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Le colleghe di lavoro
salve,questo è il mio primo racconto vissuto realmente,lavoravo in un centro commerciale della mia città,il mio ruolo era quello di repartista,ed ero spesso in contatto con colleghe delle casse e del box informazioni,bene box informazioni,c'era una collega di circa 45 anni fisico stupendo,la classica donna che apparentemente non dà modo di poterci parlare oltre situazioni lavorativi,quindi le mie possibilità a poterci provare erano minime. un giorno vengo contattato dagli iffici del personale,mi viene fatta una proposta,se sarei voluto passare al servizio di sicurezza,io accettai senza pensarci su,questa è stata la mia fortuna,unturno pomeridiano avrei dovuto fare chiusura del punto vendita,e di turno c'era lei,stranamente noto che lei era più spigliata a darmi confidenza,io ci provo subito,dico tra me e me,non ho niente da perdere,io glie lo dico...senti francesca nome di fantasia,a me non piace di vivere di rimorsi e rimpianti,e lei dimmi....io mi attrai tantissimo,e vorrei passare del tempo con te,mi sarei aspettato un vaffanculo,invece mi risponde,e vediamo come devo fare con mio marito. il discorso finisce lì. arriva il momento della chiusura io controllo tutto il punto vendita che sia tutto ok,faccio uscire l'ultima cassiera,e restiamo io e lei,lei è attenta a fare i conti delle chiusure delle casse,e io li ad osservarla,chiudo tutte le luci lasciando solo qualcuna aperta,lei finisce e si và a timbrare insieme il cartellino,dopo averlo fatto lei si gira e mi fa dicevi oggi???io mi giro la guardo e mi butto a baciarla,lei ci sta,io incomincio ad allungare le mani ,ma lei mi dice no smettila non vorrei che ci si vede con le telecamere,allora io la spostodentro un gazebo li vicino,incomincio e baciarla,e con le mani si sbottono i pantaloni,glie li abbasso e poi giù anche le mutandine,incomincio a tocargli la fica...era un lago...tutta bagnata,gli infilo due dite dentro la vagina,e lei incomincia ad ansimare,mi abbasso i pantaloni anche io e gli prendo la testa e la metto giù verso il mio pene,lei incomincia a succhiarlo,e lo faceva come se volesse mangiarlo,io dopo un po' la sollevo la giro e la metto a pecorina,e incomincio a montarla,purtoppo il tempo non era della nostra parte,a breve si sarebbe inserito l'allarme,quindi ho aspetto che lei venisse...per poi venire anche io. e chi me lo doveva dire....i giorni seguenti,io nel rispetto silenzio,ma notavo che altre mie colleghe mi davano confidenza in un modo strano,come se sapessero,e vi assicuro che è tutto vero ciò che vi racconterò,io ovviamente a quel punto ci provavo con tutte,una di loro ad un certo punto mi dice che mi deve parlare,io dico ok finisco alle 18,ci vediamo fuori,arrivato fuori salgo in macchina con lei,e lei mi dice ma tu da me cosa vuoi? io senza fare giro di parole le dico sesso!!!! la sua risposta?? anche io,bene gli dico io dimmi come vuoi fare? gli propongo perché non dici a tuo marito che devi uscire con i colleghi per una pizza una sera di queste? e lei ok ti farò sapere. non passa più di mezz'ora mi squilla il cel, era lei mi dice ok x stasera ci si può vedere,ci vediamo alle 21:30,io chiamo subito un mio amico per farmi prestare un mini appartamento situato in una zona vicino al mare,arrivati lì parcheggiamo in un posto tranquillo e ci si avvia direttamente verso l'appartamento,entrati dentro,io non perdo tempo,la porto nella stanza dove ci sono 2 lettini,e incomincio a baciarla e spogliarla,ci si spoglia entrambi e ci si resta nudi,dopo vari preliminari stavo leccandogli la vagina,e lei mi disse...basta x favore l'ho voglio dentro ti prego,ovviamente il mio pensiero era quello di soddisfarla il meglio possibile, e quindi la penetrai,il tempo di infilarlo dentro lei viene,e dopo ne anche 5 minuti viene altre 2 volte,ad un certo punto gli chiedo se gli piacerebbe essere presa da dietro,il tempo di finire la parola era già messa in posizione,non ho mai visto un buco del culo così largo...mi scivolava dentro come se niente fosse,si era fatta quasi mezzanotte,io stavo per venire,e lei mi disse ti prego vieni in bocca,e io ovviamente me l'ho faccio prende in bocca,un pompino stupendo e gli vengo tutto in gola,e ingoia tutto e mi pulisce bene bene il mio pene. con lei x un periodo di tempo ci si incotrava anche alle 4 del mattino prima di andare al lavoro,soltanto per farmi un lavoro di bocca,poi ci si andava al bar colazione e poi lavoro. a questo pnto ne arriva una terza,anche lei sposata,mi dice stiamo organizzando per un uscita a berci una birra,vuoi venire? e io certo perché no. mi aspettavo che fossimo almeno una decina di persone..invece eravamo in 5 3 maschi 2 due donne,si parte ci si và a bere una,due tre birre,lei era un po' partita,io non contento la porto in un altro pub,la faccio bere ancora e ancora lei è partita,come del resto quasi tutti,io non me la sento di mandarla a casa in quelle condizioni ,quindi decido di portarla in un bar a farle prendere un caffè amaro per cercare di farla riprendere un po',scendono tutti dalla macchina ,lei resta seduta davanti,io resto con lei,mi avvicino e le chiedo allora tutto ok' e li guarda e mi bacia,e mi dice ti voglio....ti voglio,ionon me la sentivo sinceramente approfittare della situazione,ho preferito aspettare qualche giorno per vedere se era l'alcool. ma non era così,era il 10 agosto entrambi finivamo il turno di lavoro alle 11 del mattino,gli chiedo se le andava un aperitivo,lei mi risponde ok,ci si vede in un bar in periferia sud della mia città,si parla di quello che era successo quella sera,finito l'aperitivo si sale in macchina ognuno nella sua,e si decide di andare in un posto più riservato,mi dice di seguirla,mi porta sotto un ponte in una piazzuola,sotto il sole a 40 gradi,si vede il mare,salgo in macchina con lei,incomincio a baciarla,lei aveva un paio di fusò le tocco la vagina,era in un lago,le abbaso le mutandine,e le infilo un dito...2...3..4..alla fine inserisco tutta la mano..lei gridava dal piacere,il cado era assurdo lei si gira si abbassa e incomincia a farmi un pompino,e dopo un po' volevo penetrarla,ma lei non so il perché non ha voluto. tutto rimandato??? sembra di si,dopo qualche giorno io mi trovavo solo a casa ,i miei erano partiti a roma,torno a casa finito il mio turno di lavoro,arrivato sotto casa mia,mi squilla il cell,era lei mi dice che fai con un voce tremante,io niente sono appena arrivato a casa,e lei e girati??? mi giro e c'era lei di lato con la sua macchina,io le ciedo vuoi salire che sono solo? lei si,io dammi il tempo di fare una doccia e sali,esco dalla doccia in accappatoio,lei entra e senza parlare si inginocchia e incomincia a succhiarmi il pene,io dopo un po' la sollevo la metto nel letto e la spoglio,ma lei vuole essere solo toccata e non vuole essere prenetata,io un po' mi infastidisco,gli vengo in bocca,e poi mi squilla il cell,avevo un appuntamento e quindi sarei dovuto andare,io educatamente le dico devo fare lo scostumato,ma devo chiederti di andar via,ho da fare. l' accompagno alla porta ero solo con un paio di pantaloncini senza mutande,la saluto,e mentre la bacio le mi guanta il pene si abbassa i pantaloni e le mutande,si strofina il mio pene nella sua vagina e mi sussura...vuoi che me ne vado..ah....nel frattempo il mio pene era diventato duro e lei si infilava solo la cappella dentro...e continuava a dirmi..vuoi che me ne vada..ah....a quel punto non c'è la feci più gli cacciai la mano e con un colpo secco gli misi dentro tutto il mio pene,lei finalmente si lasciò andare,la sollevai senza togliere il mio pene dalla sua vagina,e gettai sul divano,e incominciai a montarla me un toro. bene alla fine posso concludere dicendo che mi reputo una persona fortunata,a riuscire a far conciliare lavoro....e divertimento!!!!
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11 years ago
malborogold,
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Last visit: 8 years ago
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Nessun feedback
Tutto iniziò su un portale di scambio di coppie. Alfredo aveva messo un profilo come coppia esibizionista, uno di quelli che lasciava comunque presagire un buon spiraglio per coloro che si proponevano come bull.
Riesco a contattarlo e tra noi comincia una buona comunicazione, la confidenza aumentava e lui era convinto a farmi entrare nel suo menagé di coppia.
Mi rivela che la sua è una coppia clandestina, entrambi sposatissimi con figli, ma essendosi conosciuti era nata una forte relazione. Alfredo aveva voglia di condividere Laura con qualcun altro ma lei è una donna all’antica, disinibita dal rapporto con Alfredo che l’aveva fatta rinascere come donna, ma non ancora pronta ad una così radicale “rivoluzione culturale”, e che anzi i desideri e le insistenze di lui erano, in un certo senso, di offesa al suo modo di concepire il rapporto.
Su suggerimento di Alfredo riesco comunque a contattare Laura e a ottenere un appuntamento con lei in un luogo pubblico, per parlare. All’appuntamento mi si presenta una donna non appariscente, sovrappeso, ma con uno spiccato fascino, quel “quid” di inspiegabile che la rendono, contro tutte le apparenze, attraente. Laura è, al momento del nostro primo appuntamento, una donna provata, in quanto le richieste di Alfredo e le intemperanze seguite alle insistenze avevano minato il loro rapporto, portandoli sul punto di rottura e convincendo lui a chiudere definitivamente il profilo sul portale. Le dissi chiaramente ciò di cui avevamo parlato con Alfredo, di cosa lui volesse e le aggiunsi che non mi sembrava il caso di continuare questa fugace conoscenza, dato che non avevo nessuna intenzione di fare né da parafulmine né da elemento che interviene per sanare la vita di una coppia, soprattutto se una delle due parti sarebbe controvoglia. Ci congedammo lasciandole, come mi disse dopo, un misto di sentimenti contrastanti: da un lato apprezzò la mia estrema schiettezza, dall’altro provava un senso di ripulsa nei miei riguardi, per ciò che sarei potuto rappresentare.
Continuammo comunque a sentirci, Laura mi confidava l’evoluzione del loro rapporto, Alfredo si sentiva invece deluso dal non poter approfondire la nostra conoscenza, aveva imparato a fidarsi di me. Anche lei aveva imparato a fidarsi, non spingevo assolutamente affinché le cose si evolvessero in una direzione che mi sarebbe stata opportunisticamente vantaggiosa.
La piega cominciò a mutare quando accettai di incontrare nuovamente Laura in un luogo pubblico. Il nostro interloquire telefonico aveva fugato le negative sensazioni del nostro primo incontro ed aveva imparato ad avere fiducia in me, mi metteva al corrente dell’evoluzione del rapporto con Alfredo e mi confidava anche cose abbastanza intime. Il suo modo di parlare era abbastanza diretto, non usava alcuna circonlocuzione per descrivermi cosa faceva con lui a letto, a quali pratiche l’avesse iniziata e quanto le piacesse riscoprirsi donna con lui.
Quando ci incontrammo passeggiammo a lungo in un giardino pubblico, parlando di cose che sapevo già ma che per lei era importante ribadire, Laura mi chiese della mia vita e delle mie passate esperienze, col suo modo di fare diretto mi chiese pure se le piacessi e cosa mi sarebbe piaciuto fare con lei se ne avessi avuto l’opportunità.
Come ho già detto, Laura è una persona fisicamente … straripante … e le dissi senza tanti fronzoli che sarebbe stato un piacere sbatterla per bene nel suo culone, dopo essermi deliziato fra le sue giunoniche tette. Lei mi portò allora in un angolo appartato del giardino (era un giorno feriale, di mattina, poca gente in giro) e mi fece allungare la mano fra le sue cosce, ove mi resi conto quanto si fosse infradiciata nelle mutande, mi disse che era successo nel sentire le mie parole, mi rivelò che lei accende subito se sfiorata da un uomo e che stavolta era lei a volere il rapporto a tre, mi desiderava fisicamente e voleva avere l’esperienza di sentire due cazzi dentro. (fine prima parte)
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11 years ago
nirby, 50
Last visit: 3 years ago -
Enzo e gli amici
Quel pomeriggio la moglie di Enzo non c’era e lui mi ha invitato a casa sua per un caffè.
Erano parecchie settimane che non lo sentivo, da quando ha cambiato lavoro non ci vediamo più così spesso come prima.
Adesso lavora come capoturno per una grossa acciaieria della zona. Finito di lavorare alle cinque mi presento a casa sua. Lui mi viene ad aprire indossando solo una vestaglia. Ho voglia del suo cazzo.
Enzo mi conosce bene. Chiude la porta di casa mi saluta con una dolcissima carezza sulla guancia e poi prendendo il suo cazzo in mano mi dice succhialo.
Io non me lo faccio ripetere, mi inginocchio e prendo il suo cazzo in bocca. Ha voglia, dopo pochi minuti la sua grossa cappella rossa pulsa di desiderio.
Non ho il tempo di chiedergli di togliermi i vestiti che mi spinge a terra sul tappeto mi slaccia i pantaloni e me lo infila in culo…
Siiiiiii.
Erano settimane che mi masturbavo pensando al suo cazzo che mi sfonda il culo.
Io a pecorina con tutti i vestiti addosso, i calzoni calati e Enzo che mi scopa, e mi scopa, e mi scopa e mi scopa.
Quando viene il suo sperma mi scalda il buco del culo e io godo…
Enzo mi lascia lì sul tappeto se se ne va a farsi una doccia. I rimango a terra per qualche minuto completamente stordito dalla splendida scopata.
Più tardi davanti ad un caffè parliamo un po’ di noi e di come vanno le cose. Enzo mi confessa che mi ha chiamato perché ha bisogno di una mano per organizzare una cena questa sera con alcuni suoi amici che vengono a trovarlo.
Mi dice che sono amici molto intimi e vorrebbe organizzare una cena dove la portata principale sarei stato io.
Sulle prime rimango un attimo spaventato dalla cosa ma Enzo riesce a convincermi e mi rassicura che mi piacerà.
Per la serata Enzo vuole che indossi l’intimo di sua moglie e un vestitino sexy che mi ha comprato per l’occasione. Mi dice che vuole presentare Luana ai sui amici e che io dovrò servire da bere e la cena. Poi si vedrà.
In realtà mi aspettava una serata ben diversa.
Io ho trascorso tutto il pomeriggio a prepararmi mentre Enzo cucinava, depilato, Parrucca, trucco, calze nere autoreggenti, tanga, scarpe nere con tacco alto che Enzo mi ha comprato assieme ad uno splendido vestitino nero.
Alle 19:10 suona il campanello e io vado ad aprire. Sulla porta mi trova quattro poliziotti in divisa con tanto di pistola e volanti parcheggiate fuori di casa.
Mi volto guardo Enzo il quale arriva, mi mette una mano sul culo e li invita ad entrare.
I quattro personaggi mi guardano con fare maniacale,Franco il più anziano di tutti è il primo a presentarsi “ciao Troia, io sono Franco” gli altri non si presentano neppure.
Sono basito e arrabbiato voglio andarmene, ma come tento di allontanarmi Franco mi afferra per la mano e mi blocca.
Franco si rivolge a Enzo:”Mi dispiace per la cena ma non possiamo fermarci troppo, ma abbiamo voglia di scopare la tua Troia”
Io gli dico che se lo scordi…
Franco mi afferra e mi ammanetta con le mani dietro la schiena poi mi fa sedere sul divano.
Si spogliano e me li ritrovo lì in piedi davanti a me con i loco cazzi in mano.
Enzo mi consola e mi dice …”vedi questa bella collezione di cazzi li ho invitati per te. Ora falli venire per bene”
A turno cominciano a farmi succhiare i loro cazzi e uno dopo l’altro ricevono le attenzioni della mia bocca. I loro cazzi sono belli grossi… il cazzo di Franco sicuramente più grande di una spanna mi riempie tutta la bocca ed è una goduria, devo ammetterlo, succhiarlo, gli altri poco meno di una spanna e subito mostrano un’erezione consistente. La situazione comincia ad intrigarmi.
Mi slacciano le manette e mi spingono con il petto contro lo schienale del divano mentre da dietro Enzo mi abbassa le mutande e mi lubrifica il culo.
Franco mi piazza il suo cazzone in bocca perché diventi duro mentre ordina a Luca e marco di scoparmi in culo. Il cazzo di Luca è il primo a sfondarmi il culo un bel cazzone che mi apre il buchino… ma dura poco infatti dopo pochi colpi mi sborra sulla schiena lasciando il culo per Marco che ricomincia a scoparmi… mi scopa fino a quando Il cazzone di franco è pronto.
Allora Franco chiede il cambio e mentre Marco mi viene in bocca Franco appoggia la punta del suo cazzone sul mio buco del culo.. quando spinge mi sembra di rompermi..
Ahhhhhhhhh che bel cazzo…
E come mi monta…
Dopo qualche colpo di reni per farmi sentire il suo cazzo fino in gola io godo e grido dal piacere nonostante il cazzo dell’ultimo poliziotto, Donato, mi stesse sborrando in gola…. La sensazione stupenda.
Quando franco sta per venire mi volto verso di lui per deliziarmi del suo nettare e non sprecarne neppure una goccia..
Enzo, che si godeva lo spettacolo in disparte, si avvicina e mi scopa a pecorina fino a venirmi in culo come il pomeriggio….
Io mi lascio andare e ricoperta di sperma lascio che quei 5 maschioni continuino a riempirmi bocca e culo con i loro cazzi….
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11 years ago
ric8876,
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Last visit: 4 years ago
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Sesso in auto
Appuntamento dietro lo stadio, in auto, tacchi da 15,minigonna nera, calze a rete autoreggenti a maglia larga,perizomino con filo interdentale, camicetta bianca, parrucca a caschetto...cosi' sono andata all'appuntamento con Lucio,marito di una mia collega di lavoro, famoso x la sua circonferenza e la sua passione x i rapporti anali..Dopo un certo imbarazzo iniziale , fila tutto liscio come l'olio, qualche apprezzamento sul mio look, qualche toccatina alle mie cosce affusolate e depilatissime, e , dopo un po, l'invito a succhiargli il cazzo!!Pompa eccitantissima , in macchina, mentre con un dito mi rovista l'ano,la cappella e' veramente larga, faro' fatica a prenderla dietro!Si sta scomodi, mi chiede di sedermi sopra di lui, mi aggiusto la sua cappella sul buchino e...in un attimo e tutto dentro..Inizio un fantastico su e giu', mi sento le pareti del mio ano dilatarsi come non mai, ma provo un eccitazione incredibile..purtroppo non dura miolto, perche Lucio mi viene nel culo ansimando come un porco! Mi sfilo lentamente l'uccello dal culo, flielo pulisco con la bocca assaporando i miei umori anali misti alla sua sborra.Lo vedo soddisfatto, col suo pisellone ormai floscio, esco dall'auto, mi accuccio per far uscuire la sborra dal culo, ne ha fatta davvero in quantita' industriale. Mentre si tocca il cazzo mi dice " brava Monia, mi hai fatto godere col tuo culo, non come quella stronza di mia moglie che non me lo da mai ! "Mi verrebbe voglia di raccontarle tutto domani in ufficio, ma mi conviene stare zitta!!!
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11 years ago
admin, 75
Last visit: 5 hours ago -
Per desy57
un giorno navigando su desy fui attratto dall'annuncio di una coppia, all'istante mi sei resi che sono persone degne di molte attenzioni, persone per bene di classe fuori da ogni giro, rispecchiavano cio che io sono e cio che io cerco.
Nello scrivere il mio primo messaggio, senti che dentro di me cresceva una forte attrazione, sempre piu convinto delle impressioni che mi avevano trasmesso, le mie mani scrivevano sole il mio pensiero volava solo, dopo qualche giorno ho ricevuto una loro risposta, davvoro ero molto felice, iniziammo a scambiare messaggio la nostra intesa cresceva minuto dopo minuto, il desiderio di averci era fortissimo, e mi sono reso conto che erano persone davvero speciali oneste e corrette come lo sono io.
dopo qualche giorno ho avuto l'onore di poter parlare con la bellissima signora, emozionante, da farmi tutt'ora venire i brividi di piacere, istaurammo un bellissimo rapporto tutto procedeva per il verso giusto, desiderio voglia erano alle stelle, il nostri corpi e le nostri menti erano prese, la nostra eccitazione era visibile.......tutto divino meravigosamente subblime.
quando un giorno tanto atteso la signora mi da appuntamente per incontrarci, apputamento alle 5 in piazza a gioia tauro, fremevo come al mio solito in anticipo arrivava la signora dei miei sogni la signora tanto desiderata che aveva con la sua dolcezza e la sua semplice e naturale femminilità e sensualità suscitato in me una cosa enorme.
aspettavo in piazza, girandomi di qua e di la aspettanto che arivasse la dolce musa, camminavo su e giu per la piazza, ad un certo punto mi giro ed vedo una donna girata di spalle capelli a cascetto gonna a tubetto giacchettina portamento molto elegante e fine............è lei, mi avvicino incrociamo gli okki e subito ma sei tu? si ciao stringiamo la mano e ci diamo due bacetti sulle guance, bellissima stupenda piu camminavo e mentre parlavano confermavo il mio istinto wow ch donna, andiamo al bar io prendo un caffe la signora un acqua tonica, ammiravo il suo visino le sue mani, quando ad un certo punto sparo delle stronzate piu grandi di me che non fanno parte del mio essere del mio modo di fare, non lo so perche e per come, ma ho detto davvero delle stronzate che neanche pensavo che non sono di mio costume e comportamento, soprattutto rivolte ad una signora del genere, forse per fare il trasgressivo forse non lo so, mi rendo subito che ho sbagliato ma forse era tardi, e la signora si sara ricreduta su di me.
da allora diciamo che si sono interrotti i messaggi e le chiamate, ma quello che indipendentemente da tutto mi spiace è essermi mostrato a lei per la persona che non sono, perchè io sono come lei mi ha conosciuto all'inizio.
quando questa meravigliosa musa leggera questo mio messaggio spero.........
un forte abbraccio ed un caloroso bacio, con accanto mille scuse
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11 years ago
perdesy57,
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Last visit: 9 years ago
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Il compleanno della moglie
Come ogni mattina mi alzo faccio le cose quotidiane, ( colazione, accendere il pc, ecc.) guardo la posta e vado sui siti che sono registrata, su uno dei vari siti non un messaggio interessante che diceva " Ciao spero di non disturbarti son il lui di coppia e vorrei far un regalo di compleanno alla mia ragzza siccome e periodo di crisi mi chiedevo se eri disponibile per questa cosa qua?? ti ringrazio in anticipo e spero di ricevere la tua risposta". Dopo che lo letto ho riflettuto sulla tematica dell'incontro come poteva venire e cosi gli rispondo alle mie condizioni (non incontro a scatola chiusa) che volevo un scambio foto via mail, skype anche per vedere se rientravano nei miei gusti, cosi decidiamo di sentirci via skype. ci sentiamo diverse volte, scambiando foto di lei (davvero molto carina) e mi raccontava che tempo fa gli ha confessato una fantasia che voleva provare a farlo una trav o trans ma non escort o di strada, solo che oggi giorno trovare una trans nn escort o di strada e molto dura. Ci mettiamo d'accordo ora e luogo (perche io in giro da trav nn esco ancora quindi mi dovevo preparare) che ad accogliermi c'era solo lui e la moglie arrivava piu tardi dal lavoro, gli voleva far una sorpresa; arrivo a destinazione un bella palazzina salgo su mi apre la porta la casa molto carina e accogliente lui a modi di fare molto gentili, mi spiega piu o meno come avviene l'incontro e se mi andava, cosi accetto. Vado in bagno mi inizio a preparare intanto sento lui che accente la tv.
esco dal bagno pronta mi gurda mi fa molti complimenti e mi chiede se ero disponibile ad accogliere la moglie con una bottiglia di "moet" nel culo stappata cosi quando la si toglieva colava lo champagne e potevano bere, che idea strana xo mi piaceva cosi mi bagno un pochino il buchetto e un po di fatica ed entra il collo, sentiamo che mette le chiavi nella serratura io mi piego a pecora ma con il viso sul tappeto lui la subito ad accogliere e la porta in salotto dicendogli auguri di buon compleanno!! tira un mezzo grido (forse perche nn se lo aspettava) si siedono sul divano gli chiede se voleva da bere?? lei annuisce allora scuote un po la bottiglia prende due bicchieri li appoggia dalle palle e man mano si riempiono sorseggiano lei gli dice ke un maialino che nn se lo aspettava, lui gli risponde ke e il suo regalo e guarda solo. Finiscono di bere lei si alza viene da me e mi dice lo sai che mi piace sottomettere quindi devi far quello che voglio io ma anche farmi scopare quindi devi essere anche un po attiva va bene??? cosi rispondo "SI". Allora cominciamo!!! togliti la bottiglia e seguimi!! eseguo l'ordine e la seguo alla camera da letto a gattoni, mi chiede di aiutarla a spogliarsi cosi l'aiuto lei si toglie la parte sopre io mi occupo di gonna calze e scarpe, finito torniamo in salotto lei era completamente nuda molto molto bella si siede sul divano accavalla le gambe e mi ordina di leccare i piedi eseguo l'ordine tra l'altro aveva un anellino al piede molto eccitante, passati una decina di minuti si alza mi chiede di alzarmi di stare in piedi si mette davanti alla tv e inizia a succhiarmi il cazzo molto delicatamente che man mano aumentava l'intensità con la sinistra si teneva al mio cazzo ormai duro, con la destra si toccava. Quando eravamo tutti e due eccitati lei si sdraia sul tappeto tirando il mio cazzo verso la suo figa, cosi la penetro alla "missionaria" dopo una decina di munuti cambiamo posizione si mette in posizione fetale e la penetro di fianco, (la mia preferita) continuo fino a quando nn sta per venire che si alza mi fa sdraiare si siede dandomi la schiena inclinandola a 45° verso di me neanke una decina di colpi urla di piacere mentre dice guarda quel porco di mio marito che si sta segando. Una volta finito il suo amplesso si alza mi dice sussurrandomi ora tocca a te godere va in camera da letto e arriva con uno strap on nero e mi dice questo lo usavo con le amiche di mio marito o con le altre coppie ora lo uso con te. L'aito a indossarlo mi metto a pecora con il viso per terra, prende il lubrificante unge bene il mio buchetto, infila uno poi 2 dita lubrifica il fallo e molto delicatamente me lo fa entrare, inizia a darmi del colpetti leggeri man mano aumenta l'intensità, sto godendo con una matta perche e il fallo non era tanto grosso ma lo sapeva usare con una dea; mi dice che non dovevo godere ora che aveva in servo per me una sorpresa. Passati una 15ina di minuti si ferma si toglie lo strap on e va verso la cucina e arriva con un bicchiere da vino e una tazza, si accovaccia sulla tazza e fa la "pipi " mi guarda e mi dice ora l'assaggio, poi la lecchi come una cagna mentre ti masturbo; cosi fece l'assaggia e mi dice ke era buona me la mette davanti alla faccia cosi inizio a leccare aveva un sapore amarognolo pero ero talmente eccitata che se sapeva di sterco l'avrei leccata. Un paio di minuti non restitevo piu gli dicevo sborro!! sborro!! mi mette il bicchiere del vino sotto al mio cazzo cosi ne ho riempito 1/4 si alza io mi siedo distrutta va dal marito masturba anche lui che viene nel bicchiere una volta finito beve tutto il suo contenuto sorridendo dice evviva i miei 46 anni e non sentirli divertendomi piu di quando avevo 20 anni!!!! si avvicina a me mi prende per mano e mi dice andiamo a farci una doccia cosi io mi spoglio entriamo nella doccia assieme io insapono lei e viceversa ci asciughiamo e mi chiede molto gentilmente visto anche l'ora se volevo fermarmi a cena, impossibile rifiutare. Finita la cena ritiro i miei vestitini e li saluto ringraziando della serata ma ribattono subito grazie a te che sei venuta perche non sapevo che regalo farle a mia moglie. FINE un saluto a P......o e G......a
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11 years ago
admin, 75
Last visit: 5 hours ago -
La mia storia con una coppia
Questo il mio 2° racconto che pubblico storia vissuta quindi raccontata
in modo semplice .Una sera ero al computer che giocavo a poker quando mi arriva un messaggio sulla chat una 44enne era dalla provincia di palermo ,quasi quasi che nemmeno volevo rispondere perché da catania spostarmi x palermo e un problema (esperienza fatta in passato con una singola di palermo) leggendo il suo profilo mentalità aperta e impegnata
mi incuriosisce e rispondo dopo le presentazioni,(la chiamerò Elena) mi disse ,io vorrei trovare un'uomo con cui parlare di tutto ,io anche di sesso
lei si in particolare di questo ma solo in virtuale non voglio fare incontri .
allora le dico con tuo marito a letto ti trovi bene, lei mi dice si e fantastichiamo molto su tante cose ,dimmene una quella che vi eccita
di più entrambi ,tentenna un po' a scrivere: io gli dico tanto siamo in virtuale raccontami e dimmi sé ti ecciti anche solo a raccontarlo.
Inizia a scrivere quello che cì eccita mentre facciamo l'amore è pensare che un altro uomo cì guarda e che piano piano si avvicina e comincia a toccarmi mentre io sono sopra a mio marito, lui mi dice ti sta toccando ti palpa le natiche ti sta entrando un dito nel culo e ti masturba, mi sussurra all'orecchio adesso vuole che gli l'ho prendi in bocca e mi mette un dito in bocca che io succhio come sé fosse un cazzo, io leggo e vedo che tentenna ancora gli dico vai avanti , mio marito mi dice adesso si mette dietro di te e vuole penetrarti il culo così sentirai 2 cazzi dentro . Io: e tu cosa provi in quei momenti . Mi eccito e provo un'orgasmo pazzesco.
Gli dico ma avete mai messo in pratica questa vostra fantasia ......
Lei mi dice no abbiamo paura .Io: Di cosa???di incontrare persone che possono darci problemi nella vita noi abbiamo figli e poi x il lavoro che svolgiamo sarebbe un grosso guaio poi viviamo in un paesino.
Io: certamente e un rischio specialmente nella vostra stessa provincia
dopo aver parlato un po' cì salutiamo con l'auspicio di risentirci nelle prossime sere .l'indomani sera erano le 22 vedo che si collega la saluto
e vedo che lei mi saluta con entusiasmo scrivendo ciaooooooooooo amicoooooo miooooooo, dopo aver chiesto come stava cosa mi racconti di bello. Lei mi dice sai che ho pensato molto alla nostra chiaccherata mi sento molto + tranquilla adesso che ho parlato con te delle fantasie che abbiamo con mio marito , né ho parlato anche con lui che mi sono confidato con te ....Cosa ti ha risposto .......mi ha detto che posso continuare a parlare con te . Le dico grazie x la fiducia che mi dai spero di ricambiare nel darti dei buoni consigli .Lei mi scrive sai vorrei che mio marito fosse presente quando parlo con te , Io si x me non cè problema anzi mi farà piacere .lei mi ringrazia e mi dice stasera no magari un'altra sera, vorrei raccontarti una cosa che mi e successo 1 mese fà voglio una tua opinione. Io: ok raccontami, inizia nel dirmi io non prediligo la masturbazione , ha mio marito piace vedermi masturbare io l'ho faccio solo x farle piacere, una sera lui entra in bagno x farsi la doccia dopo un po' io entro in bagno x fare pipì e vedo che lui sotto la doccia si masturbava non si e accorto di me e parlava, con voce soffocante che non capivo cosa diceva mi avvicino di + x capire quello che lui diceva e non credo alla mie orecchie a sentirlo diceva che bel cazzo che hai inculami che dopo ti faccio inculare mio moglie dai sfondami e riempimi il culo di sborra
si dai che mi piace sentire il tuo cazzo nel culo e si menava sempre più veloce ,sentivo mio marito come sé fosse che l'ho inculavano sente che lui viene dicendo si così mi piace sentire la tua sborra dentro il culo siiii ancora, a quel punto esco senza farmi accorgere, vado nella stanza da letto e mi chiedo cosa stesse succedendo ma ero eccitata mi tocco e ero tutta bagnata mi era venuta voglia di masturbarmi cosa che non mi era mai successa, ho avuto un'orgasmo bellissimo. Io: allora vorresti la mia opinione :lei: si.............Inizio col dire tuo marito a parte vederti a te fare sesso anale nel suo subingoscio anche lui vorrebbe essere penetrato .
Lei: ma dai nooo lui ha sempre fatto bene l'amore con me .
Sicuramente le rispondo ma sé tu vuoi costatare sé lui piace anche essere penetrato e facile capirlo. Lei come???? nei preliminari mentre gli l'ho prendi in bocca ti bagni il dito con la saliva e inizi a toccarlo senza penetrarlo , sé lui piace vedrai che farà in modo di mettersi in una posizione migliore e farsi entrare da solo il tuo dito, tu sempre mentre cè lai in bocca fai in modo che sia spontaneo quello che fai. Ok farò come dici tu ,ma ti raccomando non parlare quando cè lui in chat di questa cosa .
certo tranquilla e un nostro segreto. dopo un po' mi dice ok vado a letto cì risentiamo..... Io le dico perché non provi stasera . Lei vediamo sarà un po' stanco , ci salutiamo , dopo 2 sere cì troviamo in chat soliti saluti
mi dice tu sei un MAGO. Gli chiedo perché quella sera ho provato come mi avevi detto tu, si e penetrato da solo il mio dito nell'ano e dopo 2 secondi mi e esploso in faccia, però questo adesso mi preoccupa ,gli dico perché deve preoccuparti ,non vorrei che lui si mette in testa di provare veramente con un'uomo di fare questa esperienza .Io: chi ti dice che già non l'abbia fatto.....Lei : non cì voglio nemmeno pensare a una cosa del genere .Bene le dico allora spera che lui non l'abbia fatto e da oggi l'ho farai tu ma non con il dito . Lei e con che cosa ?????? Io: stasera cerca di rifarlo e gli dici sai che mi piace penetrarti , ma non con il dito perché non compriamo un vibratore vedi cosa ti risponde lui così cerchi di sodisfare le sue fantasie .Lei si stasera gli dico questo, visto che i tuoi consigli sono azzeccati . Abbiamo parlato di tante altre cose i saluti della buona notte .
La sera dopo erano le 20 vedo che si collega , mi saluta ciaoooo MAGO , da lì ho capito che lui aveva accettato di comprare un vibra , gli dico raccontami .
Mi dice ho il vibratore a casa, oggi lui e andato a palermo e l'ha comprato.
Io: quindi stasera cì sarà grande serata. Lei. vediamo dovrà essere lui a chiederlo fra poco rientra ceniamo, mi ricollego sé mi e possibile .
io ero al computer solito poker erano le 23 lei non si collega .
l'indomani sera erano le 21,30 si collega dopo i saluti........ Gli dico andata bene ieri sera ......... lei tentenna a scrivere .Io: ????????? inizia dicendomi non cì avrei mai creduto che mio marito gode con quel coso dietro .Io: ma e piccolino .......Lei: nooo e più grosso del suo sui 20 cm e bello grosso .Io: bè l'ha comprato come lui l'ho desiderava ........dai raccontami ...... Lei: sai che mi vergogno anche a parlarne ,gli dico dai che hai fatto la cosa giusta così tuo marito non va a cercarsi un cazzo fuori x farsi inculare . Lei dai non penso che avrebbe avuto il coraggio di farsi inculare da una persona. Io : vedi che cì sono tanti annunci di persone che vogliono fare questa esperienza x la prima volta quindi
magari trova una situazione del genere e prova .Lei: non immagino lui mentre si fa inculare da un'uomo anche sé la cosa mi eccita x dire la verità
le dico raccontami come e andata . Lei : abbiamo iniziato come al solito con i preliminari ,quando lui mi dice proviamo quel coso ,io gli ho detto non vorrei che ti faccio male ho paura , lui mi dice mettiamo un po' di vasellina e sé mi faccio male ti fermi , mettiamo un profilattico nel vibratore metto la vasellina a lui nell'ano e piano piano provo gli entra metà dentro e inizio a fare su e giù piano piano lui si inarca e sé l'ho fa entrare tutto ma mi dice tienilo fermo un po' che mi fa un po' male tutto dentro, gli dico l'ho esco?? lui no sé mi faccio + male te l'ho dico, inizio
a muoverlo un po' e vedo che lui si rilassa e mi dice dai muovilo piano piano lui era a pancia in giù nel letto quando mi dice escilo che voglio cambiare posizione , si mette in ginocchio sul letto io mi alzo e inizio a penetrarlo,vederlo con quel vibra tutto dentro gli dico amore ti piace ,mi risponde si amore mi piace perché vedo che piace anche a te x questo l'ho faccio ,io penso una bella scusa perché piace ha me .........e così mentre lui mi dice muovilo di più io l'ho masturbo ma lui mi ferma dicendomi no sé no sborro subito .dopo quasi 15 minuti lui mi dice amore escilo che adesso voglio te e fa l'amore con foca come non l'aveva mai fatto dicendomi all'orecchio amore quando vorrai incularmi te l'ho lascio fare
mi piace vederti eccitata anche sé mi fa un po' male ma sopporto x farti piacere...Stavo x dirgli ma sé piace a te essere inculato ,ma poi ho pensato gli lascio credere che mi piace .Io: allora adesso dici a tuo marito di comprarti un fallo che si lega a vita così tu l'ho indossi l'ho tieni x i fianchi così lui gli sembra che l'ho sta inculando un maschio .
Si lì abbiamo visti su internet questi che si legano a vita .Appunto e meglio anche x te così non devi tenerlo con la mano e puoi assestare dei colpi ben precisi e incularlo con ritmo. Lei: hai ragione sarebbe meglio ,
dopo averci salutato spegno e vado a letto , pensando ma che cì sto a parlare con questa che non cè possibilità di fare qualcosa con lei .
Dopo 2 sere cì risentiamo subito mi dice sai abbiamo comprato ieri quello che si lega alla vita . Io: l'avete già provato?? si ieri sera e molto meglio avevi ragione . Io : e lui cosa ti ha detto .............Lei: anche sé a cercato di nasconderlo ho visto che provava piacere e x dire la verità io ho avuto un'orgasmo mentre l'ho inculavo ma non gli ho fatto capire niente.
specialmente quando lui mi diceva amore ti piace io gli rispondevo si e a te piace ....... siiii perché vedo che piace a te , lui e arrivato 2 volte mentre cè l'aveva dentro a riempito un'asciugamani.
Io. senti adesso che hai trovato qualcosa di eccitante spero che tu e lui siete contenti quindi inutile che noi continuiamo a sentirci .........
Lei: mi dice non farmi questo di abbandonarmi ........
Io: senti io capisco che x te sia bello avere a chi raccontare ma vedi io
mi eccito quando mi racconti quello che fai .
Non scrive aspetto quasi 3 minuti e scrivo cì seiiiiiii
Lei: mi dice si aspetta che sto piangendo.
Io : dai e stato bello ti ho dato qualche consiglio ma devi capire anche me
sappi che dispiace anche ha me prendere questa decisione .
Lei: scrive senti x stasera chiudiamo ma domani sera cì sentiamo e né parliamo con calma .Chiudiamo lì dicendo va bene ma penso che sarà l'ultima volta che cì sentiamo anche sé mi dispiace .
l'indomani sera alle 22 si collega mi saluta sento che e un po' fredda nel saluto ,inizia dicendomi senti io ho parlato con mio marito dicendogli tutta la verità , da quando l'ho scoperto nella doccia e dei tuoi consigli
lui e rimasto un po' perplesso ma quando gli ho detto che non volevo perderti come amico con cui parlare ,adesso lui e qui accanto e vuole parlare con te . IO gli dico non saprei cosa dirgli in chat forse e meglio a questo punto sentirci al cell con lui e parlare .
Lei : mi dice che si vergogna un po' parlare al cell .
Scrivo il mio numero e gli dico sé volete chiamatemi io chiudo qui .
dopo 5 minuti squilla il mio cell con numero privato e non rispondo
dico io gli ho dato il mio numero e loro mi chiamano con numero privato non rispondo, sicuramente avranno capito e mi chiamano con numero visibile ,era lei e mi dice ciaoo Alex .. sono Elena la saluto e mi dice allora vogliamo parlare mio marito vuole dirti qualcosa ,mi passa lui
piacere io sono armando(nome di fantasia ) senti io prima di tutto devo ringraziarti x i consigli dati a mia moglie adesso mi dice che tu non vuoi + sentirla e lei da ieri sera che sta male .Io: questo mi dispiace ma vedi mettiti nei miei panni .Lui : si capisco oggi né ho parlato con mia moglie
noi siamo disposti a conoscerti..... Io: aspetta parliamoci chiaro visto che io so tutto e che tu hai scoperto certe emozioni e lì avete messe in atto
voglio essere chiaro , io sé vi incontro gioco solo con lei tu puoi anche essere presente ma io sono etero e non ho mai avuto esperienze con
un'uomo e non mi interessa averne .Lui. si si io voglio solo che mia moglie sia felice decidete voi il da fare io accetterò .
