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l'incontro
Sono moltissimi gli adolescenti che hanno una attrazione per le donne più mature e sarà forse a seguito della calda stagione che tali pulsioni divengono più evidenti.
Raramente utilizzo mezzi pubblici tuttavia, in quella che era stata una afosa giornata di primavera, rientrando a casa dopo una intensa giornata lavorativa, salgo su un autobus fortunatamente non molto affollato, accorgendomi subito degli sguardi insistenti di un giovane che paiono volermi spogliare con gli occhi.
Non è certo l’età a poter attrarre il mio interesse, tuttavia mi lusinga essere divenuta l'oggetto di un tale esternazione, facendomelo immaginare dedito a masturbarsi magari ripensando in seguito proprio a me.
Mi ricorda un vecchio amico d'infanzia, grassottello con già sin da allora pochi capelli a circondare un volto paffuto, la carnagione molto chiara, una bocca rosata è sottile, le mani tozze, che mi rimandano a giochi maliziosi di lontani trascorsi.
Gli occhiali da sole mi permettono di osservarlo proteggendo la mia insana curiosità mentre vengo pervasa da un fremito inusuale quando con la memoria ritorno a quei trasgressivi momenti del remoto passato.
Reggendomi ben salda agli anelli contrasto le brusche manovre del conducente con dei movimenti che allo sguardo del giovane devo essergli apparsi come una erotica danza, tanto dallo stimolarlo ancor più nel percorrermi tutta quanta giù sino a dove il tacco sottile fuoriesce dall'orlo dei pantaloni.
Arrivata a destino mi appresto a scendere affiancandomi al giovane che lestamente si muove a propria volta restando leggermente indietro rispetto a me, ma non abbastanza dal non poter notare che si incammina con passo deciso per la medesima strada.
Affrettando un po il passo, girovagando volutamente rispetto alla meta, tanto per verificare se non sia una mia idea che mi stia davvero seguendo, ne ho la conferma quando ne osservo la sagoma riflessa nella vetrina, ferma alle mie spalle.
Superando ogni titubanza mi giro sorprendendo me stessa mentre mi avvicino domandandogli cosa lo induca a seguirmi in quel modo.
Il viso gli si infiamma di un palese imbarazzo balbettando una improbabile scusa e rendendo quella sua goffaggine talmente stimolante dal permettere un gesto che solo la follia dell'inusuale frangente poteva essere in grado di potermi far compiere.
Porgendogli un biglietto da visita lo incito a richiamarmi quando lo avesse desiderato, lasciandolo come una statua di cera mentre mi allontano sorridendo al pensiero se mai lo farà.
Vado a casa lentamente, ripensando a ciò che ho appena condiviso, domandando a me stessa se non sia stata un'altra delle mie torbide fantasie.
La medesima sera nel letto, prima di addormentarmi, mi masturbo nel ricordo di quando, molto tempo addietro, un ragazzotto cicciottello, esplorando audacemente le mie forme ancora acerbe, non poteva certo supporre di aver innescato quei segreti desideri di trasgressione.
Quando ormai dimentica dell’accaduto il telefono squilla, riconducendomi immediatamente a quell’episodio, accetto di incontralo attratta dalla manifestazione eloquente di volermi ritrarre, dichiarando di una innata passione per la fotografia che, vedendomi, lo aveva fatto sognare, immaginandomi come modella.
Sempre più incuriosita, e nel confermargli la mia disponibilità, lo seguo in uno scantinato, dove, dopo i primi convenevoli, ed alcuni ordinari scatti , realizzati tanto per dare un po di sintonia al particolarissimo evento, e mano a mano che la mia partecipazione andava facendosi sempre più evidente, osservandomi guardare le immagni di nudi femminili appese alle pareti tratte dalle riviste, non senza arrossire ecco il formularmi la domanda se a mia volta mi fossi mai fatta ritrarre in tal modo.
All’affermativa risposta, che si, avevo posato per alcunia artisti, ed anticipando ciò che non avrebbe forse avuto il coraggio di aggiungere, disponendomi in modo provocatorio iniziai a slacciarmi i pantaloni, lasciandoli scivolare lungo le gambe e con mossa ancora più ardita liberandoli dalle caviglie lanciandoli nella sua direzione.
Trepidante, guardando il ridottissimo perizoma che ormai ben poco celava della mia intimità, e subito pronto a cogliere quella insperata occasione, trovando subito maggiore coraggio iniziò a rivolgermi eloquenti richieste di espormi come mai avrebbe osato immaginare sarebbe stato possibile.
Praticamente seminuda, coperta solo dal reggiseno e dall’impalpabile slip, quando azzardò l’ulteriore richiesta che mi abbassassi l’esiguo baluardo che molti uomini avrebbero desiderato levare, lo assecondai senza alcuna reticenza offrendomi a quegli scatti fotografici divenuti sempre più trasgressivi.
Quando ormai completamente nuda gli chiesi quali pensieri gli passassero per la mente, a seguito di quanto stava avvenendo, non esitò ad aggiungere che, oltre al fatto di non aver mai visto una donna così nella realtà, poteva solo fantasticare immaginandosi cosa avrebbe mai potuto essere un rapporto intimo con me.
Consapevole che sarebbe stata una follia, però sicura che averi fatto impazzire il mio compagno raccontandogli in seguito dell’accaduto, certa di farlo morbosamente eccitare, non dovei fare altro che esortare il giovane ammiratore a sperimentare ciò che tanto desiderava.
Senza farselo ripetere, in un battibaleno fu a propria volta nudo avventandosi con foga su di me, lasciandomi stupita per l’irruente capacità di introdursi nel mio corpo iniziando a percuotermi con veemenza inaudita, riuscendo a condurmi all’orgasmo nonostante la repentina eiaculazione che non riuscì a trattenere.
Soddisfatte le bramose voglie lo incitai a ripetersi con più calma conducendolo nuovamente all’erezione con una sapiente stimolazione orale che, lasciandolo senza fiato, gli fece sicuramente comprendere quanto fossi anche insospettabilmente molto puttana.
2026
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7 years ago
gloria1951,
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Last visit: 3 years ago
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Photò
G. si era recata dal professionista che le era stato suggerito dall’amico artista per aggiornare la propria immagine fotografica.
L’assistente del fotografo, all’ultimo istante, aveva avuto un contrattempo, così le riprese ebbero egualmente luogo anche in sua assenza per non perdere il momento stabilito ad eseguire quanto già in programmazione.
-”C’é una luce perfetta e sarebbe un vero peccato non approfittarne !”- suggerì il fotografo rivolgendosi a G, la quale, del tutto accondiscendente, convenne con lui per il proseguimento del lavoro.
Era la prima volta che G posava per quella persona, accettando di indossare quanto prospettatole e che prevedeva l’utilizzo di alcuni vestiti anche molto sofisticati.
-”Brava,ferma così che abbiamo ormai finito!!”- le disse il fotografo immortalandola con addosso l’ultimo abito.
-”Sei davvero moto brava e bellissima vestita così!!”- proseguì riponendo la fotocamera ed avvicinandosi a lei che innegabilmente aveva generato in lui emozioni difficili da poter essere mascherate del tutto.
-”Dai non fare il cretino, non sarà la prima volta che realizzi immagini di questo genere!”-commentò G. divertita ed anche lusingata da quell’atteggiamento alquanto insolito nel professionista che le avevano descritto essere omosessuale.
-”E’vero, ma é la prima volta che una fotomodella mi fa ‘arrapare’ in questo modo!!!”- le confessò dichiarandole l’eccitazione che era riuscita a far nascere in lui.
Presa alla sprovvista non seppe ritrarsi dall’abbraccio che l’uomo le rivolse, baciandola istantaneamente sul collo, senza incontrare grandi resistenze.
G si accorse improvvisamente di non riuscire a respingere l’azione fulminea che, senza più tanto tergiversare, il fotografo stava compiendo ed alla quale si abbandonò , come impietrita, consentendogli di spogliarla del vestito che ancora indossava.
-”Fantastica!!!”- commentò liberandola dalla cintura attorno ai fianchi e sfilandole quel mini completo di cachemire.
-”Devo essere impazzita a consentirti una cosa del genere!!!”- gli disse chinando lo sguardo ed accrescendo, con quell’atteggiamento così permissivo, l’eccitazione dell’uomo.
Egli, dopo averla spogliata completamente, contemplandola a lungo in quella sua statuaria bellezza, si sbottonò i pantaloni ed abbassandoli assieme ai boxer le esibì la propria morbida intimità interamente rasata.
G, alla visione di quella minuta forma, non seppe trattenersi dall’impulso morboso di provarne immediatamente il contatto.
China, come in adorazione di quel pene ancora in perfetto riposo, accostò delicatamente la lingua al prepuzio iniziando a saggiarne la consistenza.
-”Brava,così,leccalo lentamente!!”- la esortò l’uomo condividendo la medesima emozione della sua bellissima musa ispiratrice.
Poi, osservandola compiaciuto mentre, nella completa osservanza delle esortazioni ricevute, lei stessa lo aiutava a liberarsi a propria volta degli abiti, si gratificò per l’ulteriore verifica della reale eccitazione che la donna gli dimostrava, accarezzando con estrema cautela il suo rilassatissimo membro.
-”Mi fa impazzire vederlo così, molle e depilato!!!”- confessò stupefatta per la propria maliziosa affermazione mentre, sempre più in preda ad un concitato coinvolgimento, gli addentava lo scroto mordendogli voluttuosamente i testicoli.
-”Favolosa!!!!”- commentò l’uomo godendo per la situazione assai particolare.
-”Ooohh, finalmente inizia a venirti anche un po’ duro!!”-gli disse quasi stupita per l’aumentato volume del membro che stava da un bel po stimolando.
-”Non avrai pensato che fossi impotente!”-
-”Nooo, ma all’inizio ero delusa che non si fosse già da subito irrigidito!”-
-”Ti apparirò forse perverso, però devi sapere che mi piace di più poter dominare a lungo l’ erezione!”- le confidò l’uomo osservandola, decisamente molto partecipe nel condividere quelle emozioni, mentre se lo andava ancora trastullando con estrema cautela, continuando a giocare attorno al suo pene.
-”E’ un’esperienza che non avrei mai immaginato di poter condividere con tale facilità!”- rispose G. dominando ancora le proprie sensazioni emotive, ma sempre più incapace di resistere al desiderio crescente di affogare in fondo al proprio palato la carnosa protuberanza che stava manipolando.
-”Rallentare così esasperatamente i momenti della massima eccitazione deve accresce ancor più il desiderio!!”- tentò di giustificarsi mentre, senza più ascoltare null’altro che la propria passione, si poneva in bocca del tutto il pene dell’uomo, iniziando a pomparlo con estrema voluttà.
-”Aaaaahhhhhh,cosìììììì...bravissimaaaahhhhhh.....!!!!”- ne convenne il fotografo finalmente cedendo alla coinvolgente azione della sua occasionale fotomodella.
-”Aspettaahhhh, fai pianoohhhhh voglio godermi tutta la tua prorompente bellezza il più a lungo possibile!!!”- le disse liberandosi da quella che era ormai divenuta una voracissima degustazione che rischiava di farlo godere anzitempo.
-”Sei pazzooohhhhh..!!!”- strillò lei abbandonando visibilmente delusa la presa -”Hai deciso di farmi impazzireehhhh...!!!”- ribadì lasciandosi sollevare e, rovesciata improvvisamente a testa in giù, subito obbligata ad una acrobatica prestazione orale .
-”Leccamelo ancora come piace a me!!!”- la incitò trattenendola nell’incomoda posizione e costringendola a lambirgli il prepuzio, eccitatissimo per la prestazione che la donna accuratamente stava compiendo, ed iniziando a propria volta a mordicchiarle la clitoride ormai madida di passione.
G, avvampando sino al cervello, improvvisamente comprese che quell’uomo riusciva a godere molto eccitandosi in quella maniera, e tuttavia non poteva negare che tale follia era riuscita a contagiarla a tal punto dal desiderare lei stessa che quel gioco potesse proseguire sino all’infinito.
-”Siiiiiiihhhhh, daiiiihhhh....ancoraaaahhhhhh..... sbattimi come se fossi una grandissima troiaaaahhhhh....!!!”-gridava in preda alle più sfrenate convulsioni mentre l’uomo, dopo averla sospinta sul pavimento, la sovrastava brandendosi il membro e mimando una inconsistente penetrazione che tuttavia riuscì egualmente a raggiungerla nella mente, procurandole un orgasmo assolutamente inimmaginabile.
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6 years ago
gloria1951,
42
Last visit: 3 years ago
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Un giorno al mare
Week end al mare
Erano passate diverse settimane dal'ultima uscita con Stefano,ed un po' mi mancava neanche sentirlo molto spesso,ma d'altronde,con la mole di lavoro dei ultimi tempi,era normale.
Giusto qualche sms,qualche chiamata al volo,e di pochi minuti,quasi si era piu' stressati dopo la chiamata che prima,data la fretta.
Ma era giunto il momento,un week end tutto nostro,sole,mare,qualche trasfressione,se capitava,ma sempre in compagnia.
Quindi attendo con ansia Stefano alla stazione di Faenza,alle sette del sabato mattina pressochè deserta,solo qualche spazzino che compiva il suo lavoro lento,quasi addormentato.
Annunciano l'arrivo del treno,ed io sobbalzo,esco da quel limbo nel quale ero entrata causa lo spazzino,e mi carico di eccitazione...ecco Stefano.
Un lungo abbraccio,senza parole ma intenso,due amici,ma nello stesso momento due complici di avventure,spesso al limite della decenza,o del'indecenza...
Senza proferir parola andiamo verso il bar di fronte alla stazione,caffè e brioches,mano nella mano,a cerca re sempre un contatto.
“Come stai”,mi chiede Steve,”ormai non ti riconoscevo,da mo' che non ci vediamo...”
“Bene,dai...tanto lavoro,ma ogni tanto...una piccola fuga dallo stress e qualche maschietto per distrarmi,ci passa...e tu?”
“Ma sai,come te,poco tempo libero,pero' anch'io qualche maschietto me lo sono fatto,dai...”.
Una bella risata di cuore,liberatoria,e si consumava la colazione.
Passata una mezz'oretta,tra vivande e due chiacchiere per riprendere il tempo perso,decidiamo di farci un giretto per Faenza,per poi passare da me,a depositare la borsa.
“Sai di cosa avrei voglia...?”,mi chiede mentre disfa il bagaglio.
Ci bloccammo assieme,con sguardo malizioso l'uno verso l'altra,e poi parte l'ennesima risata...che porcelle che siamo...
“No dai,a parte gli scerzi,ho una voglia di mare,di relax in spiaggia,che non ti dico.”,mi confida.
“Oggi pomeriggio ci andiamo...Lido di Dante,va bene?”,e lo osservo con attenzione.
“Beh,una spiaggia nudista non si nega mai...poi...come è il giro,quest'anno?”
“Ottimo...certi fighi da paura,anche un bel assortimento di ragazzi d colore,ma molto culturisti...sia di palestra...che di culo....hahaha!”.
Poi,sistemato Steve,ci accomodiamo sul lettone,accendiamo la tv,e ci sdraiamo per una sigaretta e due coccole.
Dopo qualche minuto di carinerie,vedo che al mio baldo amichetto si stava svegliano qualcosa sotto ai boxer,vadi diretta con la mano a toccare,e trovo il suo tronchetto della felicita' gia' bello eretto.
Come resistere;calo il pantaloncino e vedo svettare fuori il suo cazzo,non di dimensioni enormi,ma di tutto rispetto.
Lo prendo in mano,notando un suo sussulto,allora lo aferro decisa,lo masturbo lentamente,e pian piano scendo per portare la bocca alla capella gonfia,inizio con die colpetti di lingua,e vedo che sono graditi,allora apro la bocca e me lo infilo fino al inizio della gola,tutto dentro,succhio e gioco con la lingua sulla capella,ma ora dentro la mia bocca,cosa che so...Steve adora.
Bastano pochi minuti di questo gioco,che Steve si scarica nella mia bocca,riempendomela quasi...un getto enorme!
Ingoio tutto avidamente,poi lo guardo neglio occhi e gli dico”Okayora la colazione è completa...”,e ricominciamo a ridere.
Una mezz'oretta di chiacchiere e di televisione,e ci troviamo addormentati sul letto...une piccola pennica ci stava proprio bene.
Verso le dieci del mattino mi sveglio,vado in cucna a preparo due caffè belli bassi,neri senza zucchero,come piace ad entrambi,ma ecco che spunta anche il mio amico del cuore,degustiamo in cucina.
Ripresi ci dirigiamo al'auto per un giretto e qualche spesuccia al volo,poi a casa per una bella insalata mista.
Terminato il pranzo,porpongo a Stefano “Andiamo allora? Verso il mare,intendo?”.
Lui annuisce,cosi ci prepariamo due teli,le creme abbronzanti,qualcosina da leggere,e si parte.
Passato un leggero traffico di Ravenna,anche perchè d'estate c'è poca gente nelle citta',prendiamo la via per Lido di Dante.
Lido di Dante non è una citta' grande...a dire il vero,neanche una citta',è un paesino
simpatico,molti stabili nuovi,diversi parcheggi,sia per auto come anche per camper,qualche bagno normale,per poi,allontanandosi dal centro,si entra nella zona FKK,quella naturista,ove l'obbligo del costume non è piu' prioritario.
La spiaggia è abbastanza afollata nella zona normale,ma come si entra in quella nudusta si ritrova un altro paesaggio...molto spazzio libero,le dune alla fine della spiaggia,e quasi tutti nudi,tanto da far sembrare fuori posto,chi indossa qualcosa.
Senza imbarazzo ci togliamo il costume,d'obbligo prima,stendiamo i teli vicino alle dune,e una volta sistemati,ci dirigiamo verso l'acqua.
Visto il calore incorporato nella mezz'oretta prima,al tocco delle prime onde,ci sembrava freddissima,l'acqua,ma con un po' di coraggio,entriamo e ci bagniamo tutti fino al collo,per poi tornare di corsa ai teli a buttarsi a pancia in su,crociolandoci dal caldo sole.
Non so quanto eravamo stesi in quella posizione,come mio solito,mi ero appisolata,dal caldo e dal fruscio delle onde,la leggera brezza sui nostri corpi...una anestesia perfetta per me.
Non saprei quanto tempo passo',ma venni risvegliata da mio torpore da un”pssst...Jenny...svegliati...”,Steve mi stava osservando ed indicava con gli occhi davanti a noi.
Alzai lentamente la testa e notai che attorno a noi si erano parcheggiati sei maschi di una certa eta',direi ad occhio tutti dai 50 anni in su,tutt con gli sguardi rivolti a noi due,ammicando e facendo occhiolini,si toccavano riparati da sguardi indiscreti.
Sicuramente i marpioni avevano adocchiato la coppietta appartata,lui dpilatissimo anche nelle zone inguinali,ed io,depilata totalmente,il mio discreto seno,con in piu' le unghie ai piedi smaltate di viola scuro...certamente non una coppia convenzionale,direi.
“ed ora...?”,mi apostrofa Steve,”cosa facciamo?”.
“Facciamo che prendiamo il sole,caro...cosa pemsavi,che non dessimo almeno un pochino nel'occhio,una coppietta come noi?”,e gli sorrisi innocentemente,per posare una mano sulla sua coscia sinistra,”Poi...se i eccita giocare davanti al pubblico,basta dirlo...”.
Al primo tocco ebbe un piccolo balzo,ma subito dopo,complice del mio sorriso,il mio compagno apri leggermente le gambe,mostrando il suo arnese da 20 cm ciondolante.
Io,con perfetta indifferenza,stesa al suo fianco,allungo la mano ed inizio a msturbalro in piena vista dei vecchietti,che a loro volta intensificavano la loro massaggiata.
Pochi attimi e Steve aveva un'asta bella turgida,eretta e pulsante nella mia mano,io continuai a fare su e giu' con la mano,e in breve tempo senti la mia mano umidiccia,
coperta del succo di cazzo,come amo chiamarlo io.
Mi porto la mano sporca alla boca e lecco tutto avidamente,avendo poi anch'io una erezione non da poco...adoro fare esibizioni al'aperto.
Pulita la mano,ci alzammo e andiamo a rinfrescarci nel mare per qualche minuto,ma vediamo che il pubblico che avevamo attorno non si toglie di mezzo...restano tutti li'.
Cinque minuti a inzupparci e si torna i teli per riprendere il terpore del sole pomeridiano,ora con una sigaretta,un sorso d'acqua,ma sempre sotto controllo dei simpatici maschietti attorno a noi.
Erano ormai le cinque del pomeriggio,quando da lontano si sente una voce gridare “Cocco!!! Coccobelo—cocco!!!”,era un ragazzo mulatto,probabilmente marochino,sui trent'anni,fisico asciutto,leggermente palestrato,pelle ambrata,indossava un boxer mare verde pisello fino al ginocchio,nella destra la cesta con le fette di cocco,nella sinistra un secchio con acqua fresca per inumidire il frutto.
Ad un mio cenno,il ragazzo volta verso di noi,Steve si sorprende,dicendomi”mah...a me mica va il cocco,ora...”,ed io di rimando,”Vedi ora,che cocco ti faccio avere,tesoro...”.
Steve allora ha capito il mio gioco,spalanca gli occhi,e sembra quasi spavenato,ma curioso.
“Ciao belle signorine,”,ci saluta l'aitante moretto con un aorriso quasi abbagliante,a confronto con la pelle color cuoio,”una fetta di cocco?”.
“Due fette,grazie,”,gli rispondo,estraendo una banconota da cinque euro,”e cosa hai,oltre al cocco,come frutta...?”,e lo osservo attenta da sopra gli occhiali da sole,con un sorriso malizioso.
Il messaggio era indubbio...le unghie dei piedi smaltate di viola,il seno al vento e il mio pene moscio a penzoloni,due frocie in cerca di divertimento.
Il suo sguardo si illumina,guarda noi due,e vecchietti attorno,allunga lo sguardo per vederesi attorno,e capendo che non avevamo molta gente attorno,tira leggermente su la gamba del boxer,facendo intravedere la capella di un pene di misura extra.
“Ho anche la banana,se a qualcuno piace...”,e mi vede ga' con gli occhi illuminati d'immenso.
Vedo con la coda del'occhio Steve sbalordito,quasi incredulo,vedo il pubblico sorriderci,e toccarsi discretamente,per non destare scandalo in pubblico,alcuni coperti dal telo mare,altri piu' spudorati,coi gioielli al vento,ed io che stomassaggiando il prepuzio del govane dalla pelle ambrata,notando che è gia' in erezione.
“La banana,ci andrebbe proprio bene,sai...”,gli bisbigio,e continuo ad osservare il suo pene,anzichè l viso con quella leggera barba incolta.
“Ci???”,ripete interessato il boy,”se ne avete voglia in due...aspetta un momento”.
Estrae dal marsupio un telefonino,compone il numero ed inzia a parlare con qualcuno nella sua lingua,per noi incomprensibile.
Una chiamata breve,dieci,forse quindici secondi,poi chude e si rivolge ad ambedue,stavolta.
“Perchè non andiamo in pineta...si sta piu' freschi...”,poi si alza e mi porge la mano.
Io aferro la sua mano e quella di Steve,puntualizzando che siamo assieme,che lui viene con me.
“Non ti preoccupare,staremo bene tutti...”,mi risponde sornione,”ho chiamato dei amici,sai...”.
Ci alziamo e ci spostiamo verso la zona alberata,seguiti dal folto pubblico di mezz'eta',curiosi di vedere come continua questo pomeriggio.
Entrati nel boschetto,purtroppo meno fitto negli anni,causa un incendio di dieci anni fa,ma comunque ancora ben conservato,ci facciamo condurro verso un capanno dei forestali,in legno scuro,con davanti un tavolo lungo e due panche ai lati.
Ci fa sedere con la schiena rivolta al tavolo,mi si para di fronte,circondati da ormai setto o otto maschi attorno,si sfila il boxer,presentandomi un cazzo di almeno 25 centimetri,gia' duro e vibrante,e nel frattempo,infila due dita in bocca a Steve,che li succhia subito apassionatamente.
“non ti preoccupare,frocietta...tra poco ce n'è anche per te...”,mentre si aferra il cazzone e me lo porge alla bocca.
Infatti,mentre io inzio un pompino apassionato,spinto da una mano del ragazzo sulla nuca,da dietro il gruppo di guardoni appare un senegalese,che ci sorride,saluta l'amico con una stretta di mano,e come niente fosse,si abassa a sua volta lo slip mare color arcobaleno,svettando una proboscide asinina alla faccia di Steve,ora stupito,ora eccitato.
Continuiamo i nostri lavori di bocca,soto qualche bisbiglio dei presenti,che divano delle troie,delle luride vacce,dei froci rottinculo,atti solo a soddisfare cazzi sconosiuti,a il goco ci eccitava ancora piu',stavamo gia' gocciolando dai nostri cazzi,assaporando le capelle scure,che ci sfondavano l'ugola.
Ad un tratto l ragazzo che stavo succhiando o,si stacca,e mi chiede la crema solare.
Mi fa alzare,voltare di schiena,alzare una gamba sulla panca,e poi si umetta due dita col prodotto denso,bianco,vschioso.
Con le dita unte mi lubrifica il buchetto che gia' palpita per l'eccitazione,infila ambedue le dita dentro,facendomi mugugnare di piacere,poi,mentre si lubrifica l'asta,si avvicina al mio orecchio e mi sussurra”Hai voglia,cagna...vuoi sentire il cazzo del tuo Maschio?”.
In preda ai sensi annuisco solo,senza parole,sporgo megio le chiappe per ricevere meglio le dita dentro di me...poi passa al'azione,sento la capella bollente con la mia figa anale,spinge per forzarla,ed entra,quasi fino alla radice,una sfondata mozzafiato.
“Prendilo tutto,frocia,che non sei altro...”,mi insulta a ripetizione,cosa che mi eccita ancora di piu',oltre al farmi scopare davanti a degli sconosciuti,”Godi cosi,vacca?”.
Io gli rispondo di si,sto goccialando come una fontanella,dal pene moscio,e nel mentre mi faccio scopare senza oppore la minima resistenza,noto che anche Steve si ritrova piegato a novanta gradi sul tavolo,si tiene le natiche ben aperte,e si sta facendo pentrare a fondo...colpi di cazzo fino ai coglioni...
Siamo due fanciulle in balia dei bruti,prede sottomesse alle loro voglie sadiche,con attorno un folto gruppo di gente che oltre a masturbarsi sul'immagine che proponiamo,ci insultano a loro volta.
Adesso,mentre mi scopa furiosamente,il marocchino mi prende per la faccio,se la avvicina alla sua,”Sei la mia schiava...la mia puttana...dillo!”,ed io lo dico di fronte a tutti,che sono la sua troia,pronta a servirlo in qualsiasi porcata lui voglia da me.
Sempre in quella morsa,mi susurra,”stasera verrete a casa con noi...abitiamo in otto,nel nostro appartamente...sarete le nostre serve e puttane...capito?”,in preda alla foia di farmi fottere,completamente in balia del cazzone che mi sta montando,gli facco cenno,di si...ci saremo state.
Ora il mio stupratore mi aferra per il braccio,esce dal mio culo ormai aperto,mi fa voltare e mi spinge a sdraiarmi pancia in su sul tavolo,mi prende per le gambe,mi avvicina al orlo del tavolo,poi riprende a stantufarmi violentemente.
L'altra coppia lo imita,Steve entro breve si ritrova faccia-a-faccia con me,penetrate senza sosta.
“Ora,cari signori”,dice ad alta voce il mio scopatore,”potete sborrare adosso,in faccia e in bocca ale nostre troie,se volete...”.
A quella frase smettiamo di baciarci,Steve ed io,e ci voltiamo verso l'esterno del tavolo,in attesa dei getti a noi indirizzati.
Qualche scizzo a destra,qualche scizzo a sinistra,veniamo coperte di sperma caldo,viscido,costrette anche a ripulire quei cazzetti gocciolanti con la bocca,
per accentuare la nostra sensazione di troie depravate.
Ben presto anche i nostri montoni raggiungono l'orgasmo,che pero' viene scaricato nei nostri culetti sfondati.
Ben presto gli spettatori se ne vanno,lasciandoci sdraiate a farci le coccole,Steve ed io,due baci tra noi...pero' veniamo presto sveglieta dal nostro torpore.
“Venite a pulirci i cazzi,vacche”,ci dice il senegalese,”pensate che sia finita qui?”,e noto che stanno frugando nel mio marsupio,per estrarre le nostre carte d'identita'.
“Ora siete le nostre puttane,capito?”,esorta il mio maschio,”I vostri documenti li abbiamo,possiamo trovarvi quando vogliamo,okay?”
Annuiamo in silenzio,e lui riprende,”Vedo le unghi smaltate da troia,vi piace fare le troie vestite da puttane,vero?”,ed io annuisco,dando una gomitatina a Steve,che a sua volta china il capo.
“Stasera vi voglio a questo indirizzo alle dieci”,e ci scrive su un figlietto l'indirizzo,”venite vestite da mignotte,quali siete,altrimenti vi troviamo noi.”.
Imbarazzate,piu' che altro,per la mesta figura di lasciare i nostri documenti cosi' leggermente a disposizione,prendiamo le nostre cose e ci drigiamo verso l'auto,alla fine della pineta.
Steve,dopo qualche minuto mi chiede,”ed ora...come facciamo?”,hanno i nostri documenti...Io,domenica sera scompaio,ma tu resti qua',tesoro...”.
“Daremo come ci ha detto”,rispondo pensierosa,”saremo le puttane di otto extracomunitari,amo'”.
“Non so neanche travestrmi,non l'ho mai fatto...”,ribatte Steve,”come si fa?”.
“A quello,ci penso io”,rispondo,”Ho di tutto e di piu',da farti mettere,ti trasformo nella perfetta zoccola da strada,gioia.”.
In silenzio,quasi ipnotizzate,torniamo verso casa,dove nel frigo ci aspettava una bella insalata di riso fresca,ma verra' lasciata li,eravamo troppo tese alla prospettiva del week end cambiato.
Tornate a csa,ci rilassiamo,docciamo da tutto l'apiccicaticcio,ci diamo le nostre creme emilienti,e ci sdraiamo sul letto,silenziose.
Dopo qualche minuto mi alzo e mi dirigo verso l'armadio,per fare un inventario del'abbigliamento sexy di Jenny,scrutando Steve e poi gli indumenti.
Estraggo una abitino micro in rete nera a maglie larghe,molto scollato sopra,molto corto sotto,maniche sempre in rete lunghe...Poi passo al problema maggiore;le scarpe.
Chiedo il numero,per fortuna era un 42,ed io ho un 42 che ordinai mesi fa,ma che non mi calzava,quindi erano ferme nella scatola.
Gli porgo il paio nero laccato,tacco 15 con plateau,e lo incito”Provale e vediamo con ti ci trovi,divrebbero essere abbastanza comode...”,cosi vedo la mia compagna d'avventura sedersi al bordo letto,indossare le sarpe,poi alzarsi,un po' dondolante.
“Ma come cazz...fate?”,mi cheide,”Io qui m'amazzo...”.
Mi esce una piccola risatina,ma poi lo prendo per il braccio e lo accompagno lungo il corridoio,e gia' dopo qualche passo vedo che inizia a trovarcisi bene,passo sicuro,anche il culetto assume una forma piu' rotonda...da troietta.
Gli apoggio la mano su una chiappa e gli confido che sta diventando una bella troietta,quelle scarpe le donano.
Ancora dubbiosa,Steve,che sta diventando Stefania,si guarda allo specchio,e dopo attenta riflessione,amette che assume forme molto piu' da porca.
Ora tocca a me...cosa mi metto?
Cerco convinta che nella mischia delle cose,una abitino simile,ma in bianco,ci sia,e lo trovo,dopo qualche minuto.
Me lo metto,calo prepotenmente la scollatura fino ai capezzoli,mettendo in mostra le forme del seno,poi passo alla scarpa...seciso per una Giaro,rossa e nera laccate,tacco 18,sempre con plateau.
“Wow,esclama Sefania,”una perfetta puttana da strada,tesoro”.
Io mi guardo conpiaciuta e decido che vado bene cosi'.
L'apetito si fa vivo,e ci dirigiamo sui nostri tacchi in cucina,per due sforchettate di riso,poi si va nello studio,dove sono i trucchi...si inizia il lavoro.
Stefania andra' con un trucco pesante,zigomi evidenziati,occhi contornati da solo eyeliner nero,ma abbondantemente,da troia.
Io scelgo per me piu' o meno lo stesso trucco,abbastanza vistoso e facile,ma di sicuro efetto.
Stefania ora diventa mora a caschetto,con dei orecchini vistosi in strass,mentre io divento la bionda di sempre,capeli lunghi alla spalla,orecchino ad anella grande.
Qualche aggiunta di bigiotteria ,braccialini ed anelli,per rendere tutto omogeneo,ed il gioco è fatto.
Siamo due perfette zoccole,pronte ad affrontare la serata a noi dedicata.
Per evitare scandali di quartiere,scendiamo le scale al buio,per fiondarci in auto e partire a razzo,onde avitare di essere viste da gente che magari ci conosce.
Uscite da faenza,accosto e imposto nel navigatore l'indirizzo del foglietto.
Torniamo a Ravenna,l'appartamento si trova nella periferia nord,verso Ferrara,in pienza zona industriale.
Arrivate al civico,ci guardiamo ancora un attimo,prima di scenderee ci auguriamo “In culo alla zoccola,tesoro”.
Scese dal'auto,vediamo un gruppo di maschi di colore,che stanno banchettando in giardino,quello che sembra l'appartamento di un custode di una azienda,che affiora alle loro spalle.
“Le due froce!”,sento gridare dal allegro gruppo,”venite qua' puttane!”.
Ci dirigiamo verso il cancellino che ci viene aperto,e siamo invitate con plateale gesto dal ragazzo marocchino che mi ha scopata quattro ore prima,”Benvenute,troie...”.
Ci portano due sedie,e noi ci accomodiamo tra loro,eccitate e spaventate al contempo,mentre loro bivaccano in allegria.
Mi ritrovo,quasi sorpresa,perchè m'immaginavo dei carnefici senza scrupoli,mentre qui sembra quasi essere arrivate al banchetto di amici.
Dopo poco pero',uno dei neri al mio fianco fa cadere una mano sul mi ginocchio sinistro,e qualche secondo dopo,Stefania riceve a sua volta,una mano sul suo destro.
Facciamo finta di nulla,anche se quelle mani si fanno insistenti,salgono pian piano lungo la coscia,per finire tra le nostre gambe,ora ho un maschione di colore che mi sta toccando le parti intime,mentre il clima alla tavolata continua euforico.
Il maschio alla mia sinistra non resta indfferente alla mia pisella che continua a gocciolare,mi prende la mano e se la infila sotto ai pantaloncini,facendomi sentire una bega mezza sveglia,e gia' ora di dimensioni notevoli.
A Stefi non va diversamente...ora le si è apoggiato un tipo,armadio a muro come fisico,alle spalle,toccandole le tettine sotto al vestitino.
Passano i minuti,che quel palo nero che ho tra le mani,diventa duro come il marmo.
Il tipo non fa altro che sfilarsi il pantaloncino beige,mettendo in mostra il suo atrezzo,un cazzone di circa 25 centimetri,con un diametro,che la mia mano non riesce contenere,dal pollice al mignolo.
Un piccolo “Wow”,mi esce sottovoce,e lui,con il sorriso che risplende dal viso color cioccolato fondente,mi invita ad abassarmi,per assaggiarlo.
Non me lo faccio ripetere,scivolo giu' dalla sedia,mi accomodo in ginocchio tra le sue cosce divaricate.ed prendo in bocca tanto ben di dio...tutto giu' fino in gola.
Stefania da canto suo,si ritrova sempre seduta,con una mazza nera apoggiata su una spalla,mntre con la destra sta masturbando l'altro palo,pero' gli occhi fissi sul pezzo sulla sua spalla.
Ben presto il tono festaiolo si traforma in atmosfera altamente erotica...sospiri afannati,parole sussurrate,mani che toccano,frugano ovunque le nostre intimita'.
So che ad un tratto mi ritrovo a quattro zampe sul prato,culo scoperto e tette di fuori,con qualcuno che mi fruga il seno,qualcun'altro il buchetto del culo ed il pene grondandte,ho un cazzone nero in bocca che mi fotte l'ugola...non capisco piu' nulla,ma va bene cosi'...
La Stefi è ormai fuori dalla mia vista,so che si trova incastrata tra un grupetto di maschi,ma non so come se la sta passando,vedo solamente che qualche maschio,ogni tanto alza lo sguardo,probalimente per il piacere che lei gli sta dando.
Ora sento una punta di pisellone puntarmi il buchetto e con un secco colpo inflzarmi senza esitazione,sento il mio buchetto dolorante per un istante,forzato dalla dimensione,ma non me ne preoccupo,tra poco passera' tutto,dando posto al piacere.
Sono accerchiata,un maschio mi sta scopando,uno in bocca,e due...uno ad ogni mano,il cerchio attorno a me è chiuso,sono la loro troia e mi stanno usando proprio come mi aspettavo...da troia,appunto.
Ben presto uno dei maschi che sto masturbando viene sulla guancia con un verso di godimento forte,imbrattamdomi parte del viso,ma io senza staccarmi dai altri tre,continuo inperterrita.
Poco dopo anche il palo che ho in bocca gode,quasi a sffocarmi,tanta sborra ha emesso,obbligandmi ad ingoiarla tutta,dato che non usciva dalla mia bocca.
Il terzo del quartetto mi gode in pancia una quantita' di sperma,quasi assurdo da contenere,per la mia figa anale.
Il quarto ora vuole prendere il posto nel mio didietro,ed io lo facilito,riassumendo la osa a quattro zampe,per sentirmelo entrare con un colpo secco fino alle palle,tanto sono stata allargata e lubrificata dallo sperma di quello prima.
Anche il quarto comunque non tarda molto a godermi dentro,insultandomi,dandomi della troia frocia,che sono la sua troia di propieta',e che con me ci faceva quello che voleva lui.
Estratto il pene dalla mia figa grondante,butto uno sguardo alla Ste,che,vedo,ha avuto lo stesso mio trattamento,e dopo poco ci ritroviamo ambedue sul prato,a coscie spalancate,perdendo succo dalle nostre fighe,gia' abbastanza provate fisicamente.
Il gruppo dei maschi,ora piu' rilassati,è tornato ai loro posti a tavola,e ci invitano a tornarci anche noi,ma tardiamo ancora qualche attimo,per ripendere un minimo di forze.
