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Sei bisex …... seconda parte
Dopo la prima esperienza, sono passati due mesi durante i quali io non ho più avuto nessun contatto con Leo. Un mattino ero fermo in un bar e stavo scegliendo un cornetto da mangiare con il mio cappuccino quando da dietro mi sento dire:
“ un cannolo con la panna. ”
Mi giro e lo vedo vicino a me. Ci salutiamo, e presi due cannoli ci sediamo un poco in disparte. Si ride e scherza, parliamo del più e del meno, poi lui mi fissa e mi chiede se sono disposto a rifare l'esperienza vissuta. La domanda mi prende un po in contropiede, non che non me l'aspettavo, ma dentro di me avevo quasi paura della risposta. Lui non mi da il tempo di riflettere, mi dice che la settimana successiva saranno di passaggio nella nostra città, per lavoro due suoi amici molto fidati, e che dormiranno da lui, quindi se voglio posso essere a cena con loro. Non gli rispondo quasi nulla, tutto ciò che dico è che devo pensarci, in realtà ho gia deciso che vi andrò, ma devo convincere me stesso, non il mio cazzo che ha avuto subito una quasi erezione nel passare alcuni minuti con lui. Il lunedì successivo scopro che mia moglie il giovedì andrà con le colleghe a cena e poi al cinema a vedere un film con un attore che le piace tanto. Lo comunico a Leo e lui mi dice che la cosa non potrebbe essere migliore poi che i suoi amici saranno suoi ospiti proprio quella sera. Mi sembra che il destino mi stia spingendo verso una direzione ben precisa. Il giovedì mi presento a casa sua e trovo Dario e Nicolas a cena da lui. Mentre si mangia delle tartine e degli stuzzichini di formaggio e salumi l'atmosfera diventa sempre più serena e cordiale. Lentamente i discorsi finiscono sul sesso, Nico ci confida che loro sono sposati con due donne molto amiche che non disdegnano di trovarsi abbracciate a letto insieme, in pratica spesso fanno sesso tutti e quattro nello stesso letto divertendosi fra loro, la bisessualità è ben accetta. Quella rivelazione rende ancora l'atmosfera più complice, sorseggio del vino e lo osservo. Nicolas, ha due occhi chiari, biondo, mentre Dario è moro, più muscoloso. Leo confessa che essere con noi questa sera è veramente elettrizzante, è eccitato e lo si vede dall'espressione compiaciuta del suo viso. Ad un tratto Nico, mi guarda, entrambi stimo bevendo un sorso di vino, poi insieme appoggiamo il calice sul tavolo continuando a fissarci. Si avvicina, mi mette la sua mano dietro la mia nuca e le sue carnose labbra si avvicinano alle mie in un quasi bacio che mi eccita tantissimo. La sua lingua lecca la punta della mia uscita per andarle incontro, poi mi da dei bacetti sulla guancia e il collo fino al lobo del mio orecchio destro. Un silenzio carico di elettrizzante ed erotica tensione cala nella stanza. Loro ci guardano, mentre noi ora siamo impegnati in un focoso bacio dove le nostre lingue si toccano, e si intrecciano in un gioco erotico di altissimo livello. Il bilocale di Leo ha una stanza attigua con un divano posto davanti al letto, noi due ci trasferiamo lì seguiti dagli altri due che si spogliano lentamente, mentre io mi tolgo la maglietta e Nico la camicia.
“ accidenti che bel maschio peloso!!! mi fa morire un uomo così virile e peloso, mi ecciti tantissimo........ hununhhnnnnn.........” mi dice.
Subito incomincia baciarmi i capezzoli sfregando le labbra sui miei peli. Mi sento decisamente bene, una sensazione bellissima, e il mio cazzo preme sotto la stoffa di lino dei miei bianchi pantaloni, lui se ne accorge e subito mi libera dell'indumento mettendo a nudo il mio durissimo cazzo che gli svetta davanti al viso.
….....ssssiiiiiii …. come sei peloso!!!!... accidenti mi fai morire ….. hmuhmuhmuhmmmmm........ si che bel cazzo pieno di peli e che belle palle!!!!.
Incomincia succhiare e leccare il mio cazzo dalla cappella scende lungo l'asta e si sofferma a sfregare le labbra sui miei peli pubici, mi succhia le lecca anche le palle. Leo ci invita a sdraiarci sul letto per stare più comodi, noi lo seguiamo e immediatamente si formano due coppie che si cimentano in un focoso 69, io con Nico e lui con Dario. Per una decina di minuti ci succhiamo e lacchiamo in silenzio rotto solo dal rumore delle nostre bocche e dai gemiti di piacere, poi ancora Leo ci invita distenderci di lato in modo da formare un quadrato dove all'angolo c'è sempre un cazzo da succhiare. Io mi ritrovo quello di Nico che succhia Leo, che a sua volta lecca Dario che succhia me. Un giro di piacere tremendo, mi sento Dario che infila il mio randello in fondo alla sua gola con molta passione, mi lecca le palle e pure il culo, mi fa impazzire, l'aria si riempe di gemiti di piacere.
…...ssssiiiii ….uuummmhhmmm.......daiiiii …..sssiiiiii ...umummmhhhmmm..
Per un tempo ci indefinito ci diamo piacere, poi ci scambiamo il giro, ora io succhio Dario che a sua volta lo fa a Leo che lo restituisce a Nico, che chiude il giro succhiando me. Sento gemiti di piacere che riempono la stanza, poi Nico chiede a Leo di lubrificare il suo culetto. Leo infila prima un dito, poi due e infine tre dita dentro lo sfintere di Nico che ora mi succhia infilandosi il mio cazzo in fondo alla gola. Dopo che Leo ha aggiunto del gel lubrificante Nico prendo un profilattico e lo mette sul mio cazzo srotolandolo con la bocca, mi fa distendere supino e si impala su di me.
… aaahhh....siiiiii ...bel maschione pelossooo ...ssiiiii ….sfondami il culooooo ….ooooohhhhoo...umuummhhmmm......odddio come mi apriiiii ...siiiiiii.......
Lentamente incomincia un sali/scendi molto lento, quasi a voler assaporare il piacere di sentirsi il mio cazzo dentro. Dario si mette a cavallo sul mio petto e infila il suo durissimo cazzo dentro la mia vogliosa bocca, mi succhio un maschio e ne scopo un altro, sono al massimo del piacere. Mi pompa scopandomi in bocca con estrema perizia, lo succhio e m'infilo più che posso quel palo in gola gemo di piacere pure io mentre Leo in piedi di lato si fa succhiare da Nico. Dopo un buon quindici minuti di questo gioco, Dario si toglie seguito da Nico che si prende cura di lubrificare il fiorellino di Leo mentre io sono lasciato a riprendere fiato. Vedo che con estrema perizia Nico dilata il culo di Leo mentre Dario lo lubrifica di gel, poi si mette anche lui il preservativo e fa distendere Leo di lato, gli solleva una gamba aiutato da Nico lo infila. Gemono entrambi di piacere, Leo lo invita a entrare tutto dentro cosa che lui fa spingendo il suo cazzo e afferrandolo per i fianchi.
…... ssiiiii ...daaiiiiii ….spiiinnngiiiiii daiiii ...ssiiii spaccami il culoooo.....
Mentre osservo la scena il mio cazzo ha una ulteriore erezione ancora più vistosa, Nico si avvicina e mi mette del gel sul mio cazzo ancora fasciato dal preservativo, poi lubrifica il culo di Dario e io intuisco le sue intenzioni che sono condivisa dall'amico che m'invita a penetrarlo. Lui si ferma, io mi metto dietro di lui e lentamente lo inculo. Resta un momento immobile, poi quando si rende conto che sono tutto dentro di lui incomincia a pompare Leo, e quando esce da lui s'impala sul mio cazzo. Sconvolgente!! incominciamo in va e vieni fantastico, ma anche Nico ora reclama il suo piacere, mi lubrifica il mio buchetto e lentamente, dopo aver indossato il profilattico entra in me. Per un momento restiamo tutti e quattro immobili, poi incominciamo a scoparci in maniera divina. Quando Nico spinge il suo cazzo dentro di me io trasmetto la spinta Dario che si infila dentro Leo. Quando esce da Leo mi da la spinta contraria e io la trasmetto a Nico. Come biglie appese al filo il primo colpisce e l'ultimo sente la spinta. FANTASTICO!!! andiamo avanti un bel po, poi Dario rompe il ritmo e ci rendiamo conto che per tutti è giunto il momento di sborrare. Lui incomincia a scopare Leo più velocemente, ma questo mi porta a sentire anche sul mio cazzo maggiori sollecitazioni, cerco di reggere, ma Nico ci chiede di sborrare, è anche lui al limite. Dario esplode dentro Leo, seguito da me e Dario che ci spingiamo dentro i rispettivi buchi.
….sssiiiii ...SBORROOO!!!!! siiii ECCOMIII!!!! ...Ioooo ….SSSIIII!!!!.....
Per un lunghissimo momento restiamo tutti immobili. Solo il nostro affannato respirare rompe il silenzio, poi lentamente uno dopo l'altro usciamo e andiamo in bagno. Al ritorno io mi rendo conto che però Leo non è venuto, lo faccio notare anche agli altri che insieme a me si dedicano a far godere anche l'amico. Io gli succhio e mordo i capezzoli, cosa che a lui lo fa impazzire mentre gli altri due gli leccano e segano il cazzo. Esplode in un grido di piacere e schizzi di sborra coprono il suo petto. Un applauso corona il momento di piacere di Leo, poi Nico prende dei calici di vino e insieme brindiamo alla perfetta riuscita della serata, complimentandoci a vicenda. Mentre mi rivesto Nico e Dario mi chiedono se mi farebbe piacere passare con loro le vacanze estive imminenti in un bellissima villa della costa tirrenica. Obbietto solo che mia moglie non è come le loro, anche se di aperta mentalità non so come prenderebbe le mie effusioni con loro. Ridono e mi promettono che se la metto nelle mani delle loro mogli il problema non esiste. Ci scambiamo i numeri di telefono e un lungo bacio, poi me ne vado. Mentre guido la vettura verso casa dentro di me sorrido e penso che forse questa estate sarà diversa dalle altre.
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11 years ago
admin, 75
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Un vero peccato 1
Già mentre mi proponevo da singolo a loro coppia 40enne con tutti quei bei requisiti, quel profilo signorile e con quelle foto splendide, ero certo che mai avrebbero risposto, considerato che peraltro cercavano solamente una coppia. Invece aprendo la mia posta elettronica trovo un loro messaggio nel quale mi dicono che, visto che pur di conoscerli sono disponibile anche a incontrarli in un bar, in un luogo all'aperto, per scambiare quattro chiacchiere tra persone perbene e raffinate, possono venirmi incontro e mi inviano il loro numero di cellulare per metterci in contatto.
La ser, dopo cena, mi sdraio sul letto, con le foto di loro due bene in vista e telefono: dico che sono giorgio, il singolo, e lui di contro mi risponde che è Pietro il marito e ci mettiamo a ridere entrambi. Eliminato l'imbarazzo iniziale cominciamo, come si fa in questi casi con le domande di rito sull'aspetto fisico, sul carattere, sul tipo di attività, sugli hobbes, sulla famiglia, sui figli, etc, fino a chiedere se ci sono state esperienze e quante e relativamente a queste ultime dico che avendo intrapreso da poco questo percorso da singolo, ho potuto,dopo accurata selezione, conoscere una coppia abbastanza giovane (25/33) per me 53 enne con cui continuo saltuariamente ad incontrarmi, specie con lei, considerato che a lui spesso piace solamente stare a guardare. Loro hanno invece rifiutato tante avance in quanto non rispondenti a ciò che vogliono e pertanto sono in attesa di conoscere e incontrare la coppia che li possa realmente coinvolgere.
Ci salutiamo riproponendoci di sentirci ancora e così accade che parlo ancora con Pietro un latro paio di volte, sempre cordialmente ma senza mai affrontare il tema conoscenza reale.
Uno dei giorni seguenti Pietro mi comunica che se voglio, considerato che si trova occasionalmente in centro posso raggiungerlo nel bar che si trova all'inizio della strada.
Dopo un poco lo raggiungo e lo riconosco facilmente in quanto è l'unico che passeggia davanti al bar con il cellulare in mano; gli vado incontro, ci salutiamo e dopo avere parlottato un poco, squilla il suo cellulare e lui si allontana per rispondere, quindi torna sui suoi passi e mi porge il telefono dicendomi che Titti, la moglie vuole salutarmi. Dopo i saluti e i vari come stai e che fai, tutti mi dici di farmi dare da Pietro l'indirizzo di casa loro per andarli a trovare dopo cena per conoscerci. Accetto ben volentieri e all'ora prestabilita son sotto il portone di una delle vie più belle del centro e suono tenendo in mano il pacchetto con i cioccolatini per Titti e la bottiglia di vino rosso per Pietro.
Apre lei la porta e mi accoglie con un sorriso smagliante e unitamente a Pietro ci accomodiamo nel salone, loro due sul divano e io su una poltrona di fronte che mi consente di ammirare le gambe di questa splendida donna che è formosa quel tanto che basta per rendere armoniosa ogni parte del suo corpo con quel suo viso ammaliante e perfetto sul quale i suoi occhi verdi e la sua chioma bionda sono il meraviglioso complemento.
Siamo tutti e tre un poco imbarazzati e Pietro dice che va in cucina per prendere il cavatappi per il vino, mentre Titti si alza e apre la scatola dei cioccolatini e si porge in avanti per offrirmene, ma in realtà mi offre la vista del suo rigoglioso e prorompente seno che fa un tutt'uno con la camicia che indossa e quasi contemporaneamente mi chiede se ho voglia di baciarla. Immediatamente mi accosto a lei, le prendo il viso tra le mani,e avvicinando la mia bocca alla sua bacio ripetutamente e con dolcezza le sue labbra che a poco a poco si aprono per lasciare entrare la mia lingua che avida va in cerca della sua e subito si intersecano, si bagnano l'un l'altra,; nel mentre torna Pietro che a quella vista non certo inattesa la cinge alle spalle e comincia a baciarle il collo e le fa sentire spingendo tutto il gonfiore dei suoi pantaloni mentre io infilo le mani sotto la gonna e le accarezzo le belle cosce, arrivato sulla pelle nuda vado verso l'interno coscia e fermo le mia dita sul gonfiore della sua patatina che essendo già bagnata inumidisce lo slip che in men che non si dica Pietro le sfila da dietro ed entrambi ci troviamo all'ingresso di quella calda fica. Ora lei, ormai libera da ogni forma di ritegno si abbassa, si toglie le scarpe e si pone in ginocchio davanti a noi , e tirati fuori dai pantaloni i nostri cazzi già duri se li mette in bocca alternativamente e uscendoli fuori li assapora sfiorandoli con la lingua. Ci invita quindi a denudarci e lo fa anche lei ed è uno spettacolo fuori del normale e dopo averci presi entrambi per mano ci conduce nella stanza da letto e qui Pietro mi consente di essere io il primo a penetrarla mentre lei sdraiata allarga le cosce e mi mostra la fica già grondante di umori; Mi appoggio leggermente alle sue gambe, le porto un poco all'indietro le alzo un pochino anche il sedere e le infilo dentro solo la punta del cazzo rovente, lei lo vorrebbe subito tutto dentro, ma io voglio farglielo desiderare un poco e glielo concedo piano piano, poco per volta mentre lei gioca con il cazzo di Pietro succhiandolo con voracità. Appena entrato completamente inizio ad assestarle tre quattro colpi di seguito per poi fermarmi: questo gioco unitamente al cazzo in bocca la eccita da morire e cerca di muovere anche le il bacino per assaporare meglio il cazzo dentro il suo buco; a questo punto la sposto leggermente e la pongo di fianco e così la prendo lateralmente mentre Pietro, dopo un paio di tentativi riesce a penetrarla nel culo. Stretta in questa morsa è prigioniera dei nostri colpi che non trovando più alcuna resistenza scivolano avanti e dietro con regolarità impressionante e appena ci accorgiamo che leiè sul punto di venire e grida vengo e godo con tutto il fiato che ha in gola scarichiamo in quei due vasi comunicanti tutto lo sperma accumulato durante questo focoso amplesso e ci abbandoniamo sul letto esausti.
Quando ci riprendiamo un poco, Pietro si alza e torna con dei dolcetti e con i calici di vino. Prima di ricominciare, perchè abbiamo ancora qualcosa da sperimentare, Titti mi dice che non le dispiacerebbe affatto se facessi conoscere loro la coppia mia amica o al limite anche lei soltanto, perchè lei ha la curiosità di sperimentare il rapporto saffico, in quando visionando alcune scene di erotismo saffico avverte dei piccoli eccitamenti al basso ventre. Le dico che ciò potrebbe anche accadere in quanto loro sono molto aperti, ma debbo comunque sondare la loro disponibilità e capire se lei può gradire questo tipo di rapporto del quale non abbiamo mai parlato.
Il seguito sarà argomento del prossimo racconto: un vero peccato2
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11 years ago
admin, 75
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Trasporti pubblici
Per la mia attività professionale con una certa periodicità mi reco in varie città della Sicilia che fino a poco tempo fa raggiungevo esclusivamente in auto. Da qualche tempo, ho iniziato ad utilizzare i mezzi pubblici, sia treno che pullman, anche perchè alla mia età, ho da poco superato i cinquanta, non debbo più inseguire il tempo e, tutto sommato, lo trovo anche comodo, considerato che le distanze non sono proibitive e che è sufficiente leggere un giornale o stendere qualche nota sul PC.
Recentemente sono stato nei pressi di Siracusa e già nella tarda mattinata del giorno successivo all'arrivo ero in condizione di potere rientrare a Palermo e così poco prima delle 15 ho preso posto sul pullman,sedendomi dopo i primi posti che sono occupati immediatamente e sono anche più ciarlieri.
Dopo circa 30 minuti dalla partenza, viene fatta una fermata e sale tutta trafelata una ragazza di circa 35 anni che mollato a terra un borsone , si lascia cadere sul posto accanto al mio. Riprendo a leggere il giornale che avevo tra le mani, mentre la ragazza si alza per sistemare il bagaglio ed il golfino che indossa e no posso fare a meno di notare la sua altezza, non meno di 1,70 metri, le sue coscie lunghe e tornite e un seno a pera (3^ misura abbondante) che gonfia il maglione.Dopo si risiede e vedo che chiude gli occhi stanchi.
Ad un certo punto del viaggio, come sempre capita, si inizia a parlare e vengo a sapere che lei si reca a Palermo ogni due settimane per dei corsi di formazione ai quali partecipa in qualità di docente essendo abilitata all'insegnamento di una delle specifiche discipline del corso e che si trattiene mediamente per due giorni alloggiando abitualmente in un albergo del centro.
Giunti in città le chiedo se gradisce un passaggio in auto per raggiungere l'albergo e accettato l'invito l'accompagno e subito le propongo una cena insieme se non ha altri impegni. Accetta volentieri, essendo libera e dopo le 20,30 sono davanti all'albergo ad attenderla; passano un paio di minuti e la vedo comparire, bella, con i capelli sciolti, fasciata da un paio di pantaloni attillati che le disegnano cosce e sedere senza lasciare niente all'immaginazione e con scarpe con tacco che ne slanciano la figura, qualora fosse necessario.
Dopo i saluti, saliamo in macchina e mi dirigo verso il posto di mare da me preferito dove in un ristorantino cucinano divinamente.
Ceniamo chiacchierando cordialmente come se ci conoscessimo da sempre e dopo all'uscita le chiedo se le va un ultimo drink, ma lei rifiuta immediatamente sia perchè tanto stanca e anche per il varo del giorno seguente e comunque si affretta a dirmi,che se l'invito è valido per la sera successiva per lei va bene.
L'indomani verso l'ora di pranzo ci sentiamo e Anna, questo è il suo nome,mi dice che posso andarla a prendere a partire dalle ore 20.
Ripetiamo lo stesso rito della sera precedente- lei è vramnete affascinante e desiderabile- e dopo cena le ripropongo il fatidico drink nella mia villetta a mare dove ci rechiamo subito. Anna resta entusiasta del panorama che si vede dal terrazzo e se ne sta li a guardare mentre io vado dentro a prendere una bottiglia di liquore e due bicchieri.
Alla vista di lei appoggiata alla ringhiera, poso tutto sul tavolo e vado verso le e mentre faccio per cingerle la vita lei si gira verso di me e mi bacia ripetutamente e così avvinti entriamo in casa e ci buttiamo prima sul divano e poi sul letto e per un paio di ore cerchiamo di concederci tutto il piacere che siamo capaci di darci dando sfogo a tutta la fantasia. Ci addormentiamo esausti ma felici.
L'indomani pomeriggio, dopo essere stata a lezione, Anna mi comunica che deve rientrare in paese in quanto con la sua mamma aveva gia preventivato il suo rientro e comunque mi promette che farà ritorno a Palermo la settimana prossima per trascorrere insieme il fine settimana.
Nel corso della settimana ci siamo sentiti in continuazione anche più volte al giorno.
Giovedì all'ora di pranzo mi telefona Andrea un mio caro amico per ricordarmi che l'indomani sera sono a cena a casa sua per festeggiare i 40 anni ( portati splendidamente) di Carla , sua moglie che mi attende a braccia aperte.
si perchè con Andrea e Carla si è instaurato un rapporto che va al di là dell'amicizia anzi tra noi c'è una grande intimità sessuale e Carla è la nostra ape regina, anche se ad onor del vero lei sostiene di essere bisessuale, avendo avuto l'opportunità, lo scorso anno mentre erano in vacanza a Venezia, di essere oggetto delle avance di un'altra donna e il rapporto è stato di suo gradimento e non disdegnerebbe di provarlo ancora.
Racconto ad Andrea del mio incontro con Anna e cerco di evitare di farle incontrare ma Andrea insiste e non posso rifiutare e poi Carla è molto aperta e di larghe vedute. Chiamo Anna per telefono le dico dell'invito a cena e le chiedo di portarsi dietro qualcosa di elegante per l'occasione.
Anna mi chiede se ci saranno tante persone e io le riferisco che si tratta di un festeggiamento intimo solo fra noi e che con gli altri amici si festeggerà la sera seguente.
All'arrivo del pullman Anna mi viene incontro correndo e mi frana quasi addosso abbracciandomi e baciandomi.
La sera quando vado a prenderla in albergo è un incanto, un vero splendore un quel suo vestito corto da lascaire intravedere tutta la bellezza delle gambe, del suo sedere e in parte i suoi deliziosi seni che fanno capolino dalla scollatura.
Giunti a casa di Andrea e usciti dall'ascensore ci viene incontro Carla, magnificamente vestita e di una bellezza estasiante, con quella chioma bionda fluente e gli occhi azzurro/verde sfavillanti e quel seno prorompente, che mi abbraccio e stringe forte e poi saluta con calore anche Anna come se fosse da sempre la sua più cara amica.
Arriva infine Andrea sempre indaffarato a sistemare qualcosa e mentre lui torna in cucina noi ci dirigiamo nel salone dove Anna si sofferma sull'arredamneto,mentre Carlasi struscia su di me e mi bacia appassionatamente. Anna nel frattempo si accorge della scena, sorride e si gira per continuare il suo girovagare.
Quando Carla, chiamata da Andrea si allontana, ne approfitto per scusarmi con Anna , ma lei sorride compiaciuta dicendomi che lei aveva già capito tutto dal fatto che fossimo solo noi e dal primo abbraccio sul pianerottolo. Allora le dico che anche Andrea è al corrente e che partecipa volentieri ai nostri giochi.
Carla e Andrea tornano e insieme alziamo i calici per il primo brindisi di auguri e diamo inizio alla cena che è veramente raffinata accompagnata da gustose libagioni e dalla delicatissima torta preparata ad arte da Andrea. Siamo veramente allegri e spensierati.
A questo punto Carla ci annuncia la sorpresa:
Il vero regalo che desidera da noi è andare a letto tutti insieme per fare l'amore.
Mentre andiamo verso la stanza da letto già cominciamo a spogliarci ed Anna a Carla,già un poco alticcie lo fanno seguendo la musica di sottofondo e per gli occhi e non solo per quelli le due donne sono quanto di meglio si possa sperare di vedere.
Io le conosco già tutte e due, sono splendide ed eccitanti al massimo, con quei seni turgidi, sodi e a punta, quei sederi tondi ,belli pieni e invitanti.
Andrea si lancia su Carla e io su Anna e diamo inizio ad una battaglia amorosa che non può avere fine.
Vedere come prendono in bocca il cazzo , come lo leccano come lo ciucciano come lo stringo e lo masturbano, come lo stuzzicano con la punta della lingua è uno spettacolo esaltante.
Mentre loro gustano i nostri cazzi, noi accarezziamo le loro fiche calde e umide e dopo un poco aspiriamo i loro umori cercando con la lingua il clitoride gia indurito.
Ora i maschi ci siamo distesi e loro vengono sopra ed inizia una favolosa danza del ventre scopandosi il cazzo al ritmo da loro preferito.
E' particolarmente eccitante agire e vedere ciò che ogni coppia fa.
Ora i due maschi ci spostiamo e ci poniamo lateralmente per chiavarle, noi all'esterno e loro due ragazze all'intern, schiena contro schiena e iniziamo a muoverci dentro le loro fiche a ritmo continuo e costante.
Mentre ci muoviamo le loro spalle, i loro culi , le cosce, vengono a contatto e questo gioco ci eccita ancora di più. A questo punto chiediamo alle ragazze di girarsi per prenderle da dietro ed è così che vengono a trovarsi faccia a faccia impalate da dietroe con i corpi che cominciano ad entrare in contatto.
Anna non sa dove mettere le mani e allora le poggia una sul seno di Carla e una sulla coscia e lo stesso fa Carla e cominciano quasi inavvertitamnet a palparsi e ad accarezzarsi.Le loro bocche sono quasi a contatto e sono quasi sul punto di baciarsi come avviene subito dopo avviluppando le loro lingue. I loro ventri sono ad intimo contatto e cominciano a muoversi in modo focoso e così io e Andrea decidiamo di lasciarle muovere liberamente come più piace a loro.
Ormai si accarezzano, baciano, leccano tengono le fiche a stretto contatto e cercano tutte bagnate il piacere che sta per arrivare prima nella loro testa e poi nelle meravigliose fiche incolate. Iniziano i gemiti e le grida sempre più forti e ossessive e cominciano a godere, le lasciamo ancora per un poco e poi le penetriamo nella fica e assestati un paio di colpi decisi veniamo anche noi aggiungendo piacere al piacere.
Non ci fermiamo più, continuiamo ancora per buona parte della notte scambiandoci i partners.
Da allora Anna non va più in albergo, ma è ospite di Carla ed Andrea;
La sera in cui arriva Carla ad Anna dormono insieme da sole nel lettone, ed Andrea nella camera degli ospiti, mentre la sera seguente siamo tutti e quattro insieme ed è una vera orgia.
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11 years ago
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Un pompino celestiale
Era di maggio quell'anno, ero militare e dovevo partire per il libano, pertanto il reggimento fu mandato a Capo Teulada in Sardegna, per addestramento, ci portarono a Civitavecchia in Lazio, da dove prendemmo il Traghetto per Cagliari. non ricordo l'ora della partenza, ma sicuramente il tramonto, per essere l'indomani mattina a Cagliari, dove ci attendevano i bus per il trasferimento a Capo Teulada.
Era una normale attraversata, non ero mai stato in Sardegna, viaggiavamo in un traghetto privato, noi militari con zaino in spalla pieno di la qualunque cosa ci potesse essere utile per un periodo di tre mesi di addestramento intenso; alloggiavo insieme a 3 commilitoni in cabina, alle 22:00 era stabilita dal comandante la ritirata in cabina per tutti.
Io ero troppo su di giri, stavo andando per la prima volta in Sardegna, non avevo proprio voglia di andare in cabina a dormire, così girai per i ponti della nave.
Nel ponte della turistica dove ci stanno i sedili, per chi era senza prenotazione, incontrai una bella ragazza sarda, magra e slanciata, dal colore della pelle bruno, vestita con una camicetta bianca, che lasciava trasparire sotto un reggiseno anch'esso bianco intonato, con un paio di jeans attillati, si accompagnava ad una bambina (sua figlia mi disse).
Parlammo molto di noi, raccontandoci dove stavamo e cosa facevamo, la bambina ad un certo punto si addormentò di sasso in un sedile. Fu allora che lei divenne più audace, nello sfiorarci più volte, ci ritrovammo abbracciati a baciarci (lei aveva un sapore selvatico indefinibile, che mi lasciava sgomento ma voglioso di capire di che sapeva, pertanto cercavo sempre le sue labbra e la sua bocca per assaporarla meglio con la lingua, ancora oggi, a distanza di tempo, non ho trovato un sapore eguale che mi dia in'indizio per capire di cosa sapesse).
Non c'era molta gente nella classe economy, giust'appunto qualcuno, dall'altra parte del ponte, distante; noi, al fine di allontanarci dalla bambina, ci mettemmo qualche fila di sedili dietro, così da potere andare oltre, senza il rischio che, svegliandosi, la bambina potesse avere uno schock nel vedere la madre con un'altro uomo.
Ci baciammo intensamente, io le accarezzavo i seni, baciando le sue turgide aureole invitanti che lasciavano trasparire la voglia di sesso che aveva, e, ogni tanto, dando uno scorcio ai movimenti circostanti, assicurandomi che nessuno ci guardasse, mi abbassavo verso il suo petto per succhiare i suoi dolci capezzoli.
Sino a lì, l'iniziativa era partita da me, con il suo consenso e permissione, pensavo pertanto di essere io a condurre il gioco, non sapevo cosa mi attendesse.
Nella concitazione, non appena le partì la mano verso la patta dei miei pantaloni, mi sentii un concentrato di calore assalirmi sino alle orecchie e, ancora più su sino la punta dei capelli; mi abbassò la zip, e, sorpresa, già fuori dalle mutande c'era lui, il picio drizzato in piedi ad attenderla, che la implorava di liberarlo dalla morsa dell'elastico degli slip. Lei non se lo fece dire due volte (anzi non se lo fece dire neanche una), liberandolo dalle oppressioni, lo afferrò con una mano segandolo lungamente, ciò senza mai smettere di baciarci, trafiggendoci le bocche con la lingua.
Non so quanto durò quella sega, ma mi piacque, per tutto quel tempo, con mio stupore ero resistito a non venire, avevo voglia di scoparla, e glielo dissi: "ho una cabina che condivido con due miei commilitoni, dimmi di si, che li butto fuori dalla cabina per fare tutte le porcate che vogliamo... ti prego, abbi pietà del mio uccello che ha voglia di te..." e lei: tesoro, non possiamo, non posso lasciare sola mia figlia..." (cazzo era una giusta riflessione la sua), ..però concluse..., ti farò toccare il cielo ugualmente... e sorrideva, non capii sulle prime.
Si abbassò verso il mio ventre e si prese il pisello in bocca, in un lungo pompino con succhiotto di tanto in tanto, un sublime pompino che durò per tutta la durata della traversata del Mar Tirreno, era quasi l'alba, tra poco saremmo arrivati a Cagliari, ed io ero ancora lì a contenermi per non venire, con la sua bocca che andava su e giù per il mio uccello.
Un pompino così, lungo tutta una notte, non me lo sarei mai sognato e, sorprendentemente non venni nella bocca di lei (anche se la sentivo avida di crema da inghiottire), non so come sia potuto accadere, non chiedetemelo neppure come mai, ma non venni per tutto quel che quella sconosciuta mi aveva fatto, ha dell'incredibile anche la sua durata con la bocca, anche lei mise a dura prova i suoi muscoli facciali, senza mai staccarsi dal pezzo, come se fosse entrata in simbiosi.
Ormai si era fatto giorno, la luce penetrava le ampie vetrate centrali del ponte della nave, la bambina avrebbe potuto svegliarsi, la gente, anche la più tonta avrebbe capito cosa stesse a fare lei avvinta sul mio bacino, per cui ci ricomponemmo, ci demmo una sistemata e ci lasciammo, con la promessa di salutarci prima di scendere. Così avvenne che, dopo essermi dato una sciacquata in cabina, ed attraccata la nave al molo, mi recai sul ponte dell'uscita laterale, dove lei scendette con in mano la figlia, mi fece un ampio cenno con la mano e un largo sorriso, io la salutai ringraziando (mentalmente) per avermi fatto toccare il cielo con un dito: ciao gioia, ciao, e ogn'uno andò per la sua strada.
Dio, che emozione, non avevo mai provato tanto intensamente un pompino così, ancora oggi quando ci ripenso mi assale la stessa eccitazione.... non so però, se è stato un bene per me, non ho più trovato nessuna capace di tanto, di emozionarmi allo stesso modo; e dire che in tante ci hanno provato, senza riuscire però nell'intento di farmi dimenticare quel pompino celestiale.
Chi lo sa se quella donna è una che frequenta desy, chi lo sa che leggendo questo racconto ricordi come me quella emozione e non decida di farsi avanti.... l'accoglierei a braccia aperte.
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11 years ago
admin, 75
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Sesso con giovane coppia a firenze
Premetto che quanto sto per raccontare è una storia vera. Era la scorsa primavera e ormai erano quattro mesi che la tipa mi aveva mollato e che non facevo più sesso. Mi trovavo un venerdì per motivi di studio a Firenze ma, non essendo riuscito a finire le ricerche in giornata, mi dovetti fermare in città per poi concludere il successivo lunedì. La presi come un’occasione per visitare le parti che meno conoscevo della città. Tuttavia mi ricordai che solo qualche settimana prima un amico mi aveva parlato di una situazione a dir poco gustosa che gli era capitata.
Mi aveva raccontato che aveva conosciuto una coppia che regolarmente ogni terzo sabato del mese tra le 16 e le 18 si recava al Giardino di Boboli, presso palazzo Pitti. I due erano soliti sedersi lungo la scalinata dalla quale si domina il palazzo e la città, per scambiarsi effusioni. Fin qui tutto normale: la particolarità è che però la ragazza in questione, sotto la cortissima gonna in jeans, era solita non portare le mutandine. Mi aveva detto che non era affatto difficile accorgersene, perché guardando dalla parte inferiore della scalinata verso dove erano seduti loro, si aveva un’ottima visione della sua fica, anche perché la biondina, con continui accavalli, faceva di tutto per non nasconderla.
Sicchè notai che quel sabato era proprio il terzo del mese, e non avendo nulla di meglio fare andai a vedere se questa storia era vera oppure se era solo una balla delle sue. Rimasi su quella scalinata per circa un’ora, ma non successe nulla. Poi verso le 17, stavo cominciando a stufarmi e pensavo già di andarmene, quando comparve una coppia. Lei era davvero bella e ben fatta: bionda, bel davanzale, minigonna molto corta in jeans, sandaletti con tacco e due bellissime gambe. Si sedettero proprio sulla parte alta della scalinata e dovetti un po’ avvicinarmi per vedere bene: giunto ad una decina di metri scarsi dalla coppia riuscii a constatare che effettivamente la signorina non indossava biancheria intima, e se ne stava lì a limonare col tipo lasciando che chiunque potesse sbirciare la sua fichetta ben rasata.
Vi lascio immaginare il mio stupore: erano quattro mesi che non vedevo una fica e il pisello mi esplodeva dentro i pantaloni. Restarono lì non più di 10 minuti o un quarto d’ora, poi si alzarono e cominciarono a scendere la scalinata. A quel punto presi coraggio e mi avvicinai a loro presentandomi: chiesi loro se erano turisti e mi risposero di sì (dall’accento si capiva che infatti non erano di origine toscana), e a quel punto mi offrii di fare loro da cicerone in città. All’inizio sembravano titubanti, ma comunque accettarono.
Mentre camminavamo per strada non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso. Sapevo che lì in parte a me c’era una femmina senza mutande, che probabilmente aveva tanta voglia di cazzo. Non riuscii a resistere e cominciai a lanciare qualche battuta tipo: “Non capita spesso di vedere una bella ragazza del genere a Firenze”, oppure “Ma lo sai che quella gonna ti sta davvero bene”, e ancora “Hai davvero della gambe molto belle”, oppure rivolto a lui “Sai che sei davvero fortunato ad avere una ragazza così bella”. Raccontai loro del fatto che ero single, e che le mie “doti sessuali” non erano bastate a trattenere la tipa al mio fianco, andando anche abbastanza sull’esplicito. Si vedeva che la ragazza era un po’ imbarazzata, ma anche che i complimenti le facevano piacere e che il mio gloriarmi l’aveva stuzzicata. Magari, pensavo, lì sotto stava già cominciando a bagnarsi.
Però non si sbilanciavano e dopo una ventina di minuti mi ero già rassegnato a salutarli e a vedere quel pezzo di gnocca andare a farsi sbattere in albergo dal moroso. Nel momento in cui mi accingevo ad accomiatarmi, le mi chiese se mi andava bene andare a bere qualcosa con loro in albergo quella sera. Ovviamente avevo una voglia matta di rivederla, nella speranza di sbirciarla ancora un po’, e il tipo mi sembrava tranquillo quindi ci mettemmo d’accordo per vederci alle 22 nel loro albergo e ci salutammo.
Quella sera arrivai lì e li trovai nella hall. Si era presentata con un vestitino nero nel quale aveva tutta l’aria della “femmina in calore”. Dopo un paio di drink, mi chiesero se avevo mai assistito ad una coppia che faceva sesso. Io risposi di no, ma che la cosa mi interessava assai, e salimmo in camera loro.
La biondina aveva una voglia matta. Non appena entrati in camera, mi fece sedere su una sedia e cominciò a limonare col tipo e a farsi spogliare. Quando le sfilò il vestitino, avevo gli occhi fissi sul suo culo, con una voglia matta di metterci le mani sopra, e il pisello che non mi stava nelle mutande. Lei stava sopra di lui e io ero seduto dietro, a meno di due metri di distanza. Per un po’ gliel’ha strusciata addosso, poi gli ha preso il cazzo in mano se l’è guidato dentro. Dopo qualche colpo si vedeva già bene che la biondina stava schiumando dalla fica: non mi ero sbagliato, aveva tanta voglia di cazzo, e quella situazione, col sottoscritto che le fissava il buchetto del culo, la stava eccitando.
Io non riuscii più a trattenere il cazzo nelle mutande e lo tirai fuori cominciando a farmi una sega, mentre il tipo continuava a scoparsela davanti a me. A quel punto feci il giro del letto per farglielo vedere a lei e ingolosirla: il suo ragazzo aveva un pisello normale, ma il mio era più grosso e volevo che lei lo vedesse. Mi sedetti sull’altra lato del letto, davanti a lei, continuando a menarmelo, mentre lei lo fissava con voglia. Ad un certo punto fece un cenno al tipo che si fermò, prese un preservativo e me lo diede.
Non potevo chiedere di meglio, anche se in verità avrei preferito penetrarla senza goldone, per farglielo sentire meglio. Le misi le mani sul culo: morbido, liscio, sodo. Volevo aprirglielo, sfondarglielo, ma lei mi guidò direttamente nella fica. Volevo scoparmela più che potevo, e alla biondina piaceva anche che probabilmente era abituata a misure inferiori. Se solo non fossimo in albergo, pensavo, urlerebbe di piacere e lussuria.
