Una sera dell’inverno del 2009 ero uscito insieme al mio amico Leo, con l’intenzione di farci un giro per i Pub. Dopo un paio di soste in locali di cui siamo abituè decidemmo di provare ad andare in un pub fuori città, il Baribal a Calenzano. Entrati lì Leo trovò un gruppo di suoi amici del calcetto seduti ad un tavolo, e si mise subito con loro a parlare di calcio, cosa che io odio. Allora preferii andare al banco a prendermi da bere e guardarmi un po’ attorno.
C’era un gruppo di ragazze piuttosto rumoroso, con un paio di ragazzi, che mi attirò l’attenzione: guardai attentamente e notai tra loro Giulia, la moglie di un mio non troppo simpaticissimo collega di nome Massimo. Lei è una bella topina, sui 30 anni circa, molto sexy, occhi chiari, viso furbetto, capelli non lunghi castani chiari (anche se quel giorno li aveva tinti di rosso), poco seno ma un gran bel culo. Sembrava una delle più allegre, e decisi di tenere un po’ d’occhio la situazione.
Finalmente la vidi andare verso la toilette, e quando uscì feci in modo di imbatter mici. La salutai e cominciai a chiacchierare con lei allegramente, era abbastanza chiaro che aveva già bevuto un bel po’. Mi disse che era fuori con le amiche per il compleanno della sua amica Sonia, e che i due ragazzi al loro tavolo li avevano conosciuti lì e loro si stavano divertendo ad “aizzarli” proprio contro Sonia. Io la presi un po’ in giro sul fatto che, se ci fosse stato suo marito Massimo, di sicuro non si sarebbe divertita con quel gioco, lei la prese a ridere e allora mi decisi ad offrirle da bere.
Rimanemmo a chiacchierare al bancone, finendo le nostre bevute, allora ne ordinai altre due. Cominciava ad essere tardi, ma lei continuava a rimanere con me anziché tornare al tavolo delle amiche, allora le proposi di uscire a fumare una sigaretta, lei accettò. Feci finta di aver lasciato le mie sigarette in auto, e lei mi seguì nel piazzale fino all’auto. Traccheggiai per un po’ dentro l’auto fingendo di cercarle, poi uscii di nuovo e le offrii una sigaretta. Fumavamo appoggiati all’auto, lei era molto allegra e rideva a ogni mia più stupida battuta. Mi decisi a fare il passo in più:
-Comincia ad essere tardi, tra un po’ questi chiudono… Perché non andiamo a finire la serata da un’altra parte?-
-Noooo… Sei matto? E’ tardi… Se torno tardi Massimo s’incazza… Anche se a quest’ora russerà sicuramente come un treno…-
-Beh e tu quando torni fai, piano, e semmai dai la colpa alla tua amica Sonia, gli racconti che hai dovuto aspettarla perché ha imbroccato due tipi al Pub…-
Lei rise, ma due minuti dopo era seduta sul sedile destro della mia auto. Pensai di portarla a casa mia, ma il tragitto era lungo e ebbi paura di un ripensamento, così mi infilai in una via della zona artigianale di Calenzano, fermandomi nel piazzale deserto e buio di una fabbrica. La baciai voluttuosamente, gustandomi la sua lingua e accarezzandole le cosce sotto la corta gonna.
Le infilai la mano dentro i collant e comincia a carezzarle la figa, già ricca di umori. Sentii la sua mano sul mio pacco, che ne testava la consistenza senza però cercare la patta dei pantaloni, allora la aiutai, scostandomi dalle sue labbra per aprirmeli da solo e mostrarle il mio arnese, per poi prenderla delicatamente ma con decisione per la nuca e spingerle la testa in basso. Si rivelò subito brava di bocca, lavorando delicatamente di labbra e di lingua, mentre io le guidavo il ritmo con la mano tra i capelli.
