Rieccoci in viaggio, in un'altra giornata calda per una nuova destinazione. Sono passati due giorni da quella serata con la guardia del piccolo Market, una serata fantastica, anche se Marco e Annalisa non ne hanno parlato poi più di tanto. A lei era piaciuto tantissimo, quelle situazioni che Marco riusciva a creare, la eccitavano e la facevano sentire sempre più troia. Dopo quella sera, si sono divertiti, hanno fatto sesso ad ogni occasione, insomma, la loro vita non era cambiata dopo quella sera. Anzi, addirittura, in qualche occasione, era proprio Annalisa a provocare Marco.....
Trovato posto per sostare con il camper, addirittura sotto un enorme gelso che faceva proprio una gran bella ombra, si incamminarono nel paesino a loro sconosciuto. Nella piccola vietta, il caldo si faceva sentire, ma un lieve brezza, ben gradita, li accompagnava verso il centro. Una foto sulla panchina, una foto abbracciati davanti ad un negozio con un'insegna buffa, baci calorosi come se piovessero e in poco tempo arrivarono nella piazzetta che doveva essere il centro del paese. Non c'era molta gente in giro, alcuni negozi erano chiusi, ma il bar no, quello era aperto. La voglia di gelato di Annalisa vinse su tutto. Il piccolo bar era molto accogliente e aveva una veranda dove sedersi che era una meraviglia. Ordinarono e andato a sedersi in veranda, dove c'erano soltanto una coppia con un bimbo, un cane sdraiato al centro, due gatti e quattro uomini anziani che giocavano a carte. Subito Annalisa si mise a guardarli divertita, perché i quattro, stavano giocando a carte ma in modo piuttosto colorito e chiassoso. Mentre mangiava il suo gelato, sorrideva divertita a vedere i quattro. Marco notò ancora di più la sua bellezza e quella sua luce negli occhi mentre rideva. Inutile dire che era eccitato.... Passata una mezz'oretta, si alzarono per uscire e Annalisa si assentò cinque minuti per andare al bagno. Quando uscì, Marco la stava aspettando fuori dal bar.
"Che stronzetto che sei, io credevo che mi seguivi in bagno, ho visto che avevi il cazzo duro al tavolo! Ti ho aspettato un po', poi ho fatto pipì e sono uscita".
"Amore, cucciola, non ci ho nemmeno pensato, non mi sembrava il luogo adatto, dai...."
"Adesso sua maestà vuole solo luoghi adatti? Non mi sembra che in altre occasioni i luoghi erano adatti. Non mi vuoi più scopare?“
Risero entrambi, e abbracciati continuarono la camminata. Ora Marco sapeva che doveva rimediare a questa voglia.....
Videro una piccola via in salita, decisero di prenderla per vedere dove portava. Non ci misero molto ad arrivare alla fine della salita, dove c'era soltanto una piccola Chiesa e un piccolo cimitero proprio a fianco.
Annalisa guardò Marco con aria un po' delusa e gli disse:
"Questo paesino è bello, ma è il più brutto e cattivo che abbiamo visto fin'ora"
"Perché piccola?“
"Perché non c'è neanche un posto che ti stimola a tirarlo fuori"
Marco scoppiò a ridere, lei aveva il broncio come una bambina, ma non riusciva più a trettenersi dal ridere...
"Tranquilla piccola, vedrai che quando meno te l'aspetti, anche questo paesino ti lascerà un ricordo che ti piacerà tanto"
Lei lo abbracciò sorridente, con gli occhi pieni di voglia di sesso. Poi c'è fece scivolare una mano nei pantaloni di Marco, afferrandogli il cazzo. Era nel pieno di una crisi di voglia.
"Torniamo al camper, forse ho qualcosa che ti piacerà "
Lei sgranò gli occhi, finalmente aveva capito che da li a poco, Marco l'avrebbe scopata come Dio comanda.
Arrivarono al camper e una volta saliti, lei si spinse verso Marco ormai con la voglia di cazzo che le stava facendo prendere fuoco.
Lui la fermò, gli disse di aspettare un attimo, di dargli solo due minuti. Lei, con la mano nei pantaloncini, sbuffò scherzosamente mentre si masturbava con foga ....
Marco scese dal camper. Lei non capì, cercava di sbirciare dal finestrino ma un ramo dell'albero le impediva di vedere oltre.
Quando la porta si riaprì pochi minuti dopo, sentiva delle voci, ma continuava a non capire....
Ad un tratto vide salire nel camper un uomo, che non era Marco, sfilò al volo la mano con le dita fradice dai pantaloncini e vide un altro uomo salire, poi un terzo. Il quarto e poi Marco.
Annalisa era immobile in piedi a un metro da queste persone.
"Amore, ti presento Mario, Lorenzo, Giovanni e Attilio, li hai conosciuti prima al bar, stavano giocando a carte."
"Piacere, Annalisa", disse lei spaesata e fissa sugli occhi di Marco, per cercare una spiegazione.
"Niente , tranquilla amore, prima al bar, mentre tu eri in bagno, io ho parlato con questi signori e gli ho espresso il tuo desiderio, quello che mi avevi detto al tavolo ..."
"Ah, si? Ok, e cosa gli avresti detto di quello che ti ho detto io al bar?“ incalzò lei per cercare di capire cos'aveva in mente Marco, anche se, più o meno, aveva un'idea ..
"Gli ho solo detto che ti sarebbe piaciuto fare un pompino a tutti e quattro insieme"
"Oh si, si... Era questo che volevo" rispose lei, stando al gioco, anche perché ormai, chiarito il disegno di quello che stava per succedere, era eccitata come un vulcano pronto ad esplodere ..
Annalisa sorrise, invitò i quattro vicini a lei, che accettarono subito senza discutere. La circondarono, sentiva le loro mani dappertutto, si trovò nuda in un attimo, le sue bocche sembravano le bocche di un branco di lupi sulla preda. Non staccava gli occhi da Marco, che la guardava mentre si stava masturbando.
Annalisa era sempre più eccitata, i quattro si erano spogliati, abbassò lo sguardo e vide i loro cazzi, barzotti. Uno dei quattro, le alzò la testa e prese al limonarsela con ardore, lei non fece niente per evitarlo. Un altro le stava leccando la figa, che ormai era un lago e le sue tettine erano preda degli altri due. Cercava di farsi largo con le mani, raggiunse due cazzi e iniziò a masturbarli, Senza staccarsi dall'uomo che la stava baciando.
Marco, stava fermo ad ammirare Annalisa che ormai era in balia dei quattro, la vedeva godere, la sentiva gemere.
Annalisa si staccò dalla bocca dell'uomo che la baciava, guardò Marco e si lasciò scivolare in ginocchio. I quattro, si misero intorno a lei. Iniziò a spompinare un cazzo mentre con le mani segnava altri due. La sua bocca era fuori controllo, alternava i cazzi con mani e bocca, dovette lavorare molto su quei cazzi che, stavano mettendoci molto a diventare duri. Ma non si perse d'animo, succhiava e risucchiava, la saliva che produceva mentre succhiava inondava i cazzi e colava anche dalla bocca. Ora erano diventati belli duri, ma quanta fatica, le mascelle iniziavano a farle male.
Marco prese a dare ordini ai quattro chiamandoli per nome, lei si sforzava di ascoltare ma non si ricordava chi fosse uno e chi fosse l'altro. Ne fece sdraiare uno a terra, dopo avergli servito un preservativo, fece sedere Annalisa su di lui. Il cazzo dell'uomo scivolò in un lampo nella figa fradicia, gli altri tre continuavano a farsi spompinare, addirittura con due cazzi alla volta in bocca. I quattro si alternarono a scopare Annalisa in figa, Marco, decise che era il momento di partecipare. Prese il lubrificante, unse il culo di lei e ci fiondò il cazzo fino in fondo. Annalisa tirò un grido soffocato dal cazzo che stava spompinado, godeva come una troia. Era la prima volta che non aveva un buco libero e neanche a dirlo, la cosa la faceva impazzire. Andarono avanti per quasi un'ora a scoparla a turno, ma nessun'altro a parte Marco, glielo mise nel culo.
