.”
Le sorrido e le dico che sono Mario, e l’aiuto a reggere il portatile e lei riprende a controllare i suoi schemi ed essendo in bellavista mi rendo conto che sono disegni di un progetto. Le chiedo se è stata lei a realizzarlo e mi risponde che si, è un progetto a cui sta lavorando da un pò di tempo e poi che il committente abita a Roma è dovuta salire da Catania fin lì per avere la sua approvazione. Mentre la vecchia continua a stressare per l’ennesima volta la hostess, Elisa distrattamente infila la mano nello zainetto posto sulle mie ginocchia e facendo finta di cercare qualche cosa dentro mi accarezza volutamente il cazzo che ha subito una discreta erezione. Resto immobile e lei dopo aver constatato che mi sto eccitando prende una matita e toglie la mano. Resto piacevolmente sorpreso dal gioco e per mascherare la mia ormai avvenuta erezione sposto lo zainetto più verso il mio corpo. Lei nota il gesto e sorride compiaciuta. La guardo e vedo pura lussuria nei suoi occhi. Si sporge un poco in avanti sul sedile, la vecchia chiama per l’ennesima volta la hostess e ci dona le spalle. Elisa allora solleva la sua borsa e la mette sulle sue ginocchia e poi infila di nuovo la mano nello zainetto, ma volutamente sbaglia e sento che è direttamente sotto e afferra coperta dallo zainetto il mio cazzo durissimo. Indosso dei pantaloni di lino bianco, e sono molto sottili e leggeri, sento chiaramente le sue dita che mi torturano con esperta maestria. La vecchia e sempre di spalle sbraita in continuazione e io con celata indifferenza infilo la mano destra sotto la borsa e lei apre un pò le gambe. Scivolo con la mano lungo la coscia interna e quando arrivo alla fica la trovo bagnata. Cazzo! è nuda! La puttanella era già decisa a giocare. La masturbo lentamente scorrendo con due dita lungo il taglio, lei si morde il labbro inferiore nell’angolo destro della bocca e io mi diverto a giocare senza affondare dentro di lei. La sua reazione è molto piacevole, mi stringe il cazzo e lo sega molto bene con piccoli colpetti sulla punta. Sono al massimo dell’eccitazione. Di colpo affondo le dita dentro di lei che stringe sia le gambe che il mio cazzo. Si avvicina a me appoggia la testa sulla mia spalla, geme quasi in silenzio anche se il vociare della vecchia copre ogni altro rumore mentre gode.
…..hhuummmmm……..
Sposto la mano sinistra sotto lo zainetto e apro la cerniera dei pantaloni e lei ci infila la mano e afferra con decisione il cazzo e adesso lo sega velocemente coperta dallo zaino. Si blocca di colpo quando la vecchia richiama l’attenzione della povera hostess che si avvicina mentre io resto immobile con la mano stretta fra le sue gambe. L’ hostess si avvicina e aiuta la vecchia che vuole andare in bagno mentre impreca perche le hanno sequestrato il bastone, si alza aiutata dalla hostess se ne va. Guardo dall’altro lato dei sedili della nostra fila e vedo che sono occupati da una giovane coppia con una bambina che stanno girati di spalle e guardano fuori dal finestrino. Anche Elisa ha visto che nessuno bada a noi e si allunga su di me, con il corpo copre ogni visuale e si abbassa e mi prende per un momento la punta del cazzo in bocca e lo serra fra le labbra. Mi succhia come una idrovora, e la sua lingua è un demone scatenato che sconvolge la mia mente. Non ho nessuna intenzione di resistere a quella suzione. Sia per il momento altamente erotico, che per l’adrenalina che gioco che mi procura le schizzo rapidamente due getti di crema in bocca. Resta un attimo ferma, poi si alza e allunga il collo su di me che le mostro il panorama e con un flebile filo di voce le parlo.
“Guarda la Sicilia ci….viene ..incontro…”
Pronuncio quel “viene” mentre sono sconvolto da quanto è accaduto. Infilo velocemente le mani sotto lo zainetto e mi rimetto il cazzo dentro, poi sollevo la mano che ho usato per farla godere e la metto vicino alla mia bocca. Aspiro il profumo del suo piacere di cui sono impastate le dita e le lecco mentre lei mi guarda, si avvicina alla mia bocca e le sue labbra sono sulle mie e mi bacia con passione. Appena spinge la sua lingua dentro la mia bocca sento tutto il mio piacere che lei non ha ingoiato che si mischia con il sapore del suo orgasmo che ho sulle labbra. Per un attimo resto immobile, stupito, poi rispondo con piacere a quel bacio così erotico e porco. Limoniamo per un poco, poi la voce delle vecchia che torna al posto e l’avviso di allacciare le cinture di sicurezza ci dividono. Quando siamo atterrati la vecchia obbliga l’hostess a scortarla fino all’uscita. Non abbiamo fretta di scendere, tanto il nostro bagaglio è nella stiva e quindi dobbiamo aspettare. Lentamente la gente defluisce, e alla fine lei si alza, e mi sbatte in faccia il suo culetto meraviglioso che prenderei a morsi lì davanti a tutti. Si gira, mi manda un bacio e mi fa l’occhietto e mi saluta con un cenno della mano. Nessuno di noi due dice nulla, è stato un momento di pura adrenalina che ci ha sconvolto, ma adesso siamo arrivati, ed entrambi riprendiamo le nostre vite. Un gioco durato il tempo di un volo, un momento unico, un piacere intenso che questa femmina mi ha regalato, ma che adesso è finito. Scendo con calma. Vado al ritiro bagagli e la rivedo che anche lei cerca la sua valigia. Arriva prima la mia, la prendo e vado a ritirare l’auto presa a nolo. Quando esco verso il parcheggio la vedo abbracciata ad un bel maschio, alto, moro, un bel fisico, spalle larghe e forti che la tiene di fianco e lei lo bacia in bocca. Provo un sottile piacere nel pensare che adesso anche lui sentirà il sapore del mio seme sulle labbra di quella femmina stupenda.
11
4
5 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
Travesta
L' uomo nero
Come sapete dal mio profilo sono una trav in privato. quest'anno nel mese di giugno un mio amico, che ogni tanto mi scopa, mi ha invitato a trascorrere una settimana al mare in Basilicata, un villaggio molto bello, ma frequentato da gente normale, conoscendo il tipo mi aspettavo un ambiente molto diverso dove ci sarebbero stati molti porci da soddisfare, comunque per me bastava anche lui.
Il primo giorno di mare mi stavo preparando, visto che già prima di partire avevo provveduto alla depilazione completa ed a smaltarmi le unghie dei piedi con un colore rosa tenue brillante, non molto evidente, mi stavo mettendo il costume a perizoma, ma lui mi ha subito fermata e fatto indossare uno slip con apertura sul fianco, dicendomi che sarebbe stato più comodo per scoparmi quando avrebbe voluto.
Per arrivare al mare non molto distante si percorre una pineta, prima di entrare nella grande spiaggia c'erano dei banchi di persone di colore che vendevano indumenti, ciabatte ed uno in particolare vendeva degli anellini e braccialetti, nel passare mi sono fermata a vedere degli anellini per le dita dei piedi, molto graziosi ed uno in particolare aveva attirato la mia attenzione, in parure con una collanina ed un braccialetto, me lo sono squadrato molto tempo, che non mi ero accorta dei venditori che mi guardavano incuriositi, non do mai troppo peso a chi non capisce cosa faccio, mi sono distolta dal curiosare e mi sono recata in spiaggia con il mio amico.
Ci siamo sdraiati sul lettino e poi siamo andati a fare un bagno, nelle splendide acque che avevamo davanti, nello sguazzare in acqua, visto che non so notare, il mio amico non ha perso tempo di farmi sentire la sua verga dura sulle chiappe e girandomi intorno mi ha portato dove l'acqua era molto più alta, facendomi prendere in mano il suo pisello per menarglielo un pò fino a farlo godere, soltanto dopo ho saputo perchè era così eccitato. Tornati a stenderci al sole, poco dopo mi dice che va a prendere un gelato e si allontana, tornando soltanto dopo un' ora, con il gelato, si mette vicino a me e mi mostra che è nuovamente eccitato e vorrebbe scoparmi, mi fa alzare e mi porta dietro una grande massa di vegetazione che non lasciava intravedere nulla aldilà, arrivati sul posto ha sfoderato il suo pisello e me lo ha fatto leccare e ciucciare fino ad indurirsi notevolmente, sbavandomi addosso ed ovunque, soltanto quando a reputato di essere pronto mi ha girato a 90° aprendo lo slip dal gancio facendomi rimanere a culo nudo, nel frattempo mi sono accorta di in movimento un po strano dietro altra vegetazione, non ho dato peso e mi sono presa la mia razione di verga fino a farmi sborrare nell'intestino, cosa veramente eccitante e soddisfacente, sentirsi piena di crema calda.
ma la cosa non è terminata lì ma bensì ha preteso che mettessi subito lo slip, tanto che poco dopo sentivo colare la sborra dal culo e bagnarmi lo slip, alla mia lamentela mi asseriva che non se ne sarebbe accorto nessuno e che poi a lui piaceva così.
Per non contraddirlo mi sono nuovamente stesa al sole girandomi a pancia in su per camuffare l'imbarazzo del culo bagnato dopo non molto tempo si avvicina dicendomi che qualcuno mi aveva vista e si era molto eccitato, tanto da chiedergli se avrei soddisfatto anche le sue voglie, il maiale, ha subito accettato senza dirmi nulla, ma me lo dovevo aspettare, anche altre volte mi ha portato in luoghi dove mi ha fatto scopare da altre persone, trattandomi da zoccola, non che mi dispiaccia, ma mi piacerebbe conoscere prima le persone e scegliere che mi debba scopare, invece con lui mi dice che sono una zoccola e devo scopare con chi piace a lui.
Mi ha fatto alzare e ci siamo incamminati all'interno della pineta dove da lontano si intravedeva una roulotte, raggiunto il mezzo siamo entrati e subito riconosco il venditore di colore dove mi ero soffermata a vedere l'anellino, che era seduto su un divanetto insieme ad un'altro uomo anch'esso di colore, sento che farfuglia qualcosa con loro in lingua inglese ma non riesco a capire cosa dicono, poi si gira verso di me e mi invita a mettermi seduta fra di loro e lui esce dicendomi che fra poco torna, " vedrai che sarai brava avrai il tuo regalino", mi dice prima di andare.
I due uomini si presentano nella loro lingua mista all'italiano, facendomi capire i loro nomi " Mark " e " Kabir " entrambe molto scuri di pelle, Kabir inziò subito col toccarmi fra le cosce e prendendo nella sua manona il mio pisellino guardò Mark sorridendo e toccandosi di conseguenza il suo pacco che messo in mostra sotto il bermuda doveva essere di buone dimensioni, non mi feci attendere ed allungai la mano per palpare il suo pacco e rimasi un pò sorpreso dal volume ingabbiato in quei pantaloni. Comiciai a palpare e sentivo un pezzo di carne che si stava indurendo e voleva essere liberato da quella trappola, allora scesi a baciarlo da sopra i pantaloni e mi accorsi ancora di più che era abbastanza voluminoso, curiosa l'ho fatto uscire dal pantalone e subito mi è apparso un'enorme cazzo che mi ha fatto subito preoccupare pensando a cosa potessi fare. Ho iniziato a baciarlo e ho puntato la cappella sulla bocca e Kabir è voluto subito entrare forzando ma non riuscendo a far entare altro che tutta la cappella, era troppo grande mi avrebbe spaccato la mandibola, comunque si è accontetato che gli succhiassi bene l'asta per tutta la sua lunghezza, e che lunghezza, mai visto niente di simile.
Nel mentre Mark aveva sganciato il mio slip ed ero rimasta nuda con il pisellino all'aria, anche lui rise così che potei capire che ridevano per il mio pisello che era della stessa misura del dito mignolo del piede di Kabir.
Comunque Mark infilò subito un dito nello spacco del culo che sentendolo bagnato mi fece alzare e posizionare a 90° facendo vedere anche a Kabir che ero bagnata ma di sborra che ancora mi usciva dal buco del culo, approfittò subito per infilarci un dito e poi due per arrivare a tre ruotandoli a destra e sinistra come se volesse allenarmi il buco, mi affrettai a tastare il pacco di Mark che si presento subito altrettanto voluminoso ma più morbido dell'altro. Capendo quello che volevo si tolse i pantaloni rimanendo con il cazzo penzoloni tra le gambe, diverso dall'altro, lungo abbastanza largo e liscio con una bella cappella non spropositata come l'altra ugualmente bella grande, tanto che mi ha attratto e l'ho subito presa in bocca. Ho iniziato a fargli un bocchino e cominciato a sbavare su tutta l'asta, mentre Kabir mi proponeva anche la sua cappella vicino la bocca, al punto me le sono succhiate una alla volta erano troppo grandi, così per un pò di tempo e tanto che Mark aveva la sua bestia in tiro e voleva scoparmi, prese un tubetto di crema me lo spalmò sul buco del culo e mi penetrò con le sue tre dita, avanti e dietro per un bel pò, dopo di chè si spalmò il suo cazzo e puntò la cappella sul mio buco che si aprì subito ad accogliere la cappella. Fù molto delicato ed attese che mi abituassi a quel corpo dentro di me, poi spinse poco per volta fino a farmi sentire le sue palle contro le mie chiappe, iniziò a pompare lentamente arrivando quasi a farlo uscire e poi rientrare fino in fondo tanto che se mi toccavo la pancia sembrava che gli potessi massaggiare la cappella, si perchè quello di Kabir era grande in circonferenza ed anche in lunghezza, ma quello di Mark era ancora più lungo, però era bello perchè mi riempiva tutta.
nel mentre Kabir mi dava da succhiare il suo cazzo sperando che riuscissi ad ingoiarne di più e forzava ad ogni affondo di Mark, uno nel culo mi sfondava e l'altro nella bocca mi devastava, tanto che se avessi voluto urlare per il dolore della penetrazione non avrei potuto visto che non potevo aprire la bocca più di quello che era aperta.
Ad un certo momento mi sono accorta che tutti questi movimenti mi stavano eccitando ed anche il mio pisellino si era drizzato e subito dopo ho schizzato tanta sborra che non mi sembrava vero, alla vista di ciò ho sentito Mark che aveva iniziato a muoversi più rapidamente e poi irrigidirsi e provocandomi un forte dolore al buco del culo che sembrava si stesse strappando, ma durò poco perchè mi sentii riempita di tanto liquido che mi sembrava un' otre piena di vino. Quando usci dal buco mi fece colare parte della sua sborra lungo le cosce e Kabir ne approfittò subito passandoci su la sua cappella e senza indugi inizio a spingere sul mio buco, nel frattempo Mark si era posizionato dava alla bocca per farsi pulire il cazzo, cosa che feci molto diligentemente. Da dietro iniziavo a sentire un pò di dolore visto che Kabir stava spingendo con forza per far entrare la sua bestia, in un momento vidi Mark riproporsi con il suo cazzone nella mia bocca facendomi pompare ed infilandomi fino in gola, tenendomi per la testa fermo con il cazzo in bocca, in quel momento sentii un dolore lancinante ed una spinta che mi fece quasi cadere e riuscii ad emettere un soffocato urlo, Kabir aveva fatto entrare la sua cappella e mi sembrava di avere un trave nel culo, si fermò e stette così per un pò dopo di chè Mark mi ribloccò la testa tra le sue mani infilandomi quanto più cazzo poteva nella bocca ed allora che sentii stravolgermi la vita da una spinta devastante un dolore mai provato, il suo cazzo entrato quasi per metà e subito dopo una seconda spinta con le palle che sbattevano sulle chiappe, ho urlato con tutto il cazzo in bocca con tutta la mia forza ed ho pianto per il dolore.
Kabir dopo un pò ha iniziato a muoversi avanti e dietro dentro di me, ed ogni volta che entrava sembrava mi squartasse, non contento usciva tutto e rientrava con una sola spinta e li mi devastava ancora di più, sono riuscita anche ad eccitarmi e a godere, questa volta però non mi si drizzato ma ho sborrato con il pisello moscio.
Sentivo che Kabir riusciva a scivolare meglio, segno che il mio buco si stava abituando a quella mazza impossibile, fino a chè ho sentito aumentare il volume del cazzo che mi stava distruggendo il culo, ebbene poco dopo mi sentii riempire la pancia di tanta di quella sborra che neanche un clistere da 10 litri riusciva darmi.
Uscì dal mio culo che sembrava avessimo stappato una bottiglia di champagne e sentii colarmi per le cosce la sua sborra che però aveva un colore rossastro e più ne usciva e più diventava rosso, mi aveva proprio sverginato per bene.
L'incontro si è concluso con Kabir che mi ha messo al collo la collanina che mi piaceva molto e Mark mi metteva la cavigliera e l'anellino al dito del piede, guardando Kabir mi sono accorto che aveva ancora il cazzo sporco del mio sangue misto alla sua sborra, li ho baciati e mi hanno detto che mi avrebbero aspettato quando volevo.
Mi sono rimesso lo slip e sono corso al mare per farmi un bagno e lavarmi bene il buco del culo, che per quanto mi faceva male non sentivo neanche l'acqua salata.
Tornato sul lettino al sole, quello stronzo del mio amico che se la rideva, mi disse che camminavo in modo strano, avrei voluto vedere lui con il culo rotto e che quando le chiappe strusciavano sentivo dei forti bruciori al buco del culo.
per fortuna era soltanto il primo giorno di sole!
Fiorellinob22
7
1
5 years ago
fiorellinob22,
56
Last visit: 9 months ago
-
Nuove ed intense emozioni. terza parte
Mio chiamo Marco, ha quarantanni, sono alto uno e ottanta, moro, occhi scuri, fisico tonico, spalle larghe e forti, e sessualmente parlando ho una bella dotazione. Di professione sono un imprenditore edile. Sono sposato con Elisa che ha trentacinque anni, alta uno e settantacinque, occhi scuri e capelli neri che le arrivano alle spalle. Ha una quarta di seno un bel culo alto e sodo e gambe ben tornite, labbra sensuali e un sorriso molto solare. Nella vita è un architetto che esercita la libera professione. Siamo una coppia cui piace divertirsi sessualmente in maniera libera e soddisfacente. Fin da quando l’ho conosciuta mi sono reso conto che con il lavoro che faccio, e i vari impegni, la sera quando torno sono stanco non sarei stato in grado di soddisfare al massimo i suoi desideri di femmina vogliosa e calda. Generalmente durante il giorno è una donna impegnata nel lavoro che svolge con passione e serietà, ma la sera si trasforma in una femmina da letto calda e molto esigente. La mia dotazione extra, ho un cazzo di oltre i venti centimetri con una bella circonferenza, sono sempre sufficienti a farla godere, ma col tempo ho capito che a una donna così un cazzo solo non le sarebbe mai bastato e allora la scoperta dello scambismo mi ha risolto al meglio il problema di eventuali corna indesiderate, e creatrici di tanti problemi. Noi quando ne abbiamo voglia, ci troviamo insieme a coppie vogliose, e scopiamo divertendoci moltissimo con la reciproca soddisfazione che ne ricaviamo nel vedere il proprio partner soddisfatto e appagato. Questo gioco ha reso il nostro rapporto molto forte e complice. Io amo Elisa, e lai ama me, su questo non ci sono dubbi, poi tutto quello che facciamo come coppia è puro divertimento. In questi giorni il lavoro ci sta impegnando tantissimo. Lei è alle prese con un progetto che la fa uscire pazza, il committente le cambia continuamente il progetto con modifiche decise all’ultimo momento. Io invece sono stato contattato da un cliente con cui o lavorato in passato, che mi ha chiesto di finire un lavoro che altri hanno lasciato a metà. Ho cercato di rifiutare, ma lui ha insistito che voleva solo la mia impresa edile.
“Andiamo Marco lo sai che di te mi fido. Mi devi finire un residence dove al massimo ci lavori tre giorni. Poi lo sai che non faccio storie per i pagamenti. A lavoro finito mi dici la cifra, e non ti chiedo nulla pago e via. Dai che sei il migliore e lo hai dimostrato tante volte.”
In effetti con lui ho sempre guadagnato bene. Vado a vedere il lavoro e mi rendo conto che ci vorranno almeno una settimana a lavorare dall’alba al tramonto. Cerco di obbiettare che non ho tanto tempo, ma lui mi anticipa metà della spesa e alla fine si parte. Una settimana a Sigonella. Dobbiamo finire un palazzo adibito a residence dove alloggeranno le persone che lavorano nella base militare. Decido di dormire nelle vicinanze per essere la mattina presto, sul posto di lavoro, e finire in tempo. Questa lontananza forzata, rende me e mia moglie, molto tristi, e cerchiamo con un contatto continuo di renderla più sopportabile. Il giovedì mattina stò cercando alcuni materiali che mi servono per completare il lavoro. Ho già girato tre rivenditori senza trovarli, sono incazzato per la perdita di tempo, e alla fine mi hanno indicato un posto dove posso trovare quello che cerco, ma devo spostarmi in un paese vicino. Cammino lungo le strade del paese alla ricerca del rivenditore quando sono quasi in periferia e vedo un cartello che attira la mia curiosità. RISTOSEX. Vedo delle persone che stanno facendo le pulizie e mi avvicino per capire cos’è un posto così. Ottenute le informazioni me ne vado a cercare quello che mi serve e poi torno la cantiere. La sera finiamo che sono quasi le venti. Rientrati in albergo i miei operai, stanchi dopo una veloce cena, se ne vanno a letto mentre io ho altro per la mente. Torno davanti a quel ristorante e entro dentro. Appena entrato mi trovo immerso in una incredibile bolgia dantesca. Gente che ride, beve e si diverte in particolare sono americani, in servizio alla base Nato di Sigonella. Mi siedo e subito una bella cameriera praticamente nuda, si avvicina e mi chiede la consumazione, poi mi mostra un psd per chattare tra tavoli e per fare richieste. Mentre consumo un drink, vedo che entrano delle coppie, singoli, e donne in coppia fra loro. Dal psd vedo che ci sono continue offerte, soprattutto quando i camerieri si avvicinano alla donne, e le invitano a spogliarsi. Immediatamente scattano le offerte anche in denaro. Mi eccito al pensiero di trovarmi qui con Elisa. Resto ad osservare il gioco, e ben presto gli avventori, in particolare quelli stranieri, ottengono quasi sempre di combinare un incontro, e poi li vedo allontanarsi su per le scale che portano al piano di sopra. Sono così assorto nel osservare il gioco, che non mi accorgo di aver attirato l’attenzione di una coppia seduta a poca distanza da me. Mi giro e li osservo. Lui alto capelli bianchi, fisico asciutto e serio, lei più minuta, ma con le curve al posto giusto. Entrambi mi sembrano prossimi alla sessantina ma ben portati. Li raggiungo, sono curioso, si presentano, sono Mario e Anna una coppia del messinese mi invitano a salire in camera con loro. Guardo lei che mi sembra molto intrigante e lui che non ha detto che un breve saluto. Non capisco neanche il motivo per cui hanno scelto me.
“Ci sono tanti americani anche di colore perche volete me?”
Lui sorride ironico, ma è lei che mi risponde.
“Già provati, e non ne sono rimasta molto soddisfatta. Se vuoi venire con noi non te ne pentirai.”
Saliamo in silenzio il piano superiore, ci assegnano una camera appena dentro lei si spoglia con un semplice gesto e rivela un corpo tonico e bello. Ha il seno piccolo una seconda, si inginocchia davanti a me, mi tira fuori il cazzo mentre mi spoglio.
…hhuum che bel cazzone che abbiamo qui!!!!…..
Compiaciuta della scoperta, lo prende in bocca e nonostante non abbia una bocca grande, lo infila direttamente in gola. Mi succhia con estrema maestria, mentre mi aiuta a spogliarmi velocemente. Lo tiene in gola, senza nessuna difficoltà, indice di grande esperienza. Lui si spoglia lentamente mentre noi adesso ci siamo distesi sul letto e abbiamo iniziato un 69 da urlo. Lecco il taglio della sua fica che già gronda umori come un fiume in piena, mentre lei dopo avermi ingoiato il cazzo estrae la lingua e me lo lecca. Incredibile! Lui sale sul letto e mi osserva mentre la faccio godere. Lecco il buco del culo, e lei geme di nuovo. Stupito, guardo lui che sorride compiaciuto. Lui si distende e ci mettiamo di lato. Adesso io continuo a leccare la fica mentre lui ha dilatato le chiappe e si dedica al fiorellino anale. Lo lecca e infila due dita con lei che geme, e mi succhia il cazzo sempre più forte. Se non la fermo rischio di sborrare adesso. Sono stupito dalla bravura della donna, e lui che ha visto il mio stupore sorride compiaciuto. Mi rendo conto che ho per le mani una femmina che sa il fatto suo, e che non si accontenta certo di una rapida sborrata, ma si aspetta una bella scopata. Dopo ha raggiunto un elevato livello di eccitazione, si sfila e mi fa distendere sotto di lei e si impala sul mio cazzo che svetta in alto. Mi aspetto una fica slabbrata e aperta, vista l’esperienza, invece scopro che lei è bravissima nel contrarre i muscoli vaginali, e sento che il mio cazzo viene munto mentre scorre dento le pareti strettissime della vagina molto lubrificate. Gode quando arrivo in fondo.
…….sssiiii…che bellloooo!!.......spingilo……..tuttoo dentroooo………. che bel cazzone!!!!!.......
Si muove lentamente, assaporando il piacere della scopata, e contemporaneamente lo strige e lo rilascia masturbandolo con le pareti della fica. Unica, mai provata una sensazione così bella!!! Mi rendo conto che stò scopando una femmina che è molto esperta. Gode e mi fa godere, a suo piacimento. Guardo lui che si è avvicinato, e lei lo masturba. Ha il cazzo più corto del mio ma con una buona circonferenza. Dopo l’ennesimo orgasmo, lui si distende al mio fianco supino, e lei si sfila da me e si impala su di lui che mi fa cenno di mettermi dietro per incularla. Senza nessuna esitazione mi posiziono dietro di lei, e lui con le mani apre le natiche dilatandole, il fiorellino anale mi appare in tutta la sua bellezza. Lo lecco un poco e poi appoggio la cappella sul foro e lo spingo dentro deciso. Sento che il mio cazzo scivola dentro senza resistenza, ma quando arrivo a toccare con il mio corpo il suo, lei contrae i muscoli anali, e lo stringe ritmicamente. Cazzo mi stà facendo un bocchino con il culo! La pompo assieme a lui che ha inarcato le gambe e la sbatte da sotto mentre io le sfondo il culo. Gode e grida il suo piacere, e dopo alcuni orgasmi lei si gira e mi sorride compiaciuta.
…daii…scopami..ancora…il culooo!! dai che ti voglio sentire sborrare dentro!!!..ma ne voglio un poco anche in bocca..daii..che vengoooooo…..
Trema scossa dal piacere e aumenta le contrazioni muscolari, che mungono il mio cazzo e lo avvolgono come un guanto. Sono vicino all’orgasmo, lei lo sente e viene di nuovo.
..ssiii…eccomiiii…vengoooo….oraaaa!!!!
Sono al limite pure io, e la sfondo con colpi fortissimi, e poi sborro. Le schizzo dentro due sborrate, e poi lo estraggo e lo presento alla sua bocca che lo infila direttamente in gola.
….oorrrraaa!!! sboorroroo!!!! bevvi..beviiiiiiii!!!!
Non ne perde una goccia. Mi distendo di lato mentre vedo lui che adesso la scopa con molta passione vigore. Lei ha un nuovo orgasmo, e poi lo fa uscire lo prende in bocca fin quando lui non le ha riversato in gola il succo delle sue palle. Ci guardiamo un momento e mi sento curioso.
“Accidenti che bella scopata. Hai un modo di mungere il cazzo che non avevo mai provato, mi piacerebbe che mia moglie scopasse come te, ci vuole molta pratica per arrivare ad una simile bravura?”
Si guardano e lui sorride compiaciuto.
“Siamo scambisti da anni, e lei ne ha provati di tutti i tipi, si, credo che ci voglia molta pratica.”
Gli chiedo perche ha preferito me e non i ragazzi americani, e lei mi dice che ne ha provati alcuni, ma sono troppo irruenti, e poi a lei piacciono i cazzi che la fanno godere non quelli che ti lasciano il culo in fiamme per giorni. Quando ce ne andiamo è l’una di notte passata, e ci siamo scambiati i recapiti telefonici, lei mi ha detto che se passiamo dalle sue parti li dobbiamo andare a trovare. Il giorno dopo lo racconto ad Elisa che mi dice che anche lei la sera prima si è divertita in modo strano. Mi spiega che ha goduto con la sua personal trainer, che credeva fosse una donna invece era una trans. Quando lo sento mi eccito, e le dico che alla prima occasione la dobbiamo fare insieme. Lavoriamo come pazzi tutto il giorno e la mattina dopo fino a metà pomeriggio, ma il lavoro è finito con grande soddisfazione del committente che mi chiede di inviargli la fattura che pagherà tutto senza battere ciglio. Soddisfatto rientro a casa e trovo mia moglie con una voglia di cazzo da paura. Passiamo due ore a scopare come se non ci fosse un domani. Gode e mi fa godere molto intensamente, poi quando il desiderio va un po’ scemando lei mi racconta del trans, e io di un ristorante dove volendo si mangia anche, ma la cosa più divertente è che le donne si spogliano e scelgono chi le dovrà montare come vacche da letto. Vedo i suoi occhi che brillano di lussuria, ma per la serata abbiamo la cena di mio suocero che compie gli anni, e non possiamo mancare, ma le prometto che il sabato successivo andremo a cena in quel posto particolare. Tutta la settimana il lavoro ci impegna. La sera lei quando va a letto si diverte a chattare con un tizio che ha conosciuto in un sito scambista che la fa eccitare e quando io vado a letto, lei è sempre calda e vogliosa. Mi pace che faccia la puttanella in chat, perche si eccita e poi si sfoga con me che a mia volta mi eccito nel sapere che lei quando vuole sa far impazzire chi unque. In particolare con questo tizio si eccita così tanto che devo capire cosa le racconta per portarla così in alto. Al sabato non lavoriamo nessuno dei due. Lei nel pomeriggio va dall’estetista per un servizio completo di depilazione e tante altre cose. Quando siamo pronti per questa nuova avventura lei ha indossato un tubino elasticizzato con una grande cerniera dietro che si toglie facilmente, calze nere autoreggenti e un completo intimo di pizzo sempre nero che è uno spettacolo. Quando entriamo nel locale lei è elettrizzata e tesa. All’ingresso ci spiegano le regole del gioco, e che è un locale molto spregiudicato e ricco di intense emozioni. Seduti al tavolo lei si è accorta che i camerieri sono nudi tranne le parti basse che però possono essere mostrate a comando o richiesta. E allo stesso tempo sono molto espliciti con noi in tutti i sensi anche manualmente potevano accettare ogni tipo di richiesta. Poi c’erano dei psd per chattare tra tavoli e per fare richieste. Un cameriere è venuto da noi, ha fatto alzare Elisa e l’ha spogliata davanti a tutti, lasciandola in reggiseno e mutandine. Mentre lo faceva l’ha toccava e gli strofinava il suo pacco. Dopo questo siparietto il nostro psd ha cominciato a sfornare offerte e richieste a non finire. Abbiamo fatto una rapida scernita. Le richieste delle coppie non erano allettanti, o la lei, o il lui, non erano granché. Mentre l’attenzione di Elisa è stata attratta da due soldati americani. Uno bianco alto e muscoloso, l’altro un po’ più basso un ragazzo di colore, anche lui fisicamente molto ben fatto. Loro hanno iniziato a fare dei complimenti a mia moglie sulla chat e si sono proposti, ma noi abbiamo declinato anche perché a me non andava fare da spettatore. A quel punto hanno mandato una cameriera con messaggio per me. Si si è seduta su di me mi ha sussurrato all’orecchio una richiesta e mi ha baciato in bocca con la lingua in maniera particolare. Elisa mi ha guardato stupita.
“Cosa ti ha detto?”
Ho sorriso a mia moglie e ho girato lo sguardo verso di loro.
“Hanno detto che sono disposti a tutto anche economicamente per averti.”
Lei ha realizzato in un attimo che in quel momento si stava concretizzando una sua fantasia che ha da tempo, essere pagata per scopare. Non mi sentivo tranquillo. L’idea di lasciarla sola con loro mi dava un po di pensieri. Elisa mi ha chiesto di considerare tutte le ipotesi, quindi abbiamo risposto che volevamo una loro valutazione e che comunque io non volevo restare a bocca asciutta. Elisa era tesa e curiosa di sapere quanto le davano per fare la puttana con loro. Loro hanno proposto 400 euro è una cameriera a mia scelta. Io gli ho risposto che ci volevano per Elisa 800, e due cameriere per me, loro hanno accettato. Scelte due cameriere disponibili, una ucraina, e una nigeriana pagate da loro, siamo saliti in camera e prima di separaci abbiamo specificato che io averi potuto entrare e verificare quello che faceva mia moglie in ogni momento, e se lei non si trovava bene avremmo fermato il gioco in qualsiasi momento. Loro hanno accettato tutte le condizioni, e io mi sono ritrovato in camera con due sventole di femmine che la sapevano lunga su come far godere un maschio. Si sono tolte quel poco che avevano, e la bionda di nome Olga, mi ha subito succhiato il cazzo che era già bello duro, mentre io bacio il seno di Alicia la ragazza di colore. Ero eccitato anche dal pensiero che nella stanza accanto c’era Elisa che si faceva sbattere da due maschi di cui uno di colore. Questa sera con un colpo solo ha realizzato tre delle sue fantasie più ricorrenti. Scopare separatamente, essere pagata per farlo, e con un maschio di colore. Non ho tempo di pensare a lei perche le mie puttane mi stanno lucidando il cazzo in tutta la sua lunghezza inginocchiate davanti a me e si compiacciono delle mia dotazione. Poi ci mettiamo sul letto e distesi di alto incominciamo a fare uno strano triangolo. Io lecco Olga, mentre lei lecca Alicia, che mi succhia il cazzo. Godiamo e poi loro si mettono a fare un 69 e io mi scopo il culo della bionda mentre l’altra la lecca da sotto e sento che massaggia anche il mio cazzo quando lo affondo nel culo dell’amica. Godono e si danno il cambio girandosi nel letto. Così mi ritrovo a scopare la bionda mentre l’altra mi lecca le palle. Sono vicino al primo orgasmo e loro se ne rendono conto e mi chiedono di schizzare la mia sborra sul volto. Le ricopro di semenza e loro si mettono a leccarsi a vicenda mentre io ho in mente di andare a dare uno sguardo per vedere come se la cava mia moglie. Nudo prendo il cellulare, e mi infilo dentro la camera adiacente, dove vedo Elisa alle prese con il nero che supino la scopa dal basso, con un cazzo di proporzioni esagerate, mentre l’altro le fa leccare il suo infilandolo in bocca, a lei che gode come una vacca e urla di piacere. Quando mi vedono lei mi sorride. Il suo viso è una maschera di piacere, mostro il cellullare al bianco e lo prego di scattare delle foto, lui annuisce e io me ne torno dalle mie donne, che si stanno mantenendo eccitate leccandosi a vicenda. Gli basta poco per far tornare durissimo il mio cazzo, e mi sdraio supino con la bionda che si impala su di me e saltella sue e giù mentre l’altra seduta di spalle sul mio viso mi fa leccare il suo piacere che sgorga copiosa dalla sua fica. Mi piace quello che stò facendo, era anche una mia fantasia scopare con due donne di cui una non fosse mia moglie, poi una è anche di colore questo rende la cose ancora più bella. Godono e mi scopano benissimo. Si alternano sul mio cazzo con un fare molto professionale, erotico, ma per quanto cerco di evitarlo, mi viene da fare un paragone con la lei della coppia che ho scopato la prima sera che sono venuto in questo posto. Lei si sentiva che adorava scopare un cazzo, mentre loro lo fanno meccanicamente, come porno dive davanti alla macchina da presa. Anna ci metteva passione, erotismo vero e non meccanico. Capisco che queste lo fanno per lavoro, e ne prendo atto. Alla fine mi stanco del gioco e sborro di nuovo sulla nera che poi si fa leccare dall’altra mentre io mi rivesto e prima di scendere di sotto passo di nuovo per la camera dove c’è mia moglie che adesso sta godendo presa in doppia con il nero sotto e l’altro dietro. Gli faccio cenno che l’aspetto sotto e me ne vado. Mi siedo sul bancone del bar e mi bevo un whisky mentre mi guardo intorno e vedo che c’è ancora tanta gente che si diverte. Una coppia con tre maschi si avvicina, la donna mi sorride e mi invita a seguirla, ma rifiuto e poco dopo vedo arrivare Elisa. Ha l’aria stanca ma felice. Prende il mio bicchiere beve un sorso e poi ce ne andiamo a casa. Lungo la via mi faccio raccontare tutto. Da qui il racconto lo lascio a lei.
Appena chiusa la porta mi hanno stretto a loro in un abbraccio. Io li ho fermati e ho detto che di regola si paga prima. Ero eccitatissima, si realizzava una fantasia che avevo da tempo. Essere pagata per scopare. Mi hanno dato i soldi e si sono presentati. IL bianco si chiamava Red, e il nero Tom a quel punto io mi sono lasciata di nuovo abbracciare. Loro hanno cominciato a spogliarsi mentre mi baciavano nel corpo, poi volevano bendarmi ma non ho voluto avevo paura che mi riprendessero con il cellulare. Delicati all’inizio e molto molto gentili soprattutto Tom. Nuda mi hanno fatto inginocchiare davanti a loro e il mio stupore è stato grande nel vedere il cazzo di Tom. Non riuscivo neanche a metterlo in bocca. L’ho afferrato con la mano e non sono riuscita a congiungere le dita da quanto era largo di circonferenza. Poi si sono messi uno di fronte all’altro con la punta dei cazzi unita. Mi sono ritrovata davanti al viso più di quaranta centimetri di cazzo! Li leccavo dalle palle di uno fino alle palle dell’altro scorrendo la bocca lungo quell’asta di carne durissima. Dopo che li ho lucidati bene mi hanno fatto distendere sul letto e si sono alternati con me in bocca, fica, o culo bocca, o fica culo. Mi hanno leccato molto la fica. Sono venuta più volte e loro mi sono venuti su di me, poi mi hanno massaggiato il corpo con il loro sperma. Dopo che sono venuti mi sono accorta che il loro cazzi erano sempre belli duri, e poi li leccavo senza sosta anche se quello di Tom facevo molta fatica a metterlo in bocca. Quando è stato soddisfatto del mio succhiare si è disteso supino e mi ha fatto impalare su di lui. Ero sconvolta nel sentire quel palo entrarmi dentro e scivolare fra le pareti della mia fica che era un lago fra umori, piacere ad un certo punto è arrivato in fondo. Sentire battere la cappella sul collo dell’utero mi ha fatto godere all’istante ho gridato tutto il mio piacere. Ero sconvolta tremavo tutta e lui si è fermato per lasciarmi assaporare tutto l’orgasmo che mi aveva procurato.
…..aahahahhhhiiissiisi…… veggoooooooo………..
Ero in preda ad una frenesie erotica che non ho capito più nulla. Red mi ha messo prima il cazzo in bocca e il suo lo riuscivo a prenderlo quasi bene, mentre Tom mi sfondava dal basso con colpi che mi facevano sentire il suo cazzo fino in gola. Poi Red si è messo dietro e mi è entrato nel culo. Ho avuto un orgasmo devastante quando si sono stretti a me e hanno cominciato a sfondarmi tutta.
….sssiiiii…..daiiii…scopatemmiiiii…s..siiiiiii……vengoooooo…goddooooo……..mi spaaccateee!!!!!