Torniamo a tavola,silenziosamente cerchiamo di rimetterci un po' a posto l'abbigliamento,non voglio pensare a come sia ridotto il trucco,e sento che lentamente perdo seme dal buchetto dello sfintere.
Poco dopo ci alziamo per chiedere del bagno,anche perchè almeno ci liberiamo dal'inseminazione,e ci vediamo allo specchio.
Una rinfrescatina veloce,una scaricata di succo di maschio nel wc,una sistemata ala bene meglio al trucco e siamo pronte a tutto,si torna in gioco.
Mentre torniamo fuori verso il gruppo,la Stefi mi ferma afferandomi il braccio,e mi chiede come sto,se me la sentivo di continuare,per rievere i nostri documenti,e si dispiaceva della situazione contorta che si era creata dal week end,che doveva essere di tranquillo relax.
Io,con un timido sorriso,la prendo per la mano,e le sussurro al'orecchio”Vieni con me”,e ci avviamo verso il ragazzo marocchino della scopata pomeridiana.
“Stefy tesoro”,inizio il discorso,”ti presento Mario...Mario,ti presento Stefy”,e la osservo col mio sorriso di malizia ancora piu' accentuato.
Mario le proge la mano in segno di saluto,anch'egli con un simpatico sorriso.
Vedo la Stefy interdetta,persa in un mucchio di domande,senza risposta.
Le prendo la mano e ci allontaniamo di qualche metro dalla comitiva.
“Ma...ma tu...lo sapevi,come andava a finire?”,io non risposi,ma continuavo ad osservarla divertita,”Non mi dire che era tutto combinato...”.
La su voce era quasi intimorita,incerta,persa e confusa.
Le cingo le braccia sulle spalle,mi avvicino alla sua bocca e le stampo un bacio con la lingua,apassionato,intenso.
“Mario è un giovane che studia legge a Bologna ed assieme ai suoi amici arrotondano,vendendo prodotti in spiaggia...i soliti vu cumpra',dai...”,le spiego dolcemente,”e quando ci siamo sentiti settimana scorsa,e gli avevo parlato di te,ci era venuta l'idea di farti una scerzetto...diciamo...porno,tesoro...”.
Vedevo stefy sempre piu' incredula e persa in un limbo di domande.
“Dai,amo'...Non mi dire,che non ti stai divertendo anche tu...siamo troie nel D.N.A,è un dato di fatto...e cosa fare,due troie come noi,se non darci alla pazza gioia con una banda di maschioni come loro ?”
Ho visto un breve lampo di cattiveria nei suoi occhi,un attimo credevo quasi si togliesse il tacco 15 per darmelo in testa,ma poi desiste subito,abassa lo sguardo e mi confida”beh,in efetti...ci ho preso gusto,devo ametterlo,pero' anche tu...lasciarmi con il patema dei documanti persi...”.
“Sono nel cruscotto del'auto,amo'...lo sono sempre stati.”,le rispondo.
Passano altri dieci secondi di pensieri che nella sua testolina viaggiavano a mille,senza pero' mai trovare una risposta concreta.
Mi fa spallucce,”Sai che ti dico?”,mi guarda dritta negli occhi,”Stavolta l'hai fatta tu a me,ma una vendetta,stesso genere...aspettatela,tesoro”,mi sorride e si volta tornando verso la tavolata.
La seguo divertita,e vedo che anche la Stefy si sta scatenando,tra baci,toccate e palpate,per prosseguire la nottata,fino al alba del giorno seguente.
FINE
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JennyTrans,
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Nella Spa 2
Nella Spa 2
Mauro e Giulia
Fatto l’ingresso mi sento a mio agio e quel mix di sensazioni che avevo in macchina si tramutano in eccitazione pura . Entriamo e dopo esserci spogliati  cominciamo a girare esplorando il Club . Entriamo in piscina per scioglierci un pò , da lì si poteva vedere chiaramente tutto l’ambiente e le persone al suo interno. Successivamente curiosando qua e là usciamo nel giardino esterno , decidiamo di prendere un po’ di sole e per rilassarci entriamo nel idromassaggio . Troviamo al suo interno tre coppie . Due coppie si erano date appuntamento nel parcheggio e hanno pensato bene di entrare assieme nel club . Dai loro discorsi e chiachere ad alta voce ho capito che si sono conosciuti in comunity e poi organizzati per l’incontro in spa . Questa cosa aveva catturato la mia attenzione e non riuscivo a togliere gli occhi dal bellissimo gioco che i quattro facevano , le lei si mangiavano con gli occhi , si corteggiavano , si stuzzicavano le lingue si intrecciavano , seni con capezzoli duri turgidi che aspettavano solo di essere mordicchiati e assaggiati ,  gli uomini le lasciavano dolcemente fare pregustando quello che poi sarebbe successo . Francesca intanto parlava con la terza coppia che era vicina a noi Mauro e Giulia più o meno nostri coetanei e ogni tanto frequentatori del club . E’ nata subito una bella sintonia solari e semplici e di bell’aspetto come noi . Dopo pochi preamboli Giulia chiede a Francesca se avevamo avuto già delle esperienze in passato liì o in altri privè e lei rispose che per era noi la primissima volta in assoluto in questo eccitante mondo . Giulia ci stava letteralmente corteggiando valutando se c’era la possibilità di poter conoscerci meglio più tardi nella zona trasgressiva . Francesca molto cortesemente rispose che si poteva giocare in tutta tranquillità tra di noi , lasciando intendere ai due che non eravamo interessati ad uno scambio completo . Io e  Mauro intanto prendevamo del vino al bar , tra vari discorsi più o meno eccitanti mi raccontava che avevano avuto delle belle esperienze in generale anche fuori dal Club sia senza scambio che con scambio . Lui mi diceva che all’inizio era molto contrario nel sapere che la sua donna fosse posseduta da un altro uomo , ma aveva avuto una ipereccitazione quando poi una sera si era trovati con una coppia in una situazione molto intrigante ed era successo . Una cosa che capii al volo dalle sue parole era l’importanza di trovarsi a proprio agio nella situazione e godere nel vedere impazzire dal piacere la proria donna in qualsiasi occasione Tutto il resto sono falsi pragmi o paranoia . Ritornati dalle nostre lei con il vino in piscina  e lo porsi alle donne e dissi “ con un pò di alcool in corpo cadono le inibizioni “ . Scambiammo ancora qualche parola finendo il vino e di comune accordo ci dirigiamo al piano di sopra . Ci si presentò un ambiente soft luci e musica soffusa entrammo in questo corridoio e notammo che in una stanza c’erano i quattro che avevamo incontrato nel idro che giocavano tra di loro , la vista era eccitantissima uomo in piedi sul letto che se lo faceva succhiare dalla lei in ginocchio con il suo sesso nella bocca dell’altra lei e infine l’altro uomo rimasto che leccava il sesso della lei sdraiata in un trenino dove gemiti e mugolii facevano da cornice alla musica soft. Intorno al letto quattro singoli che masturbandosi aspettavano un cenno a debita distanza non invadendo quel equilibrio armonioso . Le donne passarono poi in una cavalcata forte e violenta a smorzacandela sopra i loro uomini e accennarono ai singoli di inserirsi nel gioco tra le coppie . Le donne avevano due cazzi in bocca ciascuna mentre i mariti da sottole scopavano facendo ballare i seni delle due che tra una stantuffata e una succhiata godevano intensamente  . Dal cambio di luce e distratti da un ambiente molto eccitante  avevamo perso i nostri compagni di gioco . Proseguimmo poi nelle stanze accanto e trovammo Mauro e Giulia che erano entrati in una stanza con due letti rotondi , uno fronte al altro . Sul primo c’era una coppia sdraiata  intenta a coccolarsi , la grossa macchia sopra il  lenzuolo faceva capire che qualcosa di eccitante era successo poco prima , nel secondo letto invece era occupato da Mauro e Giulia che erano già uno dentro l’altro muovendosi dolcemente e molto piano , lui sotto lei sopra con le mani di lui che le facevano roteare il bacino e scandivano il ritmo dei movimenti . Lei ci vide e ci invitò su quel letto , Francesca e io ci guardammo e accettammo l’invito . Il livello di eccitazione era al top Francesca cominciò a baciare Giulia che rimase sopra a Mauro continuando il suo sensuale balletto , poi volle anche assaggiare anche la mia lingua e tutte le tre si incrociavano . Giulia si avvicinò al mio orecchio mi disse Abbiamo capito le regole , solo orale che va bene per tutti . Guardai Francesca e i suoi occhi mi fecero capire che si poteva rompere il ghiaccio . Proprio in quel momento notai che Mauro aveva già la figa di Francesca in bocca che sportasi per baciare Giulia aveva preso i suoi glutei fatta accomodare sopra il suo viso . La lingua di Mauro esplorava la figa di Francesca dal clitoride duro a dentro le carnose labbra leccando tutto al suo interno assaggiando gli umori che ne fuoriuscivano . Mauro usava la lingua lentamente ritmicamente ascoltando i sussulti di Francesca intanto Giulia sopra al suo cazzo aveva preso in mano il mio atrezzo che già duro per l’eccitazione sembrava scoppiare . Cominciò a leccarlo mordicchiarlo e infine lo vuole in bocca . Se lo infilò vogliosamente , sentii le guance con la cappella da quanto succhiava ,  chiudo gli occhi e inizio a impazzire di piacere . Un colpo di lingua una succhiata alla cappella dura un’altra lingua sulle mie palle , una lingua che sapeva dove andare era quella di Francesca che aveva lasciato il seno di Giulia . Apro gli occhi e vedo Due donne che giocavano con il mio cazzo mentre Mauro leccava continuamente la figa di Francesca e scopava la moglie. Un bellissimo quartetto aveva attirato altre tre coppie e qualche singolo che iniziarono a toccarsi . Mi distesi su quel letto con il cazzo dritto e Francesca si sedette sopra di lui cominciando a salire e scendere , salire lentamente e scendere di potenza facendomi entrare di forza dentro di lei gemendo e godendo . Giulia e Francesca erano nella medesima posizione e salivano e scendevano sui nostri cazzi baciandosi e sgrillettandosi a vicenda . Qualche singolo cominciò la fase del approccio toccando la pelle delle due donne , ma gli fu solo permesso di guardare e segarsi per non interrompere il magnifico gioco che si stavano facendo . Mauro fu il primo a chiedere di fermarsi poiché stava venedo . Non aveva intenzione di venire così velocemente e a dire il vero anche io non ero lontano dal’esplodere dentro Francesca . Loro cambiarono posizione e Giulia si mise a pecorina con la faccia tra le cosce di Francesca in modo da leccare il suo clitoride che era visibilmente grosso e duro mentre Mauro la prendeva da dietro . Tra un su e giù di Francesca uscivo dalla sua figa calda e sentivo la lingua di Giulia che assaggiava la mia cappella intrinsa di umori e le leccava il clitoride , poi dentro di nuovo  varcando la figa di Francesca e facendola urlare di piacere . Non so per quanto tempo siamo andati avanti così , ma ad un certo punto sentii un liquido caldo all’interno delle mie anche , Francesca gemeva a voce alta , respiro frettoloso affannoso ecco finalmente il piacere che stava provando si era tramutato in orgasmo e aveva schizzato in faccia a Giulia . Io cominciai a stantuffarla da sotto velocemente facendola sobalzare fino che riversai tutto il mio piacere nella sua figa non riuscendo a trattenermi dal sentirla così eccitata . Mauro continuava a scopare Giulia sempre più velocemente ad un certo punto baciando violentemente Francesca scaricava tutto il suo sperma caldo nella figa di Giulia che a sua volta veniva copiosamente nel sentire il marito schizzarle dentro . Francesca era ancora sopra di me , le tremavano le gambe per la posizione o per il magnifico orgasmo che aveva provato . Giulia con la sua lingua intanto ripuliva le mie anche e il mio cazzo da ciò che era fuoriuscito dalla figa di Francesca ; un mix di sperma umori e altro . Eravamo tutti sfatti dalla magnifica scopata e credo per qualche minuto ci addormentammo su quel letto tutti e quattro abbracciati . Vedemmo compiaciuti che anche le altre coppie stavano scopando sopra il letto fronte a noi facendosi rumorosamente sentire . Dopo un bacio di arrivederci salutammo Giulia e Mauro breve doccia e ritornammo al piano di sotto .
Continua …
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8 years ago
patatas,
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Mitologia Perversa - Di ricatti, dominazioni e complicità - INTRO
(trovate le parti successive sul nostro profilo!)1.Narciso non si aspettava proprio che lui sarebbe potuto arrivare a tanto. E forse nemmeno Eco si sarebbe immaginato che lei l’avrebbe portato a varcare quella soglia.
Tremavano i polsi solo a pensarci. La proposta e la conseguenza di un rifiuto. Erano entrambe di un altro livello, più serio e pericoloso di quanto finora sperimentato.
Tremavano, i polsi, di paura, rabbia e inevitabile incontrollabile fermento di piacere.
Ma come c’erano arrivati?
Dopo i primi mesi di vorticose montagne russe, tra fughe e riacciuffamenti, vette di intensità e abissi di incomprensione, sembrava che ormai fossero riusciti a trovare un equilibrio, finalmente la giusta misura tra “tranquillità e complicità”.
Avevano avuto quindi esperienze letteralmente sublimi di scambio e giochi a quattro, conosciuto altre coppie sorprendentemente affini, esplorato e soddisfatto ampiamente tutte le fantasie che entrambi si portavano dentro da tempo: doppie penetrazioni, doppi pompini, tette e fighe e cazzi sempre nuovi divorati con voglia spasmodica, sempre occhi negli occhi, violenze e dolori e dominazioni sempre più efficaci ed eccitanti, sintonia sempre più totale. Fisica ed emotiva, carnale e spirituale. C’era quasi da osare chiamarla felicità, quella follia clandestina che li vedeva uniti al di fuori del mondo.
Eppure. Un piccolo tarlo rodeva da tempo nel cervello mai domo di Eco.
Era successo pochi mesi prima, un commento quasi casuale all’interno di uno dei tanti discorsi da letto, in cui ciascuno cercava di affermare e ribadire la propria identità, spiegare la propria interpretazione di questo loro rapporto così complesso e particolare. Non ci si capiva sempre, anzi. Ci si faceva male, a volte, senza volerlo o forse anche senza accorgersene. Parole in leggerezza che diventavano macigni, rivelazioni apparentemente innocue che provocavano maremoti interiori. Bisogna avere molta cautela quando due persone sanno, e ammettono, di non essere esaustivi uno per l’altro. La gelosia, l’insicurezza, la fottuta competizione: possiamo anche rigettarli come concetti, ma sono sentimenti umani ineludibili e inesorabili, e loro due inesorabilmente umani lo erano. Avrebbero voluto, per certi aspetti, assomigliare davvero a quelle figure mitologiche da cui prendevano il nome, affascinanti sì ma anche così mono-dimensionali. In realtà invece qualcosa ci dice che Eco -seppur di certo innamorato delle sue infinite parole e teorie- non sarebbe mai finito ad ascoltare la sua stessa voce ripetutamente da solo in una caverna buia, e Narciso -seppur non proprio avvezza all’empatia altruista- non si meritava in fondo di soccombere nel riflesso di un fiume.
Certo, l’incomunicabilità sembrava un ostacolo del passato, ma quel tarlo di dover in qualche maniera sempre eguagliare qualcosa o qualcuno, con cui a quanto pare tuttora succedevano cose “anche peggiori” (ovvero, per chi gode in quella direzione, tradotto in “anche migliori”), quel tarlo che paradossalmente lo aveva in realtà aiutato a sigillare -quasi con uno scatto secco- anche i suoi necessari compartimenti stagni emotivi come già spontaneamente faceva lei, quel pensiero strisciante e sotterraneo che altrove lei vivesse almeno le stesse identiche intensità, insomma, alla fine proprio non se ne andava.
E così, serviva solo l’occasione giusta, quella coppia con qualche conoscenza in più, qualche telefonata organizzativa, e la definitiva esperienza che sarebbe stata indimenticabile e finalmente completamente impareggiabile, era pronta da essere vissuta.
Mancava solo da convincere Narciso.
2.
Fin dall’inizio, da quella scintilla esplosa clamorosamente sui divani di un circolino di provincia, lei non aveva mostrato remore di nessun tipo verso perversioni considerate generalmente estreme. Sigle di quattro lettere non rendono sufficientemente l’idea della voglia viscerale di morsi, schiaffi, frustrate, umiliazioni e sottomissioni. Lui ne fu quasi sconvolto all’inizio, ma non quanto lo fu successivamente quando scoprì dentro di sé quel corrispondente istinto di dominazione che non si sarebbe mai immaginato di possedere. Quei primi sguardi di fuoco che lei gli generava quando aveva il culo in aria, ansiosa di ricevere la sua dolorosa punizione, erano solo il preludio di ben altre intensità che avrebbero poi toccato.
Durante quelle sessioni di sesso spinto e forsennato, si stimolavano poi ulteriormente a vicenda descrivendo scenari immaginari di fantasie incompiute, esagerando dettagli e spingendosi anche oltre i limiti, sull’onda dell’abbandono di ogni remora quando il suo cazzo pulsava dentro di lei ed entrambi non capivano più il confine tra realtà e desiderio.
Ma una volta tornati nell’alveo della lucidità post-orgasmica, l’idea di superare alcune frontiere mettevano oggettivo timore, in particolare a Narciso.
Aggiungere ai propri giochi un’altra coppia, un uomo e una donna, ovvero far godere e godere di altri 3 corpi, era un conto. Un meraviglioso conto. Gestire invece più uomini, magari ben dotati, magari 5/6 o anche 10 cazzi grossi e duri, tutti in una volta, magari tutti irruenti e senza pietà, doverli soddisfare e sottostare a ogni tipo di ordine, di degradazione e umiliazione, la faceva sì un po’ bagnare là sotto, ma anche parecchio inquietare e spaventare. Non ne avevano quindi neanche mai parlato più di tanto, e non aveva avuto -finora- senso forzare la mano.
A questo punto allora a Eco serviva il giusto incentivo, la giusta leva, per portarla a fare questo ulteriore passo, che avrebbe finalmente ucciso quel tarlo roditore che masticava affamato nel retro della sua mente. Gli venne quindi in mente un’idea che poteva sembrare una misura estrema, del tutto fuori luogo, un accordo talmente ovvio e tacito che veniva rotto, che la prima inevitabile reazione di Narciso fu la rabbia cieca. Non poteva proprio immaginare che lui avrebbe minacciato di tradire così la sua fiducia.
Avevano fatto quelle primissime foto soprattutto per gioco: fu il modo per dare il via all’avventura virtuale che poi realizzò la sfilza di soddisfazioni reali. Non ne fecero più altre, non ce ne fu semplicemente bisogno. Ma, nella loro versione originale, in un paio di quelle il volto di Narciso era ben riconoscibile e, per chi aveva familiarità con le sue terga o con i giocattolini custoditi nel suo cassetto delle meraviglie, anche quel culo da cui spuntava un originalissimo butt-plug rosa con criniera nera non lasciava troppo spazio a fraintendimenti.
Non serviva farne chissà cosa, come spargerle ai quattro venti indiscriminatamente, con il rischio che si perdessero nella vastità della rete. Sarebbe bastato anche solo farle girare anonimamente su alcuni circuiti telefonici, e la possibilità di creare seri imbarazzi -e dover poi fornire impossibili spiegazioni- era quasi fin troppo facile.
Nessuno dei due sapeva se Eco sarebbe stato davvero in grado di procedere con un gesto così folle e devastante. Razionalmente, sembrava proprio impossibile. Ma non si può mai sapere cosa può succedere nella testa di un uomo messo suo malgrado in una perenne gara al buio.
In ogni caso la posizione di pieno -ed enorme- Potere in cui anche solo questa minacciosa ipotesi lo poneva nei confronti di lei, li proiettò entrambi in una dimensione di gioco di dominazione totale, e eccitante come non mai. Soprattutto, sotto questa spada di Damocle, lei non avrebbe potuto rifiutare più nulla, nemmeno un tabù come una gang-bang violenta, in cui Narciso sarebbe stata la schiava completamente nelle mani del suo uomo, e degli uomini con cui avrebbe scelto di condividerla. Le avrebbero fatto letteralmente di tutto, e ad ogni possibile remora o obiezione, le foto incriminanti sarebbero state spedite. Subisci, obbedisci, o altrimenti paghi le conseguenze.Questi erano i patti, questo era il ricatto.
(continua qui: https://www.sexycommunity.it/racconti-erotici/orge-e-gangbang/2937-mitologia-perversa-di-ricatti-dominazioni-e-complicit-1-parte)
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Eco e Narciso,
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Magic Wand
Mai G. avrebbe immaginato che in quello scrigno potesse trovarsi lo strumento che l’avrebbe avviata a percorrere nuove strade di intensi quanto reconditi piaceri, in seguito condivi assieme all’artefice di quel dono, spudoratamente offertole, travestito da babbo natale, con il solo intendimento di ottenere, attraverso quell’esplicito regalo, quanto da sempre agognato.
L’unica condizione che pretese, in maniera inequivocabile, fu quella di utilizzare il particolare giocattolo in presenza e con la consenziente adesione dello stesso compagno di lei, oltre al fatto che fosse lui solo a manovrare quell’oggetto elettronico a forma di scettro in grado di conferirgli un potere di assoluto dominio sugli eventi che ne sarebbero conseguiti.
Sebbene risultasse molto goffo, e non solo per quell’originale travestimento, quando prese ad illustrare le intrinsiche peculiarità, che solo alla prova diretta dei fatti G. avrebbe potuto sperimentare, come fosse stato già ben consapevole di una sua disinibizione di fronte a ciò che di molto inusuale riusciva a generane l’assoluto interesse, non impiegò molto nel persuaderla ad una ben più tangibile verifica.
Sfilandosi senza alcuna remora le mutandine, e disponendosi maliziosamente invitante a gambe divaricate, incurante degli sguardi attoniti del compagno, lo esortò spavalda a fornirle una concreta dimostrazione di quanto asserito.
Visibilmente eccitato dal fatto che si fossi resa così disponibile, senza oltre tergiversare, mettendo in funzione l’infernale strumento e poggiandoglielo con decisione sulla clitoride, prese a stimolarla con ulteriore soddisfazione, ottenendo quell’effetto tanto desiderato che lei stessa non avrebbe mai immaginato fosse raggiungibile altrettanto repentinamente.
Iniziando a contorcersi ed a gemere, come posseduta da chissà quale entità occulta, sensibile a quella tortura, che inarcandosi oscenamente protesa andava a ricevere sempre più consenziente, obbligata a confessare quanto le fossero davvero gradite quelle vibranti attenzioni, lo incitò a proseguire nelle impavide manovre.
Ormai fradicia di intrattenuto piacere, raggiungendo l’orgasmo mentre l’inarrestabile meccanismo la percuoteva efficacemente incessante, supplicandolo di sospendere quella azione così perentoria, per non oltre impazzire, fu costretta nel contempo ad ammettere quanto avesse davvero avuto ragione.
Quell’energico trattamento, unito alla condizione nella quale si era volontariamente posta, ed all’evidente stato di passiva catarsi nella quale si era calato il suo stesso compagno, associato all’insensato desiderio di essere subito penetrata anche da una carnosa protuberanza, trovò istintivo esortare il proprio aguzzino a possederla senza alcuna remora quale ulteriore gratificazione a quanto appena elargito.
Non facendosi ripetere l’allettante proposta, sbottonandosi subitaneamente i pantaloni, le fu immediatamente tra le cosce incuneandolesi dentro al corpo con estrema velocità, iniziando a sbatterla con quella foga troppo a lungo obbligatoriamente dovuta reprimere.
Inseminandola nelle viscere, già madide di intensi piaceri, venne eruttando di intrattenuta passione, pur tuttavia riuscendo a condurla egualmente all’orgasmo con inaudita rapidità.
Pervasa da irragionevoli voglie, quasi trasfigurata in autentica ninfomane, sollecitando il compagno a proseguire dove l’azione era stata interrotta, lo volle a propria volta dentro di se ancora empia di quelle umorali secrezioni che lo avrebbero fatto a sua volta impazzire, ancora una volta più certo di quanto fosse capace di poter divenire così tanto puttana.
Lei stessa ancora incredula di essersi concessa tanto facilmente, seminuda ed andando ad accovacciarsi sulle ginocchia del loro ospite, lasciandosi ancora masturbare da questi come fosse un fatto più che normale, incrociando lo sguardo del compagno poteva decifrare, dalla sua eloquente espressione, ciò che di certo stava pensando.
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7 years ago
gloria1951,
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in posa
Il collant calato sino alle ginocchia, protendendo le nude terga verso colui che ne immortala la trasgressiva esposizione, quasi a voler trasmettere un incentivo ulteriore ad abusarne nella maniera più assoluta, penso sempre, come avviene in ognuna di tali occasioni, a quanto in seguito si ecciterà il mio compagno sapendo in che modo ho elargito il mio corpo lasciandolo divenire oggetto per le ulteriori interpretazioni che sa dare quel mio senile estimatore al quale integralmente l’ho affidato per dare seguito a simili giochi.
Non ho mai fatto eccessivo mistero che se un giorno avesse mai desiderato di volermi possedere realmente, ed in maniera ben più tangibile di quanto avvenuto sino ad ora con modalità cerebrali, varcando finalmente quella soglia che limita un'intesa fattasi così tanto assoluta, non ci sarebbero stati motivi di opposizione affinchè ciò potesse verificarsi, ormai certa da lungo tempo di come sarebbe capace di farmi raggiungere quell'oblio che già sa come ottenere con il semplice sfioramento epidermico quando mi impone le pose che dovrò assumere, ed obbligandomi a manterle a lungo immobile mentre mi ritrae.
Relegata in quelle forme così strutturate, alle quali poi saprà in seguito far assumere forma definitiva, sia che si tratti di immagine, oppure un dipinto o anche di una scultura, il mio corpo assumerà l'aspetto statuario che ogni osservatore vorrebbe animare magari immaginando di entrarvi dentro con tutto il proprio essere per goderne appieno.
Presa in un modo così atipicamente onirico, da chi non potrò mai davvero conoscere, stimola la mente, accrescendo la voglia di sperimentare ancora altre sensazioni mai provate, estendendo la ricerca spasmodica verso tutto ciò che di più inusuale saprà catalizzare segreti interessi.
Questo sa e bene anche il mio compagno, già consapevole che non esistono pregiudizi di sorta verso chiunque sappia trovare la formula per vincere ogni mia reticenza, mentre mi penetrerà conducendomi sino all'orgasmo indipendentemente dall’involucro che fa da contorno all'aspetto del mio estimatore.
1989
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6 years ago
gloria1951,
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INCONTRO DI BOCCHE
Arrivammo al club verso le 11,00 , la ragazza in reception mi informò che c’era la possibilità di prenotare un massaggio ,io accettai con molto entusiasmo ;Fabio invece declinò la proposta. La ragazza mi avvisò che con me avrebbe messo un singolo, io acconsentii tanto con me ci sarebbe stato anche Fabio .Salutammo ed entrammo nel club.
Una volta svestiti ci indirizzammo verso la zona estiva e li mi immersi nella vasca sentivo la sensazione calda dell’acqua sulla pelle mi abbandonai tra le braccia di Fabio completamente appagata. Ad un certo punto sentii una voce femminile che mi chiese “posso entrare , vi disturbo?” Aprii gli occhi e vidi due sagome , mi girai verso le donna e notai quanto fosse bella , pelle ambrata , gambe lunghe e toniche , una cascata di ricci castani e due seni “pieni d’oro” ,rotondi, caldi, morbidi, vogliosi. Fabio parlò per me perché io rimasi stupefatta .
Entrarono in vasca lei si sedette dalla mia parte e notai i suoi occhi verdi e profondi come una foresta misteriosa e fitta.
Iniziammo a parlare e notai presto una certa sintonia con quella Venere ammaliante e capì presto che lei era molto esperta nell’antica arte della seduzione e che erano assidui praticanti dello scambio di coppia.
Ad un certo punto la Venere mi sfiorò la coscia con la mano e sentii il mio corpo pervaso da brividi non mi capacitavo non avevo mai provato attrazione per una donna e presa dal panico sorrisi alla Venere e chiesi a Fabio di andare sui lettini per prendere un po’ di sole li salutai e ci alzammo.
Mi pentii subito , non volevo lasciarla eppure la paura mi fece fare quel gesto , la Venere e il suo compagno ci salutarono e sparino all’interno della spa che in quel momento mi sembrò un grosso buco nero e vidi il suo dolce corpo sinuoso perdersi al di la della porta..
Decisi di non pensarci e cercai di rilassarmi , arrivò l’ora del pranzo e io e Fabio ci avviammo alla zona buffet e mi sorpresi quando mi accorsi che la stavo cercando e non vedendola sentii un morso di rabbia nello stomaco e pensai tra me” ecco ..sicuramente saranno andati via adesso non la rivedrai più ..”
Dopo aver pranzato entrai con Fabio nel bagno turco ed assaporai il vapore e l’assenza fresca di menta..
Arrivò l’ora del massaggio e Fabio mi accompagnò davanti alla porta entrai nella stanza e notai la Venere li davanti a me di schiena che stava parlando col massaggiatore .
Il mio corpo prese a pulsare , il cuore a battere e senza pensarci due volte mi girai verso Fabio e gli dissi “amore se vuoi prendere un po’ di sole mentre io sto qui vai pure tanto c’è una donna che fa il massaggio con me” lui mi baciò sulla bocca e mi disse che mi avrebbe aspettato fuori.
Mi girai e vidi lei che mi guardava con occhi famelici , la massaggiatrice ci fece sdraiare sui lettini e il massaggio iniziò.
Chiusi gli occhi per rilassarmi e calmare il mio inguine , sentivo il sangue bollire , non capivo , quella donna mi aveva stregato.
MI concentrai sulla mano della massaggiatrice ma ad un certo punto sentii un piccolo gridolino apri gli occhi e la vidi .. mi guardava con occhi irreverenti e mentre aveva fissi gli occhi su di me iniziò a leccarsi le labbra della bocca ,io rimasi li ad osservare la maestrie e l’ingordigia della sua lingua e sentii il mio inguine bagnarsi come non mi era mai capitato.. ero eccitata..
Il massaggio finì e io potei alzarmi , la massaggiatrice ci avvisò di fare una doccia così da poter togliere l’olio .
Io pensai sinceramente che più per l’olio mi serviva una doccia fredda per calmare i miei bollori e schiarirmi le idee..
La Venere si mise a parlare col massaggiatore , io cercai di rimanere li il più possibile ma poi mi resi conto che lei era impegnata nella conversazione quindi mio malgrado salutai e mi avviai verso lo spogliatoio più confusa che mai..
Aprii la doccia e optai per l’acqua tiepida mi ci ficcai dentro e chiusi gli occhi ..
Mi sentii afferrare le mani e mi sentii spingere contro il muro , aprii gli occhi presa dal panico e mi sentii sussurrare all’orecchio “TI voglio adesso ” riconobbi subito la voce della Venere mi si avventò da dietro e inizio dapprima a stuzzicarmi con le dita il mio capezzolo poi a giocare con il mio seno con un movimento rotondo , accelerando sempre di più ..poi scese e con frenesia iniziò a giocare col mio clitoride , io ero completamente nelle sue mani e più eccitata che mai…con l’altra mano giocava col mio seno sinistro.. “mi disse apri bene le gambe e appoggia le mani al muro” sentii la sua lingua scorrere sulla mia schiena fino alla mie chiappe .. le aprì e inizio a leccarle con la maestria di un’artista .. girava , infilava la lingua e risucchiava il mio buchino.. ad un certo punto si fermò, mi girò e mi disse” io ti voglio fare impazzire .. vieni con me .. la guardai e lei capì subito.. ho mandato mio marito dal tuo
non si accorgerà di nulla.. “ nel mio intimo morivo dalla voglia di possederla ma non riuscivo ad ammetterlo .Lei non mi diede la possibilità di declinare l’offerta perché mi sbatté di nuovo contro al muro e iniziò a stuzzicarmi di nuovo il clitoride guardandomi con quei suoi occhi felini .. si alzò mi baciò e per la prima volta ebbi il contatto con la sua lingua che sapeva di me.. il tocco fece esplodere le ultime resistenze . Lei si staccò e mi disse “seguimi”..
La seguii , mi portò nel privè e ci avviammo nella stanza con la porta , una volta dentro mi fece sdraiare sul letto e iniziò ad assaporare tutto il mio corpo con la lingua , iniziò dalla bocca e scese fino a miei seni dove iniziò a succhiare prima con delicatezza poi con estrema voracità .
Il mio miele colava come non mai ,non ero mai stata così bagnata come con lei e senza dirmi niente infilò la mano all’interno di me .. sempre più dentro e li venni per la prima volta..
Lei a quel punto si buttò sopra di me apri le gambe all’altezza della mia faccia e mi disse “prendimi , leccami” mentre con la mano non mi dava tregua e continua a stuzzicarmi il mio sesso .. io mi avvicinai ero in certa sul da farsi per me era una situazione completamente nuova allora lei presa dalla frenesia mi spinse il suo clitoride forte sulla bocca continuando a gemere . Aprii la bocca e iniziai a leccare sentii il suo profumo di donna , dolce ed etereo che mi riempiva la bocca .. presi il suo sesso e iniziai a mordicchiarlo e più sentivo i gridolini della Venere più io mi eccitavo.. finché sentii il suo sesso gonfio di piacere e pronto ad esplodere .
La Venere a quel punto completamente presa dal piacere si staccò , mi mise seduta mi apri le gambe, lei fece la stessa cosa e con avidità si avvicinò e con ingordigia inizio a strofinare il suo sesso col mio sempre più forte finché entrambe esplodemmo in un piacere sconvolgente..
Tutte grondanti ci accasciammo sul letto , lei a quel punto mi si avvicinò e cerco la mia lingua con la sua , ci baciammo dapprima con dolcezze poi sempre più passionali finché lei si avvicinò al mio orecchio e in un sussurro mi disse “ non è ancora finita , girati ,mettiti a carponi vicino alla ringhiera “ io la guardai stupita mi girai e vidi il mio compagno dalla ringhiera con uno sguardo pieno di desiderio .. lei mi guidò alla ringhiera ,mi misi a carponi e lei si sdraiò proprio sotto di me , chiamò il mio compagno e lui tutto preso dal desiderio si abbassò per penetrarmi . Lei iniziò a leccarmi da sotto .. morsicchiando e inghiottendo completamente il mio sesso e i miei umori.
Chiamò a lei suo marito che entrò nella stanza e iniziò a sua volta a leccarla .. a quel punto Fabio non resistette più mi alzò le chiappe , le allargò un pochino ed entrò con una voglia mai sentita .Iniziò ad entrare con forza , sentii tutto il suo membro duro e pulsante tutto dentro di me e le sue palle sbattere su di me e sulla Venere.
Mi sentii in visibilio , e li che provai il piacere più alto vedere la Venere sotto di me che mi assaporava tutto il sesso e con le mani mi schiacciava e massaggiava il seno mentre Fabio mi penetrava.
Mi fece esplodere ed emisi un urlo di piacere .Fabio sentendomi urlare non resistette più ed arrivò all’ appagamento .Sentii il suo liquido scorrere fuori da me e la Venere leccò il mio umore con il sapore di Fabio.
Lei arrivò all’orgasmo poco dopo di me … Ci alzammo lei si avvicinò mi bacio il seno .. stringeva ,morsicchiava e leccava il capezzolo . .. mi prese la faccia e la avvicinò al suo e io assaporai i suoi seni sodi ,tondi, gonfi e sentii il suo capezzolo turgido in bocca nel frattempo il marito la prese da dietro e inizio a spingere sempre più dentro e sempre più forte a quel punto fu lei a mettersi a carponi e mi fece capire con i suoi occhi famelici cosa avrei dovuto fare.. mi sdraiai io a pancia in su e iniziai a leccarla , baciarla , il suo sapore mi mandava in estasi le morsicchiavo le grandi labbra le leccavo le piccole labbra e risucchiavo il clitoride e mi resi conto di essere ancora bagnata perché sentivo il mio liquido scorrere tra le chiappe.. finché vidi lei che si abbassò coi gomiti e iniziò di nuovo a succhiarmi , mi penetrò prima con un dito poi con tutta la mano sempre più veloce ed è li che venni un’altra volta.. sentii che anche la Venere stava per esplodere è così fu.. e sentii il suo sapore in bocca fino a quando non assaporai un sapore nuovo e li capii che anche suo marito raggiunse il massimo piacere.
Lei a quel punto mi sorrise .. si avvicinò alla mia bocca mi baciò portandosi via il suo umore e quello del suo compagno .. e mi disse “ti ho voluto e ti voglio ancora “ poi mi salutò con un bacio , salutò Fabio e com’era comparsa si allontanò insieme al suo compagno con il suo sorriso beffardo…
2019
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6 years ago
laure,
30/27
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..solo una ...