Annalisa era esausta, la fecero mettere in ginocchio, Annalisa si asciugò il sudore dagli occhi e aprì la bocca aspettando il momento in cui avrebbero sborrato. Gli uomini, si stavano segando davanti a lei, pronti a darle ciò che chiedeva. Non ci volle molto. A turno, si avvicinarono alla bocca di Annalisa e le sborrarono dentro, in faccia, sui capelli. Riempirono la sua bocca e il suo viso di sborra calda, che lei raccoglieva con le mani e con la lingua se stava per cadere.
Era in ginocchio, con la testa leggermente all'indietro, una maschera di sperma. Esuausta, ma soddisfatta, terribilmente appagata. Dopo essersi tolta la sborra dagli occhi, intravide Marco sorridente che parlava con gli uomini. Gli uomini annuivano, sorridendo.
Marco, prese ancora una volta la pentola più alta e si diresse verso Annalisa. Lei capì subito cosa la aspettava ora. Sputò un po' di saliva mista a sperma nella pentola, guardò i cinque e disse:
"Su, avanti, non abbiate paura, chi è il primo? Chi mi ripulisce?" Mettendosi un dito in bocca come una troietta vogliosa....
I cinque compagni di scopata si avvicinarono e con il cazzo in mano, iniziarono a pisciarle, in faccia e in bocca. Le sembrava di annagare dalla quantità di pipì che le stava arrivando, ma allo stesso tempo non ne voleva perdere neanche una goccia. Succhiò ancora tutti e cinque i cazzi come per ringraziarli, posò la pentola, salutò e ringraziò i quattro compagni di giochi e corse a farsi la doccia.
Gli uomini, si rivestirono, salutarono Marco, lo ringraziarono per quest'avventura e tornarono alle loro vite. Marco era felice, soddisfatto e sempre più innamorato.
Quando Annalisa uscì dalla doccia, si butto sul letto esclamando wow. Marco la raggiunse e la baciò abbracciandola.
"Come va cucciola? Come ti è sembrata questa nuova esperienza?“
"Fantastica, mi avete uccisa, ma mi è piaciuta. Poi il fatto di avere sempre sorprese senza sapere niente, mi eccita da morire. D'altronde, questo è il prezzo da pagare quando hai un marito che è un porco maiale".
Scoppiarono a ridere, poi Marco disse:
"Dai, vado a farmi una doccia e poi usciamo a cena, preparati"
"Mmmm.... Che cosa ti frulla in testa?"
"Niente amore, voglio solo uscire a cena con te"
Arrivati in un piccolo ristorante del paesino, carino, non molto pieno ma comunque c'era gente. Il cameriere arrivò subito e fece accomodare Marco e Annalisa al loro tavolo. L'atmosfera era gradevole, la musica di sottofondo accompagnava gradevolmente la serata, la candela sul tavolo e i fiori creavano quella magia che ad Annalisa piaceva molto. Ordinarono con tutta calma e i piatti vennero serviti con cura e professione dal personale, tutti carini e gentili. La coppietta innamorata era arrivata al ristorante, consigliato da Attilio, uno degli amici che avevano "conosciuto" nel pomeriggio, prendendo un bus, per non stare a spostare il camper. Quindi dovevano stare attento anche all'orario, perché l'ultima corsa ara a mezzanotte. Calcolando che le lancette dell'orologio segnavano le 22:30, non si allarmarono più di tanto...
Anche perché, Marco non voleva fare le cose di fretta, la situazione di questa serata poteva nascondere qualcosa di buono. Mentre scherzava e rideva con Annalisa, ignara come al solito dei pensieri porci di Marco, sondava il terreno qua e la per capire se per il finale di serata, ci scappava qualcosa di eccitante.
Nel frattempo, il tempo scorreva. Alle 23:40, ormai la sala del locale era quasi vuota, così decisero di alzarsi, pagare e uscire. Mentre Marco saldava il conto, arrivò il titolare del locale a ringraziare la coppia, chiedendo se poteva offrire qualcosa, come usava fare di solito. Marco e Annalisa si guardarono negli occhi e Marco declinò l'invito, spiegando che se avrebbero perso il bus, non sapevano come tornare al camper. Lui subito disse che non c'era problema, sia lui e la moglie, che i ragazzi che lavoravano da lui, avrebbero fatto la loro stessa strada, quindi gli avrebbero dato volentieri un passaggio. Uno sguardo veloce con Annalisa, lei aveva capito che nella mente di Marco, stava per nascere qualcosa... Rossa in volto, sorrise e annui. La festa continuava. Fino a mezzanotte e dieci, risero e scherzarono con il titolare, la moglie e un paio di cameriere. Poi una delle due, disse a Marco che lei stava per tornare a casa, se avessero voluto, un passaggio glielo avrebbe dato lei.
Accettarono la disponibilità di Gaia, salutarono e ringraziarono di nuovo tutti e si incamminarono. Annalisa sali davanti con Gaia e Marco dietro. Durante il viaggio continuarono a ridere e a scherzare, i tre erano molto a loro agio. Una volta arrivato al camper, Annalisa prese in mano il gioco e sicura di sé, invitò Gaia da loro, per bere un caffè prima di tornare a casa.
Gaia la ringraziò, le rispose che però era un po' stanca e poi non voleva disturbare. Allora Annalisa insistette,
"ma no dai, ma quale disturbo, non è una casa vera e propria, cinque minuti per bere un caffè, per ringraziarti della tua cortesia di averci riaccompagnato"
"Va bene, dai, vorrà dire che domani mattina dormirò una mezz'oretta in più" rispose Gaia. A Marco si aprì lo scenario. Annalisa non aveva mai preso l'iniziativa, non capiva cos' avesse in mente, ma una cosa era sicura, lui aveva il cazzo già duro.....
Con Marco a preparare il caffè e le due ragazze al tavolo a chiaccherare, la serata sembrava molto elettrizzante... Lui decise di non interferire, volle lasciare fare tutto alla mogliettina, era curioso di vedere se aveva un programma già disegnato.
"Tu hai un ragazzo?" Chiese Annalisa a Gaia
"Fino ad un anno fa si, poi ho scoperto che se la faceva con una mia amica ed è finita"
"Oh, mi dispiace averti fatto questa domanda, scusami"
"Figurati, nessun problema, è storia vecchia e poi per il momento sto bene così"
"Ma poi sei così giovane. Hai tutto il tempo, pensa a divertirti. E inoltre, sei anche molto bella...."
Alla frase di Annalisa, Gaia arrossì. Per fortuna, Marco arrivò con il caffè. Annalisa la fede ridere ancora un po', mentre bevevano il caffè, raccontando di quanto imbranato fosse a volte Marco, inventandosi anche dei particolari che non erano mai successi. Gaia rideva, rideva e rideva, quindi era giunto il momento per Annalisa, di calare il jolly.
"Capito cara? Ma io, nonostante tutto lo amo alla follia"
"Siete una coppia bellissima. Ma ora, se mi volete scusare, io andrei a nanna, sto incominciando a crollare."
"Ah, ma dammi solo cinque minuti, per ringraziarti ancora una volta per la splendida serata" Annalisa si alzo dal tavolo, prese Gaia per mano e la portò verso il letto. Si mise davanti a lei, le sue braccia le avvolsero i fianchi, si avvicinò con la bocca alla sua per baciarla....
Gaia si ritrasse, "scusa, cosa fai?“
"Ti volevo soltanto baciare per dirti grazie"
"Tranquilla Annalisa, non ce n'è bisogno, è stato un piacere per me"
"Ma ora vorrei che il piacere sia nostro ...."
Tornò a baciarla, stavolta Gaia la assecondò e si diedero un bacio con la lingua.
"Ok, orai hai ringraziato, è stato bello, ma ora devo andare" replicò Gaia un po' a disagio...
"Non hai mai provato con una donna, vero? Non devi essere a disagio. All'inizio è una cosa strana, ma vedrai che ti piacerà....."
"N..no, non... Non ho mai provato. E a dire la verità, non ci ho mai pensato...." Balbettò Gaia, rossa in volto e gli occhi puntati a terra.....