Mi hanno scopata molto ben e a fondo. Quando sei entrato tu ero appena venuta e non mi ricordo quante volte ho detto vengo. Poi Red mi ha sborrato in culo. L’ho sentito che si è bloccato di colpo e ha spinto tutto il cazzo in profondità mentre mi inondava il culo. Quando è uscito me lo ha presentato in bocca e io l’ho leccato e ripulito tutto. Tom, si è spostato e si è messo dietro di me con l’intensione di metterlo in culo, io ho fatto un gran respiro, poi lui ha cominciato a spingere, ma non ci riusciva, mi faceva tanto male era troppo grosso. E poi di cazzi in culo ne ho presi, ma il suo non c’era modo di farlo entrare. Alla fine ha appoggiato la cappella e ha dato una bella spinta decisa e me lo sono sentito tutto dentro. Faceva un male atroce e l’ho pregato di uscire. Sono rimasta ferma a culo in aria mentre Red rideva e a detto a Tom che mi aveva sfondato il culo. Era tutto un bruciore. Tom si è scusato per il dolore che mi aveva procurato. Poi anche lui si è presentato con il cazzo davanti alla mia bocca e mentre lo succhiavo mi ha sborrato in bocca e Red ha scattato altre foto con il tuo cellulare. Sfinita mi sono distesa sul letto, e Tom si è scusato di nuovo per il dolore che mi aveva procurato. Mi hanno abbracciato e si sono complimentati per la mia troiaggine sperando di vedermi ancora, ma per ora penso solo al fatto che mi si deve sfiammare il bruciore al culo. Giunti a casa nonostante tutto mi sono eccitata di nuovo nel raccontare a mio marito le mie sensazioni di femmina che aveva goduto nel vivere questa esperienza di grande impatto morale e di immenso piacere e poi che anche lui era eccitato mi sono lasciata scopare di nuovo. Strano a dirlo, ma con lui è stato diverso. Non abbiamo scopato, ma fatto l’amore, in maniera totalmente diversa dal sesso fatto con altri. C’era amore e sentimento mentre lui mi sfondava i mie buchi doloranti e slabbrati, ma ho goduto subito, prima nel cervello e poi nel resto del corpo. Adesso per qualche giorno ci riposiamo, poi vedremo di vivere altre intriganti avventure.
9
3
5 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
Nuove ed intense emozioni 2 parte ( una piacevole scoperta)
Mi chiamo Elisa ho trentacinque anni, e sono alta uno e settantacinque, occhi scuri e capelli neri che mi arrivano alle spalle. Ho una quarta di seno un bel culo alto e sodo e gambe ben tornite, labbra sensuali e un sorriso molto solare. Nella vita sono un architetto ed esercito la libera professione. Mio marito si chiama Marco. Nella vita siamo una coppia cui piace giocare anche con altre persone uomini o donne o coppie, ma in questi giorni siamo divisi dal lavoro. Marco con la sua impresa edile stà ultimando un residance a Sigonella e nonostante la distanza non sia elevata ha deciso che restare sul posto li aiuta a finire prima un lavoro urgentissimo, ma non prima di venerdì o sabato. Io invece sono alle prese con un progetto a cui stò lavorando da tre mesi. Ogni volta che incontro il cliente mi chiede l’ennesima modifica e questo alla fine è snervante. Ho rifatto il progetto almeno dieci volte fra correzioni, modifiche e inserimenti di nuove idee. Oggi dopo l’ennesima richiesta di modifica me ne sono andata e ho preso la mia borsa con l’occorrente che mi porto dietro da tre giorni senza averne mai avuto il tempo di andarci e sono andata sfogarmi in palestra. Sono esausta, scazzata e ho voglia di sfogarmi. Avrei anche voglia di scopare, ma Marco non c’è e l’astinenza si fa sentire, ma sono certa che sabato al massimo avrò tutti il cazzo che voglio. Lui da questo lato è fenomenale. Quando entro in palestra ci trovo solo sei persone e mi ricordo solo allora che domani in città è la festa del patrono, una ricorrenza molto sentita e poi che cade di giovedì tutti fanno il ponte. L’arrivo poi della primavera con le temperature miti invoglia a fare una gita fuori porta. Delle sei persone quattro sono maschi, e due femmine una più giovane e l’altra una donna sulla quaranta cinquina. Mi piace venire in questa palestra, la dirige Pamela che è mia amica e con lei stò molto bene anche quando ci troviamo insieme per delle seduta di puro sesso fra donne. Mi lecca divinamente mi fa godere come poche donne sanno fare. Per lei il sesso fra donne è un’arte e lei ne è una vera maestra. Pamela è una femmina stupenda sia come donna da letto che fisicamente. In questa settimana è assente per uno stage formativo per l’apprendimento di tecniche inerenti la palestra e ci ha lasciato con una nuova personal trainer di nome Yasmin una bellissima ragazza brasiliana. Yasmin ha un corpo stupendo, ma non lo valorizza al massimo. Indossa quasi sempre dei pantaloncini larghi e solo la parte superiore del corpo porta magliette attillate che ne risaltano il seno. Deve avere come minimo una terza abbondante, tonda perfetta come tutti i suoi lineamenti. Parla sempre a bassa voce, attenta ci segue in ogni esercizio, e da quando l’ho conosciuta tre settimane fa ho sempre avuto l’impressione che il suo sguardo si posa spesso su di me. Dopo un poco due di quattro maschi se ne vanno salutando Yasmin, mentre gli altri due stanno facendo i cascamorto che le due donne rimaste. La più giovane scocciata se ne va e allora loro si dedicano alla signora che sembra gradire le loro avance. Uno il più giovane dei due viene verso di me ma il mio sguardo truce la fa desistere di venire a rompere. Vedo Yasmin che fa un mezzo sorriso di compiacimento alla mia reazione nei confronti di quel galletto e poi mi metto e spingere sull’attrezzo che sto usando per scaricare al massimo la mia tensione, frustrazione rabbia che ho dentro. Peccato era un bel maschio, ma non voglio sesso con lui, fra due giorni avrò Marco tutto per me e adesso devo concentrarmi. Dopo un poco se ne vanno anche la donna con i due galletti che gli scodinzolano intorno e la palestra rimane il silenzio rotto solo dal mio muovermi con gli attrezzi. Yasmin mi osserva da vicino in silenzio, e quando sente che gli altri se ne vanno si assenta per un momento poi torna e si mette vicino a me e mi consiglia, mi spiega il modo di avere il massimo dall’esercizio che faccio, con il minimo sforzo. La sua voce un calda, sensuale, mi piace, dolce e gradevole, mi eccita il suo osservarmi in silenzio e mi sento spiata dentro. Cazzo mi stò eccitando! Sento uno strano languore che mi fa bagnare le mutandine e la cosa mi piace tantissimo. Si avvicina, e le sue mani si uniscono alla mie nella spiegazione di come usare una particolare attrezzatura e sento il suo seno premere contro la mia schiena, mi eccito, sento che potrei anche lasciarmi andare con lei, sono troppi giorni che sono in astinenza e la voglia di godere sta prendendo il sopravvento nella mia mente. Ci guardiamo per un momento in silenzio, le sue labbra sono ad un passo dalle mie, poi mi distendo per fare la panca per gli addominali e lei mi allunga le braccia e mi sento una strana sensazione di piacere a quel contatto. Yasmin mi osserva in silenzio. Io sudo e cerco di concentrarmi sull’esercizio, ma la mia fica sta già schiumando. Ho voglia e si vede. Se continua così fra poco i liggins saranno bagnati oltre che dal sudore anche dal mio piacere che sta colando fra le gambe. Si avvicina e mi massaggia delicatamente gli addominali sento una vibrazione che parte dal cervello e si scarica fra le gambe. Il suo sguardo penetra il mio e non capisco più nulla. Le sue labbra si adagiano delicatamente sulle mie e la sua lingua si insinua con decisione dentro la mia bocca in cerca della mia con la quale intreccia una danza erotica sconvolgente. Mi bacia con passione, desiderio, e sento la sua mano che mi massaggia il seno, lo stringe e mi tortura il capezzolo da sopra la stoffa. Mi attira a se e mi fa distendere a terra. Distese ci spogliamo senza che nessuno delle due si preoccupi se può entrare qualcuno adesso abbiamo solo voglia di godere. Ho voglia, però mi sento a disagio, sono sudata, ma lei non si lascia condizionare, mi annusa e la vedo che si eccita ancora di più nel sentire la mia fragranza di donna mista al sudore. Nuda fra le sue braccia resto passiva, lei incomincia a farmi sentire la sua lingua sul mio corpo che freme e si lascia andare. Mi bacia prima, e poi lentamente scivola verso il basso, succhia divinamente i miei seni e poi sempre più in giù fin quando la sento che far scorrere la lingua lungo tutto il taglio della mai fica, dal clito, al buco del culo. Divina! Sento la sua lingua che si insinua dentro le pieghe della mia lumachina che sbava e gode al contatto di quel serpentello che la sconvolge. Tremo e ben presto sono preda di un orgasmo che mi fa tremare tutta. Vengo!
……..sssisiii…….oddioooooo!!!!sssiii…vengooooo!!
Sono scossa dal piacere. Il mio corpo si tende e poi si lascia andare quando il piacere mi sconvolge anche l’anima. Lei beve, si disseta alla fonte del mio piacere. Succhia ogni goccia del nettare che sgorga copiosa dal mio corpo. Resto un momento distesa e poi decido che voglio darle lo stesso piacere che ho provato io. Mi rigiro e allungo le mani sul suo corpo. Tortura i suoi seni che sono scoperti e poi mi distando in 69 per scoprire il resto di lei che ancora indossa i pantaloncini. Quando li faccio scorrere verso il basso ho una sconvolgente sorpresa. Davanti ai miei occhi si materializza uno splendido cazzo di ottime proporzioni perfettamente eretto. Adeso capisco il suo abbigliamento, doveva mascherare un simile gioiello. Ben oltre il venti centimetri dalla forma tronco conica, più largo alla base e con una cappella rossa come una fragola matura. Non ho mai provato una esperienza con una trans, e adesso mi voglio proprio divertire. Dopo un attimo di stupore apro la bocca e mi infilo in gola, il meraviglioso palo che ho davanti. Sento lei che fa un gemito di puro piacere mentre continua a sconvolgere la mia fica.
……huuummmHUHUMMMmmmmmmmmm……
Adesso mi bagno ancora di più e già fremo al pensiero di ricevere dentro la pancia quel meraviglioso cuneo di carne viva. Ho un altro orgasmo sconvolgente. Tremo e succhio come se non ci fosse un domani! Yasmin si rigira e mi mette sotto di se, sento il palo che preme sulle labbra della mia fica che non aspetta altro che di sentirlo entrare dentro per tutta la sua lunghezza.
….ssisii…daiiii…spingillooo..dentroooo!!!!
Tremo e imploro. Lei fa un sorriso malizioso e spinge tutta quella meraviglia dentro di me. Lo sento affondare e dilatare le pareti della mia fica che lo lasciano scivolare fin quando sento la cappella che sbatte sul fondo mentre il suo corpo aderisce al mio. Godo, ho un orgasmo istantaneo. Lei mi lascia assaporare il piacere e poi mi scopa con estrema maestria. Affonda il cazzo dentro con colpi sempre diversi. A volte veloci, altri lenti con un affondo secco e rapido, spesso lo fa ruotare dentro e mi fica sempre più dilata. Godo e vengo a raffica. Mi pompa e perdo la cognizione del tempo e del piacere che provo. Poi mi solleva, mi appoggia girata di schiena sulla panca e la sento che mi penetra di nuovo da dietro. Mi scopa con una resistenza incredibile e mi strappa un ennesimo orgasmo.
……ssssssiiiiiii…..vengooooo!!!!! daiii …..
Mi sento sfinita e la lascio fare quando la sento che mi sfila il cazzo dalla fica e lo punta deciso al culo. Una breve pressione e me lo sento fino in gola. Lascia che mi abitui alla penetrazione e poi mi incomincia a limare il culo con una maestria unica. Lo spinge dentro con decisione, mi tiene per i fianchi e mi pompa velocemente. Ho un orgasmo inaspettato, è raro che godo di culo, ma lei è meravigliosa e urlo tutto il mio piacere.
….s.siii daiii..spaccamiiiii ..vengoo!! vengooo!! mi fai godere di culooooo…..sssiiiii………
I suoi colpi sono sempre più veloci e improvvisamente sento che resta piantata dentro di me e una sensazione di calore mi inonda le viscere. Sento il suo piacere che sgorga e si riversa nel retto mentre lentamente lo sfila.
…ssiiii eccomiii..sborrooo!!!!..adessoooo!!!
Lo sfila e velocemente lo presenta alla mia bocca che lo riceve mentre due schizzi mi frustano il viso. Apro la bocca e poi lo infilo dentro e mi succhio quello che ancora esce da quel meraviglio strumento di piacere. Restiamo per un lungo istante immobili, poi lei si solleva e mi aiuta rialzarmi.
“Dai che andiamo a fare la doccia. Ho chiuso al palestra e adesso siamo solo noi due. “
La guardo stupita e capisco che cosa era andata fare quando si è assentata. Facciamo la doccia insieme lei mi continua eccitare passando le sue mani sul mio corpo. Io la masturbo fin quando lei mi fa inginocchiare davanti a lei e mi scopa in bocca e mi scarica dentro la gola l’ennesima sborrata. Quando ci lasciamo lei mi ringrazia del piacere che le ho dato. Pamela, le aveva detto della mia bisessualità, ma non sperava se mi sarei lasciata andare anche con lei, e questo le ha fatto molto piacere. La sera mentre ne parlo con Marco sento che si eccita e mi fa promettere che al suo ritorno ci divertiremo insieme a Yasmin e Pamela. Non vedo l’ora!
9
4
5 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
Nuove ed intense emozioni
Mi chiamo Elisa ho trentacinque anni, e sono alta uno e settantacinque, occhi scuri e capelli neri che mi arrivano alle spalle. Ho una quarta di seno un bel culo alto e sodo e gambe ben tornite, labbra sensuali e un sorriso molto solare. Nella vita sono un architetto ed esercito la libera professione. Mio marito si chiama Marco, ha quarantanni, alto un pò più di me, moro, occhi scuri, fisico tonico, spalle larghe e forti, e sessualmente parlando ha una bella dotazione che sa usare benissimo. Di professione è un imprenditore edile. Non lavoriamo insieme, io ho il mio studio, ed lui la sua impresa. La nostra è una vita molto intensa, e spesso ci è capitato che qualche episodio stuzzicasse la nostra fantasia. Una sera in particolare, eravamo ad un rinfresco per l’inaugurazione di un complesso che aveva realizzato l’impresa di Marco, e c’era una signora sulla cinquantina che non lo mollava un attimo, era sempre incollata a lui e io ho notato che il marito assecondava il gioco della moglie. La cosa mi ha in principio un po’ stupito, specie quando ho realizzato che al marito la cosa lo eccitava. Tutto questo mi ha incuriosito è lì ho lasciati soli in più occasioni, ma sempre sotto lo sguardo del marito. La sera nel letto l’ho fatto notare a Marco, che aveva intuito qualche cosa, ma si era limitato alla normale cortesia. Sentendo la mia velata gelosia, mi ha confessato che la sua paura più grande era che io avessi voglia di altri maschi, che non fossi soddisfatta di lui, essendo stato, fino a quel momento il solo e unico cazzo provato. Gli ho assicurato che ero assolutamente soddisfatta, e che la mia era stata solo una cosa che mi aveva incuriosito soprattutto il fatto che il marito era complice del gioco della moglie. Ho notato che questa mia affermazione lo ha lasciato un poco stupito, e sicuramente deve averci riflettuto molto, perche dopo questo episodio, la nostra vita sessuale è cambiata. Mi sono accorta, che lui sempre più spesso, quando facevamo l’amore, mi diceva di immaginarmi presa da due uomini, oppure mi diceva, tu ed io, con un altra donna. All’inizio ero stupita che lui mi faceva partecipe di simili fantasie, ma poi lentamente ho cominciato ad eccitarmi, e la cosa è sempre andata aumentando, anche se non ci era mai passato per la mente di farlo. La scorsa estate, abbiamo avuto la nostra prima esperienza, avvenuta per caso, in maniera inaspettata, in un villaggio turistico dove eravamo in vacanza. Arrivati nel villaggio abbiamo conosciuto con una coppia, che erano vicini di bungalow, e fare amicizia con loro, è stato facile ed immediato. Stefano e Monica erano già navigati ed esperti in questo mondo, e in breve tempo hanno capito che con noi, potevano osare, e sperare di realizzare il gioco che ci avrebbe portato ed una situazione molto intrigante. L’esperienza che loro avevano, li portava a comportarsi in maniera che noi, fossimo sempre più al centro delle loro attenzioni. Con loro abbiamo iniziato ad andare al mare o in piscina insieme. Mangiavamo insieme e tutto il resto. Ben presto ci siamo resi conto che, con loro ci trovavamo sempre in perfetta sintonia e soprattutto è nata una complicità, che ci faceva sentire bene, sempre a nostro agio, e lui sempre molto attento alle mie esigenze. Marco dal canto suo era contento dal fatto che un altro maschio mi corteggiasse, anche se in maniera garbata, e pure lui era oggetto delle attenzioni di Monica. Ero consapevole che stava nascendo una particolare intesa con Monica e stranamente non ne ero gelosa. Inoltre sentire le mani di Stefano che mi spalmavano la crema addosso mi metteva certi brividi mai provati prima, anche passeggiare lungo la spiaggia, fianco a fianco, e parlare sottovoce fra noi, mi dava una certa sensazione di languore allo stomaco, che avevo sentito solo con mio marito. Ero combattuta dal piacere che ne provavo, e l’evidente imbarazzo che sentivo, anche quando vedevo mio marito che assecondava il gioco, e a sua volta giocava con Monica. Era uno scambio mentale e fisico, senza scambio reale, e che la sera nel letto, si traduceva in scopate fantastiche. Immaginare cose che avevamo sempre fantasticato, e che sembravano essere alla portata di entrambi ci eccitava, ma nessuno di noi due si decideva a parlare di una eventuale realizzazione. Pur volendolo e averlo desiderato tanto, nessuno di due voleva rompere l’incantesimo che si era creato con loro. Per questo motivo che ognuno assecondava il gioco a favore dell’altro. Marco poi era affascinato dal comportamento esibizionistico di lei, che indossava dei micro string cosi esigui, che lasciavano poco da immaginare, e il suo topless era degno del mio. In fatto di seno eravamo entrambe un bello spettacolo da vedere, e molti maschi passavano spesso davanti al nostro ombrellone, con lei che in maniera quasi indifferente si mostrava per vederli sbavare. Una sera siamo andati in uno dei ristoranti del villaggio che aveva in più anche la musica dal vivo e si poteva ballare. Dopo una bella cena a base di pesce, ben annaffiata da quattro bottiglie di un vinello fresco e frizzantino, ci siamo addentrati nella discoteca. Io e Monica abbiamo ballato e provocato i nostri maschi. Sia io, che lei, ci strusciavamo in maniera molto lasciva e del tutto casuale, sia che fosse mio marito, o che fosse il suo. Vedevo Marco che subiva il fascino di Monica, e la sua eccitazione era molto evidenziata dal pacco gonfio che si vedeva chiaramente. Eravamo molto su di giri, e un po’ brilli, quindi abbiamo deciso di uscire e camminare in spiaggia, per schiarirci le idee, e lentamente abbiamo raggiunto gli ombrelloni e i lettini, e fra una discussione e l’altra, mio marito si è addormentato. Allora loro hanno iniziato a corteggiarmi. Ero seduta su un lettino, lui si è seduto dietro di me e ha iniziato a massaggiarmi la schiena, e a sussurrare frasi ammiccanti.
“Dai piccola lasciati andare…. vedrai sarà bellissimo…….”
Lei davanti a me, mi accarezzava il viso, dicendomi che ero bella, e che le piacevo molto. Io ero imbarazzata non sapevo cosa fare.
…no vi prego…sono….. io mi sento..io vi prego…. mio marito è….ssiiii..noooooo…..io…sono…..
Avevo capito dove volevano andare a parare, ed in fondo, era quello che volevo provare, allo stesso tempo mio marito dormiva, e non sapevo quale poteva essere la sua reazione. Sentivo che il tono della mia voce era sempre più incerto, indeciso, e loro sempre più persuasivi. Lei iniziò a mettere le mani tra le mie gambe, ed io la lasciai fare. Mi ritrovai tra le braccia di lui, che mi massaggiava il seno e baciava il collo, mentre lei invece con la lingua nella mia fica, mi ha portato all’estasi. Un ultimo tentativo di resistenza fu sommerso dal piacere che lei mi dava leccando la mia fica che si contraeva e già schiumava.
…uhhummumum….nnoooo….ummmm…ssisiiii…..ssiisiiii………venguuumummm….
Ho avuto un orgasmo sconvolgente. Mai provato prima con una donna, e lei ha succhiato tutto il nettare che sgorgava dal mio corpo, poi mi ha baciata in bocca facendomi sentire il sapore della mia fica. Ero stravolta e molto eccitata, ho risposto al suo bacio, poi quando ci siamo staccate, mentre la guardavo negli occhi, le ho sorriso, e con un filo di voce rotta dall’emozione, ho indicato Marco che dormiva ignaro di quello che stava accadendo fra noi.
“Anche lui deve giocare con noi, altrimenti non se ne fa nulla.”
Lei si è alzata e si è diretta verso mio marito. Gli ha abbassato i pantaloni ed ha iniziato a spompinarlo. Lui si è svegliato, ha visto lei, si è alzato e si girato verso di me, io gli fatto un segno di assenso, il suo sorriso complice è stata la risposta che volevo, poi lui ha continuato a farsi spompinare. A questo punto sentendomi libera mi sono girata, ed ho iniziato a baciare Stefano che poi mi ha messo il suo cazzo in bocca. Mi sono ritrovata fra le mani prima, e in bocca poi, un bel cazzo grosso e duro. Era la prima volta che succhiavo un cazzo che non fosse quello di Marco, e la cosa mi stava eccitando tantissimo. Mi sono girata e ho visto Monica che lo succhiava in maniera stupenda.
….uuhummmm…come succhia bene……ssiiiiii…
Marco aveva la testa reclinata all’indietro e si era appoggiato ad un lettino lasciato aperto.
…accidenti Marco..anche la tua è una bravissima bocchianara..di questo passo le inondo la gola…….sssiiiii……..siii….daiiiiiiiiii
Dopo che mi aveva scopato in gola, Stefano mi ha rigirato e messa distesa su di lui abbiamo fatto un bellissimo 69 che mi ha portato ad un primo orgasmo che mi ha fatto tremare tutta. Monica invece si era messa in ginocchio sul lettino, e Marco la scopava da dietro. Vedere mio marito scopare con un’altra donna, mi ha eccitato di più, mi ha fatto sentire fiera del mio maschio che faceva godere una che non ero io. Mi sono impegnata di più nel succhiare Stefano, che alla fine, dopo avermi fatto raggiungere l’ennesimo orgasmo, mi ha rigirato e mi ha penetrato distesa sulla sabbia. Avevo le gambe in alto, sul suo petto, e mi sentivo infilzata in profondità, da un bel membro che mi sbatteva la punta sul collo dell’utero, facendomi provare un misto di piacere /dolore sconvolgente. Ho girato lo sguardo, è ho visto Monica godere, e allora mi sono lasciata andare ad un orgasmo che mi ha fatto gridare. Lei dopo aver goduto, si è sfilata da Marco, e si è avvicinata a me, mi ha accarezzato i seni, mi ha baciato in bocca, e poi ha guardato suo marito che deve aver intuito al volo le sue intenzioni, poi che si è disteso supino, e mi ha fatto impalare su di lui, sotto lo sguardo incuriosito di Marco, che era vicino e mi guardava con occhi curiosi. Infilata su quel palo che mi sembrava arrivare fin dentro lo stomaco, Monica ha prima succhiato il cazzo di Marco, poi ha dilatato le mie natiche lo ha invitato a prendermi da dietro, cosa che lui ha fatto con estremo piacere.
…. Dai ragazzi sfondatela…...fatele sentire i vostri cazzoni tutti in corpo…..ssii bella sentirei che piacere averne due insieme…
Mi sono sentita in paradiso! Mai avevo avuto un simile trattamento. Solo nelle nostre fantasie, si era ipotizzata una simile eventualità, che adesso era diventata una realtà, che mi stava mandando ai pazzi. Ho goduto, e mi hanno sbattuto facendomi perdere il conto, di quante volte ho gridato il mio piacere con Monica, che mi succhiava i capezzoli, e poi ad a un certo punto si è messa a cavallo di suo marito, e abbassandosi davanti a me, mi ha dato da leccare la sua fica, che già grondava piacere. Dopo avermi fatto impazzire di piacere i nostri uomini, si sono scambiati la donna. Sono usciti da me, e si sono messi a scopare in doppia anche Monica. Hanno fatto distendere Marco supino, e lei si è impalata su di lui, ricevendo Stefano dietro, per una bella razione di cazzo come quella che avevano dato a me.
Mi sono messa seduta vicino a loro e mi masturbavo lentamente, mentre ammiravo lei, che stava impazzendo di piacere fra loro, che la sfondavano senza ritegno incitati da Stefano che pregava Marco, di spingerlo sempre più dentro di lei che urlava di piacere.
….dddaiii Marco…. sfondala!!!! spingi tutto il cazzo dentro……che questa troia impazzisce se gli arriva in gola!!!!....
Monica ha preso a godere, e ha incitare il maschi a scoparla più forte.
…ssiiii…..daaiiii..porciii…..bastardiii……sfondatemiiiiiiiii….
L’hanno scopata con la stessa intensità, e ho ammirato il suo modo completo di godere. Dopo che aveva goduto tantissimo, i due maschi, si sono dati uno sguardo, e si sono sfilati da lei, e hanno ripreso a scopare, Marco con Monica, e Stefano con me. Si è messo di lato, e mi ha sfondato la fica, con colpi sempre più forti, e profondi, fin quando sono venuta per ennesima volta, e ho capito che anche lui era al limite. Si è sfilato dal mio ventre, e mi ha presentato il suo cazzo fradicio dei miei umori, davanti alla bocca, e mi ha riversato in gola una colossale sborrata.
Anche Marco era al limite, solo dopo mi sono accorta che la stava inculando, e l’ho visto spingere il suo cazzone sempre più velocemente dentro di lei, alla fine con un grido rauco le ha scaricato un fiume di bollente semenza dentro il culetto slabbrato. Dopo un momento di pausa si è sfilato, ed è stato subito preda di Monica, che lo ha preso in bocca succhiando il poco seme che ancora sgorgava. Siamo rimasti un momento a guardarci compiaciuti del piacere che ci eravamo dati, poi Stefano si è avvicinato a Monica che stava in ginocchio a succhiare Marco. Lei ha perso anche il cazzo di suo marito in mano e li ha riportati in breve tempo ad essere duri. Mi ha inviato ad avvicinarmi, e dopo avermi baciato in bocca, ha allungato una mano, e mi ha accarezzato la mia martoriata micetta. Trovarmi in ginocchio, vicino a lei, che aveva già rinvigorito i cazzi dei due maschi, e mi stava accarezzando fra le cosce, mi ha eccitato di nuovo, e guardando Marco, ho capito che il gioco non era finito. Monica mi ha attirato a se, e mi ha fatto distendere su di lei, poi ha infilato la sua testa fra le mie cosce, e la sua bocca si è incollata fra le labbra della mia fica, leccando e facendomi godere immediatamente. Sono impazzita in un istante, sconvolta da quel gesto, che non mi sarei aspettato, e ho raggiunto in breve un orgasmo che mi ha fatto tremare di piacere, come se fino a quel momento non avessi goduto abbastanza. Subito dopo ho sentito un cazzo, forzare il mio culetto, che ha reagito dilatandosi, e solo quando mi sono girata, ho scoperto che era Stefano, che mi stava inculando con gusto e molta potenza. Lo sentivo scorrere dentro di me, come una furia scatenata. Marco alternava il suo cazzo fra le mie labbra, e la fica di Monica, che ben presto a ripreso a godere e alla fine ha incitato i nostri uomini a sborraci in faccia come due troie.
…ssiii…daiiii sborrateci in faccia….. ssi come due troie… schizzate la vostra sborra sui nostri visi …daii..vi vogliooo…ora!!!!
Avevo appena raggiunto l’ennesimo orgasmo, ad opera dell’azione combinata, della lingua di Monica, che mi leccava la fica, e dal cazzo di suo marito che mi sfondava il culo, che li ho visti immediatamente inginocchiarsi di lato a noi, e smanettarsi il cazzo velocemente per sborrarci in faccia.
Monica si è messa con la guancia attaccata alla mia, e ha aperto la bocca nel preciso istante che loro hanno cominciato a schizzare.
…ssisisiiiii…eccoomiiii..sborroooo!!!!
…sssi…schizzoooo!!!...ssi tieni troia!!!!!..
Ero convinta, che avevano dato tutto nella prima sborrata, invece, ne avevano ancora tanta, e ci hanno coperto il viso di crema bianca, che colava sulle nostre guance.
Dopo questa ennesima ondata di piacere, siamo rimasti distesi sulla sabbia.
Ero sfinita, e non ero in grado di reagire, di ricambiare le sensazioni che stavo provando. Poi Monica ha preso il mio viso fra le sue mani, e ha cominciato a leccare il nettare che colava, e me lo metteva in bocca baciandomi, facendomi sentire il sapore degli umori, che si erano mischiati dentro di me. Dopo un pò di tempo ci siamo rivestiti sommariamente ci siamo diretti nei nostri alloggi. Quando siamo giunti davanti alla porta del nostro bungalow, lei mi ha baciato, e mi ha ringraziato del piacere che le avevo fatto provare. Io ero invece preoccupata, dalla reazione che avrebbe potuto avere Marco, appena fossimo restati soli. In fondo, quando si era svegliato, aveva già trovato il gioco iniziato, e quindi era preoccupata, non sapendo come l’avrebbe presa. Entrati e chiusa la porta mi sono girata e l’ho abbracciato.
“Amore vorrei sapere cosa pensi. Capisco che la cosa ci è un poco sfuggita di mano, per questo vorrei sapere il tuo pensiero, e soprattutto vorrei capire cosa ci riserverà il futuro.”
Marco mi ha dato un dolcissimo bacio.
“Tranquilla è tutto a posto. Mi ha fatto piacere che alla fine ti sei lasciata andare e abbiamo realizzato questo desiderio, che in fondo volevamo da tempo. Però, voglio solo, che fra di noi non ci siano malintesi. Se ti viene voglia di giocare, dimmelo, e lo stesso farò io, l’unica cosa che voglio che fra di noi, non ci siano mai dubbi, o incertezze, la sincerità, deve essere il nostro filo conduttore.”
L’ho abbracciato forte, e molto emozionata, gli ho dato un bacio carico di passione, e da quel giorno, abbiamo avuto momenti indimenticabili insieme. Ho scoperto, che in realtà mi piace, essere presa da più uomini, e se ora sono molto decisa, e determinata godere in ogni situazione, in quel momento era molto imbarazzata, intimidita e preoccupata da come avrebbe potuto reagire mio marito. Un conto è parlarne, e un altro, è svegliarsi, e vedere al propria donna fra le braccia di un altro. Oggi grazie al suo amore, e alla sua grande pazienza, e disponibilità, nei mie confronti mi sento come una troia sbocciata. Ora giochiamo insieme e ho altre fantasie da realizzare, e con il suo aiuto credo che riuscirò a provare nuove ed intense emozioni.
8
3
5 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
La finestra
La Finestra
“Andiamo al mare questo fine settimana?” Chiese con aria annoiata Mara, dopo aver bevuto un sorso di vino..
“Magari tesoro, lo sai che sono a Roma, c’è lo stage con Giovanni, se non vado se la prende..”
Mara abbassò gli occhi con l’espressione di chi malvolentieri ricorda la cosa. Le si prospettava un altro fine settimana noioso nella grigia e calda Milano, mezza deserta perché tutti tranne lei erano al mare a prendere il sole. Si sarebbe sicuramente sfogata con la sorella che abitava con il marito e le due figlie nell’appartamento sopra il suo nel condominio signorile affacciato sul sempre trafficato viale Corsica.
“Lei non sembra mai annoiata!” pensò Mara. “tra figlie e lavoro ha sempre da fare”. “Forse dovrei trovare anche io un lavoretto, forse dovrei fare un figlio…si, bella questa. Per fare un figlio bisogna scopare e con Alberto si fa una volta alla settimana. Non sia mai.”
Mara era una bella ragazza, mora con i capelli lisci fino alle spalle. Due occhi castani profondi e grandi. Bocca carnosa. Un bel corpo con le giuste rotondità con le quali faceva girare i maschietti, soprattutto quando si metteva in canottiera e jeans attillati.
Lei ed Alberto si conoscevano dai banchi di scuola. Fidanzati per anni e quindi sposati. La classica storia da Mulino Bianco…noiosa. Il sesso tra di loro era normale. Certo, all’inizio era più travolgente ma si era spento con il tempo, nella routine. Non aveva avuto altri uomini se non durante un attimo di incredibile e pura follia al matrimonio della sua amica Eva. Un episodio della sua vita che ancora faticava a spiegarsi. Forse centrava la quantità di prosecco bevuta quel giorno ma questo Giacomo, praticamente uno sconosciuto, le aveva fatto proprio perdere la testa. Alberto non c’era ma lei era andata lo stesso. Per quanto provasse a dimenticare e rimuovere l’episodio dalla testa e dai propri ricordi, ad intervalli regolari le venivano in mente i suoi occhi, il calore dentro.. si erano guardati per tutta la mattina, prima in chiesa poi alla festa. Compariva improvvisamente ovunque lei fosse. Poi quando tutti ormai erano sazi e mezzi ubriachi lo aveva visto salire le scale e lo aveva seguito con lo sguardo. Una volta sopra aveva aperto la porta di una sala e si era messo a fissarla. Mara aveva sentito le sue stesse gambe muoversi verso la scalinata e salire frettolosamente i gradini. Lo aveva raggiunto e spinto dentro la sala vuota. Lo aveva letteralmente assalito, gli aveva liberato il sesso già eretto e se l’era infilato dentro semplicemente spostando le mutandine già fradicie di desiderio. Lo avevano fatto da vestiti con le bocche incollate e le lingue intrecciate. Senza proferire una sola parola. Sapeva solo che il suo nome era Giacomo perché gliel’aveva detto Eva.
Dopo si era sentita malissimo. Era scappata dal matrimonio senza salutare e aveva passato due giorni a rimuginare incazzata e depressa su quanto fosse stata stupida, irriconoscibile…porca. La Mara spudorata e viziosa che aveva sempre relegato nei meandri della sua identità era esplosa e preso il controllo del suo corpo e della sua mente. Non avrebbe dovuto ma per quanto si sforzasse di dimenticare e cancellare quell’episodio ogni tanto ci tornava con i pensieri e malvolentieri ammetteva che quella era stato il miglior orgasmo della sua vita. Sperava solo che ce ne fossero altri così.
Respingendo ancora una volta quei ricordi tornò presente al tavolo dove con Alberto stava consumando la solita cena in compagnia del telegiornale regionale. In quel momento la voce della giornalista stava commentando lo “stagionale” aumento dei furti negli appartamenti della città semi deserta.
“Non mettere su Instagram che vai a Roma”, disse Mara, “la finestra della camera è ancora rotta e non vorrei che qualcuno decidesse di ripulirci la casa proprio quando non ci sei..”
“OK” aveva mormorato lui.
“Ma possibile che non si trovi un fabbro per aggiustarla? Hai chiamato oggi??” Chiese spazientita con un tono di voce abbastanza alterato..
Alberto distolse gli occhi dalla giornalista e fissandola le rispose altrettanto brusco:
“SI! Ho chiamato ANCHE oggi. Era in ferie e viene domani! Possibile che non ci possa pensare tu a queste cose?”
Mara abbassò gli occhi ma non smise l’espressione severa..non aveva voglia di litigare anche stasera. Prese il piatto, posate e bicchiere e mise tutto nella lavastoviglie avviandosi verso il salotto dove prima o poi Alberto l’avrebbe raggiunta e insieme avrebbero riempito di Netflix il tempo che li divideva dall’andare a dormire.
***
L’episodio di Dynasty era scivolato via come tutti gli episodi precedenti, tra le assurde cattiverie di Alexis, la smodata idiozia di Blake (che secondo Mara avrebbe potuto passare alla storia come l’uomo più schiavo della figa) e la mal sfruttata intelligenza di Fellon che invece avrebbe potuto usare quei neuroni fenomenali per finire la fame nel mondo, o trovare una cura per il cancro. Ma soprattutto era scivolato nella solita noia, mentre la sua mente vagava in cerca di un rifugio un po’ più eccitante dove nascondersi per qualche minuto. Alla fine, come al solito si erano preparati per la notte ed infilati sotto le lenzuola. Nudi, perché entrambi dormivano nudi, ma senza alcun intento di far fruttare quella nudità. Faceva anche caldo e l’aria condizionata era accesa. Alberto non aveva fatto in tempo a mettersi i tappi alle orecchie che si era immediatamente addormentato e il suo respiro pesante lo confermava. Mara non capiva come facesse a dormire con quei cosi nelle orecchie, li metteva perché il rumore del traffico gli dava fastidio, secondo lei invece metteva i tappi semplicemente per mandarle un tacito messaggio del tipo “non sono disposto a prolungare la giornata con chiacchiere da cuscino e soprattutto ..sesso.
Causa la frustrazione sessuale in cui spesso ricadeva, Mara una volta certa che lui dormisse, si accarezzava. Adorava la soffice sensazione che le regalava la scarsa peluria sul sesso, la morbidezza della sua figa. Faceva scorrere la punta delle dita tra le labbra, lungo l’apertura della vagina, facendo in modo di bagnarla per poi portare un po’ di quell’umore sul clitoride e poterci giocare. Ci girava intorno con i polpastrelli, lo spingeva sui lati, infilava una falange o due nel buchino per catturare altro liquido e ricominciare. Era un rituale che le consentiva di scaricare la tensione accumulata durante il giorno, nonché di sopperire parzialmente alla indesiderata castità di coppia. Infine, le consentiva di scivolare del sonno al termine del puntuale orgasmo. Lui non se ne accorgeva mai. O forse faceva finta di non accorgersene. Alberto non le aveva mai dimostrato molto desiderio sessuale. Si scopava solo il sabato in occasione del pisolino. Meglio che niente, si consolava.
Si stava addormentando con la mano ancora umida e le ultime onde di piacere che la stavano abbandonando. Con un senso di tranquillità generale, il suo corpo mezzo scoperto dalle lenzuola scalciate per una vampata di caldo post orgasmo. Si girò sulla schiena, la testa su di un lato e un sospiro per abbandonarsi a Morfeo. Ma sentì un rumore.
Le si spalancarono gli occhi e un fremito la riportò cosciente. Qualcosa sul terrazzino, al di la di quella finestra che da mesi non si chiudeva bene e che era a meno di un metro da lei. “Forse è caduto un vaso” pensò, “Forse è il gatto del vicino”. Una volta lo aveva trovato in camera, Bernie, il gatto nero della famiglia che abitava di fianco, amava fare l’equilibrista e saltava da un terrazzino all’altro con la dovuta maestria felina. Il pensiero giustificante il rumore, iniziò a rilassarla nuovamente ma per poco in quanto la finestra si stava aprendo. Si rese conto che l’abitudine di non abbassare le tapparelle perché le piaceva la luce del sole al mattino era stupida e pericolosa. Qualcuno forse stava per entrare in casa.
Rigida e con il respiro corto fissava la finestra nella penombra rischiarata solo dalle luci della strada. Era spaventata, ma per qualche motivo non terrorizzata, pensava di veder di li a poco spuntare il musetto di Bernie e si chiedeva quanto ancora avrebbe osato avanzare. Ma non era di Bernie la mano che stava lentamente spingendo l’anta e non erano certo di Bernie quegli occhi sconosciuti che apparentemente sorpresi la stavano fissando.
Chiunque fosse questo spider man milanese, che si era arrampicato alle pareti del palazzo per arrivare sul suo terrazzino contava di non trovare nessuno perché i suoi movimenti seppure lenti nell’aprire la finestra si erano arrestati bruscamente quando aveva visto lei. E ora i due si stavano fissando, come due animali selvatici sorpresi dalla presenza altrui e in attesa di vedere quale sarebbe stata la prossima mossa. Erano occhi profondi, scuri. Sembrava non battere le ciglia mentre la guardava. Si era ammorbidito dalla postura felina nella quale si era reso conto della presenza di Mara, da accovacciato si era alzato dritto e girato di fianco come per tornare da dove era venuto. Ma non l’aveva fatto. Era immobile e la fissava ancora negli occhi.
