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Finalmente cuck
Dopo oramai cinque anni di fidanzamento ed infinite richieste alla mia ragazza, decido di abbandonare il sogno cuckold. Capisco che lei è restia alla pratica, non ne vuole proprio sapere. Decido di mettere un annuncio su un noto sito di coppie cuckold almeno per giocare come singolo con qualche coppia, sempre se è possibile la cosa, vista la diffidenza delle coppie ad aprire le porte a dei singoli.
Dopo qualche giorno ricevo una mail di un singolo che abita a circa un ora di auto dalla mia città e li mi ricordo che nell'annuncio ho sottolineato comunque di essere una spirante cuckold, anche se l'annuncio è per singolo. Dopo un fitto scambio di mail e, successivamente, di messaggi msn lui mi fa una proposta particolare: vorrebbe aiutarmi nel mio sogno cuckold, ma dato il fatto che lei è restia alla cosa, almeno vorrebbe sondare il terreno per capire se effettivamente non vuole farlo alla luce del sole nei miei confronti oppure se proprio non è intenzionata a scopare con altri. Quindi decidiamo di organizzare un piano particolare: decidiamo di incontrarci “casualmente” in un bar ed io lo devo presentare a lei come se fosse un vecchio amico di amici che non vedevo da anni ed una volta conosciuti lui corteggiarla “a mia insaputa”. Capisco che è un piano molto articola to, però decido di fare prima un incontro conoscitivo con lui per essere sicuro che sia una persona seria ed una persona che possa piacere a lei.
Due giorni dopo ci incontriamo con lui per conoscerci. Ci diamo appuntamento in un bar. Mi si presenta un uomo sui 45, in forma, fisico atletico ed elegante. Dopo i primi convenevoli ci sediamo e chiacchieriamo un po della situazione che vorremmo creare, gli faccio vedere delle foto di lei sul cellulare e rimane molto contento di quello che vede: lei ha 29 anni, mora, formosa. Decidiamo di fare come avevamo programmato e lui mi promette che, nel caso il suo corteggiamento dovesse andare a buon fine, mi racconterà tutto nei minimi particolari ed io sento già un a certa eccitazione salirmi dal basso ventre.
L'appuntamento è fissato ad una domenica di due settimane dopo. Io e la mia ragazza, dato il caldo delle notti di luglio, usciamo quella sera a fare due passi ed a bere qualcosa. Lei è vestita con un vestito molto leggero estivo, molto colorato, un paio di sandali tacco 12 che slanciano le sue bellissime forme. Entriamo in un bar e ci sediamo in un tavolino in veranda, sul lungomare. Mi sento una mano sulla spalla e vedo il tipo, abbronzatissimo, vestito quasi tutto di bianco: “Ciao Antonio, cavolo quanto tempo, saranno passati 6-7 anni, non sei cambiato per niente” ed io “Enrico. Tu che ci fai qua?”, quindi il solito scambio di battute tra persone che non si vedono da tempo, lo invito a sedersi con noi a tavolino: “Enrico, lei è Giovanna la mia ragazza!”, L ui fa il galantuomo le bacia la mano e poi le solite battute sceme che si fanno quando uno, conosciuto sempre single , si fidanza e diventa “prigioniero” del fidanzamento.
La serata prosegue così, chiacchierando del più e del meno. Dopo un paio d'ore ci salutiamo tutti e ce ne torniamo tutti a casa. Lei mi dice: “simpatico il tuo amico, non me ne avevi mai parlato”.
Dopo averla accompagnata torno a casa mia e scrivo un messaggio a lui. Subito mi risponde: “la tua ragazza è una gran fica, mi divertirò a darti una mano, le chiederò domani l'amicizia su facebook”.
E così fu, dopo due giorni, sulla pagina di lei, vedo come amicizia in comunque quella del tipo e capisco che il piano sta andando come previsto.
Dopo circa una settimana lui mi manda un messaggio: “abbiamo scambiato qualche messaggio su fb e dopo qualche insistenza mi ha dato il suo numero di telefono, chiedendomi di non dirti niente però”.
Tutto va a gonfie vele penso fra me.
Lui ogni sera mi fa un report di come stanno andando le cose, dicendomi che scambiano sempre più messaggi ogni sera e che lui ci sta andando anche un po pesante, parlando di scopate e di sesso mentre lei risponde a tono senza problemi.
A circa tre settimane da quando gliel'ho presentata lui mi dice che è quasi pronta e che le ha mandato la foto del suo pisello, ricevendone dei bei complimenti da lei. Lei di risposta le ha mandato la foto della fica e lui me la manda tramite mail per capire che non sta dicendo bugie.
Da li capisco che ci siamo praticamente riusciti nel nostro intento.
La settimana dopo, quindi ad un mese circa dalla conoscenza tra loro, lui le dice che dopo due giorni sarebbe andato a trovarla di notte. Lei gli dice di farsi trovare all'entrata di una pineta vicino casa sua che lei sarebbe stata li ad aspettarlo.
Il giorno prefissato sento lei la mattina e mi dice che la sera sarebbe stata ad una riunione di un associazione umanitaria di cui fa parte. In verità io so bene dove andrà.
Sento lui, dice che farà una cosa pazza: terrà il telefono acceso in chiamata durante il loro incontro così che io possa sentire tutto. Non riesco neanche ad esprimere il mio stato di eccitazione.
Finalmente arrivano le tanto sospirate nove di sera. Mi arriva il messaggio di Enrico che sta arrivando nel posto prefissato, un boschetto non lontano da casa di lei. Dopo due minuti mi scrive che è arrivato e che la macchina di lei è li. A quel punto apre la telefonata, chiude l'altoparlante in modo che non possano arrivare eventuali rumori da parte mia e mette il vivavoce, in modo che non mi possa perdere neanche un secondo di tutto quello che succede.
Sento lui che scende dalla macchina si sente lo sbattere dello sportello, entra in macchina di lei, si sente il loro chiacchericcio, loro che si salutano, poi un minuto di silenzio, con un sottofondo di struscìo, si sente lui che dice: “mi sei arrivata quasi in gola con quella lingua” e lei “dai levalo fuori che te la voglio mettere da qualche altra parte la lingua”.
A quanto pare non perdono tempo e lei ha gia il pisello di Enrico in bocca. Si sentono i rumori e si sente lui che la chiama “succhiacazzi” e “pompinara”: “sei bravissima, ma quanti ne hai succhiati...”.
Poi di colpo si interrompe la comunicazione, sicuramente è caduta la linea oppure si è scaricata la batteria. Di colpo il tempo sembra essersi fermato. Sono in camera mia, col telefono in mano che rimane silenzioso, eccitato come un cavallo. Passa un ora, poi ne passa un'altra quando finalmente suona il telefono: è Enrico “Ciao Anto, mi si è scaricata la batteria, ho attaccato ora il caricatore alla macchina che sto andando via. Se ti fai vedere ci facciamo una chiaccherata una mezzora”. Mi fiondo subito alla macchina e vado in un posto concordato con lui, a circa venti minuti di auto da casa mia. Mi siedo nella sua macchina, lui ha un sorrisino in viso: “La tua donna è una gran porca” mi dice “non si è fatta mancare proprio niente”, ed incomincia il racconto della scopata. Dice che dopo il pompino si è fatta leccare per bene, godendo come una matta per poi farsi cavalcare per bene e si è fatta venire nella fica, sempre senza volersi togliere il perizoma, ma solo facendolo spostare di alto. Dopo qualche minuto per riprendersi hanno ripreso la scopata, con lui che ha provato a mettergliela nel culo e lei ha acconsentito. Dopo che lui glielo ha riempito per bene sono rimasti un bel po seduti a riattizzarsi a vicenda con lei che gli ha sparato un altro pompino che lui ha definito “da paura”, e mentre leccava gli ha leccato anche il buco del culo. Poi è voluta scendere dalla macchina, scalza sugli aghi di pino, per appoggiarsi al cofano e farsi prendere da dietro, prima nella fica e poi nel culetto, alla luce della luna piena e delle luci di posizione della macchina.. Lui toglie fuori il cellulare e mi fa vedere una foto, un po scura perchè fatta col telefono di lei , ma che rende bene l'idea, in cui si vedeva il suo cazzo ben piantato nel culo di lei, con la sborra della scopata precedente che fuoriusciva dal buco. Poi sempre nuda sugli aghi si è inginocchiata sugli aghi di pino e gli ha fatto un pompino fino a farsi venire in bocca. Anche li lui toglie fuori una bellissima foto di lei che succhia il cazzo con la sborra che le cola dall'angolo della bocca. Io nel frattempo mi sono tolto fuori il cazzo e mi sego davanti a lui mentre racconta tutti i particolari: “ah tieni” mi dice lui e mi da le mutandine di lei piene zeppe di sborra. Io le annuso e sborro come un cavallo. Lui sorride: “anto, ti piacerebbe se la vedessi altre volte? Una cavalla del genere mica la incontri sempre eheheh” ed io ancora eccitato “si, quante volte vuoi”.
Ci salutiamo, scendo dalla macchina salgo sulla mia e proprio in quel momento mi arriva il messaggio di lei che la riunione è finita ed è arrivata a casa.
Il racconto è totalmente inventato.
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11 years ago
antonioss84,
30
Last visit: 11 years ago
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.... e finalmente ci saimo.
… E FINALMENTE CI SIAMO.
Uno di fronte all’altra.
Ci guardiamo fissi negli occhi.
Quanto tempo!
Ora non c’è più tempo.
Mi slaccio la camicia e tu la tua.
Tolgo la cintura ai miei jeans e tu alla tua gonna.
L’aria trasuda desiderio.
Tolgo i jeans e tu lasci cadere la gonna.
Tu in reggiseno e perizoma, io in boxer. Gli sguardi fissi negli occhi l’uno dell’altra.
Allunghi un braccio e appoggi la tua mano al mio petto, sul cuore.
I miei battiti superano la soglia aerobica.
Appoggio la mia mano sopra il tuo seno per sentire i tuoi battiti..il cuore ti sta esplodendo.
Ci desideriamo troppo.
Ti strappo il reggiseno con un gesto e poi le mutandine tu mi abbassi i boxer poi sei dietro di me.
Noi sempre in piedi.
Mi abbracci da dietro mi cingi le spalle e le tue mani si incrociano sul mio petto.
I tuo seni premono sulla mia schiena.
Sento i tuoi capezzoli duri e il tuo pube che spinge verso il mio culo.
Il mio cazzo ormai è retto e durissimo pronto all’amplesso.
Le tue mani lo afferrano da dietro e lo massaggiano.
Ti sento tremare e fremere percepisco che la tua vagina è bagnata sei eccitatissima ed eccitantissima.
Mi sdraio sul pavimento ai tuoi piedi.
Mi guardi dall’alto vedo qualche goccia che ti scende dal pube sulle cosce.
Fremi.
“pisciami addosso!” il mio è quasi un ordine.
Sembra che tu non aspettassi altro.
Ti abbassi accovacciandoti come su una turca, sei quasi sulla mia faccia.
Pisci la sento calda sul viso , apro la bocca la voglio bere tutta.
Adoro i tuoi liquidi. Sei stremata dall'eccitazione cadi in avanti a 4 zampe io mi sfilo da sotto e senza dirti niente ti prendo da dietro.
Emetti un gemito il mio cazzo e nel tuo culo.
E’ bello stretto caldo e accogliente.
Ti scopo ma sono troppo eccitato e vengo quasi subito tu senti la mia sborra e gemendo vieni un’altra volta.
Io sono completamente svuotato ma sono ancora eccitato ora sono io ansimante a terra a 4 zampe,
Tu ti sei alzata mi dici che vuoi prendermi io annuisco.
Trasferisci i tuoi umori dalla vagina e dal culo al mio buco del culo.
Lo lubrifichi bene.
Io sento grande piacere ed eccitazione.
1 dito 2-3 la tua mano ora è dentro di me.
Mi scopi, il sangue mi batte sulle tempie il cazzo mi torna dritto e in men che non si dica sono pronto a sborrare.
Godendo sborro sul pavimento tu mi pieghi la testa e mi obblighi a leccare e subito dopo mi baci.
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11 years ago
ilovemusic456224,
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Last visit: 10 years ago
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il barista
come tutte le mattine ormai da mesi entro nel solito bar per fare colazione.mi avvicino al bancone come sempre.l,altro giorno il barista mi si avvicina dicendomi: il capuccino e la brioches se non ti dispiace li offro io visto che questa mattina sei in anticipo ed hai un pò di tempo per fermarti un attimo visto che sei sempre di corsa.io rimango un pò stupita da quanto il barista sappia di me significa che è unpò che mi osserva e incuriosita accetto. un pò intimidita, ci sediamo ad un tavolino e cominciamo a fare due chiacchere parlando del piu del meno. fabio e molto simpatico e cordiale mi accorgo che inizia a guardarmi le coscie ed inizia a farmi dei complimenti sempre più spinti. andiamo avanti ancora alcuni giorni tra chiacchre palpatine e complimenti fin che una mattina arrivo al bar molto prima rispetto al mio orario entrata nel bar fabio stava finendo di lavare il pavimento del bagno e con una scusa mi ci porto dentro inizio a palparmi tutta facendomi eccitare al tal punto che mi inginocchiai e cominciai a slacciare la cintura guardandolo fisso negli occhi non ci mi si molto a liberare il suo cazzo era duro la cappella rossa, e gonfia lo presi in bocca subito lo succhiavo e lo masturbavo con foga mi mise a pecora e mentre ì gli succhiavo il cazzo lui con la mano mi masturbava dall' eccitazione lui venne subito sulla mia faccia mentre io avevo il mio terzo orgasmo,mi lavai il viso e corsi al lavoro con una eccitazione mai provata prima. avevo fatto godere un altro uomo che non fosse mio marito e lui mi aveva regalato ben tre orgasmi.
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11 years ago
admin, 75
Last visit: 3 hours ago -
La gang
Dopo essermi iscritto in un bel sito di annunci, diversamente da quello che si ci aspetta, non riesco a trovare una coppia che voglia anche solo fare conoscenza per valutare eventuali giochi. Però di colpo, vedo arrivare un messaggio sulla posta: una coppia di uomini mai visti ne conosciuti mi contatta chiedendomi se fossi interessato a fare una gang assieme a loro ed una loro amica che sarà al centro delle attenzioni di tutti e tre.
All'inizio un po' di titubanza, chi saranno questi, perchè avrebbero scelto proprio me, ma c'è la possibilità che siano persone che vogliono sputtanarmi o cose simili?
Preso coraggio dopo tanti pensieri alla fine decido che, si, mi incontrerò con questi due uomini per prendere un caffè e poi vediamo un pochino.
Il giorno dopo incontro al bar i due tipi, entrambi sui 45, ben piazzati e curati. Ci sediamo al tavolo e facciamo una chiaccherata: loro hanno gia incontrato una volta la donna in questione e me ne parlano come una vera cavalla da monta, insaziabile, di 29 anni, che si sono divertiti tantissimo ed ora lei vorrebbe il bis.
Conoscerli mi ha un po tranquillizzato, sembrano due persone molto in gamba e decidiamo di incontrarci il giorno dopo in una località di periferia, una zona di campagna con molti casali.
Arrivo al posto designato, parcheggio nel cortile ed entro nella porta che è già aperta. I due sono gia arrivati e sono gia nudi seduti in una piccola cucina ma le non si vede: “è in bagno si sta preparando”. Sento la porta aprirsi dietro di me, mi giro ed il mondo mi cade addosso: sulla porta del bagno, con addosso autoreggenti nere, una sottoveste nera quasi trasparente inguinale, tacchi 12 e senza mutande vedo la mia ragazza, anche lei con la faccia sorpresa di chi non capisce cosa stia succedendo: “tu che ci fa qua?” dice lei, ed io “semmai cosa ci fai tu...”.
Anche i due amici non capiscono cosa stia succedendo e chiedono spiegazioni: “lei è la mia fidanzata” gli rispondo io. I due, increduli, si mettono a ridere ed uno si avvicina a lei e gli mette una mano tra le cosce: “oggi mi sa che la conoscerai in un modo un po' diverso da come credevi” e lei prende coraggio “dai amore, lo so che hai sempre sognato vedermi farlo con altri”, sorride, si avvicina a me, mi da un bacio ed intrufola la lingua calda nella mia bocca, mentre da dietro si avvicina uno dei due, che le infila ma mano tra le natiche, cercando il suo buchetto, poi si inchina e con la lingua glielo lecca. Sento sciogliersi lei fra le mie braccia, sento la sua voglia divampare: “tu sarai solo spettatore oggi, fai come se fosse uno dei tanti filmini porno che ti guardi... però dal vivo... però spogliati”. Sento anche la mia eccitazione salire: avevo sempre sognato lei che scopava con altri, ma credevo sarebbe rimasto tale per sempre. Invece ora la vedevo li, più troia che mai, con due uomini esperti che la stavano per scopare.
Il tipo che le stava dietro si rialza, la abbraccia e la porta sul lettone. IN un attimo ha la testa fra le gambe di lei mentre l'altro, salito anche lui sul letto glielo mette in bocca. Io sto seduto su una vecchia poltrona nudo a guardare la mia donna come non l'ho mai vista.
Il tipo che glielo mette in bocca si stende sul letto e la fa accomodare sopra. Lei si infila quel cazzone di 20 cm su per la fica e comincia a cavalcarlo. L'altro non sta con le mani in mano, le va dietro, sputa sul buco del culo di lei e comincia a penetrarlo. Sento lei che fa un gemitino di dolore, ma lui continua a penetrarla mentre l'altro da sotto la stantuffa nella fica. Il cazzone entra a metà nel culo di lei quando il tipo ci rinuncia, si gira verso di me e mi chiama: “hei cornuto, vieni a lubrificare un po il culo di questa vacca che è secco e non riesco ad entrare... ho fatto male a non portare il gel dell'altro giorno!”. Si fa una risatina e mi incita ad andare. Salgo sul letto e mi avvicino al suo sedere e comincio a leccarglielo. Una sensazione stranissima, ho ad un centimetro di distanza il cazzo dell'altro che la sta penetrando nella fica che è a dir poco un lago, infatti mi arriva uno schizzetto in faccia. Il buco di lei è gia un po bagnato, sa del cazzo del tipo che ha provato a penetrarla, le infilo prima uno, poi due dita sempre lubrificando abbondantemente con la saliva: “dai che basta” mi dice il tipo “ora ci penso io a lei, non vedi che sta scoppiando di voglia?”. In effetti lei non parla, geme solo, si gira dal tipo: “dai che la voglio in culo”. Lui la accontenta, si mette nella posizione di prima e con un bel colpo di reni la penetra tutto di un colpo. Sento lei che ha un piccolo sussulto di dolore, ma dopo due minuti comincia a godere come una matta. Sono di uovo sulla poltrona che mi godo una scena che ha del surreale: sembra di vedere un porno americano dove le donne si fanno fare di tutto. Sono straeccitato il pisello sembra voglia scoppiarmi, non resisto, lo prendo in mano e dopo due colpi vengo copiosamente. Proprio in quel momento vedo il tipo che è dentro la fi ca della mia ragazza aumentare il numero di colpi e venirle dentro, riempendole la vagina di sborra calda. Anche lei viene, senza trattenersi, emette un gridolino e dice “bravi, si, bravissimi” e si fa una slinguazzata col tipo che ha sotto.
Stanno in quella posizione ancora un minuto, sempre mentre l'altro le sta sfondando il sedere, poi lei fa per mettersi seduta. Il tipo le esce del culo e lei si siede sul letto. Poi si mette a pecora mentre loro si siedono e comincia a succhiare i loro cazzi, senza minimamente curarsi di pulirsi la fica che colava di sborra. Poi si gira da me con il sorrisino: “dai amore vieni a raffreddarmi un po i buchi, non vedi che sono fumanti”. I due uomini si fanno una sonora risata: “dai da bravo. Leccale i buchi che sono troppo caldi”. Io sono troppo eccitato, non penso, eseguo. Mentre lei spompina i due io le vado dietro e le lecco i culo arrossato e la fica piena si sborra del tipo. Sento l'uomo che l'ha inculata che le viene in bocca ed il mugolio di lei che apprezza la cosa. La vedo girarsi e viene a baciarmi: mi infila la lingua in bocca, piena di sborra, vuole che la beviamo a ssieme. Sento l'eccitazione salirmi di nuovo e sborro anche io sul letto.
I tipi si alzano dal letto: “dai basta queste smancerie, vai sulla poltrona, mica abbiamo finito”
La riportano sul letto e riprendono la scopata, ora a parti invertite. Poi dopo qualche minuto si alzano e lei va nella piccola cucina si appoggia ad un tavolo, mettendo in evidenza il culo: “dai ora voglio solo nel culo”. I due, a turno, la scopano nel sedere mentre lei geme di piacere. Prima uno e poi l'altro le riempono il retto di sperma che le cola dalle natiche giù per le gambe sopra le autoreggenti.
I due mi chiamano: “dai vieni a finire il lavoro”. Lei rimane in quella posizione oscena ed io mi metto sotto. Comincio dalle autoreggenti, poi le cosce e la pulisco con la lingua fino ad arrivare al buchetto arrossato e colante. Una volta finito lei si inginocchia sul pavimento e ripulisce i cazzi ai due uomini.
Lei si alza e dopo che i due le danno qualche pacca sul culo va in bagno a sistemarsi.
Mi siedo al tavolo con i tipi: “certo che Babacar ci ha presentato una vera porca” dice uno sorridendo all'altro, ed io “e chi è questo Babacar”, “un senegalese che vende vestiti in spiaggia e che se la scopa gia da sei mesi, per quello ha il culo così sfondato la tua donna” e si fanno una sonora risata.
Lei esce dal bagno e, dopo aver baciato entrambi, ci sediamo in macchina e andiamo via: “ti è piaciuto amore?” mi dice lei. Ed io non riesco a dire bugie “si tantissimo... però voglio conoscere Babacar” e lei “non ti preoccupare, la prossima settimana”.
Ma questa è un altra storia...
Il racconto è totalmente inventato.
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11 years ago
antonioss84,
30
Last visit: 11 years ago
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In discoteca
Finalmente in vacanza. Dopo due anni che per un motivo o per l'altro io e Giovanna ci prendiamo qualche giorno di relax e partiamo in una località turistica del sud Sardegna.
Arrivati al resort la mattina come prima cosa naturalmente inauguriamo il letto con una bella scopata e poi al mare a prenderci il sole di settembre. La sera dopo una doccia cenetta nel ristorante del resort e chiediamo al cameriere che ci serve, visto che è un nostro coetaneo circa, dove ci consiglia di andare la notte per passare una serata di svago. Ci consiglia una discoteca a pochi km di distanza. Si sono fatte le undici e mezzo circa e decidiamo di incamminarci, ci sediamo in macchina diretti alla discoteca. Lei ha addosso un vestitino amaranto molto leggero, tirato sul petto a causa delle due tettone, un paio di sandali neri tacco 15 e capelli lunghissimi al vento. Prima di scendere dalla macchina io le faccio un sorriso e le chiedo se le piacerebbe, per trasgredire un po, togliersi le mutande e lei, dopo i primi “no” accetta.
Entriamo nella disco piana di gente, musica a palla, più di uno si gira a guardarla perchè passa tutt'altro che inosservata. Inizialmente ci appoggiamo al banco e beviamo qualcosa poi un po in pista a ballare ed a strusciarci.
Poi torniamo al banco. Si sta un po stretti a causa della tanta gente. Rimaniamo così per circa un quarto d'ora, lei appoggiata al banco da una parte mentre dietro di lei c'è un gruppetto di uomini sulla quarantina, molto giovanili che chiaccherano fra loro. Lei ha una faccia strana, con un sorrisino malizioso sulle labbra. Io le passo la mano sulla schiena per abbracciarla, arrivo a metterle la mano sul culo quando noto qualcosa di strano: c'era gia una mano sotto il vestitino, era la mano di un tipo del gruppetto dietro di lei. Proprio in quel momento scatta una rissa in pista e ci troviamo ancora più schiacciati uno contro l'altro. Lui, sempre tenendo con discrezione la mano sotto il vestito di Giovanna avvicina la faccia e dice: è proprio bagnata la tua bella, si vede che ha tanta voglia. Mi trovo in una situazione imbarazzante: da un lato sono incazzato che lei si faccia toccare senza dire niente, lui che la tocca spudoratamente, ma dall'altro lato sento salire l'eccitazione, il sogno cuckold mai realizzato nonostante le continue richieste fatte a lei e mai accettate.
Lui mi guarda ancora: “si vede lontano un miglio che ha voglia di cazzo è un lago”, e lei si gira verso di lui “fammi provare il tuo allora”, ed il tipo “dai andiamo in macchina” e lei a me “dammi le
chiavi della macchina ed aspettami, ti mando un messaggio dopo”.
Io le do le chiavi e si avviano verso l'uscita.
Sono stati i quaranta minuti più lunghi della mia vita, talmente tanta era l'eccitazione e la curiosità che quasi neanche sentivo la musica altissima e le persone che avevo intorno. MI arriva il messaggio di lei: “vieni alla macchina”.
Non perdo neanche un secondo, mi dirigo all'uscita e vado verso la macchina. Il tipo è li fuori che si sta mettendo a posto la camicia e se ne sta andando: “complimenti una gran vacca la tua donna. Non mi facevo una scopata del genere da molto tempo”, si fa una risatina e se ne va.
Entro in macchina, lei è gia sul sedile del passeggero che si sta rivestendo: “che foga quel tipo, non gli ho neanche chiesto come si chiama” e si mette a ridere. Mi racconta che sono entrati in macchina e si è subito tolto fuori il cazzo, lei non ha perso tempo e gliel'ha succhiato. Poi si è spogliata, sono andati dietro, lei ha aperto e gambe e lui l'ha scopata, venendole dopo cinque minuti dentro e facendo venire anche lei. Però non gli è bastato, nonostante lei non volesse e nonostante lo spazio ristretto della macchina, lui ha insistito per scoparla anche nel culo e lei alla fine ha ceduto: “è stata la prima volta che sono venuta prendendolo dietro... ed anche li lui mi ha lasciato un bel ricordino hahaha”. Poi dopo che lei gli ha ripulito il cazzo lui se n'era andato.
Lei mi guarda in faccia con un sorrisino: “ora ti ho fatto contento... ma ho ancora una sorpresina per te” si alza il vestito alla pancia, allarga le gambe e mi fa vedere i buchi che ancora colano della sborra del tipo: “amore ora lecca tutto, lo so che ti piacerebbe, credi che non abbia visto i porno che hai sul pc?”... e dopo averla baciata le ripulisco per bene i buchi dalla scopata.
Il racconto qui sopra è totalmente inventato... spero vi piaccia...
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11 years ago
antonioss84,
30
Last visit: 11 years ago
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Incipit di un master
Perchè ho iniziato a scrivere questo racconto non mi è ancora ben chiaro; forse adesso, dopo anni di momenti, anime perse come la mia incontrate e lasciate, situazioni al limite dell assurdo vissuto, emerge un bisogno, inconsapevole, di tirarle fuori dalla buie segrete in cui le tengo imprigionate gelosamente, senza mai fossero confessate ad alcuno.
A volte, adesso, spintomi così lontano su questo sentiero fatto di gioie e dolori, di piaceri e sofferenze, di schiave e padroni, di matti e di genii, di essere speciali e di entità nere, mi tornano sempre più di frequente in mente i primi incerti momenti in cui iniziavo a scoprire la mia natura, a capire quale tipo di particolare creatura io veramente fossi.
