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Il gioco delle " S "
Agosto 2013 " Croazia "Il gioco delle "S": ....sole...sassi...scogli...salsedine...spogliarsi...spiare...sfiorarsi...spalmarsi...suoni...sapori...sensazioni forti...simpatie.....sorrisi...sguardi suadenti...segnali soft...seduzione...sensualità...sesso....eeee.....non solo sesso,ma anche di più............Cerchiamo sempre l'infinito e a volte lo troviamo......
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11 years ago
ciegi,
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Siamo al Caffè
......siamo al caffè, ti avvicini alla cucina per preparare il caffè, mi volti le spalle, indossi un grembiule da cucina, ma sotto sei completamente nuda, con scoperto il culo. Mi avvicino a te da dietro, abbraccio i tuoi seni, ti bacio il collo, con la lingua ti stuzzico le orecchie, bagnandole e soffiandogli dolcemente ti provoco un brivido lungo la schiena, nel frattempo strofino il mio cazzo sulle tue chiappe nude.
Beviamo il caffè, seduti al tavolo uno di fronte all’altra, tu hai gli occhi intriganti e uno sguardo sensuale, non posso fare a meno di fissarti le labbra, carnose, invitanti, non posso far a meno di immaginare il mio cazzo fra quelle labbra arrapate. Per eccitarmi fai scorrere la tua lingua sul bordo della tazzina, tieni le gambe accavallate, sollevi le braccia per tirarti indietro i capelli e nel frattempo uno dei tuoi capezzoli inturgiditi sfugge alla presa del grembiule.
Mi sfilo le scarpe e allungo il piede alla ricerca delle tue cosce, al contatto ti indurisci nervosa ma un momento dopo inizi ad allargarle vogliosamente, il mio piede cerca il contatto con la tua fica tu con le mani lo afferri e lo strofini con dolcezza sulla tua patata calda e bagnata, ti piace, tanto tantissimo ti ecciti da morire, chiudi gli occhi reclini la testa indietro, sposti il mio piede e cominci a masturbarti bramosamente, cerchi di infilare le mie dita nella fica. Incroci lo sguardo con il mio mi fai capire che vuoi essere baciata, leccata proprio là.
Io mi inginocchio sotto il tavolo, avvicino il mio viso alla fica, calda, umida, bagnata, tu la apri con tutte e due le mani, in attesa della mia lingua, ti strofini il clitoride inturgidito con l’ indice che hai inumidito con la saliva, io affondo la lingua fra le labbra calde e bagnate penetrandoti più che posso. È puro piacere, estasi!
Afferri con le mani la mia testa, mi ordini di leccarti, con delicatezza dirigi la mia bocca verso il grilletto, tiro fuori la lingua e comincio a leccarti con la punta solo il clitoride poi cercando di coprire anche le labbra fino a arrivare a leccarti dal buco del culo fino al grilletto, succhiandolo. Afferri di nuovo la mia testa schiacciandola contro di te per sentire maggiormente il contatto, stringendo con le cosce per impedirmi di muovermi, infilo nuovamente la lingua nella fessura per sentire il tuo sapore.
Allenti la presa, mi ordini di succhiarti il clitoride con forza, vuoi venire, inumidisco l’indice e lo infilo ne buco dove un secondo prima avevo la lingua, poi infilo anche il dito medio e l’anulare, li muovo dentro e fuori mentre con la lingua continuo a leccare, tu ti muovi accompagnando il movimento delle mie mani, sento che inizi a vibrare stai per godere, mi fermo di colpo per non farti venire subito. Vado di nuovo a posto mi siedo, accendi due sigarette le appoggi con il filtro fra le cosce e me ne passi una, mi guardi come volessi farmela pagare.
Finita la sigaretta, ti alzi lentamente ti avvicini, mi vieni dietro le spalle, mi spingi da dietro sdraiandomi sul tavolo, mi sfili pantaloni e i boxer, il mio cazzo è ormai duro da un pezzo, incominci a leccarmi il collo dietro le orecchie pian piano scendi lungo la schiena, ho i brividi, arrivata sulle chiappe, mi spingi di nuovo sul tavolo con le mani, mi allarghi le chiappe leccandomi fino al buco del culo. Afferri le mie mani facendomi intendere di aiutarti a tenerle aperte, mi infili
un dito nel culo, in fondo, con l’altra mano afferri il cazzo da sotto, inizi a masturbarmi, sai che così sarei venuto in pochi secondi.... smetti di colpo, non puoi venire adesso!
Prendo dal sacchetto che ho portato un dvd (la protagonista è identica a te) e un vibratore, tu ti schernisci per non avere gli stessi capelli dell’attrice, io invece ironizzo sul fatto di non avere proprio le stesse misure del membro di gomma. Ci spogliamo completamente, ci mettiamo comodi sul divano e facciamo partire il film, facendo finta di seguire la trama, io sono sdraiato con le spalle al bracciolo del divano con le gambe aperte, tu poggiata sul mio petto ti fai accarezzare i capezzoli, guardi il film incuriosita mentre io sposto le mani sui tuoi capelli, inizio a baciarti il collo, le orecchie, con le mani ti accarezzo, dai seni scendo giù fino al ventre, poi sul tuo pube glabro, solo con una sottile riga di peli cortissimi, quasi come una freccia che volesse indicare la direzione.
Tu allarghi le gambe, assecondi vogliosa i miei movimenti, ti infilo un dito fra le labbra inumidendolo per poteri solleticare il grilletto, il film e le mie coccole ti stanno eccitando, sento il clitoride inturgidirsi sotto le mie dita, le labbra della fica iniziano a bagnarsi delle tue voglie.
Allunghi le tue mani dietro la schiena cercando il cazzo duro e bagnato, lo accarezzi su e giù, lo masturbi, ti giri di scatto m’infili la lingua in bocca.
Prendi il vibratore lo avvicini alla bocca per inumidirlo per bene, con la lingua lo lecchi per tutta la sua lunghezza, lo tieni con tutte e due le mani, lo inumidisci e lo infili fra le labbra e lo succhi con avidità fino a scaldarlo bene bene, ora mi chiedi di allargarti la fica e inumidirla con la saliva in modo da facilitarne l’inserimento. Piano piano infili il grande cazzo di gomma nel tuo buco bramoso, stando attenta di farmi vedere tutta la scena.
Butti la testa all’indietro e muovi il vibratore freneticamente cercando di godere il più possibile, mente io ti masturbo il grilletto e contemporaneamente ti succhio i capezzoli. Tu vuoi godere con la mia bocca, mentre guardi il film, io mi metto in ginocchio a terra e comincio a leccarti freneticamente dal buco del culo al grilletto poi t’infilo il membro e contemporaneamente ti succhio il clitoride, mi supplichi di non smettere anzi mi ordini di muovermi più velocemente, afferri il cazzo finto e ti masturbi con violenza, sento che stai per venire, gemi e godi...i tuoi mugugni sembrano quasi lamenti di sofferenza, dalla tua espressione e da un lieve urlo capisco che hai raggiunto l’orgasmo, resto a guardarti mentre finisci di venire è fantastico è una sensazione bellissima
Ti lasci andare esausta e compiaciuta, rilassi i muscoli delle cosce e delle braccia, il vibratore è ancora dentro e due goccioline di te sembrano fuggire dalle labbra arrossate della vagina, con la lingua le raccolgo avidamente, che buon sapore hai, sfilo dolcemente quel grosso cazzo che ti ha posseduta e strofino dolcemente la mia bocca, il mio naso, tutta la mia faccia sulla fica ancora caldissima e umida.
Ci rilassiamo entrambi abbracciati ed esausti ci fumiamo un altra sigaretta, il film continua, ce lo guardiamo incuriositi.
Terminata la sigaretta ci beviamo qualcosa, mi porti un bicchiere di vino rimasto sul tavolo della cena, mi chiedi di lasciarlo vicino al divano quando avrei finito, magari potrebbe servire, lo faccio, anche se non capivo a cosa.
Ti alzi, ti metti davanti a me, e a tempo di musica ti muovi accarezzandoti il corpo sorridendomi maliziosamente, mi guardi fra le gambe e mi chiedi maliziosamente come mail il mio uccello sembrava essersi arreso, io con un po’ d’imbarazzo mi scuso incolpando al vino, mi dici che non c’è problema, anzi, forse sarebbe stato più divertente rianimarlo. T’inginocchi a quattro zampe, come una cagnetta in calore, ti avvicini lentamente a me, muovi la lingua piano piano leccandoti le labbra, pregustando il sapore del mio cazzo. Mi ordini di smettere di toccarmi, con la mano ti sposti i capelli da un lato, come per farmi vedere meglio la tua performance, incominci a strusciare il cazzo sulla faccia, sugli occhi, sulle guance, ti supplico di prenderlo con le labbra, con la lingua, ma tu mi vuoi fare impazzire. Allora afferri il cazzo con la mano e ti avvicini alla cappella con la punta della lingua piena di saliva, senza toccarla, guardando il mio viso pieno di desiderio.
Tu vuoi che duri a lungo questo gioco, inizi a leccarmi le palle poi su per tutta la lunghezza della minchia senza toccarlo con le mani, poi tergiversi sulle mie gambe, mi sembra di esplodere.
Il mio unico desiderio e sentire l’interno della tua bocca carnosa con la mia cappella, vederti lì di fronte con la bocca semi aperta è estasi pura.
Mi chiedi di chiudere gli occhi, in silenzio prendi un tovagliolo dal tavolo e me lo avvolgi intorno alla testa per coprirmi gli occhi, attendi qualche secondo, mi sembra un eternità, lasciandomi in ansia per quello che accadrà, poi a un tratto mi sento avvolgere il cazzo da un calore favoloso, era l’interno della tua bocca, la lingua, il fondo della tua gola bramosa, con dolci movimenti fai scivolare la cappella su e giù nella bocca, nella gola, io con gli occhi chiusi non posso far altro che immaginare quale sarà la tua prossima mossa, la cosa mi eccita ancora di più, sento la tua mano afferrare la base della minchia compresi i coglioni, con il cazzo sempre in bocca ti muovi su e giù tutt’uno con le mani, capisco che stavolta non hai intenzione di fermarti, cerco di resistere più possibile ma tu continui a spampinarmi inesorabilmente, ormai non riesco più a controllare sento che tra qualche secondo avrei goduto come non mai riempiendoti la bocca del mio sperma, ti avviso che non avrei potuto durare ancora molto, quindi mi dici che quando sarei stato al limite di avertelo fatto capire, lo faccio, ti sfili il cazzo dalla bocca e mi masturbi solo con le mani e la lingua, dai mie gemiti capisci che sto venendo quindi mi ordini di sborrarti in faccia, io lo faccio, mentre ti spruzzo tutto il mio sperma tu apri la bocca e ti fai venire anche li, non ho mai goduto così intensamente e a lungo, la mia sborra sembra non finire mai, mi tolgo il tovagliolo dagli occhi, ti voglio vedere, hai la faccia coperta del mio liquido caldo, strizzi il mio cazzo per non lasciarne nemmeno una goccia, allunghi la lingua attorno alle labbra per raccoglierne il più possibile, la ingoi avidamente, dove non arrivi con la lingua la raccogli con le dita e te le succhi come fosse miele, con il mio uccello ancora in mano, mi dici: STA NOTTE SEI MIO FINO ALL’ ULTIMA GOCCIA.
Sta volta sono io a crollare sul divano semi svenuto, tu ti sdrai su di me, con sorriso da furbetta mi dici.... la notte è ancora lunga, il bello deve ancora venire. Mi addormento con te accoccolata sul petto sognando di possederti completamente......
Dopo qualche istante riesco a recuperare parte della mia lucidità, tu sei seduta sul tavolo ancora apparecchiato fra piatti e bicchieri della cena precedente, hai le gambe incrociate e con una mano ti accarezzi un seno, con l’altra tieni il cellulare all’ orecchio parli a bassa voce, come per non svegliarmi, cerco di capire con chi stai parlando, ma è tua intenzione non farmelo sapere, quando finisci la telefonata ti avvicini e mi dici: la vera sorpresa sta arrivando, io incuriosito come non mai, ti chiedo che sorpresa potrebbe mai essere, visto che la serata per me non poteva svolgersi in modo migliore, ma ovviamente mi dici che è una sorpresa e tale deve rimanere, ci stappiamo un’ altra bottiglia di vino, sempre un ottimo brunello i Montalcino del 2006, io non sto più nella pelle dalla curiosità per quello che stavi organizzando, beviamo il vino gustandolo e assaporandolo, mi guardi negli con aria maliziosa e dal tuo sorriso non posso far altro che immaginare una serata degna del film che stavamo guardando. Ormai il fondo della bottiglia è quasi in vista e la sensazione di ebbrezza è molto piacevole.
Ad un tratto squilla il tuo cellulare, tu mi guardi e mi strizzi l’occhio, dopo qualche secondo chiudi la conversazione, mi dici: arrivo subito, tu mettiti comodo. Ti infili in un paio di jeans una maglietta e ti dirigi verso la porta di ingresso, al momento rimango tranquillo sul divano, merito del vino forse, ma dopo qualche istante realizzo che stava arrivando qualcuno, proprio così, io ero nudo sul divano e qualcuno stava entrando in casa.
Corro di la ad infilarmi qualcosa poi in bagno a sciacquarmi la faccia per togliermi di dosso i tuoi odori, anche se non vorrei, intanto sento chiudere la porta e delle voci di sottofondo, amici!!?? non ci potevo credere, cosa ti poteva mai essere passato per la testa? Mi chiedo, in quella splendida serata, hai invitato degli amici, cerco di ricompormi, guardo il mio cazzo e tra me e me penso: e per sta sera abbiamo finito.
Torno in soggiorno dove avevamo cenato, c’era ancora il nostro odore, sul divano attorno a te, una coppia di amici, mi presento molto imbarazzato, cerco di mascherare in qualche modo quello che era accaduto poco fa, ma ovviamente è impossibile, me li presenti, lei una ragazza con lineamenti nordici, bionda, con i capelli corti tipo Demi More in Ghost, magrolina ma formosa, si fa chiamare Simonetta, dice che il suo vero nome no le è mai piaciuto, mentre lui, probabilmente il compagno, bell’ uomo, alto moro, lineamenti mediterranei, con il pizzetto e le basette molto ben curati, con accento spagnolo si presenta, mi chiamo Chris. Dopo qualche minuto di conversazione un’ altra bottiglia di brunello al termine, l’atmosfera è molto più rilassata. Per fortuna Sono simpatici, mi dico. Ad un tratto ti alzi e con una strana calma e guardandomi negli occhi, mi dici: è ora di presentarti la mia sorpresa, rimango impietrito, mi ero ormai scordato della famosa sorpresa che mi aspettava, tutto mi torna in mente, mi volto cercando lo sguardo della tua amica e mi accorgo che con aria maliziosa si stava sbottonando a camicetta, mi volto dal lato opposto e vedo lui chinato a slacciarsi le scarpe, ora capisco tutto, meglio tardi che mai, mi dico, colpa del vino, non so se fuggire o partecipare al gioco che avevi architettato, tu già nuda con solo la maglietta, ti siedi sulle mie ginocchia e mi bisbigli nell’ orecchio: loro sono come il DVD e il cazzo i gomma chi hai portato tu, degli strumenti per amplificare il nostro piacere, solo che sono di carne ed ossa, sanno già tutto, se non ti piace basta dirlo e se ne andranno! anche se dubito che lo farai.
Il gioco mi intrigava, dal mio sguardo hai capito che ci sarei stato, quindi hai iniziato a spogliarmi prima la camicia, piano piano da dietro, baciandomi il collo, per poi passare ai pantaloni, ti sposti davanti a me, ti inginocchi, mi slacci il primo bottone dei jeans, con la bocca ti muovi a pochi centimetri dal mio cazzo, ruotando la lingua sulle labbra, solo osservandoti, sento rifluire il sangue nella minchia, monta il desiderio di possederti, ma sta volta completamente.
Con uno spintone mi fai sedere sul divano, ti siedi sulle mie gambe strofinando la tua fica calda sul mio cazzo ancora nei pantaloni e il tuo seno sul mio viso, cerco di afferrare i capezzoli con le labbra ma tu non vuoi, no per ora, mi fai alzare e mi fai sdraiare su quel grande tappeto orientale che hai al centro del soggiorno, mi sfili i pantaloni, con lo sguardo cerco la coppia di amici, dovrebbero essere completamente nudi, mi dico, sono ancora sull‘altro lato del divano, nudi e abbracciati, ci guardavano con aria maliziosa. Mi fai stendere sul tappeto dicendo di rilassarmi, io eseguo,anche se con un po’ di imbarazzo, la mia minchia era dritta e dura, impossibile non notarla, mi chiedi di chiudere gli occhi, e di gustare tutto ciò che accadrà. Dopo qualche istante inizi ad accarezzarmi il petto, ho la pelle d’oca dappertutto, ad un tratto sento un lieve alito caldo vicino il bacino, poi sempre più intenso, mentre le mani continuano ad accarezzarmi fino a spingesi fino al mio viso, mi accarezzi le labbra e mi metti un dito in bocca, io lo lecco, lo succhio, ad un tratto sento le mani accarezzarmi l’ interno delle cosce e spingendo dolcemente verso l’esterno per cercare farmi aprire le gambe, mi lascio trasportare, il tuo fiato si fa sempre più caldo e vicino, soffi delicatamente sulle palle, mi assalgono i brividi, contino a tenere gli occhi chiusi, sfili le dita dalla bocca e dopo qualche istante mi sento afferrare delicatamente il cazzo e parte dei coglioni, come per lasciare libera buona parte della minchia alla bocca. Ti muovi dolcemente su e giù masturbandomi delicatamente, dall’ intensità del tuo fiato deduco che ormai sei a pochi centimetri dalla mia cappella, cerco il tuo contatto, ma nulla, vuoi farmi impazzire come hai fatto prima, ad un tratto mi sento inondare la minchia da un calore intenso, erano le tu labbra piena di saliva. Ormai sono a tua completa disposizione, muovi mani e bocca come fossero un tutt’ uno, mi lascio andare completamente alle tue coccole, ma ad un tratto la tua voce mi sussurra all’ orecchio: Allora??? ti piace come si muove la mia amica la sotto? Spalanco chi occhi, vedo la biondina con il mio uccello inturgidito in bocca che me lo succhia e lo lecca avidamente, guardandomi negli occhi poi facendomi l’ occhiolino, tu inginocchiata affianco a me, mi sorridi e con voce flebile mi dici: allora? Vuoi ancora ritirarti??
Mentre avevo gli chiusi Simonetta aveva preso il tuo posto, facendomi credere che fossi tu, confuso e imbarazzato ti supplico di continuare, ti alzi, divarichi le gambe rivolta verso di lei, con in mezzo la mia testa, chini la testa e lasci cadere un po’ di saliva sulla mia bocca, dici di spargerla sulle labbra con la lingua, poi ti siedi letteralmente sulla mia faccia, a gambe aperte, nel mentre ti godi lo spettacolo di lei con il mio cazzo in bocca. Con le labbra della fica sulla mia bocca piena della tua saliva, mi ordini leccare, e di infilare la lingua nella vagina più in profondità che posso, nel mentre ti muovi avanti e in dietro appoggiandoti sempre di più e strofinando la fica su tutta la mia faccia, mentre, la tua amica mi succhia il cazzo voracemente, se non fossi venuto pochi minuti fa, le avrei già riempito la bocca! Mi dico. Dopo esserti eccitata per bene, ti abbassi sul mio petto sempre seduta sulla mia faccia, il tuo clitoride mi arriva facilmente alla bocca, è gonfio e inturgidito, quasi fosse un piccolo cazzo da masturbare, non perdo nemmeno un secondo lo
afferro con le labbra e lo stuzzico con la lingua, hai un gemito, adoro sentirti così eccitata, in quella posizione il tuo viso è a pochi centimetri dalla bocca di lei, ti guarda, si leva dolcemente il cazzo dalla bocca e impugnandolo con lamano, lo porge verso la tua bocca semiaperta. In pochi secondi è fra le tue labbra, come se avesse voluto scaldarlo, preparalo alle tue sevizie.
Sul libro del kamasutra saremmo io e te alla posizione chiamata sessantanove con un ospite che cerca di godere il più possibile dei nostri avanzi di sesso Simonetta. il gioco continua, infatti dopo avermelo succhiato per bene ed io essermi riempito la bocca del tuo amore, ti sollevi dalla minchia e chiedi a lei di sedercisi sopra, ma prima la fai avvicinare a te, le fai aprire le gambe e sempre seduta sulla mia faccia, le afferri le chiappe da dietro e la obblighi ad avvicinarsi con la fica alla tua bocca, voglio che ci sia la mia saliva quando ti penetrerà, inizi leccarla dolcemente, lei solleva la testa guardando il soffitto e chiudendo gli occhi dal godimento, quando l’hai bagnata per bene la spingi in dietro verso il mio cazzo e le ordini di sedercisi sopra. Lei obbedisce con piacere, si accovaccia sul mi cazzo con molta calma, quando la sua fica è a pochi cm dal mio cazzo lo prende con la mano e indirizza la cappella nella sua calda fessura, appena lo inserisce lascia la presa della mano lasciando che la minchia si faccia strada. Non sono mai stato così eccitato, devo cercare di controllare il mio piacere per non venire praticamente subito sotto i movimenti di bacino della tua amica. Al primo mio gemito capisci che ancora qualche colpo e avrei goduto rovinando il tuo programma, quindi ti fermi e le chiedi a lei di fermarsi, dicendomi ironicamente che avevo goduto già abbastanza e poi gli invitati erano li anche per far divertire anche te.
Vi alzate dal mio corpo, lascandomi esausto e compiaciuto allo stesso tempo, il mio cazzo arrossato era ancora duro e pieno di voglia, ti sposti da un lato, ti chini con il viso verso di me e quando sei a pochi centimetri dalle mie labbra: fammi sentire che sapore ha adesso la tua minchia, vai giù, lo afferri con la mano e con la lingua lo percorri dalla base alla cappella, come per mangiare un gelato, gustandoti i sapori di lei.
Chiedi a Chris di sedersi sul divano, con una mano teneva una sigaretta, con l’altra, la destra si masturbava la minchia, come fanno gli attori di film hard per tenersi pronti a girare la prossima scena, si alza con molta calma spegne la sigaretta, si siede sul divano con le gambe divaricate e le braccia allargate sullo schienale , come se sapesse già quello che doveva fare. Tu prendi la lei, per mano, la accompagni verso di lui, nel mentre mi strizzi l’occhio, io provo una strana sensazione, non è facile da descriverla, un misto tra gelosia ed estrema eccitazione è troppa la voglia di vederti godere fino allo sfinimento, nell’ insieme mi sento in uno stato di confuso piacere, molto piacere! Prendo il mio cazzo in mano e inizio farmi una sega godendomi lo spettacolo. È proprio quello che volevi che facessi.
Vi inginocchiate ai suoi piedi come due geishe in calore, una da un lato e l’altra dall’ altro, iniziate a baciarvi con le lingue che si intrecciano, lei prende il cazzo tra le mani e comincia a spampinarlo, tu per il momento guardi con aria maliziosa, dopo averlo succhiato per bene, te lo porge ed ora sei tu a succhiarlo avidamente, lei si avvicina a te come per baciarti, lo sfili dalla bocca e baci lei con in mezzo la cappella andando su e giù per tutta la lunghezza, lo leccate e vi baciate nello stesso tempo, Chris allunga le mani verso di voi, appoggiandole sulla testa vi accompagna nei movimenti. Lei allontana la bocca dalla tua, si alza e si posiziona in ginocchio tra le gambe di lui, tu ti alzi e in
piedi sul divano, ti metti a gambe divaricate lasciando in mezzo le sue, come per porgere le tue grazie sua bocca, ora sei tu ad afferrare la testa di Chris ed indirizzarla verso di te, a giudicare dalla tua espressione ha cominciato a masturbarti con la bocca, nel mente la Simo, così la chiami in intimità, le sta leccando le palle, per poi succhiargli letteralmente i coglioni, sei eccitata come una cagnetta in calore, gli allontani la testa dalla fica e sempre in piedi ti siedi su di lui, sul suo cazzo, lasciandolo entrare dentro di te, in profondità, ti giri verso di me, come per cercare la mia approvazione, mi guardi maliziosamente e ti mordi il labbro superiore.
La Simo è ancora sotto di lui, ora a godersi lo spettacolo del suo cazzo che penetra la tua fica bagnata, resta qualche istante a guardare, come una adolescente che vuole imparare a fare l’amore da un film porno, interviene al vostro gioco, accarezzandoti le chiappe vigorosamente, ti sculaccia, poi le afferra con le due mani, le allarga bene in modo da potersi gustare meglio lo spettacolo della penetrazione, comincia a leccare il suo cazzo mentre ti penetra, per poi passare alla figa e al tuo buco del culo, hai un gemito di piacere, continua a leccarti l’ano nonostante i tuoi movimenti, su e giù sulla minchia, si bagna l’ indice con la saliva e lo introduce dolcemente nel buchino, il piacere che provi è infinto, si vede dalle tue espressioni di godimento, Chris intanto ti lecca i capezzoli inturgiditi, lei affonda sempre più il dito nel culo cercando di seguire i colpi di minchia che ti da Chris, emetti gemiti sempre più forti, stai per venire, alche lui rallenta il ritmo, non vuole farti godere subito, Simonetta si alza viene verso di me, penso, ci siamo, si ricomincia, invece, dandomi un bacio e leccandomi la bocca, mi dice, allora che te ne pare? ti piace? E se ne va verso il divano, prende il grosso cazzo di gomma, facendomi l’occhiolino, si dirige verso di te, o meglio, il tuo culo. Se lo infila in bocca e lo spompina per scaldarlo, per prepararlo, tu ti volti, la guardi un po’ perplessa, il vibratore ha una misura non proprio adatta al tuo buchino pensi, lui ti prende la testa e ti gira verso di se, forse per non farti guardare, per sdrammatizzare ti dice nell’ orecchio: non ti preoccupare, occhio non vede culo non duole! ricomincia a colpirti con la minchia, lei si accovaccia di nuovo sotto di voi o meglio sotto i vostri organi genitali in accoppiamento, si sfila il grosso membro dalla bocca, poi sputa sulla cappella, con la mano sparge bene la saliva su tutto il glande, ti rimette il dito nel culo, come per avvisarlo che tra breve arriverà qualcosa di più consistente, Chris si ferma, in modo da agevolare inserimento del grande cazzo di gomma ma lasciando sempre il suo in figa, lei sfila il dito per poi infilarcene due, per allargarlo ancora un pochino, il tuo culetto sembra adattarsi in fretta alle sue sevizie, ora sembra pronto, quando sfila le dita, il tuo ano rimane leggermente aperto, pronto per accogliere il vibratore, piano piano punta la grossa cappella fra le chiappe, lo spinge con dolcezza dentro di te, il tuo culo fa una debole resistenza prima di accogliere la grande cappella bagnata a dovere, al momento del’ iniezione hai un sussulto, un misto di dolore e piacere. Ti rilassi e abbassi il bacino come per incentivare il suoi movimenti, Chris è ancora dentro di te, lo sente col suo cazzo e la cosa gli piace, inizia a colpirti, mentre lei ti affonda simultaneamente il vibratore nel culo, intanto, si masturba la fica con l’ altra mano, è stra eccitata anche lei.
Io con la mia minchia tra le mai devo smettere di masturbarmi per non venire inesorabilmente, guardare la scena di due perfetti estranei che ti scopano a sangue è piacere puro, non provo altro che piacere, è sparita anche quella leggera sensazione di gelosia che avevo all’ inizio del nostro gioco.
Dai tuoi versi e gemiti ti sento venire ripetutamente, la voglia di partecipare è enorme, tu lo sai e mi inviti ad avvicinarmi, Simonetta capisce subito che deve lasciarmi il posto, almeno per ora, con dolcezza estrae il cazzo di gomma, il buco rimane aperto mostrando le pareti rosse del tuo ano, le si avvicina e ci lascia cadere dentro la sua calda saliva, spalmandola con due dita, io mi avvicino, lei prende il mio cazzo con la mano e lo indirizza al culo ripetendo esattamente la performance di poco fa, ma ora tra le mani aveva il mio di uccello.
Sono dentro di te, è una strana sensazione, percorro tutto il tuo ano fino in profondità, ma sento di non essere solo, qualche millimetro più in là c’è il cazzo di Chris è ancora nella tua fica, ci separa solo un sottile strato di pelle, lui sta fermo, lascia condurre il gioco a me, l’idea d essere chiavata da due uomini ti fa letteralmente impazzire, inizi a danzare sui nostri cazzi, dalla tua bocca cade involontariamente qualche goccia di saliva sul petto di Chris, sei completamente inondata di piacere, Simonetta si era seduta sul divano e con aria maliziosa si gode tutto lo spettacolo, si versa un goccio di vino lo beve e intanto si masturba con molta delicatezza, si accarezza dolcemente.
Sei venuta ancora, ormai non si contano più le volte, sono sempre stato un po’ invidioso di voi donne, di come potete avere molteplici orgasmi nello stesso rapporto, cerco di fare del mio meglio per durare il più possibile, la tentazione di riempirti il culo di sborra è ormai irresistibile, rallento un attimo, tu capisci e ti fermi, ti sollevi un po’ sulle gambe per sfilare il cazzo di Chris che ormai ti scopa da un po’.
Ti alzi da lui lasciandogli l’uccello sventolare all’ aria, scendi dal divano ti inginocchi fra le sue gambe, io ti guardo, so cosa stai per fare, muori dalla voglia di succhiargli il cazzo e contemporaneamente farti inculare da me, chiedi alla nostra ospite di sdraiarsi sotto di te a 69 tu sei alla pecorina ai piedi di lui, lei sotto di te, prendi il suo cazzo in bocca e cominci a succhiarlo avidamente, da sotto, con la faccia fra le tue gambe, la bionda inizia a passare la lingua nella tua patata ormai bollente e bagnata, sembra piacerle e tanto, da dietro ti afferra le chiappe, allargandole per bene, mettendo bene in mostra il buco del culo ancora seviziato. Mi inginocchio dietro di te afferro le chiappe con le mani, le allago bene, da sotto vedo il viso di le immerso nella tua vagina, con la lingua che scorre su, dal clitoride al buco del culo, il mio cazzo sembra sapere la strada, entra nel culo con facilità, le inculate di poco fa ti hanno preparato a dovere, ti colpisco delicatamente, tenendoti dai fianchi mentre tu sei china con la testa sul cazzo di Chris, non posso far altro che immaginare quanto stai godendo, un cazzo in bocca,uno nel culo e una lingua che ti solletica il clitoride, godo del tuo piacere, aumento il ritmo dei colpi, ti piace da morire, continuo sempre di più, i mie movimenti sono sempre più veloci e vigorosi, afferro il vibratore vicino al divano e lo passo a Simonetta, capisce subito come e dove deve utilizzarlo, lo inumidisce e lo affonda nella tua vagina, ora i cazzi che ti penetrano sono tre, inizio ad incularti assieme al vibratore accompagnato dalle sapienti mani di lei, probabilmente l’ arrivo del nuovo membro fa scappare fuori la mia cappella, Simonetta ne approfitta immediatamente, afferrandolo con la mano se lo porta alla bocca, lo succhia avidamente, insaporito dai tuoi amori, sfila l’ingombrante membro di gomma per lasciare posto al mio cazzo, lo accompagna dolcemente all’ ingresso della fica bagnatissima, il cazzo entra con estrema facilità, come fosse risucchiato da lei, mi ritrovo a scoparti la figa, lei ti stuzzica il grilletto con la punta della lingua, hai dei gemiti, allora ti colpisco
ancora più forte, in profondità, mi piace da morire vederti godere ti togli il cazzo di Chris dalla bocca ma senza lasciarlo andare con le mani, forse per venire meglio, i gemiti si trasformano presto in un orgasmo violentissimo, qualche goccia di liquido, fuoriesce dalla tua fica, caldo e denso cade vicino la bocca sottostante di Simonetta, lei le lecca immediatamente, come non volesse farle scivolare a terra.
Penso sia ora di lasciarmi andare, ho una voglia immensa di godere, ricomincio a scoparti, con lentezza, ma profondamente, la nostra amica intanto, si sposta, era ancora da sotto di te con la testa fra le gambe, si alza e si avvicina al tuo viso e quindi a al cazzo di Chris che tieni ancora in mano vicino alla bocca, le si inginocchia vicino a voi, ti bacia dolcemente dietro l’ orecchio, per poi infilarci la lingua dentro, sento che rabbrividisci e contrai involontariamente i muscoli della vagina, mette la sua mano sulla tua, quella con cui stringe il cazzo e comincia al farla scorrere su e giù, dall’ orecchio, con la lingua, devia sul tuo collo e giù giù fino ai seni, fa ruotare la lingua sui capezzoli che si inturgidiscono immediatamente, li bagna per bene, li succhia, si rialza e arriva con le labbra vicino le tue, sempre masturbando il nostro amico, ti mette la lingua in bocca cercando la tua, dopo averti limonato come farebbero due adolescenti lesbiche, comincia a succhiare il cazzo che tenete con le mani, capisci le mie intenzioni, guardandovi amoreggiare, la mia voglia di godere aumenta ancora di più, ti alzi, lasciando continuare i nostri amici, sei di fronte a me, con una mano mi accarezzi il cazzo, con l’altra mi abbracci stringendomi forte.
