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The only thing you need for a well done blowjob is just cooperation
Ci ho pensato un sacco di volte.. Abbracciarti, sentirti. Rotolarci, annusarci e mangiarci. Perché solo questo volevo fare con te. Anche se non significava non farti approfittare di me oltre ogni buon senso e decenza, in ogni modo ed in ogni posto, tutta la notte e tutte le volte che volevi.
Correrti incontro per abbracciarti, saltarti al collo come una bambina e, mentre salto, cingerti i fianchi con le mie gambe e ricoprirti la faccia di baci, schioccarteli senza sosta sulle guance, sulle labbra, sulle palpebre, sul naso, fino a soffocarti quasi e farti ridere come un matto... E mentre ti stavo ancora addosso potevo sentire il tuo odore, annusare l'umore sul collo, dietro le orecchie e cercare il tuo alito caldo che sa di te, prima di metterti la lingua in bocca. Finalmente: le lingue attorcigliate, morbide e voraci, ogni difesa abbandonata per ascoltare solo l'impazienza dei nostri corpi. Animali. Desiderio fortissimo, dolcissimo e naturale.. "Vuoi parlare prima, oppure..??". Ed io: "Oppure."
Oppure. Allora ti ho tolto la maglietta e sbottonato i pantaloni, lasciandomi a mia volta spogliare lentamente, a seno scoperto, mentre la mia mano andava sicura sulla patta dei pantaloni. Oh sì.. quanto l'ho desiderato, e adesso posso sentirlo tra le mani, la consistenza, il gonfiarsi sotto gli slip, fino ad aggirarli e toccarti, prendere l'asta in mano, tra le mie dita sottili e tirarlo fuori, così piano, mentre ogni tanto alzo lo sguardo per incrociare i tuoi occhi e farmi guardare. Inebriata. Sì, sono così: il cazzo mi confonde solo ad averlo in mano, a respirarne l'odore, saggiare la delicatezza della pelle e immaginare tutto quello che ci farò palpitante... guarda che occhi da discolaccia che ho adesso mentre sorrido!
E poi prenderti le mani, belle, forti che hai e succhiarti le dita ad una ad una per bagnarle di saliva, finché le ho portate tra le mie cosce. Per farmi toccare, per farti prendere il clitoride tra i polpastrelli e farmi bagnare.
Cosa è successo poi non lo so, ci sono mille storie possibili.. seminudi e così vicini. Potevo chiederti e potevi avere voglia di farmi godere così, ancora vestiti, in piedi, mentre con una mano mi masturbavi la fica, con l'altra mi mettevi due dita nel culo e mi sussurravi porcherie all'orecchio. A gambe larghe. Avrei bagnato gli slip e il mio piacere sarebbe colato giù, dall'interno coscia fino all'incavo del ginocchio.
Ma poi mi fai inginocchiare.. lo sai che è quello che voglio. E ti siedi, facendolo sbucare per bene dalla patta dei pantaloni aperta ed ancora su. Ansimo. Un attimo. Uno sguardo.. i miei occhi eccitati.. mi avvicino carponi. "No, non ancora. Te lo devi meritare" mi dici. Ed io abbasso gli occhi, perchè non si sostiene il tuo sguardo e si.. " si lo giuro sarò brava". "Leccati le dita" (lo sai che sono bagnata) "si, così" . Ed io già pregusto il tuo sapore. E le dita sono diventate due, tre, quattro, tutta la mano.. nella mia bocca ( mi guardi) ad allargare la mia voglia, mentre con l'altra mano corro tra le cosce.. Ma tu mi fermi. Ti sei alzato adesso, e prendi il mio giocattolo per questa sera, mentre io sono ancora li a quattro zampe. E' morbido, ancora freddo quando me lo fai leccare.. trasparente, come piace a te. Si, ti piacciono così perchè poi quando li usi su di me puoi vederci dentro.. il buco nero, profondo abisso dove voglio perdermi e farti annegare. "Si, brava, lecca, lecca, così.. bene. Adesso vediamo se questo bel culo se lo merita". E così dicendo me lo hai tolto dalla bocca e lo stai spingendo tra le natiche. Un po' di più.. piano.. io mi rilasso.. "Ecco: tutto dentro. Brava"; la tua voce arriva da lontano...: sono già altrove e gocciolo sul pavimento.
E poi dopo così, piena, già morbida, in trance, ci siamo spogliati e te l'ho preso in bocca.
Lo sai che è la cosa che mi piace di più. Lo so che ti fa impazzire. Ma a me piace per me.. e non c'è calcolo o obbedienza, solo piacere. L'ho leccato tutto per bene, dalle palle al glande, ti lecco anche il buco del culo e poi, finalmente, ho dischiuso le labbra..
Entra. Buono. Fantastico sentirlo scivolare tra le labbra, prenderlo lentamente nella bocca umida a poco a poco, fino a giù. E sentirlo pompare, gonfiare e indurirsi sempre più, mentre con la lingua continuo a lappare e con le labbra a suggere e succhiare. Puoi vedermi così? Te lo chiedo perché adesso siamo sul letto e tu, sdraiato, sei bellissimo; ed io assorta, ogni tanto alzo gli occhi per farmi guardare..vuoi che mi leghi i capelli? Certo che lo faccio, così puoi guardare la forma delle labbra che si allungano mentre il viso si scava, le guance che si gonfiano quando lo spingo di lato e gli occhi grandi e lucidi.. No, non venire, ti prego aspetta. Non ancora, non adesso. Ne voglio di più, ho appena iniziato..Lo so che hai voglia, lo so che volevi quasi toccarti prima, ma io ti ho chiesto di tenerlo, di averlo tutto io... e adesso ne sei pieno. Mi hai messo le mani sulla testa, "Si brava, così, più giù, prendilo tutto.. troia." ma non sai che non posso sentirti: sento solo i sussulti del corpo e i nostri ritmi che si accordano. E il tuo sesso è il mio mantra: bagnato di saliva e ficcato in gola...
E poi invece lo lascio un attimo, ti guardo e ti sorrido. Mi giro e mi metto accanto a te, dandoti la schiena, sempre a carponi. Sono al tuo fianco, sedere in aria a 10 cm da te e puoi ancora vedermi la bocca e adesso guardare anche la passera e il plug che apre il mio bel buchetto tra le chiappe ( .. quanto sono bagnata?) Ecco, così la forma del cazzo si accomoda meglio nella curva naturale della bocca e della gola.. Messa così basta poco, basta che sia bagnato bene ed io abbastanza fuori di me da poterlo prendere tutto. TUTTO, giuro. Come nessuna mai. Devo solo farmi accompagnare dalle tue mani, e, quando sembra che sia già tutto in fondo, dondolare un po' la testa avanti ed indietro, perché passi la glottide. Succede. ... ma tu lo sai già. E puoi tenermi ferma così il tempo che vuoi, 5, 10 secondi.. "Uuuunooo, duuueeeee, treeee..", e posso sentirlo oltre le tonsille, battermi sul collo quasi all'altezza delle clavicole. "Quaattrooo, ciiiiinqueeee...", lo fai apposta, stronzo. "Seeeiiii, Seeetteee...", e sento le lacrime uscirmi. "Oooottoooo, nooooveeee..", mi piace questo gioco. Non arriverò mai più avanti, perchè tu dilati il tempo, i secondi ed il tuo contare. Perché godi nel sentirmi e vedermi sussultare la pancia e nel vedere gli occhi che si fanno liquidi ed io, ed io.. mi bagno di piacere... "Dieci". E di colpo non ce la faccio più - riprendere a respirare, sputarlo fuori, tossire, lasciarci litri di saliva. Ma poi penso solo che bello, che buono...e di nuovo scendo sull'asta, oramai dura come il marmo e grande, grande, grande. Mi hai preso la testa, i capelli tra le mai a coda di cavallo e dolcemente mi guidi in su ed in giù e mi guardi; e la mia gola cede finalmente insieme a tutto il mio corpo, e TU LO SENTI il momento in cui cede del tutto.
Sei lì.. "Oh mio dio, oh mio dio.., brava, brava... che zoccola che sei.. ti piace, vero?" sei pronto ad esplodere e lo sento. Ma non così. Così me lo schizzi direttamente nello stomaco, ed io invece voglio sentire il sapore del tuo sperma. Lo voglio gustare come un brandy che mi rimescolo in bocca. Te l'ho detto. E allora, anche se non saprei dire come riesco a farlo, perché adesso non riconosco più l'alto dal basso, ma è il tuo sesso che mi parla insieme al tuo respiro che si fa più affannoso, i tuoi ansimi più veloci, ed il tuo farfugliare sconclusionato.. allora risalgo con la bocca, mi giro a guardarti e, di nuovo accovacciata tra le tue gambe, comincio a lapparlo ed a succhiarlo tutto, piano, e poi forte, e poi fortissimo dalla metà in su, mentre lo stringo con tutte e due le mani e agito la lingua tutta attorno alla cappella che ho in bocca (adesso si che è duro come piace a me... mmmhhh).
Hai presente succhiare? Gustare? Aspirare? hai presente l'umido e l'aderente di una ventosa? Non c'è aria tra il tuo sesso e la mia bocca, in nessun punto. Calza come un guanto. E' il posto più umido e accogliente in cui sei mai stato.. e succhio. Ah! Che delizia. E poi.. tu contrai gli addominali, tendi i muscoli, inarchi impercettibilmente le reni ed arriva. Ed io impazzisco. Come una pazza drogata. Invasata. Ringrazio il cielo di avermi fatto così e di lasciarmi aprire da te. Sono folle.. la vedi la luce che ho negli occhi?
Si, amore mio, si, si. SI. Lo sento tremare, sta per schizzare.... che bello che bello, arriva... Arriva nella mia bocca, mi cola sulle labbra... e arriva a fiotti, tutto, denso, caldo, buono e lattiginoso, siii... Mmmhhh, pieno, saporito, tanto e delizioso.. il tuo sperma. Miele e latte degli dei per i miei sensi. Nettare di energia che fluisce a onde a riempirmi la bocca. Dio, come godo, siiiiiiiiiiiiiii, sto godendo.. a bocca piena.. oooohhhh. E posso sentire il calore del piacere esplodere e invadermi dallo stomaco fino alle tempie e la mia bocca aprirsi di più ancora.. lo vedi l'orgasmo (il mio..)? come posso spiegare questa meraviglia? Ma tu non sei con me... e stai gridando. Lo amo il regalo del tuo sesso... Io lo bevo tutto. Non smetto un secondo di succhiare... solo faccio più piano, per assecondare le sue scosse e le spinte.. Guardami, non ne lascio neanche una goccia, ti pulisco per bene, che buono, che buono, che buono.. mmmhhhhhhh sì, sì.....................e continuo a goderne. Dammene ancora.
.... Adesso sì, che sono felice. E sono stanca morta. I battiti del cuore si sono calmati per entrambi. Mi sdraio accanto a te, in silenzio. No, non dire niente, non c'è davvero bisogno di dire proprio niente.
Cooperation. Or momentum. Nothing else.
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14 years ago
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Sexy Poker Game
Matteo ,quando poteva,approfittava per fare delle foto col suo enorme smartphone,cercava a volte di farci credere che faceva della foto un po generichie a tutti noi,invece si vedeva che puntava l’obiettivo sulle tette e Sandra stava al gioco(e mi faceva divertire) giocando un po al vedo e non vedo.Io mi divertivo un sacco cosi come Sandra ma pian piano sopraggiungeva l'eccitazione.Quest'anno ci sono state 2 novita',la prima l'arrivo della cugina di Sandra che abitava a Torino e la seconda l'arrivo di un amico di Matteo che stava in Portogallo. Era gia' successo altre volte che nella comitiva arrivavano amici di amici e questo spesso portava piu' allegria, con gente nuova si sentiva di piu' l'aria d'estate e di vacanza soprattutto poi se i nuovi arrivati si rivelavano anche simpatici.La cugina la conoscevo da tempo,Sandra lo sapeva che un po mi attizzava ma non era un problema per lei, di Bea non era per niente gelosa infatti io ne approfittavo un po e flertavo e Bea mi ricambiava sapendo ovviamente che Sandra non era infastidita,era per tutti solo un gioco che finiva li.Riccardo invece ,era simpaticissimo e non poteva essere altrimenti visto che era amico di Matteo ma secondo me era un po bruttino,un po in "carne",tanti capelli e un po bassino ma molto simpatico anche a detta di Sandra che invece a lei invece lo ispirava positivamente."in che senso" le chiesi io un po preoccupato e con una punta di gelosia,lei rispose che era un pocome la mia simpatia per Bea....ok,avevo capito perfettamente. Uscimmo tutti quanti insieme per qualche sera ,si scherzava gia' in modo provocante e la prima avvisaglia di cio' che sarebbe accaduto dopo qualche giorno fu quella sera in cui ritornati da un concerto ci avviammo a casa per accompagnare Bea,Matteo appena davanti casa spense il motore della macchina per fumarsi una sigaretta e fare le ultime 4 chiacchere prima di andare a dormire.Le chiacchere si faceno frizzanti,si parlava del seno di Bea che sembrava essere piu' grosso di quello di Sandra ma Bea,che lo sapeva meglio di noi, affermava il contrario allora io feci valere la nostra "legge" e cioe' che era usanza in quella macchina fare "il giro di tette" che consisteva nel mostrare le tette delle donne per un attimo ;Ric sgrano' gli occhi ,pensava fosse uno scherzo,loro in verita' non si fecero piu di tanto pregare e in un istante avevano la maglietta alzata Sandra e le bretelle tirate giu'(con nostra ammirazione fu molto sensuale) Bea che non aveva indossato il reggiseno mentre Sandra invece lo aveva infatti ci chiese: "devo togliere anche questo?", ovviamente rispose subito Matteo dicendo "si si si.senno' che giro di tette e!"io non dissi niente ,un po speravo di no e un po volevo anch'io;lei ovviamente se lo slaccio' e rimase a tette al vento per un attimo ricoprendosi subito dopo, anche questa fu una bella scena,notammo che Bea aveva le tette leggermente piu' piccole di quelle di Sandra. Le serate diventavano piu' piccanti finche' un sabato,dopo esser andati a ballare in un bellissimo discopub all'aperto,io proposi di andare tutti e 5 a casa nostra per bere qualcosa e chiaccherare un po, non era tardissimo,erano appena le 2 e mezza del mattino ed avevamo ballato tutto sommato poco ma era divertente soprattutto quando io mi ero preso Beatrice a ballare e Sandra ballava in sandwich con gli altri due.Tutti e 5 avevamo voglia di restare svegli cosi la proposta di andare a casa nostra fu accolta,Sandra propose anche di aspettare l'alba e poi di vedere il sorgere del sole al mare,proposta accolta accolta con entusiasmo.Arrivati a casa e fatta distribuzione di birre subito Matteo propose di fare qualche gioco,disse magari a carte o giochi di societa,Sandra ridendo disse "strip poker"?,io riflettei un po ,mentre la cugina diceva:"non ci penso neanche, indosso solo 3 pezzi,perderei subito";io pensavo a cosa si potesse fare per rendere quel fine serata divertente e' un po piccantino senza sfociare nel volgare e nel cattivo gusto, mi venne un'idea:"perche no,giochiamo a poker ma formiamo 2 squadre "virtuali" dove ognuno gioca per se ma se vince fa vincere la sua squadra, ,da una parte io Sandra e Bea e dall'altra Matteo e Ric;poi facciamo 5 bigliettini e ci scriviamo su ognuno la posta in palio tipo per fare un esempio, un bacio sulla bocca .Se vince Matteo o Ric loro bacereanno una donna a testa se invece vince qualcuno della mia squadra io bacio tutte e due le donne e' inoltre la stessa posta in palio dovranno "consumare" la squadra avversaria ma tra di loro.Matteo chiese :"cioe' se noi perdiamo ci dobbiamo baciare io e Ric?",esatto,dovrete fare esattamente quello che sara' scritto sul fogliettino cosi come faro' io con le sue donne;d'altronde io metto in palio la mia Sandra mentre voi non mettete in palio nulla quindi e' giusto che qualcosa dovete rischiare anche voi",spiegai io. L'idea devo dire piacque molto alle donne(che non rischiavano nulla e che avevavno tutto da guadagnare) mentre Matteo e Ric erano titubanti,io cercai di persuaderli un po dicendo che in ogni caso ci saremmo divertiti,infatti appena iniziarono a pensare alla prospettiva che avrebbero forse potuto realizzare qualche fantasia ci misero pochissimo a convincersi.Certo poteva sembrare un po adolescenziale come gioco ma i limiti quali sarebbero stati?il risvolto incerto del gioco ci faceva eccitare a tutti. Ora dovevamo stabile quale donna sarebbe toccata a Ric e a Matteo,tirarono a sorte,le donne erano molto emozionate;con un po di rammarico (nascosto) Sandra tocco a .......RIC! Matteo non disse nulla per non offendere nessuno ma si vedeva che questa cosa gli rodeva. Passammo quindi alla fase piu' delicata,la posta in palio,ci chiedemmo quali sarebbero stati i limiti,io ovviamente proposi di andare "calmi" e di rimanere sul soft,Matteo era daccordo invece le donne premevanopiu' sul erotico spinto.Alla fine ognuno scrisse la sua "fantasia" sul bigliettino(avevamo 5 minuti di tempo per inventare qualcosa) e che depositammo tutti in un piatto ,ci guardavamo negli occhi ridacchiando e cercando di spiarci e di capire cosa avevamo scritto sperando di non aver avuto tutti la stessa idea..C’era una bella atmosfera e furono 5 minuti molto divertenti.Prima di iniziare la mano di poker uno di noi doveva scegliere un bigliettino, leggere e comunicare il premio in palio in modo che si potesse fantasticare della vincita mentre si giocava ....,fu Sandra a pescare il primo dei 5 biglietti,attimo di suspance...lo apri,ebbe un'espressione meravigliata e inizio' a ridere che non c'e la faceva a leggere,poi si riprese e lesse:" 5 sculacciate sul sedere ! Scoppio una gran risata collettiva,ci furono un po di battute divertenti sui gusti "sado",il premio ci sembro' nei limiti giusti dello scherzo e iniziammo la prima mano.Non mi soffermero' sull'andamento del gioco per non dilungarmi molto ,vi diro' direttamente il vincitore.la prima mano la vinse proprio.......Matteo!!!Matteo quando si era reso conto di aver vinto lancio' un urlo da stadio e alzo le braccia in segno di vittoria e disse"venite qua belle,vi stavate gia' immaginando io che sculacciavo Ric e invece no"Sandra tento' di appellarsi a una giocata scorretta di Matteo ma non ci fu nulla da fare,cosi Bea si adagio' sulle gambe di Matteo,lui le alzo' la gonna e rimase con i suoi bei slip viola col sedere un po alzato,cosi lui,molto delicatamente ma con un'esagerata espressione di godimento gli diede 5 schiaffettini;chissa' se lei si era eccitata!!Poi tocco' a Sandra,io cercavo di avere un'espressione tranquilla ma dentro ero tipo "grrrrrrrrr",Sandra aveva messo jeans molto aderenti che le facevano un bel culettino,e quando inizio a slacciare i bottoni io ebbi un po un deglutire ansioso misto ad eccitamento,se li abbasso mostrando le sue brasiliane beige di pizzo e si mise velocemente sulle gambe di Ric.Il culetto sollevato era fantastico,rotondo e pieno al punto giusto.in quella posizione io (ma anche Matteo) le avreifatto ben altro ....5 schiaffettini molto rispettosi sui glutei alti seguiti da un nostro applauso e via ,lei si rialzo'per ritornare al tavolo per la seconda mano.Il secondo bigliettino lo estrasse Matteo che subito commento'"beh!,questo mi sembra giusto e non poteva mancare,Bacio sulle labbra"Ci fu un uahuuu collettivo e parti la seconda mano.......mano vinta stavolta da..........Sandra!!ebbe una fortuna spacciata,forse non si rendeva conto ma aveva un poker d'assi!Finalmente toccava a me,baciai prima Sandra molto calorosamente,poi tocco a Bea che per senso velato di rispetto a Sandra mi chiese di non fare prorio la stessa cosa,io mi avvicinai e la bacia sulle labbra indugiando giusto giusto 2 secondi.Ora toccava a Ric e Matteo secondo il regolamento,loro tentarono di rifiutarsi ma non ebbero scampo,quando si baciarono si alzarono di scatto e ne esclamarono di ogni facendoci ridere tantissimo.Terzo biglietto,Bea stava per leggerlo ma si blocco"non ho il coraggio ...."disse insinuando in noi l'idea che si trattasse di una cosa pesante,il premio e' :"un minuto di massaggio sulla sedia a petto nudo".Noi commentammo dicendo "tutto qua".visto che ci aveva fatto credere chissa cosa,infatti lei rise,Questo biglietto era stato sicuramente scritto da Sandra,lei impazziva per i massaggi.Giocammo e vinse di nuovo Sandra,stavolta tutti daccordo, cambiammo la regola,decidemmo che Ric avrebbe massaggiato la donna spettante e lostesso Matteo mentre io avrei ricevutoil massaggio dalle 2 donne contemporaneamnte(fantastico pensai)Cosi entrambe rimasero sedute sulla sedia,si denudarono ma non troppo facilmente perche’ cercarono di trovare delle scuse .dopo un po si decisero e rimasero finalmente in teoria a seno scoperto ,peccato che tenevano le mani sulle tette stando bene attente a non regalare niente di piu’ ai nostri occhi,noi 3 invece stavamo concetratissimi nel scorgere qualcosa di piu’ da vedere attraverso le loro dita e facevamo di tutto per distrarle e ingannarle in modo da farle togliere le mani . Matteo e Ric si erano avvicinati per eseguire il massaggio sulla zona del collo e poco piu' giu',lo fecero in modo garbato senza osare niente di piu’ tanto non ne avrebbero ricavato nulla ,almeno in quella circostanza,.Durante il massaggio le donne avevano una faccia beata mentre noi cercavamo di scorgere il seno che fuoriusciva dalle loro mani,che pero' tenevano stretto ed erano attente in realta' a far vedere il meno possibile,Matteo con le mani cercava di raggiungere piu posti possibili ma appena si avvicinava troppo alle tette di Bea lei subito lo redarguiva,Ric invece stava al suo posto.Quarto biglietto,eravamo curiosi,cosa ci sarebbe toccato ora?Tocco' a Ric pescare,lui lo prese,lo apri' e sgrano' gli occhi dicendo "Non ci posso credere!!,stasera qui qualcuno tromba'"..."dai ,smettila di scherzare",disse Bea un po preoccupata,poi Ric continuo':"Si infatti stavo scherzando,pero' qusta e' bella,il vincitore mangera' un cucchiaino di gelato poggiato su una parte del corpo a scelta"I commenti furono vari ,tipo "ma qui si fa 9 settimane e mezzo" oppure "ottimo,si mangia!".IO gia' mi immaginavo ,avrei scelto di mangiare il gelato su un capezzolo di Bea,poi subito mi venne in mente che pero’ anche a Sandra avrebbero potuto chiedere la stessa cosa o chissa' su quale altra parte del corpo.Giocammo la mano,ci fu un po di tensione sportiva stavolta,specie da parte mia che volevo vincere a tutti i costi..ma....ahime' vinse Riccardo!Sandra,io la conoscevo,stavolta era eccitata,ando' a subito prendere il gelato e un cucchiaino,sembrava non vedesse l’ora di fare quella cosa,,intanto Matteo e Ric dovevano scegliere su quale parte del corpo mangiare il gelato.Ric parlo' per primo dicendo che aveva gia' deciso,disse che gli sarebbe piaciuto.....prese ancora qualche secondo ......poi disse che gli sarebbe piaciuto farlo dietro la schiena proprio sotto la parte dell'elastico degli slip che avrebbe dovuto quindispostare un po piu' giu';Ah pero',pensai io tra me e me,e' proprio entrato a pieno nella "filosofia" del gruppo;Sandra annui'guardando anche verso di me e chiese dove e come doveva mettersi.Ric la invito' a salire sul tavolo e a mettersi a pancia in giu',lei si alzo' la maglietta e si abbasso un po i pantaloni e lasciandosi a vista gli slip, scopri' la parte alta dei glutei e aspetto',Ric prese il cucchiaino,lo riempi di gelato ,poi con l'altra mano sposto' gli slip verso il basso e verso' il gelato sui lombi,quindi si piego' e con la lingua inizio' a leccare,3 o 4 movimenti e il gelato era sparito!Sandra si alzo in posizione gatto (fu volontariamente provocante) dopodiche si rivesti e ritorno sulla sedia.Ora Toccava a Matteo,infatti disse "il posto migliore per mangiare il gelato e' una tetta"!.."scordatelo disse subito Bea. Noi cercavamo di far rispettare le regole ma lei era restia sicche' Matteo raddrizzo' il tiro dicendo :"intendevo sul decolte"...Bea accetto'.Rimase seduta sulla sedia,si fece cadere una sola spallina quasi al limite del capezzolo,poi con una mano si sollevo' leggermente il seno e li Matteo ci poggio' il gelato che mangio' in 4/5 secondi.Anche qui scatto' l'applauso,la scena era stata troppo bella.Ultimo biglietto,tocco' a me,lo lessi non potei fare a meno di ridere,il vincitore avrebbe fatto il palo della lap dance per essere spettatore protagonista per 2 minuti. Figooo!!!chi ha avuto questa idea???ci chiedemmo noi uomini,"donne ci state?",chiedemmo noi...loro dissero di si,Matteo disse:"nude ovviamente",Sandra rispose ,"ok,se voi perdete lo fate a noi e ovviamente ballerete nudi"Matteo ci penso',si rivolse a Ric chiedendo cosa ne pensava lui,Ric disse di no, si vergognava troppo.Matteo pero' non mollava,diceva che tanto era un gioco ,poi immaginati queste due nude che ballano su di noi che spettacolo irripetibile,quando ti ricapita? Cosi lo convinse ma le cose non andarono cosi,vinsi proprio io e reclamai il mio premio,Bea e Sandra avrebbero ballato per me ma prima c'era lo spettacolo degli uomini.Matteo e Ric si misero le mani fra i apelli,dicevano con tono imbarazzato "Nooo,che figura di m.."Cosi inizio lo spettacolo,Sandra e Bea erano al centro della sala in piedi,io misi un po di musica e loro inziarono a scimmiottare un ballo mentre si spogliavano .le due ragazza morivano dalle risate e incitavano a togliersi i vestiti;rimasero in mutande e loro urlavano "via tutto",poi finalmente se le tolsero coprendosi il pisello con la mano,ballarono gli ultimi 10 secondi con la mano davanti riuscendo bene a non far vedere nulla ,poi si rivestirono con un nostro sottofondo di applausi.Io Notai Bea che guardava le parti basse degli uomini quasi con sguardo fisso,sembrava ormai lanciata a pieno e le inibizioni erano sempre meno.Dopo mi misi io in mezzo alla sala in piedi e le donne iniziarono a ballare,erano decisamente piu' brave e per niente impacciate,Sandra si struscaiava senza ritegno e ci illudeva che si sarebbe tolto i pantaloni perche' spesso iniziava a slacciarseli e far vedere gli slip da dietro,Bea invece tirava giu e poi risollevava le spalline,faceva svolazzare la gonna finche non si appoggio' col sedere sopra di me e non pote' fare meno di accorgersi che c'e l'ho avevo bello duro.2 Minuti passarono in fretta,ci divertimmo veramente tanto.....continua
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11 years ago
AdamDTS,
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Sentieri,caldo e segreti..(questo ed altro per la mia amica)
...aggiunse il “faccino” all’sms quello bocca aperta che in quel caso aveva doppio significato ;() “che pazza”pensai io...sorridendo
Beh! avevo messo in preventivo che Marco ne avrebbe approfittato,come l’anno precedente in montagna,solo che stavolta aveva addirittura l’occasione di avere Sandra a casa sua con una voglia matta di pazzie super(per niente celata) e mezza nuda...ovvio che sarebbe andata a finire a trombata,del resto lo volevamo tutti,certo ,ma se non mi fossi dimenticato le ciabatte da Marco saremmo gia in viaggio verso casa e sarebbe stata un’altra storia..invece...
Pensavo tra me e me che Marco ,sfruttando la scusa del“solito” mal di palle avrebbe usato Sandra ,cosi come si usa una foto di nudo , per farsi una sega e scaricarsi, e se un uomo si vuole fare una sega, sicuramente vuole farsela da solo ,come avrei voluto anch’io,e poi non mi entusiasmava l’idea di vedere Marco mentre se lo prendeva in mano..quindi decisi di aspettare quei 5/10 minuti in macchina.Ma i 10 minuti passarono”,iniziai a rilfettere sul da farsi “mando un SMS o aspetto?” pensai tra me e me,aspettai altri 5 minuti e poi un presentimento si fece piu’ intenso... scesi dalla macchina e andai a da loro...Mentre facevo le scale temevo di trovarmi di fronte “quella scena”,da un lato ero terrorizzato ma dall’altro era uno dei nostri sogni erotici: aprire la porta e vedere Sandra che scopa o che l’ha preso in bocca….mentre salivo ,cercavo di captare eventuali suoni,ma non sentivo nulla,la cosa mi tranquillizzava..poi improvvisamente mi parve di sentire dei rumori e il cuore mi sali’ in gola,chissa perche’ ma la mia mente continuava a visualizzare la scena di lei nuda con le tette sul tavolo messa a novanta e lui che la scopava da dietro sbattendole le palle sulla patata ...arrivai vicino la porta di casa ma era chiusa,bussai e dopo qualche attimo,interminabile, la porta si apri...mi aspettavo fosse Marco invece venne ad aprirmi Sandra…..
Aveva gli occhi luminosi,sereni,lei era bellissima,nuda ,traspariva la voglia di sesso ,aveva on addosso solo la gonnellina,sopra si copriva lei stessa il seno con un braccio in modo nel caso fosse passato qualcuno non si sarebbe visto nulla...io non sapevo se arrabbiarmi,se aspettare li o entrare.Lei capi il mio stato d’agitazione percio’ mi prese per un braccio e mi trascino’ dentro casa,”era ora ...quanto ci hai messo a raggiungermi..dai entra” mi disse lei;all’orecchio mi sussurro’ che si era fatto una sega guardando le tette , io ,sottovoce,un po scocciato le chiesi come mai non mi avesse avvisato e se..l’avesse gia’ scopata”nooo...che dici!,disse le... mi rispose che mi avrebbe spiegato tutto dopo ma che ora aveva bisogno di me,della mia presenza e ..non solo..Entrammo in sala e lui era seduto sul suo divano ,nudo col un cuscino che gli copriva le parti intime...Sandra si avvicino’ al divano e mi fece cenno di andare li,Marco mi chiese “tutto ok?”...io risposi :” si,e tu?”..”Marco disse “ non ho esistito,tu me la mandi qui da sola,bella come il sole … e poi non avevo nessuna voglia di chiamare Raffaella,.insomma ….tu mi puoi capire,mi fa male stare cosi tutto il giorno”...io gli risposi che lo capivo perche’ avevo lo stesso problema anch’io infatti non vedevo l’ora di arrivare a casa ….
In quel momento pero’ mi sentivo anche bruciare dentro perche’ non ero sicuro di cosa fosse successo,magari Marco se l’era scopata o cos’altro,lei aveva indosso solo la minigonna e lui era seduto sul divano nudo coperto solo dal un cuscino.Sandra dopo mi racconto’ tutto in macchina al ritorno,e fu un bel racconto,pero’ che sofferenza ..ecco cosa mi racconto’:
“Quando sono salita su,lui era in boxer,con le ciabatte in mano,mi chiese se dovevo andar via subito,io gli ho detto di si e che tu eri giu’ ad aspettarmi in macchina,mi cadde l’occhio li e mi accorsi che aveva il pisello in tiro,lui senza mezzi termini mi disse “si,mi e’ venuto su non appena mi ha detto che venivi qui da sola...dai..rimani 5 minuti ,mi fai guardare le tette.. cosi ..insomma ,poi mi passa tutto..
Ero totalmente spiazzata e sono diventata rossissima ...gli ho detto che pero’ come minimo dovevo avvisarti e cosi ho fatto.
Poi siamo entrati in sala e gli ho chiesto come dovevo mettermi,lui mi ha chiesto se mi poteva usare tutta e gli risposto di no e che poteva usare solo le tette,poi ha svuotato il tavolo della cucina e mi ha fatto salire sopra al tavolo con le gambe piegate e mi sono seduta sui talloni,sai..quella posizione che piace anche a te, mi ha sfilato la maglietta e sono rimasta con le tette al vento,lui non si’ e’ spogliato ,si e’ solo slacciato il boxer ,in piedi davanti a me si e’ tirato fuori il suo mastriciattolo e con una mano sulla tetta e con un’altra sul suo pisello si e’ fatto una sega...pero’ mi sono eccitata anch’io,ero un lago …..e poi lui e venuto sulle tette e sulla pancia allora sono dovuta andare subito in doccia a lavarmi e quando sono uscita lui era nudo sul divano,non capivo come mai non si era rivestito,pensai che avesse caldo invece con aria da bambino simpatico e viziato mi ha chiesto se andavo a sedermi sul divano,credo che volesse che glielo prendessi in bocca ..ma poi hai bussato alla porta…”
Io le chiesi se veramente aveva “resistito” a non infilarsi il pisello di Marco che era li pronto davanti a lei ..lei rispose che Marco non ci aveva provato...e che lei voleva ma non avrebbe potuto farlo senza di me,ecco perche’ era contento del mio arrivo in appartamento
Comunque ,questo fu il suo racconto,ma io li per li non potevo essere certo,erano praticamente nudi tutti e due e non sapevo come comportarmi,sapevo pero’ di aver fatto una promessa a Sandra e se mi fossi tirato indietro non sarebbe stato corretto ,sarei stato veramente egoista..Allora cercai di capire cosa fare e dovevo agire presto per non far svanire tutto e perdere l’attimo,ma la situazione non si sbloccava e mai avrei potuto pensare in quel momento che una telefonata avrebbe fatto scattare il delirio.
Gia,basto’ una telefonata...il telefono di Marco squillo’ proprio in quel momento,lui esito’ per qualche secondo,aveva il timore che fosse sua moglie o una chiamata dal lavoro,invece era Raffaella…”che fai?non rispondi alla Raffaella?” e lui…”nooo..non ho voglia..” e Sandra..”dai,poverina..”
“pronto?”, rispose lui con tono comunque caldo e con senitmento...insomma iniziarono subito a parlare,dove sei,che fai,sono al lavoro..etc..ma quello che mi fece letteralmente andare fuori di testa fu l’idea di Sandra,anzi ,piu’ che un’idea credo che fu totale improvvisazione,dapprima con le sue stesse mani sopra l’asciugamano che aveva ancora addosso per coprirsi ,si strofino’ le tette ,poi pian pianino se lo tiro’ giu ma senza scoprire i capezzoli.Marco comincio’ a parlare impacciato,faceva segno di smetterla e con la faccia esprimeva quello che pensava di Sandra in quel momento,e cioe’ che era matta da legare,lui si giro’ di spalle per un attimo ma poi non resistette e si rigiro’ verso di noi e quando guardo’ vide Sandra con le gambe aperte sul divano ma con la mano sulla patata, lei ando’ avanti ,si stava divertendo come non mai,si infilo’ il suo dito dentro ma tenendo sempre la mano davanti ,lui stava impazzendo,cercava di essere tranquillo al telefono ma non ci riusciva tanto che Raffaella gli chiese qualcosa tipo “tutto ok”..lui rispose di si..e che in serata si sarebbero visti assolutamente...mentre Sandra gli mostrava il suo dito che entrava e usciva dalla patata come per dire”guarda cosa potresti farmi tu col tuo pisello” .Come se non bastasse ,con l’altra mano mi afferro’ il mio pisello e dopo qualche secondo giro’ la testa per metterselo in bocca,era inarrestabile,ormai non la fermava piu’ nessuno.Lei con il piede diede un calcetto al cuscino di Marco che ovviamente aveva il pisello ingrossato ,lei allora si stacco’ da me e si avvicino’ a lui,Marco fece finta di resisterle allontanandola ma senza la sufficiente convinzione per allontanarla davvero. lei gattonando sul divano ,si fece spazio e ando’ dritta con le labbra sulla cappella come se dovesse mangiarsela,Marco cerco’ di continuare la conversazione al telefono per non interrompere cio’ che stava per accadere o forse perche se avesse lasciato il telefono sarebbe stato “costretto” a prenderla e farsela o forse perche’ Sandra avrebbe smesso di giocare ….fatto sta che Sandra giocava gia’ con il suo pisello,io guardavo la scena e guardavo allibito ma guardavo anche sotto l’asciugamano di lei scorgendo il culo e la patata….avevo voglia di buttarmi nella mischia ma dovevo lasciarle spazio a lasciare che si divertisse,gli aveva preso il pisello con la mano e giocava col tronco e con l’altra mano gli prendeva le palle,Sandra con la faccia faceva le smorfie e lo provacava in modo da indurlo a qualche smorfia di piacere che avrebbe fatto sospettare la donna con cui parlava al telefono.A forza di muoversi le cadde l’asciugamano,il nodo non tenne piu’ per via’ dei movimenti ,lei rimase completamente nuda con le tette penzolanti,lui allungo’ la mano dietro al culo e la tocco’ sulla patata ma lei si sposto’ subito perche’ voleva condurre il gioco allora con la bocca gli prese pian piano la cappella e comincio’ a succhiare ..poi lo guardava con aria libidinosa da attrice e ridendo sottovoce ricominciava...non potevo fermarla,era decisa ad andare fino in fondo...Sandra alzo’ la schiena,mostrando il suo meraviglioso seno e poi si avvicino’ per sedersi sulle gambe di Marco….lui fece con la testa “no..no…”ma in realta’ non si sposto’ di un millimentro,lui chiedeva al telefono , a Raffaella a che ora avrebbe finito il turno mentre Sandra gli metteva le tette in faccia ed era seduta sopra le ginocchia, con le mani gli teneva il pisello avvicinandosi con la patata per toccarsi il clitoride,quello che era piu’ uno scherzo per farlo arrapare.ora stava diventando tutt’altro..si inizio’ a strofinare anche sotto la patatina facendo dei piccoli movimenti avanti e indietro ,cercava di tirar fuori qualche forte sospiro da lui ma Marco cercava di parlare il meno possibile e quelle poche parole erano sempre un po smezzate ….pian piano quello strofinio divento’ penetrazione,il suo pene dopo una decina di movimenti entro’ quasi da solo .si introdusse prima la parte superiore della cappella dentro facendo dei piccoli movimenti con i reni e poi lei si sollevo’ un pochino e via,era tutto dentro….a quel punto Sandra stava proprio scopando,si avvicinava con le tette alla faccia egli sorrideva divertita,ma li sotto stava godendo come non so cosa.
Lui mise la sua mano libera sotto il sedere di Sandra e l’aiutava a sollevarsi mentre palpava il culo,ora anche lui si inarcava per scoparla meglio ,e si muoveva col bacino ma lentamente.
Il buon proposito di resistere a Sandra era svanito li,Marco non aveva saputo resistere ,per la gioia di Sandra,si stava lasciando andare totalmente ..lui preso dall’eccitazione si alzo’ in piedi sollevandola di netto ,scese dal letto e si diverti a farsela i in piedi,n quella posizione,io dal basso,seduto sul divano, vedevo tutta la scena ,quel mostro di cazzo con quelle palle giganti sembravano ancora piu’ grandi con Sandra attaccata,lei sospirava molto forte,stava godendo che sembrava dovesse svenire da un momento all’altro,infatti aveva chiuso la telefonata facendo finta che fosse caduta la linea ..e Sandra lo rimprovero' dicendo che era stato un po cattivone…lui disse una frase che la fece eccitare ancora di piu’ ,disse”cosa posso fare per la mia amica preferita”.e mentre lo diceva la pompava con movimenti lenti e continui andando dentro di lei fino in fondo”posso fare qualcosa per te?” ...e Sandra : ” mi fai ...sentire…. le palle sul... culo”...chiese lei balbettando un po dal piacere …Sandra scese e si appoggio’ al tavolo con la pancia in giu’ ,lui.posizionandosi subito dietro,ci mise un attimo a infilarla ma Marco era troppo alto per lei in quella posizione e stava scomodo,allora la butto’ quasi come un peluche sul divano,sempre pancia in giu’,le mise il cuscino sotto ritrovandosi con la patata in aria,lui prima se la lecco per bene e poi quandi senti’ di avere il pisello al massimo la penetro’ ,e man mano che faceva avanti e dietro le palle sbattevano sulla patata ….io pensai in quel momento a quella stronzetta di Sandra che ottiene sempre quello che vuole..io le ero molto vicino,stesi le gambe verso di lei che capii subito cosa doveva fare e si infilo’ il mio pene in bocca….ma appena se lo mise tempo 5 secondi non si trattenne piu’..”vengo..ahh..aiuto.. .vengo….vengo….”...e poi lunghi sospiri fino a che non fummo tutto fermi…”porcaputt….”disse lei…”mi sento spaccata in due….e-sausta….e voi?..non dovete venire...”
Mi piaceva quel modo cosi naturale e confidenziale di parlare di Sandra,ci faceva sentire molto piu’ intimi tutti e tre...poi lei aggiunse “io ho ancora voglia…” beh ,mi sentivo in dovere di far qualcosa,quindi semplicemente la girai su un lato ,con la sua schiena verso di me, e la penetrai io,era una delle mie posizioni preferite,la scopava mentre con le mani le toccavo il seno e tutti i nostri corpi aderivano l’uno all’altro...lui ci guardo’ soltanto,io venni dopo poco...quindi mi alzai per andare in bagno,lei invece si rivestii velocemente,credo che si sentisse in imbarazzo ,si rimise maglietta,mutande e minigonna,si rivestii proprio davanti a lui;allora sentii lui che diceva “dai che spreco tutto questo ben di dio,non si puo’ lasciare cosi...c’e’ ne ancora un po per me?” ..
Sandra ”siii..un po cosa?”
Marco “dai,voglio farti un’altro po”
Sandra “ancora ??...eeehh..cooosa ?”
Lui non disse nulla invece Sandra con voce alta disse “Lucaaaa,Marco vuole farmi ancora un po..posso?”..e io risi tra me e me e poi le risposi ..”ormai!…”...
Marco,seduto sul divano, l’aveva gia’ braccata davanti a se e la palpava con le mani ovunque mentre lei era in piedi davanti a lui,vedevo che non opponeva affatto resistenza per cui deducevo che Sandra avesse ancora voglia,
Sentii dal bagno che le fece “cadere” sul divano poi dallo specchio vidi che stavolta era lui a gattonare intorno a lei come un leone con la sua preda ,le alzo’ la maglietta e le tiro’ fuori i seni per leccarli,poi la leccava dalle caviglie fino alla bocca,sembrava dovesse mangiarsela ,le sfilo ‘ le mutandine e si insinuo’ tra le sue gambe,poi indirizzo’ tutto quel pisello verso di lei,l...disse “dai...fatti fare ancora ...sei tutta da mangiare...e da scopare”,mentre mi lavavo le mani sentivo i colpi di Marco sul divano,l’aveva presa nella posizione piu’ canonica,lei era sotto e lui sopra,le teneva anche er le mani e le leccava i seni...se la stava scopando di brutto e voleva approfittarne finche poteva..