Avevo scoperto da poco le chat, mi piaceva, entravi e si apriva una porta magica su un mondo popolato di donne che avevano varcato quella stessa soglia per il tuo stesso motivo, chiaccherare, conoscere, evadere dalla propria normalità.
tra le varie persone, ragazze, uomini, donne una mattina di luglio mi imbatto in lei, 40 anni, sposata da una vita, due figlie adolescenti, un marito molto impegnato e lei casalinga, mamma, moglie perfetta, inappuntabile, didascalica.
Ritrovatasi in quel posto insieme a me per caso, curiosità, un amica le aveva parlato del modo di passare le interminabili ore a casa da sola a girare l'italia e a conoscere un sacco di gente senza alzarsi dal suo comodo ed elegante divano di casa, senza neanche rinunciare al the che in pianta stabile teneva pronto da assaporare sul tavolino accanto, quello dove teneva le foto di figlie e marito sistemate in ordinarie, luccicanti cornici di silver.
Con lei è speciale, forse perchè, nel più classico dei casi, ha 10 anni più di me, forse perchè è realmente molto bello chiaccherare, anzi scrivere con lei, ha un belllissimo senso dell'umorismo, sempre sul filo della malizia e di una dolce ingenuità; sta il fatto che diventa un appuntamento sempre più fisso, cercato, voluto, atteso..da me come da lei..le sue battute maliziose si fanno sempre più serrate, sempre più
sfrontate, le vaghe allusioni imbarazzate, nei nostri mille discorsi, diventano parole sempre più dirette e curiose nei miei confronti.. mi sembra quasi di sentire fisicamente il calore del suo imbarazzo mentre mi chiede se mi piacciono più le donne con il seno piccolo o con il seno grosso, domanda di cui avrei presto scoperto il senso, del resto.
La curiosità e l'interesse, il divertimento erano ormai diventati attrazione e desiderio..due sconosciuti, per qualche strano motivo non ci eravamo mai descritti, ne scambiato foto o altro, era stata da subito qualcosa legata alle nostre teste, ai nostri stomaci, ai nostri nervi, alle nostre anime..
Per questo una mattina ci venne quasi naturale confessarci il nostro reciproco desiderio di vederci, lei trascorreva ineluttabilmente tutte le mattine da sola, figlie a scuola e marito a lavoro, capiì più avanti che aveva quasi l'incubo di queste mezze giornate abissalmente vuote, passate tra una finta inutile commissione e un caffè con qualche noiosa amica.
riuscimmo tra mille incertezze a darci appuntamento per la mattina dopo, prestissimo, alle nove , in modo da avere certezza che nessuno l'avrebbe cercata, ero la prima persona che incontrava davvero e lei, anche se per vergogna non l ha mai saputo, lei era la mia prima che incontravo io.. mi disse che era meglio se ci fossimo visti a casa sua, viveva in una piccola cittadina vicino la mia, uno di quei posti dove si conoscono tutti e lei davanti a un caffè con uno sconosciuto giovane uomo non sarebbe passata a lungo inosservata.
le nove in punto, arrivo, parcheggio in strada davanti al condominio piccolo ma ordinato e pulito di quattro piani. Lei sa che auto ho, quindi mentre esco e chiudo la portiera vedo il grande cancello esterno di metallo chiaro scattare e aprirsi lentamente, lei stava sbriciando dalla finestra e vedendo l'auto arrivare mi aveva aperto in modo da non lasciarmi esposto a sguardi curiosi in strada ad aspettare.
D'istinto realizzo che non ho la minima idea di come sia il suo aspetto e che adesso, qui, in mezzo al cortile che sto attraversando per entrare dentro il portocino d'ingresso lei ha tutto il tempo di squadrarmi per bene. provo a cercare di vedere meglio la figura che intuisco nascondersi dietro la tenda della finestra dell'ultimo piano ma non riesco a distinguere null altro che il contorno di una figura umana.
Anche la seconda porta d'ingresso, come per una magia, al mio arrivare scatta con un rumore metallico e si apre, devo aver superato l'esame cortile penso sorridendo. Entro, richiudo alle mie spalle, sento le mie tempie battere sempre più forte, il mio respiro diventa pesante e sento il ritmo del mio sangue pulsare in gola, cerco di calmarmi, di respirare meglio ma nulla da fare, sto praticamente tremando, mentre vedo l ascensore chiudersi e spingo il quarto pulsante.
percepisco ogni minimo rumore, i miei sensi sono tiratissimi, il tragitto sembra non finire mai, la mia mente piena di tutto quello che mi ha portato ad essere in quel posto, in quel momento, penso all eventualità che potrei trovare chiunque dietro quella porta, penso che forse potrei anche rischiare la vita, perchè l ho fatto...potrei trovare una banda di sadici, che potrebbero derubarmi, violentarmi e torturarmi a morte...si apre...mi sveglio...e con un passo sono fuori sul pianerottolo.
due porte, uguali, marrone scuro lucido, alcuni vasi di piante grasse riempiono lo spazio in mezzo, dalla vetrata la forte luce estiva illumina tutto in un bel modo caldo e pulito. guardo meglio le due porte incerto, una delle due è socchiusa, accostata...mi avvicino, la scosto, senza guardare all'interno entro e la chiudo veloce alle mie spalle cercando di fare meno rumore possibile.
Sono entrato in un bell'appartamente ordinario, borghese, mi trovo direttamente in un bel salone grande con due divani, tappeti in terra, un grande televisore in un angolo e una serie di tavolini pieni zeppi di foto di famiglia, di cornici di silver e di centrini di pizzo. Mi accorgo che tutte le serrande della casa sono semi abbassate e regna una semi oscurità che più che intimorirmi mi fa sentire a mio agio, piu tranquillo.
Nel mezzo della stanza vedo lei, mi ha visto entrare, sembra imbarazzata e confusa anche lei, è in piedi, dritta che si tiene le mani, cercando di non farmi arrivare il suo tremore che invece sento tuonare intorno intorno fortissimo, non è alta, non arriverà a un metro e settanta, non porta scarpe con tacchi ma delle comode ciabatte da casa, ha un bel faccino pieno in salute rotondo, dei bei capelli castano chiaro che cadono sul collo con un caschetto curato e molto gradevole, due occhi nocciola scurissimo, vivissimi, mi sento quasi pungere da questi suoi occhi accesi, forti. si apre in un bellissimo sorriso in cui vedo dei denti bianchissimi, perfetti. E' piena, formosa, ma non robusta, ha uno stupendo corpo burroso; indossa una coreana grigia con i primi tre bottoni slacciati, intuisco che non indossa reggiseno dallo sfacciato disegno con cui due seni che reputo enormi tirano alla perfezione la maglia, sarà una sesta penso, con le forme dei due capezzoli che sembrano due chiodi appuntanti sul petto; porta un paio di pantaloncini color kaki, la vita è sottile, stretta e i fianchi si allargano come a seguire il disegno di un perfetto violoncello. le gambe affusolate benchè non lunghe, con delle caviglie molto piccole e dei piedini ancora piu piccoli che mi fanno rendere appieno conto di quanto io sia profondamente eccitato e confuso allo stesso tempo.
sorrisi, parole, frasi, gesti, passano i minuti, ci accorgiamo entrambi che piu di due perfetti sconosciuti, la sensazione è quella di conoscerci da una vita, uno di quei momenti nella vita in cui ti accorgi che provi un feeling totale, completo, assoluto con un altra persona.
mi fa accomodare in cucina, mentre imbarazzata armeggia tra i fornelli, per preparare il caffè che mi ha promesso. mi siedo ad una delle 4 sedie del tavolo, tutta la cucina ha una prevalenza di color lilla mentre lei mi da le spalle e cosi posso guardarle la forma perfetta del culo e il modo cosi netto in cui stacca dall arco della schiena fino a quando delimita la forma delle natiche e fa iniziare le cosce.
Neanche me ne rendo conto, non ci avevo pensato, non avevo scelto, ma mi trovo a scattare dalla sedia e stringere forte le braccia intorno a a lei dicendo: " il caffè me lo offri dopo, adesso stai un pò qui con me". nel mio abbraccio apparentemente affettuoso, sento l'enorme peso dei grossi seni mentre le mie braccia si stringono intorno alle sue, sento i capezzoli battermi ancora piu duri sui polsi mentre lei sicuramente sente tutta la non indifferente dura lunghezza del mio desiderio che attraverso i miei pantaloni si è appoggiato deciso nel bel mezzo del culo ammirato prima.
Non mi risponde, non ci diciamo più nulla, si gira verso di me e iniziamo a baciarci in modo strano, diverso, più che un bacio sembra che le nostre bocche cerchino di entrare l'una dentro l'altra, come se le nostre lingue volesso misurare l ampiezza delle nostre gole, sondare ogni piccolo dettaglio delle nostre fauci che intanto sento inondate di saliva che entrambi iniziamo a deglutire massicciamente.
E' lei a un certo punto a staccarsi e a chiedermi di seguirla, con mia certa sorpresa la seguo sin dentro la stanza di una delle figlie, una bella stanzetta da adolescente, piena di cuoricini dappertutto, peluche, diversi posters di gruppi musicali alle pareti, una scrivania di noce piena di foto della ragazza, una ragazza molto bella, con lo stesso viso della madre, e con un bellissimo corpo da giovane donna che mi colpisce, ma di questo...forse...vi scriverò un altra volta.
In mezzo alla stanza un lettino che mi pare davvero piccolo, sembra uscito da un libro di favole, lei intanto si è seduta proprio su quel lettino, mi tira a se e mi inizia a sollevare e togliere la maglietta scura con cui sono arrivato, mi passa le mani sul torace, sull addome, sui fianchi, sento la sua lingua leccare la mia pelle, i miei capezzoli, la parte di pelle tra l 'ombelico e la cintura dei miei jeans, io sono immobile, la lascio fare e mi godo le intensissime emozioni che sto provando.
Sento le sue mani slacciare la mia cintura di cotone intrecciato blu, aprirla, sbottonare il bottone e abbassarmi la zip, apre le sue mani sui miei fianchi e abbassa piano jeans e boxer insieme, i miei boxer attillati, bianchi di bucato liberano finalmente il mio cazzo imprigionato da un tempo infinito in una brutale, dolorosa, violenta erezione.
La natura mi ha fatto il bel regalo di darmi un arnese di cui sono fiero, bello lungo e spesso, quello che si dice insomma un bel ceppo, di pelle molto scura, molto più scura del resto della mia carnagione. Ne ho un primo momento di forte sollievo quando sento finire l oppressione dei vestiti e un secondo momento molto più intenso quando sento la sua bocca completamente colma di saliva prenderlo dentro e iniziare un delicato massaggio fatto di affondi, colpi ripetuti e lente leccate sulla cappella tanto gonfia e paonazza come forse non era ancora mai stata. instintivamente le infilo le dita dentro i bei capelli castani, che si scompigliano e ricompongono ad arte come in una elegante danza di colore, sento le ossa della sua testa, perfettamente rotonda e armoniosa, sento le sue orecchie sotto le mie mani, sento la nuca nella zona dove si unisce al collo, a quel punto stringo forte e inizio a tirare verso di me, sempre più forte, prendendo ritmo, sempre più a fondo, il colpo dopo con più forza e decisione del colpo prima, dura un pò di più del primo, meno di quello che sto per dare.
lei è un pò in difficoltà, i forti colpi, quasi riescono a cacciarle il ceppo duro quasi tutto in gola per quanto è lungo, sento i gorgoglii che emette, ha gli occhi pieni di lacrime, che scendono sulle guance vedo saliva dappertutto, la mia asta piena nell attimo in cui è fuori e sta per rifiondarsi dentro, le sua labbra, è andata anche sui miei pantaloni abbassati e sulla sua maglia..già la sua maglia...realizzo in questo momento del suo enorme seno, la stacco da me..lei ne approfitta per dei gran respiri...ma non ha fatto un lamento ne una protesta...la mia eccitazione continua ad aumentare. le alzo le braccia e sfilo la coreana, nessuna traccia di reggiseno, due enormi, incredibili, stupendi seni piombano giù dopo che la maglia alzandosi li aveva portati con se...quasi sobbalzano su di me...quasi ho la sensazione che tutta la stanza, tutta la casa sobbalznino con loro...lei resta seduta sul letto di fronte a me che resto in piedi, li afferro, li impasto in ampi massaggi mentre mi chino e il viso affonda dentro, cercando i capezzoli, succhiando, mordendo, leccando.
mi rialzo tenendo ben forte le enormi sacche turgide, mi avvicino piu possibile, lei capisce al volo, afferra la mia nerchia dura come il ferro e se la mette bene in mezzo ai due stupendi cuscini...a quel punto lascio la presa e le sue mani prendono il posto delle mie, penso che non è vero, che sto sognando, mentre la guardo stringersi quelle bocce enormi che stanno massaggiando a morte il mio mio cazzo li in mezzo, nel mentre sta piegata con la testa in modo da averne la cappella in bocca, ne sento tutto l umido calore.
Sono già minuti e minuti che sto trattenendo a sangue una furiosa sborrata, ma adesso no, sono sempre preoccupato della situazione, potrebbe sempre arrivare qualcuno da un momento all altro, o squillare il telefono o arrivare una vicina come si usa qui..quindi ho già deciso che sarebbe stata una e veloce almeno stavolta...
Mentre sto pensando queste cose ancora una volta l'insolito feeling tra di noi emerge chiaro, lei si ferma...la guardo...il suo viso è cosi rosso..gli occhi sgranati e pieni di lacrime, dal naso fino all ombelico è tutta un liquido, saliva, umori, sudori..è una visione mistica.
Riesce a dirmi "Adesso però ti voglio sentire..." le poggio entrambe le mani sulle spalle e la spingo indietro, facendola sdraiare sul letto, stavolta sono io a sbottonarle i pantaloncini color kaki e tirando giù via di un sol colpo. indossa un piccolo slip a brasiliana, di quelli che hanno la parte sottilissima dietro infilata tra la natiche, ricordo di aver pensato che se le aveva indossate quella mattina, aveva la stessa mia idea di cosa sarebbe successo in quella stanza...
erano color violetto, lo stesso della cucina, delle tende, degli asciugamani che ho notato prima di sfuggita in bagno, deve proprio piacerle molto questo colore. però è uno strano violetto, capisco, sono cosi intrise di umore che sono praticamente madide, zuppe, ne ho la riprova toccandole e scostandole, infatti non le tolgo, le sposto e scorgo le labbra della fica completamente aperte e inondate di acqua, almeno quella sembra l'idea...è una fica da donna, non da ragazzina, un bel ciuffo incolto di peli molto chiari ma niente peluria, tutto cosi lindo e liscio, un bellissimo colorito rosa tra addome, inguine, cosce...il rosa, rosso intenso della fica e il nero del buco colmo di umore che vedo davanti a me. Tiro un respiro, da consumato appassionato di immersioni in apnea e mi lancio con bocca, lingua, naso, labbra su quella stupenda visione; subito la mia lingua cerca il clitoride che trovo, un bel pezzo di carne, che si indurisce nella mia bocca che intanto sento riempirsi dei succhi che lei secerne sempre piu copiosi.
La sento iniziare a mugolare forte e a contorcersi con la mia bocca piantanta a fuoco nella fica. vedo che si trattiene a volte si tace da sola a volte cerca di non gemere, capisco che non vuole che i vicini magari si insospettiscano sentendola.
Inaspettamente, mentre immaginavo che volesse godere in quel modo, mi afferra la testa, mi stacca dal suo ventre, mi ritrovo anch io completamente farcito dappertutto di saliva, succhi, umori e quant altro possibile..mi fa capire che vuol essere presa.
Mi sistemo piu alto, mi ritrovo sopra di lei che mi guarda pronta e ansimante, viso contro viso, la mia punta piantata sul suo stomaco...e lei che si contorce stravolta. Le alzo le gambe piegandola praticamente in due, le tengo bloccate dentro le mie braccia che pianto bene sul letto accanto al suo collo e meno un colpo fortissimo, improvviso, lungo, con il mio cazzo dentro la sua fica, su per il suo utero.
Il suo viso cambia colore, diventa subito bianco poi di un rosso scuro, capisco che sta per lanciare un urlo e allora, d'istinto, senza pensare, le metto su il mio palmo della mano destra a premerle la bocca, forte, con quanta forza ho...lei muggisce...rantola...ansima forte..gli occhi pieni di lacrime mi fissano in una sorta di supplica sofferente...non riesco a capire però se la supplica è di smettere o di continuare..
nel dubbio continuo, i miei colpi dentro di lei si fanno sempre più potenti, sfrontati, profondi, ad ogni colpo cerco di sentire se avanzo ancora un pò dentro di lei, adesso lei sembra quasi piangere, ma ho lasciato la mia mano pressata forte su di lei e non riesco a capire, ma non mi importa molto...a tratti sposto di quel tanto il palmo in modo da occluderle le narici..inizia a strattornami..a splancare, come se fosse possibile, ancora di più gli occhi, mentre io mi compiaccio della scoperta perizia a dosarle aria e soffocamento.
allento la presa, tiro fuori il cazzo da lei, grondande dei nostri liquidi, guardo il suo sesso...qui poi capirò che un altra mia pervesione è di fermarmi ad ammirare il lavoro di sfaldamento operato dal mio uccello sugli orifizi delle malcapitate...sembra una ferita scomposta..il buchetto nero e adesso molto largo, le labbra si aprono e si chiudono seguendo il suo respiro...dall'interno continua a colare molto liquido, mi rendo allora conto che è venuta e, a giudicare dal quadro, anche diverse volte.
Ci guardiamo, ansima, respira forte, il viso una maschera, le chiedo, "come va?" il suo "si, bene", è come un segno convenzionale tra noi, vuole dirmi, sto godendo, continua pure, non sto male. Raccolgo l'invito, girandole bruscamente i fianchi, le faccio capire di mettersi a pecora, mi da lo spettacolo delle natiche aperte, il sesso grondande e aperto, e questi maestosi, enormi seni che vedo penzolare pesanti tra lei e il muro verso cui è rivolta.
mi avvicino aderendo a lei, le nostre ginocchia puntate sul letto, le mie cosce incollate alle sue, il mio cazzo riprende la strada del suo utero, con lo stesso impeto e brutalità di prima..volutamente cerco lo strappo, il colpo di dolore, il suo sussulto..inizio cosi a montarla con molto ritmo...sto godendo e non ho nessuna intenzione di smettere...i suoi gemiti soffocati e la fica piena di umore che sento mi dicono che anche lei è daccordo...mi aggrappo a i suoi seni...mi stringo...li soppeso...a un certo punto la punta delle mie dita trova i capezzoli, cosi lunghi e duri, e inizio a strizzarli, forte, a storcerli, come si fa con le manopole di quelle vecchie autoradio che si trovavano nelle auto una volta.
Ecco qui ad un certo momento succede una cosa che ha poi segnato tutta la mia vita sessuale, il primo passo che mi ha fatto capire chi ero e chi sarei diventato...mentre la sto pompando in quel modo eretto, dietro di lei..con lei piegata a quattro zampe, le mie mani che intanto stringono forte le sue bellissime natiche, poggio casualmente il mio pollice sinistro sul suo orifizio anale, fino a quel momento immacolato e totalmente da me ignorato...mi piace...mi rendo conto di quanto è bello quel buco di culo cosi rosa, cosi chiuso.
Forzo l'ingresso dell orifizio con la punta del dito, mentre continuo a spingere davanti già da parecchio tempo...nessuna reazione...nessuna risposta...lo ritraggo e lo porto verso la mia bocca...lo riempio di saliva ciucciandolo come fossi un bambino. lo tiro fuori pieno ricoperto e bagnato e a quel punto lo punto dentro il buchetto ancora stretto con piu decisione...ancora nessuna reazione...ormai e quasi per metà dentro quel caldissimo antro...decido di chiedere " ti faccio male cosi...?" "no, no...è ok"... è il secondo segnale...come è successo prima lei vuol dirmi continua pure tesoro, usami come vuoi... A quel punto tiro fuori il dito, tiro via il cazzo dalla fica e ne punto la cappella sul buchetto d ancora però tutt altro che aperto...non so cosa mi sia passato per la testa, sapevo che il marito non la inculava, quel buco era davvero molto stretto...detto fatto, tiro un fendente improvviso, terribile, un colpo di schiena che ancora adesso ricordo davvero violento. Un gesto da vero pezzo di merda che mai un gentiluomo dovrebbe mettere in atto..bhe io ero li...con il mio lungo e grosso coso piantato interamente e improvvisamente dentro lo stomaco della mia povera creatura. immaginavo cosa sarebbe successo...e mentre davo il colpo ferale ancora una volta la mia mano si spingeva in avanti a tappare la bocca di lei...non l avessi fatto l'urlo non l avrebbero udito i vicini ma penso il marito comodamente seduto nel suo ufficio, le sue figlie a scuole insieme a tutte le compagne di classe.
Con la bocca tappata ne usci un mugolio strozzato, intenso, lancinante, ma non mollai, ne dalla parte del cazzo ne da quella della mano, mi faceva davvero pena e tenerezza in quel momento, cosi impalata a sangue freddo..e questa pena e tenerezza per una mia colpa mi stava eccitando come una bestia, non ci fu sosta dopo il primo colpo, non tirò il fiato..ma fu un martellamento implacabile lungo e impietoso.
Adesso lei piangeva e singhiozzava fortissimo, la mia mano era completamente inondata dalle sue lacrime e dalla saliva che sputava respirando male, la stessa saliva che le vedevo uscire dal naso e il collo e il viso dal rosso fuoco di prima erano adesso di un viola scuro.
mi fermai ad osservare se fosse tutto ok dietro, osservando il movimento del mio cazzo che entrava e usciva dal buco...era completamente ricoperto di sangue e di pezzi di merda che lei aveva evidentemente nell intestino anche tutto attorno l orifizio anale era ricoperto di sangue, arrivana fin all inizio delle cosce e qualche goccia era già colata su abiti e lenzuola.
Non mi fermai, quando pensavo di essere giunto al massimo la mia eccitazione saliva ancora un gradino, scattò qualcosa dentro di me. Tutto quel sangue, quelle lacrime, quegli umori, la puzza di sangue e di merda che ormai aveva invaso la stanza...i singhiozzi disperati e strozzati di lei uniti alla sua rassegnata e dolce abnegazione...mi diedero un senso di rinascita...di compiutezza, di evoluzione...il mio vero me era uscito alla fine fuori...era nato..e aveva iniziato il suo cammino...
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11 years ago
BelBruno34,
36
Last visit: 8 years ago
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Una storia vera
Il sole compagnia di tante giornate a Palermo è messo in disparte dal grande ombrellone del bar all’inizio della champegneria, nel centro storico, i tavoli sono quasi tutti occupati, ma uno di questo mi colpisce più degli altri, c’è una coppia, sono marito e moglie e stanno sorseggiando una bibita, lei veste semplice, jeans, t-shrt con piccola scollatura, sembra un coppia normale, ma di normale c’è poco quando avvicinando al loro tavolo il suo sguardo incrocia il mio, mentre sorseggia la sua bibita il sorriso di quelle labbra rosso fuoco mi fan percepire un desiderio il cui impulso non riesco a nascondere, è una donna semplice, lui si gira e fissandomi mi chiede se ho da accendere, si certo rispondo, intanto lei scosta la sedia come a volermi fare spazio, chiedo quasi sommessamente se sono dei turisti, ma lui mi risponde perentoriamente di no, mi arrendo, ritiro l’accendino e vado giù per la strada direzione via Roma, mi soffermo a guardare una vetrina, mi accendo una sigaretta e la mia palpitazione riprende nel vedere riflessa la coppia passarmi dietro, lei si gira mi guarda, mi fa un cenno come a chiedermi di seguirla, io lui continua non si volta, mi dico nessuno mi vieta di camminarci dietro e con lo sguardo basso arrivo in via Roma, hanno svoltato verso la posta centrale, il mio sguardo non si è staccato seppur basso un attimo da quel fondo schiena che lei mette in risalto quando si china per raccogliere qualcosa che gli è caduto, si sono fermati proprio davanti la posta centrale, lui sale le scale e lei riprende il cammino, continuo a seguirla, lei si gira ripetutamente, sarò a 2/3 metri da lei, mi guarda compiaciuta, abbozza qualche sorriso, ma non di più accelero leggermente il passo, lei sembra aver capito la mia intensione si arresta davanti alla vetrina di un negozio per intimo “Intimissimi” ma appena le sono accanto mi prende la mano e mi porta dentro con lei, mi dice col sorriso questa volta scegli tu, perché io la mia scelta l’ho già fatto, si avvicina all’orecchio e mi sussurra sei tu che voglio, gli chiedo cosa dobbiamo scegliere e lei mi dice che io lo so già, mi soffermo su un completo intimo, lo scelgo col reggiseno a balconcino mentre lo slip è più un perizoma ovviamente è bianchissimo, chiedo alla signorina di dare la giusta taglia a mia moglie, lei sorride e mi invita a seguirla per vedere come le starà io declino l’invito dicendo che ho troppo buon gusto per sbagliare, non a caso sto li con lei, usciamo e ridendo gli chiedo e ora che si fa? Lei mi dice di attraversare la strada a piazza San Domenico, c’è suo marito in auto che l’aspetta, sono preso dallo sgomento ma d’innanzi a lui che ride mi rilasso, mi da un biglietto con su scritto il civico e una via e un numero di cellulare dicendomi che starà li alla porta d’ingresso ad aspettarmi, quello uomo che fin un attimo prima era il mio intralcio ora è diventato un fantastico alleato. Io raggiungo la mia auto, ho fretta mi manca lei ma avverto di più il desiderio di chiarire con lui, sono etero e da qui non mi scosto, andiamo e vediamo, passo da via Marconi, compro uno champagne e una bottiglia di vino rosso, non so perché l’abbia fatto so solo che ormai li ho comprate.
Sono arrivato all’indirizzo, lui è veramente li davanti l’androne, appena mi vede mi viene incontro e mi saluta come solito fare due amici, mi invita a seguirlo dicendomi che sua mogli ci sta aspettando, nell’ascensore non parla, apre la porta di casa, fa gli onori di casa e mi fa accomodare sul divano, poggio le bottiglie sul tavolo, mi invita a star seduto va a prendere solo due bicchieri e li posa li nello stesso tavolino si porta via le due bottiglie, sento aprire lo champagne e poi quella del vino, ma ritorna solo con la bottiglia di vino, si siede accanto a me riempie i bicchieri e mi invita a brindare, gli chiedo a cosa? Domanda inutile, appare lei è vestita di tutto punto ed ha la bottiglia di champagne in mano, da una primo sorso, intanto io brindo e non tolgo gli occhi da lei, che comincia a svestirsi mentre un sottofondo musicale non impedisce di ascoltare ogni clic di bottone, zip o clips, adesso ha indosso solo il completo ed vicina a me lo fa scivolare dello champagne su di lei, io mi alzo e ……………. No posso solo dire per concludere che dopo una prima parte da solo con lei anche lui ha cominciato a coccolare lei per concludere assieme non prima di un bel double ….. e un finale che dovrete solo fantasticare.