Decidi di chiudere in bellezza la serata, sai che anche loro sono ormai prossimi al’’orgasmo, fai stendere Simonetta sul tappeto a pancia in su, le chiedi di mettersi in bocca il vibratore, ma al contrario, lei lo fa con piacere, lo mette in bocca, lasciandolo dritto con la cappella verso l’ alto, tu ti ci siedi sopra facendolo entrare nella figa dolcemente, afferri il mio cazzo e prima di iniziare a succhiarlo fai alzare anche Chris dal divano, ti piace dirigere i giochi e ai nostri nuovi amici sembra piaccia farsi comandare, prendi il suo cazzo con l’altra mano, ci masturbi contemporaneamente molto vicina alla tua bocca, nel frattempo ti muovi col bacino per sentire il cazzo di gomma su e già per la figa, lei approfitta del tuo culo ficcandoci tre dita dentro, ormai il tuo bel culetto è pronto a ricevere ben altro, ogni tua parte del corpo è impegnata a fare sesso sfrenato, ti piace cambiare uccello in continuazione, prima spompini il mio e poi il suo, con la bocca aperta, ti piace appoggiare le nostre cappelle sulla lingua masturbandoci contemporaneamente, guardi i due cazzi che hai tra le mani, cercando di capire quali dei due sarà il primo a sborrarti in bocca, intanto dondoli il tuo bacino sulla faccia della Simo, la quale tiene saldamente in bocca il grosso membro di gomma, lei continua a penetrare il tuo culo con le dita, stai per avere l’ ennesimo orgasmo, ti accorgi che Chris sta venire, concedi la tua bocca solo a lui, sta per venire, lo masturbi con la mano tenendo la bocca aperta, lui inizia a gemere, continui a smanettarlo sempre più intensamente a bocca aperta con la cappella appoggiata alla lingua, aspettando che il fluido caldo ci finisca sopra. Improvvisamente un grosso getto di sborra ti riempie bocca, la lasci cadere dai lati, continui con il movimento della mano sul suo cazzo, forti schizzi di sperma, ti finiscono su bocca e viso fino ad esaurirsi fra le tue mani. guardandomi negli occhi, con aria maliziosa mi chiedi: che te ne pare? Sono stata brava??? Ora tocca a te!
Simonetta è ancora sotto di te con in bocca il vibratore ficcato nella tua patata, ti alzi, le sollevi le gambe e con due dita le apri la fica bagnata, mi fai sdraiare su un fianco sotto le sue gambe poi prendi il mio cazzo e glie lo punti fra le labbra della fica, inizio a scoparla dolcemente tu guardi molto eccitata, ti tocchi, lasci cadere della saliva sui nostri organi uno nell' altra come per lubrificarli, con le dita le spargi la saliva sul grilletto inturgidito. Sfili la mia cappella per succhiarla ed assaporare i nostri liquidi mischiati, la rimetti nella fica e mentre la colpisco le succhi il clitoride energicamente, la troietta inizia a venire, gode ripetutamente, ancora e poi ancora, sei quasi invidiosa, aspetti che finisca di venire, dopo un attimo di tregua le dici di girarsi a pancia in giù, le infili una mano sotto, sul pube, sollevandole il culo, lascandole i gomiti a terra, praticamente la fai mettere alla pecorina, in quella posizione, la sua figa è gonfia e arrossata resta semiaperta e gocciolante. Ti metti affianco a lei, in ginocchio, ti lubrifichi indice e medio spingendoli nella figa bagnata e con delicatezza glie le inserisci piano nel culo, mi chiedi di inginocchiarmi dietro di lei, e di scoparla mentre le masturbi il culo, io eccitatissimo, lo faccio, le appoggio le mani sulle natiche e inizio a colpirla delicatamente, con la mia minchia sento scorrere le tue dita nel culo, aumento il ritmo, la colpisco sempre più forte, il tuo viso è molto vicino a noi, guardi eccitata lo spettacolo. Ora cambi posizione, la fai alzare dai gomiti e scivoli sotto di lei, ora è il tuo viso compiaciuto e arrapato che vedo sbucare da sotto il suo culo, la cosa mi eccita ancora di più, lei intanto non si lascia scappare l’occasione di fare sesso orale con te dalla tua espressione capisco che ti è penetrata con la lingua in profondità, tu fai lo stesso con lei appena il mio cazzo scappa fuori dalla sua patata. Mi fermo un attimo a guardarvi stai facendo l’amore con un'altra donna! completamente, con naturalezza, come se l’avessi sempre fatto, Chiami Chris gli chiedi di scoparti mentre la Simo ti lecca il clitoride, lo fa con piacere, inizia a colpirti con vigore, mi rivuoi a partecipare, dentro Simonetta, mi riavvicino e stavolta glie lo metto nel culo, dolcemente lo spingo dentro, sempre tenendola dai fianchi inizio a incularla tu le lecchi la figa mentre lei succhia il tuo grilletto e Chris ti scopa da dietro.
In quell’ orgia di corpi ti vedo godere come non mai, ogni tanto mi fermo a guardarvi, a guardarti, provo quasi più piacere a vederti godere che a partecipare. Mi chiedi di unirmi a voi, da sotto allunghi le braccia attorno le gambe della Simo fino ad arrivare alla sua figa, le apri bene le labbra, mi dici: dai mettilo qui dentro... da dietro, lo spettacolo della fica aperta dalle tue dita, con tu che mi chiedi di entrarci è già quasi sufficiente a farmi venire, mi avvicino di nuovo con la minchia in tiro e prima di infilarla la dirigo verso la tua bocca, la apri con piacere, mi spompini per qualche secondo, poi lo prendi con una mano e lo punti nella figa di lei, tenuta aperta dall’ altra, è il momento di godere insieme, la scopo molto lentamente per non sborrare subito, tu sotto i sapienti movimenti dei nostri amici sei pronta a godere per l’ennesima volta, ti vedo stringerle mani sulle chiappe, alchè mi dici: cerca di venire, io ci sono quasi, voglio venire assieme a te, non aspettavo altro che lasciarmi andare, colpisco la figa della troia sempre più forte, sempre più in profondità, ti sento vibrare stai per avere l’ennesimo un orgasmo, io continuo a chiavarla, tu da sotto inizi a gemere a godere, ci sono! faccio per toglierlo per mettertelo in bocca ma tu mi dici di continuare dentro di lei. Ormai sono al limite, ti dico che sto per venire, tu mi rispondi che tra qualche secondo saresti venuta anche tu, inizio a godere, dentro di lei, mi tieni le chiappe con le mani, premendolo contro di lei per non farmi uscire, emetti un gemito forte, quasi un urlo, il tuo
piacere è immenso, ordini ai tuoi amanti di non fermarsi anzi, di continuare più forte, io sto venendo dentro di lei, nella sua fica e tu stai godendo chiavata da Chris e masturbata dalla lingua della Simo, mi esaurisco prima di te, riversandole un fiume di sborra dentro, tolgo il mio cazzo, mi allontano di qualche centimetro per poter vedere il tuo viso nella massima espressione di godimento, sei ancora sotto di lei, dai bordi della bocca di scivolano delle gocce, sono un insieme della tua saliva e del mio sperma sfuggito dalle labbra di lei, stai ancora venendo, hai un orgasmo intenso e lungo, è puro piacere, ti rilassi appoggiando la nuca a terra, hai ancora la figa gocciolante a pochi centimetri dalla tua bocca, dopo un attimo di ripresa, delicatamente, infili pian piano due dita dentro di lei, facendo fuoriuscire il mio sperma, apri la bocca e ce lo lasci colare dentro, la sborra scivola fuori ancora fluida e calda, passi la lingua sulla fessura per non lasciarne nemmeno un pochino, ti lecchi le labbra come una bambina che ha appena finito di mangiare il miele, poi mi dici con aria maliziosa, ti ho detto che eri mio fin all’ ultima goccia!!!!
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11 years ago
Coppiadicuori71-74,
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Gita in campagna
La macchina sobbalza lungo la stradina di campagnache si snoda attraveso i prati verdi.Punti il dito verso una pianta in cima ad una piccola collinetta."Andiamo lì".Parcheggio la macchina.Ci incamminiamo tenendoci per mano.Io con lo zaino in spalla , tu con la borsa da picnicIl sole ci scalda, una leggera brezza agita i tuoi capelli.Il tuo vestitino svolazza attorno alle gambe nude.Arriviamo sotto l'ombra, appoggiamo a terra le borse.Guarda verso l'orizzonte, mi porto dietro te,ti cingo la vita con le braccia e ti baciodelicatamente il collo .Mi passi una mano tra i capelli."Apparecchiamo?" mi sussurri,"abbiamo tutto il pomeriggio per noi e quinon verrà nessuno a disturbarci"Stendo il plaid vicino al tronco,inzi a passarmi quello che hai preparato.Mi appoggio al tronco e tu ti appoggi a me.Mangiamo così, parlando e scherzando."Ops, ho dimenticato il dolce" mi dici.Ti avvicini a quattro zampe, con il tuo naso sfioriil mio, con le labbra leggermente schiuse ti accostifingendo di baciarmi, giocando con le distanze.La mia mano risale lungo il tuo braccio fino alla nuca eti attiro a me.Un bacio lungo, dolce e appassionato fatto dilingue che si rincorrono."Ma il mio dolce sei tu" le dico attirandola a me.Lei si inginocchia su me.La gonna ci copre.Mi mette le mani attorno al collo, si avvicina eci baciamo. Sento le sue dita che mi accarezzano la nuca.Le mie mani corrono lungo i suoi fianchi su fino al collo.Si fermano al mento tenendolo dolcemente stretto.Ridiscendo accarezzando il suo seno, il cotone leggerolo separa dai miei palmi.Scorro verso la sua vita che si contrae al miotocco.Seguo i fianchi e raggiungo le gambe.Continuiamo a baciarci con trasporto e passione.Risalgo insinuandomi sotto la gonnellina,fino a cercare l'elastico del perizoma.Con mia sorpresa non lo trovo,ti accorgi e sorridi labbra su labbra."che bella sorpresa" mormoro eccitato.Ti spingi ancora di più verso di me,il tuo bacino che si muove sui miei pantaloni.Le mie dita si allargano sulle tue naticheper tenerti a me.Mi strinti a te.Lasci scendere le tue mani,si anche loro sotto la stoffa,armeggiando con i bottoni dei miei pantaloni."Secondo me qui ce qualcuno che vuole liberarsi"sussurri.Sento le tue dita sulla mia pelle sensibile,mentre le mie ti esplorano, trovando calore ed eccitazione.Mi fai sollevare il sedere per sfilare in un solo colpotutto cià che mi costringe.La tua mano mi prende, sente la mia eccitazione, la accarezzala fa sua.Sposti il bacino sopra me ed inizi a strusciare le tue labbraper la mia lunghezza accompagnando il movimento con la mano.L' eccitazione cresce con il nostro ansimare.Ti sollevi sulle ginocchia, piegando il collo per nonperdere il contatto con le mie labbra.Le mie mani si muovono dietro te,dentro te, imumidendosi del tuo nettare.La tua solleva il mio sesso e lo muoveavanti ed indietro lungo i petali del tuofiore che di volta in volta si aprono.Mi porti all'ingresso del tuo corpo.Ti lasci scendere un po' per risalire.Ripeti questa danza andando sempre più giù.Godo nella testa, nell' anima, nel corpo.Ti adagi completamente su me, sonototalmente in te.Ti muovi sopra me strappandomi muguliidi piacere e sensazioni che esplodono inogni angolo del mio corpo.Ti sento godere dell' avermi in te.Saliamo verso il piacere,le mie dita che ti cercano,entrano , escono, si fanno largo in ogni dove.Acceleri, ti stringo.Senti che la mia eccitazione si statrasformando in esplosione.Avverti ogni mia sensazione.Un gridolino esce dalla tua bocca,un'energia si rilascia da me , scorre impetuosa,sfociando nel tuo caldo ventre.Assecondi le mie spinte, le segui.Resto in te, senti i miei tremori di piacere,le mie scosse.Sorridiamo entrambi baciandoci con dolcezza
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11 years ago
JustPhisic73,
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Sesta novella: "Qualche ritocco"
Eravamo oramai alla undicesima sera. Monica e Luca avevano sconvolto tutte le mie idee riguardo il sesso, ma riuscirono a stupirmi ancora una volta. Le giornate si stavano facendo più fresche e quella sera avevamo preferito cenare in un angolo riparato da una buganvillee in piena fioritura. Monica incominciò a raccontare un esperienza molto particolare "una delle esperienze più' stravaganti," quella con Isabella e il suo amante, "una avventura che portò una ventata di novità' e freschezza al nostro rapporto".
"Isabella era una decoratrice, una bella decoratrice. Aveva superato la prima giovinezza ma la sua aria sbarazzina, un luminoso sorriso, gli intensi gli occhi neri e, particolare non trascurabile, un sedere stupefacente, erano un richiamo irresistibile per gli uomini. Non di rado, cosi ci raccontò quando ci conoscemmo meglio, gli uomini che entravano nel suo atelier, un piccolo studio artistico specializzato in restauro e decorazioni, rimanevano affascinati e dimenticavano il motivo della visita. Il suo amante accettava di buon grado questa situazione, ben sapendo che Isabella era tanto bella quanto irremovibile e poco disposta flirtare con i clienti”.
Negli ultimi anni la moda e gli architetti non avevano certo incentivato il ricorso ai decoratori e Isabella era stata ben felice di sentire la proposta del distinto signore che si era presentato a bottega: "buon giorno, ho molto sentito parlare della sua abilità nel restaurare e riportare allo splendore case e dimore. Veda, ho ereditato una piccola villa dell'inizio 900 e vorrei restaurarla. Ci sono parecchie stanze decorate con stucchi e vorrei sapere cosa è possibile ricavarne. Vorrei trasformarla in un b&b particolarmente curato e di classe. Non bado a spese, ma il lavoro dovrà essere perfetto e invisibile, inoltre ho qualche richiesta particolare circa la realizzazione di alcune modifiche."
"Certamente, sono a sua disposizione, ma per predisporre un preventivo serio le foto che mi ha portato non bastano, dovrei prima eseguire un soppraluogo. "Non si preoccupi, il preventivo andrà' benissimo, mi adeguerò in tutto alle sue valutazioni. Quello che le chiedo è una grande discrezione. Sa, la villa ospita già clienti."
Il giorno seguente Isabella venne portata a visitare la villa: sarebbe stata una miniera d'oro. Non poteva lasciarsi scappare un cliente simile, per questo motivo non batte' ciglio quando il proprietario le avanzò' una insolita richiesta "Sa io sono contrario a queste nuove tecnologie, TV, cineprese, Web, ho una certa età e sono rimasto ancorato alle buone vecchie tradizioni. A me piace guardare e non solo a me. Capisce? Dovrà fare in modo che sia possibile osservare quello che succede in ogni camera dalla camera attigua. Veda lei come, ma nessuno deve vedere e sapere nulla".
La cosa in se non sarebbe stata molto complicata e Isabella accettò senza indugio, anche se si chiese che razza di b&b volesse allestire il suo cliente. Alla luce di quello che aveva visto, arredi, drappi e letti sontuosi, sembrava più una casa di appuntamenti per uomini facoltosi. Ma questo non era un suo problema. I lavori cominciarono e, con soddisfazione di entrambi, proseguirono speditamente per tutta la prima settimana. La villa consisteva di sette spaziose camere e in un restauro precedente ogni camera era stata attrezzata con un bagno; completavano la villa una spaziosa cucina, una sala per ricevimenti e diversi vani più' piccoli, un tempo destinati alla servitù ed ora utilizzati per ufficio.
Le stanze per gli ospiti erano tutte diverse tra loro, sia come arredamento che come colorazione, tutte avevano in comune però alcune cose: un letto particolarmente ampio, a baldacchino o con testata in ferro battuto, una o due comode poltrone e tanti cuscini. Il lavoro era stato meno facile del previsto, in ogni camera aveva dovuto trovare una soluzione architettonica diversa e superarsi per inserire negli stucchi, e rendere invisibili ad uno sguardo men che attento, i fori, sempre almeno due per stanza, posizionati ad altezze diverse. Il cliente era stato molto pignolo su questo punto, aveva verificato e riverificato tutte le altezze e le distanze.
Isabella cominciava verso le dieci ma quella mattina era in ritardo, doveva finire di celare uno dei tanti fori, questo era ad una altezza tale da consentirle di lavorare da seduta. Prima di cominciare volle verificare la bontà' del lavoro incominciato il giorno precedete e guardò attraverso il foro. Rimase impietrita: una coppia era impegnata in evoluzioni erotiche. L'uomo era più giovane rispetto alla signora che in compenso si muoveva con disinvoltura ed era molto più a proprio agio. Sembrava quasi consapevole che qualcuno potesse osservarla. Era una bella donna, mora e con un non so che di intrigante, si capiva che doveva avere pelle morbida ed elastica, abituata ad essere accarezzata e coccolata, faceva quasi le fusa sotto le cure del suo amante, che guidava con fare sicuro. La donna, visibilmente eccitata, pur mantenendo una espressione del viso angelica, si era messa a quattro zampe sul letto e l'uomo ora la stava prendendo da dietro. Isabella non riuscì a distogliere lo sguardo, anzi si mise ben comoda sul suo treppiedi e si appoggiò al muro per vedere meglio. Poteva vedere bene il membro lucido e turgido dell'uomo entrare e uscire lentamente dalla donna, che gemeva ad ogni colpo. Era uno spettacolo elettrizzante e allo stesso tempo animalesco. Ora l'uomo stava accelerando il ritmo dei colpi e si appoggiava sui fianchi della donna. Isabella senza fiato non si accorse che la porta della sua stanza si fosse aperta. Avvertì la presenza dell'uomo solo quando anche lui si avvicinò alla parete per poter a sua volta guardare dal foro posizionato più in alto. Girandosi si accorse immediatamente che era nudo ed eccitato.
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A questo punto Monica si interruppe e, riservando una carezza a Luca, mi rivelò che dopo aver conosciuto meglio Isabella le chiese che impressione le avesse fatto l'uomo e lei le aveva risposto con aria sorniona e valutando bene le parole: "un bell'uomo, brizzolato e deciso, interessante insomma, se non fosse stato per la situazione." Aveva anche notato un particolare dell'uomo: le gambe storte. Aveva subito pensato che sembravano modellate per far posto al suo membro e alla partner, arcuate ma snelle e muscolose, interessanti e sexy. Sorrisi a mia volta, avevo riconosciuto anche io l'uomo.
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Lui non disse nulla, ma con un gesto delicato, quasi a chiedere permesso, le prese la testa e la avvicinò' al suo sesso. Isabella scombussolata e ancora incredula, incredibilmente non oppose resistenza e docilmente lo accolse in bocca. Era dolce e perfetto, liscio come piaceva a lei. Non si capacitava di quello che stava facendo, non le era mai accaduto nulla di simile, ma la situazione le aveva preso completamente la mano. Dalla sua posizione riusciva ancora ad intravvedere la coppia e questo la eccitava moltissimo. L'uomo venne quasi subito ma continuò a guardare la coppia nella stanza accanto. Ora la signora si era messa a cavalcioni del suo amante e lo cavalcava con una esuberanza sorprendente. Il viso era in piena luce e le permise di vedere meglio gli occhi: verdi e sorridenti. Era chiaro che la signora sapeva con certezza che qualcuno la stava osservando e sapeva anche chi.
L'uomo accanto a Isabella prima farfugliò qualcosa di incomprensibile e poi allontanandosi esclamò: "devo dire che Max si è superato. Certo aiutarmi ad accontentare Monica va bene, trovare un ragazzo bello e disponibile deve essere stato impegnativo, ma preparare anche una sorpresa del genere! sei stata bravissima." Così facendo si chinò e le diede un bacio sulle labbra in segno di riconoscenza, per poi uscire dalla stanza.
Isabella rimase incredula, non riusciva a crederci: trattata come una escort, si diceva così ora. Cercò di riprendersi e darsi un contegno. Riprese a lavorare, stuccando e raschiando per tutto il giorno. Pensò e ripensò all'accaduto. Come comportarsi con il suo cliente? Mostrarsi indignata e lasciare il lavoro? Pretendere le sue scuse? Arrivarono le cinque e smise di lavorare. Uscendo incontrò il signor Max, che le fece i complimenti per l'eccellente lavoro. Senza scomporsi gli passò accanto dicendo: "grazie ma non ha ancora visto il lavoro finito, e dobbiamo metterci d'accordo per gli extra". La conversazione apparve ad entrambi surreale e incomprensibile.
Il signor Max al momento non capì, ma disse che si, certamente avrebbero trovato un accordo e che se c'era qualche extra da pagare non ci sarebbero stati problemi, la cosa importante era eseguire bene il lavoro, a regola d'arte. Tutta la notte Isabella si girò e rigirò nel letto, incapace di prendere una decisione. Cosa fare l'indomani? In fondo non le era dispiaciuto intrattenersi con quel distinto signore di mezza età così distinto anche in un frangente così' critico. Non ne parlò con Gilberto, che dormiva accanto a lei, e non sapeva se mai avrebbe avuto il coraggio di rivelargli nulla. Prima di essere sopraffatta dal sonno prese la sua decisione: avrebbe parlato apertamente al signor Max.
Il giorno dopo si avviò' alla villa con piglio deciso, salì' di corsa i cinque gradini dell'ingresso e..... andò a sbattere contro ...Luca che usciva dalla villa. Anche lui era con la testa immerso nei suoi pensieri. Il signor Max gli aveva appena detto che lui di ragazze compiacenti non ne sapeva nulla, che nella villa oltre a loro in quel momento era presente solo la signora Isabella, la decoratrice. Entrambi per motivi diversi si erano messi le mani nei capelli: "che figura, diceva Max, e ora come faccio? che figura...."
Luca egualmente: "che figura, e io che ero tornato per chiedere chi fosse quella signora così elegante, silenziosa e compiacente. Certamente una signora, a cui mandare almeno un mazzo di rose. Devo trovare assolutamente il modo di scusarmi".
Quando entrambi alzarono gli occhi si riconobbero immediatamente e Luca ebbe la prontezza di sorriderle, prenderla sottobraccio e, con fare del tutto naturale , dirle: "ma che bella coincidenza, cercavo proprio lei, posso invitarla a prendere un buon caffè? Penso che entrambi ne abbiamo bisogno e poi vorrei scusarmi....". Isabella anche questa volta non seppe negarsi e si lasciò trascinare nel più bel caffè della città, la vista era magnifica e il mare, appena increspato da una leggera brezza, la tranquillizzò. Luca era molto teso, voleva scusarsi ma al tempo stesso non sapeva come chiedere alla signora di poterla rivedere con più' calma; non sapeva nulla di lei, ma anche lui era rimasto affascinato dalle curve e dalla morbidezza dei gesti di lei. Non sapendo cosa dire disse l'unica cosa che non avrebbe dovuto: è impegnata? Isabella annui. Luca continuò, ormai alla disperata ricerca di un appiglio, di qualcosa per rivederla. "il lavoro da Max le porterà via ancora molto tempo? mi piacerebbe rivederla, magari per una cena. Cosa ne dice? Se le sembra sconveniente porti pure anche il suo compagno, una signora come lei avrà certamente uno spasimante. Io porterò mia moglie." Si pentì immediatamente, ma troppo tardi. Isabella era turbata, non le era mai capitato una cosa del genere. Si rendeva perfettamente conto che quello non era un invito per una semplice cena...
In passato Gil le aveva accennato a qualche sua fantasia, ma un conto erano le fantasie di Gil un altra la realtà. Però lei si era spinta anche oltre la fantasia del suo compagno. In un istante pensò di accontentare Gil, anche la signora era proprio il suo tipo, e poi magari tutto si sarebbe risolto veramente solo in una cena e quattro chiacchiere. Accettò. Con riserva, ma accettò. Disse che doveva verificare i suoi impegni e quelli del suo compagno, e che gli avrebbe fatto sapere. In cuor suo sapeva benissimo che Gil avrebbe accettato, ma non voleva dare l'impressione di cedere troppo facilmente e per non essere scortese invitò Luca a chiedere anche sua moglie. Si scambiarono i numeri telefonici. Tornata a casa Isabella trovò il modo e la maniera di mettere al corrente di tutto, o meglio quasi tutto, Gil. Come aveva previsto, gli occhi di Gil si illuminarono, era da molto che aspettava un situazione simile. Disse che si, gli sembrava un ottima idea, poi aggiunse, con finta noncuranza ma toccandosi nervosamente il pizzetto "se la cena dovesse rivelarsi un successo e signora fosse così bella e vivace come dici potrei anche proporle di farle un servizio fotografico." Gil era un appassionato di fotografia e Isabella aveva più volte posato per lui.
Nei giorni seguenti senti più volte Luca per individuare la giornata migliore per la cena. Trovata la giornata giusta, guarda caso un venerdì sera, Luca giocò l'ultima carta. "Molto bene allora, penserò a tutto io. Conoscete il lago di Garda? in questo periodo è magnifico. Conosco un ristorante a Salo' che sembra un angolo di paradiso. So che è' un po’ lontano ma potremmo prendercela comoda e passare insieme tutta la giornata. Anzi, perché no un fine settimana?
Mia moglie sarà felice di conoscervi, sia te che tuo marito, e poi conosco un agriturismo che dispone di splenditi loft senza porte .......
Isabella era molto titubante. Fu come se i loro sguardi si fossero incrociati e, dal silenzio improvvisamente calato sulla conversazione, all'improvviso tutti e due compresero quello che sarebbe successo, ma nessuno dei due disse nulla. Accettò.
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Detto ciò Monica fece per alzarsi dal tavolo. Ma come proprio sul più bello.? Ma allora lo faceva apposta. "Ma dai non ti fermerai qui con il racconto! Non mi farai aspettare fino a domani sera spero. Forza dimmi: vi siete visti, e cosa è successo? non tenermi sulle spine. raccontami."
Luca ridendo la rimise a sedere e continuò nel racconto rivolgendosi a Chiara. "Le donne sono veramente diaboliche e Monica lo aveva dimostrato anche in quell'occasione”.
Non riuscivo a seguirlo "ma come? Monica non poteva sapere nulla, forse dopo vuoi dire?"
“No, no, . Era stata lei a chiedermi di guardarla e di organizzare l'incontro nella villa, ma non potevo sapere che qualche giorno prima avesse avuto la brillante idea di fare un soppraluogo per rendersi conto del posto e di tutto il resto. E quel delinquente di Max non mi aveva detto nulla. Insomma scelse la stanza e volle vedere i fori. E chi c'era nella stanza accanto? Isabella, che si stava cambiando. Inconsapevole di essere osservata si stava rimirando in un grande specchio ovale. Era quasi nuda e per qualche istante si era lasciata andare: quella sera era intenzionata a stupire Gil e stava provando un nuovo completino e qualche posa provocante. Monica ne rimase folgorata. Troppo bella e sensuale. Perfetta. Fece in modo di avere la stanza accanto a quella in cui avrebbe lavorato Isa, chiedendo a Max di indicarti quella stanza come punto di osservazione e a me chiese di essere nudo mentre la avrei osservata. Capisci? Sperava che tutto andasse come poi effettivamente si è svolto”.
Guardavo Monica e non credevo a quello che Luca mi aveva rivelato. Come era possibile che dietro quella splendida signora, che ormai consideravo un punto di riferimento per me, ci fosse una mente così diabolica. Mentre rimuginavo e riflettevo Luca riprese "Ma come sempre capita il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. Non ho mai ringraziato abbastanza Monica della sua iniziativa, anche se non poteva immaginare che quello che doveva essere solo un gioco piccante di un fine settimana sarebbe diventato la prima vera esperienza con una coppia, ma questa è' un altra storia.”
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11 years ago
GabieLeo,
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Il desiderio realizzato
Dal momento che all'epoca dei fatti ero "single", avevo considerato la mia esperienza multipla come un plausibile incidente di percorso.
Poi era successo di nuovo in coppia con il mio lui … e questo l'avevo voluto considerare come qualcosa che gli dovevo, un prezzo che pagavo per estinguere il mio debito.
Insomma, ho avuto una gran paura che la sessualità "estrema" fosse incompatibile con la sessualità "normale", incompatibile con una vita "normale" e perfino con una … mente "normale".
Poi ho cominciato a rendermi conto che le mie paure erano infondate … o forse erano anche fondate ma fortunatamente avevo un compagno meraviglioso.
Alla fine mi sono arresa. Arresa all'idea che il mio incidente di percorso è stato solo apparentemente un incidente … in realtà era un percorso, o meglio, è stato l'inizio di un viaggio nella direzione di una sessualità sconvolgente, fisicamente piuttosto brutale ma anche tanto profondamente cerebrale e totalmente condivisa col mio uomo.
Insomma, lo ammetto, sono morbosamente attratta dalle situazioni al centro di più maschi … con l'inquietante "piccolo particolare" che la mia eccitazione è in qualche modo proporzionale al numero dei maschi e/o alle dimensioni della loro dotazione (rendo l'idea?).
Non voglio usare il termine gangbang solo perché se ne ricava un'idea abbastanza distorta (almeno per quanto mi riguarda).
Comunque non è il caso di sottilizzare sul termine: detta come va detta, faccio sesso con maschi in gruppo.
All'inizio neanche lui sapeva se e come si sarebbe sviluppata la cosa.
Mi ripeto: anche per Gio il farmi "sbattere" da altri maschi è stata soprattutto una reazione al mio incidente di percorso, e pure lui non sapeva se la storia si sarebbe chiusa una volta pareggiati i conti.
Ora però i conti sono più che pareggiati ma né lui né io siamo convinti di doverci fermare… anzi, conosciamo i nostri desideri così bene da poterli "organizzare" seguendo proprio quelle fantasie che al primo impatto avevano investito il nostro rapporto con la forza di un tornado.
Uffa, sto facendo un cappello infinito per dirvi che in questi mesi ho incontrato sia qualche singolo che qualche gruppetto maschile già formato. Un eccitante tour de force … e attorno a me si è formata una piccola cerchia di amici. Il programma prevede una "festa" a metà settembre … sarà il mio primato personale in fatto di numero di partecipanti (brrr, che pazzia).
Cosa posso dirvi … le sensazioni sconvolgenti della prima volta non si possono ripetere all'infinito, ma fortunatamente Gio ha un sorprendente talento nel trovare tutte le stanze più oscure del mio mondo "inconfessabile".
Mi ha sorpresa con l'ambiguità del nostro primo annuncio. Con la frase - lei disponibile al primo incontro - ha fatto sì che molti si aspettassero una "semiprofessionista" … e "l'effetto puttana" mi ha inaspettatamente proiettata su un orbita di trepidante follia.
Gli appuntamenti "conoscitivi" non hanno avuto sviluppi in privato … tutto si è svolto sul posto, in macchina e dintorni … la qual cosa Gio me l'aveva presentata come un accorgimento per evitare giochi troppo impegnativi … in realtà aveva in mente procedure molto sbrigative, crude per non dire proprio "deliziosamente crudeli" nei miei confronti … della serie:
- salve, siete voi?
- Sì piacere, io sono tizio e io sono caio
- lei è Maya … allora? Cosa ne dite, vi piace?
- Cipicchia, complimenti, sei sexy …
- volete provarla? Subito, qui adesso, prendere o lasciare.
C'è stato chi non ha capito subito il gioco e ha chiesto quanto costavo, gli altri hanno cercato di capire con un certo imbarazzo … ma poi tutti hanno deciso per il giro di prova.
Io? Ormai lo sapete, più la situazione è imbarazzante (più mi spaventa) e più mi eccita.
Gli incontri sono stati cinque, uno con un terzetto e gli altri con singoli in coppia.
I giorni che hanno preceduto questa serie di appuntamenti li ho vissuti in uno stato di agitazione molto erotica. Anche se fisicamente doveva essere qualcosa di leggero, temevo che risultasse squallido e deludente … invece (pazzesco!) al dunque è stata proprio la componente squallida a riempirmi il sangue di adrenalina!!
Quelli che ci sono andati giù pari-pari sono stati i tizi del terzetto. Forse proprio perché in tre, non hanno neanche provato a entrare in macchina tutti assieme. Uomini sulla quarantina, uno anche piuttosto sovrappeso, hanno fatto i loro comodi uno lla volta e mi hanno strappato orgasmi a raffica, senza giustificazioni razionalmente "accettabili"
… già, perché le uniche ragioni stavano nel fatto che per me quei tre erano emeriti sconosciuti, ce l'avevano grosso, sudavano come fontane, mi soffiavano sul collo e soprattutto non si preoccupavano minimamente del mio piacere … e io, accidenti a me, chiavata come una puttana godevo lostesso. Insomma, mi sono sentita umiliata dai miei stessi orgasmi.
Gli altri tre appuntamenti non sarebbero andati poi tanto bene se Gio non avesse capito le mie difficoltà: a me infatti non va di essere troppo attiva, mi sento troppo volgare … per lasciarmi andare ho bisogno che siano i maschi a fare "le porcherie". In macchina invece manca lo spazio, dovrei collaborare. Da un lato la cosa mi ha eccita, perché vorrei tanto trovare il coraggio di mostrare esplicitamente a Gio (seduto in posizione strategica al posto di guida) le penetrazioni e il mio armeggiare per guidarle dentro di me. D'altro lato ormai mi conosco: è proprio il sentirmici "costretta" che fa crollare le mie inibizioni … è stato sempre così anche quando ero molto giovane e ancora vergine (vedi i pompini fatti in diverse occasioni dopo la discoteca … solo perché un maschio mi aveva offerto un paio di consumazioni e poi avevo accettato che mi accompagnasse a casa in macchina …) .
Gio ha trovato una soluzione drastica e coraggiosa: la "doppia" (protetta) in macchina.
Ok, lo sapete, non è proprio una novità per me … ma in macchina, ve lo assicuro, è tutto più esasperato, più estremo … senza la possibilità di arrivarci gradualmente. Un'ora tutta nuda per questo tipo di "prova": il miracolo l'ha fatto il lato "umiliante" dell'orologio che segnava il tempo a disposizione.
Non ho avuto via di scampo: è stato tutto terribilmente "spettacolare" (il vocabolo giusto sarebbe "osceno"), dalla preparazione alla penetrazione … fino alle inevitabili conseguenze del rapporto anale con un partner ben dotato.