Cosi ...si divertirono in varie posizioni ,lei su un fianco e lui sdraiata e lui seduto con la schiena dritta se la prendeva da dietro ,poi con le gambe in aria ,e poi la preferita di Sandra,come piaceva a lei,col culo piu’ in alto che poteva ,nel frattempo io mi ero preso una bevanda dal frigo ed ero seduto su un lato del divano insieme a loro due,mi piacque molto vedere quando lui era seduto sul divano e lei ,praticamente in piedi, dando le sue spalle a Marco ,scopava con le mani sulle tette,era una scena bellissima perche’ era lei che si muoveva facendo comparire e scomparire il pisello tra le sue natiche,lui disse “ma non ti eri stancata?dai dalle a me...quindi sostitui’ le sua mani a quelle di Sandra che teneva le tette mentre lei col culo continuava dolcemente a fare avanti e dietro....finche lui avviso’ che stava per venire e lei di scatto si giro’ per prendergli il pisello in mano e farlo venire su di lei,tra faccia e tette….
insomma,dovevamo prendere solo le ciabatte,Marco doveva farsi solo una sega ,invece ci capito’ un pomeriggio di sesso indimenticabile stavolta andammo via sul serio...
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8 years ago
AdamDTS,
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Esperienza 2 - Le terme
Dopo l`esperienza di Istambul, tornando in Italia, ci siamo concessi 3 giorni a Roma di tutto relax.In Lazio vi sono diversi luoghi termali e così ne abbiamo scelto uno non lontano dalla Capitale. Ci spiegano che il percorso standard prevede bagno turco, piscina, percorso vascolare, idromassaggio, sauna e area relax. Dopo esserci cambiati, in costume e accappatoio ci siamo presentati alla ragazza della reception che gentilmente ci ha guidato agli impianti.Prima tappa, entriamo nel bagno turco realizzato in marmo rosso scuro. L`ambiente è piccolo ma non soffocante e da una piccola fontana cade l`acqua calda che genera il vapore ambientale.Le panche sono in marmo dello stesso colore, dentro era presente solo una giovane coppia.Ci mettiamo in un angolo ascoltando la presenza del vapore che iniziava a pervadere i nostri recettori.Dopo un pochino la coppia si alza ed esce.Rimasti soli mi prende un non so ché, una voglia di trasgressione che non era così facilmente spiegabile dopo la nottata di sesso finita alle 4. Mi avvicino a Maria e inizio a bagnarla con l`acqua calda raccolta dalla fontana. A quel contatto vedo che sotto il costume i suoi capezzoli iniziano ad inturgidirsi, e allora inizio a toccarla. All`inizio lei è timorosa che qualcuno possa entrare, per cui ci posizioniamo in una zona che non dà direttamente sull`apertura della porta.Le infilo una mano sotto il costume e inizio a stimolarle il clitoride, la sento ad ansimare, le infilo prima un dito e poi due. Reclina la testa, la sua voce si fa roca, la sento che inizia a partire in quarta squirtando.Mi metto in ginocchio tra le sue gambe e guidato dalla sua mano sulla testa inizio a leccarla gode 1, 2, 3 volte, bevo il suo nettare e come ad Istambul trattengo la sua quarta schizzata nella bocca per condividerla con lei. Quando si fa questo si crea una specie di accelerazione sensitiva come quando da adolescenti si ballava una lento con la ragazza di cui avevi preso una cotta e le orecchie iniziavano a bollirti.Non esisteva più il bagno turco solo io e lei, mi tira giù il costume e libera il mio (c...) ormai paonazzo dalla voglia se lo infila violentemente in bocca non vuole preliminari vuole essere scopata in bocca. Le tengo ferma la testa e inizio a penetrarla profondamente. Fa fatica a contenerlo tutto, è troppo grosso. Le faccio abbassare la lingua e con un colpo di remi glielo faccio arrivare in gola lei si sente soffocare ma le piace sentirsi completamente posseduta da quel grosso (c...) la fa godere.Anche se non la vedo, so che ad ogni colpo la sua fica si dilata e dopo alcuni minuti di pompaggio profondo lei è pronta per la fase successiva.Mi siedo, le sfilo il costume e la faccio salire sul mio (c...), si impala con forza, ha troppo desiderio addosso. Le bacio i capezzoli mentre viene scossa da violenti orgasmi, ci fermiamo la faccio scendere e vado dietro di lei, cingendola per i fianchi la penetro profondamente mentre lei appoggia le mani alla panca e mentre viene urla tutto il suo piacere, io mi trattengo per le fasi successive.Ci rilassiamo un attimo rimettendoci su i costumi e decidiamo che forse potremmo andare in piscina per raffreddarci un pochino.Nella piscina grande ritroviamo la coppia, noto che, mentre entriamo, la ragazza osserva con attenzione il grosso rigonfiamento che il mio costume fa fatica a nascondere, per un attimo colgo nel suo sguardo un desiderio nascosto ed indecente, si morsica leggermente le labbra. Abbraccia il suo uomo ma con nella testa so perfettamente su cosa sta fantasticando, le dimensioni del mio uccello incutono in lei un notevole desiderio.Ci collochiamo nella parete opposta alla loro in modo da dargli le spalle mi avvicino ala mia cucciola che avendo colto qualcosa di quegli sguardi, mi stringe per far capire a mondo esterno che sono solo suo e guai a chi mi tocca. Quel contatto stretto e la sua possessività mi scatenano dentro un forte desiderio, come se non ne avessi già: il controllo dell`eiaculazione è un esercizio tantrico che può essere realizzato solo con una persona a cui sei molto connesso cerebralmente ma in quel caso ci fu bisogno di fare anche un po` di esercizio respiratorio. Da buon apneista inizio a scomparire sotto la superficie per dedicarmi a leccarla sott`acqua. E` in quell`occasione che ho scoperto come le piaccia molto questo gioco, ogni volta, anche per non bere, le soffiavo parecchia aria dentro la cavità vaginale e lei cercava di allargarmi le gambe al massimo.Non penso che siamo passati inosservati, ma non era certo quel pensiero che poteva frenarci. Mi abbasso lo slip e nell`acqua calda non vi sono tracce di diminuzione di inturgidimento. Scosto il suo costume e con un buon colpo la penetro. Mi cinge con le sue gambe, mi vuole ancora più profondamente; iniziamo così un movimento che non lascia troppi dubbi alla coppia che dista da noi non più di 5 metri. La bacio così da permetterle di urlarmi in gola, ha diversi violenti orgasmi e scopro che nello squirtare forte vengono emesse anche bollicine di aria, simpaticissima cosa che mi ha fatto sentire vicino ai bimbi a cui piacciono le bolle. Nei diversi nostri movimenti noto che il ragazzo è parecchio eccitato dalle scene a cui ha sta assistitendo e cerca di tampinare la sua lei che però sembra non gradire tali attenzioni.Dopo qualche tentativo la ragazza lo lascia fare e vediamo che la sta penetrando con lenti movimenti. A quel punto, anche per lasciali tranquilli, decidiamo di uscire per recarci alla fase successiva che è il percorso vascolare. La speranza che l`acqua fredda possa acquietare la belva che mi si agita tra le gambe è chiaramente vana. Entrati nella vasca idromassaggio ci siamo seduti fianco a fianco anche se eravamo tranquillamente soli, da sotto la schiuma generata dai potenti getti d`acqua M. allungò un mano per sincerarsi che tutto fosse a posto.Al solo tocco il costume si rivelò insufficiente al contenimento, e, come una molla, l`uccello uscì fuori dall`elastico. Delicatamente M. abbassò il resto per dedicarsi ad un dolce massaggio testicolare. Immersa la testa iniziò a succhiare l`asta e a quel punto, non avevo scampo: l`ho presa di peso e l`ho fatta sedere su di me girata di spalle scostandole gli slip. Senza nessuna fatica l`uccello entrò nella sua natura fradicia di umori. Da quella posizione facevo fatica a baciarla per limitarne gli urli e quindi le feci appoggiare la testa sulla mia spalla per una lunga e lenta cavalcata orgasmica. Dopo diversi minuti di piacere esplosivo le sollevai le natiche e la punta del glande si andò a posizionare direttamente sull`orifizio anale, iniziai un lento movimento su e giù per facilitarne la dilatazione che lei accompagnava con il movimento rotatorio del bacino. La sua lingua nella mia bocca descriveva le sensazioni che pervadevano il suo corpo. Quando la cappella entrò un gemito le uscì soffocato, smisi di sollevarla e la strinsi per i fianchi esitando un attimo in modo avesse piena coscienza e desiderio di quello che sarebbe successo l`attimo successivo. La guardai negli occhi, quasi a chiederle un permesso che appariva fuori luogo, lei sentì le mie mani stringerle i fianchi più forte e un attimo dopo spingerla verso il basso con forza. L`uccello durissimo entrò in lei per tutta la sua lunghezza. L`acqua attenuava la fatica dei movimenti per cui era sufficiente il movimento delle braccia per stantuffarla a dovere. Era stupendo vederla partita mentre l`uccello scorreva dentro la sua pancia. Nelle diverse volte che ha goduto dalla sua fica salivano le bollicine. A quel tipo di massaggio è difficile resistere per cui dopo diversi minuti iniziavo a sentire i testicoli che friggevano dalla voglia di svuotarsi.Glielo dissi e lei felice e desiderosa di ricevere un clistere di quel tipo accelerò i movimenti. “Sei una gran (t...)” le dissi e iniziai a venire insieme a lei.Restammo così immobili a baciarci per diversi minuti, non distante era entrata una coppia di asiatici che si erano goduti la scena di soppiatto e anche su di loro abbiamo avuto una influenza afrodisiaca. Usciti dall`idromassaggio decidemmo che era il caso di relassarci prima di riprendere il tour: una tisana era quello che ci voleva per recuperare i liquidi persi.Nel salone relax vi era la giovane coppia che ci guardava con aria interrogativa, quasi a chiederci dove prendessimo tanta energia.I loro sguardi curiosi scatenarono in M. una voglia di sfidare le leggi anagrafiche, per cui mi prese per mano e si diresse verso l`ultima delle mete del percorso.Vi erano infatti due saune di cui solo una funzionante e così dopo aver aspettato che si svuotasse completamente, l`ho fatta inginocchiare davanti a me per consentirle di succhiarlo meglio, il suo lavoro di lingua diede ben presto i suoi risultati e l`uccello tornò prepotentemente duro.A quel punto l`ho girata e prendendola per i fianchi ho iniziato a penetrarla con forza, come piace a lei.Alternavo i suoi buchini: erano talmente bagnati e dilatati che non sembrava ci fossero differenze.Il caldo rendeva il tutto un po` faticoso per cui dopo 4 o 5 orgasmi siamo usciti e ci siamo infilati sotto la doccia ai profumi di arancia dove abbiamo potuto continuare con calma la nostra lunga cavalcata.Era talmente coinvolgente la situazione che in breve tempo mi trovai nelle condizioni di non farcela più. Lei capì dai miei rantoli che stavo per esplodere e sfilatosi l`uccello dal suo (c...) si mise in ginocchio di fronte a me aspettando che la dissetassi.La penetrai in bocca, con un lento movimento e bastarono pochi colpi per provocare una violenta eiaculazione, lei pronta con la lingua di fuori e la bocca aperta ricevette i diversi fiotti di sperma, alcuni sulle guance altri sul mento.Da brava buongustaia raccolse la sborra sulle sue dita affusolate per portarsela alla bocca e gustarsene il sapore: in realtà non tutto per ingoiarlo visto che ne trattenne un po` in bocca e rialzandosi lo volle dividere con me in un lungo bacio appassionato.
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11 years ago
corallium,
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Il massaggiatore
In tanti mi avevano contattato per provare a sedurre Giada...la proposta piu' interessante era arrivata da Antonio....un massaggiatore professionista..che mi aveva consigliato di inventarmi dolori alla schiena e alle spalle per poi contattarlo e farlo venire a casa nostra..!! Avevo conosciuto Giada che aveva appena da poco compiuto i 18 anni..e che, fervente attivista nel locale oratorio..in qualita' di catechista...non aveva mai baciato un ragazzo prima di quel momento...!! Poi un invito al cinema dopo la pizza...una passeggiata in quella calda serata estiva...e un bacio furtivo sotto casa sua...! A 23 anni era diventata mia moglie..... Lei non aveva avuto niente da obbiettare alla mia idea di contattare Antonio....manifestando pero' perplessita' sul fatto che qualche massaggio avrebbe potuto risolvere i miei problemi!..e la sera stessa ..on line..io lo avevo contattato: sarebbe venuto a casa nostra giovedi pomeriggio per massaggiare me..ma col chiaro intento (in accordo con me)..di riuscire a convincere anche lei.... Per Giada, il sesso era sempre stato un optional..sin dai primi giorni della nostra storia: e nemmeno il matrimonio e i successivi anni che seguirono l'avevano naturalmente cambiata..!! Certo..erano stati fatti notevoli passi avanti, ma solo perche' lei aveva voluto accontentarmi e non perche' davvero sentisse l'esigenza di certe cose!! E così..per esempio aveva acconsentito a darmi accesso al suo "lato B"...cosa per altro che dopo i primi mesi di "praticantato"...si era trasformata da "fastidiosa" e "dolorosa"....in qualcosa di molto piacevole anche per lei...che definiva l'orgasmo anale......."diverso"...ma molto piu' intenso di quello vaginale.... Aveva acconsentito a farsi fotografare nuda....o in pose molto sexy...e sempre e soltanto per esaudire i miei desideri...!! Si era poi dimostrata eccitata all'idea che io avessi idee da cuckold...anche se lei stessa amava chiarire che si trattava solo ed esclusivamente di "fantasie".... Antonio arrivo' in perfetto orario presso la nostra abitazione...e Giada lo aveva accolto con un sorriso .....offrendogli un caffe' e dimostrando simpatia nei suoi confronti (io forse le avevo colto nello sguardo anche un lampo di ammirazione e desiderio?). Antonio era un bel ragazzo con un gran bel fisico ...abbronzato, capelli scuri e occhi verdi..che emanava un fluido magnetico ad ogni sguardo... Era stato molto professionale .... poi aveva chiesto a Giada con gentilezza e garbo in quale locale della casa avrebbe potuto praticare il massaggio; lei lo aveva condotto nella nostra camera da letto....l'unico luogo in cui il tutto avrebbe potuto svolgersi con comodita'...sia per lui che per me....! Lei non immaginava minimamente quello che stava per accadere.... Antonio mi aveva fatto spogliare e sdraiare sul letto (avevo tenuto su solo gli slip)..e poi aveva cominciato a cospargersi un olio sulle mani e poi ne aveva versato abbondantemente anche sula mia schiena... Tralascio la descrizione di quel massaggio.....ma vi lascio solo immaginare la mia eccitazione e la tensione interiore.... Dentro di me si mischiavano paure...desideri...... ...come se la sarebbe cavata Antonio?..sapeva quello che faceva...?? ...al telefono, qualche ora prima del suo arrivo, mi aveva solo detto... " tu devi solo sparire...al resto penso io..." ..ma perche' dovevo sparire....?? e per quanto tempo?...io dovevo guardare....dovevo assistere...!! E Giada?..come avrebbe reagito? Mia moglie era sempre stata una moglie modello...e in quel periodo frequentava ancora con regolarita' l'oratorio....la chiesa...si offriva spesso per azioni di volontariato o simili...insomma ..una gran brava ragazza!! Giada aveva assistito a quasi tutta la sessione di massaggio...allontanandosi di tanto in tanto per svolgere chissa' quale piccola mansione...!! "Com'e'...e' piacevole?"...mi aveva chiesto ad un certo punto!! "Si...e' fantastico"..le avevo risposto io...."una sensazione di intenso benessere..." .era il momento!! quello che Antonio...ed io.. aspettavamo da giorni... " vuol provare anche lei?"....le aveva domandoato lui..."le va..?" Giada mi aveva guardato.....e ad un mio cenno col capo..lei rispose:..."..e perche' no?" Mi ero rivestito molto rapidamente....quasi volando...mentre lei con un certo imbarazzo cominciava a spogliarsi.... Si era fermata piu' di una volta...quasi come se stesse per ripensarci...poi Antonio l'aveva invitata a proseguire con lenta fermezza... ...Giada mi cercava con lo sguardo....e ad un certo punto mi si avvicino' dicendomi..."...ma tu non te ne andare..." Aveva addosso un completino di pizzo favoloso....che le avevo regalato per il suo recente compleanno...e sfilando la gonna..si rese conto che era un po' troppo ose' per quella situazione.... Ma era troppo tardi...io la invitai a continuare... Assistere a quello stupendo massaggio era qualcosa di sublime...fantastico...inimmaginabile......eccitante da morire... ...pensavo a quale scusa avrei potuto inventarmi per uscire di scena...per sparire... Lui aveva parlato chiaro.....io dovevo sparire....quantomeno ..poco prima che lui entrasse in azione.... Avevo le mani sudate...la gola secca e ingoiavo a fatica...la tensione era a mille ed io mi chiedevo se.........mi chiedevo se lei forse aveva intuito qualcosa...!.ma non credo...si sarebbe ribellata all'istante... La dea bendata mi venne in soccorso: il telefono!!! Squillo' il telefono....ed io corsi a rispondere prima che lei potesse proferir parola..... La lasciai da sola in camera da letto con un bel ragazzo muscoloso e abbronzato....in sensuale biancheria intima..che le massaggiava il corpo.... Non ricordo chi fosse al telefono....ma ora non ha alcuna importanza!! So solo che me ne sbarazzai molto velocemente...e poi corsi verso la camera da letto ...ma mi fermai silenzioso a pochi passi dall'uscio..senza entrare!! Quello che vidi e sentii...me lo fece indurire all'istante...: lui....per facilitare il massaggio e senza chiederle nulla...le aveva slacciato il reggiseno...e ora con le mani si insinuava con grande abilita' e classe all'interno degli slip... lei...lo lasciava fare..ma stava cominciando a lamentarsi...tipo: .."...hey...non e' che stai esagerando un pochino?"..." ma che fai??"...ma lui la tranquillizzava...e continuava imperterrito nel suo caldo massaggio!! Ci sapeva fare con le parole....perche' lei comunque lo stava lasciando fare..... "Di la verita' che ti piace...su...sinceramente".....lei non rispondeva.... "...ma se arriva Fabio....dai smettila".....in quel momento mi resi conti che ce l'avremmo fatta...!!! Quella semplice frase detta sussurrando....come una preghiera....mi aveva dato certezze...ma non era ancora finita!! Pazzo di eccitazione e con il cuore in gola....me ne andai da li...!! Corsi in cucina a bere qualcosa....volevo far trascorrere il tempo e non resistevo a stare mani nelle mani... Rimasi la' almeno 10 minuti....e al mio ritorno....lo spettacolo a cui dovetti assistere fu da mille e una notte..... ...la porta era stata socchiusa....ed io nascosto dietro..sentivo Giada che lo pregava di smettere....che ansimava...che combatteva...che cercava di resistere a qualcosa alla quale non voleva rinunciare............solamente piu' tardi ebbi conferma che quel che avevo pensato...corrispondeva a verita'... ..."...ma se arriva Fabio...dai smettila.." quella frase....poi ero sparito....!!! Lui doveva averglielo detto.....doveva averle detto che io non costituivo un problema...e che quello era cio' che io desideravo davvero..... Ma lei ancora lottava....cercava di fermarlo...senza gridare....ansimando...gemendo..combattuta tra desiderio e paura...; ..ma il reggiseno non c'era gia' piu'...e il perizoma stava andando... Me ne andai per l'ultima volta...combattuto ed eccitato...col cazzo durissimo che non stava piu' nei pantaloni... Sentii che mi chiamava....invocava il mio nome...ma era una voce che ansimava...che godeva... Questa volta entrai in camera da letto.....lei era nuda..con le gambe aperte..e lui la stava scopando...e lei godeva...mi guardava negli occhi e godeva...gemeva...e godeva...le stava piacendo!!! Mi avvicinai....abbassai i pantaloni e glielo infilai in bocca...!!! Lei comincio' a succhiarmelo con avidita'....con desiderio...come non aveva mai fatto..... Lui ando' avanti a scoparla per un ora....glielo infilo' dietro e la fece godere ancora ....poi insieme le venimmo in bocca.... E' trascorso un mese da quel giorno....e domani Antonio...torna a trovarci.......IP.S. QUESTO RACCONTO E' FRUTTO (haime') DELLA FANTASIA DI FABIO!!!
15723
5
12 years ago
fabiomarelli,
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la vacanza, la prima volta (cap 1)
Come di consuetudine anche quell'anno avevamo organizzato la solita vacanza di 15 giorni in Sardegna senza fidanzati, anche perchè io ero single da poco; Francesca, che invece lo aveva lasciato a casa, io e Luca e Andrea, anch'essi single; eravamo tutti amici d'infanzia, cresciuti insieme come fossimo fratelli, eccetto che con Francesca con la quale gia da un anno era nato un qualcosa di più profondo e segreto; Infatti non ci eravavamo fatte mancare i nostri bei momenti in totale segretezza nemmeno in quei giorni, dormendo poi insieme non era stato certo difficile.
Fu al decimo giorno quando Francesca dovette tornare a Milano per un'urgenza che cominciò un'avventura del tutto inaspettata. A malincuore la mattina seguente tutti e tre la accompagnammo all'aeroporto, baci e abbracci e la giornata seppur senza la mia amica, passò come tutte le altre, sole mare e chiacchiere. La sera uscimmo a cena, un buon pesce accompagnato da un ottimo vino, una passeggiata in paese e poi a casa. Come tutte le sere ci sedemmo in veranda a chiacchierare sorseggiando un po' dell'immancabile mirto prima di ritirarci nelle nostre stanze a dormire. Ci dilungammo un pochino e il mirto ci faceva compagnia alla grande, finché io non mi appisolai sul divanetto.
Fu Andrea alla fine a prendermi in braccio per portarmi in camera mia; io indossavo un vestitino scuro intero lungo fino a metà coscia aderente ed un paio di sandali con un bel tacco 12 legati alle caviglie da dei laccetti di pelle. Durante il breve tragitto, o adagiandomi sul letto mi sfiorò con una mano e si accorse che non indossavo intimo; io ero in uno stato di semi coscienza, con il sonno che stava cercando di prendere il sopravvento, ma notai comunque Andrea che, dopo un istante di esitazione, mi sollevò leggermente il vestito; io rimasi immobile guardandolo mentre lui tenendomi il vestito sollevato con due dita mi fissava tra le gambe. Qualche istante dopo sentii la sua mano accarezzarmi; mi sentii strana, un quasi fratello stava facendo cose che mai avrei pensato potessero accadere; ma ancora più strano era che non opponevo alcuna resistenza anzi la cosa mi piaceva; sentivo la sua mano scivolare morbida sulla mia pelle liscia che cominciava ad inumidirsi di umori; le mie gambe istintivamente si divaricarono per godere maggiormente di quelle carezze del tutto inaspettate; si chinò su di me e senza dir nulla, mi baciò. Presto le nostre lingue si conobbero in un vorticoso intreccio; non capivo bene cosa stesse succedendo ma la cosa mi piaceva sempre di più.
Complice sicuramente l'alcool, in breve mi ritrovai a cavalcioni su di lui ancora mezzo vestito a cavalcarlo, mentre lui mi accarezzava il seno attraverso il vestito. Era tanto stupendo che l'idea di chi fosse non mi preoccupava affatto; pensavo solo a quel pene che in un attimo era finito dentro di me e mi importava solo di vivermi quel momento. Sentivo e vedevo i miei capezzoli spingere insistenti sul vestito mentre le sue mani mi palpavano con decisione; ma volevo più contatto, mi sentivo carica e volevo di più; gli slacciai la camicia mettendo a nudo il suo petto liscio e ben disegnato dopodichè presi il mio vestito e in un sol movimento me lo sfilai restando solo con le scarpe, ben piu impegnative da togliere; Mi abbassai su di lui e rincominciammo a baciarci.
Quando dopo alcuni minuti mi voltai verso la porta vidi Luca che, sicuramente incuriosito da qualche rumore, era venuto a vedere; stava immobile, come impietrito con gli occhi sgranati a fissare quella scena; quando gli sorrisi lui si avvicinò al letto; sentivo il suo sguardo addosso, ci osservava ed un gonfiore si faceva notare nei pantaloni; l'essere guardata così, durante quell'atto, mi eccitò ancor di più, facendomi sentire per la prima volta veramente disinibita e padrona del momento. Senza che nessuno dicesse una sola parola, gli slacciai i pantaloni e li feci cadere a terra insieme ai boxer, liberando finalmente quel pene; notai con piacere che anche lui come Andrea, che da sotto di me guardava la scena, era depilato; la sua virilità puntava turgida e desiderosa verso di me. Mi chinai leggermente e, aiutandomi con la mano sinistra, lo presi in bocca; subito cominciai a succhiarlo con vigore accogliendolo quanto più possibile nella mia cavità orale; non so cosa mi prese, era la prima volta che facevo una cosa simile, ma mi piaceva tanto, mi piaceva sentire le mani di Luca che, dopo lunghi attimi di esitazione, mi prendevano la testa per tenerla mentre vi affondava il pene, come anche sentire Andrea che mi palpava tutto il corpo mentre io continuavo a muovermi su di lui; avere due uomini a mia disposizione era una cosa del tutto nuova e mi eccitava da matti.
Sicuramente eravamo tutti e tre abbastanza brilli ma si stava creando un feeling notevole. Quando sentii le due dita di Andrea che, abbondantemente umide di saliva, cominciarono ad accarezzarmi l'ano capii che quello che stavamo facendo era solo l'inizio. Presto quelle dita cominciarono a penetrarmi, forzando senza alcuna fatica il mio sfintere; l'eccitazione saliva ed il ritmo aumentava. Ad un certo punto interruppi la fellatio e guardando Luca negli occhi, mentre con la mano portavo una notevole quantità di saliva sul mio posteriore, gli dissi " vieni qui, ti voglio dentro di me". Ero completamente impazzita, mai prima di allora mi era capitato nemmeno di pensare una cosa simile, ma la voglia in quel momento era tanta; subito Luca non se lo fece ripetere e vestito della sola maglietta, salì sul letto posizionandosi dietro di me; tutti ci fermammo, immobili, in attesa di una qualche mossa di un altro; sentivo il suo glande premere sul mio ano senza forzarlo, come se avesse delle incertezze; intanto fissavo Andrea negli occhi, anch'esso immobile e confuso; dei brividi mi percorsero il corpo durante quegli istanti che sembravano lunghissimi, finchè non lo incitai dicendo " forza, entra, che aspetti, ma fai piano"
Quando sentii il mio sfintere allargarsi ed il suo pene entrare fu una sensazione indescrivibile; mi si sgranarono gli occhi, un gemito uscì spontaneo e forte dalla mia bocca, le mani strinsero il lenzuolo; subito Luca si fermò e mi chiese se sentissi male; " Luca continua senza fermarti ti prego" risposi con voce trmolante. Altro che male, era stupendo!! Lentamente ricominciò l'affondo. Sentirli entrambi dentro di me fu unico e indescrivibile, ero piena e stretta come non mai era meraviglioso. Sentivo Luca affondare completamente nelle mie viscere mentre Andrea immobile non diceva nulla; ero in estasi, avrei voluto strappare le lenzuola con le mani; lentamente rincominciammo a muoverci; mi sentivo penetrare contemporaneamente da due parti, sensazioni fortissime mi giungevano al cervello mandandomi come in tilt; i movimenti erano del tutto scoordinati ma presto sentii un getto caldo invadermi la vagina; ancora infilata su di lui mi adagiai su Andrea, mentre dietro gli affondi di Luca diventavano sempre più decisi fino a concludersi con un'altro getto caldo, infinito, dentro di me; ancora qualche affondo e si fermò. Lo sentii sfilarsi, si sdraiò accanto a noi, il suo sguardo percorreva il mio corpo ancora aggomitolato, immobile e abbandonato su Andrea. Mi feci forza e mi spostai sdraiandomi anch'io tra di loro; in quel silenzio che nessuno aveva il coraggio di rompere mille pensieri viaggiavo per la mia mente, su quello che avevamo fatto, con chi era stato fatto, su quanto fosse stato bello e travolgente anche senza uscirne appagata e, se la cosa si sarebbe ripetuta.... Ero veramente confusa, forse spaventata, ma felice; sentivo il succo del loro piacere uscire dal mio corpo e bagnare il lenzuolo ma non avevo la minima intenzione di muovermi o fare qualcosa.... E così ci addormentammo.
La mattina seguente mi svegliai sola, sopra le lenzuola, nuda ma con ancora addosso le scarpe; l'orologio segnava le 10.30, la mia testa girava, e dalla finestra sentivo i due in veranda parlare a bassa voce; non capivo bene cosa stessero dicendo ma percepivo una forte tensione per l'accaduto. I pensieri subito volarono alla sera prima, ed un fortissimo imbarazzo mi bloccò nel letto per un bel po'; cosa potevo dire? Potevo fare finta di niente? Come mi avrebbero guardato i due? Cosa pensavano di me? Dopo lunghi minuti di riflessione decisi di alzarmi ed affrontare la situazione cercando di sdrammatizzare il tutto. Per prima cosa avevo bisogno di rinfrescarmi le idee; Ero talmente confusa e tesa che percorsi il tragitto fino al bagno nuda e senza accorgermi di avere ancora i sandali ai piedi; entrando in bagno sentii un "buongiorno"; mi sporsi con la testa dalla porta e guardando verso la vetrata aperta sulla veranda con un sorriso risposi " buongiorno ragazzi, qualche minuto e arrivo". Tolte le scarpe subito m'infilai sotto la doccia.
Uscii dal bagno avvolta in un asciugamano legato sopra il seno e mi diressi in veranda; i due erano praticamente muti ed una colazione mi attendeva già pronta sul tavolo. Li salutai ancora e li ringraziai; erano tesissimi e nessuno accennò all'accaduto.
Il minuti passavano e quel clima di tensione era veramente imbarazzante; pronti per andare in spiaggia, mi feci forza e affrontai il discorso; i due subito cominciarono a scusarsi ma io li interruppi dicendo che la cosa era stata bella, anzi stupenda, che non avrebbe dovuto in alcun modo rovinare il nostro legame, che avevamo scoperto e vissuto qualcosa di nuovo; non ci dovevamo assolutamente preoccupare ma pensare solo a divertirci come avevamo fatto i giorni precedenti. E con queste parole cominciammo anche quella giornata.
In realtà passarono molte ore prima che la tensione cominciasse a scendere considerevolmente.
Il tempo passava cercando di essere il più normali possibile, ma io sentivo i loro sguardi un po' maliziosi scrutarmi, diversamente dal solito; e devo ammettere che la cosa cominciava a stuzzicarmi, ed il pensiero della sera prima, comunque sempre presente in tutta la giornata si stava trasformando in desiderio. Alcune occhiate e sguardi particolari cominciarono ad incrociarsi tra di noi ma subito tentavamo di sviare. Sicuramente quello che provavo io era identico a quello che provavano loro; la voglia di rivivere quei momenti stava tornando. Tornammo a casa col tramonto dove il frigorifero praticamente vuoto ci obbligò ad uscire nuovamente a cena. Doccia veloce e preparativi, ma nella mia testa un solo pensiero: la voglia di riaverli entrambi era ormai certa!
Decisi allora di stuzzicarli un po' e vedere cosa sarebbe accaduto; quale modo migliore di cominciare se non l'abbigliamento?volevo essere sexy ma non troppo vistosa. Un vestitino nero di cotone, semplice, maniche cortissime, morbido, stretto da un elastico solo in vita per poi allargarsi in una morbida gonnellina a balze fino a mezza coscia; ovviamente niente intimo. Un paio di sandali color bronzo Allacciati alle caviglie con il solito tacco 12 ed eccomi pronta. Li raggiunsi in veranda dome mi stavano aspettando seduti e chiesi "come sto? Vado bene?" girandomi con decisione su me stessa; quella giravolta fece salire la gonna mettendo a nudo le mie intimità; i due impietriti dissero "perfetta!!!!"
Li incitai ad alzarsi per andare a cena; li vedevo confusi, e la cosa mi intrigava ancor di più; avevo praticamente gettato l'amo, facendogli capire le mie intenzioni.
La cena passò apperentemente come le altre ma i pensieri di tutti e tre erano sicuramente altrove; io mi sentivo eccitata e non vedevo l'ora di tornare a casa. Dopo la solita passeggiata eccoci sulla strada del ritorno; la tensione saliva in tutti, sapevamo cosa sarebbe sicuramente accaduto; in macchina poche furono le parole, solo la musica accompagnava i nostri pensieri sporchi. Una volta in veranda fui io a rompere il ghiaccio che si stava creando dicendo "solito mirto?" I due si sedettero, Luca in mezzo al divano e Andrea sulla poltoncina a destra, mentre io andai a prendere la bottiglia e tre bicchieri.
Versando il mirto la tesione che mi percorreva era a mille, quasi da farmi tremare la mano, così cominciai a parlare su cosa avremmo potuto fare il giorno dopo. Gli porsi i bicchieri e mi sedetti sul divano alla destra di Luca; passò solo qualche minuto e nemmeno mezzo mirto e di scatto, mentre parlava, mi girai verso Luca e lo baciai interrompendone le parole. Eravamo tutti tesi e sicuramente nessuno di loro avrebbe preso l'iniziativa, così lo feci io.
Qualche istante ed ecco che le nostre lingue erano intrecciate in un bacio carico e deciso; subito cominciai a sbottonargli la camicia e con una mano cominciai ad accarezzargli il petto; poi scesi fino a quel gonfiore che premeva nei pantaloncini e cominciai ad accarezzarlo. Presto li slacciai vi estrassi il pene per continuare con le carezze; poi inginocchiatami sul divano, lo presi in bocca e cominciai a leccarlo e succhiarlo.
In quella posizione sentivo il vestito sollevato e le mie intimità esposte, proprio in direzione di Andrea che fino a quel momento era rimasto solo a guardare; mi sentivo i suoi occhi desiderosi addosso e la cosa mi faceva impazzire; stavo scoprendo di apprezzare il fatto di essere guardata durante un atto sessuale, ma ancor di più desideravo una sua partecipazione. Impegnata in quella fellatio, divaricai le gambe ed inarcai ulteriormente la schiena come per invitarlo; qualche istante e sentii la sua lingua appoggiarsi sul mio ano, mentre poco più sotto il mio sesso già abbondantemente umido di umori desiderava solo attenzioni. Era bellissimo, tutto stava nascendo in quei momenti, il feeling la complicità tutto era meraviglioso.
Dei brividi mi percorrevano tutto il corpo mentre lui sempre più concentrato sul mio posteriore lo bagnava per bene e lo penetrava prima con uno e poi con due dita, senza però nemmeno sfiorare la mia vagina sempre più vogliosa.
Ero in estasi, la voglia di sentirli entrambi dentro di me era irrefrenabile così uscii da quell'intreccio per poi sedermi su Luca dandogli le spalle; durante la discesa con una mano portai il pene sul mio ano e lentamente mi infilai su di esso; scivolò dentro senza nessun problema e alcun dolore,accompagnato da un mio gemito di piacere. Portai le gambe all'esterno delle sue divaricandole, i piedi ben appoggiati a terra grazie anche ai tacchi alti e le mani indietro appoggiate allo schienale; cominciai a muovermi su di lui e lui ad accompagnare col bacino gli affondi. Presto Andrea s'inginocchiò tra le nostre gambe divaricate, mi sollevò la gonna, ammirò qualche istante quello che stava accadendo e finalmente appoggiò le sue labbra al mio sesso; ebbi un fremito, sentirlo succhiare il mio clitoride, leccarmi senza tralasciare nemmeno un centimetro di quella sensibilità mentre dietro Luca affondava dentro di me era veramente unico. Ma ormai volevo di più, appoggiai i piedi sul bordo del divano divaricando ulteriormente le gambe e con voce tremolante gli dissi " voglio anche te, ti voglio dentro di me, ora....". Lui si alzò in piedi, in un attimo si liberò degli indumenti, poi puntò il pene sulla vagina, ed in un sol affondo fu dentro di me. Ecco di nuovo quella sensazione, più forte, indescrivibile; mi lasciai andare in un gemito pazzesco, le braccia cedettero, le gambe tremavano; subito mi aggrappai ad Andrea mettendogli le braccia intorno al collo mentre lui cominciò ad affondare. Non capivo più nulla, era veramente stupendo; presto il ritmo divenne perfetto, io mi stringevo sempre più ad Andrea mentre lui si reggeva appoggiandosi allo schienale; li sentivo affondare in me, sempre più velocemente quando d'un tratto, completamente inaspettato venni violentemente invasa da un orgasmo fortissimo, lunghissimo, come mai avevo provato; non riuscii a trattenere dei gemiti, quasi grida, che sicuramente furono sentiti dai vicini. I due non accennarono a fermarsi, il mio corpo tremolante era ormai senza forze quando sentii uno schizzo bollente, seguito da altri due più deboli, dentro in profondità al mio retto. Luca si fermò, mentre Andrea non accennava ad interrompere gli affondi. Fui io ad allontanarlo per divincolarmi da quell'incastro; subito lo rassicurai dicendo " tranquillo, non ho intenzione di lasciarti a metà..." e mi inginocchiai sul bordo del divano, con le gambe divaricate, appoggiandomi con le braccia e la testa sullo schienale; alle parole " dove vuoi tu Andrea" lui si posizionò dietro di me e subito s'infilò nel mio ano ancora dilatato dal pene di Luca.
Affondava con decisione fino a sbattere rumorosamente sulle mie natiche, scivolando liberamente nelle mie natiche come se nulla fosse; io ero distrutta, a stento mi reggevo sulle gambe, il respiro che lentamente riprendeva il ritmo normale, quasi non mi accorgevo di quegli affondi, come fossi anestetizzata. Ci vollero lunghi e interminabili minuti sotto gli occhi dell'amico, prima che anche Andrea liberasse tutto il suo piacere dentro di me; qualche affondo ancora e si sfilò dal mio ano che sembrava non voler più tornare alla normalità; si sedette sul divano stremato ed io con le ultime forze feci lo stesso. Nessuno disse nulla e cademmo in un abbiocco quasi immediato.
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11 years ago
elisa85ely,
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Una Storia Breve
I due pullman si
fermarono davanti all’albergo. Era una costruzione invecchiata male, palazzone
nato anonimo; ora gli insulti del tempo mettevano in risalto la sua natura di
casermone suburbano. Un modesto albergo di periferia insomma, buono per tasche
leggere, per gente poco esigente, per studenti in gita scolastica appunto. Da quei due pullman, una sera di maggio
inoltrato, gli studenti dell’ultimo anno di un liceo di M e alcuni dei loro
insegnanti, sciamarono accaldati e stanchi, dirigendosi al bar dell’albergo.
Una volta che la giovane masnada fu ristorata cominciò per la professoressa di
matematica l’ingrato compito di organizzare le pratiche di registrazione alla
reception, aiutata in questo da un vinto
ma poco convinto annoiato collega.
La prof. di
matematica era una donna dall’apparenza anonima; non si poteva di lei dire che
fosse brutta, ma non promanava da essa alcun segnale che non fosse
convenzionale e prevedibile.
Sembrava in realtà possedere tutte quelle doti che rendono una
persona gradevole, ma a queste qualità mancava quel lievito che la gente chiama
fascino.
Era piuttosto alta, snella, un viso pallido incorniciato da
capelli neri di media lunghezza, appena mossi. Gli occhi erano bellissimi, con
un disegno squisito di sopracciglia che sarebbero potute diventare impertinenti
o sbarazzine se una risata vera avesse tentato le sue labbra.
Di lei nessuno della scuola sapeva niente. È vero pure che
non era del posto, veniva infatti da un paesino del nord, e 4 anni di
permanenza nella sonnolenta cittadina di M non erano bastati a tirare fuori
nulla da lei. Nemmeno le più intrepide ficcanaso del paese erano potute andare
oltre banali congetture. Viveva totalmente immersa nella visibilità che in
genere ha un’insegnante che lavora in un piccolo centro, ma appena oltre il
cono di luce tracciato dal suo ruolo professionale, era come se ci fosse il
nulla.
Quando, finalmente, tutti ebbero le stanze assegnate, vi fu
un accenno di tregua, accompagnato da un sentore di frescura portato dall’imbrunire.
Durò poco la pace. Meno di un’ora dopo gli studenti andavano
per i corridoi , chi per visitare e curiosare nelle stanze degli altri, chi per
il solo piacere di fare confusione.
Alla fine, come Dio volle, fu l’ora della cena; gli
insegnanti cercavano di spalmare i più turbolenti nei tavoli dove i buoni
fossero maggioranza qualificata. Le femmine per lo più si gingillavano con i
cellulari . Finirono verso le 23. L’indomani c’era la visita al sito
archeologico dove “quello di storia dell’arte”, quello mezzo sordo, avrebbe,
con il suo charme, finito l’opera del sole cocente e della stanchezza.
“Sveglia alle 6,45 dunque”, ripeteva il corpo insegnanti ai
più ostinati che ancora cincischiavano tra la hall e il bar.
Venne poi il momento della nanna; tutti gli studenti erano
nelle camere; si sentiva di tanto in tanto qualche tonfo e qualche risatina
soffocata, ma, in sostanza, la giornata sembrava conclusasi bene.
Verso mezzanotte, a controllare che tutto fosse a posto, a
girare per i corridoi era la prof. di matematica.
Dopo cena si era cambiata d’abito e adesso priva dell’
“uniforme”, sembrava una delle tante pensionanti dell’albergo.
Passando dalla camera “12” sentiva voci di giovani donne
evidentemente allegre. La prof sorrise lievemente e andò oltre per completare
il giro.
Al ritorno, quando era sul punto di ritirarsi, la sua
attenzione fu attratta dalla “12” dove francamente si cominciava ad esagerare.
La chiacchiera si era fatta ora alta e le risa erano perfettamente udibili per
tutto il corridoio. Decise d’intervenire e bussò con discrezione alla porta. Ad
aprirle fu una biondina, Silvana, sua alunna, secondo tentativo all’esame di
Stato. La prof. fece un metro dentro la stanza e non aveva ancora cominciato
con la paternale come da protocollo, che un odore pungente d’alcol leticò le
sue narici: Silvana comprese di essere stata scoperta, tanto più che le due
compagne di stanza sguaiatamente chiedevano chi fosse a disturbare a quell’ora.
La prof, a quel punto, entrò con decisione nella stanza; le altre due, Giulia e
Maria, erano nello stesso lettino mezze
nude. Una bottiglia di spumante toglieva alla prof. ogni dubbio sulle cause
dell’alito di Silvana.
La prof. non fece in tempo a partire con la rampogna di
prammatica che le risatine andavano e venivano da quei tre volti maliziosi ed
ebbri.
