{"linkButtonClass":"stories-filter__top-new-button button button_default","href":"\/en\/stories-add","title":"Add story","displayFirstSpan":true,"firstSpanClass":"stories__top-new-button-icon","firstSpanContent":"\n<svg class=\"svg-icon icon-add-button-icon\">\n <use xlink:href=\"\/build\/sprite-83eb32dceb21b468932833be844ed846.svg#add-button-icon\"><\/use>\n<\/svg>","displaySecondSpan":true,"secondSpanClass":"stories__top-new-button-text","secondSpanContent":"Add story","checkDeactivatedProfile":true}
- Prima esperienza Appena single, nuovamente - due matrimoni, 4 figli - 5 anni fa ho reiniziato una nuova vita sessuale frequentando all'inizio coppie (m/f). Una esperienza sconvolgente e coinvolgente. Già dalla prima volta una coppia mi fece notare come il mio corpo, ancorchè da maturo,, era efebico, snello senza peli, liscio e mi convinsero a depilarmi tutta ed indossare intimo femminile. Diventai trav. Ovviamente la coppia in questione mi fece subito mettere al lavoro (bocca, pecorina e quant'altro) mi piacque molto. L'esperienza migliore con una delle prime, una coppia trovata su Web, amanti, sono venuti: lui 50enne, attivo e molto dotato - lei 40enne in forma. Dopo conoscenza e convenevoli d'uso abbiamo iniziato a giocare: in due - io e lei - abbiamo iniziato a succhiare/leccare il membro di lui (20 cm, molto largo)...lei, intrigata da come lo leccavo, mi ha detto: lo vuoi prendere? Non ho esitato neanche un secondo (anche se a quel tempo ero all'inizio del mio percorso da passiva ed anche perchè la mia seconda moglie amava scoparmi con strapon, cosa che è sempre piaciuta, così che ero già "apertina")... mi son messa a pecora e..zac... me lo ha infilato tutto... ho emesso un sospiro sia di dolore ma anche di gioia..... mi ha pompato come non mai, aprendomi (come si dice: come un'albicocca) riempiendomi tutta anche di sborra (non ho fatto in tempo ad opinare:sesso sicuro o no)...ho goduto tantissimo, mentre la moglie si dilatinava il clito. Tornata dal bagno lui era di nuovo duro (lungo e grosso) dentro la moglie, nel culo, a pecora che, giustamente ansimava...allora mi sono infilata sotto di lei iniziando a leccarle la fica (mi piace molto e sono brava), fino a che lei è venuta in modo incredibile facendomi bere (paradisiaco) i suoi succhi....... a quel punto lui.... ha sfilato il cazzo dal culo della compagna e mettendomelo in bocca ed ha unito i suoi fiotti di sborra ai succhi della compagna. Ho bevuto tutto...un ottimo cocktail. Congedandosi, lui ha detto: una delle migliori scopate della mia vita 29 0 8 years ago
- Gravina di catania: a casa della mia sweet Come ho sempre fatto, quanto segue è frutto di vita realmente vissuta e scritto di “botto”, senza alcuna cura dell’itaGliano. Ormai sono passati due anni da quando ho conosciuto la mia sweet. Non sto a raccontarvi come è scattata la voglia d’incontrarsi o i primi incontri; bensì vi racconto una delle svariate volte che sono andato a casa loro. Si a casa loro, in quanto lei è sposata e il marito molto complice con la moglie e quindi consenziente. Per questo lo ringrazio vivamente per la fiducia che mi ha dato, mi dà e spero vorrà darmi in futuro. Ormai siamo diventati grandi amici con lei, mentre con lui ci siamo visti una sola volta in occasione di una pizza; giusto per conoscerci e capire se poteva fidarsi di me. Dopo i primi incontri avvenuti tra macchina e hotel, lei un giorno mi invita a pranzo, in quanto la prole era fuori in gita, il marito in trasferta per lavoro e quindi era da sola. Ovviamente non posso rifiutare e accetto volentieri. L’invito arriva dopo oltre un anno d’incontri e quindi già c’è tanta fiducia, stima e molta amicizia. Passo da Savia, nota pasticceria di Catania e acquisto alcuni dolci, giusto per non presentarmi a mani vuote, anche se mi sarebbe piaciuto regalarle in quell’occasione una bella cavigliera da farle indossare rigorosamente al piede destro (purtroppo il tempo è tiranno, ma troverò modo e tempo per farle questo omaggio). Come un orologio svizzero arrivo puntuale sotto il portone, l’adrenalina a mille, il cuore pulsa il sangue al cervello sempre come se fosse il primo incontro. Mando il solito sms: “Troia sto salendo dalle scale”. Arrivo al piano e trovo la porta socchiusa, apro e……….trovo lei completamente nuda nel corridoio seduta su un cuscino; cosce aperte che si stava masturbando con il fallo in gomma. A quel punto come se invece di avere due braccia avessi i tentacoli, con una mano chiudo la porta a chiave dando forse tutte le mandate, con una tolgo camicia, con l’altra mi sfilo i pantaloni, con l’altra gli porgo il cazzo in bocca mentre lei continua ad infilarsi il cazzo di gomma in fica. Siamo entrambi nudi, sdraiati sul pavimento del corridoio. Le lecco la fica, la mia lingua va su e giù tra le grandi labbra, inizia a fremere e mi sussurra: “Porco……..continua! Continua…..arrivo”. A quel punto oltre a leccarla, le infilo anche due dita dentro e con movimenti molto lenti, rotatori e decisi inizio a masturbarla, mentre con la punta della lingua continuo a titillarle il clitoride. Inizia a colare…..un fiume di umori, fino a…..quando squirta, inzuppando il cuscino con i suoi umori. Ci alziamo, la abbraccio e finalmente ci baciamo e salutiamo. L’abbraccio pieno di passione, le lingue che si cercano nelle nostre bocche, una lingua meravigliosamente ancora vogliosa. Mentre continuiamo a palparci ci spostiamo verso la camera da letto ma…..con la coda dell’occhio intravedo quel divano rosso. Come un toro la getto a pecorina su quel divano e ricomincio a leccarle la fica. Movimenti sempre lenti….ora il buco del culo, ora la fica, le palpo i glutei, i fianchi, istanti di fermo e nuovamente una slinguazzata sul buco del culo, nuovamente silenzio e fermo, una titillata sulle labbra della fica. Lei ricomincia a fremere e….a colare. Il caldo dell’estate unito al movimento fisico inizia a farsi sentire, lei si alza mi fa sedere sul divano, posiziona il ventilatore verso di noi con il climatizzatore a palla. Si avvicina, s’inginocchia e…..mi guarda negli occhi sussurrandomi: “Guarda porco! Guarda la tua troia come ti spompina”! A quel punto, nella mia mente comincia a suonare un ritmo frenetico alla Played a live dei Safri Duo (noto gruppo musicale che ha adattato musiche di Bach e Chopin a suoni tribali – precisazione dovuta per farvi capire il tipo di persona che sono). A quel punto dandomi le spalle, la faccio impalare sul mio cazzo e cominciamo a scoparci. Lei si sbatte verso di me ed io la sbatto verso di lei. I sudori colano su quel divano rosso di pelle che alla vista, come un toro, si accesero gli istinti animali che ho dentro. Un movimento deciso, passionale accompagnava i nostri corpi durante quel suo terzo amplesso seguito dalla mia prima lunga e copiosa sborrata dentro la sua stretta e meravigliosa fica. Sfiniti ci siamo asciugati, ricomposti e…..abbiamo iniziato a pranzare. Un meraviglioso pasticcio di lasagne da leccarsi i baffi, seguito dal secondo e…dai dolcetti che avevo portato io. Questi ultimi, alla fine, utilizzati per inzuppare la mia cappella nella mouse e fargliela mangiare unitamente ad un bel pompino. La prendo la faccio sedere sul tavolo e ricomincio a scoparla. Dopo i primi colpi, mi fermo e le chiedo: “Lui dove si siede”? Lei mi guarda e mi fa segno verso la direzione esatta. Inutile dirvi in quale punto del tavolo abbiamo proseguito…….. Dopo l’ennesimo suo squirt, ci siamo trasferiti nella camera da letto, ben climatizzata. Lenzuola blu, luci soffuse e…..abbiamo ripreso a fare l’Amore…… 30 0 8 years ago
- A lezione da una trans Era una serata primaverile , avevo appena compiuto il mio 19mo compleanno e stavo gironzolando in auto per le vie di Mestre alla ricerca di una trans per poter trascorrere qualche ora in compagnia , avevo già avuto esperienze da travesta dall'eta di 15 anni quando con un mio coetaneo facevo la parte della sua amante , usando le cose di mia madre e mia sorella ,ma questo lo racconterò un altra volta , cosi per le vie di Mestre incontro una bellissima trans vestita molto bene non volgare sembrava più una segretaria che una prostituta , mi avvicino abbasso il finestrino e chiedo il prezzo per una cosa tranquilla senza fretta , accetto e la faccio salire e mi dirige verso il suo appartamento , in quel periodo avevo i capelli lunghi e biondi alla moda rock , ero magra ma da sempre avevo questo sedere bello tondo e un po pronunciato quasi da ragazza sudamericana . Saliamo nell appartamento e nell ascensore mi dice che si chiama Claudia ed e' Italiana di Padova , i miei occhi erano fissi sul suo seno racchiuso nella camicetta di seta bianca , quando entrammo nell appartamento mi offri da bere e iniziammo a chiacchierare , nel frattempo aveva avviato un film porno con trans bellissime , parlando mi chiese cosa mi piaceva fare e se avevo delle fantasie particolari , e noto che stavo seguendo con interesse una scena del film nella quale un ragazzo con un cazzo enorme si faceva succhiare da due trans , mi mise la sua mano nel mezzo delle mie gambe e mi sussurro all orecchio se mi sarebbe piaciuto essere al posto di quel ragazzo , io un po imbarazzata gli rispondo che mi sarebbe piaciuto di più essere una delle due che succhiavano e gli dissi che avevo già avuto esperienze e che mi sarebbe piaciuto essere trasformata in donna da lei quella sera . Claudia si alzo dal sofa e mi prese per mano accompagnandomi in camera da letto e mi mostro il suo guardaroba , mi disse di spogliarmi e di andare al bagno a fare una doccia che nel frattempo avrebbe scelto dei vestiti da farmi indossare , quando tornai in camera sul letto trovai 4 scelte di abiti e varie lingerie , mi guardo e mi chiese come mi piaceva vestire , vuoi essere elegante o vuoi essere provocante e zoccola ? optai per la seconda e Claudia mi rifilo uno sculaccione e mi indico' un reggiseno rosso in pizzo e un paio di culotte abbinate reggicalze e calze nere , iniziai a vestirmi con il suo aiuto , ero eccitatissima dall'esperienza che stavo vivendo , dopo mi chiese se preferivo il vestitino rosso oppure la minigonna nera con una camicetta di seta bianca , io scelsi il vestito rosso con manica lunga , mi accorsi vestendolo che era cortissimo nascondeva giusto i ganci dei reggicalze e cosi guardai Claudia e lei mi lancio un sorriso , a quel punto visto che lei calzava un 41 e io un 40 mi porto nella camera della ragazza che divideva l'appartamento e mi mostro scarpe e stivali di vario tipo , mi indico' che secondo lei mi sarebbero state bene un paio di sandali con piattaforma e tacco 13 , dissi che mi piacevano e volevo indossarli , provai a camminare e mi sentivo davvero sexy , Claudia nel frattempo mi correggeva e mi aiutava a prendere confidenza con la camminata , mi prese per mano e mi riporto in camera dove mi mise una collana e dei bracciali e visto che avevo i buchi ad entrambi i lobi un paio di orecchini a cerchio , poi subito inizio a truccarmi e mi mise per ultimo un rossetto di color rosa , ero pronta mi condusse allo specchio che era in entrata , non credevo ai miei occhi ero bellissima e sexy, Claudia mi accompagno in salotto e mi fece sedere sul sofa , mi disse di accavallare le gambe , inizio a complimentarsi con me e con se stessa per il risultato . Iniziammo a chiacchierare e mi chiese se mi sentivo a mio agio , cosa provavo e cosa mi sarebbe piaciuto fare cosi vestita , risposi che mi sentivo benissimo un sogno e che mi sarebbe piaciuto fare sesso con lei e un ragazzo o con due ragazzi addirittura , cosi mi propose se mi andava di fare sesso con dei suoi clienti , io avrei aspettato in salotto mentre lei scendeva in strada a lavorare , quando sarebbe tornata avrebbe chiesto al cliente se voleva che partecipasse una sua amica senza pagare alcun sovrapprezzo . Accettai la proposta e rimasi con lei sino alle 5 del mattino a fare sesso con i suoi clienti , fu davvero la mia prima esperienza da troia , da quel momento mi Chiamarono tutti Monica 28 1 8 years ago
- Ultima sera d'estate Ti piacerebbe farlo con loro? Questa è solitamente la prima domanda che ci facciamo io e Mara quando abbiamo voglia di trasgredire. Da premettere che uno dei paletti che abbiamo (non al 100%) è quello di evitare di “giocare” con coppie che conosciamo bene, con amici per intenderci (anche se c’è una coppia in particolare che..). Anche perché una volta capitò e non abbiamo un buon ricordo. Prima di passare alla storia è doveroso dirvi che siamo una coppia giovane con alcune esperienze e che prediligiamo il soft (almeno nei primi incontri). Anche se siamo per il gioco di sguardi, per far scorrere le serate normalmente per poi concederci un divertimento aldilà delle pretese, senza troppe restrizioni per capirci.. Detto questo, penso che il primo scopo per ognuno di noi sia far avverare la maggior parte delle fantasie che normalmente vagano per la nostra mente; quando poi inaspettatamente succede quello che mai si sarebbe pensato, bhè questo è il massimo. Quest'anno siamo stati in vacanza a Malaga con una coppia di amici. Una coppia con la quale condividiamo quasi tutto, siamo praticamente sempre insieme e ci conosciamo da una vita. Il nostro intento era di fare una vacanza piuttosto tranquilla, ovviamente all'insegna del divertimento ma non della trasgressione. Altrimenti avremmo scelto di andare da soli per non correre il rischio di essere scoperti. Per non dilungarmi troppo, le due settimane sono passate in maniera tranquilla, mare , relax, scherzi, discoteche e divertimenti vari. La sera prima di partire decidemmo di fare una sorta di festa privata nella villa che avevamo affittato. Per l'occasione invitammo alcune coppie che avevamo conosciuto lì, c’erano due coppie spagnole una inglese una portoghese e una italiana. Abbiamo comprato degli stuzzichini, da bere, abbiamo messo della musica e passato una serata diversa. Tutto funzionò secondo i piani. Calata la notte rimanemmo noi 4 e non nascondo che le ragazze erano un po' brille ma non del tutto. Allora tra una risata e un’altra, qualche altra sigaretta qualche altro bicchierino decidemmo di spegnere le luci e continuare a ballare per un po’. Provate ad immaginare la scena: salone con ampio divano-letto, luci basse, abiti da discoteca , qualche drink in più e la musica a palla. Bhè per noi era tutto normale anche perché durante le nostre serate di trasgressione molte volte ci troviamo in questa situazione. Iniziamo a ballare, ognuno con il proprio partner, qualche bacio, qualche mano che scende giù fin quando inaspettatamente le ragazze ci lasciano e si mettono a ballare da sole. Bhè fin qui tutto regolare, diciamo che la cosa non ci stranì neanche quando salirono sul tavolo del soggiorno (anche se non nascondo che dall’abitino bianco e un po’ rigonfio della ragazza del mio amico l’intimo verde tiffany mi risaltò subito all’occhio).A quel punto noi rimasti soli ci sediamo e ci accendiamo una sigaretta(sembrava una scena da night-club). In cuor mio io speravo che le cose girassero come più volte io e Mara avevamo fantasticato. Il tempo della sigaretta, guardo Mara che mi fa un cenno come per dirmi “andate di la” a quel punto colgo l’occasione e porto l’amico di la a prendere uno spumantino dal frigo. Onestamente io non so cosa successe di la ma quando tornammo rimanemmo scioccati. Le ragazze erano sul divano, completamente in intimo e con molto gusto si baciavano e si toccavano dappertutto.. Allora io guardo Lui che mi sembra totalmente tranquillo e abituato a tutto ciò, insieme ci avvicinammo, ci sedemmo ai lati delle nostre Lei e continuammo a goderci lo spettacolo mentre iniziammo a toccarle.. bhè inutile spiegarvi che furono loro a comandare il gioco, prima scesero giù in mezzo alle nostre gambe e poi presero il cazzo in mano, iniziarono a succhiare finchè non avvenne l'inaspettato .. La mia lei si precipitò sul cazzo dell'amico e la sua lei venne da me. Un pompino spettacolare (sicuramente anche per lui) .. Alla fine scopammo alla grande per più di due ore (ognuno col suo partner).. Il finale fu da urlo, quando dovevamo venire, vedere le due lei che continuavano a baciarsi fu il giusto finale per un qualcosa di inaspettatamente bello :) Ma la cosa che più mi stupì successe dopo quando tra una risata entrambi raccontammo le nostre trasgressioni notturne e scoprimmo di avere anche questo lato in comune.. Inutile dirvi che questo ora succederà spesso ;) 23 4 8 years ago
- A villa borghese Una sera, finito di lavorare tardissimo (lavoravo da libero professionista, come disegnatore, in uno studio di architettura lì vicino) andai a fare una passeggiata. Qualcuno mi aveva detto che si poteva fare qualche incontro interessante. Entrando dalla parte di Viale delle Belle Arti, subito dopo la Galleria Nazionale di Arte Moderna, sulla curva, prima dell’inizio della salita del tram in Via Ulisse Aldrovandi, notai del movimento sulla destra, in un sentierino che saliva verso la collina. Iniziai a percorrerlo e vidi, oltre la siepe, appoggiate al muretto di recinzione, alcune persone. Mi soffermai a guardare, abituando pian piano gli occhi al buio della zona, e mi resi conto che era un gruppo di tre persone: due uomini ed una donna. Un uomo era seduto sul muretto mentre la donna, piegata a 90° gli stava facendo un pompino, e dietro a lei c’era un uomo che, sollevatale la gonna, se la stava scopando allegramente. La cosa iniziò ad eccitarmi e continuai a guardare. Dopo una decina di minuti il tizio che se la stava scopando si sfilò da lei, si ricompose e passandomi davanti mi diede una pacca sulla spalla. A quel punto mandai a quel paese la timidezza e mi avvicinai. A due passi da loro mi fermai cercando di capire se la mia presenza li disturbasse, ma visto che tutti e due mi diedero uno sguardo e non fecero una piega, mi avvicinai ulteriormente, appoggiai una mano sul culo di lei e le alzai la gonna. Era senza mutande ! Iniziai ad accarezzarle il culo. Un bel culo, ben conformato, sodo e accarezzandolo tutto incominciai a inserire la mano tra le natiche, sfiorandole la rosellina, scendendo ed arrivando alla fica che trovai bella carnosa ed umida per la fuoriuscita della sborra dell’ospite precedente. La sgrillettai un po’, quindi, con le dita bagnate dal liquido seminale del tizio, andai ad inumidirle il buco del culo, masturbandoglielo un po’ ed iniziando ad infilarle prima uno, poi due ed infine tre dita per allargarglielo, cosa che lei mostrò di gradire, quindi snudai il mio uccello, gli misi un preservativo e lo infilai in quel nido ospitale. Una volta entrato mi fermai per assaporare bene quel nido d’amore che, pur non essendo più vergine era accogliente ma non troppo largo. Aderiva perfettamente al mio cazzo dandomi belle sensazioni. Incominciai ad incularla con la giusta frequenza ed si iniziarono a sentire mugolii di piacere da parte della donna. Allora presi un ritmo diverso, accelerando ed affondando i colpi finché lei tralasciò per un momento di fare il pompino ed iniziò a dire: “Sì.. così… oddio che bello… mi sta trapanando divinamente… godoo… godoooo !! Ma mentre godeva non mi fermai. Volevo sentirla godere ancora. Quando ero in quei stati di erotismo, ero capace di andare avanti per un tempo infinito riuscendo a controllare il mio piacere. Lei mugolando si rituffo sul cazzo del tizio seduto sul muretto e riprese a spompinarlo mettendoci un impegno che, in breve, portò il tizio a goderle in bocca. Lei, mantenendo la presa su quel cazzo che le riempiva ancora la bocca, si lasciò andare appoggiandosi alle cosce del tizio, mentre io, continuando ad incularla, le aveva preso in mano le tette e gliele stavo impastando torturandole i capezzoli. Sembrava impazzita: continuava a mugolare biascicando parole incomprensibili, lasciandosi ormai fare da me tutto ciò che avessi voluto. Infine iniziò nuovamente a dire “Sto per godere di nuovo… non ti fermare… mi stai facendo impazzire… ecco… sto venendo… ecco… godoooo !! Solo a quel punto mi lasciai andare e le sborrai nel culo una quantità pazzesca di sborra, che iniziò a tracimare. Quando il mio cazzo, iniziando ad ammosciarsi, si sfilò da quel culo accogliente e godereccio, lei si girò verso di me e mi baciò in bocca. Non mi ero accorto che nel frattempo un tizio si era avvicinato a noi e colse proprio quel momento di estrema libidine, approfittando che ero con i pantaloni calati, per iniziare a palparmi il culo, tirarmi verso di se e farmi sentire che razza di “pacco” avesse tra le gambe. Ora… essendo io bsx, non disdegnai l’approccio e, appoggiandomi con le braccia al muretto, offrì le mie terga al nuovo ammiratore che immediatamente, inumidendosi le dita, iniziò un lavoro di penetrazione onde agevolare il seguito. Quando capì che mi aveva allargato a sufficienza, resosi conto che stavo cercando di agevolarlo in tutti i modi, mi presentò il suo compagno di giochi introducendomelo lentamente e con attenzione, viste le dimensioni, arrivando ad infilarmelo completamente ed iniziando immediatamente a stantuffarmi, facendomi provare brividi a non finire. Nel frattempo la tizia, completamente illibidinita, si accucciò davanti a me dando il via ad un pompino spettacolare nel mentre si masturbava, accucciata com’era, il clitoride. Giungemmo a godere quasi contemporaneamente. Il primo fui io che mi scaricai in quella bocca famelica, causando consequenzialmente il godimento di lei e. avendo per il godimento iniziato a contrarre lo sfintere, provocare quello di lui, che mi scaricò in culo un torrente di sborra. Riprendemmo fiato e mentre ci ricomponevamo lei mi baciò lussuriosamente sussurrandomi un “Grazie”. PS.: Per cortesia… lasciatemi un Vs. commento, sia che vi sia piaciuto che non. Grazie. 63 3 8 years ago
- Ai giardini di via r. gessi 2 Come al solito, quando ero in crisi con la mia donna, sentivo il bisogno di “consolare” il mio ego andando a cercare qualcuno che mi facesse sentire desiderato/a e… mi inculasse. Come spesso facevo in quei casi mi diressi verso i giardini di Via R. Gessi, zona proficua di caccia. Dopo mezzanotte si trovava sempre qualcuno voglioso di un pompino o di un culo disponibile. Pertanto anche quella sera ci andai e, una volta posteggiato nelle vicinanze, mi diressi con molta calma guardandomi attorno ed osservando ben bene i vari movimenti che notavo e che avrebbero potuto darmi indizi su quale potesse essere la zona di caccia più proficua. Mi feci buona parte della zona, camminando prima all’esterno dei giardini e dei vari sentieri, per farmi notare, poi iniziai ad addentrarmi in essi sempre con molta calma e scrutando bene tra le fresche frasche. In queste occasioni, se la temperatura lo permetteva, mi vestivo sempre solo con una semplice tuta sportiva, senza niente sotto, in modo di avere facilità di calarmi i pantaloni (e alla bisogna rialzarmeli velocemente) e, aprendo semplicemente la giacca della tuta, ritrovarmi praticamente nudo. Ad un certo punto notai, nel buio quasi totale del sentiero che stavo percorrendo, nel vago controluce creato dall’illuminazione della strada sottostante, che c’era qualcuno fermo su un’aiuola, dietro una siepe. Facendo un colpo di tosse per svelare il mio arrivo, con molta calma mi diressi in quella direzione, osservando bene e cercando di capire cosa stesse facendo. Notai come sembrasse che mi stesse guardando (nel buio non avrei potuto giurare che lo stesse facendo) ma “sicuramente” si stava masturbando. Mi avvicinai sino ad arrivargli vicino: continuava a masturbarsi e decisamente mi stava guardando mentre lo faceva. Prendendo ciò come un invito allungai il braccio e gli presi l’uccello in mano, mentre lui toglieva la sua che allungava immediatamente verso il mio culo, iniziando a palparmelo. Aveva un uccello di una bella stazza, decisamente lungo e abbastanza grosso ma, soprattutto… molto duro, consistente, dava piacere tenerlo in mano e masturbarlo. Lui continuava a impastarmi le chiappe e nel farlo deve essersi accorto che ero senza mutande, fatto sta che dopo qualche minuto salì alla cintura elastica dei pantaloni ed iniziò a farmeli scendere. Io, nel frattempo, avevo abbassato la zip della giacca per ritrovarmi a torace nudo e capezzoli all’aria. Immediatamente l’altra sua mano scattò verso i miei capezzoli iniziando a torturarmeli, mentre con quella che mi teneva sul culo iniziò un’opera di penetrazione tra le mie chiappe, andando a cercare la mia fichetta che trovò morbida e lubrificata cosa che gli permise, pertanto, di penetrarmi prima con due dita e poi con tre ed iniziare un lento lavoro di allargamento. Quando pensò che le condizioni fossero ottimali mi rigirò, mi fece inchinare un po’ in avanti e me lo infilò tutto, con un unico movimento. Feci una lunga inspirazione un po’ per il dolore determinato da quella introduzione così immediata, e molto dalla massa che mi invase completamente. Lo feci fermare, per avere il tempo di abituarmi a quel corpo estraneo che mi riempiva completamente e lui si prese tutto il tempo. Solo quando sentì che il mio sfintere iniziava a contrarsi iniziò a muoversi ed io incominciai a provare brividi lungo tutto il corpo. Ci sapeva fare, sapeva come usare al meglio quello splendido oggetto che si ritrovava tra le gambe. Alternava colpi morbidi a colpi più forti ed io stavo andando in orbita. Per quanto cercassi di non far rumore, non seppi evitare di emettere dei mugolii di piacere dando soddisfazione al tizio. Lo notai dalla leggera variazione nel ritmo con cui mi inculava e dalla maggior penetrazione che stava usando. Iniziai a schizzare il mio piacere ed il mio culo incominciò a comunicargli, con le contrazioni, il piacere che mi stava dando. Questo, alla fin fine, lo portò a godere schizzandomi nel culo una quantità industriale di sborra. Finito di eiaculare rimase ben infisso dentro di me ed iniziai a sentire il suo cazzo che si muoveva non in senso orizzontale ma bensì allargandosi e restringendosi, come fosse una specie di pompetta, e alzandolo ed abbassandolo, dandomi sensazioni incredibili che, pur stando fermi, mi portarono nel giro di una decina di minuti ad avere un secondo orgasmo. Non mi era mai successa una cosa del genere. A quel punto penserete che si sia sfilato dal mio culo? Ma neanche per idea. Sempre tenendomi per i capezzoli e riprendendo a torturarmeli, ricominciò ad incularmi, con calma, quasi con sadismo, sempre senza parlare. Fu un’opera di demolizione: mi portò ai limiti della pazzia e dopo non so quanto tempo (ormai avevo perso la cognizione del tempo, ero uno straccio tra le sue mani) mi riempì nuovamente di sborra. Rimase fermo qualche minuto, si sfilò dal mio corpo e dandomi una pacca di ringraziamento sul culo si ricompose e se ne andò, lasciandomi lì, distrutto e… beatamente appagato. Mi ricomposi anch’io e camminando su una nuvoletta per il piacere provato…. mi avviai verso casa. 28 1 8 years ago
- Alla costa dei barbari 4 Alla sera. Belli rilassati sul letto, Monica iniziò a ripercorrere i fatti della giornata e dopo avermi chiesto com’era andata la mia ricognizione sul terrazzamento, mi raccontò che subito dopo che me n’ero andato, mentre si stava masturbando, le si era presentato davanti il tizio con cui l’avevo trovata a fare il 69, il quale guardandola mentre si masturbava le aveva detto che gli sarebbe piaciuto molto leccarle la fica e sentirla godere nella sua bocca. A questo dire non aveva saputo resistere e con la voglia che si ritrovava addosso lo aveva invitato a distendersi e gli era andata sopra per farsela leccare tutta, bagnata già com’era, iniziando a succhiargli il cazzo che, aveva notato, non era niente male. Mentre era intenta a fargli il pompino, godendo per come le stava succhiando il clitoride, si era sentita appoggiare una mano sul culo e la voce sexy del “secco” dirle. “Certo che hai anche un culo da favola e due tette stupende” e nel dire ciò le aveva appoggiato ill suo cazzo tra le natiche, aveva bagnato due dita nella fica passandole poi sul buco del culo, stimolandolo a rilassarsi ed infine infilandole nel culo tutto il suo manganello sino in fondo, prendendo in mano le tette, con cui la tirava verso di se, impastandole e iniziando subito a stantuffarla, portandola in un baleno ad avere il suo primo orgasmo. Continuando con il suo ritmo, con metodo, facendole sentire ogni centimetro di quel cazzo spettacolare, l’aveva fatta letteralmente impazzire e non sapeva più quante volte avesse goduto. Mi disse che avevo avuto ragione, quando le avevo detto che un pacco non bisogna valutarlo dalla confezione, ma bensì dal contenuto. In effetti – disse – una volta passato il primo shock dato dal primo impatto, era un piacere scopare con lui e ci si dimenticava di com’era fatto e solo al pensiero…. Si stava bagnando di nuovo ! Lo sguardo le si era fatto lucido, libidinoso, quasi non la riconoscevo rispetto a qualche settimana prima, in cui pur accettando le mie uscite era quasi… contegnosa, ritrosa. Ora sembrava che la sua libidine fosse esplosa tutta in un sol colpo. Al che le chiesi “ Ti andrebbe di farlo venire a casa e dividercelo da buoni amici per tutto il giorno, in pace dallo sguardo di altri’” Mi rispose che farlo davanti ad altri, sapendo di essere guardata, le aveva dato delle emozioni forti, che non si aspettava, ma che poterlo avere in privato la… emozionava molto ed avrebbe apprezzato di averlo tutto per noi, visto anche che riusciva a godere più volte a distanza di poco tempo. Era convinta che avrebbe saputo darci forti emozioni. Le confessai che . quel giorno, prima di andarsene lui mi aveva chiesto se il giorno dopo saremmo nuovamente andati in spiaggia e che io gli avevo risposto “Probabilmente sì, se il tempo non cambia.” Saputo ciò vidi nei suoi occhi uno sguardo libidinoso e pertanto le dissi “Così potremmo chiedergli se sarebbe disposto a venirci a trovare a casa”. Immediato ci fu un: “Sì, sì, andiamo e chiediamoglielo.” Mi abbracciò, mi baciò intensamente, a tutta lingua, eccitandomi, dopo di che visto il mio stato salì sopra di me infilandosi in fica il mio cazzo ed iniziando a cavalcarmi sino a che non iniziò a mugugnare “Sì, così, dammelo tutto, sborrami dentro, riempi questa troia che ha voglia di te e di altri cazzi.” E mentre lei godeva schizzandomi tutto, venni come un torrente in piena, riempiendola con sua grande soddisfazione. Ci addormentammo, sazi, abbracciati. Il giorno dopo mi accorsi che lei era quasi impaziente di uscire, di arrivare alla spiaggia, mettendomi urgenza dicendomi “Dai, sbrigati… perdiamo ore di sole…” Arrivati trovammo che il posto, che ormai consideravamo “il nostro posto” era fortunatamente libero e perciò piazzammo le nostre cose (materassino, asciugamani, le bibite in ombra) e contenti come ragazzini, pieni di aspettative goderecce, andammo a farci una nuotata. C’era già chi ci aveva notato ed aspettava di curiosare e vedere le nostre “performance”. In quelle tre giornate in cui avevamo frequentato il posto eravamo stati già fotografati, catalogati e valutati da quella fauna che si aggirava abitualmente da quelle parti. Usciti dal mare, dove nel frattempo avevamo colto l’occasione per accarezzarci molto intimamente, ci asciugammo e ci mettemmo a prendere il sole. Passammo così una mezz’oretta durante la quale avevo osservato un certo andirivieni nel sentiero sopra di noi, con gente che, arrivata in prossimità del nostro posto, rallentava per osservarci meglio. Monica mi disse: ”Forse è il caso che vai a farti un giretto” - guardando in una certa direzione verso il mare – “così forse trovi qualcun altro che apprezzi le tue grazie” ma mi resi conto che stava guardando sempre più intensamente da una certa parte e, senza farmene accorgere, ci guardai anch’io, realizzando che, ad una quindicina di metri da noi c’era, disteso, quel bellissimo ragazzo del secondo giorno che, guardando fisso verso Monica, girato sul fianco rivolto verso di lei, si stava masturbando. “Ok. – dissi- vado a farmi un giretto, così avrai modo di gustarti il ragazzotto”. E mi allontanai, controllando la situazione senza darlo a vedere e realizzando che, non appena mi ero allontanato, il ragazzuolo si era alzato e diretto verso Monica con il membro in erezione. Vidi, in distanza, “il secco” che stava arrivando lungo il sentiero e mi feci notare che stavo andando sul terrapieno. Dopo poco, mentre mi stavo spalmando il Luan sulla mia fighetta sopraggiunse lui che mi apostrofò con un “Ecco, bravo, preparati per bene perché stamattina non ho ancora goduto e perciò sarai la mia prima scopata e la prima…. È sempre la migliore !” Trovammo un angolino comodo, dove poterci distendere, così poté alzarmi le gambe, mettersele sulle spalle ed infilzarmi con un unico movimento, facendomi mancare il fiato nel sentirmi riempito completamente. Ero in apnea. Magnifico ! Stava fermo dentro di me, guardandomi negli occhi, godendo del possesso e del fatto che fossi la sua troia. Lo fissavo e… non vedevo la sua bruttezza, vedevo solo un essere che mi stava facendo impazzire con le sensazioni che riusciva a trasmettermi con il suo cazzo. Ero una “phoemina” piena di voglia, grata al suo signore perché la possedeva e la faceva sentire sua. Mossi un po’ il culo per assestarlo meglio nel mio buchino, che non era più “ino” ma quasi “one” ed a quel punto, grazie anche a qualche contrazione del mio sfintere che lo stimolò, iniziò ad incularmi come sapeva fare lui. Non basta avere un cazzo notevole, bisogna saperlo usare e lui mi stava dimostrando di essere un maestro ! A momenti lento, tanto che quasi quasi mi veniva di dirgli “Più forte, più veloce!”, a momenti più veloce, a