Ma poi ,era fine Aprile,un caro amico ci lasciò la sua casa all’isola d’elba e decidemmo di andarci a stare in teoria fino a luglio,finche non ci sarebbe poi andato lui con la famiglia,la casa era in una zona poco abitata,un paesino molto piccolo,vicino al mare ,era una meraviglia,il posto,l’aria,ma c’era quel non so che di “non vita” determinata dal covid che rendeva tutto surreale.La mattina facevamo colazione fuori e andavamo a prendere le briosche a un bar a gestione familiare ,quasi sempre c’era Marco al bancone a servire .il figlio di 32 anni ma che ne dimostrava 10 in meno ,a vederlo come prima impressione non trasmetteva nulla che facesse pensare al sesso,e io ,da attenta osservatrice degli esseri umani in generale,ero abituata a scrutare bene i dettagli.Eravamo tutti con la mascherina e con l’ansia di seguire tutte le regole imposta dal governo,meno male che almeno andavamo a fare delle bellissime passeggiate ,al mare o nelle campagne e il lavoro al computer era meno stressante sapendo che poi ,fuori,c’era una natura meravigliosa.Ma nonostante questo cambiamento io non ebbi nessun segno di ripresa dell’attivita’ sessuale,anzi ,a dire il vero ,non era neanche la mia preoccupazione principale…finche…Una mattina al bar vedo Marco zoppicare ,gli chiesi cosa gli era capitato,lui mi disse che aveva una strana infezione al piede,io gli dissi che avendo lavorato in uno studio medico e come estetista ,gli avrei potuto dare un’occhiata,lui mi disse di non preoccuparmi ma due giorni dopo mi chiese se avevo qualche disinfettante perche’ non stava bene, io gli dissi di farmi vedere il piede allora lui si sedette sopra a al tavolo, io su una sedia di fronte,quel giorno aveva iniziato a fare caldo,io indossavo un vestitino a fiori bianco e blu,ero senza reggiseno ,non avevo previsto di fare l'infermiera,poi essendo vicino al mare e col caldo che andava ad aumentare,stava diventato piu’ consueto vestirsi leggeri,ma da quella posizione piu’ alta dal tavolo, Marco mi sbirciava dentro il vestito e mi guardava le tette anche in modo palese,io facevo finta di niente,afferrai il piede e lo avvicinai a me,piu’ in mezzo alle mie gambe,lo tenevo in mano e scrutavo,gli dissi che c’era da disinfettare e da applicare una crema,cosi gli dissi di venire casa nostra nel pomeriggio per effettuare la medicazione.Marco era un ragazzo moro,sembrava avesse un bel fisico sportivo,insomma era anche molto giovane ,ed e’’ bassino di statura,forse non arriva a un metro e sessanta,poco piu’alto di me,ma assolutamente proporzionato ,sembrava ,solo un po timido.Cosi’ lui si presento’ da noi e io lo medicai,la mattina dopo mi disse che iniziava ad andare meglio,io gli dissi di tornare anche in quel pomeriggio per almeno altri 4 giorni.Cosi iniziammo anche a parlare del piu’ e del meno,il terzo pomeriggio Marco si sbilancio’,mi disse :” sai che non avevo notato quanto sei……..”cosa?”gli chiesi io.....e lui …”e…che con questa cavolo di mascherina non ti rendi conto bene,caspita complimenti ,sei proprio una bella ragazza…” …e io arrossiii,lo ringraziai per la “ragazza”.gli dissi che ero molto piu’ grande di lui ,e lui non ci credeva,pensava io avessi 3235 anni,e io “seeee….magari!!...” e poi gli svelai che avevo 46 anni,e lui ci rimase di merda….”ma che cazz…non e’ possibile,hai un corpo di una 30enne,sei stupenda ..".. parlava e nel mentre mi guardava come se mi dovesse mangiare,io avevo indosso un pantaloncino che mi esaltava il fondo schiena e un top aderente,quando gli afferrai il piede e gli spalmai la crema non potei non notare quale grossa sorpresa avesse lui tra le gambe,gli si gonfio’ il pisello a forza di parlare del mio corpo, le mie tette si muovevano mentre gli spalmavo la crema e cosi’ dovetti scoprire che aveva un pisello da pornoattore,vista la sua statura(che non vuol dire niente)non avrei mai immaginato una cosa del genere,gli si vedeva la forma sotto il pantaloncino di stoffa leggera e aderente,cavolo,era un bastone di notevole dimensione,..lui si accorse della cosa e tento’ immediatamente di coprirsi con le sue mani…mi chiese scusa,non si era accorto del fatto che si vedesse…io non so come mi venne ma feci una battuta poco felice,gli dissi,non ti preoccupare,non fa niente,al limite dopo ti andrai a fare una sega…Marco disse “,,ma che dici!!?!!...” io non mi faccio le seghe!..mi resi conto di aver detto una stronzata,ma poi mi sorprese con la frase successiva ..”beh! in realtà ieri me la sono fatta …e che tu ,con quelle tette mi fai eccitare…”..“cazzo”...che avevo combinato…non sapevo che rispondere e come uscirmene da quella situazione imbarazzante…lui si sentiva molto a suo agio con me a tal punto da poter dire certe cose nonostante la sua timidezza"allora oggi te ne farai un’altra…” gli dissi ripensando anche delle seghe che si faceva mio marito guardando le mie foto…”dai,ci vediamo domani,ultimo giorno ,in teoria,sei praticamente guarito.Lui mi ringrazio’ e mi disse “ok,grazie! allora a domani”Sentivo che qualcosa era cambiato,anche in me,mi sentivo diversa,un piu’ ..boh!non saprei dire..ma ne parlai subito con Luca,gli raccontai tutto e mentre lo raccontavo sentivo finalmente vita "là sotto”..senza dire ancora niente a mio marito,ma lui non rimase sorpreso,disse che si era accorto da un po che Marco mi “mangiava con gli occhi”..e io gli dicevo che era cosi’ piu’ giovane di me che proprio non avevo minimante considerato questa probabilita’,Luca mi disse che secondo lui Marco non vedeva l’ora di farmi e che era molto arrapato,beh,io mi eccitai’ e gli risposi ”..mi sa che mi sono bagnata,e lui sbarrò gli occhi..”veramante!!!!dai non ci credo…finalmente! “ io mi sedetti sopra le sue gambe in modo da fargli sentire la mia patata,lui aveva il pisello duro e me lo infilo’ subuto,quasi per non perdere quel momento,io avevo una voglia pazzesc,con la mente fantasticai di “Marco”,cominciavo attiva come una volta ,era passato troppo tempo e quella nuova prima volta mi fece ricordare quanto era bello fare sesso,non vi dico mio marito quanto era felice per il mio “ritorno”.“luca,pero’ devo dirti che da sotto il suo pantaloncino ho visto che ha un bastone al posto del pisello,ero li di fronte a medicare il piede,era impossibile non notarlo”,Luca mi disse,”non sono geloso,e’ troppo giovane per essere in competizione,se guardare ti fa bene alla mente sono contento anzi visto anche i tempi che corrono.Il giorno dopo non andai al bar ,mi sentivo un po in imbarazzo ,poi sapevo che comunque il pomeriggio il ragazzo sarebbe venuto da noi ed ero curiosa ed eccitata ,Luca mi disse di stare tranquilla e di non esagerare con le provocazioni ,gli andava bene che io mi eccitassi all’idea pero’ poi non voleva che io andassi oltre,invece,con la scusa del caldo esagerai ,mi misi la mia minigonna nera che usavo per andare al mare e la canottiera bianca che mi disegnava il seno e nel caso che mi fossi eccitata mi si sarebbero visti indurire anche i capezzoli,Luca quando mi vide mi disse “noooo!! e’ esagerato cosi!!...dai,e’ un chiaro messaggio di richiesta di sesso !no,dai mettiti almeno una maglietta diversa….ma arrivo’ Marco,e non feci in tempo a cambiarmi…sorrisi a mio marito che accetto’ quella “sfida”,Marco quando mi vide ebbe un attimo di smrrimento,mi saluto’ in modo impacciato,io invece gli chiesi come stava andando col piede ,poi ci mettemmo come alsolito,lui seduto sul tavolo e io piu’ in basso su una sedia,solo che con la minigonna,ero coperta al limite della patata,da sopra lui non mi avrebbe visto le mutandine ma ben presto mi eccitai anch’io e non riusci a non farmi venire i capezzoli duri,ma facevo finta di niente,Marco ,che era molto spontaneo e ormai aveva una certa confidenza,disse “il piede va bene,anzi e’ guarito,pero’ se ti vedo cosi’ mi fa male qualcos’altro,” io mi misi a ridere,gli dissi di non esagerare ,che non stava vedendo nulla di particolare per cui stare male….lui mi disse “stavolta si che mi faro’ una sega…” io risi di nuovo e gli dissi ..”ehhhh,esagerato,per cosi poco,allora se vedi una donna nuda che fai?...”...lui rispose,,”se vedessi te nuda non so cosa ti potrebbe succedere!! ..”...guardando i suoi pantolonicni ,gli dissi ..”vedo..vedo..che sei sensibile a certi argomenti…dai,ok….tutto apposto,ora sembra guarita bene l’infezione,mi raccomando non camminare a piedi scalzi ovunque…e ora ti puoi fare anche una sega!....e lui “ ..”qui?..davanti a te?”..e io “nooo,scemotto ,a casa tua!!”...ridevo e mi divertivo molto ma ero ormai bagnata e avevo u po di affanno per il solo pensiero, non vedevo l’ora che se ne andasse ,infatti appena chiuse la porta andai da Luca ,gli presi la mano e gli dissi “senti!”..avevo la patata stra bagnata e di nuovo scopammo con una voglia da adolescenti,mi scopo’ molto forte,sul tavolo dove era Marco, Luca mi diceva “..ma se ti fa eccitare cosi’ invitalo piu’ spesso,lui ti guarda e io ti faccio!..peccato allora che non verra’ piu’..! e io presa dalle sue parole e dall’eccitazione e dal fatto che mi scopava,sussurrai “sai che voleva farsi una sega davanti a me…stavo per dirgli di si ma avevo paura che dopo non arei resistito e mi sarei fatta scopare..” Luca era sempre piu’ eccitato,gli piaceva che dicessi quelle cose e io ero frastornata,dopo mi resi conto che le fantasie non erano piu tali ma desideravo che diventasse realta’,cioe’ ,volevo vedere Marco farsi una sega davanti a me.Finita la concitazione della scopata,ci rilassammo un po,sul letto,con l’aria condizionata,Luca era nudo e sudato ,io ero con i vestiti addosso,non era stato neanche necessario spogliarmi..e Luca…disse “beh! se ti fa questoe effetto e io ho questi benefici per me e’un sogno,allora ,sai che c’e’ …se vuoi,se ti fa eccitare ,stuzzicalo ancora…Incredibile la vita,chi l’avrebbe detto,mio marito accettava quella cosa,uscivamo da un anno di astinenza e non era mai successo prima ,cosa che ci aveva molto spaventato,ora avevo ritrovato la “chiave “ per il mio risveglio e Luca non voleva perdere quella opportunita’.Marco ci venne a trovare il giorno dopo,nel pomeriggio,alle due,io gli dissi subito,con un fare sbrigativo,”vediamo?”..ma va bene,non c’e’ nulla da preoccuparsi”..ma quando alzai la testa il suo pisello era gia’ dritto sotto i pantaloni,e scoppiai a ridere.” ma..Marco…ma non e’ possibile che…!!!” lui si mise le mani sopra ma anche il palmo della destra sul tronco e faceva piccoli massaggi al suo pisello…” e che cavolo,solo perche’ mi sfiori mi tocchi il piede con le tue mani mi succede questo??”...e io,”pensa se ti prendo il pisello in mano!!secondo me vieni appena te lo sfioro”..lui sentondomi parlare in quel modo,tento’ la sua mossa ,mi chiese”..dai,me ne posso fare una davanti alle tue tette?...e risposidi istinto “ma che dici,sei impazzito?..e poi qunto ci metti a venire???”..lui si scuso”..mannaggia,scusa e che ,mamma mia ,che figa che sei..”...allora io senza dire nulla…guardai dritta verso il pisello.poi gli dissi,dai,se ci metti poco pero ..” lui non se lo fece ripetere,si tiro’ giu’ il boxer,se lo prese in mano,duro e grosso come non so che cosa e inizio’ a masturbarsi davanti a me..non credevo a miei occhi,stava succedendo sul serio…io gli dissi..”aspetta un’attimo,devo andare in bagno..” invece andai nell studio dove c’era Luca e gli spiegai sottovoce…” c’e’ Marco di la che vuole farsi una sega davanti a me….io sono..eccitata, dopo pero’ scopiamo..” E luca…” ecco lo sapevo che andava a finire cosi,.. se gli permetti di farsi una sega davanti a te sta sicura che quel pisello finira’ dritto nella tua patata ..” e io “noo,ma no,vuole solo farsi una sega e poi lo mando via”...e Luca,dopo svariati secondi di attesa”.......va bene,se questa cosa ti serve per eccitarti…facciamola”..…io andai in soggiorno emozionata ,li trovai Marco seduto ancora sul tavolo ad aspettarmi,”eccomi” ..gli dissi..e lui si ritiro’ fuori il pisello dando x scontato che aveva avuto il permesso di farlo e ricomnicio’ a segarsi,”me lo prendi in mano un po tu?”..e io “no!!” ma poi allungai le mani sulle suo cosce e lui me le porto’ sul suo pisello ,ero curiosa di senitre nelle mie mani un cazzo diverso,erano anni che ero con Luca e che non toccavo un pisello che non fosse il suo…Porca miseria quanto era grosso..”no ,no ,no,non devo pensare questa cosa..” dicevo tra me e me,si perche’ gia’ mi stavo immaginando come farmi fare”...meno male,che lui mi mise la sua mano sulla mia ,e aumentanto i ritmo della sega mi venne subito,spruzzando addosso…tantissimo,mi fece una doccia praticamente..lui si scuso’ per non essersi trattenuto e per essere venuto sopra di me…io ero esterefatta..gli dissi di vestirsi e di andarsene…appena chiuse la porta mi raggiunse Luca che mi piego’ a 90 sul quel tavolo e io gli dissi..” dai,Luca,se aspettavi ancora un po mi avrebbe presa Marco…”Erano mie parole che mi facevano eccitare molto, e cosi ancora sesso,avevo cosi tanta voglia che non capivo come avessi fatto a stare un’anno senza fare l’amore…..”e adesso che si fa?”..domandai io….Luca Rispose con un bel boh!...Questa cosa era troppo eccitante ,era un peccato interromperla ma dovevo mettere in conto che non avrei resistito ancora molto e presto avrei ceduto il mio corpo ,ero troppo “debole” per resistere,al suo prossimo approccio ero sicura che mi avrebbe scopata di sicuro,quindi c'era da capire come affrontare la situazione…" e’ sicuro che lui cerchera’ di avere tutto da te,cerca solo di resistere il più possibile..,mi voglio godere questa situazione e approfittarne finché si puo’…poi vedremo"disse Luca.La mattina dopo siamo andati al bar ,ci siamo seduti al tavolo a abbiamo fatto colazione,io avevo messo una canotta che mi faceva vedere le tette dai lati e questa cosa sapevo che avrebbe attirato Marco che puntualmente mi fece i complimenti per quanto ero bella e disse a Luca che era fortunato,non immaginate quanto quei complimenti mi fecero piacere,ero diventata un lago di piacere e non so che mi prese,chiesi a Marco dove potevo lavarmi le mani,lui mi accompagno’ in cucina,non c’era nessuno,poi mi spinse dentro uno stanzino ,mi mise subito la mano sul mio culo,io anziché arrabbiarmi gli abbassai la tuta del lavoro e glielo presi tutto in bocca,era gia’ molto duro ,e il pompino forse duro’ 10 secondi,poi mi rialzai e gli dissi”mi devo lavare le mani,senza dirci nulla tornammo al tavolo.Quando lo raccantai a mio marito un po si arrabbio’ ma subito dopo facemmo tanto sesso che per tutto il giorno ci sentimmo “pieni”.Passarono alcuni giorni ,io non cercai mai volontariamente di ritrovarmi da sola con Marco e per una settimana non successe nulla,ma nella nostra testa c’era e come .abbiamo vissuto la settimana di “rendita” con i ricordi di quel pomeriggio,poi la domenica mattina andammo a fare colazione al bar e puntualmente arrivo’ lui,io gli chiesi,ma tu non sei mai in ferie?non vai mai al mare ,sei sempre qui?...lui rispose che era a casa lunedi e martedi mattina perche’ tutti i giorni doveva lavorare perche’ erano sempre aperti con la crisi che c’era…poi chiese a noi se andavamo da qualche parte,io gli dissi che avevamo voglia di andare alla scoperta di quache bella spiaggia,lui chissa’ che film si fece nella testa e subito ci propose di accompagnarci in un posto molto bello e poco frequentato,Luca accetto’ e io pure,cosi ci andammo la mattina dopo di lunedi che Marco non lavorava,sara’ che il ragazzo non faceva sesso o neanche una sega da qualche giorno ,ma era proprio arrapato,andammo con la sua macchina,appena 15 minuti per arrivare ed effettivamente il posto era bellissimo…” vedete qui?” ci spiego’ Marco,”in tempi normali non avremmo mai trovato parcheggio invece,eccoci qua noi e altre due auto parcheggiate…”..probabilmente le auto dei proprietari del chioschetto giu’ in spiaggia.Arrivati giu’ prendemmo da bere ,faceva caldissimo,credo 30/32 gradi, io mi avvicinai al mare e l’acqua era abbastanza fredda e mi sentivo al tatto subito rigenerata,con l’immancabile inturgidimento dei capezzoli che Marco non si fece scappare,beh! io mi slaccia subito il pezzo sopra e rimasi in topless, e mi sentivo la regina in mezzo a loro due,Luca si lamento’del fatto che io potevo e loro no,certo non si poteva stare completamente nudi.Dopo un po che prendevamo il sole,io noto una canoa “chissa se le noleggiano” dissi ad alta voce,,” Certo che si,perche’ vi piace andare in canoa?”....chiese Marco,a me piaceva si,e non ci ero mai andata e mi sarebbe piaciuto provare.Fu un’dea fantastica,prendemmo una canoa 3 posti, io mi misi al centro,Luca d’avanti e Marco dietro e cosi’ iniziammo a pagaiare,c’era un misto di profumi di mare ,scogli,e il sole iniziava a essere molto caldo,avevamo tutti e tre il cappellino e grazia all’acqua che schizza va dai remi si stava molto freschi.Andavamo molto veloce,con la canoa fai tanta strada in poco tempo,ci eravamo allontanati tanto dal punto di partenza e un certo punto vediamo una piccola cala ,molto piccola ,decidiamo di andarci,era proprio piccolina in mezzo a due scogliere, ma con una spiaggettina di sabbia bianca al centro ,troppo bella e così intima,era lunga neanche ⅚ metri di larghezza e alle spalle avevamo forse 4 metri di spiaggia prima dell’altissima scogliera .Comunque sbarcammo li, portammo in nostri zaini con il pranzo e i teli da mare,ci mettiamo li da soli,la sensazione ere di stare su un’isola deserta,eravamo solo noi tre e un sacco di cormorani neri che svolazzavano sugli scogli,rimanemmo li per circa un’ora ,tra un tuffo nell’acqua azzurra e cristallina che sembrava una piscina ,poi sopraggiunse la fame e mangiammo un panino,appena finito ,giusto il tempo di rilassarsi dieci minuti che Luca volle proseguire il viaggio sulla canoa,cosi raccolta tutto il nostro “bagaglio” risalimmo e via verso il mare aperto.Ma dopo circa 10 minuti si intravedeva una piccola isoletta di scogli e man mano che ci si avvicinava scorgemmo una piattaforma dove ci si poteva fermare,l’isolotto era stra abitato di uccelli vari,soprattutto i soliti cormorani,quando fummo vicini pero’ molti semplicemente si spostarono un po piu’ in la ma non sembrava fossero spaventati della nostra presenza,poi una volta scesi fu una meraviglia,avevi la sensazione di essere tu e la natura,lontano da tutto ,e tranne noi stessi non c’era la benche’ minima presenza di un mondo civilizzato …quella sensazione unita al fatto che ero con mio marito e Marco mi provoco’ una forte eccitazione,e credo che anche loro due si sentissero cosi,infatti Luca,che era l’unico che poteva prendere una iniziativa del genere,disse”ragazzi, in questo posto non e’ consentito stare con i vestiti…”e allora si tolse tutto, via il boxer e la maglietta ,rimase completamente nudo col pisello leggermente in erezione,poi guardo’ Marco e gli disse”..dai ,che aspetti,non ti vergognerai mica?’..lui guardo’ me come per cercare il mio consenso i segno di rispetto ,,”ma non posso con te presente”...Luca gli disse di non preoccuparsi di nulla,quel piccolo paradiso andava vissuto allora Marco si convinse e si spoglio’ anche lui,io gli guardai il pisello e da moscio non sembrava cosi grosso ma iniziavo pericolosamente a eccitarmi tanto che tentennai a spogliarmi perche’ avevo la sensazione che si sarebbero accorti,allora le feci lentamente e cercando di nascondere qualcosa con le braccia e le maniDai facciamoci una foto..disse Luca..e io non volevo,era troppo imbarazzante ma poi…poi Marco tiro’ fuori la sua piccola fotocamera professionale e disse che avremmo avuto delle foto “serie”..quindi trovo un posto dove posizionarla e con autoscatto a raffica scattava una foto ogni 5 secondi ,ognuno si metteva nella posizione che voleva ,una serie di 7 foto molto divertenti,solo che tendevano a nascondere le parti intime..Poi ci preparammo per una seconda”sessione”,stavolta Luca era piu’ vicino a me e disse anche a Marco di stare vicinissimo a noi e poi a una certo punto io ero in mezzo e piano piano Marco dietro di me e Luca davanti attaccati in una sorta di sandwich…sentivo i piselli sul mio corpo,quello di Luca si era gonfiato e non lesinava a farmelo sentire sulla pancia,quello di marca era “educatamente ancora molle e sentivo la carne sulle mie natiche,inutile dire quanto gia’ fossi bagnata…Poi la fotocamera scatto’ le sue 7 foto e quando le andammo a vedere sul piccolo display Luca era ormai col pisello dritto,disse “embhe!che volete..e’ la natura..”Poi un’altra sessione ,stavolta Luca dietro di me ad abbracciarmi e Marco davanti…”mamma mia ,pensai come avrei fatto a resistere a non fare cavolate ,ma Luca mi anticipo’,mi mise le mani sulle tette e nel mentre Marco era appiccicato a me …sentivo a quel punto che anche lui si stava eccitando…e io non ho piu’ resistito,ho preso il suo pisello in mano,che si ingrossava sempre piu’ ,allora mi sono chinata ,e poi ho afferrato anche quello di Luca e ho detto “finalmente la foto che desideravo fare”loro hanno riso e Luca ha detto “fai quello che vuoi,tanto qui non ci vede nessuno”...dicendo cosi’ sblocco’ la situazione e ci siamo fotografati in molte posizione erotiche senza mai sfociare nel porno,ci siamo baciati anche sulle labbra …”Io pero’ ero stremata stra stanchezza e voglia di scopare repressa ,chiesi di ritornare in quella spiaggetta a dieci minuti da li perche’ mi volevo stendere,cosi ci siamo rivestiti e siamo tornatiUna volta risistemati i teli Luca si spoglio’ completamente e si stese giu’,poi mi aiuto’ a slacciarmi il pezzo del costume di sopra e quindi mi sfilo’ il sotto,poi mi disse “vieni qui che ti spalmo un po’di protezione solare,io gli diedi la schiena ,ero stesa sul fianco destro ,in mezzo a loro due ,Marco si tolse il costume e si giro’ verso di me per guardami ,e io ero nuda con le tette bianche a pochi cm di distanza da lui ,cosi indietreggiai verso Luca fino a far aderire il mio culo col suo pisello e quando inizio’ a spalmare la crema sul braccio,spalla e sul fianco,sentii”qualcosa “ indurirsi ,non dovetti fare altro che indirizzarlo sulla patata e “ciaf” dentro!..poi seguito da un mio sospiro di piacere…era ora!liberta’ di scopare davanti a Marco che si eccito’ moltissimo,gli venne duro e incomincio’ a segarsi,Porca troia quanto godevo,gli afferrai con la mia mano il pisello ,era troppa invitante ,non potevo non approfittare della situazione per infrangere qualsiasi barriera pudica e poter fare liberamente qualsiasi cosa….. infatti sono venuta subito!! ,troppo troppo presto…. ,mentre Luca mi baciava il collo e mentre stringevo il pisello di Marco…il quale ,dopo che io mi ero “calmata” mi fa:”...e io?..niente?...”io rispondo facendo la gnorri :” niente cosa?”Marco “:...dai,fammi fare anche a me…sto andando in depressione con tutte queste seghe..”io : eh!ma …devi chiedere il permesso a Luca…Luca : ..che centro io…la patata e’ tua…..!io : “dai ,vieni qui,ti aiuto io ..”Altro che aiuto,andai dritta con la bocca , io ero bella nuda davanti a lui,gli ho messo una mia gamba appoggiata su di lui facendogli intravedere anche un po delle mie parti basse,lui si e’ infoiato e poi mi letteralmente spruzzato addosso non so quanta roba ,e mi sono dovuta andare a fare il bagno..Beh fu tutto molto bello ed estremamente eccitante,non mi sarei mai aspettata di trascorrere una giornata del genere e il merito fu sicuramente per buona parte di Marco che ci aveva portato in quel posto paradisiaco oltre che per la sua stessa presenza .Al ritorno,eravamo ormai da soli in macchina,io dissi a mio marito una cosa che mi passò per testa,tanto per provocarlo :” …sai,dopo una giornata cosi bella…beh,un regalino a Marco sarebbe meritato ,noo?...un’infilatina ci stava, “...e Luca…”non se ne parla neanche ,e’ gia’ tanto quello che gli fai fare…!.io:”...si,e’ vero’,ma almeno una se la meriterebbe pero’Luca :” NO!!!”Io ..”..dai…mi sto bagnando di nuovo solo al pensiero…e poi, lui e’ timido,se non gli dai il permesso tu lui non avra’ mai il coraggio di provarci”Luca..”non gli daro’ mai il permesso di scopare mia moglie,se proprio vuole deve avere il coraggio di provarci da solo… se la deve guadagnare …e se lo vuoi tu…ovviamente”Che per me voleva dire “si”...percio’ mi convinsi che era solo questione di tempo,…”ma con tutto quello che ha fatto,cioe’,mi ha fatto diventare una….boh,una troia tutta per te?..non sei contento?...e poi ,dai.si vede che ci tiene a noi…”luca :“ si ,perche non ha niente da fare e ..ti vuole solo scopare, fin dall’inizio….La sera ci guardammo con calme le foto che avevamo fatto in quella giornata,erano molto erotiche ma in verita’ eravamo talmente esausti e sazi che poco dopo ci addormentiamoIl giorno dopo Luca pose la questione se far vedere quelle foto a Marco,non sapevamo cosa fare e le risposta ci arrivo’ da sola ,quando si esauri’ quella carica sessuale accumulata durante quella giornata al mare.Fu lo stesso Marco che ci chiese :” ma quelle foto?...mi piacerebbe vederle…”..io dissi che mi vergognavo ma sotto sotto volevo che le vedesse,Marco disse “..ma si,appena ci organizziamo vieni da noi che le guardiamo insieme..”..e con questo fu chiaro il messaggio che non gliele avremmo fatte avere a lui ma che poteva solo guardarle in nostra presenza,non si sa mai..Cosi quello stesso pomeriggio Marco ci invito’ a casa sua,lui era da solo,disse che aveva uno schermo bello grande e che avremmo apprezzato di piu’ le foto,io non persi l'occasione per fare una battutina scema ma provocante .”..certo ,piu’ e grande piu’ godi!!” ,Luca ironizzo’ e concluse.."..e certo ..!le dimensioni contano,altro che..!Cosi,subito dopo pranzo,prima che ci piombasse addosso il sonno andammo 10 minuti da lui ,disse Luca,si sarebbe trattato di poco,invece successe il pata-track!!io arrivai con la solita minigonna nera e top rosso senza reggiseno,faceva caldo,come mi sarei dovuta vestire!!..ci sedemmo davanti alla scrivania,Marco preparo’ un caffe’, si accese il computer,credo che lo schermo fosse un bel 32 pollici che in effetti rendeva molto bene,Luca era seduto vicino a me,e quando iniziarono ad arrivare le foto in cui eravamo nudi, io immancabilmente sentii un caldo umido nella patata e inizia a bagnarmi talmente tanto che dovetti mettermi la mano sopra ,ma non fu proprio una mossa azzeccata perche’ il contatto con la pelle mi fece eccitare ancora di piu’ e mi ..masturbai un pochino ,Luca vedendomi in quella situazione disperata ne approfitto’ e disse “..ma perche’ non ci mettiamo comodi sul letto cosi nessuno sta in piedi?”....e gia’...troppo comodi,ma io non ci capii piu’ niente ,una volta a letto io mi misi a pancia in giu’,Luca invece disse che mentre vedevamo le foto mi avrebbe fsatto un massaggio ,certo,col pisello dentro la patata,ma io avevo talmente voglia che lascia fare tutto quello che volevano,vedevamo le foto e nel frattempo Luca mi sollevo’ la minigonna e non ebbe problemi aa penetrarmi in un attimo,quindi mentre mi scopava io chiesi a Marco di avvicinarsi ,per non escluderlo dal gioco,gli abbassai il boxer e afferrai il pisello con la mia bocca finché non fu grosso e duro ,mi girai a pancia in su e Luca si sposto’ di lato,invitai Marco in mezzo alle mie gambe e lui stavolta un impacciato mi chiese “ ma davvero?”....e poi finalmente gli feci usare quell’arnese dentro di me,gli dissi “..dai.vieni,qui…vediamo se riesci a farmi venire…”e cosi ,nella classica posizione del missionario mi scopo’ per la prima volta in quell’estate,appena il suo pisellone mi penetro’ sentii’ un calore nuovo,una sensazione diversa,era probabilmente il sapore della trasgressione,io gli misi le mie mani sul suo culo super sodo e lo accompagnavo nei movimenti ,il tempo che ci metteva a fare su e’ giu’ mi sembrava lunghissimo e quando arrivava in fondo io emettevo un piccolo suono di godimento che non riuscivo a trattenere ,e poi gli dissi a un’orecchio mentre mi faceva,”alla fine c’e’ l’hai fatta brutto stronzetto”…e lui disse una cosa bella ,”...si,mi sento in paradiso,non pensavo fosse cosi bello..”Luca mi disse che eravamo davvero eroticii da vedere ,tutti edue depilatissimi,il pisello di Marco che entrava e usciva facendomi godere…..poi Luca disse”Marco,lasciamela un po a me..” e cosi continuai con mio marito,che mi prese da dietro mettendo in mostra le tette e lui davanti e me e che mi leccava e mi baciava,indescrivibile,un sensazione troppo forte che mi lascio’ ubriaca per tutta la giornata.Ora che Marco mi aveva avuta tutta come avremmo continuato?Il giorno dopo ,a mente piu’ serena,cosi almeno credevo,io e Luca cercammo di analizzare un minimo l’accaduto,lui inizio’ col dire “..penso che dovremmo darci una calmata”..e io risposi “ credo che ve la daro’ ogni volta che vorrete,il fatto di essere presa e usata per fare sesso mi fa andare fuori di testa…”Luca non disse nulla,mi bacio’ e basta!Marco era incredibile,beh era anche molto giovane percio’ aveva una energia pazzesca,tutte le volte che mi vedeva ,fosse stato per lui ,mi avrebbe scopata ma io giocavo un po a “tirarmela”,a volte facevo la difficile e loro due si arrapavano ancora di piu’ ,a volte avevo voglia io e trovavo il modo per fare sesso,mi piacciono molto le sveltine ,breve e intenso,cosi posso farlo anche piu’ volte al giorno,quando mi va,e poi il fatto di avere due uomini e’ un vantaggio,mi piaceva fare sesso cosi’ ,solo per voglia o per attrazione fisica,senza nessun coinvolgimento sentimentale tra me e Marco,Sesso x sesso e basta,come quella mattina che Marco venne da noi, io ero al computer e lui mi inizio’ a toccare il collo e poi le braccia fino alle tette e nel mentre io mi toccavo sotto finche’ lui non mi fece alzare da quella sedia mettendomi a 90 e scopandomi da dietro mentre io teroicamente lavoravo al pc,oppure quella volta che andavamo in macchina,di sera in un locale e prima di arrivare,ci siamo fermati in una campagna dove non cera nessuno e abbiamo scopato in piedi appoggiati alla macchina perche’ non abbiamo resistito fino a dopocena ,Luca da dietroe Marco davanti, e fu pazzasco e quando arrivammo al locale mi tremavano le gambe e quasi non riuscivo a stare in piedi,Marco era eccittao per tutta la cena e al rientro in macchina,mentre Luca che era gia’ esausto e guidava ,Marco mi porto’ sul sedile psteriore con lui e me ne fece di ogni,forse mi fece venire 3 volte ,mi scopava lentamente gustandosi ogni attimo e tutto il contatto dei nostri corpi nudi…..sembrava non essere mai sazio,mi diceva “...cazzo cazzo!!mi fai un effetto che non capisco,ti scoperei tutta la notte,,”....e infatti gli proponemmo di rimanere a dormire da noi perche’ non volevamo che quella magia che si era creata finisse subito…..Rimanemmo sull’isola fino a settembre,saremmo dovuti rientrare a Milano a Luglio ma il nostro amico e la sua famiglia quell’anno non si spostarono da Milano quindi prolungammo la permanenza per altri due mesi,io invece ci sarei rimasta a vivere su quell’isola…ma non si puo’ avere tutto…Con Marco durante quel periodo ci furono giorni in cui non ci si vedeva per diversi motivi,io a volte preferivo stare da sola ,c’erano giornate in cui mi piaceva stare nuda in casa nel mio spazio,mi piaceva fantasticare e poi vivere nella realta’ quelle fantasie,alcune volte Luca e Marco mi portavano in giro per l’isola senza una meta’ ben precisa ,e io ero il loro oggetto del desiderio..quella fu un'estate indimenticabile
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11 months ago
Adamella,
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Sorpresa sotto l'Albero: Quando la Vita Ti Gioca uno Scherzo Natalizio
Trama: Era la notte prima di Natale e in tutta la casa non si muoveva una creatura... tranne me e mi arrabbiavo sempre di più mentre passavo da una stanza all'altra alla ricerca di ciò che avrebbe dovuto esserci. In casa avrebbero dovuto esserci una moglie e tre figli, ma non c'erano.>Sono Marco Colombo, un dirigente aziendale che aveva pianificato con cura di trascorrere le festività natalizie con la mia amata famiglia. Avevo preparato sorprese per i miei bambini e volevo dedicare del tempo speciale alla mia vecchia mamma. Tuttavia, la vita ha il suo modo di sorprenderci.Una società cinese con cui la mia azienda aveva importanti rapporti commerciali ha organizzato un meeting cruciale a Parigi. Nonostante fossi stato assolutamente determinato a godermi le vacanze, il dovere ha chiamato, e mi sono trovato costretto a partire per la capitale francese in un periodo così speciale. Ho comunicato con tristezza la notizia alla mia famiglia, promettendo che sarei tornato il prima possibile.Il meeting si è svolto con una tensione palpabile, ma proprio quando sembrava che il mio Natale sarebbe stato lontano da casa, ho ricevuto una chiamata che ha cambiato tutto. La società cinese aveva deciso di cancellare il prosieguo nei giorni successivi del meeting a causa di circostanze impreviste.Ho deciso di mantenere la sorpresa per me stesso, desiderando vedere la gioia negli occhi della mia famiglia quando mi sarei presentato all'improvviso.Avevo preso così il telefono e iniziato a chiamare le compagnie aeree per vedere se riuscivo a trovare un posto a sedere a così breve distanza dalla festività. Ho ricevuto un "mi dispiace" da tutte, tranne una. Mi dissero che erano al completo, ma che c'era stata un'ondata di cancellazioni e di “no show” e che se avessi voluto venire all'aeroporto e mettermi in "lista d'attesa" sarei riuscito a prendere un volo. Era il mio giorno fortunato, il mio regalo di Natale da parte del destino, e così riuscii a prendere un volo.Con il cuore colmo di felicità, avevo preso un taxi per tornare a casa, desideroso di creare una sorpresa indimenticabile per la mia famiglia proprio alla vigilia di Natale.Arrivato a casa, avevo notato subito l'atmosfera festosa. La casa era splendidamente decorata, le calze erano appese con cura, e l'albero di Natale risplendeva con luci scintillanti. Ma qualcosa non quadrava. Non c'erano regali sotto l'albero. L'atmosfera di festa era presente, ma l'assenza di pacchetti avvoltoi mi aveva colpito.Confuso, ho iniziato a cercare una spiegazione. Avevo pianificato con cura ogni dettaglio della mia sorpresa, e non potevo credere che i regali fossero mancati all'appello. Con il cuore in gola, ho chiamato mia moglie, ma il telefono non era raggiungibile. Il panico ha iniziato a farsi strada mentre tentavo di immaginare cosa fosse successo.Dopo aver chiamato a casa dei miei genitori, ho parlato con mia madre, sperando di ottenere qualche informazione. Mi ha spiegato che Monica aveva chiamato chiedendo se poteva badare ai bambini per un po'. Poiché voleva uscire con le amiche per la cena di Natale, aveva deciso così di consegnare i regali ai bambini in anticipo e poi li avrebbe portati da mia madre per la notte. I bambini erano accoccolati nei loro letti, ignari della mia improvvisa comparsa.Monica aveva lasciato la casa alle sette, dicendo che li avrebbe visti la mattina successiva. Inizialmente, ho respirato un sospiro di sollievo, ma il mio stato d'animo è rapidamente cambiato quando ho sentito della cena con le "vecchie amiche di liceo."Nove anni di matrimonio erano trascorsi senza che mia moglie menzionasse mai queste amiche, e il repentino cambio di piani aveva suscitato il mio sospetto. I pensieri negativi avevano cominciato a fiorire nella mia mente, e la paura di una rivelazione sconcertante si era fatta strada.All'improvviso, un'auto aveva svoltato nel vialetto di casa, come dimostravano i fari che attraversavano la finestra del soggiorno. Avevo guardato l'orologio e avevo notato che erano le dieci e dieci. Ero balzato su dal divano, mi ero avvicinato alla finestra, avevo spostato la tenda e avevo guardato fuori.Il bagliore della luna sulla neve appena caduta aveva chiaramente mostrato un uomo e una donna seduti in macchina, baciandosi come due adolescenti. Un brivido di confusione e stupore mi aveva attraversato mentre cercavo di capire chi potesse essere. Il cuore aveva battuto forte nel petto, e la mia mente era stata travolta da pensieri incerti.Il loro abbraccio sembrava non avere fine, e mentre i finestrini dell'auto non emanavano fumo, il mio sconcerto stava raggiungendo livelli vertiginosi. La mia mandibola si stava stringendo, e le mie mani erano diventate pugni serrati, tanto che provavo dolore agli avambracci.Mentre osservavo incredulo, giunto il momento in cui avrei dovuto essere testimone di ciò che i miei occhi non potevano credere, l'uomo si era spostato all'indietro, e la testa della donna era scomparsa dalla mia vista. Non c'era bisogno di essere un genio per capire cosa stesse accadendo.La realizzazione mi colpì come un pugno nello stomaco. Il tradimento era davanti ai miei occhi, e la sensazione di tradimento e dolore si fece strada in me. Mentre la scena continuava a svolgersi nel vialetto di casa, ho sentito un misto di rabbia, tristezza e incredulità. La neve caduta sembrava ora un velo freddo su un momento che avrebbe cambiato tutto.Avevo capito in un attimo che l'uomo stava ricevendo un pompino, un pompino di livello mondiale, come ben sapevo da tutti quelli che Monica mi aveva fatto. Lo vedevo nella mia mente. Le dita di Monica che si appoggiano alle sue palle mentre lei gli leccava la lunghezza e stuzzica la testa del cazzo con la lingua, prima di prenderlo in bocca e lavorarlo fino a farlo entrare in profondità nella sua gola. Riuscivo a immaginare i pensieri che gli frullavano in testa.Mentre lei godeva, lo pompava sempre più velocemente per farlo eccitare e farlo sborrare. Era facile immaginare la sensazione che avrebbe provato lui nel momento in cui Monica avrebbe ingoiato fino all'ultima goccia e poi lo avrebbe leccato per bene.E poi in un batter d'occhio vidi la sua testa sobbalzare all'indietro e capii che si era appena sfogato e un attimo dopo la testa di lei tornò su. Si scambiarono alcune parole e poi vidi aprirsi sia la portiera del passeggero che quella del guidatore e capii che stavano entrando in casa.Ho chiuso la tenda lentamente, incapace di guardare oltre. La mia mente era in tumulto, e il calore che sentivo non era più dovuto all'emozione natalizia. L'aria intorno a me si era fatta densa di un silenzio scomodo, e il Natale che avevo immaginato si era trasformato in un'inattesa e dolorosa rivelazione.Lasciai la finestra e mi diressi verso il seminterrato dove tenevo tutta l'attrezzatura. Pensai di usare una mazza perfettamente adatta allo scopo".Ma lo stato d'animo in cui mi trovavo in quel momento era buono per un omicidio.Sentii la porta d'ingresso aprirsi e i due entrare. Sentii dei mormorii mentre i due si muovevano per la casa verso le scale che portavano alle camere da letto e mi chiesi se lei lo avrebbe portato sul nostro letto o avrebbe usato una delle camere dei bambini. Decisi di permettere loro di spogliarsi e sistemarsi sul letto, iniziando il loro accoppiamento. Pensavo che il mio ingresso sarebbe passato inosservato fino a quando non mi fossi avvicinato abbastanza per colpire con la mazza.Con il cuore pesante e la mente in tumulto, salii silenziosamente le scale.Mi fermai in cima ai gradini e i gemiti provenienti dalla nostra camera da letto raggiunsero le mie orecchie, stringendomi la mascella. Mentre mi muovevo silenziosamente lungo il corridoio, i pensieri ronzavano nella mia mente, un'elaborata strategia si stava formando.Raggiungere la camera da letto era come camminare sull'orlo di un precipizio. Tutte le cose che avrei dovuto fare, quasi tutte richiedevano la collaborazione di un'altra persona. Dovevo trovare un buon posto dove nascondermi, almeno fino al giorno dopo Natale. Sapevo che coinvolgere la polizia sarebbe stato inevitabile, una volta che avessi affrontato l'intruso nella mia camera, sul mio letto.Le prospettive di dover affrontare conseguenze legali mi spinsero a pianificare con attenzione. Non potevo permettermi di finire dietro le sbarre prima di aver sistemato le cose che erano davvero importanti. Dovevo rimanere fuori dalla custodia almeno fino alle 10 del mattino del giorno dopo le festività. Questo mi avrebbe dato abbastanza tempo per sistemare i conti bancari e svuotare la cassetta di sicurezza. Il giorno di Natale, pianificai di recarmi agli sportelli del servizio clienti per cancellare le carte di credito e proteggere al meglio i miei averi.La tensione nel corridoio era palpabile mentre mi avvicinavo alla porta della nostra camera da letto. Il Natale che avevo immaginato era diventato un intricato labirinto di segreti, tradimenti e decisioni difficili. Con la mascella serrata e il cuore pesante, ero pronto a confrontarmi con quello che mi attendeva al di là di quella porta.Mi ritrovai in una situazione difficile, in bilico tra l'impulso di reagire con rabbia e il bisogno di pianificare attentamente i passi successivi. Non avevo mai picchiato una donna, e anche se il desiderio di farlo poteva pulsare dentro di me, sapevo che Monica non doveva essere la prima vittima di una mia violenza.La mia mente macinava opzioni, cercando di trovare una via d'uscita che potesse garantire la giustizia senza compromettere ulteriormente la situazione. L'idea di vederli piangere sul loro tradimento, consapevoli che avrei preso la mia parte di carne nel processo legale, era il mio unico conforto.Mentre mi avvicinavo alla porta della camera da letto, decidetti di aspettare di sentirli giungere al culmine del loro piacere prima di interrompere la loro festa. Sembrava giusto infliggere loro il massimo dolore nel momento in cui stavano godendo del massimo piacere. Mi posizionai accanto alla porta, con le spalle al muro, ascoltando attentamente ciò che accadeva in camera da letto.Le sue voci, i gemiti e i piccoli gridi acuti riempivano il corridoio, e un senso di nausea cresceva in me. "Basta," pensai, "è ora di mettere fine a tutto questo." La porta sembrava più pesante mentre la spingevo lentamente, preparandomi a fronteggiare la verità che si celava dietro di essa.Lei gemeva ed emetteva piccoli gridi acuti e sentii lui dire:"Dannazione tesoro, sei stretta. Non riesco a capire. Per quanto ti scopo e per tutto il tempo che ti ho scopato dovresti essere abbastanza larga da non dover faticare per entrare".Cristo santo! Quanto era durato tutto questo? Per quanto tempo stava succedendo dietro le mie spalle? Non ne avevo idea. Non ne avevo mai avuto idea. Le mie frequenti assenze per progetti fuori città sembravano averle fornito ampio spazio per giocare con il fuoco. Avevo sempre creduto di avere un matrimonio solido, una roccaforte di fiducia reciproca, ma sembrava che mi stessi illudendo.La rabbia e la delusione si mescolavano dentro di me mentre continuavo ad ascoltare dalla porta socchiusa. La realizzazione che tutto ciò che credevo fosse stabile stava crollando come un castello di carte era schiacciante. L'inganno, nascosto dietro il velo delle mie assenze, mi colpiva come un pugno allo stomaco.Le emozioni turbolente si agitavano mentre cercavo di affrontare la realtà di quanto stesse accadendo. Avevo investito tanto in questo matrimonio, credevo che ci fosse una base solida su cui costruire il nostro futuro. E ora, tutto sembrava sgretolarsi davanti ai miei occhi.Il desiderio di vendetta si mescolava al senso di tradimento, ma sapevo che dovevo rimanere calmo e pianificare attentamente i passi successivi. Non volevo precipitare le cose, ma allo stesso tempo, il bisogno di affrontare la verità diventava sempre più urgente. Con il cuore pesante e la mente in tumulto, mi preparai a entrare nella camera da letto e affrontare il caos che si era instaurato nel mio matrimonio."Oh sì, piccola, spingi, spingi. Dai, spingi indietro e prendi tutto il mio cazzo !"Il suono inconfondibile della carne che si scontra l'una contro l'altra risuonava attraverso la porta chiusa. Era un rumore crudo e intimo, un rituale di passione tradita che riecheggiava nel corridoio.Ogni colpo sembrava vibrare nell'aria, un'armonia malinconica che sottolineava il tradimento svelato dietro quella porta. Era come se il mondo intorno a me si stesse dissolvendo in quel suono, rendendo la mia presenza in quel luogo ancora più surreale.Le percussioni irregolari e appassionate si diffondevano attraverso le pareti, amplificando la profondità della tragedia che stava accadendo al di là della mia vista. Ogni sussurro della carne in movimento sembrava un colpo al cuore, un richiamo a una realtà che avrei preferito evitare."Ci sono quasi" disse e io presi in mano la mazza. Proprio mentre ero pronto ad allontanarmi dal muro e a girarmi per attraversare la porta della camera da letto, il mio cellulare suonò. L'avevo messo in vibrazione prima di lasciare il seminterrato, perché non volevo che un cellulare che squillava sconvolgesse i miei piani.Chi diavolo poteva chiamarmi a quest'ora della vigilia di Natale? Ho tirato il cellulare e vidi che il numero sullo schermo era il numero di cellulare di Monica. La troia mi stava chiamando per parlare con me mentre il suo amante la scopava? Era così che si eccitava?La mia mente era confusa, sospesa tra il tumulto dell'infedeltà che stavo per affrontare e la curiosità di scoprire cosa potesse spingere Monica a chiamarmi in quel momento. Mi infilai nella stanza di fronte, chiusi silenziosamente la porta e poi risposi al telefono. Risposi al telefono cercando di mantenere la calma, anche se il mio cuore batteva forte nel petto."Pronto?""Ciao tesoro. Tua madre mi ha appena detto che hai chiamato per dirmi che eri a casa"."Dove sei !!??""Sono a casa dei tuoi genitori. Dove sei tu?""Sono a casa"."A casa?""Sì"."Devi uscire da lì e venire qui e devi farlo subito!! "."Perché!!?""Perché ho fatto un regalo di Natale a mia sorella. Visto che tu dovevi essere via e io sono venuta qui da tua madre, ho detto a Isabella che lei e Roberto potevano usare la nostra casa stasera, invece di prendere una stanza d'albergo. Le lascio prendere in prestito la casa per una notte. Devi uscire da lì e venire qui per non rovinare la loro serata!"Abbassai lo sguardo sulla mazza che avevo appoggiato al muro quando aprii il telefono e borbottai: "Rovinargli la serata, oh sì; non vorrei rovinargliela. Ci vediamo tra poco"."Sbrigati, tesoro, ho un regalo da darti, ti amo", disse e poi ridacchiò, "ma non puoi fare troppo rumore quando vieni potresti svegliare i tuoi genitori. Ti voglio bene, tesoro"."Ti amo anch'io". La mia risposta, anche se carica di amore, trasudava un'ombra di amarezza.Mentre chiudevo la chiamata sapevo cosa mi sarei regalato per Natale: avrei tenuto per me quello che avevo quasi fatto. Monica non sarebbe stata minimamente contenta di me se avesse saputo i pensieri che avevo avuto da quando quell'auto era entrata nel vialetto. Ora potevo capire tutto.Con un sorriso beffardo, uscii di casa, presi la mia bici dal garage e mi avviai verso i tre chilometri che mi separavano dalla casa dei miei genitori.Mentre pedalavo fuori dal vialetto, ho esclamato, prima di sparire: "Buon Natale Isabella e Roberto! Che la vostra notte sia altrettanto movimentata quanto la mia! Ah, e Roberto, sembra che tu abbia appena guadagnato il premio di 'Sopravvissuto alla Vigilia'! Ah... ah... ah..."...Quando una telefonata salva la vita!...
