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La donna delle pulizie
Avevo cominciato da qualche tempo a masturbarmi regolarmente nel cesso dell’ufficio.
Non saprei dire neanche come e perché fosse cominciata quell’abitudine, ma oramai era una delle tante mie attività…”d’ufficio” che praticavo ogni giorno feriale, poco prima di uscire, quando rimanevo da solo con la scusa di dover sbrigare qualche pratica ‘rognosa’.
Mi eccitava l’idea di prolungare il mio orario di lavoro e quindi di fare straordinario solo per masturbarmi!
L’idea di essere pagato per procurarmi piacere era una sottile perversione che spingeva con più foga i miei spermatozoi fuori dal mio uccello dritto, sulle piastrelle di quel cesso asettico.
Entravo di soppiatto con il viso paonazzo e il cazzo già sgocciolante, chiudevo con cura la porta dietro di me, abbassavo la tapparella e i pantaloni, tiravo la mia verga fuori dagli slip e cominciavo a menarmelo, dapprima lentamente e poi via via più in fretta, fino a svuotarmi e a tornare come se niente fosse alla mia scrivania.
Certo, prima mi riempivo gli occhi di immagini…come dire…stimolanti e talvolta stampavo perfino quelle più eccitanti (per lo più donne che orinavano in luoghi pubblici o uomini che si facevano penetrare e deflorare il buco del culo) in modo da portarle nel cesso, masturbarmi convulsamente, sborrare e andar via dopo essermi ripulito e aver aperto la finestra del cesso affinché l’odore di maschio appena svuotatosi andasse via in fretta.
Il tutto per magari solo 10 euro di straordinario, ma non importava la cifra: era l’atto che mi saziava, l’atto in sé!
Questa storia andava avanti già da diversi mesi ed era diventata oramai un’abitudine come prendere il caffè o fare due chiacchiere coi colleghi, quando avvenne ciò che a volte avevo temuto ma che ero convinto non potesse mai accadere.
Erano già quasi le 19, per cui ero strasicuro che non fosse rimasto nessuno su tutto il piano; per la prima volta fui un po’ superficiale, dimenticando di chiudere a chiave la porta, forse per la fretta di svuotare le mie gonadi, dato che avevo trovato delle foto fantastiche di una splendida ragazza che pisciava letteralmente in mezzo alla strada, incurante delle auto che sfrecciavano a non più di un metro da dove lei si era accovacciata per dar sollievo alle sue reni, mettendo generosamente in mostra una splendida fighetta bianca e liscia.
Cominciai col solito rito quotidiano, già eccitatissimo prima ancora di toccarmi; tirai fuori l’asta e avevo appena dato le prime due scrollate col polso destro quando tutto a un tratto…SBAM! Si spalancò la porta e mi ritrovai davanti una figura femminile che ad alta voce mi apostrofò con un:”Ecco chi è il porcellino che mi fa faticare tanto per pulire questo maledetto cesso! Ah, ma questa storia deve finire, eh?”.
Per un attimo mi convinsi che stavo per morire: il cuore cominciò a battere all’impazzata e sentivo le gambe cedere sotto il peso della vergogna di essere stato scoperto col cazzo duro in mano (proprio in direzione della porta aperta, poi! Che coglione che ero stato!) da un’estranea, ma qualcosa….qualcosa pian piano mi tranquillizzò: riconobbi il donnone delle pulizie con la scopa in mano (cazzo! Avevo dimenticato che era mercoledì, giorno di pulizia del mio piano!!), ma era l’espressione del suo viso, per niente adirato e anzi con uno strano sorrisetto agli angoli della bocca, che mi trasmise calma e tranquillità.
Non era quel che si suol definire una bella donna, essendo bassa e tarchiata, sulla cinquantina circa, poco curata nella sua femminilità; ma non vi nascondo che era da anni che le spiavo il seno quando casualmente la incrociavo nei corridoi degli altri piani, un enorme balcone che sarà stato almeno dell’ottava misura e che un guizzo di desiderio di tanto in tanto mi faceva sentire brividi al basso ventre.
“E adesso che facciamo? Come farà a guardare in faccia i suoi colleghi quando si saprà questa storia, eh?”, mi incalzava lei, con quello strano sorrisetto e una luce particolare negli occhi.
Io, rosso di vergogna in faccia quasi più della mia cappella che oramai cominciava a ritirarsi sotto il suo cappuccio di pelle raggrinzita, balbettai qualcosa tipo:”Ma no, la prego…ma cosa dice….ma io non facevo nulla che..”, cercando vanamente di nascondere ciò che era fin troppo chiaro; non mi sorpresi più di tanto, però, quando me la vidi venire incontro fissandomi l’uccello e la osservai tendere piano la mano destra verso la mia asta e dire, schioccando la lingua e con una vocina molto diversa da prima:”Ma fai vedere…ma guarda…questo poverino si è spaventato e si vuole ritirare…ma no, ma no…ci penso io, dai!”.
La paura mi passò completamente quando vidi il mio uccello sparire completamente nelle sue fauci e sentii che pompava come un’assatanata per ridare vigore a quella giovane verga!
Anzi, in pochi secondi il cazzo mi ricominciò a pulsare come appena un minuto prima e cominciai ritmicamente a fotterle quella bocca esperta e a desiderare di riempirla del mio seme bianco.
Inutile dire che impiegai poco meno di un minuto per raggiungere l’orgasmo, mentre le ripetevo ossessivamente:”Troia, troia! Tu sei una troooooia!!” durante gli schizzi che le riempirono la bocca di un sapore acre di maschio selvatico.
Avrei voluto rivestirmi e andar via subito, ma la cagna non sembrava affatto disposta a mollare il suo giovane osso proprio ora che l’aveva trovato!
Si era appostata per due settimane per “beccare” il suo porco, quando aveva capito che qualcuno amava farsi seghe in quel cesso (nonostante tutta la cura che riponevo nel cancellare ogni traccia, temo di aver lasciato qualche schizzo galeotto come testimonianza del mio ‘vizietto’…) e non vedeva l’ora di scoprire chi fosse e di usarlo per i suoi scopi, dato che erano diversi mesi che non si faceva dare una bella ripassata da qualche verga dura ed era ingoiata come una lupa in calore.
Chiuse a chiave la porta, si spoglio con una rapidità insospettata in una femmina di quella mole e avvicinando un capezzolo alle mie labbra mi invitò con un:”Succhia, porco! Credi non mi sia mai accorta di come mi guardi le tette, eh?” a gioire di quel suo enorme e splendido seno!
Non credevo ai miei occhi né alla mia lingua: finalmente potevo succhiare quelle splendide montagne di carne fino a quel momento solo immaginate!
Le mie mani cominciarono freneticamente a strapazzare le sue tettone calde e morbide e dai capezzoli rosa e larghi; sentii che cominciava a gemere, la cagna, finalmente sciogliendosi davanti a me e al mio uccello di nuovo ritto e pronto!
Senza indugiare, le infilai tre dita nella figa liquefatta: un lago di desiderio bagnò le mie dita; continuai a muoverle dentro e fuori, dentro e fuori fino a sentirla gemere senza alcun ritegno!
Quasi le strappai a morsi il capezzolo che avevo in bocca, ma oramai non ero più in grado di controllarmi: la feci girare di spalle, le dissi di poggiare le mani sul lavabo e le infilai il mio attrezzo nel culo senza trovare alcun ostacolo; stantuffai velocemente per un paio di minuti e cominciai anch’io a non trattenere più i miei mugugni di piacere.
Le schiaffeggiavo violentemente le natiche ogni volta che spingevo l’uccello più a fondo nel suo retto, luogo sicuramente esplorato centinaia di volte da altri uomini prima di me, a giudicare dalla facilità dell’inserimento.
Le porsi il manico della scopa con cui era entrata nel cesso e vidi come lo fece sparire tra le gambe, nella figa fradicia di umori, raddoppiando i gemiti di piacere.
Sborrai in quel retto ampio e accogliente ripetendole che era una cagna e che l’avrei riempita di crema, la mia crema; sentii che veniva con un lamento prolungato anche lei; tirai fuori l’uccello, lo porsi alle sue labbra avide per farmelo ripulire con cura, e andai via dicendole ancora una volta:”Ma quanto sei troia! Mi fai schifo, cagna!!”, sputando per terra prima di uscire dal cesso.
Erano quasi le 20, quella sera lo straordinario mi aveva fruttato oltre 20 euro!
Da quel giorno, per ‘comprare’ il suo silenzio, ogni mercoledì rientro a casa un po’ più tardi del solito, con 20 euro in più sul conto e tanta tanta tanta sborra in meno nelle palle!
Per domande e altro
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16 years ago
Alberto,
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L'allieva e il professore
Marco era un bell’uomo 40 anni ben portati fisico atletico mantenuto da un costante allenamento diviso tra palestra e jogging. Come attività principale aveva uno studio ormai avviato di consulenza fiscale, ma aveva pure mantenuto il suo iniziale lavoro, l’insegnamento
Quell’anno era stato trasferito ad un altro istituto e tra le classi in cui insegnava ragioneria, c’era pure una quinta composta per lo più da ragazze dove fra tutte spiccava la bellezza di Giulia una bellissima ragazza figlia di uno dei più importanti industriali della città un uomo noto anche per la ferrea disciplina che aveva imposto alla propria figlia.
Quella mattina Marco, che non doveva recarsi a scuola, ne approfittò per andare a fare un po’ di jogging in un parco vicino. Era poco più di dieci minuti che correva quando passando accanto ad una siepe, sentì degli strani rumori provenire da dietro la siepe stessa. Colto dalla curiosità si avvicinò per vedere cosa fosse a provocare quei rumori e quando vide di che cosa si trattava rimase letteralmente sbalordito. La bellissima Giulia era intenta a fare un pompino ad un uomo di una certa età . Si ritrasse immediatamente nella paura che Giulia lo scoprisse, come se fosse lui ad essere stato colto in fallo.
Ritornò a casa sbalordito, da lei proprio non se lo sarebbe mai aspettato, poi si pose tra se e se una domanda: ma come avrebbe fatto il giorno successivo a giustificare la sua assenza da scuola? Sarebbe stato il primo a scoprirlo dato che sarebbe stato lui l’insegnante della prima ora e se non fosse mancata anche il giorno successivo…..
Nella sua mente intanto si faceva strada un’idea su come poter sfruttare quella situazione, soprattutto se Giulia avesse commesso qualche errore.
La mattina dopo Marco si recò a scuola con una strana eccitazione che aumentò quando vide Giulia presente. Dopo il consueto appello, chiese le giustificazioni dell’assenze del giorno precedente. Gli furono portati i libretti delle giustificazioni e subito si accorse che quella che sarebbe dovuta essere la firma del padre di Giulia, era visibilmente falsa.
“Questi per il momento li tengo io†e con lo sguardo cercò gli occhi di Giulia che diventò rossa all’istante.
Finita la lezione restituì ai vari alunni i libretti delle giustificazioni, a tutti tranne che a Giulia, alla quale disse:
“Lei signorina mi può seguire?â€
Una volta rimasti da soli nel corridoio…
“Lei sa benissimo che la firma di suo padre è falsaâ€
“Ma… io…â€
“Senta per il momento questo lo tengo io vedrò se farlo vedere al presideâ€
“No la scongiuro, se lo viene a sapere mio padre mi uccide…..â€
“Non sia esagerata…â€
“Forse lei non conosce… la prego mi aiuti…so di aver sbagliato… ma le giuro che è la prima volta…â€
“Senta voglio pensarci su… facciamo così lei stasera venga alle 18.30 nel mio studio in Via……….. e le comunicherò la mia decisione†Ormai nella mente di Marco si era già delineata una precisa strategia.
“Va bene, ma la prego….pensi a quello che le ho dettoâ€
Marco durante tutto il giorno attese con ansia il momento dell’appuntamento. Fece in modo di sbrigare le pratiche più urgenti, ma soprattutto di liberare tutto il personale dell’ufficio.Alle 18.30 in puntò sentì suonare il campanello, andò ad aprire e davanti a sé si ritrovò Giulia più bella che mai, forse era quell’espressione impaurita che la rendeva più desiderabile. Aveva una gonna di jeans appena sopra il ginocchio, e una mogliettina bianca aderente che metteva in risalto i suoi splendidi seni.
“Venga entri pure…andiamo nel mio ufficio….â€
La fece accomodare sulla poltrona di fronte alla sua scrivania, mentre lui si pose in piedi appoggiato con il sedere alla scrivania stessa in modo da dominare psicologicamente Giulia ancora di più.
Allora mi racconti tutto….â€
“Che…che …cosa vuol sapere….â€
“Innanzitutto perché ha falsificato la firma di suo padre..â€
“Beh ecco…il giorno prima non ero andata a scuola senza che lui lo sapesse..â€
“Questo lo avevo intuito pure io….., ma perché non si è recata a scuola….â€
Mentre pronunciava queste parole, Marco non potè fare a meno di notare che forse anche per l’agitazione che la ragazza aveva addosso, il respiro le si era fatto più veloce e il seno si muoveva ritmicamente in su e in giù e Marco era letteralmente ipnotizzato da quel movimento.
“Ehm… sono andata a studiare da una mia amica …â€
Improvvisamente il tono di Marco passò dal “Lei†al “Tuâ€, forse anche per dar maggior peso alle sue affermazioni.
“Ascoltami… non sono qui per farmi sentire raccontare delle bugie voglio la verità …â€
“Ecco… c’era l’interrogazione di matematica, non ero preparata e quindi sono andata a fare una girata nel parcoâ€
“Solo una girata….. o anche dell’altro….â€
Giulia diventò rossa nel viso senza riuscire a pronunciare una sola parola.
“Ti ho visto mentre facevi un pompino a quel signore…..â€
“Mi ha costretta…io non volevo….â€
“Però lo hai fatto e oltretutto hai falsificato anche la firma di tuo padre…. come la mettiamo…?â€
Silenzio
“Diciamo che sei sarai carina con me…potrei cercare di dimenticare tuttoâ€
“Cosa intende per carina……..?â€
“Dai che lo hai capito benissimo….†disse Marco avvicinandosi a lei … le prese il mento tra le mani..
“hai un bel visino, una bella bocca….†facendo scorrere il dito indice sulle labbra di lei e inserendolo leggermente dentro tanto da andare a toccare quasi impercettibilmente la lingua.Poi scendendo con la mano andò a sfiorargli il seno….
â€Hai anche due belle tette….â€Il respiro di Giulia nel frattempo era diventato più affannoso.“Guarda come ti si inturgidiscono i capezzoli se le struscio…..chissà come sono duri…..fammeli sentire…â€La mano si infilò dentro la maglietta e scomparve all’interno del reggiseno fino ad andare a palpare per bene quelle stupende tette e a strizzare i capezzoli tra pollice indice.
“Hai così mi fa male…..â€
“Scusa ma sono così belle….. te le hai mai strusciate nessuno così….?â€
“No…il pompino dell’altro giorno è stato l’unica cosa di sesso mai fatta…..†disse ansimando ancora Giulia.
“Allora hai da imparare ancora molto…… e ti è piaciuto fare quel pompino?…â€
“Beh …un po’ si e un po’ no…â€
Mentre era ancora seduta le tolse la maglietta e poi la fece alzare….
“Vieni qui…voglio assaporare queste stupende labbra…â€
Subito la bocca di Marco si incollò a quella di Giulia, la sua lingua cercò avidamente l’altra….si intrecciarono, si succhiarono a vicenda….
Marco attirò ancora di più a se la ragazza, tanto da far sentire per bene la sua erezione nel mezzo alle gambe di lei e mentre continuava a baciarla con la mano le alzò la gonnella e prese a strusciarle per bene quello stupendo sedere infilandole la mano nel solco e cercando di attirarla ancora più a se.
“Spogliati ti voglio nuda…â€
“No non voglio…mi vergogno…..â€
“Ascoltami non sei nella situazione di poter dettare delle condizioni…devi solo fare quello che ti dico…. ricordati cosa rischi…â€
In silenzio la ragazza iniziò a spogliarsi…. Si tolse le scarpe….la gonnella…. Era rimasta con le sole mutandine e il reggiseno….
“Fermati… voglio prima ammirarti così….. girati su te stessa……â€
Si girò lentamente in modo che lo sguardo voglioso di Marco potesse posarsi su ogni centimetro quadrato del suo corpo….
“Perfetto…sei stupenda…adesso vieni qui….â€
Una volta avvicinatesi lui le tolse il reggiseno….
“Che tette stupende….†e prese a leccarle e succhiarle….poi morse leggermente il capezzolo di lei che emise un leggero gridolino di dolore….
“Adesso via le mutande……†gliele strappò letteralmente di dosso….
Con un movimento quasi meccanico si portò le mani davanti al pube..
“Che fai vuoi nascondere questa meraviglia della natura….â€
Le prese le mani e le tolse da davanti alla sua fighetta…. Stesse qualche attimo a contemplarla e poi prese a strusciarle la mano sopra…..
Lei si inarcò quasi incosciamente voleva che quella mano la penetrasse….
“Ti sei mai masturbata…?â€
“Si’ qualche volta……â€
â€E ti piace….?
“Si……â€
“E allora fammi sentire quanto sei accogliente…..†un primo dito si inserì dentro la fighetta..
“Ahhhh…….â€
“Senti come sei bagnata…. ti piace….eh….. “
“Si…. si….â€
Nel mentre che la masturbava prese nuovamente a baciarla……..
“Voglio vederti il sedere…..appoggiati alla scrivania……â€
Si piegò a novanta gradi appoggiando il busto sopra la scrivania….Era stupenda aveva un culo magnifico...
Marco prese a strusciarlo poi lentamente il dito prese ad andare in su e in giù nel solco cercando ogni tanto di far pressione sul buchetto…..
“Ahi …ma che fa…li no….â€
“Non ti sei mai masturbata nel sedere….â€
“No….â€
“Hai un sedere stupendo…e un buchetto invitante… lasciami fare….â€
Avvicinò il viso a quel meraviglioso culetto e inziò a leccargli la rosellina, cercando di inumidirla il meglio possibile, ogni tanto con la lingua penetrava per quanto possibile all’interno e dagli ansimi della ragazza capiva che la cosa non le dispiaceva.
“Ti piace eh….. “
“Ahhh… si…mmmm….. che bello….â€
Alternava la leccata del buchetto posteriore a quello della fighetta…che nel frattempo era diventata un lago…. Poi all’improvviso con un fremito che le scosse tutto il corpo Giulia raggiunse l’orgasmo…
“ahhh…..si……daii…ancora….â€
Marco continuò per qualche altro minuto finchè…
“Adesso tocca a te farmi godere….†La prese per un braccio e la fece inginocchiare davanti a se….
“Voglio un pompino fatto come si deve…voglio sentire quelle stupende labbra…e la tua linguaâ€
Giulia tirò fuori il cazzo, lo infilò dentro la sua bocca e prese a leccarlo in tutta la sua lunghezza.
“Brava così fammi sentire per bene la lingua….â€
La testa della ragazza andava in su e in giù l’eccitazione di Marco era quasi al culmine, prese ad imporre lui il ritmo… la stava scopando letteralmente in bocca.
Giulia si accorse che era vicino all’orgasmo e cercò di smettere come aveva fatto con l’altro, ma Marco accortosi di quanto voleva fare la ragazza, le bloccò la testa con la mano…
“Ricordati bella che devi ingoiare tutto fino all’ultima goccia…. “
Era ormai prossimo, lei si apprestò a fare quello che le era stato imposto, e infatti all’improvviso il ritmo accellerò finchè una grossa bolla di sperma le riempì la bocca cercò di soffocare un conato di vomito e riuscì ad ingoiare parte di quello che aveva in bocca, mentre il resto le colò fuori dalle labbra. Con un gesto quasi paterno, Marco con il suo dito prese lo sperma che le colava fuori dalle labbra e fece in modo che Giulia ingoiasse anche quello.
“Adesso puliscimi per bene anche il cazzo….†Lo avvicinò nuovamente alle labbra della ragazza che prese a leccarlo in tutta la sua lunghezza.
“Brava… con un po’ di allenamento diventerai una bravissima pompinara…. e io sono l’insegnante giusto…. “
fece una breve pausa …
“Ti è piaciuto quello che abbiamo fatto oggi…?â€
“Si “ disse timidamente lei.
“Bene prometti di diventare anche una bella troietta….LA MIA TROIETTA PERSONALEâ€
disse mentre con le mani le strizzava nuovamente le tette.
La sera, mentre era a letto, Giulia ripensò a quello che aveva fatto durante il pomeriggio, non ci credeva ancora, invece era proprio successo e al solo pensiero sentiva nuovamente un certo calore provenire dalla sua fighetta, prese a toccarsi leggermente sopra le mutandine, poi iniziò un vero e proprio sfregamento, finchè non prese a massaggiarsi il clitoride e a far penetrare il suo medio all’interno della fighetta. Avrebbe voluto avere accanto a se Marco….chissà forse gli avrebbe anche permesso di fare l’amore con lei…. poi ripensò a quello che le aveva detto, se si fosse mai masturbata nel culetto, volle provare, ma sentiva dolore, certo la lingua di Marco era stata un’altra cosa, così riprese a masturbarsi nella fighetta finchè non raggiunse l’orgasmo.
Il giorno dopo Marco non aveva lezione con la classe di Giulia, ma lei lo cercò durante l’intervallo.
“Buongiorno professore…â€
“Buongiorno Giulia cosa desidera?†Era tornato a darle del lei, voleva forse mantenere le distanze…La cosa le fece perdere un po’ intraprendenza?
“Beh niente…. era per un esercizio volevo chiederle un chiarimento...â€
“Va bene venga con me nella sala professori….â€
Quando furono da soli….
“Dimmi la verità cosa volevi di preciso….â€
“Beh niente….io ripensavo all’altro giorno…..â€
“E ti è piaciuto e vorresti rifarlo….â€
“Beh…. Si…â€
“Senti oggi ho degli impegni… poi domani non ti scordare che avete il compito con me e quindi devi studiare….ne riparliamo domani……â€
“O.k. va bene….â€
“Ah una cosa…. domani durante il compito ti metterò al primo banco…. Vieni con una gonna corta e senza mutandine…â€
“Mah….â€
“Niente mah….capito!!!â€
Il giorno dopo Giulia fece come le era stato chiesto, anzi preparò una sorpresa. Così prima del compito di ragioneria si recò nel bagno a togliersi le mutandine…e anche se con la gonna…si sentiva nuda.Una volta iniziato il compito, non appena si accorse che il prof. la guardava, allargò le coscie e a Marco apparve una visione bellissima resa ancora più eccitante dalla sorpresa che Giulia le aveva fatto, si era completamente depilata e la sua fighetta rosa appariva ancora più splendida.
Marco subì una repentina erezione, avrebbe voluto andargli vicino, strappargli i vestiti e scoparla sul banco.
Le due ore del compito sembravano non finire mai, oltretutto Giulia faceva di tutto per eccitarlo, apriva e chiudeva le gambe, si passava la lingua sulle labbra guardando negli occhi Marco al quale sembrava che il cazzo gli scoppiasse nei pantaloni.Finalmente arrivò il suono della campanella ad interrompere quel supplizio e a segnare l’inizio della ricreazione, tutti consegnarono il compito e Marco fece segno a Giulia di seguirlo. Si recarono in una stanza che Marco sapeva deserta e di cui aveva le chiavi. Non appena dentro la prese e le infilò la lingua in bocca….
“Sei una troietta impertinente….e adesso avrai la giusta punizione…..â€
La trascinò vicino a una sedia, si mise a sedere la fece sdraiare sopra di lui, poi le alzò la gonnella mettendo in risalto il suo bel culetto e iniziò a sculacciarla….
“Ahi… ma che sta facendo….mi fa male….â€
“Te l’ho detto è la tua giusta punizione….per poco non mi facevi esplodere il cazzo nei pantaloni….â€
Giulia la sentiva benissimo la sua eccitazione, la sua fighetta era posizionata propria sopra l’erezione.
“Ahi adesso basta…ti prego….â€
“o.k. …allora tiralo fuori e succhiamelo per bene….â€
Non chiedeva di meglio….aveva voglia di assaporare nuovamente il cazzo in bocca. Prese a leccarlo e a succhiarlo con una foga incredibile….
“Si succhiamelo tutto….. brava…fammi sentire la lingua…â€
Stava cercando di dare il meglio di se stessa…
Quando sentì che stava per raggiungere l’orgasmo estrasse il cazzo dalla bocca di lei.
“Adesso apri la bocca e tira fuori la lingua….†Continuò a masturbarsi da solo voleva sborrare sopra la lingua di lei e verderla mentre ingoiava il tutto….
“Ecco…. preparati a gustare tutto….â€
Giulia era pronta, non appena i primi fiotti di sperma le pervenirono sulla lingua, aprì ancora di più la bocca in modo da non perdere neppure una goccia di quel nettare….
“Brava..vedo che hai imparato…. assaporalo per bene…..â€
Ingoiò tutto e poi da provetta pompinara si passò la lingua intorno alle labbra per dimostrare quanto aveva gradito.
Una volta ricomposti uscirono dall’aula.
“Ti aspetto stasera alla solita ora nel mio ufficio…e …preparati perché stasera ti farò godere..come non puoi minimamente immaginare…â€
Entrambi erano impazienti che arrivasse l’ora dell’appuntamento.
Finalmente le fatidiche 18.30 arrivarono e il campanello dell’ufficio di Marco suonò.
Era ancora sulla soglia quando l’attrasse a se baciandola, le lingue si intrecciarono le mani di Marco andarono subito a palparle i seni e successivamente il suo bellissimi culetto.Lei si limitò a strusciare la sua fighetta sulla patta di lui.
“Stamani per poco non mi facevi impazzire….. sei una vera troietta…fammi sentire quanto sei bagnata….â€
Le infilò una mano su per le coscie, le scosto le mutandine e poi prese a frugarla nella fighetta…â€
“Ahhh. sii… toccami…. Sii..dai…â€
“Vieni andiamo di là ….â€
Si spostarono nella sala d’attesa dove c’era un bellissimo divano in pelle, Marco si sedette e poi fece cenno di andargli in collo. Lei sentì immediatamente l’erezione di lui premere contro il suo culetto e immediatamente dopo sentì le sue mani che la frugavano fra le coscie… si lasciò andare all’indietro,..
“Si toccami tutta… voglio sentire le tue mani su tutto il corpo…â€
E infatti le mani di Marco la stavano frugando dappertutto, ormai era quasi completamente spogliata, le erano rimaste le sole mutandine, che vennero subito tolte. Adesso era completamente nuda, lui osservò per qualche attimo quella meraviglia della natura prima di tuffarsi tra le sue coscie ed iniziare a succhiarle la fighetta. Lei intanto con le due mani gli spingeva la testa verso il suo pube, sembrava quasi che volesse farlo entrare dentro di lei, sentiva la sua lingua percorrerle tutta la fessura, sentiva che gli succhiava il clitoride, sentiva un tremolio nelle gambe, preludio ad un orgasmo a cui non poteva più resistere….e venne…, ebbe un orgasmo che la squassò tutta.
“Oh siii che bello… da succhiami ancora…….â€
“E no bella…. adesso tocca a me….. voglio godere anch’ioâ€
Giulia a stento, dato che le tremavano ancora le gambe, si alzò pronta soddisfare le sue voglie e quindi si era preparata a fargli come aveva fatto nelle volte precedenti un pompino.
“No…voglio godere in un altro modo…ho voglia di scoparti…†Le disse brutalmente Marco.
“Ma…ma non l’ho mai fatto…..â€
“Per tutto c’è sempre una prima volta…. e ti assicuro che ce ne saranno altre di prime volte….â€
Non prestò molta attenzione a quelle parole, presa com’era dal pensiero che di lì a poco avrebbe perso la sua verginità .
“Vieni qui e allarga per bene queste belle gambeâ€
La fece sdraiare supina sul divano, le divaricò le coscie e iniziò a frugarla tra le gambe con le dita.
“Senti, sei già bagnata, dimmi quanto lo desideri il mio cazzo..†Il suo linguaggio si stava facendo volgare, lo eccitava ancora di più.
“Si lo voglio… però promettimi di non farmi male…â€
Marco prese il suo cazzo che aveva già raggiunto un’erezione notevole e prese a strusciarlo sulla fighetta di Giulia.â€
“Lo senti com’è grosso… “ appoggiò la cappella all’entrata…
“Ecco adesso stà per entrare… stò per sverginarti piccola…â€
Dette un’altra spinta e il cazzo superata la prima resistenza dell’imene, sprofondò all’interno della fighetta.
“Ahhh…. piano….ahhh…si… dai…..continua….â€
Giulia inarcò la schiena, lo voleva sentire tutto dentro…. quanto più era possibile, il leggero dolore iniziale si era trasformato in godimento, voleva sentire quel bellissimo cazzo tutto dentro… con le sue gambe abbrancò letteralmente la schiena di Marco, voleva che lo spingesse dentro quanto più possibile.
“Si dai…. scopami… lo voglio tutto….dai….ancoraâ€
“Lo sapevo che eri era troietta…lo vuoi e allora ecco….â€
Cominciò a scoparla con una foga tremenda, faceva uscire completamente il cazzo fuori dalla fighetta per poi sbatterlo nuovamente dentro con violenza….ancora qualche spinta e poi Giulia venne scossa da dei fremiti improvvisi, stava godendo….
“Ahhh. …si …godo….dai continua…â€
Marco continuo a scoparla per qualche altro istante poi raggiunse anche lui l’orgasmo, tirò fuori il cazzo e sborrò sul viso di Giulia.
Quando ebbe terminato l’osservò, era stupenda, esausta sul divano con il viso tutto impiastricciato dallo sperma lui lo raccolse con un dito e lo porse alle sue labbra che immediatamente succhiarono avide quel nettare.
“Sei stupenda….†Le mise una mano sulla pancia e iniziò a fargli un leggero massaggio, poi scese e prese nuovamente a massaggiarle il pube.
“Mmmm…ahh….†Giulia inarcò la schiena, le piaceva quel contatto.
“Cazzo che troietta che sei…. dì la verità ne hai ancora voglia…..â€
“Sii….â€
Le prese in mano il clitoride e lo strizzò tra le dita.
“ahhh…lo voglio ancora….â€
“Cosa vuoi…me lo devi chiedere…..â€
“Voglio ancora il tuo cazzo…..â€
Marco si prese in mano il cazzo e lo avvicino alle labbra di Giulia che immediatamente lo fece sparire in bocca. Dopo un po’ che lo succhiava, lui prese nuovamente a strusciargli la fighetta finchè con la mano non scese più giù, fino a strusciargli la rosellina del suo culetto.
Per un attimo smise di suchhiare..