momenti movimenti più corti, a momenti più profondi. Mi stava torturando, me lo stava facendo agognare, lo volevo tutto, sino in fondo, che mi riempisse invece… mi faceva sospirare il godimento. Mi portava sino ad un passo dall’orgasmo e poi… riusciva a bloccare il mio piacere, a bloccarmi l’orgasmo a cui ormai bramavo di giungere. Iniziai a scuotere la testa, mi pareva di impazzire, avevo iniziato a scongiurarlo di godere, di riempirmi, di farmi scaricare quel piacere che stavo provando portandomi all’orgasmo ma lui, sadicamente, continuando a guardarmi negli occhi ed assaporando il potere che aveva su di me…. continuava ad ararmi in profondità, facendomi impazzire dal desiderio di lui. Nel frattempo si era riunito un gruppo di persone, intorno a noi. Me ne resi conto vagamente. Lui le ignorava semplicemente, attento solo a sottomettermi completamente e portarmi alla pazzia. Quelli attorno a noi, affascinati dall’azione costante e tremendamente sensuale di quella inculata, si stavano masturbando sinché ci fu un primo che godette, scaricandosi e schizzandomi addosso tutto il suo godimento e ciò diede il via ad un catena di schizzi e di sborrate che mi arrivarono addosso in sequenza e che, a quel punto, portarono finalmente anche lui a godere dentro di me riempiendomi con un clistere di sborra, talmente tanta che ebbi la sensazione di sentirmela in bocca. E finalmente… godetti anch’io, urlando GODOOO… e schizzando in alto tutto il mio piacere ( che mi ricadde addosso, ovviamente), ma sentì un OHH di ammirazione per l’altezza raggiunta, visto che raggiunsi uno di coloro che mi erano attorno sulla spalla. Il mio sfintere stava dando i numeri: contrazioni a non finire che “il secco” dava segno di apprezzare molto, visto che lo aiutavano a rimanere in erezione. Stava quasi sul punto di ricominciare a fottermi quando gli dissi, quasi con terrore: “ non ti azzardare a ricominciare, sai !?” Al che il gruppo di spettatori iniziò a dire: “Sì, fotti ancora questa troia, hai visto come ha goduto ? Fottila, falla impazzire, fa che si ricordi di te !” Io cercai inutilmente di sfuggirgli, ma un paio di loro si inginocchiarono e mi tennero ferma mentre lui, sorridendo, ricominciava a fottermi con colpi lunghi e profondi riportandomi a provare un piacere pazzesco che mi tolse tutte le forze e mi fece abbandonare al suo fare. Ci fu chi approfittò immediatamente del fatto che ero a bocca aperta per respirare avendomi tolto praticamente il fiato con la sua azione e mi riempì la bocca con il suo cazzo costringendomi, quasi, a sbocchinarlo. Mi lasciai andare ed iniziai a fare un bocchino al tizio, che gradì molto, commentando che ero una vera troia, che una come me faceva la felicità di molti e pertanto dovevo essere usata. Lui, imperterrito, perfettamente padrone della situazione, mi stava veramente portando alla pazzia. Abbandonando per un attimo di spompinare quello che mi aveva infilato il cazzo in bocca Iniziai a pregarlo di darmi tregua ma venni immediatamente tacitato da un altro che mi diede da succhiare il suo. Due di loro mi diedero i loro cazzi in mano e vollero che li masturbassi, mentre seguivano affascinati il movimento di va e vieni del secco e lo incitavano con “Più forte, fottila più forte questa troia…. Non vedi quanto le piace? Ormai sei il suo signore e padrone, puoi fare di lei ciò che vuoi ! Fottila, fottila, falla godere di nuovo.. !” E lui iniziò veramente ad affondare i colpi riuscendo a portarmi all’orgasmo, cosa che non avrei pensato, visto come e con che quantità avevo goduto prima e vista la mia libido condizionata dal diabete. Invece, ad un certo punto, iniziai prima a sussurrare, poi a voce più alta dire: “Sìì, così, fottimi ancora, ancora… dai che stai per farmi godere… dai… così… ecco… sto venendo… sii… Godoooo !!!” ed iniziai a schizzare una, due, tre, quattro volte, schizzi lunghi, copiosi. Ero distrutto e mi abbandonai senza forze e in quel momento lui uscì da me ed incominciò a schizzarmi addosso tutta la sua sborra, sborra che mi arrivò anche sulla bocca e che io immediatamente me la leccai, raccogliendomela anche dal torace per poi leccarmi le dita. Una volta che si fu scaricato completamente si inchinò verso di me e mi baciò, profondamente, cercando con la sua la mia lingua ed iniziando a succhiarmela voracemente. Poi si rialzò e guardandomi profondamente mi disse: “ sei proprio una gran troia, riesci a farmi godere in una maniera incredibile. Bisogna che ci vediamo più spesso.” Si rialzò del tutto ed iniziò a ripulirsi con delle salviettine che tolse dalla borsa che aveva con se, lanciandomene un po’. Ero tutta cosparsa di sborra di vari avventori che mi gratificarono di tutta una serie di sorrisi e di grazie per lo spettacolo. Ero senza forze, ma mi resi conto che, probabilmente, Monica era preoccupata, non vedendomi tornare, poiché erano passate quasi due ore da quando l’avevo lasciata. Mi ripulii e facendo cenno al secco di seguirmi gli dissi: “Ti devo parlare, vieni con me.” E lui, mettendomi una mano sul culo, con fare possessivo, mi venne dietro. Giungemmo alla nostra postazione, ma mentre stavamo per arrivare vidi sgusciare fuori ed allontanarsi il giovin ragazzo. “Ah, bene – pensai tra di me – allora non è stata in ansia.” Entrammo nell’area e lei, candidamente, disse: “Ah, sei qui… cominciavo a preoccuparmi !” Poi, vedendo con chi ero in compagnia, sorrise e disse: “Giusto bene… vi siete divertiti? Ora fate divertire un poco anche me!” Dissi: “Prima di iniziare qualsiasi cosa… chiedigli se è disposto a venire, qualche volta, a casa nostra per giocare tra di noi, senza altri attorno !” Avemmo una risposta immediata, positiva, che però gli fece dire, subito dopo: Sì, ma intanto.... ho appena finito di farti il culo ora dammi la possibilità di gustarmi quello della tua donna!” ed a quello parole lei, grandissima troia, immediatamente si mise alla pecorina offrendogli il culo che lui, senza indugio penetrò perché era già in erezione. Incredibile !! La sera poi, a letto, rivivendo la giornata le chiesi: “Ma il bel ragazzotto, che avevo visto venir da te, non ti aveva soddisfatta ? Ho visto che se ne andava quando tornavo…?” Monica mi rispose: “Sì, mi ha fatto godere molto, ha voluto prendermi in tutte le posizioni, gliel’ho anche succhiato ma…. Cosa vuoi… il secco, come lo chiami tu, è tutta un’altra cosa!” PS.: Vorrei tanti commenti, grazie. 24 2 8 years ago
- Negozio in centro 2 Ormai ogni minuto della giornata la trascorrevo pensando alla serata passata in compagnia della mia signora e di come mi aveva trasformato e fatto godere. Anche al lavoro pensavo a quella bellissima serata in cui ero diventata Alessia; si infatti scelsi questo nome quando avrei trasformato la mia persona; un nome che mi ha eccitato sempre perché femminile e molto sexy allo stesso tempo. Non vedevo l’ora di ritornare a casa, farmi una doccia e indossare sotto la tuta la lingerie più sexy ed elegante e andare agli appuntamenti nel negozio. Lei mi mandava sms di quando poteva essere disponibile e io cercavo di liberarmi degli impegni per poter godere delle attenzioni della mia signora. Non era una Mistress e non mi comandava a bacchetta; pure lei godeva di quegli amplessi con me in qualità di donna. Lei era lesbica: avere una fighetta di donna da esplorare oppure un culetto di travestita la eccitava allo stesso modo. Poi io il mio culetto lo chiamavo la mia fighetta dato che da travestita, oltre alla bocca, potevo donare solo quello per essere scopata e penetrata in fondo per dare gioia alla persona di turno. Dopo un paio di settimane che ormai ero diventato un cliente fisso dato che lì compravo di tutto, anche in orari normali da persona normale, mi arriva un messaggio alquanto enigmatico: “Indossa lingerie che hai comprato oggi; l’abito te lo do io con tacchi e parrucca; ti preparo per qualcosa di straordinario verso le ore 23:00, baci Stefania.” Stefania, la mia signora, mi aveva incuriosito ed eccitato in modo pazzesco. Cosa sarà mai questa cosa straordinaria? Comunque, tutto eccitato il giorno non vedevo l’ora di arrivare a casa e prepararmi. Giunta la sera, ero davanti al negozio con sotto la tuta e scarpe da ginnastica un bel completino composto da una stupenda mutandina brasiliana bianca che esaltava il mio culetto sodo; delle calze autoreggenti sempre bianche con gli orli merlettati; un reggiseno a balconcino per esaltare i capezzoli sul davanti; dei guanti sempre bianchi che coprivano le braccia fin quasi ai bicipiti. Giunta al negozio, Stefania mi aprì la vetrina e mi ordinò subito di togliermi la tuta, indossare la parrucca e le scarpe con tacco e un abito lungo bianco con svasature sotto e che lasciava scoperta la schiena fino al culo per prepararmi al trucco e farmi sfilare come sempre. Dopo il trucco andai nell’altra stanza dove era stata preparata una passerella con tappeto rosso e con faretti che impedivano la vista. Iniziai a camminare sul quel tappeto quando ad un tratto sentì applaudire dalla parte del buio. Capì che c’era un’altra persona che mi stava ammirando e io ero lì proprio per lei. Strinsi gli occhi per capire chi fosse la figura che ora stava venendo verso di me accompagnata da Stefania e dopo un paio di secondi non potetti che rimanere di stucco. Una donna ben vestita con tailleur grigio e un body azzurro dal quale svettavano due seni durissimi; calze velate nere su scarpe lucide. I capelli neri corvino nascondevano a metà il viso dove due labbra rosso fuoco mi sorridevano nell’avvicinarsi verso di me. Gli occhi scuri sorridevano come se stessero già gustando i momenti che sarebbero venuti dopo. Gentilmente si presentò con un bacio delicato sulla mia bocca e complimentandosi con me e con Stefania e di quanto era stata fortunata ad avere una donna come me iniziò a toccarmi dappertutto e nello stesso tempo a trascinarmi sopra il divano del negozio. Capì subito che stasera sarei stata posseduta da questa creatura ammaliante e la cosa già mi aveva portato l’eccitazione alle stelle. Con la lingua leccava ogni parte del mio corpo: il viso, le labbra, il collo e le unghie strusciavano la mia schiena nuda facendomi rizzare le pelle. Io assecondavo come una troia e gemevo alle sue carezze e ai suoi baci mordendomi le labbra. Mi prese la testa e strusciandosela sul corpo mi forzò a baciarla dappertutto e a mettermi in ginocchio davanti a lei. Premendo con la bocca sul suo bacino iniziai a sentire un certo rigonfiamento e sollevatasi la gonna dal body fece svettare un bellissimo cazzo che da moscio sembrava la proboscide di un elefante. Rimasi in un primo momento sbalordito perché mai avrei pensato che una creatura così femminile potesse nascondere quell’aggeggio di quelle dimensioni e che comunque le dimensioni erano davvero enormi. “Inizia a leccarlo e a farlo indurire come sai fare tu “ esclamò Stefania e continuando “ oggi ti tocca un cazzo reale e di grosse dimensioni; questo è un regalo che ti voglio fare per come sei stata brava in queste settimane; oggi hai bisogno di qualcosa di reale e non del solito toys di gomma e senza vita”. Ero già eccitatissimo e sentivo lo sfintere che pulsava per il sangue irrorato; reclamava già quella proboscide e sentivo il bisogno di essere riempita per tutto e dappertutta. Aprì la bocca ingoiando la cappella e con la mano iniziavo a segarla per farlo indurire; cresceva dentro fino in gola piano piano e non riuscivo a tenerlo tutto dentro. Lo leccavo sul prepuzio, l’asta e sotto; lo ingoiavo ungendolo con la saliva e succhiavo per farlo crescere ancora di più. Due mani non riuscivano a coprirlo e a chiuderlo; immaginavo come avrei goduto con quel palo dentro e le sensazioni che mi avrebbe regalato. Stefania dietro di me già lavorava con le dita e con la vasellina sussurrandomi che mi avrebbe aiutata nella penetrazione e che lo avrei sentito scivolare dentro fino alla gola. Dopo circa un quarto d’ora che lavoravo di lingua e che era diventato gigantesco, entrambe mi fecero alzare e mi fecero poggiare in piedi sulla parete con moquette. Io mi piegai un poco e con le braccia e i gomiti piegati, con le gambe allargate e il culetto all’indietro aspettavo di essere scopata da quella meravigliosa trans dal cazzo asinino. La mia fighetta anale svettava dietro all’insù e non aspettava altro di essere dominata e presa. Iniziai a sentire che il glande si faceva strada tra i glutei e spingendo verso su mi premeva sulla fighetta cercando di farsi spazio. Era troppo grosso e la crema mi aiutò a ricevere la cappella con un dolore quasi sopportabile. Iniziò a premere verso su e io inarcando la schiena cercavo di rilassarmi ma tremavo tutta e le gambe quasi mi cedevano. Stefania mi abbracciò sui fianchi e mi reggeva: Capiva e penso sapeva che le dimensioni erano enormi; forse aveva provato pure lei quel mostro asinino e cercava di proteggermi a modo suo incoraggiandomi e baciandomi sulla bocca. La pressione sulla fighetta si faceva sempre più forte fino a quando lo sentì dentro iniziando ad affondare dentro l’intestino. Mi sentivo sollevare dalla forza dei colpi ricevuti e quasi non toccavo per terra; era possente nei colpi e lo stomaco mi si muoveva tutto. Gemevo e ansimava sotto quei colpi e baciavo la lingua di Stefani che quasi cercava di soffocare i miei lamenti e grida di dolore e piacere. La trans mi aveva cinto con il braccio sui fianchi per contrastare i miei movimenti sussultori e spingendomi verso giù ogni volta che affondava il cazzo sul mio culetto ormai aperto a dismisura. Sentivo le sue cosce calde sulle mie dietro; le calze di entrambe si riscaldavano a vicenda scivolando sulla pelle eccitata. Iniziavo a sentire i brividi che arrivavano alla testa e mi abbandonai inerme sorretta da entrambe aspettando che lei iniziasse a godere e a regalarmi quei fiotti di sperma dentro di me. Durò una mezz’ora quella scopata e quando lei iniziò a tremare capì che stava per venire. Strinsi i muscoli della fighetta per accelerare l’orgasmo e a muovermi verso di lei. Un caldo liquido invase il mio intestino: lo sentivo dentro che riempiva le mie viscere prima e poi iniziai a sentire che colava sulle mie cosce e le calze. Tremavo tutta e baciai con forza Stefania sulla bocca come se volessi ringraziarla di quello stupendo regalo che mi aveva fatto. Lei sorrideva e aveva capito che mi era piaciuto e la stessi ringraziando e mi disse :” non ti preoccupare; ci saranno altre serate come questa e altre sorprese per te”. Continuò a baciarmi e ad accarezzarmi fino a quando non ci sedemmo tutte e tre sul divano e scoppiammo a ridere di felicità. 57 1 8 years ago
- Negozio in centro Mi trovavo in giro per la città a guardare negozi e, come al solito, ero attratto da quelli che mostravano manichini in lingerie sexy e accattivante. Non ero tanto pratico del genere e ai tempi non esisteva nemmeno internet dove potevo documentarmi in merito. Preso dal coraggio mi faccio avanti ed entro in un negozio dove non c’era tanta gente. Lo scelsi proprio per questo motivo per non sentirmi imbarazzato nell’osservare quegli indumenti che mi eccitavano tantissimo. Li toccavo per palpare la stoffa e nello stesso tempo immaginavo il contatto con la mia pelle e le sensazioni che avrebbero potuto darmi. Ad un tratto si avvicina la commessa: una signora sulla quarantina, ben vestita, con gonna fino alle ginocchia nera plissettata, calze velate e sotto due scarpe nere con tacco appuntito. Una camicetta di seta nera un po’ sbottonata che faceva intravedere un bel seno abbondante e senza reggiseno, dato che nel camminare si muoveva a destra e a sinistra. I capelli lunghi castani e due occhi azzurro mare che sembrava ti penetrassero fino nell’anima; truccata leggermente e rossetto color rosso fuoco che esaltava sia le labbra che la lingua quando ti parlava. Con gentilezza mi chiese cosa stessi cercando dato che aveva notato il mio gironzolare nei corridoi e toccato la merce. Io con un po’ di rossore dissi che volevo fare un regalo alla mia donna ma non sapevo cosa scegliere e nemmeno la misura. Lei mi fissa con gli occhi e sorridendomi mi dice che se fossi passato per l’ora di chiusura mi avrebbe dedicato tutto il tempo possibile per indirizzarmi ad scegliere il meglio. Stupito un poco per quell’invito e anche perché ormai mancava poco meno di tre quarti d’ora alla chiusura risposi di sì e che sarei ritornato. Passeggiando in giro pensavo a cosa avrei mai potuto dire e le motivazioni delle mie scelte per la lingerie e abitini che erano nel negozio e continuando a gironzolare, trascorso il tempo dovuto, ritornai nel negozio. La porta era chiusa e le tendine abbassate e stavo facendo cenno di andare via quando la signora mi apre dicendomi di accomodarmi. Il negozio con le luci soffuse e il silenzio regnava assoluto senza lo stereo acceso di quando ero arrivato per la prima volta. Il tavolini erano pieni di abitini e lingerie alla rinfusa e lei non aveva messo in ordine o, al massimo , lo avrebbe fatto nel momento della chiusura. Prendendomi per mano mi accompagna dall’altra parte del negozio dicendomi che saremmo stati più tranquilli e che mi avrebbe mostrato di tutto. Giunti nella parte finale del negozio inizia a mostrarmi perizomi, guepiere e sottoveste con una miriade di calze e reggicalze, nonché minigonne da abbinare e camicette ed elencando le proprietà delle stoffe pregiate e delicate mi disse che erano tutte per la mia taglia. A questa osservazione rimasi sbalordito e balbettando cercavo di spiegare che era per un regalo ma lei, con tono più autoritario mi disse che aveva capito che erano per me e che le sarebbe piaciuto vedermi come una troietta in calore. Io divenni rosso e senza aggiungere altro dissi che aveva ragione e lo avrei fatto. Lei avvicinatasi al mio viso e strusciandomi il seno sul petto e con la bocca vicina alla mia iniziò a dire che aveva capito che ero una troietta e che questa sera sarei stata in suo possesso e mi avrebbe trasformato come desiderava lei. Iniziai a spogliarmi e quando nudo lei apprezzò il mio fisico ma soprattutto il mio culetto che palpò con le mani e pizzicando i glutei. Il suo sguardo era cambiato e gli occhi sprizzavano gioia e nello stesso tempo si illuminavano come se aveva cacciato bene e la sua preda era ormai in suo potere. Mi fece indossare le calze con riga posteriore e un reggicalze; poi un perizoma trasparente con filo dentro il solco del culetto, una guepiere e un kimono di seta nero. Finita la vestizione prendendomi per mano mi porta dentro una stanzetta e mi fa sedere davanti ad uno specchio e inizia a truccarmi e dopo mi ordina di indossare una parrucca bionda che aveva presa da un manichino e delle scarpe nero lucido con tacco altissimo. “Ecco ora sei pronta per sfilare, alzati e ammirati quando sei troia così vestita” esclamò accarezzandomi la spalla e il viso. Non credevo ai miei occhi: ero diventata una donna che sprizzava voglia da tutto il corpo e i miei occhi truccati ammiccavano verso di lei contenta per quello che aveva fatto. “Vieni di là e inizia a camminare, voglio fotografarti mentre ti muovi e sculetti per la sala”. Andata dall’altra parte, mi muovevo in quella nuova situazione ancheggiando e provando le pose più oscene: mi mettevo sulla sedia accavallando le gambe ora e aprendole dopo ad ogni scatto della macchina fotografica. Ad un tratto mi comanda di mettermi a cavalcioni sopra una panca ordinandomi di allargare le gambe e di mimare uno smorza candela come se sotto avessi uno stallone di razza. Dopo un po’ lei si siede dietro di me e spingendomi da dietro con una mano mi immobilizza in avanti e rimango con il culetto per aria verso il suo bacino. Sento un oggetto che mi preme sui glutei prima e poi cerca di farsi spazio all’interno. Durante la sfilata non mi ero accorto che oltre a prendere la macchinetta la signore aveva indossato uno strapon e ora lo sentivo premere sullo sfintere. Le dimensioni della cappella sembravano enormi e con la mano portata dietro volevo appurare realmente quanto era grosso. La cosa mi eccitava ma allo stesso modo mi preoccupava dato che non ero abituato a grosse dimensioni. Infatti appena afferrato da dietro potetti capire che era grosso quasi come una lattina della bibita e iniziai in un primo momento ad avere delle paure. Non volevo essere lacerato dietro ma la voglia e la troiaggine che mi assaliva mi spingeva ad inarcare di più le gambe e posizionare il culetto all’insù per facilitare la penetrazione. Spostato il filetto del perizoma iniziai a sentire che premeva e a farsi spazio per deflorare il mio culetto per certi versi vergine viste le dimensioni. Lei ansimava e faceva foto durante la pressione e mi incitava a rilassare i muscoli per sentire meno dolore. Stringevo le labbra e le mani sulla panca mentre sentivo che il culetto si allargava fino a quando con un rumore sordo capii che la cappella mi aveva aperto. Lei si fermò per farmi prendere fiato sussurrandomi che ormai mi aveva sverginato e piano piano avrei provato prima dolore ma poi un piacere immenso. Iniziò ad affondare con dolcezza per poi tirarlo un po’ fuori per poi di nuove dentro guadagnando centimetri dopo centimetri dentro il mio culetto che ormai reclamava l’intero oggetto del desiderio. Mi sentivo inchiodato su quella panca e lei ormai stantuffava dolcemente prima e poi con foga lo infilava dentro tutto in un solo colpo. Ad ogni penetrazione l’intestino si allargava e ogni qual volta usciva fuori era come se stessero uscendo pure le viscere. Il piacere ormai aveva preso posto e iniziai a gemere come una cagna sotto quei colpi; alzavo la schiena e mi leccavo le labbra come se volessi un cazzo in bocca per aumentare il piacere. “Vedo che ti sta piacendo da impazzire e stai godendo alla grande” mi sussurrava appoggiando il seno sulla mia schiena; “ormai sei mia e ti farò godere di piacere”. Dopo una buona mezz’ora ero in balia della signora e la testa mi girava dal piacere; iniziai a venire sulla panca e a tremare alla grande. Lei tirò fuori quel strapon e raccolta la mia sborra con le dita me la offrì sulle labbra e la bocca. Bevvi il mio nettare leccando e succhiando le dita come a volerne altra. Rimanemmo un po’ così abbracciati e dopo alzatasi mi prese per mano per pulirmi e baciandomi mi disse che ci sarebbero state altre sere come quella se io avessi voluto. Indossai i miei vestiti e andai via tutta truccata. Arrivata a casa meno male che era sera inoltrata e nessuna mi aveva vista in quelle condizioni, feci una doccia e andai a letto ancora tremolante dall’eccitazione. Iniziai a masturbarmi e venendo sulla mia mano portai quel nettare pensando che fossero le dita della mia signora. 28 0 8 years ago
- Il camionista turco Era stata una giornata di discussioni con la mia compagna e come succedeva in quelle occasioni sentivo il bisogno, quasi fosse una sorta di punizione, di andare a cercare qualche cazzo che mi si inculasse. Perciò, verso le 23, me ne uscì di casa, vestito unicamente con una tuta sportiva, così da potermi spogliare con facilità. La serata era tiepida, ideale per uscire con tale abbigliamento. Mi avviai verso il parcheggio dei TIR, all’entrata del Porto Franco Nuovo. Avevo sentito dire che i camionisti turchi che si parcheggiavano lì in attesa di un imbarco sui traghetti per la Turchia erano di bocca buona e tendenzialmente omosessuali. Arrivato nei pressi parcheggiai e mi diressi a piedi verso quell’assembramento di Tir che vedevo ad un centinaio di metri. Erano posteggiati ordinatamente, uno a fianco all’altro, con tra loro uno spazio di circa due metri, due metri e mezzo, e qualcuno, in quello spazio, si stava preparando da mangiare. Evidentemente era arrivato da poco e non aveva ancora cenato. Man mano che transitavo in prossimità mi accorsi che qualcuno mi osservava, altri se ne disinteressavano, alcuni erano già bui, con le tendine abbassate e qualcun altro era con la luce accesa all’interno che guardava la televisione. Uno, dall’alto della cabina, osservò il mio approssimarmi e decise di uscire. Sceso dal mezzo, facendosi notare da me, si diresse nello spazio semibuio con il Tir vicino. Era in canottiera e mutande. Si tirò fuori l’uccello ed iniziò ad urinare, stando ben attento a farmi vedere tutto. Una volta che ebbe finito, se lo sgrullò, prese una spugna da un secchio d’acqua appeso al camion e si risciacquò l’uccello. Poi se lo segò un po’ per farlo diventar duro, lo rimise nelle mutande e si diresse verso la cabina, dove dall’angolo del muso io avevo osservato tutta la scena. Notò, evidentemente, che mentre lo guardavo nei suoi movimenti di masturbazione mi ero involontariamente passato la lingua sulle labbra e perciò, una volta aperta la cabina, mi fece segno di salire. Era un tizio sulla cinquantina, con spalle e torace da lottatore, possente, massiccio, ma nell’insieme per nulla volgare e piuttosto interessante. Non mi feci ripetere due volte l’invito ed iniziai a salire e lui mi aiuto mettendomi subito una mano sul culo, spingendomi, approfittando per darmi una bella palpata. Tutto chiaro: lui era il maschio ed io la femmina. Una volta entrati tiro giù le tendine, cosicché non si vedesse nulla dall’esterno, e mi invitò a gesti a spogliarmi e distendermi sulla cuccetta, la quale era un letto a due piazze, comodo, enorme. Non mi aspettavo che l’ambiente potesse essere così grande. Sì, d’accordo, non ero mai salito su un Tir e pertanto fu una piacevole scoperta. D’altronde, dovendo passare tante ore ed a volte molti giorni sul mezzo, avevano bisogno di comodità. Una volta nudi si inginocchiò davanti a me facendomi capire che avrebbe gradito gli facessi un pompino. Avvicinai la testa al suo membro aspettandomi di sentire odore di urina invece,,, sorpresa, era quasi profumato. Evidentemente quella spugna che si era passato sul membro e sul pube, dopo aver urinato, non era intrisa di sola acqua, ma conteneva anche qualche detergente profumato. Lo imboccai vogliosa cercando di farlo diventar duro prima possibile poiché mi era presa la smania di essere posseduta. Era già in un discreto stato di erezione, evidentemente gli facevo voglia, ed in breve riuscì a portarlo alle sue giuste dimensioni: piuttosto lungo, non grosso ma ben conformato e, soprattutto, duro come l’acciaio. A quel punto mi rialzò la testa, mi bacio a tutta lingua in bocca, quindi mi prese le gambe, le appoggiò sulle sue spalle, prese un po’ di crema lubrificante, me ne spalmò un bel po’ sullo sfintere infilandomela anche dentro, masturbandomi un po’ il culo, dentro/fuori con due dita, dopodiché mi puntò l’uccello sul buco e me lo infilò con un colpo solo. Ebbi una inspirazione profonda, poiché inattesa la modalità della penetrazione che, peraltro, grazie al fatto che non aveva un cazzo grosso, non era stata per nulla dolorosa. Iniziò a possedermi con colpi lunghi, profondi, che mi diedero l’impressione mi arrivasse fino in gola, dandomi splendide sensazioni che mi portarono a mugolare dei “Sìì… così… ancora… oddio com’è bello…. Sii, fottimi… sono la tua troia… affonda i colpi…” e lui, come se avesse capito il mio desiderio iniziò a colpirmi più forte, più a fondo, portandomi ad avere un orgasmo lunghissimo accompagnato dal suo riempirmi il culo con una sborrata lunghissima. Rimase dentro di me, con il mio sfintere che si contraeva in continuazione causa l’orgasmo avuto, ma che così facendo lo aiutava a mantenersi in erezione, poiché lo stimolava da pazzi, facendomi capire che apprezzava moltissimo. Sempre rimanendo ben infisso dentro di me, si piegò verso il mio volto e mi mise tutta la lingua in bocca, baciandomi in maniera lasciva ed eccitante. Come ebbi già modo di dire per me il bacio è la massima espressione di erotismo e, ogni volta che bacio qualcuno, mi elettrizzo. Stava quasi facendomi godere di nuovo. In quel momento sentimmo bussare alla porta della cabina ed una voce che, in turco, chiedeva qualcosa. Era un collega del tizio che rispose (evidentemente invitandolo a salire) e un attimo dopo la porta si aprì ed un tizio salì. Io rimasi basito, sconvolto: ero ancora a gambe larghe con infisso il cazzo del camionista, ancora in piena erezione. Ci fu uno scambio di battute, davanti alla scena che si presentava al nuovo tizio. Non ne capì una parola ma non credo di sbagliare di molto pensando si siano detti: “Ti ho visto salire con questo tizio, ho immaginato che stavate facendo qualcosa, visto che avevi chiuso le tendine, e mi sono chiesto se forse non avevi bisogno di una mano per far godere la troia che avevi fatto salire” – e che la risposta non sia stata molto diversa da: “ Sì, è veramente una troia e, anche se l’ho fatta godere per bene, forse possiamo farla godere di più.” Il nuovo venuto si spogliò, mostrando un bel cazzo, anche questo non grosso, già ben eretto, che comunque mi mise subito in mano per farne aumentare la consistenza. Nel frattempo colui che mi stava ancora inculando, dimostrando notevole maestria, forza ed agilità, si rovesciò sulla schiena tirandomi addosso a se senza far uscire il suo membro dal mio culo, cosicché mi ritrovai sopra di lui con ben infisso quel cazzo che tanta soddisfazione mi aveva dato sino a quel momento, offrendo le spalle al nuovo venuto che colse subito l’occasione per palparmi ben bene il culo, aprirmi le natiche, prendere della crema e spargerla tutta intorno all’ano cercando di infilarmi (riuscendoci) prima un dito nello spazio minimo che c’era tra le pareti del mio sfintere ed il cazzo che continuava a possedermi, e poi riuscendo ad infilarmene anche un secondo. D’accordo che il tizio che mi stava inculando non aveva un cazzo grosso, anche se ben formato, ma comunque non avrei pensato potesse riuscirci ed invece…. Qualche minuto dopo avermi masturbato così, sfilò le dita, mi appoggiò il suo cazzo e, piano piano, riuscì a farsi un po’ di spazio (io da parte mia cercavo di farmi più morbida possibile per agevolarlo) e finalmente scivolò dentro. Mi sentivo “invasa”, posseduta totalmente, e iniziai a respirare in modo accelerato, godendo di questa penetrazione che non avevo mai avuto modo di apprezzare. Stettero fermi per un po’ dandomi modo di abituarmi a questa penetrazione. Evidentemente erano cose che avevano già avuto modo di sperimentare, c’era troppa complicità ed orchestrazione nei loro gesti. Iniziarono, finalmente a chiavarmi, entrando ed uscendo all’unisono dal mio culo che si stava sempre più rilassando ed abituando a questa doppia penetrazione, portandomi in breve a goderne da matti ed iniziare a biascicare incitamenti che non so quanto capissero, ma che comunque li portarono ad accelerare le frequenze sin quando mi fecero venire ed iniziai a schizzare sborra sul petto del proprietario del camion che, a tale vista, ne raccolse un po’ sulla punta delle dita e poi se le succhiò, ma subito dopo mi attirò a se baciandomi e passandomene un po’ facendomi gustare la mia stessa sborra. A quel punto, accelerando ancor più, di comune accordo, il ritmo mi scaricarono in culo due sborrate, quasi contemporanee, che mi riempirono oltre ogni dire. Ripresero fiato e mentre i loro membri iniziavano ad ammosciarsi, si sfilarono dal mio culo e quello che mi stava alle spalle si sdraiò dandomi una pacca sul culo. L’altro mi offrì delle salviettine detergenti, mi ripulì e… ringraziando, li salutai. Scesi dal camion con le gambe tremanti. Provai altre volte ad andarci e vedere se li ritrovavo; ebbi altri incontri ma loro non mi capitò più di incontrare. Che goduta, che serata. PS.: Graditi commenti. 54 2 8 years ago