Scrivo di getto e non correggo neanche eventuali errori perchè qui voglio essere me stesso e naturale sempre
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11 years ago
admin, 75
Last visit: 3 hours ago -
Prima volta con coppia bisex
Finalmente è successo. Dopo parecchio tempo passato a cercare una coppia con il lui bisex questa estate sono riuscito a provare questa nuova esperienza. Dovete sapere che ho sempre preferito il sesso orale a quello penetrativo e mi sono sempre chiesto le sensazioni che ha una donna nel ricevere in bocca un cazzo. Deciso a provare mi sono iscritto a diversi siti di incontri (compreso desiderya che trovo magnifico ma che purtroppo non ha portato al risultato sperato) e finalmente ho trovato una coppia che voleva mettermi alla prova. Essendo etero e avendo solo frequentato donne(poche per la verità) non ho mai pensato ad incontrare un uomo solo mi sarei sentito a disagio e imbarazzato.Comunque dopo alcune email di presentazione e scambio di numeri di telefono fissiamo la sera dell'incontro. L'appuntamento è all'uscita di un casello autostradale loro parcheggiano la loro auto salgono sulla mia e insieme ci avviamo verso il motel. Da subito si rilevano due persone simpatiche e riescono a mettermi a mio agio. Sono entrambi sulla quarantina sposati e mi dicono che ogni tanto fanno qualche incontro x uscire dalla monotonia di coppia non avendo figli. Arrivati al motel dopo una doccia si è pronti x iniziare. Inizia lei prendendo in mano il cazzo del marito e poi lentamente inizia a leccarlo partendo dal fondo dell'asta fino alla cappella. A questo punto mi chiama e mi dice di provare. Per la prima volta ho un pò di titubanza ma lei insiste e mi fa avvicinare con la bocca alla cappella. Mi dice di iniziare con un bacio sulla punta e poi insieme e sotto le sue indicazioni partiamo dalle palle fino a far scorrere con la lingua tutta l'asta infine mi dice di prendere la cappella in bocca e di iniziare a pompare e leccare. Da lì abbiamo iniziato a scambiarci i ruoli (io e lei lui è solamente attivo). Quando succhia lei io mi dedicavo a leccare la sua patatina o quando lei mi succhiava io succhiavo lui.Veramente bello avere una donna che ti fa un pompino e io che lo faccio a suo marito. Alla fine sono venuto nella sua bocca sotto gli incitamenti del marito a sborrargli in bocca .Una bellissima esperienza con una deliziosa e simpatica coppia che probabilmente in futuro ripeteremo.
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6
11 years ago
robymil, 45
Last visit: 3 years ago -
Un pomeriggio in treno
Più che un racconto vi narro un avventura che ho avuto un mese fa tornando a Napoli in treno.
Ero stata un paio di giorni a Roma a casa di una mia amica, da un paio di giorni avevo un certo prurito, ma ripresi il treno per Napoli senza aver concluso nulla.
Mentre mi sedetti in treno notai davanti a me un bel ragazzo indiano, mi piaceva e pensai che non mi ero mai fatto un indiano e la cosa mi incuriosiva, mi sedetti e pensai come fare per sedurlo.
Feci finta di dormire e m allungai strofinando le mie gambe sulle sue, aveva delle belle gambe sode e iniziai a bagnarmi tentando di immaginare come era il suo membro, all'inizio sembrava che la cosa non avesse nessun effetto su di lui anche se il ragazzo non si tirava indietro.
Faceva molto caldo e il treno non aveva l'aria condizionata, con la scusa di asciugarmi il sudore iniziai ad alzarmi il vestito fin sopra il ginocchio e iniziai ad accarezzarmi le gambe davanti a lui, non ci volle molto e lui iniziò a reagire, notai il rigonfiamento nei suoi pantaloni e mi eccitai ancora di più mentre continuavo a strofinare le mie gambe contro le sue.
Dopo qualche minuto mi alzai per andare in bagno, dopo neanche un minuto bussarono alla porta e aprii sperando che fosse lui, me lo ritrovai davanti coi jeans che stavano per scoppiare, senza dire una parola lo lasciai entrare.
Rinchiusi nel piccolo bagno mi slacciai la parte superiore del vestito mettendo in mostra la mia splendida quarta, lui non si fece attendere e si lanciò con la bocca sui miei seni, le baciava e stringeva con foga, nel frattempo allungai la mano verso il suo arnese, constatai che non era molto grosso ma era veramente lungo, non mi dispiaceva, lo tirai fuori e iniziai a segarlo, poi mi ci buttai con la bocca lo feci entrare fino alle tonsille, mi piaceva il suo sapore come di spezie, ero sempre più infoiata e anche lui.
Dopo un pompino che sembrava volesse strozzarmi lo feci sedere sul water e iniziai a cavalcarlo selvaggiamente, aveva una forza incredibile e potevo sentire il suo cazzo nella pancia, ebbi il primo orgasmo.
Dopo l'orgasmo mi misi curva mettendo in bella vista il mio culetto sodo e lui entrò con un colpo secco, si muoveva veloce e il piacere cresceva, raggiungemmo insieme l'orgasmo, a quel punto mi pulii con un po' di carta, mi alzai le mutandine e tornai al mio posto come se nulla fosse successo.
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3
11 years ago
admin, 75
Last visit: 3 hours ago -
In spiaggia nudisti.
una mattina di luglio 2013 come sempre siamo sulla nostra spiaggia di capalbio marina spiaggia nudisti di macchiatonda.ci fermiamo al capanno libero montiamo i nostri due ombrelloni e iniziamo con il primo bagno.giornata caldissima invitante per i bagni.vicino a noi un ragazzo che rimane all'ombra del suo telo verde sorretto da quattro paletti flessibili. noi iniziamo a stuzzicarci in acqua c'era voglia di fare sesso.ma decidiamo di aspettare dopo pranzo.arriva l'ora di pranzo e noi mangiamo.dopo pranzo prendo l'olio e inizio a fare un massaggio sulla schiena alla mia dolce signora .mentrre inizio il massaggio la persona vicino a noi un bel ragazzo su 1,80 si alza dal suo posto e si siede sul bagnasciuga davanti ai nostri ombrelloni.notiamo subito i suoi attributi,dotatissimo.inizio un lento massaggio tra le natiche della mia signora che per piacendogli mi dice che e' osservata dal ragazzo.io gli rispondo se gli dispiaceva lei dice di no ed io continuo aprendo leggermente le cosce alla mia signora e spuzzo dell'olio sulle natiche.inizio un massaggio tra le natiche a sfiorare il clitoride lei si eccita subito in verita' era gia' eccitata della presenza del ragazzo che guardava. lei mi dice fermati.mi fermo e lei vuole stare sotto gli ombrelloni e cosi facciamo.io sotto lei di lato inizia a massaggiare il mio pisello con olio e mi succhia i capezzoli. il ragazzo e ora in piedi per vederci meglio e il suo cazzo notevole dritto e lungo non si puo' non notare.inizia a mettersi in mostra con molta discrezione e senza avvicinarsi molto.la mia lei eccitatissima si mette sopra di me prende il mio cazzo e se lo struscia sulla fica mettendo in mostra il suo bel culo.lui vede questa situazione con lei girata di spalle e inizia a masturbarsi, io gli dico che si masturba lei si gira e guarda lui per un attimo seguita ma poi si ferma come vede che la mia guarda.questo gioco va avanti per circa 20minuti finche la mia lei mi monta sopra di spalle guardando lui che si masturba inizia a cavalcarmi e io da sotto gli metto me lani sui capezzoli stringendoli.il ragazzo guarda e si sega e fa' cenno se vogliamo che lui si avvicini la mia lei dice di no continuando a cavalcarmi.eccitatissima inizia con un lamento voglioso che lui sente e sa che sta per venire io aumento la spinta e lei inizia a venire insieme a me gridando dal piacere e mentre lui sborra come un fiume guardando eccitatissimo la mia lei che viene. peccato non averlo rivisto sicuramente avremmo potuto fare un massaggio in due alla mia lei.
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11 years ago
admin, 75
Last visit: 3 hours ago -
Lo schiavo illuso (storia vera)
Non posso dire di essere schiavo di mia moglie, non mi interessa, e poi non interessa neanche a lei. Diciamo piuttosto che la mia ragione di essere e’ la ricerca del suo piacere. E a lei piace sottomettermi, umiliarmi. Devo essere io a cercare il suo piacere molto oltre quello che io le possa dare.
Comunque va bene cosi’. Accetto e vado avanti. Come succede ogni mese nel periodo di estro mi aveva chiesto di cercarle un incontro. Questa volta avevo trovato una coppia, lui Master alto possente dotatissimo, lei slave, almeno cosi’ si dicevano. Persone normali, tra virgolette, incontro possibile, ok, scambio foto, lui le piace, lei piace a lui, ovvio e’ bellissima, ci incontriamo.
Io nel mio solito ruolo, la spoglio, ma non faccio in tempo ad offrirgliela che lui la prende con violenza. In tanto la sua schiava mi fa sedere e mi lega su una sedia davanti a loro che scopano. Anche questo era nei patti, tutto regolare.
Loro scopano a lungo, godono, io seduto immobile anche la sua schiava resta vestita e si tiene un po’ in disparte. Finalmente sembra che ne abbiano abbastanza, mi slegano, si fanno pulire da me, penso che sia tutto sulla via della fine, quando “bene, ora ci divertiamo un po” dice lui “si, dai “ risponde mia moglie, come se si conoscessero da sempre.
“Cara, procedi” dice alla sua schiava.
Questa si spoglia completamente, mi si avvicina e mi fa cenno di spogliarmi, ero stato vestito fino ad allora. Quando sono nudo si avvicina a me fino a che le nostre facce sono quasi a contatto, e’ piu’ bassa la mia bocca sfiora la sua fronte. La situazione sarebbe piacevole, anzi piacevolissima, se non fossi incerto su quello che deve succedere.
Il master si avvicina con una serie di corde e comincia a legarci, stringendoci l’uno conto l’altra. Mi sento schiacciato contro il suo seno, poi aggiunge altre legature piu’ in basso, il ventre, le cosce sono perfettamente uniti.
Mia moglie si avvicina, “Ti piace?” mi dice, faccio cenno di si con la testa, ma sono troppo emozionato per parlare.
“Bene ora ti piacera’ di meno, cominciamo!” lei ed il master ci girano intorno, appare un frustino, cominciano a picchiare sui nostri sederi, se lo passano di mano, non sappiamo chi e’ a frustarci, ma ognuno sente il fremere del corpo dell’altro, siamo in una intimita’ assoluta, dopo un poco eccitatissimi entrambi.
“Bene e adesso il gran finale” dice lui, “dovete riuscire a stare fermi immobili, ognuno fara’ di sotegno all’altro, non dovrete muovervi.
Intanto ho visto mia moglie armeggiare con uno strapon, e poi avvicinarsi al master, leccarlo, faglielo venire duro. E’ chiaro quello che sta per succedere, non posso guardare negli occhi la schiava a cui sono legato, lei e’ piu’ bassa, siamo troppo vicini, ma e’ come se fossimo una cosa sola, sento che anche lei ha capito, sono imbarazzatissimo, nonostante il sedere che brucia.
Mia moglie ed il master si avvicinano ai nostri didietro, lei alla schiava e lui a me, mi sento penetrare e schiacciare ancora di piu’ contro la schiava. Lui ha un cazzo durissimo, cerco di resistere, ci agitiamo anche se legati, sento i gemiti della schiava, sento il bagnato di una sua lacrima che mi scende sul petto, vorrei abbracciarla, baciarla asciugarle quelle lacrime, innamorato all’istante di una mentre vengo inculato insieme a lei, neanche la piu’ fervida immaginazione poteva arrivarci.
Comunque finisce, lui viene dentro di me, mia moglie viene anche lei, lo strapon la ha sempre eccitata tantissimo, e’ fatta.
Il master ci scioglie “Vestitevi, poi verrete a sistemare noi”. Siamo nudi io e la schiava, cerchiamo di non guardarci negli occhi, vado verso il bagno, devo lavarmi dietro, le poggio una mano sulla spalla, lei si sottrae, “posso lavarti?” le dico, lei si sottrae anche di piu’, si infila i vestiti. Mi vesto anche io. Stiamo per tornare dai nostri padroni, la fermo. “Come ti trovo?” Mi dice veloce un indirizzo e-mail.
Andiamo da loro. Incredibile si sono vestiti da soli.
Mia moglie mi guarda “Vieni andiamo” si bacia un’ultima volta con il Master.
“Ci rivediamo?” gli dice sorridendo
“Chissa’, forse si” risponde lui,
“ma loro no assolutamente” dice guardando me e la sua schiava
“non voglio pasticci, la mia slave ha a che fare solo con me, chiaro? Altrimenti te ne pentirai, ti assicuro, anzi voglio che ti impegni per iscritto”.
“Si signore” rispondo.
Il master mi passa un foglio di carta, c’e ‘un impegno a non rivedere la schiava se non autorizzato dal master altrimenti saro’ pronto ad accettare qualsiasi punizione corporale lui voglia infliggermi, purche' approvata anche da mia moglie. Quest’ultima clausola mi tranquillizza, firmo. Mia moglie approva con la testa, incredibilmente nonostante quello che fa e mi fa fare e’ gelosissima, forse anche lei teme che riveda la schiava.
Andiamo via. Ritorniamo nella vita normale, lavoro insieme, figli. Io pero’ ogni tanto ci penso, e come non potrei pensarci, sento sul mio petto i seni della schiava che fremono quando lei prende il colpo, e poi quella lacrima, vorrei leccarla asciugarla. Basta, e’ fatta, sono innamorato perso. Comunque resisto, resisto a non chiamarla, non tanto per timore delle punizioni del suo master, diciamo per timore di sentirmi ridicolo, perche’ ti amo?, perche’ siamo stati inculati insieme, come fai a dirglielo. Resisto due giorni, tre giorni, poi non resisto piu’, le scrivo. Tanto se non vuole non risponde, penso. E invece risponde, si vediamoci, appuntamento, bar tutto ok. Impazzisco di gioia, allora si, allora e’ innamorata anche lei. Mando un messaggio, lei risponde a tono, si, proviamo le stesse cose. Vado all’appuntamento, sono certo che andra’ tutto bene, sara’ fantastico. Lei mi guarda, sorridente, allegra, spensierata direi, nulla dell’atmosfera dei nostri messaggi, pieni di sottintesi. “Bene”, dico “allora?”. “Allora oltre che schiavo sei proprio stupido” fa lei ridendo
“Ma che carini, guardali” sento una voce dietro di me mi volto e vedo il master e mia moglie che ridono, lui con una mano sulla sua spalla. Anche la schiava comincia a ridere “Davvero pensavi che potessi innamorarmi di te?, di uno come te?”
Non so che fare, non so che dire
“Ricordi cosa avevo detto? Ricordi cosa hai firmato” fa il Master
“Si ricordo” tanto per me ora nulla ha piu’ alcuna importanza la delusione e’ piu’ forte della paura, non so cosa mi fara’ sopportare, per quanto terribile non staro’ mai male come ora
“Ma eravate tutti d’accordo?” mi viene finalmente il sospetto.
“Certo” risponde mia moglie “Volevamo avere un tuo impegno che ci consentisse qualunque cosa, vedrai come ne approfitteremo!”
Si, penso proprio che sara’ terribile.
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0
11 years ago
admin, 75
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Parentele pericolose
E chi lo dimentica quel giorno....Era la mattina del mio sedicesimo
compleanno ed io tutto eccitato mi svegliai e andai subito in cucina per
ricevere gli auguri dalla mia famiglia. Detto fatto mia madre mi disse che
sarei dovuto andare da mia cugina Antonella a prendere la torta che aveva
guarnito con tanta passione e gioia.
Antonella aveva al tempo dei fatti 37 anni, una bella donna, fisico
mozzafiato, sposata con Michele, una figlia di 15 anni. Mi voleva davvero bene.
Mi avviai verso casa sua sapendo che l'avrei trovata sola perchè il marito era
al lavoro e la figlia al campo estivo. Bussai e dopo un istante venne a aprirmi
in accappatoio, cosa per me normale considerate la differenza di età e la
confidenza che c'era tra noi. Mi diede un bacino sulla guancia e mi fece
accomodare in salotto davanti la tv accesa che trasmetteva il solito programma
della mattina. Mi accorsi che il dvd era acceso e in "pause" al chè nell'attesa
misi sul canale "scart" e riavviai i dvd. Sorpresa!!!!!!!!!!! Antonella stava
guardando un film porno di altissimo livello. Il volume era basso nonostante i
gemiti degli attori. Non si accorse di nulla ma quando piombò all'improvviso in
salotto non fu sorpresa, anzi, su suo viso si disegnò un sorriso malizioso. il
mio cazzo intanto già era bello duro e nonostante la giovane età era di
dimensioni decenti...Mi disse:
-ti piace? ti eccita?
-si molto, ma non sapevo che piacessero anche a te
-adoro il porno anche perchè amo masturbarmi....provare piacere...
Fu così che fece scivolare l'accappatoio a terra e, nuda, si sedette accanto
a me a guardare quel bel film. Aprì le gambe e cominciò a masturbarsi
lentamente. Chiaramente rimasi interdetto e sorpreso. Non mi sarei mai
immaginato che Antonella fosse così. Quindi, imbarazzato ed eccitato allo
stesso tempo, lasciai perdere il film e sedendomi sulla poltrona di fronte mi
gustai lo spettacolo che Antonella stava facendo per me. Giocava col clitoride,
si penetrava e mi guardava con occhi languidi e ricchi di piacere ed
eccitazione. Il mio cazzo era sempre più duro quando mi disse-spogliati!-.
subito mi sfilai tutto e mi rimisi a sedere col cazzo in mano...._Ah bello
spettacolino, amore hai proprio un bel cazzetto-
La bava mi scendeva giù dal labbro mentre ci guardavamo e ci toccavamo
lentamente, gustandoci quella circostanza così tanto eccitante.....Si toccava i
capezzoli, li leccava la troia, chiudeva gli occhi, si lasciava andare
emettendo gemiti che non facevano altro che aumentare la mia eccitazione....dal
cazzo fuoriuscì un liquido trasparente, il classico liquido pre-sborra, che
come sempre faccio ancora oggi, raccolsi con le dita e misi in bocca. Lei fece
lo stesso, leccandosi le dita impregnate del suo umore. Fino ad allora per me
il sesso si concentrava nel numero indefinito di seghe quotidiane e nel petting
che ogni tanto facevo con qualche amica troietta. Non avevo mai ricevuto un
pompino, nè una sega, figuriamoci una chiavata...non l'avevo nemmeno mai vista
dal vivo. Beh quel giorno capii che forse era giunto il momento di provare
tutto. -Vieni qui- mi disse Antonella -voglio che mi aiuti a depilarmi tutta-.
Andai in bagno e, sotto sue indicazioni presi il necessario. Quando tornai la
trovai con le cosce allargate. Mi fece spalmare la crema depilatoria sul pube e
sulle grandi labbra, quindi cominciò a radersi delicatamente con un rasoio
apposito.
Una volta finito, mi apparve davanti agli occhi un paradiso. Le grandi labbra
erano di un color rosa chiaro e gonfissime, al limite dell'esplosione, il
clitoride turgido e lungo, fuoriusciva dalle labbra e l'interno era rosso
fuoco. Mi tirò a prendendomi per i capelli. Mi spinse con violenza contro il
suo pube e altro non dovetti fare che cacciare la lingua e leccare alla meglio
ciò che mi veniva offerto. Certo ero un pò goffo ma comunque la troia ansimava
e godeva come una cagnetta in calore. Incredibilmente venne e volle
immediatamente ricambiarmi il favore, sicchè mi fece mettere in piedi e si
inginocchiò dinnanzi a me. Prese il cazzo in mano gocciolante di saliva, che in
precedenza avevo cosparso per farmelo scivolare meglio, e di liquido presborra
e se lo mise subito in bocca ciucciandolo come un leccalecca e assaporando il
mio umore. Fu abilissima e non mi ci volle molto tempo per vuotare nella sua
bocca tutta la sborra. Quando vidi che mostrandomi tutta la sborra in bocca la
fece scomparire in gola rimasi sorpreso
-che c'è piccolino, non te l'aspettavi? non credevi che io fossi così?-
-no Antonella, non me l'aspettavo, ma mi va benissimo così-
-allora ridammi il tuo cazzo-
E così lo riprese in bocca e mi fece impazzire per molto tempo. Succhiava
benissimo, anche se le imponevo il ritmo tenendola per i capelli spingendola e
tirndola verso di me. Si fermò e tenendo il cazzo in mano e continuando a
masturbarmi lentamente mi chiese:
- hai mai scopato?-
- no, mai- e facendomi accomodare sul divano si sedette sul mio cazzo. Lo
prese in mano scappellandolo tutto per bene e lo condusse nella sua caverna.
Entrò con facilità in fregna, tutto fin in fondo. La sensazione che ebbi fu
unica. Le pareti della fica avvolgevano il mio cazzo e le sentivo comprimersi,
era bagnata, calda e gonfia. Cominciò a cavalcarmi lentamente e, mentre mi
chiavava, si accarezzava il clitoride. Io, impacciato, le toccavo le sue grosse
tette, strizzandole i capezzoli di tanto in tanto. Godeva come una vacca e più
godeva lei più mi avvicinavo io all'orgasmo....un fremito, un altro, poi un
altro ed esplose in un orgasmo violento. A tutto quel sentire e vedere non
resistetti.- Vienimi dentro, non preoccuparti-, e così feci. Schizzai tutto il
mio sperma dentro di lei. Rimanemmo a lungo abbracciati ed immobili in
silenzio, finchè non si sciolse da me e si sedette sulla poltrona di fronte.
Aprì le gambe e vidi che scorreva seme fuori dalla sua fica. La raccolse tutta
sulle dita che portò alla bocca e ingoiò senza indugiare. ero felice come un
bambino la mattina di Natale. Senza dubbio il mio più bel compleanno. Da
allora, quando ci capita l'occasione, scopiamo sempre e sempre meglio. Il
nostro rapporto, agli occhi di tutti, è rimasto uguale, ma nel nostro intimo si
è inevitabilmente rafforzato, sfociando nella passione assoluta. Ma questa è
un'altra storia........
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11 years ago
piacereorale76,
33
Last visit: 1 year ago
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La prima volta con una padrona
Entrai nella stanza. Ero completamente nudo. Il cuore batteva all’impazzata e l’evidente erezione mostrava tutta l’eccitazione che provavo in quel momento. Lei, superba nel suo vestito nero lucido era seduta sul suo trono. Una Dea in carne ed ossa. Nell’aria si poteva respirare tutta la sua autorità, e tutta la mia soggezione.
A quattro zampe mi avvicinai a lei fino ad esserle davanti. Aveva un paio di scarpe con i tacchi molto alti, anch’esse nere e lucide. Non osavo alzare lo sguardo mentre sentivo che il suo si posava su di me dall’alto del suo trono.
Per prima cosa mi mise il collare. Ero suo. Ma in realtà ero diventato suo nel momento in cui la vidi. Mi mise polsiere e cavigliere, divenni ancora più suo. Non osavo muovere un muscolo, non osavo pensare, ero in attesa di un suo comando. Mi girò in torno, con fare autoritario, con passi lenti ma decisi. Mi stava studiando. Mi allargò il sedere, un brivido mi percorse tutta la schiena.
“Bene schiavo, ora puoi cominciare a baciare e leccare le mie scarpe. E vedi di farlo bene o sarà peggio per te!”. Era tornata a sedere sul trono ed il suo tono era di quelli che non ammettevano repliche.
“Sì mia Signora” risposi prima di iniziare a venerarla, a sottomettermi a lei. Leccai con cura le sue scarpe, ero estasiato. Mi sentivo umiliato, ma allo stesso tempo felice. Dopo un tempo che non saprei calcolare potei toglierle le scarpe. I suoi piedi nudi erano stupendi, aspettavano solo di ricevere le mie labbra e la mia lingua. Non attesi oltre ed iniziai a fare quello che avevo lasciato in sospeso, ma se possibile con ancor più cura. Passai la lingua anche tra le fantastiche dita della mia Padrona che poi infilò tutta la punta del piede nella mia bocca.
“Bravo schiavetto, con la lingua ci sai fare, ma ora è giunto il momento che mi diverta un po’ anch’io. Sdraiati supino, veloce”
Nel dire questo mi colpì con il suo frustino sulla schiena. Un colpo inaspettato, non le avevo visto in mano quel frustino. Mi piacque.
Mi stesi come ordinatomi. Il cuore batteva all’impazzata.
Per prima cosa mi legò palle e membro per ridurmi l’erezione. Poi, rimessasi le scarpe, con il tacco mi premette prima uno poi l’altro capezzolo. Salì sopra di me. Ero diventato il suo zerbino, ma sarei diventato qualsiasi cosa per lei in quel momento. Con sopra il suo peso, premette di nuovo il capezzolo con il tacco. Questa volta sentii un po’ di dolore ma non volli darlo a vedere. Quel tacco finì poi nella mia bocca ed iniziai a leccarlo. Scese. Mi lasciò qualche segno con i tacchi. A questo punto mi fece alzare e mi legò ad x al muro. Mi bendò.
Non sapevo cosa stesse per accadermi, anche se in realtà lo immaginavo benissimo.
Di li a pochi secondi arrivò il primo colpo di frusta, in pieno petto, sussultai ed emisi un piccolo gemito. Arrivò anche il secondo, e poi il terzo e il quarto…si fermò a venti. A quel punto sentii il suo respiro sul mio collo e subito dopo le mie palle strette dalle sue mani. Sentivo le sue unghie stringermi sempre più forte, mi sentivo sempre più suo.
Mi tappò la bocca con una palla di plastica legata dietro la testa. Iniziò a colpirmi nuovamente con la frusta. Questa volta nell’interno gamba e nelle zone intime. Ero in confusione totale. Ero un mix di dolore e piacere, diviso tra una parte che avrebbe supplicato di smettere ed una di continuare.
Poco dopo ero steso sul letto. Con le mani legate alla parte alta del letto ed i piedi divisi ed agganciati ad una sbarra. Attaccò la sbarra ad una catena appesa al soffittò, avevo le gambe in alto, avevo il culo completamente esposto. La vidi mettersi lo strap-on, lubrificarlo e poi venire verso di me e mettere il lubrificante sul mio culo vergine. Non feci in tempo a pensare che il lubrificante fosse un po’ freddo che lei mi fu dentro. Iniziò a scoparmi il culo. Ero al settimo cielo. Colpiva ogni volta più forte, si strusciò su di me fino a farmi sentire il suo fiato, fino a farmi vedere quel sorriso che mostrava tutta sua gioia, tutto il suo potere su di me. Mi strinse di nuovo le palle con le unghie. Mi sentivo sempre più suo, ero completamente suo.
Mi sganciò dalla catena, si sedette sulla mia faccia, riprese a frustarmi le palle. Potevo sentire i suoi umori anche se era vestita. Non so se era per l’inculata di prima, per l’essermi sopra, non lo so, però so che un po’ era anche merito mio e questo mi riempiva d’orgoglio e mi aiutava a non sentire dolore.
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11 years ago
Vero1amante,
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Il massaggiatore ed il cuckold...