"Allora, lasciati andare, vedrai che poi mi ringrazierai, tu mi piaci. Mi stai eccitando, proviamo, se non ti piace, smettiamo"
La baciò ancora, con le mani che ispezionavano il corpo di Gaia, tolse la maglietta a Gaia, alla vista del suo seno, Annalisa prese a toccarlo, quelle tettine piccole e sode. Iniziò a baciare e succhiare quei capezzoli, dando dei piccoli colpetti con la lingua, mentre con le mani ispezionava sotto la gonnellina. Gaia sembrava gradire quella situazione. Ma di colpo si bloccò e respinse Annalisa.
"C'è tuo marito che ci guarda, ti prego basta"
Annalisa strinse a se, riprese a succhiarle le tettine, nel frattempo Marco le raggiunse.
"Non ti devi preoccupare Gaia, noi siamo una coppia aperta, ci piace vedere il nostro partner godere, lasciati andare, vedrai che alla fine esploderai di piacere"
Un sospiro di Gaia ruppe il silenzio, le dita di Annalisa erano arrivate nelle mutandine di Gaia e le stavano stimolando il clitoride.....
Ora Gaia era nuda, con la schiena appoggiata al petto di Marco e la lingua di Annalisa le stava esplorando la fighetta. Gaia ansimava a bocca aperta e occhi chiusi, stava assaporando per la prima volta quel piacere, non era mai stata in questa situazione con una donna. Ormai era nel pieno del piacere, non aveva più le forze per dire no. Marco si avvicinò alla sua bocca e iniziò a baciarla, lei, si lasciò andare a quel bacio, un bacio che non aveva mai provato, Dio se baciava bene Marco.
Annalisa la trascinò giù in ginocchio con lei, la baciò profondamente. Marco si tolse i pantaloni e mise in mostra il suo cazzo già duro. Gaia appena vide quel cazzo davanti a lei, arrossì e abbassò lo sguardo.
"Che c'è, non ti piace? Hai visto com'è bello duro?“ le disse Annalisa, poco prima di farlo scivolare tutto nella sua bocca. Gaia la guardava sorpresa, il cazzo di Marco non era per niente piccolo, ma lo faceva sparire tutto.
Mentre Annalisa faceva quel pompino doc, guardava Gaia, che ansia volta la fissava incredula, poi lasciò la presa, si staccò e lo porse a Gaia, invitandola a succhiarlo.... Gaia guardò Annalisa, non sapeva se voleva provare, ma ad un altro invito di Annalisa, si avvicinò, aprí la bocca e lo fece scivolare dolcemente dentro ....
"Brava piccola, così, vedi che ti piace? Succhialo tutto, sei brava, fallo tuo questo cazzo"
Le due ragazze, succhiavano e leccavano cazzo e palle alternandosi, Marco non diceva niente, si godeva quel momento in silenzio.
Ma era arrivato il momento per Annalisa di godere, fece posizionare sul letto Gaia a gambe aperte, si mise a pecorina davanti a lei e mentre le la cava la figa, Marco iniziò a scoparle la figa. Gaia godeva con la lingua e le dita di Annalisa che giocavano nella sua fessura ormai grondante. Ansimava e godeva, ma guardava anche Marco, che la eccitava. Marco tolse il cazzo da dentro Annalisa, lei capì subito e prese la mano di Gaia, la fece sdraiare davanti a Marco a gambe spalancate. Gaia aveva capito che voleva scoparsela, fece per rilazarsi, ma Annalisa le si sedette sulla faccia, portandole la figa grondante sulla bocca.
"Dai, leccamela ti prego, voglio che senti i miei umori sulla lingua"
Annalisa non l'aveva mai fatto, ma era davvero eccitata, doveva in contemporanea occuparsi della figa di Annalisa, preoccupata che a breve il cazzo di Marco l'avrebbe aperta..... Iniziò a leccare, la sensazione era strana, ma le piaceva, le piaceva quel sapore, succhiava il clitoride molto bene ma ad un tratto, senti il cazzo di Marco appoggiato sulla sua fighetta, si irrigidì, la mano di Annalisa presero a farle un ditalino per farla bagnare ancora di più e poi l'affondo deciso ma delicato di Marco. Strinse con le mani le cosce di Annalisa, sentiva quel cazzo dentro di lei, le sembrò di impazzire sotto i colpi di Marco. Annalisa stava per esplodere, propose a Gaia un sessantanove, Gaia non si lasciò pregare. Lei sotto con Annalisa sopra, si leccavano come due liceali, e Marco prese la palla la balzo. Si posizionò dalla parte della testa di Gaia, passò la punta del cazzo sulla figa di Annalisa e poi lo mise in bocca a Gaia, lo ritolse dalla bocca e lo puntò dritto nel culo di Annalisa, che era in estasi totale. Il cazzo di Marco nel culo e la lingua di Gaia nella figa, un orgasmo dietro l'altro. Gaia temeva che Marco volesse inculare anche lei, aveva questa paura ora, lei non lo aveva mai fatto, doveva fare un gran male, visto anche i rantolii e i lamenti di Annalisa. Ma non fu così per fortuna sua, anche perché, Marco stava ormai per esplodere. Le fece sedere tutte e due sul letto e mentre le ragazze si limonavano con ardore, lui si segava per gli ultimi colpi davanti alle loro bocche. Al grido di Marco, Annalisa disse a Gaia di aprire la bocca, lei non ci pensò e lo fece. Un getto di sborra calda esplose dal cazzo di Marco, riempiendo sia la bocca di Gaia che quella di Annalisa. Gaia aveva un espressione di disgusto, non aveva mai assaggiato la sborra, mentre Annalisa aveva già ingoiato tutto. Capendo che per Gaia era la prima volta, le disse di svuotare la sborra nella sua bocca, cosa che Gaia fece. E dopo aver ingoiato anche la parte di Gaia, si baciarono. Anche questa volta, i corpi dei tre erano esausti, rimasero sdraiati nudi nel letto per un po'. Finché si addormentarono. La mattina, salutarono Gaia, che li ringraziò per la bellissima esperienza e loro fecero lo stesso.
Il viaggio ripartí, ormai verso il ritorno. La vacanza stava ormai per finire. Annalisa e Marco erano davvero felici, per loro questa, era stata davvero la vacanza perfetta.
La vacanza perfetta (3a parte)
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5 months ago
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Mia Moglie....Insospettabile....