- Nei giardini di via romolo gessi Erano un paio di giorni che ero teso, nervoso. Quella sera, poi, io e la mia compagna Monica, che sapeva del mio essere bsx, ci trovammo a discutere per futili motivi al punto che lei sbottò: “Se hai voglia di farti inculare, se hai bisogno di sentirti femmina non c’è bisogno che diventi nervoso e fai stare male tutti. Prendi, esci e vai a cercare qualcuno che ti dia soddisfazione.” Aveva ragione, così verso le 23 mi misi una tuta, senza nient’altro sotto, mi misi in tasca qualche preservativo ed un pacchetto di fazzolettini, montai in macchina e mi diressi verso Via Romolo Gessi dove ci sono dei giardini con dei sentierini in salita che, all’epoca, avevano una vegetazione rigogliosa che creava naturalmente dei separé dove mimetizzarsi per fare cose osé. Mi posteggiai nei paraggi e a piedi mi diressi verso uno di questi sentierini. Con una certa cautela iniziai a percorrerlo. Con cautela poiché la pavimentazione era sconnessa e pertanto, dato il buio, bisognava fare attenzione a come appoggiare i piedi, onde evitare di rompersi una caviglia. Nel controluce dato dall’illuminazione della strada sottostante mi accorsi che, in una certa zona c’era del movimento. Mi ci diressi e, una volta arrivato, mi accorsi che un tizio era chinato, con i pantaloni abbassati e masturbandosi stava facendo un pompino ad un altro tizio. Mi avvicinai e…glielo presi in mano iniziando a masturbarlo io mentre quello che veniva sbocchinato stava inserendo delle dita nel culo di colui che lo succhiava. Iniziai a calarmi i pantaloni della tuta e a quella vista colui che stava palpando il culo a quello che lo sbocchinava interruppe l’azione e volle palparmi il culo. Notando la mia disponibilità (anche perché prima di scendere dalla macchina mi ero unto per bene il culo con del Luan) trovò facile inserire delle dita, prima una, poi due e poi tre nel mio culo ed iniziò a fottermi con quelle finché non decise che era ora di incularmi e, allontanando colui che gli stava facendo il pompino, puntò il suo cazzo sul mio sfintere e vi entrò con una certa facilità, dato che mi resi totalmente disponibile spingendo verso di lui. L’altro si girò verso di me ed iniziò a farmi un pompino, masturbandosi forsennatamente. Nel frattempo qualcun altro aveva notato quel piccolo assembramento e si avvicinò con interesse. Capito di cosa si trattava snudò il suo attrezzo e accostandosi iniziò a palpare prima il culo di quello che mi spompinava, poi rivolse il suo interesse al mio culo, constatando come colui che mi inculava me lo stesse riempiendo per bene ma…. non appena questi godette e fuoriuscì dal mio culo, si affrettò a mettersi un preservativo e prendere il suo posto, infilandomelo tutto, tanto che sentì i suoi coglioni sbattermi sulle chiappe. Intanto… io ero venuto nella bocca di quello che mi stava spompinando, che aveva tranquillamente ingoiato tutto ciò che gli avevo riversato in bocca e che ora, appoggiato ad un muretto, si rilassava osservando il tutto masturbandosi. Era arrivato ancora qualcun altro. Ad un certo punto c’erano sette/otto persone attorno a me che si alternavano ad incularmi, senza darmi un momento di tregua. Ero alla loro mercé ma godevo come un pazzo. Nemmeno nelle mie fantasie più accese ero arrivato a tanto e la situazione era ancora in evoluzione. Mentre, ad un certo punto, un paio se ne andarono, ne arrivò uno che mi costrinse, mentre qualcuno continuava ad incularmi, ad inchinarmi per fargli un pompino. Mi ritrovai, così, davanti agli occhi qualcosa che non pensavo potesse esistere, qualcosa di asinino. Saranno stati perlomeno 28/29 cm. di cazzo con un diametro di almeno 6/7 cm. Facevo fatica a metterlo in bocca, rischiai di slogarmi la mascella per farmelo entrare, ma una volta fatto una sensazione pazzesca ed una voglia irrefrenabile di provare a prenderlo in culo. Lo sbocchinai un po’ e poi gli dissi papale papale: “Voglio che provi ad incularmi, con molta delicatezza. Se alzo la mano fermati, perché se provo dolore mi blocco e non ne veniamo a capo.” Mi rispose semplicemente con un OK. Si posizionò (io nel frattempo mi ero cosparso di Luan), me lo puntò e, delicatamente, iniziò a spingere per entrare mentre io nel contempo spingevo come se dovessi defecare. Con un po’ di dolore ( ma alla fin fine non tanto, evidentemente il desiderio di riuscire a farmi chiavare da un cazzo del genere aveva avuto ragione del problema) riuscì a prenderlo tutto in culo, ma a quel punto gli chiesi di fermarsi un attimo, di darmi il tempo di abituarmi a quella “invasione”. E lui lo fece, rimase fermo tenendomi per i fianchi, quasi avesse paura che volessi scappare. (Poi mi confesserà che in pochi erano riusciti a prenderlo senza urlare per il dolore.) Dopo un po’, abituatomi all’intrusione, iniziai a provare piacere, mi sentivo totalmente posseduto ed il mio lato femminile ne era felice per essere riuscita a farsi riempire da un attrezzo del genere. Questa consapevolezza fece sì che in primis il mio sfintere iniziasse a contrarsi, quasi per valutare appieno le dimensioni dell’ospite, e poi che iniziassi a muovermi per farmi inculare. Ciò fece la felicità del proprietario di tanta magnificenza che iniziò prima lentamente, ma dopo qualche minuto (forse una decina) si mosse affondando i colpi, riempiendomi completamente e dandomi la sensazione che mi arrivasse in bocca. Gli altri, tutti eccitati davanti a tale prestazione seguivano chi masturbandosi e chi facendosi fare un pompino, anche da me approfittando del fatto che per riuscire a prendere meglio quella stanga ero piegato in avanti, appoggiandomi con le braccia alle ginocchia. Non so quanti cazzi ho succhiato, né mi rendevo conto del tempo che passava. Il mio sodomizzatore, felice di aver trovato qualcuno da fottere, era incontenibile, una resistenza enorme che, da una lato mi stava dando sensazioni fortissime, mai provate, e dall’altro però mi stava uccidendo, iniziavo a non riuscire più a reggermi in piedi. Iniziai a contrarre lo sfintere per provare a stimolarlo di più e portarlo all’orgasmo e…. alla fine ci riuscì, ma ero al limite della resistenza. Si sfilò cautamente, per non causarmi dolore e mi ringraziò baciandomi lussuriosamente in bocca. Ebbi modo, così, di raddrizzarmi e di fare qualche movimento per sciogliere la schiena anchilosata. Mi resi conto, in quel momento, che si era creato un capannello di una decina di persone e che erano già passate due ore da quando ero arrivato lì. Non avevo avuto nemmeno la forza di tirarmi su i pantaloni, ero ancora a culo scoperto e di questo ne approfittò un tizio interessante che iniziò a palparmelo con gusto, ad introdursi tra le natiche e, facendomi appoggiare le braccia sul muretto, mi inculò con perizia. D’altronde con quel po’ po’ di buco lasciato dall’inquilino precedente, non doveva essere difficile penetrarmi. Mi scopò senza interruzione per almeno mezz’ora. Il mio sfintere cominciava a bruciarmi un po’ ma il tizio non dava alcun cenno di voler godere. Secondo me aveva preso del Viagra, per poter riuscire ad avere una prestazione del genere. Iniziai ad implorarlo di godere e darmi così un po’ di tregua. Lo fece, uscì dal mio culo, mi tirò su i pantaloni ma mi prese per un braccio e mi portò via dal gruppo che stazionava ormai lì e mi portò in un’altra parte dei giardini, più nascosta, mi baciò in bocca lungamente ricominciando a palparmi il culo, calandomi nuovamente i pantaloni, mettendomi un po’ di pomata sullo sfintere e… inculandomi nuovamente. Era un diesel, inarrestabile ed io subivo senza la forza di reagire, succube o anestetizzato, non saprei, dal fatto di essere stato usato in quel modo e di aver goduto tanto. E godetti come una fontana, mentre lui continuava a rovistarmi l’intestino con il suo attrezzo. Per fortuna che dove mi aveva portato c’era una recinzione in legno, su cui mi appoggiai per riuscire a sostenere la prova a cui mi stava sottoponendo. Ero percorso da continui brividi in testa, che sembravano scosse. Ero elettrizzato al massimo e non sapevo più chi ero, dov’ero. Ero un ameba nelle mani di una forza della natura che mi stava distruggendo con il piacere che mi stava procurando, che stava però diventando doloroso. Ad un certo punto si fermò, senza godere. Non ce la faceva più neanche lui. Ci salutammo. Quando rincasai era domenica, mi avevano chiavato per quasi quattro ore, ero distrutto ma beato e…. dormì sino alle 13. Non mi è mai più capitata una serata del genere. Mitica !! 28 1 8 years ago
- In crociera Voglio raccontare una esperienza vera vissuta qualche settimana fa mentre ero in crociera sul mediterraneo di 12 giorni insieme a mia moglie. Siamo una coppia di 55 io e 53 lei, ben portati, la mia lei una donna piacente, e fuori da ambienti scambisti. L'imbarco era previsto da Genova per il primo pomeriggio, effettuate tutte le procedure saliamo a bordo e prendiamo possesso della nostra cabina e depositato i bagagli facciamo un giro per vedere la nave. Già dal primo momento mi accorgo che vi sono coppie di tutte le età, e poggio lo sguardo su una donna di circa 45 anni, mora, straniera, con un bel seno (penso una seconda abbondante) un culo sodo e un sorriso malizioso. Veniamo convocati sul ponte per le prove di evacuazione e con mia gioia mi accorgo che nel nostro gruppo vi è anch'essa con il marito. Veniamo radunati a gruppi di circa 50 persone e maliziosamente faccio in modo di capitare dietro di lei per godermi lo spettacolo, faccio attenzione che mia moglie non si accorga di niente e lentamente, approfittando della calca arrivo a sfiorare il suo culo, prima piano e vedendo che lei non reagisce sempre più audacemente comincio a palpare. Lei fa finta di niente e dentro i miei jeans comincia a gonfiarsi il cazzo. Terminata la dimostrazione, si rientra in cabina per poggiare i salvagente, avevo talmente voglia che appena entrati non lascio scampo a mia moglie, facendola sedere sul bordo del letto mi piazzo davanti e tirando fuori l'uccello mi faccio fare un pompino. Ad occhi chiusi pensavo alla straniera e non volendo venire subito, la feci sdraiare sul letto e affondato il viso tra le sue gambe, mi dedicai al suo bottoncino e alle grandi labbra. Mia moglie raggiunse l'orgasmo due volte e io gli venni sulle tette. La serata si concluse con me che in ogni angolo della nave cercavo di trovare lei. Passarono alcuni giorni senza più vederla, ma una mattina mentre con mia moglie ero dentro a una delle vasche idromassaggio vennero a farci compagnia la straniera con il marito....quale occasione più ghiotta? Dopo il primo ciclo nell'idromassaggio mia moglie uscì e andò a stendersi sulla sdraio mentre io rimasi ancora. Con gioia mi accorsi che la signora si era scambiata il posto con il marito e venne a sistemarsi sulla mia destra. Come la sera di qualche giorno prima iniziai pian piano con un leggero massaggio sulla natica, poi poggiai la mano sul ginocchio. La sua pelle era liscia e piano cominciai a salire, ma lei senza scacciarmi mi fermò sulla coscia. Capii subito che la parte da me interessata era occupata dalla mano del marito che frugava tra il suo costume, allora indirizzai la mia mano sul seno. Non tardai a trovare due capezzoli duri e gonfi. Con i polpastrelli cominciai a pizzicare. All'improvviso lei mi prese la mano e la portò verso il basso. Il suo costume era scostato ed ebbi modo di infilare dentro la sua figa sia il dito medio che anulare continuando ad andare avanti e indietro. Non sono certo che il marito non si fosse accorto di niente, ma senza aspettare che l'idromassaggio si spegnasse andai velocemente a farmi una fredda in modo da poter nascondere la mia erezione. Fortunatamente mia moglie si era messa a pancia in giù a prendere il sole e non si accorse di nulla. Durante il resto della crociera ebbi modo di incontrarla casualmente nel corridoio delle cabine.....ci scappò solo un veloce lingua a lingua, ma niente di più. 43 1 8 years ago
- Alla costa dei barbari 3 Alla Costa dei Barbari 3 L’esperienza di quei due giorni in spiaggia ci riavvicinò.. Lei mi chiese “Ma non sei geloso che godo con altri ?” al che le risposi: “Amore, visto che non posso più darti piacere come vorrei, perché dovrei essere geloso? Io ho a cuore il tuo piacere ed il tuo essere soddisfatta. Se questo posso raggiungerlo facendoti scopare con altri… è un piccolo scotto da pagare !” (Era pur vero che, nell’occasione, avevo scoperto una nuova faccia del piacere, guardare e godere del piacere altrui). A questo mio dire si emozionò, mi abbracciò e mi disse che avrebbe avuto piacere poter riprovare quelle sensazioni, riandare alla spiaggia nudista e vedere quali altre possibilità di piacere potevano esserci. Pertanto ci organizzammo per il sabato successivo e se il tempo lo avesse permesso… ci saremmo andati. Evidentemente la cosa solleticava entrambi, perché notai una certa “fregola” in lei. Il sabato venne e la giornata era splendida, un sole accecante ed una leggera ventilazione che invogliava a stare all’aperto. Arrivammo presto, sperando di riuscire a trovare libera quella nicchia. Così fu e felici ci mettemmo comodi. Forti dell’esperienza precedente ci eravamo portati anche un materassino, per non rovinare le nostre ginocchia, e qualche asciugamano in più. Nonché fazzolettini, salviettine detergenti, bibite e panini vari, onde trascorrere tutta la giornata al sole, farci qualche nuotata e…. speravamo…. anche qualcos’altro. Dopo un’oretta che eravamo lì vedemmo le prime ronde passare sopra il sentiero osservandoci e valutandoci. Qualcuno si fermava sopra la nostra postazione (non è che si vedesse proprio bene, la nostra postazione, c’erano un po’ di frasche che mimetizzavano un po’ il tutto, ma insomma… si intravvedeva abbastanza) e notavamo che cercando di vederci coglievano l’occasione per masturbarsi. C’era qualcuno interessante ma volevamo avere il tempo di fare una piccola cernita. Dissi a Monica (la mia compagna): “Vado a farmi un giro per curiosare cosa succede su quel terrazzamento sopra il sentiero” e mi rispose “Vai, io intanto mi masturbo un po’, sono eccitata”. Mi avviai e salendo sul sentiero notai che qualcuno osservava con interesse la mia mossa e si avviava verso la spiaggia. Dal sentiero trovai un accesso al terrazzamento e lì giunto… trovai una fauna mista di persone che si muovevano da una zona ad un’altra con gli attributi in completa erezione e, nel passare vicino a qualcun altro, c’erano spesso carezze verso l’altro. Mi posizionai in un angolo un po’ appartato e, dal borsello che avevo portato con me, estrassi un po’ di pomata, mi spalmai ben bene il culetto e poi, adagiatomi su un tronco che cresceva a 45° rispetto al terreno, mi infilai un bel vibratore nel culo e lo accesi, a mezza velocità. Tutto questo mio “fare” attirò l’attenzione di un paio di tizi che, sempre smanettandosi l’uccello, si avvicinarono e quello più “spigliato” mi prese i capezzoli tra le dita iniziando a torturameli. Io stavo continuando a masturbarmi il culo con il vibratore ma l’altro, a quel punto, mi arrivò vicino, me lo fece togliere e, alzandomi le gambe sulle sue spalle, mi inculò. Oddio che piacere ! Mi sentii sciogliere mentre l’altro che continuava a torturarmi i capezzoli, non contento di ciò mi appoggiò il cazzo sulle labbra spingendomi a fargli un pompino. Mi sentii completamente usato e la cosa mi eccitò molto, facendomi sentire una vera troia. Dopo una decina di minuti iniziai, senza essermi toccato, a godere e riversarmi addosso tutta la sborra che avevo portando gli altri a commentare “La troia sta godendo, guarda come gode!” portando anche loro ad eiaculare e riversarmi, in bocca e nel culo, tutto il loro piacere. Che bello, che goduta! Mi ripulì con le salviettine che mi ero portato nel borsello e decisi che per quel momento poteva bastare e che era il caso di chiamare Monica ed andarci a fare una nuotata. Pertanto scesi dal terrazzamento e mi avviai verso la nostra postazione ma, avvicinandomi, udii una sorta di mugolii. Avvicinatomi con cautela vidi Monica impegnata in un bocchino ad uno disteso sotto di lei che le stava praticando lo stesso servizio mentre dietro…. udite udite… c’era il tizio secco e brutto che la stava montando a pecorina tenendola per le tette che impastava con evidente soddisfazione di Monica. Li lasciai fare ed andai a farmi una nuotata. Dopo un’abbondante quarto d’ora che, oltre a nuotare, avevo usato per lavarmi bene il culo, cercando di far uscire la sborra che lo riempiva, mi riavvicinai alla nostra postazione e…. li trovai che stavano ancora trombando. Quatto quatto mi avvicinai iniziando a fare qualche carezza a Monica che girò la testa verso di me e con occhi pieni di libidine mi rivolse, nonostante la bocca piena, un sorriso continuando a sbocchinare il tizio sotto di lei. Il secco, infaticabile, continuava ad ararla con il suo attrezzo ma alfine, quando lei iniziò ad ululare dal piacere, le scaricò in pancia tutto il contenuto dei suoi coglioni. E si fermò, immobile, respirando con affanno. Il gruppo si sciolse. Monica, stravolta, si mise su un fianco respirando a fatica e mi prese una mano portandosela sul cuore. Il tizio con cui aveva fatto il 69 era disteso con sulla faccia un sorriso da ebete per il piacere che evidentemente aveva provato. Il secco… si girò verso di me e con uno sguardo libidinoso, con la sua voce sexy, mi fece “Allora… la vuoi o no, la tua parte?” Gli guardai il membro e lo vidi in piena erezione, voglioso di farmi il culo. Lo guardai negli occhi e gli dissi “Ma non hai appena goduto ?” e lui mi rispose… ”Sì, ma è appena la prima della giornata!” Mi inchinai verso di lui e gli presi in bocca quello spettacolo di cazzo che si ritrovava tra le gambe. Iniziai a sbocchinarlo e lui si distese comodo, lasciandomi fare ma dopo un po’ si rialzò dicendomi “Splendido, succhi meglio di una donna, ma io non voglio godere così, voglio godere della tua fighetta, aprire quel tuo bel culetto e sfondartelo !” Pertanto mi fece distendere sulla schiena, mi prese le gambe sotto le ginocchia e se le portò sulle spalle, puntò il mio buco del culo e stava per infilzarmi come un tordo quando lo fermai dicendogli “Aspetta, così ci facciamo male, e non godiamo nessuno dei due. Lascia che mi metta un po’ di crema.” Mi spalmai per bene con del Luan e poi mi ridistesi dicendogli “Ecco… ora fammi tua.” Non ci mise neanche un attimo per riprendermi le gambe, riportarle sulle sue spalle e… infilzarmi con il suo spiedo facendomi fare un respiro profondo per il modo in cui mi riempì. Si fermò, dandomi il tempo di abituarmi all’intrusione, poi, guardandomi fisso negli occhi, iniziò a stantuffarmi, prima molto lentamente, affondando in me sino in fondo e poi estraendolo quasi completamente, per poi riaffondarlo fino in fondo nelle mie viscere e… ripetendo, subito dopo, il movimento. Su e giù, su e giù facendomi provare brividi pazzeschi perché lo sentivo tutto. Mi possedeva completamente. Monica era seduta in un angolo e si stava godendo la scena masturbandosi, incitandolo a chiavarmi più forte, a trattarmi da quella troia che ero. Ad un certo punto non resistette più e si avvicinò a noi e inginocchiata, per la libidine, mi prese l’uccello in bocca ed iniziò a succhiarmelo, facendomi impazzire. Colui che prima stava facendo il 69 con lei, vedendola così, con quello splendido culo enorme in primo piano, ebbe un’erezione fortissima e, avvicinatosene, iniziò a toccarle il culo, ad aprirle le chiappe, a bagnarle lo sfintere ed a infilarle prima un dito, poi due, poi tre ed infine… ad incularla, con gran godimento di Monica che dimostrò tutto il suo apprezzamento agitando il culo per assestare meglio il cazzo che la stava possedendo ed andando incontro allo stesso per farsi inculare ancor meglio. Andammo avanti così per un bel po’ finché il tizio che inculava Monica non godette per primo, riempiendole il culo e facendola sbrodolare dal piacere tanto che la cosa si riversò sul suo modo di succhiarmelo facendomi godere a tal punto che, per il piacere, il mio sfintere iniziò a contrarsi dando al “secco” la sensazione che gli stessi facendo un pompino con il culo, tanto che iniziò a dire “ Ma tu non hai una fighetta, hai una bocca… sì, così, succhiamelo tutto… ecco.. sto venendo…” ed iniziò a scaricarmi nel culo un torrente di sborra! Ripreso fiato ci ricomponemmo tutti ma dall’alto del sentiero ci giunse un applauso. I due se ne andarono ed io e Monica andammo a farci un bagno rigenerante. Eravamo tutti e due distrutti e pieni di… sborra. Fatto il bagno ci mettemmo a rifocillarci e quindi ci distendemmo, mano nella mano, a prendere un po’ di sole. Stavamo sonnecchiando, sazi, quando dopo un po’ ci sentimmo chiamare da un “Scusate, non vorremmo disturbarvi, ma vorremmo conoscervi.” Era una coppia, piuttosto attraente, sui 40, che ci dissero di averci osservati da lontano, con un binocolo, da una specie di promontorio che, un centinaio di metri più in la, si sporgeva dentro il mare e, conseguentemente, dava una visione in diagonale della nostra alcova e pertanto gli aveva permesso di osservare le nostre performance. Si presentarono (ma non ricordo i nomi, a distanza di tanto tempo) e ci dissero (parlava soprattutto lei) che gli sarebbe piaciuto poter fare dei giochini con noi, essendo loro entrambi bsx. Nel mentre parlava lei stava osservando soprattutto il seno di Monica ed alfine non resistette ed allungò una mano accarezzandoglielo. Presa alla sprovvista Monica non reagì al che la tizia prese completamente in mano un seno di Monica e, palpandoglielo a fondo, avvicinò il viso ed iniziò a succhiarle il capezzolo. Vidi Monica rovesciare la testa all’indietro dal piacere ed allungare una mano per stringere a se la testa che le stava succhiando così bene il capezzolo, facendola bagnare. Il tizio, intanto, guardando la moglie nelle sue avance, aveva iniziato a masturbarsi ed io approfittai subito del fatto per avvicinarmi e prenderglielo in bocca. Iniziai a sbocchinarlo con gusto e mentre lo facevo incominciai a palpargli il culo sino ad arrivare a stuzzicargli lo sfintere, cosa che lui mostrò di gradire. Nel frattempo le due femmine si erano sdraiate, una sopra l’altra, in posizione di 69, e ci stavano dando dentro, di gusto, lo si capiva dai mugolii che provenivano dall’intreccio ! Siccome quella sopra era la tizia abbandonai momentaneamente il cazzo che stavo succhiando, mi posizionai dietro di lei e la infilzai, poi mi girai verso il tizio e lo tirai a me, per continuare a fargli il pompino. Me la godetti un mondo e quando il cazzo che stavo succhiando iniziò a riempirmi la bocca di sperma pastoso, dolce, gustoso, godetti riempiendo la fica della donna che, avendo qualcuno che contemporaneamente le stava martoriando il clitoride, iniziò a dare i numeri dal piacere e godette da impazzire, mentre stava con quattro dita dentro la fica di Monica, portando a godere anche lei. Ci mettemmo a sedere, tutti sudati e la lei della coppia disse “Vi avevamo apprezzati da lontano, ma da vicino… siete fantastici, siete una coppia libidinosa da impazzire. Vogliamo frequentarvi.” E detto ciò ci lasciarono un biglietto da visita e se ne andarono. Li abbiamo rivisti più volte. Commentate. Grazie 35 3 8 years ago
- Alla costa dei barbari 2 Alla Costa dei Barbari 2 Nel mentre che il tizio se n’era andato a nuotare, chiesi alla mia compagna se le andava di prepararmi all’incontro. Non appena ebbe ripreso una respirazione normale disse “Sì, ora ti preparo. E’ stato bellissimo! Mi ha fatto godere da matti e spero riesca a fare la stessa cosa con te !” Ed iniziò ad ungermi lo sfintere mentre io la preparavo mentalmente al fatto che colui che l’aveva fatta godere in quel modo ed aveva nel contempo una voce particolarmente sexy non fosse, all’aspetto, all’altezza delle aspettative. Che non si aspettasse un adone ma le dissi che spesso, un regalo incartato alla buona, poteva contenere qualcosa che andava ben al di là della confezione. Non ci eravamo accorti, nel mentre lei mi stava preparando, che avevamo un pubblico che dal sentiero ci stava osservando e che uno di loro, visto com’ero posizionato a 90° con lei che mi stava introducendo un dildo per allargarmi un po’, scese, arrivò da noi e senza alcun indugio tolse il dildo e…. mi inculò, con un unico movimento, facendomelo arrivare alle tonsille. Ansimai cercando aria a bocca aperta sia per la sorpresa che per il dolore causatomi. Sentii i suoi coglioni sbattermi sulle chiappe e poi…. rimase fermo. La mia donna, sorpresa dall’azione dello sconosciuto rimase per un momento a bocca aperta ma poi, realizzando la situazione e l’opportunità di vedermi finalmente inculato, si posizionò davanti a me a gambe larghe e spinse la mia testa sulla sua fica affinché gliela leccassi. Cosa che, passato il primo momento doloroso, abituatomi all’intruso e mosso un po’ il culo per sistemarlo meglio iniziai a fare con molto piacere. Lei era con lo sguardo attratto completamente dai movimenti del tizio che, nel frattempo, aveva iniziato a chiavarmi con un movimento lento e profondo. Pian piano il dolore iniziale si tramutò in piacere ed iniziai tra una slinguata e l’altra alla fica, a mugolare dal piacere. Lei si girò e venne sotto di me per succhiarmi il cazzo, che nel frattempo si era rizzato, per avere una visuale completa della mia sodomizzazione e massaggiare le palle del tizio, che diede cenno di apprezzare l’iniziativa. Lo sentii dall’aumentata grossezza del suo pene che continuava, con metodo, a devastarmi, portandomi ad avere i brividi per il piacere procuratomi. Iniziai a smaniare, a chiedergli di darmi tregua, di godere ed uscire perché non ce la facevo più sia per la posizione, in ginocchio sui sassi, sia per il troppo piacere che stavo provando. Stavo eiaculando in continuazione in bocca della mia compagna che, ingorda, inghiottiva tutto finché si staccò biascicando.. “Oddio, sto godendo di nuovo come una matta, mi state mandando al manicomio, è stupendo !!” In quel momento sentì il tizio godere e scaricarmi in culo un vero clistere di sborra, mentre il mio sfintere iniziava a contrarsi per il piacere. In quel momento si udì una voce profonda, sexy, dire “Eccomi qua ma vedo che avete già dato inizio alle danze. Non fa nulla, ormai sono pronto e perciò mi prendo quanto richiesto “ .. e allontanando il tizio che aveva appena finito di incularmi, si posizionò dietro di me, si sputò sul cazzo per bagnarlo un po’ (io non ne avevo bisogno, ero un lago) e me lo infilò tutto, facendomi sobbalzare perché, benché fossi stato allargato a dovere, la sua dimensione era notevole. Alla faccia del timido ! Fu tutta un’altra cosa: sarà stato per la stazza, sarà stato per il modo di muoversi, fatto sta che fin da subito provai sensazioni mai provate, che non saprò descrivere. Tutta una serie di brividi percorse il mio corpo ed iniziai a borbottare “Sìì, così… oddio… come chiavi bene… ora capisco perché lei aveva goduto in quella maniera… sei incredibile… non ti fermare… continua a chiavarmi, che mi fai morire…. Ma non venirmi dentro… voglio che mi vieni in bocca !” A quelle parole il tizio si sentì ancor più a suo agio e mi rispose, con quella sua voce profonda, che mi eccitava da matti: “Sarò ben felice di accontentarti ma c’è ancora tempo !” Mi accorsi, nel frattempo, che la mia donna si stava masturbando furiosamente guardando la scena con sguardo libidinoso. La cosa andò avanti per almeno una ventina di minuti, le mie ginocchia non ce la facevano più ma resistevo perché non volevo che la cosa finisse, anche se il mio ano iniziava a bruciarmi un po’, ma il piacere che provavo era…. Una goduria infinita. Ma tutto ha una fine e ad un certo punto si sfilò da me per darmelo da succhiare, cosa che feci con molto gusto per ringraziarlo del piacere che mi aveva dato e… per assaporarlo. Come immaginavo….. Il tizio era brutto da vedere ma aveva un ottimo contenuto: una sborra densa, dolce, gustosa… da intenditori. La mia donna, che aveva appena finito di avere l’ennesimo orgasmo, mi si avvicinò per baciarmi, lingua in bocca, e cercare di rubarmi le ultime gocce di sperma. La sera, a casa, la mia compagna era di un languido pazzesco e, tra una moina e l’altra, mi chiese: “Domani ci ritorniamo?” La guardai e vidi nei suoi occhi uno sguardo libidinoso che non aveva mai avuto, aveva sempre fatto un po’ la ritrosa. Le risposi “Se ti fa piacere… ben volentieri “. L’indomani ritornammo lì, trovammo libera la stessa postazione e dopo un po’ mi accorsi che un ragazzo (avrà avuto una venticinquina d’anni, o poco più) si era disteso ad una decina di metri da noi e ci osservava. Feci notare la cosa alla mia compagna che, dopo averlo osservato ben bene, mi disse: “Ma è bellissimo, guarda che occhi che ha !” In effetti aveva due occhi che riflettevano il colore del cielo, languidi, dolci, e guardavano la mia compagna con desiderio. Visto che aveva al polso un orologio, ed io in quel momento no, trovai la scusa di chiedergli “Che ore sono?” Al che lui, facendo finta di non aver ben capito la domanda, si alzò e si avvicinò. Giunto vicino a noi si accucciò per dirmi “Cosa mi ha chiesto ?” e nel far ciò avemmo il modo di posare gli occhi sui suoi attributi al che gli chiesi “Ho visto che osservavi la mia compagna. Ti piacerebbe farci l’amore ?” Gli si drizzò immediatamente il pene e la mia compagna disse “ Ecco la risposta” e con fare languido si distese e allungò le braccia invitandolo a farsi più vicino. Non appena si distese accanto a lei presi un preservativo, allungai la mano per prendergli il cazzo dandogli due menate e lo aiutai ad infilarsi nella fica già bagnata di lei. Mentre iniziava a fotterla, gli accarezzai, per un momento, le natiche che aveva stupende, glabre, toste, perfettamente sferiche. Sembravano quelle del David di Donatello. Lei, mentre la stava chiavando, se lo guardava, se lo rimirava consapevole di non aver mai avuto, tra le mani, un giocattolo così bello e tanta bellezza la portò ad avere un orgasmo devastante, che la squassò tutta, al punto che non seppe trattenersi ed iniziò a urlare il proprio godimento. Io li osservavo e mi masturbavo, finché, vedendo lui godere, non venni copiosamente addosso a lei che se lo attirò completamente addosso, mentre era ancora dentro di lei, ed iniziò a baciarlo in modo famelico. A tutto ciò lui rispose (beata gioventù) rimanendo eretto e riprendendo, dopo un po’, a fotterla energicamente, a fondo, quasi con violenza e con possesso. Sapeva di averla in pugno, continuando a guardarla fissa negli occhi, con quegli occhi color del cielo. Non seppi resistere: mi chinai verso il suo culo ed iniziai a leccarglielo. Sembrò gradire la cosa ed allora mi posizionai meglio ed incominciai a spingere la lingua sempre più verso il solco delle natiche cominciando, pian piano, ad infilargliela in mezzo, sino ad arrivare al suo buchetto che cominciai subito a stuzzicare, cercando di penetrarlo con la lingua. Mi accorsi, da alcuni brividi che lo scossero, che la cosa gli piaceva ed allora allargai di più le sue natiche andandoci dentro con tutta la lingua, chiavandolo così. Ciò diede il via ad un orgasmo squassante che si ripercosse sulla mia compagna che ebbe un orgasmo talmente forte da portarla a dire “Basta, basta… sto impazzendo…” A casa mi disse che le avevo fatto passare due giornate fantastiche e mi ringraziò facendomi un pompino da applausi nel mentre mi masturbava con un dildo. 28 3 8 years ago
- Alla costa dei barbari Alla Costa dei Barbari L’ultima compagna che ho avuto sapeva che ero bsx. Nel momento in cui, per il diabete, la mia libido è scemata, come anche il mio desiderio per lei, è viceversa, aumentato il mio desiderio di sentirmi “femmina” ed essere posseduto. In qualche occasione le è piaciuto fare la parte del maschio e, anche grazie ad un strap-on che le avevo comperato, mi fece suo provando piacere nell’incularmi. A quel punto le prese la voglia di vedermi “montato” da un vero maschio e a furia di parlarne venne anche a me la voglia di fare qualcosa a tre dove essere anch’io parte femminile. Pertanto iniziai a pensare come poter risolvere la cosa e realizzai che, forse, andando alla Costa dei Barbari (spiaggia naturista ma anche nota zona gay) avremmo potuto risolvere la questione. Perciò organizzai, per il primo fine settimana, una gita in tale località per fare il bagno, abbronzarsi nudi e prendere conoscenza dei luoghi. Il sabato mattina, dotati di panini e di bibite, lasciammo la macchina a Sistiana a Mare e ci incamminammo, lungo un sentiero che seguiva la costa, a due passi dal mare, verso il punto dove mi avevano detto si faceva naturismo. Dopo un bel po’ che camminavamo iniziammo a vedere i primi segni, le prime persone in costume adamitico. Persone che, però, non dimostravano alcun interesse per noi. Fatto ancora un pezzetto di strada incominciammo a notare atteggiamenti un po’ più interessati e, soprattutto, che c’era, alla sinistra del sentiero che stavamo percorrendo, verso monte, un quasi secondo sentiero, un terrazzamento, seminascosto tra la vegetazione, in cui si intravvedevano persone in atteggiamenti inequivocabilmente “tendenziosi” sia tra uomini che tra coppie. Ad un certo punto notai una piccola discesa verso la spiaggia ed una specie di conca, recintata da massi e pali, che poteva essere un ottimo punto per distenderci a prendere il sole, creando un po’ di privacy. Scendemmo e distendemmo i nostri asciugamani, mettendo le vivande all’ombra. …E ci spogliammo. Lei ebbe un momento di ripensamento… non l’aveva mai fatto …. Ma poi si lasciò trascinare dalla voglia di trasgressione e si denudò. Avevo notato, nel frattempo, che una certa fauna aveva seguito con interesse le nostre manovre dall’alto del sentiero e che nessuno di tali personaggi era rimasto indifferente al seno particolarmente prosperoso della mia compagna (portava una sesta abbondante) ed al suo culo abbondante ma non moscio, anzi pur nella sua abbondanza, perfettamente conformato e sodo. Notai, tra tutti, un tipo segaligno, bruttino, ma con un cazzo magnifico che se lo stava tranquillamente segando, senza alcuna remora. Mi venne voglia di vederlo chiavare la mia donna, solo che dovevo fare in modo non lo vedesse in faccia, altrimenti si sarebbe “smontata”, doveva solo sentirselo dentro. Perciò mi misi schiena a terra e la tirai su di me per fare un sessantanove e quando notai che si era lasciata andare e stava godendo appieno il mio succhiarle il clitoride trovai il modo di fare un cenno al tizio che, avevo notato, stava seguendo le nostre manovre con estremo interesse, continuando a masturbarsi. Capito il mio cenno di avvicinarsi, mentre scendeva verso di noi, dissi alla mia compagna “Ora non ti voltare, altrimenti questo tizio, molto timido, scappa. Chiudi gli occhi e tra poco ti sentirai penetrare da un cazzo magnifico. Tu continua a succhiarmelo, lasciati andare e… godi, amor mio !” Il tizio si inginocchiò dietro la mia compagna, si infilò il preservativo che gli passai, le mise una mano sul culo e, mentre io le allargavo le chiappe, dilatando la figa, glielo infilò con un unico movimento sino alle palle e lì si fermò per godere del possesso. La mia compagna fece un respiro profondo, mentre veniva penetrata, ingoiando ancor di più il mio uccello. Io avevo avuto modo di godermi tutta la penetrazione e quando lui, finalmente, iniziò a muoversi mi arrivò una prima scarica in faccia degli umori della mia donna che si era sbrodolata, iniziando a provare piacere. Si muoveva con grande calma, gustandosi in toto quella chiavata, mentre lei muoveva il culo per assestarselo ancora meglio nella fica, iniziando a mugolare per il piacere, facendomi sentire con le labbra tutto ciò che provava. In breve.. riuscì a farmi godere e inghiottì tutta la mia sborra. Poi rialzò la testa dal fiero pasto ed iniziò a godere mugolando “Sì, così… ancora… è magnifico, mi sta facendo impazzire… grazie amore di questo regalo, lo hai scelto bene! Spero riesca a continuare ancora un po’ perché sto per godere di nuovo… Sìì… così… eccomi… Godoooo ! “ …e venne anche lui, digrignando i denti ! Lei si distese, distrutta, con lui ancora dentro. Lo guardai e gli dissi “Bravo, ma dopo bisogna che inculi anche me !” Una bella voce profonda mi rispose “Non c’è problema, vado a farmi una nuotata e ci vediamo tra un po’.” E se ne andò a nuotare, senza che lei lo avesse visto in faccia. Era ancora distesa, tutta tremante. PS.: Il seguito alla prossima 69 3 8 years ago