Giulia, una mora la cui pelle ambrata parlava piuttosto che
di studi e di ansie da vigilia degli esami, di mare e tintarelle, disse con
voce fintamente piagnucolosa:” prof, ha tutte le ragioni del mondo ma oggi
faccio diciotto anni e stiamo festeggiando. Sono anch’io nel club delle
maggiorenni e sarei felice se lei si unisse a noi per un brindisi. Non mi dica
di no la prego; siamo in gita e vorremmo vederla un po’ rilassata”. Cosi’
dicendo porse all’insegnante la bottiglia con aria fintamente supplichevole.
“Ti faccio tanti auguri e….. d’accordo, vediamo che spumante
avete rimediato”. Chiese poi un bicchiere ma Giulia disse che direttamente
dalla bottiglia sarebbe stato più cameratesco.” Noi tre siamo molto intime e
condividiamo tutto”, fece la ragazza con un largo sorriso. La prof annui’
cercando con un sorriso forzato di nascondere l’imbarazzo che provava davanti a
quella che le sembrava una sfida; portò quindi
alle labbra la bottiglia e ne cavò un lungo sorso di freddo liquido
giallo.
“E lei dove ha festeggiato i suoi diciotto anni?” chiese
all’improvviso Maria. “Ero in collegio, un collegio di suore, grande
disciplina. Ricevetti quel giorno solo una telefonata dai miei e da una suora
un paio di babucce da notte”. Ricordo che quel giorno fui anche punita per
avere rotto la regola del silenzio al refettorio”, rispose la prof.
“Essere puniti”, continuò Giulia, “è la condanna e il
privilegio di quando si è ragazzini e il mio tempo per queste cose scade
proprio oggi”.
“E’ vero ,” disse la prof quasi parlando tra sé, ”da
ragazzina sei controllata, comandata, se sbagli paghi ma questo ti protegge ;
sono gli adulti, alla fine, a prendersi tutti i carichi “.
“Senta,” disse Giulia, “d’ora in poi sarò responsabile di
tutto ciò che farò, ma stanotte voglio essere la ragazzina che ero fino a ieri;
poi lei mi deve un regalo e a una diciottenne non si rifiuta nulla”.
“Cosa posso fare per te”? chiese la prof. “Lei mi deve
punire” prosegui’ la ragazza. “Stanotte sono, voglio essere ancora una
ragazzina da correggere, da proteggere e lei ora è qui, l’insegnante piu’
severa e dura della scuola”. La prof arrossi’ violentemente e sforzandosi di
sorridere le chiese di cosa dovesse essere punita. “Ma perché le ho rotto le
balle tutto l’anno e gli altri passati, perché nessuno in casa mi ha mai
raddrizzata, perché tutti i ragazzi che ho avuto mi hanno viziata e…..perchè
stasera qui c’era alcol” disse Giulia . “E che punizione dovrei darti”? chiese
la prof con voce roca. “Lei mi deve dare una punizione corporale, un’esemplare
punizione vecchio stile, devo essere raddrizzata per tante cose e voglio che lo
faccia lei. Mi dia una lunga, vera, seria, autoritaria sculacciata.”
La prof impallidì, si alzò e fece per uscire dalla stanza ma
fu bloccata sulla porta dalle altre due ragazze che, ormai ubriache,
sghignazzavano senza ritegno. Quando fu riportata in stanza l’attendeva il
corpo nudo di Giulia raccolto a gomitolo, la testa incassata fra le spalle, le
ginocchia puntate sul letto: l’abbronzatura non era completa, le sue natiche si
ergevano bianche come una luna di latte. Un’ombra di seta nera e lucida si
intuiva tra le cosce sode, appena disegnate da lievi e guizzanti muscoli. La
figura si chiudeva coi suoi talloni che sembravano due picchetti d’ambra sulla
neve del lenzuolo.
L’insegnante era come svuotata, sembrava perduta davanti a
quella vista. Lei si sentiva più nuda di Giulia e sentiva che “la
professoressa”, il suo personaggio, la stava abbandonando, lasciandola in balia di quei sei occhi che avevano
comunque capito di lei qualcosa , e lei, la parte più intima di lei, si
liberava con vergogna e con sollievo della parte più inutile di sé stessa, del
suo involucro, come serpente che fa la
muta.
Era calato un silenzio irreale e la prof. si avvicinava alla
luna inevitabilmente, dolorosamente, e la sua mano destra scaricava tremante
dei colpi , dei meteoriti che la luna, quella luna assorbiva indifferente. I
colpi si fecero duri, cattivi ma Giulia non emetteva un gemito; la sua
reattività era in quel culo che sempre più spavaldamente si offriva al dolore
sempre più caldo e feroce, e nei suoi alluci che lei puntava sempre più
convulsamente nel materasso.
I colpi a un tratto si attenuarono, divennero più stanchi; la
tensione era calata e l’insegnante ora consolava la luna ,la luna divenuta ora
rossa.
I colpi divennero benefico massaggio, perdono, pace, e in
quel silenzio si udi’ Giulia mugolare sordamente. La prof, molto lentamente,
molto deliberatamente cominciò a spogliarsi e quando rimase nuda le tre
ragazzine restarono senza fiato. Davanti a loro la bellezza, libera da
infingimenti e da maschere diventò la bellezza, verità, disvelarsi completo di
un’anima, dei suoi desideri.
Giulia fu di colpo investita da dietro da una bocca, da due
labbra aride assetate di umori, e gli umori arrivarono e lei li assaporò tutti
passando dalla stillante vagina bagnata di chiari e trasparenti dolcezze
all’aspro sapore amarognolo che quel culo le offriva. Una lingua può muoversi
agile e spietata come un serpente, e quel piccolo rettile imperversava sopra,
sotto, dentro Giulia; era una serata umida e gli umori della ragazza, spremuti
a forza, si mescolavano con la pesantezza dell’aria e i corpi, la pelle,
diventarono scivolosi, sfuggenti, e a quel punto Giulia si senti’ arpionata,
catturata dai morsi di lei che non se la voleva fare sfuggire, come il pesce
grosso fa col pesce piccolo.
Una lotta, una
sorpresa per Giulia che non aveva immaginato chi, cosa fosse quella donna, pur
avendo di lei vagamente intuito qualcosa.
Una liberazione folle, dionisiaca, era quella dell’insegnante, trasformata in una divinità
antica, oscura, terribile.
Le Furie della passione imperversavano in quella piccola
stanza come tromba d’aria che tutto risucchia al suo passaggio, e quello fu
anche il destino delle altre due, Silvana e Maria.
Avevano esse evocato qualcosa e ora questo demone le
torturava con quella sapienza che si alimenta di silenzi, di dissimulazione,
dell’ombra in cui lei si era relegata, in cui era stata relegata . I loro corpi
divennero fragili strumenti di chi sapeva tanto desiderare e tanto bene
nascondere.
Raggiunsero Giulia e l’insegnante il climax, con le due
gregarie messe a leccare davanti e dietro la padrona mentre questa baciava
Giulia. Si baciavano e si guardavano negli occhi dicendosi tutto con quegli
sguardi.
Poi la tensione scese e le due gregarie, le due comparse,
sparirono distrutte, in un sonno
pesante, nero d’inchiostro.
Rimasero la prof e Giulia abbracciate a guardarsi in
silenzio.
A un tratto nella stanza si udi’ una voce nuova che fece
trasalire Giulia. Era lei, la vera lei che ora parlava. “ Volevi sapere dei
miei diciotto anni e della mia festa? Ti ho detto la verità. Io dico sempre la
verità. Una ragazza, un piccolo regalo, le babucce, una monaca, una punizione.
Vero, tutto vero, ma indovina ora chi fosse cosa. Vediamo: c’è una ragazza
attraente, molto attraente che compie gli anni, i suoi diciotto anni in un
collegio femminile. C’è una suora molto rigida, molto osservante, tutta d’un
pezzo che ha una crepa nel suo muro di certezze, un tarlo che scombicchera
tutto, Lei, Lei, Lei. E io, io con le mie stesse mani feci queste babucce per
Lei e Lei quando le vide Lei rise a questo regalo inaspettato, inconsueto. Quella notte volli fargliele provare, gliele
infilai io, io poi accarezzai quei
piedini che mi avevano fatto impazzire quando la vedevo in giardino correre
scalza, io la baciai tutta cominciando proprio da quei piedi e mi feci baciare
tutta, io profanai il suo candore come, esattamente come voi tre pensavate di
fare con me”, e qui la prof si mise a ridere sommessamente, beffarda, amara.
“qualcuno però vide e parlò. Io fui cacciata, cacciata con molta discrezione ma
cacciata e per mantenermi agli studi feci l’operaia, la baby sitter, la
bracciante stagionale. Da allora nessuno più, uomo o donna che fosse, nessuno.
“Posso dire che sono una donna che si è fatta da sé,” e qui tacque mentre
lacrime calde lasciavano i suoi occhi disperdendosi in dolorosi rivoli.
Poi incontrai te e ti ho amata, ti amo da tre anni e ho
immaginato tante volte di fare l’amore con te e tu e queste sceme mi provocate,
mi tormentate, volete vedere cosa cela la vostra rigida, intransigente
insegnante di matematica.”
Giulia piangeva come una bambina, tremava, cercava il calore
di lei. “Ti amo, ti ho sempre amata anch’io, ma come facevo a dirtelo, a
fartelo capire? La faccenda di stasera era uno scherzo per queste due cretine e
per me una sfida, era dirti che esisto,
magari per fare la stupida, ma esisto.”
Fecero l’amore e quello fu amore: entrare nell’altra con
delicatezza, sommessamente, per poi portare la passione trattenuta e compressa
da queste sfibranti dolcezze a esplodere in raptus di piacere, in follia di
gesti, in simboli di possesso, di
sottomissione e poi…. poi un sonno, poi
un profondo sonno, una tomba buia che di colpo le inghiotti’.
“Cara Giulia, amato amore mio, mia meravigliosa donna di
diciotto anni e un giorno; stanotte hai scoperchiato due anime, la mia ma
soprattutto la tua. Volevi ieri in regalo una punizione, ti ho accontentata.
Hai scoperto l’amore ora scoprirai l’abbandono. Vado via e tu sei grande, o
meglio, sarai grande se saprai leggere tra le pieghe di tutti gli amori che avrai, la precarietà
dell’amore che è poi l’essenza della vita stessa, perenne tensione verso la
felicità che si risolve sempre in dolore. Hai perso l’innocenza perché l’amore
fa diventare adulti e nessuno se non te stessa ti può salvare dalle sofferenze,
dalle sconfitte, dagli abbandoni. Benvenuta nel mondo dei grandi, dove la vita non
ti fa sconti e dove, dopo una sculacciata, non ti sentirai assolta e libera
dalle colpe, ma solo un poco più stanca, un poco più disperata, forse un poco più sporca. Il tempo dei giochi è
finito, infinito amore mio ”
Questo biglietto trovò Giulia il mattino seguente.
Si seppe a colazione che l’insegnante di matematica era
“rientrata a casa richiamata da gravi problemi familiari.”
La scolaresca non fu troppo afflitta dalla notizia; un
guardiano in meno.
Quella sera Silvana e Maria si ubriacarono e fecero sesso
ancora più sfrenatamente. Giulia passò la sua prima notte da maggiorenne
bagnando di lacrime un biglietto ormai diventato azzurrino e molle come una
banconota finita per sbaglio in lavatrice.
L’anno seguente all’ istituto di M arrivò la nuova prof di matematica.
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5
10 years ago
Ofelia_e Cassio,
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come tutto ebbe inizio 2
COME TUTTO EBBE
INIZIO -2 Io e Claudia andammo in acqua
per darci una sciacquata e passandogli accanto mi disse che le sarebbe piaciuto
tornarci anche il giorno dopo. Ovviamente lo disse perché
lui la sentisse e sapesse che l’indomani saremmo stati ancora li. Poco prima dopo mezzogiorno eravamo
li, lungo la riva incontrammo una sola coppia e un singolo che gli girava in torno
e visto le occhiate che aveva dato a Claudia scegliemmo di inoltrarci nel verde
per far perdere le proprie tracce.Proseguimmo fino a che raggiungemmo
il nostro bel posticino, lui era già li che leggeva un libro e vedendoci ci
salutò.Buongiorno rispondemmo e ci apprestammo
a sistemare le nostre cose.Stendendo i teli però constatammo
che la distanza tra noi era diminuita in confronto al giorno prima e di parecchio,
si era dimezzata, ma la cosa non ci dispiacque augurandomi invece che questo
fosse d’aiuto per un pomeriggio ancora più vivace di quello passato.Claudia una volta finito di
sistemare le cose si stese a pancia in giù verso di lui e si mise a sfogliare
un settimanale e tra una pagina e l’altra gli gettava sguardi furtivi
constatando che era lei la sua attenzione e non il libro che teneva in mano.Lui Era disteso di fronte a
noi per traverso appoggiato con la testa sullo zaino appoggiato a sua volta su
un grosso sasso che faceva da fermo.Pensai che gli sarebbe venuto
il torcicollo o che teneva sempre la testa girata verso Claudia intanto stava
cercando qualcosa nel borsone e tirò fuori l’olio solare, si mise seduta a
gambe incrociate e come il giorno prima cominciò dal seno.Ormai il ghiaccio l’avevamo rotto
il giorno prima e quindi lui non ebbe nessuna difficoltà a tirarsi su e
mettersi seduto di fronte a lei a guardarla. Mentre si massaggiava il seno
lucido d’olio lo guardava mentre si toccava il cazzo e per far salire ancor più
l’eccitazione iniziò a cospargersi d’olio le cosce e si mise a spalmarlo a due
mani.A tre metri di distanza lui era
paonazzo e il cazzo tra le mani gli vibrava d’eccitazione.Vederlo così da vicino la
spinse a toccarsi intimamente e non passò neanche un minuto che mordendosi le
labbra raggiunse l’orgasmo. Non era passata neanche mezz’ora che era già
venuta, il pomeriggio prometteva bene.Come suo solito si voltò di
schiena e si sdraiò al sole come nulla fosse accaduto, io in attesa del secondo
round mi dedicai alle parole incrociate all’ombra dell’ombrellone. Mentre il tempo scorreva
lento lei di tanto in tanto assumeva le pose più assurde per provocarlo
continuamente e per accertarsene lo guardava sottecchi con sguardi furtivi. Mi alzai per andarmi a
rinfrescare e lei mi seguì, giocammo con l’acqua schizzandoci a vicenda e a
contatto con l’acqua fredda le si indurirono i capezzoli, era stupenda vedere
quanto fossero lunghi e duri.Lui dalla sua postazione non
si perdeva nulla di quanto facessimo e quando me la trovai di schiena
l’abbracciai e le infilai il cazzo duro tra le cosce, lei emise un gridolino
come sorpresa, poi mise la mano tra le cosce e abbassandosi leggermente se lo
infilò dentro.Avrei voluto chiavarmela ma
dovetti desistere perché seppur lontano c’erano altre persone lungo la riva e
se ne sarebbero accorte.Tornati a posto presi a
baciarla sotto lo sguardo vigile di lui e la sditalinai fino a farle
raggiungere l’orgasmo, cosa per lei veloce, poi si mise in ginocchio e me lo
prese in bocca fino a che mi fece venire.Lui si eccitò ancora di più
quando vide che lei nonostante stessi venendo continuava imperterrita, e quando
smise schioccò la lingua per far vedere che in bocca non aveva più niente e mi
baciò contenta. Passarono una ventina di
minuti durante i quali lei non stava ferma facendolo impazzire di desiderio,
fino a che decisi che era ora che mi dessi da fare per accrescere la voglia che
tutti avevamo sapendo tra l’altro che lui non aveva ancora goduto.Guardandola con sguardo
complice le chiesi se volesse che le spalmassi un po’ d’olio solare e ricevuto
il suo consenso mi inginocchiai di fianco a lei iniziando dalle caviglie.Si ripeté la scena del giorno
prima. Mentre le cospargevo le cosce risalendo verso l’inguine lei aprì per
agevolarmi, con la coda dell’occhio vidi lui che si allungava per meglio
guardare e d’istinto gli dissi: -
se vuoi puoi avvicinarti, non ci dai fastidio. -
Posso chiese
sorpreso.-
Può vero? Chiesi rivolto a mia moglie.Lei un po’ sorpresa di questa
mia iniziativa ma allo stesso tempo eccitata di averlo vicino fece di si con la
testa.Prese l’asciugamani e lo
stese a ridosso del nostro mettendosi in ginocchio quasi tra le gambe di lei.Ripresi a ungerla dappertutto
seni compresi e mentre lo facevo le dissi: - Amore guarda come è eccitato questo
giovanotto per te. Lei si sollevò sui gomiti e
si mise a guardarlo mentre io le palpavo la figa stando attento a non farla venire
e nello stesso tempo dovevo stare attento anche io a non toccarmi il cazzo perché
ero talmente arrapato che avrei potuto sborrarle addosso pur sapendo quanto a
lei piaceva quando accadeva.Questo pensiero me ne fece
scaturire un altro e rivolto a Claudia dissi:-
Amore allarga un po’ le gambe in modo che si avvicini.Lei mi guardò senza capire
cosa avessi in mente e per evitare un suo ripensamento con una mano posata
sulla gamba l’aprii di più, all’altra ci pensò lei.Seguendo il mio consiglio si
mise tra le sue gambe e mentre si guardavano io iniziai ancora a massaggiarla. Con quel cazzo a portata di
mano e conoscendola sapevo la voglia che aveva di toccarlo, stava a me far si
che accadesse, tra l’altro da vicino sembrava ancora più grosso e la cappella
era come un grosso fungo lucido e violaceo. - Claudia dissi, guarda come è eccitato il nostro amico, perché non lo aiuti tu.Mi guardò stupita di questo e
rimase basita, poi le presi l’avambraccio e lo portai verso lui.Poco dopo l’aveva in mano e
segandolo lentamente ne sentiva la consistenza. Mi scostai leggermente da
loro, lui appoggiò le mani sulle sue ginocchia tenendole le gambe aperte, io
fuori di me dall’eccitazione mi toccavo cercando di non venire, quanto mi
sarebbe piaciuto vederla scopare dal quel cazzo, ma non volevo rovinare tutto
per la fretta. - Non vergognarti dissi a lui, toccale il seno a lei piace.Lei con occhi sognanti mi
guardò senza opporsi e quando lui si chinò sopra di lei per toccarle le tette
il cazzo si adagiò sul suo ventre procurandole un brivido.Quando lui si sollevò col
busto lei l’aveva sempre in mano e lo teneva sul grembo strusciandolo sopra,
sapeva la voglia che aveva di prenderlo ma non ne aveva il coraggio, dovevo
spronarla ma senza fretta. - Amore dissi, guarda come è eccitato per te. Lei sollevò la testa e guardò
sognante il grosso cazzo che teneva in mano. -
Appoggiatelo dissi,
avvicinalo e senti se ti piace.Lei sempre guardandolo se lo
mise sulla figa e lo fece scorrere lentamente tra le labbra abbondantemente
bagnate di umori e al contatto sussultò, tremò letteralmente e venne
copiosamente bagnandogli ulteriormente la cappella di umori.Lui fremeva dalla voglia di
penetrarla, mi guardava come a pregarmi di dargli il consenso, ma non ero io
quello che doveva decidere e gli feci no con la testa, era sgamato, si vedeva
che era esperto di certe situazioni e accettò di buon grado continuando a stare
al gioco.-
Hai sentito che bello le dissi, lei mi guardò con lo sguardo pieno di voglia
e si morse il labbro inferiore. -
Sentilo bene dissi,
provane un po’ e senti se ti piace.Era talmente arrapata da
questa cosa che mi assecondava in tutto, col cazzo ben stretto tra le mani
sollevò i fianchi e si ficcò dentro oltre alla cappella una decina di
centimetri di cazzo, poi lo fece uscire per poi rimetterlo dentro come prima.Fu lui a non resistere, era
da troppo che l’aveva in tiro e non ce la fece più, lo tirò fuori, lei lo tenne
appoggiato sul suo ventre e accarezzandolo si fece impiastrare la pancia e le
tette di sborra.Lui si scusò con lei, si alzò
per prendere da pulire ma Claudia gli disse di lasciar stare che ci avrebbe
pensato lei e mentre lui si allontanava per andare al fiume lei senza farsi
vedere da lui prese con un dito dello sperma e lo portò alla bocca, lo assaggiò
e disse: mmmm che buono e ne prese
ancora un po’.Si ripulì con una salvietta
si alzò e mi venne vicino, mi cacciò la lingua in bocca e quando si staccò mi
disse: Hai sentito che buon sapore?
Non risposi ma il cazzo s’indurì immediatamente e accortasene si mise a ridere. -
Cosa mi hai fatto fare porco che non sei altro disse poi , a momenti mi fai scopare da un sconosciuto
senza che tu muovessi un dito.Voleva addossarmi la colpa e
a me stava bene.-
Perché gli hai permesso di farlo disse a voce bassa perché lui non sentisse.-
Ma si dissi
io, in fondo te l’ha solo appoggiato, che
male c’è hai provato qualcosa di nuovo e mi è sembrato che ti sia pure piaciuto
no?Mi guardò strano ma non
sapendo cosa rispondere rimase in silenzio e andò a bagnarsi al fiume.Facemmo le presentazioni, lui
si chiamava Luca e abitava in zona Vercelli, inondò letteralmente Claudia di
complimenti dicendole che mai le era capitata una donna con così tanta
femminilità, che ne aveva da vendere, e di quanto fosse erotica ecc…, non vi
dico lei: andò in brodo di giuggiole e lui così facendo stese un tappeto di
velluto e si garantì un sicuro futuro incontro.Ci scambiammo i numeri di
cellulare promettendoci di risentirci e così fu, ma questo lo leggerete nel
prossimo racconto.
3085
4
4 years ago
krakatoanew,
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Mia moglie e i due maestri di sci (prima parte)
Moglie trascurata decide di accettare l'invito in una di un bellissimo maestro di sci... anzi di due!
Si perchè quel ragazzo aveva un gemello, anche lui maestro di sci.....
Una "doppia sciata" fantastica e indimenticabile !!!Vacanze di Natale 2009-2010, siamo sulle Dolomiti per trascorrere il consueto periodo di ferie. Lo sci è una passione di entrambi e da molti anni, appena possiamo, saliamo fin qui per divertirci tutto il giorno su queste fantastiche piste. Purtroppo, durante il secondo giorno di vacanza, Monella ha fatto un movimento sbagliato e si è stirata leggerissimamente un polpaccio. Siccome sentiva un po’ male ha deciso prudentemente che per qualche giorno sarebbe stato meglio evitare di sciare.
Lei probabilmente pensava che anche io mi sarei fermato a prendere il sole senza sciare, invece ho continuato ad andare su e giù per quelle splendide montagne e ogni tanto passavo dal solarium a salutarla. Indubbiamente non passava inosservata, una bella donna mora da sola tutto il giorno la si nota immediatamente, io però non pensavo che si arrivasse al punto in cui siamo arrivati. Provo a spiegarmi meglio: dato che Monella è molto orgogliosa, in quei giorni non mi ha chiesto di restare con lei, aspettava che mi venisse naturale. Io invece pensavo che fosse normale continuare a sciare.
Succede che lei, mentre si trovava per un caffè nel bar accanto alla sede della scuola-sci, incrocia lo sguardo intenso e intrigante di un giovane Maestro di sci, lui le sorride e le dice “so perfettamente di non essere originale, però come si può lasciare da sola una donna così bella? Magari lei non mi risponderà , però sappia che non potevo non rendere omaggio al suo fascinoâ€. Monella era stata indubbiamente colpita da quei due occhi verdi incastonati su un bellissimo viso abbronzato, dal suo splendido sorriso e dal fisico muscoloso e potente; niente da dire, proprio un bel moro! La sua risposta è stata “grazie, lei è molto gentile, mio marito adora sciare e visto che io non posso farlo perché ho male ad un polpaccio, ha pensato bene di lasciarmi qui da sola, mannaggia a luiâ€. Il maestro le sorride, fa l’occhiolino e subito le dice “i mariti che fanno così bisognerebbe punirli, vero? Comunque non la importuno più, devo andare a fare una lezione. Piacere di averla conosciuta, anzi spero di rivederla, il mio nome è Simoneâ€.
Monella era lusingata dalle parole di quello splendido uomo e, stando al gioco, lo fissa negli occhi e lo saluta così “allora Simone facciamo così, ci diamo del tu però il mio nome te lo dirò la prossima volta che ci incontreremo… restiamo qui in vacanza fino al 6 gennaio. Comunque sappi che non mi hai importunatoâ€. Monella mi racconta dettagliatamente ciò che era successo nel bar e mi dice “vedi cosa succede se mi lasci sola? Basta che vada al bar a prendere un caffè e subito vengo agganciata da un maestro di sci davvero bonazzo, garbato ma deciso, gentile e intrigante, insomma un ragazzo magnificoâ€. Io, per stimolarla e per sfidarla, le rispondo “si, si, hai davvero tanta fantasiaâ€. Lei mi fulmina con lo sguardo e mi dice “attento perché scherzi col fuoco caro maritino mio, tu pensi solo a sciare… io potrei pensare anche ad altro. E sai bene a cosa mi riferisco!â€. Confesso che subito mi si è gonfiato l’uccello, l’idea che Monella potesse fare la zoccola anche qui in montagna era davvero eccitante. Per provocarla ulteriormente le ho detto “eh si che un bel maestro di sci, con tutte le ragazze che avrà a disposizione, vuoi che scopi una 45enne? Non è possibile, dai! Ora però ti saluto perché torno sulle pisteâ€. Lei mi fulmina con lo sguardo e serissima mi risponde “allora proprio vero che dopo tanti anni non mi conosci ancora… comunque vai pure a sciare così stasera potrai dire che sei stanco… vai e non ti preoccupare di me. Ok?â€
Era veramente incazzata però io ero certo di averla colpita nel suo orgoglio di femmina e che avrebbe fatto di tutto, ma proprio di tutto, per vincere la sfida che le avevo lanciato. Per “caricarla†ancora di più prendo gli sci e torno sulle piste. Succede che il Maestro di sci, appena terminata la lezione, torna dalle parti del solarium e quando la vede sulla sdraio a prendere il sole, fissandola negli occhi le dice â€ciao, ancora da sola? Te l’ho detto, un marito che lascia sola una donna come te, merita una punizione…†Monella non aspettava altro e maliziosa ribatte “hai proprio ragione… però non posso punirlo da sola… tu Simone hai qualche idea? E lui sorridendo, “beh, a dir la verità con una donna come te di idee ne avrei diverse… non saprei dove cominciareâ€.
Monella a quel punto abbandona ogni pudore e gli dice “vediamoci, dimmi tu quando e dove, io mi libero, mio marito mi ha fatto incazzare e merita una lezioneâ€.
continua [email protected]
7102
5
14 years ago
splendidamonella,
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Last visit: 11 years ago
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con Bea al privè......
Gli occhi si stanno lentamente abituando alla penombra e dal buio, che sembrava impenetrabile, si materializzano sempre più particolari, quello che sembrava una macchia nera intorno alla pista da ballo ora si delinea come una serie di separè con divanetti bassi a L e tavolini. L’aria è ancora fredda e pulita e ovunque aleggia ancora il profumo dei detersivi usati per le pulizie del locale. Istintivamente parliamo sottovoce anche se non vediamo nessuno, ci sentiamo come se fossimo dei visitatori proiettati in un mondo sconosciuto. Ma non siamo soli, mentre passeggiamo aggappati uno al braccio dell’altro, scorgiamo le sagome indistinte di qualche coppia seduta silenziosamente sui divani sorseggiando un drink. Ci guardano, ci squadrano, commentano, ma nessun cenno.“Cosa facciamo? Vuoi continuare a camminare come zombie o vuoi sederti? Dove vuoi sederti?” dico a Bea.“Non possiamo certo autoinvitarci al divano dove c'è già qualcuno né ho voglia per ora di sedermi in un divano vuoto come se stessimo cercando amici” mi dice sempre sottovoce.Ha ragione, siamo timorosi di fare la mossa sbagliata e rischiare di non raggiungere lo scopo che ci eravamo prefissati.“Che ne dici di quel tavolino?” è un tavolino rotondo, con una tovaglietta lunga fino a terra, affiancato all parete subito a destra della porta di ingresso nella sala; ai suoi lati ci sono due sedie con gli schienali affiancati alla parete, che guardano verso la pista centrale.Sicuramente alla sera è semplicemente un tavolino dove sedersi a bere qualche cosa osservando il movimento in sala, mentre ora diventa la nostra “postazione” dalla quale ci guardiamo in giro e decidiamo cosa fare in seguito.Le nostre teste si sfiorano mentre commentiamo questa nuova esperienza, attorno a noi passano uomini soli che ci guardano insistentemente e poi tornano a sparire nell’ombra, io sento il profumo di Bea reso più intenso dalla tensione dei nostri sensi e non resisto senza darle un bacio. E’ fatta. Siamo entrati di colpo nel nostro universo isolato dal mondo pur essendoci dentro, ci siamo noi nella nostra bolla di cristallo e tutto il mondo è fuori che ci guarda. La percezione delle distanze è totalmente distorta, ogni cosa può apparirci vicinissima o estremamente lontana a seconda del modo in cui la guardiamo.Le nostre lingue si cercano avide e nervose, guizzano, si attorcigliano, trasferiscono tutta la passione e il desiderio che sta esplodendo in noi. Le mani si stringono attraverso il tavolino tentando di annullare la distanza fisica tra noi.Gli occhi socchiusi si aprono di tanto in tanto e scoprono facce sconosciute attorno a noi, ma la bolla di cristallo mantiene una separazione non solo fisica tra noi e loro. Senza pensare agli sguardi di lussuria che scivolano sui di noi e esplorano tuti i particolari dei nostri corpi mi sposto sempre più vicino a Bea e le accarezzo le spalle nude e abbronzate senza poi riuscire a impedire  alle mani di scorrere dentro la morbida scolatura della camicetta e indugiare sui capezzoli che iniziano a inturgidirsi per il piacere imprevisto.Mi alzo in piedi e mi metto di fronte a Bea che restando seduta mi afferra per i fianchi e notando la mia erezione  sotto ai pantaloni riesce a slacciare i bottoni con  la mano destra e infilarsi dentro.Appena sento il calore della sua mano sul mio membro, tutto i sangue che mi scorre nelle vene si concentra in lui e l’erezione diventa esplosiva. Bea mi masturba lentamente, sempre dentro ai pantaulla sedia. La guardo in faccia e vedo che apprezza non solo quello che stiamo facendo ma anche l’eccitazione delle persone attorno a noi, vedo che ora alcuni si masturbano apertamente cercando di stare più vicini possibili a noi senza peraltro esagerare ben sapendo che un momento magico si può spezzare improvvisamente alla minima intrusione nella nostra “sfera di cristallo”.loni e io le accarezzo le mutandine già umide di piacere, sentendola fremere in silenzio. Passiamo quasi un minuto in questa situazione senza andare oltre volutamente e sentiamo distintamente il respiro del nostro piccolo pubblico farsi affannoso e vediamo le loro mani  accarezzare i loro  membri attaverso la stoffa dei pantaloni. Siamo al centro dell’attenzione e quello che pensavamo avrebbe potuto intimorirci e smorzare la nostra passione al contarrio non ci condiziona minimamente. Mi libero gentilmente della presa di Bea e mi inginocchio ai suoi piedi, le accarezzo le ginocchia, le bacio le cosce che lentamente si allargano dischiudendo a me a tutti i presenti le sue mutandine nere di pizzo. Mentre avvicino la testa sento forte il profume del suo sesso che mi eccita ancora di più, con un dito scosto il bordo delle mutandine e scopro la sua splendida passerina perfettamente liscia e senza peli che risalta nella oscurità. La mia lingua inizia a esplorarla con crescente foga fino a sentire il sapore dei suoi umori scorrermi in bocca. Le sue mani premono la mia testa contro il suo sesso chiedendomi di continuare, e la mia lingua scorre, la mia erezione aumenta da sola e sento Bea sempre più bagnata fremere seduta sulla sedia. Alzo la testa mentre due mie dita scorrono ritmicamente dentro di lei aumentando a dismisura la quantità di umori che fluiscono e inzuppano la poltroncina. Alzo la testa e guardo Bea in faccia e capisco che sta godendo non solo di me ma anche dell’eccitazione che stiamo provocando a chi ci sta accanto: Qualcuno si sta masturbando apertamente senza pudore pur mantenendo quella distanza di sicurezza dalla nostra “sfera di cristallo” necessaria per non fare svanire la magia che si è creata con un gesto  avventato.Sento che Bea .................
[continua......]
[....forse ;-) ]
5627
5
13 years ago
coppia_x_privè,
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Last visit: 3 months ago
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Sabato mattina
Ciao Amici..grazie in anticipo per il tempo che dedicherete alla lettura del nostro racconto(spero vi piaccia) e scusateci per il linguaggio a volte colorito ma era l'unico modo per rendere bene l'idea!.. BENE..tutto ebbe inizio un sabato mattina come tanti altri(pensavo io): sveglia prestissimo(accidenti al lavoro), ginnastica, colazione veloce, doccia e leccatina alla moglie che pur assonnata apprezza sempre... Esco di casa e mi preparo ad affrontare il solito giro soft del sabato mattina( faccio l'agente di commercio) quando mi si accende una spia sul cruscotto..proseguire è da pazzi,chiamare la mogie che dorme peggio quindi torno a casa per chiamare l'autofficina..magari c'è qualcuno anche di sabato.. Voi dovete sapere che noi abitiamo in campagna in un paesino in prov. di Novara e casa nostra è in fondo ad un viottolo sterrato, quindi capirete il mio stupore quando vedo un auto parcheggiata vicino casa alle otto di mattina. Forse per aver visto troppi 007 decido di fermarmi e proseguire apiedi, entrare dall'orto e sbirciare dalla finestra della cucina(piano terra..non esageriamo) TA TAAM intravedo mia moglie che ,molto serenamente, con una mano gira il caffè e con l'altra massaggia l'uccello di un nostro conoscente( che per comodità chiameremo Paolo)..avrei voluto urlare ma la voce mi si spense in gola..rabbia..dolore ma anche eccitazione.. ORA,passato il primo attimo di smarrimento(vorrei vedere voi!) penso:"MI GUSTO LA SCENA E POI MI SENTONO"..effettivamente non era male,dopo qualche massaggino Paolo si alza e come nel più classico dei film porno gli piazza l'uccello in bocca. A mia moglie il cazzo in bocca è sempre piaciuto ma non pensavo cosi tanto da farlo sparire del tutto..Fino a quì tutto bene(mi stavo addirittura toccando )..quando suona il citofono..loro non mi sembrano scocciati..mia moglie apre ed eccoti apparire un tipo che si presenta educatamente e saluta Paolo calorosamente...nel giro di due secondi si spoglia e mostra un cazzo enorme a mia moglie che per niente intimorita si mette in ginocchi e comincia a pompare... é a questo punto che succede l'inaspettato(per me):Paolo prende mia moglie da dietro e sporgendosi in avanti inizia a succhiare il cazzo di ROCCO(indovinate perchè lo chiameremo così ?) alternandolo con mia moglie. Questa scena continua ancora un pò finchè mia moglie si alza,spalanca le coscie sedendosi sul divano e invita Rocco a penetrarla e Paolo a leccarli entrambi... Non mi stava più nei pantaloni quando ecco un altro cambio di scena; fa sedere Paolo sul divano,gli si siede sopra piano piano( lo sta prendendo in culo) e offre la figa a Rocco per una doppia penetrazione interminabile... Dopo dieci minuti buoni Rocco toglie il preservativo appena in tempo per sborrare in mezzo alle tettone di mia moglie che soddisfatta si alza( leggera smorfia di dolore) e fa venire anche Paolo( forse per la 2^ volta). A questo punto si ricompongono,bevono un altro caffè e si salutano da buoni amici... VOI COSA AVRESTE FATTO ADESSO? Io ho aspettato due minuti ho preso l'auto e sono rientrato tranquillo..."Ciao Amore,non mi funziona l'auto perciò il giro di stamattina è saltato..cosa dici ce la facciamo una scopatina??" LEI tranquilla girandosi di spalle-" Si però lo voglio subito nel culo".. Nemmeno il tempo di puntarlo che scivola dentro accompagnato da una sborrata da OSCAR..glielo piazzo in bocca e me lo faccio pompare ancora per 10 minuti prima di venire per una 2^ volta... Lei alza gli occhi e mi dice-" Vedo che ti ha fatto bene lo spettacolino..la prossima volta però unisciti a Noi!!" QUESTO RACCONTO IN PARTE E' REALE ED IN PARTE COLORITO DA ME...MA COME SPESSO ACCADE LA REALTA' SUPERA LA FANTASIA- Un bacio da Ulisse & Coco
9859
5
13 years ago
cocco 69,
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In spiaggia
A mio marito e a me piace molto prendere il sole nudi sulla sabbia, sotto il sole, con il mare davanti a noi e le dune alle nostre spalle. Il calore del sole sulla pelle, la sabbia, il rumore delle onde che si frangono sulla battigia, gli altri corpi nudi vicino a noi, tutto ciò non è solo piacevole, è anche eccitante. Quando lui mi spalma sul corpo la crema solare e mi accarezza io mi abbandono al caldo e al torpore e al tocco delle sue mani e vorrei toccarlo anch'io, ma non posso, non davanti agli altri, allora aspetto che lui abbia finito di toccarmi e mi stendo sulla schiena e allungo una mano verso di lui, così, distrattamente, con le dita gli sfioro l'uccello e sento che gli si indurisce, chiudo gli occhi e immagino di masturbarlo lì sulla spiaggia, mentre le altre coppie ci guardano, poi immagino di chinarmi su di lui e di prenderglielo in bocca. Intanto mi tocco anch'io distrattamente, e sono così eccitata che potrei quasi venire. Allora mi fermo, mi metto a sedere sul telo di spugna e prendo dalla borsa una canottiera bianca abbottonata sul davanti. Infilo la canottiera, lasciandola quasi del tutto sbottonata, per far uscire i capezzoli. A lui piace quando mi vesto così, nuda dall'ombelico in giù. Lui ha l'uccello così grosso che deve girarsi sul telo per non farlo vedere. Gli accarezzo le natiche mentre mi tocco ancora un po', sperando che nessuno se ne accorga, poi mi stendo al suo fianco, e lui si gira verso di me e mi abbraccia. Mentre mi tiene stretta io mi accorgo di un bel ragazzo che ci sta osservando e si masturba. Guardando la sua mano che si muove cerco con la mia mano l'uccello di mio marito e lo accarezzo, pensando che nessuno può vedermi finché stiamo abbracciati. Masturbo mio marito mentre guardo il ragazzo che si masturba. Poi voglio che il ragazzo veda quello che sto facendo e mi scosto un po' da mio marito per mostrarglielo. Penso come sarebbe masturbarli tutti e due. Mio marito si è accorto del ragazzo che si masturba e ha capito che la situazione mi sta eccitando e con la lingua mi lecca un capezzolo. Io scendo con la bocca sul suo petto e sul ventre, per far credere al ragazzo che voglio prendere in bocca l'uccello di mio marito, ma non posso veramente farlo, non è il caso, così mi fermo, lo lecco solo di sfuggita, molto in fretta. Poi faccio una cosa strana, che non avevo pensato di fare. La faccio così, d'impulso, perché la sola idea mi eccita. Mi sciolgo dall'abbraccio di mio marito, mi metto a sedere sul telo di spugna, sbottono completamente la canottiera e scosto i lembi per far uscire i seni, mi tocco i capezzoli, poi allargo le gambe e faccio la pipì sul telo, guardando fisso il ragazzo che continua a masturbarsi. Mentre faccio la pipì sento la mano di mio marito che mi accarezza i fianchi e le natiche. Sento il suo dito che s'infila nel mio sedere. Ho il respiro affannoso. Mi gira la testa. Penso come sarebbe prendere in bocca due uccelli insieme. Ce la farei? La mia bocca è abbastanza grande? Prima uno e poi l'altro, penso, forse è meglio. Sento il dito che si muove dentro il mio sedere. Poi torno a stendermi, sotto la vampa del sole, sul telo bagnato della mia pipì. Credo di essere venuta, ma non ne sono certa. Sono piuttosto confusa."Molto divertente" conclude mio marito. "Ma forse è meglio se il prossimo week-end andiamo in montagna".
11140
5
12 years ago
ellery,
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il segreto (tratto da histoire G.)
G. si predispose con la meticolosa cura che costituiva prerogativa per una declamata femminilità, a renderla appetitosamente desiderabile, come il medesimo compagno di lei ormai da tempo era abituato a condividere attraverso le innumerevoli attenzioni che le venivano sovente rivolte.
Osservandola nella ricercatissima biancheria intima, che ne esaltava le fattezze in una maniera che risultava oltraggiosa per moltissime altre donne molto più giovani, ed al tempo stesso la rendevano preda di libidinosi appetiti da parte di una numerosa schiera di uomini, non poté del tutto celare il desiderio che aveva di accompagnarsi a lei, seguendola in quella che certamente si sarebbe rivelata una ennesima emozione sensoriale.
La vide allontanarsi ammantata in una vistosa pelliccia indossata direttamente su quell'unico baluardo a protezione di quelle audaci intenzionalità che l'avrebbero condotta ad un convegno già codificato dalle intenzioni.
Anche l'autista dell'auto pubblica, chiamato per accompagnarla, non poteva fare a meno di notare quanto fosse attraente, pur non potendo intuire ciò che si celava oltre lo spesso involucro che ne garantiva l'incolumità visuale, proteggendola ancora da sguardi che sarebbero stati di ben più estremo consenso.
Durante il lungo percorso che la allontanava da una città prossima ad assopirsi, percorrendo anonime strade di periferia, come le era stato espressamente indicato a far si che il tragitto venisse dilatato oltre ogni logica, ed allo scopo preciso che i pensieri di lei potessero correre nel frattempo a ciò che di ignoto l'attendeva, notava gli sguardi intensi che le venivano rivolti, attraverso lo specchio retrovisore del veicolo, portandola ad ipotizzare che lo stesso autista fosse parte di un convenuto intrigo.
Giunta nel viale di accesso alla lussuosa villa, congedandosi dall'occasionale accompagnatore, varcò la soglia dove ad attenderla stava un anziano inserviente in livrea il quale, facendole un cenno di seguirla, la accompagnò per gli ampi corridoi che immettevano ad un vestibolo, giunti presso il quale le chiese di consegnare l'indumento che ancora la copriva.
Alla istintiva reticenza di lei aggiunse con fermezza di tono che ciò era stabilito negli accordi intercorsi, consegnandole nel contempo una mascherina ed una vestaglia in spesso tessuto damascato con cui avrebbe potuto ricoprirsi, e godendosi l'obbligatorio interscambio al quale G. dovette adeguarsi, eseguendolo di fronte al palese compiacimento dell'individuo che l'aveva accolta.
Occultando parzialmente la propria identità con il volto coperto, si lasciò condurre in una stanza, sul cui perimetro si affacciavano alcune porte, e nella quale venne lasciata in attesa febbrile degli sviluppi di quella nuova follia per la quale si era resa partecipe consenziente.