Salve a tutti....quello che sto per narrare è un episodio di vita privata....che a me personalmente ha lasciato di stucco.....Tutto parte in una giornata di freddo inverno....Gennaio...pioviggina fuori e un freddo secco spacca in due....io vivo in montagna...ecco anche il motivo...delle temperature artiche!!!Mia moglie...è una bella ragazza...di 32 anni, molto in carne...con un gran paio di tette e un sedere....bello formoso....e molto carina e dolce....e a letto devo dire...che malgrado la sua mole....sa il fatto suo....Da tantissimo tempo si parla di un rapporto a tre di giochi vari...o con una donna o con un uomo...e lei in fase intima...magari lo desidera ma poi nn ne vuole sapere....si andava avanti cosi' per ore...mentre le scopavo tutta....ma subito dopo...nulla.Da un po' di tempo...da circa un mese...mia moglie non aveva piu' la stessa voglia di fare l'amore la sera si addormentava sempre e di giorno si faceva gli affari suoi....io non capivo cosa potesse essere...litigavamo spesso ma non capivo mai. In effetti visto che la mia lei non e una modella pensavo che era un momento cosi'...Io ho il vizio della caccia...mi piace tanto in mezzo alle foreste specialmente da solo, una mattina esco alle 4 per andare a caccia, da premettere che mia moglie...non mi ha dato mai modo di essere geloso sempre una bravissima moglie, cmq esco e mi avvio per circa 20 kilometri con la makkina insieme ad un mio amico d'ifanzia, arrivati sul posto...pero' la strada era franata provocando un incidente e siccome onestamente la giornata era iniziata maluccio io con il mio amico decidemmo di andare a trovare una vecchia amica per divertirci unpo' ( io non sono e non saro' mai un santo). Arrivati dalla nostra amicalei non c'era...mannaggia..e ora? da Premettere che si erano fatte le 7 quasi.niente facciamo cosi' torniamocene a casa dalle moglie e ci divertiamo li, visto che era domenica e non si lavorava tutto il giorno...Ok lascio il mio amico a casa e mi avvio verso la mia...Arrivato a casa mia nel cortile vedo un furgoncino del latte fermo davanti casa, mi sembra strano perke latte non ne mangiamo nessuno dei 2, poso la makkina in garage e salgo le scale interneper andare a casa, con le mie voglie addosso.Sento parlare dalla mansarda...ma non capisco cosa dicono....mi rendo conto che all'ultimo piano di casa mia le persone erano 3 o 4 compresa mia moglie, ma non capivo ancora...allora senza chiamare ad alta voce salgo le scale e piu' salivo e piu' sentivo che le parole erano volgari con alcuni gemiti....mamma mia dico che sta succedendo?Nella mansarda purtroppo le scale sono ripide e io di sotto ho capito cosa succedeva, era frenato...volevo andare su a spakkare la faccia a quei 2 che stavano con mia moglie, ma sentendo i gemiti di lei mi venne il cazzo durissimo....e non sali'....Allora mi arrampicai dall'altra parte della casa...e camminando sul tetto arrivai...alla finestrella della mansarda...mi misi in un angolo e vidi cose che no potevo mai pensare di vedere...Mia moglie seduta sul divano...ancora in pigiama...e 2 ragazzi ai lati...che le facevano ingoiare 2 grossi cazzi...e lei...che io avevo sempre pensato una donna modello e che difficilmente attrae un uomo visto che e grossa...era li aggrappata a 2 cazzi alla volta...a questo punto visto la mia posizione completamente nascosta...pensai una cosa...e velocemente scesi presi la videocamera...e risali...per riprendere tutto..ma ero eccitato come un animale...Al mio ritorno lei era senza pantaloni di pigiama..ed era con le gambe aperte con uno di quei due che se la leccava tutta mentre l'altro era in piedi con il cazzo davanti la sua bocca che gli scopava la gola...Sistemai la camera nel migliore dei modi e mi misi ad osservare toccandomi....e nello stesso tempo arrabbiandomi come un matto...I ragazzi erano diversi tra di loro...uno era alto e capelli lunghi sulle spalle..l'altre era bassino con la barba...e tutti e due erano ancora vestiti con il cazzo solo fuori.Cambiano posto a leccare mia moglie quindi si spogliano tutti....uno di loro aveva un cazzo enorme...saranno stati almeno 23 cm e una cappella cosi' grossa che mia moglie riusciva a malapena ad ingoiare, l'atro aveva una cazzo lungo si ma normale...Riuscivo a vedere mia moglie ingoiarsi quella cappella...e leccarsela tutta....e l'altro che la leccava e le infilava 2 dita in culo....e lei si dimenava tutta...io avevo il cazzo bagnato e in pietra....ma rimasi li...Ad un certo punto mia moglie si spoglia tutta....e subito i 2 le leccano le tette...lei prende il cazzo piu grosso...con le mani e lo tocca con la voglia di sentirlo in pancia...ma e l'altro ragazzo a mettersi seduto e invita la mia lei a sedersi sopra di lui...ed infatti 2 secondi dopo mia moglie...cavalcava come una troia....e con le due mani avvolge il cazzo enorme e lo succhia tutto...il ragazzo seduto sotto mentre la penera la masturba e lei...dopo pochissimo...gli dice che viene tutta e sta impazzzendo solo asentire 2 cazzi...a questo punto il ragazzo superdotato...la gira e la mette alla pecorina...gli va dietro e la lecca tutta mentre lei riprende in bocca l'altro cazzo...quando all'improvviso...ecco che l'enorme cazzo le punta la figa...il ragazzo e bravo perke non la penetra glielo fa desiderare..e lei che gli dice dai entralo dammelo...e all'improvviso dal forte strofinamento della cappellona al clitoride lei viene ancora....e in quel momento il ragazzo comincia piano piano a penetrarla...e lei stavolta salta e urla...dicendogli di fare piano che si sente aperta tutta.....ma dopo un po...il cazzone e in pancia e la pompa....e lei con il culo va all'indietro per prenderlo meglio dentro....sempre a continuare a succhiare l'altro....dopo una bella sbattuta...il cazzone esce dal culo...e ritorna nella sua bocca....e lei aprendo le gambe lascia spazio all'altro cazzo che la divarica tutta e la penetra ancora...e lei viene ancora...mettendosi un cuscino in bocca perche le gira la testa e ubriaca di cazzo..e io sto strappando i pantaloni...ho voglia di masturbarmi....e sborrare in 2 secondi...ma ecco che mia molgie fa mettere uno dei ragazzi a terra disteso e gli dice piano piano di infilarle il cazzo in culo...cazzo.,..voleva fare la doppia....allora quello normale piano piano le entra nel culo...e dire che il culo a me lo dava rarmente....quello grosso....prima un paio di volte si succhiava la cappella...e poi piano piano...lei mettendosi sdraiata sull'altro ragazzo apriva le gambe al cazzone...che appena le tocco' la figa....la feve venire ancora....era solo il pensiere che la faceva sborrare...fatto sta che i due la penetrano tutta...in coppia...e lei con il braccio sulla bocca gode da paura....dura per un bel po'....due pistoni la stavano straziando e lei veniva a ripetizione...aveva la fighetta tutta rossa...e lei era drogata di cazzi...uno dei due , quello normale, poi stava per sborrare allora lei....si mette a terra prende il cazzo lo porta sulla faccia...e comincia a leccarlo...solo con la lingua...fino a farlo esplodere...il ragazzo si mete le mani in faccia perke vorrebbe menarlo e sborrare ma lei vuole cosi'...a colpi di lingua....fino a che poggiandoci ulteriormente la lingua sopra il ragazzo sborra a fiumi....lavandole gli okki...la bocca e la lingua e colando sulle tette....il ragazzo e ammattito......sembrava la fine ache per l'altro quello con il gran cazzo...che si masturbava davanti a lei e stava skizzando quando mia moglie gli dice qualkosa...che nn capisco....lei si mette con le gambe allargate....e il cazzone la penetra...ancora....il ragazzo le dice che sta per arrivare..allora lei...gli esce quel kazzo che era lucido e bagnato...dalla figa..e se lo porta al culo..non ci potevo credere...quel kazzo grosso con la sola cappela lavrebbe sfondata...lo sfrega sul culo..e allora ilragazzo...piano piano vuole entrare ma lei grida forte...mi fai male...piano....il ragazzo ci mette la saliva...ma quel kazzo era enorme...e lei voleva provarlo...riappoggia la cappella sul culo...e piano piano con il cuscino in bocca soffrendo riesce a infilare la cappella...mia moglia muove la testa a destra e sinistra...la vedo che impazzisce...non si vuole fermare..ma il ragazzo tra poco la lavera' tutta...e con un altro colpetto di bacino...entra ancora cazzo....e rivine e ancora...il ragazzo nn ce la fa piu'..e le grida sto venendo sto venendo e lei gli risponde...si dai riempimi il culo tutto...dai...quello allora sborra....dentro il culo...e lei lo sente tutto e viene ancora anche lei...il ragazzo pompa ancora...ma lei non si e accrota...che quel kazzone e quasi tutto dentro al culo...il ragazzo continua finoa che non esce il cazzo provato e mezzo morto....e mia mglia con il culo ancora dolorante...sta ferma a terra....e si mette le mani in faccia tanto a goduto....e il bello e che dal culo non esce nemmeno una goccia tanto loa sborra earrivata forte...i ragazzi allora aiutano mia moglie ad alzarsi...lei si siede sul divano...i due la abbracciano e la chiamano per nome...quindi la conoscono gia...si rivestono...e vanno via...lei rimane un po' sopra poi va a fare la doccia...e a letto io rimango sopra il tetto poi faccio finta di tornare....la chiamo..e lei mi risponde si sono a letto nn sto troppo bene...certo dico io riempita in quel modo...salgo su...e lei e stravolta a letto..io faccio finta di nulla e le dico amore mio ho voglia di te....e lei mi risponde..caro nn sto tanto bene se per te va bene...te lo succhio un po' e ti bevo tutto, perke nn sto bene...mi fa male la schiena....sapete cosa ho fatto...?Mi sono sbottonato...le ho dato il mio cazzo in bocca...e dopo 3 ingoiate....lo fatta bere..e lei mi dice ma caro eri eccitatissimo come mai?a cosa pensavi?...Ma questo non lo sapra' mai......