Mara era rigida, ma non terrorizzata, era incredula come non capisse cosa stava succedendo. Lui non aveva ancora fatto nulla per farle temere per la propria incolumità ed era convinta che sarebbe bastato un urlo per farlo scappare. Ma non urlava. Si rese conto di essere nuda, e scoperta e che forse, era proprio questa la ragione per cui ancora non era scappato. Mara fu la prima a muoversi e lentamente prese il bordo del lenzuolo facendolo scorrere verso il suo seno per coprirlo. A quel punto fu lui a muoversi e con uguale lentezza le fece un cenno morbido come a supplicarla non farlo, di fermarsi e di non aver paura. Portò quindi la stessa mano al petto, al cuore, e le fece un cenno di scuse. Lei vide i suoi occhi sganciarsi dai propri e scorrere lungo il suo corpo, fino al suo seno. Percepì il calore di quello sguardo neanche fossero le sue mani ad accarezzarla. Lui fece un mezzo inchino, la guardò nuovamente negli occhi e con un sorriso compiaciuto sparì dalla finestra e dal terrazzino.
Fu un urlo acutissimo che spaventò anche se stessa. Alberto saltò in piedi con gli occhi increduli e sbarrati. Le mani tese come a fermare qualsiasi cosa stesse succedendo e cacciò un urlo anche lui.
“C’era qualcuno!! Un ladro! La finestra!!! È scappato!”
Alberto si riprese e fatto il giro del letto uscì sul terrazzino nudo come la mamma lo aveva fatto. Rientrò in camera dopo una decina di secondi: “Che cazzo è successo?” Chiese con una mano sulla testa, i tappi che ancora spuntavano dalle orecchie e il suo discreto pisello penzolante.
“Ho sentito un rumore sul terrazzino e qualcuno ha aperto la finestra ma quando ci ha visti è scappato”.
“Non ho visto nessuno li fuori. Nemmeno in strada!
In compenso ho visto mezzo vicinato affacciato alle finestre che mi guardava il pisello!
Hai svegliato mezza Milano con quell’urlo. E un quarto l’hai mandata in ospedale con un infarto.. e sto pensando di andarci anche io… Ma sei sicura? Non te lo sei sognato? Non è che era Bernie?”
Mara fece una pausa. “no! Ero sveglia! Ne sono…quasi sicura!”
Alberto cacciò fuori un sospiro, crollò sul letto guardando il soffitto e probabilmente giunse alla conclusione che non c’era stato nessuno..
“Tutto ok Mara..ti prometto che domani sistemano la finestra!! Tutto a posto!”
La cinse in un abbraccio affettuoso, un po’ compassionevole forse ma poco importava…Mara non ci stava facendo caso… lei stava pensando a quegli occhi.
***
Non aveva chiuso occhio. Era rimasta tutta la notte a fissare quella dannata finestra. Era rimasta tutta la notte con le orecchie tese, respirando piano. Aspettando quel rumore sul terrazzino. Aspettando quell’ombra alla finestra, quegli occhi che sapevano accarezzare.
La sveglia di Alberto arrivò finalmente come un sollievo per Mara. La giornata ricominciava, poteva distrarsi e fare qualcosa, togliersi dal letto e da quella finestra. Velocemente andò in cucina a preparare la colazione, Alberto partiva per Roma.
Era un po’ preoccupato, più affettuoso e premuroso del solito. L’aveva vista scossa e i suoi tentativi di rassicurarlo non avevano avuto molto successo.
“Vuoi che cancelli lo stage? Preferisci rimanga qui?”
“No. Vai tranquillo, oggi sistemano la finestra e probabilmente è stata solo la mia immaginazione. Dovessi aver paura posso sempre salire da mia sorella. Non preoccuparti tesoro. Grazie”.
“Ok, torno venerdì, sono solo due giorni ma se mi chiami sarò qui in un paio d’ore con il primo volo ok?”
“Certo ma non preoccuparti… ho dormito poco. Tutto qui.”
Con un bacio lo congedò alla porta, si volevano tanto bene e se ne sarebbero voluti per sempre, ma la passione era da troppo tempo svanita e sarebbe stato difficile riaccenderla. Mara lo sapeva. E sicuramente lo sapeva anche lui, pensava Mara.
Chiuse la porta con sollievo. Doveva pensare. Doveva capire cosa sentiva, cosa bruciava dentro, cosa era quello sconvolgimento, quella improvvisa risolutezza, coraggio e forza che sentiva dentro. Si sedette pesantemente sul divano, si raggomitolò su se stessa con una tazza di the fumante nelle mani e nel silenzio della casa rimase li a pensare per ore.
Fu il campanello a riportarla alla realtà. Si era appisolata alla fine, stremata dalla notte e dai pensieri. Il fabbro finalmente che veniva a sistemare quella maledetta finestra. Lo accompagnò alla camera e tornò sul divano. Il rimuginare aveva localizzato in parte il suo malessere. Non era terrorizzata. Quell’uomo avrebbe potuto ucciderli, avrebbe potuto fare loro molto male, avrebbe potuto rovinare le loro vite. Mara avrebbe invece dovuto essere terrorizzata dalla cosa. Perché non aveva urlato subito. Perché era rimasta così calma…perché aveva ammesso che forse non aveva visto nulla, tranquillizzando così Alberto? Sarebbe stata sola in casa quella notte. La cosa avrebbe dovuto preoccuparla e invece era calma. Non si sentiva debole, non si sentiva vulnerabile. Si sentiva forte e la cosa non aveva alcun senso logico.
Terminato il lavoro, il fabbro dimostrò a Mara il ripristinato funzionamento della porta finestra. Mara provò lei stessa ad aprire e poi chiudere, controllando non fosse possibile spingerla ed aprirla nuovamente. Soddisfatta lo pagò e lo accompagnò alla porta.
Aveva passato il pomeriggio dalla sorella e le sue figlie. Stare con loro la aveva distratta abbastanza. Emilia aveva sentito l’urlo durante la notte e Marco, il marito era tra gli apparentemente numerosi vicini di casa che ora conoscevano le dimensioni dell’uccello di Alberto. Avevano cenato insieme ma senza discutere dell’accaduto. Anche la sorella era giunta prematuramente alla conclusione che il tutto era da attribuire alla fervida immaginazione di Mara.
La videochiamata su Skype era stata relativamente veloce. Non ci aveva messo molto a tranquillizzare ulteriormente Alberto. Gli aveva detto che era esausta, ed era vero. Sarebbe andata subito a nanna. Non aveva assolutamente voglia di uscire con le amiche, gli aveva detto, voleva solo dormire.
Si era spogliata nuda come al solito. Dopo essersi guardata allo specchio e concluso di essere anche quella sera, una bella donna, aveva spento le luci e controllato con attenzione che la finestra fosse chiusa correttamente anche se per un attimo, un assurdo istante, aveva esitato e contemplato la demenziale possibilità di lasciarla aperta. Coricatasi, aveva lasciato scorrere la mano lungo la gamba, il suo inguine, un dito sul suo amico clitoride per finire sul capezzolo. Si era inumidita immediatamente ma era troppo stanca per accarezzarsi. Si girò su di un fianco e sprofondò immediatamente in un sonno profondo e ristoratore.
***
Il mattino arrivò con un carico di risolutezza insperato. Mara si alzò determinata. Era ora di iniziare una nuova fase della sua vita. Qualcosa doveva necessariamente cambiare drasticamente. La sua era noia, era insoddisfazione, era frustrazione. Si vestì con l’intenzione di piacere. Di affascinare. Con una precisa lista di persone amiche in mente usci di casa munita di un solo obiettivo. Oggi avrebbe trovato un lavoro.
Non le fu difficile grazie al suo ottimo curriculum scolastico ed universitario, il fatto che non avesse grosse pretese in merito a retribuzione o responsabilità, il network di conoscenze che era riuscita a mantenere negli anni e la sua femminilità. Mara sapeva di piacere. Il tutto le aveva consentito di tornare a casa quel tardo pomeriggio con tre diverse proposte che avrebbe potuto concretizzare la settimana successiva dopo i colloqui che almeno per due di questi sembravano essere proforma.
Pimpante, aveva raccontato il tutto ad Alberto su Skype. Le era sembrato piuttosto sorpreso ma compiaciuto. Aveva il suo supporto ed approvazione e la cosa le faceva piacere. Era cambiata, Mara aveva un piano. La sua giornata era stata produttiva e non vedeva l’ora di affrontarne una nuova l’indomani.
Aveva cenato tranquilla, senza televisione, lei e i suoi pensieri. Qualche messaggio su whatsapp con le amiche alle quali aveva comunicato la sua ritrovata risolutezza. Tutti erano sembrati entusiasti del cambiamento. Con un sorriso stava chiudendo la giornata. Si prese cura di se con un lungo bagno caldo. Con cura si era asciugata il corpo e curata la pelle con un velo di crema. Aveva massaggiato le sue gambe, il suo petto le sue braccia compiaciuta. Spente le luci del bagno e della camera si era avvicinata al letto, aveva guardato fuori attraverso i vetri della finestra ancora chiusa, tranquilla che nell’oscurità nessuno l’avrebbe vista. Rimase li qualche secondo ad osservare il passaggio delle macchine di sotto, i marciapiedi vuoti, la vita dentro gli appartamenti di fronte e poi senza la minima esitazione aveva sbloccato la serratura della finestra, azionato la maniglia e l’aveva spalancata. Fino al battente. Si era girata, spostate le lenzuola si era coricata continuando a guardare fuori. Ed aveva preso sonno.
Erano da poco passate le tre quando aveva sentito di nuovo il rumore. Aveva aperto gli occhi senza muoversi e lo aveva guardato mentre scavalcava la ringhiera del terrazzino. Era agile e morbido nei movimenti. Socchiuse gli occhi facendo finta di dormire, senza muovere un muscolo, osservandolo attraverso le palpebre semichiuse. Non aveva nulla nelle mani e la cosa non la stupiva. Non le avrebbe mai fatto del male ne era sicura. Una volta sul terrazzino, si era chinato ed avvicinato alla finestra lungo lo stipite. Guardava dentro, guardava lei, guardava dietro di lei, lo spazio vuoto dove avrebbe dovuto essere Alberto. Mara immaginava lo stupore, la confusione e la curiosità che sicuramente stava provando vista l’esitazione. Sembrava incerto ed insicuro sul da farsi. Passarono così una manciata di secondi interminabili e finalmente aveva fatto il passo che lo separava dalla camera. Si era avvicinato e la stava guardando. L’aveva guardata da capo a piedi soffermandosi sulle sue curve. Poi era tornato a guardarla in viso. Con l’uomo a meno di un metro di distanza Mara lentamente aprì gli occhi fissandolo inespressiva. Colse l’ulteriore sorpresa di lui e l’istinto di ritornare sui suoi passi per non spaventarla. Mara con gli stessi gesti che lui aveva usato durante il loro primo incontro gli fece cenno di fermarsi. Di non avere paura. Senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi Mara lentamente si girò supina, rilassò le spalle mostrando in tutta la sua gloria il suo seno sodo e i capezzoli turgidi che puntavano il soffitto. Stese le gambe e le divaricò leggermente. Mosse le braccia all’unisono e le adagiò tra la sua testa e la testiera del letto.
L’incredulità dell’uomo era palpabile. L’incertezza gli rallentava i movimenti. Dopo altri interminabili istanti si mosse verso di lei. Si sedette sul ciglio del letto, pose una mano sul suo seno e scivolò lentamente sul suo ventre e poi sul suo sesso. Scese ulteriormente lungo l’interno della sua gamba spostandola ulteriormente verso di se per poi tornare con il palmo della mano sul suo monte di Venere. Le sue dita iniziarono a palpeggiarle le grandi labbra che si inumidirono velocemente sotto la piacevole stimolazione. Il suo dito medio trovò varco nella carne e scivolò all’interno causando una fitta di piacere in Mara che allargò ulteriormente le gambe favorendo un accesso più profondo e arcuando la schiena per offrire tutta se stessa al piacere. Lui continuò l’esplorazione con i movimenti giusti, ritmici, lenti mai bruschi e il primo orgasmo di Mara esplose velocemente contraendole i muscoli delle gambe e facendole emettere un gridolino sommesso.
Mara strinse le cosce, bloccando la mano dentro di se. Con un deciso movimento iniziò a rotolare dalla parte opposta dell’uomo e con le mani gli prese la testa favorendone lo scivolare sul letto alla sua destra. Lui non se l’aspettava ma non aveva posto la minima resistenza. Se questa femmina voleva guidare le danze poteva anche lasciarglielo fare. Sfilò le dita dalla vagina di Mara e scivolò di fianco a lei pancia all’aria, la testa sul cuscino di Alberto. Le sorrise, genuinamente divertito. Si portò le dita umide di lei al viso, ne annusò l’essenza e compiaciuto ne assaggiò il gusto leccandosi le dita. Mara restituì il sorriso e gli salì sopra. Gli mise il sesso bagnato sopra il suo spingendo e sentì il gonfiore sotto la tuta sportiva che indossava. Scivolò sulle sue ginocchia e con entrambe le mani liberò il suo ventre rivelando la sua asta perfettamente eretta e gonfia. Mara volle prima toccarlo e lo massaggiò con la mano destra, cominciando dalla punta della sua cappella fece scorrere il suo palmo lungo l’asta fino alla base trascinando la pelle in basso scoprendo la totalità della cappella poi verso l’alto lungo tutta la sua lunghezza e di nuovo giù fino alla base. Rimase un istante ad ammirare la goccia di liquido pre-seminale apparsa dall’orifizio, prova inappellabile del piacere che il suo ospite stava provando. Un altro giro con la mano destra e poi entrambe le mani a spalmare quel piacere lungo l’asta che a breve avrebbe avuto dentro di se. Non voleva aspettare oltre. Risalì il corpo di lui strofinando il pube sulla sua gamba e lasciando una scia di piacere. Giunse al bacino e guidando il pene separò le labbra con la punta e l’appoggiò all’apertura per lasciarsi quindi cadere pesantemente sul suo bacino.
L’asta la penetrò profondamente, fino in fondo. Un gemito uscì dalla bocca di lei già prossima al secondo orgasmo della serata. “A quanto pare Mara è multiorgasmica” pensò la parte pudica di lei, ormai relegata in un angolo dimenticato della sua anima. Le sue gambe avvolsero le gambe di lui in una stretta che quasi lo immobilizzò. Spinse ancora più giù divorandogli il pene in tutta la sua lunghezza. Iniziò a scivolare avanti e indietro strofinando il clitoride sul suo addome trovando sostegno e appoggio sulle sue braccia muscolose che avvinghiò con le mani. Quattro, cinque, sei colpi forti non diedero scampo alla sua vittima che esplose in un ringhio animalesco emettendo tutto il seme caldo che aveva dentro spruzzandolo con potenza in fondo alla sua vagina. Il fiotto bollente, il pulsare dentro la vagina e la sua espressione orgasmica diede fuoco alle polveri del suo piacere e per qualche istante Mara fu pervasa da spasmi incontrollabili lungo tutto il corpo che non aveva mai immaginato di poter provare. Perse il controllo dei propri muscoli e in uno sciame convulsivo crollò sul corpo dell’uomo spalmandocisi sopra cercando una penetrazione sempre più profonda…come se fosse possibile.
Ci vollero alcuni minuti prima di tornare in se. Mara riaprì gli occhi, ritrovando il controllo del respiro. Lasciò la presa dai bicipiti di lui e mollò la morsa delle sue gambe. Scivolò di lato estraendo lentamente il pene dalla guaina. Vibrò ad ogni millimetro. Con un respiro profondo si lasciò andare su un fianco dove prese un attimo di pausa. Lentamente procedette a retrarre le sue mani dal corpo di lui e quando non vi fu più contatto trovò il coraggio di alzare gli occhi ed incontrare i suoi. Li trovò grandi, belli ma ancora attoniti, esterrefatti, certamente increduli di quanto era appena successo. Li fissò per qualche secondo. Poi volse lo sguardo alla finestra sempre spalancata e quindi di nuovo a lui. Lui colse il messaggio. Scivolò indietro verso il bordo del materasso allontanandosi da lei. Scese dal letto, si ricompose i capelli lunghi, la guardò ancora con uno sguardo incerto come per chiederle cosa fare. Mara annuì sicura, forse anche una punta spazientita eliminando in maniera impietosa ogni speranza residua. L’intruso si volse verso la finestra e nel silenzio si riassorbì nell’oscurità del viale.
Mara fece un ultimo sforzo e si alzò dal letto. Mosse un passo verso la finestra e la chiuse bloccandola. Con veloci movimenti delle braccia abbassò completamente la persiana e si lasciò cadere sul letto. Abbracciò il letto e le venne da ridere, “c’è un nuovo record tra i tuoi orgasmi Mara!” Disse ad alta voce.
Sistemò il cuscino, pose la mano sulla figa accoccolandosi su se stessa,
“…e non sarà l’ultimo!”.
Il sorriso rimase sulle sue labbra mentre Mara prese sonno serena e appagata.
6
1
5 years ago
moltosimpatici,
50/50
Last visit: 1 year ago
-
Primo massaggio a quattro mani
Era da tempo che proponevo di fare un massaggio alla mia compagna. Dopo tanti dinieghi e rinunce, sembra stavolta accetti, anche perché avevo già concordato un appuntamento con un massaggiatore olistico. È così che, con tanta agitazione accetta di prepararsi, senza nessuna certezza ma forse lei inizia ad immaginarsi qualche possibile epilogo oltre il puro massaggio al punto che accetta anche una accurata depilazione alla sua ancor bella topina nonostante non sia più una ragazza.
Con mia grande attenzione e anche tanta eccitazione la depilo con cura tutta la zona intima. Iniziò con la parte davanti, lasciando solo una striscia di peli sopra alla sua già gonfia Figona, procedo poi con le labbra, l’interno labbra e qua inizia la parte più difficile per me ossia quando vedo che inizia a bagnarsi senza limiti. mi riesce davvero complicato restare vestito, ma volevo tenere tutto per il dopo. A fatica riesco a terminare il mio lavoro compreso la parte posteriore del culetto e con tanta attenzione a rendere liscia tutta la zona come fosse una bimba.
Finito il non semplice compito, ci muoviamo per raggiungere lo studio del massaggiatore, io lo avevo già provato e mi sono fidato a proporlo essendo lui una splendida persona e pure lo studio davvero curato e pulito in maniera impeccabile, ero certo della favorevole impressione che avrebbe avuto la mia lei. Almeno volevo evitare avesse altri imbarazzi oltre a quanto già di alto livello che percepivo e dovuto al fatto di svestirsi davanti ad un terzo.
Naturalmente ho fatto tutto il possibile per rendere la cosa il più naturale possibile, arrivati a destinazione ci accoglie il massaggiatore con Una gentilezze ed una cordialità più che rassicurante e questo predispone la situazione in maniera ottimale.
Fatte le presentazioni e cercando lui di capire da me come avrebbe dovuto comportarsi, se osare e fin dove, Invita poi la mia lei a svestirsi, ad indossare lo slip leggero da massaggio ed a sistemarsi sul lettino intanto che anche lui si prepara. Io non sono riuscito ad esprimermi come avrei voluto, ho creato di trasmettere a lui di partire professionale poi a seconda degli sviluppi, intensificare azioni più spinte o no, dettate dallo stato gradimento di lei.
Finalmente rientra ed inizia la sua opera spalmando l’olio a schiena, alle gambe, e sui glutei, poi parte con l’azione del massaggio vero. Dice di trovarla molto tesa e lavora molto sui punti dove rileva la maggior tensione muscolare poi, con il sensibile miglioramento, allarga le zone di azione. Lui mi guarda inviandomi messaggi come per dire, posso azzardare?, io vorrei urlare vaiiiiii, ma non posso e vado con cautela ma cerco di tramettere un prova ad osare un po di più!
Inizia pertanto ad infilarsi un attimo di più tra le natiche che lei sembra tenere chiuse sicuramente per la sua iniziale premura puritana. La conosco e so benissimo che superata una certa fase, dopo diventa molto più disponibile ad accettare situazioni che al primo impatto non vuol nemmeno sentir nominare, non sarebbe la prima volta che fa impazzire oltre a me qualche altro uomo.
Visto che l’indecisione persiste mi alzo dalla sedia, dove ero sistemato in qualità di guardiano ammiratore, per intervenire nel massaggio cercando di copiare le azioni del più esperto massaggiatore, polpacci, cosce, schiena poi di nuovo polpacci, cosce ed ogni volto un maggior affondo tra le chiappe dove il sottilissimo filo dello slip non riusciva a celare un invitante buchetto. La temperatura sale, lei sempre più tranquilla e ricettiva, mi infilo sempre un di più come ad invitare anche l’altro ad osare. Lui le chiede di girarsi e qua succede il mio ulteriore scossone nei panataloni, i suoi seni compaiono e si presentano a noi in tutto la sua generosità, un quarta super.
Continuamo allo sfregare a 4 mani sul corpo di lei, gambe, cosce, addome, tette poi ritorno addome con sempre di più passagggi in zona ravvicinata alla sua stupenda ed oramai gonfia di piacere, Figona. Persiste ancora lo slippino di plastica che però sempre più risulta inutile ed un di più, le sue gonfie labbra escono, ora da una parte, ora dall’altra, anche perché io sempre cercavo la maniera di tirare lo slippino a dx o sx nell’azione del massaggio.
Oramai ho valutato fosse giunto il momento che lei avrebbe consentito mostrare la sua figa in tutta la sua bellezza ad un altro uomo ed in mia presenza, ho pertanto sfilato con lente manovre lo slippino e sua maestà “la figa” ci è apparsa meravigliosa. Anche il massaggiore ho percepito il suo stato di eccitazione, tentando in tutte le occasioni di sfregare il suo oramai cazzone sulla lei nelle sue operazione di massaggio. Abbiamo poi proseguito nella nostra azione e sempre più incisiva fino ad occuparci in perfetta sintonia, prima sulle tette poi sulla figa tenendo e stimolamndo il smpre più bagnato clitoride tra le nostre dita, ammirando il volto compiaciuto ed in pieno senso di appagamento.
Non abbiamo voluto andare oltre per questa volta ma siamo riusciti a farci promettere dalla mia lei che ci ripagherà entrambi ed assieme di simile massaggio e non vedo l’ora di riceverlo, anche perché mi ha confessato nella successiva fantastica scopata appena rientrati, che vorrà scoprire cosa esiste sotto ai pantaloncini del bravo professionista.
Davvero una bellissima ed indimenticabile esperieza, della quale spero avere presto il proseguo per raccontarlo.
38
0
5 years ago
ugo61,
59
Last visit: 3 months ago
-
Un amico … tra di noi
Federica, è una ragazza con cui ho percorso un bel pezzo del sentiero della mia vita. Quasi dieci anni. Ci siamo conosciuti quando avevamo appena 26 anni io e 24 lei.
Una ragazza molto bella e ben fatta, dall’aspetto dolcissimo e dai modi estremamente tranquilli e cordiali.
Per chi la conosceva solo superficialmente, appariva come la classica ragazza seria, tutta casa e lavoro.
Io che la conoscevo in profondità, anche negli aspetti più intimi e nascosti, ero conscio della sua vera natura selvaggia e molto trasgressiva, a letto nulla era impossibile con lei. La sua idea di sesso libero poteva tranquillamente sconvolgere anche una porno star. Non aveva limiti.
Una sera, io e Federica, eravamo seduti sul letto, a guardare la TV. Parlando del più e del meno, ci ritrovammo a ricordare le nostre amicizie passate e le potenziali amicizie future.
Poi, lei, inaspettatamente, mi fece una domanda: "Quindi, tu ancora mantieni i contatti con Fernando?"
Fernando era un mio grande amico, con cui avevamo condiviso tante esperienze e con cui, da qualche tempo, non ci sentivamo più, anche perché vivevamo in città diverse.
"No, davvero!!! – affermai – è stato tanto tempo fa l’ultima volta che l’ho sentito. Perché mi chiedi di lui? "
"Oh, non ho nessun motivo particolare. Tutto questo parlare circa il passato mi ha fatto pensare a lui. È successo qualcosa tra di voi, avete litigato per qualche motivo?"
"No, non proprio. Dopo la laurea, per via del lavoro è semplicemente andato via, e gradualmente non ci siamo sentiti più.” - ho risposto.
"Quindi, se tornasse in città ti potrebbe interessare ad uscire con lui?" - chiese Federica.
"Sì, certo, perché no" - risposi.
"Bene," - disse lei - "perché hai ricevuto oggi una chiamata da lui. C’è un messaggio registrato nella segreteria telefonica. Sta tornando in città per lavoro, e voleva incontrarti!"
"Oh, ok, perché tutti questi preamboli, perché non me lo hai detto subito?" - ho chiesto.
"Beh, perché stavo pensando a qualcosa, ascoltami e dimmi cosa ne pensi" – disse Federica.
"Ok, vai avanti."
"So, perché ne abbiamo parlato, quanto ti siano piaciute le tue precedenti esperienze, e che non te ne penti, hai persino detto che, probabilmente, ti farebbe piacere fare ancora del sesso in tre. Non ci ho mai pensato molto fino a quando oggi non ha chiamato Fernando, mi ha fatto riflettere, e la cosa mi ha fatto davvero molto eccitare, penso che sarebbe incredibilmente stimolante avere un rapporto a tre con un altro ragazzo. Non posso spiegarlo, ma l'idea di averti assieme ad un altro uomo mi fa bagnare solo a pensarci. Fernando è tornato nella nostra città per una visita temporanea e dato il tuo passato di amicizia, potresti essere disposto a provare a fare qualcosa del genere con lui?" - mi guardò speranzosa.
Potrei dire che era davvero eccitata da questa idea, spesso durante le nostre scopate, immaginava una cosa del genere. All'inizio ero leggermente contrariato. Non volevo che un altro uomo toccasse la mia donna.
Questa ultima richiesta di Federica mi ha fatto riflettere. Infondo, Federica era una donna così straordinaria. Si concedeva e mi lasciava fare tutto il sesso che volevo, anche assieme ad altre donne, come potevo io dirle di no per un altro uomo? Inoltre, dovevo ammettere, l'idea di Fernando tra di noi non mi dispiaceva.
Dopo questa attenta considerazione le ho risposto.
"Ti piace davvero questa idea, vero?" - ho chiesto.
"Si, sono davvero interessata, ma se non vuoi …. capisco" - disse lei.
"No, sei stata così brava in tutto questo periodo con me, te lo meriti, certo che non posso promettere nulla, per quanto ne so, Fernando ha una relazione seria."
"Capisco, ma ci proverai? "- chiese.
"Sì, e ad essere onesti, l'idea di rincontrarlo, dopo le tante situazioni avute insieme durante la nostra lunga amicizia, mi ha molto emozionato" - risposi.
"Ohhhh, lo farai allora?" - chiese mentre faceva scivolare la mano sotto le coperte.
Mi scappò un gemito quando la sua mano morbida trovò il mio cazzo, ormai già rigido. Ha avvolto le sue dita attorno ad esso e lentamente ha cominciato a masturbarmi.
"Mmmm, sei davvero eccitato dall'idea, vero?" – chiese - "Scommetto che ci stai pensando in questo momento. Stai immaginando che questa mano che ti accarezza lentamente, possa passare anche sul cazzo di Fernando? Non ti piacerebbe che prendessi il suo cazzo duro in bocca? E dopo, lui lo infila in profondità nella mia fica …. ancora e ancora?"
Queste chiacchiere indecenti mi stavano facendo impazzire. Dovevo ammettere che mi piaceva davvero l'idea di guardare il mio vecchio amico scopare Federica. Potevo immaginarla inginocchiata che veniva montata in profondità e, potevo sentire i suoi profondi gemiti di piacere. Federica ha visto come mi accendevo e mi ha interrotto. Ha buttato via le coperte e rapidamente mi ha montato. Il mio cazzo scivolò facilmente dentro di lei, era praticamente gocciolante di umori.
"Cavalcami Federica, sììììì, cavalcami forte" - le dissi.
"Sìiiii, Luca, sìììììì, il tuo cazzo è così duro e profondo in me. È così bello" - esclamò.
Federica mi cavalcava con forza e con una velocità crescente. I grandi seni rimbalzavano splendidamente con il movimento. Ero praticamente ipnotizzato. In poco tempo sentivo quel familiare formicolio nei miei coglioni.
Il corpo di Federica iniziò a contorcersi in spasmi quando raggiunse l'orgasmo. Strinse le sue ginocchia strettamente contro il mio corpo mentre vibrava. Anche la sua fica si è stretta sul mio cazzo avvolgendolo completamente.
Mi sono arcuato di più e ho spinto con più forza dentro di lei il mio cazzo, sentivo che stavo per esplodere dentro di lei.
"Oh dio, sì, dammi il tuo sperma, riempimi Luca!" - urlò.
Mentre ansimavamo entrambi, lei aumentò i suoi movimenti facendo esplodere il mio cazzo dal piacere, il mio seme allagò la sua figa.
Le si accovacciò su di me lasciando il mio cazzo, ormai moscio, dentro di lei.
Io, allungando la mano, raggiunsi il comodino e presi il telefono.
"Che cosa stai facendo?" - Chiese.
"Sto chiamando Fernando, vediamo come sta, prendiamo contatto" - risposi con un sorriso.
"Sei meraviglioso!" - rispose lei.
Ho cercato il suo numero e l'ho chiamato. Il suo telefono squillò un paio di volte, poi rispose.
"Ehi, Fernando, sono Luca, la mia ragazza mi ha detto che mi cercavi".
"Ehi amico, sì, sì, sono in città per il fine settimana, speravo che potessimo incontrarci e fare una rimpatriata."
"Certo, ci piacerebbe stare insieme, che ne dici di cenare domani sera?"
"Perfetto, mi trovo in centro, c'è un ristorante carino a un paio di isolati dal mio albergo, come ti suona?"
"Certamente, per noi va bene" - Risposi.
"Ok, ci vediamo li, ti aspetto alle 20 al bar del ristorante."
"A domani, abbi cura di te."
Ho riattaccato il telefono. Federica era assolutamente estasiata. Ormai si era fatto un po' tardi, quindi ci siamo addormentati.
Quella notte ho fatto dei sogni piuttosto vivaci ed eccitanti. Erano pieni di ogni sorta di visioni di donne e uomini in varie scene caricate di erotismo.
Quando arrivo il mattino, mi svegliai con un furioso impeto. Per fortuna avevo una bella donna nel letto accanto a me per aiutarmi con un tale problema. Mi sono accoccolato vicino a lei, premendo contro il suo sedere.
Lei si è svegliata e mi ha fatto le fusa.
"Mmmm. Sembra che qualcuno abbia fatto sogni piacevoli questa notte!!!"
"Li ho fatti, e ora ho un serio bisogno di sollievo!!!!"
"Povero piccolo, bene, sdraiati e lascia che la tua donna si prenda cura di te" - si girò verso di me e mi spinse sulla schiena. Poi allontanò via le coperte fino alle ginocchia, esponendo la mia erezione spessa e dura. Si è arrampicata tra le mie gambe e mi ha iniziato a leccare il cazzo dappertutto.
La sensazione è stata incredibile. Ero così sensibile per via di tutti i sogni della notte prima che sentivo che sarei arrivato quasi subito.
Lei percependo le mie condizioni, strinse forte la base del mio cazzo per impedirmi di venire. Soddisfatto del fatto che non avevo intenzione di sborrare proprio in quel momento lei abbassò la testa e prese il mio cazzo in profondità nella sua bocca. Federica era una maestra dei pompini. Sembrava che ogni parte del mio cazzo ricevesse uguale attenzione, e mi stava facendo impazzire. Dopo pochi minuti, non ne potevo più, e l'ho avvertita.
"Oh Dio. Federica, sto sborrando" - Lei fece scivolare la bocca in modo che la cappella fosse per intero nella sua bocca.
Tutto il mio corpo si irrigidì e, poi, ho fatto esplodere il mio primo colpo in profondità nella sua bocca. Ho continuato ad eiaculare ancora e ancora.
Lei ha tenuto duro il mio cazzo dentro la sua bocca, succhiando tutto il mio seme. Quando finalmente mi sono fermato, ha fatto scivolare il cazzo tra le labbra. Ha aperto la bocca per mostrarmi che stava ancora trattenendo il mio sperma. Poi mi guardò profondamente negli occhi e ingoiò tutto, leccandosi le labbra.
"Wow Federica, è stato incredibile, ne avevo davvero bisogno" - dissi.
"Piacere mio …. Tesoro!!!" - rispose lei con un sorriso.
Dopo di ciò ci siamo preparati per le attività previste per la nostra giornata.
Quando si avvicinava il momento della nostra cena con Fernando, visto che stavamo andando in un bel ristorante, volevamo vestirci adeguatamente.
Io indossai un paio di pantaloni neri, una camicia grigia e scarpe nere.
Federica, bellissima, in un abito rosso scuro, lungo fino alle caviglie ma tanto stretto da abbracciare i suoi fianchi. Le sottili bretelle dell’abito le cingevano le spalle, uno scollo a V molto profondo metteva in risalto le sue tette. L’abito aveva uno spacco alto su una gamba con il quale scopriva oltre il polpaccio buona parte della sua coscia. Indossava un paio di scarpe rosse con tacchi alti. Aveva i capelli sistemati elegantemente. Le sue labbra erano di una tonalità di rosso abbinate al suo vestito. Infine, portava una lunga collana con un ciondolo che pendeva nella sua scollatura.
Il suo intero look era elegante e sexy allo stesso tempo. Era bellissima e lei lo sapeva.
Ero certo che questa mise avrebbe fatto impazzire Fernando.
"Accidenti, penso che avrai la sua attenzione" – le dissi.
"Questa è l'idea" - rispose lei con un ghigno.
Siamo saliti in macchina e ci siamo diretti per incontrare Fernando. Posteggiai vicino il ristorante, c'erano alcuni uomini in piedi fuori e subito tutti gli occhi si posarono su di lei. Le uniche occhiate che ho avuto sono state quelle dell'invidia. Entrammo nel ristorante e andammo al bar dove dovevamo incontrare Fernando.
Ho camminato davanti a Federica sperando di nasconderla da lui fino all'ultimo minuto. L'ho visto seduto al bar sorseggiare quello che sembrava un Campari. Mentre mi avvicinavo, alzò lo sguardo e mi vide. Si alzò immediatamente e venne a salutarmi. Ci siamo stretti l'un l'altro.
"Luca, è bello vederti" - disse.
"Ed io di vedere te, è da troppo tempo che non si sta insieme." - ho risposto.
"Questa è la mia ragazza, Federica …. Federica, questo e Fernando." - con ciò mi sono tolto di mezzo.
Federica tese la mano verso Fernando …. i suoi occhi si spalancarono.
"Wow Luca, non mi avevi detto nulla di Federica …. è una splendida donna …. come sei riuscito a conquistarla? È molto bello conoscerti.”
"Il piacere è tutto mio, Luca mi ha parlato molto di te, e sono contento di avere finalmente avuto l'opportunità di incontrarti" - rispose lei con uno sguardo accattivante.
Ovviamente Fernando era un po' sorpreso dal tono civettuolo della sua voce.
"Allora, andiamo a sederci per la cena" - rispose.
"Mi sembra una buona idea" – disse Federica.
Dopo esserci seduti, Fernando ha iniziato a parlare della sua nuova attività, spiegando perché si trovava in città. Stava lavorando per una buona compagnia, e gli piaceva davvero il periodo che stava vivendo.
Mentre la cena progrediva, Federica diventò più provocante che mai. Faceva di tutto, si inventava qualsiasi scusa per toccare la mano o il braccio di Fernando. Rise delle sue battute un po' più del necessario. Alcune volte ho visto il volto di Fernando avere una espressione un po' scioccata.
A un certo punto, Fernando si scusò perché doveva andare in bagno.
"Be', penso che tu ti sta impegnando per farti notare” – dissi a Federica.
"Questa è l'idea," rispose maliziosamente.
"Non ho potuto fare a meno di notare alcune espressioni di sorpresa da parte di Fernando. Stai giocando con lui?" - ho chiesto.
"Se intendi se sto provocando Fernando, la risposta è sì!!! Ho stuzzicato il suo cazzo e le sue palle con il piede sotto il tavolo" - rispose lei.
"Wow, sei cattiva!!!!"
Proprio in quel momento ritornò Fernando. Ordinammo il dessert. Mentre completavamo la cena, si capiva che Fernando si sentiva, ovviamente, a disagio.
Speravo solo che Federica lo avesse abbastanza eccitato da permettere che il nostro piano giungesse a buon fine.
Quando il cameriere ha portato il conto, ho messo la mia carta giù per pagare io.
Federica si scusò ed andò in bagno. Fernando e io restammo seduti per un attimo in silenzio. Poi ho rotto il ghiaccio.
"Allora amico, sembri un po' preoccupato. C'è qualcosa che non va?" - ho chiesto.
Si agitò per un minuto poi rispose - "Beh, non so come dirtelo, ma la tua ragazza mi sta stuzzicando per tutta la cena."
"Davvero?" - dissi sorpreso - "Che cosa te lo fa pensare?"
"Beh, per tutta la sera è stata seducente, lo ammetto. Ma non è la cosa peggiore, per buona parte della cena mi ha praticamente stuzzicato con il piede sotto il tavolo, ho provato a resisterle, ma lei non lasciava in pace il mio cazzo. " – disse con timore.
Proprio in quel momento Federica tornò al tavolo - "Di cosa state parlando ragazzi" - chiese.
"Beh, Fernando, mi stava solo raccontando di come hai massaggiato, con i piedi, il suo cazzo per tutta la sera" - risposi calmo.
"Cosa posso dire" - rispose lei - "Non potevo fare a meno di farlo, la cosa mi eccitava."
"Be', immagino ci sia solo una cosa da fare ora. Fernando, dovremo andare nella tua stanza in modo che la mia ragazza possa scoparti" - dissi.
L'espressione sul viso di Fernando era impagabile.
"Aspetta ….. Cosa? Vuoi che scopi Federica?" - chiese.
"E’ lei che vuole scopare con te, tra le altre cose, ed io gli ho detto che va bene" – dissi - "perché non saliamo nella tua stanza e ne parliamo ancora, a meno che tu non voglia farlo?" - chiesi.
"Oh, non devi chiedermelo due volte!" - disse eccitato.
Abbiamo lasciato il ristorante e raggiunto l'hotel. Quando siamo saliti nella stanza di Fernando ci siamo seduti tutti a parlare per qualche minuto.
La sua era una bella stanza, spaziosa.
"Quindi, immagino che voi abbiate pianificato tutto questo?" - disse Fernando.
"Indovinato, soprattutto lei" - ho risposto.
"Allora, cosa, mi lascerai fare sesso con Federica? Non ci sono vincoli?" - ha detto.
"Beh, è più di questo, lasciami spiegare" - risposi.
Ho continuato a dire a Fernando di come Federica sapeva tutto delle nostre storie. Rimase scioccato nell'apprendere che non solo sapeva della sua storia con mia sorella, ma anche di tutte le avventure sessuali che avevamo fatto insieme. Gli ho raccontato di come Federica sia stata perfetta nel farmi fare sesso, assieme, con alcune nostre amiche e che quindi non potevo dire di no a lei con un altro uomo. Poi gli dissi tutti i piani che Federica e io avevamo ipotizzato per questa notte.
"Quindi, se ti va di farlo, potremmo divertirci un po' come facevamo in passato con le altre ragazze" - dissi.
"Wow, non ho fatto niente del genere da molto tempo, beh, dall’ultima volta che siamo stati insieme." - rispose.
"Allora, cosa dici?" - ho chiesto.
"Stai scherzando?! Certamente sì, sono dentro!" - esclamò.
"Mmmm, sono contenta di essere qui" - intervenne Federica.
"Prima di essere coinvolto voglio davvero vedervi divertire un po'." – dissi.
"Devo ammettere che sono stato molto eccitato tutto il giorno a pensare a questo" – disse Federica mentre si avvicinava a Fernando.
Quando lo ha raggiunto, si è abbassata sulle ginocchia.
Quasi non riuscivo più a sopportare l'eccitazione.
Ho adorato Federica e abbiamo fatto sempre sesso fantastico.
Ma quella situazione mi eccitava enormemente.
Federica ha slacciato la cintura, poi, di seguito, ha aperto il bottone e la cerniera dei pantaloni. Gli sfilò le scarpe mentre abbassava i pantaloni e i boxer tutto in una volta.
