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L'inizio dei giochi
da qui cominciò tutto...
sono a casa ed è inverno, il lavoro scarseggia, e la noia e la curiosità, in braccio al mio computer,
mi spingono ad entrare per la prima volta, in una chatrolette molto famosa.
Mi vergogno non voglio mostrarmi in volto, accendo la mia cam, e comincio la navigazione...
Dentro un mare di ragazzi ed uomini che si toccano, e di tanto in tanto compare qualche ragazza che sembra poco considerarmi.
Visto che dalla cam si vede solo il petto, mi faccio coraggio e la rialzo un po.
Ora mi si vede in volto, mi guardo mi sistemo e riparto la navigazione.
Sono qui è un ora ormai che giro, ed apparte qualche ragazza che ogni tanto si ferma,
per poi scappar via nel più bello, non ce nulla.
Chiudo scontento del sito e me ne vado a dormire...
Sto dormendo, o quasi, insomma faccio fatica ad addormentami, ho ancora in mente qualche ragazzetta del sito, cavolo son molto curioso ma devo dire di aver avuto pochissimo successo, forse è la cam penso,
così il giorno dopo, dopo essermi alzato e lavato, son andato al supermercato,
per vedere se trovavo una cam mobile,
magari da mettere sotto la scrivania, che mi riprenda per bene tutto=)...
Si l'ho trovata è lei auto messa a fuoco, risoluzione ottima e sopratutto pochi schei,
La compero e me ne torno di corsa a casa, con l'entusiasmo di un bimbo, la installo e rientro nel sito.
Waooo sembro un altro, mi connetto e via.
Oggi va già meglio, nel sito non ci son tante donne, ma quelle poche sembrano già prestarsi di più,
quando ecco fermarsi una signora, wooo, bella, riccia, sorridente con degli occhi stupendi,
mmmm che donna, ed è anche di padova dice qui...mi sta osservando,
neanche il tempo di scriverle ciao che mi cambia,
noooo, ho il cuore che batte a mille son agitato uffa mi piaceva, perche è scappata? passa mezz'ora
e non compare, non la trovo più, stanco ed abbattuto chiudo tutto.
passado dei giorni ed ogni tanto ritorno nel sito, con una fissa, la signora di padova,
ma niente da fare, non la trovo.
Giorno dopo giorno le mie speranze sembravano svanire, nel sito ci son delle ragazzette,
ma nulla in confronto alla signora di padova, sono stanco ed abbattuto, mi allontano un attimo
dal computer, lasciando la chat accesa, ora son in piedi che cerco le sigarette,
la cam punta la mia poltroncina,
in alto sopra la mia immagine, per non sbagliare lascio scritto, cerco donna meglio se matura.
quando buttai l'occhio mi vedo un signore con la cam puntata nel torace addosso una camicia,
e mi
scriva ciao... mi risiedo e mi faccio vedere meglio quando vedo comparirgli affianco la moglie,
cavolo è lei, tutto agitato gli rispondo ciaoooo, grazie per esservi fermati, che donna stupenda complimentoni per la moglie... e siiiii mi risponde lui grazie.
Continuai a parlargli per un ora, fino a salutarci contenti e d'accordo di rivederci
nelle sere seguenti, nella stessa chat.
da li ci fu un continuo scambio di pareri, nel tentativo di conoscersi meglio, dopo settimane di chiacchere e sexcam, arrivato ormai ad aver consolidato un buon rapporto con entrambi, mi arriva una proposta da loro...
ti va di incontrarci al parco citta ad anconetta? per le sei di sta sera?
va bene gli rispondo alle sei lì.
Arrivo e son sotto i portici, davanti pittarello e mi arriva un messaggio siamo qui,
ti vediamo ora mio marito ti viene in contro, aspetto ed eccolo arrivare è lui,
con fare da boss mi dice seguimi e monta in macchina, seguito le sue istruzioni alla lettera monto dietro,
e sento da davanti ciao enrì, è lei siiiii, non mi prendevano in giro.
Partiamo ed andiamo a fare un giro in macchina fino a lisiera, li ci fermiamo e lei salta dietro e comincia a mangiarmelo,
con la bocca è fantastica continua a mugognire, con la voce, non so se fa a posta, ma le vibrazioni,
della voce stessa mi provoca un piacere incredibile, smbra un vibropompino, una cosa magnifica, allungo le mani mentre lei è in ginocchio nei sedili posteriori fianco a me, è in gonna con le mutandine abbassate,
le infilo subito un dito davani e uno dieto, e guardo il marito davanti che ci guarda e lo ringrazio, elogiando la moglie e il suo magnifico corpo. Passano dei miuti e le vengo in bocca...
Da li ci son stati altri incontri uno dei quali a casa mia, dove il lui al comando del mio computer,
mi porta a visitare tutti questi siti a cui ora sono iscritto, insomma grazia ad una coppia in particolare,
(la codesta) son entrato in questo magico mondo, grazie a questa coppia particolare ho pouto allargare i miei orrizzonti e crescere in ogni esperienza insieme a tutti voi...
GRAZIE F&M e tutti voi da enrico
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11 years ago
admin, 75
Last visit: 8 hours ago -
History of violence 13
Venerdì mattina. L'ultimo venerdì mattina da nubile. Domattina io e Rodolfo ci sposiamo, tutta la baracca è pronta, gli invitati sono sui blocchi di partenza, chiesa e ristorante ci aspettano per l'indomani. Vuoi o non vuoi la mia vita sta per cambiare ed il passo è importante. Starò innegabilmente al centro dell'attenzione di amici e parenti e anche questo mette un po' di adrenalina addosso. L'emozione c'è, insomma. Mi girano ancora per la testa e per il corpo sensazioni legate al martedì sera più osceno della mia vita, sono trascorsi solo tre giorni, ma ci penso poco ed ora ho testa solamente per le nozze di domani.
E' da poco passato il mezzodì quando il cellulare squilla. E' Sergio. Un velo di rabbia mi passa davanti agli occhi, non sto proprio nella predisposizione d'animo per relazionarmi con lui, non ora e non oggi. Rifiuto la chiamata. Mi chiama ancora, più e più volte, ma mi rifiuto di rispondergli.
Dopo un quarto d'ora risquilla il cellulare, è mia madre.
"Francesca, senti ha chiamato a casa un certo Sergio, mi pare un matto... ha detto che deve assolutamente parlarti o succede un casino, poi ha buttato giù. Ma chi è questo tizio, lo conosci?"
Mi cade un velo blu davanti agli occhi. Non posso credere che questo maledetto stro@@o si metta a perseguitarmi in questo momento, addirittura. Dico a mamma di non preoccuparsi, è uno del ristorante del pranzo di domani che non sta troppo bene di testa.
Non ho scelta, mi tocca chiamarlo.
"Ma brutta troia, vuoi rispondere al telefono o no?".
Riesco a mantenermi glaciale.
"Ma pezzo di bastardo che non sei altro, come ti viene in mente di chiamare a casa mia? Ma lo sai o no che domattina mi sposo? E come hai potuto lasciarmi l'altra sera per la strada in quel modo? Potevano ammazzarmi. Sei un pezzo di me@@a e ho deciso che devi sparire dalla mia vita." E butto giù il telefono.
Mi richiama immediatamente. All'idea che se non rispondo lui richiamerà a casa non resisto.
Mi investe come una furia bestemmiando oscenamente e minacciando mi venire a prendermi a schiaffoni davanti a tutti durante la cerimonia nuziale. So che ne sarebbe capace, è un malvivente che non ha nulla da perdere, purtroppo.
"Che cosa vuoi da me, Sergio".
Improvvisamente la sua rabbia scompare e il mascalzone torna mellifluo.
"Mi serve una sciocchezza, bella mia. Ti ricordi il vecchietto di Corso Rinascimento? Mi chiede di te e devi vederlo stasera, ti accompagno io... una o due ore al massimo e ti riaccompagno a casa, tutto facile facile...".
"Sergio, ti prego, domattina mi sposo... lo vedrò il tuo vecchietto, ma non stasera... quando torno dal viaggio di nozze lo incontrerò ma, ti scongiuro, lasciami tranquilla almeno per stasera....".
Sergio non si scompone.
"Lo vuoi fare questo viaggio di nozze? Ti vuoi sposare domani il tuo impiastro? Fai questo piccolo piacere al tuo Sergio e domani ti sposi. Anzi verrò pure alla cerimonia con dei fiori bellissimi e mi congratulerò col maritino-cesta-di-lumache. Due orette dalle 19.00 alle 21.00, che vuoi che sia?".
Non ho scampo, mi tocca assecondarlo.
Mi viene a prendere alle 18.00 sotto casa, ho inventato una scusa con i miei pregando Iddio che ci credano, mi sento completamente avvilita ed impotente.
Salgo in macchina, Sergio è taciturno.
"Mi stai facendo prostituire, vero? Quanto ti paga il vecchio per potermi incontrare?".
"Ma non dire stro@@ate e non rompermi i co@@@oni, che non capisci un ca@@o di quello che stai dicendo. Fai quello che dico io e stai zitta".
Proseguiamo il tragitto in silenzio finchè mi scarica davanti al portone. Salgo le scale, trovo la porta aperta, proprio come l'altra volta. Chiedo permesso, entro. L'uomo anziano di cui ancora non so il nome mi viene incontro, gentile come l'altra volta.
"Ahhh Francesca, ma quanto sei bella, non sai quanto ti ho sognata".
Sorrido educatamente, l'uomo mi invita ad accomodarmi. Mi siedo in poltrona, mi offre da bere, accetto un cognac veramente squisito.
L'uomo si alza in piedi e mi guarda, la sua espressione è torbida, se ho imparato a conoscerlo un momentino credo che debba aspettarmi qualche avance entro pochi secondi.
"Insomma... che mi racconti di bello.... ho saputo che ti devi sposare domani, ma è proprio vero?"
"Si, è proprio vero, mi sposo domattina".
A queste parole una smorfia laida si dipinge sul volto del vecchio che perde un po' il controllo e mi si avvicina velocemente.
"Allora dai sposina, succhiamelo un po', fammi vedere quanto sei brava".
Non faccio in tempo a posare il calice di cognac che mi ritrovo il pisello moscio del vecchio vicino al viso. Senza entusiasmo lo afferro con una mano, lo lecco un po' poi glielo prendo in bocca. Sa di pulito, per fortuna.
"Senti ma ti sposi con l'abito bianco, lungo, e con il velo?".
Mi tiro fuori il cazzo dalla bocca lo stretto necessario per rispondere un "si", poi riprendo a succhiare.
"Che brava... e ti sposi in chiesa, vero?".
Stavolta annuisco senza rispondere.
"Mi piacerebbe che me lo succhiassi con l'abito bianco indosso, sai?".
Non rispondo.
"Ma come fa una schifosa puttanella come te a giurare eterna fedeltà ad un marito, eh?".
Continuo a pompinarlo senza ribattere, si sta eccitando a parlare, spero che venga presto così posso tornare a casa... Ora gli meno l'uccello leccandogli le palle mentre lui continua a produrre fantasie ingiuriose sul mio matrimonio, mi auguro trovi la faccenda abbastanza arrapante da sborrare il prima possibile.
"Dai, mettimi le dita nel culo..." mormora il vecchio.
Insinuo le dita tra le chiappe dell'uomo, mi faccio strada, trovo l'ano. Lo titillo con indice e medio poi piano piano entro.
Il vecchio comincia a gemere, il pene gli si irrigidisce leggermente, è quasi un miracolo.
"Dai, che adesso ti chiavo, sposina".
L'uomo si affanna ad indossare un preservativo alla bell'e meglio mentre io mi tolgo gli slip. Mi addosso allo schienale della poltrona, apro le cosce e gli offro la fica già abbastanza aperta.
Il vecchio sbava letteralmente, mi viene sopra ansimando visibilmente. Mi appoggia il pisello sulla passera che nonostante la mia scarsa partecipazione si è comunque discretamente inumidita. Che zoccola che sono!!! Dopo un paio di tentativi a vuoto il cazzo del vecchio mi entra dentro. E' piccolo e mezzo moscio, lo sento appena.
L'uomo mi dà tre o quattro colpi in tutto, poi mormora biascicando:
"Allora ti sposi domattina ehhhhh.... ahhhh".
Alla faccia dell'eiaculazione precoce, in nemmeno quindici secondi il vecchio mi viene dentro. Si ricompone, si tira su i pantaloni, sembra improvvisamente tornato lucido.
"Va bene... va bene..." sembra che parli più a se stesso che a me.
"Bene, Francesca, brava, quindi ti sposi domani..."
Mi rimetto le mutandine e mi sistemo in silenzio.
"Beh, allora ti faccio tanti auguri, sai... di felicità... bene, bene, adesso vai che è tardi".
L'uomo esce dalla stanza, capisco che si è accommiatato.
Prendo la borsetta e mi avvio all'ingresso. Il vecchio è sparito. Meglio così.
Mi chiudo la porta alle spalle, scendo in strada e chiamo Sergio con il cellulare.
"Tutto a posto, è stata veloce questa volta" gli faccio.
"Bene, aspettami cinque minuti che vengo a prenderti".
Incredibilmente Sergio è di parola, esattamente sei minuti e mezzo dopo salgo sulla sua macchina.
Sergio prende la strada per riportarmi a casa, poi effettua una deviazione.
Mi accorgo quasi alla fine quel è la sua meta. Ci ritroviamo nello stesso spiazzo appartato dove il porco mi ha violentata la prima volta.
Ora sono eccitata, ma non voglio farglielo capire. Non tanto per non dargli la soddisfazione di starci spontaneamente... voglio assaporare il piacere di essere violentata di nuovo.
Lui spegne il motore e mi si butta addosso, io lo colpisco con uno schiaffo poco convinto e gli dico che mi fa schifo, mentre in realtà non vedo l'ora di accogliere il suo membro dentro di me. Sergio mi immobilizza le mani nella sua stretta d'acciaio, mi denuda le tette con l'altra mano. Continuo a protestare con finta rabbia finchè le sue dita non mi entrano nella fica, stimolandola come solo lui sa fare. E chi ci riesce più a ribellarsi, anche se solo per finta? Il braccio di Sergio gira dietro la mia schiena, con una mano mi sgrilletta la fica da dietro, con l'altra mi abbassa la testa e mi obbliga a prenderglielo in bocca. La pianto con la commedia e gli succhio il membro avidamente con tutta l'abilità di cui sono capace. Quando la sua erezione raggiunge una consistenza lignea, il che accade molto presto, mi afferra letteralmente per i fianchi, mi solleva e mi trascina sopra di sè. Per quanto precaria sia la posizione riesce a piazzarmi il membro tra le natiche.
"Adesso la brava sposina lo prende in culo dal suo amichetto Sergio, sentilo tutto".
Mi abbandono su di lui ed il cazzo di Sergio si sprofonda nel mio sfintere anale fino alle palle. Non ha nemmeno il preservativo, il maledetto. Prende a martellarmi selvaggiamente mandandomi in paradiso in mezzo a tutti i santi.
"Lo senti tutto in culo, Franceschina? Ti gusta questo palo, vero?".
Gli rispondo frasi smozzicate dal piacere, comunicandogli alla meno peggio la sensazione che mi sta spaccando in due, semplicemente e divinamente. Ha un cazzo meraviglioso e lo usa da maestro.
"Voglio che domani metti la fede al dito con il culo ancora pieno della mia sborra, hai capito?".
Questa sua ultima frase mi scatena l'orgasmo, inizio ad urlare una serie di "Si" sconnessi quanto indecenti, mentre lui a sua volta rompe gli argini e finalmente mi riempie l'intestino di latte caldo...
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11 years ago
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Per piacere scopa mia moglie ( terza parte)
Al ritorno lui è più sereno. Carlo lo nota e velocemente gli spiego il motivo. Lui approva subito la scelta del genero, e si offre per aiutarlo a convincere la figlia, anche se entrambi siamo convinti che non ve ne sia molto bisogno. Stefano ne parla con Luisa in presenza della madre. Luisa guarda la madre che la esorta a provare, anzi li consiglia di andarsene dopo pranzo a casa loro e di fare un primo tentativo. A pranzo l’atmosfera è divertente, si scherza e si fanno battute allusive specie fra madre e figlia. Poi dopo i ragazzi mi chiedono se sia possibile andare da loro, vorrebbero fare un viaggio dalle mie parti e vorrebbero sapere quali sono i posti più belli. Ovviamente è una scusa, ma tutti recitano la loro parte, poco dopo entro in casa loro. Un bellissimo appartamento in una zona nuovissima. Appena dentro l’imbarazzo è totale, devo stemperare la tensione.
“Ragazzi, deve essere chiaro che io sono qui per darvi un aiuto, non per dividervi. Io posso stare fermo, guardarvi, nascondermi, o fare tutto o non fare nulla, l’importante che voi due siate ben convinti che io sono un amico fidato, e discreto. ”
Lei ascolta, guarda lui, poi con decisione lo prende per mano e mi fa cenno dio seguirla.
“Se questa è la soluzione del nostro problema lo voglio scoprire adesso, andiamo in camera e dicci cosa fare.”
Entriamo dentro una bellissima e ultra moderna camera. Chiedo a lui se la sente di lasciare che lei lo ecciti. Lui scuote il capo.
“ non lo so, la prima cosa che mi vieni in mente sarebbe quella di scappare via.”
Mi avvicino a lei gli chiedo se ha delle corde. Mi risponde che ce ne sono in un armadio in un sacco, lui è alpinista. Mando lei a prendere la corda. Nudo lo leghiamo al letto.
“ adesso lei ti farà provare del piacere toccandoti, poi tu farai a lei la stessa cosa. ”
Lei si spoglia, è veramente bella, Matilde da giovane, ne resto così affascinato che ho una violenta erezione. Anche lui ha un’erezione, è ben messo, direi la metà del mio, lei ha gli occhi lucidi dall’eccitazione. Lentamente lei lo accarezza, lo tocca, poi si avvicina al cazzo e lo sega piano. Lui ha lo sguardo fisso su di lei. Quando gli afferra il cazzo duro lui tende le corde, poi si rilassa, lei lo masturba con calma, poi lentamente, spinta da me, che non ho resistito al piacere di accarezzarle la schiena, si avvicina con la bocca alla cappella e lecca.
……..aaaaaaaaaaaaahhhhh…………………nnnooooo……………………….uuuuuuummmmmmhmmm…
Per un momento ha il corpo teso. Poi lentamente si rilassa, incomincia a godere del più bel e sontuoso pompino che abbia mai visto. Lo lecca tutto, scorrendo la lingua e succhiando l’asta, le palle, certa, di averlo in suo potere adesso si scatena. Lo succhia gli provoca un’improvvisa sborrata.
…………aaaaaaahhhhhhhh……sborrroooooooo!!!!!............vatteneeeee……..
Ma lei non si perde una goccia. Lo succhia e lecca sempre facendo in maniera che lui non si perda lo spettacolo. Sfinito lui crolla disteso, si rilassa. Ma lei è di tutt’altro avviso, si avvicina lui e lo bacia in bocca. Lui non si sottrae.
“ Quello che hai appena avuto è un bocchino con l’ingoio che non vedevo l’ora di farti. Adesso ascolta e guarda come fa Luca e poi imitalo. Se vuoi ti slego. ”
Lui non vuole essere sciolto. Preferisce ancora restare legato, si sente più sicuro. La faccio distendere a gambe aperte, lei si masturba facendosi guardare da lui. Io gli spiego casa farò a sua moglie, poi mi abbasso egli lecco la fica assolutamente fradicia. Lei incomincia subito a godere.
……..UUUMMMMMMMMHHUUUUmmmmmm …………….. bellissimooo…vengoooooooo…..
Esplode. Deve essere così piena che mi sono bastate appena tre colpi di lingua per farla godere. Si rigira, mi sposta di lato per offrire a lui una maggior visuale poi incomincia succhiarmi il cazzo in un 69 da infarto. Gode e succhia come una furia umana. Lui osserva, ha il cazzo in tiro, lei non resiste, dopo l’ennesimo orgasmo mi sale sopra e se lo infila dentro. Giro lo sguardo verso di lui. Ha un’aria felice, contenta.
“ Dai Luca fa che goda. Si scopala che poi lo faccio anch’io.” – mi grida al colmo della felicità.
Lei incomincia una lunga cavalcata fatta di orgasmi in rapida successione. Non avevo mai scopato una donna così eccitata e vogliosa. Pere un tempo indefinito lei mi pompa in continuazione, poi sfinita si accascia sul mio petto.
……Amore, ti amooooo……. Adesso voglio teeee……
Scende, gli sale sopra e si scopa anche lui. Godono molto, lui mi chiede di scioglierlo, e a mani libere lo vedo impacciato. Gli spiego dove come accarezzarla per farla godere. Lei gode lui impara velocemente. Poi lei si gira, mi guarda, mi afferra il cazzo e lo porta alla bocca, lui osserva compiaciuto. Dopo averlo succhiato un poco mi guarda e mi fa capire che lo vuole nel culo. Mi abbasso dietro di lei lo lecco, infilo due dita che scorrono bene, lo lubrifico poi infilo entro la cappella. Lei si ferma con lui dentro, poi lo infilo tutto di colpo.
……….aaaaaaaaaaahhhhhhhh…..sssssiiiiii….amoreeeee………..ssssiiiiiii fatemi godereee…..
Mi muovo lentamente. Lui non ha esperienza, quindi lascio muovere lui che ora la sbatte con colpi fortissimi, lei impazzisce di piacere e lo bacia. Le limo lentamente il culo, è fantastico. Sono entrato relativamente bene, segno che la ragazza lo ha usato molto, la cosa mi eccita ancora di più. Lui non regge l’emozione del momento, sborra dentro di lei, io mi fermo e resto immobile dentro di lei. Dopo aver goduto la trascino su di me. Le ho sempre il cazzo in culo, cosa che lei gradisce molto. Le apro le cosce, lei si accarezza la fica da cui esce la sborra del marito.
“ dai toccala, leccala tutta.” – lo incito io.
Lui incomincia con i seni, lei gli indica dove come fare, lui è raggiante dalla felicità. Poi lentamente scende verso il basso. Sento la sua lingua scorrere lungo il taglio della fica e arrivare a leccare anche il mio cazzo. Luisa intanto gode anche dal mio cazzo in culo.
…….ddddaaaiii pompamiiiii……sssiiiii…..daiiiiiii…sborrammiiiii…in culoooooo……..
La sbatto con più impeto e le inondo il culo. Resto un momento fermo, lei si rigira mettendo sotto di se Stefano. Poi lentamente si sfila il mio dal culo, si distende e incomincia un bellissimo 69 con lui. Sicuramente è la prima volta, li osservo contento, non intervengo, voglio che sia un momento loro. Si leccano a vicenda lui si scatena e lecca tutto, la fica, il culo e gode. Lei intanto gli succhia così bene il cazzo che gli torno di nuovo duro. Lei si rigira e lo esorta ad incularla, cosa che lui fa con impeto.
…..aaaaaaahhhhh……..pianooooo….mi sfondiiii………
Gli grida, ma il suo sguardo tradisce una diversa realtà. Mi afferra il cazzo e lo succhia, lui ci sorprende incitandola.
…….ddaaiiii….succhialooooo………bocchiaraaaaa……..daiiii..ingoialoooo….tuttooooo……
Ci scambiamo un’eloquente occhiata, è guarito o sta per esserlo. L’incula di brutto. Le dai dei colpi tremendi. Mi invita sfondarle anche la gola. Lei mi guarda compiaciuta, mi succhia ben presto sono di nuovo in tiro. Se ne accorge lui, la solleva e mi consente di stendermi supino, poi la impala su di me, si rimette dietro di lei che sta già godendo di nuovo con il mio davanti. Improvvisamente sento che anche lui vuole entrare davanti.
……Dai Luca che le riempiamo la fica. Questa troia deve impazzire!!!..........
Le sue parole mi eccitano, ma lasciano lei letteralmente basita. Lo stupore sul suo volto è totale.
Mi fermo, lo agevolo, lei apre la bocca per urlare quando lui entra con impeto insieme a me davanti.
…….aaaaaaaaahhhhhhhiiiiiii……… miiiii……. Sfondateee…………sssssssiiiiii….amore……………
Gode urla e lui si muove con la cieca furia di un toro scatenato. Le slabbriamo la fica facendola godere diversi orgasmi, poi non pago, esce, e mi esorta a ripetere il gioco in culo. Lei sfinita ci guarda stupita e rassegnata. La mettiamo di nuovo in mezzo a noi e con qualche difficoltà le sfondiamo in due il culo, anche se sono convinto che questo giochetto per lei non sia la prima volta.
…..aaaaaahhiiiii…..sssiiii……sfondatemiiiii tutttaaaa…….
“ Ti piace troia!!! Lo sapevo che eri sfondata. Lo avevo scoperto casualmente alcuni mesi fa. Uno al bar ti ha riconosciuto e diceva d un altro che un pomeriggio ne avevi presi sei, tutti a due per volta in fica e culo. Adesso godi, ti amo e voglio sempre sentirti godere, sei la mia troiaaaaa, la mia puttanaa…”
Si muove sempre più forte mi rendo conto che nemmeno io resisterò molto, lui mi guarda e lo intuisce.
..dai schizziamole in bocca!!!....
Eseguo, le inondiamo il viso la bocca i capelli. Lei è sconvolta, lui ora e determinato. Il timido ragazzo ha lasciato il posto ad un vero toro. Sfiniti restiamo distesi. Loro si baciano, si scambiano tenerezze. Mi rivesto li saluto, me ne vado.
“aspetta che fretta hai?, e poi almeno grazie te lo dobbiamo.”
“Non mi dovete nulla, adesso avete tutto quello che serve per essere veramente felici, non avete certo più bisogno di me. Tu sei esperta, e sai cosa insegnare a lui. Quanto a te hai fra le braccia una donna meravigliosa, fanne tesoro , io non ho una simile fortuna.”
“Non è esatto, mi risulta che spesso e volentieri tieni mia madre, con la complicità di papà, fra le braccia e da quello che mi ha detto con molto reciproco piacere.”
Mi ribatte Luisa con un sorriso che ci contagia tutti. Torno a casa, sono stanco. Mi suona il cellulare, è Matilde.
“Grazie. Mi ha telefonato Luisa, mi ha detto che hai fatto un miracolo, e che ora sono veramente uniti. Sperano di averti ancora nel loro letto, mi ha detto che non te la cavi così, ne vuole ancora, finirà che ti dimenticherai di me.”
”Mai, di te non posso farne a meno lo sai. Quanto a loro credo che ne hanno di cose da sistemare, tua figlia è decisamente molto più troia di te, ma con un po di buon allenamento potresti arrivare al suo livello.”
Scoppiamo a ridere e ci diamo la buona notte.
L’indomani Carlo si complimenta con me per l’ottimo risultato ottenuto. Passano alcuni giorni, e le cose hanno ripreso il normale corso. Matilde continua ad ospitarmi nel suo letto, mentre mi racconta che i ragazzi vanno alla grande. Stefano è diventato un perfetto porcellino, anzi un maiale come suo padre, lo definisce Luisa. Sabato mattina andiamo insieme al centro commerciale, Matilde desidera un nuovo costume. Improvvisamente mi sento due mani che mi coprono gli occhi. Cerco di capire chi sia e alla fine intuisco che si tratta di Luisa. Mi abbraccia, e dopo un attimo di euforia si gira, c’è anche Stefano. Luisa mi chiede dove sono finito.
“ Non ti sei più fatto vivo.” – Mi rimprovera scherzando.
Anche Stefano è molto felice di vedermi, mi racconta che la vita è diventata decisamente bella, ma ha ancora tante cose da chiedermi.
“Quando vieni a cena di nuovo da noi?” - mi chiede.
Poi mi racconta che fra loro adesso hanno raggiunto un bellissimo momento di complicità, lei lo spinge sempre più avanti nella ricerca del piacere, e lui ha trovato molto eccitante vedermi scopare sua moglie. Parliamo dell’imminente arrivo delle ferie, loro avendo già fatto il viaggio di nozze, per quest’anno ne hanno rimaste ben poche.
“Domani, andiamo al mare, Luca ci ha fatto scoprire un posticino veramente fantastico, venite anche voi con noi?” – Propone Matilde.
Il giorno successivo siamo distesi sulla sabbia della nostra solita spiaggia nudista. Non conoscendo bene quale poteva essere la loro reazione ci siamo spostati un poco più in fondo alla baia, dove la duna fa un mezzo arco e dei grossi massi ci ripara dalla visuale della maggior parte della gente e ci offre maggior intimità. Solo due singoli che ci hanno visto arrivare si distendono vicino a noi. Consapevoli che con la signora, la volta precedente, hanno avuto un bello spettacolo degno di una sega, oggi, ancora meglio, che di donne sono due. Discreti e mai invadenti, noi, tolleriamo la loro presenza. Visto con quanta disinvoltura si spoglia nuda Matilde e noi, anche gli sposi, non hanno un attimo di esitazione, ci distendiamo al sole. Stefano si complimenta con la suocera per il bellissimo corpo, in considerazione che ne ha sposato la figlia il futuro lo fa ben sperare.
“Devo però precisare che se tua figlia continua fare così tanto la zoccola, credo che lo sciuperà presto.” – esordisce lasciandoci tutti muti.
Matilde e noi lo guardiamo mentre Luisa ride. Poi lui si spiega.
“ Devi sapere, che durante il periodo che ha passato a fare la specializzazione si è anche divertita specializzarsi nell’uso e consumo del cazzo. Non solo si è fatta sbattere da molti maschi, ma una volta anche da sei che l’hanno presa anche in doppia sia in fica che nel culo.”
Matilde la guarda stupita, lei ride e Stefano non sembra affatto risentito.
“Figlia mia, io mi sono divertita tanto, da quando mi faccio scopare da Luca, con lui ho provato molte emozioni, piacere a cose decisamente fuori dal normale. Siamo stati anche con lui e tuo padre in un privè, dove mi hanno scopato anche in tre riempiendomi tutti buchi, ma sempre uno per buco, se è vero quello che dice tuo marito allora sei veramente una zoccola!”
Scoppiamo tutti a ridere e andiamo e fare una bella nuotata. Ci distendiamo di nuovo, Luisa di lato rivolta verso la madre con dietro, Stefano, mentre Carlo sta dietro Matilde.
“ Non voglio mettere in dubbio quello che ha detto tuo marito, ma mi spieghi come si fa finire in mezzo a sei maschi che ti scopano in doppia?” - chiede Matilde.
“è stato tutto per caso. Tornavo in metro dall’università, avevo dato un esame ed era andato benissimo. Vestivo il completo scuro, quello con le spalline rosse, una camicia bianca, auto reggenti e stivaletti non troppo alti. Mi tenevo al sostegno con la destra, mente nell’altra mano avevo un mazzo di fotocopie. Ad una fermata salgono sei ragazzi tutti ben vestiti, parlano di lavoro, e improvvisamente la metro fa una brusca frenata, uno perde l’equilibrio e mi cade addosso. Subito mi soccorrono tutti mi raccolgono i fogli, e per farsi perdonare m’invitano a pranzo. Li guardo, mi piacciono, sono in astinenza da cazzo da venti e più giorni, mi sento umida sotto, accetto.”
Mentre parla, Stefano le accarezza il corpo, i capezzoli sono tesi e duri la stessa cosa fa Carlo con Matilde che si sta eccitando anche lei, io li guardo in silenzio.
“Durante il pranzo sono estremamente carini, poi all’uscita m’invitano a casa loro che dista poco sia da lì, che da casa mia. Appena dentro preparano il caffè, poi li ritrovo tutti intorno a me, quello che mi è caduto addosso parla per tutti.”
“Siamo consapevoli che noi siamo troppi, e che non vorremmo darti l’impressione di volerti saltare addosso, ma se non fosse troppo ti vorremmo chiedere di farci divertire un poco, magari con le mani o la bocca, naturalmente sei libera di andartene quando vuoi.”
“ Li guardo tutti, sono così dolci e carini, che non mi sembra giusto rifiutare. Gli dico che accetto, e che a quello che solo io, deciderò, che mi risulta più interessante lo farò scopare, mentre gli altri dovranno accontentarsi del resto. Per non perdere tempo li invito a spogliarsi. In un momento erano tutti nudi. Meravigliosi, fisici stupendi che cazzi, mamma!!!, nella media di Luca. In un momento mi sono resa conto che li volevo tutti. Mi hanno portato in camera e disteso su di un matrimoniale, poi, immagina che, sei bocche ti leccano e succhiano dappertutto, sei cazzi ti si strusciano e vogliono essere succhiati in fila con calma, dodici mani ti fanno tante di quelle carezze che tu impazzisci. Per un tempo indefinito mi hanno eccitato da morire, poi sono stata sollevata e messa sopra uno disteso supino con il cazzo dritto, impalandomi. Subito un altro si è messo dietro e in un attimo mi ha fatto il culo, gli altri a turno mi infilavano i cazzi in bocca mentre alcuni mi toccavano il seno, mi masturbavano. Ho incominciato a godere, mi hanno fatto sborrare almeno tre o quattro volte, poi anche loro mi hanno inondato i buchi. Usciti loro sotto altri due. Il tizio sotto è entrato bene, mentre l’altro, quello dietro non ci riusciva. Improvvisamente per errore ha infilato il suo cazzo insieme a quello dell’amico davanti.“
……accidenti!!!!!.....ne ha presi due davanti… ragazzi è fantastica!!!!!...che troiana………
“Per un momento ho avuto l’impressione che mi stessero sverginando di nuovo, ma solo un attimo, quando si sono mossi e hanno incominciato a pomparmi ho cominciato a godere come mai avevo fatto in vita mia. Mi hanno fatto perdere il conto di quante volte ho urlato vengo. Poi anche loro sono schizzati dentro, ti assicuro mamma, che è stato meraviglioso sentire la loro sborra riempirmi la fica. Finito loro ancora altri due sempre davanti. Questi sono entrati meglio, io ho goduto subito, ero in preda a una vera frenesia erotica, mi facevano morire di piacere. I primi due che mi hanno scopato intanto si erano fatti succhiare il cazzo dicendo cha anche loro mi volevano venire dentro insieme. Completato il giro, avevo nel frattempo già gli altri tutti di nuovo duri. Mi hanno sollevato nuovamente e impalato di nuovo, credevo volessero un secondo giro, invece si erano già accordati, mentre mi mettevano giù, mi hanno girato e disteso sul petto del giovane che stava sdraiato. Il suo cazzo è entrato dietro facilmente, solo allora mi sono resa conto che lui aveva sotto di se due cuscini per far si che io rimanessi più alta. Appena dentro un altro si è inginocchiato davanti, ha afferrato il cazzo dell’amico e via dentro dietro insieme. Nel culo l’ho sentiti bene. Duri, mi sono scivolati con qualche difficoltà. Fortunatamente vi aveva già sborrato il primo. Per un momento ho creduto che mi avrebbero spanato il culo, invece sono scivolati molto lentamente, facendomi abituare. Quando li ho sentiti che erano entrati fino in fondo è cominciato il mio delirio. Ho goduto come una vera troia. Dopo un primo attimo loro mi hanno pompato da infarto. Mi masturbavano la fica e addirittura uno ha cercato di entrare davanti. Quando hanno schizzato dentro credo di aver perduto i sensi dal piacere che ho provato. Quando tutti si sono divertiti a fare il doppio giro, in culo mentre altri mi hanno anche sborrato in bocca, in faccia e sui capelli, le tette, io ero distrutta ma felice. Finito, mi hanno lasciato fare una doccia e uno mi ha portato a casa in auto, non mi reggevano le gambe. Per due giorni ho avuto il culo in fiamme, ma ne valeva mille volte la pena.”
Madre e figlia si abbracciano, visibilmente eccitate.
“ Tesoro mio, sei proprio una vacca, una zoccola che tuo marito dovrebbe tenere ben stretta.”
Sono abbracciate, con la bocca a poca distanza finiscono per congiungersi in un bacio fantastico. Do colpo cade anche un altro taboo, l’incesto non è più un problema. Si accarezzano, si toccano sotto lo sguardo di noi uomini che siamo molto eccitati. Mentre loro si baciano e incominciano a toccarsi, dentro la mia testa prende forma una strana idea. Mi alzo guado in giro, vi sono solo i due singoli che ci osservano già con il cazzo in tiro e si segano. Guardo i miei amici, con un gesto eloquente del capo indico i due e le donne abbracciate, mimo con la mano il due e poi ancora due. Stefano intuisce subito, lo spiega a Carlo che mi guarda felice.
“ Spostiamoci più sotto quei due grossi ginepri altrimenti arrostiremo al sole.” – propongo.
Chiaramente è una scusa per toglierci ancora più dalla spiaggia. Mentre ci spostiamo. Faccio cenno ai due di avvicinarsi. Loro ascoltano le poche ma significative direttive che io gli impartisco, poi mettono i loro teli intorno ai nostri dove ora vi sono madre e figlia impegnate a leccarsi in un infuocato 69. Godono del reciproco piacere, Matilde è scatenata, lecca la fica della figlia facendola godere tantissimo. La prima ad accorgersi che il numero dei cazzi intorno è aumentato è Luisa. Mi guarda. Le indico la madre e il numero due. Lei guarda verso il padre e il marito inginocchiati intorno a noi con il cazzo duro, loro le sorridono facendo il segno si con il capo. Lentamente anche la madre si rigira, poi invitata da me incomincia a succhiare i cazzi inginocchiati intorno a lei. Carlo invece, dopo aver assaggiato con piacere la bocca di Luisa, si mette dietro la moglie e l’infila di colpo. La scopa eccitatissimo sotto lo sguardo del genero che intanto si sta assaporando le labbra della suocera. Carlo non regge il piacere che prova, e sborra gridando dentro di lei. Uscito lui, dalla fica cola la crema bianca del marito, è la volta di Stefano che si distende supino e con il cazzo dritto riceve la fica della suocera distesa su di lui. Si guardano lei è visibilmente felice, a lui sembra di vivere un sogno, scopare la suocera. Mi inginocchio dietro, Luisa afferra il mio cazzo e quello del marito, poi li spinge insieme dentro la fica della madre che si gira mi guarda con un viso raggiante di felicità. Entriamo lentamente. La sentiamo dilatarsi. La sua bocca si apre, il corpo si inarca e tende, ma dalla bocca esce solo un gemito.
………………………………………………………………………………………….aaaaaaahhhhhuuuuuhhmmmmm…….
Dopo essere arrivati in fondo e resisi conto che ah già raggiunto un orgasmo incominciamo a pomparla velocemente. Lei gode, orla e trema scossa dal piacere. Carlo le fa succhiare ancora il cazzo durissimo, mentre Luisa sta leccando per averli ben in tiro gli altri due. La sbatto e sento Stefano spingere con forza il cazzo dentro. Il gioco lo eccita e ben presto viene. Sento distintamente i suoi getti inondare la fica di Matilde, e anche il mio cazzo che ora sciacquetta dentro di lei. Lascio anch’io il posto ai due ragazzi che la prendono anche loro insieme davanti. Entrano decisi, con la sborra che cola che la lubrifica. Gode, si scuote in preda a orgasmi sempre più devastanti che la fanno tremare in maniera incontrollata. Ben presto anche loro schizzano, mentre Luisa ha provveduto a far restare teso e duro sia il mio cazzo che quello degli altri. La sollevano, mentre io mi distendo con lei sopra rivolta verso di me. Luisa anche questa volta vuole che siamo noi a iniziare il servizio. Dietro si inginocchia ancora Carlo, incula la moglie che mi abbraccia e mi sussurra grazie, in un orecchio. Lui è eccitato e ben presto le schizza dentro, consapevole di averle solo lubrificato il culo. Poi si toglie e lascia il posto a Stefano che è molto impaziente di sfondare il culo della suocera. Entriamo anche qui molto lentamente anche se sento che lei è ben lubrificata. Quando Stefano le è tutto dentro, mi guarda e mi chiede di farla impazzire. La scopiamo in maniera devastante, senza nessun riguardo. Stefano viene, io sono al limite, lei mi chiede di sborrarle in bocca, quindi appena lui esce e i due ci sostituiscono mi presento davanti alle sue labbra e mi lascio segare da Luisa. Schizzo in bocca, sul viso delle due donne che si baciano e leccano da vere troie tutta la sborra che sgorga dal mio cazzo. Anche i due giovani le pompano i cazzi in culo facendola tremare di piacere, poi si svuotano in lei. Matilde rimane distesa in prede al piacere che l’ha stordita, i due raccolgono i teli, ci salutano e ci lasciano soli. Mamma e figlia piangono lacrime di pura gioia, sono abbracciate dai loro mariti, mentre io osservo compiaciuto quanto sono diventate zoccole e troie le due femmine. Da quel giorno sono passati cinque anni bellissimi ricchi di situazioni fantastiche, poi io sono tornato nella mia terra e sono diventato un direttore di una filiale di banca. Sono rimasto in bellissimi rapporti con loro. Luisa ha avuto un bel maschietto, che oggi ha quattro anni. Di recente ho saputo che è di nuovo incinta. Spesso vengono in vacanza giù da me, e allora torniamo e divertirci insieme.
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11 years ago
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Per piacere scopa mia moglie ( seconda parte)
Mi chiamo Luca, e nel precedente racconto ho narrato come sono diventato il bull di una coppia. Lui è il mio capo, direttore di una filiale di una banca. Fra noi sono ben chiari i nostri ruoli. Lui, è il capo al lavoro, un amico fuori, e un cuckold quando mi scopo la moglie. Con lei invece posso fare tutto quello che voglio, anche se siamo fuori dal letto, lei lo tratta con un carattere deciso, lui le ubbidisce ciecamente. Dopo le feste natalizie sono tornato, ho conosciuto la loro figlia, la famosa Luisa. Alta quasi come me, veramente una ragazza bellissima, mora, riccia, occhi verdi ed un corpo da sballo, con un culetto perfetto, rotondo ed alto, con una terza di seno, arrogante fin dentro il midollo osseo. Ha lo stesso carattere duro e dominante come la madre, ma con la sostanziale differenza che essendo giovane non sa dominarlo e agisce impulsivamente. Per prima cosa ha portato il fidanzato. Stefano, appena un poco più basso di lei, biondo, occhi chiari, un bravo ragazzo, timido, e annuncia a loro che appena torna si sposeranno, con il bene stare del padre di lui, un importantissimo e potente primario del più grande ospedale della città. Ovviamente noi comprendiamo subito lo scopo di questo matrimonio. Prima, Carlo, e Matilde poi cercano di dissuaderla, ricordandole che suo zio Augusto le ha già preparato un bel posto in clinica, ma lei non sente storie, ama Stefano e lo sposerà. Si trattiene appena due giorni con noi, poi passa il Capodanno a casa dei futuri suoceri e quando riparte passa solo per prendere la valigia, e saluto solo Matilde. Ovviamente loro ci restano malissimo, per l’improvvisa decisione della figlia, e poi anche per la mancanza di rispetto nei confronti di suo zio. Avrebbero dovuto passare anche la sera del Capodanno insieme, ma ora che la figlia ha cambiato idea non se la sentono di partecipare al raduno con lui, quindi mi chiedono quali fossero i miei progetti per la serata. Avevo letto una proposta interessante fatta da un club privè, cena a buffet e serata eros. Matilde rimane un attimo titubante, mentre Carlo esplode in un grido di gioia. Nel pomeriggio del giorno dopo insieme andiamo in una cittadina vicino dove sappiamo esservi un fornitissimo sexy shop. Carlo è talmente entusiasta dell’idea che non sa cosa comperare. Incominciamo con un bellissimo abito lungo rosso, con spacco e scollatura drappeggiata che lasciano scoperte le spalle e il seno è in bellissima mostra. Un paio di scarpe dalla proibitiva altezza, tacco, 20 e plateau da 10, calze autoreggenti tutto ovviamente rosso. Quando lei lo indossa il mio cazzo si gonfia dismisura, Carlo quasi sborra subito. Raggiungiamo il locale e all’ingresso ci offrono anche la possibilità, per rendere ancora più intrigante la serata di indossare una maschera. Matilde ne sceglie una con le piume rosse al lato destro, mentre io e Carlo optiamo per una che ci copre molto, fino alle guance, rigorosamente nera. Entriamo nel salone, lei è tesa, con il suo abbigliamento attira lo sguardo di molti maschi. Mentre ci prendiamo da mangiare, alcuni, si avvicinano e la sommergono di complimenti che lei gradisce. Sono le undici di sera, l’atmosfera è carica di erotismo, molte persone stanno ballando e io invito lei a ballare con me. Poco dopo, faccio cenno a due maschi che non ci hanno staccato gli occhi di dosso di avvicinarsi, lentamente uno lo faccio mettere dietro e poi lui si appoggia e lei che si ritrova stretta tra noi, sentire il pacco duro nel taglio delle natiche la fa gemere, è pronta, devo trovare il modo per farle vivere una gang. Lascio all’altro il mio posto, lui la stinge e le schiaccia il vistoso bozzo davanti, mentre con lo sguardo recupero Carlo, lo faccio avvicinare egli dico di controllare la situazione che devo fare una cosa. Cerco altri tre maschi, e poi recupero tutti e ce ne andiamo in una saletta privata. Dentro siamo sette uomini, sei più Carlo che osserva attentamente. Distesa sul letto tutti le accarezziamo il corpo, lei impazzisce di piacere, lui si sega in disparte. Uno dopo l’altro le facciamo succhiare il cazzo, lei mi chiede di non venire, ha altre idee per me. Loro a turno la scopano e la prendono a tre per volta. Stretta con i buchi pieni gode urlando con tutto il fiato che ha in corpo.
……aaaaa……..ssssssssiiiiiiiiiiiii……..VENGGGoooooooo……ssssiiiiiii….uuuhhhmmmmmmm…………
Quando sia avvicina la mezza notte, dopo che tutti hanno sborrato nei preservativi dentro di lei, rimaniamo noi tre. Usciamo e invece di andare verso il salone dove si sento un casino pazzesco ci dirigiamo verso un locale adibito a sauna. Ci spogliamo e preso un asciugamano entriamo dentro. Ci sediamo su di una lastra di marmo bianco. Mi appoggio alla parete dietro di me, inarco le gambe e lei si siede su di me impala dosi ed appoggiando le spalle alle mie ginocchia. Lentamente si muove oscillando, il piacere lento deve essere totale nonostante sia stata ripetutamente chiavata da tutti. Carlo osserva in silenzio seduto vicino a noi. Mentre lui si saga, la vedo godere piano, in maniera lenta ed estenuante, le sue mani accarezzano piano il mio viso, il petto la testa, poi si gira verso il marito, e lo bacia.
“ Ha mezzanotte voglio godere in quell’istante, tu sborri nella mia bocca, lui, in fica.”
Un piccolo orologio digitale dietro un vetro ci mostra che mancano dieci minuti. Lui l’accarezza mentre lei continua ad ondeggiare su di me. Quando mancano due minuti la distendo sul marmo e la scopo che forza, poi le faccio la conta degli ultimi secondi.
……cinque… quattro..tre..due..uno…ORAAAAA…sborrroooo…………
Carlo le spruzza in bocca una bella sborrata, mentre io le inondo la fica seguito dal suo urlo di piacere. Lei rimane immobile per un attimo, poi si solleva e abbraccia Carlo, lo bacia in bocca. Ma non è un bacio di passione, ma di vero amore.
“Amore ti amo. Sei l’uomo più dolce comprensivo del mondo, sono stata veramente fortunata ad averti trovato.” - le dice astringendolo forte.
“Ma cosa dici, io sono l’uomo più felice del mondo ad avere una donna meravigliosa come te, intelligente, fantastica, che mi fa provare meravigliose emozioni come ora qui stasera.”
Poi si voltano e mi invitano nel loro abbraccio, lei mi bacia appena sfiorandomi le labbra. Poi si distende di nuovo.
“Adesso voglio godere il primo orgasmo dell’anno nuovo, e poi che non ho ancora goduto dietro lo vorrei nel culo.”