Dopo istanti che le parvero infiniti apparvero all'improvviso da un portale scorrevole altre anonime figure, a loro volta ammantate da cappe analoghe a quella da lei indossata, ed a loro volta con il volto celato da strane maschere che, se pur facendoli apparire tra loro dissimili, non ne occultavano del tutto le sembianze ad evidenziare la fisionomia di ognuno di essi.
Senza molti preamboli G. venne immediatamente spogliata della vestaglia per apparire in tutta la propria fisicità prorompente di fronte agli ammirati osservatori che, esprimendo espliciti consensi e commentandone la sublime visione, presero a palpeggiarla privi di alcuna remora, impedendole di potersi sottrarre ad esplicite manovre che la rendevano ancor più vulnerabile di quanto già non potesse apparire.
Altrettanto repentinamente le sfilarono sia il reggiseno che lo slip, lasciandola con le sole guaine autoreggenti del velato nylon quale unico elemento semitrasparente a ricoprirne la nuda epidermide, ed esponendola in statuaria esibizione di se su scarpe in nero camoscio dall'elevatissimo tacco a spillo che la facevano apparire ulteriormente desiderabile oltre che duttile preda per ogni genere di altra possibile intemperanza.
G. non oppose resistenza alcuna neppure quando venne fatta adagiare su una damascata trapunta di raso posta su una dormeuse e circondata dalla anonime presenze che all'unisono presero a masturbarsi freneticamente all'intorno, rivelando le rispettive nudità sino a quel preciso istante ancora mantenute ben nascoste sotto alle spesse cappe di panno, procurandole vorticose sensazioni emotive alle quali si abbandono in una sorta di arrendevole oblio cerebrale.
Anestetizzata nella transitoria incapacità di reagire alle libidinose manifestazioni di giubilante entusiasmo che le venivano così esplicitamente rivolte, non poté sottrarsi neppure alle oltraggiose minzioni spermatiche che, imbrattandone l'epidermide, le diedero la perfetta dimensione di ciò che alcuni tra gli astanti più eccitati andavano in quel frangente compiendo.
Subito ripulita da tali sfoghi subì una repentina profanazione da parte di un corpulento figuro il quale, senza altro preambolo, la penetrò con estrema efficacia, facendola trasalire mentre, posseduta così energicamente, scopriva quanto potesse avvertire un incredibile coinvolgimento generato da quell'energico trattamento e corrispondendo l'anonimo stupratore con una auto stimolazione sulla clitoride alla ricerca di un orgasmo ancora più estremo.
Altri poi la castigarono ancora, turnandosi in rapida successione sul corpo di lei, colmandola delle loro dissolute attenzioni, rendendola ebbra di quegli sfoghi perpetrati senza remora alcuna, profanando orifizi che in molti avrebbero desiderato percorrerle alla scoperta di esclusività solo immaginate quale beneficio destinato a pochissimi eletti.
Alla fine di quell'estremo convegno G. venne congedata e nuovamente ricondotta alla volta di casa per mezzo di un altro veicolo pubblico il cui autista, inconsapevole di quanto appena conclusosi, avrebbe potuto ammirare soltanto le ricomposte sembianze di una sofisticatissima passeggera oltre la cui mente si celavano segreti che, se divulgati, l'avrebbero resa oggetto di facili pretestuosità fisiologiche alle quali sarebbe divenuto complesso opporre diniego.
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9 years ago
gloria1951,
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Amiche per la pelle
Una normale giornata di lavoro infrasettimanale.
Un sorriso regalato con dolcezza strana, un bacio affettuoso, la sua mano sopra la mia gonna lunga di velluto a leggere con le dita il gancio del reggicalze in rilievo…Lo so: lo fa' impazzire quando vado a lavorare vestita così…Gli piace che la sua fresca sposa venga ammirata, un po’ puntata…Gli piace che mi piaccia. Che poi gli racconti dei miei giochi accennati , altre volte graffiati a “tentare” gli uomini del mio quotidiano, a tentarmi da sola…
Sa che al lavoro ci provano in tanti: occasionali avventori, colleghi più o meno attempati, il giro frequentato da rappresentanti, businessmen, camionisti e varie tipologie di umanità nei bar attorno al mio ufficio o le persone che incontro e che frequento per i motivi più banali…
Una tranquilla cittadina di una provincia ricca pronta a risvegliare i pruriti di caccia verso una avvenente giovane ragazza sposata.
Mi piace giocare col cervello del mio uomo, spiazzarlo, sorprenderlo, abbandonare la sua presa e risaltargli in braccio, essere il suo giocattolo…Mi ha spinta con decisione verso la mia parte ombrosa, la ha voluta a tutti i costi, la ha cercata. Io ne sapevo l’esistenza più che altro istintivamente, percettivamente…Senza volere guardare in quella stanza, col timore di risvegliare la predatrice, l’animale. Ed è stato come respirare di colpo ossigeno puro, una sensazione forte, vivere quella parte di me…
Il velluto della lunga e morbida gonna viola è una carezza che mi è sempre piaciuta, e oggi era una giornata in cui volevo carezze. E graffi. Assieme.
Per sottolineare il senso di carezza mi ero messa le calze di seta grigio canna di fucile, con il reggicalze: mi piace essere sensuale anche solo per me stessa, mi piace la sensazione del velluto sulle natiche al confine tra la seta delle calze e gli slip…Le mie cosce sono uno dei punti più sensibili a sottili sensazioni e carezze anche solo sfiorate…
Il maglione è una ulteriore carezza di cachemire: è molto morbido e molto caldo e in giornate così di nebbia densa che sembra pioggia mi piace indossarlo a pelle…Una giacca morbida ma pesante, calda di un velluto dello stesso colore della gonna con una cintura, delle scarpe chiuse, comperate proprio perché anche quelle ricoperte dello stesso velluto viola…Una bella pettinata, un rossetto caldo e forte, la borsetta di pelle rubata alla mamma, preziosa ma di linee e cuciture molto ’70…Il solito profumo nascosto nella “trasparente colonnina romana” che sa di borotalco e felce…
Il graffio nella mia mattinata e in quella del mio uomo è sfilarmi, in macchina, le mutandine: voglio mi sappia al lavoro completamente nuda sotto…Mentre lui guida la macchina che resterà a me dopo che sarà salito sul treno, non dico una parola e mi muovo lenta e sensuale, sveglia a quell’ora come non sono sempre, agitata in questo giorno speciale…Gliele infilo nella tasca interna della giacca e gli dico di pensarmi, che sono molto su di giri quel giorno…Che mi toccherò, che gli telefonerò…Scendiamo a bere assieme un cappuccino, due battute, lo vedo salire sul treno dopo averlo salutato con un bacio appassionato…
E’ ancora molto presto quando arrivo in ufficio, poco prima di Paola. Splendida, al solito. Biondissima, occhi azzurri, un sorriso incredibilmente avvolgente, un seno da impazzirci, che spesso mi ha turbata… Nei tanti anni della nostra amicizia non sono mancate le occasioni di vederla nuda e mi hanno sempre lasciato senza fiato quelle tettone davvero molto molto grosse per una ragazza esile, solare raffinata…Non eccessive intendo: ma davvero grosse, forme perfette, definite, sode, capezzoli molto disegnati e naturalmente eretti che spesso tendevano i bottoni delle camicette al limite della provocazione…
Elegante di stile, come sempre, una gonna corta al ginocchio, la camicetta di trasparenze discrete e della lingerie sempre impeccabile appena in mostra sotto il taglio della giacca…Appena il tempo di salutarci con affetto, siamo amiche dai tempi della scuola…
Le chiedo come va, dice che va tutto bene, che suo marito al solito lavora a casa ai progetti che deve consegnare in questo periodo; poi prendo le carte e parto per il solito disbrigo burocratico per banche ed uffici e le varie incombenze a pedinare il mio capo…Abbiamo ruoli diversi, lei è più animale da ufficio, io più “jolly”…
Le accenno che oggi non so quando torno, ci salutiamo e parto…
In realtà oggi il mio capo è in trasferta, quindi ho ben poco da fare di “determinante”…
Salgo in macchina; sistemo l’auricolare poi faccio alcune telefonate e sistemo i due tre appuntamenti di lavoro nel pomeriggio, poi accendo lo stereo e metto le mie musiche. Guido un po’, non ci metto più di un quarto d’ora. Guido nel traffico a velocità bassa, con una mano scivolata nello spacco della gonna, allargo un po’ le cosce e mi accarezzo la spacca che ci mette davvero poco a bagnarsi…
Parcheggio, tolgo le chiavi dal cruscotto, mi sistemo i capelli allo specchietto retrovisore e butto un’occhiata all’orologio: non sono nemmeno le nove…
Faccio il breve tragitto del vialetto e suono alla porta…
“Ti sono mancata…?”. Dico persa nell’abbraccio delle sue mani che mi percorrono il corpo sopra i vestiti e si fermano a palparmi il culo; persa nei baci travolgenti che mi regala ingoiata subito dalla sensazione della sua lingua nella mia bocca…
Appena il tempo di chiuderci dietro la porta e sorride senza dire nulla….
Gli sfilo il maglione a collo alto indossato a pelle: un corpo disegnato, perfetto, statuario. Lo accarezzo, lo lecco, lo adoro, lo guardo dritto negli occhi con una “fame” indicibile…Indugio con le dita all’attaccatura dei jeans, slaccio il primo bottone…
Poi lui va verso il fornello e mi chiede se voglio un caffè…
Tolgo la giacca e appoggio la borsetta, poi vado a sedermi sul tavolo della cucina. Lascio cadere a terra le scarpe, sposto lo spacco centrale della gonna per liberare del tutto le cosce, apro completamente le gambe e inizio a masturbarmi guardandolo…
Non voglio caffè, sono già abbastanza sveglia, ho altre voglie…Lo guardo cattiva, mi passo la lingua sulle labbra e gli dico solo : “ho bisogno di cazzo…”.
Viene da me, calmo, deciso, mi fa stendere sul tavolo di schiena, mi accarezza deciso le cosce, scivola con le mani sotto a prendermi il culo e tenermi aperta poi scende col viso, a leccarmela, duro, avidamente. Mi trova già completamente bagnata, pronta…
Mi dice … “Mi fai impazzire quando hai queste giornate…” . Mi fa vibrare guardandomi, slacciando la cintura lentamente, abbassa i pantaloni, poi le boxer e rimane completamente nudo, mi fa aspettare, soffrire…Lo guardo, guardo quel cazzo pazzesco, lo guardo diventare duro tra le sue mani.
Pochi istanti. Mi entra di forza li, sul tavolo: in un colpo solo; poi mi afferra, mi guarda cattivo e affonda una serie di colpi decisi lasciandomi senza fiato, chiamandomi puttana; poi inizia ad aumentare i ritmi…: straordinario come al solito …
Enorme, perfetto…Il suo cazzo mi stravolge, una sensazione di appagamento dal principio…Venoso, bollente, pulsante.
Sa usarmi, sa quando può, come oggi, entrarmi senza preamboli e quando invece lanciarmi, preparami…Gli faccio effetto, è durissimo…. “Il tuo profumo…Questo profumo mi entra nel cervello…Sei una troia…”…Mi pompa, i colpi sono violenti, mi sbatte mentre i nostri occhi si scontrano cattivi, senza respiro…
Barcollo alzandomi, andando verso la camera.
Cattiva, voglio sesso, lo voglio; mi tolgo rabbiosamente il maglione lasciandolo cadere a terra Tengo gonna, calze e reggicalze per essere più icona di puttana, di amante…
Il letto è ancora sfatto e caldo… Ho fretta, ho fame di cazzo, non posso aspettare, voglio consumare…Ho il respiro affannato, il cervello appannato dal desiderio…
E sento l’odore di Paola sulle lenzuola, dei suoi capelli sul cuscino…
Una scarica perversa, strana, difficilmente spiegabile…Mi sto infilando nel letto della mia amica con suo marito; era li, in quelle lenzuola, nemmeno un’ora fa…
E’ in effetti è ancora tiepido e l’odore di lei si sente, forte…Il profumo delle sue gambe, della sua fica…
Mi piace il suo odore, mi eccita l’istinto di traditrice, mi spinge alla sfida…
Ricordo una foto che lui mi aveva mostrato giorni prima, di lei splendida, nuda, il cuscino incastrato tra le cosce, su quel letto…Prendo lo stesso cuscino tra le mani, lo metto tra le mie cosce e mi faccio a cavalcioni, con lui che guarda emozionato, eccitato…
Mi scopa in maniera selvaggia, poi salgo io sopra di lui, mi impalo su di lui, gli chiedo di rallentare il ritmo, di farmi sentire quanto lo ha grosso, di riempirmi la fica.
Poi prendo il telefonino e chiamo Paola, con il cazzo di suo marito completamente dentro me le parlo dicendole che ho chiamato “per sapere se va tutto bene in ufficio”; parlo con lei mentre suo marito mi sta montando e la sensazione mi da una scarica di adrenalina…
Mi gira di forza, brutale, solleva la gonna e dice : “Tira su il culo puttana”. Dice che sono stata cattiva, che deve punirmi.
Mordo il cuscino perché so che sarà cattivo…Sento il mio odore, sento quello di Paola sul cuscino…
Mi lecca, a lungo, il viso affondato tra le mie natiche…Poi mi fa succhiare le sue dita, mi penetra con due dita, dietro, a fondo…Mi scopa il culo con le dita…
Poi le sfila e …Inizia a darmi cazzo. Spinge, cerca di farsi largo, vuole il mio culo avidamente. E forza, e spinge e spinge…Fino a scivolarmi dentro, tutto. Mi afferra le carni e pompa, mi sfonda l’anima…Poi mi afferra per i capelli. “Adesso tocca a te”. Dico di no, ma me lo impone. Devo chiamare il mio uomo…La voce stravolta, lui può solo ascoltare, probabilmente ha gente intorno, mi chiede sottovoce e balbettando dove sono …Ansimo e gemo sotto i suoi colpi…Riesco a dire poco. Solo che sono in un bagno, che mi sto masturbando, che ho voglia di cazzo, che sono una puttana, che mi sarei fatta fare da quelli che mi avevano guardata durante la mattinata. Che sto male…Gli dico che mi pensi con altri, che sto scoppiando e lascio cadere la telefonata. Appena messo giù urlo, stringo e lenzuola e lo imploro di pomparmi più forte, di rompermi…A occhi chiusi penso a Paolo legata nuda, costretta a guardare me farmi suo marito; immagino il mio uomo sorprendermi e aggiungersi a noi, aiutarlo a punirmi. E poi assieme violentare Paola….
Allungo una mano tra le gambe e mi masturbo mentre ansimando continua a spaccarmi il culo senza darmi tregua, vengo di schianto e le cosce mi cedono di colpo…Lo eccita sentirmi preda delle convulsioni, lo tira fuori…I getti mi arrivano al collo, scivolano sui seni e sulle gambe, macchiano la gonna. Il suo corpo perfetto di muscoli disegnati è velato di sudore come il mio e ci scambiamo la pelle umida in un abbraccio. Scendiamo uno tra le gambe dell’altro, a lungo, a leccarci…
Un po’ di musica, mi riprendo un po’ poi mi riassetto alla meglio, mi rivesto….Parliamo con gli sguardi. Adesso il caffè va bene…Parliamo del suo progetto sul tavolo; e di quanto è carina Paola quella mattina…Dice che lo sa... “Fattela in pausa pranzo”. “Non serviva me lo dicessi; prima o poi vi voglio assieme in quel letto…”. Rispondo che mi piacerebbe moltissimo. A patto che ci sia anche il mio uomo, perché se mi eccita vedere un’altra scopare non mi va di restare li a guardare… “E poi mio marito impazzirebbe a farsi tua moglie”…Mi risponde che lo ecciterebbe da morire…. Fantasie, ma parlarne non costa nulla….
Un saluto in un abbraccio e risalgo in macchina. E’ tardi quando torno in ufficio…
Il tempo di qualche battuta con lei, mi fa notare una calza smagliata. Siamo sole. Sollevo la gonna, vede i reggicalze, l’inizio. Si mette a ridere…Dice che vestita così farei resuscitare quei cadaveri di banchieri che vanno a bere il caffè di fronte . E che…” Se ti vedesse così mio marito saresti senza scampo…Già ha una predilezione per te….Comunque hai la gonna macchiata…” dice sorridendo e passandoci sopra un dito…”Porca, mi sa che il tuo Marco lo consumi: straordinari di prima mattina…”.
Mi eccita, mi emoziona….Mi sfiora dove suo marito…Cerco di riprendermi la battuta e le dico : “Senti chi parla, con quello frutteto di pere in mostra stamattina chissà quanti clienti hai fatto imbizzarrire…”.
Mentre mi dice di no, che ha dovuto girare per commissioni anche lei e che era rimasta Laura in agenzia mi colpisce un dettaglio…Mi sembrava di avere visto il reggiseno nero sotto la camicetta, ma vedo che sotto non ha nulla mentre si sistema la borsetta…Anche la treccia sempre perfetta è un po’ meno curata… “Va bene, allora vado: ci vediamo il pomeriggio…Forse arrivo un po’ più tardi”. Mi dice sistemandosi con nonchalance una autoreggente: spettacolare. Mi guarda con un sorriso strano, splendida al solito, a lungo. Poi chiudiamo. Torno a casa e, sorpresa di quelle che apprezzo sempre, pranzo pronto: Vale è già tornato. “Lavati le mani che è pronto” mi dice sfornellando e senza badarmi…
Mi affretto entusiasta e affamata; passo dalla camera a togliere gli orecchini, non ci faccio quasi caso al primo istante….Un reggiseno nero, una terza, sul letto, riflesso allo specchio, inequivocabilmente riconoscibile…Una polaroid che cado a guardare…Un viso, quello di Paola, stupendo in un sorriso malizioso, le labbra imbiancate di crema e una scritta a pennarello… “Se la prossima volta usiamo la stessa macchina risparmiamo tempo e benzina, Paola”. Resto li inebetita e battuta come una idiota… “Dai Manu che abbiamo amici a pranzo tra cinque minuti…”. Mi affaccio alla cucina: i piatti sul tavolo sono quattro….
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13 years ago
belzebù,
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prima visione
1Questa prima serata fresca ci convince a rispolverare i giacconi tenuti per mesi nell'armadio e ad indossarli per uscire, dopo cena. L'aria frizzante per le vie del centro ci suggerisce presto di concludere la serata al chiuso di un cinema e decidiamo di comune accordo per la visione di un film che sembra interessante. E' una prima decisamente affollata, i posti liberi sono pochi e ci accontentiamo di trovarne due appaiati, senza far caso a chi ci sta accanto. E' un periodo di buona sintonia fra noi e ci ritroviamo abbracciati, come innamorati, con lei che mi tiene la testa sulla spalla.Ad un certo punto Maria Rosa mi sussurra all'orecchio con voce sorpresa ed eccitata: "C'è un tizio che mi fa' piedino!" Mi sporgo, guardo a destra e vedo un distinto cinquantenne che guarda lo schermo con aria tranquilla e assorta. Dubbioso sul da farsi, mi tranquillizzo pensando che un contatto di piedi può anche esser casuale e riprendo tranquillo la visione del film. Qualche istante dopo, però, Rosy torna a parlarmi all'orecchio: - Ci sta riprovando... - mi dice con tono più stupito che indignato.Trovo curioso che una ragazza come lei, timida ma allo stesso tempo energica con i seccatori, non sappia risolvere un problema così semplice come il sistemare un importuno. Inoltre mi stupisce che quello tenti di nuovo l'approccio, pur essendogli chiaro che la ragazza è accompagnata e l'ha già evitato una prima volta. Mi viene dunque da pensare che qualcosa l'abbia indotto a riprovarci, e mi chiedo che cosa. Forse una certa esitazione di Maria Rosa, che lo ha percepito in ritardo... posso ben immaginare come il tizio abbia interpretato quella disattenzione, convinto, come lo sono in molti, che le donne siano più sporcaccione di quanto vorrebbero far credere, specialmente se possono giocare sull'ambiguità e sulla clandestinità. D'altra parte sarebbe facile per una donna, se il contatto continuasse, far finta di niente, potendo sottrarsi al gioco in ogni momento senza conseguenze. Deve essere terribilmente intrigante lasciar fare, contando sull'anonimato e sull'oscurità quasi totale... ecco, mi sono immedesimato in entrambi i protagonisti del presunto contatto, non resta che chiedermi come possa viverlo io. E per saperlo non c'è che un modo. - Vediamo fin dove arriva... - sussurro morbosamente alla mia Rosy, il cui tepore mi scalda il fianco.Lei resta come disorientata, incapace di reagire sia all'iniziativa del vicino, che ovviamente prosegue di nascosto, sia alla mia concorde remissività, come se si sentisse scoperta su entrambi i fronti, anche su quello che in teoria dovrebbe difenderla.D'altra parte, un semplice avvicinamento delle scarpe, fisicamente nemmeno percettibile per via dello spessore del cuoio, non pare eroticamente così sconvolgente... quindi si limita a rincantucciarsi ancor più nel mio abbraccio, come a chiedere protezione dalle insidie del mondo, ma contemporaneamente ignorandole, come qualcosa che non la riguardi, mantenendo caparbiamente il piede dov'è. Come dire: di qui non si passa! Senza accorgersi che l'ostacolo frapposto non è un muro, ma un ponte. Con la coda dell'occhio vedo che il tizio, ancora intento a fissare lo schermo come rapito, facendo perno sul piede sposta il ginocchio verso sinistra, per cercare il contatto con quello di Maria Rosa. Glielo impedisce la divisione dei sedili, ma noto che è lei stessa, forse fingendo un movimento involontario, a spostare quasi inavvertitamente la gamba fino a sfiorare quella dell'altro, per poi ritrarsi immediatamente come per scusarsi della distrazione mentre quello fa altrettanto per negare la propria responsabilità nel timore di una reazione negativa. Mi viene da sorridere nell'osservare quelle ingenue astuzie segrete della mia Rosina, probabilmente sperimentate con qualche amichetto dell'adolescenza, quando andare al cinema era un avvenimento peccaminoso e avvincente. Non è però il fidanzatino quello con cui sta civettando nell'ombra, ma un perfetto sconosciuto.- Tienimi aggiornato, mi raccomando...- le sussurro, facendole capire che la manovra non mi è sfuggita, cosa che la confonde ulteriormente. Sia che voglia punirmi o assecondarmi, per non smentire l'atteggiamento in cui l'ho scoperta non le resta altra strada che quella di proseguirlo. E' davvero istruttivo constatare come, mentre di più mi si stringe contro destinando uno sguardo languido e distratto allo schermo, sposta contemporaneamente la gamba, pur se nascosta dalla gonna e dal giaccone che tiene in grembo, verso il sedile del compagno. E come lui, proprio nel vederla abbandonata contro di me ma incredibilmente protesa quasi ad invocare un secondo sfioramento, trova confermata la sua teoria: le donne sono tutte porche. Gli basta ruotare nuovamente la gamba per accostare il proprio ginocchio a quello di Maria Rosa. Un secondo, due secondi, tre, senza alcuna reazione... ecco, a questo punto si tratta definitivamente di un contatto volontario, inequivocabile e quasi percepisco il fremito di entrambi, causato da una di quelle rare emozioni della vita, preziose per la loro unicità e naturalezza. Poi si separano, come spaventati da quell’inquietante presa di coscienza: lui ci ha provato, lei ha corrisposto e soprattutto è ancora lì, immobile al suo fianco, potenzialmente disponibile a tutto ciò che la situazione consente... E non è oggettivamente poco, tenendo conto del buio che avvolge la parte bassa dei sedili. Neanche la mia presenza è d’ostacolo, anzi, conferisce alla situazione un'aura di trasgressiva impunità, che l'acquiescenza di Maria Rosa rende affascinante.Lei mi si accomoda contro ancor più strettamente, intuisco il suo desiderio di parlarmi, ma non trova le parole. Si sistema però meglio il giaccone sulle gambe, come per proteggerle dal freddo, ma la trasparenza della manovra mi rende sempre più elettrico. Ormai posso seguire la scena anche al buio, come se disponessi di un visore a raggi x, per vedere anche attraverso gli oggetti. E' chiaro che l'amico proseguirà l'approccio, questa volta non col ginocchio, ma con la mano. A prima vista non si distingue nulla, ma intuisco un qualche movimento al di sotto del suo soprabito e poco dopo sotto il giaccone di Maria Rosa. Sarebbe bastato il sospiro quasi stremato, rassegnato, che lei mi soffia all'orecchio senza nascondermelo, a denunciarmi il misfatto: la mano dell'infame si è appoggiata al ginocchio della mia ragazza e ora, verificata l'incoraggiante passività, si sta spostando tremante ma impunita lungo la coscia, silenziosa come un serpente.Più Maria Rosa mi offre lo spettacolo della sua dissolutezza, d'altra parte da me ampiamente incoraggiata e condivisa, e più la vedo tenera, fragile, indifesa, anche un po' goffa, con una gamba ormai paralizzata nella posizione di confine, e l'altra ripiegata sotto il sedile. La sento pulsare al mio fianco, senza neanche più fingere di seguire il film ma guardando opacamente la nuca dello spettatore davanti con gli occhi ormai quasi chiusi e il respiro rallentato, mentre la mano aliena scivola di nascosto fra le sue cosce facendo la felicità del fortunato. - E' arrivato...- mi bisbiglia ad un certo punto fuori di sé, ma ricordandosi della mia richiesta. Ecco, mi sta tenendo al corrente. Cosa posso rimproverarle? La mano dell'estraneo è giunta al capolinea, ha superato la barriera della gonna ed ora spadroneggia sulla nuda carne della coscia, premendo contro il soffice ostacolo delle mutandine... libera, tranquilla, addirittura agevolata da una divaricazione evidente e incoraggiante. Conto i secondi, mentre Rosy resta imbambolata a boccheggiare, ma ne passano più di una ventina prima che lei trovi la forza di scuotersi, facendo capire all'intruso che è ora di ritirarsi, cosa che quello fa con cautela, quasi con rimpianto. La visione dello schermo torna a farsi in me cosciente. Qualunque cosa sia successa fin ad ora in questa pellicola, non ha superato la ricettività della mia retina. L'avvenimento più emozionante della serata è già avvenuto, e null'altro potrà superarne la dirompenza.2Lo so, l’ha fatto apposta, ne sono certa. L’ho detto a Dario, ma forse non mi ha creduto. Ora che faccio? Guardo lo sconosciuto di sottecchi: è così tranquillo! Ha l’aria di un professionista, capelli corti e brizzolati, corporatura normale e indossa una giacca di lana inglese, un po’ informe, sicuramente molto usata. Odora di tabacco. E’ sicuro di sé: in fondo che cosa può temere per quel toc-toc sulla mia scarpa, così discreto, quasi paterno! Paterno, sarà questo che non mi fa irritare per l’approccio, la sua chiara proposta? Ripenso a quelle volte in cui ho sognato proprio un tipo come questo, mentre Dario mi prendeva con le solite movenze. Sognavo una specie di Nettuno che mi porgeva alla bocca… ciò che il mio stesso pollice allora simulava, ciucciandolo e godendo. Quel ricordo involontario mi turba e per scacciarlo mi rannicchio fra le braccia di Dario, ma nel farlo il mio piede (lui, non io!) si muove e va a contatto con quello dello sconosciuto. Lo ritraggo, ma il danno è fatto! Lo so, ci riproverà, mi dico. Infatti, lo fa. -Vediamo fin dove arriva…- ha detto Dario ed io quasi non credo alle mie orecchie. Sono turbata ed eccitata. Com’è possibile che io goda di questo? La debole spinta del piede sconosciuto sul mio attraversa la scarpa e suscita un calore che risale e rende molle la caviglia, finché un nuovo contatto, fra le nostre cosce, mi elettrizza la gamba e mi scalda il basso ventre. Dario ha uno sguardo incuriosito, come d’attesa. Allora è così che mi vuoi anche tu! Porca fra due porci! Ok, stendo bene la giacca sulle gambe e, giacché ci sono, nel farlo sollevo anche la gonna sotto. Il campo è aperto, vecchio porco, vediamo che sai fare. A braccia conserte sotto il seno, raccolta fra le braccia del mio uomo, attendo e preavverto il lento infiltrarsi della mano sconosciuta sotto le pieghe della giacca. Un brivido caldo mi percorre al primo contatto delle sue dita sulla pelle, a metà coscia. Ora mi accarezzano, mi esplorano su e giù, stringono e massaggiano la parte più tenera e sensibile all’interno delle cosce. Stringo i pugni e allargo al massimo la coscia destra, non la sinistra che Dario sentirebbe e non voglio che senta, forse per un’ultima barriera di vergogna, di pudore. La sento io ! La voglia di aprirmi totalmente, fino a spaccarmi per darmi a quelle dita, misteriose e sagge, sì sagge! Ma come fanno a toccarmi così sapientemente, a conoscere ogni mio segreto… Lì! Sì! Non ti fermare! Sì entra! E’ un lago d’umori, quello in cui quelle rigide dita si tuffano, invadenti. Cerco il sesso di Dario e non lo trovo. Ora vorrei renderlo partecipe, ma lui non s’accorge nemmeno del mio lieve tocco, non è per niente eretto. Ma allora… perché la sua complicità, il suo interesse? Oddio: quel magico tocco si ripete, ancora e ancora, sul clitoride! Mentre altre dita continuano ad invadermi, sempre più profondamente! Non resisto, me ne frego dei pensieri e mi lascio andare. Inarco il pube contro quelle dita incantate. - Porco! Porco! Porco! - martella la mia voce, nel cervello… e vengo. Un fiume in piena che straripa e mi sommerge.3E’ andata! Ce l’ho fatta un’altra volta! Incredibile! Quando meno me l’aspettavo, il sogno si è realizzato un’altra volta. Le orecchie mi rombano, devo avere ancora la pressione alta. Le luci dell’atrio illuminano corpi e volti normali intorno a me. Sono ancora sconvolto e stento a credere che tutti non sappiano. Li guardo al solo scopo di rassicurarmi che tutti sono ignari di ciò che è appena accaduto. Appena accaduto ed è già ricordo! Mi porto le dita della mano sinistra al volto e ne annuso il forte afrore, acre, sconosciuto, che ho imparato ad apprezzare.Quando, ancora con le luci in sala, la coppietta s’era venuta a sedere proprio accanto a me, con un tuffo al cuore avevo scoperto che lei indossava una gonna. Un paio di calzoni m’avrebbe deluso fino al disgusto, stroncando sul nascere ogni più vaga fantasia. Invece lei mostrava la gamba, un po’ pienotta, non tanto fine, né ben modellata, ma giovane e soda. E abbronzata, forse per questo ancora senza calza! Con un sorriso compiaciuto per la gioia di un tale avvenimento, ne ho calcolato la preziosa rarità. Quante volte, mi sono chiesto, ti può capitare una tale coincidenza di casualità: sala piena, proprio accanto a te, giovane, con gonna, senza calze? Probabilmente mai più, giocati tutto al meglio di te stesso, mi ero risposto. Ed era andata! Ce l’ho fatta!Camminando lungo il marciapiede, o per meglio dire, ancora veleggiando fra le nuvole del sogno appena realizzato, analizzo la vicenda in tutti i suoi aspetti. Fosse stata più anziana, mi dico, avrei senz’altro avuto anche il mio orgasmo. Lei avrebbe senz’altro cercato di impugnare il mio scettro: più crescono e più lo vogliono. Che sublime piacere, invece, aver dimenticato completamente me stesso e la mia erezione, per godere al massimo del suo piacere, così spontaneo, palpabile, chiaro e fresco e così facilmente a portata delle mie dita. Sì, ho goduto come non mai, del piacere che le donavo, ad esso solo proteso, unico, perfetto obiettivo di tutti i miei sensi e le mie abilità.
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4
14 years ago
belzebù,
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Parcheggio hard
LUI - Una sera andando in un parcheggio incrociamo una macchina con la portiera aperta dalla parte del passeggero, a bordo la tipa del prontosoccorso con le gambe aperte senza mutandine. Una gamba fuori dalla macchina, l'altra dentro. Con la mano si stuzzica la figa morbida e pelosa, mentre con l'altra mano massaggio il cazzo del suo uomo seduto al volante. Parcheggiamo di fianco apriamo la portiera e tu ti togli le mutandine e mostri la tua figa sbrodolosa, mentre guardi smaniosa il cazzone duro. Lei estrae un grosso vibratore dalla borsetta e comincia a strofinarlo sul culo mentre il suo uomo le tocca la figa. La scena è molto eccitante e tu vuoi che ti tocchi le tettone, turgide e sode, mentre ti sditalini, mostrando le tue gambe fantastiche con i sandalini da strafiga. Intanto lei se lo è infilato nel culo e mugola di piacere mentre ci osserva passandosi la lingua sulle labbra... Lui ti mostra un cazzo di un diametro incredibile che sbuca dai pantaloni rossi.
Siamo fuori dalla macchina; noi maschi in piedi voi piegate lei mi tira verso la sua bocca e lo succhia in modo incredibile mentre tu mi lecchi le palle e poi ti unisci mi fate un bocchino doppio stupendo, mentre il suo uomo si porta dietro di voi e ti lecca mentre continua a menare il cazzone di gomma nel culo di lei...
Ci mettiamo nei sedili dietro, noi maschi seduti e voi vi calate sui nostri cazzi, tu senti la figona aprirsi e tirarsi mentre lui ti accompagna piano su e giù e gli sventoli le tettone davanti alla faccia. Sei tutta inarcata per affondare bene la figa sul quel cazzo incredibile, lo senti anche nel culo mentre lei si passa le dita nella figa e poi me le fa leccare..mmh il profumo di femmina mi fa impazzire, intanto sento la sua figa che mi avvolge il cazzo...
Il profumo di femmina mi fa venire voglia di leccargliela, lei si gira, in piedi piegata si corica appoggiando la pancia al sedile davanti e mostrandomi il culo e la figa, nera e pelosa. Affondo la faccia e mentre le accarezzo le gambe inizio a leccargli il culo morbido e poi la figa bagnata, intanto vicino alla macchina si sono avvicinate altre coppie e le donne menano il cazzo dei loro uomini, Una è praticamente dentro la macchina e puoi sentire il profumo del maschio eccitato... mentre ti guardo lei si cala sul cazzo e se lo infila nel culo, mentre un maschio fuori dalla macchina si avvicina alla sua bocca e lei comincia a sbocchinare con avidità, io ti guardo. sei scatenata su quel cazzo enorme che ti riempie la figa, e anche tu non resisti alla vista del nuovo cazzo, ha delle palle fantastiche e inizi a leccarglielo con fatica perchè hai voglia di urlare...
LEI - Io che già ero vicina all'estasi allungo la mano e accarezzo le palle del "nuovo " e tu mi guardi e mentre vuoi il suo culo cerchi le mie tette e mi infili la lingua in bocca eccitato da morire.. Sa di buon maschio e mi fa impazzire e non smetto..e ti guardo godere dell'altra che vuole leccare con me mentre si muove su di te come una troia.. C'è un odore inebriante..
LUI - è il profumo di sesso, eccitante intrigante. La voglia di sborrarvi in faccia è fortissima, usciamo dalla macchina tu ti metti davanti ai due maschi che se le menano e a turno li continui a succhiare e così fa lei con me e l'altro, la vista di te in mezzo a due maschi come una vera femmina in calore mi eccita da morire e la lingua di lei mi fa venire, lo prende tutto in bocca, ingoiando tutto...
LEI - Anche i bei maschi vengono sulle mie tette ed io me la spalmo esausta ma appagata.
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2
12 years ago
stuzziconi,
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la vacanza
Il forte vento ci ha costretto  a trascorrere una giornata tra le dune color oro a sud dell'isola. Il posto merita sempre, sole caldo, profumo di piante resinose e la giusta riservatezza tra i fitti cespugli, fanno di questo luogo un paradiso che mantiene sempre le sue promesse. Da molti anni frequentiamo le Canarie, ci piace il territorio e  la liberta di poterlo vivere secondo le proprie tendenze e desideri. La breve passeggiata a piedi nudi ci porta al nostro nido riparato da folti cespugli. Ci sdraiamo sul nostro telo a crogiolarci completamente nudi ci stuzzichiamo a vicenda con gesti e parole. I capezzoli di Anna si ergono immediatamente quindi non posso fare a meno di stimolarli con la lingua e delicati massaggi di labbra, la sua mano esperta si stringe intorno al mio pene che punta rigido e gonfio di desiderio. Mentre ci stimoliamo si avvicina un ragazzo che, attratto dai nostri atteggiamenti tutt'altro che nascosti, si masturbava offrendo un enorme organo lungo e grosso di diametro, con due testicoli di dimensioni ragguardevoli che pendevano gonfi di sperma. Alla vista di cotanta bontà, lo invitiamo ad unirsi a noi. Abbandonato lo zaino si avvicina offrendo il suo organo vicino alle labbra della mia consorte. Lei non ha bisogno di parole, apre la bocca e fa entrare senza resistenza il glande gonfio di desiderio offerto dallo sconosciuto. Una mano della donna masturbava la grossa mazza, l'altra mano massaggiava in modo deciso e delicato i due pendenti rigonfi i la bocca calda ed accogliente sfugge senza ritegno assaporando il gusto del maschio eccitato. Portato al culmine del desiderio, lei si sdraia, apre le cosce mostrando due petali rossi dal desiderio di essere allargati per aprire la strada calda umida profumata del piacere. La donna e' in estasi veste il sesso dell'uomo del condom utilizzando mani e bocca, quindi, gli offre la sua femminilità sollevando le gambe aperte. Il maschio si riversa su corpo voglioso di lei penetrando la in un sol colpo, lei geme e urla di piacere, i colpi si susseguono a ritmo costante la vagina cola i liquidi odorosi e densi, il maschio si stende sul corpo ansimante della femmina tentando di fondersi a lei in un piacere univoco. I testicoli fremono gonfi, Anna si sposta facendolo uscire dal suo corpo, spoglia il pene e lo infila in bocca succhiando e leccando. Lui ruggisce come un leone, i suoi muscoli sono tesi , estrae il cazzo dalla bocca iniziando a sborrare. Anna adora il nettare del maschio, lo raccoglie in mano, tutto, quando i testicoli sono completamente vuoti porta la mano alla bocca ingoiando con gusto lo sperma denso odoroso di muschio selvatico. Vuole la mia bocca, per farmi partecipe, io la bacio avidamente, sento la femmina che ha preso il maschio, mi eccitò e la penetro da dietro mentre la sua bocca accoglie ancora il pene dello sconosciuto che si svuota delle ultime gocce di nettare mentre lentamente perde la sua turgidita'. La giornata e' finita tra sole e profumi, l'esperienza di quel giorno si e' ripetuta altre volte in modo di verso e, in qualche occasione, anche con più sconosciuti contemporaneamente.
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9 years ago
azzurri60,
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Tania e il desiderio (cap. XV XVI XVII )
CAPITOLO XV
“Secondo te gode o è una semplice farsa?”.
Davanti a noi una ragazza molto bella stava donando a quattro uomini le su grazie.
Il suo corpo bellissimo risultava una immagine ben nitida ai miei occhi e tutto il resto era offuscato, quasi non fosse così interessante e degno di approfondimento.
Era come se il corpo della ragazza fosse stato pitturato da Leonardo da Vinci mentre il resto della scena da un pittore futurista.
Le mani che esploravano il suo corpo e i membri che sparivano nelle sue cavità erano ininfluenti ai miei occhi e se uno mi avesse chiesto , “ ora in quanti la prendono” non sarei riuscito a rispondere.
Tania era zitta. Attenta a quello che stava succedendo, mi stringeva la mano ed osservava.
La ragazza era molto bella. Capelli lunghi biondo platino, un viso dolcissimo ed un corpo sinuoso ed aggraziato.
Non riuscivo a capire se la scena mi piacesse o no.
Come un oratore, che dopo un lunghissimo discorso, enfatizza le ultime parole per ricevere un consenso dalla platea attendevo il primo giudizio di Tania su quello che stavamo guardando.
Lei continuava ad osservare e non proferiva verbo.
Ora mi ero messo ad osservare Tania e notavo che non si soffermava come me su una visione globale ma spaziava ad osservare tutti i particolari.
Riformulai la mia domanda.
“Ma può piacere questo ad una donna?”.
“Non vedi che è in estasi?”. Aveva risposto senza nemmeno girarsi verso di me continuando a fissare la scena.
Vista la poca attenzione per quelle che potevano essere le mie impressioni mi ero girato e con gli occhi cercavo la coppia con la quale eravamo entrati nella parte privè.
Erano spariti.
Mi rimisi ad osservare.
“Da cosa lo noti?”.
“Non parla, non fa mugolii strani che denotano solo una commedia in atto ed è attenta a quello che gli fanno”.
Parlava sottovoce quasi che la sua voce potesse disturbare quella scena particolare.
Era lo stesso sguardo che aveva quando fissava qualche abito esposto in una vetrina che le piaceva.
Risi tra me e me.
“Si chiama gangbang in gergo questo tipo di atto sessuale”.
Volevo fare l’erudito.
Lei non rispose.
La bionda ora era rivolta verso di noi con il viso e avevo il suo sguardo a non più di un metro da me.
Ci osservava.
“E’ molto carina”. Lo dissi con un filo di voce mentre continuavo a fissarla negli occhi.
Un “energumeno” la stava prendendo da dietro e questo faceva si che il suo viso si muovesse in avanti ed indietro e ogni tanto quando il colpo era più forte spalancava gli occhi.
“Sembra che gli piaci”. Ora Tania mi fissava e cercava di carpire dalla mia testa se il mio interesse fosse rivolto al “quadro” che avevo davanti o alla ragazza.
Mi girai verso il suo volto. Era una maschera. Tania era in un chiaro stato lussurioso.
Ora mi accarezzava il petto e cercava come faceva sempre di stringermi un capezzolo sotto la camicia.
“Dove sono finiti gli altri?”. Dicendolo si guardava intorno.
Era bellissima. Nonostante tutto quello che stava succedendo aveva un’ aria da bambina che stonava con quello che stavamo ammirando e con l’ambiente.
La baciai sulla fronte in un gesto paterno.
Lei mi sorrise e si rigirò a guardare la scena.
Lo feci anch’io e mi accorsi che lo sguardo della bionda ora era a pochi centimetri dal mio.
Nel mentre si era avvicinata e ora ne potevo sentire il fiato ansimante.
Mi discostai un po’ pauroso e nel farlo trovai l’opposizione della mano di Tania che posata sulla mia spalla mi impediva di indietreggiare.
“Calmo, guarda”. Oddio, ci risiamo.
Ormai conoscevo questi stadi di lussuria. Avevo imparato quanto poteva essere imprevedibile una donna quando era eccitata.
“Tania non scherzare con il fuoco”
“Quale fuoco?”. Ora mi provocava e cercava di farmi crescere quell’eccitazione che fino a quel momento non mi aveva minimamente preso. La scena era carina ma molto al di là di quelle che erano le mie fantasie.
“Rilassati”. Lo disse con una voce strascicata e nello stesso momento mi aveva infilato una mano nei pantaloni agguantando le mie parti intime.
Due dei suoi boy ora si erano portati vicino a noi e cercavano di portare i loro peni nella sua bocca, ma lei continuava a fissare noi e sembrava che quello che gli capitava attorno e dentro di lei non la interessasse più. Ci fissava.