Finalmente potevo mettere in pratica le mie fantasie erotiche, dopo aver inserito un bell'annuncio su desy...ecco la mia bella occasione.
fare il massaggiatore estetico in una beauty center, mi aveva fatto capire che alcune donne che al solo tocco delle mani sulle gambe o sulla pancia si bagnano immediatamente. La prima occasione mi capita con una coppia, alle prime esperienze, lei porcona e lui cuckold. Decidiamo di incontrarci al centro commerciale di Taranto per un caffè di conoscenza, lei molto bella 4 di seno, mora introno ai 40 anni, lui stessa età capelli brizzolati un pò di pancia, non molto alto. Ci sediamo e dopo i saluti di circostanza incomincia Lei a parlare dicendo che sono sposati da 15 anni e che per far rinvigorire il loro rapporto si sono decisi ha iscriversi anche loro a desy, scoprendo poi che il Lui di coppia ama vedere la moglie godere nelle braccia di un altro. Lei mi propone se sono d’accordo di giocare un po’ prima, se mi va di andare al cinema e incominciare a fare del sesso li alle mie condizioni… io in prima battuta vengo colto un po’ alla sprovvista, poi decido di, ma alle mie condizioni… 1° dico subito di andare al cinema oggi stesso, 2° lui deve solo guardare senza segarsi e 3° deve fare tutto quello che li chiederò. Loro accettano e così ci avviammo ad un cinema porno di Bari . Sono le 18.30, io entro per primo; dopo circa 5 minuti entrano anche loro, lei si siede accanto a me … inizia il film, solo la luce dello schermo illumina la sala, io incomincio a posare la mia mano sulla sua coscia andando a toccare la seta delle sue calze velate, e piano piano salgo fino alla gonna, non stretta che mi da la possibilità di insinuare la mia mano fino al perizoma… con il dito gioco un po’ senza scostare il perizoma davanti al suo clitoride, portando il mio dito sopra il suo grilletto grosso quanto una noce… la sento ansimare e il mio dito sposta il perizoma fino al contatto diretto con il grillo…mmm è tutta un brodo, faccio un su e giù con tutto il dito sulla sua fregna… gode, eccome se gode, si morde un labbro per non urlare. Il marito si gode lo spettacolo tenendola per mano. Nel frattempo apro la lampo dei miei pantaloni e tiro fuori il mio arnese, prendo la sua mano destra e la porto al tocco sul mio c…lei geme, si gira per vedere lo spettacolo, incomincia a segarmi leccandosi le labbra, allora porto la mia mano sulla sua nuca per farle capire che è ora che la sua bocca faccia il proprio dovere, ma la poltroncina ostacola l'operazione. Propongo di andare nei cessi, io mi muovo per prima e loro a seguirmi. Apro la porta del cesso. Mi siedo sopra senza togliermi i pantaloni, ma con il cazzo fuori..dopo un po lei arriva, sento il rumore dei suoi tacchi, apre la porta del cesso, è sola lui rimane fuori, richiude si inchina e incomincia una pompa da favola, una bocca enorme e una lingua da grande m...., ogni tanto si ferma, mi lecca i coglioni e riprende il lavoro iniziale. Nel frattempo si libera anche della camicetta e del reggiseno, incomincia a farmi una bella spagnola, leccando di tanto in tanto la mia cappella. La mia porcona ci sa fare, sento che qualcuno dietro la porta qualcuno sta godendo, lei sempre più eccitata accelera il ritmo della spagnola, ora smette, si toglie la gonna e di colpo si impala sul mio c… è tutta un brodo, deve aver goduto come non mai, sentire una porcona così eccitata mi fa montare la crema sul mio c...., dopo una ventina di smorza candela fatte con sapienza e velocità, le sborro dentro godendo come non mai, lei smonta dal mio c.... e si butta con la bocca per pulirmi tutto, come una ingorda. Cavolo!, mi ha proprio spompato, è ancora lì che con la lingua mi pulisce tutto. Ci rialziamo e usciamo uno dopo l’altro dal cesso, il marito è li con un sorriso da gran cornuto, lei si gira mi guarda, mi sorride e mi dice che ha voglia di vedermi anche domani. Io da gran furbo li dico di si ma alle condizioni che ci vediamo in un altro posto per giocare ancora, lei guarda il marito e rigirandosi ,mi dice di si, vuole andare a giocare nella pineta Ulmo con la speranza che qualcuno ci guardi....
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11 years ago
admin, 75
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Il cinema porno..
In tenera età, quando mi trovavo a giocare tra gli amici, capitava spesso di passare vicino al cinema porno del paese..ovviamente l'attrazione era la locandina, il massimo dell'eros per un ragazzino di 7-8 anni.
Qualcuno riusciva ad intrufularsi dentro per poi raccontare le immagini viste..certo non io,troppo timido e spaventato..!
Poi, durante la crescita le prime curiosità (10-11 anni) venivano soddisfatte dalle immagine dei giornaletti porno, ma la curiosità verso quel cinema rimaneva un'ossessione..!
Un giorno d'estate, i miei mi portarono a Palermo da alcuni parenti..
Rimanemmo alcuni giorni a soggiornare..
I pomeriggi, uscivo da solo non conoscendo nessuno e fu per caso che mi
trovai di fronte una sala cinema "porno"..
Ricordo ancora le sensazioni provate..era l'occasione per entrarci,tanto non mi conosceva nessuno..!
Ci tornai il pomeriggio successivo..entrai seppur minorenne..
La sala era piena per un quarto..un film di lilli carati..
Che fare? Notai già gli sguardi addosso..e dopo 5 minuti...già ero scappato via..!
Tornato a casa..mi masturbai e mi continuai a ripetere che pirla fossi stato..!
Il giorno successivo ci ritornai..Sono entrato e mi sono seduto..
centro sala...per stare da solo ( ma mi sbagliavo..)
Dopo pochi minuti un uomo si mise accanto a me,iniziando a toccarmi la gamba ma lo invitai a smetterla..senza successo..! Nello stesso frangente un 60enne davanti a me si mise a masturbarsi (gran cazzo ricordo).
Non sapevo che fare..iniziai a temere qualcosa e mi alzai..ma questa volta non uscii dal cinema...rimasi in piedi appoggiato al muro..sperando di essere alsicuro..!
Errato..
dietro di me arrivò un uomo (50 anni circa) e anche lui si appoggiò al muro! Non fece nulla, rimase immobile come peraltro lo ero io..!
Mi tranquillizzai (e sbagliai..)
Si mise dietro di me..ne sento il fiato ancora oggi..
Non mi poggiò la mano dietro..ma il suo corpo..
avevo una tuta leggera e potevo sentirne il tatto dei suoi pantaloni..
iniziò a muoversi.
Ancora non so il perchè ma lo lasci fare..anzi mi sistemai meglio per sentirlo muoversi di più!!
Lui si uscì il cazzo ed iniziò a strusciarlo sul mio culo ricoperto dal tessuto della tuta...mi piaceva,assurdo!!
Fu inevitabile..mi fece abbassare la tuta leggermente e continuò a strusciarsi..
Incredibile..un uomo..sconosciuto..(poteva essere mio padre)
nemmeno visto bene in volto (evitai appositamente di farlo)
godeva appoggiato a me..!
Mi sussurrò all'orecchio di seguirlo in bagno..ma dissi di no (ne sono ancora pentito) e mi rispose..ok finisco qui..!
Nemmeno 20 secondi e mi sborrò dentro le mutande..molto abbondantemente..!
Mi rialzai la tuta ..e con la coda dell'occhio..vidi lui che si era già dileguato..!
Anche io mi ricomposi per bene e come se nulla fosse tornai a casa..
La mia curiosità al cinema porno era stata ampiamente soddisfatta..
Ho scritto questa storia (vera) perchè ancora oggi mi fa rieccitare..
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4
11 years ago
admin, 75
Last visit: 3 hours ago -
5 minuti - regalo per miglior amico
Dopo qualche gioco a 3 col nostro miglior amico tutti insieme, per il suo compleanno, ho pensato bene regalargli 5 minuti da solo in camera con mia moglie a porta rigorosamente chiusa. L'ho proposto a mia moglie e la sua risposta è stata rigorosamente positiva. Giunto il giorno, mentre lei era rilassata a letto leggendo un libro arriviamo a casa e lo invito a recarsi in camera per salutarla. Lei alla sua vista neanche mi saluta, sorride e chiude la porta, io resto fuori a sbirciare dal forellino della serratura e sentire se ha bisogno di aiuto. Si intravede che la trama del gioco è guidata da lei e dopo meno di un minuto se lo sta già assaporando succhiandolo dolcemente ed insistentemente, lui non sta a guardare, e sapendo che il tempo è tiranno, la spoglia ed aprendole le gambe delicatamente assaggia la dua dolce linfa. Io sempre fuori, la sento mugulare e mi eccito da morire, intravedo, ma non mi è chiarissimo, lui le infila un dito nella sua fichetta e l'altro nel culetto, lei grida sottovoce forse apposta per farmi sentire e poi si mette a gambe aperte, mostrandomi dal buchetto della serratura la sua fichetta bagnata mentre glielo succhia aumentando il ritmo. I minuti passati sono già quattro, ma lei continua a succhiare e mettendosi a 69 si fa assaporare per bene, lui con linguia e dita ha ormai esplorato ogni anfratto. Io li avviso da fuori la porta che i minuti di regalo sono passati, ma nessuno mi risponde e lei mi fa sentire che gode sempre più, ma non vedo ancora lui sopra di lei a scoparla. Così dopo 7 minuti apro la porta ....e guarda caso lei le ha appena passato il guanto protettivo. Lui non si fa di certo pregare e lo indossa,
io sussurro a lei se tutto ok.....
lei mi dice..."il tempo vola"
io le chiedo come preferisce mettersi
lei alza le gambe e le apre quasi a 180°
invito lui a saltarci sopra, lei gli chiude le gambe attorno al collo e così la penetra completamente iniziando un ritmo sempre più forte....
lei gode e non poco, estrae anche il mio gioco e vuole che lo appoggio alla bocca succhiandolo con passione.
lui ritma fino alla fine, lei gocciola di piacere, io la giro a pecorina e continuo da dietro finchè anchio arrivo alla fine, poi ci rilassiamo tutti e tre sorridendo dal piacere....
........
.......
per il prossimo anno mi ha già chiesto se le concedo un po di più tempo...magari il doppio.... boh...vedremo.....
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2
11 years ago
free100,
44/44
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Galeotto fu.....un ciclo di massaggi....
Non ho mai voluto pesare sulle spalle dei miei genitori. Era più forte di me. Mi stavano già pagando le tasse universitarie,il fitto della casa, il mantenimento....dovevo far qualcosa per gravare di meno...eppure stavo studiando...non era facile conciliare università e lavoro. Geniale idea! Mi iscrissi ad un corso di formazione per massaggiatore professionista...entro un anno sarei stato abilitato per cominciare a lavorare come massaggiatore, lo avrei fatto a domicilio e a tempo perso...qualcosa l'avrei pur guadagnata prima di arrivare alla laurea! Dopo un anno di corso finalmente mi abilitai e cominciai a spargere la voce in giro, per chi ne avesse avuto bisogno....finalmente praticavo massaggi terapeutici a domicilio. Cominciò l'avventura e dopo le prime esperienze, col passa parola arrivai ad avere una media di 20 appuntamenti mensili! Avevo appena 25 anni, la soddisfazione era grandissima...Tra i vari clienti, una signora, molto distinta, nella vita una dirigente di un ente pubblico. Le diede il mio numero una sua amica alla quale avevo appena finito un ciclo di massoterapia cervicale. La signora Giovanna soffriva di continui giramenti di testa, dovuti ad una infiammazione del tratto cervico dorsale, mi aveva chiesto se fossi disponibile ad un ciclo di 20 sedute di massaggi al collo prescritte dal suo ortopedico. Altra cliente, altri soldini....Cominciammo di lunedì, ogni giorno a casa sua dalle 14 alle 15. Il primo giorno conobbi Carlo,suo marito,marasciallo dei carabinieri che ovviamente voleva vedere chi fossi e quanto fossi apposto. I giorni a seguire la signora Giovanna rimaneva sola in casa.Il figlio appena 18 enne era a Roma, iscritto per il primo anno all'università, il marito sempre in servizio. Era così gentile la signora Giovanna...neanche il tempo di arrivare che già sentivo il profumo di caffè appena fatto per me, versato in una splendida tazzina lucente che accompagnava sempre la solita domanda: hai pranzato? vuoi che ti prepari qualcosa? Si vedeva che era una Signora! Una bella signora, bionda, labbra carnose e con un gran decolletè. Sempre truccata, mai scialba, si presentava ogni giorno già pronta con una tutina viola e le scarpette da tennis. Era più grande di me di almeno 20 anni,ma era molto, molto giovanile. Sicuramente la paziente più accattivante tra tutte quelle avute...ma mai alcun strano pensiero! Ero un professionista ed avevo la mia ragazzetta! Dopo circa una decina di sedute, Giovanna, che ormai aveva preso confidenza con me e voleva che le dessi del "Tu" un giorno mi aprì la porta vestita in maniera totalmente diversa. Aveva una lunga vestaglietta nera di raso chiusa a livello della vita da un cordoncino grigio perla. Questa volta il suo seno abbondante che avevo sempre visto fasciato dalla maglia a zip di una tuta viola era a portata della mia
vista...prorompente faceva capolino tra i due lembi della vestaglietta chiusa in vita. E quelle scarpette da tennis erano sparite...dei sensuali sandali neri a fascette argentate mettevano in risalto dei deliziosi piedini smaltati rosso fuoco. Rimasi impietrito! Il mio uccello fece un sobbalzo tra i pantaloni...mai vista o immagginata così la Signora Giovanna! Mi soffermai a pensare un attimo...forse non stava bene...forse non era proprio uscita da casa e non si era cambiata....le chiesi cosa fosse successo. Come nulla fosse la sua risposta pronta: "Nulla, che doveva succedere? Sbrigati su,il caffè è pronto"! Eccitato come non mai sorseggiai il caffè, sentendo Giovanna che mi raccomandava: "oggi dobbiamo scendere sulla schiena, penso di avere una sciatalgia, dolore centrale e sulle natiche..." ammiccando continuava "mi farai un massaggio completo". Non sapevo cosa pensare. La malizia mi portava a fantasticare, l'ingenuità mi riportava coi piedi per terra...impossibile....la Signora...il marito...ero sempre il solito malpensante! Questa volta il massaggio era dorsale...Giovanna non poteva rimanere seduta...mi disse di andare in camera..si sarebbe sdraiata sul letto...la seguii. Continuavo a rimanere ipereccitato...in ogni caso l'immagine era troppo forte! Si sfilò i sandali e si coricò a pancia in giù su letto. Prima con una mano, poi con l'altra scostò le spalline della vestaglietta per rimanere a dorso completamente nudo fino al fondo schiena. Non potevo sbirciarle il seno schiacciato sulle lenzuola...era a pancia in giù...Cominciai a prendere il mio olio e a spalmarlo sulle spalle e giù verso la schiena chiedendole dove sentiva dolore. Non passarono dieci minuti... mi chiese di scendere sulle natiche...era li che sentiva il dolore...si inarcò leggermente...sciolse il nodo del cinturino della vestaglietta...la abbassò fin sotto le natiche, sfoggiando un culo meraviglioso, tondo e sodo, che racchiudeva in sè un filino nero...era il perizioma più eccitante che avessi mai visto! Il mio uccello esplose! Ma dovevo mantenere la calma....Era la Signora!!! Continuai il mio massaggio sulla schiena e sulle natiche fin quando Giovanna non cominciò con piccoli gemiti, quasi volendo simulare una sorta di dolore...ma, ai suoi gemiti seguì pian piano la crescente apertura delle gambe...ero tentato ad affondare le mie mani all'interno, tra le sue cosce a sfiorarle la figa...sarei stato un pazzo...continuai molto disconcentrato...ma cercai di essere più professionale possibile, fin quando Giovanna non mi afferrò una mano, si girò e mi spinse verso di sè, cominciando a baciarmi. Il mio cazzo era ormai stremato, sbatteva contro i pantaloni e mostrava tutta la sua prepotenza, ma a quel punto non mi fregava più nulla! Affondò la sua lingua nella mia bocca per cinque minuti, poi si scostò, mi guardò negli occhi, mi prese il volto tra le mani e mi disse: "non preoccuparti, Carlo sa tutto, è mio complice e facciamo questo gioco da tempo...". Ricambiai con le mie mani sulla sua testa...neanche il tempo di parlare che mi sbottonò i pantaloni, mi abbassò i boxer e lo prese in bocca. Andava su è giù con la testa,in maniera voluttuosa, aprendo e chiudendo la bocca, segandomi con maestria....era vero...era proprio una Signora.....Le afferrai le tette, le strapazzai, mi avvicinai con la bocca a morderle e a leccarle...la sua quinta misura e la sua mano veloce sul mio cazzo stavano per farmi venire...mi aveva lasciato in tiro per troppo tempo prima...seguirono i miei mugolii...lei si accorse di tutto e si avvicinò con le labbra al mio cazzo...le appoggiò piano sulla mia cappella ed esplosi....lei aprì la bocca e continuò a spompinarmi ingoiando tutto. Maledetto massaggio....aprì le porte del mio inferno futuro...diventai il suo bull, il pupillo di famiglia, la soddisfazione di Carlo...purtroppo per soli 5 anni,durante i quali ho conosciuto con loro la bellezza di questo mondo, dello scambio e dell'eros mentale e fisico. Siamo sempre in contatto, ma purtroppo a 1200 chilometri di distanza...Carlo è stato trasferito dall'Arma e, a lui, va ora il mio pensiero costante, con il bene che gli ho sempre voluto, per la malattia che purtroppo lo ha costretto ad abbandonare lavoro e vita sociale. Grazie Giovanna, grazie Carlo...ero un ingenuo studente che non voleva gravare sulle spalle dei suoi genitori...ora sono un dottore affermato e smaliziato con la passione dei massaggi e della lussuria che, grazie a voi ha scoperto questo fantastico mondo ed ha continuato ad assaporarlo, conoscendo anche nuovi amici splendidi coi quali condividiamo momenti meravigliosi!
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11 years ago
sex1home1prive, 34
Last visit: 8 years ago -
Un regalino speciale per uno "stimato" collega...
Una sera dell’inverno del 2009 ero uscito insieme al mio amico Leo, con l’intenzione di farci un giro per i Pub. Dopo un paio di soste in locali di cui siamo abituè decidemmo di provare ad andare in un pub fuori città, il Baribal a Calenzano. Entrati lì Leo trovò un gruppo di suoi amici del calcetto seduti ad un tavolo, e si mise subito con loro a parlare di calcio, cosa che io odio. Allora preferii andare al banco a prendermi da bere e guardarmi un po’ attorno.
C’era un gruppo di ragazze piuttosto rumoroso, con un paio di ragazzi, che mi attirò l’attenzione: guardai attentamente e notai tra loro Giulia, la moglie di un mio non troppo simpaticissimo collega di nome Massimo. Lei è una bella topina, sui 30 anni circa, molto sexy, occhi chiari, viso furbetto, capelli non lunghi castani chiari (anche se quel giorno li aveva tinti di rosso), poco seno ma un gran bel culo. Sembrava una delle più allegre, e decisi di tenere un po’ d’occhio la situazione.
Finalmente la vidi andare verso la toilette, e quando uscì feci in modo di imbatter mici. La salutai e cominciai a chiacchierare con lei allegramente, era abbastanza chiaro che aveva già bevuto un bel po’. Mi disse che era fuori con le amiche per il compleanno della sua amica Sonia, e che i due ragazzi al loro tavolo li avevano conosciuti lì e loro si stavano divertendo ad “aizzarli” proprio contro Sonia. Io la presi un po’ in giro sul fatto che, se ci fosse stato suo marito Massimo, di sicuro non si sarebbe divertita con quel gioco, lei la prese a ridere e allora mi decisi ad offrirle da bere.
Rimanemmo a chiacchierare al bancone, finendo le nostre bevute, allora ne ordinai altre due. Cominciava ad essere tardi, ma lei continuava a rimanere con me anziché tornare al tavolo delle amiche, allora le proposi di uscire a fumare una sigaretta, lei accettò. Feci finta di aver lasciato le mie sigarette in auto, e lei mi seguì nel piazzale fino all’auto. Traccheggiai per un po’ dentro l’auto fingendo di cercarle, poi uscii di nuovo e le offrii una sigaretta. Fumavamo appoggiati all’auto, lei era molto allegra e rideva a ogni mia più stupida battuta. Mi decisi a fare il passo in più:
-Comincia ad essere tardi, tra un po’ questi chiudono… Perché non andiamo a finire la serata da un’altra parte?-
-Noooo… Sei matto? E’ tardi… Se torno tardi Massimo s’incazza… Anche se a quest’ora russerà sicuramente come un treno…-
-Beh e tu quando torni fai, piano, e semmai dai la colpa alla tua amica Sonia, gli racconti che hai dovuto aspettarla perché ha imbroccato due tipi al Pub…-
Lei rise, ma due minuti dopo era seduta sul sedile destro della mia auto. Pensai di portarla a casa mia, ma il tragitto era lungo e ebbi paura di un ripensamento, così mi infilai in una via della zona artigianale di Calenzano, fermandomi nel piazzale deserto e buio di una fabbrica. La baciai voluttuosamente, gustandomi la sua lingua e accarezzandole le cosce sotto la corta gonna.
Le infilai la mano dentro i collant e comincia a carezzarle la figa, già ricca di umori. Sentii la sua mano sul mio pacco, che ne testava la consistenza senza però cercare la patta dei pantaloni, allora la aiutai, scostandomi dalle sue labbra per aprirmeli da solo e mostrarle il mio arnese, per poi prenderla delicatamente ma con decisione per la nuca e spingerle la testa in basso. Si rivelò subito brava di bocca, lavorando delicatamente di labbra e di lingua, mentre io le guidavo il ritmo con la mano tra i capelli.
-Mmmm… E’ grosso… Mi farai slogare la mascella…-
Io risi della sua affermazione, e passai all’azione più decisa: buttai giù il sedile destro facendola sdraiare, le alzai la gonna e le strappai con decisione i collant, buttandomi a capofitto a leccarle la figa. Lei sussultava e ansimava come una matta, mentre la mia lingua le guizzava sul clitoride e le penetrava le labbra della figa. Uscii dall’auto per togliermi meglio i pantaloni, poi passai su di lei e iniziai a scoparla. Non era molto freddo, e aprii il finestrino, scopandola con le gambe ben aperte, un piede sul volante e l’altro fuori dall’auto, lei mugolava e gemeva con intensità, per poi passare a dei veri e propri gridolini quando decisi di farla voltare su un fianco, comprimendola contro gli sportelli per penetrarla più decisamente. Sentii l’ondata del godimento invadermi in pieno e dovetti uscire senza averla sentita sussultare per l’orgasmo, ed esplosi in una abbondante sborrata sul suo fianco nudo e sul suo piccolo seno. Lei rise a lungo, ma il fatto di non averle procurato l’orgasmo mi rendeva poco appagato. Allora, mentre ancora rideva, con il cazzo ancora gocciolante mi buttai di nuovo fra le sue cosce, iniziando di nuovo a leccarle la figa, anzi quasi a mangiargliela. Passò in un attimo dalle risa ai gemiti. Per fortuna ho un’auto molto spaziosa e comoda, che permette di muoversi bene in certe situazioni. Mi spostai su di lei, prendendole la coscia sinistra per tenerla ben alta e leccarla meglio, mentre le spingevo il cazzo di nuovo eretto in bocca, in uno scomodo ma efficacissimo sessantanove. La feci voltare, mettendola a pecorina contro il sedile posteriore e penetrandole la figa di nuovo e iniziando da subito a darle colpi decisi. Lei gridava e gemeva, il suo bel culo alla fioca luce di servizio dell’auto mi appariva irresistibile e allora decisi di provare a saggiarglielo con il pollice. Lei sussultò quando il dito penetrò, ma capii subito che la cosa non le dispiaceva affatto. Mentre proseguivo con questo trattamento sentii il rumore tipico della vibrazione di un telefono: nella vaschetta dietro al cambio c’era il suo cellulare che vibrava per una chiamata, sul display c’era scritto “Amore”…
Mentre il cellulare iniziava a vibrare per una seconda chiamata, mi chinai per lubrificarle il buco del culo con la saliva: mentre lo facevo lei era diventata silenziosissima ma immobile. La inculai facendola gridare, sentii il suo orgasmo esplodere, e un attimo dopo le svuotai tutta la mia sborra rimasta dentro al suo bel culetto, mentre il suo telefonino vibrava di nuovo per l’ennesima chiamata senza risposta.
-Ora come faccio a rientrare, senza le calze…- Mi disse più tardi, mentre la riaccompagnavo alla sua auto.
-Beh, come ti ho suggerito prima, dai la colpa alla tua amica Sonia. Le dici che ha imbroccato due tipi e che non potevi proprio lasciarla sola…-
Lei rise.
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11 years ago
Toscomaturo,
31
Last visit: 6 years ago
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Come ti dimostro che sei cornuto...
Sono single convinto di 48 anni. Mi piace cercare sposine e coppie di scambisti su internet o nei locali della Toscana, e ho avuto diverse esperienze al riguardo. Ho anche due amici con cui ogni tanto capita di “collaborare”, e non mi vergogno di dire che con loro mi sono capitati anche diversi festini con donne a pagamento.
Però l’episodio più divertente posso dire che sia stato quello che voglio raccontare, successo un paio di anni fa.
In uno dei siti per coppie e scambisti italiani più famosi, dove sono regolarmente iscritto e attivissimo come “Toscomaturo”, mi imbattei in alcune foto di una tipa toscana molto sexy. Foto non spinte ma seducenti: in particolare alcune in intimo molto sexy bianco, autoreggenti velate e stivali marroni, scattate all’aperto, e altre in intimo nero bellissimo, reggicalze compreso, alcune di quelle anche all’aperto.
Il profilo del tizio che le aveva messe che si era registrato come “aspirante cuck”, diceva che a lui piacciono le fantasie di gruppo e di dogging, e che spera di realizzarne qualcuna, ma non specificava se cercava un bull per la mogliettina.
Decisi di cercare di contattarlo, e dopo vari messaggi senza risposta finalmente lo trovai nella chat del sito. Chattamo e gli feci i complimenti per la bella moglie, ma lui mi disse che non aveva mai fatto incontri e che sicuramente lei non avrebbe mai accettato nulla del genere. Obbiettai che una bella fica che si fa fotografare così all’aperto come faceva sua moglie doveva essere piuttosto calda e sveglia, in realtà, ma lui continuò a negare.
Decisi di non insistere ma che avrei continuato a coltivare la preda: l’esperienza mi insegna che raramente le coppie si convincono alla prima.
Lo ritrovai alcuni giorni dopo e ripresi il discorso, mostrandogli alcune foto mie all’opera. La volta successiva in cui lo trovai in linea fu lui stesso a invitarmi in chat. Aveva voglia di farmi commentare altre foto della bella mogliettina, aveva cancellato il viso dalle foto, ma si vedeva che era una bella fica, bel fisico con seno piccolo naturale e un gran bel culo. In quasi tutte le foto indossava intimo molto sexy, guepiere nere e bianche molto eccitanti o anche reggicalze o autoreggenti, una donna molto sensuale. Mi disse che lei aveva 35 anni e lui 39. In alcune delle foto sembrava anche molto esibizionista: si apriva il cappottino all’aria aperta come una vera esibizionista. A lui dissi che se era così esibizionista probabilmente era anche ben disposto a incontri con altri uomini o coppie, ma lui continuò a ripetere di no, e disse che non voleva rischiare di proporglielo. Gli dissi che secondo me una così, se non la faceva divertire lui, prima o poi avrebbe trovato da sola la compagnia con cui divertirsi, ma lui disse che non era il tipo.