Ad un certo punto prese il mio pisello, e tolse il preservativo, portandoselo alla bocca e cominciò a pomparmelo, mentre il suo moroso ricominciava a scoparsela. Non passò molto che lui le venne dentro (beato lui!), e io le chiesi di leccarmi i coglioni e il buco del culo. Era sempre stata una mia voglia quella di farmi leccare l’ano, ma prima nessuna ragazza aveva mai acconsentito.
Lei invece scese con la lingua lungo tutto il cazzo, me la passo sulle palle, anche di lato, all’inguine, e poi andò con la lingua proprio sul mio buco del culo, e me lo iniziò a leccare. Non potevo più resistere: le presi la testa, le portai il cazzo in bocca e le venni dentro. Fu una colata di sborra memorabile, e la biondina se la bevve tutta avidamente: non voleva perdersi un goccio del mio seme.
Non chiesi i contatti e non so più nulla di loro due, ma spesso mi chiedo se, dopo quella volta, ogni terzo sabato del mese la biondina e il tipo vadano ancora a limonare sulla scalinata del Giardino di Boboli; io, invece, ancora dopo un anno, non riesco a staccarmi di testa le immagini di quella minigonna jeans, di quelle cosce e di quella fica rasata in bella mostra, del suo bel culo e del mio cazzo che la penetra e la fa godere come prima, forse, nessuno c’era riuscito.
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11 years ago
carrera250630,
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Affari da donne.
….quello che ho vissuto con Lei mi ha aperto nuovi orizzonti, ma che dico aperti, me li ha divaricati!
Non è mai stato un mistero per me percepire quale attrazione potevo suscitare nell’altro sesso.
Nonostante non sia una donna statuaria anzi, affermerei tutto il contrario per via della mia figura minuta, ho sempre però avuto la sensazione di poter disporre di un discreto fascino.
Peccato però, che l’altra metà del mio essere mi porti ad avere un certo modo discreto e se vogliamo timido d’intraprendere qualsiasi iniziativa.
Mi piace camminare per la città sentendo gli sguardi di uomini e se devo dirla tutta anche di donne che mi sorridono scrutandomi, questo autocompiacimento lo immagazzino dentro di me, rinfocola la mia voglia, ricarica il mio desiderio, una forma di feedback che mi fa restare sempre accesa.
Non mi vesto mai in modo indecente o vistoso, neanche d’estate amo scoprirmi troppo; l’idea poi di non portare l’intimo mi fa ridere, è pietosa, non rinuncerei mai, io che amo tutto ciò che risalta l’esser donna e che lascia supporre a mio marito ciò che c’è sotto gli abiti dalla sagomatura.
Noto il suo sguardo che mi si posa addosso quando ci prepariamo per uscire, avverto la sua vicinanza ed il suo desiderio che mi pervade per tutta la serata.
Le sue mani la sua vicinanza, rimarcano a più riprese il suo grado di apprezzamento.
Mi conforta sentire che nonostante sia passato del tempo lui continua ad avere per me quell’irrefrenabile desiderio.
Con l’arrivo della bella stagione e delle giornate al mare adoro stare sdraiata al sole, mi pervade una certa eccitazione sentendo il calore che riscalda la mia pelle, a volte questa sensazione è così accentuata che mi bagno intimamente.
Mio marito esce dall’acqua, scuro con i suoi lineamenti un po’ caraibici ed il suo sorriso beffardo, si distende vicino, sento piovermi addosso la sua freschezza dovuta al bagno, ho dei sussulti, dei brividi nel contrasto di temperatura di quelle gocce che cadono sulla mia pelle.
La sua mano scorre, la sento accarezzami i glutei, salirmi lungo la schiena dorata e arcuata.
Mi piace farmi visitare, mostrare le mie attrazioni a chi dimostra di apprezzarle.
Non avevo però mai premeditato o solo pensato di rivelarmi ad una donna.
Nella nostra intimità erano spesso presenti fantasie o proiezioni mentali rispetto ad eventuali variazione sul tema.
Poter aggiungere in certi momenti delle varianti in contesti del tutto immaginari, un altro uomo, un’altra donna oppure un’altra coppia lì, vicina a noi che scopa.
Contemplarli, godere di quelle sensazioni rappresentate dall’onirico, farci trascinare da un trasporto “diverso” per certi aspetti primordiale.
Mio marito non mi ha mai nascosto nulla a riguardo dei suoi
trascorsi, sono stata sempre ben consapevole del suo modo di essere molto disinibito, largo di vedute e a volte oppresso da una certa insofferenza dovuta ad alcuni limiti rappresentati dal vivere su di un’isola come la nostra, tanto bella ma con altrettante contraddizioni.
Le sue prospettive rispetto al sesso sempre molto avanti rispetto a quello che normalmente si ritiene lecito.
La sua è una lunga storia.
La possibilità di esser nato e cresciuto altrove lo ha reso nel suo modo di essere “diverso”.
Un modo diverso non inteso nella prospettiva maschile, piuttosto nel vivere sia il quotidiano, sia la propria sessualità, sempre con grande coerenza e priva di ogni conflittualità.
Il contrasto fra noi, l’essere totalmente opposti inizialmente quando ci siamo innamorati mi spaventava.
Io dal passato così uguale a tante altre, pochissime storie e sempre comunque importanti e durature. Ex fidanzati che con il tempo si sono rivelati inadeguati ed inutili, al mio bisogno di certezze e di conferme.
Sempre insoddisfatta, con una consapevolezza in cui pensi che forse avresti meritato di più, ciò nonostante nel contempo affianco a timori ed insicurezze, si avvicendava la curiosità ed una certa propensione per il proibito.
Quel proibito ti sembra così oscuro e profondo che sbaraglia i tuoi schemi, diventa così segreto da non poter neppure confidarlo alla tua migliore amica.
Con lei R., tutto fu circostanziato dalla conoscenza avvenuta mediante un’ annuncio su di un sito di annunci di scambio coppie.
Lo avevamo pubblicato senza neanche poi tanta convinzione, o meglio mio marito sorrideva a questa iniziativa e mi prendeva in giro.
Avevo notato che da parte sua vi era una certa volontà al lasciarmi fare, lui rimaneva divertito della cosa ma presumo anche al quanto scettico.
Mi conosce bene e questo aspetto di me lo divertiva in quanto nuovo ed inaspettato, avvertivo la sua condizione di osservatore.
Mi scrutava in modo diverso e con una certa curiosità, la curiosità di vedere sino a dove ero disposta osare e spingermi.
Il loro annuncio mi aveva colpita favorevolmente per il garbo.
Traspirava una certa rassicurazione e questo mi confortava, dopo una breve sessione di scambio mail decidemmo di avere dei contatti più diretti.
A tale scopo avevamo attivato una nuova sim ed un telefonino preposto.
Quando ci sentimmo al telefono la prima volta ero elettrizzata ed allo stesso tempo piena di ovvio imbarazzo.
Dall’altra parte c’era una persona che come me nutriva un certo tipo di curiosità, era donna e la cosa era strana ma piacevolmente complice.
Ci furono altre conversazioni, parlammo sempre e solo noi, i maschietti non entrarono mai in merito, mi galvanizzava la cosa mi sentivo promotore e procacciatrice di un qualche cosa che non potresti raccontare mai in una serata con gli amici ben pensanti.
Un fine settimana di tarda primavera decidemmo di passarlo alla casa al mare.
Era rimasta chiusa tutta la brutta stagione e necessitava di grandi pulizie.
Da qualche anno, per motivi legati a figli ed impegni lavorativi sempre più pressanti, abbiamo perso il gusto delle sortite invernali per raccoglierci in modo solitario, ritrovare quel gusto dei week end passati all’insegna del sesso.
Starcene giornate a fare l’amore e a saccheggiare il frigo nei momenti di break.
L’appuntamento era di Venerdì sera per l’aperitivo nella località turistica a 20 minuti di macchina da casa nostra.
Loro non erano della zona, ma neanche poi tanto lontani.
Facemmo tardi, il nostro da farsi si era protratto più a lungo di quello preventivato.
Arrivammo nella piazzetta passando davanti al locale convenuto per l’occasione, vi era una verandina con qualche tavolino, la serata era particolarmente ventosa ed io pensai che forse sarebbe stato meglio un locale completamente al chiuso.
Il mio sguardo aveva scandagliato gli avventori che si trovavano seduti, ma sentii che quella era lei quando per un’ attimo scorsi una coppia seduta nell’angolo.
Parcheggiammo la macchina e ci indirizzammo a loro.
Presentazioni fatte ci ritrovammo a fare conversazione davanti ai nostri bicchieri, ero in una prima fase intimorita ma poi dopo neanche tanto mi confortai trovandomi sempre più a mio agio.
Lei era seduta affianco a me, mora capelli scuri una fisicità diversa dalla mia, la trovavo prorompente e generosa nelle forme.
Aveva un buon profumo e quell’ idea che mi ero fatta di lei si rivelò esatta, avevo buone sensazioni il suo tocco sul mio braccio nella sua gestualità mi creava una piacevole sensazione al basso ventre.
Lui era alto di bell’aspetto, sportivo con i capelli rasati.
Mi guardava negli occhi durante gli scambi verbali ma senza mai dilungarsi molto o dare parvenza di insistenza.
Stavamo bene e si decise di cenare assieme.
Mentre camminavamo mi ritrovai per qualche istante un paio di passi dietro a lei, il jeans stretto ne modellava le forme, per la prima volta nella mia vita pensai che avrei voluto toccare quel sedere.
La cena fu gradevole, ma purtroppo arrivarono anche i saluti, loro avevano impegni di lavoro al contrario di noi e comunque da parte di entrambi non si era presa in modo concreto l’eventualità di procedere con un seguito.
La cosa andava bene così, eravamo stati bene ed inconsciamente tutti sapevamo senza esternarlo che ci si sarebbe rivisti.
Sulla strada del ritorno ne parlammo fra noi, ma non andammo a fondo sull’argomento, ci fu uno scambio di pareri e sensazioni niente di più.
A letto l’argomento fu ripreso.
Mio marito aveva notato tutto, per tutta la sera mi aveva osservata.
Iniziammo a fare sesso.
Io godo di clitoride, mi lecca fino a farla venire, nel frangente mi parla di lei ed io provo ad immaginare la sensazione della sua bocca sul mio sesso.
Mi scopa, mi piace essere scopata, sento molto piacere del suo cazzo in figa e me lo gusto soprattutto alla pecorina, sento la sollecitazione esterna delle sue dita sul mio clitoride.
Dopo che ho goduto dentro lui mi gira, rimango a lungo in uno stato di caldo godimento, come in trance, mi lascio fare tutto quello che gli suggerisce la sua fantasia.
Mi prende in diverse posizioni alternando frasi dolci ad un certo turpiloquio, decisamente spinto.
Ricomincia a leccarla per bene, concentrando soprattutto i colpi di lingua e di labbra sul bel clitoride rosa.
Mi dice che la mia figa è buona, vedo che con le mani la espone, oscenamente, spalancandola.
Cominciò a mugolare e a muovere il bacino per accompagnare e dirigere i colpi di lingua.
Seguo il suo ritmo prima lento e circolare, poi sempre più veloce e diritto.
Ha anche due dita dentro la mia fessura, mi scopano come un cazzo, ora ad uncino per toccarla all’ interno in alto e tirandola verso la sua lingua, trastullando il clitoride assieme alla lingua anche con il pollice della stessa mano.
Con l’altra mano mi stringe un seno, mi palpa spudoratamente strizzandomi le piccole tette, ora un capezzolo, ora l’altro.
Il mio piacere è in crescendo finché dico: “Ssssììììììì, vengooooo!”.
Emetto delle grida con tutto il fiato che ho “Aaah!... Aaaaah!... Aaaaaaaah!... Aaaaaaaaaaaah!”.
Mi ritrovo a contorcermi e a sobbalzare, sbatte la mia figa sulla sua faccia senza ritegno, mi ritraggo per poi sbattere di nuovo.
Sento perdere il contatto con la sua bocca sul clitoride, quando mi ritrovo invasa dal suo cazzo che con una spinta rettilinea affonda dentro di me.
Mi chiava con vigore…“Vieni!” Li dico, “bagnami su tutto il corpo…addosso!”
La mia patatina è gonfia e grondante, sento la sua eccitazione crescere dentro finche non lo estrae e spruzza.
Il getto è potente arriva sul mio viso, mi bagna la guancia la bocca, sento invadermi sul seno e sul ventre, i rivoli cominciano a corrermi giù lungo i fianchi.
Realizzo che la sua prospettiva un po’ scettica dell’inizio si è ricreduta rispetto alla mia determinazione.
Passano delle settimane e con R. gli scambi telefonici sono sempre più frequenti.
Ci ritroviamo a parlare di tutto, abbiamo vedute e problemi comuni a due donne di quarant’anni e siamo curiose di determinare questa nuova esperienza come possa essere.
Il timore che possa manifestarsi nel momento fatidico una forma di gelosia per i propri partner, o il non essere all’altezza rispetto alle aspettative è un argomento frequente.
Ci raccontiamo delle sensazioni avute in altri incontri conoscitivi intercorsi dopo il nostro.
Dal canto loro nulla d’interessante, niente che valga la pena di essere approfondito.
Io invece con molta sincerità le parlo di un’altra coppia conosciuta il fine settimana precedente.
La parte debole come al solito risulta essere il lui, che però poi rivaluto.
Apprezzo i modi di fare e mi colpisce favorevolmente la loro complicità di coppia.
Lui è rassicurante innamorato, hanno una certa luce quando parlano dei figli, sono una bella coppia.
Lei E. è una bomba di sensualità, procace sì ma con un’aria perbene, la osservo lei mi guarda molto, traspare un certo interesse fatto di desiderio e tanta lussuria.
Mi è piaciuta, devo esser sincera e per citare la stessa frase di mio marito quando risaliamo in macchina al termine di quell’incontro “amore salta agli occhi che lei ti desidera e ti vorrebbe tanto scopare”.
Racconto a R. di quel breve appuntamento, avverto però a mio avviso un certo irrigidimento da parte sua è una sensazione accostabile agli anni di quando si era ragazze, quando riferivi in modo distratto ad un tuo corteggiatore di aver conosciuto un tipo interessante.
Finalmente dopo rinvii e problemi vari, riusciamo ad organizzare una cena a casa nostra.
R. e A. arrivano verso le 21.00.
Abbiamo preparato già tutto, cose leggere a base di pesce.
Lui vestito in modo sportivo e a proprio agio, lei con un vestito nero che ne risalta le spalle, quando si siede intravedo il bordo dell’autoreggente, mi piace.
La serata procede bene, si parla di un po’ di tutto.
Vorrei in certi momenti poter risalire con la mia mano la sua coscia, lambire il bordo dello slip per scoprire come sia sotto.
Ad un certo punto decidiamo di spostarci sul divano con i nostri calici pieni di buon rosso, R ed io avevamo già pensato a quali effetti avremmo gradito per l’occasione.
Disponiamo in modo sparso candele per illuminarne l’ambiente, c’è un grande imbarazzo generale.
I nostri visi sono rossi, il vino ma sopra tutto l’emozione del momento ci trasmette una sensazione di forte calore.
Lei è seduta al mio fianco, praticamente i fianchi dei nostri corpi risultano a contatto, gli uomini sono invece alle rispettive estremità.
Ho la possibilità di avvertire nitidamente il suo profumo di cogliere più dettagli, una quarantenne distinta, dal portamento rassicurante.
Non sospettavo che mi ammirasse, che scrutasse anche lei le linee del mio corpo con desiderio.
Era stato mio marito a farmelo capire, questa cosa mi aveva smosso dentro.
Sempre mio marito prende la palla al balzo e suggerisce che la cosa migliore è che le signore diano spazio e concretezza alla reciproca curiosità, poi mi si avvicina all’orecchio e mi dice: “piccola questa cosa vorrei che te la potessi vivere pienamente ed in completa e totale libertà, senza intrusioni maschili”…..”credo sia giusto che la vostra curiosità personale appartenga ad un vostro momento speciale”.
Mi sento sfidata su di un campo sconosciuto e sentivo urgere il desiderio dell’esplorazione.
Sarei stata l’esploratrice di me stessa, affrontando a colpi di machete la selva ignota del desiderio. Non volevo commettere errori, né offendere R, né fraintendere la misura del suo desiderio.
Inesperta di quanto una donna potesse volere da un’altra donna.
Io quello che vuole un uomo da me, posso dire di saperlo.
Ma lei ed io?
Finalmente appoggiai una mano sulla gamba, quella che in diverse occasioni durante la serata avevo scrutato e desiderato sfiorare, dissi: “Non ti devi preoccupare, questa è un’occasione speciale”. Colta favorevolmente dal mio gesto mi rispose: “L’occasione qualche volta va creata, dico bene?!”. E, sebbene tremassi un po’ per l’eccitazione vidi che il mio gesto aveva fatto centro, e lo sguardo interrogativo di R si era trasformato in uno sguardo più luminoso, carico di aspettative, che io in cuor mio speravo di poter soddisfare.
La tensione in quel divano era una cosa reale, densa, e sentii di doverla rompere in qualche modo, temendo però di sbagliare.
Abbassai lo sguardo sul vestito di lei ed immaginai come dovesse essere sotto di esso, il suo doveva essere un corpo ancora ben fatto e snello.
Accarezzai la sua mano.
Lei me la strinse forte, e per un attimo mi si fermò il cuore, io che con il mio uomo avevo commesso quanto di più mirabolante, sentivo in me il senso di peccato.
Era una cosa eccitante da morire.
R mi guardava negli occhi ma non languidamente, aveva un certo che di pantera adesso, ed io ambivo ad essere la sua preda.
“Toccami,” mi sorpresi a dire, e lei non capì subito, ma la direzione della mia mano sul suo avambraccio le chiarì il senso della mia esclamazione.
Ci alzammo e ci trovammo ad essere una davanti all’altra, eccitate, turgide sotto, frementi come cavalle.
R mi infilò le mani nella scollatura e prese ad carezzarmi, mi scopri una spalla con le dita tremanti per l’eccitazione.
Poi mi sbottonò la camicia e ad ogni bottone che staccava, silenziosa e decisa, sentivo un tuffo al cuore e la mia figa ululare di desiderio, una caldaia in procinto di esplodere.
Sentivo l’umore colare, ero bagnatissima e sconvolta da me stessa.
Intanto R mi aveva sbottonato anche il pantalone, in quel frangente ci dovemmo staccare un’ attimo in modo da poter permettere di sfilarli assieme agli stivali.
Si mise in ginocchio, aveva preso a coprirmi di baci le gambe, mordicchiandole, talvolta, ed io non ressi più: crollai sul divano e l’invitai a continuare in quel gioco.
Mi faceva scivolare le mani ovunque.
Mi sentivo durissima, volevo donare tutti i miei fianchi ed il mio seno alla causa saffica, godere senza ritegno.
Ero tutta là, tutta sua, mi godevo quel momento.
Mi sposto lo slip con un gesto rapido e affondò il suo viso nella mia vulva assetata di carne, compose con la sua bocca poemi di piacere nella mia natura bagnata.
Quando si ritrasse avvertii un bisogno di crollare, ma lei ritornò a prendere possesso del clitoride con le dita e le labbra, senza darmi tregua, e partii non una, ma due, tre volte, soffocando guaiti disperati.
Mi sfilò completamente lo slip per poi ricominciare con la sua lingua.
Era una sensazione diversa.
Piacevole certamente l’attenzione di un uomo, ma questa sapeva dove centrar nel segno, era femmina e come tale consapevole dei punti giusti dove colpire.
Ad un certo punto si sollevo e guidando le mie mani si fece spogliare.
Per la prime volta accarezzavo un corpo di donna, lei era pervasa da tante piccole scariche elettriche.
Si mise comoda ed io mi tuffai la faccia sulla sua fica prosperosa e grondante.
Non avevo mai immaginato quanto fosse divina quella sensazione, il cui nettare mi scorreva sul volto.
Volevo scoparla con la lingua, ero in preda ad una grande eccitazione, mentre lei cercava ancora la mia patatina.
La mia fica riprese a scaldarsi ed a vibrare, eccola di nuovo, turbina inarrestabile e poderosa, a girare vorticosamente.
R mi fece sdraiare, impedendomi di farla godere sulla mia faccia come invece avevo sperato.
Iniziò a percorrermi con la lingua, sentivo l’umido della sua saliva, ero di nuovo nella sua bocca avida.
Ero giunta al deliquio mentale quando si risollevò e con un gesto imperioso mi afferrò per le caviglie, mi spalancò le gambe e mi costrinse a girarmi su un fianco.
Lei gestiva la navigazione, si mise a cavalcioni sulla mia coscia, e la percorse fino a far scontrare le due fessure grondanti di piacere.
L’incontro fu un delirio di scintille, l’umido delle nostre cavità si mescolava in uno scontro immane, avvertivo manovre di piacere nel mio porto.
Disperata, giunsi a quello che mai avevo creduto possibile, un piacere devastante, crollai in un smisurato orgasmo, uno schianto così forte che quasi persi la nozione di me, diventammo un groviglio solo, clamoroso, con la creatura con cui avevo condiviso tutto questo.
Solo dopo un certo lasso di tempo realizzai che i nostri uomini erano rimasti li a godersi lo spettacolo.
Non erano però riusciti a non apprezzare ciò che stava succedendo davanti ai loro occhi sgranati.
Avevano non so in quale momento, preso i loro cazzi in mano e per tutta la durata del nostro piacere, si erano prodigati in un lungo solitario.
Ci guardammo negli occhi con la mia compagnia di gioco e lei disse: “ cosa dici…pensi che si siano meritati un premio?”.
Sorrisi e mi sollevai, anche far venire loro divenne una nuova occasione.
Io mi ritrovai con il cazzo di A nella mia bocca.
Era una sensazione nuova, un sapore diverso.
Ero china e seguendo le sue precise istruzioni, lo accolsi in bocca, lo segai e me lo rinfilai in bocca succhiandolo, lui ad un certo punto cambiò comportamento, tenendomi ferma la testa prese a scoparmi in bocca, spingendo il suo cazzo sempre più freneticamente.
Con la coda dell’occhio cercavo di trovare il mio lui, mi guardava con quello sguardo che conosco bene..di grande eccitazione.
Si faceva leccare lungo l’asta per poi infilarlo nella sua bocca.
Mi sentivo quasi stordita da tutta quella novità, ma ad un certo punto sentivo che stava salendo l’orgasmo del mio occasionale partner.
Anche mio marito stava per arrivare, se lo erano maneggiato per un bel po’ prolungando a lungo il piacere.
Ora quei cazzi erano pieni ed avevano voglia di riversare la loro soddisfazione.
Vidi quel porco di mio marito avvicinarsi con lei, mi guardo e disse: “ vi và se riempiamo i vostri dolci visi di sborra, magari mentre vi scambiate ancora qualche dolce effusione.”
Non riuscì a determinare in quale frangente, so solo che io e lei ci ritrovammo leggermente in ritardo rispetto a ciò precedentemente concordato.
Anche A aveva un discreto getto, erano già partiti i loro spruzzi quando mi ritrovai la mia bocca incollata a quella di lei.
La mia curiosità fece sì che uno di quei getti atterrò sul mio occhio procurandomi un certo fastidio.
Sentivo grondare i fluidi caldi e di un’equivocabile profumo.
Non riuscii a determinarne i diversi sapori, la mia lingua era lubrificata da tutta quell’abbondanza e continuava ad intrecciarsi con quella gustosa di R.
Il giorno dopo non avevo nemmeno la forza di strizzare il tubetto del dentifricio, esausta e consumata nella fibra, non avevo mai bruciato tanto di me stessa in un atto di piacere.
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11 years ago
SpensieratieCuriosi, 44/44
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Incontro a cinema
E' da tanto tempo che non vado più a cinema, specialmente da quando sono ritornato singolo, dopo che da circa un anno mi sono lasciato con la mia compagna ed ho deciso di non avere più storie durature.
L ascorsa settimana mi è capitato di leggere che in cinema del centro avrebbero proiettato una serie di film cult, tra i quali alcuni del genere erotico, non porno, come Bella di giorno.
Mi sono così riproposto di rivederne qualcuno anche in ricordo dei tempi andati.
La sera della proiezione di quest'ultimo film mi sono recato a cinema un poco prima dell'orario di inizio per evitare di non trovare posto.
C'erano è vero parecchie persone ma non proprio tante e mi è tornato in mente quella volta in cui veniva proiettati il film History d'O e c'era una calca incredibile e fu così che mi trovai a strettissimo contatto con una lei di coppia con la quale si creo un bel rapporto.
In attesa dell'inzio mi reco verso il bar e vedo da dietro una coppia la cui lei ha gambe veramente belle, affusolate e fasciate da calze nere; incuriosito mi sposto per vederla anche di davanti e noto che è molto affascinante e con uno sguardo ammaliante. Mi approssimo al bancone del bar e insisto nel guardarla e vedo che per un attimo appena anche lei si sofferma a guardare e pure lui fa lo stesso.
Quando le poret della sala vengono aperte, mi lascio superare dalla coppia e cerco di vedere verso quali posti si dirigono; scelgono una fila laterale e si accomodano lasciando vuoti due posti accanto a lei, mentre su quello vicino a lui poggia il giaccone e il cappotto di lei. che resta con un vestito di lana che le arriva alle ginocchia.
Non so cosa fare ma la tentazione di sedermi accanto a lei è tanta e così non appena le luci si abbassano per la proiezione dell'anteprima dei film, mi muovo verso la loro fila e occupo il posto accanto a lei che resta immobile a guardare avanti a sé e lui, invece, mi guarda quasi distrattamente. Penso a questo punto che l'unica cosa che può capitarmi è che si alzino per cambiare posto.
Ultimata l'anteprima vengono accese le mezze luci e ci si può vedere bene e noto che lei volge il suo sguardo verso di me e mi osserva per un attimo che a me sembra interminabile.
E' molto più bella di quanto mi fosse sembrata inizialmente e ancora più desiderabile.
Si spengono le luci ed ha inizio il film e ora incomincio ad attuare la manovra di accerchiamento.
Avvicino sul bracciolo il mio braccio al suo quasi inavvertitamente e lo discosto per avvicinarlo nuovamente e già avverto il suo calore; lostesso tipo di movimento facciocan la gamba , fino a sfiorare il suo polpaccio e mi soffermo in questa posizione; visto che lei non si allontana faccio un pocopiù di pressione e con il braccio che ora è a stretto contatto con il suo, e anche con la gamba, anzi sposto tutta la coscia per aderire meglio alla sua ed è a questo punto che mi sento percorrere da un fremito che mi pare sia anche suo.
Restiamo immobili a stretto conatto, avrei voglia di prenderle la mano, ma non lo faccio e dpo un poco finisce la prima parte del filme si riaccendono le luci.
Sia io che lei ci guardiamo con la coda dell'occhio mentre lui si sofferma a veder il nostro contatto e poi scambia qualche parola con lei.
Mi guardo un poco intorno e noto che le file dietro a noi sono vuore e che che sono occupati i posti di due file più avanti.
Inizia la proiezione della seconda parte e lei si fa passare il cappotto che pone sulle gambe.
A questo punto allontano un poco la mia coscia dalla sua e vi faccio scivolare in mezzo la mia mano che va a pressare la parte alta del ginocchio ora coperto dal cappotto e sento già che lei sta entrando in agitazione, mi fermo e sposto la mano sotto il vestito e comincio a risalire accarezzando l'interno della coscia che è già bollente ed è a questo punto che lei stringe le gambe e la mano è costretta a fermarsi.
Mi giro ora verso di lei e le passo intorno al collo la mano libera e cerco di avvicinare il suo viso al mio facendole capire che ho voglia di baciarla, avvicino la mia bocca alla sua, le labbra si sfiorano, aderiscono, si schiudono per fare scorrere le lingue che si avviluppano l'un l'altra e contemporaneamente la mia mano in mezzo alle cosce risale olter il bbordo autoreggente delle calze ed entra in contatto con la pelle calda e vellutata delle cosce che si aprono ancora di più per consentire alle mie dita di scostare il piccolosip e di introdursi in quella calda fic ora tutta bagnata. Lei stringe le cosce e si fa scivolare sulla poltroncina mentre lui si tsa godendo estasiato la scena.
Sto per continuare a tormentare la fica cerrcando ilclitoride quando lei quasi mi supplica con lo sgardo di fermarmi e chiede al marito di andare via. Così ci alziamo e guadagniamo l'uscita.
Giunti all'esterno ci guardiamo in faccia sorridenti e ci diciamo che ora dobbiamo completare ciò che abbiamo interrotto. Considerato che non possiamo andare a casa loro in quanto con il bambino c'è anche la bambinaia e neppure nella mia villetta che senza ilcamino acceso è troppo fredda, optiamo per l'auto e così con un solo mezzo, con lei d io seduti dietro, ci dirigiamo come si faceva da giovani presso un luogo appartato per coppiette.
Appena arrivati viene dietro anche lui che già si era deliziato a guardarci attraverso lo specchietto mentre lei, tirato fuori il mio cazzo daipantaloni, se lo prendeva tutto in bocca passando e ripassando sulla cappella che era incandescente.
Ora lui tira fuori il suo uccello e lei si mette in posizione per succhiarlo e io dierto dilei assaggio con la lingua il nettare che bagna la sua ficae le mordo delicatamente il clitoride. ma ora la voglia è quella di entrare in lei, la sposto leggermente in avanti le allargo le labbra della ffica ed entro d'un sol colpo in lei e comincio un vai e vieni continuo e poi sempre più veloce. A questo punto l'iniziativa passa a lui.
Mi chiede di stendermi i modo che lei possa venirmi sopra ed io possa entrare in lei mentre lui si pone dietro di lei e la penetra nel culo.
Ora lei è tra due fuochi incorociati e dpo alcuni colpi bene assestati veniamo quasi contemporaneamnet prima lui che èpiù libero nei movimenti, poi io che sentendo meno il peso mi muovo meglio dentro di lei inondandole completamente la fica che è un fiume in piena ed infine lei che geme e grida che mai e poi mai avrebbe pensatocheotesse godere così tanto mentre viene presa da due uomini.
Ora continuiamo a vederci e a fare tanti bei giochi però comodamente a letto, da loro oppure a casa mia e già pensiamo di fare anche levacanze insieme.
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11 years ago
admin, 75
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Doppio erotismo
Da sempre sono stato una persona molto romantica. Sono quelle cose che uno si sente dentro. Di ragazze e poi donne ne ho avuta più di qualcuna, ma ognuna sempre con dei blocchi interiori per quanto concerne la sfera dell’erotismo. La mia passione volge verso un erotismo romantico, benzina della passione. Non parlo di fare del sesso, ma dell'erotismo, che col sesso ha solo un legame, ma non è la stessa cosa. Tra sesso ed erotismo c’è la stessa differenza che intercorre tra il guardare e il leccare un gelato.
Dalle frequentazioni che ho avuto, però ho notato che solo pochi uomini e donne sanno realmente cosa sia l’erotismo. Vi sono sempre pressioni psicologiche di pudore, dogmi religiosi e della società, paure, imitazioni e modelli di persone che si frequentano, anche se amici intimi. La naturalezza e l’unicità dell’essere umano, da un bellissimo gioco di emozioni, sentimenti, passioni e complicità, si trasforma in un anonimo rapporto sessuale spesso senza soddisfazioni interiori.
Stufo di questo rutine per me non appagante, un giorno mi sono deciso di indagare facendo delle ricerche su una fonte di sapere quasi illimitata: internet. Psicologi, sessuologi, preti, venditori di fumo, etc, etc finchè, per pura combinazione mi sono imbattuto su un annuncio di una coppia su un sito praticamente anonimo, il quale recitava: coppia per erotismo a 360 gradi e un form per mandare l’email.
Preso dalla curiosità, ma anche con un po’ dall’imbarazzo non avendo mai approcciato simili situazioni ed incontri, scrivo un breve messaggio: ciao, mi chiamo xxxx. Vorrei conoscervi perché mi avete incuriosito. Trovo la forza e premo il pulsante di invio. In mente mia giravano già mille supposizioni di quale sarebbe stata la risposta, se ci fosse stata una risposta. Ero convinto in una risposta da parte di persone mercenarie con tutto ciò che li contradistingue. Ed invece il giorno seguente ricevo un’email dai contenuti più che amichevoli, scritti da una persona passionale, più alcune foto della loro coppia. Nella foto entrambi erano molto belli ed in atteggiamento molto sereno. Al momento rimango perplesso a causa della mia inesperienza di simili incontri. Comunque, come ho cercato il contatto, decido di andare fino in fondo a questa strada di erotismo. Rispondo al loro cordiale email chiedendogli quando gli andava bene l’incontro conoscitivo, ed allegando un paio di mie foto a viso scoperto al mari di come avevano fatto loro. Il giorno seguente ricevo la risposta.
Il giorno dell’appuntamento sono un po’ ansioso. E’ una cosa nuova, misteriosa. E’ una giornata fredda, soffia il vento ed il cielo promette pioggia. Ci incontriamo alla pensilina della fermata di un autobus. Io arrivo cinque minuti prima. In strada c’è pochissima gente e poco traffico. Guardo a destra e a sinistra. All’improvviso spunta questa meravigliosa coppia! Sono insieme a braccetto. Entrambi eleganti. Lei decisamente bellissima con i capelli lunghi e mossi. Già dal primo sguardo intuisco che c’è affinità sia da parte loro che da parte mia. Lui guarda lei con uno sguardo di approvazione e lei ricambia con un sorriso. E meglio andare al caldo ed in qualche posto confortevole. Mi invitano a seguirli. Capisco al volo che ci stiamo dirigendo verso il nido d’amore. Saliamo a casa loro.
Entrati, fanno in modo che l’ambiente sia per tutti a nostro agio. Forse anche loro hanno poca esperienza, ma basta la loro serenità per creare un ambiente più che confortante. Lei, togliendosi il cappotto, è vestita con una camicetta coperta da un gilet spaccato che permette di vedere l’inizio dei seni, una gonna che le arriva alle ginocchia e le gambe sono protette da delle calze autoreggenti. Dopo qualche minuto, posato pure io il cappotto, mi prende per mano e mi accompagna verso la stanza da letto. Lui invece si dirige ad armeggiare qualcosa in altre stanze e per un po’ rimane assente.
Ci sediamo al bordo del lettone ed iniziamo a parlare del più e del meno. Lei è serena e sorridente, veramente una bellissima donna. La sua bellezza e pacatezza fa che inizi a slacciarle i bottoncini, prima del gilet e poi della camicetta, fino a toglierli appoggiando questi capi su un cassettone. Per far ciò mi devo alzare e si alza anche lei. Ha un regiseno di pizzo nero. Inizio a slacciare anche questo mentre lei inizia a sbottonarmi i bottoni della camicia e con le sue mani vellutate inizia ad accarezzare il mio petto. Passiamo alla gonna e lei ai miei pantaloni. Ci ritroviamo nudi abbracciati sul letto come se ci conoscessimo da sempre. Lui non è ancora tornato. Iniziamo a farci dei massaggi e delle carezze e a darci dei baci. Inizio io partendo dal suo collo, per scendere lentamente verso il suo seno, baciando e leccando i suoi capezzoli, per poi scendere giù verso l’ombelico. Con la mano inizio anche ad accarezzarla tra le gambe sentendo crescere vertiginosamente la sua eccitazione. Continuo a scendere con la bocca sino ad incontrare il suo sesso che inizio a leccare; le grandi labbra e poi dolci massaggi con la lingua sul suo clitoride. E sempre più umida, fradicia, perfettamente rilassata da brividi di piacere che le salgono.
Dopo un po’ mi dice che è arrivato il suo turno. Mi distendo nuovamente vicino a lei, la quale inizia a ricambiarmi con simili baci; in modo lento e romantico prima sul mio petto, sulle mie tettine mordicchiandole, poi sull’ombelico per raggiungere il mio sesso che incomincia a leccare in modo unico mandandomi in estasi. Le dico di salire sopra di me per un 69. E’ bravissima con solo la bocca e la lingua. Riesce a prenderlo fino in gola, creando delle minime depressioni in bocca che mi eccitano ancora di più; e con una mano mi accarezza le palle da sotto. E troppo, non c’è la faccio più; partono spruzzi di sperma che lei in modo unico ingoia con piacere, lasciandosi un po’ di sperma sulle labbra. Si riporta verso di me ed iniziamo a baciarci facendo assaporare anche a me il nettare.
Ci riposiamo per una decina di minuti distesi sul letto, sempre accarezzandoci e con i nostri corpi a contatto. Vedo nei suoi occhi che vuole essere penetrata, e lo sento anche dalla vagina che è molto dilatata e fradicia di umori. Allunga una mano e mi passa un profilattico. Il mio menbro, vicino a una simile passionale bellezza è nuovamente durissimo. Infilo il profilattico, e lei dolcemente mi sale sopra. Inizia ad accarezzarmi con il suo sesso, prima facendomela annusare e che ricambio con la lingua, poi scende piano piano sul mio corpo fino alla posizione che riesce ad infilarselo. I suoi seni strisciano sul mio metto. Si muove, gode. Le mie mani si appoggiano al suo sedere e lentamente con le mie dita inizio a prelevare dell’umore che fuoriesce e spalmarglielo sul secondo buchino. Cerco la lubrificazione anche bagnando i miei diti con saliva e piano piano inizio ad inserirli. Lei gode, ha gli occhi chiusi e le labbra leggermente aperte dalle quali escono gemiti di piacere.
Arriva anche il suo lui, che abbastanza rapidamente si spoglia. Lo invito a partecipare. In fin dei conti è la sua donna. Lui si avvicina è glielo mette in bocca. Vedo diventare il suo membro durissimo, grandissimo e lunghissimo. Anche lui accarezza la sua donna. Ad un certo punto apre un cassetto e tira fuori del lubrificante che inizia a spalmare sul secondo buchino di lei e sul suo pene. Poi si porta dietro a lei, stringo le mie gambe in modo che anche lui trovi una comoda posizione, e sento che inizia a spingere. La sento godere sempre di più e pure io inizio a provare sensazioni sempre più belle. Ormai è entrato anche lui, e le pareti dei suoi buchi esercitano una maggiore pressione sui nostri membri. Lei inizia a urlare gemiti di piacere, si muove al nostro ritmo. Con una mano le abbasso la testa e inizio a baciarla con la lingua. Deve provare orgasmi ripetuti e lunghissimi. Non c’è la faccio più, spruzzo altro sperma nella sua vagina che però è protetta dal profilattico. Il mio pene rimane duro ancora per qualche minuto dopo essere venuto, per poi iniziare ad afflosciarsi per riposarsi. Piano piano anche lui esce.
Ci distendiamo tutti e tre sul lettone, con lei in mezzo. E sfatta di piacere.
Lui si alza e va in bagno mentre noi rimaniamo distesi sul letto. Voglio guardarla, continuarla ad accarezzarla e baciarla. E’ in estasi, con gli occhi chiusi, le labbra sorridenti, perfettamente rilassata, più che soddisfatta.
E ora che mi vada a lavare e rivestire pure io. Lei si prende ancora qualche minuto. Poi viene nello stesso bagno dove sono io ed inizia a farsi la doccia. Mi fa godere solo a guardarla.