Me ne rendo conto: descrivere queste cose rischia di risultare di pessimo gusto … sappiate soltanto che questi appuntamenti si sono volutamente svolti nel giro di una sola settimana … e due di questi nella stessa serata del sabato (alle 22 e alle 24). A parte il terzetto che ha richiesto più di un'ora, gli altri incontri si sono conclusi abbastanza velocemente … o meglio, la "doppia" vera e propria è durata pochi minuti
Una delle cose più sconvolgenti è stata che, dopo ogni incontro, ho desiderato spasmodicamente che Gio mi prendesse … ho avuto disperatamente bisogno del suo corpo, del suo abbraccio, dei suoi baci appassionati.
E' stato irremovibile: ho dovuto aspettare l'ultimo della serie.
Del resto, se avessimo fatto l'amore dopo il primo, probabilmente non avremmo avuto la carica psicologica per gli altri 4.
Prossima tappa: la gangbang vera e propria. Siamo in fase di trattativa: Gio punta sull'alto numero di partecipanti … io cerco di restare nel ragionevole … (a livello di fantasia mi piacerebbe senza profilattici, ma so che non si può)
Mi secca creare un collegamento tra il nick Maya e quello usato nel nostro annuncio … ma è evidente che di me esistono anche foto. Perché questa paura? Beh, perché in quel caso mi sentirei troppo fragile, troppo vulnerabile. Chi conosce bene il mio corpo è meglio che non conosca troppo la mia anima … cercate di capire, anche le troie ne hanno una.
Spero di non avervi annoiato.....
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11 years ago
melange erotique,
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Neve in autostrada
Accidenti a me! Accidenti ai clienti da visitare, ben fuori città! Accidenti anche a questa cazzo di neve! E accidentaccio a quel coglione di camionista che si è intraversato là in fondo, facendosi scontrare anche da un suo degno collega!
Ed ora sono qui, in macchina, bloccata con poca benzina -visto che contavo di fare il pieno all’area di servizio trenta chilometri più avanti!- la neve che continua a cadere fitta, con fiocchi che sembrano lenzuoli ed il termometro che mi parla di un meno otto, fuori!
La radio continua a dirmi che l’autostrada è bloccata, come se no lo sapessi!, e che continua a nevicare forte, mentre sta rapidamente diventando buio.
Getto un’occhiata alla lancetta della benzina ed in quella la spia gialla della riserva si accende; so che ho ancora una cinquantina di chilometri di autonomia… ma andando! Non restando bloccati col motore acceso per non congelare, in mezzo ad una tormenta siberiana come non se ne vedevano da trent’anni!
Valuto la situazione: sembra che nevicherà fino a domattina e, a giudicare da quello che vedo dai finestrini, in questa ultima ora ne è caduta non meno di quindici centimetri; cazzo! Se continua così, le probabilità di essere soccorsi prima di domanii sono meno di zero…
Valuto che, ammesso che riesca a ripartire prima o poi, potrei arrivare al distributore con… uhm… metà della riserva, se viaggio in quinta a sessanta all’ora?
Devo economizzare il carburante: spengo!
Dopo soli dieci minuti, comincio a sentire sgradevolmente freddo: molto più caldo che fuori, d’accordo, ma il mio abbigliamento è adatto ad uffici riscaldati, non ad auto gelate, sepolte sotto la neve!
Indosso il parka e poi, per scaldarmi, accendo il motore… ma quanto mi durerà il carburante? Se in un quarto d’ora la temperatura è così scesa, quante volte dovrò accenderlo? E per quanto tempo tenerlo acceso? E se ‘i nostri’ non ce la fanno a soccorrerci prima di domattina presto –eventualità probabilissima!- cosa faccio senza un goccio di carburante? Che alternativa ho, a parte la morte per assideramento?
Mi viene un’idea e guardo nello specchietto esterno, a vedere se ricordavo bene; è coperto di neve e perciò abbasso il finestrino per pulirlo con la mano: diochefredddoooo!
Sì, ricordavo bene: dietro all’auto accodata a me è fermo un tir: i tir hanno enormi serbatoi e quindi probabilmente chi è là sopra non morirà dal freddo, stanotte.
In fondo si tratta di scendere, fare dieci metri, bussare alla portiera, chiedere di salire anch’io e…
Ma no: chi sa che tipo è, il camionista!
Accendo il quadro e avvio il motorino: gira, ma stancamente e solo dopo un pochino, il motore si accende, anche se con poca convinzione. Accidenti: anche la batteria mi sta lasciando a piedi!
Mi cade l’occhio sul termometro: adesso da meno otto virgola due, la temperatura è scesa a meno nove virgola otto!
No! Solo quella cabina di tir mi può salvare… ed alla svelta, prima che altri abbiano la mia stessa idea!
Valuto il mio abbigliamento: decisamente poco adatto a quel clima polare, ma in fondo son solo una decina di metri!
Indosso già il parka: rialzo il cappuccio bordato di pelliccetta sulla testa e contemplo con autocommiserazione le scarpe con le quali dovrò affrontare dieci metri di neve ghiacciata: le mie decolté con tacco a spillo sono quasi più inadatte di un paio di infradito!
Mi metto la borsetta a tracolla e mi incoraggio: tiro la levetta d’apertura e spingo la portiera; si apre di forse trenta centimetri, frusciando col bordo inferiore sulla neve, mentre il gelo si impadronisce del mio ancora tiepido abitacolo!
Occazzo! Vorrei rinunciare e richiudere, ma la portiera è bloccata.
Mi incoraggio: sprofondo il piede nella neve, mi alzo dal sedile e spingo con la spalla; si apre abbastanza da lasciarmi sgusciare fuori, mentre il vento mi sbatacchia e i fiocchi di neve gelata mi crepitano sul parka come pallini da caccia.
Riesco fortunosamente a richiudere la portiera e mi avvio, con le gambe che mi bruciano dal freddo e dalla mitragliata della neve.
Incespicando, quasi accecata dalla tormenta che adesso limita la visuale a forse cinque metri, mi avventuro: l’auto dietro la mia è piena, ci sono quattro tizi con l’aria torva e comunque non era quella la mia destinazione.
Ormai gelata, arrivo accanto alla cabina del tir e picchio con la mano sulla portiera; intuisco dei movimenti dietro al finestrino gelato e poi la portiera si apre ed una manona pelosa si protende, a cercare la mia.
Sarebbe stato impossibile salire fin lì sopra da sola, ma anche con l’aiuto del camionista son stati lunghi, pietosi momenti.
Il tepore della cabina è quasi ubriacante; riprendo fiato qualche minuto e poi realizzo che sono, in pratica, a pancia sotto, sulle cosce del camionista, come se dovessi essere sculacciata…
Lo guardo: parecchi fili bianchi tra i capelli corti, qualche pelo bianco sulle guance non rasate da giorni, grassoccio ma con un sorriso, appena accennato, benevolo.
Lo ringrazio, e lui risponde… in un’altra lingua, sconosciuta.
Poi ride e mostra una bella dentatura; indica se stesso e dice solo “Jamal, Turkie”
Occavolo: proprio un turco! E va beh, chissenefrega! Con quella cabina calda può venire anche da Marte!
Poi indica l’occupante dell’altro sedile (e chi lo aveva visto?) e dice: “Ahmed”, mentre gli da un affettuoso buffetto.
Guardo l’altro e noto una vaga rassomiglianza col camionista; dico “tuo figlio?” e sorrido.
Lui ride, tutto contento che ho capito. Mi indico: “Mara!”
Sorride, prende una fiaschetta e versa in un bicchiere di plastica un liquore trasparente; lo ringrazio con un sorriso e lo bevo: è forte da farmi tossire, ma cazzo se scalda!
Adesso sorridiamo tutti, fatte le presentazioni, ma io sono scossa da brividi: mi abbraccio ed esagero i brividi, ma hanno già capito; Jamal ha allungato una mano sulla cuccetta dietro di sé e mi porge un asciugamano, poi mi indica le gambe ed i piedi, appena coperte dai collant e da quelle maledette decolté.
Dovrei levarmi calze e scarpe, ma come faccio con loro due lì?
Mi viene da battere i denti e capisco che… al diavolo il pudore!
Levo le scarpe, faccio per alzare la gonna ma la manona del camionista mi si appoggia sull’avambraccio. Oddio! Cosa vorrà, adesso?
Mi sorride e mi indica la cuccetta, dietro di loro. Gentile! Io chissà cosa pensavo, già…
Lo ringrazio con un sorriso e scivolo sulla cuccetta; poi mi alzo la gonna fino alla vita, afferro l’orlo dei collant e me li tolgo: sono fradici e gelati!!!
Mi asciugo e friziono i piedi gelati; poi passo alle gambe e l’asciugamano è già inzuppato di acqua fredda.
Una mano mi appare davanti al viso, con un asciugamano che tiepido perché era sulle bocchette dell’aria calda!
Gli porgo quello bagnato e mi godo il tepore del tessuto sulla pelle, mentre la circolazione sanguigna che ritorna normale mi fa bruciare i piedi come se fossero nel fuoco.
Dopo un quarto d’ora, mi sento meglio: passo nuovamente tra loro e do un’occhiata attraverso il parabrezza: tutte le auto sono ormai sepolte dalla neve e faccio fatica a capire che il secondo cumulo di neve davanti contiene la mia auto.
Mi giro verso Ahmed e lo guardo finalmente: un bel ragazzo, sotto i venticinque anni; alto snello, spalle larghe, riccioli neri, occhi nerissimi e lunghe ciglia ad addolcirne lo sguardo, con il bel sorriso ereditato dal padre.
Mi sorride, gli sorrido.
Il padre sbadiglia, poi da uno sportellino tira fuori una formaggetta, una grossa pagnotta, un bottiglione di vino rosso e delle arance.
Con un grosso coltello a serramanico, taglia le fette di pane e di formaggio; Hamed versa il vino, nei bicchieriappoggiati sull’ampio cruscotto .
Con un gesto cordiale mi invitano a servirmi; ringrazio con un sorriso e comincio a mangiare, rendendomi conto solo in quel momento di quanto fossi affamata.
Il formaggio ha un sapore forte ed il vino è ottimo, anche se un po’ troppo pesante per i miei gusti, ma Ahmed mi riempie il bicchiere almeno altre due volte, mentre loro due chiacchierano e scherzano.
Dopo una mezz’ora, Jamal mi fa segno che si corica per dormire; passa nella cuccetta e tira la tendina.
Resto in cabina, seduta al posto del passeggero; il tepore ed il vino mi fanno scivolare nell’assopimento, nonostante la cabina sia squassata dalle potenti raffiche di vento.
Per cercare una posizione migliore sul pur comodo sedile, devo essermi mossa in modo scomposto: mi ha svegliata il lievissimo tocco del giovane sulla coscia e mi rendo conto che la gonna è risalita fino a far vedere nitidamente il perizoma.
Lui mi sta accarezzando la gamba e spia le mie reazioni, sorridendomi.
Cosa posso fare, in quella situazione, con la testa leggera come un palloncino? Sorrido anch’io, guardandolo: ha stranamente tirato giù l’ampio maglione fino al pube, ma indovino… qualcosa.
Oddio! Se è davvero ciò che penso è… enorme!
Ne sono come ipnotizzata e quasi non mi rendo conto del giovane, che mi prende la mano e me la pilota fino ad appoggiarla su quell’ingombro…
Mentre le sue dita si fanno timidamente strada verso la mia natura, non voglio credere a ciò che sto tastando: alzo il maglione e… Ohhhh!
In quarantadue anni, non avevo mai visto –dal vivo!- una tale meraviglia!
Provo ad impugnarlo, ma la mia manina non basta a circondarlo: col pollice e l’indice riesco a malapena a coprire metà della sua circonferenza!
Sento le sue dita che, scostato il pizzo del perizoma, sondano la cedevolezza della mia fichetta, che è già inumidita e poi colmata da uno suo dito… e poi da due… da tre che si muovono con calma, con la sicurezza del padrone dentro di me, mentre l’altra sua mano mi si appoggia sulla nuca e mi attira a se: un bacio, dolcissimo, sensuale, con le nostre lingue che esplorano la bocca dell’altro e poi la sua che esce e guizza sul profilo delle mie labbra… dio, che bello!
La sua mano, frugandomi, mi ha fatto cambiare posizione: ora sono inginocchiata sul sedile ed è… normale che mi abbassi, che cominci a baciare quel trionfo di carne dura, che gli dia qualche leccata sempre meno timida, sempre più sfacciata, che lo percorra in tutta la sua smisurata lunghezza tra lo scroto peloso e la cappella congestionata, godendo dell’asperità di ogni turgida vena in rilievo, del filetto teso una corda di violino, del buchino sulla sommità che sembra un occhietto che mi guarda, sfidandomi!
Ed io accetto la sfida, facendolo sparire all’interno della mia bocca e poi, con risoluta calma, massaggio il glande con le mie labbra e lo accolgo sempre più nel profondo della mia bocca, fino a quando lo sento in gola… e ce n’è ancora metà fuori!!!!
Lo coccolo con la lingua, lo stringo con le labbra, lo aspiro… è stupendo!
Le sue dita sono diventate quattro, dentro di me e le sento sciaguattare nel mio più intimo umidore: sono bagnatissima!
Sento che anche il suo pollice entra in me, ma solo per poco: dopo un pochino lo sfila e ne sento la mancanza quasi dolorosa, ma lui lo usa per massaggiarmi la rosellina posteriore e, inumidito, lo spinge delicatamente dentro, allargandomi…
Oddio! Mi vorrà anche inculare? Sono torbidamente attratta dall’idea: davanti penso di poterlo accogliere con un minimo di sforzi, ma dietro… è troppo!
L’altra sua mano mi ha fatto risalire il pullover, la maglietta, mi ha sfilato i seni dalle coppe del reggiseno ed adesso gioca delicatamente coi miei capezzolini turgidi, ritti come chiodi, provocandomi lampi di piacere.
Sento le sue mani che mi accarezzano le cosce, che mi palpano –un po’ ruvidamente- le natiche, che mi percorrono la spina dorsale , mentre ormai le sue dita sono padrone della mia micetta zuppa , del mio buchino e dei miei capezzolini congestionati…
Aspetta! Ma quante cazzo di mani ha, questo turco?
Getto uno sguardo di lato: anche Jamal mi sta toccando… non me ne frega nulla, ormai. Anche fossero in sei, mi farei fare tutto da tutti loro!
L’uomo mi fa staccare dal membro del figlio, mi fa alzare le braccia e mi sfila tutto di dosso, lasciandomi con solo la gonna attorno alla vita.
Poi mi prende per una mano e delicatamente mi attira sulla brandina e mi trovo così davanti al viso il suo membro; una bella dotazione, anche se ovviamente sfigura, accanto a quella del figlio.
Mi inginocchio sulla brandina e comincio a dedicarmi anche a lui, anche se la mia natura pulsa dalla voglia di essere riempita, ora che è rimasta orfana delle sapienti dita del giovane.
Pensavo (speravo, quasi!) che si mettesse dietro di me e che mi riempisse in quella posizione, ma invece anche sui si è mezzo seduto sulla branda e mi guarda, con un vago sorriso sulle labbra, mentre pigramente si tocca la proboscide.
Devo averlo!
Dopo aver ben spompinato Jamal, insalivandogli lo scroto e tutta l’asta, fino alla cappella turgida, dopo averlo accolto fino alla radice in bocca, dopo aver usato tutta la mia capacità in quel tipo di prestazione, sono ossessionata dal prendere Ahmed dentro di me, sentirlo riempirmi, allargarmi, impazzire dal piacere!
Lascio Jamal, mi giro, fronteggio il giovane e poi piegandomi sulle ginocchia, mi appoggio la sua trionfale cappella sulle labbrine; lui mi guarda, sorridente.
Gli sorrido, lo bacio e provo a scendere, piaaaaaaano!
Dio com’èggrosso!!!
Sta fermo, lo tiene alla base, fermo ed apprezzo: devo fare da sola, è meglio!
Do un leggero affondo ed il mostro si fa un pochino strada dentro di me… Altro affondo, più profondo, anche se di poco.
Terzo affondo: adesso lo sento bene dentro… Provo ancora a scendere…. Ohhhhhhhh… Dio, chebbello….
E’ gigantesco, non ne ho mai sentito di così grossi, ma adesso c’è… comincio a danzarci sopra ed alla fine mi sento completamente riempita, invasa, allargata, dilatata, rotta, donna completa e completata; gli bacio la bocca sensuale e…. esplodo!!!!!!
Dio, che orgasmo! Il padre e la madre di tutti gli orgasmi!
Sono inginocchiata ai lati dei suoi fianchi, il suo palo solidamente infisso in me, le sue mani a stuzzicarmi i capezzoli e Jamal, dietro di me, che mi fa girare due dita nel buchio, divaricandole, allargandomi, preparandomi…
Dopo poco, sento la sua cappella turgida bussare a quella porticina; lo accolgo, rilassandomi e…. Ohhhhh!
I due turchi mi hanno colmata ed Ahmed, che era restato immobile mentre il padre prendeva posizione dentro di me, ora ricomincia a muoversi, a darsi e darmi piacere, a… fottermi! Sì, fottermi come una cagna, una troia, una porca, col suo colossale cazzone che mi sfonda la fica e mentre quel maiale di suo padre mi incula ed io, riempita dai loro due bei cazzi, che godo, godo, godo…
La mattina dopo, mi sveglio abbracciata ad Ahmed, mentre sento Jamal russare dalla brandina superiore.
Siamo nudi e mi sento impiastricciata del loro sperma, colato fuori dai miei deliziosamente martoriati buchini.
Sono lurida, spettinata ed ho ancora in bocca il sapore dei loro membri, del seme che dopo mi hanno offerto da bere e che ho accettato con gioia.
Guardo fuori: ha smesso di nevicare e anzi un pallido sole cerca di farsi largo tra la nuvolaglia; il termometro racconta di una temperatura esterna di ‘solo’ due gradi sotto lo zero ed il vento è caduto: la tormenta è finita.
Guardando davanti, vedo il camion intraversato muoversi; penso ad un’illusione ottica ma no: viene davvero tolto da un grosso mezzo e poi uno spazzaneve libera man mano i mezzi bloccati, che possono ripartire.
I due turchi si vestono, mi sorridono, mi baciano mentre finisco di rivestirmi, poi mi chiedono a gesti qual è la mia auto; quando lo hanno capito, scendono, armeggiano in una stiva sotto il rimorchio e poi arrivano, nel mezzo metro di neve, fino alla mia auto e con una vanghetta liberano la portiera e poi davanti.
Con una paletta da spazzatura, poi, sgombrano i finestrini ed infine tornano alla motrice.
Non mi alletta l’idea di tornare a sprofondare nella neve con collant e decolté, ma loro hanno la soluzione: a gesti mi fanno capire di salire sulle robuste spalle di Ahmed e mi depositano delicatamente al posto di guida della mia auto.
Provo ad accendere il motore ed al terzo tentativo, parte. Loro adesso sono tranquilli: mi abbracciano, mi baciano e tornano al loro bestione.
Ripenso con languore alle dolci sensazioni provate, mentre l’auto davanti alla mia viene liberata e… il primo che parla male dei turchi, lo PICCHIO!
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zorrogatto,
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La Segretroia
L’ambiente dell’ufficio, qualsiasi tipo d’ufficio, può essere spesso e volentieri un posto noiosissimo, di poco stimolo e soddisfazione se, insomma, non ci si da fare per fare carriera.Ma una vera “segretroia” sa come rendere le proprie giornate più piacevoli e scorrevoli e anche, come definirle, “frizzanti”.Sono stata assunta in questa azienda circa un anno fa e da allora ho già fatto la mia piccola carriera.Il mio capo ufficio, Roberto, è, diciamo così, molto sensibile alle esigenze dei suoi dipendenti e ha sempre avuto un occhio di riguardo per me e non solo l’occhio.Infatti lui è uno di quei capi che, quando ti chini, devi stare attenta a quello che può accadere al tuo bel lato B.E non parliamo solo di B, ma anche del lato A,C e ci metterei tutto l’alfabeto.Ieri mattina mi chiama dal suo ufficio e mi dice di raggiungerlo velocemente, arrivo e mi dice di chiudere subito la porta.Dentro di me pensavo “e adesso cosa vorrà il porco”. Ma devo essere sincera, quel porco a me piace e tanto.Mi da una sensazione strana, cioè mi tratta proprio come una puttana, pronta ad ogni sua minima richiesta e a volte quando chiede le cose è davvero duro, ma devo dire che lui è sempre … duro.E ne ho la prova tutti i giorni.Allo stesso tempo mi piace, da morire, mi bagno solo a guardarlo, sarà quello sguardo, quel sorrisino sempre affabile sulla bocca e mi rende fiera di essere la sua puttana …la sua “segretroia” perfetta!Torniamo all’altra mattina.Entro e chiudo la porta come ordinato. Mi dice di avvicinarmi alla sua scrivania, proprio dove lui era seduto, tira fuori dal cassetto delle pratiche e inizia a dire, urlandomi, che i calcoli che avevo fatto io erano tutti sbagliati! Ma come è possibile? Li ho ricontrollati mille volte!Dopo un po’ che mi “cazziava” sento una mano, all’inizio piano e poi più veloce, salirmi la gamba, partendo dal ginocchio e arrivando fino su al sedere, sotto la gonna e la sua voce dire:”Mmmm puttana abbiamo le autoreggenti oggi e le mutandine?Dove sono?Che troia!”.Vedete cari amici una vera “segretroia” non ha mai le mutandine.Poi subito le sue dita hanno iniziato ad insinuarsi in mezzo, tra il culo e la figa, quel punto che ti fa bagnare ancora di più e poi hanno raggiunto la mia figa calda e poi ancora verso il culo bagnandomi tutto della mia stessa marmellata di figa.Spontaneamente ho inarcato il culo fino quasi a metterglielo in faccia e poi lui mi ha detto:”Girati puttana, voglio leccartela!”. E l’ho fatto, ho alzato bene la gonna e gliel’ho messatutta in faccia…mmm…che porco, come lecca meravigliosamente bene la fica il mio capo, pensavo.Leccava e leccava finché io non gli sono venuta in bocca. Ancora accaldata da quell'orgasmo incredibile mi tira verso di lui e mi dice:”Ora succhiamelo tutto troia”.Mi sono chinata e gli ho fatto la più gran pompa che ho fatto in vita mia, su e giù succhiavo come una pazza, una porca affamata di cazzo e poi è esploso tutto nella mia bocca, la sua sborra calda l’ho sentita tutto il giorno nella gola.Nel pomeriggio arriva una sua telefonata alla mia scrivania, penso “Ma che vorrà ancora, che insaziabile!”. Dice:”Venga subito nel mio ufficio!”.Entro e mi fa accomodare e inizia:” Signorina le presento la nostra nuova collaboratrice, si occuperà delle nostre archiviazioni, telefonate, fottocopie (spirito) e appuntamenti. La prego di farle vedere l’ufficio e come operiamo”.Ma dico io! Non ci sono io a fare tutto questo?! Il porco vuole sostituirmi!Io, gentilmente, mi giro verso di lei e devo ammettere che il primo pensiero è stato “mmm che faccia da zozza che ha”, le dico:”Vieni pure, ti faccio vedere i settori”, lanciando un’occhiataccia al mio capo.Le faccio fare il giro, le presento un po’ di colleghe e colleghi e le indico l’archivio dove lei si mette subito all’opera.Furibonda e sinceramente offesa, oltre perché era anche una gran figa lo ammetto, mi reco al volo nell’ufficio del porco, busso a mala pena ed entro.Lui mi guarda sorpreso e dice:”Sarà il modo di entrare! Cosa c’è troia? Vuoi un’altra passata? Vieni…mmm…l’ho già duro …vieni che ti do una bella passata di cazzo su per quella figa sempre bagnata e poi te lo rimetto tutto in bocca puttana succhia cazzi”.Io mi avvento su di lui e gli dico:” Brutto porco, come ti permetti ad assumere un’altra, cos’è non ti basto io? Non ti piacciono tutti i servizietti giornalieri che ti faccio, sotto e sopra questa scrivania?” e continuo “Slacciati i pantaloni! Dai che te lo voglio succhiare fino alla gola e capirai che una "segretroia" come me non la troverai mai!”.Mentre iniziavo a pomparglielo tutto e a leccarlo fino alle palle entra la nuova ragazza, resta immobile sulla porta con gli occhi sbarrati, lui come se nulla fosse le dice:” Vieni troietta, vieni anche tu e guarda cosa mi fa”. Poi mi alza il viso e dice a me:”Abbiamo compagnia”, ammiccando.La guardo e dico alla zoccolina:” Ti conviene tacere se non vuoi essere licenziata”.Lei dopo un po’ cambia sguardo e mi dice:” Signorina lei è una gran puttana ed io voglio imparare da lei come si fa a fare carriera per essere una perfetta “segretroia”… mmm, l’ammiro e mi piace una sacco, che pompinara perfetta che è”.Io resto estasiata da quello che avevo sentito e con orgoglio la guardo e le dico:”Vieni qui e guarda bene come lo succhio, lo vedi? E’ durissimo e grosso questo bel cazzone, tutto da ciucciare, chinati vicino a me e guarda”.Poi le dico:” Ma sai almeno leccare tesoro?"e lei:”Non tanto bene, sa io non ho molta esperienza”.A me sale una voglia di farmi leccare la figa da quella porca che le dico:” Allora porcellina vieni qui, in mezzo alle mie cosce e leccami tutta la figa, vediamo come fai … mmmm si ma sei bravissima, continua lecca… lecca”.Io godo come una vacca, grondo e poi mi viene voglia di leccargliela io, ma ho un’idea migliore, voglio leccarla con Roberto, sì il mio capo sporcaccione…mmm.Le dico:” Sdraiati bella puttanella che te la lecchiamo io e il capo, insieme”. Lei si sdraia immediatamente e aspetta le nostre lingue bagnate.Lei gode, gode, ci viene in bocca e poi dice:”Voglio succhiarlo anch’io al capo, vi prego”.Ed io:” No cara leccamela ancora su, dai vieni quei e leccamela, al capo glielo pompo solo io”.Vengo un’altra volta, di più e poi prima di fare esplodere Roberto nella mia bocca, la guardo e le dico:” Ora troia ricomponiti e torna al lavoro, voglio finire io, per te è troppo presto, ci vorranno anni di gavetta da perfetta “segretroia” prima di avere la sborra del capo”.Fine
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RobiRomi,
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Piacevole disguido
Una mattina arrivo in ufficio e la Direzione mi convoca urgentemente in ufficio.Subito il primo pensiero è stato “Che ho fatto?”.Entro dentro e trovo il capo e due soci lì seduti e mi dicono di accomodarmi.Mi illustrano un progetto al quale la nostra azienda vorrebbe associarsi, ma prima era necessario fare un giretto di perlustrazione al meeting che trattava di questo.Che bello!Mi stavano proponendo di parteciparvi e io adoro questo genere di cose nel mio lavoro.Inoltre, una volta arrivata al luogo del meeting, avrei dovuto incontrarmi con la responsabile di un agenzia che collabora con noi che mi avrebbe aiutata durante le due giornate.Ero contenta di incontrarla, oltre perché professionalmente è un’ottima persona, ma anche perché è davvero simpatica.Ok, organizzato il tutto, proseguo la giornata con il mio solito lavoro. Il meeting iniziava il giorno e sarebbe durato due giorni,quindi voleva dire dormire in hotel per la notte.Finita la giornata, sono corsa a casa a preparare il mio solito trolley da viaggio di lavoro.La mattina seguente mi sono alzata, ho fatto colazione e preparata per i due giorni intensi che mi aspettavano.Dopo un lungo viaggio in macchina arrivo al luogo dove si sarebbe tenuto l’evento, parcheggio, scendo dalla macchina e mi guardo in giro, c’era davvero un sacco di gente..Mi reco alla reception per farmi dare il pass e poi decido di andare allo stand dove sui trattava l’argomento per il quale ero lì.Arrivo e mi viene in mente una cosa “Cavolo devo cercare la responsabile dell’agenzia!”.Guardo nella rubrica del mio telefono e per fortuna avevo il numero.La chiamo e mi risponde subito. Decidiamo di incontrarci al bar, così ne avremmo approfittato per prenderci un caffè.Che piacere rincontrarla, era passato tanto tempo dall’ultima collaborazione,ma non era cambiata affatto!Preso il caffè e fatte due chiacchiere, abbiamo raggiunto lo stand del progetto.Dopo ore e ore ad ascoltare un tizio noiosissimo, ci guardiamo e decidiamo che era ora di recarci all’hotel per riposare un po’, fare una doccia e andare a cena.Guardiamo entrambe i voucher prenotati dalle nostre rispettive direzioni e scopriamo di essere nello steso hotel!Che bello, almeno non mi annoierò ho pensato e sarà tutto più facile, senza metterci d’accordo su luoghi o orari per incontrarci allo stand.Arriviamo all’hotel e ci rechiamo alla reception per le stanze, ma c’era un sacco di gente che aspettava, oltre ad esserci clienti arrabbiati che urlavano: “Ma io ho prenotato tanto tempo fa, come è possibile che non c’è la stanza!!”Va beh, aspettiamo e vediamo cosa succede.Tocca a noi! Finalmente! E come previsto c’era qualcosa che non andava anche con lanostra prenotazione.La gentile signorina della reception ci dice:”Ehm scusatemi signorine, ma purtroppo c’è stato un disguido nel sistema prenotazioni e purtroppo non abbiamo le stanze per entrambe.Cosa??? Ma dico io, un disguido!La receptionist continua:” Avremmo solo una camera per due persone, matrimoniale, ma non so se è il caso, forse le signore manco si conoscono.Quasi all’unisono rispondiamo:” Ci conosciamo, ma avremmo gradito due stanze per comodità, ma se non si può fare altro, accettiamo”.Avremmo dormito insieme, non che la cosa mi desse fastidio, anche se non era mai successo, ma che importa per una notte; tra me e me ho pensato solo “Speriamo che non russi!”.In realtà dentro di me balenava un altro pensiero … “poi è proprio una bella donna”.Chissà perché l’ho pensato?Saliamo in stanza ed entrate appoggiamo subito le borse, ci togliamo i tacchi (che male tutto il giorno) e ci tuffiamo nel lettone matrimoniale ridendo come due sceme, neanche fossimo compagne di scuola in gita scolastica.Decidiamo il turno della doccia e il ristorante per la cena.Dopo circa un’oretta di preparativi e solite chiacchiere da donne andiamo a cena, avevamo una fame.Finito di cenare facciamo due passi e poi stanchissime ce ne ritorniamo in hotel.Mi chiede se mi va di guardare un film prima di addormentarci e le dico che l’avrei guardato volentieri, ma eravamo così stanche che chissà se saremmo riuscite ad arrivare alla fine.Io mi metto comoda, la guardo e le dico:” Io dormo nuda, solo con le mutandine, spero non ti dia fastidio …”.Lei risponde:”No affatto, anch’io dormo nuda, con solo un paio di slip, poi fa un caldo in questa stanza …”.Ci sdraiamo e iniziamo a guardare il film.Dopo circa mezz’oretta mi giro versoi di lei e noto che si è addormentata, allora spengo la tv e la luce e provo a chiudere gli occhi anch’io.Ero stanchissima è vero, ma quella stanchezza che quasi non ti fa addormentare, mah una sensazione strana.Dopo un bel po’ di silenzio, buoi e respiri sento uno stano mugugnare che proveniva dalla sua parte.Mi giro con la testa per capire se era tutto ok e ho pensato “Starà sognando, ma cosa …?”Poi sempre più forte, sempre di più, sembrava quasi che stesse sognando qualcosa di estremamente eccitante e piccante.Era bello ascoltarla e dopo un po’ ho sentito che, a forza di ascoltarla ed immaginare cosa stesse sognando, mi stavo bagnando.Mi tocco e sento la fica calda e bagnata.Quasi d’istinto decido di avvicinarmi e piano piano la scopro un po’ da quel piumone grosso che faceva troppo caldo, infatti lei era bollente.Noto che ha una mano in mezzo alle gambe e penso …”mmm … ma guarda questa bella maialina cosa fa nella notte … si tocca e senza di me …”.Le levo la mano dalla fica, voglio toccarla io e sentire quanto è bagnata, ma sta ancora sognando, non vorrei svegliarla.Con un movimento della mano le apro bene le gambe e lei cede a questo movimento.Le levo dolcemente gli slip e scivolo piano nella sua fica già bagnatissima.Comincio a stuzzicarla con le dita, su e giù e lei comincia ad ansimare sempre di più.Poi le infilo un dito bene dentro la figa, come è morbida e calda e poi un altro dito e do dei piccoli colpetti dentro.Lei comincia a muoversi, al ritmo delle mie dita, con il culo, su e giù, mamma che maiala che è.Ad un tratto mi dice :”Ma cosa fai, porca … mmm .. è un sogno? O mi stai davvero sditalinando … mmm”.Ed io mi avvicino al suo orecchio e le sussurro:” Sì porca, sta succedendo davvero, rilassati, lasciati andare al piacere … faccio tutto io....mmmm...sei così bagnata....”.Comincio a sgrillettarle il clitoride, che gonfio di voglia che è.Le piace, le piace tanto e continua a muoversi come una troia impazzita.Dopo un po’ sento ,le sue mani che cercano il mio corpo e la sua testa si gira nella mia direzione con bene la lingua fuori dalla bocca cercando la mia.Limoniamo, prima piano poi forte, ansimando entrambe come due porcone.Mmmm le sue mani arrivano alla mia fica, che è grondante di succo dalla voglia.Mi sta sgrillettando ed io sgrilletto lei, nel lettone, intanto continuando a limonare … mmmm è bellissimo!Poi scendo sul collo e comincio a leccarla e baciarla, dopo sempre più giù arrivo alle sue belle tettone e inizio a mordicchiarle i capezzoli con le labbra. Lei gode, gode sempre di più.Ad un tratto anche lei vuole le mie tettone, è bellissimo perché entrambe abbiamo questi due bei meloni e giocare è eccitantissimo.Le vuole in faccia ed io gliele metto, dio come le lecca e le succhia tutte bene, da favola!Durante tutto questo giuoco di lingua e di mani che si esplorano, strusciamo l’una con l’altra con le fighe bagnate, che sensazione paradisiaca … mmmm.Poi mi viene una voglia matta di leccargliela tutta quella figa colante e lei mi dice :”Sììì, ti prego, leccamela tutta!”,Ed io inizio a leccargliela fino a farla impazzire.Mi dice che non vuole venire adesso, vuole venire insieme a me.Allora optiamo per un bel 69, anche lei adora leccare la figa.Ci mettiamo a 69 e cominciamo a leccarcela a vicenda, bagnandoci le facce dei nostri succhi buonissimi.Godiamo insieme come due troie, è bellissimo! Che orgasmo!Dopo, accaldate e ancora ansimanti con il cuore a mille ci rimettiamo sdraiate, nude e stringendoci la mano guardiamo il soffitto e iniziamo a ridere come due matte.Ancora lei:”Tesoro domani abbiamo la sveglia all’alba!” ed io:”Già, mi sa che è ora di dormire sul serio ora.”Lei mi dice:” Grazie, è stata la miglior buonanotte del mondo, ora si che farò sogni tranquilli”.Ed io:”Prego cara e grazie a te, bello il lavoro in trasferta eh?”.NotteIdea nata da noi RobiRomi e la splendida coppia che abbiamo appena conosciuto e che speriamo di incontrare al più presto Lacpboom :)))
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11 years ago
RobiRomi,
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Shopping ......diverso...