- Il mio eros Vivo questa parte della mia vita trasgredendo sessualmente. E' qualcosa che dovevo provare, curioso di tutto quello che non è canonico sotto il profilo della normale educazione sessuale impartitami. Sento battere il cuore ogni volta che si crea quel sottile contatto cerebrale con chi si riconosce nelle tue parole nelle tue immagini. Mi da felicità il sottile gioco di sedurre la mente di una donna di una coppia. Mi attraversano brividi di puro piacere quando sei corrisposto dalla lei di coppia o dalla amica che contatti. Oppure quando complice con lui ne riesci ad eccitarne le voglie. La mia mente si accende ed è percorsa da mille fantasie quando si trasferisce la propria personalità all'altro mostrando il proprio eros. Trasferisce piaceri intensi alla parte animale e sensuale del mio essere uomo. Ho sete di immagini di maliziose parole di vedo non vedo. Ah che bellezza il vedere come una donna sa essere elegante nel sedurti. Ah che gioia farla salire su di ritmo corteggiandola con le parole e le impressioni che ti lascia dentro. Usare parole dolci, ma anche forti, alla ricerca della chiave naturale di trovare in lei il piacere reciproco di eccitarsi. Adoro osservare quel reggicalze nero che lascia lo stacco della pelle, il tacco alto che slancia la caviglia. Lo sguardo complice, le mani, le curve di un corpo femminile che si inarca, due labbra rosse, due occhi che si accendono e maliziosi ti provocano. La parte più intensa è la prima conoscenza è il battito animale dove in assenza di odori virtualmente due menti si incontrano. Come tessere di un mosaico le parole pesano nel capirsi se tutto è in linea con l'altro. Divino tutto questo, mi eccita, mi porta all'incontro. Amo il sesso vero non virtuale. Il preludio all'incontro è però quel qualcosa di inscindibile a tutto il resto quale prima parte emozionale di verifica di eventuali affinità elettive percettive. Sesso puro, sesso quello che cerco di trovare, ma non fine a se stesso. L'insieme del gioco di menti e gli attimi intensi di puro sesso che vivo si incrociano sempre. Si combinano e lasciano emozioni pure. L'adrenalina di attimi di intenso piacere non si limitano al piacere di un contatto, ma rimangono impressi dentro la mente. Come pezzi di vetro sparsi si ricompongono le immagini di una bocca aperta sul tuo sesso, di un contatto delle labbra, di uno sguardo peccaminoso, di una penetrazione intensa e dolce, di braccia aperte , di sorrisi di parole forti di dolcezza infinita, di perversi pensieri, di silenzi e attimi sospesi che solo chi ne conosce il significato non ha bisogno di parole per esprimerne il piacere intenso che penetra la mente la pelle. Vivere tutto questo ti entra dentro, ti spacca il cervello, ti porta al piacere di vivere. Sarà la leggerezza del piacere dell'essere che è in me, ma tutto questo è il mio eros. 22 0 8 years ago
- Al giardino pubblico Ero andato al Giardino Pubblico per passare qualche ora in pace e respirare un po’ d’aria pura. Mi ero portato un libro, amo leggere. Ad un certo punto sento un impellente bisogno fisiologico; di conseguenza mi alzo dalla panchina e mi avvio verso le toilette. Non c’è nessuno, mi accosto ad un orinatoio ed inizio a pisciare. Mentre sono sul più bello della minzione arriva un signore di una certa età, non molto alto, che si posiziona davanti all’orinatoio affianco a me, tira fuori dai pantaloni il suo uccello ed inizia a menarselo guardandomi, Vedo il tutto con la coda dell’occhio e faccio l’indifferente ma dopo un attimo sobbalzo perché inaspettatamente il tizio ha iniziato a palparmi il culo. Va avanti così per una decina di minuti ed io mi sto decisamente eccitando quando sentiamo l’avvicinarsi di passi alle toilette. Lui smette immediatamente di palparmi, rinfodera il suo uccello ed esce. Me la prendo un momento comoda ma non appena il nuovo venuto si posiziona davanti ad un orinatoio, sgrullo il mio membro, lo rimetto nei pantaloni ed esco. Poco più avanti mi risiedo su una panchina libera per rimettermi a leggere ma mi si piazza davanti l’anziano che mi stava palpando poco prima che…. con fare simpatico… mi dice “Guarda in che stato mi hai messo” piazzandomi davanti la lampo dei suoi pantaloni che sembra scoppiare per l’affare in erezione che a stento contiene. Alzo gli occhi e gli chiedo “E’ colpa mia ?” e lui di rimando: “ Sì, è colpa tua, mi ecciti da matti e se avessi la possibilità di averti solo per me per un’ora non ti darei pace, ti chiaverei per un’ora senza interruzione !” Mi sembrava una persona seria ed allora lo sfidai: “ Dimostramelo, abito qui vicino e ti do la possibilità di farmi vedere se ne sei capace, mi hai fatto venir voglia di essere inculato !” “Andiamo” mi rispose. Tempo cinque minuti fummo a casa mia, andammo in camera, ci spogliammo e immediatamente prese a baciarmi, leccarmi, strizzarmi i capezzoli e palparmi il culo. Presi del Luan dal comodino e mi spalmai per bene lo sfintere, dentro e fuori e a quel punto lui mi fece sdraiare sulla schiena, mi rialzò le gambe allargandole e, posizionatosi fra le mie cosce, lentamente si abbassò sinché riuscì a puntare il suo cazzo sul mio buchino. Devo dire che aveva un cazzo magnifico, non esagerato ma comunque di dimensione considerevole, non troppo lungo ne troppo grosso ma…. Importante, veniva voglia di succhiarglielo. E guardandomi negli occhi inizia a penetrarmi, si ferma un attimo godendo di quanto conquistato, poi riprende a penetrarmi arrivando sino in fondo. Mi sento riempito, invaso, posseduto ed emetto un sospiro di piacere. Inizio a stringergli il cazzo con lo sfintere, come se glielo stessi succhiando. Gli piace… resta fermo per un po’ godendo della sensazione di pompino che gli sto dando, poi inizia a stantuffarmi, lentamente, godendo di ogni cm. della penetrazione. Dopo un po’ inizia ad aumentare la cadenza e la forza ed io comincio a dare i numeri, troppo forti sono le sensazioni che mi sta trasmettendo… MI sento aperto, posseduto, inerme davanti a quella forza della natura che non mi da tregua. Inizio a chiedergli di godere, di mettere fine a quel supplizio ma lui, sordo a tutte le mie implorazioni, continua a violentarmi sempre guardandomi negli occhi, dimostrando di avere una notevole resistenza fisica, cosa che, data l’età, non avrei immaginato. Non so quante volte ho goduto, senza neanche toccarmi l’uccello. Mi ha distrutto, consumato, portato sull’orlo della pazzia ma, finalmente, mi riempì il culo con una splendida sborrata che mi fece urlare dal piacere. Lentamente, con molta calma, si sfilò da me e mi si distese al fianco, baciandomi lussuriosamente. Mi aveva chiavato per più di un’ora. Mi feci dare il suo numero di telefono e almeno una volta a settimana lo chiamavo per farmi dare un’altra ripassata. 24 4 8 years ago
- Al cine radio Ci andai vestito unicamente di una tuta comoda e sotto una magliettina leggera ed un perizoma. Con un filo striminzito tra le chiappe. Avevo voglia di cazzo. Ero in lite con la mia compagna e quando ciò succedeva sentivo il bisogno di gratificare la mia parte femminile, di sentirmi desiderato e… posseduto. Pagai il biglietto ed entrai in sala. Buio pesto. Venendo dal sole della strada non vedevo letteralmente nulla. Mi spostai cautamente verso destra ma urtai contro una persona…. Mi scusai e la aggirai trovando subito dopo uno spazio prima di un’altra persona. Mi appoggiai al muro cercando di abituare la vista e riuscire a vedere chi mi stava ai fianchi. Colui che avevo urtato entrando mi si fece più vicino e dopo qualche momento una mano si infilò tra me ed il muro ed iniziò a palparmi il culo. Mi rilassai, era per quello che ero venuto al cinema, per cui mi misi meglio in equilibrio e mi scostai un po’ dal muro per dare spazio a quella mano che mi fece subito capire di gradire lo spazio che le offrivo, salendo alla cintura ed abbassandomi i pantaloni per poi stringermi per un momento una chiappa facendomi sentire di gradire il fatto di trovare solo un filo tra lei ed il mio buco del culo. Immediatamente iniziò a rovistarmi tutto lo sfintere e incominciò a penetrarmi, prima solo con un dito, poi anche con un secondo, dandomi sensazioni esaltanti. Nel mentre faceva ciò mi prese, con l’altra mano, un capezzolo e lo strinse forte, facendomi sussultare per la scossa che mi inferse ma che mi stimolò ulteriormente. Nel frattempo, colui che avevo alla mia dx, notando il movimento, si avvicinò e mi mise una mano sull’uccello che, dati gli stimoli, era in piena erezione e quasi del tutto fuori dalle braghe calate. Si mise subito a masturbarmi e prese una delle mie mani richiedendo che gli restituissi il piacere, consegnandomi in mano un attrezzo di tutto rispetto. A questo punto colui che mi stava inculando con le dita mi fece girare sul fianco, rivolto verso l’altro, e abbassandomi ancor più i pantaloni mi prese per i fianchi e mi appoggiò tra le chiappe il suo sesso che, nel frattempo, aveva fatto uscire dai pantaloni. Presa dalla tasca un po’ di crema, me la spalmò ben bene dentro e fuori e…. mi infilò con un unico movimento, strappandomi un sospiro di dolore e di piacere. Si fermò per farmi abituare all’intrusione e quindi iniziò un lento andirivieni che in breve mi portò a godere, mugolando, in mano all’altro che mi stava ancora segando, ma avrei voluto urlare dal piacere. A quel punto il tizio mi fece inchinare offrendo alle mie labbra il suo sostanzioso attributo, invogliandomi a succhiarglielo. Ciò favorì la posizione al mio sodomizzatore che colse l’occasione per portare i colpi più profondamente facendomelo sentire tutto, cm. per cm. Andò avanti così per un bel po’ tanto che le gambe mi stavano cedendo sia per la posizione non proprio comoda, sia perché illanguidito dalle sensazioni che mi provocava, finché dopo un colpo più profondo non iniziò a scaricarmi dentro una cascata di sborra calda, densa sino a riempirmi. Nel contempo anche colui che stavo spompinando pensò bene di venire nella mia bocca in maniera così copiosa che per non strozzarmi fui costretto ad inghiottire trovando il sapore di quella sborra gustoso. Quando finì mi rialzò il capo e mi baciò, assaporando gli ultimi residui del suo sperma. L’altro si sfilò dal mio culo e, con una pacca, mi rialzò i pantaloni. Mi sistemai e mi avviai verso le toilette. Oddio… chiamarle toilette era un eufemismo. Erano un vero e proprio “cesso”. Fatte in maniera strana: entrando c’era, sulla destra, un locale con cesso alla turca (presumo dovesse servire anche per le signore) e poco più avanti, a fianco, a sx, un’altra porta che dava su un locale abbastanza ampio dove c’erano, a destra, nascosti da una paretina, tre orinatoi. Il resto del locale aveva una paio di lavandini. Mi avviai agli orinatoi e liberai la vescica, considerando tra me e me che vista la posizione offrivano un’ottima copertura per giochini vari. Una volta fatto uscì da quella specie di budello e, mentre finivo di sistemarmi, entrarono i due di prima. Quello che avevo spompinato mi spinse contro il muro e, baciandomi, iniziò a palparmi e baciarmi, lingua in bocca. Il bacio, ha su di me un effetto erotizzante che mi fece subito essere arrendevole. D’altronde era per quello che ero andata in quel cinema, no? Mentre mi baciava tirò fuori l’uccello dai pantaloni e me lo mise in mano, affinché glielo portassi a dimensioni consone ad altro. Nel frattempo quello che in sala mi aveva inculato in maniera strabiliante, un bell’uomo moro, longilineo, sulla quarantina o poco più, osservava la scena masturbandosi e, avvicinatosi, iniziò a palpare il culo a colui che mi stava baciando. Quando questi finì di baciarmi e mi rigirò faccia al muro, abbassandomi i pantaloni e aprendomi le natiche, bagnandomi il buco ed infilandomi il suo cazzo, l’altro gli abbassò i pantaloni e, a sua volta, lo inculò, formando così un trenino che si sciolse solo quando tutti e due ebbero sborrato copiosamente. A sentirli godere venni anch’io, schizzando sulle piastrelle del locale. Andai altre volte in quel cinema e varie volte vi incontrai il tizio moro, con mia enorme soddisfazione. PS.: Vi sarei grato se voleste fare qualche commento, sia positivo che negativo, non ha importanza, anche su i racconti che ho postato in precedenza. Grazie ! 27 2 8 years ago
- Un bruto a casa mia Anche io sono ammaliata dal fascino di internet: annunci, siti, possibilità di facili incontri a portata di mouse... È così tra i tanti che ho avuto modo di incontrare tramite un pc, vi parlerò di Pasquale ( o almeno questo è il nome che ha dichiarato a me). I giorni prima dell' incontro sono stati ricchi di messaggi in chat ... seguiti da sms e conversazioni telefoniche sempre molto educate e cordiali; io e Pasquale ci eravamo visti tramite foto , ma mai abbiamo avuto conversazioni spinte o a sfondo sessuale: benché entrambi volevamo la stessa cosa, non se ne è mai parlato apertamente e le nostre conversazioni erano quasi dialoghi tra amici di vecchia data. Pasquale lavorava in Sicilia come manovratore di mezzi pesanti, mi diceva spesso che prima o poi sarebbe venuto a trovarmi non appena aveva una mezza giornata libera dal lavoro ma, in fondo, io non ci avevo mai creduto: ormai consideravo Pasquale quasi come un amico .... quasi di famiglia. Una domenica calda e noiosa sento suonare il mio telefono :" Monia sto venendo a Palermo, mi offrì un caffè da te?" .... " Certo Pasquale ti aspetto". Un po sorpresa ed emozionata mi preparo al meglio per lui: un intimo sexy ed una vestaglietta di raso elegante e sobria per non sembrare volgare o troppo assillata dalla voglia di essere presa da lui. Dopo circa un'ora Pasquale chiama: è sotto casa e gli do le indicazioni su come arrivare al mio appartamento. E dopo 5 minuti suona il campanello di casa : sono emozionata....finalmente è qui; con un sorriso a 32 denti gli apro la porta di casa: davanti a me si pone la figura di un energumeno alto quasi un metro e novanta... robusto.... ancora in abiti da lavoro: pantaloni da operaio, scarponi antinfortunistica ed una maglietta umida di sudore che lasciava intravedere un torace villoso e possente. Quello che mi impressiona sono le sue braccia: pelosissime ... robuste e con due mani enormi. Si lo avevo visto in foto ma onestamente da quelle fotografie non avevo mai dedotto un aspetto simile. Non era un uomo dalla bellezza oggettiva: capelli corti sul brizzolato... Barba di due giorni.... insomma un operaio burbero... Neanche molto istruito culturalmente ( ma parlando al telefono questo lo avevo già intuito, anzi a volte mi chiedevo come fosse riuscito ad usare un pc per iscriversi ad un sito di incontri). "Pasquale accomodati preparo il caffè "... Gli dico sorridente e sculettando mi volto per andare verso la cucina. Ad un tratto mi sento afferrata alle spalle ... La enorme mano di Pasquale sulla mia bocca .... L'altra stretta sul mio ventre: " senti puttanella ma quale caffè? Sto in questa regione del cazzo da un mese senza toccare una femmina...vieni qui.... devo sborrare".... Pasquale mi prende la testa con forza , mi volta verso di lui , mi mette in ginocchio: " succhialo puttana" e si sbottona il pantalone per liberare il suo membro. Mentre sono chinata col viso sul suo cazzo... Avverto l odore forte di quell'uomo... Di sicuro non aveva fatto una doccia ma onestamente non avevo il coraggio di invitarlo a darsi una sciacquata : avevo paura di lui... Mi teneva la testa forte e se non avessi eseguito i suoi ordini avevo paura che mi facesse del male. La paura ben presto si mescola al l'eccitazione della situazione: in fondo si trattava solo di fare quello che mi viene naturale: la fammina remissiva devota al suo maschio. Ben presto il membro duro di Pasquale si dimena nella mia bocca ... Parla poco Pasquale ma i suoi gemiti di piacere e il suo modo autoritario di fare avevano pervaso il mio animo facendo emergere in me la voglia di essere la sua zoccola. " Vai sul letto troia" .... E ben presto mi ritrovo a pecorina sul mio lettone... Pasquale neanche si spoglia... Prende un preservativo e senza fare complimenti m infligge un colpo secco senza neanche inumidire il buco: ancora adesso ricordo nitidamente il dolore provato... Mi sento lacerare dentro... non provo piacere ma solo fortissimo dolore... Ma non ho il coraggio di fermare Pasquale ... Lui non parla... Avanti e indietro mi stantuffa con forza e in modo grezzo da animale; io soffro... Prendo un cuscino e lo metto sulla bocca per non urlare dal dolore ma a quell'animale non interessa: lui deve sborrare ... Non gli importa di me... Solo solo un buco in cui svuotare le palle ed io spero che lui sborri il prima possibile. Quella cavalcata mi sembra interminabile: silenzio, dolore... Il solo rumore delle palle di Pasquale ogni qual volta che il suo cazzo arriva tutto in fondo al mio culo colmo di dolore. Non so per quanto tempo Pasquale mi abbia sbattuta: ma ricordo di aver vissuto come una liberazione il momento in cui lo sento gridare come un animale perché finalmente il suo cazzo aveva eruttato nel mio culo. Senza colpo ferire Pasquale si sfila il preservativo, lo butta a terra quasi con fare sdegnato... Si rialza i pantaloni. " io vado via...oggi ultimo giorno in Sicilia ... Stammi bene". Non ho neanche la forza di dire ciao... Dolorante lo guardo andar via e resto distesa a letto, sperando che il dolore si attenui. Quella sera andai a letto presto e il mio pensiero prima di addormentarmi fu: " hai capito Pasquale .... Faceva il gentile e poi... Un vero animale"....eppure a mente fredda... E svanito il dolore.... Io Pasquale lo rivedrei: lo so.... Sono davvero una troia. Il raccolto è reale per cui rivolgo a voi tutti un invito di cuore: fate sempre attenzione nel selezionare i vostri incontri... Altrimenti alla porta di casa potreste trovare un energumeno animale come Pasquale...... 29 0 8 years ago
- La nascita di monia Ormai è praticamente da 6 anni che, con molta soddisfazione, pienezza e senza rimorsi, vivo la mia identità di Monia ed ancora oggi rivivo come se fosse ieri tutte quelle dinamiche che mi hanno portato verso questo mio nuovo io. Da quando ho compiuto la maggiore età, ho sempre avuto una certa attrazione verso gli uomini, adulti, forti, burberi, consapevoli del loro ruolo di maschio anche quando vanno a letto con persone dello stesso sesso. Devo dire che, anche da maschietto, le belle avventure non mi sono mancate ma sono state sempre circoscritte ad un mondo, quello gay, che col passar del tempo è diventato troppo glamour e troppo esposto, allontanando sempre più quel tipo di uomo per il quale ho sempre avuto grande attrazione (l'uomo tipicamente insospettabile, magari sposato insomma). Comunque aldilà della mia delusione per un ambiente dove ormai tutti sembravano essere mancate donne, tutto mi sarei immaginato tranne che diventare quello che sono ora. Tutto avvenne per puro caso: un giorno di fine maggio, un giorno ricordo molto caldo da sembrare estate, erano le 21 circa, stavo rientrando a casa e nel mio tragitto attraversai la zona di un centro commerciale vicino al quale vi era un ampio parcheggio per camion in sosta. Nulla di strano, tanto è vero che io stavo proseguendo normalmente il mio cammino, quando il mio sguardo fu colpito dalla visione di un uomo che passeggiava a piedi: un uomo sui 40/45 anni, moro, capelli brizzolati cortissimi, sguardo fiero. Ricordo indossava un paio di pantaloncini ed una maglietta che lasciavano intravedere gambe e braccia forti, prepotenti e pelose. Inutile negarlo: il tipico uomo al quale mi sarei concesso senza remore. Mi accostai con l'auto per vedere dove si stesse dirigendo e alla fine della sua passeggiata, salì a bordo di uno dei camion posteggiati in zona. Decisi allora di avvicinare la mia auto al suo camion, sperando di riuscire a catturare la sua attenzione ( che follia, ma in quel momento l'eccitazione mi portò ad illudermi che quell'uomo fosse raggiungibile per me). Mentre più volte passavo con l'auto vicino a quel camion, mi accorsi che, di fronte allo stesso camion, sul lato opposto della strada, c'era posteggiata un'altra auto: aveva la luce dell'abitacolo accesa e al suo interno si scorgeva una figura dai capelli lunghi e biondi. Incuriosito mi avvicinai a quell'auto e con molto stupore mi accorsi che era un uomo travestito da donna ( ammetto che non ne avevo mai visto uno da vicino). La cosa ovviamente non mi interessava e così decisi di accostare qualche cento metri dietro all'auto per vedere cosa succedesse. Poco dopo, quel camionista che tanto aveva rapito le mie fantasie e le mie voglie, scese dal camion e si diresse verso l'auto con a bordo la travesta: i due chiaccherarono un pò, e successivamente il camionista ritornò a bordo del suo mezzo, chiudendo le tendine. Pensai che fosse andato a riposare, quando subito dopo dall'auto uscì la trav: bella, sexy, provocante, tacchi alti, portamento da vera femmina, eccola recarsi senza indugio verso quel camion che, quasi magicamente, al cospetto di quella meravigliosa creatura, aprì la sua portiera per lasciarla entrare. Ben presto avevo capito che quella creatura femminile era riuscita a rendere realtà tutto quello che per me, quella sera, rimase solamente fantasia e tanto rimpianto per non aver potuto essere l'oggetto del piacere di quell'uomo che tanto aveva ossessionato la mia mente. Deluso, ripresi il viaggio verso casa, ma durante tutto il tragitto un pensiero, dopo quelle scena, attanagliava la mia mente: “ E se fossi stata io quella maestosa creatura femminile? Ora sarei li, sarei con quell’uomo, sarei al suo cospetto prontA a dargli piacere e desiderosA di essere possedutA”. Già il mio pensiero si stava evolvendo: dentro di me qualcosa stava cambiando; la visione di quella travesta aveva avviato dentro di me qualcosa di nuovo, aveva aperto un nuovo orizzonte che da li a poco avrei deciso di esplorare. Dal giorno successivo, l’identità nuova iniziò a prendere possesso di me: cominciai ad andare in giro in cerca di negozi dove comprare intimo femminile, abiti, scarpe, trucchi, profumi e, ovviamente, una bella parrucca. Non nego l’imbarazzo nell’affrontare questi acquisti ( ogni mia sorellina confermerà il senso di vergogna provato quando per la prima volta ci siano affacciate a questo shopping alternativo), ma alla fine dopo circa una settimana, ero riuscito a comprare tutto quello di cui avevo bisogno. Così una sera decisi di depilarmi integralmente (vivendo solo per me la cosa non era problematica), e, dopo aver reso liscio il mio corpo, iniziai timidamente ad indossare le nuove vesti. Sin dall’inizio mi sentii a mio agio con i nuovi abiti: mi sentivo sexy e, a dire il vero, libero. Il vero problema fu il trucco ma, seguendo vari consigli letti in rete, riuscii ad abbozzare qualcosa ( ovviamente poi col passare del tempo l’inesperienza sarebbe stata colmata e tutto si sarebbe affinato, del resto noi creature di questo mondo siamo sempre in continua evoluzione e miglioramento). Completata l’opera mi misi davanti allo specchio: mi guardai e, quasi senza riflettere, mi dissi “ Ciao, io sono Monia”. Da quel momento Monia divenne parte di me, divenne me, da quel momento varcai quella sottile linea che mi ha portato ad essere quella che sono ora con molta soddisfazione, pienezza e senza rimorsi. Ovviamente, la piena realizzazione della mia nuova identità avrebbe potuto concretizzarsi solo in quello stesso luogo dove, per la prima volta, la mia mente aveva assaporato il mio nuovo io…ed era in quello stesso luogo che, dunque, Monia doveva andare per completarsi come creatura. Ormai era quasi la metà di giugno, estate piena qui in Sicilia, quando decisi di ritornare in quel luogo. Passai tutto il giorno a prepararmi al meglio ed aspettai che calasse il buio. Furtivamente mi infilai in auto, mi diressi verso un luogo isolato dove completai la trasformazione e, col cuore in gola, mi recai verso quel parcheggio: “ Torna indietro..è rischioso”…” Wow che bello, mi sento libera”…la mia mente era un continuo alternarsi di idee contrapposte ma alla fine, tra mille se e mille ma, arrivai di nuovo in quella area di parcheggio: c’erano diversi camion in sosta, ma il mio sguardo cadde subito su due uomini che stavano lì, davanti al loro camion: erano due uomini sui 45 anni più o meno, entrambi erano li a petto nudo ( e visto il caldo non era una cosa sorprendente). A dire il vero, solo uno dei due suscitò in me una certa fantasia, ma comunque mi accostai con l’auto davanti a loro, dall’altra parte della strada, tenendo accesa la luce dell’abitacolo in modo che mi notassero. Non passarono 5 minuti che, proprio quell’uomo che aveva attirato il mio sguardo, si avvicinò all’abitacolo facendomi cenno di abbassare il finestrino: “ Ciao scusami è la prima volta che ci fermiamo qui, ci puoi dire se il posto è tranquillo per dormire?”, mi chiese lui, “Si certo, molti tuoi colleghi sostano qui di notte senza problemi”, gli risposi, quasi con voce impaurita e timida. Lui mi ringraziò e se ne tornò dal collega….ed io pensai “Ecco, figurati se sono interessati a me….”. Delusa, rimisi in moto e andai a fare un giro più avanti….dopo circa 15-20 minuti ripassai da quella zona e vidi che quello stesso camionista era sempre li, solo, senza il collega. Nel frattempo aveva indossato una maglietta bianca, ma questo non aveva certo spento la mia voglia di essere posseduta da lui. Mi fermai di nuovo davanti a lui e gli feci un sorriso: così lui venne di nuovo incontro alla mia auto: “ Ciao – mi disse – il mio amico è nel camion a dormire, tu che fai di bello?”. Non so perché, ma forse perché aveva un’aria rassicurante, lo invitai a bordo della mia auto: si chiamava Michele, aveva 48 anni, ed era pugliese. Penso che siamo stati lì in auto almeno mezz’ora a chiacchierare, lui mi parlava del suo lavoro, di quanto fosse duro, di quanto fosse difficile stare lontano per tanti giorni dalla famiglia, e mentre lo ascoltavo scorgevo nei suoi occhi un velo quasi di tristezza, tanto che, quasi come per volerlo rassicurare, io misi la mia mano sulla sua gamba ed iniziai ad accarezzarla. Mi piaceva Michele: aveva uno sguardo fiero, un fisico forte e robusto, due mani grandi da lavoratore; ad un certo punto una di quelle mai scivolò sulla mia coscia: “Monia, ti confesso che sono stanco per il viaggio..quindi non prometto nulla”, dicendo questo Michele si portò la mano sulla patta del pantalone e la aprì: ben presto vidi fuoriuscire un bel cazzo, non ancora duro, ma dalle potenzialità notevoli. Dinnanzi a quella meravigliosa visione, misi in moto, ad andai in un posto più tranquillo ed isolato: e fu li che subito mi dedicai al cazzo di Michele; iniziai dalla cappella: sapeva di maschio, di vero maschio…un piacere da gustare in bocca; ben presto la mia bocca iniziò a scorrere su tutta l’asta fino ad arrivare ai coglioni, pelosissimi e gonfi; benché quel camionista si fosse definito stanco, ben presto il suo cazzone divenne marmo nella mia bocca. “Succhi meglio di una donna, brava Monia”, e ben presto sentii la mano forte e ruvida di quell’uomo che si insinuava nei miei collant, alla ricerca della mia fighetta anale da esplorare. Ero in estasi: in bocca quel bel cazzo duro e saporito, e dietro le dita di Michele che giocavano col mio culetto depilato e caldo. Eccitata ed in calore, iniziai a leccare Michele sulle cosce grandi e pelose: ogni centimetro che la mia lingua assaggiava sapeva di maschio, di vero maschio ed io mi sentivo la sua femmina, la sua troia, mi sentivo finalmente Monia. Dopo un bel po’ che avidamente pompavo il suo cazzo, Michele prese la mia testa e la posizionò in modo che la mia lingua battesse sui suoi coglioni: ben presto il suo ansimare divenne affannoso finchè il pube peloso del camionista non fu inondato della sua calda e densa sborra. Michele mi prese la testa, mi guardò negli occhi: “ Scusa tesoro, ma me lo hai sfinito” – disse sorridendo, ed entrambi ridemmo di gusto per quella situazione. “ Però Monia, io voglio anche provare il tuo culetto, voglio vedere quanto è caldo, io capito a volte da queste parti e vorrei scoparti per bene la prossima volta. Se vengo solo ti scopo sul mio camion se ti va”. Ovviamente io diedi il mio numero a Michele, lo aiutai a pulirsi e lo riaccompagnai al suo camion….secondo voi poi mi avrà richiamato??? Lascio a voi la risposta….. Questa comunque è la storia vera della genesi di Monia: tanto tempo è passato da quel giorno e, per fortuna, anche tanti cazzi sono passati sotto le mie attenzioni Spero solo un giorno di poter reincontrare quella splendida trav che quella sera fu la mia musa ispiratrice ( dopo quella sera infatti non l’ho mai più rivista in quella zona, magari era solo di passaggio)…per ringraziarla: magari sei qui splendida sorellina…..grazie di cuore. 27 1 8 years ago
- Salvatore il camionista Il car sex mi ha sempre affascinata. Per quanto internet sia uno strumento di conoscenza molto importante, ritengo che nulla sia più bello ed intrigante di un incontro fugace, non programmato , frutto del solo istinto e dell'eccitazione. Era estate ... La serata era calda, ero reduce da una stressante giornata di lavoro e dentro di me Monia rivendicava il suo spazio. Aprii l'armadio: copri spalle leggero, un vestito sexy con minigonna scuro, calze a rete e stivaletti; quella sera optai per un trucco aggressivo: per Monia era serata di caccia grossa. Erano circa le 22 quando mi misi in auto ed ovviamente la mia direzione era l'autostrada, luogo peccaminoso per eccellenza che di notte diventa foriera di avvenute eccitanti. E si sa... I padroni della notte sono loro : i camionisti con le loro luci .... I loro suoni e le loro voglie nascoste che ho imparato a soddisfare con immenso piacere. Quella sera per strada c'era poco movimento... arrivai in autogrill senza incrociare neanche un bisonte al quale far scrutare dal mio abitacolo le mie forme voluttuose. Arrivata in autogrill trovai molti mezzi fermi ... Quasi tutti con tendine chiuse: i miei maschi già si godevano il loro riposo dopo una lunga giornata di lavoro. Ad un tratto vidi che qualche bisonte aveva ancora le luci accese e di certo non mi feci pregare due volte : accendo le luci del' abitacolo .... Alzo un po' la minigonna per risaltare le mie cosce inguainate dalle calze scure a rete ed inizio il mio tour sperando di essere notata. Distante il giro mi imbatto in un uomo che al mio passaggio alza il collo .... Subito fui penetrata da quel suo sguardo al cui cospetto mi sentivo nuda. L' uomo mi fa cenno di accostare ed ovviamente eseguo quanto richiesto. Poco dopo, il bisonte apre la sua portiera e vedo uscire il suo conducente diretto verso la mia auto.... Più si avvicina... Più cresce la mia emozione: quando arriva vicino al mio finestrino volgo lo sguardo verso di lui : jeans... Una canotta bianca... Petto forte e villoso , braccia pelose e prepotenti ; un viso segnato da uomo sui 45 anni ... Pochi capelli e due occhi verdi da brillare nella notte come due smeraldi. Quella figura così possente da intimorire chiunque mi dice " ciao ... Io sono salvatore ... Sono solo, ti va di farmi compagnia ?" .... Quelle parole così semplici erano accompagnate da un sorriso e uno sguardo gentile e rassicurante da non poter rifiutare. Così esco dall'auto, lui mi guarda, sorride e mi fa cenno di seguirlo. Sale sul camion e mi dice di girare dall'altro lato mentre lui chiudeva le tendine. Neanche il tempo di fare il giro e vedo l'altra portiera aperta e Salvatore con la mano tesa per aiutarmi ad entrare nel suo bisonte ormai pronto ad accogliermi e farmi sua. Appena salita sono pervasa dalla eccitazione ... la mano rude di Salvatore scivola dietro la mia minigonna .... La mia pelle liscia contrasta con la rudezza mascolina del corpo di quell'uomo. Niente baci, niente smancerie: ben presto io e quell'uomo abbiamo capito che la voglia animalesca ci aveva catturato; mentre io sono seduta ... Il mio uomo si mette in piedi davanti a me: prende la mia testa e strofina la sua patta sulla mia bocca .... Iniziando con una mano ad aprire i suoi pantaloni .... Ben presto vengo inebriata dai suoi odori di maschio: e ben presto gli odori diventano i sapori di un membro già duro che si dimena nella mia bocca vorace mentre la mia lingua cinge la cappella che spinge per arrivare alla mia gola. Nulla mi sfugge di quell'uomo: la mia lingua lo esplora dalle gambe forti e pelose alle palle piene e gonfie; la sua asta voluttuosa è solo il culmine del mio desiderio di assaporare quel maschio davanti al quale sono seduta in modo servizievole. Ma Monia vuole di più e ben presto dalla mia borsetta estraggo un preservativo per chiarire le mie intenzioni: Salvatore lo vede, afferra il mio viso e cerca i miei occhi, sorride e mi dice " mettimelo con la tua bella bocca ". Ormai sono sua e disposta ad assecondarlo in tutto e così lo aiutò ad indossare il guanto posizionandolo al meglio con la mia bocca già pervasa dal suo sapore; a quel punto .... Quando ormai mi aspettavo di essere selvaggiamente penetrata dopo essere stata messa a 4 zampe sul lettino del bisonte ... Mi accorgo che il mio salvatore scruta il mio buchino , lo guarda , lo tocca quasi lo ispeziona e dopo averne appurato l'assoluta assenza di peli, affonda la sua lingua nel mio buco; inutile dirlo: quando un uomo mi lecca il culetto vado letteralmente in calore, mi fa impazzire; i miei mugolii eccitano il mio camionista che insiste con la sua lingua nelle mie profondità : ormai sono pronta ad accogliere il suo cazzo sempre duro e lui se ne accorge così si erge.... Appoggia una mano sul mio culo vellutato e ben presto sento spingere la sua verga sul mio buco; Salvatore si muove con maestria e calma... Non vuole farmi male: lui vuole godere facendo godere anche me. Con calma e pazienza i suoi coglioni arrivano a fine corsa sul mio culetto : amore mio sei tutto dentro, adesso puoi stantuffare in modo brutale e prepotente ma questo Salvatore lo sa già e ben presto i colpi del suo randello mi spaccano facendomi gemere dal piacere; sono così coinvolta da quell'uomo così caparbio forte ed autoritario da farmi montare a suo piacimento ed in ogni posizione da lui desiderata. I miei gemiti si confondono con i suoi suoni animaleschi e maschi .... Il suo andamento sta mutando, lo sento ... Il mio uomo sta per eruttare : ed infatti Salvatore esce, si leva il guanto, prende la mia testa e si erge con il suo cazzo sul mio viso .... Raccoglie i miei capelli con una mano e con l'altra brandisce la sua spada pronta ad offrirmi il suo nettare : ben presto il mio viso è cosparso della sua crema calda, intensa ..... Il mio olfatto è dominato dal prepotente odore del succo di quell'uomo. Questa è la storia vera del mio incontro con Salvatore il camionista, uomo duro rude ma anche dallo sguardo gentile: ovviamente ha avuto il mio numero di cell e altre volte ci siamo rivisti a bordo del suo bisonte ..... Imponente da metter paura e forte come il suo conducente dallo sguardo di smeraldo. . 28 1 8 years ago