Dopo aver tolto i pantaloni, si voltò per guardarmi. Poi, ha allungato la mano e lentamente ha iniziato ad accarezzare il suo cazzo.
Fernando gemeva di piacere.
Mentre una piccola goccia di pre-sperma brillava sulla punta dell’asta di Fernando, lei si sporse in avanti e inizio a leccarlo. Premette la sua testa della minchia sulle sue labbra e lentamente la fece scivolare dentro.
"Oh dio, quanto sei brava!!!" – disse Fernando.
"Oh Fernando, è così caldo il tuo pene" - disse Federica.
"Succhia bene il cazzo, vero? Dai dacci dentro Federica!!!" – dissi io.
Con quell'incoraggiamento, lei ha iniziato un ritmo di pompata in cui era così brava.
Con il suo membro duro, lungo, bello e bagnato, lo ha fatto scivolare per intero, senza sforzo, fino alla gola.
Ingoiandolo, lo massaggiava con la lingua.
Poi, lo faceva scorrere ed usava la lingua per leccare per tutta la lunghezza della verga e, infine, si soffermava sulla cappella una volta fuori dalla bocca.
"Dio è così bello, cazzo, non fermarti!!!" – disse Fernando.
"Sì, lo voglio far venire, ed ingoiare tutto il tuo sperma!" - disse Federica.
A questo punto Federica era sul letto accanto a noi. Il suo vestito era salito sopra i suoi fianchi. Si era tolta le mutandine e si stava masturbando furiosamente mentre succhiava Fernando.
Dall’accelerazione dei gemiti di Fernando si intuiva che si stava avvicinando a godere.
Vedevo che stava iniziando a spingere sempre di più dentro la bocca di Federica il suo cazzo. Quando il suo corpo si irrigidì, Federica afferrò le sue palle e le accarezzò mentre faceva scivolare fuori dalla bocca tutto il suo pene lasciando dentro solo la cappella.
Con l'altra mano la ha preso energicamente lungo l’asta ed ha iniziato a masturbarlo con movimenti ampi e veloci.
Lui gemette e inarcò la schiena.
Poi ha inondato la bocca di Federica di sperma.
Lei ha tenuto tutto in bocca, facendo attenzione a non perdere una goccia. Quando finalmente finì si alzò e mi mostrò lo sperma.
"Oh Luca, è così caldo!" – disse e, dopo, lo ha ingoiò.
"Accidenti, è stato incredibile!!!" – disse Fernando.
"Sono contenta di averlo fatto, non mi rendevo conto di quanto mi potesse piacere farlo davanti a Luca, fino a poco tempo fa" – rispose Federica.
"Merda, ho bisogno di tornare più spesso, credo!" – Ribattè lui
"Ragazzi, odio interrompere la rimpatriata, ma ho bisogno di farmi scopare. ORA!" - urlò Federica.
Abbiamo guardato Federica, lei aveva rimosso tutti i suoi vestiti tranne i suoi gioielli.
Era in bilico sul letto.
Le sue sensuali tette erano incoronate dalla collana che pendeva proprio al centro.
La situazione era incredibilmente erotica.
"Se ne hai ancora, è tutto tua" – dissi a Fernando.
"Oh, non sono neanche lontanamente finito" - ha esclamato Fernando.
"Mmm, allora vieni qui e metti quel grosso cazzo succoso nella mia figa."
Senza aspettare che l’avesse detto due volte, Fernando si alzò sul letto e in un colpo solo la sua minchia tornò in profondità nella mia ragazza.
Mi ha davvero fatto eccitare vederlo mentre la scopava.
Poi Federica mi ha guardato.
"Che cosa stai facendo Luca? Questo è un trio. Sali qui e mettimi in bocca quel tuo meraviglioso cazzo" - disse.
"Sì, signora!" - ho risposto.
Sono saltato sul letto di fronte a lei.
Ha subito infilato, per tutta la lunghezza, il mio cazzo dentro la sua bocca.
Non posso descrivere quanto sia stato fantastico.
Ho continuato a guardare avanti e indietro tra il mio cazzo che scivolava dentro e fuori dalla sua bocca e il mio migliore amico che la scopava da dietro come se non ci fosse un domani.
La situazione era così eccitante che non mi ci volle molto a raggiungere l’orgasmo.
"Cazzo, Federica, sto per venire." - gridai.
Non ha nemmeno perso un colpo.
Ha continuato a succhiare fino a quando le mie palle hanno cominciato a pompare quello che sembrava un secchio di sperma.
Mentre terminavo ho ritirato il mio cazzo dalla sua bocca e sono crollato sul letto accanto a loro.
Quindi, Fernando ha deciso di cambiare posizione.
Tirò fuori il cazzo e fece girare Federica, facendola adagiare sulla schiena.
Poi allargò le gambe e spinse il suo cazzo dentro di lei.
"Oh dio sìììììì, Fernando, cazzo, cazzo, cazzo!!!!!" - esclamò.
"Accidenti, la tua ragazza è incredibile!!!" - mi disse.
"Non devi dirmelo, so quanto sono fortunato!!!" - risposi.
Fernando stava scopando Federica come lei voleva.
Sono rimasto incantato dal movimento delle sue tette che rimbalzavano a ogni nuova spinta.
Lei accarezzava furiosamente il suo clitoride mentre Fernando la impalava inesorabilmente.
"Oh ... dio ... sto per godere" - disse lei - "Scopami, non fermarti, fammi venire!"
Dopo tutto ciò, tutto il suo corpo iniziò a tremare e tremare mentre un orgasmo mostruoso la squarciava.
Guardai mentre l'intero corpo di Fernando si irrigidiva.
Poi ha grugnito e scaricato il suo carico in profondità nella figa della mia ragazza.
Quando finirono, crollarono sul letto accanto a me.
"Santo cielo, è stato fantastico" - disse Fernando.
"Sì, lo è stato" - concordò Federica.
"È stato incredibilmente caldo guardarvi ragazzi" – dissi - "Mi sento pronto per ricominciare tutto di nuovo."
“Ooooh. Questo è quello che voglio sentire" - ha detto Federica - "C'è ancora dell'altro che voglio provare a fare. Luca voglio farmi scopare da Fernando nel culo."
E voltandosi verso Fernando, fece le fusa.
Fernando guardò verso la mia erezione, di nuovo dura come una pietra.
"Sembra che tu sia pronto per scopare di nuovo. Mi piacerebbe accontentare la tua donna." rispose Fernando alla sollecitazione di Federica.
Lei, allungando una mano nella sua borsa, ha tirato fuori una bottiglia di lubrificante che avevamo portato.
Federica fece sdraiare sulla pancia Fernando, gli mise un cuscino sotto per sollevarlo di più.
Il suo cazzo era completamente in erezione, si è avvicinata, e poi salendoci sopra, dopo aver versato dell’abbondante lubrificante, ha messo il suo buco increspato del culo sul cazzo di Fernando.
Ha, quindi, sollevato le sue ginocchia, e ha spinto la cappella del cazzo contro il suo buco.
La cappella scivolò facilmente nel suo sfintere.
Federica fece penetrare il cazzo di Fernando con molta attenzione, poi, con dei piccoli colpi rapidi, lo fece penetrare quasi per intero, facilitando lo scivolamento nel suo culo.
"Ohhhh Luca. È passato molto tempo dall’ultima volta che lo abbiamo fatto noi due, è bello avere dentro il cazzo di Fernando.” – disse Federica.
"Oh sììììììì. È bello anche per me!!!" - ha esclamato Fernando.
Quando il cazzo è entrato per intero, ed ha cominciato a spingere ritmicamente dentro e fuori dal suo culo, è stato incredibile.
Vedere Federica cavalcare mi ha eccitato così tanto che non ho esitato a ficcare il mio di cazzo nella sua bocca mentre lei continuava a scopare il suo culo con la minchia di Fernando.
Era incredibilmente eccitante guardarla muoversi sul suo lungo, grosso e duro cazzo mentre succhiava il mio.
"Ohhhhhh, dannazione, ragazzi, è fottutamente fantastico. Ohhhhhh, non fermatevi" - disse Fernando.
"Cazzo, sìììììì, Federica, succhia il mio cazzo mentre lui ti scopa il culo, la situazione è così eccitante!!!!!" - dissi.
Federica lancia lamenti di godimento per l'eccitazione e il piacere.
Il nostro ritmo continuava ad aumentare e stava crescendo verso il culmine.
All'improvviso ho sentito le mie palle stringersi e ho grugnito mentre scaricavo un enorme carico di sperma nella bocca di Federica.
La calda e umida bocca di Federica, unito alla visione del cazzo che se la scopava, mi eccitava immensamente.
Fernando, eccitatissimo gemeva e, si capiva in modo evidente, che stava per arrivare all’orgasmo. Poi, con un sussulto, ha svuotato tutto il suo sperma nel culo di Federica.
Proprio mentre finiva di deglutire le ultime mie gocce, Federica iniziò a tremare mentre le sue dita spingevano e massaggiavamo il suo clitoride.
"Wow, se avessi saputo che mi stava aspettando questo, sarei tornato prima!" - disse Fernando.
"Bene, ora lo sai. Sentiti libero di tornare in qualsiasi momento" - ho risposto.
"Sì ... fallo" - disse Federica con uno sguardo diabolico.
Dopo aver preso un po' di tempo per riprenderci, ci siamo appisolati insieme sul letto.
La mattina dopo eravamo ancora esausti ma completamente soddisfatti.
7
0
5 years ago
Al2016,
62
Last visit: 8 hours ago
-
La mia storia di cuckold 5
Nel 1995 vi era una vera e propria psicosi per l'AIDS, forse più di oggi, Ne avevamo parlato a lungo con R. che capiva le nostre perplessità. L'incontro successivo lui ci disse che teneva tantissimo al rapporto con noi due come coppia e ci fece vedere il certificato di sieronegatività. Aveva fatto le analisi del sangue e questo ovviamente sottintendeva la possibilità di lasciarci andare ad una conoscenza reciproca più approfondita.
A due settimane dal primo incontro Selene vestiva in minigonna generosa e camicetta, seduta sul divano a casa di R. , il bordo delle autoreggenti non aveva modo di starsene nascosto, con l'effetto di far gonfiare i rispettivi pacchi di noi due maschietti. Gli ultimi giorni prima dell'incontro io e lei avevamo parlato - e scopato - a lungo e lei era ragionevolmente sicura di poter contare sul mio consenso per andare oltre nel nostro rapporto con R.
Era sera, eravamo digiuni e il cinquantenne la portò in camera da letto per applicarle ancora una volta il plug anale ed uscire poi insieme a mangiare qualcosa. Io rimasi sulla soglia della porta un po' inebetito. Lei come da copione appoggiò le mani sul letto offrendo il posteriore ad R. Lui sollevò la minigonna e lentamente le abbassò le mutandine. Il superbo spettacolo della fica bagnata della mia fidanzata gli si parò dinanzi agli occhi. Invece di inserire asetticamente il plug come l'altra volta R. le posò le mani sulle natiche accarezzandole. Le sue mani con dolci movimenti circolari si spostarono verso il centro, fino a lambire le grandi labbra della fica di Selene che ormai grondavano umori. Era la primissima volta che lui la toccava intimamente. Io tirai fuori il cazzo duro e presi a menarmelo dolcemente. Ormai la consapevolezza di essere cuckold mi aveva pervaso i sensi. La mano di R. iniziò ad accarezzare la fica di Selene, indi si concentrò sulla clitoride. Lei iniziò ad agitarsi per il piacere. Si volse a guardarmi per un'ultima conferma, mi vide sbavare davanti a quella scena con il cazzo in mano e capì che poteva procedere. Staccò le mani dal letto, si girò, si sfilò del tutto le mutandine. Selene ed R. si guardarono per un istante poi furono l'uno tra le braccia dell'altra. Entrambi esplorarono avidamente la bocca dell'altro con la lingua, senza limitare copiosi travasi di saliva. Ci volle poco perchè il grosso cazzo del cinquantenne fuoriuscisse dalla cerniera dei pantaloni, ancor meno perchè le mani di lei lo avvolgessero delicatamente in un massaggio segatorio. Lei si sbilanciò all'indietro avvinghiata a lui trascinandoselo sopra e spalancando le cosce. L'uomo armeggiò per slacciarsi i pantaloni ed abbassarli quel tanto che bastava. La penetrazione, senza preservativo, avvenne immediatamente, Selene iniziò a mugolare incessantemente, io mi spostai dalla porta alla poltrona antistante al tetto e ricordo vividamente il culo scarno dell'uomo alzarsi ed abbassarsi ritmicamente tra le cosce aperte della mia fidanzata.
Guardando la scena pensavo che fino a quel momento l'unico uomo che l'aveva posseduta ero io, e che lei non avrebbe mai più potuto sussurrarmi all'orecchio quanto si sentiva felice di aver fatto l'amore soltanto con me. Eppure ero eccitato morbosamente davanti alla mia fidanzata che per la prima volta mi metteva le corna, seppur con il mio consenso. Mi menavo il cazzo allo stesso ritmo della loro chiavata, sforzandomi in ogni momento di non eiaculare, soprattutto per non dover affrontare il post-orgasmo davanti a loro che non avevano ancora finito, del tutto dimentichi della mia presenza.
Selene venne in un lungo orgasmo lamentoso intrecciando le gambe attorno al corpo del cinquantenne. Lui, come me, si trattenne per conservare le cartucce per il proseguo della serata-nottata.
Uscimmo in una bellissima serata romana, camminando tenendoci per mano in tre, con lei ovviamente al centro, per via dei Fori Imperiali. Qualcuno ci guardava con curiosità e malcelata malizia. Seduti al ristorante Selene era luminosa dalla felicità, teneva le mani di entrambi. Una tavolata di donne in uscita senza i compagni iniziò a fulminarci di occhiatacce, con commenti probabilmente assai salaci al nostro indirizzo. Selene se ne accorse subito e, assunto un atteggiamento di sfida, baciò profondamente prima me e subito dopo R., senza lasciarci le mani. Il tavolo delle streghe ammutolì, ma continui e veloci sguardi dardeggiavano su di noi autentiche lingue di fuoco.
Quella sera vivemmo un momento di indescrivibile felicità ed armonia, noi tre sentivamo di essere un cerchio perfetto. Io, con la sensazione inebriante di avere la mia donna condivisa con un altro uomo, più maturo ed esperto di noi, lui uomo solitario con la sensazione di avere trovato una coppia che dimostrava un autentico bisogno psicologico della sua presenza, lei estasiata dalla consapevolezza di avere due uomini completamente pazzi di lei, dediti soltanto al suo benessere ed al suo godimento.
Al ritorno a casa di R. ci mettemmo a guardare un film pornografico piuttosto pesante. Fui io ad esprimere il desiderio che Selene gli prendesse in bocca il membro. Furono felici di accontentarmi. Il cazzo del cinquantenne svettava tra i suoi inguini e la vorace lingua di Selene esplorava l'asta con evidente godimento. Le sue labbra avvolsero il glande dell'uomo che ben presto le sprofondò fino in gola. Mi accucciai dietro di lei, inginocchiata davanti al divano a succhiare, le scostai le mutandine e le esplorai la fica con la lingua, dove solo un paio di ore prima era transitato il cazzo dell'altro uomo.
I due mesi che frequentammo R. costituirono un periodo di grande pienezza sessuale.
Io e R. vedevamo film pornografici commentandoli, mentre lei pompinava l'uno masturbando l'altro, scambiando i cazzi continuamente. Selene imparò a prendere due cazzi in bocca contemporaneamente. R. la inculò a lungo profondamente mentre io mi masturbavo in poltrona, la sottoponemmo a numeroso doppie penetrazioni riempiendole entrambi i buchi e riuscendo perfino ad inserirle entrambi i cazzi nella fica. Io diventai esperto nel leccare la fica della mia fidanzata occupata dal cazzo dell'altro.
Tuttavia, come le rose di Marinella, però, ogni bel fiore appassisce presto, come il nostro sodalizio sessuale. Ci rivedemmo in totale soltanto altre 5 o 6 volte. R. iniziò a lavorare per dividerci, a lei parlava male di me ed a me parlava male di lei. Una sera decidemmo di andarcene in un locale e lui andò su tutte le furie perchè non lo avevamo coinvolto. Quando lui iniziò a contattare lei sostenendo di esserne innamorato e di volerla per sè capimmo di non avere alternative se non di troncare il rapporto.
Si concluse così l'iniziazione alla nostra futura vita sessuale, che vide lei diventare sempre più felicemente troia ed io sempre più felicemente cornuto.
8
0
5 years ago
romano1967,
47
Last visit: 5 years ago
-
Piccole trasgressioni.
Mi chiamo Matteo, ho ventisette anni e convivo con Giulia che ne ha ventisei. Io sono alto uno e settanta, fisico asciutto ma non palestrato, e ho una dotazione fra le gambe che va ben oltre la media, anzi credo che in lunghezza sia decisamente molto oltre. Giulia è una ragazza dal corpo stupendo, alta quasi come me, gambe lunghe e ben affusolate, con un culetto stupendo, viso bello, e sguardo solare, ma il suo punto di vera forza è il seno. Lo adoro. Una quasi quarta, o se vogliamo, una terza al massimo, che sta su sfidando ogni legge di gravità. Lei lo valorizza con reggiseni che lo gonfiano, e lo innalzano ancora di più e a volte il suo decoltè, rende satelliti tutti i maschi che incontra, che si girano ad ammirarla. La nostra storia è nata quattro anni fa, e dopo due ci siamo trasferiti per motivi di lavoro, in un’altra città. Vivendo in un contesto diverso e privo di amici, ma solo per lo più conoscenti, ci ha portato a dare sfogo alle nostre fantasie erotiche. Fin da subito abbiamo capito che, per noi il sesso era qualche cosa di speciale. Da quando ci siamo trasferiti è sempre stato un crescendo di emozioni. All’inizio era un poco restia ad assecondarmi, ma, da quando si è resa conto di quanto le piace essere ammirata, le cose vanno sempre meglio. Uno dei nostri giochi preferiti, è quando la faccio vestire con una mini molto corta, autoreggenti, tacchi altissimi, e una camicetta con il reggiseno extra push-up, che evidenzia ancora di più quella meraviglia di seno che si ritrova, e poi la faccio camminare davanti a me, distanziata di pochi metri, e mi godo lo sguardo allupato, e voglioso dei maschi che sbavano al sua passaggio. La sera poi, nel nostro letto, è sesso a sfinire, eccitati dalle situazioni, che in aggiunta a quelle vissute, immaginiamo avrebbero potuto crearsi. Un sabato pomeriggio, abbiamo deciso di andare a cena fuori. Lei sempre vestita sexy, era seduta accanto a me in auto, quando lungo il viale, abbiamo visto delle prostitute, allora lei mi ha chiesto, se sarei stato capace di andare con una di loro. L’ho guardata, cercando di capire dove voleva arrivare, e lei sollevando ancora un pò la mini, e scoprendo le gambe mi ha detto che avrei potuto immaginare lei che era salita in auto con me come una puttana. Ho trovato un parcheggio deserto, e ho reclinato il suo sedile, lei si è tolta il perizoma, e mi sono messo a scoparla come un pazzo eccitato da quella fantasia. Non c’è voluto molto tempo per farla godere e quando lei ha urlato tutto il suo piacere, lei quando gode urla tantissimo e forte, sono venuto dentro di lei inondandole la vagina con un fiume di sborra. Ci stavamo pulendo con dei fazzolettini quando ho visto due auto entrare nel parcheggio e preso dalla paura, ce ne siamo allontanati velocemente. Giunti al ristorante lei nello scendere dall’auto si è accorta che non aveva rimesso l’intimo. Ho insistito perche non lo indossasse, e alla fine siamo entrati con lei che era decisamente tesa convinta che tutti dentro il locale avrebbero saputo che era nuda sotto. Invece dopo un poco si è rilassata e la serata è stata molto bella e divertente con me che la stuzzicavo e alla fine quando siamo usciti eravamo molto eccitai entrambi che siamo tronati a casa a scopare come matti. Questa intensa emozione ci è durata un bel po’, e lei l’ha voluta ripetere diverse altre volte rendendo questo gioco uno dei nostri preferiti. Passato qualche mese un week end abbiamo deciso di andare in un hotel in montagna dove c’era anche una bella SPA. Quando siamo arrivati il povero concierge si è trovato davanti agli occhi il suo splendido seno e questo l’ha mandato nel pallone. Era confuso eccitato e ha pure sbagliato la chiave della nostra camera. Appena in camera Giulia ha voluto farsi una doccia e io eccitato da quanto successo prima ho iniziato a scoparla dentro la doccia. Lei era molto calda e vogliosa e mi sono messo a fantasticare con lei delle situazioni eccitanti che avrebbero potuto nascere in questa vacanza. Ero molto eccitato che sono venuto sulle sue tette e sul viso. Ci siamo trasferiti sul letto e mentre la scopavo ho notato che la nostra camera aveva un finestrone enorme che dava direttamente sulla piazza del paese. Immediatamente l’ho sollevata e appoggiata nuda conte la vetrata, da fuori chiunque alzando lo sguardo avrebbe potuto vedere noi che stavamo scopando. Ero elettrizzato dal fatto che contro il verto i suoi meravigliosi seni erano schiacciati e dilatati. Lei tutta nuda con le braccia aperte in alto di fronte alla vetrata e io da dietro che ad ogni affondo gli appiccicavo le tette sul vetro. Mi ha sconvolto anche il fatto che lei godeva come una pazza dall’insolita situazione e dal fatto che ci potevano vedere. Dopo aver goduto sfiniti ci siamo distesi sul letto e senza accorgersene ci siamo addormentati per circa due ore. Al risveglio lei ha indossato un costume molto esiguo e siamo andati sul retro dell’hotel dove c’era una piscina di acqua calda e quando lei è entrata dentro tutti i maschi si sono girati ad ammirarla e io ero già eccitato di nuovo. Siamo rimasti a giocare fra noi sotto lo sguardo voglioso di diverse persone fin quando abbiamo deciso che era ora di andare a cena. Giunto in camera l’ho invogliata a vestirsi sexy per la cena al ristorante dell’albergo e lei mi ha accontentato. Ha indossato un top molto sottile che faceva l’effetto vedo non vedo, e senza reggiseno era una favola. Una mini molto corta e sempre le autoreggenti, e tacchi molto alti. A cena un povero cameriere era quasi impazzito ogni volta che si avvicinava al nostro tavolo iniziava sudare freddo e lei si divertiva provocarlo accavallando spesso le gambe. La serata e poi proseguita in un pub dove c’era un gran casino di gente che beveva e rideva di gusto e lei ha sempre monopolizzato gli sguardi di molti maschi che passavano spesso davanti al nostro tavolo dove io mi divertivo a stuzzicarla con una mano fra le sua cosce. Eccitata al massimo mi ha letteralmente trascinato in camera e mi ha scopato come una furia selvaggia e alla fine il suo urlo soffocato da un mio bacio è stato l’indice del suo massimo appagamento. Il mattino seguente al risveglio lei mi stava facendo una delle sue meravigliose pompe e quando mi ha portato al massimo dell’eccitazione ho incominciato a pomparla. Era quasi all’apice del piacere che sentiamo bussare alla porta per la colazione in camera e lei essendo tutta nuda ha indossato qualcosa molto sexy e velato ed è andata ad aprire. Si trova davanti il cameriere della sera precedente e che quando la vede a momenti rovescia tutto il carrello. Lo fa entrare, e poi dopo che lui ha preparato per la colazione lei fa per dargli la mancia, ma lui la rifiuta dopo aver dato un ennesimo sguardo al sua meraviglio seno con un sospiro se ne va. La trascino a letto e la scopo facendole immaginare che mentre io la sfonda dietro lei abbia in bocca il cazzo del cameriere. Gode come una pazza e urla mentre mi inonda il cazzo un orgasmo come non aveva mai fatto. Passiamo la giornata alla SPA fra bagni, giochi eccitanti e molti occhi di maschi che sbavano nel vedere lei che li provoca spudoratamente mentre io sono eccitato da paura. La sera in camera mentre ci vestiamo è tutto un continuo di provocazioni che mi portano ad un livello di eccitazione elevatissimo e lei per giunta si veste da vera troia. Una mini veramente esagerata, autoreggenti che si intravedono, niente intimo ne sotto ne sopra, una camicetta quasi trasparente che mette in evidenza i capezzoli ben eccitati e dei tacchi da diciotto che le inarcano il culo e lo rendono assolutamente desiderabile. Quando entriamo nel ristorante si sente solo il rumore dei tacchi. Tutti i maschi la guardano e sbavano. Le donne presenti la trafiggono con occhiate di pura invidia, io sono al settimo cielo. Arriva il nostro cameriere che non le stacca gli occhi di dosso e lei fa di tutto per una ennesima provocazione. Appena ordinato lei mi invita a seguirla nel bagno, e appena entrati mi spinge conto il muro e mi estrae il cazzo durissimo sono molto eccitato da tutti i giochi fatti nella giornata e lo infila in gola e lo succhia come una pazza. Mi godo la pompa quando vedo con la coda dell’occhio che dietro la porta c’è il nostro amico cameriere che ci sta spiando. Lo faccio presente a lei che mi sorride e mi pompa sempre più forte fin quando non le arrivo in gola. Serra le labbra e lo ingoia tutto, poi ce ne torniamo in sala e quando lui ci serve le portate lei gli fa gli occhi languidi e lui è sempre più impacciato. La serata termina sempre nel pub dove alla fine la devo trascinare fuori altrimenti me la scopano come minimo in sei. La mattina sempre come l’altra volta, mentre scopavamo bussano alla porta e lei sempre vestita trasparente apre e si ritrova davanti il solito cameriere. Lei che dalla sera prima mi aveva confessato che oggi avrei avuto una sorpresa sale sul letto mi toglie il lenzuolo inizia a segarmi. Il cameriere si gira e guarda la scena, rimane immobile, e lei si abbassa e lo mette in bocca sempre guardando il poveretto dritto negli occhi. Io che mi sto eccitando come un porco decido che voglio vedere fin dove lei vuole arrivare, faccio un cenno a lui e lo invito ad avvicinarsi.
“Tiralo fuori e segati.”
Lui mi guarda stupito, poi esegue e sfodera un bel cazzo lungo e duro. Lei, mi guarda stupita e mi succhia come una pazza, poi allunga una mano e lo afferra, mi guarda cercando il mio consenso e quando vede il mi cenno del il capo capisce che può osare. Lo sega e mi succhia poi gira il capo e assaggia anche il suo per un attimo. Il poveretto resta un poco basito e si sega velocemente e alla fine schizza nella sua mano e io le inondo la gola eccitato da tanta porcaggine. Dopo questo lui se ne va e noi dobbiamo fare i bagagli per il ritorno. Il gioco è stato molto provocante ci ha fatto eccitare per un bel po di tempo nei mesi a venire. Abbiamo immaginato tutti i possibili sviluppi di quella situazione e mi sono eccitato molto al pensiero che lei in fondo aveva succhiato anche se per un attimo un altro cazzo. Ogni inizio stagione Maggio o Giugno andiamo al mare in una riserva naturale dove per arrivarci bisogna fare molta strada a piedi per questo ci va poca gente. Noi andiamo per prendere un po di sole per non farci vedere bianchi quando andiamo nelle spiagge affollate. Spesso è frequentata da gay ogni tanto anche qualche coppia nudista. Lo scorso Giugno siamo andati in settimana e c’era poca gente. Lei si è messa in topless, a me piace tanto vederla con le tette al vento alla luce del sole. Per tutto il giorno è stato uno stuzzicarci di continuo, poi, quando erano le 17 e anche l'ultimo uomo dalla spiaggia che era più vicino a noi stava andando via, passando davanti a noi per tornare al parcheggio, io mi sono subito buttato su di lei. Avevo tanta voglia. Eravamo rimasti quasi soli, c’era altra gente ma era lontana e quel uomo stava andando via. Iniziamo a toccarci lei subito mi ha tirato fuori il cazzo e lo sega e poi lo mette in bocca, mentre quel uomo si incamminava ogni tanto si voltava per guardarci, aveva capito che stavamo per scopare e si è messo ha spiarci in maniera non troppo velata. Iniziai a scoparla, lei sdraiata e io sopra di lei. L’ho scopata e fatta godere diverse volte, poi l’ho messa a 90 ma per l'eccitazione della situazione sono venuto. Era sconvolgente scoparla mentre lui ci guardava, ed ero certo anche dietro le dune ci fosse qualcuno. Anche il tizio che se ne andava si era fermato e si stava segando e quando sono venuto l’ho visto che godeva anche lui. Era una situazione sconvolgente sapere che ci stavano spiando ci eccitava tantissimo per la prima volta abbiamo fatti il bagno e nudi, e abbiamo ripreso a scopare in acqua, fin quando non sono venuto nella sua bocca e sulle sue tette. Quando siamo usciti e ci stavamo rivestendo lei mi ha dato un bacio e mi ha assicurato che l’estate che stava arrivando sarebbe stata una di quelle indimenticabili, e io non aspetto altro.
6
3
5 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
La mia storia di cuckold 4
Selene iniziò a masturbarsi dolcemente sul tappeto con il pitone di lattice mentre io e R. sedevamo sul divano gareggiando a chi le esibiva il cazzo più duro, per rendere omaggio allo spettacolo che lei ci offriva. R. le andò vicino dicendole che non era così che doveva procedere, e che la sua fica aveva bisogno di altro.
Senza toccarla afferrò l'estremità del lungo fallo che fuorisciva dalla fica della mia fidanzata ed iniziò a pistonarglielo dentro-fuori con una frequenza esagerata. Selene iniziò a strillare per il piacere e dopo un paio di minuti ebbe il primo violento orgasmo. R. rallentò per lasciarla riprendere, ma senza fermarsi, per poi riprendere il ritmo che, minuto dopo minuto diventava sempre più indiavolato. Stille di sudore rigavano la fronte di lei impegnata a sostenere il pompaggio selvaggio di quel bestione di gomma di 5 o 6 centimetri di diametro. Selene ed R. iniziarono a guardarsi negli occhi. Mi squillò dentro un campanello d'allarme. Improvvisamente R. si voltò verso di me e mi disse che Selene voleva essere baciata. Rimasi confuso per un attimo perchè non avevo capito immediatamente chi avrebbe dovuto baciarla. R. mi chiese se io lo permettevo. In quel momento lui sopraffece la mia personalità, perchè pur non volendo che accadesse non mi sentii di negarglielo. Risposi affermativamente. R. incollò la bocca su quella di Selene e lei rispose avidamente al bacio, con il serpentone sempre inserito nella fica e mosso dalla mano di lui. Vidi con un senso di rimescolamento interiore le loro lingue intrecciarsi. Distolsi lo sguardo qualche decina di secondi, quando lo rialzai vidi che la mano di Selene stava scappellando ritmicamente il grosso cazzo del cinquantenne. Andarono avanti credo per una ventina di minuti, quando lei ebbe un secondo orgasmo, lungo ed intenso, mentre succhiava la lingua del cinquantenne che le esplorava oscenamente la bocca.
R. fece alzare Selene e la condusse sul divano accanto a me e ci lasciò soli per qualche minuto. La strinsi a me e iniziammo a baciarci, la sua bocca era intrisa del sapore di sigaro di R., che poco dopo tornò e si sedette vicino a lei. Selene stretta fra noi due baciava alternatamente lui e me, infilando la lingua nelle nostre bocche, mentre le nostre mani esploravano il suo corpo palpandole le cosce, l'addome, le tette, il collo, il viso. Quattro mani avide di lei e del suo corpo, che la facevano sentire in Paradiso.
Per me fu meno paradisiaco il post-incontro. Ebbi una crisi di depressione fortissima e cercai di isolarmi nei due-tre giorni successivi. Il contraccolpo di aver visto la mia lei tra le braccia di un altro mi aveva prosciugato ogni vitalità. Il terzo o quarto giorno ebbi l'impulso a masturbarmi. Mi scorrevano davanti agli occhi le immagini di Selene ed R. che si baciavano, e improvvisamente mi salì dalle viscere alla testa un'eccitazione morbosa. Eiaculai dolorosamente e ricaddi nella depressione. Dopo qualche ora ripresi a masturbarmi e andai avanti così per diversi giorni. Mi masturbavo continuamente non appena mi si riformava un po' di sperma nei coglioni sempre pensando ossessivamente a quei baci, oltre che alla mano di Selene che smanettava il cazzo di lui. Mi masturbavo sul lavoro, andando al gabinetto quattro o cinque volte al giorno e facendo colare il seme nella tazza pensando a quel secondo lungo orgasmo di lei. Dopo ogni sborrata ricadevo nella sofferenza ma ogni volta la sofferenza si attenuava e piano piano fu sostituita da una sorta di esaltazione. Alla fine della settimana l'esaltazione si trasformò in piacere morboso nel rivedere mentalmente quelle immagini. La metamorfosi era compiuta e l'amore passionale che nutrivo per Selene si era trasformato in un'adorazione morbosa ma anche abietta della sua sessualità.
In fondo fu una faccenda piuttosto veloce.
7
2
5 years ago
romano1967,
47
Last visit: 5 years ago
-
La mia storia di cuckold 3
Il sabato successivo tornammo a trovare il nostro pigmalione. Durante la settimana io e lei eravamo stati febbricitanti al pensiero di cosa era successo. All'epoca eravamo fidanzati e lei viveva insieme ai suoi genitori. Abitavamo lontano, su due consolari diametralmente opposte di Roma, quindi normalmente stavamo insieme nel weekend e al massimo ci vedevamo una sera a settimana. Dopo l'incontro invece lei mi supplicava di andarla a trovare ogni sera perchè non riusciva a fare a meno del cazzo. Per non insospettire i suoi ci davamo appuntamento nel suo garage, lei mi aspettava li a luci spente, già seminuda, e la scopavo su un vecchio materasso. La insultavo facendola godere e le chiedevo ossessivamente quanto le fosse piaciuto masturbarsi la fica e il culo davanti al cinquantenne. Le scopate duravano pochi minuti, perchè appena le dicevo che lui ci aspettava il prossimo sabato venivamo insieme. Venerdì pomeriggio andammo a fare shopping in negozi di intimo e le regalai due bellissimi completini sexy, una minigonna molto corta e diverse paia di calze autoreggenti. Nel camerino del negozio entrai con lei e per un paio di minuti le leccai golosamente la fica.
Devo precisare che io ero molto innamorato di Selene. Nei tre anni precedenti la nostra felicità era fortemente sostenuta anche dalla consapevolezza di esserci sverginati a vicenda. Lei, nelle dolci notti d'amore, mi sussurrava sempre all'orecchio quanto si sentisse felice di aver fatto l'amore soltanto con me nella sua vita. Io non ero ancora un cuckold, o almeno non ne avevo ancora coscienza. Selene era la mia donna, era soltanto mia e solo io dovevo toccarla. La sua fica apparteneva a me soltanto. Mi sentivo certamente un allegro porcellone esibizionista, ma quello era il limite oltre il quale non avrei mai pensato di andare.
Arrivò il sospirato sabato sera. R. ci aprì la porta sorridente, Selene era rossa di eccitazione. Erano le 20 circa e lui ci propose di andare a mangiare una pizza insieme. ma ci chiese di seguirlo un attimo in camera da letto prima di uscire. Chiese a Selene di appoggiare le mani sul letto, di sollevarle la minigonna e abbassarle le mutandine. R. prese un plug anale in lattice, lo lubrificò e senza sfiorare nemmeno la mia donna glielo inserì delicatamente nel buco del culo. Lei iniziò a sospirare di piacere, tirò su le mutandine e sistemò la minigonna. Uscimmo nella fresca serata discorrendo allegramente di seduzione e fantasie sessuali. Selene al centro tra noi due era luminosa, addirittura radiosa, e si leggeva sul suo viso l'esaltazione di avere due uomini dedicati soltanto a lei. Quando ci sedemmo al tavolo della pizzeria iniziò qualche smorfia di fastidio. Il plug che teneva inserito nel culo iniziava a farsi sentire.
Anni dopo, quando anche io iniziai ad andare in giro con i plug inseriti nel culo, capii cosa doveva aver provato lei quella sera. Un fastidio sordo e persistente che si mischia ad un piacere indecente. Il culo lentamente si indolenzisce e reclama il rilassamento. E lei potè mangiare solo mezza pizza, dovendo scontare con la sofferenza fisica il piacere di stare con due uomini molto porci, completamente concentrati su di lei e sulla sua esuberante sessualità.
Tornammo a piedi a casa di R. Lei camminava male, non ce la faceva più a sopportare il plug, ma il cinquantenne sadicamente le impose di tenerlo fino a casa.
I cuscini sul tappeto del piacere erano già pronti. Selene obbedì all'ordine di spogliarsi davanti a noi. Tolse camicetta e minigonna, e subito dopo le mutandine. rimanendo con il reggitette sexy a balconcino che le lasciava scoperti i capezzoli, il reggicalze e le calze a rete, con scarpe a tacco alto.
Era uno spettacolo. R. le ordinò di coricarsi sul tappeto in posizione prona, mostrandoci il culo ancora riempito dal plug. Si armò di una spatola di cuoio ed iniziò a sculacciare metodicamente il culo di Selene che gemeva di dolore e piacere. Dopo 10 minuti di spanking lei aveva le chiappe arrossate, e solo allora lui le permise di sfilarsi il plug dall'ano. Selene non riuscì a trattenere forti sospiri lamentosi al momento dell'estrazione del plug. R. le andò vicino impugnando un grosso pitone di lattice, un fallone largo e lungo. Le disse che era il momento di pensare alla sua fica.
Fu quello che successe nella mezzora successiva che diede il via al processo che, nel giro di poco tempo, mi avrebbe fatto prendere coscienza della mia natura cuckold.
7
0
5 years ago
romano1967,
47
Last visit: 5 years ago
-
La mia storia di cuckold 2
All'epoca, all'inizio dell'estate del 1995, io e Selene eravamo due giovani ragazzi senza esperienza, incredibilmente eccitati dalla nostra avventura in cui ci ritrovavamo ad esplorare insieme le rispettive sessualità. Non avevamo reale coscienza dei nostri gusti, delle nostre esigenze profonde nè di dove questa ricerca del piacere ci avrebbe condotti.
D'accordo con Selene ci mettemmo a spulciare gli annunci dei giornaletti pornografici alla ricerca di un singolo disponibile a diventare il nostro guardone. Non ricordo a quanti uomini scrivemmo nè le loro proposte, ma ricordo perfettamente l'inizio dello scambio epistolare con R.
L'annuncio a cui avevamo risposto recitava: "Uomo maturo cerca coppia dove lei sia desiderosa di un secondo marito". Nella mia lettera di risposta avevo specificato che cercavamo un singolo disposto a guardarci purchè disponibile a restare al proprio posto. Lui rispose che la faccenda lo incuriosiva e che suonava per lui come una sfida. Lo chiamammo al telefono e prendemmo un appuntamento.
Ci ricevette in una casa superba nel centro storico di Roma, vicino ai Fori. Sedemmo su un divano e facemmo conoscenza prendendo un tè. Lui si defini immediatamente come un erotomane, desideroso di approfondire la conoscenza se noi avessimo voluto. Selene aveva indossato una minigonna non troppo vistosa, e lui si mantenne sempre a rigorosa distanza nel massimo rispetto. Non successe nulla, dopo un'ora abbondante di conversazione lui ci accommiatò raccomandandoci di chiamarlo qualora avessimo desiderato un secondo incontro. Ero mezzo deluso e temevo che la mia fidanzata non avrebbe accettato.
Non fu così. Il sabato pomeriggio successivo ci ripresentammo a casa sua. Qualche giorno prima R. ci aveva raccomandato di realizzare un video erotico di lei da mostrargli. Fu molto emozionante, con la vecchia videocamera a nastro, riprendere un lento spogliarello di Selene con sfondo musicale il sax di John Coltrane. Nel video, della durata di una decina di minuti, la mia lei si spogliava lentamente, mostrando prima le tette, poi sfilandosi piano piano la minigonna ed infine le mutandine.