“Ahh… ma che vuoi fare…..li mi fai male…â€
“Però quando te lo leccavo ti piaceva…â€
“Si ..ma con il dito mi fai male…â€
“Si ma a mi eccita di più…guarda me lo hai fatto diventare nuovamente di marmo…girati…â€
La girò mettendola prona sul divano….e le infilò due cuscini sotto la pancia
“No…ma che vuoi fare…â€
“Non lo hai ancora capito…. Te lo voglio mettere in quel bel culetto…â€
“No… li no ti prego…mi farai malissimo…no….â€
“Lo sai cosa ti succede se non ubbidisci…. devi soddisfare tutte le mie voglie….â€
“No…tutto.. ma quello no ho paura….â€
Si divincolava cercando di sfuggire alla presa di Marco, finchè lui non le mollò due sonori sculaccioni….
“Ti conviene fare quello che voglio….capito!!â€
“Ahi così mi fai male……basta…â€
Le si posizionò dietro
“E allora allarga bene questo culetto se non vuoi altri sculaccioni….tanto nel culo oggi ce lo prendi comunque….â€
Marco le allargò per bene le natiche e ci si tuffò con il viso prendendo a lecarre e insalivare per bene quel buchetto grinzoso. Al contatto della lingua con il suo buchetto, un brivido percorse la schiena di Giulia che emise un sospiro di godimento.
La lingua penetrava sempre più in profondità .
“ahhh… si…così mi piace….dai…â€
Continuò ancora per un po’ le insalivò per bene il culetto poi si alzò prese il suo cazzo in mano ed iniziò a strusciarlo nel mezzo alle natiche…
“Lo senti come è duro…. è pronto per entrare in quel tuo bel culetto…â€
“No…mi farai male….â€
“E’ dalla prima volta che ti ho visto che ho voglia di sfondartelo….ecco… ci siamo….â€
Puntò la cappella sul tenero buchetto e iniziò a fare una leggera pressione….
“Ah… per pietà …no lo fare…†due lacrime le stavano scendendo dagli occhi rigandole le guance, poi sentì che la corolla veniva spinta verso l’interno…. Stava per essere inculata.
“Eccolo lo senti…. Stà per entrare….cazzo quanto sei stretta….â€
“Ahhh…che male….fai piano…. aspetta un po’â€
“Al tre te lo infilo tutto dentro…. respira forte….â€
“Uno…. due… e …. tre con un colpo secco fu completamente nel suo culetto….â€
“Ahiii…..noo……â€
“Ecco…il peggio è passato….. lo senti….ce l’hai tutto dentro questo splendido culetto….come sei stretta e come è bello…â€
“Ahh… aspetta…. Fai piano…â€
Le senzazioni di dolore lasciavamo il posto a quelle del piacere.
Lentamente, afferrando saldamente Giulia per i fianchi, Marco iniziò a muoversi in su e in giù, il suo cazzo era completamente fasciato dai muscoli del sedere, era una senzazione stupenda.
Mentre la inculava prese a strusciarle il clitoride, Giulia era come impazzita, stava godendo come una matta, gemeva, urlava, voleva essere sbattuta con violenza. Raggiunse l’orgasmo con un urlo strozzato. Ormai era prossimo anche Marco, dette ancora qualche spinta, poi fuoriuscì dal culo di Giulia, la fece girare e continuando a menarsi l’uccello con la mano le arrivò sul viso e sulle tette e infine le infilò il cazzo in bocca in modo che lei lo ripulisse per bene.
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Alberto,
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Voleva di più...
Voleva di più.
Non gli bastava che lei fosse pronta a tradire per la prima volta suo marito.
Era mesi che giocava con lei come il gatto con il topo.
Aveva deciso che l’avrebbe portata alla perdizione e adesso sentiva che lei era pronta a seguirlo nel suo gioco perverso.
Quella donna che aveva conosciuto tramite amici e che da subito le era parsa indisponente nella sua religiosa serietà.
Tutta casa e chiesa, niente lasciato al caso, così fredda e insulsa, perlomeno per lui che si era sempre ritenuto “un uomo di mondo”
Eppure quella donna lo attraeva in un modo sconvolgente, il fatto che fosse così casta per quei tempi, la sua bigotteria così evidenziata.
Sulla quarantina, di media statura, niente figli, un corpo ancora sodo, una castità nel vestire che era paritario ai suoi istinti.
Una corazza esterna che avevo deciso di abbattere a costo di passare dei mesi.
E mesi ci vollero affinché lei si lasciasse andare e accettasse che era una donna, una donna che non sapeva cosa volesse dire essere donna.
Finalmente si era aperta, si era lasciata andare e aveva trovato il coraggio di parlare con lui di quello che a lui piaceva parlare.
Piano, con calma, le aveva fatto dire tutti i suoi modi di fare all’amore, di come lo viveva, e di come percepiva il godimento e ancora una volta aveva capito di avere ragione, quella donna non sapeva niente dell’amore o per essere più precisi, non sapeva niente del sesso.
La sua unica esperienza era stato suo marito, il quale si era sempre limitato a rapporti corretti , senza mai superare quello che sarebbe andato contro una normale esigenza sessuale con lo scopo di fare figli.
Solo una volta aveva provato a fare sesso orale e ne era rimasta schifata, la sodomia, aveva sempre pensato fosse un castigo del demonio.
E io divenni il suo demonio.
In quei mesi avevo tramato la mia tela, non vi era cattiveria, era un gioco delle parti, dove io amante libertino, volevo portarla ai miei piaceri.
Tutte le sere finivamo con lo scontrarci sul sesso e io ogni sera diventavo più intraprendente, lei ascoltava e ribatteva e io la provocavo, la portavo a leggere racconti erotici dove la fellazio e la sodomia risultavano piacevoli se fatti con il partner giusti.
Sentivo che cominciava a cedere, le sue risposte diventavano domande sempre più curiose, non respingeva più l’idea di queste varianti, le viveva solo con la paura dell’ignoranza e il terrore del dolore nel caso della sodomia.
Non si era mai posta il problema di toccarsi per godere da sola e mai si era eccitata fuori dal contesto del matrimonio…sino a quel momento.
Sentivo che negli ultimi giorni qualcosa era cambiato, la sentivo più partecipe, la sua voce diventava roca al telefono, decisi che era il momento di chiedere di più.
- Stasera mi piacerebbe in web-
- Che ce di strano, non è la prima volta –
- lo so, ma stasera vorrei che tu fossi senza reggiseno e con qualcosa che mi lascia intravedere le forme dei tuoi seni –
- sei pazzo?
- No, se non ti va lascia stare, ma non mi chiedere di venire per un po’ -
- No, dai, che centra, lo sai che mi piace stare con te, ma una cosa è parlare e una cosa e passare a cose che io non ho mai fatto-
- Io adesso ho bisogno di più che parole, se non te la senti… meglio smettere qui.
Sento un silenzio al cellulare che dura qualche secondo, ma che per lei deve essere una eternità.
- Facciamo così, tu vieni stasera, io ci penso.
Io approfitto del suo cedimento e dico;
- é mettiti una gonna, sai quanto mi piace-
Senza aspettare una sua risposta, chiudo .
non voglio darle il tempo di riflettere, mi rendo conto che la mia richiesta mi ha eccitato e già penso a cosa vorrò da quella donna se questa sera sarà vestita come le ho chiesto.
Alle dieci di sera accendo internet e mi collego con lei, comincio a chiacchierare come sempre di tutto e poi come sempre la porto sul sesso, scaldo l’ambiente e quando sento che la sua voce scende, diventando roca, le chiedo di accendere la web, che voglio vederla.
Vedo la scritta che posso vedere le immagini e subito accetto.
La conosco, conosco tutto del suo corpo nascosto, guardo subito la camicetta che ha messo e vedo con piacere che sotto non porta niente, vedo i suoi capezzoli eccitati da quella nuova sensazione, spingere forte contro la stoffa, mostrandomi quello che volevo vedere.
Guardo il suo viso, vedo che è tesa e aspetta di vedere cosa le dirò:
- Alzati, fatti vedere –
La guardo mentre spostando la sedia si alza e mi fa vedere la sua gonna nera stropicciata che le copre le gambe sino alle ginocchia .
Sono soddisfatto e eccitato: sta bene vestita così e quella camicetta le toglie un poco di quella aria da santa che si è creata.
- stai bene e mi sto eccitando -
Vado diretto con le frasi, non voglio che si rifugi di nuovo nella sua bigotteria.
La vedo arrossire, sa che le vedo i capezzoli per la prima volta e questa frase che ha sentito, è una cosa nuova per il suo modo di vivere il sesso.
- Mi piacerebbe essere lì e accarezzarti i seni, poi sbottonare la camicia e toccarti la pelle e assaporare i tuoi capezzoli con la mia bocca –
Vedo un tremito sul suo corpo, riconosco l’eccitamento e allora visto che lei non parla, continuo;
-Slacciati la camicetta -
Sembra in trance, rimane ferma e io incalzo ancora più deciso;
- Slacciati la camicetta, fammi vedere quanto sei sexy –
Questa volta lei porta le mani sui bottoni e piano li slaccia e poi per la prima volta in vita sua, mostra il suo seno a un uomo che non sia suo marito;
-Prendili tra le mani e accarezzali come ti ho detto mille volte farei io, chiudi gli occhi e pensa alle mie mani-
La vedo che combatte contro la sua moralità, ma ormai gli argini sono rotti, le mani vanno sui seni e cominciano a sfiorare i capezzoli duri come bottoni e piano si accarezza come tante volte le ho detto che avrei fatto io e in quel momento capisco che quella donna sarà mia nei modi più indecenti e che mi seguirà nel fuoco dell’inferno… del mio inferno.
L’incontro
È diverse notti che le chiedo di accontentarmi nei miei piacere virtuali, l’ ho fatta vestire ancora più sensuale, con lingerie sempre più erotiche e le ho chiesto di toccarsi per me, non più solo il seno.
le sue mani sono andate sotto le gonne e per la prima volta in vita sua, lei ha goduto pensando a un altro che non sia suo marito.
- Trova una scusa per domani, adesso voglio sentire il tuo corpo dal vero, farti provare quello che tante volte ti ho descritto, farti conoscere tutto di me-
- Non posso, anzi, potrei, ma ho paura di cosa vuoi da me-
- Sai cosa voglio e sai che vorrò sempre di più…tutto o niente: non sei obbligata ma questo sono io, o mi prendi per quello che sono oppure sei libera di non cercarmi più.
- Ti prego… non dire così, lo sai quanto sei importante adesso per me.
- Bene, ti aspetto domani mattina fuori dalla stazione, vestiti sensuale con qualcosa di nero e metti quelle autoreggenti che mi hai fatto vedere l’altra sera.
Aspetto una sua risposta che non arriva.
-Ciao , a domani – le dico
- Ciao –
E capisco che domani sarà alla stazione.
La vedo scendere dal treno, ancora una volta ha fatto quello che le ho detto, la sua gonna nera è per me un oggetto di desiderio che subito si propaga sotto i miei calzoni; sapere che presto farà con me cose che in vita sua non ha mai fatto, mi fa esplodere di eccitazione, sento il mio membro soffrire chiuso dai miei slip, un saluto con la mano e la vedo incamminarsi verso il suo amante-torturatore.
I miei pensieri sono sotto i suoi vestiti mentre fremente aspetto di toccarla per la prima volta.
- Ciao Patrizia, dal vero sei ancora più bella –
- Anche tu sei meglio dal vero –
Lo dice con un filo di voce e come un agnello che va incontro al suo destino, lascia che io la baci.
Sento per la prima volta quel suo sapore dolce su due labbra di seta.
Stessa sensazione di quando tocchi una pesca.
Le accarezzo i capelli e nello stesso tempo le afferro il corpo e stringendolo a me, le faccio sentire quanto la desidero.
Ancora una volta arrossisce mentre le apro la porta e la faccio entrare nella mia mercedes.
Guardo le sue gambe che cercano la posizione migliore e vedo quelle calze vellutate accarezzarle la pelle e penso alle mie mani quando finalmente potranno prendere il posto delle calze e farle venire i brividi al pensiero di quanto seguirà.
I miei pensieri volano veloci come la mia macchina, la mia mano destra si appoggia maliziosamente sulla sua gamba, proprio dove finisce la sua gonna e quel primo tocco della sua pelle, mi da una brivido caldo che velocemente si sparge per tutto il corpo: lo stesso calore che sento sulla sua pelle, lei cerca di rimanere tranquilla.
Comincio a giocare con la sua gonna e piano guadagno qualche centimetro arrivando sopra le ginocchia, lei istintivamente, appoggia la sua mano sulla mia e fa pressione come per farmi capire che devo fermare quel tocco crescente.
La guardo deciso e le faccio capire senza parlare che deve lasciarmi libero di fare quello che il mio istinto mi chiede, lei capisce e piano alza la mano dandomi strada sul suo corpo e chiude gli occhi.
Salgo ancora e trovo la fine delle sue calze autoreggenti e lì la mia pressione si fa sentire; palpo il suo interno coscia e per la prima volta sento il suo sospiro dal vero, il suo primo sospiro che la porta a allargare leggermente le cosce lasciandomi più spazio per muovermi.
Guardo il suo viso teso che piano si sta rilassando, gli occhi chiusi le permettono di seguire le mie mani senza vergognarsi mentre il suo corpo mi lancia segnali inequivocabili.
I suoi capezzoli, come in web, hanno reagito e ancora una volta spingono soffrendo contro la camicetta che le ho fatto mettere, l’aureola e sproporzionata a confronto al seno e questo mi fa venire voglia di prenderlo in mano e palparlo, lascio che sia la mia mano sotto la sua gonna a prepararla mentre siamo quasi alla mia villa.
Il contatto con il suo piccolo perizoma, fa si che lei si sposti per facilitarmi il tocco e io percepisco i suoi umori che ne hanno abbondantemente bagnato la stoffa.
Le mie dita cercano furtivamente il caldo della sua intimità e si appropriano di quel frutto proibito a tutti sino a quel momento.
Lubrifico bene il dito con il suo desiderio poi esco da lei e metto a posto la sua gonna proprio mentre mi fermo e salgo sulla sua bocca , appoggio il suo umore sulle sue labbra e ne forzo delicatamente l’entrata, lei apre gli occhi , capisce e prende il dito in bocca;
- Succhialo… comincia a abituarti con questo-
lei avvolge il dito e guardandomi negli occhi, comincia a succhiarmi il dito e comincia a simulare un pompino: il suo viso arrossato, contrasta con quello che sta facendo e questo è un ulteriore colpo al mio basso ventre.
Fermo la macchina, vado a aprirle la portiera e prendendola per mano, la porto nel mio mondo proibito.
La prima volta
La faccio sedere sul mio divano nero e mi metto davanti a lei. le mie mani accarezzano il suo viso e piano scendono sul collo per fermarsi sui suoi seni, sento il suo cuore battere forte e questo muove i seni in modo esagerato.
Le slaccio la camicia e li lascio liberi di danzare, mi metto in ginocchio davanti a lei e prendo in bocca quei capezzoli, con la lingua ci gioco e veloce passo da uno all’altro mentre le mie mani accarezzano i fianchi e il resto.
Il suo sospiro è come il suo battito, intenso e veloce, ancora non ha avuto il coraggio di farmi una carezza, continuo a preparare il suo corpo e con le mani scendo di nuovo sotto la sua gonna, arrivo allo slip e senza toglierglielo, lo sposto di lato, poi le dico;
-faremo all’amore solo quando ti sentirò implorarmi di prenderti-
Non aspetto risposta, con la testa vado sotto la sua gonna e con la lingua mi impossesso dei suoi umori ormai esageratamente sulle sue cosce, metto le mani sotto il suo sedere e palpandolo, comincio a cercare il suo piacere.
La mia lingua esperta, trova subito i suoi punti più delicati e presto la sento gemere forte, cerca di resistere, ma inevitabilmente le sue mani prendono la mia testa e le sue parole cominciano a essere confuse: io aumento la mia penetrazione orale e vado sul suo clitoride a scaricare la mia voglia e comincio a martellarlo;-
-Ohhh…Dio mio, ti prego non fermarti…ti prego…
E poco dopo Patrizia ha il suo primo orgasmo con la lingua.
Io continuo, per molti minuti resto dentro di lei e sento i suoi umori scendere sempre più copiosi.
I suoi movimenti diventano scatti, a ogni mia entrata lei ha un sussulto.
-Ti voglio… ti prego… voglio sentirti dentro …
A quella richiesta, io le prendo una mano e l’appoggio ai miei calzoni, senza smettere, mi metto di fianco a lei in modo contrario e le faccio capire cosa deve fare.
- Lo sai che non lo ho mai fatto –
Non gli rispondo, aumento solo il ritmo dentro di lei e dopo pochi secondi, sento i miei calzoni slacciarsi e scendere insieme a gli slip.
Sento per la prima volta le sue mani sul mio membro teso, le sento andare su e giù ma non sento il calore della sua bocca, allora le prendo forte i glutei e stringendoli, le succhio forte il clitoride.
Lei emette un gemito forte, capisce il motivo di quel gesto e aprendo la bocca si posa sulla mia cappella cominciando a giocarci con timore, superato l’impatto iniziale, sento che piano lo fa entrare in profondità e finalmente si appropria del mio sesso.
La sua poca esperienza viene supportata dalla sua voglia di soddisfarmi e così con calma io la aiuto a
Migliorare il suo ritmo e quando sento che cresce di nuovo il suo piacere , esco un attimo e le dico;
- Quando sei pronta battimi sul fianco, veniamo insieme e vedrai che sarà bello –
Scendo di nuovo in mezzo alle sue gambe e ricomincio a leccare tutto di lei, come lei adesso sta facendo con me.
Passa un minuto e dietro a un gemito più forte degli altri, sento il suo tocco nervoso sul mio corpo e allora stringo le mie gambe attorno alla sua testa per evitare che nel momento dell’orgasmo lei scappi via sentendo il mio seme e aumentando il ritmo, corro verso il paradiso.
Momenti indescrivibili seguono movimenti disordinati e poi sento il mio seme lasciarmi e riempire quella bocca calda e con mia soddisfazione, sento che Patrizia non scappa, anzi, cerca di fare quello che le ho sempre raccontato.
Esco da lei per vedere il suo primo pompino con ingoio e vedo che lei mi guarda passionale mentre cerca di trattenere il mio sperma dentro di lei, le prendo la testa e spingo il mio piacere al limite della sopportazione e poi sfinito cado al suo fianco.
Ci vogliono 30 secondi perché i cuori tornino normali, lei cerca parole che la rassicurino, mi dice;
- Era così che volevi lo facessi…ti è piaciuto?Sono stata brava?
Non le rispondo, con gli occhi mi faccio capire, poi ci ripenso e dico;
-Vieni qui,baciami, senti il tuo sapore, mischialo con il mio –
Esegue felice quell’atto di dolcezza dopo quella esperienza .
I baci si susseguono, io non ho bisogno di altro tempo per rinvigorire il mio piacere, ho troppe voglie da soddisfare e quella donna mi eccita molto,
- Girati –
- - Ti prego, non chiedermi questo –
- Se ce qualcosa oltre al sesso, non mi chiedere questo –
- Non so cosa sia con te… scopriamolo insieme,-
- Girati –
Si alza dal divano e senza parlare si mette in ginocchio sul tappeto con le mani che si appoggiano sopra, divarica le gambe e abbassando la testa tra le due braccia, chiude gli occhi.
Ha un sedere stupendo, le natiche sono due mezze lune e il mio desiderio di maschio cresce a quella immolazione corporea.
Sapere che sarò il primo mi stimola oltre ogni logica, prendo un olio di vaselina che ho preparato dal giorno prima e dolcemente comincio a lubrificarle lo sfintere.
Sento la sua rigidità e il suo tentativo di espellere il mio dito che la prepara;
- Rilassati, respira forte e segui i miei movimenti, appoggio le mie mani sui suoi fianchi e cerco di calmare il suo tremore quando appoggiando il mio glande, le faccio percepire il momento.
- fermati, ti prego fermati –
Queste parole strozzate in gola, seguono la mia prima spinta: l’olio fa il suo dovere, la cappella sparisce nel suo stretto buco e solo le mie mani forti, la tengono nella posizione iniziale; il suo tentativo di sfuggire, finisce contro il divano, le sue braccia molli cercano spazio;
- Metti quelle braccia contro il divano e spingi il sedere verso di me -
La mia voce non accetta replica, vedo che si rimette in posizione e piano alza il sedere e con un movimento leggero cerca di accontentarmi.
So che sta soffrendo, ma adesso penso solo al mio piacere, le mie mani vanno sui suoi seni e il mio corpo si appoggia alla mia schiena e in quel momento Patrizia perde la sua ultima verginità.
Lascio scivolare il mio membro sino in fondo, solo il contatto del mio scroto contro la sua pelle, mi calma e a quel punto comincio il mio avanti e indietro dentro di lei incurante dei suoi lamenti.
Passa qualche minuto prima che Patrizia si calmi e accetto il mio membro completamente dentro di lei, nel frattempo io sono sceso con le dita sul suo pube e la accarezzo, lei adesso geme diversamente, il dolore si è mischiato al piacere e per la prima volta mi dice;
- Si, non ti fermare, fai quello che vuoi, ma non ti fermare –
E io affondo il mio pene in quella carne morbida con ancora più passione .
Passano cinque minuti in cui lei passa dal piacere al dolore e viceversa; poi a un certo punto dice,
- Ti prego vieni, non ne posso più, ti prego…
I suoi seni arrossati sotto le mie strette, subiscono gli attacchi come i suoi glutei e tutto è stupendamente sexy, talmente sensuale che mi lascio andare e lascio liberi i miei ultimi succhi che presto scendono a scaldare l’intestino di Patrizia.
Urlo il mio piacere con un ultimo colpo di reni che la fa urlare un ultima volta e poi mi lascio cadere sulla sua schiena facendola cadere a sua volta sul tappeto.
L’animale che è in me, sta lasciando il posto all’uomo, le accarezzo la schiena e le dico parole dolci, so che dopo quel sacrificio, Patrizia sarà per sempre mia.
- Che ne dici di mangiare qualcosa adesso?
- Non abbiamo ancora fatto all’amore normalmente e ho un sacco di idee indecenti su di te –
Vedo un brivido percorrerle la pelle e la sua risposta è quasi un sussurro;
- Dio mio, ma cosa pretendi ancora da me…
- Tutto e di più… molto di più…
- Con quelle parole vado a preparare qualcosa da mangiare....
Per richieste o discussioni
msn : [email protected]
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16 years ago
Alberto,
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Last visit: 15 years ago
-
per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
96489
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16 years ago
valerio,
32
Last visit: 10 years ago
-
Sogni di cambiare...
Da un poco di tempo le cose
con mio marito non andavano bene, sessualmente parlando. Il suo lavoro e il mio
ci prendevano ormai tutta la giornata, provocandoci livelli di stress
insostenibili, a scapito della nostra voglia di scopare. Eppure la voglia non
ci era mai mancata… Stavo facendo queste
riflessioni un pomeriggio d'estate, sul terrazzo di casa mia. Grazie al fatto
di essere all'ultimo piano di un palazzo molto alto posso girare svestita, e
infatti quel giorno prendevo il sole sulla mia sdraio, vestita solo dei miei
inseparabili sandali infradito, che d'estate porto sempre, pure quando scopo.
Possibile, pensavo, che non riesca più a provocare nel mio uomo quella
irresistibile voglia di sbattermi sul letto e scoparmi fino a farmi urlare?
Possibile che non avesse più voglia di provare le delizie dei miei due caldi
buchi, sempre pronti ad accogliere il suo cazzone turgido, che quando si faceva
strada nel mio culo sembrava un palo nelle mie viscere ribollenti di piacere?
Mentre facevo questi pensieri, complice il caldo che mi aveva mandato gli
ormoni in ebollizione, iniziai a carezzarmi il clitoride dapprima con una, poi
con due dita, finchè non iniziai a bagnarmi. Ma non mi bastava ancora, e
l'occhio mi corse alla borsa vicino alla sdraio: si intravedeva il vibratore
che mi portavo sempre dietro. Allungai la mano nella borsa e, preso il
vibratore, mi sistemai sulla sdraio, tirando su le gambe e mettendo i piedi sui
braccioli; in tal modo ero con le cosce spalancate e con la mano sinistra
infilai il vibratore nella fica mentre con la destra mi sgrillettavo il
clitoride. Mi sentivo oscena in quella posizione, ma nonostante ciò mi
eccitasse al massimo, e nonostante mi stessi fottendo furiosamente con
l'arnese, non riuscii a raggiungere l'orgasmo. Era l'ennesimo tentativo
frustrato di godere, e non ne potevo più. Forse lo stress era un alibi che ci
eravamo creati, pensai allora, e la mia resistenza a venire mi aveva fatto
desiderare meno il cazzo del mio uomo, o forse, chissà , non gli interessavo più
come prima… Basta, pensai, qui bisogna fare qualcosa. Ho troppo bisogno di
essere scopata a dovere, di sentirmi l'oggetto di piacere del mio uomo, e lui
ha troppo bisogno di avermi lì, pronta a soddisfare tutte le sue voglie… Presi
il telefono e chiamai lo studio della mia ginecologa, sperando di trovarla
libera da visite. Era da qualche mese che non andavo al suo studio, così spesi
un po' di tempo a spiegarle la situazione. Per fortuna è anche un'amica e sa
ascoltare, per cui, dopo una mezz'ora circa di chiacchierata, nel corso della
quale le espressi tutti i miei dubbi e le mie perplessità , mi disse:
"Forse una persona che ti può aiutare c'è, anche se non la conosco
direttamente." "Ma va'?" "Certo: è una mia collega che ha appreso
alcune tecniche, per così dire, alternative, di supporto e stimolo all'attivitÃ
sessuale, ma non ti so dire nel dettaglio di cosa si tratti. Comunque varrebbe
la pena di farle visita, non fosse altro che per provare a vedere se può essere
utile. Ho avuto il suo biglietto da visita nel corso di un congresso".
Così mi feci dare il numero di telefono della sua collega, promettendo alla mia
amica che le avrei sicuramente fatto sapere com'era andata, e mi apprestai
speranzosa a telefonare per avere un appuntamento. Chissà quante donne avranno
bisogno di lei, pensai, mentalmente rassegnandomi ad una lunga lista d'attesa.
Invece la segretaria mi diede appuntamento per il lunedì pomeriggio successivo.
Considerato che eravamo ormai a venerdì, non avrei potuto desiderare di meglio.
Lunedì pomeriggio mi preparai per recarmi allo studio della ginecologa
consigliatami dalla mia amica. Dopo la doccia, mi infilai un paio di mutandine
senza elastico, di quelle che si allacciano e sciolgono ai fianchi (le
preferisco per praticità specie per queste visite, e poi si è così goffi quando
ci si sfila gli slip); mi misi un vestito bianco di lino, che si sfila subito
per la visita, e un paio di infradito dorati, nuovi di zecca. Un'ora dopo
suonavo al citofono dello studio; la segretaria mi aprì il portone; quando
entrai nell'anticamera dello studio, la premurosa segretaria, una bella ragazza
bruna di origine asiatica, mi fece accomodare in una sala bianca, con divani
bianchi, aria condizionata, qualche pianta e musica di sottofondo. La ragazza
si dispiacque che io dovessi aspettare un poco, ma del resto ero in anticipo…
Mi stupì il fatto che in sala d'attesa ci fossi solo io. La dottoressa, mi
disse la segretaria, aveva aperto da pochi mesi, e tra l'altro eravamo in
estate, con molta gente in vacanza; senza contare, aggiunse maliziosamente, che
molte donne hanno qualche difficoltà ad ammettere di aver bisogno di aiuti, per
così dire, specialistici. Lì per lì mi diede l'impressione di essere stata
beneficiata anch'ella dell'aiuto della sua principale, ma non indagai.
Aspettavo solo il mio turno. Il mio turno non tardò ad arrivare: meno di
mezz'ora dopo fui chiamata. La dottoressa si presentò: potevo chiamarla Elisa,
per nome, e mi disse di darci del tu. Si capiva che aveva intenzione di non
mettere a disagio le sue pazienti. La prima mezz'ora la passammo a parlare di
me: nel corso della chiacchierata Elisa compilò la cartella personale, con
tutta la mia anamnesi, eventuali ricoveri, interventi chirurgici (figurarsi: il
massimo di frequentazione con l'ospedale fu una medicazione al pronto soccorso
cittadino per una caduta da bicicletta a dodici anni!) e altre notizie di rito.
Poi passò a chiedermi della qualità e della varietà dei rapporti sessuali con
il mio compagno, e lì le parlai di tutto, compreso della circostanza di qualche
giorno prima che mi aveva portato a telefonare alla sua collega, che a sua
volta mi aveva indirizzato a lei. "Evidentemente non si tratta solo di un
calo del desiderio. Rischia di innescarsi una spirale perversa che potrebbe
portare, da una parte, te a richieste sempre più estreme per raggiungere
l'orgasmo, e dall'altra il tuo compagno sempre più lontano perché non riesce a
soddisfarti, o perché ti vede indesiderabile". "E quale soluzione
proponi?" "Fare tu il primo passo e renderti di nuovo desiderabile.
Certo, per far ciò devi mettere qualcosa di nuovo nel rapporto, e io sono qui
per insegnartelo. Devi far uscire fuori la parte più nascosta e inconfessabile
di te, e io mi limiterò ad aiutarti a farla uscire. Non posso darti io quello
che non hai" "Sì, ma come faccio?" "Ora vedrai. Preparati
per la visita" La prima sorpresa la ebbi quando vidi il lettino: non era
in posizione angusta e defilata dietro al paravento, ma al centro dell'altra
stanza che costituiva lo studio; non era il solito freddo lettino, ma aveva un
morbido schienale imbottito ed era coperto di tessuto di cotone bianco
intercambiabile. Anche i divaricatori per le gambe erano imbottiti, per non
lasciare segni. La seconda sorpresa fu che la sala dove stava il lettino era
completamente a specchi, per cui, essendo il lettino girevole, in qualunque
posizione fosse, ci si poteva specchiare. Quando mi fui sfilata il vestito e
sciolta dai fianchi le mutandine, rimasi in piedi a guardare la stanza. Elisa mi
raggiunse e mi disse di stendermi sul lettino. Mi accingevo quindi a sdraiarmi
sul lettino, quando Elisa mi osservò. "Puoi togliere i sandali, se
vuoi", disse "No, preferisco tenerli" risposi. "Anche il
mio compagno mi preferisce così quando mi fa sua…". Elisa, incuriosita,
chiese: "Avete un rituale, per caso?" "Non proprio, però ho una
collezione di infradito che, a seconda di quali mi metto, costituiscono una
sorta di segnale in codice". "Questa è nuova. E quale sarebbe?"