Io:gli dico ok né parlo con lei poi si vedrà mi passa lei e mi dice Alex spero che tu abbia cambiato idea .Io: sé cì incontriamo x me va bene . nelle sere seguenti cì siamo sentiti in chat lei mi raccontava quello che facevano a letto , e cì siamo messi d'accordo x vederci il sabato sera a cefalù lontano dal loro paesino ,arriva il sabato sera io aspetto all'uscita dell'autostrada erano le 20 mi chiamano al cell dicendomi stiamo x uscire l'autostrada gli dico che macchina ho e vedo i fare sostare dietro la mia macchina scendo scendono anche loro rimango a bocca aperta lei una gran bella donna alta 180 capelli neri lunghi un corpo da brivido ,lui un
bell'uomo alto quando lei io 1,76 mi sentivo un nano (quasi) decidiamo di lasciare la mia macchina lì e andare con la sua una ford galaxy molto spaziosa mi siedo dietro e andiamo x una pizza sul lungomare di cefalù
vedo che lui un po' impacciato ,le dico Armando ascolta non cè da essere impacciati ognuno di noi a le propie fantasie quindi cerchiamo di essere + tranquilli io non giudico nessuno , mi sorride e mi dice sei una persona speciale così ti chiama mia moglie . dopo la pizza gli dico di andare fuori cefalù verso messina sulla strada statale ma dico a lei tu vieni dietro lei si siede vicino a me e mi dice sottovoce mi sento imbarazzata anche sé come ti conoscessi da sempre gli dico non preoccuparti e poi sé non ti va
non deve essere x forza e inizio a toccargli i capelli lei mi guarda e mi sorride inizio a baciarla lei risponde con dolcezza il marito sbircia io mi accorgo e gli dico come trovi una piazzola ti fermi , si ferma e io e lei cì stavamo baciando le tocco il seno poi in mezzo alla gambe quando salgo e tocco la sua figa era già un lago inizio a masturbarla lei ansima il marito guarda ma non dice niente mi sbottono i pantaloni gli porto la sua mano sul mio cazzo e lei inizia a masturbarlo , lui vedo che sbircia x guardarmi il cazzo e gli dico vedi puoi accendere anche la luce sé vuoi guardare , non cì pensa 2 volte accende la luce centrale e in quel momento prendo lei x i capelli e l'abbasso inizia un pompino favoloso ,io gli dico era questo che
volevi vedere tua moglie con un cazzo in bocca , lui con voce tremante dice si ...dopo un po' che lei spompina da maestra gli alzo la testa e gli dico piano all'orecchio senti facciamo passare dietro con noi così tu mentre tu hai il mio cazzo in bocca seghi lui ,mi guarda con un sorriso e dice va bene ,allora gli dico a lui passa dietro con noi lui subito scende e sale dal lato di sua moglie lei l'ho tocca gli sbottona i pantaloni e esce un cazzo + piccolo del mio io (20 cm) lui sicuramente sui 14 ma un po' + grosso del mio, la faccio chinare e comincia a spompinarmi e con una mano mastrurba lui quando vedo lui con un fazzolettino che sé l'ho mette sopra il cazzo che sta sborrando alzo la testa di lei lui era in'estasi in quel momento e gli dico all'orecchio vuoi vedere che l'ho faccio succhiare a lui e l'ho farà lei mi dice no dai non penso che cì sta , gli dico a te piacerebbe vederlo con il cazzo in bocca mi sorride e mi dice provaci , appena si rilassa un gli dico sei arrivato?? lui mi dice si era troppo eccitante vedere mia moglie con il cazzo in bocca ,gli dico scendi e gira da questo lato così vedrai meglio. lui scende e sale accanto a me prendo lei e gli abbasso la testa e inizia a spompinare quando gli dico tua moglie e brava con la bocca
lui mi dice lei a me non l'ho fa così bene come sta facendo con te .
mi rilasso un x sentire la sua bocca bene e lui che sbavava a vedere sua moglie spompinare e si masturbava . quando gli dico sai che mi piacerebbe sentire anche la tua bocca lui rimane muto e io gli ridico
sai che anche tua moglie vorrebbe vederti con un cazzo in bocca . Lui gli dice vero tesoro?? lei si sé ti va di farlo ,lui sé vuoi cì provo lei l'ho prende x la testa e l'ho porta verso il mio cazzo inizia a baciarlo io le metto una mano nella nuca e gli l'ho faccio entrare in bocca poi le prendo la testa con tutte 2 le mani e gli faccio fare su e giù Elena guarda sbalordita mi guarda negl'occhi e mi fa capire che la eccita la cosa gli lascio la testa a lui e va da solo inizia a spompinare bene a lei gli dico masturbati si mette a gambe aperte e inizia a masturbarsi e guarda il marito la bacio lei risponde al bacio con passione quando lei dice sto venendo siiiiiiii che bello
io gli strizzo i capezzoli e lei mi dice si stringili di più fammi male,lui aumentava il ritmo sentivo che spompinare gli piaceva da matti .
Lei e arrivata minimo 3 volte di fila sentivo che vibrava mi avvicino al suo orecchio e gli dico gli sborro in bocca a tuo marito ,lei si riempigli la bocca come fa lui con me predo lui x la testa e gli faccio aumentare il ritmo lui capisce si alza e mi dice non sborrami in bocca . Elena gli dice perché tu a me non mi sborri in bocca adesso tocca a te lui senza dire niente si abbassa e continua lei mi dice all'orecchio dai sborraci in bocca che voglio
vederlo come ti pulisce il tuo cazzo con la bocca ,era eccitattissima gli dico di masturbarsi ancora lei guardava suo marito con il cazzo in bocca e si masturbava quando io stavo x arrivare gli dico non sporcare niente ingoia tutto nel momento che io arrivavo lei mi bacia e si masturbava + veloce siamo arrivati insieme e stato fantastico sentivo lui che con la mano strigeva il mio cazzo e succhiava x far uscire tutto e ingoiava io quasi quasi ero assente in quel momento ero in paradiso e anche lei mi stringeva la mano e sentivo che aveva ancora dei sulsutti .cì siamo ricomposti senza dire niente cì siamo salutati quando siamo arrivati nella mia macchina dicendoci alla prossima volta . Poi vi racconto il resto la prossima volta .
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11 years ago
Veromaster48,
48
Last visit: 6 years ago
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I lui e la trans
il mio incontro più trasgressivo che ho vissuto fino ad ora è stato che una sera su una chat, ho contattato una trans molto carina, parliamo mi chiede delle foto e senza problemi gli mando qualche foto via mail. Il giorno seguente la ricerco su questa chat e gli faccio una battuta che se voleva potevo dormire da lei. mi risponde dopo un oretta assolutamente si. Wooow mi da indirizzo, ora e numero di cellulare. chiudo tutto vado a cena torno nella mia cameretta mi preparo perizoma una tuta (che durava poco) scarpe scendo saldo in macchia e via. Arrivo a Loano di fronte al supermercato D...........O parcheggio attraverso, e in tanto l'agitazione saliva. Gli faccio uno squillo come d'accordo mi apre piano terra prima porta a destra.... entro la vedo ancor più bella che in foto (anche se in foto era più alta...) indossava un paio di calze a rete stretta un perizoma chi gli copriva appena il cazzo e scarpe d'orate con zeppa non aveva nient'altro addosso, si gira mi accompagna in una stanza noto un tatuaggio sulla chiappa una rosa rossa un po sbiadita. Arrivati in stanza mi da un bacio con la lingua e mi dice di spogliarmi, che andava un attimo in cucina, cosi mi spoglio via la tuta via scarpe e calze rimango in perizoma, rientra in stanza e con un tono più brusco mi dice che mi dovevo spogliare totale cosi rapidamente levo il perizoma. Mi prende per mano mi porta in una stanza di fronte in quella che eravamo buia non si vedeva poco niente riesco a intravedere una sagoma di una persona mi sa salire sul letto la terza persona mi inizia a succhiare il cazzo riconosco che e un uomo, anche lei sale e affianco a me ci baciamo come fossimo due fidanzati mentre lui ci succhia a entrambi. Passati una decina di minuti (almeno sembrava) lei scende con la testa sul cazzo di lui lo inizia a spompinare per non rimaner a bocca asciutta e in disparte succhio il cazzo di lei noto che da mollo e molto grosso bho mi do da fare intanto le massaggio il buchetto. Finiti questi preliminari ed eccitati più che mai lei mi prende x i capelli mi mette al centro del letto e lei si mette davanti a me a gambe larghe sento il lui che e dietro di me, sputa nella mano mi lubrifica il buchetto appoggia sul buco il suo cazzo e piano piano entra tutto, mi inizia a dare dei colpetti lenti nel frattempo lei mi prende la testa e mi fa succhiare il suo cazzo lui aumenta la velocità sento che dopo un po inizia ad ansimare
più forte tira fuori il cazzo sento che gode sulle mie chiappe sento che cola lei si alza va dietro e in meno di un secondo sento il suo cazzo entrare (porca troia se e grosso mi faceva male dopo che uno mi ha scopato) urlo un po di dolore e piacere; intanto lui si riveste la saluta e se ne va continua per un bel pò scende dal letto mi prende per il braccio e mi porta nella stanza iniziale dove c'erano i miei vestiti e soprattutto la luce, mi fa sdraiare a pancia in giù lei e sopra di me sento che rientra con quel cazzo enorme mentre mi da dei colpetti prende il pc lo mette davanti a me e carica un video porno di 2 gay che uno pisciava nell'ano dell'altro mentre lo guardavo mi dava dei baci e mi sussurra nell'orecchi se volevo provare non mi andava e cosi rifiuto sposta il pc e continua con più ferocia mi mette a pecora 3 colpi secchi leva il cazzo mi dice che sta per venire e lo vuole far di gran classe, va in cucina sto giro sul serio (nella mia testa penso che va a fare) torna subito dopo con un imbuto di plastica rimango a pecora me lo infila nell'ano e poco dopo sento caldo giro leggermente la testa x chiedere cosa stava facendo lei mi risponde " NON DOVEVI RIFIUTARE ADESSO TI PISCIO IN CULO POI TI LEVO L'IMBUTO E TI SCOPO TANTO HAI UN CULETTO STRETTO E NON NE PERDI UNA GOCCIA (SORRIDENDO)" finito di riempirmi da come aveva detto e promesso leva l'imbuto si masturba un po per far tornare l'erezione e giù dentro il suo cazzo mi scopa come un martello dopo svariati colpi si ferma e senza togliere il suo cazzo dal mio culo ci giriamo mi trovo sopra di lei a smorza candela continua alla grande a scoparmi finchè non arriva il momento tanto atteso con molta calma leva il cazzo mi mette 3 dita per tappare mi porta in bagno sul wc e mi f scaricare il piscio mentre lei e davanti a me, si masturba gode da matti sborra sul mio petto mi prende mi fa inginocchiare mi dice di masturbarmi mi massaggia le palle con il piede arriva anche per me il momento di godere sborro le lavo il piede si sborra mi guarda sorridendo mi dice " ops e finita la carta quindi lecca e ripulisci il piede" la lecco tutta finito mi do una sciaquata al petto guardiamo l'ora e si e fatta l'una torniamo in camera mi dice sta notte dormi con questo ( un butt plug largo 3-4 cm) cosi se scende qualcosa non mi macchi il letto me lo mette con dolcezza mi da un bacio con la lingua buona notte. Al mattino seguente ci svegliamo assieme mi sfila il plug mi da il buon giorno si alza tutta nuda prepara il caffe e me lo porta a letto, preso il caffe mi rivesto e la saluto. QUESTO RACCONTO E VERO.
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11 years ago
admin, 75
Last visit: 5 hours ago -
Io e la coppia...
ho conosciuto questa coppia su un sito di incontri. Ho notato il loro annuncio molto interessante perche cercavano un singolo bsx attivo e passivo giovanile, sembrava l'annuncio per me; guardo le foto erano tutte di lei in barca, in casa molto sexy e un lato "b" da urlo. Decido di contattarli per proporre un incontro, poche ore dopo ricevo la loro mail che volevano aver delle foto cosi felice di aver ricevuto una risposta ricambio molto velocemente e mi fissano una data luogo e ora per un incontro conoscitivo in porto ad alassio alle 13. Arriva il giorno dell'incontro arrivo ad alassio entro nel porto e come d'accordo gli chiamo per farmi spiegare dove rimane la loro barca. Li raggiungo a piedi e li vedo sbucare dalla coperta, mi accolgono a braccia aperte; lei ha un pareo color arancio in cui si intravedeva il perizoma e capezzoli turgidi lui camicia con manica corta e jeans. Ci presentiamo e mi offrono un aperitivo cosi si rompe il ghiaccio e intanto si parla di lei che è brasiliana (ora capisco per il lato "B"" fantastico) motori, macchine, barche un po ti tutto, finito di sorseggiare l'aperitivo causa commissioni non potevo rimanere con loro e cosi mi accingo ad uscire, nel frattempo mi invitano il giorno seguente a far un giro in barca solita ora e solito posto senza esitare accetto volentieri.
Arriva il giorno seguente con molta cura preparo lo zaino salgo in macchina e li raggiungo, parcheggio raggiungo la barca che e già in moto per uscire dal porto, salgo li saluto e lei mi fa starada in coperta per posar lo zaino, risaliamo molliamo gl'ormeggi e si parte ci sediamo vicini e appena fuori dal porto si tirano su le vele, si naviga parecchio siamo diverse miglia fuori dall'isola gallianara. Decidiamo di fermarci lasciando la barca alla deriva lui si toglie il costume e rimane nudo lei in perizoma e in con il costume a slip ci sediamo vicini (lui lei io) e iniziamo a succhiare i capezzoli, che iniziano a farsi belli duri, e inizia a gemere solo che il mare e vento non era dalla nostra parte, cosi si riparte direzione porto rientrati e si son fatte le 4 mi chiedono se volevo andar a casa loro, per finir la giornata, risposi certamente saliamo in macchia e ci avviamo. Dopo 20 minuti di strada tortuosa parcheggiamo e vedo una casa immensa un rustico messo a nuovo, mi fanno strada entro vedo un salotto enorme divani in pelle caminetto tv da 32" con sky nel frattempo lei va a farsi una doccia, noi saliamo al secondo piano e mi trovo 4 stanze di cui una la loro
con tv da 32" con sky una per gl'ospiti e due per vestiti e scarpe mi fanno salire ancora e arriviamo in mansarda piena di trofei di golf e bridge, ci accomodiamo sul divano schiaccia un pulsante e scende un telo bianco davanti a noi accende il video proiettore e mette un po di musica su sky. Curiosando in casa noto un colezione di film erotici di "TINTO BRASS" mi offrono da bere e lui va a far una doccia lei torna solo con l'asciugamano, e parliamo del caldo brasiliano, la cucina, le tradizioni, a un certo punto posa il bicchiere bruscamente mi guarda si inginocchia mi slaccia i pantaloni e mi inizia a succhiare il cazzo in maniera divina pian piano arrivo al divano e mi siedo ho il cazzo durissimo e lei mi dice che gli piace anche nel gusto. Nel frattempo sento salire il compagno ci vede e dice con un tono compiaciuto "aahhh avete gia cominciato" gli rispondo " eh non potuto dir di no" cosi si accovaccia anche lui e me lo succhia insieme a lei. Dopo diverse pompate lei vuole che mi sdrai per terra a gambe piegate ma aperte, cosi mi sdraio come ha detto lei, sul tappeto lui continua a succhiarmi mentre lei si siede sulla mia faccia gli lecco la figa ansima moltissimo, gode dice delle frasi veramente porche, sento che mi viene in bocca dopo svariati minuti di sesso orale mi sono stufato la volevo scopare si sposta mi da la schiena, si siede sul cazzo mentre davanti c'è lui in piedi che si fa succhiare. dopo una decina di muniti si gira ho il suo seno danti ha i capezzoli duri colgo l'occasione li mordicchio sento che geme ma lui da dietro gli chiede se vuole la doppia penetrazione gli risponde "che nel culo non lo vuole", con un sospiro scocciato si abbassa sento qualcosa di duro vicino al mio cazzo e gli dice "ok nel culo non lo vuoi ma due in figa non mi puoi dire no" un colpo secco ed entrato lei tira un urlo forte sento la figa strettissima ogni colpo che le diamo stringe i denti finche non si abitua; mentre la stiamo scopando da un bel po, si abbassa mi sussurra nell'orecchio "se è vero che sono passivo?" gli rispondo di "si", si rialza e con una faccia goduta mi fa un sorriso e mi da un bacio passionale con la lingua, si toglie da noi mi dice di mettermi a "pecora" mi lecca l'ano spingendo la lingua verso l'interno si bagno un dito e me lo mette dentro lo tira fuori e mi mette il secondo...poco dopo mi dice rilassati ed entra il terzo dito si gira verso lui e gli dice " e pronto, dai scopalo" mi prende da dietro e pian piano mi fa entrare il suo cazzo e grosso e mi fa abituare pian piano, man mano aumenta l'intesità e la profondità nel frattempo lei si e messa sotto di me e formiamo un 69 mi succhia il cazzo e io la figa, sto godendo da matti...lui ogni tanto tira fuori il cazzo lo fa succhiare a lei e me lo mette di nuovo dentro lei si toglie e va dal comodino vicino al divano apre il cassetto e prende un vibratore si mette davanti a me a gambe larghe si massaggia il clitoride mentre la lecco gode tantissimo e in pochi minuti mi squirta in faccia con la mano destra si strizza il capezzolo e con l'altra mi tiene la testa; si alza con il busto e bisbiglia qualcosa che purtroppo non ho sentito, lui mi sfila il cazzo lei va dietro di me prende il tubetto del lubrificante e mi dice " prima ti ho messo 3 dita ora vediamo quante ne prendi...". inizia a infilare 4 dita piano piano senza far avanti e indietro, sento entrare le sue nocche sfila la mano mi fa colare il lubrificante dentro e su tutta la sua mano la mette a formare un cuneo; nel frattempo lui e sul divano che si sta masturbando. Mi inizia a infilare le 5 dita mi sento aperto spinge la mano finche non arrivano le nocche, mi appoggia la mano sinistra sulla schiena e mi dice " resisti un pochino e vedrai come godi dopo" stringo i denti e pian piano molto lentamente entrano le nocche, sto godendo come non mai mi sentivo pieno gemevo e uralvo di godimento sentivo la sua mano nello stomaco. Ha iniziato a masturbarsi con le dita e intanto ha spinto ancora un po la mano dentro e arrivata al polso e da li mi ha riempito di complimenti mi prende il cazzo con la mano umida dalla sua figa e mi inizia a masturbare lui si alza si mette a cavallo di me, rivolto verso lei sborra sento qualche goccia colare sulle mie chiappe da li a poco godo anch'io senza avere un' erezione non ci credevo pian piano mi sfila la mano e mi guarda sussurrandomi ora per completare l'opera lecca!! senza obiettare gli lecco la mano e la ripulisco dalla mia sborra dicendomi che ero il primo che è riuscita a mettere una mano dentro con faccia goduta ed esausti ci alziamo tutti e tre e andiamo a farci una doccia mentre ci laviamo mi chiedono se voglio rimanere per cena, si erano fatte le 7.30 cosi ho accettato rimaniamo nudi durante la cena e solo dopo il caffè mi rivesto, li saluto sono ancora in contatto con loro e ogni tanto ci vediamo purtroppo sono di fuori e non sempre in liguria un bacio a P. e E.
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11 years ago
admin, 75
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La prima volta
Avevo 27 anni , ero ancora sposato, ogni tanto andavo in qualche cinema a luci rosse. Una sera in un cinema porno seduto guardando il film, si avvicinò un tale e cominciò a toccarmi il cazzo, e piano piano con la mano entrò nei pantaloni, mi venne duro, e mi invitò ad andare in bagno. Ci andai, cominciò a spompinarmi finchè, gli sborrai in bocca e lui bevette tutto...e solo in quel momento mi accorsi che avevo due dita infilate nel culo … mi lavai e tornai a sedere al mio posto…. Ripresi a guardare il film e mi rammentavo del bel momento che avevo passato. Dopo una mezz’ora circa, sempre guardando il film mi venne duro e la voglia pazza di rifarlo, cosi mi giravo intorno per vedere se c’era ancora lui, non lo vedevo, e cominciai a toccarmelo da solo, lui se ne accorse e si riavvicinò, ricominciò a toccarmi ed io mi sbottonai subito i pantaloni e mi misi in una posizione che mi potesse toccare il culo, infatti comincio ad accarezzarmi le chiappe dolcemente, dopo un po’ mi rinvitò in bagno , non glielo feci ripetere due volte. Appena arrivai in bagno mi abbassai subito i pantaloni per metterglielo in bocca lui invece deciso mi giro mi mise a 90° e comincio a leccarmi il buco profondamente, era stupendo, una sensazione indescrivibile che mi faceva mugolare dal piacere. Ad un certo punto mi poggiò la sua cappella al buco e comincio a spingere piano piano, sentivo il senso del piacere ma mi faceva male e mi ritiravo un po’ indietro e lui, bravo, lo tirava un po’ indietro, dava il tempo al buco di dilatarsi e poi piano piano rispingeva , fino a quando a un certo punto mi sussurrò nell’orecchio e tutto dentro troietta, mi sentii offeso ma nello stesso tempo mi piaceva. Cominciò a pompare piano piano ma mi faceva male e lui si fermava tenendomelo spinto tutto dentro e poi ricominciava fino a quando quel dolorino divento piacere immenso e sempre a gradi aumentava il ritmo finchè arrivò a stantuffarmi velocemente e io che godevo da matti, come una porca, mi ricordo di aver sborrato due volte senza toccarmi gli donavo il culo e con le mani mi spalancavo le chiappe, era bellissimo. Da quella sera non posso più farne a meno del cazzo ... li cerco sempre. Anche se la fica non la rifiuto mai.
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11 years ago
admin, 75
Last visit: 5 hours ago -
Una bella mattina
Una domenica sera tornai tardi da casa della mia fidanzata e mi dimenticai le chiavi di casa da lei. Dovetti bussare per almeno una ventina di minuti prima che mia madre venisse a rispondermi. Appena entrato nella mia stanza chiamai la mia lei e le chiesi di riportarmele l'indomani.
Dato che quella sera avevamo fatto solo petting mi addormentai piuttosto irrequieto ma il sogno che feci di li a poco mi fece impazzire.
Eravamo nel mio letto e stavamo andando oltre i preliminari. Le toglievo un indumento alla volta lasciandola sempre più nuda. I suoi sospiri, il suo modo di trattenere il fiato e i suoi gemiti di piacere mi facevano sentire benissimo, in più il sogno era così realistico che sentivo sulla lingua il sapore degli umori della mia ragazza e i suoi capezzoli inturgidirsi sotto le mie dita. Era fantastico, il momento della penetrazione fu talmente eccitante che sentii di stare per venire ma mi trattenni: non potevo cedere così presto, la mia donna non aveva ancora goduto e venire non mi avrebbe aiutato. Con molta lentezza cominciai a penetrarla facendole sentire il mio membro in tutta la sua durezza, ogni vena, un po' alla volta.
Lei aveva gli occhi socchiusi, il viso era completamente rilassato e solo la bocca era leggermente aperta per lasciar uscire leggeri sospiri.
Ci baciammo e la penetrai sempre più veloce ma era così stretta e bagnata che non ce la feci più a resistere e venni sul suo ventre e sui suoi seni.
Mi svegliai un po' frustrato perché non solo tutto quello che avevo sognato non era accaduto ma mi ero anche venuto nelle mutande!
Sentivo il membro che ancora pulsava ma c'era qualcosa di strano: la sensazione di umido che provavo era completamente diversa e poi c'era qualcosa che me lo avvolgeva tutto e anzi non smetteva di attorcigliarcisi.
Alzai il piumino e vidi che sotto le coperte c'era la mia ragazza che me lo leccava con un'avidità incredibile. Stava togliendo ogni traccia del mio sperma con la lingua e l'immagine del suo viso intento in quell'opera mi fece tornare ancora più duro di prima.
Le diedi il buongiorno e facendola venire accanto a me cominciai a baciarla facendo scorrere una mano sotto le sue mutandine sentendo che era bagnata fradicia.
Ci baciammo per tempo interminabile, io con la mano sotto le mutandine e lei con una mano sul mio attrezzo. Per accontentare entrambi allo stesso tempo facemmo un 69 e poi stando sotto le coperte lei si mise distesa sul fianco sinistro e portò verso di me il suo culetto morbido, strusciandosi sul mio membro durissimo. Le aprii un po' le gambe e lo feci entrare nella sua vagina con una facilità impressionante; scivolò dentro come risucchiato e ogni volta che uscivo sentivo il vuoto crearsi dentro di lei e subito provvedevo a riempirla nuovamente. Con le mani le strizzavo i capezzoli e lei sembrava quasi impazzire dal piacere tanto che quando venne i suoi umori esplosero su di me. Mi chiese di smettere perché si sentiva stanca ma non teneva in conto che ero ancora dentro di lei, così ripresi ad usare il mio pene come stantuffo, bloccandola a metà della frase.
Per una buona mezz'ora non le diedi pace facendola venire ancora e ancora ma poi riuscì ad afferrare la mia anca e a spingermi fuori. Velocemente si alzò e indossò le mutandine dichiarando così il termine di quella parte del divertimento. Si mise in ginocchio al bordo del letto e mi chiese di sedermi davanti a lei, lo feci e senza perdere un attimo me lo avvolse in mezzo ai suoi floridi seni e mentre procedeva con quella fantastica spagnola cominciò a leccarmi la punta. Ogni tanto poi lo prendeva in mano e succhiandolo mi diceva con voce sensuale "Vieni su di me" "Riempimi le tette di te" o "Fammi sentire come è caldo e buono il tuo latte"
Non mi feci pregare oltre e mentre lei lo teneva fermo tra i seni io schizzavo ovunque la mia eccitazione, bagnandole tutto il petto.
Ci baciammo a lungo e dopo esserci rivestiti andammo a fare colazione stringendoci forte e sussurrandoci parole dolci. Quella fu davvero una bella mattina
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11 years ago
Random91,
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La bella sconosciuta sull'autobus cittadino
LA BELLA SCONOSCIUTA SULL’AUTOBUS CITTADINO
Sono un pigro per costituzione, arrivo sempre in ritardo negli appuntamenti, forse non riesco a fare i calcoli per bene, fatto sta che gli amici mi dicono sempre che ritardo come giustamente sia una prima donna che si fa attendere; una cosa è certa, odio attendere, ma ciò non di meno mi dolgo, ma non so arrivare per tempo; per questo cammino in città sempre motorizzato, d’estate o col bel tempo con lo scooter, d’inverno con la macchina.
Questa premessa è importante, non vado mai in Autobus o Metropolitana (questa poi… la evito, la nostra non è bella come può esserlo a Roma o Milano, da noi è piccola, opprimente), tuttavia un giorno, nella stagione invernale (non ricordo se era dicembre o gennaio, è passato molto tempo da allora), dovetti fare bel viso a cattivo gioco, la sera prima avevo lasciato la macchina all’officina della concessionaria per la manutenzione programmata, ero appiedato, ma dovevo raggiungere il posto di lavoro, così mi approssimai alla fermata dell’Autobus più vicina, c’era una marea di gente in attesa, era un orario maldestro, di mattino presto, vi erano i ragazzi che andavano a scuola, le persone che si recavano al lavoro; insomma, all’arrivo dell’autobus, questo si riempì sino all’inverosimile, eravamo tutti assiepati dentro, stretti come sardine. Io guadagnai il centro appoggiandomi nei supporti di sostegno centrali, davanti a me una donna, non la guardai in viso perché mi dava le spalle, era vestita con un giubbino svasato in vita, un pantalone attillato che denotava un bel culetto per quel poco che potetti vedere, visto che eravamo stretti l’uno all’altro; così tra spintoni e giustificazioni che non lo si era fatto apposta, appoggiai colpevolmente (meglio dire non volutamente, non voglio dare l’impressione che approfitto del luogo e dell’occasione) il mio pacco al suo fondo schiena, non fui io a comandarlo, ma subito mi diventò duro. Lei come nulla fosse, mi stava stretta addosso, non capii in quella situazione di calca se le piaceva o meno, fatto sta che volli rendermi conto, senza più trattenermi aiutai la circostanza affondando di più il mio pacco sulle sue natiche, la percepivo nervosa, impacciata ma sempre aderente addosso; se non ché, l’Autobus effettuò alcune fermate, scendeva più gente di quella che saliva, quindi si stava più larghi, però lei mi stava sempre addosso senza spostarsi, anzi mi aderiva ancora di più, allora io, avvicinai il mio viso alla sua chioma da dietro, e lei… al fine di favorirmi, si spostò i capelli di un lato lasciandomi l’orecchio scoperto nel lato dove io mi ero avvicinato, la vidi rossa in viso, sicuramente impacciata, ma determinata, così avvicinai la mia bocca al suo orecchio, e le bisbigliai: “mi sono eccitato, vorrei che stessimo insieme io e te.”, lei non disse nulla, allora le baciai l’orecchio approfittando di uno scossone dell’autobus.
Scese ancora più gente, man mano che l’autobus attraversava la città e si avvicinava al capolinea, lei allora mollò il sostegno centrale e si adagiò poco distante sulla parete del mezzo pubblico dando le spalle al finestrino, dinanzi a me, mi guardò, gli occhi le luccicavano dalla voglia di dire si (percepivo che doveva essere una gran porca), così mi lasciai prendere dal gioco, mi avvicinai a lei ponendomi dinanzi, lei per nulla infastidita volse lo sguardo altrove, quindi mi afferrai ai sostegni laterali del bus quasi a stringerla in una morsa, ce l’ho in pugno pensai, sento che sarà mia… preso di me non mi accorsi che lei mi mise il palmo della sua mano sulla mia patta, maròò…. a quella presa improvvisa ed inaspettata, il mio cazzo stava per esplodere (pensavo di essere io a condurre, e invece notai che era lei la cacciatrice ed io la preda); lei allora guardandomi negli occhi mi chiese sottovoce: “hai un posto dove poter andare?”, rimasi costernato e risposi un netto ma soffocato “no!”, lei allora sorridendo disse: “no martini? no party…”, si sganciò e, suonando il campanello, scese alla fermata successiva. Io rimasi allibito e ferito ancor più nel mio amor proprio, per come erano andate le cose.
Questo “fatto” mi aveva esterrefatto, e nello stesso tempo, determinato a non esser più impreparato in circostanze simili, per cui mi misi alla ricerca di un posto dove andare; tramite amici e colleghi di lavoro venni a conoscenza che proprio nel centro della città, c’era un B & B, affittacamere, dove non si ponevano il problema su come veniva utilizzata la camera, purché ci si registrasse.
A questo punto, deciso a rimediare al mal fatto, pur non avendo più il problema della macchina, allo stesso orario e posto di quella volta, mi accinsi di nuovo a prendere la Circolare, di nuovo il casino di prima, parecchia gente, pressati come sardine, ma di lei nessuna traccia…
Rifeci ancora alcune volte quella tratta con la stessa Circolare, ma di lei nulla, era scomparsa come volatilizzata, non riuscii neanche ad individuarla scendendo alla fermata che aveva fatto lei, lì l’autobus faceva coincidenza, chissà dove si era diretta; non sono un buon fisionomista, la mia memoria iniziava a vacillare, non ricordavo più neanche i suoi lineamenti, il culo invece ce lo avevo chiaro, ma non era determinante per individuarla, più di una donna avevo guardato con insistenza sulla Corriera chiedendomi se era lei la bella sconosciuta, ma tutte declinavano lo sguardo, stavo per arrendermi e desistere dalla ricerca.
Un giorno, tempo dopo, verso le tredici pomeridiane mentre percorrevo Corso Umberto a piedi, la vidi alla fermata dell’Autobus, la riconobbi subito, di colpo il ricordo sfocato del suo viso si fece chiaro, anche lei mi vide; mi avvicinai senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi, e le dissi: “mi chiedo se ti va di pranzare con me?” e lei: “volentieri, ma solo se offri tu!”, “certo, ci mancherebbe…” replicai io, “hai preferenze su dove andare?”, “no, qualsiasi posto va bene, purché si mangi bene”.
Così la portai in un ristorantino bello, caldo, veramente a modo, nei pressi del B. & B. affittacamere, dove avevo intenzione di andare successivamente al pranzo. Parlammo del più e del meno, tenendo conversazione su tutto, stavamo seduti di fronte l’uno all’altra, per cui io avevo trovato l’occasione di mettergli il mio ginocchio in mezzo alle sue gambe, lei non mancò più volte di serrarle, per farmi capire che la giornata avrebbe potuto volgere favorevolmente stavolta, le avevo anche accennato al B & B, lei non aveva detto nulla, questo era sintomo che ci stava.
Pranzammo, primo, secondo e la frutta, pagai ed uscimmo dal ristorante, mano nella mano, poi andammo alla ricerca di un Bar dove poter prendere un caffè espresso.
Fatto anche questo ci recammo presso l’affittacamere, carino, c’era il bagno con doccia in camera, la finestra socchiusa dava direttamente nella piazza, uno sguardo fuori dalla finestra per renderci conto su com’era ubicato quel posto, poi ci sedemmo sul letto ed io presi a baciarla sulle labbra, volevo gustarmela, le tosi la giacca, il maglioncino, restò in reggiseno, mi fermò a questo punto e mi disse: “spogliati, mentre io vado in bagno a farmi un bidet, poi lo fai anche tu, ok?”, “ok” risposi guardandola, mentre si toglieva la gonna, i collant e gli slip; cazzo che figa pensai tra me e me.
Dopo esserci lavati, stavamo tutti e due nudi sul letto, a me la minchia non ne voleva sentire di drizzarsi, eppure la desideravo, il freddo e lo stare nudi sopra le coperte mi aveva inibito, lei allora, molto più pratica scostò le coperte e ci mettemmo sotto, a quel punto mi venne sopra avvolgendomi, e prese a baciami appassionatamente, non c’era niente da fare era sempre lei a prendere l’iniziativa, una vera cacciatrice; quei baci mi stavano scaldando, sentivo sotto che la minchia si faceva strada con sussulti e pressioni al suo basso ventre; anche lei sentì Lazzaro che si alzava resuscitato, così decise di fargli una visita di anatomia ravvicinata, lo assaggiò, poi lo accolse in bocca per proteggerlo dal freddo. Ragazzi io so sensibile ai pompini, magari dopo li comparo agli altri ricevuti in una sorta di qualificazione con premio al migliore, ma sul momento rimasi senza parole, l’unica cosa che mi venne da dire fu: “brava, così, sei una pompinara nata, non smettere…. suka”, e lei, mi spompinò e poi me lo succhiò tirandomi quel che di profondo mi saliva dalle palle, non resistetti, e le sborrai in bocca. Lei si scostò subito, alzandosi e facendo volare le coperte, le scolava sborra dalle labbra dove si portava le mani per contenerla e non sporcare le lenzuola; si alzò velocemente e andò al bagno a sciacquarsi la bocca, la sentivo tirare di gola, per fare uscire quel che era andato più in profondità, mi avvicinai a lei sbalordito da quell’atteggiamento, e le chiesi: “cara che ti è successo?”, e lei: “mi viene da vomitare, bastardo non dovevi sborrarmi in bocca! Dovevi trattanerti, coglione…”; ero costernato, non immaginavo… ma soprattutto, non era stata colpa mia, era stato un riflesso automatico dovuto a quella sensazione di succhiamento a cui mi aveva sottoposto, credevo che succhiasse perché voleva il frutto nascosto. Insomma, ero dispiaciuto per come era andata la cosa, l’avevo programmata in modo diverso ed era finita invece, come peggio non poteva.
Dopo un po’ di sciacqui e sputazzamenti nel lavabo del bagno, lei ritornò in camera, io mi stavo rivestendo, le dissi: “mi dispiace..”, e lei: “che fai? Ti rivesti? Ma allora sei proprio scemo…. Non sono venuta qua solo per una pompa, ora ti spogli e mi fotti come non hai mai fottuto nessun’altra donna…”; cazzo, a quelle parole rimasi incredulo, senza parole, fu invece la mia minchia a dare segni di vita al di là del mio cervello che era andato in tilt, subito si mise in piedi, sull’attenti; mi spogliai daccapo e ci mettemmo sotto le coperte, lei mi venne sopra a 69 prendendomi il cazzo nelle mani mettendosi a cavalcioni su di me, e mi disse: “stavolta cerca di controllarti, ora lo sai che non digerisco la sborra, ok?”, “ok zoccola, farò come dici tu.” risposi tra me. La leccai a lungo e lei, altrettanto a lungo mi spompinò e mi succhiò; poi presi dal desiderio, lei soprattutto che era tutta bagnata e mi aveva inondato di un dolce fluido vaginale, si girò e mi venne su impalandosi sul mio cazzo, facendo su e giù, oltre che a scoparmi a struscio e cerchiandomi a giro, una vera intenditrice, una che sa quel che vuole, una che sa come farti esplodere il cuore dall’emozione (e le palle aggiungo), avevo il profilattico che già di per se mi strozzava il cazzo, anche se lei sapeva come stringermi in una morsa uterina, ma non seppi trattenermi, nel momento in cui anche lei si abbandonava soddisfatta, le venni dentro la fica, e la sborra mi scolò alla base dal condom.
Ci abbandonammo sul letto, poi lei si sentì in dovere di chiarire facendomi le scuse per come mi aveva trattato, mi disse che la sborra le faceva schifo, che solo il pensiero la faceva vomitare, io allora le dissi, non ti preoccupare, avevo pensato che anche questa occasione fosse finita male dopo la prima volta sulla Circolare, anzi peggio, l’importante è che è finita bene, io sono rimasto soddisfatto di te, sei fantastica. Ci rivestimmo, ci demmo una sistemata e ci avviammo fuori, la accompagnai alla fermata dell’Autobus e attesi con lei che questo arrivasse…. Quando lo individuammo a distanza, lei mi fa: “a casa giustificherò a mio marito che ho fatto straordinari ed ho dovuto prolungare l’orario di lavoro; è stato bello, sei stato bravo, sei anche dolce… posso dirlo ora che ho assaggiato il tuo frutto.”; “ci rivedremo?” le chiesi io, e lei: “meglio di no, se mi vieni ancora tra i piedi ti disconosco! Poi chi lo sa, la cosa deve partire da me non da te, se mi viene voglia di te, te lo farò sapere.” Così salì sulla Corriera e se ne andò, mandandomi un bacio con la mano soffiandoci sopra.
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11 years ago
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La mia prima volta a tre, con due donne
LA MIA PRIMA VOLTA A TRE, CON DUE DONNE
Sono un singolo irriducibile, credetemi, sono stato sposato e quindi imboscato da bravo ragazzo, fedele ad una donna sola, ma ora che sono libero non voglio più mettere vincoli né limiti, voglio stare libero, di fare e andare con chi voglio e quando voglio. Con questo modo di interpretare la vita cerco chi mi può dare quel che mi manca… ed in questa ricerca, ho trovato una compagna (singolabsx alla quale piace, come a me, la fighetta bagnata), con essa ho allacciato una relazione libera dove pratichiamo lo scambio, più precisamente, lei mi ha attratto al suo mondo, praticamente intratteneva ed intrattiene ancora oggi, una relazione particolare con l’amica del cuore, la classica amica intima con cui ne hai condivise tante, con la quale si è trovata nell’intimità occasionale a letto; infatti, anche dopo che ci siamo messi insieme, le era capitato di incontrarla.
Io conoscevo questo suo aspetto di bisessualità e non ho mai fatto nulla per impedirle di fare quel che più le piacesse, così, dopo qualche tempo, senza che io le avessi mai chiesto o detto qualcosa in proposito, fu lei stessa a prendere l’argomento, un giorno mi chiese: “tesoro, ti va di giocare in tre con la mia amica?”.
Io la guardai con aria meravigliata (ma mica tanto, mi aspettavo da tempo questa domanda, e ora che me l’aveva fatta, non volli darle l’impressione che l’aspettavo pazientemente, per cui stetti lì qualche secondo come se ci stessi a pensare su, ad un tratto gli dissi: “gioia se va a te, io sono contento di condividere il tuo piacere.”
Quindi lasciai che fosse lei ad organizzare l’incontro; un giorno alla buon ora partimmo per la casa dell’amica che ci aspettava in un paese fuori di Catania, nel tragitto per la casa di lei, ci fermammo presso una pasticceria, presi una guantiera di dolci, sapendo che all’amica piaceva essere presa per la gola; arrivati davanti alla porta di lei, ci stava aspettando sul davanzale (ovviamente era stata informata con messaggio che stavamo arrivando), notai subito che era vestita…. in modo sobrio, un abitino succinto a minigonna scuro, con calze autoreggenti nere, le cui bande elastiche superiori si intravedevano a seconda di come si moveva; lei gentilmente ci fece entrare (premetto che la conoscevo da prima), così arrivati in cucina, appoggiai la guantiera dei dolci sulla tavola, ci sedemmo consumando qualche pasticcino; l’ospite ad un certo punto si accinse a preparare la caffettiera e, nei movimenti che faceva le si vedeva tutto, in particolare le natiche bianche specie quando si piegava in avanti sul piano della cucina, mostrandoci le spalle (la mia donna mi fece cenno avvicinandosi al mio orecchio, bisbigliando mi disse: “guarda che zoccola, come si è vestita in tuo onore, gli piaci, cerca di metterla al centro delle attenzioni.”; versato il caffè nelle tazze, si sedette con noi.