Seduti sul divano tutti e tre con lei al centro davanti ad un enorme (per quei tempi) televisore retroilluminato guardammo scorrere le immagini dello spogliarello. Io e Selene tesi come due corde di violino, il nostro ospite perfettamente rilassato e sorridente. Finito il video lui ci chiese se potevamo rivederlo, e domandò alla mia fidanzata se le dispiaceva se lui estraeva il membro dai pantaloni. Lei rispose imbarazzata che poteva, lui con tranquillità estrasse un grosso arnese già semieretto... dopo qualche minuto anche io lo imitai e presi a menarmelo lentamente mentre il video scorreva. R. chiese a Selene se le dispiaceva farsi risalire un po' la minigonna per lasciargli guardare le cosce. Lei eseguì, poi spontaneamente la fece risalire ancora, fino all'inguine, mostrano all'uomo le mutandine semitrasparenti.
Selene era in deliquio, terminato il video R. ci chiese se eravamo d'accordo che lei togliesse pure le mutandine. Mentre lui metteva su una videocassetta dove diversi uomini si davano da fare con una ragazza lei, guardandomi imbarazzata, inizio a sfilarle. R. si risedette vicino a Selene senza nemmeno sfiorarla, io ero pazzo di eccitazione nel vedere la mia fidanzata 25enne con la fica esposta seduta vicino ad un cinquantenne che si menava lentamente il cazzo parlando con lei. Lui le chiese di denudare le tette, lei slacciò la camicetta e abbassò il reggiseni.
Lui si alzò, prese dei cuscini ed invitò Selene a sdraiarsi sul tappeto davanti al televisore e ad aprire le cosce per bene. Lei eseguì sospirando di piacere, la sua fica era talmente bagnata che appariva lucida. R. si avvicinò ad un armadio e torno con due grossi falli in lattice e glieli porse dicendo di baciarli.
La mia ragazza li prese docilmente, ormai succube dell'uomo. Lui le ordinò di inserire il più piccolo nella fica, molto lentamente. Io mi masturbavo senza ritegno a quel superbo spettacolo sforzandomi di non eiaculare. Selene si pistonava lentamente il cazzone di gomma nella passera guardando negli occhi il cinquantenne che si masturbava a sua volta davanti a lei. Ora toccava al culo. Lei si passò il fallone da davanti a dietro e lo immerse nell'ano cedevole senza grosse difficoltà. Fu una lunga sessione di dilatazione anale al termine della quale lei, stremata e gocciolante sudore, riuscì a sedersi su un grosso plug nero fino a farselo scomparire nel culo. A quella vista il nostro ospite improvvisamente sborrò sul tappeto, maledicendosi per il suo scarso controllo, Mi disse di andarle sopra e di chiavarla finchè lei non fosse venuta. Esegui e montai la mia fidanzata furiosamente mentre R. ci guardava con occhi stanchi. Io e lei venimmo insieme in un tripudio di godimento. Quella seconda volta R. non sfiorò mai Selene, rispettoso del nostro accordo.
9
1
5 years ago
romano1967,
47
Last visit: 5 years ago
-
La mia storia di cuckold 1
Sono passati un po di anni da quando la mia storia di cuckold si è conclusa con la separazione dalla donna, mia moglie, con cui ho condiviso circa 24 anni della mia vita.
I fatti che racconto sono rigorosamente veri, percepiti e raccontati dal mio punto di vista, in parte basati anche su quanto lei mi ha raccontato nei momenti in cui non sono stato testimone diretto. La cronologia è molto precisa, perchè fin dai primissimi sviluppi della vicenda ho sempre accuratamente registrato tutto: date, nomi, descrizioni sommarie.
Ho conosciuto Selene (non è il nome vero) nel 1992. Eravamo entrambi giovani ed illibati. Entrambi abbiamo avuto la prima esperienza sessuale completa insieme. Lei alta 1,70, bionda con capelli lunghi mossi, fisico generoso con belle curve, due seni floridi di quarta misura.
Ci siamo fidanzati e per tre anni abbiamo vissuto la nostra storia d'amore come due normalissimi ragazzi innamorati. Il sesso funzionava molto bene, lei era naturalmente portata a divertirsi ed esplorare insieme a me i giochi anche particolari. Con un po' di pazienza abbiamo fatto sesso anale che lei ha presto imparato ad apprezzare moltissimo e che è diventato il nostro prediletto sistema anticoncezionale. L'unico suo limite è sempre stato legato al disgusto per lo sperma ricevuto in bocca. In seguito, come vedremo, ha parzialmente superato questo problema, ma mai completamente.
Nel 1995 la prima crisi di coppia. Una serie di litigate, dovute principalmente alla mia sensazione di mancanza di libertà ed alla gelosia esagerata di lei. Abbiamo superato questo momento trasferendo nel letto il malumore delle litigate, e quindi perdendo parecchio del "rispetto" formale che caratterizzava i nostri amplessi fino a quel momento. Quindi sono iniziate le prime parolacce, che hanno avuto l'effetto di eccitarci fino all'inverosimile. Ho iniziato a darle della puttana e della troia durante le penetrazioni e la sua risposta era esagerata... bastava insultarla per farla arrivare all'orgasmo velocemente. Siamo poi passati ai toys. Il primo lo costruii io in legno ed era terribile, impossibile da usare a causa dell'attrito del materiale. Risolto il problema con mirati acquisti nei sexyshop, lei ha conosciuto la gioia dei vibratori sulla clitoride, in particolare durante le sessioni anali.
Il passo successivo si verificò il giorno in cui, facendo l'amore, le ho prospettato la possibilità di farci guardare da qualcuno durante i rapporti sessuali. Il suo orgasmo devastante ha inaugurato la nostra ossessione di fare l'amore in presenza di un guardone. Prendemmo la decisione di rivolgerci al suo ex-ragazzo, con cui lei era stata diversi anni senza mai riuscire a consumare un rapporto sessuale completo. Un pomeriggio lei gli chiese di uscire, lei e lui da soli, e, con infinito imbarazzo, gli chiese se gli andava di venire in camera da letto con noi per masturbarsi solamente. Fu un fiasco, perchè lui, dopo essersi dimostrato un incapace come amante si dimostrò incapace pure come complice di una coppia, e rifiutò. Io passai l'intera giornata con il cazzo in erezione aspettando l'esito dell'incontro e rimasi molto male quando lei mi riferì.
Rimaneva il problema di trovare una persona. Allora non esisteva Internet e l'unico modo di contattare qualcuno erano le riviste per incontri. Decidemmo di provare nei giardinetti del Pincio, nella nostra Roma, a fare qualche esperienza. Un meraviglioso pomeriggio di maggio lo trascorremmo a spostarci da una panchina appartata all'altra nella speranza di imbatterci nella situazione sperata. Lei indossava una minigonna abbastanza attillata e senza le mutandine. Solo per un paio di minuti capitò un tizio che si mise a guardaci da una trentina di metri, su un vialetto semideserto. Mi sbrigai a denudare le tette di Selene per mostrarle al tizio mentre ci baciavamo. Lei era eccitatissima ma si vergognava e nascondeva il viso dietro al mio baciandomi. Quando ci staccammo, poco dopo, il tipo era scomparso. Tornammo a casa in eccitazione febbrile e andammo in una stradina a fare foto erotiche all'aperto. Su un vialetto deserto lei mi apriva le cosce mostrando l'intimità all'obiettivo della macchina fotografica. Non riusciva a fare a meno di stropicciarsi la clitoride. Eravamo entrambi febbrilmente eccitati dal semplice fatto che uno sconosciuto le aveva potuto guardare le tette. La serata finì con una scopata memorabile.
La settimana dopo escogitammo un sistema per esibirci. Parcheggiammo la macchina in una stradina sterrata solitaria nei pressi di un binario dove passava un trenino regionale. L'idea era di farsi vedere dai passeggeri. Sistemai Selene sul sedile accanto a quello del guidatore, con la portiera aperta. Le avevo scoperto generosamente le tette e la convinsi a spalancare le cosce. Aveva la minigonna e calze nere autoreggenti, senza mutandine. L'obiettivo era quello di mostrare la fica agli sconosciuti passeggeri. Passavano numerosi treni, a circa 30 minuti di intervallo, ma lei veniva presa dal panico, chiudeva lo sportello e diceva che non se la sentiva. Quando vidi l'ennesimo treno che arrivava scesi dalla macchina, le aprii lo sportello, le allargai le cosce e le infilai il cazzo nella passera. Lei urlava dal piacere, quando il treno fu vicino mi tolsi e la lasciai così, aperta agli sguardi altrui. Lei si coprì il viso con le mani ma rimase a cosce spalancate e tette in bella mostra. Il treno passò, e diversi passeggeri affacciati al finestrino poterono gustarsi lo spettacolo. Ci arrivò un fischio di un ragazzo. Quando il treno sparì dietro la curva mi sbrigai a spostare la macchina. Lei stava ad occhi chiusi e ripeteva inebetita dal piacere quanto faceva schifo a comportarsi così. Poi mi prese il cazzo in bocca e succhiò avidamente sditalinandosi. Venimmo insieme in una decina di secondi, e lei si lasciò sburrare in bocca per la primissima volta. Fu una delle pochissime volte che se lo fece fare.
Per diversi sabati il nostro gioco erotico divenne quello di fare shopping in centro. Lei in minigonna, stivali e senza mutandine, passeggiavamo per Via del Corso, e ogni tanto entravamo in un bar, ci dirigevamo alla toilette dove io la sditalinavo qualche minuto trovandola sempre abbondantemente lubrificata.
Eravamo pronti per andare oltre e iniziammo a rispondere agli annunci erotici sui giornaletti porno.
8
1
5 years ago
romano1967,
47
Last visit: 5 years ago
-
Serata di ballo latino
...venni contattato da il lui di coppia ...sapendo che fossi ballerino di latino volle organizzare serata di ballo coinvolgendo la leie così fu .Ci siamo dati appuntamento al locale e dopo po mi avvicinai alla
Lei con la complicità di lui che si era allontanato e lasciai biglietto e mi allontanai. Dopo po si avvicinarono alla. Pista da ballo e invitai la lei ....le mani si stringevano....che scendevano sul suo corpo tonico e ben formato e alla. Fine del ballo le sfiorai la mano allontanandomi. Più tardi si avvicinò lei invitandomi a star con loro e bere qualcosa ....tra sguardi e qualche battuta ...uscimmo fuori verso la loro auto...lei si sedette dietro con me e lui. alla guida....le mani sfioravano il suo corpo ...e quel seno tonico arrivo ad esser baciato su quei bei capezzoli.... mentre la mia mano scendeva in mezzo le gambe .lei era già bagnata mi sfilo i pantaloni e togliendolo fuori rimase a bocca aperta viste le dimensioni e dopo qualche succhiata mi misi sopra di lei e iniziai con foga. ad entrare ed uscire lei gridava lui si fermò e guardandosi si segava ..... dopo esser stata sbattuta perbene lei mi. sposto e lo prese in bocca succhiando forte l’inondai abbondantemente come è il mio solito.... questo fu un. Incontro fantastico che spero ripetere con qualche coppia...
7
0
6 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
Attimo fugace
strano il destino di noi psicoterapeuti.
ascolti per lavoro le vicende sentimentali e sessuali di tanti, coppie o single, sposati o amanti.
naturalmente, con gli anni di esperienza impari a cogliere inequivocabili segnali, e cosi' attimi
fugaci, fuggenti per i piu', diventano sublimi erotici momenti per chi riesce a catturarli.
Matera, pochi giorni fa, gran folla per le manifestazioni del 2019, in pausa dal lavoro decido di far visita all'ipogeo al centro della citta', antica cisterna visitabile in piccoli gruppi.
davanti a me, sulle ripide scalette in metallo, magnifica vista su due supreme chiappe divise dalla
minuscola stringa di un perizoma viola.
il viola e' arrapante, le chiappe appartengono ad una bella bionda con compagno al seguito, che, constatati i miei sguardi interessati di maturo e distinto signore, immediatamente sospinge la compagna presso una nicchia laterale, discosta...... ma non troppo.
l'invito e' chiaro, la guida, un po' piu' in alto illustra storici eventi mentre io sono gia' con la lingua profondamente immersa in una bagnatissima e profumatissima fica bionda naturale, poi, molto servizievole, e' lo stesso compagno che mi prende il cazzo in mano e lo deposita in una accogliente bocca aperta per un pompino breve quanto intenso, la bionda ingoia fino all'ultima goccia e poi, sorpresona, e' lui a ripulirmi la cappella con una bella leccata tipo cono gelato. somma goduria!!
non ci siamo scambiati ne' cellulare ne' recapiti...gli attimi fuggenti sono indimenticabili finche' restano irripetibili.
Al prossimo. se vi va.
Alfio
3
0
6 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
Prestami tua moglie
Mi chiamo Luigi, ho cinquantotto anni e sono sposato che Livia che ne ha undici meno di me. Sono alto uno e settanta, in sovrappeso e ho un bel principio di calvizie. Non sono certo un adone, ma ho una certa simpatia, sono dolce e affettuoso, non troppo dotato sessualmente. Accontento quasi sempre mia moglie facendola godere prima con mani e bocca, poi con una penetrazione che la porta ad un ennesimo piacere solo quando sta sopra di me. Livia è una bella donna nel fiore degli anni. Alta uno e ottanta, mora, seno tondo e florido una quarta piena che sfida la legge di gravità, ventre piatto, non ha mai partorito, io sono sterile, culo tondo e sodo che sormonta delle gambe lunghe e ben tornite, bocca ampia e labbra carnose molto sensuali. Quando ci siamo conosciuti lei veniva da una brutta storia con tizio manesco e violento e l’ha fatta innamorare la mia dolcezza e la serenità che le ho trasmesso. A letto è un vero portento. Brava con la bocca, fa delle pompe fantastiche, scopa con molta passione e lo prende in culo con estrema disinvoltura. Ama vestire bene, con eleganza e ama anche essere molto sexy, indossare le autoreggenti e i tacchi vertiginosi, tutte cose che il precedente compagno le imponeva con la forza e che lei adesso fa per me per puro piacere. Lavora come impiegata alle Poste e ha sempre mezza giornata libera. Io invece lavoro presso una ditta di contabilità aziendale. Nel mio settore siamo in tre più il nostro capo che si chiama Carlo, un bel maschio che non è sposato, ma che riscuote molte successo con le donne e che è un porco rinomato che si scopa anche la giovane segretaria che hanno assunto da poco, una troietta appena sposata. Lavoro in questo settore da sei anni e fino ad un mese fa non era mai successo che Livia venisse nel mio ufficio. Una mattina mi sono accorto che la mia auto aveva la revisione scaduta da almeno venti giorni. Ho chiamato un amico meccanico e l’ho pregato di provvedere a metterla in regola. Lui ha acconsentito, ma quando ho lascito il veicolo presso la sua officina mi ha detto che sarebbe stata pronta nel pomeriggio e allora ho pregato Livia di passare a prenderla poi che l’officina è a pochi passi dal suo luogo di lavoro e di riportarla presso il parcheggio del mio ufficio cosa che lei ha fatto. Mentre mi stava consegnando le chiavi, è uscito Carlo dal suo ufficio e quando l’ha vista ha fatto un gesto molto compiaciuto e si è avvicinato a noi. Ho fatto le presentazioni, e ho spiegato il motivo della sua presenza. Livia ha sorriso amabilmente e poi se ne andata mentre Carlo le guardava attentamente il sedere.
“Complimenti Luigi, hai una bella mogliettina.”
Detto questo è tornato al suo lavoro, mentre io mi sono sentito uno strano effetto dentro di me, un misto di gelosia e piacere nel constatare che Livia come sempre riscuote molto successo fra i maschi che ne ammirano lo splendido corpo. Mi sono ritrovato stranamente con una violenta erezione. La sera nel nostro letto ho scopato con impeto e passione mia moglie la quale si è stupita di tanto ardore, e quando mi ha chiesto cosa mi avesse eccitato così tanto, le ho detto che era stato il modo di con cui Carlo le aveva osservato il culo, il suo commento e la chiara voglia di scoparla che era ben visibile sul suo volto. Ho chiesto poi a Livia quale fosse la sua impressione su di lui, e lei, dopo un momento di riflessione, mi ha dato un bacio e con un certo distacco ha commentato che era un bel maschio. Ho riflettuto un poco sul suo commento, e mi sono sentito crescere di nuovo la gelosia e il cazzo. Mi sono eccitato di nuovo pensando a loro due che scopano, e la cosa mi fa impazzire perche non mi era mai successo. Certo altre volte ho visto il desiderio nella faccia di altri maschi che guardavano Livia, ma non mi ero mai eccitato, mentre il pensiero di lei scopata da quel porco che si dice sia anche molto dotato mi sconvolge. Passano alcuni giorni e un lunedì mattina Carlo mi convoca nel suo ufficio.
“Caro Luigi, avrei una cortesia da chiederti, ma non vorrei che tu mi fraintendessi, poi che si tratta di una cosa molto delicata vorrei spiegarti con calma la mia esigenza. Nel prossimo fine settimana devo andare al sud al matrimonio di mia nipote, e poi che mia sorella quando ero ragazzo una volta mi ha visto insieme ad un amico che mi succhiava il cazzo, lei crede che io sia gay. Aggiungi il fatto che ho quaranta tre anni e non sono sposato e il quadro è completo, allora mi chiedevo se tu mi puoi prestare tua moglie per fare presenza a questo matrimonio. Ho visto che è una bella donna, che ha una certa classe e che sono sicuro mi farà fare bella figura. Avevo anche pensato ad una escort, ma mia sorella l’avrebbe capito subito e mi sarei sputtanato da solo. Ovvio sarebbe solo scena, niente più. Sono disposto a pagare tutte le spese che questo evento le comporterebbe, e ti assicuro che la cosa resterebbe solo fra di noi.”
Lo guardo stupito mentre cerco di realizzare quello che mi sta chiedendo. Sento crescere una potente erezione che non sono capace di mascherare e che viene notata anche da lui che finge indifferenza.
“Devo chiedere a mia moglie se è disposta, vieni questa sera casa nostra a cena e ne parliamo.”
Lui fa un bel sorriso e poi allarga le braccia.
“Ma quale cena a casa tua! Livia dovrebbe passare tutto il pomeriggio ad impazzire a preparare, andiamo al ristorante che offro io e non si discute.”
Torno nel mio ufficio eccitato e sconvolto da una simile eventualità. Chiamo Livia che quando le racconto la cosa per un attimo mi chiede se sto scherzando, poi quando le assicuro che è tutto vero resta un momento in silenzio, poi mi dice che ne parleremo a cena. Per tutta il resto della giornata sono distratto da questi pensieri e alla fine mi sono segato in bagno al solo pensiero di loro due insieme. Si, mi eccita tantissimo il fatto che lui la terrà fra le braccia. Mi rendo conto che l’idea di essere cornuto mi sconvolge! Mi eccita e spero che Livia non crei ostacoli alla realizzazione di questo progetto. Quando rientro a casa la trovo che ha gia fatto la doccia e si sta preparando per uscire con noi. Mi faccio una doccia veloce e mentre mi vesto vedo lei che indossa delle autoreggenti nere velatissime, una mini di pelle nera e camicetta bianca quasi trasparente che fa notare l’intimo nero indossa sotto, completa il tutto con stivaletti tacco dodici e rossetto che fa risaltare la sue splendide labbra. Osservo che lei ha una certa aria compiaciuta nel guardarsi allo specchio. Al ristorante è tutto un continuo di complimenti da parte di Carlo che la mette al centro di tutte le sue attenzioni. Lei sembra gradire e lui le spiega nel dettaglio quale sarà il suo ruolo mentre io osservo in silenzio e sono dentro di me compiaciuto del fatto che mia moglie decida di accettare. Quando ci salutiamo lui le chiede in numero di telefono per poterla contattare in settimana per fare gli acquisti necessari per il viaggio e la cerimonia. Livia è molto entusiasta all’idea che potrà fare shoppig a volontà e a letto mi sembra molto calda, mentre io sono troppo eccitato e vengo quasi subito lasciandola con una notevole voglia di cazzo. Il mercoledì successivo escono insieme nel pomeriggio, e lui le compera tante cose carine e intriganti compreso due completi intimi molto belli. La sera mi chiama dicendo che lui l’ha invitata a cena e rientrerà tardi. Resto sveglio a pensare loro insieme e mi faccio due seghe tremende e vengo tantissimo. Quando torna fingo di dormire, poi quando lei si addormenta vado in bagno e cerco fra la biancheria sporca i suoi slip e li trovo sporchi, intrisi di seme maschile e per la prima volta mi rendo conto che lei mi ha fatto cornuto e da bravo cornuto mi tornano in mente le altre volte in cui lei è uscita a cena con le colleghe, e al rientro non ho mai guardato la biancheria, ma sono sicuro che non deve essere la prima volta che mi cornifica. Il giorno successivo di prima mattina, Carlo mi convoca nel suo ufficio e parliamo di lavoro, poi mi comunica quali saranno le mie mansioni nei prossimi giorni.
“Poi che dobbiamo fare tanta strada con Livia abbiamo deciso che partiremo questo pomeriggio, e saremo di ritorno lunedì in serata quindi vorrei che ti occupassi tu di tutto il lavoro, mi fido di te. Per quanto riguarda Livia dovresti astenerti da qualsiasi contatto, non vorrei che rovinassi la mia copertura, tanto se vi saranno problemi ti chiamerà lei, spero che non avrai obbiezioni e mi raccomando fai molta attenzione con quei ordini che partono il sabato.”
Detto questo mi ha congedato e io sono rimasto per qualche minuto seduto alla mia scrivania cercando di riprendermi dalla forte emozione provata nel sentire che per minimo quattro notti loro sarebbero stati insieme, al solo pensiero quasi venivo senza toccarmi. Chiamo mia moglie e la sento molto euforica. Mi racconta che la sera precedente con Carlo ha passato momenti indimenticabili, e che al rientro mi racconterà tutto quello che faranno insieme. Mi sento cornuto come nessun altro al mondo. Non riesco a calmarmi e devo andare in bagno per segarmi e sborro copiosamente al solo pensiero di loro insieme. Dentro di me mi domando come ho fatto a non provare una simile emozione nel sentirmi cornuto e alla fino mi rendo conto che lei probabilmente mi ha sempre cornificato, ma che io non accorgendomi di questo non ho mai pensato a quanto poteva eccitarmi, mentre adesso che mi rendo conto che Carlo la scoperà a morte la cosa mi eccita e mi sconvolge tantissimo. Rientro e trovo casa vuota. Per tutti i giorni della loro vacanza li penso sempre a scopare e mi sego come un pazzo immaginando come lei gode fra le sue braccia. Torna il lunedì sera e io li vedo che si salutano e si baciano in bocca davanti a casa nostra incuranti di chi li poteva vedere. Quando entra in casa è euforica, allegra e mi da una carezza e un bacio sulla guancia. A letto le chiedo di raccontarmi la vacanza.
“Appena siamo partiti mi ha subito messo una mano fra le cosce, ero già un lago. Ti devo confessare che da tempo impazzisco per i maschi autoritari. Certo quando ti ho conosciuto venivo da una storia con un maschio violento e la tua dolcezza mi ha fatto innamorare, ma col tempo sentirmi dominata da un maschio possente e virile e molto autoritario mi ha sconvolto e adesso non ne posso fare senza. Mi piace essere dominata e scopata con irruenza cosa che Carlo sa fare benissimo. Non siamo andati a nessun matrimonio, era solo la scusa per potermi scopare liberamente per alcuni giorni. Ci siamo diretti verso un resort dove lui aveva già prenotato una bella suite e li mi ha montato come una vacca facendomi godere come tu non sei mai riuscito a fare. Capisco che per te deve essere difficile da accettare, è per questo che non ti ho mai fatto capire che scopavo anche prima di conoscere Carlo, ma ho visto che ti sei eccitato al pensiero di avere le corna e allora mi sono lasciata andare con lui che ha un cazzo fuori dal comune, una vera trave che mi ha sfondato in ogni buco e da adesso non voglio fare altro che assecondarlo e di essere la sua troia e se tu farai il bravo ti faccio leccare la sua sborra che cola dai miei buchi e a sentire quanto ti sei eccitato direi che la cosa ti piace tantissimo.”
Effettivamente per tutto il tempo che lei mi ha raccontato come sono andate le cosa ero in uno stato di pura eccitazione che non avevo mai provato. Ho accettato il fatto di avere una moglie vacca e troia che mi ha cornificato in tutti questi anni e che non me ne ero mai reso conto. Il giorno seguente in ufficio Carlo mi ha dato le ultime direttive su come devo comportarmi con mia moglie.
“Capirai che uno come te non sarà mia in grado di soddisfare una femmina calda e porca come Livia. Ti rendi conto che ti faccio un vero piacere se la scopo io e tu sei d’accordo e non ci poni limiti. Dal canto tuo invece di limiti ne devi avere e li devi rispettare. Inutile che ti dica che da oggi non la puoi più scopare. Non voglie che lei debba subire il fastidio del tuo cazzetto, e poi che piacere le daresti in confronto ai oltre venti centimetri che le pianto dentro io. Invece se sarai molto rispettoso e discreto non escludo che ti possa far assistere alla monta di Livia quando vengo a casa tua.”
Ho accettato tutto senza battere ciglio. Ero così contento ed eccitato che mi sarei segato davanti a lui. Da allora abitualmente lui viene a casa per scopare Livia e spesso quando li vedo entrare in casa abbracciati come due innamorati ho una violenta erezione che non sfugge a loro che ridono divertiti.
“Carlo guarda il cornuto si è eccitato di nuovo. Chissà quante seghe si è fatto pensando a come tu mi scopi divinamente.”
Lui mi guarda con scherno e ride divertito.
“Va bene cornutello, questa sera abbiamo deciso che vogliamo essere ripresi e fotografati mentre scopiamo e quindi da oggi ti nomino nostro fotografo ufficiale, se fai un bel lavoro poi ti do un premio.”
Mi sento dentro un piacere immenso nell’essere umiliato da un maschio cosi autoritario. Li guardo con ammirazione, e assecondo ogni loro desiderio. Mi sconvolge vederlo mentre monta Livia che gode come non mai e questo mi rende molto felice. Dopo averli accontentati come fotografo ho ottenuto il premio di leccare sia Livia riempita da lui che il suo meraviglio cazzo che l’ha fatta godere. Adesso che finalmente sono cornuto e contento la mia vita ha assunto una nuova dimensione che mi soddisfa molto.
10
3
6 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
La prima volta
Questo è un racconto di vita vissuta reale in tutto.Siamo una coppia lei Angela io Antonio che da diversi anni frequenta questo ambiente scambista incontriamo coppie e singoli oltre che avventure capitate casualmente o tramite siti appositi andiamo anche in club prive. Una sera Angela mi chiede di contattare qualcuno x il sabato successivo che aveva voglia di divertirsi un po, cosi mi metto alla ricerca su un sito e scelgo un singolo che dalle foto e annuncio ritenevo idoneo,la chiamo vede il profilo legge guarda le foto e mi chiede di contattarlo e parlarci,mando un messaggio e mi risponde subito, si chiama Marco ha 38 anni single depilato e bisex ma non ospita ne parliamo di come possiamo fare x incontrarsi e assieme decidiamo, senza dire niente a lei, di incontrarci direttamente in un club prive lui mi dice anche che ama mettersi intimo femminile in queste occasioni ci accordiamo anche come riconoscerci e dove ci troveremo nel locale.Ad Angela dico che purtroppo non se ne fa niente che non ospita e che comunque andiamo sabato in prive. Il sabato ci prepariamo di tutto punto dico a lei come vestirsi e andiamo al locale come sempre affollato con tanta gente saluti e abbracci poi alle 23.00,come concordato con Marco andiamo nella saletta buia e ci sediamo sulle poltroni dopo circa 10 minuti sulla soglia della stanza appare un ragazzo vestito di nero capelli rasati e con un segnale visibile sulla maglietta riconosco subito che è Marco si avvicina a noi e sii abbassa tra le cosce scoperte di Angela e inizia a baciarle accarezzarle a leccarle sempre più su, lei inizia ad eccitarsi e per agevolarlo scende sulla poltrona sino ad offrigli la fica da leccare e baciare a lei piace tanto farsi leccare la fica,Marco si impegna molto piace anche a lui io eccitatissimo metto il cazzo fuori dai pantaloni e lei subito lo prende in mano si fa leccare ala fica e ha il mio cazzo in mano ad un tratto sento un’ altra mano che afferra il mio cazzo durissimo e assieme le due mani mi accarezzano e segano poi sento una bocca che me lo succhia e lo lecca ma non è Angela è Marco che succhia avidamente poi tira fuori il suo e lo da in bocca ad Angela che con piacere lo spompina per bene le piace la situazione e mi dice.:
ANDIAMO IN CAMERA SU CHE CON QUESTO CI DIVERTIAMO
cosi dico a Marco di seguirci in camera ci aggiustiamo un po e saliamo, arrivati in camera ci presentiamo e subito ci spogliamo Marco tolti i pantaloni esce con calze autoreggenti nere e un perizoma rosso fuoco era divino si gira su se stesso x farsi ammirare Angela rimane colpita e lo abbraccia lo bacia accarezza quel culo bellissimo lo spinge sul letto gli sposta il perizoma ingoia il suo cazzo durissimo delirando - BELLO CAZZONE COME MI HAI LECCATO BENE MI HAI FATTO IMPAZZIRE SON VENUTA 2 VOLTE SEI BRAVISSIMO UMMMMM - e giù leccate e ingoiate al cazzo mi avvicino anch’io a lei x baciale il volto e guidarla con la testa sul cazzo ma lei improvvisamente mi afferra la testa e mi spinge con la bocca sol cazzo- DAI SUCCHIAMOLO ASSIEME CHE CI DIVERTIAMO - cosi iniziamo a slinquare e succhiare lei le palle io l asta ci alterniamo e anche assieme, imprigionando il cazzo tra le nostre labbra avide.lei poi fa mettere il preservativo e sale su quel cazzo e chiava divinamente. A quella vista eccitatissimo mi fiondo tra le loro cosce e lecco culo fica palle porzione di cazzo che esce dalla fica,è stato un susseguirsi di emozioni molto forti poi si sono voltati lei sotto lui sopra e vedere il culo di lui cosi bello me venuta voglia di giocarci lo baciato leccato e col cazzo strofinavo le chiappe sode sbattendo sopra facendoci sentire la durezza del mio cazzo,una vera goduria.
poi un po stanchi ci siamo distesi sul lettone tutti e tre coccolandoci e accarezzandoci sempre eccitati quando lei dice a lui -TI PIACEREBBE METTERLO NEL CULO AL MIO AMORE -Marco -SI CERTO HA UN BEL CULO -io-ANGELA NON LO MAI FATTO CHE DICI HO GIOCATO PERCHE A TE PIACE VEDERE 2 MASCHI CHE GIOCANO TRA LORO MA QUESTO NO - lei - DAI CHE FA c è SEMPRE UNA PRIMA VOLTA E POI MI PIACEREBBE VEDERE COME PRENDI IL CAZZO NEL CULO DAI ACCONTENTAMI - venendomi vicino baciandomi e accarezzandomi mi gira e inizia a leccarmi il culo Marco si avvicina anche lui e mi accarezza e tiene in allenamento il suo cazzo mette un preservativo lei mi mette a pecora sul letto e guida il cazzo di Marco al mio buchino vergine e inizia a spingere una due tre volte e mi sento aprire si fermano poi ricominciano a spingere sino a quando lo sento dentro un po di dolore ma poi lo sento tutto lei guarda la scena e si masturba forte gridando e godendo molto anch’io inizio a godere non pensavo che fosse cosi bello anche se quando inculavo lei la vedovo che godeva ma sentirlo in prima persona è tutt’altra cosa è bellissimo alla fine prima di venire lo ha estratto e ha chiavato lei che ancora godeva è stato un incontro bellissimo. Usciti dal locale lei mi ha detto che vorrebbe rincontrarlo magari a casa nostra con più tranquillità ma da allora non ci siamo più visti con Marco,Angela ci spera sempre chissà che lui non legga e magari si fa vivo.
10
2
6 years ago
coppiaberte,
55/55
Last visit: 3 years ago
-
La nuova estetista
Mi chiamo Monica, ho trenta cinque anni e sono sposata con Antonio che tutti chiamano Tony. Sono alta uno e settanta, capelli e occhi scuri, seno una quarta abbondante, e nell’insieme il mio è un fisico nella media ne grasso ne magro, direi con le curve al posto giusto. Tony, è un bel ragazzo, alto poco più di me fisico robusto ma non grasso, occhi scuri mani grandi, ha fra le gambe un bel sesso di tutto riguardo. Stiamo insieme da sette anni, cinque da sposati e due da fidanzati. Quando l’ho conosciuto io venivo da tre storie finite e qualche scopata senza importanza. La prima era stata con un bel ragazzo molto dotato che mi ha sverginato. Mi piaceva molto, ma era anche tanto ansioso e quando mi scopava durava pochissimo, con lui ho rischiato di restare incinta almeno tre volte. La sua insicurezza derivava da una madre troppo ossessiva. L’ho lasciato per non dovermi scontrare sempre con lei. Il secondo era carino e simpatico, mi scopava bene e durava anche molto, aveva la fissa per il mio culo e dopo un mese che stavamo insieme mi ha sverginato dietro. Ha fatto un buon lavoro, tanto che la prima volta non ho sentito dolore, ma solo piacere. Era bravo, ma terribilmente geloso. Era sempre un continuo chiedere del ragazzo che mi aveva sverginato, se era più bravo, se lo aveva più grosso e cosi via. Alla fine l’ho mollato per non sentire più le sue paranoie. Il terzo era perfetto. Mi scopava bene con calma, non era geloso e lavorava qui da noi provenendo da un’altra città. Il sabato tornava al suo paese perche aveva un madre malata che non poteva restare più di una settimana senza vederlo. Ho chiesto di andare con lui per conoscerla ma lui niente inventava sempre scuse. Così un sabato l’ho seguito e ho scoperto che la madre malata era invece una moglie ed un figlio. Delusa mi son dedicata al mio lavoro di estetista. Sono passati due anni durante i quali ho avuto solo sporadiche scopate senza nessun coinvolgimento sentimentale, non ne volevo, desideravo solo sesso. Ero dipendente di uno studio di estetista, con altre tre ragazze, un giorno si è verificato un guasto che ha richiesto la presenza di un elettricista e in quella occasione ho conosciuto Tony. La sera mi ha aspettato all’uscita e abbiamo incominciato parlare di noi e delle nostre passate esperienze. Lui aveva avuto due storie molto serie. Una con una bella ragazza che lo amava alla follia, lo scopava divinamente ma era tanto ricca che i suoi genitori non volevano che la figlia sposasse un semplice elettricista. Così, è stato costretto a lasciarla. La seconda era dolce e carina, una ragazza simpatica e disponibile, ma a letto era una frana incredibile. Ferma e passiva si lasciava scopare solo alla missionaria, immobile e passiva. Scopare una bambola di gomma avrebbe dato più emozioni. Dopo che siamo messi insieme lui mi ha spinto ad aprire un studio da estetista tutto mio, e devo dire che ha avuto ragione. All’inizio era solo un piccolo locale dove avevo poche cose e ricevevo solo clienti con pochi appuntamenti, ma poi, visto il buon andamento del lavoro, mi ha invogliata a trasferirmi presso una nuova zona industriale, dove ci sono molti centri commerciali, e diversi uffici amministrativi. La sua lungimiranza ha di fatto aumentato il mio lavoro e la qualità dei miei clienti. Né ho di tutte le specie maschili e femminili. Di quelli maschili il più incredibile è Augusto, un bel cinquantenne che spende una fortuna per curare la sua immagine. Ma la cosa che lo distingue è che vuole essere depilato interamente due volte al mese usando il rasoio. Lo devo rasare per tutto il corpo. Ha un bel corpo, tonico e ben curato, ma la cosa che mi fa bollire il sangue è la sua dotazione, ha un cazzo che è un vero monumento ai cazzi! lungo oltre i venti, e grosso, davvero molto grosso con le vene che quando si gonfiano lo fanno sembrare ancora più grosso. All’inizio mi scocciava un poco doverlo rasare tenendo in mano quel palo che si gonfiava fino ad esser perfettamente eretto. Lui cercava di rimanere sempre indifferente, mi pagava bene per questo servizio e io non ho mai osato andare oltre. Col temo però mi sono sempre più appassionata alla sua erezione. Lui ha notato che il mio abbigliamento da lavoro era solo composto da un bel camice bianco e sotto solo un perizoma e un reggiseno con calze autoreggenti dello stesso colore. Ho visto che indugiava spesso nella mia abbondante scollatura in particolare quando gli facevo la pulizia del viso. Un giorno non ho resistito, quando gli ho fatto la depilazione del suo meraviglio cazzone l’ho impugnato e ho cominciato a segarlo lentamente con la scusa di verificare se vi erano altri peli. Lui ha allungato una mano e l’ha messa fra le mie cosce che si sono divaricate per riceverlo meglio. Ero un lago. Mi ha incominciato a masturbare lentamente piantandomi due dita dentro e io mi sono allungata su di lui e ho cercato di prendere in bocca quell’arnese stupendo. Ho appena imboccato la cappella e poco più. Ero in estasi. Mi godevo quel palo e lui mi sconvolgeva la fregna con le sue dita che mi scavavano fin dentro l’anima. Ho goduto, ma solo un gemito strozzato è uscito dalla mia bocca piena di lui.
…sssiiuummmhhmmumummm…s.sii…..mmmmmmmmmmmmmmmm.......
Ho tremato e lui mi ha sorretto perche le gambe mi stavano cedendo. Si è seduto sul lettino e io ho continuato a succhiarlo. Mi ha messo una mano dietro il capo e mi ha imposto il ritmo della pompa. Me lo infilava sempre più in gola. Mi sono girata un attimo e ho azionato il comando del lettino facendolo abbassare. Quando ha capito le mie intenzioni mi ha tolto il cazzo dalla bocca e mi ha messo in ginocchio sul letto e si è posizionato dietro di me. Ho sentito la sua cappella scorre lungo il taglio delle mia fica fradicia di umori e poi lentamente mi ha penetrato con calma afferrandomi per i fianchi. L’ho sentito scivolare dentro. Era enorme mi dilatava e mi è quasi sembrato che mi sverginasse di nuovo. Quando la cappella ha battuto il fondo ho goduto all’istante.
…ssii…vengooo!!..ssi venggooooo!!! …sssiiiii….VENGGOOOOOOooooooo......
Ho incominciato a tremare scossa da un brivido incontrollato che ha percorso tutto il mio corpo. Ho allungato una mano dietro e mi sono resa conto che non ero riuscita ad averlo tutto dentro, ne mancava ancora un poco, lui intanto ha cominciato a pomparmi con più determinazione infilando sempre più in profondità il suo meraviglioso arnese. Quando il suo corpo ha aderito al mio ero gia al terzo orgasmo. Mi ha scopato con molta determinazione, mi pompava divinamente e con tanto piacere.
…mmmmmm.huum…sii che meraviglia!!!!..ssi ti sfondoooo!!! era tempo che lo volevo fare…ssisiii…. sei molto stretta, ma io ti apro a dovere…..ssi…. godi vacca che ti sfondo tutta!!!!!.......
Mi ha scopato per un tempo indefinito durante il quale ho goduto senza ritegno, poi lui ha cambiato posizione sul lettino. Si è disteso supino e mi ha messo su di lui. Impalata su quella trave mi è sembrato di sentirlo in gola. Ho danzato su di lui che mi sfondava come mai prima d’ora. Ho goduto e urlato il mio piacere mentre lui torturava i miei seni.
…ssii…goddoooo!!..venggoooo!!daiiii…mi sfonddiiiiiii……venGGGOOOoooo!!!!!!....
Era sconvolgente la sua resistenza. Mi ha letteralmente spanato la fica e ancora non era vicino a godere. Sfinita mi sono adagiata su di lui. Lui mi ha rigirato e dopo avermi messo a pecora mi ha inculato. L’ho sentito entrare nel culo con decisione. Mi ha dilatato l’ano con quel cazzo che mi sembrava ancora più grosso. Ho goduto ancora e l’ho incredibilmente incitato a sfondarmi di più il culo.
….ssiii…daiiiii…mi fai..morireee…spaccami il culoooooo….sssssii................. sei ..............meravigliosoooooo…….ancoraaaaaaaaaa............
Dopo avermi scopato a lungo, improvvisamente si è sfilato e posto di lato mi ha piantato la cappella in bocca. Un attimo dopo un fiume in piena di sborra cremosa e densa mi ha gonfiato le guance. Ero sommersa e ho fatto la sola cosa possibile ingoiare.