Lei si mette a pecora, ma io, forse per il gran caldo non sono ben in tiro. Improvvisamente Carlo si abbassa e mi succhia velocemente il cazzo, che per l’imprevista novità diventa subito durissimo, poi lui si distende sotto di lei e sporgendo dietro la testa le lecca il culo. Mi prende il cazzo in mano, lo bagna con la bocca e lo spennella sul taglio fradicio dei nostri fluidi, poi lo indirizza nel culo di lei che ora gli succhia il cazzo. Entro lentamente ma deciso.
……aaaaaahhhhhhh….sssssiiiiii….bellisssimooooo…………uumhummhhuummm…
Incomincio a pomparle il culo con lui che da sotto lecca sia lei che me. Per un poco andiamo avanti così, poi lei ci ferma, mi fa uscire.
“Usciamo da qui. Si soffoca.”
Usciamo e torniamo nel salone. Arrivati, ci troviamo davanti ad una colossale orgia, tutti che scopano, succhiano, sborrano, inculano e altro in ogni angolo. Troviamo un tavolo in fondo e ci sediamo noi tre su di una poltroncina. Carlo riesce a trovare una bottiglia di spumante ancora chiusa, gli faccio saltare il tappo, brindiamo. Improvvisamente la nostra attenzione viene catturata da una ragazza davanti a noi, è Flavia la mia collega singol. Nonostante indossi anche lei una minuscola mascherina color oro, notiamo, un piccolo tatuaggio appena sopra la scapola destra, una FB all’interno di un sole, e mentre alza una gamba per farsi leccare da una donna, si vede distintamente anche l’altro, sulla caviglia sinistra troneggio un nero scorpione con inciso sul dorso una FB. Senza dubbio deve essere. Anche i capelli sono scuri come i suoi, e le tette una quarta abbondante. Ci rendiamo conto che non ci ha riconosciuti, è intenta a farsi leccare da una giovane ragazza. Carlo le offre da bere, io invece chiedo a Matilde, di convincerla a seguirci in un nuovo gioco. Flavia, viste le chiare intenzioni di Matilde, la prende per mano e ci conduce dietro un separè poi si inginocchia e incomincia succhiare Matilde, fra le cosce. La cosa risulta bella, Matilde sta incominciando a godere e si dedica a restituirle il piacere, ma io ho una idea diversa. Mi apro i pantaloni le mostro il cazzo in tiro. Lei si stacca dalla fica e mi prende il palo in mano e lo succhia con evidente piacere, Matilde, intanto a ripreso a leccarla. Eccitata si distende.
….ti..vogliooo…scopamiiiii……….. - mi implora trascinandomi su di lei.
Lentamente entro dentro. Lei si contorce mentre sento le pareti dilatarsi e il mio cazzo scivolare fino in fondo, dove lo spingo con un colpo secco. Immediatamente ha un orgasmo.
…….aaaaahhhhhhh………..sssssiiiii………..venngooooo………..
Trema scossa dal piacere. Le limo lentamente la figa sfilandomi piano ed affondandolo di colpo. Ad ogni affondo è un grido di piacere. Improvvisamente sento altre mani su di me, mi fanno distendere e anche l’altra vuole la sua parte. Flavia le lascia succhiare un poco il mio cazzo, poi si riprende il palo, ma lo fa girandosi e questo mi mette in corpo un desiderio covato da tempo. Matilde intuisce, e si abbassa a leccarle il culo, gli lascio succhiare ancora il cazzo poi la prendo da dietro ed entro tutto dentro con un colpo secco.
……aaaaaaahhhhiiiiiiii…………..aaahhhhiiiiii…..pianooooo…mi sapcchiii……..
Non l’ascolto, guardo Matilde che sorride compiaciuta. Pompo il culo di Flavia mentre ho lo sguardo fisso su Matilde che ora mia accarezza il petto e mi bacia. Tengo la troia per i fianchi le sfondo il culo incurante del dolore o piacere che prova, mi eccita solo lo sguardo estasiato di Matilde. Poi sfinita Flavia si accascia in avanti facendo uscire il mio cazzo che le lascia il culo slabbrato, mentre Carlo le sborra in faccia. Matilde ci prende per un braccio, mi trascina via.
“Andiamocene a casa, sono stanca ma soddisfatta.” - propone Matilde,
Guido io fino a casa, Carlo è stanco, appena dentro si addormenta sul divano. Matilde lo copre, poi mi prende per mano e entrati in camera ci spogliamo, mi trascina sotto la doccia.
“ Adesso, qui, con calma voglio godere il primo orgasmo del nuovo anno. ”
Ci laviamo, poi lei si abbassa e lo succhia mentre l’acqua scalda i nostri corpi. Quando lo sente bello duro si solleva, appoggia una gamba sul piccolo sedile interno e mi attira dentro di se.
“ Ti amo. Non mi fraintendere, adoro Carlo, è quanto di meglio possa desiderare una donna, ma quando tu mi entri dentro, io impazzisco. Sei diventato la mia droga, il mio momento di assoluto piacere, mi sconvolgi quando mi fai tua, quando siamo insieme. Mi sono rimproverata spesso, io sono vecchia e tu sei giovane, non devo considerarti mio. Ha volte vorrei che tu mi trattassi più da troia, che mi umili, mi facessi fare cose che non vorrei, per avere una scusa per non desiderarti troppo. Adesso scopami, forte, fammi male, spaccami! Ma fammelo sentire tutto. Da domani sarò tutto quello che vorrai, ma ora ti prego fammi sentire il vero toro che mi sfonda tutta.”
Appoggiata al muro, la sbatto con furia selvaggia. Gode, urla e m’incita a fare ancora più forte. Ha alcuni orgasmi che la fanno tremare tutta. Poi si calma, lo sfila e si gira.
“ Adesso completa l’opera, inculami fortissimo. Spaccami e fammi male. Poi quando sborri ne voglio uno schizzo in bocca.”
Senza un attimo di esitazione le infilo il palo durissimo nel culo.
…………….AAAAAAHHHHHHHIIIII………..ssssiiiiii…cosìììì…spaccamiiiii………
La sbatto come una furia scatenata. Gode, e continua gridare di spanarle ancora di più il culo. Sento il piacere arrivare, le schizzo un getto dentro poi lei in attimo si gira e si inginocchia velocemente appoggio la cappella alle labbra e le regalo anche l’ultimo schizzo. Si rialza, mi abbraccia forte, mi bacia in bocca. Questa volta è un bacio tremendamente carico di passione amore. Sento ancora il sapore del mio seme, ma la cosa non mi disturba, lei si stringe a me con forza.
“ Ti amo. Sei un vero toro, voglio essere la tua vacca, rendimi tale, ti prego, lo sarò per te, ma scopami sempre così forte.”
Quando usciamo fuori è quasi l’alba. Lei prepara del caffè, delle fette biscottate e facciamo colazione. Allo spuntare del primo raggio di sole lei è seduta sui miei ginocchi e mi bacia con tantissima dolcezza. Il giorno dopo andiamo al lavoro, ci raccontiamo del capodanno. Cinzia dice che ha passato la serata con i parenti del futuro marito, si sposano in primavera. Flavia, si siede lentamente, è evidente che le brucia il culo. Con noi rimane sul vago, ma alla pausa caffè racconta tutto a Cinzia e noi che siamo a pochi metri ci mettiamo silenziosamente a ridere. La cosa che poi l’ha lasciata perplessa è che vi era una somiglianza con me e il tipo che le ha rotto il culo, senza nessun riguardo, considerando che lo usa raramente, era quasi vergine. Alla fine l’ha sfondata così brutalmente che questa mattina le brucia ancora. Le cose riprendono il regolare percorso. Quasi tutte le sere dormo con Matilde. Lui non ha mai avuto un attimo di esitazione, ci adora sentirci o al massimo guardare mentre lei scopa con me. Poi se lei lo permette, lui le lecca devotamente ogni buco pieno della mia sborra, complimentandosi con me per il piacere donato alla sua dolce mogliettina. Dal canto suo, lei si è trasformata nella più ubbidiente puttana che abbia mai scopato. Ogni mio perverso desiderio è subito esaudito, ogni fantasia realizzata, dall’abbigliamento più da troia, alle situazioni tremendamente eccitanti, con la più assoluta complicità di lui. A volte siamo usciti soli. Al ritorno, poi, le raccontava le nostre porcate, o giochi di puro esibizionismo, uscire senza intimo, scopare o succhiare cazzi a sconosciuti nei bagni, o altro, lui impazziva di piacere. Ma come ogni bel gioco prima o poi finisce. Il ritorno della figlia a messo Matilde in un vero stato di prostrazione. Lei comandava entrambi a bacchetta su tutto, in particolare il matrimonio. La casa da ridipingere, i parenti selezionati e ridotto il numero ad appena una ventina, tutti, troppo vecchi, brutti grassi, poveri, maleducati e altro. Ovviamente io pure escluso, lei non mi sopporta. Stefano, il futuro marito, non metteva bocca su nulla, bastava lei. Alle prove della cerimonia in chiesa il padre dello sposo nemmeno vi è mai venuto. Semplicemente che essendo la madre che lo accompagnava bastava lei. Stronzo! Una sera l’ho accompagnati io mi sono seduto in disparte. Ho visto la madre dello sposo. Coetanea dei miei amici era una despota unica. Tutto doveva ruotare sulle figure di lei e lo sposo, con eccezione della sposa dopo la cerimonia. Fisicamente alta come Matilde, sciatta, anche se con tanti gioielli alle dita, aveva poca classe, vestiti che erano troppo larghi, forse per nascondere il suo flaccido corpo. Era assolutamente evidente dal tono acido della voce, che non scopava da mesi. Matilde è fortemente depressa. Carlo non trova nessun modo per farle tornare il sorriso, nemmeno una bellissima scopata con me. Poi una mattina, a tre giorni dalle nozze ho modo di vedere il potente padre dello sposo. Un tipo alto, spalle larghe, sguardo perennemente a caccia di donne, in breve un maiale con la cravatta. Ho una folgorante ispirazione. La racconto a Carlo che la trova sconvolgente. Insieme ne parliamo a Matilde che all’inizio resta titubante, poi vedendo che io ne sono entusiasta e Carlo eccitatissimo, accetta. Faremo un bello scherzo al porco! Ci bastano appena tre giorni per prepararci, poi arriva il tanto atteso giorno. Appena vestita la sposa che è in uno stato di fibrillazione paurosa, la quale si preoccupa del padre che dovrà accompagnarla all’altare quando vede l’abbigliamento della madre commenta con Carlo a denti stretti.
“ Ma proprio oggi doveva vestirsi da puttana!”
Matilde è veramente bellissima. Con il fisico che si ritrova, indossa un bellissimo abito nero che le arriva appena sotto il ginocchio. Un vistoso spacco davanti con drappeggi di stoffa a pieghe, lascia intravedere le auto reggenti con un pizzo bellissimo e la parte della gamba dal ginocchio in giù. La fascia lasciando intravedere le sue forma ma senza nessuna volgarità. Le spalline sono fili d’oro intrecciati, e sul petto uno spacco diagonale mette in risalto il suo meraviglioso decolté. Ma lo spettacolo è reso assolutamente intrigante quando lei sta seduta, la stoffa si allenta e si arriva sbirciare fin quasi ai capezzoli. Ovviamente lei non indossa nessun intimo, sarebbe evidente vanificherebbe il tutto. Stivaletti neri, con tacco da dieci. Una stola bianca per coprire le spalle, un cameo di corallo nero al collo legato con un nastro sempre nero e un filo di trucco e lucida labbra completano il tutto. Quando scende dalla vettura tutti la guardano, è chiaro che sta rubando la scena più alla madre dello sposo che alla figlia. Io osservo davanti alla chiesa l’effetto meraviglioso che fa. Francesco, il padre dello sposo le offre il braccio per accompagnarla dentro, e per tutta la durata della cerimonia non si allontana mai da lei. Alle venti mi chiedono con un sms se posso andare a prenderli, sono venuti con la sposa e ora sono a piedi. Arrivo al ristorante, loro escono poco dopo rincorsi dal padre dello sposo, mi guarda, mi dice che me ne devo andare penserà lui riaccompagnarli a casa, ma lei non accetta. Era parte del piano farlo eccitare con un bufalo lasciarlo a bocca asciutta.
“Per piacere, Francesco, devo andare a casa, sono stanca i miei parenti se ne sono gia andati da un pezzo, gli sposi partiti, e di ballare non ne ho voglia, ho male ai piedi, le scarpe nuove mi fanno male.” - dice con voce di supplica.
Lui ignora tutti, sembra che esiste solo lei, ha un vistoso bozzo e credo che sia stato così per tutto il giorno. A casa Matilde si diverte a raccontarci tutte le proposte e porcate che lui le ha proposto, lei non ha mai detto di no, ma nemmeno di si, e questo lo ha fatto morire dal desiderio. Lui le ha sbirciato i seni sempre, si è strusciato contro di lei ad ogni occasione e in particolare quando hanno fatto una foto di gruppo, lui in piedi dietro di lei che sentiva il suo voluminoso pacco premere nel solco del culo, ma lei non si è mai concessa.
“Adesso miei adorati maschi fatemi godere, sono stata umida per un giorno intero, devo esplodere!” - mi dice buttandomi le braccia al collo.
La spoglio e la trovo veramente molto eccitata, la scopo con impeto sotto lo sguardo compiaciuto di lui che sborra poi stanco si addormenta sulla poltrona, mentre lei dopo avere goduto molto in fica pretende un servizio completo. La penetro nel culo, lei ha un momento di pura eccitazione memore del palo che l’altro le ha strusciato tutto il giorno contro.
…scopamiiiii…sfondmai …..il culooooo…….sssiiiii……….
La faccio godere con calma, poi le sborro in bocca. Ultimamente va pazza per bere la mia semenza, dice che la fa ringiovanire. Dal fatidico giorno passano quattro mesi nei quali Francesco ha ripetutamente cercato di portarla a letto, ma lei ha sempre rifiutato. La vita scorre benissimo, ci sono le prime giornate di sole e andiamo al mare in una spiaggia nudista. La situazione la eccita così tanto che non aspetta di tornare a casa, mi scopa davanti a tre maschi, quattro con Carlo che si segano furiosamente. Un sabato, andiamo a giocare a tennis. Al ritorno, com’è nostra consuetudine facciamo la doccia in casa, ma entrati ci troviamo Luisa che sta parlando, anzi piangendo con la madre. Intuisco che sono di troppo e me ne vado. Sono stupito, dal matrimonio sono passati quattro mesi, avrà chiamato i suoi genitori al massimo tre volte. Non li ha mai invitati a cena casa sua, è venuta a cena da loro due volte, ed ora si presenta piangendo, deve essere importante. L’indomani torniamo al mare. Distesi sulla sabbia, mi raccontano il problema che ha la figlia. Con il lavoro e suocero tutto bene. Il matrimonio anche sarebbe perfetto se non vi fosse un piccolo dettaglio: Stefano, a letto è tremendamente timido. Si scopa a luci spente e in assoluto silenzio, solo alla missionaria, niente preliminari, niente cazzo in bocca e nemmeno leccate. Parlare di bocchini o inculate lo terrorizzano. Lui la penetra, si muove in assoluto silenzio, poi poco dopo sborra e si mette di lato e dorme. Sono quattro mesi che non si fa una sana scopata. Lei non ne può più. Ha provato a parlare con lui, ma ha ottenuto il solo risultato di vederlo ancora più chiuso, insicuro e ha diradato anche le volte che scopano.
“ A tuo genero ci vorrebbe uno come Luca.” - Commenta Carlo, ad alta voce.
“ Certo per voi è facile. Tra voi c’è complicità, fiducia, amore, rispetto, e un’intesa profonda, ma fra loro? Lui l’ama fino a questo punto? Quindi dovremmo cominciare da lui, capire fino a che punto è disposto a sacrificarsi per lei.” - propongo io.
Matilde ci guarda.
“Dobbiamo trovarle una soluzione, ma come, non posso certo invitarla scopare con te. Certo, un bel maschione che la sfonda non sarebbe così depressa. Ma come faccio a trovare un’idea? ”
Nei giorni seguenti elaboriamo un piano. Matilde desidera la felicità della figlia al di sopra di qualunque altra cosa. Mi chiede di aiutarla, è convinta che può contare solo su di me. Per prima cosa incominciamo ad entrare in confidenza con lui. Il sabato successivo li invitiamo a giocare con noi a tennis. Ovviamente, lei accetta dietro un suggerimento della madre a cui ora Luisa sembra dare molto ascolto. Ovviamente la doccia la facciamo a casa. Mentre mi asciugo i capelli, Matilde le chiede di andare nella sua camera, convinta che vi sia Stefano. Quando Luisa entra resta a bocca aperta.
“ scusa non sapevo che……………”
Mi fissa il cazzo per un lungo interminabile momento, poi esce. Torna in cucina e racconta tutto alla madre.
Ma lo sai che palo si ritrova Luca fra le gambe?- Le chiede sbigottita.
“Ma tu hai la minima idea di casa potrebbe farti un simile palo dentro il ventre?” – Le ribatte convinta.
Le due donne si mettono a parlare molto intimamente, e finalmente Luisa comprende il ruolo di Luca in quella casa. Il primo passo è fatto. Da quel giorno il suo atteggiamento nei miei confronti cambia radicalmente. Poi ci dobbiamo lavorare il marito. Matilde l’invita la domenica ad una grigliata di pesce da loro. Mentre Carlo è in giardino a preparare la grigliata, e le donne sono in cucina, io e Stefano andiamo in auto a prendere il gelato in una gelateria vicino. Lo vedo moscio, depresso. Conosco il motivo, ma voglio che sia lui a parlare.
“ Come mai sei così moscio, la vita matrimoniale si è rivelata deludente? ” - Gli domando scherzando.
“No, è bellissima, sono io che sono incasinato.” - Mi risponde a denti stretti.
Lo guardo, lui abbassa il capo, è proprio triste.
“ Che ti succede? Problemi di lavoro? soldi? Salute o cosa? “ – insito io.
“ No, sono io che non vado bene, e non trovo una soluzione al problema, anzi credo che nemmeno esiste. – risponde con un filo di voce.
“ Solo alla morte non si trova una soluzione, per tutto il resto basta trovare una persona o un amico che ti ascolti e ti dia una mano e vedrai che si risolve tutto. Certo se tu ti tieni tutto dentro non puoi sapere se lo risolvi. ”
Lui scuote il capo, è al massimo della pressione, deve decidere se aprirsi o no, mi guarda poi parla.
“Il problema sono io. Da ragazzo ho avuto una maledetta governante che mi ha sorpreso a spiare mia madre mentre mi segavo. Un casino. Sono stato portato davanti a lei che mi ha punito. Consapevole che questo poteva nuocermi, lei non ha trovato di meglio che ordinare alla megera di terrorizzarmi, con punizioni e urla dove mi apostrofava di essere un porco e un pervertito. Cresciuto per anni in questo clima ho mentalmente associato il sesso ad una cosa estremamente sporca, peccaminosa e da espletare senza troppe smancerie. Timido e chiuso non ho mai anche in seguito cercato di saperne di più fin quando ho conosciuto Luisa. Per me è come aver incontrato un angelo. Lei mi ama e io impazzisco per lei. Le ho confidato di essere vergine, mentre lei onestamente mi ha detto che aveva avuto altri ragazzi, io non me ne sono fatto un problema. Le voglio troppo bene. La prima notte di nozze, è stato subito evidente che io non ne sapevo nulla di sesso. Lei è stata molto dolce e paziente. Mi ero documentato un poco su internet, ma una cosa e leggere, un’altra è metterlo in pratica. Un vero disastro!.”
Lo ascolto in silenzio, molte cose mi erano già note, ma lascio a lui il compito di sfogarsi, gli sta facendo sicuramente bene.
“La cosa peggiore,è che non trovo una soluzione. Non voglio vedere Luisa soffrire così, ma non posso andare da un amico e chiedergli di spiegarmi come si scopa una donna. Lo immagini che casino. Mio padre poi nemmeno mi vede, per lui sono solo un capriccio di mamma. Come la trovo una soluzione questo problema?
Mi guarda depresso, deluso, sconfitto.
“Tu quanto ami Luisa? Cosa faresti per il suo amore? La sua felicità quanto ti sta a cuore? Tu hai bisogno di una persona fidata, fuori dal tuo ambiente e dal vostro giro di amicizie che ti insegni a scopare tua moglie. – gli chiedo guardandolo negli occhi.
“ Darei la vita per lei. Nessun sacrificio sarebbe troppo grande pur di vederla tornare a sorridere, felice e allegra com’era quando l’ho conosciuta. I miei suoceri hanno molta considerazione di te, quindi ti chiedo: scopa tu mia moglie, io ti guardo e poi faccio tutto quello che fai tu, anzi me lo insegni anche a me. Con un maestro come te dovrei riuscire venirne fuori. “ - mi risponde molto seriamente.
Dentro di me provo la stessa sensazione provata tanto tempo prima, un altro marito che mi chiede di scopare sua moglie, ne sono lusingato.
“Sei sicuro che tu saresti capace di lasciare che un altro uomo tocchi tua moglie, magari in tua presenza? Non sarebbe meglio andare con una puttana e io ti insegno con lei? E poi chi ti dice che Luisa accetti?” – ribadisco serio, anche se sono convinto che lui ormai a deciso.
“ Non voglio nessuna puttana, voglio lei, e poi se non trovo una soluzione finisce che un altro uomo finirà per scoparla sicuramente anche a mia insaputa, quindi farlo insieme e con la giusta persona mi sembra la miglior soluzione. “ - mi risponde molto determinato.
“Credo che questa sia la giusta soluzione. Per convincere tua moglie dovresti farti aiutare da Matilde, sai, fra donne è più facile, e poi anche loro in passato hanno avuto dei problemi e li hanno risolti insieme, l’esperienza aiuta. ”
Mi chiamo Luca, e nel precedente racconto ho narrato come sono diventato il bull di una coppia. Lui è il mio capo, direttore di una filiale di una banca. Fra noi sono ben chiari i nostri ruoli. Lui, è il capo al lavoro, un amico fuori, e un cuckold quando mi scopo la moglie. Con lei invece posso fare tutto quello che voglio, anche se siamo fuori dal letto, lei lo tratta con un carattere deciso, lui le ubbidisce ciecamente. Dopo le feste natalizie sono tornato, ho conosciuto la loro figlia, la famosa Luisa. Alta quasi come me, veramente una ragazza bellissima, mora, riccia, occhi verdi ed un corpo da sballo, con un culetto perfetto, rotondo ed alto, con una terza di seno, arrogante fin dentro il midollo osseo. Ha lo stesso carattere duro e dominante come la madre, ma con la sostanziale differenza che essendo giovane non sa dominarlo e agisce impulsivamente. Per prima cosa ha portato il fidanzato. Stefano, appena un poco più basso di lei, biondo, occhi chiari, un bravo ragazzo, timido, e annuncia a loro che appena torna si sposeranno, con il bene stare del padre di lui, un importantissimo e potente primario del più grande ospedale della città. Ovviamente noi comprendiamo subito lo scopo di questo matrimonio. Prima, Carlo, e Matilde poi cercano di dissuaderla, ricordandole che suo zio Augusto le ha già preparato un bel posto in clinica, ma lei non sente storie, ama Stefano e lo sposerà. Si trattiene appena due giorni con noi, poi passa il Capodanno a casa dei futuri suoceri e quando riparte passa solo per prendere la valigia, e saluto solo Matilde. Ovviamente loro ci restano malissimo, per l’improvvisa decisione della figlia, e poi anche per la mancanza di rispetto nei confronti di suo zio. Avrebbero dovuto passare anche la sera del Capodanno insieme, ma ora che la figlia ha cambiato idea non se la sentono di partecipare al raduno con lui, quindi mi chiedono quali fossero i miei progetti per la serata. Avevo letto una proposta interessante fatta da un club privè, cena a buffet e serata eros. Matilde rimane un attimo titubante, mentre Carlo esplode in un grido di gioia. Nel pomeriggio del giorno dopo insieme andiamo in una cittadina vicino dove sappiamo esservi un fornitissimo sexy shop. Carlo è talmente entusiasta dell’idea che non sa cosa comperare. Incominciamo con un bellissimo abito lungo rosso, con spacco e scollatura drappeggiata che lasciano scoperte le spalle e il seno è in bellissima mostra. Un paio di scarpe dalla proibitiva altezza, tacco, 20 e plateau da 10, calze autoreggenti tutto ovviamente rosso. Quando lei lo indossa il mio cazzo si gonfia dismisura, Carlo quasi sborra subito. Raggiungiamo il locale e all’ingresso ci offrono anche la possibilità, per rendere ancora più intrigante la serata di indossare una maschera. Matilde ne sceglie una con le piume rosse al lato destro, mentre io e Carlo optiamo per una che ci copre molto, fino alle guance, rigorosamente nera. Entriamo nel salone, lei è tesa, con il suo abbigliamento attira lo sguardo di molti maschi. Mentre ci prendiamo da mangiare, alcuni, si avvicinano e la sommergono di complimenti che lei gradisce. Sono le undici di sera, l’atmosfera è carica di erotismo, molte persone stanno ballando e io invito lei a ballare con me. Poco dopo, faccio cenno a due maschi che non ci hanno staccato gli occhi di dosso di avvicinarsi, lentamente uno lo faccio mettere dietro e poi lui si appoggia e lei che si ritrova stretta tra noi, sentire il pacco duro nel taglio delle natiche la fa gemere, è pronta, devo trovare il modo per farle vivere una gang. Lascio all’altro il mio posto, lui la stinge e le schiaccia il vistoso bozzo davanti, mentre con lo sguardo recupero Carlo, lo faccio avvicinare egli dico di controllare la situazione che devo fare una cosa. Cerco altri tre maschi, e poi recupero tutti e ce ne andiamo in una saletta privata. Dentro siamo sette uomini, sei più Carlo che osserva attentamente. Distesa sul letto tutti le accarezziamo il corpo, lei impazzisce di piacere, lui si sega in disparte. Uno dopo l’altro le facciamo succhiare il cazzo, lei mi chiede di non venire, ha altre idee per me. Loro a turno la scopano e la prendono a tre per volta. Stretta con i buchi pieni gode urlando con tutto il fiato che ha in corpo.
……aaaaa……..ssssssssiiiiiiiiiiiii……..VENGGGoooooooo……ssssiiiiiii….uuuhhhmmmmmmm…………
Quando sia avvicina la mezza notte, dopo che tutti hanno sborrato nei preservativi dentro di lei, rimaniamo noi tre. Usciamo e invece di andare verso il salone dove si sento un casino pazzesco ci dirigiamo verso un locale adibito a sauna. Ci spogliamo e preso un asciugamano entriamo dentro. Ci sediamo su di una lastra di marmo bianco. Mi appoggio alla parete dietro di me, inarco le gambe e lei si siede su di me impala dosi ed appoggiando le spalle alle mie ginocchia. Lentamente si muove oscillando, il piacere lento deve essere totale nonostante sia stata ripetutamente chiavata da tutti. Carlo osserva in silenzio seduto vicino a noi. Mentre lui si saga, la vedo godere piano, in maniera lenta ed estenuante, le sue mani accarezzano piano il mio viso, il petto la testa, poi si gira verso il marito, e lo bacia.
“ Ha mezzanotte voglio godere in quell’istante, tu sborri nella mia bocca, lui, in fica.”
Un piccolo orologio digitale dietro un vetro ci mostra che mancano dieci minuti. Lui l’accarezza mentre lei continua ad ondeggiare su di me. Quando mancano due minuti la distendo sul marmo e la scopo che forza, poi le faccio la conta degli ultimi secondi.
……cinque… quattro..tre..due..uno…ORAAAAA…sborrroooo…………
Carlo le spruzza in bocca una bella sborrata, mentre io le inondo la fica seguito dal suo urlo di piacere. Lei rimane immobile per un attimo, poi si solleva e abbraccia Carlo, lo bacia in bocca. Ma non è un bacio di passione, ma di vero amore.
“Amore ti amo. Sei l’uomo più dolce comprensivo del mondo, sono stata veramente fortunata ad averti trovato.” - le dice astringendolo forte.
“Ma cosa dici, io sono l’uomo più felice del mondo ad avere una donna meravigliosa come te, intelligente, fantastica, che mi fa provare meravigliose emozioni come ora qui stasera.”
Poi si voltano e mi invitano nel loro abbraccio, lei mi bacia appena sfiorandomi le labbra. Poi si distende di nuovo.
“Adesso voglio godere il primo orgasmo dell’anno nuovo, e poi che non ho ancora goduto dietro lo vorrei nel culo.”
Lei si mette a pecora, ma io, forse per il gran caldo non sono ben in tiro. Improvvisamente Carlo si abbassa e mi succhia velocemente il cazzo, che per l’imprevista novità diventa subito durissimo, poi lui si distende sotto di lei e sporgendo dietro la testa le lecca il culo. Mi prende il cazzo in mano, lo bagna con la bocca e lo spennella sul taglio fradicio dei nostri fluidi, poi lo indirizza nel culo di lei che ora gli succhia il cazzo. Entro lentamente ma deciso.
……aaaaaahhhhhhh….sssssiiiiii….bellisssimooooo…………uumhummhhuummm…
Incomincio a pomparle il culo con lui che da sotto lecca sia lei che me. Per un poco andiamo avanti così, poi lei ci ferma, mi fa uscire.
“Usciamo da qui. Si soffoca.”
Usciamo e torniamo nel salone. Arrivati, ci troviamo davanti ad una colossale orgia, tutti che scopano, succhiano, sborrano, inculano e altro in ogni angolo. Troviamo un tavolo in fondo e ci sediamo noi tre su di una poltroncina. Carlo riesce a trovare una bottiglia di spumante ancora chiusa, gli faccio saltare il tappo, brindiamo. Improvvisamente la nostra attenzione viene catturata da una ragazza davanti a noi, è Flavia la mia collega singol. Nonostante indossi anche lei una minuscola mascherina color oro, notiamo, un piccolo tatuaggio appena sopra la scapola destra, una FB all’interno di un sole, e mentre alza una gamba per farsi leccare da una donna, si vede distintamente anche l’altro, sulla caviglia sinistra troneggio un nero scorpione con inciso sul dorso una FB. Senza dubbio deve essere. Anche i capelli sono scuri come i suoi, e le tette una quarta abbondante. Ci rendiamo conto che non ci ha riconosciuti, è intenta a farsi leccare da una giovane ragazza. Carlo le offre da bere, io invece chiedo a Matilde, di convincerla a seguirci in un nuovo gioco. Flavia, viste le chiare intenzioni di Matilde, la prende per mano e ci conduce dietro un separè poi si inginocchia e incomincia succhiare Matilde, fra le cosce. La cosa risulta bella, Matilde sta incominciando a godere e si dedica a restituirle il piacere, ma io ho una idea diversa. Mi apro i pantaloni le mostro il cazzo in tiro. Lei si stacca dalla fica e mi prende il palo in mano e lo succhia con evidente piacere, Matilde, intanto a ripreso a leccarla. Eccitata si distende.
….ti..vogliooo…scopamiiiii……….. - mi implora trascinandomi su di lei.
Lentamente entro dentro. Lei si contorce mentre sento le pareti dilatarsi e il mio cazzo scivolare fino in fondo, dove lo spingo con un colpo secco. Immediatamente ha un orgasmo.
…….aaaaahhhhhhh………..sssssiiiii………..venngooooo………..
Trema scossa dal piacere. Le limo lentamente la figa sfilandomi piano ed affondandolo di colpo. Ad ogni affondo è un grido di piacere. Improvvisamente sento altre mani su di me, mi fanno distendere e anche l’altra vuole la sua parte. Flavia le lascia succhiare un poco il mio cazzo, poi si riprende il palo, ma lo fa girandosi e questo mi mette in corpo un desiderio covato da tempo. Matilde intuisce, e si abbassa a leccarle il culo, gli lascio succhiare ancora il cazzo poi la prendo da dietro ed entro tutto dentro con un colpo secco.
……aaaaaaahhhhiiiiiiii…………..aaahhhhiiiiii…..pianooooo…mi sapcchiii……..
Non l’ascolto, guardo Matilde che sorride compiaciuta. Pompo il culo di Flavia mentre ho lo sguardo fisso su Matilde che ora mia accarezza il petto e mi bacia. Tengo la troia per i fianchi le sfondo il culo incurante del dolore o piacere che prova, mi eccita solo lo sguardo estasiato di Matilde. Poi sfinita Flavia si accascia in avanti facendo uscire il mio cazzo che le lascia il culo slabbrato, mentre Carlo le sborra in faccia. Matilde ci prende per un braccio, mi trascina via.
“Andiamocene a casa, sono stanca ma soddisfatta.” - propone Matilde,
Guido io fino a casa, Carlo è stanco, appena dentro si addormenta sul divano. Matilde lo copre, poi mi prende per mano e entrati in camera ci spogliamo, mi trascina sotto la doccia.
“ Adesso, qui, con calma voglio godere il primo orgasmo del nuovo anno. ”
Ci laviamo, poi lei si abbassa e lo succhia mentre l’acqua scalda i nostri corpi. Quando lo sente bello duro si solleva, appoggia una gamba sul piccolo sedile interno e mi attira dentro di se.
“ Ti amo. Non mi fraintendere, adoro Carlo, è quanto di meglio possa desiderare una donna, ma quando tu mi entri dentro, io impazzisco. Sei diventato la mia droga, il mio momento di assoluto piacere, mi sconvolgi quando mi fai tua, quando siamo insieme. Mi sono rimproverata spesso, io sono vecchia e tu sei giovane, non devo considerarti mio. Ha volte vorrei che tu mi trattassi più da troia, che mi umili, mi facessi fare cose che non vorrei, per avere una scusa per non desiderarti troppo. Adesso scopami, forte, fammi male, spaccami! Ma fammelo sentire tutto. Da domani sarò tutto quello che vorrai, ma ora ti prego fammi sentire il vero toro che mi sfonda tutta.”
Appoggiata al muro, la sbatto con furia selvaggia. Gode, urla e m’incita a fare ancora più forte. Ha alcuni orgasmi che la fanno tremare tutta. Poi si calma, lo sfila e si gira.
“ Adesso completa l’opera, inculami fortissimo. Spaccami e fammi male. Poi quando sborri ne voglio uno schizzo in bocca.”
Senza un attimo di esitazione le infilo il palo durissimo nel culo.
…………….AAAAAAHHHHHHHIIIII………..ssssiiiiii…cosìììì…spaccamiiiii………
La sbatto come una furia scatenata. Gode, e continua gridare di spanarle ancora di più il culo. Sento il piacere arrivare, le schizzo un getto dentro poi lei in attimo si gira e si inginocchia velocemente appoggio la cappella alle labbra e le regalo anche l’ultimo schizzo. Si rialza, mi abbraccia forte, mi bacia in bocca. Questa volta è un bacio tremendamente carico di passione amore. Sento ancora il sapore del mio seme, ma la cosa non mi disturba, lei si stringe a me con forza.
“ Ti amo. Sei un vero toro, voglio essere la tua vacca, rendimi tale, ti prego, lo sarò per te, ma scopami sempre così forte.”
Quando usciamo fuori è quasi l’alba. Lei prepara del caffè, delle fette biscottate e facciamo colazione. Allo spuntare del primo raggio di sole lei è seduta sui miei ginocchi e mi bacia con tantissima dolcezza. Il giorno dopo andiamo al lavoro, ci raccontiamo del capodanno. Cinzia dice che ha passato la serata con i parenti del futuro marito, si sposano in primavera. Flavia, si siede lentamente, è evidente che le brucia il culo. Con noi rimane sul vago, ma alla pausa caffè racconta tutto a Cinzia e noi che siamo a pochi metri ci mettiamo silenziosamente a ridere. La cosa che poi l’ha lasciata perplessa è che vi era una somiglianza con me e il tipo che le ha rotto il culo, senza nessun riguardo, considerando che lo usa raramente, era quasi vergine. Alla fine l’ha sfondata così brutalmente che questa mattina le brucia ancora. Le cose riprendono il regolare percorso. Quasi tutte le sere dormo con Matilde. Lui non ha mai avuto un attimo di esitazione, ci adora sentirci o al massimo guardare mentre lei scopa con me. Poi se lei lo permette, lui le lecca devotamente ogni buco pieno della mia sborra, complimentandosi con me per il piacere donato alla sua dolce mogliettina. Dal canto suo, lei si è trasformata nella più ubbidiente puttana che abbia mai scopato. Ogni mio perverso desiderio è subito esaudito, ogni fantasia realizzata, dall’abbigliamento più da troia, alle situazioni tremendamente eccitanti, con la più assoluta complicità di lui. A volte siamo usciti soli. Al ritorno, poi, le raccontava le nostre porcate, o giochi di puro esibizionismo, uscire senza intimo, scopare o succhiare cazzi a sconosciuti nei bagni, o altro, lui impazziva di piacere. Ma come ogni bel gioco prima o poi finisce. Il ritorno della figlia a messo Matilde in un vero stato di prostrazione. Lei comandava entrambi a bacchetta su tutto, in particolare il matrimonio. La casa da ridipingere, i parenti selezionati e ridotto il numero ad appena una ventina, tutti, troppo vecchi, brutti grassi, poveri, maleducati e altro. Ovviamente io pure escluso, lei non mi sopporta. Stefano, il futuro marito, non metteva bocca su nulla, bastava lei. Alle prove della cerimonia in chiesa il padre dello sposo nemmeno vi è mai venuto. Semplicemente che essendo la madre che lo accompagnava bastava lei. Stronzo! Una sera l’ho accompagnati io mi sono seduto in disparte. Ho visto la madre dello sposo. Coetanea dei miei amici era una despota unica. Tutto doveva ruotare sulle figure di lei e lo sposo, con eccezione della sposa dopo la cerimonia. Fisicamente alta come Matilde, sciatta, anche se con tanti gioielli alle dita, aveva poca classe, vestiti che erano troppo larghi, forse per nascondere il suo flaccido corpo. Era assolutamente evidente dal tono acido della voce, che non scopava da mesi. Matilde è fortemente depressa. Carlo non trova nessun modo per farle tornare il sorriso, nemmeno una bellissima scopata con me. Poi una mattina, a tre giorni dalle nozze ho modo di vedere il potente padre dello sposo. Un tipo alto, spalle larghe, sguardo perennemente a caccia di donne, in breve un maiale con la cravatta. Ho una folgorante ispirazione. La racconto a Carlo che la trova sconvolgente. Insieme ne parliamo a Matilde che all’inizio resta titubante, poi vedendo che io ne sono entusiasta e Carlo eccitatissimo, accetta. Faremo un bello scherzo al porco! Ci bastano appena tre giorni per prepararci, poi arriva il tanto atteso giorno. Appena vestita la sposa che è in uno stato di fibrillazione paurosa, la quale si preoccupa del padre che dovrà accompagnarla all’altare quando vede l’abbigliamento della madre commenta con Carlo a denti stretti.
“ Ma proprio oggi doveva vestirsi da puttana!”
Matilde è veramente bellissima. Con il fisico che si ritrova, indossa un bellissimo abito nero che le arriva appena sotto il ginocchio. Un vistoso spacco davanti con drappeggi di stoffa a pieghe, lascia intravedere le auto reggenti con un pizzo bellissimo e la parte della gamba dal ginocchio in giù. La fascia lasciando intravedere le sue forma ma senza nessuna volgarità. Le spalline sono fili d’oro intrecciati, e sul petto uno spacco diagonale mette in risalto il suo meraviglioso decolté. Ma lo spettacolo è reso assolutamente intrigante quando lei sta seduta, la stoffa si allenta e si arriva sbirciare fin quasi ai capezzoli. Ovviamente lei non indossa nessun intimo, sarebbe evidente vanificherebbe il tutto. Stivaletti neri, con tacco da dieci. Una stola bianca per coprire le spalle, un cameo di corallo nero al collo legato con un nastro sempre nero e un filo di trucco e lucida labbra completano il tutto. Quando scende dalla vettura tutti la guardano, è chiaro che sta rubando la scena più alla madre dello sposo che alla figlia. Io osservo davanti alla chiesa l’effetto meraviglioso che fa. Francesco, il padre dello sposo le offre il braccio per accompagnarla dentro, e per tutta la durata della cerimonia non si allontana mai da lei. Alle venti mi chiedono con un sms se posso andare a prenderli, sono venuti con la sposa e ora sono a piedi. Arrivo al ristorante, loro escono poco dopo rincorsi dal padre dello sposo, mi guarda, mi dice che me ne devo andare penserà lui riaccompagnarli a casa, ma lei non accetta. Era parte del piano farlo eccitare con un bufalo lasciarlo a bocca asciutta.
“Per piacere, Francesco, devo andare a casa, sono stanca i miei parenti se ne sono gia andati da un pezzo, gli sposi partiti, e di ballare non ne ho voglia, ho male ai piedi, le scarpe nuove mi fanno male.” - dice con voce di supplica.
Lui ignora tutti, sembra che esiste solo lei, ha un vistoso bozzo e credo che sia stato così per tutto il giorno. A casa Matilde si diverte a raccontarci tutte le proposte e porcate che lui le ha proposto, lei non ha mai detto di no, ma nemmeno di si, e questo lo ha fatto morire dal desiderio. Lui le ha sbirciato i seni sempre, si è strusciato contro di lei ad ogni occasione e in particolare quando hanno fatto una foto di gruppo, lui in piedi dietro di lei che sentiva il suo voluminoso pacco premere nel solco del culo, ma lei non si è mai concessa.
“Adesso miei adorati maschi fatemi godere, sono stata umida per un giorno intero, devo esplodere!” - mi dice buttandomi le braccia al collo.
La spoglio e la trovo veramente molto eccitata, la scopo con impeto sotto lo sguardo compiaciuto di lui che sborra poi stanco si addormenta sulla poltrona, mentre lei dopo avere goduto molto in fica pretende un servizio completo. La penetro nel culo, lei ha un momento di pura eccitazione memore del palo che l’altro le ha strusciato tutto il giorno contro.
…scopamiiiii…sfondmai …..il culooooo…….sssiiiii……….
La faccio godere con calma, poi le sborro in bocca. Ultimamente va pazza per bere la mia semenza, dice che la fa ringiovanire. Dal fatidico giorno passano quattro mesi nei quali Francesco ha ripetutamente cercato di portarla a letto, ma lei ha sempre rifiutato. La vita scorre benissimo, ci sono le prime giornate di sole e andiamo al mare in una spiaggia nudista. La situazione la eccita così tanto che non aspetta di tornare a casa, mi scopa davanti a tre maschi, quattro con Carlo che si segano furiosamente. Un sabato, andiamo a giocare a tennis. Al ritorno, com’è nostra consuetudine facciamo la doccia in casa, ma entrati ci troviamo Luisa che sta parlando, anzi piangendo con la madre. Intuisco che sono di troppo e me ne vado. Sono stupito, dal matrimonio sono passati quattro mesi, avrà chiamato i suoi genitori al massimo tre volte. Non li ha mai invitati a cena casa sua, è venuta a cena da loro due volte, ed ora si presenta piangendo, deve essere importante. L’indomani torniamo al mare. Distesi sulla sabbia, mi raccontano il problema che ha la figlia. Con il lavoro e suocero tutto bene. Il matrimonio anche sarebbe perfetto se non vi fosse un piccolo dettaglio: Stefano, a letto è tremendamente timido. Si scopa a luci spente e in assoluto silenzio, solo alla missionaria, niente preliminari, niente cazzo in bocca e nemmeno leccate. Parlare di bocchini o inculate lo terrorizzano. Lui la penetra, si muove in assoluto silenzio, poi poco dopo sborra e si mette di lato e dorme. Sono quattro mesi che non si fa una sana scopata. Lei non ne può più. Ha provato a parlare con lui, ma ha ottenuto il solo risultato di vederlo ancora più chiuso, insicuro e ha diradato anche le volte che scopano.
“ A tuo genero ci vorrebbe uno come Luca.” - Commenta Carlo, ad alta voce.
“ Certo per voi è facile. Tra voi c’è complicità, fiducia, amore, rispetto, e un’intesa profonda, ma fra loro? Lui l’ama fino a questo punto? Quindi dovremmo cominciare da lui, capire fino a che punto è disposto a sacrificarsi per lei.” - propongo io.
Matilde ci guarda.
“Dobbiamo trovarle una soluzione, ma come, non posso certo invitarla scopare con te. Certo, un bel maschione che la sfonda non sarebbe così depressa. Ma come faccio a trovare un’idea? ”
Nei giorni seguenti elaboriamo un piano. Matilde desidera la felicità della figlia al di sopra di qualunque altra cosa. Mi chiede di aiutarla, è convinta che può contare solo su di me. Per prima cosa incominciamo ad entrare in confidenza con lui. Il sabato successivo li invitiamo a giocare con noi a tennis. Ovviamente, lei accetta dietro un suggerimento della madre a cui ora Luisa sembra dare molto ascolto. Ovviamente la doccia la facciamo a casa. Mentre mi asciugo i capelli, Matilde le chiede di andare nella sua camera, convinta che vi sia Stefano. Quando Luisa entra resta a bocca aperta.
“ scusa non sapevo che……………”
Mi fissa il cazzo per un lungo interminabile momento, poi esce. Torna in cucina e racconta tutto alla madre.
Ma lo sai che palo si ritrova Luca fra le gambe?- Le chiede sbigottita.
“Ma tu hai la minima idea di casa potrebbe farti un simile palo dentro il ventre?” – Le ribatte convinta.
Le due donne si mettono a parlare molto intimamente, e finalmente Luisa comprende il ruolo di Luca in quella casa. Il primo passo è fatto. Da quel giorno il suo atteggiamento nei miei confronti cambia radicalmente. Poi ci dobbiamo lavorare il marito. Matilde l’invita la domenica ad una grigliata di pesce da loro. Mentre Carlo è in giardino a preparare la grigliata, e le donne sono in cucina, io e Stefano andiamo in auto a prendere il gelato in una gelateria vicino. Lo vedo moscio, depresso. Conosco il motivo, ma voglio che sia lui a parlare.
“ Come mai sei così moscio, la vita matrimoniale si è rivelata deludente? ” - Gli domando scherzando.
“No, è bellissima, sono io che sono incasinato.” - Mi risponde a denti stretti.
Lo guardo, lui abbassa il capo, è proprio triste.
“ Che ti succede? Problemi di lavoro? soldi? Salute o cosa? “ – insito io.
“ No, sono io che non vado bene, e non trovo una soluzione al problema, anzi credo che nemmeno esiste. – risponde con un filo di voce.
“ Solo alla morte non si trova una soluzione, per tutto il resto basta trovare una persona o un amico che ti ascolti e ti dia una mano e vedrai che si risolve tutto. Certo se tu ti tieni tutto dentro non puoi sapere se lo risolvi. ”
Lui scuote il capo, è al massimo della pressione, deve decidere se aprirsi o no, mi guarda poi parla.
“Il problema sono io. Da ragazzo ho avuto una maledetta governante che mi ha sorpreso a spiare mia madre mentre mi segavo. Un casino. Sono stato portato davanti a lei che mi ha punito. Consapevole che questo poteva nuocermi, lei non ha trovato di meglio che ordinare alla megera di terrorizzarmi, con punizioni e urla dove mi apostrofava di essere un porco e un pervertito. Cresciuto per anni in questo clima ho mentalmente associato il sesso ad una cosa estremamente sporca, peccaminosa e da espletare senza troppe smancerie. Timido e chiuso non ho mai anche in seguito cercato di saperne di più fin quando ho conosciuto Luisa. Per me è come aver incontrato un angelo. Lei mi ama e io impazzisco per lei. Le ho confidato di essere vergine, mentre lei onestamente mi ha detto che aveva avuto altri ragazzi, io non me ne sono fatto un problema. Le voglio troppo bene. La prima notte di nozze, è stato subito evidente che io non ne sapevo nulla di sesso. Lei è stata molto dolce e paziente. Mi ero documentato un poco su internet, ma una cosa e leggere, un’altra è metterlo in pratica. Un vero disastro!.”