- Esperienza bisex...... Immagino un incontro del genere.........Siamo in una stanza ......luci soffuse....musica di sottofondo.......io e marco seduti sul divano quasi impaccciati beviamo un calice di vino ........attendiamo l arrivo di .....Angela.......l attesa vale e la vista ...è da togliere il fiato.....si avvicina a noi........si siede sulle gambe di marco......prende il calice di bianco che le aveva preparato. Dopo averlo baciato accennò un lento sorso, guardandomi con molta intensità...... Poi si sistemò a cavallo delle sue gambe e gli rovesciò il capo, lasciando cadere un sottile rivolo di vino nell’incavo della gola di marco........Raccolse il piccolo sorso che vi si era posato e proseguì lappando il petto, i capezzoli e giù, soffermandosi brevemente sull’ombelico, fino all’inguine. .......Asciugò la pelle con cura e lentezza sapiente, senza mai neanche sfiorare il pene che cominciava ad ergersi in tutta la sua maestà. E durante tutto quel tempo .........non smise mai di guardarmi, scrutarmi … fissarmi … Mi inginocchiai al fianco di marco.......la scena mi stava devastando dal piacere.....mi misi di fronte a lei....... -Lascia che te lo prepari io … - le mormorai........lo sguardo eccitato di...Angela.......acconsente alla mia richiesta..........E cominciai a leccare, voluttuosamente salivando, l’asta per tutta la sua lunghezza. L avvolsi con le labbra senza smettere di lubrificarla. Notai che ......angela .....seguiva con interesse ed una certa sorpresa quel che facevo e ad un certo punto prese a farlo anche lei dall’altro lato........eravamo in due sul cazzo di marco.......i ns sguardi si incrociavano....le ns lingue si sfioravano ......ci divideva solo il cazzo di marco......lui dall' alto compiaciuto dalla scena teneva le mani dietro alle ns nuche..........troppo spesso le lingue si sfioravano, poi si toccavano ma senza mai staccarsi dal pene. Ci inseguimmo lungo l’asta, scambiandoci ogni tanto di posto sulla cappella ormai scura dalla eccitazione: Marco gemeva a denti stretti per non urlare. Nella foga riuscimmo a baciarci tenendo il glande tra le nostre bocche, cercando sempre di irrorare di saliva il membro.....la mia mano ha voglia di sentire lo stato di eccitazione di.Angela....lei ha ancora indosso uno splendido perizoma neroe una vestaglia aperta sui lati...........la mia mano scivola sul suo sesso.......è incredibilmente bagnata.......la mia mano e la mia bocca pensano solo a donare piacere a lui e lei........ogni tanto apro gli occhi e i ns sguardi si incrociano.......lei si ferma....muove il bacino sulla mia mano ormai piena di umori.......dalle sue labbra sento qualcosa.... -Direi che è pronto. – disse.........asciugandosi la bocca ed ammirando il capolavoro, quell’obelisco lucido che avevamo eretto insieme. Si alzò lasciando cadere la vestaglia. Onestamente la posizione in cui mi trovavo era quella più opportuna: avevo davanti agli occhi una dea da venerare! Si aprì a cavallo di Marco......si lasciò calare lentamente...........aprendo grandi e piccole labbra con una mano ed accarezzando il clitoride con l’altra, ungendolo con il nettare che la sua orchidea stillava per l’eccitazione. Mi sembrò di assistere a quello spettacolo come se fosse una scena al rallentatore: ?Angela..........arrivava a toccare il glande, a baciarlo con il suo sesso e si risollevava lentamente, quindi riprendeva la discesa e fili di umori si tessevano tra la sua vagina ed il pene...........era in questi attimi che la mia lingua si insinuava tra le sue cosce e il suo ano.........lei saliva sul petto di marco e durante la discesa trovava prima la mia lingua e poi il cazzo di marco...........Il tutto avvolto da lunghi gemiti ........... scese giu divorando nel suo ventre tutto il cazzo di marco........Si fermò in quella posizione, oscillando appena. Mi misi in piedi, alle sue spalle, e cominciai ad accarezzarle, scivolando verso il collo e di nuovo sugli omeri, in un lento massaggio. Poi dal collo in basso, lungo la schiena, e di nuovo in su, in lente carezze. Senza volerlo, il mio pene, ormai eretto, la sfiorava ogni tanto ........... gettò un braccio dietro le mie gambe e mi attirò a se. -Giù … - gemette – Abbassati! … Indossai velocemente un condom e, accarezzandole il perineo, raccolsi la sua rugiada, lubrificandole il fiore tra le natiche. Delicatamente, provai ad inserire un dito e lei sussultò, ma non disse niente. Mi appoggiai a lei e spinsi leggermente, lentamente, fino a superare la prima resistenza. Cominciai ad accarezzarle i fianchi, lasciando scivolare le mani sui seni, sodi e pieni. Giocai coi quei capezzoli turgidi riuscendo a farla gemere. Il calore attorno al mio glande era intenso ed eccitante così la strinsi a me, stropicciando quelle stupende mammelle. Lentamente spinsi, : sentivo il pene strofinarsi contro quello di Marco........attraverso la mucosa. Una volta dentro, fu....angela .....a dare il ritmo, sollevandosi e lasciandosi scivolare in basso, poi di nuovo su e giù. Le baciavo la schiena, gliela mordevo e la sentivo attorno a me. I suoi gemiti crescevano col suo ritmo e crebbero fino ad esplodere in un rantolo che sembrò quasi un urlo, mentre il corpo fremeva per l’orgasmo...pensai tra me e me.........non voglio perdermi nulla......sento che anche marco sta per esplodere...Angela urla........ riempimi tutta ....io scivolo via da quello stupendo culo e mi chino in attesa che marco riempia quel fiore col suo nettare.....la mia lingua accarezza le sue palle arrivando alla vulva.........ecco che esplode.......due tre quattro spinte poderose e i glutei...si serrano......Angela....si sfila dal cazzo di marco ma rimanendo sul suo petto lascia che la mia bocca arrivi al suo sesso......con ingordigia divoro........quelle splendide labbra grondandi di umori e sperma.......il sapore è divino......lei mi ferma.....scopre dal condom il mio cazzo......adesso voglio che godi come tu hai fatto godere noi.......divorando il mio cazzo si diletta in uno splendido pompino......l avviso che sto per arrivare ....altri due affondi lei vuole soddisfare la mia voglia......la voglia di riempirla avidamente......spingo la testa a me.......vengo vibrando nelle coscie.....lei non stacca un attimo la sua bocca dal mio glande.....bevendo e succhiandomi anche l anima.......il mio è un momento bellissimo........esausti e ridenti ci lasciamo andare tutti sul divano...... 24 2 8 years ago
- Sperma ....c'eravamo dati appuntamento vicino al centro commerciale...io a lavoro non pensavo ad altro...il tempo non passava mai....l'eccitazione aumentava...arriva un messaggio...amore..parto ora da casa...a tra poco..HO VOGLIA!! Parole che ti fanno perdere la lucidità'...che ti danno un'aria da sognatore..ma sei a lavoro..ti devi concentrare...ma non e' facile..per niente... Arriva,finalmente l'orario di uscita....frettolosamente mi spoglio in bagno mi accorgo che il mio cazzo e' umido...tanto umido...lo lavo ..appena scappellato s'indurisce..devo stare calmo..che oltretutto sono in moto. Arrivato al posto concordato non la trovo....strano e' sempre puntualissima in ogni occasione..compreso il suo lavoro che adora...la cerco..va be'..aspetto...arriva un messaggio...e' lei...HO BUCATO UNA GOMMA...AIUTO...! Non ci posso credere....abbiamo sempre poco tempo...a disposizione per noi...e ci si mette anche la sfiga... La raggiungo....lei e' un misto tra arrabbiatura e desolazione per il mancato incontro clandestino.... Fa delle telefonate...riceve perfino quella di suo marito...che invece di tranquillizzarla la colpevolizza di aver....FORATO....mah!!! Cerchiamo di fare qualcosa...per sostituirla..ma l'auto non ha la ruota di scorta...ne tanto meno il martinetto per sollevarla...e' lo sconforto totale..e' caldo...la strada molto trafficata.... Per fortuna,grazie alle sue conoscenze,un carro attrezzi tra poco sarà' li.... La situazione prende una piega più' tranquilla....ma non per noi...eccitati ...molto eccitati...ma impossibilitati ..nel muoversi....vorrei spogliarla..ma come faccio...qualsiasi veicolo passi la vedrebbe la scena..compresa la polizia!!! Lei,allora,da perfetta amante mi tira giù' la zip dei pantaloni...io mi avvicino allo sportello..cerco di fare scudo...con il mio corpo alla visione... ...una..due...succhiate..e il mio cazzo e' già' duro....che bocca ragazzi...che labbra...che...lingua...che PORCA!...sicuramente tutti quelli che sono passati hanno goduto della performance..di quel pompino inasperato... Quel fellatio favoloso raggiunge l'apice quando con un grido liberatorio scarico tutto il mio sperma nella sua bocca..e aspettandomi che,una volta terminata l'eiaculazione lei lo sputi come aveva già' fatto....mi sorprende guardandomi negl'occhi e con soddisfazione INGOIA tutto..aggiungendo questa e' la mia vitamina...mmm...non ne potrò' più' fare a meno(nemmeno io....)..peccato averlo sempre sputato...scusa!! 31 0 8 years ago
- Masochismo ? Masochismo ? Sono sempre stato bisex, e se nei primissimi esordi ho sentito sensi di colpa, bè… dopo non più. Ma ultimamente ci sono stati degli episodi di… non so come definirli… masochismo ? Mbè, ditemi voi, vi racconto gli episodi. Un pomeriggio vado al cinema a luci rosse, avevo voglia di trovare qualcuno che apprezzasse il mio sedere e possibilmente mi inculasse. Mi aggiro nell’ultima fila, dove c’era un po’ di spazio in più, visto che non c’erano poltrone ma un’unica panca addossata al muro, ma non vedo niente di interessante. Decido, quindi, di sedermi e dopo un po’ si siede accanto a me un anziano signore che inizia subito a palparmi il culo. Ero andato al cinema in tuta sportiva in modo da potermi abbassare i pantaloni con facilità. Mi inchino un po’ in avanti per facilitargli il compito e lui ne approfitta per infilare la mano nei pantaloni. Raggiunge il mio ano e spinge per forzarlo. Mi infastidisco perché così a secco mi sta facendo male. Scosto la sua mano e prendo un po’ di crema con cui ungermi e lui ne approfitta per abbassarmi i pantaloni, quasi con prepotenza. Subisco e lui continua a stimolarmi con una certa violenza e riesce a penetrarmi con due dita e, dopo qualche momento, ne infila anche un terzo. Inizio a provare un certo piacere e lo lascio fare. Ad un certo punto sento che sta usando un oggetto non meglio identificato. Metto una mano dietro e scopro che sta usando una zucchina discretamente grossa: riesce ad infilarmela e la muove chiavandomi. Mi lascio andare, subisco passivamente sopraffatto dalla sua prepotenza e da un improvviso senso masochistico. La cosa mi sconvolge, sono completamente in sua balia, cerco il suo cazzo e… non trovo nulla se non la sua mano che mi scaccia dal suo corpo. Quasi per ripicca lui agita con più foga la zucchina nel mio culo, provocandomi dolore ma anche… tutta una serie di brividi che mi portano a godere e a quel punto…. può fare ciò che vuole di me perché sono senza forze e… qualcun altro, alla mia destra, mi ha preso la mano, la porta sul suo cazzo che tiene fuori dai pantaloni e mi obbliga a masturbarlo. Sono frastornato, pieno di brividi, e colui che sto masturbando mi sta strizzando i capezzoli, procurandomi un piacere infinito. Poi smette di torturarmi i capezzoli, spingendo sulle mie reni mi fa alzare ancora un po’ di più, mi sfila la zucchina dal culo, con forza, allontanando l’anziano, mi abbassa del tutto i pantaloni e mi tira sopra di se riuscendo ad infilarmi nel culo il suo cazzo. Non capisco più nulla: l’anziano mi sta seviziando i capezzoli, quel cazzo in culo mi sta mandando al manicomio, si muove in maniera divina, mi sta facendo godere, in più altri si son fermati davanti a me ed uno, snudando il suo affare, me lo infila in bocca obbligandomi a spompinarlo. Sono completamente sopraffatto dalle sensazioni e dalla folla. Il mio sodomizzatore, dimostrando una bella resistenza continua a chiavarmi finché non esplode nel mio culo, riempiendomi di sborra. Rimane ancora un po’ dentro di me, poi si sfila e qualcun altro aiutandomi ad alzarmi dalle gambe del tizio, ne approfitta per girarmi un po’, mettermi a 90° ed appropriarsi del mio culo, penetrandomi a fondo. Sono diventato la puttana di chiunque ne voglia approfittare. Ad un certo punto qualcuno sussurra che il film sta per finire ed allora il capannello di persone si dirada ed io faccio appena in tempo a tirarmi su i pantaloni della tuta che… si accendono le luci. Qualche giorno dopo secondo caso di masochismo? Sto passeggiando al Giardino Pubblico e sento il bisogno di pisciare: mi avvio alle toilette senza fare caso a chi c’è intorno a me. Entro e sulla destra ci sono gli orinatoi. Non c’è nessuno e mi metto davanti al primo a dx che rimane nascosto alla vista dell’entrata. Inizio a pisciare, con sollievo e, nel frattempo è entrato qualcun altro che si mette accanto a me. Io sono ad occhi chiusi per la sensazione liberatoria dello scaricare la vescica. Una volta liberatomi sgrullo il cazzo per liberarlo dalle ultime gocce d’urina e mi viene naturale masturbarlo un po’. Non ho ancora riaperto gli occhi e non ho ancora fatto caso a chi mi è vicino che…. sento una mano posarsi sul mio culo e massaggiarmelo, con fare possessivo. Apro gli occhi per vedere chi mi sta facendo ciò e mi trovo accanto un volto laido, con un occhio strabico, di persona oscenamente volgare, in un corpo grasso, grosso che mentre mi palpa il culo, e mi infila la mano nei pantaloni arrivando a trovare il mio buco del culo che inizia a sgrillettare, mi guarda con fare libidinoso. Sarà stato per lo sguardo, libidinoso e possessivo, sarà stato per le sensazioni che la stimolazione del mio sfintere mi stava trasmettendo fatto sta che non reagì, aumentando la forzatura del mio ano da parte dell’osceno essere. Ero una preda consenziente, non so perché, non so dire, ancora oggi, cosa fu che mi fece essere così sottomesso. Masochismo? Non so. Fatto sta che capendo di avermi in suo potere mi trascinò in uno dei gabinetti, richiuse la porta, mi appoggiò alla parete e mi spogliò, iniziando subito a leccarmi tutto Scese poi sul mio cazzo, turgido, lo imboccò e mi fece un pompino al quale resistetti ben poco, schizzandogli in bocca tutto il mio piacere e, una volta che finì di godere mi rigirò e mi inculò. Se ne ristette per qualche momento, godendo del possesso, e poi iniziò ad incularmi ferocemente, sbattendomi contro il muro. Dovetti fare degli sforzi tremendi per non mugolare per il piacere trattenendo le mie sensazioni che avrebbero potuto essere udite da qualcuno all’esterno. Era un toro insaziabile ma, alla fine, godette e mi scaricò in pancia una enorme quantità di sborra. A sentir ciò godetti anch’io, schizzando contro la parete. Si sfilò, mi diede uno schiaffo sul culo ed uscì. Le gambe mi tremavano e a malapena trovai le forze per richiudere la porta. Ero in affanno, neanche avessi appena finito una gara sui 10.000 metri. Dovetti cercar di riprender fiato, prima di riuscire ad asciugarmi il culo, dal quale fuoriusciva una quantità industriale di sperma, ricompormi ed uscire. Fortunatamente non c’era nessun altro davanti agli orinatoi. Uscito cercai la prima panchina per sedermi, dal momento che le gambe facevano fatica a sorreggermi, e anche per…. riflettere su ciò che mi era accaduto. Provare piacere per il contatto con una persona che mai e poi mai avrei guardato due volte né tantomeno desiderato come compagno di giochi era…. Sconvolgente! Ci misi un bel po’ a riprendermi, senza riuscire a darmi una spiegazione se non che fosse stato un attacco di masochismo. Ma io non ero un masochista !! Qualche giorno dopo lo vidi all’angolo dell’Ospedale che mendicava la carità.. Riuscì a non farmi vedere ma qualche giorno dopo ancora entrai di nuovo, per un bisogno impellente, nelle toilette/orinatoi del Giardino e lo trovai davanti ad un orinatoio e l’unico posto libero era accanto a lui, poiché gli altri due erano occupati. Dopo poco, mentre ancora stavo scaricando la vescica, gli altri due se ne andarono e, come furono usciti, la sua mano si fiondò sulle mie chiappe, iniziando a massaggiarmi il culo, cercando di allargarmi le chiappe. Quel giorno ero in tuta sportiva, per cui non trovò alcuna difficoltà ad infilarmi la mano nei pantaloni, scostare le mutande ed infilarmi un dito nel culo, iniziando a masturbarmelo sino ad allargarmelo ed infilarci prima un secondo e poi un terzo dito. Di nuovo non riuscì a reagire, ero diventato un ameba senza forze né volontà e lui mi stava violentando, con quelle tre dita infilate profondamente nel mio culo, nel mentre mi stava masturbando l’uccello. In quel mentre entrò un altro tizio, che poi scoprì essere un suo compare, che non vedendolo uscire aveva capito che era impegnato in qualcosa di lussurioso. Sempre con le tre dita nel culo ed il mio cazzo in mano sua mi trascinarono in una toilette, chiusero la porta con il chiavistello, mi sbatterono con la faccia contro il muro, mi abbassarono i pantaloni, mi rialzarono la giacca e la maglietta e mentre il laido continuava a masturbarmi ed a succhiarmi i capezzoli, mordendoli ogni tanto, il nuovo venuto, dotato di un cazzo di tutto rispetto, mi bagnò con un bel po’ di sputo lo sfintere e mi inculò in un batti baleno, allargato com’ero stato dalle tre dita del laido. Io non sapevo più dov’ero: viaggiavo su una nuvola di piacere erotico e…. masochistico ! Il laido, cogliendo il momento che ero completamente succube, rialzò la testa dai miei capezzoli e sempre continuando a masturbarmi mi prese on una mano la testa, l’avvicinò a se e mi baciò mettendomi subito la lingua in bocca, dandomi nel frattempo il suo cazzo in mano affinché lo masturbassi. Anche se, in situazione normale, lo avrei guardato con estremo fastidio e disgusto, in quel momento il suo bacio mi erotizzò al massimo e iniziai a godere, come una fontana, provando piacere a masturbarlo e ad essere inculato dal suo compare che, nel frattempo, ci stava dando dentro alla grande. Ero tutto un brivido, facevo fatica a stare in piedi, ero senza forze e godevo con due tizi che non avrei mai preso in considerazione, ma che in quel momento, per lo stato d’animo in cui avevano saputo immergermi, mi stavano facendo impazzire. Alla fine, quando ebbero fatto i loro comodi, nel mentre mi stavano dando il tempo di ricompormi e di riprendere un respiro quasi normale, mi dissero “ Siamo stati bravi, ti abbiamo fatto godere come la troia che sei, perciò…. Adesso ci dai 20 euro a testa”. E dovetti pagarli ! Ora ditemi voi…. Masochismo ? 23 2 8 years ago
- Quarant’anni 2 parte Riprende da dove si era fermato continua a leccare a succhiare ogni tuo fluido che esce da te facendoti provare un piacere ancora più intenso, che ti procura un secondo orgasmo che vita tua non è mai provato. Godi, vieni, urli con un grido liberatorio che finalmente scioglie ogni freno inibitore. …sssiiii!!!!!....godddoooo!!!!...oraaaaaaaaaaaa!!!!!..vengo!!! Per un istante, ma solo un istante, la tua mente si chiede come mai non hai provato in tutti questi anni una così forte emozione, ma non ha il tempo di risponderti, perché un nuovo intenso piacere sta già facendo tremare il tuo corpo. Chiudi gli occhi, respiri profondamente e decidi che ora voi quello che ti spetta. Volti lo sguardo, vedi la tua amica intenta a succhiare leccare quel meraviglioso palo del maschio che la sta facendo godere, e in un attimo decidi di non essere più passiva, ti stacchi e ti rigiri, trovandosi davanti il membro duro e pulsante di Augusto. Lo afferri e lo e infili in gola, e anche se non hai nessuna esperienza ti lasci guidare dall’istinto, incominci a succhiare leccare come sta facendo la tua amica cercando di imitare al meglio ciò che vedi. Lui non rimane inerte, infila di nuovo la tua testa fra le cosce e riprende a far scorrere la lingua lungo le pieghe del tuo sesso fradicio e voglioso che ora si apre per ricevere piacere che lui le sta dando. Lo senti indugiare sul tuo clitoride, lo succhia e lo stringere i denti procurandoti un piacere ancora maggiore, poi scorre sempre più in basso fin quando la sua lingua va a giocare con le pieghe del tuo ano. Ti piace, sicuramente poi lo vorrei provare anche lì, ma ora hai un altro desiderio, lo voglio dentro di te. Mentre sei scossa dall’ennesimo piacere di colpo ti stacchi, e con un movimento preciso salì sopra di lui che ora disteso supino sotto di te. Incolli il taglio della fica direttamente su quel palo duro è bollente, e il solo contatto già ti fa sciogliere pregustando il piacere che proverai nel sentirlo dentro. Indugi un attimo, poi ti sollevi, lo afferrai con la mano e appoggi la bollente cappella sullo spacco della fica, e lentamente lo lasci entrare dentro di te. Lo senti scivolare raschiando le pareti della tua vagina che si apre e si dilata facendolo entrare. Scopri una nuova sensazione, una pienezza che ti riempie lentamente fin quando lo sento sbattere con forza in fondo all’utero e ti procura un misto di dolore/piacere che fa tremare tutto il tuo corpo che si inarca sopra di lui mentre la tua testa si reclina all’indietro e dalla tua bocca aperta non riesci a far uscire nemmeno un lamento. Impalata immobile su di lui appoggi le mani sul corpo e ti rendi conto che non è neanche entrato tutto eppure si sta già facendo godere. Lentamente sali e scendi su di lui e ad ogni affondo entra un po’ di più fin quando il tuo corpo aderisce perfettamente al suo mentre tu sei già venuta due volte. Lui ti ha osservato, e lasciato muovere a tuo piacimento, ora solleva le mani e afferra i tuoi seni, li stringe, impasta e strizza con forza i capezzoli fra l’indice pollice procurandoti un misto dolore/piacere. Inarca le gambe e di colpo incomincia a pomparti dal basso verso l’alto procurandoti un orgasmo che ti scuote tutta. ..hhhhhhhhhhhhooooooooooooo..vengooooooo!!!!.... Tremi e godi senza nessun ritegno svuotandoti in un orgasmo sconvolgente, poi sfinita ti distendi su di lui con il fiato corto. Lui ti lascia assaporare qualche secondo di piacere che stai provando, poi ti solleva, ti rigira, si sfila da te, lasciandoti una sensazione di vuoto e subito posizionandoti dietro di te e infilandoti da dietro colma immediatamente iniziano a scoparti sollevandoti la gamba destra. Subito ritorna il piacere che provavi prima, e quando vedi la tua amica girarsi e farsi scopare nella stessa posizione ma a testa in giù per un attimo non capisci il senso del suo movimento fin quando la sua testa non si infila tra le gambe ed inizia a leccarti la fica slabbrata e piena del cazzo di Augusto. Per un momento subisci passiva il gioco che ti sta proponendo, poi d’impeto decidi di contraccambiare, ti sposti a tua volta e inizi a leccare la sua fica colma del grosso cazzo di Mario. Assapori nuove sensazioni, gustando gli umori che sgorgano da lei, e lui per un attimo si ferma sfila suo grosso arnese e lo mette appoggiato alle tue labbra. Apri la bocca più che puoi te le infili dentro cerchi di ingoiarne più che puoi. È enorme, ma nonostante ciò cerchi di donargli più piacere che puoi leccando assaporando i densi umori di femmina di cui è ricoperto fin quando lui lo spinge di nuovo dentro di lei che leccandoti ti sta procurando l’ennesimo orgasmo. Per un lungo momento sei scossa dal piacere. Senti che il toro che ti sta sfondando scivola lentamente fuori da te mentre la sua amica prolunga la sua leccata che ora arriva a lubrificare il tuo fiorellino anale per poi afferrare e appoggiare il palo di Augusto proprio lì in quel posto dove tu non l’hai mai preso. Ti rendi conto per un attimo che proverai nuove sensazioni ma una lieve paura fa girare verso di lui. “Ti prego fai piano, sono vergine, non l’ho mai fatto.” Lui ti guarda sorride, poi lentamente si spinge dentro di te mentre la tua amica torna a leccarti a succhiarti la fica regalandosi nuove sensazioni che vanno a lenire il lieve dolore che stai provando mentre quel grosso palo inizia sfondarti il culo. Lentamente e inesorabilmente lo senti entrare dentro di te, e a parte un breve fastidio la cosa ti piace, e ad un tratto senti il suo corpo aderire al tuo e in quell’attimo realizzi che lo hai tutto nel culo! Per un lungo istante rimane immobile facendoti abituare a quell’intrusione poi inizia a pomparti prima lentamente, sempre più forte con colpi devastanti mentre la lingua dell’amica continua a torturarti clitoride quando esplodi in un nuovo orgasmo che ti porta a pronunciare parole che non sono mai uscite dalla tua bocca. …..sssiiii… Daiiiiii…. Siiiii…sfondamiiii… Tuttaaaaaaaaa… Lui ti scopa con forza, lo senti battere il suo corpo contro il tuo e questo ti procura un piacere bellissimo, poi d’un tratto Cecilia smette di leccarti, si gira dice qualcosa Mario che si sfila da lei e viene a posizionarti fra le gambe tue e di Augusto. Subito non realizzi quale sia la sua idea, ma quando ti afferra per le cosce solleva verso l’alto e vedi la tua amica afferrare il suo grosso randello e appoggiarlo al taglio della fica fradicia realizzi che ha in mente una cosa che tu non hai mai provato. Lo senti spingere dentro di te e lentamente farsi strada dentro la tua vagina che si sta dilatando a dismisura. Ti stupisci del fatto che stia entrando dentro di te mentre ne hai già uno nel culo. Mai nella tua più fervida fantasia avevi immaginato che una donna potesse prendere due contemporaneamente, e quando lo senti arrivare in fondo hai un orgasmo che quasi ti fa svenire. Un attimo dopo mentre il tuo corpo trema ancora del piacere Augusto inarca le gambe e inizia a pomparti dal basso nel culo mentre Mario molto lentamente ti sfonda la fica procurandoti un piacere che sconvolge tutti i tuoi sensi, fa tremare il tuo corpo ed urlare di piacere. Cecilia si avvicina ti afferra i seni, li stringe e poi infila i capezzoli in bocca e li morde procurandoti altro piacere. Godi, in maniera sconvolgente, come non hai mai provato, e ti rendi conto che con questa scopata hai provato piacere che in tutta la tua vita. Ti senti questi due cilindri di carne che entrano ed escono il tuo corpo regalandoti sensazioni meravigliose, fin quando Mario di colpo per primo si sfila, e sollevandosi davanti alla tua bocca appoggia la sua bollente cappella fra le tue labbra e scarica in bocca un lungo fiotto di sperma, che ingoi, seguito da un secondo e un terzo, che ti riempono la bocca. Assapori con piacere anche questa ennesima esperienza gustando la fragranza dello sperma che non hai mai bevuto, e subito prontamente Cecilia si avvicina a te afferra il cazzo di Mario e lo succhia, lo lecca, pulisce, facendolo restare duro mentre anche Augusto dopo averti girato di lato aumenta il suo ritmo fin quando senti il primo e il secondo schizzo inondarti il culo. Si sfila e lo presenta davanti la tua bocca dove lo ingoi, lo lecchi e lo ripulisci di tutti i tuoi umori, e dei residui del suo piacere. Sei girata su di lui con il culo in aria quando improvvisamente sentì la focosa cappella del grosso cazzo di Mario appoggiarsi fra le pieghe del tuo culo aperte dilatato. Stai per replicare ma lui ti afferra per i fianchi e con un lento movimento lo spinge dentro di te infilandolo tutto nel tuo culo sfondato. Uuuuuuuuuuuhhhhhhhmmmmmmmmmmm Un lungo gemito esce dalla tua bocca piena cazzo di Augusto, che continua a farselo succhiare da te rimanendo bello duro. Mario ti scopa con forza nel culo, ti slabbra e ti sfonda facendoti godere sensazioni bellissime mentre vedi Cecilia che ha preso il tuo posto nel succhiare Augusto e ora se lo sta posizionando dietro di lei e gli chiede di sfondare anche il suo culo. Siete inginocchiate una davanti all’altra, lei ti afferra il viso la sua bocca si unisce alla tua le vostre lingue si cercano, e iniziano una danza erotica sconvolgente. Vi scopano con forza entrambe, poi dopo il tuo ennesimo urlo di piacere Mario esce da te e mentre Augusto solleva in alto va a posizionarsi fra le sue cosce e penetrano amica nello stesso modo in cui ha fatto godere mentre tu ti appoggi alla spalliera del letto e sfinita senza più fiato osservi la scena altamente erotica che si sta svolgendo davanti a te con la tua amica che viene sfondata da due tori che la sbattono senza ritegno con forza e velocemente fin quando lei allunga una mano e ti attira verso di sé, e quando la sua guancia è vicino alla tua Mario si sfila di colpo dalla fica e viene a schizzare due bollenti getti di sperma sui vostri volti. Apri la bocca e succhi quel meraviglioso prodigio della natura che ti ha procurato tanto piacere leccando fino all’ultima goccia di liquido che ne esce. Lui si sposta di colpo lasciando ad Augusto la possibilità schizzare sul vostro viso anche la sua semenza cosa che viene con due lunghi fiotti che ricoprono gli occhi e le guance di Cecilia. Ora è lei che ripulisci Augusto mentre tu lecchi il suo viso raccogliendo assaporando quel nettere prelibato che fino a oggi non avrei mai assaggiato fin quando la tua amica si gira verso di te ti bacia in bocca condividendo il piacere di scambiare lo sperma che ha dentro di sé con quello che tu hai raccolto dal suo viso. Sfiniti per un lungo istante i vostri corpi restano sul letto fin quando Mario si alza esce dalla camera e torna dopo pochi minuti portando in mano quattro calici di spumante, e gli offre agli altri. “Propongo un brindisi a queste due femmine meravigliose che hanno fatto provare sensazioni bellissime.” Solleva il bicchiere ma subito viene fermato l’Augusto. “Voglio aggiungere anche il brindisi in onore di Cecilia che questa sera ha invitato questa meravigliosa amica che mi ha fatto godere di un piacere unico che non provavo da tempo.” Mi guarda sorride, mentre tu scuoti il capo. “No, fermi tutti, sono io che devo proporre un brindisi a voi tre, che questa sera dopo tanti anni mi avete permesso di scoprire che cosa significa la parola godere.” Bevi, poi guardi l’orologio e realizzi che ora di tornare. Ti sistemi ti rivesti, saluti e te ne vai. Mentre torni in auto senti ancora dentro di te le meravigliose vibrazioni che hai provato questa sera fra le braccia di maschi possenti. Quando rientri la casa è avvolta nel buio, entri in camera e osservi tuo marito che dorme beatamente, e per un attimo quell’uomo ti sembra un estraneo. Entri nel letto senza lavarti, continui ad assaporare il gusto del seme di maschio che è piena la tua bocca e che ancora fuoriesce dai buchi del tuo corpo. Ti senti una puttana e se prima questa parola ti faceva tremare ora ti fa sentire orgogliosa di esserlo. Puttana, lo ripeti a te stessa con immensa soddisfazione, perché dentro di te ora c’è una donna nuova, consapevole che tutto quello che era prima ora non c’è più, che da oggi in poi verrà assaporare ogni attimo di ogni momento che la sua nuova vita le darà, perché tanto tempo le sono mancate tutte queste nuove sensazioni che questa sera ha scoperto. 40 3 8 years ago