Cambiai tattica, e gli proposi di scommettere che se avesse avuto occasione, lei avrebbe accettato un incontro con un bull.
-Se sei tanto convinto di quello che dici di lei, perché non mi fai provare a corteggiarla? Scommettiamo che poi ti tocca ricrederti?-
-Non scommetto mai- mi scrisse lui.
-Beh fai un eccezione, potrebbe rivelarsi intrigante. E poi sei tu, che ti professi “aspirante cuck…” Dai, proviamo. Se è vero quel che pensi di lei, non succederà nulla, no?-
-Di certo non ti do il suo cellulare o altre cose per contattarla…-
-Certo, ti capisco. Ma potresti darmi modo di contattarla su qualche chat, senza che lei sappia…-
Dopo lunga opera di convincimento riuscii a ottenere un contatto messenger e qualche informazione su di lei.
Alcuni giorni dopo riuscii a contattarla e con la solita scusa del “ciao, non mi ricordo chi sei”, inizia a parlarci e a sondare il terreno con molta cautela. Era piuttosto riservata, ma comunque chattava volentieri, e la cosa mi incoraggiò, e decisi di non forzare i tempi. Nei giorni successivi cercai di approfondire la sua conoscenza, senza sbilanciarmi a farle proposte. Lo raccontai in chat al marito, dicendogli però che non avevo mai parlato di sesso. Capivo che a lui la cosa dava un certo stimolo, anche se continuava a sostenere che non voleva proporle incontri.
Un pomeriggio la trovai di nuovo in linea su messenger, e decisi di provare ad affrontare l’argomento-sesso. Lei accettò la conversazione, e allora approfondii il discorso. Le chiesi se era fedele al marito e lei mi disse di si, ma da come rispondeva capivo che l’argomento la divertiva. Chattammo tutto il pomeriggio, io le proposi dei link a siti porno, mostrandole foto e filmati di sesso amatoriale. Lei sembrava divertita dall’argomento, e allora le chiesi:
-Ma a te non piacerebbe provare con un altro uomo, o addirittura con più uomini?-
-Sono sposata e mi basta l’uomo che ho.- mi rispose.
-Si ok, ma se lo prendi come un gioco, può essere divertente…-
-E scommetto che ti proponi tu, per farmi provare- mi scrisse, e io le risposi di si.
-E chi ti rende così sicuro che saresti di mio gradimento?-
Le mandai qualche mia foto, sapendo di essere un bell’uomo, cosa che anche lei fu disposta ad ammettere. Ma non riuscii a convincerla né a mandarmi una foto sua, né tantomeno ad incontrarsi.
La sera stessa mandai una email al marito, con allegato il testo della mia conversazione con lei.
Lui mi rispose che tutto questo non significava nulla e che comunque non aveva accettato incontri. Quando lo trovai di nuovo in chat ne parlai di nuovo con lui, ma ancora una volta lui negò la possibilità che la sua mogliettina accettasse incontri.
-Ok ma non incazzarti allora, se per caso succede.- gli scrissi
-Non mi incazzo, perché tanto non succederà mai, e probabilmente mi racconteresti che invece è successo e ti inventeresti tutto.-
La cosa mi suonò come una sfida, che decisi di accogliere.
-Ok, magari troverò il modo di dimostrartelo, allora.-
Il giorno dopo feci la posta su messenger alla mogliettina, e quando finalmente la trovai riallacciai subito il discorso. Per alcuni giorni lavorai per convincerla e incontrarsi, senza impegno. Alla fine riuscii a convincerla a vedersi un sabato pomeriggio, senza nessun impegno, in un bar di Montecatini, per un aperitvo insieme a me e a due miei amici, e se non fosse stato il caso, ognuno per la sua strada.
Cominciai a pensare a un modo per dare la dimostrazione al marito di quello che sarebbe accaduto, e decisi che glielo avrei dimostrato in più modi, così non avrebbe avuto dubbi.
Gli mandai una email, scrivendogli il mio numero di cellulare e dicendogli di usarlo per mandarmi un sms anche anonimo, se la sera stessa fosse stato in linea.
Eravamo già al bar quando lei entrò, alle 19. Non era alta, ma molto sexy, anche se aveva l’aspetto tutt’altro che da troia: indossava un cappottino di jeans, aveva una curiosa borsetta di cavallino sotto al braccio, e sotto si intravedevano delle calze velate, e un paio di stivali neri col tacco. Portava un paio di occhiali da sole che non volle togliere, mentre ci presentavamo. Un bel viso molto regolare e giovanile, dimostrava sicuramente meno dei suoi 35 anni, capelli lisci, con un taglio a caschetto alla francese, sotto l’orecchio, tinti di rosso mogano.
Le offrii subito da bere, lei era decisamente in imbarazzo, ma cercammo di essere gentili e amichevoli. Pian piano il ghiaccio si sciolse, anche se lei rimaneva ancora un po’ sulle sue, al punto da non togliersi nemmeno gli occhiali da sole, non ostante fosse buio.
Dopo un paio di aperitivi e qualche discorso sul più e sul meno, le chiesi che cosa aveva detto al marito, per uscire da sola. Lei mi rispose che aveva detto che usciva con una sua amica per fare shopping all’Outlet, e che magari rimanevano a cena fuori.
A quel punto le proposi di cenare insieme, a casa mia o se non si fidava, in una pizzeria. Sembrava molto titubante, ma alla fine accettò di venire a casa mia, ma con la propria auto. In casa finalmente lei si tolse gli occhiali da sole rivelando due begli occhi verdi, e anche il cappottino di jeans, sotto al quale indossava una gonna al ginocchio e una semplice camicetta bianca.
Avevo rifornito anche i miei due esperti amici di “pasticchine miracolose”, e avevo preventivamente organizzato una cenetta fredda a base di carpacci vari e varie bottiglie di vini bianchi, e pian piano tra un bicchiere e l’altro, tra una battuta e l’altra, riuscimmo a toglierle di dosso l’imbarazzo. A un certo punto sentii il suono dei messaggi in arrivo sul mio telefonino, e corsi a vedere. Andai subito nella stanza dove tengo il PC, e controllai se lui era in linea, e gli mandai subito un messaggio:
-La tua deliziosa mogliettina è andata a fare shopping con una sua amica all’Outlet, vero? Probabilmente ha sbagliato strada, ed è finita a Montecatini… Sta benissimo con quella bella camicetta bianca e quella gonna viola, molto sexy!-
Non aspettai la risposta e lasciai il PC acceso, tornando velocemente in sala, dove i brindisi cominciavano a fare il loro effetto. I miei amici si erano trasferiti sul divano e lei era seduta in mezzo a loro, ridevano allegramente. Io mi misi seduto davanti a lei e iniziai subito ad accarezzargli le gambe, e lei smise subito di ridere ma non di sorridere. Anche i miei amici passarono all’azione: uno iniziò a baciarla, mentre l’altro le sbottonava la camicetta. La facemmo alzare per spogliarla meglio, e con mia grande eccitazione scoprii che sotto indossava proprio uno di quei completino che le avevo visto nelle foto che suo marito mi aveva mostrato: un bel completo nero, con fiori di pizzo neri sul reggiseno e sul reggicalze, e il perizoma semitrasparente con gli stessi motivi. La ammirai compiaciuto, era veramente deliziosa. La palpeggiavamo di gusto, i due amici cominciarono ad aprirsi i pantaloni e a toglierseli; lei si rivelò meno timida del previsto, complici sicuramente anche le nostre carezze sul suo corpicino: si chinò subito sui due cazzi e si dedicò subito a sbocchinare i miei amici, mentre io da dietro la accarezzavo, gustandomi la vista del suo bel culo. Feci un salto al PC per “aggiornare” lo stato, descrivendo il completino della mogliettina in ogni dettaglio, ma notai che il marito non aveva risposto al messaggio precedente. Tornai in sala, per scoprire che uno dei miei due amici stava già scopando la bella, che si stava rivelando decisamente ben più troia di quanto ci era sembrata al primo impatto. Mi unii a loro, lei sdraiata e lui sopra, con l’altro che le teneva il cazzo in bocca. Mi feci posto anche io, affondandole a mia volta il mio uccello nella sua bella bocca. Ci alternammo a scoparla, mettendola a pecorina sul divano, e poi sul tappeto, tenendola impegnata in bocca e in fica. Lei si lasciava scopare di gusto, e noi la scopavamo rumorosamente, eccitatissimi. Le sborrai sulla schiena e un attimo dopo i miei due amici le schizzarono insieme sul petto, sporcandole il reggiseno che le avevamo lasciato addosso. Tornai al PC per vedere se l’ormai cornuto marito aveva risposto, ma niente. Decisi di aprire il microfono del PC, scrivendogli di ascoltare. Tornai di là, dove lei si stava un po’ ripulendo e i miei amici si erano versati di nuovo da bere, ma io volevo forzare i tempi, e mi buttai di nuovo su di lei ad accarezzarle la figa. Il secondo round fu più movimentato e ancor più rumoroso: la chiavammo di brutto, io mirai subito a farle il culo, e la inculai sul tappeto, a pecorina. Poi la girai, e mentre la inculavo a pancia su per farle arrivare il cazzo in profondità, uno dei miei amici la scopava in bocca senza ritegno. La chiamavamo troia, maiala, la incitavamo a voce alta a godere dei nostri cazzi mentre la inculavamo a turno, e lei accettava il gioco e sembrava divertirsi come una matta. Le sborrammo a turno dentro al culo, tutti e tre, riempiendola con soddisfazione. Ancora una volta tornai al PC per controllare, ma del marito nessuna traccia. Allora decisi di usare un’altra tattica, per dargli la prova che gli avevo promesso: tornai un attimo di là, e senza che lei se ne accorgesse presi le sue mutandine da terra e me le riportai al PC. Le misi sopra un foglio bianco su cui scrissi -Con i nostri complimenti alla “signora”-, e lo firmai. Chiamai da parte ognuno dei miei due amici e gli spiegai la cosa, e entrambi ridendo come matti andarono a firmare il foglio, dopodiché presi la macchina fotografica, fotografai la “composizione” e la stampai, cercando di fare in fretta. Pensai anche a portare di là la macchina fotografica, per fare qualche foto alla mogliettina, ma poi ci ripensai, troppo rischio che lei si incazzasse. Poi tornai a unirmi alla festa, che nel frattempo stava di nuovo riprendendo vigore: la mogliettina era di nuovo con un cazzo in bocca! Le facemmo provare l’ebbrezza della doppia, e non sembrò per niente a disagio, con un cazzo in ogni buco e uno in bocca; a dire il vero ebbi il dubbio che avesse già provato, la doppia penetrazione. Mentre la riempivano di carne la blandivamo con i peggio epiteti: maiala, troia sfondata, rotta in culo… Andammo avanti per un bel po’, alternandoci nei ruoli, sudando come matti per fotterla a dovere, alla fine i miei amici le schizzarono in viso, con lei inginocchiata a terra davanti a noi. Io invece le sborrai in gola, tenedole la testa ferma per farle ingoiare fino all’ultima goccia. Finita questa ultima estenuante performance, non appena lei si rialzo per andare in bagno, io corsi a prendere la foto stampata, la ripiegai e la infilai nel taschino interno della sua borsetta. Lei si fece una doccia e si rivestì. Aveva il reggiseno nero tutto sporco, e anche il reggicalze era pieno di vistose chiazze grigiastre, ma si rivestì e l’accompagnammo alla porta, era ormai passata mezzanotte. I miei amici rimasero in sala a fumare e a bersi un bicchiere, io tornai al PC e mandai un ultimo messaggio al marito:
-Amico, fai una cosa: tra una mezz’oretta la tua bella sarà a casa. Controllale bene l’intimo, perché credo abbia bisogno di una lavata. Ah, dimenticavo: c’è un regalo per te nella taschina interna della sua borsetta di cavallino!-
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11 years ago
Toscomaturo,
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Una vacca da monta
Ero in montagna e le sere prima di partire ho contattato qualche annuncio inserito su desy cercando qualcuno che fosse nella zona del mio soggiorno.
Ho ricevuto qualche risposta ma una in particolare mi ha incuriosito.
Un uomo sulla settantina con ancora tanta voglia di giocare... L'ho contattato prima via desy e poi per telefono. E' stato gentilissimo e cavaliere ma è anche andato subito al sodo. Un invito a casa per capire cosa mi piaceva e quanto mi piaceva...
Ero un po perplessa ma anche eccitata e così ho deciso di andare.
Mi sono preparata e presentata nel pomeriggio, mi ha aperto la porta e mi fatto entrare molto gentilmente, ma i suoi modi mi hanno messa un po in imbarazzo. Sempre gentile ma era come se fossi sotto esame. Mi ha fatto accomodare e mi ha offerto un drink che ho accettato molto volentieri per stemperare la situazione.
Tornando dalla cucina mi ha dato il bicchiere e si è messo vicino a me sul divano. All'inizio ero molto impacciata perchè anche lui era scostante ma poi parlando mi sono rilassata... mi ha fatto un altro drink e abbiamo continuato a parlare del più e del meno. Improvvisamente tra una parola e l'altra ridendo si è avvicinato e io, che al quel punto avevo bevuto due bicchieri, mi sono avvicinata e l'ho baciato. E' stato un riflesso automatico e per poco gli chiedevo anche scusa, ma... E' stato un attimo! Mi ha baciata e infilato la mano sotto la gonna accarezzandomi all'impazzata le gambe.
"Quanta voglia hai?...sei in calore.... non resistevi più vero?" Vi confesso che pur avendo bevuto mi sono resa immediatamente conto che era vero: avevo voglia da subito e il suo atteggiamento mi aveva moltiplicato il desiderio. Ho mugolato un "siii..." strascicato e nel frattempo ho sentito la sua mano che mi toccava sotto e saliva dietro verso il mio buchino.
Allora mi sono alzata leggermente per fare passare la mano e ho alzato le gambe piegandole per farlo entrare meglio. E' stato bravissimo, mi ha preso con il dito fino a farmi venire come una cagna. Nel frattempo gli ho slacciato i pantaloni e glielo ho tirato fuori. "Adesso sei pronta ... girati" è stato scortese, ma li per li non me ne sono neppure accorta perchè un alticcia e mentre mi giravo sul divano ho tirato giù le mutandine alle ginocchia e lui era già sul mio buchino con il suo arnese... Ho spinto indietro il culo mentre lui mi diceva:
"Avevo ragione vacca, sei così bagnata che non hai bisogno di lubrificanti..." e alla stesso tempo l'ho sentito spingere ed entrare prima un pezzo e poi tutto dopo una serie di piccoli colpetti.
" Adesso ti monto come si montano le vacche....". Mi trattava da puttana ma stavo godendo e non mi interessava minimamente.
Ha cominciato a sbattermi piano piano per qualche minuto grugnendo come un toro e quando stava per venire mi dice: "Vacca ti vengo dentro così mi fai un vitellino..." il mio piccolo cazzo ha cominciato a sbrodolare sborra come se mi stessi segando.... Poi ho sentito un getto grandioso dietro e un grugnito "vaccaaaa" e mi ha riempita tutta!
Quando poi più tardi ero seduta in auto per tornare in albergo sentivo ancora colare la sua sborra nelle mutandine.
Nella mia settimana di vacanza non è stata l'unica volta che ho fatto la "vacca" ma con lui ho provato a fare il vitellino altre due volte! Tornerò sicuramente in queste bellissime montagne!
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11 years ago
Daniela1Do,
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History of violence 14
E' arrivato dunque il giorno delle mie nozze con Rodolfo. E' un passo importante ed impegnativo, pensato e sognato per anni, quando Francesca era soltanto Francesca e non la persona che sono diventata oggi. Oggi non so proprio più chi sono nè cosa voglio, ma la macchina inesorabile delle relazioni familiari tutto macina e tutto trascina e non lascia spazio ai dubbi ed alle incertezze. Fino a poco più di tre mesi fa l'universo maschile per me iniziava e finiva con il mio fidanzato, finchè la violenza non ha bussato alla mia porta e mi ha profondamemte trasformata. O forse è più corretto dire che ha soltanto portato a galla aspetti della mia personalità che non conoscevo affatto. E mi ritrovo dunque intimamente cambiata, ma non al punto di avere la forza di oppormi alla soluzione matrimoniale. In verità il mio rapporto con Rodolfo ha subito pure una drastica evoluzione da quando abbiamo trasgredito insieme, ma questo è accaduto soltanto una settimana fa. Rodolfo appare molto coinvolto da me, sento che gli piace avere una moglie disinibita, e credo che lui ora intraveda una vita sessuale di coppia molto più interessante di quella che fino a poco tempo fa gli si prospettava. Una cosa è certa, il nostro rapporto sta cambiando velocemente ed è una vera follia sposarci adesso e mettere un punto fermo in una situazione che invece è completamente liquida, e della quale nè io nè lui possiamo immaginare la possibile evoluzione.
Ma questi sono pensieri oziosi. La truccatrice mi sta dando gli ultimi ritocchi, mia madre si dà da fare affinchè tutto funzioni alla perfezione, mio padre è emozionato e si appresta ad accompagnarmi in chiesa, la macchina è giù che aspetta, il parroco che mi conosce da quando ero bambina è lì pronto a benedire la sacra unione che ci vincolerà tutta la vita. Percorriamo il chilometro scarso che separa casa mia dalla parrocchia nell'elegante berlina blu di un nostro parente. Scendo davanti alla chiesa infiorata tra gli applausi dei presenti che ancora si attardano a prendere posto tra i banconi. Entriamo accompagnati dalle irrinunciabili note di Mendelssohn. Il timore che avevo per la testa si materializza velocemente, perchè riconosco subito negli ultimi banconi Sergio. Dapprima impallidisco, poi mi rassicuro perchè non è solo. Vicino a lui c'è Enzo, per fortuna, che ha sempre dimostrato di avere del buon senso. Scorgo pure Giorgio, il "camperista". Ho un tuffo al cuore riconoscendo in fondo alla fila Fausto, l'uomo con cui sono stata da sola in camera da letto nel corso di una delle primissime orge organizzatami da Sergio. Conservo di quest'uomo un ricordo inebriante ed ho sempre sperato di poterlo reincontrare. Oltre a scoparmi in maniera divina con lui in quell'occasione ho avvertito una fortissima intesa, ma dopo quella sera ci siamo persi. Invece eccolo qui, venuto tutto elegante a presenziare al mio matrimonio. Mi tranquillizzo, l'importante adesso è che Sergio non disturbi la cerimonia in qualsivoglia maniera, il resto va tutto bene.
Inizia la cerimonia, le letture dalla Bibbia e dal Vangelo, i canti. L'omelia di don Antonio è particolarmente accesa e vibrante nel decantare e celebrare le virtù di noi due giovani sposi che ci accingiamo al sacramento del matrimonio nella devozione reciproca e nella fedeltà. Se i presenti immaginassero che il culo della sposa ha ricevuto la copiosa sborrata di Sergio non più di dodici ore fa... Arriva lo scambio delle fedi. E' fatta, io e Rodolfo siamo marito e moglie!!!
La cerimonia finisce, inizia la lunga processione di amici e parenti da baciare e ringraziare. Ecco il turno dei miei amici "particolari". Enzo è il primo e mi rivolge parole dolci e galanti, poi Sergio che si limita a baciarmi le guance sogghignando impercettibilmente, poi Federico. Infine Fausto. Me lo ritrovo davanti e mi rendo conto che il cuore mi batte forte. Mi bacia sulle guance appoggiandomi le mani sulle braccia e ritrovo il suo forte odore di maschio che non ho mai dimenticato da quella sera. Mi rivolge poche parole sottovoce fissandomi intensamente.
"Non ti ho mai dimenticata, Francesca, sei una donna meravigliosa ed invidio l'uomo che ti ha sposata". Ricambio il suo sguardo. Ho un groppo allo stomaco e vorrei che il resto dei presenti, marito compreso, sparisse improvvisamente per rimanere sola con lui.
Poi mi chiamano e mi riscuoto, il fotografo deve fare le foto di gruppo. Una mezzora e gli invitati iniziano a sciamare fuori della Chiesa. Chiedo a mia madre di darmi un pezzo di carta ed una penna, vi scribacchio sopra il mio numero di cellulare. Con una manovra diversiva molto disinvolta approfitto di un momento in cui Fausto si ritrova isolato dagli altri. Mi avvicino a lui, gli lascio scivolare il bigliettino in mano senza nemmeno guardarlo in viso. Non è una mossa che ci si aspetterebbe da una sposa in abito bianco, ma la Francesca dall'abito bianco è da tempo che non esiste più.
Il viaggio di nozze in Messico si svolge secondo i programmi prestabiliti. Lo Yucatan è un posto incantevole. L'acqua dei Caraibi è calda al punto da non provare nessun brivido quando ti ci immergi con il corpo scaldato dal sole. Mi sento viva, pulsante di energia animale che amplifica le sensazioni del mare, della sabbia, del sole, dell'acqua salata, delle fieste serali, della cucina messicana. Rodolfo è preso da me e mi dà ciò di cui una giovane sposa ha bisogno. Mi scopa tutti i giorni, anche due volte al giorno, dimostrando una foga ed un'energia che prima non aveva mai avuto. Invariabilmente me lo mette anche in culo venendomi quasi sempre dentro. La cosa mi piace ma non ha quasi nessuna presa emotiva su di me. Mi bagno e arrivo talvolta anche a godere insieme a lui, ma le sue fantasie mi disturbano. Rodolfo quando è eccitato fa continui riferimenti alla porcata fatta durante l'addio al nubicelibato nel privè. Mentre gli faccio i pompini lui cerca di stimolarmi con fantasie erotiche che coinvolgono altre coppie. Lo conosco abbastanza per rendermi conto che ciò che lo eccita è la convinzione di disporre di una moglie abbastanza zoccola da permettergli di accedere a situazioni dove lui può scopare con altre donne. Mi rendo conto che cerca continuamente di adocchiare coppie potenzialmente disponibili a questi giochi. Ho sempre pensato che Rodolfo non pensasse che a me e vedere portati allo scoperto i suoi desideri profondi, desideri che non si concentrano affatto su di me, lo rendono banale ai miei occhi, scontato, dozzinale, noioso, perchè gli manca pure la furbizia di dissimulare. E prima di questo momento questi suoi desideri che sfogo avevano? Da quando stiamo insieme mi ha sempre scopato una o al massimo due volte a settimana dichiarandosi sempre stanco o incapace di fare di più, mentre adesso ogni volta che entriamo in camera da letto mi ritrovo subito messa alla pecorina sul letto ad ascoltare le sue fantasiose porcate sul sesso di gruppo mentre mi chiava. Non mi stupirebbe per nulla apprendere che Rodolfo in tutti questi anni magari si è sfogato scopando qualche battona.
Dal canto mio non sono messa meglio di lui, tutt'altro. Mi sento una vera gatta, adoro gli sguardi degli uomini su di me e non perdo occasione per provocare i maschietti. Ho avuto anche diverse blande occasioni che se avessi incoraggiato mi avrebbero portato a cornificare immediatamente mio marito. C'è un cameriere dell'hotel che mi fa letteralmente impazzire: mulatto, alto, labbra carnose... mi piacerebbe proprio tanto andarci a letto. Invece per tutta la durata del viaggio di nozze sono stata una moglie esemplarmente fedele, almeno fisicamente. Dentro di me tuttavia nascondo un vulcano in continua ebollizione. Penso a Fausto in moltissimi momenti della giornata. Abbiamo iniziato a scambiarci sms appena atterrata all'aeroporto di Cancun e da allora ci scriviamo regolarmente diverse volte al giorno e i contenuti dei nostri sms non sono propriamente casti. Lui ha iniziato presto a dirmi quanto mi desidera e io non mi sono certo peritata di nascondergli quanto io a mia volta desideri lui. Gli ho confessato un paio di volte che mentre scopo con mio marito penso a lui. E' la verità, ma non è la completa verità, perchè penso anche al cazzo di Sergio, a quello di Enzo, alle porcate fatte in camper con Giorgio. E penso soprattutto alla nottata con i camionisti, quando sono stata violentata da quel gruppo di buzzurri puzzolenti e maleducati nel cassone di un camion. E la mia mano corre velocemente alla passera, le mie dita vanno a stropicciare la clitoride dopo che mio marito, invariabilmente svuotatosi nel mio culetto, cade profondamente addormentato. E mentre lui dorme me ne vengo in paralizzanti orgasmi mentre rivivo mentalmente i momenti trascorsi dentro a quel camion. Queste crudezze a Fausto non le dico, ma il pensiero del suo petto villoso, dell'afrore che emanano i suoi grossi coglioni bruni, della maniera imperiosa ed autoritaria con cui mi ha sbattuta e cavalcata per oltre mezzora nella camera da letto di Sergio mi rende decisamente sincera quando gli comunico la mia voglia divorante di lui.
Per ora sono ancora una sposa fedele, ma non occorre la sfera di cristallo per pronosticare che che difficilmente riuscirò a rimanerlo a lungo al ritorno dal viaggio di nozze....
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11 years ago
fd5947,
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Le farfalle nello stomaco
Spesso ti chiedi se una cosa giusta o è sbagliata basando tutto il tuo ragionamento su regole di comportamento che nella realtà fattuale non esistono, troppo spesso mi capita di fermarmi a pensare se una determinata azione è può avere conseguenze positive o meno trascurando così la cosa più importante, l'attimo. Quella volta sul regionale Livorno Firenze non andò così non pensai e vi salii sopra conscio di come sarebbe andata a finire.
Conobbi Walter in chat così come altre centinaia di persone, ma a renderlo differente dagli altri era la sua spontaneità così come il suo modo semplice di guardare le cose, così il suo sentirsi cuckold appariva come un'emozione unica da vivere intensamente e non come una turpe perversione take and way da consumarsi in poche righe mostrando qualche foto, senza spesso nemmeno avere cognizione di chi hai davanti così come avviene del resto nella maggior parte dei casi.
Quando ti trovi davanti persone che dicono di eccitarsi a concedere, anche virtualmente, la propria moglie o compagna i risultati possono essere i più disparati come ad esempio la rincorsa al commento volgare, la facilità con la quale ti vengono concesse foto da scaricare, e il poco grado di erotismo con la quale viene vissuta questa avventura, curioso è il fatto che ad ogni richiesta di verifica della coppia con foto di vita normale del candidato cuck al 98% c'è una risposta negativa anch'essa costituente un novero a se stante di scusanti tali da poterci scrivere un formulario, ma del resto che dire se non... è solo un gioco.
La consuetudine maturata nel tempo ad avere una scarsa credibilità nella categoria fu improvvisamente spazzata via da un ragazzo più giovane di me, intenzionato, per lo meno inizialmente a parole, a condividere la sua ragazza (da ora in poi Erika), così una sera d'agosto di un anno fa iniziammo una conversazione dalla quale, dopo varie fantasie, richieste e infine proposte furono gettate le basi per un incontro reale tra me e lui avvenuto un anno dopo, casualità volle che per lavoro si trovasse in una località di mare vicino alla mia, così dopo mille dubbi e perplessita e spettri di un improbabile sequestro e/o tentativo di furto di organi, mi avviai verso la località concordata. L'orario e il luogo erano un po particolari per un incontro ad alta intesità emozionale, ma da un lato l'alta affluenza di turisti chiassosi e il caldo infernale di un mezzogiorno di agosto, agevolò e non poco l'approccio con una situazione che sino ad ora non credevo potesse succedere se non nella mia fervida fantasia. Così bastò una pacca spalla e un sorriso pieno di vita per far decollare quella che sarebbe stata la conversazione più assurda della mia vita.