Lo ascolto in silenzio, molte cose mi erano già note, ma lascio a lui il compito di sfogarsi, gli sta facendo sicuramente bene.
“La cosa peggiore,è che non trovo una soluzione. Non voglio vedere Luisa soffrire così, ma non posso andare da un amico e chiedergli di spiegarmi come si scopa una donna. Lo immagini che casino. Mio padre poi nemmeno mi vede, per lui sono solo un capriccio di mamma. Come la trovo una soluzione questo problema?
Mi guarda depresso, deluso, sconfitto.
“Tu quanto ami Luisa? Cosa faresti per il suo amore? La sua felicità quanto ti sta a cuore? Tu hai bisogno di una persona fidata, fuori dal tuo ambiente e dal vostro giro di amicizie che ti insegni a scopare tua moglie. – gli chiedo guardandolo negli occhi.
“ Darei la vita per lei. Nessun sacrificio sarebbe troppo grande pur di vederla tornare a sorridere, felice e allegra com’era quando l’ho conosciuta. I miei suoceri hanno molta considerazione di te, quindi ti chiedo: scopa tu mia moglie, io ti guardo e poi faccio tutto quello che fai tu, anzi me lo insegni anche a me. Con un maestro come te dovrei riuscire venirne fuori. “ - mi risponde molto seriamente.
Dentro di me provo la stessa sensazione provata tanto tempo prima, un altro marito che mi chiede di scopare sua moglie, ne sono lusingato.
“Sei sicuro che tu saresti capace di lasciare che un altro uomo tocchi tua moglie, magari in tua presenza? Non sarebbe meglio andare con una puttana e io ti insegno con lei? E poi chi ti dice che Luisa accetti?” – ribadisco serio, anche se sono convinto che lui ormai a deciso.
“ Non voglio nessuna puttana, voglio lei, e poi se non trovo una soluzione finisce che un altro uomo finirà per scoparla sicuramente anche a mia insaputa, quindi farlo insieme e con la giusta persona mi sembra la miglior soluzione. “ - mi risponde molto determinato.
“Credo che questa sia la giusta soluzione. Per convincere tua moglie dovresti farti aiutare da Matilde, sai, fra donne è più facile, e poi anche loro in passato hanno avuto dei problemi e li hanno risolti insieme, l’esperienza aiuta. ”
Mi chiamo Luca, e nel precedente racconto ho narrato come sono diventato il bull di una coppia. Lui è il mio capo, direttore di una filiale di una banca. Fra noi sono ben chiari i nostri ruoli. Lui, è il capo al lavoro, un amico fuori, e un cuckold quando mi scopo la moglie. Con lei invece posso fare tutto quello che voglio, anche se siamo fuori dal letto, lei lo tratta con un carattere deciso, lui le ubbidisce ciecamente. Dopo le feste natalizie sono tornato, ho conosciuto la loro figlia, la famosa Luisa. Alta quasi come me, veramente una ragazza bellissima, mora, riccia, occhi verdi ed un corpo da sballo, con un culetto perfetto, rotondo ed alto, con una terza di seno, arrogante fin dentro il midollo osseo. Ha lo stesso carattere duro e dominante come la madre, ma con la sostanziale differenza che essendo giovane non sa dominarlo e agisce impulsivamente. Per prima cosa ha portato il fidanzato. Stefano, appena un poco più basso di lei, biondo, occhi chiari, un bravo ragazzo, timido, e annuncia a loro che appena torna si sposeranno, con il bene stare del padre di lui, un importantissimo e potente primario del più grande ospedale della città. Ovviamente noi comprendiamo subito lo scopo di questo matrimonio. Prima, Carlo, e Matilde poi cercano di dissuaderla, ricordandole che suo zio Augusto le ha già preparato un bel posto in clinica, ma lei non sente storie, ama Stefano e lo sposerà. Si trattiene appena due giorni con noi, poi passa il Capodanno a casa dei futuri suoceri e quando riparte passa solo per prendere la valigia, e saluto solo Matilde. Ovviamente loro ci restano malissimo, per l’improvvisa decisione della figlia, e poi anche per la mancanza di rispetto nei confronti di suo zio. Avrebbero dovuto passare anche la sera del Capodanno insieme, ma ora che la figlia ha cambiato idea non se la sentono di partecipare al raduno con lui, quindi mi chiedono quali fossero i miei progetti per la serata. Avevo letto una proposta interessante fatta da un club privè, cena a buffet e serata eros. Matilde rimane un attimo titubante, mentre Carlo esplode in un grido di gioia. Nel pomeriggio del giorno dopo insieme andiamo in una cittadina vicino dove sappiamo esservi un fornitissimo sexy shop. Carlo è talmente entusiasta dell’idea che non sa cosa comperare. Incominciamo con un bellissimo abito lungo rosso, con spacco e scollatura drappeggiata che lasciano scoperte le spalle e il seno è in bellissima mostra. Un paio di scarpe dalla proibitiva altezza, tacco, 20 e plateau da 10, calze autoreggenti tutto ovviamente rosso. Quando lei lo indossa il mio cazzo si gonfia dismisura, Carlo quasi sborra subito. Raggiungiamo il locale e all’ingresso ci offrono anche la possibilità, per rendere ancora più intrigante la serata di indossare una maschera. Matilde ne sceglie una con le piume rosse al lato destro, mentre io e Carlo optiamo per una che ci copre molto, fino alle guance, rigorosamente nera. Entriamo nel salone, lei è tesa, con il suo abbigliamento attira lo sguardo di molti maschi. Mentre ci prendiamo da mangiare, alcuni, si avvicinano e la sommergono di complimenti che lei gradisce. Sono le undici di sera, l’atmosfera è carica di erotismo, molte persone stanno ballando e io invito lei a ballare con me. Poco dopo, faccio cenno a due maschi che non ci hanno staccato gli occhi di dosso di avvicinarsi, lentamente uno lo faccio mettere dietro e poi lui si appoggia e lei che si ritrova stretta tra noi, sentire il pacco duro nel taglio delle natiche la fa gemere, è pronta, devo trovare il modo per farle vivere una gang. Lascio all’altro il mio posto, lui la stinge e le schiaccia il vistoso bozzo davanti, mentre con lo sguardo recupero Carlo, lo faccio avvicinare egli dico di controllare la situazione che devo fare una cosa. Cerco altri tre maschi, e poi recupero tutti e ce ne andiamo in una saletta privata. Dentro siamo sette uomini, sei più Carlo che osserva attentamente. Distesa sul letto tutti le accarezziamo il corpo, lei impazzisce di piacere, lui si sega in disparte. Uno dopo l’altro le facciamo succhiare il cazzo, lei mi chiede di non venire, ha altre idee per me. Loro a turno la scopano e la prendono a tre per volta. Stretta con i buchi pieni gode urlando con tutto il fiato che ha in corpo.
……aaaaa……..ssssssssiiiiiiiiiiiii……..VENGGGoooooooo……ssssiiiiiii….uuuhhhmmmmmmm…………
Quando sia avvicina la mezza notte, dopo che tutti hanno sborrato nei preservativi dentro di lei, rimaniamo noi tre. Usciamo e invece di andare verso il salone dove si sento un casino pazzesco ci dirigiamo verso un locale adibito a sauna. Ci spogliamo e preso un asciugamano entriamo dentro. Ci sediamo su di una lastra di marmo bianco. Mi appoggio alla parete dietro di me, inarco le gambe e lei si siede su di me impala dosi ed appoggiando le spalle alle mie ginocchia. Lentamente si muove oscillando, il piacere lento deve essere totale nonostante sia stata ripetutamente chiavata da tutti. Carlo osserva in silenzio seduto vicino a noi. Mentre lui si saga, la vedo godere piano, in maniera lenta ed estenuante, le sue mani accarezzano piano il mio viso, il petto la testa, poi si gira verso il marito, e lo bacia.
“ Ha mezzanotte voglio godere in quell’istante, tu sborri nella mia bocca, lui, in fica.”
Un piccolo orologio digitale dietro un vetro ci mostra che mancano dieci minuti. Lui l’accarezza mentre lei continua ad ondeggiare su di me. Quando mancano due minuti la distendo sul marmo e la scopo che forza, poi le faccio la conta degli ultimi secondi.
……cinque… quattro..tre..due..uno…ORAAAAA…sborrroooo…………
Carlo le spruzza in bocca una bella sborrata, mentre io le inondo la fica seguito dal suo urlo di piacere. Lei rimane immobile per un attimo, poi si solleva e abbraccia Carlo, lo bacia in bocca. Ma non è un bacio di passione, ma di vero amore.
“Amore ti amo. Sei l’uomo più dolce comprensivo del mondo, sono stata veramente fortunata ad averti trovato.” - le dice astringendolo forte.
“Ma cosa dici, io sono l’uomo più felice del mondo ad avere una donna meravigliosa come te, intelligente, fantastica, che mi fa provare meravigliose emozioni come ora qui stasera.”
Poi si voltano e mi invitano nel loro abbraccio, lei mi bacia appena sfiorandomi le labbra. Poi si distende di nuovo.
“Adesso voglio godere il primo orgasmo dell’anno nuovo, e poi che non ho ancora goduto dietro lo vorrei nel culo.”
Lei si mette a pecora, ma io, forse per il gran caldo non sono ben in tiro. Improvvisamente Carlo si abbassa e mi succhia velocemente il cazzo, che per l’imprevista novità diventa subito durissimo, poi lui si distende sotto di lei e sporgendo dietro la testa le lecca il culo. Mi prende il cazzo in mano, lo bagna con la bocca e lo spennella sul taglio fradicio dei nostri fluidi, poi lo indirizza nel culo di lei che ora gli succhia il cazzo. Entro lentamente ma deciso.
……aaaaaahhhhhhh….sssssiiiiii….bellisssimooooo…………uumhummhhuummm…
Incomincio a pomparle il culo con lui che da sotto lecca sia lei che me. Per un poco andiamo avanti così, poi lei ci ferma, mi fa uscire.
“Usciamo da qui. Si soffoca.”
Usciamo e torniamo nel salone. Arrivati, ci troviamo davanti ad una colossale orgia, tutti che scopano, succhiano, sborrano, inculano e altro in ogni angolo. Troviamo un tavolo in fondo e ci sediamo noi tre su di una poltroncina. Carlo riesce a trovare una bottiglia di spumante ancora chiusa, gli faccio saltare il tappo, brindiamo. Improvvisamente la nostra attenzione viene catturata da una ragazza davanti a noi, è Flavia la mia collega singol. Nonostante indossi anche lei una minuscola mascherina color oro, notiamo, un piccolo tatuaggio appena sopra la scapola destra, una FB all’interno di un sole, e mentre alza una gamba per farsi leccare da una donna, si vede distintamente anche l’altro, sulla caviglia sinistra troneggio un nero scorpione con inciso sul dorso una FB. Senza dubbio deve essere. Anche i capelli sono scuri come i suoi, e le tette una quarta abbondante. Ci rendiamo conto che non ci ha riconosciuti, è intenta a farsi leccare da una giovane ragazza. Carlo le offre da bere, io invece chiedo a Matilde, di convincerla a seguirci in un nuovo gioco. Flavia, viste le chiare intenzioni di Matilde, la prende per mano e ci conduce dietro un separè poi si inginocchia e incomincia succhiare Matilde, fra le cosce. La cosa risulta bella, Matilde sta incominciando a godere e si dedica a restituirle il piacere, ma io ho una idea diversa. Mi apro i pantaloni le mostro il cazzo in tiro. Lei si stacca dalla fica e mi prende il palo in mano e lo succhia con evidente piacere, Matilde, intanto a ripreso a leccarla. Eccitata si distende.
….ti..vogliooo…scopamiiiii……….. - mi implora trascinandomi su di lei.
Lentamente entro dentro. Lei si contorce mentre sento le pareti dilatarsi e il mio cazzo scivolare fino in fondo, dove lo spingo con un colpo secco. Immediatamente ha un orgasmo.
…….aaaaahhhhhhh………..sssssiiiii………..venngooooo………..
Trema scossa dal piacere. Le limo lentamente la figa sfilandomi piano ed affondandolo di colpo. Ad ogni affondo è un grido di piacere. Improvvisamente sento altre mani su di me, mi fanno distendere e anche l’altra vuole la sua parte. Flavia le lascia succhiare un poco il mio cazzo, poi si riprende il palo, ma lo fa girandosi e questo mi mette in corpo un desiderio covato da tempo. Matilde intuisce, e si abbassa a leccarle il culo, gli lascio succhiare ancora il cazzo poi la prendo da dietro ed entro tutto dentro con un colpo secco.
……aaaaaaahhhhiiiiiiii…………..aaahhhhiiiiii…..pianooooo…mi sapcchiii……..
Non l’ascolto, guardo Matilde che sorride compiaciuta. Pompo il culo di Flavia mentre ho lo sguardo fisso su Matilde che ora mia accarezza il petto e mi bacia. Tengo la troia per i fianchi le sfondo il culo incurante del dolore o piacere che prova, mi eccita solo lo sguardo estasiato di Matilde. Poi sfinita Flavia si accascia in avanti facendo uscire il mio cazzo che le lascia il culo slabbrato, mentre Carlo le sborra in faccia. Matilde ci prende per un braccio, mi trascina via.
“Andiamocene a casa, sono stanca ma soddisfatta.” - propone Matilde,
Guido io fino a casa, Carlo è stanco, appena dentro si addormenta sul divano. Matilde lo copre, poi mi prende per mano e entrati in camera ci spogliamo, mi trascina sotto la doccia.
“ Adesso, qui, con calma voglio godere il primo orgasmo del nuovo anno. ”
Ci laviamo, poi lei si abbassa e lo succhia mentre l’acqua scalda i nostri corpi. Quando lo sente bello duro si solleva, appoggia una gamba sul piccolo sedile interno e mi attira dentro di se.
“ Ti amo. Non mi fraintendere, adoro Carlo, è quanto di meglio possa desiderare una donna, ma quando tu mi entri dentro, io impazzisco. Sei diventato la mia droga, il mio momento di assoluto piacere, mi sconvolgi quando mi fai tua, quando siamo insieme. Mi sono rimproverata spesso, io sono vecchia e tu sei giovane, non devo considerarti mio. Ha volte vorrei che tu mi trattassi più da troia, che mi umili, mi facessi fare cose che non vorrei, per avere una scusa per non desiderarti troppo. Adesso scopami, forte, fammi male, spaccami! Ma fammelo sentire tutto. Da domani sarò tutto quello che vorrai, ma ora ti prego fammi sentire il vero toro che mi sfonda tutta.”
Appoggiata al muro, la sbatto con furia selvaggia. Gode, urla e m’incita a fare ancora più forte. Ha alcuni orgasmi che la fanno tremare tutta. Poi si calma, lo sfila e si gira.
“ Adesso completa l’opera, inculami fortissimo. Spaccami e fammi male. Poi quando sborri ne voglio uno schizzo in bocca.”
Senza un attimo di esitazione le infilo il palo durissimo nel culo.
…………….AAAAAAHHHHHHHIIIII………..ssssiiiiii…cosìììì…spaccamiiiii………
La sbatto come una furia scatenata. Gode, e continua gridare di spanarle ancora di più il culo. Sento il piacere arrivare, le schizzo un getto dentro poi lei in attimo si gira e si inginocchia velocemente appoggio la cappella alle labbra e le regalo anche l’ultimo schizzo. Si rialza, mi abbraccia forte, mi bacia in bocca. Questa volta è un bacio tremendamente carico di passione amore. Sento ancora il sapore del mio seme, ma la cosa non mi disturba, lei si stringe a me con forza.
“ Ti amo. Sei un vero toro, voglio essere la tua vacca, rendimi tale, ti prego, lo sarò per te, ma scopami sempre così forte.”
Quando usciamo fuori è quasi l’alba. Lei prepara del caffè, delle fette biscottate e facciamo colazione. Allo spuntare del primo raggio di sole lei è seduta sui miei ginocchi e mi bacia con tantissima dolcezza. Il giorno dopo andiamo al lavoro, ci raccontiamo del capodanno. Cinzia dice che ha passato la serata con i parenti del futuro marito, si sposano in primavera. Flavia, si siede lentamente, è evidente che le brucia il culo. Con noi rimane sul vago, ma alla pausa caffè racconta tutto a Cinzia e noi che siamo a pochi metri ci mettiamo silenziosamente a ridere. La cosa che poi l’ha lasciata perplessa è che vi era una somiglianza con me e il tipo che le ha rotto il culo, senza nessun riguardo, considerando che lo usa raramente, era quasi vergine. Alla fine l’ha sfondata così brutalmente che questa mattina le brucia ancora. Le cose riprendono il regolare percorso. Quasi tutte le sere dormo con Matilde. Lui non ha mai avuto un attimo di esitazione, ci adora sentirci o al massimo guardare mentre lei scopa con me. Poi se lei lo permette, lui le lecca devotamente ogni buco pieno della mia sborra, complimentandosi con me per il piacere donato alla sua dolce mogliettina. Dal canto suo, lei si è trasformata nella più ubbidiente puttana che abbia mai scopato. Ogni mio perverso desiderio è subito esaudito, ogni fantasia realizzata, dall’abbigliamento più da troia, alle situazioni tremendamente eccitanti, con la più assoluta complicità di lui. A volte siamo usciti soli. Al ritorno, poi, le raccontava le nostre porcate, o giochi di puro esibizionismo, uscire senza intimo, scopare o succhiare cazzi a sconosciuti nei bagni, o altro, lui impazziva di piacere. Ma come ogni bel gioco prima o poi finisce. Il ritorno della figlia a messo Matilde in un vero stato di prostrazione. Lei comandava entrambi a bacchetta su tutto, in particolare il matrimonio. La casa da ridipingere, i parenti selezionati e ridotto il numero ad appena una ventina, tutti, troppo vecchi, brutti grassi, poveri, maleducati e altro. Ovviamente io pure escluso, lei non mi sopporta. Stefano, il futuro marito, non metteva bocca su nulla, bastava lei. Alle prove della cerimonia in chiesa il padre dello sposo nemmeno vi è mai venuto. Semplicemente che essendo la madre che lo accompagnava bastava lei. Stronzo! Una sera l’ho accompagnati io mi sono seduto in disparte. Ho visto la madre dello sposo. Coetanea dei miei amici era una despota unica. Tutto doveva ruotare sulle figure di lei e lo sposo, con eccezione della sposa dopo la cerimonia. Fisicamente alta come Matilde, sciatta, anche se con tanti gioielli alle dita, aveva poca classe, vestiti che erano troppo larghi, forse per nascondere il suo flaccido corpo. Era assolutamente evidente dal tono acido della voce, che non scopava da mesi. Matilde è fortemente depressa. Carlo non trova nessun modo per farle tornare il sorriso, nemmeno una bellissima scopata con me. Poi una mattina, a tre giorni dalle nozze ho modo di vedere il potente padre dello sposo. Un tipo alto, spalle larghe, sguardo perennemente a caccia di donne, in breve un maiale con la cravatta. Ho una folgorante ispirazione. La racconto a Carlo che la trova sconvolgente. Insieme ne parliamo a Matilde che all’inizio resta titubante, poi vedendo che io ne sono entusiasta e Carlo eccitatissimo, accetta. Faremo un bello scherzo al porco! Ci bastano appena tre giorni per prepararci, poi arriva il tanto atteso giorno. Appena vestita la sposa che è in uno stato di fibrillazione paurosa, la quale si preoccupa del padre che dovrà accompagnarla all’altare quando vede l’abbigliamento della madre commenta con Carlo a denti stretti.
“ Ma proprio oggi doveva vestirsi da puttana!”
Matilde è veramente bellissima. Con il fisico che si ritrova, indossa un bellissimo abito nero che le arriva appena sotto il ginocchio. Un vistoso spacco davanti con drappeggi di stoffa a pieghe, lascia intravedere le auto reggenti con un pizzo bellissimo e la parte della gamba dal ginocchio in giù. La fascia lasciando intravedere le sue forma ma senza nessuna volgarità. Le spalline sono fili d’oro intrecciati, e sul petto uno spacco diagonale mette in risalto il suo meraviglioso decolté. Ma lo spettacolo è reso assolutamente intrigante quando lei sta seduta, la stoffa si allenta e si arriva sbirciare fin quasi ai capezzoli. Ovviamente lei non indossa nessun intimo, sarebbe evidente vanificherebbe il tutto. Stivaletti neri, con tacco da dieci. Una stola bianca per coprire le spalle, un cameo di corallo nero al collo legato con un nastro sempre nero e un filo di trucco e lucida labbra completano il tutto. Quando scende dalla vettura tutti la guardano, è chiaro che sta rubando la scena più alla madre dello sposo che alla figlia. Io osservo davanti alla chiesa l’effetto meraviglioso che fa. Francesco, il padre dello sposo le offre il braccio per accompagnarla dentro, e per tutta la durata della cerimonia non si allontana mai da lei. Alle venti mi chiedono con un sms se posso andare a prenderli, sono venuti con la sposa e ora sono a piedi. Arrivo al ristorante, loro escono poco dopo rincorsi dal padre dello sposo, mi guarda, mi dice che me ne devo andare penserà lui riaccompagnarli a casa, ma lei non accetta. Era parte del piano farlo eccitare con un bufalo lasciarlo a bocca asciutta.
“Per piacere, Francesco, devo andare a casa, sono stanca i miei parenti se ne sono gia andati da un pezzo, gli sposi partiti, e di ballare non ne ho voglia, ho male ai piedi, le scarpe nuove mi fanno male.” - dice con voce di supplica.
Lui ignora tutti, sembra che esiste solo lei, ha un vistoso bozzo e credo che sia stato così per tutto il giorno. A casa Matilde si diverte a raccontarci tutte le proposte e porcate che lui le ha proposto, lei non ha mai detto di no, ma nemmeno di si, e questo lo ha fatto morire dal desiderio. Lui le ha sbirciato i seni sempre, si è strusciato contro di lei ad ogni occasione e in particolare quando hanno fatto una foto di gruppo, lui in piedi dietro di lei che sentiva il suo voluminoso pacco premere nel solco del culo, ma lei non si è mai concessa.
“Adesso miei adorati maschi fatemi godere, sono stata umida per un giorno intero, devo esplodere!” - mi dice buttandomi le braccia al collo.
La spoglio e la trovo veramente molto eccitata, la scopo con impeto sotto lo sguardo compiaciuto di lui che sborra poi stanco si addormenta sulla poltrona, mentre lei dopo avere goduto molto in fica pretende un servizio completo. La penetro nel culo, lei ha un momento di pura eccitazione memore del palo che l’altro le ha strusciato tutto il giorno contro.
…scopamiiiii…sfondmai …..il culooooo…….sssiiiii……….
La faccio godere con calma, poi le sborro in bocca. Ultimamente va pazza per bere la mia semenza, dice che la fa ringiovanire. Dal fatidico giorno passano quattro mesi nei quali Francesco ha ripetutamente cercato di portarla a letto, ma lei ha sempre rifiutato. La vita scorre benissimo, ci sono le prime giornate di sole e andiamo al mare in una spiaggia nudista. La situazione la eccita così tanto che non aspetta di tornare a casa, mi scopa davanti a tre maschi, quattro con Carlo che si segano furiosamente. Un sabato, andiamo a giocare a tennis. Al ritorno, com’è nostra consuetudine facciamo la doccia in casa, ma entrati ci troviamo Luisa che sta parlando, anzi piangendo con la madre. Intuisco che sono di troppo e me ne vado. Sono stupito, dal matrimonio sono passati quattro mesi, avrà chiamato i suoi genitori al massimo tre volte. Non li ha mai invitati a cena casa sua, è venuta a cena da loro due volte, ed ora si presenta piangendo, deve essere importante. L’indomani torniamo al mare. Distesi sulla sabbia, mi raccontano il problema che ha la figlia. Con il lavoro e suocero tutto bene. Il matrimonio anche sarebbe perfetto se non vi fosse un piccolo dettaglio: Stefano, a letto è tremendamente timido. Si scopa a luci spente e in assoluto silenzio, solo alla missionaria, niente preliminari, niente cazzo in bocca e nemmeno leccate. Parlare di bocchini o inculate lo terrorizzano. Lui la penetra, si muove in assoluto silenzio, poi poco dopo sborra e si mette di lato e dorme. Sono quattro mesi che non si fa una sana scopata. Lei non ne può più. Ha provato a parlare con lui, ma ha ottenuto il solo risultato di vederlo ancora più chiuso, insicuro e ha diradato anche le volte che scopano.
“ A tuo genero ci vorrebbe uno come Luca.” - Commenta Carlo, ad alta voce.
“ Certo per voi è facile. Tra voi c’è complicità, fiducia, amore, rispetto, e un’intesa profonda, ma fra loro? Lui l’ama fino a questo punto? Quindi dovremmo cominciare da lui, capire fino a che punto è disposto a sacrificarsi per lei.” - propongo io.
Matilde ci guarda.
“Dobbiamo trovarle una soluzione, ma come, non posso certo invitarla scopare con te. Certo, un bel maschione che la sfonda non sarebbe così depressa. Ma come faccio a trovare un’idea? ”
Nei giorni seguenti elaboriamo un piano. Matilde desidera la felicità della figlia al di sopra di qualunque altra cosa. Mi chiede di aiutarla, è convinta che può contare solo su di me. Per prima cosa incominciamo ad entrare in confidenza con lui. Il sabato successivo li invitiamo a giocare con noi a tennis. Ovviamente, lei accetta dietro un suggerimento della madre a cui ora Luisa sembra dare molto ascolto. Ovviamente la doccia la facciamo a casa. Mentre mi asciugo i capelli, Matilde le chiede di andare nella sua camera, convinta che vi sia Stefano. Quando Luisa entra resta a bocca aperta.
“ scusa non sapevo che……………”
Mi fissa il cazzo per un lungo interminabile momento, poi esce. Torna in cucina e racconta tutto alla madre.
Ma lo sai che palo si ritrova Luca fra le gambe?- Le chiede sbigottita.
“Ma tu hai la minima idea di casa potrebbe farti un simile palo dentro il ventre?” – Le ribatte convinta.
Le due donne si mettono a parlare molto intimamente, e finalmente Luisa comprende il ruolo di Luca in quella casa. Il primo passo è fatto. Da quel giorno il suo atteggiamento nei miei confronti cambia radicalmente. Poi ci dobbiamo lavorare il marito. Matilde l’invita la domenica ad una grigliata di pesce da loro. Mentre Carlo è in giardino a preparare la grigliata, e le donne sono in cucina, io e Stefano andiamo in auto a prendere il gelato in una gelateria vicino. Lo vedo moscio, depresso. Conosco il motivo, ma voglio che sia lui a parlare.
“ Come mai sei così moscio, la vita matrimoniale si è rivelata deludente? ” - Gli domando scherzando.
“No, è bellissima, sono io che sono incasinato.” - Mi risponde a denti stretti.
Lo guardo, lui abbassa il capo, è proprio triste.
“ Che ti succede? Problemi di lavoro? soldi? Salute o cosa? “ – insito io.
“ No, sono io che non vado bene, e non trovo una soluzione al problema, anzi credo che nemmeno esiste. – risponde con un filo di voce.
“ Solo alla morte non si trova una soluzione, per tutto il resto basta trovare una persona o un amico che ti ascolti e ti dia una mano e vedrai che si risolve tutto. Certo se tu ti tieni tutto dentro non puoi sapere se lo risolvi. ”
Lui scuote il capo, è al massimo della pressione, deve decidere se aprirsi o no, mi guarda poi parla.
“Il problema sono io. Da ragazzo ho avuto una maledetta governante che mi ha sorpreso a spiare mia madre mentre mi segavo. Un casino. Sono stato portato davanti a lei che mi ha punito. Consapevole che questo poteva nuocermi, lei non ha trovato di meglio che ordinare alla megera di terrorizzarmi, con punizioni e urla dove mi apostrofava di essere un porco e un pervertito. Cresciuto per anni in questo clima ho mentalmente associato il sesso ad una cosa estremamente sporca, peccaminosa e da espletare senza troppe smancerie. Timido e chiuso non ho mai anche in seguito cercato di saperne di più fin quando ho conosciuto Luisa. Per me è come aver incontrato un angelo. Lei mi ama e io impazzisco per lei. Le ho confidato di essere vergine, mentre lei onestamente mi ha detto che aveva avuto altri ragazzi, io non me ne sono fatto un problema. Le voglio troppo bene. La prima notte di nozze, è stato subito evidente che io non ne sapevo nulla di sesso. Lei è stata molto dolce e paziente. Mi ero documentato un poco su internet, ma una cosa e leggere, un’altra è metterlo in pratica. Un vero disastro!.”
Lo ascolto in silenzio, molte cose mi erano già note, ma lascio a lui il compito di sfogarsi, gli sta facendo sicuramente bene.
“La cosa peggiore,è che non trovo una soluzione. Non voglio vedere Luisa soffrire così, ma non posso andare da un amico e chiedergli di spiegarmi come si scopa una donna. Lo immagini che casino. Mio padre poi nemmeno mi vede, per lui sono solo un capriccio di mamma. Come la trovo una soluzione questo problema?
Mi guarda depresso, deluso, sconfitto.
“Tu quanto ami Luisa? Cosa faresti per il suo amore? La sua felicità quanto ti sta a cuore? Tu hai bisogno di una persona fidata, fuori dal tuo ambiente e dal vostro giro di amicizie che ti insegni a scopare tua moglie. – gli chiedo guardandolo negli occhi.
“ Darei la vita per lei. Nessun sacrificio sarebbe troppo grande pur di vederla tornare a sorridere, felice e allegra com’era quando l’ho conosciuta. I miei suoceri hanno molta considerazione di te, quindi ti chiedo: scopa tu mia moglie, io ti guardo e poi faccio tutto quello che fai tu, anzi me lo insegni anche a me. Con un maestro come te dovrei riuscire venirne fuori. “ - mi risponde molto seriamente.
Dentro di me provo la stessa sensazione provata tanto tempo prima, un altro marito che mi chiede di scopare sua moglie, ne sono lusingato.
“Sei sicuro che tu saresti capace di lasciare che un altro uomo tocchi tua moglie, magari in tua presenza? Non sarebbe meglio andare con una puttana e io ti insegno con lei? E poi chi ti dice che Luisa accetti?” – ribadisco serio, anche se sono convinto che lui ormai a deciso.
“ Non voglio nessuna puttana, voglio lei, e poi se non trovo una soluzione finisce che un altro uomo finirà per scoparla sicuramente anche a mia insaputa, quindi farlo insieme e con la giusta persona mi sembra la miglior soluzione. “ - mi risponde molto determinato.
“Credo che questa sia la giusta soluzione. Per convincere tua moglie dovresti farti aiutare da Matilde, sai, fra donne è più facile, e poi anche loro in passato hanno avuto dei problemi e li hanno risolti insieme, l’esperienza aiuta. ”
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11 years ago
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I massaggi
Era ormai diventato l'appuntamento fisso del mercoledì, accadeva tutto così naturalmente che non ne potevamo più fare a meno, né noi né lei.
La prima volta accadde tutto per caso. E' l'amica della mia lei e quel giorno venne a trovarci solo per trascorrere qualche ora in compagnia, aveva mal di testa e così ebbe finalmente l'occasione per chiedermi di massaggiarle le tempie, per testare in prima persona quello che si diceva delle mie mani.
Iniziai lentamente a strofinarmi le mani per riscaldarle e le posai sulla sua fronte disegnando dei cerchi con le dita spingendomi pian piano verso l'esterno, sulle tempie.
E' stato quello il momento in cui ho capito che l'avrei potuta fare mia!
Era completamente abbandonata nelle mie mani. Continua a scendere dietro le orecchie proseguendo fin sotto la nuca, seguendo l'attaccatura dei capelli. Dopo una ventina di minuti decisi di fermarmi, ma sapevo che quello sarebbe stato solo l'inizio.
Infatti non mi sbagliavo, il mercoledì successivo la vidi arrivare, gli occhi maliziosi celavano una finta tristezza, lo sapevo, a breve mi avrebbe chiesto di far qualcosa per il suo perenne mal di testa, e così fu..
Potevo osare di più!
Inizia come la volta precedente e questa volta alla testa e alla nuca aggiunsi le spalle. Non so perché, ma mi piaceva arrivarci gradualmente.
Alla volta successiva arrivai alla schiena, ma ormai sapevo di poter andare ovunque avessi voluto e in tutto questo "ovunque" volevo con me anche la mia lei.
Pensai e ripensai a come poter creare la giusta situazione e giunsi alla conclusione che la cosa più banale era massaggiarle entrambe contemporaneamente.
In uno dei tanti mercoledì finalmente realizzai i miei pensieri.
Eravamo in macchina tutti e tre a guardare le stelle e potevo toccarle insieme. Non persi tempo per farle mettere più comode possibile e iniziai quelli che sarebbero stati i massaggi più eccitanti di tutta la loro vita!
Iniziai lentamente con una mano su una e una sull'altra..
Delicatamente sfioravo le loro schiene da sotto le magliette quando mi accorsi con stupore che nessuna delle due aveva indossato il reggiseno! Già questo aumentava il mio eccitamento!
Continuai a scendere fin sul fondo schiena, con le mani leggere, sentivo e distinguevo perfettamente il battito dei loro cuori aumentare, i respiri essere più affannati, ogni parte che sfioravo mi trasmetteva uno stimolo al cazzo, ormai duro e pronto a qualsiasi tipo di penetrazione!
Fu in quel momento che capii dai loro sguardi che non erano loro le mie prede ma io il loro giochino.
Notai i loro sguardi incontrarsi e capirsi e senza quasi nemmeno accorgermene avevano sfilato le magliette e sbottonato i miei pantaloni. Le mani arrivavano ovunque, avrei voluto averne altre cento per poter dare loro ciò che stavano dando a me, un immenso piacere!
Ero talmente inebriato da quelle mani che sapevano il fatto loro che non mi resi subito conto che qualcosa stava cambiando, la mia lei l'aveva preso in bocca e l'altra le leccava i seni arrivando con molta calma al suo pube, e più l'altra scendeva e più lei si eccitava e succhiava!
Cambiarono i ruoli ma non cambiò l'eccitamento!
Stavo ricevendo il bocchino migliore della mia vita e dovevo ricambiare nel miglior modo possibile, quindi le presi una ad una e le piegai davanti a me.
Lo spazio era ridottissimo ma ormai avevo deciso, mi aggrappai ai fianchi di una e diedi la prima botta, poi presi l'altra e feci lo stesso, lo rifeci e sentivo i loro umori bagnare il mio cazzo e i loro respiri diventare gemiti! Si baciavano, si toccavano, lo ripresero in bocca, la mia lei saltò sul cazzo mentre l'altra se la faceva leccare, erano impazzite loro ma lo ero di più io!
Era tardi ormai così proposi di scendere dalla macchina per stare un po' più comodi e non mi lasciarono finire la frase che erano già fuori, preparate per ricevere il mio cazzo, ormai pronto a sborrare! Mi sentivo pieno ma volevo far venire loro per poi ricevere il finale con i fuochi d'artificio! Le ripresi, questa volta una ad una e le feci venire! Le sentivo gemere, sentivo i corpi contorcersi dal piacere e stavo impazzendo, non ebbi il tempo di capire che l'avevano in bocca! Il mio seme fluttuava nelle loro bocche e più ne usciva e più succhiavano..
Sognavo da una vita un momento così e finalmente era successo!
E quell'appuntamento del mercoledì divenne il nostro piccolo segreto per tantissimo tempo!
SOLELUNA
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History of violence 12
Sto in silenzio, è notte fonda, Rodolfo guida. Abbiamo appena lasciato Marisa e Marcello dopo essere usciti dal privè, ci ritroviamo soli dopo la primissima porcata fatta insieme. Il nostro addio al celi-nubilato ad una settimana esatta dal matrimonio. Rodolfo si è scopato un'altra donna, io mi sono fatta sbattere da un altro uomo sotto i suoi occhi.
E' lui il primo a rompere il silenzio.
"Come ti senti, amore mio?".
Sospiro, gli rispondo che mi sento benissimo. Probabilmente qualcosa non gli torna, vista la facilità con cui ho preso l'iniziativa con l'altro uomo, seppur sotto la spinta della situazione.
"Anche io... è stato bellissimo... sai?" mi risponde quasi imbarazzato.
"Ti è piaciuto farlo con Marisa?" lo sondo un po'. Lui tace diversi secondi prima di replicare.
"Beh, lo sai, sono tanti anni che non facevo sesso con una donna che non sia tu...".
"Ed è stato bello?".
"Si... molto... soprattutto per il fatto che tu eri d'accordo, nessun senso di colpa, solo piacere...". Rimane zitto per un po' poi aggiunge.
"Ma tu... dopo il ballo, quando siete spariti per mezzora... cosa avete fatto?"
"Vuoi dire mentre tu ti scopavi Marisa nella stanzetta?" lo guardo di traverso sogghignando.
"Si..."
Decido di andarci giù cruda.
"Marcello mi ha portata nella dark room, mi ha alzato la minigonna e... me lo ha messo nel culo".
Rodolfo tace, assorbe la notizia. Lui il culo non me lo ha mai fatto e per quanto ne sa lui prima di stasera era ancora vergine.
"E' stato bello, non ho sentito mica dolore...". Faccio passare parecchi secondi tra una frase e l'altra, voglio che lui assorba bene ciò che dico.
"Mentre Marcello mi inculava è arrivato uno sconosciuto che me lo ha messo in mano..."
"Poi Marcello è... uscito da me quell'altro mi ha presa per mano, mi ha portato in una stanzetta... e io mi sono fatta scopare... sono venuta mentre lui mi scopava, sai?". La seconda parte non è vera, ma utilizzo la bugia per rompere quante più barriere possibile e per metterlo alle strette. Da stasera potrò essere un po' più vera con il mio uomo.
Rodolfo tace. Resta da vedere se accetta la situazione pur di potersi fare qualche scopata con altre donne o se proprio gli piace che sua moglie sia una troia.
Allungo una mano, lo tocco nell'intimità, è in erezione. E' proprio partito il mio Rodolfo, solitamente gliene basta una per sera.
"Amore, ferma la macchina appena puoi" gli sussurro massaggiandogli il pacco.
Rodolfo si ferma in una piazzola buia, spegne i fari.
Mi chino fra le sue gambe, glielo prendo in bocca. E' in erezione completa. Allora sdraio il sedile e mi metto sul fianco. Rodolfo sdraia il suo, mi si avvicina. E' ora che io e Rodolfo consumiamo il nostro primissimo rapporto anale. C'è già passata una squadra di calcio nel mio culetto in questi ultimi tre mesi, ma lui non può saperlo. Spero sia un buon modo per fargli dimenticare la facilità con cui me lo sono fatto mettere in quel posto da Marcello.
"Lo sai che ti amo da impazzire, vero?".
Lui annuisce, è arrapato come un bufalo, in questo momento dell'amore gliene frega poco.
"Fammi il culo anche tu amore, qui... subito...".
Lunedì torno al lavoro, dopo una domenica pigra e casalinga passata a fare preparativi per le nozze.
Il nostro addio al celibato non poteva andare meglio di così, Rodolfo appare tranquillo, l'avventura sessuale non sembra aver avuto conseguenze negative, anche se è presto per dirlo. Vedremo. Qualcosa non mi torna, mi pare strano che Rodolfo abbia accettato questo importante cambiamento così, senza quasi batter ciglio, tutto soddisfatto di essersi scopato un'altra donna con il mio permesso.
Per parte mia ho trovato la cosa piacevole, ma mai stimolante come quando faccio queste cose senza Rodolfo. Rodolfo appartiene per me alla sfera affettiva ed in sua presenza l'animale che è in me stenta ad esprimersi. Mi è piaciuto andare al privè, ma mi sarei certamente divertita di più se fossi stata da sola o se mi ci avesse accompagnata qualcuno dei miei amici sporcaccioni.
Stamattina ho sentito Matteo, uno dei due toscani. Mi ha chiesto se accetto di incontrarlo nel caso in cui lui debba passare per Roma. L'ho lasciato in forse, altrimenti il rischio che salti subito in macchina e si presenti qui tra due ore è elevatissimo... e ora non è il momento: sto lavorando in ufficio ma non ne ho la minima voglia. Devo sistemare diverse pratiche in vista dell'assenza di 20 giorni per il viaggio di nozze. Ecco che arriva una telefonata di Sergio sul cellulare. So per esperienza che non è prudente ignorarlo.
Esco per una pausa caffè e lo richiamo.
"Ciao stronzetta... allora ci siamo divertite al privè dell'amico di Enzo insieme al maritino, eh?".
"Ciao bastardo. Si, non è stato male...".
"Potevi dirlo a me di organizzarti la seratina no? Sarebbe stata più piccante".
"Piccante lo è stata ugualmente... sei tu, micione bello, che dopo avermi fatto prendere tre giorni di ferie per stare ai tuoi comodi sei sparito".
Sergio non si scusa nè dà spiegazioni. Si limita a manifestare ciò che vuole.
"Senti, domani sera esci con me, ok?"
"Domani sera? Sergio, oggi è lunedì e sabato mi sposo".
"Embè? Ti sposi sabato, mica domani sera. Fatti trovare pronta che passo a prenderti. Mettiti carina e sexy". Butta giù il telefono senza nemmeno salutare.
Con questo bastardo non c'è da scherzare troppo, a contrariarlo rischio qualche casino o di rimediarci qualche altro ceffone. Eppoi, a dirla tutta, non ho molta voglia di contrariarlo. Sicuramente ha in mente qualche maialata, ed io di voglia di cazzo ne ho proprio tanta... odio ammetterlo, ma sono felice che Sergio mi abbia cercato... mi dico pure che tra pochi giorni vivrò con Rudi ed uscire la sera da sola non sarà mica molto facile... uff... tanto vale approfittarne finchè posso...
L'indomani sera mi preparo. Doccia, profumo, creme per il corpo, intimo sexy, minigonna, stivali, sono proprio carina. Soprabito sopra per ingannare i miei e via fuori nella fresca serata ad un dopocena "con le amiche". Sergio è giù ad attendermi. Salgo in macchina. Mi bacia in bocca, strano, di solito non lo fa. Avvia l'auto, non ho idea di dove stiamo andando.
"E insomma ti sei fatta l'addio al nubilato insieme al maritino... sai che palle, eh?"
"Non direi, siamo stati al privè..."
"Marcello, il ganzo dell'amichetta di Enzo ti ha scopata, vero?".
"Si... mi ha scopata sotto gli occhi di Rodolfo, te lo ha detto Enzo, vero?".
"Ahahah insomma il maritino lo stai svegliando, eh? D'altronde è pure giusto che inizi ad abituarsi alle corna visto che moglie zoccola che si ritroverà".
Non ribatto. Allora soggiunge.
"Stasera te lo faccio fare io un addio al nubilato come si deve, poi mi dici la differenza, puttanaccia che non sei altro".
Digerisco la frase e non posso fare a meno di bagnarmi a questo insulto. La voglia di sesso che provo in questo momento mi blocca lo stomaco. Rodolfo stia fuori dalle palle, stasera l'uomo giusto per me è Sergio... spero abbia in mente per me qualcosa di veramente porco. Ci fermiamo all'Eur. Scendiamo e andiamo in un bar con i tavolini. Sergio ordina da bere drink superalcoolici. Passiamo una mezzoretta seduti a chiacchierare, mi fa scolare ben tre drink. Mi alzo che mi gira la testa da morire, e comincio a ridere come una scema.
Riprendiamo l'auto, ora ci si ferma in un grosso piazzale. Sergio dirige l'auto vicino ad un camper. Lo riconosco, è il camper di quei suoi due amici di cui fatico a ricordare il nome. Fuori del camper ci sono tre uomini. Uno lo riconosco immediatamente. E' Giorgio. E' il tizio che mi ha già scopata due volte proprio dentro quel camper. Gli altri due non li ho mai visti, sono due ragazzi più o meno miei coetanei, sui 25 anni. Ho una stupenda fitta allo stomaco al pensiero che tra poco questi quattro disgraziati mi faranno di tutto.
Scendiamo dalla macchina, Giorgio stringe la mano di Sergio e mi presenta i suoi due amici. Ma sono troppo brilla per ricordarmi i loro nomi. Sergio e Giorgio salgono nella cabina del camper.
"Tu vai dietro con loro", mi fa senza troppa galanteria.
Dieci minuti dopo, quando il camper imbocca il Raccordo Anulare che riconosco dalle luci, minigonna e mutandine giacciono calpestate sul pavimento del camper e sto già scopando alla missionaria con il primo dei due tizi sul lettone matrimoniale del camper. L'altro è seduto alla dinette davanti a noi e ci guarda masturbandosi. Ha un grosso cazzo con una turgida cappella violacea, non vedo l'ora che i due inizino ad alternarsi per provare anche quella dentro di me. Il primo esce, non cambio nemmeno posizione ed il secondo si inserisce rapidamente tra le mie cosce ed inizia a fottermi con il suo pisellone turgido. Sergio è seduto a fianco del guidatore e di tanto in tanto si gira per vedere cosa succede. I due si sono già dati il cambio diverse volte. Sto in deliquio, penso sarebbe ora che Sergio e Giorgio si uniscano ai festeggiamenti, vorrei che mi maltrattassero un po'. Il camper si ferma e Giorgio spegne il motore. Sergio entra nella cellula del camper, mi fa rivestire e mi obbliga ad inghiottire una pillola arancione. I quattro uomini si siedono sulla dinette davanti al letto e mi ordinano di pompinarli di seguito. Inizio da Giorgio che evidentemente non vedeva l'ora, mi metto in ginocchio davanti a lui e mi picchia il membro eretto sul viso insultandomi e dandomi della vacca. Glielo afferro e me lo caccio in bocca. L'uomo comincia a gemere di piacere, lo sbocchino per tre o quattro minuti quando Sergio si alza in piedi.
"Levati, ora ti faccio vedere come si tratta una mignotta come questa, tienila ferma"
Mi prende le testa, mi fa aprire la bocca e mi infila il cazzo eretto fino in gola. Giorgio mi immobilizza la testa fra le mani e Sergio inizia a scoparmi la gola. E' doloroso, fastidioso, respiro a stento ed ho in continuazione conati di vomito. Ma godo da morire a questo trattamento, provo una sensazione di euforia mista a sensazioni di energia in tutto il corpo, mi rendo vagamente conto che la pillola doveva essere una qualche droga. Sergio insiste con violenza e accade un mezzo disastro perchè alla fine non riesco a trattenere il vomito. Rigetto parecchio liquido sul pavimento del camper ma non provo nemmeno imbarazzo. Mentre uno dei due pulisce la schifezza con dei rotoloni di Scottex Giorgio dà il cambio a Sergio che mi blocca la testa e ricominciano a violentarmi la bocca.
"Dai che ora ha lo stomaco vuoto, dalle un'altra caramella che la prima l'ha vomitata".
Cerco di rifiutarmi di prendere un'altra dose di non so che, ma Sergio mi molla uno schiaffo secco anche se non troppo forte. Inghiotto la seconda pillola. Giorgio continua per parecchi minuti a scoparmi la gola fino a scaricarmici dentro un'intera sborrata. Sergio mi mette a pecorina sul letto, mi infila un plug di lattice nel sedere. Mi fa aprire le cosce e mi chiava in fica incitando gli altri due a proseguire con quello che in seguito ho saputo chiamarsi deep-throating. I due ragazzi mi infilano entrambi il membro in gola divertendosi a tapparmi contemporaneamente il naso. Il senso di soffocamento unito al dolore della doppia penetrazione mi eccita profondamente. Mentre Sergio continua a pomparmi da dietro ed il plug mi sconquassa il sedere prendo entrambe le cappelle dei due ragazzi in bocca e le ciuccio per quanto la larghezza della mia bocca lo permette. Mi sembra di stare in un paradiso di goduria e sofferenza. Sergio esce da dentro di me e tira fuori da un'anta diversi falli in lattice dalle dimensioni inquietanti. Inizia dal più piccolo, che è già ben oltre le dimensioni di un pene medio. Non ho problemi a prenderlo prima in fica e poi in culo. Mentre Giorgio si gode la scena bevendosi una birra, Sergio passa al plug più grande. Credo sia largo il doppio di un cazzo normale. Con molto sforzo riesco a prenderlo tutto nella fica. Sergio è bravo e delicato nel procedere e la soglia del dolore non è mai troppo intensa.