Quando pronti, saluto il suo lui ed esco assieme a lei, scambiandoci ancora dolci parole e sguardi lungo le scale. In strada di baciamo, la ringrazio per la meravigliosa esperienza, e ci ripromettiamo di vederci. Adesso la vedo ancora più bella, con quello sguardo sorridente e senso di benessere frutto di essere stata pienamente appagata.
Voglio ritornare accompagnato anch’io da una Lei, per provare ancora nuove esperienze erotiche e piaceri. Ma questa sarà un’altra storia
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11 years ago
lucione67,
31
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Notte fonda
Nel pieno di una notte tarda e afosa
Io e la dama mia, su la vettura,
giungemmo in camporella in zona ascosa.
Poich’ella del guardon temea paura,
primanco di sganciar lo tieni seno,
li vetri a gazzettar ebbi gran cura.
Con fame astinenzial, di mesi almeno,
tuffommi in su di lei, ma porca vacca!
Mi pianto ne lo sterno il mano al freno!
Lo trauma intercostal l’ardor non fiacca,
ma impervio è il formicar entro ‘sta Panda!
Dannata imitazion di Fiat polacca!
Ma a un tratto lei a me: “Qualcun ci guarda!”
E scorgo tra i giornal, mettendo a foco,
un omo in ravanar dentro a mutanda!
“Ma vatti a spippettar in altro loco!”
Consiglio allo zozzon, che fugge lesto.
“E infodera l’augel che intanto è poco!”
Scacciato il peccator nel buoi pesto,
mi sgrida un campanil, è mezzanotte:
“Orsù, concretizziam, che m’alzo presto!
Pulcin”, sussurro a lei, “bele guanciotte”,
ma lei rispuonde a me subitamente:
“Appellami baldraccia e dammi botte!”
Giacché tal perversion la fa gaudente,
mi adopro a mulinar sfanculi e calci.
“Aumenta”, implora lei, “non sento niente!”
Mi aggrappo a li giornali atti a pararci
E lo roseo gazzetton m’annunzia il lutto:
lo nostro centroavanti vuol lasciarci!
Notizia bromural che spenge tutto.
(Maurizio Lastrico)
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11 years ago
cosonegrosso,
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Francesca
Sinuoso profilo di donna graziosa al contorno di luminosa tenda mossa appena da un tuo dito a scostar inganni, come se oltre la nera seta il tuo sguardo rubasse oltre quel buio che ti è dinanzi; felina forma di ammaliante belva che in gabbia attendi chi dalle tue spalle osserva e nulla puoi... chiari i tuoi capelli che oltre l'intreccio di una benda ricadon sulla schiena a carezzar le spalle; le braccia strette a contenere il seno che è mosso e scosso da un gelido brivido di piacevole attesa. Sulla gamba destra il peso e la sinistra leggera come la testa invasa da pensieri e attese che son turbine ma non gravosi, che son piume in vortice e pulsar di tempie... E le terga tonde a corollar di un pizzo nero ch'è di Giunon carezza e di Venere lacrima che i sensi inumidisce ancora. Velate le gambe che conducono lo sguardo da una tornita coscia verso l'oscuro di un tacco, lungo il confondersi di un contorno che fugge dalla luce di una bianca finestra di sole a ricordar che il tempo muta e spesso ci confonde.
Io quel profilo osservo per il tempo indefinito di un eterno istante, mi slaccio i polsini e mi sfilo la cravatta e la bianca camicia scivola via. Ti osservo. Tu attendi, con lo sguardo nel buio di seta e pensi e sogni nel vorticar di pensieri strani a tutto ciò che è stato, che può essere e che sarà.. Quell'attimo indefinito è questo gioco, di attesa, impazienza, energia, silenzio. Questo attimo è ciò ch'io vi racconto.
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11 years ago
admin, 75
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Una serata iniziata male
Salve,
Questo e' il nostro primo racconto che pubblichiamo sebbene ne avremo tanti da raccontarvi, una sera venimmo invitati a cena presso una casa di un nostro conoscente, giunti in questa casa sbito ad aspettarci c'erano svariate Persone di diverse fasce d'eta', iniziati i soliti preamboli e convenevoli simili che si fanno quando si e' invitati arrivo' a questa cena una ragazza che noi conosciamo, non si puo' dire che questa persona sia una signora....quando iniziammo a mangiare dentro di me mi dissi che cosa ci stavamo a fare in questa casa, vedevo mio marito che cercava di ravvivare i toni e gli umori dei presenti, lo vedevo che era assorto nei suoi pensieri e cercava disperatamente di soffocare la noia con il bere, finita la suddetta cena ci portammo presso la terrazza di questa casa che detto fra noi faceva anche schifo....era un caldo boia in quanto le estati a Firenze sono sempre terribili, assommato al fatto che si era anche mezzi ubriachi si sudava copiosamente,ci siamo messi a ballare e io che sono la Lei della coppia mi avvicinai a questa nostra conoscenza, allorche' fra noi una volta sola ci fu una storiellina durata appena una serata sola, lei si strofinava accanto a me ed io acconto a mio marito, gli animi si accesero imminentemente e decidemmo di proseguire oltre differentemente, nei presenti c'erano anche due singoli i quali erano i fautori di questa serata, iniziati i vari pleriminari mio marito quasi che satava sbavando dietro a questa ragazza, mi sentii subito la sua mano sotto al mio vestito estivo che mi stava accarezzando la fica, subito anch'io mi diedi da fare e d'accordo con questa ragazza iniziammo un lungo pompino davanti ai presenti,ci stavamo dividendo un uomo nella qualita' di marito in due fino a quando vidi che uno dei presenti si stava sbottonando i suoi pantaloni, cominciai ad essere scopata sul tavolo di una specie di camera da pranzo,quando ci stavo prendendo gusto di colpo mio marito si fermo' e inizio' a scoparsi la seconda persona, il tale che nel frattempo si stava sbottonando si avvicino' a noi e anch'esso si getto' nella mischia,la ragazza che nel frattempo veniva scopata bene bene decise di iniziare un pompino anche al secondo ragazzo, mio marito lascio' la ragazza nelle mani del secondo ragazzo e si concentro' esclusivamente su di me, mi giro' di schiena e sempre sul tavalo mi mise in ginocchio e mi stava chiavando da dietro, di colpo anche la seconda coppia che avevano iniziato il famoso pompino ce la ritrovammo vicina, i due uomini ci stavano scopando prepotentemente da dietro e noi due donne che eravamo le prede del momento e della situazione creata ci iniziammo a baciare sulla bocca, l'ultimo ragazzo che ancora non stava facendo nulla si inizio' a farsi una sega in diretta come se stesse vedendosi un filmino porno in diretta, alla fine della penetrazione mio marito mi fece una sborrata da una tonnellata in bocca e il secondo ragazzo lo intravidi che stava venendo sopra al pube della ragazza, di colpo anche il terzo soggetto stava venendo ma credo che lui fu l'unico a non essere molto soddisfatto della serata, fu l'unico a non scopare......grazie della vostra cortese lettura.
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11 years ago
principi,
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Centrobenessere
Mi capita spesso di rilassarmi per qualche ora centrobenessere. E cosi ho, fatto anche un venerdì pomeriggio. Appena entrato ho visto che non c'era molta gente. Nessuno in giro nella zona relax, e solo 3 sdrai che sembravano occupati. Due di questi erano tra loro vicini e sopra vi erano due asciugamani. Un altro invece più lontano era impegnato con una serie di giornali. Scelgo il mio posto e mi sdraio un attimo per ambientarmi. Adoro il centrobenessere e la tranquillità che riesce a trasmettere. Se potessi ci verrei ogni settimana, ma alla fine invece capita che ogni tanto ci vengo per evadere. Evadere dalla routine quotidiana e dalla vita integerrima.
Si apre la porta del bagnoturco ed esce un uomo. Una persona anziana. Una di quelle che a colpo d'occhio si capisce che è un amante e un frequentatore delle saune. Deciso nei movimenti e nella routine che questi ambienti richiedono. Coperto dell'adeguato pudore esce ed entra nella doccia. Qualche minuto sotto l'acqua e poi raccoglie l'accappatoio ed esce in giardino per gustarsi ancora un po' il fresco.
Appena il vecchietto arzillo è uscito in giardino. La porta del bagnoturco si riapre e questa volta. Con mio piacere, vedo uscire un corpo femminile. Forme morbide e delicate. Con le curve tutte armoniose. Dietro di lei esce quello che presumo esser il suo compagno. Un uomo sulla cinquantina, con un fisico un po' abbondante. Nell'uscire però noto un loro sguardo d'intesa.
Comincio a domandarmi il motivo. Sono anni ormai che frequento i centribenessere e le spiagge naturiste. In questi anni ho osservato molto le persone che incontravo. In me c'era sempre la curiosità di scoprire chi tra loro aveva l'istinto lussurioso. E lo sguardo di intesa che avevo notato in questa coppia. Mi ha fatto intuire che loro l'avevano e che io per loro rappresentavo uno spunto di malizia. Questi pensieri subito hanno risvegliato i miei istinti che pensavo di assopire per un momentaneo momento di relax. E la curiosità di vedere se il mio istinto aveva ragione ha preso il sopravvento. Ho deciso di fare la preda. Vedere se questa coppia che hai miei occhi appariva con qualche istinto malizioso era li in cerca di qualche evasione erotica.
Dopo essersi rinfrescati entrambi si sono distesi sugli sdrai. A quel punto mi alzo. Non li guardo, ma percepisco che mi stavano guardando. Mi muovo e per avvicinarmi alla sauna. Con modi lenti e armoniosi, mi tolgo l'accappatoio e mi espongo volutamente la loro sguardo. E al loro giudizio. Entro in sauna. Chiudendo la porta. Nel farlo mi volto e osservo che si sono avvicinati per parlottare tra loro in modo riservato. Tra loro sorridono. Si rafforza la convinzione che il mio intuito ha ragione.
Mi sdraio e mi rilasso in sauna. Dopo il giusto tempo. Esco e rivedo i loro volti attenti ai miei movimenti. Non mi nascondo più di tanto. Anzi lascio che il loro sguardo possa cogliere tutto di me.
Doccia e poi mi rilasso disteso. Nonostante la piacevole musica di sottofondo sento in lontananza i loro bisbigli. Non capisco cosa si dicono. Ma intuisco che il lui sta proponendo a lei qualcosa.
E' certo che di li a poco lei avrebbe giocato la sua carta. Non vedevo l'ora ed attendevo fiducioso la definitiva conferma che l'intuizione si sarebbe trasformata in certezza.
Eccola. Si alza. Come è già capitato altre volte. Alzandosi da volutamente le spalle al suo uomo. E rivolge a me uno sguardo intenso e languido. Si incammina ed apre la porta per entrare nel bagnoturco. Seguo i suoi movimenti. Il mio scopo è ora di farle capire che la sto guardando e che il suo gioco di seduzione ha avuto successo. Poi una volta entrata rivolgo lo sguardo al suo lui. E come altre volte è accaduto. Lui mi guarda e accenna un sorriso. Capisco che vuole che segua la sua compagna.
Attendo solo il tempo necessario ad aumentare l'intensità del brivido. Quel brivido che so scuoterà di li a poco in contemporanea, anche se distanti sia il lui che la lei della coppia.
Mi alzo. Entrambi capiscono, lei osservando da dietro il vetro nell'oscurità dei vapori e lui da fuori sullo sdraio, che io sarei a breve entrato in bagnoturco. Con la coda dell'occhio vedo lui che si sistema il membro, la mia decisione l'ha eccitato e un riflesso incondizionato l'ha portato a toccarsi.
Questo come altre volte spazza via gli ultimi dubbi. Lei sarà dentro eccitata e vogliosa di un contatto erotico fugace.
Entro in bagnoturco. Tutto questo ha eccitato anche me. Appena entro, un rumore mi fa voltare. Mi accorgo che il vecchietto è rientrato dal giardino Per fortuna non ci seguirà la sua intenzione è di sdraiarsi a rilassarsi.
Chiudo la porta e tra i vapori vedo a malapena la figura di lei seduta nell'angolo più buio.
Decido di azzardare. E mi siedo non molto lontano da lei.
Cosi vicini riusciamo entrambi a vedere i nostri corpi. Osservandola il mio sguardo si accorge dei suo capezzoli. Grandi e con areole importanti. Gonfi. Le sue mani erano incrociate sotto i seni. Le gambe incrociate.
Per qualche minuto stiamo immobili. Poi mi accorgo che il suo sguardo furtivamente si dirigeva sul mio membro. Adoro la donna curiosa. La donna che provoca e che come lei decide di stuzzicarmi.
La assecondo. Mi siedo più comodo. E lascio che il magnetismo del suo sguardo avvolga il mio membro come una mano vellutata. Il mio membro comincia a gonfiarsi. Si muove da solo. Si ingrossa. Un sottile cenno di sorriso compare per un attimo sul suo volto. E' la scossa decisiva. Il membro si indurisce e si trasforma in cazzo. Senza pudore mi espongo al suo sguardo. Sono eccitato e mi eccita molto quando una donna vuole guardare il mio cazzo. L'erezione è completa. La osservo e mi accorgo di un leggero scossone. Come se per un attimo fosse stata percorsa da un brivido erotico. Allarga le braccia e le appoggia alla seduta per riprendere equilibrio. Non riesce a trattenere le gambe che vogliono almeno un po' socchiudersi per non soffrire troppo. In quell'istante alza lo sguardo verso di me. Il mio sguardo regge la sua intensità e rispondo al suo sorriso con un sorriso.
Lei riabbassa lo sguardo verso il mio cazzo. Non riesce a non guardarlo. Dolcemente decido di osare. Le prendo la mano vicina. Lei mi lascia fare. La porto sul mio cazzo. Per un instante la ritrae.
La riprendo sempre con gentile intensità. Lei la avvolge attorno alla pelle del mio cazzo.
Inizia a muoverla, mi stringe il cazzo. Lo tocca, lo muove... Assaporo le sua mani attorno.
La sua mano si muove intensa. La mia consistenza le piace. Il movimento della mano è molto lento. Il ritmo è volutamente rallentato. Mi piaceva da morire come mi sta toccando. Cerco di rivolgere il mio bacino verso di lei. L'intento è di agevolare il suo tocco e stimolare la sua voglia di assaggiarlo. Mi guarda e il suo sorriso malizioso mi eccita ancor di più. Avvicina anche l'altra mano e inizia a segarmi con due mani. Adoro vedere come la fa impazzire di eccitazione avere due mani piene. Capisco da come mi sta toccando che ha una certa esperienza di incontri furtivi. Non è titubante, ha subito preso quello che voleva....e se lo stava godendo.
Ed io mi godevo le sue mani esperte. Cerco di allungare le mani per toccarla. Ma lei si ritrae. Mi fa capire che non vuole. Non insisto. Lascio che lei si prenda quello che vuole.
Il caldo è tanto, ma il piacere che ricevo nel sentire le sue mani ma sopratutto nel vedere come lei si stava eccitando gonfia ed indurisce ancor di più il mio cazzo. Attendevo solo la sua prossima voglia.
L'irresistibile curiosità che si scatena in una donna quando sente pulsare tra le mani il cazzone.
La guardo negli occhi. Le faccio capire l'intensità della mia voglia. La vedo vibrare leggermente...e come per un riflesso irresistibile, si china e avvolge le sue labbra carnose attorno al glande lucido.
Il calore della sua bocca mi entra nel cervello e mi procura una scarica di eccitazione incredibile.
La sua voglia e la sua esperienza donano alla bocca un potere inaspettato...
Le piace, il suo modo di succhiare è divino...poi un brivido. La porta si apre di colpo. E' il vecchietto. Lei si ritrae mentre io mi ricompongo piegandomi a nascondere il mio stato eccitato. L'uomo con fare tentennante entra, non si accorto di nulla ...e si siede. Accidenti.
Lei mi guarda e mi sorride. Rimane ancora un minuto e poi esce. Dopo qualche istante esco anche io. Dopo la doccia passo accanto ai loro sdrai e li trovo tra loro vicini che si sussurrano qualcosa.
Mi sdraio e attendo le prossime mosse....
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11 years ago
Architettodeisensi,
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Il cinema
un giorno col mio compagno decidiamo di cercare una coppia che ci accompagni a vedere un film aluci rosse......dopo aver messo il last ci contatta una coppia che la pensa come noi molto aperta e con le stesse fantasie........non rimane altro che fissare un appuntamento,dopo esserci incontrati si parla del più e del meno e si capisce subito che c'è feeling...sia lei che lui di aspetto piacevoli...quindi ci si avvia al cinema.Sia per noi che per loro è un esperienza nuova arrivati davanti al cinema ci si sofferma e ci si gira attorno per capire da che gente è frequentato(ma ovviamente se non si entra non si puo capire cosa potrebbe succedere)allora dopo un pò si decide di entrare curiosi ma a disagio,finalmente si fanno i biglietti e si entra totalmente buio non si vede ad un palmo di naso si cerca di sederci nei posti dove si nota meno gente...all'inizio siamo parecchio guardinghi e scappa anche quache risatina nel vedere che ci sia qualcuno che ha le smanie(non è facile trovare due donne in un cinema porno.....sinceramente credevamo che stavamo perdendo del tempo ...non c'era opportunità di fare nulla.....poi parlando col mio lui mi dice che l'unico modo per provare qualcosa di particolare era quello di dirigerci verso i bagni degli uomini,a quel punto io con la mia amica ci guardiamo in faccia e cerchiamo di autoconvincerci la cosa certa è che ci sentiamo molto a disagio........dopo tante chiacchiere ci alziamo e facciamo un giro moltoooooo largo della sala per farci osservare poi ci avviamo verso i nostri uomni e ci soffermiamo come a dire e mooooo che si fa????a quel punto unica cosa da fare è avviarci verso i bagni e vedere ciò che succede,aprimao quella porta con cuore che batte a 1000 all'ora ma con una sottile eccitazione(non sapendo cosa possa accadere)i nostri uomini ci guardano da lontano e notano subito che qualcuno entra in bagno seguendoci......inizialmente ci siamo chiuse in bagno io e la mia amica dopo di chè decidiamo di aprire la porta e subito notiamo che il corridoio antistante al wc era pieno......e 3 uomini entrano subito richiudendo la porta alle loro spalle sapendo che fuori c'erano i nostri compagni,erano arrapatissimi hanno cominciato a spogliarci e toccarci la figa ,poi ci hanno cominciato a leccare tra le gambe e confesso che grondavo come una vera troia,ea quel punto era inutile tirarsi indietro e abbiamo iniziato a prendere i loro membri tra le mani per poi cominciarli a succhiarli,dopo un pò uno dei + attivi mi ha sborrato in bocca sentivo il suo sapore ovunque ,e non contento mi ha anche scopata e inculata godevo come una cagna,e quella situazione mi piaceva....dopo sono arrivati i nostri compagni e anche loro hanno incominciato tirando fuori i loro cazzi e facendoceli succhiare,all'inizio stavo col mio lu poi lui si è dedicato alla mia amica che dopo averlo spompinato per bene si è messa alla pecora e si è fatta sbattere per benino...che dire situazione molto particolare ed eccitantissima probabilmente un giorno da riprovare.....
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11 years ago
sexyandcity,
39
Last visit: 9 years ago
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Claudia e il taxista
Claudia aspettava impaziente che l'aereo atterrasse per tornare al più presto a casa e farsi quella doccia che desiderava ormai da tutta la giornata. Legata dalla cintura di sicurezza, volgeva spesso il suo sguardo fuori dal finestrino osservando dall'alto quel paesaggio del nord tanto lontano dal suo modo d'essere. Ricordando il suo corpo sdraiato su una silenziosa sabbia ed esposto al sole cocente della sua terra, immaginava il suo rientro a lavoro come un momento frenetico ma inutile. La brezza di mare che solleticava ogni parte del suo corpo adesso sembrava solo un ricordo lontano. Voleva tornare a casa e rilassare il suo corpo un po' sudato sotto l'acqua scrosciante della sua doccia. I suoi occhi verdi si crucciarono al pensiero che doveva comunque prendere un taxi per arrivare a casa, almeno per mezz'ora. Uscì quasi di corsa dall'aeroporto tenendo con fermezza il trolley pieno dei suoi segreti. Il freddo di quella nebbiosa città le fece render conto che forse il suo vestitino leggero e impavido fosse inadatto a quel clima, ma aveva troppa voglia di fumare e quindi accese subito una sigaretta, chiudendo il suo corpo un po' in se stesso per evitare il freddo. "Signorina!" Girò lo sguardo e vide un uomo sulla quarantina poco curato. "Signorina, ha bisogno di un taxi?". "Sì, ma vorrei finire la mia sigaretta prima". Avvicinatosi, l'uomo rispose: "Non c'è problema...può fumare in macchina! C'è troppo freddo oggi".
Il taxi era ben riscaldato ma Claudia teneva il finestrino un po' aperto per far uscire il fumo e lei sentiva ancora sul suo corpo le insinuazioni di quel freddo insistente.
Fissata la direzione e affrontati i soliti argomenti da taxi (gli aerei in ritardo, il governo e il meteo), Claudia si accorse che il taxista, dopo aver serrato il finestrino, la guardava insistentemente dallo specchietto. Lei era abituata ad essere guardata, dai banali commenti dei suoi compagni di classe fino a tutte le avances dei suoi colleghi in ufficio. Quell'uomo però le dava sicurezza e la loro discussione si faceva sempre più continua e profonda. Profonda come lo sguardo del taxista che insistentemente fissava il viso e il corpo di Claudia. Lei, per nulla in imbarazzo, lo mise alla prova accarezzando il suo collo fino a scendere quasi al seno.
Come da protocollo, lo sguardo dell'uomo seguì con attenzione la mano di Claudia. La voglia di tornare a casa si stava affievolendo: Claudia stava bene in quel taxi, pronta a ricevere tutte le attenzioni che quell'uomo maturo potesse darle.
Mentre la discussione proseguiva al ritmo del pedale del taxi, i toni di Claudia e dell'uomo diventavano sempre più bassi e profondi. La mano di Claudia scese allora su tutto il suo corpo e sfiorando il suo vestitino, provocava l'eccitazione di quell'uomo con la fede al dito, il cui sguardo però non poteva andare fin lì e si fermava al seno di Claudia che nel frattempo ricambiava tutti i suoi sguardi.
Il rosso del semaforo consentì al taxista di voltarsi appena per scorgere il corpo di Claudia: notò subito che il suo vestitino era indietreggiando lasciando scoperte quelle gambe così perfette e dorate. L'uomo continuava a fissarle finché non scorse il perizoma bianco e quasi trasparente di Claudia che lasciava intravedere appena il triangolo. "Adesso deve girare a destra" sussurrò Claudia al taxista, alzandosi di scatto verso di lui. Svegliatosi da quella vista ipnotica, l'uomo rivolse il suo sguardo verso la strada e continuò a guidare, col viso rosso dall'imbarazzo. Claudia rimase appoggiata al sedile del taxista fino alla fine del percorso, inebriandolo col suo profumo e col suo tono di voce profondo.
"Arrivati" disse l'uomo. Claudia fu costretta a non pagare nonostante la sua insistenza. Prevalse infatti la determinazione del taxista che poteva già ritenersi soddisfatto. La valigia però era pesante e la gentilezza di quell'uomo accompagnò Claudia fino alla porta dove si scambiarono un saluto cortese ma pieno di intesa e passione.
Claudia era ormai nella sua casa, quasi soddisfatta. Si spogliò senza fretta e aprì l'acqua della doccia aspettando che diventasse calda. Nell'attesa mise su un album di David Bowie e si accese un'altra sigaretta. Quel gesto le fece tornare in mente quell'uomo del taxi e la strana sensazione che il suo corpo aveva provato e che tuttora provava. Non si spiegava come avesse fatto quell'uomo, così tanto diverso rispetto ai suoi standard, a farle nascere quella voglia di mostrarsi e di provare piacere.
Spense perplessa la sigaretta ed entrò in doccia. La sua pelle riceveva il getto insistente dell'acqua che andava a bagnare ogni parte del corpo sinuoso di Claudia. Le sue mani insaponavano tutti i suoi desideri e mentre il suo pensiero incrociava lo sguardo del taxista, le sue mani si soffermavano involontariamente sulle parti più intime. Fremeva, Claudia! Senza alcuna possibilità di rilassarsi. Uscì sconvolta dalla doccia, tutta bagnata! Riuscì appena ad asciugarsi ma si gettò sul letto, stanca! Nonostante il suo corpo stesse ancora fremendo, preferì chiudere gli occhi ed addormentarsi.
Il mattino successivo, la sveglia suonò e Claudia notò che le sue lenzuola erano inaspettatamente bagnate ma fece finta di nulla e bevuto il solito caffè, cominciò a vestirsi e a prepararsi per andare a lavoro. Mentre stava per chiudere l'ultimo bottone della sua camicetta, sentì suonare il campanello...CONTINUA
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11 years ago
AEGEAN85,
26
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L'elettrocardiogramma
Premetto che si tratta di un fatto realmente accaduto ed esattamente nel maggio 2012.
Erano anni che non mi facevo un controllo cardiologico, io che sono iperteso da oltre 10 anni e che annualmente lo dovrei fare. Così, mia moglie che stava facendo un insieme di esami di controllo si presenta in uno studio privato per una visita generale.
Il cardiologo però riceve su appuntamento e la signorina alla reception le fissa un appuntamento. Mia moglie si intrattiene perchè contemporaneamente prenota la mia visita chiedendo possibilmente di farla coincidere con la sua.
Mia moglie era sola, indossava una camicetta bianca leggermente trasparente con un pantalone attillato nero che metteva in risalto le sue forme. Una splendida 46enne, bionda, 4 di seno abbondante e un visino acqua e sapone senza un filo di trucco.
Proprio in quel momento il cardiologo usciva dalla stanza per far accomodare il prossimo paziente quando vide mia moglie e così si avvicino chiedendo alla segretaria di cosa avesse bisogno, qualche secondo e poi la fece accomodare facendole saltare la fila con mormorio di tutti i presenti.
Una decina di minuti, così mi raccontò mia moglie al ritorno a casa, nei quali il cardiologo le chiese perchè doveva fare questa visita e guardò quanto prescritto dal medico. Non la visitò così mi disse lei.
Arrivò il giorno del nostro esame, entrambi andammo allo studio e attendemmo il nostro turno.
Quando toccò a noi, feci passare avanti mia moglie ed io dietro di lei a seguirla, lei sapeva già la strada, era sorridente entrò salutando il dottore che le strinse la mano tenendola per oltre 5-6 secondi ben stretta quindi si presentò stringendola anche a me ma brevemente.
ci fece accomodare, prese le nostre carte e poi chiese chi volesse iniziare.
Il lettino si trovava nei pressi della porta, proprio alle spalle delle sedie ospiti della sua scrivania così che, avendo deciso lei di iniziare per prima, io restai seduto al mio posto di ospite quindi con le spalle verso il lettino.
In pratica non avrei visto nulla del suo esame. Il cardiologo compiaciuto disse a mia moglie di togliersi tutto, lei chiese "tutto?" lui rispose "si, signora di sopra deve togliere tutto".
Io mi girai verso mia moglie e la vidi con viso sgomento sussurrarmi "ma le altre volte che ho fatto questo esame altrove sono rimasta in reggiseno!", io la tranquillizzai dicendole "ci sono io stai certa che le mani le tiene a posto" e quindi mi rigirai verso la scrivania, anche se con la coda dell'occhio tenevo la situazione sotto controllo.
Lei si tolse la camicetta, e rimase in reggiseno, poco dopo si avvicinò lui e con tono perentorio le disse "signora, il reggiseno lo deve togliere completamente" a quel punto lei si mise seduta sul lettino per slacciarlo e lui si premurò di farlo per lei togliendolo e adagiandolo delicatamente sulla scrivania, poi lei si distese nuovamente.
Lui a quel punto le disse: "signora, adesso le spruzzerò una soluzione, non si preoccupi è acqua e sale e serve per far condurre meglio gli elettrodi, non si muova e non si emozioni" quindi prese una bomboletta spray piena di questo liquido e cominciò a spruzzare.
Cominciò piano piano da circa 40-50 cm, le goccie d'acqua cominciarono ad arrivare sul suo corpo e già io mi eccitavo vedendo i suoi seni bagnarsi tutti quanti, poi lui cominciò ad avvicinare la bomboletta, lei era già bagnata e non c'era bisogno di continuare ma lui insistette mirando ora sul collo, ora sui capezzoli, ora sul ventre, basso ventre, con una mano scostò più in basso il bordo dei pantaloni, forse voleva anche sbottonarlo ma lei mise la mano e lo fermò, lui continuò a bagnarla e lei si stava eccitando......
i suoi capezzoli diventarono turgidi come spilli, ingrossati e vogliosi, lei si cominciò a mordicchiare le labbra e lui approfittò spruzzando sul collo e facendola impazzire di voglia.
A quel punto smise e prese gli elettrodi, li appoggiò delicatamente sul suo ventre e poi andò a posizionare quelli alle caviglie.
Nel mentre io mi girai completamente guardandola e vedendo quei seni con quei capezzoli la guardai voglioso e con il cazzo già durissimo, lei sorrise quasi a dire "ma guarda che mi tocca sopportare" e poi si mise a guardare lui che sistemava gli elettrodi.
io per non crearle disagio mi rigirai di spalle ma continuai a guardare sbirciando. Proprio li sulla scrivania vi era un piccolo specchietto orologio, con abilità lo girai e lo misi in modo da potermi gustare la scena senza che loro potessero vedere, in questo modo mia moglie, se avesse voluto cedere non avrebbe dovuto pensare a me che la guardavo.
Speravo proprio che finisse in un bel rapporto tra loro, lo desideravo più di ogni altra cosa, forse dopo mi sarei unito, forse mi sarei segato mentre lui la possedeva, forse sarei uscito.... tutto mi passava per la mente in quei momenti.
Poi la svolta, inaspettata e gradevole: lui le prende la mano destra e la distende sul bordo del lettino, proprio sul bordo dal lato dove lui si trovava, poi si appoggiò sul bordo del lettino per posizionare l'elettrodo all'altro polso che si trovava sul bordo opposto.
Vidi l'espressione di mia moglie: lui stava con il suo arnese appoggiato sulla sua mano, lei lo sentiva duro in mano (poi a casa me lo confessò dicendomi anche "non sapevo di fare questo effetto agli uomini), pochi attimi..... il suo intento era di farle capire che vedendola li distesa lui si era eccitato e c'era riuscito bene.
Poi si staccò dal bordo del letto mise l'altro elettrodo e cominciò uno spettacolo di oltre 10 minuti in cui mia moglie fece di tutto ;)
Cominciò a posizionare gli elettrodi uno ad uno sul petto, però nel posizionarli con il gomito sfiorava il capezzolo destro, con le mani la palpava con la scusa di spostare le sue tette grosse per posizionare gli elettrodi, poi li ristaccava e li riattaccava sfiorando con le ventose i suoi capezzoli con movimenti circolari. Lei si mordeva le labbra, sussurrava "si", gemeva e lui continuava, poi si appoggiò e le leccò i capezzoli lei gemette così forte che lui dovette smettere per paura di una mia reazione: io rimasi immobile di spalle, lui allora prese la soluzione la spruzzò ancora e le palpeggiò massaggiandole le tette a dovere e poi posizionò gli elettrodi.
Fece l'esame e lo terminò, quindi cominciò a staccare gli elettrodi dalle caviglie, a quel punto vidi quanto è troia mia moglie: spostò il suo braccio destro subito in fuori mettendo la mano sul bordo ma questa volta con il palmo verso l'alto pronta a ricevere in mano il suo cazzo, lui si accorse subito di questa manovra e vi si appoggiò con la scusa di togliere l'elettrodo dall'altro polso. stette appoggiato per oltre due minuti strusciandosi e facendo dei movimenti avanti e indietro: lei lo stringeva in mano, lo si vedeva bene dai movimenti del braccio: i suoi muscoli si muovevano per cui lo toccava stringendolo e muovendolo.
Poi lui smise e cominciò a togliere gli elettrodi dal petto piano piano, poi la palpeggiò un'altra volta e finì nuovamente con il leccarla, lei strinse con le mani il bordo del lettino e non fece nulla per fermarlo, allora lui allungò l'altra mano in mezzo alle sue gambe e a quel punto lei gemette un "ah" così forte che io mi dovetti girare per forza e il medico saltò subito in aria staccandosi prontamente.
a quel punto lei si mise seduta e lui le disse:"aspetti signora che le do della carta per asciugarsi" così lei si asgiugò il petto e scese dal lettino, lei si era bagnata anche il basso ventre così per asciugarsi si sbottonò il pantalone, tirò giù la cerniera ed entrò la mano con la carta per asciugarsi meglio (secondo me si asciugò anche li giù ma me lo negò di essersi bagnata), poi tirò su la lampo si riabbottonò e si stava per rimettersi il reggiseno quando lui le disse: "attenda ancora non ho finito la devo visitare".
Lei restò allora seduta sul lettino nuda di sopra, lui si avvicinò e cominciò ad oscultarle le spalle, peccato che con le mani approfittava tenendo stretta ora la tetta sinistra ora la destra mentre le sussurrava "respiri".
Con due dita le stringeva i capezzoli, sempre duri e lei continuava a tenere gli occhi chiusi e a mordersi le labbra, non si mise mai un secondo a bloccargli le mani mai un secondo, era troppo eccitata e vogliosa. Sono certo che se non ci fossi stato io li lei si sarebbe lasciata andare ma il suo pudore verso di me era tale da non sentirsi di farlo davanti a me.
Così lui passo ad oscultarla davanti e qui si divertì molto ad eccitarla con lo stetoscopio giocandoci con i capezzoli, poi fece modo di oscultarla tenendo con la sua mano la tetta sinistra mentre d'improvviso si abbassò cominciando a leccarle quella destra in modo verticoso. Vedevo dallo specchio la sua lingua velocissima sul suo capezzolo e poi mordicchiarla, mi girai di colpo per vederla in viso era con gli occhi chiusi, la bocca semi aperta e una sua mano era su di lui ad accarezzargli la testa mentre con l'altra si accarezzava la gamba.
Voleva godere era pronta prontissima, ma a quel punto poi lui smise dicendole "ok signora abbiamo terminato"lei rispose: tutto a posto, allora? posso rivestirmi?" lui le disse di si e così finì tutto.
LA sua visità in totale durò oltre 50 minuti la mia durò appena 7-10 minuti.
Usciti da li lei mi disse che una visita così non le era mai capitata, che un dottore la facesse spogliare interamente per un elettrocardiogramma non le era mai capitato. Io le dissi che lui l'aveva palpeggiata ed eccitata e lei, troia, mi diceva "ma che dici ... ma daiiii, assolutamente no.
Tutte bugie, tratteneva tutto dentro ma si vedeva che aveva voglia.
Arrivati a casa, neanche entrammo dalla porta che si spogliò tutta nuda e mi si gettò addosso. Anche io ero voglioso, l'avrei voluta vedere con quel dottore e magari mettermi in mezzo anche io e scoparla in due. Lei mi fece di tutto, sembrava assatanata ed insaziabile, lei che normalmente è molto rilassata e le piace essere dominata era invece una pantera incredibilmente vogliosa e selvaggia.
Finito tutto andai in bagno prima di lei e odorai le sue mutandine, era venuta e più di una volta secondo me dal dottore, gli slip erano completamente bagnati e quando tornai in camera da letto per vestirmi la trovai che si stava masturbando, così ripresi a soddisfarla.
Ora pensando a quei momenti, voglio regalarle del sesso sicuro con un altro uomo o donna: voglio regalarle una serie di sedute di massaggi rilassanti e total body, ma questa volta in mia assenza.
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11 years ago
MaritoFotografo,
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Foto d'interno
Ho ricevuto una mail con l’indirizzo e il numero di telefono, un camion con l’arredamento deve arrivare nel pomeriggio. Salgo le scale del palazzo sito al centro di Roma. Al centro della scale c’ è un vecchio ascensore. Al terzo piano riconosco il logo della società per cui lavoro sulla porta di un appartamento, cerco le chiavi nel mazzo e per prima provo la più vecchia che infatti è la chiave dell’appartamento.
Entro, c’è penombra…il parquet scricchiola sotto i miei piedi. Cammino istintivamente sulle punte per non rovinare con i tacchi il pavimento. La casa ha un lungo corridoio sul quale si aprono le porte di molti ambienti, tutti vuoti. Io sono qui per seguire la prima disposizione dei mobili che arriveranno tra poco. Entro nella prima stanza alla mia destra, è buio ma la luce filtra tra le imposte. Come le altre, la stanza è vuota, c’è solo una grande poltrona rivestita di tessuto damascato rosso e oro e un vecchio telefono a disco, nero, a terra, vicino alla poltrona, collegato al muro con un lungo cavo. Apro un po’ le imposte e una lama di luce entra nella stanza, creando un forte contrasto con la penombra. Mi affaccio alla porta-finestra che dà su un cortile interno, le finestre del palazzo di fronte sono semichiuse.
Il camion con i mobili dovrebbe giungere tra poco, decido allora di occupar il tempo e di sbrigare un po’ di lavoro al computer. Avvicino la pesante poltrona alla finestra e accendo il Pc. Fa caldo, mi tolgo la giacca e le scarpe e mi accomodo sulla poltrona. La gonna stretta mi impedisce di accoccolarmi sulla poltrona come piace a me, allora la tolgo, pensando che gli operai suoneranno prima di salire con i mobili. Rimango con il top e il tanga che mi accomodo prima di sedermi, ammirandomi riflessa nel vetro della finestra. Ho caldo e per questo tengo le gambe molto aperte rivolte verso l’aria che entra dalla finestra socchiusa. Comincio a lavorare al pc , e appena mi collego a internet, subito mi arriva una mail di Enzo. Al solito il suo modo diretto si scrivere mi scuote e mi turba. Egli sostiene che sono “cosa sua” e mi manda gli ordini per la giornata, vuole avermi sempre sotto controllo. A me piace sentirmi ai suoi comandi e tuttavia la voglia di disubbidire è sempre forte ed eccitante. Quando apro le sue mail mi eccito sempre, e la mano corre subito tra le cosce appena leggo i suoi ordini..Così mi succede anche oggi e mi accomodo con una gamba ben divaricata appoggiata sul bracciolo della poltrona. Scosto le mutandine e comincio ad accarezzarmi…
All’improvviso...driiiin…driiii….il telefono nero inizia a squillare….la mia mano si blocca e io mi risollevo sulla poltrona, seduta composta. Non so se sia il caso di rispondere, poi penso che potrebbero essere quelli dei mobili e decido di alzare la cornetta.