Quella domenica pomeriggio c’era un tempo grigio e minacciava pioggia e temporali.Era rilassante starsene seduti a casa, comodamente sul divano, poi con un tempaccio del genere ,ma dopo un po’ ci è venuta la voglia di farci un giretto e dove si va con un tempo così in città?Ma ai centri commerciali!Ci siamo preparati, usciti e via in macchina al mio centro commerciale preferito, grazie al mio amore.Poi avevo saputo da amiche che uno dei negozi più trendy stava facendo saldi pazzeschi.Durante il tragitto parlavamo di quello che avremmo voluto comprarci, lui una felpa o un jeans, io un vestito o un bel paio di scarpe nuove da troia (mi piacciono un sacco) e nel mentre quel porco di Robi mi prendeva i capezzoli pizzicandoli con le dita.Lo fa sempre e a me piace … e per dimostrarglielo, durante la guida, allungo sempre una mano sul suo cazzo meraviglioso … il mio cazzo sempre voglioso.Arrivati al centro commerciale ci siamo inoltrati nel parcheggio, colmo di macchine e cerca che ti cerca, abbiamo trovato il posto.Abbiamo fatto una corsetta dalla macchina all’ingresso, pioveva di brutto in quel momento e arrivati all’ingresso ci siamo ripresi un attimino dall’acquazzone. Poi siamo entrati e abbiamo iniziato il nostro giro di vetrine.Un po’ di qua e un po’ di là fino ad arrivare al negozio dei mega sconti!Guardando dentro abbiamo notato che non c’era tanto assalto di clienti e nemmeno cartelli -70% -50% o -30% appesi alle vetrine … mah …Robi mi ha detto:” Vabbe Romi voglio entrare lo stesso a dare un’occhiata, qui trovo sempre i jeans che mi piacciano.” Io:” Certo amore, ti dispiace se intanto faccio un giro nell’altra ala del centro? Vorrei dare un’occhiata anche lì prima.” Lui:” Tesoro vai pure, ci vediamo tra un po’, ti chiamo se finisco prima di te.”Bacione dolce e bagnato e via al nostro shopping.Giravo ormai da un bel po’ alla ricerca di qualcosa che mi piacesse. Uscivo e rientravo da tutti i negozi che mi ispiravano, ma non trovavo nulla.Avevo deciso di prendermi un caffè al bar. Pensavo “ chissà se Robi ha trovato i jeans”.Guardando l’orologio mi ero accorta di essermi assentata già da una quarantina di minuti, meglio riavviarmi verso l’ala dove ci siamo lasciati, mi starà cercando!Attraversata tutta questa galleria eterna di negozi sono arrivata al negozio di prima, ma avvinandomi ho notato luci più basse e un cartellino piccolo sulla porta con scritto “TORNO SUBITO”.E Robi? Mi sono guardata un po’ in giro, ma non lo vedevo.Allora ho deciso di tornare un po’ indietro, magarilui era passato dall’altra parte. Niente.Ho preso il telefono per chiamarlo … “segreteria telefonica del numero ….” .Mah.Ad un tratto mi sono rigirata verso il negozio e ho visto una signora che entrava,allora la porta era aperta!Arrivata di corsa al negozio sono entrata e ho notato che eravamo solo io e la signora.Lei non ha fatto caso alle luci basse, al fatto che non c’era nessuno e dopo un giretto tra gli scaffali e appendi abiti vari è uscita. Ero sola … o no?Ad un tratto, nel silenzio del negozio vuoto, ho sentito rumore provenire dai camerini.Mi sono avviata quasi d’istinto e invece che dire “Mi scusi” sono rimasta in silenzio, camminando lentamente verso i camerini.Ho iniziato a distinguere il rumore, un ansimare ritmato e dei mugolii.Di fronte all’ultimo camerino ascoltavo quello che accadeva dall’altra parte, rendendomi conto all’istante che quel ansimare e quel godere io lo conoscevo bene.Ho aperto la porticina e la scena che mi sono ritrovata davanti mi ha colpita come una sassata, sono rimasta i primi cinque secondi pietrificata, ma allo stesso tempo mi provocava una sensazione strana, la voglia di afferrare quella troia per i capelli e lui per le palle e insieme l’estrema voglia di partecipare a quel gioco eccitantissimo, dove questi due porcellini ci davano dentro di brutto.Lei, la commessa latitante, stava spompinando il cazzo a Robi come una porca e lui era con la schiena appoggiata al muro, bella inarcata per infilarglielo bene in bocca fino alla gola e fino a sbattergli quasi le palle in faccia.Lei pompava, pompava di brutto.Mi guardavano, ma non sorpresi e imbarazzati, anzi, mi guardavano con quegli occhi che mi dicevano “vieni, vieni anche tu”.Lui ad un certo punta mi ha detto, godendo come un maiale :” Vieni a succhiarmelo tutto anche tu, vieni … mmmmm”.Ad un tratto mi è salita la rabbia, mi sono avvicinata a lei e le ho detto:” Puttana che stai facendo? Questo è il mio cazzo e se vuoi continuare a divertirti con il mio bel cazzone dovrai leccarmi la figa fino a farmi godere come una troia, hai capito tesoro?”.Mi sono spogliata tutta sino a rimanere in perizoma.Seduta sullo sgabello , appoggiata allo specchio del camerino, l’ho invitata ad affondare la sua bocca, piena di sapore del cazzo di Robi … mmmm buonissimo … nella mia figa, già così bagnata e bollente.Volevo che mi leccasse prima sopra al perizoma e poi pian piano con le dita ho voluto che me lo spostasse di lato (mi eccita da impazzire), per poi strapparmelo via con la bocca e cominciare a leccarmi la figa come una porca e farmi godere da morire.Poi ho preso Robi per il cazzo, duro,gonfio di voglia e magnifico, per portarmelo alla bocca e far vedere alla puttanella come si succhia bene il mio cazzo.Ho cominciato a spompinarlo tutto, bene, più di quella troia, che intanto mi leccava la figa e mi sbatteva il clitoride con la lingua. Ogni tanto mi sgrillettava, che porcellina.Il cazzo di Robi era durissimo, grosso, bagnato e pronto ad esplodere, ma ancora non era il momento, volevamo godere, godere ancora.Mi diceva:”Brava la mia puttana, succhia … succhia sempre di più vacca.” E poi diceva a lei:” E tu lecca troietta, ti piace vero la figa della mia signora … mmmm sarà grondante. Ma chissà come ce l’hai tu la figa puttanella. Ce la fai assaggiare a me e alla mia dolce porcella?”.Poi si avvicina a me con la bocca alla mia, e dandomi dei colpi di lingua affamata e golosa mi ha detto:” Puttana mia hai voglia di assaggiare la figa di questa bella maiala? Dimmi di sì … Ho voglia di limonare con te sulla sua figa, sicuro è colante e non aspetta altro la troia”.Quelle parole mi hanno talmente eccitata da venire subito nella bocca della commessa, che orgasmo! Mmmm fortissimo …Appena venuta Robi mi porge la mano, io mi alzo lentamente e insieme la facciamo sedere sullo sgabello, ancora tutto umido dal mio piacere.E dopo di ché ci siamo precipitati in quella figa impazzita di voglia, prima dolcemente e poi insieme più velocemente.Poi un po’ io e un po’ lui, lei godeva come una puttana, impazzita da quello che le stavamo facendo.Intanto poi non mancavano i nostri scambi di lingue, tra me e Robi, piene di marmellata della sua fica.Abbiamo continuato fino a farla godere da impazzire. Era venuta talmente tanto che ne avevamo le bocche piene.Poi Robi ci ha detto ad entrambe:” Bene puttanelle che non siete altro, avete goduto cagne? Ora tocca a me! Qui giù in ginocchio e spompinatemi fino a farmi sborrare, voglio sborrare troie … dai … così … prima una poi l’altra”.Che pompino super mondiale che gli abbiamo fatto!E’ esploso e ha sborrato così tanto da inondarci tutte e due con il suo sperma caldo, buonissimo.Che spettacolo! Eravamo tutti e tre felicissimi di quel fantastico gioco.La commessa ci ha dato dei fazzolettini, ci ha indicato il bagno per riprenderci e pulirci e ci ha detto:”Passate alla cassa a salutarmi!”Siamo passati alla cassa e Robi ha detto:” Devo pagare i jeans”.Ed io guardando maliziosamente la commessa ho detto:”Ci farai lo sconto …” e lei:”Certo, non posso non farlo a clienti speciali come voi”.L’abbiamo salutata e ce ne siamo andati, contenti,accaldati ed emozionati per questo shopping … diverso.
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11 years ago
RobiRomi,
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Con Davide, w.end al mare, cap.1
Ormai era qualche settimana che frequentavo Davide e le cose andavano per il meglio. Non eravamo una coppia ma amici intimi, per lo meno cosí ci consideravamo.
Quel weekend, visto il tempo che continuava ad essere decisamente buono, avevamo deciso di passarlo al mare; era venerdì e io uscii un po' prima dal lavoro per andare a casa a preparare la borsa.
Il solito sms mi avvisò che mi stava aspettando sotto casa.
Io, vista la cena programmata in un posto molto carino, mi misi un vestito nero non scollato ma aderente fino alla vita che seguiva e risaltava alla perfezione le curve del mio seno, per poi allargarsi in una gonna comoda e corta davanti, ma un po più lunga dietro; stivaletto nero basso ma con tacco 12 e infine giacchina di pelle nera. Total black insomma.
Presi la borsa e scesi; Davide mi aspettava davanti alla Lotus, ci salutammo, ci baciammo e mi passò le chiavi dicendomi " guida tu". Non me lo feci ripetere 2 volte e salii al posto di guida facendo la solita attenzione che una donna in gonna necessitava nel salire e scendere da quell'auto.
Certo gli stivaletti con quel tacco non erano proprio una scarpa da guida ideale, ma dopo poco mi ero già abituata; la posizione era fantastica, gambe distese, volante piccolo e vicino, molto piacevole insomma; soprattutto quando cominciarono le curve in Serravalle.
Mi divertii talmente tanto che fin da subito mi dimenticai del vestito che davanti era decisamente corto, e che sicuramente regalò qualche scorcio delle mie intimità al mio copilota; ragione probabile che mi portò durante il viaggio a scostare più di una volta la sua mano curiosa dalla mia coscia.
In poco più di un'ora di guida spedita, ma non spericolata, giungemmo a Sestri, dove Davide aveva prenotato in un ristorantino con terrazza sul mare; non era pieno e la signora ci fece accomodare in un angolo con una vista spettacolare. La cena a base di pesce passò molto piacevolmente tra una chiacchiera e l'altra, tra un bicchiere e un altro, ed in conclusione con un bel mirto; insomma ero un po' brilla. Quando ci alzammo ero in quello stato meraviglioso in cui sei perfettamente cosciente e cammini ancora dritta ma senza inibizioni; appena fuori lo presi e lo baciai dicendogli di sbrigarsi a guidare che avevo voglia di lui. " si ma non so dove devo andare, sei tu che dovevi scegliere l'albergo" mi rispose ed io subito replicai " nessun albergo, porto di Lavagna, molo N, la barca di mio padre che ce la presta per il weekend". I suoi occhi si illuminarono e subito salimmo in macchina; guidava lui, e con la sua mano destra mi accarezzava la coscia salendo fino a sfiorarmi l'intimo senza però toccarlo; le mie gambe istintivamente si erano allargate e un calore umido cominciava a farsi sentire li in mezzo; aspettavo una carezza che però non arrivò, innalzando così il mio stato d'eccitazione.
Giunti in porto mi sentivo un fuoco, prendemmo velocemente le borse e ci dirigemmo alla barca; ero talmente eccitata che nemmeno mi tolsi le scarpe per salire ( se lo sapesse mio padre) e subito, nella penombra del porto cominciai a baciarlo; le lingue subito s'intrecciarono nervosamente mentre le mie mani esploravano il suo corpo e carezzavano quella turgidità che già si era presentata nei suoi jeans; glieli slacciai e con gran sorpresa notai che non indossava intimo; subito quel grosso pene saltò fuori dai jeans ed io feci per inginocchiarmi davanti a lui che subito mi fermò dicendo " andiamo di sotto, stiamo più tranquilli".
Aprii la piccola porta che dava alla dinette, scesi e subito mi diressi nella cabina di prua; lui subito dietro di me mi prese e mi spinse sul letto, mi divaricò le gambe e cominciando da una caviglia, lentamente cominciò a baciarmi. Ci mise qualche minuto per arrivare al mio intimo; fu un'attesa incredibile, ma quando le sue labbra sfiorarono il mio sesso ebbi un sussulto, seguito da altre scosse quando la sua lingua cominciò a stuzzicare il clitoride. Ero in estasi, le mie mani presero la sua testa per tenerla li; avrei voluto che continuasse fino alla fine, ma volevo anche sentirlo dentro di me, ovunque! Si quella sera avrei anche ceduto alla tentazione di concedere il mio di dietro a quel membro enorme. Ma lui si alzò, si liberò dei vestiti e si sdraiò su di me infilandosi nella mia vagina. Il pene scivolò subito nel mio orifizio umido e caldo riempiendomelo in modo meraviglioso; cominciò a stantuffarmi con dolcezza e nemmeno un minuto dopo un orgasmo sopraggiunse violento e inaspettato, accompagnato da gemiti soffocati.
Lui imperterrito continuò ad affondare dentro di me per un bel po' mentre io inerme subivo le sue penetrazioni; ecco che infine un getto caldo mi colpì dentro, e poi un'altro; mi sentivo invasa da quel calore che lentamente si spargeva in tutto il mio ventre.
Si mosse ancora un poco prima di sfilarsi e sdraiarsi accanto a me; sentivo il suo piacere colarmi fuori dal corpo e correre tra i glutei fino a bagnare il vestito, ma non mi mossi, non feci nulla, e così ci addormentammo, io ancora vestita.
Al mattino mi svegliai abbracciata a lui, con ancora il vestito, tutto imbrattato di sperma sulla gonna e con le scarpe che furono la prima cosa che mi tolsi; era prestissimo, la luce filtrava dalla porta della dinette rimasta aperta, uscii a recuperare le borse che stavano ancora fuori; tornata dentro mi spogliai e tornai sul letto con Davide che ancora dormiva.
Lo guardavo ammirandone le forme; ancora non mi ero abituata e quel membro che, anche se non in erezione, era oggetto continuo di ammirazione. Intanto pensavo alla sera prima, a quello che forse avrei voluto, ma in quel momento, sobria, pur incuriosendomi, mi intimoriva; ero curiosa delle sue misure, cosa che non mi aveva mai importato tanto prima, ma che ora mi stuzzicava parecchio. Tra questi pensieri mi riaddormentai e fu lui a svegliarmi un paio d'ore dopo con un bacio sulla guancia.
Indossato lo slip di un costume, un pareo legato sopra il seno e una zeppa con poco plateau davanti ma il solito 12 dietro ci recammo al bar del porto per la colazione.
Verso le 11, dopo una veloce spesa e i preparativi, mollammo gli ormeggi; il mare era calmissimo, la barca vi planava veloce e con pochi sobbalzi, e per mezzogiorno giungemmo nella baia di Portovenere; poche barche in rada e non fu difficile trovare un posto tranquillo dove gettare l'ancora.
Il sole era caldissimo, e sdraiati sul prendisole di prua non durammo molto prima di tuffarci in mare; la giornata stava passando stupendamente ma pur non facendo nulla di particolare notavo spesso un'erezione nel suo costume, forse causata dal mio topless e dalla brasiliana rossa un po' ridotta con una cucitura centrale che la passava da davanti a dietro seguendo come una seconda pelle l'intimo e quel poco di glutei che copriva. La cosa mi eccitava, e i miei pensieri erano sempre a sfondo sessuale; durante la merenda, comodamente seduti sul divanetto di poppa, ancora notavo quella erezione,nal che non resistetti più e gli chiesi "quanto è grosso?" "cosa scusa?" mi rispose; "quanto è grosso? L'hai mai misurato?" replicai indicandolo con lo sguardo. Davide scoppiò in una risata e mentendomi sicuramente mi rispose di no, ma aggiunse che se volevo avrei potuto misurarlo di persona. Sorridendo risposi "ok" e scesi a cercare un metro; ne trovai uno nel set da cucito di mia madre, lo presi ed uscii, mi inginocchiai di fronte a lui e dicendogli " per misurarlo deve essere in forma perfetta" lo presi e lo tirai fuori dal costume; era già eretto ma lo portai comunque tra le labbra e cominciai a succhiarlo e leccarlo. La fellatio è una pratica che mi è sempre piaciuta,e farla a Davide in particolare, ne apprezzavo inoltre quel salato che il mare gli aveva lasciato; dopo solo un minuto mi fermai, presi il metro flessibile e lo appoggiai sopra il pene, dalla base alla punta; misurava 24 cm e mezzo e poi la circonferenza arrivava a 18!!!! Ero stupita, e sorridendo dissi " caspita, mi sembrava enorme infatti, ma non pensavo così!!!"; solo un'altra volta ne avevo misurato uno che già mi sembrava grosso ma a fatica arrivava a 20 cm. Il suo era davvero enorme!!!!
Non resistetti, lo ripresi in bocca e rincominciai a succhiarlo mentre con una mano ne massaggiavo l'asta; ero eccitata ma in quel momento volevo solo dare piacere al mio compagno, tenendo la mia carica per la sera; in più ora che ne sapevo le misure l'idea di succhiarlo mi piaceva più del solito.
Continuai instancabile mentre Davide mi carezzava i capelli; ci volle un po' di tempo prima che cominciasse a emettere lievi gemiti; il suo bacino cominciò ad accompagnare i miei affondi e la mia mano strinse maggiormente l'asta; cominciai a succhiare con più vigore ma senza cambiarne il ritmo; i gemiti si fecero più decisi e d'un tratto uno schizzo mi colpì il fondo del palato seguito da altri sempre meno copiosi; la bocca era piena del suo caldo piacere, lo ingoiai e dopo aver succhiato e leccato ancora un poco il pene, gli sorrisi e dicendogli " ora sei in debito con me" mi allontanai tornando sul prendisole di prua.
Il sole scaldava la mia pelle e il lieve rollio della barca cullava il nostro relax; ma il suo sapore che persisteva in bocca mi manteneva eccitata e solo i continui bagni riuscivano a placare un poco e momentaneamente le mie voglie.
La sera saremmo scesi a terra per un aperitivo e la cena, così verso le 7e mezza cominciai a prepararmi; non mi ero portata dietro molto ed in più il vestito della sera prima era inutilizzabile; mi misi una maglietta aderente manica a tre quarti rosa e una minigonna in jeans larga ma molto corta, praticamente appena sotto i glutei; mai l'avevo indossata senza nulla sotto, ma quella sera decisi di azzardare più del solito. Le solite zeppe tacco 12 e la giacchina di pelle e la mise era fatta.
Giunti a terra con il piccolo tender passeggiavamo per il paese in cerca di un bar dove bere un drink prima di recarci a cena.
Seduti a chiacchierare guardando i colori che il sole, ormai sceso dietro la montagna, creava nel cielo ci gustavamo il nostro drink accompagnato da qualche stuzzichino; la gonna era talmente corta che sentivo le mie intimità a diretto contatto con il freddo alluminio della sedia e questo non faceva altro che stuzzicare i miei pensieri e presto un leggero umido si ripresentò nelle mie parti più nascoste appoggiate sulla seduta. Cercavo di muovermi il meno possibile per non far spostare la gonna tenuta appena sotto i glutei; certo, non era la mise più comoda, ma ero così eccitata fin dal pomeriggio che avevo azzardadato un pochino troppo.
Presto fummo seduti a tavola, gustandoci la cena di pesce, tutto era stupendo, ma i pensieri, credo anche di Davide, erano sempre su quello che sarebbe successo dopo e presto cominciarono frecciatine anche un poco azzardate.
I discorsi tra un sorriso e l'altro si erano fatti caldi, entrambe sicuramente desiderosi l'uno dell' altra non ci dilungammo molto e dopo un paio di immancabili mirti lasciammo il ristorante; il paese, pur non essendo più stagione piena, era molto frequentato, i locali tutti aperti e gente che passeggiava; appena fuori e girato l'angolo, Davide mi prese e mi baciò totalmente noncurante dei passanti; era dalla sera prima che pur stando insieme non ci baciavamo e subito le nostre lingue s'intrecciarono in una vorticosa e appassionata dimostrazione di desiderio reciproco. Io ero appoggiata al muro, con lui davanti a me, in questo angolo appartato e sentivo la gente passare poco distante da noi ma, forse anche grazie all'alcool e al suo potere disibinitorio, non mi importava molto e pensavo solo a quanto lo desiderassi in quel momento. Solo quando sentii le sue mani infilarsi sotto la maglietta e raggiungere i miei seni per palparli spalancai gli occhi per vedere se qualcuno ci stesse guardando; nessuno in vista e così mi abbandonai a quel momento magico. Sentivo la sua erezione pressarmi insistente sul ventre, sentivo il mio intimo ormai bollente, la voglia cresceva inesorabilmente; delle voci attirarono la mia attenzione e riaprendo gli occhi vidi un gruppo passare dietro di noi senza notarci; lo bloccai e gli dissi "torniamo in barca".
Il tragitto non era brevissimo, il molo su cui avevamo ormeggiato il tender distava quasi 10 minuti a piedi. Camminavamo rapidamente tenendoci per mano ma ad un tratto venni tirata in un'altro angolo semibuio; subito rincominciò a baciarmi e le sue mani a correre per il mio corpo; ora era lui contro il muro, io non vedevo chi passasse dietro di noi, potevo solo sentirlo. Eravamo in un angolo abbastanza riparato, ma comunque sentivo passare la gente a pochi metri da noi, al di la delle macchine parcheggiate. Sentii un brivido quando le sue dita sfiorarono il mio intimo, senza però fermarsi; volevo correre in barca ma non riuscivo nemmeno ad interrompere quel bacio e quelle carezze; totalmente incuranti dei passanti continuavamo a baciarci, sentivo i suo membro eretto pressare attraverso i vestiti, le sue mani palparmi ovunque fino ad arrivare ai glutei; sentii il vestito sollevarsi e le natiche scoperte in balia delle sue mani decise; era incredibile, ci stavamo baciando ed io ero praticamente seminuda in pubblico ma l'ultimo pensiero era di essere vista; mi sentivo incredibilmente eccitata, ero come staccata dalla realtà, come se li ci fossimo solo noi due.
Sentii una sua mano scendere ulteriormente, tra i glutei, superare l'ano e raggiungermi la vulva ormai completamente bagnata da tempo; due dita s'insinuarono tra le labbra e subito mi penetrarono in corpo strappandomi un gemito soffocato dal bacio che non s'interrompeva. Quelle stesse due dita, completamente bagnate dei miei umori, presto si spostarono a stuzzicarmi l'ano per qualche istante, prima che uno di loro si spingesse a violarlo; quando lo sentii infilarsi fu una sorpresa, stavo impazzendo e la voglia di sentire lui dentro di me in quel momento superava tutte le paure che in precedenza mi avevano frenato; ed in più quel gesto mi comunicava il suo desiderio.
Non riuscivo a trattenere gemiti soffocati, mentre lui muoveva il dito dentro di me e allargava i glutei con le mani palpandoli. Mi feci forza e lo fermai dicendogli di tornare a bordo; mi riabbassai la gonna e mi allontanai qualche centimetro; " andiamo" gli dissi.
Salimmo sul tender e subito mi tolsi le scarpe onde evitare di non farlo dopo; una volta a bordo non passò un secondo che rincominciammo a baciarci, a palparci; subito gli slacciai i pantaloncini che caddero a terra mettendo a nudo quel pene enorme, privo di peli ed eretto, lo presi in mano e stringendolo, cominciai a carezzarlo; lui mi aveva sfilato giacchina e maglietta in un sol colpo e mi palpava il seno nudo con decisione; intanto con l'altra mano gli slacciavo la camicia per poi accarezzargli il petto. Mi strinse a se, le sue mani di nuovo sui glutei, il suo dito ancora a violare il mio buchino ancora bagnato dagli umori che ormai erano ovunque, il mio seno schiacciato al suo petto liscio; lo volevo, lo desideravo, subito! Scesi in cabina tirandolo per mano, lo spinsi sul letto, e gli salii a cavalcioni infilandomi subito su quel pene che in un sol affondo dilatò la mia vagina violentemente; lanciai un forte gemito di piacere, ogni volta mi sembrava sempre più grosso. Scendendo ancora lo sentii picchiare violentemente sulla cervice provocandomi una scossa di dolore; subito risalii di un po' e cominciai a muovermi, eretta su quel pene guardandolo negli occhi e massaggiandomi i seni; sentivo i capezzoli turgidi solleticarmi i palmi. Era bellissimo, ma quella sera volevo di più, non mi importava di sentire dolore, lo desideravo dove ancora non era mai stato, ormai ne ero certa.
Mi chinai verso di lui spostandomi anche un pochino in avanti; appoggiata con le mani sul letto accanto alla sua testa, muovevo il bacino cavalcando quel pene e strusciando il clitoride sul suo ventre. Mi avvicinai e lo baciai, poi, con le labbra a pochi centimetri dalle sue e con voce tremolante, gli sussurrai "ti voglio dove non sei mai andato" e bagnando abbondantemente tre dita di saliva ,le portai sul mio ano, la spalmai per bene tutta intorno e vi penetrai con indice e medio; sentivo attraverso la sottile parete il pene scorrere dentro di me, ed io muovevo le dita dentro e fuori, mentre lo sfintere rapidamente mollava la sua stretta.
Mi sollevai per mettermi a carponi tra le sue gambe divaricate, presi il pene in bocca e cominciai a leccarlo bagnandolo bene di saliva fino alla base; vedendolo e sentendolo con la bocca mi tornò nuovamente il timore di quelle misure, ma dall'altra parte ero tanto eccitata dall'idea che non mi fermai ; dopo un po' mi coricai su di un fianco dandogli la schiena a gambe leggermente piegate, portai ancora della saliva sul mio posteriore lubrificandolo ulteriormente e, girando la testa guardandolo negli occhi, gli dissi " fai piano..."
Lui si tolse la camicia che ancora indossava, si mise dietro di me, spostò la gonna scoprendomi del tutto le natiche e vi appoggiò la punta del glande in mezzo; In quel momento un brivido mi percorse, chiusi gli occhi e aspettai pronta al dolore; quando cominciò a spingere sentii lo sfintere allargarsi e allargarsi ancora; lentamente si dilatò come non mai fino ad accogliere tutto il glande; era incredibile, non sentivo alcun dolore, ma mi scappò un leggero gemito quando Davide si fermò ed io mi rilassai; lo sentii arretrarsi, subito presi con una mano la sua anca e gli dissi " no che fai.... Continua" . Molto lentamente rincominciò il suo affondo; lo sentivo farsi strada dentro di me riempiedomi; era tanto stupendo che d'istinto diedi una spinta secca indietro infilandomi completamente su di lui fino a sbattere con i glutei sul suo ventre; un gemito incontrollabile risuonò violento nella cabina; era pazzesco, quel coso enorme che non ci stava in vagina, era tutto infilato nelle mie viscere. Lo sentivo fino al centro del mio addome, era una sensazione strana, di incredibile pienezza, ma non appena cominciò lentamente a muoversi decine di scariche percorsero il mio corpo; era fantastico, tuttto era perfetto.
Presto il ritmo aumentò e gli affondi divennero più lunghi; il mio corpo si era adattato alla perfezione a quell'enorme intruso ed il piacere cresceva.
Senza sfilarmi mi misi a pancia in giù, a gambe divaricate e lui sopra di me affondava completamente nel mio retto schiacciandomi sul letto; il clitoride strusciava leggermente sul lenzuolo aumentando il piacere che già era alle stelle.
Il caldo in quella piccola cabina era divenuto insopportabile ma nessuno dei due, pur essendo bagnati di sudore, accennava ad interrompere quell'idilliaco momento. Presto i brividi aumentarono, il piacere aumentava e cominciai a gemere rumorosamente chiedendogli anche di fare più forte; lui non fece che obbedire aumentando la forza e il ritmo, ma sentivo di volere di più e continuai a chiedere " più forte...... Più forte!!!" e i gemiti aumentavano e ad ogni affondo venivo schiacciata sul letto. Cercavo di contrastare le spinte alzando il sedere ma ormai non era forte, era violento, affondando deciso fino a sbattere rumorosamente contro i miei glutei. Io non resistevo più, i muscoli si irrigidirono, strinsi con le mani il lenzuolo e mi lasciai andare in un orgasmo incredibile, lunghissimo, fortissimo. Il cuore batteva forte, il respiro affannato diventava rumoroso ad ogni affondo di Davide che dopo il mio orgasmo non si era fermato ma anzi continuava imperterrito con lo stesso ritmo fino ad espodere qualche minuto dopo in fondo al mio retto; un calore divampò dal centro del mio addome, violento, era il suo piacere che segnava la fine di un amplesso fantastico.
Si fermò, mi diede un bacio alla base del collo e lentamente si sfilò sdraiandosi accanto a me; io ero come inerme, immobile, bagnata del mio e del suo sudore, pienamente appagata; il respiro lentamente tornava normale e sentivo il mio posteriore, ancora aperto e dilatato, tentare lentamente di tornare alla posizione originale.
Mi girai verso di lui, con una mano lo accarezzai, lo baciai e dicendogli che avevo bisogno di aria, lentamente mi alzai, mi tolsi la gonna che ancora indossavo e, nuda, uscii. L'aria fresca non era sufficiente e senza nemmeno pensarci un attimo mi tuffai in mare. L'acqua era decisamente fredda ma piacevolissima, e in breve portò un refrigerio generale; rimasi sdraiata qualche istante a pelo d'acqua, carezzata ovunque da quel fresco che s'infilava perfino nel mio sedere ancora aperto, la brezza che soffiava fredda a pelo d'acqua stuzzicava i miei seni i cui capezzoli ergevano dritti e duri; la luna illuminava il cielo e le luci del paese a qualche centinai di metri coloravano la collina e si rispecchiavano in mare; a completare questo quadro meraviglioso c'era Davide, nudo, ad attendermi alla mia uscita e avvolgermi in un asciugamano.
Ci rilassammo un poco sul divanetto di poppa prima di ritirarci in cabina e addormentarci abbracciati.
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11 years ago
elisa85ely,
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La casa di Davide
Ormai era qualche mese che mi frequentavo con Davide e tutto procedeva per il meglio. Dopo qualche incertezza a livello sentimentale,nel senso che avevamo dovuto chiarire bene la nostra relazione, tutto si era risolto per il meglio; entrambi pensavamo che l'altro si stesse affezionando cercando magari qualcosa di più, ma la conclusione fu che il nostro rapporto era solo di sesso e come tale andava vissuto. Mi divertivo da matti con lui, il feeling sessuale era alle stelle ma quando pensavo ad un qualcosa in più, non lo vedevo come l'uomo che sarebbe potuto stare al mio fianco e a parole sue nemmeno io avrei potuto svolgere quel ruolo nella sua vita; entrambi volevamo solo divertici insomma. In più il fatto che in questi mesi di frequentazione c'erano anche state da parte mia un paio di avventure extra senza il benchè minimo rimorso, mi confermava che il collante era solamente sesso.
Quella sera eravamo usciti per mangiare un sushi prima di una delle nostre serate ormai diventate certezze; nonostante fosse novembre inoltrato non era freddissimo; io indossavo un vestitino di cashmere color tortora che mi fasciava morbidamente il corpo fino a poco meno di mezza coscia, una giacchina di pelle nera e un paio di stivali aderenti neri fin sotto il ginocchio con il solito e immancabile tacco 12.
La cena passò in tutta tranquillità, senza il benchè minimo accenno ad un dopo.
Solo dopo aver pagato Davide mi chiese se mi andava di vedere casa sua; non eravamo mai stati da lui perché abitava fuori città e risultava scomodo al mattino per me recarmi al lavoro; acconsentii a patto che mi avrebbe fatto arrivare puntuale in ufficio.