Li capitò una cosa imprevista.
Tania che aveva uno degli uccelli vicinissimo a lei lo prese in mano e lo avvicinò alla bocca della ragazza che non lo rifiutò e lo fece sparire all’ interno.
Continuava a fissare ora me ora Tania negli occhi e nel contempo succhiava avidamente il membro.
Tania che con una mano ora gestiva in modo astuto la mia virilità prese l’altro uccello e avvicinandolo alla bocca della ragazza cercava di obbligarla a cambiare il “ciucio”.
Ora non vedevo più nulla attorno a me.
Accarezzavo il culo di Tania e la sentivo sudato. Rispondeva alla mia carezza roteandolo di qui e di la. Era eccitatissima.
Io di più.
La ragazza non mollava dalla bocca il primo che gli aveva offerto Tania, la quale teneva in mano l’altro vicino alla bocca della venere bionda nell’attesa del cambio.
Improvvisamente accadde. Il membro, che non riusciva a trovare soddisfazione ed una bocca, venne innondando il viso della ragazza la quale non distolse per un momento il suo sguardo dai miei occhi. Si godeva il mio stupore ed eccitazione nel vedere questo.
Tania che si era ritrovata in mano questo pene che sprigionava il suo sperma strinse ancora più forte il mio fino a procurarmi dolore.
Lasciò scivolare dalla sua mano il membro che ancora pulsava e lo vedevo scendere e risalire con piccoli spasmi e cominciò a baciarmi forsennatamente.
Io al colmo della libido l’avevo appoggiata alla parete le sollevai le gambe e freneticamente la penetrai.
Per la prima volta dopo 5 anni la sentii urlacchiare senza ritegno.
Ora la prendevo senza curarmi se potevo farle o no male. Volevo possederla.
Lei con le gambe attorno ai miei fianchi mi dava il ritmo.
“Voltati e scopala che io mi faccio scopare dai quattro”.
Era al colmo della lussuria.
Più mi evocava queste fantasie più io perdevo la testa e colpivo con tutta la mia forza dentro al suo ventre.
Lei insisteva : “Dai girati, è li , fattela. Lo so che vuoi fartela ma io voglio essere posseduta dai suoi maschi”.
Gli occhi chiusi e la testa all’indietro ondulava scuotendo il bacino.
La presi per le anche penetrandola ancora di più. Ora la gelosia e la voglia di possederla si mischiavano.
Una gelosia sana, una gelosia di possessività.
L’orgasmo mi colse che una lingua mi stava leccando i testicoli.
Mi ritrassi spaventato dal ventre di Tania e nel girarmi mi ritrovai all’altezza del mio sesso la venere bionda.
Le innondai il volto per poi finire la mia opera in una bocca caldissima e carnosa.
L’urlo liberatorio, doloroso, piacevole, sublime lo lanciai per un minuto buono. Stringevo il viso della bionda che continuava a solleticarmi il pene con la lingua.
Si sollevò arrivando all’altezza del mio viso e finalmente disse qualcosa. “Grazie”.
Grazie.
Grazie.
“Grazie a te”.
CAPITOLO XVI
Trasgressione:
Illuminato dalla mia donna ho scoperto l’immenso
Marco
Verona 14/07/2006
CAPITOLO XVII
“Luca ci sei”. Giocherellavo con il mouse in attesa di una sua risposta. Che giornata uggiosa.
“Si Marco ci sono, ci sto pensando”.
Quanto era strano chiedere ad un magistrato trasgressivo se considerava uno scambio di coppia alla stessa stregua di un tradimento.
“Ma perché ti fai di queste pare?”.
Si in effetti aveva ragione anche lui, perché mi domandavo questo.
“Esiste una sentenza della cassazione che determina che per fedeltà viene considerato il rispetto dell’immagine del coniuge più che la fedeltà carnale.” .
“Ne consegue che se c’è accordo nel non considerare lesa l’immagine scambiando con un ‘altra coppia e considerando il tutto un gioco manca il reato”.
Leggevo.
“Molte volte i casi di infedeltà coniugale non vengono nemmeno sanzionati perché il più delle volte si dimostrano come conseguenza di atti che avevano già minato il matrimonio”.
“Quindi vuoi dirmi che al giorno d’oggi l’infedeltà coniugale non è più un reato?”.
“Diciamo che può incidere solo in termini economici”.
Carina questa cosa.
“Come è andata ieri sera?” . Era l’argomento che non volevo affrontare. Una serata stortissima.
“Molto male grazie”. Era vero. Una serata da dimenticare.
“Cosa non è andato?”.
“Tutto”.
Non sapevo da dove cominciare.
Mi guardavo attorno per cercare qualche spunto dal quale partire. “Allora. Diciamo che per prima cosa Gianni e Lorella non sono una coppia vera”.
“Scherzi?”.
“ Non scherzo”
“Ma se ce la smena da almeno 6 mesi che loro non sopportano le coppie create al momento”.
“Non dico che non sono coppia, ma sono amanti”.
“E va be dai , sono comunque coppia”.
“Se per coppia accetti il fatto che lui a volte esce con una e a volte con altre allora si”.
“Non è coppia allora”. Aggiunse un eh eh eh eh eh eh nella chat.
“Ma questo non è quello che ha fatto si che la serata non fosse bella, ti spiego”.
Gli raccontai di come era iniziata.
Che eravamo arrivati a Desenzano, avevamo parcheggiato vicino alla pizzeria e li avevamo riconosciuti dalla macchina.
Per cominciare non si erano descritti molto bene.
A sentire Gianni erano una coppia molto carina ed in forma e invece davanti avevamo un ragazzotto con i capelli lunghetti e spettinati e almeno 40 chilogrammi di troppo.
Ma poco male.
Lei che doveva essere bionda aveva i capelli neri e portava gli occhiali.
Al di là di questo sembrava comunque una bella donna.
Peccato che non riusciva a sorridere.
Anche lui aveva una certa repulsione al sorriso al contrario di quanti eheheh ahahahahha hihihihihi lanciava sulla chat.
Ma poco male.
Ci eravamo seduti a tavola e lui dichiarò di avermi riconosciuto e sapeva chi ero nella vita reale.
Sempre poco male.
Continuò dicendo che al contrario di me lui era della parte politica avversa. Gli dissi di non preoccuparsi che io avevo tantissimi amici che la pensavano come lui.
Al contrario lui , che nel frattempo aveva detto di essere sposato con una ricchissima donna ma che non amava ( avevo capito a questo punto perché viaggiava con un porsche) , non sopportava molto i “culi nobili” e per culi nobili intendeva le persone che fortunatamente erano nate ricche. Cominciavo a capire perché non sopportasse la moglie. “Chissà perché l’aveva sposata?”.
“Continua” . Mi immaginavo Luca che sornione sorrideva pensando al mio disagio a tavola.
“In poche parole Luca, dopo che io e Tania ci siamo ordinati due margherite e due coca cole, lui un filetto al pepe verde per lui e una pizza al tartufo per lei e una bottiglia di amarone perché era giusto innaffiare il filetto con un buon vino, ci è arrivato un conto di 160 euro”.
“Normale dai”.
“Si Luca, normale se avesse detto a quel punto pago io. Ma siccome eravamo in quattro ha deciso che si pagasse alla romana”.
“Morale caro Luca il “culo nobile”, siccome è capitalista, secondo lui, ha pagato 80 euro 2 margherite e due coca cole”.
Ridevo mentre scrivevo questo.
Ora immaginavo che anche Luca stesse ridendo e infatti lanciò dalla tastiera un bel po’ di sorrisi.
“Interessante individuo, da portare in vacanza”.
Ora ridevamo a più non posso .
Lo schermo si riempiva di faccette
“Ma sua moglie che tipo di attività ha?”.
“Ha o cinque o sei alberghi grossi qui a Verona, uno in Val di Fassa e uno a Cattolica”.
“Ha sposato un bel patrimonio”.
“Eh si”.
“Questa Lorella come è?”.
“Cosa vuoi che ti dica. Non ha sorriso tutta la sera, ha detto due parole relative al lavoro che fa e quattro sul fatto che le piace fare sesso con altre coppie. Ma questo lo ha detto imbeccata da lui.”.
“Favoloso”. In quel favoloso che aveva scritto in messenger c’era tutto il succo della serata.
“Alla fine cosa è successo?”.
“Tania che tutta la sera cercava di deviare il discorso su qualcosa di allegro e ogni tanto mi prendeva in giro per il ‘culo nobile’ con qualche battuta del tipo, ‘zitto tu che sei un culo nobile’, quando siamo usciti si è inventata un fortissimo mal di testa e siamo riusciti a svicolare via”.
Le faccine sul monitor si stavano inseguendo.
“Morale, siamo saliti in macchina ci siamo guardati e siamo scoppiati a ridere. Non riuscivamo più a smettere”.
“Prima o poi una ‘buca’ doveva capitarti”.
In effetti Luca aveva ragione, ma possibile che la buca mi fosse capitata alla seconda volta?.
“Luca, a dire il vero io e Tania abbiamo pensato che siamo stati fortunati a trovare voi come primo incontro , se fosse stato questo il primo non ci sarebbe stato un secondo”.
“Dai , dai, non fare il disfattista”.
“Marco , ho Gianni in linea in messenger, tu lo vedi?”.
“No”.
Quattro faccine e poi : “Caro Marco ti ha bloccato”.
“Dici che devo dispiacermene?”.
“Se fossi in te si”, Seguirono delle facce piene di rosso , un toro infuriato, un teschio.
“Sai cosa ti dico Luca, che forse è meglio così, almeno non ho da dare spiegazioni del mal di testa di Tania”.
“Marco devo andare, mi scrivi una delle tue famose frasi che così dormo meglio?”.
Ridendo scrissi : “Ci credi che la vita ieri sera rideva a crepa pelle e mi prendeva in giro pure Lei”
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4
14 years ago
marctania,
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La prima esperienza DP
LA PRIMA ESPERIENZA DP
(continua il racconto dei nostri incontri con Betta e Gianni)
Racconto di Monica.
Avevamo fantasticato molte volte, io e Alex, su una situazione che mi vedesse al centro delle attenzioni di almeno due uomini contemporaneamente. All’atto pratico la cosa si risolveva con Alex che mi penetrava e con un solido ma inanimato vibro che simulava meccanicamente una seconda presenza maschile, senza corpo nè anima.
L’inserzione su Sexycommunity aveva aggiunto un pizzico di malizia in più nelle nostre fantasie e così il vibro veniva associato a nomi reali di possibili miei estimatori: Paolo, Gio, Damiano, Dario, Davide, Luca, Mario, Enrico, Maurizio, Andrea, Lucio, Giovanni, Tino, Gianni, Antonio, Roberto, … fino ai trasgressivi Fede, Stefy, …
Ma la svolta vera avvenne con l’inizio della nostra relazione con Betta e Gianni. Avevo fatto sesso con Gianni, da sola e davanti ad Alex, mi aveva penetrato ovunque, avevo goduto del suo sesso e della sua invidiabile capacità amatoria. Ma nell’intimità con Alex, mentre mi penetrava con il suo cazzo davanti o dietro, ancora fantasticavo sulla possibilità di avere a disposizione anche quello di Gianni nell’altra mia apertura, immaginavo cosa avrei potuto provare con quei due membri separati solo dalla sottile membra che divideva i miei due canali. E non mi limitavo a tenere queste immagini nella mia mente, ma esternavo la mia fantasia con le parole che descrivevano questa mia voglia, godendo e facendo godere Alex che più volte mi aveva manifestato la sua gioia ad avere una moglie disinibita come me.
Una sera, di ritorno da una serata al cinema con Betta e Gianni, ci eravamo fermati da noi per la voglia, manifestata da tutti, di giocare un po’. Bastava uno sguardo fra tutti noi per capire quello che si voleva, senza false ipocrisie o balbettii per chiedere agli altri quello che si aveva in mente. Anche questo modo di sentire le cose ci accomunava ai nostri amici.
Il tempo di fermarmi in cucina, per preparare un caffè, che già Betta aveva messo a nudo i membri dei nostri uomini seduti sul divano e si alternava con la bocca a procurare piacere all’uno ed all’altro. Mi avvicinai a lei e senza interrompere la sua sensuale attività orale mi accinsi a spogliarla slacciandole la camicetta ed intrufolando le mie mani sui suoi seni, prima di slacciarle il reggiseno e iniziare a strizzarle i capezzoli. Sapevo che questa cosa le piace da impazzire ed infatti pur continuando a masturbare Gianni ed Alex con le mani si volse verso di me per un bacio profondo, con il quale mi passò il sapore di sesso maschile che aveva fra le labbra, umidissime e sensualissime.
La spogliai completamente e lei spogliò me. Ebbi modo di constatare che le sue mutandine erano fradicie, lucenti dei suoi umori, e non resistetti alla tentazione di portarle sul mio viso per sentirne l’afrodisiaco odore e leccarne il dolce sapore.
Gianni ed Alex nel frattempo si erano spogliati anche loro e stavano seduti sul divano manovrando i loro sessi che si ergevano statuari in attesa di una delle nostre aperture per la soddisfazione di tutti.
Io mi proposi ad Alex, infilandolo nel mio sesso bagnatissimo come un coldello incandescente in un panetto di burro. Betta si sistemò al mio fianco sul cazzo del marito e lanciò un urletto di dolore e piacere che avevo imparato a conoscere: evidentemente non era entrato nell’apertura anteriore ma in quella posteriore e le manovre di assestamento nel suo buchino erano un po’ più laboriose.
Mentre cavalcavamo i nostri uomini, assecondando con i nostri movimenti le spinte dei loro bacini, io e Betta ci scambiammo un bacio infuocato ed interminabile che mi portò alle soglie dell’orgasmo. Iniziai a gemere nella sua bocca:
- Mmmmhhhh, goooodoooo, mmmhhhh lo sento arrivareeeee, goooodoooo
Sentivo le coscie sempre più bagnate del mio miele, ed anche Alex sicuramente non era indifferente ai miei lamenti di piacere. Infatti inizio anch’egli a muoversi più velocemente e a stringermi con forza i seni che gli si paravano davanti, arrivando a mordermi i capezzoli.
Non potevo più resistere e fui tentata di lasciarmi andare completamente e godere facendo al contempo godere anche Alex con le contrazioni dei miei muscoli vaginali.
Ma quella sera volevo altro, volevo sentirmi riempita dai miei uomini, da entrambi.
- No Alex, non venire! Aspetta amore, trattieniti ti prego!
Avevo confidato altre volte a Betta il mio desiderio di essere posseduta davanti e dietro contemporaneamente, e lei, non nuova a questa esperienza, mi aveva decantato la gioia anche mentale di sentirsi riempita da due uomini.
- Quando poi uno dei due è tuo marito, il piacere è ancora più grande…. – mi disse
Le mie parole rivolte ad Alex erano state subito interpretate nel modo giusto da Betta, aveva subito capito che quella interruzione era il segnale che volevo realizzare quello che desideravo.
Bisbigliò qualcosa all’orecchio di Gianni, poi si sfilò il suo imponente sesso dal culetto e si abbassò riprendendolo in bocca e ricoprendolo di abbondante saliva.
Anch’io avevo capito che il sogno della doppia penetrazione si stava avverando.
Baciai Alex e stringendomi a lui, spingendomi in avanti, misi in evidenza il mio posteriore, in bella vista l’apertura fra i glutei, in ostentata evidenza l’apertura anale.
Sentii la lingua di Betta sulla schiena e poi scendere lentamente e dolcemente fino al buchino; ero preda di un incontrollabile tremore e avevo la pelle d’oca, un po’ per i suoi baci, un po’ per la trepidante attesa di quello che mi sarebbe successo da lì a poco.
Mentre sentivo Gianni posizionarsi dietro di me, Betta mi elargì un ultimo bacio in bocca, passandomi il sapore inconfondibile del mio culetto e forse anche del suo, considerando il lavoretto che aveva appena fatto sul sesso di Gianni.
Alex forse non era del tutto consapevole di quello che stava succedendo, ma sicuramente non era insensibile alla mia agitazione ed al mio affannoso respiro rotto dalla eccitazione che mi stava divorando. Il suo membro continuava a riempirmi magnificamente la figa.
Sentii il cazzo di Gianni appoggiarsi al mio buchino e, quasi a chiedere il permesso, lo sentii dire:
- Monica, sto per incularti, sto per farti provare un secondo cazzo nel tuo corpo.
Lo sentii spingere e spinsi a mia volta con il sedere per agevolarlo.
Entrò senza troppe difficoltà . Ed urlai!
- Siiiiiiiii! Vi sento! Mi state sfondandoooooo! Mi sento piena. Pienaaaaaa!
Una sensazione stupenda, di completo controllo mentale mentre cercavo di pensare che stavo soddisfando due uomini con il mio corpo. Si, anche di essere un po’ troia! E volevo sentirmelo dire!
- Ditemelo che sono la vostra troia! Ditemelo che vi sto facendo godere!
- Troia! Sei la mia troia!- mi sentii dire da Alex.
Mai in vita sua mi aveva detto una cosa del genere, ma anche in quel momento, non era un’espressione dispregiativa, ma quasi un riconoscimento delle mie capacità di farlo godere in modo trasgressivo.
Volevo sentirmelo dire anche da Gianni, ma forse per rispetto nei miei confronti non gli uscivano le parole.
- Anche tu Gianni! Dimmelo! Dimmelo che sono troia!
Lo sentii accelerare il ritmo della sua cavalcata nel mio culetto ed io, pur non potendomi muovere più di tanto, sentivo il ritmo dei loro cazzi nelle mie aperture sempre più veloce, sempre più vicino a scaricare dentro di me il loro orgasmo.
- Fatemi godere, fatemi godere….. vi sento! Vi sentooooo! Godooooooo! Godoooooooo!
Rilasciai il mio incontrollabile orgasmo tremando come una foglia al vento e bagnando abbondantemente le gambe del mio Alex.
- Vengo Monica, vengoooo, vengoooooo! – Alex disse a sua volta
Ma anche Gianni durò poco di più e nel momento di scaricare il suo succo nel mio intestino si liberò delle ultime reticenze:
- Ti sto godendo nel culoooooo! Sei la mia troiaaaaaaa! Monica sei una stupenda trooiaaaa!!!!!
Mi abbandonai senza forze sul corpo di Alex e sentii anche Gianni lasciarsi andare su di me. Entrambi erano ancora dentro di me e restammo così per qualche minuto, cercando di recuperare le forze, soddisfatti del godimento dato e ricevuto.
Quando mi alzai colavo sperma da entrambe le mie aperture. Che sensazione magnifica!
Betta volle ripulirmi con la sua lingua davanti e dietro, prima di accompagnarmi in bagno a fare una doccia.
Alex mi confessò che di quell’esperienza ricorderà per sempre l’incredibile sensazione di sentire due sessi maschili separati da una sottile membrana, a contatto, così vicini, seppure separati.
Io, oltre alle incredibili sensazioni che può dare il sentire due uomini dentro di me, la ricorderò come la realizzazione di una fantasia che avevo cullato per tanto, troppo tempo.
E nonostante abbia ora la possibilità di provare la doppia penetrazione con Gianni, ancora quando faccio l’amore con il mio Alex, fantastico nell’avere dentro di me anche Paolo, Gio, Damiano, Dario, Davide, Luca, Mario, Enrico, Maurizio, Andrea, Lucio, Giovanni, Tino, Gianni, Antonio, Roberto, Fede, Stefy….
Un grazie a tutti i miei estimatori (e una scusa a quelli non citati involontariamente).
(continua)
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4
14 years ago
Sanmely,
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sottomessa...
Sono Sandra, 55enne moglie e madre fedele...Da qualche anno, complice la crisi economica, mi sono vista costretta a lasciare le comodità di una vita da casalinga per aiutare mio marito a sostenere le varie spese.. casa, auto, assicurazioni, università di mio figlio etc...Da circa 1 anno lavoro come procacciatrice di contratti assicurativi, il mio compito è quello di andare in giro per la città alla ricerca di clienti, un tipo di lavoro che ho sempre odiato e ora mi ricordo quante volte ho chiuso in faccia la porta a venditori come sono io in questo momentoQuel giorno ero finita per caso in una zona della città che non conoscevo bene, vestita come da regolamento: gonna non troppo corta, calze velate, camicetta, tacco non troppo alto, la borsa 24ore data in dotazione dell'azienda.Ad un certo punto mi resi conto che stavo vagando senza meta in quel quartiere squallido e mal tenuto.Quando decisi di ritornare sui miei passi mi ritrovai faccia a faccia con uno zingaro, persone che ho sempre temuto e ripudiato."bella signora, che ci fa tutta sola in questo posto?"io rispondo seccata " sto tornando verso l'ufficio, qui vicino c'è un mio collega che mi attende"" non dire bugie bella signora, è circa un ora che ti segue e sei tutta sola soletta"Lo guardai e iniziai a studiarlo profondamente, maturo sui 60 anni, sporco e mal tenuto, emanava un odore nauseabondo , imponente alto e grasso...con disgusto gli dissi "bene adesso devo andare, addio"lui si mise davanti a me e in modo deciso mi disse "e no signora, tu adesso resti qui..."iniziai ad avere paura e la prima cosa che mi venne in mente di dire fu "non ho soldi mi lasci andare""e chi ah detto che voglio soldi da te, hai di certo cose più preziose dei soldi!""non uso collane o altro, l'unica cosa che ho è la fede matrimoniale" gli mostrai il collo e i polsi"bella signora non hai capito..."non fece in tempo a finire la frase che iniziai a correre e voltai strada e mi ritrovai in un vicolo cieco. Stretto, buio e malodorante"bella signora adesso parliamo con calma.." si avvicinò e mi costrinse contro il muro"mi lasci andare o urlo" intimai"urla pure qui non ti sente nessuno" si avvicinò ancora e ora il suo corpo bloccavi il mio contro il murosentivo il suo pene duro contro di me, le sue mani si posarono sui miei glutei e piano piano iniziarono a tirare su la gonnaio ero terrorizzata, ansimavo dalla paura ma ero come bloccata"bella signora vedi che ti piace farti toccare..." mi disse ridendosentivo il suo odore acre, le sue mani che mi palavano, il suo membro che spingeva verso il mio ventre..."ora bella signora mi darai una cosa preziosa... inginocchiati.."io feci cenno di no, e gli dissi, anzi implorai "mi lasci andare le darò tutti i soldi che vuole""non voglio soldi da te Sandra, lo sai cosa voglio"ma come faceva a sapere il mio nome? non aveva preso i miei documenti non avevo detto il mio nome..."come fa a sapere come mi chiamo?""so molte cose di te... ma non sono qui per parlare, adesso inginocchiati e apri la bocca o finisce male"ero terrorizzata e ubbidii. mi inginocchiai, il mio viso davanti alla sua patta dei pantaloni, lui aprì la zip e con mio estremo stupore tirò fuori dai pantaloni un cazzo enorme..."apri la bocca Sandra" il suo pene puzzava, io ero disgustata ma non so per quale motivo aprii la bocca, lui si avvicinò e infilò parte del suo glande nella mia bocca... era esageratamente grosso"ora succhia Sandra" ero impaurita, pensavo che se conosceva il mio nome avrebbe potuto creare problemi alla mia famiglia al mio lavoro... così iniziai a succhiarelui gemeva, godeva, grugniva... "sei una grandissima pompinara Sandra..."ad un certo punto mi resi conto che li sotto ero bagnata.... e mi vergognai di me stessa, come potevo in una situazione del genere provare piacere?continuai a succhiare... e poi una mia mano finì tra le mie cosce...lui se ne accorse e mi disse "ti sditalini la fica sandra? hai visto che ti piace? lo sapevo"io senza levare il cazzo dalla bocca feci cenno di no... "no cosa? non ti piace?" feci cenno di si... "e allora cosa NO? se ti piace?levai il cazzo dalla bocca lo guardai dritto negli occhi e gli dissi "non mi sto facendo un ditalino" e lui "a no e allora cosa fa quella mano?""sapendo cosa vorrai da me, mi sto allargando il culo, è da molto che non lo faccio"lui divenne tutto rosso e mi disse "Sandra sei una troia, e pensare che mi sarei accontentato di una pompa, ma a questo punto dovrò romperti il culo"mi fece alzare, e mi butto a terra su un materasso abbandonato, rimasi con il sedere all'aria... il perizoma che io stessa avevo scostato per facilitare il suo ingresso.Si avvicinò, e me lo mise in culo con un solo gesto, tutto fino alla palle...Ero impietrita, godevo come non avevo goduto mai senza proferire parola...Non so dire per quanto tempo mi fece il culo, forse un minuto, forse un ora... so solo che godevo e squirtavo dalla fica...Ad un certo punto sentii la sua crema calda nelle mie viscere... doveva essere veramente molta...lui finendo di grugnire come un porco, uscì da dentro me, si rimise il pene nei pantaloni e mi disse "questo è territori mio, se vieni qui di nuovo sai cosa ti spetta"e senza dire nulla si allontanò... poi si voltò un ultima volta dicendomi... "salutami Marco quando torni a casa..."Di nuovo il terrore..."salutami Marco" mio figlio? ma perchè? era una specie di ricatto? non capivo...mi ricomposi, mi incamminai verso casa e sentito la sua sborra uscire da dentro di me...arrivata a casa mi buttai sotto la doccia, mi lavai più volte come a voler levare la mia pelle debole. Ma nel frattempo mi masturbavo come non mai, davanti e dietro...il giorno dopo mi preparai di nuovo per uscire, solita tenuta da regolamento, presi la borsa, mi avvicinai all'uscita e salutai... "vado al lavoro""ciao mamma, torni nel quartiere di ieri?" non sapevo cosa dire... "si, ci sono diversi clienti interessanti"lui mi guardò sorridendo "divertiti allora e salutamelo..."Spero che questo racconto non offenda la sensibilità di nessuno, mi piacerebbe ricevere commenti e consiglibuona lettura
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7 years ago
mirkok,
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La ns prima volta....
Salve, vi vogliamo raccontare la nostra prima volta con un singolo. Dopo molte titubanze e parecchie fantasie, ci decidemmo vista anche l'insistenza di mio marito a contattare un singolo dopo aver giocato svariate volte con coppie. Dopo aver cercato per un po di giorni su internet fra i vari siti, mio marito mi ha mostrò la foto di un uomo che si presentava molto bene fisicamente e anche a dotazione non scherzava ...dopo aver letto il suo profilo..lo contattammo via mail...spiegandogli cosa cercavamo e chi eravamo, inserendo qualche mia foto ed inviammo la mail in attesa della risposta. Un paio di giorni dopo il tipo che chiameremo Marco rispose facendomi un mare di complimenti dandoci un po di sue notizie allegando delle foto molto eloquenti con coppie sue amiche...A questo punto mio marito rispose inviando il ns cellulare fissando un primo appuntamento telefonico per la sera successiva. Per tutto il giorno ero nervosa ed eccitata in attesa della telefonata che giunse puntale, dopo aver scambiato due parole con mio marito, Marco chiese di poter parlare con me, dopo aver preso in mano il cel. ho iniziai a parlare, aveva una voce molto calda, parlammo un po in generale e dopo aver rotto il ghiaccio inizio a farmi i complimenti sulle mie tette e sul mio culo, dicendomi che sarebbe stato carino poterle vedere live...in quel momento ero molto eccitata la situazione mi piaceva da matti, mio marito mi guardava eccitato ed estasiato da come facevo la troia al cellulare con Marco. La telefonata prosegui con le richieste da parte di Marco su cosa mi sarebbe piaciuto fare....sul dove e sul come...ero bagnata da paura...a questo punto Marco mi chiese quando ci si sarebbe potuti vedere per un aperitivo. con il nostro amico Marco che il sabato ci si sarebbe visti per un aperitivo...ovviamente durante tutta la settimana facendo l'amore con mio marito fantasticammo su cosa sarebbe potuto succedere, anche se con Claudio (mio marito) ero stata categorica solo un aperitivo conoscitivo. Giunto sabato in mattinata scendemmo a far compre e Claudio mi regalò una gonna con uno spacco incredibile giusto per la serata mi diceva, inoltre mi fece una sorpresa facendomi trovare sul letto un completino nero di pizzo con calze con la riga dietro... Volli accontentarlo indossando tutto quello che avevamo comprato e quello ricevuto in regalo completando il tutto con una camicetta bianca senza indossare il reggiseno ed un bel paio di scarpe con un bel tacco. Finalmente giunse l'ora di recarci all'incontro eravamo un po nervosi, ma durante il percorso parlammo ridendo un po del fatto che sembravamo due fidanzatini al primo incontro...Claudio ogni tanto mi toccava le gambe aprendo la gonna attraverso lo spacco che faceva intravedere le calze autoreggenti facendomi eccitare. Giunti al locale che avevamo scelto entrammo e ci sedemmo in una zona abbastanza appartata e tranquilla in attesa di Marco, che giunse immediatamente dopo che ci eravamo seduti. Come avevo notato marco si presentava molto bene, vestito con un bel completo pantaloni e camicia, abbastanza alto. Ci riconobbe subito e venne a sedersi mettendosi accanto a Claudio che sedeva nel mezzo. Mi fece ancora i complimenti dicendomi che le foto non mi rendevano giustizia, mi fece arrossire perche disse che le tette erano molto più grandi rispetto alle foto. Arrivò il cameriere e prese le ordinazioni mi ero ripromessa di non bere nulla di alcolico, ma Marco ordinò per tutti un aperitivo alcolico, aggiungendo una volta che il cameriere si fu allontanato che ci avrebbe aiutato a rilassarci, fu così. Marco era molto simpatico, con una bella parlantina la serata proseguiva davvero bene. Ad un certo punto Claudio si alzo per andare in bagno, avevo capito che lo aveva fatto di proposito per vedere se Marco si fosse avvicinato a me. Al ritorno infatti Marco mentre Claudio arrivava chiese se poteva mettersi nel centro avvicinandosi a me, Claudio ovviamente disse di si. A questo punto all'interno le luci erano molto soffuse, Marco approfitto per tirare fuori un portafoto. Ci disse che era stato un week end con una coppia amica, ci mostrò le foto dove lui era impegnato con la lei. Quelle foto mi fecero eccitare, Marco aveva un bel cazzo, molto lungo. Mi chiese cosa ne pensavo delle foto e se anche a me piaceva succhiare il cazzo io risposi ridendo che ero molto brava.... A questo punto il ghiaccio era davvero rotto, Marco chiese a Claudio se poteva palparmi un po...Claudio gli disse che se voleva farlo non doveva chiedergli il permesso... Marco inizio a carezzarmi le gambe..facendomi fremere mi toccava lentamente e salì fino all'altezza del ricamo delle calze...mi disse che ero una porcellina, che avevo indossato le autoreggenti per farlo eccitare, io gli risposi che non avevo neanche il reggiseno, intanto lui continuava a salire, ed io avevo già la fighetta bagnata. Bhe la situazione era diventata davvero calda... A questo punto chiesi a Marco di fermarsi visto anche il luogo non permetteva di andare oltre. Mi alzai dicendo a Claudio di iniziare a chiedere il conto. Claudio mi disse poi che Marco aveva chiesto se si poteva andare da lui per bere qualche altra cosa e magari continuare, Claudio rispose che sarei stata io a decidere, Appena tornata al tavolo vidi Marco con un rigonfiamento notevole, ci avviammo all'uscita e mio marito mi chiese se volevo continuare la serata da Marco con un po di titubanza e con molta eccitazione dissi di si dicendo che però non ci sarebbe stato scambio. Arrivammo nel parcheggio..A questo punto Marco propose a Claudio di andare con entrambe le auto e mi chiese se volevo andare con lui promettendomi di fare il buono. Io rimasi un po sconcertata dalla proposta in fin dei conti era la prima volta che ci vedevamo. Accettai mi intrigava molto l'idea... Ci mettemmo in marcia, Marco parlava del suo lavoro e della sua vita come un amico, un collega normale, ed io mi tranquillizzai, inoltre vedevo Claudio nello specchietto laterale. Marco mi chiese come mai ci eravamo proposti per un singolo, ed io gli spiegai che da un po di tempo le nostre fantasie si erano concentrate sulla presenza di un altro lui. La discussione procedeva sulle nostre esperienze e sulle sue, intanto man mano che parlavamo mi eccitavo, iniziai così ad aprire un po la gonna e far intravedere le autoreg. Marco si accorse e mi disse di chiamare Claudio al cel. lo feci gli passai il cel., gli spiegò cosa stava per fare. Gli disse che stava carezzandomi le gambe, salendo su verso lo slip, a questo punto mi ripasso il cel. dicendomi di spiegare io cosa lui stesse facendo. Intanto le sua mano ormai erano giunte allo slip con molta delicatezza lo spostò e arrivò alla mia fichetta ormai davvero bagnata ed iniziò a massaggiarla. Claudio intanto mi tempestava di domande chiedendomi cosa stesse facendo e cosa stavo provando...intanto mugolavo rispondendo a casaccio. Allungai la mano verso la patta di Marco mi accorsi che aveva un cazzo durissimo, inizia a carezzarlo dicendo a Claudio cosa stessi facendo. Continuammo così per un pò, chiesi a Marco se potevo tirarlo fuori ma lui mi rispose che eravamo arrivati a casa sua. Mi ricomposi, parcheggiammo e scendemmo, Claudio si avvicinò dicendomi se la sua troia fosse eccitata risposi di si, toccandogli il cazzo ed accorgendomi che era duro. Entrammo, la casa era molto carina, Marco ci fece accomodare nel sala dove c'era un grosso divano. Ci chiese cosa volevamo bere...tornò con tre aperitivi, ero stordita ed eccitata.. Marco si sedette sulla poltrona accanto al divano mentre io e Claudio eravamo sul divano più grande. Marco ci chiese se volevamo vedere delle foto di lui con le coppie che aveva incontrato, accettammo. Iniziò a far scorrere le foto , dove lo ritraevano con le lei di altre coppie… mi focalizzai su una serie di foto dove la lei era legata. Intanto vedevo che Claudio aveva il cazzo duro per il rigonfiamento dei pantaloni, Marco mi chiedeva se le foto erano di mio gradimento, io risposi che erano davvero belle e le lei in foto gran porche, mi chiese poi di girare le gambe verso lui perché voleva eccitarsi… ed eseguii. La proiezione durò per una decina di minuti, intanto avevo aperto le gambe per bene e mi stavo toccando la fighetta bagnata e intanto toccavo Claudio che aveva un cazzo durissimo, Marco ci guardava e si carezzava i pantaloni. Claudio mi chiese di andare vicino Marco, ed io mi alzai lentamente e mi sedetti accanto a Marco, che contento disse finalmente "mi sentivo solo"… la proiezione continuava, ora Marco mi carezzava le gambe ed io avevo allungato le mani sulla patta, il suo cazzo mi sembrava enorme e durissimo. Non resistevo più avevo voglia di vedere e sentire il cazzo di Marco, sbottonai delicatamente i bottoni del pantaloni e finalmente feci uscire il cazzo…che era davvero enorme e doppio di circonferenza proprio come li preferisco. Iniziai a stringerlo e Marco mi chiese se gradivo e se avevo voglia di succhiarlo risposi che non vedevo l’ora. Mi avventai su quel cazzone enorme, mentre Claudio iniziava a fotografarmi, ero davvero eccitata. Il cazzo di Marco non finiva mai ed io facevo fatica a prenderlo tutto, intanto Marco giocava con la mia fica che colava alla grande. Sentivo Claudio che scattava foto come un pazzo ma io ero presa da quel cazzone, Marco sospirava dicendomi che ero una gran pompinara e che ero davvero brava come dicevo, intanto sentivo le sue dita che mi entravano nella fica che mi batteva per la voglia. Lo succhiai per un bel po, mi stacco dicendomi che ora voleva succhiarmi un po le tettone e la fica…non vedevo l’ora. Inizio a palparmi le tette dove sono molto sensibile, leccandole succhiandole e scendendo poi verso la fica, Claudio intanto si era avvicinato dandomi il cazzo in mano…ero in estasi. Marco mi allargò per bene le gambe e la fica in maniera tale da poter fare entrare per bene la lingua..mi dava della troia ed io mi eccitavo sempre di più..mi leccava alla grande intanto Claudio mi diceva di non avermi mai visto così puttana ed in effetti mi sentivo davvero una gran vacca.. Chiesi di poter succhiare entrambi i cazzi e fui accontentata, si alzarono ed io ero in ginocchio fra loro due inizia a spompinarli per bene fino ad avvicinarli entrambi alla bocca e cercando di farli entrare entrambi. Il cazzo di Marco cera davvero enorme…chiesi anche loro di sbattermi i cazzi sulle tette cosa che mi fa impazzire…mi sentivo una vera troia con due cazzi ai miei ordini. A questo punto volevo essere riempita di sborra le tette inizia a segarli entrambi…Claudio arrivò per prima inondandomi le tette…Marco mi chiese di spompinarlo ancora, eseguii la cosa con molta voglia…Marco inizio a scoparmi la bocca, sentivo il suo cazzo che si ingrossava pronto anche lui per godere, mi presi le tette in mano unendole e Marco mi riempi di schizzi caldi di sborra che colava sulle tette fu fantastico. Marco gentilmente mi indico il bagno dove feci la doccia li ritrovai sul divano che vedevano le foto. Marco mi chiese come mi ero trovata risposi che ci sarebbe stato un seguito in un prossimo incontro. Ma questo lo racconterò in un altro racconto. Kiss
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14 years ago
cpleicalda,
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LA MORA & LA BIONDA
Premesso che il mio amico e collega Carlo quando vede una donna non capisce più niente…oddio, a volte basta solo che ci pensi per cadere in uno stato confusionale preoccupante…insomma un mattino arrivo in ufficio e lo trovo con un sorrisino da satiro e l’occhio “spermatozoico” che mi dice: “Tieniti libero stasera: ho organizzato una mega-scopata con due pezzi di figa da cinema!” Lo guardo perplesso e lui, eccitato al solo pensiero, continua: “Ho contattato due manze che avevano messo un annuncio sul sito XXX…già fissato l’appuntamento, ci si vede direttamente in motel, mi sembrano chiare le intenzioni di queste due signore!!!” e sogghigna. Quando fa così mi mette quasi paura. Cerco di farlo ragionare: stasera ho promesso a mia moglie di portarla al ristorante, cosa le racconto? Non vuole sentire ragione: ormai ha in mente solo le due tipe….
“Almeno sai come sono e se sono davvero donne…insomma potrebbe trattarsi di uno scherzo!” obietto io. “Tranquillo, ho già parlato con una al telefono per gli accordi: ha una voce che ti fa venire solo a sentirla! Mi ha mandato poco fa una mail con la foto sua e della sua amica: due pezzi di gnocca assurdi! Dai, fidati di me…” Ecco, è proprio questo il punto: conoscendo Carlo, non mi fido per niente! Comunque do un’occhiata al computer dove ci sono le foto delle signore…
In effetti lo spettacolo è invitante: una è mora e l’altra bionda, ovviamente non si vedono i volti, ma traspaiono due fisici mozzafiato! Che stavolta Carlo ci abbia azzeccato???
“Hanno posto un’unica condizione” Ah, ecco mi pareva: chiederanno qualche regalino per il rendez-vous, saranno due mercenarie e lui c’è cascato come un pollo… “Prenotano due camere separate ma comunicanti e vogliono iniziare in coppie singole, poi si vedrà… Tu ti pigli la mora o la bionda???” Ok, lo ammetto, ormai anch’io sono tutto preso dalla logica contorta del mio amico e cedo a questa follia: “Beh, mia moglie è castana, quasi quasi preferirei la bionda, giusto per cambiare…” “Bravo Luca, avevo pensato la stessa cosa: mia moglie è bionda, dunque preferirei la mora!” e se la ghigna a più non posso….
Arriviamo al Motel XYZ in perfetto orario, alle 22, Carlo sosta davanti alla portineria ed entra a chiedere… esce dopo poco tutto trionfante: “Cazzo Luca, queste fanno sul serio: ci hanno lasciato indicazioni precise, stanze comunicanti…la 302 con la mora e la 303 con la bionda!” Accidenti, sta a vedere che abbiamo trovato due agenti della CIA… Vabbè, andiamo verso la nostra seratona…. Carlo entra con l’auto nel posto della 302, usciamo dalla vettura, mi strizza l’occhio e, menando le mani in alto, con un gesto tipico di vittoria, mi incita: “E vaaaiiiii…!!!!”
Mi trovo davanti alla porta della 303 non senza un certo imbarazzo… Certo, l’eccitazione è tanta e già mi stanno stretti i pantaloni, però sono ancora un po’ dubbioso…è tutto talmente facile e bello!!! Busso leggermente alla porta, sento rumore di tacchi e poi il clic della serratura…entro…è la prima volta che vivo l’esperienza di un incontro al buio….
Mi trovo in mezzo a luci soffuse nelle tonalità del rosa, grandi specchi alle pareti, sottofondo di musica soft e…appare lei: incredibilmente bionda, capelli lunghi fino in vita, completino di pizzo nero da stordimento, autoreggenti a rete in tinta e sandali con plateau e zeppa arrapanti come pochi, il tutto sorretto da gambe affusolate e lunghe che mi mozzano il respiro in gola. Beh, piatto ricco, mi ci ficco…
Inizio a toccarle il seno prosperoso, dapprima dolcemente poi, vista la sua reazione di immediato turgore, con più veemenza. In un attimo mi sbottona i jeans e me lo prende in mano…grosso, gonfio, duro come il marmo. Allora anche la mia mano si insinua fra le sue cosce: il pizzo è già tutto bagnato, lo scosto e infilo due dita nella sua figa grondante per la voglia. Scivolano dentro in un attimo, allora provo con tre e la sento mugolare… Che inizio, ragazzi!!!
Scivoliamo sul letto e lei si gira offrendomi un culo da spettacolo! Si piega invitandomi in maniera inequivocabile: glielo sbatto dentro e la sento quasi urlare dal piacere… Continuo a sodomizzarla mentre con una mano le strizzo i capezzoli sempre più rigidi e con l’altra le struscio il clitoride tanto da farla ansimare dal piacere profondo…. Trema tutta, mi accorgo che sta avendo un orgasmo di intensità violenta, urla, si eccita ancora di più e mi incita: “Non fermarti, ti prego, voglio venire ancora due, tre, cento volte”…A questo punto, dopo mezzora di resistenza, vengo io…inondando di liquido caldo il suo meraviglioso sedere ed emettendo a mia volta sospiri di gran soddisfazione….
“Fammela leccare” mi dice, allora io con la mano raccolgo la sborra e le avvicino la mano alla bocca. Me la ripulisce in un attimo, con un’avidità che …è un invito a ripetere la cosa finchè ce n’è! Golosona…!!! Mi stendo un attimo e lei si avventa sul mio pene, prendendoselo in bocca e iniziando un movimento circolare di lingua che me lo fa immediatamente indurire… Cazzo, che donna… Si insinua in ogni angolo, passa la lingua sul filetto talmente bene che…devo trattenermi per non venire ancora! Per sfuggire a quel piacere così intenso, l’attiro a me e glielo metto dentro alla vagina dilatata e grondante come una fontanella…. Si mette a cavalcioni e si muove su e giù sul mio pene sempre più grosso, miagola come una gatta in calore, si siede bene per sentirlo dentro tutto e….cazzo, sto quasi per venire di nuovo!!! Cerco di fermarmi per evitare…ma non c’è verso: ormai cavalca verso verdi praterie a briglia sciolta ed io….sussultando e tremando a scatti per la goduria pazzesca, non posso far altro che…annegare la sua figa in una pozzanghera di sborra!!! Lei lecca subito tutto e me lo riprende in bocca….cazzo, ce la farò??? Sì, mi si gonfia ancora….e tre!!!