Nel sedersi, incurante lasciava vedere il biancore delle cosce tra l’abitino a minigonna e le calze autoreggenti, le si vedeva pure, senza falso pudore e con atteggiamento di “nonchalance”, un perizoma bianco, che a stento le copriva la fessura e le grandi labbra, perdendosi il filo tra le natiche schiacciate dalla seduta; si parlò del più e del meno, ad un certo punto, dopo aver preso il caffè, la mia compagna e l’amica prendendosi sotto braccio si diressero verso la camera da letto, la mia lei allora, volgendosi verso di me, mi disse: “caro, fatti un bidet e ci raggiungi in camera da letto”; io eseguii tutto baldanzoso pregustandomi quel sarebbe accaduto da lì a poco, già mi veniva l’acquolina in bocca, ed inghiottii più volte la mia stessa saliva prodotta in eccesso dalle mie ghiandole per via di quella situazione a cui non avevo mai preso parte, era la mia prima volta a tre con due donne (ero stato a tre con coppia, marito e moglie, ma a tre con due donne mai, il sogno di qualunque uomo), quindi mi diressi presso la camera da letto; arrivato sull’uscio con la porta aperta, mi fermai in religiosa prefigurazione di quello che mi aspettavo, ed infatti, sbirciando, vidi che le donne erano avvinghiate in un 69 appassionato (la mia donna sotto, con le cosce allargate e le ginocchia all’altezza del suo petto per consentire all’altra di arrivare nella sua vulva agevolmente, l’amica sopra a pecora con le cosce aperte all’altezza delle sue spalle col culo all’in su, sprofondando con la sua fica in bocca alla mia donna che era tutta intenta a suggere quella bontà), entrambe si stuzzicavano le fighe con profonde eccitanti leccate; a quella vista, mi eccitai anch’io, entrai senza destare per un’attimo lo sguardo da loro, mi svestii, mi tolsi le mutande e, mi avvicinai sul letto, alla vista di tanta grazia non sapevo da dove incominciare; poi mi sono fatto coraggio, decisi di cominciare dalla testa della mia compagna che stava giù e che leccava quella meravigliosa fessurina dell’amica; vidi libero il culo dell’amica per cui mi diressi verso di questo. Mi sedetti sul letto e, chinandomi le leccai quel buchetto che sembrava mi invitasse, tanto si stringeva ed allargava come ad un pulsare di battiti cardiaci; per cui, dopo la prima piena grande leccata (tipo prima pennellata piena), intinsi quel buchetto di saliva, ci girai attorno in circolo, quindi lo penetrai con la lingua, cercando di arrivare più in fondo possibile… quindi, scesi a leccare la lingua della mia compagna che a sua volta avidamente leccava profondamente la fica dell’amica inebriandosi di nettare di donna, mi aggiunsi in modo da doppiare la sua lingua all’unisono nel movimento. L’amica si eccitò, grondando dolce umore uterino, io mi eccitai ulteriormente….. quindi ritornai al culetto, lo penetrai ancora più volte con la lingua, poi lo allargai con i pollici delle due mani insalivandolo per bene e, quando fu pieno di saliva, gli ficcai dentro il buchetto il mio dito medio della mano destra, muovendolo su e giù e girandolo in tutte le direzioni, quindi ficcandoglielo molto in profondità, cercando di piegare l’ultima falange o, almeno di arcuare quel dito che già invidiavo perché stava dove desideravo mettere il mio sesso, ciò al fine di stimolarle maggiormente il retto interno, lei sentì quell’invasione e cercò di divincolarsi o, forse fu presa dal piacere, fatto sta che si muovette nervosamente prima a destra e poi a sinistra; gemette e, venne più volte, riempiendo la bocca della mia compagna che le succhiava la fica avidamente. A quel punto passai a leccarle la schiena sull’inarcatura della spina dorsale, la mordicchiai e mi sovrapposi a lei aderendo con il mio ventre sull’arco della sua schiena; il mio cazzo duro le pressò le natiche mentre la mia compagna continuava a leccarla nella fica, io a quel punto mi allontanai dal suo corpo per un’attimo prendendomi il cazzo con le mani, mi tirai giù il prepuzio lasciando scoperto il glande al massimo, era duro come il ferro dall’eccitazione, a quel punto le allargai il culo un’altra volta e gli ficcai piano piano la minchia dentro. Lei sussultò, fermandosi di botto dal leccare la fica della mia compagna che stava sotto di lei, e mi disse: “fai piano che mi spacchi il culo, sono stretta, mi fai male….” io mi fermai, ma solo un po’, e dopo appena qualche secondo ripresi ad affondarle in cazzo nel culo, lei mugolava, non so se per piacere o dolore, fatto sta che a quel punto sentii che non mi faceva più resistenza, ora era consenziente, infatti partecipava agli affondi tirando indietro le natiche in modo da poter affondare di più dentro di lei, che porca…. un’attimo prima mi aveva detto che era stretta e che le bruciava il culo, adesso invece mi chiedeva di romperglielo e non fermarmi; a quel punto, io mi sollevai sulle ginocchia in modo però da restare collegato con lei col solo cazzo dentro al suo culo, appoggiandomi con i palmi delle mani sulla sua schiena e, poi nel movimento ondulatorio e sussultorio, la afferrai per i fianchi tirandola verso di me, lei non se lo fece dire due volte, già mi seguiva col corpo in modo da aderire contro di me, ed a quella presa vigorosa si lasciò condurre accompagnandomi nel movimento senza intralciarmi nell’andi-ri-vieni. Che troia ragazzi, un’inculata da mille e una notte.
Sotto di noi sentivo la lingua della mia compagna che ci leccava, sia la fica dell’amica piegata a pecora sopra di lei, sia le mi palle ogni qual volta che le penzolavano sulla fronte o le sbattevano sul naso, in base ai miei movimenti, che “zoccola” anche lei…. da sotto si lasciava inondare dell’umore uterino dell’amica che mi stavo inculando.
Dopo una buona mezz’ora di quell’esercizio (almeno credo, non ho guardato l’ora, avevo altro per la testa in quel momento), lei, senza nulla fare presagire né dicendo alcun ché, in modo del tutto inaspettato si tirò in avanti, facendo uscire fuori il mio cazzo dal suo culo, fuggendo anche dalla presa delle braccia della mia donna che se la lavorava al centro; io ci rimasi male in modo particolare, a quella specie di coitus interruptus, avrei voluto continuare; ma, la smorfia sul viso di lei, mi fece subito desistere… la poverina lamentava di avere il culo in fiamme; quindi, in modo goffo guadagnò l’altra sponda del letto e, nuda com’era e scalza, si recò frettolosamente in bagno al fine di refrigerarsi con uno sciacquetto e mettere cremine e unguenti lenitivi.
Mentre lei era via, la mia compagna mi baciò appassionatamente, aveva il viso intinto di fica e il sapore delle labbra al gusto di fica dell’amica; se non ché, cercandomi la minchia con la mano, ed accortasi che era rimasta dura, non avendo io raggiunto la piena soddisfazione; mi passò sul cazzo delle salviettine umidificate, mi ripulì e, mi fece un bel massaggio consolatorio (insomma mi segò per tutto il tempo, sino a che l’amica non ritornò dal bagno), ritornata l’amica, questa si sedette sul bordo del letto, su di un fianco però (visto che gli faceva ancora male il culetto); la mia compagna allora, anch’essa seduta accanto all’amica sullo stesso bordo del letto, continuò nel gioco erotico, con me davanti in piedi sul pavimento, continuò ad segarmi con due mani, quindi si avvicinò con le labbra, portandosi il cazzo in bocca, mi fece un lungo, delizioso pompino; l’amica ci guardava, si vedeva che aveva ancora voglia, per cui la mia compagna le fece cenno di unirsi a lei…. quella non se lo fece dire due volte, l’una da una parte l’altra dall’altra, presero a leccarmi l’arma; quindi, unirono le loro lingue in un balletto di ricerca e fuga dell’appendice palatale che si nascondeva dietro il palo. Io ero più che eccitato, mi pulsavano le tempie, prima l’una poi l’altra si passarono il mio palo, producendosi in una succhiosa, quanto sfiziosa sucata di minchia….. a quella vista e sensazione, non resistetti.
Venni… schizzando dentro la bocca della mia compagna, riempiendogliela; lei soddisfatta, trattenne la sborra in bocca cercò le labbra dell’amica che si accinse subito a farsi passare il “succo d’uomo”, e così viceversa se lo passavano di bocca in bocca scavandosi dentro a vicenda con le lingue, sino a che, in questi passaggi, il prezioso succo andò perdendosi nelle loro gole profonde.
Soddisfatti tutti e tre ci stendemmo sul letto, io in mezzo, le mie due donne ai miei fianchi, ci rilassammo insieme, sino a quando la mia compagna non paga, riprese in mano “la situazione”, la quale mi si drizzò di nuovo su, mi venne ancora duro di nuovo, come e più di prima… da lì ricominciammo tutti e tre…… ma questa è un’altra storia; questo racconto può essere concluso qui.
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11 years ago
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Ecco come fù che... (terza parte)
Eravamo sudati da far paura. Mi dissetarono e mi lasciarono disteso sulla branda, mentre parlottavano tra di loro. Io ero praticamente incosciente, ancora tremante per le sensazioni provate. Dopo un pò si riavvicinarono ed iniziarono, nuovamente, ad accarezzarmi e a stimolarmi alternandosi nel ceracre la mia bocca per baciarmi in maniera sempre più possessiva e sensuale, forse perchè avevano capito che la mia bocca era una parte molto sensibile della mia sensualità, quasi cercando di fare a gara tra di loro per chi riusciva ad eccitarmi di più.
Ci misero ben poco: a quell'età ci mettevo un niente ad essere di nuovo in tiro e .... elettrizzato com'ero, ancora da prima....
Così, non appena anche loro ebbero ripreso la posizione "eretta" invertirono i termini del discorso e Leo, venendomi dietro, mi sussurrò all'orecchio: "Ora ti inculo ben bene, tanto che dopo ... non potrai più fare a meno di me!"
Nino si distese in posizione da 69, per provare anche lui la mia bocca, e Leo, dopo avermi nuovamente lubrificato per bene lo sfintere, ponendo ancora più attenzione nell'allargarmi di quanta ne avesse messa Nino, viste le dimensioni maggiori del suo attrezzo, si appoggiò al mio sfintere e, lentamente, molto lentamente, facendomelo assaporare centimetro dopo centimetro, mi penetrò sussurrandomi continuamente "Lo senti?" e poi - "Ti piace?" - o ancora - " Sei la mia bella troietta ed ora te lo dò tutto" e così dicendo mi entrò dentro completamente facendomi fare un urlo di dolore. E lì si fermò ... dicendomi: "Sono tutto dentro di te. Lo so che ti ho fatto un pò male ma dovevo sverginarti. Ora passa e, quando sei pronta, mia bella troietta, ti scopo che non lo dimenticherai mai più."
Nel frattempo Nino, quasi per distrarmi dal dolore, iniziò a succhiarmelo in un modo eccezionale riuscendo a farmelo ritornare duro in un attimo e, cosa che non avrei creduto possibile, a farmelo diventare ancora più duro. Dopo un pò, a causa dell'eccitazione e, comunque, anche per effetto di quel trave che avevo nel culo e che sollecitava per bene la prostata, iniziai ad avere le contrazioni dello sfintere dando a Leo la sensazione che glielo stessi succhiando, tanto che sbottò con un: "Ma questa troietta ha una bocca al posto del culo!"
E prese a stantuffarmi, dapprima lentamente, continuando a sussurrarmi "Sentilo bene tutto!", poi iniziando ad accelerare il ritmo ed ogni tanto alternendo dei colpi che credevo mi sfondassero e che non facevano altro che portarmi al parossismo, con i brividi che mi percorreveno tutto il corpo ed i capelli che mi si drizzavano per il piacere.
Ed iniziai a godere come una troia, senza soluzione di continuità.
Godevo e ... continuavo a godere e... continuavo a godere.. e Nino assaporava il tutto e venne anche lui nella mia bocca, rigirandosi, alla fine, per baciarmi ed inghiottire parte della sua mischiandola a parte della mia. Per contro Leo sembrava non smettere più (poi mi confesserà che, dopo aver goduto la prima volta, ci mette sempre un sacco a godere di nuovo) ed io non capivo più niente, ero un'ameba che riusciva solo a dire "Sììì, ancora...sììì, ancora...così..." Fu devastante! Quando alla fine sborrò mi scaricò in pancia non una sborrata ma un vero e proprio clistere di sborra. Eravamo sfiniti! Io, tra l'altro, avevo il culo in fiamme e quando se ne uscì fu quasi più doloroso dello sverginamento.
Ma provvidero immediatamente a farmi un bidè con una pezzuola e dell'acquafresca, mettendomi poi una pomata lenitiva e rinfrescante.
In quel momento realizzai qualnto fosse tardi: erano le due passate e dovevo ancora rientrare a casa. Li salutai di corsa ed uscì, ma sapevo già che.... ci sarei tornato: mi avevano fatto scoprire un mondo di piacere!!
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11 years ago
admin, 75
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Ecco come fù che... (seconda parte)
Nel frattempo, non so come, perché ero completamente in trance per il piacere che mi stavano dando, erano riusciti a spogliarsi anche loro.
Quindi mi girarono intorno, cambiando posizioni, e fu Leo a baciarmi: un bacio diverso, ancora più sensuale, mentre Nino aveva preso in mano il mio scettro, iniziando a masturbarmi lentamente mentre si accovacciava dietro di me ed iniziava a leccarmi il culo, cercando con la lingua di entrare nel solco tra le mie natiche. Per favorire ciò Leo si distese sulla branda, trascinandomi addosso a lui cosicchè ora le mie natiche,aprendosi automaticamente per la piega del mio corpo, erano completamente offerte alla lingua di Nino che, in quel modo, riuscì a penetrare l'anello del mio sfintere, procurandomi un piacere talmente intenso che sborrai sulla pancia di Leo, il quale, usando la mano con la quale aveva continuato a torturarmi a capezzoli, raccolse un pò della mia sborra portandosela alla bocca per poi baciarmi di nuovo, condividendo con me il sapore del seme del mio piacere. Ero completamente stravolto! Non avrei mai pensato di poter provare sensazioni così forti, così intense! Mi masturbavo spesso, anche tre/quattro volte al giorno,ma l'orgasmo che riuscivo a procurarmi non mi aveva mai portato, neanche lontamente, vicino a tale livello.
La lingua di Nino, intanto, continuava a chiavarmi come fosse un piccolo cazzo, cercando di entrare sempre di più e lubrificando per bene il mio sfintere che si stava, man mano, sempre più allargando e rilassando.
In quel momento, intuendo che ero pronto e che non avrei opposto resistenza, Nino mi lubrificò ulteriormente con della pomata che, come per magia, aveva recuperato da qualche parte e iniziò a sodomizzarmi, prima con due dita, poi con tre e successivamente... mi puntò contro il suo cazzo iniziando, lentamente, molto lentamente, a penetrarmi fermandosi ogni qual volta percepiva che mi irrigidivo per il dolore, sino a che non riuscì ad incularmi sino alle palle. E lì..si fermò! .. per darmi modo di abituarmi a quell'intrusione forzata ma, a quel punto, desiderata perché mi sentivo... desiderato! E ciò compiaceva il mio ego.
Fu così che, mentre Leo continuava con la sua lingua a duellare con la mia, facendo nuovamente inturgidire il mio cazzo, che si era ammosciato durante la penetrazione da parte di Nino, abituatomi a quell'intrusione che mi aveva sverginato e passato quel pò di dolore che mi aveva causato, iniziai a provare un sottile piacere (neanche tanto sottile, vista la stazza) che mi portò, automaticamente, a contrarre lo sfintere, quasi per verificare le dimensioni dell'intruso, quasi a succhiarlo. Continuando ad avere queste contrazioni ciò stimolò molto il Nino il quale, capendo che ormai mi ero adattato alla penetrazione, iniziò, prima lentamente e poi con sempre maggior decisione ad incularmi mentre, nel contempo, mi dava piccoli morsi sul collo e sulla spalla che non facevano altro che contribuire ad elettrizzarmi ulteriormente.
Leo riuscì, non so come, a rigirarsi sotto di me prendendomelo in bocca, iniziando a farmi un pompino con i fiocchi. Mi ritrovai, così, con il lungo e grosso cazzo davanti agli occhi e, istintivamente, mi venne naturale di iniziare a succhiarglielo anch'io. Fu una cosa da urlo tanto che, dopo un pò, rialzai la testa per gridare "Siii, godooo,... inculatemi così....fatemi quel che volete ma ..... non smetteteee!" e mi rituffai sull'uccello di Leo, che non aveva mai smesso di succhiare il mio e che ingoiò tutta la mia sborra mentre anche Nino urlava GODOOOO ... e iniziava a riempirmi il culo con una sborrata pazzesca. In quel preciso stante, senza preavviso, Leo iniziò a sborrami in bocca, prendendomi di sopresa, tanto che richiai di soffocarmi poiché il primo getto mi andò di traverso.
Er stravolto"" I miei "corruttori" erano sfiniti e Nino andò a preparare delle bibite, per riprendere un pò di salivazione.
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11 years ago
admin, 75
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Ecco come fù che... (prima parte)
Ero ragazzo. Avrò avuto quindici-sedici anni e, d'estate e nelle feste importanti (Capodanno, Carnevale o altre), suonavo in un complesso.
D'estate suonavamo all'aperto, ma se iniziava a piovere ci pagavano solo se era trascorsa almeno un'ora dall'inizio della serata.
Avevo conosciuto da poco il gestore di un bar: me l'aveva presentato un mio compagno di scuola, di un anno più vecchio perchè ripetente, portandomici perchè sapeva che mi piaceva giocare a carte e lui ci andava spesso a giocare con questo tizio, che chiamerò Nino.
Una sera che dovevo suonare, iniziò presto a piovere e dovemmo, perciò, rinunciare e tornarcene a casa. Ma non avevo nessuna voglia di tornare così, strada facendo, decisi di passare al bar e vedere se era possibile fare una partita a carte. Il barista, Nino, quando mi vide fu tutto contento e, dato che c'era scarsissimo movimento, data la pioggia, decise di abbassare le serrande, in modo da poter giocare in santa pace.
C'era anche un suo amico, sulla quarantina (mentre Nino ne avrà avuti quasi cinquanta), un bel tipo, moro come Nino, ben prestante, con una faccia simpatica, che disse subito che avrebbe giocato volentieri anche lui.
Chi perdeva pagava un giro da bere. Iniziammo e... vincevo quasi in continuazione, chissà perchè! Così, i giri di bibite corrette si susseguivano ed io iniziai a sentirmi un pò ebbro. A quel punto dissi che smettevo, altrimenti non sarei riuscito a tornare a casa.
I due amiconi accettarono la cosa ma poi, non so come, Nino volle farmi vedere la cantina e, con quella scusa, mi fecero scendere al piano di sotto dove, oltre a tutta una serie di casse di bibite, di vini e di liquori, c'era anche una branda sulla quale Nino mi disse che qualche volta, durante la pausa pranzo, si metteva a fare un pisolino.
In tutto questo frattempo, tra farmi vedere un vino o un liquore e darmi spiegazioni, avevano iniziato, tutti e due, a farmi tutta una serie di complimenti. Aveva iniziato Leo, l'amico di Nino, chiedendomi se nessuno mi avesse mai fatto intendere che avevo un bel culo, e Nino aveva proseguito dicendo che avevo anche una splendida bocca che faceva venir voglia di baciarla e, nel dire ciò,guardandomi fisso negli occhi, mi aveva preso il viso tra le mani e, avvicinandosi, mi aveva baciato. Ora io avevo avuto poche occasioni di baciare delle ragazze e non è che fossi molto bravo (ero stato sempre molto sensuale e sapevo di avere qualche tendenza bisex) ma quel bacio, ove Nino spinse subito con la lingua per cercare la mia, mi sconvolse a tal punto da provare i brividi e sentirmi senza forze. Quella lingua che rovistava nella mia bocca mi fece eccitare a tal punto da avere un'erezione di cui Nino si accorse perché, nel frattempo, Leo da dietro, spingendomi ancor più contro Nino, aveva iniziato a massaggiarmi il culo e ad accarezzarmi un capezzolo, facendolo inturgidire.
Non ci volle molto perchè capissero che, a quel punto, mi avevano in loro potere: io mi sentivo senza forze, incapace di reagire perché tutte quelle sensazioni che riuscivano a provocarmi mi piacevano da morire e desideravo solo che continuassero. Con molta calma, come fossero stati d'accordo da sempre e, forse, già abituati a farlo con giovani ingenui come me, iniziarono a spogliarmi, sempre accarezzandomi, uno continuando a baciarmi senza lasciarmi riprendere fiato e l'altro continuando a strusciarsi sul mio sedere col suo cazzo che aveva già tirato fuori dai pantaloni, continuando a torturarmi i capezzoli, che avevo molto sensibili e che Leo li aveva resi ancor più sensibili.
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11 years ago
admin, 75
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Sfondata in cantiere
Da qualche tempo, ormai, io e mio marito eravamo impegnati nella costruzione della nuova casa in cui trasferirci. I lavori procedevano bene, l’unico problema era stato con i posatori delle piastrelle, Nicola e Marco, che avevano sbagliato la greca del bagno degli ospiti… dopo aver contrattato in tutta tranquillità, i due (cugini) ci convinsero a non contestar loro il lavoro, accontentandosi di qualche centinaio di euro in meno e promettendo di sistemare i punti “incriminati”.
Né io né mio marito eravamo esperti di case, ma dato che avevo qualche giorno di ferie, mio marito mi pregò di fare di tanto in tanto un salto al cantiere per tenerli d’occhio ed evitare che combinassero altri guai.
La cosa mi seccava abbastanza, perché pensavo di aver di meglio da fare e soprattutto perché i due cugini mi facevano sentire un po’ a disagio: presuntuosi ed orgogliosi, talvolta mi lanciavano delle occhiate che non sapevo bene come interpretare.
Uno di quei pomeriggi, particolarmente caldo e afoso, solo uno dei due era rimasto, mentre l’altro se ne era andato per andare a prendere qualche attrezzo mancante e sarebbe tornato di lì a poco. Il caldo era talmente tanto che andai al primo bar che trovai lì vicino e comprai qualche birra ghiacciata. Tornata in cantiere, mi sorpresi sulla soglia del bagno a fissare Nicola, i suoi gesti esperti e i suoi muscoli guizzanti, coperti di sudore. Quando si accorse della mia presenza si fermò, si deterse la fronte con la mano e si mise a guardarmi con un certo sorriso, mentre lo sguardo scivolava neanche troppo di nascosto lungo la scollatura del mio abitino estivo… Gli porsi goffamente la birra, e nel prenderla lui indugiò un secondo di troppo a sfiorare la mia mano. Con non poca vergogna, sentii le mie mutandine bagnarsi e un rivolo scendere lungo la coscia, e non era sudore. Senza che nemmeno me ne rendessi conto, Nicola mi alzò il mento con le sue mani forti, e sempre guardandomi fisso negli occhi mi disse:
“Questa birra ci voleva… cosa posso fare per ringraziare questa bella ragazza con gli occhi così verdi?”.
Non dissi nulla, ma i miei occhi dovevano aver detto “Scopami”, perché senza il tempo di respirare mi ritrovai la sua lingua in bocca, insistente, golosa, vogliosa. Tentai senza tanta convinzione di divincolarmi, ma la sua mano mi afferrò la figa tra le cosce, talmente grondante di desiderio da non poter fingere.
Mugolavo mentre la sua lingua scendeva lungo il collo e fino ai capezzoli… con una mano mi strizzava i seni, con l’altra mi esplorava la figa con le sue dita sozze e impazienti.
Nell’estasi, non potei fare a meno di notare il rigonfiamento al di sotto dei suoi pantaloni.
“Voglio il tuo cazzo” mi sentii dire. Lui si fermò un attimo, si sbottonò i jeans e dai boxer tirò fuori un bell’uccellone, non lunghissimo ma grosso. Tutte le vene sembravano pulsare, e quella cappella lucida mi fece venire l’acquolina in bocca. Con il suo solito mezzo sorriso mi disse:
“Lo vuoi succhiare?”
“Anche. Ma prima voglio che mi scopi in bocca!”
Per quanto possibile, il suo cazzo sembrò ingrossarsi ancora di più. Mi buttò a terra, fra i calcinacci e le piastrelle rotte, e mi ritrovai seduta a ridosso della vasca. Si posizionò davanti a me, se lo menò platealmente per farmi apprezzare quanto fosse grosso. Aprii la bocca per accoglierlo e me lo infilò fra le labbra senza tanti complimenti.
“Adesso ingoiatelo fino in gola finchè non mi pregherai di fotterti un altro buco!”.
Non era un pompino, mi stava proprio stantuffando, scopando in bocca. Mi sentivo impazzire, soffocare, ed era esattamente ciò che volevo. Mi resi conto che mi stavo masturbando freneticamente, mentre i calcinacci mi sfregavano le cosce e lui cavalcandomi mi sbatteva testa e schiena sul bordo della vasca. Poi rallentai la sua pazza corsa cominciando a sfiorare il suo membro con la lingua. Lui arretrò e mi diedi da fare con gran gusto sulla sua cappella. Con le mani me la sbattevo fra le labbra, poi scendevo e gli succhiavo forte i coglioni, risalivo e me lo ingoiavo tutto di nuovo.
“Santo Dio, spettacolare, aah… cazzo aspetta, non voglio sborrarti subito addosso, sei ancora tutta da scopare… aaahhh…”.
Mi sfilò da dentro il cazzo lucido, mi afferrò per le spalle e mi fece girare. Mi penetrò con estrema facilità, serrandomi i fianchi con le mani e sbattendomi senza pietà. Io mi ero aggrappata con le mani al bordo della vasca, ma i suoi colpi erano così potenti che mi accasciai gridando di piacere.
“Non fermarti non fermarti ti prego non smettere…aaah…aaah… era tutta la vita che speravo di godere così… aaah…”
“Hai la figa più larga e bagnata che abbia mia fottuto, neanche tre cazzi di negri ti sfonderebbero tutta, mia piccola troia, vacca che non sei altro, dimmi un po’, che ne facciamo di questo bel culone soffice?!” e nel mentre mi schiaffeggiava le chiappe, prima una e poi l’altra, continuando a spingermi il suo cazzo oltre l’immaginabile.
Forse percepì la mia tensione e il mio irrigidirmi perché rallento e sussurrò estasiato:
“Non mi dire che… questo bel buchetto non te l’hanno mai scopato? Neanche il tuo maritino?”
“Io non… no”.
“Ma ti piacerebbe, vero? Figurati se a questa baldracca non piacerebbe farsi sfondare il culo! Adesso ci penso io piccolina, ci penso io… Cominceremo pian pianino…”.
“Ti prego, io… ho paura…”. E mentre lo dicevo, mi mancò un battito quando lo vidi afferrare con decisione la cazzuola che aveva lasciato sul bordo vasca. Inorridii e, nello stesso tempo, un’altra ondata di eccitazione mi colse.
Uscì dalla mia vagina, e lo sentii dare dei colpetti sul mio culo con il suo grosso cazzo grondante del mio piacere. Infilò le dita di nuovo dentro la figa, e allo stesso tempo cominciò a passare la punta della lingua sul mio buchetto vergine… lo lavorò a lungo, lo sentii allargarsi leggermente… Poi in un colpo solo, infilò tutta la mano dentro la vagina e con l’altra infilò nel mio culo un bel pezzo di manico della cazzuola!
Urlai di dolore, e sorpresa, e di non so cos’altro... il dolore nel culo si mescolava al piacere indescrivibile della mano che si muoveva dentro la mia figa, e gridavo e piangevo nello stesso tempo, pregandolo di fermarsi e di continuare, di andar via e di fottermi ancora più forte.
E mente io gridavo e lui ansimava dietro di me, ruotando il manico della cazzuola sempre più a fondo nel mio culo, una voce profonda ci sorprese alle nostre spalle.
“Ehi cugino, è così che si usa la cazzuola? Poi per forza ti vengono le piastrelle storte!”
Marco stava sulla soglia, e doveva essere lì da un po’ perché si stava menando con foga un cazzo già duro e ancora più grosso di quello del cugino…
“Beh, il lavoro lo devo finire anch’io, no? Adesso questa tettona ce la fottiamo in due… tanto si vede lontano un chilometro che si farebbe scopare da tutti i cazzi che le capitano a tiro!”
Con due balzi sorpassò il cugino e si mise in piedi dentro la vasca, infilandomi in un colpo solo quell’enorme verga in bocca.
“Ah ah “ rise Nicola dietro “vedrai come te le piace che glielo sbatti in bocca…”
Continua…
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11 years ago
Nenetta,
31
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Vista sulle colline
Era sabato sera della scorsa settimana, io e la mia fidanzata decidemmo di andare al mcdonald per cenare e dato che il parcheggio davanti al ristorante era pieno decidemmo di andare a quello in cima ad una salita alla sinistra dell'entrata. Parcheggiammo piuttosto lontano e lei fece un po' di fatica a camminare con le sue scarpe dal tacco 15 sul terreno cosparso di sassi.
Entrammo e lei togliendosi il cappottino mi lasciò quasi senza fiato: indossava un paio di pantaloni neri aderenti che mostravano il suo culo tondo e su aveva una maglia a maniche lunghe sempre dallo scollo morbido e profondo, il quale risaltava la sua quarta di reggiseno e l'evidente mancanza di qualsiasi supporto.
Mangiammo e lei non mancò di notare i miei sguardi fugaci alla sua scollatura e non mancò nemmeno di farmi notare gli sguardi che tutti gli altri uomini le rivolgevano.
Con la scusa di sentire caldo si alzò le maniche e allargò un po' di più la scollatura, mostrando a me e a tutti coloro che raggiungevano il fondo del ristorante la sua abbondanza. Senza che me ne accorgessi allungò un piede sotto il tavolo per sentire se mi stessi eccitando e dallo sguardo malizioso che mi rivolse dopo capì che l'intera situazione mi stava facendo impazzire.
Mi alzai di botto e dicendo di andare in bagno mi allontanai un po' nervoso. Entrato nel cubicolo lo cacciai e ripensando a lei e a come la guardavano cominciai a menarmelo ma un leggero toc toc alla porta mi fece rivestire immediatamente; la voce della mia ragazza mi chiedeva di aprire e senza indugiare un attimo la feci entrare.
Cominciammo a baciarci appassionatamente e mentre io le infilavo una mano sotto le mutande lei tirò nuovamente fuori il cazzo turgido. Ci masturbammo in silenzio poi lei si sedette sul vaso e aprendosi la scollatura cominciò a succhiarlo dolcemente.
Con un leggero risucchio lo sentii uscire dalla sua calda bocca e se lo mise in mezzo alle tettone lasciandomi a bocca aperta.
Il tutto non durò più di qualche minuto, perché la voce di un uomo mi chiedeva di liberare il bagno. Sentire la porta chiudersi di nuovo ci fece capire che l'uomo era andato via e affrettandoci ci ricomponemmo e uscimmo. Terminammo la nostra cena ma la nostra voglia non era finita lì, così velocemente ci avviammo alla macchina e una volta dentro ci guardammo un po' intorno: le auto più vicine erano ad almeno cento metri da noi e data l'ora (era circa mezzanotte) pensammo che potevamo consumare la nostra passione lì senza aspettare oltre.
Ci denudammo con calma e proprio quando stavamo per cominciare il nostro amplesso vidi che qualcuno ci fissava dal finestrino.
Al momento mi sorpresi ma l'espressione della mia ragazza mi sorprese ancora di più: senza dirmi una parola si alzò e fece entrare in auto quell'uomo e interpretando la mia espressione perplessa mi spiegò che mentre ero in bagno le si era avvicinato quel tizio e le aveva chiesto se le andava di fare qualcosa: lei prendendo la palla al balzo aveva deciso di farmi una sorpresa decidendo di provare a fare sesso a tre e lei chiedendomi se ero d'accordo rimasi per un attimo in silenzio.
Senza aspettare la mia risposta lei aveva già cacciato il cazzo del tizio e lui prendendole le tette da dietro le stava strizzando i capezzoli.
Senza pensare ad altro mi buttai in avanti cominciandola a baciare sul collo e sentendo l'altra sua mano che mi prendeva il cazzo decisi di punirla per non avermi chiesto prima un parere: la misi a quattro zampe sul sedile posteriore e la penetrai con forza mentre dicevo all'altro di ficcarglielo così a fondo in bocca da farle sentire anche le palle; dopo pochi attimi di colpi incessanti la sentii venire ma non pago la feci girare e la penetrai ancora. Dopo quasi mezz'ora cambiammo posizione e fu l'uomo a penetrarla dopo che gli ebbi prestato uno dei miei preservativi.
Godeva talmente che i suoi gemiti sarebbero stati udibili anche per le auto più distanti ma provvedevo bene affinché alcun suono uscisse dalla sua bocca tappandogliela col mio cazzo duro. Più di una volta il nostro ospite di disse che stava per venire ma lei prontamente lo faceva uscire impedendoglielo e dicendogli che alla fine sarebbe stato ancora più bello.
Dopo quasi due ore lei esausta si sedette in mezzo a noi e chiedendoci con voce supplichevole di venire si prese i nostri cazzi in mano e succhiandoli a turno ce li menava.
Non passarono che pochi secondi prima che entrambi all'unisono le riempimmo pancia e tette di sborra calda che cominciò a spalmarsi addosso. Il nostro ospite si rivestì in fretta e se ne andò ma lei quando vide che stavo rivestendomi mi bloccò e prendendomelo di nuovo in bocca mi disse che voleva la mia sborra sulle sue colline. Mi eccitai tanto che venni di nuovo riempiendole ancora le colline di sborra.
Quella serata cominciata all'insegna dell'eccitazione aveva trovato una degna fine e mentre la riaccompagnavo a casa pensai tra me e me "Con un'ottima vista sulle colline"
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11 years ago
Random91,
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Last visit: 9 years ago
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L'incontro improvviso
Erano giorni che ormai ci dirigevamo in quell'angolo di strada sterrata per esibirci in attrazioni sensuali e travolgenti giochi erotici, ma il nostro desiderio nascosto non era tanto quello di esibirci all'aperto, ma quello di essere visti e avvicinati da un singolo che in quella occasione sarebbe potuto diventare il nostro gioco trasgressivo.Fu così che un giorno nell'avvicinarci a quel posto notammo un auto con un giovane all'interno che guardava il mare, non esitammo un attimo, accostammo dietro la sua macchina e iniziammo a giocare ,io e la mia compagna , nel mentre giocavamo, io guardavo se il giovane si fosse accorto di noi, tra un occhiata e una leccata al mio membro, mi accorsi che il giovanotto si accorse di noi. Con un po di timore si avvicinò alla nostra macchina, quando si accorse che la sua presenza era da stimolo eccitante per noi,chinò lo sguardo nell'abitacolo e quando vide che era bene accetto caccio il suo uccello dai pantaloni offrendolo a gianna che con piacere passo dal mio cazzo al suo fino a farci esplodere in un orgasmo duplice riempiendole tutti i seni prosperosi.
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11 years ago
admin, 75
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Grazie amore...
Sono disteso nella penombra della camera. Osservo mia moglie Marisa che dorme, è stanca, sfinita. Due maschi poderosi l'hanno posseduta per più di tre ore riempendole tutti i buchi di sborra, l'hanno chiavata e sfondata senza pietà. Ha goduto, tanto, ha gridato il suo piacere mentre io l'osservavo estasiato. Per me è stato un vero momento di puro piacere, sentire che godeva, mentre i due stalloni la sfondavano e le infilavano i loro cazzi durissimi dentro il culo o la fica, io la guardavo e mi segavo godendo molto.
“ ehi .. cornuto!!! … guarda come gode la vacca di tua moglie!!!... sei capace di fare di più?..”
E giù a ridere mentre le pompavano in corpo tutta la lunghezza dei loro membri.
“ Chi lui?... ma se ha appena un misero cazzetto!!! .. non è certo con quello che riesce a soddisfare una troia così!! …..
Li ho guardati godersi ogni buco e ogni sospiro di piacere di mia moglie, poi sfiniti se ne sono andati, e lei si è addormentata felice, appagata mentre dai suoi slabbrati buchi continuava colare ogni fluido, prodotto sia da lei che dai loro cazzi. Non si è fatta nemmeno la doccia, restare così pregna dei succhi di chi l'ha scopata è un piacere che non se ne priva quando può. All'alba sentirà ancora il sapore e l'odore dei maschi che l'anno scopata e questo le piace molto. L'amo da impazzire. Sono fiero di lei, della sua insaziabile voglia di cazzo, e i momenti che mi regala quando mi permette di assistere alle sue scopate furiose, o in cambio, quando il maschio non vuole la mia presenza, del piacere che mi regala permettendomi di leccare i suoi buchi colmi della semenza che il maschio le ha lasciato dentro. Sono venti sei anni che siamo sposati, e da sempre è stato così. Quando, l'ho conosciuta avevo un bel bar nel centro, e lei era la fidanzato di Luca un mio dipendente. Avevo ventotto anni e lei quasi diciotto, mentre Luca ne aveva ventidue. Erano molto innamorati, era decisamente una bellezza molto appariscente che tutti ammiravano quando passava. Ancora oggi fa la sua porca figura. Alta uno e ottanta capelli e occhi nerissimi, culo bello sodo e ben modellato, cosce lunghe e labbra carnose, forse il seno, una terza non è il suo massimo, anche se è bello tondo. All'epoca viveva con la madre e suo zio Carlo, mentre il padre era sempre via con le navi della Marina. La madre era una bella donna sui trentanove anni, ben portati, molto fine ed elegante era una donna molto riservata e dai ferrei principi specie se si trattava di immagine da mostrare alla gente. Mai un capello fuori posto, mai un gesto o una parola sconveniente, passava per una irreprensibile signora che lavora nella tabaccheria del cognato che era molto più giovane, infatti Carlo aveva appena ventisei anni ed era molto legato alla nipote che lo considerava a tutti gli effetti un padre. Spesso Carlo veniva nel mio bar, e sapeva che segretamente ero innamorato di Marisa, ma essendo fidanzata io non mi azzardavo a fare nulla.
“ Certo che ti piace mia nipote vero?, che faresti se fosse tua moglie?” - Mi chiedeva ogni volta che lei entrava nel bar.
“ Io sarei l'uomo più felice di questa terra, la tratterei come una principessa, non le farei mancare nulla e le lascerei tutta la libertà del mondo.” - Gli rispondevo con occhi pieni di desiderio.
Una terribile domenica avvenne un fatto tremendo. Luca con tre amici erano andati al nord per vedere una partita delle loro squadra, al ritorno erano finiti in un banco di fittissima nebbia e un tamponamento a catena l'aveva ucciso. Dopo quel fatto erano passati tre mesi, e io avevo chiesto Carlo di mettere una parola buona con Marisa che era diventata apatica, triste e sembrava non voler più vivere. Lentamente ero riuscito far si che lei si interessasse di me, ma la madre che non voleva pettegolezzi decise che dovevo frequentare sua figlia solo in casa loro e sotto il, loro diretto controllo. Accettai. La sera mi trovavo a cena da loro, lei era dolcissima, anche se non si andava oltre qualche bacetto, mentre sembrava essere un buona confidenza con lo zio a cui spesso dedicava abbracci e baci anche davanti alla madre. Una volta mi era diventato duro, e noi seduti in poltrona stavamo facendoci delle coccole, lei se ne accorta e mi ha fatto le occhiatacce, dicendo che se ne accorgeva la madre erano dolori.
“” Dai che quando saremo sposati ti darà tutto.” - mi sussurrava all'orecchio.
Ero ovviamente impaziente di sposarla. Due mesi dopo erano in vacanza al mare, e una domenica io sono andato a trovarli. Mi sarei aspettato di passare una bella giornata con la mia fidanzata, ma loro non ci hanno mollato un momento. Vederla col solo costume, molto esiguo, che non lasciava molto all'immaginazione mi è venuto duro. Lei se ne accorta e io per calmarmi sono entrato in acqua, mi sono masturbato lentamente e poi sono uscito. Appena fuori Carlo e arrivato dicendo che aveva noleggiato un pedalò.
“ dai Marisa vieni che andiamo al largo a fare il bagno.” - E senza aggiungere altro l'ha presa per mano e sono andati via.
Io li volevo seguire, ma sono stato bloccato da mia suocera.
“ Non vorrai lasciarmi qui da sola, è sconveniente, e poi tu il bagno l'hai già fatto, dai spalmami la crema sulle spalle.” - mi detto facendomi girare verso di lei.
Averi voluto almeno seguirli con lo sguardo, ma quando mi sono girato verso il mare erano spariti confusi con altri pedalò tutti molto lontani dalla spiaggia e non sono riuscito a capire quale fosse il loro. Dopo due ore son o tornati ridendo e scherzando,Marisa era molto felice e questo mi a dato molto sollievo. Nel pomeriggio, mentre le donne riposavano con Carlo ci siamo messi parlare del matrimonio. Lui era molto favorevole, ma voleva delle garanzie per la nipote. Io l'ho rassicurato che mi sarei preso la massima cura di lei, e che ero disposto a darle tutta la libertà che voleva specie se doveva passare dei momenti con loro che in fondo erano tutta la sua famiglia. Un mese dopo eravamo sposati. Quel giorno lo ricordo bene, mia suocere mi ha accompagnato all'altare poi che non ho i genitori mentre Carlo lo ha fatto con Marisa. La sera alla fine del pranzo ero quasi ubriaco, molti invitati prima di andarsene mi facevano bere un brindisi di buon augurio. Alla fine siamo andati a letto. Lei era bellissima, si è spogliata e poi io l'ho abbracciata e riempita di baci, le sono subito entrato dentro, ma ero troppo eccitato, così appena tre colpetti e sono venuto. Lei mi ha baciato e sorriso.
“ Amore sei stroppo stanco e vedrai che domani sera andrà meglio, ora dormiamo.” - mi ha sussurrato stingendosi a me.
Mi sono subito addormentato. Dopo circa due ore di sonno mi sono svegliato e mi sono ritrovato solo nel letto. Mi sono alzato ho vagato un momento per casa di mia suocera e passando davanti alla sua camera ho visto una cosa per un momento mi ha lasciato sbigottito. Nuda fra le braccia di Carlo c'era Marisa che stava godendo impalata su di lui. Dopo un momento di puro sbigottimento mi sono messo a guardare la scena. Lei era bellissima, lui le pompava dentro, dal basso, il suo cazzo che era di notevoli proporzioni, sicuramente doppio e forse anche più del mio. Lei godeva, il suo viso era estasiato, la sua bocca sia apriva ma non emetteva un suono dal tanto godere. Subito mi è venuto durissimo. Vedere godere mia moglie mi eccitava tantissimo. Istintivamente mi sono tirato fuori il cazzo e mi sono messo a segarmi senza staccare lo sguardo da quella bellissima scena, era fantastico, lei godeva e lui le spingeva sempre più dentro il suo palo che mi sembrava sempre più grosso e lucido, bagnato dai suoi umori che sgorgavano sempre più copiosi dal suo ventre.
...eccomi..sto per sborrareeee!!!!! ...sssssiiii..sono la limiteeeee........
...no..no dentro, ti voglio in bocca!!!!!...sssiii fammi sentire la tua sborra in gola!!!!..oraa daiiii ….
Dopo pochi altri colpi lui l'ha fatta scendere e poi si è presentato con il cazzo in mano davanti alle sue meravigliose labbra scaricandole tutto il suo seme. Il primo schizzo è finito un poco fra i capelli, mentre gli altri, tutti in bocca. L'ho vista bere, ingoiare e leccare tutto, mentre pure io mi sono sentito la mia sborra in mano, ero venuto nel vedere come mia moglie aveva spremuto e munto a dovere quel cazzo. Silenziosamente sono rientrato in camera, e poco dopo lei è venuta a letto. Ho finto di dormire, e anche lei, stanca e appagata si è subito addormentata. Ho sentito forte l'odore di sesso, di maschio, di sborra mista ai suoi umori copiosi che emanava il suo corpo nudo vicino a me, era bellissimo, mi sono impresso nella mente quel inebriante profumo, ho annusato come un cane sente l'odore della cagna in calore. Me ne sono ubriacato, drogato, impregnando ogni cellula del mio essere. La nostra luno di miele è durata solo una settimana, poi siamo tornati, e io consapevole che nei giorni passati non ero stato in grado di farla godere ho lasciato che lei passasse il pomeriggio e la sera con Carlo e mia suocera. La sera e tornata che io ero già a letto. Appena dentro le coperte ho sentito subito lo stesso odore, si sentiva che aveva goduto e che il suo piacere era mischiato all'odore di maschio. L'ho stretta a me, baciata, poi ho cercato di toccarla, ma lei mi ha detto che era stanca morta, allora ho deciso di mettere in chiaro alcune cose.