Una mezz'ora di auto dal ristorante e ci trovammo di fronte ad un cancello in piena campagna. Il cielo era limpidissimo e la luna illuminava i contorni di una boscaglia tutta intorno; non si vedevano luci di altre abitazioni nelle vicinanze. Quando il cancello si aprì un vialetto in mezzo agli alberi ci condusse sotto un portico dove ci fermammo con l'auto; "benvenuta a casa di Davide" mi disse sorridendo.
Spenta l'auto il buio ci avvolse; solo una fievole luce appesa al muro vicino a quella che presumevo essere la porta d'ingresso in fondo al portico disegnava a malapena le forme di quello che ci circondava.
Appena scesi dall'auto mi prese e mi baciò; ecco il momento, tutto stava partendo, come sempre, al meglio; il bacio in un istante mutò in un groviglio di corpi ; le lingue subito curiose si carezzavano vorticosamente mentre le labbra ne nascondevano i movimenti. Le mani di entrambi presto cominciarono a cercare il corpo altrui, le sue s'infilarono sotto il vestito che si sollevò e mi palpavano le natiche, le mie sulla sua schiena cercavano uno spiraglio sotto la camicia per raggiungergli la schiena. Ero in un luogo totalmente sconosciuto e questo non faceva altro che accelerare la crescita del mio eccitamento; in più sentivo il mio intimo carezzato dall'aria non fredda ma pungente di quella sera in contrasto con il calore umido che andava formandosi proprio li sotto.
Quando la sua mano passò davanti sul mio intimo, carezzandomi mi disse "ormai ti conosco da tre mesi e non ti ho mai visto con un paio di mutande, sei fantastica!" sorridendo gli risposi "un giorno ti farò una sorpresa allora!" e rincominciammo a baciarci.
Ad un tratto mi prese il vestito ed in un sol movimento me lo sfilò insieme alla giacchina gettandoli su di una panca li vicino; incredibile, ero nuda, con solo gli stivali, all'aperto in un posto sconosciuto in una notte di novembre; ebbi un brivido, che era più tensione ed eccitazione insieme e non di freddo; sentivo il suo pene turgido spingermi sul ventre, le sue mani passarmi sulla schiena e i glutei provocandomi dei brividi, ero completamente distaccata dalla realtà.
Poco dopo entrammo in casa; provavo una sensazione strana, quasi un disagio, non tanto per essere nuda mentre lui era vestito, quanto per esserlo i un luogo sconosciuto, in una casa che non conoscevo; un misto tra disagio ed eccitazione che durò solo qualche istante, giusto il tempo di vedere appena parte della casa. Appena aprì la porta e accese la luce, mi trovai nel grande salone, un divano moderno nel mezzo, un tavolo di cristallo poco più in la, ed una grandissima vetrata che dava su di un giardino pieno di piante appena illuminato dalla luce attraverso la vetrata; alla mia destra si sviluppava un bancone con tre sgabelli di metallo e pelle che divideva la cucina dalla sala. Giusto qualche istante per notare tutto prima di essere rapita nuovamente dalle attenzioni del mio compagno; ora ero appoggiata di schiena al bancone, ci stavamo baciando mentre lui con una mano accarezzava il mio sesso ormai viscido, scorrendovi con le dita fino a tuffarle in vagina; mi baciava e masturbava stupendamente allontanando quel disagio iniziale e la carica erotica in quella grande stanza stava salendo rapidamente; mi fece sedere su uno degli sgabelli girandolo verso di noi, e accovacciatosi tra le mie gambe cominciò a leccarmi la vulva; la sua lingua esperta passava tutto il mio sesso soffermandosi a stuzzicare il clitoride mentre le mie mani subito si posarono sulla sua testa come a tenerlo li. Lo sentivo spingersi oltre, cercando di raggiungere il mio ano ma non riuscendoci. Ad un certo punto si alzò e mi disse di girarmi; mi fece sedere a cavalcioni dello sgabello davanti a lui e cominciò a baciarmi la schiena; dei brividi percorrevano tutto il mio corpo eccitato, in attesa che quei baci si avvicinassero alla zona calda e vogliosa, socchiusi gli occhi per godermi appieno quel momento.
D'un tratto sentii una benda fasciarmi gli occhi e legarsi dietro; la vista mi si era completamente oscurata, il buio mi aveva circondato; " come ti avevo promesso quella sera, ti restituisco il favore" la parole di Davide risuonarono nella stanza mentre un'altra benda mi bloccava le mani davanti a me allo schienale dello sgabello che già afferravo. Paura, tensione ed eccitazione subito mi fecero tornare in mente quella sera di settembre in cui io lo avevo legato alla colonna. Poi aggiunse " non dire nulla e goditi questo momento" e con un nodo strinse la mia caviglia contro la gamba dello sgabello legandomi fino a metà polpaccio e ripetendosi infine con l'altra gamba. Ero completamente immobilizzata allo sgabello con il sedere fuori da esso, sentivo il mio sesso aperto all'aria come anche l'ano; non vedevo nulla, solo percepivo dei rumori dai quali intuivo che Davide si stava spogliando. Ecco che sentii nuovamente la sua lingua appoggiarsi sul mio corpo, alla base della schiena e lentamente scendere tra le natiche spalancate; istintivamente inarcai la schiena e mi chinai in avanti, unico movimento che mi era permesso, fino ad appoggiarmi col seno sul freddo schienale di metallo tra le mie mani legate agli estremi, porgendo così il mio sesso alle sue attenzioni. Sentivo il clitoride schiacciato sul bordo della seduta di pelle mentre la sua lingua mi passava dall'ano alla vagina; era stupendo, sentirmi immobile, impotente, in totale balia di quell'uomo che mi stava facendo impazzire. Tentavo di muovere le mani ma i nodi le tenevano saldamente in quella posizione; non potevo fare nulla se non subire.
D'un tratto lo sentii infilarsi dentro la mia vagina, in un solo e deciso affondo, riempiendomi di piacere; ormai sapeva esattamente quanto entrare senza farmi male e poggiate le mani sui miei fianchi cominciò a penetrarmi con un ritmo sempre crescente. Il non potermi muovere, il non poter vedere limitavano tutto al tatto; potevo solo sentire quel membro riempirmi ogni affondo e la sua presa sui fianchi; era la prima volta che mi trovavo totalmente impotente, subivo godendo, mi piaceva da impazzire.
Presto due dita si appoggiarono sull' ano e forzandolo lo violarono; le sentivo muoversi dentro, mentre lo sfintere velocemente allentava la morsa; non ci volle molto perché potessero scivolare liberamente dentro e fuori, con un movimento che si alternava con quello del pene infilato davanti.
Ero in estasi totale, anche la mia mente ormai si era lasciata andare in quella situazione di sottomissione forzata e mi godevo appieno quegli istanti.
Fui riportata momentaneamente alla realtà quando sentii appoggiarsi quel grosso pene sul mio ingresso posteriore; era lí, il glande poggiava forzando leggermente come per farsi sentire; ecco che un brivido mi passò per tutto il corpo, aprii gli occhi ma ancora il buio totale, nemmeno uno spiraglio di luce passava dalla benda; gli unici indizi arrivavano dal mio corpo e dall'udito che ormai si era intensificato percependo anche i minimi rumori.
La forzatura aumentò ed il pene cominciò a scivolare molto lentamente nel retto; sentii lo sfintere dilatarsi e l'intestino lentamente riempirsi; in quella posizione, accovacciata sullo sgabello la sensazione era amplificata e quel lento affondo sembrava ancor più possente ed invasivo del solito; una sensazione incredibile, il mio corpo lasciava spazio adattandosi a quel pene fino ad accoglierlo tutto; io gemevo soffocatamente finché non lo sentii come in mezzo all'addome e il suo ventre si appoggiò ai miei glutei tesi e duri. Una scarica violenta mi passò per tutto il corpo ed un "siiiiiiiii" rauco e forte espresse il mio piacere.
Davide cominciò a retrocedere velocemente per poi riaffondare sempre con delicatezza; il ritmo aumentava divenendo presto rapido e deciso; lo sentivo infilarsi e sfilarsi fin quasi ad uscire, sbattendo deciso ad ogni affondo contro le mie natiche; il clitoride schiacciato sulla seduta ad ogni affondo mi produceva brividi di piacere.
Cominciai a sentire il corpo tendersi, sapevo che ancora qualche minuto così e sarei esplosa in un orgasmo poderoso; ma d'un tratto si fermò e si sfilò; conosceva ormai il mio corpo e lo sapeva leggere molto bene: "non è ancora il momento, siamo solo all'inizio" mi sussurò nell'orecchio e lo sentii allontanarsi. Rimasi qualche istante sola, immobilizzata ed il senso d'impotenza tornò immediato; sentivo il mio ano spalancato come una caverna, riempisi di aria fresca ad ogni mio respiro; non potevo fare nulla se non attendere.
Ecco poi di nuovo lo scricchiolio del pavimento sotto i suoi passi, mi era nuovamente vicino in silenzio, immobile, ma lo percepivo, sentivo il suo sguardo addosso, mi stava guardando, scrutando, ammirando. Ero emozionata, eccitata, e compiaciuta da quegli sguardi segreti che sicuramente mi stava regalando. Un brivido improvviso mi percorse quando della saliva silenziosamente cadde tra i miei glutei colando verso il basso dentro il mio posteriore che istintivamente ma invano tentò di richiudersi; subito dopo una lingua ripercorse la stessa strada spalmandola per bene e proseguendo sulla vulva; qualche morbida e umida leccata che mischiò gli umori vaginali con la saliva e l'umido rettale poi rialzandosi mi disse " apri la bocca" e sentii una cosa fresca appoggiarsi sulle mie labbra; appena lo accolsi nella cavità orale, percepii le forme e dimensioni di un grosso fallo di silicone; " bagnalo bene, tutto" mi disse; e così feci, cospargendolo di saliva fino alla base; lo sentivo grosso, quasi come il suo pene ma sicuramente meno lungo. Qualche leccata e ciucciata e poi lo allontanò dalla mia bocca per appoggiarmelo sulla vagina; lentamente lo fece scivolare al suo interno come nel burro e cominciò a muoverlo dentro e fuori; la cosa mi piaceva, era la dimensione perfetta, si infilava facendosi decisamente sentire allargandomi fino a sfiorare appena la cervice per poi sfilarsi e ripetere l'affondo. " ti piace vero?" mi disse. " si molto anche se mi piaci di più tu....... ma non smettere" sussurrai. Come risposta sentii il suo glande riappoggiarsi sull'ano per affondarvi subito tutto; un mio gemito pazzesco e lungo accompagnò quella sensazione di riempimento totale. "così ci hai entrambi" concluse prima di piazzare tre affondi decisi e possenti che mi fecero scivolare in avanti sulla seduta; ora il fallo appoggiava sulla seduta rimanendo infilato completamente dentro di me, mentre lui appoggiate le mani sui miei fianchi cominciò con affondi lunghi e decisi nel mio retto. Non riuscivo a trattenere i gemiti, era pazzesco, di nuovo quella sensazione di pieno, ora più intensa per dimensioni, che avevo provato l' anno precedente con i miei due amici; certo, era diverso, ma altrettanto stupendo, mi sentivo piena e la violenza che mi stava penetrando dietro si ripercuoteva su quel corpo estraneo facendolo vibrare dentro la mia vagina. Ero totalmente persa nelle sensazioni, gridavo di continuare, gemevo, respiravo affannosamente; le mani stringevano con forza la sbarra dello schienale su cui erano legate, il seno schiacciato e spinto su di esso quasi doleva ma le braccia non riuscivano a contrastare quegli affondi sempre più forti.
Cominciai a tremare, i muscoli tentarono di tendersi, ed un orgasmo mai provato mi travolse; scoppiai in un gemito anomalo, forte, fortissimo, ed un "siiii" lo seguì violento.
Davide non si fermò, lo sentivo sbattere rumorosamente contro i miei glutei Infilandosi prepotentemente; continuò per alcuni, lunghi interminabili minuti, cominciando a sudare ma senza rallentarne il ritmo; io sentivo il mio ano ormai aperto, il retto violato e dilatato, percepivo la presenza ma solo in fondo, ero come anestetizzata; avrebbe potuto continuare all'infinito, solo avevo il desiderio di essere slegata, liberata da quella immobilizzazione che ormai durava da quasi un'ora, glielo chiesi ma la risposta fu negativa. Continuò ancora, sempre più forte finché ecco il suo getto caldo colpirmi in fondo ed il calore espandersi.
Quando si sfilò, subito sentii il suo sperma colare fuori da quell'ano che ormai non aveva più forza di richiudersi. Mi liberò cominciando a slegarmi i polsi mentre continuavo a sentire il suo piacere che usciva dal mio retto per cascare rumorosamente in terra.
Quando per ultima mi tolsi la benda dagli occhi la luce mi accecò per qualche istante; ero devastata e quando mi alzai dallo sgabello il fallo, di cui avevo dimenticato la presenza, si sfilò da me cadendo in terra;a fatica mi reggevo in piedi in attesa di recuperare una mobilità normale.
Poi uscii dalla porta d'ingresso per recuperare i vestiti e la borsa e, quando rientrai, Davide mi disse" sei veramente una ragazza stupenda, e vederti così, nuda con gli stivali, entrare dalla porta di casa mi ecciti terribilmente, quasi rincomincerei il tutto" e mi porse un bicchiere con dell'acqua; lo guardai, gli sorrisi e gli risposi " dammi una tregua, quasi non mi reggo in piedi, poi ne riparliamo" e mi sedetti sul divano guardando il giardino attraverso
la finestra; li mi appisolai appoggiata alla sua spalla.
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11 years ago
elisa85ely,
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Piacere in corriera
Un giorno come un altro in ufficio, tutto tranquillo, telefono che squilla poco, arriva il mio capo e dice a noi ragazze dell’ufficio che la nostra responsabile si è rotta la gamba!Tutte con questi sguardi “Oddio”, ma che nascondevano “Evvai!”. Ci dispiaceva, non fraintendetemi!La giornata sarebbe filata tranquilla, non della serie “quando il gatto non c’è i topi ballano” no, ma sicuramente, meno ansiosa.Dopo la mattina trascorsa a sbrigare le cose più urgenti, il pomeriggio l’ho trascorso tranquillamente a rimettere pratiche a posto, qualche telefonata, un caffè al bar, beh è importante, poi mi è venuta voglia di … fare un giretto su annunci 69, il nostro sito fantastico!Ma non dal PC dell’ufficio, qui non si può, troppo monitorati, ma dal mio telefono, in pace e tranquillità.Voi direte “ ma guarda questa come lavora!”. Vi assicuro che quando c’è da lavorare si lavora!Guardavo un po’ di annunci, foto, singole bisex come me per divertirmi un po’ ed eccitarmi insieme a Robi, perché a noi piace un sacco giocare e anche se siamo lontani teniamo vivo il nostro rapporto colorandolo con porcate bellissime.Ero sul nostro profilo coppia, che poi è questo e scambiavamo entrambi messaggi con coppie molto carine e maialine come noi.Ad un certo punto ci contatta una lei di una coppia che è diventata nostra amica nei giorni scorsi.Amici davvero una gran porca, come me!Cominciamo a scambiarci qualche messaggio io e lei su cosa ci piace e che cosa ci faremmo se ci incontrassimo.Ho cominciato ad eccitarmi, molto…Intanto Robi leggeva tutto e mi mandava messaggi dicendomi che eravamo proprio due troie da competizione e che aveva il cazzo duro a forza di leggere ed immaginarci.Io gli scrivevo tutto, lo rendevo partecipe di tutto e immaginarlo con il cazzo duro in mano che se lo mena, pensando a noi due puttanelle, mi faceva bagnare ancora di più.Mi sentivo bagnatissima seduta alla mia scrivania e avrei voluto la sua lingua sotto che mi leccava tutta la fica.Più lei mi scriveva che me l’avrebbe leccata tutta, più io mi bagnavo.Avrei voluta farle di tutto anch’io, leccarle la figa calda e bagnata, stuzzicarle il clitoride con le dita e ancora con la lingua.Poi ci immaginavamo insieme ai nostri uomini , lesbicare come due troiette, a pecorina tutte e due, mentre ci sbattono con i loro bei cazzoni come due vacche e ci sculacciano il culo ed io e lei intanto limonare con colpi di lingua affamati e bagnati.Anche lei si era eccitata da impazzire, tutte le nostre parole erano un esplosione di eccitazione e la voglia di fare le porcelle aumentava sempre di più. Ma ero ancora in ufficio!Tutto il tempo pensavo “ ora vado in bagno e mi sgrilletto tutta per bene”, volevo venire, avrei voluto venirle nella bocca.Ma mi dicevo che era meglio resistere per poi arrivare a casa e nella mia intimità toccarmi come una pazza e godere tutta bagnata immaginando lei che strusciava la figa contro la mia.Dopo un po’ ho guardato l’orologio, anche per rendermi conto da quanto tempo ero impegnata nel mio piacere mentale.Era tardissimo! Quasi le 18:00 e nel giro di mezz’oretta avrei dovuto prendere la corriera che mi riportava a casa.Mmmm che bagnata che mi sentivo, ma non potevo dedicarmi alla mia fica calda e impazzita di voglia.Ho chiuso le ultime cose, raccoglitori, programmi al PC e rimesso in ordine la mia scrivania, il tutto con la figa grondante!Nel frattempo era passata mezz’ora ed era ora di raggiungere l afermata dell’autobus.Corro alla fermata e salgo al volo, quasi la perdevo e poi era l’ultima corsa … l’ultima corsa che poi mi regalerà un piacere immenso.Ho Deciso di sedermi nei posti in fondo, non lo faccio mai di solito, ma quella sera sapevo che dovevo fare una certa cosa…Seduta e sistemata per bene, mi sono tolta la giacca, faceva un caldo.Mi sono guardata intorno per vedere se c’erano occhi indiscreti o troppa gente e ho notato che c’era solo qualche testolina nei posti in mezzo e avanti, dietro ero praticamente sola! Fantastico!Portavo un vestito nero, molto semplice ma elegante, lungo fino al ginocchio, sotto dei collant neri leggeri, quasi velati e i tacchi.Lentamente, senza destare sospetti strani, ho alzato il vestito e ho cominciato a toccarmi, finalmente!L’ho fatto prima sopra le calze, spostando le mutandine, adoro toccarmela con le calze.Ho cominciato a sgrillettarmi il clitoride, gonfio dalla voglia, prima piano, poi sempre più veloce.Intanto che lo facevo rileggevo i messaggi della mia lei porcella e guardavo le foto mie e di Robi e i video del suo cazzo stupendo, mi mandano in estasi!Mmmmm … mi sentivo una puttana, una vera cagna in calore a stare lì dietro a sgrillettarmi a quella maniera, mentre la corriera continuava la sua corsa.Ad ogni fermata cercavo di stare attenta a guardare chi saliva e soprattutto dove si sedeva, ma sono riuscita a stare in quel limbo paradisiaco per un sacco di chilometri.Poi non ho resistito e ho abbassato le calze, mamma mia ero bagnatissima! Che bello, muovevo le mie dita sempre più veloce, che lago, avevo la mano completamente umida del mio succo, il mio succo di fica caldo.Dopo tutto quel sgrillettarmi, mi sono infilata prima un dito nella fica e poi un altro, giuro avrei voluto il cazzo di Robi in bocca in quel momento, lo volevo da impazzire e la lingua di quella maialina che mi penetrava la fica.Così, sempre più veloce, avevo lo sguardo di un assatanata dalla voglia che avevo e toccarmi come una troia su quell’’autobus mi faceva godere ancora di più.Il rischio di essere scoperta, quell’adrenalina che si mischia al piacere estremo che stai provando … mmm che meraviglia!Alla fine non resistevo più, volevo venire, come un fiume in piena e dare sfogo a quell’orgasmo straordinario che non aspettava altro di esplodere.Sono venuta così tanto che ero completamente bagnata.Le calze e le mutandine fradice ed io ero accaldata, rossa in viso ma felice come pochi.Mi sono ricomposta, guardata attorno e la prima cosa che ho fatto ho scritto a Robi:” Amore mi sono sgrillettata in corriera!”.FineRealissimo!!
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11 years ago
RobiRomi,
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Si, l'abbiamo veramente fatto in bar, in tre.
Vi
racconto di quella sera:
Loro sono una coppia sposata , contattata su un sito. Entrambi di
bell'aspetto, molto semplici e tranquilli, una coppia di
"insospettabili".
Ci eravamo dati appuntamento a quel bar che vi dicevo: il gestore è un
ragazzo cinese, bel giovane, sui 30 anni, molto "cool", informale.
Arriviamo ed ordiniamo da bere, il bancone è davanti, a fianco le solite
macchinette coi soliti malati del gioco intenti a sputtanarsi i loro denari, dietro una saletta con due tavoli di cui una in un
angolo, proprio a fianco la porta del bagno. le luci sono spente e
rimarranno così tutta sera.
Solo la penombra, un pò di luce arriva delle lampade dove ci sono le
macchinette, che cmq nn si vedono. Solo chi passa per andare in bagno
vede quel tavolino. Arriva il cinese con le bevande e ci fa un sorriso,
non accende le
luci.
Ci mettiamo li e parliamo del più e del meno: ....quali privè vanno per
la maggiore, su che siti di annunci siete, se fa caldo andiamo in
fiume nudi...le solite cose che si raccontano le persone di questo
fantastico mondo.
Lei, bella mora,seduta in mezzo, io da una parte ed il marito
dall'altra.
Lei ha un profumo che mi inebria, comincio ad accarezzarle il collo
intanto che il marito parla....infilo una mano sotto il vestito
scollato, accarezzo il capezzolo duro, estraggo il seno destro dal
vestito e lo lecco, il capezzolo
è raddoppiato da quando ho cominciato a toccarlo. lei ha qualche gemito e
subito mi allunga la mano sul pacco, io sono già pronto da tempo.
infilo una mano tra le sue cosce.....non ha le mutandine....a momenti
vengo li così su due piedi.
Mi slaccia la cintura di pelle borchiata, mi sbottona i jeans, ha un
sussulto quando sfila il mio grosso cazzo dalle braghe, si passa la
lingua sulle labbra e comincia a succhiarmelo.....tre pompate poi alza
lo sguardo per vedere se
arriva gente, lei non vede l'ora che ciò succeda, è qui per questo.
Difatti dopo 3-4 minuti comincia un lento ma continuo via vai di uomini e
ragazzi che entrano ed escono dal bagno, passano e non girano la
testa,nella penombra sbirciano con la coda dell'occhio. lei si eccita da
morire, il marito pure, senza dire una parola.
Lei mi chiede se ho i preservativi e di non venirle dentro perchè è
molto fertile. Sfilo un profilattico dai jeans e me lo infilo. lei si
alza la veste e mi si siede a cavallo, si impala tra respiri profondi e
gemiti. ora ha le chiappe fuori, io tengo il mio foulard su una gamba,
per coprirla quando passa qualcuno, e infatti passano e ripassano almeno
4-5 uomini, sempre a capo
chino. Lei si alza e si gira, la scopo da dietro, le sfilo le tette dal
vestito, praticamente è nuda; esibisce un fisico perfetto. Io sono al settimo cielo, il marito ci
osserva compiaciuto ed eccitato e controlla il via vai di maschi.
Prendo l'iniziativa e le chiedo di mettersi alla pecorina con i gomiti
>appoggiati al tavolino; la infilo da dietro, ho i pantaloni alle
caviglie, lei è nuda, il marito comincia a segarsi, neppure loro erano
mai arrivati a questo limite.
Un ragazzo alto magro, sui 40 anni, coi capelli lunghi, esce dal bagno e
si ferma a guardare a due passi, non è la prima volta che li vede
esibirsi, stasera ha preso coraggio e si è fermato ad osservare da
vicino. Lei si eccita ancor di più....
Le chiedo di girarsi verso il marito col cazzo in tiro che si sega e le
ordino di spompinarlo, mentre io la sbatto alla pecora da dietro. il
tipo magro si avvicina e le accarezza una coscia.
Si sente la voce di una donna, drizziamo le orecchie, le donne sono
pericolose in questi frangenti, non si sa come la possono prendere
trovandosi in una situazione del genere. la si sente chiacchierare al
banco e poi viene in bagno, sicuramente qualcuno le ha detto qualcosa.
A differenza degli uomini ci passa davanti dandoci una "squadrata"
decisa, occhi puntati su di noi tutto il tempo, entra in bagno ed esce
dopo 40 secondi, stavolta finge un pò più indifferenza, però fa dei
movimenti strani, si tira su i pantaloni come se fosse un camionista,
poi sparisce dietro l'angolo e nons i sente più.
Continuo a sbattere la mora da dietro, poi per prendere fiato mi siedo,
lei si siede di fianco a me, sono 40 minuti che gli stantuffo il cazzone
dentro.Lei me lo prende in bocca ma sempre ogni 30 secondi alza la
testa per vedere chi passa.Io mi sfilo il profilattico e me lo faccio
succhiare al naturale, ho una gran voglia di venire, lei aumenta il
ritmo delle pompate, un pò a me e un pò al marito. Il tipo magro si
siede di fianco a noi e comincia a segarsi, ha un cazzo piuttosto
piccolo.
Dopo qualche minuto sento montare l'orgasmo, gli prendo la testa e le
intimo di continuare senza sosta, le strizzo le chiappe, sento le ondate
di piacere che arrivano, le sussurro all'orecchio che sto per sborrare,
lei alza la testa e mi sega a due mani: è una fontana di sborra che
sgorga dal mio cazzo dritto, ne ho dappertutto, sento l' odore forte del
mio sperma. Vado in bagno e mi lavo, quando torno vedo il marito che si
abbassa del tutto le brache e lei gli monta a cavallo, lo scopa come
una forsennata, con più
vigore che con me, intanto tiene in mano il cazzo del ragazzo magro che
sogna ora di prendere il mio posto.Il marito le sfila il vestito, ora
lei è veramente e completamente nuda e si sta facendo scopare a
smorzacandela, io seduto a cavalcioni sulla sedia di fronte mi godo lo
spettacolo assieme al ragazzo magro, a cui nel frattempo per l'emozione
gli si è ammosciato.
Nel frattempo sono passati altri due ragazzi, le inibizioni sono cadute
da parte di tutti ormai, lei è nuda e i ragazzi passano e la osservano
scopare senza fermarsi.Il marito gode, gli viene dentro, un lungo
orgasmo silenzioso senza sussulti.
Intanto che gli amici coniugi si ricompongono io vado al banco a pagare
le
bibite. Il magro saluta e se ne va. Usciamo dal bar tra la indifferenza
generale degli avventori, come se nulla fosse.
Andiamo al parcheggio e ci salutiamo; è mezzanotte passata.
Io non resisto alla curiosità e torno al bar da solo, per vedere a caldo
se c'è qualche reazione. Magari qualcuno mi chiede qualcosa, visto che
son da solo e la donna se ne è andata.
Nulla.
Ordino uno spritz al ragazzo cinese e mi siedo su una sedia all'ingresso
del locale, il ragazzo magro parla di lavoro con uno dei tizi che
andavano continuamente avanti e indietro dal bagno..Nessuno mi guarda,
nessuno mi scruta. la maggior parte degli avventori sono davanti alle
macchinette mangiasoldi.
Vado alla cassa e pago lo spritz al cinese che mi saluta tranquillo,
esco e il ragazzo magro mi ignora.....non è successo nulla, se provaste a
chiedere in giro nessuno avrebbe visto nulla....fino alla prossima
volta......
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11 years ago
MaxiEmiliano,
42
Last visit: 8 months ago
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Odore
Mi sveglio, non apro gli occhi.Percepisco il giorno che sta filtrando dalla tapparella.Respiro, sento un odore.Si proprio un odore che aleggia per la stanza.E' un odore di passione, di desiderio che si è esplosoentro queste mura.Sposto il braccio, sento il lenzuolo scivolare sotto la mano.Cerco per sincerarmi che non sia stato tutto un sogno.Trovo le tue dita, le sfioro.Le tue si muovono, si intrecciano piano con le mie.Le stringo,ti faccio capire che mi sto svegliando.Mi rispondi con la tua stretta.Mi giro verso di te,tu verso me.Ci guardiamo sorridendo,ci stringiamo baciandoci,all'inizio piano, poi con sempre più passione.Sento quell'odore che mi ha svegliato,è sulla tua pelle,ti bacio il collo, lo sento un po' più intenso.Scendo verso il seno, non so quale scegliere,sembrano esserne impregnati allo stesso modo.Scelgo quello sinistro, lo lecco, lo succhio.L'odore diventa sapore.Il sapore un ricordo,le mie dita che raccoglievano il mio nettareancora caldo dal tuo fiore e lo spalmavanosul capezzolo, le tue e le mie dita che giocavanocon questa crema fatta di noi, la mia lingua che leccava.Mentre i ricordi si srotolano, il gusto si affievolisce.Le tue mani sulla mia testa.Sento ancora quell'odore che mi ha risvegliato.Sono sul tuo ventre, ora mi è chiaro, è il nostro odore,non il mio e il tuo ma il nostro, una miscela unica.Bacio e tocco con la lingua, non sono ancora alla fonte.Mi segui nella mia discesa.Il tuo pube, oramai so di essere vicino,lo sento ancora più intenso.Bacio l'inguine, lo seguo, scivolo tra le cosce.Sono arrivato alla fonte, qui si è consumata la nostra nottedi dolce, calda, infinita passione.I nostri corpi i campi di questa sensuale battaglia,ogni lembo della nostra pelle, un esplosione di sensazionie brividi di piacere.E' qui, la via per essere in te, che ha visto il miodesiderio turgido, teso, farsi largo e risalire per il tuo calore,ripetendo la strada più e più volte, con i nostri movimenti.Mi allontanavo da te per poi ricaderti dentro, con lentezza pergustare la carezza che il tuo fiore mi dava.Percependo il tuo eccitante miele che mi impregnava fino a che,al culmine del piacere, il mio si è mischiato al tuo.Ora sono qui, con le mie labbra a sfiorare le tue,tocco leggero, odore intenso.Le prendo tra le mie, le inumidisco.Il sapore si rinnova trovando le fragranze di pocheore prima.Senza accorgermente inizio a prenderne , a leccarne,fino ad andare a cercarne dell'altro che sta iniziandoad uscire da te.Mi perdo nel tuo fiore.I tuoi sospiri si fanno intensi,mi attiri a te, risalendo fino alla tua bocca.Mi vuoi sopra te,con le mani scivoli lungo la mia schiena,sento il calore dei tuoi polpastrelli,scivoli sul mio ventre e ancora più giùmi cerchi e trovi la mia eccitazione.Con le gambe ti avvinghi a me,mi spingi in te, con la mano mi guidi.Ti piace accarezzarti con la mia puntaingrossata.Muovi il bacino per accogliermi e io mi lascioprendere.Siamo di nuovo noi e non io e te.Ci desideriamo, ci prendiamo, ci cavalchiamo.Ti inarchi sotto i miei movimenti.Accelero, ansimo, ti bacio con ardore,mi senti in te.Un movimento alla volta saliamo per il piacere,ne raggiungiamo il culmine.Ci baciamo, sorridendo, il nostro odore aleggia nell'ariadi un nuovo giorno.
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0
11 years ago
JustPhisic73,
32
Last visit: 4 years ago
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soft
Eravam appoggiati alla finestra di una stanza del prive.all' interno una coppia nuda faceva sex.lei lo succhuliava in ginocchio e insieme a noi nel buio guardan altre coppie e singoli.ti tenevo la mano per sentirti vcicina e rassicurarti.a un certo punto hai un sussulto e mi stringi forte la mano..qualcuno mi sta toccando il culo mi dici in un soffio.so che sei senza mutandine e questo mi eccita ancora di piu.ti lascio la mano;voglio sentire quanto sei bagnata.risalgo lectue cosce dap davanti ,e ti esploro, sei fradicia amore ti dico..ti giti, mi baci e mi sussurri ...mi ha
messo un
dito nel culo,sto godendo molto amore..nn sovche fare , son impietrito ma continuo a toccari..e poi sento una mano intruflprasi fra le tue cosce e un dito fotzare la tua figa fradicia.. Mi baci di.buovo..stai godendo e sento forte il tuo respiro...che troia che seii amore, ma quanto ti amo
fari largo fra le cosce e un dito entrare in te..mi baci di nuovo
2192
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11 years ago
seratatrasgressiva,
38/37
Last visit: 9 years ago
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Il risveglio dei miei sensi---
Proprio non ne voleva sapere.
Aveva provato a depilarla con cura, ad accarezzarla lievemente, ripensando a bei momenti vissuti intensamente... ma niente, la sua “signorina” non reagiva, era addormentata. -Non può essere! - Pensò Agata, - cosa c’è che non va?-.
Il periodo di riposo appena trascorso avrebbe dovuto influire positivamente sull’attività amorosa, invece aveva assopito gli animi, ed anche il corpo. Ora le vacanze volgevano al termine, e l’indomani sarebbe rientrata al lavoro.
-Qui urge terapia d’urto-.
Il sole era alto e cocente, così abbassare le persiane non era poi strano … ecco, così la penombra è perfetta. Un abitino leggero, scollato e corto … via le mutandine! Che sensazione di libertà.
Una sedia, e riesce a raggiungere lo scaffale dove sono accatastati i dvd con i film. – Trovato! – è un film erotico, leggero, di quelli a metà tra la realtà e la fantasia … ottimo per rilassarsi.
Inizia la storia. Una moglie giovane e molto bella è in crisi perché con il marito non è appagata. Uno straniero affascinante le farà perdere la testa, e ritrovare la passione.
Sì, è quello che ci vuole. Agata alza la gonna, abbassa la scollatura ed inizia ad accarezzarsi. Le spalle, il seno, le cosce, l’inguine … ma il suo corpo resta freddo.