Quando l’assatanata signora si ferma esanime stendendosi accanto a me, l’orologio digitale sul comodino segna le 3….che tirata pazzesca!!! Non riesco a contare gli orgasmi! A proposito, ma nella stanza di fianco che succede? La porta comunicante non si è mai aperta, almeno credo…me ne sarei accorto in qualche modo…. Mi alzo per andare in bagno e porgo l’orecchio ai vicini: tutto tace! Beh, avranno finito anche loro….se la mora è all’altezza della bionda, il buon Carlo deve avere passato una serata da mille e una notte…
“Mi lavo e mi vesto, ma tu resta così: non è ancora finita…adesso arriva il bello!”. La bionda si riveste di tutto punto: indossa camicetta e jeans…sembra molto lontana dalla sexy-lady che mi ha strapazzato fino ad ora… Magari fa parte della sorpresa: scommetto che adesso si apre quella porta e inizia a giocare alla ragazza perbene con la sua amichetta mora e ricomincia tutto in quattro….
Mi sto godendo quel pensiero quando, in effetti, si apre la porta comunicante ed entra per primo Carlo, stravolto e satollo di sesso, con aria trionfante…sto per dirgli qualcosa di grandioso ma…mi si strozzano le parole in gola quando entra la mora. Il ghigno sulla faccia di Carlo si gela e….atterriti dallo stupore, pronunciamo insieme, in stereofonia, la stessa identica frase disperata: “Ma quella è mia moglie!!!” guardando ognuno la donna dell’altro….Cazzo, mi sono scopato sua moglie tutta la notte ma, quel che è peggio, è che lui si è scopata la mia…!!!!!!!!!!!
“Beh, che c’è di strano? Volevate la serata trasgressiva con due sconosciute? L’avete avuta…non siete soddisfatti???” In effetti il ragionamento della mora, cioè della mia consorte, non fa una grinza…. Sì, ma la figura degli allocchi l’abbiamo fatta noi….
“Dai su, ragazzi, un piccolo giochetto… Sono anni che lavorate nello stesso ufficio, ma nessuno conosceva la moglie dell’altro e così ne abbiamo approfittato per divertirci un po’…in fin dei conti, noi o altre due, che differenza fa???” Anche questo ragionamento della bionda fila liscio…… Sì, ma la differenza la fa…eccome!!!
Accidenti a Carlo e alle sue idee del menga….. andavamo per suonare e siamo stati suonati!!! Ah, le donne, le donne….
P.S. Nessuno dei due ha mai avuto il coraggio di chiedere all'altro come era andata....
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14 years ago
AdamDTS,
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La "femme fatale"
Ciao a tutti, sono Alessandro e ho quarant’anni, conosco la vita: ne ho viste di tutti i colori e, modestamente, le donne non mi sono mai mancate. Qualche settimana fa ho scoperto questo sito: dapprima ho dato un’occhiata come visitatore esterno e poi, insieme con mia moglie, ho deciso di iscrivermi. Abbiamo pensato che fosse il posto giusto per guardare, passare in rassegna le varie coppie e cercare di conoscere qualche persona interessante. Devo dire che la cosa funziona: l’offerta è molto vasta, te ne stai nel tuo angolino, se vuoi contatti, se non vuoi ti limiti a dire “no” e amici come prima…
E’ proprio sfogliando i vari profili che ci siamo imbattuti in V. Non puoi non notarla: capelli lunghi e biondi, foto eleganti e non volgari, ma che lasciano trasparire una sensualità pazzesca! Anche Ilde, mia moglie, che non è una vera bisex, ma non disdegna il fascino femminile, la nota e mi spinge a contattarla, beh… a contattare la coppia, visto che V. si presenta qui col suo compagno, anche lui niente male…ma io non sono bisex, dunque punto alla "femme", mentre mia moglie fa un pensierino pure su di lui…
Capiamo al volo che non si tratta di una di quelle coppie che “abbordi” facilmente, per cui ci presentiamo con molto tatto, delicatamente, giusto per tastare il carattere di quella meravigliosa creatura. S’intuisce la stoffa della donna di classe: sta sulle sue, sfoggia una scrittura dotta, ragionamenti intelligenti, battute argute, ma è anche molto gentile e affabile. Bene, il primo passo è fatto… Chiuso il collegamento, andiamo a letto con quelle immagini ancora negli occhi. “Sai Ale? – mi dice languidamente mia moglie mentre si spoglia – mi piacerebbe anche solo sfiorarle quelle tette così candide e floride!” e intanto si accarezza le sue, che sono molto belle, ma un po’ più piccole di quelle di V. e di forma meno tonda.
Difficile dire se mi sta eccitando il gesto di Ilde o il pensiero di lei con l’altra donna o addirittura il solo pensiero dell’altra donna…fatto sta che me lo ritrovo duro e impaziente...
Chiaramente non è la prima volta che ci confidiamo le nostre fantasie, abbiamo anche avuto qualche esperienza con altre coppie, però è sicuramente la prima volta che entrambi abbiamo come oggetto del desiderio la medesima donna… Continuo a parlarle di come sarebbe se ci fosse V. lì adesso con noi e lei inizia a strusciarsi contro di me, a baciarmi il petto e a roteare la lingua intorno ai capezzoli quasi fossero quelli di lei. Ricambio con slancio e succhio il suo seno, mordicchiandolo come so che le fa piacere. Perdere la testa è un attimo: apre le gambe umide ed io entro in lei, possedendola con un impeto e una resistenza che, forse, da qualche tempo non mi riconoscevo più… In realtà, lo confesso, sognavo che ci fosse V. al posto di mia moglie, ma mi tengo il segreto, non vorrei ferirla. Invece è proprio Ilde a stupirmi col suo commento: “Di’ la verità: ti piacerebbe che al mio posto ci fosse la bionda!” Beh, come negare??? Segue un altro amplesso, ancora più intenso, ancora più dedicato a lei…
La coppia con cui siamo in contatto è ancora in ferie, dovremmo aspettare per conoscerla, sempre a patto di riuscire a vincere la riluttanza di lei che preferirebbe continuare a scriverci ancora per un po’ prima di incontrarci. Ma Ilde è risoluta: “Scrivile che andremo a fare una gita dove stanno in vacanza, così solo per conoscerci da vicino e cenare insieme” e intanto continua a guardare quelle foto sul sito… Stavolta temo proprio che V. mi risponda con un “vaffa”, invece mi dice che, se proprio non vogliamo aspettare metà settembre, possiamo raggiungerli domenica a RCT, un ridente paesino sui monti di una regione vicina e ci indica cortesemente il percorso da seguire.
E’ solo venerdì, ma sia Ilde che io non stiamo più nella pelle e, nella frenetica attesa, consumiamo un amplesso dopo l’altro, come se l’immagine di V. fosse un’irresistibile afrodisiaco per entrambi. Intanto io studio bene la strada e mia moglie fa passare in rassegna più volte tutto il guardaroba per decidere cosa mettersi e presentarsi nel modo giusto. Alla fine opta per un semplice abitino blu di seta con uno spacco che fa risaltare le sue splendide gambe e sceglie un paio di sandaletti bianchi col tacco alto, impreziositi da pietre e strass, abbinati ad una pochette uguale. Io mi vesto in jeans e camicia con qualche piccolo particolare ricercato e griffato.
Siamo ansiosi di vederla e questa frenesia, mista ad uno stato di eccitazione, ci accompagna per tutto il viaggio. Più l’auto macina chilometri e più si accresce la curiosità: come sarà vestita, pettinata, alta, bassa, snob, alla mano…insomma tutto ed il contrario di tutto. Finalmente giungiamo davanti al loro cottage e fuori ci aspetta F. che ci saluta con grande cordialità e ci accompagna attraverso il piccolo giardino: è indubbiamente un bel pezzo d’uomo, alto e in perfetta forma, capelli neri di media lunghezza e profondi occhi blu scuro….Ilde lo contempla compiaciuta, mentre lui nello sguardo ha solo gentilezza ed un leggero imbarazzo. Insomma entriamo nella vasta sala a giorno con tanto di camino e mobili rustici in legno chiaro…
Tutte le nostre domande di poco fa si dileguano in un lampo: V. ci viene incontro con un sorriso disarmante, i lunghi capelli sciolti sulle spalle, un paio di pantaloni neri morbidi ed una maglietta senza maniche in tinta, leggermente scollata, meravigliosa nella sua austera semplicità!!! Le foto non le rendono giustizia perché nascondono un viso da bambolina, con nasino all’insù e zigomi pronunciati, lucenti occhi grigi sapientemente valorizzati dal trucco e una bocca carnosa da far venire pensieri sconci solo a guardarla…. Che classe, ragazzi, che donna!!!
Anche Ilde rimane abbagliata e capisco che si senta quasi a disagio nel suo vestitino sexy, mentre la sensualità di V. prorompe e la prevarica pur con abiti quasi monacali…. Ci sono donne che possono presentarsi anche nude e tu te le scopi e dopo cinque minuti le hai dimenticate, mentre ce n’è un’esigua minoranza che, più sono vestite, e più ti seducono, magari anche solo con la luce di uno sguardo o l’abbozzo di un sorriso… V. è una che ti fa innamorare solo a vederla. Punto.
E’ curioso come il preventivato quadrilatero si riduca subito ad un triangolo… Ilde ed io facciamo quasi a gara ad accaparrarci la sua attenzione, a parlare, a metterci in mostra. Lei è cordiale, ma estremamente distaccata, quasi fosse irreale. Ci mostra i suoi dipinti appesi alle pareti: splendidi paesaggi di mari e monti e ci offre un aperitivo con qualche tartina. Si muove con un’armonia mai vista, infondendo grazia anche ai gesti più banali come porgere un tovagliolo o un bicchiere… Siamo completamente rapiti da questa “femme fatale” tanto lontana dalla volgarità quanto lo è il demonio dall’acquasanta….
Ceniamo in un locale caratteristico e poi balliamo nell’immenso cortile adiacente con tanto di orchestrina di paese e una marea di facce rubiconde e sorridenti che si godono la serata danzante. Sembra di essere tornati indietro nel tempo, alle feste di paese di tanti anni fa, così lontane dalla nostra caotica Torino… In mezzo a quell’allegria e semplicità si dissolvono i pensieri lussuriosi e ci lasciamo andare al ballo e alle risate…
Ci congediamo dai nostri nuovi amici poco più tardi dell’una di notte: un cordiale saluto e nessuna allusione ad un eventuale seguito…. Certo, ci sarà una prossima volta…e V. scompare nel buio della notte mentre ancora ci fa cenno con la mano quando noi ci stiamo già allontanando in macchina….
A quel punto i nostri istinti repressi, o meglio, bloccati dall’ammirazione per quella deliziosa “femme fatale”, si sciolgono tutto d’un tratto. Accosto la macchina nella prima stradina sterrata che porta a qualche boschetto e, dopo essere usciti quasi di corsa, ci ritroviamo uno nelle braccia dell’altra. I baci si fanno sempre più infuocati, le labbra si cercano con voluttà, le mani frugano, i bottoni si aprono, i vestiti volano sull’erba fresca e anche noi ci adagiamo su quel morbido tappeto verde mentre le nostre mani frugano rapaci nelle parti più intime. Le cosce di Ilde sono completamente bagnate, la sua vagina non attende altro che le mie dita frenetiche. La masturbo un po’ e lei fa altrettanto con me, poi invertiamo i nostri corpi e cerchiamo di sfamare le nostre bocche vogliose. Io affondo la mia lingua dentro il suo sesso, lei rigira la sua intorno al mio pene gonfio fino ad ingoiarlo tutto e a muoversi con frenesia su e giù…di lì a poco la inondo di sperma contraendomi in un orgasmo di un’intensità raramente provata. “Stavi pensando a lei?” mi chiede Ilde in un soffio. “No, amore, sto pensando solo a te!” E’ la verità: la bellezza e la grazia di V. ci avevano come paralizzati e non eravamo riusciti nemmeno ad accennare all’ipotesi di giocare insieme. Adesso eravamo tornati a liberarci dei nostri freni e a dare libero sfogo alla nostra reciproca passione. In quel prato avevamo ritrovato noi stessi, indipendentemente dall’altra coppia. Abbraccio mia moglie ancora più forte, mentre la voglia torna a manifestarsi con prepotenza. Lei si adagia sull’erba umida di rugiada ed io la penetro godendo dei suoi sospiri…. Alle prime luci dell’alba siamo ancora lì, sporchi d’erba, di terra e dei nostri umori mescolati in un unico, infinito piacere….
Non so se avremo mai l’occasione di spingerci oltre con quella coppia: Il fascino emanato da quella donna al tempo stesso ci attrae e ci allontana, lei è pura essenza, noi siamo materia e come tale abbiamo i nostri istinti sessuali….Forse nascerà una bella amicizia, ci saranno altre cene, altre danze, ma la cosa importante ora è che io e mia moglie ci amiamo come pazzi, abbiamo fuso insieme le nostre fantasie, abbiamo ritrovato un’intimità talmente intensa da lasciarci ogni volta senza fiato…. Che sia merito della “femme fatale”? Forse il nostro comune oggetto del desiderio, con la consapevolezza dell’impossibilità di ottenerlo, ci ha spinto ad allearci piuttosto che a competere, forse è merito di quella fantasia condivisa….ma la realtà, si sa, supera sempre la fantasia…..
P.S. Spero (ma nutro qualche dubbio) di avere sufficientemente protetto l’anonimato dei nostri amici, in ogni caso non me ne vogliano, ne ho parlato bene e con discrezione…in fin dei conti loro sono stati solo l’alibi per raccontare un’esperienza intimamente profonda mia e di mia moglie vissuta grazie all’iscrizione a SC.
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14 years ago
AdamDTS,
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Luca e Sandra 3 parte :Il principio secondo...Matteo
Prima di parlare di Dario e descrivere che tipo di persona era bisogna tornare ai fatti dell' anno prima,agli eventi che piu' o meno si conclusero con la serata in cui per la prima volta assistii nel vedere la mia Sandra che "rubava" sesso in macchina con Matteo in mia presenzaCome gia' raccontato,Matteo aveva sempre sognato di poter toccare il seno di Sandra,lui ci scherzava e allo stesso tempo ci provava sempre;per me lui era come un fratello ma a un certo punto l'idea inizio' a materializzarsi nella mia mente e cominciavo a credere che il dederio di Matteo fosse possibile e che prima o poi una cosa del genere poteva succedere,in verita' quest'idea cominciava a piacere a me,quest'idea era anche un mio desiderio infatti se c'e' n'era l'occasione, entro certi limiti ,cercavo di creare situazioni piccanti.Sapevo benissimo che Sandra si eccitava all'idea di farsi toccare,lei era stata sempre molto disinibita,molto piu' di me anche perche' lei era' cresciuta in un contesto familiare molto diverso dal mio ed era abituata anche a girare quasi nuda in casa della sua famiglia.Certo che pero' prima che un sogno erotico proibito diventase realta' mi ero rendevo conto sempre piu' che di tempo ne doveva passare .Un paio di sere prima della serata di Trapani eravamo andati tutti insieme a festeggiare un compleanno "storico" della nostra amica che compiva 30anni;eravamo la solita gente e la serata era bollente,un caldo asfissiante e per di piu' le festa era abbastanza noiosa,non vedevamo quasi l'ora che finisse.Cosi intorno a mezzanotte io con una scusa dissi che me ne andavo a casa ma contemporaneamente Matteo si propose di darmi un passaggio con la sua auto tanto andava via anche lui,salutammo tutti e salimmo in macchina ,io cercai di salire avanti ma come al solito Sandra si mise a correre e mi precedette conquistando il posto davanti ,era una stupidaggine che facevamo quasi sempre cosi,per gioco .Eravamo in macchina e senza dircelo sentivamo nell'aria che tutti quanti non vedevamo l'ora di andarcene da quella festa e liberarci per andare a fare qualche follia; Matteo propose mentre guidava:"ma se andassimo al mare?con questo caldo un bel bagno ci sta!!"Perche' no" risposi io, e ,rivolgendomi a Sandra le chiesi:"per te va bene o vuoi andare a dormire?"Sandra rispose che non aveva il costume e' che bisognava passare da casa a prenderlo.Seeeeeeee...come no .rispondemmo all'unisono io e Matteo ,"ma quale costume,si fa il bagno nudi!"Vabeh!" Disse lei ,terro' gli slip.Dopo circa 10 minuti arrivammo in spiaggia,scegliemmo un posto dove era un po illuminato e incominciammo a spogliarci.Matteo tiro' subito giu' i pantaloni mentre Sandra che era con gonna e top si tolse prima il sopra.Matteo si giro' e si tolse gli slip ,completamente nudo si avvio verso il mare,io e Sandra rimanemmo soli e lei a quel punto mi chiese se si poteva togliere gli slip piu' che altro perche' sarebbero poi rimasti bagnati tutto il tempo.
Io le risposi di no,e che secondo me si sarebbero asciugati in poschi minuti con quel caldo.Non so perche' risposi cosi',forse esitavo uncora a condivedere la nudita' completa della mia donna ,al contrario io mi spogliai del tutto ,Sandra era in topless e in 5 secondi via in acqua,raggiungemmo Matteo che ci raccontava, mentre gli si andava incontro ,la sua sensazione di benessere e di piacevole fresco in acqua.In effetti era veramente bello,una sensazione di liberta mista a sentimenti veri che io provavo per le persone presenti e che sentivo contraccanbiare.
Eravamo tutti sotto l'acqua,solo le nostre teste erano al di fuori,poi a un certo punto io iniziai a giocare facendo schizzare l'acqua,loro mi imitarono saltando qua e la avvicinandoci tutti e tre intravedemmo i nostri corpi nudi nella penombra.
La situazione in tre e' molto diversa da quella in quattro con le 2 coppie,in tre non ci si puo' isolare perche non puoi escludere nessuno,in tre la complicita' e' totale ed e' vissuta sempre in tre, io in particolare in quello situazione devo "condividere" totalmente la mia donna.In quel momento ho capito che io ero ad un bivio e tutto dipendeva da me,solo io potevo permettere o negare che succedessero determinati eventi,non volevo pentirmi di cose che avrei potuto o non potuto fare quindi dovevo scegliere bene .Lasciai fare al mio istinto come avevo sempre fatto per tutte le cose nella mia vita,il mio istinto mi diceva di lasciarmi andare e di assecondare gli eventi senza interporsi anche perche sentivo totale fiducia sia in Sandra che in Matteo,sentivo che non sarebbe successo in ogni caso nulla di male o nulla di cui pentirsi.Mentre pensavo queste cose ci stavamo avviando fuori dall'acqua,avevamo un po di freddo ,soprattutto Sandra che era qualche passo dietro di noi.Presi gli asciugamani ci asciugammo ma stavolta il Matteo burlone con uno scatto mi prese l'asciugamano portandoselo via e facendomi restare nudo,io non me l'aspettavo ,il mio pisello mi era venuto su perche' ero stato ,molto vicino a Sandra nuda e infatti ,con fatica ,me lo coprivo mentre correvo per inseguire Matteo per riprenderemi l'asciugamo,Sandra si gustava la scena e prese la macchina fotografica,fece qualche scatto mentre ci si rotolava sulla sabbia.Matteo propose di immortalare la serata con un autoscatto, tutti e tre nudi,nenache il tempo di dirlo che Sandra butta via il suo asciugamano posizionando la fotocamera a un paio di metri e senza stavolta chiedermi il permesso si tolse anche gli slip rimanendo completamente nuda in piedi davanti a noi due.Io pensai "urckkkkk"""cercai di non sembrare imbarazzatto o infastidito e stetti attento a non farmi prendere dalla gelosia tipo ordinando a Sandra di coprirsi subito,sapevo che un'esperienza come questa forse non ci sarebbe piu' capitata.Loro due erano gia' vicini in posa ,io schiacciai il pulsante della fotocamera quindi parti' il conto alla rovescia e con un balzo mi uni a loro che intanto si coprivano le parti intime con le mani.Anch'io con una mano mi coprivo ma con l'altra ,andai dietro il sedere di Sandra ,cercando di "rubare" un po di sesso carcando con le dita le sue parti intime;cosi facendo facevo capire a Sandra che al gioco io ci stavo e lei rispose a suo modo sollevando e offrendomi il fondoschiena il che voleva dire"figurati io!".Credo che Matteo non si accorse di nulla.Il mio membro era duro,non era piu' possibile contenrlo con una mano e quando rivedemmo le foto sul display della fotocamera Matteo escalmo:"sei il solito Luca -sexionman"cosi mi chiamava quando mi beccava spesso in atteggiamenti piu' o meno espliciti con Sandra.Purtroppo pero' sentimmo delle voci avvicinarsi ,un gruppo di persone erano venuti a fare una passeggiata quindi ci rivestimmo in fretta e tornammo in macchina.Ci era venuta una gran fame allora prima di tornare a casa andammo in una paninoteca e mangiare qualcosa dopdiche ci rimettemmo in macchina per tornare a casa.Forse si erano fatte le 2 e mezza e' avevamo circa 20 minuti di strada , in auto eravamo ancora molto svegli ma rilassati.Sandra aveva ancora conquistato il posto anteriore sicche io mi misi comodo dietro.A un certo punto Sandra disse "scusate io mi metto comoda ,queste me li tolgo perche sono ancora bagnati"........infatti si sfilo' gli slip da sotto la gonna,che mi lancio' dietro, e si accomodo con i piedi sopra il cruscotto alzando le gambe .Cosi facendo la gonna scivolo' verso di se' scoprendo le gambe quasi finoal limite della sua patatina,forse Matteo dalla sua posizione riusciva a vederla.Sandra di statura e' minuta,ha una 3 abbondante di seno e' un bel sedere,nelle sue forme e' molto proporzionata avendo anche un vitino stretto ,in quella posizione era una vera bomba sexy; dai lati del top che indossava,il seno fuoriusciva i davanti i lacci lo tenevano legato.Io non resistetti e da dietro ,con le mani,entrai nei lati del top fino a toccarle i capezzoli per poi prendere a piene mani le sue tette.Matteo balbettava"eh no!!Luca sei il solito!!!non vale!si pero'!.....e' io che faccio?voglio fare quello che fai tu!!""Certo" risposi io scherzando con ironia ,"in un altra vita pero"...invece lui le mise la mano sulla gamba ,vicino al ginocchio di Sandra,lei subito sottileneo con voce allarmata'"anche lui mi tocca ,guarda".Io risposi"allora ti tocco anch'io" e con l'altra mano andai sull'altra gamba mentre lui si avvicinava pericolosamente alle parti piu' basse di lei,poi tornava indietro e delicatamente rifaceva lo stesso movimento.Uhauuu,esclamo Sandra ,"che piacere essere solleticata" da 2 uomini!!Eh gia' ,pensai io mentre vedevo Matteo con la mano all'interno della coscia che si era soffermato molto vicino alla sua patatina e credo che li abbia sentito quanto probabilmente era bagnata.Ma stavamo per arrivare a casa e Sandra si doveva ricomporre.Lei disse che era un peccato che fossimo arrivati mentre io che mi ero spinto oltre in quella situazione pensai che era meglio finirla li.Matteo molto galantemente mi disse che era meglio per lui andare dormire perche' la mattina dopo si sarebbe dovuto alzarsi presto quindi ci salutammo e tutti a casa.Appena entrati io baciai Sandra e le dissi che era prorpio una piccola sgualdrina che mi faceva impazzire,lei disse piu o meno cosi' "Perche' non mi avete scopata li,in macchina,adesso sono fradicia bagnata ,gia' mi immaginavo uno davanti che mi faceva e l'altro da dietro e poi gli avrei preso il suo in bocca mentre tu avresti continuato a scoparmi."Io non potevo piu' sentire altro,le tappai la bocca ,la misi faccia al muro e me la scopai fino a farla urlare.Quella sera fu solo sesso ,non c'erano sentimenti o romanticismo, credo ,ma fu esaltante.Due sere dopo ,mentre tornavamo da un sagra di un paese ,Matteo in qualche modo si fece Sandra in macchina mentre guidavo io,anche per poco ma se la scopo' dietro il mio sedile e lo fece perche sapeva che dopo questa serata avrebbe potuto farlo e perche aveva capito che saremmo stati al gioco,ma questa storia la conoscete gia.
Durante l'anno continuammo ad uscire come al solito con gli amici e con Matteo ma non successe mai piu' niente.Poi ci venne quindi l'idea di farci fotografare da qualcuno e Dario sembrava la persona giusta,si perche' soprattutto umanamente io lo sentivo molto vicino e a anche Sandra gli era molto simpatico.Quindi mi feci "coraggio" e trovai un modo singolare per proporgli di farci da fotografo.....nel prossimo racconto...Queste poche storie che io e Luca vi racconteremo sono realmente accadute
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11 years ago
AdamDTS,
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Un sogno che diventa realtà
Lo scorso lunedì è stato a casa nostra un ex collaboratore di Luca che ora non abita più qui nella nostra città, è arrivato inaspettato alle 20 per parlare di lavoro con Luca.Dopo i 2 minuti spesi per i discorsi di lavoro sulla porta di casa, gli chiesi se potevo offrirgli un caffè. Accettò.Dissi ad Amanda di prepararlo, finché lo preparò intavolammo i soliti discorsi di circostanza. Amanda indossava dei leggins neri sottili ed un maglioncino corto. L'occhio di lui cadeva spesso sul culo di lei, d'altronde come non comprenderlo.Dopo il caffè i due non smettevano più di parlare del solito più o meno.Si intrattenne circa 1 ora, per un caffè.... !!Finalmente se ne andò. Il mattino dopo Amanda mi disse: carino il Sign. Marco, ma sai che stanotte mi son sognato che me la leccava?E ti ha scopata poi ?? no no... Pensa e ripensa alle parole di Amanda la sera, scherzando gli dissi : ma sai che i sogni son desideri ? Può darsi ! rispose ridendo e stringendo le spalle. Lei sa che ora lui abita a 50 km.Un paio di giorni dopo ebbi una pensata: lo invito a cena da noi e a sorpresa realizzo il sogno di Amanda ! E magari quello di lui...Giovedì lo chiamo e con una scusa gli dico di fermarsi a cena a casa nostra quando sarebbe stato in zona.Mi disse che il giorno seguente sarebbe passato vicino a casa nostra nel pomeriggio. Bene, dopo l'ultimo appuntamento vieni a cena da noi !! Lui accetto' subito.Alla sera dissi ad Amanda di preparare una cena romantica per noi due perché avevo un regalo per lei.Al mio ritorno la sera la trovai ben truccata, in miniabito e tacchi. Lei pensava alla solita seratina piccante tra noi due. Gli dissi che preferivo però attendere l'inizio della cena perché attendevo una telefonata importante. Dopo mezz'ora di attesa lui mi chiamò per dirmi che era sotto casa nostra.Mi finsi sorpreso e dissi ad Amanda che scendevo un attimo, tornai sù con Marco senza preavvisarla e dissi ad Amanda di aggiungere un posto in più a cena ! Ma non poteva andarsi a cambiare ora !! Era tremendamente sexy ! Cenammo in tre, lui parlava in continuazione ed i suoi occhi erano solo per il corpo di Amanda ! Un buon vino aiutava. Ad un certo punto senza che Amanda sentisse e facendomi l'occhiolino mi disse: certo che tua moglie è in forma !Ah certo ! Ti piace ? Madonna... Vuoi provare ad assaggiargliela ? Lui diventò paonazzo e poi mi disse: la posso guardare ? Chiediglielo, dissi ! Al ritorno di Amanda gli dissi che a noi sarebbe piaciuto divertirci tutti insieme; magari lui potrebbe assaggiartela !Così raccontammo a lui il sogno fatto qualche giorno prima da lei ! Lui arrossì ancora e poi aggiunsi: ad Amanda piace conoscere bene gli uomini !!Ed è meglio farlo prima del caffè altrimenti dopo non te ne vai più come lunedì scorso !! Dopo poco Amanda si sedette sul tavolo e notando che lui la fissava gli si strusciò addosso e disse: solo che nel sogno ero senza perizoma !! Me lo posso togliere o ti dà fastidio !?Dopo un minuto Marco stava leccando Amanda con le gambe aperte sul tavolo di casa !La leccò a lungo poi io la penetrai, andai quindi in camera a prendere i preservativi e lì Marco capì che era festa vera.La festa si concluse con tre orgasmi di lei e lui che la schizzò sull'abito.
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11 years ago
lucaeamanda,
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Al ristorante
Il tutto inizia un venerdi pomeriggio. telefonata di una coppia con la quale ci eravamo accordati per incontarci la sera. Giunta la telefonata ci aspettavamo subito la disdetta invece no la conferma e ci diamo appuntamento al bar Pinco Palla per poi andare a cena al ristorante. Coppia puntualissima, ci salutiamo, prendiamo l'aperitivo e dopo mezz'ora andiamo al ristorante e decidiamo di andare con una sola macchina la coppia dietro e noi davanti. Durante il tragitto sia noi che loro sembravamo molto impacciati nel parlare di argomenti di sesso per non turbare l'atmosfera che si stava creando. Per fortuna le due meravigliose donne (sempre complici) rompono il ghiaccio. Giungiamo al ristorante ci accomodiamo e un bel cameriere ci viene a prendere la comanda. Bel ragazzo, 1,80 fisico asciutto abbronzato mascella pronunciata capello corto ma non troppo, età sui 28-30 anni. Premessa i maschietti vestiti abbastanza classici mentre noi con vestito da sera ma abbastanza provocante con spacco vertigino sul fianco e un bel deccolletè che lasciava intravedere tutto sotto i vestitini trasparenti. Il cameriere alla vista nostra vista è rimasto inizialmente turbato arrossendo. Premessa che io e la lei eravamo una di fronte all'altra e come per magia ci siamo capite ed abbiamo iniziato a stuzzicare il povero malcapitato cameriere. Abbiamo iniziato ad alzare lo spacco del vestito mostrando l'intera gamba ogni volta che si avvicinava al tavolo lasciando intravedere i perizomi. Nonostante la serata non era del tutto calda, il cameriere iniziò a sudare e da lì io e la mia nuova amica, conosciuta mezz'ora prima, nonostante non ne avessimo parlato eravamo perfettamente in sintonia. Abbiamo proseguito per tutta la serata a stuzzicare il cameriere facendogli veder anche i nostri seni che maliziosamente scoprivamo appena toiccandocelo l'una con l'ltra fino al punto del dolce, quando il cameriere nel servirci ha strusciato il cazzo sul mio braccio facendomi sentire quanto era eccitato. Maliziosamente l'ho guardato negli occhi ringraziandolo per il dolce e complimentandomi con lui, cosa che ha fatto anche la mia amica che non aveva mai alzato lo sguardo sopra la cinta dei pantaloni. I nostri mariti per tutta la durata della cena non hanno fatto altro che gustarsi la nostra maliziosità difendendo il povero cameriere che oltre a lavorare doveva farlo con il cazzo dritto. Terminata la cena siamo risaliti in auto, il ghiaccio oramai era completamente sciolto e abbiamo deciso di andare in motel. Ci siamo incontrati tutti in una stanza e abbiamo fatto del sesso tutti e quattro insieme con i nostri mariti che ci rimproveravano del fatto che avevamo istigato cosi tato il cameriere e io e la mia amica orgogliose di essere cosi troie per esserci rese cosi desiderabili nei confronti di uno sconosciuto. Tra noi è nata una bella complicità e spesso andiamo per ristoranti...ci piace la buona cocina e chissa se ci sono anche i camerieri...
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4
14 years ago
AdamDTS,
32
Last visit: 4 hours ago
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...a noi piace in tre...
..e’ passato un’altro anno,nessuna nuova esperienza ne tanto meno non ci sono ricapitate situazione particolari al di fuori della coppia,io sinceramente non ci penso molto e se non sono coinvolta da qualche idea di Luca sinceramente non mi sforzo neanche affinche ci sia la possibilita’’ che succeda qualcosa.
Luca ogni tanto ci prova,senza dirmelo,ma anche lui ,effettivamente,se non succede per caso(o quasi) poi molla il colpo.Finche il mese scorso ,sempre con la scusa di vedere la partita europea ,non si ripresenta Dario un mercoledi sera.in quel periodo io avevo gia’ iniziato i miei piccoli trattamenti serali,dopo cena,per migliorare gli inestetismi delle mie gambe,oltre a fare un po di ciclette,e di step , poi sul divano,mentre ci guardiamo i nostri serial preferiti,mi massaggio le gambe con delle creme speciali.Chiaramente mi metto mezza nuda,con canottiera e, se fa freddo, maglia pigiama; sotto invece solo col perizoma.“..si pero’ , anche se viene Dario,io li faccio lo stesso i miei trattamenti alle gambe,tanto nuda mi ha visto gia’...” dissi io il pomeriggio per sms a Luca.lui mi rispose che se non mi creavo problemi potevo fare quello che volevo, poi aggiunse che pero’ non c’era la necessita’ di stare nuda per forza…..
Certo non era proprio elegante o sexy spalmarsi una crema in presenza di 2 uomini ma oramai Dario era di “famiglia” ,e poi in effetti non e’ che proprio ero nuda…!
Comunque sia io che Luca,in realta’ avevamo colto l’occasione senza pensarci 2 volte e sotto sotto entrambi sapevamo gia’ che il fine ultimo era quello di stuzzicarci un po;Dario arrivo’ che erano le 20, mangiammo una pizza al volo e alle 21 tutti sul divano a vedere la partita,io feci finta di niente ,feci finta di calare dalle nuvole dicendo “ scusate ma io mi faccio i miei trattamenti se non vi dispiace” ...Dario chiese solo dove doveva sedersi per non dare fastidio ,cosi si sedette all’estremita’ opposta alla mia mentre Luca era al centro vicino a me.
La partita stava per iniziare,io avevo preso il mio kit di “bellezza” e l’avevo sistemato vicino a me,loro due erano seduti comodi e Luca aveva il telecomando,spegnemmo la luce principale,come al solito,e rimase accesa solo un faretto alle nostre spalle meno luminoso ma che consentiva comunque di vederci bene ,solo un po soffusi.
La partita inizio’,loro erano gia’ intenti a commentare,cosi io mi abbassai il mio leggins fino alle ginocchia,poi mi sfilalai solo dalla parte della gamba sinistra,quella che Dario non potea vedere essendo dalla parte opposta,mi spalmai la crema su tutta la coscia ,poi mi voltai su un fianco verso Luca e me la spalmai anche sul gluteo ,rimasi cosi per circa 20 minuti (era quello il tempo necessario per l’assorbimento della crema)quindi ora dovevo trattare l’altra gamba,mi rigirai di fronte al televisore (loro mi vedevano quindi di lato) e mi sfilai anche l’altra gamba fino a sotto il ginocchio ma senza togliere del tutto i miei leggings neri.in quella posizione mi spalmai la crema sulla gamba destra ,e poi mi voltai sulla mia sinistra dando praticamente la visione del culo verso di loro.Beh!,sapeva che sarebbe stato un pochino provocante ma era proprio quello il divertimento!!! con la schiena un po piu’ avanti e il sedere un po sollevato cominciai a spalmarmi proprio sulla chiappa,spostai persino gli slip verso l’interno creando quasi l’effetto perizoma e continuai a massaggiare come se nulla fosse.mi divertivo a vedere le loro facce,Dario faceva finta di niente ma non ci riusciva,buttava l’occhio sempre con la scusa di rivolgersi a Luca,Luca invece sembrava piu’ normale ma so che si stava divertendo un sacco.Continuai a massaggiarmi il sedere con la mano destra ma li feci sembrare piu’ “palpeggiamenti” che altro!Poi suono’ il timer della mia sveglia,era terminato il periodo per la gamba destra quindi fine del trattamento.Fini’ dopo qualche minuto anche il primo tempo,cosi io mi ritirai sul il mio leggings,poi feci un po di scena: salii sul divano in piedi ,mi tirai su i pantaloni girandomi per mostrare il sedere e chiesi sfacciatamente ;”allora il mio culo puo’ competere con quello di Lena o sono ancora lontana? “
Dario mi rassicuro’ subito e mi fece i complimenti mentre Luca scherzando disse che dovevo lavorare ancora un po .
Dario mi chiese quanto tempo dedicavo a fare massaggi alle gambe perche’ mi diceva che stavo proprio bene( certo….ovvio che mi faceva i complimenti)...A quel punto li lasciai e andai in bagno a fare la pipi e poi a turno andarono anche loro ,bevemmo qualcosa ,loro una birra ,io
acqua,poi inizio’ il secondo tempo e io saltai subito in mezzo alle gambe di Luca implorandolo col mio modo di fare un po malizioso ,di farmi rilassare digitando sul collo ,cosi appoggia la mia testa all’indietro su di lui e mi misi comoda ,mi appoggiai anche la copertina sulle gambe e me la tirai un po su.
Dopo 10 minuti Luca era li che giochicchiava con la punta delle sue dita sul mio collo ,ma ero totalmente insoddisfatta o quasi; lo rimproverai dicendogli che non stavo ricevendo il beneficio che mi aspettavo ,in realta’ era un modo per spingerlo a fare qualcosa di piu’ infatti lui subito disse che piu’di cosi non poteva fare poiche’’ gli dava enorme fastidio il contatto delle sue mani sulla stoffa di quel pigiama;”devo togliertelo se vuoi di piu’ “ mi disse.Lo feci io ,mi sfilai il pigiama rimanendo in canottiera,La canottiera era corta sopra l’ombelico,pancia scoperta, con delle spalline sottilissime e molto scollata anche sotto le ascelle ,mi tirai ancora piu’ su la copertina fino alla pancia ,Luca finalmente massaggiava a piene mani dal collo alla schiena fino alle braccia,poi mi fece cadere la bretelline per massaggiare meglio sulle spalle e la canottiera si scosto’ anche davanti al limite dai capezzoli e mostrando tutto il decolte sfacciatamente,tanto che a un certo punto Dario disse “..ma non e’ che vi devo lasciare da soli?”....dopo una ventina di minuti dovetti andare in bagno di nuovo e ne approfittai per farmi guardare da loro due, canottierina semitrasparente cortissima,le tette mi sballonzolavano un po e leggings ,aderentissimo, mi disegnava gambe e sedere ...stetti li davanti a loro un po con la scusa di cercare le ciabatte ,mi guardarono e come! Stavolta senza fare commenti ,al ritorno Luca mi chiese di avvicinargli la bottiglia dell’acqua dal tavolo in cucina ,credo che lo fece per farmi stare in piedi un’altro pochino in modo che mi potessero guardare ,io avviamente ero divertita dal fatto di girare seminuda davanti a loro,mi eccitava moltissimo ,solo al ritorno sul divano Luca fece una battuta del tipo che non si va mica in giro per la casa nudi se ci ci sono ospiti ,Dario disse subito..” si ,si ,,,si deve andare nudi per la casa,,anzi!”
Poi ritornai sul divano e visto che l’atmosfera si era fatta piu’ scherzosa mi lanciai praticamente di traverso sulle loro gambe ,col sedere sopra le ginocchia di Luca e con la schiena sulle gambe di Dario ,”dai..lavorate ,datevi da fare ...non posso mica stare qui senza ricevere nulla in cambio..eh!..dai,gambe e schiena per favore..” Luca si lascio’ andare a qualche commento maschilista su come invece i ruoli di chi dovrebbe comandare in casa si sono invertiti ...ma ci fece solo ridacchiare mentre tutte le mani erano calde e delicate su di me.
Piano piano Luca mi abbasso,il leggings fino a scoprirmi il sedere ,Dario non andava invece oltre ,”passeggiava tra il collo e la colonna vertebrale ,20 minuti fantastici,penso di essermi anche bagnata.E’ bello se hai amici di cui ti puoi fidare e con i quali puoi lasciarti andare senza inibizioni e dare un po di sfogo alla fantasia.Ma poi la partita fini e anche l’incantesimo che si era creato, mi rimisi il pigiama e Dario se ne ando da li a poco.Quando rimanemmo da soli io avevo proprio voglia di farmi prendere e figuriamoci Luca,presi l’iniziativa e gli sfilai i pantaloni ,mi ci sono seduta sopra ,glielo preso e me lo sono infilato dentro mentre gli dicevo che il suo pisello era bello e pronto e anche la mia patata era pronta,mi sono scaldata cosi a fare su e giu’ ,poi lui ha voluto prendermi da dietro,come piace a lui,in quella posizione poteva afferrarmi le tette …..e poi….via tutto il resto …….
Ma la vera sorpresa arrivo’ il giorno dopo...quando mi chiamo’ Lena,che era ormai la donna ufficiale di Dario (che Luca s’era gia’ fatta quasi un anno e mezzo fa in una sera di capodanno) per una richiesta che non mi sarei mai aspettata dopo cosi tanto tempo….persino Luca rimase sorpreso…..
Dario pare le avesse raccontato della serata prima ,in che modo mi fossi fatta vedere e dei miei massaggi ,cosi,insomma erano ritornati alla carica forse per “finire” di fare quello che Dario aveva iniziato quella famosa sera di capodanno,me lo ricordo bene,per farmi gli auguri di buonanno,i in un angolo appartati ,io mezza ubriaca,mi infilo’ il pisello, e, credo,5 volte fece avanti e dietro,insomma stavamo praticamente iniziando a scopare ma quasi subito arrivarono in stanza gli altri amici.
Lena mi diede appuntamento il giorno dopo,mi disse che sarebbe stato meglio parlami di persona davanti a un te e a quattrocchi.
Ci trovammo in un bar vicino dove lavoravo io,piuttosto in centro,Lena mi guardava in modo strano,mi sembrava troppo affettuosa ed era come quello sguardo di chi l’aveva combinata grossa;chissa cosa doveva dirmi ,pensavo tra me e me….
Parlammo prima della serata appena trascorsa sul divano,che Dario appena si era visto con lei era “arrapatissimo” e mi confido’ che l’aveva scopata in un modo infuocato e che parlava di me e delle mie tette mentre lo facevano.Fu allora che Lena mi disse che ......
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Ri-Prendila cosi(terza parte di "a noi piace in tre"
insomma….io dovevo un favore a Lena e dovevo prestarmi a farmi fare foto mezza nuda con Dario,lei quasi urlava :“ma bellissimi cosi”..esclamo Lena vedemdoci con le mani dentro i pantaloni,siete eccitantissimi...infatti pensavo tra me e me a quanto tempo ci avrebbe impiegato Luca a spogliarla e farsela li, mentre guardava me ..