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11 months ago
LiberaCoppia43,
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sottile rivalsa
Immaginando di incontrare uno degli amici, assieme ai quali da tempo condivideva in maniera molto discreta alcuni segreti convegni, G. si trovò invece a dover fronteggiare un evento imponderbile, sfociante nell’iraconda macchinazione della compagna di uno di essi che, con un sotterfugio, l’aveva attirata nel luogo dove avrebbe posto in atto una perversa vendetta.
Sotto la minaccia di una pistola automatica non potè fare altro che assecondarne terrorizzata le esplicite volontà, seguendola docilmente dove l’aguerrita donna aveva stabilito di condurla per attuare il proprio spregiudicato disegno.
D -“ e così saresti tu dunque quella stronza per la quale quel porco di mio marito ha perso la testa ,rincoglionendosi a tal punto!!!”-
G -“ signora, la prego metta via quell’arma le assicuro che non abbiamo fatto proprio nulla di irreparabile!”
D -“ non vorrai farmi credere che non te lo scopi, già mi immagino ciò che faccia una come te per attrarre gli uomini pari alla stregua di insetti sulla frutta!!”
G -“ la supplico non è assolutamente quello che pensa, e cosa mi vorrebbe poi fare!” proseguì G. non senza celare la propria apprensione.
D -“ tra poco lo scoprirai da te grandissima troia che non sei altro!!!” aggiunse la donna sempre più irritata nei confronti di quella che vedeva sempre più quale rivale pericolosamente inarrivabile.
Cercando di assecondarla, senza opporre alcuna ulteriore resistenza, G. si lasciò condurre dove la donna aveva stabilito.
G -“ non potremmo parlarne da persone civili e lasciare che mi possa spiegare….!”
D -“ taci e non farmi perdere la pazienza se non vuoi che ti spari subito in quella tua bella testolina!!”
G -“ spero non voglia fare sul serio, in fondo se mi ascoltasse almeno un po….”
D -“ allora non mi sono spiegata!!! Fai una bella cosa inizia a spogliarti che voglio proprio vedere di che pasta sei fatta e guardarti mentre implorandomi chiederai perdono per le tue colpe!!”
G -“ ma di quali colpe mi accusa non ho certo violato la sua onorabilità….
D -“ cosa credi carina che non abbia visto alcune delle tue foto!?! E d’ora in poi rivolgiti a me chiamandomi padrona!!!
G -“ se è ciò che vuole farò tutto quello che mi chiederà ma la supplico ancora di mettere via quell’arma che potremmo farci davvero del male!!
D -“ ecco vedrai adesso quanto ti farò male stronza….!!! aggiunse osservadola mentre G. iniziava ubbidiente a liberarsi degli abiti.
Rimasta coperta con la sola biancheria intima la osservò estrarre dalla borsa alcune corde ed uno di quegli strumenti costrittivi con il quale le venne intimato di tapparsi da lei stessa la bocca.
Quindi, dimostrando una insospettata maestria, prese a legarla saldamente in maniera da immobilizzarla del tutto.
Ormai completamente succube della donna G. poteva solo augurarsi che non volesse infierire oltre a quella umiliazione che già le stava infliggendo.
Sbarrando lo sguardo la vide terrorizzata estrarre anche un coltello che fortunatamente per lei venne utilizzato soltanto per strapparle il reggiseno e le mutandine, esponendola nell’intimità più assoluta.
D - “ avrei una gran voglia di abbandonarti così, lasciandoti alla mercé del primo sconosciuto che dovesse passare da queste parti!!!”
Non potendo fare altro che supplicarla con gli occhi, ne accettò quasi di buon grado la sonora fustigazione eseguita con lo scudiscio che la donna aveva portato con se.
Sentendosi arroventare le natiche da quelle sferzate, che senza tregua le venivano inflitte incurantemente ai mugolii che andava emettendo, ritenne tuttavia quello un fattore liberario, sperando che potesse soddisfare la propria severa aguzzina.
D – “ bene, bene, e adesso passeremo ad occuparci dei tuoi meravigliosi orifizi!!” aggiunse palesemente non ancora paga di quella tortura.
Dalla borsa G. la vide estrarre un ulteriore strumento a forma conica che, senza proferire altre parole, si ritrovò conficcato nell’ano mentre con un enorme fallo di lattice veniva contemporaneamente percossa con altrettanta efficacia sulle intime labbra.
Con quei due oggetti infilati in corpo venne immortalata attraverso il telefonino, le cui immagini sarebbero state conservate, a dire della donna, quale monito, e nel caso divulgate, ove avesse ancora provato ad incontrare il di lei marito.
Assentendo immediatamente alla perentoria domanda, se avesse ben compreso quello che con ciò si intendeva, G. venne finalmente liberata ed autorizzata a congedarsi.
Dolorante, e ricompostasi alla bene e meglio, si accomiatò con altrettanta rapidità, non prima di essere stata obbligata a fornire precisa garanzia che si sarebbe attenuta alle promesse fatte, dileguandosi poi velocemente temendo che la propria implacabile aguzzina potesse avere qualche ripensamento.
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gloria1951,
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La Sessualità
La Sessualità
La sessualità è un aspetto fondamentale del comportamento dell'essere umano che comprende quegli atti (finalizzati alla riproduzione, alla ricerca del piacere ma anche sociali) che si sono sviluppati in relazione alle proprietà tipiche dell'apparato riproduttivo.
Infatti l'ambito sessuale investe in modo massiccio tutta l'evoluzione
e la crescita dell'individuo e coinvolge tutta la sua vita relazionale.
Il termine "sessualità" è riferito anche agli aspetti psicologici, sociali e culturali del comportamento sessuale umano, mentre col termine "attività sessuale" ci si riferisce più specificatamente alle pratiche sessuali. Sessualità umana Identità di genere
Prima che in relazione all'atto sessuale vero e proprio la
sessualità dell'individuo comprende tutti quegli aspetti che
differenziano i maschi (uomini) dalle femmine (donne).
Infatti ogni individuo fin dalla nascita è accolto e trattato anche
in base alla sua appartenenza biologica ad uno dei due sessi e
crescendo si costruisce un'identità sessuale in base ai rapporti con
l'ambiente familiare e culturale in cui è inserito.
Tutte le sue relazioni con gli altri si impostano in base al sesso, anche prima di raggiungere la maturità sessuale.
Una divisione basata sull'identità di genere
è più complessa di una basata semplicemente sui comportamenti sessuali
in quanto l'identità dell'individuo è più difficile da definire ed ogni
essere umano ha una concezione diversa della propria identità sessuale
e del ruolo di genere che può derivarne.
Possiamo comunque distinguere:
MaschiFemmineIntersessualiTransessualiTransgender
La sessualità umana può essere inoltre concepita come una parte
della vita sociale degli uomini, governata da regole di comportamento e
dallo status quo.
Così, si dice, la sessualità influenza le norme sociali e la società
per converso influenza i modi in cui la sessualità può essere espressa.
Dall'invenzione dei mass media, film e pubblicità hanno dato alla sessualità maggiori opportunità di modificare l'ambiente in cui viviamo.
Modelli sociali
Pur partendo sempre dai due generi sessuali, società diverse
adottano modelli sociali molto diversi tra loro, per esempio nella
gestione della famiglia (patrilinearità o matrilinearità), della società (patriarcato o matriarcato) nella distribuzione del lavoro, ecc.
Tali differenze riguardano il modello stesso di famiglia. A seconda del numero di persone coinvolte nella relazione sessuale, abbiamo:
MonogamiaPoligamiaPoliandriaPoliginia
Educazione sessuale
L'Educazione sessuale
è l'introduzione di argomenti legati al sesso in un contesto educativo.
Negli Stati Uniti, praticamente tutti gli stati occidentali hanno delle
forme di educazione sessuale, ma di varia natura. In alcuni stati
europei, l'età appropriata per l'educazione sessuale spesso comincia in
età pre-scolare, mentre in altri stati è l'adolescenza, o addirittura
la tarda adolescenza. L'educazione sessuale copre un grande campo di
argomenti, da “da dove vengono i bambini?â€, alla contraccezione,
le malattie legate al sesso, e le implicazioni sociali e psicologiche
legate alle relazioni sessuali, comunque riguardanti la prevenzione e
gli aspetti "relazionali". In Italia poco o niente si parla di qualità
della vita sessuale, delle pratiche erotiche e delle "fantasie" ad essa connesse. Sono pubblicati manuali in merito, di cui il più noto è di certo il "Kama Sutra".
Influenze sociali
Il comportamento sessuale umano è in molti individui influenzato, o
pesantemente compromesso, dalle regole della cultura in cui l'individuo
vive. Esempi di queste norme sono la proibizione di rapporti sessuali prima del matrimonio, o contro l'omosessualità, o altre attività, poiché le religioni proibiscono tali attività (vedi tabù).
A volte, se non nella maggior parte dei casi, questi comportamenti
indotti culturalmente, non riflettono le naturali inclinazioni sessuali
dell'individuo. Coloro che desiderano esprimere una sessualità
dissidente sono spesso forzati a formare subculture all'interno della cultura principale. In altri casi, forme di sessualità possono svilupparsi in un feticismo o alternativamente svilupparsi come forma di disordine psichico o parafilia
Tipi di sessualità
Una prima e relativamente semplice divisione può essere basata sulle
inclinazioni sessuali, in primis sul genere sessuale verso cui si prova
attrazione:
AsessualitàBisessualitàEterosessualitàOmosessualità
Si definisce invece castità
l'astinenza sessuale temporanea o definitiva, assunta come forma di
impegno di solito dovuto a motivazioni di tipo morale o religioso (ad
es. celibato ).
Tuttavia oltre al sesso del partner, molti altri aspetti possono caratterizzare la vita sessuale degli esseri umani.
Alcuni comportamenti sessuali sono considerati patologici, altri
sono vietati da alcune legislazioni, altri (più o meno bizzarri, più o
meno diffusi) costituiscono un esempio della varietà comportamentale
umana.
Elenco di pratiche sessuali
MasturbazionePenetrazioneSesso oraleSesso analeFeticismoBDSM
Caratteristiche dei rapporti sessuali
Le caratteristiche dei rapporti sessuali variano in società e
periodi storici diversi. Tra i fattori da considerare l'età del primo
rapporto sessuale, la prosecuzione dell'attività sessuale in età
avanzata, la frequenza dei rapporti sessuali, ecc.
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La Masturbazione
MASTURBAZIONE La masturbazione è una pratica autoerotica consistente nella sollecitazione manuale degli organi sessuali al fine di ottenere piacere.
//
Uso del termine
Il termine è usato anche per definire la stimolazione erotica degli
organi sessuali primari, come il pene, e secondari, come i capezzoli,
che può anche effettuata sia con la mano che con taluni oggetti. Può
essere compiuta su altra persona, anche in forma di masturbazione reciproca, solitamente nel petting.
Nel linguaggio colloquiale, comunque, il termine masturbarsi è spesso sostituito da espressioni volgari, spesso figurative ed immaginifiche. Al maschile, la più comune è farsi una sega
che estende per l'appunto il movimento del braccio quando adopera la
sega a quello che produce durante l'atto di autoerotismo. Altri termini
sono pugnetta (che il dizionario Zingarelli accosta all'equivalente spagnolo puñeta, e nella sua radice verbale ha quindi implicito il riferimento al pugno usato per compiere l'atto) pipa o regionalmente pippa (la cui parola in alcuni dialetti indica anche il membro virile) e raspa (termine usato per motivi analoghi a quelli di sega) . Al femminile si usa la parola ditalino (o ditale) con riferimento al dito impiegato dalle donne nella masturbazione.
Etimologia del termine
Il termine masturbazione deriva dal latino masturbari, ma la derivazione di questo termine è controversa: alcuni la fanno derivare da 'manu stuprare composta da "manu" (ablativo di manus, mano) + stuprare (disonorare, violare: forse da mettere in relazione con stupere, "restare stordito, stupefatto"). Altre fonti sostengono che masturbarsi deriverebbe dall'espressione manu turbare (turbare con la mano). Sebbene questo etimo sia tacciato come "falsa etimologia popolare" dal Vocabolario Etimologico della Lingua Italiana
di O. Pianigiani, risulta invece accettato nel dizionario Devoto-Oli.
Un'altra derivazione ipotizzata è il greco "mezea" (μεζεα, "i peni") in
unione al latino turbare.
I modi di masturbarsi (si intende in questo caso il significato
estensivo del termine) comuni agli individui di entrambi i sessi sono
il premere e/o lo strofinare i genitali contro un oggetto, come un
cuscino; inserire dita od oggetti nell'ano (masturbazione anale), e stimolare il pene o la vulva o il clitoride con vibratori elettrici, che possono altresì essere inseriti nella vagina o nell'ano. Persone di entrambi i sessi possono inoltre trovare piacere nel toccare, strofinare o pizzicare i propri capezzoli
durante la masturbazione; entrambi i sessi usano a volte sostanze
lubrificanti per migliorarne la qualità e renderla più soddisfacente.
Una masturbazione risulta più soddisfacente se la si effettua da seduti
o sdraiati.
Contemporaneamente alla masturbazione è spesso pratica comune leggere o visionare materiale pornografico o lasciarsi andare a fantasie sessuali. L'attività masturbatoria può essere in alcuni casi ritualizzata: in questi rituali possono essere presenti, tra le altre, delle componenti feticiste o delle parafilie. Alcune tecniche estreme per rendere più intenso ed elaborato il piacere, sono l'asfissia autoerotica, consistente nell'impedire un apporto normale di ossigeno ed il self-bondage (legarsi da sé). Queste ultime due pratiche possono rivelarsi molto pericolose.
Maschile
Gli uomini sembra usino meno tecniche di masturbazione, ed anche per
loro, influiscono gusti e preferenze individuali. Le tecniche usate
possono differire tra uomini circoncisi
e non circoncisi, dato che alcune tecniche adottate dagli uni, sono
spesso dolorose per gli altri. La masturbazione maschile è chiamata in
gergo "sega".
La tecnica più comune, consiste nel tenere semplicemente il pene in
erezione fra le dita chiuse a pugno, con una stretta analoga a quella
che potrebbe essere quella della vagina, e muovendo la mano
ritmicamente lungo l'asta del pene fino a raggiungere l'orgasmo. Negli
uomini non circoncisi, la stimolazione progressiva deriva dal movimento
del prepuzio, il quale, anche per l'azione del frenulo, copre e scopre ritmicamente il glande.
Questa azione del prepuzio evita il contatto fra la mano e il glande
stesso, riducendo di molto l'attrito, il quale comporta in genere una
sensazione di fastidio. Per gli uomini circoncisi invece la
stimolazione avviene sempre muovendo ritmicamente la pelle intorno al
glande che si copre e scopre interamente: molti massaggiano
direttamente il glande stesso (anche usando un lubrificante per ridurre
l'attrito) e il suo bordo. Alla grande sensibilità del pene
contribuisce anche le sottigliezza ed elasticità della pelle che lo
ricopre, dello spessore di pochi decimi di millimetro, nonché la sua
straordinaria mobilità rispetto al tessuto sottostante.
Un'altra tecnica consiste nell'unire il dito indice e il pollice a
cerchio attorno all'asta del pene, circa a metà lunghezza, e muovere la
pelle ritmicamente lungo l'asta, facendo nascere la sensazione di
piacere e incrementandola fino al raggiungimento dell'orgasmo ed
all'eventuale eiaculazione, la quale non sempre avviene, specialmente in età puberale
Molti maschi riescono a protrarre a lungo la sensazione di piacere,
rallentando o sospendendo la stimolazione un attimo prima del
raggiungimento dell'orgasmo, e riprendendola subito dopo, ripetendo il
ciclo anche più volte. Questi soggetti, in possesso di un notevole
autocontrollo, gustano infine un orgasmo particolarmente appagante e
subiscono di meno il cosiddetto periodo refrattario.
Una tecnica meno comune è il giacere a faccia in giù su una
superficie morbida, come un materasso,o un cuscino, e strofinare il
pene contro di essa fino a raggiungere l'orgasmo. Questo tipo di
masturbazione viene praticata maggiormente nella fascia di età che va
dai 15 ai 18 anni visto che è anche molto meno conosciutaì;
questo tipo di autoerotismo provoca quindi un maggior piacere al
momento dell'eiaculazione. Altre tecniche ancora prevedono l'uso di una
vagina artificiale o altro simulacro per la masturbazione.
Per quanto riguarda la masturbazione ad opera del partner essa può
essere praticata con diverse parti del corpo come mani, piedi (footjob), cosce, oralmente (sesso orale) o, se il partner è di sesso femminile, con l'ausilio del seno, in questo caso è chiamata volgarmente "spagnola".
Al piacere della pratica masturbatoria, in cui è coinvolto il pene,
può aggiungersi contemporaneamente il piacere della semplice
stimolazione dei testicoli
o l'anale, consistente nella stimolazione con un dito della mano libera
dello sfintere anale; tale stimolazione può avvenire con il semplice
contatto o con la penetrazione del dito nello sfintere. Alcuni
considerano, infatti, la prostata (la ghiandola che secerne il liquido seminale) come la zona di massima sensibilità erogena negli uomini. Questa può essere stimolata, come già detto, inserendo le dita o in alternativa un dildo adeguatamente lubrificati, nel retto attraverso l'ano; questa tecnica, detta postillonage porta in alcuni individui ad orgasmi
di intensità notevolmente maggiore. Similmente, un partner sessuale può
offrire masturbazione con le mani o la bocca, inserendo la lingua (rimming) o un dito ben lubrificato nel retto.
Il momento dell'eiaculazione può essere controllato, indossando un profilattico
di forte spessore o un tipo specifico definito "ritardante". In ogni
caso la pratica più diffusa è recarsi a terminare l'atto sul wc o sul
lavabo in modo tale che lo sperma emesso vi defluisca agevolmente.
Inoltre molti uomini si masturbano solitamente sotto la doccia e ciò
evita il pericolo di sporcare l'ambiente con la propria eiaculazione.
In alternativa è possibile, all'approssimarsi del momento liberatorio,
tenere in prossimità della testa del pene un fazzoletto nel quale
vengano a raccogliersi gli schizzi di seme che segnanalano la
conseguita soddisfazione carnale. Esiste anche una controversa tecnica
di controllo dell'eiaculazione consistente nel premere sul perineo, un punto circa a metà strada fra lo scroto e l'ano, poco prima di eiaculare: quest'azione può spingere lo sperma dentro la vescica, e a lungo termine porterebbe secondo alcuni a danni dovuti alla pressione sui nervi e sui vasi sanguigni del perineo Si dice orgasmo asciutto quello raggiunto trattenendo l'eiaculazione (o di chi è troppo giovane per eiaculare). I sostenitori del sesso tantrico affermano che tale tecnica può essere appresa e che può abbreviare il periodo refrattario
Alcuni hanno notato una connessione fra la circoncisione e la
frequenza della masturbazione. Tale relazione è tuttavia argomento che
rimane assai controverso e poco esplorabile coi tradizionali metodi
sondaggistici. Riportiamo comunque a titolo di lettura un sondaggio
condotto su 1410 uomini nel 1992 negli Stati Uniti (Laumann),
il quale sembrerebbe aver scoperto che: "Il 49% degli uomini circoncisi
riferisce di masturbarsi almeno una volta al mese, contro il 34%
riportato dai non circoncisi."
Femminile
Le tecniche di masturbazione femminile sono più numerose e più varie
di quelle maschili, e sono influenzate da un certo numero di fattori e
di preferenze individuali.
L'immaginazione
sembrerebbe rivestire un ruolo fondamentale, soprattutto nella
masturbazione femminile; infatti molte donne per goderne appieno e
raggiungere l'orgasmo,
hanno bisogno di dedicare un tempo considerevole ad una fase
"preliminare" in cui lasciarsi andare ad evocare fantasie stimolanti.
Tali tecniche includono lo sfiorare o lo strofinare la vulva e soprattutto il clitoride
con il dito indice o medio, o entrambi: questo è piacevole per la
maggior parte delle donne, soprattutto se si accarezzano allo stesso
tempo il seno e i capezzoli. L'inserimento di anulare e medio, per
stimolare la parete interna-anteriore della vagina, consente di
comprimere il palmo della mano sul clitoride; in questo modo si modula
una pluristimolazione (interna ed esterna) che conduce a notevoli
contrazioni orgasmiche. A volte una o più dita possono essere inserite
nella vagina per manipolare ripetutamente la parete interna anteriore,
dove è situato il punto G. Allo scopo di ottenere una migliore stimolazione possono anche essere usati degli ausili alla masturbazione, come vibratori, dildo e palline Ben Wa;
per alcune donne è preferibile la stimolazione anale, in virtù della
presenza in questo muscolo di un notevolissimo numero di terminazioni
nervose; nel caso vi sia penetrazione, spesso si usa del lubrificante per facilitarla.
Le preferenze delle donne, sul modo e nel luogo dove masturbarsi sono varie, alcune scelgono la vasca da bagno
o la doccia, usando il flusso d'acqua tiepida per stimolare il
clitoride; altre invece cavalcano un cuscino, tenendo le gambe ben
allargate per stimolare il clitoride attraverso le grandi labbra e gli
abiti come nel frottage.
Alcune donne amano masturbarsi in presenza di altre donne, che spesso
le aiutano nell'azione. Se è presente un partner, può essere gradita la
stimolazione con varie parti del suo corpo; la lingua solitamente
riveste in ciò un ruolo fondamentale, ma anche altre parti del corpo
possono essere di gradimento, piede, gomito, naso, ecc. Alcune donne
raggiungono l'orgasmo anche solo guardando i loro partner masturbarsi.
Si tratta di una forma di autoerotismo emulativo. Alcune donne si
masturbano inserendo nella vagina oggetti di grosse dimensioni dalla
forma fallica. Al pari degli uomini, anche una percentuale di donne
amano masturbarsi vedendo filmati o riviste a sfondo erotico. Ancora,
alcune donne sono capaci di raggiungere l'orgasmo accavallando
strettamente le gambe e stringendo i muscoli delle cosce per creare
attrito: è possibile masturbarsi in questo modo anche in pubblico,
senza essere notate, anche pedalando in bicicletta, il sellino può
tradursi involontariamente in oggetto di stimolo.
Alcune donne considerano ancora la masturbazione come una attività secondaria e "sostitutiva" del coito. Psicologi e sessuologi
sono invece concordi nel considerarla una pratica che, oltre alla
funzione di fonte di piacere, ha l'importante funzione di conoscimento
del proprio corpo.
Le ricerche mostrano infatti che le donne che riescono a raggiungere
l'orgasmo attraverso la masturbazione sono avvantaggiate nel riuscire a
raggiungerlo anche nel rapporto con il partner.
Raggiungere l'orgasmo con la masturbazione può essere più facile che
raggiungerlo con la penetrazione; è anche per questo motivo che molte
donne si stimolano la clitoride con le dita anche durante il rapporto
sessuale, oppure chiedono al partner di farlo. La masturbazione
femminile è anche chiamata con il termine "Ditalino".
La masturbazione tra gli animali
La masturbazione può avvenire anche tra gli animali. È il caso tanto
di scimmie antropomorfe quanto di animali domestici come i cani. Tra i
cani di sesso maschile, per esempio, la masturbazione è possibile
inserendo il pene tra una delle zampe posteriori e una di quelle
superiori incrociate, in posizione sdraiata su un lato. Il cane intento
nella masturbazione inizia quindi a muoversi come se si stesse
accoppiando.
Stime sulla frequenza della masturbazione per età e sesso
La masturbazione può avvenire sin dall'infanzia quando il bambino
scopre che l'area genitale, se stimolata, fornisce piacere(questo
avviene circa a 11 anni) , e viene cercata ancor di più a partire dalla
pubertà,
mentre può diventare meno frequente dopo i primi rapporti con un/una
partner o con l'avanzare dell'età. È una pratica che accompagna molti
individui per tutta la vita. Le domande sulla frequenza della
masturbazione e sull'età in cui viene ricercata consapevolmente dai
ragazzi è stata posta in molti studi clinici, scolastici e in parecchi
sondaggi informali. Ne riportiamo uno, a titolo di semplice lettura,
che ovviamente ha tutti i limiti propri dei sondaggi e delle modalità
con i quali essi vengono effettuati (per esempio esso non fornisce una
categorizzazione demografica dei partecipanti, che sono soltanto i
lettori di una rivista urbana di Toronto, né la loro storia sessuale,
perciò non può rappresentare la popolazione media generale; è inoltre
da considerare la tendenziale reticenza delle persone a parlare di
tematiche così intime, anche quando si tratta di sondaggi anonimi).
Il sondaggio in questione è del 2004 della rivista NOW di Toronto ([1])
ed ha ricevuto migliaia di risposte. Esse mostrano che una schiacciante
maggioranza di maschi – 81% – ha iniziato a masturbarsi consapevolmente
fra i 10 ed i 15 anni. Tra le femmine, la stessa fascia di età mostrava
una più modesta maggioranza del 55%. Non è insolito tuttavia iniziare
molto prima, cosa che è più comune fra le ragazze: il 18% di esse ha
iniziato prima dei 10 anni, e il 6% addirittura prima dei sei.
Sempre secondo il sondaggio di cui sopra:
la frequenza della masturbazione diminuisce dopo i 17 anni di età:
questo declino è più netto fra le ragazze e più graduale fra i ragazzi.
Mentre le ragazze fra i 13 e i 17 anni si masturbano in media almeno
una volta al giorno (quasi altrettanto spesso dei loro coetanei maschi)
le donne adulte lo fanno solo 8 o 9 volte al mese, contro le 18-22
degli uomini di pari età.sembrerebbe che la capacità di masturbarsi declini con l'età: gli
adolescenti dichiarano di potersi masturbare anche sei o più volte al
giorno, mentre gli uomini di mezza età fanno fatica a eiaculare anche
una volta al giorno soltanto.
Essendo il tema principale della sessualità infantile, la masturbazione è stata osservata in bambini molto piccoli. Nel libro Human Sexuality: Diversity in Contemporary America, di Strong, Devault e Sayad, gli autori precisano che un
bimbo può ridere nel suo lettino mentre gioca con il suo pene eretto
(sebbene non eiaculi). Le bambine a volte muovono ritmicamente i loro
corpi, quasi con violenza, apparentemente sperimentando un orgasmo.
Sulle leggende circa gli effetti positivi o negativi sull'organismo
Esistono molte voci e leggende in gran parte delle culture
su questa pratica, che possono essere dirette ad incoraggiarla (si
pensi ai riti di alcune popolazioni africane che pensano di rendere più
fertile la terra spargendovi sopra il proprio seme) o anche al fine di
scoraggiarla. In quest'ultimo caso non di rado sono state spacciate
come verità assolute, dicerie assolutamente prive del minimo fondamento
scientifico oggettivo, nei più svariati periodi storici o culture.
Questo fenomeno è da mettere in relazione anche al grado di controllo
che la morale di ogni epoca specifica rivestiva sui comportamenti delle persone nei vari momenti storici, luoghi, "strati sociali".
Per citare due esempi tradizionali, la masturbazione porterebbe alla cecità, o ad incurvamenti della colonna vertebrale (forse in riferimento al tentativo di auto-suzione del pene).
Tali tesi trovarono tra i loro sostenitori il medico inglese Bekker che nel 1771 pubblicava il libro dal titolo: Dell'onania, ovvero dell'odioso peccato dell'auto-polluzione con tutte le sue logiche conseguenze in entrambi i sessi; con suggerimenti spirituali e medici, e il medico svizzero calvinista Samuel Tissot il quale nel 1760 pubblicava un trattato sulle malattie prodotte dalla masturbazione. Autori come Rousseau e Voltaire assunsero posizioni analoghe.
Negli Stati Uniti uno dei maggiori oppositori della masturbazione fu il medico John Harvey Kellogg (l'inventore dei Corn flakes) che sostenne l'alimentazione a base fibre come lotta all'autoerotismo da lui definito "crimine abominevole".[1]
In realtà non è stata provata nessuna influenza negativa della masturbazione sulla salute fisica. Da uno studio [2] svolto da un gruppo di ricerca australiano, condotto da Graham Giles presso il Cancer Council Victoria di Melbourne, e pubblicato il 16 luglio 2003 sul British Journal of Urology,
è invece emerso che eiaculare almeno cinque volte a settimana,
soprattutto in giovane età, porta ad una riduzione del rischio di
cancro alla prostata
fino al 65 per cento. Lo studio ha indicato inoltre che le eiaculazioni
raggiunte tramite masturbazione sarebbero più efficaci per la
prevenzione rispetto a quelle raggiunte in seguito alla penetrazione,
perché in quest'ultimo caso potrebbero venire trasmesse malattie che
aumentano il rischio di cancro.