“voglio che tu apra di più la finestra e che sposti la poltrona in avanti, ti devo vedere” mi viene ordinato da una voce maschile calda e profonda “ e tieni vicino il telefono, così ti dico cosa devi fare” continua. IO mi sento soggiogata dal suo volere ed eccitata al pensiero che qualcuno mi abbia visto accarezzarmi, so di essere dentro di me esibizionista, quando vengo presa immagino sempre di essere di fronte a molta gente che si eccita allo spettacolo e ora questa mia natura prevale, perciò sposto la poltrona davanti alla finestra e apro le imposte. Riprendo in mano il telefono e “ ora ti togli le mutandine, e ti siedi con le gambe ben aperte” mi dice la voce misteriosa al telefono, Io eseguo l’ordine e mi tolgo le mutandine piegandomi in avanti esponendo il culo alla finestra, poi mi siedo sulla poltrona e divarico le gambe appoggiandole sui braccioli. Riprendo la cornetta e ascolto “ brava bambina, ora ti accarezzerai e voglio che infili le dita in tutti i buchi su e giù rapidamente, rimani in questa posizione e continua ad accarezzarti qualunque cosa accada” io sono eccitatissima ed eseguo l’ordine con diligenza.. le mie dita vanno su e giù e mentre sento il piacere che sale, un soffio di vento spalanca le imposte e io sento l’aria fresca su di me e mi trovo esposta alle finestre di fronte..questo non solo non mi induce a fermarmi , ma anzi mi eccita di più..” brava, continua, ora vengo a prenderti” mi dice la voce e poi click sento riattaccare il telefono..
La minaccia non mi ha spaventata , ma eccitata, continuo ad accarezzarmi fin quando sento passi nell’ingresso. Pensando che siano gli operai con i mobili , mi ricompongo subito …Mentre mi sto infilando la gonna entra lui, con la giacca , elegante, in cravatta, pantaloni neri , camicia bianca. Ha in mano una reflex..” rimettiti subito com’eri” mi dice con la faccia arrabbiata “ presto, che stanno arrivando gli operai” Io non capisco, chi è quest’uomo? cosa vuole da me? Ma il suo tono autoritario mi soggioga e sento il bisogno di ubbidire. Perciò tolgo gonna e mutandine e mi riaccomodo sulla poltrona con le gambe ben divaricate, e ricomincio ad accarezzarmi, lui si inginocchia davanti a me e comincia a fotografarmi…una serie di scatti continui, con l’obiettivo sempre più vicino. Ad un tratto mi accorgo che fotografa senza guardare più l’obiettivo, mi guarda invece negli occhi e con la mano sinistra si apre i pantaloni e a sua volta si accarezza, poi estrae il suo cazzo turgido e umido e “ girati, in ginocchio sulla poltrona” mi ordina. Io eseguo e mi ritrovo con la faccia sul sedile della poltrona, la testa premuta contro lo schienale e il culo in altro , esposta a lui che continua a fotografarmi. Sento la sua mano sinistra che comincia a palparmi con forza il culo, le dita si insinuano tra le natiche. Mi mette due dita nella figa e le rigira, e mi tormenta, io sento un piacere sempre più forte. Poi sento il suo cazzo contro di me, cerca la strada…si infila nella mia figa aprendola con forza, mi sento riempire completamente…intanto lui continua a fotografare.. mi scopa e mi fotografa…
Ad un tratto sento rumore nell’ingresso…voci..cerco di rialzarmi, sono arrivati gli operai…, ma lui non smette di fotografare e mi schiaccia giù nella poltrona, continuando a sbattermi con forza. Io sono divisa tra il piacere immenso e la paura di essere vista, ma mi accorgo di desiderare che entrino gli operai e ci sorprendano così.
Intanto i suoi colpi sono più ravvicinati, lo sento ansare, io sento un immenso piacere che mi invade..vorrei che entrassero gli operai e che mi vedessero mentre godo… I passi nel corridoio si avvicinano, ora pui posa la macchia fotografica e mi sbatte con forza, tenendomi giù con le mani, premuta contro il sedile della poltrona. Ad un tratto non sento più le voci ne’ i passi..lui sempre sbattendomi mi tira su per farmi vedere che sono entrati due operai che ci stanno osservando con occhi stupiti e vogliosi. Poi si ferma , si alza in piedi e mi tira su , mi mostra ai due e chiede “ vi va di fottere?” io sono spaventata ma sempre più eccitata, non so cosa aspettarmi, ma non voglio smettere di godere..la mia figa che adesso è vuota reclama di essere riempita….
I due non si fanno pregare, si tolgono i pantaloni… “ ora proverai il trio” mi dice lui , si sdraia a terra e mi tira su di se infilandomelo subito nella figa e ricominciando a pompare, uno dei due operai si inginocchia dietro a me e si inumidisce un dito con i miei umori poi me lo infila nel culo e lo allarga, io mi adatto al suo tocco e mi apro, allora lui mi impala con delicatezza e decisione, sento dentro di me due cazzi che si muovono insieme, il dolore e il piacere si confondono..apro gli occhi e mi ritrovo il cazzo del terzo uomo davanti alla faccia, che preme sulla mia bocca per farmela spalancare..io non capisco più nulla so solo che ho voglia di godere, di essere riempita completamente..perciò apro le labbra e lui comincia a muoversi su e giù nella mia bocca…
Le sensazioni sono talmente diverse e forti che non riesco a concentrarmi su nessuna, sento in basso il ritmo uguale dei due che mi aprono e sbattono e tormentano con le mani, e in bocca il sapore salato e la sensazione di essere riempita completamente. Sento che i tre lavorano all’unisono, hanno trovato il ritmo uguale, che adesso sta crescendo, diventa frenetico… io sento un calore che sale dal basso e la mia figa inizia a pulsare, insieme con il culo, sempre più forte, un orgasmo lungo , intenso, totale…poi è come un fuoco d’artificio…prima lui, sotto di me urla e mi inonda…subito dopo quello dietro si arresta…trema e con un lungo fremito si svuota dentro di me..per ultimo quello davanti , sento in bocca il suo seme che ingoio fino all’ultima goccia mentre lui trema di piacere….
Siamo stremati, distesi a terra uno vicino all’altro. Io apro gli occhi e vedo che nella stanza c’è una donna che ci sta riprendendo con la cinepresa. Mi guarda e mi sorride compiaciuta “ bravissima”mi dice “questo video hard sarà tra i più cliccati del web” ..
Effettivamente è tra i video amatoriali più visti…cercatelo nel web…
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11 years ago
lara62,
31
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Una coppia affiatata (seconda parte)
Ore sei, esco dal lavoro entro in auto. Ha smesso di piovere, notte dura, sono stanco ma, soddisfatto, oggi non lavoro e domani riposo, dovrò trovare un’idea per passare una serata con Luisa, mia moglie. L’ho vista un po giù di corda, è nomale, il lavoro, la casa, i figli, la piccola, devo trovare un’idea che la distragga veramente. Prendo il cellulare dal vano auto, c’è un suo messaggio, lo leggo e subito il cazzo mi si gonfia nei pantaloni. Un carsex!, Certo! Ecco l’idea. Luisa è una donna fantastica. Ci siamo conosciuti molto giovani, eravamo alle medie, ma è stata subito intesa. Col tempo poi l’amore è diventato serio, sono entrato in casa sua accolto come un figlio. Rispettato da mio suocero, e molto ben voluto da Angela mia suocera, una donna stupenda. Ricordo che all’epoca aveva meno di quaranta anni, era una donna che non passava inosservata, come oggi che ancora quando passa per la strada i maschi si girano a guardarla. Con lei il rapporto è stato subito perfetto, e col tempo fra noi si è instaurato un legame fatto di rispetto, confidenza e amicizia profonda. Mi ha sempre detto che per lei ero un figlio, e mi ha sempre considerato tale. Luisa è come sua madre, una donna molto bella, con le curve al posto giusto. Dentro di lei si nasconde l’anima di un’esibizionista, ma lentamente sta uscendo fuori. Si eccita da morire nelle situazioni estreme, ieri sera l’ho scopata sapendo che avremmo potuto essere “beccati” dai nostri figli, ha goduto come una matta. In passato una domenica siamo stati con degli amici in una spiaggia dove vi era la possibilità di stare nudi, ma poi non se ne fatto nulla, la sera alla sola idea di essere ammirata da altri maschi è esplosa in un orgasmo sconvolgente. Da tempo fantastichiamo di fare un carsex, e devo dire che ha avuto una brillante idea, non vedo l’ora di essere a casa per parlarne con lei. Mentre percorro la strada di casa mi ricordo come lei ha scoperto questa vena decisamente erotica dell’essere ammirata. Tutto è cominciato circa tre anni fa. Di ritorno dalle ferie stavamo percorrendo l’autostrada di notte, i ragazzi dormivano e a noi due necessitava di andare in bagno. Al primo Autogril ci fermammo. Era notte, in mezzo alla settimana, poca gente in giro. Io parcheggio e mi infilo direttamente dentro il bar e raggiungo i bagni che sono posti sotto il locale, scendo le scale e girandomi vedo Luisa entrare. Nel locale oltre al barista vi erano cinque uomini, presumo camionisti visti i mezzi parcheggiati fuori, e si mettono ad ammirare lei che indossa una mini e un top che a mala pena copre i seni, abbronzata e sola era oggetto degli sguardi di tutti i maschi del locale. Scendo e piscio velocemente. Nel risalire resto un momento a guardare la scena, lei quasi circondata da maschi che ne ammirano commentando a bassa voce la bellezza. Lei beve un caffè poi si dirige verso il bagno, io esco dalle scale, ci diamo un piccolo gesto d’intesa col capo, gironzolo fra gli scaffali per vedere se qualche uomo la seguiva. Nessuno ha fatto questo, lei è uscita poco dopo. In auto poi mi ha sussurrato sottovoce che si era eccitata tantissimo all’idea di essere osservata da qui maschi decisamente eccitati. Per un po di tempo fantasticammo sull’accaduto, anche se lei era restia a prendere in considerazione l’idea che un altro uomo la poteva possedere.
“ amore, lo sai che non riesco a pensare che un altro maschio mi prenda, mi blocco. ” era questa poi la conclusione delle nostre idee.
“ ma tu con la fantasia puoi farlo?” le ho chiesto una sera dopo l’ennesimo rifiuto.
Ci ha pensato un poco, poi chieste le garanzie che in ogni caso non l’avrei costretta a metterle in pratica si è lasciata andare. Ha cominciato a immaginare di trovarsi in mezzo a diversi maschi che la toccavano, e le davano i loro cazzi da succhiare. Per un certo periodo la cosa ci ha procurato delle eccitanti scopate, poi un giorno casualmente un fatto nuovo ha aumentato il livello di erotismo nelle nostre fantasie. Una mattina grigia e piovosa, avevamo accompagnato i ragazzi a scuola. Essendo liberi, quindi abbiamo deciso di andare a vedere le vetrine di un centro commerciale. Arrivati nel parcheggio del centro lo abbiamo trovato deserto, era troppo presto, allora io mi sono messo a baciarla e toccarla fra le cosce. All’inizio lei non voleva, ma poi lentamente sono riuscito a portarla un alto grado di eccitazione, le ho fatto aprire le gambe e ho infilato una mano dentro. Senza che lei se ne accorge un furgone arriva piano a poca distanza da noi. Dentro un ragazzo ci osserva, lei è distratta dal gioco di mano che le faccio, io sono eccitato come un cavallo. La masturbo lei gode.
……hhhhuuuummmhhhuuuu………… siiiiiiii…………uhuuhmmmm…..
Scossa dal piacere si gira verso di me e senza guardare dietro la vettura si mette a succhiarmi il cazzo infilandolo in bocca. Mi distendo per agevolare il gioco delle sue labbra, godo molto, ma più di tutto mi eccita sapere che il tizio, dal furgone non si perde lo spettacolo. Mi fa morire, sento l’orgasmo esplodere, le infilo il palo in gola e schizzo.
…….siiiiii ……daaaiiii…. Bevvviiiiii…sBORROOooooo….. dai porcaaaa!!!!...
Le scarico in gola tutto il seme e lei non lascia una goccia. Si solleva e mentre si pulisce si gira rendendosi conto che il tipo ha visto tutto, infatti, le simula un applauso.
“ ma ha visto tutto???...che porco che sei!!!.. andiamo via, dai non ci resto qui.”
L’assecondo passando vicino all’altro veicolo, lui ci sorride, lei si copre il viso rosso dall’imbarazzo. Per alcuni giorni non ne abbiamo fatto parola, poi una mattina mi dovevo recare in un paese vicino per lavoro, le ho chiesto se le avrebbe fatto piacere venire. Essendo libera ha accettato, ma quando sono passato da casa per prenderla ho visto che indossava dei pantaloni, l’ho fatta cambiare e indossare una mini così corta che bastava pochissimo per mostrare l’immancabile perizoma. Per tutto il viaggio e durante il tempo che siamo restati nei paraggi ho avuto sempre il cazzo in tiro, era sconvolgente vedere come gli uomini la mangiavano con lo sguardo, era puro desiderio, e lei non si sottraeva al piacere di essere ammirata, ero tanto eccitato che al ritorno ho fermato l’auto e l’ho scopata lì dentro in mezzo alla campagna. La svolta definitiva è avvenuta alcuni mesi dopo al matrimonio di un suo cugino. Era caldo lei indossava un vestito leggero vedo/non vedo, sandali con tacchi alti che ne esaltavano lo splendido culo. Dopo la cerimonia in chiesa siamo andati al ristorante mentre gli sposi si erano assentati per le foto di rito. Giunti nelle vicinanze del locale, posto in riva ad uno splendido lago, ed essendo presto ci siamo messi a seguire la sponda fino a un grandissimo e deserto parcheggio. Giunti in riva al lago siamo scesi, l’aria era calda, il posto molto bello, ci siamo appoggiati alla vettura, io ho cominciato a toccarla un poco.
“ dai lascia stare, abbiamo poco tempo, e poi mi fai un casino con il vestito.” Mi ha detto con un tono di voce poco convinta.
L’ho accarezzata un poco, le ho messo la mano sul pacco gia duro, lei ha cercato di sottrarsi risalendo in auto. Sono entrato pure io e allora le ho fatto aprire le cosce, e scostato l’immancabile perizoma ho cominciato a infilarle due dita dentro. È partita subito, ha reclinato la testa all’indietro e ha cominciato a mugolare frasi senza senso.
“….. uuuhhmmm…daaiiii…fermati…..hhhmmmmm…. Non abbiamo temp..ummhuhmum…….” ha aperto le cosce e ha cominciato a godere. Come gia avvenuto in precedenza una vettura si è avvicinata a motore spento essendo in discesa. Un tizio anziano si è messo osservare la scena. Essendo distante da noi non aveva una buona visuale, quindi è sceso dall’auto e restando a distanza in piedi ha ammirato lei che godeva.
………ssssiiiiii……. Ammoreeee…siiiiiii…eeeccoooomiiii!!!...oraaaa!!!.. venngoooo!!!!...sssiiiiiiii…
Il tizio si è guardato intorno, essendo solo è rimasto appoggiato alla sua vettura, ma si toccava il pacco, era eccitato.
” amore, godi, dai mi piace, ma se ti dicessi che uno ti guarda mentre godi tu come la prendi?”
Lei a appena aperto gli occhi stralunati dal piacere, mi ha sorriso.
“ non me ne frega nulla, ma ora basta, mi stai facendo bagnare e il perizoma non riuscirà a contenere tutto questo piacere che mi stai facendo provare.” Dicendo questo, si è appena girata e ha osservato il tizio che ora da sopra i pantaloni se lo accarezzava sempre più. Mi sono spostato un po su di lei, le ho aperto meglio le cosce e ho infilato la mia lingua fra i peli del suo meraviglioso fiore leccandola come un pazzo.
“ …..huummmoooouuummm…..amorree…bastaa..mi faiii goderee ancora..noooo!!!!.... dai come faccio sono un lago e poi mi si vede il perizoma bagnato.”
Gli ho dato un’ultima leccata poi mi sono rialzato guardando verso il tizio che si era avvicinato un poco sempre accarezzando il voluminoso pacco.
“ che problema ti fai, se il perizoma si è bagnato toglilo!” le ho detto guardando sempre verso il tizio che ora era molto vicino a noi. Lei senza esitare ha sollevato il bacino e con un semplice gesto l’ha tolto mostrando allo sconosciuto il suo meraviglioso culo e le splendide cosce. Il tizio, ammirato lo spettacolo si è avvicinato.
“ scusate, state forse cercando qualche cosa?” ci ha chiesto con modi gentili.
“ no, noi non stiamo cercando nulla, e lei?” gli ho chiesto mentre Luisa si era ricomposta.
“ scusate se vi ho disturbato, ma in questo parcheggio spesso le coppie vengono per essere ammirate durante le loro effusioni.”
L’ho guardato consapevole che aveva visto tutto o quasi.
“ non ci serve nulla, a noi va bene così.” Ho cercato di tagliare corto non sapendo se era il caso di forzare il gioco che stavo facendo con Luisa. La mia preoccupazione era che lei si bloccasse. Ce ne siamo andati, ma siamo sempre seguiti da lui fin dentro il parcheggio del ristorante. Quando siamo scesi lui si è avvicinato.
“ mi scuso per l’invadenza, vorrei farvi i complimenti, siete una bella coppia ed è per questo che vorrei lasciarvi il mio cellulare, caso mai cambiaste idea.” Ci ha detto porgendo un biglietto con un numero. L’ho guardato mentre lei era visibilmente infastidita.
“ le ho detto che non ci interessa, e quindi per favore lasci perdere.”
Lui è rimasto un poco a guardarci mentre ci allontanavamo. Dentro il ristorante ci siamo confusi con i parenti, Luisa a un certo punto mi ha sussurrato all’orecchio che le piaceva tantissimo essere in mezzo alla folla nuda sotto. Distratto dai fatti e dai parenti mi ero dimenticato della cosa, e immediatamente sotto il tavolo dove eravamo seduti il mio cazzo ha avuto una fortissima erezione. Per tutta la serata lei ha fatto di tutto per mantenere viva la mia eccitazione. Mi faceva impazzire l’idea che lei era nuda in mezzo a parenti e amici che non sospettavano nulla. Fra una porta e l’altra siamo usciti a passeggiare nell’immenso parco, che terminava sulla riva del lago. Seduti su di una panchina le ho fatto una domanda mentre lei mi accarezzava da sopra i pantaloni il pacco.
“ cosa ti eccita di più il fatto di essere nuda sotto o il gioco nel parcheggio?”
Lei ha riflettuto un momento.
“ sapere di essere senza intimo mi piace, specie se tu ti ecciti così, ma devo dire che sapere di essere ammirata mentre tu mi toccavi ha aumentato il mio godimento.”
Tornati a casa quella sera l’ho posseduta appoggiata alla porta di casa. Ero talmente eccitato che dopo una sborrata colossale nella sua bocca l’ho chiavata e le ho anche fatto il culo. Da quel giorno sono passati alcuni mesi e nel frattempo abbiamo fantasticato molto sui nostri giochi, anzi una mattina siamo andati in una pineta in riva al mare consapevoli che spesso vi sono delle persone, specie anziani che vanno a spiare le coppie che fanno sesso in macchina. Lei ha voluto essere posseduta e ha goduto talmente tanto che le grida di piacere hanno richiamato nelle vicinanze sei persone che si sono segate e hanno sborrato con noi. Rientro in casa, lei esce, mi bacia e mi sussurra all’orecchio se ho letto il messaggio. Annuisco lei mi chiede di organizzarmi, poi esce e va al lavoro. Il sabato sera accompagnati i ragazzi dalla suocera torniamo a casa, lei mi caccia fuori dalla camera e si cambia per uscire. Quando la vedo resto di sasso. Mini gonna a portafoglio che si apre al solo camminare mostrando il perizoma infilato fra le chiappe e nel solco della figa, camicetta abbottonata che a mala pena regge i seni lasciati liberi dalla costrizione del reggiseno, autoreggenti con un pizzo altissimo che arriva preciso alla mini, stivaletti a tacco dieci, truccata abbastanza pesante con un rossetto molto marcato che le conferiscono un’aria decisamente da porca in caccia di emozioni. Partiamo con me che gia sono in tiro. Su Internet ho fatto una ricerca per sapere quali posti frequentare e dove trovare le migliori opportunità. Prendo l’Autostrada direzione Nord. Per tutto il tragitto ho cercato di mettere le mani fra le sue cosce, ma lei me le ha sempre tolte.
“ aspetta, che fretta hai?, la notte né ancora lunga e me la voglio godere tutta.”
“ fino a che punto te la vuoi godere, dove lo poni il limite?, ti farai toccare, vuoi succhiare qualche altro maschio?, o addirittura ti farai scopare?” le ho chiesto cercando di capire fin dove posso spingermi. Mi guarda e mi sorride, è tesa, ma anche decisa, credo che questa serra sarà indimenticabile.
“ non lo so, vorrei che tutto avvenisse spontaneamente, mi fermo quando sento che non posso fare quello che mi chiedi in quel momento.” Mi risponde con un filo di voce senza guardarmi, mi bacia accarezza il mio durissimo cazzo. Dopo circa una mezzora arriviamo ad un’area di sosta dove vedo parcheggiato un tir. Giro e rigiro un poco per attirare l’attenzione del camionista che sta leggendo. Mi fermo a breve distanza, accendo la luce interna e mi metto a toccare lei che lentamente si rilassa. Lui scende dal mezzo e si avvicina lentamente, ha capito che abbiamo voglia di giocare, io blocco le sicure degli sportelli per stare tranquillo. Incomincio a sbottonare la camicia di Luisa che freme e guarda verso l’uomo che ora è due passi da noi. Le massaggio i seni, li mostro al tipo che gradisce con un gesto del capo, si abbassa il sotto della tuta, e estrae un cazzo quasi duro, lo mena un poco, si avvicina al vetro dalla parte di lei, osserva me che ora ho aperto le gambe e le massaggio la fica gia umida. Dice qualche cosa in una lingua incomprensibile, poi appoggia il cazzo duro al vetro del finestrino, vuole a gesti che lo abbassi, ma lei mi dice di no. Continuo a masturbarla mentre lei mi sega guardando lui. Sento un lago fra le pieghe della sua figa, lei incomincia a godere.
….. nuuummmmhhh… ooohhhooommmooo…ssssiiiii……
Lui si masturba con calma, sempre tenendo la cappella appoggiata al vetro, io giro Luisa verso il finestrino e appoggio la sua bocca al vetro, è come se lei lo leccasse. Lei ne gode molto, estrae la lingua e incomincia a simulare di leccarlo attraverso il vetro. Lui lo tiene fermo, ci fa cenno di abbassare, ma lei non vuole, io sono eccitatissimo, sento che non resisto molto, la giro egli infilo il mio in bocca. Lei mi succhia e lecca mentre io ora scopro il suo magnifico culo allo sguardo dell’altro che si sega velocemente, sento l’orgasmo arrivare, infilo un dito da dietro nella figa bagnata di lei che geme con la bocca piena di me.
………uhumummoohmhmuooommmmmmmuuuuu……
Trema, gode, io sborro urlando.
……ssssiiiiii…..daaaiiiiii…sssbBBOOORRROOOOOOoooo!!!!!..... sssiiii…porconaaa bevviiiii…..
Le inondo la bocca, lei ingoia e lecca tutto, poi la faccio girare verso il vetro in tempo per ricevere sul vetro del finestrino lo schizzo dell’altro che geme in silenzio. Restiamo un momento immobili, lui ci osserva, poi si allontana mentre io riparto verso una nuova destinazione. Luisa ride divertita, mi abbraccia forte, mi bacia.
“ ti amo, sono al massimo della felicità, dai troviamone un altro.” Poi si distende su di me e incomincia a succhiarmi lentamente il cazzo. Impazzisco, mi resta difficile concentrarmi sulla guida. Arrivo al casello e quando pago lei non si muove, continua imperterrita nel suo gioco, è proprio scatenata, mentre l’addetto alla riscossione ha un colpo, mi dice qualche cosa, ma io sono gia lontano. Percorro una strada laterale che mi porta nel parcheggio di un grande Outlet. L’immenso parcheggio è diviso fra buna parte illuminata e un grande sterrato quasi buio. Nella parte buia vi è un vero carosello di auto che girano, si rincorrono, mentre un capannello di gente circonda una vettura dove sicuramente stanno facendo sesso. Luisa si solleva, ha i seni fuori, si guarda intorno, osserva la mia preoccupazione, non mi piace, troppo casino. Stò quasi per andarmene quando un grosso Suv, prima illumina i bianchi seni di lei, poi mi affianca, il tizio alla guida apre il finestrino e mi dice:
“ c’è troppo casino questa sera, se volete divertirvi seguitemi.”
Guardo lei che mi fa un cenno d’assenso, lo seguo e mentre usciamo dal parcheggio anche un’altra vettura si accoda. Percorriamo un breve tratto di strada fra le fabbriche chiuse, poi entriamo nel parcheggio di un distributore di benzina chiuso, nel parcheggio dietro c’è solo un rimorchio di un tir, lui mi indica di mettermi dietro. Parcheggio in modo da poter andare via a mio piacimento, mentre il Su vela vettura si mettono poco più distanti. Dopo un momento in cui tutti ci siamo guardati loro due sono scesi e si sono messi ai due lati della vettura. Il tipo del Suv era alto con dei lunghi capelli raccolti a coda, età sulla quarantina, mentre l’altro più giovane moro capelli corti. Resto con il motore della vettura acceso, loro restano a due passi dalla vettura, è ovvio che non ci vogliono incutere paura. Con la luce accesa comincio spogliare Luisa, lei freme, mi sussurra che la cosa la sta eccitando da morire. I suoi seni sono un bellissimo spettacolo, loro da fuori si avvicinano senza mai interferire, ma osservano, ora hanno i sessi di fuori, il tipo giovane ha una bella mazza, non molto lunga ma di bella circonferenza, mentre l’altro invece sfodera un cazzo di grandi dimensioni sia in lunghezza che diametro. Luisa ne resta affascinata, lo fissa con la bocca aperta, io mi rendo conto che si sta bagnando tantissimo. Le metto una mano su di una coscia, le sfilo il perizoma fradicio. Il tipo con la coda si avvicina e mi chiede di poterlo annusare, guardo lei che mi fa un cenno d’assenso, abbasso un finestrino e glie lo porgo. Lui lo prende, lo annusa, lo lecca e lo avvolge intorno al membro. Lei osserva la scena geme mentre incomincio a scorrere la mano sul clito, fra le labbra umide della sua figa bagnatissima. Ho lasciato il finestrino giù. Distendo il sedile e mi metto a leccare Luisa che geme come una porca.
…….sssiiiiii ……… dddaaaiiiiiii……ssssiiiii………mmmmmiiiii faai goderreeee….sssiiii……. ddddaaiiii uhhmhumuhumumummm….VENGO!..ssi vengooooo!!!!...oraaaa…..sssiiiii….umhuhmhuhmmm….
Gode si agita sento le sue mani sul mio capo, mi schiaccia il viso sul suo sesso. Mi sollevo, le scopro il culo mentre lei mi succhia, loro da fuori si segano e ammirano il suo corpo. Il tipo più anziano mi suggerisce di sedermi dietro, per essere più comodi. Resto un momento titubante, loro intuiscono le mie paure e si allontana dalla vettura . scendiamo e ci sediamo nel sedile posteriore. Lei si mette su di me, lo vuole dentro, mai io ho un’altra idea. Faccio cenno di avvicinarsi ad entrambi, poi li invito a sedersi sui sedili anteriori. Luisa resta un momento stupita, loro si accomodano e girati all’indietro si trovano i seni di lei fra le mani. Incominciamo a toccarla dappertutto lei geme e gode senza più remore.
……sssisiisii…oddiioooo…mi fate morriireee…sssiiiii……mi piaceee……..daiiiii….. ssiiii…..
La sollevo e le infilo dentro tutto il mio palo da dietro.
….aaaahhhh…..ssssiiiiii…….. miiii sfonndiiiii…sssiiii…….
I maschi davanti gli toccano il corpo l’accarezzano e succhiano i capezzoli, lei gode, urla e loro le danno le loro mazze da segare.
…..dai bella porcona…. Senti che bei cazzi ti diamo… daiii…sssiii….. che ti piace…….
Incomincia godere sconvolta urla, ci incita, e impazzita.
……ssssiiii…… cossiiii goddoooo….che belloooo….sssiiiii…dai amore scopami cosiiiiiii…..
Per un poco la sbatto, ma voglio di più. Mi sfilo da sotto, la distendo sul sedile e le infilo il cazzo in culo da davanti, mentre gli altri ora hanno anche la possibilità di toccarla, la masturbano. Il giovane le pianta due dita dentro, mentre l’altro aperto lo sportello dall’altro lato le offre il suo palo enorme da succhiare. Lo infila in gola e lo succhiala cosa mi fa godere tantissimo. Gli sfondo il culo con colpi devastanti, mentre lei con il cazzo in gola geme e gode, pure io sono al limite e sborro urlando.
…..ssssiiiiii…… belle porconnaaaa…ti inondo il culooooo…… sborroooo!!!!...oraaa……
Le spingo dentro il cazzo egli inondo l’intestino. Resto un momento immobile dentro di lei poi esco, il giovane si masturba e schizza sulle sue tette.
…..sssssisiisiii….tttiiiii…schiiizzooooo..tuttooooo..oraaa……sssiiiiii……..
L’altro continua un poco a farsi succhiare, poi cambia posto, si mette dal mio lato, apre un preservativo ma lei scuote il capo.
“no, non voglio essere scopata, schizzami in faccia.” Gli dice. Lui mi guarda poi si sega velocemente scarica sul seno e il viso una quantità industriale di sborra.
…….tiennii bellaa….. troionnaaaa che porconnna seeiiiii….sssiiii….orraaaa..sborroooo!!!.....
Restiamo tutti un momento in silenzio, poi loro se ne vanno lasciandoci soli senza dire una parola. Ci diamo una ripulita poi si prende la via di casa.
“ credevo che ti sarebbe piaciuto sentire dentro quel palo.” Le dico mentre guido. Lei non mi risponde subito, poi mi bacia, si appoggia alla mia spalla.
“ si, era decisamente molto grosso, direi un bel cazzo, ma io preferisco il tuo immaginare il suo, così mi divertirò di più e sarà più eccitante.” Mi risponde girando il viso verso il lato del finestrino dove ancora è ben visibile la sborrata del camionista.
Guardo la notte e la strada scorrere di lato, Armando guida tranquillo, è soddisfatto, e io pure mi sono divertita, averi anche desiderato avere dentro quel mostro, ma non mi sembrava giusto nei suoi confronti, in fondo io avevo voglia di una cosa diversa da vivere con lui non perche sono insoddisfatta del suo modo di fottermi, anzi è veramente fantastico. Chiudo gli occhi, rivedo il palo, sento ancora scorrere il piacere dentro di me e mi addormento felice.
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11 years ago
admin, 75
Last visit: 15 hours ago -
Caro diario: una cosina sul retrum
mio caro diario, ieri ho fatto una cosina molto intrigante, logicamente insieme ad a., il mi' tittero personale...ci siamo trovati davanti all'albergo,nel primo pomeriggio... abbiamo anche avuto la fortuna di avere una stanza un pò più grandicelladel solito .... e lui, da vero signore qual'è, ha portato lo spumantino con le noccioline...tutto sempre ben gradito... dopo un piccolo brindisi mi ha cominciato a baciare.. ovunque e tantissimo... come piace tanto a me, perchè mi fa sentire una preda desiderabile...il suo amico era già allegro, ma lui ha cominciato a leccarmi la paperina, come solo lui sa fare ... e ne avevo anche una gran voglia... proprio tanta.. che ci pensavo da giorni... infatti non ci ha messo molto a farmi strillare di piacere.. poi ha ricominciato a baciarmi e leccarmi e slurpazzarmi....e le gambe, e poi la schiena e ancora la paperotta ... insomma.. un piacere che non finiva... e mi aveva fatto venir voglia del suo amico, che non volevo restasse indietro...infatti l'amico aveva voglia di far qualcosina ...dietro... prima però mi ha fatto impazzire davanti, insieme ad un giocattolino,... penso di aver gridato molto quando sono venuta... poi mi ha messo molta cremina e ha cominciato a spingere molto delicatamente sul mio retrum...ho sempre molta paura di sentir male, ma tittero è un mago... con pazienza è entrato e lì è rimasto qualche minuto... poi ha cominciato a muoversi.... bellissimo.. mi piaceva da morire.. davanti il giocattolo e dietro lui.. devo dire che il suo amico è veramente molto bravo... ti fa impazzire... ma dopo poco è impazzito anche lui.. ed è esploso lì, proprio lì...strabello.... poi le coccole, che sono una cosa a cui non riesco a rinunciare.. le chiacchiere e i baci del dopo sono semplicemente magnifici.... quasi un altro orgasmo.....
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11 years ago
pielle44, 50
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"nelle sue mani"
..."Arrivo a Roma intorno alle 18:00" l'unico sms che gli mandai, visto che ci eravamo sentiti per tutta la settimana precedente e appena 15 minuti prima del mio sms.
Lui: "ci sarò!! non vedo l'ora di rivederti ...non ho chiuso occhio tutta notte, preparati ad una sorpresa"
.
m'incuriosì....ma infondo sapevo che non si trattava nè di fiori nè di cena a lume di candela..eravamo troppo eccitanti per perder tempo.
..in effetti erano passati circa 3 mesi dal primo incontro e nel frattempo non facevamo altro che fantasticare sul nostro successivo incontro.
Era un "piacevole torturaci" a vicenda...ci desideravamo ogni giorno di più...l'impazienza mi fece compagnia per tutta la durata del viaggio.
Arrivai puntuale come un orologio Svizzero, non lo vidi lì dove
c'eravamo messi d'accordo,...così rientrai in macchina ,.era una zona periferica di Roma,..visto il caos della grande città, decidemmo di incontrarci in un posto poco frequentato,..li a pochi metri c'era un albergo, dove ci saremo fermati per qualche ora,...anche perchè alle 21:00 circa,avevo un noiosissimo meeting e subito dopo una cena di lavoro alla quale non sarei potuta mancare per nessuna ragione.
mi squilla il cellulare ed'è lui.: "tesoro, metti in moto e svolta a destra, subito dopo parcheggia l'auto, sono qui che t'aspetto e fremo"
risposi solo un :"ok" ...eseguìì perfettamente ciò che mi disse...era lì,, a due passi c'era l'albergo..mi venne incontro e mi abbracciò con tutto il calore che aveva in corpo... mi baciò teneramente le labbra, come se non volesse sciupare quel momento , il suo sguardo puntato dritto nel mio,avevamo entrambi gli occhi lucidi dall'emozione, per qualche minuto restammo a guardarci increduli...Poi mi sussurrò in un orecchio: "sei stupenda... voglio che indossi questi" e mentre me lo sussurrava, con voce roca, mi mise in mano un pacchetto regalo,.. e con tutta la malizia che una Donna può avere..chiesi: "cos'è? intimo sexy?" "no!! qualcosa di molto più coinvolgente...ma lo scoprirai più tardi..ora ti voglio e non resisto più,,,andiamo in camera??..." (non mi meravigliai più di tanto della sua "fretta"nel "concludere", anche perchè, io ero nella medesima situazione, mi mancava e lo desideravo follemente).
Aveva già presentato i suoi documenti alla reception, e appena varcammo l'entrata, chiese le chiavi della camera che aveva precedentemente prenotato...assicurandosi che io non dessi troppo "nell'occhio" , proteggendomi da ipotetiche stupide illazioni... (anche se eravamo ben lontani dalle nostre rispettive città)...pensai:
"Adoro il suo modo di fare, è un uomo raffinato e brillante" , mi aveva dato questa sensazione sin dal primo "click" , stò bene quando stò con lui, mi fa sentire...protetta, unica e finalmente, per una volta un uomo che ha delle iniziative .....e che iniziative!
Entrammo nell'ascensore , non mi diede manco il tempo di chiedere, che piano fosse...mi baciò appassionatamente, aveva un sapore dolcissimo la sua bocca...calda , morbida e quelle labbra carnose mmmm..
non smetterei mai di baciarlo e di fare l'amore con lui...è meraviglioso.
Arrivammo in camera, ma senza riuscire a staccarci l'una dall'altro, ridavamo, ci prendevamo ingiro, eravamo felicissimi.
lui era evidentemente eccitato, non ebbi neanche il tempo di spogliarmi che, mi buttò praticamente sul letto, si calò su di me e iniziò a spoglirmi lentamente..., sentivo la sua lingua calda sul collo, sulla schiena, sui glutei, con le mani si fece spazio" li in mezzo" e mi ci infilò la lingua, sapientemente e con tutta la voglia di esplorami, mi lubrifica con la saliva" il buchetto" e inizia a penetrarmi con un dito..poi due, mi inarco con la schiena per facilitargli ciò che aveva iniziato.
"mi fai impazzire, prendimi, fammi tua" __ "hai un culo invitante, mi ci infilerei tutto dentro" ormai avevamo perso completamente il controllo e usavamo termini osceni,(che non oso manco elecarveli) ma in quel momento tutto era lecito e mi piaceva da morire quel che ci dicevamo...
I miei umori, misti alla sua saliva , mi colavano letteralmente fra le cosce...ed ero pronta a ricevere il suo pene...caldo e duro come il marmo, pulsante, venoso... me lo sbattè senza esitazione ..dritto dentro, mi mancò il respiro per un attimo..ma lo incitai a non fermarsi..."scopami, rompimelo , lo voglio tutto, sbattimi senza ritegno" "sei una gran..mmmm, ti sfondo siiii, grida, grida porca!!"
i miei movimenti , diventarono incontrollabili..e mentre lui mi sbatteva da dietro..io con le dita mi masturbavo con vigore ....
Ansimavo e gridavo, quel dolore misto al piacere mi provocò un orgasmo anale che mai avrei creduto di poter provare, ebbi due orgasmi, quasi simultaneamente....
dovette mettermi una mano davanti alla bocca, per timore che i vicini di camera potessero sentirmi...
"sono pronto anche io, prendi l'aperitivo che il dopocena sarà ancora più ghiotto" ...mi giro con il viso verso di lui , così spalanco la bocca... " fammi sentire il sapore" dell'aperitivo"..riempimela, schizzami tutta..fino in gola" ..mi arrivò una fiotta di sperma caldo dritto in bocca ,,,, ne seguì una seconda che mi prese in pieno viso... ingoiai con gusto ciò che avevo in bocca e mi spalmai il resto sul viso e sui seni., mentre con la bocca e la lingua, gli ripulivo la verga dalle ultime gocce del suo caldo "latte"....
Purtroppo, dovevo prepararmi..., anche se avremmo preferito rimanere abbracciarti ancora un pò per coccolarci.
ma il dovere mi aspettava e poi sapevamo benissimo che la serata era lunga ed era tutta per noi ...e così sarebbe stato fino all'indomani.
....__
...."Tesoro, corro a farmi una doccia, dopo apro il regalo, ok?"__
......"ok! ...ti verso qualcosa da bere intanto"
annuiì e gli strizzai un occhio, mi sorrise con fare malizioso....gli sarei saltato addosso.. di nuovo...Dio ! mi piace da morire...!..ma era tardi e dovevo prepararmi per la cena di lavoro..cosi, mi avviai verso la stanza da bagno...mentre l'acqua mi accarezzava la pelle, immaginavo "al dopocena" ... sarebbe stato sicuramente indimenticabile.....indosso l'accappatoio e ritorno in camera...mi porge il drink che mi aveva preparato e mi bacia dolcemente sulle labbra.... "vestiti non vorrei ti prendessi un malanno" ma era chiaro che non vedeva l'ora che aprissi il pacchetto ...così senza rispondergli..presi il regalo dal comodino e lo apriì...inizialmente non riusciì a capire bene di cosa si trattasse..ma avevo intuito si trattasse di un "giochino" erotico.....__" accidenti, vuoi davvero che ..ehm..tesoro, ma...oh mio Dio!" ....___"non era una delle tue fantasie?"...__"certo, ma...non avrei mai pensato di indossarle ad un meeting...."___ "no eh!?, beh...io so pure che non ami le cose "preparate"...ma se la cosa ti scoccia, vorrà dire che le indosserai,quando lo riterrai opportuno"...