“Amore, sono contento che tu abbia passato una bella serata con tua madre e tuo zio, credo che con lui sia stato anche meglio. Sono al corrente che ti scopa, e non mi dispiace, ma vorrei mettere in chiaro una cosa,vorrei essere presente anch'io, oppure dopo che ci hai scopato come questa sera mi lasci leccare la tua micetta piena dei suoi umori e della sua sborra. “ - le ho detto guardandola diritto negli occhi.
Lei è rimasta un poco in silenzio, poi mi ha sorriso.
“ accomodati pure.” - mi ha detto aprendo le cosce.
Sono impazzito di piacere, l'ho leccata e succhiato ogni singola goccia e ho assaporato anche la sborra di suo zio. Dopo alcuni mesi mi ha permesso di essere presente mentre scopava con Carlo, mi sono segato e una volta le ho pure sborrato in bocca, ma poi lui lo ha ritenuto non adeguato, preferisce che lei beva solo il suo, quindi non mi ha fatto a partecipare più, ma ho sempre poi leccato regolarmente la sua passera piena. Allo scadere del primo anno di matrimonio, lei a smesso di usare delle precauzioni, e lui l'ha ingravidata. Da quel momento non ho avuto più nessun contatto con Marisa, che alla fine della gestazione ha pure passato gli ultimi tre mesi in casa di Carlo e sua madre. Dopo la nascita di Sara, lei ha ripreso e intensificato le sue scopate, allargando anche ad altri le sue cosce sempre rispettando il patto che intercorre fra noi. A volte ha scopato che dei maschi stranieri, specie quelli di colore che hanno un seme più saporito. Nostra figlia oggi, è sposta e vive all'estero, cornifica il consapevole marito che spesso assiste anche lui alle gang della moglie, mentre io ricordo bene quella che ho faticosamente organizzato per il nostro venticinquesimo di matrimonio. Una gang fantastica con circa quindici maschi tutti ben mesi, che l'hanno distrutta, è rimasta tre giorni a letto per riprendersi. La guardo, assaporo il profumo di sesso e sborra che emana il suo stanco corpo, fuori albeggia, e mentre sta sorgendo un nuovo giorno in cui lei proverà a godere con altri maschi, io gia pregusto il piacere che questo mi darà. Grazie amore.
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11 years ago
admin, 75
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Il cetriolo
Quello che sto x raccontarvi mi e successo l'anno scorso a gennaio tutto inizio in una chat, io avevo un profilo un po' particolare in cui cercavo
una donna anche sposata che voleva realizzare le sue fantasie.
Una sera trovo un mess. che diceva io avrei una fantasia da realizzare
ma x paura non ho mai detto niente a mio marito ..........
Io scrivo possiamo parlarne dimmi quando posso trovarti in chat e parlare tranquillamente ,la sera trovo la risposta, dopo le 23 mi trovi .
aspetto con ansia l'ora stabilita, eccola collegarsi cì siamo salutati dopo
averci presentati, gli dico allora raccontami quale sarebbe la tua fantasia
che non hai il coraggio di dire a tuo marito. lei tentenna un po' a scrivere
gli dico noi non cì conosciamo quindi puoi esternare quello che vorresti realizzare anche sé rimane solo qui senza un seguito.
Lei mi dice ok è inizia a scrivere: il mio sogno sarebbe quello che un uomo
mi bendasse e dolcemente mi spoglia, iniziare a giocare con i miei capezzoli, sentire le sue dita stringerli, fino a farmi sentire male .
poi farmi sdraiare sul letto allagarmi le gambe e iniziare a penetrarmi con le dita prima con uno poi con due fino a quando piano piano entra tutta la mano dentro, guardando delle foto mi eccito da morire.
Gli dico che questa pratica si chiama fisting e che si può praticare sia con la mano o con oggetti di grosse dimensioni da vibratori a cetrioli, banane
lei mi rispose non le banane ho provato ma non mi danno quell'eccitazione
che cerco. Un vibratore non posso comprarlo né ho visti anche molto grossi
ma sé mio marito l'ho vedesse cosa le dico lui non penso che accetterebbe questa mia fantasia e troppo tradizionalista quindi ho paura che lui mi direbbe che sono pazza e anche una poco di buono x non dire (puttana)
Gli dico con tuo marito a letto fate tutto lui ti lecca la figa gli l'ho prendi in bocca, fate sesso anale ..........lei mi risponde quelle poche volte che lui mi lecca e anchio succede solo quando siamo soli in casa dopo averci fatto una doccia, sesso anale mai fatto, lui dice che solo le puttane fanno sesso anale ....ma vedo che lui non garba tanto sicuramente fa tutto ciò come diversivo ogni tanto ,lui non e tanto dotato 11 cm e non grosso
io sogno di essere posseduta di qualcosa di 20 cm e molto grosso anche sé meno di 20 cm ma che sia grosso. Le rispondo allora prova a comprare dei cetrioli compra anche dei preservativi mettilo nel cetriolo ti lubrifichi x bene la tua figa con la vasellina e piano piano provi a farlo entrare, magari né prendi + di una varie misure inizi con quello + piccola
e poi provi con quello grande che tu sogni di avere dentro.
mi dice ok domani cì provo è ti saprò dire . Ci salutammo x risentirci l'indomani sera x dirmi le sue sensazioni .La sera successiva aspetto fino a mezzanotte e vedo che si collega (con 1 ora di ritardo) si scusa dicendo mio marito non andava a letto guardava un film .
dopo aver detto come hai passato la giornata, lei risponde un po' i n giro x fare spesa e anche dal medico x delle ricette . E il cetriolo comprato e provate ??? lei mi risponde siiiii avevi ragione ho provato delle belle sensazioni sentirmi dentro il cetriolo ma con quello + grosso non ho provato avevo paura di farmi male, che misura era quello che hai provato,
21 cm e bello grosso l'altro e 25 e ancora + grosso ,pensi di provarlo??
non saprei ......un po' di paura c'è non vorrei che mi succedesse qualcosa che poi non potrei spiegare a mio marito.. Le dico tu entralo piano piano
la grossezza non ti darà problemi, poi l'ho entri fino a che ti senti tu di metterlo dentro . mi dice domani quando sarò sola cì provo.
Le dico dimmi come hai fatto e le sensazioni che hai provato .
Comincia a dirmi già quando lì compravo avevo vergogna che il fruttivendolo mi leggesse nel pensiero di quello che dovevo fare .
x i preservativi ???? lì ho presi nella macchinetta automatica .
Bene allora dimmi come hai iniziato ,lei mi dice già x strada prima di arrivare a casa mi sentivo bagnata era una bella sensazione mai provata
ma avevo timore che qualcuno capisse la mia eccitazione .
Arrivo a casa vado in bagno mi tocco ero un lago metto il preservativo nel cetriolo dopo averlo lavato e asciugato mi siedo nel bidè e inizio a passarlo sul clito non avevo bisogno di vasellina già ero bagnata inizio ad entrare piano piano quando era metà dentro ho avuto un orgasmo lungo e intenso da farmi appoggiare la testa nel muro e sorreggermi sé no cadevo
uscito il cetriolo mi sono alzata barcollando appena mi sono ripresa messa in piedi ho divaricato un po' le gambe e con mio immenso stupore il cetriolo e entrato tutto ho stretto un po' le gambe con una mano mi strizzavo un capezzolo ,con l'altra mano facevo andare su e giù il cetriolo
sono arrivata subito ero bagnata quasi fino alle ginocchia mai avrei immaginato di bagnarmi così.
Gli scrivo vedi ogni fantasia va realizzata adesso tu hai trovato quello che tu nella tua fantasia immaginavi .........ma cè un però?
E quale sarebbe ??? mi dice .
Io: che mi spiegavi che era un uomo a farti questo con la mano e penso che proverai sensazioni ancora + forti .
Lei: siiiiiiii ma con chi mio marito non sé né parla, con un estraneo ho paura che sé mi scoprono perdo la famiglia mi accontento di questo .
Le dico giusto ma sappi che io cì sono quando vorrai provare nella massima discrezione cì incontriamo e dopo ognuno x la sua strada.
Lei: non e facile ho molta paura anche sé la mia sensazione mi dice che posso fidarmi di te .
Le propongo di vederci anche solo x un caffè .
Lei: vediamo cì penso su .
Cì salutiamo con l'appuntamento a domani sera e raccontarmi quello che avrebbe fatto l'indomani.
la sera dopo alle 23 si collega cì siamo salutati ,e scrivo tutto bene oggi hai provato di nuovo , mi risponde si con quello + grosso e sopra il letto.
Dimmi come e andata nei minimi particolari.
inizia con il dire ancora mi fa un po' male ma e stato + bello di ieri .
Ho iniziato in bagno con quello che avevo provato ieri stessa bella sensazione un orgasmo intenso ,guardavo quello + grosso e mi chiedevo sé sarebbe stato bello, la paura di farmi male mi diceva di lasciar perdere
poi ho pensato sul letto farlo entrare piano piano cì provo. mi faccio coraggio metto il preservativo al cetriolo + grosso mi metto sul letto a gambe aperte ancora non ero convinta di provarlo entro quello + piccolo
e sento che entrava tutto senza problemi inizio a muoverlo prendo l'altro + grosso in mano e lò fregavo sul clito dopo un po' esco quello + piccolo e inizio ad entrare l'altro non mio stupore forse x l'eccitazione ho visto che era già mezzo dentro e piano piano andavo sempre + dentro quando era quasi tutto dentro ho avuto un'orgasmo che vibravo tutta ........e mi sono sentita il braccio che tenevo il cetriolo bagnato schizzavo come un uomo
lì x lì mi sono spaventata ma ero sfossata non riuscivo a toglierlo di dentro
quando mi sono ripresa mi sono alzata e non mi reggevo bene in piedi ancora ero in estasi ,fino che sono andata in bagno a farmi una doccia .
Io ero eccitato al massimo dal suo racconto e le dico vedi adesso hai provato quello che immaginavi nella tua fantasia, il fatto che schizzavi
stai uscendo fuori tutta la tua sessualità repressa ,ma voglio farti provare anche un'altra cosa il cetriolo + piccolo di entrarlo dietro e masturbarti mentre c'è lai dentro.
Domani provo anche sé non mi eccita tanto la situazione .
Da questa risposta ho capito che qualsiasi cosa avrei detto di fare lei l'avrebbe fatto, ormai ero entrato nelle sue grazie, i miei consigli gli hanno portato a sentirsi + donna.
Le dico vedi che devi trovare la giusta posizione x farlo .
Lei: Mi metto nel letto a pancia in giù.
Io: No ti viene male , prima cosa devi lubrificarti bene metti un po' di vasellina anche nel cetriolo ,poi prendi una sedia con una mano tieni il cetriolo fermo e ti cì siedi di sopra e piano piano l'ho fai entrare così
guidi tu il tutto quando senti male ti fermi , vai un po' su e giù fino a farti entrare il più possibile dentro , e inizi a masturbarti ,vedi sé provi belle sensazioni, sé non provi niente lasci perdere .
Lei: Sai ho pensato molto a quello che mi hai detto di vederci ho paura che mi vede qualcuno che mi conosce .
Io: ma dai in un bar si può incontrare un amico x un caffè anche sé ti vedono siamo in un locale pubblico mica siamo appartati .
Vero mi risponde allora domani x le 15 io devo andare da mia madre
possiamo vederci al bar.............(mi dice il posto) gli dico ok alle 15 in quel bar.
Lei:Ma come faccio a riconoscerti.Mi descrivo gli dico come sarò vestito
lei mi dice come sarà vestita lei , c'ì diamo la buona notte.
Io non vedo l'ora di conoscerla, l'indomani alle 15 ero al bar dopo 10 minuti arriva lei la guardo caspita che gran bella donna una 4 di seno, un bel culo, occhi azzurri, la saluto cì sediamo ordino 2 caffè, gli faccio i complimenti che è una bella donna , lei mi dice non mi va di parlare di certe cose qui sono venuta solo x conoscerti e basta, le dico certamente
siamo qui solo x conoscerci ,vedevo che non era a suo agio voleva andare via subito, le dico forse non sono la persona che immaginavi tu, no anzi sei un bell'uomo. gli dico grazie anche tu sei una bella donna .
Si alza mi saluta e va via 5 minuti in tutto siamo stati insieme, ho notato
in lei un certo imbarazzo , ma e normale . la sera apro la chat e trovo un mess. e stato un piacere conoscerti e scusa sé sono andata via subito
mi sentivo in imbarazzo lì al bar con te da soli.
Appena entra in chat mi saluta dicendomi sono contenta di averti conosciuto di persona, idem anche x me rispondo.
Chiedo oggi hai fatto quello che dicevamo ieri hai provato dietro.
lei tentenna un po' a scrivere ,poi mi dice si ho provato.
Dai raccontami voglio sapere tutto.
Inizia con è stato bello ma ancora mi fa male .
Ma hai provato come ti avevo detto io.
Inizia a raccontarmi, ho provato + volte appena entrava mi faceva male
ma piano piano e entrato tutto e mi masturbavo dopo un po' non sentivo dolore quando sono arrivata ero all'impiedi e uscito da solo .
Io: vedrai che la prossima sarà diverso .
Lei:vedremo
A quel punto gli chiedo ti va di vederci di nuovo uno di questi giorno
lei mi dice x un caffè??
le dico no vederci anche in macchina e parlare, visto che fa buio alle 17 cì vediamo in un posteggio dentro la città (catania) lei mi disse vediamo
e fù così che nei giorni successivi lei mi raccontava quello che ogni giorno
faceva con i cetrioli, fino a quando si decide di vederci cì diamo appuntamento in un grande piazzale che è un posteggio al centro città
lei arriva con la sua auto posteggio accanto alla mia scende e sale sulla mia macchina ,io mi ero attrezzato di cetrioli di varie misure dopo aver parlato un po' gli dico apri le gambe la inizio a toccare lei aveva una gonna la aiuto ad alzarla gli sfilo le mutandine e inizio a toccarla sento che si bagna prendo un cetriolo metto un preservativo e comincio a entrare il cetriolo, lei si mette con i piedi sopra al cruscotto con le gambe più aperte possibile, entro il cetriolo e comincia ad ansimare lascio il cetriolo dentro e prendo l'altro più grosso tolgo quello e piano piano entro l'altro
lei stava godendo da pazzi vedevo che gli piaceva da morire fino a quando ha avuto un orgasmo che la faceva tremare tutta gli occhi gli giravano
quasi quasi mi metteva paura che si sentisse male .
Dopo un po' sé ripresa e mi dice sei fantastico io ero eccitatissimo mi sbottono la cintura esco il mio cazzo di fuori gli dico vieni, la prendo x la testa e comincia a prenderlo in bocca (20cm ) gli spariva in bocca fino a quando senza dirle niente (ma penso che lei abbia capito che stavo x esplodere) gli riempio la bocca di sborra lei si prende dei fazzolettini nella borsa e si pulisce cì siamo salutati andata via io mi sono ricomposto.
La sera trovo scritto in chat oggi sono felice.
Adesso cì vediamo 1 volta la settimana al solito posteggio ho comprato un vibra di 30 cm e molto grosso lei arriva senza slip. io la sodomizzo, dopo mi spompina a dovere adesso con l'ingoio ,non vuole andare in un'albergo x lei e troppo rischioso, e felice così ................
Alex
P.s sicuramente cì saranno errori di grammatica in questo mio racconto ma e stato scritto di fretta e anche molto eccitato mentre che scrivevo .
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3
11 years ago
Veromaster48,
48
Last visit: 6 years ago
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Sorpreso da 3 quardie mentre mi facevo sverginare
E QUASI UN MESE CHE O PERSO LA VERGINITA .IL TRE DI OTTOBRE MI TROVAVO A MILANO ED ERO DECISO A TROVARE UN BEL MASCHIO A QUI REGALARE FINALMENTE LA MIA VERGINITA.AVEVO GIA PENSATO DA TEMPO A COME FARE PER PERDERE LA VERGINITA MA LE VOLTE CHE trovavo qualcuno dopo averli ciucciato il cazzo facevo retromarcia perche avevo paura di sentire dolore durante la penetrazione.quel pomeriggio tornando a pavia mi fermai in un autogril, notai nel toilet un certo movimento .nei wc alla parete ci stavano due ragazzi che facendo finta di fare la pipi si ammiravano il cazzo.io mi eccitai da subito notai che quello con il cazzo piu grosso era interessato a me, mi feci coraggi e lo invitai, lui accetto da subito.non avendo un posto dove andaee a trombare decidemmo di avvicinarci a pavia e trovammo un posticino tranquillo nelle campagne pavesi.appena parchegiati lu abbasso il sedile e tiro fuori il cazzo.mi spinse da subito il capo e mi onfilo il cazzo in bocca.iniziai a succhiarlo e lo sentivo cresciere in bocca fino a sengirmi soffocare.pianpiano sentivo le sue mani che mi palpavano lano ad un tratto senti un dito dentro che frugava nel mio ano.dopo un po mi chise di mettermi a pecora.pian piano appoggio la grossa cappella e di botto me lo spinse dentro.in quel istante feci un urlo non avevo mai sentito tutto quel dolore all'ano.chiesi di tirarlo fuori ma lui continuava a stantffarmi.pian piano il dolore regrediva e iniziai ad urlare di piacere.ad un tratto lui di botto tiro fuori il cazzo tutto spaventato.io mi sono girato evidi tre quardie forestali attorno alla nostra macchina.ero spaventa dentro di me pensai (sono rovinato adesso ci denunciano) invece il piu alto bussando al vetro della macchina si mise a urlare al mio amico dicendoli frocietto tira nuovamente fuori il cazzo e continu a scopare lui impaurito mi rimise il cazzo dentro quasi moscio ad un tratto una delle tre quardie tiro fuori il cazzo mi prese con i capelli e sbattendo il suo cazzo sil mio viso mi ordino di succhiargli il cazzo .dopo un po anche i due che stavano fuori tirarono fuori i cazzi e mi ritrovai con due grossi cazzi in bocca e uno in culo.a turno m i penetrarono tutte 4 non riuscivo piu a respirare e avevo lano completamente sfondato .continuavano a penetrarmi ad un certo punto uno disse adesso sta cagna deve prenderne due in culo .io terrorizato opposi resistenza ma loro mi mi fecero scendere dalla maccina uno si sdraio sul sedile e mi chiese di mettermi sopra poi mi infilo il cazzo laltro atenendomi le gambe aperte mi accosto il suo cazzo a queelo che gia tenevo dentro ci sputo e di botto me lo infilzo con violenza dentro .per un attimo mi mango il respiro e il dolore fu tremendo.no contenti a turno mi schizzavano la sborra in bocca i 3 depravati dopo avermi scopato chiesero al mio amico di succhiarmi il cazzo .e sborrai anchio .pian piano si allontanarono e io sconvolto tutto pieno di sborra mi rivesti e con il culo da vergine a super sfondato me ne ritornai a casa .
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11 years ago
admin, 75
Last visit: 5 hours ago -
Novita' con un amica
Sai cos’e’ uno squirting? Mai provato?
No
Se vuoi ti faccio provare
Ok
Questo scambio di messaggi era avvenuto qualche giorno prima on line, ora stavo andando a casa sua, mi aveva dato via libera, e mi domandavo se sarei riuscito a farglielo provare. Di solito ci riuscivo, ma questa volta mi sembrava che la situazione fosse troppo fredda e razionale, non avevamo una storia, ci conoscevamo da molto tempo, questo si, e poi lei mi era sempre piaciuta da impazzire.
Ciao
Ciao
Be, allora?, mi fai provare questa sensazione incredibile
Guarda che se non vuoi non fa niente
Come! Ti tiri indietro? Fai il timido adesso
Ok, solo che ehm, ti dovresti, ti dovresti spogliare un po’
Potresti farlo tu? sei capace di spogliarmi?
Si sono capace
Mi prendeva in giro, giustamente, finalmente la spogliai e cominciai a toccarla. Non ebbi fretta e quando capii che era pronta infilai due dita in profondita’ e sentii subito il punto giusto. Per fortuna lo squirting riusci’ benissimo ed ebbe subito due orgasmi, uno dietro l’altro.
La carezzai dolcemente, poi la guardai
Ok?
Si, ok
Allora?
Fantastico, non credevo, mai provato nulla di simile
Sei proprio una puttanella curiosa
Si
Come si?
Si, sono proprio una puttanella curiosa
E impertinente pure
Si, e impertinente pure
Avresti bisogno di una lezioncina
Davvero?
Si, davvero
Allora me la dia, Professore
Mi guardava e rideva, mi provocava in ogni modo, la presi, nuda com’era, me la misi sulle ginocchia, con una mano le tenevo le mani dietro la schiena, con l’altra la sculacciai per bene. Ogni tanto si ribellava, cercava di sottrarsi, ma ero molto piu’ grosso di lei la tenevo ferma senza difficolta’.
Quando pensai ne avesse avute abbastanza lasciai i polsi e la feci rialzare.
Bene puoi vestiriti
Sei uno stronzo!
Come?
Niente, tutto ok
Ti e’ piaciuto?
Si
Vuoi rifarlo? Un’altra volta?
Non so, forse
La prossima volta pero’ non saranno solo sculaccioni
Ok
Vorresti lo squirting anche sapendo che poi sarai punita?
Secondo te?
Secondo me ti ritorna la voglia entro una settimana
Allora mi chiamerai?
Forse
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11 years ago
admin, 75
Last visit: 5 hours ago -
In giro per negozi...
Finalmente è successo….. con una coppia con cui mi messaggiavo da alcuni anni e che avevo conosciuto qualche mese prima durante un incontro organizzato al volo, questa volta avevamo organizzato una bella sessione outdoor… Con il suo uomo, avevamo studiato tutti i particolari… Dovevano fare un po’ di acquisti e mi disse che si sarebbero recati in un centro outlet a pochi km da me…. Era un pomeriggio infrasettimanale, poca gente in giro, mi aveva mandato un messaggio avvisandomi che erano arrivati, ma con un auto diversa da quella che mi aveva comunicato in precedenza… così mi ero perso di vederla scendere dall’auto, ed apprezzare il suo stacco di coscia….ok, parcheggio e mi dirigo all’interno, iniziando a vagare alla loro ricerca…questi erano gli accordi, appena li individuavo, li avrei seguiti con discrezione facendo finta di non conoscerci, iniziando a giocare come voyeur, osservando la sua donna all’interno dei vari negozi….lei vestita sexy, elegante e sensuale….un vestitino aderente nero, che le fasciava il corpo, con scollatura posteriore che evidenziava una spalla sensuale…collant nero a fasciare le gambe…scarpa a stivaletto con tacco a spillo….capelli tirati e legati in una coda di cavallo….occhiali da sole con grande lente scura….quando li ho incrociati ho avuto un sobbalzo solo a vederla….inizio a seguirli, osservandola nei particolari ed ammirando il movimento armonico del suo culo…uno spettacolo per i sensi…..entrano in un negozio di abbigliamento, li seguo ed entro anch’io..lui un po’ lontano, mi avvicino a lei per osservarla da vicino, mentre maneggia dei jeans…ci spostiamo, lei nel reparto donna, trova un capo e si avvicina al camerino per provarlo….mi trattengo armeggiando con delle polo, ne prendo un paio, chiedo alla commessa se posso provarle, e raggiungo il camerino affianco al suo, apro la sua tendina, e lo spettacolo che mi si presenta è di due gambe sode e toniche ed un culo da svenimento, tutto in un collant nero ma che faceva cmq intravedere il triangolino del perizoma nell’unione dei glutei… uno schiocco di dita di lui per farmi tornare alla realtà per avvisarmi dell’arrivo della commessa che doveva aver notato i ns (o solo i miei) movimenti e doveva essersi un po’ insospettita….decido di uscire… riprendiamo il giro tra i negozi, quando li vedo entrare nei bagni, li seguo sperando che anche lei sia entrata nel bagno degli uomini e stia facendo un pompino al suo uomo…invece così non è… li seguo dentro altri negozi , ma essendoci poca gente le commesse non ci danno spazio e risulta difficile giocare, finchè non entrano in un negozio di intimo…la guardo dalla vetrina mentre sceglie un capo e noto all’interno un signore sulla 60ina alla cassa che sta pagando che non l toglie gli occhi di dosso , nonostante cerchi di essere discreto. Fortunatamente esce, e decido di entrare mentre lei si dirige con una tuta aderente elasticizzata all’interno del camerino, lasciando la tendina con 20 cm di apertura…Mi posiziono nei pressi del camerino e mentre maneggio dei capi, osservo nel camerino lei, praticamente nuda, collant, perizoma e reggiseno, riflessa anche nello specchio che indossa il capo….un’eccitazione unica, la osservo, e con un occhio guardo la commessa intenta nel mettere in ordine dei capi, vorrei tirarmi il cazzo fuori che sta per esplodermi….ok, mi allontano per evitare di essere beccato…
Proseguiamo per altri dieci minuti a girare per i negozi, avvicinandoci all’uscita… Avevo parcheggiato la mia auto difronte alla loro, li lascio andare avanti, dandogli un po’ di spazio, in modo da arrivare prima alla loro auto….Li raggiungo passando dal lato del posto guida per raggiungere la mia, e noto lo spettacolo di lui che le solleva il vestitino, mostrandomi le natiche sode mentre si slinguano in bocca…Mi soffermo, ancora un brivido di eccitazione, ma purtroppo c’è un po’ di gente in giro e mi tocca entrare in auto….Ci ricomponiamo tutti e ci dirigiamo verso una campagna isolata….
Proseguiamo per altri dieci minuti a girare per i negozi, avvicinandoci all’uscita… Avevo parcheggiato la mia auto difronte alla loro, li lascio andare avanti, dandogli un po’ di spazio, in modo da arrivare prima alla loro auto….Li raggiungo passando dal lato del posto guida per raggiungere la mia, e noto lo spettacolo di lui che le solleva il vestitino, mostrandomi le natiche sode mentre si slinguano in bocca…Mi soffermo, ancora un brivido di eccitazione, ma purtroppo c’è un po’ di gente in giro e mi tocca entrare in auto….Ci ricomponiamo tutti e ci dirigiamo verso una campagna isolata….
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11 years ago
admin, 75
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Con uno sguardo
Questa estate io e la mia fidanzata abbiamo deciso di fare sesso in acqua a mare, eccitatissimi all'idea arrivammo in pieno pomeriggio su una spiaggia affollatissima, ci svestimmo ed entrammo in acqua. Cominciammo a baciarci e le nostre mani scivolarono nei nostri rispettivi costumi. La nostra intenzione era quella di farci vedere e ci stavamo riuscendo: alcuni ragazzi già cominciavano a vederci di sottecchi, aspettando che la situazione diventasse più piccante. Ero già durissimo e lei era appoggiata sulla mia spalla per soffocare i gemiti del primo orgasmo che le stavo procurando con le mie dita.
La presi in braccio, le spostai il costume e cominciò il nostro godimento. La veci venire altre due volte facendole sentire il mio vigore fino all'ultimo millimetro e ormai gli sguardi degli adulti sulla spiaggia erano tutti su di noi. La feci scendere e girandola mi strusciai dapprima in mezzo ai suoi glutei morbidi e poi aprendole il pezzo di sopra del costume le liberai i seni abbondanti e penetrandola li feci uscire dall'acqua mostrandola a tutti. Le nostre intenzioni divennero improvvisamente chiare nelle menti di coloro che ci osservavano: mogli fulminavano con lo sguardo i mariti, fidanzate oscuravano la visuale dei loro fidanzati e i ragazzi singoli ci indicavano con accenni della testa.
I gemiti della mia fidanzata cominciarono a salire leggermente di tono e mentre le madri riportavano i figli sulla spiaggia notai addirittura un ragazzo con la mano nel costume che si masturbava.
Feci raggiungere altre tre volte l'orgasmo alla mia fidanzata e poi uscimmo per asciugarci e riposarci un po'. Il sole cominciava la sua discesa e le famiglie cominciavano a lasciare la spiaggia decisamente contrariate dal nostro comportamento. Dato che io ancora non avevo raggiunto l'orgasmo decidemmo di aspettare che tutti andassero via così da permettermi di venire facendomi fare una spagnola. Continuammo a stuzzicarci senza far caso agli altri. Il sole era ormai tramontato, la luce scemava eppure vedevamo chiaramente un ragazzo che ci osservava: dai capelli capii che era lo stesso che si stava masturbando mentre ci guardava e con un cenno capii che lei era d'accordo. Mi voltai e indicai al ragazzo di avvicinarsi, si alzò quasi timoroso e si avvicinò lentamente.
Gli dissi di sedersi accanto a noi e se voleva poteva toccare gli splendidi seni della mia ragazza che non esitai a scoprire. Era talmente imbarazzato che lei stessa gli prese una mano e la mise sul seno dicendogli di stringere il capezzolo, io già stavo leccando l'altro e con una mano la masturbavo. Il ragazzo all'inizio sembrò un po' impacciato ma si sciolse velocemente tanto da tirare fuori il suo attrezzo e di metterlo in bocca a lei che lo accolse felice di quella reattività. Io e lui ci alzammo in piedi e lei in ginocchio cominciò a farci un doppio pompino.
Sarà stata la troppa eccitazione o il nervosismo di essere visto da qualcuno, fatto sta che il ragazzo venne quasi subito schizzando ovunque su di lei. Non paga però lo prese ancora in bocca e dopo poche leccate era di nuovo duro. Si spalmò tutto addosso facendoci eccitare ancora di più, così la mettemmo a pecorina e io dietro, lui avanti, le facemmo sentire vagina e bocca pieni.
Quell'ora trascorse in un attimo e alla fine noi maschi eravamo in ginocchio ai suoi lati mentre le riempivamo faccia e seni di caldo sperma.
Quando ci rivestimmo il ragazzo era scappato via e noi due soddisfatti tornammo a casa.
Il tutto accadde così, con uno sguardo.
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11 years ago
Random91,
24
Last visit: 9 years ago
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Voleva le corna....
Quando ho avuto la certezza che questo era il desiderio di mio marito sono rimasta stupita. Sono Monia, ventisei anni, occhi neri, capelli castani, seno una quarta, forme tondeggianti ma non grassa, culo alto e sodo, bocca ampia e labbra molto sensuali, uno e settantacinque di tipica bellezza italiana. Il profumo del sesso a da sempre condito la mia vita. Mamma era sposata con un marinaio, che non era mio padre, che non ho mai conosciuto, sempre in giro per il mondo, e lei non si faceva mancare nulla, c'era sempre un bel maschio che le riempiva tutti i buchi, e spesso quando era a corto di soldi non disdegnava neanche qualche marchetta ben pagata. A sedici anni ero già bella e formata, mamma se ne rese conto da come i maschi mi guardavano e allora corse ai ripari, la pillola era la soluzione per non avere qualche imprevisto inatteso. A diciassette divenni l'amante di Cosimo, il marito di mia cugina, un maiale elevato alla massima potenza. Dopo avermi aperto per bene sia davanti che dietro mi aveva insegnato tutto per essere una perfetta zoccola, e soprattutto a fare dei pompini spettacolari. Fu proprio così che la strega ci sorprese, con il meraviglioso cazzo di suo marito ben infilato nella mia gola. Fu un casino!. Lui per non distruggere il matrimonio, con due figli, disse che ero stata io a sedurlo, e poi che da tempo andavo in giro sempre vestita molto provocante fu creduto. Dal canto mio non glie ne feci una colpa. Circa due mesi dopo, poco dopo il mio diciottesimo compleanno conobbi Gianni, un bel giovane di tre anni più grande di me, impiegato come tecnico del suono in una televisione che era in vacanza dalle nostre parti. Si innamorò subito di me, a me piaceva molto. Mi propose di andare su al nord a casa sua con lui. Considerando che era meglio cambiare aria decisi di seguirlo. Viveva in un bel appartamento con suo padre, che era affetto da un male incurabile che lo consumava velocemente. Persona decisamente simpatica ci chiese se prima di morire ci poteva vedere sposati. Lo accontentammo e circa tre mesi dopo morì. Da quel giorno sono passati sette anni, Gianni si è rivelato un marito molto affettuoso, gentile, disponibile e attento a ogni mio desiderio. Tutto perfetto penserete, no, un peccatuccio lo ha pure lui. Nel sesso non è il massimo. Non ha certo la dotazione che aveva Cosimo, direi anche meno della metà, ma in compenso è bravissimo nei preliminari. Mi lecca fin quando non godo, mi masturba e accarezza e poi mi penetra, facendo in modo che io goda anche così. All'inizio mi sono convinta che tutto questo poteva bastarmi, ma dopo sette anni lentamente la monotonia ha invaso il nostro rapporto. Da un po di tempo sento la mancanza di una bella sbattuta mozzafiato, di una bella cappella dura che mi sfonda tutta, ma lo amo troppo e non voglio ferirlo, a parte questo è un marito davvero adorabile. Anche al lavoro ho avuto spesso l'occasione di tradirlo, ma l'ho sempre rifiutata, ma ora sento che è tempo di dare una scrollata al nostro rapporto. Anche Gianni se ne sta rendendo conto, lo vedo e lo sento da come mi parla, si muove o mi asseconda nei miei desideri. Qualche tempo fa, una sera che alla tv non c'era nulla di interessante siamo andati a letto. Avevo voglio di sesso, ma tanta, e volevo qualche cosa di diverso.
“ amore, ma tu prima di me , che storie hai avuto?” - gli chiedo mentre lo sego lentamente.
Lui, preso alla sprovvista resta un momento in silenzio, poi svia il discorso, ma io lo incalzo.
“ dai raccontami del tuo passato, di chi ti piaceva, con chi limonavi, e chi ti ha fatto la prima sega.”
Respira forte, poi quasi sussurrando mi racconta che ha solo limonato con una ragazza del liceo, e che la prima e unica sega glie la fatta una sua cugina alla lontana, mentre lui era affascinato dalle mani di sua madre, poi sono arrivata io e tutto è cambiato. Si gira di scatto e mi chiede del mio ex. Naturalmente non gli ho raccontato del casino fatto, gli ho semplicemente detto di aver avuto un ragazzo più grande che mi ha sverginato. Lo bacio in bocca, poi lo costringo a leccarmi se vuole che gli parlo di lui. Esegue senza battere ciglio, mi lecca divinamente, chiudo gli occhi e gli parlo del meraviglioso cazzo di Cosimo, di come mi pompava da morire. Lui si scatena, mi succhia il clitoride e mi porta ad un orgasmo che mi scuote tutta.
…........aaaaaaaahhhh.....godooooooo......sssiiiii...oraaaa..amoreeeeeeeeee …..siiiiiiii............
Svelto sale su di me e m'infila dentro il suo membro che mi sembra più duro e lungo da quanto è eccitato, poi colpi e schizza dentro me.
...NO!..NO!..no,, cazzo!!! … non venire subito, voglio scopare e godere bene!!!!........
Quasi incazzata lo faccio distendere supino, mi rigiro e gli prendo il,cazzo in bocca succhiandolo a morte.
“ leccami!, lecca i miei umori e la sborra che cola, portami al piacere, immagina che sia quello del mio ex che ha appena sborrato dentro me, dai che intanto lo faccio tornare duro. “ - gli ordino schiacciandogli la mia patata intrisa di sperma e miei umori sulla bocca.
Per un momento resta immobile, ma poi si scatena, mi lecca e succhia portandomi di nuovo molto vicina all'orgasmo, mentre il suo cazzo mi si è gonfiato in bocca e ora è bello diritto. Mi giro e gli salgo sopra impalandomi su di lui. Mi muovo oscillando avanti e indietro, gli offro i miei seni che lui afferra con forza, li stringe, impasta, munge e poi mette un capezzolo in bocca succhiandolo a morte. Passo le braccia dietro la sua nuca e lo costringo a baciarmi in bocca, che sa di sperma, e del mio piacere. Gli succhio la lingua, la pompo come a voler fare un bocchino, lo mordo, lui ansima e gode, mi infila due dita in bocca e io chiudo gli occhi, immagino sia il cazzo di Cosimo e godo, vengo e pure lui mi da un'altra scarica di sborra dentro il mio ventre. Stupiti, appagati ci abbracciamo e soddisfatti ci addormentiamo così. Da quella sera per più di tre mesi è stato tutto un susseguirsi di immagina questo, pensa a quello, il nostro rapporto va di nuovo alla grande, ma una sera dopo l'ennesimo orgasmo lui mi chiede a bruciapelo.
“ amore, faresti sesso con un altro uomo?”
Per un momento non recepisco la cosa, sono ancora stordita dal piacere, lo guardo.
“ scusa che dici? Tu vuoi che scopi con un altro maschio?” - anche se mi aspettavo prima o poi questa domanda sentirla mi a davvero sorpreso.
Lui annuisce, mi guarda con occhi pieni di speranza, sembra non aspetti altro che io accetti.
“ ma tu sei tutto matto!! vuoi veramente le corna?” - gli rispondo, e poi mi vado a lavare in bagno facendo decadere il discorso, anche se dentro di me si è accesa una fiamma che sono sicura diventerà un falò.
Per tre settimane non torniamo sull'argomento. Siamo in estate, tempo di ferie, quest'anno abbiamo prenotato due settimane in Corsica, isola che non conosciamo ma che vogliamo visitare. Poi dopo una mattina di lavoro al pomeriggio si parte. La sera stanchi morti siamo in un complesso turistico vicino Calvi. La sera cena e poi a letto. L'indomani andiamo alla ricerca di una spiaggia e dopo un bel po di strada ci ritroviamo in una piccola baia dove siamo solo noi e una coppia. Il posto è splendido incastonato fra due grossi massi di granito. Notiamo che le persone distese al sole sono nude, e quindi anche noi ci mettiamo comodi, è la prima volta che prendo il sole nuda e questo mi da una piacevole sensazione. Poco dopo arrivano due uomini, uno quello più giovane è biondo, fisico molto palestrato, mentre l'altro, più anziano ha un bellissimo tatuaggio sul petto. Si spogliano nudi e subito noto le loro splendide dotazioni. Il giovane lo ha decisamente lungo, ma l'altro è anche meravigliosamente grosso. Un breve cenno di saluto poi si distendono al sole. Poco dopo si alza il vento, e la coppia se ne va. Gianni sposta il nostro ombrellone vicino a uno dei due massi e questo offre un ottimo riparo contro il vento. Poco dopo anche i due uomini ci chiedono se possono avvicinarsi a noi e accettiamo. Mettono anche il loro ombrellone piantato senza il pezzo sotto a maggior riparo dal vento e noto che questo serve anche per avere più intimità da sguardi indiscreti. Seduti uno per lato li osservo, sembrano non curarsi di me, poi Gianni si alza per fare un bagno e mi lascia sola. Immediatamente entrambi incominciano a toccarsi i membri che rapidamente s'induriscono e mostrano tutta la loro bellezza. Sento che mi sto bagnando sotto, mi sento un languore sciogliere il ventre, cazzo!! ho voglia!! e lui mi lascia con questi due che ora lentamente si segano in silenzio mentre mi mangiano con gli occhi. Li guardo estasiata, cerco Gianni con lo sguardo e lo vedo tornare. Si asciuga e poi si mette in ginocchio davanti a me, mi guarda e mi fa cenno di lasciarmi andare. Resto immobile, lo voglio, ma non sono io quella che deve cominciare. Lo fa lui, mi accarezza un seno, mi bacia in bocca e poi si mette in ginocchio di lato. Per i due è il segnale che aspettavano. Quattro mani toccano ogni centimetro del mio corpo, mi stringono i seni, li strizzano e li succhiano a vicenda. Poi il vecchio m'infila il suo nodoso randello in bocca mentre l'altro si è disteso davanti a me e mi sta leccando davvero bene.
…..MMMMHUMMMmmmmm...come succhiaaa!!!!!! ...che bocchinaraa!!!!...dai bella che poi ti sfondo!!!!!!! ..ssiiiiii...cosììì...aaa che bello ssi fino in fondo alla golaaaa …............
Quelle parole mi eccitano da morire, sento montare il primo orgasmo e intanto l'altro mi ha infilato tre dita dentro e mi ravana la patata facendomi sbrodolare tutta.
…. accidenti!!!!! ...sei un lago!!...è già tutta baganata!!!!!!! …...
Il vecchio si sposta, mi solleva le gambe fin sopra le sue spalle, poi di colpo mi pianta dentro quel trave di durissima carne bruciante. Godo e urlo dal piacere.
…..aaaaahhhhh........SSSSSISIIIIIIIII....OOODDDIOOOOO CHE BELLOOOOOOOooooo...sssiiiiiiiiii..
Non ho li tempo di aggiungere altro, il giovane mi pianta in gola il suo cazzo che sarà anche più fino, ma è senza dubbio più lungo. Mi scopa la bocca tenendomi la testa ferma fra le mani, sento l'altro sfondarmi la fica e mi fa morire quando lo affonda tutto dentro. Godo, urlo e godo perdendo la cognizione del tempo e di quanto piacere sto provando. Guardo mio marito che si sta segando di lato in silenzio, estasiato da quello che vede. Poi cambiano posizione. Il vecchio si distende sotto e m'impala su di lui. Lo sento arrivare fin dentro il ventre. Da tempo non mi sentivo riempire la fica così. Ricomincia a scoparmi dal basso, ha inarcato le gambe e mi spinge verso l'alto con poderosi colpi di bacino per poi lasciare che io ricada su di lui sfondandomi la fica da sola. Impazzisco da quanto godo. L'altro intanto si sta prendendo cura del mio culo, lo esplora con un dito, ne bagna un altro e poi anche un terzo.
..accidenti!!!! ..è sfondata anche di culo!!! .. dai che la voglio scopare anch'io.....