Parlare con Walter era come dialogare con un amico di vecchia data, nonostante l'oggetto della conveersazione, dopo i vari convenevoli e qualche bicchiere di bianco finalmente (e dico così perchè ho le mie ragioni) la conversazione prese la piega giusta che entrambi volevamo, ossia parlare di Erika.
Erika era la ragazza di walter 25enne formosa ma con una dote innata la sensualità, che a mio avviso o si ha oppure di certo no si impara a scuola, una piccola dea del sesso, donna viziosa amante del piacere in ogni sua forma e instancabile serva al servizio del suo adorato Walter per il quale avrebbe fatto qulasiasi cosa. Con Walter sin dalle prime chattate avevo cominciato un gioco, mi piaceva suggerirgli pose fotografiche con le quali immortalare erika, la quale era completamente ignara di tutto ciò, anche se a detta di lui stava iniziando ad assecondare le sue visioni cuck per lo meno in via del tutto marginale, io suggerivo tutto dai vestiti alla lingerie alle pose e ai luoghi e walter come una sorta di gioco di ruolo si divertiva accettando questa sorta di sfida, che per altri può essere intesa come mera ubbidienza. Non passò molto tempo dal momento in cui dalle foto le mie richieste si facessero sempre più esigenti, iniziai a provare il gusto nell'essere un capriccioso interlocutore viziato e perchè no talvolta anche un po stronzo, non accontentandomi più delle foto ma avanzando richieste un o più invasive come ascoltare l'audio delle loro scopate oppure visionare in cam l'intimo di Erika nei momenti in cui lei non c'era fino a stringere amicizia con lui su fb per poter avere una panoramica completa ed entrare così ancora di più nella loro intimità. A volte Walter cercava di disancorarsi ma il piacere dell'intrigo mentale lo coinvolgeva ogni giorno sempre di più e molto più di me che ormai credevo ad un'amicizia esclusivamente virtuale e invece dovetti ricredermi...
Il pranzo improvvisato sotto il sole di Castiglioncello si stava concludendo in un modo che non mi sarei mai aspettato, Walter tirò fuori il suo cellulare e con un sorriso smagliante mi disse “non la vuoi vedere la tua troia?” beh non nego che arrossì per un minuto abbondante dato che un conto era dirle in chat certe cose una ltro dal vivo ma poi, forse complice il vino, rientrai nei panni dell'amico severo e gli risposi “ok , fammi vedere la tua puttana ma ti avviso che se me lo tiri su mi toccherà venire a casa con te, quindi ti covene non mettermi fame di lei ”. Come non detto l'effetto fu il contrario, le foto la rappresentavano legata su di una sedia con gli occhi bendati da un nastro nero e indosso una vestaglia di seta dello stesso colore con i bordi di pizzo e in evidenza l'abbondanza della sua carne traboccante dalla veste, un pasto prelibato per me in quel momento.
La situazione era al quanto surreale io lui e le foto un bar pubblico e gente intorno indifferente, non male per un approccio di questo tipo ma non era finita qua la sopresa arrivò subito dopo che Walter mi disse “vieni con me devo farti vedere una cosa”, capì che si trattava di un video. Ci spostammo nela sua macchina una comodissima mercedes lussuosa aziendale,io ero eccitatissimo era come essere dentro ad un bazar e poter chieder tutto quello che volevo senza parlare, dal canto suo anche Walter era molto preso non mostrando nessun tipo di imbarazzo anzi.. così fece partire il video che ritraeva Erika nuda sul letto con le mani legate alle due estremità e con gli occhi bendati nel mentre il suo ragazzo la stava penetrando con un vibratore, ma non era quello che mi colpì, no, bensì il fatto che stesse pronunciando il mio nome “manuel sii ti voglio vieni a scoparmi siii usami porco” in pratica Walter aveva esternato in maniera palese ad Erika la sua voglia di cederla ad altri come in un gioco dove solo il destino e poteva creare quella magia che potesse far accadere ciò che si desiderava. Pronunciava già il mio nome ma nonostante questo lei non sapeva ancora nulla di me. Ma ancora per poco.
Arrivai alla stazione di Rifredi alle 19:30 avevo le indicazioni su un foglio di carta, stavo per raggiungere casa di Walter, che non distava tanto da lì, ero stato invitato a cena come suo collega, come a volta capitava dato che il suo lavoro lo portava a conoscere diverse persone. La mia emozione era enorme non solo per il fatto che l'avrei vista dal vivo ma anche perchè avevo oltrepassato il punto di non ritorno, una volta entrato la dentro non avrei avuto più scuse, doveva essere mia a tutti i costi.
Concordai con lui di farla apparire come una cosa casuale, lui sarebbe arrivato a casa e l'avrebbe avvisata appena rientrata dal lavoro della mia presenza, così come a spesso accadeva (questo a detta di lui), lui si sarebbe scusato con lei garantendogli una serata di fuoco dopo cena, beh in parte un imput indiretto glielo lanciò chissà se lei lo afferrò subito o fece finta di niente.
Arrivai al numero 16 di via... eh questo non ve lo dico :) … non feci in tempo ad avvicinarmi al campanello che vidi Walter attendermi impaziente con una sigaretta in mano, “deh voi livornesi siete puntuali vedo … “ disse sorridendo, risposi anchio dicendo “beh hai ragione bimbo mio ma i treni italiani purtroppo non gli fabbrica la swatch” ci salutammo ma era evidente l'emozione, era nell'aria, non so se definirla una sensazione buona o cattiva, dato che cmq mi stavo introducendo, pur col suo volere, in casa di uno web-conosciuto con la lei ignara di tutto o quasi ma come detto di anzi ormai il punto di non ritorno era passato e la chiave entrò nella serratura, due giri a destra ed entrai in casa di Walter ed Erika. La sensazione che provai fu quella di grande imbarazzo ma dovetti liberarmene in fretta perchè me la ritrovai davanti in carne ossa con il grembiule da cucina con sotto i vestiti da lavoro (nella fattispecie un tailleur nero dato che lavorava in un posto di lusso) “ciao piacere sono Erika scusa se mi trovi vestita da lavoro ma il duro del tuo collega mi ha avvisato all'ultimo, vedo di fare tutto alla svelta dieci minuti e sono da voi”, mi presentai anchio dicendogli che non si doveva preoccupare e che la colpa era anche mia ma che mi adattavo a qualsiasi cosa e condizione, indubbiamente era simpatica, carismatica e sapeva esaltare bene quelle forme nella fattispecie con una non evidente ma audace scollatura, mi accomodai sul divano del salotto dopo aver visto la casa che era molto bella e grande, la cena sarebbe stata pronta di li a poco e Walter era al bagno lasciandomi solo con Erika che smanettava ai fornelli, un brivido caldo mi passò per il corpo alla visione di lei alle prese con i preparativi della cena i tacchi neri le calze nere velate quei polapcci duri e sodi e quel caschetto che gli modellava il viso, la rendevano molto di più di quello che avevo sempre pensato che fosse, una cagna da monta.
Cenammo con allegria seguendo il copione che Walter mi aveva detto ma al di là di tutto non sembrava troppo curiosa su chi fossi mentre il suo sguardo era su di me ogni istante che parlavo e nel mentre Walter stava facendo i caffè pronunciò il mio nome ad alta voce per chiedrmi una cosa, io fisando Erika vidi nel suo volto un lieve arrossamento, capì che il ricordo della porcata che aveva fatto col suo ragazzo era riapparso, o così credetti, infatti non avevo torto.
La serata stava volgendo al termine in ogni caso anche se non c'era stata occasione o meglio nessun segnale evidente da parte di Walter, avevo comunque passato una bella serata con persone interessanti, andai in bagno quando riaprì la porta mi trovai davanti Walter bianco in volto e quasi tremante, “ohi stai bene ? “ gli chiesi io, “ ti prego fai qualcosa” e io “ eh?? ma che dici non ti capisco” “ti prego manu scopala gli piaci me lo sento se ci provi ci sta”, per quanto fosse surreale, per quanto sembrasse impossibile, per quanto la realtà superi sempre la fantasia, non me lo feci ripetere due volte tirai un bel sospiro cuore in gola e mi diressi a passo svelto verso la cucina dove lei stava lavando i piatti e senza fiatare arrivai da dietro, con le mani le toccai i suoi fianchi e avvicinandomi all'orecchio le dissi “mi dispiace adesso sei mia” lei si girò perplessa mi guardò quasi impaurita e in quel momento la baciai con forza, lei non oppose resitenza gettò per terra le posate che aveva in mano e si abbandonò alle mie mani che stavano toccando il suo corpo. Con una mano le tenevo il collo con delicatezza in modo che quel bellissimo bacio continuasse e con l'altra avevo sganciato la giacchetta del tailleur e nel frattempo gli stavo sbottonando la camicetta bianca intravendendo una quarta sorretta da un bellissimo reggiseno di pizzo nero, le mie mani stavano per violare quel seno quando dei gemiti in sottofondo distrassero me e lei, ci girammo quasi di scatto e davanti a noi c'era Walter nudo con il cazzo in mano che se lo stava menado a più non posso quasi come se fosse in trance, io guardai incredulo anche se tanto incredulo non avrei dovuto esserlo poiché stavo violando il corpo della sua ragazza, comunque lo sguardo di Erika cambiò in un secondo e da ecciatato e lascivo si trasformò in rabbioso, “bravo le volevi tanto le corna eh adesso ti ci faccio cornuto stronzo!” pensavo ad un gesto di rabbia o di rivindica ma l'aumentare dell'intensità della masturbazione del suo ragazzo mi fece capire che il gioco aveva inizio.
La spoglia nuda lasciadoli solo le calze degli auroreggenti a puttana, così come gli disi ricevendo un sorriso malizioso di approvazione, mi feci spogliare nudo da walter dicendogli, “se il gioco s'ha da fare, dev essere tu ha iniziarlo, spogliami cornuto” pronunciai quella frase senza accorgermene ma non feci in tempo a rientrare sui miei passi per chiedere scusa che subito Walter era in ginocchio a sganciarmi la cintola dei pantaloni, fu così che in men che non si dica ero sul suo letto con la testa fra le gambe di erika a gustarmi la sua passra leccando con la lingua il clitoride in modo lento quasi fosse una delizia rara mentre con il dito della mano delicatamente entravo nel buco della figa, una delle più belle che abbia mai visto un taglio bello lungo con un clitoride notevole. Ero nudo con il cazzo duro girandomi spalancai le gambe e senza biogno di dire nulla me lo ritrovai dentro la bocca di Eria che come una serva me lo stava succhiando come se non ci fosse un domani, dopo una ventina di pompate decisi che eraarrivato il momento della penetrazione cosi la coricai a pancia in su e piano entri dentro il suo corpo e prima a colpi lenti poi mano a mano sempre più forti mi unì a lei spingendo tutto me stesso come se volessi entrere con tutto il corpo dentro di lei.
Erano passati 15 minuti ma sembrava ne fossero passati 5 lei gemeva chiamandomi porco io resistevo alla sborrata che si preanunciava colossale, “lo senti puttana senti come ti fotto cagna” avevo decisamente perso il controllo così come Walter che schizzò sul letto tutto lo sperma che aveva sulle palle colpendo anche parte della mia schiena. Le unghie di Erika stavano penetrando la mia carne i suoi denti mordevano la mia spalla, mi alzai le detti un piccolo schiaffo deciso sul seno e inizia a spingere a più non posso finchè in preda all'estasi quasi senza fiato dissi al suo ragazzo “adesso guarda perchè quello che è tuo diventa anche mio” e venni copiosente dentro Erika che ansimò quasi in un lamento che sembrava un pianto liberatorio, avevo il suo odore addosso a me e altrettanto lei, mi alzai e andai a lavarmi guardando Walter negli occhi che rispose sorridente con un occhiolino.
Prima di andare via presi Walter e gli chiesi “ma cosa hai provato a vedere tutto quello” e lui senza batter ciglio “ è stato come avere le farfalle nello stomaco”.
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11 years ago
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Come ho perduto la mia verginità
Sono sempre stato etero. Mi sono sposato a 34 anni, dopo dieci anni di matrimonio abbiamo avuto una figlia. Come và la vita matrimoniale? Mah, forse non meglio e non peggio di tante altre situazioni.
Ma non divaghiamo. Come dicevo sono etero, mi piacciono moltissimo le belle donne: no, non sono un donnaiolo, sono un uomo tranquillo e, almeno cerco di esserlo, abbastanza equilibrato.
Calma piatta, fino a quando ho iniziato ad avere strani sogni.
Una volta ho sognato di avere il pene intercambiabile…. Proprio così, non avete letto male: ho sognato di avere un pene non fisso, ma rimovibile con innesto a baionetta, come una fotocamera reflex, gli appassionati di fotografia possono capirmi bene: avevo uno zoom 28-180 asportabile dal corpo (non macchina, ma uomo)
Sogno invece molto ricorrente, quello di essere nudo e di riuscire a prendermelo in bocca e a succhiarmelo con un profondo piacere. Svegliandomi, rimango deluso, perché nella realtà non riesco in questa operazione…
Contestualmente con l’inizio di questi sogni, ho iniziato ad avere curiosità e desideri nei confronti del pene maschile, attenzione, non dell’uomo nella sua totalità, ma solo del particolare anatomico.
Altro desiderio sessuale è rivolto verso il mio stesso corpo. Non sono giovanissimo, ma sono giovanile, snello, non muscoloso ma con muscoli ben definiti e con poco grasso sopra: mi eccita e mi soddisfa accarezzarmi a lungo da solo, e qui forse nasce il desiderio di essere accarezzato da un uomo. Solo che, non piacendomi il corpo maschile, sento il desiderio di ricevere carezze, senza ricambiare: io chiudo gli occhi e tu fai tutto quello che vuoi.
Da qui la ricerca tra gli annunci di un rapporto di questo tipo, finchè trovo quello che mi sembra adatto: “Eseguo massaggi gratuiti a maturo over 60”.
Prendo il coraggio a due mani, rispondo all’annuncio, e organizziamo l’incontro.
Profonda sensazione di curiosità-timore-eccitazione per qualcosa di proibito, qualcosa di assolutamente nuovo: nessun uomo mi aveva visto nudo, tanto meno toccato! La mia eccitazione nasceva dalla consapevolezza di essere sverginato!
Grande giorno. Mi reco a casa sua, zona Guidonia. È un ragazzo giovane, sui 30,molto educato, cordiale, non male fisicamente. Mi mette a suo agio, parliamo un pò, mi offre un amaro che mi rilassa e amplifica il piacere dell’attesa.
Finalmente, il letto. Mi spoglio, mi trovo nudo di fronte a lui. Provo un profondo, sottile, quasi torbido piacere nella consapevolezza di perdere le mie verginità una ad una: un uomo mi osserva nella mia nudità.
Mi stendo sul leto in posizione prona. Gli chiedo di scattarmi delle foto che voglio tenere e che poi ho inviato anche a lui.
Finalmente inizia ad accarezzarmi partendo dai piedi, arriva ai glutei che massaggia vigorosamente, ma senza entrare, per ora, nella zona più intima: seconda verginità perduta, un uomo mi sta toccando.
Arriva alla schiena ed alle spalle. A questo punto si inginocchia sul letto (lui è rimasto in pantaloncici e maglietta) con le ginocchia a cavallo delle mie, comincia a percorrere con le mani il mio corpo posteriormente, mentre io mi rilasso e provo sempre più piacere.
Ad un certo punto, sempre percorrendo il mio corpo dalle ginocchia alle spalle, spinge le mani verso la parte anteriore: io reagisco inarcandomi leggermente, lui ne approfitta e sposta le sue carezze verso il mio petto, scendendo poi verso il basso, urtando quasi casualmente e ripetutamente il mio pene: altra verginità perduta.
Ora mi prende le gambe e me le divarica con decisione, si sdraia ance lui prono sul letto, mi agguanta i glutei …… sento qualcosa guizzare velocemente e premere contro il mio buchetto: la sua lingua, a cui seguono rapidamente le sue dita, che si insinuano prepotentemente dentro di me, procurandomi un grande piacere.
Finalmente si alza e dice: “Ora girati”.
Ricordo con eccitazione il momento in cui mi sono girato supino, offrendo al suo sguardo tutta la mia zona inguinale. Mi dice: “Piega la gamba destra così” (ad angolo retto rispetto al corpo col ginoccchio piegato). Si stende sul letto appoggiando la testa sul mio ventre, con il viso praticamente a pochi centrimetri da mio arnese ormai turgido. Comincia ad accarezzarmi i testicoli, stringendoli ripetutamente (io a questo punto non capisco più nulla…). Percorre senza fretta il mio cilindro con un tocco leggero che mi manda in estasi (vi giuro, non stò esagerando…). Io sono ad occhi chiusi, mentre mi accarezzo il petto e i capezzoli. Ad un certo punto ho la sensazione che il mio pene non si trovi più in una cavità formata da cinque dita, ma in qualcosa di più caldo ed umido, che oltretutto vibra ed emette come un mugolio di piacere.
Sono al massimo dell’eccitazione, vicinissimo all’orgasmo, in questo momento me lo maneggia con due dita e con una lentezza che mi porta al parossismo. Gli chiedo: “Come vado?” lui risponde: “Alla grande!” e provo di nuovo quella sensazione di caldo umido, mentre odo un “MMMM!!!!!”
Sto per venire, ma mi astengo dall’esercitare quell’azione di contrazione di quel muscolo che, se azionato volontariamente, accelera l’orgasmo e che usiamo anche per espellere le ultime gocce di urina. È un’azione che richiede un certo autocontrollo, ma ne vale la pena!
L’orgasmo sembra retrocedere, ma continuando la stimolazione, sento in breve che sta tornando.
Questa volta, l’orgasmo diviene irrefrenabile e non più rimandabile. Mentre mi accarezzo il petto e le costole, ansimo con voce roca: “ Sto per venire, non riesco più a trattenermi…”, lui mi dice: “Vieni, non trattenerti più” (e chi ci riuscirebbe!)
Un profondo piacere si scatena con violenza nel mio ventre, penso: “Ecco, davanti ad un uomo!” , sento eruttare da me un fiotto di sperma, mentre non riesco a trattenere un “AAAAAAAAh!!!” liberatorio.
Rimango almeno cinque minuti steso ed ansimante sul letto, mentre mi sento percorso dalla fronte ai piedi da un formicolio talmente intenso da farmi pensare di essere stato sul punto di perdere i sensi per il piacere. Giaccio ancora, mentre lui mi deterge l’inguine bagnato del mio sperma con dei salviettini.
Qui finisce la mia storia. Dimenticavo di dirvi che ovviamente ho una foto di me immediatamente dopo l’orgasmo: a volte riguardo queste foto del prima e dopo, spesso con una conseguenza facilmente immaginabile…
Posso affermare senza ombra di dubbio e senza voler fare un torto alle partner che ho avuto nella mia vita, di aver provato l’orgasmo più profondo, soddisfacente, direi estremo, di tutta la mia vita.
A tutt’oggi non ho avuto esperienze simili, sebbene abbia qualche volta cercato di farlo. Spero sempre di incontrare un uomo, o magari una coppia, che voglia interessarsi al mio corpo come è avvenuto quel giorno.
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11 years ago
Exibis,
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Una cena perfetta
Ci eravamo contattati via desy, poi scambiati i cellulari e Aldo mi aveva invitata a cena. Mi aveva detto di essere bravissimo a cucinare e che lo eccitava moltissimo corteggiare una donna a cena.
Sono partita vestita di tutto punto per fare bella figura e non deludere il mio nuovo amico.
Era una serata piovosa e un poco per vanità femminile e un poco per prudenza sono arrivata all'appuntamento decisamente in ritardo.
Lui era ad aspettarmi come d'accordo sotto casa... è salito in auto e pur rimproverandomi mi ha subito baciata... e che bacio! Ho cominciato a eccitarmi.... abbiamo posteggiato e da vero cavaliere mi ha riparato con l'onbrello tenendomi a braccetto. Mi ha conquistato!
Quando siamo entrati in casa era tutto uno spettacolo con candele ovunque. Mi ha offerto subito un aperitivo e mentre ero alla finestra l'ho sentito arrivare dietro, accarezzarmi e alzarmi la gonna. Ho cominciato a fremere e spingere indietro il culetto. Lui allora me lo ha appoggiato tra le natiche mentre mi baciava sul collo. Ero un lago!
Mi ha spostato le mutandine e ha cominciato ad aprirmi con un dito, due, tre! Godevo e mugulavo come una cagna in calore... Ho cominciato a pregarlo di prendermi e di sbattermi come più gli sarebbe piaciuto,,,, l'ho sentito entrare piano piano e mentre continuava a baciarmi ii collo io ansimavo e venivo nelle mutandine come una baldracca. Poi ha cominciato a sbattermi da vero signore... con parole dolci e colpi decisi.... io continuavo a venire sentendo il suo cazzo sempre più dentro e sempre più su.
Poi mi ha girata e mi ha baciato a lungo. Mi sono inginocchiata e ho cominciato a farlo godere con la bocca... L'ho sentito arrivare con un getto enorme e un rantolo da vero porco che mi ha reso felice.
La cena è poi stata squisita, ma l'aperitivo e il dolce che è arrivato dopo decisamente superlativi!
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11 years ago
Daniela1Do,
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La ragione del sesso
Preferisco definirmi uomo singolo, altri termini sono inutili clichè. Non aderisco alla teoria dannunziana del super uomo, poichè mi sento uomo tra gli umani. Il sesso, per me, è un impulso che nasce dal cervello e si raffina tramite la fantasia che porta alla eccitazione che a sua volta porta all'orgasmo, il corpo col suo apparato sessuale è solo il mezzo usato dal cervello per raggiungere l'orgasmo. Io gioco col cervello, ed ogni donna o situazione me lo stuzzica in maniera diversa pertanto non tutti gli incontri sono uguali ed alcuni riescono meglio dell'altro. Usando il cervello e non solo il corpo nel sesso, non scopo e vengo a comando come un attore porno, non sono un super uomo, e non assumo pose artistiche nelle foto. Adoro le foto che riprendono momenti vissuti nella scopata. Non amo definire, in un semplice aggettivo, il mio orientamento sessuale; per me, l'unico aggettivo utile che può essere usato in sessualità è "passivo" o "attivo". Sono sempre attivo, con qualche donna che mi affascina particolarmente mi posso alternare ad essere dominato in un gioco di ruoli. Secondo me la sessualità è un aspetto dell'individuo fondamentale sin dalla nascita poichè sempre presente e talvolta condizionante insieme ad altri fattori, tutti gli altri aspetti dell'essere tipo carattere, sensibilità, egocentrismo, introversione o estrosità ecc. La mia sessualità è orientata al poliamore infatti penso che essa è vissuta in completezza quando un uomo o una donna riescono a stabilire interazioni sessuali con gente dello stesso sesso, del sesso opposto e di qualsiasi orientamento e fantasie sessuali. Penso che dentro ognuno di noi ci siano molteplici sessualità, ma per natura e sopravvivenza della specie, siamo abituati a rapporti etero e quindi tutte le altre sessualità restano regredite, ma se vengono stimolate annullando barriere pregiudizievoli, provando anche per gioco, in noi la loro manifestazione diventa naturale. Per me il vero uomo, completo,è colui che riesce da attivo a scopare, nello stesso letto, insieme, la sua donna e l'altro uomo passivo. La mia prima esperienza con una donna l'ho avuta a 16 anni. Successivamente, a 19 anni, ho avuto il primo pompino da un uomo. A 20 anni, la mia sessualità si è evoluta con l'esperienza delle coppie. Molto sinteticamente, in una coppia cuck bsx pass trovo, tra molteplici altre cose, oltre al fascino di entrare nella intimità di una coppia sposata, la possibilità di giocare in completezza con i due sessi. Sempre sinteticamente, poichè il discorso è lungo, in una coppia etero, trovo il fascino di stare con la donna di un'altro uomo, e per qualche ora farla mia, entrando nella loro intimità. A 24 anni, ho incontrato il primo trans poichè ho voluto provare in una unica persona i due sessi, differentemente dalla coppia cuck bsx pass dove i due sessi sono separati in due persone differenti. Mi interessa qualsiasi esperienza e me le vivo tutte, rigorosamente da attivo, con curiosità e difficilmente mi tiro indietro. Come tutti posso avere preferenze. Mi affascinano moltissimo le coppie mature interessate a giocare con un giovinotto su un letto, sotto le lenzuala, con decisione e serietà poichè mi eccita immaginare un corpo giovane in intimità con un corpo maturo, c'è un senso di trasgressività forte; durante il rapporto si crea una atmosfera particolare, raffinata, peccaminosa, maliziosa, che ti prende dentro e ti porta via e diventa straordinario baciarla, abbracciarla, accarezzarla con intensità differentemente da come accade con una coetanea. Non si possono spiegare quei momenti, vanno solo vissuti. E' affascinante incontrare anche una coppia coetanea, ci si sente alla pari e data la stessa età si crea una forte complicità. Poi nel rapporto, noi giovani trasgrediamo forte ma con una ingenua e inconsapevole maliziosità, difatti soprattutto nei preliminari abbiamo maggiore sensibilità; noto che la lei di coppia giovane mi abbraccia maggiormente, mi bacia con delicatezza, cerca il contatto di pelle, insomma è meno diretta al punto; invece la lei matura è più diretta e preferisce meno "dolcezza" nei preliminari. Mi è capitato che una lei matura è rimasta quasi imbambolata, sorpresa sotto l'effetto delle mie mani che l'accarezzavano tutta con delicatezza e dolcezza, anche i capelli, e sotto l'effetto dei miei baci iniziali zelanti. Credo che successe poichè non c'era più abituata da anni. Ma fu proprio questa dolcezza e delicatezza che approcciai nel primo contatto che la spinse a richiamarmi in molteplici incontri durati a lungo, diceva che ritornava giovane e si ricordava dell'adolescenza. Quelle che seguono sono delle mie fantasie che mi girano nella testa in questo periodo, poichè le mie fantasie sono in continua evoluzione. Mi piace vedere durante l’incontro la coppia che mentre si spoglia manifesta sicurezza, decisione, esperienza rafforzata dalla consapevolezza di incontrare una persona più giovane. Mi piace immaginare di sentirmi a disagio e mi piace pensare che di li a poco io scoperò con dominanza quei corpi e loro scoperanno me. Mi piace fare una serie di incontri, dove il giovinotto è il complice della coppia e ogni incontro è una occasione per fare un passo avanti nel mondo dell’eros, fino a spingersi oltre il limite e vedere dove si arriva e cosa succede, per ritornare a casa col cervello scopato. Magari raggiunto il limite gli incontri possono pure cessare. Mi piace scoprire e farmi scoprire poco alla volta. Durante gli incontri mi interessa scivolare nel peccato più libidinoso e nella lussuria più oscena e nella “perversione” più nascosta. Mi piacciono gli incontri che durano un intero pomeriggio o una intera nottata in una stanza buia, chiusa a chiave, con il mondo fuori, scordare la routire e scivolare nel girone dei lussuriosi con l’intendo di scoparsi il cervello seriamente. Mi piace usare e farmi usare dalla lei matura. Mi piace giocare col cervello e sfidarlo. Mi piace immaginare un corpo giovane abbracciato ad un corpo maturo che si scopano a vicenda, che si usano a vicenda, che si sporcano la pelle e il corpo d’umori a vicenda quasi a volersi violare, con una passione lussuriosa, e vedere gli umori maturi di lei mescolati agli umori giovani di lui che colano dalla vagina e sporcare il lenzuolo bianco e assaporarli insieme. Mi piace una donna matura che in presenza del marito fa la perversa con il giovinotto, con me. Mi piace giocare col cervello tipo lei che cerca di mettermi cerebralmente sessualmente a disagio grazie all'esperienza dovuta alla differenza di età e sfidarla a vedere se ci riesce a mettermi sotto mentalmente scivolando sempre più in là con i limiti...tipo lei che mi fa la doccia di pioggia dorata..cercando di mettermi sotto...se ci riesce. Una lei matura di coppia che si diverte a farsi scopare ripetutamente e riempita come una troia da un ragazzo sotto gli occhi del marito. Mi piace essere approfittato, mi piace cercare di controllare la testa di lei decidento io quanto e come farla approfittare di me. Mi piacerebbe, ogni tanto durante l'incontro, essere punzecchiato anche dal lui di coppia, cercando di mettermi in difficoltà cerebrale grazie all’esperienza per la differenza di età....sfidarlo a vedere se ci riesce. Mi piace una coppia con lui bisex passivo che si travesta da donna per essere trattato da schiavetta da me in complicità con la moglie; ed in complicità con la moglie fistarlo e scoparlo. Fare una uscita in tre con lui travestito da donna. Sarebbe interessante trovare il lui di coppia bsx passivo e travestito che mi colpisca fortemente col suo fascino e il suo cervello e quindi gli darei la possibilità di approfittarmi in un gioco di ruolo dove da dominante divento per qualche istante dominato e sottomesso, senza perdere l'essere attivo. Insomma mi piace chiudermi in una stanza buia chiusa a chiave con una coppia e farla davvero sporca soprattutto con i cervelli e rasentare il limite della perversione sessuale psicologica inteso sempre come gioco.