"Beh, ad esempio, io quando torno a casa dal lavoro, se non aspetto visite
giro spesso per casa completamente nuda, anche d'inverno, perché mi piace, e
perché così sono immediatamente disponibile per il mio uomo quando torna dal
lavoro. Così, se per esempio, giro per casa con i sandali di cuoio da schiava,
a cui in genere accoppio una sorta di perizoma da alzare per scoprire quello
che ho sotto, il mio uomo sa che voglio essere posseduta in maniera autoritaria
e mi rende sua schiava; similmente, se giro con degli infradito rossi, voglio
essere sottoposta a pratiche di sesso insolito: così, ad esempio, quando lui
sta guardando la televisione, io mi metto carponi su un tavolino di fronte a
lui, offrendogli i miei due buchi: a sua scelta può decidere di stimolarmi il
clitoride, e qualche volta mi infila nell'ano un vibratore, oppure posso
rimanere tutta la serata così. L'unica cosa è che non devo mai voltarmi, ma
solo attendere il modo c "Sì, scusa
l'interruzione, ma ti sei spiegata perfettamente. Insomma, il tuo godimento sta
nell'essere il suo oggetto di piacere?" "E lui il mio, perché mi
gratifica di un magnifico fallo che, non faccio per vantarmi, ma mi dà ore di
godimento continuo…" "Ho capito. Ora fatti visitare" Mi sedetti
sul lettino e appoggiai le gambe sui divaricatori. Elisa li allontanò tra di
loro e io potei guardarmi allo specchio. Ero completamente spalancata, pronta a
farmi visitare. Curiosamente quella vulnerabilità non mi dispiaceva. Elisa, con
mosse abili, dopo essersi infilata i guanti, mi lubrificò la vulva e mi inserì lo
speculum per esaminarmi. La visita durò un quarto d'ora buono, e con due dita
mi esaminò pure il retto per verificare la presenza di lesioni.
Complessivamente stavo bene, e lei mi disse: "Per la seconda parte della
visita devo prepararti un po' per renderti appetibile". "Va
bene", dissi io, "ma come?" "Ora vedrai". E così
facendo chiamò la sua efficiente segretaria, la quale si presentò vestita con
un corpetto di plastica trasparente senza nulla sotto, e un paio di scarpe,
sempre trasparenti, con il tacco alto. Ora si spiega la sua allusione di prima,
pensai… La collaboratrice estrasse da sotto il bordo del lettino una specie di
catino che si posizionò sotto le mie parti intime. Poi, preso un pennello,
iniziò a insaponarmi i peli del pube. Elisa nel frattempo preparava un clistere
"Per pulirmi bene tutta", disse. Il clistere mi fu inserito nello
sfintere prima che l'assistente si desse da fare con il rasoio. Mentre la mia
fica veniva rasata sentivo il liquido riscaldarmi le mie viscere. Era una situazione
piacevole e rilassante: sentivo tutto il contenuto del mio intestino scendere
verso l'uscita liberatrice del mio buco del culo, che aspettava solo di essere
liberato dalla canna del clistere. E così fu. Quando fui completamente rasata,
l'assistente allungò da sotto il letto un rubinetto flessibile da cui uscì
acqua tiepida. Mi estrasse la cannula dall'ano e mi sciacquò la fica mentre
liberavo il mio intestino. Fui accuratamente sciacquata e asciugata. Elisa mi
disse: "Guardati, ora". Mi guardai allo specchio: ero completamente
aperta e al centro delle cosce, dove prima spiccava un bel boschetto di peli
castani, c'era il rosa della mia carne e il rosso della mia fica. Cominciavo a
sentirmi eccitata. "Bella", dissi. "Se fossi uomo mi scoperei fino
a vuotarmi i coglioni…" "Per quello c'è tempo. Adesso che sei pronta
possiamo iniziare". La segretaria mi venne al fianco e iniziò a
massaggiarmi le tette e i capezzoli con ritmo lento e circolare, mentre la sua
bocca si avvicinava alla mia. Quando fummo vicine, tirai fuori la lingua e
iniziammo un lungo slinguamento reciproco. Contemporaneamente, Elisa tirò fuori
un barattolo di vaselina e iniziò a lubrificarmi il buco del mio culo. Iniziavo
a provare una sensazione di passività molto eccitante, ed ero mentalmente predisposta
a sottopormi a tutte le fasi del trattamento, anche se ancora non avevo idea di
come si sarebbe svolto. Una volta lubrificato, Elisa prese un cilindro dal
cassetto delle apparecchiature. Era un cilindro arrotondato in punta per
facilitarne l'inserimento, e all'interno aveva una vite che ne permetteva, a
differenza dello speculum, l'allargamento in tutte le direzioni. Me lo fece
scivolare nello sfintere, mentre dalla fica iniziava a colare l'umore, e iniziò
a girare la vite per allargarlo. "Fermati", le dissi, "comincia
a farmi male". "Va bene", rispose. "Ora è lì, me lo
chiederai tu di allargarlo". Poi disse: "Adesso ci mettiamo in
libertà ", e nel far ciò si sfilò il camice sotto al quale era
completamente nuda. "Kim, per favore…" disse alla segretaria (così
seppi anche come si chiamava), e anche lei fu svestita. Eravamo tutte e tre
nude, e Elisa e Kim erano disposte ai miei lati. Mentre Elisa iniziava un
ditalino sulla mia fica, Kim riprese quindi lo slinguamento, che mi aveva
inturgidito i capezzoli e gonfiato il clitoride. Kim doveva aver intuito i miei
pensieri, perché scivolò verso la mia fica. Mentre Elisa continuava a
sgrillettarmi il clitoride, Kim iniziò a mettere due dita nella fica e a fare
dolcemente dentro e fuori. Poi le dita divennero tre, e quando Kim arrivò a
tutta la mano, Elisa reclinò lo schienale del lettino e si mise in ginocchio
con le gambe aperte sulla mia faccia, mi prese per le caviglie e mi sollevò le
gambe, sempre tenendole aperte, sì da permettere a Kim di fottermi comodamente
con la mano. Iniziava a montarmi lentamente l'orgasmo, lo capivo dalle
contrazioni che dal basso ventre si dipartivano in tutto il corpo. Avevo voglia
di provare qualcosa di più, perché sentivo sciogliere i miei freni inibitori.
Esser Sdraiata sul lettino,
completamente aperta, fottuta in fica con la mano che ormai era arrivata al
polso e sottoposta a quell'agonia anale, mentre la fica di Elisa sbrodolava
sulla mia faccia il suo umore, tanto era eccitata anch'ella nel guardare quella
scena di piacere puro, godevo nell'essere completamente dominata e usata per i
giochi di quelle due porche. Scommetto che lo studio era una scusa per
sottomettere ignare pazienti nei loro giochi. Bene, per quanto mi riguarda, lo
spadroneggiamento su di me poteva continuare, perché più venivo sottomessa e
più godevo. Ormai il dolore al culo era passato, quindi era giunto il momento
di farsi aprire ancora, e lo chiesi. A Kim non parve vero di potermi
accontentare, e allargò di un paio di centimetri buoni, poi disse, guardando il
regolo dell'arnese: "Wow, quasi undici centimetri!" "Un altro
centimetro ed è il nostro record", disse Elisa "E tu arriva a
tredici", dissi io. "Non sono mica una sciacquetta frigida come le
altre tue pazienti. Io sono una VERA troia e voglio essere trattata come si
deve". Dovetti aver colpito nell'orgoglio Kim, perché allargò al massimo
l'arnese e disse: "Mi dispiace, corsa finita…". "Per ora va
bene", risposi, "poi vediamo". Ormai ero al culmine
dell'orgasmo, e il culo doveva essere mostruosamente dilatato. Mi tenevo a
fatica dall'urlare, quando, forse capendo quel che pensavo, Elisa mi disse:
"Se vuoi urlare, fallo. L'ambiente è insonorizzato, ma io risparmierei il
fiato per dopo…" "Per dopo?" pensai… Mentre pensavo a cosa
volesse dire, Elisa scese dal lettino e andò ad aprire una delle porte
mascherate da uno specchio. Fece un cenno a qualcuno fuori dalla porta ed
entrarono, così, nella stanza, due uomini (uomini? Superuomini. Per la voglia
di cazzo che nel frattempo mi era venuta forse potevano bastare…), uno bianco e
l'altro nero. "Sono gigolò professionisti e lavorano sempre in coppia. Non
parlano la nostra lingua, ma si fanno capire, quando vogliono…" disse Kim.
"Li hai provati", affermai io, sicura di non sbagliare. Lei fece un
altro di quei sorrisi maliziosi, mentre sfilava la sua mano dalla mia fica
slabbrata. "Adesso girati", mi disse Elisa, "così giochiamo
meglio". Obbedii. Offrii a tutti lo spettacolo del mio culo aperto dal
divaricatore, e, mentre i due stalloni mi sfoderavano le mazze davanti, sì che
io democraticamente potessi leccarmele un tanto per uno alternativamente, vidi
nello specchio Elisa che richiudeva il divaricatore e me lo sfilava. Per
quant'era dilatato potevo sentire l'aria sulle mucose del mio retto, ma Elisa,
guardando il lavoro che era stato fatto al mio culo, disse a Kim: "Quante
volte ti ho detto che devi imparare a fare i lavori come si deve?";
"Ma signora, le ho quasi sfondato il culo per come l'ho aperta".
"E invece no. Vuole essere trattata da troia? E allora g Elisa disse: "Ti senti un oggetto di
piacere, ora?"; "Sento che potrei fare le cose più porche senza
sentirmi in colpa, anzi andandone fiera". "E ora?" disse
allargandomi il culo ulteriormente. "AAAh!" urlai. "Male?".
"Nooo. Godo come una baldracca. Mi avete trasformato in oggetto di
lussuria" ormai gridavo e non mi tenevo più. "Che cazzo fate voi due,
stronzi? Voglio sentire la sborra nel culo". Elisa fece cenno ai due che,
ormai, stavano sul punto di venire. Indirizzarono i loro cazzi verso i miei due
buchi. "Fatemi quello che volete ma fatelo. Ho bisogno di essere
sottomessa alle vostre più sporche voglie". E così fecero: sentii la loro
sborra centrarmi nel culo e nella fica, e scendermi giù per le gambe. Quindi
Elisa lasciò andare il culo che si richiuse con un colpo secco, e sfilò il
divaricatore dalla fica. "Sei stata bravissima, adesso ti cedo a loro
perché mi hanno detto che sei meglio della loro bambola gonfiabile", mi
disse E i due non tardarono a rendermi la
loro schiava di sesso: mi fecero tirare su, e con un gesto brusco il nero mi
piegò in avanti. Prima che avessi il tempo di pensare qualsiasi cosa, avevo un
cazzo in bocca e uno in fregna, che sguazzava felice negli umori di cui era
impregnata. Tenendomi per i fianchi, il nero mi sbatteva ritmicamente. Si
capiva che, se io godessi o meno, gliene fregava nulla. Aveva trovato un buco
da riempire di sborra, e tanto gli bastava. Però volevo sentire anche come mi
sbatteva il bianco, per cui feci cenno ai due di scambiarsi di posto. Bocca o
fica a loro non interessava, per loro ero solo un oggetto con tre buchi, e
quindi fu il turno del bianco di scardinarmi le labbra della fica, mentre
assaggiavo la mazza nera umida del mio brodo vaginale. Il gioco parve
divertirli. Mi sbatterono a turno, dandosi il cambio, finchè non ritennero
opportuno il momento di riempirmi contemporaneamente. Allora mi venne un idea,
e feci cenno ai due maschi di seguirmi nello studio attiguo, perché avevo
bisogno del telefono. Era un momento troppo bello per godermelo da sola…. Presi
il telefono, e mentre dalla saletta del piacere venivano i gemiti delle due
troione che stavano fottendosi con la mano a vicenda, composi il numero di
cellulare del mio uomo. A quell'ora stava tornando sicuramente a casa, ed era
bloccato nel traffico di ritorno. Infatti mi rispose dall'autovettura.
"Pronto?" "Amore, sono io…" "Che voce strana che hai,
ti senti poco bene?" "No, sto benissimo. Sto provando il piacere di
essere schiavizzata da due cazzi magnifici, sottomessa ai loro voleri"
"Cazz.. Ma cosa dici? Se sei diventata un ghiacciolo…" disse "Lo
vedrai. Intanto sono stata fottuta con la mano dalla dottoressa, mi hanno
allargato il culo e la fica con un divaricatore e con le mani e nemmeno tu mi
hai fatto sentire così troia". "Ma non dici sul serio…"
"Pensala come ti pare, ora mi sto apprestando a prendere due nerchie
contemporaneamente, in culo e in fica.". "Ma cosa…". Feci cenno
di essere pronta, e il nero mi prese, da dietro, sollevandomi per le gambe
appena in prossimità delle ginocchia, sì da aprirmi. "Adesso sono
sollevata da terra con le gambe aperte. Un negro sta per sbattermi e un bianco
mi sta mangiando con gli occhi perché sa che tra poco sarò sua. Non capiscono
quello che dico, ma non me ne frega. Parlano i loro cazzi. Sono tutta nuda e
porto gli infradito nuovi che abbiamo comprato sabato. Volevo usarli per te, ma
ora sono tutti per loro…". "Troia!" mi disse. "Sì, troia e
oggi pure rotta in culo. Adesso mi sta facendo scendere sul suo cazzo dritto e
la mia fica depilata che semra quella di una bambina è spalancata di fronte al
bian.. AAAH! L'ha messo tutto dentro. Sono piena di cazzo. Sono felice, mi
hanno preso in mezzo e mi stantuffano nei buchi a ritmo alternato…"
"Puttana", mi disse, "te la farò pagare". "Fammela
pagare come sai… mi lascio un po' di voglia, così potrò godere di quando
stasera sarò completamente sottomessa ai tuoi voleri". "Puoi
giurarci, zoccolona baldracca". Quelle parolacce che capivo solo io, e non
i "Non importa. Stasera avrai il
resto". E attaccò. Era un peccato veder gocciolare quei due bei cazzi, per
cui mi chinai e li ripulii per bene con la lingua. A un certo punto gli urli
che venivano dall'altra stanza, dopo un picco, sicuramente coincidente con
l'orgasmo che si erano reciprocamente date la dottoressa e l'assistente, cessarono.
Sentii Elisa che mi chiamava: "Com'è andata?". "Benissimo,
direi. Non mi sono sentita così usata da tempo.". "Ora ti senti
pronta?". "Beh", dissi io, che ormai ci avevo preso gusto,
"non vorrai mica farmi andare via senza un bel finale tutti insieme…"
"Certo che no, se ti fa piacere". Allora feci cenno a Kim di
lasciarmi il lettino, e, alzato lo schienale, rimisi le gambe sui bracci
divaricatori. "Adesso sono schiava dei vostri più perversi pensieri, tanto
io sto qui a subire". Non se lo fecero dire due volte: mentre Elisa mi
rimise le mani nel culo per riaprirmelo, e Kim tornò alla carica col
divaricatore nella fica, i due stalloni si masturbarono addosso a me (ma quanta
sborra nelle palle avevano questi due?) e mi annaffiarono un paio di volte ciascuna.
Elisa, nel frattempo, aveva preso un divaricatore permanente, di quelli che si
usano in sala parto, e lo aveva usato per tenermi aperto il culo. Ormai il loro
dominio era totale, e urlai: "Sono la vostra schiava! Spadroneggiate su di
me, usatemi come il vostro cesso!!!"
E infatti, iniziarono i due maschi, ai miei due lati, terminata la
sborra, a pisciarmi addosso. Il piacere che mi dava era indescrivibile, stavo
scendendo negli abissi della zoccolaggine ed ero disposta a vantarmene, anche.
Mi girarono intorno, sempre pisciandomi addosso, e non mancando di irrorare
abbondantemente i miei due buchi, aperti come due cloache. Nel frattempo. Kim e
Elisa erano salite a cavalcioni sopra di me, e mentre la prima mi pisciava in
faccia, la seconda, calibrando il getto, stava facendo cadere il proprio
liquido dorato sopra la fica. Quello che cadeva, senza l'effetto frenante dei
peli, scivolava nel culo. I due maschi finirono l'opera pisciandomi sulle
gambe, sui piedi e sui miei infradito. Alla fine ero completamente fradicia.
Kim e Elisa, quando ebbero svuotato le loro vesciche, scesero dal lettino e si
disposero ai due spigoli della spalliera. I due maschi mi presero le gambe e le
sollevarono, sì da scoprire meglio la vista del mio culo. "Guardati ora, che
ne pensi?" disse Elisa. Una felicità estrema mi pervadeva: di fronte a me
vedevo quattro cacciatori intorno alla loro preda, una preda ridotta in
schiavitù, presa nella posa più umiliante per una donna, con le gambe
completamente aperte ad offrire il proprio culo e la propria fica, slargati,
deformati e violati oscenamente per il loro piacere, e la preda ero io, lì,
sporca di sborra e di piscio, che avevo fatto da paziente, da bambola e alla
fine da cesso, con il dorato dei miei infradito che risplendeva nella luce
tardo-pomeridiana. "Credo di essere
diventata una schiava perfetta", dissi. "Non ci sei diventata, c'eri
già ", mi disse, mentre i due maschi si congedavano e Kim mi sfilava i
divaricatori. "Te l'ho detto, io ho solo fatto uscire la tua parte nascosta,
se non fossi stata predisposta non avresti combinato tutto quello che hai
fatto. A proposito, è tutto registrato da una videocamera nascosta. Ora vatti a
fare una doccia, che dopo ci vediamo nello studio di là . Kim si rivestì da
segretaria e andò a ricevere altri pazienti, mentre Elisa, reinfilatosi il
camice, andò al suo tavolo. Dopo essermi fatta la doccia, vidi che Kim aveva
lasciato sul lettino il divaricatore anale a vite. Chiuso era più piccolo di un
vibratore, e me lo feci scivolare nella borsetta. Poi andai da Elisa, che mi
consegnò la videocassetta e mi tese la mano. Adesso la foga era sbollita, ed
eravamo più calme. La salutai e lei mi disse: "Dopo quello che c'è stato
un bacio me lo puoi dare, no?" "Beh"… Neanche il tempo di
parlare e le nostre lingue si toccarono per mezzo minuto buono, dopodiché disse
al mio orecchio: "Guarda che il divaricatore non era lì per caso. E' un
gentile omaggio della ditta, e nessuna resiste alla tentazione di farlo sparire
in borsetta. Pagamento e fattura da Kim, prego" "Che bastarda",
pensai, uscendo "però credo di amarla" conclusi. Mi preparavo a una notte di fuoco, però mi
ricordai della promessa fatta venerdì. Allora telefonai alla mia amica ginecologa
e, mentre rispondeva, lo sguardo mi andò al divaricatore in borsetta. Lasciando
perdere quel che volevo raccontarle, le dissi "Stasera sei libera?".
"Sì, chiudo prima, perché?" "Allora sei a cena a casa nostra. Ti
devo raccontare della dottoressa che mi hai consigliato." "Ma se è
per questo possiamo vederci al mio stu…" "Niente ma, è deciso.
Stasera sei mia ospite". Sospirò. "E va bene, a stasera. Alle otto
come al solito?" "Vada per le otto. Ti aspetto". E ti aspetto
sì, pensai. Cento metri più a destra
c'era un negozio di calzature. Chiesi alla commessa un paio di infradito… Stefy
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15 years ago
Simona,
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Last visit: 9 months ago
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la zia trovata...
anni fa all'epoca dei miei 24 anni frequentavo un sito di incontri (meetic),il lavoro mi portava via molto tempo e non frequentavo molto amici o locali ma a casa avevo la possibilità di vedere numerose persone e loro potevano vedere me.
Da qualche tempo avevo conosciuto D. carina, piccola con 2 bellissimi occhi e capelli corti 56enne da poco separata che come me si era affacciata sul sito alla ricerca di nuove conoscenze, era scattato un feeling tra noi nonostante la differenza di età e conoscendoci ci eravamo piaciuti al punto di fare coppia e conoscerci meglio.
Parlando ci eravamo scambiati le nostre esperienze,conoscevamo i rispettivi gradi di parentela e mi ero incuriosito quando mi disse di avere un nipote della mia età , pensai tra me e me se mai mi avesse scambiato per il nipote e la voglia perversa che avevo di provare l'effetto di scoparmi una zia mi eccitava spesso ma mi ero guardato dal domandare una cosa del genere a D. non sapendo come avrebbe reagito visto l'argomento delicato....
Un giorno ci trovammo a passare fuori il fine settimana in una pensione, io e lei tranquilli senza pensieri di dover tornare a casa (io vivevo con i miei e lei aveva parenti dirimpettai e non ci fidavamo a stare a casa sua).
Un pomeriggio dopo aver fatto l'amore io rimasi a letto mentre lei andò in bagno, nonostante ciò ero rimasto molto eccitato e la voglia della zia non accennava a placarsi anzi....
mi alzai e apri la porta del bagno, D. era sul bidet e il mio cazzo svettava davanti ai suoi occhi, mi guardava con un misto di stupore e meraviglia, glielo imboccai e lei non si fece pregare , mentre stava succhiando la guardai e dissi: " ti piace il cazzo del tuo nipote?" non sapevo come avrebbe reagito ma la voglia stava premendo all'inverosimile, lei accellerò ingollando tutto il mio arnese e contemporaneamente iniziò a stropicciarsi la passera producendo uno sciaquettio che mi fece gorgogliare le palle, le sue labbra si serrano sulle pareti del mio cazzo "mhhhh...." mugugna lei e vedo che si inserisce due diti nella passera e capisco che sta godendo, si leva il cazzo di bocca e me lo afferra mentre si mette contro la parete del bagno e me lo mena guardandomi con occhi che nn avevo mai visto"sei un porcello lo sai sì..." prende la passera e se la apre " vieni la zia ti aspetta...se hai coraggio!" sono fuori dall'eccitazione, la infilo con un colpo secco fino in fondo e comincio a pomparla forsennatamente"zia mi fai andare fuori, ho il cazzo duro da farmi male" "lo sento, spingi la zia" sibila lei e fa seguire un rantolo di godimento,la sento allargarsi e le mie palle stanno sciaquettando bagnate contro di lei"stringi il mio cazzo zia stringiloohh" e lei mi afferra per il culo e mi stringe a lei "oddioohhh fai godere la zia daiii", il primo schizzo parte dentro di lei seguiti da altri copiosi 3 o 4 poi me lo tira fuori e lo stringe leggermente strusciandosi contemporaneamente la passera con una mano, mi gira la testa e lei strabuzza gli occhi, ci guardiamo e sembriamo sconvolti.
"cosa mi hai fatto fare...ma non ho goduto così tanto" mi dice lei poco dopo quando siamo sfiniti sul letto "se avessi pensato troppo di farlo non ci sarei mai riuscito ma sono contento di averlo fatto"risposi io, "forse perchè è stato così veloce e violento, ci saranno altre occasioni" ?
Mi rispose con un sorriso malizioso...
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16 years ago
daniele,
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prima volta trav x maschietto...
....finalmente per la prima volta mi travesto ed attendo un ragazzo che ho conosciuto da sei mesi ma mai visto di persona.
Indosso una tuta e sotto un reggicalze, perizoma ed autoreggenti e per l'occasione mi sono depilato il sederino.
Arriva e sono emozionatissimo e lo faccio accomodare in camera e con titubanza gli chiedo se gli fa piacere che mi spogni e lui acconsente. Con suo enorme piacere si lustra gli occhi alla vista e un pò x vergogna mi giro e gli do la schiena per togliermi i pantaloni così facendo, lascio vedere perfettamente il mio culetto femminilissimo e depilato ed a lui diventa subito duro tanto che mi fa girare ed abbassare e mi infila con forza il cazzo in bocca.
E' la mia prima volta finalmente e che gustoooo...poi dopo che lo succhio e lecco un pò e diventa duro, mi fa alzare e girare a pecorina e mi toglie le mutandine piano piano e inizia con le dita ad allargar il mio buchetto...e dopo un pò appoggia la cappella che piano piano si fa strada....mammamia che piacere sentirsi donna per la prima volta. All'inizio fa male ma per poco. Appena lo sento mio, inizio a muovermi avanti indietro e lui non fa in tempo a godersi il mio sederino che talmente eccitato mi gira mi fa abbassare, me lo mette in bocca e viene dentro di me copiosamente...che goduria ragazzi....mi piace il cazzo
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16 years ago
bellatrave,
32
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Alessia
Ho la visione di te.
Che mi lascia camminare dritto sull’acqua. E volgere basse le mie ali nere. Per inoltrarmi nel fondale.
Ho l’odore di te.
Che mi tormenta, che mi cammina dentro peggio che un’edera in rivolta. Il nostro è un gioco di rivoluzioni e stiamo fermi solo per gli altri che non ci comprendono, intanto noi nutriamo affondi e ricognizioni, intanto noi così tangibili, con la certezza di nessuna contrizione.
Ho questa carezza di te.
Che è anima cruda per ogni mia venatura e mi vomita in faccia indomabili ebbrezze.
Il nostro è un non-gioco di vibrazioni e siamo insipidi solo per chi non si coagula a sfacciate gradazioni.
Alessia si lascia camminare.
E la mia mano è così accurata che pare guarirla graffiandola.
Alessia mi costringe ad infrangere ritmi regolari, normo-deglutizioni. Innescato. Voluto. Noi.
Io e Alessia. che strana alchimia.
Ti guardo e ti rendo complice.
Mi guardi e mi porgi sconfinamenti.
Come chiudersi a chiave in un angolo rosso e iniziare a leccare sangue lacrime e voglie, come dimenticare il nome di una bambola parcheggiata al fianco di una normalità perché così lei ha voluto.
Come tutto ciò che ora voglio, nell’istante che tu condividi, strapparti di dosso pudori e brandelli d’inferno, farne porte che s’aprono.
Ti monto sopra senza darti tempo. Ti sorprendo in un alcolico ‘alza il volume angelo’.
Masturbami la bocca, ora non chiedo altro.
Balliamo dall’alto di una panchina.
Io eretto, tu armonica nei tuoi sbandamenti, con dita a pressione sui miei jeans, che scivolano in base ai camminamenti che pretendi, che offrono ancora per poco odore di stoffa misto a carne; spingi la testa contro la mia pancia, facendo della tua lingua una dolcezza feroce.
Stai attenta a non lasciarmi invisibili ferite. Vuoi che la tua bocca sia tanto gonfia e viola quanto dolorante. Madida quanto la mia, sotto la pressione delle mascelle che si serrano per la tensione.
C’è solo luce opaca intorno e silenzi taglienti in lotta con atti carnali urlanti. Lo sento il tuo timido tremare. Eppure talmente sfacciato da sembrare orfano. Non posso scivolare e svanire con te epidemica, così calda. Ed ora la mia violenza romantica mi vuole fragile, scosceso. E scosciato. Mentre m’inarco di più la tua gonna s’alza e scandisce giochi di pelle, stammi addosso, più vicino, ancora più vicino.
Io e Alessia. che densa patologia.
Io e Alessia nuotiamo tra musica ipnotica e scarpe viola. Ti succhio e la tua pelle è tesa e la mia pelle è tesa. Un’auto si ferma vicino noi. Vetro che s’abbassa filtrando nostra impalpabile indifferenza. Una donna ci chiede di unirsi, io e Alessia facciamo cenno di no, curandoci debolmente della sua smorfia non compiacente. Riappropriandoci subitanei della nostra amalgama. Ora la sua gola che abbraccia il mio cazzo è come un’arma, basterebbe premere il grilletto e sarei carne rossa tra le sue mani, incosciente trapezista dalle ali spiegate. Interseco dita tra le ciocche dei suoi capelli, li stringo come fili densi in amore, non me ne distacco.
Il legno della panchina pare scheggiarsi ad ogni movimento, ora che la sollevo e la bacio, ora che i nostri petti coincidono, che le sue braccia si adagiano sulle mie spalle. Fatti vibrare.
Io ora rannicchiato nell’angolo più acuto di me, a guardarla sorridermi.
Mentre ancora chi passa vorrebbe stare nelle nostre scarpe violate e lasciare medesime impronte. Solchi in labirintici sapori. Alessia facciamo l’amore, facciamolo qui, facciamolo ora.
Lascia scorrere una mano sotto la mia maglietta. L’alza. La sfila.
Io e Alessia sembriamo demoni in collisione, chiudiamo gli occhi…possedere il buio di un attimo e deciderne il ritmo. Dalla tasca del pantalone sceso sporge una penna, l’afferra, mi incide, l’inchiostro trafigge la mia anima calibrando spasmodici mancamenti e pensieri come fiati persi solo per impazienza, fuoriescono.
E vorrei le sue gambe rimanessero aperte per permettermi migliori accessi –confidenza, così la mia bocca tra capezzoli erti aprire la sua, per ore di conversazione a cielo pieno.
Ora non ci risparmiamo. Ci diamo in pasto come orgiastici folli umanoidi, ballando nei nostri pallori alcolici riflessi, esasperando turbamenti come aghi trasparenti che bucano fiumi neri. Ho voglia di sentirmi impotente d’uscire, preda alata irretita nell’intrico della tua tela, tu ragno ed io falena, noi consapevoli ingordi del nostro gioco di non-innocenza.
Balliamo per ore su questa panchina, sei bollente quando ti entro dentro, il culo aderisce perfettamente al mio cazzo, mentre lascio scivolare le mie emozioni come vele gonfie di vento e senti più volte il mio sguardo fitto caderti addosso tra umori e brividi.
Alessia dice “Continua. Non ti fermareâ€.
Le nostre lingue come estensioni di carne trafitte da lame d’amore. O come meduse. Dalle quali farsi bruciare. Ti lecco dappertutto, senza dimenticare millimetri di pelle, nel percorso i miei denti disegnano perversioni, ho così voglia di fotterti e carezzarti, ho così voglia di berti, di sentirti lucida e ubriaca, come se ogni sfiorarci fosse trappola per caderci a fondo. Lo schienale della panchina sembra fatto apposta per appoggiare braccia in tensione, Alessia si piega e mi dona ancora il culo. Sentirlo così aderente di schianto mi fa impazzire, mentre non c’è più vergogna se non nell’impazienza di volerne ancora. E ancora.
Incita le mie spinte come cavalcate sfrontate, incita a non fermarsi, istiga a metterci più forza, con foga mi afferra i fianchi da dietro, le prendo i polsi, li unisco in un’unica catena. Il buio ormai accompagna i movimenti, giostrandosi egregiamente tra riflessi scomposti di luna e di alberi, io e Alessia ancora giochiamo a metterci in gioco, più vividi e sfacciati che mai. Senza lesioni premeditate se non il nostro volerci.