"Girati, adesso te la lavoro un po', tu lecca i ragazzi e Giorgio".
Mi distendo supina, Sergio mi mette un cuscino sotto il bacino. Il plug, sapientemente maneggiato, scorre avanti ed indietro nella mia passera dilatandola. Prima Giorgio, poi i due ragazzi a turno si siedono sul mio viso. Non ho alcun problema ad esplorare i loro culi con la lingua, a questo punto sono veramente in grado di accettare tutto.
"Ora ne prendi due insieme, Franceschina, vedrai come te la godi".
A Giorgio è tornato duro. L'uomo si siede sul letto, mi fanno salire sopra di lui. Abbasso il bacino e mi impalo sul cazzo di Giorgio. Sergio si fa avanti e punta l'erezione a sua volta contro la mia povera passera. E' un po' doloroso all'inizio ma con un po' di spinte mi ritrovo dentro entrambi i cazzi dei due uomini. La posizione è un po' acrobatica ma la sensazione è sconvolgente. Sergio e Giorgio mi fottono per diversi minuti, poi propongono ai due ragazzi di dar loro il cambio. Stessa manovra, ora ho dentro la fica i cazzi dei due giovanotti che mi sfondano deliziosamente.
Sergio li lascia divertire per un po', poi interrompe il doppio amplesso.
"Ora rimettiti la mini e fatti una passeggiata, vai fuori dal camper". Raccatto le mutandine e faccio per infilarle.
"Ho detto la mini, le mutandine lasciale"
Obbedisco e scendo dal camper senza capire.
Mi rendo conto che stiamo in una grossa area di parcheggio autostradale un po' lontano rispetto alle carreggiate. Non mi ero resa conto che avevamo imboccato l'autostrada e non ho idea di dove ci troviamo. E mi rendo anche conto che ci sono una dozzina di camion parcheggiati, alcuni a motore acceso. Scendo da sola dal camper, cammino a fatica a causa del plug infilato nel sedere.
"Che devo fare?" chiedo a Sergio che si è messo al posto di guida.
"Vai davanti al camper adesso".
Lo guardo sconcertata. Improvvisamente Sergio accende l'autoradio del camper e una musica fortissima fuoriesce da tutti i finestrini aperti. La luce dei fari abbaglianti mi investe. Ho la testa piena di girandole, sono morbosamente eccitata dai trattamenti e dalle umiliazioni subite e sento tutto un fuoco che mi prende in tutto il corpo. Mentalmente sono del tutto scombinata. Le cabine di un paio di camion si illuminano, un tizio scende dal camion, altre due teste sbucano incuriosite da finestrini che si aprono.
Capisco che mi hanno portata in questo sudicio posto per farmi violentare dai camionisti. I due amici di Giorgio mi raggiungono nel fascio di luce e prendono a baciarmi e toccarmi. Si muovono a tempo di musica, anche io inizio ad ancheggiare. Non ci vuole molto perchè un capannello di cinque o sei camionisti ci attorni. Mi rendo conto che non vedo l'ora che mi mettano le mani addosso e mi facciano di tutto. Interviene Sergio, mi fa appoggiare le mani sul cofano del camper, e mi solleva la minigonna.
In mano regge il megaplug con cui mi ha allargata poco prima. Mi ordina di aprire bene le cosce. I camionisti si avvicinano. Sergio mi sputa un paio di volte sulla fica, poi mi infila l'arnese di lattice che entra senza soverchi sforzi. I commenti volgari, le risate sgangherate e i mugolii dei camionisti si sprecano. Il capannello si è stretto, posso sentire il respiro affannoso degli uomini intorno a me. Sergio estrae il plug e risale sul camper con gli altri. Sono sola e seminuda in mezzo ad un branco di camionisti arrapati.
"Chi di voi ha il cassone vuoto, ragazzi?" fa uno degli uomini.
"Venite" fa un grassone con una folta capigliatura rossa.
I gruppo di camionisti mi attornia, mi tastano il culo a turno, mi sculacciano. Sono la loro ghiotta preda. Arriviamo davanti ad un grosso autoarticolato, il proprietario armeggia con il grosso sportello e lo apre. Gli uomini mi aiutano a salire.
"Il camion è mio e me la fotto io per primo" dice il rosso.
Mi dice di sdraiarmi su uno strato di copertacce, poi bestemmia ed urla agli altri:
"Ehi, portate dei preservativi, forza".
Aspettando che arrivi il condom l'uomo mi si avvicina con i pantaloni calati. Mi sfila la minigonna e mi toglie la camicetta buttandole in un angolo. Mi siedo sulla lurida copertaccia e glielo prendo in bocca. Sa di piscio e di sudore ma la cosa anzichè disturbarmi mi stimola. Gli passano un condom, lo scarta e lo indossa. L'uomo mi sale sopra e mi fa allargare le gambe. Mi fotte in un colpo solo, ma sono bagnatissima. Ho il viso a contatto con il petto peloso del camionista, le ascelle gli puzzano tremendamente ma non mi dispiace. Comincio a godere come una fontana sotto questo scimmione maleducato che mi martella di colpi. Sento gli altri tizi salire nel cassone e commentare volgarmente ciò che vedono. Mi sento in paradiso in mezzo a questo branco di maiali e vorrei che non smettessero mai, vorrei che ce ne fossero di più, tutti in fila fuori dal camion ad aspettare il loro turno. Il mio scimmione aumenta il ritmo, gli altri intorno fanno il tifo incitandolo a sfondarmi: mi concentro per trattenermi e prolungare così il piacere ma non ci riesco: vengo lamentosamente in un orgasmo sublime insieme al rosso che scarica nel preservativo una quantità industriale di eiaculato.
L'uomo di toglie e i tre che stanno su cassone con noi mi si gettano addosso come avvoltoi. Hanno per le mani un'occasione difficilmente ripetibile e ne approfittano in tutti i modi possibili. Il primo mi preme il viso sui propri genitali maleodoranti mentre un secondo mi sistema alla pecorina e mi possiede brutalmente. Spompino e succhio le palle al primo mentre il secondo mi martella da dietro. Poco dopo l'uomo esce dalla fica e mi punta l'asta contro l'ano. Favorisco la manovra inarcando il bacino e lo prendo tutto dentro.
"Questa zozza lo prende anche in culo!!!".
Di rimando lo incito a sfondarmi e l'uomo mi artiglia le natiche quasi con rabbia. Il terzo si sistema laboriosamente sotto di te, esplorandomi la fica con una lingua deliziosamente rasposa mentre l'amico è impegnato a sconquassarmi il didietro.
"Levatevi dal cazzo ora, forza" urla il camionista che mi sta possedendo. Gli altri si tolgono e lui mi afferra per i fianchi con ancora più forza e mi sbatte come un giocattolo. In non più di un minuto anche lui si svuota dentro di me, fortunatamente dentro il preservativo. Si toglie, mi giro e ho subito sopra quello di prima, a cui puzzano le palle. Faccio giusto in tempo a controllare che il mentecatto indossi il preservativo che me lo ritrovo in fica. L'uomo ci dà dentro per un buon quarto d'ora, poi esce, si toglie il preservativo e mi sale sopra. Si masturba sulle mie guance fino a sborrarmi in faccia e si toglie. Mentre cerco di detergermi la sborra dal viso ne arriva un altro. Apro le cosce e mi lascio violentare pure da lui. Dura non più di qualche minuto, anche lui si toglie il preservativo e mi sbrodola il suo piacere sulle cosce. Per quanto riesco a ricordare dopo di questo ne arriva anche un altro. Infine sono almeno in tre a volersi concedere il bis. Rimango nel cassone del camion circa un'ora e mezza nella quale vengo usata da tutti senza un solo attimo di sosta, con la piccola folla di camionisti fuori a fumare e bere birra in attesa della propria razione di fica.
Quando scendo sono letteralmente coperta di sperma rappreso dopo aver soddisfatto sei o sette uomini. Due camionisti mi aiutano a scendere, gli altri applaudono sghignazzando. Sono sfinita e svuotata, mi reggo a malapena in piedi. Mi dirigo al camper, busso. Uno dei ragazzi mi apre la porticina. Entro. Hanno trasformato il lettone in una dinette con tavolino e i quattro stanno giocando pigramente a carte. Sergio si alza in piedi, mi squadra.
"Togliti i vestiti, sei coperta di sborra che fai schifo".
Rimango nuda davanti ai quattro bastardi.
"Quanti te ne sei scopati? Dieci? Quindici?".
Sergio mi prende per mano, mi porta nel bagno del camper. E' una cabina abbastanza piccola con water e piano doccia compresi nello stesso spazio. Mi invita a sedermi sulla tazza, poi si sposta e fa entrare uno dei ragazzi, Ha il cazzo dritto e si avvicina. Come per un riflesso condizionato glielo prendo subito in bocca. Spompino il ragazzo finchè lui mi viene addosso. Lo stesso accade con il secondo. Sono di nuovo inzuppata di sperma fresco. Anche Sergio si avvicina e si masturba. Mi viene sulle tette. E' il turno di Giorgio.
"Ora una bella ripulitina, eh?"
Il bastardo tira fuori il pisello ed inizia a pisciarmi addosso. Il getto di urina mi coglie sul viso, Giorgio con una mano mi tiene fermo il mento e con l'altro mi piscia sul naso, sugli occhi e sulla bocca che però tengo rigorosamente chiusa. Poi Sergio fa lo stesso. Mi afferra la testa, me la abbassa e mi urina sul viso fino a svuotarsi completamente.
Rimango finalmente sola, chiudo la porta ed uso la doccia del camper per lavarmi. Mi sento a pezzi fisicamente ma anche profondamente appagata.
Sento il camper mettersi in moto e partire mentre sto ancora finendo di lavarmi. Esco dal bagno avvolta in un accappatoio. Giorgio sta guidando, Sergio mi porge un abitino attillatissimo ed elasticizzato. La mia mini e la camicetta sono in una busta, sono zuppe di sperma, e le belle calze a rete sono da buttare, tutte smagliate. Con l'abitino di Sergio e gli stivali sono comunque un bello spettacolo. Dopo un po' il camper si ferma.
"Bene Franceschina. Siamo sulla Tiberina, questa è una zona dove battono le puttane. Tu scendi qua. Il primo che si ferma digli che lo fai scopare gratis se ti riaccompagna a casa. Un consiglio, questa è una zonaccia, prima ti togli dalla strada da queste parti e meglio è. Buonanotte".
Non ci voglio credere, Sergio mi vuole abbandonare vestita da battona sul ciglio della strada. E' mezzanotte passata e di macchine ne passano ancora tante. Protesto, lo insulto, gli giuro e stragiuro che questa è l'ultima volta che mi vede. Ma il camper si allontana. Sono abbastanza terrorizzata, ho sentito di storie di protettori che pestano le prostitute che provano ad invadere abusivamente la loro zona. Ho il cellulare ma non posso certo chiamare qualcuno che conosco per farmi venire a prendere.
Non passano più di cinque minuti che una macchina si ferma. E' soltanto un chiacchierone che mi fa perdere tempo. Poi ho fortuna. Si accosta un cinquantenne dall'aria educata. Cerco di recitare la parte per risolvere il mio problema. Abbassa il finestrino e si sporge.
"Ciao caro, ti piaccio?" gli faccio cercando di sembrare disinvolta.
"Ah sei italiana" ribatte lui.
Mi chiede quanto gli costa un giro con me.
"Senti, io ho un piccolo problema..." gli faccio. "Se mi accompagni in centro facciamo tutto gratis, che ne dici?".
L'uomo accetta ed io, salendo in macchina, tiro uno dei sospiri di sollievo più profondi degli ultimi mesi.
L'uomo si dimostra carino e premuroso, anche se non fa che guardarmi le gambe. Chiacchieriamo subito piacevolmente. Si presenta, si chiama Aldo, ha 51 anni, divorziato.
"Senti, sei veramente carina e varrebbe la pena portarti in motel, ma non ho molto contante, va bene anche in macchina?".
Gli rispondo che va benissimo. Mi chiede dove vuole che andiamo ed io non ne ho la più pallida idea.
"Fai tu, trova un posto appartato" gli ribatto.
Ora che l'apprensione si è dissolta e l'aria fresca della notte mi ha ridato energie riesco persino a trovare la situazione molto eccitante. Sorrido tra me e me ed in fin dei conti mi rallegro che la serata non sia finita. E' una cosa molto porca ritrovarmi in macchina con un uomo dell'età di mio padre che pensa che io sia una battona. Sono di nuovo bagnata.
Aldo parcheggia la macchina in una stradina nascosta, spegne il motore.
"Senti, ma tu fai questo mestiere da poco, vero?".
Rispondo che in effetti ho iniziato solo da qualche mese.
"Sei favolosa... favolosa..."
Aldo mi mette una mano tra le gambe, si accorge subito che non porto le mutandine. Mi abbasso le spalline del vestito per mettergli le tette a disposizione, lui me le bacia e morde con passione mentre le sue dita mi sgrillettano la passera sempre più bagnata. Ce l'ho decisamente irritata da tutte le porcate fatte ma mi piace lo stesso. Aldo mi ribalta il sedile, insinua la testa fra le mie cosce. Mi succhia la fica avidamente, leccando e bevendo i miei umori. Mi fa godere profondamente. Appena si stacca e ribalta il suo sedile tocca a me darmi un po' da fare. L'uomo si sbottona i pantaloni e si abbassa i boxer. E' molto peloso e la cosa non mi dispiace. Ha un membro abbastanza piccolo ma decisamente duro. Glielo prendo in mano mentre gli insalivo i peli delle palle. Passo la lingua a lungo lungo l'asta per poi accogliere il cazzo completamente dentro la mia bocca. Aldo ansima ed io moltiplico gli sciaquii con la saliva. Insinuo una mano tra le sue chiappe ed arrivo a titillargli l'ano. Lui favorisce la mia manovra allargando le gambe, capisco che la cosa gli piace molto. Lo faccio girare, la mia mano sotto di lui continua a stimolargli l'uccello, affondo il viso tra le sue natiche. Le separo. E' pelosissimo ma odora di pulito, a differenza dei camionisti di prima. Ho già leccato parecchi culi maschili stasera, uno in più non cambia nulla. Arrivo a penetrargli l'ano con la lingua, so che è una cosa che le puttane non fanno, ma voglio che gli resti un ricordo indelebile di me.
Lo faccio girare, scarto un preservativo e glielo srotolo sul pene aiutandomi con la bocca. Quando la vestizione è completa mi giro sulla schiena disponendomi sull'altro sedile ed invitandolo a salirmi sopra. Aldo non chiede di meglio, si assesta tra le mie cosce spalancate e mi penetra velocemente. Ci facciamo una scopata memorabile come due fidanzatini con le bocche sempre incollate. Il ritmo è furioso e dopo quarto d'ora di galoppata arrivo ad un lungo, lento e sordido orgasmo. Mi piace fare sesso nei panni di una prostituta, non mi sono mai sentita così vacca. Lui esce da me ma non è venuto. Sono tremendamente rilassata mi giro sul fianco e lo invito a giocare con il mio culetto. Aldo si dimostra gentiluomo cambiando il preservativo. Mi appizza il membro tra le natiche, lo guido con la mano nel mio culetto, con un paio di spinte è dentro. Lascio che l'uomo si soddisfi. Dopo una decina di minuti Aldo accelera le spinte e mi viene dentro mugolando come un cucciolo. Mi riaccompagna a casa, sono quasi le tre del mattino. Lo invito a fermare la macchina a duecento metri da casa mia. Mi mette qualcosa in mano, sono due biglietti da 50 euro. Gli dico che non li voglio, che non ce n'è bisogno, glieli rimetto in mano dicendogli che lui mi ha riaccompagnato a casa e va bene così.
"Una donna come te non l'ho mai incontrata e non la incontrerò mai più. Questo è il tuo lavoro e devi essere pagata".
Non mi lascerà andare se non gli dò il mio cellulare, mi dice che deve assolutamente rivedermi in futuro. Io esito, ma alla fine glielo lascio, è una brava persona e si vede. Non mi permette di rifiutare i soldi e sono troppo stanca per continuare a discutere. Alla fine pur di andarmene li accetto.
Cammino verso casa nelle strade silenziose. Dire che mi sento distrutta è un autentico eufemismo. Tra quattro giorni mi sposo in chiesa con l'abito bianco ed è abbastanza ironico che di tutto ciò che mi è capitato stasera la cosa più normale e pulita è stata una marchetta...
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History of violence 11
Venerdì mattina. Il mio penultimo venerdì mattina da nubile. Anche oggi niente lavoro, giornata libera. Mi rigiro nel letto pensando all'avventura vissuta ieri sera con i due toscani. Niente male, niente male davvero. Accendo il cellulare, trovo diversi messaggi, uno da un numero sconosciuto. Lo apro, è di Matteo, uno dei due toscanacci di ieri sera: "ciao mia meravigliosa, ti ho sognato stanotte". Sorrido, gli risponderò più tardi, magari domani, non c'è fretta. Rispondo piuttosto al mio Rodolfo. Con un pizzico di perversione gli scrivo: "ciao mio meraviglioso, ti ho sognato stanotte". Sono proprio una troia.
Non passano due minuti che il mio amore mi chiama al telefono. Mi chiede di passare da lui in pausa pranzo, sa che oggi non lavoro. Lo accontento e verso le 13 sono da lui nella tavola calda sotto l'ufficio. Rodolfo è imbarazzato, mi rendo conto subito che vuole chiedermi qualcosa ma gli manca la faccia tosta. Cerco di stimolarlo, o meglio di tirargli fuori con il forcipe quello che ha in testa.
Interpretando faticosamente il suo lunghissimo giro di parole alla fine riesco a capire che vorrebbe fare qualcosa di trasgressivo prima del matrimonio, una sorta di addio al celibato in due.
Trasecolo, questa proprio non me l'aspettavo. La seratina di mercoledì lo ha totalmente ingrifato ed ora il mio povero quasi-maritino è una pentola a pressione che sta per esplodere. Quando gli ho detto che so essere molto più porca di come mi conosce ho innescato una bomba... Alla fine gli chiedo apertamente cos'ha in mente, ma lui cambia discorso. Quando ci salutiamo con un bacio lo guardo di traverso, e gli mormoro che a questa cosa ci avrei pensato io. Lo lascio paonazzo e me ne vado in palestra, lezione di spinning.
Mi immergo nell'idromassaggio e mi abbandono ai miei pensieri. Cosa posso proporre a Rodolfo di trasgressivo? Non ho idea di quali fantasie abbia nei miei confronti, di cosa desideri. Che voglia fare solo sesso con me in qualche maniera originale? Mmmmhh lo escluderei, sono anni che lo facciamo, indubbiamente ha in mente una situazione più spinta, qualche fantasia innescatagli dalla mia performance orale nella toilette del locale di Enzo...
Già, Enzo... mi viene in mente che potrei chiedergli un consiglio che di certo sarà felice di darmi. Finito l'idromassaggio mi dirigo sui lettini relax con il cellulare in mano... ma sì, io lo chiamo.
"Francesca bella, come stai, tesoro?"
"Ciao Enzo..." gli spiego il desiderio del mio ragazzo e gli chiedo cosa può consigliarmi.
"Ma bella mia, lascia fare allo zio Enzo che ti organizzo una seratina con i fiocchi a te e al tuo bello. Ho un carissimo amico che gestisce un privè, vi porto là e vi garantisco un addio al celibato che ve lo ricordate. Con la massima delicatezza si capisce, guarda che io non sono mica come quel pazzo di Sergio".
Sinceramente non so nemmeno esattamente cos'è un privè. So che è un locale notturno dove le coppie vanno a fare scambi, ma non riesco a figurarmi un possibile contesto in cui io e Rodolfo possiamo inserirci. Eppoi, come ce lo porto Rodolfo in un privè? Gli dico che ci accompagna uno dei miei amici "particolari", che mi scopa più o meno regolarmente da tre mesi a questa parte?
"Dai, che ti organizzo tutto in quattro e quattr'otto... fai un salto stasera al locale che ti spiego la faccenda".
Stasera devo uscire con Rodolfo, ma mi inventerò un mal di testa o qualcosa del genere. Verso le 22, dopo essere "evasa" da casa mi presento al locale di Enzo. Sono vestita carina e ho messo dell'intimo piccante, non è escluso che ad Enzo venga voglia di scoparmi, e non mi dispiacerebbe affatto accontentarlo.
Enzo mi conduce ad un tavolo dove ci attende una ragazza sui 32-33 anni. E' carina, biondo cenere, anche se un po' volgare.
"Allora Franceschina, questa è Marisa, mia carissima amica che tra l'altro mi deve una fraccata di favori e vi farà da... spirito guida domani sera!!!". Una risata un po' sgangherata accompagna queste parole. Il cameriere ci serve dei drink.
"Insomma lei sarà una tua collega di lavoro che tu sapevi un po' ballerina, sai di queste qua che... insomma, mi capisci. Tu le hai chiesto di fare qualcosa con il tuo uomo e lei ti ha proposto il privè di Antonio e ci andate tu, tuo marito, Marisa e e il suo compagno. Tutto semplice. Ma tu ci sei mentalmente a vedere Rodolfo insieme a Marisa? Dai che così gli dai una bella svegliata al tuo maritino!!!"
L'esposizione così diretta mi spiazza un po', l'idea di vedere Rodolfo alle prese con un'altra donna mi sconcerta... ma è una cosa che mi metterà, anche se solo parzialmente, su un piano di maggiore parità con lui, cosa che ritengo sia decisamente auspicabile: prima o poi Rodolfo mi coglierà in castagna in qualche situazione con qualche uomo, e allora tutto sarà molto più semplice se avremo già compiuto insieme determinati passi... e poi insomma, la mia morale sessuale è da un bel pezzo che è diventata un tantinello più elastica.
Insomma accetto. Enzo mi liquida fissando l'appuntamento per l'indomani, sabato sera. Scambio il cellulare con Marisa, che nel frattempo mi è diventata decisamente simpatica, e ci salutiamo.
Arrivo a casa a mezzanotte, telefono subito a Rodolfo.
"Amore ciao"
"Tesoro, ciao.. come stai, ti senti meglio?"
Rispondo con la mia miglior voce sensuale:
"Amore mio, ti ho detto una bugia... non stavo male ma... volevo prepararti una sorpresa speciale... e l'ho fatto"
Rodolfo rimane muto, è come se vedessi il suo turbamento.
"Domani sera... si fa l'addio al celibato come si era detto".
Cerca di riprendersi, il mio sprovveduto maschio.
"Ma... cos'hai in mente... si.. io avevo detto... ma.."
"Ho visto un'amica... una collega di lavoro che tu non conosci... di cui conosco però certe abitudini particolari... e le ho chiesto un grosso favore... insomma lei e suo marito hanno accettato di accompagnarci in un locale particolare..."
"Un locale particolare??". Sento Rudy disorientato, ma lo sento anche mooooooolto interessato.
"Eh, si... proprio particolare". Segue un silenzio di qualche decina di secondi.
"Insomma, non vuoi vedermi ballare in minigonna sulla pista... una minigonna molto corta..."
"Davvero amore?" lo sento sospirare di piacere: è fatta, e anche molto più facilmente del previsto!!!
Rodolfo viene a prendermi alle 21, abbiamo appuntamento con Marisa e Marcello in un autogrill dalle parti della Tuscolana. La sera è fresca, ho il soprabito sopra la minigonna comprata due giorni prima, con la quale ho rimorchiato i due bei toscani. Sotto ho mutandine sexy e calze a rete autoreggenti, e per l'occasione mi sono finalmente procurata gli stivali neri col tacco. Rodolfo mi guarda un po' trasognato, durante il tragitto mi accarezza più volte le gambe godendosi lo spettacolo della sua fidanzata sexy, ma io respingo le sue avances con maliziosa determinazione.
Arriviamo all'autogrill, la coppia di amici ci sta aspettando, è ferma in macchina con le luci di posizione accese. Io e Marisa recitiamo la parte da copione e ci abbracciamo con profusione di baci sulle guance come se ci conoscessimo da una vita. Rodolfo e Marcello si stringono cavallerescamente la mano. Ogni coppia torna nella propria auto ci rimettiamo in cammino.
Guardo Rodolfo maliziosamente:
"E' carina Marisa, vero?" faccio al mio lui.
"Ehmm... molto, ma da quanto la conosci?"
Non rispondo, proseguiamo in silenzio, siamo entrambi molto tesi. E' ovvio che tra me e Rodolfo stasera qualcosa cambierà. Deve cambiare per forza, perchè io stessa sono già troppo cambiata e lui deve adeguarsi a me. Altrimenti andremo incontro ad un futuro non felice...
Arriviamo ad una villa in campagna circondata da un'alta siepe, Marcello scende, suona ad un citofono ed il cancello si apre. Entriamo e parcheggiamo in un piccolo parco accanto a qualche decina di automobili già presenti. Altri fari che percorrono la stradina sterrata ci fanno capire che altra gente è in arrivo.
Entriamo nella grande villa. Mi ero accorta che Marisa aveva avvisato dell'arrivo con il cellulare, ed infatti ci viene ad accogliere Antonio, il gestore. Un uomo elegante, alto, ma dall'espressione furba e dura. Però ci sa fare decisamente. Si rivolge a noi quattro come se fossimo i suoi migliori amici d'infanzia. Anche Marcello è molto spigliato e dimostra di essere a proprio agio in queste situazioni. Chi invece è un autentico pezzo di legno è il mio Rodolfo. Mi stringo a lui e sento di amarlo proprio tanto.
La villa è spettacolare: un ingresso tutto luci, vetrate e trasparenze, colonnine finemente decorate e sculture di nudo maschile e femminile. Ci registriamo e Antonio ci introduce nel salone principale dove la musica è alta. C'è un ampio spazio dove alcune coppie ballano, una zona con divani, un bar con i classici sedili girevoli.
Antonio ci lascia alle cure di Marcello che mostra di conoscere il posto già alla perfezione. Facciamo il giro della villa che si articola su tre piani. E' tutto un susseguirsi di tendaggi, di salette, di spazi nascosti. Facciamo conoscenza con la dark room, una specie di piccolo labirinto dove l'oscurità evidentemente favorisce determinate situazioni. Ai piani superiori andremo dopo, suggerisce Marcello, e ci invita a seguirlo alla zona bar.
E' ancora presto, spiega Marcello, non sono nemmeno le 23 e la serata non è ancora davvero iniziata. Altra gente sta arrivando. Ci sediamo sui sedili girevoli ed un gentile barman ci chiede cosa desideriamo. Alcoolici per tutti. Iniziamo a chiacchierare piacevolmente. Marisa tende a rimanere all'ombra del suo partner, che invece si dimostra un buon intrattenitore. Ci fa ridere di gusto e piano piano ci fa mettere a nostro agio. Perfino Rodolfo diventa presto allegro e ci facciamo un sacco di risate alludendo alla nostra inesperienza in situazioni simili.
Intanto su un divano in un angolo poco distante da noi una donna si trova seduta tra due uomini che la palpano. Alternatamente bacia in bocca profondamente prima l'uno e poi l'altro. Rodolfo è calamitato dalla situazione, poi mi guarda, si accorge che lo stavo osservando. Gli mando uno sguardo da gatta in calore studiato ad arte e lo vedo irrigidirsi visibilmente.
Marcello si alza dal proprio sedile, gira intorno al mio posto con noncuranza con la scusa di versarsi del ghiaccio nel drink e di prepararsi un piattino di snack. Sento improvvisamente la sua mano appoggiarsi con delicatezza sul mio sedere. L'uomo mi sta alle spalle, di tre quarti e mi rendo conto che Rodolfo dalla sua angolazione non ha alcuna possibilità di rendersi conto del gesto. Marcello continua a parlare scherzando a voce alta mentre contemporaneamente inizia a palparmi le natiche con una sfacciataggine inaudita. Dal suo sguardo divertito noto che Marisa è consapevole della manovra, mentre Rodolfo continua a guardarsi intorno, continuamente distratto dalla bella donna in balia dei suoi due amici e dalle ragazze del locale che girano seminude. Lascio che Marcello prosegua nella sua manovra, poi decido di sottrarmi, mi alzo e chiedo dov'è la toilette.
Quando torno trovo Rodolfo solo ancora seduto al bar. Marcello e Marisa hanno approfittato del ritmo sudamericano per lanciarsi in pista a ballare. Prendo Rodolfo per mano e li seguiamo. Balliamo una ventina di minuti, poi il ritmo cambia, arriva un lento. Marcello è velocissimo e chiede con galanteria a Rodolfo se può ballare con me. Marisa si offre al mio lui. Il lento è sensuale, Marcello mi stringe a sè, io e Rodolfo ci guardiamo... sembra visibilmente turbato, io gli sorrido dolcemente e gli faccio un cenno che tutto va bene. Marisa si appiccica al mio lui e gli poggia la testa sulla spalla. Le mani di Marcello mi accarezzano i fianchi, l'uomo mi parla all'orecchio sottovoce. Non capisco tutto quello che mi dice perchè la musica è alta, ma si tratta di una serie di galanterie spinte dagli ovvii contenuti.
L'atmosfera nel locale si è molto scaldata. Una coppia si struscia e si palpa apertamente durante il ballo, un'altra donna si ritrova a ballare con le tette di fuori grazie alle manovre del partner che cerca in tutti i modi di spogliarla. Decidiamo di riposarci. Marcello mi prende per mano e giriamo lentamente nel locale, passando accanto agli angoli seminascosti dai tendaggi. Una coppia si sta sbaciucchiando ed accarezzando reciprocamente le parti intime. Rodolfo è dietro di me, vedo che tiene Marisa per mano. Con un leggero sbandamento mi avvicino a Rodolfo, lo guardo negli occhi, con la mano gli sfioro il pacco, lo sento rigido e teso per l'eccitazione. Avvicino la mia bocca al suo orecchio a gli sussurro un "Ti amo". Lui mi risponde un "Ti amo" di rimando. Marcello ci porta su un doppio divano in una zona appartata, mi invita a sedersi ed invita Rodolfo e Marisa a sedersi dirimpetto a noi. Ci chiede cosa desideriamo da bere e si allontana verso il bar. Marisa mi guarda con occhi ammiccanti e appoggia la testa con fare disinvolto sulla spalla di Marcello. Lui si dimostra intraprendente perchè le appoggia un braccio sulle spalle ed inizia ad accarezzarle i capelli guardandomi maliziosamente, mentre lei continua a chiacchierare allegramente facendo finta di niente. Poi avvicina il viso a le odora i capelli facendole i complimenti per il profumo sensuale che emanano.
Sono quasi allibita dal comportamento diretto di Rodolfo che sta iniziando a corteggiare apertamente Marisa davanti a me che gli sto seduta davanti. Ma guarda te che brutto str@@@o, tanto impacciato prima e ora... Marcello torna, Rodolfo si ricompone e con la scusa di prendere il bicchiere si stacca da Marisa. Altri beveraggi, altre chiacchiere, poi una mano di Marisa scivola sul ginocchio di Rodolfo che mostra di gradire il contatto rimettendosi ad accarezzare i capelli della donna.
"Hai una moglie bellissima, Marcello".
Marcello lo ringrazia divertito e Rodolfo affonda leggermente il viso tra i capelli di Marisa annusandoli vistosamente ad occhi chiusi, mentre con l'altra mano le accarezza una gamba.
Vedo che ci vuole molto poco a trascinare un uomo tutto casa e fidanzatina in una situazione indecente... molto meno di quanto è stato necessario a Sergio ed Enzo per trasformare me in una troia...
Continuando a guardare Rodolfo sdilinquirsi per Marisa mi avvicino a Marcello finchè le nostre gambe non entrano in contatto. Marcello non perde tempo, le sue mani corrono sulle mie gambe. Guardo Rodolfo negli occhi mentre socchiudo le cosce, rendendole disponibili alle carezze di Marcello. Rodolfo appoggia la bocca sul collo di Marisa, glielo lecca lentamente, lei lo lascia fare. La mia mano scivola sfacciata sul pacco di Marcello, glielo massaggio. L'eccitazione mi sta prendendo, finalmente posso fare la troia anche davanti al mio uomo. Rodolfo e Marisa finalmente si baciano, io armeggio sulla patta di Marcello finchè riesco a tirargli fuori il cazzo dai pantaloni. Rodolfo si stacca dal bacio profondo con Marisa, si volta mi guarda. Ricambio il suo sguardo, sto a cosce aperte, Marcello armeggia con una mano dentro le mie mutandine mentre io sego il suo membro già eretto. Senza staccare gli occhi da Rodolfo mi chino su Marcello continuando a segarlo lentamente. Poi abbasso la testa e glielo prendo lentamente in bocca. Provo una sensazione surreale a fare un pompino ad un altro uomo davanti al mio fidanzato che si gode la scena.
Marcello mi accarezza i capelli mentre succhio e si rivolge a Rodolfo.
"Certo che anche la tua di moglie non è niente male, carissimo... e quanto è brava". Poi si rivolge a me.
"Fallo meglio, tesoro, mettiti in ginocchio". Scendo dal divano, mi inginocchio e riprendo a pompinare l'uomo. Non posso sapere come sta reagendo il mio Rudi vedendo la sua fidanzata comportarsi in questo modo. Starà guardando allibito ed incapace di reagire? Si starà dando da fare con Marisa? Marcello mi incita a succhiare, poi ad alta voce mi chiede di prendergli le palle in bocca ad una ad una. Eseguo volentieri, alternando massaggi con la lingua ai pelosi coglioni dell'uomo con lunghe leccate sull'asta rigida per poi lasciarmi riaffondare il membro fino in gola. Non so cosa stia accadendo alle mie spalle, sono troppo impegnata a darmi da fare tra i peli di Marcello. Credo di essere andata avanti almeno per una decina di minuti, finchè Marcello mi invita a smettere. Mi rialzo, mi rendo conto che Rodolfo e Marisa non ci sono più. Ci ricomponiamo, Marcello mi prende per mano, mi porta sulla pista da ballo. Il ritmo è veloce ma lo balliamo come fosse un lento. Ci sono una ventina di persone in pista. Marcello mi cinge da dietro e mi appoggia l'erezione sulle natiche, mi bacia sul collo e, ballando lentamente, inizia a denudarmi. Mi sbottona la camicetta e le tette sono le prime ad essere sottoposte all'attenzione del pubblico.
Marcello mi pizzica i capezzoli con le dita. Mi guardo intorno, vedo solo sguardi di uomini e donne eccitati fissi su di me, di Rodolfo nemmeno l'ombra. Poi è il turno della minigonna, che mi viene sollevata per quel poco che c'è da sollevare, Marcello mi scosta le mutandine e lascia che l'intera sala possa guardare la mia fica. Mi appoggio a lui e apro leggermente le gambe per mostrarmi meglio. la musica si interrompe, ho la testa che mi gira. Marcello mi prende per mano, mi sussurra all'orecchio.
"Ci divertiamo un po' da soli prima di raggiungere mia moglie ed il tuo maritino?".
L'uomo mi porta nel labirinto scuro che avevamo intravisto prima. Ci addossiamo ad un muro, limonando con le lingue. Marcello mi sfila le mutandine, mi chiede di sbottonargli i pantaloni mentre lui scarta un preservativo. Lo indossa, si appoggia con le spalle al muro, mi ga girare, gli dò le spalle. Mi attira a sè, sento subito il membro premere contro il mio sedere.
"Prima voglio farti il culo" mormora...
Me lo appoggia, mi separo le chiappe con le mani. Sento la sua erezione contro il mio ano, lui spinge ma non riesce ad entrare. L'uomo si sputa sulle dita e me le inserisce nello sfintere. Sospiro di piacere e lo lascio fare. Sento le sue dita armeggiare per allentarmi il buco del culo. Ci riprova, stavolta entra senza troppe difficoltà. Spingo il bacino contro gli inguini di Marcello per farmi inculare profondamente. Lui è molto bravo, me lo spinge completamente dentro. Diverse figure sono in piedi nella penombra accanto a noi due, non occorre un genio per capire che si tratta di uomini soli. Marcello fa loro cenno di avvicinarsi. Piano piano ho le mani di due sconosciuti addosso. Uno mi palpa le tette, un altro mi accarezza le cosce, poco dopo i due uomini gareggiano nell'accarezzarmi la fica. Uno dei due si dimostra molto bravo a stimolarmi la clitoride, allora lo attiro a me respingendo l'altro. Mentre Marcello continua ad incularmi da dietro questo tizio mi masturba la passera in maniera meravigliosa. Ricambio prendendogli il membro in mano, segandolo allo stesso ritmo con cui Marcello insiste nel mio didietro.
Mi basta una manciata di minuti di questo servizietto per venirmene lamentosamente in mezzo ai due uomini, stimolata dalle sapienti dita dell'uomo nell'ombra. Marcello esce lentamente dal mio culetto... vorrei rimanere lì e farmi scopare dallo sconosciuto che mi ha toccata così bene, ma Marcello con dolce fermezza mi prende per mano e mi porta via, il tizio sparisce nell'ombra.
Ci dirigiamo nella parte della villa vicino alla reception ed entriamo in una stanza con sopra scritto "Riservato". Altre due porte e ci ritroviamo in una piccola stanza da letto separata dal resto del privè. Sul lettone centrale stanno abbracciati Rodolfo e Marisa, completamente nudi. Vedo che il mio uomo ha ancora indosso il preservativo, capisco che Marisa si è scopata il mio Rodolfo.
La cosa non mi garba molto ma faccio buon viso a cattivo gioco. Marcello va a prendere da bere, Marisa mi si avvicina con fare inequivocabile. La cosa mi lascia interdetta, non so come reagire. Non che la cosa mi dispiaccia, ma in questo momento preferirei essere scopata da un maschio, magari proprio da Rodolfo. Vedo che ha ancora l'erezione, quindi quasi sicuramente non è ancora venuto.
Marisa mi accarezza, mi dice parole dolci, si avvicina, mi bacia sul collo, prima dolcemente, poi con la lingua, infine passa a mordermi con delicatezza.
E' la primissima volta che ho un contatto di questo tipo con una donna, la lascio fare. E' piacevole, è dolce... mi coinvolge, se non mentalmente, almeno fisicamente, ho i brividi, la pelle d'oca.
Guardo Rodolfo e vedo che si sta facendo una sega guardandoci. Dio, che porco che è il mio Rodolfo, se penso che due settimane fa ancora non si sarebbe mai nemmeno permesso di usare il verbo "scopare" per chiedermi di fare sesso con lui...
Io e Marisa arriviamo al bacio. Prima sulle labbra, ma lei è avida, la sua lingua mi entra in bocca il bacio diventa profondo, io ricambio anche se senza troppa convinzione. Subisco la cosa ma non mi esalta, sinceramente. Ci sdraiamo sul letto, lei senza troppe formalità mi scosta la minigonna, abbassa la testa fra le mie cosce. La sento mordicchiarmi i radi peli pubici con i denti, poi sento la sua lingua sulla clitoride. La lascio fare, purchè non le venga in mente che io debba ricambiarla, di leccarle la fica non ho davvero voglia. Sento Marcello rientrare nella stanza, porge un bicchiere a Rodolfo ed uno a me. Sto a cosce aperte sul letto lasciando che Marisa beva il nettare che cola dal mio sesso, ma ingoio il bicchiere di liquore in un sol fiato sospirando profondamente e restituisco il bicchiere a Marcello. Ora è lui che si avvicina. Si è tolto i pantaloni, sta in ginocchio sul letto, si avvicina... appena ho il suo cazzo a tiro glielo prendo in mano, lo attiro a me, lui si avvicina ancora. Mi porge il membro, glielo prendo in bocca senza remore mentre Marisa continua a darsi da fare al piano di sotto. Rodolfo si sta sparando una sega fantasmagorica davanti a noi tre, allora penso che sia meglio offrirgli uno spettacolo completo. Mi divincolo dalla presa di Marisa e trascino Marcello su di me. Vedo che ha ancora il preservativo.
"Adesso voglio che mi scopi" pronuncio a voce alta perchè Rodolfo mi senta bene.
Marcello non si fa pregare, mi sale sopra. Gli prendo il cazzo e lo guido nella mia fica. Un attimo dopo stiamo scopando alla missionaria. Ho Marcello sopra di me, mi rendo conto che Rodolfo dalla sua posizione vede solo le cosce aperte della sua fidanzatina con il deretano di Marcello nel bel mezzo che fa su e giù senza sosta. Marisa non rimane interte, ma anzichè occuparsi di Rodolfo ci accarezza. Marcello smonta parzialmente dalla posizione e continua a chiavarmi lasciando a Marisa lo spazio per insinuarsi. Lei cerca di avvicinare il viso ai nostri sessi ma non ci riesce.
Allora Marcello mi gira su un fianco, mi viene dietro e me lo rimette in fica sollevandomi la coscia libera. Marisa ha così buon gioco e si mette a leccare avidamente la nostra scopata, concentrandosi soprattutto sulla mia clitoride. Guardo finalmente Rodolfo negli occhi. Ha la bocca semiaperta e mi fissa con espressione ebete masturbandosi lentamente. E' come se stesse sognando. Il mio sguardo felino lo riscuote, Marcello aumenta improvvisamente il ritmo. Marisa si toglie, Rodolfo può guardare il cazzo di un altro uomo dentro la donna che sabato prossimo diventerà sua moglie. Capisco che Marcello sta arrivando allora, per la prima volta in vita mia simulo un orgasmo. Ne sono assolutamente lontana pur trovando la situazione piacevole. Comincio ad articolare frasi smozzicate ad uso e consumo del mio uomo, incitando l'altro maschio a fottermi ancora più profondamente.
"Dai, dai, come mi scopi bene...".
Marisa servizievolmente va a segare con una mano il cazzo di Rodolfo, e quando mi rendo conto che Marcello sta venendo mi metto gridare provando una soddisfazione viscerale a mostrare a Rodolfo che come mi fa urlare Marcello lui non c'è mai nemmeno lontanamente riuscito. Urlo ad alta voce tutto il piacere fisico che non sto affatto provando, è la mia mente piuttosto che urla il sollievo di potere, da stasera in poi, essere maggiormente me stessa insieme alla persona che sto per sposare.
Rodolfo eiacula poco dopo di noi, seduto sulla poltrona, inondandosi l'addome con un copiosissimo spruzzo di sborra. Marcello esce da dentro di me.
Mi pare che il minimo che io possa fare è andare a leccare e bere lo sperma del mio uomo senza sprecarne nemmeno una goccia...
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11 years ago
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Il maestro e il mozzo
Il Maestro e il mozzo
Prologo
Non si erano piu’ incontrati dall’inizio del viaggio
Il Maestro era strano quella sera. Perduto, guardava l’orizzonte ripetendo mentalmente il versetto 24 della sutra 55 che aveva appena tradotto per lui, per quello strano ragazzo che tanto lo incuriosiva.
-E sue sono le navi che veleggiano agevolmente attraverso i mari, alte come montagne
E sue sono le navi che si mostrano sul mare, come vessilli
E sue sono le navi come montagne sollevate in alto nel mare-
Improvvisamente vide il mozzo che lo osservava seminascosto da un gruppo di botti assicurate all’argano di prua.
Il Maestro avrebbe voluto recitargli quelle parole sante che racchiudevano tutta la precarieta’ e allo stesso tempo la forza del loro essere di quei giorni
Mentre stava per iniziare si fermo’ di colpo. In che lingua avrebbe dovuto parlargli?
Poi gli venne in mente quello che era successo la mattina, il mozzo aveva perso in mare una delle pentole del capitano mentre la puliva e questi aveva cominciato a picchiarlo, selvaggiamente, solo l’intervento del maestro lo aveva salvato
Lo vuoi tu? aveva detto il capitano
Fanne quello che piu’ ti piace , ma voglio vedere i segni della frusta e prima di domani.
Il Maestro con il suo intervento lo aveva salvato, ma sapeva anche che a bordo la parola del capitano era legge; ora toccava a lui, avrebbe cercato di farlo soffrire il meno possibile, ma i segni dovevano esserci, e prima di domani
Il mozzo era fermo, ad occhi bassi, non sembrava aver paura, come sempre era vestito bedu’ completamente coperto, si vedevano solo gli occhi neri vivissimi e un po’ del viso.
-Vai di sotto- gli disse il Maestro -aspettami nella mia cabina, sei mai stato frustato prima d’ora?-
-No Maestro- gli disse il mozzo sempre ad occhi bassi
Il sole era tramontato e nella luce incerta il maestro scese in cabina, il mozzo era’ li che curiosava in giro, appena senti che il maestro arrivava, si raddrizzo’; adesso lo guardava, quasi con un senso di sfida.
Il Maestro capi’, senti la sua fierezza, questo rendeva le cose piu’ facili.
-Togliti la veste e inginocchiati- gli disse.
Il mozzo si giro’, sciolse la cintura e lascio’ cadere la veste, aveva i capelli lunghi legati a coda e le pelle candida; si inginocchio’ teneva strette le gambe e le braccia conserte sul petto. Le natiche perfette, bianche sembravano solo aspettare i segni dello scudiscio.
No, Il Maestro non aveva ancora capito, e meno che mai sospettato, il mozzo che tanto lo incuriosiva, era una fanciulla.
-Terrai il mio segreto Maestro?- Gli chiese il mozzo senza guardarlo
-Si-, rispose il Maestro -non saro’ io a tradirti-
-Allora comincia - disse il mozzo - se mi sentiranno gridare non vorranno controllare altro -
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11 years ago
admin, 75
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Cuckold pain – la sofferenza di un cornuto
Gli uomini "normali" sono gelosi del modo in cui le loro Donne vanno in giro, quasi svestite, gambe di fuori, magliette aderenti su capezzoli visibili, cavigliere inequivocabili, sguardi infuocati. Gelosi e magari rabbiosi con quelle Meraviglie al loro fianco, e carichi di fastidio e disprezzo per gli altri uomini che mangiano la loro Donna con gli occhi, che sbavano e si voltano senza ritegno al suo passaggio, e dei quali uomini conoscono molto bene i pensieri che passan loro per la testa in queste circostanze, e quelle sudicie fantasie in cui la vorrebbero coinvolgere. Questa dell'uomo geloso è una sofferenza stupida ed infantile, un dolore improduttivo, dannoso e poco solidaristico. Invece, l'uomo cuckold come me, voyeur convinto, cornuto per scelta superiore e logica, desidera, vuole ed incita affinchè la propria Donna vada in giro quasi fosse una "troia da monta" o una cavalla in calore, sebbene non abbia bisogno di suggerirle come vestirsi e cosa (non) indossare per richiamare l'attenzione dei maschi luridi, arrapati e maiali come me, dei quali maschi conosco bene i pensieri e le fantasie che vorrebbero applicare su quel pezzo di figa stratosferica della mia Femmina. Ed il fatto di non poter urlare a loro, a tutto il mondo maschile che sbava al passaggio della mia Dea, che io vorrei vederla tra le loro braccia, che io so cosa provano, quali desideri fortissimi hanno, quali reazioni sessuali scatena quella splendida Bagascia, e vorrei poter render condivisibile ad altri maschi il piacere della mente e della carne che Lei è in grado di donare ad essi, questo fatto alimenta quella che io ho chiamato, nel mio ultimo racconto, la sofferenza del cuckold - Cuckold Pain. Una sofferenza gioiosa, sensata, utile e solidaristica, che affraterna nel desiderio delle meraviglie femminili il mondo maschile, senza odio, rancori, lotte, invidie e gelosie.