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11 years ago
luaway,
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Chi può mai essere luaway
Sono un ragazzo normalissimo, potrei essere quel giovane che ieri per strada ti ha guardato con piacere. Potrei essere quel ragazzo che stamane ha preso il caffè accanto a te in un bar. Potrei essere quel ragazzo che l’altro giorno, nonostante il brutto tempo, faceva una passegiata per il corso. Potrei essere un ragazzo che nel passato a subito delusioni d’amore. Potrei essere un ragazzo che ha avuto qualche donna, ma che mai nessuna lo ha amato sul serio. Potrei essere un ragazzo che ha imparato a non amare e che ora non sa più amare. Potrei essere un ragazzo che conosce il dolore della vita. Potrei essere un ragazzo che sa che neppure di un prete ci si può fidare perchè anch’egli è pronto a farti un pompino. Potrei essere un ragazzo che ha i suoi complessi. Potrei essere un ragazzo che cerca di essere sincero perchè ti dice in faccia quello che pensa nel bene e nel male, leale perchè anche nel male non ti tradisce, serio perchè ti rispetta, si assume le responsabilità e mantiene le parole. Potrei essere un ragazzo che sa che sul lavoro non si può essere sempre sincero e leale perchè il lavoro bisogna mantenerselo e guadagnarselo come in una lotta per la sopravvivenza. Potrei essere un ragazzo difficile da conoscere a primo impatto ma che se lo conosci sul serio non vai più via. Potrei essere un ragazzo con cui ti conviene fartela perchè se le hai prese dalla vita con lui ti rifai. Potrei essere un ragazzo che sa cosa vuol dire vivere sulla lama di un addio. Potrei essere un ragazzo che conosce la superficialità e la stranezza della gente. Potrei essere un ragazzo che intende la bellezza come la prerogativa di essere belli. Potrei essere un ragazzo goloso della sua dolcezza. Potrei essere un ragazzo che si scassina da se per entrare di giorno in sogno e vedere come si muove e come si cuoce un uovo. Potrei essere un ragazzo che s’irretisce curioso nel buon uso del proprio sosia. Potrei essere un ragazzo la cui lacrima sta come una arancia nell’aranceto. Potrei essere un ragazzo a cui è stato fatto del male gratuitamente tanto per. Potrei essere un ragazzo che è uscito per caso un sabato pomeriggio ed è rientrato per caso lunedì sera. Potrei essere un ragazzo che sogna un suo volteggio umano da gabbianone. Potrei essere un ragazzo che vuole mai perdere nessuno e che nessuno perda mai lui. Potrei essere un ragazzo che pensa che in questo mondo i pazzi sono diventati i saggi e viceversa ormai. Potrei essere un ragazzo che ti dice che siamo vivi e che dobbiamo restarlo poichè programmare la vita in un giorno vuol dire morire quel giorno con te. Potrei essere un ragazzo qualunque, ma che qualunque non lo è perchè ognuno di noi è qualcuno con una storia da raccontare. Io la mia non la racconto ma la faccio vivere a chi mi conosce. Luaway.
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11 years ago
luaway,
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Era lei nel fumo di una sigaretta
L’attesi davanti un cinema alla periferia di Napoli, e come ogni volta l’emozione mi scoppiava dentro. La vidi arrivare e come prima cosa cercai, con i miei, i suoi occhi per carpirne la profondità e capirla. Facemmo conoscenza, stesso lì, in un bar, davanti due caffè e un martini. Lei, loro, mi parlavano, mi domandavano, ma il mio unico interesse era ammirare lei, la sua bellezza, i suoi capelli cascanti d’oro, le sue labbra, i suoi seni pesanti, il suo sorriso, le sue mani curate, il suo corpo di donna fatta, e mi perdevo nel pensiero che ben presto tutto quel ben di dio, orgoglio dell’anima e del sano, per una notte, sarebbe stato mio. Ogni tanto inspirava del fumo dalla sigaretta, e la sua immagine di donna statuaria in un vestito nero , scarpe col tacco e col bocchino della sigaretta in bocca, dava idea di donna viziosa e morbosa di sesso, mostrava sicurezza, esperienza, e quasi mi sottometteva la sua presenza, nella mia mente rividi la scena di un film dove un lui maturo intraprese una relazione illegale con una giovanissima lolita. Entrammo in camera e preparammo l’atmosfera, con goduria, poichè sapevamo cosa ci spettava quella notte. L’imbarazzo c’è sempre ma il calore lo scioglie subito; così mi avvicinai a lei per farle sentire che l’avevo già duro ma anche per sentire il suo odore di donna , mentre le mie mani erano già nei suoi capelli. Ma quanto mi piacciono i suoi capelli!!!, godevo ad accarezzarli. La baciai e il mio corpo era già stretto al suo, finalmente sentivo il suo calore entrarmi dentro. In quell’istante proiettai il pensiero fuori dal mio corpo immaginando di vedere dall’esterno il suo corpo maturo vicino al mio giovane. Ero sul letto e stavo attento a vederla spogliarsi, poichè proprio in quei gesti così semplici manifestava il suo essere matura, sicura di se e padrona della situazione e a me piaceva immaginare di sentirmi imbarazzato, intimidito, piccolo, sentirmi mentalmente sottomesso e proprio in questa condizione mentale volevo scoparla con dominanza. Ad un tratto era spogliata e potevo ammirare la sua biancheria sexy, nera, tale che i pubici erano in chiaro- scuro. L’immagine incantò la mia mano che in un istante si trovò a frugare quella vagina umida sconquassandola. Sul letto cominciò, da viziosa qual’è, a toccarmi, alla ricerca del mio cazzo che ben presto fu accolto tra le sue mani. Passò quasi subito a prenderlo in gola, la sua lussuria non poteva attendere così come non poteva attendere la sua fica ad essere leccata. Gliela leccai per molto, assaporandola come potevo anche col spumante; mi venne in bocca mentre la leccavo. Il mio pensiero era avere i suoi umori dentro di me. Il suo desiderio maggiore era prenderlo a pecora da dietro mentre spompinava il cazzo dell’altro. Mi alternai a leccargliela e a farmi spompinare per tutta la notte; mentre ogni tanto inspirava fumo dalla sigaretta.
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11 years ago
luaway,
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Il ciclo
Il"ciclo" è un delirio erotico, da scopare il cervello, esso rappresenta la fertilità, rappresenta il ciclo della vita e della natura, il ciclo è donna. Solo una lei di coppia mi si è data completamente col ciclo, e quella notte, nel buio della camera, entrammo in un mondo surreale, entrammo nel girone dei lussuriosi. La stanza era completamente buia, c'era un silenzio di attesa con ansia di iniziare per la voglia e la curiosità di sapere cosa sarebbe successo. Ci volevamo pazzamente a vicenda, come sempre; il marito seduto su una poltrona a guardarci diceva che era sbalorditivo vederci assieme, godeva a farlo senza nemmeno toccarsi. Lei era sotto di me al centro del letto, guardavo i suoi occhi ed erano lucidi, rilassati, persi nei miei, come una persona in estasi completamente abbandonata e arresa al corpo in passione, nn poteva farci niente. Per me era lo stesso. Gli spostai la biancheria intima senza toglierla, gli tolsi invece l'assorbente; il mio pene duro usciva fuori al lato del boxe; il ciclo usciva fuori ad ondate; sul letto mettemo inutilmente delle asciugamano. La penetrai in un rapporto pelle a pelle, stavo male dal piacere, avevo dei sussulti piacevoli allo stomaco per quanto la volevo, sentirla per intero sotto di me in tutta la sua piena e completa essenza di DONNA. Sentivo i suoi movimenti del bacino che mi scuotevano leggermente, per sentirsi meglio il mio pene dentro, sentivo che mi voleva più di ogni altra cosa al mondo in quel momento ed io volevo lei pazzamente, ero perso, mi sembrava di essere insieme a lei sospeso nel vuoto, come una nuvola nel cielo. Era una passione che bruciava ardentemente. I nostri sessi si accopiavano con calma ma decisione, per sentire meglio il contatto delle nostre pelli sfregarsi, lubrificati da miele alle fragole; il mio viso era appogiato al suo e le mie labbra sfioravano le sue, sentivo i suoi gemiti tranquilli ma pieni di voce dura a tono basso, ed io gemevo insieme a lei, sentivo il suo respiro sul mio viso ed ogni tanto la baciavo delicatamente. Era tutto svolto con calma, con i cervelli connessi da un feeling estremo per vivere ogni istante di quel rapporto che mi è rimasto dentro come un ago nelle vene. Era inevitabile godere io e lei nello stesso istante, e in quel magico momento i sessi si cercavano con più decisione e la penetrazione era più profonda e lei mi cercava di più col bacino, era la magia dell'orgasmo. Alla luce, al ritorno dal girone dei lussuriosi vidi il mio pene e il mio bacino completamente fradici di sangue così come il bacino e i pubici di lei. Le lenzuola bianche avevano ricevuto i segni indelebili di quel rapporto. Ci sedemmo al centro della macchia sulle lenzuola e ci abbracciammo seduti, completamente avvolti l'uno all'altra. Ad un tratto lei fa scivolare il suo dito sul mio pene per raccogliere i residui "rosso fragola" di quel rapporto, portò il suo dito alla mia bocca che accolse quel frutto formatosi in lei. Io feci lo stesso facendo scivolare il mio dito dalla sua vagina alla sua bocca.
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11 years ago
luaway,
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L'esame
Vivo in una piccola città in provincia di Caserta. In questa prima metà di luglio, nelle mie zone, quasi ogni pomeriggio c’è stato un temporale estivo. Era domenica sera, aveva piovuto anche quel pomeriggio, c’era un profumo di bagnato e fresco per strada, camminavo per il corso, da solo, facevo una passegiata. All’improvviso sulla mia strada mi trovai difronte una bellissima ragazza, che portava a spasso due cagnolini di piccola taglia. Lei si rivolse a me esclamando che il cagnolino nn voleva camminare. Io le dieti una sorta di risposta ed entrambi proseguimmo nel nostro cammino. Arrivai alla fine del corso e decisi di tornare indietro, per andarmene a casa, ma sulla strada del ritorno me la ritrovai difronte poichè bloccata dallo stesso cagnolino che nn voleva proprio saperne di camminare. Ci furono una serie di battute tra di noi alchè lei mi invitò a passegiare con loro. Entrammo subito in confidenza, lei era di vedute molto aperte infatti era stata a lungo tempo a vivere all’estero, ma dovuta rientrare per problemi familiari, perciò non l’avevo mai vista in giro e chiacchierando scoprii pure che aveva 39 anni, ne dimostrava 30. Tra le tante cose al quanto personali, che non sto qui a scrivere in pubblico, mi disse che era stressata per due esami che doveva sostenere all’università fra qualche giorno. Finimmo per mangiare una pizza e poi l’accompagnai a casa. Da quella sera ci furono uno scambio di sms molto dolci, si sentiva sola ad affrontare lo stress degli esami e in me trovò un appoggio psicologico sincero, un confidente, un amico, una compagnia, una persona su cui poter contare in qualsiasi momento senza chiedere nulla in cambio. Dopo tanti inviti ad uscire andati a vuoto con la scusa che doveva studiare, due giorni prima dell’esame raggiunse il massimo dello stress e per svagarsi mi invitò a cena. Ci ritrovammo senza nemmeno accorgercene a casa sua seduti ai bordi del letto ed iniziò tutto con molta delicatezza e dolcezza come è mio solito fare, ci abbracciamo dolcemente, la baciavo con calma e passione, le accarezzavo i capelli. Lei rispondeva con interesse a tutto ciò ed io capivo che le piaceva, rendendomi sicuro di me. La distesi sul letto, le accarezzavo tutto il corpo mentre lei mi guardava negli occhi con uno sguardo appagato. Infilai la mia mano tra le sue gambe per massagiarla, nel mentre presi la sua mano e la infilai nei miei pantaloni. Il mio pene fu avvolto tra le sue mani e lei ebbe come un sussulto, cominciò a scuotersi dicendomi di volermi, improvvisamente si erano accesi tutti i suoi sensi. Sfilò la mano dai miei pantaloni per spogliarmi con frenesia, io rimasi per qualche secondo immobile sorpreso da quel suo improvviso accendersi, ma subito mi ripresi ed iniziai a spogliarla. Eravamo finalmente nudi, io sopra di lei, con le sue braccia avvolte attorno al mio collo a stringermi forte sul suo corpo e quasi senza accorgemene il mio pene era dentro di lei, non avevo avuto nemmeno il tempo di pensare al profilattico. Stretto a lei mi sussurava nell’orecchio di volermi e che non aveva un uomo su di se da parecchio tempo, perchè tutti gli uomini conosciuti l’avevano delusa sentimentalmente e quindi voleva stare da sola. Le sue parole mi entravano nel cervello e me lo solleticavano facendomi venire il pene più duro ancora. Il mio pene entrava bene dentro di lei ed era avvolto dalla sua fica con tanto calore e umidità. Lei si scuoteva col bacino sotto di me a scatti. Ad un tratto iniziò a scuotere la testa sul cuscino. Non apriva bocca e non gemeva. Durò per qualche minuto, poi all’improvviso di sorpresa, si aggrappo al mio corpo abbracciandomi molto stretto e con le labbra vicine al mio orecchio udì il suo gemito di piacere accompagnato da un sussulto del bacino. Era venuta. Quel momento mi prese il cervello e con uno stimolo improvviso portai il mio pene fuori dalla sua vagina per venirle sulla pancia, mi raccomandò di non venirle dentro, era fertile. Ci messagiammo dolcemente fino al giorno dell’esame. Superò entrambi gli esami, ma da quel momento i suoi sms divennero spenti, mi rispondeva a stento, fino al silenzio. Così capii che ero stato solo un appoggio psicologico in un momento di stress da esame. Si servì di me per sostenere la situazione ed io in cambio ebbì qualche ora di sesso.
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11 years ago
luaway,
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Al mare solo per un bagno......
salve, cio che vi racconto è una storia veramente accaduta!
io e mia moglie decidiamo un pomeriggio di andare al mare in un posto dove non va mai nessuno. per arrivare a questo posto bisogna fare un bel tratto di strada un po sconnessa ma credetemi è veramente delizioso. sicuri di non essere disturbati ci denudiamo e cominciamo a farci il bagno.Vuoi l'acqua salata , vuoi la giornata afosa o meglio il senso di trasgressione ci kmettiamo a scopare sulla battigia. una parola tira l'altra e mia moglie in uno stato di eccitazione massima mi svela un suo desiderio erotico mai pronunciato: la zoccola voleva fare sesso con un ragazzo di colore. Dapprima ci rimango un pò male , poi in un attimo di eccitazione la sfido a trovarne uno che la potesse soddisfare. niente passano un paio d'ore e fra una pompa e una trombata vediamo all'orizzonte un ragazzo di colore che vendeva cianfrusaglie. io allora la istigo a realizzare il suo desiderio dicendole che quella era l'unica possibilita che le concedevo. lei con aria di sfida mi minaccia di farlo davvero. intanto il ragazzo si avvicina sempre di piu e mia moglie con fare da gran troia invece di coprrsi si mette giu con le gambe divaricate come a dirgli...spaccami sono tua.
il ragazzo, fisico statuario credetemi, non appena arriva si ferma con la scusa di vendere qualche cazzata e non ricevendo risposta ma vedendo mia moglie che non fa una piega ci chiede un po d'acqua. mia moglie nemmeno si muove e io a mo di sfida gli propongo di sbattere mia moglie in cambio di un bicchiere d'acqua. Lui dapprima fa il finto tonto(si vedeva che il cazzo gli stava scoppiando) poi facendo segno verso mia moglie come a chiedere il permesso, comincia a scaricare la merce in terra e spogliarsi. Ragazzi mi sembrava un bronzo di riace. perfetto in tutto con un cazzo da paura , ed io un po impaurito e tanto eccitato gli faccio segno di farsi prima un bel bagno.
a questo punto lui accetta e mia moglie comincia a farmi un pompino mai sentito prima. Lei come a cercare una giustificazione , bagnata come una troia, mi fa cenno di volerlo a tutti i costi. Arriva il ragazzo, con fisico ancora piu bello di prima, prende mia moglie per le mani e la fa alzare. Sembrava come se non avesse mai fatto sesso, impacciato senza nemmeno l'idea di come si facesse. Allora io gli spiego cosa dovesse fare e nel frattempo mia moglie senza esitare ingoia quel pezzo di marmo sempre piu mostruoso e io preso dalla foga comincio a masturbarmi davanti a quella visione. Vengo in un nulla. Passata l'eccitazione , mi assale un senso di gelosia indescrivibile. Cerco di farla smettere ma lei come fosse indemoniata mi mette a tacere . Mi dice quasi impazzita che mi stava bene e che ora se lo sbatteva come voleva. Ad un tratto , il bronzo comincia ad anzimare, e mia moglie con fare da gran puttanone lo esce fuori e si fa sborrare in faccia e sui seni.Io in quel momento volevo morire ma in fondo la colpa era pure mia:mai scommettere con chi vuole scommettere. Credendo che la mia lei fosse appagata mi giro per raccogliere le niostre cose e vedo che mia moglie lo invita a fare un bagno in mare.Ragazzi il neretto ci prese gusto e me la scopo ancora non so quante volte.Nel tragitto di ritorno dapprima ci fu il silenzio , poi piano piano cominciò a rompere il ghiaccio dicendomi che si chiamava moamed, aveva ventannni e che al pensiero sarebbe tornata anche il giorno dopo. poi la troia per farsi perdonare , a casa mi fa una pompa mostruosa e si fa prendere il culo che non mi aveva mai concesso in 5 anni di matrimonio.
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11 years ago
Apple1976,
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Il maestro ed il mozzo (segue-1)
Il mozzo si appoggio’ su un cuscino ed offri’ le terga. Il Maestro guardava la pelle bianca, sentiva come un vuoto nella mente, una mancanza di consapevolezza. Il capitano gli aveva dato uno scudiscio, quasi una frusta, ma piu’ corto, aveva un aspetto scuro, sinistro; altre volte il Maestro quando era piu giovane aveva punito allievi indisciplinati e la cosa non gli era mai dispiaciuta. Ma usava una bacchetta, o a volte le mani nude. Mai uno schiavo pero’, frustare uno schiavo era altro, poteva essere ridotto in fin di vita e comunque usciva segnato e sanguinante da queste punizioni. Ora non sapeva come comportarsi, in realta avrebbe voluto posare lo scudiscio, avvicinarsi a quelle terga bianche, aprirle, separarle, insinuarsi in quell’anfratto morbido e caldo. Fu questo pensiero che lo fece decidere, scaccio’ via il senso di vuoto che lo aveva preso, all’improvviso comincio’ a colpire, ma era quasi come frustasse se stesso. Il mozzo cerco’ di trattenersi, ma poi dopo il quinto o sesto colpo comincio’ a gemere prima e poi a gridare quando i colpi cominciarono a cadere sui segni gia’ fatti.
Dopo un ventina di colpi il mozzo aveva le terga a strisce rosse di varie tonalita’ dal rosa al bruno e qualche gocciolina di sangue che appariva qua e la. Basta cosi’ disse il Maestro e poso’ lo scudiscio sul pavimento della cabina. Prese il mozzo che giaceva singhiozzante e tenendolo sotto le ascelle lo spinse prono su un divano e gli assesto’ le vesti in modo da lasciare scoperta solo la parte segnata.
Poi mise la testa fuori dalla cabina e chiamo’ il primo marinaio che passava. “Vieni dai un’occhiata” gli disse e quando fu entrato gli fece guardare la carne del mozzo segnata e palpitante. Quello non si curo’ d’altro, rimase come impietrito. Il maestro quasi lo spinse fuori, “vai gli disse riferisci al capitano che il ragazzo e’ stato punito, e digli che lo terro’ da me per rimetterlo in condizione di lavorare il piu’ presto possibile”.”Come desideri Maestro“ Disse il marinaio con un pizzico di ironia convinto che il Maestro si sarebbe tenuto il mozzo per i suoi gusti piu’ segreti. Intanto ando’ via ed il Maestro tiro’ la tenda che chiudeva la cabina. Si avvicino’ al mozzo. Questi alzo’ gli occhi “Saro’ il tuo servo” gli disse ” se vuoi il tuo discepolo e a tua disposizione per tutto quello che vorrai, grazie per avermi frustato, se vuoi potrai farlo di nuovo anche senza alcuna ragione, solo per il tuo piacere”. Il Maestro non sapeva cosa rispondergli, come se il Mozzo avesse intuito la sua eccitazione mentre lo segnava. Intanto il mozzo gli prese una mano e se la porto’ sul seno, appoggiandosi sopra con tutto il corpo, trattenendola forte quando il Maestro cerco’ di ritirarla. Poi quando senti’ che il Maestro aveva smesso di provare a muoverla, ma anzi aveva cominciato a sentire con le dita il suo capezzolo irrigidito, finalmente si rilasso’ e chiuse gli occhi. "Come ti chiami?" chiese il Maestro "Nahil o Nahila, come preferisci, per te saro' uomo o donna, come mi vorrai" rispose il mozzo
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11 years ago
admin, 75
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A te dolce passionale francy
Non lascerò il tuo corpo senza desiderio, lo riempirò di magie mentali e corporali, il mio corpo diverrà una frusta di piacere per il tuo, la mia mente sprofonderà radici nella tua anima, le mie mani scivoleranno su tutte le curve del tuo corpo, i tuoi desideri di essere posseduta saranno alimentati e poi soddisfatti; i tuoi più intimi e sensuali desideri vedranno le mie labbra e la mia lingua scorrere nel tuo intimo amplesso nascosto, si fonderanno col calore dei tuoi dolci e profumati umori, di esso si nutriranno diffondendo sensazioni spasmodiche di piacere.
Il mio tocco sarà delicato ma deciso, passionale ma non frettoloso, attento e pizzicante, desideroso e seducente, possessivo e godereccio.
Il mio corpo si poggerà sul tuo, e mentre il mio desiderio ti possiede con delicata forza e sconfigge i tuoi desideri e le tue resistenze, ti stuzzico i morbidi e sodi seni con pizzichi di dolore, che ti danno intense sensazioni di piacere, mentre il tuo melograno d’amore si apre a me e mi invita a nutrirmi ed a soddisfare i nostri appetiti.
Il tuo corpo è mio, la tua mente è tutt’una con la mia, le tue resistenze sono ormai piacere, le tue voglie sono le mie, il tuo corpo e la tua mente mi appartengono, sono delizie da me gustate e sottomesse.
.....a te dolce e passionale Francy.....sai sempre come stupirmi.......un bacio Luca.
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11 years ago
ilpadrone11,
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La moglie in vacanza 2 (finalmente la ho raggiunta
Finalmente la ho raggiunta. Ulltimi giorni di lavoro devastanti, ma finalmente sono in vacanza anch’io. Mare splendido, caldo bestiale. Gonfio il gommone, riavvio fuoribordo dopo un anno di fermo, ritrovo dotazioni sicurezza, sono a pezzi, ma eccoci, salpiamo per il primo bagno. Io tutto incriccato lei fresca come una rosellina, ma ora mi sciolgo, mi sento rilassato, il ricordo delle trasgressioni dell’anno scorso mi sembra lontano, magari quest’anno potremo fare del sesso normale, come tutti, forse riuscirei a fare qualcosa di piu’ e di meglio, chissa’.
Comunque adesso tutto questo e’ via, i miei ruoli di sottomesso non mi appartengono. Sono io che ho saldo il timone del fuoribordo, ahime’ solo di quello come vedrete ben presto.
Ehm. Girelliamo al minimo per una rada poco affollata, qualche barca all’ancora, occhieggio qualche signorina in topless che prende il sole, lei e’ a fianco a me, praticamente nuda, davvero in forma smagliante, sembra innamoratissima, mi tocca, si guarda intorno curiosa, guarda quello che succede sulle barche. Avvicinati a quella – mi dice piano - e con gli occhi mi indica una barca ad un cento metri dove un bel signore sta facendo la doccia, nudo come mamma lo ha prodotto.
Normale in queste rade non troppo affollate fare la doccia nudi, le barche sono distanti, la cosa non infastidisce nessuno, anche se in genere la ho vista fare piu’ agli uomini che alle donne. Comunque mi avvicino mentre lui continua tranquillo. Gia’ da lontano si vede che ha dotazione super, non giovane, neanche bello, ma per quanto a quel particolare, niente da dire, peloso quanto basta, tipo normalissimo insomma.
La sua lei, morbidamente semisdraiata legge invece con un pareo ben legato forse per proteggersi dal sole. “Avvicinati ho detto” mi fa sottovoce – “ma come, non vedi che e’ nudo? “ rispondo, ma so che quando parla con questo tono, l’unica e’ obbedirle.
Lui ci guarda, accenna un sorriso, un po’ a denti stretti, non ha nulla nei paraggi con cui coprirsi, voltarsi sarebbe darci il culo in faccia anche peggio, aspetta evidentemente che invertiamo la rotta. A questo punto anche la sua lei avverte la nostra presenza e ci guarda da sopra gli occhiali. Io ho capito, sto al gioco, obbedisco, oramai non sono piu’ io, quello normale di tutti i giorni, sono il suo schiavo, il suo sottomesso, in questo momento soltanto quello che la porta in gommone dove preferisce. E ho capito molto bene dove e cosa preferisce.