- La cugina Mi descrivo: Mi chiamo Daniele, ho 28 anni, e lavoro in un negozio sportivo. Sono"bassino" e di fisico atletico, ben dotato. Cosa che le tipe apprezzano. I racconti che seguono sono in gran parte reali, tratti da esperienze personali. Altri di fantasia. Ma forse racchiudono lo stesso un pizzico di verità. Quel pomeriggio faceva caldo, il sole allo zenith di giugno mi soffocava. Decisi di fare un bagno nella piscina che i miei avevano costruito nel piccolo giardinetto privato. Mentre l'acqua mitigava i miei calori il campanello della porta principale mi strappò dal paradiso. Andai ad aprire, ancora bagnato e grondante. "Ehi cuginastro te la godi eh!" Davanti a me mia cugina Serena, che non vedevo da quasi due anni perché studentessa all'estero. Cercai di non fare notare il mio sguardo che si posava sul suo seno. Se non ricordavo male aveva fatto 18 anni da poco, ed era una meraviglia. Con quel vestitino floreale più corto della media e quel décolleté sicuramente era l'attrazione dell'Università. Alta un metro e settanta, bionda di capelli con gli occhi verdi intesi e uno sguardo penetrante già richiamava l'attenzione così. Ma la terza di reggiseno e il culo allenato da anni di danza e palestra potevano resuscitare più di un morto. "Che ci fai qui?" Chiesi cercando di mascherare l'eccitazione. "La Zia non te lo ha detto che mi fermo per un po' e visti i lavori da i miei dormo nella stanza di tuo fratello?" "Non lo ricordavo ma entra, come stai?" "Io bene cuginone, e anche te ti trovo in forma!" Notai lo sguardo scivolare rapido verso la mia erezione, che il costume non poteva nascondere e tornare su,puntando i miei occhi. Sapevo che aveva notato ma il mio imbarazzo prese il sopravvento, dimentico dell'animo vulcanico di Serena. "Ti scoccia se faccio un bagno anche io, questa calura mi sta uccidendo... Aspettami in piscina che metto il costume ed arrivo." Dopo di che sparì dirigendosi verso camera di mio fratello. Tornò un quarto d'ora più tardi con un bikini che a stento le tratteneva il seno, strizzato nei lembi di stoffa. Sentii il mio costume tendersi. "Che te ne pare?ti sembro dimagrita?" Mi chiese girandosi e facendo una piroetta. La stoffa del pezzo di sotto era forse ancora più risicata,vedevo le labbra della sua vagina sporgere. Deglutii. "Sei una meraviglia!" "E vedo che non ti sono indifferente " rispose sorridendo guardando in basso dove la mia erezione oramai era evidente. Mi scusai imbarazzato, ma lei rispose sempre sorridendo. "Guarda che è il miglior complimento che un uomo possa fare" E si infilò aggraziata nell'acqua gelida. Vidi i capezzoli inturgidirsi attraverso il sottile velo del costume. Cercai di occupare la mente con altro, le chiesi degli studi, dei corsi, della sua vita. Lei rispondeva ma lo sguardo continuava a posarsi sul mio pene svettante attraverso il costume. Dopo circa un quarto d'ora decidemmo di uscire, il suo corpo bagnato e il costume minimale aderente al corpo mi fecero fremere nuovamente. "Ti spiace se mi metto in topless?" Chiese con aria provocante. Senza attendere risposta si tolse il pezzo di sopra, mostrandomi una terza abbondante ignara della forza di gravità. Il pene stava iniziando a farmi male tanta era l'eccitazione. Mi si avvicinò. "Ti sembrano cresciute?" Mi chiese con sguardo ammiccante. "Hai un bel seno" "Senti come sono dure, mi sa mi devono venire.." E prendendo la mia mano la poggiò sul suo seno che non riusciva a contenere. Sentii i capezzoli turgidi sotto il mio palmo, e non riuscii a trattenermi dal giocarci. Gemette, "Anche a te è cresciuto qualcosa vedo.." Posò la sua mano sul mio pene, massaggiandolo attraverso la stoffa, una sega lenta che mi tolse ogni freno inibitorio. Con la mano sinistra spostai il pezzo di sotto del costume facendomi largo nel suo canale già umido, l'ingresso del mio dito le strappó un altro gemito, un urletto. Rovesciò gli occhi. "Ohhh" Aumentò il ritmo della sega, mentre con l'altra mano cercava di abbassare il costume. Il secondo dito si face largo dentro di lei, col palmo sentivo un grilletto duro che rispondeva alle mie carezze. "Lo voglio sentire in bocca " mi sussurró. Si inginocchiò rapida sfilandomi il costume. La cappella gonfia e violacea davanti alle sul labbra. La circondò con la lingua, giocandoci, mulinandola, prima di inghiottirlo e farlo riuscire umido di saliva. Il calore della sua bocca sembrava lava. Iniziò una pompa lenta ma esperta, sentivo ad ogni colpo la sua lingua giocare sul mio frenulo. Mi portò al limite, ma sentendolo fremere nella sua bocca si fermò, scendendo verso i testicoli e passandoci la lingua. " Non ancora cuginetto..." Mi disse alzandosi. "Sdraiati" Obbedii mentre lei si sfilava io sotto del costume. Si accovacció su di me, guidandolo con la mano sull'ingresso della sua vagina glabra, sentii le pareti allargarsi mentre entravo lentamente. Un colpo finale lo fece scivolare tutto dentro, umido degli umori che stava grondando. "Siii " la sentii gemere. Accompagnai i suoi movimenti tenendo le mani fisse su quel culo marmoreo. Accelleró il ritmo, come una cavalcata al galoppo. Ad ogni spinta sentivo le pareti della vagina avvolgermi il pene in maniera sempre più serrata. Si irrigidì. "Oh my god, vengo,vengo...siiiiiii" sentii il pene avvolto in una morsa, mentre lei si godeva l'orgasmo con gli umori che colavano lungo la mia asta. "Ora girati"le dissi quando si fu ripresa. Obbedì, si mise in piedi aggrappandosi al bordo della piscina. Quel culo invitante che tanto avevo ammirato era al mio cospetto finalmente. Passai la lingua nel solco delle natiche fino a scivolare verso la clitoride. "Ohhhh" gemette rovesciando la testa all'indietro. Continuai a leccare sentendo il sapore della sua eccitazione invadermi il palato. Un nuovo orgasmo si fece strada. "Oddio, vengo, vengo....non fermarti ti prego...siiiiii oddio siiii" Fu più intenso del primo, quasi le gambe tremanti le cedettero ma io non le diedi il tempo di riprendersi. Mi alzai e allargandole le natiche le entrai dentro in un sol colpo. "Pianoooo" mugolò. Ma in quel momento l'eccitazione aveva preso il sopravvento. La stantuffai come uno stallone impazzito, guardando il pene sparire dentro di lei. Avevo quel culo a mia disposizione e non mi sembrava vero. "Oddio non fermarti, oddio, cazzo, cazzo! Godo, godoooo" Sentiii di nuovo la vagina avvolgermi l'asta come una presa ben salda, il suo corpo fremere. Lo spinsi più a fondo sentendo l'addome battere su quel culo scultoreo. Lo tenni fermo lì per un po', godendomi le sue contrazioni. Ma anche io ero arrivato al limite. "Ora sta a me le dissi." Si girò. Con aria ammiccante mi disse:"mi è venuta sete, che ne dici di darmi da bere?" Sorrisi mentre si inginocchiava. Iniziò una pompa veloce, aiutata dalla mano destra che assecondava i movimenti della bocca. Quando senti il pene inturgidirsi cercò di metterlo più a fondo possibile nella gola. Rovesciai un fiotto di sperma direttamente nel suo esofago, poi un altro. L'ultimo lo fece cadere sulla lingua, gustandolo prima di deglutire. Mi guardò. "Buono, ottima annata" Scoppiammo a ridere. Passò la lingua in ogni angolo della mia asta per ripulirla da ogni residuo rendendomela lucida. Sentii l'eccitazione crescere di nuovo,ma il campanello ci blocco ancora vogliosi. I miei erano tornati dal lavoro. Ci rivestimmo in fretta per andare ad aprirgli. Ma Serena girandosi con aria ammiccante mi disse prima che aprissi la porta "Non è finita qui..." Continua.... Per idee, commenti, chiarimenti scrivere pure a daniele.melani88@hotmail.it Sarò felice di rispondervi e ascoltarvi 24 1 8 years ago
- Quarant'anni 1 parte Quarant’anni Mi chiamò Mara, ora poco passato quarant’anni, e lentamente mi sto accorgendo che anche se non voglio la mia mente ha cominciato a fare paragoni e bilanci. Sono sposata con Paolo circa vent’anni, ed abbiamo due figli, Luca di 19, è la femmina Sara di 17. Fisicamente siamo una bella coppia, entrambi amiamo molto praticare sport e vita all’aria aperta, inoltre io lavoro come insegnante di educazione fisica in una scuola. La nostra è una vita alquanto tranquilla e normale, fatta di lavoro, vita sociale, e volontariato sia nella associazione parrocchiale, che in una Misericordia che si occupa di persone anziane o disagiate. Da quando ci siamo conosciuti, eravamo alle scuole elementari, Paolo ed io abbiamo subito fatto coppia fissa, avendo gli stessi interessi e le stesse idee su come voler gestire la nostra vita insieme. Lui lavora in una banca, è una persona calma ed è molto equilibrata. La nostra vita affettiva è stata sempre tranquilla e serena, una normale coppia come ce ne sono tante che vivono nell’immediata periferia di una grande città. Sessualmente parlando, fra di noi non ci sono molte cose strane, anzi, il sesso è vissuto come una cosa normale e priva di qualsiasi forte emozione o intensi piaceri. Due o tre volte alla settimana, quando lui ne ha voglia, nel buio nel silenzio della nostra camera, lui mi accarezzo un po’, poi sale su di me, mi penetra lentamente, fin quando entrambi non raggiungiamo un orgasmo che generalmente avviene insieme e che ci appaga entrambi e tutto finisce lì. Poi un giorno, festeggi il suo 40º compleanno, e stranamente dentro di te alcune cose cambiano. Te ne accorgi per la prima volta, quando esci da sotto la doccia, e stranamente i tuoi occhi indugiano sul tuo corpo riflesso nello specchio del bagno, o meglio ancora in quello più grande dell’armadio in camera da letto. Ti osservi, guardi il tuo fisico snello e sodo, le cosce toniche, i tuoi seni ancora gonfi e belli, poi ti giri, e sollevandoti sulla punta dei piedi osservi l’effetto che fa inarcare la schiena per evidenziare il tuo splendido culetto a mandolino ancora tonico sodo. Ti guardi nello specchio, ti piace, sei soddisfatta di quello che vedi è dentro di te immagini per un attimo quale effetto avrebbe sul tuo fisico e sulla tua immagine se ora avessi ai piedi scarpe con un tacco 12. Non le indossi, anzi non ce l’hai proprio, perché Paolo dice che sono da puttana, e questo non va bene, anche se l’effetto che ti fa stare in punta di piedi non ti dispiace per niente. Continui a guardare il tuo corpo, scorri con la mano sui seni, li accarezzi lentamente, li senti sodi e tonici, e i capezzoli che si stanno gonfiando ti procurano un breve e semplice piacere al quale non ti sottrai, anzi la tua mano scivola lungo il tuo corpo passando dal davanti e dietro ed insinuandosi nel taglio delle natiche fino a sfiorare il buchetto anale, domandandoti quale effetto farebbe prenderlo in culo, anche se non lo hai mai fatto perché Paolo non te l’ha mai chiesto e dentro di te sentire il desiderio di provare questa esperienza. Bagni un dito e lentamente lo lasci scivolare forzando la rondella che si apre lentamente facendoti provare un lieve brivido di piacere, sentì uno strano languore, mentre lo ruoti dentro di te senti che ti sta dando una sensazione nuova mai provata, poi lo fai scivolare fuori e con la mano torni ad accarezzarti davanti come quando facevi da bambina nel buio nel silenzio della tua camera quando per la prima volta ti sei toccata davanti e hai provato emozioni fortissime. Indugi sul tuo bottoncino senti la tua micia fremere e bagnarsi, indugi lungo il taglio e poi lasci scivolare dentro di te due dita che ti procurano un lungo brivido di piacere dolce, caldo, intenso, che ti fa tremare le gambe e ti costringe ad appoggiarti all’armadio. …….. huhummummhummmmmmuuummmmm….. Un lungo gemito esce dalla tua bocca, e le tue gambe quasi ti costringono a cedere, per un momento il tuo corpo trema e gemme del piacere che ti stai dando, lasciandoti a bocca aperta. È un attimo, intenso è bello durante il quale per un momento hai provato sensazioni che generalmente non hai, anzi nemmeno ti sogni di provare. Resti per qualche secondo immobile poi tuoi occhi ti vedo nello specchio, che osservi, ti vergogni delle sensazioni provate. Scatti come una molla, ritorni prontamente te, vai in bagno e ti lavi la mano che ti ha procurato piacere, poi ti bagni la faccia con dell’acqua fresca guardandoti con rimproverano specchio, e di colpo torni ad essere la persona calma e morigerata che sei. Ti rimproveri mentalmente di queste tue fantasie che una madre, è una donna timorata di Dio, sposa fedele, non dovrebbe avere. Purtroppo però, devi ammettere con te stessa che sempre più spesso questi tuoi pensieri affollano la tua mente. Dentro di te cerchi di capire chi o che cosa ti procuri queste nuove fantasie che non hai mai avuto. Mentalmente esplori il tuo ambiente di lavoro, alla ricerca di fatti o situazioni che possono aver generato queste tue fantasie. Analizzi mentalmente i tuoi colleghi, scartando a priori quelli di sesso maschile, tutti più grandi di te e molto impegnati socialmente, mentre fra le colleghe donna, ve ne solo una, la professoressa Cecilia. Alquanto chiacchierata, e considerando il fatto che una volta hai ascoltato parzialmente una sua telefonata, dove lei raccontava ad un’altra persona quanto aveva goduto nel prenderlo in culo, nel succhiarlo fin quando aveva ricevuto in bocca il piacere del maschio con cui stavano facendo sesso. In quel momento sei inorridita pensando a quanto fosse malafemmina una donna così, considerando che l’unica volta che sei discesa in basso baciando il petto del tuo uomo con il chiaro intento di provare a prenderlo in bocca lui ti ha fermato dicendo che solo le puttane fanno queste cose e tu da quel momento hai considerato sempre che queste cose le fanno solo le professioniste del sesso. Cerchi di convincerti sempre di più che queste tue fantasie sono solo dovute a un momentaneo periodo in cui sia tu che Paolo siete molto impegnati con il lavoro, i figli, e il sociale, e questo ha determinato un calo nei vostri momenti intimi, anzi, da circa quattro settimane non hai più fatto sesso con lui. Lentamente la tua vita riprende come ogni giorno, casa, lavoro, spesa, figli, marito, sociale, e poi tu che dentro di te senti che le cose stanno cambiando. Cerchi di combattere questo tuo stato d’animo cercando in ogni modo un maggiore impegno in quello che fai evitando il più possibile di rimanere sola con i tuoi pensieri. Ma per quanto t’impegni senti dentro di te una strana sensazione, e un senso d’insoddisfazione al quale non sai dare nessuna spiegazione. Poi un sabato pomeriggio, mentre sei impegnata a fare la spesa, incontri la tua collega, che si aggira fra gli scaffali con l’aria un po’ spaesato e distratta. “Ciao, vedo che anche tu sei impegnata a fare la spesa.” Lei ti guarda come un naufrago che trova chi lo sta salvando. “Ciao Mara, scusami se ti disturbo, ma ho proprio bisogno di un valido aiuto, e da quello che vedo nel tuo carrello direi che tu sai esattamente dove sono sistemate le cose in questo supermercato. Devo fare una cena per degli amici, e non riesco a trovare niente di quello che cerco.” Sembra strano, ma fino a quel giorno, fra voi due, eravate sono scambiate solo qualche saluto e brevi frasi solo inerenti il lavoro, anche perché, tu hai sempre evitato di avere troppa confidenza con questa donna che consideri di facili costumi, eppure ora quella sua strana richiesta, per te è quasi banale ti riempie quasi di gioia. Insieme girate il supermercato, e scaffale dopo scaffale, sembra che la vostra confidenza aumenti sempre più, anzi la trovi simpatica e divertente, una cosa che dentro di te ti procura un immenso piacere. Nei giorni a seguire hai altre occasioni di parlare con lei e ben presto si accorgi che lei ha la tua stessa età, non è sposata, ed è una persona, simpatica, allegra e divertente, forse un po’ anticonformista, ma che ha deciso di vivere, la propria vita, in maniera simpatica e divertente. Dopo circa due settimane, decidete di uscire insieme, a fare dello shopping. Ben presto ti rendi conto che sei contagiata dalla sua voglia di vivere, senza rinunciare a quello che fai ma, cercando di mettere un po’ di colore a quella che ora ti sembra una vita grigia e tremendamente monotona. Passando da un negozio all’altro, della grande città mercato, scopri, che i suoi gusti in fondo sono anche i tuoi, osservi quella donna che si muove con naturale scioltezza, e anche se non vuoi, fare paragoni fra la sua vita allegra e spensierata, e la tua piatta e monotona priva di qualsiasi vera emozione. Sedute in un bar a gustare un cappuccino, osservi i maschi che passano, e vedi, che molti degli sguardi sono rivolti a lei, che delle due è sicuramente quella che attira di più l’attenzione, anche se il suo abbigliamento non è eccessivamente sexy o provocante, ma ti rendi conto che sei tu, con la tua estrema semplicità, e pacatezza, anche se indossi un completo scuro, con una gonna, che arriva al ginocchio e che esalta la tua splendida capigliatura bionda, a risultare quasi invisibile. Poi quando state quasi per venire via, arrivano due splendidi maschi, che salutano calorosamente Cecilia. Li hai osservati in silenzio, trovandoli decisamente belli, e uno di loro, quello con il capo completamente rasato, si gira e scrutandoti fin nel profondo degli occhi ti fissa intensamente. “Cara Cecilia, chi è questa splendida signora in tua compagnia?” Lei fa le presentazioni, e scopri che Augusto, il maschio che ti osserva, e che ti scruta, quando ti ha stretto la mano che ha provocato una strana scarica di adrenalina, che ora ti fa provare uno strano languore dello stomaco, mentre senti inumidirti le mutandine quando abbassi lo sguardo incapace di sostenere il suo che ti è arrivato fin dentro l’anima. Poche battute dette in allegria e subito l’atmosfera si fa serena e cordiale, a te sembra di conoscerli da sempre, e non esiti un attimo quando loro tre ti invitano ad andare tutti e quattro a pranzo insieme. A tavola ti trovi proprio davanti ad Augusto che sembra rapito dalla tua figura. Mario, l’altro commensale continua a far ridere con le sue battute sia te che Cecilia, e tutto il pranzo si svolge in un’atmosfera cordiale e serena. A malincuore i due maschi dopo aver pagato il conto sono costretti a lasciarvi andare, ma con il fermo impegno di ritrovarsi di nuovo tutti e quattro a gustare una cena di pesce in un ristorante che loro conoscono benissimo. Sulla via del ritorno, mentre lei guida l’auto con disinvoltura, hai voglia di chiedere a Cecilia chi sono i suoi amici e che cosa rappresentano per lei. Lei dopo tante banalità gira lo sguardo e ti osserva per un lungo istante in silenzio poi come aver letto nei tuoi pensieri ti chiede quasi a bruciapelo cosa ne pensi dei due uomini con i quali avete pranzato. Vorresti cercare di spiegare le tante sensazioni che ho provato, ma ti spaventa questo tuo senso di libertà non consono al ruolo che fino a oggi ricoperto, quindi farfugli un generico: “sembrano due brave persone.” Lei ti osserva sorride, e dentro di sé ha capito tutto anche se probabilmente non se la sente di dirtelo brutalmente, ma dopo un lungo istante ti fa una domanda che ti lascia alquanto basita. “Vorrei sapere, anche se non sono fatti miei, da quanto tempo non ti fai una bella e salutare scopata?” Arrossisci fino alla punta dei capelli, guardi con aria stupita, poi dopo un lungo e imbarazzante silenzio abbassi il capo e con un filo di voce rispondi che è da circa un mese. Lei ti guarda con un’aria triste carica di compassione, poi continuando a guardare la strada, ti fa un’altra domanda. “Mara, se non te ne fossi accorta, ha superato quarant’anni, metà della tua vita se n’è quasi andata, e tu sicuramente sarai soddisfatta dei risultati che hai avuto fino adesso, ma dimmi la sincera verità quando è l’ultima volta che ti sei presa un vero momento di pace e di piacere e di serenità e di divertimento per te?” Giri lo sguardo verso il finestrino, senti dentro un tumulto strano, senti il tuo corpo ribellarsi alla mente che cerca ancora di essere razionale anche se ti stai sempre più rendendo conto che è una battaglia persa. Cerchi di non rispondere, e lei non insiste anche se ha capito quello che tu non hai detto. Passa un’intera settimana durante la quale più volte hai ripensato allo sguardo di Augusto, le sue splendide mani al suo fisico asciutto i suoi occhi scuri e profondi, e tu sei rimasta turbata immaginando sentire il suo corpo su di te. Così non ti sorprendi più di tanto quando Cecilia ti invita a cena a casa sua. Sei è tesa emozionata, sai benissimo che ci sarà anche Augusto, e questo provoca una forte eccitazione e nello stesso tempo una profonda angoscia e senso di colpa nei confronti del marito, che ormai sembra più impegnato nei suoi vari obblighi sociali, e passatempi dei quali tu sei esclusa. Passi l’intero pomeriggio del giorno della cena ad arrovellarti il cervello su cosa mettere per non sembrare troppo sciatta o bigotta, né troppo sexy o provocante. Dopo aver provato e riprovato quasi tutti i vestiti dell’armadio decide di fare una doccia, per cercare di calmare la tua mente il tuo corpo alquanto inquieto e teso. Senti l’acqua scorrere su di te, e per un lungo istante ti appoggi al muro della doccia chiudi tuoi occhi ed entrambe le tue mani accarezzano il tuo corpo. Stringi i seni e i capezzoli con forza, mentre con l’altra mano è scivolata fino in basso e ora spingi con decisione due dita dentro di te. Ti masturbami con calma, lentamente, ad occhi chiusi, immaginando che siano le mani di Augusto a darti il piacere che stai provando. ……humhummhummmmmm….ssssiiiiiiiiii…… Mordi il labbro inferiore, mentre un orgasmo intenso e profondo scuote tutto il tuo corpo. Resti immobile mentre l’acqua ti scorre addosso, fin quando senti il rumore del tuo cellulare che ti costringe a uscire per rispondere, e Cecilia, che chiede fra quanto arrivi perché ha bisogno di te per finire di preparare la cena, e ti prega di passare in pasticceria a ritirare il dolce. Per un istante resti ancora stordita da ciò che hai provato, poi decidi rapidamente che è ora di passare all’azione. Indossi un abito leggero, senza maniche, con un leggero scollo che mette in mostra la tua splendida terza di seno, che tieni fasciata in un completo intimo alquanto trasparente che Cecilia ti ha regalato l’ultima volta che siete usciti insieme a fare compere. Completi il tutto con un paio di sandali a zeppa, non molto alti, ma che in ogni caso inarcano il tuo corpo evidenziando senza essere volgare, il tuo splendido culo a mandolino. Dopo circa mezz’ora ti presenti a casa e Cecilia che ti accoglie a braccia aperte. “Finalmente sei arrivata, credevo che avessi cambiato idea, e da quel che vedo se splendida. Se mi aiuti a preparare la tavola avremmo sistemato tutto anche perché fra poco arrivano Augusto e Mario.” La guardi, sorridi, e lei ti dà un lungo braccio stringendoti forte. “Mara, divertiti, lasciati andare, per questa sera, lascia l’altra donna fuori dalla porta, e permettimi di dirti che la vita è una soltanto, e che ogni tanto bisogna volersi bene prendendosi cura di se stessi facendo quello che uno vuole.” Resti per un attimo a pensare, ma il suono del campanello alla porta lascia andare ogni tuo dubbio, ti trovi quei due splendidi uomini davanti, decidi dentro di te che l’altra Mara resterà chiusa fuori dalla porta. Baci e abbracci da parte dei due uomini, e in particolare di Augusto che ti osserva e ti chiede di fare un giro su te stessa ammirando il tuo splendido corpo. Dopo un aperitivo alquanto alcolico sedete a tavola per gustare la splendida cena che Cecilia preparato, molto annaffiata da un leggero vinello al quale non sei abituata che fuga ogni tuo remoto freno inibitore. Mentre Cecilia prepara il caffè è aiutata da Mario tu e Augusto vi siete seduti sul divano l’uno vicino all’altro, lui ti guarda, prende il tuo viso fra le sue mani e per un attimo chiudi gli occhi, fin quando sente la sua bocca sulla tua incollarsi in un bacio caldo e appassionato. Dopo un attimo di stupore, spingi la tua lingua dentro la sua bocca che va a cercare la sua con il quale inizia una danza erotica molto sensuale e carica di passione. Le sue mani scendono sul tuo corpo accarezzano i fianchi fino quasi alle cosce, ti stringe a lui e quando ti stacchi vedi gli altri due che mi stanno osservando con un sorriso di compiacimento. Bevuto il caffè, Cecilia accende l’impianto stereo che diffondono musica di sottofondo, si mette a ballare, anzi si struscia languidamente contro Mario in evidente stato di eccitazione. I due si baciano si toccano in piedi davanti a voi mentre Augusto continua ad accarezzarti lentamente il tuo corpo per poi invitarti a ballare con lui. Ti stringe a sé, senti il suo petto forte premere contro il tuo seno, e i tuoi capezzoli indurirsi a quel contatto mentre le sue mani che sono scese lungo la schiena ora stringono con forza le tue natiche e spingendo il tuo corpo contro il suo facendomi sentire qualcosa di grosso e voluminoso che sta crescendo davanti a te. Ti senti leggera felice, eccitata da inebriante voglia di lasciarsi andare. Torna a baciarti, le sue labbra avide scorrono lungo il tuo corpo, sul tuo collo quasi dietro la nuca provocandoti brividi di piacere che non hai mai provato. Ti giri e vedi che altra coppia si è avviata verso la camera da letto. Augusto ti stringe a sé, senti le gambe molli, le mutandine bagnarsi il tuo corpo carico di desiderio a cercare con il ventre il suo voluminoso pacco che ora si sente tutta la sua pienezza e che ti provoca scariche di piacere al solo contatto. Le abili mani di lui aprono la cerniera lampo del tuo vestito in un attimo scivola a terra lasciandoti sola con il sottile trasparente intimo che ti fa sembrare nuda. Per un attimo vorresti coprirti ma poi le tue mani anziché nascondere il tuo corpo hanno cercato il suo, e inizi spogliarlo freneticamente quasi a volerli strappare i vestiti di dosso. In breve siete entrambi nudi, e vedi per la prima volta il suo sesso lungo duro e grosso, diverso da quello di tuo marito più corte più sottile. Lui ti solleva, ti prende in braccio e ti porta nella camera dove sdraiata sul letto c’è Cecilia che sta succhiando il cazzo di Mario che a te sembra al solo vederlo anche più grosso di quello di Augusto. Dopo averti sdraiata delicatamente scende verso di te si mette fra le tue gambe. Chiudi gli occhi per la prima volta assapori una vera e propria leccata di fica, che ti sconvolge ti fa provare sensazioni mai provato prima. Godi nel sentire quella lingua scorrere lungo il taglio, ed insinuarsi fra le grandi labbra per poi affondare te mentre con la punta del naso lui ti schiaccia in maniera dolce meravigliosa il tuo splendido bottoncino provocando l’orgasmo al quale non sai resistere. ..uhuuunnnnnnnmmmm….. ssssssiiiiiii……..oooooooohhhhh!!!! Cerchi di soffocare l’orgasmo, lui si stacca da te solleva lo sguardo e ti costringe ad aprire gli occhi. “Godi, urla, dimmi se ti piace, ma non reprimerti, lasciati andare.” 30 0 8 years ago
- A sabaudia A Sabaudia Avevo poco più di trent’anni, sposato, e lavoravo per una impresa di costruzioni come geometra. All’inizio di quell’estate mi mandarono a dirigere un cantiere, a Sabaudia, per la costruzione di un complesso di mini appartamenti per le vacanze. I primi giorni mi trovai un po’ spaesato, non conoscendo i posti e dovendo cercare dove alloggiare e dove andare a mangiare. Il venerdì pomeriggio ritornavo a casa, a Roma, e poi ritornavo a Sabaudia il lunedì mattina, presto. Riuscì, Infine, a trovare alloggio in una pensioncina, pulita e a basso costo, dove la proprietari mi diede alcune indicazioni su dove andare a mangiare. Provai prima una trattoria, discreta, poi ne provai un’altra, dove il proprietario, un bell’uomo alto e massiccio, mi accolse con un sorriso e mi face accomodare ad un tavolo d’angolo, per due, e mi chiese se, come prima volta, lasciavo che fosse lui a decidere il mio menù. Voleva farmi assaggiare alcune sue specialità (oltre che proprietario era anche lo chef del locale). Aperto com’ero a scoprire le specialità del luogo, accettai, e lui, tutto contento, se ne andò in cucina. Da dove mi aveva piazzato mi accorsi che vedevo benissimo tutto quello che accadeva in cucina e, pertanto, che lui, mentre preparava i vari piatti, ogni tanto mi rivolgeva uno sguardo molto…. interessato e di quando in quando, guardandomi, si aggiustava “il pacco”. La cosa iniziò ad eccitarmi. Mi piaceva sentirmi desiderato, stimolava il mio lato femminile. Mi fece mangiare divinamente !! All’epoca, poi, oltre che saper degustare sapevo anche… mangiare quantità industriali, e le sue porzioni erano tutte abbondanti. Alla fine del pasto, mentre prendevo il caffè, gli feci i complimenti e lui, sedendosi e guardandomi fisso negli occhi, mi ringraziò ed iniziò a pormi domande del tipo “da dove venivo, cosa facevo ecc…” Capii che gli piacevo e che doveva essere omosessuale e la cosa mi eccitò ! Ma feci finta di niente, volevo farmi desiderare, pertanto ignorai volutamente tutte le frasi con sottintesi che lui mi lanciava. Pagai il conto e gli dissi che ci saremmo rivisti all’indomani. L’indomani andai, a pranzo, a mangiare una cosa veloce e poi ci ritornai la sera. Lui, ogni volta che non era impegnato a cucinare o con qualche cliente, veniva a sedersi al mio tavolo per continuare l’opera di seduzione che aveva iniziato già la prima sera. Mi sentivo attratto da lui per quel suo modo di fare molto maschio, un po’ possessivo ma molto sensuale. Quella sera mi disse che l’indomani aveva il giorno di chiusura ma, se avessi accettato, sarebbe stato molto felice di invitarmi a casa sua e preparare una cenetta per tutti e due. Accettai. Lui, tutto contento, mi spiegò come arrivarci. La sera dopo ero a casa sua. Mi fece apprezzare tutta una serie di manicaretti e mi fece bere parecchio pensando di abbassare, così, le mie difese, non sapendo che avevo già deciso di lasciarmi sedurre: mi piaceva e, come dicono a Roma, “m’attizzava”. La mia “fichetta” già si contraeva all’idea di accogliere il suo membro, curiosa di vederne la stazza ! Si alzò da tavola per prendere un’altra bottiglia di vino e, venendo dietro di me per versarmene un po’ nel bicchiere, mi accarezzò il viso e poi… si abbassò e mi baciò. Accolsi la sua lingua nella mia bocca, cosa che scatenò un brivido di eccitazione, e mi lasciai violentare da quella lingua. Il bacio, per me, è la forma più eccitante e più completa di rapporto sessuale ! Baci che diventarono insistenti, invasivi... allora mi arresi e la sua lingua invase la mia bocca, mi baciò con foga, mi esplorò la bocca con la lingua, io ricambiai. Appoggiò la bottiglia e, mentre continuava a baciarmi, le sue mani artigliarono i miei capezzoli e li torturarono, provocandomi dolore ma anche una notevole eccitazione. Sempre continuando a baciarmi, cosa che già di per se mi stava mandando al manicomio, si inginocchiò, mi alzò maglioncino e camicia e subito dopo mi succhiò i capezzoli, mordicchiandoli. Mi stava facendo impazzire e misi le mani tra i suoi capelli stringendo a me la sua testa per far sì che non si allontanasse dai miei capezzoli che stava torturando in maniera divina con lingua e denti. Stavo quasi per godere senza neanche masturbarmi. Mi rialzò e mi portò in camera, dove iniziò subito a spogliarmi, mi fece distendere e, dopo averlo fatto, si spogliò anche lui e si distese accanto a me riprendendo a succhiarmi i capezzoli, prendendo in mano il mio scettro e iniziando a masturbarmi lentamente. Quindi mi fece girare a pancia sotto ed iniziò a leccarmi tutta la schiena, ogni tanto dandomi un piccolo morso, sino ad arrivare ai glutei. Una volta arrivato lì iniziò a leccarmi tutto il culo cercando di forzare le mie chiappe per arrivare a leccarmi, lascivamente, la mia “fighetta” e cercare di forzarla con la lingua, con cui iniziò a fottermi, allargandola sempre più. Nel frattempo prese, dal comodino, un bel po’ di vasellina ( o qualcosa di analogo) e me la sparse sul mio fiorellino, cospargendomela anche dentro, con due dita che hanno violato la mia intimità e mi stavano allargando ben bene. Ero al settimo cielo, mi stavo beando per le sensazioni che riusciva a procurarmi. Quando fu convinto che fossi pronto mi appoggiò il suo uccello tra le chiappe e prima di possedermi… mi sussurrò: “ Ora ti prendo, mia bella troietta, mi piaci e ora sarai mia !” Ciò dicendo mi entrò con un’unica spinta, facendomi urlare dal dolore un “Bastardo”…. “non così…”! Mi ero tutto rattrappito per il dolore, stringendogli il cazzo in una morsa, senza dargli modo di muoversi, facendogli male per quanto lo avevo stretto. Rimase immobile, respirando affannosamente. Io ero tutto un dolore, mi pareva di impazzire dal male. Pian piano, però, il mio sfintere iniziò rilassarsi, ad abituarsi a quella intrusione forzata, a sentire meno dolore ed iniziare a contrarsi sino a quando fui io, lentamente, ad iniziare a muovermi sempre continuando a contrarre lo sfintere al punto che lui disse: “ Sìì, cosìì… me lo stai succhiando… il tuo non è un culo, ma una bocca “….”Stupendo…continua così..” E finalmente il dolore scomparve quasi del tutto ed iniziai a provare piacere per il fatto di sentirmi violato , posseduto e desiderato. Senza che gli dicessi nulla lui capì che poteva iniziare a possedermi e perciò incominciò a muoversi, lentamente ma con continuità, entrando profondamente in me. Aveva un sesso di notevoli dimensioni: anche per questo, entrando in quella maniera così violenta, mi aveva fatto tanto male, ma ora che mi ero abituato a quella intrusione iniziai a sollecitarlo, a incitarlo a scoparmi più forte dicendogli che sono la sua mignotta e che può farmi ciò che vuole. Immediatamente, mentre affonda i colpi, mi morde la spalla e sentì il suo membro irrigidirsi ancor di più dentro di me ed il dolore salì, il mio piacere quasi scomparve per lasciar posto alla sopportazione, ma volevo fortemente che lui mi godesse dentro. Il suo corpo si tese, tutto il peso gravò su di me mentre affondava i colpi che mi stavano letteralmente squassando e, finalmente, esplose in un orgasmo, accompagnato da lamenti. Le spinte, quindi, diminuirono, la pressione si alleviò, per me fu un sollievo fisico ma mi sentì profondamente appagato per essere riuscito a farlo godere tanto.. Uscì con precauzione lasciandomi il piacere di essere pieno del suo seme, che sentivo fuoriuscire dall’ano violato e colare tra le cosce. Scese dal mio corpo, distendendosi accanto a me, dicendomi: “ Mi hai fatto godere da matti, hai un culo splendido !” Dopo un po’ gli chiesi se gradisse un massaggio e lui annuì. Lo feci girare prono e lo deliziai con sfioramenti, impastamenti e poi ancora sfioramenti. Dopo testa, schiena, braccia, gambe e polpacci passai ai glutei, con le dita sfiorai il solco delle natiche, poi le mie dita si insinuarono da tergo fino al suo scroto che massaggiai dolcemente. Il mio partner era pronto per il secondo round. Si girò e gli presi l'uccello in bocca prima che potesse fare o dire qualcosa... sentii la cappella inturgidirsi a contatto con il mio palato, con la lingua gli stimolai il frenulo. Dieci minuti di generosissime ciucciate poi presi io l'iniziativa. Gli salii sopra, afferrai il cazzo duro e me lo appoggiai tra le chiappe. Il mio culo era ancora abbondantemente lubrificato ed allargato dalla sessione precedente: mi bastò abbassarmi con decisione per prenderlo tutto dentro in un colpo solo. Ero sopra di lui, conducevo io il gioco. Contrassi i muscoli dell'ano per sentirlo meglio dentro, mi bilanciai bene sulle gambe ed iniziai il su e giù. Sentii il suo uccello completamente assestato nel mio retto, adesso ogni affondo era una stilettata di piacere, di riempimento. Con la mano libera mi masturbai e mi venne da pensare che lui il mio uccello non lo aveva nemmeno sfiorato, ma andava bene così... Ci accoppiammo fino allo sfinimento, poi ci sganciammo. A quel punto lui mi venne sopra, si sedette sul mio petto, si masturbò sulla mia faccia. Non feci in tempo a prendere nessuna iniziativa. Un copioso fiotto di sborra mi raggiunse sulle labbra. Mi infilò la cappella gocciolante in bocca Succhiai dalla sua cappella le ultime gocce di eiaculato... Dopodiché lo baciai e, abbracciati, ci addormentammo. 27 4 8 years ago