Da sola è più difficile, non c’è dubbio.
Continua ancora, con due dita la massaggia ai lati, piano, ritmicamente, senza fermarsi.
-Che succede? - Ma sì, il respiro sta cambiando, una piacevole sensazione di calore la invade. Lo strofinamento non si arresta, anzi aumenta, nel vigore e nella velocità. Il respiro è sempre più affannoso,
- Ohh … –
Ecco, il formicolio che aspettava finalmente inizia –evviva! si sta risvegliando!- un liquido caldo e denso irrompe. Ora sì si ragiona.
A pancia in giù, quella è la posizione infallibile. Stringe le cosce, la mano resta imprigionata nella morsa, un ondeggio con il bacino …
sì, ancora ….
ancora …
ancora …
Sììì!!!! ECCOLO! Ecco esplodere il piacere, forte, fortissimo, intenso!
Riprova.
Ancora, su e giù con il bacino, sfregando contro la mano …. sììì!! sìììì!!
Finalmente!
Ora Agata si sente molto meglio.
Aver rivissuto la sensazione che ormai era nei ricordi la fa sentire di nuovo viva, pulsante.
E desiderosa di provarla ancora.
Non da sola, però.
2111
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11 years ago
borotalcocp,
38/37
Last visit: 10 years ago
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un mezzogiorno di fuoco
mezzogiorno meno due minuti, ora di chiudere, la spesa l'ho fatta, prendo le chiavi della porta e vado, ma... eccolo, il cliente dell'ultimo... minuto. però... bell'uomo! il signore, con accento un po' strano, dice che si tratta di un'emergenza. ha bisogno di aiuto, è in giro per lavoro e ha perso il bottone dei pantaloni. "ha bottoni? guardi è un'emergenza" e mostra il pantalone. "sì, i bottoni ci sono, come pensa di cucirlo?" "se lei, gentilmente, avesse un ago, del filo, se ha un bagno, lo faccio io, mia madre e mia zia sono sarte". "ah, allora abbiamo delle cose in comune, anche mia madre e mia zia sono state sarte!". sorrido e lo guardo con aria intrigante, bell'uomo, belle mani... prendo dallo scaffale un paio di scatole di bottoni e iniziamo la ricerca. gliene passo uno, dico "guardi se entra nell'asola", risponde guardandomi fisso "no, troppo piccolo, ce ne vorrebbe uno leggermente più grosso". mmmmm, più grosso, penso al suo cazzo, ce l'avrà... grosso? il cazzo non deve essere necessariamente grosso, deve essere proporzionato alla tana che lo riceve, questo mi dico mentre gli allungo un bottone più grosso e dico "scusi, permette? posso provare se questo va bene?" il gesto è equivoco, e lui lo capisce, mi guarda, mi guarda intensamente con quegli occhi nerissimi. il bottone è aggiudicato. prendo un ago, lo infilo, gli indico il bagno. lui va, aspetto un attimo e mi dico "ora o mai più", busso alla porta... "senta, se mi allunga i pantaloni glielo attacco io, lei sarà anche figlio di sarta, ma sa... questi lavori le donne li fanno meglio, me li passi". apre solo un poco la porta, giusto per far passaare la mano, me lo immmagino, in mutande lì dietro. li prendo, ho il colpo di genio, chiudo a chiave la porta del negozio, abbasso le tende, mi sfilo al volo gli slip, cucio il bottone, ribusso e, senza aspettare, spalanco la porta del bagno... mio dio... si sta toccando il cazzo... duro, allora è vero, non è una cosa solo mia, anche io lo eccito. lo guardo diritto negli occhi, mi guarda, ci avviciniamo, ci baciamo, ci baciamo con una passione travolgente, ci respiriamo, le nostre lingue si avvolgono, si strusciano, si contorcono come bisce d'acqua... ecco, le sue mani scendono lungo i miei fianchi, ora tita su il vestito, tra un attimo si accorgerà che non ho mutande... sono tutta bagnata, bagnatissima, lo voglio, voglio il suo cazzo dentro, lo sento sulla mia coscia, il suo cazzo dritto, duro, durissimo... ecco, ha scoperto che non ho gli slip, sorpresa, mi guarda, "che donna meravigliosa, che fortuna che ho avuto a perdere quel bottone", e le nostre bocche si uniscono in un bacio ancora più profondo. mi tocca, sento la sua mano, accarezza la mia fica bagnata e gonfia e calda, le sue dita entrano dentro di me... oh, che piacere intenso, non so neppure come si chiama, quest'uomo che voglio dentro, tutto dentro di me. usciamo dal bagno, tu guarda il caso, proprio stamattina ho ritirato il piumone dalla lavanderia. lo getto a terra e noi ci gettiamo sul piumone. ci spogliamo, ci sfiliamo tutto di dosso, siamo nudi, sono nuda davanti a un uomo nudo che non conosco, che voglio. mi spalanco, sono tutta aperta davanti a lui, che si avvicina, si avvicina con la sua bocca, con la sua lingua... oh cazzo!!!!!! come sa leccare questo qui! ma chi è, ma da dove arriva quest'uomo qui! mi lecca, mi lecca con una maestria che non ho mai conosciuto. anch'io lo voglio leccare, voglio mangiarmelo tutto. "ti voglio succhiare", mi fa alzare, mi fa mettere sopra di lui, uhhhh, un fantastico 69! me lo prendo tutto in bocca, tutto, fino in fondo. lo lecco, le palle, le lecco e le succhio, e poi su, su con la lingua, fino alla punta del cazzo, e poi giù, tutto dentro, tutto in bocca, tutto fino alla gola. e lui mi lecca, mi succhia... "basta!!!! mettimelo dentro, sbattimelo nella fica". entra... oh sììì, scivola, scivola e lo sento, come lo sento, il cazzo favoloso di questo sconosciuto. mi sbatte, lo avvinghio con le mie gaambe, lo lego a me, il suo respiro nel mio, io mio nel suo, ci guardiamo dritto negli occhi... il desiderio esplode, corre lungo la schiena... è brivido, un brivido che si irradia in ogni cellula. gli do anche il culo a questo qui, se solo accenna, se me lo tocca non lo fermo, lo lascio fare, lo lascio entrare. "fammi salire sopra di te". eccolo, ora sono io a dominare il ritmo. ora voglio usare il suo cazzo, piano, lento, me lo prendo tutto, lo sento tutto, dalla punta, dentro, dentro, scivolo con lentezza... lo sto facendo impazzire, lo vedo che la mente vavia, "è solo piacere, tesoro, solo piacere, sono la tua imprevista, inaspettata fonte di irresistibile piacere". mi sta toccando il culo, non lo fermo, lo lascio fare, lo bacio di piùdeve capire che lo voglio, "Toccami amore, toccami il culo, è tuo, prendilo, è tutto... tuo...". mi gira, fremo, ora me lo sbatterà nel culo, lo sto per prendere nel culo da uno sconosciuto, mi bagna, sento le sue dita bagnate che si infilano, che si insinuano nel mio antro oscuro. sto per perdere la testa. si appoggia... lo appoggia, lo sento, preme, lo sento, è forte, è duro, mi bagna, sento la sua saliva scendere sul mio culo, ora entra, ora ci riprova ed... entra. sìììì, eccolo, sta entrando, sta entrando nel mio culo, come lo sento.... cazzo come lo sento!!!!! "sbattimi, amore, sbattimi senza ritegno, sono la tua troia, sono la tua vacca, sono il tuo culo aperto per il tuo cazzo meraviglioso". mi sta inculando in modo impareggiabile. non so neppure il suo nome, non lo voglio sapere... come me lo sta sbattendo bene nel culo, mi piace, mi piace da impazzire, non resisto, mi tocco, sto colando di piacere... ora vengo "amore, non resisto più, vengo" "dai, dai fammi sentire il tuo culo che stringe, esplodoooo". la doccia calda nel culo, la sento, mi gira la testa, sono stremata, non ho mai goduto così intensamente, quanto tempo è passato? dove sono? lo guardo, guardo questo sconosciuto e mi sembra di vederlo da sempre, lo conosco, lo so, il suo cazzo e la mia fica si conoscono da sempre e si sono rotrovati. ci ricomponiamo, ci baciamo, c'è anche della tenerezza nei nostri occhi. ci siamo regalati l'un l'altra, come animali, abbiamo seguito un richiamo ancestrale, profondo, lontano. ci sorridiamo, ci rivestiamo sfiorandoci, con dolcezza. ora ci salutiamo, un ultimo bacio e rimarrà solo un indelebile, eccitante, ricordo...
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11 years ago
AdamDTS,
32
Last visit: 12 hours ago
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io e la coppia
ho conosciuto questa coppia su un sito di incontri. Ho notato il loro annuncio molto interessante perche cercavano un singolo bsx attivo e passivo giovanile, sembrava l'annuncio per me; guardo le foto erano tutte di lei in barca, in casa molto sexy e un lato "b" da urlo. Decido di contattarli per proporre un incontro, poche ore dopo ricevo la loro mail che volevano aver delle foto cosi felice di aver ricevuto una risposta ricambio molto velocemente e mi fissano una data luogo e ora per un incontro conoscitivo in porto ad alassio alle 13. Arriva il giorno dell'incontro arrivo ad alassio entro nel porto e come d'accordo gli chiamo per farmi spiegare dove rimane la loro barca. Li raggiungo a piedi e li vedo sbucare dalla coperta, mi accolgono a braccia aperte; lei ha un pareo color arancio in cui si intravedeva il perizoma e capezzoli turgidi lui camicia con manica corta e jeans. Ci presentiamo e mi offrono un aperitivo cosi si rompe il ghiaccio e intanto si parla di lei che è brasiliana (ora capisco per il lato "B"" fantastico) motori, macchine, barche un po ti tutto, finito di sorseggiare l'aperitivo causa commissioni non potevo rimanere con loro e cosi mi accingo ad uscire, nel frattempo mi invitano il giorno seguente a far un giro in barca solita ora e solito posto senza esitare accetto volentieri.Arriva il giorno seguente con molta cura preparo lo zaino salgo in macchina e li raggiungo, parcheggio raggiungo la barca che e già in moto per uscire dal porto, salgo li saluto e lei mi fa starada in coperta per posar lo zaino, risaliamo molliamo gl'ormeggi e si parte ci sediamo vicini e appena fuori dal porto si tirano su le vele, si naviga parecchio siamo diverse miglia fuori dall'isola gallianara. Decidiamo di fermarci lasciando la barca alla deriva lui si toglie il costume e rimane nudo lei in perizoma e in con il costume a slip ci sediamo vicini (lui lei io) e iniziamo a succhiare i capezzoli, che iniziano a farsi belli duri, e inizia a gemere solo che il mare e vento non era dalla nostra parte, cosi si riparte direzione porto rientrati e si son fatte le 4 mi chiedono se volevo andar a casa loro, per finir la giornata, risposi certamente saliamo in macchia e ci avviamo. Dopo 20 minuti di strada tortuosa parcheggiamo e vedo una casa immensa un rustico messo a nuovo, mi fanno strada entro vedo un salotto enorme divani in pelle caminetto tv da 32" con sky nel frattempo lei va a farsi una doccia, noi saliamo al secondo piano e mi trovo 4 stanze di cui una la loro con tv da 32" con sky una per gl'ospiti e due per vestiti e scarpe mi fanno salire ancora e arriviamo in mansarda piena di trofei di golf e bridge, ci accomodiamo sul divano schiaccia un pulsante e scende un telo bianco davanti a noi accende il video proiettore e mette un po di musica su sky. Curiosando in casa noto un colezione di film erotici di "TINTO BRASS" mi offrono da bere e lui va a far una doccia lei torna solo con l'asciugamano, e parliamo del caldo brasiliano, la cucina, le tradizioni, a un certo punto posa il bicchiere bruscamente mi guarda si inginocchia mi slaccia i pantaloni e mi inizia a succhiare il cazzo in maniera divina pian piano arrivo al divano e mi siedo ho il cazzo durissimo e lei mi dice che gli piace anche nel gusto. Nel frattempo sento salire il compagno ci vede e dice con un tono compiaciuto "aahhh avete gia cominciato" gli rispondo " eh non potuto dir di no" cosi si accovaccia anche lui e me lo succhia insieme a lei. Dopo diverse pompate lei vuole che mi sdrai per terra a gambe piegate ma aperte, cosi mi sdraio come ha detto lei, sul tappeto lui continua a succhiarmi mentre lei si siede sulla mia faccia gli lecco la figa ansima moltissimo, gode dice delle frasi veramente porche, sento che mi viene in bocca dopo svariati minuti di sesso orale mi sono stufato la volevo scopare si sposta mi da la schiena, si siede sul cazzo mentre davanti c'è lui in piedi che si fa succhiare. dopo una decina di muniti si gira ho il suo seno danti ha i capezzoli duri colgo l'occasione li mordicchio sento che geme ma lui da dietro gli chiede se vuole la doppia penetrazione gli risponde "che nel culo non lo vuole", con un sospiro scocciato si abbassa sento qualcosa di duro vicino al mio cazzo e gli dice "ok nel culo non lo vuoi ma due in figa non mi puoi dire no" un colpo secco ed entrato lei tira un urlo forte sento la figa strettissima ogni colpo che le diamo stringe i denti finche non si abitua; mentre la stiamo scopando da un bel po, si abbassa mi sussurra nell'orecchio "se è vero che sono passivo?" gli rispondo di "si", si rialza e con una faccia goduta mi fa un sorriso e mi da un bacio passionale con la lingua, si toglie da noi mi dice di mettermi a "pecora" mi lecca l'ano spingendo la lingua verso l'interno si bagno un dito e me lo mette dentro lo tira fuori e mi mette il secondo...poco dopo mi dice rilassati ed entra il terzo dito si gira verso lui e gli dice " e pronto, dai scopalo" mi prende da dietro e pian piano mi fa entrare il suo cazzo e grosso e mi fa abituare pian piano, man mano aumenta l'intesità e la profondità nel frattempo lei si e messa sotto di me e formiamo un 69 mi succhia il cazzo e io la figa, sto godendo da matti...lui ogni tanto tira fuori il cazzo lo fa succhiare a lei e me lo mette di nuovo dentro lei si toglie e va dal comodino vicino al divano apre il cassetto e prende un vibratore si mette davanti a me a gambe larghe si massaggia il clitoride mentre la lecco gode tantissimo e in pochi minuti mi squirta in faccia con la mano destra si strizza il capezzolo e con l'altra mi tiene la testa; si alza con il busto e bisbiglia qualcosa che purtroppo non ho sentito, lui mi sfila il cazzo lei va dietro di me prende il tubetto del lubrificante e mi dice " prima ti ho messo 3 dita ora vediamo quante ne prendi...". inizia a infilare 4 dita piano piano senza far avanti e indietro, sento entrare le sue nocche sfila la mano mi fa colare il lubrificante dentro e su tutta la sua mano la mette a formare un cuneo; nel frattempo lui e sul divano che si sta masturbando. Mi inizia a infilare le 5 dita mi sento aperto spinge la mano finche non arrivano le nocche, mi appoggia la mano sinistra sulla schiena e mi dice " resisti un pochino e vedrai come godi dopo" stringo i denti e pian piano molto lentamente entrano le nocche, sto godendo come non mai mi sentivo pieno gemevo e uralvo di godimento sentivo la sua mano nello stomaco. Ha iniziato a masturbarsi con le dita e intanto ha spinto ancora un po la mano dentro e arrivata al polso e da li mi ha riempito di complimenti mi prende il cazzo con la mano umida dalla sua figa e mi inizia a masturbare lui si alza si mette a cavallo di me, rivolto verso lei sborra sento qualche goccia colare sulle mie chiappe da li a poco godo anch'io senza avere un' erezione non ci credevo pian piano mi sfila la mano e mi guarda sussurrandomi ora per completare l'opera lecca!! senza obiettare gli lecco la mano e la ripulisco dalla mia sborra dicendomi che ero il primo che è riuscita a mettere una mano dentro con faccia goduta ed esausti ci alziamo tutti e tre e andiamo a farci una doccia mentre ci laviamo mi chiedono se voglio rimanere per cena, si erano fatte le 7.30 cosi ho accettato rimaniamo nudi durante la cena e solo dopo il caffè mi rivesto, li saluto sono ancora in contatto con loro e ogni tanto ci vediamo purtroppo sono di fuori e non sempre in liguria un bacio a P. e E.
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11 years ago
travnonpertutti,
19
Last visit: 2 years ago
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il compleanno della moglie
esco dal bagno pronta mi gurda mi fa molti complimenti e mi chiede se ero disponibile ad accogliere la moglie con una bottiglia di "moet" nel culo stappata cosi quando la si toglieva colava lo champagne e potevano bere, che idea strana xo mi piaceva cosi mi bagno un pochino il buchetto e un po di fatica ed entra il collo, sentiamo che mette le chiavi nella serratura io mi piego a pecora ma con il viso sul tappeto lui la subito ad accogliere e la porta in salotto dicendogli auguri di buon compleanno!! tira un mezzo grido (forse perche nn se lo aspettava) si siedono sul divano gli chiede se voleva da bere?? lei annuisce allora scuote un po la bottiglia prende due bicchieri li appoggia dalle palle e man mano si riempiono sorseggiano lei gli dice ke un maialino che nn se lo aspettava, lui gli risponde ke e il suo regalo e guarda solo. Finiscono di bere lei si alza viene da me e mi dice lo sai che mi piace sottomettere quindi devi far quello che voglio io ma anche farmi scopare quindi devi essere anche un po attiva va bene??? cosi rispondo "SI". Allora cominciamo!!! togliti la bottiglia e seguimi!! eseguo l'ordine e la seguo alla camera da letto a gattoni, mi chiede di aiutarla a spogliarsi cosi l'aiuto lei si toglie la parte sopre io mi occupo di gonna calze e scarpe, finito torniamo in salotto lei era completamente nuda molto molto bella si siede sul divano accavalla le gambe e mi ordina di leccare i piedi eseguo l'ordine tra l'altro aveva un anellino al piede molto eccitante, passati una decina di minuti si alza mi chiede di alzarmi di stare in piedi si mette davanti alla tv e inizia a succhiarmi il cazzo molto delicatamente che man mano aumentava l'intensità con la sinistra si teneva al mio cazzo ormai duro, con la destra si toccava. Quando eravamo tutti e due eccitati lei si sdraia sul tappeto tirando il mio cazzo verso la suo figa, cosi la penetro alla "missionaria" dopo una decina di munuti cambiamo posizione si mette in posizione fetale e la penetro di fianco, (la mia preferita) continuo fino a quando nn sta per venire che si alza mi fa sdraiare si siede dandomi la schiena inclinandola a 45° verso di me neanke una decina di colpi urla di piacere mentre dice guarda quel porco di mio marito che si sta segando. Una volta finito il suo amplesso si alza mi dice sussurrandomi ora tocca a te godere va in camera da letto e arriva con uno strap on nero e mi dice questo lo usavo con le amiche di mio marito o con le altre coppie ora lo uso con te. L'aito a indossarlo mi metto a pecora con il viso per terra, prende il lubrificante unge bene il mio buchetto, infila uno poi 2 dita lubrifica il fallo e molto delicatamente me lo fa entrare, inizia a darmi del colpetti leggeri man mano aumenta l'intensità, sto godendo con una matta perche e il fallo non era tanto grosso ma lo sapeva usare con una dea; mi dice che non dovevo godere ora che aveva in servo per me una sorpresa. Passati una 15ina di minuti si ferma si toglie lo strap on e va verso la cucina e arriva con un bicchiere da vino e una tazza, si accovaccia sulla tazza e fa la "pipi " mi guarda e mi dice ora l'assaggio, poi la lecchi come una cagna mentre ti masturbo; cosi fece l'assaggia e mi dice ke era buona me la mette davanti alla faccia cosi inizio a leccare aveva un sapore amarognolo pero ero talmente eccitata che se sapeva di sterco l'avrei leccata. Un paio di minuti non restitevo piu gli dicevo sborro!! sborro!! mi mette il bicchiere del vino sotto al mio cazzo cosi ne ho riempito 1/4 si alza io mi siedo distrutta va dal marito masturba anche lui che viene nel bicchiere una volta finito beve tutto il suo contenuto sorridendo dice evviva i miei 46 anni e non sentirli divertendomi piu di quando avevo 20 anni!!!! si avvicina a me mi prende per mano e mi dice andiamo a farci una doccia cosi io mi spoglio entriamo nella doccia assieme io insapono lei e viceversa ci asciughiamo e mi chiede molto gentilmente visto anche l'ora se volevo fermarmi a cena, impossibile rifiutare. Finita la cena ritiro i miei vestitini e li saluto ringraziando della serata ma ribattono subito grazie a te che sei venuta perche non sapevo che regalo farle a mia moglie. FINE un saluto a P......o e G......aCome ogni mattina mi alzo faccio le cose quotidiane, ( colazione, accendere il pc, ecc.) guardo la posta e vado sui siti che sono registrata, su uno dei vari siti non un messaggio interessante che diceva " Ciao spero di non disturbarti son il lui di coppia e vorrei far un regalo di compleanno alla mia ragzza siccome e periodo di crisi mi chiedevo se eri disponibile per questa cosa qua?? ti ringrazio in anticipo e spero di ricevere la tua risposta". Dopo che lo letto ho riflettuto sulla tematica dell'incontro come poteva venire e cosi gli rispondo alle mie condizioni (non incontro a scatola chiusa) che volevo un scambio foto via mail, skype anche per vedere se rientravano nei miei gusti, cosi decidiamo di sentirci via skype. ci sentiamo diverse volte, scambiando foto di lei (davvero molto carina) e mi raccontava che tempo fa gli ha confessato una fantasia che voleva provare a farlo una trav o trans ma non escort o di strada, solo che oggi giorno trovare una trans nn escort o di strada e molto dura. Ci mettiamo d'accordo ora e luogo (perche io in giro da trav nn esco ancora quindi mi dovevo preparare) che ad accogliermi c'era solo lui e la moglie arrivava piu tardi dal lavoro, gli voleva far una sorpresa; arrivo a destinazione un bella palazzina salgo su mi apre la porta la casa molto carina e accogliente lui a modi di fare molto gentili, mi spiega piu o meno come avviene l'incontro e se mi andava, cosi accetto. Vado in bagno mi inizio a preparare intanto sento lui che accente la tv.
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10 years ago
travnonpertutti,
19
Last visit: 2 years ago
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il Nostro Piacere (1)
la cagnetta è in ginocchio e bendata.
Io sono davanti a lei, il Mio P. entra e si mette dietro di lei, inizia a farle domande interpellandomi.
Mentre le fa domande la tocco e godo sentendo com'è bagnata
Le lecco i capezzoli, le labbra, i fianchi con la punta della lingua.
La faccio alzare e la stendo sul letto a pancia in su.
Io e il Mio P iniziamo a leccarla insieme, incrociando le Nostre lingue.
La palpiamo facendole sentire tutta la Nostra pesantezza e passione.
La facciamo andare fuori di testa.
Mi sposto, vado vicino al Mio P.
Lo bacio. Mi si struscia addosso mentre con una mano accarezzo i fianchi a lei.
Glielo prendo in bocca e glielo succhio da morire.
La sua cappella enorme mi fa impazzire, impazziamo e lei lo sente.
Torniamo su di lei e rincominciamo a leccarla ovunque.
Le entriamo nella figa insieme.
Sentire le mie dita affiancate a quelle del Mio P nella sua figa mi fa schizzare di cervello.
Mentre la masturbiamo con le Nostre dita, ci baciamo, poi ci abbassiamo e baciamo anche lei.
La faccio girare dall'altra parte, a pancia in giù.
Riprendo in bocca il cazzo del Mio P mentre la palpo tutta.
Il Mio P si mette dietro di lei e inizia a montarla, facendole sentire il suo bel cazzo.
Io sono davanti a lei che la bacio accarezzandola.
Lei gode.
Il Mio P esce dalla sua figa fradicia, io mi metto a gambe aperte davanti a lei e me la faccio leccare fissando negli occhi il Mio P.
Il Mio P le viene su tutta la schiena mentre vengo anche io, grazie alla lingua della mia cagnetta e al godimento totale del Mio P adorato soddisfatto.
Le spalmo il seme del Mio P su tutta la schiena, per essere stata brava.
1927
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11 years ago
Walls,
76/86
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il Nostro Piacere (2)
cagnetta entra nella stanza.
Senza dirle niente le facciamo capire che non c'è bisogno di parlare e iniziamo a spogliarla, accarezzandola un pò e baciandola appena affianco alla bocca.
Lei è agitatissima ed inizia ad eccitarsi molto.
La stendiamo sul letto a pancia in su.
Il Mio P si siede, mentre io inizio a toccarla e leccarla un pò dappertutto.
Le do baci sulle labbra, dolcemente, le accarezzo il seno, i fianchi, la sua piccola fighetta bagnata.. sussulta.
Il Mio P si alza, mentre lei è ancora stesa, mi alzo anche io e ci baciamo, mentre lei ci guarda.
Noi la guardiamo con tenerezza.
Il Mio P la fa girare ed inizia ad accarezzarle il culo, mentre io la bacio sulle labbra aspettando sia lei ad aprire la sua bocca per infilarle dentro la lingua.
Intanto la palpo ancora, le lecco il collo e il seno e si bagna come una spugna.
Il Mio Padrone le infila il cazzo mentre io la bacio.
Io mi siedo davanti a lei e apro le gambe.
Intimorita si abbassa e inizia a leccarmela.
Il Mio Padrone è bravo e la fa impazzire, così che lei inizia a leccarmela sempre meglio e con una delicatezza assurda.
Il Mio Padrone mi fa mettere a pecorina, con la mia faccia rivolta verso il Suo cazzo.
Inizio a leccarglielo, mentre cagnetta me la lecca ancora.
Mi giro e il Mio Padrone inizia a montarmi mentre io la bacio sulla bocca.
Lui si abbassa e iniziamo a baciarci insieme. Apoteosi.
Le faccio segno di mettersi seduta e inizio a leccargliela mentre il Mio Padrone mi sfonda. Veniamo tutti e 3 come dei pazzi.
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11 years ago
Walls,
76/86
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Una coppia Simpatica
Attraverso comuni amici ho conosciuto Sara e Davide, una coppia davvero simpatica.
Lei carina alta 160cm, con qualche kg in più, grosse e sode tette ed un accento piacentino, col la “R” arrotata che al suo solo parlare già mi veniva il cazzo di marmo. Davide poco più alto di lei, un pò in sovrappeso appassionato di foto. Una coppia normale insomma ma con cui abbiamo passato, e passo ancora, davvero delle eccitanti serate.
La prima volta ci siamo visti a casa mia. Per l’occasione musica soffusa e l’immancabile Bublè allo stereo. Abbiamo iniziato a parlare del più e del meno raccontandoci storie divertenti, parlando dell’amico comune e ridendo come pazzi… insomma la serata procedeva talmente bene senza sesso che mi “stavo facendo persuaso”, per dirla con Montalbano, che la serata sarebbe finita lì.
Non facevo ancora bene i conti con la voglia di cazzo di Sara, la quale ad un certo punto (e sorprendendomi anche un pò…) si toglie le mutandine facendole scivolare da sotto la mini di jeans che faceva il paio con una camicetta bianca semitrasparente per lanciarmele, prima di spalancare le cosce mostrandomi la sua bella figa… Guardando il marito poi disse “Che dici, a Carlo piacerà la mia micetta?”…
La micetta in questione era meravigliosa: a pelo nero, rasata a forma di triangolo e con due labbra carnosissime…
Per non essere da meno anche io mi tolsi i pantaloni e le mutande, mostrandole il cazzo già svettante ed eccitato per la succulenta visione della sesso di Sara…era magnetica e mi sembrava di mangiarla con gli occhi.
Evidentemente anche Sara pensava che il mio uccello fosse magnetico perchè appena vicino me lo afferrò e comincio a succhiarlo con passione e voracità…lo insalivava tutto per poi percorrerlo dalla punta fino alla base…era una vera maestra…
Di li a poco ci siamo avvinghiati in un succulento 69 permettendomi così di assaporare la sua bella figa gonfia di voglia e di piacere, cosa che feci a lungo, facendola godere con la lingua per poi infilarle il cazzo fino in fondo alla fregna che ormai era un lago di piacere. Mentre la montavo con colpi secchi e decisi, affondandole il cazzo fino in fondo osservavo le sue grosse tette che si muovevano all’unisono con le mie spinte, sentivo il suo respiro affannoso e denso di goduria, le sua mani che mi percorrevano la schiena per poi afferrarmi per i glutei spingendomi verso di sè… era un vulcano sul punto di esplodere. Cosa che fece varie volte durante la serata urlando come una forsennata mentre godeva con il mio cazzo che le strusciava il clitoride, oppure a pecora mentre glielo sbattevo in culo schiaffeggiandola sulle chiappe sode e tirandola per i capelli.
Proprio mentre la inculavo sono venuto anche io inondandole la schiena di sborra….
La nostra prima serata fu bellissima, ma non fu l’ultima (anzi, tra una settimana li incontrerò ancora…) ed appagante.
Andarono via quasi all’una di notte, non prima che Sara pretendesse di regalarmi il pompino della buonanotte…CHE DONNA!
All’indomani la mia vicina di casa 79enne mi chiese se per caso la sera prima non mi fossi sentito male, perchè aveva sentito delle urla come di mal di pancia…
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11 years ago
Hector_1978,
32
Last visit: 4 years ago
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Giovanni e Letizia…
…sono una coppia eccezionale. Lei bellissima donna di circa 30 anni, appariscente e sensuale, felice e cosciente di esserlo. Lui di bella presenza, timido all’inizio ma poi molto simpatico e coinvolto nei nostri giochi.
La mail di cui ho parlato precedentemente è stata scritta da Giovanni e spiega bene la dinamica del loro amore. Io per loro ero il terzo elemento che mancava loro, il pezzo di puzzle necessario per rendere la loro vita sessuale soddisfacente e realizzata.
Con loro ho passato delle bellissime serate fatte di sesso ma anche di giochi cerebrali divertenti e inattesi. Una sera sono andato casa loro per il caffè dopo cena e, prima sorpresa, salendo incrocio Giovanni sulle scale che mi dice “Arrivo subito, vado a comprare le sigarette. Sali pure, Letizia ti sta aspettando”.
Arrivato al loro appartamento trovo Letizia in vestaglietta sexy che lasciava immaginare molto e indossava un girocollo di perle con orecchini coordinati. Bevemmo il caffè e facemmo due chiacchiere, tra un complimento ed un altro da parte mia. Ad un certo punto le ho chiesto il perchè ti tanto sfoggio di gioielli e Letizia mi confessò che era parte di un gioco tra lei e Giovanni. Quel girocollo significava che quella sera Giovanni era totalmente sottomesso ai suoi e ai miei voleri…
A queste parole io risposi con una occhiata eloquente, poi sorrisi e pian piano mi avvicinai, le slacciai la vestaglietta e le sussurrai “bhè allora approfittiamone”…
Quando arrivò giovanni ci trovò avvinghiati in un gustoso 69… la mia bocca si affondava avida nella sua fica morbida e rasata di fresco…bevevo i suoi umori, leccavo il suo clitoride e il buco del culo come se fosse l’ultima cosa che avrei voluto fare mentre lei si riempiva la bocca del mio cazzo. Avevo un erezione talmente potente da essere dolorosa. Il cornuto alla visione si abbassò i pantaloni e cominciò a menarselo, Letizia lo guardò dal letto e gli fece un sorriso, poi il segno delle corna….
Proseguimmo nei nostri giochi per un sacco di tempo, era tanta l’eccitazione che ricordo solo dei flash…lei che mi incita a scoparla a pecorina mentre le tiro i capelli…lui che prima lecca il buco del culo di Letizia e poi le apre le chiappe perchè io possa incularla per bene… Giovanni e Letizia che si baciano mentre la scopo a pancia sotto… le parole oscene di Letizia “scopami bene e fai vedere come si fa a quel cornuto”…”ahhh questo si che è un cazzone come si deve”…”Cornuto…sei il mio cornuto, lo sai vero”… era una situazione eccitante, bellissima ed insolita.
Ed ancora più insolita, anzi unica, è stata la fine della serata. Letizia mi chiese di sborrarle addosso, sulle tette e sulla fica, cosa che feci con grande soddisfazione poi chiamò a sè il marito e gli disse “e ora lecca tutto, porco”… Stavo vivendo un sogno, e deciso a non perdermi l’attimo mi avvicinai alla bocca di Letizia col mio cazzone e ordinai a Giovanni“ed ora lecca il cazzo che fa felice tua moglie”…incredibilmente lui obbedì e così mi ritrovai le loro bocche che si intrecciavano sulla cappella… una meraviglia.
Poi ci rivestimmo, io e Letizia fumammo una sigaretta mentre il cornuto disteso sul divano guardava una partita su Sky e tornai a casa.
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11 years ago
Hector_1978,
32
Last visit: 4 years ago
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Ringraziamenti dal cuck
Ci siamo incontrati dapprima per un caffè, poi siamo andati in motel dove abbiamo passato due ore di intensa passione, una situzione che si sarebbe verificata altre volte nei mesi a venire.
Dopo circa due mesi di frequentazione Giovanni mi scrive questa mail, che spiega il perchè della loro scelta, e che conservo come un prezioso ricordo di quella bella esperienza…
“…grazie Ettore,
ci stai donando serate indimenticabili. Effettivamente, riguardando indietro, mi accorgo di quanto abbia davvero desiderato che tra noi le cose prendessero questa piega….e mi rendo conto che la chiave di tutto è l’amore profondo che ci lega…..oggi abbiamo parlato molto di questo, a un certo punto lei mi ha chiesto se il mio desiderio di vederla con un altro non nascesse anche dalla conoscenza delle vicende di vari colleghi e colleghe. sia miei che suoi, che si fanno corna con gran naturalezza, evitando bene,però, di mettere l’altro/a al corrente…..infatti, quando questo accade, i matrimoni finiscono e le famiglie si sfasciano…..stranamente, sono rimasto senza parole, sia pure per un attimo….lei ha colto questa mia indecisione e ha così proseguito…..mi ha detto: guarda che la differenza tra noi e loro è che queste persone cercano fuori quello che in casa nn hanno più…..mentre per noi queste esperienze hanno il grande pregio di invece alimentare la nostra passione…..