_-----sapeva che dicendomi cosi, mi sarei sentita provocata..mi conosce e sa che, una parte di me è molto più trasgressiva e coraggiosa di quanto io stessa riesca ad ammettere.
così, mi alzo dalla sedia, e mi libero dell'accappatoio... dicendogli con fare malizioso e sensuale..." va bene, le indosso!!!..ma..non deludermi"
_---- mi arrivò uno schiaffetto sul culo e un morso sul collo, ...scoppiai in una risata provocatoria e iniziai a prepararmi per la serata....
"allora, vado bene così?" ero vestita sexy, ma al contempo " sobria" indossai un "tubino"aderente nero con fascioni bianchi laterali , che vestivano perfettamente le forme,era un "louguette" con un piccolo spacco laterale... e una generosa ma non volgare scollatura. un paio di decolltè nere per completare e.. naturalmente autoreggenti di seta nera con ricami di pizzo... intanto dentro alle mutandine avevo posizionato "il giochino", ...raccolsi i capelli quasi disordinatamente, ma facevano un bell'effetto...infondo, non amo le pettinature perfette.. e a volte, lascio libero sfogo al mio "animo dark" quindi, lasciai che qualche ciocca di capelli ribelli..mi cadesse sul viso e sul collo..... " sei dannatamente eccitante, avrò gli occhi puntati su di te per tutta la serata..e non solo gli occhi..." sorrise malizioso mentre mi invitava ad infilarmi il soprabito...___"sarai magnanimo vero? non abuserai di una povera donna indifesa??" lo sbeffeggiavo divertita..ma era solo un modo per darmi coraggio, sotto, sotto...mi preoccupavo di fare una brutta figura," e se non avessi retto alla situazione, se mi fossi imbarazzata a tal punto da farlo notare???" mille domande ...ma ormai ero lì e non mi sarei tirata indietro e poi era quello che desideravo.
_--- arrivammo in orario e mentre lui si accingeva a parcheggiare, io scesi dall'auto e gli dissi che mi sarei diretta verso l'hotel/ristorante,,(******) sapeva perfettamente anche lui che non era il caso ci vedessero entrare insieme.
entro e nell'atrio, c'erano due colleghe ed un collega ad aspettarmi, ci salutammo e ci dirigemmo verso la sala ricevimento...(come al solito la runione si svolgeva prima del buffet) ..pensai: "Accidenti ho fame e sono anche un tantino nervosetta, sorbirmi questo discorso inutile, mi farà svenire" ma non potevo defilarmela..,,così, mi trovai un posto comodo e che avesse una visuale quasi completa della immensa sala...mentre mi guardavo intorno,,..lo vidi entrare , il suo stile è inconfodibile..lo riconoscerei in mezzo ad un milione di persone...mi chiesi: "chissà cosa si inveterà adesso??" si diresse con nonchalance verso di me e le mie colleghe e si presentò, dicendoci di appartenere ad una delle filiali e che voleva quasi andarsene...ma era stato rapito dagli occhi di una bellissima donna e che non se ne sarebbe andato, se prima non avrebbe scambiato quattro chiacchiere con lei...alchè una delle mie colleghe ("la più civetta") chiese: "ah si? e chi sarebbe la fortunata?"____
" non credo che sia lei la fortunata, ma io ad aver incrociato il suo sguardo"
_---- in concomitanza alla sua "recita" venni distratta da un collega, che mi chiedeva di seguirlo, per alcuni appunti importanti...ma prima di allontanarmi, rassicurai "lui", guardandolo dritto negli occhi.. mi fece un cenno con il capo e a quel punto... mi allontanai... dalla parte opposta della sala .....mi squillò il cellulare (era lui) "da questo momento non mi vedrai..ma "mi sentirai" "------___ chiuse ed io rimasi un attimo ditubante, ma non mi preoccupai più di tanto---faceva parte del gioco e volevo vivermelo fino infondo.
presi gli appunti di cui mi parlò il mio collega e andai a sedermi ad un tavolino, dove c'erano altri miei colleghi/e.
tutti in silenzio, ascoltavamo e di tanto in tanto commentavamo quasi annoiati, non vedevamo l'ora finisse....
Ad un certo punto, "sento" una vibrazione tra le cosce e senza che me ne resi conto , sobalzai dalla sedia..anche perchè avevo le gambe accavallate e quella sensazione senza avvertimento..fu come un fulmine a cel sereno...nessuno di loro si accorse..((per fortuna))... e anche gli altri partecipanti,.. sembrava non se ne fossero accorti..così mi ricomposi e mi guardai intorno, con la speranza di poter capire dove cavolo si fosse "nascosto", ma niente! evidentemente lui poteva vedermi, ma si assicurò che io non potessi vedere lui.
Dopo pochi secondi, mi arrivò un altra "scossetta" e questa volta fù veramente intensa, tanto che, "li sotto" iniziava a pulsarmi , era eccitante da morire, sapere che lui stesse comandando i miei sensi,...cercavo invano di rimanere "sobria" , ma mi chiedevo, fino a quanto avrei resistito.......i colleghi parlavano fra loro.., ma... non capiì una sola sillaba di ciò che dicevano...ormai ero completamente nelle sue mani: corpo, mente e anima...sentivo le mutandine bagnarsi e il cuore mi andava a mille, il respiro si faceva sempre più corto, le gambe mi tremavano e la testa mi girava...ero in mezzo a non so quante persona, ma, la sala mi sembrava deserta..eravamo solo io e lui...avrei voluto alzarmi, ma rimasi seduta e nervosamente, accavallavo le gambe, una goccia di sudore, mi scese lungo il collo, la salivazione a zero e non so come riusciì a non toccarmi in mezzo alle gambe, ma la tentazione era forte .
Mi risquilla il cellulare: " voglio vedere fino a che punto resisterai, immagino quanto la tua figa sia in un mare di umori, ti strapperò le mutandine a morsi e...." (riattaccò).... la sua deliziosa voce, mi rimbombava nella mente....
Non so cosa feci, ma ricordo che una delle colleghe, mi chiese se fosse tutto ok...evidentemente non riusciì a nascondere il mio imbarazzo, ma le feci un cenno con la testa per rassicurarla che era tutto apposto.
Altrochè, avevo la figa praticamente bollente e me la stavo "torturando" a furia di stringermela e spiaccicarla contro la sedia... ("che invezione sti cinesi") ( dissi tra me e me)....
Ormai il meeting era quasi alla fine, mancavano pochi minuti ed io pensavo già a come defilarmela per andare a ricompormi...dovevo inventarmi qualcosa, così, mi alzai lentamente con una scusa ..e mi avviai verso la toilette, sperando di non trovarla affollata...volevo calmarmi prima di scendere per la cena.
per fortuna erano tutti in sala, e la toilette era libera..ma non riuscìì ad entrarci...perchè venni praticamente afferrata per la vita, da due braccia possenti che mi catapultarono in una specie di sottoscala o magazzino...non so esattamente dove mi trovavo..ma sapevo fosse lui.... mi ritrovai con le spalle al muro a gambe divaricate e lui con la testa fra le mie cosce..."sei fradicia, che porca che sei.. ti mangio !!!"
intanto mi strappò con i denti le mutandine (come aveva accennato) ....poi mi sollevò una gamba....si aprì la patta e tirò fuori "l'arnese" era enorme e durissimo...__" è cosi che ho sempre immaginato di scoparti, in piedi, è così che ti voglio, aperta e vogliosa" non vedevo l'ora me lo infilasse dentro,___ " a chi aspetti, stò morendo dalla voglia" detto fatto...con un colpo me lo ritrovo dentro, che mi pompava come un forsennato...e visto i "violenti" colpi, dalla scollatura mi fuoriesce un seno, avevo i capezzoli turgidi, sembrava volessero scoppiare...gli strusciavano in faccia ad ogni colpo...non perse tempo che me lo ritrovai a succhiarmeli e a mordermeli avidamente...intanto la scopata si faceva sempre più audace e ad ogni colpo perdevo letteralmente il senso dell'orientamento...."sentivo" "quell'asta" entrarmi ed uscire dalla figa e che mi strusciava contro le pareti della medesima.... (era piena di "lui")..che sensazione.... indimenticabile!!!.
Gridai tutta la mia goduria, inondandogli quella meravigliosa "asta" del mio "miele"__
..ansimante e dolorante lo estrassi dalla vagina e mi inginocchiai davanti a lui..quel cazzo enorme e duro.."pieno di me" sembrava mi implorasse....__"succhiami, scappellami, leccami tutto" _-iniziai dalle palle ..percorrendo tutta "l'asta"..da sotto fin sopra "la cappella", dove mi soffermai a succhiargliela per bene, mentre lo "segavo" con una mano e lo pompavo , lui me lo affondava fin dentro la gola, tenendomi per i capelli---__" che tro...che sei...stò per venirti direttamente in gola"
quello schizzo violento ,mi procurò un ricurgito che gli rigettai sulla pulsante verga, per poi risucchiarmelo,.. non volevo sprecare neanche una goccia ... volevo ricordarmi il suo sapore il più allungo possibile... __ .
_---eravamo in uno stato che potete immaginare,... così ci accertammo che non ci vedesse nessuno e ci dirigemmo verso le rispettive toilette per darci una sistemata.
_---solo che questa volta la toilette delle donne era piena zeppa..e manco a farlo apposta, mi trovai faccia a faccia con "la collega civetta"
_---"accidenti come sei conciata---! non avevo dubbi fosse un toro da monta il tuo spasimante..." mi diede una pacca sulla spalla e mi strizzò l'occhio.. come segno di complicità. __"ricomponiti e vieni di là, troverò io una scusante" mi sorrise e s'incamminò verso il ristorante.
pensai: "meno male và..almeno una collega non invidiosa e pronta a tenermi il gioco"_--- mi ricomposi alla meglio e mi diressi verso la sala del ristorante, avevo fame e mi sentivo anche un tantino stanca, vidi "la civetta/complice" che mi faceva segno con la mano..così mi diressi verso di lei..era seduta al tavolino e mi aveva anche già preparato delle porzioni di ottimo cibo...la ringraziai.. e ..stavo per iniziare a gustarmi un supplì..quando mi squillò di nuovo il cellulare.:
" sei stata meravigliosa..ma sappi che il "dopocena" deve ancora iniziare"__________
__Ero semplicemente avvolta in un vortice di passione senza fine, e la cosa non mi dispiaceva affatto._________________
Ma questa è un altra storia che magari vi racconterò....
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11 years ago
Vulcanica1Napoletana,
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Book fotografico a venezia
..venezia..estate sto girando da un po' tra i campielli cercando un indirizzo, a Venezia è difficile orientarsi, ci si perde facilmente. Sono un po' stanca e sudata, le calze autoreggenti mi sono calate un po' e non posso sistemarle, non ho le mutandine...il sudore mi bagna l'interno delle cosce...Finalmente all'ultima curva , prima di un ponte, sulla destra ecco il sottoportego...il numero civico è giusto, suono all'interno 3. IL portoncino si apre...nessuno mi ha risposto al citofono, io salgo, le istruzioni sono state chiare, dovrò eseguire quello che m i viene ordinato, non chiedere nulla.
Salgo una rampa, poi un'altra, trovo una porta rossa con il numero 3.. è socchiusa. Apro lentamente ed entro. L'appartamento sembra deserto e buio. la porta d'ingresso si chiude con uno scatto che mi fa sussultare. Avanzo attraverso uno stretto corridoio e vedo una luce filtrare da sotto una porta. Entro e mi trovo in una grande stanza dal soffitto a cassettoni, il pavimento in marmo veneziano, gli scuri accostati dai quali filtra la intensa luce del pomeriggio creando un forte chiaroscuro.
In fondo alla stanza c'è un grande specchio, alla mia destra un tavolino con una maschera veneziana azzurra, blu e nera, con ricami in oro, vicino un biglietto "indossala" c'è scritto. Io mi metto la maschera e la fisso bene con tre lacci poi mi dirigo verso lo specchio, immaginando che dietro lo specchio ci sia il fotografo che deve creare un book su di me e che mi ha impartito le istruzioni.
Non devo parlare, quindi attendo in piedi davanti allo specchio. Mi rigiro ammirandomi nella grande superficie che riflette la mia figura, i minuti passano.
Non so cosa fare, allora decido di spogliarmi, il book deve essere sexy mi è stato detto, perciò mi tolgo la gonna e la camicetta, rimango con il reggiseno bianco , le calze autoreggenti nere..in equilibrio sui miei tacchi dodici.
Con la maschera non vedo quasi nulla, e questo mi fa sentire eccitata. Ad un tratto sento una porta aprirsi alle mie spalle: " rimani ferma così" mi ordina una voce femminile; io mi immobilizzo, la sento avvicinarsi ...e all'improvviso un drappo mi oscura completamente la vista. Mi sta bendando con una sciarpa, non vedo più nulla , sento solo il suo profumo, molto intenso, mi sembra The One..sento su di me le sue mani, comincia a massaggiarmi con olio che è fresco e gradevole sulla pelle. Parte dalle spalle e arriva subito al seno indugiando sui capezzoli che strizza lentamente, sento le sue unghie....sono già molto eccitata..Lei passa quindi a massaggiarmi il culo con movimenti rotondi, io istintivamente mi inarco leggermente e vengo colpita da una forte sculacciata che mi strappa un piccolo urlo di dolore e sorpresa " ferma e zitta" mi dice lei. Mi immobilizzo e lei continua a oliarmi, mi apre un po' le gambe, mi accarezza bene anche il clitoride, io sono tutta bagnata, lo sento...ritorna a pizzicarmi i capezzoli e poi mi applica qualcosa sui capezzoli, una piccola morsa che mi da' una sensazione di piacere intenso, sento una catenella fredda che scorre sulla mia pancia e due piccole pinze vengono applicate alle grandi labbra.. poi la sento armeggiare con la catenella, e mi rendo conto che la sta regolando, finchè grandi labbra e capezzoli non sono collegati, ogni mio più piccolo movimento mi provoca piacevoli sensazioni in entrambi i lati, perciò mi muovo leggermente cambiando posizione sui tacchi, e questo mi costa un'altra sculacciata .... più forte di prima..mi mordo le labbra per non urlare..
Sento rumore alle mie spalle, qualcuno sta spostando qualcosa di pesante, sento uno scatto e un calore dietro di me, e capisco che è stata accesa una luce molto forte...questo mi fa sentire smarrita, non so chi ci sia nella stanza e io sono così esposta.. sento passi dietro di me...e due mani che questa volta sono grandi, un odore intenso di maschio..
Le mani sono leggermente sudate, mi prende per le spalle e mi gira verso la luce..il calore adesso lo sento sui seni e sulla pancia, lui mi fa raddrizzare le spalle, portandomi le mani dietro la schiena e legandomele con una corda un po' ruvida, che mi costringe a stare stare immobile perchè mi fa male,. Con questo movimento delle braccia i miei seni sono portati in alto.. tirano la catenella, sento un forte piacere ai capezzoli e alle grandi labbra; lui mi mette una mano tra le cosce facendomele divaricare leggermente, poi si allontana, sento gli scatti della macchina fotografica, davanti a me e poi dietro , ci sono più persone che fotografano..io sono immobile , eccitatissima ..spaventata..
Sento che qualcuno si avvicina alla mia destra. Il profumo mi dice che è lei , la donna dell'olio...comincia a baciarmi, la sua lingua è nelle mia bocca, le sue mani mi strizzano forte le tette, sento i suoi capezzoli duri contro la mia pancia, che si strusciano mentre lei scende giù...sento che mi apre di più , mi divarica le grandi labbra tirando le catenelle e comincia a darmi piccoli colpi con la lingua e io mi sento sciogliere in un intenso piacere. Intanto gli scatti delle macchine fotografiche sembrano impazziti intorno a noi. Io mi muovo leggermente per consentirle di mettermi la lingua più in profondità , ma sento un sibilo e subito un vivo dolore al gluteo sinistro, sono stata frustata...mi immobilizzo...sento un movimento alle mie spalla, l'odore di lui , le sue mani sul culo, mi divaricano...il suo dito unto d'olio mi massaggia l'ano e lo penetra.. sento intorno a me gli scatti..continui delle fotografie...ma non me ne importa.. lui mi fa piegare in avanti e io sento che sto perdendo l'equilibrio, ma mi trovo appoggiata a lei che mi sostiene dalle braccia..sento la mia figa che viene allargata completamente....e vengo sbattuta in modo selvaggio...più e più colpi..a ritmo con gli scatti delle foto, con il respiro di lui, di lei davanti a me che mi bacia e mi stimola i capezzoli tirando le catenelle...non riesco a trattenermi, devo godere...la mia figa comincia a vibrare forte... e sento il sibilo della frusta..il dolore...il piacere immenso..orgasmo..un urlo alle mie spalle, mi inonda ...
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11 years ago
lara62,
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L'avvocato
...è tardi devo essere al lavoro per le 14 , l'ora di pranzo è volata, ma devo passare dall'avvocato E. per conto dell'agenzia viaggi, devo portargli i biglietti del suo volo di stasera.
Arrivo trafelata nello studio, non ero mai stata in questo quartiere perciò ci ho messo più del previsto. Entro di corsa pensando di non trovare più nessuno, sono le 13.10, c'è la segretaria "sono dell'agenzia" le dico , e lei " era ora, l'avvocato ha pochissimo tempo, sbrigati" poi si gira e mi annuncia all'interfono dicendo "c'è quella dell'agenzia".Mi stupisco per la confidenza ed entro nello studio.
L'avvocato è seduto alla scrivania, è un uomo ancora giovane e massiccio " era ora" mi fa , poi mi lancia uno sguardo di apprezzamento, uno sguardo che spoglia... oggi sono messa bene, tacchi alti, calze nere, gonna a tubo nera e camicetta bianca, un filo di perle.."ottimo " mi dice "fai vedere un po'" e io rimango immobile e sbigottita, vedere cosa? mi chiedo.."dai tira fuori le tette, mi pare che ce le hai belle grosse" mi dice. Io sono impietrita dallo stupore. "ma come? la signora dell'agenzia non ti ha detto che ho poco tempo? non ti ha spiegato cosa mi piace? dai preparati, fuori le tette mettiti in ginocchio sul divano". Ora ho capito mi h presa per una tr..dell'agenzia sexy incontri che c'è in zona, un'agenzia che fa incontrare clienti e donne anche normali in cerca di un facile guadagno.
La cosa mi intriga molto, mi sono eccitata al pensiero di essere presa come una tr..perciò mi preparo: slaccio la camicetta e tiro fuori le tette dal reggiseno di pizzo bianco, mi inginocchio sul divano..a quel punto lui è già dietro di me, mi abbassa con una mano il perizoma, con l'altra si slaccia i pantaloni..sento subito il suo cazzo che preme contro la mia fica.. che subito si allarga per accoglierlo...due.. tre..quattro..cinque botte.. e io sono già bagnatissima e comincio a gemere..allora lui mi gira.. mi adagia sul divano con le gambe ben stese in alto e mi divarica con forza..mi mette due dita nella fica e le bagna abbondantemente andando su e giù...poi me le infila nel culo per lubrificarmi..mi piega ancora di più, ora ho il culo in alto offerto..aperto...e lui me lo infila..prima piano . poi con colpi lenti e decisi, mi prende..deciso... la sua cappella è tutta dentro, non spinge di più perchè il suo cazzo è troppo grosso non entra...intanto...mentre con una mano mi tormenta il clitoride, con l'altra mi strizza una tetta. Io sto per scoppiare...dolore e piacere si fondono insieme...vorrei urlare, lui mi guarda....e mi mette una mano sulla bocca...mentre continua a pompare...ad un certo punto capisce che io non ce la faccio più e allora decide di premiarmi per la mia sottomissione, me lo infila a fondo nella figa, io sento onde di piacere sempre più forti che salgono nella mia pancia, un fuoco di piacere che mi arriva al cervello...allora lui esce e questa volta me lo infila tutto nel culo, fino in fondo...io urlo ..insieme a lui... che mi inonda....Rimaniamo intontiti dal piacere...poi ci alziamo e lui va verso la scrivania prende i soldi , me li porge, io gli dico" sono io in debito...comunque ecco i biglietti del suo volo, sono venuta da parte dell'agenzia...viaggi" lascio i soldi sulla scrivania, finisco di sistemarmi ed esco.. lasciando alle mie spalle un uomo stupefatto...
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5
11 years ago
lara62,
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Il risveglio
Il sole si alza nel cielo illuminando lo splendido paesaggio che circonda quella stanza, i suoi raggi filtrano dalle veneziane arrivando sul mio viso e riscaldadomi dolcemente procurandomi un dolce risveglio, apro gli occhi lentamente e vedo te avvolta nel mio abbraccio con quel viso candido e con quei lineamenti così dolci che mi hanno fatto perdere la testa, inizio a fissarti quando i tuoi occhi iniziano a schiudersi e anche tu inizi a focalizzare il mio viso, mi sorridi e poi con i tuoi modi così dolci ti vedo strofinare gli occhi poi le tue braccia si stendono e un sospiro esce dalle tue labbra “ummmm” come per indicare la bella dormita che hai appena fatto, il tuo sorriso mi avvolge ancora insieme al tuo sguardo, non posso fare a meno di non fissare i tuoi occhi verdi cosi profondi e ritrovarmi poi stretto da un abbraccio, mi fissi intensamente poi ancora quello splendido sorriso che sperò mi accompagnerà sempre, mi baci e poi ti rilassi.
Mi alzo spalancando la finestra fuori c’è una giornata limpida con poche nuvole che disegnano il cielo e dalla finestra si vede un panorama strepitoso che non hai visto la sera prima al nostro arrivo, alla vista di ciò ti vedo balzare in piedi e le tue labbra ancora una volta sospirano “wauuuu stupendo sarà proprio un bell week end” . Ci stendiamo nuovamente sul letto e ci baciamo profondamente inizio ad accarezzare i tuoi capelli lunghi poggiati sul tuo corpo arrivano fino al seno che la mia mano raggiunge quando arrivo alle punte, tu indossi una vestaglia da notte quasi trasparente con sotto solo una brasiliana dello stesso colore inizio ad accarezzare i tuoi fianchi e quel seno morbido e vellutato, i miei baci raggiungono il tuo collo e i tuoi capelli setosi adesso sono li che accarezzano il mio viso, sento il tuo profumo che mi inebria creandomi quello stato di ebbrezza ed eccitazione che solo tu riesci a regalarmi.
Continuo ad accarezzare i tuoi seni quando sento la tua mano scendere tra le mie gambe, la passione inizia a travolgerci e dopo poco mi ritrovo dentro di te, sento il calore del tuo corpo e i tuoi respiri sulla mia pelle i nostri baci sono irrefrenabili, assaporo le tue labbra mentre sprofondo sempre di più dentro di te, il ritmo è lento ma la passione è tanta poi iniziamo a rotolare e tu ti ritrovi sopra di me punti le mani sul mio petto e ti metti in ginocchio iniziando la splendida cavalcata, adoro questa posizione perché mi da una visuale del tuo seno strepitosa riesco a guardare il tuo viso e le tue emozioni , vedo sfilarti la vestaglia mi afferri le mani e le porti sul tuo seno che stringo dolcemente, i tuoi occhi si chiudono e inizi a gemere in un attimo sento di venire vederti godere mi manda in estasi, porto le mie mani al tuo viso lo accarezzo e poi infilo il mio dito nella tua bocca sperando di vedertelo succhiare come fosse un altro cazzo, adoro immaginarti mentre lo succhi, vorrei riuscire a sdoppiarmi per poterlo infilare tra le tue labbra mentre continui a saltare su di me, ma vedo che non accetti le mie fantasie ed infastidita stringi il mio dito tra i tuoi denti, arriviamo all’orgasmo mi dai un piccolo schiaffetto e vai via raggiungendo la finestra hai un fisico così perfetto e quei glutei tondi e sodi che non posso smettere di non ammirare i raggi di sole ti accarezzano tutta ed i tuoi capelli lunghi luccicano, la mia voglia di te è ancora tanta così ti raggiungo con una mano afferro i tuoi capelli e l’altra la porto in avanti ad accarezzare il tuo pancino per poi scendere tra le tue gambe ti accarezzo la rosa che hai tra le gambe, le mie labbra scendono ad assaporare il tuo collo la tua testa si poggia sulla mia spalla ed i tuoi capelli li sento scendere su me il tuo viso si gira verso e me ed un lungo bacio ci riporta in paradiso, ti spingo in avanti e inizio a penetrarti fortemente vedendo il tuo seno ballonzolare sotto i miei colpi mentre tu ti gusti il panorama oltre al piacere inizi a gemere e arriviamo ad un secondo orgasmo ci baciamo e poi ti vedo entrare in doccia mentre mi dici Buon Giorno Amore………………………………………………………….Continua
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11 years ago
white3knight, 28
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Sogno di un pomeriggio di luglio
Era un caldo pomeriggio di luglio quando ci incontrammo per l'ennesima volta, sempre al solito posto, e la cosa più bella è che era sempre come la prima volta quando ci incontravamo io e lui, il cuore che batte all'impazzata, lui già eccitato al pensiero di incontrarmi, io bagnatissima.. ci abbracciammo forte perchè solo noi sapevamo quanto ci eravamo mancati e iniziammo a baciarci con passione, come se fosse l'ultimo bacio che potevamo darci prima di salutarci per sempre..perchè tra di noi un per sempre non esiste, non è mai esistito..
lo prendo per mano e lo porto al piano superiore, gli sbottono piano la camicia e inizio ad accarezzargli gli spledidi muscoli che ha e che guizzano sotto il mio tocco..e lui sa che mi piace.. inizio a baciarli, scendo giù fino all'ombelico e pian piano gli slaccio la cintura dei pantaloni e mi accorgo che a causa della sua erezione tutto sta per scoppiare..lui senza più pazienza mi spinge e mi fa cadere morbidamente sul letto e mi guarda come mi ha guardata sin dal primo incontro, con passione, come se mi divorasse con gli occhi..adora vedermi vestita così, autoreggenti nere, canottina di pizzo, senza mutandine..adora la mia pelle,mi ha sempre detto che è straordinariamente morbida e adora quello che la mia lingua riesce a trasmettergli, perciò finisce di spogliarsi e resta nudo in piedi di fronte a me..e lo fa apposta perchè sa benissimo che non resisto a quello splendido panorama e gli piace vedermi fremere così, nell'attesa che mi raggiunga.. si avvicina, si stende su di me senza penetrarmi ed inizia a baciare dolcemente la mia pancia, salendo su fino al seno, al collo, la bocca per poi ridiscendere giù giù giù leccando e stimolandomi solo come lui riesce a fare..non resisto più gli prendo la testa lo guardo negli occhi e lo supplico di entrare dentro di me per placare quella sensazione straziante che sento, e lui scivola dentro e inizia a muoversi piano, mi guarda negli occhi e mi dice quanto mi ama anche se so che poi tutto andrà diversamente..ma in quel momento non ci voglio pensare, penso solo che lui è qui con me ORA e che nessuno è mai riuscito a farmi sentire come mi fa sentire lui.. è come se ci fosse una connessione mentale prima che fisica, basta guardarci negli occhi..
quel caldo pomeriggio è stato stupendo come già sapevamo, intenso e così forte che dopo non mi sarebbe importato se fossi morta, se fossi tornata a casa o se fossi rimasta lì per sempre
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11 years ago
admin, 75
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L'idraulico
anche questa è una storia vera accaduta circa 4 anni fa.
era luglio, un caldo bestiale, mi faccio una doccia per rinfrescarmi un po. erano le 10 di mattina, appena alzato ed ero tutto appiccicaticcio. entro in doccia, apro l'acqua e mi butto sotto stavo x godermi la mia doccia quando dai rubinetti inizia a uscire l'acqua a spruzzi dalle guarnizioni. chiudo tutto ma la perdita rimane anche se in minore quantita. eroo incazzato nero. la giornata cominciava bene. mi preoccupavo visto che eravamo a luglio, come avrei fatto a trovare un idraulico. provai a telefonare ad alcuni, ma come prevedevo tutti dicevano che nn gli era possibile venire. dove abito, mi era venuto in mente, che nel mio palazzo a fianco ci stava uno che lo faceva come secondo lavoro. avevo avuto occasione di parlargli qualche volta, e mi sembrava anche una brava persona. stava anche in un sito di incontri, con la sua foto e penso che anche lui avesse visto anche me.
nn indugia più, mi misi un pai di pantaloncini e una maglietta ed andai a provare a citofonargli. era in casa. al citofono gli dissi che stavo inguaiato e che solo lui poteva salvarmi. gli dissi anche che l'avrei ricompensato x il disturbo.
mi disse che il tempo di prendere gli attrezzi sarebbe salito da me. lo ringraziai x la sua gentilezza.
lui era un uomo sui 45 anni un po di pancia ma nell'insieme era gradevole.
suono alla porta e gli che era in bagno il guasto. aveva dei pantaloncini anche lui e una maglietta. mentre si apprestava a iniziare il lavoro, gli chiesi se voleva un caffè. lui rispose di si e cosi andai a farglielo.
mentre lavorava iniziammo a parlare. si parlava un po di tutto e si ando anche sul sesso. vedevo che era molto interessato all'argomento.
poi, dissi che l'avevo visto su quel sito di incontri.
" si e vero ci sono, ma di incontri se ne fanno pochi" disse
" vero. anche io nn ne ho fatti molti, ci sono invece tanti bsx che contattano."dissi io
poi parlammo di fica e di uomini che vanno con uomini. io cominciavo a eccitarmi. vidi che anche il suo pacco si era leggermente gonfiato.
fini il lavoro era tutto sudato fracido. mi disse che nn voleva niente, che ero un amico e che gli aveva fatto piacere aiutarmi.
allora visto che era tutto sudato azzardai.
" senti, x sdebitarmi xrche nn ti fai una doccia cosi ti rinfreschi un po"
" davvero nn ti scoccia?"
"ma figurati, e il minimo che posso fare"
stava x spogliarsi e io stavo x uscire dal bagno quando disse.
" puoi restare se ti va cosi possiamo continuare il discorso-"
mi sedetti sul water e lui inizio a spogliarsi. guardai il suo cazzo era semi duro. inizio a lavarsi e la mano andava a toccarsi il cazzo. lo faceva apposta. parlavamo e io a guardarlo. era duro e grosso lo accarezzava poi mi disse " ti piace anche a te il cazzo"
" mmmmm che bello h voglia di toccarlo" dissi eccitato
usci dalla doccia si asciugo e lo avvicino alla mia bocca. ormai ero in calore. lo toccavo lo stringevo lo menavo piano e intanto accarezzavo i coglioni.
" succhialo puttana"
mmmm nn me lo feci ripetere.
aprri la bocca e gli feci un pompino stupendo. lui godeva e mi dava della zoccola mentre godeva.
poi andammo sul letto. eravamo nudi anche lui disse che voleva il mio cazzo. facemmo un 69 le nostre bocche succhiavano eravamo due puttane che volevano solo goderepoi mi volle a pancia in giu. mi lecco il culo sentivo la sua lingua che voleva entrare dentro. io stavo impazzendo di piacere.
"adesso ti spacco il culo troietta voglio sentirti che godi come una vacca"
gli dissi che nn l'avevo mai fatto, che doveva fare piano. ma lui ormai era partito sentivo la sua cappella sul buchetto la strofinava. il porco ci sapeva fare, fece uscire un po di liquido che funzionava da lubrificante ed entro. io sentii un male cane lavevo dentro.gli dissi di fermarsi un attimo. mipiaceva, il dolore stava sparendo e comincio a fottermi.
" prendilo goditelo puttana. "
"siiiiiiiiiiiiiiii continua nn fernmartiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii sbattimi."
mi inculava e mi toccava il cazzo . sentiii che stava x sborrare.
" siiiiii prendilo puttanaaaaaaaaaaaaaaaaaa godoooooooooooooooooooooooooooo troiaaaaaaaaaaaaaaaaaaa"
sentii il calore dentro di me e comincia a sborrare anche io. lo menava forte e mi fotteva"
" siiiii godo godoooooo oddio che troia che sonooooooooooo menalo nnn fermartiiiiiiiiiiiiiiiii sborrroooooooooooooooo"
godemmo come 2 maiali. eravamo sudati fradici ma avevo goduto come nn mai.
ci facemmo la doccia mi disse che era stato stupendo fottermi e che avevo un culo tutto da godere.
se ne ando e io ringraziai il rubinetto di essersi rotto.
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11 years ago
admin, 75
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Vestitino d'agosto
Aveva 34 anni a quei tempi,era morbida e formosa ma la sua pelle era tonica,soda e liscia ma non troppo al tatto.
Le gambe erano lunghe e muscolose,quei muscoli da lavoro,non da palestra o cose simili,quindi polpacci ben delineati,caviglie fini e degli splendidi piedi a pianta larga che mi facevano impazzire...
Quel giorno era estate e stava pulendo casa.
infradito,elastico per i capelli,un costumino da bagno striminzito e sopra un vestitino intero attillatissimo e colorato stile arcobaleno,quindi colori vividi e luccicanti.
La seguivo in casa in ogni stanza e la guardavo,mi eccitava da morire vederla sudare,guardare i muscoli delle gambe che si contraevano ogni volta che si abbassava a raccogliere qualcosa,il seno non troppo abbondante che pareva voler uscire dalla scollatura,e il culo che ad ogni movimento e per il sudore pareva sempre più un tutt'uno con il vestito.
Trasudava sesso...sapeva che la guardavo,che spiavo ogni movimento,che curavo ogni muscolo,ma faceva finta di niente.
Il suo bello era questo,era zoccola all'infinito,non faceva nulla per nasconderlo,aveva mille voglie e desideri,come di essere presa da un momento all'altro,o essere immobilizzata con forza ed essere scopata come una troia,ma non lo dava a vedere,teneva i suoi desideri per se e lasciava parlare solo il suo corpo e i suoi atteggiamenti.
Doveva ritirare i panni da stendere dalla lavatrice,lo sapevo,mancava solo quello,così interruppi il lavoro che stavo facendo come diversivo e mi sedetti sul pavimento in bagno a fumare una sigaretta.
la lavatrice era esattamente di fronte a me,lei è arrivata,ha fatto finta di non vedermi quasi e abbassandosi ha iniziato a levare i panni dal cestello.
avevo il suo bellissimo culo quasi attaccato alla mia faccia e con le mani potevo quasi sfiorarle le gambe,e in quel momento decisi che era tempo,e lo feci.
con una mano continuavo a fumare,mentre con l'altra afferrai delicatamente la caviglia,accarezzai il piede con forza per poi con delicatezza cominciare a salire.
il polpaccio era stupendo,sudato,leggermente freddo a causa dell'aria corrente che le asciugava la pelle,mi ci soffermai a lungo,sul ginocchio e sulla gamba,mentre lei continuava a fare il suo lavoro.
smisi di fumare con la mano che ora era libera cominciai a far salire il vestito sopra il culo,le presi con entrambe il costume da bagno e glielo sfilai velocemente ma con tatto,in quel momento si fermò.
gli allargai le natiche con forza e cominciai a baciarla,erano baci invasivi e profondi e se non ricordo male cominciai anche a stuzzicarle l'ano con la lingua.
amava farsi leccare il buco del culo in quel modo,la faceva sentire ancora più troia ma sapevo che non le bastava,quindi presi con una mano ad accarezzarle la gamba e il polpaccio e con l'altra a massaggiarle la figa,che solo in
quel momento mi resi conto fosse letteralmente fradicia.
quando ormai il gioco aveva preso il ritmo,feci scorrere l'altra mano dalla gamba a salire e dopo qualche accenno le feci scivolare il pollice nel culo,fino in fondo e senza interruzione.
le feci allargare le gambe in modo che potessi arrivare alla figa con la lingua ed iniziai a leccare con forza,la aprivo e mi infilavo con la punta fino sul clitoride,la facevo scorrere verso il basso e tentavo di penetrarla con la lingua,intanto continuavo a scoparla nel culo ormai non più con il pollice ma con due o tre dita insistentemente.
ora godeva come una troia!!si bagnava come un lago e io non me ne facevo mancare nemmeno una goccia.
sapevo che quando il buco del culo faceva a meno della sua presa era perchè era venuta,e così accadde,sentii il muscolo rilassarsi e le le dita sentirsi a loro agio nell'ano,con le mani cercava di staccare la mia testa dalle cosce e sentivo che era il momento di smettere...era il momento di fare sul serio.
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11 years ago
brucaliffo79,
34
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Ho immaginato..pensando a te
mi sono masturbata pensando a te...immaginando..di essere al centro della camera...indosso solo un paio di autoreggenti ed un reggiseno lilla..tu sei seduto su una poltrona dietro di me, tieni in mano un grosso vibratore nero...mi volto e ti guardo negli occhi.. mi ordini di abbassare lo sguardo, di voltarmi e di piegarmi in avanti...ubbidisco remissiva, mostrandoti la mia splendida figa...ti alzi e cominci a sfiorarmi con il grosso fallo...spingo all' indietro i fianchi per impalarmi...tu lo ritrai di scatto e mi dai una forte sculacciata per la mia impudenza...ti chiedo scusa.."......brava.. mi dici e mi lasci così... implorante di essere toccata...accarezzata...penetrata...e mi giri intorno sfiorandomi con un dito...mi prendi le mani..me le leghi dietro la schiena...e mi bendi con una sciarpa di seta rossa e mi ordini di stare zitta...ti pieghi dietro di me...e cominci a baciarmi e a leccarmi con foga...la tua lingua fa su e giù...giù e su...fino ad arrivare al clitoride...che succhi con forza...quando non resisto più al piacere ti fermi e mi lasci lì...io spingo la figa verso la tua faccia e questo mi costa un' altra sculacciata...stavolta dico subito "scusami sono stata cattiva"...quindi decidi di premiarmi...mi infili nella fica il vibratore senza preavviso facendomi gridare di piacere...ti tiri fuori il cazzo dai pantaloni e cominci a strusciarmelo sulla faccia...cerco di prenderlo in bocca...ma con le mani legate non ci riesco...fino a quando me lo ficchi dentro con forza....te lo succhio fino a farti venire ...mentre il vibratore è ancora nella mia fica...ti rivolgo la parola senza permesso...e decidi di punirmi per questa mancanza di rispetto...mi giri intorno e mi sfili il vibratore dalla fica per infilarmelo nel culo dolcemente ma con decisione...mi strappi un grido metà dolore e metà piacere...questo te lo fa ridiventare immediatamente duro, così me lo infili nella fica e cominci a muovere cazzo e vibratore allo stesso ritmo...veniamo nello stesso momento...mi sleghi le mani e vai via lasciandomi ansante e soddisfatta..
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11 years ago
lara62,
31
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Lingerie
Stasera devo essere speciale…ho un incontro, un primo incontro con un lui affascinante e misterioso, che mi intriga da morire. Ho deciso di prepararmi per ogni eventualità, non mi nascondo che lo voglio. Per questo decido di acquistare qualcosa di “speciale” voglio della biancheria che lo metta subito ai miei piedi.