Che importa quanto tempo è passato, chi ha guardato, chi ha goduto di noi, che importa se stiamo urlando in silenzio i nostri tachicardici svenimenti, se esageriamo di parole e gesti e suoni e sguardi. Che importa se mastichiamo con rabbia o dolcezza, se ci infiliamo foglie tridenti e perversioni tra le labbra, e mentre, ci strusciamo delirando come animali in anomalo accoppiamento. Lasciamoci infierire. Leggiamoci lentamente e perdiamo ancora il ritmo dell’inchiostro, mentre sento il tuo bacino modulare complici sinuosità .
Sembra piovere spilli leggeri, mentre Alessia mi fa' assaporare l’odore dell’erba bagnata di noi e mi sussurra ‘ti voglio’ e mi spinge la bocca nel verde scuro imperlato, prima di darmi un bacio.
Poi preme sul mio braccio, capovolgendolo. Mi monta sopra.
E si fa' puledra, succhiando dal ventre, vene gonfie. Godendo d’ogni mio respiro debole, d’ogni mio gemito in abbandono.
I suoi capezzoli intanto bucano l’aria. E le mie mani li afferrano, ne fanno motivo d’approvvigionamento.
Alessia si solleva un poco, mi vuole di fianco, anche lei sollevata, senza che smetta di cavalcare, le piace sfidarmi in posizioni complesse, tali da desiderare pause, perverse da non concederne.
Si sfila di scatto e si volta, ora la sua schiena batte sul mio petto, lo vuole aderente e preciso, sentirmi invaderle la pancia. Così che una sua mano possa far coincidere ballate tra gli orifizi e le spinte, dandomi modo di desiderare più accessi, alternando.
Alessia voglio sentirti godere mentre stringo muscoli precisi, avvolgendoti, mentre ti sono tanto dentro quanto mutui lo sono i nostri cervelli, e la carne pare corrodersi da quanto brucia. Noi liberi nel nostro famelico abbandono, noi così liquidi e densi al contempo, rappresi in lisergici abbracci.
Così rimaniamo fino a che piccole luci invadenti porgono il guanciale alla notte rapita.
Così persi. Nel piacere reciproco di chiudere occhi.
E dare ancora sfogo ad onde iniettate di giochi d’acqua spumosi.
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14 years ago
belzebù,
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Dal ginecologo
Dal Ginecologo
Abbiamo 43 e 44 anni. Ambedue carini. Lei è una bella donna, ben messa sotto ogni punto di vista.
Mia moglie doveva effettuare una visita di controllo dal ginecologo, e prese appuntamento con un medico consigliatole da una vicina.
Mi chiese di accompagnarla
Era l’ultimo appuntamento della giornata in studio, e la paziente precedente, uscendo, disse a mia moglie che il medico l’attendeva in studio.
Io stavo leggendo, su una rivista in studio, un articolo su un giornale che mi interessava, e dissi a mia moglie di andare, che nel caso l’avrei raggiunta.
Finito l’articolo, rimasi sulla poltrona sentendo mia moglie che parlava rispondendo alle solite domande che un ginecologo pone prima di una visita.
Sentivo bene perché la porta era un po’ aperta. Il medico, credendo che mia moglie fosse venuta sola, una volta uscito nel corridoio per andare in un’altra stanza a fare non so che, l’aveva lasciata un po’ aperta, tanto era l’ultima paziente.
Dopo poco, sentii il medico dire a mia moglie di prepararsi per la visita.
Ci furono un paio di minuti di silenzio e allora mi alzai per raggiungere mia moglie in studio, ma una volta vicino la porta mi fermai perché sentii il medico dire: “Complimenti signora, come si mantiene bene, non dimostra affatto la sua età â€
Incuriosito, mi misi a guardare attraverso l’apertura della porta.
Mia moglie si stava spogliando, era in reggiseno e mutandine, e il medico dalla scrivania la stava osservando con una espressione piuttosto eloquente.
Mia moglie rimase un attimo così in piedi, e il medico, andandole incontro le disse “Si tolga il reggisenoâ€.
Lei si tolse il reggiseno mentre il medico le arrivò dietro dicendole: “Cominciamo con il controllo del senoâ€.
Iniziò a toccarle i seni da sotto, con molta delicatezza. Troppa, pensai.
I capezzoli di mia moglie si indurirono immediatamente.
Rimasi un po’ turbato da questo, non avevo mai assistito ad una visita del genere, e mi incuriosii.
Il medico continuò a palparle il seno per un bel po’, mentre mia moglie sembrava stesse un pochino in disagio, così in piedi, quasi completamente nuda, con il medico alle spalle.
La cosa andò avanti qualche minuto, ed io continuavo a guardare e ad aumentare la mia curiosità .
Dopo poco il medico chiese a mia moglie che poteva andare in bagno a fare la pipi se necessario, per procedere alla visita ginecologica.
Il bagno era in uno stanzino nello studio, e mia moglie entrò chiudendo la porta.
Vidi il medico avvicinarsi e chinarsi per sbirciare dal buco della serratura.
Cazzo, dissi tra me e me. Ma che sta facendo!.
Nello stesso tempo però non riuscii a muovermi per entrare e dire qualche parola al medico. Le pulsazioni mi stavano aumentando, e sentivo una strana sensazione, mai provata.
Mia moglie poco dopo uscì e il medico le chiese di togliersi le mutandine e di accomodarsi sul lettino.
Mia moglie si mise accanto al lettino e si sfilò le mutandine rivolta con le spalle al medico.
La scena mi colpì. Mia moglie mostrava un culo bellissimo che il medico guardava
senza essere visto da lei.
Ora era completamente nuda.
Iniziò a salire sul lettino e il medico con la scusa di aiutarla, le poggiava i palmi delle mani sulle natiche.
Una volta salita, le chiese di divaricare le gambe e poggiarle sui ferri del lettino.
Per aiutarla a venire avanti sul bordo, l’aiutò ancora una volta con le mani sul culo.
Tutto questo cominciava a farmi sentire una sensazione fastidiosa di gelosia, ma nello stesso tempo di piacere per quello che vedevo.
Prima di iniziare la visita, il medico disse “vedo che la sua vagina è bagnata, forse ci sono dei residui di urina, prendo un fazzolettino e l’asciugoâ€.
Mia moglie disse “mi scusi, mi sono pulita ma può darsi che non l’abbia fatto bene, ora provvedoâ€.
E il medico “ma no, si figuri, non si preoccupi e non si sposti dalla posizione, ci penso io†e prendendo un fazzolettino, cominciò a detergere la parte con molta delicatezza e attenzione, con il viso a pochi centimetri dalla fica di mia moglie.
Rimasi immobile con la sensazione già descritta, che aumentava.
Mia moglie sembrava anche qui a disagio, e tendeva a chiudere le gambe, come per un senso di vergogna.
Ma il medico continuava tranquillo a “detergere†la parte, con movimenti molto delicati, dicendo a mia moglie di divaricare le gambe.
Finito di pulire mia moglie, disse a quest’ultima “ora devo iniziare a visitarla, la prego di rilassarsi e di tenere le gambe ben aperte, non si vergogni, sono un medico.
Si mise seduto su uno sgabello con il viso di fronte la fica di mia moglie e iniziò infilandole profondamente il dito medio della mano destra nella stessa, e mia moglie, contraendosi un po’, disse al medico “scusi, ma non usa i guanti?â€
E già , pensai, forse questo tipo di visita si doveva fare così.
Ma il medico, tranquillo, le rispose “non si preoccupi, mi sono lavato bene le mani, e preferisco fare le visite senza guanti perché mi permette di sentire meglio la parte e valutare meglio la situazione â€.
Sentii il sangue ribollirmi dentro per il fastidio causato dalla gelosia di vedere un uomo, tra l’altro abbastanza carino, snello, distinto, infilare un dito nella fica di mia moglie. Anche se era un medico, trovavo la cosa fastidiosa per me.
Ma non riuscivo a pensare più di tanto, la scena mi dava fastidio ma nello stesso tempo, cosa che cresceva sempre di più, una sensazione di piacere e di erotismo che prevaricava tutto.
Mi accorsi che il mio pene era in erezione, ed in modo particolarmente forte.
Mia moglie non disse altro e il medico continuò nella visita, sfilando e rinfilando il dito come fosse un cazzo, toccando e ritoccando in modo delicato anche la parte esterna delle labbra.
Vidi mia moglie avere qualche piccolo sussulto, ma conoscendola, vidi il suo viso tranquillo ma un po’ diverso.
Il medico continuò a “starci abbastanzaâ€, su quella fica e disse “vedo che la sua lubrificazione funziona bene†.
“E ci credo†pensai tra me e me “se continui a scoparla con il dito!â€
Poi prese una lampadina tascabile e si mise a vedere bene con la luce, la fica di mia moglie, allargandogliela con un attrezzo metallico che doveva essere un divaricatore.
Poi continuò con il dito a “sfrugugliare†la fica di mia moglie, il cui viso si faceva sempre più disteso.
Con la scusa di controllare la posizione dell’utero, fece scendere mia moglie dal lettino, la fece mettere dritta in piedi con le gambe larghe e continuò a visitarle la vagina “da sotto†e da dietro , sempre con il dito medio, così con il palmo della mano le poteva tastare il culo.
Le mie sensazioni continuavano ad aumentare e iniziavo a provare un gusto che mi portò a toccarmi.
Oltretutto vedevo mia moglie tranquillamente muoversi ormai a suo agio
Con la scusa di dover controllare non so che, la fece mettere piegata con i gomiti sul lettino e continuò a visitarle la vagina.
Mia moglie messa così “a pecorina†era stupenda e quest’uomo che le stava dietro con il dito dentro a mo’ di cazzo era per me molto eccitante.
Per lo stesso motivo, le disse che gli dispiaceva doverlo fare, ma era necessaria una visita “rettaleâ€.
Pensai “ma tu guarda questo porco che faccia tosta che haâ€. Ma nello stesso tempo mi accorsi che il mio cazzo era ancora più duro e aveva iniziato a emettere del liquido. Mi sentivo bagnato e molto eccitato.
Lei tranquilla accettò dicendo “se è necessario, faccia pureâ€.
Capii che mia moglie non solo si era eccitata perché era molto bagnata, ma il gioco le cominciava a piacere e stava dando corda al medico.
Ma non sapeva che io stavo guardando e sentendo tutto. Pensava che ero rimasto a leggere la rivista.
Questo mi eccitò ancora di più, e sentii il bisogno di tirarmelo fuori.
Il ginecologo prese della crema, ma non si mise i guanti, il porco (conosco come si fa una visita rettale.
Sempre con il dito medio mise della crema sul buchetto del culo di mia moglie, le disse di non contrarsi e appoggiò la punta del dito sul buco del culo.
Infilò quel medio con forza e velocità come fosse un cazzo che dovesse sverginare una adolescente.
Mia moglie ebbe un sussulto ed emise un piccolo gridolino di dolore.
Il medico disse “mi perdoni se le fa un po’ male, ma non ho sceltaâ€.
Invece non era vero, perché “il porco†poteva anche essere più delicato, infilare il dito lentamente e non come se dovesse violentarla.
Ma mia moglie praticamente lo incoraggiò perché disse “ non si preoccupi, faccia pure, se è necessarioâ€.
Iniziai a pensare che forse anche lei era una porca, per come non reagiva e stava tranquilla in tutta la situazione.
Anche questa scena, ormai il tutto era in un crescendo micidiale, mi fece eccitare ancora di più, e iniziai a masturbarmi con lentezza perché già ero lì lì per venire solo con questa visone. Probabilmente ero un gran voyeur e non lo sapevo.
Il medico continuò la visita sfilando e infilando il dito, come prima nella fica, come se la stesse inculando.
E quella porca di mia moglie, perché a questo punto tale è, in quanto non si poteva più pensare che il tutto fosse una normale visita, stava tranquillamente a pecorina e a gambe larghe senza dire nulla e senza nessun ritegno. Anzi!!!!.
“L’inculata†andò avanti per un bel po’, con mia moglie sempre lì tranquilla, ed io che stavo per scoppiare.
Poi il medico sfilò il dito, se lo pulì con un fazzolettino e disse a mia moglie di stendersi sul lettino.
La rimise in posizione ginecologica e continuò con una seconda visita.
Il porco non aveva ancora finito di divertirsi, e neanche quella porca troia di mia moglie che si distese tranquilla, questa vola a gambe bene aperte senza farselo raccomandare, pronta per essere ripenetrata dal “dito-cazzoâ€.
.
Con la scusa di dover risentire, dopo la visita rettale, come aveva reagito la parte visitata, ricominciò “praticamente a masturbare†quella troia di mia moglie, che non reagì in modo negativo, anzi provava piacere a farsi toccare.
Il porco, furbo, capì la situazione, si avvicinò con la bocca e cominciò a leccare la fica di mia moglie.
Lei, che a questo punto non si può che definire puttana, non disse nulla, anzi, come se se lo aspettasse, si rilassò tranquilla e cominciò a far sentire il suo piacere.
Il tutto si svolse in silenzio, mentre io sempre più stupefatto ed eccitato, cominciai a menarmelo sul serio.
Il bello è che anche il dottore, seduto sul solito sgabello, se lo tirò fuori e cominciò a masturbarsi anche lui, senza che mia moglie potesse vedere quello che stava accadendo.
Mia moglie di solito è “duretta†a venire, ma in questa occasione non ci mise poi molto e dopo poche e sapienti leccate, se ne venne, gemendo quasi in silenzio, forse per paura che io potessi sentirla, ma me ne accorsi dai suoi movimenti.
Non ce la facevo più, mi schizzai dentro un fazzolettino, che poi misi in tasca
Il porco non se ne venne, ma finita la sua opera se lo rimise dentro senza che lei si accorgesse di nulla.
La fece scendere dal lettino, la fece rivestire, le prescrisse alcuni esami e qualche medicinale e le fissò un nuovo appuntamento dicendo “è necessario che la riveda dopo un breve periodo di curaâ€.
Lei fissò l’appuntamento, salutò ed uscì.
Nel frattempo mi ero riseduto nella poltrona, e quando lei arrivò in sala d’attesa disse “ti aspettavo, com’e che non sei entrato? Lo sapevo che ti saresti fermato a leggere, e non ti saresti preoccupato di farmi compagnia. Pazienza, ho fatto da sola.â€
Mentre stavamo per uscire, venne il medico in sala d’attesa, vedendomi rimase un attimo interdetto e lei disse “le presento mio marito, mi aveva accompagnato, poi ha trovato la sua rivista preferita e sapevo che non sarebbe entrato, dimenticandosi della moglie, su questo è un po’ distrattoâ€.
E lui “Ah, meglio così, spesso le pazienti preferiscono venire da sole per essere visitate perché la presenza del marito le mette in imbarazzo, mentre così la visita si svolge in modo del tutto professionale e liberoâ€
Hai capito il porcone professionale?
Prima si era quasi spaventato nel vedermi, non si aspettava della mia presenza e forse aveva pensato che potessi aver sentito o visto qualcosa, senza sapere che avevo assistito a tutta la scena.
E aggiunse “ va bene, allora vi saluto e a lei l’aspetto per il prossimo appuntamentoâ€.
Brutto porco, aspetta lei, non noi per il prossimo appuntamento, come se le volesse far capire “venga da sola, mi raccomandoâ€.
Mi diede la mano, ancora sporca degli umori di mia moglie, ed uscimmo.
Mentre stavo nel portone pensai “sono sicuro che quel porco si sta facendo una sega di quelle meravigliose. Beato luiâ€
In auto le chiesi “come è andata? tutto bene? ci sono problemi.â€
E lei disse: “no, in linea di massima tutto a posto, salvo un ulteriore controllo che dovrò fare dopo una leggera cura e un esame, ma niente di cheâ€
E aggiunse: “la prossima volta potrò venire anche da sola, non è necessario che mi accompagni, tanto è solo un controlloâ€
Avete compreso? La porca si era divertita, e voleva fare un altro giro, anche più completo, e da sola, perché magari ci voleva mettere del suo stando più libera senza la mia presenza.
La sera a casa, prima di andare a dormire lei si spogliò completamente e poi si mise la camicia da notte.
E in quel momento si mise avanti ai miei occhi “il quadro†visto poche ore prima.
Mi sono di nuovo eccitato e mi sono avvicinato a lei.
Lei però mi disse “scusa, ma stasera è meglio di no, dopo la visita mi sento un po’ dolente, sai fa un po’ male, sono arrossata e vorrei evitareâ€.
“E ti credo,†pensai “dopo tutte quelle “ravanate†che quel porco ti ha dato.†Ma li non mi sembrava dolente, la troia.
Ora mi trovo nella situazione che non so che fare, ed ogni volta che ci penso mi sale il sangue al cervello per la gelosia, ma nello stesso tempo mi eccito per quanto è stata porca e puttana lei, e porco lui, e mi masturbo come un ragazzino rivivendo tutta la scena. E questo accade quasi ogni giorno.
Mi piacerebbe scoparci su con lei, ma ho paura che se le dico tutto, lei non va al secondo appuntamento, mentre ho una gran voglia che accada di nuovo tutto, anche meglio, solo che vorrei esserci.
Vorrei sapere da voi (soprattutto dalle donne) se avete avuto esperienze simili, che pensate di questo suo comportamento, tutte le vostre impressioni e pensieri in merito, che cosa avreste fatto voi, se la cosa vi ecciterebbe nello stesso modo e cosa mi consigliereste. Insomma qualsiasi vostra mail è bene accetta.
Scrivetemi a [email protected]
Grazie.
57755
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16 years ago
picotico,
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Last visit: 14 years ago
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il tavolo delle riunioni....
Mi prendo un attimo di pausa, ricercando con la mente qualche situazione interessante, eccitante, stimolante che scrivo di getto senza fermarmi per non bloccare il flusso di idee , di pensieri, di neuroni....se ripenso alla sala opiti 1 e al momento in cui avrei dovuto dolcemente subire le cose che mi hai scritto oggi il mio pensiero non può che andare a quella situazione che ti ho accennato al telefono, a quell' unica volta in cui ho fatto l' amore sul tavolo di una sala riunioni...ci eravamo sentiti per prendere l' aperitivo assieme, mi aveva chiesto di passare a prenderla al lavoro (era naturalmente tutto pianificato da lei, ni uomini al solito siamo in totale balia delle decisioni femminili), arrivo, suono, sono le 19:00, mi viene a prendere giù dal portone, e mi dice "perchè non vieni a vedere il mio uffico?", salgo le scale, sento il profumo della sulla pelle (ci siamo già amati, ogni volta che ci siamo visti abbiamo concluso l' incontro nudi per darci reciproco piacere,... è una vera appassionata dell' attività sessuale) entro nell' appartamento adibito ad ufficio, vedo che non c' è nessuno e ormai capisco quale è il gioco che ha architettato, chiude la porta a chiave, non si sa mai arriv qualche collega dell' ultima ora (lei si occupa di ricerca e selezione di personale), comincio a baciarla, riconosco il profumo della sua pelle, comincio a sentire i suoi piccoli gemiti, quando comincio ad abbandonare le mie labbra lungo tutto il suo viso, quando le alzo i lunghi capelli neri e baciandola in continuazione la giro di schiena e comincio a morderla dietro le orecchie, lungo tutto il collo, le mie mani impazzite ma dolci e tenere la accarezzano partendo dai fianchi, risalendo la schiena giungendo alla testa , le tocco la nuca, le piace un sacco, le tocco il viso, mi morde le dita, mi lecca le dita e io continuo a baciarla, baciarla, baciarla, in ogni suo angolo di pelle esposto....comincioad eccitarmi in maniera esplosiva, lei lo sa che mi scaldo molto velocemente ed appoggia quindi il culo sul mio bacino e si muove vuole sentire il calore del sangue che sta affluendo in maniera dirompente, e più si muove più aumenta la frenesia, più la mordo, più la bacio, più la tocco....in un loop infinito che porta solo ad un immenso piacere.Improvvisamente si stacca mi da un ultimo caldissimo bacio, mi prebde per mano e mi porta nella sala riunioni dove incontra i candidati, mi fa sedere sul tavolo e mi abbassa i pantaloni (naturalmente rimango con le scarpe allacciate nella solita posizone del pirla, ma non ho tempo per pensarci) mentre cerco di baciarla continuamente lei non vuole più la mia bocca,...vuole lui, le è sempre piaciuto un sacco bacarmelo, sentirlo fino in gola, accarezzarlo, leccarlo, morderlo, toccarlo .... le da un immnso piacere...a questo punto mi abbandono ho bisogn di riprendermi, mi lascio violentare (è incredibile non le ho toccato nemmeno un seno) mi distento sul tavolo in noce massiccio con le gambe a penzoloni e mi godo questa bellissima attività ...devo solo riprendermi un po', devo lasciarla sfogare, figurati se le consento di farmi venire senza sentirla godere....dopo qualche minuto, quando la situazione comincia a farsi molto critica per il mio equilibrio sessuale, devo lberarmi da questa situazione, scendo dal tavolo, mi tolgo le scarpe, i pantaloni...sono libero! faccio sedere lei sul tavolo, riprendo a baciarla (è bellissimo giocare con le sue labbra, con la sua lingua con la sua bocca, con il suo collo!)le sfilo il maglione (eè freddolosa, sempre piena di vestiti) comicio a raggiungere i suoi piccoli seni ma terribilmente sensibili, la accarezzo con le mani calde, dolcemente, senza fretta, gioco un po' con i suoi capezzoli....è incredibile ha una pelle sensibilisima...appena la tocchi esplode in mille sensazioni di piacere, qualsiasi suo cecm quadrato di pelle le scatena delle emozioni incredibili, le si rizzano ttti i peli del corpo, perde il controllo, è bellissimo sentire il vibrare delle corde di quest' arpa pardisiaca.A qquesto punto voglio farla venire, ha degli orgasmi velcissimi e pazzeschi, di un ' intensità incredibile, cerco di toglierle i pantaloni e le mutandine, si irrigidisce, si blocca riprende completamente il controllo mi dice che ha le sue cose e non può fare nulla, si ribella si riaggrappa al mio lui e ricomincia a baciarmelo....figurati se mi interessa che abbia le sue cose! Voglio sentirla godere è un piacere infinito, la stacco da me, è quasi uno scontro fisico, le tolgo tutti i vestiti, la rilasso, la calmo, ricomincio ad accarezzarle la testa a baciarle il collo, la faccio stendere dolcemente....nonc' è nessun problema. Ricomincio a baciarle i seni (FANTASTICHE LE SUE SENSAZIONI) scendo lungo la pelle tirata dell' addome, mi soffermo sull' ombelico lo accarezzo con la lingua, risalgo e riscendo lungo tutto il torace con delicatezza, dolcemente senza fretta, mentre le mie mani scoprono la pelle delle gambe ascoltano le emozioni della parte inferiore del corpo.A questo punto è sufficientemente calda non può più ribellarsi ha raggiunto il punto del non ritorno, scendo,sempre lentamente e con dolcezza, verso il basso ventre, si contrae cerca di ribellarsi ma capisce che non può più farlo (HA BISOGNO DI GODERE!!!!), le apro dolcemente le grandi labbra, sento che assolutamente bagnata ed eccitata, c'è un piccolo filo di cotone che scende dalla vagina ... ma non mi preoccupa, comincio a baciarle il clitoride, si erge in maniera esplosiva, soffio un po' d' aria per calmarla, rilassarla, per bloccarla, contrarla nel raggiungimento del piacere, risalgo verso l' addome con la lingua, le labbra, le mani, ma poi riprendo prepotentemente sulla fragola del piacere, insisto, insisto, insisto sempre più fino al raggiungimento totale del suo orgasmo.....a questo punto non sa più trattenersi, ha bisogno di sentirmi dentro, devo completare la scalata della montagna del godimento, salgo anch' io sopra il tavolo, ormai anche la mia erezione è massima, devo comunque mantenere la calma, non voglio venire subito, voglio farla godere ancora, comincio a strusciare la punta del cazzo sul suo clitoride, lei con gli ochhi chiusi continua reclamarlo, ma non sa come fare, il tampax è un problema soprattutto sul tavolo di lavoro.....devo fare qualcosa, le chiedo come sta il buchetto "abbastanza bene ma è tanto che non...." inumidisco l' indice della mano, ricerco il buchetto dietro, lo ascolto, vedo come sta, se mi riconosce, la sua schiena si inarca sempre più....è la strada giusta, inumidisco la punta del cazzo e poi un po' alla volta comincio ad esplorare l' altra metà del cielo,....con delicatezza....bisogna entrare piano, senza forzare, deve essere una cosa naturale, lui è pronto ma bisogna affrontarlo lentamente,( non ha la lubrificazione propria della vagina), spingo piano ....ormai ci sono (è sempre una stranissima sensazione, è diverso, è più intenso, è più piccolo, è più delicato, bisogna muoversi lentamente senza forzare, senza aumentare troppo il ritmo,) comincio a muovermi, dopo una sua primissima smorfia di dolore, ricomincia a mugolare sento che il suo godimento aumenta, io ormai sono quasi alla frutta, ma dobbiamo godere assieme!!!! Mi muovo, un po' lento e un po' forte, sempre dolcemente.....ci siamo mi dice che sta per venire a questo punto abbandono tutte le mie difese e i miei controlli ...insisto, gli utlimi due colpi sono sufficienti per farmi venire...è bellissimo godiamo insieme!........distesi entarmbi soprail tavolo delle riunioni, ci accarezziamo, ci baciamo, e ci facciamo le coccole...è ora di andare ci rivestiamo, cerchiamo di togliere i peli da tavolo... andiamo a mangiare una pizza accarezzandoci ancora, ricordando la bellissima esperinza. La cosa più bella è che ogni volta farà un colloquio per selezionare qualcuno mi auguro rivolga un piccolissimo ma dolce pensiero a quella sera. Il giorno dopo eravamo con le ginocchia e la schiena totalmente ammaccate!!!