La sofferenza
L’uomo cuckold come me gode come un pazzo ad osservare il modo in cui i camerieri, i commessi, i passanti, i camionisti, gli astanti, e gli osservatori maschi in generale divorano con sguardi allupati, sanamente viscidi, perversi, ossessivi e sbavanti la propria donna, e sa benissimo quali porci pensieri attraversano quegli uomini, e cosa farebbero quegli uomini alla sua donna, e magari quali maledizioni lanciano al legittimo consorte di quella Femmina così bona e magari così troia. In ciò sta la gioia ed il godimento dell’uomo cuckold. Ma la pena e la sofferenza di cui parlavo in precedenza? Essa risiede nell’impossibilità dell’uomo cuckold di poter far capire a quegli uomini che vorrebbero chiavarsi la sua donna che è proprio questo ciò che lui desidera, che lui stesso, il legittimo consorte di quella femmina così arrapante, vorrebbe tanto condividere con loro i piaceri della carne che quella donna sa regalare, l’uomo cuckold come me vorrebbe fermare quegli uomini, quei camerieri, quei commessi, vorrebbe trarli in disparte e dire loro che è eccitato dal modo in cui guardano la sua donna, che vorrebbe presentargliela, permettere loro di conoscerla, di condividerla nel desiderio porco e sublime che loro stanno investendo su di lei. Se l’uomo che guarda la donna del cuckold soffre di un desiderio che deve reprimere e contenere in pubblico, il marito cuckold di quella donna soffre perché, entrando in empatia con i pensieri inconfessati ed i desideri evidenti di quegli uomini, solidarizza idealmente con loro volendoli rendere compartecipi di quel piacere fisico e mentale. Vorrebbe urlare all’intero genere maschile che lo circonda e che sta divorando con gli occhi la sua femmina, le seguenti parole: venite, venite qui, allungate le vostre mani, fate come se fosse la vostra donna, baciatela e pizzicatele dolcemente i capezzoli, allungate le vostre mani luride sulle cosce di lei, insinuate una mano in mezzo alle sue gambe, lì dove calore, bollore e umido si fondono in un solo desiderio, siate gentili ma decisi, uomini maschi ma non lerci, prendetevela come ella merita ed abbiate un occhio di riguardo e di gratitudine per l’uomo che, entrando in empatia con voi, ha deciso di alleviare la vostra e la sua sofferenza ed ha deciso di condividere con voi questo piacere della bellezza incarnato naturalmente nella mia Femmina, affinché possa essere anche solo per una volta la vostra Femmina, la nostra meravigliosa Femmina. L’unica cosa che ho potuto fare, è stata quella di condividere questo mio pensiero e questa mia riflessione con la mia stessa femmina, la settimana scorsa, seduti al tavolo di un elegante bar, mentre tre camerieri facevano a gara per venirci a servire, ed appena dopo che uno di questi, per aver dimenticato di elencare tra i prodotti del locale proprio quella che la mia donna desiderava, per scusarsi le ha messo una mano sulla spalla a mo’ di scusa, me non presente essendomi allontanato per andare in bagno. Quando sono tornato Lei mi ha raccontato la scena ed io ho cominciato a soffrire per non aver visto questa scena e per empatia nei confronti di quel cameriere, ed allora ho lasciato venir fuori questo pensiero mentre la mia Donna mi guardava con un sorriso malizioso e difficilmente interpretabile, perché le Donne – anche quelle che crediamo di possedere e di conoscere totalmente – ci sfuggiranno sempre.
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11 years ago
Cucknapoletano,
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Che bel lavoro
Dopo una decina di anni passati dietro una scrivania ho avuto il colpo di testa di lasciare un buon lavoro per dedicarmi a una passione... il giardinaggio.
L'ho sempre fatto nei ritagli di tempo o al sabato mattina, la vicina aveva da potare la siepe, il vicino un frutto, il dottore un pratino e così mi sono detto perchè non farlo seriamente?
Non dico di essere un professionista, ma la passione che metto nel lavoro mi ha fatto entrare un po' nel giro e così mi sono ritrovato a casa di Carlo e Alice.
Carlo è un mio ex compagno di studi che abita in campagna, ha una bella villetta, una bella moglie e una graziosa bambina.
Ho cominciato ad andare a fargli un po' di manutenzioni tra settimana mentre loro sono a lavoro e la bambina a scuola, normalissima routine.
Un giorno Carlo mi chiede se posso andare da lui di Sabato, ha da togliere dei rami secchi da un Leccio vicino casa e preferisce esserci anche lui perchè dovendo salire sulla scala preferisce che non sia solo e così ci accordiamo.
Mi presento verso le 9 per non disturbare troppo, Carlo mi porta la scala e mi dice di cominciare da solo poiché ha da sbrigare alcune faccende con Alice, così salgo sulla pianta e comincio il lavoro.
Quando sono già a metà del lavoro all'altezza della finestra del primo piano mi accorgo che tipo di faccende urgevano a Carlo...
Alice era sdraiata sul letto con una magliettina bianca, a gambe larghe e Carlo la stava leccando bene bene, poi lei lo butta giù di spalle verso di me e comincia un pompino da urlo, forse avrei dovuto scendere ma l'idea proprio non mi passò neppure lontanamente...
Il pompino intanto continuava, Alice aveva una passione esagerata tanto che lasciò l'arnese per saltarci sopra, era lanciatissima... ad un certo punto alzò lo sguardo mi guardò, sorrise, si tolse la maglietta, prese le mani di Carlo e si fece strizzare il seno, cominciò così a dimenarsi sul pezzo come una forsennata, era un fiume in piena...
Dopo 5 minuti esplose e si buttò su di Carlo.
A quel punto tornai alla realtà, da lì a poco si sarebbero alzati, quindi scesi in fretta dalla pianta.
Carlo arrivò dopo 5 minuti scusandosi per avermi lasciato solo, io feci finta di niente, gli feci vedere il lavoro da ultimare ma lui disse che dovevano uscire per fare la spesa e che si sarebbe finito un altro sabato, di quanto successo non una parola.
Il sabato successivo tornai come da accordi, appena arrivato Carlo si dirige a prendere la scala, Alice invece mi chiama dalla porta, s'era appena fatta la doccia, aveva una maglietta larga che lasciava intravedere le belle forme del seno e un asciugamano avvolto intorno alla testa, mi chiama per un consiglio su una pianta da interni, le dico con tutta franchezza che ne so ben poco ma lei insiste tanto che anche Carlo mi dice quasi scocciato di andare a vedere di cosa si tratta così poi magari ci lascia lavorare in pace...
La seguo al piano di sopra, era un bonsai, lei si china per prenderlo, era senza mutandine, mi mostra il suo bellissimo culetto e la sua curatissima passerina, rimango un po' interdetto, ma lei mi interrompe con un sorrisino“ti è bastato averla vista da lontano?”, a quel punto lascio ogni dubbio e mi fiondo su quel culo, lo accarezzo, lo bacio, comincio a passare la lingua su quelle labbra profumate, me la gusto proprio, le sfilo la maglietta lasciando cadere l'asciugamano, le lecco la schiena e poi ancora giù, la rigiro e comincio a d accarezzarle il clitoride, la lecco bene bene, poi con un'impeto lei si mette in ginocchioni davanti a me, mi apre i pantaloni e comincia a leccarmelo, è già in tiro... vuole che mi alzi in piedi, mi lecca le palle, le succhia, poi lo lecca per tutta la lunghezza più e più volte, io non capisco più niente, ora comincia una sega intanto succhia, succhia, io non posso più... le dico “mi fai venire...” lei per tutta risposta mi srtinge le chiappe e se lo tiene tutto in bocca come una ventosa... vengo, le gambe mi tremano ma lei rimane ben salda attaccata con quegli occhi che mi guardano soddisfatti. Mi giro e dalla finestra vedo Carlo sulla scala che mi accoglie con un sorriso beffardo e il pollice alzato.
Ho capito tutto, erano d'accordo, ci sono arrivato tardi ma ora l'ho capito, ero entrato nel loro gioco dalla porta secondaria ma ero entrato...
Che bello il mio mestiere
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11 years ago
placibo,
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Singola doc e sig hogan
Una SINGOLA DOC E IL SIG. HOGAN
Già ho messo delle pubblicazioni su delle esperienze avute in questo bel mondo ...si tratta di esperienze passate (come tempo) e tutte ovviamente CON coppie .. I mie annunci contemplavano e contemplano sempre la dicitura "annuncio rivolto a singole o coppie..." Ma il 99,999% quando veritieri trattaSI di di coppie con i lui interessati a vari ruoli. Ora però tralascio le bellissime e sempre vere esperienze passate e non recenti per raccontare la stupefacente vera e recentissima di 4 giorni fa! Mi contatta una lei che prima si spaccia coppia e poi mi dice di essere al momento singola della mia zone con 2 belle e molto descrittive foto. Io avezzo dalle numerose conoscenze-esperienze ( preciso nuovamente che ovviamente non intendo che per ognuna ci sia stato rapporto fisico)infatti la percentuale è bassissima per quelle che si è avuto il rapporto, per l innumerevole presenza di non decisi false coppie , masturbatori virtuali, singoli che si passano per coppie ecc ecc! Quindi parto prevenuto sempre e ancor di più quando nello scambio di mess sul sito mi dice sono singola! Che faccio? Semplice mando il mio nr di cell sicuro che non verrà mai usato...ed invece mi arriva uno squillo. Uno squillo trattandosi di un nr usato solo per connessione internet. Io richiamo ...e stupore dello stupore una voce particolare decisa e sopratutto FEMMINILE! Dopo alcuni convenevoli taglio la testa al toro e aiutato da messaggi continuati a mandare sul sito, fissiamo appuntamento per il g dopo. Intanto vedevo che i contatti della mia mica aumentavano il mio era stato il primo e scelto da lei! Temevo che si trattasse di un semplice gioco magari fantasticare gli incontri e mai realizzare. o che qualcuno dei nuovi e successivi contatti mi rubassero LEI! Appuntamento alle 20 del g dopo..,mi dice di conoscere un R. B. della zona io mi reco con molto anticipo essendo una persona abituata sempre alla puntualità "puntualità segno di serietà ..". Io lo sono e lo pretendo! Arrivo e aspetto che il tempo passi più di un ora, al fatidico appuntamento provo a telefonarla ma puntualmente mi risp la segreteria. Arrivano le 20 io gelato in auto con motore acceso e aria condizionata ...per non sudare e sembrare accettabile all'incontro con chi non conoscevo e che oltretutto se realmente fosse avvenuto potevo anche non essere accettato ( cosa possibile visto che lei aveva visto solo il mio largo coso! ) mi squilla il cell e Lei mi dice non mi hai chiamato? .,,vado oltre mi spiega l albergo e quindi ritorno indietro di diversi km lo trovo entro e aspetto lei ma, lei non arriva poi, dopo 2 telef. dice sono ad un km..,eccola con l auto che mi aveva detto, scende ci salutiamo io cerco di scorgere un espressione ma nulla lei dice mettiamo
Le auto più avanti.,,io guardo nello specchietto penso forse se ne va ripeto nulla ovviamente è scontato oltretutto lei solo 2 cose conosceva di me il mio attributo e che ero una persona perbene. Diamo i documenti una bella stanza lei più alta di me longilinea bel viso e bel corpo assolutamente una persona pulita e sembrava decisa. Mi dice guardando il mio iPhone ho portato biancheria di ricambio se vogliamo fare foto, che grande donna veramente al di fuori di ogni canone...! Mi sciacquo anche se ovviamente prima di uscire avevo fatto un abbondante doccia relativa incremata e improfumata! Ci stendiamo la comincio ad accarezzare le dico non preoccuparti fai quello che vuoi possiamo pure andarcene... Lei dice sai lo voglio vedere e una volta visto mi dice mamma come è largo ma ecco che viene il mio grande problema il preservativo ..già lei si era raccomandata che li portassi e io li preso del tipo xl prova lei a metterlo e non riesce e dice fallo tu.,,ma ecco che sembra strozzarsi diventa viola e proviamo a penetrare ma mi faceva male ma ancor di più il pensiero che la persona in quel momento dubita di me.,,non posso darle torto ma la mia psicologia mi abbatte..ma non mi abbatto io dopo carezze la porto ad un orgasmo con la mia lingua lei gode molto e non in modo tacito.,,mi dice è la prima volta con la lingua... Capisco allora che veramente si era montata eccitata guardando il sito e aveva tagliato la testa al toro incontrandomi. Non fece altrettanto con la sua bocca ma meglio così a me non piace se deve essere fatto con sforzo. Passammo il tempo massimo consentitoci a causa dei miei impegni e il suo ritardo. Capii che in ogni caso era è una donna veramente fantastica da portare al piacere lentamente dedicandole tempo e non solo. Persone così non se ne trovano sincere vere che vorrebbero e credo che poi riuscirà ad essere una splendida amante. . . Ma anche valorizzata come donna. Dimenticavo forse la cosa più divertente quando ci cominciammo a spogliare lei si mise a ridere e disse ecco senza hogan sei bassino...certo lei 1,78 io 1,73 io mi misi a ridere e capii veramente di aver trovato una persona vera e genuina. In questi giorni ci siamo sentiti e promesso di re incontrarci . Per me anche il giorno dopo..,grazie...p. Per lei ora sono il sig. Hogan.
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11 years ago
dotatoper,
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History of violence 10
L'indomani posso svegliarmi sul tardi, è il mio secondo giorno di ferie extra. Sono le 10.30 e mi sto concedendo una pigra colazione a base di caffelatte e biscotti davanti ad uno stupido talk show mattutino. La serata di ieri non è stata niente male, la situazione creatasi nel locale di Enzo mi ha fatto letteralmente girare la testa. E ancora di più ho trovato esaltante riuscire ad impadronirmi totalmente delle reazioni di Rodolfo. Gli è bastato vedermi indossare una minigonna sexy per non capire più niente... per non parlare poi della sua incapacità di trattenersi quando mi sono messa a fare davvero la porca con lui nella toilette del locale. E' proprio buffo per me constatare da così poco tempo l'amore per il mio fidanzato e il piacere di comportarmi come una troia riescano a convivere perfettamente. L'aspetto più notevole e che mi sto rendendo conto che mostrare al mio uomo, a colui che tra una settimana sarà mio marito, una parte della mia zoccolaggine mi garantisce un enorme potere su di lui. E mi rendo conto pure di quanto mi piaccia esercitare questo potere, e di quanto non mi senta minimamente in colpa nel comportarmi così.
Sergio mi aveva raccomandato di tenermi disponibile per lui nel pomeriggio. Se mi chiama vedremo, io di certo non lo cerco. All'ora di pranzo però è il mio Rodolfo a chiamarmi.
- "Amore mio, buongiorno". Gli rispondo salutandolo allegramente.
Qualche chiacchiera generale poi mi fa:
- "Ieri sera... io...".
Lo ascolto in silenzio sorridendo dolcemente.
- "Franci... mi hai fatto letteralmente morire, lo sai?"
Lo so perfettamente e gli rispondo che è stato decisamente bello.
- "Ecco... è meraviglioso che il matrimonio ti faccia questo effetto... io ti vorrei sempre così, sai?".
Povero amore mio, tu pensi che sia il matrimonio a farmi questo effetto, se sapessi cosa mi è successo in questi ultimi due mesi...
- "Mi vorresti sempre così... come?" gli rispondo ridacchiando.
- "Tesoro, non ti offendi se te lo dico vero? Lo sai quanto ti amo... ecco... ti vorrei sempre così libera... così desiderosa... così porcella...".
Rido con finto imbarazzo. Se Rodolfo sapesse quanto davvero sono porca forse si esprimerebbe diversamente. Decido di approfittarne per affondare un colpo.
- "Guarda che io so essere... molto più porca di com'ero ieri sera..."
Rodolfo tace per qualche secondo, lascio che le parole sortiscano il loro effetto.
- "Amore, ho il cazzo durissimo, lo sai?".
Sorrido tra me e me. E' la prima volta che Rodolfo si esprime così direttamente. Fino a pochi giorni fa avrebbe detto "ho tanta voglia di te", non avrebbe mai usato la parola "cazzo". Il mio fidanzato sempre così controllato e così per bene in realtà cova un desiderio tremendo di lasciarsi andare. E gli piace tanto la prospettiva di disporre di una mogliettina innamorata ma anche parecchio zoccola, a quanto pare.
Bene. Saprò gestire questo suo desiderio e saprò controllare il mio uomo per regalare a lui e a me stessa ciò che entrambi desideriamo nel profondo...
Alle due del pomeriggio Sergio non mi ha ancora chiamata. Stronzo. Mi ha costretto a prendere tre giorni di ferie e ora mi lascia senza niente da fare. Decido di occupare il pomeriggio andando in palestra e poi a fare un po' di shopping. Verso le 16,00 esco da una lezione di spinning seguita da una lunga sauna e doccia. Sono completamente rilassata e felice. Decido di andarmi a comprare dell'intimo sexy per la prima notte di nozze. Oggi è giovedì e sabato quell'altro, tra nove giorni, mi sposo il mio Rodolfo. Entro in un noto negozio del centro di Roma e mi faccio suggerire dalla commessa diversi completini sexy. Scelgo un set di tre pezzi microrete e pizzo con un reggicalze a girovita che è la fine del mondo, poi una chemise in microfibra abbastanza esagerata, trasparente sul seno e cortissima, tanto da lasciare le autoreggenti completamente esposte. Sono inequivocabilmente due completini da puttana. Esco per la strada, ma la voglia di indossare subito questi capi mi divora. Sono eccitata, entro in un grande magazzino e mi dirigo verso i camerini. Mi chiudo dentro una cabina e indosso la chemise con le autoreggenti. Mi guardo allo specchio, girandomi e rigirandomi. Sono uno spettacolo. Mi accarezzo i fianchi e le cosce e penso a quanto sono desiderabile... la fica mi si bagna in maniera esagerata. Non posso fare a meno di ripensare al cazzo di Enzo, al modo volgare con cui mi ha presa ieri sera nel magazzino del suo locale mentre Rodolfo se ne stava al tavolo a sentire la musica. Le dita corrono alla clitoride... vorrei uscire dalla cabina vestita così al solo scopo di trovarmi un uomo, uno qualunque, e farmi sbattere da lui. Vorrei poter essere libera di stare vestita così davanti a molti uomini... Mi appoggio alla parete della cabina e le mie dita corrono tra le cosce. Riecco l'immagine di Enzo, riecco le sensazioni di ieri sera, il suo odore di maschio maturo... ho ancora il culetto vagamente indolenzito e...
Mi ricompongo, vado nel reparto donne e giro finchè non trovo una minigonna corta, ma proprio corta. Sono eccitatissima, vado alla cassa, pago la minigonna poi faccio dietrofront e torno ai camerini. Indosso le autoreggenti, poi sopra mi infilo la minigonna. Dio mio quanto è corta.... mi guardo allo specchio, come mi piego leggermente il bordo delle autoreggenti occhieggia tranquillamente. A quella vista un'ulteriore ondata di piacere liquido mi invade la fica. Il pensiero di camminare per la strada vestita in questo modo mi provoca un leggero giramento di testa... credo di essere in grado di attirare gli uomini come le mosche sul miele.
Al diavolo tutto, si vive una volta sola: mi decido ed esco dalla cabina. Credo di essere rossa in viso, quando infilo la porta del grande magazzino ho Via del Corso davanti a me. Vedo gli sguardi maschili calamitati dalle mie cosce avvolte dalle calze... se avessi degli stivali neri l'effetto sarebbe perfetto, ma anche con le scarpe lucide con un po' di tacco mi difendo bene.
Ho lasciato la macchina vicino Piazza Risorgimento, sto a Via Cola di Rienzo e mi dirigo verso il Tevere, lentamente. Le donne mi guardano con aperta antipatia, gli uomini con evidente apprezzamento.
Penso alle mani di Enzo che ieri sera mi strattonavano e mi lascio andare ad un leggerissimo ancheggiamento. Incrocio un gruppo di ragazzi giovani, un paio di loro fischiano, un altro mormora a mezza voce un apprezzamento volgare che non mi dispiace affatto. Mi affaccio sul ponte sul Tevere e respiro una deliziosa aria di libertà, poi decido di tornare indietro. A metà circa di Piazza Cola di Rienzo compro una rivista all'edicola, mi fermo al bar, siedo ad un tavolino ed ordino da bere. So che a Parigi molte prostitute si comportano così. Sfoglio la rivista godendomi gli ultimi sprazzi di sole quando due uomini si avvicinano al tavolo. Mi salutano garbatamente e mi chiedono se possono sedersi. Non ho problemi a concederli il permesso regalando loro un ampio sorriso. Sono bellocci, di statura media, sui 35 anni, due amici in giro per Roma, probabilmente in cerca di un rimorchio. Io sono cotta al punto giusto e prontissima a lasciarmi rimorchiare. Arrivano subito copiosi complimenti alla mia bellezza, poi alla mia sensualità. I due ordinano tre caffè alla cameriera, poi si presentano: Renato e Matteo, 32 e 34 anni, uno di Prato e uno di Firenze a Roma per lavoro di consulenza in un ministero. Beviamo i caffè poi mi chiedono se ho voglia di fare quattro passi con loro. Accetto, ci alziamo, passeggiamo pigramente. Cominciano a fioccare le domande, poi Renato mi chiede dove stavo andando, gli rispondo che sono in giro per shopping. Gli occhi dei due uomini non si staccano dal mio sedere e dalle mie gambe, la sempre crescente sfacciataggine con la quale mi squadrano aumenta, così come aumenta l'umidità della mia fica. Camminiamo apparentemente senza una meta, poi Matteo si stacca e si mette ad armeggiare con lo smartphone, Renato mi prende sottobraccio e inizia a dirmi paroline piccanti.
- "Ti dispiace se ti dico che sei una gran fica?".
Gli sorrido.
- "E perchè dovrebbe dispiacermi?".
- "Sei sexy da morire, Francesca".
Rido, sto un momento in silenzio, poi lo guardo un po' di traverso.
- "Anche voi due non siete niente male".
Come reazione immediata Renato mi prende tra le braccia e senza esitazione incolla la sua bocca sulla mia. Ricambio il bacio e lui mi infila la lingua in bocca. Ci appoggiamo ad un muro, limoniamo per un paio di minuti. Siamo già a diversi travasi di saliva quando ci stacchiamo all'arrivo di Matteo. Mi guarda fissa, poi ci invita:
"Dai, andiamo, è vicino".
Camminiamo per pochi minuti ed entriamo in un cancello su Via Cola di Rienzo, ci ritroviamo in una reception.
Matteo va al bancone e lo sento chiedere la camera tripla appena prenotata. Mi rendo conto che con lo smartphone l'uomo si era messo a cercare il più vicino hotel. Insomma, non aveva certo perso tempo. Lasciamo i documenti e prendiamo le chiavi.
In ascensore i due mi fissano insistentemente, ricambio i loro sguardi come deve fare una brava cagnetta in calore.
Entriamo nella stanza, appena chiusa la porta alle nostre spalle Matteo e Renato mi si avventano addosso. Ho le loro mani dappertutto, incollo la mia bocca a quella di Matteo. Ho Renato dietro che subito passa all'attacco infilandomi le mani sotto la minigonna. Le sue mani risalgono, mi artigliano le natiche separandole. Apro le cosce per facilitargli la manovra e l'uomo inizia a regalarmi piacere con una forchetta fica-culo con pollice ed indice. Sono bagnata come una fontana e Renato non manca di farlo notare all'amico. Come rappresaglia mi attacco al pacco di Matteo, gli apro la patta e cerco avidamente il suo cazzo. Lo tiro fuori già duro, glielo meno senza nessun ritegno. Ho una voglia esagerata di farmi chiavare fino allo sfinimento da questi due begli sconosciuti. Mai desiderio di donna fu esaudito più velocemente. Renato è veloce a togliermi le mutandine ormai ridotte ad uno straccetto fradicio, la minigonna è subito sul pavimento, l'uomo mi posiziona a pecorina sul letto. Faccio appena in tempo a controllare con la mano che abbia il preservativo quando lo sento premere imperiosamente da dietro e vengo infilata in fica con un solo affondo veloce. Matteo va al bagno mentre Renato mi cavalca ad un ritmo indiavolato. Lo specchio sull'armadio mi restituisce un'immagine sensazionale: sono ancora vestita dall'ombelico in su, sotto ho solamente calze a rete e le scarpe, e un maschio sconosciuto mi sta sbattendo alla pecorina tenendomi per i fianchi. Vorrei che il mio Rodolfo fosse qui a guardare che razza di porca sta per sposare... Sentiamo Matteo alzare la tavoletta, subito sopo lo scroscio della sua pisciata. La tensione accumulata mi esplode dal profondo e sale fino al cervello, dopo nemmeno due minuti di scopata sprofondo in un orgasmo abissale. Mentre urlo il mio piacere a più riprese Matteo torna di corsa.
- "Dio bono, l'hai già fatta venire, ma che le hai fatto?".
- "E che lo ho fatto, la sto solo chiavando, ma è una cavalla questa, dai fai tu ora".
Renato mi sfila il cazzo dalla passera mentre Matteo infila il preservativo. Ora tocca a lui. Sento ancora delle contrazioni residue dell'orgasmo quando Matteo mi gira sulla schiena, mi fa aprire le cosce e mi entra dentro. Ha un cazzo più grosso di quello di Renato, ma più "tranquillo". Comunque mi scopa molto bene. Matteo si avvicina lateralmente. Gli tolgo il preservativo e glielo prendo in bocca. I due uomini mi stantuffano all'unisono, Matteo sopra di me mi cavalca in fica e Renato davanti in bocca. Mi sento in paradiso, sono una troia depravata e mi sto godendo da impazzire i primi uomini che sono riuscita a rimorchiare completamente da sola, senza Sergio o altri "intermediari" tra le palle.
I due sono affiatatissimi e mi regalano una sensazionale doppia penetrazione, io cavalco Renato mentre Matteo cavalca me affondandomi il membro nel di dietro all'unisono con l'amico. Arrivo al secondo orgasmo in una decina di minuti e urlo il mio piacere senza il minimo ritegno.
Usciamo dall'hotel che sono ormai le 19.30, lascio ai due uomini il mio cellulare nel caso in cui intendano tornare a Roma. Mi incammino verso l'automobile, sono completamente liquida e rilassata dalle oltre due ore di sesso sfrenato con i due sconosciuti toscani, seguite da una lunga e meravigliosa doccia calda, indispensabile per ripulirmi dallo sperma con cui i due maschi mi hanno generosamente ricoperto nel finale... rido fra me e me pensando che il completino scelto per la mia notte di nozze è rimasto anch'esso decisamente inzuppato dal seme... forse sarà meglio che per la prima notte di nozze me ne compri un altro....
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11 years ago
fd5947,
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Intrecci famigliari
Mi chiamo Anna, ho ventiquattro anni e vivo con mio fratello e mia madre nella casa dei miei nonni materni insieme allo zio Lucio. Carlo, mio padre è deceduto circa otto anni fa in un banale incidente, dopo che, essendo militare di professione aveva rischiato la sua vita in tante missioni all’estero. Con mio fratello Luca, ho un buon rapporto, lui è più grande di me, lavora con lo zio nella farmacia di famiglia, mentre io sono all’ultimo anno di Università iscritta anch’io a Farmacia. Luca è un bel ragazzo, alto muscoloso, moro, occhi chiari, tendenti al giallo come tutti gli altri componenti della mia famiglia. Ha molto successo con le donne, anche se ho la sensazione che lui voglia divertirsi e non abbia ancora voglia di un legame serio. Lisa, mia madre è una donna molto bella, alta, capelli scuri come tutti, pratica molto sport, in particolare il nuoto che ama fare con mio fratello e lo zio, quarta abbondante di seno, cosce lunghe ed affusolate, praticamente prive di qualsiasi accenno di cellulite, ventre piatto nonostante due gravidanze, anche se per mio fratello è rimasta incinta che aveva appena diciassette anni, lei ha mantenuto un fisico veramente bello. Alla morte di papà a deciso di smettere di lavorare come impiegata, e di dedicarsi con estremo successo alla cura di tutta la sua famiglia. Lo zio è più grande di mamma di due anni. Alto leggermente brizzolato, ha un fascino che ti seduce al solo sguardo. Con me e il resto della mia famiglia si è sempre comportato come un padre, specie quando quello vero era in missione all’Estero. C’è grande armonia fra noi, in particolare vi è un’incredibile intesa fra lo zio, la mamma, e anche con mio fratello in particolare da quando ha iniziato a lavorare in farmacia, si capiscono a gesti, a semplici occhiate, è questo a volte mi fa sentire esclusa. Nonostante questo vivo con loro in maniera meravigliosa. Circa un mese fa poi, ho capito da cosa derivava tutta la loro complicità. Era una domenica di Aprile, la farmacia era aperta di turno, ma avevamo un matrimonio dell’unica figlia della cugina di mamma e zio, e per l’occasione ci avevano chiesto di essere presenti. Dopo lunghi ragionamenti siamo arrivati alla conclusione che, poi che il matrimonio era di domenica pomeriggio, io avrei sostituito lo zio, nel pomeriggio e loro tre sarebbero andati alle nozze. La cosa non era molto regolare, io non ho ancora dato l’Esame di Stato per gestire da sola la farmacia, ma trattandosi di domenica pomeriggio, chiusa dentro, e avendo uno sportello blindato, l’unica preoccupazione era quella di dare i farmaci giusti, è conoscendo lo zio la mia spiccata precisione quando lo aiuto al banco lui si è lasciato convincere. Quella matitina mi sono alzata un po più tardi, subito ho sentito la necessità di andare in bagno a fare la pipì, ma uno, era occupato da mio fratello e l’altro da mamma che stava facendo la doccia.
“mamma, posso entrare, dovrei fare la pipì, ti prego.”
Lei mi ha a fatto entrare, mi sono seduta sulla tazza e espletata la mia funzione fisiologica mi stavo tirando su le mutandine quando lei è uscita dalla doccia. Il corpo bagnato e lucido mi fa sentire un brivido lungo la schiena, ammiro il suo prosperoso seno.
“ mamma, hai un seno bellissimo, io mio invece resterà sempre piccolo.”
Mi avvicino, le tocco una mammella, ha il capezzolo duro e teso. Lei mi sfila la maglietta che uso per dormire e osserva il mio.
“ amore, che dici, tu hai un seno bellissimo, sarà già una terza piena.”
Nel dire questo mette la mano a coppa sul mio e sento i suoi polpastrelli strusciare i miei capezzoli gia tesi e duri. Ci guardiamo per un attimo, un lungo brivido di piacere percorre tutto il mio corpo. Lei mi attira a se, il contatto dei suoi capezzoli contro il mio seno mi eccita, sento forte il richiamo delle sue labbra, per un attimo sto sul punto di baciarla, ma voce di mio fratello le ricorda di sbrigarsi che sono in ritardo. Mi stacco, e scappo in camera mia. Mi vesto, e scappo in farmacia a dare il cambio allo zio. Dopo avermi fatto mille raccomandazioni se ne va e io mi chiudo dentro. Mi siedo dietro il bancone interno, ripenso al momento che ho vissuto nel bagno con mia madre. Lentamente apro il camice, la mano destra scivola fra le mie gambe, un dito s’insinua sotto l’elastico delle mie mutandine. Non sono nuova ad esperienze saffiche. In quinto alla gita eravamo tre classi, ho dormito insieme a due ragazze che erano tremendamente lesbiche. Per tre sere mi hanno fatto provare ogni piacere saffico. La cosa poi è finita lì. Negli anni a seguire ho avuto due fidanzati. Il primo mi voleva scopare al primo appuntamento, l’ho calmato facendogli una sega. Il secondo mi voleva dopo appena tre giorni, mi ha infilato il cazzo in gola e mi teneva la mano sua sulla nuca, quando ha sborrato mi ha costretto ad ingoiare. Lo avrei fatto ugualmente, ma l’essere costretta mi ha dato veramente fastidio. Così ho lasciato perdere emi sono dedicata allo studio, con il risultato di essere ancora vergine. Invece oggi mi sono eccitata veramente, e ora mi sto stringendo fra le dita della mano il mio bottoncino e questo mi provoca un rapido orgasmo. Gemo in silenzio, masturbarmi è una delle cose che amo fare con calma, oggi ne ho sentito l’impellente bisogno. Il pomeriggio passa velocemente, poca gente e poi un violento acquazzone bagna tutta la città. Lo zio mi ha chiamato due volte, faranno tardi, poi chiudo e vado a casa. Entro mangio alcune cose dal frigo, poi mi denudo, entro in bagno e metto dell’acqua e sali da bagno nella vasca, m’immergo e mi rilasso. Ora con calma mi masturbo lentamente. Giro lo sguardo verso la doccia, ricordo perfettamente il corpo di mia madre e chiudo gli occhi ed esplodo in un orgasmo che mi fa tremare tutta.
…….mmmhhhuumm………SSSSSSSSIIIIIIIIIIII…….UUHHHMMMUUUH……ssssiiiiiiiiiii……..
Dopo un bel po di tempo, vado a letto loro sono tornati tardissimo. L’indomani esco presto, devo recarmi all’Università per mostrare parte della tesi alla mia professoressa. L’aspetto per due ore, poi ricevo un suo sms che mi comunica che a seguito di gravi problemi famigliari non può essere a lezione, si scusa e rimanda il tutto al giorno successivo. Tutti siamo a conoscenza che ha una madre molto malata, quindi nessuno fa storie e me ne torno a casa. Entro in silenzio, presumo che stiano ancora dormendo, invece sento dei gemiti e rumori inequivocabili provenire dalla camera di mamma. Mi avvicino piano, la porta è aperta, e dallo specchio del suo armadio vedo una cosa che mi fa eccitare tantissimo, mamma carponi si sta facendo scopare da dietro dallo zio mentre lei lo succhia a mio fratello. Dopo un primo momento di stupore, mi spoglio nuda, e entro dentro la stanza. Il primo che se ne accorge è mio fratello che mi guarda e fa un cenno di avvicinarmi, lo zio lo vede, si gira e subito smette di scopare mamma, che girandosi mi vede dopo un momento di assoluto silenzio si alza dal letto e viene verso di me abbracciandomi.
“Amore, scusa se non te lo abbiamo detto, ma sai non trovavo le parole.”
Sono incapace di riflettere, il mio corpo freme per una sconvolgente eccitazione che stò provando. La guardo, la bacio direttamente in bocca. Mi risponde infilando la sua lingua nella mia bocca. Abbracciate restiamo immobili per tutto il tempo che ci baciamo, poi lei mi fa adagiare sul letto. Lentamente sento la sua bocca scendere lungo il mio corpo, mi afferra i capezzoli fra i denti, mi fa già tremare di piacere, gemo, cerco di rispondere alle sue carezze, ma improvvisamente sento inginocchiarsi ai lati i maschi che mi offro i loro sessi duri da succhiare. Ne metto uno in bocca, mentre ora mamma è arriva fra le mie cosce. Lentamente la sua lingua segue il taglio e apre le labbra già bagnate della mia fica. Ne aspira gli umori, lecca e poi succhia con vigore il mio bottoncino strappandomi il primo orgasmo.
………sssssiiiiiiii……..mammmaaaaa………..VENGOOOOOooooo………… mmmmuuhhuummmm ……ssssiiiiiiiiiiiiii
Godo, tremo e succhio il cazzo durissimo di Luca, mentre con l’altra mano tengo stretto quello dello zio che risulta essere più grosso, non riesco a far toccare le punte delle dita. Mi giro e lecco un poco anche il suo. Mamma si accanisce sul mio clito, mi tortura stappandomi gemiti di puro piacere, anche gli altri mi accarezzane con il risultato che tremo per un nuovo orgasmo. Improvvisamente mi sciolgo dal loro abbraccio, mi siedo sul letto e li guardo.
“ Basta! CAZZO!! Voglio scopare! Ma, c’è un problema, sono vergine.” – gli dico quasi urlando.
Mamma è la prima a reagire.
“Amore, non è un problema, semmai una cosa meravigliosa. Se oggi vuoi diventare donna, allora dobbiamo rendere indimenticabile questo momento. Tu asciati andare e vedrai che sarà bellissimo, io sono sempre al tuo fianco.”
Mi abbraccia di nuovo, ricominciano a toccarmi ed eccitarmi, colo umori da tutte le parti, mi distendo supina e invito uno di loro a prendermi.
…..orraaaa!!!!!....lo voglioooo….scopatemiiiii… - gli grido in preda a un vero delirio.
Loro si guardano. Sembra che non vogliano nessuno dei due decidere chi mi dovrà sverginare, è lo zio che decide .
“ Luca, è compito tuo. Io a suo tempo ho avuto tua madre, lei è tua sorella spetta a te.”
Luca si inginocchia fra le mie cosce, mamma mi tocca e stimola il bottoncino, sono bagnatissima, lo voglio. Lui introduce lentamente la punta fra le pieghe della mia fica, sento che indugia quando trova l’ostacolo dell’imene, poi di colpo lo spinge tutto dentro. Per un attimo m’irrigidisco. Mamma continua a toccarmi.
“Amore, rilassati, è solo un attimo, ora sentirai solo piacere.” – mi sussurra con un filo di voce.
Mi sento spaccare, una fitta che sembra non finire mai, poi incomincio a sentire il piacere delle carezze di mamma, mentre Luca è rimasto immobile piantato tutto dentro di me. Respiro forte, poi lo incito a scoparmi.
……ddaiiiii….spaccamiiiiiii……daiiiiii…..sssiiiiiiiiii………….scopamiii forteeee……….ssssiiiiiiiiii….. dddddaaaaiiiiii…
Esita un momento poi incomincia un va e vieni fantastico. Lo sento entrare fino in fondo e quando sbatte contro l’utero urlo di piacere.
……..sssssiiiiii……bellliissiiimmooo!!!......dddaiiiiii….godoo….sssiiiii…GOODDOOOO…
Mi pompa con un movimento costante veloce, ho orgasmi in continuazione. Mamma osserva mentre io mi giro e in preda ad una frenetica voglia di piacere mi metto il cazzo dello zio in gola. Lo succhio da morire, mentre sento Luca che sta aumentando le pompate, mi invita ad un nuovo orgasmo cosa che gli regalo immediatamente con il risultato di sentire lui esplodere dentro di me.
…sssssiiiii….tttiiii….sfonndooooo….eeccommmiiii….SBOROOOO!!!!!!...oraaaaa……. ssssiiiiiiii….eeccoomiiii…..
Si pianta dentro di me e subito sento un liquido bollente invadermi dentro. Godo mentre lui rimane immobile. Mamma ha osservato tutto, e gli chiede di uscire lentamente.
“ Fai piano che voglio leccare la sborra che esce dalla fica di tua sorella.”
Luca esce, lei mi trascina su di lei, sento la sua lingua infilarsi nel foro dove prima c’era lui. Colo, e lei lecca. Distesa su di lei vedo il cazzo di mio fratello umido e lucido della sborra e dei miei umori. Lo afferro e lo infilo dentro la bocca. Lo succhio come una pazza scatenata. Lui si gode la pompa che ha il benefico effetto di farlo rimanere duro. Lo zio intanto non è rimasto inattivo. Distesa come sono ho il culo al vento, lui si è messo dietro e lo ha leccato, infilandoci un dito. Eccitata come sono ho sentito l’irrefrenabile desiderio di averlo anche lì.
“Zio, spaccami anche il culo, dai che aspetti.” – gli chiedo girandomi verso di lui.
Con calma si alza dal letto, apre un cassetto e ne estrae un flaconcino di olio. Mi unge abbondantemente il culo, poi fa distendere Luca sul letto e mi fa impalare su di lui. Mi penetra lentamente, ora sento solo piacere, poi lo zio mi fa distendere su di lui e incomincia a spingere il suo cazzo contro la rondella del mio culo che si tende e lentamente cede. Io godo nel sentirmi davanti piena mentre sento lentamente lui che mi sfonda il culo.
“ Ragazzi fate piano, forse non è la cosa migliore, tutti e due la prima volta, rischiate di sfondarla.” – dice la mamma con voce che sembra preoccupata.
Lo zio si ferma, ho metà del suo palo nel culo, mi sta devastando e lui si ferma, mi giro e lo fulmino.
.che.CAZZO..FAI????....tifermiii???....spingilooo..dentroo..tuttooooo….AAAHHhhiiiii
Lui spinge. Mi sento sfondare le reni, ma non lascio, anzi lo invita a pomparmi in fretta.
Per un momento restano immobili, poi mi uccidono di piacere. Mi pompano con consumata esperienza, frutto evidente di un lungo addestramento nello scopare mamma. Godo urlo esento sento solo puro piacere.
..sssssssiiiii..beelllisssiiiimo..ssssiisii..sfondatemmiiiiii…….più…forteeee…ssssiiiiii…
Mamma osserva e si masturba lentamente, loro sono devastanti, mi fanno godere così tanto che senza rendermene conto perdo i sensi. Mamma mi riporta alla realtà strizzando con forza i capezzoli. Una fitta di dolore/piacere mi fa capire che anche loro sono al limite e si accordano per inondarmi insieme. Il mio ennesimo orgasmo è il loro segnale per godere dentro di me.
….eeccomiiiii…..ssssiiiii…….sSSBORRROOOoo…..ssssiiiii…..bellissimoooo..tii.riempoo…..iilll……..cullooooooo…
…ssssiiiiiiii……anch’ioooo..le..schizzoooo…dentroooo….belllssimoooo…t’inondo…laaa…….ficcaaaaa……
Si fermano piantati dentro di me mentre io mi sento inondare da un forte calore che mi fa godere di nuovo. Mamma invita i maschi a mettermi di nuovo su di lei, vuole bere anche questa sborra che colerà dai miei devastati buchi. Ci riescono e mi ritrovo seduta su di lei con la sua lingua che mi lecca dappertutto. Lucio e Luca se ne vanno in bagno, io mi stacco da mia madre, le lecco il viso coperto di umori e sborra, la bacio e la stringo a me.
“Mamma è stato bellissimo. Mi sento bruciare ilo culo, ho la fica molto dolorante, ma è meraviglioso. Spero che in futuro io possa essere ancora presa così.”lei mi abbraccia, mi bacia e coccola.
“ vorrei una spiegazione, a cosa si riferiva lo zio quando ha detto a Luca che era compito suo sverginarmi, poi che lui lo aveva fatto a te?” – gli chiedo guardandola dritta negli occhi.
Mi abbraccia, i maschi tornano in camera, lei osserva Lucio poi si decide a parlare.
“ Noi due, siamo sempre stati innamorati. Conoscemmo Carlo, tuo padre fra i banchi di scuola. Lui era innamoratissimo di me e non era affatto geloso di Lucio, anzi, faceva di tutto perché noi fossimo sempre insieme, io baciavo Carlo o mio fratello in bocca e nessuno obbiettava nulla.”
“A diciassette anni, - continua lo zio, lei rimase incinta. Da un po di tempo ci piaceva sempre più esplorare il sesso. Quel giorno eravamo insieme, incominciammo e a toccarla e lei impazzi di piacere. Io la sverginai e le venni dentro non avendo mai pensato che lei potesse restare incinta. Carlo si era fatto succhiare il cazzo e le era venuto in bocca.”
Ripetemmo quel gioco altre volte, e Carlo mi sverginò il culo, - continua mamma. Ma dopo un po mi resi conto che non avevo le mestruazioni. Ero incinta. Tuo padre si disse subito disponibile a sposarmi, diversamente sarebbe scoppiato un casino, all’epoca non si scherzava su queste cose. Era chiaro che il figlio non era suo, ma non volle sentire ragioni. Luca venne al mondo che lui si era appena arruolato, chiese a Licio di aver cura di me quando lui era via e così è stato. Quando lui tornava, ritornavo ad essere sua moglie, mentre quando ero via lo ero di vostro zio. Una sera, Carlo era appena tornato in licenza dopo una difficile missione, andammo tutti e tre a cena, poi la ritorno mi presero insieme. Generalmente questo non avveniva quando lui era a casa, ma non quella sera e nemmeno le altre a seguire per tutto il mese che lui rimase qui. L’unica cosa è che chiese a Lucio di non sborrarmi davanti, cosa che invece fece ripetutamente lui. Fu il mese più bello che io ricordi. Mi scopavano sempre in doppia e mi facevano morire di piacere. Quando ripartì, ero incinta di te amore mio. Lui chiese allo zio di avere cura di me, cosa che lui ha sempre fatto. Carlo ha amato entrambi senza distinzione, come lui ama me e voi. Alla morte di tuo padre ho capito che dovevo essere più vicina a voi, e così ho fatto. Quando l’anno scorso ho notato che tuo fratello mi spiava l’ho detto a Lucio il quale lo ha invitato a scoparmi apertamente e così siamo arrivati a oggi. Ora si tutto e spero che vorrai stare ancora fra le nostre braccia. ”
Guardo tutti con occhi pieni di lacrime di felicità. Da quel giorno sono passati quattro anni. Ho un maschio che ha avuto da mio zio, è stato bellissimo farmi ingravidare da loro, come con mia madre mi hanno sempre scopato insieme, ma davanti mi ha sempre sborrato Lucio, mentre per la femmina hanno fatto il contrario. Mio fratello si è sposato con Eva, una bella ragazza che è ben presto entrata nella famiglia, o meglio ha ospitato tutti fra le sue cosce. Oggi hanno un bel maschietto, e progettano di averne altri. Io convivo con Marco, ha tre anni più di me, stravede per i miei figli. Vorrei dargli un figlio suo, ma lui dice che amare i miei è più facile, per il semplice motivo che loro lo adorano. Non mi ha chiesto nulla di come siano venuti al mondo, forse un giorno gli dirò la verità, anche se dai ragionamenti e dalle cose che mi fa notare credo che abbia capito, e sono convinta che a voglia di inserirsi anche lui nel gioco.
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11 years ago
admin, 75
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Un treno eccezionale....
Era estate mi trovavo su di un treno nello scompartimento ero solo,avevo dei pantaloncini larghi per soffrire meno il caldo,il treno si ferma salgono delle persone e parte,sento aprire la porta un 30 enne alto 1,80 robusto mi guarda e io rispondo al suo guardo con occhi curiosi,fa per chiudere la porta per andarsene,ma poi entra e si mette di fronte a me "sera dice che noia sul treno vero?"rispondo certo non c'è nulla da fare,scendo il mio zaino e quasi e prendo un giornaletto arcuando il sedere e con la coda dell'occhio vedo che lo guarda con interesse,faccio cadere la penna e mi trovo a pecorina di fronte a lui, mi dice"che bello"girandomi con un sorriso rispondo"cosa?"e lui aggiunge i tuoi pantaloncini,rispondo"lo sò e penso che anche il tuo sia ben fornito"si alza tira le tendine si risiede e togliendosi la scarpa allunga il suo piede in mezzo alle mie gambe,sorride lo lascio fare arriva al centro del mio sedere,mi alzo e mi metto in ginocchio alzo la sua maglietta e gli lecco i capezzoli li sento duri e grossi con la mano sento il suo pacco già gonfio e con uno spessore consistente,sbottono e apro la sua cerniera abbassando gli slip sotto le sue palle,lo scappello un bel cazzo durissimo con due palle gonfie,scendo giù fino alle sue palle e le lecco sento il piacere che gli provoco salgo su passando le labbra sulla sua asta,arrivato alla cappella ci passo la lingua e con un colpo lo prendo quasi tutto in bocca facendo sbattere la sua cappella nella mia gola e quando vado su ci passo la lingua e gli mando dell'aria calda dalla mia bocca,è super eccitato "andiamo al bagno" dice,ci alziamo e lo seguo,fortunatamente c'è pochissima gente e si apprestavano a dormicchiare,il bagno è pulito entriamo chiudo la porta lui si era in un attimo già tolti sia pantò che slip,mi sfila i pantaloncini e slip è super eccitato sento il suo respiro aumentare si abbassa mi apre le chiappe annusa e sente l'odore del pulito e affonda la sua lingua intorno al mio buco,con la sua lingua dentro e il suo respiro nelle mie chiappe sono in estasi,inculami gli dico e lui"mi hai fatto morire prima con la tua bocca e ora devi soffrire di desiderio tu "risponde,dopo 10 minuti di eccitamento totale mi rigira le mie mani sono sulla tavoletta del water con la speranza di averlo dentro si bagna l'asta con l'acqua del lavandino e l'appoggia sul mio buco entrando con la cappella,"cerca di aprirti bene perchè ora ti sfondo"mi sussurra inarco il culo e rilasso + possibile le gambe mi giro per vederlo dallo specchio,mi guarda e sorride mi afferra i fianchi e con uno scatto mi penetra sbattendo le sue palle sulle mie chiappe,"bestiaaaa"gli urlo e lui continua senza sosta ad entrare e uscire dal mio buco allargato senza pietà,il dolore sparisce e il caldo del mio canale mi eccita da morire,"si si siiii sfondami tutto che bel cazzo grosso che hai"gli dico lui rallenta va su e giu con lentamente vuole gustarsi il mio buco,"ooooo sto venendoooo"dico ,cominciaq ad aumentare i colpi vengo e sente le mie contrazioni anali sulla sua carne che mi penetra con forza,"vengo anch'io troiaaaaa"dice quasi urlando e sento un fiume di sborra che entra calda,dopo un bel pò di colpi lo toglie mi giro e lo succhio avidamente sentendo i suoi mugolii di desiderio e godimento ...."ti è piaciuto? "mi risponde "mi hai svuotato più tardi se ci va lo rifacciamo"ma si gli rispondo"tanto ormai la sua casa l'ha trovata e + sfondato di così bel pisellone "con una bella risata torniamo a sedere con un pò di difficoltà io dato che il mio culo era molto indolenzito dallo spessore del suo pacco....