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16 years ago
trinita72,
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estate da cuck
Con il termine inglese cuckold si usa indicare l'uomo che consapevolmente e volontariamente induce la propria partner a vivere esperienze sessuali con altri uomini (a loro volta denominati bull, tori, con allusione alla funzione di monta di tali animali). (da Wikipedia).
Ecco cosa siamo noi: una coppia cuckold. All'inizio è nato tutto come un gioco, poi, vista la mia natura, è diventata una passione per entrambi a cui non sappiamo più resistere.
All'inizio c'era un po' di titubanza, di ingenuità, di paura...in realtà il fatto era che non avevo un amante che sapesse soddisfarmi abbastanza come mio marito. La svolta è arrivata quando questa estate mi sono dovuta trasferire a lavorare in un campeggio a diversi chilometri da casa e, per motivi logistici, ho alloggiato lì, nei bungalow, insieme ai miei colleghi, mentre mio marito, dovendo lavorare, non poteva permettersi di allontanarsi da casa.
Arrivo la prima sera, i miei colleghi erano già lì che lavoravano da qualche settimana asssieme e così conosco le new entries. Il mio sguardo cade subito su un ragazzo, occhio e croce mio coetaneo (solo con il passare dei giorni scopro che ha 7 anni meno di me), moro, occhi neri, bello e abbronzato, sorriso smagliante...insomma...di una bellezza tale per cui quando mi stringe la mano dicendomi semplicemente “Piacere, Francesco” subito capisco che questa estate non sarebbe stata di solo lavoro....e lo capisco dal fatto che un brivido mi corre lungo la schiena, divento rossa in volto come una teenager e mi sento le labbra bagnate, ma non quelle sul volto.
La prima notte chiamo mio marito e con una telefonata veloce gli faccio capire che la voglia di tornare dai miei nuovi colleghi è più forte che stare al telefono con lui.
Dal giorno dopo iniziano le giornate al lavoro, mare, piscina, ecc ecc....ottime occasioni per lui per sfoggiare il suo addominale scolpito, le sue spalle possenti, e anche il suo pacco ben rigonfio; ottime per me per mostrare il mio culo alto, il mio seno tondo e sodo e anche la mia porcaggine.
Durante il lavoro fioccano le frecciatine, le occhiate, le battute, le occasioni per sfiorarci a vicenda diventano sempre più numerose man mano che passa il tempo, ma ognuno rimane al suo posto, ben cosciente di quella che è la vera natura l'uno dell'altra. Intanto mio marito lo sento sempre meno spesso al telefono, ogni occasione per stare con Francesco è buona e quel poco che racconto al mio uomo di lui diventa un'occasione di eccitazione per entrambi!
Una sera decidiamo di incontrarci tutti quanti sulla spiaggia al lume della luna, c'è chi porta da bere, chi porta la chitarra, chi semplicemente un mini abito che lascia intravedere le cosce e la schiena come me. Ci sediamo, iniziamo a chiacchierare, ridere, scherzare, bere...e nel momento in cui l'alcol fa il suo effetto mi ritrovo distesa sulla sabbia tra le braccia di Francesco, in un tono amichevole agli occhi dei miei colleghi che non alzano ciglio, ma tra me e lui la situazione era ben diversa. Già, perchè la penombra della luna mascherava la sua mano che pian pianino dalla schiena scendeva accarezzarmi il culo e le cosce. I miei capezzoli diventano turgidi e ancora una volta sento la scossa che mi paralizza. Sono senza mutandine, ho voluto farlo apposta a dimenticarle per vedere dove saremmo arrivati quella sera. Lui se ne accorge e spinge un dito in profondità, il mio piacere glielo bagna tutto e dopo che si è goduto questo momento ritira la mano e con un gesto innocente, come per sfiorarsi il naso, si annusa il dito che rilasciava nell'aria un profumo di figa. Mio marito mi chiama, è arrabbiato perchè quella sera non gli ho scritto nemmeno un sms per rassicurarlo che la serata stesse andando bene e fosse tutto apposto. Questa volta non gli basta sapere che ero con Francesco per mettersi tranquillo e, preso dalla rabbia, mi proibisce di continuare a vederlo x quella sera. Per fortuna la lontananza in certi momenti è utile, soprattutto quando la mia voglia di avere fra le gambe un uomo più giovane e porco è più forte di ogni altro sentimento.
Ritorno al mio gruppo e vedo che alcuni iniziano ad essere stanchi e a proporre di tornare alle nostre stanze. Io colgo l'occasione per lanciare uno sguardo di malizia a Francesco e confermare che anch'io sarei andata nella mia stanza....ma non a dormire. La ragazza con cui divido la camera quella sera aveva un appuntamento galante e quindi, bella che eccitata, si allontana dal gruppo non lasciando traccia di se. Intanto, ritirata nei miei alloggi, inizio a sciogliermi i capelli che mi cadono fluenti sulle spalle, mi sfilo in vestitino che lascio cadere a terra, apro l'armadio ed estraggo il mio intimo per la notte: un babydoll in pizzo nero che mio marito mi ha regalato per San Valentino nella speranza lo usassi con qualche bel bull. Sinceramente anch'io questa sera spero di usarlo con un bel bull. Faccio in tempo a mandare un sms al mio cornuto per rassicurarlo che stavo andando a letto quando sento bussare alla porta. E' Francesco che mi chiede se ho una sigaretta. Lo faccio accomodare e gli offro una sigaretta, lui sembra altamente compiaciuto dal vedermi in quella mise notturna e il pacco che gli gonfia i pantaloni lo conferma. Mi siedo sul letto della mia compagna di stanza, lui si distende comodo sul mio, lì accanto, e con un sorriso provocatorio si accende la sigaretta. Vederlo espellere il fumo mi eccita da morire e così mi metto anch'io distesa comoda sul letto facendo sollevare leggermente la gonna in tulle e lasciando scoprire le cosce. Inizia lui il discorso e va subito su argomenti intriganti. Mi racconta le sue avventure più erotiche, mi racconta di aver fatto il bull in passato, di aver partecipato a gang bang, ecc ecc. Io sto al gioco e non racconto del rapporto che ho con mio marito ma semplicemente gli lancio una frecciatina: “Franci...voi uomini siete tanto bravi a parlare, ma quando è il momento di mettervi al gioco vi tirate sempre indietro!”