4357
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15 years ago
Intimacy,
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il piacere della sorprea
Un sito esplicito..un profilo interessante..malizioso....un contatto con il lui di coppia...che ha un unico obiettivo...rendere regina la sua signora...appassionata..piacente...sorridente...meravigliosamente provocante e sensuale... abbiamo chiacchierato a lungo...ipotizzando diversi scenari....seduzione e malizia...provocazione e sensualità...lei donna donna donna..intensamente femmina....sacerdotessa del piacere..che ama godere e far godere.. lui sapiente regista....intenso organizzatore e tessitore di situazioni... qualche scambio di foto...di video..che evidenziano passione e desiderio..che magnificano i sensi purtroppo la geografia non aiuta...ma in qualche modo si riesce ad organizzare una situazione maliziosa... lui propone a lei una serata fuori..senza una meta precisa....ma dagli occhi e dal tono della proposta lei intuisce che sarà una serata eccitante... piena di emozioni e di sorprese... "ma perchè non indossi le autoreggenti e quella gonnellina che piace tanto a me?" le dice lui..."tanto non fa cosi freddo"... "va bene amore" risponde lei.... ha capito che sarà una serata di passione ...quindi indossa le autoreggenti...non indossa l' intimo..perchè intuisce che potrebbe essere strappato dalla foga erotica del proprio compagno sale in auto....senza chiedere nulla di più.... si fida ciecamente del proprio uomo...non ha bisogno di chiedere...dove andremo o cosa faremo lei sa perfettamente che l' attenzione del proprio uomo nei suoi confronti è senza remore..senza se e senza ma... iniziano a correre per le strade di montagna..la montagna che entrambi amano immensamente.... la velocità è moderata..non vi è fretta...e in ogni caso bisgona guidare con prudenza... lui le carezza la gamba....e con le dita bordeggia il profilo dell' autoreggente...alternando i polpastrelli tra pelle e nylon... "ma dove stiamo andando ..." pensa lei..ma naturalmente no chiede nulla... anche lei allunga la mano sulla coscia del suo uomo che sta guidando...e con dita sbarazzine....raggiunge la patta...e sente un turbamento incisivo... "uhmmm....che voglia di slacciare la patta e prenderlo in bocca....adorare lo scettro del mio piacere..." ma non lo fa...si limita a tamburellare sopra la patta... apprezzando che il turbamento si fa sempre più duro..insistente...erotico... la serata è piacevole..un po fredda...ma cmq piacevole....lei sa che non avrà freddo lei sa che il suo uomo vuole solo il suo piacere.... e che uno dei suoi piaceri più elettrici e intensi è godere all' aria aperta... sentirsi sua ..completamente sua in mezzo alla natura... dopo un po di chilometri...l' auto devia verso un parcheggio...a lei sconosciuto... un posto intimo....riservato... la macchina si ferma... "amore...ti ho portato qui..perchè questo è un posto tranquillo e voglio goderti fino in fondo..." dice lui si volta verso di lei e la bacia intensamente....con lingua saettante...profonda..liquida ..vibrante eravamo giò d' accordo su luogo ed ora...io ero già li ....con l' auto spenta..un po discosto per non creare imbarazzo... li vedo da lontano vedo che hanno spento l' auto...io e lui eravamo d' accordo sul come fare.... si stanno baciando con avidità e intensità rare... lui ha già le mani sotto la gonnellina... lei è eccitata.....bagnata...travolta dal desiderio... mi avvicino lentamente.....con l' auto sempre a fari spenti... lei ha un sussulto....si blocca....percepisce che non sono soli... "amore...non ti preoccupare.....è una persona che conosco"...dice lui cercando di tranquillizzarla... un pizzico di imbarazzo....da parte di lei....ma lui le riprende la nuca ..la porta verso di sè e comincia a ribaciarla con fervore... quelle parole e quel gesto le rendono di nuovo tranquillità.. nel suo intimo lei sa che con il suo uomo è sempre al sicuro... e lei sa che lui sa quanto le piaccia farsi ammirare... riprende a baciarlo con intensità.. lascia che le mani del suo uomo esplorino i seni... è bagnata come non mai.. gli slaccia la patta e fa uscire il suo scettro...duro..forte prepotente che comincia a carezzare con delicata malizia... ...io scendo dall' auto..voglio ammirare meglio quell' universo di eccitazione e travolgente desiderio ...mi avvicino alla porta con delicatezza....senza essere invasivo... ho già il cazzo duro...durissimo...mi eccita da morire la situazione da sotto la giacca...mi carezzo delicatamente...da sopra i pantaloni sono vicino alla porta...vedo benissimo la situazione dal finestrino lei percepisce la mia presenza....mentre con le mani continua a sfiorare il cazzo di lui...si volta...mi guarda... uno sguardo malizioso...ama il fatto che io la stia ammirando... e dopo aver appurato che stavo guardando la loro intimità.... la sua energia..la sua voglia di esibizione...si spinge oltre... con la bocca si avvina alla punta del cazzo del suo amore...e la infila completamente in bocca... quasi senza respirare... e si inginocchia sul sedile con la gonna un po alzata...per farmi ammirare il suo saper essere femmina..provocante e provocatoria... inizia a succhiare come se non fosse un domani e con l' altra mano solleva di piu la gonna... vuole farmi vedere che ha le autoreggenti e che non indossa l' intimo... sono eccitatissimo... tiro fuori il cazzo dai pantaloni..in piedi accanto al finestrino e comincio a carezzarmi.... direttamente..senza piu pudore.... dopo un po lei si volta....mi guarda... vede che mi sto carezzando... apre il finestrino e mi dice... ciao ...mi chiamo Laura....tu chi sei... io imbarazzzato per la situazione le rispondo..."sei bellissima ed eccitantissima..." "ma povero.." dice lei ..."ti sei turbato....avvicinati un po..." mi avvicino e prende il mio cazzo delicatamente in mano allungando il braccio dal finestrino... lo porta alla bocca...e inizia succhiarmelo... "vi voglio entrambi....voglio godere di voi..e voglio vedere che mi desiderate...che siete eccitati per me"... scende dal' auto....e invita il suo uomo a scendere... in piedi accanto all' auto....alza la gonna da dietro.... e struscia il suo culo meraviglioso sulla punta del cazzo del proprio uomo che è in piedi dietro di lei..... lui appoggia la punta del cazzo tra le cosce e inizia sfregare lentamente..fradicio del suo desiderio... mi dice di avvicinarmi.....mi prende il cazzo in mano....e lo struscia su di lei...punta con punta che si toccano... si diverte a farci strusciare su di lei...e mi bacia con avidità... una donna che si sente femmina...desiderata e desiderabile..una principessa con due cavalieri dedicati al suo piacere... il suo uomo che si struscia da dietro...mentre il complice la bacia con passione mente lei ha il suo cazzo in mano...e fa toccare le due punte.... è inverno..ma l' atmosfera è caliente....non si sente il pungere della stagione... ..stacca la bocca dal complice e incita al suo uomo di scoparla..di prenderla da dietro... "scopami amore....mettimelo dentro ti voglio sentire tutto...muoviti con veemenza come solo tu sai fare..." si abbassa un po per offrire meglio la sua figa fradicia al cazzo del suo umo che non perde un attimo e la imbuca.... con forte prepotenza.....mentre lei approfittando della posizione si abbassa ancora di piu..e prende il mio cazzo in bocca... i colpi del suo uomo..profondi e incisivi....si riverberano su di me...ad ogni suo colpo i mio cazzo le si pianta in gola... e per gestire meglio i movimenti..per non perdere un millimetro di cappella grossa e turgida....con le due mani mi prende le palle...e l' asta del cazzo....per spingerla ancora piu in fondo... sono stordito dal piacere..non riesco a muovermi....le mie mani inerti lungo il corpo la testa reclinata avvolta dall' intensità emozionale ....sento la sua lingua..la sua bocca..le sue mani sul mio cazzo....come se ci conoscessimo da sempre donna provocante..donna assetata...donna malizia..donna passione...donna donna donna...meravigliosamente femmina non vuol perdere un istante del piacere che sta provando ....sento i colpi del cazzo del suo uomo che si infrangono su una figa gronda di eccitazione..senti gli schizzi del desiderio ..un profumo intenso di femmina poi improvvisamente si ferma..si blocca.....e dice al suo uomo..."amore...ti amo...grazie per questa sorpresa...ma adesso voglio che mi guardi mente il tuo amico mi scopa...voglio che ammiri il mio piacere..." ...mi offre la schiena...si inarca ancora di piu...e mi dice.."scopami..." mente con le mani allontana il suo uomo ...lo appoggia verso la macchina e gli dice ..."toccati che voglio vedere che ti piace il mio piacere..." il suo uomo..con il cazzo durissimo....quasi stupefatto e sorpreso della iniziativa della propria donna si appoggia alla macchina e comincia a masturbarsi lentamente... mentre vede la propria femmina...godere...godere del cazzo straniero che ha in figa..godere del fatto che il suo uomo la guarda ...godere del fatto che è all' aperto..il luogo che ama di piu ...colpi lunghi profondi la prendo per i fianchi per sbatterla con maggiore determinazione con maschia intensità... un piacere assoluto... sento il suo corpo vibrare... mi cola l' essenza del suo piacere e della sua eccitazione sulle cosce... poi non paga di scosta...e dice.. "voglio bere di voi....dopo aver goduto con i miei due uomini singolarmente....voglio ammirarvi mentre raggiungete l' orgasmo..." si accovaccia....con una mano continua a pastruganre la figa fradicia...mentre con l' altra alternativamente avvicina i nostri due cazzi alla faccia...alla bocca..alla lingua... li prende in bocca uno alla volta.... uno lo infila in gola.. l' altro continua a masturbarlo "come state..." ci chiede..."siete pronti a sborrare?" noi impietriti ed eccitatissimi...rispondiamo di si... e lei "...venitemi in faccia....voglio vedere i flutti di sborra che mi inondano la faccia..la bocca..le labbra.." noi due come se conoscessimo da sempre ..acceleriamo nel movimento..avviciniamo la punta alla sua bocca....e come se fossimo un corpo solo..un solo uomo con due cazzi.....contemporaneamente le schizziamo la faccia... lei avida di sborra.....con la lingua raccoglie i succhi che non le sono finiti in bocca...sorride... con le labbra raccoglie le ultime gocce dalle punte dei nostri cazzi... e come se avesse mangiato il dolce piu buono che esita...si lecca i baffi copiosamente... la mano con cui si trastullava la figa..la avvicina alla sua bocca e lecca anche di se... storditi...soddisfatti....stravolti..quasi attoniti..io e il suo uomo ci ricomponiamo... la guardiamo..il suo volto radioso..appagato... ci sorride.. le sorridiamo... allungo la mano e mi presento..."piacere oscar..." THE END
327
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1 year ago
Intimacy,
42
Last visit: 1 week ago
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weekend di fine estate
Quel venerdì mi svegliai di buon mattino e già con l’emozione che mi aspettava la stessa sera, preparai lo zaino che mi sarebbe servito per trascorrere il mio più eclatante weekend a Torino.
La giornata di lavoro proseguì tranquillamente ma velocemente… con pensieri fissi che mi portavano a Torino.
Verso le 22.00 già pronta di tutto punto squillò il telefono…era Roberto :
“Si….pronto!”
“Ciao Michy, sono già qui!!”
“Ok Roby, prendo la borsa e arrivo”
Dopo pochi minuti ero già sotto casa, Roberto scese dalla moto, mi si avvicinò e senza dire una parola mi baciò fino a togliermi il fiato, la sua mano nel frattempo era già scesa sotto la gonna ad esplorare le mie intimità lasciate libere x l’occasione.
Roberto mi prese ai fianchi e mi fece sedere sulla moto, salì davanti e partimmo.
Pochi chilometri più avanti, prima di entrare in autostrada si fermò in un luogo appartato mi diede in mano un grosso vibratore con comando a distanza e mi disse:
“Michy infilatelo completamente in figa o nel culo, il comando lo tengo io…”
Io per fare in modo che nel viaggio esplorasse il mio basso ventre me lo infilai in culo, lui con un nastro me lo fermò bene in modo che non uscisse.
Ripartimmo e prendemmo l’ autostrada ogni tanto comandava il vibratore e per me era una sensazione idilliaca, ad ogni vibrazione lo stringevo di più con la speranza che con una mano continuava a guidare e con l’altra mi masturbasse, così fece ripetutamente.
Arrivammo ad un certo punto che quasi venivo , quando trovammo una piazzola ci fermammo, mi baciò io gli tolsi la sua lingua dalla mia bocca mi inginocchiai e cominciai a fargli un pompino ma senza farlo venire.
A qualche chilometro di distanza mentre di tanto in tanto mi masturbava sia con le mani che con il vibratore ci fermammo ad un autogrill la mia speranza e che non lo facesse funzionare lì ma…conoscendo Roby quel timore si trasformò in realtà, la fortuna fu comunque che eravamo vicini ai bagni, mi ci spinse dentro, mi diresse sui lavandini e mi infilò il suo lungo cazzo nella figa mentre mi baciava per non farmi urlare.
Usciti dal bagno abbiamo preso uno Sheridan’s e siamo ripartiti per Torino.
Nel giro di pochi minuti eravamo di nuovo in moto con destinazione Torino…trovammo l’ennesima piazzola dove c’erano parcheggiati alcuni camion, Roberto scese dalla moto mi tirò giù e senza dire parole inutili mise la sua lingua nella mia bocca, mi girò e a pecorina cominciò a scoparmi…in un momento che riuscii ad aprire gli occhi vidi che c’erano dei camionisti che ci guardavano ed erano visibilmente eccitati ….quando fu sul punto di venire lo tirò fuori, mi girò verso di lui, mi fece accosciare e mi venne sul viso, non mi fece sciacquare e ripartimmo.
Arrivammo a Torino e mi portò in un locale dove ci aspettavano dei suoi amici, prima di entrare però mi portò nel luogo più scuro del parcheggio mi bendò e mi fece aspettare un pò.
Dopo qualche minuto con me in fremito per la non consapevolezza di quello che poteva succedere… sentii dei passi avvicinarsi, sentii bisbigliare quando ad un certo momento Roby mi chiese di inginocchiarmi.. fatto questo sentii qualcosa avvicinarsi alle mie labbra d’istinto aprii la bocca e cominciai a fare il pompino fino a farlo venire… ingoiai tutto ma non fu finita qui, Roby mi tenne giù dalle spalle e mi si avvicinò qualcosa d’altro immaginavo cosa fosse e rifeci quello che avevo appena finito di fare.
Passarono alcuni istanti c’era un silenzio inverosimile quando Roberto mi sbendò e mi accompagnò dentro al locale…mi offrì del cognac da bere , mi sedetti con tutta tranquillità di fianco a lui quando all’improvviso si avvicinò Marta una sua amica si presentò e mi baciò vogliosamente sulle labbra fu un esperienza sensazionale….
Dopo meno di un’ora io e Roberto uscimmo dal locale e ci avviammo verso casa sua.
Arrivammo davanti al suo garage, lo aprì ed entrammo…. Mi fece scendere dalla moto e mi tolsi il vibratore, mi stese poi su un oggetto che sembrava una specie di divano…mi sbagliai era una divaricatore mi legò polsi e caviglie e cominciò a baciarmi e masturbarmi… dopo qualche minuto mi mise il suo cazzo nel culo mentre nel buco davanti per non lasciarlo libero prese il più grosso cazzo di gomma che aveva e me lo infilò fino in fondo…godevo come non mai….
Dopo molti giochi su quel divaricatore mi fece salire a casa, mi offrì di nuovo da bere .. della crema all’whisky …mi sdraiò sul letto e mi riempì la figa di quel liquore dopodiché prima con la lingua e poi col resto della bocca cominciò a bere da lì passandomela poi nella mia bocca…mi fece bere di tutto così.
Mi sdraiò sul letto mi ammanettò entrambi i polsi al letto e con delle corde fece lo stesso con le caviglie, prese una candela di notevole circonferenza me la infilò nel buco davanti e l’accese, mi bendò gli occhi e mentre la candela bruciava si mise davanti a me con il cazzo all’altezza della bocca cominciai a prenderlo in bocca sempre con più veemenza … il calore si avvicinava e l’eccitazione saliva sempre più, quando arrivò al limite mi portò in bagno spense la candela e come la tolse mi ci infilò il suo cazzo….mi sembrava di svenire… passammo tutta la notte così bevendo e scopando in ogni modo.
Arrivò il sabato pomeriggio e dopo qualche ora di meritato riposo uscimmo a far compere.
Tornammo a casa per l’ora di cena cenammo io e lui passò circa un oretta quando suonò il campanello di casa… era suo fratello ed un amico.
Roberto mi baciò come entrarono loro, mi teneva stretta a se quando da dietro sentii una mano salire tra le mie gambe mi entrarono due dita nella figa… continuai a baciarlo con più ardore sentii una altra mano avvicinarsi al culo ed anche lì entrarono alcune dita.
Ero eccitata da morire Roberto mi piegò in avanti e suo fratello mi inculò prima con molta calma poi cominciò a pompare di più…. Io intanto cominciai a prendere in bocca il grosso palo dell’amico e con la mano masturbavo Roberto…. Ero bagnatissima ….Roberto mi prese per un braccio suo fratello per l’altro mi alzarono di peso e mi fecero sedere sul cazzo dell’amico che ormai era ben eccitato fecero molto piano era doloroso ma fantastico….quando mi abituai alle dimensioni che avevo nel culo mi sdraiai ma senza togliere quello che avevo già dentro e il fratello di Roberto infilò il suo cazzo in figa .
Per non farmi urlare Roberto prese a baciarmi, dopo di che mi spinse fino in gola il suo cazzone molto eccitato …. Quando furono sul punto di venire si diressero tutti e tre verso la mia bocca e mi inondarono di sperma…
Questo fu il mio impatto con una multipenetrazione fu fantastico anche perché fu solo l’inizio…tutta la notte mi scoparono tutti e tre in tutti i modi che potessero trovare….
Non dimenticherò mai quel weekend
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16 years ago
cicci,
32
Last visit: 11 years ago
-
weekend di fine estate
Quel venerdì mi svegliai di buon mattino e già con l’emozione che mi aspettava la stessa sera, preparai lo zaino che mi sarebbe servito per trascorrere il mio più eclatante weekend a Torino.
La giornata di lavoro proseguì tranquillamente ma velocemente… con pensieri fissi che mi portavano a Torino.
Verso le 22.00 già pronta di tutto punto squillò il telefono…era Roberto :
“Si….pronto!”
“Ciao Michy, sono già qui!!”
“Ok Roby, prendo la borsa e arrivo”
Dopo pochi minuti ero già sotto casa, Roberto scese dalla moto, mi si avvicinò e senza dire una parola mi baciò fino a togliermi il fiato, la sua mano nel frattempo era già scesa sotto la gonna ad esplorare le mie intimità lasciate libere x l’occasione.
Roberto mi prese ai fianchi e mi fece sedere sulla moto, salì davanti e partimmo.
Pochi chilometri più avanti, prima di entrare in autostrada si fermò in un luogo appartato mi diede in mano un grosso vibratore con comando a distanza e mi disse:
“Michy infilatelo completamente in figa o nel culo, il comando lo tengo io…”
Io per fare in modo che nel viaggio esplorasse il mio basso ventre me lo infilai in culo, lui con un nastro me lo fermò bene in modo che non uscisse.
Ripartimmo e prendemmo l’ autostrada ogni tanto comandava il vibratore e per me era una sensazione idilliaca, ad ogni vibrazione lo stringevo di più con la speranza che con una mano continuava a guidare e con l’altra mi masturbasse, così fece ripetutamente.
Arrivammo ad un certo punto che quasi venivo , quando trovammo una piazzola ci fermammo, mi baciò io gli tolsi la sua lingua dalla mia bocca mi inginocchiai e cominciai a fargli un pompino ma senza farlo venire.
A qualche chilometro di distanza mentre di tanto in tanto mi masturbava sia con le mani che con il vibratore ci fermammo ad un autogrill la mia speranza e che non lo facesse funzionare lì ma…conoscendo Roby quel timore si trasformò in realtà, la fortuna fu comunque che eravamo vicini ai bagni, mi ci spinse dentro, mi diresse sui lavandini e mi infilò il suo lungo cazzo nella figa mentre mi baciava per non farmi urlare.
Usciti dal bagno abbiamo preso uno Sheridan’s e siamo ripartiti per Torino.
Nel giro di pochi minuti eravamo di nuovo in moto con destinazione Torino…trovammo l’ennesima piazzola dove c’erano parcheggiati alcuni camion, Roberto scese dalla moto mi tirò giù e senza dire parole inutili mise la sua lingua nella mia bocca, mi girò e a pecorina cominciò a scoparmi…in un momento che riuscii ad aprire gli occhi vidi che c’erano dei camionisti che ci guardavano ed erano visibilmente eccitati ….quando fu sul punto di venire lo tirò fuori, mi girò verso di lui, mi fece accosciare e mi venne sul viso, non mi fece sciacquare e ripartimmo.
Arrivammo a Torino e mi portò in un locale dove ci aspettavano dei suoi amici, prima di entrare però mi portò nel luogo più scuro del parcheggio mi bendò e mi fece aspettare un pò.
Dopo qualche minuto con me in fremito per la non consapevolezza di quello che poteva succedere… sentii dei passi avvicinarsi, sentii bisbigliare quando ad un certo momento Roby mi chiese di inginocchiarmi.. fatto questo sentii qualcosa avvicinarsi alle mie labbra d’istinto aprii la bocca e cominciai a fare il pompino fino a farlo venire… ingoiai tutto ma non fu finita qui, Roby mi tenne giù dalle spalle e mi si avvicinò qualcosa d’altro immaginavo cosa fosse e rifeci quello che avevo appena finito di fare.
Passarono alcuni istanti c’era un silenzio inverosimile quando Roberto mi sbendò e mi accompagnò dentro al locale…mi offrì del cognac da bere , mi sedetti con tutta tranquillità di fianco a lui quando all’improvviso si avvicinò Marta una sua amica si presentò e mi baciò vogliosamente sulle labbra fu un esperienza sensazionale….
Dopo meno di un’ora io e Roberto uscimmo dal locale e ci avviammo verso casa sua.
Arrivammo davanti al suo garage, lo aprì ed entrammo…. Mi fece scendere dalla moto e mi tolsi il vibratore, mi stese poi su un oggetto che sembrava una specie di divano…mi sbagliai era una divaricatore mi legò polsi e caviglie e cominciò a baciarmi e masturbarmi… dopo qualche minuto mi mise il suo cazzo nel culo mentre nel buco davanti per non lasciarlo libero prese il più grosso cazzo di gomma che aveva e me lo infilò fino in fondo…godevo come non mai….
Dopo molti giochi su quel divaricatore mi fece salire a casa, mi offrì di nuovo da bere .. della crema all’whisky …mi sdraiò sul letto e mi riempì la figa di quel liquore dopodiché prima con la lingua e poi col resto della bocca cominciò a bere da lì passandomela poi nella mia bocca…mi fece bere di tutto così.
Mi sdraiò sul letto mi ammanettò entrambi i polsi al letto e con delle corde fece lo stesso con le caviglie, prese una candela di notevole circonferenza me la infilò nel buco davanti e l’accese, mi bendò gli occhi e mentre la candela bruciava si mise davanti a me con il cazzo all’altezza della bocca cominciai a prenderlo in bocca sempre con più veemenza … il calore si avvicinava e l’eccitazione saliva sempre più, quando arrivò al limite mi portò in bagno spense la candela e come la tolse mi ci infilò il suo cazzo….mi sembrava di svenire… passammo tutta la notte così bevendo e scopando in ogni modo.
Arrivò il sabato pomeriggio e dopo qualche ora di meritato riposo uscimmo a far compere.
Tornammo a casa per l’ora di cena cenammo io e lui passò circa un oretta quando suonò il campanello di casa… era suo fratello ed un amico.
Roberto mi baciò come entrarono loro, mi teneva stretta a se quando da dietro sentii una mano salire tra le mie gambe mi entrarono due dita nella figa… continuai a baciarlo con più ardore sentii una altra mano avvicinarsi al culo ed anche lì entrarono alcune dita.
Ero eccitata da morire Roberto mi piegò in avanti e suo fratello mi inculò prima con molta calma poi cominciò a pompare di più…. Io intanto cominciai a prendere in bocca il grosso palo dell’amico e con la mano masturbavo Roberto…. Ero bagnatissima ….Roberto mi prese per un braccio suo fratello per l’altro mi alzarono di peso e mi fecero sedere sul cazzo dell’amico che ormai era ben eccitato fecero molto piano era doloroso ma fantastico….quando mi abituai alle dimensioni che avevo nel culo mi sdraiai ma senza togliere quello che avevo già dentro e il fratello di Roberto infilò il suo cazzo in figa .
Per non farmi urlare Roberto prese a baciarmi, dopo di che mi spinse fino in gola il suo cazzone molto eccitato …. Quando furono sul punto di venire si diressero tutti e tre verso la mia bocca e mi inondarono di sperma…
Questo fu il mio impatto con una multipenetrazione fu fantastico anche perché fu solo l’inizio…tutta la notte mi scoparono tutti e tre in tutti i modi che potessero trovare….
Non dimenticherò mai quel weekend
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16 years ago
cicci,
32
Last visit: 11 years ago
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Prima volta in tre....
CAPITOLO 1..L'ATTESA..Doveva succedere una settimana fa....poi tutto andò in fumo per via di altri impegni......è Lunedì mattina ed avverto il ragazzo che doveva farci compagnia che non si fa più niente..tristezza...però gli comunico che molto probabilmente ci incontreremo il lunedì dopo.
CAPITOLO 2..LO STUPORE..Io e mia moglie ne parliamo e dispiace aver dovuto rimandare..volevamo entrambi provare questa esperienza..mentre parlavamo mi arriva un messaggio..era Lui..il testo diceva"Non resisto fino a Lunedì prossimo non si può fare prima?"
..la risposta.."cercheremo di fare il possibile"..
Arriva Mercoledì..e scambiandoci email come al solito dai nostri rispettivi posti di lavoro..mi si disegna in volto lo stupore..la mail diceva"perchè non facciamo stasera?" l'erezione è stata instantanea e risposi sento lui se può..bene eravamo quasi al traguardo..lui poteva!!
da quel momento in poi è stato di marmo fino a quando sono andato a prenderlo vicino casa nostra.
CAPITOLO 3..L'INCONTRO..Entriamo in casa mia moglie era fasciata da un vestitino molto leggero e corto con sotto solo mutandine di fronte bottiglia di prosecco e tre bicchieri..era tornato il marmo...si presentano (io ovviamente mi ero già presentato)..ci sediamo e parliamo del più e del meno..era tutto il giorno che pensavamo come iniziare il contatto...mia moglie è alla mia sinistra e lui alla mia destra..mentre stavamo finendo il calice..vedo mia moglie che con discrezione apre leggermente le gambe per volantariamente farmi vedere il frutto della passione..quasi per dirmi..ORA..
CAPITOLO 4..IL SOGGIORNO..Ok Mia moglie da il via con la frase...andiamo a sederci di la?..non aspettavamo altro..ci sediamo sul divano lei in mezzo a noi..inizia a toccarci in mezzo alle gambe e sente che sono durissimi...inizio a baciarla mentre il mio "amico" le sfiora leggermente la gamba nuda sento nel bacio il sussulto..di essere toccata da una mano estranea. intanto che la sento sempre più calda apro con dolcezza le gambe e piano sposto le mutandine fino a toccarla...l'avevo vista molto bagnata..ma così mai era fradicia..un lago..Lui mi ha seguito a ruota ed insieme la penetravamo con le dita..intanto che massaggiavamo il suo corpo e la baciavamo..VENNE!!
CAPITOLO 5..IL SOGNO REALIZZATO..Mi inginocchio con lei seduta sul divano e subito bacio delicatamente il clitoride e lecco tutto quel nettare afrodisiaco..ed intanto lei?..prende in bocca il cazzo di Lui ed incomincia uno splendido lavoro .passo la lingua la introduco stà impazzendo di piacere ecco sii viene mentre la stò leccando..ci spostiamo ora tocca a me ricevere un delizioso pompino intanto che anche Lui si disseta del nettare prelibato..sento che gode, gode così tanto che vengo magnifico..lei continua a leccarlo e succhiarlo mentre Lui veste il "signore" e la penetra mentre lei continua ad usufruire della mia asta con la sua splendida bocca fantastico..ci diamo il cambio ed entro dentro di lei..fino a farla venire..veniamo insieme...poi lei si sdraia apre le gambe e la bacio ancora..intanto Lui si mette sopra di lei praticamente mentre io leccavo Lui la stava scopando in bocca...fino a quando il di Lui seme ricopri la gola ed i seni di mia moglie..e proprio in quell'istante venne ed io assaporai di nuovo tutto.
CAPITOLO 6..CONSIDERAZIONI PERSONALI..E' stato proprio come l'avevamo immaginato abbiamo goduto tutti e tre ed abbiamo trovato proprio una brava persona veramente sana discreta e pulita..l'unica cosa(che spero di provare la pross volta)che non abbiamo provato doppia penetrazione...Ciao e grazie per la pazienza.
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16 years ago
coppiasex,
33/36
Last visit: 16 years ago
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La videoteca part. I
E' un assolato pomeriggio della prima settimana di agosto, il caldo insopportabile, come solo in questa città Lombarda sa fare, mi avvolge completamente. Nel mio appartamento poi l'aria era ferma, irrespirabile. Non ne posso più, mi alzo dal letto e decido di vagabondare per la città in cerca di un centro commerciale. Eccolo, parcheggio l'auto e mi ci tuffo letteralmente dentro. Prima sosta al bar dove ordino una tazza di caffè. Mentre lo sorseggio vedo arrivare con la coda dell'occhio una splendida ragazza sui 25 - 28 anni. Dire splendida è sminuire la sua bellezza che non era solo estetica. Tutto in lei trasmetteva fascino, sensualità e quel quid di lussuria ahimè oramai non così comune nelle donne. Indossa un abito di cotone, fresco e leggero con una serie di bottoni che si chiudevano centralmente sul davanti comprimendo un decolletè degno di una cortigiana del Re Sole. No! Non posso reprimermi, non posso non tentare almeno di sentire la sua voce, di ascoltare il suo nome. Decido di attenderla fuori al bar. Lei beve il suo caffè e fa per dirigersi verso l'uscita. Io le vado incontro e sorridendole le recito una poesia di Baudelaire. Lei mi sorride e mi dice: "ciao, sono Francesca". Non posso crederci, maschilisticamente subito penso:"ci sta!". Mentre parliamo del più e del meno lei mi guarda con quegli occhi color blu cobalto e mi dice:"sai sono fidanzata e sono contenta perchè il mio ragazzo asseconda tutte le mie perversioni". Perversioni? Wow ma forse sto sognando. Forse sono ancora lì, nel mio appartamento, sul letto madido di sudore ad immaginare tutto. La sua voce mi riporta invece nella dolce realtà e mi dice: "adesso devo andare...sai devo aprire il negozio". Ed io oramai preso dall'estasi le dico che l'accompagno...Il tragitto è breve, un paio di minuti a piedi durante i quali lei mi racconta quali sono le sue perversioni. Lei ama frequentare i club privè dove incontra altre sue amiche e tutte insieme si recano nella sala rossa dove un enorme letto le attende per il loro piacere mentre il suo ragazzo le osserva con goduria. Siamo arrivati al suo negozio, è una ideoteca. Mentre lei infila le chiavi nella toppa io da dietro le guardavo i fianchi stretti da cui partivano due glutei che belli così te li puoi solo immaginare, con il vestito che, complice il caldo, si era andato ad infilare maliziosamente lì in mezzo. Non resisto, non vedo l'ora di entrare nel negozio e...(fine prima parte)
27291
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16 years ago
claudio,
32
Last visit: 14 years ago
-
conflitti sociali..
Erano nel negozietto di lui.
Per la precisione tra le cassette di verdura invenduta.
Odore di selvatico intorno.
Lei era paonazza, gli occhi che strabuzzavano.
Inginocchiata e vestita, emetteva dei suoni che non sembravano umani, qualcosa di simile a degli urli strozzati.
Lui, nudo e in piedi, la teneva premuta contro il cazzo con tutte e due le mani.
« Ferma così!, » le aveva ordinato, all’avvisaglia dell’orgasmo.
« Ferma! Succhia ma non muoverti!, » le aveva ribadito.
Glielo aveva spinto a lungo fino in fondo alla bocca, fin dove riusciva ad arrivare ed ora, ch’era il momento clou, le chiedeva l’ultimo sforzo e l’estremo sacrificio, costringendola ad accogliere tutta l’asta senza più quell’andirivieni che le concedeva un pur minimo sfiato.
Lei aveva le labbra schiacciate contro la parte alta dello scroto, e soffocava... soffocava...
Mentre l’inguine le pizzicava, mentre una parte del suo corpo che sembrava indipendente dalla sua volontà le si illanguiva, mentre con piccoli e dolorosi spasmi di risucchio eseguiva gli ordini di lui, le venne da pensare a che razza di morte sarebbe stata quella e a come avrebbe preso la notizia suo marito ... non fosse stato per l'ostacolo in bocca l'idea le avrebbe strappato una sana risata !
E poi lo sentì, eccolo! Ecco il fiotto liberatore di sperma! La carne che le riempiva la bocca si elettrizzò e poi il liquido la colpì in gola, bruciante e vischioso... se lo sentì colare giù, giù... e subito dopo avvertì degli schizzi all’interno delle guance, sul palato e poi quando finalmente lui le lasciò libera la nuca e lei si liberò ce ne fu anche per le labbra, il mento, il naso e gli occhiali.
Decisamente Walter ne aveva tenuto in serbo un bel po’ per lei: già era uno abbondante di suo, ma per l’occasione s’era autoforzato a tre giorni di lontananza assoluta dal sesso!
Proprio per quello del resto: per rendere memorabile, a lui e a Cinzia, quel pompino.
Cinzia si tolse gli occhiali e appena fu in grado di ridere rise della propria miopia.
« Ma dovevi per forza appannarmi le lenti? » chiese a Walter che le passava un rotolo di ScotteX.
« Mi eccitava il pensiero di sborrarti sugli occhiali! Solo in bocca è troppo... troppo... insomma voialtri borghesi ci siete abituati!»
« Sei un bastardo !... ma adesso voglio la mia parte.. »
Per tutta risposta Walter, col cazzo ancora gocciolante, le indicò la porta.
« Vattene! Tra mezz’ora devo aprire il negozio! »
« Ma io... io voglio... »
« Non sei tu che decidi, lo sai! Via, dai! Fila via! »
Lei finì di pulirsi e poi buttò platealmente addosso a lui i resti dello Scottex.
Lui non si mosse di un millimetro ma disse solo:
« Signora, la prego, esca dalla porta sul retro perchè non ce la fa a tirar su la saracinesca da sola ».
Lei, uscendo dalla porta sul retro, gli mostrò il dito medio.
Sembrava una storia chiusa ma Walter sorrise.
Sapeva bene che sarebbe tornata.
Walter il fruttivendolo sapeva bene che lei, la signora di città , la ricca moglie del ricco imprenditore, voleva proprio quel trattamento.
L’aveva ben capito la prima volta.
Già , quel loro tempestoso e casuale primo incontro dal quale ne seguì un'infinità d'altri senza che lui li contasse; perchè come tutte le persone grezze, Walter non consentiva alle questioni cerebrali di occupare posto nella sua testa. Cinzia per lui era acqua fresca; quando la trovi e hai sete la bevi, senza porti la questione da dove venga e dove vada dopo....
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14 years ago
belzebù,
53
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Esibizionismo....