Considerazioni dal punto di vista della psicologia
La masturbazione è genericamente considerata, soprattutto nella fase della pubertà, un mezzo per prendere confidenza con i cambiamenti del proprio corpo
e acquisire familiarità e coscienza di sé, oltre che, ovviamente, un
modo per ricavare puro piacere. In quest'ottica, di taglio
psicologico-educativo, la conoscenza di sé derivante dalla
masturbazione può costituire una buona base di partenza per ottenere un
maggiore soddisfacimento anche nei rapporti con i partner.
L'assoluta preferenza della masturbazione al rapporto, così come la masturbazione compulsiva (al pari di tutte le pratiche che assumono connotati compulsivi) in particolare nell'età adulta, sono spesso sintomo di un disagio psicologico o di difficoltà relazionali e sessuali.
Aspetti religiosi Nell' ambito Cristiano la masturbazione è condannata come atto
impuro in particolare modo dalla chiesa cattolica e dal mondo
evangelico pentecostale, fra le poche organizzazioni religiose
Cristiane ad accettare la masturbazione come un normale comportamento
dell' uomo c' è l' unione delle Chiese Evangeliche Valdesi e Metodiste
e la Jesus family(ex bambini di Dio) che non considerano un peccato la
masturbazione.
La masturbazione nella storia
La prima testimonianza della masturbazione risale a 28000 anni fa, infatti nel 2005 fu trovato in Germania, nella caverna di Hohle Fels, un fallo di pietra levigata risalente a tale epoca probabilmente utilizzato come dildo.
Nella religione degli antichi egizi il dio Atum, attraverso la masturbazione, facendo uscire il proprio sperma, diede vita ai primi esseri viventi.
Tra gli antichi greci, invece, la masturbazione era considerata un atto naturale. Il filosofo Diogene il Cinico, addirittura si masturbava in pubblico. Galeno
di Pergamo, invece, consigliava agli uomini di masturbarsi per regolare
la produzione dei liquidi corporei ed alle donne per curare i disturbi
nervosi.
if (window.runOnloadHook) runOnloadHook();
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Sesso Orale
Sesso orale
Sesso orale è il termine con cui comunemente ci si riferisce alle pratiche sessuali che richiedano l'uso della bocca e della lingua per la stimolazione erotica degli organi genitali, maschili o femminili. Storia
Il sesso orale è stato considerato un tabù in gran parte delle nazioni occidentali sin dall'inizio del Medio Evo,
in particolare a causa dello stretto ed esclusivo nesso fra sessualità
e procreazione, imposto dal cristianesimo. In funzione di questa
connessione, ogni altro tipo di sessualità, non collegata alla
riproduzione, risultava quindi impura e perciò severamente proibita.
Prima di allora, entro certi limiti, la pratica del sesso orale era
generalmente accettata in quelle culture che praticavano regolarmente e
socialmente la balneazione (terme, bagni pubblici) . Anche in questi casi vi erano dei notevoli tabù: nell'antica Roma
precristiana le attività sessuali di tipo orale erano generalmente
viste in un'ottica di sottomissione e controllo. Ciò è evidenziato da
due parole latine che descrivono l'atto: irrumare (penetrare oralmente) e fellare (essere penetrati oralmente).
In questo sistema, era considerata un'aberrazione per un maschio essere penetrato (o controllato) da un'altra persona di classe sociale inferiore. Questa stessa logica permetteva ad un uomo di ricevere la fellatio da una donna o da un altro uomo di una classe sociale inferiore (come uno schiavo o un debitore), perché avrebbe diretto le azioni della persona di classe inferiore.
I romani consideravano il sesso orale come pratica molto più deplorevole rispetto, per esempio, al sesso anale: si diceva che chi era noto praticarlo soffriva di alito pesante ed era spesso un ospite sgradito a tavola . Si pensava che fossero state le donne di Lesbo, ad aver introdotto la pratica della fellatio, e si diceva che usassero tingere di bianco le labbra con il seme.
Così, mentre in Grecia la persona che eseguiva il sesso orale era considerata attiva e quella che lo riceveva era considerata passiva ,
nei tempi della Roma antica eseguire la fellatio ed il cunnilingus era
considerata una pratica passiva e perciò deplorevole per un maschio, ed
il sesso orale tra membri di classi sociali basse era considerato
atteggiamento ancor più vizioso e quindi spesso visto come tabù Quindi eseguire qualsiasi tipo di sesso orale era considerato passivo (nel senso di sottomettente) mentre ricevere il sesso orale era considerato attivo (ovvero riflesso di una attività controllante).
A tal proposito, Catullo, nel suo carmen XVI, scrive:
(LA)
« Pedicabo ego uos et irrumabo,
Aureli pathice et cinaede Furi,
qui me ex uersiculis meis putastis,
quod sunt molliculi, parum pudicum.
nam castum esse decet pium poetam
ipsum, uersiculos nihil necesse est;
qui tum denique habent salem ac leporem,
si sunt molliculi ac parum pudici,
et quod pruriat incitare possunt,
non dico pueris, sed his pilosis
qui duros nequeunt mouere lumbos.
uos, quod milia multa basiorum
legistis, male me marem putatis?
pedicabo ego uos et irrumabo »
(IT)
« Io ve lo ficcherò in bocca e nell'ano
Aurelio bocchinaro e Furio culattone,
a voi, che per certi miei versi, è vero,
un po' sconci, mi credete un degenerato.
Un poeta all'altezza dev'essere casto
lui stesso, non certo i suoi versi,
che di fatto hanno arguzia e sapore
proprio in quanto un po' spinti e senza pudore
e in grado d'eccitare quel certo prurito,
non dico nei ragazzi, bensì nei caproni
ormai incapaci nel darci dentro coi fianchi.
Voi, perché leggete di tutti quei baci a milioni,
voi non pensate che io sia maschio a dovere?
Io ve lo ficcherò in bocca e nell'ano. »
La pratica era tabù anche per ragioni di igiene.
Nell'antica Roma, infatti, i genitali erano ovviamente una parte del
corpo non particolarmente pulita e perciò si riteneva che il sesso
orale avrebbe reso la bocca sporca e avrebbe costituito un potenziale
rischio per la salute.
Storia moderna
Le disposizioni in materia religiosa, specialmente del cristianesimo, verso gli atti sessuali non direttamente finalizzati alla procreazione,
hanno reso di fatto questa pratica poco diffusa in Europa. La
liberalizzazione dei costumi sessuali, a partire dai filmati erotici
degli anni '30 fino ai giorni attuali, ha fatto sì che il sesso orale
terminasse di essere un tabù
e lo ha in un certo senso "sdoganato". Ciò ha avuto riflessi sul
costume, tanto che opere cinematografiche come le seguenti presentano
alcune scene esplicite di sesso orale:
E Johnny prese il fucile, di Dalton Trumbo, 1971Il portiere di notte, di Liliana Cavani, 1974;Ecco l'impero dei sensi, di Nagisa Oshima, 1978;Una spirale di Nebbia, di Eriprando Visconti, 1990;The Brown Bunny, di Vincent Gallo, 2003;Swimming Pool, di François Ozon, 2003;Battaglia nel cielo, di Carlos Reygadas, 2005.
Oggi praticare il sesso orale è considerata un'attività, sia dal
punto di vista attivo che da quello passivo, complementare o, per
alcuni e/o in alcune circostanze, alternativa al rapporto sessuale
completo; spesso esso viene praticato nell'ambito dei preliminari al rapporto vero e proprio, ovvero come forma di petting.
Casi di interesse giudiziario
Il sesso orale è stato oggetto di diverse vicende giudiziarie, anche
clamorose; ciò dipende anche dalla particolare considerazione che
questo tipo di sessualità riveste in alcune culture, secondo le quali
esso non può considerarsi un vero e proprio rapporto sessuale, ma una
forma di contatto "improprio" che non comporta lo stabilirsi di una
relazione sessuale a tutti gli effetti.
Il sesso orale è al centro della vicenda che riguarda il primo caso di violenza sessuale di una donna su un uomo, avvenuto in Norvegia. Nel gennaio del 2005,
un ragazzo, rimasto a dormire in casa di amici dopo una festa, è stato
svegliato dalla sua amica che gli stava praticando del sesso orale. Il
compagno della ragazza si era assunto il compito di fotografare
l'evento. Durante il processo il ragazzo sottoposto al sesso orale si è
dichiarato contrario all'atto, contro quanto affermato dagli altri due.
La ragazza è stata condannata a 9 mesi di carcere e cinquemila euro di
multa.[1]
Nel
2006, a seguito della denuncia di una moglie tradita con del sesso
orale, l'Alta Corte di Taiwan ha decretato che il rapporto orale non
implica tradimento, poiché la legislazione vigente non equipara il
sesso orale a un rapporto completo che per le leggi taiwanesi consiste
esclusivamente nel contatto dei genitali di entrambi i partner. A
seguito della denuncia ben quarantanove uomini di legge si sono riuniti
per decidere in materia. Il sesso orale non è stato considerato
adulterio e la legge non è stata aggiornata.
Il sesso orale era illegale fino a poco tempo fa in 22 Stati federati degli Stati Uniti d'America,[2] così come in altre nazioni del mondo; spesso le leggi che ne dichiaravano l'illegalità proibivano anche la sodomia.
Tuttavia, queste leggi sovente erano dirette solo a coppie omosessuali,
o per lo meno applicate solo in riferimento a tali coppie. Nel 2003 queste leggi sono state dichiarate illegittime e sia i rapporti omosessuali che il sesso orale sono stati resi legali.
La questione sulla definizione di sesso orale è diventata preminente negli Stati Uniti nel 1998, con lo scandalo Lewinsky: il presidente statunitense Bill Clinton dichiarò davanti ad una corte di non avere mai avuto una relazione sessuale con la stagista Monica Lewinsky,
nonostante avesse ripetutamente ricevuto da questa sesso orale. In
questo caso egli stesso definì il sesso orale "rapporto improprio" per
scagionarsi dall'accusa di aver mentito davanti alla corte, presso la
quale era stato accusato per la suddetta relazione.
Ruolo del sesso orale nelle pratiche sessuali
Molte persone scelgono il sesso orale come alternativa al rapporto
sessuale, anche con l'obiettivo di evitare i possibili effetti
fecondativi del rapporto completo. Va tuttavia ribadito che il sesso
orale non è un metodo di contraccezione, ma semplicemente un atto sessuale che evita il contatto diretto dello sperma con la vagina.
Sebbene molte persone siano disgustate al solo pensiero del sesso
orale, sono però altrettante quelle che lo considerano molto piacevole
e in alcuni casi lo preferiscono alla penetrazione vera e propria. Spesso questa attività è ritenuta parte integrante di quella fase che in un rapporto sessuale è detta dei "preliminari".
Gli organi sessuali non sono le uniche parti anatomiche ad essere
molto sensibili e ricche di terminazioni nervose: anche la bocca, la
lingua e le labbra lo sono; per questo motivo il piacere del sesso
orale non si limita unicamente alla persona che lo riceve.
Il sesso orale può anche agevolare la successiva eventuale penetrazione, in particolare laddove l'eccitazione che esso produce nella donna che lo riceve, ne migliora la lubrificazione vaginale, agevolando l'ingresso del pene. La pratica del sesso orale sul pene del maschio, inoltre, ne favorisce l'erezione e può essere utilmente adottata per risolvere temporanei deficit erettivi, dovuti ad es. a cause psicologiche transitorie.
Tecniche
Fellatio
Questo tipo di stimolazione, che può portare all'orgasmo ed all'eiaculazione,
non è per forza dovuto alla suzione come si può pensare, ma più sovente
allo stesso meccanismo del coito genitale: il partner stimola il glande
con labbra e lingua, in genere tenendo fermo il pene con la mano o
accarezzandolo, coinvolgendo eventualmente nell'azione anche i
testicoli.
A questo si aggiunge il profondo coinvolgimento psico-emozionale.
Secondo alcuni psicologi molti maschi considerano l'offrire il
proprio pene a pratiche di sesso orale come un accrescimento del
proprio ego, ritenendo che un tale atto sia una forma di dominazione
del partner.
Deep throating
Una tecnica, definita in inglese deep throating, ("gola profonda" - dal celebre film omonimo)
è quella in cui l'intero pene eretto viene introdotto nella bocca.
Poiché di solito il pene eretto è più lungo della profondità della
bocca, questa tecnica richiede di "inghiottirne" una parte; ciò è
possibile solo: sopprimendo il riflesso istintivo a vomitare che si genera, ad esempio, quando ci si infila un dito in gola; per eseguire il deep throating chi lo offre deve prima di tutto rilassare i muscoli faringei
mentre viene gradualmente inserito il pene eretto. La posizione più
favorevole da assumere per eseguirlo è quella inversa al partner (tipo
69, per intendersi) poiché il pene eretto ha un andamento obliquo ed
ascendente con un'angolazione di 45 gradi che risulta incompatibile con
quello della gola che invece ha un andamento discendente e verticale.
Qualora si praticasse la fellatio in posizione stante (per esempio
inginocchiati), è indispensabile flettere il pene eretto del partner
per portarlo almeno in una posizione orizzontale.
L'Irrumatio
La pratica dell'irrumatio è simile alla fellatio ma comporta la
penetrazione della bocca come orifizio passivo, rendendo la persona
penetrata passivamente coinvolta, ossia con poco controllo sull'atto.
Cunnilingus
La vulva, in particolar modo il clitoride, viene baciata
e leccata. Anche l'ingresso della vagina può essere stimolato con la
lingua. Per alcune donne il cunnilingus, specialmente se ricevuto da un
partner allenato, è molto più efficace della penetrazione nel portarle
all'orgasmo.
Alcune persone ritengono che mormorare durante il cunnilingus (od anche durante la fellatio) aumenti la soddisfazione della partner. Il comico Sam Kinison, suggerì in un numero di cabaret, di disegnare con la lingua lettere dell'alfabeto durante il cunnilingus. Lo spunto ironico è stato ripreso anche dall'italiano Daniele Luttazzi, che parla di polinomi. Ma soprattutto é stato utilizzato nel film Cruel Intentions nel quale Ryan Phillippe seduce ed inizia al sesso una giovanissima Selma Blair recitandole l'alfabeto.
L'odore, a volte pungente, del sesso della partner può risultare
gradito ad alcuni (una pratica consiste nel respirare tali odori) ed
infastidire altri. Una corretta e tempestiva igiene intima, in ogni
caso, del resto suggerita dal buon senso in qualsiasi tipo di rapporto
sessuale, può evitare la formazione di odori sgradevoli, che in
generale sono da attribuirsi alla presenza di batteri e alla
decomposizione di tessuti e secrezioni.
Il Facesitting
Il facesitting (letteralmente 'sedersi sulla faccia') è una
forma di cunnilingus o anilingus in cui chi lo riceve ha un ruolo
attivo e si siede sul viso della persona che lo offre, premendolo coi
propri genitali o con il proprio sedere. Come nell'irrumatio, la
persona che offre il sesso orale durante il facesitting ha un ruolo
esclusivamente passivo.
Sessantanove
La posizione del 69 fra due donne
Il sesso orale può essere eseguito da entrambi i partner allo stesso momento, nella posizione del 69. La posizione è così chiamata perché il numero sessantanove
richiama da un lato la forma delle cifre 6 e 9 simili a persone
stilizzate, e dall'altro suggerisce una loro posizione affrontata e
reciprocamente inversa.
Il
sesso orale reciproco e contemporaneo è considerato da taluni di
particolare soddisfazione per la sua profonda valenza ideologica, in
quanto rappresenterebbe un momento alto di reciprocità partneriale,
durante il quale il piacere viene vissuto da entrambi i partner non
solo in contemporanea, ma al tempo stesso come una donazione ed una
ricezione. Per altri invece (che semmai lo vivono esclusivamente in
senso fisico), il piacere dato e ricevuto al tempo stesso non è
particolarmente gradito, in quanto non permetterebbe di concentrarsi –
e quindi di vivere intensamente – né sull'uno né sull'altro piacere,
preferendo pertanto che i momenti di donazione siano alternati ai
momenti di ricezione del soddisfacimento sessuale, senza mai farli
coincidere; dunque di fatto evitando il 69
Le posizioni che si possono assumere durante un 69 sono: quella in
cui entrambi i partner sono affrontati stando distesi su di un fianco;
oppure quella in cui uno dei due si dispone sopra l'altro.
Nella posizione distesi sul fianco, il sesso orale può avvenire in
modo statico (nel qual caso la stimolazione reciproca avviene
soprattutto con la lingua o con le labbra); oppure in modo dinamico,
quando i movimenti ritmici del bacino dell'uno o di entrambi i partner
rendono il rapporto orale simile ad un coito (nel qual caso la
stimolazione è data soprattutto dal fondo della bocca e dalla gola).Nella posizione in cui uno si pone sopra l'altro, è possibile
scegliere fra quella distanziata e quella ravvicinata. In entrambe è
necessaria una buona intesa fra i due partner ed una grande attenzione
dell'uno verso l'altro.
- Nella posizione distanziata, un partner (in genere l'uomo) si pone
in ginocchio poggiando le mani a terra (“alla caprinaâ€), mentre l'altra
persona gli si distende al di sotto supina. Se non vi è una sufficiente
intesa fra le due persone, la suzione del pene da parte della persona
supina risulterà alquanto faticosa e spiacevole, tanto per l'eccessiva
altezza a cui esso si troverà situato, quanto per lo spazio troppo
angusto esistente fra le gambe, obbligandola ad uno sforzo
supplementare di sollevamento della testa, sia che voglia avvicinarsi
in modo statico che in maniera ritmica.
- Un'intesa perfetta fra le due parti è invece indispensabile nella
posizione ravvicinata. Infatti, mentre la persona supina è
immobilizzata dal corpo del partner che le è disteso sopra, essa
rischia di venire soffocata dall'immissione del pene nella sua bocca
che le ostruirà ogni via di respirazione. Diversamente, una grande
soddisfazione vi può essere in questa posizione per entrambi i partner
quando la grande attenzione verso l'altro ed una piena intesa reciproca
porterà dapprima la persona in posizione dominante a farsi guidare dal
partner sottostante sia nel ritmo di penetrazione da assumere (che
dovrà tenere conto del ritmo di respirazione della persona
sottostante), sia riguardo la profondità massima possibile di
immissione del pene (oltre la quale vi sarebbe l'istintivo riflesso faringeo
di rigetto); e poi assumendo queste modalità e limiti concordati
insieme (semmai tacitamente, con piccoli gesti) per dare avvio ad un
pieno, soddisfacente, intensissimo rapporto orale, molto coinvolgente
per la sua completezza ed armonia.
Mormoratore (Hummer)
Chi riceve la fellatio o il cunnilingus può trovare piacevole se chi
esegue queste pratiche mormora o canta durante l'atto. Questo
effettivamente rende la bocca come un vibratore, anche se diversamente da un vibratore meccanico la bocca ha un lubrificante incorporato (la saliva). Un effetto simile può essere ottenuto posizionando un piccolo ma potente vibratore sotto la mascella,
facendo vibrare la lingua, cosa che può essere molto piacevole se fatta
in piccole quantità, ma può portare all'insensibilità di entrambi i
partner se usata eccessivamente.
Anilingus L'anilingus, detto anche rimming o rimjob, consiste nello stimolare
l'ano con la bocca e la lingua. Tale pratica può essere gradita sia
dagli uomini che dalle donne, in considerazione della identica sensibilità dell'ano in entrambi i generi sessuali.
Auto-stimolazione orale
Auto-fellatio
È il sesso orale praticato da un uomo su sé stesso: una forma di
masturbazione che consiste nello stimolare il proprio pene con la
propria bocca e lingua. In realtà, è un atto che alla stragrande
maggioranza degli uomini risulta impossibile; infatti non riesce se non
vi è la giusta combinazione di un corpo snello, di una notevole
flessibilità della spina dorsale, e di una sufficiente lunghezza del
pene, necessari per compiere questo atto.
L'auto-fellatio (selfsucking in inglese), laddove ricorrano
questi requisiti, può essere eseguita in diverse posizioni: stando in
piedi, stando in ginocchio, da seduti, oppure distesi supini. Di fatto
si distinguono sostanzialmente due posizioni: la posizione “a Câ€, e la
posizione “a Xâ€.
La posizione “a C†è la più frequente, e consiste semplicemente nel
flettere il torso in avanti, fino a raggiungere il proprio pene con la
bocca. Raramente essa viene eseguita stando in ginocchio (per la
consistenza delle cosce che urtano contro le costole inferiori), ed
ancora meno stando in piedi (postura più faticosa). La maggior parte
delle persone capaci di auto-fellatio la eseguono: stando seduti su di
una superficie piana (a terra o su di un letto) e divaricando le gambe;
stando seduti su di una postazione rialzata (una sedia, uno sgabello,
ecc.) nel qual caso vi è il vantaggio della spinta dei piedi che
permette un ulteriore avvicinamento del bacino; ed infine da una
posizione supina, stando sdraiati a terra o su di un letto e buttando
all'indietro le gambe come a voler fare una capriola all'inverso.La posizione “a X†è la più difficile di tutte e richiede una
estrema flessibilità, da veri e propri artisti circensi. È una
posizione “a C†dove però il corpo viene ulteriormente flesso (diremmo
oltre i 180 gradi), da risultare come arrotolato su se stesso. È
possibile eseguirla solo stando supini e buttando le gambe
all'indietro, facendo emergere fra le cosce prima la testa e poi tutto
quanto il torso e le braccia, ed infine bloccando le gambe rivoltate
indietro facendole passare sotto le proprie ascelle. In questa
posizione il mento viene a trovarsi ad altezza dei testicoli.
Esistono, sparse nel mondo, associazioni di cultori
dell'auto-fellatio (molte delle quali rintracciabili su internet). In
genere esse invitano ad una grande prudenza e cautela nell'eseguire
questa pratica, poiché per chi non è predisposto, tentativi frettolosi
e maldestri potrebbero portare a gravi danni alla colonna vertebrale [3].
La pratica dell'auto-fellatio offre diverse curiosità:
Una leggenda metropolitana, probabilmente fondata sulla risaputa intensa attività erotica del poeta Gabriele D'Annunzio,
ha attribuito a questo personaggio l'uso dell'auto-fellatio, resa
possibile in seguito ad una operazione per la quale egli si sarebbe
fatto asportare due costole.Un fotografo di professione, ha fatto dell'auto-fellatio il motivo
ispiratore per le sue foto artistiche. Immagini in bianco e nero o a
colori lo ritraggono nelle più svariate posizioni, dove risalta
nettamente il suo interesse per la forma e per le linee di contorno,
associati ad effetti chiaroscurali e di luminosità ricercati e
decisamente raffinati[4]Sull'isola di Bali
gli indigeni vendono ai turisti delle sculture in legno scuro (in
genere piccole come una castagna; ma ve ne sono anche di dimensioni più
grandi che raggiungono un'altezza fino a 20-30 cm circa) che ritraggono
un uomo corpulento a torso nudo vestito solo di un perizoma, seduto con
le gambe incrociate, e con la testa abbassata fino a nascondere il viso
nel suo grembo; il viso è incorniciato da una zigrinatura di dieci
tacche, che quindi dovrebbero corrispondere alle dieci dita con le
quali si coprirebbe gli occhi. Secondo alcuni il personaggio sarebbe Budda,
secondo altri invece una divinità indu o malese. Quando si interrogano
i locali al riguardo, le persone non vogliono pronunciarsi, forse per
pudore oppure perché riguarda un loro aspetto religioso. Infatti pare
che a Bali esista una setta segreta i cui aderenti praticherebbero
l'autospermofagia, esaurendo così in se stessi il loro ciclo vitale.
L'auto-fellatio
L'auto-cunnilingus
Auto-cunnilingus
L'auto-cunnilingus è l'auto-stimolazione orale della vagina. Solo una piccolissima parte delle donne riesce ad eseguire questa pratica sessuale.
Auto-anilingus
L'auto-anilingus è l'auto-stimolazione orale dell'ano. Pochissimi uomini e donne riescono ad eseguirlo.
Questioni sanitarie
Il liquido seminale contiene acqua, piccole quantità di sali minerali, proteine e zuccheri. Essendo una sostanza leggermente basica,
può avere un gusto amaro o salmastro a seconda dell'alimentazione della
persona; tuttavia, come tutti i fluidi sessuali maschili e femminili,
non è dannoso per chi sugge, se non per quanto riguarda eventuali malattie sessualmente trasmissibili.
Alcune leggende metropolitane descrivono il liquido seminale come nutriente e ricco di proteine;
ciò è vero solo in minima parte, dato che solitamente la quantità di
liquido seminale eiaculata è modesta e contiene meno del 5% di proteine.
Nel praticare il sesso orale, alcuni esagerano nel mordere i
genitali o nel graffiarli coi denti. Se il sesso orale viene eseguito
con molta veemenza è possibile provocare danni o abrasioni sia agli
organi genitali sia alle mucose orali.
Malattie sessualmente trasmissibili (MST o MTS)
Vi sono molte malattie trasmissibili tramite rapporti orali:
il virus dell'immunodeficienza umana HIV
di cui esistono due tipologie: la più diffusa è l'HIV-1, mentre l'HIV-2
è prevalente in Africa. Trasmissibile attraverso le secrezioni
(vaginali o lattee) ed eventuali tagli nella bocca o in prossimità di
essa;il virus del papilloma umano che genera il condiloma, delle verruche che si localizzano sul pene, nell' ano, o nelle mucose vaginali dove possono causare il carcinoma della cervice;l' herpes simplex
o labialis, di cui si conoscono due tipi di virus: l' HSV-1 che produce
una infezione non genitale; e l' HSV-2 che è la causa principale
dell'infezione genitale e neonatale. I pareri non sono univoci, ma
diversi studiosi ammettono che il virus può essere trasmesso dalle
regioni orali a quelle genitali e viceversa, durante il sesso orale;il virus di Epstein-Barr, nella trasmissione della mononucleosi infettiva tramite la saliva;il Cytomegalovirus, altro sierotipo della famiglia degli herpes virus.Altre malattie virali trasmissibili sono l' Epatite virale A e l' Epatite virale B.
Anche alcuni parassiti possono generare patologie trasmissibili, ad esempio:
il Trichomonas vaginalis, un protozoo flagellato, trasmissibile durante l'atto sessuale, in grado di colonizzare le pareti vaginali;batteri, tra i quali il più diffuso soprattutto a livello maschile, è il Neisseria gonorrea (gonococco) che provoca la gonorrea
quando infetta le pareti dell'uretra, generando risposta infiammatoria
e secrezioni purulente associate a dolori o bruciori durante la
minzione.Altri batteri collegati a patologia trasmissibile sono i Treponemi, di cui l'agente eziologico della sifilide,
con penetrazione della mucosa e formazione di ulcera non dolorante, e
nelle fasi tardive provoca rush cutaneo e papule diffuse dovute alla
risposta infiammatoria ed immunitaria.
Tutte queste malattie possono essere evitate con l'uso del
preservativo, sia quello tradizionale che quelli appositamente
progettati per il cunnilingus. Questi ultimi possono in ogni caso
essere sostituiti dall'uso di una qualsiasi barriera in lattice (ad es.
un preservativo tagliato) o anche da una semplice pellicola
trasparente, frapposta fra la bocca e i genitali femminili.
Curiosità
Gli esseri umani non sono gli unici animali a praticare il sesso orale. Infatti questa usanza è stata osservata sporadicamente anche nei bonobo (Pan paniscus), primati affini agli scimpanzé,
i quali sono soliti utilizzare il piacere sessuale come base per i
rapporti sociali all'interno del gruppo, ad esempio per la condivisione
del cibo o per fare pace dopo un litigio.
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Identità di Genere
Identità di genere
Il concetto di identità di genere, in alcune correnti della sociologia sviluppatesi negli Stati Uniti d'America a partire dagli anni settanta del Novecento, viene utilizzato per descrivere il genere
in cui una persona si identifica (cioè, se si percepisce uomo, donna, o
in qualcosa di diverso da queste due polarità). Secondo i ricercatori,
l'identità di genere può avere origini biologiche, tra cui lo sviluppo
e i fattori ormonali durante la gestazione, e venire in seguito
infuenzata dall'ambiente sociale e culturale in cui nasce il bambino o
la bambina, per poi consolidarsi dopo i due anni di età[1].
Non c'è comunque un'età precisa e risulta molto variabile anche l'età
in cui potrebbero sorgere eventuali problemi legati all'identità di
genere
"Identità di genere" in relazione a "ruolo" e "sesso"
Nella maggioranza della popolazione, l'identità, il ruolo di genere e il sesso biologico corrispondono (persone "cisgender"). Ad esempio, una donna cisgender:
ho gli attributi femminili (sesso)mi sento donna (identità)gli altri mi percepiscono donna (ruolo)
Idem nel caso di un uomo cisgender, dove però ovviamente sesso, identità e ruolo di genere saranno al maschile.
L'identità di genere è il modo in cui un individuo percepisce il proprio genere: questa consapevolezza interiore porta ad dire "io sono uomo" o "io sono donna".
Prima del XX secolo, il sesso di una persona era determinato
esclusivamente dall'apparenza dei genitali. In seguito, con la scoperta
del DNA e dei cromosomi,
ci si basò su questi per meglio determinare il sesso: era femmina chi
aveva genitali considerati femminili e due cromosomi XX, mentre era
uomo chi possedeva genitali considerati maschili insieme ad un
cromosoma X e uno Y. Tuttavia alcuni individui hanno combinazioni di
cromosomi, ormoni e genitali che non seguono le definizioni
tradizionali di "uomo" e "donna", mentre tra un individuo e l'altro i
genitali possono variare nelle forme o in alcuni casi presentarsi più
di un tipo di genitali o genitali difficili da classificare. Anche gli
attributi corporei correlati al sesso di una persona (forma del corpo,
peli del viso, timbro della voce ecc.) non sempre corrispondono con
quelli attribuiti al loro sesso basato sui genitali.
Ricerche recenti suggeriscono che circa il 2% delle nascite presenta
caratteristice più o meno divergenti da quelle assolutamente maschili o
femminili, ma la percentuale di casi che ricevono una chiurgia
"correttiva" è stimata intorno a 0.1-0.2%.
Nel caso delle persone transgender le espressioni relative al genere
differiscono dai canoni tradizionali, in relazione al sesso cromosomico
o basato sui genitali.
Il caso che permette di comprendere più facilmente come sia
necessario distinguere fra sesso e identità di genere è quello in cui
vengano rimossi i genitali esterni: quando questo avviene, o per un
incidente o intenzionalmente, la libido
e la capacità di esprimersi nell'attività sessuale cambiano, ma
l'identità di genere può restare invariata. Uno di questi casi è quello
di David Reimer, riportato nel libro As Nature Made Him
di John Colapinto: nel libro viene mostrata la persistenza di
un'identità di genere maschile e la tenace aderenza al ruolo di genere
maschile, in una persona che ha perso il pene subito poco dopo la nascita, per via di una circoncisione
sbagliata, nonostante, per "rimediare" al danno, il soggetto fosse
stato riassegnato costruendo chirurgicamente i genitali femminili.
Anche in casi di persone intersessuate "corrette" alla nascita si
riscontrano situazioni simili.
In vari casi, l'identità di genere di una persona può contrastare
fortemente con la sua apparenza esteriore maschile o femminile:
l'identità di genere va quindi oltre il sesso dell'individuo dedotto
dall'esaminazione dei genitali esterni e (in età adulta) dai caratteri
sessuali secondari.
Il termine tuttavia può essere usato anche per riferirsi al genere
che comunemente viene attribuito all'individuo, in base alle
caratteristiche tipiche del suo ruolo di genere
(vestiti, stile dei capelli, modo di parlare e di esprimersi,
atteggiamenti ecc.). Il ruolo di genere riguarda dunque un insieme di
elementi che suggeriscono esteriormente, quindi agli altri, la
categorizzazione sessuale di un individuo. Gli aspetti che vengono
associati ad un genere piuttosto che l'altro variano sensibilmente a
seconda della società, del periodo storico e del contesto culturale in
cui vive una determinata persona: in alcune società, la
categorizzazione è particolarmente rigida e polarizzata (una certa cosa
"è da femmina", un'altra cosa "è da maschio" e così via, definiti
secondo gli stereotipi di maschio e femmina), mentre la determinazione del sesso
è basata esclusivamente sugli organi genitali e attributi secondari
esteriori, per cui il ruolo di genere riguarda anche quel tipo di
attività e modi di esprimersi che vengono ritenuti opportuni e
appropriati a seconda degli organi genitali esterni degli individui (di
conseguenza, se queste attività e modi di esprimersi non sono ritenuti
corrispondenti ai genitali dell'individuo, vengono ritenuti inopportuni
e inappropriati e possono verificarsi diversi tipi di reazioni).
Anche la lingua e la tradizione in molte società prevedono una
categorizzazione degli individui o come maschi o come femmine, ma non è
così ovunque. Alcuni esempi:
Nella cultura del subcontinente indiano, le persone chiamate hijra
in genere non vengono considerate né uomini, né donne e hanno un ruolo
di genere differente. Nella maggior parte dei casi si tratta di
individui biologicamente maschi o intersessuali, ma sono presenti anche
individui biologicamente femmina.Società nella storia in cui gli eunuchi avevano dei ruoli prestabiliti.Fra i nativi americani, esistono categorie di genere multiple e alcune persone vengono chiamate "due spiriti".In alcune società polinesiane, le persone chiamate fa'afafine vengono considerate un "terzo sesso"
accanto al genere maschile e quello femminile. Sono biologicante
maschi, ma si vestono e si comportano in un modo considerato
tipicamente femminile. Secondo Tamasailau Sua'ali', almeno a Samoa, sono spesso fisiologicamente
incapaci di riprodursi; inoltre queste persone non vengono discriminate
e neanche trattate con condiscendenza, infatti vengono ritenute
appartenenti ad un genere sessuale naturale.
Problemi di discordanza col sesso biologico
Esistono persone nelle quali l'identità di genere e sesso biologico non corrispondono (le persone transgender, transessuali e diversi individui intersessuali): questa discordanza provoca una serie di conflitti interiori e di sofferenze e prende il nome di "disforia di genere" o viene diagnostica come disturbo dell'identità di genere (DIG). Oltre a queste difficoltà individuali, le persone disforiche subiscono ulteriori complicazioni e sofferenze (tra cui mobbing, discriminazione, violenza)
in quelle società o ambienti sociali in cui non vengono ammessi o
accettati degli atteggiamenti di espressione sociale (ruolo di genere)
differenti dal sesso biologico dell'individuo (transfobia).Cause di discordanza
Uno dei motivi di questa discordanza nelle persone intersessuali è
che alcuni individui hanno un sesso cromosomico che non si riscontra
nei loro organi genitali, per cause ormonali o anomalie cromosomiche, come la sindrome di Turner o la sindrome di Klinefelter: queste persone possono apparire esteriormente di un sesso (anche diverso da quello cromosomico), ma identificarsi nell'altro.Le cause nel transgenderismo o transessualismo sono meno chiare: sono state oggetto di diverse speculazioni e teorie, ma allo stato attuale delle ricerche, finora nessuna è stata ampiamente dimostrata.
Soluzioni
Dal 1953(n Italia dal 1982) è diventata possibile la riassegnazione chirurgica del sesso (RCS), con la prima vaginoplastica, mentre per i FtM è disponibile la falloplastica. Una persona che soffra di disforia di genere
può dunque cercare queste forme di intervernto medico per far
coincidere il proprio sesso con la propria identità di genere.
L'adeguamento del sesso non si limita, almeno in Italia alla sola operazione chirurgica, ma consiste invece in un lungo percorso di transizione,
alla fine del quale, per la legge italiana, l'individuo viene
riconosciuto appartenente a tutti gli effetti nel genere in cui si
identifica.
Alcune persone con disforia di genere mantengono i genitali nella
forma in cui son nati, ma vivono comunque un ruolo di genere coerente
con la propria identità di genere. Altre persone rifiutano le
tradizionali identità di genere maschile o femminile.
Formazione e sviluppo nell'individuo
La formazione dell'identità di genere è un complicato processo che
inizia col concepimento e coi diversi fattori biologici durante la
gestazione. Si sviluppa quindi durante le esperienze dei primi anni di
vita sotto l'infuenza dei fattori socio-culturali in cui nasce
l'individuo.
Alcune ricerche indicano che l'identità di genere si consolida nella
primissima infanzia e in seguito resta stabile. Queste ricerche si
svolgono generalmente chiedendo a persone transessuali quando si erano
rese conto, per la prima volta, che il ruolo di genere impostogli dalla
società non combaciava con la loro identità di genere Questi studi stimano che l'identità di genere si formi all'età di circa 2-3 anni.
Alcuni tuttavia contestano queste ricerche statistiche, sostenendo
che soffrono di un difetto di campionamento, infatti potrebbero essere
fuorvianti, se non viene interrogato anche un gruppo di controllo per
verificare a che età le persone non-transessuali diventano consapevoli
delle loro identità e ruoli di genere.
Una seconda critica, che viene mossa sulla validità di queste
ricerche, viene dal fatto che la terapia di sostituzione ormonale e la
riassegnazione chirurgica del sesso sono generalmente controllate dagli
psichiatri: una delle cose che viene chiesta, per distinguere fra i
"veri" individui transessuali e gli altri, è infatti proprio a quale
età si sono identificati per la prima volta nell'"altro" sesso. Le
persone transessuali potrebbero perciò sentire di dover dare la
risposta "corretta", per avere più speranze di ottenere gli ormoni. Patrick Califia, autore di Sex Changes and Public Sex,
ha indicato che questo gruppo di persone ha una chiara consapevolezza
di quali risposte dare alle domande del sondaggio, in modo da essere
considerate idonee alla terapia ormonale sostitutiva e/o alla rieassegnazione chirurgica:
« Nessuno
dei ricercatori sembra rendersi conto che loro stessi sono responsabili
di creare una situazione, in cui la gente transessuale deve descrivere
un insieme fisso di sintomi e recitare una storia, che viene
chiaramente elaborata secondo modi prestabiliti, in modo da poter
ottenere dal dottore il permesso per quello che invece dovrebbe essere
un loro inalienabile diritto »
Questo tipo di critiche riguardano principalmente il metodo di indagine
e le "terapie" psicologiche forzate (in contrapposizione ad una
consulenza psicologica come accompagnamento al percorso di
transizione), ma è ritenuta comunque una garanzia una diagnosi che
confermi la capacità di intendere e volere dell'individuo, per
escludere l'eventuale presenza di patologie psichiatriche fuorvianti
(ed esempio schizofrenia), e della reale consapevolezza della persona.