Mi rendo conto che è così e che siamo stati bravi e fortunati a scegliere un uomo come te che è consapevole del proprio ruolo di maschio. Una consapevolezza che ci permette di vivere il nostro amore anche se sessualmente abbiamo bisogno del vigore nuovo che tu porti all’interno della nostra coppia.
Grazie”
Peccato poi, che le strade della vita ci abbiano portato distanti…
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11 years ago
Hector_1978,
32
Last visit: 4 years ago
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Garibaldi
L’uomo che sogno e non ho ancora trovato
è quello che il coito ha ormai abbandonato,
è quello che dice “non voglio scopare”,
ma se proprio insisti me lo lascio succhiare.
Perché il pompino, se fatto col cuore,
vale mille scopate, è un vero dono d’amore,
è tenero, dolce e non costa fatica
se mentre lo fai, ti leccan la fica.
Persin Garibaldi sussurrava ad Anita
“Vorrei dartelo in bocca per tutta la vita”,
ma lei donna avida, brutta e imbecille
diceva: “ o mi scopi o mi faccio i tuoi mille”
La lingua che scorre “in fra li cojoni”
Piaceva anche al grande Alessandro Manzoni
Che scrisse fra l’altro che Lucia Mondella
sapeva succhiare da vera porcella.
E che dire di Socrate, il gran pensatore,
con sua moglie Santippe che parlava per ore,
lui per farla tacere estraeva l’anguilla
e gliela inseriva a sfiorar la tonsilla.
Se la tua donna non si sente bene,
tu dille di prendere in bocca il tuo pene
guarisci veloce, non essere sciocca,
il sesso è una cura, si prende per bocca!!
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10 years ago
antonybelli,
54/47
Last visit: 7 years ago
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A Brescia
Era un pomeriggio come tanti, la settimana era a buon punto e il calcetto del giovedì si stava concretizzando. Mentre sono in uffico mi chiama il mio amico Alex che mi propone di andare a Brescia per “sostituirlo” visto che lui era fuori Milano…
E così invece di trovarmi in calzettoni e pantaloncini in un campetto di erbetta sintetica mi ritrovo pulito di doccia, sbarbato e profumato diretto ad incontrare una coppia che non conoscevo: Marco e Daniela.
La loro casa è uno spettacolo: grande, con un giardino meraviglioso, un salone enorme in stile liberty ed un tavolo apparecchaito per la cena. Daniela: veramente uno schianto in abitino corto nero, generosamente scollato e aderente quanto basta da mettere in evidenza le curve generose…Marco ci fa accomodare e ci offre un bicchiere di vino, cominciamo a stuzzicare qualcosa mentre Daniela si assenta per cambiarsi d’abito….al suo ritorno abbiamo capito che la cena poteva aspettare: era nuda, bellissima… con quei seni generosi che ci guardavano impertinenti e un ciuffetto di pelo sulla figa tagliato a forma di triangolo quasi ad indicare la strada… Marco, anche lui estasiato mi guarda e sussurra: “E’ tua…”
Da lì il vortice di sesso è stato senza fine…le ho leccato la figa e il buchetto del culo fino a farla venire due volte, bevendo i suoi umori dolci… Presa riempiendola a dovere, sculacciandola per dominarla e accarezzondole i capezzoli per coccolarla…lei che si dimena e urla di piacere, che guarda Marco e gli dice “vedi come mi scopa bene, cornuto” e mi incita ad incularla più forte fino a che non le sborro copiosamente su quelle generose tette.
Tornato a casa, nella mia testa due immagini: Marco e Daniela che si tengono per mano, soddisfatti e rilassati…e Marco che mi dice…”E’ tua…E’ tua…E’ tua…”
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11 years ago
Hector_1978,
32
Last visit: 4 years ago
-
progressi
le e' cambiata la testa ! o meglio ora il suo corpo e' piu collegato a questa.
i tabu son caduti, non finge piu che non le possa piacere un bel maskio.
ora quando si trasgredisce, non finge piu, non si ritira. ha l'espressione e non solo quella, di godersela.
ogni volta piu eccitata dagli incontri casuali, aspetta con ansia l'apparizione di un pene nel glory hole e non lo molla finche' non lo ha completamente soddisfatto. e soprattutto lo fa con voglia e gusto di dare piacere e di eccitare altri uomini. la trovo con una lubrificazione che ricordo solo ai primi tempi con me. tanti anni fa...
e solo questione di poco, ha gia detto che lo prendera anche dentro. ormai la voglia di provare e' troppa.
non dice piu lo faccio per te, l'ho davvero invogliata. spero solo di non aver esagerato :) infatti anche quando facciamo l'amore noi due, c'e sempre il fantasma del terzo.
per ora oltre a dare soddisfazione a singoli ha avuto lo stesso trattamento (oro-mano) , una volta solo.e si e molto arrabbiata quando le ho kiesto di fermarsi li.
Si provera' tutto, l'ho portata io qui, sapevo dei riski, non so se davvero riusciremo a controllarli anke in futuro. ci vogliam bene, siamo affiatati, anche lei comincia ad avere quella sconvolgente sensazione ricercata, di un salto nel vuoto, nell insicurezza. effetto come di una droga. eccitazione ai massimi livelli. chissa cosa accadra', se entrambi o uno di noi si accorgera' che non puo piu farne a meno ad es o che trovera il nostro stare insieme , seppur rodato con successo, sufficientemente interessante e bastante a se stesso.
come e' cambiata in qualche mese.sessualita femminile, cosi complicata e cosi prevedibile in fin dei conti.
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9 years ago
alepaolo,
38/40
Last visit: 1 month ago
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LA DOPPIA VITA DI UNA CASALINGA IV
Salve, eccomi ancora qui a raccontarvi un’altra mia stuzzicante storia.
Quel giorno mi sentivo un po’ depressa, le feste di Natale mi uccidono parecchio.
La corsa per i regali, il pranzo da preparare, l’albero e gli addobbi. Senza parlare dei parenti che sicuramente mi fa piacere ospitare….ma che indubbiamente mettono la casa in subbuglio. Per fortuna sono passate ma mi sento veramente stanca.
Faccio un salto su facebook per dare un’ occhiata alle ultime novità e, per caso, mi si apre una pagina di incontri. Un po’ incuriosita mi metto a scorrere le immagini dei bei ragazzi che sono iscritti e cercano nuovi incontri. Penso che sicuramente sono tutte foto ritoccate. Figuriamoci, se questi bei fusti, hanno difficoltà a trovare ragazze belle e affascinanti con cui poter uscire. Ma io mi faccio coraggio e ci provo, mi iscrivo e magari chissà.
Dopo pochi giorni la mia casella di posta elettronica è piena di nuovi messaggi. Wow, il mio profilo è piaciuto e ho molte persone che vorrebbero conoscermi meglio. Faccio una selezione e scelgo un paio di persone che mi incuriosiscono e mi piacciono di più. Dopo la prima conversazione di routine per scambiare qualche informazione, il discorso si fa un po’ più intimo e lui mi chiede se ho voglia di incontrarlo. Io rispondo che sono sposata e che a mio marito farebbe piacere partecipare all’incontro. Per qualche minuto non risponde, forse dubbioso o indeciso sul da fare. Ma poi mi dice che sarebbe interessante anche per lui.
Quando Luca rientra non so come dirglielo, perché è sempre lui che organizza tutto e, mi sembra un po’ sfacciato fare io questa proposta. Ma in fondo cosa ho da perdere? Al massimo mi dice di no.
Al contrario, invece, i suoi occhi si illuminano e penso che il fatto che io abbia organizzato tutto, lo eccita ancora di più.
L’incontro è programmato per il giorno dopo, ma Luca non sa che la sorpresa non finisce qui e che il mio nuovo amico non sarà solo ma in compagnia di sua moglie.
Ci vediamo in un bar per conoscerci un po’ e per vedere se effettivamente le foto corrispondono alla realtà. Io ho indossato una gonna nera sul ginocchio, autoreggenti e scarpe nuove, ultimo regalo del mio amore, altissime di pizzo nero e rosa. Loro entrano dalla porta con disinvoltura, niente male! Le foto non erano ritoccate. Luca un po’ piacevolmente sconvolto mi guarda con aria interrogativa e mi sorride. Dopo i saluti e i preliminari il discorso va subito al sodo.
>
Io e Luca proponiamo la nostra casetta in campagna, tranquilla e lontana da occhi indiscreti.
E’ la prima volta che coinvolgiamo un’altra donna, un pochino sono agitata. Forse perché noi donne ci facciamo troppi problemi: “ Ho la pancia, noterà che sono più vecchia di lei o sarà più brava ed esperta di me ?”
Ormai siamo qui e non devo farmi troppe domande.
Saliamo in camera da letto, lei è molto bella. Si sfila il cappotto e noto che ha delle belle gambe. Indossa un vestito di lana grigio che le fascia con grazia il corpo snello e il seno sodo e prominente. Il marito in pantalone nero e pullover chiaro che mette in risalto i suoi pettorali.
Lei inizia a rilassarsi e comincia a baciare suo marito poi, con disinvoltura si avvicina a Luca sfiorandogli, prima leggermente, poi sempre più intensamente, le labbra vogliose. Io che conosco mio marito noto che il gesto inaspettato ha già fatto muovere il suo cazzo dentro i pantaloni. Allora intervengo in suo aiuto e lo libero dei vestiti con dolcezza ricoprendolo piano piano di baci e carezze.
Senza accorgercene siamo tutti nudi ed eccitati. Lei prende in una mano il cazzo duro e caldo di suo marito, e nell’altra quello di Luca che mi guarda con eccitazione. Io lo bacio e poi ricambio il favore alla gentil signora infilando la mia vogliosa lingua nella bocca del marito. Poi lo faccio sedere sul letto e dalla bocca scendo fino al suo membro gonfio, leccandolo e succhiandolo con avidità.
Mentre lei ci guarda comincia a massaggiarsi la sua fica bagnata e poi l’avvicina alla bocca di Luca che assapora con ingordigia i suoi umori.
Io non resisto e dolcemente mi siedo sul cazzo di lui facendolo scivolare piano fino in fondo. Inizio a muovermi su e giù sempre più veloce, gustandomi e godendo ad ogni piccola spinta. Poi ci mettiamo tutti sul letto, io su di Luca, Lui che mi penetra il culo lentamente e lei che mi accarezza ogni parte del corpo. Sono persa, frastornata.
Una miriade di emozioni mi fa sussultare di piacere, lei poi mi bacia e scende sul mio clitoride facendosi spazio tra le mie gambe e a quel punto il mio piacere è senza precedenti. Esplodo in un urlo liberatorio tutto il mio orgasmo.
Poi mentre lei si fa scopare da mio marito io le lecco il seno e lui sborra nella bocca di lei. Esausti e soddisfatti rimaniamo ancora per un po’ a scaldarci con i nostri corpi ancora vibranti e a coccolarci con baci e carezze.
Una casalinga soddisfatta
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9 years ago
stor,
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Last visit: 7 years ago
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LA DOPPIA VITA DI UNA CASALINGA V
Lo so, vi ho abbandonato per un po’, ma ora sono di nuovo qui con una mia nuova storia. Vi va di leggerla?
Quel weekend non avevamo programmato nulla di particolare. Soliti giri di spese e magari una pizza. Ma il venerdì verso le 17 mi arrivò una telefonata inaspettata. Vi ricordate il mio primo incontro, Il massaggiatore? Beh! Questa volta voleva farci conoscere anche la sua compagna. Programmiamo un incontro a metà strada, visto che siamo molto lontani e, prenotiamo un hotel a Rimini per una notte.
Partiamo presto il sabato mattina, per avere un po’ di tempo anche per fare un giro sul bellissimo lungomare e poter far qualche acquisto nei favolosi negozi del centro.
Rimini è sempre molto affascinante e, dopo i vari giri, ci ritiriamo in hotel per prepararci all’incontro. Cosa indossare? Quando c’è anche una donna io sono sempre più in crisi. Elegante, sobrio o molto sexy? Opto per il sexy ma non troppo, indossando un tubino nero e una camicia di pizzo color pesca. Autoreggenti color carne, perizoma e reggiseno rosa e nero. E ultimo tocco le mie ultime scarpe rosa altissime.
Ci sediamo al tavolo del locale dove abbiamo prenotato e aspettiamo i nostri amici sorseggiando un martini. Non vi nascondo che ero un po’ agitata, conoscere nuove persone mi mette ansia. Penso sempre: “ e se non mi piace, come faccio a dirglielo o a farglielo capire?”
Per fortuna, questa volta, non ho bisogno di inventare scuse perché, la signora è una bella ed affascinante.
Dopo i convenevoli, il discorso va al dopo cena e, visto che abbiamo prenotato lo stesso albergo non dobbiamo inventarci un posto dove poter stare tranquilli. Ma la notte è giovane perciò decidiamo di cercare un locale per ballare un po’. Quando ci apprestiamo ad entrare nel locale il nostro amico mi si avvicina e mi sussurra “ lo sai che mi sei mancata?”, facendo scivolare la sua mano sul mio sedere. Una volta al tavolo ci guardiamo intorno e veramente c’è tanta gente e bella musica. Dopo aver ballato per un po’, mi allontano dal gruppo per andare in bagno a rinfrescarmi e, non mi accorgo che il mio massaggiatore mi segue a ruota.
Sovrappensiero esco dal bagno e mi sento afferrata per un braccio e trascinata dolcemente dietro una porta semichiusa. Lui mi prende le testa tra le mani e mi bacia con passione. Un po’ frastornata lo guardo con aria interrogativa e lui mi dice: “ non potevo aspettare ancora, così è veramente eccitante”. Le sue mani cominciano ad accarezzare il mio seno che già spinge con i turgidi capezzoli sotto la mia camicia. Mi stringe così forte che posso sentire la sua erezione attraverso i pantaloni. Poi le sue mani calde ed esperte mi tirano su la gonna, mi slacciano la camicia e mi accarezzano ovunque. Mi spinge addosso alla parete e si inginocchia ai miei piedi, aprendomi le cosce con fare esperto e insinuando la sua umida lingua tra le pieghe della mia fica. Galleggio in un’altra dimensione trasportata dalla passione. Lui poi si alza e mi invita a fargli lo stesso servizio. Gli slaccio i pantaloni e glielo prendo in bocca con voracità. Lo succhio e assaggio fini a portarlo al limite del piacere, poi mi alzo e prendo il telefonino dalla mia borsa dicendogli: “ non possiamo escluderli da questa bella festa”. Dico a Luca di raggiungerci e, quando entrambi aprono la porta trovano uno spettacolo molto invitante.
“ Perché farlo in una triste camera di albergo? Qui è tutto più trasgressivo”. Non hanno il tempo di rispondere perché si uniscono alla nostra festa a sorpresa, con molto trasporto. Luca mi bacia mentre l’altro inizia a penetrarmi lentamente, lei mi accarezza il seno e inizia a leccarlo con lingua esperta. Poi mi metto giù a pecorina e invito Luca a mettersi sotto di me, lei mi bacia e l’altro si accomoda nel mio culo delicatamente e poi con forza. Ma anche la nostra nuova amica vuole partecipare perciò le cedo Luca che le lecca la fica bagnata e poi la scopa sui gradini della scala a chioccia che in questo momento è meglio del nostro comodo letto di casa. Infine ognuno di noi si riappropria del proprio compagno di vita e ormai eccitati e frementi raggiungiamo un orgasmo quadruplo che, per fortuna che c’era la musica, altrimenti le nostre urla di piacere si sarebbero sentite fino al centro città. Usciamo uno alla volta con fare disinvolto ma, sappiamo già che non può finire qui. Questo è stato solo l’antipasto, la cena completa inizierà in hotel.
Ma questa è un’altra storia e ve la racconterò la prossima volta.
Baci una casalinga soddisfatta
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9 years ago
stor,
37/46
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La gita di classe
Quell' anno andammo in gita a Budapest con la classe di Elia e Giulia, ci accompagnarono il prof di italiano, la supplente di matematica e la prof di francese. Arrivati tardissimo in hotel andammo subito nelle nostre stanze, io ero in camera con Manuel e Patrick, pronti via appoggiate le borse per terra il Pec si butta sul letto e rompe un' asse che reggeva il materasso, lo sconforto e l' angoscia ci pervasero in alcuni attimi di orrendo silenzio. Alzammo il materasso, fortunatamente notammo che l' asse non si era rotta era solo uscita dal perno e riuscimmo a ripararla, tre secondi dopo bussano alla porta, apro ed è la supplente di mate, e giovane ha circa 26 anni ed è anche molto carina, io mi sono sempre chiesto come cazzo le fosse venuto in mente di insegnare a una così, chiede di poter entrare per vedere se la stanza è apposto e in quel momento Patrick urla a Manuel di nascondere i porno, lui diventa rosso fuoco e anche la professoressa ride. Quando la professoressa si abbassa per vedere sotto i letti tutti e tre le guardiamo il culo imbambolati, quando si rialza leggo il labbiale di Patrick che dice: Questa è pornografia, a stento trattengo le risate e la accompagno alla porta. Il giorno dopo andammo a visitare la città e i dintorni dell' albergo, tornati in hotel restammo in camera a giocare a carte fino alle 11 quando con la circospezione di tre sabotatori russi uscimmo per andare in un minimarket vicino all' albergo e comprammo birre per tutta la gita tornati, sempre muovendoci come ombre, quando arrivammo al nostro piano e incontrammo la prof di mate, le nostre espressioni divennero simili a quelle di un condannato a morte e la professoressa era a dir poco incazzata, ci fece entrare nella nostra stanza e iniziò una predica pazzesca di cui non ricordo il succo ma fu da ammirare per la durata di circa 10 minuti ininterrotti, alla fine quasi piangendo disse che se ci fosse successo qualcosa lei sarebbe stata colpevole, noi abbassammo il capo e chiedemmo scusa, a lei non bastò ci fece unire due letti e disse che sarebbe rimasta con noi per controllarci, quindi ci toccò dormire in tre su due letti e lei nel terzo. Il giorno dopo uscimmo di nuovo per la città e anche li ci teneva d' occhio, siamo entrati in un negozio e per farci perdonare le abbiamo regalato un reggiseno e delle mutandine che lei ha scelto con noi. tornati in hotel lei portò la sua valigia in camera nostra ed entrò in bagno per farsi la doccia, gia che c'eravamo ne approfittammo per berci delle birre, quando uscì dal bagno mi cadde la lattina vuota in terra, era nuda con addosso solo le mutandine e il reggiseno che le avevamo comprato, mi stava venendo un coccolone, restammo muti fin che lei non disse: come sto ? e rispondemmo: b-b-benone! balbettando, ci diede un bacio sulla guancia a tutti e tre, ci ringraziò del regalo, prese una birra dal frigo bar e si sdraiò sul suo letto col telecomando in mano facendo zapping per i canali satellitari, tra l' altro il frigo bar sembrava che l' avessimo fottuto da uno spot della heineken se lo aprivi vedevi solo lattine verdi incastrate perfettamente come nel tetris per perdere meno spazio possibile. Presi coraggio e dissi: Professoressa non sapevo che fosse così... spigliata diciamo! E' la prima gita che faccio voglio divertirmi!E poi gli altri professori sono troppo vecchi e noiosi per i miei gusti. Dopo alcuni secondi disse: Ragazzi, due di voi devono farsi la doccia insieme perché se sentissero quattro scrosci d'acqua penserebbero che siamo in quattro. La nostra risposta fu: eeh? e la proposta morì li. Con il passare delle ore la professoressa non si vestiva e noi prendevamo confidenza con lei iniziando anche a scherzare, quando mentre noi giocavamo a briscola mise beautiful in una lingua che poteva essere solo quella del Mali la popolazione si ribellò e le chiedemmo a gran voce di cambiare canale la sua risposta fu: Volete cambiare canale? venite a prendervi il telecomando!. Allora, sei in mutande e reggiseno, o sei stupida o sei troia. Ovviamente ci fiondammo su di lei e con la forza, palpandola qua e la e facendole emettere dei gridolini tipo tenniste a wimbledon, ci impossessammo del telecomando e festeggiammo con una birra. La professoressa facendo chiaramente finta di essere scandalizzata disse: Che maniaci che siete, mi avete toccata ovunque. la mia risposta fu immediata: La guerra è guerra non importa come ma bisogna vincerla. Allora lei andò in bagno e noi restammo a vedere gli higlights del campionato inglese. Il giorno dopo era libero chi voleva usciva con due professori gli altri stavano in camera, noi e la professoressa decidemmo di stare dato che faceva un freddo schifoso fuori. Quando noi tre eravamo a petto nudo in bagno a farci la barba entrò la professoressa e noto i nostri muscoli da palestra poi si spogliò completamente nuda e aprì l'acqua della doccia aspettando che si scaldasse, era una bomba capelli neri lunghi fin sotto le spalle, occhi verdi, magra, quarta di seno con grossi capezzoli, culo tondissimo, figa rasata e lunghe gambe, perfetta. Entrò nella doccia e noi finimmo sconvolti di raderci, quando uscì dal bagno aveva solo l' asciugamano addosso e non esitò a levarselo facendosi vedere anch'ora in tutto il suo splendore, per noi era troppo, mi avvicinai a lei, la presi per i capelli e la buttai a terra dicendole di stare giù, ci spogliammo eccitatissimi e ci mettemmo in due davanti costringendola a leccarci il cazzo e l' altro dietro che le leccava la figa dopo alcuni secondi venimmo sulla sua faccia ma restammo eccitati così andammo a metterci Manuel sotto e io dietro mentre Patrick andò davanti a farsi spompinare e venne dopo poco, ci fermammo un secondo, Manuel aspettò che io infilassi completamente il cazzo nel culo della professoressa poi le entrò in figa, iniziammo a scoparla mentre lei spompinava di nuovo il nostro amico, dopo cinque minuti Manuel ed anch'io venimmo riempiendo la sua figa e il suo culo di sborra che la fece ansimare, anche Patrick vene per la seconda volta nella sua bocca, io e Manuel ci rialzammo in tempo per vederla mentre la ingoiava, lei ripulì i nostri cazzi e venne sculacciata su sua richiesta, dopo di che andò a lavarsi. Quella notte fece unire anche il suo letto agli altri due e dormì nuda, per farci addormentare ci fece un bellissimo pompino con tanto di ingoio e si lasciò palpare per tutta la nottata. Il giorno dopo face la doccia con ognuno di noi e si fece inculare da tutti e tre, poi nel pomeriggio fece a tutti delle magnifiche spagnole cercando di leccarci la cappella e la sera, l' ultima, si fece scopare e sborrare in figa da tutti mentre guardavamo un film porno. Durante il viaggio di ritorno ero seduto vicino a lei e senza farmi vedere le toccai le tette, lei sorrise, poi mi promise che avremmo scopato altre volte tornati a casa.
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11 years ago
melange erotique,
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Il mio compleanno
Qualche tempo fa mio marito mi suggerì di iscriverci a una chat di quelle che vanno per la maggiore con uno scopo ben preciso: inserire un annuncio in cui cercavamo un massaggiatore vero che fosse disposto a fingere un appuntamento con noi per un massaggio, che poi sarebbe potuto diventare “hot” se tutti fossimo stati d’accordo.. L’idea era stuzzicante per cui non me lo sono fatta ripetere due volte, ho fatto l’iscrizione e inserito l’annuncio. All’inizio abbiamo ricevuto diverse risposte ma tutte di persone molto distanti dalla nostra città, che abbiamo dovuto scartare finchè una sera mi è arrivata una risposta interessante. Abbiamo letto insieme a Max e, visto le foto che ci aveva inviato il “massaggiatore” , abbiamo deciso di rispondere. Di solito i contatti li tengo io, mi piace moltissimo scambiare messaggi di un certo tipo, specialmente quando sono in situazioni normali, che so quando sono al lavoro mi eccita rispondere ai messaggi erotici, mi sembra di trasgredire ancora di più appunto perché stò facendo qualcosa di assolutamente proibito ma in un contesto di tutt’altro genere. Quindi ci siamo scambiati i cellulari con modalità di utilizzo e abbiamo preso un appuntamento per la sera dopo. Non nascondo che ero eccitatissima per l‘aspettativa, ero curiosa, come tutte le donne, e non vedevo l’ora di incontrare il mio massaggiatore. Lui non è della nostra stessa città, ma abbastanza vicino, mezz’ora di macchina, immaginatevi durante il pur breve viaggio quante idee mi sono frullate per la testa…come sarà, cosa farà, …….Lui ci aspettava all’uscita dell’autostrada, quindi quando siamo arrivati è sceso dalla macchina per dirci di seguirlo. Noi non possiamo ospitare e quindi era indispensabile trovare una persona che avesse questa possibilità. Appena l’ha visto Max ha detto: “ è perfetto” , io invece non riuscivo ancora a inquadrarlo, dalla voce mi aspettavo una persona più giovane. Siamo arrivati a destinazione e c’era già il lettino pronto per i massaggi. Devo dire che tendenzialmente io sono timida, anche se mi piace molto giocare, ma lui mi ha messa subito a mio agio e quindi non ci ho pensato molto e mi sono stesa sul lettino senza niente addosso. Nel sito non avevo messo nessuna foto, per cui lui non mi aveva mai visto, ma direi che la visione era più che gradita. Ho chiuso gli occhi e lui ha iniziato a massaggiarmi: una sensazione fantastica, un calore, l’olio sulle mani, il sapere che non sarebbe stato un massaggio normale, al solo pensiero mi bagno di nuovo. Dopo poco lui non ha resistito e oltre a massaggiarmi le gambe ha cominciato a toccare e io ho aperto le gambe per fargli capire che il massaggio era gradito in tutti i sensi. Max intanto era nella stanza accanto e osservava senza dire niente. Dalle mani siamo passati in fretta alla lingua. La cosa che mi piace di più è farmela leccare e devo dire che lui è bravissimo. Purtroppo non resisto a lungo e vengo quasi subito. Gli vengo sulla lingua e lui sembra apprezzare il mio sapore poi riprende a massaggiare normalmente e intanto mi gira attorno il lettino e io, mentre passa gli tocco il cazzo, con le mani e anche con i piedi, mentre lui si stende su di me per massaggiare meglio. Non male. Poi glielo tiro fuori dai pantaloni e lo succhio a lungo, altra cosa che mi piace da impazzire e lo faccio sborrare sulle mie tette. Pensavo che fosse tutto finito, ma lui ricomincia a leccarmi e devo dire che lo fa veramente bene tanto che vengo di nuovo, cosa rarissima per me e visto che è stato tanto bravo e ha ancora il cazzo duro gli propongo di assaggiarmi del tutto per cui mi faccio anche scopare e finisco per venire ancora. Non mi era mai capitato di godere così, sarà stato il calore, la sensazione delle sue mani sulla pelle, la novità, il suo modo di fare, fatto sta che mi sentivo in estasi. Max è uscito dalla stanza accanto con il cazzo che non stava più nei pantaloni, anche lui, che gli piace guardare, ma non solo, e in particolare guardare me godere, si è divertito molto. Quale modo migliore per festeggiare il compleanno? Da allora ci siamo rivisti altre volte e ci siamo sempre divertiti molto. Spero che continuiamo.
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10 years ago
sexonfirebo,
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FESTA DI CARNEVALE UN ANNO FA
L’ho già detto, adoro il carnevale, mi piace indossare i costumi e mi piace farli da sola, mi diverto anche solo a pensare, ideare e realizzare quello che ho in mente. Le idee non mi mancano, ogni anno infatti cambio vestito, ormai ne ho raccolti un certo numero. L’anno scorso, sempre per la festa di carnevale del locale che frequentiamo, mi sono vestita da suora sexy e Max da frate, coppia perfetta. Il vestito da suora non era di per se molto sexy, ma il mio aveva uno spacco discreto sulla destra che lasciava ben poco spazio all’immaginazione. La serata era bellissima, con un sacco di gente vestita e non. Dopo aver gironzolato un po’ per il locale Max mi propose di andare in una parte del privee che di solito è poco frequentata, ma che per il nostro travestimento era perfetta: in questa zona, oltre a dei sparee che si possono chiudere, c’erano, e ci sono tutt’ora, delle specie di confessionali con delle aperture sui lati, abbastanza grandi da far passare le mani. Il posto ci piaceva molto, essendo poco frequentato era abbastanza tranquillo e permetteva di “giocare” in santa pace.
Max aveva visto un ragazzo che lo ispirava e quindi decidemmo di provare se anche lui era interessato, entrammo nella tenda facendoci vedere chiaramente e poco dopo dalle aperture di lato sbucarono le mani e anche il resto. Siccome era decisamente ben dotato e delicato, lo invitammo a entrare con noi nel confessionale. Io al buio non vedo nulla, ma con le mani sentii bene tutto e cominciai a toccare l’attrezzo del ragazzo e quello di Max, un po’ per uno. Dal tocco alla bocca il passo fu breve, anche perché era veramente notevole. Devo dire che lui era bravissimo, delicato e molto esperto del gioco, non mi piacciono i tipi bruschi, violenti, invadenti, lui ci sapeva decisamente fare e sapeva anche stare al suo posto. Decidemmo quindi di trasferirci in un posto più comodo, al piano di sopra, dove è possibile trovare delle stanze anche completamente chiuse e lì abbiamo dato sfogo a tutte le nostre voglie. Guardandolo bene era anche molto carino, devo dire uno dei ragazzi più carini con cui abbiamo mai giocato, ma non era solo questo, l’attrezzatura era veramente notevole e la sapeva usare decisamente bene. Mi leccò in mezzo alle gambe e mi fece venire immediatamente, purtroppo non resisto a lungo, del resto è la cosa che mi piace di più in assoluto, pazzesco, tempo fa mi vergognavo e non me lo facevo mai fare, quante occasioni che ho perso, ma adesso ho deciso di rifarmi….Quando qualcuno è così bravo a leccarmela poi di solito lo assaggio anche io e, se mi piace veramente molto mi faccio anche scopare, prima da lui e poi da Max che come già detto è sempre ben attrezzato e pronto, per cui anche l’anno scorso andò così, finimmo per divertirci molto tutti e tre, con alla fine io che venivo scopata da dietro da Max mentre succhiavo l’attrezzo del ragazzo, per poi farmi sborrare sulle tette da entrambi. Mentre scrivo sento ancora l’eccitazione della serata e stringo le gambe perché sento che mi sto eccitando. Per fortuna ci siamo rivisti con lui e abbiamo giocato ancora e spero che lo rifaremo di nuovo, è sempre un piacere incontrarlo. Dedicato a un amico…
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10 years ago
sexonfirebo,
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FESTA DI CARNEVALE
Mi piace il travestimento, lo farei anche quando non è Carnevale, quindi a maggior ragione in questo periodo non mi faccio certo scappare l’occasione. Mi sarebbe piaciuto partecipare alle famose feste veneziane, dove anche nel passato la gente sfruttava il Carnevale perché indossando la maschera era tutto permesso e anche le trasgressioni potevano essere realizzate nell’anonimato. Oggi si è perso questo aspetto, ma comunque è divertente, almeno per me, pensare a un costume, realizzarlo e indossarlo. Quindi sabato sera siamo andati a una festa di Carnevale al club che di solito frequentiamo io vestita da Alice e Max da Paese delle Meraviglie. Il locale era molto affollato, tante coppie e anche diversi singoli, soprattutto tanta gente vestita. Si percepiva una certa ari frizzante, piena di aspettative per il seguito della serata, sempre molto divertente, come dice un amico “ c’è euforia”. Dopo la sfilata delle maschere, gironzoliamo un po’ per il locale tanto per vedere se ci sono situazioni interessanti.
Già quando siamo usciti di casa Max mi aveva detto che lo arrapava l’idea di scoparmi con quel vestitino addosso, lui è molto fantasioso e assolutamente ben dotato, tante volte ci è capitato di giocare anche solo tra noi due, se non troviamo la situazione che ci piace, ma mettere un po’ di pepe alla faccenda non ci dispiace, per cui andiamo a fare un giro al piano superiore, prima nella parte riservata alle coppie, poi in quella con accesso libero, ma non troviamo nulla di stuzzicante. C’è un piccolo stanzino che ci piace molto perché ci sono due aperture. Si può giocare con i singoli ma senza invadenza, c’è sempre una parete in mezzo. Non abbiamo nessun problema anche a giocare in tre o anche i quattro, se troviamo la/le persone giuste, ma se non c’è nessuno che ci ispira particolarmente, lo stanzino è sempre valido. Infatti non appena entrati dalle aperture spuntano delle mani che mi toccano in mezzo alle gambe, molto eccitante, anche a Max piace moltissimo vedere solo la mano che esce dal buco e si infila lì. Dopo un po’ al posto delle mani arrivano degli attrezzi.