. Lui ride e, rimanendo al gioco, mi chiede di metterlo alla prova. Così mi alzo, vado verso il suo letto, lui si mette seduto e sorride, mi piazzo davanti a lui e mi chino a novanta appoggiandomi sulle sue spalle e mettendogli il seno in faccia. Passano 10 secondi che dentro di me sembrano 10 minuti, tempo per poter annusare il profumo emanato dai nostri ormoni, bagnarci tutti e capire che ci vogliamo intensamente. Lui mi prende in vita con tutta la forza che ha, mi solleva e mi mette sul suo letto accanto a lui, iniziamo a baciarci con una passione che non provavo più da mesi, lui mi lecca il collo, scende a leccarmi il decoltè, sembra un toro infuriato perchè non sa dove prendermi, baciarmi e leccarmi, si toglie rapidamente la maglia e, abbracciandomi, sento subito che il suo calore mi avvolge e il suo profumo mi spiazza. Sono frastornata, mi sento una ragazzina alle prese con la sua prima storia da porca, anche se in realtà ne ho vissute già diverse in passato. Lui non ha tempo di levarmi il miniperizoma in pizzo che avevo vestito per la notte e così, una volta distesa con violenza, lo sposta di lato, e inizia a leccarmela. Saranno trascorsi pochi minuti quando da lontano sento la voce della mia coinquilina che rientra. Francesco si alza di fretta ed esce dalla finestra. Finisce così il nostro primo incontro: una grande passione lasciata a mezz'aria. Il giorno dopo a lavoro torniamo ad essere i professionisti di sempre ma nei momenti in cui siamo soli ci scappa un bacio fugace e una palpatina veloce, con il rischio di essere colti in flagrante. La sera colgo l'occasione del fatto che il suo coinquilino è al bar con amici per passare a salutarlo in camera. Vado da lui vestita con una gonnellina e un top molto casti che nascondono la mia vera natura, lui mi accoglie sul letto disteso con la sigaretta in bocca, mi fa accomodare vicino a lui e iniziamo a chiacchierare. Intanto mentre parliamo la sua mano sfiora le mie cosce e il suo sguardo la segue. Io non resisto, ancora con gli ormoni a mille dalla sera prima mi distendo accanto a lui lasciandomi cadere fra le sue braccia che mi avvolgono, inizio a baciarlo, a leccargli il collo, le orecchie, gli tolgo la maglia e vado a sfiorare con la punta della lingua il suo punto debole: i capezzoli. Subito l'animale che nasconde nelle mutande si risveglia e così, continuando a leccarlo inizio a sbottonargli i jeans. Dai pettorali passo a leccare gli addominali, il bordo dei pantaloni, gli levo il jeans e inizio a leccargli anche l'inguine. La mia voglia di lui è troppo forte e così, con la stessa furia con cui lui mi ha violentata la sera prima, gli levo anche l'intimo. La sorpresa non è una sorpresa perchè già l'intuito mi aveva fatto capire che il suo “amico” fosse delle dimensioni che ho sempre apprezzato: lungo e largo. Inizio a succhiarglielo così bene che lui non ha più nemmeno il fiato per fumarsi la sigaretta: rimane lì, inebetito preso dal piacere che una dolce troietta più grande di lui gli stesse facendo il pompino più bello della sua vita (come mi ha confessato dopo). Un po' gli lecco le palle, un po gliele gratto, un po gli stimolo la cappella, l'asta, me lo godo tutto talmente di gusto che non sento nemmeno il cellulare che suona: è mio marito! Intanto la porta si apre ed entra il coinquilino di Francesco che prima rimane spiazzato, poi si compiace e con un sorriso entra in camera come se fosse entrato in un bordello. Io me ne frego della sua presenza e anche Francesco. Lo guardiamo sedersi sul letto, gli sorridiamo, lui sorride a noi e continua a godersi la visuale tirandosi fuori il cazzo dai pantaloni e iniziando a smanettarselo venendo in un batter d'occhio. Francesco invece resiste. Oltre ad essere ben dotato è anche molto resistente e trova anche il tempo di risollevarsi, spogliarmi davanti al suo coinquilino, iniziare a leccarmela e toccarmi dovunque. Ci troviamo nudi sul letto, presi da una voglia immensa l'uno dell'altra che non c'è nulla al mondo che in quel momento possa distrarmi e allontanarmi dal mio nuovo giovane amante. Con l'uccello inizia a sfiorarmi la figa, strusciandosi la cappella sulle mie labbra. Sono estremamente bagnata e, così facendo, si bagna ancora di più. Al che mi prende e mi mette a pecorina e in un batter d'occhio mi ritrovo a novanta con lui dietro. Provo a dirgli che non voglio essere scopata senza preservativo, ma il piacere mi toglie il fiato e così, quando sento il suo cazzo duro, caldo e bagnato che mi entra dentro, anziché arrabbiarmi spero che non si fermi più! Mentre mi scopa mi sculaccia, mi prende il collo, mi lecca la schiena e io non riesco e non voglio reagire. Desidero solo che il tempo si fermi e che mi riempia così ancora a lungo. Il rumore dei suoi colpi sul mio culo riempiono la stanza e le mie urla di piacere sono smorzate dalla sua mano che mi tiene la bocca tappata per non attirare l'attenzione dei vicini di stanza. I suoi sussurri e le sue parole “Godi, troia” mi eccitano da morire e inizio a scoparmi da sola sul suo grosso cazzo finchè anche lui non riesce più, tira fuori il suo arnese dalla mia figa giusto in tempo perchè mi viene dovunque e un fiume di sperma mi cola giù dal culo e dalla schiena. Rimango tramortita sul letto e lui lo stesso, si accascia accanto a me e così ci addormentiamo insieme abbracciati l'uno all'altra fra tante coccole e baci, come è giusto gli amanti facciano.
La mattina mi sveglio ancora nel suo letto, gli do il bacio del buongiorno e subito mi alzo. Devo uscire dalla sua stanza prima che mi veda qualcuno. Andando al lavoro chiamo mio marito dal momento che la sera prima mi sono completamente dimenticata di richiamare presa com'ero da Francesco. Lo sento un po' affranto ma, come gli racconto la scena nei minimi dettagli, lui subito si riprende e si eccita scusandosi del fatto di avermi disturbato. Io gli prometto che lo avrei avvisato quando sarei stata con il mio nuovo amante e, allo stesso tempo, gli chiedo di non cercarmi quando sono con lui onde creare situazioni di imbarazzo. Lui acconsente e non vede l'ora di arrivare al lavoro per farsi una sega pensando a quanto è troia sua moglie al lavoro. Quel giorno mio marito ha lavorato tutto il giorno con il pisello duro e decide di venirmi a trovare nel weekend e di conoscere questo ragazzo che mi ha risvegliata dal punto di vista sessuale.
In attesa del weekend le serate mie e di Francesco diventano sempre più passionali, erotiche e trasgressive.
Il weekend mio marito arriva, sono contenta di rivederlo e non vedo l'ora di fargli conoscere Francesco. Come si presentano mio marito si sente subito in competizione di fronte un così bel ragazzo e, sapendo quanto sono stata troia con lui, mi porta in camera e inizia a scoparmi quasi per punirmi. Io però non lo sento così bene e non godo come ho goduto in questi giorni passati e questo lo spinge a scoparmi con ancora più violenza, ma è così eccitato che quasi subito fa uscire il suo cazzo e me lo mette in bocca sborandomi dovunque: bocca, faccia, collo. Sono una colata di sperma, rido e lui con me. Mi ripulisco e lo bacio. Lo amo da morire.
Sabato sera decidiamo di andare a ballare la salsa perchè in campeggio fanno serata salsera e, accompagnata dai miei uomini, entro in pista e inizio a dare il meglio di me. La gente mi guarda e sento gli occhi vogliosi degli uomini e invidiosi delle donne addosso. Da brava salsera sono vestita con delle coulotte nere, reggiseno e solo un abitino di tulle. Vedendomi mentre mi muovo, i miei uomini si divertono a confabulare qualcosa fra di loro mentre io do il meglio di me ballando.