….sssiiii…bevviiii…daiii che ti inondo la golaaa…bevii…. troia!!!!!...tutta in golaa……
Era una quantità incredibile che sgorgava senza fine dalle sue palle enormi. Ho bevuto e ingoiato tutto senza perdere una sola goccia. Poi lui soddisfatto si è rivestito. Ha aperto il portafoglio e oltre ai soldi che mi doveva per il trattamento ha aggiunto altri cento euro.
“Sei stata fantastica te li sei meritati tutti.”
Fortunatamente era l’ultimo cliente. Mi sono rivestita me ne sono tornata a casa che era vuota, Tony era a calcetto con i suoi amici e quando è tornato era stanco e non ha voluto scopare. Oltre ad Augusto c’è anche un altro cliente un po strano. Un signore sulla quarantina che quando viene da me gli piace mentre gli faccio la pulizia del viso toccarmi il seno con una mano e con l’altra si sega velocemente e quando è quasi all’apice del piacere mette un dito dentro la mia fica bagnata e fradicia e poi viene e alla fine si lecca il dito che ha messo dentro di me. Fra le clienti invece quella che più si comporta in modo anomalo è la signora Flavia. Alta bella ha cinquanta anni, ma un fisico di una trentenne. Cura moltissimo il suo aspetto in ogni dettaglio. Ha un seno così tonico che sembra rifatto invece è tutto naturale. A lei piace molto quando le faccio la depilazione essere accarezzata in mezzo alle gambe. Lentamente si eccita e poi alla fine mi mette la mano sotto il grembiule e infila le dita dentro la mia fica che è gia pronta a riceverla. Gode e mi fa godere e quando il nostro piace è al culmine ci scambiamo un bacio appassionato che soffoca i gemiti che escono dalle nostre labbra.
…sssuiiuumhuummmm…ssuhuummmmm….
Mi rendo conto che è un fare un po da puttana, ma mi lasciano laute mance e poi mi eccito sempre così tanto che spesso quando entro in casa e trovo Tony lo scopo immediatamente. A lui questo gioco lo eccita molto. Spesso a letto gli piace fantasticare di me con i miei clienti, e anche se lui non lo sa, spesso gli racconto di Augusto e del suo cazzo che mi slabbra la fregna questo lo eccita molto, come l’idea di me con un’altra donna. Per lui sono solo fantasie, e non sa che per me sono fatti realmente avvenuti, ma è contento così e io non mi lamento del fatto che si eccita e poi mi scopa a morte. Tutto questo aumento di lavoro extra mi hanno costretto a cercare una valida assistente. Ho mandato ad una agenzia interinale la richiesta di alcuni nominativi per fare delle selezioni. Ne ho ricevuto le proposte di sei candidate. Per motivi di tempo ho specificato che i colloqui sarebbero avvenuti a casa mia. Le prime quattro non hanno nemmeno voluto accettare di venire a casa mia per paura che era una truffa, la quinta era una persona sudicia e trasandata che non mi ha fatto per niente piacere conoscere, poi ho chiamato la sesta il sabato mattina specificando che il mio ultimo appuntamento della giornata era alle diciannove e che fra tutto non sarei stata a casa prima delle venti. La sua risposta è stata semplice e chiara.
“Ho la giornata libera, abito poco distante da lei e mi va bene anche alle venti a casa sua se non è un problema vengo accompagnata da mio marito.”
Non ho avuto nessuna difficoltà ad accettare che vi fosse anche suo marito e quindi mi sono messa al lavoro. Alle quindici mi chiama la cliente delle diciannove e mi prega di spostare l’appuntamento alla prossima settimana perche ha un impegno imprevisto. Allora consulto la mia agenda e vedo che il mio ultimo appuntamento della giornata sarà alle diciotto e venti, quindi richiamo la mia candidata e le comunico che se vuole ci possiamo vedere alle diciannove e trenta. Lei accetta con entusiasmo. Finisco di lavorare e vado a casa che sono le diciannove. Una rapida doccia e a quel punto mi vesto per uscire come facciamo tutti sabati quando io e Tony, andiamo a mangiare una pizza, tanto il colloquio dovrebbe durare pochi minuti. Per l’occasione indosso un abito elasticizzato nero che lascia scoperte le mie spalle, sotto un velatissimo reggiseno e un perizoma al quanto striminzito, calze autoreggenti velate nere e scarpe tacco dodici. Curo le unghie applicando uno smalto rosso fuoco dello stesso colore del rossetto che ho sulle labbra. Alle diciannove e trenta precise suonano alla porta, apre Tony e io sono al suo fianco. Davanti a noi ci si presenta una giovane coppia. Lei Silvia, alta come me, bionda con capelli alle spalle, sguardo molto da sbarazzina e ben truccata, con mani curatissime. Indossa una mini che le arriva a metà coscia, sopra una giacca abbottonata con un solo bottone dietro cui si cela un velato reggiseno. Calze velate sicuramente autoreggenti e scarpe nere con tacco minimo quindici. Lui Luca, un bel esemplare di maschio, non palestrato ma dal fisico curato, alto come Tony, indossa una giacca con sotto un maglioncino dolce vita, pantaloni scuri. Ha l’aria simpatica e divertente che ti conquista subito. Dopo un momento in cui i miei occhi restano incollati a quelli di Silvia, è Tony che rompe il silenzio e ci invita ad accomodarci tutti in salotto. Mentre noi donne ci mettiamo comode lui e Luca vanno in cucina per preparare un aperitivo con degli stuzzichini. Silvia si siede davanti a me e accavalla lentamente le gambe e mette in evidenza delle cosce veramente belle. I nostri sguardi continuano ad esplorare il corpo dell’altra. Per un lungo istante nessuna delle due parla ma ci guardiamo con occhi vogliosi. Non capisco cosa mi sia preso, ma trovarmi davanti una bella ragazza così, dopo una settimana che non scopo per via del ciclo mi sta eccitando oltre misura. Lei sembra nella mia stessa condizione, e alla fine mi decido a dialogare con lei. La mia voce fatica un poco ad uscire dalla bocca, ma le spiego le mie condizioni mentre lei mi segue e non perde una parola di quella che dico. A grandi linee mi racconta che ha lavorato in uno studio da estetista per quattro anni, ne ha ventisei, ma da qualche tempo la padrona ha un comportamento strano, da quando ha ammesso un nuovo socio le cose sono cambiate e lei non vuole poi lavorare in un ambiente in cui non si sente a suo agio. Accetta le mie condizioni, e a quel punto arrivano i nostri uomini con dei calici di prosecco e degli stuzzichini. I due ragazzi sembrano a loro agio, ridono divertiti mentre io e lei siamo ancora fissarci cercando di capire fino a che punto il desiderio reciproco potrebbe spingersi. Tony fa una proposta che lascia tutti stupiti.
“Noi questa sera eravamo intenzionati ad andare a mangiare una pizza, che ne dite di ordinarla e mangiala qui con voi? il frigo è pieno di birre fresche.”
Loro si danno uno sguardo d’intesa e poi annuiscono favorevolmente, lei si gira verso di me e i suoi occhi sembrano cercare il mio consenso. Abitiamo all’ultimo piano di una palazzina ed abbiamo un bel terrazzo da cui si gode una bella vista sulla città, la prendo per mano e mi dirigo fuori dove intendo apparecchiare mentre i ragazzi ordinano le pizze, Tony chiede a Silvia come la vuole. Lei mi guarda e poi sorride divertita.
“La voglio al salame piccante!”
Usciamo fuori e ci mettiamo appoggiate alla balaustra mentre i ragazzi iniziano a preparare la tavola. Lei mi tiene vicino, i nostri occhi sembrano mai sazi di esplorare il nostro corpo. Arrivano i nostri uomini ci abbracciano da dietro e ci baciano sul collo.
“Un magnifico spettacolo la città da qui vero?”
Tutti annuiscono e restiamo un momento in silenzio gustando ognuno il momento che stiamo vivendo. Passiamo diversi minuti a parlare del lavoro che lei dovrà svolgere con me, i ragazzi ridono e si sentono complici, mentre io e lei ci sentiamo sempre più in sintonia. Sento il desiderio delle sue labbra ma voglio aspettare per gustare ancora di più questo momento. Il suono del campanello ci riporta alla realtà, i ragazzi portano sul tavolo le pizze incominciamo, a mangiare fra uno scherzo e un doppio senso. La guardo e vedo un filamento di mozzarella che dalla bocca scende giù dal mento. Lo afferro e lo porto alla mia bocca, ci guardiamo e seguendo il filo ci ritroviamo unite in un bacio saffico che lascia i nostri mariti stupiti ed entusiasti. Dopo di che noi due sembriamo sazie di pizza e vogliose di altro. Di colpo non ho più fame mi alzo da tavola e lei fa la stessa cosa. La prendo per mano e lei mi segue in camera mia. In un attimo siamo nude e distese sul letto avvinghiate in un 69 da urlo! Mi lecca in maniera stupenda, adoro essere leccata, e in breve raggiungo il mio primo orgasmo che grido mentre vedo Tony che si sta spogliando.
…sssiisii….venggoooooo…non ti fermareeeee….
Siamo distese di lato e all’improvviso sento delle mani che mi aprono le natiche e subito dopo una lingua si insinua lungo il solco. Riesco a vedere che si tratta di Luca, godo e lecco assecondando la lingua di Silvia che mi sta portando in paradiso. Poi lei si stacca da me si gira e si trova il cazzo di mio marito davanti alla bocca che lo accoglie senza esitare. Li guardo per un attimo e poi mi giro anch’io, e finalmente lo vedo quello di Luca. Bello e lungo, abbastanza grosso, lo infilo in gola e lui geme mentre Silvia sta arrivando ad un orgasmo che le procura la lingua di Tony che la lecca in maniera furiosa.
..s.siii belloooooo..vengguhummm…. huuhmmmmmmmmmmmmm........
Succhio Luca che mi lecca molto bene, sono prossima al piacere, quando Tony e Silvia si mettono a scopare distesi di lato a noi. Li osservo per un momento e vedo lo sguardo compiaciuto di mio marito che mi manda un bacio, nemmeno nelle sue più sfrenate fantasie si era immaginato un momento così erotico. Silvia lo cavalca e lui gli massaggia i seni procurandole altro piacere. Mi lascio girare e Luca si distende supino e mi attira su di se, ma io mi metto girata e gli volto le spalle. Impalata su di lui posso vedere il volto di Silvia e baciare la sua bocca. Ci scopano molto intensamente, poi Luca mi attira distesa facendomi girare e mi scopa di nuovo, guarda Tony e lo invita a prendermi in doppia. Godo immediatamente quando lo vedo che si mette dietro di me e lo sento che mi spinge in culo il suo cazzo fradicio degli umori di Silvia che sta distesa di lato e mi accarezza i seni mentre loro mi sfondano.
…ssii daii ragazzi…fatela godere….sfondatela tutta….ssisi che bello!!! poi lo voglio ancch’io..
Li incita e loro mi sconvolgono anche l’anima. Godo e vengo a ripetizione. Non ero mai stata presa in doppia e pure Tony è scatenato, mi sfonda il culo come un toro impazzito.
…ssiii tiii spacco il culoooooo……..ssiiiiiiiii....godiiiiiiiiiiiiii...........
Io urlo e godo in continuazione.
..vvenggoooo…..vengooooo……oraaaa…….sssiiiiii....adessoooooo.........
Mi lasciano godere e poi si sfilano da me, e rivolgono le loro attenzioni a Silvia che li accoglie dentro di se e si lascia scopare fin quando dopo che ha goduto tanto anche lei li incita a sborrare nelle nostre bocche.
..venggo…daiii..anche voiii..in bocca…daii in bocca…. voglio bereeeeee..tutta…la vostra sborraaa….ssi daiiiii........la voglioooooooooooooo..........
I due maschi la portano ad un ennesimo orgasmo, poi si presentano ognuno davanti alla bocca della propria compagna e ci inondano la gola con le loro copiose sborrate.
…ssisi sborrooooo….bevviiii…oraaaa…..
ddaiiiii…amoreeee sborrooooo……..ssiiii…
A bocca aperta mi lascio riempire dalla copiosa schizzata di Tony. Lo mungo e lo spremo fino all’ultima goccia, ma non la ingoio. Mi giro e trovo Silvia che mi guarda e poi incolla la sua bocca piena alla mia e ci scambiamo la sborra dei nostri mariti. Un piacere unico. Limoniamo per un poco, poi quando ci stacchiamo vediamo i nostri compagni che seduti sul letto ci guardano ancora vogliosi. Un attimo dopo mi ritrovo il cazzo di mio marito in bocca e lo succhio per farlo tornare velocemente in tiro. Basta poco per risorgere, l’eccitazione del momento lo ha eccitato gia di suo. Ci scopano ancora per diverso tempo, ci scambiano a loro piacimento, noi due godiamo moltissimo. Alla fine distese sul letto io lei stiamo abbracciate mentre i ragazzi sono andati a prendere del prosecco per festeggiare.
“Grazie, mi hai regalato un’emozione che desideravo provare da molto tempo. Spero che sarà l’inizio di una bella amicizia, e una collaborazione lavorativa che ci regalerà molte soddisfazioni.”
La bacio mentre penso che finalmente ho trovato una nuova amica, e spero una brava dipendente, ma prima che gli affidi Augusto dovrà passare un po di tempo.
10
4
6 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
In una cena tra amici … tutto può accadde
Diversi anni fa, durante un periodo molto fortunato del mio lavoro (avevo avuto un aumento di stipendio consistente), la mia ragazza dell’epoca, Giulia, ed io stavamo festeggiando, a casa mia, il nuovo incarico con un mio grande amico, Antonio,
Cena a base di pesce e tanto, ma tanto vino.
Dopo cena eravamo seduti in salotto, alquanto alticci, a cazzeggiare un po' tra di noi, quando Antonio, per versarsi ancora un po' di bourbon, del buon Four Roses Kentucky Straight, alzandosi dal divano dove era seduto, vicino alla mia ragazza, si sporse eccessivamente in avanti, perdendo l’equilibrio.
Il movimento innaturale lo portò ad agganciare la tasca dei pantaloni al bordo del tavolo che stava proprio lì davanti, portandolo a strappare i suoi pantaloni in modo assurdo.
Antonio, con un movimento di reazione e per allontanarsi dal tavolo, saltò in avanti perdendo l’equilibrio ancora di più.
Giulia, quasi automaticamente, tentò di tirarlo indietro per evitargli una rovinosa caduta (il che non era molto facile considerando che Antonio aveva una stazza considerevole).
L’interazione tra i due portò, con un girò strano, a far perdere l'equilibrio ad entrambi, facendo “atterrare” Antonio su Giulia.
Stavamo tutti ridendo fino a quando non abbiamo visto il danno che aveva causato lo strano movimento di Antonio.
Il suo pantalone era quasi completamente aperto sul davanti, e da esso fuoriusciva, in bella mostra, il suo enorme cazzo, flottando proprio davanti alla faccia di Giulia che, accortosene, lo ha guardato con una espressione scioccata e incredula.
Lei, istintivamente, disse:
- "Santo cielo!!! Questo è il più grande uccello che abbia mai visto!"
Antonio, in quel momento di imbarazzo, tentando di allontanarsi dal divano e da Giulia, finì a sistemarsi, seduto, accanto a lei con i pantaloni, per via dello strappo, aperti completamente sul davanti, da cui si affacciava spudoratamente il suo enorme cazzo che pendeva in libertà.
Giulia, con una sfrontatezza mai avuta (probabilmente attivata dall’alcol), gli chiese quanto fosse grande quando lui era completamente in tiro, e lui, senza nessun incertezze le risposte:
- "Prendilo in mano e scoprilo".
Giulia mi guardò con in volto una luce che non avevo visto mai, e mi chiese:
- “Posso farlo? Sono molto curiosa …”
Ero ancora scioccato dalla situazione venutasi a creare e, senza pensarci, le risposi:
- "Fallo …. se proprio vuoi".
Lei allungò la mano e cominciò ad accarezzarlo e sorridendomi, mi chiese:
- "Mi sembra di stare in un film porno …. di quelli dove gli attori hanno un cazzo gigante!!! Pensa, non riesco a tenerlo tutto tra le mie mani ed è ancora moscio ….. figurati se si eccita."
La situazione era così strana, per cui non sono riuscito a rispondere, ma solo ho annuito con un cenno della testa, quindi continuai a fissare incredulo quella scena.
Lei sempre più nella parte, disse ad Antonio, di alzarsi e di porsi di fronte a lei e, quindi, iniziò ad accarezzarlo con entrambe le mani.
Il suo cazzo iniziò ad allungarsi e gonfiarsi sempre più mentre lui la guardava e sorrideva. L’enorme testa del cazzo cominciava a gonfiarsi a pochi centimetri dal viso di Giulia.
Lei, a quel punto, gli chiese, quasi come una scolaretta:
- “Ma quanti centimetri è una volta tutto in erezione”.
E Antonio:
- “25 centimetri, quando sono completamente duro, ma non lo è ancora … come vedi".
La mia ragazza incuriosita dalla risposta, guardandomi, mi chiese:
- “Sei d’accordo se provo a farlo diventare veramente duro?”
Ed io, risposi:
- "Va bene, se ti va ….".
Prima che ognuno di noi potesse immaginare cosa stesse per fare, si sporse in avanti e si ficcò la testa della minchia di Antonio in bocca e cominciò a succhiarla mentre accarezzava, con entrambe le mani, le palle.
Poi, guardandomi e tirando fuori dalla sua bocca quell’enorme cazzo, con un sorriso smisurato, mi chiese:
- “Sono sexy con le labbra intorno al cazzo di Antonio?”
Non potevo credere che mi stesse praticamente tradendo con il mio migliore amico in mia presenza e con il mio consenso tacito.
Ero in parte ferito, confuso, geloso e molto frastornato mentre iniziavo a sentire il mio pene che diventava duro.
Lei, senza indugio, ha iniziato a succhiarlo davvero forte e con intensità crescente, afferrandolo per il culo Antonio e tirando il suo massiccio pene, ormai semi duro, nella sua bocca il più in fondo possibile.
Sensazione strana la mia, sto guardando la mia ragazza seduta sul bordo del divano che lecca e infila in profondità, fino alle sue palle, il cazzo di un altro uomo!
Dal volto e dagli occhi di Antonio si capiva che stava apprezzando il lavoro di Giulia e lui, con un filo di voce, disse:
- "Sei brava, nessuna era stata mai in grado di farlo diventare duro in così poco tempo, ed in ogni caso, poche erano state in grado di infilarselo tutto in bocca! Sei fortunato Luca!!!"
Giulia lo guardò e gli chiese:
- "La tua ragazza non lo succhia così bene?"
Antonio non riuscì a rispondere. Ha farfugliato qualcosa mentre lei iniziava a sbattere l'intera verga nella sua bocca più e più volte.
Ad un certo punto, tirandolo fuori dalla bocca, Giulia mi chiese:
- "Ti va se mi faccio una bella scopata con te e Antonio, quando mi ricapita di avere a disposizione due cazzi insieme di cui uno come questo?"
Ho solo fatto un cenno di sì con il capo, non potevo smettere di guardarla.
Lei si alzò, afferrò per l’uccello Antonio, e ci disse di andare in camera da letto. Raggiunta la stanza, lo spinse giù sul letto di schiena, a me disse di sdraiarmi dall'altra parte di Antonio e iniziare a masturbarmi guardandola.
Ero già molto eccitato, il mio cazzo era già molto duro, l’ho tirato fuori e ho iniziato ad accarezzarmi.
Lei continuava a guardarmi e sorrideva mentre accarezzava il cazzo di Antonio con entrambe le mani e succhiava le palle.
Facendo scorrere la sua lingua su e giù per la sua asta, dalla sua testa massiccia alle palle.
Giulia, ad un certo punto, mi ha chiesto di avvicinarmi a lei e di baciarla. Quando mi sono chinato verso di lei, mi ha afferrato dalla testa offrendomi il cazzo di Antonio, ridendo mi disse:
- “Dai succhiagli la minchia!”
Ho provato ad allontanarmi ma ero in una posizione scomoda, senza possibilità di fare molta forza.
Lei continuava a sfregarmi la cappella del cazzo di Antonio contro le mie labbra dicendomi di succhiarlo.
Continuai a girare la testa e le dissi di no ma, lei, insistendo, disse che non si sarebbe fermata finché non me lo fossi messo in bocca per qualche secondo.
Insistendo, aggiunse:
- “Poi farlo anche perché già te l’ho sfregato comunque sulle tue labbra, baciandoti ….”
Ho notato che Antonio stava semplicemente lì in attesa, ridendo per la situazione che aveva creato la mia ragazza, lasciandola completamente fare.
Alla fine, ho acconsentito a farlo solo se mi avesse lasciato libero dopo, lei accettò.
Aprii la mia bocca e lei spinse forte la mia testa sul cazzo duro, infilandolo il più possibile nella mia bocca.
Poi mi lasciò andare e pensai che mi avrebbe liberato da quella situazione imbarazzante
Questa, in realtà, era una mia illusione, lei riprese a spingere la mia testa costringendomi a succhiarlo.
Continuava a dire quanto fosse eccitante vedere tutto ciò e quanto fosse calda ed eccitata.
Mi chiese di non interrompere la mia azione e di continuare a succhiarlo fin quando lei non fosse arrivata a godere.
Era da un po’ che aveva iniziato a toccarsi e masturbarsi il clitoride.
Notai che la sua mano, quella che mi teneva dai capelli, aveva lo stesso ritmo a quello dell’altra che lei utilizzava per masturbarsi il clitoride.
Il cazzo di Antonio era così grande e duro da fare paura.
Mentre la mia ragazza si toccava, Antonio, che apprezzava la situazione, disse:
- “Uuuhhhh, dai, succhiami con la tua bocca più forte!!! Mi piace ……”
Lei, in risposta a quanto detto da Antonio, e per incitarmi a farlo più intensamente, si è chinata e ha iniziato a succhiare il mio cazzo, rendendolo duro come non mai.
Che situazione strana, il mio migliore amico e lei stanno costringendomi a succhiare il cazzo a lui, ed allo stesso tempo lei succhiava il mio …. situazione difficile da immaginare fino a pochi minuti prima.
Giulia, con un urlo di piacere, ha iniziato a godere:
- “Oooohhhh!!!! Godooooo!!!! Dai Antonio dagli il tuo sperma …..”
Sento, all’improvviso, che la sua enorme cappella diventa ancora più grande, le sue palle sono diventate molto dure e lui, ansimando, disse:
- “Siiiiii …. sto per venire!!!!! Dai Luca …. continua a succhiare il mio cazzo più forte e più in profondità!!!!!”
Quindi, con un gemito, ha iniziato a sborrare e spingendomi giù per la gola il più possibile il suo enorme cazzo.
Il suo seme ha iniziato a riempire la mia bocca e la mia gola e, lui, tra un gemito e l’altro, mi implorava di continuare a succhiare il suo cazzo, dicendo:
- “Uooooohhhh!!! Tieni duro il mio cazzo … non lasciarlo andare …… continua così mi fai morire!!!!!
Non sapevo cos'altro fare, ho continuato a succhiarlo come mi chiedeva.
Il suo cazzo è rimasto duro anche dopo aver versato tutto il suo seme, o almeno così credevo che fosse.
Dopo qualche minuto, Giulia si riposiziona, chiedendomi di coricarmi sulla schiena e ha iniziato un 69 con me.
Mentre le sto leccando la figa e succhiando il clitoride, guardando verso l'alto, vedo l’enorme cazzo di Antonio iniziare a strofinare le sue chiappe e la sua figa.
L'ho visto giocare con il suo cazzo all'ingresso di questa grotta umida di Giulia. Senza apparenti intoppi il sesso di Antonio penetrò Giulia con notevole dolcezza.
Delicatamente, la sua enorme cappella, iniziò ad allargare le grandi labbra della figa. Con una sorta di sfida, Giulia mi chiese:
- “Riesci a vedere le labbra della mia figa che avvolgono la cappella del suo cazzo?”
Le ho risposto di sì, e lei, ancora più insistente mi chiese:
- “Cosa te ne sembra …. del suo enorme cazzo nella mia piccola figa?”
Lei era consapevole che le sue piccole labbra strette si sarebbero allargate all’inverosimile per il cazzo enorme, tutto era super eccitante.
Giulia, con una voglia strana di parlare, vista la situazione, chiese ad Antonio:
- "Ti piace scopare la mia figa stretta con il tuo cazzo a pochi centimetri dal viso del mio ragazzo?"
La strana situazione mi aveva portato ad essere molto eccitato, sentire quelle domande e le successive succhiate di Giulia suo mio cazzo, mi hanno portato ad eccitarmi così tanto da sborrare e lei, in un modo quasi violento, ha iniziato a ghermire il mio sesso fino a quando non è riuscita a far venire fuori fino all’ultima goccia del mio seme.
Quindi, ha iniziato a incitare Antonio a spingere il suo cazzo dentro la sua figa.
Lui, gli rispose:
- “Nessun problema per me …. tesoro ... ma Luca è d’accordo?”
Il mio amico mi guardò, aspettando il mio consenso che con un cenno del capo gli diedi.
A quel punto, armeggiando e titillando con le dita, allargò il suo buco.
Una volta che il buco è stato abbondantemente lubrificato e allargato, ha iniziato a infilare il suo enorme cazzo dentro la figa di Giulia, che si allargò all’inverosimile.
Quando il suo pene scomparve, sentii un sospiro di Giulia, un sospiro di piacere e lei affondò di più la testa tra i cuscini.
Pensavo che Antonio avrebbe forzato l’ingresso della figa, anche se lentamente. Con enorme sorpresa, era Giulia che, con una spinta all’indietro del suo culo, ha fatto entrare i 25 cm di cazzo di Antonio, per intero, dentro la sua figa.
Per Giulia, non era più sorrisi e sospiri, ma ora era un rantolo di dolore molto intenso.
Con ogni avanti e indietro, si sentivano i suoi gemiti sempre più sostenuti, Giulia, si capiva, stava davvero provando un grande piacere.
Fu allora che lei urlò, prima per il dolore causato dalle dimensioni del cazzo di Antonio, percependo il momento magico, gli chiese:
- “Ti piace? Dai tuoi gemiti si direbbe di sì?”
Lei disse, tra gemiti e sospiri sempre crescenti:
Uuuuuhhhh!!! Ooooooohhhh!!! Siiiiii!!!! Aspetta, però, vai piano …. fai piano …. muovilo lentamente e poi, pian piano, fallo scivolare dentro aumentando il ritmo e la forza …. infilamelo tutto dentro …. ti prego …. mi fai morireeeee!!!”
Il suo volto era segnato dal dolore e dal piacere!
I movimenti di avanti indietro di Antonio stavano diventando sempre più veloce e sempre più lui la stantuffava in profondità.
Dal mio punto di osservazione potevo vedere benissimo che il cazzo di Antonio, da una posizione inziale quasi completamente fuori dalla figa di Giulia, pian piano, lo aveva portato a sbattere le palle sul suo ventre.
Il cazzo lungo 25 cm entrava ed usciva dalla figa di Giulia con una facilità inaspettata.
I gemiti di goduria e di lussuria di Giulia aumentavano con l’aumentare della penetrazione e del movimento di Antonio.
Cambiammo le nostre posizioni e mi ritrovai ad essere davanti a Giulia che, senza pensarci un attimo, ricominciò a succhiarmi con una forza micidiale.
Dal dolore iniziale per tale assurda forza ... passai rapidamente ad un intenso piacere.
Il mio amico, senza un attimo di tregua, stantuffava tutto il suo enorme cazzo dentro Giulia, che in simultanea, masturbava e succhiava il mio.
Anche se con la bocca impedita dal mio pene, si sentivano i suoi gemiti soffusi di piacere.
Velocemente stavo cominciando a sentire l'eccitazione crescente che da lì a poco tempo mi avrebbe portato all’orgasmo.
Evidentemente Giulia se ne era accorta e quindi, senza fermarsi con il leccare e succhiare, ha preso a masturbarmi più intensamente, facendomi eiaculare, un’altra volta, dentro la sua dolce bocca per poi ingoiare tutto il mio seme.
Antonio, godendosi tutta la scena, ci dava dentro per raggiungere l’orgasmo e godere ... quindi incitava Giulia:
- “Dai …. dagli dentro …. muoviti …. siii …. siiiii …… mi fai impazzire quando lo fai … ho voglia di venire, il mio cazzo sta per esplodere!!!”
Dicendo questo, ha girata Giulia mettendosela sulle gambe. L’enorme palo di Antonio si infilava dentro la figa di Giulia fino in fondo.
La scena era bellissima, mai visto nulla di simile, e soprattutto, mai vista Giulia così infoiata.
Saliva e scendeva con una intensità di movimenti e con un’espressione del volto bellissimo, il rumore provocato dallo stantuffare del cazzo dentro la sua figa era incredibile, le sue grida di piacere inondavano la stanza.
Ad un certo punto, con un fremito che gli pervase tutto il corpo, Giulia raggiunse l’orgasmo:
- “Siiiiiiii!!! Siiiiiii!!! Ooooooooohhhhhhhhhh ……. Oooooohhhh!!!!, Non ti fermare …. continua …. sto impazzendo dal piacere …. fottimi più forte …. fottimi … fottimi … sono la tua troia …. fottimi!!!!
Quasi in contemporanea, il mio amico, al massimo del piacere, urlò:
- “Vengo ……vengo …. sento la tua figa che si contrae sul mio cazzo ….. Ooooohhh!!!! Oooooohhh!!! È meraviglioso!!!”
Dopo qualche attimo, Antonio uscì il cazzo da dentro la figa di Giulia e, con l’aiuto delle mani, le inondò, con il suo sperma, tutto l’addome e il seno.
Dopo aver eiaculato, stanchissimo, si adagiò esausto sul letto.
Anche Giulia, esausta, si adagiò sul letto, abbracciandomi.
Dopo 15 minuti di silenzio quasi assoluto, vidi Antonio che ci osservava, sembrava totalmente soddisfatto e felice.
Lo eravamo anche noi due.
Quella sera rimase un momento indimenticabile, la nostra amicizia si consolidò e, nel tempo, abbiamo avuto altri momenti magnifici come quello appena vissuto.
11
0
6 years ago
Al2016,
62
Last visit: 8 hours ago
-
Ossessioni incestuose
Salve amici lettori, mi chiamo Mimmo, ho cinquanta anni e vivo a Monza.
Sono sposato con Sandra che è obiettivamente una bella donna di 49 anni, alta uno e settantacinque con un gran bel fisico, gambe lunghe e tornite e un culo prosperoso, così come il seno che è da 5^ misura.
Siamo sposati da ventuno anni e abbiamo due figli, Giulio di ventuno e Simona che ne ha compiuti diciotto tre mesi fa.
Siamo una bella famiglia. Viviamo in armonia, sia come marito e moglie e sia nel rapporto con i nostri figli, quello che però devo confessarvi è che da diverso tempo sono tormentato e ossessionato da certi pensieri piccanti su mia figlia Simona che è straordinariamente rassomigliante alla madre quando aveva la sua stessa età.
Quando Simona aveva tredici e si era sviluppata da ragazzina a donna ho iniziato a notare la somiglianza, e la cosa mi faceva sorridere e mi dava un piacere innocuo, infatti ne parlavo compiaciuto anche con mia moglie. Poi però questo guardarla si è fatto via via più penetrante e morboso. Dopo qualche mese ogni volta che guardavo mia figlia gli occhi cadevano sulla maglietta, all'altezza dei seni, o sui fianchi e sul culo e iniziavo a sentire un certo movimento nei pantaloni.
Nei primi momenti questa cosa mi suscitava ribrezzo, quasi disgusto. Un'erezione guardando mia figlia minorenne? Che schifo! Mi odiavo solo a pensarci. Poi mi sono detto di lasciar correre la cosa, e che col tempo mi sarebbe passata; che lo stigmatizzare quel cadere degli occhi sul suo corpo sarebbe servito solo ad ingrandire quello che in realtà era solo una fantasia niente affatto pericolosa. Ho quindi lasciato a quelle occhiate peccaminose e a quei moti all'altezza dell'inguine di presentarsi senza che io reagissi turbandomi e inquietandomi, e di passare. Sempre credendo che sarebbe servito ad esorcizzare la cosa ho preso a masturbarmi pensando a Simona, ed anche a pensare a lei mentre scopavo con Sandra.
E così per eccitarmi, farmi venire il cazzo duro, e scoparmi mia moglie sono dovuto arrivare a fantasticare di fare sesso con nostra figlia! Cosa aberrante di per sé, ed oltremodo assurda se si pensa che mia moglie è una strafiga di donna, e che diversi miei amici (per loro stessa confessione) ci hanno fatto su certi lussuriosi pensierini... Eppure è stato, ed è così. Ciò che pensavo potesse aiutarmi a guarire dal desiderio incestuoso verso mia figlia ha invece finito per farmi diventare schiavo di quell'osceno desiderio di possederla.
Oramai ossessionato da Simona non ho più posto limiti alle fantasie su di lei; non ho messo freni alla libidine che mi procura l'osservarla anche nei gesti e nelle pose più innocue e normali.
E così adesso mi ritrovo nel mio studio, sulla poltrona, a cercare di leggere. E' un tardo pomeriggio autunnale ed io sfoglio di continuo il giornale del mattino come se cercassi una notizia introvabile. In realtà sono distratto da una mia solita fantasia su Simona. Guardo una pagina è immagino un titolo a caratteri grossi: "PADRE DEPRAVATO SFONDA LA FICA DELLA FIGLIA DICIOTTENNE!", sorrido e sospiro, poi stropiccio il giornale afflosciandolo sulle ginocchia mentre il cazzo si drizza per quel titolo e le mie fantasie.
In quel momento entra nello studio mio figlio Giulio che si siede sull'altra poltrona. Più che sedersi si lascia cadere e sbuffa, visibilmente scocciato e affranto. Io lo fisso e, preoccupato, gli chiedo cos'ha.
"Le femmine, papà. Già a quindici anni, se non prima, si atteggiano a donne di mondo, ti fanno credere di essere facili e poi al momento di dartela fanno le preziose e le difficili. Uff... ti rincoglioniscono!"
Mi sento maledettamente solidale con mio figlio. Gli dico che ha ragione e gli confesso che sono nella sua stessa situazione. Lui mi fissa sorpreso e mi fa: "Ma papà che cazzo dici! Tu nella mia situazione? Ma va. Hai una moglie che ti invidiano tutti. Se sapessi quante battute e quante confidenze mi fanno tutti i miei amici, sulla mamma. E cazzo, ti confesso che anche io sono anni che mi sego pensandola...". Nel dirlo fa il gesto di smanettarsi, portandosi la mano sulla patta dei pantaloni ed io scoppio a ridere, seguito a ruota da lui.
Quella risata mi mette a mio agio e mi spinge ad aprirmi un po' con Giulio.
"Sapessi chi sta rincoglionendo me, figliolo...", gli dico sospirando e scuotendo il capo. Lui riprende a squadrarmi con un'espressione ancora basita e un pizzico pure infastidita e mi fa: "Cazzo papà, hai una strafiga come moglie, che a cinquant'anni fa intostare cazzi a tutti i giovanotti che la conoscono e tu vai a rincoglionirti per un'altra? Ma sarai pirla o no?", poi incalza: "E magari trascuri pure mamma per andare dietro a qualche sciacquetta, che per quanto può essere carina non può mai valere il rischio di mandare a puttane un matrimonio con una bella MILF come mamma. Che coglione sei!"
Confesso a mio figlio che sì, da diverso tempo per eccitarmi e fare sesso con sua madre devo ricorrere a fantasticare su quell'altra, e lui rincara con il darmi ancora del coglione, cosa che a quel punto mi fa scattare di rabbia.
"Oé, coglione cosa?! Ma sarai coglione tu che hai una sventola di sorella e ti seghi pensando a tua madre! Idiota sfigato!...". Ecco, in un momento di rabbia ho confessato a mio figlio che esco matto dalla voglia di scopare con sua sorella. Lui adesso è così sconcertato che scoppia a ridere mentre io a sto punto mi metto e gli racconto tutto. In poco tempo viene a sapere di tutte le mie ossessioni morbose su Simona e mentre ascolta lo sento sospirare, sempre più interessato ed eccitato.
SCOPO CON MIA FIGLIA MENTRE LEI LO SUCCHIA AL FRATELLO!
Proprio in quel momento ecco che rientra Simona. La sentiamo canticchiare appena varcato l'uscio di casa, poi entra nello studio con passi ballerini e fischiettando. Quel suo incedere la fa sculettare, le solleva la minigonna a ruota e inoltre le fa ballare il seno, stretto dalla maglietta aderente.
L'aria nello studio è pervasa da una eccitazione che le confessioni tra me e Giulio hanno reso quasi palpabile. Simona, come fa sempre, si piega per abbracciarmi e nel farlo si mette a novanta gradi proprio davanti al fratello che, seduto sulla poltrona di fronte alla mia, si vede quasi sbattuto in faccia il culo bello sodo e procace della sorella che, ignara dei nostri discorsi e dell'arrapamento a cui ci hanno portato, continua a ballare il motivetto che canticchia, sculettando sotto gli occhi di Giulio che la fissa turbato ed eccitatissimo.
Mentre Simona mi sbaciucchia sulla guancia io piego la testa, con gli occhi indico a Giulio il favoloso culo della sorella e con una voce bassa sussurro: dimmi tu se non c'è da uscirci pazzi per due chiappe così... Lui all'inizio resta sorpreso poi, dal mio cenno con gli occhi, capisce che cerco la sua complicità e ricambia il mio sguardo ammettendo un po' imbarazzato che in effetti ne ho tutte le ragioni.
Simona si raddrizza di scatto, facendomi ballare le tette davanti il muso, e sorpresa dice: "ehi, ma che sono questi discorsi... e di quali chiappe parlate voi due?!!!". Piazza le mani, chiuse a pugno, sui fianchi e ruotando il busto ci squadra, prima uno poi l'altro. Io ho un cazzo enorme dentro i pantaloni, e Giulio pure, a giudicare dal gonfiore della patta dei suoi.
Essermi confessato con lui e avere sentito la sua solidarietà mi ha come liberato da un peso e ringalluzzito. Questa solidarietà fra maschi ci ha eccitati e l'entrata di Simona è come un segno di un destino pazzo e porcellone.
"Di quali chiappe stiamo parlando? Ma delle tueeee... bella chiappona di pàpà!", dico a mia figlia e, in uno scatto incontrollato, piazzo le mani aperte sulle sue cosce per farle poi salire sotto la gonnellina e palparle il culo.
"Ma papà!!! Ma sei pazzo??? Ma cosa fai..." Simona sbotta allibita, girandosi di scatto verso di me, fissandomi e sgranando i suoi grandi occhi nocciola.
Io resto poi indifferente alle sue proteste che continuano però senza particolare energia, e continuo a tastare a piene mani il suo culo. Poi le sollevo la minigonna a ruota e invito mio figlio, che ha le chiappe di Simona davanti, a palparle anche lui il culo.
"Senti, Giulio... senti che belle chiappe morbide ha tua sorella... uhmmmm...". Giulio segue il mio invito e si mette anche lui a palpare quel culo.
"Ma nooo... Siete pazzi!!!... Giulio, papà... fermi!..."
Simona protesta, ma borbotta sempre meno convinta, e quando faccio scorrere le mani sul davanti, infilandole dentro le mutandine, trovo la sua fica bagnata.
"Bella di papà. Fatti toccare... che cazzo di gnocca sei... sapessi da quanti anni sogno questo momento... uhmmm...," le sussurro mentre, al culmine dell'eccitazione, la palpo e la accarezzo dappertutto.
Sono ingrifatissimo e dalla foga mi butto con la faccia tra le sue cosce come se volessi divorargliela. Le stropiccio la gonna e la maglietta mentre ci infilo le mani per arrivare alle tette e tastarle con avidità.
Simona adesso è arresa al mio ardore. La palpo dappertutto e lei mostra segni di apprezzamento e goduria piegando lentamente la testa a destra e a sinistra e spingendo il bacino in avanti per accompagnare le mie leccate nella fica.
Mia figlia è in piedi e si concede alle palpate del fratello che le sta dietro toccandole il culo ed alle mie, con cui le esploro le tette pizzicandole pure i capezzoli. Simona ansima e geme ed i suoi "no... fermatevi... non possiamo farlo..." sono solo un invito a continuare con magari ancora più lussuria.