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11 years ago
karl66,
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Secondo terzo quarto incontro tutto vero
Voglio continuare con questo la narrazione delle mie esperienze di approcci del tipo diverso dal classico cioè "io e una donna"! Ed ecco il secondo incontro (conoscenza)
una coppia di Avellino provincia. Mi danno appuntamento uscita autostrada Avellino ...puntuali arrivano ed ecco la prima sorpresa con loro c era anche il figlio...un bambino!!! Dicono non sapevamo dove lasciarlo, guardo loro ed ecco che lui sembra appena uscito da un officina ...sporco unto lei ora non ricordo ma già questo bastava. Li portai in un bar feci io da ospitante e gli offrii da bere comprai delle caramelle al bimbo, poi dissi va bene ci siamo visti conosciuti se volete ..avete il mio nr telef e li salutai.
Incontro n 3
vado, un pomeriggio in un paese del napoletano invitato sempre da una Coppia che mi aveva contattato tramite fermoposta, una coppia che secondo la mia richiesta doveva corrispondere ai seguenti requisiti essere motivata igienista con fantasia erotica ( cose che richiedevo e richiedo). Mi premisero che avevano figli ma che quel pomeriggio erano soli e potevano ospitare. Non descrivo le persone ma la scena ...! Anziani, (dovevano essere giovani) ...lei seduta in poltrona con una corona in mano recitava il Rosario e noi a parlare di un eventuale incontro. Un quadro della Madonna e dell'allora padre Pio (ora San Pio) appesi alla parete. Cosa dire se non che sta male mischiare queste 2 cose e quindi mi smontai anzi mai mi caricai e ovviamente il seguito a quell ' incontro ...non ci fu!
4 incontro
Avevo annuncio su "fieracittà "con casella postale per ricevere corrispondenza per contatti..la mitica casella postale 70! Mi arrivò una lettera ...diceva: abbiamo visto il tuo annuncio ...io sono il lui di una coppia con lei più giovane ex modella ora indossatrice per la ditta di abbigliamento elegante femminile che io rappresento... Sono più anziano e non riesco a soddisfarla ecco perché mi rivolgo a te ! Mi lasciano nr tel io li chiamo prendo appuntamento edicola al vomero lui sarebbe venuto con fieracittà sotto il braccio destro per essere riconosciuto in una domenica pomeriggio ore 15 (pensai non occorre un segno di riconoscimento visto che li avrei riconosciuti per l'annunciata avvenenza della lei. Io mi faccio un autocritica e dico che ci faccio con una indossatrice io...normale mortale??? Ma spinto dalla curiosità e non affatto preoccupato da un loro eventuale rifiuto...vado puntualissimo come sempre all'appuntamento. ore 14,50 mi giro intorno non vedo nessuno che possa farmi pensare alla visione che ero preparato ad avere. Ma ecco venirmi incontro due che forse potevano essere i fratelli maggiori dei miei genitori. Lei la ex modella ma indossatrice era una signora anziana con difficoltà motorie forse dovute ad un superato (non completamente ) ictus e relativa emiparesi, lui effettivamente era più anziano ( più anziano di una signora sicuramente sessantenne). Rimasi senza parole ma La mia educazione che sempre mi ha creato in questo gioco dei grandi imbarazzi, mi fece invitarli in auto per parlare (avrei dovuti lasciarli in strada senza dire niente )! Poi mi invitarono a casa per stare più tranquilli e la solita educazione mi fece accettare. Non vi dico lei rigida in metà corpo si stese e mi invito a salirle sopra ...era esile bloccata stretta...dove lo mettevo quel mio coso che pubblicizzavo in foto paragonandolo ad una lattina si coca. Cacciai una scusa mi defilai me ne andai e lui alla porta mi disse dici la verità sei rimasto deluso non è il tuo tipo, potrei farti un regalo! Io negai, dissi di una telefonata ricevuta e scappai,ma, da allora non risposi più alle loro telefonate. Sicuramente però dopo queste ci furono altre esperienze sicuramente positive altrimenti ora non sarei qui a scrivere e ospite con annunci in questo sito. Sono tutte storie estremamente vere..,
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11 years ago
dotatoper,
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Al parco
Più o meno nel periodo in cui ebbi l'incontro con la coppia bisex vicentina, mi piaceva ogni tanto frequentare un parco cittadino in cui avvenivano incontri gay occasionali, soprattutto a fine serata se avevo bevuto un po'.
Per il fatto che il parchetto era scarsamente illuminato, gli incontri avvenivano praticamente al buio ed era difficile ricardare il volto di chi si era incontrato.
Il posto ideale per uno come me, che a fine serata, un po' brillo, aveva il desiderio di succhiare il cazzo duro ad uno sconosciuto nell'oscurità.
Una sera d'estate in cui avevo bevuto un po' più del solito, mi era venuta voglia di fare porcate, e mi diressi al parco.
Parcheggiai un po' distante e raggiunsi il parco a piedi, già pervaso da quel senso di agitazione ed arrapamento, iniziai a passeggiare, incontrando di tanto in tanto un uomo che come me probabilmente era in cerca di un maschio disponibile. Mi accesi una sigaretta per calmarmi un po' (sono anni che ho smesso fortunatamente)
Dopo che un paio di passeggiatori mi erano passati di fianco senza dire nulla, decisi di camminare un po' e spostarmi in un'altra zona del parco dove c'erano dei cespugli più alti e cavi all'interno, in modo da proteggere da sguardi indiscreti.
Vidi del movimento all'interno di uno di essi e mi avvicinai per vedere di cosa si trattava.
Capii subito che si stava consumando un rapporto orale, un uomo in piedi con il cazzo di fuori, se lo stava facendo succhiare da un altro in ginocchio davanti a lui.
Presi coraggio ,anche grazie alla leggera sbornia e mi avvicinai di più, mi feci spazio tra i rami fino ad arrivare vicino a loro, mi mossi lentamente in modo da non allarmarli e per non interromperli.
Mi accovacciai anch'io vicino a quello che stava succhiando e cominciai anch'io a spompinare quello sconosciuto, il quale non si scompose.
Il cazzo era duro, caldo ed odoroso della saliva dell'altro uomo che era lì prima che arrivassi.
Gli presi tra le mani l'uccello ed iniziai a masturbarlo succhiandolo, ad un certo punto un altro uomo si avvicinò dall' oscurità con molta lentezza.
A questo punto l'uomo che era lì prima di me si è ritirato, forse intimorito dal terzo incomodo, mettendosi un attimo in disparte ma rimanendo nel cespuglio.
Io invitai l'uomo ad avvicinarsi parlando in tedesco, anche per confondere le idee sulla mia identità, lui estrasse il suo cazzo e si avvicinò.
Dissi che volevo succhiare più cazzi e così feci, ad un certo punto stavo succhiando il cazzo a due sconosciuti nell'oscurità, li avevo in bocca entrambi, è pazzesco..
Succhiavo un po' uno e un po' l'altro confondendo i loro sapori, erano cazzi caldi e duri con cappelle vellutate.
Mentre spompinavo i due uomini ,l'altro si segava guardandoci a poca distanza.
Ad un certo punto mi alzai, estrassi il mio di uccello che nel frattempo esplodeva di desiderio, quelli che stavo succhiando un attimo prima ricambiarono il servizio...
Mi fecero sborrare in modo da farsi schizzare tutto il mio sperma addosso nel buio...
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11 years ago
admin, 75
Last visit: 8 hours ago -
Corsetta
Una mattina d'estate decisi di uscire per andare a correre, cosa che faccio più o meno regolarmente, soltanto che quel giorno ero intenzionato ad allungare di un po' il giro, e raggiungere un piccolo centro sportivo all'imbocco di una piccola valle.
So che è una zona di ritrovo per incontri occasionali a carattere omosessuale, dove al di là del torrente in mezzo alla fitta vegetazione sconosciuti in cerca di cazzo si incontrano ed hanno rapporti di ogni tipo.
Quando altre volte mi è capitato di passarci, magari in orari dove non c'era nessuno ho fatto un salto a dare un'occhiata nei dintorni, facendo finta di non conoscere il posto, e guardando intorno a me riviste pornografiche sgualcite, fazzolettini usati ovunque e preservativi gettati qua e là,..sono sempre stato pervaso da una forte eccitazione mista a paura e timore di incontrare qualcuno e dover trovare una scusa per il fatto di essere lì in quel momento...Poi giunto a casa ho sempre finito per masturbarmi..
Quel giorno però nel percorso di andata vidi un'auto ferma con dentro un signore che leggeva il giornale, in macchina c'erano anche altre carte che ho visto con la coda dell'occhio passando di corsa..
Nel frattempo ho incrociato anche un altro signore in atteggiamento equivoco, anche perché la presenza in quel posto non può avere più di tanto motivazione, nel mio caso un po' di più visto che era evidente stessi allenandomi.
Arrivato in fondo alla strada son tornato indietro e ad un certo punto con un po' di tremarella mi sono infilato nel boschetto lungo fiume per fare pipì e lasciare al caso il resto.
Ammetto che in fondo era quello che la mia curiosità desiderava, mi sono quindi calato i pantaloncini per per tirare fuori l'uccello e fare pipì, anche troppo calati a dir la verità e sono rimasto lì un po' più a lungo, finchè ad un certo punto dagli alberi ho visto spuntare un signore anziano che ho riconosciuto essere l'uomo fermo in auto.
Sarà stato sulla settantina e mi guardava sorridendo e fissando il mio cazzo che nel frattempo era diventato barzotto e lo lasciavo pendere da fuori i pantaloncini da atletica.
Era di madrelingua tedesca e lo lasciai avvicinare, gli chiesi se aveva voglia di guardare e lui disse di si, poi quando fu più vicino glielo lasciai toccare. Iniziò a toccarmi e mastrbarmi lentamente e con circospezione.
Poi gli chiesi si lo loleva succhiare e a quel punto di inginoccchiò e me lo prese in bocca.
Lo succhiava in modo profondo ed il mio cazzo che non era ancora perfettamente suro scompariva nella sua bocca che lo inghiottiva fino alla radice, sospirava ed ogni tanto mi guardava dicendo che avevo proprio un bel cazzo. Io ero arrapato da quel contesto, mi ero appoggiato con la schiena alla roccia e mi facevo una sega con il cazzo in bocca di quel signore che succhiava come un'idrovora.
Ero arrapato ed agitato allo stesso tempo, mi guardavo intorno per assicurarmi che non ci vedesse nessuno e gli dicevo di succhiare tranquillo, che poteva farlo finchè desiderava.
Ad un certo punto gli ho chiesto se avrebbe voluto vedermi sborrare e lui mi ha detto .."se vuoi"
Iniziai a masturbarmi più velocemente finchè non ho sborrato mentre il vecchio mi guardava...una volta venuto lui mi ha ringraziato e se n'è andato.
Proprio mentre mi tiravo su i pantaloncini e rimettevo a posto l'uccello, abbiamo incrociato il secondo signore che nel frattempo aveva pensato di raggiungerci per guardare o partecipare..
Io ormai ero venuto ed avevo voglia soltanto di scappare, riprendere la corsa ed allontanarmi per non farmi sorprendere da qualcuno che avrebbe potuto riconoscermi.
Ho ripreso a correre con fatica, squassato dall'orgasmo e con il cazzo ancora barzotto che rilasciava ancora gocce di sperma.
Una volta giunto in zona "sicura" ho rallentato e con calma son tornato a casa.
Lì ripensando all'accaduto ho fantasticato sul fatto che se il secondo signore fosse arrivato qualche minuto prima, sicuramente non gli avrei negato di partecipare e mi sarebbe piaciuto vedere quei due che mi spompinavano insieme.
Ogni tanto quando scopo con la mia ragazza mi eccito ripensando alle mie piccole avventure e mi piace pensarmi some uno stallone bisex, il cazzo duro disponibile per donne e uomini, un diritto per tutti coloro lo desiderano... a questo pensiero l'erezione diventa davvero eccezzionale e quando lei beve tutta la sborrata come fa sempre mi sento davvero soddisfatto, felice di averle dato la sua parte...
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11 years ago
admin, 75
Last visit: 8 hours ago -
Coppia bisex
Una decina di anni fa per un periodo ho frequentato una chat erotica, vivevo da solo anche se avevo una ragazza.
Cercavo di realizzare il mio desiderio segreto, incontrare una coppia bisex.
Entrai in contatto con una coppia della provincia di Vicenza, di qualche anno più vecchia di me.
Iniziai a messaggiare con lui, assicurandomi che quello che cercavano era un singolo bisex e lui mi confermò il loro desiderio, rivelandomi di essere bisex ed assicurandosi che la sua signora fosse di mio gradimento.
Riuscimmo così ad organizzare un incontro, usai come scusa una cena tra vecchi compagni di scuola e partii per andare a trovarli in una serata d'estate. Durante il giorno avevo evitato di masturbarmi, anche se l'eccitazione era molta, volevo essere carico per la serata e non deludere le aspettative, in modo da poter venire in modo soddisfacente...
Uscito dall'autostrada, lui telefonicamente mi diede indicazioni per raggiungere la loro casa, una villetta unifamiliare.
Mi accolse amichevolmente e ci trovammo simpatici, era robusto, con un po' di pancia, ma giovanile e simpatico.
Mi fece entrare e così incontrai la signora, simpatica e carina anche lei, di origine straniera ma da molto in Italia.
Con lei c'era un bimbo piccolo di 4 anni circa, mi spiegarono che erano riusciti a spedire la figlia grande a dormire dalla nonna e che il piccolo sarebbe andato a dormire di li a poco.
Ordinammo una pizza e mangiammo insiemi, chiacchierando del più e del meno per conoscerci, si scherzava col bambino ed io in uno strano stato di calma eccitazione, pensavo che più tardi probabilmente avrei scopato sua madre e magari succhiato il cazzo a suo padre...era strano e bizzarro.
Quando fu il momento, lei accompagnò il figlio a letto ed io e lui restammo soli in soggiorno, ci rullammo una canna di erba e continuammo la nostra chiacchierata tra uomini.
Il tempo di finire di fumare, la signora ci raggiunse e si sedette con noi, io ero già abbastanza stonato dall'effetto dell'erba...
Indossava una sottoveste semi trasparente e sotto si intravedevano i seni, leggermente cadenti ma estremamente arrapanti per me.
La baciai dapprima delicatamente e di lì a poco stavamo limonando spudoratamente davanti al marito, il quale stava confezionando un'altra canna visto che lei non aveva fumato...
Questa volta io passai il turno e dai baci iniziai a scoprirle le tette succhiandole i capezzoli, tutto davanti al marito, il mio cazzo era già duro ed ero già perso , come in un sogno..
Lui mi chiese se volevo vedere qualche foto e video dei loro precedenti incontri, io dissi che li avrei guardati molto volentieri, così ci spostammo nella tavernetta al piano inferiore.
Sul pc mi mostrarono foto di lei che si faceva scopare da un lui di coppia durante uno scambio, lei che si sollazzava con un'altra donna, lei che succhiava il cazzo a due uomini insieme,..il mio uccello era ormai in tiro da parecchio, e quando mi mostrarono un video dove un ragazzo la stava inculando a smorzacandela, decisi di rompere definitivamente il ghiaccio e dissi.." ..scusate ma sono troppo eccitato, se non vi dispiace mi faccio una sega", detto questo mi sbottonai i jeans e tirai fuori il mio cazzo iniziando a menarmelo su e giù...
Era strano farmi vedere con il cazzo duro da un altro uomo, ma la cosa mi arrapava da pazzi, ed ormai il gioco era cominciato..
Lei seduta di fianco a me allungò subito la mano per accarezzarmi l'uccello accompagnandomi nella sega, e poco dopo me lo stava succhiando davanti a suo marito che come nulla fosse continuava a trafficare col computer.
Ad un certo punto gli domandai se ce l'aveva duro anche lui e così dicendo allungai una mano per accarezzargli l'uccello attraverso i pantaloni.
Notai che stava avendo un'erezione e dopo un po' si sbottonò anche lui..
Lei nel frattempo si era alzata continuando a spompinarmi, permettendo a lui di scoparla da dietro in piedi, sentivo i colpi di lui che la facevano godere ed ogni tanto mugugnava qualcosa con il mio cazzo in bocca.
Avevo voglia di succhiare quel cazzo anch'io, così quando lui uscì dalla fica mi misi in ginocchio e cominciai a spompinarlo insieme alla moglie, ci scambiavamo baci e succhiavamo a turno quel bel cazzo.
Ce l'aveva abbastanza grosso e bello dritto, mi piaceva sentire in bocca quella cappella, mi piaceva il suo odore ed era pazzesco poterlo fare insieme a lei, nel frattempo continuavo a segarmi.
Poi furono loro due a volermi spompinare insieme, si baciavano con il mio cazzo duro tra loro, era fantastico...il mio desiderio si stava realizzando.
Dopo un po' lui disse che era meglio spostarci in camera da letto al piano di sopra, in camera ci spogliammo e sul letto sperimentammo prima tutte le posizioni possibili per soddisfare le nostre bocche, mentre io le leccavo la fica lui me lo succhiava e viceversa, lei succhiava i nostri cazzi insieme.
Quando poi lui si sdraiò lei gli salì sopra per farsi scopare, io mettevo il mio uccello in bocca a lei ed a lui alternativamente, poi mi baciavo con lei mentre lui da sotto mi suchiava scopandola e così via...ero pazzo..
Sempre stando sotto di lei mi disse che se volevo potevamo provare a scopare in tre con una doppia penetrazione e che i preservativi erano nel cassetto del comodino.
Ne presi uno e me lo infilai, anche se con un po' di agitazione, vedevo il suo culo agitarsi ed il cazzo del marito entrare ed uscire, quelle palle che sussultavano mi fecero voglia di leccarle, così mi avvicinai e iniziai a leccarle mentre sussultavano, estrassi poi il cazzo duro per un momento dalla fica e gli diedi un paio di succhiate, assaporando il piacere di lei che ormai era un lago...
Ripresero poi a pompare e lui mi chiese di incularla, così posai il mio cazzo sul sul buco del culo ben esposto di sua moglie e spinsi dentro.
Lei ansimava e diceva a lui che era un gran porco, lui le chiedeva se ero riuscito ad entrare e se effettivamente la stavo inculando...
Ormai era il delirio, stavo scopando un culo e sentivo il cazzo del marito che premeva contro il mio, ed intanto gli accarezzavo i coglioni...
Lei stava per venire in questo vortice di cazzi e ad un certo punto sentii che aveva un orgasmo che la fece tremare come una foglia...
A quel punto io uscii da culo, mi sfilai il preservativo e presi a leccare il loro coito con il cazzo di lui annaffiato dall'orgasmo.
Noi maschi la lasciammo riprendersi un attimo e ci allacciammo in un sessantanove per assaporare i nostri cazzi e toglierci la voglia..
Mi accorsi che lei stava scattando delle foto e la cosa mi allarmò un tantino, visto che per via di alcuni tatuaggi sarei stato riconoscibile, mi rassicurarono che non avrebbero mai diffuso immagini e che le avrebbero tenute per loro.
Venne il momento in cui anche lui dopo aver ripreso a scopare brevemente la moglie era arrivato al punto di venire, lei di schiena veniva scopata dal marito in ginocchio, lui ad un certo punto è uscito ed io ho cominciato a masturbarlo finchè non ha schizzato sulla fica e sulla pancia della moglie spruzzando anche sulla mia mano.
A quel punto mi leccai gli schizzi sulla mano per assaggiare il suo sperma e non riuscii più a resistere, così decisi di sborrare anch'io.
Loro due erano sdraiati sotto di me ed io mi masturbavo toccando con la cappella le loro bocche in attesa ed accarezzando le tette di lei, finchè spruzzai una potente sborrata, che loro si scambiarono baciandosi ed inghiottendo tutto soddisfatti...
Al termine ci rivestimmo e dopo esserci rilassati un po' ci salutammo amichevolmente.
Fu un'esperienza veramente appagante, anche se non ebbi più occasione di ripeterla,...se ne avrò l'occasione lo rifarò assolutamente.
Mi sono sentito estremamente libero ed appagato..
Spesso quando mi ritrovo a ripensare a quei momenti non posso fare a meno di farmi una sega...
Grazie per la pazienza ma volevo descrivere esattamente tutto.
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11 years ago
admin, 75
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Viaggio in autostrada
Una notte in autostrada di ritorno da Milano dopo essere stata a vedere una partita di calcio, mi fermai in un autogril per bere qualcosa, prima di ripartire facci tappa anche al gabinetto.
Entro e vedo che è molto affollato, ma c'era anche una signora sedute con il cestino dei soldi così non faccio caso e mi metto a fare pipi nei gabinetti appoggiati al muro; premetto che avevo sotto l'autoreggenti e il perizoma. mentre faccio la pipi si affianca un signore ed anche lui fa i suoi bisogni; io do una sbirciatina con la coda dell'occhio ma per paura di essere vista mi risistemo ed esco, risalgo in auto e riparto.
Andando ad una velocità non molto elevata in quanto il giorno dopo non dovevo lavorare e potevo prendermi tutto il tempo che volevo.
Ad un tratto vedo dallo specchietto retrovisore un camion che mi lampeggia con i fari, cerco di guardare meglio ma non riesco a veder niente; rallento ancora così lo faccio avvicinare e dopo qualche chilometro mi sorpassa e mi suona con la tromba che aveva sul tetto.
Alla prima area di sosta mi fermo mi tolgo i pantaloni così rimango solo con gli autoreggenti e riparto quando gli sono dietro gli sfanalo, aspetto che dietro non ci sia nessuno e mi metto sulla corsi di sorpasso andando lentamente e stando il più possibile vicino alla cabina, spostandomi leggermente verso il lato passeggero così da capire e vedere se mi stesse guardando, cosa che fece. lo superai e mi misi davanti a lui andando alla sua stessa velocita, appena superato mi suonò di nuovo e mi sfanalava di continuo. al primo posto di sosta che trovai misi la freccia e mi fermai, lui fece altrettanto.
Io avevo il cuore che mi batteva forte ed ero tutta un fremito, lui scese si avvicinò e mi disse che al bagno nell'autogril di prima non si era sbagliato aveva capito, ma mi disse di seguirlo e di fermarmi al prossimo autogril perchè negli spazi di sosta a volte capita la polizia e sono noie.
Così dopo riessermi messa i jeans riprendo il viaggio questa volta con più interesse di prima.
Raggiunto l'autogril io parcheggio negli spazi dell'auto mentre lui va nel parcheggio dedicato ai camion, ci ritroviamo dentro a bere qualcosa e a parlare del più e del meno, mi chiese se andavo sempre in giro con il perizoma e le calze; gli risposi che mi piaceva e quando ne avevo l'occasione mi vestivo sempre così.
Poi lui mi dice di seguirlo sul camion, usciamo e giunti davanti al bestione mi fa salire, una volta dentro mi accorgo che aveva già chiuso tutte le tendine e non si vedeva niente da fuori.
Dentro era ben tenuto pulito sembrava un salottino, mi fece cenno di seguirlo dietro nel lettino che non era affatto piccolo come immaginavo ma in due ben accostati si stava bene.
Cominciò a baciarmi e spogliarmi allo stesso tempo e cosi feci anch'io; in breve ci ritrovammo tutti e due nudi, non so come ma ci ritrovammo nella famosa posa del 69. così visto quell'arnese difronte alla mia bocca non feci altro che aprirla e cominciarlo a baciare, devo dire che mi immaginavo di trovare un camionista tutto sporco e che puzzasse di grasso ed invece devo ricredermi anzi era pulito e profumato.
Continuai con il pompino cercando di assaporare quella bell'asta in tutta la sua lunghezza anche se fino in gola non riuscivo a infilarla, nel frattempo mi accorsi che anche lui aveva preso a farmi un bel pompino, così frastornata dal piacere, lui colse l'attimo di disattenzione per dare un colpo di reni e con le mani spingermi la testa verso il suo cazzo, così me lo ritrovai tutto in gola, meno male solo un attimo perchè mi sembrò di soffocare e appena tolto cominciai a colare abbondante bava dalla bocca, lui la prese con le mani la passò sul cazzo e di nuovo me lo infilò in gola,
questa volta la sensazione di affogare non l'ho avuta ma appena tolto ancora conati e così per un po, finchè mi disse di girarmi e cominciò a leccarmi il culo infilando la lingua nel forelino, mi faceva storcere dal piacere poi cominciò a salire e mi ritrovai col cazzo puntato sul buco ben inumidito ma non ancora aperto.
Così cominciò la spinta leggera sentivo farsi largo aprendo il buco piano piano e sentendo entrare centimetro dopo centimetro, tremavo dal piacere e dalla sensazione che stavo provando, piano piano si fece strada e entrò fino a sentire le sue palle sbattermi addosso, sentivo un senso di pienezza, stava fermo tutto dentro di me, quando ad un certo punto lo tirò fuori e senza nemmeno il tempo di capire me lo schiantò di nuovo tutto dentro questa volta stantuffandomi con forza, andammo avanti così per un bel pò cambiando varie posizioni quando mi fece sdraiare sulla schiena ed alzare le gambe e mi penetrò davanti con lui che mi teneva le gambe sulle sue spalle, non resistetti più e venni sulla mia pancia, alla vista della mia sborra cominciò a pomparmi come un forsennato e tirò fuori il cazzo, si tolse il preservativo e mi schizzò addosso colpendomi tutta anche sul viso.
Ci rilassammo uno accanto all'altro, a me venne voglia di fare pipì così le dissi che serei andata in bagno, lui mi disse:
- aspetta, anche a me mi scappa ma non andiamo in bagno, scendiamo tanto siamo tranquilli e coperti dai camion e la facciamo fuori -.
Al momento non capivo ma lui aprì leggermente le tendine mi fece vedere che non c'era nessuno allora scesi e lui mi seguì, ci mettemmo subito dietro la cabina vicini alla ruota io feci la pipì e lui mi guardava poi quando finii mi disse di inginochiarmi; così feci, lui così cominciò a pisciarmi sulla faccia e addosso poi mi disse di aprire la bocca e mi pisciò in bocca.
Devo dire che non avevo mai provato e mi fece strano, non mi dette fastidio anzi quel calore che mi colava sul corpo mi fece rianimare il cazzo.
Non mi accorsi che nel frattempo era giunto un altro signore che aveva tirato fuori il cazzo e cominciò a pisciarmi addosso anche lui, in breve tempo avevo intorno 4/5 persone che mi stavano rovesciando la loro urina.
Finito di scaricarsi tutti quanti, uno di loro giovane e anche carino mi chiese se volessi darmi una sciacquata, che aveva una tanica d'acqua nel suo furgone, così presi le mie cose dal camion e salutai.
Giunti al furgone anche questo ben coperto dai camion ed in una zona poco illuminata, appoggiai le mie cose dentro e lui cominciò a versarmi l'acqua a dosso tipo doccia, finito mi dette un asciugamano che aveva dentro il furgone e mi fece salire dentro. era vuoto con appoggiato ad una parete delle coperte, mi disse gli servivano quando trasportava la roba per non farla sbattere.
Finita di asciugarmi cominciammo a parlare ma vedevo che con lo sguardo mi scrutava nelle parti intime, così presi l'iniziativa io e lo baciai, cominciammo a toccarci e baciarci, nel divincolarci mi ritrovai con il suo cazzo in bocca, decisamente ancora più in tutto di quello precedente. presi a pomparlo con gusto cercando di farmelo scivolare in gola ma non ci riuscii da quanto era grosso, così decisi che era giunto il momento di sentirmelo in pancia, lui prese le coperte e le mise sul fondo del furgone, io mi girai e dandogli le spalle mi misi a pecorina cercando di aprirmi il più possibile.
Prese del gel lubrificante che aveva e cominciò a spalmarmelo nel buchetto allargandomelo con un dito per poi metterne dentro due e poi tre, a quel punto tolse le dita e puntò il suo cazzo nel mio forellino e cominciò la spinta che sentivo forte, ma non riusciva ad entrare da quanto era grosso, così dovette ricorrere ad altro gel e con forza di entrambi spingendo ognuno nel propio verso cominciò l'ingresso che devo dire mi faceva male ma cercavo di sopportare quando con un colpo di reni ancora più forte da parte sua riuscì ad entrare facendomi rimanere senza fiato e con un dolore forte, per un attimo mi venne di togliermelo immediatamente dal culo, ma per fortuna riuscii a desistere e pian piano passò e cominciò un lungo piacere che in breve si trasformò per me in una sborrata.
Lui da dietro mi disse "godi per così poco... allora quanto godrai per quello che ti faccio ora...".
Tirò fuori il suo emorme attrezzo e il gel lo mise sulla mano cominciando ad infilarmi dito dopo dito, arrivato al quarto le dissi che con la mano non l'avevo mai fatto di non farlo ma lui mi disse - tranquilla rilassati appena senti dolore mi fermo -.
Cominciò a spingere cercando di far entrare anche il pollice con tutta la mano, sentivo una forza intensa spingermi ma la mia resistenza era più forte, lui accortosi di questo tolse la mano mi vanne vicino all'orecchio e mi disse - stai tranquilla rilassati vedrai che entra da sola e proverai l'estasi -.
Andò di nuovo dietro e ricominciò lubrificandosi ancora ad aprirmi l'ano ripartendo da un dito fino a chudere la mano sul mio buco e spingere con forza ma senza affondare sentendo la mia resistenza.
Continuava nella sua spinta ma non entrava anche perchè io avevo paura e non mi rilassavo abbastanza.
Allora lui parlandomi e lubrificandosi sempre più la mano cercava di rilassarmi e andava avanti spingendo e ritraendo, non so bene per quale motivo ma sentivo che mi potevo fidare, così decisi di provare a rilassarmi il più possibile per cercare di aiutarlo nel suo intento.
Non so quanto andammo avanti ma ricordo benissimo il momento in cui a furia di allargare e spingere entrò dentro di me con la sua mano, una sensazione indescrivibile ed interminabile che ti lascia senza fiato, sembra si continui ad allargare con una sensazione che sembra ti scoppi tutto da un momento all'altro ma poi senti che si richiude (per modo di dire) sul polso e li cominci a respirare di nuovo ma con una sensazione di pienezza mai provata prima.
Lui sentendomi rilassata mi chiese se andasse tutto bene, io le risposi che tutto andava bene lui per risposta cominciò a muovere la mano dentro di me andando avanti indietro e ruotandola di qua e di la, non resistetti più e venni, sentivo il mio sfintere che stringeva il suo polso, una sensazione da brivido.
Dopo essermi rilassata sentii che mi toglieva la mano da dentro e la sensazione è la stessa se non più forte di quando entra, anzi molto più forte, ti senti strappare e portare via ma senza dolore anzi godendo da matti.
Ci sdraiammo mi chiese se mi era piaciuto, le risposi che una sensazione del genere non l'avevo mai provata.
Una sensazione che ti prende tutto il corpo e il cervello ti senti piena e in possesso dell'altra persona.
Dopo ci risistemammo ci salutammo lasciandoci il numero di cellulare ripromettendoci d'incontrarci e ogniuno riprese la sua strada.
Pensavo di non rivederlo più ed invece a tutt'oggi siamo in contatto e quando passa dalla Toscana per lavoro se possibile c'incontriamo.
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11 years ago
laura59, 55
Last visit: 7 months ago -
Il mio primo incontro con coppia
Il mio primo incontro...l inizio di una svolta della mia vita sessuale. Sentivo parlare da un amico di mio fratello della sua esperienza con una coppia... Non immaginavo all'epoca esperienze del genere non ne sapevo addirittura il tipo di esperienza essendo stato fino ad allora tutta la mia "vita sessuale" nei canoni della normalità uomo (io) donna l altro! Da buono scorpione mi si accese il desiderio la voglia ed ecco che parto all'attacco di un mondo che mi ha "preso"portandomi oggi ancora a cercare questi tipi di incontri. Penso sempre che se il primo incontro -conoscenza fosse stato il secondo,terzo che feci a quest'ora non sarei stato qui a scrivere perché avrei pensato che tutto era fasullo. Ripeto chi sa se è un bene o un male che il primo fu un grande bello svezzamento! Era l inizio dell'era dei cellulari...comprai all'uopo un cellulare Telecom da auto (quelli con il filo e con segreteria telefonica incorporata). Metto annuncio particolare, mirato a singole e alle fatidiche coppie, mio numero del cellulare e indirizzo postale e foto con "lattina di cocacola" (inizialmente fermo posta e poi casella postale). Facevo un attività che mi impegnava specialmente i pre-festivi e festivi serali. Entrare in auto e vedere i led che mi segnalavano un mess alla segreteria era un insieme di sensazioni indescrivibili. Trovavo però telef mute ... Fischi sospiri ...insomma i cretini allora come oggi non mancavano. Un bel giorno una telefonata una donna mi lascia un messaggio. Che emozione .. mi diceva ..,ciao siamo...abbiamo letto il tuo annuncio vorremmo conoscerti noi siamo di Napoli potremmo vederci a Napoli per un caffè ti richiamiamo ...! Ed ecco parte il mio Eros la mia curiosità le mie paure le mie attese...! Riesco con un po' di fortuna a parlare dopo 2 mesi di innumerevoli mess registrati in segreteria Mi chiedono vediamoci sabato domenica ma ogni volta veniva rimandato io , arrivato alla scadenza mi tiravo indietro, solo immaginare mi eccitava tremendamente ma sotto sotto all'appuntamento nasceva la paura, paura di una nuova esperienza, paura di non riuscirci, paura di esperienza negativa...insomma un insieme di sensazioni! Ma ecco che a tutte prevalse la curiosità sessuale un bel giorno con mia moglie in auto ho la fortuna che mi chiamano e non devo usare più mess registrati esco con una scusa dall'auto, il filo del telefono tra lo sportello chiuso e la carrozzeria non potevo far sentire a mia moglie la telefonata aumento il volume dello stereo.,,pronto... Libero per sabato sera ? io ero impegnatissimo ma taglio la testa al toro capisco che se non lo facevo all'ora non l'avrei fatto più. Appuntamento sabato seconda cabina telefonica dopo l ingresso all' aeroporto di capodichino ore 21! Non scrivo l'edizione la paura l eccitazione ed eccomi puntuale alla cabina telefonica. Puntuali loro lei bionda con gonna auto reggenti mi dicono, ci diciamo , lui partecipe ,ma, in successivi incontri capii che era un cuk reale. Rovina perché da allora non ho smesso più di cercare nei tempi liberi, anche se di coppie così, a distanza di anni, ce ne sono poche, nonostante la grande evoluzione nel settore. Reincontrandoli ora non saprei se ringraziarli o maledirli. Ripeto se il primo incontro fosse stato con le coppie incontrate le due volte successive (conoscenze squallide) ora non sarei qui a scrivere e quindi non potrei essere capace di scrivere un libro con le esperienze ( conoscitive ) avute da allora ! Che fine hanno fatto? Potevano ospitare sab e domenica sulla costiera amalfitana era uno stress andarci...duró alcuni mesi persone splendide e questo è stato il guaio!
N. B. L HO SCRITTO ORA NON LO CORREGGO VOGLIO SIA VERO
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11 years ago
dotatoper,
54
Last visit: 2 months ago
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inpalestra ii
Ancora inebetita mi rivesto con gesti da automa. Prima di rimetterli in borsa affondo il viso negli indumenti da palestra, per aspirare l’odore dei nostri corpi di cui sono ancora intrisi. E ancora un brivido mi percorre la schiena, il sesso si inumidisce, riaffiora la voglia di te.
Deglutisco a fatica, cercando di riprendere il controllo, ed esco. Che fare? La logica direbbe che dovrei chiamare il mio fidanzato, scusarmi per un gesto di cui non sono pentita, conquistarmi il suo perdono e tornare alla mia vita. L’istinto mi porterebbe a comporre il tuo numero, ricercare nuovamente il mio posto tra le tue braccia, baciare ancora la tua pelle... ma temo la tua voce estranea, l’imbarazzo di uno strumento che non può darci le vibrazioni nelle quali si sono riconosciuti i nostri corpi.
E scelgo un’altra via. Una telefonata che non richieda spiegazioni. Cinque minuti dopo la moto di Katia, la mia migliore amica, è ferma davanti alla palestra.
• Tutto Ok? - Stupendamente, ma portami via di qui.
Il vento sul viso, il corpo mollemente appoggiato alla sua schiena, le braccia serrate intorno alla sua vita, riprendo lentamente il controllo di me. Arriviamo a casa sua. Katia si prende cura di me come di una bambina piccola. Mi riempie la vasca e gioca con me con la schiuma, aiutando a lavarmi, mentre io, ancora languida e sognante, le racconto che cosa è successo.
C’è caldo e restiamo entrambe nude, sdraiate sul suo letto, mentre continuiamo a parlare del mio meraviglioso pomeriggio. La sua pelle abbronzata contrasta con la mia chiarissima e i suoi capelli lisci e scuri si mischiano ai miei ricci biondi. L’eccitazione del racconto, la complicità dell’abbraccio, la freschezza dei corpi appena asciugati crea una strana tensione. Ci massaggiamo dolcemente mentre ci spalmiamo a vicenda la crema idratante.
Alla fine del racconto il dildo, testimonianza che non è stato solo un mio sogno estivo, trova posto sul letto tra noi. Complici, monelle e un po’ imbarazzate ci sfidiamo l’un l’altra a giocarci. Katia lo accende, sorride e commenta - Facciamo il gioco della verità... Avvicina il dildo al mio sesso già bagnato per il vivo ricordo evocato dal racconto, lo usa delicatamente per schiudere le labbra, lo avvicina al clitoride. Poi mi fissa negli occhi e chiede -e adesso dimmi, che cosa vuoi davvero? Quando io, imbarazzata ed eccitata, mordendomi le labbra mormoro il tuo nome, sorride, si alza, prende il mio telefono e ti manda un messaggio. Essenziale, deciso, più nel suo stile che nel mio: vieni subito... e l’indirizzo.
Il resto è attesa, chiacchiere, coccole, complicità ed esitazione...
E finalmente il campanello suona. Katia viene ad aprirti con indosso una canottierina di seta rossa che le copre appena le natiche nude. Io ne indosso una uguale nera.
Entri e mi basta incrociare il tuo sguardo che accarezza i nostri corpi per sentirmi di nuovo completamente tua, eccitata e con la voglia di scoprire insieme nuove forme di piacere... Ti vengo incontro e ti abbraccio, lasciando che le curve del mio corpo, nudo sotto la mogliettina leggera, premano sul tuo e già sento il tuo cazzo che diventa duro sotto i pantaloni...
...continui tu?...
......Tutto è successo troppo in fretta perché il mio corpo reagisse agli stimoli degli occhi...... ma forse non avevo il diritto di intromettermi.... adesso che tu non sei più accanto a me, il mio senso di spossatezza lascia il posto al vuoto.... ma nello stesso momento mi ritornano in mente le sensazioni che mi hai donato.... sono sicuro che quello che è successo non è solo frutto del caso ..non voglio credere che sia solo il frutto di una sana follia..... tu sai dove cercarmi...... ed io pure, sei troppo presente dentro di me e penso..spero ..di essere rimasto dentro di te in qualche modo.
So che ci rivedremo o forse lo spero cosi tanto da crederlo, mi alzo lentamente penso che dovrei fare una doccia.... poi decido che meglio rimanere con il tuo odore addosso.... con la traccia dei tuoi umori sulla pelle..... con il segno del piacere sul mio corpo.
L’aria fresca fa una strano effetto sia al mio corpo sia alla mia mente... il piacere di quest’incontro mi pervade.... vorrei cercarti ....ma non so come fare... spero solo che tu ti faccia viva al più presto.......
sennò sarò costretto a passare tutti i miei pomeriggi ad aspettarti in palestra........ non voglio rinunciare alla nostra esplosione di sensi.........
Quando mi arriva un messaggio spero che sia tu........ il languore si rimpossessa di me... salgo sullo scooter e corro verso di te.... mi sento cosi leggero come se volassi..... suono e salgo le scale di corsa.
Si apre la porta non sei tu ad aprirmi.... ti cerco con gli occhi il fuoco s’impossessa di nuovo di me ci abbracciamo... e come se la favola iniziasse mi basta sfiorarti... perché l’eccitazione esploda di nuovo...
Mentre ci baciamo..... la tua amica dice
“ma che maleducato e la padrona di casa non si saluta?” tu mi afferri per mano e mi presenti Katia la tua migliore amica, la complice dei tuoi divertimenti..solo allora mi rendo conto che siete quasi nude.... E Katia chiede sei può unire a noi, sento una tua risata i nostri sguardi s’incrociano e lei si avvicina.....
Tu torni a baciarmi trascini sul tappeto... comincia a spogliarmi..mi strappi la camicia.. e cominci a leccarmi... intravedo Katia che si è chinata dietro di te e comincia a sfiorarti.... mi liberi dei pantaloni e dei boxer nello stesso tempo e ti fiondi sulla mia minchia...ohh sento il calore delle tue labbra che l’avvolge vedo il desiderio salire nei tuoi occhi..... intanto noto l’espressione del tuo volto ha degli scatti ....è l’effetto della lingua di Katia che aumenta il tuo piacere.... La tua lingua è come un soffice pennello che sfiora le forme della mia minchia stimola le mie palle... mi guardi e mi dici
“ti voglio subito.....”
Ti alzi e mi giri le spalle Katia ti bacia.... Io penso che sto per impazzire le scariche di adrenalina diventano sempre più forti... tu ti abbassi verso la mia minchia mentre Katia la prende in mano e la guida dentro di te....sei umida ed invitante sembra che la tua fica si adatti alle forme del mio sesso in modo naturale.... Katia si sdraia e porta la bocca sulla tua fica.. segue la mia minchia mentre ti riempie... il tuo corpo comincia vibrare... la tua eccitazione monta... sento le contrazione del tuo corpo il tuo sesso aspira il mio...
Io ti sfioro la schiena ti accarezza e ti accompagno nei tuoi movimenti frenetici...bagno il mio dito e sfioro il tuo buchetto..sussulti.. lo tiro fuori e cerco gli umori della tua fica ..... li ecco hai sapore meraviglioso...poi il dito s’infila dolcemente dentro di te.. i tuoi muscoli cedono delicatamente e ed io comincio a muoverlo sincopato al ritmo della mia minchia....
Ansimi sempre più la tripla stimolazione ha un effetto acceleratore... vieni tutto il tuo corpo è un fremito...... di sdrai su di me mentre io ti accarezzo i nostri corpi si fondono........
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11 years ago
unipegaso,
47/47
Last visit: 10 years ago
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In palestra
di unipegaso
......sei in palestra a sudare quando entra un tipo che non hai mai visto...
ti accorgi di sentire i suoi occhi sul tuo corpo......
che accarezzano le tue curve...........
per un attimo ti senti in imbarazzo...
poi decidi di affrontarlo....
gli pianti il tuo sguardo dritto negli occhi...............
dai continua la favola.........
… catturo i suoi occhi con uno sguardo rapido e invitante. Interrompo l’esercizio, tiro indietro i capelli e le mie labbra si posano, un istante di troppo, sul collo della bottiglietta dell’acqua. Una maliziosa carezza prima di iniziare a bere, piegando la testa all’indietro e lasciando ricadere sulle spalle i capelli biondi...
so che il suo sguardo non si può più staccare da me e bevo lentamente, a occhi chiusi, lasciando che la posizione dia risalto al seno (una quarta!) evidenziato dalla scollatura del body nero.... piccole gocce di sudore scendono dal collo facendo brillare la pelle abbronzata e guidano il suo sguardo fino all’incavo tra i seni... immagino le sue labbra che seguono lo stesso percorso e sento un rapido brivido.
Smetto di bere, riapro gli occhi, passo la punta della lingua sulle labbra per asciugare le ultime gocce d’acqua e rialzo lo sguardo certa di incontrare il suo. Ci guardiamo fisso negli occhi e lui…
.....tocca a te
..........per un lungo attimo rimango rapito da quello sguardo, sento un brivido sulla schiena, e percepisco che il mio sangue pulsa più velocemente,
l’eccitazione scuote il mio corpo, sento il desiderio che sale, mi spoglio e scelgo il posto migliore per cominciare i miei esercizi, decido di mettermi di fronte a lei.
ammiro il suo corpo che si muove in maniera sinuosa, percepisco che suoi movimenti sono diventati più lenti, la tortura degli esercizi dura venti minuti......
mi avvicino cercando di nuovo i suoi occhi e le dico “potrei perdermi per ore a guardarla” , lei fa finta di essere imbarazzata, e mi risponde con un sorriso che stenderebbe chiunque, il mio corpo muore dalla voglia di sfiorarla.
le offro un massaggio dicendole che la cosa migliore dopo tutto quello sforzo, lei mi prende per mano e aprendo un porta entriamo in una stanza con luci soffuse, per terra c’è qualcosa che assomiglia a un tatami ........si sdraia e mi offre la sua schiena....... le mie mani sono attratte magneticamente dal suo corpo.....
comincio ad accarezzarla.... le mani indugiano sulle spalle per poi scendere seguendo la spina dorsale ......sento che lei lascia entrare le mie mani, i suoi muscoli cedono al mio tocco... partendo dall’osso sacro lentamente raggiungo le spalle ..poi ..il collo....... la nuca..le mie dita solcano la sua pelle sento delle piccole grida di apprezzamento...... non resisto più la mia bocca si posa su suo collo ....la sua pelle a buon sapore . il contatto con la pelle mi da un brivido che mi pervade....