Terminata la musica mi riavvicino ai miei uomini tutta sudata e loro mi guardano molto apprezzanti. Francesco mi dice di aver bisogno di andare a prendersi una giacca in camera e io, con la scusa di dover andare a bere qualcosa, lo accompagno lasciando mio marito solo con gli altri colleghi. Incamminandoci verso le stanze sento la sua voglia di me e, scherzando (ma neanche troppo), gli propongo di passare per la mia stanza. Lui coglie la palla al balzo e quando si tratta di entrare nelle nostre stanze lui entra con me, faccio in tempo a chiudere la porta che mi ritrovo spalle al muro, lui che mi bacia e io che ricambio e mi faccio baciare. Mi chino, gli sbottono velocemente i jeans e, calati i boxer, inizio a succhiarlo. Ci rendiamo conto che non abbiamo troppo tempo e che probabilmente qualcuno che conoscevamo stava per arrivare così, questa volta in poco tempo, mi viene in bocca e io, da brava troia, ingoio tutto senza neanche sporcare in giro. Lui contento si alza i pantaloni, mi bacia la guancia ed esce. Giusto in tempo perchè mio marito entra. Si era immaginato che sarei andata a fare la zoccola con Francesco e allora era venuto ad avvisarmi che la mia compagna di stanza stava per venire in alloggio. Io lo faccio entrare e mi chiede col sorriso “Cosa stavi facendo, mia troietta?”. Io avevo appena ingoiato un sacco di sperma e, baciandolo, faccio in modo da far risalire un po di sperma di Francesco dalla gola e passarglielo in bocca. Lui capisce cosa avevo appena fatto e spalanca gli occhi lasciandolo senza fiato per l'atto appena compiuto. Non avevo mai fatto una cosa del genere e gli rispondo semplicemente “Gliel'ho succhiato e mi è venuto in bocca se non l'hai capito”. Mio marito si è sentito un sacco cornuto e ancora oggi, al pensiero della sensazione che ha provato, gli viene il cazzo duro.Ho trascorso così due mesi in campeggio, questa estate, dove ho vissuto ogni giorno i miei orgasmi migliori. Mio marito, che prima che partissi era triste e affranto, ha vissuto con me dei rischi e delle emozioni che ogni vero cuck dovrebbe provare. Francesco viene dal Sud Italia, siamo rimasti grandi amici e gli voglio un sacco di bene, così come lui lo vuole a me. Me ne sono quasi innamorata e dagli occhi con cui mi guarda posso dire altrettanto da parte sua. E' stato senz'altro il miglior amante che ho avuto (fino ad ora) in vita mia. Ora che sono tornata a casa ed il mio lavoro estivo è terminato, ci stiamo organizzando assieme con Francesco perchè venga a trascorrere qualche giorno al Nord ospite a casa nostra. Io non vedo l'ora, Francesco non vede l'ora e anche mio marito. Consapevole del fatto che sarà lui per qualche giorno a doversi trasferire nella camera degli ospiti mentre il mio amante farà l'amore con me nel nostro letto nuziale. Sono gli estremi a cui un cuck deve sottostare. Ora capite il motivo per cui una vera troietta e un cuck si amano da morire e non possono vivere l'uno senza l'altra, presi dalle emozioni che solo loro riescono a provocarsi a vicenda.
Amore ti amo. Ma godo di più facendo sesso con altri.
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13 years ago
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il nostro primo scambio con una giovane coppia
Non eravamo per nulla convinti di incontrare Marco ed Anna,
la giovane coppia che aveva risposto al nostro “last”. In passato le coppie
molto più giovani di noi si erano rivelate, spesso e volentieri, poco
affidabili e ahimè poco serie ma la curiosità fu tale che quella sera organizzammo
ugualmente con loro. Sara, mia moglie, si vestii con il solito abito nero
succinto, tacchi e decolté in bella vista ed io, più casual, con la giacca di
pelle e i jeans attillati. Arrivando davanti al bar con qualche minuto di
ritardo, lì trovammo già lì che attendevano. Erano più giovani dei vent’anni che avevano
dichiarato nella mail ed erano ancora più belli e sensuali di quanto ci
aspettavamo che fossero realmente. Entrambi erano testimonial, a loro dire, di
una poco conosciuta marca di intimo. Lei era una “velina” mora, molto
sexy, con addosso una mini e dei sandali con i tacchi alti. Lui, un bel fighetto con un viso molto carino e leggermente abbronzato.
A parte l’iniziale disagio per la differenza di età, per il resto, ci trovammo
subito in sintonia con loro e da lì a poco decidemmo di approfondirne la
conoscenza altrove. Le ragazze erano visibilmente eccitate ed attratte una dell’altra
per cui non ci volle molto tempo per arrivare nel nostro
appartamento. Entrati in casa, le “due” partirono subito in quarta con un
gioco saffico molto eccitante e poi decidettero di coinvolgere inizialmente solo un maschietto. La scelta, "pilotata" da Sara, ricadde su Marco che si sdraiò
in mezzo a loro e si fece spogliare e baciare da entrambe. La più decisa era mia
moglie quindi, che probabilmente per la piacevole e fresca novità, dopo avergli leccato l’addome,
si piego maggiormente e cominciò a succhiargli l’arnese. Il mio grado di gelosia nei loro confronti cominciò così a
salire vertiginosamente ma decisi che era ancora presto per intervenire, dato
che volevo capire fino a che punto Sara si voleva spingere in quella sua prima situazione a tre senza di me. Guardandomi, mentre pompava il cazzo di Marco ed Anna la faceva
godere da dietro, disse: ”adesso lo scopo… del resto è questo
che desideri, vero?”. Non feci in tempo a
dirgli di no che si mise sopra a cavalcioni ed iniziò a scoparlo. Accidenti, i primi minuti furono terribili. Un misto di rabbia e di
smarrimento totale anche perché lo scambio non lo desideravo realmente. Non sapevo se andarmene o rimanere, ma fortunatamente, da lì a poco, la cosa cominciò a disturbarmi
meno ed a eccitarmi un po’. Cominciai a pensare di farla godere ancora di più quella gran troia e che il suo piacere era anche il mio. Mi avvicinai così a quel set da film porno e mi sdraiai accanto
con il cazzo che mi esplodeva nelle mutande. Anna, attenta alla nuova situazione, iniziò a succhiarmelo
ed io con una mano gli afferrai il capo e con l’altra giocai con il 2° canale
di Sara. Probabilmente la mia mano ispirò Sara a spingersi oltre, a tal punto che, poco
dopo, mi chiese: “voglio sentire anche il tuo cazzo dentro”. Io, da gran
bastardo per il trattamento subito poco prima, balzai subito dietro e per
vendicarmi gli infilai dentro il cazzo senza troppi preliminari. Sentii che aveva qualche gemito di dolore per
via delle dimensioni e della fretta ma me ne fregai e prosegui senza sosta fino a che
il suo godimento ebbe sopravvento al dolore. Non ero sazio e non ero ancora venuto però. Volevo
pareggiare il conto con entrambi e così infilai la lingua tra le chiappe della
ragazzina messasi a disposizione e preparai la strada verso il suo giovane buchino. Marco
mi disse: " è vergine e non te lo permetto". Io sinceramente me ne
fregai, invitandolo a farsi i "cazzi suoi", come si suol dire e come del resto aveva fatto finora scopandosi
mia moglie e con una mano gli diedi degli schiaffi alle chiappe sode
(forse un peccato per come erano belle) e con l’altra cominciai a giocare con
il suo clitoride. Poi sbattei dentro con forza e senza esitazioni il
cazzo nel culo e cominciai a sfondarlo!!! Non ricordo quanti colpi di uccello e
quanti schiaffi gli rifilai ma la venuta per entrambi fu da infarto! Da quel momento fu un susseguirsi di emozioni senza sosta...
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13 years ago
nuovi desideri,
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David e Barbara
David e Barbara - 29 Settembre 2012
Premessa:
Abbiamo deciso di riprendere a scrivere, o meglio descrivere i nostri incontri. Servirà a conoscerci meglio e riaffermare la voglia di esibizionismo di Melissa. Si, ormai ci siamo trasferiti in Inghilterra e possiamo usare i nostri nomi veri, senza più paura di essere riconosciuti e soprattutto importunati, come lo siamo stati tempo addietro quando ancora eravamo in Italia.
Da quando risiediamo qui ci siamo disinibiti; lo scambismo è praticato in modo molto naturale, e anche se non si può dire che per noi è una abitudine, dobbiamo riconoscere che, volendo incontrare qualche coppia amica, le occasioni non mancano e raramente si trovano false coppie. Anche i pochi singoli che abbiamo incontrato, a volte in modo quasi casuale frequentando locali per swingers, si sono sempre comportati da veri gentleman.
Siamo anche iscritti ad un club privato, per la verità un po' lontanuccio da dove abitiamo, ma la maggior parte dei nostri incontri, si svolgono, dopo i dovuti accordi, in caratteristici inn delle nostre contee a conclusione di allegre cene serali. Il sesso è solo la naturale conclusione, raramente non se ne fa nulla, ma può capitare.
Scusate il lungo preambolo. Lascio la parola a Melissa per il resoconto dell'incontro della serata di ieri, 29 settembre 2012.
Racconto di Melissa.
Mi eccita molto tornare a scrivere. In genere i ricordi dei nostri incontri rimangono indelebilmente nella mia testa e li ripercorro con la mente bagnadomi ed eccitandomi al solo ricordarli; ma sapere di affidarli alla lettura di altre persone mi fa veramente entusiasmare.
David e Barbara li avevamo già incontrati in un party a casa di amici; avevamo constatato che c'era feeling fra noi, ma non c'era stata occasione per altro se non scambiarci i riferimenti. C'eravamo poi sentiti un paio di volte al telefono, fino a concordare l'incontro in un albergo di Gloucester.