Si posiziona dietro e mi infila di colpo il suo lungo cazzo molto, lentamente dentro. Mi sento aprire in due, urlo di un misto piacere/dolore e piacere che mi fanno sbroccare anche l'anima. Godo. Si divertono a farmi impazzire, poi di colpo quasi in sincrono escono e mi presentano i loro cazzi davanti alla bocca schizzandomi in faccia tutta la sborra che hanno dentro. Sento la sborra colpire il mio viso come frustate di fuoco, mi cola fin sopra le tette. Loro appena finito, prendono le loro cose e se ne vanno. Resto seduta con le spalle e il capo appoggiato alla roccia, sono sfinita dal piacere provato, Gianni si avvicina, ha il viso estasiato, e la mano piena della sua sborra, credo che sia venuto almeno tre volte. Lo guardo, prendo la mano e la porto alla mia bocca. La lecco, assaporo anche il suo seme, ha buon sapore che mi è sempre piaciuto.
“ Grazie amore , sei stata meravigliosa. “ - mi dice baciandomi.
Nei quindici giorni trascorsi ho continuato a scopare con tutti quelli che mi capitavano a tiro, ho preso più cazzi che sole. Da quel periodo in poi ho continuato a cornificarlo sempre, sia con lui presente che a da sola. Voleva le corna e io l'ho accontentato.
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11 years ago
admin, 75
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The doctors
siamo coppia reale e innamorata e condividiamo insieme il gusto della trasgressione , non banali mordi e fuggi ma serate in allegria in armonia e con dolce finale. be dopo questa breve premessa vi racconto un lieto incontro.. girovagando su desy avevamo visto un profilo di un singolo alquanto intrigante .. ci eravamo soffermati piu volte ma mai contattato.. qualche mese fa aprendo la posta troviamo mess proprio del suddetto singolo.. be rispondiamo e decidiamo insieme di incontrarci per conoscenza e per cenare insieme .. la sera del fatidico incontro ci troviamo davanti un bell uomo dai modi garbati e sopratutto simpatico.. la serata scorre allegramente e alla fine decidiamo di incontrarci nuovamente per gustare insieme il frutto del peccato ...
dopo una settimana circa dalla conoscenza , decidiamo di vederci e cosi dopo aver preso qualcosina al bar e conversato amabilmente andiamo in una mansarda al mare .. l aria era gia piena di passione, iniziamo a giocare io e la mia dolce meta e lui con modi molto garbati si avvicina inizia a massagiarle le gambe i piedi .. io affondo la mia bocca insaziabile tra le dolci labbra intime del mio amore .. lei inizia ad ansimare e a cercare con la mano la consistenza del nostro nuovo amico.. accarezza stringe spreme il tronchetto del piacere da sopra i pantaloni.. finche vogliosa di assagiare il nuovo gusto lo tira fuori dai pantaloni.. ecco svettante davanti ai nostri occhi un bell esemplare di fallico attrezzo aha haa h.. lei ormai eccitata al massimo si dirige con voluttuosita sull agonato membro e insaziabilmente lo fa sperire dentro la sua bocca.. io adoro guardarla quando gioca con voglia e piacere .. non sono guardone e cuck ma adoro vederla giocare ..
mentre lei attenta ad assaporare il tutto io entro dentro di lei le sue gambe mi stringono il corpo ..la sento gemere mugulare e una sensazione bellissima .. ora sono io a voler assaporare la sua bocca su di me... cambiamo posizione e il nostro giovane amico inizia senza fretta a possederla colpi decisi mai villani e rozzi ma ben assestati.. la sento godere e mi eccito ancora di piu.. forse penso tra me e me e la persona giusta con cui provare la doppia penetrazione .. mentre lui e sdraiato sulla schiena lei sale sopra a cavalcioni e si impala sul rovente tronchetto .. io da dietro la sospingo ad abbassare il suo busto su di lui e da dietro entro nel suo dolce buchino e come affondare il pene nel burro.. iniziamo cosi una cavalcata doppia appagante per tutti e tre .. finalmente un amico valido per realizzare questo nostro desiderio.. lei e un lago nella stanza ce prifumo di sesso di passione e la sua voce appagata fa eco sui muri...
noi uomini siamo sul punto di esplodere lasciamo la pozizione stupenda che ci aveva fatto impazzire e avviciniamo i nostri menbri aalla sua bocca .. lei con passione succhia prima uno e poi altro .. il nostroa amico sta per esplodere un lungo getto caldo inonda il seno del mio amore .. la vedo felice e appagata .. ora come sempre e il mio momento le godo in bocca e sul viso e come sempre dopo aver goduto nella sua bocca lei mi conserva sempre un pochetto della mia crema che mi passa con dovizia in bocca e io assaporo contento.. ormai e diventato il nostro rito finale .. ci accasciamo tutti e tre sul lettone esausti ma appagati.. e stata una splendida serata e il nostro nuovo amico ci ha dato la possibilita di realizzare il nostro desiderio...
al prossimo racconto di incontri veri e non di fantasia
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11 years ago
venereeros,
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History of violence 16
Ho appena finito di fare l'amore con mio marito. Mi sento addosso una sensazione di appagamento assolutamente piacevole. Tutta la giornata trascorsa con Fausto in questo mio stesso letto matrimoniale avrebbe forse richiesto una serata solitaria, un'oasi tranquilla dove assorbire le sensazioni e le emozioni provate. Non mi è dispiaciuto affatto tuttavia ritrovarmi invece subito dopo alle prese con il mio Rodolfo arrapato che smania per la voglia di penetrarmi. Mi faccio quindi scopare senza problemi anche dal mio sposo che ansimando mi ripete il suo desiderio di incontrare altre coppie. A me l'idea di incontrare coppie non mi solletica, dovrò proprio sforzarmi di escogitare qualcosa che possa appagarlo, ma ora sono troppo svuotata per pensarci. Rodolfo vuole finire nel mio culetto. Lo accontento, anche se è ancora dolorante. Mi giro, lui me lo mette dentro e subito dopo mi riempie con il suo getto, ignaro del fatto che il suo seme andrà inevitabilmente a mischiarsi con quello di Fausto....
L'indomani mi sveglio piena di sonno. Rodolfo è già uscito. Mi rigiro nel letto ripensando alle ore d'amore con Fausto, cerco istintivamente tra i cuscini il suo odore per poi ricordarmi divertita la fretta con cui ho dovuto cambiare le lenzuola completamente disfatte e piene di odore di sesso prima che mio marito tornasse a casa. Come tutti gli uomini, Rodolfo non è molto osservatore, altrimenti avrebbe dovuto domandarsi come mai ho cambiato le lenzuola ancora fresche del giorno prima.
Penso a Fausto, a quanto è stato bello... da come si comportava sembrava molto preso da me. Non ci staremo per caso innamorando io e lui? Fatto sta che non riesco a togliermelo dalla testa e vorrei che lui fosse qui, che mi strappasse la camicia da notte e mi possedesse ancora... mi sto bagnando, meglio alzarmi e fare qualcosa che mi distragga. La giornata scorre tranquilla, finchè nel primo pomeriggio squilla il cellulare. Vedo sul display che si tratta di Sergio. Gli rispondo un po' disorientata. Mi domando se sia il caso di dirgli di Fausto...
"Bella Francesca mia, come è andata la luna di miele?"
Gli rispondo educatamente raccontandogli qualcosa. Lui stranamente ascolta con pazienza una stringata sintesi delle mie giornate messicane.
"Bene, bene, bene. Quindi allora ti sei riposata, sei bella piena di energia... ho giusto un po' di cosette da chiederti."
"Da chiedermi?" ribatto presa in contropiede.
"Si, dobbiamo farci una chiacchieratina io e te".
"Mmmmm, va bene... e quando?".
"Passo da te tra un'oretta, non hai problemi, vero?".
"Come sei premuroso..." ribatto sardonicamente. Lo sento sbuffare e subito aggiungo:
"Dai, non ho problemi, al bar a due isolati da casa mia, ok?".
Uffa, non immaginavo che le cose avrebbero ripreso a girare così velocemente... Ho Fausto in testa, ma sentire la voce di Sergio, la sua maleducazione innata, la sua prepotenza... insomma, non posso dire di essere dispiaciuta di incontrarlo.
Lo aspetto seduta al bar non lontano da casa mia. Sono le 15,30 ed è molto improbabile che qualcuno mi veda. Mi squilla il cellulare, è lui. Mi dice di raggiungerlo, sta in macchina poco più avanti.
Salgo in macchina con lui, mette in moto e parte.
"Eri uno schianto in chiesa con quel vestito bianco, eh?" mi fa senza guardarmi.
"Grazie..." rispondo con finta timidezza.
"Allora senti, come sei messa questi giorni?".
"Abbastanza libera, riprendo a lavorare lunedì...".
"Ah bene quindi hai tempo, marito fuori dalle balle... allora ho il vecchietto di Corso Rinascimento che mi dato disponibilità la mattina, se non ti richiamo entro stasera domattina lo vai a trovare".
Non dico nulla, lo lascio parlare. Inutile obiettare che sono convinta che lui si fa dare soldi dal vecchio in cambio delle mie prestazioni.
Mi sembra che Sergio stia esagerando, ma non so come reagire. Non è mai accaduto che, opponendomi alle sue richieste, riuscissi ad ottenere qualcosa. Rischio pure di beccarmi un ceffone. E, a dirla tutta, non è che essere trattata in questo modo mi faccia esattamente soffrire.
"Poi devi venire al locale di Enzo che ti dobbiamo parlare. Enzo ci preparerà un bel pranzetto".
"Al locale di Enzo a parlare? A parlare di che cosa?" Ribatto. Non mi piace il modo con cui si è espresso. Sergio mi rivolge uno sguardo cattivo.
"Tu non preoccuparti, vieni e basta". Non replico nulla, prudentemente.
Lui continua a guidare per un po', poi accosta l'auto in una piazzola. Si gira sul sedile posteriore e prende due buste di cartone.
"Regalino per te".
Apro le buste. Si tratta di tantisisma lingerie sexy: calze a rete, due o tre guepiere, reggitette, anche un paio di tubini, uno nero e uno blu scuro molto carini.
Più che un regalo mi sembra quasi un... equipaggiamento! Però mi fa piacere comunque e gli stampo un bacio di ringraziamento sulla guancia.
"Lascia perdere i bacetti e datti un po' da fare, forza". Sergio si sbottona i pantaloni e tira fuori il membro già semieretto.
Mi chino lentamente verso il suo sedile e glielo prendo golosamente in bocca. Parto con l'intenzione di fargli un pompino delicato, impreziosito da ricami di lingua, ma lui mi piazza una mano sulla testa e mi spinge brutalmente verso il suo cazzo, che mi si affonda tutto in gola. Ormai non sono più una novellina ho imparato come si fa a respirare durante un bocchino profondo. Sergio mi afferra la testa e me la guida ritmicamente sul membro. Più che un pompino mi sta scopando bocca e gola. Ogni tanto devo reprimere un conato di vomito, è inevitabile, ma mi sto eccitando. La mia mano corre alla passera. Sono appena riuscita ad scostare la gonna e ad infilarmi la mano nelle mutandine che Sergio mi fa smettere e scende dalla macchina. Nascosto agli sguardi indiscreti dalla portiera aperta, in piedi davanti a me, mi invita a sedermi sul sedile del guidatore.
"Ora voglio vederti con la bocca piena di sborra, tira fuori la lingua".
Mi avvicino ai suoi inguini e glielo riprendo in bocca. Lui mi lascia succhiare per un po', poi mi ordina di aprire la bocca e tirare fuori la lingua. Mi appoggia la cappella sulla lingua e si sega velocemente il membro. Un getto di sperma mi ricopre la lingua.
Lo guardo negli occhi e gli mostro la lingua imbrattata di grossi grumi di sburro. Altri schizzi subito mi arrivano sulle labbra e direttamente in bocca. Sergio si spreme le ultime gocce sulla mia lingua, ho la bocca piena del suo seme e gliela mostro in maniera oscena.
"E ora bevi, puttana".
Deglutisco tutto, assaporando e leccandomi le labbra, senza smettere di guardarlo.
Sergio si dimostra quasi galante riaccompagnandomi a casa.
La sera vengono amici a casa per felicitarsi con noi del matrimonio e per vedere la casa sistemata, io e Rodolfo passiamo con loro una serata molto allegra.
La mattina dopo parto da casa verso le 10, mi dirigo verso Corso Rinascimento. Lascio la macchina sul lungotevere dopo aver girato mezzora per trovare un parcheggio. Faccio a piedi la strada, attraverso Piazza Navona e arrivo dal mio anziano ospite, è la terza volta che lo incontro.
Stavolta non trovo la porta aperta, suono, mi viene ad aprire lui. Lo saluto educatamente, lui mi guarda senza rispondere.
Mi fa entrare, chiude la porta. Mi sospinge delicatamente contro la porta chiusa, le sue mani corrono subito sotto la gonna, risalgono e trovano le mutandine. Mi chiede di togliermele, io mi appoggio al muro e le sfilo.
"Allarga un po' le gambe" mi fa. Le sue dita subito massaggiano le grandi labbra della mia fica. Il vecchio non mi piace proprio come uomo ma le sue manovre non ci mettono molto a farmela bagnare. Lui se ne accorge, si inginocchia e me la lecca un po'... non ci sa fare molto con la lingua ma non mi dispiace. Mi prende e mi porta in camera da letto. Ci distendiamo vicini, lui mi abbraccia, ci baciamo profondamente per un decina di minuti. Gli accarezzo il cazzo, ma come sempre lui ha problemi di erezione. Improvvisamente si scosta, si mette ad armeggiare con il comodino ed estrae uno strano arnese che sulle prime mi sconcerta. Una cintura semirigida su cui è innestato un fallo in lattice. Immagino che intenda possedermi con quello e mi preparo mentalmente a questa sgradevole faccenda. Ma lui mi prende una mano e se la porta sull'ano invitandomi a penetrarlo con le dita. Gli infilo due dita dentro e cerco di mimare un andirivieni ritmico, il vecchio comincia a gemere.
"Dai mettila, ora".
Capisco che la cintura devo essere io ad indossarla, non lui. Oh my God, vorrei proprio essere da un'altra parte in questo momento. Faccio buon viso a cattivo gioco, lui mi aiuta a sistemare la cintura, spalma del lubrificante sul pene di gomma che ora sembra spuntare dai miei inguini. Si mette alla pecorina sul letto e mi incita a sbatterlo. E' la situazione più grottesca in cui mi sono mai trovata. O pianto tutto e me ne vado oppure cerco di prenderla con un po' di sano umorismo: scelgo la seconda soluzione. Prendo l'uomo per i fianchi mettendomi dietro di lui, gli appoggio il pene finto tra le natiche. Lui è esperto e se lo guida sul punto giusto. Mi dice di spingere, io ci provo un po' goffamente, ed il fallo sprofonda nel culo del vecchio come un coltello nel burro. Lui ansima di piacere e mi chiede di sfondarlo. Inizio a scoparlo andando avanti e indietro con il bacino, sempre più forte. Comincio a trovare la cosa quasi esilarante, l'anziano vuole essere sculacciato e mentre lo fotto gli assesto potenti pacche sulle natiche finchè le mani mi formicolano, mentre le chiappe dell'uomo si arrossano. Lui nel frattempo si mena furiosamente l'uccello. Mi viene da ridere istericamente e faccio sforzi sovrumani per trattenermi. Il vecchio improvvisamente gode gemendo. Mi fermo ed estraggo lentamente il gingillo dal suo sfintere anale. Ringrazio il cielo di non vedere sporcizia nè sentire cattivi odori. L'uomo si alza e va in bagno, io mi tolgo la cintura. Sinceramente ne ho abbastanza e mi rivesto per andarmene, dicano un po' quello che vogliono. Il vecchio rientra dal bagno avvolto da un accappatoio, e trovandomi vestita mi congeda frettolosamente mormorando qualcosa tipo salutargli Sergio.
Ora si tratta di andare da Enzo. Sono vagamente preoccupata dalle parole di Sergio di ieri, conoscendolo temo di non potermi aspettare nulla di buono, ma sono anche arrabbiata con me stessa perchè la prospettiva di dover soggiacere a richieste sicuramente sconce mi eccita, e pure tanto. Ancora e sempre si ripresenta il conflitto tra l'animale oscuro e la parte razionale. I giorni passati in Messico mi hanno riportato mentalmente sulla sponda "giusta", anche la storia con Fausto tutto sommato è una faccenda "pulita". La Francesca razionale vorrebbe avere un matrimonio accettabile ed allo stesso tempo anche una storia, sessuale e magari anche sentimentale, con un uomo come Fausto che mi piace e mi affascina più di quanto faccia mio marito. Vorrei dividermi solamente tra queste due istanze tutto sommato "gestibili", come fanno tantissime altre donne. La mia parte razionale, che cerca di soffocare il demone che mi porta a masturbarmi ogni volta che ripenso alla notte con i camionisti.
Mi fermo ad un bar ed ordino un aperitivo riflettendo sulla faccenda. Se Sergio ha in mente qualcosa di poco accettabile forse l'unica persona che può aiutarmi è proprio Fausto. Fausto credo che sia coinvolto da me, ha un atteggiamento protettivo. Da quanto ricordo di quella sera a casa di Sergio, Fausto gode pure di una certa autorità. Forse posso appoggiarmi a lui, forse grazie a lui posso rimanere ancorata alla sponda "giusta", forse lui può opporsi efficacemente a Sergio e proteggermi.
Lo chiamo. Il cellulare squilla ma lui non risponde. Non ci siamo più sentiti da avantiieri. Non mi pare buon segno. Bevo il caffè. Il cellulare risquilla, ma il numero è sconosciuto. Rispondo.
"Francesca, ciao, come stai, sono Aldo, ti ricordi di me?"
Aldo? Aldo chi? La voce non mi è nuova ma non riesco a capire di chi diavolo si tratti.
"Scusami, ma non mi ricordo chi sei..."
"Eheh certo, lo capisco... Ci siamo incontrati neanche un mese fa sulla via Tiberina, sei salita in macchina con me..."
Ricordo perfettamente. Aldo è il mio "cliente" di quella famosa serata. Che buffo, mi fa proprio piacere sentirlo.
"Aldo, ma che bello sentirti, come stai".
Aldo mi dice che non ha mai smesso di pensarmi e che vuole assolutamente rivedermi. E' carino e gentile, ci scherzo un po' e lo lascio in sospeso con una serie di "vedremo" ed invitandolo a farsi risentire. Ora non ho proprio la testa per vederlo.
Arrivo al locale di Enzo. Lo trovo davanti all'entrata, lui mi vede e sorride raggiante. Mi si avvicina e, sorridendo, gli offro le labbra, lui mi bacia in bocca. Mi porta dentro.
"Ti stanno aspettando, sai? Accomodati che ora porto da mangiare".
Mi stanno aspettando? Chi? Entro nella grande sala e cerco con gli occhi Sergio. Rimango impietrita.
Sergio è seduto al tavolo.
Accanto a lui c'è Fausto.
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In viaggio parte 2 di 2
(In Viaggio, seconda e ultima parte...)
Si toglie il camice, le scarpe... si massaggia le labbra e sorride mentre guarda la mia mano scivolare lungo tutta l'asta del mio pene. Ci sa fare la ragazza! Il sangue inizia a ribollire... Poi si slaccia la camicetta e se la toglie, gettandola a terra. Qualche secondo ancora, e si sfila in modo molto sensuale anche la gonna. E' in reggiseno e slip quando... TOC TOC! qualcuno alla porta che bussa!
Altra volta cuore che batte a mille, eccitazione che sale... non può che essere Loredana! ma come la prende adesso che ho combinato con un'altra donna? Cazzo, mi brucio la trombo-collega che si incazza e me la scordo! Penso di far rivestire in fretta e furia la cameriera e di farla uscire fingendo che mi avesse portato solo il vino... ma non c'è molto tempo... e poi sono lì con il cazzo in mano e la testa completamente via... non ragiono molto lucidamente, e dopotutto Loredana non è mica mia moglie!
Ormai che posso fare? L'eccitazione è alle stelle... il cazzo ha già qualche gocciolina di sperma che lucida la cappella rendendola invitante agli occhi della cameriera di cui ignoro persino il nome.... Sto per alzarmi dal letto quando lei, molto servizievolmente, mi dice: "no aspetta, vado io".
Annuisco. Vediamo cosa mi dice Loredana. Almeno non potrà tirarmi un ceffone...
La porta si apre: è ovviamente Loredana, vestita di tutto punto, in tailleur scuro con una bottiglia di champagne in mano. La cameriera è vestita solo del suo reggiseno bianco di pizzo, coordinato con gli splendidi slip a tanga. Loredana resta esterrefatta sull'uscio della porta. Sembra quasi che si lasci sfuggire di mano la bottiglia. Guarda la cameriera mezza nuda, guarda me - completamente nudo con il cazzo in mano - e guarda la televisione, con il porno che va con tre coppie che si stanno scopando a vicenda nel salotto del nuovo padrone di casa. Fra noi c'è un silenzio assoluto, per qualche secondo, dove si sente solo mugulare la televisione di ansimi, di piacere e di sospiri accaldati e vogliosi.
Poi Loredana entra, chiude la porta alle sue spalle, ed esordisce: "Ah, bene... non pensavo che fossi così bravo nel trovare compagnia, ma devo dire che hai fatto bene. Come ci siamo detti, libero ciascuno di fare quello che gli pare. E tu hai fatto benissimo... scusa solo il mio imbarazzo iniziale è che non pensavo di fare una cosa a tre, ma la cosa in realtà mi piace parecchio. E' solo che mi hai stupito! non pensavo davvero che rimediassi in così poco tempo una bella scopata con qualcuna! Ma mi piace un sacco l'idea... quindi continuate pure da dove vi avevo interrotto..."
Io sentii un fuoco invadere le mie vene, e una potenza assoluta pervadere il mio uccello che stringevo fra le mani!
Avevo due donne da possedere, da scopare, da far godere per quella notte! Non potevo crederci!
Loredana iniziò a spogliarsi in disparte, mentre la cameriera finì lo spogliarello per me. Poi una volta che anche Loredana fu completamente nuda, stappai il vino e brindammo tutti e tre al sesso e iniziammo a bere e a versarci il vino addosso, facendoci leccare a vicenda. Loredana sembrava molto interessata anche alla cameriera e vedendo che la cosa mi eccitava particolarmente, le versò dello champagne sul pube facendolo colare lungo le pieghe delle grandi labbra e fin sopra al clito. Poi si chinò su di lei iniziando a leccare ogni goccia di vino, inebriandosi del suo sapore mescolato a quello della tedeschina servizievole.
Io mi godevo lo spettacolo masturbandomi e accarezzando i loro corpi ormai completamente sudati e bagnati di champagne. Mentre Loredana le leccava la fica, io baciai la tedesca in bocca infilandole quanta più lingua possibile in gola... lei allungò le mani alla ricerca del mio bel cazzo eretto e continuò a massaggiarlo come stavo facendo io poco prima. Poi mi tirò a se e iniziò a spompinarmi in modo vorace. Lo sentii penetrare nella sua bocca fino ai coglioni, e mentre lei ansimava sotto i colpi di lingua - evidentemente esperti - di Loredana, sentiva il mio cazzo gonfiarsi e irrigidirsi ritmicamente nella sua bocca.
La tedesca raggiunse un orgasmo dopo pochi secondi e quasi mi morse il cazzo per la foga... poi Loredana vedendo che lei le stava rubando il suo giocattolo, lo strappò di bocca a lei, per iniziare a leccarlo dallo scroto fino alla cappella. La cameriera sembrò accettare passivamente l'iniziativa di Loredana che aveva iniziato a comandare il gioco.
A quel punto saltai letteralmente addosso a Loredana baciandola furiosamente sulla bocca ancora bagnata degli umori della cameriera, palpandola selvaggiamente lungo tutto il corpo e facendola ululare di piccoli godimenti mentre le mie mani la esploravano nei luoghi più proibiti.
"Fammi sentire quanto mi desideri!" mi gridò in faccia mentre mi bagnava la mano dei suoi liquidi che grondavano dalle grandi labbra... "Voglio che mi scopi come un toro!"
Tutta la sua voglia repressa di ragazza bruttina e rifiutata stava esplodendo adesso! Voleva sentirsi desiderata ed essere scopata come una pornostar. Che poi così bruttina, cari miei non era! Certo il viso aveva i lineamenti un po' grossi, ma il fisico era uno spettacolo...! I vestiti che indossa al lavoro non le rendono giustizia. Vista nuda è una splendida visione da ammirare e da possedere! La misi allora a pecorina e mentre lei guardava il film porno che scorreva in scene sempre più perverse, iniziai a penetrarla nel culo. Sentii il suo ano aprirsi delicatamente, e dopo averlo lubrificato con i suoi abbondanti umori che colavano letteralmente della fica, iniziai a scoparla nel culo in modo sempre più vigoroso. La cameriera le palpava le tette e si masturbava mentre ci guardava. Palpava lei e poi le mie natiche, e intanto guardava estasiata infilandosi 4 dita nella fica e stimolando il clito con il pollice. Godette di nuovo mentre io e Loredana ancora dovevamo venire per la prima volta... era una furia scatenata!
Poi, in modo molto perverso, si mise a guardare da vicino il mio cazzo che stantuffava il culo di Loredana, e iniziò a sputarci sopra per lubrificare... poi mi sfilò il cazzo e volle leccare per qualche secondo l'ano di Loredana. Era una troia incredibile! La sola vista di quella scena mi fece salire la necessità di esplodere su di loro tutto il mio succo. Iniziai allora ad asimare con dei grugniti gutturali inequivocabili, animaleschi... entrambe si girarono e si contesero il mio cazzo che stava per innaffiarle! Naturalmente feci in modo che Loredana avesse la meglio, prendendolo definitivamente in gola fino in fondo e inondando la sua bocca del caldo succo bianco che anelava sin dal pomeriggio. Urlai il mio orgasmo senza ritegno, e la cameriera approffittò della mia bocca spalancata per infilarci dentro le sue dita bagnate di lei...
"Siamo le tue troie!" si spinse a dire la tedeschina... cosa che non piacque molto a Loredana che la sgridò subito "io non sono la troia di nessuno! sei tu la mia troia! E ringraziami di averti lasciato scopare con il mio amico!"
La cameriera si scusò subito molto profondamente... e provò ad ammansire Loredana leccandole un capezzolo. Loredana però si era offesa e la respinse: no! Prima che tu mi possa toccare di nuovo, voglio punirti!
Le biondina teutonica si sdraiò allora sul letto, stando al palese gioco di ruolo sessuale, allargando braccia e gambe e mettendosi alla mercè di Loredana, che ancora aveva il mio sperma che le colava leggermente dalle labbra. Io ero appena venuto con un orgasmo prolungato e bagnatissimo e quindi volli godermi la scena restando un passo in disparte.
Loredana si avvicinò al letto e per cominciare pizzicò con forza un capezzolo della cameriera che sussultò e gemette "Ahi!".
"Zitta! Taci! Non puoi parlare finchè non hai pagato per la tua insolenza!". Loredana parlava un ottimo tedesco, e osservare quella scena sadomaso, recitata in lingua mi faceva impazziare di nuovo dall'eccitazione!
Poi le pizzicò anche il secondo capezzolo, ancora più forte di prima, e questa volta la tedeschina inarcò la schiena per il dolore ma non emise un suono. "L'ho capito che ti piace il dolore, cara la mia biondina insolente. L'ho capito da come ti strizzavi il clito mentre ti masturbavi guardandoci come una perfetta schiavetta.... e vedo che ti piace anche l'umiliazione di essere pagata come una puttana da strada!" e mentre gli diceva queste cose, le pizzicava ripetutamente i capezzoli...
"Hai visto Stefano? " si rivolse a me, cercando apprezzamento.
"Certo che ho visto... la troia prova piacere ad essere umiliata... pagala anche tu... dalle dei soldi, falla sentire la nostra puttana"
La biondina tedesca annuì speranzosa che le facessimo qualcosa... poi spalancò la bocca, restando in silenzio.
Allora mi avvicinai a lei, e le dissi: "ora mi pulisci il cazzo con la tua lingua. Non deve restare neppure una goccia di succo! lo devi pulire bene! capito?! E me lo devi far tornare dritto e duro come un bastone, per la tua padroncina qui affianco!"
Così lei fece, e intanto la schiaffeggiavo con un certo vigore al seno. Sentiva male, ma si vedeva che si stava eccitando in modo assurdo. Continuò a leccare il cazzo fino a che non fu perfettamente lavato. E naturalmente intanto inghiottiva ogni goccia.
Intanto l'eccitazione era calata un po', e devo dire che il cazzo era un po' moscetto nonostante l'impegno della biondina... così Loredana tornò ad arrabbiarsi con lei: "Piccola puttana incapace! non riesci neppure a farlo rizzare al mio amico?? Sei una puttana incapace! Voglio che Stefano mi scopi nella fica così come mi ha scopato nel culo... e credi che con il cazzo molle possa farlo??? eh?? credi che possa farlo???" la incalzò duramente, con tono davvero arrabbiato, scuotendola per le spalle.
La cameriera, sempre senza parlare, fece capire con un cenno del capo che aveva capito. E mostrò profondo rammarico e sottomissione per la sua incapacità. Io da fuori, in realtà sentivo che stavo tornando ad eccitarmi... ma ancora non al punto di farlo rialzare così presto.
"Ora mi hai fatto arrabbiare davvero, cara la mia puttanella... io ho voglia di godere, e tu mi fai ammosciare il cazzo del mio amico? Lo sai che io non sono ancora venuta? lo sai che avete goduto solo voi due e io sono rimasta qui ad aspettare?? Come ti sei permessa di godere prima di me? Adesso prendi questa!" e così dicendo si mette su di lei, e iniziò a strofinarle il pube sul suo volto, mentre le schiaffeggiava il culo e le tette... "adesso mi lecchi per farmi passare l'incazzatura!" e così la tedeschina iniziò a fare...
E intanto Loredana fra uno schiaffetto e l'altro, finiva sempre col metterle una mano in mezzo per pizzicarle il clito con le dita, restando a cavalcioni su di lei. La cameriera dopo un po' non resistette più e tornò a gemere per l'arrivo di un nuovo imminente orgasmo (il terzo per lei!)... Allora Loredana si interruppe bruscamente e le tirò i capelli facendola gridare leggermente!
"Non ti azzardare a godere ancora! prima tocca a me! e tu subisci, chiaro?"
Cazzo... hai capito la collega timida e imbarazzata? A letto è una vera tigre... e non disdegna neppure il sadomaso...!
La cosa provocò un'eccitazione incontrollabile che pervase tutto il mio corpo... sentii il pene tornare a gonfiarsi prepotentemente... Così mi avvicinai a Loredana e le sussurrai parole indecenti nell'orecchio.
Poi guardai la cameriera e comandai: "ora alzati dal letto e vattene. Prendi i tuoi soldi e fa ciò che vuoi. Esci o resta... fai come credi, ma non disturbarci oltre".
Naturalmente il gioco di ruolo era palese, non ci aveva affatto disturbato... ma ci eccitava incredibilmente dirlo.
Lei quindi si alzò dal letto e si mise in disparte su una sedia, restando però a guardarci... era ancora così eccitata che non poteva non godere ancora per l'ultima volta. Lo sapevo e la cosa mi eccitava ancora di più...
Così presi Loredana, prendendo le redini della situazione in modo definitivo, e la spinsi sul letto. Fra me e lei il rapporto era paritario, ma ora avevo preso l'iniziativa io. Poi mi girai verso la cameriera e le dissi: guarda e impara come si scopa con me. La camerierà annui aprendo le gambe e chiedendo il permesso di masturbarsi mentre ci guardava. Le feci un cenno di assenso e tornai ad occuparmi di Loredana.
Era distesa sul letto, sconvolta dall'eccitazione sessuale e ammaliata da quel mio gesto. Salii sul letto mettendomi a cavalcioni su di lei che mi guardava estasiata, lasciando che il mio pene svettasse sopra il suo viso. Mi sollevai sulle ginocchia e la guardai negli occhi aspettando un suo movimento... poi lei si sollevò sugli addominali cercando di raggiungere il mio cazzo con la bocca. Era una posizione fatiscosa, ma che le piaceva... riusciva a guadagnarsi il modo di leccarmi lo scroto e l'asta dal basso. Ma non riusciva a prenderlo in bocca, perchè non glie ne davo modo, stando più sollevato rispetto a lei. Anelava il mio cazzo dentro di lei. Lo voleva in ogni orifizio... dopo averlo preso in bocca e nel culo, ora lo voleva nella fica... ma intanto lo cercava ancora con la bocca, ingorda e insaziabile.
Allora la guardai e le dissi: "questo non è il tuo cazzo di gomma... questo è un bel cazzo di carne bollente, che ha voglia di te... e che presto ti penetrerà fino a farti gridare dal piacere. Ma questo cazzo non è tuo. Questo cazzo fa quello che vuole lui e prima di darti il piacere supremo, vuole prima farti impazzire dalla voglia...."
Lei sorrise e stette al gioco, cercando di raggiungerlo con la bocca in tutti i modi, e in tutti modi glie lo facevo sfuggire dalle labbra proprio all'ultimo. La tedesca intanto era tornata a gridare dal piacere, ma noi non ci facevamo più caso... era un suono che si mescolava a quello del porno in tv e che ci eccitava in modo sublime senza che ce ne rendessimo effettivamente conto. Ora eravamo concentrati l'uno sull'altra. Le mie mani la stavano accarezzando ovunque, e le sue mi palpavano le natiche cercando di massaggiarmi l'ano con le dita... lasciai che le sue dita si spingessero sempre oltre fino a superare il limite della decenza, incoraggiandola con i miei movimenti a infilarmi un dito nel culo mentre giocavamo guardandoci negli occhi.
La biondina tedesca prese un bicchiere di vino e iniziò a versarlo sulla mia schiena e sul seno di Loredana... Il suo bel seno tondo che mi piaceva guardare, ammirandolo mentre pensavo a quale ben di Dio si fossero persi in tanti uomini, frenati dal suo viso meno attraente e dal suo carattere così introverso...
Ora però il suo viso era invece meraviglioso, mentre cercava di prendere in bocca il mio cazzo... mentre dimostrava ogni stilla di piacere ed eccitazione nei miei confronti. Ora la volevo, tutta... grandiosamente porca com'era!
Tutta la sua repressione nella vita quotidiana, la sfogava fra le lenzuola in modo sublime... un angelo del piacere nascosto fra le pieghe di un carattere timido e scontroso. Quale meravigliosa scoperta avevo fatto!
E a quanto pare, lei ricambiava l'emozione, completamente rapita dai miei movimenti e dai miei giochi erotici.
Sorridemmo e ridemmo di gusto rincorrendo i nostri sessi con la lingua, in una 69 mozzafiato, mentre pensavamo quanto fosse stupendo il gioco del sesso. Le goccioline del mio sperma, ancora lontano dall'orgasmo si mescolavano alle gocce di champagne che la cameriera ci versava lentamente sui nostri corpi... la sua lingua stuzzicava la nostra carne e i nostri bollenti spiriti, facendoci eccitare ancora di più di quanto pensavamo possibile. La lasciavamo fare, ma non ricambiavamo. Eravamo passivi alla sua voglia di leccarci, di toccarci, di guardarci... come se fossimo uno spettacolo a parte per lei, e lei in qualche modo lo fosse per noi. Lei c'era ma godevamo io e Loredana. Io e Loredana eravamo sotto i suoi occhi e le sue mani, ma lei godeva nel suo distacco privato. Eravamo l'uno il film porno dell'altro, ma in qualche modo interattivo. Dove si poteva toccare e lasciarsi toccare per il reciproco piacere!
Dopo il primo orgasmo io duro parecchio, e visto che Loredana era letteralmente affamata del mio cazzo, volli soddisfarla pienamente. Non volevo darglielo solo alla fine, vicino all'orgasmo... volevo che lo sentisse dentro di lei per tutto il tempo possibile. Lo aveva aspettato per tutta la nottata... lo aveva preso in bocca più volte e l'avevo già posseduta nel culo all'inizio... ma lei lo voleva tutto dentro dove le dava più piacere... lo voleva sentire scorrere inumidito della sua saliva, fra le pieghe delle grandi labbra, e sentirlo scorrere su su, fino a godere del caldo dello scroto contro la sua pelle. Voleva sentire la cappella risalire dentro di lei, fino al suo piacere massimo. E così feci... a lungo...
Iniziai a penetrarla lentamente, per farle assaporare il momento... e lo spinsi ben dentro fino ad oltre le sue aspettative... lungo, rigidissimo, vellutato... umido.
Poi presi a stantuffarla sempre più forte, sempre con meno contegno. Il suo corpo tremava e si spostava sotto i colpi del mio cazzo, e lei ansimava chiedendo di essere sbattuta ancora più forte...
"più forte, cazzo! più forte!! sbattimi più forte!!! AAAhhhhhh! AAAAAaaaaahhhh!!!! Forte, forte, più forte! più forte!"
Non venivo più... e lei aveva già avuto un orgasmo pieno, e dopo aver calato il ritmo ora stava tornando a godere ancora... io ero sempre duro e tutto dentro di lei, inarrestabile...
"Basta, basta ti prego... AAAAAhhhhhhh godo ancora.... aaaaaaahhhhhhh!!!! basta, basta non ne posso più... mi stai facendo morire... AAAAaaaahhhhh...!" e ancora gemeva dal piacere... e più lei diceva basta, più io spingevo fino in fondo sentendo che il suo piacere era in realtà ben lontano dall'essere sazio.
Credo che la scopai in quel modo per almeno 40 minuti... ebbe vari orgasmi, e con lei venne per l'ennesima volta la cameriera che continuava a girarci intorno palpandoci e masturbandosi senza ritegno vicino a noi...
A quel punto feci salire anche lei sul letto e messe a pecorina tutte e due, iniziai a penetrarle a turno un colpo per una, nella fica. Erano completamente aperte e accoglienti, il cazzo entrava ormai senza alcuna fatica, e l'unica resistenza era data dalle contrazioni della fica quando stavano per venire, stimolate sul punto g o dalle loro stesse dita che giocherellavano con il clito....
Poi le abbracciai, e ci stringemmo tutti e tre sfregando i nostri corpi al punto che non sapevamo più di chi fossero le mani, i seni, le gambe... le lingue... ero in paradiso, e loro con me. Si rubavano il cazzo dalle mani a vicenda, si baciavano e mi baciavano... la tedesca insaziabile avrà avuto almeno 6 o 7 orgasmi per lo più masturbandosi da sola, a parte prima, quando mi ero dedicato a lei... Loredana qualcuno di meno, me non meno intensi.. .anzi... Poi quando fummo tutti e tre esausti, volli regalare la mia seconda eiaculazione ancora una volta a quella splendida donna che è Loredana, prendendola in braccio, sbattendola sul muro come avevo sognato solo qualche ora prima, e inondandola del mio liquido godendo molto di più di quanto avessi mai potuto immaginare. Poi, disfatti e distrutti dal piacere, ci salutammo. Loredana restò a dormire in camera mia dove ci stuzzicammo ancora un po'... e al risveglio si alzò come se nulla fosse successo, salutandomi e dandomi appuntamento all'aeroporto per il ritorno a casa in serata.
Questa è la storia del mio viaggio di lavoro con lei. Inutile dire che siamo tutt'ora in ottimi rapporti e che ci si vede con una certa frequenza quando abbiamo voglia di scopare.
Se questo racconto vi è piaciuto, ho altre storie con lei da raccontare...
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11 years ago
erotic3mind255232,
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In viaggio parte 1 di 2
In viaggio
Settimana scorsa sono andato a Berlino per lavoro. Viaggiavamo in due: io e una collega del marketing. Una donna di 30 anni, non bellissima ma con un bel fisico sinuoso. Un po' introversa, forse un po' complessata per il suo naso un po' più grandicello dell'ideale. Molto riservata, comunque. Anche in ufficio poco incline a concedere confidenza. Tra l'altro essendoci in ufficio altre presenze femminili assai più prorompenti (e consentitemi di dire, anche molto più zoccole) nessuno si è mai interessato più di tanto a Loredana, questa mia collega con cui ho viaggiato verso Berlino, di cui vi racconto oggi.
Vi riporto il nostro viaggio così come l'ho vissuto, raccontandovelo in prima persona, rivivendolo come se fosse adesso, insieme a voi.
Arrivo all'aeroporto con largo anticipo, l'aereo parte alle 10.30, ma io sono a Malpensa già prima delle 8.00. Quando viaggio mi piace vivere l'atmosfera del trasferimento. Fare le cose con calma, passeggiare per il terminal curiosando fra i negozi senza dover badare troppo all'orologio. Almeno fino a quando i tempi non iniziano a stringere ed è quindi necessario entrare definitivamente in modalità "business".
L'appuntamento con Loredana è al gate di imbarco. Quindi sono libero di gestire il mio tempo come preferisco, fra un salto al bar e un giretto in libreria alla ricerca di qualche titolo sfizioso.
E' lì che invece incrocio Lorendana, molto prima del nostro effettivo appuntamento. Anche lei evidentemente preferisce prendersela con comodo e girare per i negozi dell'aeroporto. Mi nota anche lei (anche perchè io sono alto quasi due metri, e devo dire che mi si nota da lontano!), le faccio un cenno di saluto e la raggiungo.
"Ciao Loredana! Anche tu mattiniera, vedo...!"
"Sì, per non sbagliare ho preso la navetta per l'aeroporto con un po' troppo anticipo mi sa!" mi risponde un po' imbarazzata. Io le sorrido di rimando per farle capire che il mio non era un giudizio sulle sue tempistiche. E anzi, per sgombrare il campo da ogni dubbio replico: "In effetti anche io sono qui da parecchio, mi piace l'atmosfera dell'aeroporto e quando viaggio cerco sempre di arrivare con un certo anticipo per poter fare un giretto in giro". Lei sorride e guarda l'orologio con nervosismo, quasi che la situazione la imbarazzasse. Penso fra me e me che Loredana in effetti è davvero una persona molto timida e riservata e che non è certamente la migliore compagna di viaggio che poteva capitarmi per volare fino a Berlino. Mi attende un viaggio immerso nella lettura, probabilmente scambiando giusto tre parole di convenevoli e nulla più.
In effetti il resto dell'attesa passa in modo piuttosto imbarazzante. Io che cerco di scambiare due parole, e lei che risponde a monosillabi dandomi l'impressione che pagherebbe oro per poter evitare questa convenzione di viaggiare in coppia fra colleghi. Certamente, glie lo si legge in faccia, preferirebbe viaggiare da sola.