Non ce niente da fare... il sesso x certe persone e come una droga non si puo' starne lontani a lungo, x me e lo stesso... uomoni donne trans ovunque mi ha portata la mia voglia di sesso io ero li'!!!! ormai da anni ho preso la pericolosa abitudine di esibirmi d'estate a notte fonda girando x le strade dei miei quartieri e stuzzicando le auto ke passano a quelle ore assonnate... abitudine assai pericolosa x la gente ke si incontra nelle ore e nei posti piu' assurdi, gente anke malata o violenta... ma tolti questi pretesti di pericolosita' mi sono sempre divertita e ho fatto tante belle scopate! camminando come una vera prostituta vestita solo con il minimo indispensabile xke' ho sempre pensato ke ki ha qualcosa di bello da mostrare e giusto ke lo mostri bene a tutti... dunque con i miei stivali texani le calze autoreggenti a rete gli slip perizoma un paio di shorts strettissimi in jeans e un top nero mi divertivo a provocare i poveri automobilisti ke x forzan dovevano fermarsi al semaforo dove mi ero messa, tanto presi dalla mia esibizione ke al verde neanke ripartivano ahaha.... fu una notte di quelle ke un paio di automobilisti troppo eccitati dalle mie movenze strusciandomi a mo di lap dance su un palo della luce decisero di passare ai fatti avvicinandosi e godersi meglio lo spettacolo... due auto davanti a me con i fari puntati mentre mi toccavo e mi dimenavo come una gatta in calore davanti ai loro okki vogliosi!!! mi avvicinai ad uno di loro sbottonandogli i pantaloni, ne usci' un cazzo duro come il marmo e lungo come un paletto... inginokkiata sulla portiera aperta iniziai a lavorarmelo sukkiandolo con l'esperienza di una vera troia da strada... poi andai dall'altro a riservargli lo stesso trattamento... mi sdraiai sul cofano caldo della makkina piu vicina a me e a gambe larghe senza piu gli shorts aspettai ke venissero a prendermi li immezzo la strada a cielo aperto, cosa ke i due fecero subito infilandomi prima uno poi l'altro i loro bei cazzi duri dentro di me pompandomi con la foga di un toro e facendomi ansimare come una puttanella! non passava anima viva ma anke se fosse passato qualcuno nessuno mi avrebbe fermata godevo come non mai sotto ai loro colpi duri e forti da veri stalloni... e poi si dice ke non ci sono piu veri maski.... mi finirono riempiendomi e lasciandomi sola con il corpo pieno della loro sborra segno di piena soddisfazione!
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16 years ago
greta,
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Last visit: 12 years ago
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Serata speciale...
….Eccoci, dopo tutti preparativi siamo finalmente arrivati all’ora "x", le coppie iniziano ad arrivare… una sfilata di buon gusto e piacevoli presenze… Ci conosciamo, parliamo e … sguardi e feeling iniziano ad instaurarsi… finalmente si aprono i balli… l’aria si riscalda... i corpi sensuali delle donne iniziano a muoversi in modo sempre + coinvolgente e caldo fino a fare partecipe del gioco ogni individuo trascinato dalle erotiche carezze… baci e lingue si incrociano fino a far sparire ogni pudore e con lui ogni più essenziale indumento….Il desiderio sale e guidati della lussuria, che si fa strada dentro di noi, ci stendiamo per avvicinarci sempre più… sento le mani del mio lui sul mio corpo accarezzarmi ogni centimetro, chiudo gli occhi per cercare di gustare ed assaporare ogni sensazione, le voci e i sospiri fanno accelerare battiti… sento la mia pelle delicatamente sfiorata da altre mani che mi accarezzano il seno facendo inturgidire i capezzoli, poi si muovono lentamente verso il basso... lui mi distende e bacia… avverto labbra sconosciute su tutto i corpo, una lingua si sofferma agingillarsi con il pearcing all’ombelico e poi scende sempre più giù fino a raggiungere il punto più caldo e bagnato del mio corpo, vagando ed esplorando, alla ricerca del punto preciso dove sollecitare e eccitare... circondata da ansimi bramosi, apro gli occhi e trovo davanti a me due bellissime sorprese... dure e possenti che chiedevano il caldo della mia bocca... inizio a leccarli, prima uno e poi l’altro, lentamente proprio come piace a lui, li prendo in bocca e mi muovo piano su e giù scendendo fino alle palle leccandole e massaggiandole... lo guardo negli occhi avidi di sesso, vedo la sua eccitazione e sento il suo godimento salire sempre più, mi giro verso l’altro e continuo a succhiare sempre più velocemente, vedo i suoi occhi accesi e il respiro farsi sempre più inteso così affondo fino in gola e mi ritrovo completamente schizzata in viso e sul seno... lei si avvicina a baciarmi da vera troia, e si struscia su di me... io torno a concentrarmi su di me affidandomi al mio lui che inizia a toccarmi e esplorarmi con le sue mani esperte, proprio lì nel punto che lui conosce bene, mi accarezzo il clitoride, in modo sempre più incalzante proprio come fa lui dentro di me, sento il calore salire, un fuoco sempre più rovente esplodere in viso, il piacere raggiunge il punto massimo accompagnato da spasmi in tutto il corpo, e come piace a me, a quel punto inizia a scoparmi con foga e dedizione fino a farmi urlare dal piacere e affondare le unghie nel suo corpo... ed, assecondando ogni mio desiderio, anche lui raggiunge l’orgasmo, lasciandomi esausta e sfinita distesa sul letto ancora in preda agli spasmi...Rilassata ed inerme mi sento accarezzare ed una mano si avvicina alla mia per prendermi e portarmi in un luogo appartato...guardo il mio lui che mi fa un cenno di assenso, quindi lo seguo e iniziamo a baciarci e strusciarci...vedo il mio lui che ci osserva da lontano, con un esaltato sorriso.Lui inizia a leccarmi e esplorarmi e io contemporaneamente glielo prendo in bocca e lo sento crescere sempre più, mi muovo lentamente e gli lecco le palle, le massaggio... sento il suo piacere e desiderio, gli metto un preservativo con la bocca e iniziamo a scopare... gli vado sopra e guardandolo fisso inizio a muovermi velocemente come piace a me, e piace anche a lui... lo sento riempirmi completamente, mi sento calda e sudata... mi gira e mi prende da dietro, in ginocchio davanti a lui, e stringendomi i fianchi affonda ogni colpo, intanto mi masturbo... lentamente mi distendo con le gambe, e proseguiamo con lui disteso su di me che contraggo e rilasso i muscoli perinei stringendo sempre più il passaggio, i nostri corpi sono umidi e scivolosi, ci giriamo con me sotto e le mie gambe sulle sue spalle, si sente tutto e lui riesce a penetrarmi fino in fondo sempre con ritmo più incalzante fin che esausti ci lasciamo andare in un rumoroso orgasmo... Stanchi ed appagati ci sdraiamo uno al fianco all’altro e intravedo anche il mio lui soddisfatto allontanarsi... Pensare che i singoli non mi piacciono...
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15 years ago
Angeli.Abbracciati,
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Lei, Giulia
Questo mio racconto non inizia, come tante favole, con le parole “C’era una volta....†per il semplice fatto che ciò che mi accingo a descrivere è una situazione vera, reale, successa grazie all’opportunità che SC regala a tutti i suoi amici ovvero : conoscere persone nuove che con semplicità vivono il mondo dell’eros… Ormai è diverso tempo che sono iscritto alla sexy community e qualche persona l’ho conosciuta: una in particolare Giulia (nome di fantasia). Giulia è una bellissima signora, elegante, raffinata; una donna che sa quello che vuole: insomma le regole del gioco le ha ben chiare! Iniziamo con scriverci messaggi di reciproco apprezzamento, dai messaggi passiamo alle telefonate e… poi di comune accordo decidiamo di incontrarci!!!Appuntamento in un parcheggio di un centro commerciale, io arrivo con qualche minuto di anticipo e aspetto… si aspetto lei, con la curiosità ,l’emozione e l’eccitazione che ogni nuovo incontro regala….finalmente eccola arrivare…parcheggia ed io la raggiungo…ci presentiamo con la classica stretta di mano e i due bacini e poi…mai dimenticherò i suoi occhi che corrono sul mio corpo e mai dimenticherò la sua bocca che si apre per un raggiante sorriso pronunciando poi queste parole: “bene, sei proprio carino!â€.Decidiamo di spostarci con una macchina e andare in un bar a prendere qualcosa, ci accomodiamo e parliamo del più e del meno, insomma socializziamo, anche se i nostri corpi chimicamente hanno già socializzato all’inizio… entrambi capiamo che ci desideriamo e decidiamo di andare in un motel, per approfondire la nostra conoscenza…Arrivati al motel, solo il tempo di chiudere la porta della stanza e me la trovo addosso, mi spoglia, mi bacia,mi vuole…mi slaccia i pantaloni e si fionda con dolcezza e golosità sul mio pisello ormai durissimo e pronto ad essere suo.Ci spogliamo e continuiamo i nostri giochi sul morbido rettangolo che è il letto, ci baciamo,ci tocchiamo ci scopriamo…stringo i suoi grossi seni fra le mie mani, lecco i succulenti capezzoli che sembrano grosse ciliegie dure e rosse, la scopo con le dita della mia mano mentre con passione la bacio in bocca; le nostre mani corrono ovunque, la sua bocca si pone nuovamente sul mio pisello per un pompino stupendo…unico, divino… sento la sua lingua che mi corre sulle palle sino a scendere al buco del mio culetto (fantastico!); ora lei mi vuole, mi chiede di scoparla ed io l’accontento passando il mio fido amico con forza e dolcezza in tutti i suoi pertugi…Giulia è una donna che sa il fatto suo, sa godere e far godere, è un’abilissima amante capace di soddisfarmi sia con la golosa e calda bocca sia con il suo stupendo corpo… non è mai sazia…il nostro gioco continua per alcune ore in un ambiente ormai pregno dei nostri umori e profumi… ma come tutte le cose belle giunge il momento per ognuno di noi di tornare alla nostra vita reale… ci salutiamo e ci ripromettiamo di vederci presto…Io sarò per lei la sua piccola peste!
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15 years ago
luka_trio,
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Last visit: 4 months ago
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IL CUGINO.....
Come ogni tavest ke si rispetti sono sempre stata troia sono convinta ke dare e ricevere piacere sia la cosa piu bella ke questo skifo di vita ci regala.... quindi faqccio del buon sesso un po con tutti senza mai vergognarmi di cio' ke faccio e con ki lo faccio!!! questa storia ke vado a raccontarvi risale ai primi anni 90 quando con qualke annetto in meno e tanta esperienza da fare ma con la voglia in corpo mi gettai tra le braccia e non solo di un aitante bagnino 46enne... ero in vacanza al mare ospite di un cugino nel veneto... in spiaggia c'era sempre un bagnino gentilissimo e anke molto prestante come fisico ke ad ogni occasione con battutine ironike sul mio bel culetto stuzzicava le mie voglie, ancora ero poco esperta come travest e come tante trav avevo una doppia vita nessuno x ora doveva sapere ke sotto sotto ero una gran porca vogliosa di cazzo sopratutto il mio caro cuginetto etero ke mi stava ospitando! un pomeriggio accadde il fattaccio... io e il bagnino ormai entrati in confidenza ci appartammo e mi convinse a portarlo a casa di mio cugino ke sapevo usciva spesso, il suo appartamento a poki passi dalla spiaggia era comodo x una bella scopata al riparo dal caldo sole di luglio... entrati in appartamento ci siamo subito lasciati travolgere dalla passione baciandoci indoddavo un bikini rosso fuoco i lunghi capelli bagnati appicicati sul viso subito mi inginokkiai x fare al mio uomo un degno pompino ke gli fece diventare di marmo il cazzo gia bello duro e lungo... dopo aver preso un preservativo il bagnino ke aveva la sua bella eta ma ke non li dimostrava mi fece cavalcare un po presa x i fianki e dandogli la skiena mi fece sedere sul suo palo quasi obbligandomi... appena mi entro' iniziai a godere come una vacca il caldo e la stagione avevano scatenato i miei ormoni eccitati da quel bel toro... aiutata da lui iniziai a cavalcarlo facendo su e giu sulle sue ginokkia godendo ansimando ad ogni saltello.. presi com eravamo dal piacere neanke ci eravamo accorti di una figura alta e immobile ke ci guardava sorpreso sulla porta della camera... era lui... mio cugino rientrato all'improvviso!! il bagnino non si scompose e continuo' a pomparmelo dentro forte mentre io senza vergognarmi feci un bel sorriso al cuginetto notando ken qualcosa di duro dentro ai boxer stava x esplodere cosi quando si avvicino' a noi senza dire una parola gli tirai fuori il cazzo dai boxer un bel palo duro e lungo e me lo infilaitutto in bocca facendoglo sborrare inmeno di un minuto mentre il bagnino mi veniva in culo... ingoiai la sborra del cuginetto davanti ai suoi okki! quando poko dopo il bagnino se ne ando' soddisfatto mio cugino mi disse...passeremo una bella estate io e te... e altri amici miei!!!!
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16 years ago
greta,
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Last visit: 12 years ago
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LA MIA PRIMA VOLTA AL CINEMA HARD
Penso di aver scoperto certi divertimenti troppo tardi, ma cm si dice meglio tardi ke mai... abitando a milano dove di cinema ce ne sono ad ogni angolo specie quelli porno, mi ci sono ritrovata li un po x caso un po x mettermi alla prova... ormai ero diventata trav a tutti gli effetti ma questa e un altra storia... mi mancava la classica prova del fuoco... sapevo din potercela fare scelsi un sabato sera d'estate calda e afosa scelsi l'abbigliamento + adatto, calze autoreggenti a rete slip neri a tanga un corpetto nero fuseux elasticizzati fucsia con stivali da cowboy neri rigorosamente sopra, una maglietta scollata a V senza manike nera e uno spolverino sempre nero un po dark un po fetish sebbene il fetish nn mi piaccia!!!! entrai ben truccata e con i capelli sciolti sulla skiena pagai ed entrai nella buia sala del cinema assai piccolino a dire il vero... restai x un momento senza fiato la saletta era STRAPIENA DI MASKI dai 20 ai 55 anni un po seduti un po in piedi ke fumavano, al tempo ancora si poteva. avevo il cuore in gola appena entrata subito mi puntarono tutti gli okki addosso mi sentivo osservata anke dalle poltroncine... mi sistemai infondo la sala in piedi appoggiata al muro, fingendo di guardare il film a cui neanke davo attenzione. come mosche i maski mi giravano avanti e indietro fissandomi con sguardi vogliosi... mi tremavano le gambe potessi sarei scappata fuori ma ero inkiodata li' ormai... poco a poco iniziai a sentire le prime mani sfiorarmi sempre piu' insistentemente fino a sentirmi addosso un polipo di mani ke mi accarezzavano da ogni parte, qualcuno mi tolse lo spolverino altri la maglietta e altre mani mi tolsero i pantaloni senza rendermene conto ero gia' in intimo intorno ad un gruppetto di maskioni dai cazzi duri e ben pronti a farmeli assaggiare... mi lasciai andare completamente dimenticando ogni paura e iniziai a prendere in bocca piu' cazzi ke potevo sukkiavo e leccavo di qua' e di la' senza sosta tutti volevano darmelo fui messa rivolta contro il muro a gambe aperte e nn so ki mi bagno' il buco infilandoci dentro il suo bel cazzo duro e grosso... nn capivo piu niente ki mi baciava ki mim leccava ki mi accarezzava e ki da dietro mi iniziava a pompare sempre piu veloce... godevo come una vacca sotto i colpi di quei cazzi duri e tosti ogni 5 minuti ne ricevevo uno diverso si davano il cambio pompandomi un po poi lasciando posto ad altri ki non mi scopava guardava lo spettacolo ben piu interessante del film ke proiettavano!!!! ero circondata da qualsiasi parte mi voltassi avevo maski con i cazzi di fuori ke me li mettevano da ogni lato, sudavo come una maiala la dentro... ma stavo godendo come non avevo mai fatto in vita mia... mi fecero sedere su una poltroncina sopra il cazzo di uno mentre altri mi aiutavano a fare su e giu' erano in troppi e mi resi subito conto ke non ce l'avrei fatta a soddisfarli tutti.... decisi di dedicarmi a quelli ke mi stavano scopando di piu!!! non ricordo quanto duro' ricordo solo ke ad un certo punto fui riempita da ogni parte da fiotti di sperma caldo e appiccicoso ke mi lavarono interamente da testa a piedi... stanca ma soddisfatta mi trascinai fino in bagno x pulirmi meglio ke potevo x poi ringraziare e uscire all'aria aperta barcollante neanke stavo in piedi tanto mi avevano spompata era stata la mia prima vera gangbang e superai la prova a pieni voti!!!!!
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16 years ago
greta,
52
Last visit: 12 years ago
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...una giornata molto porca ...2a p
sono le 2 di un assolato pomeriggio di luglio,siamo nel parkeggio che porta ad una spiaggia,Luisa, io e 2 single.....spieghiamo a Paolo (che ci ha da poco raggiunti) chenon è possibile giocare in spiaggia (causa guardoni).....decidiamo per un caffè prima di tutto.- Luisa indossa un copricostume in tulle fiorato,solo slip sotto...entriamo nell'unico locale aperto, è un ristorante, ci informano che la cucina è chiusa, ma alla vista dell'effetto aria condizionata/penombra sul look di Luisa ci dicono che possiamo accedere al banco anche se di solito non servono consumazioni Bar.Luisa orgogliosa degli sguardi attirati su zoccoli a zeppa 10 cm e poco vestita si avvia vs il bagno (sembra passare il giro d'Italia tutti i presenti seguono il transito)Intanto sento i single che parlano di luoghi appartati....Prendiamo il caffè e lasciamo Luisa pagare (almeno aveva la borsa al seguito mentre noi siamo solo con calzoncini da spiaggia)....All'uscita piccolo conciliabolo che facciamo dove andiamo? Ritorna alla mente il campo di mais poco distante dove al mattino Luisa si era appartata con S....... ci avviamo solo con il mio SUVParkeggiamo in un rientro della stradina sterrata, prendiamo gli asciugamani e la digitale e ci avviamo in fila su un lato di un campo in direzione di un gruppo di alberi, già la scena mi fà salire la pressione...Luisa con solo slip e copricostume trasparente in un campo con 3 uomini....Arriviamo sotto le fronde c'è solo un piccolo spiazzo di erba schiacciata di recente tra il finire del campo e l'inizio dei filari di pannocchie, ci guardiamo intorno, la strada più vicina sarà a 200 mt, nessuno in vista, siamo distesi, Luisa è nuda che succhia avidamente il cazzo che le si presenta davanti mentre mani e bocche la coprono, la digitale sembra viva tra le mie mani....le posizioni che si sussegguono ancora adesso fanno mi fanno sudare ....in breve il secondo single (quello arrivato dopo) le chiede se può assaggiare il dietro mentre S. stà subendo l'ennesimo pompino......Paolo le allarga lentamente dietro mentre Luisa trasmette il gradimento via bocca sul cazzo di S......non ricordo chi dice:proviamo una doppia, Luisa si impala su S., mentre Paolo reinfila l'arnese nel secondo canalein piena luce (sono le 3 del pomeriggio) Luisa stà facendo una doppia all'aperto tra i germogli di mais e gli alberi ... Per fortuna (?) la scena dura poco, Paolo viene tra singulti e frasi sconce...S. fà restare Luisa in posizione e passa nel secondo canale tutto unto ed arrossato....io mi posiziono finalmente vs la sua bocca il mio cazzo entra nel forno e viene risucchiato velocemente come quello di S. in altro antro..... sento S. che viene.-Ora 2 single guardano Luisa che succhia me, scena strana.... velocemente mi alzo mentre lei continua a succhiare in ginocchio i miei fiotti le scendono velocemente sulla guancia e sul collo.... qualche minuto per riprenderci, tutti sudati, Luisa soddisfatta e raggiante....:come è andata ragazzi ????
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16 years ago
luisatony,
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Last visit: 5 years ago
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Il mio capo era un trans
Sicuramente posso dire di averne fatte nel sesso quanto una vera donna senza paura di smentite... la mia fortuna se vogliamo e di essere diversa dalle solite travest ma questo magari ve lo racconto un'altra volta... in 35anni ho fatto tanti lavori x mantenermi uno di essi era fare le pulizie x degli uffici di una nota ditta la IBM tutti sapete cosa produce la IBM... mi era stato daton un capo squadra donna eravamo in 8 4 maski e 4 femmine di cui io ero la piu' giovane del gruppetto... il mio capo era una donna stupenda alta snella lunghissimi capelli biondi lisci come spaghetti un fisico da far concorrenza ad una modella al solo passaggio faceva girare tutti a guardarla! piu' volte mi son trovata a contatto con lei e quasi mi vergognavo a guardarla mentre lei allegra e gentile con tutti con me in special modo era unica, mi prese subito in simpatia e diventammo ottime amike oltre ke colleghi di lavoro. le raccontai di esser una trav in un momento di confidenza e lei ne resto' assai sorpresa tanto ke mi propose di vederci una sera dopo ke tutti nella ditta furono andati via x un'esibizione tra noi due... all'inizio mi vergognai ma poi divertita accettai.... cosi' una sera ke gli uffici si svuotarono ci kiudemmo dentro ad uno di questi ed iniziammo il divertimento x la prima volta mi mostravo da travest ad un mio capo lavorativo cosi' poco x volta lasciai ke la donna mi spoglio' fino a restare in intimo calze a rete reggicalze slip e corpetto nero con i lunghi capelli sciolti avevo gia' il cazzo duro mentre lei mi guardava sorridendomi sei favolosa tesora mi disse...ma ho ankio una sorpresa dsa mosatrarti continuo'... aspettai con impazienza mentre si spogliava fino a quando dagli slip perizoma non spunto' un cazzo piu' grosso del mio... pazzesco quella ke ki unque riteneva una donna in tutto era uno splendido trans..... ancora sorpresa dalla rivelazione restai li ferma come una ststua mentre lei si inginokkio' prese dolcemente il mio cazzo tra le labbra rosse e inizio' a sukkiarlo muovendo la testa bionda avanti e indietro... dopo poki minuti stavo x venirle gia' in bocca era divina aveva una bocca di rosa!!!! si alzo' e mi kiese quasi ordinandomelo di fare altrettanto, ubbidi' mi inginokkiai e meglio ke potei sukkiai quel cazzo enorme sentendola gemere come una vera troia... si mise contro il muro a gambe aperte e mi ordino' stavolta con voce eccitata di penetrarla da dietro... su forza mi disse scopami senza pieta'... non me lo feci ripetere la afferrai x i fianki e glielo sbattei dentro tutto d'un colpo facendola gemere quasi urlare.. iniziai a pomparla piu' forte ke potevo godendo insieme a lei ad ogni colpo ke le davo!!!! la feci sdraiare sulla scrivania e continuai a sfondarla li sopra mentre le sue urla di piacere risuonavano nell'ufficio vuoto... era una voce da donna ancora non potevo credere fosse una trans, in poco tempo le riepii il buco di sperma caldo le venni dentro lavandola... ma ancora non era finita ora toccava a me'... si sedette su una sedia trascinandomi su di lei mi prese x i fianki e mi fece impalare sul suo cazzo duro facendomi saltellare su e giu dalle sue gambe.. dandole la skiena godevo e gemevo io con lei ora piu' ke mai.. fino a farmi riempire di sborra calda mentre le nostre labbra si baciavano!!! pazzesco ma vero io e lei da quella sera diventammo amanti fissi!
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16 years ago
greta,
52
Last visit: 12 years ago
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La prima volta"Naturismo"3
Saluto tutti e passo a raccontare quella volta che, per l'ennesima è:la solita spiagetta sul fiume quasi isolata,bella,sabbia bianca e fine,siamo arrivati come al solito in riva con la macchina.Incomincia la prassi di spogliare e prenddere posizione con i teli mare(fiume)sono io BellaMora ad iniziare nel togliere gli indumenti,il mio lui che ama quando mi sento tanto padrona dei miei gesti(Sono timida e prevenuta ma...)via il tutto,sono in topless e poi,via la parte sotto del costume come se niente fosse,ormai mi sento a mio agio e ciò che faccio mi piace.Il mio corpo nudo con il Monte di Venere che si nota il mio seno sodo al sole.FrigoBar a portata di mano per un panino che ho voglia di mangiare(merenda)poi sdraiati sui teli incomincia la chiacchiera,i cruciverba e puzzle sono la prassi.Non era in programma,ma,le mani del mio Maschio scivolano qua e la,mi guardo intorno spesso e mi accorgo che c'è il solito guardone e come sempre commentiamo,il Mio compagno con semplicità dice:"Son cavoli suoi si accontenta a farsi seghe!"Anche io non mi preocupo e tutto finisce lì.Non sappiamo dove sia finito,non interessa se c'è qualcuno,so solo che il mio Maschio comincia a giocare con la lingua sui miiei capezzoli,la sua mano scende a toccare la mia Patatina,ma vuole vedere che sia io ad accarezzarmi,lui si prende il Pisellotto in mano,lo ha duro,io sono al settimo cielo,bagnata e curiosa nel guardere e scoprire se quel qualcuno spiava i nostri giochi.Il mio Lui ormai ha capito che amo esibirmi,si mi piace che mi guardino far sesso,mi guardo intorno continuamente con timore ed eccitazione,non resisto più,il mio lui che è sdraiato ha il Pisello duro,non resisto gli salto sopra sempre guardandomi in giro,lui fa il passivo,è eccitato del mio stato,perchè sono bagnatissima,mi muovo sopra di lui con invadenza dei sensi al massimo,mi voglio godere quell'attimo che è fantastico,lui mi guarda estsiato,io lo guardo con la sola voglia di godere come una matta,qquindi Pisello tutto dentro e dita a trastullare più non posso la Clitoride.Voglio avere quel doppio orgasmo che ti piega in due,non m'importadi quanto accade intorno,possono esserci anche mille uomini che si menano l'arnese forse è proprio quello che mi eccita,sono allo spasimo al momento del Mugolio di piacere,sto Godendo come una matta quel pisello duro che ho dentro,quella situazione di esibizionismo nascosta che mi eccita a mille,Vengo e vengo e vengo!!!!!Attimi di ripresa per poi accontentare il mio lui con il prendere in bocca il suo bel Pisellotto,faccio andare su e giu la bocca,lo lecco,gioco,lo gusto come un trofeo fino asentire che viene e butta fuori tutto il suo piacere,quel piacere che lui ha nel vedermi godere sempre.
BellaMora
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15 years ago
BellaMora,
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Autolavaggio
Arrivo, lei arriva, tocca prima a me. L’auto s’incammina nel tunnel, la vedo arrivare e scendere. Che tipo …. Magra, vestitino semplice ma elegante, spallina sottile scollato quel che basta per intuire dei seni generosi, corto ma non volgare, sandalino tacco 7, non molto abbronzata.Scende e non posso non vedere le sue cosce scoprirsi, è un attimo ma è il promo assaggio … Poi gironzola attorno all’auto, controlla non so bene che, poi si inchina per vedere dentro e il suo decolté si apre per farmi ammirare due seni pieni, importanti, più grandi di quello che il vestitino lasciava immaginare. L’eccitazione sale.Stavo leggendo il giornale ma mi era difficile non guardarla, lei del resto era lì a pochi metri. Taglio corto mascolino, rossetto rosso vivace occhiali da sole, bel viso. Sottile e intrigante.Le parlo, non le parlo, che dubbio, poi la voglia prende il sopravvento e butto lì qualcosa sul caldo e la mancanza di una pensilina per chi aspetta. Lei risponde tutt’altro che scocciata, mi sorride, iniziamo una amena conversazione …La scollatura ogni tanto per i movimenti delle braccia si apriva vistosamente e di lato ammiravo il suo seno senza riuscire a vedere il capezzolo, ma solo intuendolo e stando attento a non fare la solita figura del guardone … Ma che bella accidenti e che spirito e vivacità . La bellezza arrivava non solo dal suo corpo ma da come mi parlava da come si esprimeva dal carattere che si stava svelando.
Titolare di una ditta di maglieria di alta classe cachemire proprio nella mia città , che fortuna. Si gira per muovere l’auto e si inchina così si vede benissimo che ha un micro perizoma nero … mmmmmmm ….. che voglia ….Non devo lasciarmela scappare, devo conoscerla ma come senza essere invadente? La chiacchiera continua la mia auto è lavata e pronta, non mi deciso ad andar via. La sua auto si infila nel tunnel, è in lavaggio, continuiamo a parlare, … mi piace sempre più.Poi il parlare langue ma continua a guardarmi, mi dice il nome della sua ditta e io agganciandomi a dei lavori che sta facendo le do il mio biglietto da visita, forse non tutto è perso. Non riesco però a sapere il suo nome, ma la missione ora è chiara, devo andare a trovarla e poi si vedrà .Non me la cavo dalla testa, ripenso al suo viso, alle sue labbra sottili ma sensuali, al suo corpo snello e slanciato, alle gambe ben disegnate e a quei seni che prorompevano nella scollatura; impossibile non fantasticare, non immaginare un’avventura erotica.Accetta di andare in un bar, siamo lì che sorseggiamo seduti su degli sgabelli, accavalla le gambe si scoprono le cosce, molto, troppo perché non sia voluto, io guardo, non posso non guardare, lei lo vede, non dice niente.Si sporge verso di me e vedo i suoi seni stavolta capezzoli compresi, teneri, grandi, rosa da baciare, lei capisce si ritrae un po’, si passa una mano sulle cosce nude su è giù, io gliela cerco le poso la mia sopra, la guardo, lei ricambia, si inchina nuovamente verso il mio viso per sussurrare qualcosa, i miei occhi cadono nei suoi seni ora con i capezzoli che si sono rimpiccioliti perché sono irti e turgidi di voglia, si vedono benissimo da sopra il vestitino anche se ha un reggiseno nero …Non fa nulla per nasconderli e mi chiede se l’accompagno alla toilette, da sola non si sente sicura. Non mi par vero e ovviamente accetto.
Chiudiamo la porta nell’antibagno e le sue labbra sono già sulle mie in un bacio languido tenero pieno di voglia e di dolcezza.Ehi mister, mister, deve spostarmi l’auto, mi serve lo spazio per gli altri clienti ! Acc la mia fantasia ha avuto il sopravvento, ma non è finita qui.