....... a te dolcezza
… ho lasciato le sue mani scivolare sulla mia schiena, ho sentito le sue carezze sciogliere i miei muscoli mentre la mia pelle diventava a ogni sfioramento più sensibile. Ho sentito la tensione della sua eccitazione crescere e mi sono abbandonata al flusso della mia. Ho desiderato ogni momento una carezza più audace e ho goduto di ogni contatto della nostra pelle… quando finalmente le sue labbra hanno raggiunto il mio collo in un bacio caldo ho avuto chiaro che non avrei resistito un minuto di più…
lentamente, mantenendo gli occhi chiusi, mi giro verso di lui. I suoi baci seguono il contorno del mio collo, della scapola, mentre io mi giro supina, le braccia abbandonate sopra la testa, il corpo offerto alle sue labbra…
mentre mi bacia la gola, la sua mano accarezza con decisione i miei capelli, liberandoli dalla fascia che uso per trattenerli. Sento la presa decisa della sua mano forte sui miei polsi e lui utilizza la fascia per legarmi le mani sopra la testa… un brivido di eccitazione e timore percorre il mio corpo. Riapro gli occhi. Ci fissiamo: il suo sguardo è deciso, profondo, rassicurante. Percepisco il suo desiderio e mi abbandono al mio…
con il foulard che ho utilizzato per gli esercizi mi benda gli occhi e io docile e tremante lo lascio fare… penso che sono interamente nelle sue mani… e che non c’è un altro posto dove vorrei essere… mentre il mio body cede all’assalto e sento la pressione delicata dei suoi denti sul mio capezzolo…
... a te...
.....adoro mordicchiare il tuoi capezzoli li sento sempre più sensibili......
mi fermo un attimo ti guardo beata , le tue labbra non celano nessuna barriera mi avvivino a cercarne il respiro, ti bacio mi perdo nella tua bocca ti sento e desidero sempre di più, voglio sentire il tuo cuore che palpita come un cavallo al galoppo mi appoggio beato al tuo seno, la tua pelle il tuo profumo mi inebriano
torno ad occuparmi dell’altro capezzolo non vorrei creare gelosie...
sento il tuo respiro aumentare......
muoio dalla voglia di te, immagino tuoi occhi sotto il foulard che mi chiedono di continuare....continuo a massaggiarti giù per le braccia il tuo corpo sembra come il burro sotto le mie dita metro ti accarezzo sfioro con le mie labbra e la mia lingua l’interno dei tuoi gomiti i tuoi polsi intanto ti massaggio le mani e succhio ogni dito
ti sento ansimare sempre di più, i miei pantaloni non contengono più la mia eccitazione
mi tuffo in mezzo ai tuoi seni e la mia lingua segue una linea immaginaria che mi porta al tuo ombellico, lo torturo un pò e poi comincia a mordicchiarti tutto intorno, come è sexy il tuo stomaco sembra che si muova alla ricerca della mia lingua, ti guardo sei bellissima...........
la mia lingua si avvicina al tuo tanga cerco di scostarlo con i denti.... poi mi avvicino all’inguine sento il tuo odore ho voglia di leccare i tuoi umori sei un lago, i tuoi sospiri sono sempre più evidenti, scosto il tuo tanga e ti sfioro.... ti bacio....... ti penetro con la mia lingua, tu mi stringi le gambe sulla testa come se dovessi scappare, non lo farei per nessuna cosa al mondo, voglio sentire il tuo sapore, voglio che tu venga nella mia bocca, al contatto della mia lingua sul tuo clito fai un balzo, questo mi fa impazzire comincio a mangiarti a morderti delicatamente il clitoride, la mia lingua ti vorrebbe penetrare all’infinito, sento che stai venendo, la mia bocca si poggia delicatamente accanto alla tua fica, la mia lingua si ferma al perineo tra l’ano la fica.... la mia lingua comincia a stimolare il tuo buchino sento il tuo corpo vibrare....
le mie dita entrano dentro di te la mia lingua preme sempre più forte sul tuo bottoncino gonfio ....sento il sangue che pulsa ....le tue grida aumentano ....le tue cosce si stringono...... la tua fica inonda il mio viso ...
a te cappuccetto rosso
Prigioniera, il corpo completamente esposto ai tuoi baci, mi sono abbandonata alle onde di eccitazione che dal punto dove poggiavano le tue labbra raggiungevano ogni angolo del mio corpo. Nel buio della benda ho avvertito i miei capezzoli diventare duri nella tua bocca, cercare il contatto dei tuoi denti. Tesa ed eccitata, ho cercato di indovinare ogni volta la tua prossima mossa, scoprendo con un brivido il nuovo obiettivo su cui si posava la tua bocca.
Il mio respiro si è quasi bloccato quando la tua lingua ha accarezzato il mio ventre, soffermandosi sull’ombelico, provocandomi ed eccitandomi ogni volta che scendeva verso l’inguine. Facendomi vibrare nel desiderio di sentirti e, allo stesso tempo, nella voglia di prolungare all’infinito l’eccitazione e il piacere di questo momento. Sento l’odore inebriante del tuo corpo vicino. Dal rumore del tuo respiro, dalle vibrazioni di ogni contatto, avverto la tua eccitazione, anche senza vederti o toccarti. Immagino il tuo cazzo duro e teso. Mentre le tue dita esplorano il mio corpo, si fanno strada all’interno degli angoli più intimi, immagino di essere penetrata da te, di sentire dentro di me la forza della tua eccitazione.
Poi finalmente la tua bocca. Un fremito di eccitazione e pudore mentre la tua lingua delicatamente mi apre e si fa strada verso il clitoride. Esito all’idea di un gesto così intimo con uno sconosciuto... ma il piacere dato dal calore del tuo respiro sul clitoride basta a cancellare qualunque pensiero. Il mio corpo è sciolto in un lago nato per accoglierti. Il liquido fluisce ovunque come una marea che trasmette il mio piacere e la mia eccitazione fino a ogni terminazione nervosa.
Sento la tua lingua che mi titilla, mi esplora, mi beve. Non smettere, ti prego, non smettere mai... ho bisogno di sentirti, di averti, di sentire la tua eccitazione mentre il mio corpo vibra sotto i tuoi baci... finché il piacere esplode, violento e inaspettato. Completamente abbandonata lascio che le contrazioni attraversino il mio corpo e mi perdo nel tuo abbraccio.
Dolce e deciso non mi lasci tregua. Il tuo corpo scivola sul mio, portando la tua bocca all’altezza del mio viso. Non so quando ti sei spogliato, ma sento il calore della tua pelle nuda sulla mia, ancora vibrante. I nostri corpi si cercano. Con la bocca ancora piena del mio sapore mi scosti la benda e mi baci gli occhi. Posso finalmente vederti. Leggo nel tuo sguardo il desiderio e lentissimamente, mentre ci guardiamo negli occhi , il tuo cazzo entra nella fica. Il mio corpo riprende lentamente a reagire. Assaporiamo ogni movimento. L’interno della vagina accarezza il tuo cazzo che vibra nell’eccitazione che ti ha dato il vedermi godere. Sento il tuo corpo teso e...
... la mossa spetta al lupo cattivo...
………la mia lingua è alla ricerca delle ultime gocce del tuo piacere…..
..sento il tuo respiro calmarsi , appoggio il mio viso al tuo ventre e la mia mano sul tuo seno
e con l’altra comincio ad accarezzare il tuo viso ….. non resisto più ho voglia di penetrare nei tuoi occhi …..
scosto io foulard con e mi perdo nel tuo sguardo …….. quanto di voglio …….
Il mio cazzo mi fa male dall’eccitazione….ti abbraccio…. ti bacio. ….
Sto per entrare finalmente dentro di te …. Ti stimolo il clitoride …sento un fremito ti guardo di nuovo ……
il nostro sguardo è esplosivo la voglia di possederci è indescrivibile….
…entro lentamente dentro di te…. Sento il tuo corpo che si adatta a me
…. assaporiamo la sensazione, bloccandoci per un istante,
sento le contrazioni del tuo ventre che cercano di avvolgere mio cazzo
in quel momento che iniziò a muovermi, le mie spinte e le tue contrazioni si sincronizzarono.
Mi inciti a penetrarti con maggiore intensità,
Lasciò che il tuo corpo risponda in modo istintivo alle mie penetrazioni sempre più profonde……….
sento che si abbandona completamente sul tatami, allarghi le braccia…. e sei mia …..
ti guardo e mi sembra di impazzire ……
La mia mente libera dal controllo del corpo vaga ad inseguire i tuoi pensieri.
Ti stimolo con le mani ….il tuo corpo è disteso sul tatami, con le gambe aperte il tuo pube è alla portata delle mie dita che scorrono le labbra seguendo il bordo del pene e giocano con il clitoride.
Completamente schiavo del piacere che mi stai dando ….riscaldato dai tuoi pensieri sento il tuo orgasmo arrivare….
urli nell’attimo che sei invasa dalla prima ondata, inarchi la schiena spingendo il pube contro di me,
la sensazione del mio pene che riempie il tuo ventre incrementa il mio piacere…..
sto venendo ..sento le tue viscere che pulsano… il sangue si concentra verso il mio sesso …
cerco la tua bocca….il mio corpo freme….. sento vibrare la mia colonna e finalmente vengo…. dentro di te….
insieme a te ti sento emettere un ultimo sospiro liberatorio, ti abbraccio forte vorrei che questo momento non finisse più….
Sfinito mi lascio andare sopra di te i nostri respiri si incrociano …..adoro il tuo .odore…..
la tua pelle… il tuo sguardo languido e felice…. Il tuo viso rilassato e ridente…. A te monellina..
Appagata ed esausta. Ho sentito le tue spinte delicate farsi sempre più decise e profonde. Ho sentito ogni parte del mio corpo aprirsi alla tua penetrazione. Ho sentito il tuo cazzo attraversarmi e il mio corpo contrarsi su questo perno di puro piacere e desiderio. Ho visto il tuo sguardo perdersi nel mio finché le nostre menti non si sono arrese, abbandonandosi insieme alle sensazioni sempre più intense dei nostri corpi uniti.
Ho desiderato sentirti ovunque, avvolgerti e perdermi. Ho sentito la tua eccitazione crescere e ho desiderato farti impazzire mentre vedevo il piacere attraversare il tuo viso. Poi ho smesso di capire, di distinguere, completamente vinta dalle sensazioni che il tuo corpo mi procurava dentro. Finché non ho sentito il tuo urlo unirsi al mio, i flutti del tuo sperma che mi inondava percorrermi insieme alle contrazioni del mio piacere.
Fusi, in un abbraccio intimo e serrato, i nostri respiri hanno continuato a seguire lo stesso ritmo. Infine i nostri sguardi si sono incrociati, sorridenti, appagati, complici e ho sentito il tuo corpo rilassato abbandonarsi sopra il mio. Per un lungo attimo, abbracciata a te, ho assaporato la languida serenità dei nostri corpi distesi e appagati. Ho respirato l’odore della tua pelle, scoperto con calma le linee del tuo corpo, accarezzandolo lentamente con lo sguardo, mentre ti bacio delicatamente i capelli e la mano accarezza il tuo viso appoggiato sul mio seno.
Ma questa volta sono io a non darti tregua. Dolcemente il mio corpo si sottrae al tuo abbraccio e mi sposto di lato lasciandoti sdraiato sul tatami. Le mie labbra accarezzano la tua nuca e, con studiata lentezza, esplorano ogni centimetro della tua schiena, in un caldo dolcissimo massaggio fatto solo di sfioramenti. Accarezzando ogni vertebra la mia bocca segue la linea della tua colonna… e continua a scendere… la mia lingua impertinente esplora delicatamente ogni angolo del tuo corpo, si perde nelle pieghe… senza fretta, in un caldo ed intimo gioco…
Lentamente ti giri supino. Le mie labbra ti accarezzano le palle mentre la mia lingua ne segue il contorno, si sofferma alla base del pene e poi lentissimamente lo esplora, assapora avida le gocce del tuo seme che ancora lo bagnano, ne accarezza delicatamente la punta e lo guida nell’abbraccio della mia bocca, che lo accoglie umida e calda.
Sento la tensione dell’eccitazione che lentamente riprende a percorrere il tuo corpo e mentre delicatamente lo succhio, stretto tra le labbra, accarezzato dalla lingua, il tuo cazzo torna a farsi duro. A ogni contrazione posso sentire il tuo desiderio che si ravviva…
.... a te ....
il mio appagamento è totale… il mio corpo e leggero e la mia mente fluttua nel nulla…sento il contatto con la tua pelle…… il tuo corpo che scivola sotto il mio ….vorrei fermarti, ma non ne ho la forza… mi abbandono completamente sul tatami vinto completamente…. Mi ridesto quando sento le tue labbra sfiorare la mia pelle …la tua lingua sulla nuca mi fa sobbalzare, tutto il mio corpo è concentrato a godersi i tuoi tocchi delicati …la tua lingua vellutata…… adoro sentire il tuo respiro sulla mia pelle …. Mi giro lentamente…..ho voglia di guardarti mentre tu cerchi di scoprire ogni angolo della mia pelle…. sembri una pantera ti muovi sinuosa e sensuale la tua lingua cerca i miei capezzoli …poi scivola verso il mio pube…. Desidero la tua la tua bocca… la tua lingua sul mio cazzo….ma tu mi sorprendi ancora cominci leccare le mie palle….l’attesa diventa sempre più eccitante ……finalmente la tua lingua si poggia sulla punta della mia minchia a cercare le tracce del mio seme ormai dura di nuovo ….e tu continui ad accoglierla nella tua bocca con voracità ….. … mi metto comodo voglio guardarti mentre me la succhi….mi fai impazzire i nostri sguardi si incrociano….la voglia…. il piacere…. la malizia ci avvolge……….
Il cazzo vibra sotto la tua lingua che l’avvolge, alzi la testa e la tua lingua percorre il mio corpo sino alla mia bocca per tuffarsi dentro…… ti stringo forte vorrei fondermi con te………. intanto la tua fica sfiora la mia minchia .. sento che la cerca….. cerchi la posizione…. Lentamente come se fosse una ventosa mi assorbi dentro il tuo corpo…sento il tuo desiderio crescere…. Ti fermi un attimo come per assaporarlo tutto dentro ….e poi cominci a fare dei movimenti circolari…io ti assecondo……. comincio ad accarezzarti in capezzoli che sono turgidi….poi li comincio a leccare a morderli sentendo ogni volta una reazione sempre più forte…..ti prendo in braccio mentre tu rimani impalata e sorpresa e ti appoggio al lettino accanto ….quando la tua schiena si poggia completamente mi fai un sorriso complice….e comincio a pompare delicatamente…..con una mano cerco il tuo clitoride….lo stuzzico ..sento sempre più intense le reazioni del tuo corpo….cominci ad ansimare… serri le tue gambe le incroci dietro al mio sedere per sentirmi dentro..io spingo lentamente fino a sentire il fondo del tuo utero….è bellissimo guardarti mentre ti scopo… il tuo viso e bellissimo ogni tuo espressione mi eccita di più… mi dici “sfondami amore” …mi fai impazzire… cominci a vibrare ed io ritorno a spingere più forte …..ogni volta che arrivo in fondo le tue grida diventano più forti..il tuo respiro diventa più affannoso il corpo vibra sempre di più sento che stai venendo.. tu cominci a gridare
“vengo…. vengo… ancora..” vorrei fondermi con te penetrarti ovunque…. spingi il tuo corpo sempre di più verso la mia minchia… mi stendo su di te e ti bacio ti penetro con la lingua e sento la tua fica che stringe la mia minchia mi perdo completamente mi sembra di volare..ti abbraccio e ti sento vicina come mai, come se una luce armoniosa ci avvolgesse…… ci giriamo adesso sono di nuovo sotto sembra che i nostri sessi siano incatenati….
Adesso sei tu a assumere il comando cominci ad accarezzarmi e leccarmi piano la tua fica lascia il mio cazzo lasciando una traccia di umido meravigliosa…. la tua lingua comincia a torturarmi …..il mio cazzo la reclama… ma tu lo fai attendere lentamente asciughi oggi goccia di sudore sul mio petto….. sul mio stomaco…. e la mia eccitazione aumenta…….. tu te ne accorgi mi guardi con gli occhi languidi e poi mi mai bacino sulla punta che mi sa sobbalzare… poi cominci leccarlo lungo tutto la sua lunghezza arrivi sino alle palle le ingoi… sfiori il mio buco del culo…. i miei brividi aumentano e come se tutte queste sensazioni mi facessero impazzire….. torni a prenderlo in bocca lo avvolgi con la lingua lo infilo fino in gola… io ti guardo estasiato..e tu torni a stupirmi scendi dal lettino ti siedi giusto ai piedi mi fai mettere seduto … cominci ad avvicinare le tue tette meravigliose attorno alla mia minchia le strigi cosi forte e sono così morbide che per un attimo mi sembra di essere di nuovo nella tua fica…. Ormai non capisco più niente riesco solo ad ansimare…. senti che sto venendo..spingi il mio cazzo più in alto.. lo costringi in mezzo ai tuoi seni e con la bocca cerchi di prenderlo.. io ti assecondo e spingo di più ….voglio venirti in bocca…sto venendo …tu strigi le tue labbra la tua lingua mi fa impazzire …sento il mio seme che sta arrivando è come un esplosione….. la tua bocca lo accoglie sempre più in fondo… e come se mi succhiassi l’anima….. e sensazione indescrivibile sempre più forte più mi sento svuotato senza respiro ….il corpo è la mia mente si sentono fluttuare in un “non luogo meraviglioso”…..
……a te piccolina…..
Vinta dalla sintonia dei nostri corpi che hanno già imparato a cercarsi in una corrispondenza perfetta. Conquistata dal tuo cazzo che sa trovare strade di piacere sempre nuove dentro di me, che fa vibrare terminazioni nervose che non sapevo di avere, trasmettendo il desiderio a ogni mia cellula.
Ogni forma di pensiero è annullata e solo l’istinto mi guida in ogni movimento, naturale e preciso, per darti e per darmi sempre più piacere. Sto impazzendo di te. Vorrei restare qui a sentire i tuoi movimenti profondi dentro di me, a farmi scopare da te per l’eternità. Il desiderio mi esplode nella fica, nella testa, in ogni punto del mio corpo. Il tuo viso mentre mi guardi godere, il tuo sguardo eccitato e ridente, il tuo respiro sincronizzato ai miei gemiti… tutto mi conferma che sono, e che non posso che essere, tua.
E ho voglia di sentirti, di assaporarti, di gustare il tuo cazzo nella bocca sempre affamata di te. Mi piace sentire che ti faccio godere. Mi eccita e mi soffoca sentirlo sempre più forte e prepotente spingere fino alla gola. Gemo sul tuo cazzo, i miei sospiri di eccitazione lo accarezzano, la mia lingua lo esplora, lo stuzzica, lo succhia. Voglio che il tuo sapore sia sparso sul mio corpo, voglio vedere il tuo viso stravolto dal piacere, voglio farti godere fino a impazzire. Mi occupo del tuo cazzo con desiderio e dedizione. Mi piace sentirlo proteso verso di me, mi piace sentirlo vibrare tra i miei seni, cercare la mia bocca. Infine ti accolgo, mi nutro di te, del tuo piacere completo e violento, di quella pozione magica che ci porta entrambi, liquefatti e felici, nella nostra isola che non c’è.
Non ho più energie per nulla. Il mio corpo continua a corrispondere al tuo nell’abbandono completo. Ho la testa appoggiata sul tuo ventre e non ho bisogno di guardarti per sapere che hai lo stesso mio sorriso lieve e appagato. Sento le tue braccia che cercano le nostre borse appoggiate alle tue spalle. No, non ho voglia di tutto il rito del dopo… l’acqua, gli asciugamani. Voglio restare qui, ad accarezzare con lo sguardo le linee dei tuoi addominali tesi in questo gesto, mentre il tuo corpo si inarca, a gustare il tuo sapore, a farmi inebriare dell’odore della tua pelle.
Ma… di colpo la porta si apre. Cazzo, il mio fidanzato. Me ne ero dimenticata. Non tanto del fatto che avesse l’ora di lezione dopo la mia, quanto proprio del fatto che esistesse… Chiudo gli occhi. Voglio restare nel mio languore, voglio fuggire la realtà e restare immersa nel sogno dei nostri corpi.
Non dice una parola. Mi prende per un braccio e mi alza di peso. Mi tira una violenta sberla, che non basta a riportarmi alla realtà. Prende la mia borsa e, sempre in silenzio, ignorandoti completamente, mi porta fuori, chiudendosi violentemente la porta alle spalle. Mi trascina nello spogliatoio istruttori, apre l’acqua fredda, mi butta sotto la doccia e se ne va. Il getto d’acqua non basta a cancellare il ricordo ancora vivo del tuo corpo sulla mia pelle. Se chiudo gli occhi torno a vibrare al ricordo delle tue carezze, posso sentire la tua lingua percorrere il mio corpo, il tuo cazzo penetrarmi .
Esco dalla doccia ancora confusa. Apro la borsa alla ricerca dell’accappatoio e … c’è qualcosa che non è mio. Ecco che cosa stavi facendo: nella mia borsa c’è un dildo con attaccato un bigliettino con il tuo numero di telefono. Lo utilizzerò? …(il dildo o il numero?)….
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11 years ago
unipegaso,
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Innamorato di una donna scopro che è un travestito
Questo è un racconto inventato
Un giorno sono tornato a casa con lo scooter e ho visto che mio fratello stava guardando un film comico dove c’erano due belle biondone in minigonna con due gambe bellissime e dei fondosciena abbondanti, io esclamo: che belle gnocche!!!!!! , mio fratello si mette a ridere e dice: coglionazzo, ma non vedi che sono due travestiti, se trovi un travestito vai anche con i travestiti e neanche te ne accorgi. Effettivamente alcuni travestiti con facce maschili riesco a riconoscerli ma quelli che hanno un visino femminile, due belle gambe e un culetto abbondante a volte rimango nel dubbio e non riesco a capire se sono uomini o donne.
Pochi giorni dopo in un pomeriggio di inizio aprile ma piuttosto nuvoloso sono andato in un giardino pubblico di Milano che è quasi deserto, ad un tratto vedo una ragazza bellissima che mi lascia un po’ nel dubbio, non riesco a capire se è un travestito o una con la patatina, è bellissima, alta circa 1,60 con la pelle chiara, i capelli biondi lunghi fino al fondoschiena e sui lati due codini anche loro lunghi come il resto dei capelli, ha una gonna bianca lunga fino a sotto il ginocchio con uno spacco esagerato che lascia intravedere due gambe bellissime senza calze, sembra una principessa, quando la vedo passare gli fisso in continuazione le gambe, lei se ne accorge ma non sembra infastidita, mi passa oltre ma dopo un po’ la vedo ritornare e riprendo a fissagli le gambe, lei sorride e si avvicina chiedendomi se può sedersi sulla panchina dove sono io, e ovviamente gli dico di si, iniziamo a parlare del più e del meno, mi dice che si chiama Ida, ha ventidue anni e abita in un appartamento a Milano con la sorella , io sono un po’ impacciato perché sono un tipo taciturno e da molto tempo per mia scelta frequento poche persone ma nonostante ciò miracolosamente sembra nascere una certa simpatia tra di noi tanto che prima di andarsene mi confessa che durante il giorno si annoia perché è sempre sola e gli piacerebbe diventare mia amica, io accetto ma gli dico che sono uno scapolo convinto, anche lei mi dice che non è interessata a metter su famiglia e mi dice che gli piaccio come uomo così ci scambiamo i numeri di cellulare in modo che possiamo scambiarci qualche sms quando vogliamo vederci.
Durante le settimane seguenti ci vediamo saltuariamente un paio di volte alla settimana ed entriamo sempre più in confidenza un giorno l’argomento cade sesso e gli racconto la mia situazione difficile, gli dico che mi sono rassegnato al fatto che ormai la mia vita sessuale è finita, a me non me ne è mai importato niente di costruirmi una famiglia mi sono sempre piaciute le ventenni e le trentenni, le donne mature non mi sono mai piaciute e ora che mi avvicino alla quarantina e sono diventato cicciottello e con un aspetto fisico che dimostra l’età che ho mi sono rassegnato a stare da solo, lei mi fa il solletico sul pancino e mi dice: ma se sei bellissimo e subito dopo sempre mentre siamo seduti su una panchina alza una gamba e la mette tra le mie, io inizio ad accarezzagliela, è una sensazione bellissima, non me ne importa niente se è un travestito, starei li per sempre ad accarezzagli le gambe, dopo un po’ mi dice: sei stato bravo, le tue carezze mi sono piaciute molto, me lo dai un bacetto?, io non so cosa fare, non mi piace l’idea di baciare sulla bocca una che non so ancora se è una donna o un travestito così gli do un lungo bacetto sulla guancia, poco dopo mi dice se voglio andare a casa sua a prendere un caffè, io accetto volentieri, saliamo nel suo appartamento e ci apre sua sorella che mi sembra una lesbicona, quando mi vede si mette a ridere e non capisco il perché, non sarà perché Ida è un travestito……. Ma no, con quel faccino,un corpicino così esile e quel culetto abbondante non può essere poi si vede che i capelli sono naturali e non ha la parrucca, cosi ci beviamo un caffè tutti assieme e prima di uscire io e Ida ci diamo appuntamento per il prossimo incontro.
Nel periodo seguente non abbiamo fatto sesso, ci vedevamo, ci baciavamo sulla guancia e lei si divertiva a farsi accarezzare le gambe, la portavo spesso sul mio scooter a spasso in giro per Milano e nei paesi vicini e vedevo che nessuno notava niente di strano, forse l’idea che poteva essere un travestito era solo nella mia testa, eravamo diventati molto amici, era bellissimo passare i pomeriggi assieme a lei, era da tanto tempo che non ero così felice, un giorno ho notato una cosa che ha fatto riaccendere i miei dubbi, siamo andati a prendere il sole al fiume, io mi sono messo in costume e ho visto che lei nonostante quel caldo non era in costume ma tutta vestita con la maglietta e la gonna; qualche giorno dopo mi ha invitato a casa sua, mi ha detto che sua sorella rimaneva tutto il giorno in palestra a fare sollevamento pesi e dopo avermi fatto sedere sul divano mi ha fatto tirare fuori il mio “fringuello”che sentendo la sua richiesta era già durissimo prima di uscire, lei ha preso dal tavolo una penna stilografica e ha iniziato a passarmi la parte arrotondata sulla punta del mio coso , godevo come un pazzo mentre lei ridacchiava e si divertiva a fermarsi quando stavo per venire, a un certo punto non ne posso più ed esclamo: vengoooooo, lei ridacchiando e guardandomi venire dice: si bravo, fammi divertire, fanne tanta e mentre mi uscivano i getti lei diceva: bravo!!!!, ancora ancora, ancora, ancora,ancora sembrava che quando diceva ancora il mio coso spruzzasse poi nonostante lei voleva che spruzzavo ancora ho smesso, lei mi ha accarezzato e mi ha detto: sembra che è da un po’ che non vai più con una donna eh, non preoccuparti, ora ci sono io, ci siamo salutati e sono tornato a casa, una delle volte dopo abbiamo fatto ancora un po’ di sesso soft, lei si è alzata la minigonna, si è abbassata un po’ le mutandine fino a metà del suo splendido culo e si è messa a fare dondolare il culo come una spogliarellista davanti alla mia faccia mentre ero seduto sul divano, finalmente potevo vedere il suo bellissimo culone era bello abbondante e rotondo, non magro ho iniziato ad accarezzaglielo e a dagli tanti bacetti sopra, era tutta improfumata, avrei potuto abbassagli completamente le mutande per avere la conferma che fosse una donna con la farfalla ma non l’ho fatto, non so perché non l’ho fatto, quel giorno dopo quel trattamento si è rivestita e me lo ha menato usando le cosce, se l’è messo in mezzo alle cosce e ha iniziato a muovere le gambe in alto e in basso e alla fine gli ho letteralmente bagnato le cosce, eravamo contenti tutti e due. Un altro giorno si è messa a leccarmi la punta del coso di continuo con tutta la lingua fuori e a darmi tanti bacetti in punta.
Dopo un po’ di tempo che ci vedevamo per passare i pomeriggi al parco o in giro con lo scooter e anche per fare un po’ di sesso soft ho deciso di metteglielo dentro, un giorno mi dice che sua sorella deve rimanere in chiesa tutto il pomeriggio e io mentre mi fa dondolare il po po davanti alla faccia come al solito la prendo in braccio, la metto a gattone sul divano, gli tolgo le mutandine e invece della patatina vedo un pisello avvolto in una benda elastica, lei esclama: aspetta!!!!!!!!!! Io esclamo: Ida !!!!!!!!!!, ma hai il pistolino!!!!!!!!!!; per un po’ rimaniamo tutti e due in silenzio poi la guardo, è bellissima non me ne importa niente se è un travestito, mi piace come persona e anche sotto un punto di vista estetico, gli sorrido, gli accarezzo la guancia a gli dico: Ida, mi piaci lo stesso, lei mi confessa che dentro si è sempre sentita femmina anche se per uno scherzo della natura non ha il seno e ha quel pistolino che non gli si allunga mai, poi scherzando gli dico: adesso se non hai la farfalla dove te lo metto sto coso, lei ridacchiando si mette a gattone sul divano e mi mostra il buchetto, io mi metto vicino al bordo del divano metto la vasellina sulla punta del mio coso e inizio a spingerlo nel buchino di Ida , lei mi dice: siiii, spingi, spingi che entra, uuuuuuuu la punta è entrata e io dico : dentro tuttooooooooooo!!!!!! E glie lo metto dentro tutto e mentre la faccio mi dice: si, bravo cosiii, è bellissimo, sei bravissimo, continua cosi!!!!!!, spingo talmente forte che non faccio sobbalzare solo la rete ma tutto il divano tanto che quelli del piano di sopra e quelli del piano di sotto si accorgono del rumore del divano e delle nostre urla, sento la voce di un uomo del piano di sotto che chiama la moglie e dice: Letizia, vieni a sentire, stanno trombando, senti come ciulano ma a noi non ce ne importa niente e continuiamo cosi fino a quando non gli dico: Ida, mi hai reso felice!!!! e subito dopo vengo e la bagno tutta dalla testa ai piedi; di sera torna a casa dalla chiesa la sorella di Ida e dice: ho trovato il signor Paolo sulle scale e mi ha detto che trombavate come pazzi, sembrava che volevate sfondare il soffitto con il divano e rivolgendosi a me mi dice: te la sei fatta eh, anche se hai visto la sorpresa.
Poco dopo era il compleanno di Ida, Ida mi piaceva troppo, mi ero innamorato di lei e mi ero messo in testa di regalagli un anellino di fidanzamento ma non sapevo se lei l’avrebbe accettato così gli ho comprato due regali: una statua africana scolpita a mano e un anellino di fidanzamento; il giorno del suo compleanno alla mattina mi precipito a casa sua, è sola, gli do un bacetto sulla guancia, e gli dico di aprire la scatola con la statua, mi dice che è un bellissimo regalo, poi un po’ titubante mi inginocchio davanti a lei come un cavaliere davanti alla principessa e gli porgo la scatoletta con l’anellino, lei la apre e dice : oh, è per me, grazie tesoro; si mette l’anellino al dito e si mette a piangere, io gli chiedo come mai piangeva, se avevo fatto qualcosa di sbagliato, e lei mi confessa che sta piangendo di felicità, mi dice che aveva trovato tutti uomini che volevano vederla solo per fare sesso veloce e si vergognavano di frequentarla e che io ero stato il primo ad essere felice di passare delle giornate assieme a lei.
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11 years ago
pomodoro4,
36
Last visit: 11 years ago
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Una richiesta di incontro veramente particolare
Ciao ti scrivo per renderti partecipe dei miei desideri perchè tu rappresenti quello che amerei definire l'amante ideale, l'attrazione che ho per te è davvero grande, il tuo corpo robusto e peloso, quelle cosce grosse e possenti, le tue belle poi mani vorrei sentirle rovistare su di me ed anche stringermi mentre mi presto ad ogni attenzione che tu voglia desiderare, mi piaci davvero molto e saprei dare molto ad ogni tuo desiderio, amo quel grosso strumento che si distingue su ogni foto come amo essere penetrato dai grossi calibri come il tuo ed immaginare di sentirti dentro di me che mi possiedi al fine di soddisfarti fino ad un completo godimento è per me un'eccitazione davvero sublime, potrei e vorrei prima di questo baciarti e leccarti ovunque per scoprire ogni profumo esalato dalla tua pelle...siamo lontani, io vivo in toscana ma ti assicuro che se questa sembra essere solo una fantasia nell'intento invece è un'enorme verità, un saluto con tanto di caldi baci, ..spero di non aver disturbato, ciao
---secondo messaggio
sono sincero e buono quanto basta
mi piacciono le persone che lo riconoscono perchè hanno anche una parte di me ed io so come confrontarmi con loro
ed a letto questo crea un clima speciale, non trovi?
quando ho scorto il tuo profilo mi sono eccitato
ho toccato i punti caldi dl mio corpo
ed ho iniziato ad infilare le dita
mentre stringevo con la mano il mio desiderio
...poi ti ho scritto ma senza aver raggiunto il godimento
per quello aspetto te
un abbraccio
Cosa ne pensate ? È un inserzionista meriterebbe la concessione solo per ciò che ha scritto...come lo ha scritto ...in un mondo ...questo degli annunci che difficilmente ospita persone così
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11 years ago
dotatoper,
54
Last visit: 2 months ago
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In vacanza sulla statale
Finalmente sono arrivate le tanto attese ferie, stamattina sveglia di buon ora, caffè e doccia e poi con la valigia già pronta si parte verso l’avventura! Quest’anno non ho prenotato in nessun albergo, voglio vivere l’avventura e la vacanza al meglio e nei modi più imprevedibili possibili ; sono già eccitata all’idea di conoscere persone nuove e chissà anche di riuscire a scopare tanto quanto piace a me. Ed infatti l’imprevisto non ha tardato molto ad arrivare….il motore della macchina fa i capricci e mi tocca accostare sulla statale….ed ora che faccio? L’importante è non perdersi d’animo, una soluzione si trova sempre! Dovrei ancora avere in borsa l’agendina con il numero di telefono del meccanico di fiducia.., lui stravede per me e mi raggiungerebbe in capo al mondo se solo gli facessi capire che le sue attenzioni mi rendono molto sensibile soprattutto nelle zone basse. “Ciao Luca sono Tiziana” gli dico, “sono rimasta ferma sulla statale con la macchina che fa degli strani rumori, potresti venire a darle un’occhiata?” sono certa che non rifiuterà ed infatti mi risponde positivamente “20 minuti e sono da te, cara!”. Nel frattempo mi rendo utile e provo ad aprire il cofano e a guardare la bellezza di quel motore diesel che mi ha abbandonata sul nascere delle mie vacanze. Fa caldo, ovviamente il 7 agosto sotto al sole sulla statale non è il posto ideale dove trascorrere la mattina, sto sudando come una pazza e decido di alleggerirmi un po’, tolgo la camicia e resto in pantaloncini e canotta…bhè canotta, diciamo che assomiglia di più ad un top per come è corta e leggera. Il sudore bagna la mia pelle liscia ed ancora poco abbronzata, e nell’attesa mi fanno compagnia i clacson dei camionisti che sfrecciano vicino a me guardandomi con evidente desiderio e suonando all’impazzata…certo mi fa molto piacere scoprire di far provare certe emozioni agli uomini, sono da sempre stata una ragazza molto focosa e passionale, e questo mio modo di essere è sempre stato molto chiaro agli uomini. Finalmente in lontananza vedo la macchina di Luca che pian piano si avvicina alla mia…..noto con interesse lo sguardo di Luca e non solo quello, quando mi vede. “Ciao cara, scusa se ci ho messo così tanto, ma dovevo liquidare i clienti in officina per venire in tuo soccorso, lo sai per te questo ed altro…” gli sorrido compiaciuta mentre si adopera per far funzionare la macchina. Mentre lavora chinato sul motore me lo immagino tutto sporco di grasso mentre mi scopa con passione chinata sulla testata….ma che pensieri mi vengono in testa? Bhè dopo tutto è un bel ragazzo ed io sono in vacanza da tutto e da tutti e posso scopare con chi voglio e quante volte voglio! Dopo pochi minuti il motore sembra come nuovo e per ringraziare Luca lo invito a berci qualcosa di fresco al primo autogrill che incontreremo sulla strada, ma lo vedo scontento, forse si aspettava un altro tipo di ringraziamento…..e così sia, d’altronde lì sotto grazie a tutte le fantasie che mi sono scoppiate nella testa mentre lui lavorava, sono già un lago! Alla prima uscita della statale c’è un boschetto, accostiamo le macchine e scendiamo, ho voglia di lui, lo voglio sentire su di me, voglio sentire il calore del suo corpo sudato sgusciare sul mio. In men che non si dica mi ritrovo senza la canotta ed i pantaloncini, mi inginocchio ed inizio a succhiarglielo fino a farmi toccare la gola, lo voglio tutto in bocca, mi piace come mi riempie, sembra fatto su misura per me! Ma non gli basta, vuole farmi godere allo stesso modo, quindi mi apre le gambe e mi mette seduta sul cofano della mia auto, inizia a leccarmi con passione ed avidità, come se fosse un affamato , mi sta facendo impazzire, ma non voglio venire così…lo voglio dentro, lo voglio tutto! Lo fermo e mi giro, mi piace scopare girata, non vedere il viso di chi mi sta scopando, ma sentire il suo respiro diventare sempre più affannoso, sentire le sue mani andare alla ricerca di un nuovo piacere, muovere il mio corpo in simbiosi con il suo. Mi tocca ovunque, sono ormai sua, fa del mio corpo ciò che vuole e come lo vuole, mi sento “puttana” e questo stranamente mi piace, ma ora sta per arrivare il mio momento, quello del piacere assoluto e voglio che sia come piace a me….quindi lo faccio sdraiare per terra e mi metto accovacciata su di lui, mi vede e mi tocca ma soprattutto mi sente come non mai, ma solo per il mio piacere, perché ora tocca a me! Eccolo, arriva, è avvolgente e dirompente come sempre, il mio piacere mi distrugge ma allo stesso tempo mi lascia molto vogliosa, così tanto da desiderare ancora di essere scopata per poi far venire Luca. Anche lui è agli sgoccioli, è quasi al limite, ma lo voglio succhiare lo stesso, mi piace sentire in bocca il sapore del mio piacere, è dolce e salato allo stesso tempo, ma la cosa migliore è quello che sto succhiando….lungo, grosso e duro, il suo pene mi esplode in viso inondandomi tutta del caldo nettare che provvedo subito a recuperare ed ingoiare. Appagati ci ricomponiamo e ci avviamo verso le rispettive macchine contenti dell’intrattenimento che c’è stato e sicuri che al ritorno dalle vacanze si potrà riprendere l’argomento con maggiore tranquillità e soprattutto comodità.
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11 years ago
admin, 75
Last visit: 8 hours ago -
Un intervento molto particolare
Ci eravamo recati in una ridente cittadina del nord, laddove io cuck convinto ero in attesa di un piccolo intervento chirurgico. Subito dopo il ricovero mi fecero accomodare in una stanza ove vi era ricoverato un ragazzo di giovane età in compagnia del padre. Fu lampante ed evidente lo sguardo fulminante che si intravide nell'uomo dall'apparente età dei 50 nel vedere apparire la mia dolce e bellissima compagna di vita.
Dopo pochi minuti, appena conclusisi i primi dovuti accertamenti sanitari avemmo modo di presentarci ai due astanti, intraprendendo subito un dialogo amichevole.
Dicevo sopra (cuck convinto), perchè nel mentre si parlava di problematiche comuni, avanzava in me la voglia matta di iniziare un eccitante gioco con la complicità della mia adorata con il padre del mio compagno di stanza, il quale per le condizioni fisiche del figlio aveva il permesso di rimanere all'interno della struttura per l'intera giornata.
Le mia visiva eccitazione fu accolta da mia moglie con molta enfasi per cui decidemmo assieme di spronare l'uomo.
Il dì seguente mi fù effettuato l'intervento per cui la mia lady ebbe modo di asssisermi per tutto il giorno. Lui, sempre in evidente stato di attrazione nei confronti della compiacente troia, si presentò vestito con abito chiaro , devo dire indossato con charme, molto curato ed attraente, mostrandosi palesemente interessato alla mia donna. L'intera giornata passò con mia moglie la quale, nel trafugarmi in continuazione con le mani sotto le lenzuola, facendomi eccitare da vero cornuto, mi riferiva degli sguardi eccitati del'uomo, delle sue smanencerie e dalle continue provocazioni fatte a discapito del bell'uomo.
La notte passo in fretta e la mattina successiva decidemmo di passare all'azione. Fuori dalla stanza, nel mentre i sanitari mi visitavano, lei nel far trasparire la sua attrazione fisica verso l'uomo gli riferì di pernottare presso la stanza 59, lui lusingato e molto audace gli riferì subito di cercare una sistemazione presso quella struttura alberghiera. Durante la giornata l'ignaro amante con molta destrezza tentava di comunicare, nonostante la mia presenza, di aver provveduto a sistemarsi in albergo e in più occasioni, sempre all'interno del nosocomio tentò di rubarle qualche effusione che lei non accettò per evitare di diffondere la mia cornutaggine.
Durante questi passaggi lei mi riferiva che il tizio era fuori di testa, mostrandosi più che eccitato, addirittura innamorato. Le diceva che dovevano essere i giorni più belli della loro vita, che da anni aspettava una donna cosi (era vedovo) e che si prospettava per lui una bellissima storia d'amore.
L'aspirato momento venne di sera, i due colombi scaltramente, per evitare scesero uno dopo l'altro, incontrandosi poi all'uscita del nosocomio, e dopo essere andati a cena in un vicino ristoro, con la mia eccitata compiacenza si ritirarono entrabi in albergo dalle suore. Lei, dopo avergli raccomandato prudenza, si congedò momentaneamente prendendosi il tempo di prepararsi all'amplesso, mi avvisò telefonicamente e poco dopo si presentò splendidamente docciata, nuda e vogliosa.
Dopo una breve esitazione, dovuta all'insolito posto monacale, l'uomo entrò furtivamente in camera, scatenando la sua irreprensibile voglia di scoparla. Subito la baciò tocandola tra le cosce bagnate della meravigliosa troia, rimanendo sorpreso dalle voluttuosità sessuali della zoccola, la quale in uno stato di grande eccitazione gli succhiò di grande lena il cazzo, ed in preda all'abbondante goduta di lingua gli prese la testa dirigendosela tra le gambe oramai languide e bagnate.
Il poveretto non riuscì a resistere a lungo, la penetrò, e magari per la troppa eccitazione dopo pochi colpi le gedette copioso nella figa spaziosa, per poi accasciarsi di fianco.
Dopo pochi minuti, mia moglie, abituata tra l'altro a scopate di gran misura sia di spessore che di durata, invitò il fidanzatino a ritirarsi in camera.
La dolce troia appena si riprese dall'accaduto, avendo ancora tra le gambe la copiosa ondata di calore, mi chiamò comunicandomi quanto accaduto. Commentò di essere rimasta delusa dal comportamento dello sprovveduto, il quale gli chiedeva coccole da innamorato, promettendogli ad un eventuale richiesta anche la luna, e anche dalle mancate attese dell'uomo. Lui richiamo' sentendosi offeso, chiedendogli ancora una volta di stare assieme, chiedendogli ancora una volta amore ma lei rifiutò.
Di buonora venne poi da me la mattina, era spossata, mi riferì ulteriormente nei dettagli il comportamento anomalo dell'uomo, ed addirittura di aver paura di quell'atteggiamento così prematuramente amoroso.
Gli consigliai di troncare subito la storia , di riferirgli di essere innamorata di me e di giustificarsi per aver voluto cogliere un occasione per farsi una scopata extra, approfittando di essere in una città dove nessuno la conosceva.
Sin quì rimane tutto normale da comportamento tipico di "coppia" .
Nei successivi giorni rimasti ancora in ospedale, dopo le mie raccomandazioni, lei mi assicurò di avergli conferito quanto sopra citato dandomi certezza di un suo arrendevole comportamento.
Qualcosa non mi convinceva, iniziai ad essere geloso, controllai se lui avesse lasciato l'albergo, risultato poi veritiero, la seguivo spiandola dalle finestre se usciva dalla direzione giusta, notavo però in lei atteggiamenti strani, a me inspiegabili, forse volevo solo sapere se si scopavano ancora.
Tornati a casa, eccitati da quanto successo scopammo subito e lei comprendendo la innata gelosia in me, infierendo sulle mie povere corna, mi riferì di essere stata ancora un giorno con lui in un altro albergo. Sono passati una decina di giorni da allora, non ho più osato chiedere ma ogni volta che ci penso mi eccito da morire la scopo godendo delle corna ricevute.
Per conoscere la verità potrei chiedergli (in una serata di fantasia trasgressiva) di chiamarlo telefonicamente usando il viva voce, facendo cenno alla serata passata assieme. Se c'è stato un seguito verrebbe fuori.. . . Ma a cosa servirebbe?? e meglio fare la parte del cuck partecipe al gioco e non di uomo comunemente ferito e cornuto.
Dimenticavo!!! alla mia uscita dall'ospedale, pensai bene di andare a cena con lei nello stesso ristorante, dove il proprietario riconoscendola veemente la salutò, rendendomi il trofeo di gran cornuto.
p.s. una raccomandazione: Bull siate più audaci con le coppie, e cercate di usare bene il cazzo!!
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11 years ago
coppiacm33,
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La bella bendata nella gang
Arrivammo all'appuntamento fissato, entrammo nell'atrio dell'ingresso e come da accordi lei doveva essere bendata, entrammo nella casa e ad aspettarci c'erano tre bull pronti a farle una bella festa.. Lei bendata sentiva ma non vedeva ki fossero, cosi dopo pochi minuti presero a palparla e spogliarla, una volta nuda iniziarono a leccarla a turno, poi e porgevano i loro membri in tiro e lei succhiava con piacere, fu portata in camera e li il piu deciso inizio a scoparla con decisione, lei senza vedere nulla gemeva e godeva intrigata dall sensazione nuova. Si trovava anche due cappelle in bocca e a turno la prendevano con forza, finche, con lei sopra che cavalcava, da dietro uno riusci a prenderla, la sua prima doppia, gridava di pacere, un piacere intenso che la faceva impazzire. Poi ci fu un po di calma, lei chiese di poter vedere, fu accontentata, e si fecereo le presentazioni... Poi si ricomincio', dopo un lungo 69 con uno di loro tre ancora a prenderla a turno, finche esausti le innondarono il viso con la loro calda crema.. Aveva cosi' vissuto la sua prima gang, la prima volta bendata e la prima doppia. Io l'avevo sentita godere come non mai, capii ke era una sensazione cosi' intensa ke volli dipeterla...
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11 years ago
admin, 75
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Cornuto consapevole o reale??