Il tempo trascorre così in un sottile stato di imbarazzo reciproco (io che ho la sensazione di essere quasi di troppo e lei che me ne da costante conferma ad ogni occasione). Intendiamoci: senza esser minimamente sgarbata o scortese, semplicemente comunicando con il linguaggio del corpo il suo disagio nel condividere il viaggio con un collega praticamente sconosciuto (in effetti in ufficio lavoriamo nello stesso reparto, ma visto il suo carattere, avremo scambiato si e no tre parole fuori dall'ambito lavorativo).
Guardo l'orologio e le dico: "è ora, dobbiamo andare al check-in". Così ci dirigiamo verso il varco per i controlli di rito. Passo prima io, dopo il solito controllo dove mi fanno sfilare la cintura, le scarpe e mi controllano il bagaglio a mano ai raggi X. Riprendo i miei oggetti dall'altra parte del varco, mi rimetto le scarpe, la cintura e mentre aspetto il turno di Loredana osservo incuriosito come appare ai raggi X il contenuto del mio bagaglio a mano.
Solo che il mio bagaglio è già passato e l'immagine sul monitor di controllo, mostra ormai il contenuto della borsa di Loredana. Convinto che si tratti della scansione a raggi X del mio bagaglio, ma un po' confuso perchè non ritrovo al suo interno i miei oggetti, osservo il contenuto. Un libro, il portafoglio, un mazzo di chiavi, una scatoletta non meglio precisata e... ma... cos'è quello? Non è di certo la mia borsa!! E' una sagoma di un cazzo eretto e bello grosso, per giunta!
Mi scappa quasi da ridere, ma mi contengo appena in tempo... rendendomi conto che è il bagaglio a mano di Loredana e che lei è appena transitata sotto al varco di controllo, raggiungendomi.
Nota il mio sguardo allibito, ancora incantato davanti al monitor dei raggi X. Quando l'immagine sparisce per lasciare spazio al contenuto della valigia successiva, il mio sguardo si rivolge a lei.
Rossa come un pomodoro, con la mano davanti alla bocca e gli occhi spalancati che mi guardano, invasi dal panico. Non posso fare finta di non aver visto, perchè lei lo ha capito benissimo: la mia espressione non lascia alcun dubbio. Non proferisco una parola e ci spostiamo di qualche passo per lasciare passare gli altri in coda. Iniziamo a camminare verso l'imbarco... meccanicamente... Lei continua a fissarmi probabilmente cercando di capire la mia reazione, i miei pensieri e forse e soprattutto il mio giudizio su di lei.
La prima cosa che riesco a dire pochi secondi dopo, con tono disorientato, è: "Scusa... pensavo fosse il contenuto del mio bagaglio a mano... non credevo..."
"No no no, lo so... non è colpa tua... sono io che non avrei dovuto lasciare il vibratore lì dentro!" Mi rispose interrompendomi, mentre sprofondava dalla vergogna. "... avrei dovuto metterlo subito nella valigia che ho imbarcato... ma la fretta e poi ci siamo incontrati subito, prima del previsto."
"Beh... " provai ad abbozzare io, "comunque è solo un fallo di gomma... non è mica una pistola! Dopotutto non c'è niente di male, anche se mi rendo conto che la privacy avrebbe voluto che la cosa restasse un tuo segreto..."
"Già, sì... non c'è niente di male lo so... ma che vergogna.. senti... giura che non lo racconti a nessuno e che te lo scordi pure tu!"
"Prometto che non lo dirò a nessuno, prometto... però se devo essere onesto... beh... non credo che me lo dimenticherò molto facilmente!" sdrammatizzai con un sorriso... "Ma perchè lo hai messo nella borsa a mano invece che in valigia?" domandai incuriosito
"Sono uscita di casa tranquillamente... ma sul pianerottolo mentre chiudevo casa mi sono ricordata che non lo avevo preso. E come avrai capito, io quando viaggio me lo porto sempre con me... Così sono rientrata in casa e l'ho temporaneamente messo nella borsa, perchè la valigia era già chiusa con il lucchetto e il taxi mi aspettava sotto casa. Ho pensato che l'avrei messo in valigia qui in aeroporto, solo che alla fine me ne sono dimenticata... fino a quando ho visto i tuoi occhi sgranati e increduli davanti al monitor dei raggi X!"
"Sì in effetti non avrei mai pensato che tu, insomma... ecco... non credevo che fossi una tipa da...."
"Da vibratore?" tagliò corto lei, che stranamente - come se avesse abbattutto un muro di mille mattoni o si fosse liberata di un peso da una tonnellata - ora si trovava a suo agio. Come se non avesse nulla da perdere.
"Sì, ecco. Non pensavo che fossi una donna così focosa da non poter fare a meno del cazzo per più di due giorni" risposi io altrettanto terra terra, per liberarci definitivamente dei complessi e dei tabù su questo discorso.
Poi continuai: "Ti ho sempre visto come una persona molto timida e riservata, quasi disinteressata al sesso... almeno a giudicare dal comportamento che tieni in ufficio, rispetto a tante altre tue colleghe molto più esplicite e disinibite nel cercare un manico fra le pareti dell'ufficio..."
"Ed è così. Io sono una persona molto timida di solito. E molto riservata. Ma questo non vuol dire che non sia una donna con le sue voglie e le sue fantasie. Non sono mai stata la più bella della classe, o la donna che gli uomini si girano per strada a guardarla, anzi... e la cosa mi ha sempre un po' depresso. Mi ha fatto sempre pensare che gli uomini dopotutto non fossero interessati a me. Ne ho avuti pochi, e siccome non sono appariscente nè cerco di conquistarli, alla fine resto spesso sola per lunghi periodi."
Io la stavo ascoltando con interesse e fra me e me pensavo: "ma guarda un po' alla fine di che razza di discorsi si possono fare con Loredana!"
Poi lei proseguì: "Certo però avere lunghi periodi di solitudine, non significa avere lunghi periodi di castità... sono una donna attiva e mi piace il sesso, avere un orgasmo, e... insomma... fare quelle così lì che piace anche a voi maschietti. Alla fine non pensare... anche le donne si masturbano, e molto più spesso di quanto non siano di solito disposte ad ammettere persino con le amiche. Del resto, se tu non avessi visto il vibratore nella mia borsa, nessuno saprebbe di questo mio piccolo vizietto".
"Noi maschi siamo molto meno timidi da quel punto di vista... lo sanno tutti che ci masturbiamo, anche da adulti. Alla fine se facciamo un viaggio di qualche giorno, ci può stare che se qualcosa ci eccita alla fine nella solitudine di una camera d'albergo la mano scivoli qui sotto - e misi la mia mano sull'inguine - e ci si lasci andare".
"Sai che l'ho sempre pensato anche io, durante i viaggi che il nostro lavoro ci porta a fare così spesso. Io col mio vibratore in valigia osservo spesso nel mio silenzio riservato gli altri compagni di viaggio. Penso se anche Barbara o Elena viaggiano con il piccolo amico di letto con loro, oppure guardo gli uomini e mi domando se si soddisfano con la mano o in altro modo, quando vien loro voglia in una sera qualunque durante una trasferta di lavoro".
Ormai il discorso si era aperto completamente, e potendoci sedere su una fila di posti quasi totalmente vuota, potè proseguire anche durante il volo.
"Visto che ho scoperto questo tuo segreto, anche se involontariamente, trovo giusto parlare apertamente con te dei miei piccoli segreti. Io per esempio quando sono in trasferta e mi viene voglia, spesso compro un film hard in camera e mi masturbo guardandolo. Non c'è niente di male, e non mi vergogno a raccontarlo. Così come anche te non dovresti vergognarti di usare il tuo cazzo di gomma quando hai bisogno di godere da sola, nella tua intimità. Siamo esseri umani e godere fa parte della nostra natura, per fortuna!"
"E' vero, hai ragione... è che farsi scopare da un fallo di gomma a volte è avvilente.... e farlo sapere in giro non è il massimo... in realtà la fantasia viaggia e si immaginano bei ragazzi muscolosi o stranieri misteriosi..."
"Sì, guarda che anche comprare un porno in camera e masturbarsi per un'ora non è proprio qualcosa di cui andare orgogliosi! Lo facciamo perchè la voglia cresce, e una bella sega è meglio di niente... anzi... a dire il vero una bella sega a volte è meglio di una cattiva scopata.. ahahah!" sdrammatizzai...
"Ahahaha!" rise anche lei, "Sì è vero, vale anche per me... mi è capitato di finire a letto con certi ghiaccioli che alla fine il mio amico di gomma l'ho rivalutato di brutto!"
"Beh, senti... alla fine comunque una bella scopata è meglio eh...!"
"Sì, Sì... chiaro", mi rispose lei "una bella scopata è il top... Ma anche una scopata normale è meglio di un cazzo di gomma o... nel tuo caso di una sega no?"
"Sì, senz'altro..."
Seguì un momento di silenzio e di reciproco studio. Poi presi la parola:
"Beh, io credo che ci siamo confidati parecchie cose. E oggi abbiamo scoperto dei lati molto intimi l'uno dell'altra. Io so che questa sera, nella stanza dell'albergo, ad un certo punto tu tirerai fuori il tuo vibratore, chiuderai gli occhi, ti sfilerai gli slip e piano piano lo avvicinerai al tuo clitoride e poi oltre... è una cosa a cui sicuramente non potrò non pensare. " Lei mi guarda arrossendo lievemente, "... e tu saprai ", proseguii per condividere quel sottile imbarazzo, " che ad un certo punto della serata, su per giù negli stessi momenti, io lascerò che la mia mano scivoli lungo il mio inguine, fin dentro le mutande, massaggiandomi fino a stringere fra le mani la stessa cosa, ma di carne viva e calda, che starai stringendo tu... metterò su un porno, e mi masturberò pensando di scopare qualcuna. Lo sai e non potrai fare a meno di pensarlo ora che ci siamo confessati."
Lei ascoltava rapita, e io continuai "tu ti farai penetrare dal tuo vibratore e io in quegli stessi momenti starò fantasticando di penetrare qualcuna con il mio cazzo eretto che stringerò nel mio pugno. Non è stupido tutto ciò?"
"In che senso?" intervenne lei sorpresa da questa svolta nel mio discorso.
"Nel senso che saremo in due stanze diverse sognando la stessa cosa, ricorrendo ad un palliativo per immaginare di averla ottenuta: tu infilandoti un cazzo di gomma vibrante nella tua profondità, e io masturbandomi tristemente davanti ad un porno qualsiasi. Non sarebbe invece fantastico sognare insieme e soddisfare come si deve le nostre voglie?"
Restò in silenzio... questa avance così esplicita l'aveva spiazzata. Del resto l'aver portato con se il vibratore significava che lei aveva certamente programmato di godersela una di queste sere, di avere un bell'orgasmo nella sua intimità, di soddisfarsi sessualmente... Perchè non farlo con un uomo in carne e ossa, disposto a soddisfarla e senza alcuna ulteriore complicazione sentimentale? Non era meglio una scopata fatta bene, di un cazzo di gomma da infilarsi freddamente a occhi chiusi, sforzandosi di immaginare di avere accanto un vero uomo?"
La stessa cosa che dopotutto avrei cercato io, una di quelle sere quando mi sarei ritrovato nudo nel letto con una voglia matta di eiaculare, ma senza avere il calore di una donna nel letto.
Loredana mi guardò negli occhi per cercare di capire fino a che punto mi volessi spingere, e che tipo di persona fossi... se me ne sarei vantato con qualcuno, se sarei stato capace di mantenere il segreto e molte altre domande. Lo percepii e volli rassicurarla: "Loredana, ti faccio questa proposta indecente, solo perchè ci siamo parlati a viso aperto e abbiamo capito entrambi che quello che stiamo cercando è un piacere intimo, di cui godere, senza complicazioni di alcun genere. E senz'altro nell'assoluto rispetto della nostra privacy. Non sono il tipo che si vanta con gli amici di certe avventure. Nè quello che pensa solo al piacere personale e tanti saluti... Ti assicuro che al contrario, sono un tipo a cui piace in modo sublime guardare l'orgasmo negli occhi della donna con cui condivide le lenzuola. Niente complicazioni, niente paranoie. Solo del buon sesso, migliore di quello che si può fare con un cazzo di gomma o con una mano".
"Va bene " disse lei. "Ma nessuno di noi due è un giocattolo. Non nel senso stretto del termine, almeno. Dobbiamo avere voglia tutti e due. Se una sera ho voglia solo io o solo tu, ognuno resta nella sua stanza si soddisferà a modo suo. Non ti nascondo che aver parlato di queste cose, comunque, mi ha fatto salire un ormone piuttosto invadente!" scherzo lei. "Non ti garantisco che questa sera sarà a questi livelli... ma se la cosa vale anche per te... questa sera per buona misura tu resta in stanza... e vediamo cosa succede".
Il viaggio proseguì fino a destinazione, e la giornata di lavoro trascorse più o meno secondo le nostre aspettative. Il cliente era molto interessato ai nostri prodotti, e la riunione durò persino meno del previsto. "Meglio", pensai, "almeno non saremo stanchi e questa sera avremo voglia...". Finito l'incontro uscimmo dal palazzo a vetri, sede dell'incontro, e ci salutammo: "Ciao Stefano, io vado a fare un giro in centro per fare shopping. Quello che ci siamo detti sull'aereo resta valido?" - "Certamente" risposi.
"Bene" continuò lei, "Sai... non vorrei che passata la poesia sul volo, avessi cambiato idea... le paranoie sono sempre in agguato per tutti! Volevo evitare magari di bussare alla tua porta e sentirmi dire che non te la senti, che hai cambiato idea, che siamo colleghi e tutte queste paranoie!". - "Tranquilla" risposi, "nessuna paranoia... ci siamo parlati in modo molto chiaro. Siamo adulti e capiamo entrambi benissimo cosa cerchiamo e cosa vogliamo".
"Ora va a fare shopping in centro, il fatto che stasera forse scoperemo non significa che siamo una coppia o che dobbiamo passare il pomeriggio insieme. Nè nessun altra complicazione. Ho capito benissimo cosa intendi e, credimi, sono perfettamente in sintonia con te: ognuno per la sua strada, e si scopa se si ha voglia. Punto".
"Bravo! Siamo proprio sulla stessa lunghezza d'onda!" mi disse lei ammiccando un po'. Poi si avvicinò appoggiando una mano sul mio sedere e baciandomi castamente sulle labbra.
"Scusa Stefano! volevo solo assaggiare la merce!" rise!
"Certo!" replicai io, mentre separandoci le palpai un seno con la mano. "Giusto così... stuzzichiamoci un po'... sarà più divertente!"
Poi ci allontanammo in direzioni opposte.
Io, a dire la verità, avevo già il cazzo mezzo duro. Al solo ripensare a tutto il nostro discorso, e poi al bacetto e alla sua mano calda sulle mie natiche... mmmmm.... pregustavo già la serata e avevo già i motori caldi. Ma il pomeriggio era ancora lungo. Lo strascorsi girando per la città e poi tornai presto in albergo per preparami alla serata.
La prima cosa che feci fu una bella doccia ristoratrice e poi mi recai nella spa dell'albergo, per rilassarmi in sauna.
Alle 20.00 cenai, leggero, e poi lasciai che i minuti trascorressero per conto loro, davanti alla tele in camera mia. Niente porno... aspettavo notizie più interessanti.
Passò il Tiggì, poi l'approfondimento politico... e infine mi misi a guardare un telefilm... mi ero distratto e il tempo era passato. Di Loredana però nulla... erano le 23.30 e scanalando mi ero già imbattutto in varie trasmissioni in lingua tedesca piuttosto osè... donne nude che scherzavano in tv in modo soft, parlando in tedesco... non che la lingua fosse importante. Iniziavo ad eccitarmi un po'... Volevo quasi andare io da lei, ma mi sembrava di forzare la cosa. Dopo quello che ci eravamo detti, era il caso di aspettare lei. Se fossi andato io alla sua stanza e lei non aveva voglia, mi avrebbe comunque rimandato in camera. Non avevo voglia di subire quell'umiliazione, e preferii aspettare. Ormai invano... era oltre mezzanotte e ormai lei non si era più vista... Avevo fatto bene a non andare, perchè se avesse avuto voglia, sarebbe venuta certamente lei, visto che si sa che l'uomo alla fine è sempre pronto... e se non lo è, ci vuol poco a metterlo in piedi...
La voglia però mi era salita... l'ormone durante il giorno si era accumulato con tutti quei discorsi sullo scopare. Lei aveva un viso che non mi piaceva moltissimo, ma aveva un fisico... e mi ero immaginato come poteva essere toccarlo, annusarlo, leccarlo... penetrarlo. Immaginavo come avesse le grandi labbra e come fossero accoglienti le sue natiche nei palmi della mia mano, mentre la sbattevo sul muro. Non so perchè ma mi stavo immaginando di scoparla così: in piedi, lei a cavalcioni su di me, appaggiata al muro mentre io la sbattevo con vigore riempiendola della mia carne.
Mi stavo eccitando davvero adesso! In mutande nel letto, sotto le lenzuola... Il cazzo duro nei boxer elasticizzati e aderenti che spinge forte. La mano deve scendere a dare sollievo, ad accarezzare e a massaggiare. Ma prima, immancabile, compro col telecomando della tv un film porno. Scelgo "La vicina di casa", il titolo mi sembra appropriato, per fantasticare sulla mia vicina di camera.
Il video parte con il nuovo inquilino del palazzo che invita i vicini di casa per un aperitivo per inaugurare il suo arrivo. Ovviamente dopo pochi minuti sono già tutti semi nudi, sparsi nelle varie stanze dell'appartamento, che si danno da fare. E il nuovo inquilino si ritrova nella doccia con la sua vicina, una bella milf con due labbra che ti fanno già capire quale sarà la scena principe dell'incontro... e così infatti è: sotto la doccia, lei si china in ginocchio e inizia a spompinare lui in modo divino... le sue labbra carnose e rosse scorrono sulla pelle tesa e dura del suo cazzo facendomi sognare di avere quelle di Loredana su di me. Voglio immaginarla mentre nell'intimità della sua camera si infila quel suo bel cazzone di gomma e inarca la schiena mugulando di piacere.
E poi, finalmente arriva la bussata! Toc Toc! Il cuore in gola. Sono nudo con il cazzo duro in mano, e il porno che sta andando di sotto con rumori inequivocabili di gente che sta godendo, che credo si senta anche attraverso la porta. Posso solo sperare che sia Loredana, perchè se è la cameriera che ha bisogno di entrare per qualche motivo, cercherò di scoparmi anche lei!
In effetti è esattamente la cameriera che mi porta su la bottiglia di vino che ormai mi ero pure scordato di aver ordinato! cazzo! alla faccia della precisione teutonica! Questa arriva con 2 ore di ritardo!
Ma ho troppa voglia di scopare, e non mi vergogno certo di farmi vedere nudo col cazzo duro e il porno che passa in tv... vedi mai che possa interessare l'articolo anche a lei. Così apro, ma per buona educazione lascio solo intravedere. Lei dalla porta aperta per metà vede una mia gamba nuda che spunta dalla porta, mezzo busto, e un braccio. Il cazzo è coperto dalla porta, ma si capisce bene che sono completamente nudo e che il tv alle mie spalle, soprattutto, sta trasmettendo un film porno. Insomma... cosa stessi facendo era chiarissimo, anche senza bisogno di proferir parola. La ragazza dell'albergo per niente impressionata mi squadrò e mi fece capire che la bottiglia la portava in camera lei per metterla sul tavolino.
Era una ragazza normalissima, nè bella nè brutta. Bionda come quasi tutte le tedesche, ma senza altri segni particolari. Il culo un po' pienotto, ma non grosso, due tette un po' castigate dentro l'uniforme dell'albergo, e un filo di trucco. Il tempo di squadrarla a mia volta e lei entrò, incurante delle mie nudità.
Chiuse la porta alle sue spalle, lasciandomi un po' perplesso, e appoggiò la bottiglia di vino sul tavolo. Poi si girò verso di me e si godette la vista: io completamente nudo, leggermente sudato dall'eccitazione, con il cazzo teso e duro rivolto verso di lei e le mani appoggiate ai fianchi. Le sorrisi e chiesi nel mio tedesco stentato: "C'è qualcosa che posso fare per te?". Lei sorrise, si guardò intorno... guardò il tv dove la protagonista stava ancora spompinando mirabilmente il fortunato nuovo vicino di casa e poi guardò me sorridendomi, e mi rispose: "spero di non essere stata invadente. Se vuoi me ne vado. Il vino l'ho portato e se non ti serve altro me ne vado".
"Perchè? potresti restare?"
"La notte e lunga e in questi giorni poco movimentata. Le camere sono tutte vuote o quasi. Io sono di turno con una collega. Ho visto dal computer della reception che hai ordinato il film porno. Ho pensato che potesse farti piacere avere compagnia."
"E hai pensato bene, infatti. Immagino ci sia un extra...".
"Sì, ma in realtà non sono una prostituta perchè non lo faccio con tutti i clienti dell'albergo. Ti ho visto nella hall e mi sei piaciuto. Però è chiaro che se puoi pagarmi qualcosa lo preferisco. Ti dico la verità non lo faccio solo per soldi, lo faccio perchè mi è capitato per gioco in passato e ho scoperto che mi eccita essere pagata per scopare. Ma lo faccio solo con chi mi piace. E' una mia fantasia... poi qui in albergo fra colleghe ci copriamo a vicenda... e a turno se ci va di passare la notte senza lavorare... beh... se si può ci veniamo incontro. Però non dire nulla a nessuno, perchè non sanno che faccio sesso con i clienti dell'albergo! Pensano che vada a dormire in qualche stanza libera!"
"Va bene", dissi subito senza pensarci due volte... ormai avevo il cazzo che spingeva fortissimo, e l'idea di finire la serata con una sega triste non mi piaceva affatto. Soprattutto adesso che finalmente avevo in camera una donna con cui scopare!
Misi sul tavolino 100 euro e le dissi di iniziare a fare uno spogliarello per me... intanto il porno continuava ad andare, e lei buttava l'occhio palesemente eccitata mentre mi osservava masturbarmi su di lei.
(continua....!)
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11 years ago
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History of violence 15
E' sera, l'aereo partito dallo scalo di Houston sta per atterrare all'aeroporto di Fiumicino. Ho le gambe indolenzite per le lunghe e noiose ore di volo. Rodolfo, il mio neo-marito, è rimasto semiaddormentato nelle ultime tre ore di volo. Osservo le luci di Roma dall'alto scorrere sotto di me. Concluso il viaggio di nozze rieccomi all'ovile, alla realtà quotidiana. Nel taxi che ci porta in centro dall'aeroporto riaccendo lo smartphone e lo scorro distrattamente. Tra i diversi messaggi trovo quello di Fausto, l'uomo con cui sono andata a letto non più di un paio di mesi fa e reincontrato solamente il giorno della mia cerimonia nuziale. In questi ultimissimi giorni la nostra corrispondenza elettronica a base di sms si è fatta decisamente molto intensa ed esplicita. Proprio la penultima sera, dopo una serata in discoteca faccio l'amore con mio marito sulla spiaggia, poi al ritorno nella nostra cabanha subisco un secondo assalto. Mi ritrovo presa alla pecorina sul letto con la porta della camera lasciata volutamente aperta sul camminatoio davanti al mare. Si merita proprio, questo mio focoso marito porco, di essere spompato completamente. Lo incito a farmi vedere come è bravo a "fottere le troie". E' il genere di incoraggiamento che lo fa subito ansimare come un cavallo da corsa, facendolo crollare letteralmente coperto di sudore nel letto messicano dopo avermi riempito la passera di seme... aspetto che si addormenti, vado in bagno, mi riempio la vasca di acqua calda e profumata, mi immergo e mi rilasso, accarezzandomi il corpo. L'aria tiepida della notte, carica di mille profumi, entra dalla finestra spalancata caricandomi di mille pensieri. Prendo lo smartphone e scrivo a Fausto chiedendogli se è in ascolto... mi arriva la sua conferma dopo pochi minuti, allora le mie carezze si fanno più intime. Gli scrivo che ho appena scopato due volte con mio marito ma che ora mi sto toccando pensando al suo grosso cazzo nodoso... Insomma, ormai il genere di sms che ci scambiamo non lasciano più dubbi sulla mia incapacità di mantenere i giuramenti appena pronunciati davanti al prete...
Eccoci a Roma, ma ora tutto per me è cambiato. Da oggi non vivo più con i miei genitori e tutto era stato predisposto per trasferirmi nell'appartamento di Rodolfo. Mia madre ha provveduto a sistemarvi tutte le mie cose mentre noi eravamo in viaggio e ora mi ritrovo improvvisamente moglie e padrona di casa. Il giorno successivo al nostro ritorno io e Rodolfo lo trascorriamo piacevolmente in parte a letto, in parte a scartare e sistemare i vari regali di nozze, a collaudare il nuovissimo televisore ultrapiatto, a rivedere i film girati in Messico...
Ma mentre Rodolfo dal giorno successivo deve tornare al lavoro io posso godermi una settimana di ferie aggiuntiva allo scopo di organizzarmi le mie cose ed adattarmi al nuovo ambiente.
Appena Rodolfo esce di casa, è lunedì mattina, una sorta di fuoco inizia ad attanagliarmi le viscere. Mi alzo, faccio colazione, rassetto un po' la casa, ma ho in testa uno ed un solo pensiero fisso. Mi decido, alla fine, prendo lo smartphone e mando un sms a Fausto:
"Ciao mio caro, sono a Roma ed ho la giornata piuttosto libera...".
Non passano due minuti che mi arriva la risposta:
"Sei sola, posso chiamarti?", a cui segue la mia risposta affermativa. Il cellulare squilla quasi istantaneamente.
Ho un tuffo al cuore sentendo la voce di Fausto.
"Francesca mia, non sai quanto ti ho pensata".
"Anche io..." gli ribatto asciutta e divertita.
"Dammi l'indirizzo che arrivo". Non mi aspettavo tanta immediatezza. In un istante soppeso mentalmente quello che mi sto accingendo a fare. Dargli l'indirizzo vuol dire ritrovarmi Fausto qui, nella mia nuova casa, anzi nella casa di mio marito. E' vero che abbiamo un ingresso indipendente e che la cosa può facilmente passare inosservata, ma diciamo che espormi ad una faccenda del genere non è proprio il massimo della convenienza. Rido di me stessa e di questi miei pensieri mentre comunico a Fausto il mio indirizzo dettagliato. Lui mi dice che sta arrivando e mette giù il telefono. Mi viene un brivido di terrore lungo la schiena all'idea che a mia madre possa venire in mente di passare qua a casa magari per darmi una mano o per farsi raccontare del viaggio di nozze. La chiamo subito, le dico che la raggiungerò nel pomeriggio. Faccio lo stesso con la madre di Rodolfo, mia suocera. Butto giù il telefono e vado a darmi una lavata. Non so dove Fausto abiti e non ho idea di quanto impiegherà a venire fin qui. Faccio una rapida doccia, mi asciugo, poi mi pongo il problema di come vestirmi... Cosa indosso, qualcosa di "normale" o qualcosa di provocante? Poi dico a me stessa che sto a casa e che tanto vale accoglierlo in maniera disinvolta. Scelgo dal corredo una bella camicia da notte semitrasparente e decido di mettere solo quella. Le viscere mi si torcono di tensione al pensiero di andare ad aprire la porta al Fausto conciata così, con i capezzoli che si intravedono... decido quindi che non vale la pena di indossare nemmeno le mutandine... mi rendo conto di essere già bagnata in maniera esagerata. Squilla il citofono, mi prende un accidente. Rispondo. E' lui. Gli apro il portoncino dandogli le indicazioni. Guardo l'orologio, sono le 9,45. ha fatto presto. Dopo trenta secondi è alla porta. Levo il paletto e la dischiudo. Fausto entra, guardandomi negli occhi, io sostengo il suo sguardo.
Servono solo tre secondi per ritrovarci avvinghiati come due animali, le nostre bocche avidamente incollate, le nostre lingue intrecciate. Fausto preme contro di me la sua erezione, è già pronto, mi spinge, mi fa indietreggiare. Con un'abile manovra si slaccia i pantaloni mentre mi rovescia sulla poltrona del salotto e contemporaneamente mi solleva la sottoveste. In un solo lungo movimento mi ritrovo con le spalle schiacciate contro lo schienale della poltrona ed il grosso cazzo di Fausto già completamente immerso nella mia fica. Non ho fatto in tempo neanche a realizzare l'istante in cui da sposa ancora fisicamente fedele sono diventata adultera, è successo tutto da sè. Fausto mi possiede e mi martella di colpi inauditi che mi tolgono il respiro, mi ritrovo completamente fusa con lui, completamente sua, paradisiacamente succube della sua virilità. Voglio essere posseduta infinitamente da lui, voglio che lui faccia di me tutto quello che vuole, voglio diventare il suo oggetto di piacere, la sua completa schiava, la sua puttana, la sua cagna, il suo sborratoio.
Il mio uomo mi afferra sotto le braccia e senza togliermi il cazzo dalla fica mi solleva. Io cingo le gambe dietro la sua schiena, mi porta in camera da letto. Non me ne può fregare di meno che quello è il mio talamo nuziale inaugurato solo due sere fa. Atterriamo sul letto, io sotto lui sopra. Fausto inarca la schiena, il suo cazzo insiste contro il mio utero, io mugolo di piacere sotto le sue spinte. Non riesco a resistere e giungo al primo orgasmo, violento e sublime. Lui esce, mi fa girare. Non faccio in tempo a cambiare posizione che me lo ritrovo nel culo. Spingo per facilitargli l'ingresso, è subito tutto dentro nonostante le ragguardevoli dimensioni. Non so come faccia ad avere un bastone così duro... Sprofondo lentamente nel trance del piacere. Credo che Fausto mi abbia posseduto nel didietro per un'ora abbondante prima di inondarmi l'intestino con il suo seme. Ci abbracciamo spossati, soddisfatti e sudatissimi nella penombra della mia camera da letto. Ci addormentiamo l'uno addosso all'altra a più riprese, in uno stato quasi onirico e vicino all'incoscienza... sempre a più riprese mi ritrovo il suo membro rigido fra le cosce o tra le labbra e lui ricomincia a possedermi, più e più volte... mi riaddormento con il viso immerso nei suoi peli pubici del cui odore sono animalescamente avida, dopo aver lucidato con la lingua, succhiato ed assaporato tutto quello che è possibile leccare in un uomo tra l'ombelico e le ginocchia, senza fermarmi mai, desiderando solo di ricevere richieste ed ordini, anche i più osceni... Ho il culo che mi duole maledettamente, me è un dolore che rinnova in ogni istante la mia estasi...
Riemergo da questo limbo a causa del telefono che squilla. E' il fisso, non il cellulare che avevo provveduto a spegnere. E' mia madre, mi chiede perchè non sono più passata. Non capisco quello che dice, gli dico che non c'è problema, che siamo d'accordo che passerò da lei nel pomeriggio. Mamma mi chiede premurosamente se mi sento bene, perchè sono le 16.30...
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11 years ago
fd5947,
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Lettera di fantasia
Ciao ……….
Forse questa lettera ti meraviglierà un po’ ma io mi sento orgogliosamente schiava del mio Padrone ed i suoi desideri sono per me ordini che eseguo per il suo piacere.
Oggi mi ha ordinato di scriverti questa lettera per verificare fino a che punto arriva la mia devozione per il mio Padrone.
Il mio pseudonimo è “ Stella” e sicuramente avrai capito chi sono oppure te lo avrà detto il mio Padrone il quale mi dice di scriverti quello che sarei disposta a fare in una sessione BDSM con te.
Mi aiuterebbe il fatto che sarei bendata e che arrivi da noi come una sorpresa annunciata.
Mi troverai nuda e con le braccia legate dietro la schiena.
Mi puoi toccare da per tutto, stringermi il seno con le mani fino a farmi male e poi altrettanto con il sedere ed altro ancora.
Mi puoi infilare le dita, prima uno poi due e tre nella fica e anche nel culo per farmi sentire una puttana da sbattere.
Poi se mi spingi verso il basso io capisco e mi metto in ginocchio ti apro i pantaloni e prendo il tuo cazzo in bocca ed inizio a farti un pompino ma dopo un po’ potresti fermarmi perché non vuoi venire subito e magari pensi a cosa mi puoi fare ancora ……..
Il mio Padrone vuole che tu provi molto di più e cosi mi leghi mani e piedi alla spalliera a forma di X e con il viso verso il muro, poi lui ti passa la frusta e tu mi frusterai sul culo e lo farai con molta energia perché vuoi sentire i miei lamenti e continuerai fino a quando lui ti dirà basta ed io avrò il culo che mi brucia e mi fa male da morire.
Poi il mio padrone mi slega e mi lega nello stesso modo ma con il viso verso di te, ti da due pinzette e tu me le
applicherai ai seni ed io sentirò un male tremendo ma tu non ti fermerai e cominci a tirare e girare le pinzette ed io griderò dal dolore sino al punto di impazzire e tu ti fermerai.
Seguendo i consigli del mio Padrone prenderai altre due pinzette e le applicherai alle labbra della mia fica facendomi sobbalzare dal dolore ma non ti basterà perché attaccherai alle pinzette due pesi facendo allungare le grandi labbra e recandomi un grande dolore che non riuscirò a resistere per molto tempo, il mio Padrone ti dice di lasciarle ancora attaccate e così godrai nei sentirmi urlare dal dolore ed il tuo cazzo sarà talmente gonfio che sembra stia esplodendo, poi levi i pesi e le pinzette e senza farmi nemmeno riprendere fiato me lo infilerai nella fica e spingerai fino in fondo e mi scoperai come una puttana, poi prima di venire, mi sciogli e io mi fai mettere a pecorina e mi infili il tuo cazzo nel culo con foga e prepotenza facendomi gridare dal dolore, mentre con le mani mi tiri a te per impalarmi più profondamente e dopo alcuni affondi ti scarichi dentro godendo sino all’ultimo spasmo, poi girandomi verso di te ti prendo il cazzo in bocca e ti ripulisco con fine maestria come mi ha insegnato il mio Padrone.
A questo punto il mio Padrone decide che per la prima volta può bastare cosi con una ultima strizzata di seno e di culo mi saluti ed anch’io con riverenza ti saluto e ti ringrazio per avermi dato l’opportunità di fare quello che il mio Padrone voleva dalla sua schiava.
Quello che ho scritto ora è solo una lettera ma può essere una realtà solo quando il mio Padrone me lo ordinerà.
Ciao Stella
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11 years ago
master1si,
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Tutto è cominciato con un sms.....
Rientro in casa, sono stanca, annoiata, tesa. Oggi in ufficio sembrava che tutte le rogne e seccature finivano per incontrare me, manco avessi una calamita. Sono scocciata, mangio qualche cosa senza nessuna fame o voglia, decido di immergermi nella vasca per un bagno assolutamente rilassante. Entro in bagno nuda, mi ammiro allo specchio. Alta uno e ottanta, capelli e occhi chiari, seno terza piena, sedere alto e sodo, bocca piccola, e labbra sottili, avrò quaranta anni fra cinque giorni e guardandomi non mi trovo niente male. Sono sposata con Piero da vent'anni, due maschi, ormai avviati nel mondo del lavoro e credo che l'unica cosa che non mi piace del mio corpo è quel dannato filo di pancia che non riesco a buttare giù, anche se mio marito la reputa molto sexy, io la odio. Il nostro rapporto è buono, siamo una normalissima coppia come ce ne sono tante, lavoriamo entrambi, lui tutto il giorno, io solo al mattino. Recentemente ha ottenuto una meritata promozione che per ora gli ha aumentato oltre lo stipendio, anche responsabilità, rogne e stress. Quando torna la sera è sempre stanco, teso e poco incline al sesso. Già, il sesso. Da circa due mesi, non abbiamo quasi più una vita sessuale appagante. Certo, io non mi lamento, fra noi non è che abbiamo mai fatto cose tremende, ma di solito le due o tre scopate settimanali c'erano sempre.
“Paola, amore, abbi pazienza, appena ho preso il via come dirigente vedrai che le cose miglioreranno.” - mi dice lui per tenermi buona.
Intanto mentalmente faccio due conti e realizzo che l'ultima scopata, appena decente risale a circa dodici giorni fa. Mi distendo nella vasca con l'acqua calda e profumata, sento il desiderio di toccarmi, improvvisamente suona il cellulare, è lui che mi chiede cosa faccio e come stò. Gli rispondo e poi vengo a sapere che, tanto per cambiare, questa sera, per scaricarsi un poco va a giocare a tennis con un suo amico. Chiudo ancora più depressa, mi distendo e sento dentro di me una profonda tristezza, vorrei piangere. Improvvisamente il bip del cellulare posto sul ripiano di marmo al lato della vasca mi comunica che ho ricevuto un sms. Resto per un istante immobile, poi lo leggo.
“ ciao bellissima.”
Guardo il numero, non è fra i miei contatti, assolutamente sconosciuto.
“chi sei?” - chiedo incuriosita.
Passano alcuni istanti e ricevo la risposta.
“Sono un maschio che vorrebbe abbracciarti da dietro, appoggiare il suo sesso duro e voglioso fra i tuoi splendidi glutei, mentre con le mani accarezzare il tuo meraviglioso seno baciandoti il collo dietro la nuca.”
Scatto seduta, nella vasca, cerco di capire chi mi sta facendo questo scherzo, ma non ne vengo a capo di nulla, mi distendo e penso alla proposta che mi ha fatto. Sento il ventre illanguidirsi all'idea di due mani che mi toccano, un prurito mi prende fra le cosce. Rifletto, poi lo chiamo. Una voce assolutamente anonima, mi risponde, non lo conosco, ma mi ipnotizza con il tono della voce, calda sensuale, simpatica. Mi dice che vorrebbe essere con me, mi farebbe impazzire di piacere, io cerco di capire se sta dicendo tutto questo per prendermi in giro, confusa decido di interrompere la telefonata, allora lui mi manda una foto. Un cazzo duro, con la sborra che cola dalla punta, e allegato l'ennesimo sms.
“ domani pomeriggio, parcheggio della Città Mercato ore sedici e questa meraviglia sarà tua.”
Guardo quel palo di carne, lo confronto mentalmente con l'unico che conosco, quello di Piero. Ne deriva che questo in foto è decisamente più grosso, sia come lunghezza che circonferenza. Mi allungo una mano fra le gambe, guardo la foto, e mi regalo, con due dita dentro la passera, un momento di piacere che calma solo apparentemente il mio desiderio. Guardo ancora quel palo, poi cancello tutto e mi dedico alla cena. L'indomani la lavoro sono tesa, nervosa, guardo insistentemente l'orologio, sembra che il tempo non passi mai. Dentro di me ho preso la decisione di non andare all'appuntamento. Mi reputo una donna morigerata, seria, e fedele. Certo in questo momento ho dei problemi, ma una scappatella non mi sembra la cosa giusta anche nei confronti di Piero che sicuramente si sta impegnando per darmi sempre di più. Quando rientro in casa sono l'indecisione fatta donna. Alla fine decido di andare a vedere chi sia questo tipo. Una doccia veloce, e nuda entro in camera, qui l'atroce dilemma: come mi vesto? Pantaloni, no, meglio una gonna, ma no, sembrerò troppo disponibile, meglio pantaloni. Bianchi o neri?, bianchi no, troppo trasparenti, ma neri sono troppo sexy, accidenti!!! Alla fine giungo al compromesso che tanto non mi faccio vedere dal lui, quindi gonna al ginocchio, con piccolo spacco dietro, camicetta bianca e stivaletti assolutamente comodi. Alla fine sono in ritardo quando entro nel parcheggio. Mi fermo e subito un sms mi dice di andare verso il grosso lampione posto in fondo, quello che ha la pubblicità di un noto profumo. Mi guardo intorno, sono irritata e stupita dal fatto che conosce sicuramente la mia auto, mentre io non so nulla di lui. Mi avvicino al posto indicato e vedo solo un grosso SUV. Non mi vorrei avvicinare, ma non riesco a vedere nulla. Alla fine mi avvicino e lui apre il finestrino. Dalla sua posizione più elevata rispetto a me mi vede benissimo, mentre io vedo solo parzialmente il suo viso.
“ Mi chiamo Mario, dai sali.” - mi dice con tono sicuro.
Senza riflettere salgo con lui. Subito parte mentre io lo guardo lui guida sicuro verso la tangenziale. Alto, moro spalle larghe sicuramente un fisico ben curato, mani grosse e curate. Poco dopo siamo davanti ad un motel, lui parcheggia e m'invita ad entrare, come un automa lo seguo senza dire nulla. Mi stupisco della mia totale passività. Appena dentro lo sento abbracciami da dietro. Sento il grasso bozzo premere fra le natiche, mi bacia sul collo e io che ho debole per essere baciata lì mi sento le gambe molli, lo lascio fare. Mi spoglia senza che io opponga nessuna resistenza, mi gira e mi fa sedere sul letto apre le cosce e si inginocchia ai miei piedi. La sua bocca inizia a baciarmi dappertutto. Scorre lungo le cosce, lo vorrei sul sesso, ma lui indugia, io mi tendo in attesa del piacere che lui mi darà leccandomi la passera, ma lui ritarda e io lo imploro.
“ dai.. ti pregooo..... ssiiiiii.....”
Improvvisamente la sua bocca si incolla al mio bottoncino, mi fa impazzire. Tremo scossa da una vera ondata di piacere, urlo e vengo stupita della facilità con cui ho goduto. Per un momento la mia mente riesce ad essere raziona. Che sto facendo? Io? Una madre di famiglia?, una moglie fedele? Ma poi le sue mani mia accarezzano il seno e il desiderio a lungo represso ha il sopravvento, mi abbandono al piacere che lui mi sta dando in maniera divina. Mentre mi lecca si spoglia, io distesa con gli occhi chiusi non me ne ero quasi accorta. Improvvisamente sale sul letto mi giro e trovo davanti a me quel meraviglioso palo che dal vivo è molto più bello e mi invita a succhiarlo. Apro al massimo la bocca e a mala pena riesco a far entrare il glande, bello duro, lo lecco con impegno.
“....ssiii brava leccalo che poi te lo pianto dentro.” - mi dice mentre allunga una mano e mi infila due dita dentro.
Godo, mi tortura il bottoncino e io godo urlano con il suo cazzo ben piantato in bocca.
,,,veeengguuuuhhmhuhuummmm.........
Sono sconvolta! Termo scossa da brividi di piacere così intenso che mi sembra un sogno. Lui mi distende supina poi sale su di me. Il suo massiccio corpo sovrasta il mio, lo sento appoggiare il glande fra le fradicie labbra della mia passera poi con un colpo secco entra!