- La prima volta che mi sono accorto di essere bisessuale Ho 59 anni, serio, riservato e amante della pulizia... 184x 97x “20 penso”, attivo e passivo, fuori da tutti i giri. Sono orientato verso il sesso soft orale manuale le esperienze da passivo si contano sulle dita delle mani. La prima volta che mi sono accorto di essere bisessuale, o che l'ho finalmente ammesso a me stesso, è stata la stessa sera in cui una mia ex amica mi ha invitato a una cena con degli amici suoi, c’erano alcune coppie sposate, fidanzate,singol ed un trans molto carino allora avevo 45 anni e un fisico muscoloso,quella sera avevamo bevuto molto e stavamo vicino al camino, quando Serena la mia amica ci chiama e ci porta fuori a un terrazzo che comunicava con la stanza da letto sua e sul letto spogliati cera una coppia sposata con il trans che si chiamava Fernanda, a questo punto vuoi per l’effetto del vino e del liquore ci siamo trovati a fare un orgia ed ho fatto sesso per la prima volta con un trans. La cosa è andata più o meno così:è stata la prima volta in cui ho baciato un uomo, la prima volta che ho toccato liberamente il corpo di un uomo, la prima volta che è stato un maschio a farmi un pompino. La mattina dopo io e Serena ne abbiamo parlato e lei mia ha dato l’indirizzo e il numero di telefono Fernanda. Dopo quella sera e nata una forte amicizia l’ho incontrata più volte Fernanda ho fatto sesso orale con lei senza penetrazione anale anche se lei mi voleva penetrare, ma non mi sentivo ancora pronto per questo passo. Dopo un mese ho chiamo Fernanda deciso a passare una serata diversa, gli dico che ho tanta voglia di fare sesso e lei si mette a ridere e mi risponde organizzo io una bella serata. Arrivo a casa sua verso le 21 lei abita in una piccola villetta fuori città in un posto isolato. Mi apre mi da un bacio sempre sorridente e con la sua simpatia mi fa accomodare, mi offre un caffè poi andiamo in camera sua mi dice di spogliarmi e di spegnere la luce cosa strana perché abbiamo sempre fatto sesso con la luce accesa, dopo poco torna in camera con una bel regalo di nome Valentina la teneva per mano come una fidanzatina. Solo che la fidanzatina è un trav di un metro e ottanta senza tette. Fernanda comincia a baciarmi da per tutto e a toccandomi e sfiorandomi tra le gambe. Si sfila il perizoma e tira fuori un birillo di 18 cm ma duro come la pietra da lasciar presagire un caldo benvenuto. Io comincio a succhiarglielo, lentamente, con gli occhi chiusi. Quando li riapro me le trovo tutte e due di fronte, io a pecora sul letto, il mio sguardo si è subito calamitato sul grosso cazzo di Valentina. Lungo e soprattutto largo da far spavento. Un grosso manico di legno, la punta di una mazza da baseball ma di carne calda. Una cappella enorme che quasi non entra nella mia bocca. Dedico le mie attenzioni all' ospite d'onore intanto incomincio le olimpiadi del pompino, mentre Fernanda si arma di lubrificante e lo usa in quantità industriale. Mi infila il primo dito, il secondo si fa sentire e li rotea per dilatarmi bene. Mentre gustavo con piacere il pene enorme, Fernanda mi chiese di prendere il suo cazzo, mentre Valentina incomincia a prendere il mio cazzo in mano e poi in bocca fino farmelo scoppiare la fermai per non arrivare subito, allora Valentina si stese sul letto ed io su di lei in posizione 69, mentre Fernanda mi accarezzava il culo e baciandolo, gustavo con piacere quel momento finche non viene interrotto dal un dolore e una fitta all'ano che mi fa schizzare via. Richiamo Fernanda dicendole "sono qui per provare piacere ". Si mettono a ridere le dico di fare piano. Valentina mi disse ridendo "E mo che entro io ?". Scoppiamo tutti a ridere e Fernanda approfittando della distrazione mi penetra tutto ma stavolta con lentezza e gradualità. Sento il mio intestino adeguarsi all'intruso, assestarsi intorno al quel cazzo duro che incomincia a pompare piano ed io riprendo il mio calippone il pene di Valentina era duro e teso, la mia libidine ad immaginarmelo dentro era alle stelle, Fernanda dietro incalzava, spingeva mi sbatteva, e con una mano sulla nuca e mi spingeva il cazzone di Valentina in gola, poi iniziarono ad arrivare schiaffi sul culo, mi trovavo un bastone in bocca e un cazzo in culo con movimenti spasmodici ed isterici. Affannata ed allo stremo Fernanda si ferma e invertono la disposizione. Mi preparo al peggio. Valentina mi deve entrare in culo. Mi mette a pancia in giù, Fernanda si siede di fronte a me infilandomi il suo cazzo in gola, e sento un ginocchio poggiarsi sul mio buchetto. Non era un ginocchio. Era la cappella di Valentina che spingeva sverginandomi per l'ennesima volta, facendomi provare i dolori di un parto all'inverso, avanzando con il suo bastone, pian piano millimetro per millimetro fino fare entrare tutta la cappella, a un certo punto mi sentivo venire meno. Valentina spingeva con lentezza facendomi sentire ogni centimetro che avanza. Mentre Fernanda mi guarda negli occhi e io intanto mi lamentavo e mi contorcevo in timidi tentativi di liberarmi. Mentre le chiedo una mano e lei mi fa "è tutto tuo!" allora Valentina furbamente, esce dal mio culo sfondato completamente. Sento un rivolo d'aria fredda entrarmi nel buco e capisco che era già un cratere. Valentina si arma di lubrificante e lo sparge sul buco e dentro provando un gran sollievo pensavo che tutto era finito, ma rientra con violenza e comincia a stantuffare per pochi con pochi centimetri della sua lunghezza. Poi allunga al pennellata con gradualità a fottermi seriamente. Fernanda impietosa mi fotte con il suo cazzo fino a farmelo arrivare in gola. Mi manca il respiro per l'occlusione del cazzo in bocca. Da quella sera non ho più rivista Fernanda per circa cinque anni. 48 3 8 years ago
- Siena 1 Sono le 14 sto aspettando il treno per recarmi a Siena..ho fissato un incontro con una coppia, rimarro' ospite da loro per l'intera notte riprendendo il treno solo tra 24 ore. E' gia' la terza volta che li incontro. Lei giovane con un bel corpo e dei fantastici capelli rossi lunghi e profumati che raggiungono il solco delle natiche, mi piacciono le sue mani e quelle unghiette che sembrano piccole conchiglie iridescenti.. Mi piace giocare con quelle dita, sopratutto mi piace quando le indico come usare indice e pollice per imprigionare il clitoride ed offrirlo alla mia lingua, mentre con le mie, mi faccio largo nella sua intimita' dapprima lentamente poi aumentando il ritmo seguendo i suoi gemiti e lasciando che l' orgasmo liberatorio la lasci abbandonata e felice. Lui e' leggermente piu' grande di lei ha un corpo ben fatto, peli neri e ricci che dai capezzoli scendono giu' fino all'inguine, non si depila a lei non piace ma di sicuro li tiene corti e ben curati..ed anche a me piacciono cosi li preferisco. Lui ci osserva mentre dono piacere alla sua donna, seppure rimane discosto, sa bene che amo donare il primo orgsmo a lei, sa che prediligo le donne molto piu' degli uomini, sara' perche' gli uomini una volta finito hanno i loro tempi di ricarica, i loro tempi di riflessione, le loro pause obbligate…[ma questa e' un'altra storia] Quando la vede appagata, si avvicina e donandole una carezza sul viso si stende e mi chiede di salire su di lui, al contrario, per un 69.. Sono queste le piccole gioie della vita, appagare una donna e poi sentire il membro del suo uomo crescere nella mia bocca e prepararlo affinche' sia umido e lucido per scivolare nell'intimita' di lei.. Mentre sono impegnata con la bocca sul suo membro, lui incolla la sua alla mia figa ed io non connetto piu' alterna colpi rapidissimi sul clitoride per poi nascondere la lingua nel mio buchino piu' caldo e inizia a muoverla e poi la ritira e la reimmerge nei miei umori.. Muovo il bacino per assecondare la sua lingua ma mi blocca con entrambe le mani sui fianchi polposi, mi tiene ferma qualche istante poi riprende il suo lavorio mentre io continuo il mio con la bocca, continuando avida a succhiare nel mentre la lingua, come la sua vortica attorno all'asta imprigionata nella mia bocca, gli piace si sente ed a me piace il suo piacere, si da da fare con me ed io voglio dimostrargli quanto lo apprezzo. Le sue mani si spostano sulle mie natiche e le discosta, insinuando ancora meglio la sua lingua in me ed alternandola poi con i pollici che si fanno spazio in me mentre la sua lingua torna sul clito.. Come la sento bene la lingua, evidentemente si e' gonfiato il clitoride si e' bene irrorato di piacere. Io continuo il mio viaggio sul suo pene fino a piegarmi un po' piu' in avanti e lasciandol uscire dalla mia bocca, anche io gli apro le natiche e con la lingua inizio a leccargli il forellino [ sono piu' che sicura, la nostra pulizia mentale si estende anche a quella intima] viene scosso da un brivido e piccole trasparenti gocce del suo piacere mi bagnano il mento. Mi fermo e arretro nuovamente,lasciandogli il tempo di riprendersi. Quel piacere non deve essere sprecato cosi...e' della sua compagna ed e' giusto che sia suo. Sono intenta a sorridere osservando quella cappella lucida, quando le natiche si discostano ancor di piu' e una seconda lingua si fa largo sulla mia figa, quella di lei che ripresasi, viene a dare man forte al suo uomo... [Segue...] 45 0 8 years ago
- I ragazzo con noi Eccomi qua a raccontare ciò che da tempo sognavamo di fare e che poco tempo fa abbiamo realizzato...introdurre un ragazzo nei nostri giochi.Da qualche mese messaggiavamo con una ragazzo di 30 anni,distante da noi in quanto per sicurezza preferivamo che Paolo...così si chiama il prescelto abitasse in altra provincia.Erano messaggi in cui si ipotizzava un incontro,in cui ci scambiamo foto...di noi..di Clara nuda...di Paolo mentre si masturbava..Lui era estasiato dalle foto di Clara..mia moglie che nonostante l età(50 anni) era ancora una bella donna..bel seno,belle gambe..un corpo ben curato,piedini da urlo.Gran figa insomma e per me che da un pò ho tendenze cuckold era il massimo pensare di concederla a un ragazzo.Dopo vari ripensamenti decidemmo di organizzare il tutto un pomeriggio,trovandoci in un motel a metà strada.L 'accordo era trovarci,un caffe..e poi.Il giorno prima Clara era andata dall' estetista....Roby mi dice..voglio essere al massimo...piedi smaltati..gambe lisce...voglio farlo impazzire...Partiamo dopo mezzogiorno con una leggera tensione per entrambi...sposati da 30 anni...lei mai avuto un uomo oltre che me...(vergine )e l 'idea cmq mi creava tensione ma anche...eccitazione...la guardo negli occhi...in macchina mentre guido e le chiedo...sicura?Lei a me...sicuro?Si...ho voglia di vederla godere..ho voglia di vederla scatenarsi con un ragazzo..le ho detto che avrà carta bianca...che voglio vederla senza freni inibitori..perchè è il mio amore.Arriviamo al centro commerciale stabilito e posteggiamo salendo poi le scale mobili verso il bar in cui avevamo appuntamento con Paolo.Nessuno...non vediamo nessuno e a quel punto Clara mi dice vedrai..ci ha bidonato.Impossibile dico io,le piaci troppo,come sarebbe possibile...Buongiorno!Arriva trafelato salutandoci Paolo...eccolo,sportivo,un po basso...ma ben fatto,curato,in foto era un po diverso...Clara rimane in silenzio e arrossisce.Sediamoci dai beviamo un caffe.Cerco di sciogliere la tensione parlando con Paolo del lavoro,di come la situazione economica non migliori,mentre Clara in silenzio beve il caffè.Poi diretta...come sa essere lei chiede a Paolo,allora cosa ne pensi..di me dal vero?Era stupenda,elegante ma non volgare,si era messa i tacchi con sandali aperti in cui risaltavano i pidi stupendi,eroticamente da urlo,una minigonna di classe,che la fasciava,un vestitino che metteva in risalto il seno stupendo,una quinta prorompente.Trucco leggero,labbra rosa che risaltavano.Paolo con timore,le dice :Sei stupenda.Bhe dice lei...allora dai andiamo....dove dobbiamo andare!Mi alzo eccitato pago il caffè ed usciamo noi davanti,Paolo dietro,dirigendoci alle macchine.L'accordo era di prendere 2 camere separate,Clara voleva assolutamente la privacy.Paghiamo alla cassa del motel Luna e ci dirigiamo verso la camera 43.Mai stati in motel e quindi ci si muove un po titubanti,ma ecco si,apriamo ed entriamo...bella camera,pulita,che atmosfera...Siamo rimasti con Paolo che appena pronti gli mando un messaggio e lui ci raggiunge.Clara si butta sul letto,guarda il soffitto e mi chiede...di nuovo...sei sicuro?Si amore,si...voglio che ti fai scopare...voglio vederti montata da un ragazzo...da troppo ormai ho questa voglia...mi piace troppo l'idea.Ok...chiamalo dai...io sono pronta.Fremente gli scrivo...camera 43 dai vieni.Dopo pochi minuti bussano,il cuore a mille...Clara seduta sul letto,io apro lentamente...e faccio entrare Paolo,colui che mi monterà la moglie..Mamma mia che tensione.Entra un pò teso anche lui,ciao...eccomi dice...dai siediti..dice Clara...e...spogliati...anche tu Roby...mentre io vi guardo dice Clara.Mi spoglio...tolgo le scarpe..la maglia..i pantaloni...mamma ho l uccello già in tiro...che mi fa male dalla voglia.Anche Paolo lentamente si toglie..le scarpe,la maglia,i pantaloni...e guardando le sue mutande vedo come anche lui eccitato abbia una notevole dotazione già in tiro.30 anni,io 59...una bella differenza..Clara..non toglie lo sguardo da Paolo,dalle sue mutande...e poi imperiosa...gli dice...dai toglile.Paolo lentamente si toglie tutto... lasciando che il suo membro svetti in tutta la sua potenza di 30 enne.Mio Dio che uccello..che testicoli gonfi, Clara sarà montata a dovere.A questo punto il gioco lo dirige lei,io zitto mi siedo sulla poltrona e lentamente mi massaggio i testicoli,doloranti dalla voglia,l uccello no...se mi tocco...se mi sego..verrei immediatamente...troppo eccitato.Clara ancora vestita si alza,si avvicina a Paolo nudo come un verme...in piena erezione...alza le mani e gli dice..spogliami dai..inizia dalle scarpe.Paolo si abbassa gli slaccia i sandali e dopo avergleli tolti inizia a succhiargli le dita dei piedi.Clara lo asseconda..poi si alza le toglie la gonna,la maglietta ,lasciando Clara in intimo,in tutto il suo splendore.Allora lei guardandolo gli dice,dai finisci..toglimi tutto.Lui la circonda con le mani,le slaccia il reggiseno,glielo toglie,lasciandolo cadere e facendo risaltare i capezzoli turgidi dall'eccitazione di Clara,poi si abbassa e le toglie le mutandine,già bagnate...mio Dio che spettacolo,da urlo.Ho i testicoli che urlano dalla voglia...mi tocco le gambe,non so più come fare per stare calmo.Clara si sdraia lentamente,fissando negli occhi Paolo e con un filo di voce,come se io non ci fossi gli chiede...avvicinati..e allargando le gambe ,alzandole,si prende i piedi con e mani allargandosi a dismisura,inarcando la schiena,sussurradogli,,leccami dai,fammi godere.Poalo non aspettava altro,si avvicina lentamente,con il cazzo che sta per esplodere...avvicina il volto all 'inguine di Clara e lentamente con la lingua inizia a leccarla,prima dolcemente poi sempre più deciso e a fondo.Clara lancia un urlo,roco,da belva ferita,e come un torrente in piena inizia a gemere,sconnessa.,lei pluriorgasmica si sta facendo leccare da un ragazzo di 30 nni,potrebbe essere il figlio.Amore ti amo..sei la mia troia,mi avvicino la bacio e glielo sussurro all'orecchio.Lei languida mi risponde,mi amore anche io ti amo,sono la tua troia...fammi fottere.Guardo Paolo e gi dico,dai ha troppa voglia,scopala.Un ordine perentorio è uscito dalla mia bocca...ho chiesto al ragazzo di fottere mia moglie...si è vero,la amo,ma il desiderio è troppo.Paolo si alza...si infila il preservativo come d'accordo sul suo stupendo uccello,imponente..e piano piano lo punta verso Clara che inebetita lo guarda fremente.Alterna lo sguardo verso Paolo,verso l uccello,verso di me...vogliosa e oramai senza freni.Piano piano Paolo la penetra,lentamente,inesorabilmente,fino in fondo si...eccolo è in fondo.Clara mi guarda estasiata mi guarda e con un filo di voce,ancora cosciente mi dice..è stupendo,enorme,lo sento fino in gola...Dio come è bello.Paolo arretra,si toglie lentamente risucchiando Clara che apre la bocca in silenzio,poi rientra inesorabile dandole un bel colpo.Clara lancia un gemito,poi Paolo riesce e rientra,sempre piu veloce.Clara sbarra gli occhi,poi lancia un urlo,disumano,infinito ,e mentre Paolo le assesta dei colpi sempre più potenti,sempre piu decisi ,Clara inizia urlare,senza sosta,un orgasmo continuo,urla come un ossessa perdendo la cognizione di tutto,non capisce piu nulla,SCOPAMI dai,FOTTIMI ,fammi godere.Una belva assatanata senza limiti,vuole essere pompata,a fondo,senza sosta,mai sazia.Paolo prosegue incessante,potente, dall 'alto dei sui 30 anni,sta montando mia moglie come meglio non potrebbe,godo..godo per come la vedo godere.Dopo circa 20 minuti di urla,vedo Paolo che si irrigidisce,sta per venire,sta pr scaricarsi,si avvicina col volto a Clara che incessantemente urla come un ossessa e delicatamente le infila la lingua in bocca...da lei cercata.NOOOO non volevo che lo baciasse...ma lei...oramai in preda a spasmi incontrollati è senza freni,lei vuole tutto,fino in fondo.Paolo a questo punto aumenta il ritmo se mai si potesse aumentare e di colpo lancia un urlo scaricandosi dentro Clara.Tutto si placa ...Clara ritorna in sè,mi guarda..e mi dice:amore è stato stupendo..grazie...e io..amore ti amo...ora però non ne posso più.Mi avvicino,col cazzo che urla...lei me lo prende in bocca...e succhia avidamente.Le scarico immediatamente...tutto in bocca...troppa voglia..lei beve tutto.Mi allontano...mi siedo...mentre Paolo è ancora dentro Clara.Vedo Clara che lo guarda e gi chiede...ma ..sei già pronto..per un altra volta?Lui...si certo..lei è stupenda.Mi siedo..mi metto comodo...e dico dai ragazzo..fottimela ancora per bene.Ti amo 51 4 8 years ago
- La piscina dell'eros Questo racconto si riferisce a una storia di vita vissuta nell'estate di due anni fa, in quel periodo non ero single, ma in coppia, nulla era stato programmato e per questo ciò che ho vissuto e' stato incredibilmente intenso. Avevo organizzato una serata tra amici, un party piscina e al termine della festa eravamo rimasti a notte fonda io..la mia lei e due amici che avevano deciso di intrattenersi...eravamo rimasti soli...la piscina illuminata solo dalla notte stellata e dalle poche candele rimaste ancora accese ai bordi della vasca...eravamo in acqua io e i miei due amici quando invitammo la mia lei a entrare in piscina...ricordo ancora il suo incedere leggero...il suo entrare sinuoso in acqua utilizzando la scalinata ampia e suggestiva della piscina...lei era meravigliosa...sinuosa come una gatta...maliziosa come sempre....si creo' improvvisamente una atmosfera di coinvolgimento totale...vedevo negli occhi dei miei amici la voglia crescere, lei si sedette sulle scale interne alla piscina chiedendomi di avvicinarmi a lei....così feci e iniziai a baciarla...a quel punto Elena, così si chiamava, divaricò le gambe iniziando a muoversi sfregando il suo costume al mio...ero eccitatissimo....i miei amici erano attorno a noi e guardavano...ma a un certo punto iniziarono a masturbarsi...Gli occhi di Elena di accesero di una voglia diversa e perversa....mi disse guardandomi negli occhi: voglio che guardi mentre mi scopano !!...fui avvolto da un'ondata mai vissuta di stupore e intrigo..era esploso in me un vulcano sopito da sempre !!la voglia diversa dal solito di vederla per la prima volta presa da due stalloni era pazzesca....lei era seduta..i miei amici si avvicinarono a lei succhiandole avidamente i capezzoli...duri e turgidi...ricordo ancora adesso mentre scrivo i suoi gemiti di piacere, l'acqua amplificava il tutto!! La presero per circa un'ora in tutti i modi...fino alla doppia penetrazione...uno dei miei amici seduto sulle scale...lei sopra...e l'altro che la prendeva analmente..la portarono, lei poi mi disse, due volte a un orgasmo incredibile!...quando andarono via...feci l'amore con la mia lei....e non l'ho mai fatto in un modo così intenso come quella volta...Elena mi confessò per la prima volta di avere avuto altre esperienze di quel tipo ed è' stato da allora che mi sono avvicinato al mondo meraviglioso della trasgressione !! 36 2 8 years ago
- Autostrada – area di sosta di firenze. Autostrada – Area di sosta di Firenze. Stavo andando, in macchina, da Roma a Venezia. Faceva molto caldo e viaggiavo vestito con una canotta ed un paio di pantaloncini da atletica leggera, di quelli sgambati con la mutandina di rete interna. Come mia abitudine mi fermai nell’area di sosta del Motel Agip di Firenze, lì dove c’è quella bellissima chiesa che sembra una vela. Per prima cosa andai al bar a ristorarmi e poi andai nei servizi igienici che, perlomeno all’epoca (ora non so come siano, è da tanto che non ci passo) erano strutturati in una maniera che permetteva che una parte degli orinatoi fosse defilata a chi entrava ma ben visibile da una certa parte degli orinatoi sulla destra. Ciò dava una certa “privacy” a chi andava sulla porzione di sinistra. Io, con fare spavaldo, andai diretto alla porzione di sinistra, nascondendomi così alla vista diretta di chi entrava nei servizi. Non portavo mutande, solo il pantaloncino. Scaricai la vescica e mi trattenni iniziando a masturbarmi e a guardarmi intorno. Vidi così, alla mia destra, un tizio che stava osservando la mia masturbazione e, dietro di me, nella porzione di orinatoi della parte destra, un altro paio di tizi che si masturbavano guardando il mio culo. Avevo un bellissimo culo e decisi di farglielo gustare meglio: pertanto, con una mano, spostai il pantaloncino che, essendo molto sgambato, fece sì che vedessero bene tutto il mio culo, Uno dei tizi dietro di me non pose tempo in mezzo e, senza neanche rimettere il suo uccello nelle mutande, venne dietro di me, mi infilò due dita nel culo (prima di scendere dalla macchina avevo provveduto a lubrificarmi il culo con del Luan) le divaricò masturbandomi un po’, quindi mi puntò contro il suo cazzo di discrete dimensioni ed iniziò a incularmi, lentamente, con un senso di trionfo per essere stato il più deciso e pronto ad approfittare di quella “troietta” così disponibile. Era il tempo in cui non era ancora scoppiata la fobia dell’AIDS, e pertanto non si usava mettersi il “cappuccio”. Iniziò ad accelerare i colpi e, dopo un po’, lo sentì riversare la sua sborra nel mio culo. Ristette qualche momento e quando se ne uscì ci fu subito chi prese il suo posto. Si era, nel frattempo, creata una sorta di fila in attesa dalla parte degli orinatoi di destra e tutti con la faccia rivolta verso di me, osservando come mi stava inculando il personaggio di turno. Persi la cognizione del tempo e di quanti mi stessero usando, mentre qualcun altro mi si era avvicinato per farsi masturbare o per farsi fare un pompino. Godetti senza neanche masturbarmi, dal momento che avevo le mani impegnate. Ero una vera troia ad uso e consumo di quelli assatanati. Dopo un po’ dovetti mettere uno stop, poiché le mie gambe non mi reggevano più, in quella posizione. Andai a lavarmi la faccia e la bocca ed usai uno dei WC per scaricare tutta la sborra che mi aveva riempito al limite delle mie capacità, tanto che stava iniziando a tracimare e scendere lungo la gamba, Ero erotizzato al massimo. Mi ripromisi di rifare l’esperienza, al ritorno. 23 2 8 years ago
- Cerco continuo... Il pomeriggio si stiracchiava lento e pigro lungo la spiaggia Passeggiavo in solitaria approfittando dell'innaturale silenzio, lasciando che il mio corpo si bagnasse della salsedine e degli spruzzi trasportati dal vento... Il richiamo del gabbiano che mi sorvola, attira la mia attenzione e schermando gli occhi con il palmo teso della mano ne seguo il tragitto che mi porta ad osservare alle mie spalle... Le mie impronte cancellate dalle piccole onde mi lasciano consapevole che tutto nella vita e' mutevole... mi muovo girando su me stessa, decisa a rientrare in casa La spiaggia inizia a ripopolarsi in maniera piu' caotica e chiassosa. Torno a casa, mi spoglio prendo la corda e la adagio tutto sul materasso, apro la finestra dietro di me e mi piego sul materasso , indosso la mascherina, porto entrambe le mani dietro la schiena una sovrapposta all'altra e piego il collo in modo che tu mi trovi pronta Stare come ora a pancia sul materasso, la finestra aperta dietro di me che mi solletica tra le gambe, bendata i polsi dietro la schiena...offerta a completa disposizione, sottomessa al tuo piacere, sapendo che e' anche il mio. Entri nella stanza non sai che ci sono io in casa.. ti soffermi sulla porta, non ti vedo, ma ti sento dietro di me, non una parola, sento i vestiti che abbandonano il tuo corpo poi le scarpe.. Non una parola, solo respiri... E mi arriva il primo schiaffo sulle natiche, forte inatteso bruciante, doloroso, aspetti qualche attimo studi la mia reazione...guardi la pelle che lascia affiorare il sangue in superficie, ti gusti la scena, sopratutto osservi con quanta arrendevolezza tengo le mani dietro la schiena, libere ma serrate mentre la corda e' diventata un inutile orpello... ed ecco impietosa la tua mano di nuovo su di me, piu' forte, vuoi un mio gemito e di nuovo un terzo schiaffo che va ad intrecciasri al primo e mi provoca piu' dolore, li la schiena si inarca e il collo si reclina indietro, le labbra si schiudono come alla ricerca di aria, uno smorzato gemito appena percettibile interrompe il silenzio della stanza e tu,rapido come un felino ti porti davanti a me e mi offri la tua cappella eccitata..... "...scopare la tua bocca mentre ti tengo per i capelli, tu bendata che rimani senza fiato piena del mio membro. I movimenti delle tue guance mi chiedono di prendere aria io mi sfilo e mi pongo dietro a te, prendo le tue mani e te le porto sul culo ordinandoti di allargarti più che puoi le natiche. Rendo scivoloso il tuo pertugio con la saliva e ti penetro fino a sentire le mie palle sbattere sulla tue grandi labbra...." Le mani rimangono sui fianchi ed a tratti si sollevano in aria per ridiscendere sonore sulle natiche..per inebriarti del piacere che il mio sfintere ti dona, stringendo e mungendo il tuo cazzo dentro il mio intestino...godo E poi?? ... Cerco chi mi faccia proseguire... MS 29 0 8 years ago
- La crema del piacere Mi vieni a prendere al lavoro...in macchina mi baci...poi ti fermi in un angolino...buio..isolato...Le tue mani mi sono dappertutto..inizi a toccarmi la micina...mi fai uscire il seno..me lo lecchi..hai una voglia addosso incredibile...inizi a farla venire anche a me... Poco dopo ti cali i calzoni...mi prendi la testa e te la porti sul tuo cosone duro e gonfio...con gioia inizio a farti uno stupendo pompino...scorro su e giù con dolcezza...con amore ti porto all'orgasmo...mi schizzi in gola il tuo piacere...ingoio con amore la tua venuta dolce e densa...calda e delicata... Arriviamo a casa...ho la micina che urla..ho voglia di te....ti spoglio.... Ti prendo per mano...ti porto nella doccia....ci laviamo insieme...nudi...sorridendo e baciandoci di continuo... Poi usciamo...ci asciughiamo...Hai fame...mangiamo qualcosa...per riprenderci un pò...E' stato bello...ho goduto ma sono ancora lontana dall'essere sazia...Ho voglia di te...del tuo cosone duro...del tuo seme caldo...ho voglia di te....amore...! Finiamo di mangiare qualcosa...ritorniamo a letto.Tu accendi la tele...io riposo un pò...Poi inizio a stuzzzicarti..ti prendo una mano e me la passo tra i peli della mia micina....poi mi avvicino e te la faccio leccare per bene.....Ti ecciti subito...ed io godo sentendo la tua lingua sul mio clitoride....Poi ti rimetto sdraiato nel letto...ora è il mio turno....ti passo una mano sul petto..scendo verso di lui.Mi sposto e con la testa comincio ad avvicinarmi...Sono sopra di lui...ma non lo tocco...Inizio invece a leccarti le palline...prima una...poi l'altra...poi in mezzo...Leccate dolci...delicate...come un massaggio...poi inizio a soppesartele con la lingua...mentre lui inizia a svegliarsi davvero.Le leccate alla mia micina l'avevano svegliato...ma ora è davvero..in forma!... Delicatamente con la lingua mi passo le tue palline in bocca...una...poi tutte e 2....inifine le poso...e comincio a spompinarti...Poi mi fermo...ti metto 2 cuscini dietro la testa...sei in alto ora...poi mi metto tra le tue gambe...in modo che da quella posizione mi vedi....e vedi come ti faccio godere...vedi quanto posso essere troia per te... Mi rimetto a spompinarti...dolcemente...vado su e giù...mi raccolgo per bene i capelli per farti vedere come ti spompino bene...riprendo il mio su e giù......un filo di saliva lubrifica il tuo cosone duro....che scivola delicamente nella mia bocca...la lingua passa sulla tua cappella...ogni tanto ti lecco il glande...mi guardi...godi...ed io godo da morire a farti godere così!! Ti guardo mentre vado su e giù col tuo cosone duro tra le labbra....poi mi fermo...e ti domando... : "sono brava amore a spompinanrti??Sono una brava pompinara??te lo faccio bene vero...il pompino??...godi vero??" Tu mi guardi alzando la testa..e mi dici...: "sii..sei stupenda..sei una perfetta pompinara...si..mi fai godere...vai avanti...troia..." Sei vicino....me ne accorgo perchè una goccia di piacere ti esce dalla cappella...Mi fermo subito...voglio goderti e farti godere molto di +...inizio di nuovo a leccarti le palline con la lingua...smorzo il tuo orgasmo e ti godo tra le mie labbra di +...(immagina come nel 1° video che ti mando...quello del pompino...per capirsi) Riprendo...lentamente vado su e giù...ogni tanto me lo mando tutto in gola...arrivo ad appoggiare il mio nasino tra i tuoi peli...segno che ti ho ingoiato tutto...poi provo ad ingoiarti anche le palline...ci riesco dopo un paio di tentativi...e tu ti lasci sfuggire un "AHHHH...quanto sei troia...." GODO QUANDO MI TRATTI COSI'.......delicatamente mi faccio uscire prima le palline e poi il tuo meraviglioso cosone dalla bocca...quindi ricomincio...dolcemente a spompinarti... Sei di nuovo vicino....OK ora è arrivato veramente il momento di farmi fottere...hai un cosone duro e gonfio da morire....Sorridendoti ti dico : " amore hai un cosone stupendo...lo sai...vero??Ora poi e' proprio grosso e duro come piace a me...mmmh....sei stupendo..." E poi guardandoti con un'aria da troia da morire continuo e ti dico.... : "Questa volta voglio superarmi...voglio essere troia come non lo sono mai stata....questa volta voglio davvero che tu mi rompa il sederino in modo completo...voglio ritrovarmi ad essere la tua troia alla quale hai rotto il culetto di brutto!!!...capito amore....???" Tu mi dici di si...sei eccitatissimo...hai un cosone enorme....un paletto di carne meraviglioso....ed io non vedo l'ora di prendermelo tutto...dalla cappella alla radice nel mio sederino voglioso.... Allungo una mano...prendo il tubetto della NIVEA...la crema...ne prendo un pò e me la metto sulle dita...Poi inizio a lubrificarmi il buchetto...Per quello che ho intenzione di fare stavolta la saliva non basta...ci vuole qualcosa che lubrifichi davvero!! Mi ungo il buchetto....e poi ne passo un pò sul tuo cosone duro...Abbiamo perso qualche istante...ma è meglio così...smorzo il tuo orgasmo...durerai di +...ed è proprio quello che voglio!! Ora sono pronta...tu sei sdraiato...io mi metto sopra di te dandoti le spalle...lentamente mi calo su di te...con una mano prendo il cosone..e lo punto dritto dritto al buchetto del mio sederino...unto e voglioso...Ho una voglia di te che tu non immagini...il mio culetto ha una voglia infinita del tuo cosone stupendo.... La cappella si appoggia...mmmmhh....non stò + nella pelle dalla voglia che ho...inizio a farti entrare dentro di me....sento il buchetto che si apre...e tu scivoli....la crema funziona....faccio entrare la tua cappella mentre tiro fuori la punta della lingua mandandola all'insù tra le labbra per quanto e come godo......poi mi sfugge un...:"mmmhh...".di piacere...intimo e delizioso... G - O - D - O......ahhhh...sìììììììììììì...GODO come una matta...mentre tu entri...cm...dopo cm...ti fai strada nel mio culetto...spaccandomelo....mi stò impalando lentamente sul tuo cosone duro e lungo...dio come ce l'hai largo e lungo.....sei talmente dotato che mi apri il sederino letteralmente...