E’ tardi , tra poco chiuderanno i negozi e non conosco questa città. Cerco sullo smart phone dove siano i negozi di intimo e fortunatamente ce n’è uno a pochi minuti di strada. Il negozio è in centro, molto accogliente, le commesse sono affascinanti e riservate, tutte molto giovani. La titolare è una bella donna molto sexy, sui 50, quando entro sta spiegando come sistemare la vetrina ad una giovane aiutante.
Mi guardo attorno cercando quello che fa al caso mio quando sento una presenza alle mie spalle, è lei , la titolare, che mi guarda maliziosamente. ”posso aiutare” mi chiede e mi sorride. “sono un po’ spiazzata da tutte questa belle cose” rispondo” davvero è difficile scegliere. “ ma la posso aiutare volentieri” mi fa lei “mi dica innanzitutto quale uso ne deve fare” calcando il tono e il sorriso sulla parola: uso. Io arrossisco e abbasso gli occhi dicendo “ un primo appuntamento importante, con un uomo raffinato” Lei sorride e mi dice di accomodarmi nel camerino, mi porterà alcune cose che fanno al caso mio, tra le quali scegliere.
Il camerino è spazioso e ben illuminato con pareti a specchio su tutti i lati, uno sgabello piuttosto alto in un angolo. Mentre mi spoglio gli specchi mi rimandano l’immagine del mio corpo, ancora tonico con la pelle elastica, i miei seni grandi ondeggiano quando mi chino. Sto osservando con attenzione il mio culo rotondo quando Lei entra con la Lingerie in mano “ uno spettacolo assai gradevole” mi dice sorridendo” provi per primo questo” e mi porge un impalpabile completino di raso e pizzo bianco, di minuscole dimensioni “ lo provi così possiamo capire meglio la taglia” mi dice la signora vedendo il mio sguardo perplesso per le ridotte dimensioni delle mutandine. Mi piego per infilarle e noto che non solo la signora non esce dal camerino, ma anzi indugia con lo sguardo sulle mie parti intime e poi sul seno, che morbidamente segue i miei movimenti sobbalzando. Io sono rossa di vergogna, ma eccitata. Decido di stare al gioco, penso che probabilmente in questi negozi raffinati sia usuale comportarsi così e non voglio fare la figura della “campagnola” Tiro su il minuscolo tanga bianco, la parte posteriore si insinua tra i miei glutei che rimangono completamente esposti, è una sensazione inebriante; mi allaccio quindi il minuscolo reggiseno a balconcino, sostenute dal quale, come per magia, le mie tette vincono la forza di gravità. Allora la signora fa una cosa che non avevo previsto, viene alle mie spalle e mi accomoda meglio il tanga sui fianchi indugiando come in una carezza, poi mi accarezza le tette, toccando i capezzoli che si induriscono immediatamente e si notano come due piccole protuberanze che tentano di uscire dal reggiseno a balconcino “ così va meglio mi dice. Io sono paonazza ed eccitatissima, mi sento bagnata e sono in imbarazzo, sto sporcando la lingerie…La sua mano con le lunghe unghie rosse spicca sulla mia pelle bianca, nello specchio la vedo scivolare in basso tra le mie cosce che si aprono spontaneamente al suo tocco, “ devo farle provare qualche altra cosa” mi dice “ non si preoccupi” e porta la mano bagnata dei mie umori alle labbra, e poi si succhia le dita. Esce dal camerino e mi lascia lì umida, calda, vogliosa, imbarazzata.
Io mi tolgo il tanga fradicio e il reggiseno , resto nuda, il mio rossore è evidente su tutto il corpo, i capezzoli sono rossi e duri, la mia mano corre da sola tra le mie gambe. In quel momento Lei entra con un completino di cuoio in mano, guarda la mia mano tra le mie gambe e ..” ma qui stiamo facendo le bambine cattive” dice con aria severa; io nuda, esposta al suo sguardo, abbasso gli occhi a terra e non oso rispondere “ infilati subito questi “ mi ordina. Quello che mi porge è un completino fatto di stringhe di cuoio sottili. Le mutandine sono un tanga con laccetti dietro e sui fianchi, appena l’ho tirato su la signora si avvicina e comincia a legare i laccetti molto stretti, affondano nella mia carne. Io lascio fare e infilo il reggiseno, i laccetti lasciano uscire i capezzoli, anche questo viene stretto forte dalla signora. Poi torna a lavorare sul pezzo inferiore, sento la cordicella posteriore che mi divarica aprendo bene sia il culo che la mia fighetta gonfia e grondante di umori. “ molto bene” dice lei “ora siedi sullo sgabello, e non ti muovere” Io mi siedo con difficoltà sullo sgabello che è piuttosto alto e per stare in equilibrio devo appoggiare i piedi sul poggiapiedi che mi costringe a tenere le gambe un po’ aperte “ dammi le mani” mi dice con tono duro e mi prende i polsi legandomeli dietro la schiena, io ubbidisco perché la situazione mi ha preso e ho voglia di essere ai comandi di questa donna così sicura di se’, non so nemmeno io il perché, sono eccitatissima, non so cosa aspettarmi. Mi guardo allo specchio sono nuda e legata, in bilico su uno sgabello, con le cosce lievemente divaricate, offerta…se entrasse qualcuno.. sento movimenti nel negozio, le serrande che si abbassano , i saluti delle commesse che vanno via “stanno chiudendo , meno male” penso, e aspetto che la signora torni a liberarmi. Le luci si spengono, nel negozio e nel camerino, rimango nella penombra, ho paura. Cerco di scendere dallo sgabello ma perdo l’equilibrio, con le mani legate temo di farmi molto male cadendo. E’ tardi.. non riuscirò a prepararmi per il mio incontro speciale.. in che guaio mi sono messa? I minuti passano e io ho freddo, le cordicelle di cuoio iniziano a farmi male, non mi posso muovere. Passano diversi minuti chiamo “signora?”
Ad un tratto sento dei passi , la tenda si scosta ed io mi sento morire , perchè è il mio lui, l'uomo intrigante che volevo conquistare questa sera.."benissimo" dice " come avevo ordinato" si apre i pantaloni , mi apre le gambe e ......non posso descrivere cosa ho provato..
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11 years ago
lara62,
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Giorgio & marisa
Stavo gustando un pezzo di coda alla vaccinara, i denti immersi nella carne a rosicchiare l’osso, le dita delle mani, il muso e la bocca imbrattati dal delizioso sughetto, un delirio per le papille gustative, quando Marisa con un sorrisetto malizioso esclamò “ti piace amore?”
“Uhmm... una vera libidine” risposi.
“Sai per me cosa sarebbe una vera libidine?” Riprese.
“Un'aragosta alla catalana?” Tentai.
“No, amore, non è un desiderio riferito alla cucina, ma al sesso.”???? La guardai con sorpresa. Cosa stava farneticando? nel bel mezzo di un pranzo domenicale, con la partita in TV imminente?
“Continua, sentiamo....” ribadii.
“Un bel cazzo nuovo, un cazzo vero da usare con la tua complicità”.
“Ok, perché non due o tre? Visto che ci siamo”. Risposi con ironia, ritenendo che la provocazione avesse un secondo fine.
Probabilmente era il preludio al solito.... mi sento trascurata, non mi ami più come una volta, volevo vedere se eri ancora geloso di me .... classico delle donne dopo qualche anno di matrimonio.
“Perché no. Ma inizierei con uno soltanto, tanto per vedere che effetto fa” replicò, con un po' di imbarazzo, un leggero rossore in volto e lo sguardo elusivo.
Non stava improvvisando uno di quei tortuosi ragionamenti femminili, da cui sai come ci entri e non sai mai come ne esci.
Non eravamo sotto le lenzuola dove ogni fantasia è lecita e circoscritta al momento.
Non capivo. Come mai questa affermazione, così a freddo, mentre eravamo a tavola? Ci fu un minuto o due di silenzio, lei era come in attesa di una mia reazione.
Ero rimasto veramente senza parole e non sapevo se prenderla sul serio e ribaltare la tavola iniziando ad urlare la mia collera per una richiesta così farneticante o stare al gioco per capire dove volesse arrivare realmente. Si, perché con le donne non conta molto quel che dicono, ma quel che non dicono o quello che c'è dietro quel che hanno o non hanno detto.
“Quindi dopo nove anni di matrimonio ed un figlio meraviglioso, tu avresti deciso di tradirmi, così come se nulla fosse, anche con la mia complicità, inoltre ”.
“No, no, cosa hai capito? Se avessi voluto tradirti avrei potuto farlo un milione di volte. No, non intendo tradirti, ti ho soltanto svelato un mio desiderio. Del resto nove anni di matrimonio più due di fidanzamento fanno undici anni di sesso monogamo”.
Io l' ascoltavo tra l'incredulo ed il basito, stava parlando sul serio?
“Di te conosco tutto, sapori, odori, dimensioni reazioni..... tutto ormai seppur piacevole, maledettamente ripetitivo, conosciuto. La nostra frequenza di rapporti va sempre più diminuendo. Non piacerebbe anche a te, immergere il tuo giocattolone in un altro scrigno?”
Eccola pensai, ci siamo, il trappolone sta per scattare, una piccola esitazione da parte mia a negare tale ipotesi e partirebbe la madre di tutte le battaglie matrimoniali.
Immaginavo la sua risposta immediata in caso di sola esitazione. Ecco, ne ero certa, sei stanco di me, desideri un'altra donna, forse già hai un'altra.....
“Certo che no” risposi con fermezza e decisione “Cosa me ne farei di un altra, quando ho la fortuna di avere te?”
Un attimo di silenzio, stavo già pregustando il suo sorriso di ringraziamento e di autocompiacimento quando rispose perentoria “ipocrita, so che ti piacerebbe, come a me piacerebbe essere scopata da un' altro davanti a te che ti masturbi e mi sborri in faccia mentre raggiungo l'orgasmo”.
La sensazione di disorientamento era ormai totale. “Possiamo riparlarne in un altro momento?” Tagliai corto “ sta per iniziare la partita e non vorrei darti risposte di cui poi potrei pentirmi”.
Ero in subbuglio.
Era vero, il sesso lo avevamo sperimentato in tutti i modi, non ci eravamo fatti mancare nulla ed avevamo tratto soddisfazione e piacere dai nostri rapporti, ma ultimamente eravamo un po’ prevedibili ripetitivi e meno passionali.
Ma in un rapporto di coppia può starci un periodo di stanca, cazzo, non vuol dire buttare tutto a mare ed andare a cercare i rimedi altrove.
C'era la partita e non volevo rovinarmi il pomeriggio, quindi mi concentrai sulla mia squadra del cuore e mi isolai davanti lo schermo.
Marisa iniziò a sparecchiare e poi senza una parola sparì dalla mia vista. Forse come sempre durante la partita approfittava per fare un riposino, visto che il week-end nostro figlio era dai nonni in campagna ed io ero occupato davanti alla TV.
Mentre guardavo la partita non riuscivo a togliermi dalla mente lei, mia moglie a pecorina che si faceva sbattere da un altro ed io che le sborravo in faccia. Era una delle tante fantasie che in intimità ci raccontavamo per accrescere la nostra libido, ma erano soltanto fantasie. Ora per lei era diventato un desiderio reale ed in me superato lo shock iniziale quell'immagine suscitava una sottile eccitazione. Forse non avevo ben chiaro il confine tra reale ed immaginario ma il mio arnese non faceva distinzione. Si armava. Quell'immagine reale o fantastica svegliava il mostro.
Era finito il primo tempo e non avevo capito molto della partita, so soltanto che erano ancora 0 a 0 ed il mio uccello era in tiro.
Di Marisa nessuna traccia, mi alzai e con molta cautela mi recai verso la camera da letto, se dormiva non avrei voluto svegliarla.
In effetti si era appisolata ma non so se volutamente o casualmente in una posizione arrapante da morire. Il suo fondo schiena, da premio nobel, era sparato verso la porta d'ingresso in una posizione di fianco e leggermente raccolta, con la veste a metà sedere ed il perizoma appena visibile tra le natiche praticamente nude. Uno spettacolo già visto ma che in quel momento fece imbizzarrire il mio arnese. In silenzio lo presi in mano e senza fiatare cominciai a masturbarlo. Le guardavo le natiche e pensavo ad un cazzo che la penetrava mentre io davanti a lei..... cazzo cosa stavo facendo? Le stavo praticamente dando ragione ma non riuscivo a fermarmi, stavo aumentando la velocità, la mia mano scorreva su e giù sul membro, l'orgasmo era prossimo, nella mente vedevo schizzare il mio uccello nella sua bocca mentre lei godeva come una puttana, siii il cazzo di un altro che gli brutalizzava la vagina, siii... Schizzai in breve tutto il mio piacere nell'altra mano e mi recai rapidamente in bagno per ricompormi. La partita terminò con una bella vittoria della mia squadra ed il buon umore prese il sopravvento.
Avevo appena realizzato mentalmente il desiderio di mia moglie ed avevo goduto come un maiale. Ma lei veramente pensava quello che aveva detto? Si sarebbe fatta scopare, nella realtà, da un altro davanti ai miei occhi? Troppo assurdo per crederci.
Vediamo se avrà il coraggio di tornarci sopra, pensai, io non tornerò sull'argomento. “Giorgio” improvvisamente riapparsa in camera, come fosse sincronizzata con i tre fischi dell'arbitro “se hai sbollito l' arrabbiatura vorrei chiudere l'argomento di prima.
Probabilmente non ti ho trasmesso il messaggio corretto, forse sono stata troppo diretta, ma non volevo assolutamente offenderti o farti intendere che sono stanca di te o che vorrei tradirti”.
Ascoltavo curioso ed in parte rassicurato.
“Quello che volevo dirti in fondo è quello a cui tu, mi hai condotto, lentamente, forse inconsapevolmente, ma in maniera sempre più evidente ed io volevo farti capire di essere in sintonia con te come sempre”.
“Ma cosa stai dicendo? Sarei stato io ad indurti al pensiero di farti scopare da un' altro?” Risposi di nuovo alterato.
“ Ok. Vediamo. Non sei tu, forse, che mi hai fatto fare sesso in tutti i modi possibili? Compresi accessori di varie misure? Che regolarmente una o due volte al mese mi hai coinvolta nella visione di film porno, con donne che nella migliore delle ipotesi sono prese da due o più uomini contemporaneamente? Pensi che non abbia avvertito la tua eccitazione nel vedere le protagoniste al centro di attenzioni multiple, di più uomini o di uomini e donne insieme? Continuò.
“Un momento, ma quelle sono soltanto immagini, fine a se stesse, tanto per colorire delle fantasie astratte, cosa c'entrano con la vita reale?” tentai di replicare.
“A si? E' come se per una vita una persona si mettesse a tavola e gustasse semplicemente un ottimo antipasto, un meraviglioso antipasto e poi regolarmente vedesse in TV pranzi nuziali, dal drink di benvenuto a tre assaggi di primi, secondo contorno..... fino al caffè ed all'ammazza caffè. Non comincerebbe a pensare che oltre agli ottimi antipasti potrebbe gustare qualche altro piatto? Che so', un, secondo, ed un contorno per esempio?”
“L' esempio appunto. Calza, ma è un esempio, qui stiamo parlando di sesso, immagina... amore ti è piaciuto questo cazzo, ne gradisci un altro? Assaggia questo tutto nero e polposo, senti che meraviglia. Ti sembra la stessa cosa?” Replicai con sarcasmo.
“No, così infatti suona male, ma tu giureresti che non ti è mai passato per la mente di mettere il tuo biscotto tra le gambe di Susanna?”
Attimo di gelo lungo la schiena. “Ma cosa c’entra ora Susanna, la tua migliore amica, ma dai” replicai mezzo scocciato.
“Pensi davvero che non mi sia mai accorta di come sbirci il suo seno o guardi con libido il suo fondo schiena?”
“Bene, finalmente al dunque” la interruppi di nuovo “dietro tutto ciò c'è la gelosia!”
“No, no, stavo soltanto evidenziando che anche tu sei incuriosito da altre pietanze”. Riprese con maggior convinzione.
“A, quindi mi ci vedresti a letto che scopo la tua migliore amica” tentai di frenarla.
“Perché no, magari con me e Luca che vi scopiamo accanto” Sorrise maliziosa.
Era incredibile, stavo parlando con mia moglie di sesso promiscuo come fosse un argomento qualunque, ma più parlavamo e più il mio biscotto, come lo aveva definito Marisa, si induriva.
“Vieni qui, dissi, hai trovato un alleato, guarda che cazzo che mi hai fatto venire con questi discorsi. Dai scopami, così a freddo, infilalo dentro, mi sono eccitato davvero” Così dicendo la tirai a me per farla salire sopra a gambe aperte. Non appose resistenza e spostando il perizoma puntò la mia verga nella sua vagina. “Cazzo” esclamai “sei fradicia di umori, sei veramente una porca, hoo senti come scivola, senti che goduria, tutto dentro, dai spingi fino in fondo è, è meraviglioso” Lei in pieno languore
riprese “Sii, siii, ora ci vorrebbe un bel contorno, un bel cazzone da succhiare.
Non piacerebbe anche a te mentre mi scopi vedermi ciucciare un altro cazzo, Amore?”
“Si, maledetta puttana, si mi piacerebbe vorrei sborrarti in bocca mentre Luca ti fotte” Come fosse scattato un timer a quelle parole, un orgasmo violento ci coinvolse all' unisono.
“Cazzo, è stato veramente intenso” balbettai “a volte il condimento può variare radicalmente il gusto di una pietanza” allusi e scoppiai in una grossa risata che coinvolse Marisa.
“Pensa se fosse stato reale”. Ribadì lasciva.
….Luca, il marito di Susanna, il mattino seguente stavo ripensando a quanto successo. Marisa davvero scoperebbe con un altro davanti a me, addirittura con l' uomo della sua migliore amica? Il dubbio diveniva sempre più certezza. Ma sarebbe pronta a farlo, a suo dire, davanti a me mentre scopo Susanna, uno scambio di coppia quindi, ma che porca era divenuta mia moglie? Questa cosa mi aveva messo a soqquadro la mente.
Sempre più mi appariva evidente che Marisa avesse ragione, la spiegazione era tra le mutande, l' eccitazione era costante nel mio cazzo da quando avevamo iniziato quei discorsi. Non veniva messo in gioco il rapporto, i sentimenti, la stima ed il rispetto, era soltanto un voler continuare a pranzare insieme ma con un menù più ampio. Mi ero dato la quadratura psicologica, era come se improvvisamente avessi smesso di mentirmi gettando alle ortiche tutte le inibizioni che bloccavano la mia fantasia erotica.
Amore, sono d'accordo, è giunto il momento di ampliare il menù. Scrissi su di un sms.
Ne sono veramente felice. Fu la risposta.
La sera a letto, ripresi il discorso.
“Davvero Luca e Susanna potrebbero essere le persone adatte per un pranzo allargato?”
“Mi sembrano entrambi gradevoli ”rispose “e predestinati a mio parere, considerati i vostri sguardi incrociati sui glutei miei e di Susanna quando usciamo insieme. Si sente odore di sesso a distanza, basta una piccola scintilla ed... ebbene si, compresi gli sguardi sul tuo pacco e sul tuo meraviglioso fondo schiena da parte di Susanna... ”
“Ma, co, cosa dici, Susanna interessata al mio pacco?”
“Certo, voi uomini siete incredibili, non vi accorgete mai di nulla al di fuori del vostro cono visivo” riprese “sono perfetti perché entrambi attratti da noi”. Concluse.
Mi sentivo completamente in balia di mia moglie, un burattino nelle sue mani, stava facendomi conoscere degli aspetti che non avrei mai scoperto, di me stesso e di chi mi circondava.
“Come pensi di coinvolgerli?” Domandai con il pene già in erezione.
“Con calma, con calma” rispose mentre la sua mano si insinuava alla ricerca del tesoro tra le mie gambe “ Cominciamo con aumentare la frequenza degli incontri, cene, cinema, serate a carte..... tutto verrà da se”.
Così dicendo si era calata sotto le lenzuola ed aveva avvolto il mio palo di carne tra le sue labbra, iniziando a pompare con voluttuosità.
“Huummm, mi piacerebbe averne due insieme da ciucciare, presto lo faremo amore” disse convincente.
“Certo, mentre io inculo Susanna” abbozzai per vedere la sua reazione.
“Siii, basta che poi sborri nel mio, sai quanto mi piace il tuo cazzo nel culo” cosi dicendo si sdraiò a gambe aperte con la figa spalancata “dai sbattimi, sfondami, voglio godere”.
Affondai il cazzo dentro di lei e con dolcezza presi ad entrare ed uscire per tutta la lunghezza dell'asta.
“Dai, dai, sbattimi, spaccami, hoo, godo, godo, un altro, un altro cazzo insieme al tuo, hoo quanto lo vorrei”. Cosi dicendo con una mano prese a masturbarsi il clitoride e con l' altra a strizzarsi un capezzolo.
“Godo, godo, dai più forte, Dio vengo, ven...goo” Il mio sperma esplose nella sua vagina come un fiume in piena.
Un altro orgasmo memorabile era venuto a sancire quanto il nostro feeling fosse al di sopra di ogni aspettativa. Mai avrei immaginato tanta determinazione da parte di Marisa. Sapevo che era molto calda, non si era mai tirata indietro di fronte alle mie iniziative sessuali, ma così audace così zoccola mai. La cosa mi eccitava e mi intrigava parecchio, anche perché mi avrebbe portato Susanna su di un piatto d'argento, anzi su di un letto d'argento.
Come da copione le nostre frequentazioni con Luca e Susy, aumentarono e piacevolmente scoprii che Susy, oltre che attraente, era anche molto simpatica, come Luca del resto. Ci alternavamo nelle cene a casa, una volta da noi e l'altra da loro, a volte al ristorante e teatro o cinema ecc,,
Passati un paio di mesi dal lancio del nostro progetto segreto, Marisa, mentre stavamo cenando, esclamò “ho trovato, so come sbloccare la situazione...... giriamo un filmino porno di tutte le porcate che facciamo, poi per errore, facendo credere a Susy di dar loro un film di prima visione masterizzato, diamo il nostro dvd. Sono sicura che se lo vedranno tutto.
Poi aspettiamo le loro reazioni”.
“Geniale risposi, ma te la senti di sbilanciarti tanto? Potrebbero trovare la cosa sgradevole” risposi.
“Amore, me lo hai insegnato tu, nella vita chi non risica non rosica e poi conosco bene la mia amica, so quanto è porcella anche lei”. ?????
Nel giro di un mese girammo un filmino a piccoli episodi, di quello che avrebbe potuto essere il campionario delle nostre prestazioni sessuali. Il primo episodio, un meraviglioso pompino fino a sborrata finale in bocca, con Marisa ad ingoiare il mio seme ed a lustrare il glande con la lingua senza lasciare una sola goccia.
Neanche la più esperta delle prostitute avrebbe saputo fare di meglio, era stata capace, in trance da esibizione, di farlo sparire tutto nella sua bocca, con una lussuria mai conosciuta prima. Rivedendolo mi sembrava incredibile, mia moglie la migliore delle attrici porno.
Il secondo episodio....io alle prese con la sua vulva, depilata interamente, aperta a primi piani ginecologici, con la mia lingua a martoriare il clitoride ed a succhiarlo come un piccolo pene. Un crescendo di libidine fino all'introduzione nella vagina del grosso vibratore in lattice a simulare un coito con i gemiti e l'ululato finale dell' orgasmo di Marisa.
Terzo episodio, una delle più grandi scopate con inculata finale mai viste. Marisa gradisce parecchio la sodomizzazione, perché, cosi dice, le dà un piacere intenso senza portarla all'orgasmo, questo gli permettere di essere sbattuta e tenermi dentro di lei senza soluzione di continuità, rimanendo borderline sull'orgasmo fino al coinvolgimento del clitoride.
Nell'episodio infatti, con lei a pecorina inquadrata da sopra, il mio cazzo dopo averle scavato la vulva in profondità per alcuni minuti prendeva a scivolare nell' ano, delicatamente fino a scomparire del tutto per poi uscirne in tutta la sua lunghezza e poi di nuovo dentro e fuori a ritmo crescente. Dopo alcune sequenze di spinte in profondità, uscendo completamente dal suo sfintere, l'ano rimaneva dilatato e palpitante come ad implorare di riessere occupato e riempito di nuovo. Primi piani a mostrare l'ampiezza della dilatazione del suo ano e dell' ingordigia dello stesso nel risucchiare il fallo dentro di se fino allo scroto. Tutto per un periodo interminabile fino a masturbazione della clitoride e successivo orgasmo con lei a spingere, insaziabile, contro il mio ventre come volesse inghiottirmi tutto.
Una volta ultimato lo abbiamo rivisto più volte ed ha sempre scatenato una carica di libido pazzesca.
In effetti, ci chiedevamo, come avrebbero reagito Luca e Susanna?
Del resto come amicizia era veramente ok e se ciò avesse minato quel feeling? Anche Marisa era diventata meno sicura, il DVD era veramente spinto ed esplicito.
Così per un periodo non ne parlammo più, continuavamo a fare sesso con fantasie sempre più depravate ma eludendo regolarmente accenni a loro. D' improvviso una sera dopo una estenuante partita a burrago, rigorosamente uomini contro donne e purtroppo persa da noi, nel congedarsi Marisa con disinvoltura disse “Ha, dimenticavo Susy, ho l'ultimo 007 masterizzato da Giorgio, è perfetto, puoi vederlo in HD, è veramente spettacolare” così dicendo estrasse il DVD dal lettore in soggiorno e lo mise in una custodia. “Una volta visto me lo restituisci, sai Giorgio ama collezionare i classici”. “Certo, sai quanto piacciono anche a me” rispose Susanna “buonanotte...”.
Si chiuse la porta ed il gelo percorse la mia schiena “ gli hai dato il nostro porno?” domandai conoscendo la risposta. “Certo rispose, o la va' o la spacca... non credo, comunque vada, che perderò l'amicizia di Susy”. La sua sicurezza in parte mi tranquillizzava “Ma se decidessero di vederlo in compagnia? Magari con bambini od altri amici? Chiesi.
“Non preoccuparti, diamo tempo loro di arrivare a casa, che si mettano comodi, poi chiamo io Susy” fu la risposta.
Dopo un'ora circa Marisa telefonò con atteggiamento agitato e circospetto “Susy, Susy, sono io, Marisa. Ho fatto un casino, ti prego, ho sbagliato DVD, se se ne accorge Giorgio mi uccide”.
“Per un DVD sbagliato?” Deve essere stata la risposta.
“No cara” continuò Marisa “non è semplicemente sbagliato, è personale, promettimi che non lo guarderai, è molto intimo, Dio che casino, domani vengo a riprenderlo, speriamo che Giorgio non se ne accorga, mi raccomando non dire nulla neanche a Luca e ti prego non guardarlo, vengo io domani, nascondilo, ci vediamo domani mattina, ciao,ciao.” Concluse.
“E' fatta “ disse, guardandomi trionfante “si getteranno immediatamente nella visione del DVD, domani poi ti dirò”.
Il giorno seguente Marisa andò a recuperare il DVD incriminato.
Susanna la invitò a salire per prendere un caffè, Luca era già uscito.
“Ma, che porci siete, tu e Giorgio?” Fu l'esclamazione di Susanna appena entrata Marisa. “Ha!” rispose Marisa “buongiorno, Susy, credo di capire che hai rispettato la mia preghiera...”
“Fossi matta” continuò Susy “mi sarei persa lo spettacolo più erotico del mondo. Non c'è l'ho fatta a non guardarlo, ero troppo curiosa, ma, è uno spettacolo, siete fantastici tu e Giorgio e, scusa, che verga il tuo marituccio”.
“Ho mio Dio” falsamente pudica, Marisa“ lo, lo hai visto tutto?”
“Non una ma due volte, la prima parte da sola e la seconda per intero con Luca. Dopo abbiamo fatto il sesso più sconvolgente da quando siamo insieme”.
“Ma sei matta? Dio che figura...” Continuava a fingere Marisa.
“Ma dai, ti conosco da venti anni, che vuoi che sia, anzi devi spiegarmi, come lo avete girato? Sembra ripreso da un regista, primi piani, stacchi, cambio inquadrature. Dai lo voglio anche io un film con il mio Luca, avete chiamato un Professionista? Spiegami” la incalzava Susanna.
“Susy è, è imbarazzante, è Giorgio che è un artista in queste cose, io non saprei da dove cominciare e poi non è così facile, abbiamo fatto tantissime riprese per montare un video di trenta minuti. Dio che figura, che vergogna, perlomeno non dire nulla a Luca che io so....”
“Amore” riprese Susy ”non devi preoccuparti, ma in qualche modo dovrai aiutarmi a farne uno anche mio, sono disposta a dartene una copia poi per pareggiare il conto. Cosa ne dici?”
“Ok ma dammi il DVD, ci penserò e ti farò sapere” chiuse Marisa.
Marisa mi chiamò appena uscita confermandomi che tutto era andato secondo i suoi piani.
Machiavellica pensai, perversa e risoluta da fare quasi spavento. Scientemente rimanevo un po' preoccupato ma il mio arnese già mostrava i primi cenni di festeggiamento.
Marisa voleva cucinarsi a fuoco lento la sua amica, voleva portarla a credere di essere lei a voler arrivare al dunque.
La sera dopo infatti la richiamò e facendo ancora l'imbarazzata ed assicurandosi che fosse sola le chiese “Susy, ne hai parlato con Luca? Hai fatto finta che io e Giorgio non ne sappiamo nulla? Ha fatto commenti pesanti? Ha chiesto per c..“
“Stop” interruppe Susy perentoria “guarda che devi stare tranquilla, nessun commento negativo, anzi, se vuoi, pesanti apprezzamenti sulla tua sensualità, ha detto addirittura che se non fosse cosi innamorato di me avrebbe fatto carte false pur di poterti avere. Sei la prima donna che lo fa sbilanciare cosi apertamente e, che rimanga tra noi, lo abbia fatto imbizzarrire in quel modo. Confidenza per confidenza, dopo la visione del… mi ha voluta in tutti i modi, abbiamo ridicolizzato il kamasutra ”.
“Cazzo, Susy” la interruppe Marisa “ma non ti ha fatto ingelosire?”
“Perché mai? Io ero imbizzarrita peggio di lui” concluse Susy.
“A questo punto, se tu e Luca vi ritenete così progressisti e disinibiti, be’, per il vostro eventuale film, se lo volete veramente, la soluzione più rapida e nel contempo migliore è che lo giriamo io e Giorgio, lui come tecnico ed io come regista”. Quasi in un sol fiato ribadì Marisa.
Un attimo di silenzio assordante, Marisa con il fiato sospeso… “Si, ma come facciamo a coinvolgere Luca e Giorgio, senza fare casini?” rispose dopo circa trenta secondi che sembravano un’eternità…
Come faremo???.....
Una sera a cena da noi, Susy si presentò vestita in modo talmente provocante che faticai a trattenere il giusto contegno. Aveva indossato un minigonna esagerata, ed una maglina di cotone, molto generosa nella scollatura, che evidenziava in maniera chiara l'assenza del reggiseno.
Marisa scherzando si complimentò con lei e buttò li un “caspita che sventola, una come te farebbe veramente felice qualunque uomo. Vero Giorgio…? Visto che spettacolo la mia amica? “
Susanna in effetti ha un fisico atletico, stupendo, meno è coperto e più risalta. Vista in bichini è uno spettacolo, esattamente come Marisa.
Entrambe infatti hanno sempre fatto attività sportiva, si conobbero all'età di quattordici anni nella squadra di volley della scuola, dove giocarono insieme per cinque anni. Poi per un anno o due si persero di vista, ma entrambe hanno continuato a fare attività sportiva come scelta di vita. Le sue gambe lunghe ed affusolate, i suoi glutei pronunciati e marmorei, secondi forse solo a quelli di Marisa, il seno non enorme ma tonico ed alto ed un sorriso accattivante incorniciato da due labbra carnose e voluttuose.
Più la conoscevo e più mi attraeva.
Marisa condivideva la mia attrazione al punto che in una delle fantasie sessuali confidò di desiderare di leccarle la fica con il mio cazzo dentro.
Per me il massimo della libidine.
“Non scopriamo nulla di nuovo, l'ho conosciuta in versione anche più esplicita” risposi alludendo al fatto che al mare è capitato che entrambe abbiano usato, con estrema disinvoltura, il topless per i bagni di sole.
“Si, ok che siamo in estate, ma se dovessimo fare una partitina a streep-poker, non avrebbe molto da puntare”. Esordì Luca In maniera inaspettata
“Chi, Susy?” Replicò Marisa “ con la fortuna che ha nel gioco ci lascerebbe tutti in mutande senza togliersi neanche una scarpa”.
“Tu credi?” Ribadii “quando ti giochi qualcosa cambia tutto, la fortuna non basta più, in due mani vi ritrovereste tu e la tua amica completamente nude”
“Ci stai sfidando?” Continuò Marisa “Sareste in grado di sostenere una partita di streep-Poker?”
“Carino l'argomento” si inserì Susanna “Ma a rischiare saremmo soltanto io e Marisa, il nostro nudo vale almeno il doppio del vostro, dovreste alzare la posta voi maschietti, altrimenti il divertimento sarebbe solo vostro, vero Marisa?”
“Hey, stiamo organizzando una partita a streep-poker?” apostrofò
Luca “non conoscete neanche le regole, sai che spasso, sarebbe come sparare su di una croce rossa”.
Intervenne Susanna “ sei il solito spaccone, con il poker non siamo molto ferrate, ma per darvi una lezione potremmo giocare a burrago ed ad ogni chiusura, per ogni cento punti di differenza, ci giochiamo un indumento, vediamo se ne avete il coraggio”.
“Ok” dissi io “così dopo due mani voi sareste nude ed avremmo terminato la serata a carte” e giù una risata a cui si aggiunse Luca.
“Voi non avete idea di quanto siamo competitive” tuonò Marisa “prendete le carte e giochiamocela, voglio vedervi nudi e rossi dalla vergogna”.
“Sono con te” aggiunse Susy.
Io e Luca ci guardammo in faccia e dopo un cenno d’intesa quasi contemporaneamente, esclamammo “bene, prendiamo le carte”.
Era ovviamente tutta una messa in scena, organizzata da Susy e Marisa, con me ignaro, unico a non sapere di quanto accaduto dal filmino in poi.
La recita generale sarebbe stata da premio oscar. Ma ora stavamo per iniziare ad entrare nel vivo di una situazione di cui non avremmo più avuto il controllo. L’idea di vedere con tutta probabilità da lì a poco, il corpo nudo di mia moglie e della sua migliore amica, davanti agli occhi miei e di Luca, non solo non mi turbava, ma mi aveva già accelerato i battiti cardiaci.
Il copione era di far arrivare tutti e quattro con i soli slip, poi le due donne completamente nude e poi, questo era solo nei piani miei e di Marisa, giocarci i resti ovvero alzare la posta su di un atto concreto, fisico.
Le vittorie parziali si alternavano al fine di raggiungere lo scopo pianificato. Quando Marisa e Susy rimasero in slip, sentii come una vampata di calore scendere rapidamente dalle tempie ai genitali. Uno spettacolo incredibilmente eccitante, dallo sguardo di Luca capivo che l’effetto era lo stesso. Due seni ancora perfetti, quello di Marisa leggermente più voluminoso, entrambi con i capezzoli rosa e turgidi, sentivo il sangue fluire nel pene a riempire l’asta carnosa.
Io e Luca in boxer e loro in slip “a questo punto rimane una sola mano per chiudere la partita” dissi come d’accordo con Marisa.
“No, no” Ribadì Marisa “ un indumento vale di fatto cento punti di differenza, ma se chi chiude ne totalizza di più? Stabiliamo prima cosa mettiamo in gioco su differenze maggiori di cento punti”.
Susy e Luca si guardarono leggermente spiazzati, fino a quel punto conoscevano il copione ed erano pronti a mostrarsi nudi per sdrammatizzare l’eventualità di realizzare un loro filmino sotto i nostri occhi, ma non si aspettavano evidentemente uno sviluppo ulteriore ai nudi integrali.
Dopo un momento di esitazione Susy prese l’iniziativa “ok, voi concordate cosa dovremmo pagare noi come pegno oltre i cento punti ed io e Marisa concordiamo cosa dovrete pagare voi. D’accordo?
Dopo un piccolo conciliabolo io e Luca convenimmo sul loro pegno e loro sul nostro.
In caso di loro sconfitta avrebbero dovuto esibirsi in piedi, nude, in un bacio saffico, loro molto più spudorate pretesero una nostra esibizione del pene in stato di erezione.
“Ci stiamo spingendo troppo oltre?” chiesi con malcelata emozione.
“Ma no, è un gioco e poi ci avete già viste mezze nude al mare e noi non ci spaventeremo certo per l’esposizione dei vostri gioielli” chiuse Susanna.
La mano si concluse rapidamente con la vittoria schiacciante mia e di Luca e le due mogli senza esitazione si alzarono dalle loro sedie e mano nella mano si diressero al centro sala, bofonchiando “sono i soliti fortunati”.
Rivolgendoci le spalle iniziarono a calarsi gli slip sculettando come due spogliarelliste. Il mio cazzo era in uno stato di incontrollabile devastante erezione, Luca era nelle medesime condizioni. A quel punto si girarono verso di noi, con una mano a nascondere la loro natura ed un braccio i loro seni.
“No, no, così non vale, via le mani e le braccia, al gioco si paga l’intera posta” contestai.
Sbuffando come un po’ infastidite si mostrarono in tutto il loro splendore, entrambe completamente depilate, due corpi da svenire.
“Ora il bacio” sentenziò Luca. Le due si girarono frontalmente e sfiorarono le loro labbra una con l’altra.
“No, care, questo e un bacio da buona notte, la penalità è un bacio saffico” reclamai io.
Le due ci guardarono con aria maliziosa ed un malcelato sorrisetto, si allacciarono in un abbraccio totale, seno contro seno, bacino contro bacino e posarono di nuovo le labbra l’una sull’altra, questa volta senza scostarsi e carezzandosi reciprocamente la schiena.
Marisa delicatamente dischiuse le labbra permettendo alla lingua di Susy di introdursi nella bocca, la lingua di Susy ora scorreva sul labbro superiore di Marisa e quest’ultima scostandola con la propria si introduceva a sua volta nella bocca di Susy.
Stavano sempre più calandosi in una lesbicata da urlo. Ora la mano di Susy si dirigeva sul seno sinistro di mia moglie palpandolo e strizzandole il capezzolo. Marisa dal suo canto senza smettere di entrare ed uscire con la propria lingua dalla bocca di Susy con una mano raggiunse il pube di Susy cominciando poi a carezzarla tra le cosce.
Non era più la penitenza ma l’inizio di un vero e proprio rapporto sessuale.
Io e Luca per nulla contrariati ma entrambi, letteralmente, a cazzo dritto, ci alzammo e senza dire una sola parola ci calammo i boxer e con delicatezza ci posizionammo alle loro spalle, poggiando l’arnese teso sulle natiche delle rispettive mogli in un abbraccio a quattro.
Le due porche senza interrompere le loro effusioni presero a guidare le nostre mani sui loro corpi, passandole dai seni dell’altra ai propri per poi portarle sulle loro nature già lubrificate dall’eccitazione.