Mentre Max mi penetra da dietro comincio a toccarli e a fargli una sega, devo essere abbastanza brava anche in questo, perché dopo pochissimo il pezzo comincia a sborrare e gli schizzi arrivano fino alle mie cosce. Mi vado a lavare e ricomincio con un altro cazzo, che anche lui viene quasi subito. Il terzo è veramente un pezzo notevole, non resisto e lo prendo un po’ in bocca e poi comincio a masturbarlo. Lui mi dice che me la vuole leccare per cui mi avvisino al buco e mi godo la sua lingua, inutile dire che vengo quasi subito, troppo eccitata dalla serata, dalle leccate di Max e dalla situazione. Vorrei farlo entrare per gustare meglio la sua bocca. Mi viene un’idea, mi faccio bendare dal mio compagno e poi invito il singolo a entrare nello stanzino, ma non voglio nemmeno vedere chi è. Lui non se lo fa ripetere due volte e inizia subito da dove aveva lasciato, leccandomi sapientemente. Ho un cazzo veramente notevole, glielo prendo in mano e in bocca ancora e sussurro a Max che vorrei assaggiarlo del tutto, quindi gli faccio mettere il preservativo e mi faccio scopare mentre Max guarda e io glielo succhio. E’ infaticabile e molto resistente. Quando ne ho preso abbastanza mi giro verso Max, e i due ragazzi si cambiano di posto. Fantastico, io sono sempre bendata e non so nemmeno chi è il singolo che sta giocando con noi, ma sento il suo cazzo esplodere e subito a seguire anche Max viene. La sborra in passato non mi piaceva, adesso non so che cosa mi è preso, ma mi eccita sentirla sul mio corpo e anche assaggiarla. La serata ha preso decisamente una bella piega. Dopo esserci rivestiti usciamo dal locale e torniamo a casa, sono ormai le 4 del mattino, è tardissimo, ma io non ho sonno, sono ancora molto carica per tutto quello che è successo. Finalmente mi addormento ma la mattina dopo sono già sveglissima alle 7, non so che cosa fare ed è una cosa pericolosissima…….non posso far rumore e quindi comincio a leggere i racconti erotici sui siti. Leggo un po’ dei vari generi, anche se quelli dei gay-bisex mi piacciono un sacco, spaziando dalle gang bang ai trii e mi eccito di nuovo, sono un lago, per cui quando max si alza per fare colazione non lo faccio neanche finire il caffè e gli chiedo di ricominciare da capo ….. Un bacio a tutti i lettori, dove volete voi.
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10 years ago
sexonfirebo,
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COSA PUO’ SUCCEDERE UN MERCOLEDI’ SERA…
…normale come tanti. La giornata è iniziata con il solito casino, mattinata impossibile, ma il pomeriggio più tranquillo mi permette ogni tanto di “sbirciare” i messaggi che arrivavano sul mio profilo sul sito degli annunci. Trovo un messaggio di un amico e gli rispondo, chattando un po’, mi piace molto scrivere perché sono più disinibita che di persona, poi alla sera faccio leggere le chat a Max, che non ama invece tenere rapporti epistolari, ma gli piace leggere le porcherie che mi scrivono, poi vedo un messaggio di un ragazzo: non il solito messaggio, molto conciso e diretto, mi incuriosisce e vado a vedere le foto del profilo. Cazzo, in tutti i sensi, le foto sono molto eloquenti quindi decido di rispondergli. Dopo qualche scambio di messaggi propongo di incontrarci in un parcheggio per fare un po’ di car sex. In questo modo possiamo vederci senza tanti formalismi, caffè, aperitivi o cene non fanno per noi. Ci accordiamo per la sera stessa per un posto che conosciamo entrambi e alle 10,00 ci presentiamo puntuali, io curiosa di vedere se le foto corrispondono al vero e già eccitata dal giorno prima. Il giorno prima avevo chattato con un amico scherzando sul fatto di indossare o meno le mutandine, che quella sera non avevo, e la situazione mi era rimasta in mente.
Ci affianchiamo con le macchine, lui scende e si avvicina al vetro per guardare, io comincio a giocare con Max e il finestrino scende, per fortuna non è freddo. Il car sex è eccitante, ma a me piace sentire le mani e anche il resto su di me, sarà la primavera, ma ultimamente sono sempre in tiro, quindi sono ben contenta quando mi accarezza dolcemente il culetto al vento. Credo di piacergli, è molto delicato e anche a me piace, come modo di fare, non l’ho neanche visto bene in faccia, quindi d’accordo con Max mi giro per offrire una vista migliore e lui tuffa la faccia tra le mie gambe. Mmmmm, non c’era scritto nell’annuncio, o forse non l’ho letto bene, ma è molto bravo, abile linguista, anche se vorrei che non finisse mai non resisto a lungo. Mi metto a sedere perché voglio giocare un po’ con gli attrezzi e rimango a bocca aperta. Le foto non rendono giustizia, non credo di aver mai visto una roba del genere, forse una volta in un privee sulle colline al mare, ma chi me era in possesso non aveva altre doti fondamentali quali la delicatezza e il savoir fare. Non credo ai miei occhi, alle mie mani e alla mia bocca che, pur essendo pare molto abile ( da quello che mi dicono ), non riesce a prenderlo nemmeno tutto. Guardo Max con quella faccia che lui conosce bene e che vuol dire solo una cosa, voglio farmi scopare, l’espressione è ben nota e chiara e so che effetto gli fa. Purtroppo siamo in una location non proprio comoda, anche se per me è eccitante fare sesso all’aperto, ma non mi faccio mancare niente e vengo ben scopata e per un bel pò da tutti e due i miei boys, che finiscono venendo insieme per me. Bellissimo, dopo a casa non riesco neanche a dormire perché rivedo tutto il film della serata, per cui leggo fino a tardissimo e la mattina dopo sono guai, ma nonostante questo credo di aver stampato in faccia un’espressione contenta, di una che sta proprio bene e un sorriso a 360°. Non so neanche come si chiama quel ragazzo, ma spero di vederlo di nuovo, magari in un posto più comodo, spero che si sia divertito anche lui, che si riconosca in questo racconto e che non gli dispiaccia che l’abbia scritto. Un bacio a tutti i lettori e un kiss speciale a lui….
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10 years ago
sexonfirebo,
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MI RITORNA IN MENTE………
…..la prima volta che ci siamo visti. Era un venerdì sera di metà marzo, giornata abbastanza calda e piacevole anche per stare seduti a un tavolino di un bar del centro. In settimana avevo risposto a un annuncio sul sito molto interessante. Noi abbiamo il problema dell’ospitalità, non possiamo praticamente mai, quindi cerchiamo di solito situazioni diverse. A me non piace molto l’idea dell’albergo quindi non resta molto altro se non la macchina. Unica cosa che mi lasciava un po’ perplessa era la differenza di età, avevo già giocato in passato con ragazzi più giovani di me ma questo era decisamente molto più giovane, avevo paura di sentirmi un po’ a disagio o di non sapere cosa dire, anche se i miei anni li porto direi abbastanza bene. Max invece era certo che ci saremmo divertiti molto e siccome lui non si sbaglia mai mi sono fidata e abbiamo organizzato con questo ragazzo per un incontro in un bar del centro. Lui non è proprio della zona ma è arrivato puntuale come d’accordo. Max è rimasto in macchina, quella sera lui era “l’autista”, avrebbe solo dovuto accompagnarci da qualche parte dopo e guardare cosa succedeva. Di solito partecipa sempre, ma quella sera il gioco era diverso. Confesso che quando sono scesa dall’auto ero un po’ in apprensione, come sarà ? che cosa gli dico? E se non gli piaccio? In fondo io sono molto più grande di lui e le ultime esperienze con alcuni ragazzi giovani non erano state proprio incoraggianti. Beh mi sbagliavo e anche di molto. A parte l’aspetto fisico, notevole come da descrizione, mi è piaciuto il modo di porsi e di conversare, gli argomenti scelti, la naturalezza e la mancanza di imbarazzo che a volte in queste situazioni si crea. Di solito noi non siamo amanti di incontri preliminari davanti a un caffè, proprio perché non sai mai cosa dire e alla fine si parla del tempo o di che lavoro fai….invece con lui non è successo così e quindi è stato abbastanza naturale che gli proponessi un giro in macchina, ovviamente con un secondo fine. Tutti d’accordo abbiamo raggiunto il nostro “autista” che come da programma ci ha portato in un posticino tranquillo. Se fino a quel momento ero stata contenta di aver risposto all’annuncio, da lì in poi vi assicuro che la serata è decollata. Ha iniziato ad accarezzarmi le cosce, nude ( non amo le calze ) e a sollevarmi delicatamente il vestitino di pizzo bianco. Poi sempre con molta delicatezza ha cominciato a sfiorarmi il seno e a baciarmi. Fantastico, ero già molto eccitata solo con quello, mi piace molto baciare anche se lo reputo un gesto molto intimo e quindi lo riservo solo a pochi. Le nostre lingue intrecciate che si assaporano con voracità. Poi la sua lingua si è spostata dedicandosi alle altre mie labbra e nonostante abbia fatto di tutto per non venire subito, ho resistito ben poco. Poi è stata la mia lingua a spostarsi da altre parti. Ho leccato e succhiato, con grande piacere tutto il suo notevole attrezzo, mmm che buon sapore. Intanto Max dal sedile davanti guardava la scena: gli piace vedere me alle prese con un altro ragazzo e gli piace soprattutto vedere la mia faccia, la mia espressione, che è direttamente proporzionale alla sua eccitazione. Vi dico solo che non stava più nei pantaloni nonostante nel pomeriggio avessimo anche già “consumato”. Poi lui si è messo il preservativo e mi ha scopato in tutti i modi possibili che il sedile di dietro della macchina permetteva: prima sono salita a cavalcioni su di lui poi lui mi ha fatto girare e mi ha presa dal didietro e poi dal davanti e poi e poi e poi… Abbiamo finito completamente bagnati di sudore e di tutto il resto. Ci siamo offerti di riaccompagnarlo a casa e nel tragitto non riuscivo a smettere di baciarlo, Max mi guardava dallo specchietto retrovisore, credo non mi abbia visto così molte volte. Per qualche giorno devo aver avuto stampata sulla faccia un’espressione strana, ho visto una mia amica a pranzo il girono dopo che mi ha detto “non ti chiedo come stai, si vede che stai bene”. Mi ritorna in mente che la scorsa settimana ci siamo rivisti e questa volta, pur mancando il sapore della novità, è stato, se possibile, ancora più bello. Conoscendoci già non c’era quel pizzico di imbarazzo che è normale ci sia in un primo incontro. Alla prossima entomologo. Come tutti i miei racconti, anche questa è una storia vera. Ho la fortuna di poter soddisfare tutte le mie fantasie grazie Max.
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10 years ago
sexonfirebo,
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IL MIO NUOVO COLLEGA
Mi chiamo Laura, ho 35 anni , vivo a Milano, dove lavoro per una grande azienda di marketing, sono single per scelta, i corteggiatori non mi mancano, ma sul lavoro sono irreprensibile. Ormai i miei colleghi maschi lo sanno e non ci provano neanche più'. Un mese fa e' arrivato un nuovo collega, anche lui trapiantato a Milano per lavoro, Michele, 30 anni, fisico asciutto, gentile, educato e solo. Me l'hanno affidato per un po' per introdurlo nell'ambiente e abbiamo fatto amicizia. Siamo usciti a pranzo tante volte, abbiamo parlato delle nostre vite private e scoperto che viviamo vicini in un complesso residenziale alle porte di Milano. Ogni tanto facciamo il viaggio insieme. Stranamente non mi mai chiesto di uscire insieme, forse e timido, oppure gli altri, che di solito non si fanno mai gli affari loro, gli avranno detto che e' inutile, tanto io sono una che non la da. Che sciocchi, se sapessero che sono iscritta su un sito di annunci, gli verrebbe un infarto. La scorsa settimana Michele mi ha dato le chiavi di casa sua, "per sicurezza", mi ha detto, "tanto vivo solo, non ho la fidanzata, puoi piombare da me quando vuoi". Di solito non sono un'impicciona, ma domani dobbiamo andare insieme a Varese e da ieri sera non mi risponde, ha il telefono spento per cui mi sono decisa, sto andando a casa sua per vedere se sta bene, sono un pò preoccupata. Apro la porta, dopo aver suonato un paio di volte ed entro in casa. C'e' un gran disordine, il telefono e' sul tavolo, ovviamente spento, ci sono un sacco di vestiti sul divano del soggiorno e anche due paia di scarpe buttate alla rinfusa, forse non e solo? Ormai sono qui, almeno vado a vedere se sta bene.
In silenzio mi avvicino alla camera da letto e rimango di sasso, Michele sta bene per fortuna, più' che bene, ma e' a letto con un ragazzo!! Cavolo , ecco perche non mi ha mai chiesto di uscire, e io non mi sono accorta mai di niente, però' sono sicura di piacergli, alcune volte l'ho beccato a guardare dentro la scollatura o a sbirciare le gambe e ho notato sospetti rigonfiamenti nella patta dei jeans. Mi ha sempre incoriusito vedere dal vivo due ragazzi, quindi mi nascondo un po' dietro la porta e guardo la scena. Sono tutti e due molto carini, non sembrerebbero gay, ma sono nudi sul letto in atteggiamento inequivocabile. Si baciano con passione, si toccano dappertutto sono tutti sudati, sul comodino c'e' una scatola di preservativi aperta e un flacone di crema. Si stanno toccando a vicenda e i loro cazzi si stanno inturgidendo anche se hanno la faccia esausta, non riescono a smettere di toccarsi . Io sono eccitatissima, a casa a volte mi eccito così guardando filmini o leggendo racconti su a69 prima di masturbarmi . E' più' forte di me sollevo la gonna estiva e comincio a toccarmi sopra le mutandine di pizzo bianco, che sono già bagnate fradice. Devo aver fatto rumore perchè l'amico di Michele si accorge di me. Non so cosa fare, la situazione e' imbarazzante ma lui non si scompone, sussurra qualcosa nell'orecchio a Michele e poi tutti e due si mettono a ridere, si alzano dal letto, vengono verso di me, mi prendono per mano e mi portano nella stanza. Mi spogliano e mi fanno sdraiare sul letto in mezzo a loro. Improvvisamente divento il loro giocattolo, mi baciano, mi leccano, mi toccano dovunque, mi tormentano i capezzoli , poi scendono giù giocano con il mio ombelico , mi allargano le gambe e insieme mi toccano . Mentre uno mi accarezza il clitoride, l'altro mi scopa con le dita. Sono bagnatissima, sento che presto perderò' il controllo. Li bacio entrambi nella bocca, sanno di sesso, un buon sapore davvero. Mi fanno aprire ancora di più' le gambe e mi leccano io urlo tutto il mio piacere, non resisto più e vengo copiosamente sulle loro lingue, poi ci baciamo a lungo. Restiamo sdraiati per ore a chiacchierare. Loro sono bisex, si conoscono da un po’, ma non si può dire che stanno insieme, il loro è un rapporto molto aperto e non disdegnano anche le ragazze, anzi Michele gli aveva parlato di me e insieme stavano pensando come fare a coinvolgermi nei loro giochi. Il mio nuovo collega ha degli amici interessanti. Credo che ci divertiremo molto....
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10 years ago
sexonfirebo,
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ESIBIZIONISMO AL FIUME
Oggi pomeriggio giornata insulsa, tempo incerto, qualche nuvola, non siamo andati al mare anche perché Max era impegnato, ma non mi andava di stare tutto il giorno sul divano a oziare, quindi verso le 15 ho preso la macchina, il lettino, la sacca e sono andata al fiume. Era pieno di gente che faceva i pic-nic, ho evitato accuratamente di fermarmi nei posti troppo affollati, volevo stare un po’ in pace. Suona strano, al fiume o al mare mi addormento sempre sul lettino.
Finalmente ho trovato il posto giusto, comodo, vicino alla strada ma non troppo e non troppo imboscato, sono sola e non volevo certo correre rischi. Ho sistemato il lettino, il telo, mi sono messa in costume e ho tirato fuori l’ipod e un libro. Ho acceso l’ipod e messo la mia playlist, dopo quattro canzoni mi devo essere appisolata, mi sono svegliata quasi alla fine sulle note di Battisti. All’inizio non capivo cosa mi aveva distratto dai miei sogni, ma dopo un po’, tolto le cuffiette, ho cominciato a guardarmi attorno per ammirare il paesaggio e improvvisamente ho notato che sulla riva opposta, dietro agli alberi, c’era una persona. Forse era stato proprio lui, pestando i rami secchi, a far rumore. Il fiume lì è molto profondo, non si può guadare e non ci sono passerelle, quindi non mi sono preoccupata più di tanto. Ho preso fuori il libro, una raccolta di racconti erotici, e ho cominciato a leggere. Non nascondo che leggere racconti erotici mi eccita un casino, a volte divento bagnata solo con quello e oggi in effetti è una giornatina un po’ ”mossa” sotto questo aspetto, a dire il vero questo ultimo anno è stato tutto un po’ particolare, ho sempre voglia di fare sesso, di esibirmi, di farlo in tutti i modi, per non perdere niente di quello che il tempo, che pure con me è stato clemente fino ad ora, potrà ancora regalarmi.
Ogni tanto sbircio sopra le pagine del libro per vedere cosa fa il tipo di là dal fiume, per il momento è in piedi vicino alla riva in un punto un po’ nascosto, ha gli occhiali scuri, non vedo esattamente dove guarda, ma mi sembra vagamente interessato.
Decido di saggiare il terreno così tanto per divertirsi un po’, mi tolgo la parte sopra del costume e rimango in topless, ma non fa una piega, continua a guardare insistentemente dalla mia parte ma non si muove. Forse è gay, so che nei fiumi spesso ci sono, non mi da certo fastidio, anzi mi piacerebbe guardare due ragazzi giovani fare sesso. Questo non mi sembra ne giovane ne vecchio, più un mio coetaneo, ma da lontano e con gli occhiali non saprei. Però vedo che guarda sempre quindi forse non gli sono proprio indifferente. Allora provo ad allargare un pò le gambe, indosso solo il perizoma e praticamente si vede tutto. Deve essere un segnale perché vedo che il tipo comincia a toccarsi sulla patta dei pantaloni e cerca di trovare un posto il più vicino possibile per guardare e non essere visto dalla strada, forse pensa che non sia sola e si aspetta di vedere comparire un altro uomo. Mi piace questa situazione, lui non può passare il fiume, quindi non rischio niente, io ho tenuto gli occhiali, sono molto grandi e scuri, e quindi non mi si vede la faccia. Comincio a toccarmi sopra le mutandine nere e vedo che lui si slaccia i pantaloni e tira fuori il cazzo, caspita e che cazzo, anche da lontano sembra enorme. Comincia a menarselo lentamente e diventa sempre più grande. Io sto al gioco e scosto leggermente la stoffa continuando a toccarmi con lenti movimenti circolari sopra il clitoride. Mi rendo conto che ansimo leggermente, di solito non lo faccio mai da sola, ma la cosa mi ha scaldato parecchio, ho bisogno di godere. Prendo la bottiglietta dell’acqua e la passo sopra le mie labbra aperte, le scanalature fanno un massaggio stimolante, la velocità dei passaggi aumenta sempre di più, così come il mio ansimare. Infilo due dita nella figa bagnata e continuo a toccarmi con la bottiglietta fino a esplodere in un orgasmo liberatorio. Il tipo intanto si è fatto una gran sega e pochi secondi dopo è venuto, ho sentito i gemiti, poi è sparito. Credo sia meglio andare tanto di sole ormai non se ne prende più e poi voglio raccontare tutto a Max, so che a lui sarebbe piaciuto un sacco vedere una scena del genere, magari domani ci torniamo, magari dopo…. Chissà.
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10 years ago
sexonfirebo,
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IL VIAGGIO
Sono single, per scelta, ma mi piace il sesso, quello occasionale, senza problemi, senza aspettative, senza patemi, senza obblighi, per cui mi sono iscritta a questo sito. Sono stata molto chiara nel mio annuncio, non cerco fidanzati o mariti, solo compagni per un sano divertimento. La scorsa settimana ho risposto a un messaggio di un ragazzo della mia zona, mi è sembrato un tipo a posto, devo stare attenta, io mi presento da sola e non si sa mai chi c’è dall’altra parte. Abbiamo chattato un po’ sul sito, poi ci siamo scambiati mail e cell per rapido contatto. Entrambi abbiamo skipe, ci siamo visti e ci siamo piaciuti quindi abbiamo deciso di vederci oggi.
Sono appena salita sul treno, quello delle 7,40 Varese - Milano, il solito che prendo ogni giorno per andare al lavoro, ma oggi è un giorno speciale, mi fermerò prima, alla seconda stazione. Ho un vestitino estivo sopra al ginocchio e le scarpe con il tacco. Sono pettinata e truccata con cura, gli altri occupanti del vagone, quelli di sesso maschile, gli stessi che ci sono tutte le mattine, niente di nuovo, mi guardano, qualcuno anche un po’ troppo insistentemente, ma non mi interessa. Di solito mi vedono sempre in “tenuta” da lavoro, pantalone o tailleur elegante, le scarpe,si, quelle sono sempre con il tacco. Sono la mia passione, ne ho a decine, è una specie di mania, non posso resistere, quando sono un po’ depressa me ne compro un paio.
Ho preso un giorno di ferie, cosa rara, sono sempre al lavoro, ma ho bisogno di conoscere Marco di persona, oddio mi sembra di conoscerlo da tempo tanto ci capiamo e ci intendiamo ma finora non l’ho mai visto. Sono emozionata, eccitata, non vedo l’ora di arrivare, di scendere dal treno e di vederlo finalmente.
Immagino che mi aspetterà al binario e non avrà difficoltà a riconoscermi, ci siamo già visti in cam, mi è sembrato un tipo timido e penso mi bacerà sulle guance, per educazione non farà di più in stazione, e mi accompagnerà fuori. Poi faremo un giro in macchina, vuole farmi vedere un posto speciale. Mi porterà al capanno da caccia di suo nonno, me ne ha già parlato diverse volte e vorrei proprio che me lo mostrasse; il posto lo immagino un po’ buio e antico, con un grande camino di pietra che nelle giornate invernali riscalda tutti gli ambienti, mi ricorda un po’ L’Amante di Lady Chatterly, il guardiacaccia; mi ha detto che c’è un grande tavolo e delle sedie, mi farà accomodare e mi chiederà se voglio bere qualcosa. Non potrei, ma un goccio di vino posso concedermelo. Stapperà la bottiglia che ha preparato, champagne, ma sul tavolo c’è un solo bicchiere. Strano. Siamo soli, non c’è nessuno, lui beve un sorso e poi si avvicina e dolcemente mi versa il liquido in bocca direttamente dalla sua e mi bacia prima piano poi sempre più avidamente, come se ne avesse bisogno, un bisogno antico. Io sono seduta, lentamente mi alzo bevo un sorso dal bicchiere e faccio la stessa cosa con lui. Lo assaporo lentamente, lo abbraccio, lo tocco e lo spingo verso il tavolo, fino a quando non si appoggia con il sedere al bordo. Continuo a baciarlo e a toccarlo e la mano scivola in basso verso i suoi pantaloni, la sua eccitazione è evidente, il cuore batte forte, lo accarezzo sopra i jeans. Improvvisamente mi prende per le spalle e mi sdraia sul tavolo, mi alza il vestito e comincia a baciarmi le cosce e accarezzarmi sopra le mutandine che sono già bagnate, me le scosta e pian piano comincia a toccarmi lì proprio sul clitoride. Alterna dolci tocchi con dolci baci poi comincia a penetrarmi con le dita, io sono un lago e presto perdo il controllo e vengo sulla sua bocca. Ci baciamo appassionatamente poi io gli slaccio i pantaloni, glieli sfilo e lo lascio in boxer, ma presto anche questi vengono tolti e così libero la sua erezione. Lo assaporo tutto con la bocca, lo accarezzo piano con la lingua che guizza sopra e sotto e lo tocco piano accarezzandolo con le mani, E’ eccitatissimo e dopo poco mi ferma, non vuole venire subito, mi sdraia su tavolo, mi prende le gambe e lentamente mi penetra, è così dolce, intanto mi parla e mi bacia sulla bocca e la sua lingua cerca la mia in un forsennato balletto. Questa volta sono io a fermarlo, voglio che mi prenda in tutti i modi possibili, mi giro, mi appoggio con le mani al tavolo e gli offro a visione del lato b. Credo che gli piaccia. Adesso è meno dolce ma mi piace un po’ violento, spinge fino a farmi sentire tutto il suo cazzo e intanto stuzzica con le dita il mio buchino posteriore. Gli dico di fare piano anche se mi piace che mi tocchi e che mi infili un dito. Sento il suo desiderio e sento il mio, siamo entrambi troppo eccitati e insieme perdiamo il controllo, lo sento venire dentro di me anche se ha messo il preservativo e questo mi fa godere ancora di più.
Ecco sono arrivata alla stazione e finalmente il mio viaggio finirà, chissà se andrà come mi sono immaginata…
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10 years ago
sexonfirebo,
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Anna (pompino in spiaggia)
Anna...Ci sono dei giorni che sei tranquillo,stai bene e non hai pensieri....spesso è proprio lì che avvengono le piacevoli sorprese...Ero arrivato in spiaggia con la bici e non vedevo l'ora di tuffarmi tra le onde per rinfrescarmi dalla lunga pedalata per poi stendermi un po' al sole...Mi spogliai rapidamente,stesi l'asciugamano e mi tuffai...Dopo una bella nuotata rinfrescante, uscii dall'acqua e mi diressi verso il mio asciugamano,prima di sdraiarmi,diedi un'occhiata in giro per vedere chi c'era vicino a me.Poca gente...alla mia sinistra un paio di ragazze sdraiate che chiacchieravano sotto l'ombrellone e una famigliola un po' più distante,alla mia destra alcuni ragazzi che giocavano a palla e si tuffavano e infine ad una decina di metri,una signora che stranamente non stava sdraiata,ma seduta sull'asciugamano come se stesse guardando in giro.All'inizio non le feci molto caso:"forse aspetta qualcuno".pensai...ma dopo un po' di tempo,girandomi,ebbi la sensazione che mi stesse osservando...iniziai così a prestarle attenzione...Era una signora sulla cinquantina,piuttosto in carne,grosso seno e sedere pronunciato,con i capelli neri che contrastavano con due occhi chiarissimi...dopo una serie di sguardi reciproci,decisi di rompere gli indugi,mi alzai e mi diressi verso di lei:"Salve,come va?..oggi c'è un bel caldo,lei non fa il bagno...?""No adesso non mi va,magari più tardi.."Cominciammo così a chiacchierare del più e del meno e tra le altre cose mi raccontò che era di Carbonia e si chiamava Anna...La conversazione proseguì un po 'più confidenziale e mi disse che non andava d’accordo col marito e in pratica erano come separati in casa...presi la palla al balzo e lanciai la battuta:"Allora immagino si senta trascurata...""Si abbastanza...""Peccato,una bella donna come lei...io non la trascurerei di certo..."Nel frattempo,non levavo gli occhi dal suo seno e lei,che se ne era accorta,non faceva niente per distogliere il mio sguardo anzi,si sporgeva più in avanti per mettere in evidenza le grosse tette che a mala pena erano contenute dal reggiseno troppo stretto.Fu lei a rompere definitivamente ogni indugio..."Mi sembra che sei eccitato..." disse sorridendo in modo malizioso,indicando il mio slip che ormai faceva fatica a contenere il mio pene ormai diventato piuttosto duro:"Si effettivamente,mi è diventato duro...ti va di fare qualcosa..?""hai l'auto...?""purtroppo no,sono in bici...""e come possiamo fare...?""se vuoi andiamo un po' più in là...verso la spiaggia di Quartu,ci sono dei cespugli e meno gente..ci stendiamo lì e poi vediamo cosa si può fare...""va bene...".e raccolte le nostre cose,ci avviammo verso una zona più tranquilla...era fine Settembre e in quel periodo,specie di pomeriggio,quel tratto di spiaggia è poco frequentato.Trovato il posto giusto,dove alcuni cespugli ci riparavano parzialmente alla vista dei bagnanti,sistemammo gli asciugamani e ci sedemmo........"ce l'hai grosso?"chiese un po' eccitata..."purtroppo no...ce l'ho normale..". Me lo tirò fuori senza esitazione abbassandomi lo slip e iniziò a masturbarlo in modo energico...mentre mi masturbava, continuai la conversazione..."Dimmi Anna cosa ti piace di più...?""mi piace scopare e farmi leccare...""e in bocca lo prendi...?""si certo...ma non venirmi in bocca...dove vuoi tu,ma non in bocca...""..ti piace anche prenderlo nel culo..?""no,ho provato con mio marito,ma non mi piace...""ok" "dai prendimelo in bocca...""come facciamo...ci vedono!!"A quel punto,il desiderio di provare le sue belle labbra sul mio pene,si era fatto impellente!"Ma no dai...sono lontani e poi non capiscono quello che stiamo facendo..."Diede un'occhiata furtiva in giro e poi si abbassò sul mio pene facendolo finalmente scivolare in bocca.Le sue labbra erano morbide e umide e la sua bocca calda...provai subito una sensazione di estremo piacere oltre che di sollievo,in quanto la masturbazione era stata piuttosto energica...Cominciò così a pompare e a succhiare con una certa maestria,non tralasciando di massaggiarmi le palle con la mano...io cercavo di toccarle la figa e le grosse tette,aveva i capezzoli turgidi per l'eccitazzione,ma la posizione da seduti non era delle migliori e non riuscivo a fare più di tanto...Ogni tanto passavano dei bagnanti lungo la battigia ad una cinquantina di metri di distanza e penso che qualcuno si fosse accorto di quello che stavamo facendo...se dovessi definire la situazione, oltre che fortemente arrapante e insolita,l'avrei definita anche un po' comica..."sto per venireeee...!"Staccò la bocca dal mio pene e continuando con la mano mi fece esplodere in un lungo e copioso orgasmo,gli schizzi le sporcarono il reggiseno e l'asciugamano ma lei non si scompose minimamente,anzi sorrise divertita e compiaciuta...ci ripulimmo alla meglio e ci rivestimmo.le chiesi allora,se volesse lasciarmi il suo n° di cellulare per rivederci..."Meglio di no...mio marito mi controlla e non voglio rischiare,se vuoi ci rivediamo qui,vengo tutti i venerdì...e mi raccomando porta la macchina,che la prossima volta voglio scopare!""Stai tranquilla...non mancherò di certo,ci vediamo venerdì prossimo!!"........Se lasciate dei commenti saranno graditi.
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10 years ago
coppiaca60,
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la paura
Premetto, non sono bravo a scrivere, sbagliero' sostantivi e verbi a iosa, ma questa e' una situazione avuta e vissuta realmente, che per un scambista, credo, spaventi un po'.Scrivero' sintetico, come mia abitudine;Fra i vari contatti avuti ne arriva uno che, cavolo, m' intriga parecchio, foto per niente volgari, corpo integro, piacevole, ecc; beh, do' il mio cell... e ci sentiamo la sera, mi sembra verso le 20... Mi chiama e la voce.. non mi era nuova, ma non riuscivo ad associargli un volto.Appuntamento a casa mia, domenica pomeriggio.Salto i preliminari, ma quando io, tacchi 12, calze, e abitino sexy, apro la porta eeee .. davanti a me vedo il mio collega di lavoro che lavora esattamente seduto di fronte a me, in ufficio...abbiamo le scrivanie una di fronte l' altra, attaccate, per capirci..Momento di ovvio imbarazzo, una scarica d' adrenalina si scatena nelle mie vene, mi sono sentito il volto rosso paonazzo, non riuscivo a muovere un muscolo, ma anche lui non era propriamente.. rilassato;Scendo dai tacchi e gli dico, "vabbe', entra, beviamo qualcosa, tanto ormai ci siamo svelati, no ?"Ero convinto che mi rispondesse: no no, vado ecc ecc, invece..mi dice: "rimetti i tacchi"... e cosi' faccio.. e sono di fronte a lui, alta come lui..istintivamente, e credetemi, senza quasi accorgemene, la mia mano fa scivolare la zip della sua patta, e in un attimo ho il suo cazzo in mano, il tutto stando uno di fronte l' altro, guardandoci negli occhi, senza parlare, ma respirando sempre piu' velocemente..e mille pensieri passano, come freccie che trapassano le tempie....cavoloLui, Marco, suo nome, si spoglia quasi selvaggiamente, gettando tutto a terra, in un attimo...in un' attimo ho il suo cazzo in bocca, non chissacche' grande ma ben propozionato, con un glande ben definito, ci gioco con la lingua nel suo profilo; me lo spinge fino in fondo alla gola, mi sta scopando in bocca, tenendomi e dandomi il ritmo tirandomi per i capelligli dico: "INCULAMI"mi prende ( lui e'ÂÂ 100 kg di muscoli, gioca a rugby )letteralmente mi solleva e mi gira fronteÂÂ a lui, mi mette le gambe nelle sue spalle e comincia a pomparmi, pomparmi, con le mani mi prende il viso e mi stampa una limonata furiosa.. chiaro, abbiamo perso tutti i freni inibitori..sono in sua balia, mi gira e mi volta dandomi della troia ( cosa che gradisco ) , poi trova la posizione, perfetta anche per me, cuscini sotto la mia pancia, culetto bello in alto.. lo sfonda con energia anche grazie al suo peso.. ma perfetto..il suo cazzo mi sfiora e stimola il mio punto "ELLE", la mia prostata, ..sento che sto per venire, sotto le sue energiche spinte..vengo, godo e sento il mio sfintere contrarsi, soffocando il suo cazzo, FANTASTICOOOO, ho spasmi incontrollati di piacereesce da me, si sfila il guanto e mi prende con la mano dietro la nuca, sono ancora in preda all' orgasmo, e..mi schizza, mi gode in pieno viso, e LO BEVOOO, tutto, godendo assieme a lui, sentivo la rosellina che si apriva e richiudeva..Da quel giorno siamo diventati amanti a tutti gli effetti, ci scappava anche qualche pompino nel parcheggio dell' azienda, durante la pausa pranzo.E' durata per quasi due anni, poi Marco e' stato trasferito all' estero, ma quando torna da ste parti non manca mai di venire a trovarmi a casa..
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7 years ago
arbagarba,
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