“....aaaahhhhhhh...sssiiiii........godoooooooo!!!!”.......
Lo sento sbattere con forza in fondo, mi procura un misto di piacere/dolore che mi sconvolge procurandomi un inatteso orgasmo. Resto stupita della facilità con cui mi fa godere, mai prima nessuno c'era riuscito. Mi rilasso, decisa a godermela al massimo.
“... ti pace è puttana?...lo sapevo che dentro di te c'era una troia nascosta che non aspettava altro che di essere portata allo scoperto.... godi, dai che oggi ti faccio impazzire”......
Le sue parole mi eccitano, tremo al solo pensiero che quello che dice sia la verità. Inconsciamente forse questo è quello che volevo. Ma in passato nulla a lasciato intendere che volevo essere trattata da puttana, e ora ne godo moltissimo. La mia vita è stata sempre dentro certi canoni di assoluta normalità, mi stupivo quando sentivo parlare delle colleghe che tradivano i mariti, e ora io sono qui a farmi sbattere come l'ultima delle puttane. Mi pompa con assoluta maestria godo e perdo il conto di quante volta gli ho gridato vengo.
“... guardati puttana, guarda nello specchio, ecco il viso di una troia come te che gode, dai urla che mi ecciti di più, dai vieni che poi ti sfondo anche il culo”......
Mi cambia posizione, ora sono sopra di lui, mi fa girare volgendogli le spalle, così posso vedere la mia faccia allo specchio, devo ammettere con me stessa che vedermi riflessa mi fa godere ancora di più. Sfinita mi distendo in avanti, lui mi mette in una nuova posizione e con il culo in alto lo sento lubrificarmi la rondellina dietro. Sono un poco tesa, lui mi da una sono sculacciata.
“... rilassati troia!! … lascia che ti apro il culo, dai che ti faccio un bel servizietto anche qui!!.....”
Lo lascio fare, mi infila due dita dentro e mi sento aprire con dolcezza ma anche con decisione. Sputa delle saliva ancora sul buchetto poi mi distende di lato, mi solleva una gamba e appoggia la durissima cappella alla rondella. Mi prende la mia mano e la mette davanti sopra il mio clitoride duro e gonfio.
“..rilassati, metti due dita dentro e toccati, dai che ti faccio impazzire”....
Mi masturbo lentamente quando all'improvviso lo sento spingere con forza. Mi pianta dentro metà del durissimo cazzo che mi sembra mi stia dividendo in due.
….””hhhhaaaiiiii....pianooo..lo uso pochissimooo.....aaaaahhhhhh...”
“ ..rilassati e toccati, vedrai che ti piacerà, devi solo avere ancora un attimo di pazienza.”...
Detto ciò mi spinge tutto dentro il suo spadone. Lo sento aderire al mio corpo, sento il culo aprirsi e il dolore lentamente scemare. Prima si muove piano, poi sempre più forte, il piacere mi sommerge.
….” aaaahhhhh.....ssiiiiii.....daiiiiiii........ssiiiiii...belllooooo....spingiiiiiii......godooooo....”
mi sbatte con colpi durissimi. Sento tutto il mio corpo scuotersi sotto la sue spinte, godo e mi fa impazzire, sento che non ragiono più, sono completamente stravolta. Mi afferra per i capelli, mi costringe a girarmi di nuovo verso lo specchio.
“..guardati vacca!!.... guarda come godi nel culo..sei una troia rotta in culo..sfondata!!...sei una puttana!!!..dai gridalo..dimmi che sei la mia puttana!!!”.....
Mi guardo e convengo che a dannatamente ragione.
“....ssiiii..sfondami...si sono la tau puttanaa!! troiaaa!!..ma spaccami..fammi godereee..ssiiii....”
Sono sconvolta dal piacere, in preda a una frenesia erotica sragiono, non riesco più a capire nulla se non il fatto che stò veramente godendo. Mi sbatte ancora un poco poi si sfila, mi mette in ginocchio e mi appoggia la cappella alle labbra.
“... apri la bocca troia!! apri bene quella fogna di gola che ci voglio borrare dentro...”
Si sega velocemente poi all'improvviso in fiume di schizzi mi ricopre tutto il viso, i capelli e in parte mi riempe la bocca. Finito lo ripulisco per bene, poi stremata mi distendo sul letto. Lo guardo estasiata, lui mi dice di rivestirsi, è ora di andarcene, guardo l'orologio, mi ha scopato per più di due ore! Il giorno dopo mi manda un sms, per sapere come sto. Gli rispondo che sono meravigliosamente a pezzi. Lui mi dici di recuperare in fretta, mi vuole ancora. Due giorni dopo ci ritroviamo ancora insieme, mi sconvolge di piacere, mi scopa come un toro scatenato, mi fa impazzire. Dentro di me prende forma una specie di totale sottomissione a questo maschio che mi fa godere, lo accontento in tutti i modi, mi masturbo nel bagno dell'ufficio e gli mando la foto delle mie dita sporche del mio piacere, mi fa girare senza intimo, mi ha fatto pure esibirmi con la fica al vento dentro un bar dove almeno cinque persone si sono rese conto che non avevo le mutandine. In cinque giorni mi ha trasformato in una vacca da letto come mi definisce lui. Viene il giorno del mio compleanno. Tutti mi fanno gli auguri, pure lui, lo vorrei vedere, ma credo che mio marito mi abbia preparato una festa a sorpresa. Nel tardo pomeriggio, mentre mi sto preparando per la cena, Piero mi chiama, e mi dice che andrà a giocare a tennis. Lo ascolto furiosa, quello stronzo si è dimenticato del mio compleanno! Decido di vendicarmi. Mando un sms a Mario, dicendogli che ho la serata libera. Dopo cinque minuti mi chiama, mi dice di vestirmi da troia che mi ha preparato una bella sorpresa. Un ora dopo entriamo dentro la solito stanza del motel che poi è diventato la nostra alcova. Mi spoglia, e rimasta solo con delle bellissime autoreggenti lui fa una cosa che non mi aspettavo: mi benda! Poi mi fa inginocchiare sul letto, per un lungo momento nella stanza regna il più assoluto silenzio. Improvvisamente trasalisco quando una calda lingua mi lecca da dietro.
“... amore rilassati, e ti prometto che sarà una serata indimenticabile.”
Mi parla sottovoce vicino al mio orecchio, quindi chi mi lecca deve essere un altro! Mi bagno tantissimo all'idea di due maschi che questa sera mi faranno godere. Mario me lo pianta in bocca mentre l'altro si da da fare con la mia micetta che ora elargisce un vero fiume di umori che sento leccare in maniera sublime. Godo, lo urlo e loro mi fanno impazzire dal desiderio di averli. Si scambiano i ruoli, l'altro me lo pianta in gola, sento che deve essere meno dotato, mi entra in gola senza difficoltà ma non per questo godo di meno, mentre Mario si distende e aiutata dall'altro mi fa impalare su di lui. Incomincio un vero carosello di orgasmi sconvolgenti, mi fanno succhiare e poi ingoiare la sborra dell'altro che copiosamente mi schizza in bocca,. Per un attimo resto delusa, mi aspettavo che durasse di più, ma devo subito ricredermi, lo sento sempre bello duro in bocca. Poi Mario mi distendi di lato, mi solleva una gamba e le parti si invertono. Ora è lo sconosciuto che mi prende davanti, mi pompa mentre Mario si fa succhiare. Mi scopano insieme, godo e urlo. Addirittura per un momento li sento entrambi dentro la figa, mi fanno impazzire.
….” ssi così..dai che ti sfondiamo tutta...sei proprio una vera troia..guarda come li prende in figa tutti e due..dai vacca godiiii.... ssi che poi ti copriamo di sborra...”
Mi sbattono come due ossessi. Godo urlo e l'imploro di continuare più forte, ormai sono talmente fuori di testa che non capisco più nulla. Ad un tratto sento lo sconosciuto incularmi con forza, poi Mario entrare davanti, una doppia! Tremenda! Mi sbattono fino al limite, poi mi fanno inginocchiare e mi schizzano in viso tutto ciò che rimane nelle loro palle. Li succhio, lecco e pulisco bene, poi mentre ho ancora in bocca quello dello sconosciuto, mi sento togliere la benda.
...” Buon compleanno amore!”... - mi dice mio marito.
Piero in piedi davanti a me sorride a Mario e mi guarda con occhi assolutamente felici.
“.. Adesso finalmente hai la moglie troia che desideravi da tempo”.... - aggiunge Mario.
Li guardo avrei mille domanda da fare, ma non me ne frega niente, li abbraccio e mi sento veramente felice.
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5
11 years ago
admin, 75
Last visit: 5 hours ago -
La nostra prima volta con carlo
L'ho voluto io,non ho scuse......
Siamo a fare un giro in moto, io e lei,dopo tanti km ci fermiamo ad un bar per un caffe e un bicchiere d'acqua. Ci sono altre moto parcheggiate davanti e persone che fumano durante la sosta, e lo vedo,e Carlo, un amico che non vedevo da tempo,un abbraccio due chiacchiere un saluto e la promessa di rivederci presto...... al banco bar lei mi dice,cavolo che bono il tuo amico,dove lo tenevi nascosto? Scherzando le dico,ti piacerebbe farci qualcosa vero? E lei, si magari.....
Nasce tutto da li, da tempo avevamo fantasie su come sarebbe stato farlo in tre ma lei non si decideva mai,non trovava nessuno che le piacesse.
Cosi chiamo Carlo al cellulare,ho il cuore in gola e sono molto indeciso ma lo faccio,gli spiego che la mia compagna vorrebbe conoscerlo meglio e gli chiedo se e disposto a farlo in tre. Anche lui e indeciso non l'ha mai fatto ma la mia compagna piace molto anche a lui ed e SI
A lei dico che Carlo mi ha telefonato e che mi ha detto che e rimasto molto colpito da lei e che vorrebbe ospitarci a casa sua per una cenetta......
Anche lei e molto indecisa ,non sa come fare, Carlo gli piace molto,troppo, ma ha paura di ferirmi.... la convinco ad essere egoista, di pensare a lei,le dico che muoio dalla voglia di vederla godere tra le braccia di un altro e di scoparla poi in tre come ha sempre sognato....
Arriva il giorno fatidico lei si e preparata per bene,depilata e profumata,le tremano le gambe,non so se per l'emozione o l'eccitazione.
Lui ci apre la porta,entriamo,la stanza e in penombra mi chiudo la porta alle spalle ,il tempo di salutarci e lui e gia davanti a Manu,la stringe e le sussurra all'orecchio se e vero che lui piace cosi tanto.....all'improvviso si
baciano,senza ritegno e senza remore,vedo Manu trasformata,eccitata come poche volte l'ho vista, gli slaccia i pantaloni si china e ha gia il suo cazzo in bocca,lo vuole sentire,assaporare e farlo indurire come piace a lei....lui intanto indietreggia fino al divano e si siede......lei gioca ancora un po con il suo cazzo poi si alza ,si finisce di spogliare e sale a cavalcioni su di lui.....e un attimo...... ed e gia piena di lui, lo cavalca come una forsennata si fa scopare profondamente,fino alle palle....e troppo ......comincia a godere, un mugolio continuo e profondo,non finisce piu.....poi tocca a lui.....gode....le scarica dentro tutto il suo piacere senza sfilarsi.....e dentro di lei,non lo sfila e lei nel sentire gli schizzi caldi dentro di lei gode di nuovo.....tanto...... Io sono li, seduto in disparte,la vedo tutta sudata e soddisfatta,ancora ansante sdraiata su di lui,un morso di gelosia e piacere mi blocca lo stomaco ma so gia che la cosa si ripetera di nuovo e spesso nei giorni a seguire........
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11 years ago
anto30luca,
50/50
Last visit: 3 years ago
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Sognando...
Avevo da poco avuto il mio primo rapporto da passivo con un altro uomo e ero un mix incredibile di emozioni. Dopo aver fatto sesso ci eravamo sdraiati sul letto coprendoci solo con un lenzuolo, vista la temperatura estiva. Eravamo entrambi nudi e ci stavamo godendo le sensazioni post-sesso.
Sentivo un leggero fastidio al mio buco posteriore e in bocca avevo ancora il sapore del suo cazzo. Mi chiese se mi era piaciuto e ci scambiammo opinioni su quanto era appena successo.
Forse la tensione antecedente all’incontro, o lo sforzo fatto durante il rapporto, mi fecero salire un po’ di stanchezza e gli chiesi se gli dispiaceva se schiacciavo un pisolino prima di tornare a casa.
- Non ci sono problemi - rispose - anzi, quasi quasi qualche ora di sonno me la faccio volentieri anch’io.
Mi girai sul fianco (è l’unico modo in cui sono comodo e riesco a prendere sonno) e in qualche istante mi addormentai.
Non ricordo che sogno feci, o se sognai oppure no...mi ricordo bene solo come mi svegliai.
Mi ritrovai in uno stato di dormiveglia con Andrea che mi aveva abbracciato a ‘cucchiaio’ da dietro. Appena sentito che mi ero svegliato, Andrea mi sussurrò all’orecchio:
-shhh...continua a dormire-
Sentivo la sua verga che aveva riacquistato vigore e che con la mano, la stava puntando dritta sul mio buco. Mi voleva scopare mentre dormivo! Quest’idea mi fece invadere da una vampata di eccitazione...il non chiedermi il permesso, l’essere usato come puro strumento per dare piacere mi eccitò a tal punto che in un attimo anche il mio cazzo divenne duro come il marmo.
Poi di colpo una paura mi paralizzo, sentivo chiaramente la sua cappella bagnata che si spostava strisciando fra il solco delle mie chiappe, in una direzione ben precisa e mi accorsi subito che non aveva il preservativo.
- Non hai il preservativo... -
- shhh - mi rispose lui, sempre più calmo - Prima mi sono sfogato a dovere, adesso non voglio venire...voglio solo sentire come sei caldo e accogliente dentro...e farti sentire il mio cazzo...senza strati che ci dividano.
Non ero molto sicuro, certo, prima dell’incontro ci eravamo scambiati gli ultimi esami fatti e avevamo accertato che nessuno dei due aveva malattie...però di solito sono un tipo prudente oltre ogni limite.
Però d’altra parte mi dispiaceva che si interrompesse per mettere il preservativo e ero curioso di provare, per vedere se avrei sentito la differenza rispetto a prima.
Feci un respiro profondo e, come mi aveva consigliato, chiusi gli occhi e feci finta di continuare a dormire.
Intanto la discesa del suo cazzo verso l’obiettivo continuava lenta e implacabile. In un attimo sentii che la sua punta era arrivata all’altezza del mio buco. Incominciò subito a spingere. Sentivo la sua cappella estremamente lubrificata, non so se a causa del liquido prespermatico dovuto all’eccitazione o perchè l’aveva inumidita con la saliva mentre dormivo, sta di fatto che incominciò ad entrare senza trovare alcun tipo di difficoltà. In un attimo mi ritrovai con la sua cappella e forse mezz’asta dentro di me.
Mi uscii un gemito soffocato.
Dio quant’era bello.
In quella posizione e anche a causa forse della rilassatezza dovuta alla semi-veglia, non sentivo alcun tipo di dolore...e averlo dentro di me sembrava la cosa più naturale del mondo. Si avvicinò con il petto alla mia schiena e dopo avermi abbracciato con la mano che aveva utilizzato per indirizzare il cazzo nel mio culo, spinse fino a farmi sentire le sue palle che premevano contro le mie chiappe. Che goduria...Ne avrei voluto ancora e ancora....era una sensazione davvero bellissima.
- Ti piace? -
- Si....molto....lasciamelo dentro-
- Non ti preoccupare, non avevo nessuna intenzione di toglierlo...continua a dormire che ci penso io a farti divertire.-
Mi rilassai nuovamente e mi affidai completamente a lui.
Per un po’ non si mosse...mi accarezzava le spalle e restava saldamente piantato dentro di me. Poi incominciò a ruotare il bacino e fa fare piccoli movimenti avanti e indietro. Molto lenti, senza uscire mai per più di qualche cm.
Senza accorgermene incominciai io a muovermi per farlo uscire e sentirlo sempre più dentro. Le mie anche si muovevano in una danza sensuale e dalla mia bocca aperta usciva il mio respiro sempre più affannato.
- Cavolo come ti muovi quando dormi....stai facendo un bel sogno per caso? - mi chiese allora Andrea con tono ironico.
- Si. Sto sognando che mi stai scopando - Risposi.
Questa frase lo fece eccitare oltre modo, sentii mentre veniva percorso da un brivido e per un attimo il suo uccello sembrò gonfiarsi ancora di più dentro di me.
Quando si fu ripreso da questo lampo di eccitazione mi rispose:
- mi dispiacerebbe allora deludere i tuoi sogni....volevo solo fartelo sentire dentro, però adesso ti scopo. Ma vacci piano con questi movimenti del culo, perchè voglio che dopo mi fai venire con la bocca. Voglio sverginarti per bene anche li...però se continui a fare le troia mi fai venire subito... -
Strinsi il buco per sentirlo meglio e per fargli capire che non avevo alcuna intenzione di starmene buono..
- Sei proprio una troia... - mi disse - adesso ti faccio capire io chi comanda -
Così facendo si sollevò e spinse la mia spalla finchè non mi ritrovai in una posizione mista fra lo sdraiato e il cucchiaio. Le mie gambe erano ancora a semi-cucchiaio, ma più divaricate, mentre con il torace ero prono sul letto.
Lui si sollevò leggermente e in quella posizione più comoda incominciò a pompare andando sempre più a fondo dentro di me.
Mentre faceva questo sentivo i suoi morsi sulla schiena e sul collo...e sentivo le sue unghie che si piantavano nei miei fianchi. Intanto per i movimenti dovuti al suo pompare (che aveva assunto un ritmo e una forza animalesca), il mio cazzo strofinava sul lenzuolo e sulla mia pancia, portandomi sempre più vicino all’orgasmo.
Continuò a sfondarmi, mentre dalla mia bocca uscivano frasi che non mi sarei mai aspettato di dire: - Si scopami....fammelo sentire tutto...adoro sentire il tuo cazzo dentro di me....mi fai impazzire così-
Dopo non molto smise di scoparmi e tirò fuori il cazzo ancora incredibilmente eretto. Prese un fazzolettino dal comodino e si pulì alla meglio dai miei e i suoi umori e mi disse (anche se dal tono sembrava più un ordine):
- adesso fammi risentire la tua bocca magica e fammi venire...-
Non me lo feci ripetere. Lo feci sedere sul letto e mi misi in ginocchio sul pavimento e senza tanti complimenti lo presi in bocca.
Era molto diverso dal mio primo pompino, fatto solamente qualche ora prima....ero senza nessuna inibizione e, anzi, non perdevo occasione per provocarlo. Ogni tanto me lo toglievo dalla bocca e, mentre continuavo a masturbarlo con la mano, leccavo l’asta o le palle (il tutto completamente glabro) fissandolo dritto negli occhi. Mi eccitava ancora di più vedere che per un pò riusciva a sostenere il mio sguardo...ma poi inevitabilmente chiudeva gli occhi e si lasciava andare a un sospiro di estasi.
Continuai così per un po’, senza mai aumentare troppo il ritmo perchè non volevo farlo venire troppo presto e che quella cosa finisse subito....
A un certo punto mi disse: - dio come è bello...non resisterò ancora a lungo, posso venirti in bocca?-
Mi fermai un istante e guardandolo dritto negli occhi gli risposi: -Non puoi....devi!-
E mi riinfilai l’asta in bocca, pompando sempre più velocemente.
In un attimo sentii il suo cazzo scosso da un fremito...e i suoi sospiri diventare urla - Si, si, si.....-
Il primo fiotto di sperma mi colpì il palato in un modo un po’ inaspettato....continuai a pompare, in parte ingoiando e in parte sputando quel liquido che mi stava riempendo la bocca.
Il sapore non era un gran che...un po’ salato e molto viscido...ma la sensazione era straordinaria...continuai il pompino finchè non sentii le sue mani prendermi la testa e allontanarmi....mi alzai e lo baciai sulla bocca, in modo violento e burbero. Ero stata la sua donna, ma volevo fargli capire che avevo avuto sempre io in mano le redini del gioco. Lo buttai con la schiena sul letto e prendendo il mio cazzo ancora voglioso in mano, gli venni sulla pancia in un’abbondante sborrata.
Uno di quei sogni che vorresti ripetere....
10
2
11 years ago
IoMordo,
31
Last visit: 11 years ago
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Inizio...
Sono un ragazzo di 26 anni. Da tempo in privato, mi eccitavo a leggere racconti erotici gay o trans. Sono sempre stato etero, e video gay non mi hanno mai eccitato. Non ero attratto dal rapporto fra due uomini, ma ero ossessionato dall’immaginazione di cosa si potesse provare nel succhiare un cazzo o farsi sottomettere e far godere un trans con il proprio culo.
Un po’ di tempo fa scrissi un racconto di fantasia, descrivendo il mio desiderio nascosto come se fosse stato vero. Ovviamente era un racconto in cui descrivevo la mia immaginaria perdita di verginità di culo. Ho sempre sognato di farlo con un trans, dai tratti femminili. Perchè il corpo maschile proprio non mi attrae (tranne l’arnese che ha in mezzo alle gambe).
Pubblicato il racconto, ho ricevuto nel giro di poco tempo alcune email in cui i lettori mi facevano i complimenti o mi chiedevano se era frutto di fantasia o realtà.
Una di queste persone che avevano trovato il mio racconto molto interessante è stata Andrea. E qui inizia la mia storia...
Andrea era molto simpatico e è nata una lunga corrispondenza di mail fra noi due. Ha 2 anni in più di me e è bisessuale. Non era volgare e questo mi piaceve...approfittando della sua disponibilità mi sono messo a fargli una serie di domande sul tema. Domande imbarazzanti dal mio punto di vista (ad esempio se si facesse o meno un clistere prima di ogni rapporto), ma a cui lui rispondeva sempre in modo esaustivo e cordialmente. Incalzato dalle sue domande ho incominciato a descrivergli le mie fantasie e devo dire che questa cosa mi eccitava parecchio. Gli rivelai questa mia eccitazione che nasceva in me mentre gli scrivevo e il mio bisogno impellente di masturbarmi subito dopo. E lui colse la palla al balzo. Nel bel mezzo di questa mia esplosione di ormoni mi chiese se mi andava che ci vedessimo. Vi ho già detto che gli uomini non mi attraggono, ma ci sono alcuni momenti che con la testa non si ragiona più...e è l’uccello a decidere. Gli dissi che si poteva fare e mi diede appuntamento a casa sua per la settimana successiva. Mi chiese però di non masturbarmi fino al nostro incontro.
I giorni precedenti all’incontro si svolsero regolarmente, ma ogni notte di quella settimana, prima di addormentarmi fantasticavo molto su quel che sarebbe potuto succedere e la fatica nell’impormi di non masturbarmi fu tanta.
Finalmente o purtroppo giunse in giorno dell’appuntamento. Presi il treno e mi recai nella sua città. La sua casa non era distante dalla stazione e ci arrivai a piedi.
Nel tragitto dalla stazione a casa sua l’eccitazione si trasformò in ansia e fui sul punto di tornare a casa. La paura di essere ‘gay’ mi assalì (anche se sono una persona di mente aperta che non ha nessun pregiudizio). Rimasi fermo a metà strada per un buon 10 minuti nel decidere cosa fare...e nell’attesa mi arrivò un suo sms.
“Ciao, ha fatto ritardo il treno? A quest’ora dovresti essere già arrivato...non darmi il due di picche! Dai che sono sicuro che ti piacerà, poi al massimo vieni qui ci beviamo una birra e poi se vuoi torni a casa. Ti aspetto. Andrea”.
Decisi di fregarmene e di andare, tanto non mi conosceva nessuno e avrei fatto sempre in tempo a tornare a casa come diceva lui.
Arrivai al suo condominio e con coraggio riuscì a suonare al citofono. Salì e lo trovai alla porta ad attendermi. Io intanto ero diventato rosso come un peperone per l’imbarazzo.
Lui fu molto cordiale, mi fece accomodare sul divano del suo appartamentino che divideva con un altro studente (che però non era a casa quel weekend). Il mio imbarazzo era sempre presente ma pian piano stavo incominciando a rilassarmi...riuscivo a rispondere alle sue domande senza usare solo monosillabi.
Lui lo percepì perchè incominciò a cambiare il tema della discussione.
“Sei riuscito a non masturbarti in questa settimana?”
“Si...”
“Però avresti voluto farlo...vero?”
“Si...”
“Immaginavo, ma ho pensato che se non avessi tenuto la voglia sessuale al massimo livello, non avresti mai trovato il coraggio di venire fin qui. E penso di non sbagliarmi. Vedo che queste semplici parole sono bastate per creare un notevole rigonfiamento nei tuoi pantaloni...penso sia il caso di incominciare”
disse mentre sorrideva.
Io avavo lo sguardo basso, mi vergognavo da morire a guardarlo negli occhi ma ero eccitatissimo.
“Visto che sei così timido ti propongo un gioco: io bendo te e ti spoglio, dopodichè te bendi me e fai altrettanto. Così magari riusciamo a levarci l’imbarazzo..ehehe. Incomincerò io”.
Prese una benda nera che aveva in tasca e mi fece alzare. Mi coprì gli occhi e si assicurò che non potessi vedere. Questo funzionò perchè il non dovermi preoccupare dell’imbarazzo del suo sguardo lasciò il posto all’eccitazione che in me si faceva sempre più alta.
“Bene, adesso andiamo in camera dove saremo più comodi”. Mi prese per mano e mi guidò verso camera sua.
“So che non ti piacciono gli uomini, quindi non ti bacerò...se lo vorrai fare, farai tu il primo passo. Ovviamente intendo in bocca, le altre parti intendo gustarmele tutte!”
Il pensiero della sua bocca sul mio corpo mi fece fare un impercettibile gemito di piacere e immaginai oltre la benda il suo sorriso di compiacimento nel vederlo.
Aiutandomi a stare in equilibrio mi tolse come prima cosa le scarpe e le calze, in modo abbastanza ‘macchinoso’ e poco sensuale. Poi fu l’ora della maglietta e li le cose si feceso serie.
Incominciò ad accarezzarmi il torace e la schiena con le sue calde mani e a baciarmi dapprima il collo e poi sempre più giù soffermandosi a lungo sui miei capezzoli. Adoro i baci sui capezzoli e in quello stato di eccitazione mi stavano letteralmente mandando fuori di testa.....poi scese sempre più e all’altezza dei pantaloni si posizionò dietro di me. Slacciò i bottoni (sempre da dietro) e fece scendere i pantaloni all’altezza delle mie caviglie. Poi incominciò ad abbassarmi i boxer alternando baci e morsi sulle mie chiappe. Intanto i boxer scendevano sempre di più fino a liberare il mio cazzo che, libero, svettò in tutta la sua bellezza. Mentre continuava la sua opera di baci portò una mano sulla mia asta e l’accarezzò delicatamente.
Intanto io non capivo più niente, se avesse dato un paio di colpi decisi penso che me ne sarei venuto immediatamente...ma era abbastanza esperto da capirlo e si limitò ad accarezzarmi dolcemente. I suoi baci presero una direzione ben precisa e con la mano libera mi allargò le chiappe finchè non arrivò a toccare con la lingua il punto tanto desiderato.
Il fatto di essere bendato, della trasgressione, della mano che lenta ma inesorabile continuava a masturbarmi e di quella lingua audace che cercava di infilarsi dentro di me mi fece disconnettere il cervello...e quando si fu riconnesso mi sorpresi a ritrovarmi piegato in avanti e con le sue dita che piano piano andavano avanti e indietro dentro al mio culo. Avrebbe potuto farmi tutto in quel momento, non ero mai stato così eccitato in vita mia..quando però mi stavo lentamente abbandonando nel modo più completo a quel piacere, di colpo si fermò e baciandosi la schiena si rimise in piedi.
“E’ il mio turno adesso...”
mi levai la benda e gliela misi a lui. Fu strano ritornare con gli occhi al mondo vero dopo aver vissuto in quei minuti in quell’universo parallelo di estasi.
Gli tolsi la camicia e dovetti ammettere che aveva un fisico niente male, muscoli tonici e tutto depilato...ma il mio interesse era da un’altra parte...quindi scesi e mi misi a slacciargli i pantaloni.
“Vedo che non perdi tempo” disse lui con il suo solito sorriso beffardo stampato sulle labbra.
Abbassati i pantaloni presi i boxer per l’elastico e scoprì il suo cazzo. Era la prima volta che vedevo dal vivo un cazzo eretto che non fosse il mio. Era già scappellato, tutto bagnato (il sapere che anche lui era eccitato mi provocò un brivido) e più o meno delle dimensioni del mio, forse appena più lungo e più stretto. Questo mi rassicurò perchè dentro di me sapevo dove saremmo arrivati e non volevo che mi facesse troppo male.
Rimasi qualche istante a fissarlo poi vidi Andrea che si toglieva la benda e guardandomi disse: “Su non fare il timido, so che muori dalla voglia di prenderlo in bocca”.
Ormai l’imbarazzo era sparito e gli afferrai l’uccello con una mano. Poi mi avvicinai e gli diedi una piccola ciucciata, più simile a un bacio...restò un filino di liquido quando mi ritirai, dalla sua cappella alle mie labbra e questo mi tolse ogni freno inibitore. Aprii la bocca e me lo infilai più in fondo che potessi. Incominciai a pompare aiutandomi con la mano. Era una cosa fantastica, anche migliore che farselo fare un pompino. Sentire il suo cazzo pulsare nella mia bocca mi faceva impazzire...iniziai a prenderci gusto e considerando i suoi gemiti la cosa doveva essere gradita...
il pensiero che potesse venirmi in bocca mi fece aumentare ancor più il ritmo. Volevo farlo venire, dargli piacere. Essere l’artefice dell’orgasmo di un’altra persona ti da un potere immenso.
Dopo qualche minuto-secondo-ora (in quel momento il tempo non contava più) mi blocco la testa di colpo ed estrasse il suo cazzo dalla mia calda bocca.
“non ci credo che questo è il tuo primo pompino...ragazzi tu sei nato per fare pompini. Se non fosse per quel tuo bel culetto vergine a quest’ora starei innondando la tua bocca di sborra. E so che ti sarebbe piaciuto”.
“ho perso ogni controllo” risposi
“ho visto. Ottimo, adesso però sdraiati sul letto che prendo il lubrificante e passiamo alla cosa per la quale sei venuto qui.”
Il pensiero di lui mantre mi cavalcava fu più forte di qualsiasi paura e ubbidiente mi sdraiai sul letto. E aveva ragione, ero li per quello...e lo sapevo bene. Per questo motivo mi ero fatto un clistere prima di andare all’appuntamento. E lo stesso motivo mi aveva spinto a pubblicare l’annuncio erotico. Volevo essere sodomizzato.
Mi fece mettere disteso con la pancia a contatto con le lenzuola e riprese il gioco di lingua che aveva iniziato mentre mi spogliava. Lubrificandosi le dita con il gel incominciò poi a profanare il mio buco...prima con un dito...poi con due...senza nessun problema. Già da tempo infatti avevo provato a masturbarmi con oggetti di dimensioni medie...
al terzo dito sentì i muscoli anali lamentarsi e mi scappò qualche gemito di dolore. Continuò allora la sua opera con 2 dita e inserendo ogni tanto la punta del terzo. Io impazzivo per quel trattamento e incominciai a muovermi lentamente avanti e indietro assecondando i suoi movimenti.
“Sei pronto, goditi i tuoi ultimi momenti da verginello mentre mi metto il preservativo”.
mi fece mettere sul fianco perchè così avrei sentito meno male e avvicinò la cappella al mio culo.
Mi venne spontaneo tirare in su la chiappa con la mano libera per facilitargli il compito. Mi sentivo proprio una troia.
Il sentire la cappella appoggiarsi al mio orifizio mi fece ritrarre d’istinto, ma lui accarezzandomi una gamba disse di rilassarmi che il dolore sarebbe stato poco e sarebbe durato ancora meno. “poi inizierà un piacere che non hai mai provato prima te lo assicuro”.
Cercai di ascoltarlo ma un po’ la paura stava prendendo piede dentro di me...anche se l’eccitazione era ancora tantissima.
Puntò la cappella sul buco e iniziò a spingere. All’inizio non c’era verso, poi mentre spingeva provai a spingere un po’ i muscoli anali come se dovessi defecare e di colpo mi entrò in una botta sola l’intera cappella.
Dio che male.
Sembrava che mi bruciasse dentro qualcosa e l’unica cosa che volevo era espellere quel corpo intruso che mi stava provocando quel dolore. Cercai di dimenarmi ma lui mi bloccò con decisione e mi disse “Aspetta 10 secondi, se passato quel tempo il male sarà ancora insopportabile uscirò promesso”.
Visto che fuggire alla sua presa sembrava complicato mi misi a contare...1...2....cazzo che male...3...4....ho il suo cazzo nel culo....5...5...5....ho il cazzo di un uomo nel culo!
Quell’idea mi provocò un gemito e benchè il male fosse ancora forte decisi che volevo continuare, ad ogni costo. Restò li fermo ancora per qualche minuto mentre mi baciava la schiena e mi accarezzava. Poi quando si accorse che il dolore per me era diventato accettabile si spalmò altro lubrificante sulla parte dell’asta che era ancora fuori e con una spinta lenta ma decisa lo infilò tutto dentro. L’urlo che mi uscì fu più per lo stupore che per il dolore. Infatti la parte più dolorosa era stata decisamente la prima, mentre adesso la senzazione predominante era quella di pienezza. Ero pieno di un uomo.
Lui sfoderò il suo sorriso e disse “Bene, adesso incominciamo a divertirci”. Incominciò un lento pompare avanti e indietro e ogni volta che sentivo le sue palle toccarmi il culo gemevo.
Sembravo una cagna in calore, sentivo una quantità di emozioni e di sensazioni mai provate prima. Il ritmo aumentò e dopo qualche tempo uscì e mi fece mettere alla pecorina. La sensazione di vuoto causata dalla sua uscita era strana e fastidiosa, ma non me la fece analizzare perchè appena in posizione ricominciò la sua cavalcata.
In quella posizione notavo che inarcando più o meno la schiena le sensazioni cambiavano e mi diedi da fare per essere parte attiva di quella cavalcata. Ogni sua spinta mi portavo il più indietro possibile, lo volevo sempre di più.
Mentre i nostri gemiti risuonavano nella stanza sentii un cambiamento di ritmo e girandomi vidi sul suo viso che era vicino all’orgasmo.
Stavo per far venire un uomo con il mio corpo, mentre mi montava. Allungai una mano e afferrandolo dietro al collo portai il suo viso sul mio e gli diedi un bacio passionale. Mentre mi baciava lui venne e mi diede quattro colpi forti e lenti finali.
Gli chiesi di non uscire e ci mettemmo nella posizione del cucchiaio sdraiati sul fianco. Tutte quelle emozioni e sentire il suo cazzo che lentamente perdeva vigore dentro di me, mi creava delle fitte lungo la schiena..presi la sua mano e la indirizzai sul mio cazzo e dopo neanche due colpi venni in una sborrata liberatoria. Dio che esperienza.
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11 years ago
IoMordo,
31
Last visit: 11 years ago
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Che troia mia moglie!
In coppia con mia moglie, splendida porcellina bsx, abbiamo avuto alcune esperienze sia con coppie (non sempre soddisfacenti) che con singole (molto intriganti ma difficilmente gestibili dopo un pò).
Da tempo però mi frullava per la mente l'idea di scoprire mia moglie mentre scopava con un uomo a mia insaputa, di beccarla durante un incontro extraconiugale. La mia curiosità era vedere che faccia avrebbe fatto e come si sarebbe comportata. Ero sicuro che gli sarebbe piaciuto farmi cornuto ed ancor di più scoprirla mentre lo faceva, data la sua zoccolaggine!
È quasi un anno che per motivi lavorativi trascorro i feriali fuori casa, ritorno solo per il weekend e quindi mi balena un idea.....devo organizzare l'incontro tra mia moglie ed un amante, devo costruirmi le "corna" da solo!
Mi viene in mente un nostro amico comune di lunga data, con cui una volta avevamo organizzato un incontro a quattro con una sua amica, cosa per altro non accaduta, persona che soleva presentarsi a casa nostra negli orari più improbabili. Sapevo che mia moglie nutriva una simpatia per questa persona ed una forte attrazione fisica, ci scherza pesantemente mettendolo spesso in difficoltà in mia presenza e, sapevo, che lui se la sarebbe scopata volentieri se si fosse presenta l'occasione.
Gli telefono e ci incontriamo. Senza farla lunga gli propongo di scoparsi mia moglie in mia assenza a casa nostra. Chiaramente sbigottisce e altrettanto chiaramente accetta data la arrapataggine accumulata da quella mancata occasione e da mesi di battute e riferimenti a sfondo sessuale di mia moglie. Gli dissi che avrei nascosto una telecamera wifi in un punto prestabilito ed a lui noto per registrare il tutto mentre seguivo il loro incontro da 100 km. di distanza, lui eccitatissimo ed incuriosito della situazione accetta senza indugi. Daltronde doveva scoparsi una bella puledrina e per di più pregato dal marito!
Installo la telecamera wifi in luogo inaspettato ed invisibile (nella stufa a pellet che abbiamo in salotto) approfittando dell'assenza di mia moglie e parto. Incontro fissato per l'indomani sera.
Il giorno dopo, fremente alla sola idea, mi collego per tempo con la casa del imminente cornuto (io!). Vedo mia moglie ignara fare le solite cose e sento quando suonano il campanello.
Lo fa entrare, si accomodano sul divano ed iniziano a chiacchierare e scherzare. Noto che lui è impacciato, forse sapendo della telecamera, tituba e perde tempo. Mia moglie invece lo punge spesso con battute allusive, il tutto per una ventina di minuti.
Ad un certo momento, per mia somma sorpresa e piacere, vedo che mia moglie gli mette una mano sulla patta cominciando ad accarezzarlo. Senza dire una parola gli slaccia la cintura ed abbassa la zip dei pantaloni infilandogli la mano dentro, lui è totalmente atterrito. Gli tira fuori l'uccello che per la sorpresa è ancora moscio e flaccido. Lei senza pensarci due volte se lo infila in bocca ed inizia a stantuffare fino a farlo indurire. Gli prende una mano dirigendola fino a fargli alzare la gonna, sposta lo slip ed inizia a farsi toccarsi. Gli domanda se lei le piace e se lo eccita. La troia gli confessa che era tempo che desiderava un occasione del genere e lo rimprovera di non aver mai preso l'iniziativa tutte le volte che era venuto a trovarci. Gli propone ormai in preda alla libido varie porcate, di incularla fino al dolore e spaccargli il culo. Lui è visibilmente atterrito! Ma un pò alla volta prende coraggio, gli sfila il cazzo dalla bocca e la fa salire sul cazzo iniziando a chiavarla in figa forsennatamente. La mia speranza era che arrivasse al godimento il più tardi possibile. Speranza svanita quando dopo una ventina di colpi ben assestati alla passera di mia moglie, sborra vigliaccamente sulla pancia di lei che fremeva ancora aspettando il meglio. Lui è addolorato, gli chiede scusa. Lei non fa una piega e prima che gli si ammosci se lo infila in gola ripulendolo della sborra che ancora veniva fuori. Si sdraia sempre con la bocca piena, gli mette una mano sulla nuca e spinge la sua testa fra le sue gambe, obbligandolo a leccargli la passerina. Dopo qualche minuto così, sempre conducendo lei il gioco, gli dice che è il momento di infilarglielo in culo. Lo fa sedere sul divano, gli si accovaccia sul cazzo dandogli le spalle e gli dirige il cazzo con la mano nel punto desiderato. Il tutto perfettamente in asse con il punto di mia osservazione ed offrendomi uno spettacolo irripetibile.
Stenta ad entrare essendo non lubrificato, si vede che gli fa male, ma lei continua a ficcarsi la cappella dentro, gridare di piacere/dolore, tirarlo fuori e riposizionarlo. Alla fine gli scivola tutto dentro fino alla base e lei emette un gemito di piacere intenso. Sta per godere, lo noto. Inizia a cavalcare con forza. Dopo svariati affondi si alza sfilandosi l'uccello dal culo e masturbandosi posizionando la figa sulla faccia dell'amante atterrito. Due secondi dopo vedo un getto di liquido irrorare la faccia del nostro amico, lei cade sul divano fremendo.
Non vi dico il mio compiacimento ed il mio grado di arrapamento non potendo sfogare con una donna....mi parte un segone e dopo tre affondi sono bello e venuto pure io!
Loro si ricompongono, lo accompagna in bagno, si rivestono e lo congeda. Lui cerca un bacio in bocca che lei gentilmente evita. Riassetta il divano e....sparisce per un attimo. Dopo qualche secondo vedo l'immaggine ballonzolare e cambiare l'inquadratura. Appare il primo piano di mia moglie sorridente..."ti è piaciuto diventare un cornuto ed assistere all'incoronazione? Mi potevi trovare uno stallone migliore di questo! Per la cronaca ho trovato la webcam mentre pulivo oggi la stufa e dato il posto poco consono ed al fatto che era accesa ho capito che tramavi qualcosa. Poi quando ho visto arrivare Antonio a quest'ora sapendo che non c'eri, ho capito! Ti è piaciuto? Ora però aspettati delle corna non organizzate! Ciao CERVO!!!" mi fece mentre osservavo il monitor esterefatto.
Ora ho le prove che mia moglie è una grande troia, ed inizio a preoccuparmi di quello che ho volutamente permesso ed organizzato. Da quanti si farà sbattere sapendo io consenziente? Mi racconterà quando succederà o mi farà morire nel dubbio???
Vi terrò aggiornati....