Io guardavo negli occhi Susy e Marisa negli occhi Luca, le loro natiche premevano verso le rispettive verghe come ad invitarle a trovare spazio tra di esse. Poi la mia mano, indaffarata a insinuarsi tra le grandi labbra di mia moglie fu afferrata da Susy e spostata sulla propria fessura, stessa cosa avveniva alla mano di Luca portata su quella di mia moglie.
Era l’invito inequivocabile a scambiarci partner. Il sangue batteva violentemente nelle tempie, la respirazione iniziava a farsi affannosa, istintivamente io e Luca ruotando intorno a loro ci scambiammo di posizione.
Ora io ero dietro Susy e Luca dietro Marisa, avvolti in un sandwich a quattro in cui le donne erano il companatico. Le due continuando a baciarsi premevano sulle nostre verghe, divaricando il necessario le gambe per creare lo spazio alla agognata penetrazione. Con una mano si presero l’asta carnosa e la puntarono all’ingresso delle trepidanti vulve.
Stavo per entrare nel paradiso, sentivo il glande insinuarsi nel caldo umido e lubrificato canale vaginale di Susy. La sentivo gemere ad ogni millimetro di penetrazione. Marisa con occhi socchiusi si stava godendo lo stesso trattamento.
Trovandomi faccia a faccia con Marisa cercai di raggiungere le sue labbra, cosa che con voluttà Marisa facilitò accogliendo la mia lingua nella sua bocca. Una sensazione indescrivibile, stavo penetrando Susy baciando con passione la mia adorata mogliettina che a sua volta si stava godendo la verga di un altro nella sua accogliente tana.
Sentivo l’asta andare sempre più in fondo, fino al contatto del mio ventre con le sue natiche. Ad ogni mio colpo sentivo la risposta di Luca che aveva preso a sbattere mia moglie con sempre maggiore intensità. Le due maiale, non soddisfatte, pronunciarono la loro inclinazione in avanti a facilitare la massima introduzione dei nostri membri.
Così con entrambe a pecorina, ora affiancate, prendemmo a sbatterle con ritmo incalzante. Le due a loro volta ingorde spingevano contro di noi. L’eccitazione era all’apice, avevo preso a scavare la vulva di Susy roteando in profondità senza uscire di un millimetro, stavo per venire, ma non volevo che finisse, vedevo la maiala di mia moglie godere di ogni spinta di Luca.
Uscii allora da Susy e mi diressi verso Marisa.
Luca intuì immediatamente e si spostò rapidamente dietro Susy.
Eravamo all’apice e volevamo sborrare il nostro piacere ognuno nella fica della propria moglie. Le due, ormai prossime all’orgasmo, in questo scambio di cazzi ebbero un impulso ulteriore al godimento, si presero una mano con l’altra come a voler sancire l’unicità dell’amplesso e mentre lo sperma inondava le loro vagine si lasciarono travolgere dal piacere, vibrando e sussultando ad ogni affondo di cazzo che ancora riuscivamo a dare.
“Mio Dio” esordì mia moglie dopo alcuni secondi dall’abbandono post orgasmo “non avrei mai immaginato che perdere a carte fosse così bello”.
Una grossa risata da parte di tutti siglò il tacito gradimento di quanto accaduto.
Ma questo era solo l’inizio….
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11 years ago
romeodp,
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Last visit: 6 years ago
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In mio amico
Dopo la separazione del nostri amici siamo restati in contatto con entrambi ma il lui della coppia non se ne faceva una ragione ed allora piano piano lo abbiamo tirato su e dicevo a mia moglie di fargli vedere qualcosa vestendosi poco quando passava per una birra o per cena lei non ci ha pensato due volte camicette trasparenti che facevano intravedere il seno pantaloni bianchi con perizoma nero eccitante guardare lui come la guardava è andata avanti un po poi cominciavamo a fantasticare di farlo a tre e l'eccitazione ci dava alla testa finche una sera con la scusa di farsi massaggiare debby si è sdraiata sul divano e lui impacciato a arrossito comincio a massaggiarle la schiena ed io li dissi vai pure più giù ma lui non voleva povero timido allora sono andato vicino a loro ed ho sfilato il vestitino di debby facendola restare solo col perizomino bianco ho preso le mani di lui e gliele ho messe sul culetto di debby a quel punto si è lasciato andare ed a cominciato a baciarla leccarla e penetrarla con le dita debby ansimava come non mai li ho lasciati solo per un paio di minuti quando sono tornato ho visto debby che stava per scoppiare voleva venire allora l'ho presa da dietro mentra faceva un pompino al nostro amico armai intimo ...............
è stato stupendo per una settimana abbiamo fatto l'amore più di una volta al giorno...
Direi che lo rifaremo ma abbiamo deciso solo con una coppia con cui poter dividere e condividere l'eccitazione assieme ...
Un ciaoooo Mattia Debby
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11 years ago
admin, 75
Last visit: 15 hours ago -
Una serata molto insolita
Salve,
Un giorno abbiamo conosciuto un ragazzo per lavoro, con questo ragazzo siamo divenuti amici fino a tal punto che ora ci usciamo spesso a cena,va fatta una premessa, non e' il classico singolo normale...credo che sia un gentil'uomo di altri tempi, un vero gentlamen....una sera a cena eravamo noi coppia sposata piu' chiamai una mia amica maiala al 100%, ovviamente era presente anch'esso, recati al ristorante si presento' a noi signore con due mazzi di rose bellissime, iniziata la cena questo caro amico beveva come una spugna, va detto e sottolineato che non lo avevamo mai visto comporatsi in questa maniera, forse voleva camuffare il suo imbarazzo con il bere, mio marito (un perfetto stronzo) lo incintava a bere,conclusa la cena ci recammo a casa nostra, spudoratamente vi dico che noi abbiamo una magnifica casa che nessuno ha specialmente alla nsotra eta', era una serata di fine settembre e faceva un caldo boia, ci siamo accomdati in terrazza per prendere dell'aria fresca,mio marito inizio' a punzecchiare la nostra amica (la miala), le toccava le poppe, questo ragazzo cercava di adeguarsi alla situazione creatasi ma era imbarazzatissimo, ci siamo ritrovati noi due donne a leccarci la fica,(notare la foto da noi inserita) questa persona era timido allorche' mio marito da perfetto infame gli disse; ma perche' tu non le tocchi, mica si rompono mica sai....morale della favola si spoglio' anche lui e ci ritrovammo tutti e quattro in terrazza nudi a scopare, il fetentone di mio marito ebbe la brillante idea di iniziare a scattare delle foto, sembrava Pul Up (il fotografo buco), fino a che non si scaldarono i due maschietti a tal punto che ci incominciarono a dare di zifonella a entrambe, in Toscana dare di zifonella e' un modo goliardico per dire ci stavano scopando abbondantemente entrebe.....da quella sera questo nostro amico ci inizio' ad estendere inviti a cena ogni settimana,da quel famoso giorno siamo divenuti grandi amici e anche oggi nonostante i nostri impegni lavoratii che sono molti ogni qualvolta che possiamo non disdegnamo mai di volerlo incontrare, non vi ho detto che questo ragazzo e' un Conte, da quella sera credo che possiamo affermare che il suddetto sia diventato un vero mandrillone.....sebbene siamo quasi certi che leggera' questo racconto, lo salutiamo con tanto affetto, ciao Giulio un abbraccione da Masaki
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4
11 years ago
admin, 75
Last visit: 15 hours ago -
Una serata a cena in un casolare di campagna
Salve,
Una sera siamo stati invitati a cena da un cliente di mio marito, questa Persona e' un'amante della caccia,questo ragazzo ci fece un invito all'interno di una casa di campagna nei pressi di Fi Nord, zona laghi,
Andammo a questa cena e una volta giunti presso questa vecchia casa di campagna,subito venimmo accolti da diversi uomini, non nego che ce ne fossero di giovani e di meno....., iniziata questa cena a base di arrosticcina e innaffiata da vino rosso, la serata sembrava partita molto male, vedevo lo sguardo imperterrito di mio marito quasi a volermi dire che era rassegnato all'iddea di trascorrere una serata noiosissima, questo ragazzo ci riempiva di continuo i nostri bicchieri e dopo il terzo bottiglione di vino che ci stavmo trangugiando, i fumi dell'alcol si iniziavano a sentire, conclusa la fugace cena misero della musica, allorche' mio marito era seduto su di un divanetto orrendo, io mi misi a ballare, di colpo mio marito mi venne vicino, e anche lui inizio' a ballare accanto a me, scatto' subito un bacio in bocca e di colpo mio marito si accese come una lampadina, mi porto' in quel divanetto dove era stato seduto pocanzi, ci iniziammo a accarezzarci fino a che lui non mi mise il suo cazzo in mano, mi abbassai per prenderlo in bocca, la gente che ci stava guardando ci incitava, mi misi sul divanetto in ginocchio e di colpo mi sono ritrovato il cazzo dentro la mia fica,la gente che si segava mentre ci guardava mi stava eccitando, fino a che non mi sono fatta scopare sia da mio marito e po da altre tre persone, le restanti si segavano guardandoci, quella sera ho fatto venire sia mio marito che gli altri tre, credo che sia stata una bella serata anche se era iniziata malissimo, la gente che ci guardava mentre si segavano finirono per sborrare sul pavimento, da quella sera ci siamo andati presso quel casolare altre volte e ogni qualvolta abbiamo fatto anche peggio, questa storia non e' tratta dalla mia fantasia ma narra un episodio realmente accaduto, noi siamo Masaki, grazie per la cortese attenzione,buona lettura
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2
11 years ago
admin, 75
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La settimana più bella
ci siamo trovati in un aero stazione a me sconosciuta. ci siamo visti di persona dopo settimane di attesa.
un tiepido sole mi riscaldava il viso e un tepore che non avevo mai sentito mi scaldava il corpo...
I suoi occhi verdi che non smettevano di scrutarmi.....sei tu che cercavo ...ma la vita e strana.
Un giro in macchina nei posti più belli della Toscana....in riva al mare di fronte ...l'Isola d'Elba...questo ricordo riempie il mio cuore ogni secondo di questi giorni.
tornati a casa abbracciati in un semplice letto, dormire l'uno accanto all'altro, svegliarsi di notte accarezzarsi dopo esserci cercati nel letto e fare l'amore tutte le volte che volevamo...riabbracciarsi in un respiro di passione .....sensazioni strane di giorni bellisssimi...
SOGNARE e possibile le distanze si abbattono nei nostri cuori .
Non dimenticarmi perchè io non lo farò.
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11 years ago
admin, 75
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Io e una coppia...finalmente....
Premetto che è un racconto di fantasia, ma spero presto diventi realtà....
Avevo scoperto da poco il mio desiderio di un'esperienza bsx, ma non avevo ancora l'ardore di provare con un uomo, per questo cercavo una coppia bisex, m/f per iniziare a disinibirmi con molta dolcezza e naturalezza. Finalmente dopo molti rifiuti e false coppie, entro in contatto con una coppia sposata di 45 anni. Le foto che avevo visto avevano scatenato in me mille fantasie; lei poco procare, ma con uno splendido sedere tutto da gustare e quei capelli ricci che mi fanno impazzire; lui invece uomo normalmente peloso con uno splendido pene, che immaginavo di tenere in mano, e la cosa non mi dispiaceve nonostante sarebbe stata la prima volta. Dopo le presentazioni del caso, finalmente mi invitano da loro per un caffè; una bella casa e persone con modi gentili mi accolgono, e già mi sento più tranquillo (non li conoscevo e quindi potevo aspettarmi di tutto). Mentre siamo seduti a sorseggiare un caffè, parlando di quisquilie, vedo sparire lei e rimango da solo con il marito, che mi invita ad avvicinarmi a lui, sul divano sul quale è seduto. Continuiamo a discutere senza malizia, ma improvvisamente si inizia ad avvicinare, mentre tocca il suo pacco che è già in erezione. Cerco di sviare, magari per farmi desiderare un pò, ma lui non perde tempo e mi invita a toccarlo. Pian piano gli sbottono la patta dei pantaloni, e vedo uscire un cazzo durissimo di 21cm pulsante e venoso, che inizio a segare pian piano, mentre comunque continuavamo a discutere. Improvvisamente lui si getta al mio collo e inizia a leccarmi, ed inizio a provare sensazioni nuove, mai vissute, che mi provocano un enorme piacere. Mentre la situazione andava evolvendosi, con la coda dell'occhio scorgo Lei tornare in baby doll, con delle autoreggenti da urlo e un perizioma fantastico. Senza proferire parola, mi si para davanti e inizia a sbottonarmi il pantalone, e mi prende il cazzo in bocca; ora mi trovo con lei davanti che mi spompina, e il cazzo del suo lui in mano, quando la moglie, senza parlare, smette di succhiarmi il pene e porta una mano dietro la mia testa, spingendomi verso il cazzo del marito. Era la prima volta che avevo un cazzo in bocca, ma il sapore era celestiale, e il fatto che ci fosse la moglie a guardarmi, mi induceva a dare del mio meglio. Dopo 5 minuti di leccata, il marito prende la moglie e decide di montarla a pecora, ed è lì che si realizza la mia fantasia: mentre lui monta lei a pecora, io mi stendo sotto di loro e seguo con la lingua il movimento ondulatorio, leccando contemporaneamente cazzo e figa. Stavo vivendo un sogno, splendido, eccitante e meraviglioso. Finalmente, dopo 15 minuti (credo!!!) il marito ha bisogno di esplodere e ci invita con la moglie, a succhiargli assieme il cazzo. Mentre io e la splendida signora, lavoriamo l'asta del marito, ci baciamo e lecchiamo avidamente il tutto, mentre lei con una mano, sega il mio pene, ormai pronto ad esplodere. Dopo poco, una pioggia abbondante di sperma ci riempe il viso, e la mia lingua ne tocca un pò, assaporando un gusto mai provato prima, mentre la moglie (grandissima troia, scusate il francesismo) decide che deve ripulire lo sperma dalla mia faccia, e mentre mi continua a segare, lecca tutto il seme che avevo in viso. Finiamo sfiniti, sul divano, tutti e tre abbracciati, finendo a baciarci per compiacerci della splendida esperienza fatta insieme. Una serata che difficilmente scorderò, la mia prima volta, come la desideravo.
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11 years ago
admin, 75
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Giochi di ruolo, che passione!!!
l'ultimo, un mese fa nella periferia nord della capitale. Contattata da una coppia, per fare la segretaria nell'ufficio del marito. Mi presento all'incontro vestita normalmente, c'era solo lui ad aspettarmi, mi fa salire al 3 piano di una palazzina e mi fa accomodare in bagno per prepararmi.10 minuti e sono pronta; caschetto, occhialini , tacchi da 15, microgonna, calze a rete a maglia larga autoreggenti e camicetta bianca..Lui mi fa accomodare nella scrivania dell'ufficio e comincia a fare apprezzamenti.. inizia a toccarmi le gambe, in un attimo mi ritrovo col suo pene fra le labbra. E' abbastanza grande, non lungo, ma largo e venoso, inizio un lento e succoso pompino. Dopo un po la porta si apre ed entra la moglie, io non l'avevo ancora mai vista..bella donna sulla quarantina vestita in maniera elegante, ..si avvicina e mi molla una sberla sul viso.."zoccola, ti piace succhiare il cazzo di mio marito" ci resto male perche la sberla non era prevista negli accordi presi,nel frattempo il marito mi prende la testa e mi rimette il cazzo in bocca. La moglie comincia a spogliarsi, ogni tanto mentre ciuccio sbircio e vedo che ha un corpo veramente sensuale, prende dalla borsa uno strap on molto piu' grosso del pene del marito e se lo fissa bene ai fianchi.Si avvicina , mi cala il perizoma sempre mentre succhio il suo uomo, inizia a leccarmi il culetto e senza troppi preamboli mi infila il grosso dildo nell'ano cominciando a pomparmi insultandomi a piu' non posso.Dopo circa un quarto d'0ra si scambiano i ruoli, il marito mi fa sedere sulla sua cappella e la moglie mi mette la figa depilata in bocca facendomi sentire tutti i suoi umori..Mi sentivo impalata come un tordo allo spiedo, ma quella posizione mi eccitava da morire tanto che sono venuta col mio cazzettino moscio senza neanche toccarmelo.Mi hanno fatto cambiare tante posizioni, e sono venuta di nuovo quando il marito mi ha inculata a pecorina mentre con la bocca gli succhiavo l'alluce del piede e la moglie mi dava sonore sculacciate.Mi hanno lasciata col culo in fiamme ed hanno iniziato a scopare tra di loro..prima nella figa, poi in culo..mi hanno fatta avvicinare solo x raccogliere la sborrata del marito, che appena tolto il cazzo dal culo della moglie mi ha scaricato in faccia e sugli occhialini il suo sperma caldo.Sono andata in bagno a pulirmi e cambiarmi , al mio ritorno nella stanza sono andata a salutarli, e la signora con un certo distacco mi ha detto: ti brucia il culo ? troia!!! un pochino si signora, ho risposto io , pero' sono stata benissimo!!! Ci faremo sentire noi...alla prossima.
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11 years ago
admin, 75
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History of violence 9
Sergio mi riporta alla mia auto parcheggiata sotto casa sua. Ci salutiamo con un bacio. Torno a casa con un carico di sensazioni contrastanti. Ecco i miei propositi di finirla e di tornare ad una vita normale sciacquati via da una giornata che di normale non ha avuto nulla. Tutte le sensazioni provate me le sento appiccicate sulla pelle e non mi danno neppure fastidio. Neppure le due ore passate con il laido vecchio mi disturbano, neppure ora che l'eccitazione sessuale si è placata. Oggi ho fatto e subito cose che dovrei definire disgustose, che chiunque definirebbe disgustose, ma che invece fanno inspiegabilmente parte di me e della mia nuova normalità. Percepisco la mia sessualità come un pozzo di cui non conoscevo l'esistenza ma di cui ora non vedo il fondo, e ogni volta che qualcuno abusa di me si illuminano per un'istante profondità di quel pozzo che sono sempre esistite. La mia parte oscura si compiace di ciò che è successo oggi. La mia parte razionale lo trova folle, ma in questo momento la mia parte razionale non ha voce in capitolo. Dovrei provare un senso di colpa profondo verso Rodolfo invece la sorda e sordida sensazione di fondo che mi porto dentro è che tutto ciò accade perchè Rodolfo ciò che mi piace profondamente non lo sa scoprire, non lo sa vedere e non sa darmelo.
Riaccendo il cellulare. Quattro chiamate di Rodolfo e due dei miei. Accidenti. Lo richiamo. Guardo l'ora, sono le 17.00. Mi chiede dove sono stata, mi ha chiamata in ufficio e gli hanno detto che non c'ero, mi ha chiamata a casa e mia madre, stupita, gli ha risposto che sapeva che stavo in ufficio.
Doppio accidenti. Come odio dover mentire.
Non riesco a pensare velocemente, l'unica cosa che mi esce è che ho preso la giornata per... preparargli una sorpresa. Lui subito si intenerisce, e io mi irrito con me stessa pensando che ora mi toccherà inventare qualcosa che giustifichi questa "sorpresa". Mi chiede se può venire da me più tardi, che non riesce a resistere. Sorrido dolcemente alle sue parole, dopo cena andremo di nuovo a fare una "passeggiata", che ovviamente ci porterà in garage a consumare in anticipo un altro po' di questo matrimonio che ci attende...
Chiamo Sergio, gli dico che sono impossibilitata a muovermi l'indomani, memore della sua richiesta di tenermi libera per tre giorni. Mi risponde brusco che non è possibile, lui ha già sentito delle persone. Mi dice che dovrò tenermi comunque libera nel primo pomeriggio. E' già qualcosa. La sera Rodolfo mi raggiunge, ci sono un po' di discussioni su quanto accaduto stamane. Percepisco che è preoccupato. E' anche una fortuna che questo salame di un fidanzato stia iniziando a percepire qualcosa, vuol dire almeno che proprio tonto non è. La mia grande arma è la seduzione, che posso usare a piacimento. Gli chiedo di portarmi fuori a bere qualcosa, e questa richiesta lo lascia un po' interdetto. Difficilmente io e lui usciamo la sera, a parte il venerdì/sabato, e difficilmente usciamo alla ventura, in giro senza una meta precisa, cercando soltanto un locale dove dargli sotto con l'alcool.
Ho un'idea che improvvisamente mi solletica. Rodolfo viene a prendermi alle 21, mi faccio trovare come lui non mi ha mai vista: l'abitino elasticizzato che piace tanto a Sergio, scarpe con i tacchi, calze autoreggenti, trucco sul viso. Rodolfo mi guarda come se non mi riconoscesse. Sono vestita sexy, ma non da troia, ma per lui è un bell'effetto.
- "Ma come ti sei combinata?" mi fa, sbalordito.
- "Ti avevo promesso o no una sorpresa?".
Ci mettiamo in macchina. Gli dico di dirigersi verso Campo de Fiori. Rodolfo non riesce a staccare gli occhi dalle mie gambe.
- "Cosa fai, mi guardi?" mormoro sorridendo.
- "Non ti avevo mai vista così... Sei fantastica" mormora di rimando lui candidamente.
Mi appoggia una mano su una coscia, risale. Arriva al bordo dell'autoreggente. Lo fermo.
- "Alto là, bel giovanotto, non è ancora il momento". Lui, dolcissimo amore mio, è diverso dai porci che frequento, e desiste subito.
Arriviamo a Campo de Fiori, parcheggiamo, lo prendo per mano e lo porto al locale di Enzo.
Più volte Enzo mi ha pregata di frequentare il suo locale, portandoci anche il mio uomo. Spero proprio che lui ci sia, mi intriga da pazzi far conoscere il mio uomo ad uno dei miei amanti.
Entriamo, non vedo Enzo. Uno dei camerieri ci porta ad un tavolo. Stasera c'è musica dal vivo, un piccolo gruppo blues. Il cameriere mi riconosce e io riconosco lui, ma non lo dà a vedere, per fortuna. Gli chiedo dov'è Enzo e mi risponde che sta per tornare.
Ordiniamo drink alcoolici, ho voglia di sballarmi un po' e di far sballare un po' il mio orsacchiotto. Rodolfo mi chiede chi è Enzo e come faccio a conoscerlo. Improvviso dicendo che è il padre di una mia collega che gestisce il locale e che ci sono già venuta con lei un paio di volte. Rodolfo la beve.
Siamo al secondo drink quando Enzo improvvisamente ci raggiunge al tavolo.
- "Francesca, che bella sorpresa!" Gli sorrido.
- "E lui è il tuo fortunato quasi-marito?".
Presento Rodolfo ad Enzo. Enzo, da buon gestore di locale, sa essere molto cordiale. Rodolfo da parte sua è un po' impacciato e lascia all'altro l'iniziativa. Se sapesse le volte che Enzo mi ha sbattuta...
Chiacchieriamo piacevolmente una decina di minuti, poi Enzo ci lascia scusandosi perchè deve occuparsi del locale. Ora c'è molta gente e quasi tutti i tavoli sono occupati.
L'orchestrina blues ha iniziato a suonare. Tengo d'occhio Enzo che va e viene dalla sala. Dopo una mezzoretta lo vedo finalmente rilassarsi dietro il bancone, vicno alla cassa. Mi alzo dal tavolo con una scusa e lo raggiungo. Enzo mi sorride, con un tono diverso da quello usato prima al tavolo. Scambiamo qualche chiacchiera. Mi guarda con desiderio, mi dice quanto sono bella e desiderabile. Mi assale una voglia improvvisa e sconvolgente di farmi scopare da lui. Lui se ne accorge, mi chiede di seguirlo. Mi gira la testa, guardo verso Rodolfo che appare rapito dalla musica. Forse non posso osare tanto. Ma Enzo entra nella porta della cucina e mi fa cenno, lo seguo. In cucina ci stanno due ragazzi affaccendati a preparare piatti. In fondo alla cucina c'è una porta, Enzo mi afferra per mano e mi ci conduce, i due ragazzi ridacchiano ammiccando. E' una stanza piccola, scura, deve essere il magazzino del locale. Enzo chiude la porta, tira fuori il cazzo dai pantaloni, io mi inginocchio e glielo prendo in bocca senza la minima esitazione. Sono eccitata da impazzire: spompino il padrone del locale mentre il mio fidanzato sta al tavolino a pochi metri di distanza senza sospettare nulla, in un sordido magazzino con due camerieri dietro la porta che sanno benissimo cosa sta succedendo. Ad Enzo in pochi secondi il cazzo è diventato di marmo. Mi fa alzare, mi fa appoggiare sul termosifone, mi tira su il vestitino e abbassa gli slippini. Si sputa sulle dita e me le infila con decisione nell'ano. Lo slarga ed inumidisce poi si prende il cazzo nella mano e lo guida dentro le mie natiche. Favorisco la sua manovra inarcando il bacino, lui spinge, lo prendo tutto dietro in un solo colpo. Enzo inizia a montarmi e ad insultarmi dandomi della vacca, mi fa letteralmente impazzire. Mi sento aperta in due, il porco mi martella per almeno tre minuti d'orologio.
- "Dai che dobbiamo sbrigarci" gli faccio ansimando.
Enzo mi assesta ancora una decina di colpi violenti nel didietro poi estrae il membro e mi costringe ad inginocchiarmi. Non c'era bisogno di costringermi ma accetto il suggerimento. Gli sego il membro eretto, ma lui mi prende la testa con una mano e me lo preme sulle labbra. Apro la bocca, il suo cazzo ma la invade e poi subito uno spruzzo sapido me la riempie. Ingoio senza problemi e gli pulisco la cappella con la lingua spremendo il membro con la mano. Mi rialzo e mi dò una sistemata, mi aggiusto le mutandine e le autoreggenti controllando che non ci siano lacerazioni poi mi abbasso il vestitino. Usciamo dal magazzino, i due ragazzi intonano un "ALEEEE'" lui li insulta semiserio invitandoli a farsi i ca##i loro.
Saranno trascorsi poco più di cinque minuti quando torno al tavolo da Rodolfo.
Rodolfo mi chiede premurosamente dove sono stata, gli rispondo alla toilette. Affianco la mia sedia alla sua, mi stringo a lui. Piano piano mi avvicino mentre la musica dell'orchestra intona un pezzo lento. Appoggio la bocca sul collo di Rodolfo, glielo bacio, poi glielo lecco.
Lui reagisce accarezzandomi i fianchi allora gli sussurro all'orecchio parole insinuanti.
- "Lo sai perchè ci ho messo tanto?".
_ "Perchè?"
- "Perchè alla toilette mi sono toccata un po'..."
Rodolfo non risponde ma vedo che diventa paonazzo. Dopo un poì soggiunge:
- "Che... che cosa?". Allora continuo
- "Ho fatto pipì e poi... mi sono toccata un po' la passera... ti dispiace?"
Rodolfo è sempre più paonazzo. Se gli dicessi che adesso ho il culo piacevolmente dolorante dal servizietto che mi sono fatta fare dal padrone del locale e che ho ancora sulla lingua il sapore della sua sborra gli prenderebbe un infarto.
- "Ora ci torno... e ti aspetto lì, l'ultima porta...".
Mi alzo senza guardarlo e mi avvio alla toilette. Il bagno del locale è molto ampio, c'è un disimpegno davanti a sei spaziose cabine. L'ultima è quella per i disabili ed è decisamente grande. Appena vedo Rodolfo entrare dalla porta principale del bagno mi infilo nella maxi-cabina. Lui subito ci si infila dopo di me. Chiudo a chiave la porta e mi butto su Rodolfo come una tigre. Gli infilo la lingua in bocca e con le mani gli armeggio la patta dei pantaloni.
Ho fatto l'amore con il mio Rodolfo centinaia di volte ma lui una vera troia non l'ha mai scopata. E' ora che cominci a farlo. Gli tiro fuori il cazzo dai pantaloni, è già eretto. Allora queste cosine non gli dispiacciono troppo. Glielo prendo in bocca e glielo ciuccio nella maniera più volgare possibile. Con un maestro come Sergio è difficile non riuscire a fare pompini decisamente volgari. Sputo sul cazzo del mio fidanzato e poi glielo riprendo in bocca mentre gli massaggio le palle.
- "Ti piace sbatterti questa troia nel cesso di un locale eh?" gli faccio.
Ma ho calcolato male l'effetto che queste parole avrebbero avuto sul mio lui. Appena glielo riprendo in bocca Rodolfo comincia a gemere. L'argine è rotto, la porcata profferita lo ha trascinato oltre il punto di non ritorno. Mi viene in bocca e mi ci scarica tutto il suo piacere rantolando. Dopo 10 minuti mi ritrovo ad ingoiare una seconda sborrata.
Ci ricomponiamo, usciamo e torniamo al tavolo. La manovra non è sfuggita ad Enzo che da dietro il bancone, senza farsi notare dal mio lui, mi strizza l'occhiolino.
Sono ancora carica, ma so per esperienza che dopo che Rodolfo è venuto il suo periodo refrattario è bello lungo, quindi per stasera i giochi sono finiti. Avevo deciso di dare per la prima volta il culo al mio uomo nella toilette del locale di Enzo... ma si vede che è destino che questo sarà il mio regalo per lui nella prima notte di nozze.
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11 years ago
fd5947,
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Non era la prima volta (segue)
Eros si abbandonò sul divano e per un pò si godette il massaggio penico almeno fino a quando, preso da una improvvisa frenesia, si alzò di scatto dal divano e, mentre cominciava a liberarsi del resto dei vestiti, mi chiese, anzi praticamente mi ordinò, di finire di spogliarmi e mettermi in ginocchio sul sedile del divano.
Ero confuso e spaventato ma anche eccitato per la recente e sconvolgente scoperta di poter dare piacere a un ragazzo e pedissequamente.....obbedì, mi tolsi gli abiti, mi posi in ginocchio sul sedile del divano e mi appoggiai coi gomiti allo schienale e aspettai.
Ma ero troppo giovane e inesperto e non mi era completamente chiaro cosa dovevo aspettarmi almeno fino a quando non vidi volare al di sopra della mia spalla glil slip di Eros che, quindi, si piazzò alle mie spalle, mi afferrò per i fianchi e mi attirò verso di lui o meglio verso il suo baricentro.
Sentì la forza del suo cazzo gravare sulle mie natiche e la veemenza delle sue mani che le spalancavano ma quando Eros puntò il proiettile di carne sul mio buchino e cominciò a spingere nel tentativo di violarlo allora fui preso dal panico, spinsi via l' amico, raccolsi i miei vestiti e scappai via inseguito dagli improperi e dalle suppliche di Eros.
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Probabilmente erano trascorsi solo pochi secondi ma a me sembrò di riemergere da quel ricordo dopo mesoni e mesoni.
Ero tornato presente e mi accorsi con un brivido che nel frattempo Eros, forse scambiando il mio momentaneo rapimento per qualcos'altro, si era fatto pericolosamente vicino e mi stava di fronte in piedi e aveva maliziosamente lasciato che l'accappatoio si aprisse completamente lasciando completamente in vista cucuzza e cucuzzaro e da quella esigua distanza potevo ammirarne non solo i contorni ma anche l'intrico di venuzze che percorreve il magnifico pezzo di carne e sentirne persino l'afrore, forte e penetrante.
Ancora fu capace di disorientarmi pronunciando questa semplice battuta, testuale, "Non cercare di capire perché dovresti farlo, fallo e basta".
Ricordo come fosse oggi la scossa che mi attraversò il cervello mandandolo in corto circuito quando Eros dopo avermi afferrato la mano se la portò all'inguine lasciando che di mia sponte le facessi compiere il resto del breve percorso.
C O N T I N U A
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11 years ago
Shemale2011,
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Una coppia affiatata
Piove, sono appena uscita dall’ufficio e stò tornando a casa a piedi, abito a poca distanza dal lavoro, ma sembra che tutto ad un tratto il cielo abbia deciso di fare il Diluvio Universale. Il piccolo ombrello che ho viene distrutto dal vento, lo butto in un cassonetto e cammino sotto la pioggia. Arrivata a casa vado in bagno, esco dai vestiti completamente fradici e entro nella doccia. Il getto d’acqua tiepida colpisce i miei seni. Il tepore dell’acqua mi ricorda molto lo schizzo del seme di un maschio, farmi sborrare sul mio seno prosperoso è una cosa che mi piace moltissimo. Sento il rivolo dell’acqua scorrere lungo il corpo, mi piego all’indietro e il tepore ora scorre fra le labbra dischiuse della mia vulva. Mi accarezzo i seni, sento i capezzoli turgidi, ho voglia di fottere. Penso mentalmente all’ultima volta che l’ho fatto: appena due giorni fa!. Ho voglia, ma mi sento inquieta, sento che la solita scopata forse non basta. Mi lavo, esco e mi avvolgo nella bianca spugna del mio accappatoio. Asciugo velocemente i miei lunghi capelli e vado in cucina per vedere cosa posso fare per cena, fra poco mio marito e i miei figli tornano e poi devo andare a riprendere la mia piccolina che sta da mia madre, lei ha solo due anni. Sono assorta nel pensare che quasi non sento l’arrivo di Armando mio marito. Mi abbraccia da dietro, sento il suo sesso quasi duro appoggiarsi la solco delle mie natiche,
“ummuhhhumm.. che buon profumo ha la mia donna.” Mi dice abbracciandomi forte, mi bacia sul collo, cosa che mi fa subito impazzire.
Mi rigira, bacia e poi si accorge del mio stato d’anima un po inquieto. Mi fissa e vuole sapere quale sia il motivo del mio broncio. Mi osserva e senza aspettare una risposta mi spinge contro il tavolo della cucina, mi gira dietro e si abbassa. Sento la sua lingua farsi strada fra il solco delle mie natiche, mi lecca le umide labbra, mi sto subito eccitando, vorrei dire che fra poco arrivano i ragazzi e rischiamo di farci “beccare ” così, ma l’eccitazione che ne deriva da questo è troppo forte, lo lascio fare e in breve mi strappa il primo orgasmo,
…….humhuhumumumm…… ssiiiii…….. vengono…………..sssiiiiii…….mmhuuuhmmm…..
Si solleva, sento che ha armeggiato con la chiusura dei suoi pantaloni, immediatamente la dura cappella si appoggia all’imboccatura della mia fradicia figa e con un colpo secco entra dentro di me fino in fondo.
… aaahhhh …. Ssssiiii ………..huummmmmhhmm …… siiiiii ddddaaaiiiiii……. Siiiiiii ……
Mi pompa velocemente, godo, vengo soffocando il grido per non far troppo rumore. Mi fotte con forza, duro come piace a me quando lui è molto eccitato. Mi strappa l’ennesimo orgasmo, e sento che mi sta pompando più velocemente, deve essere al limite anche lui, mi giro lo guardo con occhi languidi di piacere, e con un filo di voce gli dico:
“ in bocca, sborrami in bocca.”
Lo sento affondare ancora qualche duro colpo poi esplode. Ho appena il tempo di inginocchiarmi davanti a lui e appoggiare la violacea cappella sulle mie carnose labbra che mi riempi la bocca di sborra. Tre schizzi potenti, segno di estremo godimento accompagnati da un sommesso grido.
……… siiiiii ….. bevviiiiiii….. sborrroooo……….. siiiiiii …..
Bevo, succhio, pulisco e rimetto dentro. Il tempo di ricomporci che sento lo scatto della porta aprirsi, sono mio figlio con sua sorella. Armando esce per prendere la piccola mentre io preparo la cena. Solite cose, cena, io, che metto a posto casa e a letto la piccola, i miei figli che si rintanano nelle loro camere e Armando che parte per andare al lavoro, questa sera turno di notte. Lavoro duro il suo, passa ore e ore davanti ad uno schermo, non è permessa nessuna distrazione. Lavorando questa sera poi avrà due giorni di riposo, questo significa che sabato sera saremo liberi di uscire a divertirci un poco. Mi infilo nel letto, ripenso a quando lui è tornato prima di cena, alla “sveltina ” fatta a rischio di essere scoperti. Non è la prima volta che succede. Ci siamo conosciuti sui banchi della scuola media, eravamo molto giovani, ma nel tempo poi si è rivelato un compagno fantastico. Attento, alle mie esigenze, riesce sempre a interpretare i miei stati d’animo e ha regalarmi momenti unici di intenso piacere, specie se vi è il rischio di essere scoperti. Come quando veniva a trovarmi la sera, quando eravamo fidanzati. Quando lui andava via io lo seguivo nel pianerottolo di casa; quante sere mi ha scopato in piedi appoggiata al muro con il rischio di essere scoperti da mai madre. Erano momenti unici di intenso piacere. La fase successiva è stata la scoperta del piacere di essere osservati mentre lo facciamo. Tutto risale a due stati fa. Eravamo a casa dei miei. Lui era tornato dal suo solito giro in bici, entra in bagno per la doccia e mi chiama per portargli l’accappatoio. Ricordo di essermi abbassata e mentre ero con il culo alzato lui mi è venuto da dietro e mi ha messo una mano sul seno, mentre sento il cazzo durissimo premere fra le mie natiche.
“ lascia perdere che non siamo a casa nostra, di là c’è mamma e Anna, e poi lo abbiamo fatti ieri sera, sei insaziabile.” Cerco di divincolarmi, ma non mi lascia, anche perche io stessa sono immediatamente eccita dall’idea di scopare lì.
Mi solleva una gamba e me la fa appoggiare alla vasca, mi apre la leggera vestaglia a fiori che mi ha prestato mia madre, si inginocchia e infila dentro la testa fra le mie cosce. Mi lecca, subito mi eccito tantissimo, mi succhia e io mi sbrodolo da morire. Si diverte a succhiarmi il clito, come se volesse farmi un pompino, impazzisco, stringo le cosce quasi soffocarlo dal piacere che provo. Mi strappa un lungo gemito che soffoco per non fare casino. Lui si siede sul bordo della vasca, io m’inginocchio davanti a lui e glielo prendo in bocca. Lo pompo, è durissimo, si deve essere eccitato per la situazione, lo insalivo, lo succhio, ma sono lago fra le cosce. Mi rialzo, mi appoggio con una mano al lavandino e l’altra al bordo della vasca. Piegata cosi lo sento entrare da dietro dentro di me. Un toro scatenato. Mi sfonda con colpi durissimi, ha il cazzo dura che sembra di ferro, è la situazione che lo eccita da morire. Mi pompa, godo e lui mi sbatte sempre piu forte, vengo ma non posso urlare, sono scossa da brividi di piacere fortissimi. Lui è incredibilmente forte, mi scopa come impazzito. Alla fine dopo che sono venuta alcune volte lo sento che sta per venire pure lui, mi preparo a riceverlo in bocca. Mi piace la borra in gola, sulle tette, e anche dentro, ma vista la situazione decido che in gola sia la migliore situazione. Si ferma di colpo, mi fa inginocchiare con le spalle alla finestra semi socchiusa. Infilo tutto il palo in bocca e ricevo la sua copiosa sborrata direttamente gola. Lo succhio con devozione, mi ha regalato un momento di intenso piacere. Mi ricompongo e lo lascio fare la doccia. Quando la sera siamo a letto mi chiede se mi era piaciuta la scopata dentro il bagno. Lo guardo, gli rispondo affermativamente, lui sorride,
“ se ti dicessi che mentre stavamo scopando Anna, nostra cognata ci ha guardato dalla finestra che da, nel retro della casa tu chi mi dici, sei dispiaciuta?” mi confessa osservando la mia reazione.