Lena ormai dava le dritte sulle posizioni, chiese a Dario di abbassarmi il leggins e di avvicinarsi con la faccia davanti al sedere come se dovesse baciare...Dario non mi chiese il permesso forse per paura di sentirsi dire un “no” quindi non perse tempo,mi prese per le spalle e delicatamente mi fece voltare,si abbasso quasi a sedersi sulle sue ginocchia e pian pianino incomincio’ ad abbassarmi il leggins scoprendo poco a poco la pelle nuda delle sedere fino a che non rimase tutto scoperto,o meglio coperto solo da qualche cm di stoffa del perizomino .Io mi lamentai un po “..ma dai ,il mio sedere non e’ bello come il tuo Lena!!” Lei prontamente non manco’ invece di fami i complimenti e di notare che avevo lavorato un po e che si era ben rassodato negli ultimi mesi.Dario esegui le istruzioni alla lettera e si avvicino’ con la faccia sul mio sedere ,Lena mi fece stare leggermente piegata in avanti per far risaltare le rotondita’ mentre continuava scattare foto ,Dario era cosi vicino che sentivo il respiro sulla pelle,mi vennero un po di brividi e poi lui mi sfioro’ con le labbra su una natica,Lena “spingeva” sempre piu’ e data la situazione approfitto’ per offrirmi al suo Dario,in realta’ si giustificava dicendo che era per la sua “voglia di vedere” me nuda e toccata da Dario,diceva che era per soddisfare una sua curiosita’ ma io e lei (a anche Luca) sapevamo che tutto cio’ era stato organizzato per Dario e la sua “fissa”,questa sarebbe stata la volta che quella fissa se la sarebbe tolta per sempre( o quasi).
Lena continuo’ “...Dario,mi fai vedere come baci le chiappe di Sandra? ”..e lui non se lo fece ripetere 2 volte ….prima a sinistra poi a destra ,molto delicatamente ,mi fece anche sentire la lingua...Lena scattava foto a raffica ,poi diede la macchina a Luca e venne da noi,chiese a Dario di appoggiare la faccia su sedere,lui lo fece e stavolta col naso era praticamente sulla patata.
Lena ebbe l’ennesima idea,era scatenata e decisa a portare a termine la sua opera,mi chiese se potevo fare la stessa cosa io ,cioe’ dovevo abbassargli il pantalone e avvicinarmi al suo pisello con la faccia ….io dissi “noooo,che non lo faccio” ma dopo un po mi feci convinvere ma con aria pseudo indispettita le dissi anche che quella era l’ultima richiesta.
Cosi mi girai,lui si alzo in piedi e gli sbottonai il pantalone,sembrava che non fosse in tiro cosi ero un po piu’ tranquilla,Dario era davanti a me con i pantaloni abbassati,in boxer neri,Luca scattava foto ,io gli misi le mani sui fianchi e gironzolavo attorno, con la mia testa ,gli passavo molto vicino..Lena mi incito’ “dai..ora abbassagli quel boxer”....io risposi,..”..dai no mi vergogno..” ma lei insistette finche anche Luca mi disse ..”dai ormai sei li…”
Mi feci coraggio,avevo un misto di imbarazzo e eccitazione,l’ok di Luca mi aveva dato una spinta un piu’ ,ero vicina a compiere una trasgressione di quelle che mi fanno eccitare molto,
e poi ero con persone che conoscevo ormai da anni e mi sentivo effettivamente a mio agio,la mia in verita’ comunque era piu “scena” che imbarazzo vero,dovevo almeno salvare le apparenze.Afferrai i lati del boxer a piano piano tiravo giu’ ,prima da un lato e poi dall’altro...mentre lo facevo ci scherzavo su e dicevo “cosa spuntera’ fuori ??”...finche’ si intravedeva gia’ sotto i peli del pube il tronco del pisello non ancora eretto,era evidentemente imbarazzato anche lui ,io dissi “..ma veramente lo devo fareee?”...e Dario disse “..non devi farlo per forza”....e Lena “...stai zitto che non ti capitera’ mai piu una cosa del genere in tutta la tua vita’”..
Mentre parlavano io,con un movimento piu’ veloce,tirai giu’ il boxer fino alle ginocchia,il pisello sballonzolava davanti a me moscio e … era .piccolo!!!!,era evidente che anche Dario era abbastanza imbarazzato,era sbalordito e certamente non si aspettava che sarebbe successo tutto cio’.
Lena esclamo’ una roba tipo “..ma che tristezza sei” rivolta al suo uomo..e mentre lo disse si avvicino’,glielo prese in mano e cerco’ di farlo’ venire su..”non si possono fare foto col pisello in queste condizioni”..e mentre parlava gli faceva praticamente una sega ...” ecco ,ora iniziamo a ragionare” continuo’ Lena ,in effetti il pisello ora era piu’ grosso,riconoscevo adesso la dimensione della cappella,molto grande ,io chiesi “ora che facciamo?” Luca disse con voce un po bassa di far finta di prenderlo..in bocca ,ma solo finta,mi disse di fare dei movimenti li vicino con le labbra.
Infatti era quello che avrei pensato di fare,rimisi le mani sui fianchi e mi avvicinai con la bocca,
proprio davanti a quella cappella ,la sfioravo con le guance ,prima destra poi sinistra ,poi andavo piu’ giu’ e riaprivo la bocca proprio davanti alla cappella in modo da fargli credere che
l’avrei preso in bocca da un momento all’altro,la cosa duro’ forse un minuto ,il tempo di veder crescere sotto i miei occhi il pisello che ora era in tiro al massimo.Poi mi rialzai in piedi ,mi girai con la schiena rivolta a Dario e ci facemmo fare delle foto cosi..il pisello era a mezzo centimetro da me,a volte mi toccava anche il sedere ma io facevo finta di niente finche’ non mi abbraccio del tutto e a quel punto me lo stampo sulle natiche,durissimo, Lena e Dario risero e dissero “ah pero!!..ci stiamo scaldando!”.”Ora mettevi di fronte e baciatevi.. o fate finta,e poi prendete la mano dell’altro e fate qualcosa,”Dario mi prese la mano e me la porto’ sul suo pisello e io feci lo stesso sulla mia tetta ,giocammo un po cosi e fu molto eccitante,chissa come si divertivano e godevano quegli altri due a guardarci ...Lena disse di spostarci sul divano….solo che dovevo accompagnare Dario prendendolo per...il pisello , io ormai stavo al gioco,ci stavamo tutti quanti ,ormai tutto era ammissibile(o quasi),speravo ancora che non andasse a finire in scopata ma probabilmente ero un po ingenua.
Con Luca e Dario,io mezza nuda,Dario col pisello fuori dai pantaloni,io che lo tenevo in mano portandolo a spasso nel soggiorno, come pensavo che andasse a finire?
Il pomeriggio contonuava..Luca disse “..Sandra sai come mi piacerebbe fare delle foto?” che tradotto equivaleva a chiedermi di realizzare una sua fantasia...“..siii,come ? “ risposi io contenta di esaudire una sua richiesta,” Vi mettete tutti e due sul divano seduti sui talloni l’uno di fronte all’altro “.
Beh!ensavo chissa’ che cosa ,cosi ci mettemmo proprio come voleva Luca,ma in quella posizione ero sicura che non “rischiavo” nulla ,almeno per il momento …pero’ mi tocco togliermi il leggins rimanendo in mutande ,lui era gia’ nudo completamente ,io avevo ancora la felpina col reggiseno sotto.Quando pensavo che gli animi si stessero per raffreddare ecco che la giornata invece si infuocava sempre piu’,Lena ci avvicino’ ulteriormente,io avevo in pratica il ginocchio in mezzo alle gambe di Dario e lui aveva il suo in mezzo alle mie ,a 2 centimetri dal toccarmi la patata.
Ci dissero di iniziare a far “qualcosa”...”cosa?” disse Dario,Lena disse di mettermi una mano nella felpa,lui delicatamente si avvicino’,mi guardo’ quasi per scusarsi ,e poi entro’ nella felpa;a me venne un gran caldo ,noi da quel punto in poi non facevamo caso che Luca scattava le foto,ci eravamo persino dimenticati .Lena dava quasi sempre lei le dritte,ordino’ di tirare giu’ la cerniera della felpa e Dario esegui’ ,me la sfilo’ sempre delicatamente dalle braccia ,avvicinandosi molto,viso contro viso,mi carezzo le spalle e mise tutte e due le mani sotto le spalline del reggiseno causandone la caduta,poi passo con le mani dietro e me l’ho slaccio’ finche non cadde sul divano e rimasi ..con le tette al vento.Lena diceva “bellissimo...ora col palmo della mano prendine una e baciale una guancia”....”cosi?” chiese Dario cercando di rimanere in tema “lavorativo”...”si,cosi”disse Lena che scatto’ qualche foto,poi conitnuo’ “..dai Sandra,non stare li impalata ,fai qualcosa anche tu “.
Meno male che Dario aveva preso l’iniziativa perche’ io ,veramente,non sapevo che fare,mi aveva preso in quel momento un seno e si era avvicinato al mio collo,conosceva bene il mio punto debole,io invece cominciavo a perdere le forze,Dario pian piano con la bocca arrivo al seno e baciava ovunque ,poi prese con le labbra il capezzolo e inizio a succhiare ,era delicato,per un attimo pensai che Luca aveva rivelato i miei punti deboli ma iniziavo a godere per davvero e la mia mente si concentro’ su altro.
D’istinto gli presi anch’io il pisello in mano e gli ricambiavo il favore ,ma lui risali con il viso verso di me e mi stampo’ le labbra sulle mie….io accellerai con la mano per cercare di farlo godere di piu’ e lui mi infilo’ la lingua e via anch’io slinguavo con lui .Quindi ora la scena che stavano guardando era ormai di sesso vero, tutti e due nudi seduti sui talloni,gambe piegate sulle ginocchia ,lui mi palpava avidamente il seno e io gli facevo una sega mentre le nostre lingue facevano il resto.
Dario prendeva l’iniziativa,mi fece girare di spalle e poi piegare in avanti ,come una gattina,sempre lentamente e delicatamente mi sfilo’ le mutandine ,poi inizio’ a baciarmi il sedere finche’ non arrivo’ sulla patata, e li insistette per un po,sentivo che si faceva spazio nelle grandi labbra con la sua lingua,finche non cerco’ il clitoride ,e lo lecco tanto ,tanto da farmi godere e anche venire la prima volta.
Sentivo Luca e lena che bisbigliavano qualcosa,non capivo bene ma Lena scommetteva su quanto tempo sarebbe passato primo che Dario mi avrebbe presa da dietro e che io presto gliel’avrei data(Luca me lo confido’ dopo).Alcune cose riuscivo a sentire e altre no,ricordo che Lena a un certo punto disse a Luca “dai,che ne dici di farli scopare ora? e Luca rispose “tanto Sandra non gliela dara’..vedrai.
Beh! io ora ero completamente nuda,eccitata e avevo voglia matta di scopare,speravo che mi prendesse Luca li sul divano invece ….”card full” un’altra volta.
Di nuovo Lena e Luca erano al PC per scaricare il materiale fotografico ,nel frattempo Dario mi prese dalle spalle e mi invito’ a rialzarmi e nel rialzarmi ricadetti seduta su lui,lo spazio era poco ma lui non fece nulla per spostarsi anzi,secondo me la fece apposta,caddi quindi seduta sulle sue gambe,sentivo il cazzo dietro la schiena ,lui mi tiro’ ancora piu’ vicino in pratica mi ci fece sedere sopra…
Gli altri 2 appena si accorsero che eravamo in quella nuova posizione impazzirono e vollero fare 200 altre foto,in pratica io ero seduta sulle gambe piegate di Dario che a sua volta era seduto con le sue gambe incrociate sul divano,ero di spalle a lui che mi teneva stretta e abbracciata mentre mostravo il seno ai “fotografi” e se mi sollevavo leggermente riuscivano a fotografarmi interamente nuda seduta su Dario.
Dario ne approfittava e come!!Mi palpava ovunque,per farmi fotografare in tutti i modi mi metteva le mani sulle tette,le sollevava ,poi metteva una mano sulla patatina e una sul seno e cosi via,il fatto e che se andava sulla patatina non finiva li perche’ essendo bagnata lui ci giocava un po e mi faceva “soffrire” poi Lena mi chiese se mi potevo sedere al contrario ,ci posizionarono di profilo rispetto a loro e mi fecero mettere le mie gambe (aperte) su quelle di Dario ,l’uno di frante all’altro ,come prima ma tutti e due a gambe aperte.
Che imbarazzo ,lui vedeva tutta la mia patatina,era gia’ ben curata e quasi tutt,il suo pisello su,in quel momento era moscio ,ci avvicinammo finche i due genitali non si sfioravano ,entrambi avevamo braccia distese all’indietro appoggiate sul divano .io sudavo ormai ,lui si fece leggermente avanti ancora un po e a quel punto Luca e Lena si divertivano e fare foto molto spinte.
Anche il pisello di Dario venne su duro subito tant’e’ che Lena ritenne che era il momento giusto per provarci ,chiese di avvicinarsi con la cappella verso la mia patata ,scattava appena facevamo qualsiasi movimento,Dario se lo prese in mano e lo indirizzo proprio li,mi sfiorava e poi cercava il mio seno con l’altra mano,Lena diceva “bellissimo...dai su ,ora entragli poco poco come se dovessi fartela”, e lui cosi fece,si fece spazio nella mia patatina bagnata e ci fu un accenno di penetrazione ,fece entrare mezza cappella.Poi Dario volle abbassare leggermente le luci,creo’ un po di penombra ,nel frattempo Lena ci disse di rimanere fermi cosi ,ma Dario approfittava di quel momento per fare dei piccoli movimenti avanti e dietro e io...beh! accompagnavo quei movimenti ,riuscivo a far entrare la cappella dentro quasi tutta ma non volevo che se ne accorgessero Avevamo un po approfittato di quel momento di pausa ,mi venne i bisogno di andare in bagno e fare la pipi,ed era vero.Ero tanto bagnata,nel usare il fazzolettino,mi toccai la patata in bagno e mi venne ancora piu’ voglia.Non mi era neanche accorta che ero entrata in bagno nuda e dovevo uscire dal bagno in quel modo,mi sentivo un po imbarazzata quindi usai l’asciugamano sulle tette per comprirmi, e cosi tornai in soggiorno.Inutile dire che a Lena piacque molto l’abbigliamento nuovo e Luca si eccito moltissimo,tanto che era dietro Lena e le infilo’ la mano nella maglietta dietro per poi entrare nel jeans attillatissimo .
Lena mi disse se potevo ritornare sul divano,Dario era seduto li ,non disse nulla e il pisello era tornato moscio allora Lena disse che non poteva pensarci lei tutte le volte, guardandomi e sorridendo,io capii subito e mi appoggia col seno sulle gambe di Dario e guardando Luca dissi di farmi delle foto cosi,ma poi venne in’idea a me stavolta,d’istinto ,spinsi Dario per le spalle costringendolo a cadere sul divano pancia in su,risali un’altro po in modo che fosse completamente steso e poi io staccai del tutto l’asciugamano e cominciai a gattonargli intorno,nuda ,solo col perizoma.Imitavo i passi di una panterina,gli passavo sopra col sedere,con le tette gli strusciavo sul pisello,Luca impazziva ed esclamava “uhahuuuuuwauu! finalmente qualcosa di serie,grande Sandra”Io intanto mi ci ero avvicinata col sedere sulla faccia e Dario poteva ogni tanto dare dei baci sulla pelle e dove capitava finche io con la bocca non sono andata nei pressi del pisello come se fossi in cerca di qualcosa da mangiare ...e piano piano,senza usare le mani,presi il suo tronco in bocca,poi arrivai alla cappella,ci giocai un po ,con la lingua,con le labbra finche non iniziai a fargli su e giu,sempre senza usare mai le mani..Era bellissimo,c’era un misto di emozioni ,mi piacevo il fatto di farmi vedere da Luca mentre ero il “giocattolo” erotico di una coppia.Ma ora era Luca a dettare le condizioni per le foto,e ormai non avevo piu’ scampo perche’ gia’ dalla prima foto capii come sarebbero andate le cose.Ora ero il suo “oggetto erotico “ e faceva di me quello che voleva;quando diceva “Dario ,prendila dai fianchi” significava che doveva penetrarmi tenendomi da dietro ,se diceva “ecco ora prendi la bocca” significava che voleva fare una foto col pisello nel mia bocca.
Dario non mi scopava,semplicemente mi penetrava nella patata o nella bocca tenendolo un po dentro,di quelle posizioni c’e ne fece fare una decina,in piedi di fronte con una gamba alzata ,da dietro con le mani sulle tette etcc. e la frase terminava sempre nello stesso modo :” ecco,ora prendila cosi”Dario quando poteva ne approfittava per far qualche movimento dentro e fuori,per godere un po ,solo una volta che gli era andato giu’ il pisello Lena gli disse di farlo rinvigorire e Dario prima uso’ la sua stessa mano e poi appena fu eretto me lo mise dentro di e fece ¾ volte avanti e dietro sempre mentre loro due guardavano,io non riusci a trattenere pero’ i gemiti di piacere,ogni volta che affondava mi batteva il cuore a 300 e emettevo il classico suono del godimento,”ahaaa””mhhhh”......Era passata mezzora,Luca (non ce’ la faceva piu’) appoggio’ la fotocamera sul tavolo,venne da noi e si mise….dietro di Lena,ovviamante,immagino quanto avesse resistito fin ora senza far nulla ,ed era stato bravissimo perche’ avrebbe corso il rischio di rovinare i piani .Ma ora non resisteva piu’ ,basta giocare ,le abbasso’ il jeans,lei si mosse per agevolarne la rimozione rimanendo nuda anche lei col sedere in aria,Luca si slaccio’ la cerniera e lo tiro’ fuori,io riuscivo a vedere tutta la scena e vidi il momento in cui si avvicino’ molto,poi cerco’ la patata e inizio’ a farsela davanti a me e Dario, Lena godeva come una maialina....I
ll gioco era finito,ora era sesso vero ,non ci nascondevamo piu’ nel far finta che stavamo giocando,ora tutti e 4 eravamo preda del piacere ,e quello era il nostro primo vero scambio di coppia.
Eravamo ormai tutti e 4 vicinissimi,potevamo toccarci tutti facilmente,Luca mi prese la testa, Mentre scopava Lena , mi bacio’ con tutta la forza e passione,mi fece sentire quanto stava godendo ,poi mi staccai dalla sua bocca e mi appoggia sulle labbra di Dario,e mi baciava con molta bramosita’ mentre la sua donna si faceva scopare da Luca.Pensavo solo a quando sarebbe toccato a me ,avevo voglia anch’io e non aspettai il passo successivo,andai a sedermi a cavalcioni su Dario ,per sedermi sopra di lui dovetti allargare parecchio le gambe,quando fui seduta su di lui sentivo tutta la carne del pisello duro sotto di me ,lui mi strinse a lui ,sentiva che sotto ero un lago e ,voleva sentire le mie tette su di lui,allo stesso tempo mi prese la testa fra le mani e mi slinguo’ ,sotto pian piano il pisello si faceva strada,mi sollevai un pochino ,gli presi il tronco e lo indirazzai dentro di me.Entro’ subito e subito mi inizio’ a scopare con movimenti continui ma lenti,ogni volta affondava sempre di piu’ e io godevo come una matta,ebbi anche l’istinto di dire delle cose ,dissi”non me lo ricordavo….cosi...l’ultima volta non sei riuscito a scoparmi mentre Lena si e’ fatta fare subito da Luca,io no...ma ora mi stai scopando..stronzettino c’e l’hai fatta”..Lui mi disse che ero una figa incredibile e che mentre scopavo diventavo molto piu’ arrapante e irresistibile
Mi faceva impazzire la cappella che entrava ,all’inizio, e poi quando arrivava al massimo in fondo….gli dissi che stavo per venire e lui disse che potevo,allora mi passai la mano davanti e mi toccai il clitoride,gli disse di spingere al massimo e per me fu un’esplosione pazzesca..
sentivo una lingua dietro e sotto,era quella di Lena che leccava li sotto ,sie me che Dario mentre aveva sempre dentro Luca che si era gustato tutta la scena del mio sedere ,da dietro aveva visto in diretta tutto ,non so so se lui era venuto ma mi accorsi che le sue mani erano sulle mie tette ,stava accellerando per venire anche lui….dopo qualche secondo venne ed era stravolto dal piacere.Io scappai di nuovo in bagno,e Lena mi segui’,facemmo le nostre cose e poi ritornammo sul divano,notai subito che Dario era ancora in erezione mentre Luca recuperava la macchina fotografica,Lena ando’ verso di lui.Io mi sedetti di nuovo sul divano col mio asciugamanino ma credo che ebbe di nuovo un effetto “arrapante” su Dario,lui si avvicino’ verso di me, mi fece aprire le gambe,si prese il pisello in mano e me lo mise dentro con una facilita’ unaudita,in realta’ io lo volevo ancora ,mi disse che aveva ancora una vogliia pazzesca di me,e io ….stranamente godevo di nuovo.Luca e Lena si girarono verso di noi,Lena disse “ma guarda quei due ..ancora”.
Io ero srdaiata schiena in giu’ e lui sopra di me,mi aveva fatto allargare le gambe e entrava fino in fondo,loro due si vennero a sedere vicino a noi, guardavano le foto dal display della macchina fotografica,Luca disse “..voi non vi preoccupate,fate pure.”
Dopo un po Dario mi fece posizionare di lato su un fianco,lui dietro di me e io rivolta verso di loro,potevo persino guardare le foto anch’io.Lui Continuava a infilarmi ,fare avanti e dietro,mi stava “gustando” il piu’ possibile e sembrava non avere fretta e ogni tanto scambiavamo persino qualche frase tutti insieme come se non stesse succendendo nulla .A me invece ogni tanto scappava un gemito di piacere e lui mi toccava le tette mostrandole a loro ,mi prendeva i capezzoli e poi passava la mano su tutte e due le tette scendendo fino alla patata,Poi continuo’
a gustarmi facendomi voltare ancora verso di lui ,sempre di fianco, cosi che mi poteva baciare e scopare allo stesso tempo,avevo raggiunto un certo equilibrio anch’io,mi gustavo il sesso con calma,davanti a Luca e Lena .Dopo un buon quarto d’ora Dario mi mise a pancia in giu’ col cuscino sotto,mi chiese se poteva venire ….dentro...e io guardai Luca e poi rilfettendo qualche secondo dissi..di si….che poteva,cosi mi toccai contemporaneamente con la mia mano ,alzai il sedere e riuscivo di nuovo a godere come una matta ,Luca fece in tempo ad avvicinarsi a me ,mi “offri” il suo pisello in bocca ,per me era la prima volta cosi, il suo in bocca mentre un’altro mi scopava da dietro,Godevo cosi’ tanto che dopo mi chiedevo come mai non l’avessimo fatto prima.Sentiva le palle di Dario sbattere sul mio sedere e Lena che lo baciava mentre era dentro di me ….non ci sono parole per descrivere tutto ,troppa roba,troppa emozione….
Dario mi venne dentro e io ciucciavo per godere il pisello dl Luca.Sembrava non bastare mai ma eravamo ormai sfiniti….
A distanza di un mese da quel pomeriggio ci siamo resi conto che ora e’ tutto diverso con Lena e Dario….abbiamo fatto altre cose che meritano di essere raccontate..
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AdamDTS,
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Trekking,caldo e segreti...(2parte)
...io la lasciai stare cosi perche’ aspettavo che uscisse Marco per vedere la sua reazione,ero proprio curioso,infatti non avevo neanche finito di pensare a questa cosa che si apri’ la porta del bagno,lui butto’ uno sguardo verso di lei e poi si volto’ verso di me e con un fare molto controllato mi chiese se volevamo dormire ancora un po ,io gli risposi di no ,anzi che dovevamo svegliare quella “donna” .Mentre la moca era accesa ci avvicinammo entrambi a lei “si,pero’ non si puo’ dormire in modo cosi sconcio”,commentai io ad alta voce,”facciamole uno scherzo ,vediamo se se ne accorge….”feci cenno a Marco di toccarla col dito sulla spalla e poi pian piano scendere fino a sopra al gluteo per poi darle un bacio proprio li,di solito lo faccio io al mattino percio’ lei avrebbe pensato che sarei stato io a toccarla.Lui si avvicino,si sedette persino a fianco e mise una mano al centro della schiena e diceva “Sandraaa,buongiornoo” e poi la sbaciucchiava sul braccio.ma lei sembrava ancora in coma ,e non solo non si sveglio’ ,ma sollevo’ il sedere spostando quel poco di canottiera che lo copriva rimanendo coperta solo dal perizoma nero ,a me venne una vampata di calore e ansia da gelosia ma me l’ero cercata ....Sandra infatti,da come si muoveva, sembrava credere che fossi io a toccarla cosi si spostava per agevolarmi affinche io le potessi toccare meglio il culo,Marco disse sottovoce“incredibile,non si sveglia per davvero,sta donna non la si puo’ lasciare da sola incustodita,con questo culettino all’aria rischierebbe molto,vediamo se cosi si sveglia” ...allora ando’ con la mano sul polpaccio di lei ,che era sempre a pancia in giu’,e comincio’ a risalire piano piano ma verso l’interno coscia,solo che ottenne che anziche svegliarsi lei inarco’ la schiena ancora di piu’ mostrando tutto il di sotto ,coperto da un filo dii slip,ma assolutamente eccitante!!Finalmente qualche mugugnio ,qualche parolina e si senti dire sotto il cuscino” dai Luca,devo andare in bagno”...Marco disse “e vai allora “...lei si giro’ e capii che non ero stato io a toccarla …” ma….brutti stronzi!!!” disse lei...tirandosi su il lenzuolo indispettita ma piacevolmente sorpresa e col sorrisetto sulle labbra(poi mi confido’ che invece era sveglia e che l’aveva fatto a posta) Si sistemo’ la canottiera e ando’ di corsa in bagno,nel frattempo era pronto il caffe’ e facemmo anche colazione.Con la luce del giorno quella canottiera si poteva definire “scandalosa” era pure trasparente ,al limite del porno ,anzi ,era proprio porno ,ma non potevo dirglielo altrimenti si sarebbe imbarazzata e si sarebbe messa addosso qualcos’altro di tremendo pur di coprisrsi,io invece volevo che rimanesse cosi,mezza nuda,naturale come la luce del mattino….allora Marco propose .”beh! andiamo in clinica per la visita o volete che la facciamo qui?Lasciai decidere a lei perche me era lo stesso purche’ si sentisse tranquillla,Sandra disse che non aveva voglia di spostarsi e di prendere la macchina quindi decise per farla li.“bene” disse Marco..”allora mi sa che ti devi spogliare”,io misi a ridere,pensai “piu’ nuda di cosi ,sara’ difficile”.comunque lei si sedette sul divanoletto con i piedi a terra ,chiese se si doveva togliere quella canottiera che non copriva nulla e infatti se la tolse,rimase con le braccia incrociate a coprirsi il seno,Marco le disse che non solo doveva spostare le mani ma anche sollevare le braccia , Sandra esegui’ piu’ o meno alla lettera,sollevo’ le braccia rimanendo praticamente nuda col solo perizoma.Marco le guardo’ i lati ,poi dietro e poi davanti da vicino,le disse di inarcare avanti il piu’ possibile e di mettere le braccia dietro la schiena,l’effetto era molto erotico,per me,perche’ le tette in quella posizione diventavano piu’ gonfie ed erano belle da vedere,Marco inizio’ quindi con 2 dita a tastare prima dai lati e poi d’avanti..poi col palmo della mano prima una tetta e poi l’altra ,infine fece un confronto prendendole con tutte e due le mani.A me venne duro,sicuramente anche a lui e credo che la visita fosse finita gia’ da un pezzo,invece lui ando’ avanti a palpare ancora per un po’.Poi la fece stendere da un lato ,su un fianco e le tasto’ il seno in alto ,poi la fece mettere al contrario ,di schiena e col sedere rivolto verso di noi,io al posto suo avrei tirato fuori il pisello e me la sarei fatta li ,invece lui si limito’ a palparla.“OK”,disse Marco,”Non vedo nulla di anomalo,per me abbiamo finito”...”adesso che iniziava a piacermi!!” disse Sandra ,e io ..”..dai Sandra,non era un massaggio,era una visita..”“ a sii!!allora perche’ ce’ l’avete duro tutti e due ?” rispose lei senza mezzi termini” …”siamo ancora uomini..,u-o-mi-ni....sai come funziona per noi .. odobbiamo spiegartlelo?!”..fu il commento di Marco con aria molto sincera e un po scherzosa.Io non sapevo che fare,non capivo Marco,certo lui non poteva prendere l’iniziativa,io tentennavo perche’ non e’ che proprio volessi che Sandra scopasse con lui (beh si volevo vederla ma speravo che succedesse e basta)e neanche Sandra non voleva fare la figura della “ragazza facile” prendendo l’iniziativa,quindi ci fu uno stallo per qualche secondo ...finche’ non parlo’ Marco e disse..”eh” cari ragazzi,divertitevi voi che potete..perche io..io non posso”...“in che senso’ tu non puoi?” chiese Sandra ..lui rispose che aveva una moglie e a parte fare una “visita” medica a una donna non poteva fare altro.Sandra ,con voce di un’amica di vecchia data,puntualizzo’ ricordandogli che l’anno scorso erano successe un bel po di cose tra loro;lui disse che se lo ricordava e come ,inizio’ a spiegare che proprio in quell’occasione gli fu piu’ chiaro che c’erano delle cose che non andavano con sua moglie,ne spiego’ i motivi e vennero fuori delle scoperte incredibili,ci racconto’ che da un po di anni non gli piaceva piu’ fare sesso con sua moglie perche’ lei era troppo classica al limite del noioso,quando capitava lo facevano solo in camera da letto e praticamente a luci spente,e che col tempo lui non si eccitava piu’ in quelle situazioni;quindi proprio quella cosa un po selvaggia che gli era capitata con Sandra gli aveva fatto capire che invece il pisello gli funzionava bene e come ,soprattutto in situazioni al di fuori della camera da letto,praticamente ovunque tranne li e sua moglie proprio non voleva saperne ,anzi gli dava della persona “strana”.Insomma le cose non andavano per niente bene tanto che ….e qui la super sorpresona...aveva un’amante!!.. un po particolare,si trattava dell sua collega di lavoro del servizio delle pulizie che ogni tanto,quando lui la chiamava,era disposta a fare sesso.Lui diceva che questa ragazza era un po innamorata di lui mentre viceversa la “usava” solo per scoparla a suo piacimento,il che significava farsela in situazioni e in posti piu’ disparati e che poi ogni tanto lui le dava qualche regalino,tutto questo diceva anche era a causa di Sandra che l’anno scorso lo aveva “risvegliato”, lei ridendo commento :”non sapeva che una sega poteva cambiare la vita di una persona...staro’ attenta la prossima volta, a proposito,dottore,quanto le devo per la visita?” scherzo’ Sandra ….lui rispose “paghi in natura ovviamente? “ribatte lui con occhio percellino…e lei prontamente disse di si...aggiungendo dopo, “preferisci il culo di Luca o che ti lui faccia un pompino?”....io non commentai perche’ mi venne da ridere ,mentre Marco disse che ,si ,bisognava provare tutto nella vita ,ma che tutto sommato preferiva ancora le donne.Sandra ,credo,si era dimenticata di essere ancora nuda ,seduta sui suoi talloni e con le ginocchia piegate ,mentre parlava si teneva con un braccio il seno tanto per una parvenza di quel senso quasi ormai inesistente del pudore,“Se mi vuoi pagare tu ,accetto volentieri” disse Marco spiazzando Sandra che ora doveva decidere in fretta se “buttarsi” oppure no..“No”,rispose Sandra “stavolta rimani col mal di palle” ..”infatti” rispose Marco…”pomeriggio faccio venire la mia amica”..Sandra :”..ah sii!!..e che cosa ti fai fare?Marco “.mhmmh..vediamo, la metto davanti a me ,gli tiro giu’ gli slip e il reggiseno e mi faccio una sega davanti a lei”Sandra :” ..e poi ,cosa fai a lei?”Marco :” le tocco sotto la patata e quando il pisello mi ritorna su la infilo e la faccio venire “Sandra “ e prima non la fai girare per prenderla da dietro per farle sentire le palle sulla patata?Marco “si..me la farei anche cosi “Poi intervenni io nella conversazione perche’ ero curioso di sapere cosa le faceva fare o le chiedeva di fare di strano a quella ragazza.Lui rispose . “di tutto,faccio quello che mi viene in mente,fondamentalmente quelle cose che…..beh,con mia moglie me le sogno”Queste sue parole ci diedero conferma che proiettava le sue fantasie su sua moglie.Poi io continuai :” ma cose strane tipo?”Marco rispose “...umhh..tipo che stiamo gurdando la tv e appena mi viene voglia me la faccio,oppure le dico di spogliarsi e di mettersi faccia sul muro e in piedi ,io me la guardo un po,poi vado e me la trombo li….oppure a volte e successo che prima di andarsene da qui la saluto con le dita nella patata.Mi ricordo una volta che io ero in doccia, le telefonai che avevo voglia e lei in 10 minuti era da me ,e’ entrata in doccia ,mi ha lavato e poi si e’ fatta scopare..insomma cose cosi..come vengono al momento,mi piace anche quando mi fa i massaggi e poi mi sale sopra e la scopo mentre continua a massaggiarmi….Poi Marco continuo’:”pero’ a volte mi sembra di trattarla male e mi sento in colpa,mi ricordo quella volta che e venuta a casa, e’ entrata ,ho chiuso la porta e senza neanche salutarla me la sono fatta nel corridoio vicino a quell’appendi abiti ,mentre era in piedi,poi se ne andata subito dopo , senza neanche entrare qui in sala;la volta dopo invece e’ “arrivata” in sala e le ho detto che avevo voglia solo di farmi una sega ….solo che invece di usare la mano volevo usare ...il suo culo,e lei me l’ha fatto usare!!! ……..lo riconosco,sono veramente uno stronzo,pero’ lei si eccita e se non mi dice niente vuol dire che piace anche a lei ,non credete?.mah!!”Sandra aveva gli occhi sbarrati “uhauuuuu..mamma mia che cambiamento….sei diventato proprio un maiale,perche’ non la chiami cosi’ ci fai vedere qualcosa?”Marco : “certo ,anche se a me invece piacerebbe vedere voi due ,beh..come avete fatto l’anno scorso”..Questa sua frase ci lascio’ un po straniti,eravamo convinti che a questo punto lui si sarebbe buttato a pesce su di Sandra invece voleva “solo”vedere noi fare sesso,e c’era un motivo ,lui proiettava cosi le sue fantasie erotiche pensando a sua moglie, guardando me e Sandra fare sesso fantasticava immaginando che fossi io a scopare sua moglie,beh! non era difficile capirlo,succedeva spesso anche a me e Sandra…Ma dopo tanto dire…...non successe proprio un bel NULLA!!...continuammo a parlare e a raccontarci storie finche’ non arrivo’ ,pian pianino e senza che c’e’ ne accorgessimo, l’ora di pranzo,”andiamo via ?” mi chiese Sandra,non si attese la mia risposta perche’ Marco tiro’ fuori le pentole e disse “2 spaghi” e poi andate dove volete….vabeh!” potevi dire di no?I preparativi del pranzo furono anche divertenti,Sandra girava mezza nuda in cucina gratificandoci con le sue forme e i suoi modi provocanti che facevano illudere che da un momento all’altro poteva succedere di tutto.A fine cena Marco ci offri’ anche un ottimo gelato in vaschetta,Sandra,in dieta, non lo volle mangiare ma disse che avrebbe assaggiato dalla mia coppa,io scelsi tiramisu e caffe,Marco prese altri gusti che non ricordo;sara’ stato il vino o non so cosa ma a fine pranzo Sandra era del tutto rilassata(forse un po brilla),anch’io ero un po “andatino” ,non mi ero quasi accorto che lei ,per assaggiare il gelato dalla mia coppa,si era seduta su di me approfittando di qualsiasi cosa per muovere il suo sedere e strofinandosi la patata per eccitarsi,ovviamente Marco non vedeva e poteva solo intuire ;lei stette su di me un bel po ,mi “rubava” il gelato e allo stesso tempo si stava praticamente masturbando,me l’aveva fatto venire durissimo ,ormai volevo tirarmelo fuori per scoparla sulla sedia ,ma lei mi guardo’ con una faccia che non dimentichero’ facilmente ,maialina con l’occhiettino brillo si giro’ verso Marco e disse :”posso assaggiare anche il tuo?”...Marco ovviamente disse di si ma credevamo che si sarebbe semplicemente allungata col braccio invece lei si alzo’ da me per andarsi a sedersi sulle gambe di Marco ,e io sapevo esattamente cosa avrebbe fatto ,ora capivo meglio su cosa veramente intendesse dire con “assaggio il tuo”....….”infatti ,con molta nonchalance si sedette su di lui agitandosi in continuazione ,si spostava piu’ indietro,da destra sinistra,non stava ferma ,si era poggiata col il sedere coperto dal solo perizoma ,la minigonna non copriva nulla sotto quel sedere ,e si strofinava…..credo che Marco avesse il pisello gonfio,cominciavo a sentire le mie parti basse tirare e indolenzite,e,quando c’e’ l’hai troppo tempo in tiro alla fine ti fa male e devi “scaricare”,penso che anche a Marco sarebbe successa la stessa cosa a forza di guardare Sandra che girava intorno mezza nuda.Mentre assaggiava il gelato Sandra chiese a Marco di raccontare dell’ultima volta con la sua amante e Marco rispose:”intanto non si chiama amante ma Raffaella,poi come faccio a raccontarti queste cose mentre sei seduta qui ..insomma..puo’ essere pericoloso ,Sandra!”Sandra:” perche ‘hai paura che ti diventi duro?..beh..piu’ duro di come c’e’ l’hai gia’ non credo…” poi mise le mani sotto il sedere per tastare e urlo’ “cazzo...e’ durissmo!!!A quel gesto Marco reagi’ come se ’ avesse preso una scossa e si ritiro’ indietro portandosi con se anche la sedia,fu un movimento istintivo,lei essendosi allontanata dal tavolo si dovette alzare in piedi ,quindi si appoggio’ con la pancia sul tavolo e prese un’altro cucchiaio di gelato,ma in quella posizione esagero’ in modo cattivissimo perche si mise col sedere talmente alto che le si vedeva la parte sotto del culo,Marco la riprese per i fianchi e la tiro’ giu’ costringedola a risedersi sulle sue gambe e poi disse “posso avere un po di gelato anch’io?“Certo” disse lei,ne prese un cucchiaio dalla coppa e con un mezzo balzo si giro’ di traverso come si siedono i bambini in modo da poterlo imboccare lei stessa ma Marco disse ,”vuoi sapere cosa ho fatto l’ultima volta con Raffaella?Sandra :” si ,dai!”Marco ,ho mangiato il gelato sulla sua tetta ..Sandra ulro’ ;”ah siiii”Allora lui le tiro’ un piccolo schiaffettino sulla mano che teneva il cucchiaio pieno di gelato che inevitabilmente cadde,e cadde proprio dove voleva lui, in mezzo alle tette,Sandra ebbe quindi un brividoi di freddo al contatto col gelato e per non farlo cadere a terra mise un braccio sotto il seno,Marco disse”posso fare una vera maialata?tanto le conosco gia’ “....Sembrava stessero giocando come bambini ma.. le sollevo’ la maglietta e le tette sobbalzarono un po e poi comincio’ a leccare li dove si scioglieva il gelato che nel frattempo si stava colando un po ovunque ,Sandra se ne verso’ col cucchiaino dell’altro ancora e Marco si divertiva e leccare ,anche sui capezzoli..quella scena fu incredibilmente eccitante...ma si scherzava e si giocava,certo era molto,parecchio hot ….ma nulla di piu’ .Sandra a un certo punto si sentiva tutta appiccicosa e si alzo’ per andare in bagno e lavarsi ,per cui si interruppe quel momento magico,io ne approfittai per raccogliere la nostra roba e ripartire verso casa,quando lei usci’ dal bagno salutammo Marco che ci ringrazio’ per il bel week and e andammo via.Neanche entrati in macchina che eravamo gia’ un po pentiti di essercene andati via ma ormai stavamo uscendo dal parcheggio e avevamo gia’ fatto il giro dell’isolato ….ma squillo’ il telefono di Sandra:”pronto?...dimmi Marco…..ah sii!..ma dai….che testaccia..ok ...facciamo il giro e veniamo su a prenderle….ok”...Avevo dimenticato di prendere le ciabatte!Come al solito io dimentico sempre qualcosa a casa delle persone!!!Dissi a Sandra che potevo farne a meno ,che le avremmo riprese un’altra volta ma lei insistette dicendo che siccome eravamo ancora sotto casa ci avremmo messo un attimo,cosi io parcheggiai di nuovo,spensi il motore e mandai Sandra a prendere le ciabatte...passano pochi secondi e mi arriva un SMS…..”..Marco mi ha chiesto se rimango su 10 minuti...ha bisogno di me un’attimo .....tu che fai sali su o mi aspetti?”...io scrissi subito “come vuoi...se si tratta di poco aspetto, altrimenti arrivo” e lei rispose “..non credo piu’ di 10 minuti”Aggiunse il “faccino” all’sms quello bocca aperta che in quel caso aveva doppio significato ;()
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8 years ago
AdamDTS,
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Last visit: 4 hours ago
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Cerebralmente perversi
Qualche mese fà finchè una sera facevamo sesso in vacanza al mare Amanda mi ha detto "certo che sei proprio perverso: di giorno in spiagggia ti piace che io sia solo in perizoma, di sera che indossi abitini corti o leggins con il culo in vista e che donne e uomini mi guardino". A te in fin dei conti piace esibirmi come esibisci la tua Audi". Sì amore gli risposi ma tu vali molto di più, anche perchè mi dai molto più piacere. Presi da "porco" per l'ennesima volta e si chiuse il discorso. Dopo un mese organizzai una cena a casa nostra con sei amici da fuori regione conosciuti proprio in quella vacanza con i quali avevo formato la squadra di calcetto durante la vacanza stessa. Amanda quella sera uscì con due amiche. Alle 23.30 Amanda rientra a casa e passa in taverna per salutare i miei sei amici. Si toglie la giacca e indossava dei leggins leopardati con maglioncino corto e tacchi. Ad un amico scappa la battuta sottovoce, poi all'altro ed all'altro ancora. "E' figa come al mare, ha un bel culo come al mare, ma si mette in perizoma come al mare??...". Lei fà finta di non sentire, in 5 minuti saluta tutti in maniera distaccata e poi và al piano di sopra. Dopo 10 min suona il citofono e mi chiede di salire un attimo. La trovo in bagno in perizoma e mi dice che pensava di fare una doccia prima di dormire; la abbraccio e la bacio. Mi dice "i tuoi amici hanno proprio in mente la figa e basta..." Che vuoi, gli rispondo, non ti dico le battute quando tu te ne sei andata...sono qui senza mogli... e tu così vestita sembri troia... "Amore non sono come ti piace ?" Ma certo Amanda, risposi ! Allora ti aggiungo anche un'altra cosa: han fatto anche la battuta "ma dopo torna giù in perizoma come al mare ??!!?" Nel frattempo continuavo ad accarezzare il corpo nudo di Amanda. Mi baciò e mi sussurrò "scommetto che a te piacerebbe mostrargli la tua bella mogliettina... ti piace così tanto che te la invidino... vero porco??". Aggiunse: vuoi invitarli a vedere la mia doccia ? Ma tengo sù il perizoma... Con la voce strozzata gli risposi sì dai amore... troia ! Vai a chiamarli che io preparo lo spettacolo ! Quando lo dissi ai miei amici cominciarono urla da stadio ! "Wow gli rivediamo il culo" ed altre battute da militare. Abbiamo un bagno grande con doccia grande e porta in cristallo trasparente; quando arrivammo in bagno lei aveva preparato 6 cuscini per noi maschietti sul bordo vasca e lei era dentro in doccia ancora in perizoma. Lei si mise a ballare una specie di lap dance, tutti si scatenarono, dopo 10 minuti di spettacolo mi invitò ad entrare. Mi abbassò i pantaloni, me lo prese in mano e cominciò a segarmelo. Non resistevo più !! Mi disse scopami ma con le mutandine sù. Si spostò il perizoma facendomi vedere le labbra e si posò il mio pene. Cinque secondi e gli ero dentro ! La scopai prima sulla parete della doccia. Poi si mise sul fondo della doccia e si mise alla pecorina, gli riscopai la figa a fondo tenendola per i fianchi: lei raggiunse l'orgasmo!!! Come molte altre volte il mio premio per il suo orgasmo è il suo lato B ! Spostai il piccolo filo di tessuto, glielo bagnai un pò con gli umori della sua figa e glielo infilai. Piano piano ma entrò tutto! Fuori dalla doccia erano tutti fuori di testa: urli e torpiloqui per la performance di Amanda ! Dopo averla pompata a fondo per 10 min gli sono venuto dentro il culo ! Che favola! Che adrenalina con 6 maschi che ti guardano a scopare. Amanda mi bacia, "amore sono stata brava? credi ti invidino ?!? " Sono senza parole. Mi invita ad uscire e portare via gli "stronzi". Nessuno parla più, tutti in silenzio, escono dal bagno e scendono. Amanda non la han più vista. Siamo scesi tutti, non vi dico i commenti su di lei. Altro caffè e poi a chiudere la serata da commensali.