Coppia raffinata, un po' più giovane di noi; David 48enne, fisico massiccio, muscoloso e con un bel viso forte, Barbara 50enne rossa naturale con un sexy appeal magnetico, dal viso alle gambe ben tornite, snella con pochissimo seno compensato da due fianchi notevoli che avevano da subito attratto Sandro.
Ci siamo incontrati nel pomeriggio e la loro compagnia è stata molto piacevole, spiritosi e allegri, dotati di fascino anche nella conversazione. Come d'abitudine da queste parti si è cenato molto presto ed alle 20 eravamo già di ritorno in albergo, a nostro agio e anche un bel po' eccitati tutti e quattro.
Mentre Sandro e David si fermavano al bar dell'albergo per un drink, Barbara mi invito' a salire in camera loro. Era vestita casual e voleva prepararsi per l'incontro, mentre io ero già uscita con un vestitino sexy e l'intimo che indossavo era quello che volevo esibire per loro.
Non fece in tempo a chiudere la porta della camera che mi strinse a sé, prendendomi il viso con le mani e baciandomi in modo più che appassionato; la lingua ficcata in gola, la bocca umida e vogliosa bagnava le mie labbra. Le sue mani accarezzarono la mia schiena per finire presto sul mio seno, smanacciandolo, cercando i capezzoli con le dita per stringerli e farmi gemere nella sua bocca.
Ci sapeva fare... ero eccitatissima, bagnata e con la voglia di farmi toccare, di godere subito.
“Vieni con me” mi disse, prendendomi la mano ed accompagnandomi in bagno. Si spogliò completamente di fretta, in pochi secondi, poi: “Ti dispiace se faccio pipi davanti a te?”
mi chiese prima di sedersi sul water. Annuii il mio consenso, non mi formalizzo certo per quelle cose, anzi, in un contesto di eccitazione, anche i giochini in bagno stimolano le mie voglie.
Mentre la faceva mi volle davanti a lei e mi spogliò del vestitino, ammirando il mio intimo nero, e, sempre da seduta mi tolse gli slip e iniziò a masturbarmi, trovandomi subito bagnata. Del resto non posso trattenere gli abbondanti umori che la mia vagina dispensa ogni volta che mi eccito; mi bagno subito ed abbondantemente; a volte con i pantaloni, mi sento in imbarazzo perchè ho paura di macchiarli e tengo sempre un assorbente per contenere le secrezioni.
La sua mano mi stava avvicinando all'orgasmo e dovetti toglierla perchè volevo godermi tutta la serata, soprattutto aspettavo di lasciarmi andare completamente con il corpo e con la testa alla presenza dei nostri uomini. “Stop, stop please, please...” mormorai con la voce strozzata dall'eccitazione.
Venne con me in camera a prendere il suo abbigliamento e tornò in bagno per una rinfrescata e per prepararsi.
Io attesi sul letto, ma neanche due minuti dopo entrarono David e Sandro. Io ero ancora senza slip, erano rimasti in bagno, e David lanciò subito un complimento alle mie gambe aperte, al mio sesso esposto alla sua vista depilato e luccicante di umori: “What a wonderful pussy...”. Sandro lo invitò subito ad ammirarla da vicino: “Tonight it is for you too, ...taste it”. David si lanciò fra le mie gambe e mi leccò come una furia. “Sweety, sweety...” ripeteva in continuazione.
Barbara uscì dal bagno in un completino blu scuro: guepiere e calze dello stesso colore. Il tanga appariva piccolissimo fra i suoi fianchi; Sandro la abbracciò baciandola, la mano di Barbara si intrufolò nei suoi pantaloni alla ricerca del suo cazzo.
Ed io feci altrettanto con David.....
In men che non si dica, io e Barbara eravamo sdraiate sul letto supine ognuna scopata dall'uomo dell'altra, vicine, i nostri respiri e sospiri che rimbombavano nell'orecchio dell'altra e aumentavano il nostro piacere... e quello dei nostri uomini.
Il cazzo di David era notevole, soprattutto largo, non dovevo concentrarmi sui muscoli del mio sesso per sentirlo fra le pareti della mia figa... e già pensavo a quando mi avrebbe chiesto di metterlo dietro....
Barbara era una furia, orgasmava in modo rumoroso, e stringeva Sandro a se con le mani sul suo culo. So che a lui piace molto sentirla così.
Fra una scopata e l'altra, ci alternavamo prendendo in bocca i nostri uomini, a volte dedicandoci a succhiarli entrambi; scambiammo attimi di passione saffica leccandoci e toccando con le mani e le unghie i nostri punti più sensibili ed io lavorai con i piedi il cazzo di David.
Ma Barbara sapeva che il pezzo forte per Sandro sarebbe stato il suo sedere ampio, il suo culo così invitante per qualsiasi uomo la guardasse. “Take my ass.... hard!” gli disse con un tono di voce irresistibilmente sexy. Si era messa a quattro zampe sul letto e aveva tutto l'onore della scena principale della serata. David gli leccò ed insalivò il culo e poi lo aprì con le mani, un esplicito invito a Sandro per la penetrazione.
Il cazzo di Sandro entrò senza difficoltà e Barbara emise un sospiro, penso fosse abituata a ben altro. La scopò per un paio di minuti, sapevo che non sarebbe resistito a lungo; quando è eccitato si lascia giustamente andare al suo piacere; e non lo aiutò Barbara che continuava ad incitarlo: “Fill my ass, fill me... fill my belly....”
Sandro orgasmò violentemente ed i due si accasciarono sul letto esausti.
Fu allora il mio turno ad accovacciarmi sul viso di David; mi leccò dapprima la figa poi passò al mio buchino posteriore e lo bagnò con la saliva, penetrandomi anche con la lingua. Io nel mentre lo masturbavo con le mani e sentivo il suo cazzo ingrossarsi e diventare sempre più turgido.
Sandro e Barbara erano ancora sdraiati in mezzo al talamo ed allora mi posizionai sulla sponda laterale del letto, un cuscino sotto la pancia, culo ben esposto ed attesi l'attimo della penetrazione. Sentii il cazzo di David appoggiarsi al mio buchino ed indugiò li fuori; sentii che mi leccava il collo e correva con la lingua lungo la mia spina dorsale. Poi all'improvviso, mentre mi stavo rilassando, una spinta inaspettata ed il suo cazzo penetrò completamente il mio culo. “Ahhhhhhhhhhiiiiiii...” non riuscii a reprimere un urlo di dolore. Ma ormai era dentro di me. Raramente ero stata inculata così violentemente, ma sono anche abituata a sopportare anche un lieve dolore per il piacere mio e del mio partner. Al mio urlo David si fermò dentro di me, poi cominciò a scoparmi lentamente, quasi da fermo, facendolo roteare più che facendolo andare avanti ed indietro. Mi ripresi e lo invitai a scoparmi lentamente: “Fuck me slowly... you are so big....”.
Mi scopò forse per una decina di minuti, mi ero abituata e i miei umori anali facilitavano la penetrazione. Ma sentivo anche avvicinarsi i primi dolorini alla pancia che a volte accompagnano i miei rapporti anali. “Please cum in my ass... I cannot take it longer...”
David ebbe pietà di me e scaricò il suo sperma cremoso ed abbondante nel mio intestino. Mi sentii sollevata e come al solito, in questo casi, molto troia. Scambiai uno sguardo di complice appagamento con Sandro. Ero felice per me e per lui.
Mi alzai per andare in bagno, e mi accorsi che avevo lasciato una macchia di godimento sul cuscino sotto la pancia. Ero venuta e quasi non me ne ero resa conto, forse troppo concentrata nel sopportare l'inculata di David.
La notte Sandro si fermò a dormire con Barbara ed io dormii con David nella nostra camera. Fu tenero con me e mi lasciò dormire.
Il mattino seguente facemmo colazione e ci salutammo con la promessa di rivederci presto.
P.S.: le foto 'Intimo malizioso e calze nere...' e 'Footjob' sono una testimonianza di questo incontro.
Baci, Melissa
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Sanmely,
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