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15 years ago
gimap02,
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RISVEGLIO
CAPITOLO DUE Un po’ lo speravo, in fondo all’autolavaggio mi aveva lasciato con eleganza il suo biglietto da visita e io scema non gli avevo detto neanche il mio nome, ma almeno sapeva quello del mio negozio di cachemire. E’ venerdì, se Dio vuole, di una settimana rovente, sono stanca, alzo gli occhi e lo vedo entrare, accidenti mi rendo conto che lo speravo proprio, mi era rimasto impresso.Stamattina mi sono alzata un po’ strana, non capivo bene il motivo. Rimango a letto un po’ di più e dormendo nuda mi accarezzo un po’; ecco ho capito, il motivo è una voglia strisciante che mi circola in corpo e va un po’ qua e un po’ là . La mano scende verso il sesso e ops trovo dei peletti ribelli che evidentemente sono scappati alla ceretta brasiliana fatta solo un paio di giorni fa. Ci gioco un po’ ma poi decido, vado in bagno, crema morbida, mi spalmo e mi massaggio a lungo il pube. La mano scivola più giù, non sul clito, non subito, non mi piace toccarlo subito, devo essere eccitata allora sì. Le dita scendono fra le gambe, spargono la crema ai lati delle cosce, poi risalgo arrivo all’ano, ci gioco, lo stuzzico, infilo il mignolo, piano, piano. Che bello quando è lubrificato, che eccitazione intrigante avere qualcosa dentro dietro, mmmmm, la voglia inizia a salire. La carezza si fa insistente gioca con le grandi labbra attorno, un po’ dentro, con movimenti rotondi ora leggeri ora più decisi. Non voglio venire subito, voglio prolungare il piacere prima di lasciar esplodere l’orgasmo, perché so di averne una voglia tremenda e non posso non godere.Prendo il rasoio e delicatamente inizio a radermi; il freddo delle lame mi eccita ancor di più. Continuo fino a che non è rimasta neanche una goccia di crema; passo il rasoio dappertutto con voluttà e maestria. Lo giro e lo infilo davanti pianissimo … E’ duro ma ha una forma sinuosa che sembra fatta apposta per usarlo come un dildo. Più grosso all’estremità più sottile nel centro del manico, entra che è un piacere e se lo lascio rimane dentro. Ora è il turno del mio culetto che riceve il manico del rasoio dilatandosi con piacere. Ma è troppo piccolo e la voglia che cresce mi fa infilare due dita nell’ano e ri infilare il rasoio nella fica che ovviamente a questo punto non ha più bisogno di lubrificanti perché sta colando da un pezzo.Dentro e fuori piano piano, poi più veloce, poi ancora piano, assaporando ogni stilla di piacere che i movimenti sanno creare. Le dita nell’ano sentono il manico del rasoio che si fa strada sempre più dentro. Ora il clito è gonfio, rosso pulsa di piacere. Vorrei tanto farmelo leccare, anche da una donna perché no, le donne sanno come darsi piacere … Ancora più veloce, più dentro tutto, sollevo il pube per fare entrare meglio le dita e il rasoio che spunta solo per la testa delle lame. Le dita dietro ora sono tre, l’ano sembra esplodere ma so che si dilata quando lo voglio, l’ho già fatto, so i suoi limiti, spingo per agevolare le dita che entrano bagnate facilmente, e spingo, spingo, spingo, inizio a godere, prima è una sensazione interna, poi sembra arrivare al clito, poi ritornare dentro aumentata, cresce, cresce e, siiiiiiiiiiiiii, vengooooooooo, ahhhhhhhhhh, sobbalzo, mi tendo come un arco e dall’eccitazione schizzo davanti. Uau, che sballo, che piacere tremendo.Poi mi do una crema rinfrescante, calmando il sesso turgido e l’ano pulsante.Cerco il perizoma più sexy che ho, filo sottilissimo, nero, trasparente quanto basta per vedere tutto per bene, per vedere che sono rasata, morbida, pronta di nuovo. Niente reggi, ho voglia di sentire i capezzoli contro il vestito di lino con spalline sottili che mi infilo a nuda pelle. Non è quello dell’autolavaggio, questo è meno casto, la scollatura è più profonda, un occhio di un maschio capirebbe subito che non porto il reggi e si ecciterebbe da morire. Sono sexy, lo sento, lo vedo, mi piaccio, mi eccito, so di eccitare. Tacco 9, oggi voglio sedurre. Basta poi che arrivi uno stimolo, il più piccolo, perché i miei capezzoli si ergano come piccoli membri, per dichiarare al mondo la mia voglia di sesso, di vita.Lo stimolo mi arriva inaspettato non appena lo vedo entrare in negozio e contemporaneamente sento che qualcosa nel mio sesso sta scendendo. Mi sto bagnando di nuovo.Gironzola, chiede alle mie dipendenti informazioni, non capisco se mi ha visto o no. Poi i nostri occhi si incrociano emi sento ancora più bagnata …. Accidenti troppo presto, di questo passo dove vado a finire?
By Gimap02 Capitolo 1 AUTOLAVAGGIOPotete lasciare i vostri commenti nel blog attivo nel mio profilo. Grazie e ciao.
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15 years ago
gimap02,
42
Last visit: 4 months ago
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3 - GATTINA
La proposta l’avevo letta in un annuncio su SC di una coppia che aveva visitato il mio sito. Nel ringraziare per la visita nel doveroso feedback continuava a rimbombarmi in testa la loro proposta: che fare alla lei gattina posta al centro di una stanza in piedi, bendata, nuda, con le mani legate sopra alla testa e la bocca tappata?
La fantasia e l’eccitazione all’idea si sono messi in moto simultaneamente; lei mora, seno minuto ma molto intrigante, con due capezzoli abbastanza grandi, scuri e svelti ad erigersi al minimo stimolo …
Quando mi hanno invitato stentavo a crederci ma ora sono qui ed è vero. Molto gentili sono invitato ad entrare e nel soggiorno c’è lei, come mi avevano prospettato. Si gira cercando di capire cosa succede.
E’ eccitata, lo denunciano i suoi capezzoli molto irti, sporgenti veramente tanto. Noi la guardiamo in silenzio, siamo il suo lui ed io nessun altro. Lui mi invita a cominciare e a sentirmi libero di fare ciò che voglio, ciò che desidero, ciò che la mia fantasia ed eccitazione mi comandano di fare. Lei è lì per noi, lo sa, lo vuole, lo desidera.
Lei si muove ancora ciondolando i fianchi, abbassa il ventre e le gambe poi risale non sa cosa attendersi. Si inchina in avanti e mi lascia guardare la sua fica perfettamente rasata per l’occasione. Di solito non si rade saprò poi ma per oggi l’ha fatto e si è eccitata a farlo.
Si drizza e distende indietro la schiena sporgendo i seni; i capezzoli mi chiamano ma non voglio toccarli subito. Trattengo la voglia che è tanta e inizio ad accarezzarla, ma come la tocco si ritrae spaventata. Il silenzio regna sovrano , era la condizione per farlo. Non dovrò mai parlare né fare alcun rumore, fino alla fine.
Lei non dovrà sapere chi fa cosa ….
Riprovo sulla schiena piano, ora si lascia fare, scendo sui glutei, lei li spinge in fuori, scendo in basso nel centro, lei allarga le gambe. Entro sotto al sesso lo sfioro, un primo gemito le sfugge, lo tocco di più, un secondo gemito più forte esce dalla sua bocca chiusa. Ciondola attorno alla mia mano che tengo ferma; ora è lei che la usa per il suo piacere, strusciandosi attorno, bagnandola, facendola entrare piano dentro di se.
Fa tutto lei, non può toccare, non può vedere, può solo sentire e provare piacere. Lo vuole, lo vuole di più e allargando le gambe si infila nelle mie dita chiuse prima piano, poi un po’ di più. E’ bagnatissima, il liquido del piacere le cola sulla mia mano e all’interno delle gambe. Spinge piegandosi in avanti per farle entrare di più. Io ho paura di farle male e quasi ritraggo la mano, ma lei la vuole.
Guardo lui e mi fa cenno di assecondarla. Ruoto la mano che è arrivata alle nocche e lei mugola, ne vuole ancora, ma fa fatica è il punto più largo. Lui mi passa un lubrificante in silenzio. Tolgo la mano e lei ha un moto di stizza ….
Prendo il gel e glielo spalmo, allora capisce e mugola dal piacere. La accarezzo a lungo finchè dondola e butta in fuori il sedere, sa che a 90 gradi entrerà meglio e aspetta ….
(continua)
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14 years ago
gimap02,
42
Last visit: 4 months ago
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gioco soft
siamo una cp innamorata e curiosa del mondo scambista.
all'ultimo momento abbiamo pero' rinunciato ad incontri promettenti...
abbiamo frequantato clubs ma con delusione a causa della caccia spiatata dei singoli che non lasciavano il tempo di fantasticare, tantomeno di decidere dove spingersi.
solo in un paio di casi in un club all'estero, ci siamo lasciati andare fra di noi, sembrava nessuno ci facesse caso.
entrati in una stanzetta abbiamo cominciato a giocare fra noi due. Lei che e' di solito quella che si tira indietro mi ha chiesto
se eravamo soli. Io avevo visto un singolo nella ponombra ma le ho risposto si. cosi dopo che giocavamo da qualche minuto
le ho confessato della presenza dell'altro. ha fatto finta di bloccarsi ma dopo le mie rassicurazioni, ha cominciato a toccarsi ben sapendo di
essere mangiata con gli occhi. era bagnatissima e mi ha chiesto di penetrarla. Si e' comportata come non lo facesse da anni, con movimenti
e grida selvaggi. Stiamo ragionando per il futuro di fare partecipare una cp ma dobbiamo senz'altro iniziare in modo soft. Lei ha bisogno di
tempo per aprirsi ma....ne vale la pena.
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16 years ago
semprecerco,
30/27
Last visit: 12 years ago
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Fantasie di una coppia innamorata
Isola di Gurayna nel sud dell'oceno indiano..estate del 2009 che verrà ricodata come l'estate più calda del secolo. Renzo eRoberta i protagonisti, lei una graziosa biondina con grandi occhi verdi un corpo dalle forme morbide sensuali bimba e cpmplice di avventure, lui corporatura sportiva occhi azzuri sguardo intenso senza malizia ma da far perdere la testa solo con il sorriso... vivaci entrambi e desiderosi di emozioni, pronti per una vacanza che gli è stata regalata da amici senza conoscere nè la meta nè la situazione... all'arrivo sull' isola dà loro il benvenuto una ragazza mora coperta di soli fiori... un profumo di femmina che pervade le narici della coppia..e subito un pensiero avvolge la mente di Roberta...( che seni turgidi ..m i vien voglia di succhiarli...ma che sciocca sono ...), sistemati i bagagli vengono invitati per un'aperitivo di benvenuto nell'Oasi del Piacere.. sembra una normale piscina.. ma all'improvviso una muupende sica e una luce verde fanno da sfondo a un teatro naturale dove si esibiscono 4 stupende ragazze locali..iniziano una danza sensuale e provocante ...toccandosi con carezze, prima fra di loro, poi con discrezione. si avvicinano alla coppia invitandola a partecipare.. un coktail alla frutta ...poi ...una mano sfiora i seni di Roberta..una bocca sfiora il pene di Renzo.. la coppia dapprima si guarda con incredulità ma poi decide con tacita complicità e cede al gioco che è sempre più piacevole lasciando cullare da questa avventura...
.......(continua..)...
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16 years ago
noidueperlei,
31/37
Last visit: 15 years ago
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GATTINA 2° atto
Lei è sempre nuda nella stanza con il suo lui, le mani legate sopra la testa, bendata, incerottata. Ora la mia mano gioca con la sua fica, entra ed esce, è sempre lei a guidare i movimenti io eseguo piano. All’improvviso lei spinge con decisione indietro il sedere e la mia mano supera le nocche ed inizia ad entrare; rallento, ho paura di farle male, ma lei invece spinge e mi fa capire di continuare di più.
Prendo coraggio e ruotando la mano gliela infilo fino a metà dorso, il peggio è passato, lei mugola sempre di più; io la ruoto vado avanti e indietro spingo ancora e arrivo al polso. Lei freme, spinge si contorce dal piacere, si piega sulle gambe poi si risolleva . Lui entra in gioco e le lecca i capezzoli, lei sorpresa gradisce e geme ancora; lui le prende i seni, glieli solleva, li avvicina come piace lei dall’esterno verso l’interno, si toccano. Poi prende i capezzoli e inizia a tirarli, si gonfiano, si protendono, lui continua a tirare lei geme ma non fa una piega.
Si dondola fra lui e me, lui non molla i capezzoli che sono esplosi tutti in fuori ingrossandosi e diventando turgidi e rossi. Lei ora va verso di lui per allentare il tiro, io l’assecondo per non togliere la mano dalla sua fica e con l’altra bagnandola con il suo liquido, inizio a giocare con l’ano proteso in fuori.
Lui tira ancora di più e lei mugola un po’ di dolore ma anche di piacere. Le piace soffrire e godere assieme. Io non ho mai visto dei capezzoli così grossi e protesi in fuori, davvero, e la cosa mi eccita da morire. Lui li continua a tirare ora sono quasi violacei, e lei geme e geme costretta fra la mia mano nella fica e il suo lui. Ora avvicina la bocca e inizia a succhiarli, che spettacolo.
Il mio dito inizia a cercare la strada del suo ano, piano … Le piace capisco che le piace e allora continuo; così bagnato entra facile, sento il dorso dell’altra mia mano nella fica e a lei fa piacere. Quando l’indice è tutto dentro faccio un po’ di su e giù prima piano poi aumentando la velocità e lei si flette sulle gambe … Inizia ad essere stanca, gli orgasmi sono già successi, una, due, tre volte, ha perso il conto oramai, ma noi siamo solo all’inizio, siamo ancora vestiti figuriamoci.
Ad un certo punto si inginocchia stanca, ma non può appoggiare le braccia al pavimento, si inchina in avanti ed appoggia il viso per terra protendendo il culo perfetto in alto; per me è un invito a continuare con l’ano e così provo ad infilare due dita, mmmm che sensazione eccitante, piace terribilmente anche a lei che continua a muoversi per assecondare il mio movimento, che inesorabile porta alla penetrazione con tre dita. Pazzesco prende tre dita in ano mentre la mia mano è sempre dentro la fica e non è ancora sazia, ma spinge, si contorce, gode, mugola, ansimando, cercando l’ennesimo orgasmo, che arriva implacabile scuotendola tutta.
Lui nel frattempo si è spogliato, le toglie il nastro dalla bocca e le chiede come sta; lei annuisce, lui si inginocchia e glielo fa sentire sulle labbra. Lei sussulta non immaginava che arrivasse anche un cazzo, ma apre le labbra ed inizia a succhiarlo prima dolcemente e poi sempre più avidamente. Vorrebbe toccarlo, stringerlo con la mano come le piace fare, ma deve usare solo la bocca e la lingua, così si impegna a succhiare sempre più forte per sentire che si ingrossa che le riempie sempre più la bocca che gocciola saliva.
Ora voglio cambiare e le sfilo la mano dalla fica ed inizio ad infilarla nell’ano preparato in precedenza dalle mie tre dita …..
(continua)
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14 years ago
gimap02,
42
Last visit: 4 months ago
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una giornata molto porca...
di solito l'estate non è per noi periodo di giochi,un pò perchè stacchiamo la spina e ci allontaniamo dalle consuetudini e dalla città ,in realtà perchè spostandoci fisicamente in un piccolo paese al mare diventa più difficile organizzare trasgressioni.....Non quest'anno però!!!assecondando richieste di Luisa, spinta da un single con cui ha instaurato feeling particolare, ho organizzato la scorsa settimana una intera giornata di majalate che provo a raccontarVi.-Luisa si incontra con il single da sola verso le 10 del mattino, faranno qualche spesa per affrontare la giornata (viveri), si sposteranno in spiaggia libera (definita naturista su internet...)In realtà verso le 10.30 by sms mi comunica che stà facendo sesso in un campo di mais....non posso evitare di chiamarla, eccitandomi al sentire il suo respiro profondo e la sua voce da hot line....la majala appoggia il cell acceso in viva voce sugli asciugamani che fungono da stuoia per l'amplesso, quindi sento che lo stà prendendo alla pecorina con soddisfazione e linguaggio sconcio.......poi chiude la telefonata.... mi affretto a raggiungerli almeno la vista mi restituirà parte del gioco.... arrivo nella zona di Isola Verde, parkeggio e richiamo,voce tranquilla, siamo all'inizio della spiaggia ti stiamo aspettando. Li raggiungo sembrano due comuni turisti, ombrellone e borsa frigo, sorridono maliziosi ma (per ora) non entrano nei dettagli.....ci inoltriamo in spiaggia, poca gente (giornata lavorativa), ma nelle vicine dune sembra non esserci nessuno....piantiamo il ns ombrellone in un avallamento tra le dune, cominciano a limonare, io scosto lo slip e avvicino la bocca alla fonte ancora umida....prendo qualche chicco d'va dal frigo e lo spingo tra le labbra.....lei me lo restituisce in bocca con qualche semplice pressione della vulva mmmmmSorpresa ....il posto pullula di guardoni e voyeur, nonostante il gioco sia avviato preferiamo smettere mentre lei stà già succhiando il cazzo di lui ed io continuo a giocare con la sua figa depilatisssima....un bagno sistemerà i gonfiori.....ci spostiamo verso il bagnasciuga con solo un asciugamano, il magnifico topless di Luisa (5a abbondante) attira sguardi che inquadrano la situazione=una signora che arriva dalle dune con 2 uomini.....cerchiamo un pezzo di spiaggia tranquillo e facciamo il bagno.- In distanza qualche coppia amoreggia, Luisa riprende il gioco prima toglie lo slip, poi comincia a limonare con S. quindi alternativamente con lui e con me con reciproci toccamenti e strofinamenti, qualcuno si accorge della situazione ma restiamo nei limiti (al max le sue grandi labbra in vista aperte dalle ns dita)....è quasi ora di pranzo e decidiamo di tornare tra le dune.... sembra ci siano meno sguardi indiscreti, mangiamo della frutta, continuiamo a giocare a turno con la sua lingua e con le sue labbra....Lei riprende a fare un pompino a S. un giovane appare tra gli arbusti e guarda con bramosia...avviso gli amanti.- Il guardone, giovane ed abbronzato chiede con un cenno di avvicinarsi, Luisa non smettendo di succhiare guarda cosa combina l'ospite, io cerco di "fare la guardia" per evitare che la situazione degeneri.... il giovane guardone con semplici gesti ha chiesto di avvicinarsi, guarda Luisa che spompina S. e se lo mena..... la vedetta (io) fà qualche scatto tremante....non hò idea del tempo ma quasi contemporaneamente arrivano gli schizzi, quelli del guardone sulla sabbia arida, quelli di S. sulla bocca, sul collo e sul decoltè di Luisa......Il guardone ringrazia ripetutamente e si allontana, Luisa commenta "aveva un bel cazzo"....ci ricomponiamo e squilla il telefono di Luisa, ciao Paolo stai arrivando?aveva dato appuntamento anche ad un altro single per il primo pomeriggio e ci avviamoal parkeggio, in spiaggia meglio non rischiare ulteriormente..... segue con la seconda parte ma ce ne sarà anche una terza.....ciao tony
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16 years ago
luisatony,
45/43
Last visit: 5 years ago
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una giornata molto porca ...3a p.
rientriamo nel parkeggio della spiaggia, salutiamo Paolo che tenta un nuovo approccio per la serata (declinato da Luisa visto che non ci sono location in zona),restiamo solo noi tre =io luisa e S.che si fa? sono le 4 del pomeriggio rientriamo verso casa (1 ora di auto),anzi andiamo nel "covo" di S. per una doccia ed un pò di relaxLuisa divide equamente il viaggio in auto raccontandomi dettagli e sensazioni dellemajalate già fatte..... , aggiunge un dettaglio fetish relativo alla mattina nel primo gioco da sola con S.:ho fatto la pompiera...cioè ho tenuto la canna di S. mentre faceva la pipì.... (mi sono perso la scena)arriviamo nella garconniere di S., musica soft, frutta, qualcosa da bere, doccia....verso le 6 siamo distesi nel matrimoniale, Luisa in mezzo armeggia e rianima la situazione.....squilla il cell di Luisa, ciao Marco (altro single incrociato un paio di volte estate scorsa)banali convenevoli che vanno verso recenti esperienze e trovano Luisa a confidare di averfatto molto la majalina anche oggi..... Marco è in giro in moto non distante.....ok ti richiamo entro 10 min dice Luisa chiudendo la conversazione.-ci guarda e dice: ragazzi vorrei chiudere alla grande questa giornata MOLTO porca !!!recuperiamo Marco e facciamo un'altro gioco in 4....... Mi vesto a fatica lasciando Luisa e S.da soli.......vado a recuperare Marco che traffico....cosa starà combinando la majala, lo stomaco e l'adrenalina riprendono a darmi problemi.....che caldo, quando arriva Marco ??? Recuperato, ritorniamo verso il covo.-Entriamo e Luisa è vestita con un bell'abito annodato dietro la nuca si vede che non porta reggiseno, calze rete larga, sandalo con tacco a spillo e strass (penso ma ha viaggiato con il trolley o aveva previsto tutto ???) bibita, battute, convenevoli il gioco riprende il sopravvento....Marco chiede a Luisa di togliere il vestito.....noi 3 seduti su divano, lei in piedi sfrontata e sicura di sè, sfila l'abito che nascondeva solo un body nero di rete sottile ed a perizomaI ns sguardi compiaciuti vengono riflessi dalla malizia degli occhi di Luisa....In breve si ritrova nuovamente in un vortice di mani, lingue e cazzi....Riesco a scattare qualche altra foto prima che la digitale esaurisca la batteria (sic) I divani rossi ben si prestano alle pose più hard, pecorina uno dietro ed uno in bocca,lei seduta loro davanti in piedi con Luisa che passa velocemente la lingua sugli arnesi impazienti..... la situazione diventa sempre più calda, ora Luisa si impala su Marco seduto sul divano S. in piedi ha avvuto l'ennesima leccata....prende a sua volta il preservativo, alza le gambe di Luisa che risulta già avere Marco in figa, con una leggera pressione sul clitoride S. appoggia a sua volta il cazzo sulle grandi labbra di Luisa che sparisce e si muove congiuntamente a quello di Marco nello stesso ingresso scena mai fatta e mai vista Luisa ora guarda S.con sfrontatezza, gode e si definiscein maniera compiuta con parolacce......Marco da sotto continua a tenerle le gambe verso l'alto per agevolare i ritmi di S.Luisa viene nuovamente con abbondante squirting....si vedono le palle luccicanti ed unte....Luisa ora è in balia delle richieste dei 2.... chiedono una doppia davanti e dietro restando nella stessa posizione, appare del gel lubrificante (ma forse non serviva), Luisa si risiede sul cazzo di Marco, ma stavolta dietro, davanti è libero per S. che riprende il ritmo......S. sfila dalla vulva, toglie il preservativo e le schizza sulle labbra depilate una notevole quantità di crema, Luisa la spalma voluttuosamente guardando S.negli occhi mentre Marco continua dietro........ Luisa vorrebbe lavarsi o fare un time out ma io e Marco le consentiamo solo qualche scottex per pulirsi senza smettere di fare sex.....Luisa è al centro tra me e Marco senza chiedere ha capito che vogliamo sporcarla congiuntamente....cosa che accade tra singulti e frasi sconce.......ora Luisa può andare in doccia......Siamo tutti basiti dall'accaduto quando Luisa rientra dal bagno coperta da un'asciugamano,con aria indifferente si versa da bere e chiede:come è andata???Ceniamo da soli e rivediamo il film della giornata, lei in auto ripete nuovamente:eh sì è stata una giornata MOLTO porca possiamo riprendere a giocare a settembre....
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16 years ago
luisatony,
45/43
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Avventura d'Estate
Ecco l’avventura che mi è capitata,ve la racconto risale all’estate scorsa ritornando dalle vacanze:
“Arrivo alla stazione diciamo,di Milano Centrale, alle 21 del 26/08/2006 era di sabato, mi avvio verso la biglietteria dell’autostradale per fare il biglietto dell’autobus per…… ,noto che davanti a me c’è una coppia che faceva la stessa cosa li per li non gli do importanza.
Mi reco alla fermata dell’autobus sistemo i bagagli e prendo posto nell’ultima fila,dopo un po’ entra anche la coppia che era alla biglietteria,vedo lei che salendo i gradini aveva una minigonna mozzafiato e delle calze autoreggenti.
Prendono posto quasi vicino a me e io stanco dal viaggio stavo quasi prendendo sonno e lei credo senza volerlo o con una scusa mi pestò un piede mi chiese scusa e prese posto,l’autobus pian piano si riempì quasi tutto e alle 21.15 partì.
Gli altri viaggiatori scesero tutti alle varie fermate rimanemmo io e la coppia in una curva lei emise un piccolo urlo di spavento e mi rifece svegliare,notai che lui leggeva una rivista che sul mo-mento non capii cosa fosse poi vidi che era Fermo Posta e lui ogni tanto che la sfogliava gli tocca-va le gambe e lei si mordeva le labbra per l’eccitazione poi lei gli fece notare che ero sveglio e lui fece finta di niente e continuò.
Dopo un po’ mi chiesero come mi chiamavo e loro fecero altrettanto e dove dovevo scendere e io gli risposi a……… allora lui mi disse se volevo potevo scendere con loro alla fermata,di Capriate, perché loro avevano parcheggiato lì la loro auto perché, il loro paese non era incluso nelle fermate dell’autobus, e per bere qualcosa insieme e dopo mi avrebbero accompagnato loro, capii cosa volevano e accettai. Lei Lilly 42anni,alta 1,75,bionda,terza di seno,ben fatta tutte le curve al punto giusto,lui Tony, 55anni alto 1,80,brizzolato.
Appena scesi presi i bagagli e mi invitarono a salire sulla loro auto appena saliti si diressero verso un bar di loro conoscenza e mi offrirono da bere poi mi fecero delle domande se avevo fretta di rie-ntrare e se mi aspettasse qualcuno gli risposi di no .
Finito di bere salimmo di nuovo in macchina io presi posto di nuovo sul sedile posteriore e lei con sommo stupore si sedette vicino a me,allora lui ripartì,mentre stavamo parlando di come avevamo passato le vacanze lei incominciò a toccarmi la patta e il mio cazzo divenne subito duro allora lei si tolse il giaccone e lasciò fuori le gambe e le allargò facendomi notare che aveva uno slip (tipo tan-ga o perizoma ) nero tagliato nel mezzo che metteva in risalto le labbra della sua fica.
Mi chiese se mi piaceva e se la volessi leccare non me lo feci ripetere due volte poi quando fu ecci-tata me lo cominciò a succhiare con avidità e dopo mi venne sopra divaricando le gambe fu una chiavata bellissima che piacque a tutti e due il marito intanto si stava facendo una sega vedendo quella scena. Poi arrivati a casa loro mi dissero se volevo fare una doccia e mi invitarono a passare la notte da loro accettai io e lei andammo nella camera da letto lui invece in una cameretta e chi dormi ne facemmo ancora due o tre e poi per modo di dire ci riposammo. La mattina prima di salutarci lei mi preparò la colazione e mentre me la stavo gustando lei si mise sotto il tavolo e mi cominciò a fare un pompino poi quando vide che mi diventò duro disse che voleva essere presa di nuovo allora la misi alla pecorina,la feci appoggiare al tavolo e la penetrai e in quella posizione gli chiesi se lo voleva anche nel culo e lei mi rispose di si gli misi un pò di burro e la penetrai.
Finito tutto questo mi accompagnarono come stabilito, alla fermata dei taxi ci salutammo e ripartirono mi dissero che ci saremmo rivisti e cosi fu”.
Spero che questa avventura che mi è capitata sia di vostro gradimento.
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16 years ago
Angelo,
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c'era una volta
Con lei avevo aperto una porta che da tempo voleva essere sfondata: le mie fantasie che avevo sempre tenuto nascoste esplodevano in maniera naturale e con Francesca ero libero di esplorarle.
All’inizio erano le fantasticherie di coppia sopite un po’ in ognuno di noi, giochi di ruolo dottore -infermiera, idraulico e casalinga, poi esplorando in ogni posizione il suo corpo. Lei, tanto disinibita da donarmi ubriaco di eccitazione la sua prima penetrazione anale… ricordo ancora perfettamente la sensazione di violare un tabù. La goduria di vedere la sua golosità di carne, di nuove esperienze, le prime incursioni al sexy shop per comprare i suoi giocattolini per regalarle nuove sensazioni di penetrazione.
Ma la vera svolta è stata un episodio: stavamo guardando sul satellitare uno di quei programmi “sexy†molto osè, lei, che come al solito capiva subito la mia eccitazione, voleva far esplodere il mio desiderio con un succulento pompino, mentre in TV parlavano di stimolazione anale maschile… Forse ispirata dal sottofondo, per la prima volta ha fatto passare lievemente la punta del dito sul mio ano fino a risalire alle palle, mentre me lo teneva in bocca. Il mio gemito improvviso e incontrollato non lasciava dubbi sul mio profondo gradimento. Smettendo per un attimo mi aveva chiesto stupita se mi era piaciuto. Quanto mi era piaciuto! Aveva ripreso, passando di tanto in tanto il dito sul mio buchino, e quanto avrei voluto che lo infilasse un po’. Ero eccitatissimo. Forse sentendo le pulsazioni di godimento o forse il lieve dilatarsi del bordo esterno del mio ano, mi ha chiesto con un sorriso indescrivibile se volevo provare. “Cosa?â€
Ero troppo eccitato per dare ascolto a quella parte di me che avrebbe rifiutato solo per tabù. “OK proviamoâ€. E lei:†sdraiati a pancia in giù, finalmente ti faccio sentire quello che fai sentire a me!â€
Il fatto che Francy avesse qualche anno più di me, dentro di me rendeva più facile mettermi con la pancia sul cuscino, aprire le gambe, e offrirmi aperto a lei con gli occhi chiusi e il cazzo durissimo… Ecco le prime carezze e pizzicottini sulle natiche, quanto le piaceva il mio culo, bacini e qualche mordicchio dolce. Poi una colata calda di saliva dall’alto delle natiche, lungo la fessura scedendo sul buchino… proprio come facevo io quando la penetravo dietro. Quanto mi faceva impazzire quando all’improvviso mi diceva “scopami nel culoâ€. Forse era la voglia ma più probabilmente quella sua volgarità inconsueta che mi eccitava.
Ma ora ero io aperto. Il suo dito bagnato aveva impiegato davvero poco a farsi strada.
Da quel momento la nostra vita sessuale aveva imboccato una svolta. Niente più tabù o fantasie segrete. Solo fantasie condivise, da mettere in pratica, e al solo pensarci estasi di gioia.
Dopo aver esplorato questo nuovo modo di fare l’amore, si profilava un nuovo desiderio all’orizzonte…
Alla prossima puntata
NB a tutti quelli che vivono in una realtà di provincia e hanno faticato per uscire da quella mentalità .
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16 years ago
lelemikele,
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Last visit: 4 years ago
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LA GABBIA
Lo aveva lasciato in quel capannone. Perso tra le risaie e i navigli. Non era nemmeno riuscito a capire quanto tempo era trascorso da che era salito in macchina. Lei lo aveva bendato. Subito. E dopo c’era stata solo la sua voce. Roca, sensuale, ipnotica che lo aveva avvolto in una rete seducente di parole.