-Mmmm… E’ grosso… Mi farai slogare la mascella…-
Io risi della sua affermazione, e passai all’azione più decisa: buttai giù il sedile destro facendola sdraiare, le alzai la gonna e le strappai con decisione i collant, buttandomi a capofitto a leccarle la figa. Lei sussultava e ansimava come una matta, mentre la mia lingua le guizzava sul clitoride e le penetrava le labbra della figa. Uscii dall’auto per togliermi meglio i pantaloni, poi passai su di lei e iniziai a scoparla. Non era molto freddo, e aprii il finestrino, scopandola con le gambe ben aperte, un piede sul volante e l’altro fuori dall’auto, lei mugolava e gemeva con intensità, per poi passare a dei veri e propri gridolini quando decisi di farla voltare su un fianco, comprimendola contro gli sportelli per penetrarla più decisamente. Sentii l’ondata del godimento invadermi in pieno e dovetti uscire senza averla sentita sussultare per l’orgasmo, ed esplosi in una abbondante sborrata sul suo fianco nudo e sul suo piccolo seno. Lei rise a lungo, ma il fatto di non averle procurato l’orgasmo mi rendeva poco appagato. Allora, mentre ancora rideva, con il cazzo ancora gocciolante mi buttai di nuovo fra le sue cosce, iniziando di nuovo a leccarle la figa, anzi quasi a mangiargliela. Passò in un attimo dalle risa ai gemiti. Per fortuna ho un’auto molto spaziosa e comoda, che permette di muoversi bene in certe situazioni. Mi spostai su di lei, prendendole la coscia sinistra per tenerla ben alta e leccarla meglio, mentre le spingevo il cazzo di nuovo eretto in bocca, in uno scomodo ma efficacissimo sessantanove. La feci voltare, mettendola a pecorina contro il sedile posteriore e penetrandole la figa di nuovo e iniziando da subito a darle colpi decisi. Lei gridava e gemeva, il suo bel culo alla fioca luce di servizio dell’auto mi appariva irresistibile e allora decisi di provare a saggiarglielo con il pollice. Lei sussultò quando il dito penetrò, ma capii subito che la cosa non le dispiaceva affatto. Mentre proseguivo con questo trattamento sentii il rumore tipico della vibrazione di un telefono: nella vaschetta dietro al cambio c’era il suo cellulare che vibrava per una chiamata, sul display c’era scritto “Amore”…
Mentre il cellulare iniziava a vibrare per una seconda chiamata, mi chinai per lubrificarle il buco del culo con la saliva: mentre lo facevo lei era diventata silenziosissima ma immobile. La inculai facendola gridare, sentii il suo orgasmo esplodere, e un attimo dopo le svuotai tutta la mia sborra rimasta dentro al suo bel culetto, mentre il suo telefonino vibrava di nuovo per l’ennesima chiamata senza risposta.
-Ora come faccio a rientrare, senza le calze…- Mi disse più tardi, mentre la riaccompagnavo alla sua auto.
-Beh, come ti ho suggerito prima, dai la colpa alla tua amica Sonia. Le dici che ha imbroccato due tipi e che non potevi proprio lasciarla sola…-
Lei rise.
Un regalino speciale per uno "stimato" collega...
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11 years ago
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Certificazione Profili
esistono due tipi di certificazione, la prima per le coppie e singole e la seconda per i singoli ed i trav/trans.
la certificazione delle coppie e delle singole:
viene eseguita dallo staff del portale,essere certificati è semplicissimo basta inviare una mail all'indirizzo: [email protected] mandando una foto di coppia o almeno della lei di coppia o della lei nel caso di singole nella quale sia mostrato il nostro logo che potete scaricare cliccando qui (se preferite la versione pdf cliccate qui )stampato su un qualsiasi foglio formato A4 le compilato a penna o pennarello con la VS username e data della certifica la foto deve essere poi spedita all'indirizzo [email protected]
la certificazione sarà rapidissima,inoltre le coppie,singole ,lei bisex certificate potranno a loro volta indicarci le coppie o singole o lei bisex vere loro amiche che riceveranno a loro volta la certificazione.
NON Sono ammessi Fotomontaggi di nessun genere il logo deve obbligatoriamente essere stampato ed utilizzato per fare una foto reale.
NON AVETE LA STAMPANTE? nessun problema potete ricevere la certifica in questo modo prendete un normale foglio A4 e con un pennarello scrivete la Vs username seguita dalla frase "certificati da SexyCommunity" in data.... e poi utilizzate lo stesso foglio per scattare una foto come se fosse il nostro logo. (se sei singola puoi scattare foto allo specchio)IMPORTANTE: il volto DEVE ESSERE CENSURATO e quindi NON riconoscibile in quanto la foto inviata verrà pubblicata sul profilo dove deve rimanere obbligatoriamente per validare la certifica (può essere spostata nella gallery)
la certificazione dei singoli e dei trav/trans:
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17 years ago
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16 years ago
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 years ago
pillinca,
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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17 years ago
valerio,
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