5210
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11 years ago
lucaeamanda,
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Un sabato speciale...
è sabato, nell'aria si sente che oggi e' un giorno speciale. Lo sappiamo entrambi.Dobbiamo solo aspettare. Manca circa un'ora all'orario dell'appuntamento e, visibilmente tesi decidiamo cosa indossare. Lei è bellissima come sempre del resto, la amo da impazzire, amo tutto di lei: il sorriso, lo sguardo, il culetto da 10 e lode, le sue tettine, i suoi capezzoli mi turbano ancora dopo 15 anni di vita insieme. Si è depilata scrupolsamente e mi mostra il risultato, non resisto e la bacio. Intanto si lascia bendare con una sciarpa di seta blu notte che contrasta con il biondo dei suoi capelli. La porto sul letto e la dico di rimanere a 4 zampe col suo culetto fantastico completamente esposto agli sguardi e non solo.Me la guardo così in attesa di qualcosa o qualcuno che.... Campanello!! Apro la porta. Una mano la sfiora, leggerissima e delicatissima. Lei vibra al tatto della mano come non l'avevo mai vista prima, si inarca come solo lei sa fare e si offre. Si fa baciare, la sua lingua si addolcisce come solo quando e' eccitata le riesce, è affamata e assetata; il pene le sfiora il viso, lei lo sente e lo cerca con le labbra. eccitatissima inarca ancora di più il suo culetto intanto poggia le labbra sul pene e lo fa suo. Il movimento incontrollabile del bacino è un invito troppo forte, il pene lascia la sua bocca e comincia a baciare la fighetta giàeccitata. In un colpo solo entra e lei urla! Fermo dentro di lei la osservo muoversi, il pene è tutto dentro e il suo culo si muove come solo lei sa fare. So quello che vuole...esce si avvicina al buco del culo che magicamente lo ospita e comincia a muoversi come una pazza. eccitatissima come non l'avevo mai vista, si tocca, grida, e si lascia sfondare fino a godere....le tolgo la benda e la bacio: lei cerca l'altro con lo sguardo. Non c'è mai stato!
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14 years ago
aaaprinceandstar,
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Suite, bollicine e passione
Era il secondo sabato di Ottobre, l’autunno stava affacciandosi con il suo cielo uggioso e quell’inconfondibile odore che chi sta in campagna conosce bene, fatto di legna bruciata nei caminetti, minestra riscaldata e rugiada.
La giornata volgeva al termine e Doriana, mia moglie, era davanti alla specchiera del bagno a sistemarsi i capelli: quarant’anni, un metro e ottanta quasi, il suo fisico asciutto, il seno perfetto e il sedere rotondo erano contenuti da un intimo da grande occasione fatto da un perizoma e un bustino pieno di laccetti, nero e rosa.
Una leggera erezione faceva capolino mentre la osservavo: stasera sarebbe stata una di quelle 7-8 sere all’anno dove, se tutto fosse andato come speravamo, ci saremmo concessi al piacere del sesso con un’altra coppia per cui entrambi stavamo provvedendo a prepararci al meglio. Dalla doccia con sapone profumato alla depilazione del pube fino ai capi da indossare, tutto doveva essere impeccabile.
La coppia che avrebbe condiviso la serata, Giorgio e Morena, erano un po’ più grandi di noi, eleganti e distinti, li avevamo già incontrati un paio di volte a seguito di un annuncio: l’aperitivo conoscitivo era durato tre ore al termine delle quali ero rimasto in attesa del giudizio perchè Doriana è imprevedibile ma questa volta fu convinta nel volerli rivedere.
All’aperitivo era seguita una cena, qualche venerdì dopo, dove riuscimmo a cenare all’aperto davanti al mare: noi avremmo già desiderato finire a scambiarci piacere nello stesso letto in quell’occasione, ma Morena obiettò che la cena era stata incentrata su discorsi troppo poco coinvolgenti, sessualmente parlando, ed era difficile dopo aver parlato di viaggi e lavoro, “sintonizzarsi” su un'altra lunghezza d’onda così d’improvviso, per cui propose di rivedersi con più calma ed eros dopo due settimane.
In quei quindici giorni alcuni messaggi bollenti scambiati tra me e Morena facevano prevedere un incontro al calor bianco: finalmente la sera fatidica era arrivata e alle 20 in punto eravamo al ristorante preferito, un giapponese che permette di prenotare delle salette chiuse da uno scorrevole con il pavimento elevato all’altezza delle sedute delle sedie e uno spazio sotto il tavolo dove mettere le gambe. L’idea era quella di creare un po’ di atmosfera e tensione sessuale durante la cena con discorsi piccanti e qualche toccatina per scaldarci.
Loro erano già li ad aspettarci, Giorgio impeccabile con una giacca blu e una sciarpa grigia e Morena avvolta da un tubino che non lasciava nulla all’immaginazione, appollaiata su un tacco 12 e soprattutto senza reggiseno. Doriana era più casta fuori, con un semplice abito color tortora, autoreggenti e scarpe nere ma sotto aveva un intimo che avrebbe fatto strabuzzare gli occhi a chiunque.
Sapevo che a Morena sarebbe piaciuto le palpassi il sedere e, dandole un bacio per salutarla le strinsi la natica tra le dita ottenendo uno sguardo malizioso dopodiché ci accomodammo togliendoci le scarpe come richiesto dalle consuetudini del locale.
Morena mi sedette di fianco con Giorgio e Doriana davanti a noi: non passò molto che, complice un argomento un po’ piccante, iniziai un piedino con la mia vicina che non si tirò indietro e poco dopo la mia mano fu calamitata dalla sua coscia. A un certo punto, si alzò per indicare un piatto sul menù agli altri due commensali e non persi l’occasione per toccarle di nuovo il sedere marmoreo potendo chiaramente distinguere al tatto un intimo di seta a coprire il suo sesso.
La cena procedette in un incrociarsi di gambe, la sua accavallata sulla mia con la mia mano che in un paio di occasioni salì su fino alla sorgente del piacere facendole repentinamente abbassare lo sguardo sospirante. Verso la fine ricambiò le attenzioni sfiorando con le sue dita il mio sesso che stava scoppiando, contenuto a fatica dai jeans.
Doriana e Giorgio mantennero invece un aplomb esemplare, mia moglie non ama tanto questo tipo di approcci, non che le dispiacessero le attenzioni di un bell’uomo come Giorgio ma si sentiva in imbarazzo, lei non ha problemi a passare dai discorsi tranquilli al letto se chi le sta di fronte le piace per cui tra loro ci fu meno pathos.
Poco prima del caffè arrivò la sorpresa: se da una parte era evidente fin dall’inizio che tutti e quattro si era d’accordo di finire a letto assieme dopo cena, si era però pensato di decidere al termine di questa la location. Tuttavia loro ci avevano già pensato ed avevano prenotato una suite in uno degli hotel più belli della zona, con l’idea di andarci comunque, anche nella remota ipotesi che noi non li avessimo voluti seguire.
Giunti all’hotel, prima di avviarsi in camera, estrassero dal baule della loro auto due valige suscitando qualche timore in noi tanto che ci dovettero rassicurare dicendo che erano i giochini di Morena, visto che Doriana aveva manifestato curiosità in proposito.
Entrati nella meravigliosa suite prenotata, 50 mq di sottotetto con vasca idromassaggio e salottino, dalle valige emersero un vassoio di frutta e una bottiglia di Dom Perignon che fugarono ogni precedente timore.
Giorgio versò lo champagne che entrò subito in circolo e, dopo aver acceso delle candele e spento le luci, ci accomodammo tutti e 4 sul divano mangiucchiando frutta e chiacchierando quando ad un tratto, quasi fosse suonata una campanella, i bicchieri si posarono e ognuno iniziò a baciare il proprio partner in maniera inequivocabilmente lussuriosa.
Le erezioni di noi due uomini erano ormai evidenti sotto i pantaloni e dai baci si passò ben presto alle carezze sempre più spinte, Doriana che già aveva un paio di mani tra le cosce diede un colpo di reni e si slacciò la cintura che indossava solo come accessorio sul suo abito mostrando l’intimo e quasi chiedendo di essere liberata da quella costrizione, cosa che puntualmente avvenne.
In un momento la mia cintura si aprì e le sue mani iniziarono a frugare estraendo il mio sesso ormai di marmo, dopodiché via calzini, jeans e boxer che volarono sulla poltrona di fronte.
Morena, ormai semisvestita, cavalcava Giorgio, il quale infilava due dita sotto il perizoma che constatai essere fradicio di umori gemendo ritmicamente con ancora le scarpe indosso, il che mi eccitava da morire.
Doriana scese con la schiena sulla seduta, iniziai a masturbarla a cosce aperte e dopo poco Morena si lanciò verso di noi baciando il seno a Doriana che godeva rumorosamente mentre le mie dita, spostato il perizoma entravano e uscivano dal laghetto delle sue intimità.
In un attimo fu un groviglio, mi trovai i capelli profumati di Morena in faccia e non potei fare a meno di baciarle il collo e i lobi delle orecchie indugiando con la punta della lingua dentro di esse e sentendo la sua pelle d’oca e i suoi fremiti mentre le due donne si baciavano ovunque.
In breve incrociai la sua bocca mentre Giorgio la masturbava infilandole mezza mano nella fontana tra le cosce e le nostre lingue per un po’ danzarono allo stesso ritmo poi la mia bocca si spostò sul suo seno marmoreo e sul suo capezzolo duro come un chiodo mentre sentivo la sua mano scorrere sull’addome e impugnare il mio sesso, scappellarlo e iniziare una vorticosa masturbazione, prima lenta poi sempre più veloce.
Ora era mia moglie a baciarmi avidamente mentre anche lei impugnava il mio sesso per una meravigliosa sega a due mani: il rumore delle dita di Giorgio che entravano e uscivano dal sesso ormai allagato di Morena faceva da colonna sonora di quel meraviglioso momento di condivisione di piaceri, umori e profumi.
Fine I parte
3270
4
11 years ago
tomcats,
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la nostra storia
CP69lombarda Vogliamo raccontarvi la nostra storia cosi com’è capitata a noi Io mi chiamo Francesca e lui è Paolo, ci siamo conosciuti un paio di anni fa, in una chat dove si poteva scaricare musica e chiacchierare con persone che facevano altrettanto. Fin dall’inizio nasce un certo interesse e man mano, ci accorgiamo di avere molti punti in comune , si sta bene insieme , quindi ci troviamo spesso dandoci appuntamento in chat . I discorsi diventano sempre più accattivanti e sensuali, immancabilmente si finisce con il fantasticare raccontandoci le fantasie più represse ed inconfessabili...ci esponiamo in CAM. L’eccitazione sale...sfiorandoci la pelle con movimenti sempre più intimi e immaginando di essere insieme E’ in questa occasione che scopro di essere una donna sensuale e molto calda, sogno di essere un po’ sottomessa dal mio uomo durante i momenti di intimità ed essere posseduta in tutti i sensi , mi piace il sesso in tutte le sue sfumature , detto tra noi ,mi piace fare la porcellina ed essere osservata , vedere lo sguardo su di me aumenta il mio piacere fino a farmi eccitare e quindi osare.... Decidiamo di incontrarci... organizziamo l’incontro in ogni particolare, i nostri primi incontri sono un po’ timidi, ma allo stesso tempo molto passionali ....decidiamo di proseguire. Paolo è un uomo molto alto ma anche molto dolce , insieme abbiamo vissuto e scoperto tante emozioni , e stato lui che mi a spinto a fare sesso con un\'altra donna . Nonostante la mia gelosia , sono riuscita a dividere il mio uomo con lei , non c’è stato un rapporto completo fra loro, ma il quanto basta per accendere il desiderio e contemporaneamente la mia voglia di soddisfarlo. Il nostro primo incontro con una singola .. è avvenuto in un motel di Brescia, ricordo quel pomeriggio... per noi era la prima volta , entrambi eccitati , ma nel contesto anche un po’ intimoriti , Gloria, si chiamava così... una bella ragazza molto più esperta di noi, acconsentì al gioco come avevamo deciso in precedenza, mi ritrovai bendata nella stanza , sentivo le voci e le risatine per i movimenti impacciati, non sapevo cosa dovevo fare, incominciò lei a spogliarmi a baciarmi, io ricambiavo e anche se i gesti mi venivano spontanei, pensavo a Paolo... chissà cosa stava fantasticando in quel momento, ma quando ho sentito il suo bacio di approvazione, mi sono lasciata andare facendo tutte quelle cose che fino a poco prima immaginavamo solo nella nostra fantasia. Era bellissimo sentire le mani maschili e femminili che mi toccavano, le loro lingue alternarsi alla mia....ero eccitata a tal punto che non sapevo più cosa fosse la gelosia, ho tolto la benda dagli occhi, ho voluto osservare come gode una donna. Io nella posizione a pecorina, leccavo la figa di Gloria e lei sotto godeva ...e leccava la mia figa,mi piaceva osservarla insieme a Paolo, sentivo la mia eccitazione crescere e vedevo quella di Paolo sempre più forte, ho sentito Gloria bagnarsi e godere mentre con le dita la stantuffavo è stato quello il momento che paolo mi ha preso e mi ha scopata sotto lo sguardo di Gloria che leccava le sue palle e osservava mentre mi penetrava, a un certo punto il suo cazzo cambia direzione sento che entra prima piano e poi profondamente nel culo , non mi ha dato il tempo...ma non c’è stato bisogno di lubrificarlo , scivolava che era una meraviglia ....ho goduto come una troia in quel momento ;...sentendolo venire tutto dentro me. E’ stata un esperienza forte per entrambi , direi più che piacevole . tanto e vero che stiamo pensando di ripetere. Un bacio da Francesca e Paolo
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14 years ago
AdamDTS,
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INIZIAZIONE SCHIAVA IN BAGNO
Fra i momenti di maggior eccitazione in un gioco di ruolo è quando la padrona porta la sua padrona in bagno....fu cosi' che......dopo essere stata frustata e usata a dovere la signora le disse " bene schiava seguimi ora devo andare in bagno " la prese per il guinzaglio e la porto' in bagno a quattro zampe e la posiziono' davanti al vater " ascoltami troia la tua padrona si dovra' sedere ma prima esigo una doverosa pulizia della tazza con la tua lingua.....non serve ti dica che esigo una pulizia accurata a lingua aperta vero....." la prese per i capelli e la costrinse a passare piu' volte tutto l'anello dove si doveva sedere che poi le alzo' " bene cagna ora ora lecca bene la tazza in superficie voglio sia tutto perfettamente pulito dalla tua lingua da puttana".Sotto il controllo attento della padrona la schiava dovette mettere la sua lingua a disposizione del vater per almeno dieci minuti sino a che la signora " spostati troia e fai sedere la tua padrona".....stranamente la padrona si sedette senza togliere lo slip....la prese per i capelli non si sedette completamente " bene cagna apri bene la bocca e assaggia gli umori della tua signora....questo è solo un assaggio perche ' la prossima volta la berrai direttamente ". Quando fini' si tolse lo slip...." bene schiava ora apri la bocca...ti devi abituare al profumo della tua padrona.....le dovrai tenere in bocca fino a che sta bene a me.....e fu cosi che le mutande zuppe di pipi' finirono in bocca alla schiava.....
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13 years ago
AdamDTS,
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fantasia di moglie schiava 2 - la villa 2
Il Padrone mi ordina di mettermi a pancia in su e ordina a Betta di leccarmi la figa. Lei ubbidiente comincia a leccarmela e nel farlo mette in mostra il suo bel culo. Il Padrone si mette dietro di lei e comincia a scoparla in culo segnando con i sui colpi decisi il ritmo delle leccate. Tra le leccate di Bart di prima, le leccate di Betta io non capisco piu’ nulla e vengo. Betta continua a leccare imperterrita anche finché lei e il Padrone non vengono all’unisono. Dopo che il Padrone ha finito mi ordina di pulire per bene il culo di Betta. “adesso andate in cuccia cagnette” ci ordina … noi meste meste ci accomodiamo nelle nostre rispettive cucce. Bart intanto s’e’ goduto tutta la scena da poco distante. Io distrutta ma soddisfatta, piombo subito in un sonno profondo. Il Padrone mi guarda e con tutta la tranquillità del mondo mi dice “quella per i prossimi due giorni sara’ la tua cuccia.” Io rispondo con “wolf” … non posso fare altro. A pochi passi dalla cuccia esce dalla seconda casetta Betta. Una bellissima ragazza di massimo vent’anni. Il collare che porta fa pandam con quello di Bart. Appena ci vede comincia ad abbaiare e fare le feste. Poi mi viene vicino e comincia a girarmi attorno. Il mio Padrone mi ordina di allargare le gambe e stare ferma. Lei, come Bart, gira dietro di me e mi annusa il culo. Poi mette il suo culo davanti alla mia bocca. Il Padrone mi ordina di annusarlo e di leccarlo. Io lo faccio. Ha un odore strano, sembra sapere di cane. La mia eccitazione è al culmine mentre la sapiente lingua di Bart fa il suo dovere. Proprio un attimo prima di venire il mio Padrone con uno strattone mi riporta verso casa. Nel cammino Bart continua a girarmi attorno tutto felice. Al margine della villa vedo 3 casette per cani. Sulla prima c’e’ scritto “Bart”, sulla seconda “Betta” e sulla terza “Guest”. Probabilmente mi scambia per una vera cagna perche’ appena si avvicina mi annusa il culo. Appena lo sento faccio per ritrarmi ma il mio Padrone tira secco il guinzaglio e mi ordina di stare ferma e divaricare bene le gambe. Bart per tutta risposta comincia a leccarmi buco del culo e figa. Istintivamente inarco la schiena per dargli piu’ facile accesso ai miei pertugi. Bart continua a leccarmi e mi fa eccitare. Sento passare le macchine e so che tutti stanno guardando un cane che lecca figa e culo di una donna a 4 zampe. Ho il terrore che Bart decida di coprirmi, cosa che certamente farebbe se al mio posto ci fosse un cane femmina. Inaspettatamente questo pensiero mi fa eccitare ancora di piu’. So’ che nella mia situazione non potrei dire nulla se il Padrone decidesse di farmi scopare da Bart. Piangendo faccio quello che mi ha ordinato, so che implicitamente significa che devo comportarmi da cagna. sento il Padrone chiedere al suo amico dove puo’ portarmi a fare i bisogni. Lo sento rispondere che dietro alla villa, al confine con la strada c’e’ un pezzo di prato dove fa fare i bisogni al suo cane. Il mio Padrone mi mette il guinzaglio e mi dice “al passo”. Io a quattro zampe, ancora con le lacrime, mi metto alla sua destra e ci muoviamo nella direzione corretta. Il prato è proprio vicino alla strada. Mi fa mettere proprio con il culo nella direzione della strada e mi ordina di svuotarmi. Mi vergogno “come un cane”, ma non ce la faccio proprio piu’ e faccio i miei bisogni. Dal culo esce cacca mista a sperma. proprio in quel momento arriva Bart, il cane pastore anche lui passato per fare i suoi bisogni. E’ un pastore maremmano adulto di 40 chili molto socievole. Dopo che il pavimento è stato pulito sento il mio Padrone parlare con il padrone di casa. I due conversano amabilmente, ridono scherzano e non si curano di me. Ho il culo in fiamme e devo fare la cacca. Mi alzo e mi avvicino ai due, interrompo la loro conversazione per chiedere dove c’e’ un bagno per lavarmi e fare i miei bisogni. Per tutta risposta il mio Padrone mi da un ceffone in faccia. “cagna, chi ti ha detto di muoverti. mettiti a 4 zampe e restaci”. Racconto scritto dalla mia schiva con piccole mie correzioni. Cosa ne pensate?
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1 year ago
ciattina,
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Coppia Ninfea.... The beginnin'
A dire il vero non eravamo nuovi all'ambiente e da un annetto bazzicavamo in piccoli club privè meno conosciuti, dove sistematicamente eravamo gli unici a dare spettacolo... Poi la decisione di iscriverci in un sito di annunci e qui abbiamo conosciuto Fabio e Anna da Vicenza, una Coppia con la C maiuscola, molto complice, veramente innamorati come noi e senza troppi complessi di gelosia da mettere in discussione un gioco scambista.
Dopo una discreta conoscenza via msn durante la quale ci siamo scambiati fantasie, idee, aspettative e perchè no... foto e cam... abbiamo deciso di organizzare un incontro da noi... un sabato sera, una splendida cena in terrazza d'estate, circondati da rose, candele profumate e luci soffuse...
Loro avevano già delle esperienze, sebbene non fossero navigatissimi e hanno saputo condurre molto bene il gioco...
Come prima cosa, furbetti, con la scusa di sgranchirsi un attimo prima del dolce ci siamo alzati... e tornati seduti... lei si siede vicino a me e lui vicino al mio Amore, invertendo i posti.... e fra un cosa e l'altra abbiamo iniziato a sfiorarci con i corpi... a cercarci e a far salire il desiderio... finchè lui aveva la mia donna comodamente sdraiata con le gambe sulle sue ginocchia e io avevo Anna appoggiata al mio petto... accarezzando le loro gambe e sfiorando i loro seni... praticamente di marmo... finchè non ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti... beh andiamo di la...?
Poi tutto è diventato un vortice sempre più veloce, vedevo in lei la felicità di trovarsi per la prima volta con un uomo che non fossi io e in me lo stupore di avere di fronte a me una splendida e passionale donna... una situazione stranissima per noi, ma decisamente eccitante... ci cercavamo con lo sguardo ogni tanto.. ma la carne è carne... ...finchè con grandissimo stupore siamo finiti in un'orgia a quattro dove chi più ne ha più ne mette... e poi all'improvviso vedo per la prima volta lei avvinghiata ad Anna intente a slinguarsi con passione...E come non lasciarsi scappare una simile occasione... mi intruffuolo fra loro, mi guardano, si guardano fra loro, sorridono piacevolmente compiaciute... e parte un bellissimo bacio a tre bocche... il cazzo durissimo come l'acciaio...
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12 years ago
CpNinfea,
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Schiuma e rasoio
Era un pomeriggio estivo. Di quelli caldi e afosi in cui ognuno cerca un riparo all'arsura. Di quelli lenti sospesi in cui tutti vanno a riposare all'ombra dopo pranzo.
Così era infatti il campeggio: silenzioso e immobile. Sarà per questo che li ho guardati. Erano accanto ad un albero. Lui seduto su uno sgabello, lei gli girava intorno in piedi. Così vicino che lui poteva annusare il suo fiato. Così vicino da poterci quasi appoggiare il naso. E vedere la traccia di ogni goccia di sudore scivolare nell'incavo tra i seni fino al margine del suo due pezzi.
Lei aveva in mano una lametta e una bomboletta di schiuma da barba. Tutto si svolgeva lentamente con pazienza: l'agitava un po', poi premeva e, facendo i ghirigori col gomito, quasi a voler canzonare quel momento, gli ricopriva un porzione del capo di schiuma. Posava la bomboletta e con lo sguardo concentrato e attento cominciava a raderlo. E quel movimento era insieme morbido e carico. Potevi sentirne l'energia: era come sospeso nell'attesa, in cerca di qualcosa di più.
Erano l'intenzione degli occhi, la fermezza e dolcezza- insieme- della mano e la tensione che c'era nel suo braccio ogni volta, a fare un buon lavoro: e la testa di lui era finalmente liscia in quel tratto. E poi continuava la sua carezza, come una danza, di nuovo un po' più in la, con la traccia di schiuma e la lametta.
Ancora una volta.
Il primo tocco.
Era quello che teneva sospeso il fiato ad entrambi, per lui il tocco del metallo della lama, supplizio atteso e desiderato anche se il suo corpo era morbido rilassato.. per lei la paura ed il piacere di sentire la giusta pressione sotto le sue mani. Ed io immobile seguivo l'arco della sua schiena, teso a ondeggiare nel momento decisivo, e potevo vedere la sua la mano che scorreva, piano, piano, poi più veloce, facendo una leggera curva e sentire nei tendini la pressione leggera e poi decisa, un po' di più, più forte, più forte..
ogni volta, tante volte, tutte le volte.
Fino a quando non staccava la lametta piegandola di traverso ed allontanandola quasi di scatto dal retro del capo in un movimento sempre più preciso man mano che prendeva confidenza.
Era allora che potevi vedere la luce negli occhi: un misto di contentezza, dolcezza e finalmente eccitata soddisfazione, l'attenzione dello sguardo sospeso in ogni cm di pelle nuda; e potevi leggere la stanchezza di tanta intensità nei suoi gesti: lei allora prendeva la spugna dentro il secchio e sciacquava, e lo scroscio sembra interrompere quella bolla di sapone e riportare alla realtà di un pomeriggio afoso in cui una ragazza rade il suo compagno.
E d'improvviso tiravo il fiato ed il cuore riprendeva il suo battito normale, finché la mollezza della spugna si trasformava in un nuova carezza carica di attenzione.. Ed ogni volta mi chiedevo quando sarebbe arrivata. Cosa, quando l'avrebbe visto tutto lucente, liscio e terso. E mi sono chiesta se anche lui sentisse. E mi sono chiesta quando sarebbe arrivato.
Ma sono andata via; non si può guardare così impunemente e indecentemente...Solo che adesso ogni testa pelata o rasata che vedo mi porta a quel pomeriggio ed alla voglia di leccarla.
Ecco, si, come nascono le fantasie.
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14 years ago
welikesex,
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la nostra 1 volta
Ciao a tutti.. Siamo coppiamelchi56 U&R coppia molto affiatata in tutto x tutto con moltissime fantasie che cercheremo di realizzarle Tutte.. Racconteremo la nostra 1 esperienza dopo molti inviti..ma mai con persone della stessa città accettammo di vederci con una coppia simile a noi..semplice educata ma vogliosa
Che chiameremo F lui E lei
Sia la mia R ….. che altra signora dopo alcune volte che ebbero contato telefonico.. decidemmo x una cena .. Il giorno dell appuntamento arrivo
Emozionatissimi ma sicuri certi di cosa e chi stavamo x incontrare.. Loro attendevano all uscita dello svincolo autostrada mantenendo un contatto telefonico per eventuali cambiamenti ritardi ecc … arrivammo scesero dalla loro auto . soliti saluti sorrisi … . ci fu una totale distensione ma aumento di eccitazione.. ci fecero strada fermandoci in un parcheggio decidemmo di andare con la mia ..cosi le donne dietro parlammo del più e del meno ma sentivo R la sua voce il suo sorridere Giunti si vide questa pizzeria situata su una bellissima collina entrammo poca gente prendemmo posto… le due donne vicinissime sembravano amiche da sempre io e F iniziammo a dialogare lo vedevo impacciato ma pian piano prese coraggio , le signore ridevano e parlavano anche sottovoce …. Pensavo che sarebbe stata una magnifica serata .. R DISSE CHE ANDAVA IN BAGNO E … LA SEGUII PASSAVANO I MINUTI LE PIZZE ARRIVARANO MA LORO ERANO ANCORA IN BAGNO... E ERA TUTTA ROSSA IN VISO. . R anche SORRIDENTE SI AVVICINO BACIANDOMI CAPI’ … ERA ECCITATISSIMA BRUCIAVA ..DISSE “ SI “ avevano limonato consumammo la cena allegramente con dirci si noi … Fummo invitati casa a bere qualcosa mentre si saliva le scale la coppia prese in mezzo R ed iniziarono a baciarla lei una bella mora sui 47 anni lui 53 anni piu alto di tutti ma simpaticone , mentre le donne si baciavano in bocca lui accarezzava entrambi poi volle baciare R.. che rispose al bacio mentre E mi passo le mani sul mio cazzo duro sopra la stoffa ed io gli strinsi un capezzolo mi mostro la lingua che succhiai ..salimmo appena chiusa la porta in cucina la padrona presa R ed iniziarono a succhiasi avidamente intanto il marito versava da bere .. vidi R che succhiava il seno stringendo i capezzoli di E che si contorceva ansimava F mise musica sottofondo e le donne scomparvero nella camera da letto … ero eccitatissimo ma calmo volevo gustarmi tutto mentre bevevo il mio bicchiere di cognac F mi passo la sua mano sul cazzo e mi disse andiamo a vedere cosa fanno la scena che mi apparve la padrona di casa sdraiata sul letto cosce aperte al massimo e R inginocchiata le leccava la fica le mordeva le cosce mentre E le teneva i capelli F si sbottono i pantaloni e porto il cazzo duro vicino la bocca di R che subito gli succhio la capella lo pompo lo insalivo e poi baciò E io mi avvinai a R la baciai e mi desse assaggia la fica di E ..iniziai a leccarla mentre R inizio a fare il pompino a F lo pompava dolcemente e avidamente immaginavo cosa provasse e brava a fare pompini E nel mentre si mise tra le cosce di R leccandogli fica e culo la sentivo gemere sapevo che iniziava a sborrare di fica e di culo E gli infilo un cazzo finto nel culo di R inserendo il vibro mi avvicini alla bocca del mio amore R che inizio a succhiare anche me F mi prese le palle in mano e mi sorrise cosi allungai la mia mano accarezzando le sue palle il sogno del mio amore R si muoveva con il bacino con il culo e fica e pompava due cazzi mi guardo capi che voleva darmi tutta la sua saliva e la baciai nel baciarla ebbi la capella di F vicino ed iniziai a succhiarla anche io mentre R le succhiava le palle
E si alzo e infilo due dita nel culo del marito F prese la testa di R con entrambi le mani con un movimento su e giù sentiva sia le dita della moglie e scopava nella bocca di R mentre io infilai le dita nella fica di E mi disse scopami mentre io scopo mio marito con le dita mi misi dietro lei e infilai di colpo il cazzo che entro in una fica caldissima F fece uscire il cazzo dalla bocca di R si mise con la sua bocca tra le cosce della moglie iniziando a leccarci palle e fica il mio amore R si sedette sul cazzo duro di F lo mise in fica di colpo ..vedevo calcare e godere il mio amore R … sentivo i colpi della lingua di F sulle mie palle leccava la moglie che godeva e sborrava di continuo ogni tanto lo sfilavo e lo infilavo nella bocca di F che succhiava divinamente ..la E di colpo mi disse scopalo gli piace inculalo lo tirai .fuori R si alzo dal cazzo di F le due donne prima mi succhiarono entrambi il mio cazzo … poi leccarono il culo di F la moglie lo fece piegare ed io entrai nel culo di F era caldissimo lo sentivo che stringeva la capellaaa
Le due donne si misero a guadarci ..ed iniziarono a leccarsi baciarsi R infilo un cazzo grosso ne culo di E .. che godeva di continuo F urlava che voleva sborrare le due donne si avvicinarono e lo succhiarono gli svuotando le palle con le bocche mentre io continuavo a montarlo, le due donne con la bocca di sborra si baciarono e poi il mio amore R venne a baciarmi con un po di sborra che io presi subito volevo sborrare anche io cosi mentre pulivo F succhiandogli le ultime gocce di sborra svuotavo nelle bocche delle signore la mia … sborra fu una bellissima nottata da ricordare..nella speranza di incontrare gente cosi
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13 years ago
coppiamelchi56,
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Last visit: 8 years ago
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tanto arrosto e poco fumo :)
Lui è un grandissimo ritardatario. Al primo appuntamento mi ha fatto aspettare mezz’ora… Ci siamo scambiati uno sguardo, il mio forse era molto incazzato, abbiamo parcheggiato la mia auto, e io sono salita sulla sua . Per me non sa neppure guidare bene.. oppure è emozionato.. mi sa che questo professore mi farà solo incazzare…perché mai ho voluto conoscerlo? Ha pure i capelli lunghi.. ufff. Ecco sfiga della sfiga mentre stiamo per iniziare a parlare squilla il tel.. Mia figlia sta male devo andarla a prendere a scuola.E’ un segno del destino. Il Professore non fa per me……I giorni successivi io e il Professore ci sentiamo al tel e ci scriviamo. Mi trovo molto bene con lui.. è un chiacchierone, non è un uomo virtuale.. mi fa ridere ma sa essere comprensivo,premuroso e dolce. Fa sempre mille giri di parole e qualche volta mi perdo e non lo capisco e tiene tutto a mente.. non gli sfugge nulla di cio’ che dico è determinato, razionale è assolutamente diverso da me e dalle persone conosciute i questi anni.Qualche volta mentre siamo al telefono sta zitto ma lo sento respirare… allora è vivo ah ah.. chissà cosa elabora in quella sua testa… qualche volta ci penso e mi spavento.Alla mia amica sensitiva lui piace…Ho conosciuto alcuni uomini, ho bevuto un caffè con loro sono sposati. Non sono cio’, che voglio. E’ immorale uscire con un uomo sposato. Saro’ bacchettona? Non me ne frega niente io la penso cosi. Decido di dargli un’ altra possibilità e una sera usciamo. Ci troviamo a metà strada… e lui arriva 10 minuti dopo di meeeee. Mi vuole veramente fare incazzareeeeeeee??? E’ notte.. sono una donna sola in auto e lui arriva tardi??? Non è il mio tipoooo.Se mi mette le mai addosso lo azzanno. Non gli daro’ mai un bacio… se mai mi bacerà lo prendero’ pure a schiaffi. Non usciro’ piu con luiiii e la mia amica strega non sarà piu mia amica.. sono incazzata con tutto il mondo!!! Salgo sulla sua auto e il mio sguardo è sempre uno sguardo che uccide. Pensa… non abbiamo neppure gli stessi gusti musicali..aaaaa ma chi me lo ha fatto fare??? Sono una masochista!!! Ma che ci sto a fare qui??? Opsss ha tagliato i capelli… cavolo che carino che è!!! Finalmente lo vedo in piedi.. già perché la prima volta era in auto e non l’ ho visto in tutta la sua altezza. Gli uomini alti mi piacciono… non li ho mai frequentati a parte il primo fidanzato a 17 anni…Insomma passiamo una bella serata all’ insegna delle chiacchiere e dell’ amicizia. Risaliamo in auto e quasi ora di tornare a casa , mi sento molto cenerentola. Alcune parole poi molti sguardi. Ho deciso che voglio che un uomo che mi faccia la corte… con lui non prendero’ l’iniziativa..
Male…molto male perché quella sera forse lui ha pensatola stessa cosa o forse era timido o forse ho fatto la canaglia cosi canaglia da metterlo in imbarazzo. Si perché io adoro mettere in imbarazzo le persone per vedere come reagiscono..come se la cavano… e quando vedo che se la cavano io sono fiera di loro.
Siamo in auto.. un faro illumina il mio volto mentre il suo resta in penombra . Lui vede il mio sorriso, un po’ di imbarazzo misto alla timidezza io non vedo nulla..Passano i minuti ..ma un cenno di un bacio o di una carezza niente. Cosi mi congedo e lo saluto. Prendo la mia auto e torno a casa. Sono 2 mesi che sono sola.. single.. zitella.. abbandonataaaaa come si dice???? Insomma.. piu cerco un uomo che mi porti a letto meno lo trovo. Voglio solo questo… Chi mi legge puo’ pensare male di me..Come fa una donna a desiderare solo questo? Beh.. tutte le volte che qualcuno si innamora di me.. ultimamente, finisce male.. perché io non mi innamoro , io mi stanco mi annoio, mi ritrovo uomini mielosi, privi di nervo, troppo internet addosso, troppe cazzate i testa. Io ho bisogno di un uomo razionale. Determinato con la U di Uomo maiuscola. Se il gioco lo dirigo io… io mi annoio..Cosi ho deciso che è meglio stare alla larga dai sentimenti.. meglio una sana scopata.. si basta trovare la persona per farla pero’… perché non voglio concedermi al primo che arriva.. a quello che non sa ne di sale di di zucchero… io lo voglio come lo voglio.. deve avere un cervello.. deve sapermi eccitare con le parole.. perché con il corpo lo so fare benissimo anche da sola…lo voglio complice.. complice dei miei intrighi dei miei desideri, voglio che non mi giudichi ma che mi stia accanto, voglio che mi protegga… anche solo con le parole.. ma devo sentire che LUI c’è.. che esiste.. che se ho bisogno lui arriva.. puo’ arrivare anche solo una parola..ma deve esserci.. ma voglio anche che mi ignori che non mi assilli che mi lasci i miei spazi…e io per lui…faro’ lo stesso. Insomma il mio rientro a casa è dei piu tristi e come di consuetudine mi masturbo e mi consolo da sola.Arriva il mio compleanno..ma è una brutta giornata e lui si offre di venirmi a fare gli auguri. Ma io non voglio…. Cosi il giorno dopo lui mi ripropone di venire da me..deve farsi perdonare tutti i suoi ritardi….. e dice che vuole darmi tanti “baci”…MMMM mi emoziono. Organizzo la serata e gli dico che dovrà farsi trovare al distributore di benzina. Io arrivero’ li , lo bendero’ e lo portero’ a casa mia… non dovrà sapere chi sono .. dove abito.. non dovrà sapere nulla di me.Secondo voi… è arrivato puntualeeeeeeeee?????? Si è persoooo…!!!!! Sono stata al freddo .. con la minigonna le calze autoreggenti… e i tacchi a spillo ad aspettalo… lo odiavo da morire.. Quando è arrivato sono scesa dall’ auto. Forse urlavo..So di certo che lo stavo cazziando.. e lui che fa? Mi porge i baci perugina e mi dice: sono per te. COSAAAAAA? I dolcetti??? Io adoro i dolcetti… Sono stata zitta un attimo l’ho guardato e lui mi ha appoggiato alla mia auto e mi ha stampato un bacio appassionato. I brividi mi sono scesi lungo il corpo.. non sentivo piu freddo.. non ricordavo piu nulla… non ero arrabbiata e mi sono dimenticata di bendarlooo ah ah decidiamo di andare a casa mia…….. ma della stra stupenda notte d’ amore per ora non diro’ nulla dico solo. 6 a 2…...... è l'uomo piu intelligente, sensuale, erotico emozionante e sexy che io abbia mai incontrato...Lui ha capito subito cosa mi piace .. sa le parole che deve usare con me, sembra quasi che ci conosciamo da anni.. sa dirmi di No...e io lo adoro
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13 years ago
ciliegiasciroppata,
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al negozio di abbigliamento
ciao,era un giorno qualunque di settimana,decidiamo di andare in giro per negozi,avevo voglia di comprarmi un vestitino provocante da indossare al mare alla sera quando si esce a godersi il fresco e sapendo che tutti i maschietti ti spogliano con gli occhi e fanno pensieri proibiti stando al fianco delle loro mogliettine,mi ecitava già l'idea.
passando davanti a una vetrina mi incuriosisce dell'abbigliamento,entriamo,era circa l'oraio di chiusura per il pranzo,viene verso di noi il commesso,proprio un bel ragazzo in tutto,mio marito capisce al volo che mi piace,comincio a scegliere degli abiti molto scollati,di quelli vedo e non vedo,ogni volta che esco dal camerino con indosso un'abito diverso(premetto che avevo indossato un intimo mozzafiato e scarpe con tacco a spillo da 12cm)il commesso mi guarda con occhi eccitati,faccio cenno a mio marito di avvicinarsi e gli sussurro di coinvolgere il ragazzo
mentre mi cambio li sento parlare e sento chiudere l'ingresso, esco per farmi guardare e li trovo tutti e due li davanti,decido di farli eccitare,con mosse provocanti sculetto un pò dò uno sguardo malizioso al commesso,mi accarezzo il corpo e mi passo le mani tra le scosce,noto un certo rigonfiamento nei pantaloni di entrambi.
rientro nel camerino,ma questa volta per uscirne con addosso solo scarpe e il mio completino sex,wow wow,mi avvicino al commesso e comincio ad accarezzagli il cazzo,è gonfio e grosso,molto grosso,mi inchino davanti a lui gli abbasso la zip e lo tiro fuori,wow wow ancora,era ben dotato,lo accarezzo un pò è lo comincio a succhiare,gemevo dal piacere di fare sesso con un bel giovane ero tutta bagnata e lo succhiavo avidamente,mentre mio matito si era spogliato e cominciava a grillettarmi la "patatina vogliosa,ori li succhio entrambi,ho una gran voglia di farmi scopare,faccio sedere il commesso che non crede ancora a cosa gli stà succedendo,gli metto il capuccio e mi infilo quel meraviglioso cazzo gonfio e grosso nella mia patatina stra bagnata,comincio a cavalcarlo e mentre gemo dal piacere succhio il cazzo a mio marito che gli stà scoppiando.
i miei due maschietti si alternano a scoparmi facendomi mugolare e ansimare di piacere in posizioni fantastiche penso di aver auvto 2-3 orgasmi,una volta saziata la mia voglia di piacere,li faccio sborrare entrambi assieme sul mio seno,spalmandomelo sul petto.
rientro in camerino e mi ricompongo,saluto il commesso e usciamo dal negozio,oggi abbiamo fatto un ottimo aquisto,un bel vestito e una gran scopata.
alla prossima cari amici (vi è piaciuta la nostra storia?)
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13 years ago
patatina vogliosa,
47/39
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