Lo osservo per capire se sta scherzando o dice il vero. Assodato che quello che ha detto è la verità mi sento un fuoco starno fra le gambe, gli chiedo i dettagli e lui me li racconta mentre infila la sua mano fra le mie cosce.
“ Quando ti inginocchiata per prenderlo in bocca attraverso il riflesso dello specchio ho visto una figura fra la finestra e il muro. Per un momento ho pensato che fosse uno dei ragazzi, o nipoti, ma era troppo alto come statura e poi quando di sei piegata e ti ho preso da dietro l’ho riconosciuta, era Anna. Avrebbe potuto andarsene, invece è restata guardare dentro quello che stavamo facendo noi. Dallo specchio, che essendo un poco più spostato verso la finestra ho visto che mentre ti sbattevo lei si toccava i seni e fra le gambe, credo che abbia goduto del fatto che ti chiavavo come un toro scatenato, mi sono eccitato tantissimo.”
Mi racconta mentre la sua mano ora è intrisa dei miei umori, sapere che mia cognata ha visto noi scopare mi eccita tantissimo. Allungo la mano e sento che pure lui è perfettamente in tiro. Mi sposto su di lui e m’impalo sul suo cazzo svettante come una colonna di marmo. Abbiamo scopato da far paura quella sera, credo che ognuno di noi avesse nella mente l’immagine di lei che ci guardava e questo ci ha eccitato moltissimo. Mi passo una mano fra le cosce, vorrei fare sesso, ma non la solita scopata che comunque con Armando non è mai “solita”, ma vorrei vivere una situazione diversa, più eccitante, ma non mi viene in mente nulla. Improvvisamente dalla strada che passa davanti a casa una vettura passa suonando il clacson, il rumore mi infastidisce, mi alzo per chiudere la persiana, e quando l’ho chiusa il mio sguardo viene attratto da una coppia che si sta baciando in auto, lì, sotto casa. Nulla di strano, alcuni baci e qualche effusione che mi illuminano la mente. Prendo il cellulare e scrivo un messaggio al mio amore. So già che fino a domani mattina alle sei quando esce dal lavoro non lo leggerà, per regolamento non lo può portare con se al lavoro ma, credo che gli farà piacere: “ amore, che ne dici di un carsex questo sabato? Un bacio Luisa.” Lo invio e ritorno sotto le coperte, mi eccita l’idea, mi lascio avvolgere dal sonno.
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11 years ago
admin, 75
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Estate
Laura aveva l’appuntamento con lui, dopo aver far fatto shopping con me, dovevamo incontrarci in un bar per prendere un caffè. Lui era li ad aspettarci, mentre beviamo il caffè e mi accorgo dai loro sguardi una certa complicità pensando a come sfruttare la mia presenza, sperando che io sia più disponibile dell’anno precedente. Durante il tragitto per andare a casa di lei, (il marito non c’è è al lavoro), cominciano le prime le allusioni nei miei confronti ricordandomi se mi erano piaciute le foto speditemi per mms dove in molte si vedevano loro che facevano sesso, e in altre lei che gli faceva un pompino sempre con il cazzo in primo piano. Tutto questo gli serve per farmi eccitare, ma non ce n’è bisogno, non sanno che è un anno che penso a queste vacanze e che vorrei trascorrerle all'insegna della trasgressione, visto che lo scorso anno non si era concretizzata per dei motivi sorti all'improvviso. Arrivati entriamo in casa, nel soggiorno c’è un divano appoggiato a una parete, (lo stesso dove qualche anno prima un pomeriggio, Laura ci si è sdraiata dopo che le avevo proposto un rapporto lesbo e mi aveva fatto vedere, toccare e leccare la sua fica (raccontandomi un incontro a quattro con l’altra lei bisex), ma poi si era ritirata dolcemente lasciandomi con tutta la mia eccitazione repressa e il sapore della sua fica in bocca). Appena dentro ci siamo guardati, sicuri che qualche cosa doveva e poteva accadere. M’ hanno chiesto se preferivo salire al piano di sopra dove c’è un altro divano e una camera da letto, ma ho risposto che preferisco restare li dove ero, se volevano potevano salire loro, (sono talmente sicura di me stessa e credo di respingere ogni loro tentativo). Si sono seduti sul divano uno vicino all’altra poi dopo una breve ma intensa pomiciata si sono spogliati completamenti lasciandomi di stucco. Laura a cosce aperte si fa toccare la fica muovendosi e mugolando dal piacere tenendo il cazzo duro di lui in mano, poi glielo prende in bocca per prepararlo. Si siede sul bordo del divano, di fronte a me, con la fica rasata a bella vista e lui, (un gran fico che non ti dico), vicino, mentre io per estraniarmi, mi siedo su uno sgabello un po’ distante da loro, ma che riesco a vedere ogni più piccolo particolare. Nel vedere tutto quello che succede mi eccito, mi allontano per versarmi una bibita ghiacciata tanto per pensare ad altro, ma sento che il mio corpo prova un senso di malessere generale che non riesco a estraniarmi. E’ troppo coinvolgente quello che sto vedendo: è come essere dentro un film un porno, non da spettatrice, ma da attrice, coprotagonista. Mi sento troppo accaldata, vado in bagno per rinfrescarmi. Lì dentro da sola, con una mano vado a sentire la mia fica, è bagnata. Ti telefono dicendoti che di là loro due stanno facendo sesso e io me ne sto seduta su uno sgabello a fare la “guardona”, e che la situazione è intrigante ma è bello vederli senza partecipare. Rientro, mi siedo e vedo lei che continua a fargli un pompino mentre lui le lecca la fica. Mi sto eccitando di più,…. la mia figa è un lago di umori e sono preda di frequenti fremiti e sussulti dell’addome,…..non posso, non devo pensarci!! (L'ho promesso a me stessa devo estraniarmi) mi sto eccitando al solo pensiero di fare sesso con loro due!…… la mia mente è come annebbiata, confusa nel vedere quei corpi, non ho più la certezza di rimanere solo a guardare……apro le cosce e incomincio a toccarmi la fica, rivolta verso loro, prima da fuori i pantaloncini, poi con la mano infilata dentro, vado oltre il perizoma, tra i peli e mi tocco la fica. Sento il clitoride duro tanto che sembra un piccolo cazzo e toccandolo provo un piacere immenso. Muovo la mano lentamente, con dolcezza ma con molta decisione, stando bene attenta a non provocarmi l’orgasmo. Mi vedono e anche per questo la loro eccitazione aumenta. Li vedo parlottare a voce bassa guardandomi e subito dopo Laura, si mette a pecora appoggiata allo schienale del divano guardandomi con l’aria di chi vuol far provare invidia, con il suo bel culo all’aria. Lui mi guarda e capisce quello che sto provando e desiderando, lo capisce tanto che mi chiama insistentemente perché l'aiuti, vuole metterglielo nel culo. Gli dico che preferisco guardare, (ho in testa però un solo pensiero: provare questa nuova avventura,…….) Lui ci prova ripetutamente a entrare, ma lei si lamenta dal dolore. Mi chiama ancora. Sono combattuta se andare da loro, ma eccitatissima come sono non riesco a dirgli di no. Mi avvicino al divano, mantenendomi un po’ distante, perché so che se l’aiuto poi non riesco a rimanere fuori da spettatrice. Chiedo se posso fare una foto con il telefonino, per ricordo di quel giorno, cosa che loro due accettano molto volentieri; (è molto eccitante vederli in quella posizione ). Lui mi chiede ancora di aiutarlo, allora facendo cadere tutte le mie perplessità acconsento posizionandomi alla sinistra del culo di Laura. Cerco di rassicurarla, parlandole nell’orecchio dicendole che deve rilassarsi perché solo così riesce a farselo entrare senza sentire dolore. La mia voce tradisce l’eccitazione che provo. La tocco e con le mani, allargo le chiappe, gliele divarico, fino a far vedere a lui il buco del culo dove subito le appoggia il cazzo per entrare. Vedendo che non riesce ad entrare mi prega di aiutarlo ancora di più. Con decisione le allargo ancora di più le chiappe, le sputo sul buco per lubrificarlo e per bagnarlo, le ficco anche due dita dentro per aprirlo bene, sperando che tutto questo serva, per facilitare l’ingresso del cazzo. Il cazzo non entra lo stesso, allora mi metto a 90° gradi davanti a lei e le lecco il culo. Lei geme e mugola dal piacere. Lui, vedendomi in quella posizione e così partecipe e eccitata, ne approfitta per accarezzarmi i fianchi, poi con molta delicatezza ma con decisione mi abbassa i pantaloncini e rimango solo con il perizoma mettendo in risalto il mio bel culo. Non dico niente, lo lascio fare, ma sentire le mani di un uomo dietro che mi toccano il culo, poi entrano in mezzo al solco fino a scendere alla fica, mi eccito da morire. Presa da questa situazione lecco culo e fica a Laura, più avidamente, mi sento una cagna in calore. Le dita di lui le sento entrare toccandomi il clitoride e piano piano entrare dentro la fica. Ho un brivido lungo il corpo non ce la faccio più a resistere, smetto con lei e mi giro, vedo il suo cazzo duro di fronte a me che non aspetta altro che essere usato e lasciandomi andare, (ma si sa la carne è debole) glielo prendo in mano e me lo metto in bocca, per lubrificarlo di saliva e comincio a spompinarlo muovendo la testa avanti e indietro alternando movimenti lenti a velocissimi. Luca mi mette la mano dietro la testa e comincia ad assecondare i miei movimenti il ritmo è sempre più crescente, lui è eccitatissimo, sento il suo respiro che si fa sempre più affannoso a tratti emette dei gemiti di piacere, io non so da cosa sono presa, non lo voglio scopare, non sono nemmeno io cosa voglio, mi fermo incrocio il suo sguardo con il mio, lui mi sorride eccitato. Sccendo con le labbra ben oltre la metà del suo cazzo mi fermo e incominciò a stringere e a succhiare con forza risalendo con estrema lentezza. Gli lecco la cappella, glielo lubrifico con la saliva e poi, a malavoglia, glielo appoggio nel buco del culo di Laura. Lo tengo con la mano puntato, mentre lui spinge sempre più forte, fino a che riesce a far entrare solo la cappella, ma per lei che l’ha preso dietro poche volte è troppo doloroso ! Visto che non riesce a entrare di più lo leva e con un colpo secco e glielo mette nella fica e comincia a scoparla. Per non sentirmi esclusa, mi sdraio sotto la pancia di lei, come se facessimo un 69. Laura nel vedermi e sentirmi sotto di lei, perde la sua vocazione etero, comincia a leccarmi la fica che le sta a un palmo dalla bocca, mi eccito ancora di più, le bacio la fica, con le mani le spalanco le grandi labbra e le entro dentro con la lingua, cerco il clitoride, lo accarezzo, lo stringo tra le labbra e lo tiro, poi lo lecco e lo succhio come se le stessi facendo un pompino. Il ritmo delle mie succhiate aumenta. Ormai Laura è una troia in calore e mi chiede di farla venire. A pochi centimetri dai miei occhi vedo il cazzo di lui entrare ed uscire dalla fica. Comincio a leccare tutto ciò che è a portata della mia lingua: il clitoride, le grandi labbra che circondano il cazzo, quando esce dalla fica il cazzo, poi lecco nuovamente il clitoride quando il cazzo rientra completamente nel ventre di lei, mentre con le mani accarezzo, massaggio, e le metto un dito nel culo. Poi tu pensa e vedi bene lei…. Di colpo si gira, sicuramente dietro suggerimento di lui, si è siede sul bordo divano provocatoriamente a gambe aperte verso di me, mi metto allora a pecora davanti a lei e continuo a leccarle la fica, non contenta le infilo due dita dentro con lunghe penetrazioni per scoparla con forza, ha la fica che versa umori, con l’altra la sditalino. Spalanco le sue labbra e assaporo quel succo che cola copioso dalla sua fica eccitata. Infilo la mia lingua dentro, la bacio come se fosse la sua bocca, poi cerco il piccolo clitoride duro come un piccolo cazzo e lo spompino con le mie labbra!!!! Lei si divincola dal troppo piacere, geme, mi afferra i capelli e mi sospinge su e giù dando il ritmo ai miei colpi di lingua. Mi fermo, lei s'infila due dita nella fica e comincia a farsi un ditalino.....io la guardo a lungo, poi sfilo le sue dita bagnate le metto nella mia fica e infine le avvicino alle nostre bocche e lecchiamo insieme i nostri sapori. Siamo due gran troie. A quella vista eccitatissimo, mi piega a 90° mentre Laura mi accarezza le tette e mi tiene ferma per lui, ma non ce n’è bisogno. Luca comincia a strofinare con le sue dita la parte anteriore del mio perizoma accorgendosi che è bagnato dei miei umori vaginali Nel sentirmelo toccare, allargo ancora di più le cosce per dargli più spazio, sento che delicatamente infila le sue dita dentro il mio perizoma accarezzandomi teneramente la mia fica. Sono eccitatissima ho voglia di godere, la mia fica reclama il suo cazzo, il mio bacino ora inizia ad assecondare i movimenti della sua mano. Luca mi prende il clitoride tra il pollice e l'indice e lo strofina velocemente ….uuuuh, emetto un gemito, godo in modo pazzesco comincio a muovere convulsamente le mie anche spingendo la mia fica verso la sua mano. Non riesco più a sopportare il perizoma, con una mossa decisa e velocissima me lo sfilo, dalle cosce fino ad abbassarmelo tutto sino ai piedi. Rimane di stucco, adesso ha capito che sono disposta a tutto. Lui sfila il perizoma, decisamente quella posizione non è delle più comode per agevolare l'azione che lui ha intrapreso e che io voglio che continui a compiere. Comincia a baciarmi delicatamente le natiche ed i glutei mi divarica le gambe, si abbassa, per leccarmi le cosce dall'interno, la mia eccitazione è al massimo, sento Luca che stringendomi le natiche tiene aperto il profondo solco anale per accarezzarlo in tutta la sua lunghezza con la punta della sua lingua velocissima e simultaneamente con le dita mi sta meravigliosamente sollecitando il clitoride. Cerco di trattenermi nei movimenti convulsi del mio bacino che si contorce sinuosamente spingendosi sempre più verso il suo volto. Il suo viso infatti, è adesso immerso completamente nel mio solco anale sento che la sua lingua sta solleticando teneramente il buco del mio culo, non resisto dal godimento e di li a poco raggiungo infatti un meraviglioso orgasmo con una copiosa fuoriuscita di liquido vaginale, mentre sento i miei umori scendere giù per le mie cosce soffoco i miei gemiti di piaceri leccando ancora con più voracità la fica di Laura. A quella vista, lui che non aspettava altro, m’infila la sua velocissima lingua all’interno della fessura delle chiappe, mentre inizio come una danza erotica, sento il desiderio sessuale che mi pervade intensamente, lui si sofferma un attimo a guardare estasiato il mio culo in bella vista, mi spalanca le natiche e comincia a leccarmi il buco del culo, m’infila un dito, poi due, poi tre, gemo, sento che sono pronta. Luca punta il suo cazzo, mi alzo e mi appoggio alla spalliera del divano e mi piego in avanti per facilitare l’entrata, Luca inizia a spingere delicatamente e la cappella comincia ad allargare il buco del culo, da un'altra spinta, lo sento entrare fino a metà, comincio a sentire un po’ di dolore, ma ho voglia di godere, lui dai miei movimenti capisce che mi sta facendo un po' male, si ferma, ma io gli chiedo di continuare a incularmi senza fermarsi. Da allora un'altra spinta, mi entra tutto nel culo, mugolo per il dolore, lo tira fuori a metà e lo lascia fermo dentro il culo, il dolore lentamente svanisce, il cazzo è sempre rigidissimo, ricomincia di nuovo a spingermelo dentro, ma stavolta mugolo di piacere. Sento il cazzo che comincia a muoversi su e giù dentro il mio culo e nello stesso tempo lui con una mano inizia a masturbarmi, sento le sue dita nella mia fica che massaggiano il clitoride, non resisto più mi abbandono, urlo di piacere, sento il cazzo che riesce ad entrare e uscire per poi rientrare nel mio culo completamente, lo sento sfondarmi, sto godendo da pazzi, mi sta slabbrando il buco del culo, muovo il culo come una pazza, lo roteo, lo spingo contro il suo ventre per farmi infilare sempre più profondamente e stringo ritmicamente lo sfintere intorno al cazzo come se avessi voluto spremergli tutta la sborra che contiene. Sento che mi monta come si fa con gli animali, “godo” Lei mi tiene stretta: sento le vibrazioni del suo corpo ad ogni movimento del cazzo. Laura a preso a incitarlo, sento che gli dice d’incularmi, di farmi godere, gli dice che sono una troia e che mi piace essere chiavata e inculata, Luca va avanti e dietro sempre più forte, mi pompa, sento sbattere le sue palle contro la mia fica e io non riesco a soffocare il piacere. Mentre m’incula mugolo e sbavo, Laura mi guarda arrapata e vuole partecipare, si mette sotto di me per leccarmi la fica, mi tocca e mi lecca con forza, insieme alle dita di Luca, il clitoride sembra che scoppi dal piacere. Sono in preda ad una tempesta di orgasmi il mio corpo vibra di piacere, mi tremano le gambe, stringo con forza la pelle del divano appoggiandoci la bocca soffocando le urla di piacere, sento i mugolii di piacere di lui sta per venire. In preda a delirio di godimento mi afferra i capelli tirandomeli verso di se per poi sferrarmi gli ultimi poderosi colpi di reni facendomi entrare tutto il suo cazzo divenuto oramai padrone assoluto del mio culo. Ecco mi sta assestando gli ultimi violenti colpi, sento il cazzo gonfiarsi, e finalmente mi viene dentro con violenza. Un fiume caldo di sborra mi riempie l’intestino. Poi esausti restiamo sul divano fino a quando le nostre convulsioni ed i nostri fremiti non svaniscono lentamente, per poi abbracciarci ed accarezzarci teneramente. Laura mi tocca il buco del culo mettendo un dito dentro come per alleviare il dolore, cosa che per me è solo piacere, mentre la sborra esce dal buco ancora dilatato, riempiendole la mano. Mentre si è messa il cazzo in bocca di lui per pulire la sborra rimasta. E’ stata un’inculata indimenticabile! Poi Lei mi bacia esplorando con la lingua la cavità della mia bocca facendomi assaporare lo sperma di lui, mi accarezza contemporaneamente i capezzoli, lui invece mi stuzzica ancora deliziosamente il clitoride. Ho la figa, le cosce, il culo ancora unte dello sperma, li accarezzo entrambi passando le mie mani tra i testicoli di lui e con l’altra i capelli di Laura. E’ la fine di quella giornata meravigliosa ripromettendoci che se ci fosse stata un'altra l’occasione, avremmo continuato a fare sesso sempre tutti e tre insieme, appassionatamente!!....
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11 years ago
aspegich,
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Sei bisex !
Mi chiamo Marco, ho trenta cinque anni e sono sposato da quindici. La mia vita fra casa e lavoro scorre bene, anche il sesso va a gonfie vele, Anna, mia moglie è una donna molto calda e vogliosa. Da un po di tempo però io, mi sento attratto dalle persone del mio stesso sesso. Non so dire come tutto è cominciato, so soltanto che un mese fa andai con mia moglie a comperare delle scarpe in un negozio molto grande. Subito siamo stati aiutati da un commesso, un uomo giovane, moro, fisico asciutto e dalla voce gradevole. In breve ha capito subito cosa cercava mia moglie e ha preso alcune scatole di modelli che rispondevano ai desideri di lei. Quando ha incominciato a far misurare le scarpe a Anna, ho notato che le ha praticato un vero e proprio massaggio al piede, e la cosa mi ha incuriosito. Ho incominciato a osservare attentamente il comportamento del commesso, devo dire che ci sapeva fare, modi garbati, consigli giusti e tanta pazienza. Dopo varie prove lei ha deciso per un modello molto bello, mentre io ero rimasto a guardare il tipo che con estrema pazienza aveva aperto almeno una decina scatole di scarpe. Mia moglie ha anche chiesto se poteva salire al piano superiore dove vi è un’esposizione di indumenti da donna e intimo. Lui le ha portato le scarpe alla cassa poi guardandomi in viso e sorridendo mi ha chiesto se volevo anch’io qualche cosa per me. Il tono della voce mi è sembrato un poco allusivo, ma ho declinato il tutto perche mi sentivo in qualche maniera a disagio, in fondo ero stato tutto il tempo a guardarlo lavorare. Mi sentivo attratto da quel maschio, mi sentivo appena eccitare, ma ho sorriso pensando dentro me che forse era ora di scopare mia moglie. Due sere dopo questo fatto è Anna a provocarmi una piacevole sensazione, mentre mi succhia il cazzo le viene l’idea di accarezzarmi il culo, insinua un dito fin dentro di me. Esplodo in un orgasmo incredibile, a tal punto che lei quasi soffoca nel ricevere in bocca tutta la mia semenza. Dopo quel fatto incomincio a documentarmi. Mi metto a leggere, guardare foto e video di gay. Mi faccio una cultura di un mondo che per me è totalmente sconosciuto, mi eccito anche nel vedere certe immagini di maschi che si fottono o sborrano addosso. Passano alcuni giorni e mentre stò correndo al percorso verde, incrocio il commesso in senso contrario. Ci salutiamo e fermandoci decidiamo di correre insieme. Si presenta,
“ mi chiamo Leonello, ma tutti mi chiamano Leo.” Mi dice guardandomi fisso negli occhi.
“piacere, mi chiamo Marco.” Rispondo.
Incominciamo a correre insieme, ma poco dopo, essendo entrambi scarsi di fiato decidiamo di camminare velocemente.
“ stanno bene le scarpe alla tua signora ?” mi chiede.
Gli rispondo che è molto soddisfatta e che gli manderà delle sue amiche a prenderne alcune per loro,
“ scusa, ma tu massaggi sempre i piedi alle tue clienti prima di misurare le scarpe?” gli chiedo senza guardarlo in viso.
Sorride, mi spiega che è un trucco che ha imparato da tempo, un massaggio mette la cliente più a suo agio e questo rende meglio per gli affari. Ci ridiamo, soprattutto per il fatto che la mia non era molto decisa, lui ribatte che come la mia ne capitano sempre.
“ tu invece eri geloso o ti piaceva guardarmi? Anche tu avresti bisogno di un buon paio di scarpe, specie queste per correre, con questo modello questa sera avrei dei dolori qui, e lì.” Mi dice toccandomi la coscia e il polpaccio. Scatto quasi colto di sorpresa.
“ scusa non credevo di infastidirti.” Mi dice, vista la mia reazione.
Arrossisco, non mi ha infastidito, anzi ho provato un certo brivido che non mi so spiegare.
“ no, nessun disturbo, è che non me lo aspettavo, anzi mi ha fatto anche piacere.” Sussurro a bassa voce.
Lui si ferma, mi guarda dritto negli occhi,
“ Marco, devi sapere che io sono gay, e questo se a te da fastidio è meglio saperlo subito.”
Resto completamente spiazzato da una simile e schietta affermazione. Non che non mi fosse venuto il sospetto, ma sentirselo dire direttamente così mi lascia stupito.
“ Non ho problemi con nessuno, ne tanto meno con i gay. Per me è un mondo tutto sconosciuto e devo dire che in un certo qual modo mi affascina, lo vorrei conoscere, ma non puoi certo dire ad un amico facciamo una cosa diversa.”
Mi scruta attentamente,
“ ma tu di questo mondo che ne sai?” mi chiede diretto.
“ poco o meglio, ne so quanto uno che guarda nei siti porno i video e foto di gay.” Gli rispondo senza abbassare lo sguardo.
“ se davvero sei interessato, potrei aiutarti a vivere la tua prima esperienza. Tu hai in mente solo le immagini che hai visto, quindi ora sarebbe giusto che tu vedessi dal vivo quello che hai solo visto in video, sarebbe diverso per il semplice motivo che tu possa intervenire o andartene se non ti va.”
Mi propone sorridendo.
“non devi decidere ora, pensaci, io ho un amico assolutamente fidato con il quale giocare in tua presenza, tu vedi e decidi, se ti va ti unisci a noi altrimenti ciao, e amici come prima.”
Lo guardo e senza rifletterci su decido, che si può fare.
“dammi un momento per mettermi in contatto con il mio amico e se lui è d’accordo ti chiamo e si fa.”
Passano due giorni durante i quali sono nell’indecisione più assoluta. Metà di me vorrebbe mentre l’altra metà dice che sto scazzando di brutto, io sono etero, e mi piace la figa!, allora perche voglio provare una simile esperienza? Non lo so. Il mercoledì decidiamo di vederci a casa sua. Durante il tragitto sento il cuore battere all’impazzata, mi sento teso, nemmeno al primo appuntamento con una donna mi sono mai sentito così tirato, ma contemporaneamente mi eccita l’idea. Entro. Li trovo insieme, lui si presenta, si chiama Luca, alto, sulla cinquantina capelli corti, fisco massiccio ma non grasso. Leo mi fa accomodare, poi loro incominciano a baciarsi davanti a me che sto seduto su di un divano posto davanti al letto. Lentamente Leo si inginocchia davanti a lui, lo spoglia lentamente e anche lui si denuda, vedo il sesso di Luca, duro teso, di buone proporzioni, mi eccito. Lo osservo ingoiarlo senza nessuna difficoltà. Luca geme, il suo respiro si fa corto, sta godendo del gioco di bocca di Leo che dopo averlo succhiato bene lo fa distendere sul letto.
“ se ti va spogliati e vieni sul letto con noi, vedrai meglio.” Mi dice Leo senza neanche guardarmi, ma continuando dedicarsi a Luca.
Mi spoglio e salgo in ginocchio sul letto . Luca è disteso supino, Leo lo succhia infilandosi tutti il palo in gola, è impressionante la facilità con cui esegue questa operazione. Passano alcuni minuti di silenzio rotti solo dai gemiti di piacere di Luca e dal rumore della suzione prodotta dalla bocca di Leo, sento che mi sto eccitando e decido di avvicinarmi di più. Passo dal lato opposto e vedo bene che lui infila il cazzo fin dentro la gola, sento dentro di me il desiderio di sentire quella bocca sulla mia cappella. Mi avvicino di più. Lui si gira e trova la mia cappella appoggiata alla guancia. Afferra il cazzo, lo porta alla bocca, mi da una slinguata, poi un’altra e in fine infila il glande in bocca. Mi sembra di impazzire! Sento la sua lingua roteare intorno alla cappella in maniera fantastica, mi succhia e poi ingoia tutti il membro in gola. Impazzisco!, mai avuto un simile trattamento, nemmeno da tutte le donne che ho scopato mi sono sentito succhiare il cazzo così. Lo sfila lentamente, poi avvicina la mia punta a quella dell’altro, ora a tutti e due i cazzi in linea davanti alla faccia. Incomincia ruotare la testa a destra e sinistra percorrendo tutti i due membri nella loro lunghezza, da infarto! Improvvisamente infila le due cappelle insieme in bocca , ci fa gemere di piacere.
“ strizzale i seni, devi stringerli forte, così godrà di più.” Mi dice Luca e mi prende la mano e la mette sui suoi capezzoli. Stringo un poco, sono titubante, non l’ho mai fatto e non mi rendo conto, con le donne è diverso. Luca lo intuisce.
“ devi fare cosi, strigi forte, lui ama il dolore, oppure succhiali e strigli fra i denti così.” E detto questo si piega su di me e afferra un mio capezzolo fra le labbra. Un misto di piacere/dolore mi sconvolge non riesco a trattenermi, un godimento sconosciuto sconvolge la mia mente, Anna non ha mai succhiato i miei capezzoli, esplodo!, sento l’orgasmo partire dal cervello e percorrere tutto il mio corpo fino ad esplodere sulla punta del mio cazzo infilato in gola di Lello.
…..nnnnnooooo… nnnooo!!!!... cazzoooo!!! ..no!! sborroooo!!!!!.......
Urlo e nello stesso istante che sento lo sperma scorrere lungo l’asta lui lo toglie dalla bocca e a labbra chiuse lo appoggia alla bocca e lascia che la mia sborra gli inondi il viso. Resto un momento immobile, poi mi tiro di lato mi distendo appoggiando mio alla spalliera, sono come svuotato, non mi ricordo i tempi di una simile sborrata, e poi fatto assolutamente unico ho ancora il cazzo durissimo. Li guardo estasiato, mi sembra impossibile che sto vivendo una simile esperienza unica e fantastica! Luca passa dei fazzolettini a Leo che si ripulisce alla meglio,
“ se vai di la c’è il bagno, se ti lavi possiamo continuare.” Mi dice indicandomi una porta.
Vado in bagno, piscio, mi lavo e torno da loro. Luca prende un flacone di gel e incomincia a lubrificargli il culo. Lo vedo mettere la crema e poi con due dita infilarla dentro, Leo geme e gode mentre riprende succhiarmi il cazzo in maniera sconvolgente, fantastica, sento che potrei godere di nuovo, ma resisto, voglio di più. Andiamo avanti un po con questo gioco, Leo mi lecca e succhia facendomi godere, è incredibile, mi piace tantissimo, poi si gira e indica a Luca la confezione dei preservativi, lui ne apre uno e lo passa a lui. Si stacca da me, si gira e appoggia il profilattico sulla punta del cazzo di Luca, poi con un movimento della bocca lo srotola come la più consumata delle puttane. Si inginocchia offrendo il culo a Luca che si posiziona dietro di lui, poi lentamente lo afferra per i fianchi e entra in lui. Il viso di Leo si trasforma in una maschera di piacere, geme e gode, poi mi guarda e mi fa cenno di avvicinarmi. Sono eccitato, sento il cazzo così duro da farmi male, è sconvolgente vedere questi due corpi darsi piacere e appoggio il cazzo mio fra le labbra di Leo. Lui lo infila fino in gola,
“ dai sincronizziamoci, cosi quando entro io tu esci e viceversa, così questa troia avrà la sensazione di avere un cazzo che entra in bocca e esce dal culo.” Mi dice Luca affondando il suo dentro il culo di lui.
Sono eccitato al massimo, quasi in preda a un furore erotico mi sincronizzo con lui, mi bastano pochi colpi e il ritmo è perfetto, sono al massimo, guardo Luca muoversi e mi eccita anche il suo corpo, mi attrae la sua bocca e lentamente mi avvicino a lui. Sento che tutto quello che farò questa sera sarà unico, non voglio lasciare dietro nulla. Luca mi guarda mentre pompa Leo, intuisce il mio stato d’animo e desiderio, mentre pompiamo la troia sotto di noi le nostre bocche sono a pochissima distanza. Per un istante ci guardiamo negli occhi, poi io alzo una mano e la metto dietro la sua nuca, incollo di prepotenza la mia bocca alla sua. Un bacio passionale, erotico sconvolgente. Le lingue si toccano, si rincorrono e intrecciano una danza erotica che ci avvolge, ci succhiamo e non ci rendiamo conto che entrambi abbiamo affondato i nostri membri nei buchi di Leo, lui dietro e io in fondo alla gola. Sento le sue mani scostare il mio corpo, lui era al limite del soffocamento. Mi succhia, sono così eccitato che vorrei sborrare di nuovo, ma lui lo intuisce e sfila il cazzo dalla bocca e lo afferra stringendolo con forza alla base bloccando il mio orgasmo. Ora scivola con la lingua lungo l’asta, mi succhia le palle, poi mi fa sollevare una gamba e si infila sotto di me. Sento la sua lingua arrivare a leccarmi il culo. La punta si insinua dentro, sono estasiato, sento un fortissimo desiderio di schizzare, ma lui imperterrito mi stringe la base del membro. Ci sciogliamo dal groviglio dei nostri corpi, lui ci fa distendere supini con lui in mezzo.
“ siete due maiali e io so cosa volete ora.” Ci dice sorridendo e con entrambe le mani ci sega lentamente.
Mi fa girare al contrario e poi lui si dedica di nuovo a leccare il mio cazzo, è stupendo godo in silenzio, quasi a occhi chiusi. Improvvisamente sento due bocche che mi leccano, guardo e vedo anche Luca che lo aiuta, ma dura poco, Leo si sfila dall’essere in mezzo a noi e si mette dietro di me, mi fa girare di fianco e mentre l’altro mi lecca lui si dedica al mio fiorellino vergine. Lo lecca, lo succhia, mi fa impazzire, ho sensazioni stupende, lentamente mi rilasso, mi giro e vedo il cazzo duro di Luca lì, a poca distanza dalla mia bocca, senza pensarci un momento lo infilo in bocca. Incredibile, sto facendo un 69 con un uomo e un altro mi sta infilando un dito in culo, sento che non resisterò molto. Prima che venga ancora Leo mi fa girare completamente, ora sono io con il culo all’aria, vedo Luca prendere un preservativo e fasciarci il cazzo, poi si mette dietro di me,
“ quando ti rendi conto che non va me lo dici e mi fermo.” Mi dice con un sorriso.
Appoggia il flacone del gel al mio buchetto e poi sento il fresco della crema, lui la spalma bene, sia sul foro che sul suo cazzo, Leo si distende sotto di me, mi prende il mio in bocca e succhia, sono un po teso, ma lo voglio. Lentamente sento la cappella dilatarmi dietro, mi rilasso e lui spinge dentro il suo palo. Un misto dolore/piacere/dolore mi fa tremare, vorrei che si fermasse ma nello stesso tempo lo vorrei tutto dentro. Di colpo spingo indietro il mio corpo e mi metto tutto il cazzo dentro. Una fitta mi costringe ad inarcare il corpo, mi sento dividere in due, sento un dolore fino alle reni, ma resisto, anche perche Leo da sotto si è infilato il mio cazzo in fondo alla gola. Passano alcuni interminabili attimi e lentamente il piacere del bocchino che mi fa, lenisce il dolore che sento dietro. Sono entrambi immobili, uno con il cazzo dentro di me, l’altro con il mio in gola. Resto un momento immobile, poi spingo uno in gola mentre mi sfilo l’altro dal culo, poi esco dalla bocca e lo ricevo dietro. Un va e vieni cosi mi porta in breve a un orgasmo incontenibile.
………. Sisisisiiiiii……eeèèèèè… belliissiiiiimmoooo…..venGGOOOooooo!!!!!...sborrooooo!!!.......
Esplodo dentro la bocca di Leo che ha giusto il tempo di sfilarselo dalle labbra. Contemporaneamente anche Luca urla il suo piacere, lo sento pomparmi velocemente poi di colpo si sfila, strappa il preservativo e sento la sua sborra schizzare sul buco del mio martoriato culetto.
……….. ecccomiiii!!!!... sssbBBOOORRRoooooo…..siiiiiiiiiiiii…….
Nello stesso istante anche Leo che si era segato con forza urla il suo orgasmo. Li guardo e rido dentro di me,
“ caro Marco ora sei bisex!”
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11 years ago
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Al mare
I miei raccconti…..
A volte mi masturbo in terrazza, non so come è accaduto ma due ragazzi che erano in ferie in una palazzina vicina devono avermi vista, ma questo l ho saputo dopo. Questi ragazzi sui venticinque anni mi gironzolavano intorno al mare quando ero al mare , li vedevano che mi guardavano facevano sorrisini e parlottavano tra loro, io mi sentivo anche scocciata, ma erano veramente carini e sotto gli slip si intravedeva un pacco niente male.
Una volta mentre facevo il bagno me li trovai improvvisamente intorno e mentre uno dei due mi chiese informazioni su qualche locale l’altro da dietro mi infilò la mano sotto il costume e mi strinse le chiappe, mi girai infuriata ma quello con la sua faccia da bastardo sicuro di sé mi dice non è meglio che ti tocchiamo noi che ti tocchi da sola, penso di essere diventata rossa come un pomodoro, ma a quelle parole la figa mi inizia a colare, non sapevo come reagire, ma non ci fu tempo mi spinsero verso il largo al riparo dagli sguardi ed iniziarono a frugarmi la fica ed il buco del culo ed intanto commentavano uno dei due disse ma questa non è una fica è un forno, l’altro rispose ma questa è tutto un buco il culo sembra un pozzo, insomma me ne sono venuta come una fessa, poi il più stronzetto dei due mi dice ti veniamo a prendere questa sera e non mancare zoccola e mi lasciano li nel mare, confusa eccitata e preoccupata che qualcuno avesse notato qualcosa, il buco del culo mi doleva non era stato un frugare gentile.
Dico a me stessa non ci vado questa sera, ma come si sono permessi, ma man mano che arrivava la sera diminuiva la mia decisione dico e se non vado e mi sputtanano? ma era un alibi con me stessa, lo so sono stronza e non riesco ancora ad accettare di essere una troia, ma troia troia.
Anzi esco anche mezz’ora prima ed aspetto per un altra mezz’ora, si fanno pure aspettare ,arrivano con la macchina e mi fanno salire mi accoglie una gran risata ed uno dei due dice all’altro hai visto che è venuta questa vuole solo il cazzo è una mignotta da strapazzo, uno dei due viene dietro e caccia il cazzo fuori, grosso la cappella rossa e le vene del cazzo gonfie ed in rilievo, succhialo mi dice ed io obbedisco, nel frattempo il secondo aveva parcheggiato e viene anche lui dietro, mi toglie tutto di dosso mi mette a culo in su e ci infila prima un dito poi due e poi tutte le dita e le ruotava nel mio buco, poi si fermano l altro mi toglie il cazzo dalla bocca e quello che prima stava con la mano nel mio buco del culo mi dice adesso se vuoi che continuiamo ci devi pregare ci devi dire che sei una zozza mignotta e cosa ti dobbiamo fare, lo sai come sono, cosi con un filo di voce riesco solo a dire rovinatemi tutto.
Cerco di nuovo di prendere il cazzo in bocca ma me lo impedisce, non abbiamo capito parla più forte mi dice , cosi inizio a singhiozzare sfondatemi fate tutto quello che volete, allora mi trascinano letteralmente fuori dalla macchina, completa mente nuda il più muscoloso mi mette la mano nella fica ed in quel modo mi solleva da terra e sempre con la mano piantata nella fregna mi mette sulla spalla e mi portano in una baracca li vicino, mi butta su un materasso per terra io nuda ed offerta loro ancora vestiti, io che colavo da tutti i buchi e con la bocca piena di saliva, ti volevamo sfondare ma a te non c è nulla da sfondare ci succhi il cazzo e ci bevi la sborra mi fanno, io inizio a leccare le palle le prendo in bocca e poi lo lecco e poi lo ingoio fino alla gola e forse più giù, l’altro mi posiziona in modo che fica e buco del culo siano facilmente accessibili e mi pianta qualcosa di grosso enorme duro e freddo nel buco del culo, grido lascio di succhiare il cazzo e mi becco un ceffone a quel punto tutte le mie misere resistenze crollano mi ritrovo a dire come se non fosse io si si è giusto l’ho chiesto io di essere rovinata e queste mie parole mi procurarono un orgasmo cosi violento che iniziai a piangere per il piacere ero una cosa nelle loro mani, quello che desideravo da sempre e non lo ammettevo.
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11 years ago
mya6,
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