Adesso mi sbottono i pantaloni e libero dalla costrizione delle mutande un cazzo lungo e grosso che svetta dritto e che lei commenta con un "oooh" compiaciuto e goloso. Io la invito a chinarsi. "Ti piace eh...," le sussurro.
"Papà, che cazzo enorme hai!" Risponde lei sorridendo.
"Dai, prendimelo in bocca... Dai succhiamelo..." faccio io tirandola giù. La faccio piegare e adesso lei si mette a novanta gradi. Ha la gonnella tutta spiegazzata e arrotolata sui fianchi e la maglietta sul petto che lascia scoperte le tette, che le manate voraci mie e di Giulio hanno fatto uscire dal reggiseno e che ora ballano oscene sotto le nostre continue e morbose palpate.
"Su, tesoro... fai la brava bambina," sussurro mentre piano piano spingo la sua testa verso il mio cazzo, "succhialo al tuo papà, dai."
Simona si lascia spingere docilmente, fino ad avere la mia cappella a toccarle le labbra. Le schiude lentamente e la imbocca tutta. Per un po' se la lascia entrare e uscire dalla bocca poi se la ingoia e spingendo la testa in avanti arriva ad infilarsi l'asta per una buona parte. Più volte vorrebbe ingoiarmi il cazzo fino alla base, fino ad affondare il muso nei miei peli ma le dimensioni del mio arnese non glielo permettono e quando la cappella le arriva in fondo alla gola si ritrae dando colpi di tosse e conati di vomito. Non voglio però che rinunci al pompino e subito le ripresento il cazzo che lei, ingolosita e divertita, prende a leccare e succhiare. Mi succhia la cappella e poi mi lecca l'asta, partendo dall'alto e scendendo alla base per poi risalire con una sola lunga slinguata, mentre accompagna questo sublime lavoretto con mugolii di piacere.
"Mmmhhh bella di papà, sei una pompinara meravigliosa," commento estasiato mentre lei scende a leccarmi le palle, "non ti facevo così brava a succhiare un cazzo...". Simona alza gli occhi e senza smettere di succhiare mi guarda facendo un largo e luminoso sorriso.
"Giulio, vieni, su. Vieni a provare come sa fare pompini tua sorella." Mentre accarezzo la mia 'bambina' faccio segno a mio figlio di venire avanti, lui lo fa e quando si accosta a Simona lei gli prende in mano il cazzo e lo smanetta. Con una espressione golosa fissa i due cazzi che le svettano davanti il muso e poi prende a leccarli e succhiarli alternando un po' uno e un po' l'altro, poi spalanca la bocca, avvicina le due cappelle e con la faccia divertita si mette a slinguarle tutte e due.
Gioca così per un po' la mia vogliosa bambina che si mostra una vera, intrigante e fantasiosa zoccoletta, per l'enorme sorpresa mia e del fratello. Ride molto divertita mentre leccandoli solletica le cappelle dei due cazzi che tiene nelle mani. Io sono affondato sul divano con il bacino che sporge sul bordo, voglio scopare con Simona e allora la invito a cambiare posizione.
"Dai, amore di papà," le sussurro mentre lei si tira su, "mettiti a cavallo delle mie gambe e impalati il mio cazzone nella fica, uhmmm...". Sono arrapatissimo mentre guardo mia figlia levarsi la maglietta e sganciarsi il reggiseno restando con le tette all'aria, poi si sistema inforcando le mie cosce e mi afferra il cazzo tenendolo dritto in su mentre si abbassa col bacino facendoselo entrare. Una volta dentro prende a cavalcare sempre più decisa, gemendo e mugolando spinge affinché il mio randello guadagni sempre più centimetri nella passera.
E' una scopata favolosa, mia figlia saltella sul mio cazzo facendo saltellare anche le sue belle tette da 5^ misura come quelle della madre. Io ci piazzo sopra le mani e me le palpo per bene spiaccicandole fra loro e pizzicando i capezzoli. Giulio intanto offre di nuovo il suo cazzo alla sorella che glielo prende in bocca e glielo ciuccia con gusto, tanto che vedo le sue guance incavarsi per il risucchio e sento il gorgoglio nella sua bocca. Vedere un altro uomo godere del pompino della mia bambina mi fa provare una forte gelosia, nonostante quell'uomo sia mio figlio e nonostante sia stato proprio io ad invitarlo a partecipare. Questa gelosia mi carica ancora di più e così aumento le spinte del bacino. Il cazzo assesta colpi prepotenti, ficcandosi sempre più deciso nella fica di Simona e facendola saltare con urla, gemiti di piacere ed i suoi "sì sì sììì!!!".
Le sussurro che sto per venire e lei, con la voce rotta dal godimento, ripete con insistenza "non uscire papà... vienimi dentro... riempimi con la tua sborra... mmmm riempimi tutta della tua sborra... aaahhh daiii...". E così faccio, staccando le mani che come ventose strizzavano le sue tette e le piazzo ad afferrarle forte i fianchi per tenerla inchiodata al mio cazzo, mentre con getti copiosi inondo di tanta sborra calda il suo pancino.
Quando smetto di dare colpi coi reni Simona smette di saltellare e ruota lentamente il bacino sentendo così il mio cazzo penetrarla fino in fondo. Mugola soddisfatta e mi regala un altro intenso godimento nell'ancheggiare sinuosa, strusciando le labbra della sua fica e le chiappe sul mio cazzo. Intanto anche Giulio giunge all'apice del suo piacere scaricando in bocca alla sorella la sua dose di sborra. Simona se la ingoia tutta, una goccia scivola dalle labbra lungo il mento e lei, come una pornostar davanti ad una telecamera, con la punta delle dita se la riporta in bocca e le succhia poi ci guarda felice e appagata e candidamente ci confessa che fin da ragazzina fantasticava di fare sesso con suo padre e suo fratello.
Giulio è incredulo ed è come se realizzasse solo adesso ciò che ha fatto, solo dopo essersi svuotato i coglioni nella bocca della sorella, e con le mani fra i capelli corre verso le scale per salire a chiudersi in camera sua. Simona lo chiama, due tre volte, perché vuole rassicurarlo dicendole che non è successo niente di grave e che anzi è stato bellissimo, poi, quando sente la porta sbattere si gira verso di me e l'amarezza si trasforma in un sorriso mentre si getta fra le mie braccia e mi si stringe forte addosso.
"E' stato bellissimo papà," mi sussurra con dolcezza, poi alza la testa e fissandomi languida: "dimmi che lo rifaremo, promettilo!". Lo dice decisa, come quando da piccola mi chiedeva di portarla alle giostre. Io rido di gusto, sorpreso e compiaciuto di tanto entusiasmo, ma anche tanto tanto eccitato.
Le prendo il mento tra le dita facendole sollevare le testa. "Bambina mia, se sapevo che ti piaceva così tanto prendere cazzi avrei iniziato a scoparti quando avevi quindici anni. O anche prima," le sussurro mentre la bacio sulla bocca.
"Mmm papà... perché non l'hai fatto! Non aspettavo che questo, già allora..." mi risponde con una smorfia, poi si dice preoccupata per il fratello, vista la sua reazione, ma io la tranquillizzo. "Poco prima che arrivassi tu mi ha confessato di essere ossessionato dalla voglia di scoparsi vostra madre, magari una volta che l'avrà fatto si libererà da questa ossessione. Non ti preoccupare per tuo fratello, è normale che adesso sia un po' scioccato, però hai visto che nerchia dura gli è venuta su... Vedrai, tesoro, altro che sensi di colpa. Quello è figlio a me dopotutto, e adesso che ha provato quanto sei porca non ti si staccherà più di dosso... Proprio come ho intenzione di fare io!". Concludo abbracciandomela stretta, le piazzo le mani sul culo e lo palpeggio per bene. Glielo spingo in modo da farle toccare la pancia contro il mio cazzo che torna a indurirsi dentro il pantalone e naturalmente a mia figlia non sfugge la cosa.
"Mmm papà," mi sussurra ingolosita, "il randello ti è tornato già duro eh. Sei proprio un porcello insaziabile...". Così, mentre mi sorride maliziosa e arrapata, si inginocchia fino ad avere la faccia sulla mia erezione, mi apre i pantaloni, mi tira fuori il cazzo e se lo mette in bocca per un altro, meraviglioso pompino...
CONTINUA
5
1
6 years ago
pensieriosceni,
26
Last visit: 6 years ago
-
Cornuto e contento ultima parte
Era eccitante, ma ben presto questo gioco a rivelato i suoi limiti. Si, il dover sempre cercare un maschio che mi montava alla fine era snervante e quindi ci siamo messi a cercarne uno fisso. Non è stato facile, e solo per caso una sera Luigi è tornato dicendo che secondo lui il candidato perfetto era Francesco.
“Ma sei matto! È tuo socio, amico.”
Secondo lui era perfetto. Divorziato, bello, serio e riservato, e in più ben dotato. Da tempo mi ero spesso soffermata a guardarlo specie quando ballava, ma poi che era suo socio e amico non mi era mai passata per la mente l’idea di metterlo nel nostro letto. Come abbiamo fatto ve lo ha raccontato quel cornuto di Luigi, mentre a me piacerebbe sapere cosa ne ha pensato Francesco di questa storia.
Mi chiamo Francesco, da anni sono socio di Luigi. Lo scorso anno mi ha stupito con la richiesta di essere il bull della moglie e di renderlo cornuto e contento. Non sono nuovo a queste situazioni. Già in passato ero stato il toro di una coppia molto particolare, lui cornuto e sottomesso ai voleri della moglie. Si, mi scopavo la troia così bene che quando la figlia è tornata dall’Inghilterra addestrata da una mistress molto brava, che l’aveva resa una perfetta schiava me l’ha offerta in moglie. Non l’ho sposata, ma questo non lo sapeva nessuno, e per questo le proibivo di avere amicizie nel gruppo, e di avere sempre un atteggiamento serio e distaccato. Per lei non era un sacrificio in quanto essendo schiava adorava vedermi giocare con le altre che riteneva tutte troie indegne. Per diversi anni l’ho tenuta con me, le ho anche fatto partorire una figlia, e per questo lei mi ha sempre adorato, avevo usato il suo utero per avere una discendenza, un onore grandissimo per una schiava. Circa dieci anni fa ho conosciuto Luca e Andrea, due industriali che non vivono nelle mia città, ma hanno qui dei commerci dove necessitava la mia competenza. Col tempo siamo diventati amici. Ho scoperto che anche loro avevano sottomesso le loro mogli, ma quando hanno visto la mia Irene, si sono resi conto che lei era veramente di un altro livello di sottomissione. Ci abbiamo giocato spesso tutti insieme e una volta in casa loro ho conosciuto un signore, uno straniero che è rimasto piacevolmente colpito da come io avevo addestrato la mia schiava. Quando mi ha chiesto se gli e la prestavo per un poco io non ho avuto esitazioni.
“Puoi tenerla quanto vuoi.”
Così, per tutto il gruppo di amici ho divorziato, senza sapere come erano in realtà le cose. Avevo gia messo i miei occhi su di una nuova schiavetta che già addestro in gran segreto. È la figlia del mio vicino di casa. Una puttanelle docile e timida che lui mi ha affidato affinche io la faccia migliorare nello studio per diventare commercialista. In realtà dopo la seconda lezione la troietta stava sempre in ginocchio ai miei piedi a leccarli sparando che poi avrebbe potuto avere anche il mio cazzo. È vergine e penso che ne farò una schiavetta che mi darà grandi soddisfazioni. In tutto questo movimento sono rimasto colpito dalla richiesta di Luigi di chiavare Cristina. È una bella donna, ma è una zoccola, non va bene per essere sottomessa, è meglio aumentare il suo livello di troiaggine, mentre invece lui è perfetto per renderlo cornuto e sottomesso. Sono così compiaciuto di questa situazione che nemmeno io lo speravo. Lo conosco da anni, e non mi ero mai soffermato su di lei come donna in quanto non volevo creare dissapori nello studio che necessita della sua esperienza in materie di economia e contabilità. Invece a letto è un segaiolo che adesso ho fatto anche diventare frocio e cornuto. Si, oltre a sfondare la troia mi sono occupato anche di lui. Un giorno casualmente l’ho sentito parlare con un tizio e fissare un appuntamento in un luogo che spesso usano i gay. Incuriosito l’ho seguito e quando ho visto che si faceva inculare da un maschio, ho provveduto a invitare i miei amici, che con una scusa anche banale lo hanno portato in camera loro dove lo hanno scopato e farcito in ogni buco. Hanno anche fatto tanto di video per me che ho potuto notare come il cornuto dopo essere stato scopato da loro, adesso, anela solo di sentire anche lui il mio cazzo nel suo culo, mentre io non sono d’accordo. Il cazzo lo do solo alla troia altrimenti mi perdo il rispetto del cornuto che deve sempre sperare. Sono appagato da tutto questo e le calde labbra di Cristina che mi sta succhiando il cazzo mi riportano alla realtà. È brava, mi succhia con estremo impegno e poco dopo ho il palo bello diritto e lei ci sale sopra.
….humummm…sssiii..mi fa impazzire sentirlo fin dentro lo stomaco…sssiiii..sfondami…..
La scopo mentre penso che in fondo sono grato al cornuto per aver desiderato una moglie troia e zoccola come lei in cambio di corna che saranno sempre più lunghe e umilianti. Si una vacca così la metterò assieme alla troietta e sarà bello godere di uno spettacolo unico, loro che mi succhiano e lui che si sega. Non ha prezzo!
10
1
6 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
Cornuto e contento. terza parte
Mi chiamo Cristina, ho 50 anni, e devo dire che oggi sono una zoccola felice. La mia vita sessuale prematrimoniale è cominciata quando a 22 anni sono stata assunta in uno studio di un commercialista amico di un mio zio. Augusto, il titolare era un maschio stupendo. Alto completamente calvo, spalle larghe e mani forti, occhi scuri profondi che ad ogni sguardo ti mettevano a nudo anche l’anima. Credo di essermene innamorata subito, anche se lui era sposato con una splendida signora. Dopo un mese che lavoravo per lui è successo un casino con un conteggio sbagliato. Per fortuna lui se ne accorto in tempo, e dopo una sonora lavata di capo mi ha detto che ne avremmo riparlato la sera. Quando alle sei del pomeriggio lui ha chiuso lo studio mi ha detto di seguirlo nel suo ufficio. Voltato di spalle a me, ha preso un foglio dalla scrivania, e poi si è girato. In una mano aveva il foglio e nell’altra il cazzo. Uno splendido cazzo! specie per me che ne avevo appena stretti un paio di poco conto, vedere quel meraviglioso palo mi ha fatto tremare le gambe.
“Scegli: ho la lettera di licenziamento, o me lo succhi.”
Mi sono avvicinata e l’ho preso in mano. Prima di inginocchiarmi davanti a lui gli ho detto che non avevo molta esperienza, essendo figlia di un Carabiniere i maschi si erano tenuti a debita distanza, quindi avrebbe dovuto insegnarmi tutto.
..accidenti!!!! sei vergine!!!! Ssi che goduria…
Dopo un momento di incertezza, ho imparato a fare dei bocchini stupendi, mi lasciava succhiare il cazzo fin quando non mi riempiva la gola di sborra che ingoiavo con estremo piacere. Sapendo che ero vergine, mi ha invitato ad andare da una nostra cliente ginecologa che mi ha prescritto la pillola, e mentre aspettavamo che facesse il suo effetto mi ha fatto il culo. La sua sverginatura è stata all’inizio un po dura. Lui ha avuto molta pazienza, ma alla fine il mio culo lo riceveva con estrema a facilità, e mi piaceva tantissimo farmi sborrare dentro. Sentire i suoi getti caldi mi faceva venire. Poi è stata la volta della fica. Mi ha sverginato con estrema dolcezza e poi mi ha pompato come un toro scatenato. Ho goduto come la più consumata delle puttane. Per tre anni sono stata la sua fedele troia sempre disponibile, anche quando mi ha condiviso con un suo carissimo amico. Piero, era il direttore di una agenzia statale che dopo avermi scopato insieme a lui mi ha desiderata così tanto che mi ha fatta fare il concorso per entrare nella sua stessa agenzia. Ovviamente sono stata assunta, ma dopo appena un mese lui ha avuto un infarto e io sono stata spedita in una filiale molto lontano da casa. Senza la mia quotidiana razione di cazzo mi sentivo dentro, vuota. Dopo un mese mi sono fatta rimorchiare da uno sconosciuto che mi ha scopato sul sedile di una vettura come una puttana di strada, ma dentro di me era cambiato qualche cosa, avevo voglia di avere una famiglia. Quando ho conosciuto Matteo ho pensato che si poteva realizzare il mio desiderio. Lui era molto dolce e affettuoso, ma ha letto una vera frana. Mi scopava molto, ma quando lui era venuto tre volte io a mala pena una. Per otto mesi siamo stati insieme, poi mi hanno ritrasferito vicino casa e la nostra storia, mai decollata è finita. Al matrimonio di una collega, tre mesi dopo, ho conosciuto Luigi. Mi è piaciuto subito, e dopo appena una settimana eravamo a letto insieme. Non è un super dotato, ma ci sapeva fare e poi durava almeno il tempo che io raggiungevo un orgasmo. Credo di avergli detto prima vengo che ti amo, ma l’ho sposato l’anno dopo e subito sono rimasta incinta mettendo al mondo un bel maschietto. Per diversi anni la mia vita è scorsa su binari tranquillissimi. Moglie fedele con lui che mi ha sempre fatto sentire benissimo. Nel frattempo, lui, insieme a Francesco, hanno rilevato lo studio dove lavoravano iniziando una collaborazione societaria che ha dato splendidi frutti. Francesco è sempre stato un bell’uomo, ma sua moglie non sono mai riuscita a capirla. Seria molto silenziosa non si è mia aperta alle nostre amicizie, specie quando poi ci siamo iscritti alla scuola di ballo, e lei non si è mai lasciata andare con noi. Poco dopo i miei 45 anni è avvenuto un cambiamento nelle mia vita. Era estate, e eravamo in vacanza, al mare dove avevamo preso un appartamento. Luigi e mio figlio erano andati a pescare quando sono uscita per andare al mare, mi sono ritrovata nel mercatino settimanale che facevano lungo la via. Ero vestita con un semplice costume a due pezzi coperta con un trasparentissimo pareo. Mi sono messa a curiosare fra i banchi alla ricerca di un nuovo costume. In fondo alla via c’era una bancarella che li vendeva. Il titolare era un tizio anziano, con barba incolta e pancetta, aiutato da un giovane ragazzo sulla ventina. Alla mi richiesta di vedere o provare dei costumi, lui mi ha invitato nel reto del furgone dove era allestita una cabina di prova. Appena dentro il giovane mi ha passato uno dei due costumi che volevo provare e quando ha acceso la luce, io avevo la mutandina abbassata, mentre lui era già con il pacco bello gonfio. Mi sono sentita bagnare tutta, e mi sono inginocchiata davanti a lui che con un semplice gesto ha abbassato sia i bermuda che indossava che le mutande mettendo a nudo uno splendido cazzo, lungo e di buona circonferenza. Dopo averlo spompinato un poco mi sono messa giù a quattro zampe e lui da dietro me lo ha infilato dentro tutto d’un colpo.
..hhhhaaiii…piano….mi..spacchi!!!......ssi..spinggiiii
Lui si è messo a ridere.
Ssiii…vedrai quando te lo pianta dentro mio padre se ti spacco io…dai zoccola che mi piace….
Mi ha pompato bene e velocemente fin quando dopo il mio ennesimo orgasmo è venuto dento con dei getti bollenti.
..ssisiii….venggooooooooo..
..ssssiiii….vaccaaa…sborrooooo!!!!
È venuto e si è sfilato mentre io mi sono distesa sul tappeto posto sul fondo del furgone a riprendere fiato e lui è uscito. Subito dopo è entrato il vecchio che con un ghigno divertito mi ha subito infilato da dietro il suo cazzo. Mi sono girata appena in tempo per vederlo. Cazzo!! Che cazzo. Il doppio di quello del giovane, sia in lunghezza che circonferenza. Me lo ha piantato dentro con una serie di colpi secchi e decisi.
Hhhaa….sssiiiiiiiiiii..spingilooooo…..ssiiii..
…ti sfondo zoccola…….
Mi sono sentita arrivare quel palo fin dentro lo stomaco da quanto era lungo. Mi ha pompato per circa una ventina di minuti facendomi sborrare anche l’anima, poi rapidamente l’ha sfilato dalla mia devasta fica e lo ha piantato direttamente in culo.
Hhhaaaiiii…pinoooo…me lo sfonddiiiii…
Sssiiii…troiaaa.. te..lo spano questo culo da vacca che ti ritrovi!!!...
È stato bellissimo. Mi ha limato il buco del culo con una velocità pazzesca fin quando dopo che ero venuta per l’ennesima volta ha sborrato pure lui.
Sssiiii…eccommiii…sssborroooo!!!….
Me ne ha riversato in culo una quantità industriale. Non la finiva mai di schizzare al punto tale che io l’ho estratto e lui me lo ha messo in bocca facendomi bere ben tre schizzi.
…sssiii bevvi troiaaa..succhia tutto….
Dopo questa avventura mi sono sentita diversa, ma non ho realizzato subito che dentro di me si era risvegliata la mia voglia di essere troia, per che siamo stati distratti dal divorzio di Francesco. Luigi ed io abbiamo riflettuto molto su questo fatto. Siamo giunti alla conclusione che i due non avevano più nulla da raccontarsi, si erano annoiati a vivere insieme, non c’era più nel loro rapporto nulla di esaltante. Anche se poi la verità l’ho scoperta tanto tempo dopo. Per Luigi questo fatto ha segnato una svolta nel nostro rapporto. Per lui era ora di movimentare la nostra vita sessuale. Quando me lo ha detto, stentavo a crederci. Dentro di me avevo voglia di novità, ma sentirselo dire dal proprio marito che vuole farti scopare da altri maschi non era nemmeno nelle mie più sconfinate fantasie. Ci ho messo un poco realizzare quello che lui voleva, e ben presto mi sono resa conto che mostrare tette, e fica mi eccitava tanto e lui mi scopava con rinnovato entusiasmo. Il passo successivo è avvenuto per caso. Una domenica al mare, lui aveva insistito per andare in una spiaggetta nudista. Vicino a noi ci si è messo un bel ragazzo che ha subito incominciato a segarsi mentre mi guardava godere stimolata da Luigi che mi stava masturbando. Lui lo ha invitato ad avvicinarsi. Ero eccitata già dal gioco, è quando lui mi ha toccato e poi si invito di mio marito mi ha scopato ho goduto tantissimo specie quando anche Luigi mi ha messo il suo cazzo in bocca. Una doppia sborrata ho ricevuto, da lui in bocca dall’altro, che quando è venuto, si è tolto il preservativo e mi ha schizzato in faccia la sua sborra. Una goduria pazzesca! È stato così eccitante che lo abbiamo rifatto alcune volte, anche se dopo le prime due Luigi si limitava a guardare sua moglie montata come una vacca dal toro di turno che mi sfondava mentre lui si segava insultato da noi.
Sssiiii…cornutooo… guarda come la sfondo..questa vacca di tua moglie….
7
1
6 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
Cornuto e contento. seconda parte
Due giorni dopo finite le feste di Natale abbiamo riaperto lo studio e io e lui abbiamo fatto una bella chiacchierata chiarificatrice. Io sono venuto a sapere che in passato lui era stato il bull di una coppia, con la quale si è divertito tantissimo. Il fatto che abbia una certa esperienza mi ha fatto tanto piacere. Abbiamo messo in chiaro tutto quello che c’è da sapere su come io desidero che questo rapporto continui. Gli ho chiesto di scopare mia moglie sempre di più. Di farla godere del fatto che da ora è di fatto la sua troia personale, e possibilmente di umiliarmi sempre di più, ovviamente nel giusto contesto. Dopo le prime volte, le cose hanno preso a girare meravigliosamente, fra loro e fra me che ero al settimo cielo, dalla contentezza che finalmente avevamo trovato quello che stavamo cercando. Il mio rapporto lavorativo con lui non cambiato di una virgola, e fra di noi c’è sempre il reciproco rispetto. Quando viene a casa mia mi scopa Cristina con sempre più affiatamento al punto tale che dopo due mesi ha smesso di usare il preservativo e ora la scopa a pelle. Da questa novità io ci ho guadagnato il fatto che ora vengo usato per pulire il loro piacere, lui compreso. Sono sempre più umiliato da mia moglie che mentre gode mi insulta meravigliosamente.
“Guarda cornuto come mi scopa un vero cazzo. Lui si che mi fa godere, mi sfonda e mi riempie per bene ogni buco.”
Si ogni buco. Dopo un mesetto circa che non usava più precauzioni le ha fatto il culo. Non che fosse vergine, ma certo sentirsi dentro quel palo di oltre ventidue centimetri e molto grosso di circonferenza le ha procurato, prima un po di dolore, e poi tanto piacere.
…siii daiii spaccami il cullooo…si sfondamiiii ..
“Cornuto guarda come mi rompe il culo questo meraviglioso cazzo altro che quel moscetto del tuo!!”
Non so se capite quanto piacere ne provo a vederli godere. Sono felice quando mi umiliano anche in pubblico come in primavera quando siamo andati in Trentino a sciare. Appena arrivati avevamo assegnate due camere, una singola e una matrimoniale. Nel prendere le chiavi Francesco si è rivolta al portiere.
“La singola datela al cornuto mentre la matrimoniale la prendiamo noi.”
Quasi mi sborravo nei pantaloni. Per tutta la settimana ho visto dei sorrisi ironici nel viso di diversi ospiti dell’albergo. In quella occasione poi Cristina ha potuto sperimentare la doppia penetrazione, ma non con me, ma con Francesco e il maestro di sci. Lei lo trovava bello e Francesco la sera prima di venire via lo ha convocato al nostro tavolo a cena con noi. Durante la cena gli ha fatto questa domanda:
“Dimmi, sinceramente scoperesti lei in tre?”
Lui dopo un attimo di smarrimento mi ha guardato, sapeva che ero io il marito, ma Francesco gli ha specificato che in tre era senza di me loro due e lei. Ovviamente lui ha accettato e dopo cena siamo saliti in camera, e loro le hanno sfondato realmente tutti i buchi. Per premio io ho pulito sia le loro sborrate sul corpo e nei buchi di lei, ma pure i loro cazzi mentre mi umiliavano con gusto.
“Lecca cornuto che poi le facciamo un secondo giro di cazzi in doppia e la sfondiamo tutta questa troia.”
Lei ha goduto tantissimo. Mi ha anche umiliato davanti al maestro di sci.
“Grandissimo cornuto guarda come mi fanno veramente godere due maschi fantastici come loro, mentre tu sei solo bravo a leccare, altro non puoi fare e quindi leccami bene che ne voglio ancora.”
Spesso quando finisce la giornata lavorativa, Francesco mi convoca nel suo ufficio.
“Questa sera portami Cristina che la voglio montare.”
Sempre più spesso io ricopro il ruolo di accompagnatore di lei che vestita come piace lui la deposito o casa sua o in ogni altro luogo che a lui fa piacere. Puntualmente la porto da lui che poi mi chiama per andare a riprenderla bella sfondata e riempita della sua semenza. Adesso abbiamo festeggiato da poco il primo anno di questa nuova realtà. Lui le ha fatto dei regali, vanno a fare dei week end da soli, o a volte dorme lui da noi. Ovviamente all’alba io mi preoccupo di preparare la colazione per loro e di servirla a letto ad entrambi. Molto spesso capita che mentre loro sorseggiano il caffè io mi dedico a pulire il suo cazzo o i buchi spanati di lei che ovviamente mi insulta per il mio piacere.
“Caro, mi sembra che tu sia un po troppo tenero con questo cornuto.”
“Lascialo fare, dopo tutto lo devo a lui se ha reso te una troia stupenda e lui cornuto e contento.”
Io gli sono grato di tanta generosità.
Con il passare dei mesi, io, mi sono sempre più reso conto che Cristina è veramente una troia. Lo avrei dovuto capire da subito, anzi mi ha fatto piacere scoprirlo adesso che ne godo tantissimo. Con l’arrivo di Francesco nella nostra vita e soprattutto fra le cosce di Cristina anche per me la vita, specie quella sessuale è cambiata. Da quando mi fanno leccare e pulire sia i suoi buchi pieni di sborra o succhiare il suo cazzo, ho sentito dentro di me il desiderio di approfondire questo mio desiderio di diventare gay. Si, ho da tempo ho incominciato a succhiare altri cazzi e farmelo sbattere in culo. La prima volta che ho realizzato questo desiderio era in riva al lago che dista poco dalla città dove vivo. Ero lì che stavo controllando dei documenti avuti poco prima da un titolare di una azienda e nel tornare mi ero fermato a guardare il tramonto, bellissimo. Stavo rilassato quando al fianco della mia vettura si è messo un grosso SUV. Il tizio da dentro mi fa fatto una semplice domanda:
“Che stai cercando?”
Io l’ho guardato senza capire, lui ha sorriso e mi ha invitato a salire con lui. Si è spostato un poco, in una zona più tranquilla, e mi ha spiegato che in quel posto è facile trovare coppie o gay che cercano sesso. Lui ci viene spesso e quasi sempre rimedia una scopata o qualche pompa. Nel parlare ha estratto un bel cazzo duro che mi ha invitato a segarlo. Ero ipnotizzato dal quel bel palo e senza stare a pensarci su l’ho preso in mano e mi sono messo a segarlo lentamente. Lui ha subito gradito e mi ha messo una mano dietro alla nuca invitandomi a succhiarlo cosa che ho fatto facendolo gemere.
Huuhmmm…si come succhi bene…siii daii che vengo…..
Gli ho detto di non venirmi in bocca e quando dopo averlo succhiato parecchio lui ha sborrato mi sono tolto e lui si è pulito con dei fazzolettini. Ci siamo scambiati il numero di telefono e l’indomani l’ho chiamato, mi ha invitato a casa sua e lì per la prima volta l’ho preso in culo. All’inizio è stato un po doloroso, ma poi mi sono rilassato e alla fine lo incitavo a sfondarmi il culo da quanto mi piaceva.
…sssi…daiii….ssi mi piaceee…. Sssi…
Tti…piace troiaaa…ti sfondo il culooo..vacca ..
Dopo di lui ne ho avuti altri cinque, non insieme, ma nel tempo ho imparato a godere nel farmi sfondare il culo o riempire la bocca di sborra. Il massimo è stato circa tre mesi fa quando ero impegnato con due clienti che vengono da un’altra città ma che hanno interessi notevoli che noi curiamo presso lo studio. Luca e Andrea sono due bei maschi. Alti, forti, simpatici e allegri hanno delle belle moglie che noi conosciamo e non mi sarei aspettato mi facessero un certo discorso a cena dopo una lunga giornata di lavoro.
“Sai, a noi piace molto divertirci, specie quando siamo fuori città come in questo momento.”
Ho pensato che si riferissero alle donne, invece i loro discorsi sono scivolati sul sesso fra uomini.
“Si, a noi piace anche un bel culo, diciamo come il tuo, e se ti va ci piacerebbe giocare con te. “
Dopo un momento di puro imbarazzo e un po di incertezza ho accettato di salire in camera loro. Quando ci siamo spogliati e loro si buttati su di me facendomi eccitare tantissimo. Mi hanno scopato e fatto succhiare tanto di quel cazzo alla fine ero esausto. Mentre Andrea mi scopava Luca faceva delle riprese e poi mi ha infilato il cazzo in gola.
Daaiii..succhia troiaaa…si sei zoccola sfonddata..e questa sera ti spaniamo questo culo da frocio che hai….sssi..senti come te lo infilo in golaaa… succhiaaa..che sborro …
È stata una bellissima esperienza che spero di ripetere presto. In quanto a Cristina quando l’ho conosciuta lei aveva 29 anni. Veniva da due storie finite e al momento non ho chiesto molto. Poi col tempo quando abbiamo incominciato a scopare le ho chiesto del suo passato e qui lascio a lei il racconto.
24
1
6 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
Cornuto e contento
Mi chiamo Luigi, ho 60 anni e sono sposato con Cristina che ne ha 50. Cristina è una bella donna, alta, quinta di seno, un bellissimo culo, labbra carnose, cosce lunghe, lisce e ben tornite. Io sono il classico impiegato un po sovrappeso capelli radi, anzi ho la classica pelata, pancetta quanto basta, che una vita sedentaria non aiuta a migliorare. Appena finiti gli studi sono stato assunto in uno studio di un commercialista e tre anni dopo è arrivato anche Francesco. È un bell’uomo, serio, molto prestante e con un fisico ben curato. È stato sposato fino a circa cinque anni fa. Per tanti anni abbiamo lavorato gomito a gomito, e quando il capo ha deciso di andare in pensione ci ha lasciato lo studio a noi che lo abbiamo fatto diventare il migliore della città. La nostra collaborazione è molto intensa, e fin quando era sposato spesso si usciva anche con sua moglie, anche se non era un tipo molto socievole, spesso stava sulle sue e in silenzio mentre a noi è sempre piaciuto divertirsi insieme specie quando ci siamo iscritti ad una scuola di ballo Latino/americano. La separazione di Francesco da sua moglie, mi ha fatto riflettere sulle cause e sono giunto, alla conclusione che si erano annoiati a vivere insieme, la routine li aveva resi apatici, due estranei. Io non volevo fare la stessa fine con mia moglie e allora ho deciso di trovare un modo per rendere sempre più vivo il nostro amore. Dopo una attenta riflessione non trovavo nulla che facesse fare un salto di qualità al nostro rapporto. Casualmente una sera mentre eravamo a lezione di ballo ho notato due ballerini che guardavano il culo di Cristina. È scatta la scintilla, e nei miei pantaloni si è verificata una potente erezione che mi ha costretto ad andare in bagno per segami. Era questo che volevo, lei desiderata da altri maschi! E non solo, col tempo la volevo anche scopata. Facile a pensarci, ma molto difficile da realizzare. Quando ne ho parlato a lei mi ha quasi preso per matto. Lentamente ho intaccato le sue convinzioni, e piano, piano ha accorciato le sue gonne, messo camicette più scollate, mettendo in mostra sempre più pelle nuda. Dopo un inizio un po titubante, col tempo, ha apprezzato gli sguardi che le venivano rivolti quando lei mostrava tette e gambe aperte fin a far vedere anche l’intimo se lo portava. Il risultato è stato che io la scopavo con rinnovato vigore e lei si sentiva sempre più femmina desiderata. Una vera goduria per me che già anelavo ad altri e più intensi piaceri. Con pazienza, il passo successivo e stato una scopata con un singolo alla quale ho partecipato pure io. La cosa è stata casuale. Una domenica al mare con noi nudi e lui che ci guardava segandosi. Io gli ho fatto cenno di avvicinarsi e alla fine dopo che l’avevamo masturbata insieme lui ha indossato un profilattico e l’ha penetrata mentre io mi facevo succhiare il cazzo. È stata una forte emozione per entrambi. Al ricordo di quanto accaduto, le sere successive ci siamo eccitati tantissimo. Lei si è convinta che la cosa era di suo gradimento, mentre io volevo di più. Abbiamo ripetuto il gioco due altre volte, poi io ho deciso che mi sarei limitato a guardare lei posseduta dal singolo di turno. Non è stato facile raggiungere questo obbiettivo. Lei era assolutamente contraria, voleva la mia partecipazione mentre io impazzivo nel vederla usata dal toro di turno e scopata come la più consumata delle puttane. Ben presto si è adeguata anche a questa nuova realtà, anche se non è stato facile. Si, ci divertivamo, ma era sempre un gioco limitato nel tempo, luogo e soprattutto era una cosa temporanea, mentre io volevo una cosa continua, un maschio che la montasse di continuo, facendola diventare la sua troia personale, e io il cornuto felice e contento. Per un po abbiamo continuato questo gioco, ma anche lei ben presto si è resa conto che avevo ragione io. Ci voleva un maschio fisso, altrimenti alla fine questo mordi e fuggi, ci avrebbe anche potuto creare dei problemi, mentre noi volevamo solo divertirci. Trovare una soluzione non è stato facile. Tutti i nostri ragionamenti hanno portato ad una unica conclusione: dovevamo trovare un toro fisso e possibilmente uno che noi conoscevamo bene al punto di poterci fidare ciecamente di lui, e lui di noi. Mica facile. Abbiamo esplorato molti siti scambisti, abbiamo realizzato pure un accaunt in un sito appropriato, ma ne abbiamo avuto in cambio solo poche soddisfazioni e nulla di fatto. Non era quello che volevamo, e non era quello che IO volevo! Allora abbiamo esplorato il giro delle nostre amicizie per verificare se vi era un potenziale candidato al ruolo di amante di mia moglie. Dopo un attento esame non siamo giunti a nulla di concreto, erano sposati, impegnati, poco seri, inaffidabile poi, e poi.. Alla fine ci abbiamo rinunciato. Una mattina il destino ha mischiato le carte. Vado al lavoro con in testa la mia idea fissa di trovare un toro per mia moglie e mi dimentico il portafogli. La chiamo pregandola di portarmelo in ufficio. Giungo nello studio e trova ad attendermi un cliente molto importante che mi chiede di seguirlo perche vuole il mio parere su di una questione finanziaria che gli sta a cuore. Io sono con lui e Cristina arriva in studio e ci trova Francesco che mi telefona dicendo che la mia splendida moglie mi ha portato la “testa” che mi ero dimenticato a casa. Ho avuto una illuminazione istantanea! Francesco! Cristina insieme! Certo, chi meglio di lui. Divorziato, socio, assolutamente irreprensibile, un bell’uomo e pure dotato, e su questo ne ero sicuro poi che l’ho visto quando dopo il tennis ci facciamo la doccia insieme, ha una dotazione fuori dal comune sia in lunghezza che circonferenza. Si lui è il candidato perfetto. La sua scoperta mi provoca una tale erezione che sono costretto ad andare in bagno a farmi una sega velocissima che mi fa sborrare anche l’anima. Quando lo racconto a Cristina mi prende per matto.
“Ma dai!! Non credo che lui sia quello giusto. E poi siete soci”.
“Appunto, perche siamo soci, amici e ci teniamo in reciproco rispetto, è il giusto candidato. Di lui ho la massima fiducia, è separato, e quindi ha tutto il tempo e la disponibilità del mondo. E poi a te piace, o sbaglio?”
E lei alla fine si lascia convincere anche se poi evidenzia un problema grande da risolvere: come lo coinvolgiamo nel nostro gioco? Facile a pensarlo ma difficile realizzarlo. Non posso certo digli scopa Cristina! O forse no. Ci studiamo un poco sopra poi elaboriamo un piano che decidiamo di mettere in pratica in occasione della cena di fine anno a cui siamo invitati assieme a lui da tutto il gruppo di amici che amano ballare il Latino/americano. Per quella occasione prego Cristina di ballare con lui il più possibile specie i balli come la lambada, e la bachata che sono quelli che ci si deve strusciare di più. Naturalmente il tutto avviene sotto gli occhi dei nostri amici che non sospettano nulla anche se lei lo ha provocato facendo sentire il suo culo ad ogni occasione di contatto con il duro pacco di lui che educatamente scostava. Alla fine della serata mi ha detto che era riuscita sicuramente a farlo eccitare tantissimo. Per due giorni non lo abbiamo contattato, poi lei mi ha detto che se volevamo realizzare il nostro piano avremmo dovuto invitarlo a cena da noi, per battere il ferro fin quando era caldo. Nel dire questo ho notato nel suo sguardo un po di desiderio di avere quel maschio per se. Lo abbiamo invitato per la sera successiva abbiamo messo a punto una strategia per farlo capitolare. Cristina quella sera si era vestita in maniera davvero provocante. Un tubino elasticizzato con uno scollo anteriore che ne esaltava il suo splendido dècolletè, accentuato da un piccolo ma perfetto reggiseno a balconcino che lo spingeva ancora più in alto del dovuto, calze velatissime e con dieci cm. di pizzo che usciva da sotto il vestito, un micro tanga quasi invisibile, tacchi da dodici, labbra e unghie colorate di un rosso passione che le esaltava. Quando lui è arrivato puntualissimo è rimasto stupito.