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11 years ago
Sex4aa,
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Last visit: 7 years ago
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Mi hanno fatto solo guardare pultroppo
Salve eccomi qui a riscrivere unaltra avventura accaduta precisamente ieri sera nella zona dove vado spesso frequentata da coppie scambiste ed esibizioniste allora arrivo li alle 23 nulla tutto tace poche auto mi faccio un giro un secondo un terzo nulla si fanno le 23 30 stavo per andarmene a casa quando ad un certo punto vedo un auto quelle a furgoncino andare pianissimo e la lei di coppia appoggiata alla spalla del compagno si vedeva che cercavano qualcosa ecco parto giro l auto e gli passo vicino mi affaccio e li guardo sorridendo poi mi avvio in una stradina senza uscita sempre in questo punto vedo l auto che mi segue ecco che inizio ad avere le palpitazione e si e vero ogni avventura e un emozione a se.bene arrivo nel fondo di questa strada mi fermo do e ce un po di spazio al mio fianco e faccio finta di usare il cellulare eccoli girano e si accostano accanto a me mi guardano e subito inizia o a baciarsi con molta passione io in un lampo apro i pantaloni tiro fuori il cazzo gia mezzo duro e inizio a segarmi i loro sguatdi mi eccitavano molto ma nn vedevo bene lui mi apre il finestrino ecco facci lo stesso anche io mi alzo un po per fargli vedere il mio cazzo in tiro e lo sego lui le succhia i capezzoli bagniamdoli
Con molta saliva e una situazione eccitantissima poi
Lei si
Abbassa ed inizia a succhiarlo era una vera porcona io a quel punto nn vedevo piu nulla e scendo dall auto vado ad un passo da quella meravigliosa donna nn italiana ma terribilmente eccitata lo succhia lo succhia sempre pou veloce poi si gira si alza e vede il mio cazzo enorme lui le tira giu i pantaloni le sputa sulla figa gia fradicia ed inizia a mettergli due dita dentro eccola dopo poco lei viene e lui le dice si porca mi piace quando ti guardano godere e si masturbano per te io poi eccitatisso gli dico di scoparala e lui accetta volentieri eccola lo prende alla pecorina ma sul fianco e gode come una troiona poi lui le dice vuoi che finisco di scoparti a casa e lei gli risponde si e poi usiamo un vibratore nel culo ma come quello deve essere e si avete capito indicava il mio cazzo era rimasta molto contenta di vederlo le piaceva ma pultroppo nn lo ha voluto poi dopo che sono arrivati entrambi all orgasmo mi dicono di voler vedere la mia schezzata ed ecco li accontento faccio una schizzata enorme e lei gode anche vedendomi godere e mi dice si mi piace essere guardata ma amo anche guardare e poi mi dice hai un bellisso cazzo chi sa che la prossima volta nn lo provero io contento della bella esperienza mi ricompongo e li saluto ringraziandoli della bella trasgressione.spero vi piaccia il mio racconto e vi assicuro che e tutto vero a breve un altro racconto capitatp una settimana pra ma nn ancora scritto un bacio ed un ringraziamento a tutte le coppie che amano trasgredire.
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11 years ago
admin, 75
Last visit: 5 hours ago -
Il treno
Una mia fantasia, una di quelle storie tanto difficili da provare realmente perché inusuale e molto particolare, ma allo stesso tempo fantasiosa e tremendamente perversa...
Tenendo presente che se dovessimo provare a realizzarla noi, ci saremo già conosciuti di persona, ma la mia fantasia parte dal principio, da una coincidenza e casualità che noi in ogni caso dovremmo inventare e facendo finta di non conoscerci e approfittare di questa bella scena:
sei su un treno freccia bianca per una destinazione x... fa caldo e tu come tuo solito sei vestita in maniera semplice pratica ma allo stesso tempo molto provocante....; un bel tacco, un vestitino molto sexy colorato corto al punto giusto e ben stretto al tuo corpo, con un decoltè che da quella sensazione di "Mamma mia che belle tettone"!... unghie curate come le hai di solito, lunghe e colorate.
Sei seduta a gambe accavallate sul lato corridoio e i passeggeri attorno a te non riescono a staccare gli occhi da quella tua scosciatura che sapientemente sa tenere una donna di classe quale sei.
Stai leggendo un libro, uno di quei tanti libri che ti piace leggere sul mistico e sull'energia, sei presa dalla lettura che non ti accorgi che di fronte a te, una fila più avanti e sul lato opposto del vagone ma sempre sul lato corridoio si siede un bel ragazzo(bho!) giovane carino capelli lunghi con colpi di sole... lui a differenza tua ti nota subito, come può non farlo.
Ti osserva attentamente e comincia a realizzare nella sua mente:
"Che bella Troia"!!!.
Passano diversi minuti nel mentre il giovane si gode la sensualità e bellezza che sprizza dal tuo corpo, dopo un istante vorresti cambiare accavallatura di coscia... lo fai e nello stesso istante alzi la testa dal libro, dai un occhiata fuori dal finestrino e cominci a guardarti attorno al che noti il ragazzo che ti sta fissando inesorabilmente, tu lo guardi negli occhi e subito pensi...Sgamato!!, mi stavi guardando le tette...!;
ma a differenza degli altri, il ragazzo, consapevole che tu lo stia a tua volta osservando non distoglie lo sguardo dal tuo abbondante seno e dalla pelle morbida e vellutata delle tue cosce, alterna lo sguardo anche nei tuoi occhi e non riesce più a guardare altrove,
gli occhi sbarrati di lui ti fanno subito capire che in quel momento sei molto desiderata ed è qui che cresce in te il tuo modo di essere, il tuo modo di provocare; a questo punto cominci a sorridere leggermente e riprendi il libro come se volessi continuare a leggere, ma cosi non è, stai facendo finta di leggere perché vuoi imbarazzare il ragazzo senza che però nessuno si accorga di niente...
lo guardi anche tu negli occhi e nei suoi pantaloni per capire il suo stato di eccitamento, lui ti piace e cominci a fare la smorfiosa scavallando e riaccavallando costantemente le tue splendide cosce, lo fai lentamente e ogni volta cerchi di aprirle un po più per vedere lo stupore del ragazzo che oramai è sull'orlo dell'estasi;
ti chini verso le tue scarpe come se volessi aggiustare qualcosa, ma è solo il desiderio di far cadere i tuoi prorompenti seni in avanti per far si che la tua modesta scollatura si apra sempre più agli occhi del ragazzo...lui è in palla, vorrebbe toccarsi e non può, ma tu ti ostini a volergli far gonfiare i suoi pantaloni.
Sempre facendo finta di leggere, tenendo il libro con la tua sinistra, l'altra mano delicata cade e accarezza la tua coscia che si scopre ancora un po, questo gioco ti sta piacendo e ti fa anche bagnare sotto il vestito, gli sguardi non smettono di incrociarsi tra di voi e la libidine sale vorticosamente, pensi che quello sia solo un gioco di provocazioni ma ad un certo punto hai un'idea, ti sale il desiderio e la speranza che alzandoti e andando in bagno lui ti segua, ma non dai molta considerazione a questo, credi che lui non farebbe mai un passo del genere, ma tale è la tua eccitazione e voglia di condividere anche pochi minuti col ragazzo che decidi di provarci, chiudi il libro, lo metti in borsa, una breve controllata al tuo cellulare e ti alzi, metti a posto il vestitino che ormai stava salendo fino alla vita e guardandolo fisso negli occhi ti dirigi con la tua camminata sensuale verso il bagno e passando accanto al ragazzo mentre lo fissi e gli sorridi ti strusci coi fianchi sul suo braccio al che ti giri e chiedendogli scusa lo guardi con uno sguardo ammaliante per fargli capire che vorresti essere per un momento la sua preda.
Lui a questo punto fissa ancora il posto dove eri seduta e mentre te sculetti come una troia e ti dirigi in bagno mentre tutti ti fissano, il ragazzo è in preda al panico, si chiede se è solo una provocazione o se lo stai invitando a seguirti...,
è un po titubante, turbato dal tuo comportamento e dalla tua fisicità, deve fare una scelta, è troppo eccitato per non provarci, fa passare qualche minuto poi prende la giusta decisione;
si alza con vergogna perché dai suoi pantaloni si evince il suo stato di arrapamento e per questo si dirige verso il bagno in maniera spedita, tu sei dentro che lo stai aspettando, sei eccitata e lo attendi guardandoti allo specchio e toccando i tuoi seni, desiderosa di sentire bussare alla porta;
il ragazzo fuori, intanto, cerca prima di ricomporsi e tra mille dubbi e perplessità per quello che gli sta capitando che decide finalmente di bussare guardandosi prima attorno e verificando che non ci sia nessuno...
toc toc toc...
e in quel momento ti sale un brivido lungo la schiena ma compiaciuta gli apri la porta.
Lui ti guarda tu lo guardi e gli sorridi, "vieni dai" lo inciti ad entrare velocemente e richiudi subito la porta a chiave,
lui è immobile di fronte a te e ha ormai capito che in quel bagno si trova una troia esagerata con tanta voglia di cazzo...
lo prendi per la maglia con tutt'e due le mani e lo sbatti letteralmente contro lo specchio, mentre lui ti accarezza i fianchi tu avvicini la tua bocca alla sua e con passione cominci prima delicatamente a baciarlo fino a sprofondargli la tua lingua nella sua bocca.
Al ragazzo non sembra vero, sta delirando, l'asta si gonfia inesorabilmente e tu la senti pulsare sul tuo ventre, in te anche sta prendendo il sopravvento di una voglia matta di lui;
comincia a palparti le tette il culo poi mette una mano sotto il vestito, ma non si può passare molto tempo in quel bagno, vorresti essere scopata li dentro ma non si può.
Decidi quindi di condurre il gioco, gli prendi le mani e glie le ritrai e intanto ti accovacci lentamente e guardandolo fisso negli occhi col tuo sguardo intenso ti dirigi verso il suo membro che non aspetta altro che uscire da quei pantaloni, ormai stretti e fastidiosi,
le tue mani che partono dal suo petto scendono pian piano sempre più giù, facendogli sentire le tue unghie appuntite e cattive, mentre tu con la tua bocca sei già posizionata all'altezza giusta,
sempre fissando la sua espressione cominci a sbottonargli i pantaloni, la sua espressione ti fa impazzire, tu lo stai facendo impazzire,
"che troia che sei" ...
ti ripete più volte mentre gli tiri fuori il membro con difficoltà data la rigidità in cui si trova, gli rispondi che lo sei e che ha un bel cazzo, a quel punto lo accarezzi con le tue dolci mani fatate e cominci a stuzzicarlo con la punta della lingua, lo tieni alla base e ad ogni colpo di lingua sulla cappella lo vedi rimbalzare in alto come una molla;
due tre colpi di lingua e pregusti già il sapore della sua eccitazione che è in lui,
percepisci la goccia di liquido pre eiaculatorio che esce dal suo membro e senza esitare la aspiri,
"mmmm", è il tuo commento, mentre il ragazzo ormai si sta inebriando di quella tua bocca dolce ed esperta, cominci delicatamente a succhiare con molta passione ma non vuoi perderti il guardare la sua faccia e lo fai fissando la sua espressione,
lui comincia a gemere in silenzio, vorrebbe farlo ad alta voce ma dato il contesto si trattiene,
la tua bocca e quelle mani prendono il sopravvento mentre le sue mani afferrano la tua testa e i tuoi capelli spingendoti sempre più forte e sempre più vicino alla base dell'asta, senti il suo sangue pulsare in lui, le tue labbra si stringono in maniera alternata e per alcuni interminabili secondi lo spompi selvaggiamente;
lui si gonfia sempre più nella tua bocca, c'è il rischio che venga già, ma tu vorresti ampliare questo momento, quindi rallenti gli prendi le mani e glie le porti dietro la sua schiena mentre la tua bocca si ferma a brevi intervalli, gli tieni stretti i sui polsi con la sola mano destra mentre con la sinistra avvolgi le sue palle in tutto il palmo e sentendole piene le stringi cercando di fargli abbassare la sua voglia di venire,
vuoi far durare quel momento più a lungo possibile, sono ormai trascorsi parecchi minuti in quel bagno e mentre fuori si percepisce la confusione dei passeggeri che passano, lui alza la testa al cielo e ti implora di farlo venire, ma tu ti ostini a provocarlo e non vuoi che ti riempia subito,
continui a leccarlo e succhiarlo interrompendo il movimento per brevi tratti, sei in balia del momento e sotto il tuo vestito cominci a colare anche tu bagnando il tuo micro perizoma bianco;
gli massaggi le palle e le lecchi chinando la testo sotto di lui,
il ragazzo non ne può più,
vorrebbe districarsi e prenderlo in mano per venirti addosso, ma tu stringi sempre più con la sola mano destra i suoi polsi sempre dietro alla sua schiena, facendogli capire che sei tu che conduci il gioco, sei solo tu a stabilire i tempi.
Schiaffeggi la tua lingua con quell'asta dura e turgida ma ancora qualche minuto di questa sofferente goduria e decidi che è il momento giusto,
anche tu non ne puoi più,
sei stanca su quelle ginocchia ma vorresti più che altro ricevere il suo abbondante seme,
a questo punto anche la tua mano mancina abbandona l'attrezzo e con tutte e due le tue mani prendi i suoi polsi e lo spingi sempre più contro lo specchio, mentre la tua bocca non fa altro che andare avanti e indietro,
il tuo movimento sempre più insistente, sempre più abbondante e il rumore della tua bocca piena oltre che del suo membro anche della tua saliva che a tratti cola sui tuoi seni, lo sta portando all'esplosione,
oramai non puoi più fermarti,
lo guardi e gli sorridi con la bocca occupata e percepisci il gonfiarsi delle sue vene, oramai è un conto alla rovescia,
non sai ancora se farlo venire nella tua gola o farlo schizzare per tutto il bagno rischiando di sporcarti tutta...
il ragazzo ansima sempre più con voce rauca e tu ti prepari a farlo scoppiare letteralmente di piacere...
stai sentendo lo sperma che è già partito da dentro le sue palle e che percorre il suo lungo ma rapido tragitto dentro il suo pene,
scorre alla velocità della luce e prima che tu ti renda conto ti ritrovi già un primo schizzo nella tua bocca,
è un assaggio, ma il desiderio tremendo di vederlo fuoriuscire dal suo buchetto è inarrestabile che ritrai subito la bocca che ha ormai saggiato il suo sapore e rimani vicina alla sua cappella che si innalza verso l'alto...;
senti tremare le sue gambe, il suo corpo, lo senti fremere e ugulare di piacere, tu lo tieni sempre più saldo contro lo specchio mentre dal suo cazzo si libra finalmente nell'aria il suo seme,
lo stai facendo venire senza neanche più toccarlo,
questo è troppo per il ragazzo,
vorrebbe sbrodolare sentendo il suo cazzo nella tua mano, da più piacere, ma tu ti senti molto troia e padrona di quel momento e ti inebria il fatto di farlo godere con tanta sofferenza, ma la sua sofferenza non frena quell'enorme e abbondante schizzata che disegnando una curva enorme ritorna sul tuo bel viso compiaciuto e pieno di soddisfazione.
"wooooww quantaaa",
è il tuo commento alla vista di tanta crema...
ti sta letteralmente ricoprendo il viso mentre tu sorridi e ti godi la sua espressione sofferente ma liberatoria.
Lo tieni ancora stretto per i polsi che vedi fuoriuscire ancora l'ultima parte di sperma da quel buchetto, ormai è vuoto, soddisfatto, inebriato e scosti appena il ragazzo per guardarti nello specchio e realizzare che sei davvero piena del suo seme,
ti sta colando su tutto il corpo, sul tuo seno, sul tuo vestitino e anche dalla sua asta sta colando ancora l'ultima goccia che decidi di non sprecarla, la raccogli nella tua fauce e sempre guardandoti nello specchio senti dal ragazzo fuoriuscire gli ultimi sussulti di piacere.
Raccogli tutto il seme rimasto in lui succhiandolo, per svuotare anche l'ultima parte del suo canale,
le tue guancie tonde e paffute si ritraggono verso l'interno e nel frattempo abbandoni i suoi polsi per coccolare il suo cazzo con le tue mani,
mentre lo ripulisci per benino, lui ti guarda negli occhi, ti sorride e porta le sue mani sopra la tua testa, ti accarezza i capelli mentre tu soddisfatta gli mormori compiaciuta che vorrebbe ripete quel momento in un posto più tranquillo e appartato,
gli confidi che ti piace e lui a sua volta ti conferma che vorrebbe che tu diventassi la sua troia, ma tu già lo sei, lo sei stata in quel bagno, lo sarai anche fuori.
"Che brava che sei", ti sussurra a sua volta lui e allunga la mano per prendere un rotolo di carta igienica con l'intento di ripulirti,
ma tu lo fermi e sempre afferrando il suo membro, con l'altra mano raccogli la sua calda crema che si spalma sul tuo viso e la porti nella tua bocca, la vuoi assaggiare ancora, ti piace il suo sapore e vuoi fargli capire che sei davvero inarrestabile.
Gran parte del viso l'hai ormai ripulito e fai lo stesso anche con quello che è colato sul tuo abbondante seno;
ma quel vestito?
Dio anche il vestito è pieno dei suoi schizzi, ma a te non preoccupa affatto, sei ancora talmente eccitata che non badi al fatto di uscire da quel bagno con il vestitino sporco;
"un po d'acqua e va via",
ti suggerisce il ragazzo.
A questo punto tu ti alzi e accarezzi il giovane su tutto il corpo, lui fa altrettanto, anche se ha già goduto riempie ogni parte del tuo corpo con le sue mani, ti vuole toccare, accarezzare, coccolare, sentire, vorrebbe ora far godere un po anche te, ma troppo tempo sei stata in quel bagno con lui, non si può restare ancora, c'è il rischio che qualcuno si insospettisca e chiami il controllore.
Infatti ti dai una sciacquata e una sistemata veloce, il ragazzo bacia le tue morbide labbra per ringraziarti e salutarti poi ti sussurra nell'orecchio "Ti VOGLIO ancora".
Esce prima lui dal bagno mentre tu continui a sistemarti, poi aspetti un po e lo segui, tornando al posto noti gli sguardi dei passeggeri che forse un po hanno capito qualcosa,
ma a te non importa,
sai solo che alla prima fermata del treno prenderai per mano il ragazzo e senza dire una parola lo porterai con te,
lui ti seguirà,
ha già capito che presto sarai la sua preda,
non importa più la vostra destinazione ma solo il desiderio di avere una notte di passione e sesso tra voi.
Scendete dal treno mano nella mano e come due che si conoscono già da molto tempo, cominciate a chiacchierare e ricordare quel momento, tanto sublime quanto perverso.
Ora sei sua e ora è lui che ti sta portando sulla strada del piacere,
è lui che vuole farti godere come hai saputo far te,
è lui che vuole sentirti gemere di piacere e ...
lo sarà per tutta la notte che seguirà....
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11 years ago
alexamante2,
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Last visit: 9 years ago
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Il bello di essere in tanti
Settembre, il mese più bello dell'anno per andare in vacanza: caldo ma non troppo, tanta gente nelle località balneari ma non troppa, prezzi degli alberghi un po più permissivi.
Visto che abbiamo trovato una bella offerta, io e Giovanna decidiamo di passare una settimana in un appartamento sul mare in una nota località marittima in Puglia.
La cosa bella dell'appartamento è che si trova leggermente fuori dal centro abitato, fa parte di una schiera di villette che non sono state affittate a settembre.
Appena arrivati e sistemati, e dopo aver fatto una bella doccia dopo il viaggio mettiamo subito i costumi e facciamo un salto al mare. Il posto è a dir poco incantevole, sabbia molto fine, mare di un fantastico azzurro.
La spiaggia, almeno da quella parte, è semi deserta, più che altro occupata da ombrelloni qua e la con coppie per lo più anziane, anche se le case del paese sono immediatamente sopra la spiaggia. Per prima cosa ci buttiamo in acqua e, andati un po' a largo, ci abbracciamo, cominciamo a baciarci mentre rimaniamo a galla. Lei ha uno sguardo malizioso, sento la sua mano infilarsi nei pantaloncini e comincia a segarmi. Allora le tiro su le gambe, lei mi avvolge i fianchi, sposto la mutandina del suo costume e la penetro. L'ondeggiare dell'acqua ed i colpi di reni non fanno passare molto tempo prima che lei venga, stingendomi le gambe attorno ed emettendo gemiti soppressi per non farsi sentire dalla gente in riva. Io invece, a causa dell'acqua un po' fredda, non riesco a venire, ma la cosa poco importa.
Tornati a riva ci stendiamo sotto il bel sole di settembre. Con la mia solita malizia le faccio una proposta: “Dai, levati il reggiseno”, e lei “e perchè? Non l'ho mai fatto”, “ma dai, tanto chi vuoi che ci conosca qua intorno”, “Non ti da fastidio se mi vedono le tette?” dice lei con un sorrisino sulle labbra, “Ma no, ti pare”. Lei allora si alza a sedere e leva il reggiseno del costume: la sua quarta non passa inosservata ed ogni tanto vedo gli altri occupanti della spiaggia allungare lo sguardo. Anche un gruppo di peruviani che giocano a pallone a poca distanza fanno sempre in modo di avvicinarsi, con la scusa di recuperare il pallone. Lei sorride maliziosa, immaginando che la cosa non mi dispiaccia.
Passate un paio d'ore ci rivestiamo ed andiamo a pranzare in un chiosco ad una cinquantina di metri da dove eravamo sdraiati.
Appena seduti noto subito, a distanza di un paio di tavolini, una coppia sulla quarantina, lei davvero bellissima, bionda, occhi azzurri, un paio di belle tette strette dal costume ed un culetto niente male, visto quando lei si alza per prendere lo zucchero per il caffè. Lei nota che la guardo e mi fa un sorriso.
Dopo aver mangiato torniamo in spiaggia e Giovanna, ormai rotto il ghiaccio, si stende mettendo in mostra i suoi abbondanti seni, per la gioia dei vicini di asciugamano e del chiassoso gruppo di peruviani.
Arrivato il tardo pomeriggio torniamo all'appartamento. Prima di fare la doccia lei mi butta sul divano, si toglie il reggiseno del costume e, dopo avermi baciato, mi abbassa i pantaloncini. Dopo avermi stuzzicato un po il pene me lo prende in bocca e dopo neanche trenta secondi vengo come un fiume in piena: “per ringraziarti del trattamento che mi hai riservato in acqua hihihi” dice lei sempre maliziosa.
Decidiamo di cenare in un ristorantino che ci hanno consigliato all'ora di pranzo i baristi del chioschetto.
Le bellissima mette un vestitino beige che le fascia la quarta di seno ed i generosi fianchi, un bel paio di sandali con tacco 10 anch'essi beige, i capelli ricci sciolti. Il vestito le fa risaltare l'abbronzatura. Ci sediamo ad un tavolo sulla verandina che da sul lungomare, a poca distanza da noi noto di nuovo la coppia vista a mare quel pomeriggio: lei davvero sexy, con un tubino molto corto nero e tacchi mozzafiato. Dopo aver mangiato decidiamo di bere un digestivo del bar del ristorante, su dei comodissimi divanetti bassi. Al nostro fianco la coppia di prima, io cerco un po di rompere il ghiaccio e tento di fare amicizia: “Noi ci siamo già incontrati oggi al mare eh?”, e la donna subito “Si, che bella giornata di sole oggi”, mi fa un occhiolino che mi lascia senza fiato. Cominciamo a chiacchierare tutti e quattro del più e del meno, parliamo di noi, veniamo da due mondi completamente diversi, noi dalla Sardegna, loro da Trieste, lei si chiama Giulia, 42 anni e lui Fabrizio, 45, anche loro turisti per una settimana. Dopo due ore passate in loro compagnia andiamo decidiamo di andare a letto. Tornando a casa Giovanna comincia a darmi colpetti gomito: “Ti piace eh, la biondina?” dice col sorriso sulle labbra ed io in fase difensiva “ma no che dici...” e la discussione si interrompe li. Andati a letto crolliamo nel sonno, stanchi dal viaggio e dalla giornata di mare.
La mattina dopo certo non rinunciamo ad un altra giornata di sole ed andiamo in spiaggia. Appena scesi sentiamo delle voci e vedo che Giulia e Fabrizio ci indicano di sistemarci assieme a loro e di unire gli ombrelloni.
Una volta sistemati ci sdraiamo e dico a Giovanna all'orecchio di togliere il reggiseno. All'inizio lei un po imbarazzata ma alla fine lo toglie e notavo Fabrizio che ogni tanto lanciava lo sguardo. Certo la ventinovenne era un gran bel bocconcino.
Passiamo una bella giornata in compagnia dei due, ci conosciamo meglio, sono due persone molto cordiali, educate e soprattutto simpatiche. Prima di andare via a lui arriva una telefonata ed una volta finita lo vedo parlare animatamente con Giulia che rimane con una faccia un po delusa alla fine: “ragazzi, domani mattina mi tocca rientrare alla base, purtroppo c'è stato un imprevisto al lavoro e non posso mancare” ci dice Fabrizio, “però Giulia rimane fino alla fine della settimana, d'altronde abbiamo pagato tutto, almeno lei le vacanze se le gode”.
La sera ceniamo tutti assieme e salutiamo Fabrizio che l'indomani all'alba sarebbe partito per rientrare a Trieste.
Il giorno dopo di nuovo al mare, questa volta con la sola Giulia insieme a noi. Insieme a lui è simpatica, da sola è una vera bomba e, al contrario dei giorni precedenti, decide di prendere il sole in topless, regalando, assieme a Giovanna, una splendida visione agli inquilini della spiaggia e dei soliti chiassosi peruviani che, a quanto ci dice Giulia, non sono altro che dipendenti del vicino villaggio vacanze e che, essendo tanti, lavorano su turni, godendosi sia il mare che le belle serate a seconda dei giorni. Io mi butto in acqua e dalla riva le vedo spesso confabulare fra loro, sorridendo più volte. Mah... cose da donne...
La sera andiamo a cena in tre, però Giovanna dopo aver mangiato gli antipasti non sta molto bene e decide di andare a letto. Io rimango solo con Giulia, all'inizio un po imbarazzato, poi lei riesce a rompere il ghiaccio. E' davvero sexy, un trucco appena accennato sul viso. Finito di mangiare parliamo un pochino, lei inaspettatamente mi racconta che le capita spesso di tradire il marito con vari amanti, che lo ama però le piace divertirsi: “E tu che tipo sei? Fedele a Giovanna?” ed io d colpo mi trovo a parlare dei miei pensieri senza problemi, sentendomi leggero, come se io e Giulia ci conoscessimo da una vita. “Beh si, anche se non ti nego che qualche volta mi viene voglia di incontrare qualcuna solo per divertimento”, e lei “Avete mai fatto qualcosa in tre?”, “Non mai purtroppo, non ti nego però che mi sarebbe piaciuto molto, anche solo vedere Giovanna che si diverte con altri... so che penserai che sono un perverso, però qualche volta ho questa fantasia”, e lei “ ma no, mica è un male... anzi, sei un ragazzo con una mentalità molto aperta” si allunga sul tavolo e mi da un bacio sulla bocca. Mi guarda con uno sguardo che resusciterebbe anche un morto: “E tu sei così sicuro che lei sia fedele?”, ed io “Ma si, non mi ha mai dato modo di sospettare niente”, e lei “Ma... chissà” e chiude il discorso li, lasciandomi sulle spine nonostante io glielo chieda insistentemente. In quel momento le arriva un messaggio, lei lo legge e vedo che comincia ad alzarsi: “Ti piacerebbe vedere anche me scopare?”, io non capisco più niente, mi pare di essere in un sogno, “Si lo farei volentieri”, “Allora seguimi a casa che tra poco arriva un ospite”.
Andiamo al suo appartamento e fuori ad aspettarla c'è uno dei peruviani del villaggio vacanze. E' un tipo alto, ben piazzato, slanciato con la pelle molto abbronzata ed i capelli lunghi alle spalle, vestito con un paio di jeans, giacca bianca con una camicia colorata sotto. Obbiettivamente un bel ragazzo, para bene l'italiano con la cadenza tipica dei sudamericani. Ci presentiamo: lui si chiama Luis ed ha 33 anni, lavora alla reception del villaggio.
Entriamo nell'appartamento e lui, che a quanto pare non si crea tanti problemi, si spoglia rimanendo in mutande mentre lei lo guarda e si gira da me: “Tu guarda soltanto, prenditi una sedia e vieni in camera da letto e pensa come scoperebbe per bene la tua donna”, ha uno sguardo duro mentre lo dice, lo sguardo di una donna eccitata che è pronta a scopare.
Io mi accomodo su una sedia e guardo lui che la spoglia, loro che si buttano sul letto, lei che gli toglie fuori il cazzo, di dimensioni prodigiose, dalle mutande e glielo succhia. Lui la scopa con foga e lei non sembra mai sazia, tutto davanti ai miei occhi eccitati: “Dai porco, spogliati e sparati una sega” mi dice lei mentre lui la incula davanti ai miei occhi “Pensa se fossi Giovanna ora che la prende in culo e tu il cornuto guardone”. Mi spoglio e neanche il tempo di toccarmi vengo come un fiume. Lei geme di piacere, si fa scopare in tutte le posizioni, ogni tanto si gira da me e mormora qualcosa. Dopo quasi un'ora in cui si fa fare di tutto, dopo che è venuta tre volte ed io mi sono sparato tre seghe si avvicina a me, proprio appena il tipo le ha riempito la bocca della sua sborra calda, e mi bacia sulla bocca, infilandomi la sua lingua piena di sperma nella mi bocca. La mia eccitazione cresce e la bacio con enfasi, poi lei si inchina e me lo prende in bocca, facendomi un pompino fantastico: “Tu non immagini neanche quanto sei cornuto” mi dice “Pensi che una fica come Giovanna si lascia scappare tanti cazzi del genere?” ed indica il Luis che se lo mena sul letto “ora torna a casa e guarda la tua ragazza con un occhio diverso”. Lei sorride, con quel sorriso ammaliante, un po' angelo ed un po diavolo, un mix perfetto.
Tornato al mio appartamento trovo Giovanna che dorme già, tutta nuda sul letto. Mi faccio subito una doccia e vado al letto con lei. Tiene le gambe un po' aperte e noto un luccichio tra i peli della sua fica: si è toccata rima di addormentarsi. Avvicino la faccia e annuso il profumo della fica eccitata, la accarezzo col dito e sento lei nel sonno mormorare “mmmm si Luca”. Proprio in quel momento lei apre gli occhi e mi sorride “Amore, ma che fai...”. Preso dalla frenesia di quello che avevo sentito dalla sua bocca, o mi era parso di sentire, le apro le gambe e le lecco culo e fica, infilandole due dita dietro, e dopo due minuti lei viene, inondandomi la bocca della sua voglia. Ci addormentiamo abbracciati ed in testa mi rimbombano le parole di Giulia.
Il giorno dopo, sicuramente complice la nottata “particolare” ho un grandissimo mal di testa che non riesco a farmi passare. Dico a Giovanna di andare da sola al mare che io la raggiungerò nel pomeriggio, una volta rimessomi in sesto.
Passano un paio d'ore e la pastiglia che mi sono preso comincia a dare il sue effetto benefico e decido di andare al mare un po' prima del previsto. Da sopra il lungomare adocchio l'ombrellone dove sono sistemate Giovanna e Giulia ma loro non sono sotto. Sposto lo sguardo e vedo che sono distese sul bagnasciuga, in topless e con tre dei chiassosi peruviani, che hanno gli asciugamani poco lontano, con cui confabulano. Invece di scendere ed arrabbiarmi però sento il pene irrigidirsi e decido di stare un po li a guardare. Dopo una mezzora vedo l'intero gruppetto spostarsi sotto gli ombrelloni di Giovanna e Giulia e da li spariscono alla mia vista. Passate le 13:00 decido di andare in spiaggia e trovo le due distese da sole sotto gli ombrelloni: “Amore!! Stai meglio””, “Si la pastiglia ha fatto il suo effetto, spero tu non abbia sentito la mia mancanza” dico malizioso, e lei “No Giulia mi ha tenuto compagnia tutta la mattina”.
Arriva sera, usciamo a cenare. Mi sento un po' imbarazzato davanti a Giulia ricordando la stupenda esperienza del giorno prima. Finito di cenare è Giovanna che prende la parola: “Giulia, perchè non vieni a prendere il digestivo da noi?? Dai me lo hai promesso stamattina” e Giulia “Ma certo, certi inviti non si possono rifiutare”, le fa l'occhiolino e sento fra loro una grande complicità.
Andiamo a casa e ci sediamo sui bassi divanetti con al centro un tavolino e beviamo un amaro. Giulia e Giovanna si siedono assieme in quello grande, mentre io, di fronte a loro, occupo la poltroncina. Sono bellissime una a fianco dell'altra, due bellezze completamente diverse, una la delicata bionda quarantenne, l'altra la prorompente mora ventinovenne con le forme mozzafiato.
Ad un certo punto Giovanna fa di colpo una cosa che mai avrei neanche minimamente immaginato da lei: apre le gambe e messe le mani sotto il suo vestitino tira via le mutandine e me le tira. Le due si guardano: “Io per il sicuro neanche le ho messe ahah” dice Giulia, e Giovanna si avvicina a me, si infila una mano sotto il vestito, si infila un dito nella fica e me lo mette in bocca. Poi dopo che l'ho succhiato tutto mi bacia: “Amore, questa è tutto quello che assaggerai stasera. Per il resto dovrei solo guardare!” ed io, “Giovà ma che stai dicendo...”. Mi mancano le parole quando vedo Giulia avvicinarsi a lei e darle un lungo bacio sulla bocca: “Ma cosa state facendo...”, di nuovo mi mancano le parole, vedo Giovanna che infila la mano fra le gambe di Giulia. Le due slinguazzano, sembra un film porno, poi si avvicinano a me e mentre Giulia mi sbottona la camicia, Giovanna mi toglie le scarpe per poi tirarmi giù pantaloni e mutande, lasciandomi completamente nudo sulla poltrona, con il pisello svettante eccitatissimo.
Le due cominciano a spogliarsi a vicenda, rimanendo vestite solo degli altissimi sandali. Giovanna si siede sul divanetto, mette i piedi sopra ed allarga le gambe lasciando il panorama della sua fica pelosa bagnate e del suo buco del culo, da cui penzola un filino, a Giulia che nel frattempo si inchinata ed ha cominciato e leccarle i buchi: “Ti piace farti leccare troia, eh?” le dice Giulia, “Ti piace davanti al tuo cornuto vero?”, e lei “Si, continua ti prego non ti fermare, mmmmm”, “Vuoi cazzi vero? Lui non ci crede”, “Si Giulia, voglio tutti i cazzi del mondo.... mmmm … hai una lingua fantasticaaaa”. Giovanna viene inondando la bocca di Giulia di tutto il suo godimento, Ma Giulia continua a leccarla e tira il filo che scende dal culo di Giovanna, fa un po di forza ed estrae due palline di gomma dall'ano della ragazza, che geme ulteriormente di un piacere che non aveva mai provato. Giulia viene verso di me, sempre seduto sul divano, mi fa oscillare le palline davanti agli occhi e poi me le mette in bocca: “Leccale bene, cornuto, che ora servono a me”. Io eseguo l'ordine senza battere ciglio, intanto Giovanna si è messa sotto Giulia e le lecca il buco del culo mentre lei è in piedi. Il tutto avviene a pochi centimetri da me, Giulia non resiste, si inginocchia in terra quasi a pecora offrendo i buchi ad una Giovanna che stento a riconoscere e che la lecca in ogni dove. Poi la mia ragazza mi porge la mano e mi chiede le palline. Gliele passo e lei le infila ad una ad una nel sedere di Giulia, che sento godere. Mi tocco l'uccello e dopo pochi colpi sborro copiosamente.
Proprio in quel momento si apre la porta di ingresso, che Giovanna non aveva chiuso a chiave, ed entrano, come un colpo in un film d'azione, i tre peruviani che quella mattina stavano con loro sul bagnasciuga e sotto l'ombrellone: “Ragazzi...”, dice Giulia “ce ne avete messo di tempo. Questo qua è curioso di sapere come gli stanno le corna. Perchè non glielo fate vedere... la sua donna non vede l'ora”. Anche Giovanna si alza: “dai si, vi voglio tutti”. Stento a riconoscere la ragazza acqua e sapone di sempre, ma quello che vedo non mi dispiace, anzi, mi piace da morire.
I tre sono alti, ben piazzati, fisici palestrati e quando si spogliano rimango stupito delle mazzo che portano sotto i pantaloni. Giovanna si inchina davanti a due di loro che ben volentieri le porgono i grossi cazzi. Le cappelle scure a stento le entrano in bocca una ad una e lei le succhia alternandole. Intanto Giulia si sta prendendo cura dell'altro a poca distanza. Poi si alza, prende l'uomo e si avvicinano a me, in modo da succhiare la cappella del tipo a pochi centimetri dai miei occhi, poi ogni tanto si gira e mi da un bacio sulla bocca: “Senti il sapore di questo cazzo... mmm”. Lo sento sulla sua lingua calda che mi infila nella bocca fino ad arrivare quasi in gola. Nel frattempo vedo Giovanna che, buttatasi sul divano, apre le gambe e viene scopata da uno dei due, mentre l'altro continua ad infilarglielo in bocca. Sento lei che geme di piacere mentre il peruviano fa scivolare tutti i suoi centimetri dentro di lei. Poi quello che è nella sua bocca si siede e lei si impala sul suo cazzo, mentre l'altro fa avvicinare Giulia e le fa leccare il buco del culo di Giovanna per prepararglielo. Nel frattempo Giulia ha dietro il tipo che stava succhiando che le punta la fichetta e glielo infila tutto di un colpo, facendole mancare il respiro: “Mmmmm... si bravooo” e continua a leccare il buco di Giovanna che proprio in quel momento sento gemere e venire. Il tipo libero si siede sul divano, si sputa sulla mano e se la passa sul cazzo: ho già capito la sua intenzione. L'altro fa alzare Giovanna e la invita a sedersi col culo sul pisello eretto del tipo seduto: “Nooo” dice lei “voi siete matti questo mi spacca” e Giulia, ansimante “Daiii... fidati di me che ti piace”. Dopo aver vinto la sua titubanza Giovanna comincia a sedersi, mentre il tipo le tiene belle larghe le chiappone: la cappella comincia a fare pressione sull'ano della ragazza e piano piano vice la resistenza. La saliva di Giulia fa in modo che la cosa scorra bene: “Hay... mi sta facendo male” dice Giovanna “No basta vi prego”, ma Giulia si libera del cazzo che la sta scopando, le mette la faccia fra le gambe e e lecca intono all'ano allargato, pieno della cappella del peruviano. Le gambe di Giovanna si sciolgono al contatto della lingua ed il cazzo del tipo comincia ad entrare, per scomparirle tutto dentro il culo. Giovanna Geme, un po di dolore ma soprattutto di godimento: da le spalle al tipo che la incula e la tiene per le chiappe, mentre l'altro ne approfitta delle sue gabe aperte e la penetra nella fica che gronda di umori. A vedere la scena sborro di nuovo, riempiendomi la pancia della mia sborra. Intanto il terzo il terzo si avvicina a Giulia la fa stendere sull'altra poltrona e dopo avere aperto le gambe le leva con poca gentilezza le sfere dall'ano: “dalle al cornuto che gli piacciono”. Il peruviano mi tira le sfere e comincio a leccarle, poi si lette sulle spalle le gambe di Giulia e la penetra nel culo. Sorprendente la facilità con cui entra in un solo colpo nonostante le dimensioni.
La scena che ho davanti mi da dell'incredibile: è un orgia in piena regola, Giovanna è piena di due cazzi assieme, mentre Giulia per il momento ne ha uno solo, uno che proprio in quel momento si irrigidisce riempiendole l'intestino di sborra. Sento Giovanna gemere di piacere mentre il tipo le sborra dentro la fica, che straborda. I tre escono tutti dalle donne ed uno dice: “Dai, ora fateci un bel 69”. le due non se lo fanno dire due volte: Giovanna si sdraia per terra tenendo oscenamente aperte le gambe ed offrendomi la vista della sua fica pelosa colante di sborra. Giulia si mette sopra, mettendole il culo anch'esso colante sulla faccia e mettendole la faccia fra le gambe e le due cominciano a leccarsi a vicenda: “Mmmmm brava leccami il culo... che fica gustosa che haiii” Giulia viene sotto i colpi di lingua di Giovanna. Uno si avvicina e tenendo le donne in quella posizione penetra Giulia nella fica, mentre Giovanna gli lecca le palle e l'asta che entra ed esce.
Stanno qualche minuto ancora sempre in quella posizione, poi l'uomo esce dalla fica di Giulia, mette il cazzo pieno di umori nella bocca di Giovanna ed infine va a sedersi sul divano. Giulia non perde tempo e si impala sopra, mentre un altro da dietro la incula. Anche lei bella farcita di cazzi gode come una matta mentre Giovanna si dedica a spompinare l'altro che sta seduto sulla poltrona.
Sento Giulia godere come una matta mentre il peruviano le riempie la fica di sborra. Dopo neanche trenta secondi l'altro le fa lo stesso trattamento in culo. Giovanna intanto ha la bocca piena della cappella del tipo seduto sulla poltrona che non tarda a venire in bocca. Giulia le si avvicina ed incominciano una lenta e lunga slinguazzata, scambiandosi la sborra del tipo con le lingue, coricate per terra e sfregandosi le fiche l'una contro l'altra, riempiendosi della sperma che cola dai buchi di Giulia. E' una scena a dir poco favolosa. Dopo una decina di minuti di pausa i tre uomini si ricompongono e dopo averle salutate con delle pacche sul culo vanno via. Rimango io seduto, col cazzo in mano, pieno di sborra secca sulle mani e sulla pancia, e le due donne tutte nude sedute sul divano. Giovanna è in una posizione oscena, con le ambe aperte che si sventola la fica ed il culo arrossati e Giulia che mantiene la sua classe, con le gambe incrociate, nella tipica posizione del vedo-non vedo. La quarantenne mi guarda: “Sei contento cornuto? Volevi che Giovanna fosse porca? Credo che oggi ti abbia accontentato”, e Giovanna “Si, mi sa che ti devo accontentare più spesso però”. Io mi alzo, mi avvicino alle due e le bacio entrambe sulla bocca, si avvicinano una all'altra e mentre bacio Giovanna, Giulia mi lecca la mano sborrata, poi il cazzo e la pancia, poi si bacia con Giovanna ed infine con me: “Grazie, siete state fantastiche” riesco a dire dopo un po, e Giulia “Devi ringraziare Giovanna, è lei che ti ha fatto cornuto hahaha”
La serata finisce mettendoci tutti e tre nel grande letto matrimoniale, oramai sfiniti. Ci addormentiamo quasi subito... i prossimi giorni di vacanza si preannunciano molto caldi...
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11 years ago
antonioss84,
30
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