Origine del concetto
Durante gli anni 1950 e '60, gli psicologi iniziarono a studiare lo sviluppo del genere nei bambini, in parte nel tentativo di determinare le origini dell'omosessualità (che all'epoca era ancora vista come un disturbo mentale). Nel 1958, all'UCLA Medical Center, venne avviato il Gender Identity Research Project (Progetto di ricerca sull'identità di genere) per lo studio sugli intersessuali e transessuali. Lo psicoanalista Robert Stoller riportò molti dei risultati della ricerca nel suo libro Sesso e genere (1968) . A lui è attribuita anche l'introduzione del termine identità di genere, durante il congresso internazionale della psicoanalisi del 1963. Anche lo psico-endocrinologo John Money ebbe un ruolo importante nello sviluppo delle prime teorie sull'identità di genere. Fondò nel 1965 all'interno della Johns Hopkins University
la "Clinica per l'Identità di Genere" per pazienti con sintomi
transessuali. Il suo lavoro alla clinica sviluppò e rese popolare la teoria interazionista,
la quale implica che, dopo una certa età, l'identità di genere è
relativamente fluida e soggetta a costanti aggiustamenti. Il suo libro,
Uomo, donna, ragazzo, ragazza (1972)divenne un testo universitario, sebbene in seguito la sua teoria si sia rivelata scientificamente errata. Il caso più famoso studiato da Money fu quello di David Reimer.
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Omosessualità
Omosessualità
La parola omosessualità definisce l'attrazione sessuale e/o affettiva di alcuni individui verso altri del loro stesso sesso; si differenzia dalla eterosessualità, che vede l'attrazione verso persone dell'altro sesso, e dalla bisessualità, che indica l'attrazione per individui di ambedue i sessi. Tali definizioni riguardano la sfera dell'orientamento sessuale umano, distinto dall'identità di genere fra le cui manifestazioni è compresa la transessualità.
Etimologia
Il termine omosessualità è la traduzione italiana della parola tedesca Homosexualität (creata fondendo il termine greco "omoios", che vuol dire "simile", e il termine latino "sexus", che vuol dire "sesso"), dalla quale poi sono derivate le traduzioni in tutte le altre lingue. Fu coniato nel 1869 dal letterato ungherese di lingua tedesca Károly Mária Kertbeny (1824-1882) (nato Karl-Maria Benkert) che lo usò in un pamphlet
anonimo contro l'introduzione da parte del Ministero della Giustizia
prussiano di una legge per la punizione di atti sessuali fra due
persone di sesso maschile. Sempre Benkert coniò i termini di
"Normalsexualität" (normosessualità) e "Doppelsexualität"
(bisessualità). Solo negli Anni '20 si farà strada il termine di "eterosessuale".
Benkert non era un medico né uno scienziato, bensì un letterato e
soprattutto quel che oggi definiremmo un "militante" omosessuale. La
sua creazione di questo termine fu dunque non un tentativo di
medicalizzare il comportamento omosessuale (come spesso, e a torto, si
legge), ma più semplicemente il tentativo di creare un termine
moralmente neutro che sostituisse quelli in uso all'epoca, soprattutto "pederastia", "sodomia", "omogenia" ed "androtropia". Del resto, negli stessi anni anche Karl Heinrich Ulrichs (1825-1895), un altro militante, aveva coniato allo stesso scopo il termine uranismo, che inizialmente ebbe maggior successo. Nel 1880 il termine "omosessualità" fu ripreso in un'opera scientifica di Gustav Jäger, Die Entdeckung der Seele, dal quale penetrò nella letteratura scientifica, che lo impose al grande pubblico, soprattutto attraverso la celeberrima Psychopathia sexualis di Richard von Krafft-Ebing, nella quale apparve a partire dall'edizione del 1887.
In Italia il termine apparve a stampa nel 1894; mentre l'aggettivo omosessuale era già apparso due anni prima, pur se destinato ad entrare nell'accezione comune solo a partire dagli Anni '30.
Nel corso degli anni il termine "omosessualità" ha assunto connotati
sempre più neutri, anche se il concetto in sé continua ad essere
considerato un tabù nella maggioranza delle culture. Negli anni Cinquanta e Sessanta una parte del movimento di liberazione omosessuale ha cercato di allontanare l'attenzione dal concetto di "sessualità", contenuto in questa parola, sostituendola con omofilia (dal greco omoios e filìa "affetto fraterno"). "Omofilìa" è però caduto in disuso, ed è oggi usato solo all'interno della comunità omosessuale, o da persone anziane, o per riferirsi specificamente a quel periodo storico ("il movimento omofilo
degli anni Cinquanta"). Con lo stesso intento di ricondurre
l'attenzione all'ambito dei sentimenti più che a quello della
sessualità negli ultimi anni è stato introdotta anche l'espressione
"omoaffettività".
In particolare la parola omosessualità ha sostituito, secondo le
intenzioni del suo creatore, termini usati nel passato come l'antico "sodomia", il cinquecentesco "vitio nefando", "inversione sessuale" (coniato nel 1870 da Arrigo Tamassìa)
e altri che avevano connotazioni moralmente negative o indicavano
deviazioni patologiche della sfera sessuale. Ha inoltre dato al
linguaggio corrente un'alternativa ai termini dialettali, che hanno
sempre in sé un significato denigratorio o spregiativo.
Nel caso di omosessualità fra donne, si parla di lesbismo (il termine deriva dall'isola di Lesbo, che fu patria della poetessa Saffo), termine preferito dal movimento lesbico-femminista; totalmente in disuso ed anzi offensivo il termine antico tribadismo (dal greco "tribàzo", "mi sfrego").
La nascita del movimento di liberazione omosessuale ha imposto in tutto il mondo il termine nato dal gergo omosessuale statunitense gay,
inizialmente usato soprattutto per gli uomini omosessuali, ma da
qualche anno usato frequentemente anche per parlare di donne lesbiche.
Un'ala del movimento di liberazione omosessuale (o "movimento LGBT") si autodefinisce inoltre provocatoriamente queer.
Definizione dell'omosessualità
Definire chi sia la persona omosessuale non è cosa agevole. L'omofobia,
del resto, contribuisce a generare talvolta e in alcune culture una
situazione sociale pesante in cui le stesse persone omosessuali
rifiutano per prime, almeno in pubblico, la definizione di
"omosessuale".
Oltre a ciò, il confine fra eterosessualità
ed omosessualità non è affatto netto: vaste aree del comportamento
umano sfuggono a una definizione netta, ad esempio nel caso delle
persone bisessuali.
Oltre che da parte di persone che provano attrazione sessuale e/o
sentimentale sia per persone dell'altro che del proprio sesso (bisessualità in senso stretto), si possono verificare comportamenti omo- o bisessuali in molti altri casi, tra i quali:
comportamenti omosessuali indotti dall'assenza di altre possibilità di sfogo sessuale ("omosessualità situazionale",
per esempio quella che si verifica nelle comunità di persone di un solo
sesso, come le carceri, le caserme o i seminari. Essa è detta anche
"omosessualità di compensazione" o, nei testi più antichi,
pseudo-omosessualità, questa ultima definizione è ormai in disuso);comportamenti omosessuali infantili e adolescenziali (o "giochi"
sessuali), presenti soprattutto nelle società in cui i rapporti
sessuali con persone del sesso opposto sono strettamente riservati agli
adulti, tramite matrimonio o ricorso alla prostituzione ("omosessualità adolescenziale" o "transitoria");comportamenti (anche) omosessuali da parte di persone affette da
alcune patologie mentali, tali da rendere indifferenziato l'oggetto
delle loro pulsioni erotiche;comportamenti omosessuali motivati da ragioni estranee alla tendenza sessuale personale, come per esempio nel caso della prostituzione maschile,
nella quale il bisogno economico può indurre a rapporti sessuali con
persone del proprio sesso anche persone che non sono omosessuali esse
stesse.
Normalmente, quando si parla di "omosessuali", non si
intendono le persone coinvolte nelle situazioni sopra elencate, bensì
le persone che provano attrazione in modo preponderante o esclusivo per
persone del loro sesso anche quando siano al di fuori da tali
situazioni. Tali persone ricercano rapporti affettivi e sessuali con
persone del loro sesso in base a una pulsione interna personale, e non
in base a una scelta indotta dall'ambiente o dalle circostanze.
Quante sono le persone omosessuali?
Le valutazioni sulla consistenza numerica delle persone
prevalentemente o esclusivamente omosessuali sono, fra tutte quelle
legate all'omosessualità, le più soggette a contestazioni e polemiche,
poiché di forte impatto socio-politico.
La statistica è difficile perché la condizione omosessuale è vissuta
prevalentemente nella clandestinità, al punto che vi sono persone che,
pur avendo esclusivamente rapporti omosessuali, rifiutano egualmente di
considerarsi tali, per un fenomeno di dissonanza cognitiva.
Ne consegue che due ricerche, condotte sullo stesso campione,
otterranno cifre molto diverse a seconda del fatto di aver contato le
persone che si comportano da omosessuali oppure le persone che si definiscono
tali. Nel secondo caso le cifre possono essere molto più basse che nel
primo, e possono addirittura corrispondere allo zero, per esempio
interrogando popolazioni fra le quali il comportamento omosessuale sia
considerato gravemente infamante, o sia addirittura punito per legge.
In genere, le stime dei gruppi ostili al movimento gay tendono a
minimizzare la consistenza della minoranza omosessuale, e tendono
quindi a contare solo le persone che si definiscono espressamente tali.
In questo modo si può arrivare a stime anche inferiori all'1%.
Viceversa, le stime di persone legate al mondo omosessuale possono
ampliare la consistenza numerica della realtà omosessuale
comprendendovi per così dire "d'ufficio" anche le persone bisessuali
il cui comportamento sia prevalentemente omosessuale. In questo modo si
può arrivare anche a stime vicine al 10%. È opinione di molti che sia
corretto slegarsi da considerazioni morali socio-politiche, per
addivenire a qualsivoglia conclusione oggettiva su qualunque fenomeno
connesso con le scienze umane e sociali.
Le prime stime (sec. XIX)
Le prime stime, opera di militanti omosessuali come Karl Heinrich Ulrichs, nel XIX secolo, valutavano la consistenza degli "uranisti" nell'ordine di una persona ogni diecimila, cifra che fu allora giudicata esagerata.
All'inizio del secolo XX il sessuologo e militante omosessuale Magnus Hirschfeld
scoprì, in un questionario fatto circolare fra studenti di sesso
maschile, una percentuale di omosessuali di circa una persona ogni
cento. Anche questo dato fu considerato eccessivo ed Hirschfeld fu
accusato dai suoi avversari di manipolazione deliberata dei dati per
"gonfiarli".
Il "Rapporto Kinsey" e la stima del 5%
Quella di Hirschfeld rimase comunque l'unica stima scientifica disponibile fino al 1947, quando uscì il primo dei due volumi del celebre Rapporto Kinsey, dedicato al comportamento sessuale maschile.
Le statistiche fornite da questo Rapporto ebbero un effetto dirompente, suscitando un'infinità di polemiche. Alfred Kinsey
era un biologo e non uno psichiatra, ed ebbe l'idea di applicare anche
alla specie umana il metodo usato nelle ricerche scientifiche,
catalogando i soggetti in base non a ciò che dichiaravano di essere, ma
in base a quello che dichiaravano di avere fatto. Grazie a tale studio
scoprì che la maggior parte dei soggetti studiati aveva avuto
contatti sessuali protratti fino all'orgasmo con una persona dello
stesso sesso almeno una volta nella vita.
Inoltre, il 5% (una su venti) fra le persone studiate aveva avuto esclusivamente
rapporti omosessuali nel corso della sua vita dopo l'adolescenza, e un
ulteriore 5%, pur avendo avuto rapporti con entrambi i sessi, ne aveva
avuti in prevalenza col proprio sesso.
I dati relativi alle donne, editi nel secondo volume, nel 1953,
fornivano percentuali inferiori, ma confermavano che gli atti sessuali
fra donne erano enormemente più comuni di quanto si fosse ritenuto fin
lì.
Questi dati furono contestati con estrema violenza soprattutto da
coloro che, giudicando l'omosessualità un comportamento estraneo alla
natura umana, ritenevano poco credibile che la maggior parte degli
esseri umani l'avesse sperimentata almeno una volta nella vita. Per
screditare l'attendibilità dei suoi studi, Kinsey fu attaccato a
livello personale come pornografo, omosessuale e pedofilo.
Kinsey cercò di ribattere alle critiche con un ulteriore volume
della sua ricerca, che avrebbe dovuto essere il terzo, dedicato
esclusivamente al comportamento omosessuale, ma la Fondazione Rockefeller,
che lo aveva sin lì finanziato, poco soddisfatta delle polemiche
innescate dalla ricerca e soggetta a forti pressioni da più parti, gli
negò ulteriori fondi. La ricerca di Kinsey subì pertanto un drastico
ridimensionamento e da allora le ricerche sulla percentuale di
omosessuali sono compiute con estrema cautela, su campioni limitati,
spesso traendo conclusioni in base al modo in cui gli intervistati si
definiscono anziché in base al loro comportamento effettivo.
Per questo motivo la stima dell"'uno su venti" (cioè del 5%)
continua ad essere considerata come la più attendibile da un punto di
vista scientifico, al punto da essere adottata ufficialmente dall'OMS per valutare l'incidenza dell'omosessualità esclusiva all'interno della popolazione umana.
Bibliografia
Cesar Tripp, La questione omosessuale, Rizzoli, Milano 1977.
(Tripp, già collaboratore di Kinsey, racconta in dettaglio le reazioni
causate dalla scoperta di una consistenza "eccessiva" di persone
omosessuali, fino al taglio dei fondi).
Cause dell'omosessualità
La domanda sulla causa dell'omosessualità ha suscitato, e non solo in tempi recenti, innumerevoli ipotesi e spiegazioni.
Le ipotesi proposte si dividono grosso modo in tre categorie:
Spiegazione innatistica ("omosessuali si nasce"). L'omosessualità è in qualche modo innata:
vuoi per ragioni naturali, simili a quelle che portano naturalmente
una certa percentuale della specie umana ad essere mancina anziché
destrimane (cause cromosomiche; conformazione particolare del sistema
nervoso o di una parte del cervello, specie l'ipotalamo). L'OMS definisce l'omosessualità "una variante naturale del comportamento umano", ma non ha preso posizione rispetto alla possibile causa di tale variabilità;vuoi per conseguenza di un vero e proprio difetto fisico (squilibri ormonali - anche durante la gravidanza),vuoi per altri motivi ancora (ad esempio alcuni autori greci parlano dell'influsso astrologico
quale causa della determinazione della preferenza per le persone dello
stesso sesso, ma questa chiaramente non è una spiegazione scientifica).
Spiegazione psicologica ("omosessuali si diventa").
L'omosessualità è l'effetto di un differente sviluppo della psiche, in
genere maturato da bambini o da adolescenti (così la pensavano in
passato molte - se non la maggior parte - delle branche della
psicoanalisi, della psichiatria e della psicologia). Oggi questa
spiegazione ha perso consensi rispetto al passato, specie rispetto al
secondo dopoguerra, quando era quella prevalente nel mondo scientifico.Spiegazione volontaristica ("non esistono persone omosessuali, ma solo atti omosessuali'").
L'omosessualità non ha "cause". Si tratta di un comportamento appreso
ed acquisito, frutto della volontà del singolo individuo. Va da sé che
questa teoria non spiega alcunché, anche perché ci sono persone che
sono omosessuali fin dalla più tenera età (naturalmente non si tratta
di persone che manifestano un'anomala e precoce sessualità omodiretta,
ma persone che manifestano fin dai primi anni di vita un'affettività
omodiretta). Del resto l'omosessualità si manifesta chiaramente anche
in altre specie animali, a volte in forme anche piuttosto vistose. Fra
coloro che sostengono la tesi volontaristica, le valutazioni divergono
ulteriormente:
per una parte dei sostenitori di questa spiegazione, quello
omosessuale è un comportamento moralmente deviato, causato
sostanzialmente dal vizioper un'altra parte, invece (il pensiero postmoderno e la teoria queer)
è l'effetto della "educastrazione", che ha indotto dall'esterno le
persone a rinunciare, in un senso o nell'altro, alla naturale bisessualità che caratterizzerebbe per natura l'essere umano.
È importante notare che nessuna delle teorie eziologiche
(cioè, relative alle cause) sopra elencate è fino ad oggi riuscita a
raggiungere un grado di affidabilità scientifica tale da potere
escludere tutte le altre, e quindi tale da potere mettere d'accordo
almeno la maggior parte degli studiosi, anche se la teoria innatista
sta guadagnando sempre più ampi consensi, anche in rapporto
all'osservazione dell'omosessualità animale.
Per questo motivo, da un punto di vista scientifico la questione
delle cause dell'omosessualità è da considerare ancora una questione
aperta, sulla quale nessuna risposta può per ora pretendere di essere
definitiva. Si tenga infine presente che, essendo stata l'omosessualità
cancellata dall'elenco delle malattie dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità),
non ha nemmeno senso approfondire ricerche in tal senso, se non per
pura curiosità speculativa. Si ritiene, in generale, che una
qualsivoglia ricerca meriti approfondimenti e/o supporto dell'ente
pubblico quando finalizzata a scopi meritevoli di tutela, quali la cura
di malattie o situazioni psicologiche ego-distoniche. Quantunque, una
tale ingenua affermazione possa lasciar interdetti molti scienziati e
far credere a chi non è addetto ai lavori che le ricerche portate
avanti dalle varie scienze, naturali e non, che non abbiano uno scopo
terapeutico non abbiano senso e valore, bisogna ricordare che la
maggior parte delle scienze hanno uno status epistemologico a carattere
gnoseologico e fra queste anche ed in particolare la psicologia, la
psicologia sociale e la sociologia. Pertanto, il senso a continuare
queste ricerche non soltanto esiste, ma è ben vivo ed evidente.
Omosessualità nella storia
Stato legale dell'omosessualità nel mondo.
Nella storia umana, l'omosessualità ha ricevuto valutazioni molto
diverse, che vanno da una totale accettazione e integrazione fra i
comportamenti socialmente accettati o addirittura alla loro esaltazione
(nelle culture dalla Polinesia), fino alla condanna a morte.
La storia dell'omosessualità è quindi anche una storia degli
atteggiamenti sociali possibili verso un comportamento percepito come
"deviante", ed ha interesse anche da un punto di vista sociologico,
antropologico, politico e in qualche misura filosofico. Per questo
motivo esiste una branca della storiografia che si occupa espressamente
di storia LGBT.
L'atteggiamento sociale verso i comportamenti omosessuali ha
conosciuto momenti di relativa tolleranza, durante i quali la società
ammetteva un certo grado di discussione ed esibizione pubblica del
tema, anche attraverso l'arte e le produzioni culturali (come è
avvenuto per esempio nell'Atene classica, nella Toscana del Rinascimento, o a Berlino e a Parigi nell'anteguerra) alternandoli però a momenti di repressione durissima, come nell'Italia del Trecento, o nell'Europa della Riforma e Controriforma o ancora nel periodo a cavallo della Seconda guerra mondiale, durante il quale persero la vita nelle persecuzioni antiomosessuali diverse decine di migliaia di persone.
Dalla seconda guerra mondiale in poi l'atteggiamento sociale nei
confronti delle persone omosessuali è andato migliorando, anche a
seguito delle battaglie condotte a questo scopo dal movimento di liberazione omosessuale.
Omofobia
Il termine omofobia
indicare la scarsa tolleranza e la repulsione nei confronti delle
persone omosessuali, o le azioni che da esso derivino o che ad esso
siano riconducibili. L'omofobia può arrivare alla violenza fisica e
all'omicidio, motivati dalla pura e semplice omosessualità della
vittima. Da un punto di vista etimologico apparirebbe piu corretto
sostituire il termine con "omosessuofobia" o anche "omoerotofobia.
Omosessualità e religioni
Il tema dell'omosessualità sollecita da millenni l'interesse delle religioni.
La posizione tradizionale di buona parte delle religioni abramitiche (ebraismo, cristianesimo, islamismo) è in generale di ferma condanna degli atti omosessuali, ritenuti contrari al disegno divino e/o alla moralità.
Tuttavia, il dibattito in corso su questo tema ha prodotto e sta
producendo posizioni maggiormente sfumate, sia pure sempre nel quadro
della condanna tradizionale.Cristianesimo
La Chiesa cattolica
è contraria ai rapporti omosessuali, non alle persone in quanto tali
sebbene molti esponenti cattolici sostengano che l'omosessualità sia un
comportamento volontario e quindi controllabile (o curabile). Pretende
la castità.
La Chiesa ortodossa è contraria ai rapporti omosessuali, non alle persone in quanto tali. Da questi, pretende la castità.
Le Chiese Protestanti mostrano diversi atteggiamenti: alcune mostrano maggiore tolleranza, ammettono il matrimonio omosessuale e l'ordinazione di omosessuali nel clero senza l'obbligo di celibato, altre, invece, sono contrarie a qualunque tipo di relazione omosessuale.
I Testimoni di Geova sono contrari ai rapporti omosessuali.
Islamismo
Per lungo tempo è stata punita con la pena di morte. Oggi rimane comunque condannata.
Ebraismo
L'ebraismo ortopratico, o "ortodosso", maggioritario in Israele, condanna l'omosessualità.
Tuttavia negli Usa, dove risiede la maggiore comunità ebraica della Diaspora, la corrente maggioritaria dell'ebraismo, quella riformata, ammette unioni gay e ordina rabbini omosessuali; al suo interno vi sono anche alcune sinagoghe gay.
Buddhismo
Il precetto buddhista circa la sessualità recita "Astenersi da una
cattiva condotta sessuale". Nelle diverse società ed epoche questo
precetto è stato variamente interpretato, ma ha sempre mantenuto il
significato di "non usare il sesso per nuocere agli altri". Questo
esclude alcuni comportamenti violenti (stupro) o che non rispettano i
sentimenti e la dignità propria e altrui (adulterio).
Per un monaco, questo significa semplicemente non avere rapporti sessuali con nessuno: uomini, donne o animali.
Nei paesi in cui si è diffuso il Buddhismo (Sud Est Asiatico, Cina, Corea, Giappone)
non risultano leggi e condanne legali per le pratiche omosessuali,
finché queste non furono introdotte dagli occidentali (in special modo
inglesi).
C'è da registrare che i punti di vista sull'omosessualità sono
diversi e differenziati e vanno da una esplicita condanna (non senza
fraintendimenti sui significati delle parole, come l'episodio relativo
alla condanna dell'omosessualità da parte del Dalai Lama) e la piena
accettazione.
L'attuale Dalai Lama Tenzin Gyatso, leader del buddhismo tibetano, ha condannato gli atti omosessuali con un «No assoluto. Senza sfumature» .
L'orientamento predominante è però quella di una serena accettazione. Per approfondire in inglese , e in lingua italiana
Induismo
Non ci sono condanne esplicite, tuttavia è socialmente vista come negativa. Il fenomeno dei castrati, gli hijra, un tempo diffuso, è oggi più raro
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Androgino
Androgino
L'androgino (dal greco andròs = uomo e gyné = donna) è colui che partecipa della natura di entrambi i sessi.
//
Definizione
"Androgino" è termine piuttosto letterario che scientifico, e viene talvolta considerato e usato come sinonimo di ermafrodito. Questa equivalenza tuttavia non è tecnicamente esatta, poiché ermafrodito è il termine tecnico che, in zoologia e in botanica, indica la presenza contemporanea in un individuo di apparati e caratteri sessuali
maschili e femminili che produce comportamenti differenti a seconda
delle specie in cui si manifesta, e la modalità riproduttiva tipica
delle specie interessate. L'organizzazione riproduttiva delle lumache e delle ostriche, ad esempio, si definisce ermafroditismo (e non "androginia").
Il termine androgino, invece, non allude in alcun modo alle modalità
di riproduzione, e neppure all'orientamento sessuale (non è, cioè,
sinonimo di bisessuale), ma fa piuttosto riferimento a sembianze e comportamenti che provocano, nell'osservatore, quella che Elémire Zolla chiama "l'umana nostalgia dell'interezza".
Cultura
L'androgino nelle religioni
I popoli dell'antichità facevano una netta differenza tra ciò che Mircea Eliade
chiama l'"ermafrodito concreto" e l'"androgino rituale". Un neonato che
presentasse segni di ermafroditismo era considerato dalla famiglia un
segno della collera degli dei, ed immediatamente eliminato, come
accadeva per tutti i neonati gravemente imperfetti.
La sua unica speranza di scampo, soggettivamente, era di essere accolto
nell'ordine del sacro, come vivente rappresentazione della coincidenza
degli opposti e figura che riuniva in sé la potenza magica e religiosa
di entrambi i sessi, di cui acquisiva i poteri attraverso pratiche
rituali. La principale di queste pratiche era il travestimento (il che
rende evidente che non era necessario un ermafrodito concreto, per
agire il rito).
Ancora oggi, in India, gli ermafroditi sono dei fuori casta, e tuttavia hanno una propria collocazione sociale precisissima: la benedizione degli eunuchi
è molto richiesta, ben pagata, e considerata quasi indispensabile ed
eccezionalmente efficace in ogni cerimonia: può cacciare gli spiriti
malvagi, rendere fertile una donna, dare un buon augurio ai novelli
sposi, assicurare alla coppia un figlio maschio.
Del resto nella metafisica induista la polarità maschile rappresentata da Åšiva, e quella femminile rappresentata da Shakti hanno bisogno, per fondersi, di Ardhanarishvara, l'androgino.
In altre culture, l'androginia è connessa allo sciamanesimo e a riti iniziatici.
L'androgino di Platone
Rappresentazione medioevale dell'androgino (XII sec.)
Leonardo da Vinci, il Battista
Dante Gabriel Rossetti, Dantis Amor
La figura dell'androgino entra nella cultura europea con la descrizione che ne fa Platone nel Simposio: è Aristofane,
nel dialogo, che narra di questo terzo genere, non figlio del Sole come
gli uomini, non figlio della Terra come le donne, ma figlio della Luna,
che della natura di entrambi partecipa. Il mito racconta che la
completezza autosufficiente rese gli umani androgini così arroganti da
immaginare di dare la scalata all'Olimpo, e Zeus
(non volendo distruggerli per non privare l'Olimpo dei loro sacrifici),
separò ciascuno di loro in due metà, riducendoli a solo maschio e solo
femmina.
La nostalgia di quella interezza, mai placata, è la radice e in qualche modo la costrizione all'amore (alla brama e all'inseguimento dell'interezza, ebbene, tocca il nome di amore).
L'androgino come archetipo
In occidente il racconto platonico, la sua persistenza e il suo riuso in culture successive come l'alchimia, segnalano nell'androgino l'archetipo della coincidentia oppositorum. Coincidenza e superamento.
La potenza dell'archetipo fa sì che esso continui a percorrere
sotterraneamente tutti i sistemi mitologici che si avvicendano: le
divinità cambiano nome, ma segni ed emblemi trascorrono da una
all'altra, collegandole:
Dioniso,
che per essere uno degli dei più antichi del Pantheon greco è tra
quelli più ricchi, dal punto di vista archetipico, è spesso
rappresentato in forma androgina, ed ha tra i suoi emblemi la pigna,
frutto ermafrodita della specie forse più nota e diffusa nel
Mediterraneo. La pigna (come del resto il tralcio di vite) è anche tra
gli emblemi del Cristo.androgino è anche Tiresia, il veggente cieco dell'Odissea, divenuto tale, dice il mito, per aver assistito al congiungimento di due serpenti sacri (e sappiamo da Delfi come il serpente sia uno dei più antichi simboli delle divinità ctonie, e come, nella forma di Ouroboros - circolare come quella dell'androgino, appunto - rappresenti il globo universale, il tutto, la completezza).
L'androgino moderno
Non va mai dimenticato che l'immaginario legato all'androginia mira
alla completezza e all'integrazione, non solo sul piano religioso o
mistico, ma anche su quello psicologico e dell'immagine. Il risultato è
talvolta ambiguo, ma il bisogno è reale, e perdura nel tempo e nelle
culture.
Nutriti di neoplatonismo e di studi alchemici, gli uomini dell'Umanesimo e del Rinascimento fecero gran conto della figura dell'Androgino.
L'androgino riemerse poi nello spiritualismo mistico che fece da contraltare all'illuminismo a partire dal Settecento, esplodendo poi nel romanticismo, direttamente riferito alla filosofia alchemica. Basti pensare al mondo visionario di William Blake, o a Séraphita, di Honoré de Balzac.
La modernità, non disponendo più di mitografi, scrive saggi o
trattati, ma anche romanzi, sull'androgino. Fra questi ultimi si vedano:
Orlando, di Virginia Woolf;Petrolio, di Pier Paolo Pasolini (incompiuto)Creatura di sabbia, di Tahar Ben Jelloun
L'immagine moderna dell'androgino s'impernia soprattutto su figure femminili: dai preraffaelliti a Klimt, da Greta Garbo a Sarah Bernhardt, alla mitica Twiggy che fra il 1967 e il 1969 condannò le donne all'estetica del pelle-e-ossa.
Nell'immagine maschile, appena superata l'adolescenza, l'estetica
dell'androgino mette in risalto soprattutto l'effetto travestimento -
si pensi a Michael Jackson - e il risultato non sembra più alludere alla completezza, ma piuttosto al doppio mancante.
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16 years ago
admin,
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master
L’uomo la fece spogliare completamente, verificandone compiaciuto la totale rasatura del pube, eseguita in modo integrale così come le era stato richiesto, quindi le fece indossare un corpetto formato da un insieme di strisce in cuoio che, cingendole il busto, strizzandole i seni e comprimendole la vagina, le ponevano in ulteriore risalto le intime labbra, solcandogliele profondamente.
Soddisfatto da ciò la fece rivestire, ordinandole di indossare obbligatoriamente sotto gli abiti quella singolare struttura, sino a quando si fossero nuovamente incontrati, osservandola allontanarsi con passo incerto a causa della cinghia che le strofinava la clitoride ad ogni movenza.
Mostrandosi al compagno, nella costrizione in cui era stata posta, recependone l’inevitabile turbamento al pensiero di quanto avveniva, si predispose ad uscire non senza provare un sottile senso di eccitazione al pensiero delle persone che avrebbe incontrato, del tutto ignare della condizione in cui si trovava.
Trascorso il periodo convenuto, ed ormai assuefattasi al bustino che le fasciava il corpo in maniera così succinta, si ripresentò all’uomo che l’aveva obbligata ad attenersi scrupolosamente a quell’insolito rituale.
Egli, consegnandole un paio di lunghi guanti in lattice, le fece poi indossare, direttamente sulla nuda epidermide, un abito da sera, quindi uscirono assieme verso una destinazione a lei del tutto ignota.
Giunti nella località prestabilita si trovò a contatto con numerose altre persone a lei sconosciute con le quali si intrattenne restando inconsapevole se queste ultime potessero mai essere al corrente di quanto il proprio accompagnatore avesse preteso da lei.
La serata trascorse con apparente normalità senza che nulla di particolare potesse modificarne lo svolgimento se non fosse stato per l’insospettabile condizione in cui sapeva di trovarsi.
Ancora una volta venne congedata dall’uomo, il quale pareva attratto più dal fatto di vederla con indosso quella struttura, nella quale l’aveva obbligata sotto ai vestiti, che dal volerla possedere realmente come in molti avrebbero di sicuro desiderato alla sola visione della sua nudità integrale.
Lo stesso compagno di lei pareva molto stupito che in seguito ad eventi così particolari non avesse dovuto anche concedersi alla persona che l’aveva coinvolta in un gioco nel quale lui stesso si era lasciato trasportare emotivamente, se pure relegato al ruolo passivo di complice.
Altre serate ebbero eguale decorso prima che l’uomo si decidesse a confermarle quanto trovasse estremamente eccitante avere imposto ad una donna come lei il giogo che la faceva apparire quale propria schiava disposta ad accettare di sottomettersi a qualsiasi altra prova avesse stabilito di imporle.
Solo allora la attrasse a se, sollevandole l’orlo dell’abito e scoprendola sino alle reni, allentandole il corpetto in modo da poterla possedere dopo averla posta piegata in avanti, penetrandola con veemente determinazione senza più alcun altro indugio, profanandola con perentoria determinazione in entrambe gli orifizi.
Con le braccia protese contro ad una parete G. si lasciò invadere senza opporre alcuna resistenza, incurante che i propri gemiti potessero raggiungere coloro che, nelle stanze adiacenti a quella dove si trovavano, avrebbero potuto coglierne l’ansimare mentre, in preda ad un piacere così dissoluto, si abbandonava all’orgasmo.
Solo allora ebbe la certezza che stava iniziando per lei un nuovo percorso, al quale avrebbe dovuto scrupolosamente attenersi se non voleva essere severamente punita come l'uomo le aveva preannunciato nel caso si fosse opposta alle ulteriori richieste che le avrebbe fatto di volta in volta pervenire.
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6 years ago
gloria1951,
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l'amico d'infanzia (seconda parte)
Dopo quel primario incontro con il mio amico d’infanzia anche il ritrovarmi a condividere nuovamente situazioni decisamente molto più scabrose di quelle che la sola fantasia non avrebbe mai fatto supporre, divenne l’ineludibile conseguenza di ciò che in fondo tutti noi andavamo complicemente desierando.
Per il mio compagno fu inevitabile dover accettare che si andassero sviluppando forme di trasgressione estrema dove il mio coinvolgimento sarebbe divenuto assoluto, permettendo che si potessero realizzare convegni di ogni genere in cui avrebbero preso parte attiva coloro che si sarebbero trasformati in protagonisti molto più tangibili.
Posseduta con eloquente soddisfazione, in modo tale che non potessero insorgere altri dubbi sul fatto che la mia natura più recondita venisse rivelata in maniera così inconfutabile, divenni una vero strumento di piacere tra le braccia dei due amici ed inusuali amanti, gratificandoli come mai neppure io stessa avrei potuto immaginare, riuscendo a superare la soglia di ogni possibile limite.
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5 years ago
gloria1951,
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al crepuscolo
Non era certo quella la prima volta che osservavo un tramonto dalla scogliera del villaggio naturista dove altre volte mi ero già recata in vacanza assieme al mio compagno.
Tuttavia quel magico tepore, unito alla brezza del vento, mi faceva apprezzare più del solito, quel senso di assoluta libertà generata dalla totale esposizione del corpo ai raggi solari che, declinando lentamente verso l’orizzonte, scandivano il finale di una giornata ulteriormente trascorsa nell’ozio più assoluto.
Piegato sui remi solo un uomo apparentemente molto anziano occupava quella superficie increspata lievemente dalla onde quando, volgendo la prua verso riva, ancora del tutto incurante della mia nuda presenza su quella scogliera, all’improvviso parve accorgersene iniziando ad osservarmi quasi che gli fosse apparsa una di quelle sirene che dagli abissi marini risalgono le correnti come vogliono quelle leggende tramandate sin dai tempi più arcaici.
In quel preciso frangente avvertii l’inusuale vibrazione epidermica che prese a percorrermi per tutto il corpo sebbene fossi ormai avvezza al fatto che mi si potesse guardare nella più integrale nudità, abituata come già ero a che ciò avveniva durante l’arco dell’intera giornata.
L’imbarcazione, avvicinandosi sempre più, e dando forma ulteriore all’anonima presenza su di essa, ed ormai prossima al piccolo molo sottostante al punto in cui mi trovavo, rendeva concretamante più tangibili le fattezze senili dell’individuo che la governava.
Una volta attraccata, ed ancorata saldamente all’ormeggio di una boa, l’uomo iniziò a scaricare, assieme alle reti da pesca, alcune casse di pesce sicuramente frutto della sua intensa giornata che lo aveva visto di certo intento a procacciare quanto in esse abbondantemente contenuto.
La mani callose, ed il volto solcato da rughe che il sole e la salsedine dovevano avergli scolpito col tempo, lo rendevano particolarmente interessante, molto più di tanti altri giovani palestrati che sovente non mancavano di tentare, anche in maniera a volte assai maldestra, di avvicinarmi con l’intento non certo sottointeso di ottenere da me qualche riscontro ulteriore.
L’uomo non parve curarsi più di tanto del fatto che fossi completamente nuda, di certo abituato a vedere soggetti femminili che in quei medesimi luoghi di vacanza si esponenavo a loro volta in modo analogo al mio.
Eppure in quello sguardo così penetrante che volgeva nella mia direzione, incurante che ciò potesse in qualche maniera infastidire, era come se volesse lanciare dei messaggi subliminali che la mia mente andava raccogliendo in maniera fantasiosamente perversa, portandomi ad immaginare di situazioni ai limiti dell’estremo.
Se soltanto il mio compagno fosse stato in quel frangente al mio fianco non avrebbe mancato di esternare delle morbose fantasie che sovente animavano i nostri momenti di intimità.
Ora l’uomo risaliva per il sentiero lungo la scogliera reggendo alcune di quelle casse di pescato, giungendo all’altezza del punto in cui ero rimasta immobile ad osservarlo palesemente interessata per quelle movenze e per quel modo di porsi che mi avevano fatto restare ancor più statuariamente esposta e forse anche un po inebetita a guardare.
Incrociando il mio sguardo sorrise esibendo una dentatura perfetta che risaltava ancor più candida su quella abbronzatura che ora lo rendevano insospettabilmente attraente a dispetto della sua età.
Come ipnotizzata non riuscivo a distogliere lo sguardo da quel suo andare e venire dal piccolo molo per tornare poi in su oltre la scogliera passandomi di fianco per recarsi a caricare quelle casse su un piccolo furgoncino parcheggiato sulla stradiciola che si trovava alle mie spalle.
Quando anche l’ultimo viaggio stava per essere concluso mi rivolse la parola domadarmi se mai,considerata l'ora ormai tarda, avessi per caso necessità di un passaggio alla volta del paese.
Ricoprendomi alla meglio con un pareo, che ben poco in realtà occultava della mia nudità, ma incurante di ciò, e senza un preciso motivo non preoccupandomi neppure di indossare prima il costume, accettai prendendo posto su quel vecchissimo automezzo.
Durante il breve tragitto egli ebbe comunque modo di chidermi se mi avesse fatto oltremodo piacere visitare anche il posto in cui dimorava, dimostrandosi molto sicuro che ne avrei apprezzata l’ubicazione.
Non so cosa mi spinse ad accettare quell’invito che mi trovò obbligata ad ammettere quanto davvero avesse avuto ragione sul luogo dove lo avevo seguito e che affacciava direttamente sul mare con una vista realmente incantevole.
Del tutto rapita dalla bellezza che mi circondava, quasi dimentica di avere un compagno che forse si stava già domandando che fine avessi mai fatto, mandai un sintetico messaggio telefonico in cui gli annunciavo di non preoccupasi e che avrei fatto ritorno appena conclusa quella visita.