“Cristina stasera sei meravigliosa! Lo sei sempre, ma stasera hai un aspetto davvero unico. Luigi sei fortunato ad avere una bella donna come lei per moglie. “
Lei ha sorriso ai complimenti e io ho annuito compiaciuto. La serata è subito decollata. Buona cucina, e due bottiglie di Sagrantino di Montefalco hanno reso la cena divertente e piacevole. Abilmente noi due abbiamo pilotato il discorso sulla serata di Capodanno e sul fatto che loro due erano molto bravi a ballare insieme, mentre io ero più goffo. Lui ha fatto i complimenti a lei, dicendo che il merito era tutto suo. Allora io ho ribadito che era il ballerino che faceva la differenza, senza togliere nulla a lei, e per avvalorare la mia teoria ho messo della musica, una lambada e ho pregato mia moglie di ballare sia con me che con lui. Ovviamente lei ha fatto in modo che il contatto con lui gli provocasse una visibilissima erezione. Dopo averlo provocato un poco, lei ha detto che si occupava di sparecchiare la tavola, mentre noi ci saremmo gustati una grappa, guarda caso Bocchino, tanto per ironizzare sul nome e per non far calare la sua eccitazione. Seduti sul divano io gli ho chiesto cose ne pensava di Cristina.
“È decisamente una bella donna. Si, mi sono divertito a ballare con lei alla festa.”
“Eravate una bella coppia, mi faceva piacere che ballava con te. A suo dire, sei stato il meglio della serata. Si, eravate una bella coppia, e poi che ci conosciamo da anni dimmi come la vedi come donna? Ti piace?”
Lui mi guarda con un certo imbarazzo. Nei nostri discorsi, in tutti questi anni, non abbiamo mai affrontato questi argomenti, nemmeno quando lui era sposato. Lo vedo che cerca una risposta che non mi manchi di rispetto ma che renda l’idea di cosa pensa di lei.
“Si, è una bella donna, sei fortunato ad averla per moglie.”
“Grazie, ma certo ora la vedi così vestita, ma dovresti vederla in lingerie. Il suo aspetto ne sarebbe esaltato di più.”
“Ma che dici, dai lasciamo stare, non voglio metterti in difficoltà con lei.”
È evidentemente in imbarazzo. Cerca di capire dove voglio andare a parare, ma io lo incalzo.
“Nessuna difficoltà anzi adesso lo chiediamo a lei.”
Detto questo chiamo Cristina che viene da noi.
“Cara, Francesco ed io vorremmo vederti in lingerie.”
Lei ci guarda e sorride.
“Siete due scemi.”
Gira i tacchi e se ne va. Dopo nemmeno cinque minuti torna e si presenta vestita solo di un reggiseno molto piccolo che esalta il suo meraviglioso seno, un micro tanga che non copre nulla della sua splendida fica ben depilata e che dietro è solo un filo interdentale infilato fra le natiche e le calze di prima con le stesse scarpe tacco dodici.
“Allora che te ne pare? La trovi bella?”
Mentre lui resta a bocca aperta io mi alzo e rimetto la musica di prima.
“Dai balla con lei ora, e vediamo come te la cavi.”
Lui si alza in piedi, lei lo abbraccia e lui mi guarda cercando di capire. Ha una vistosa erezione, mentre lei si struscia su di lui che continua a guardare me. Li invito a ballare, e a stringere Cristina, che ora è visibilmente eccitata. Ballando deve toccare il suo corpo nudo, e la sua eccitazione sale, fin quando finita la musica resta ancora abbracciato a lei che ridendo si rivolge e me.
“Adesso che altro vuoi che faccia? Lo devo forse baciare?”
Senza aspettare una mia risposta incolla le labbra sulle sue e lo bacia con passione. Lui per un momento resta immobile, gira lo sguardo verso di me che annuisco e sorrido. A quel punto risponde al bacio infilando la sua lingua nella bocca di mia moglie con la quale limona un poco. Quando si staccano mi guarda stupito e incredulo.
“Va tutto bene, stai tranquillo, vorrei solo farti una domanda alla quale mi devi rispondere con estrema sincerità: la scoperesti Cristina?”
Lui guarda me e poi lei.
“Certo, ma sei sicuro di volerlo?”
Intanto lei non ha atteso la risposta, si è inginocchiata davanti a lui e ha aperto la lampo dei pantaloni mettendo a nudo il mostro che io so celarsi dentro le mutande. Lei lo guarda affascinata, lo accarezza compiaciuta, poi ci porta entrambi in camera da letto.
…accidenti che bel cazzone mmuhum..umhhm… lo voglio godere tutto…..
Lui è ancora un attimo titubante, ma io gli tolgo ogni remora.
..dai scopala..falla godere..lo voglio..io e lei..se lo farai lei sarà per sempre tua..scopala bene e falla godere…..
Si denuda e dopo averla eccitata la scopa con impeto e passione. Lei gode e mi guarda con occhi carichi di amore e piacere che lui le da. Quando ha il terzo orgasmo si gira verso di me e mi fa le corna con la mano.
..GUARDA CORNUTO COME MI MONTA UN VERO MASCHIO!!!...
Ho una violentissima erezione che mi fa sborrare subito. Lui la scopa per circa due ore, facendola godere tantissimo, poi se ne va e ci lascia soli.
“Grazie amore. Sei stata fantastica! Ho goduto tantissimo nel vederti sfondata da lui. Io da questo momento non ti scopo più, sei solo di lui e se vorrà io sarò presente oppure no, non mi importa. La sola cosa che vorrei è quello di essere reso cornuto e umiliato ad ogni occasione che se ne presenti al di fuori del nostro contesto cittadino.”
Lei mi guarda ancora un po incredula.
“Ho goduto tantissimo. Mi ha sfondato il ventre, e mi ha fatto impazzire con quel meraviglioso palo che ha fra le gambe. È di gran lunga il migliore che abbia mai conosciuto e poi sono sicura che da oggi me lo farà godere sempre più. Per le corna stai tranquillo che provvederemo nel migliore dei modi, adesso vorrei dormire, che sono stanca.”
9
2
6 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
L'auto in vendita- storie vere
Chi mi conosce lo sa, ma per tutti gli altri farò una piccola premessa.
Sono un singolo molto fantasioso i classici incontri di sesso fini a se stessi non mi sono mai interessati, al contrario adoro organizzare sorprese e situazione ad alto contenuto erotico…
Così un giorno, mentre fantasticavo su qualche bella situazione da ricreare mi venne un’idea pazzesca…
Inserì un annuncio che replicava così: “ cercasi coppia con la lei ignara della situazione in cui si ritroverà..”
L’annuncio era molto generico ma ebbe un ottimo riscontro, mi contattarono in tantissimi… e così inizia a leggere e rispondere, dicevo a tutti piu’ o meno quale fosse la mia idea da attuare, molti incuriositi e forse eccitati mi facevano tante domande… ma vabbè, lasciamo perdere non vi annoierò!
Tra i vari contatti, una coppia in particolare mi incuriosì molto! Ci scambiammo i numeri e iniziammo a parlare telefonicamente; organizzammo un incontro a sorpresa, l’idea era di mettere in atto una finta vendita d’auto; in quel periodo possedevo un bel suv, una di quelle macchine che tutti o quasi tutti si girano a guardare e così misi subito l’annuncio di vendita, con le foto reali del veicolo, ad un prezzo veramente ridicolo per il tipo d’auto e subito dopo la conferma della messa online, inviai il link alla coppia.
Mi contattarono subito dopo e il lui di coppia mi fece davvero molte domande sul veicolo, come se fosse realmente interessato all’acquisto, mi disse che, l’auto sarebbe diventata la nuova famigliare e che a breve mi avrebbe fatto sapere il giorno in cui insieme a alla moglie sarebbero venuti a vederla.
Mi richiamò piu’ tardi, mentre era lontano dalla moglie e mi disse che la moglie aveva ascoltato la nostra conversazione e aveva davvero creduto alla storia dell’auto e che avevano deciso di venirla a vedere il sabato mattina successivo, così che, con la scusa di venire nella prov. di Catania per vedere l’auto, sarebbero poi rimasti a pranzo in zona, approfittando della giornata per rilassarsi.
Arrivò quel sabato mattina, diedi appuntamento alla coppia nella piazza centrale e andai con l’auto a prenderli.
Con la scusa che subito dopo l’appuntamento sarei andato a mare, indossai dei pantaloncini in tessuto tecnico morbido senza mutandine e una canottiera molto scollata… Il pantaloncino prendeva delicatamente le forme del mio membro e la canottiera metteva in mostra la mia abbronzatura e il mio fisico atletico..
Arrivai in piazza e.. Wow che Donna!!!!
Scendendo dall’auto non le levai un attimo gli occhi di dosso, era fantastica e molto elegante, carnagione scura, capelli corti neri, occhi nocciola da gatta selvatica… indossava un vestitino nero floreale, molto corto, che risaltava in alto la sua magnifica scollatura, e scendendo, si allargava un pò, mettendo in mostra le sue magnifiche gambe, per finire su un paio di tacchi neri! Era la classica moglie molto ben curata, ben vestita per l’occasione e con uno sguardo molto malizioso, che mi fece eccitare subito….
Mi presentai ad entrambi e dopo aver fatto vedere un attimo l’auto, li invitai a fare un giro di prova..
Il marito mi disse che avrebbe guidato lui in una zona meno caotica e di accompagnarli da qualche parte per guidare liberamente e provare per bene l’auto.. Così feci strada verso la zona dello stadio del paese, di giorno quasi deserta, arrivati, mi fermai ed invitai il marito a guidare l’auto, scendendo invitai invece la moglie a mettersi davanti, le aprì lo sportello posteriore e porgendogli la mano le osservai quelle gambe magnifiche mentre si apprestava ad assecondarmi… il mio membro, nella visone spettacolare di quella donna si indurì e venne fuori in maniera davvero spudorata da quel sottilissimo pantaloncino che indossavo, lei guardò un po’ imbarazzata e un po’ divertita in direzione del mio pacco e sorridendomi scese, una volta fuori il vento le tirò su un po’ su la gonna, ma sia io, che lei, fingendo di non averci fatto caso continuammo a guardarci intensamente mentre l’accompagnavo alla portiera anteriore… Il marito, guardava eccitato ma in maniera molto seria e fece finta di non aver notato nulla, ricopriva bene la situazione che stavamo realizzando, interrompe quegli sguardi facendomi delle domande sul veicolo…
Iniziò la prova, fece un test vero e proprio, accelerazione, frenata, curve, buche, provò tutti comportamenti dell’auto, ma nel frattempo, appoggiava la mano sulla coscia della moglie, dove il suo vestitino tra buche accelerazioni e curve, mostrava e non mostrava parte delle magnifiche gambe, lei si tirava giu’ quel poco che poteva e io la guardavo negli occhi sorridendole e ammiccandole, accarezzandomi il cazzo che ormai da seduto, sembrava sbucasse fuori dal pantaloncino, lei rossa in viso da un mix di eccitazione e vergogna, si girava e rigirava, guardando quanto poteva in direzione del mio cazzo duro e ben in mostra…
Finì il giro di prova, e il marito chiese alla moglie se volesse guidare, lei saltò un attimo, come quando qualcuno viene svegliato di botto, ritornò in sé e rifiutò… dicendo che lei non era molto brava su queste cose e che già lui aveva provato in quasi tutte le situazioni il veicolo.. allora il marito sorridendo, mi chiese se gentilmente potevo mostragli i documenti dell’auto e io con un sorriso molto malizioso risposi che i documenti erano in casa e che avremmo potuto andare a vederli senza problemi…
Risalì dal lato guida e andai in direzione casa, avevamo davvero organizzato tutto nei minimi dettagli, e la magnifica moglie sembrava stesse rispondendo bene a tutte quelle cazzate che ci eravamo inventati per farla cadere in una magnifica situazione erotica come quella..
Arrivati davanti casa, li invitai a scendere per vedere i documenti e con la scusa che gli avrei offerto un buon caffè li convinsi, lui guardò l’orario e poi guardò la moglie e mi rispose, vabbè prendiamo questo caffè, e guardando la moglie rincalzò, tanto è ancora presto per andare… Lei rossa in viso, annuì, era in balia della situazione, guardava il marito come a volergli dire..(ma non ti stai accorgendo che questo è un porco? Tu scendi anche a prendere il caffè da uno che guarda tua moglie così?)…. Ma lui fece finta di nulla, sorridente aprì lo sportello e accompagnò la moglie verso la porta di casa mia….
Feci gli onori di casa, presi i documenti, e inizia preparare tre caffè… chiesi alla lei se volesse dello zucchero e mi rispose che lo prendeva amaro, che lo zucchero l’avrebbe fatta ingrassare e così presi la palla in balzo per iniziare a farle dei complimenti e mi feci raccontare un pò da lei chi era e cosa faceva, così che si iniziò a sciogliere…
Mi disse che era una sportiva, faceva nuoto agonistico e che si era dovuta fermare per via di una bellissima gravidanza, io risposi che sapevo benissimo cosa volesse dire smettere di allenarsi e gli mostrai dei miei video sul telefono di alcuni allenamenti fatti in casa… ovviamente, presi tutti video dove ero semi nudo e lei iniziò a farmi un sacco di domande sul mio allenamento e altro, guardava il telefono e guardava me, era evidentemente eccitata da tutta quella situazione…
Il marito se ne accorse subito che la moglie era ormai a suo agio ed evidentemente eccitata, quindi fece finta di rispondere al telefono ad una chiamata di lavoro e mi chiese se potesse uscire un attimo per parlare tranquillamente, così gli aprì la porta dell’ingresso e lo feci accomodare fuori, uscendo mi fece un occhiolino e io capì al volo che era il momento, ovviamente gli lascia la porta socchiusa… Mi diressi verso la moglie che invitai ad accomodarsi nel divano del salone, lei era eccitata, non faceva altro che guardare nei mie pantaloncini la mia protuberanza che sbucava fuori e mentre aveva ancora il telefono in mano, le afferrai l’atra mano e la tirai sul mio cazzo, Lei scioccò, si fermo un secondo e guardò verso la porta d’ingresso in direzione del marito, vide la porta semi chiusa e mi afferrò il cazzo dal pantaloncino in maniera decisa e vogliosa, iniziò a stringere sempre piu’ forte, ma guardava in direzione della porta, come se volesse farlo di nascosto dal marito… nei pochi istanti successivi, il marito rientrò e lei mollo subito la presa, come se nulla fosse, entrando lui ci guardò, lei era nel panico, non stava capendo piu’ nulla, così chiesi al marito di accomodarsi accanto a lei, lui acconsentì e si sedette, io mi avvicinai in direzione di lei, e gli uscì il cazzo duro proprio all’altezza della sua faccia, davanti gli occhi del marito che sorrideva divertito, lei non fiatò ma con gli occhi diceva tutto , guardò il marito quasi sbigottita, ma lui da gran galantuomo, le accarezzò la testa, le diede un bacio in bocca e la spinse verso il mio cazzo… fu’ così che mi tirò verso di lei ed inizio a pomparmi con foga, da li a poco si liberò di tutti quegli imbarazzi…
Si guardavano e sorridevano, in uno magnifico sguardo di complicità…
Continuammo così per qualche ora, tra le svariate posizioni…
Alla fine dei giochi le confessammo che avevamo già organizzato tutto e che non c’era nessuna auto in vendita..
Lei sorrise e si divertì molto, ringraziando il marito della bellissima sorpresa e ringraziando me, con la promessa che da quel giorno, sarebbero venuti piu’ spesso a prendere un caffè a casa mia.
7
0
6 years ago
Le1vie1di1Tinto,
30
Last visit: 2 years ago
-
La prima volta con una coppia
Estate 2012, lei mi aveva lasciato ed era ritornata in casa dei genitori. Un grande vuoto, specialmente in camera da letto.
La vita doveva continuare, se c'è una cosa che ho imparato è che il nostro tempo è limitato e non è giusto sprecarlo lamentandosi o ancorandosi al passato.
Insomma, stavo iniziando a superare il momento di crisi e grazie ad amici e amiche l'estate proseguiva tra un'uscita e l'altra.
Per rendere più interessanti le cose risposi ad un annuncio su un famoso sito di incontri e iniziai a scambiare mail con una giovane coppia. Loro abitavano a circa una sessantina di km, si spostavano di rado ma essendo impossibilitati ad accogliermi decisero di approfittare della mia ospitalità.
Non era il loro primo trio ma all'inizio un minimo di imbarazzo era palpabile.
Cercai di metterli a loro agio e da buon padrone di casa servii da bere cercando di rompere il ghiaccio.
La discussione era interessante, vuoi perché eravamo più o meno coetanei, vuoi per il vino, ma quando saremmo passati ai fatti???
Approfittando di un bisogno fisiologico del lui, fù la lei a prendere in mano la situazione,
mi chiese di avvicinarmi perché incuriosita da un tatuaggio che faceva capolino dai pantaloncini, quando fui davanti a lei, con un gesto rapidissimo mi slacciò i pantaloni e iniziò ad accarezzarmi il pacco.
La reazione non tardò a palesarsi e in men che non si dica me la ritrovai attaccata il mio cazzo già duro.
Ritornato dal bagno, il lui ancora armeggiava con la cerniera, ma vista la scena non perse tempo a togliersi i pantaloni per avvicinare l'uccello ancora moscio alle labbra di lei.
Eravamo entrambi in piedi con lei che ci spompinava alternando i nostri cazzi nella sua bocca vogliosa.
A un certo punto anche lui si siede accanto a lei che dolcemente gli porge il mio cazzo da succhiare.
Wow una coppia con lui bisex, benissimo!!!
Essere al centro di queste attenzioni mi aveva fatto diventare il cazzo tre volte il normale, sentivo la cappella esplodere sotto i loro colpi di lingua.
Mi sentivo in obbligo di ricambiare il favore e iniziai leccando la sua passera messa in bella mostra.
Me ne stavo inginocchiato ai suoi piedi con la lingua che frullava tra clitoride e vulva, lei ansimava mentre si dedicava al cazzo del suo uomo.
Direi che il ghiaccio era stato rotto debitamente, era arrivato il momento di scopare.
Ci alternammo tra bocca e fica facendola godere da matti, poi lui mi invitò a sedermi e fece accomodare lei su di me, giusto il tempo di darle due botte che sentii qualcosa strusciarmi vicino al cazzo, stava insalivandole il buco del culo e nel frattempo leccava anche le mie palle. Iniziò così una doppia penetrazione da manuale. Movimenti in sincrono e mugolio di godimento al limite dell'urlo.
Cambiammo altre posizioni per poi concludere nel più classico dei modi, con lei in ginocchio e una sana doccia di sborra.
Una volta ripulito il tutto con una bella doccia riprendemmo a chiacchierare e bere vino come se nulla fosse accaduto.
A notte inoltrata i saluti e la promessa di rivederci al più presto.
Promessa che è stata onorata con un foursome bisex che vi racconterò in seguito.
8
0
6 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
La mia prima esperienza con una coppia
Alcuni anni fa abitavo in un palazzo a Catanzaro Lido, ultimo piano del palazzo, non feci mai amicizia con nessuno se non con alcune famiglie sotto di me.
La mia vita continuava come al solito, lavoro, feste a casa, amiche che mi venivano a trovare, una vita spensierata.
Un bel giorno, e ancora lo ricordo con affetto, era il 14 agosto, come il mio solito presi l'ascensore per ritornare a casa, quando con la coda dell'occhio vidi la mia vicina arrivare di corsa con una cassetta di frutta verso l'ascensore.
Subito fermai la porta e la feci entrare, lei era ed è ancora una donna bellissima, bionda, molto magra, di classe.
Una volta dentro, lei poggiò la cassetta a terra e notai in un attimo che sotto il vestitino leggerissimo aveva dell'intimo bianco di pizzo molto sexy.
Faceva molto caldo, lei era molto sudata, ma aveva un profumo favoloso, molto inebriante.
Mi eccitai subito, e non potei nascondere l'eccitazione dato che avevo solo il costume.
II mio imbarazzo era alle stelle come anche la mia eccitazione. Notai il suo sguardo sul mio membro, ma non disse nulla.
schiacciai il 6° piano come mia norma e lei il 5°, si chiusero le porte e in quel momento mi chiese di aiutarla a prendere la cassetta per spostarla.
Lei si chinò con la faccia sul mio membro, sentì la sua faccia strofinare sulla mia cappella già fuoriuscita dal glande, morivo dalla voglia, non sapevo che fare.
In quel momento lei perse l'equilibrio e io prontamente l'afferrai al volo, ma furbescamente con il braccio con cui la tenevo schiacciai lo stop dell'ascensore.
ci fermammo tra il 4 e il 5 piano, si vedeva il cemento d'avanti il vetro dal'ascensore.
Lei mi sorrise con quei suoi occhi magnifici guardandomi intensamente e senza che me ne accorgessi la baciai.
Senza accorgemene avevo una mano sul suo sedere, e lei con una voce sensuale e un tono molto diretto mi disse: che stiamo aspettando non possiamo tenere l'ascensore bloccato tutto il tempo.
Mi mise una mano nel costume e si girò con le sue natiche verso di me dicendomi solo due parole: "ho voglia!".
Non dovetti fare altro che abbassare le mutandine e metterlo dentro, lei era bagnatissima, si muoveva come un serpente e ansimava.
Dopo 5 minuti era tutto finito eravamo venuti insieme come non mai.
Lei si alzò gli slip, mentre io rimisi a moto l'ascensore e senza dire nulla scese al 5° piano.
Io continuai fino al 6°.
Pensai fosse tutto un mio sogno per qualche giorno, tanto meno la vidi più salire in ascensore
Tre giorni dopo tornai dal lavoro un pò prima, erano le 15.30 feci subito una doccia, quando sentì suonare alla porta.
Apri la porta in costume, senza curarmi di chi potesse essere, in effetti non aspettavo nessuno, apri la porta ed era lei.
Sempre più bella e con un vestitino a fiori che mi fece subito impazzire.
Lei mi guardò, non disse una parola, la presi per la mano e la portai subito sul mio letto.
Scopammo come pazzi per due giorni, fin quando il marito non ritornò dal viaggio di lavoro.
La nostra storia andò avanti per molto tempo, un giorno lei mi chiese se volessi conoscere suo marito, io mi senti molto agitato, lei mi tranquillizzò dicendomi "mio marito lo sa di noi vuole conoscerti".
Mi sentì perso, mi tremavano le gambe, pensavo di aver fatto una cazzata.
Lei mi tranquillizzo, dicendomi di scendere sotto la sera dopo che stava organizzato una bella cenetta in tre.
Decisi di andare, pensando che a limite il marito mi avrebbe menato, invece, andò tutto in un altro verso.
Suonai alla porta, apri il marito, un uomo molto più grande di lei, molto curato, e con uno stile impeccabile, mi chiamò per nome (immaginate la mia espressione) dicendomi "caro xxxxx entra benvenuto".
Mi misi a chiacchierare con lui, una persona molto colta, parlammo di tutto politica religione storia scienze, dopo ci sedemmo a tavola e la serata continuò tra qualche bicchiere di vino e dell'ottimo cibo raffinato.
Lei mi accarezzava ogni tanto la mano come per tranquillizzarmi e io ogni volta mi eccitavo per la situazione.
Finito di cenare lei chiese il permesso di allontanarsi da noi, restammo io e lui soli, dopo un po mi guardò negli occhi e mi disse "perchè non ci spostiamo nella camera da letto, lei ci sta aspettando".
Nella camera lei era bellissima aveva un completo stupendo di pizzo nero con autoreggenti, era sul letto, che ci aspettava.
Lui chiuse la porta, e si rivolse a me dicendomi "avanti, voglio solo guardare mia moglie con un altro, e mi piace l'intesa che abbiamo".
Quella notte lei fu sensazionale, mi soddisfò in tutti i modi, per molte volte, eravamo in sintonia tutti e tre, alla richiesta di una doppia penetrazione, lui partecipò e fu bellissimo.
Continuiamo ancora a vederci tutti e tre, quando lui parte tengo compagnia a lei, o lei viene a trovarmi quando ha voglia di stare con me, ma nessuno tranne noi sa della nostra relazione.
Tuttavia io sono libero di farmi tutte le esperienze che voglio, non mi precludono nulla, solo l'amicizia vera e il rispetto è importante per noi tre.
Grazie di aver letto questo racconto.
Ps. dimenticavo non abito più sopra di loro :-)
7
2
6 years ago
catanzarosex21cm,
43
Last visit: 1 day ago
-
Il tecnico del pc
Lavorando nella grande distribuzione di materiale elettronico e tecnologico,
sono costantemente soggetto a relazionarmi con un pubblico variegato.
Il giorno della settimana che preferisco è la domenica, perché la domenica
porta nei centri commerciali una folla variopinta di persone, dalle famiglie in cerca di affari
alle coppie e singoli in cerca di prede!
Quella domenica indimenticabile di agosto la preda sono stata io.
Siamo quasi alla vigilia di ferragosto, la città è semideserta e il centro commerciale dove lavoro non è da meno.
Ora di pranzo, i pochi avventori, per lo più pensionati in cerca di refrigerio, affollano le aree ristoro;
in pratica il negozio è deserto. Distrattamente chiacchiero con qualche collega quando all'improvviso vedo apparire di fronte a me una creatura celestiale.
Bionda, sui 40, trucco leggero e un abitino che lascia poco all'immaginazione, pelle ambrata, il corpo tonico di chi si concede poco ai piaceri della tavola e molto alla palestra.
Sembra spaesata, la intercetto prima dei colleghi e chiedo come da routine come posso aiutarla.
E' alla ricerca di un pc nuovo perché il vecchio è appena deceduto e per via della sua attività non può permettersi il lusso di rimanere senza.
Bene, è proprio il mio reparto, la accompagno e dopo qualche domanda di rito per comprendere le sue esigenze optiamo per un buon pc fisso completo di monitor e stampante.
Nel frattempo ci raggiunge il marito (troppo bella per essere single), anche lui un bel tipo.
Giusto 4 chiacchiere per capire come la moglie stesse impiegando la sua carta di credito e poi la domanda fatidica...
"Ma una volta a casa, chi monta il tutto?", attimo di smarrimento anche della moglie la quale aveva bellamente saltato questo particolare.
"Già" le fa eco, "chi viene a montarlo, visto che noi non siamo capaci?".
L'azienda per la quale lavoro ha una politica tutta sua riguardo l'assistenza a domicilio e ritenendo che questa attività non giustifichi il guadagno esiguo non la include insieme ai prodotti.
Capisco che questa mancanza può compromettere la vendita, cerco di spostare l'attenzione dei due su un pc portatile ma senza risultato. Vogliono il fisso perché ha un rapporto qualità prezzo migliore e soprattutto può tranquillamente rimanere acceso h24 senza problemi.
Abbiamo preso un po' di confidenza e quasi per scherzare mi offro volontario a titolo di cortesia per questa missione ingrata.
Noto con la coda dell'occhio che i due si lanciano uno sguardo di intesa e iniziano a scrutarmi più attentamente. Siamo quasi coetanei e la mia passione per la palestra non passa loro inosservata.
La signora mi palpa il braccio e a mo di battuta dice al marito "certo, con queste braccia non farà nessuna fatica a portare gli scatoloni su da noi"; anche il marito tasta e si lascia scappare un sospiro di apprezzamento.
Ok, non hanno colto la mia ironia, in fondo non avevo nessuna intenzione di andare a fare una consegna con relativo assemblaggio ma l'improvviso turgore dei capezzoli di lei mal celati sotto una canottiera che lascia poco all'immaginazione mi fanno cambiare idea in un nanosecondo.
Ormai è fatta, mi tocca accontentarli. Pagano, mi lasciano un biglietto con su scritto l'indirizzo e mi danno appuntamento alla sera stessa.
Arriva l'ora di chiusura, carico in macchina i prodotti e mi dirigo verso il loro appartamento.
Si tratta di una villetta appena fuori città, effettivamente a due passi dal centro commerciale.
Provo un senso di disagio perché essendo appena uscito dal lavoro non ho avuto tempo per una doccia, ma non era messa in conto questa situazione...
Sistemo il pc nello studio di lei, collego tutto, installo la stampante e il modem e qualche software, in meno di 1h ho fatto tutto e sono pronto per fare ritorno a casa.
La signore invece non è della stessa idea...
Sia lei che il marito indossano un completino sportivo che mette in risalto le forme mentre i piedi nudi svelano la loro cura quasi maniacale del corpo.
Mi offrono da bere e mi chiedono se per caso fossi in grado di passare i dati del vecchio pc sul nuovo.
Per fortuna ho sempre con me un hd esterno e il loro vecchio pc non era defunto del tutto.
Riverso il backup sul nuovo pc e per constatare il buon esito dell'operazione la signora si mette a smanettare e apre qualche cartella... ad un tratto sullo schermo da 24" 4k comincia una rassegna di foto delle loro scopate, soli e in gruppo.
Non c'è dubbio che il mio lavoro è stato fatto bene, la signora si complimenta per la professionalità e il suo occhio e la sua mano cadono sulla mia patta che non può più nascondere il turgore del mio sesso.
Ormai ho compreso la situazione, fingo giusto un minimo di imbarazzo poi lascio che la signora mi accarezzi e mi sbottoni i pantaloni.
Nel frattempo il marito è dietro di me e inizia delicatamente a massaggiarmi le spalle mentre la moglie massaggia le palle. Sono preso tra due fuochi. Sento la lingua di lei per tutta la lunghezza dell'asta, va con maestria dalle palle alla cappella, bagna di saliva e poi massaggia con il palmo. Un movimento sapiente di torsione e compressione. Chissà quanti anni avrà trascorso a fare bocchini nei cessi per arrivare ad un simile livello di perfezione.
Il marito è sempre dietro di me, mi massaggia i trapezi ma sento che da sotto i pantaloncini qualcosa bussa alla mia nuca... Anche lui ha raggiunto la piena erezione e l'intimo che indossa a malapena riesce a contenere quel ben di dio. Mi prende la testa e delicatamente appoggia il suo pacco in prossimità della mia faccia. Aspetta una reazione.
Non mi faccio pregare, so che cosa vuole e non mi dispiace affatto, apro la bocca per accogliere quel bozzo, lo mordicchio un po' e aspetto di trovarmi al cospetto della sua nerchia.
Mi accontenta subito, solo il tempo di far scivolare a terra pantaloncini e slip.
Ha un cazzo bello dritto e nodoso con una cappella grossa e lucida per l'eccitazione.
Mentre la moglie si dedica al mio cazzo, inginocchiata ai miei piedi, io inizio a spompinare il maritino.
Colto da un raptus mi tiene la testa e inizia quasi a scoparmi la bocca e io inizio a produrre saliva come un rottweiler.
Adesso però è il mio turno per prendere l'iniziativa. Mi alzo e porto entrambi verso un di
7
0
6 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago -
Si inizia in famiglia
Le prime esperienze sessuali spesso vengono fatte in famiglia. È un fenomeno sommerso ma diffusissimo di cui non si parla mai. Il più delle volte avviene tra cugini. “Non c’è cosa più divina che scoparsi la cugina” recita un vecchio detto. Mio cugino declinò questa massima al maschile e pensò bene di scopare me. Avevo appena dieci anni, lui quattordici. In piena tempesta ormonale, approfittò di un momento che eravamo soli per prendermi la mano e avvicinarla al suo pene. Mi disse per filo e per segno come dovevo fare. Quando poi pensò di penetrarmi, rifiutai e per un po’ mi tolse il saluto. Poi, gli rivenne la voglia e mi chiese di fargli un’altra sega. Lo accontentai. Credo di avergli fatto una decina di seghe in tutto, poi la cosa finì.
Due anni dopo, mentre stavo per fare pipì dentro i gabinetti pubblici della villa comunale della mia città, un signore anziano mi si affiancò.
Mise una mano in tasca e mi fece sentire un tintinnio di monete:
- “Li vuoi?” – mi disse.
- “Sì” – risposi deciso.
- “Devi soltanto prenderlo e muovere la mano così" – e mi mostrò come fare.
- “Lo so come si fa” – dissi con tono adulto.
Presi il suo cazzo e lo segai finché non vidi una serie di schizzi erompere dalla cappella gonfia di sperma.
Non ero io a cercare cazzi, erano loro che venivano da me. Avevo da poco compiuto diciotto anni e dopo esser uscito da una discoteca feci l’autostop. Un uomo sui cinquanta anni si fermò e io salii. Iniziammo a parlare del più e del meno, poi il suo tono di voce si fece più basso e mi chiese se volessi appartarmi con lui. Era una persona molto educata e non avrebbe fatto storie in caso di un mio rifiuto, ma io pensai: "Perché no" e risposi di sì. Ci infilammo in un boschetto, lui lo tirò fuori che era già duro e iniziai a segarlo. Con garbo lui mise una mano dietro il mio collo e diede una spinta leggera verso il suo cazzo turgido. Non avevo mai fatto un pompino. Non ci pensai più di tanto. Aprii la bocca e lo feci scivolai fino in gola. Il suo cazzo pulsava come una pompa di petrolio a pieno regime. Con voce strozzata mi chiese se potesse venirmi in bocca. Non avevo pensato a questo ma l’idea di farlo impazzire di piacere avendolo in bocca mentre veniva mi piaceva. Non dissi nulla e continuai a succhiarglielo.
- “Dai, ti prego, dimmi di sì – disse – fammi venire in bocca…
Mi piaceva pensare che aspettasse adorante una mia risposta. Il suo cazzo era diventato duro come il marmo e dai suoi fremiti capivo che non avrebbe saputo contenersi per molto.
- “Vienimi in bocca” – dissi con un tono da troia. L’eccitazione della mia risposta fu tale che finì appena di dirlo che fiotti di liquido caldo mi riempirono la bocca.
- “Sei la fine del mondo, ragazzo” – mi disse.
- “Grazie” – risposi.
Il suo cazzo gli rimase duro, nonostante fosse venuto. Lui stesso sembrava stupito e, allo stesso tempo, contento che il suo uccello fosse rimasto in posizione eretta.
- “Hai mai fatto sesso anale?” – mi chiese.
- “No.” - risposi
- “Vorresti farlo? Ti piacerà…”
Fui tentato di dirgli di sì ma mi mancò il coraggio. Forse non era quello il momento giusto.
C’è una frase bellissima di Luciano De Crescenzo che recita pressappoco così: “Molti studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla.”
È proprio così. Quanti giorni della nostra vita sono uguali? Cosa contano? Niente! Allungano solo la vita inutilmente.
I giorni veramente importanti sono quelli diversi; sono quelli che allargano la vita, la rendono degna di essere vissuta, ma sono così pochi… e spesso lo sono perché teniamo sempre conto dell’opinione degli altri, temiamo di essere giudicati e ci adeguiamo al pensiero dominante. Fu a quella frase di De Crescenzo che pensai, quando, anni dopo, mi ritrovai a letto con un uomo che mi fece la stessa domanda di tanti anni prima: - “Vorresti farlo? Ti piacerà…”
L’avevo conosciuto su un sito per adulti. Era sveglio, bravo con le parole e molto riservato. Aveva avuto una esperienza molto soft con un uomo, dopo di che gli era rimasta la voglia.
Chattammo per un bel po’ di tempo, poi un giorno decidemmo di vederci. L’incontro sarebbe avvenuto in uno spiazzo che entrambi conoscevamo, alle ore 19:00. Avremmo usato gli abbaglianti per identificarci, poi io sarei salito sulla sua auto e ci saremmo spostati in un punto più tranquillo.
Avevo il cuore in gola quando, dopo aver eseguito il gioco degli abbaglianti, aprii lo sportello della sua auto. Ci salutammo poi lui ingranò la prima e andammo via. In quel breve tratto di strada, prima di appartarci in un posto tranquillo, parlammo del più e del meno con molta emozione. Eravamo entrambi in imbarazzo, lui molto più di me perché continuava a parlare senza sosta. Posteggiammo in un posto tranquillo ma nessuno di noi riusciva a prendere l’iniziativa. Alla fine fui io a fare il primo passo e mentre parlava mi abbassai i pantaloni e le mutande.
- “Sei già in tiro, vedo” – mi disse.
- “Da un bel po’. – risposi.
Si abbassò anche lui i pantaloni e le mutande e anche lui l’aveva già duro. Allungai la mano verso il suo cazzo e lo segai. Dopo un po’, lui fece la stessa cosa con me. Poi abbassò la testa e le sue labbra avvolsero il mio sesso come una ventosa. Succhiò così forte da farmi quasi male.
- "Andiamo dietro che si sta più comodi" - disse
La sua auto era un SUV e, in effetti nel portabagagli c’era uno spazio enorme, quasi una piccola stanza. Ci accomodammo dietro e ci spogliammo. Lui mi allargò le cosce e si tuffò sul mio cazzo. Sentivo la sua lingua che andava in tutte le direzioni. A un tratto mi afferrò le gambe tirandole su. Era chiaro il suo intento. Voleva leccarmi l’ano. Con le mani allargai le chiappe e la sua lingua si insinuò dentro come una biscia. Gli afferrai i capelli e tirai la sua testa verso il mio culo. Mi leccò per dieci minuti buoni, poi mi chiese di girarmi. Lo feci. Arcuai la schiena per mettere in evidenza il mio culo. Mi meravigliavo io stesso di quanto fossi troia. Lui prese il suo cazzo e lo strusciò tra le mie natiche. Sentivo quel pezzo di carne calda che vibrava tra le mie chiappe andando su e giù senza attrito. Aveva bagnato il mio culo con la saliva e tutto scorreva liscio.
- "Dai, tu a me adesso, succhialo, dai.”
Si spostò e si pose col cazzo che fletteva in aria. Non lo toccai con le mani. Lo presi direttamente in bocca e lo succhiai. Lui gemeva come se stesse esalando l'ultimo respiro. Gli leccai le palle, il buco del culo e di nuovo il cazzo. Lui allungò la mano su un portaoggetti e prese un tubetto. Era un gel. Si riempì tre dita e lo spalmò sul suo sfintere. Quando fu ben lubrificato, alzò le gambe e disse:
“Mettilo dentro.”
il mio cazzo scivolò dentro liscio come olio. Sentii le sue pareti interne vibrare intorno al mio cazzo e un gemito uscì dalla sua bocca.
“Oh, che bello…continua…così…oh.. “
Il mio cazzo entrava e usciva dal suo sfintere lentamente finché non sentii che stavo per venire. I miei muscoli si contrassero e il respiro divenne più affannoso. Lui lo capì e mi fermò.
“No, voglio bere il tuo sperma. Lo voglio in bocca.”
Si staccò da me e avvicinò la sua bocca al mio cazzo. La sua lingua lo leccò tutto poi prese la cappella tra le sue labbra e cominciò a scendere su e giù sul cazzo duro come marmo. Un’ondata di calore attraversò tutto il mio ventre e venni dentro la sua bocca.
“Mm buono, è la prima volta che l’assaggio. Ha un buon sapore.”
Mi distesi accanto a lui spossato. Il mio cazzo lentamente si acquietò e il respiro divenne di nuovo normale.
“Posso metterlo di nuovo in bocca?” – mi disse
“Scherzi? Sono venuto un minuto fa.”
“Solo per pulirlo, è tutto sporco di sperma.”
“Ok.” - dissi
Lo rimise in bocca e mentre puliva con la lingua il mio cazzo si segò finché venne.
Rimanemmo fermi, senza parlare per alcuni minuti, poi lui disse:
“Se avessi saputo che era così bello avrei iniziato molto tempo prima”
“C’è il tempo per recuperare.”
“Venerdì, dopodomani, ho casa libera, che dici, ci vediamo? Ho una cosa che voglio fare"
“Cosa?”
"Lo saprai venerdì. Andiamo adesso"
Venerdì pomeriggio l'appuntamento era nello spiazzo in cui ci eravamo visti la prima volta. Fummo entrambi puntuali. Salii sulla sua macchina e subito lui disse:
"Ti presento mia moglie!"
Dal sedile posteriore sentì una voce che diceva: "Piacere Silvana!"
Ero esterrefatto. Allungai la mano per stringere la sua e mi presentai.
"Sai, ho raccontato a mia moglie quello che abbiamo fatto e vorrebbe che lo rifacessimo mentre lei ci guarda. Che ne dici?"
"Sarà un piacere."
"Bene. Andiamo allora."
Diede mezzo giro di chiave ed il motore si avviò. Le luci si accesero, il cruscotto si illuminò e la risata di Silvana da dietro fu come un raggio di sole in un temporale impetuoso.
8
3
6 years ago
admin, 75
Last visit: 2 hours ago