Dura. Era stata dura resistere alla malia di quel tono. Ma si era imposto di farlo. Voleva capire. Cosa gli stava chiedendo. Stavolta. No. Non chiedendo. Lei non chiedeva. Mai. Lei pretendeva. Esigeva. E lui? Lui semplicemente l’adorava. Totalmente. E sarebbe morto per la luce che si accendeva negli occhi di lei quando era soddisfatta. Sarebbe morto più e più volte. Se fosse servito. O bastato.
L’aveva ascoltata dunque. Attentamente. E così ora sapeva perché. O meglio sapeva cosa lei voleva da lui. Capire le sue motivazioni. Quelle di lei. Era un’altra faccenda. Spesso ardua.
Voleva una gabbia. Già. Lui era lì, immerso nella luce accecante di quei neon, per costruire una gabbia. Una gabbia a misura d’uomo. La sua gabbia. Quella che lei voleva per lui.
All’inizio aveva pensato scherzasse. Non poteva essersi spinta così oltre. Gli era sembrato troppo. Anche per lei. Ma poi qualcosa nel suo tono. Aveva solo quello a cui aggrapparsi per capire. Realmente. Lo aveva convinto. Era dura. Inflessibile. Ma calda. Aveva come l’impressione che gli stesse facendo un dono. Offrendo un’occasione. E così anche l’ultimo baluardo di blanda resistenza che era rimasto dentro di lui si era spezzato. Si era abbandonato definitivamente a lei. E ai suoi capricci. Era suo. Era libero. Davvero. Finalmente.
Ora però doveva smettere di filosofeggiare. Secondo il dannato orologio digitale che lo osservava beffardo dalla ringhiera del soppalco che attraversava il capannone, gli rimanevano solo tre ore, 24 minuti e 12 secondi prima che lei tornasse. Aveva un lavoro da fare. Un capriccio da soddisfare. Un gabbia da costruire.
Osservò il materiale e gli attrezzi che lei gli aveva fatto trovare. Da un rapido controllo non gli sembrava mancasse niente. Doveva darsi da fare.
Inizio a montare sulla base di lamiera forata le rotelle che avrebbero permesso alla gabbia di essere mobile. Non era difficile. Amava i lavori manuali. Lo rilassavano . E lo lasciavano libero di vagare con la mente. Si vedeva in quella gabbia. In ginocchio. Scosso dalla furia violenta. Meravigliosamente violenta di lei.
Passo all’inserimento dei tubi di acciaio smontabili nello scatolato di lamiera che aveva già provveduto a rivettare sulla base. Dovevano servire a creare il tetto della gabbia.
Non le aveva chiesto che misure avrebbe avuto la gabbia. Se avrebbe potuto starci in piedi. O se invece sarebbe stato costretto ad accucciarsi. Come l’animale. Il cagnolino obbediente e scodinzolante che Lei riusciva a farlo sentire. Sempre.
Se gli fosse stato consentito scegliere avrebbe preferito questa seconda ipotesi. Ma non sarebbe andata così. Lei decideva. E lui godeva delal luminosità che risplendeva sulla pelle di lei quando la decisione marchiava di sangue e lacrime la sua.
Completato il tetto aveva lanciato un’altra ansiosa occhiata all’orologio mancavano due ore e 14 minuti all ‘arrivo della sua Signora. Doveva muoversi davvero. Montò i panelli laterali della gabbia alla velocità della luce saldando i 4 incastri perpendicolari a spina in corrispondenza degli angoli. E riusciendo così a bloccare l’insieme della gabbia.
Le sue mani. Quelle di Lui. Stringevano con forza e determinazione gli attrezzi. C’era leggerezza e perizia nei suoi movimenti. Quella che era solito riservare ai capricci di Lei. Alla loro interpretazione e immediata soddisfazione. Lei amava le sue mani. Quando el massaggiava lento e suadente la pianta del piede si inarcava come una gatta. La sua gatta. La gatta a cui lui apparteneva.
Ecco ora la gabbia avevo preso forma mancava solo di montare la porta e di fissare i panelli alterali realizzati coi tubolari. Si appresto a compiere quegli ultimi passaggi che mancavano poco più di 20 minuti all’arrivo di lei.
Ecco al gabbia era finita e non era grande. Nemmeno piccola. Ma per Lui si. Lui avrebbe dovuto accucciarsi dentro. E quell’idea gli mandava brividi di piacere gelato in tutto il corpo. Si sarebbe offerto. Totalmente indifeso. Alle voglie di lei.
Aveva trovato un biglietto di pergamena glicine. L’inchiostro cremisi spiccava su quel delicato foglietto. Violento come i colpi di frusta che marchiavano la sua pelle. Ripetutamente. Costringendolo a piegare la schiena mentre un sorriso piegava gli angoli delle sue labbra. Lei gli aveva lasciato le istruzioni. Voleva trovarlo dentro la gabbia. Accucciato. Bendato. Con il guinzaglio al collo. Nudo. Naturalmente. Non l’aveva scritto. Ma non aveva bisogno di leggerlo. Lo sapeva. E poi così si sentiva da sempre. Al cospetto di Lei. Nudo. Esposto corpo e anima. Esibito.
Prima di entrare nella gabbia. La sua gabbia. Quella che Lui aveva costruito per lei. Per il suo diletto. Aveva spento tutte le luci tranne uno spot che puntato sulla gabbia, la faceva brillare di mille riflessi. Mancavano due minuti al suo arrivo. L’arrivo di lei. La sua Signora. La Padrona. Si legò la benda sugli occhi e poi si accucciò sul pavimento di freddo acciaio della gabbia. In attesa.
Ogni singolo nervo del suo corpo era in tensione. Si sentiva al suo posto. Eppure era inquieto. Avava bisogno di lei. Gli sarebbe bastato che afferrasse il guinzaglio che negligente pendeva fuori dalla gabbia e lo avesse tirato con forza. Una sola volta. Gli sarebbe bastato. Perché l’avrebbe vista sorridere nel farlo. E illuminarsi. E la ragione, lo scopo, la logica del suo esistere erano tutti lì. In quel sorriso.
Avverti il suono dei tacchi. Rompere il silenzio immobile dle capannone. Trasmettersi come un eco dei battiti accelerati del suo cuore. Istintivamente spinse il culo contro le sbarre.Il colpo lo fece stramazzare. Violento. Duro. Cattivo. Sentiva il sapore del sangue in bocca. Si era morso per non urlare . Lei l’aveva preso per il guinzaglio ora lo strattonava e la gabbia scivolava sulle rotelle ad ogni strattone.. Lo guardava. Non poteva vederla farlo. Ma sentiva chiaramente il peso dello sguardo di lei su di se. Poi..aveva leccato il sangue che gli colava dalla bocca e gli aveva sfiorato le labbra con un bacio…:”Buonanotte schiavo”. Era stato appena un sussurro. Poi solo lo scemare del ticchettio dei suoi tacchi che si allontanavano sul pavimento di ardesia del capannone. Ma lui non aveva bisogno più di niente. Ora.
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16 years ago
mayadesnuda,
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La prima volta"Naturismo" 1
Il mio racconto è decisamente dal sapore erotico leggero(per alcuni può avere un qualcosa di pù carico)Per quanto mi riguarda,mi ritengo una Donna/Ragazza timida o meglio prudente.La mia educazone fino a che non ho conosciuto il mio attuale compagno, era fatta solo di movimenti meccanici e, così, tutto quello che conoscevo del mondo sessuale era limitato a cose banali.Lui mi ha aperto un Portone e fra le tante cose mi ha fatto conoscere il piacere di prender il sole come mamma mi ha fatto.Bellissimo!!!La mia prima volta sulle sponde del Ticino, in una giornata infrasettimanale,dove la presenza maggiore era di uomini giovani ed anziani guardoni.Non Vi nego che alcuni mi davano fastidio,bavosi e appiccicosi(non si sono avvicinati, era l'atteggiamento)uno solo poteva meritare delle attenzioni(non è il mio interesse)Comunque il stare con la patatina al sole e giocare in acqua non mi è dispiaciuto.Il pacere di continuare l'esperienza ha avuto un seguito,vacanze in Agosto, in Spagna spiagge naturiste,un numero di persone adeguato,donne giovani(poche)Donne grandi con l'età , molte(anche 70enni)questo dimostra per la maggior parte di loro che è un vero stile di vita.L'atteggiamento che mi faceva divertire delle persone,era il continuo passeggiare raccogliendo conchiglie(la scusa era buona) oppure il scegliere dove stare,nelle coppie gli uomini cercavano di convincere le proprie donne ad avvicinarsi il più possibile intorno a noi,i maschieti singoli facevano capannello e le femminucce cercavano un senso di protezione e(alcune ammiccavano)Mi piaceva e dava fastidio nello stesso tempo.Mi piaceva, arrivavo carica,spogliarmi era una cosa bella e naturale(arrivavo senza il costumino solo shorts)tiro via il tutto e, dopo aver sistemato i teli incominciava il rito della crema.Iniziava il mio compagno con me,senza pudore spalmava il tutto, su tutto,con delicatezza e pressione,(Passione)con mano aperta sulle cosce,natiche,schiena e, mano a taglio fra le gambe,un qualcosa che mi dava una sensazione pruriginosa(arrivavo a bagnarmi)Tutto con disinvoltura,come se fosse una vita che io facessi naturismo.Toccava a me il turno dello spalmare,io giocavo,mi divertiva a sollecitare il ciondolo del mio compagno con fare biricchino e provocatorio verso gli altri,tutto come se niente fosse,lo trastullavo a scoprire la cappella a giocare con i testicoli,il tutto muovendomi in piedi,così da fare dei piegamenti a 90°da far venir la voglia anche a un morto,senza tralasciare che alcuni movimenti facevano credere che lo raccogliessi fra le mie labbra. Poi il sole,tanto sole,sdraiata a pancia in giù,in su con le gambe piegate e leggermente divaricate(i raccoglitori/e di conchigle passavano in quei momenti)Arrivava il momento del rinrescarsi (non so nuotare)a riva,iniziamo con i piegamenti e poi ad aspettare le ondicine.Era tutto un programma,tutto un piacere e tutto con finali da1000 e una notte,come quando per una delle poche volte c'è stato il bell'uomo che mi ha acceso delle fantasie.Tranquillo,vicino ai nostri teli,libro e sole,si girava per cambiare posizione e niente di particolarmente invadente,una persona a modo.Non ho fatto nulla mi piaceva e basta,ma il mio compagno che ha una testa che legge oltre aveva capito,capito che la mia fantasia viaggiava e così giunti a casa dopo la doccia e spalmata la crema(nel mio profilo ci sono foto)Iniziammo il gioco,gioco di fantasie ed esibizionismo,con la videocamera cominciammo a riprenderci,io lui e lui me(alcune foto tratte dal video)Non lo avevo mai fatto,ma il mio compagno riuscì ad accendere un qualcosa che mi ha mandato fuori di testa.Ebbene SI!!Mi fece fantasticare su l'uomo della spiaggia,mi fece immaginare che era lui a prendermi e io che masturbandomi con foga dicevo Si!Si!Si!Si!Ebbi un'orgarmo fantastico,un'orgasmo fatto con la fantasia,quella fantasia che il mio compagno scopre ogni volta e mi accende a mille.
N.B.Per i maschietti che leggono il mio vero racconto dico:non fatevi illusioni quello che cerco è nel mio annuncio,il racconto gustatelo così com'è ,ci sarà il continuo in altro luogo.Ciao!!!
BellaMora
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15 years ago
BellaMora,
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La prima volta"Privè" 1
Un SALUTO a Voi che mi leggete è doveroso,il prender gusto a trasmettere ciò che si è provato nella propria sfera sessuale ho notato che piace molto e sopratutto stuzzica gli apetiti.Così rimetto mano alla tastiera e racconto,racconto quel che è diventato motivo di esperienza di molti nell'andare in un Club Privè o meglio conosciuto luogo di Scambismo(aggettivo non adeguato)(Privè è anche l'angolo riservato per VIP's nelle discoteche)Il mio compagno mi ha tradotto il tutto semplicemente dicendomi:"Una volta si andava in discoteca per cuccare da soli,ora lo si può fare in coppia.Si,in coppia,quelle coppie che hanno un livello molto alto di cerebralità e complicità ,quelle coppie che desiderano dar sfogo a strabilianti fantasie per ottenere quel godimento dal gusto storditivo.Anche per me arriva la proposta dal mio compagno di provare a frequentare i Club(Lui è stato un assiduo frequentatore con le sue amanti)Premetto che io la mia esperienza non l'ho avuta ufficialmente,ma un qualcosa semplice scattò una sera che mi portò in un localino molto carino in Francia in costa azzura per l'esattezza a Le Cannette,dico il luogo ma non il nome per non far pubblicità oculta.L'abbigliamento è molto Femminile,la lingerie è tipica nera,così come la minigonna,le gambe semi-nude con soli un paio di calze sotto il ginocchio e sopra lo stivale,quelle con i pon-pon ai lati,stivale tacco 10 cm.Cerchiamo il posto che il mio compagno ricordava ma non si riusciva a prendere il senso unico giusto.Tovato!!!Parcheggiamo poco più in giù e via,4 passi a piedi.Arriviamo al locale e lì mi trovo in un posticino molto carino,unico del suo genere,avevamo prenotato per cenare,prima però l'aperitivo.Mi sento un pochino spaesata ma piano piano prendo possesso del teritorio,quei pochi singoli (giovani)buttavano occhiate senza invadenza,le coppie molto disinvolte cercavano di attaccar discorso,discorso che veniva fatto in francese,fortunatamente il mio compagno riesce a buttar lì molte parole.Finiamo a tavola,tavola di 8/10 persone,noi tutte coppie,altre tavolate miste.Viene servita la cena,piacevole e curata nel giusto.Chiacchiera tu che chiacchiero io si avvicina il momento della serata.Spariscono le tavole imbandite e prende il via la musica,con la musica i soliti strusci (Io No!!)i vari streap e il via alle danze nelle varie stanze.Si cominciano a fare i vai e vieni,così anche i vari accoppiamenti(Io NO!!)noi siamo seduti al nostro tavolo che è nel buietto.Guardiamo le varie azioni di efusioni fra donne e donne,donne e uomini.Chiedo al mio compagno di andare a fare un giro nelle stanze che si trovavano sopra a noi.Piano piano siamo nei vari atri e corridoi,li mi fermo e vedo una bella donna che si sta divertendo con un maschio,non era il suo compagno,si muoveva sopra di lui tutta eccitata ansimava il suo piacere,io la guardavo non credendo ai miei occhi(era come assistere ad uno dei tanti film hard che guardo)Ad un certo punto mi sento sfiorare da una mano AHHHH!!GHHHHH!!!Che Brutto!!!Chiesi di scendere mi ha dato fastidio quella persona.Ritorniamo al nostro tavolo e assistiamo alle tante situazioni in pista,ad un certo punto vedo una bella coppia in un divanetto poco distante d noi,Lei con un'abbigliamento veramente sexy,era a fare la giocherellona con il suo uomo,si era impossessata del suo pisello e lo stava trattando con cura fra le sue labbra.Nello stesso tempo poco distante c'era un ragazzo piacevole che si guardava in giro senza nulla d' interesse.Io ero dolcemente abbracciata al mio compagno che chiacchierando e guardando l'aumentare del gico della bella coppia,inizia ad accarezzarmi sotto la mingonna,in quel pseudo buio il gioco continua con baci lunghi con la lingua,le mani sono ai lati del perizomino che scivolano dall'inguine alla patatina e si,sono bagnata,contnuo a seguire il bel gioco di bocca che la donna continua a fare al suo uomo,mi piace,mi piace tanto guardare che fanno sesso,mentre io fra un'intreccio e l'altro di lingue,mi sento sditalinare dal mio compagno WOW!!Ha beccato subito il mio gingillino,il bagnarmi lo porta spesso alle mie labbra e mi fa sentire quanto sono carica,una carica che dura un'attimo,un'attimo di orgasmo stupendo,un'orgasmo con un Vengo!!Che sussurro con il bacio attaccato alle sue labbra WOW Che bello!!!Mi ricompongo e mi rimetto tranquilla a guardare intorno come se niente fosse,Non faccio passare molto e chiedo al mio compagno di andare,andiamo in albergo,entriamo in camera e senza che il mio compagno lo sapesse gli confido che ho ancora voglia,voglia di sentirmi dentro il suo pisellotto,di sentirmi passare la sua lingua sulla mia patatina che aveva già avuto il piacer di sentir godere poco prima.Sono bagnatissima,lo voglio subito sentire dentro,gli salgo sopra e sulle gambe vado su e gù con foga,mi contorgo porgendo la patata sempre verso il suo pisello,lo voglio e lo prendo come dico io,ma è lui che scatta e mi fa girare con il mio bel sederino che lui chiama "Paradiso"si arrapa a mille,mi sbatte forte,tanto forte che ho un lunghissimo orgasmo da fuori di testa.Che meraviglia!!!Questa è la mia prima piccola esperienza in un Club.
BellaMora
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15 years ago
BellaMora,
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La prima volta"Senza intimo sotto"
Ormai ho preso gusto a raccontarmi,si,perchè i miei sono la realtà vissuta della mia vita sessuale e intrigante.Se racconto che ero la tipica Donna che non azzardava a mettere le minigonne per un senso di imbarazzo sapendo della gente che ha sempre un pregiudizio per tutto lo credete?Ebbene si.Il mio Compagno mi ha fatto capire molte cose,mi ha dato il senso di capire da un'altro lato il cosa vuol dire Vivere.Vivere senza pensare a quanto è ipocrita ciò che i pregiudizi di chi è represso nella propria vita.Dopo questo prologo eccomi a raccontare una calda sera d'estate.Nel pomeriggio del giorno prima in giro per shopping, acquistai una bella Sahariana con tutta una serie di bottoni sino in fondo.Il giorno dopo Lavata,la sera ho pensato bene di indossarla per andare a passeggiare sul lungo lago di Arona(è un posto che frequentiamo spesso)Ho pensato bene di fare una sorpresa al mio comppagno che spesso e volentieri mi accusava di non lasciarmi andare,quindi,"Sorpresa!!"Che bello,sentivo la libertà e la provocazione,un senso di eccitazione che mi prendeva a pulsare nella patatina.Già nel scendere dalla macchina pur usando tutte le precauzioni dovute non erano sufficienti a nascondere il segreto che tenevo con me.Fra un bottone e l'altro quello spazio simile al grembiule della dottoresa,dico simile perchè la Sahariana era una mini.Il mio Compagno quando passeggiamo è solito accarezzarmi con grazia ed eleganza, le natiche ben fatte. Lui ama passare la mano con una sensualità e delicatezza,ed è in quel momento che rimane shock-ato,non sente il perizoma,non si sarebbe mai immaginato di un'azione del genere(conoscendomi)mi dice che aveva notato uno strano muovermi con un certo impaccio, credeva nel fastidio dell'abitino,invece ero senza nulla sotto,solo il mio bel "Monte di Venere"dovevo star attenta anche in quello,perchè fuoriusciva fra gli spazi dei bottoni.A quel punto nel passeggiare notavo gli sguardi dei Maschietti,facevano la faccia da increduli,non capivano se era vero ciò che hanno visto oppure solo un'abbaglio immaginario.Non è il solito perizoma che esce nel piegarsi,non è la solita calza autoreggente o da reggicalze che si intravvede,era il mio pube che ad ogni passo appariva con malizia.Lungo la camminata ad Arona, ci sono molti negozi e, da smliziata con la scusa di vedere più da vicino le scarpe o dell'abbigliamento mi inchinavo facendo aumentare lo spazio di visione.Il mio Compagno era non eccitato,molto di più,mi continuava a baciare per approfittare a mettere le dita fra gli spazi per arrivare ad accarezzare la patata che intanto sentivo bagnata(ho fatto la rima)Abbiamo passeggiato lungo il budello con un'insolita eccitazione,abbiamo raggiunto degli angolini al buio dove dal solo sfiorare delle dita era diventata una carezza a mano piena con sollecitare il gingillino,dovevo stare attenta,il semplice bagnata era diventato una forte eccitazione allagata,colava e ad un certo momento ho dovuto chiedere al mio compagno di fare quello che amo tantissimo,Leccarla.Appoggiata al muro nel buio,mi è bastato slacciare un paio di bottoni e lui subito sotto con la lingua e la mano a taglio,dalla coscia su,accarezzava e scappava,leccava e con le dita stuzzicava il gingillino.Impazzivo,mi trattenevo con la voce,mi aiutava lui che saliva da lì sotto e mi baciava con la lingua, metteva la passione facendomi sentire i miei umori attraverso i suoi baci.Non ricordo quanto è durato il gioco,perchè ho avuto un'orgasmo pazzesco,le gambe mi facevano "Giacomo Giacomo"la patata pulsava,gli ho preso la testa fra le mani e l'ho fermato appiccicandolo fisso al pube.Pausa orgasmo,quel momento subito dopo che ti lacia stordita.Mi riprendo,sapendo del grande atruismo del mio Compagno ho voluto dare anche io il mio contributo di Femmina per il suo Maschio.Tocca a me,scendo, la Sahariana aperta a far vede tutto il Monte,gli prendo il suo bel pisellotto e lo porto fra le mie labbra,mi piace un sacco saper muovere la bocca con il suo pisellotto,lui ammira molto come uso far sesso orale,per me è un culto,voglio che goda anche lui del piacere sensuale del buio nel vicolo.E' il suo mometo,lo sento venire,lascia colare il tutto a terra simbolo che siamo all'aperto e lascia cadere tutto il piacere di quell'avventura.Che bello!!Anche questo l'ho fatto.
BellaMora
13169
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15 years ago
BellaMora,
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l' ho convinta
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Da alcuni mesi insistevo con lei. Avevo visto un annuncio che proponeva
massaggi per coppie. L’annuncio diceva “ per rivitalizzare la sessualita’â€
entrare in armonia col corpo ecc…
La mia lei nonostante sia molto calda ha un ipercontrollo sulle sue esigenze fisiche.
Si lascia andare difficilmente a situazioni nuove.
Finalmente abbiamo preso un appuntamento con la massaggiatrice.
Lei lamentava che lo faceva solo per me ed infine venerdi scorso ha accettato.
Sono rimasto gia’ sorpreso pero’ quanto tempo ha dedicato a se stessa.
Oltre ad un lungo bagno , si e’ depilata accuratamente “ovunqueâ€, profumata
piu’ del dovuto . Insomma, lo faceva per me ma voleva ben apparire.
Siamo andati a casa della massaggiatrice, una casetta accogliente di campagna.
Ci ha offerto 2 tisane per rilassarci. Io ero d’accordo con lei che avrei filmato
e le avevo chiesto se poteva insegnare a mia moglie se possibile come meglio arrivare
al pluriorgasmo, cosa che le e’ riuscita rarissimamente.
Di questi accordi mia moglie non sapeva.
L’ha fatta accomodare nuda a pancia in giu. Luci soffuse (troppo per filmare),
musica new age, acqua che scorreva, fuoco del camino..
Ha iniziato con olio profumato a massaggiarle la schiena per circa 10 minuti.
Un modo molto dolce, quasi carezze. Io stavo vicino a lei e notavo che si stava
davvero rilassando. Poi le carezze si facevano ogni tanto piu’ “audaciâ€, le toccavano
i fianchi, i glutei. Le ha chiesto di incrociare i piedi in alto allargando le ginocchia.
Le carezze si alternavano, dai piedi, alle gambe, ai glutei, alla schiena
e talvolta scivolavano sull’ano e la fessura.
Lei taceva e non reagiva. Poi le carezze erano piu’ concentrate, glutei,
fessura vaginale, clitoride. La massaggiatrice mi invitava ad accarezzare
quel corpo che io adoro e che ora godeva del piacere dato dalle mani
di una altra persona, una altra donna. Era bellissimo accarezzarla e pensare
che altre 2 mani esperte le davano piacere.
Quando le mie carezze sono arrivate sulla fessura, l’ho trovata incredibilmente
aperta e bagnata. Questo mi ha creato una forte eccitazione e una sensazione
di gelosia positiva. Volevo partecipare a dare piacere a quel corpo che considero
mio ma che mi faceva piacere ricevesse attenzioni dall’altra donna..
Poiche’ mia moglie cercava comunque di controllarsi, e’ andata un attimo in bagno.
La massaggiatrice mi ha confermato che la mia lei era arrivata sull’orlo
dell’orgasmo almeno 3-4 volte ma non voleva lasciarsi andare.
Ritornata dal bagno l’ha fatta accomodare a pancia in su, sempre con i piedi che si toccavano
ma le ginocchia distanziate. Cosi’ a gambe aperte si offriva completamente
indifesa alla nostra vista. Eccezionale…
La mass. ed io abbiamo ricominciato con dolcezza. Ora potevo notare anche i suoi seni
con i capezzoli grandi e durissimi. Era unta e profumata. La sua vagina spalancata e gocciolante.
Ma stava combattendo col piacere. Ho cominciato a baciarla a lungo. Di fianco a lei,
la mia mano ha cominciato ad insistere sul suo sesso, alternando penetrazione con due dita a
sollecitazione del clitoride, contemporaneamente alla massaggiatrice.
Poi mentre io sollecitavo con energia il suo clitoride “gonfissimo†e la massaggiatrice
le carezzava le labbra e l’entrata della vagina,insieme ai seni,
e’ esplosa in un orgasmo tanto forte quantotempo lo aveva trattenuto.
Voleva tenerlo per me. Mi ha abbracciato forte.
Bellissime sensazioni !!!!1 Tornati a casa, abbiamo fatto l’amore (non ne potevo piu’).
Sono arrivato in 5 minuti e lei di nuovo con me, ancora con le voglie fattele nascere
dalla dolcezza di quella esperienza…
la prossima volta le voglio proporre un incontro con altra cp, non per uno scambio
ma per dividere bei momenti nostri….
paolo
7653
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15 years ago
semprecerco,
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un passo in piu'
dopo la prima esperienza di massaggio (vedi racconto "lho convinta")
aveva negato essere stata una cosa speciale,nonostante avesse ammesso
di aver provato una eccitazione particolare. quindi si e' fatta convincere di nuovo
ad un incontro con un altra massaggiatrice nonostante stavolta si preannunciasse
piu' hot. infatti quest'ultima mi aveva detto telefonicamente che il gioco sarebbe stato
a 3 e senza limiti. lei pur dichiarando la sua preoccupazione, si e' preparata
con gran cura. cosi come la prima volta, il giorno prima si e' depilata accuratamente
nelle zone piu' intime, la mattina del venerdi ha fatto un lungo bagno con balsami
profumati. poi si e' cosparsa di creme e si e' ben profumata.
le solite contraddizioni femminili. diceva di esser solo preoccupata ma si preparava
ben bene all'evento. siamo arrivati, stavolta in un palazzo di un grande condominio,
sempre alle porte di BO. ci si e' presentata una ragazza sui 35 in vestaglia stile orientale
di seta che ci ha fatto accomodare ed invitato a spogliare.
anziche' sul lettino massaggi ha fatto accomodare lei su un fouton a terra, si e' messa
al suo fianco ed io mi sono messo su un altro materassino ai loro piedi.
luci basse, candele,musica relax, lei sdraiata sulla pancia. ha cominciato a spalmarle
olii e creme. io dalla mia posizione vedevo come il suo corpo lucido rifletteva
la luce delle candele. diversamente dall'altra massaggiatrice ha iniziato subito
dalle gambe e dopo 5 minuti passava in maniera leggera sul suo sesso.
dalla mia posizione non vedevo bene se lei si stava eccitando o meno e non potevo
nemmeno sentirne il respiro mi bastava pero' il panorama che vedevo e che lei non
rifiutasse il contatto con la mass. dopo altri 10 minuti di massaggi che vedevo gia'
abbastanza insistenti sul suo sesso e le dita che spesso si soffermavano
con movimenti circolari e penetranti, non ne potevo gia' piu' e ho cominciato ad
accarezzarle i polpacci e poi le coscie , i glutei...
quando ho sfiorato il suo sesso ero curiosissimo di vederne la situazione.
di nuovo mi ha lasciato senza parole. era BAGNATISSIMA ed allargata con un clitoride
cosi gonfio che sembrava un piccolo pene.( e poi mi racconta che queste situazioni
non le danno nulla di particolare).
dopo un po' la mass. l'ha fatta girare, braccia e gambe allargate. com'era bella,
unta e con le sue forme arrotondate. io mi son messo al suo fianco accarezzandola
sui fianchi, sul seno, la mass sul seno, sul pube sulle gambe, penetrandola con le dita
ed accarezzandole dolcemente l'entrata del sesso. sentivo che il suo respiro mostrava
eccitazione ma che come al solito cercava di controllare.
la mass si era intanto spogliata completamente sfiorava coi suoi seni il corpo di ale,
le si era anche sdraiata sopra completamente. ale non sembrava provare disturbo anzi
reagiva bene. ad un certo punto ho notato che la mass baciava il corpo di ale,
avvicinandosi di piu' al sesso. ho fatto finta di nulla ma ho notato il momento preciso in
cui la mass ha cominciato a leccare la parte piu' intima perche' ale ha avuto un sussulto
ed i capezzoli sono diventati come di marmo, come quando e' vicinissima all'orgasmo.
in quel momento ho fatto l'errore di guardare, non potevo perdermi quello spettacolo,
ma ale quando ha visto che me ne ero accorto ha chiesto alla mass di smettere.
credo che le mancasse 1 secondo e sarebbe esplosa.
cosi' la mass ha continuato solo con le mani e mi ha invitato vicino al sesso di ale.
ho cominciato a leccare e la sentivo gia' molto vicino. allora mi sono steso su
di lei e cominciato a peneterarla con dolcezza. era vicinissima al piacere ma anche io
e cercavo di trattenermi. sono arrivato dentro di lei e lei dopo 2-3 secondi.
poi mi sono spostato e la mass ha continuato a carezzare. le avevo chiesto al telefono
di insegnare ad ale il pluriorgasmo che ancora non son riuscito ad ottenere.
dopo 3 minuti mi son rimesso a leccarle il sesso mentre la mass mi accarezzava
l'ano (motlo piacevole). l'ho penetrata e in 2 minuti e' arrivata ancora. normalmente
ha bisogno di lunghe pause. mi dispiace che intanto eran passate 2 ore e il ns tempo
era scaduto.
lei nega ancora di esser int6eressata a questi giochini. l'unica cosa che mi ha
ammesso e' stata che la voglia era tanta ma quando dico grazie alla mass, lei
risponde che anch'io so fare lo stesso
sempre troppo gentile ed anche un po' ipocrita, ma questo e' anche il bello
delle donne , no ???
semprecerco
3819
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15 years ago
semprecerco,
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