Se lui aveva sorriso stretto, lei gli sorride con tutto il corpo, “Salve” gli dice, oramai siamo vicinissimi, “anche noi abbiamo questa barca, percio’ mi vede cosi’ incuriosita, ma la nostra sembrava diversa, non e’ vero caro?” e mi guarda, Intanto ci siamo avvicinati ad un paio di metri e poiche’ il gommone e’ molto piu’ basso siamo praticamente al di sotto del suo splendido scettro, che fortunatamente e’ rimasto educatamente floscio data l’atmosfera salottiera. “Ma si vedi la nostra e’ diversa, guarda il portello d’ingresso, senta, ma mi scusi non vorrei essere importuna, non e’ che potrei dare un’occhiata?” A me e anche a lui sembra che non stia guardando il portello d’ingresso ma piuttosto qualcos’altro.
Lui comunque e’ del tutto lusingato, ovvio, la sua lei dimenticata immobile, mentre lui aiuta la mia a salire a poppa e si avvia in coperta sempre tenendola per mano in teoria per darle appoggio, che gentile. Io lego il gommone, salgo anche io a bordo come se non ci fossi, e infatti non ci sono. Loro intanto sono un po’ piu’ avanti verso il portello di ingresso sottocoperta e devo dire sono piu’ avanti in tutti i sensi lei gli sta vicinissimo, come se lui fosse in doppio petto e come se la presenza di quell’affare nudo li a venti centimetri fosse la cosa piu’ naturale del mondo. Do uno sguardo e mi sembra che l’aggeggio stia avviando una trasformazione, guarda sempre verso il basso, ma pare acquisire una maggiore consistenza e aumentare un po’ di diametro. “Scusi” sento la voce cristallina che ben conosco, “non mi consideri impertinente, ma non non e’ che me la farebbe vedere dentro? Sa sono cosi’ curiosa”.
“ Ma certo come no! Si accomodi” e lo vedo scendere dietro di lei, mi sembra di vedere che il coso gli si e’ irrigidito, ma e’ un attimo, loro spariscono sotto, si sentono solo le voci, un po’ confuse. Intanto mi ero seduto di fronte alla sua lei e le facevo un sorrisino tirato, buongiorno come quando in treno ti siedi di fronte a qualcuno gia’ seduto con cui non vuoi assolutamente scambiare parola. Intanto le loro voci si spengono, poi il rumore di una porta che si chiude dolcemente.
La sua lei di fronte a me si leva gli occhiali scuri, mi guarda, “e lei “ mi dice” non vuol vedere niente su questa barca?” E apre un lato del pareo, mostrandomi un pube candido, perfettamente depilato. Guardo, come uno scemo
“Non vorrei far torto alle sue grazie rispondo , ma la situazione sarebbe assai imbarazzante per me e deludente per lei”. “Ah imbarazzo, capisco”, mi dice con un risolino e poi mi guarda con aria di schifo, come uno scarafaggio. Richiude il pareo e si rimette a leggere.
Intanto da sotto dopo un periodo di silenzio arrivano un po’ di rumori, colpi sordi e poi un “Aaargh!!” inequivocabile. Io guardo le altre barche all’ancora, la sua signora legge, poi dopo dieci minuti si ricominciano a sentire le voci . “Davvero bella dentro, sai caro, molto piu’ della nostra, grazie grazie per avercela fatta vedere e a lei signora complimenti, grazie anche a lei, vieni caro andiamo, e voi, proseguite il viaggio? Noi no, siamo qui fissi, giriamo di giorno con il gommone, grazie ancora, arrivederci”. E intanto siamo scesi dalla barca stacco il gommone, avvio e in moto, un ultimo saluto di lei con il braccio. Lui risponde guardandola. Lei mi ignora, rotta verso casa. “Non vuoi fare un bagno?” le chiedo. “Oh noo!” Risponde, non capisco perche’ con tanta enfasi. Comunque torniamo, ecco siamo a casa.
“Vai in camera da letto” mi fa, poi entra anche lei si stende a pancia sotto. “Sai mi ha aperta come mai sono stata, era enorme, mi ha inculato quasi tutto il tempo, me l’ah messo nella fica solo una volta, forse per farmi capire che ero sua dovunque, poi e’ ritornato dietro, guarda come e’ aperto mi brucia ancora, adesso leccami leccami bene infila la lingua dentro pulisci bene tutto, tanto stasera non mi lavo, voglio sentire il suo odore tutta la notte e impregnarne le lenzuola, cosi’ lui dormira’ con noi tutti questi giorni. Che c’e’ perche’ mi guardi ? A te pensero’ un altro giorno stasera penso solo a lui.”
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11 years ago
admin, 75
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Scommessa con mio cugino
Un giorno per scommessa persa . con mio cugino un ragazzone di campagna, ho dovuto vestirmi da donna per lui ,la cosa mi sembrava più che altro divertente ma mentre mi vestivo sentivo una strana eccitazione, qualcosa di nuovo.
Lui ha poi come d'accordo iniziato a fotografarmi, nel frattempo mi sentivo
sempre più coinvolto, quindi mi ha chiesto di fare uno strip, in campagna,all'aria aperta, così per gioco ha detto lui...Mentre mi denudavo sentivo i suoi sguardi e il fuoco della macchina andare sempre più verso il mio sedere, come bramoso.
"lo trovi divertente? ti piace gli chiesi ?" mentre mi abbassavo le calze era ormai chiaro che volevamo la stessa cosa...
"Certo!"mi rispose "e guarda quanto!"Mentre ero di spalle aveva abbassato i pantaloncini rimanendo nudo con un cazzo tosto di oltre 20 cm e puntato verso di me, quindi mi volle alla pecorina e inizio' a sputarmi dentro.
" Non avrai in mente quello?" chiesi,ma lui aveva ormai stretto le sue mani sui miei fianchi, mi sentivo sua e la cosa mi eccitava da morire.
Presto inizio' a spingere così continuamente che sentivo ormai le sue palle calde e piene urtarmi sulle natiche, mi sentivo davvero porca mentre mio cugino muggiva come un toro, poi disse:"non muoverti sto venendo,sborro,sborro"
Senti un fiume di fuoco scorrere giù dall'ano . poi delle pause e ancora a getti la sua sborra viva su tutto il mio culetto , prima dell'ultimo scatto.
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11 years ago
admin, 75
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Gangbang-bukkake party
Ciao a tutti sono marika una splendita porcellina che insieme al suo lui dario ama trasgredire alla grande..!! Non amiamo le definizioni cuck,sweet,schiava ecc ecc ecc...ci definiamo una coppia porcellina complice che amiamo realizzare le fantasie di entrambi. Una sera il mio lui mi propose di realizzare un bukkake numeroso,cosa molto difficile sia x la location che x reclutare i ragazzi. Pensavamo di realizzare un bukkake con circa 20 ragazzi...allora ci siamo subito messi in moto x cercare una location spaziosa.....trovammo un ragazzo disposto a prestarci il posto, un bel locale in zona Assago tipo disco.....cosi' nel suo giorno di chiusura un martedi' fissammo la data del bukkake....fino a qui il locale c'era...adesso la cosa difficile era trovare e selezionare i ragazzi...!!! Allora io marika mi sono messa subito al lavoro mettendo annunci,last,contattando singoli,gruppi formati ecc ecc ecc Alla fine riuscii a contattare un centinaio di ragazzi....molti mi confermarono la loro presenza....ma come ormai succede da tanti anni i pacchi alla fine te' lo tirano....quindi non sapevamo fino alla fine in quanti sarebbero venuti(in tutti i sensi)....hahaahahaha Bene.....il giorno del bukkake arrivo...io tutta eccitata pensando a come mi avrebbero inondata di sperma mi preparai al peggio....la cosa che piu' mi eccitava e che non sapevo in quanti sarebbero venuti. Arrivati al locale e concordato gli ultimi dettagli e preparato la stanza x il bukkake...dario si mise all'ingresso aspettando i ragazzi mentre io mi preparavo e mi vestivo da porca x la serata. Alla fine siamo rimasti di stucco....contammo 35 ragazzi...non pensavamo minimamente che sarebbero stati cosi' tanti.......benissimo.....allora dario preparo' videocamera e fotocamera perche' non voleva perdersi neanche 1 minuto di questa serata. Scelgo 2 ragazzi x giocare un po' e farmi eccitare e far eccitare sopratutto il gruppo che mi circondava....mi sentivo tutti gli occhi addosso....la cosa mi eccitava da morire.....sentivo il fiato di tutti....sentivo i loro membri eccitati nel vedermi......io eccitatissima iniziai a farmi scopare dai 2 ragazzi che avevo scelto...ero cosi' eccitata che non capivo piu' nulla.......dopo circa 20 minuti...che mi facevo scopare in tutti i buchi....iniziai a spompinare anche i ragazzi in piedi davanti a me'....erano cosi' tanti che non riuscivo neanche a vedere i loro volti.....non facevo in tempo a spompinarne uno che ne' trovavo a decine davanti a miei occhi...!!!! La serata era appena iniziata e io ero gia' al settimo cielo.....dario con la videocamera trovava difficolta' anche nel riprendermi...la calca davanti a me' era numerosissima.....io non riuscivo a fermarmi ero eccitatissima e continuavo a farmi scopare e spompinare....alla fine dopo circa 40 minuti....decido di farmi scopare da tutti...mi giro verso dario e gli dico che voglio essere scopata da tutto il gruppo.....li voglio tuttiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii Lui allora mi mette il guinsaglio e mi affida ad un nostro complice e nostro amico di giochi FABER.... e lui molto esperto e conoscitore del gioco inizia a farmi scopare da tutti.....comincia a farmi sbattere in tutti i modi....mi teneva x i capelli e mentre mi faceva prendere da dietro.....1,2,3,4,5,6,7,....ormai avevo perso i conti...non capivo piu' nulla.......la cosa mi piaceva da morire......alla fine un Bukkake party si' trasformo' in una Mega Gangbang.....35 ragazzi e io marika unica donna a soddisfarli tutti.......!!!! Alla fine dopo circa 2 ore che mi scopavano in tutti i modi il nostro complice mi ordina di mettermi in ginocchio al centro della location....io gia' immagginavo come mi avrebbero inondato di sperma...allora decisi di farmi bendare..... e di ricevere a bocca aperta tutto lo sperma che i ragazzi erano pronti a donarmi..!!! Inizia la mattanza.....io in ginocchio su' un materasso e a bocca aperta....aspettavo tutto lo sperma che i ragazzi avevano nelle palle......!!!! Faber da' il via mentre dario si' fa' spazio in prima fila x riprendere bene il Bukkake.......io in ginocchio apettavo il gran finale........viaaaaaaaaaaaaa.........iniziano a sborrarmi tutta.....schizzi assurdi......avevo la bocca cosi' piena che mi usciva fuori.....mai visto tutto questo sperma messo insieme....ero piena.....tutto il volto inondato di sperma.....mi colava dalla bocca e mi scorreva sul seno......percorrendo tutto il mio corpo e arrivando fino in figaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa...............ero' cosi' eccitatissima che non mi rendevo neanche conto che avevo appena svuotato le' palle a 35 ragazzi............bellissimo.........non vedo l'ora di ripeterlo.......a presto marika e dario...kisssssssssssssss
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11 years ago
admin, 75
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Lei in vacanza, poi la raggiungo, storia vera
Lei’ e’ già in vacanza, io la raggiungerò la settimana prossima, tipico.
Erano due giorni che mi mandava sms “non vedo l’ora di qualche trasgressione”, non sai quanta voglia” era subito dopo il ciclo e’ sempre caldissima in quei giorni, tipico anche questo
Ieri pomeriggio mi dice che usciva con un suo amico che conosco anche io, tipo normale abbastanza insignificante. Ieri sera lascio passare un po’ di tempo poi le mando un sms verso le 11, tutto strumentale, giusto per capire. Non risponde. Faccio passare un'altra oretta, mando sms “buonanotte”. Niente. Ok due + due fa quattro. Passa altro tempo non mi da sms di buonanotte. Va bene ho capito. Te lo sei scopato, ok. Era già successo, ma non succedeva da quasi un anno. Prima ci sono rimasto male. Pensavo alle rappresaglie che avrei messo in moto. Poi continuavo a pensare e piu’ pensavo piu’ mi eccitavo. Purtroppo devo dire purtroppo la cosa mi piaceva e piu ci pensavo piu’ immaginavo piu’ mi piaceva. Adesso so che mi vorra’ raccontare tutto, nei minimi particolari e sicuramente mi fara’ incontrare quel suo amico, perche’ io lo guardi e lo saluti facendogli capire che so tutto e che se vuole puo’ anche rifarlo. Ma lei e’ anche un po’ sadica, so che se comincia cosi’ in vacanza tirera’ fuori la sua anima dom. Nella vita normale non lo fa piu’, non ci riesce, non e’ possibile, praticabile. Ma in vacanza si. Casa isolata in campagna, tra gli ulivi. Le piace portarmi fuori al tramonto per una passeggiata. Poi quando la penombra comincia ad avanzare mi fa spogliare completamente. Mi fa appoggiare ad un albero e mi frusta. Fin che vuole, fin che resisto. Mi impressiona sempre il suo gusto nel darmi dolore. Poi devo farle venire uno squirting e magari farmi bagnare tutto. Gia so come andrà e gia so che accettero’ tutto, con lei non so fare altro. Penso a quell’altra cosa che mi ha fatto fare l’anno scorso. E già mi emoziona. Mi fece spogliare completamente in una spiaggia non proprio naturista si, forse quasi, ma nessuno camminava nudo sui sentieri dietro la spiaggia. Tutti andavano sul ma re esoltanto li si spogliavano. Lei vestita mi teneva per mano e mi faceva passeggiare finche’ non incontravamo qualcuno, vestito ovvio, io unico nudo completamente. Erano coppie piu’ divertite che imbarazzate che facevano finta di niente, sorridevano, magari dando un’occhiata al mio pene gia’ minimo, ancor piu’ ridotto per l’imbarazzo e l’emozione. Un'altra volta che avevo ancora i segni della sera prima mi fece stendere nudo a pancia sotto a non piu’ di tre metri da una coppia che prendeva il sole nuda. Non potevo spostarmi finche’ loro non avessero visto e capito bene. Capito quello che sono. E ora gia’ immagino. Immagino che quando mi raccontera’ della sua scopata di ieri sera sara’ l’inizio di tutto, o magari quest’anno avra’ qualche nuova fantasia. Io aspetto, gia’ so che accettero’. Da lei, qualunque cosa.
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11 years ago
admin, 75
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La mia fantasia che spero diventi realtà
Una delle mie fantasie, e ritengo che non sia solamente la mia ma anche di tanti altri maschietti, è di conoscere una donna (se in coppia con il marito anche meglio)..
Direte fin qui tutto "normale"..
Ma quello che più mi eccita della cosa e raggiungerla a casa sua, o loro, e trovare lei vestita con l'abito nuziale..
Dopo esserci conosciuti meglio, magari davanti ad un buon bichiere di vino, il gioco degli sguardi e degli ammiccamenti inizia a farsi avanti, lasciandosi alle spalle l'imbarazzo iniziale e con modi garbati (sempre se voluto da tutti ovviamente), lasciarsi andare senza limiti abbandonando il pudore e la razionalità che spesso purtroppo rimane..
Avvolte mi viene da sorridere quando una coppia esamina un singol come un extra terrestre, non badando al fatto che non sono tutti "tori da monta" rudi, volgari e rozzi.. spesso e volentieri l'educazione porta ad essere esclusi da certe tipologie di giochi..
Tanti chiedono ma sei bsx?
Domanda secondo me un po strana in quanto neppure ci conosciamo.. probabilmente dopo una prima conoscenza (non vuol dire essere patiti di pizze o infinite mail) una persona o una coppia valuta cosa fare solo nel momento in cui si trova in intimità..
Spero che questa mia fantasia e riflessone faccia si che chi mi contatterà abbia le idee un po piu chiare su come la penso e magari, riesce ad esaudire una fantasia che oramai ho da tempo..
Un abbraccio a tutti coloro che mi manderanno commenti sul quanto.
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11 years ago
admin, 75
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Ultima avventura
Ieri sera mi è venuta voglia di una trasgressione mai fatta, ho voluto provare, sono andato in un luogo in puglia località di mare, dove di solito gironzolano i bx, mi sono messo un bel vestitino corto rosso, sotto perizoma e autoreggenti (esattamente quello in foto).
Sono arrivato sul posto, ho parcheggiato in un angolino un pò nascosto ma in modo da intravedere per chi passa con la macchina,
ho aperto lo sportello, mi sono messo a semipecora, in modo da mettere bene in mostra il mio splendido culetto, e so rimasto li, dopo circa 5 minuti, mi sono sentita inumidire il buchetto, si e avvicinato uno, senza neanche dire ciao o guardarci in faccia, a scostato il perizoma e mi sono sentita una meravigliosa lingua che frugava tra le chiappe e interno ano, me la sono ben gustata per un pochino, quando a un certo punto, mi son sentita aprire dietro, aveva un bel cazzo. Ho contato solo 5 bei colpi duri veloci e violenti, e poi mi dice nell’ orecchio alla prossima puttana.
Sono rimasta un po’ delusa dall’eiaculazione veloce, pero e andata cosi.
Cerco di rimettermi in sesto, e riprendo la mia posizione, mi eccita molto questa cosa, ecco che arriva un altro, ma questo va subito al dunque, sposta il peri e infila dentro, mi sbatte con molta furia,ma anche lui finisce presto, mi da uno schiaffetto sulle chiappe e mi saluta.
Mi risistemo un pò, mi fumo una sigaretta, esco dall’auto, passeggio un pò li vicino, cerco di sculettare al passaggio di qualche macchina, e riprendo la mia posizione, si avvicina uno che comincia a palparmi il culetto con delicatezza, me lo massaggia, e molto delicato, io allungo una mano da dietro la metto sul suo pacco, che e moscio e se lo sta toccando da solo, cosi mi giro, e comincio a leccarlo piano con dolcezza, e moscio sembra minidotato, ma mentre lo lavoro lo sento indurirsi e ingrandirsi in bocca, una sensazione stupenda, e quando e bello pronto tutt’altro che mini, ma nascondeva una bella mazza, gli infilo il profilattico, mi giro, metto bene le chiappe spalancate e lo invito ad entrare, e bello va lento me lo fa sentire tutto, è duraturo, mi da un pò di bei colpetti, e, alla fine si e tolto il preservativo mi ha girato, messo in bocca e me l’ha riempita di sborra, e stato fantastico sentire tutto quel seme bello caldo e denso, mi sono eccitato al punto che sono venuto senza toccarmi come una vera troia, lui se ne andato senza dire nulla, io ho sputato tutto sciacquato la bocca con l’acqua , mi sono rimessa a posto e andata via.
Non ho dormito per tutta la notte, dal pensiero di come e stato bello, sentirmi cosi puttana e senza essere a pagamento, mettersi a disposizione per far godere gli altri.
Un esperienza stupenda, lo rifarò più spesso.
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11 years ago
admin, 75
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Mai prima d'ora.
Finalmente era arrivata la sera del 1° appuntamento!
Dopo alcuni contatti dei soliti inconcludenti che si eccitano solo davanti al pc stavo per incontrare una coppia vera e decisa (certo... che poi si concludesse qualcosa era ancora tutto da vedere...).
Niente foto del viso, niente webcam, solo un contatto telefonico per la conferma; ci vediamo per la 1° volta sulla soglia del mio appartamento. Lui è un 55-enne, 1,70, capelli brizzolati, e mi stringe la mano vigorosamente, Lei è una 50-enne, 1,65, bionda, e mi sorride con cortesia e pudore.
Ci accomodiamo in sala e cominciamo a fare quattro chiacchiere mentre sguardi reciproci di studio non nascondono il naturale imbarazzo tra persone per bene ed evidentemente non abitudinarie.
Lui non è certo Brad Pitt, ma del resto anch'io so bene di non esserlo... Lei è piuttosto in carne, non assomiglia ad Angelina Jolie, ma ha un viso dolce: forse per strada non la noterei nemmeno, ma sapendo il motivo dell'incontro tutto assume una prospettiva diversa... e così anche delle cosce con un po' di cellulite, ben in vista sotto la gonna corta, mi eccitano (per non parlare dei sui piedi...).
Beviamo due bollicine parlando amichevolmente delle precedenti esperienze (rare e poco significative) ma non riesco a capire se sono interessati a giocare con me o se non vedono l'ora di andarsene...
Allora con una scusa li lascio soli per un paio di minuti perché decidano di comune accordo come proseguire la serata o come congedarsi cercando di non offendermi...
Appena torno in sala Lui si alza prontamente.
"Ecco... se ne vanno!" penso deluso, e mi preparo a fare buon viso a cattivo gioco quando invece Lui tira fuori repentinamente dalla patta l'uccello, non ancora in tiro, e Lei mi dice "Non ho mai visto un uomo fare un pompino ad un altro uomo...".
Ripensandoci adesso forse è stato un modo per verificare subito se ero un contaballe (di quelli che si fingono bisex per poi scopare solo la donna), ma in quel momento, senza pormi domande, mi inginocchio sul tappeto davanti a Lui, glielo prendo in bocca e comincio a succhiarlo cercando lo sguardo di Lei, che comincia a toccarsi attraverso i vestiti con una mano mentre con l'altra accompagna il movimento della mia testa...
Il cazzo di Lui è ormai duro e allora propongo di trasferirci in camera da letto dove ci spogliamo tutti velocemente.
Lei si stende ed allarga le gambe, io mi tuffo sulla sua figa senza farmi pregare e comincio a lavorare di lingua; ce l'ha piuttosto pelosa (ma questo non è un problema... non sono schizzinoso!) e si bagna subito.
Intanto Lui vede la crema lubrificante che avevo messo sul comodino e con un dito birichino comincia a trafficare col mio buchetto...
Cambiamo posizione, faccio un 69 con la Lei e ci infiliamo a vicenda un dito nel culo...
"Ci sarei anch'io..." scherza Lui, e allora nuovo cambio di posizione: Lui supino sul letto, io mi metto a 90° e riprendo a spompinarlo.
Mi accorgo che è più peloso di me e ha un po' di pancetta (ma neanche questo è un problema: a me piacciono le donne, dalla testa ai piedi, dei maschi mi interessa solo il cazzo...) e che il suo uccello è bello tosto ma fortunatamente non super: insomma, sembra "giusto"!
Con la coda dell'occhio vedo la Lei che si avvicina alla sua borsetta e ne tira fuori un fallo con cintura (perfetto, perché io ne ho sol uno "manuale") e se lo allaccia alla vita.
Attrezzati ed affiatati... forse hanno un po' più esperienza di quanta ne abbiano dichiarata!
Sento il fallo che spinge contro il mio buchetto, ma come prevedibile il dolore è forte e chiedo di utilizzare altra crema...
Stavolta le dita sono due... e affondano più facilmente mentre Lui dice che glielo sto succhiando come una troia in calore e incita la moglie ad incularmi per bene!
Lei per fortuna procede prudentemente e senza fretta; dopo 2 o 3 minuti di lavoro paziente riesce a riempirmi il culo infilando l'intero fallo con molta dolcezza e sensibilità e cominciando poi a stantuffarmi piano.
Nonostante l'eccitazione sia a 1000 la mia erezione si indebolisce, come se immedesimandomi nel ruolo della donna il mio uccello sentisse di non dover partecipare: ho un cazzo vero in bocca ed un cazzo finto nel culo... il 1° sandwich della mia vita!
Dopo alcuni minuti indescrivibili Lui dice "Ora voglio far godere un po' io questa troietta!".
Detto fatto: si mette il preservativo mentre io mantengo la posizione a 90° e la Lei si dispone davanti a me.
La penetrazione ora è molto più facile, ma comunque un po' dolorosa e lo diventa ancora di più perché il suo ritmo è più incalzante: non ero mai stato inculato davanti ad una donna!
Oltre che con la lingua faccio godere la Lei anche con le 4 dita che le infilo nella figa.
Vorrei tanto provare ad infilare la mano intera (il sogno della mia vita) e penso che ci riuscirei, ma non oso... e se poi chiedessero di fare altrettanto nel mio culo?
Lei sta sbrodolando e ormai anche Lui sta per venire.
Lui mi chiede se mi piace la sborra... a freddo la risposta sarebbe "Certo che no!"... ma nell'eccitazione del momento le parole che pronuncio, con mia stessa sorpresa, sono: "Si, porco, riempimi la bocca di sborra!"
Lei assiste quasi estasiata alla scena e prima che io abbia deciso cosa fare del liquido... non si trattiene e mi bacia avvolgendo la sua lingua attorno alla mia!
Siamo tutti soddisfatti; io non sono venuto, ma il piacere fisico e mentale che ho provato valgono molto di più dei pochi secondi dell'orgasmo.
Ci rilassiamo sul letto, io mi sento irresistibilmente attratto dai piedi della Lei e comincio a leccargieli succhiando avidamente ogni suo dito; Lei ride divertita.
La serata è stata decisamente piacevole e sembra volgere al termine.
Chiedo ai miei ospiti se gradiscono ancora qualcosa da bere... Lei mi guarda con aria estremamente porcella e risponde: "Se il tuo annuncio è veritiero al 100% potremmo offrirti noi qualcosa da bere... ma credo che il bagno sarebbe più adatto del letto...".
La seguo come ipnotizzato; Lei si siede sul bordo della vasca, io ci entro e mi accuccio sotto la sua figa... e per la 1° volta nella mia vita assaporo la pioggia dorata di una donna!
Che dire... certo la birra è un'altra cosa, ma non riesco a descrivere la sensazione che ho provato nel bere quel nettare amaro e salato se non con i termini "inebriante" e "fantastico".
Non riesco a bere tutto ma quasi, e ancora sbalordito per l'esperienza rimango letteralmente a bocca aperta...
Lui lo prende come un invito (e credo che inconsciamente lo fosse!) si avvicina e a sua volta mi inonda la bocca con un getto caldo e violento che sembra interminabile.
Adesso sono veramente sazio e appagato!
Peccato solo che il culo mi farà un po' male per qualche giorno...
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11 years ago
admin, 75
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In quella serata piovosa
Era sera, le 21:00 se non sbaglio, ed ero qui a casa che non sapevo cosa fare, quando sentii squillarmi la posta elettronica...
Dopo averla aperta, mi ritrovai un messaggio, con l'ora e delle indicazioni per raggiungere un
noto parcheggio della città e la macchina da identificare, con si presume all'interno una donna molto affamata=)
Mi son sentito subito emozionatissimo, del parksex finalmente, presi e mi diedi una bella lavata,
infilai un comodo paio di pantaloni della tuta, e presi il mio furgone alla volta del park, arrivai in anticipo, ed eran già lì...
Per non invadere gli spazzi degli altri e come da istruzione, controllai che non ci fosse già qualcuno in prossimità o in direzione della macchina ed andai.
Pian piano mi avvicinai fino arrivarci appresso, con fare timido, ed imbarazzato la salutai, lei era bendata col seno fuori stretto da una magliettina bianca, che da abbassata le spingeva verso l'alto il seno, quasi da formare un naturale bavaglino, e non sporcare la maglietta...
trovai il finestrino abbassato, e lei era pronta a ricevarmi, abbassai i pantaloni e via...
gnammm gnammm gnammm mi divorò e succhio tutto
mi sa che il bavaglino era li solo per bellezza
ritirai su tutto e me ne andai a casa che dire se non che ora almeno oltre che essere nei miei pensieri
tra i ricordi più belli ed eccitanti, è anche tra i vostri
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11 years ago
admin, 75
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