Dicembre 2004 ricevo una mail da parte di una coppia piemontese in risposta d un mio annuncio, dalle foto la signora sembrava molto elegante e eccitante. Mi scrivono che sono spesso a Roma e che gl piacerebbe sentirmi al telefono per conoscerci e vedere se Lei piano piano riesce a rilassarsi ed accettare di incontrarmi. Mi rendo disponibile scambiamo i numeri di telefono e mi appresto a iniziare una conoscenza telefonica come tante altre volte mi era capitato sperando potesse seguire con un incontro reale con la coppia in questione. Qualche giorno dopo dovetti andare fuori per lavoro per 2 settimane e fu proprio in quei giorni che ricevetti la telefonata...erano insieme in auto e dopo aver parlato con lui ebbi il piacere di conoscere anche la signora...la chiacchierata fu molto divertente,simpatica e anche un pizzico maliziosa...molto fluida...sarebbero venuti a Roma prima di Natale e avremmo potuto vederci per un caffè. Mi sembrava un'ottima idea. La sera andai a rivedere le foto, iniziando a collegarle alle parole scambiate al telefono e provando un'eccitazione crescente... Il giorno dopo nelle pause di lavoro accendendo il telefono trovo un messaggio sibillino con un numero che non conoscevo. Diceva di essere la Donna con cui avevo parlato il giorno precedente al telefono, Giulia. Provai a richiamarla e lei mi chiese se mi andava di continuare a sentirci sul nuovo numero perchè voleva parlarmi senza far sapere nulla al marito. Sinceramente non è che ci abbia creduto al 100% ma la situazione mi sembrava ancor più stimolante e poichè la proposta era venuta diretamente da Lei pensai che questo magari era per loro più eccitante per cui continuai la mia parte senza pormi troppe domande. Le chiacchierate con Giulia e gli scambi di messaggi erano sempre più frequenti ed eccitanti...mi confessò i suoi desideri di Donna, le sue problematiche di coppia, i suoi sogni e le fantasie che spesso divergevano dal marito. Si presentava a me come una Donna bella ed eccitante che desiderava essere guidata in un gioco nuovo...le facevo raccontare cosa la eccitava di più e raccoglievo le sue confessioni più peccaminose...un giorno si masturbò mentre eravamo al telefono...la situazione iniziava ad essere di difficile gestione. Fortunatamente da li a qualche giorno sarebbero venuti a Roma. Il marito mi mandò una mail avvisandomi del fatto che sarebbero venuti a Roma ma che la moglie per qualche motivo sembrava poco interessata a fare incontri, mi disse che sperava qualcosa sarebbe cambiato e che mi avrebbe fatto sapere. Giulia invece aveva già organizzato tutto per vederci una mattina da me. Ricordo ancora che passai a prenderla all'uscita della metro, salì in auto ci presentammo baciandoci immediatamente...andammo da me... fu bellissimo percorrere con la lingua quel corpo sognato più volte...sentire il peso del suo grosso seno e la morbidezza della sua pelle vellutata...tutto molto eccitante...si inginocchio a regalarmi uno splendido pompino...leccava e succhiava con gusto e passione... Mi chiese di scoparla da dietro stando stesi sul fianco...lo voleva lento e profondo...non ne aveva mai abbastanza...era bagnatissima...venne tante volte...in ripetizione...godeva in modo silenzioso...quando non riusci più a trattenermi la feci girare e le venni sul petto,sul viso...iniziò a toccarsi la figa in modo convulso e la senti godere ancora...fantastico....mi ripulì l'uccello con la lingua...ma ce la'vevo ancora duro e ripresi a possederla lentamente...mentre la scopavo lei mi raccontava le sue voglie,le sue fantasie...mi diceva che mi voleva ancora...e che non potendo liberarsi facilmente dal marito pwer venire da sola gli avrebbe detto di contattarmi per organizzare incontro a 3 ma che io avrei dovuto fingere di non conoscerla. Mi eccitava,la chiamavo troia... sono la tua troia mi diceva e continuava a muoversi mentre ero dentro di lei...le stringevo in modo violento i capezzoli e lei godeva a più non posso...senza permettermi di aumentare il ritmo...godeva con questo movimento lentissimo...una novità per me...un piacere sublime...vedere e sentire Giulia godere ripetutamente...riversai il mio secondo orgasmo direttamente nella sua bocca...che non fece scappare neanche una goccia...Dopo pochi secondo il trillo del suo telefono ci riportò alla realtà....lei sbiancò...era il marito...doveva inventare qualcosa...aveva perso la cognizione del tempo...non rispose e si rivesti e truccò alla velocità della luce...Uscimmo da casa e chiamò il marito dicendo che era in un negozio e non aveva sentito..diede appuntamento e si fece lasciare alla fermata della metro... Ho sempre avuto il sospetto che il marito fosse realmente all'socuro..ma senza averne la certezza...secondo voi?
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11 years ago
lucapilon, 51
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Ilaria,quanto sei bona
Era una mattinata calda d'estate,quando mi arriva una telefonata...Weeee,seeeeeeeeeeenti...come staaaaaaaaaaai?Ero inquietato perche'la voce ricordava vagamente quella di Hulk dopo una ceretta andata male;Mi scusi ma lei chi e'?Ma cooooome nn ti ricordi di me?MMMM no?Sono Ilaria.Ilaria era una giovane quarantatrenne separata che in tempi addietro,dopo un piacevole incontro al Parco,aveva deciso di aprirsi..e se dico aprirsi,e'aprirsi.Focalizzata la gnocca,in effetti divento uno zuccherino:Ma si che mi ricordo,dai andiamoci a prendere qualcosina di fresco..mentre lo dicevo pensavo a quella bellissima patata rasata,calda e bagnata e squisitona..mmmmmmm..scusate mentre scrivo,sbavo..mi ricompongo;Dicevo..maro' e quanto e'bona..scusate ancora;ve la descrivo:zizze rifatte,sedere perfetto con tatuaggio sul sedere,patata rasata,viso con tratti forti e bionda da infarto e una voce dura..quasi da maschiaccio;comunque ci vediamo..le solite cose,che fai che nn fai..,stavamo in un bar noto della mia citta'e questa apre le gambe.Ragazzi senza mutandine;sotto la minigonna c'era lei,cucciola e pulita;mi fa'..ti va'?Stavamo ordinando un crodino e in onesta'le dico,no..non mi va'il crodino,preferisco un poco di patata;sorrisino e giu'nel bagno;non chiedetemi come sono finito nel bagno delle donne,fatto sta'che ci chiudiamo nel bagno eee..ci guardiamo nelle orbite,la bacio..la mordicchio,le alzo la gonna eeeee le infilo una mano dentro;ansima,mi fissa,sudiamo...e nel frattempo si sente una signora che in romano dice..Ma ndo'caaaa..semo finiti?Ma qua me sa che stanno a scopaaa'..;complice la situazione di merda e sottolineo di merda(era un bagno comunque pubblico)ci ricomponiamo e me la porto sul lungomare;a luci soffuse,ci diamo ad un petting spinto..vicino ad una spiaggetta riparata;poi...la grande botta di kiiul..si va'da me..;prendo l'auto e le dico aspettami un secondo;come Bolt faccio 2 km in un minuto in cerca della PATATA PERFETTA;TORNO..e che trovo?Trovo a lei co n'altro;Le dico anzi le chiedo e mo'chi e'questo?E'il mio nuovo lui..te lo volevo presentare;Ti va'di fare una cosa a tre da te?La guardo e le spiego che ho tanti di quei caaa..zzi su per il culo nella mia vita che onestamente di prenderne anche fisicamente nn e'che mi andava tanto;lei mi dice:Ma noooooo lui guarda,e'tranquillo;Nn ero molto convinto perche'Lui era uno e 85 col fisico di Iron Man;diciamo che il dramma poteva svilupparsi;in fondo come lo fermavo se optava per l'inculamiento totale?Poi ripensando alle esperienze passate dico...ok,vediamo che succede.Andiamo da me..eee ragazzi succede na'grande cosa;Lui era enorme ma senza un pene e questa cosa e'stata bella per il mio ego;Lei era calda,bella eeee lui inizia a prenderlo in mano e spiego..Wajooo'nun hai capit nient..Questi sono gioielli per Ilaria;Lui capisce,Lei capisce eeeee c'ho dato che c'ho dato.Bellissimo sentirla succhiarmi,bellissimo leccarle i piedi,bellissimo sentire il suo odore,stringerle il seno enorme,leccarle il collo e muovermi su di lei mentre..Arnold col pisellino se lo menava in zona limitrofa.Dopo averla sfondata..a cose avVENUTE,che mi ritrovo?Il suo ragazzo con un vibratore nel sedere.Ahooo e bastaaaaaaaa prenderlo a quel servizio!
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11 years ago
admin, 75
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Prima esperienza
ci conosciamo online rapido contatto subito scambiamo qualche sms di conferma visto che le mie foto hanno subito convinto sua moglie.ci vediamo nel lungomare era sera tardi quasi nessuno c'era loro seduti su una panchina e io che piano piano inizio ad avvicinarmi, lei con un abito blu elettrico corto bruna gran fica con il marito seduto accanto che la baciava e le teneva la mano ... io mi siedo accanto a loro un po di silenzio loro bisibliano tra di loro lei si gira mi guarda e sorride e io prendo forza mi avvicino a lei e inizio a mettergli la mano sotto abito mentre il marito la bacia fino a toccargli il perizoma ... poi si alzano e mi dicono di seguirli in auto ... mentre eravamo in cammino iniziano le presentazioni io ero seduto dietro mi avvicno alla moglie e gli faccio dei complimenti e lei mi richiede di toccarla d nuovo e io eseguo e inizio a baciarla sul collo e a masturbarla per bene mentre il marito guida per le vie della città ... ci parcheggiamo lei passa dietro da me e subito mi abbassa i pantaloni e mi succhia il cazzo mentre il marito la guarda e si eccita e poi mi comanda di scoparla a pecora mente il cornuto le tocca le tette e si fa masturbare il pisellono che si ritrova ,,,la serata è andata bene con la voglia di rivederci ancora
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11 years ago
admin, 75
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Il mio primo 40enne bello : prima parte
Ci sono cose che nella vita pensi di non arrivare a fare mai, e invece, quando meno te lo aspetti si verificano. A 44 anni compiuti, stanco di non riuscire mai a trovare nessuno con cui incontrarmi, non per sesso ma per amore, pubblicai un annuncio del tipo: 44enne serio e insospettabile, passivo, sano e pulito cerca un uomo serio, insospettabile e ospitale, sano e non mercenario per amicizia e se verrà anche altro.
Lo pubblicai in un giornale locale e aspettai il tempo necessario affinchè venisse letto. Ricordo che passarono circa due tre settimane, che mi telefonò un ragazzo quasi 40enne. Al telefono sembrava un tipo deciso che con molta educazione mi chiese cosa cercavo veramente.
Naturalmente mi presentai dicendomi che cercavo un amico particolare con cui intrattenermi a letto desiderando pazzamente di fare l’amore con lui in modo completo immaginando anche da molto tempo di trovarmi in una situazione intrigante, ossia di farlo sotto doccia. A lui la fantasia di farlo con me sotto doccia e non solo non dispiaceva e quindi, chiuse la telefonata dicendomi che ci avrebbe pensato e che poi mi avrebbe telefonato per farmi sapere.
Dopo qualche giorno mi richiamò dicendomi che mi aveva pensato e che aveva voglia di conoscermi di presenza. Fissammo un incontro in un luogo estraneo dapprima alla sua abitazione. Io era già li alle ore 15.00 puntuale come non mai (non amo aspettare e fare aspettare naturalmente), subito dopo, anche lui rispettoso dell’orario datomi, arrivò con la sua ford. Ero agitato ed emozionato nel contempo, il cuore mi andava a mille; fece uno squillo e mi chiese dov’ero: sono davanti a te, dentro la macchina che ti sta di fronte, mi rispose….scendo subito! Entrò in macchina e mi si presento un bell’uomo, biondo, capello mosso, occhi cerulei, alto 178 magro ben fatto, un tipo che si faceva notare per la bellezza fisica. Era emozionato anche lui, si vedeva e me lo disse subito, non preoccuparti gli risposi, anche io lo sono! Fatte le presentazioni, mi si presentò con il suo vero nome che qui non sto a dire, lo chiamerò Pino, e mi spiegò che desiderava da tanto temo di avere un’amicizia particolare con un uomo, essendo disposto ad accettare tutto quello che sarebbe venuto. Andammo avanti così per un paio di ore a raccontarci le nostre vite e le nostre esperienze, fino a quando mi disse molto dolcemente che era eccitato e che avrebbe voluto già portarmi a letto perché gli piacevo molto, e perché gli sembravo una persona seria di cui potesse fidarmi.
Devo dire la verità che a me il ragazzo piacque subito, sia per la bellezza fisica ma anche per il modo di
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fare, di presentarsi non da poco: gentile e garbato mi sarei fatto impalare da subito.. Mi raccontò tral’altro che con la moglie le cose non andavano ormai da tempo come dovevano andare e che era in procinto di separarsi: ancora più contento lo ero visto che aveva una maggiore voglia di altre pietanze. Ci lasciammo sicuri che ci saremmo rivisti e che appena avrebbe avuto casa propria a disposizione senza la presenza della moglie si sarebbe fatto vivo.
Non passarono che 48 ore che mi chiamò al cellulare dicendomi dove abitava e che potevo andare a trovarlo. Fu davvero una gran contentezza per me. Quel pomeriggio uscìì prima dall’ufficio e mi recai subito in altra località vicino e dopo tre quarti d’ora fui da lui. Suonai il campanello, dopo qualche istante mi rispose al citofono, aprì e mi invitò a salire al primo piano. Lui era in accappatoio e non appena arrivato mi abbracciò appassionatamente stringendoci l’un l’altro in un frenetico bacio: si sentiva che aveva voglia della mia bocca da baciare! E non appena mi strinsi a lui sentii forte pressare la punta del suo cazzo sulla mia patta ormai rigonfia di piacere: era nudo senza gli slip lo toccai e mi si presento in mano un gran bel cazzo di 19 cm, lungo e grosso di circonferenza. Mi accompagnò delicatamente nel suo letto, accuratamente preparato per coricarsi con me, dove iniziò a svestirmi piano piano, fino a quando mi tolse l’ultimo indumento intimo e iniziò ad odorare la mia calda pelle pelosa ma morbida e a baciarmi ovunque. Si distese poi vicino a me e iniziammo a baciarci e toccarci delicatamente mentre le nostre bocche si baciavano piene di calore le mani cercavano ciò che una donna non può dare: finalmente il suo cosone grande e grosso era tra le mie mani e così anche lui cercava il mio meno lungo ma sicuramente ben calibrato. Piano piano iniziammo a scendere sempre più fino a quando ci eravamo aggrovigliati nella posizione del 69 pronti a gustare pienamente i nostri rispettivi membri in modo vorticoso avidi di piacere: che goduria avere quel cannolo in bocca e più lo ciucciavo più si ansimava di piacere. Un piacere caldo, voluttuoso, e ad ogni leccata corrispondeva una spremuta e toccata di coglioni gonfi che avevamo entrambi per le scopate trattenute alfine di conservare lo sperma copioso per i nostri incontri.
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11 years ago
admin, 75
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La mia prima esperienza all'eta' di 16 anni che mi
Avevo poco più di 16 anni e fino ad allora una sola esperienza effettuata la prima volta a 14 anni con una semplice masturbata con un coetaneo.
Ma quanto sto per raccontarvi è stata la più lunga esperienza avuta prima di partire per il militare ed anche quella più emotivamente interessante
Dalla Sicilia, mi ero trasferito a Ostia lido per motivi di lavoro, dove andai a vivere per un anno e mezzo a casa di una mia zia, separata.
Avevo trovato lavoro presso un emporio che vendeva anche bombole: mi adattavo a tutto pur di aguadagnare il mio stipendio.
Un giorno, mi dissero di consegnare una bombola di quelle da 10 kili presso il domicilio di un cliente che vedevo per la prima volta.
Presi l'ascensore, salì al IV piano e suonai: mi aprì il proprietario a torso nudo e quando lo vidi rimasi talmente abbagliato per la sua bellezza che lui capì subito che mi piaceva! Fece una smorfia di piacere e salutandomi mi invitò ad entrare.
Lui era un uomo di 48 anni, bello come il sole, moro e occhi cerulei, fisico asciutto, prestante, pizzetto curato e in quel frattempo ero così preso dal guardarlo che non mi interessava nient'altro: ero come intondito,tanto mi aveva stregato!
Cambiai la bombola e dopo che mi ebbe pagato stavo per andarmene, quandò iniziò a farmi delle domande del tipo: da dove venivo, cosa avessi studiato, (lui era un professore ancora in esercizio); io risposi che mi ero preso una pausa di riflessione giacchè mi ero ritirato dalla scuola media superiore, perchè volevo capire cosa avrei voluto realmente fare da grande.
Instaurammo così una piacevole discussione, tanto che arrivò a dirmi che era vedovo da due anni e che da quando gli era morta la moglie non aveva avuto più nessuna donna, anzi, pensava a tutt'altro! Da un po' di tempo pensava di avere un rapporto con un uomo ma che non era mai riuscito a trovarsi nessuno con tendenze gay, giacchè si preoccupava che qualcuno facesse qualche soffiata.
Questo discorso tanto intrigante mi allettò tanto, e così piano piano inizia a digli che avevo avuto la mia prima esperienza a 14 anni, e che si era tratta di una semplice esperienza di con un mio conoscente e nient'altro.
Lui, aveva già capito che mi piaceva e confessandomi che anche io gli piacevo si avvicino' a me per farmi sentire la sua patta ormai ingrossata.
Ero al settimo cielo, non aspettavo altro! Anche il mio cazzo si era ingrossato, prendendo la mia mano mi fece sentire tutto il suo vigore: aprì la cerniera dei pantaloni lo uscì subito fuori insieme a un bel paio di palle gonfie come
quelle di un toro! Un cazzo talmente duro e grosso che potei prenderlo con le mie due grosse mani e iniziai a baciarlo e leccarlo: ci accomodammo nella sua camera e sdraiandoci e iniziammo a baciarci come due gatti in calore! Era bellissimo sentire la sua bocca nella mia, la sua lingua avida che cercava la mia lingua calda e nel frattempo andava spogliandomi piano piano fino a che non fummo tutte e due completamente nudi .
Quant'era bello e magnifico il mio Lorenzo (nome convenzionale) alto cm. 1,80 peloso e con una mazza di 20 cm.
Fu piacevole sentirlo venire sopra di me dopo circa un'ora d'amore, di baci e tenerezze e toccate soft: eravamo esausti ma appagati.
Per quella volta non andò oltre, ma si sentiva che avesse bisogno di tanto tanto affetto e di tanto amore, ignaro che sarei diventato il suo amante tenero e dolce per diversi mesi.
Fatemi sapere se vi piace scrivendomi alla mia mail.
In futuro se ci saranno degli apprezzamenti continuerò con le mie storie.
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11 years ago
admin, 75
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La prima volta con un uomo
Erano anni che frequentavo il mio amico, sapevo delle sue preferenze verso i maschi, ma con me si era sempre comportato normalmente e avevamo sempre parlato di tutto o quasi di tutto.
Una sera in un ristorante, dopo aver bevuto un pò di vino, portai il discorso su una mia piccola esperianza avuta con un uomo, mio malgrado, quando ero ancora minorenne e gliela raccontai con un pò di titubanza.
Lui ascoltò silente ed alla fine mi chiese con voce pacata se avevo subito un trauma o mi era rimasta una curiosità.
Risposi che alla fine, benchè avessi avuto paura, mi era rimasta una certa curiosità. Ammetto che in quel momento mi vergognavo. Non sapevo perchè ero finito su quell'argomento. Oppure lo sapevo, ma lo negavo anche a me stesso.
Gentilmente mi invitò allora a casa sua a bere un digestivo e per continuare a parlare.
"Così ti liberi", mi disse.
Una volta a casa mi fece accomodare su di un divano e si sedette vicino a me, chiedendomi di parlare liberamente e di raccontargli le mie emozioni e di cosa avevo provato.
Iniziai a parlare, lui ascoltò per un pò, poi la sua mano mi accarezzo le ginocchia e salì piano piano. Mi venne duro, ero imbarazzato, ma lui con molto tatto continuò.
Mi slacciò i pantaloni e se lo prese in bocca.
Che senzazione, non ero abituato con un uomo, era un pompino bellissimo.
Sentivo il desiderio salire ed il desiderio di provare anche io a fare un pompino ad un uomo.
Ci spogliammo, adesso era lui a condurre il gioco. Mi fece abbassare e me lo mise davanti alla bocca. Ormai non potevo più tirarmi indietro e le mie fantasie sopite da tempo stavano per diventare realtà.
Cominciai a baciarlo, non lo avevo mai fatto, fu una senzazione strana, paura, libidine o voglia. Non so. Lo baciavo con andamento lento e veloce accompagando il ritmo con la mia mano. Lo sentivo gemere. Mi piaceva.
Dopo un pò mi staccò dal suo cazzo e si mise inginocchiato sul divano. Avevo il suo culo davanti a me, gli umidificai il buco e lo penetrai. Ero troppo eccitato per durare a lungo e dopo un pò gli inondai il culo del mio piacere.
Ero in trance.
Adesso toccava a me. Lo feci sdraiare e ricominciai a spompinarlo, alternando la bocca alla mano, volevo farlo venire. Continuai finchè non sentii la sua voglia scoppiare e mi scostai per non berla.
Che senzazioni che avevo provato quella sera.
Era la mia prima vera volta, ma non avevo ancora provato tutto.
(storia vera)
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11 years ago
navigator301,
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Quello sguardo di troppo
Vendere pc non è sicuramente il lavoro più emozionante del mondo, ma se sai approfittare delle situazioni giuste, può regalarti emozioni molto intense. Qualche giorno fa, si presenta in negozio una coppia di coniugi molto distinti. Lui si dirige subito verso i notebook, lei si perde tra gli elettrodomestici. Iniziano i convenevoli di rito, le spiegazioni varie sulle ultime tecnologie etc etc. Dopo circa venti minuti di trattative ecco ricomparire la moglie ormai stanca di attendere le titubanze del marito. Con piglio deciso e autoritario lo estromette letteralmente dalla conversazione e dopo aver puntato un bellissimo sony vaio bianco latte, costringe il marito ad acquistarlo senza se e senza ma. L'uomo obbedisce senza battere ciglio, si vede che è abituato a farlo... Mi chiedo se anche in camera da letto non sia la donna a dettare le regole del gioco. Preparo il computer e durante il tragitto che ci separa dalle casse lo sguardo mi cade più volte sulla scollatura provocante della signora. Due belle bocce sode fanno bella mostra di se e nemmeno il reggiseno è in grado di nascondere i due "chiodini" che fanno capolino. Inizia un gioco di sguardi, io guardo le tette della signora, il marito mi fissa il pacco e la signora lancia occhiate di intesa a tutti e due. Arriviamo alla cassa, e dopo aver pagato richiedono assistenza per il primo avvio del pc. Avendo fretta di andare chiedono se per caso il negozio metta a disposizione un servizio di assistenza a domicilio. Solitamente non è la prassi, ma in casi eccezionali sono i venditori stessi che a fine turno vanno a casa dei clienti per aiutarli. Sono quasi le 21.00 ormai il negozio è in chiusura, mi candido immediatamente per questa assistenza e mi faccio lasciare il recapito della coppia. Ci sentiamo telefonicamente, hanno fretta di utilizzare il pc, mi chiedono se per me è un problema raggiungerli intorno alle 22.00. Giusto il tempo di mandare giù un boccone da mac donald's e sono al loro portone. Mi apre il padrone di casa e mi fa accomodare nel suo studio; il pc è ancora imballato. Lo sistemo e lo accendo per il primo avvio. L'operazione dura si e no 10 minuti, il pc è pronto, il tempo di configurare il router e siamo su internet. Arriva la padrona di casa, si complimenta per la professionalità del servizio, poi mi offre da bere per mettermi a mio agio. Con un gesto quasi impercettibile manda il marito a prendere non so cosa in cucina. Siamo soli... Mi alzo per poggiare il bicchiere, lei nota il tatuaggio che fa capolino dalla manica della camicia e mi chiede quanti ne ho, poi senza lasciarmi spazio per una reazione inizia a sbottonarmi la camicia. Dice di adorare i maschi tatuati e senza chiedere permesso comincia a baciarmi il tatuaggio sul petto, passa in rassegna i capezzoli e scende verso l'ombelico. Mani sapienti eliminano cintura e pantaloni e in men che non si dica e lì che mi alita sul pacco. Non lo prende subito, ci gioca. Segue le venature con la lingua, carezza le palle con le unghie finemente laccate di rosso. Sono nelle sue mani, incapace di qualsiasi reazione (erezione mostruosa a parte).
Anche i boxer sono ormai un ricordo, il mio uccello è in balia della sua bocca e delle sue mani, lo vedo scomparire e poi ricomparire sempre più grosso. Quel rivolo di saliva che lega le sue labbra alla mia cappella mi fa impazzire e lei lo sa... Avverto una presenza alle mie spalle, il marito è ritornato. L'abito impeccabile di prima ha lasciato il posto ad una più comoda mise da casa, in pratica anche lui è in mutande. Accenna a balbettare qualcosa ma come sempre la moglie lo zittisce e lo costringe a prendere in bocca la mia verga. Iniziano le umiliazioni. Lo vedi com'è fatto un cazzo urla al poveretto che con aria sommessa annuisce mentre tiene tra le labbra il mio pisello. Lo costringe a spogliarsi ed effettivamente il paragone è imbarazzante. L'uomo esibisce un "mignolino" da pochi cm e per giunta ancora moscio, segno di evidente impotenza. Lei incalza con le umiliazioni e pretende che lui assista alla monta lubrificando per bene sia me che lei. Mi sbatte sul divano, mi offre le spalle e mi si siede sopra. Il marito inizia a leccarle la passera poi passa al mio uccello, riempie tutto di saliva poi riempie la moglie col mio cazzo. Inizia un su e giù selvaggio, lei sembra assatanata e lui sempre a leccare per bene. Mi appendo a quelle splendide tette, le strizzo per bene i capezzoli e inizio a montarla con foga sempre crescente. Sarà pure abituata a dominare il marito, ma quando sono infoiato il gioco lo conduco io. La rivolto a pecorina e comincio a sbatterla selvaggiamente ricoprendole le natiche di manate. Passo con disinvoltura tra primo e secondo canale, naturalmente senza chiedere permesso... Ad un certo punto, quando so di avere in mano la situazione, per una specie di solidarietà tra uomini, concedo al povero martire la bocca vogliosa della moglie costringendola a succhiarglielo mentre la stantuffavo da dietro. Sarà stata la concessione, sarà stata la scena che gli si parava davanti ma al mite maritino devoto sembrava pure rizzarsi l'uccello. Diciamo che stava apprezzando. La furia sessuale della donna era stata domata a suon di sculacciate e colpi di cazzo, adesso era un agnellino pronta ad esaudire anche le voglie del marito. Malgrado la scarsa dotazione di bordo, abbiamo azzardato una doppia penetrazione per poi passare ad un pompino doppio. Per una vota il carnefice diventava vittima e dopo un paio di accurati colpi di lingua si beccava in faccia due bei fiotti di sborra calda e densa. Costretta a ripulirci per bene i cazzi ci serviva da bere direttamente dalla sua fica. Dopo essermi ripreso e ricomposto li salutavo cordialmente complimentandomi con loro per l'ottimo acquisto! Bello vendere Pc...
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11 years ago
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Un'amica
Diversi anni fa conobbi una ragazza he lavorava come cassiera nella banca in cui ero cliente e diventammo subito amici, accomunati da un'immediata simpatia reciproca.
Al tempo avevamo tutt'eddue delle storie in corso che procedevano in modo incerto, ci frequentavamo soltanto come amici, anche se con una sensazione di familiarità che ci rendeva complici e curiosi.
Nel corso degli anni a seguire il nostro rapporto è sempre continuato e ci ha visti condividere la stabilizzazione delle nostre vite, è stata mia testimone di nozze ed io ho conosciuto suo marito.
Ad un certo punto dopo che lei ha avuto la prima figlia abbiamo iniziato a sentire il desiderio di avere qualcosa in più dalla nostra amicizia...
Ricordo che un giorno a casa sua dopo aver bevuto un caffè..abbiamo iniziato a baciarci profondamente ed io avevo in quel momento un'erezione incredibile, le ho appoggiato la mano sulla patta dei pantaloni e lei ha iniziato ad accarezzarmi l'uccello.
A quel punto mi sono liberato di ogni blocco mentale ed ho estratto il cazzo dai pantaloni, sono ben dotato e la mia erezione era davvero potente.
Ho iniziato a succhiarle le tette facendole perdere ogni freno.
Lei ha iniziato a succhiarmelo, con foga e senza nessuna inibizione, anzi interrompendo ogni tanto il pompino per prendere fiato e dirmi che le piceva da matti averlo in bocca.
Io la lasciavo succhiare e godersi il cazzo anche perché si vedeva che non aveva più freni inibitori, succhiava asta e palle, ed alla fine si è fatta spruzzare in bocca ingoiando tutto senza battere ciglio, è così ha sempre fatto tutte le volte a seguire. Avrà bevuto sicuramente venti trenta sborrate in estasi totale.
Una volta venuto eravamo soliti darci un profondo bacio intriso di sperma e poi tornare a colloquiare come niente fosse....
Questa cosa straordinaria è stata per noi una rivelazione ed una svolta radicale nel nostro rapporto che continuava ad essere un' amicizia speciale, nel corso della quale ognuno di noi gestiva serenamente la sua vita familiare ed una tantum si concedeva un "caffè" così lo chiamavamo in codice...
Mentre era incinta della seconda figlia, mi spompinava regolarmente ed in più si giocava in modo spettacolare che soltanto il pensiero mi fa venir voglia di masturbarmi...
Era molto magra ,ma con un seno bello gonfio ed io succhiavo il suo latte con il mio cazzo duro di fuori, aveva un sapore dolce, mi riempivo la bocca e poi limonavamo scambiandoci il latte in bocca con le lingue.
Io con il cazzo sempre in tiro mi masturbavo mentre mi facevo allattare e poi lei scendeva a succhiare fino a farsi una bevuta di sperma..
A volte succhiavo il latte e poi lo mettevo nel caffè e ci bevevamo un macchiato con latte umano..
Mi ha spompinato anche il giorno prima di partorire e dopo qualche giorno soltanto di pausa abbiamo ricominciato a vederci.
Per il fatto che ho un lavoro coi turni ci vedevamo spesso al mattino a casa sua e finchè le bambine dormivano noi ci sollazzavamo in relax sul divano, mi piceva anche farmi spompinare in piedi appoggiato alla cucina, di spalle alla finestra aperta.
Soltanto finche la bimba aveva pochi mesi, allattava lei da una parte e me dall' altra, poi scendeva a succhiarmi l'uccello, mentre la piccola continuava a bere il latte del seno, io con il cazzo in bocca di lei mi occupavo di rimettere in bocca della bimba il capezzolo se lo perdeva...spettacolare( mi sa che finito di scrivere vado a farmi una sega).
Avanti così per parecchio tempo, finchè un giorno sempre a casa sua l'ho avvicinata di spalle e dopo averle sfilato un po' le mutandine l'ho penetrata da dietro, quel giorno mi ha lasciato fare, lasciandosi scopare in piedi da dietro e poi dopo essere venuta in maniera veramente scatenata, si è abbassata per succhiarmi il cazzo e farsi spruzzare in bocca come sempre.
Da quel giorno, saltuariamente ci facciamo un scopata, sempre da dietro, a lei piace così ed anche a me sempre con immancabile ingoio finale.
Se andavamo a correre in montagna è capitato che ci fermassimo a scopare dietro un baracca o nel bosco.
Il prossimo passaggio vorrei fosse il sesso anale, mi piacerebbe incularla liberamente e spruzzarle nel culo il mio piacere.
Il bello è che noi ci frequentiamo ancora, un po' meno ultimamente, ma sempre con gioia ed affetto, siamo amici di famiglia, conosco suo marito e le sue bambine, lei conosce la mia ex moglie a la mia attuale ragazza,mia madre...tutti... mi piace pensare che ho con sua moglie questa intesa speciale, e che siamo così complici e non pretendiamo nulla l'uno dall'altra.
Un'amica...speciale, fantastica ...totalmente libera
Scusate se mi sono un po' dilungato..
Ora vado a masturbarmi..:)
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11 years ago
admin, 75
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Il massaggiatore
La mia lei adora da morire i massaggi,e per farle un regalo cercando su vari siti di scambio di coppia,ne avevo letto uno ke offriva un massaggio senza per forza arrivare poi al gioco.Lo contattai e mi misi d'accordo per un'incontro..!Cosi un sabato sera dissi alla mia lei ke le avrei fatto una sorpresa,andammo direttamente nel suo studio e dopo nemmeno 15 minuti lei era già nuda sul lettino,inizio nel massaggiarle la schiena le gambe le natiche il tutto senza ''toccare''le parti intime..invitai il lui a spogliarsi(anche perchè faceva un caldo boia ed era tutto sudato)rimase in slipp e notai il ''pacco''gonfio..!..notai anche gli occhi della mia lei osservare il pacco..la vidi sorridere compiaciuta..cosi,invitai lui nel strusciare il pacco sulle sue mani,lei sorridendo lo tirò subito fuori ed inizio nel segarlo.Dopo neanche 5 minuti eravamo sul letto e lei si stava spompinando con passione,il tipo era veramente ben ''messo'' lungo e sopratutto molto largo ed a fatica lei riusciva nel prenderlo in bocca!!poi si mise seduta ai piedi del letto e le fece un pompino da paura..lo prendeva quasi tutto in bocca..e lo leccava con avidità..e dopo neanche 15 minuti gli veni sui seni...!!!è stata un esperienza davvero eccittantisima..fù lì ke entrambi abbiamo scoperto il piacere..io,di osservare lei succhiare un bel c...lei,bè,le piace molto succhiare ilc...!!!Questo è anche il ns. modo di giocare se c'è un vero massaggiatore...!!!
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11 years ago
admin, 75
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Tua moglie... la mia fidanzata...
Tua moglie… la mia fidanzata… Una vera storia di corna. Userò nomi inventati, ma sono sicuro che i veri attori di questa storia si riconosceranno e si ecciteranno a ripercorrere la serata… un bacio il vostro Monello… Da tempo nei desideri di Marco c’era quello di organizzare per sua moglie Martina una serata con un Bull. Finalmente in un caldo pomeriggio di agosto, parlando in chat con loro, riusciamo a fissare un appuntamento per la sera stessa… lei era entusiasta di incontrarmi… lui altrettanto! Detto subito le mie regole che Martina ma soprattutto Marco decidono di sposare in pieno. Decido io cosa indosserà Martina, decido io dove andremo a cena e soprattutto Martina dal momento in cui ci vediamo diventerà la mia fidanzata. “Martina dovrai indossare una camicetta bianca aperta sul seno, minigonna nera, ed intimo nero! tu cornuto dovrai assecondare tutti inostri desideri… “ Lei una donna 35 enne di statuaria bellezza, mora, occhi scuri e dalla carnagione olivastra, terza di seno, culo marmoreo.. un fisico mozzafiato da far girare la testa… scende dall’auto dando importanza a mostrarmi che sotto si era vestita proprio come io comanda! La mia fidanzata mi dimostra subito quanto è felice di vedermi, infilandomi la lingua in bocca. Era calda e vogliosa da morire. Mano nella mano prediamo posto al ristorante lei seduta di fianco a me ed il cornuto Marco di fronte. … mentre guardiamo i menù lei è subito distratta dalla mia mano, che intanto si era insinuata tra le sue gambe! Arriva il cameriere che esclama “ordiniamo?” ci guarda con aria sospetta, non riesce a spiegarsi come mai di fianco a Martina c’ero io e non Marco. Mentre ordiniamo osserva la mia mano muoversi sotto al tavolo rovistare tra le gambe della “mia” donna. Lo vedo turbato e la cosa eccita tutti e tre. Finito di ordinare, chiedo a Martina di togliersi il perizoma e di posarlo sul tavolo per facilitare ‘ingresso delle mie dita, ormai totalmente bagnate, nella sua figa. Martina ovviamente esegue e con fare da vera troia si sfila l’intimo inumidito dei suoi umori e timidamente , quasi impaurita lo poggia sul tavolo, ben in vista. Ecco tornare il cameriere… “Martina vai più dietro con la sedia e lascia intravedere le tue gambe semi aperte” OK risponde lei! Il cameriere capisce il gioco ed inizia a guardare come un porco quel bel vedere eccitato da quella situazione che ogni uomo ha sempre sognato ma per lui stava diventando realtà. In tutto questo il cornuto di Marco non proferiva parola… ma si capiva quanto fosse eccitato dai suoi sorrisi. Tolsi la mano di mezzo le gambe di Martina e la feci annusare a Marco che ormai stava quasi per venire senza toccarsi. Dopo una bella cenetta a base di pesce e una buona bottiglia i vino bianco decidiamo di andar via. Lei salì in macchina con me e lui ci segui con la sua auto. Arrivammo sulla spiaggia in un luogo appartato. È inutile dire che durante il tragitto continuai a stuzzicarla… era pronta ad esplodere e a ricevere quello per il quale eravamo li. Scendiamo dall’auto e quasi senza proferir parola Martina mi spinge all’auto, lo tira fuori e inizia a spompinarmi, con foga! Il cornuto davanti a noi che ci guarda con il cazzo in mano e inizia a masturbarsi ma durò pochissimo, venne subito!!! Infilai una mano dietro la nuca di Martina afferrandole i capelli la portai a me, le lingue calde e umide si cercano, sento la sua figa bagnata pronta ad accogliermi. “Girati” le sussurrai… e lei girandosi disse a Marco: “ GUARDA CORNUTO COME LO PRENDO!” in quel momento quella frase mi fece impazzire. Turgido come il marmo lo infilai dentro, sentivo la sua carne sulla mia… calore su calore… l’afferrai dai capelli dandole dei colpi decisi senza mai affondare, quasi a dargli solo un assaggio! Quando decisi di affondare Martina ebbe un gemito di piacere estremo. Dopo una grande cavalcata Maro mi chiede di infilarlo nel culo. Lei all’inizio esitò, ma dopo averla stuzzicata bene con il dito mentre ero ancora nella figa acconsentì… Lo tolgo dalla figa ormai gonfia per infilarlo dietro e sempre a pecorina prima con fare dolce per finire la monta con foga… sentire le sue pareti allargarsi ad ogni colpo, le sue gambe tremare, la sua bocca gemere… “ODDIO NON RESISTO SBORROOOOOOOOO” Venni tutto nel suo culo… copioso sborra prorompente che la riempì tutta. Ero esausto… Martina chiamò Marco a se gli sussurrò qualcosa nell’orecchio, lui fece si con la testa, si mise in ginocchio sulla sabbia, avvicinò la bocca al culo di Martina… iniziò a leccarla… pulendo tutto… per bene come un bravo cornuto! MonelloCs
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11 years ago
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Finalmente al lago
Io e Clara, finalmente la tanto attesa settimana in vacanza si concretizzava. Estate 2012
Dopo un anno trascorso a lavorare io è la mia mogliettina Clara, 31 anni, 4 abbondante e culo push up, ci accingiamo a raggiungere i monti sibillini, per una meritata vacanza, all'insegna del relax e si spera del sano sesso. Abbiamo scelto un albergo con annessa S.p.a..
Effettuato il check in ci siamo catapultati nella SPA, bellissima ed elegante.
Siamo entrati nella sauna e ci siamo subito messi comodi, anche se in compagnia di altre coppie . Dopo un 5 minuti noto che mia moglie osservava maliziosamente un ragazzo che non risultava indifferente ai suoi sguardi . Un po' preso dalla gelosia ma molto eccitato dalla cosa ho chiesto alla moglie se gli piaceva veramente e se voleva potevamo concretizzare finalmente la mia fantasia, cioè di vederla alle prese con un altro, subito mi dice che sono stupido e mi invita ad uscire dalla sauna .
Andiamo in camera e ci facciamo la doccia, eccitato da quanto successo, subito la posseggo con forza è nel mentre la sto scopando a pecora le chiedo se le sarebbe piaciuto di succhiare il cazzo di quel ragazzo, continuando a sorprendermi, mi riferisce che non solo lo avrebbe preso in bocca ma si sarebbe fatta anche scopare davanti ai miei occhi come una Troia, inutile dire che non ho resistito 5 secondi e le sono venuto dentro.
Per tutta la sera non ho fatto altro che pensare a mia moglie con quel ragazzo, e nonostante sapessi che non avrebbe mai accettato , per più volte le ho riproposto il discorso dicendo che tanto non lo avrebbe mai saputo nessuno, così lontani da casa !
Trascorrono i giorni all'insegna del relax, e ogni volta che incontravamo quel ragazzo vedevo mia moglie sempre più compiacente ai suoi sguardi .
Giunta sera siamo andati a cena e io un po stanco per la trekking passeggiata riferisco che vado in camera, la mia Clare dice che avrebbe fatto una passeggiata e mi avrebbe raggiunto in camera . Trascorse ormai due ore e non vedendola rientrare la contatto sul cellulare,mi risponde riferendomi di essere in compagnia e di raggiungerli tra un 20 minuti vicino al lago . Accetto e mi vesto per raggiungerli mi incammino verso il lago e nota la mia mogliettina allegramente in compagnia del giovanotto della sauna, si accorgono della mia presenza e si avvicinano. Clara mi guarda e mi dice amore ti presento Enrico, io mi presento con educazione, poi Clara mi si avvicina e dice a voce bassa, il tuo desiderio si realizza, io non ho subito compreso cosa stesse accadendo sino a quando Clara non si è avvicinata ad Enrico, si è inginocchiata gli ha abbassato la cerniera dei pantaloni tirandogli fuori l'uccello, di grandi dimensioni e ha cominciato a leccare e succhiare il cazzo . Io un po' confuso non riuscivo a credere ai miei occhi, la mia mogliettina che spompinava il cazzo di un altro, e lo faceva con grande padronanza. Mi metto seduto ed inizio a gustarmi la scena ormai con il cazzo durissimo mi sono avvicinato, ho fatto mettere Clara a pecora facendola continuare nel egregio pompino, e ho cominciato a leccare la fica ed il culo. Clara sentendomi dietro ha avuto un primo sussulto , ma poi ha cominciato a muoversi e a grondare di umori, io ho tirato fuori il mio cazzo e ho cominciato a scoparla nella figa, Clara gemeva e pompava sul cazzo di Enrico sino a quando non si è girata con la testa e mi ha chiesto di fotterla nel culo , io ho appoggiato la cappella sul buchetto e un po' alla volta mi sono fatto largo nel suo culo, ho iniziato a stantuffarla con forza e Carla mi incitava dicendomi di sfondarle il culo, dopo poco ho guardato Enrico e ci siamo dati il cambio, a guardarlo da vicino mi sono accorto che il suo pene era cavallino, infatti ha appoggiato la sua grossa cappella sul buco del culo di Clara e quando l'ha infilata ho visto il viso della mia mogliettina mostrare un po' di sofferenza ma dopo i primi colpi bene assestati ho visto che godeva come una vera Troia e immediatamente a cominciato a succhiarmi il cazzo senzA fermarsi e con dei gemiti che mi faceva impazzire . Finalmente il mio sogno si realizzava. Dopo poco gli sono venuto in bocca Enrico continuava a pomparla nel culo sino a quando non è uscito venendogli sulle natiche. La mia Clara soddisfatta in ogni suo buco ed io più di lei mi ha detto di averlo fatto per me ma sopratutto per lei, da quella sera ogni tanto ripetiamo questo tipo di esperienza rafforzando sempre più il nostro rapporto .
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11 years ago
bello9316193,
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L'amore di un marito
L'AMORE DI UN MARITO
L'epoca dei fatti è circa un anno fa.
Vengo contattato per un annuncio su un sito specializzato da una coppia romana che sarebbe stata in vacanza in Romagna.
Sono entrambi maturi, Lei 59 anni e Lui oltre i sessantanni.
L'approccio è educatissimo da parte del Lui, persona colta e raffinata, che in modo molto diretto e semplice mi spiega la questione: non ha più erezioni e ha una splendida moglie a cui vuole ogni tanto fare un regalo, un gesto d'amore per accontentarla facendole passare alcune ore di piacere. Spesso capita che dietro a questi approcci si nascondano mitomani, che non sono sposati, ma il modo educato e raffinato di porsi, l'elevato ceto socioculturale a cui si vede appartiene la persona, mi portano a fidarmi.
Mi fa una serie infinite di domande, si vede che ama in modo viscerale la sua moglie, vuole essere sicuro che verrà trattata come una Regina e dopo un paio di settimane fissano la data in cui sarebbero arrivati in Romagna.
Li ospito nella location dove posso incontrare, li sistemo e li lascio soli per un'oretta come richiesto dal marito per riprendersi dal lungo viaggio e per farsi una doccia.
Poi ritorno e trovo Lei in abiti velati, bellissima, sensuale, che sprizza erotismo da ogni poro.
Lui mi si avvicina e mi dice solo: trattami bene la mia Regina! E si allontana, perchè la ama, ma non sopporta di vederla tra le braccia di un altro.
Lei allora mi si avvicina e preoccupata mi chiede se Le piaccio... tipico di una Donna matura che pensa sempre di non potere piacere, mentre sovente sono molto più Donne e sensuali di una trentenne.
La inizio a baciare prima dolcemente e poi con sempre più ardore, la spoglio delicatamente, come lei fa con me, mi bacia il corpo mentre lo fa e mi sussurra che è emozionata, ma è pervasa dalla voglia di me.... Le inizio a succhiare i capezzoli, delicatamente e subito si inturgidiscono, ha un seno ancora splendido, poi le tolgo le mutandine e inizio a prendermi cura del suo gioiello, splendido, caldo, già bagnato ed eccitato. Si inarca mentre la lecco e con le mani le sfioro i capezzoli diventati durissimi e lei è pervasa dall'eccitazione.
Viene di piacere una prima volta stringendomi la testa dentro di lei e mi nutro del sapore del suo godimento. Poi salgo su e la bacio trasmettendo alla sua bocca una parte del suo piacere.
Poi mi fa stendere e inizia a prendermi cura con la sua bocca di me ed è brava, dolce e delicata, ma sa toccare i punti giusti, per eccitarmi in modo rapido.
La stendo sotto di me e la prendo a gambe divaricate, la penetro piano piano e poi entro sempre più dentro trovandola caldissima e bagnatissima. Continuiamo per un po' e veniamo assieme in un mugolio di piacere sincronizzato.
E' esausta, sudata, ma raggiante, mi si avvicina e mi bacia e mi dice: grazie cucciolo.... sei stato fantastico.
Parliamo e mi confessa dell'amore smisurato di suo marito per Lei e di un intervento che lo ha reso impotente. Dopo un po' la inizio baciare e ricominciamo le effusioni, che la vedono venire ripetutamente prima grazie alla mia lingua e alle mie penetrazioni. E' una fonte inesauribile di piacere, una sorpresa continua. Cambiamo posizione, è stanca, sfinita, ma continua a gemere a incitarmi e a farmi sentire sempre più dentro di Lei. Vengo una seconda volta dopo un paio di ore complessive di effusioni e di piacere.
Terminato, manda un sms al marito che era stato tutto il periodo in un bar adiacente e ci raggiunge, preoccupato, ma quando la vede raggiante, una vera matrona di piacere, che mi tiene tra le sue braccia e mi coccola, anche lui si rallegra subito e mi ringrazia: non l'ho mai trovata così felice dopo un incontro!!
Andiamo a cena e li porto in un ristorante di pesce di mia fiducia, passiamo una splendida serata e li riporto alla camera, dove le chiedo di rifarlo e lei mi bacia e mi dice: sei stato un bellissimo regalo, sei stato fantastico e ti conserverò nei miei ricordi, hai già fatto troppo per me!! Mi stringe in un abbraccio caldissimo, mi da un ultimo bacio di cui conservo ancora il sapore e mi ringrazia per l'ultima volta.
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11 years ago
CARPEDIEM2010, 47
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Nel magazzino
questo racconto è reale , un sera come tante ero su desiderya in cerca di un incontro ho iniziato a scambiare un paio messaggi con una persona di questo sito un bisex non libero abbiamo fatto conoscenza e ci siamo dati appuntamento da lui a lavoro alle 02.00 la notte mi alzo mi lavo entro su desiderya per la sua conferma esco di casa l'appuntamento e a 3 km da qui lui e a lavoro in uno stabile fa il guardiano notturno e solo arrivo a destinazione lui e li ad aspettarmi mi fa i fari entro nel deposito facciamo conoscenza saliamo su dv c'è il distributore delle vivande mi chiede di scenderli i pantaloni mentre lui si prende un caffè io eseguo subito mi inginocchio le scendo i pantaloni e dalle mutande esce fuori un bel cazzo io comincio subito a spompinarlo mi piaceva sentirlo crescere nella mia bocca poi lui mi dice vieni andiamo in un altro posto e mi porta dove ci sono dei divani si siede e io incomincio di nuovo a prenderlo in bocca mi piace sentirlo pulsare continuo a succhiarglielo a sino a farmi venire in bocca ... adesso ogni tanto organizziamo e io sono sempre pronto ad accontentarlo ... ciao a tutti
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11 years ago
prontoatuttoxvoi1,
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