Nel frattempo il mio ospite aveva versato in un bicchiere un liquore a base di sidro che contribuì a rendermi ancor più disinibita di quanto già non gli avessi dimostrato di essere, e che, complice quella inusuale situazione, in cui la loquacità permise di appurare alcuni aspetti anche molto intimi, mi ritrovai euforicamente immersa in una vasca nella quale, completamente nuda, ebbi modo di apprezzare ancor meglio l’ospitalità di colui che così repentinamente si rivelò capace di saper essere un insospettabile amante.
Avvertendo quella mani così callose che percorrevano la mia umida epidermide, accarezzandola sino nei punti più nevralgici in cui l’intimità si collega al cervello, facendomela vibrare in maniera ossessiva, mi abbandonai tra le sue braccia lasciandomi galleggiare sulla superficie dell’acqua sino a che, sollevatami ancora grondante mi depose su un giaciglio di crine, assai ruvido come il suo corpo, prendendomi con la foga di chi, avendo avuto forse anche una fame da molto arretrata, non vedeva che l’ora di cibarsi avidamente di un pasto rovente servitogli con tale abbondanza.
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6 years ago
gloria1951,
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sul gommone
Siamo al mare....nella tua adorata toscana..precisamente all'Elba...abbiamo noleggiato un gommone per stare soli in mezzo il mare e fermarci in qualche isolata caletta..... Avvii il motore e partiamo. Cazzo come siamo belli!! Abbronzati e felici ci dirigiamo verso Capoliveri ove la costa è più scoscesa, stiamo vicini abbracciati, la musica nelle cuffie è la stessa, stiamo ascoltando Principles of Lust degli Enigma, è molto coinvolgente, un misto di sapori esotici, arcaici e sensualità. Ci avviciniamo alla riva attratti da una splendida caletta, ma ben presto ci accorgiamo che è occupata, guardiamo con il cannocchiale e vediamo due uomini che si stanno scopando una bella donna, penetrandola contemporaneamente. I loro corpi così dannatamente erotici ci eccitano. Allungo una mano e la infilo nei tuoi boxer, accarezzo il tuo splendido cazzo... Sei bagnato amore!!! Sei irresistibile!!! Che facciamo? Ci guardiamo negli occhi e un lampo di intesa ci pervade, lentamente ci avviciniamo alla riva.... un poco distanti da quei tre che, presi come sono dal loro rapporto, neppure si accorgono di noi. Ormeggiamo il gommone e muniti di asciugamani ci stendiamo sulla sabbia. Ci baciamo a lungo e appassionatamente, mentre ci togliamo di dosso quei pochi indumenti che abbiamo. La musica ora, echeggia nella baia. Mmm amore che profumo di sesso sprigioniamo!! Siamo entrambi bagnati e vogliosi. Cazzo!!! Quei tre si accorgono della nostra presenza e si avvicinano incuriositi. Si inginocchiano attorno a noi e ci guardano.... ci incitano....ci toccano...ci annusano, ci leccano. Gli uomini, misurano il tuo cazzo con il loro.. mentre si segano. La donna, ti guarda con insistenza, è attratta dal tuo corpo. Ti vuole!! Si avvicina, ti accarezza le spalle da dietro mentre stai fottendo il mio culo e la mia fica in alternanza. Dinnanzi a me, essi gongolano, quando la sbroda scivola lungo le mie cosce, sento le loro lingue sul corpo, sul collo, sul viso..vorrebbero insinuarsi fra le mie labbra... fortunatamente li stoppi. Poi, inaspettatamente, lei scambia qualche breve parola con loro e...in pratica li costringe a guardare e non toccare. Sono sgomenti amore..vorrebbero infilare il loro cazzo ove poc'anzi era il tuo. Del resto, lei ha ormai goduto delle loro penetrazioni, ora non vuole altro che, abbandonarsi fra le nostre caldi braccia. È bella amore...molto più di me..e tu sei sensibile a quella bellezza e a quel corpo perfetto. La accogli fra le tue braccia. Le baci i seni e le tocchi la fica vogliosa...gonfia....pulsante. Ti guardo.... così preso ed eccitato da lei e nutro una profonda gelosia...non sono stupida...so di non poterti offrire un corpo come quello ed anch'io mi accovaccio fra i due uomini ad osservarti. Accidenti!! Amore sei bellissimo!!...Non capisco ma...la vicinanza di lei ti rende irresistibile. Lei ti tocca, ti lecca, spompina il tuo cazzo, lo vediamo scomparire e apparire dalla sua gola..mentre tu sei..letteralmente estasiato. Senti la sborra calda salire dalla tua asta mentre gli inondi la bolla del tuo sperma. Lei si alza..si avvicina a me e mi bacia, poi...mi lecca la fica con tutta la tua sbroda che gli cola dalla bocca. Mmm amore, che bello!!! Lascio che la lingua di quella donna mi stuzzichi il clitoride. Lascio che le sue sapienti dita si infilino nella mia vagina e stimolino il monte del piacere. Eccoo!!! Amore fiotti di liquido schizzano sulla sabbia. Mentre voi tre maschi eccitati non paghi della sborra già prodotta....con il cazzo in mano...Vi segate per noi!!! Siamo letteralmente esausti sdraiati sulla sabbia,,.tenendoci per mano..ammutoliti e sazi...a guardare il cielo. Mentre la musica continua a spargere il seme del desiderio e nulla più.
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9 years ago
paloma1203,
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Un brindisi dentro di lei
Come capitava spesso i nostri incontri clandestini si svolgevano nel nostro motel, quella volta arrivammo anche con cibo e anche una bottiglia di champagne. Appena chiusa la porta dietro di noi ci abbracciammo stretti e coinvolti da un bacio, caldo, bagnato e molto eccitante. Mi venne al naso il suo profumo, intenso e inebriante che si era data sul collo. Mi dedicai con molto passione a quel punto alternando dolci bacini a morsettini intiganti, mantre le sue mani erano scesce giù ed accarezzavano, stringevano il mio cazzo sempre più duro e gonfio. Le mi mani scescero entrarono sotto la gonna e si misero a sditalinarla in maniera molto forte... facendo pressione sul clito sempre più bagnato e sensibile.Non gli detti il tempo di spogliarsi la girai appoggiandola al letto e entrei in lei alzando la gonna e spostando le mutande, ma era solo perchè volevo che mi leccasse con il suo sapore...Riuscimmo a togliersi a vicenda almeno i pantaloni e la gonna e iniziamo a leccarsi a 69 entrando in ogni buco di entrambi con lingua e dita, venendo copiosamente.......Un primo attimo di relax tra coccole e bacetti ma poi dopo poko di riprese voglia e... mi venne l'idea di prendere al bottiglia, l'aprii e feci mettere in piedi sul letto la mia lei. Tenendo la bottiglia eretta permisi a lei di accoccolarsi sopra, ci giocò un pochino e poi la feci stendere mantenendo la bottiglia dentro. Gli misi dei cuscini sotto la schiena e rovesciai il prezioso nettare in lei, lecando il collo della bottiglia quel nettare divento qualcosa di sublime perchè aveva anche il luo sapore...mentre lei amava il mio seme in un bicchiere nel quale versava un goccio di champagne.
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9 years ago
SimSara,
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Finale di Champions 2017
Storia Vera scritta da Lei.(Quando si dice che lo sport unisce :)Finale di Champions 2017 .. ci siamo. Decidiamo di vedere la partita assieme, lui milanista, appassionato di sport, un bel moro, altissimo, abbronzato, simpatico.Arrivo a casa sua poco prima che la partita inizi, sono bianco nera dalla bandiera che lascio di fianco a me sul suo divano di pelle, al vestito, le scarpe e l'intimo.. cosa non si fa per augurarsi la vittoria. Lui pantaloncini e maglietta. Serata afosa, portafinestra completamente aperta e augurandoci una bella partita ci sediamo sul divano con una birra ghiacciata tra le mani.I minuti passano, le azioni, la tensione, le imprecazioni, i sorsi che rinfrescano la gola e l'alcool che solletica i pensieri.. siamo uno di fianco all'altro e ammetto che il diavolo milanista così vicino mi tenta parecchio. Sento il suo profumo, la sua mano appoggiata dietro la mia testa, tra il voler guardare la partita e cedere a lui passa il primo tempo. Il fischio che manda i giocatori negli spogliatoi dà inizio alle nostre bocche che si cercano subito. La sua lingua scivola veloce nella mia così come la sua mano sulle mie cosce.Ho caldo, mi tolgo il vestito restando in intimo e tacchi, lui si sfila la maglietta. Lo accarezzo, ci baciamo.. che voglia di lui, di noi! Sento tutto il suo desiderio sopra i pantaloncini in jeans che slaccio e presto, sdraiata sul divano a gattoni, mi ritrovo con la bocca sul suo cazzo.Lecco la sua pelle liscia che sento dura, prepotente affonda tra le mie labbra e la sua voce non fa che incendiarmi. Ne sono golosa, lo sente e mi lascia fare per poi scivolare lui con la bocca tra le mie gambe. Mi sfila gli slip e inizia a baciarla, leccarla, succhiarla senza sosta. Mi lascio trascinare dal piacere, mi lascio scopare dalla sua bocca, dalla sua lingua, dalle sue dita che non ancora sazi si muovono. Mi alzo e in ginocchio sul divano lui si abbassa sopra di me, entra dentro di me mentre mi bacia e mi fa sospirare, bocca su bocca..Sono così bagnata, il suo muoversi, spingerlo a fondo dentro, mentre mi tiene per i fianchi prima e il seno dopo.Le sue mani se ne impossessano abbassandomi il baby doll, le impastano, stringono, accarezzano, lasciando tra le dita i soli capezzoli. Sono sempre più calda e quando sento che mi accarezza le natiche mi appoggio al divano e lascio che entri anche lì. Eccitati sempre di più non ci accorgiamo nemmeno che la partita è ricominciata e che ci sono stati altri goal.Ora il nostro desiderio ci ha imprigionati uno contro l'altro, i suoi colpi, il suo corpo che sbatte contro il mio, i nostri gemiti e respiri.La sua mano lo accompagna nel mio buco più stretto, l'altra mi tiene forte a lui, mi fa impazzire, grondare di nettare e piacere.Mi abbasso in ginocchio sul suo tappeto, le spalle alla televisione (in segno di protesta, ovviamente..) e di nuovo a deliziarlo della mia bocca. E il diavolo milanista si gode questa immagine.. la mia bocca che si riempie lentamente della sua asta, la mia lingua che lo lecca ovunque, sentendolo sempre più eccitato.. impossibile non essere entrambi anche divertiti, una gobba e un milanista che stanno scopando mentre dalla finestra le urla degli spettatori ci fanno da sottofondo.Mi fa alzare e mi porta in camera sua, sul suo letto.. abbiamo ancora da soddisfarci.Prende qualcosa da un cassetto che sento scivolare dentro per poi sentire il suo cazzo appoggiarsi ancora sul sedere e ricomincia la danza.. il suo bacino, la sua voglia sono adesso animaleschi e non fanno che farmi mugolare, non resisto, gemo, mi muovo, mi sento piena, mi fa sentire il piacere in ogni centimetro del corpo fino a quando spostandosi in ginocchio verso il mio viso mi lascia bere, me lo lascia asciugare.Di là sono alla premiazione mentre il mio premio l'ho appena ricevuto e .. che premio!
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6 years ago
1bullpercoppie,
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Da Dany...
Lei, Maria, ed io, Nicola, per la prima volta cenavamo a Polignano. Il ristorante, vicino al mare, era molto accogliente e dal nostro tavolo si poteva vedere uno spicchio di mare tra le case. Io guardavo il panora e sentivo Maria sussurrare: ti amo. Romantico! Alzo lo sguardo per ricambiare e trovo Maria fissare una donna sui 30, massimo 35 anni. Le rispndo: ti amo Maria. Lei distoglie lo sguardo dalla donna, un attimo, quanto basta per rassicurarmi sul suo amore, ma subito torna a osservare l'altra. La giovane donna, che poi avremmo scoperto chiamarsi Daniela, stava andando in bagno. Media statura, leggermente sovrappeso, tacco 12, gambe scoperte, culo tondo fasciato da una gonna su cuii sembrava stampato: bel culo vero?, quarta di seno, viso dolce, sguardo furbetto e capelli neri e corti. In quel momento capii che Maria mi stava chiedendo Daniela. Maria non prende mai l'iniziativa. Così, senza pensarci un attimo, mi alzai e raggiunsi la donna prima che entrasse in bagno. Buonasera signorina, possiamo invitarla al nostro tavolo? Lei, Daniela, volse lo sguardo ed incrociò quello di Maria. Rispose: piacere io sono Daniela e tra un attimo sarò da voi. Il cacciatore, l'orgoglio da maschio alfa era appagatp. Tornai da Maria con la preda desiderata. Daniela subito ci spiegò che era stata lasciata sola dal compagno e da lì a mezzora, con una chiacchierata serena, franca e gioiosa arrivammo a capire che tutti e tre avevamo voglia di farci una bella scopata insieme. E andammo da Daniela.Pochi convenevoli e tutti e tre fummo nudi. Io, come sempre, iniziai a dare indicazioni a Maria: baciala in bocca, scendi, succhiale i capezzoli, brava Maria e ore più giù... bravissima. Maria baciava il sesso di Daniela con tutta la sua passione... e vi assicuro è qualcosa di travolgente. Quello era il momento adatto per esaudire il desiderio di Daniela di succhiarmi il cazzo. Come rifiutare?Daniela succhiava bene. Così le chiesi di mettersi a pecora. poi dissi a Maria: infilati sotto Daniela e succhiale i capezzoli... Io, con Daniela a pecora davanti a me nn esitati ad entrarle in figa con tutto il cazzo ed iniziai a scoparla con forti colpi di cazzo. La figa nn mi bastava, volevo pure il culo. Daniela, un po' spaventata, confessò di esser vergine. Resta come sei Daniela. Mi alzai e dissi a Maria: lecca la figa da dietro a Daniela e inizia a prepararle il culo. Maria esegui come sempre, ben sapendo che mi eccitava molto. Così mentre Maria leccava culo e figa a Daniela, inizia a scopare in figa Maria... mi piace, mi manda in estasi scopare Maria!Il lavoro di Maria era terminato, aveva aperto ben bene il culo di Daniela. Allora chiesi a Maria di coccolare Daniela con dei bacini sulla e in bocca. Iniziai a premere con la cappella sull'ano di Daniela, umido, lubrificato dalla saliva di Maria e dal gel che avevo messo. Un gridolino di Daniela, subito soffocato dal bacio di Maria e....Ci lasciammo, io e Maria abbracciati guardammo Daniela prima di allontanarci e tutti e tre, soddisfatti per la bella scopata, capimmo che ci saremmo rivisti.By Valegior ;)
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8 years ago
Valegiocar,
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la donna dei suoi sogni
Luca aveva 22 anni quando Stefania, una donna di 43 anni venne ad abitare vicino a lui. Stefania era una bella donna, curve al punto giusto e un seno bello sodo. Sposata con una figlia di 4 anni! Si mostrò da subito disponibile e gentile con i genitori di Luca tanto che nacque una bella amicizia con sua madre e molti pomeriggi li passava a casa sua a parlare con lei mentre sua figlia giocava con sua sorella, anche lei di 4 anni. Luca un po' timido e quando Stefania veniva a casa sua, non parlava più di tanto. Stefania vestiva sempre con gonne larghe e camicette che portava sempre un pò sbottonate tanto da far intravedere il reggiseno. Luca desiderava Stefania e molte volte era l'ispirazione dei suoi momenti intimi quando era in bagno o solo a casa. Un giorno Luca era affacciato alla finestra che dava sulla strada. Stefania uscì di casa, la vide e lei lo notò. Di scatto si nascose dietro la tenda. Lei se ne rese conto. Entrò in macchina, portava la solita gonna lunga, la tirò su mostrando le gambe a Luca e gli strizzò l'occhio! Al ragazzo mancò il fiato. Non immaginava che quella donna così sobria avrebbe fatto tanto.Stefania andò via e Luca preso dall'eccitazione corse in bagno a toccarsi! Il giorno dopo si ripetè la stessa cosa e il giorno successivo ancora! Stefania usciva di casa quasi tutti i gioni alla stessa ora e Luca era sempre appostato alla finestra, quella volta Stefania osò di più, la gonna era più corta, salì in macchina, la tirò su fino a scoprire le mutandine. Luca rimase allibito! Un giorno la mamma di Luca uscì di buon mattino e Stefania la incontrò sul pianerottolo. Luca rimase solo a casa, la madre aveva portato con lei la sorellina e pure la filglia di Stefania. Era in camera sua quando suonò il campanello, il ragazzo andò ad aprire "chi è?", "Luca sono Stefania, mi apri un attimo ho bisogno della scala!". A Luca venne il batticuore, tremante aprì la porta. Stefania indossava solo la vestaglia. Non aveva l'intimo! La donna con molta tranquillità disse a Luca che doveva cambiare le tende e oltre alla scala voleva anche il suo. Sconvolto prese la scala e andò da Stefania. Lei era sul divano, Luca non sapeva cosa fare, non parlava. Stefania ruppe il ghiaccio: "Luca, grazie sei davvero gentile. Appoggia la scala e siediti qui". Gli prese la mano e la poggiò sulle sue gambe, "tocca la mia pelle che ti piace guardare dalla finestra!". Il ragazzo tremava ma allo stesso tempo era eccitatissimo. Il cazzo gli venne subito duro, i pantaloni gli si gonfiarono subito. Stefania se ne accorse e guidando la sua mano gli fece accarezzare il suo interno coscia. Stefania "ora dimmi finalmente quello che pensi", rivolgendosi al ragazzo sospirando..."a toccare le tette!". Stefania fece cadere la spallina della vestaglia scoprendosi il seno, si distese e il ragazzo portò entrmbe le mani suò seno della donna e glielo strinse. La donna incominciò a fremere e incitava il ragazzo a stringerlo ancora e gli disse:"baciami i capezzoli!". Lo fece subito, la baciava e la leccava. La donna incominciò a spogliare il ragazzo, gli tolse tutto e gli prese il cazzo in mano, "Che bel cazzo hai Luca!". Poggiò la bocca e glielo leccò ...Luca godeva. Stefania disse a Luca di toglierli la vestaglia, lui non se lo fece dire nemmeno la seconda volta."wow!", esclamò il ragazzo quando vide quella meravigliosa patatina tutta depilata della donna, aprì le gambe mostrandogli la figa ormai tutta bagnata: "ora leccami!".con delicatezza il ragazzo iniziò a leccare la fica della donna che ansimava sempre più. "toccami con le mani, mettimi un dito dentro..due...un altro!". La donna ormai era tutta eccitata, Luca eseguiva tutto ciò che Stefania voleva. Leccava e sditalinava la figa e il culo della donna proprio come chiedeva lei, premeva il capo di lui tra le sue gambe, era già venuta più volte facendogli gustare il sapore del suo piacere . "Ora mettimelo dentro!" Il ragazzo con timidezza si poggiò sul corpo della donna che con una mano guidò il pene del ragazzo tra le sue cosce. Entrò subito dentro. Luca spingeva, forte, deciso e sicuro. La timidezza del ragazzo era solo nei confronti della donna, da come si muoveva si capiva che Luca sapeva il fatto suo e che non era uno sprovveduto, anzi... Stefania gemeva come se piangesse poiché il ragazzo aveva davvero un bel cazzo. Luca era così eccitato (stava scopando la donna dei suoi sogni) che venne dopo poco, Stefania si alzò e prese in bocca il cazzo del ragazzo. Glielo pulì per bene: "ti immaginavi così una donna molto più grande di te?!", disse la donna e lui:" si, ti pensavo giorno e notte e volevo questo da sempre!". Stefania diede un bacio sulla bocca a Luca. La cosa andò avanti per molto tempo fino a quando Stefania cambiò di nuovo città per ragioni di lavoro del marito! Luca visse l'avventura più bella della sua vita, Stefania gli aveva fatto conoscere il sesso vero, proibito, sfrenato e inconfessabile. Erano diventati passione pura, travolgimento totale, l'uno completava l'altra in una realizzazione senza freni e limiti di desideri e fantasie nascoste.Nessuno avrebbe mai potuto accettare e capire cosa c'era veramente tra di loro...solamente loro due. Erano gli amanti perfetti, nonostante la differenza di età. Luca non avrebbe più dimenticato quella donna che gli aveva dato così tanto.
1982
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8 years ago
ambasador,
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Nella Spa 1
Nella Spa 1
La sua perversione
Era da un po di tempo che si parlava di sperimentare qualcosa di diverso . Francesca ha scatenato in me una tale curiosità che finalmente mi sono convinto a provare qualcosa di eccitante e trasgressivo . Sono Roberto quarantenne con limitate esperienze sessuali , mi posso definire un verginello ma con tanta voglia di sperimentare . Ho conosciuto Francesca la mia attuale compagna in chat un anno dopo il mio divorzio e ho capito fin da subito che aveva una marcia in più sia come donna in generale che soprattutto dal lato sessuale . Nel gioco della conoscenza tradi noi al inizio del nostro rapporto abbiamo parlato molto delle nostre esperienze , lei è sempre stata molto discreta nel raccontarmi le sue storie sia con uomini che con donne . Francesca non mi ha mai nascosto di avere un lato bisex . Normalmente quando siamo liberi dai reciproci figli e da impegni lavorativi ci piace stare nel letto a fare l’amore a giocare con i nostri corpi e i nostri giochi . Un pomeriggio mentre ci accarezzavamo e stuzzicavamo le ho chiesto di raccontarmi in specifico qualche esperienza con altri uomini prima di me , mi raccontò che non ne aveva avute molte di soddisfacenti , ma con questo suo Amico era riuscita a lasciarsi andare ed è ststa l’ esperienza dove aveva provato maggior piacere . Dopo un pò di timidezza e qualche mia esortazione a farlo mi racconta di una volta aveva incontrato questo Amico particolare in riva ad un fiume in un luogo adatto a prende il sole nudi , dopo qualche bacio e toccata la voglia era salita quindi dopo averglielo per ben leccato e succhiato per farglielo diventare bello duro come piaceva a lei hanno iniziato a scopare all’aria aperta non accorgendosi che sull’altra sponda cerano dei ragazzi anche loro  prendevano il sole nudi e alla vista di quello spettacolo hanno cominciato a mastrurbarsi . Eccitatissima per la cosa confessa di aver avuto molteplici orgasmi sia per la scopata all’aria aperta che sopratutto sentendosi tutti quegli occhi addosso . Quello che immaginava e/o sperava che succedesse realmente era qualcuno dei ragazzi eccitato dai suoi gemiti dalla cavalcata che stava facendo l’avrebbe raggiunta per farselo succhiare . Francesca impazziva dalla voglia di sentirli scoppiare in un orgasmmo tutti quanti , chi dentro di lei chi sul suo corpo nudo chi nella sua bocca . Immaginandomi la scena mi è salita l’eccitazione a mille e ho iniziato a baciare il suo sesso che ricordando il l’accaduto era diventato un lago e fatta girare di schiena ho cominciato a stantuffarla con ardore in tutti i suoi buchi alla pecorina schizzandole alla fine in quel buchino stretto che ha il suo culetto sodo . Lei urlando di piacere sentendomi schizzare viene avvolta da un orgasmo anale che la travolge completamente . Mentre ci riprendiamo dalla eccitantissima scopata le rivelo che la mia testa aveva immaginato la scena e capisce da dove veniva questa mia eccitazione e che le era piaciuto moltissimo essere presa con così tanto vigore . Continuando successivamente il racconto mi dice che questo suo Amico , frequenta con la attuale compagna una Spa naturista . Le ha raccontato che era un luogo raffinato dove c’era una zona benessere e una zona distinta per il divertimento . Di comune accordo decidiamo di curiosare visto che l’argomento era interessante per tutti e due . Un caldo Sabato di Luglio partiamo per questo Club e in macchina stabiliamo le regole , niente di questo niente di quello ecc ecc . La voglia , la curiosità l’ecitazione e un pizzico di paura sale man mano che si assotigliano i Km alla nostra destinazione . Arrivati Francesca mi prende la testa con le mani avvicina la mia bocca alla sua e sento la sua lingua a contatto con la mia in un bacio sensualissimo e rassicurante , i suoi occhioni mi hanno un certo potere su di me e calmano quel pizzico di paura che in me è cresciuta .
Continua…
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8 years ago
patatas,
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i massaggi di mio cognato
Premetto che a mia moglie piace moltissimo farsi massaggiare e che avere delle mani (maschili) addosso è uno dei massimi piaceri che lei stessa mi ha sempre confidato e che non dovevo essere geloso di questa cosa , anche perchè non avrebbe mai rinunciato a questo piacere. Detto questo devo dire che invece a me non piace molto farli per cui lei ha sempre provveduto a farsi massaggiare da amici e parenti con conseguenti corna che mi ha fatto dato che poi dai massaggi spesso passa a farsi una scopata. Mio fratello devo dire che è uno dei suoi massaggiatori piu assidui e anche uno di quelli che se la scopa piu spesso. Le prime volte ricordo eravamo ancora fidanzati e lui ha iniziato con i classici massaggi sulla schiena e sul collo per poi scendere verso quelli sulle cosce e sul culo e per finire sulle tette. Quando lei veniva a casa ci mettevamo sul letto tutti e tre e mio fratello iniziava a spogliarla... la prima volta che accadde ricordo che io mi ero addormentato e li sentivo ridere sul letto finchè non sentendo piu nulla aprì gli occhi e vidi che si stavano baciando in bocca e mio fratello aveva le mani fra le cosce di Elena ; invece di arrabbiarmi la cosa mi provocò una fortissima eccitazione ed inizia a farmelo in mano. Vidi lei che era senza freni inibitori e gli apriva la patta dei pantaloni tirandoglielo fuori e lui che aveva tutta la mano nelle mutande di Elena, Godevano in silenzio per non farmi svegliare ed io stetti al gioco facendomelo in mano in silenzio. Poi una seconda volta eravamo al mare su una spiaggia semideserta e non avendo i costumi decidemmo di farci il bagno in mutande, sempre noi tre ed anche allora vedere Elena praticamente nuda che si faceva massaggiare da mio fratello mi fece godere nelle mutande. Quella volta lui la toccò senza pudore davanti a me che guardavo e vedendo che mi masturbavo andarono oltre fino a che lei masturbò lui per un gioco erotico che era oramai chiaro e dove io ero il cornuto contento e loro mi accontentavano. Cominicarono anche ad uscire qualche volta da soli e poi mi telefonavano per farmi sentire che stavano chiavando in auto e io godevo tantissimo della cosa. Poi mio fratello si sposò e Elena divenne piu nervosa per cui dovetti trovare un amico fidato che sopperisse alla mia mancanza in questo senso. Il mio amico Giancarlo fù felice di sostiturire mio fratello ed anche se era fidanzato appena poteva usciva con noi e tra un massaggio e una scopata fece ritrovare il sorriso e la serenità ad Elena. Anche mio fratello comunque non ci abbandonava e di tanto in tanto veniva ad occuparsi di Elena.
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7 years ago
Elena e marito cuckold,
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La Cugina Acquisita
Ciao a tutti ricordate nel mio precendente racconto vi ho raccontato la nostra avventura con la moglie di mio cugino il cornuto questo che segue è quanto è successo in seguito. Ieri 19 febbraio erano le prime ore del pomeriggio quando squillo il telefono era nostra cugina che ci stava venendo a trovare era appena arrivata in stazione e chiedeva di andarla a prendere, quando arrivammo giù non potevamo credere ai nostri occhi aveva una minigonna cortissima senza calze tacchi alti e il suo magnifico decolté coperto da una maglietta a V che lasciava poco al immaginazione la salutammo baci e bacini e ci dirigemmo verso casa nostra appena entrati dalla porta lei si tolse le scarpe e rimase a piedi nudi due bei piedini curati nel minimo dettaglio, non sembrava nemmeno più la ragazza della volta prima vestiva in modo molto più disinibito come volesse dire il mio corpo e qui cosa aspettate a prenderlo. Passarono alcuni minuti in qui ci prendemmo un caffè e ci fumammo una sigaretta dopo ciò lei disse non penserete che sono venuta sino qui solo per un saluto sapete benissimo cosa voglio e fu li che tutti in pochi minuti ci ritrovammo nudi abbracciati ad amoreggiare le due ragazze mia moglie e mia cugina si baciavamo mentre ogni tanto armeggiavano con il mio cazzo ormai duro come un palo di ferro dall’ eccitazione e dalla visione paradisiaca di loro due avvinghiate come serpenti al sole, sul più bello sento suonare il campanello e facciamo a finta di nulla ma continua a suonare visto che le macchine erano nel piazzale e si capiva bene che eravamo tutti in casa cosi mi misi un accappatoio e andai a vedere chi fosse, era il mio amico Paolo un 40 enne di bella presenza 1 metro e 80 palestrato e soprattutto singol visto la situazione se sapendo che nessuno sicuramente si sarebbe tirato indietro decisi di raccontargli cosa stavamo facendo e chiedergli se fosse interessato, dopo qualche secondi di imbarazzo mi disse o sempre sognato di potermi scopare tua moglie figurati se rinuncio e io scoppiai a ridere lo feci spogliare e entrammo tutti e 2 nudi come mamma ci ha fatti nella stanza alla sua vista le ragazze dissero ma che fai cosi ci fai passare per zoccole, su ragazze infondo un pò lo siete risposi io e ora che ce anche paolo sapete che belle cose nuove si possono fare.... alla fine dissero bene allora vediamo cosa sanno fare 2 omaccioni come voi che noi da sole non sappiamo già fare la cugina si avvicino alla mazza di paolo e inizio a succhiarlo sino a farlo diventare duro come un palo e caldo come l'inferno, al che si mise a pecorina e prego paolo di penetrarla di certo non se lo fece ripetere 2 volte anche se lui avrebbe voluto scoparsi per prima mia moglie iniziò a fotterla prima piano poi sempre più forte nel mentre io leccavo la figa colante di umori dal eccitazione di mia moglie a un certo punto sento paolo che dice devo devo venire vedi la cugina che subito porse le sue carnose labbra sul membro di paolo e lui con 4 o 5 scrinci le inondò la gola sino a farle uscire lo sperma che colava sul suo seno prosperoso alla vista di ciò mia moglie non resistette andò verso la cugina e iniziarono a baciarsi e succhiarsi i capezzoli e vicenda vedendo ciò io non resistevo più dovevo svuotare il mio scroto pieno zeppo di caldo seme andai in mezzo alle loro bocche che si stavano baciando e loro due iniziarono leccare la mia cappella sino che anche io non emisi i miei 4 o 5 scrinci che invasero le bocce e il viso di entrambe, cosi loro continuarono a baciarsi con le bocche e le facce piene del nostro seme. Vedendo tutto ciò il cazzo di paolo era ritornato duro e dritto come un palo a quel punto guardò mia moglie e gli disse ora tocca a te essere posseduta da me lei mi guardo come chiedere il permesso e io li incitai a iniziare paolo diede uno sputo sulla sua cappella lo punto nella figa di mia moglie e inizio a fotterla fortemente i gemiti si sporgevano per tutta la casa, nel mentre vedendo lei godere come una vera troia il mio cazzo era diventato durissimo e mi stavo per fottere la cugina quando mia moglie urlo lo voglio dietro, ne voglio 2 mi avvicinai a lei diedi uno sputo nel buco del culo e piantai dentro i miei 18 cm di cazzo nelle sue viscere mentre paolo la fotteva davanti e mia cugina si faceva leccare la figa dalla calda e ansimante bocca di mia moglie a un certo punto sentimmo i un gemito un urlo di piacere era lei che per la prima volta nella sua vita oltre che essere venuta aveva squirtato abbondantemente bagnandoci entrambi, la cugina a quel punto disse e io chi sono voglio lo stesso trattamento riservato a lei, stavolta io e paolo ci siamo invertiti i ruoli io la fottevo davanti mentre il suo seno mi schiacciava la faccia e non potevo e volevo fare a meno di leccare i suoi turgidi capezzoli, a un certo punto sentii ancora più peso su di me era paolo che aveva iniziato a fotterla di dietro la fotteva come un mandrillo i colpi facevano muovere le sue splendide tette sulla mia faccia quasi sommersa dall’ corpo di mia moglie che si faceva leccare la figa seduta sulla faccia di lei erano ormai minuti che fottevamo cosi sentimmo un urlo che penso sentii tutto il vicinato era lei che veniva come non mai e mentre veniva pure lei squirtava, ora finalmente toccava a noi rivenire mettemmo le ragazze a pancia in giù sul letto e iniziamo a fotte le loro bocce sino a quando quasi contemporaneamente io venni nella cugina e lui venne nella bocca di mia moglie, le ragazze con le bocche piene del nostro sperma iniziarono a limonare tra di loro passandoselo a vicenda per poi ingoiarlo tutto leccando e pulendo per bene i nostri membri, fatto ciò si diressero insieme verso la doccia, passavano i minuti e non uscivano cosi io e paolo curiosi andammo a vedere cosa stessero facendo erano tutte e 2 assieme sotto le doccia che si baciavano e toccavano a vicenda per avere un altro orgasmo la vista di ciò non ci lascio di certo indifferenti cosi entrambi iniziamo a segarci in bagno sino a venire una terza volta le ragazze uscirono dalla doccia e io e paolo uno alla volte in cinque minuti ci lavammo. Dopo tutto ciò ci incontrammo in cucina dove ordinammo della pizza la mangiammo poi paolo cortesemente visto che gli era di strada accompagno mia cugina al treno con la promessa di vederci ancora dinuovo in 4 o magari pure di più .
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7 years ago
desideria80,
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Di sera in camper a servizio di vanessa trans
Ho sempre avuto un po' invidia del seno della mia amica trans Vanessa di origine brasiliana pelle liscia dotata di un meraviglioso seno della sesta misura naturalmente operata ma non per questo meno sexy e femminile.Qualche volta mi chiama per aiutarla nel suo lavoro di sera quando esce con il suo camper per andare in parcheggi per proporsi a singoli a volte camionisti interessati a godere senza fretta per una botta e via.Nella sua camera, prima di uscire, mi prepara con cura, quindi crema depilatoria su tutto il corpo anche intimamente e successiva doccia per farmi avere la pelle liscia vellutata.Dopo essere stata improfumata con essenze femminili mi allena all'oral infilandomi il suo membro di oltre 25 cm. fino in gola dice che il pompino profondo con ingoio piace tanto ai suoi clienti e quindi devo essere all'altezza della situazione.Messa poi a pecorina sul suo enorme letto, stende con pazienza e perizia intorno al mio buco uno strato di lubrificante, preferibilmente crema LUAN ma a volte al gusto fragola molto apprezzato dai singoli e mi incula con il suo enorme membro per una buona mezz'ora perchè vuole che sia già caldo e pronto all'uso ed in grado di prendere dai suoi clienti, membri di ogni misura per questo motivo da circa un anno e con le dovute precauzioni, guanti, lubrificazione adeguata, creme e falli realistici in gomma, mi ha praticato il FISTING anale, rompendomi di proposito lo sfintere in tre parti che sappiamo tutti essere il muscolo dell'ano. Operazione per la verità, per un buco stretto come il mio e alla sua prima dilatazione estrema, molto dolorosa ma era necessario perchè nel suo lavoro di intrattenimento puo' capitare singoli dotati di misure fuori "norma" di dimensioni decisamente esagerate e vuole che sia in grado di prenderli tutti per cui ha ritenuto necessario che il mio buco fosse in grado di dilatarsi fino ad un diametro massimo di cm 8 piu' che sufficiente per farmi fare la puttana senza correre il rischio di perdere clienti.La vestizione con l'intimo femminile è molto accurata,a volte mi propone del tutto nuda con solo autoreggenti velate a volte se la temperatura non è ottimale mi fa indossare anche la quepierre per il resto vuole che il seno e il culetto siano a nudo ben visibili perchè dice che sono le parti da mostrare a quanti desiderano scopare senza fretta per una botta e via.A volte il cliente è esigente e prima di decidersi vuole esaminarmi da vicino, toccare, palpeggiare infilare un dito nel buco e dopo aver contrattato il prezzo della prestazione la mia amica mi fa attendere a pecorina in camper sul letto bendata dice che per motivi di privasy il cliente non deve essere visto ma solo...sentito!!!!, non prima di aver praticato il pompino di rito naturalmente a pelle senza condom lavorando la cappella con pazienza succhiandola delicatamente operazione necessaria per portare il membro alla consistenza giusta per la monta per poi infilarlo di botto riivestito con il condom, senza non si fa, nel buco per la scopata dovuta con l'immancabile calda sborrata finale nel canale e gridolino di piacere Haaaaaaaaaa!!! godoooo.....solo a quel punto sfilato il membro dal buco mi riposiziono fuori dal camper per poi sculettare come di norma per attirare l'attenzione del futuro cliente.La postura, il saper ancheggiare è importante nell'arte della seduzione in questo sono brava favorita dall'aver indossato scarpe femminili tacco 12 che mi danno un aspetto da vera troia abbinata ad una parrucca esclusivamente bionda molto appariscente un trucco adeguato, sigaretta e borsetta da donna.Molto importante è mostrare il seno che ho molto femminile che la mia amica vuole che sia morbido e di buon sviluppo per questo periodicamente mi porta da una sorellina trans esperta nella pratica del BDSM per farlo sottoporre ad adeguata stimolazione con pinzette, pesetti ed altri accorgimenti per svilupparlo usando prodotti rassodanti e volumizzanti fermminili massaggi delicati, in particolare VANESSA vuole che abbia i capezzoli piu' sporgenti e grandi quindi mi viene applicata su di essi ad ogni seduta un succhiacapezzoli meccanico che per oltre un'ora a ventosa mi munge il seno.A volte se ha clienti mi fa succhiare i capezzoli da loro ma poi eccitati da tale pratica devo farmi inculare a turno dopo essere stata legata ad una panca che si usa per fare clisteri. Questo non è molto gradito dato che non sono in strada o in parcheggio a battere ma per non urtare la mia amica Vanessa non faccio opposizione alcuna.Dopo molte sedute il risultato è ben visibile con un seno che ha raggiunto una buona consistenza pieno morbido circa quarta misura e molto femminile questo ha decisamente aumentato la clientela perchè quando lo mostro di sera in parcheggio subito attiro l'attenzione di singoli interessati a scopare ma anche a giocare con un bel seno femminile infatti in camper vogliono fare tutti una bella poppata succhiandomi a lungo i capezzoli a volte delicatamente a volte mordicchiando e tiracchiando ma senza far male altrimenti si viene allontanati.Molti cliernti a volte, vengono solo per palpeggiare toccare succhiare il seno dicono che neanche la loro signora le ha cosi' morbido e femminile spesso devo anche praticare stando in ginocchio una spagnola infilando il membro tra le tette e farli sborrare sul seno stesso.Dopo un po' dintempo, ho accarezzato l'idea di mettermi in proprio andare a battere in posti adeguati di sera anche tardissimo ma non sono propensa a propormi a scopo di lucro e poi da sola senza la protezione e la compagnia della mia amica VANESSA che ha tutta l'esperienza dalla sua parte non sono in grado di gestire la clientela preferisco propormi in privato quando non sto con VANESSA in posti fuori dalle zone di battuage vero e proprio dove le professioniste fanno il loro duro lavoro in particolare in estate in zone litoranee frequentate dai nudisti mi piace infatti stare tra la natura nel verde della macchia mediterranea piena di profumi.Non ho problemi a trovare la compagnia di tali soggetti amanti naturisti a volte basta stare anche ai margini delle zone a loro riservate che in men che non si dica appena mi spoglio e resto nuda subito vengo circondata da un bel gruppetto di singoli nudisti con i loro membri bene in vista che circondata quasi prigioniera, mi portano all'imbrunire in radure o tra le dune di sabbia per incularmi selvaggiamente a giro.
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7 years ago
PINATRANSGENDER,
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il primo incontro
Il tutto è cominciato per scherzo... ci conoscevamo da tempo, lavoravamo nello stesso ufficio, ma non si era mai creata l'occasione per poter scambiare due chiacchiere e poi... metterle le mani addosso. Ha un culo stupendo, tondo tondo, sempre ben evidenziato da pantaloni super aderenti o da gonne attillate. Un giorno, finalmente, a pomeriggio inoltrato, ci siamo incontrati al bar. Abbiamo iniziato a parlare e scherzare, mi fa capire che lei ha un forte dolore alla schiena.. io subito le dico che sono molto bravo nel massaggio e lei che fa? subito mi invita nella sua stanza... li capisco anzi mi dice che siamo soli perchè la sua collega è ammalata... il mio cazzo inizia a farsi duro e le dico che se vuole sono disposto a farle un massaggio. La troia, dapprima fa la ritrosa e subito dopo mi dice ma no dai se arriva qualcuno facciamo la figura dei polli.... ok faccio io hai ragione vado via e nel mentre lei si gira e mi dice vieni tra un quarto d'ora tanto stanno tutti per andare via..., ok le rispondo e vado. Aspetto che vanno via tutti e torno con il cazzo durissimo nei pantaloni e aspetto... lui è tutto duro e inizia a spingere nei boxer per essere liberato ma non è possibile...la raggiungo nella sua stanza e la trovo assorta nei suoi pensieri e nelle sue bugie, mi fa capire che non le è mai successo una cosa del genere e che lei non è una di quelle che tradiscono il marito ... perchè lo ama come il primo giorno ... ok, ok le dico mettendomi dietro di lei e iniziando un tenero e dolce massaggio, nel frattempo le chiedo di togliersi la camicia, le si alza improvvisamente, è tutta rossa in viso e mi dice di dover avvertire il figlio che sarebbe tornata un pò più tardi e il marito.... e nel contempo si alza e velocemente va chiudere a chiave la porta ed io penso cazzo me la scopo a questa finalmente... si avvicina a me mi volge le sue spalle e apprezzo un culo midiciale stretto da un jeans che a mala pena lo contiene. Si toglie la camicia e rimane con un reggiseno di pizzo bianco che a stento trattiene le sue tette non tanto grandi, una terza, ma fatte bene e sospinte dal suo push-up... continuo a massaggiarla delicatamente e le dico se ha una crema per far scivolare meglio le mie mani, le abbasso le bretelle del reggiseno e lei decide di toglierlo il reggiseno, lo fa con grande semplicità e sensualità, coprendosi parzialmente con le mani in maniera da coprirsi i capezzoli... Il mio cazzo duro nei pantaloni era sempre più duro e lei faceva finta di aver dolore quando io la massaggiavo con un pò più di forza... e cercavo di parlarle dicendole che aveva una pelle meravigliosamente setosa, ancora abbronzata, infatti le sue tette per quello che riuscivo a vedere erano anche loro abbronzate. Il cornuto la esibiva, evidentemente... la sua gonna era appena risalita a metà coscia e io cercavo in tutte le maniere di toccarle il seno e lei continuava a dirmi che il dolore era alla schiena e che se avessi insistito sarebbe andata via... allora provo in maniera decisa a metterle le mani sulle tette e lei improvvisamente si alza, toglie il reggiseno e mi dice ma che vuoi vedere le mie tette? dimmi allora ti basta? Io rimango esterefatto, il cazzo stava per scoppiare nei pantaloni e la guardo. ha due capezzoli durissimi che guardano verso il cielo e sul suo viso traspare una smorfia tra l'incazzata e l'eccitata. Ancor prima di potermi buttare su di lei, va in bagno lasciandomi solo e con il mio cazzo durissimo... tento di entrare ma si è chiusa a chiave e la supplico di farmi entrare con lei in bagno e lei con fermezza mi dice che non sono stato ai patti perchè le avevo promesso di non toccarla e che non sarebbe uscita dal bagno.... mi abbasso e la spio dal buco della serratura e cosa vedo? lei che pisciava il sentire quel rumore e il vederla mi ha eccitato ancora di più e le ho chiesto di aprirmi la porta, anche perchè in ufficio non c'era più nessuno ... le ho detto che ero disposto a tutto pur di vederla di toccarla, di possederla... ad un certo punto si è alzata e nel pulirsi ho visto la sua bella fighetta completamente depilata che la stava asciugando ed ho immaginato di leccarla e pulirla dalla pioggia ÂÂ bionda che aveva appena lasciato nel water, ero arrapatissimo e a quel punto ho sentito la chiave girare nella toppa e aprirsi finalmente la porta.... era quasi completamente nuda... ed in mano aveva un qualcosa che non riuscivo a capire cosa fosse. Mi ha detto solo guai a te si ti avvicini e mi metti le mani addosso ma io non le ho dato retta e le ho messo le mani sulle tette e nello stesso tempo ho avvertito una sensazione di bruciore sulle mie mani e mi sono allontanato.Mi ha ordinato di non fare sciocchezze e di ubbidire ai suoi comandi.Mi ha fatto stendere sulla sua scrivania, mi ha fatto abbassare i pantaloni e poi ha iniziato da sopra i boxer a darmi dei morsi sul cazzo, ho riprovato a metterle una mano sul culo e mi ha colpito con un'altra volta con quel piccolo arnese che mi ha dato una piccola scossa elettrica. Subito dopo mi ha obbligato a tirarlo fuori e a farmi un bel su e giù lento e profondo e per poterlo fare fino in fondo mi ha messo una crema sulla cappella e mi ha fatto continuare... ha iniziato lentamente a spogliarsi, prima la gonna ed è rimasta solo con un perizoma bianco e le autoreggenti, il vederla mi faceva venire voglia di farmi velocemente e sborrare ma lei non voleva e mi minacciava con quel piccolo arnese. Improvvisamente si toglie il perizoma e me lo fa annusare e poi me lo mette in mia bocca per farmi assaporare i suoi umori. Improvvisamente si introduce qualcosa nella figa e inizia a toccarsi di brutto, imponendomi di continuare a segarmi... La situazione è eccitantissima, io sul tavolo che mi sego e lei al mio fianco che si masturba non so con cosa...Decido di scendere e metterglielo in bocca ma lei togliendosi qualcosa dalla figa mi minaccia e lì capisco che era quello che mi dava le scosse e mi obbliga a vederla mentre si masturba e mi chiede di fare una gara a chi gode prima...Comprendo cosa vuole, mi siedo per terra di fronte a lei e vedo la sua bella figa aprirsi e chiudersi, è sempre più bagnata e mi dice di morderle i capezzoli che sono durissimi, la guardo in faccia e aspetto ... dopo pochi secondi la troia inizia a gridare e a godere, la sua fighetta è tutta piena di umori e sento il dildo come le squarcia la figa, ho voglia di venire per sborrare ma mi trattengo e lei improvvisamente mi ha chiede di metterglielo in bocca ...Inizia un pompino di quelli che ti sogni ma nessuno ti fa mai, mi fa mettere in piedi e stringendolo dalla base con due dita inizia piano piano ad metterselo a piccoli colpi in bocca, poi lo tira fuori ed inizia a leccarmi tutta l'asta, le palle che si mette in bocca e se le gioca con la punta della lingua per poi infilarsi tutto il cazzo in bocca sino al limite delle dita e continua così... poi mi dice di poggiarmi con le natiche sulla scrivania perchè mi vuole leccare bene... accetto subito e inizia a leccare la cappella, poi l'asta con calma e con dovizia, ogni tanto accelera per poi leccarmi le palle e poi mi lecca il buchino del mio culo sino ad allora vergine e piano piano mi introduce la lingua anche lìììì... Si ferma, mi dice guardami se riesco a prenderlo tutto in bocca e fa scomparire il mio cazzo, si riferma e mi chiede se mi piace, non ho il tempo di dirle niente perchè mi si tuffa sul cazzo, riesco a stringerle i capezzoli e farle uscire un lamento dalla bocca ma non vuole lasciarlo e allora mi sputa sulla cappella e inizia a farmi una sega dopo pochissime botte le sborro una quantità industriale di calda e densa sborra che lei lecca avidamente lasciandomi la cappella bella pulita, dopo avere leccato tutto, finalmente mi parla e mi dice che vuole baciarmi per farmi sentire il sapore dolcissimo della mia sborra... e così fa!....ÂÂ
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7 years ago
ralpheivonne,
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al bosco
Sabato scorso siamo andati al Bosco di Capodimonte insieme a due amici di mia moglie;
Lei si è messa una minigonna bianca con le calze bianche ed il reggicalze, sopra una camicetta;
Mia moglie camminava in mezzo ai due abbracciata a loro, ed io ero subito dietro con la
Videocamera con cui riprendevo la scena, ogni tanto i ragazzi allungavano le mani sul sedere di mia
Moglie, alzando la minigonna e così io potevo fare delle riprese molto eccitanti;
Ci inoltrammo verso alcuni viali meno frequentati e ci fermammo su un bel prato;
mia moglie si stese su un bel telo mare e i due ragazzi iniziarono a carezzarle le gambe ed il seno;
presero le mani di mia moglie e se le passavano sui pantaloni per farle sentire come erano eccitati;
Anche io ero molto eccitato a filmare la scena e notai alcuni ragazzi nascosti tra gli alberi che si
Masturbavano guardando la scena;
Intanto mia moglie aveva sbottonato i pantaloni dei due e stava spompinandoli, mentre loro le avevano tolto la minigonna ed abbassato le mutandine e la toccavano e baciavano tutta;
Anche io ero eccitatissimo e facevo fatica a riprendere la scena e a masturbarmi insieme, intanto i ragazzi avevano visto che li avevo notati ed erano usciti allo scoperto…
Mia moglie era rimasta solo con le calze ed il reggicalze, era a pecorina ed aveva un cazzo nel culetto e l’altro in bocca;
il gruppetto dei ragazzi (erano in tre) si avvicinò a lei ed incitato da me iniziarono a toccare mia moglie , a baciarla in bocca a turno;
poi uno di loro si infilò il preservativo ed iniziò a scoparla in fica, mentre gli altri si lasciavano spompinare;
Mia moglie era sudata e piena di sborra e voleva sempre essere penetrata….
I ragazzi iniziarono a sputarle sul buco del culo …per poi incularla a turno…
Io ero già venuto un paio di volte e riprendevo la scena pregustando già il momento in cui avrei fatto vederla a tutti i miei amici.. la faccia da troia di mia moglie piena di sborra fino ai capelli..
A un tratto sentimmo dei cavalli …erano carabinieri…ci ricomponemmo velocemente e mia moglie si nascose dietro un grosso albero…
Quando ne uscimmo il gruppo dei ragazzi era scomparso…peccato mia moglie aveva ancora voglia.
Dopo esserci rivestiti…si fa per dire in quanto mia moglie aveva una minigonna cortissima per cui
Bastava che si muovesse un po per far vedere il reggicalze, i due amici di mia moglie ci salutarono,
e noi ci avviammo verso l’uscita;
All’ingresso incontrammo i tre ragazzi di prima, insieme ad altri due signori di una certa età..che parlavano di mia moglie..dicendo che era una grande troia e di come l’avevano scopata…
Uno dei signori ci fermò e ci chiese se poteva offrirci qualcosa al bar….si avvicinò a mia moglie sussurrandogli che voleva scoparsela…mia moglie si mise a ridere facendo capire che l’idea non le dispiaceva…
Andammo al bar insieme a due signori appena conosciuti…bevemmo un’aranciata e poi salimmo in auto con loro due…mia moglie si sedette avanti e noi due dietro…
Non appena partimmo l’anziano signore iniziò a toccare mia moglie…..mentre noi guardavamo..mia moglie iniziò a masturbarlo dai pantaloni…
Ci avviammo verso una zona appartata e fermata la macchina i due iniziarono a palpare e spogliare mia moglie …
Non appena mia moglie prese in bocca il cazzo di uno dei due…questi le sborrò tutto in bocca…l’altro intanto le leccava i capezzoli….
Riuscii a mettere mia moglie a pecora…e la inculai davanti a due …e godetti subito…
Poi loro iniziarono a baciare mia moglie attaccandosi ai due capezzoli….mentre mia moglie ci toccava i membri…scoparono mia moglie varie volte….in tutte le posizioni…
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7 years ago
Elena e marito cuckold,
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Erotismo
Erotismo
Fernande - foto di Jean Agélou (1878-1921)
La parola erotismo, da Eros, divinità greca dell'amore, indica le varie forme di manifestazione del desiderio erotico che ci attrae verso qualcuno o qualcosa.
Secondo Platone (Simposio), nel momento in cui ne sentiamo la mancanza (desiderium in latino), l'oggetto erotico ci attira verso di sé con la forza di una calamita. Nella teoria freudiana, invece, il desiderio erotico è concepito come libido, ovvero come un impulso fondamentale che muove l'essere umano verso la ricerca del piacere. L'oggetto erotico, quindi, in questo caso è investito eroticamente come potenziale fonte di soddisfazione della pulsione.
Si può pertanto provare attrazione erotica, spirituale e fisica insieme, per una persona dell'altro sesso o del proprio, ma anche per la sua rappresentazione (vedi ad es. la leggenda della statua di Pigmalione).
L'erotismo può altresì esplicitarsi in forme e attività non
direttamente connesse al suo appagamento concreto, ovvero mediante l'immaginazione o la fantasia. In questi casi esso può concretizzarsi in veri e propri prodotti artistici o intellettuali, come la fotografia, la letteratura, il cinema, la pittura, etc.
Va distinto l'erotismo dalla pornografia:
nell'erotismo infatti è importante e rilevante la presenza di un
vissuto emotivo, laddove la pornografia si caratterizza per la netta
separazione fra la sessualità, esibita nella sua crudezza, e il sentimento amoroso, che ne è perlopiù escluso.
Esiste una copiosa letteratura erotica scritta in genere da e per gli uomini (anche le poche donne che ne scrivono, si rivolgono in genere ad un pubblico maschile);
negli ultimi anni si è assistito tuttavia al crescere dell'interesse
femminile per questo tipo di letteratura, probabilmente in relazione al
mutamento dei costumi (liberazione sessuale) avvenuta a partire dalla seconda metà del Novecento nella cultura occidentale.
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Un altro incantesimo riuscito alla perfezione..
"Rotta per casa di Dio...stiamo volando alla festa...rotta per casa di Dio e siamo già con la testa...e le troveremo già a 90° gradi e noi...con il plug anale e noi...ce le tromberemo per tutta la notte"...ecco con la colonna sonora rivisitata degli 883 una delegazione Gangbangbologna si lanciava un venerdi sera in direzione bassa modenese dal leggendario Merlino.Merlino conosciuto nell'ambiente per le sue feste orgiastiche,ricche di artifizi,cambi di scenario e personaggi...vera icona in questo mondo pirotecnico e trasgressivo.Che onore presenziare anche se non tutti noi del gruppo,alle sue celebrazioni festaiole.Così Davide,Tony e Francesco veramente rotta per casa di Dio bazzicando posti sconosciuti ai più come Cavezzo,Bomporto,Sorbara...con quella meta,il castello del mago Merlino.Laggiù si tengono i riti carnali più forti e potenti e anche noi volevamo respirare quella magica sensazione delle sue serate...e come suoi aiutanti di una sera eravamo stati chiamati e non potevamo mancare all'appello.Forse troppo emozionati e troppo sul pezzo che eravamo anche troppo in anticipo.Sosta in apposito luogo di ricovero con un Tony rinfrancato dalla cura Rizzi anche noi "bolognesi" nel nostro piccolo cerchiamo illusioni e artifizi al normale scorrere dell'esistenza.Arriviamo con orario più consono sotto al Castello.Rimaniamo in attesa.Nel metre nel piazzale vediamo altri valorosi cavalieri gironzolare con agitazione.Sono cavalieri come noi,andiamo a stringere amicizia.Ecco il via libera...si aprono le porte del regno di Merlino...come il mondo incantato si apre lo scenario con una bella cula a 90° gradi riposta su un giaciglio...noi proseguiamo il cammino e troviamo in un altro ambiente una vogliosa sola nel letto...In questo primo momento saremo noi di Gangbangbologna a prendersi cura di lei...portandola al massimo dell'eccitazione e godimento...Davide tranquillizza...,Francesco convince e Tony penetra...penetra con vigore,forza tanto che siamo costretti a tenere la puledra,vuole scappare alla punizione anale che la aspetta.Ma non riuscirà a sfuggirci.Gli artifizi solo paventati eccoli che si manifestano.Da non so dove arriva una bionda spumeggiante portata al gunzaglio come una cagnetta nervosa e pervertita....,Merlino la cinge con una strumentazione di tortura e godimento...vediamo le sue nudità alla mercè di ogni cavaliere...lei aperta con le gambe spalancate...,a turno entriamo in lei,sentiamo i suoi spasmi la sua eccitazione primordiale...è bendata non sa quale cazzo di quale individuo la sta penetrando o deflorando...i liquidi goduriosi che emana il suo sesso hanno lubrificato ogni canale rendendolo via preferenziale di godimento...La tensione raggiunge livelli altissimi quando questa cagnetta viene ricondotta a 4 zampe nell'ambiente sottostante...si sente i colpi assestati di una frusta o qualcosa che lascia sul suo corpo segni inequivocabili di punizione...Ancora in balia dei cavalieri che se la ripassano per bene...Il rito magico prosegue per ore...si ode quel melodioso lamento femminile di trasporto intervallato anche da qualche momento maschile...Le damigelle vengono tenute per qualche ora dalla comitiva dei cavalieri.Nessuno sa o può solo immaginare questi fenomenali momenti magici del mago Merlino.Illusione o realtà?.a voi la sentenza...
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Gangbangbologna2018,
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Penetrazione
Penetrazione sessuale
La penetrazione sessuale consiste, comunemente, nel
compimento fisico dell'unione sessuale fra due o più soggetti. Nel caso
di coppia eterosessuale, tale atto consiste nell'inserimento del pene nella vagina; si parla altresì di penetrazione sessuale anche nel caso di coppia omosessuale ovvero di coppia eterosessuale dedita al sesso anale; in questi casi la penetrazione consiste nell'inserimento del pene del soggetto attivo nell'ano del soggetto passivo.
Meno propriamente, il termine penetrazione può essere usato anche per descrivere il sesso orale, ovvero per la masturbazione intesa come introduzione di dita o delle mani (fisting) nella vagina o nell'ano.
Quando si parla di penetrazione sessuale ci si riferisce, infine,
anche al "sesso con oggetti" che viene praticato, ad esempio, tramite plugs, dildos o vibratori,
e quindi, in genere, all'inserimento di qualsivoglia oggetto o parte
del corpo all'interno di uno qualsiasi degli orifizi del corpo maschile
o femminile, accompagnata da sensazioni di piacere e di eccitazione sessuale.
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16 years ago
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Sessuologia
Sessuologia
La sessuologia è la disciplina che studia gli aspetti psicologici, medici e socioculturali della sessualità.
Nell'ambito della sessuologia si è soliti distinguere:
una branca biologico-medica, che studia i fenomeni della sessualità rispetto alla sua genetica e al ruolo dei sistemi endocrino e nervoso centrale nelle sue manifestazioni normali e patologiche;
una branca psicologica, che analizza la dinamica dei processi relazionali, con particolare riferimento alle teorie psicoanalitiche sulla sessualità infantile e sull'itinerario di maturazione della sessualità nelle fasi orale, anale e genitale;
una branca antropologico-sociale, che studia il valore culturale e semiologico della differenza sessuale nell'organizzazione sociale.
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Feticismo
Feticismo
Per feticismo
si intende lo spostamento della meta sessuale dalla persona viva nella
sua interezza ad un suo sostituto, sia ciò che la sostituisce, una
parte del corpo stesso, o una qualità, un indumento o qualsiasi altro oggetto.
In buona sostanza, quindi, il feticista è colui che prova attrazione
sessuale per qualcosa che fuoriesce dai canoni della sessualità
tradizionale.
Il feticismo si differenzia dalla semplice preferenza dettata dai
gusti personali, che tutti hanno, dal fatto che la presenza del
feticcio diviene una condizione indispensabile per raggiungere
l'orgasmo. In mancanza del feticcio, infatti, il feticista non riesce
ad avere l'appagamento sessuale. Ed è proprio per questo motivo che il
feticismo in sessuologia
è ritenuto un disturbo, in quanto impedisce una libera vita sessuale
rendendo il soggetto dipendente dall'oggetto o da qualisiasi altra cosa
sia oggetto del suo feticismo.
Il feticismo può manifestarsi in una persona in varie forme: in alcuni casi possono divenire feticcio un qualsiasi tipo umano, ogni caratteristica fisica e psichica, ogni parte del corpo, ogni secrezione corporea (sangue, sperma, feci, urina, sudore,
ecc.), ogni indumento ed ogni oggetto. Anche i nei possono essere
oggetto di feticismo, e quindi il partner adorerà, toccherà, bacerà,
leccherà, annuserà i nei dell'altro, anche il solo vederli costituirà
per lui motivo di eccitazione, ed anche il sentririsi toccare i propri
lo ecciterà molto. Molti feticisti prediligono però solo nei in una
determinatà parte del corpo come bocca, pancia, pube, volto, schiena
ecc. Per altri feticisti, invece, vedere, sentire, annusare,
inghiottire o palpare determinate cose è importante almeno quanto il coito nella sessualità ordinaria.
Fra i più diffusi feticismi, vi sono il feticismo del piede maschile e il feticismo del piede femminile:
in questo caso il feticista è attratto dai piedi e prova piacere non
solo nel vederli, ma anche nel leccarli, baciarli, annusarli e
nell'esserne masturbato. Relativi perlopiù al feticismo del piede
maschile, specie nelle pratiche erotiche omosessuali, sono diffusi il trampling, consistente nel farsi calpestare dal partner, il tickling, ossia il farsi solleticare, lo sneaking, che comporta l' uso delle scarpe, il socking, con l'utilizzo dei calzini, e molte altre.
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Origine del termine
L'etimo della parola viene dalla lingua portoghese; i mercanti di schiavi usavano questo termine per riferirsi agli indigeni africani che adoravano "feticci".
In psicoanalisi è un disturbo derivante dalla scissione dell'Io e
proiezione, talvolta derivante dal diniego-meccanismo di difesa che
consiste nel rifiuto di riconoscere qualcosa di traumatizzante avvenuto
nella realtà.
Il feticismo in letteratura
Restif de la Bretonne (Sacy 1734 - Parigi 1806)
si sofferma in diverse sue opere su temi feticisti e in particolare sul
feticismo dei piedi, che proprio in riferimento alla sua opera viene
talvolta chiamato "retifismo". In Le notti di Parigi (1788-1791),
per esempio, Bretonne narra dell'insana passione che porta alcuni
uomini a rubare le scarpe di signore sorpese a passeggiare lungo le
strade della capitale francese; in Le pied de Fanchette ou le soulier couleur de rose (1768, opera che non conosce ancora traduzione italiana) protagonista è una donna che si serve del fascino delle sue estremità per avvantaggiarsi socialmente.
Un altro autore che ha lasciato opere considerevoli su questi temi è lo scrittore Tanizaki Junichiro, maestro della letteratura giapponese del Novecento. Il giovanile, primissimo racconto Il Tatuaggio (1909
Shisei (Irezumi)) esprime chiaramente, in poche righe, la centralità
dei piedi nel simbolico erotico dello scrittore: piedi che hanno
un'anima e si impongono come strumento di sottomissione dell'uomo
nei confronti dell'onnipotente ricca carica sessuale ed esistenziale
femminile. Nel romanzo I piedi di Fumiko un giovane aspirante artista
scopre la smodata passione di un parente per i piedi di una ragazza che
egli mantiene nella propria casa. Perfino negli ultimi giorni della
propria vita non rinuncia ad assorbire il poco cibo che è in grado di
mangiare dalle estremità di Fumiko. La figura dell'anziano folle di
passione ritorna nel libro che è considerato tra i maggiori capolavori
di Tanizaki: Diario di un vecchio pazzo. Un uomo, al termine della
propria esistenza, tra ricordi e riflessioni, vive e racconta la
propria debolezza per i piedi della nuora. Tokusuke arriverà a fare
incidere l'impronta dei piedi della donna sulla sua tomba. Con la scusa
di riprodurre un Bussokuseki (impronte di Buddha), egli stesso farà una
litografia dei piedi della giovane Satsuko usando inchiostro rosso.
L'operazione con la verniciatura, la manipolazione, l'asciugatura dei
piedi, costituisce un'occasione per avvicinare l'oggetto desiderato.
"Poi, quando sarò morto, non potrà non pensare: Quello stupido vecchio
dorme sotto questi piedi bellissimi. Sto ancora calpestando le ossa di
quel povero vecchio sotto terra".
Spiegazione psicoanalitica
La psicoanalisi freudiana spiega il feticismo ricorrendo alla teoria dello sviluppo psicosessuale. Secondo Sigmund Freud il bambino nella fase edipica, per superare l'angoscia di castrazione
derivante dalla paura del padre e soprattutto dalla vista dei genitali
femminili privi del pene, si crea un feticcio, ovvero un oggetto volto
a sostituire il pene mancante nelle bambine. Se queste ultime sono
prive di fallo, infatti, significa che sono state punite (evirate) per
qualcosa che hanno commesso, quindi anche il bambino rischia
l'evirazione a causa dei suoi desideri incestuosi verso la madre. Il
piede, la scarpa e qualsiasi oggetto feticistico permettono così al
bambino, fungendo da "fallo femminile", di attenuare la sua angoscia
derivante dalla constatazione che le bambine non hanno il pene.
Da parte sua Donald Woods Winnicott considera il feticcio alla stregue di un oggetto transizionale, il quale però viene investito di libido.
Sempre secondo le teorie psicoanalitiche, il feticismo è un disturbo
derivante dalla scissione dell'Io e dalla proiezione, talvolta
derivante anche dal diniego (meccanismo di difesa che consiste nel
rifiuto di riconoscere qualcosa di traumatizzante avvenuto nella
realtà).
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Kama Sutra
Kama Sutra
Il Kama Sutra è un antico testo indiano sul comportamento sessuale umano, ampiamente considerato come l'opera più importante nella letteratura sanscrita sull'amore. Il libro è stato scritto da Vatsyayana ed il suo titolo completo è vÄtsyÄyana kÄma sÅ«tra ("Aforismi sull'amore, di Vatsyayana"). Si crede che l'autore sia vissuto in un'epoca fra il I ed il VI secolo, probabilmente durante il periodo Gupta.
//
Composizione
Il Kama Sutra contiene 35 capitoli, organizzati in sette parti,
ognuna delle quali scritta da un esperto nel rispettivo campo. Le parti
sono:
Introduzione (4 capitoli) - sull'amore in generale, il suo posto nella vita di un uomo ed una classificazione delle donne.Sull'unione sessuale (10 capitoli) - una discussione approfondita sul bacio, vari tipi di preliminari, orgasmo, una lista di posizioni sessuali, sesso orale, parafilia, e ménage à trois.Sull'acquisizione di una moglie (5 capitoli) - corteggiamento e matrimonio.Su una moglie (2 capitoli) - il comportamento corretto di una moglie.Sulle mogli degli altri (6 capitoli) - principalmente seduzione.Sulle cortigiane (6 capitoli).Sui mezzi per attrarre gli altri a qualcuno (2 capitoli).
Il Kama Sutra contiene un totale di 64 posizioni sessuali anche
rappresentate. Vatsyayana credeva che ci fossero otto modi di fare
l'amore, moltiplicati per otto posizioni per ognuno. Nel libro queste
sono note come le 64 Arti. Il capitolo che elenca le posizioni è il più famoso e per questo è spesso scambiato per l'intera opera.
Comunque, solo circa il 20 per cento del libro è dedicato alle
posizioni sessuali. Il resto è una guida su come essere un buon
cittadino e parla delle relazioni fra uomini e donne. Il Kama Sutra
descrive il fare l'amore come un'unione divina. Vatsyayana
credeva che il sesso in sé non fosse sbagliato, a meno che non lo si
facesse frivolmente. Il Kama Sutra ha aiutato le persone a godere
dell'arte del sesso in maniera più profonda e può essere considerato
una guida tecnica al godimento sessuale, oltre a provvedere ad una descrizione dei costumi e delle pratiche sessuali dell'India di quei tempi.
Il Kama (in sanscrito piacere o benessere) non è infatti percepito come un peccato, ma è uno dei quattro scopi della vita (purushartha).
La traduzione inglese più conosciuta del libro è quella del 1883 di Sir Richard Burton.
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Contraccezione
Contraccezione
Per contraccezione si intende il complesso delle tecniche anticoncezionali, ossia dei mezzi dediti ad programmare o impedire il verificarsi di una gravidanza.
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Metodi contraccettivi tradizionali
Astinenza o pratiche sessuali alternative alla penetrazione vaginaleCoito interrotto Metodi contraccettivi moderni
Metodi farmacologici
Cerotto contraccettivoContraccezione ormonale vaginale (anellino ormonale o anello vaginale)Pillola anticoncezionalePillola del giorno dopoPillola maschile (a volte denominata "pillolo")
Barriere (a volte in combinazione con spermicidi)
ProfilatticoProfilattico femminileDiaframmaCappuccio cervicaleSpugna contraccettiva
Metodi intrauterini
Spirale
Riconoscimento della fertilità
Ogino-KnausMetodo BillingsMetodo Sintotermico
Metodi chirurgici
Vasectomia per uominiChiusura delle tube per donne
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Transgender
Transgender
Transgender al Gay Pride di New York
Il termine transgender ha assunto nella lingua italiana diversi significati a seconda degli ambiti in cui è usato.
La sua origine è da identificarsi all'interno del movimento LGBT, nato negli Stati Uniti d'America intorno ai primi Anni '80,
per indicare un movimento politico che contesta la logica eterosessista
e genderista secondo la quale i sessi nell'uomo sono solo due, che
l'identità di genere di una persona debba necessariamente combaciare
con il sesso biologico e che il tutto debba restare immodificabile
dall'uomo.
Il termine "transgender", quindi, nasce come termine "ombrello"
dentro cui si possono identificare tutte le persone che non si sentono
racchiuse dentro lo "stereotipo di genere" normalmente identificato
come "maschile" e "femminile".
//
Il transgenderismo
Il transgenderismo sostiene che l'identità di genere di una persona
non è una realtà duale "maschio/femmina", ma un continuum di identità
ai cui estremi vi sono i concetti di "maschio" e "femmina".
In questo senso il transgenderismo
è da considerarsi come un movimento politico/culturale che propone una
visione dei sessi e dei generi fluida e che rivendica il diritto di
ogni persona di situarsi in qualsiasi posizione intermedia fra gli
estremi "maschio/femmina" stereotipati senza per questo dover subire stigma sociale o discriminazione.
Da questo punto di vista sotto il termine "ombrello" di "transgender" possono identificarsi:
la persona transessuale operata (perciò che è a tutti gli effetti cambiata di sesso).la persona transessuale non completamente operata (ovvero che lascia integri i genitali di origine).la persona crossdresser, termine che tende a sostituirsi sempre più alla dicitura "travestito"
perché associato alla perversione sessuale. In questo senso il
crossdresser è persona che si traveste, per lo più in privato ma anche
pubblicamente, senza implicazioni di eccitazione sessuale. Quasi sempre
è maschio ed eterosessuale.la persona (di qualsiasi orientamento sessuale), sia uomo, sia donna, che rifiuta lo stereotipo di genere
che la società, la cultura locale impone ai due sessi. In questo senso
e in questa accezione del termine, che però è la meno conosciuta in
Italia, alcuni ritengono che transgender e "queer" siano termini fra loro sovrapponibili.
Nel tempo e nella trasposizione del termine nella cultura italiana
la parola transgender ha assunto diversi ed altri significati che poco
hanno a che vedere con l'origine del termine inteso come "movimento
politico culturale". Questa seconda accezione è ormai diventata più
popolare di quella originale.
La traduzione italiana di transgender sarebbe transgenere,
ma questo termine non si è radicato nell'uso comune nella nostra lingua
e quindi un termine "importato" dall'inglese e lasciato in prevalenza
immutato.
Nell'uso psicologico, psichiatrico, endocrinologico e legale
Nella terminologia psicologica, psichiatrica, endocrinologica e
legale il termine "transgender" viene utilizzato in termini
semplificativi per indicare una persona transessuale non operata ai
genitali. Secondo questa accezione del termine quindi transgender
diventa un termine per indicare solamente una sottocategoria delle
persone transessuali, e per separare il/la transessuale operato/a (ai
genitali) da quello/a non operato/a.
Così come per il transessualismo
anche per il termine "transgender" vi è una totale e netta
differenziazione sulla declinazione al maschile o al femminile fra
mondo accademico e movimento transgender/transessuale.
Analogamente al transessualismo, i testi medici e legali declinano
(salvo rarissime eccezioni) il termine al maschile per le persone che
effettuano una transizione da maschio a femmina (androginoide) e al femminile per le persone che effettuano una transizione da femmina a maschio (ginoandroide).
In questo modo dando la prevalenza alla genetica rispetto all' identità di genere della persona.
Tale utilizzo della declinazione è fortemente contestato dal movimento transgender e transessuale (e dal movimento GLBT o LGBT più in generale) in quanto ritiene che sia da far prevalere l' identità di genere della persona sul mero dato biologico di nascita.
Semplificando: la persona nata maschio che assume l'identità femminile
e di conseguenza anche un nome femminile (poniamo ad esempio "Anna")
per la cultura scientifica è "il" transgender Anna, per il movimento è
invece "la" transgender Anna.
Utilizzo accademico
L'utilizzo accademico della coniugazione del termine peraltro spesso
fatto proprio dal giornalismo e dai media ha la controindicazione di
determinare veri e propri "salti mortali" nella lingua italiana.
Esemplificando: "IL" transgender Anna è andato o è andata a fare la
spesa"? Il nome Anna si coniuga in genere al femminile, ma per una
persona transessuale o transgender lo si coniuga al maschile con ciò determinando una sorta di discrimine fra la "Anna" donna genetica e la "Anna" transessuale o transgender.
Ed è proprio per questo fatto che la declinazione utilizzata dal mondo
accademico viene contestata dal movimento transgender e transessuale in
tutto il mondo ed anche in Italia.
Come sostituzione di transessuale
Una terza accezione del termine "transgender" è quella di andare a sostituire il termine "transessuale", sovrapponendosi ad esso.
La motivazione, anch'essa nata all'interno del movimento LGBT o GLBT
è da trovarsi nel fatto che il termine "transessuale" è di per sé
impreciso, se non errato dal punto di vista clinico. In realtà
qualsiasi persona operi una transizione sessuale, agisce sul "gender", sul genere sessuale e non sul sesso che, allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, è e resta immutabile.
Quindi transgender può anche essere usato al posto di transessuale,
peraltro cancellando la dicotomia fra "operati" e non operati che poco
interessa il "gender" ma molto invece interessa il "sesso" di una persona.
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Ermafroditismo
Ermafroditismo
L'ermafroditismo o monoicismo è un fenomeno col quale un individuo di una determinata specie, animale o vegetale, possiede durante l'arco della sua vita entrambi gli organi sessuali e può quindi produrre, contemporaneamente o successivamente, sia i gameti maschili (spermi) sia quelli femminili (uova). In alcune specie animali, in particolare invertebrati, il fenomeno è comune o addirittura essenziale per la riproduzione.
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Definizioni
L'ermafroditismo viene definito istantaneo o simultaneo quando gli individui presentano contemporaneamente gonadi maschili e femminili; se invece cambiano sesso nel corso della loro vita, si parla di ermafroditismo sequenziale, talvolta indicato come inversione sessuale. Quando un individuo è maschio nella prima parte della vita si parla di proterandria (ad es. l'orata), nel caso opposto si parla di proteroginia.
Il monoicismo si contrappone al dioicismo che caratterizza quelle specie dove i genitori sono di sesso separato, fenomeno comune nei Vertebrati.
Storicamente il termine ermafrodito è stato usato, in modo generico ed impreciso, per descrivere individui in particolare nella specie umana che presentano organi genitali (primari e/o secondari) ambigui. Il termine intersessuale, più ampio, è preferito da questi individui stessi e dalla classe medica.
Si può distinguere fra ermafroditismo sufficiente ed insufficiente.
Gli organismi ermafroditi sufficienti sono in grado di riprodursi in
autonomia, mentre gli insufficienti hanno comunque necessità di
interagire con un altro individuo della propria specie per completare
la riproduzione.
Etimologia
Ermafrodito (a destra) insieme con un Satiro
Etimologicamente, il termine ermafrodita deriva da Ermafrodito, il figlio di Ermes e Afrodite, personaggio della mitologia greca che, essendosi fuso con una ninfa,
risultava possedere tratti fisici di entrambi i sessi. Secondo la
terminologia moderna, Hermaphroditus può essere considerato un
ermafrodita contemporaneo (o simultaneo).
La figura mitologica di Tiresia, che compare nell'Odissea e nell'Edipo re, può essere invece considerata come un ermafrodita sequenziale (o successivo), essendosi trasformato in donna e ritornato uomo per volere degli dei.
L'ermafroditismo nell'essere umano
L'ermafroditismo vero, nell'essere umano, è descritto come una rara disgenesia gonadica.Più frequenti sono gli pseudoermafroditismi (maschile e femminile) nonché le alterazioni collegate al sistema endocrino, che possono essere virilizzanti (come nel caso della sindrome adreno genitale) o, al contrario, dar luogo ad una insensibilità agli ormoni maschili (come nella sindrome di Morris) e inibendo così lo sviluppo di caratteri sessuali maschili. L'Ermafroditismo vero e gli pseudoermafroditismi rientrano nelle anomalie della differenziazione sessuale.
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