è una sensazione stupenda...hai un cosone meraviglioso!! Sculetto...così facilito la tua entrata......Ahh....finalmente sei quasi in fondo....lo sento...sento che sei quasi tutto dentro...mi avrai messo del pancino almeno 20 cm del tuo stupendo cosone.....è ora di prendere anche l'ultimo pezzetto del tuo cosone....lo voglio tutto...tutto dentro di me.... Allora mi risollevo delicatamente....ti faccio quasi uscire tutto...tengo dentro solo la cappella,che così farà da apristrada e poi....mi lascio andare di colpo verso di te....il peso del mio corpo fa si che tu entri tutto...in un colpo solo mi arriva dentro il tuo cosone quasi fino alle palline.....AHHHHHHH...godo...un urletto di piacere mi sfugge...: "Sìììììììììì...." e poi continuo e ti dico... : "amore...tutto...tutto...l'ho preso tutto.....amore....sai...ce l'ho tutto nel culetto....lo sai vero amore...lo senti che me l'hai messo proprio tutto???" E poi ancora...gemendo ti dico.... : "Mi hai rotto...sei entrato tutto...amore...sei stupendo...siiii....Ora fottimi...fottimi amore...voglio che tu mi fotta fino a farti scoppiare le palle....!!!" Ora mi ritrovo impalata e godo...dio se godoooo!!!!.... Ecco a cosa serviva la crema NIVEA...a permettere al tuo cosone duro e lungo di scivolare tutto....proprio tutto dentro il mio sederino.... La saliva non avrebbe permesso di farti scivolare tutto dentro il mio culetto...un pò ne sarebbe restato fuori perchè non sarebbe scivolato bene...invece così mi sei entrato tutto...ma proprio tutto...fino alla radice...fino alle palline....sei tutto dentro di me....e godi...godi come un pazzo....ed io godo nel farti godere e nel sentire quel tuo paletto duro e largo che mi sfonda il culetto!! Inizio a muovermi...facendo leva con le cosce inizio ad andare su e giù...sento il tuo cosone duro che scivola...il mio culetto si è allargato per bene...ora posso impalarmi davvero...inizio a salire e scendere lungo il tuo cosone che si infila sempre fino alle palline nel mio culetto...rompendomelo ed allargandomelo....Stò godendo da svenire....(immagina la scena del video che ti mando.....per capirsi...) Vado su e giù...ritmicamente...ogni volta che scendo lo faccio a corpo morto..in modo da sfondarmi per bene col mio peso sul tuo cosone...è un pilone impazzito che mi spacca...il sederino si stà dilatando davvero,il mio peso fà si che tu entri tutto...tutto nel mio culetto!!Ogni volta che scendo tu sussulti.....godi da morire.... Vado su e giù...di tanto in tanto mi fermo...sculetto...il tuo cosone duro mi si assesta nel pancino...mi giro...ti guardo...godi come un porco...ed io di +....sapendo che mi stai rompendo il culetto...sapendo che mi stai sfondando ed il sapere che mi ritroverò ad essere la tua troia rotta in culo mi fà godere quasi da svenire....Mi giro,ti faccio alzare la testa...ti bacio dolcemente...con amore...in questo modo mi fermo e ti smorzo il piacere...e poi godo a baciarti così mentre mi fotti..... Riprendo ad andare su e giù...il sederino mi si stà sfondando sempre di +...colpo dopo colpo.....lo sento..la crema fà scivolare il tuo cosone che ad ogni colpo mi allarga sempre di +....Stai godendo...sei vicino...Allora mi giro con la testa e ti dico...: "Ahhh amore...godi??Vero??Godi amore a rompermi il sederino..vero???" E tu mi rispondi con la voce rotta di piacere....e mi dici: "ahh..si troia..si...mi fai godere...lo senti che ti sfondo verooo??" Io ti dico di si...sorridendoti....e guardandoti con amore..... Vado avanti...mi fermo..riprendo ancora...la cremina fà il suo dovere...sono lubrificata e il tuo cosone mi scorre nel buchetto spaccato davvero bene...il tuo cosone scivola..arriva in fondo..risale...riscivola...in un su e giù che mi fà girare la testa e godere come una pazza. Poi alla fine mi preghi di venire... NOOO...ti urlo io...e poi come in preghiera ti dico.... : "amore fottimi ancora...voglio sentirti ancora..dai ti prego..amore ti prego...ancora..dammelo ancora...ti prego..amore..."....poi godendo come una pazza mi fermo...per farti sbollire l'orgasmo....e mi lascio andare un gemito di piacere...."ahhhh...." Ti richiamo verso di me...mi inclino all'indietro e mentre tu ti alzi sulle braccia io giro la testa....ti bacio con amore...e ti sussurro : "amore ti prego fottimi ancora...voglio che tu mi rompi il culetto...amore....e per farlo devi fottermi per bene...ed a lungo...resisti amore...e goditi il mio sederino che si rompe sempre di + per te...." Ti bacio ancora....tu ti rimetti sdraiato e riprendi a incularmi con rabbia...godi e vorresti venire....io riprendo il mio su e giù...mugolando e godendo come una pazza mi rimetto a salire e scendere sul tuo cosone... Vado avanti ancora un pò....mi stai inculando da dio...poi tu mi preghi dicendo... : "Amore non ce la faccio +...devo venire...mi scoppiano le palle..." A questo punto ho voglia di godere con te....è tanto che mi fotti...ora veniamo insieme... Io allora ti faccio mettere le mani sui miei fianchi..e così presa nella morsa delle tue mani ti supplico di tirarmi,prendendomi per il bacino,verso di te e di mandarmi su e giù...mentre anch'io continuo a salire e scendere sul tuo cosone... Iniziano una serie di colpi a raffica....tu che mi inculi come un pazzo...il tuo cosone che mi arriva fino al pancino...il mio buchetto che si spacca fino all'estremo...ed io che godo!! Con le mani appoggiate alle tue cosce inizio a muovere la testa a destra e sinistra....gemo...travolta da un piacere pazzesco mugolo piano....metto la lingua tra le labbra all'insù dal godimento,poi inizio a mugolare più forte....+ forte ad ogni tuo colpo...è tutto un susseguirsi di : "mmhh....ahh....siiii....dai amore....godo ....amore mi fai godere tanto....." Su e giù...sempre + forte...un urlo di piacere e di dolore mi sfugge... Come una pazza urlo.... : "AHHHHHH...si amore...mi rompi il culetto...siiiiiiii....sfondamelo...spaccami...fottimi...forte...+ forte...ancora + forte..." Poi l'orgasmo mi travolge mentre il mio culetto si sfonda del tutto lasciandoti entrare fino ormai alle palline....mi hai sfondata del tutto ed inizi a venire anche tu...Il 1° orgasmo ha fatto si che tu possa resistere molto di +...ma ormai sei vicino...molto vicino.... Mi appoggio sulle braccia....ancora una serie di colpi fortissimi...il mio buchetto che si sfonda definitivamente e tu che schizzi...caldo...copioso..il tuo sperma mi schizza nel pancino mente tu godi fino quasi a svenire....ed io con te....La testa mi gira....l'orgasmo è stato meraviglioso....ho goduto da morire!!! Finalmente sei venuto e finalmente ti sei fermato...io gemendo resto immobile sopra di te...un rivolo di sperma ed un pò di sangue mi scendono dal culetto...mi hai proprio sfondata davvero...ora me ne rendo conto!!! Il buchetto è talmente largo che lascia colare il tuo seme ed un pò di sangue...è il segno che attendevo...ora ho il culetto rotto!!! Lentamente inizio ad alzarmi...a levarmi da sopra di te....il tuo cosone,sazio dell'orgasmo mi scivola fuori facilmente,sono talmente larga che esci in un attimo...mi piego di lato mentre il tuo sperma mi fuoriesce copioso dal buchetto sfondato....inizio a macchiare le lenzuola di sperma e di sangue...sono talmente sfondata che il buchetto non regge +....Allora con una mano mi metto un fazzolettino sul buchetto,per non macchiare +,poi mi alzo e vado in bagno. Mentre corro verso il bagno continua a colarmi il tuo seme misto a sangue....mi rendo conto che stavolta abbiamo esagerato...ho il sederino davvero rotto...questa volta mi hai davvero rotto il culetto...non c'è dubbio....ho il culetto rotto..sfondato,me lo hai spaccato amore....e questa volta davvero di brutto.... Mi appoggio sul bidet per lavarmi....il culetto mi fà un gran male,ma è un dolore delizioso...perchè significa che stavolta me lo sono fatto rompere davvero come volevo,era quello che cercavo...mi accorgo che il buchetto è talmente largo che l'acqua ci scivola dentro con facilità....Mi lavo con l'acqua fredda e l'acqua mi dà un sollievo delizioso....Con un dito mi tocco il buchetto...è largo al punto che il dito entra addirittura senza toccare le pareti del buchetto!!!....scivola dentro come nel vuoto....come sono sfondata!! ora sono proprio una vera troia rotta in culo...ho il buchetto rotto...sfondato e questa volta me lo sono fatto spaccare davvero per bene...ma era quello che cercavo...volevo ritrovarmi con il sedere sfondato dal tuo cosone e devo dire che ci sono riuscita...Ed a spaccarmelo così sei stato tu...amore mio.... Sei stato maledettamente bravo a spaccarmi....mi hai inculata come volevo....senza pietà...con forza...mi hai fottuta come un toro fotte una vacca...a lungo...per bene....nel modo giusto per sfondarmi del tutto....ed alla fine ci sei riuscito....mi hai rotto il culetto davvero in modo stupendo...ora sono la tua vera zoccola rotta in culo...e ne sono deliziosamente consapevole.... Mi guardo allo specchio...mi dico...: "quanto sei troia..come sei puttana!!".....poi per sincerarmi e constatare di avere davvero il sederino sfondato come desideravo mi metto alla pecorina davanti allo specchio e mi guardo il culetto girando la testa....mi apro il sederino e noto il buco...è allargato da morire....si vede il buchetto,ormai non si può nemmeno + chiamare buchetto...è come un cerchio rosso con il fondo nero...è molto largo e profondo.....sembra quello di una vacca montata da un toro per come è largo e nero.....ma è la conferma che volevo...ora sono proprio una rotta nel culo....mi sono davvero superata come troia...nemmeno le puttane da marciapiede si ritrovano,quando tornano a casa,dopo aver preso molti cosoni.... un sedere rotto come il mio...sembra quello di una vacca....felice e intimamente contenta di essermi fatta sfondare così.....torno a letto. Ti bacio dolcemente e ti dico:" Amore lo sai che ho il sederino rotto come quello di una vacca??Lo sai vero??" poi ti prendo le dita e me le appoggio al buco per farti sentire come sono sfondata...2 delle tue dita mi entrano come nulla fosse...non incontrano nessuna resistenza.... Tu sorridendo ti accorgi che sono aperta davvero di brutto e mi dici...: "Amore era quello che volevo...volevo sfondartelo proprio così..." Ed io baciandoti ancora..tra un bacio e l'altro ti sussurro dolcemente...: "anch'io sai lo volevo....volevo che a spaccarmelo così fossi proprio tu col tuo meraviglioso cosone...ora sono la tua troia rotta in culo..ed il culo me lo hai rotto del tutto proprio tu....." A quel punto baciandomi con dolcezza mi abbracci ed inizi a coccolarmi...a dirmi cose dolci...io ti bacio ancora con dolcezza...la sera ci ritrova abbracciati a dormire con amore. PS. il racconto è una mia fantasia erotica. 27 6 8 years ago
- Naturismo esperienza bsx parte 2 Dopo la mega scopata con il ragazzotto di colore ero ancora con una voglia addosso e la battuta della moglie in spiaggia mi aveva incuriosita parecchio. Infatti immaginavo i toys di varie dimensioni che avrei provato e il godimento che mi avrebbe lasciato senza fiato. Anche lo sguardo di lei era ammaliante e nello stesso tempo gli occhi facevano presagire un’indole da mistress che lasciava pietrificati. Non potevo andarmene ed ero ormai stregata da quel viso dolcissimo ma allo stesso tempo crudele. Dopo una ventina di minuti sdraiati al sole la coppia si alzò e mi fecero cenno di seguirli a piedi dato che abitavano non troppo distanti. Il ragazzotto ormai era andato via e lei mi prese per mano con il marito avanti con gli asciugamano e borsa a tracollo faceva strada senza dire una parola. Lei iniziava a parlarmi di come sarei stata felice in casa loro e di come avrei goduto e accennava pure al fatto che sarei potuta stare da loro e lasciare la casa in affitto così avrei risparmiato pure il denaro. Ero ammaliato anche perché lo diceva non come un invito che avrei potuto accettare o meno ma quasi come un ordine al quale non potevo dire di no. Accettai e facendo strada arrivammo davanti casa: una villetta singola con mura alte e alberi che coprivano la visuale; un cancelletto di ferro sempre occultato che rendeva impossibile guardare al di là dell’ingresso portava direttamente al portone dopo un vialetto sempre con siepi e alberi. Pensai ad una villetta molto riservata anche perché molto distante dalle mura e ben nascosta dall’esterno. Entrammo dentro e mi piacque molto: arredamento un po’ all’antica con salone ampio e divani di pelle; un tavolone di legno robusto con sedie antiche ecce ecc. La donna mi disse che potevo andare in camera mia al piano di sopra dove avrei trovato oltre al bagno per farmi la doccia anche dei vestiti puliti da indossare. Lì per lì non ci feci caso e mi avviai di sopra per darmi una rinfrescata e pulirmi soprattutto il buchetto ancora dolorante. Arrivata sopra ed entrata in camera rimasi sbalordito: oltre alla bella camera, sul letto vidi calze autoreggenti; un perizoma; una gonnellina di stoffa tipo scozzese; una camicetta bianca a maniche corte e una parrucca bionda con capelli lunghi e ondulati; un paio di scarpe con tacco e nel bagno tutto il necessario per lavarsi e truccarsi. Non persi tempo dato che ormai avevo capito cosa e come dovevo prepararmi e scendere giù in salone dove ci sarebbero stati i proprietari ad aspettarmi. Dopo la doccia indossai il tutto e truccandomi mi guardavo allo specchio con soddisfazione e nello stesso tempo eccitata da quella figura. Scendendo le scale sembravo un donna che fa il suo ingresso trionfale con spettatori che ammirano le movenze e infatti sotto c’era la donna che guardava e sorrideva. Forse perché già sapeva cosa aveva in mente e cosa mi avrebbero fatto insieme. Io ero eccitata e in sala feci dei giri per farmi ammirare meglio e mettere in mostra il mio culetto e le mie gambe avvolte da quelle calze velate. Lei si avvicinò e facendomi i complimenti mi baciò sulla bocca tastandomi il culetto e strusciandomi i seni. Pure lei si era vestita per l’occasione indossando un lungo abito nero scollato dietro e aperto davanti; i seni svettavano fuori mentre camminava con scarpe nere con tacco altissimo e notai pure che sotto era nuda. Mi prese per mano e sempre baciandomi mi spingeva verso il tavolo fino a quando non potetti andare oltre dato che con i glutei ero bloccato dal legno ruvido e spesso. Lei mi spinse indietro e mi fece girare e io, con naturalezza, mi adagiai e allargai le gambe come se avessi già avuto questa esperienza. Mi sistemai per non perdere l’equilibrio e rimasi lì fermo con lo sguardo di lato e le braccia aperte sui bordi laterali del tavolo. All’improvviso sentì delle corde che mi serravano i polsi e le caviglie e nella tensione rimasi bloccato con braccia aperte abbracciando il tavolo e le gambe sui tacchi in bilico. Ebbi un po’ di paura dato che in quella posizione ero immobilizzato e impossibilitato a muovermi; quindi ero alla mercede dei miei padroni. Lei iniziò a parlare e rassicurami di stare calma e che avrei pregato affinché smettessero ma poi avrei anche pregato di continuare. Non capivo e le mie gambe vellutate tremavano al solo pensiero. Ad un tratto sentì che lei mi sfilava il perizoma e iniziava a toccarmi i glutei e il solco del culetto premendo sul buchetto. “ il ragazzo nero ha fatto un bel lavoro vedo “ esclamò; “ ma ti assicuro che ora proverai un piacere mai provato con me e mi pregherai di continuare fino alla svenimento “ continuò sorridendo e baciandomi la schiena sempre con la mano sul buchetto. Iniziai a sentire le dita con un unguento fresco che mi dava piacere e sollievo e che iniziava a saggiare l’apertura e l’interno dello sfintere. Roteavano e allargavano pressando le pareti anali per preparami alla penetrazione. Io mugolavo di piacere cercando di muovermi ma ero bloccato. Un piacere infinito che saliva fino al cervello e che mi faceva sentire una troietta in calore. Dopo un po’ lei si diresse su una credenza e aprendola vidi una serie di falli di diverse dimensioni. La credenza era di lato e io con il viso piegato potevo vedere che tipo di strap-on aveva preso o fallo da farmi assaggiare. Ce n’erano di diverse misure in lunghezza e grossezza e alcuni, anche se un po’ lontani, si capiva che erano mastodontici. Indossato il primo si diresse dietro di me e iniziando a premere sullo sfintere entrò senza problemi dato che ero larghetto. Pensai al ragazzo di colore che mi aveva scopata e alla cappella tipo palla da tennis e iniziai a mugolare di piacere. “vedo che ti piace puttanella che non sei altra”; “ hai un culetto invitante e morbido e due chiappe da mordere bianche belle sode”. Continuò: “ sei aperta ma non come piace a me; questo è per farti abituare pian piano perché non voglio lacerarti il culetto e dopo metterò altra crema che ti farà pure da anestetizzante”. Non capivo perché iniziavo a venire copiosamente sul tavolo sotto quei colpi stupendi e prolungati e chiudendo gli occhi gemevo e chiedevo anche un cazzo in bocca per sentirne il sapore. Dopo una ventina di minuti io ero sfinito e lei si diresse nuovamente verso la credenza tirando un fallo che per lunghezza pendeva verso il basso e molto consistente. “vediamo ora di allargare un po’ di più questo culetto bianco e vergine” esclamò con voce sorridente. “questo sarà come se ti stessi penetrando con la mano e il pugno ma ti ci devi abituare perché da ora in poi saranno sempre al di sopra di queste dimensioni”. Io ero ancora in trance e non capivo le parole della signora ma quando iniziai a sentire la pressione sullo sfintere pensai di immaginare le dimensioni. Mi sentì allargare piano piano e le gambe mi tremavano sotto quella pressione continua e prolungata. Iniziai a gemere e i gridolini anche di dolore uscivano dalle mie labbra pregandolo di fare lentamente per farmi abituare. Rilassai i muscoli appoggiandomi solo con la pancia e quel bastone di gomma iniziò ad entrare fino all’intestino smuovendomi tutta. “brava troietta; hai capito come si fa allora……..rilassati ……….è il solo modo per ricevere questi cazzi senza dolore”. Continuò piano piano a scoparmi e carezzarmi la schiena e il culo. Io ero sfinito ma godevo come una matta; ne volevo ancora e ancora e ad ogni colpo sentivo lo stomaco che si smuoveva. Lei aveva intuito la mia voglia e sfilatomi quel cazzo non perse tempo per ritornare verso la credenza e tirare qualcosa di mostruoso. Non avevo nemmeno il coraggio di guardare ma era grossissimo e la pregai di non provare ma di continuare con quello di prima. “sei già pronta; altra crema e poi godrai come una matta. Ormai sei rotta e uno o due centimentri di larghezza in più non fa differenza” esclamò con voce rilassata ma autoritaria. Indossato quel cazzo enorme di circa 8 cm di diametro con la punta ben lubrificata iniziò a premere. Lì iniziai a sentire male e la pregavo di smettere perché non volevo allargarmi tanto. Sentivo premere con forza per farsi spazio dentro di me e scivolava piano rompendomi come una mela. Prima la cappella dentro e poi per tutta la lunghezza penetrò sulle mie viscere. Ero bloccata da quel palo che si faceva strada dentro di me fino in fondo; il fiato si faceva accelerato perché cercavo di assecondare le spinte rilassando i muscoli. Ma i muscoli ormai erano sfiniti e sentì uno strappo forte dietro il culetto allargato a dismisura; provavo dolore ma anche godimento mentre entrava ed usciva riscaldandomi con lo sfregamento le pareti dell’intestino e sbrodolavo dal culo tutta la crema che mi aveva inserito. “stai godendo puttanella dal culo come ti avevo promesso; ormai non ti stancherai più di queste dimensioni e ne vorrai fino allo sfinimento. Ora sei mia e ti aprirò che non potrai più camminare o sederti per un bel po’”. Ero allo stremo delle forze e dopo un paio di colpi forti che sentì lo stomaco sfondarsi persi i sensi. Mi svegliai sopra il letto ancora vestita e con le mani mi toccai il culetto dolorante e il buchetto. Ero larga da morire e con le dita assaggiai lo sfintere che era ormai andato. La bocca impastata di sperma che non avevo deglutito dato che ero svenuta mi fece intuire che il marito mi aveva scopata sul letto e venendomi in bocca mi aveva lasciata lì inerme e piena di nettare. Ingoiai e con avidità leccai le labbra per pulire quello che era rimasto. 26 0 8 years ago
- Quando ho capito cosa significa cuckold Incuriosito dal termine cuckold mi metto alla ricerca su internet per capire cosa volesse significare. Il motore di ricerca mi restituisce diverse informazioni ed in particolare sono attratto da un sito: “La casa dei CuckOld”. Effettuo la necessaria registrazione e mi si apre un mondo interessante ed eccitante alle stesso tempo. Trattandosi di un forum dove potevano interagire liberamente coppie, singole e singoli, partecipando alle discussioni, la cosa si faceva sempre più interessante. Capite alcune dinamiche riesco ad entrare in contatto con una lei di coppia, Alessandra, che raccontando di lei e del marito Domenico, esponeva foto di incontri con singoli. Era questa la caratteristica che intrigava entrambe. Lui era quello che si definisce un CuckOld attivo e quindi mi chiesero se avessi qualcosa in contrario nel caso fossimo arrivati ad un incontro la sua presenza e partecipazione. Non avendo espresso alcun tipo di problema cominciammo a chattare per qualche settimana per conoscerci meglio e poi passare alla video-chat, durante la quale era principalmente lei a condurre la conversazione e soprattutto a mostrarsi parzialmente nuda. Cosa che facevo anche io. A volte lei si toccava e mi chiedeva di segarmi. Altre volte mentre faceva un pompino al marito voleva che le dicessi parole sconce chiamandola con insistenza troia e puttana. A mano amano che la confidenza aumentava arrivammo alla decisione di incontrarci per verificare se potevamo andare oltre la video-chat. Concordato il giorno ci saremmo visti in un bar per bere qualcosa e poi avremmo deciso il da farsi. Arrivo all’appuntamento e mentre parcheggio arrivano anche loro. Scambio di saluti e noto subito un luccichio negli occhi di Alessandra che fa ben sperare. 35 anni portati benissimo, indossava un pantalone alla caviglia con sandali bassi ed una maglietta non eccessivamente aderente ma che metteva in risalto la terza abbondante. Aperitivo e scambio di battute per un po’ poi Domenico mi chiede di andare in macchina. Si sarebbe confrontato con la moglie ed in caso che per lei ero di gradimento mi avrebbe mandato un sms con le indicazioni dell’albergo dove andare, così come erano gli accordi. Salgo in auto con un po di trepidazione ad aspettare, anche perché lei mi piaceva ed immaginavo già di potermela scopare. Mentre fantasticavo arriva un sms, era lei che mi scriveva che voleva continuare il gioco. Mi ha dato indicazioni dell’albergo, non molto distante da dove eravamo, avrei preso una camera e aspettato un altro sms con riportato il numero della camera dove raggiungerli. Eseguo le istruzioni alla lettere entro in camera ad aspetto. Dopo 5 minuti arriva un sms con il numero della camera e mi precipito. Busso e mi apre Domenico che mi dice che lei è in bagno e di fare in modo che sia lei a spogliare me. Era una cosa che la eccitava enormemente. Pochi istanti e Alessandra esce dal bagno. Uno schianto, si era cambiata ed ora indossava dei sandali con tacco altissimo, una minigonna di jeans corta al punto che le si vedeva il culo quando era di spalle ed una canotta trasparente che lasciava intravvedere il reggiseno nero di pizzo. Si rivolge al marito invitandolo a mettersi comodo e si avvicina a me. Ero già su di giri, con il cazzo che scalpitava a voler uscire dalle mutande. Lei se ne accorge e posando la mano sulla patta dice che a lui penserà dopo, intanto si avvinghia addosso e comincia a baciarmi come un’ossessa mi infila la lingua in bocca e spalanca la sua perché anche io facessi lo stesso. E intanto comincia a spogliarmi. Prima i bottoni della camicia e scoprendomi il petto una leccata ai miei capezzoli. Io le infilo le mani sotto la canotta sollevandogliela e lasciandola con il reggiseno. Lei si abbassa e si dedica alla cintura e alla zip del pantalone facendolo scendere per poi toglierlo del tutto. Appoggia nuovamente la mano sul cazzo e rivolta al marito lo invita a d avvicinarsi. Il marito la fa rialzare, lei si fionda nuovamente sulla mia bocca e il marito le si appiccica dietro slacciandole il reggiseno. Bellissimo sandwich. Io mi impossesso dei seni appena scoperti e lei butta la testa indietro favorendo il marito che la bacia sul collo. L’atmosfera si sta riscaldando ed io non resisto più: devo mettermi nudo. Cosa che faccio imitato dal marito. Appena lei vede che ha due cazzi belli duri a disposizione si accovaccia, allarga le gambe per mostrare il ridottissimo perizoma che ha, si tocca la fica e tenendoci per i piselli comincia un meraviglioso pompino a due. Dopo qualche minuto il marito viene e le sborra in faccia. le succhia, lecca e beve tutto. Alessandra non si perde d’animo mi invita a stendermi sul letto mentre va in bagno a sciacquare la bocca. Il marito mi sorride dicendomi che ora sarebbe stata tutta per me mentre, così come eravamo rimasti d’accordo, lui avrebbe fatto qualche foto per il sito. Lei mi raggiunge sul letto completamente nuda e approfittando del mio cazzo ancora in erezione si concentra nuovamente a spompinare. Quando le dico che se continua a quel modo le avrei sborrato in bocca, alza la testa e dice che ha già avuto una razione di sborra ora la mia la vuole nella fica. Si alza e si mette cavalcioni su di me. Qui vado in estasi per la scena che vedo. Io disteso la tengo per i fianchi con il cazzo nella fica, lei che mi cavalca massaggiandosi i seni ed il marito che con una mano scatta foto e con l’altra si sega. Dura poco più di 5 minuti poi le scarico tutto quello che avevo nella palle nella sua fica bollente. Dopo il secondo schizzo lei si inarca ed esplode in un rumoroso orgasmo al punto che istintivamente le metto una mano sulla bocca per come urlava. Ci fermiamo un po’ a riprendere le forze. Intanto il cazzo del marito aveva recuperato energia e lui si avvicina a noi. Rivolto a me mi dice che gli tocca il boccone riservato: il culo della moglie, che a me non è concesso. A quel punto mentre lei si posiziona a pecora sul bordo del letto io mi improvviso fotografo e documento la meravigliosa inculata. Per reciproci impegni non possiamo trattenerci ancora altro tempo e ci salutiamo con la volontà di rivederci con più calma. 55 3 8 years ago
- Un piacere immenso Non racconto ciò che ho vissuto, ma dopo aver chiesto il permesso alla coppia con cui ho vissuto questa meravigliosa situazione e senza dar nessun riferimento mi accingo a raccontarla perchè ogni volta che ci penso mi viene duro da morire ed anche loro spesso ci pensano ed è stata irripetibile anche per loro anche se io spero di rivivere questa situazione dalle mie parti! Cercherò di raccontarla nei minimi particolari anche perchè seppur siano passati cinque anni la ricordo come se fosse ora. Estate mi accingo ad andare in ferie in un posto lontano da me e cerco un incontro dove vado perchè mi piacerebbe passare un pomeriggio di piacere spensierato mentre ero in ferie ed ecco che una coppia sui 50 anni mi risponde dicendomi che sarebbe stato un piacere ospitarmi un pomeriggio per giocare con il mio corpo dove unico vincolo che avevo dato era non esser legato e loro acconsentirono gli dissi anche che essendo in una stanza e con la famiglia non avrei potuto svuotarmi e loro dissero non devi preoccuparti pensiamo a tutto noi, ero già stra eccitato. Prima di partire mi depilo come si deve e ci si era dato cell per solo sms in caso di problemi, il giorno dell'incontro la mattina ci si conferma mi danno indirizzo mi dicono che al momento dell'arrivo avvisarli che mi aprivano portone e il piano. Salgo porta socchiusa ed entro, trovo sulla porta lei e lui con un camice bianco ed evidentemente nudi sotto, una stretta di mano e lui disse...beviamo qualcosa dopo ora vieni con noi che vogliamo goderci il pomeriggio, passo un lungo corridoio ed entriamo in una stanza che era stata approntata per i giochi di quel pomeriggio, vi era in un angolo un lavandino, un lettino ginecologico, un tavolino con tanti oggetti sopra che come li vidi ebbi un erezione sconvolgente. Si uno di loro era evidentemente un medico, ma si era d'accordo che nessuno chiedeva nulla e così fu. Mi vennero vicino e mi spogliarono loro, avevano ben poco da togliere d'estate avevo pantaloncini e come mi chiesero loro nessuno slip, mi tolsero la maglietta e tutti e due cominciarono a toccare il mio corpo, avevo il cazzo che mi stava esplodendo mentre le loro mani e la loro bocca era da per tutto. Lui mi disse di accomodarmi sul lettino ginecologico, ero disteso a gambe aperte sul filo del lettino lei mise una bacinella sotto la corrispondenza del mio culetto e lui prese dal tavolino l'occorrente per il clistere mi mise sul buchetto del lubrificante ed inserì dentro la cannula sentivo questo liquido tiepido entrare mentre lai mi toccava le palle ed in modo sapiente il cazzo facendolo stare duro ma senza mai avvicinarsi a farmi venire, mi fecero evacuare e rifecero il lavaggio tre volte. Ero pulito svuotato, lui prese dal lavandino il sapone e mi lavò bene il buchetto le sue dita entravano dentro perchè era rilassato ed aperto. vennero tutti e due vicino a me e cominciarono a leccarmi da per tutto dalla bocca e tutto il corpo, lei mentre mi baciava in bocca mi disse toccami la figa era bagnata sin all'inverosimile gli colava persino sulle gambe, lui si avvicinò al mio buchetto a cominciò a leccarlo sentivo la lingua entrare dentro mentre lei continuava a toccarmi le palle ed il cazzo, gli chiesi per favore non farmi venire e lei disse e certo non devi venire vogliamo vederti eccitato mentre ci divertiamo e se vieni continuiamo lo stesso, lui si avvicinò al tavolino dove aveva su dei toy di varie misure e vi era anche una cintura per lei, lui cominciò a penetrarmi con i toy il mio buchetto era rissato si era aperto anche se non lo è mai tanto ma stavo godendo dal buchetto come un matto mentre lui mi penetrava e continuava ad aprirlo e lei diceva ti piace quello che ti fa il dottore...si gli dissi..si da morire, lui aumentava la dimensione del toy che mi vibrava dentro ed io mi contorcevo dal piacere e sentivo il buco colare, lo metteva dentro e lo faceva entrare ed uscire sempre più veloce mentre mi diceva che era la prima volta che lo facevano ad un maschio lo avevano fatto sempre alle donne e non immaginavano che un maschio potesse essere cosi troia e mi diceva troia te l'ho aperto come si deve, si avvicina al tavolino e prese un divaricatore e mi disse ora bella troia te lo apro bene e ti faccio vedere il tuo buco bello aperto...lo introdusse dentro era un divaricatore di ferro era freddo e cominciò ad aprirlo sentivo le labbra del culetto aprirsi stavo godendo veramente come una troia, lei mi toccava ed ogni tanto mi metteva la lingua sul cazzo che mentre lui mi penetrava con i toy era diventato moscio, sentivo il piacere che mi assaliva il cazzo e scorreva dentro ma senza venire perchè lei si fermava. Era aperto il mio buco lui si ferma prende lo specchio e mi disse ecco troia guarda il tuo buco aperto...be era aperto veramente e stavo provando un piacere immenso, lasciarono il divaricatore su si tolsero i camici lui venne vicino a me e mi disse prendilo in bocca cominciai a leccarlo e prenderlo in bocca gli divenne duro grande stupendo e disse è arrivato il momento che ti scopiamo, lei piano piano tolse il divaricatore lui si mise il preserbativo che faceva fatica e mettere talmente che gli era diventato grosso e duro mise su un lubrificante e lo mise dentro...entro subito e mentre lui mi scopava lei venne su di me la sua figa sulla bocca e disse lecca che voglio godere, lo feci le succhiavo il clitoride le mettevo dentro la lingua...ebbe un orgasmo incredibile e la sua figa gli colava nella mia bocca, lui continuava a scoparmi sembrava un toro mentre mi diceva ai il buco del culo bollente troia sei un puttana e le sue parole mi eccitavano da morire. Tira fuori il cazzo e lei si mette davanti a me mi lecca il buco mentre lui cambia il presebativo e la scopa alla pecora e lei gode ancora...gli dico vi prego fatemi venire fatemi godere dal cazzo, si fermano lei mette su la cintura con un cazzo finto bello grande e lungo mi viene davanti e lo mette dentro, lui toglie il presebativo e mi viene a mettere il cazzo in bocca e disse ora veniamo tutti e due, lei mi inculava e mi masturbava il mio cazzo non era molto duro perchè provavo talmente tanto piacere dal culo che non avevo erezione totale lui aveva il cazzo che scoppiava lo prendevo tutto in bocca mentre avevo la testa girata dal suo lato ebbi un orgasmo pazzesco venni tantissimo e mentre venivo lei lo tira fuori e beve tutto...venne anche lui mi venne tutti in bocca...cazzo avevamo goduto sin all'inverosimile mi lasciai andare esausto sul lettino mentre loro due andarono in bagno a lavarsi e guardando un orologio nella stanza era passata un ora e mezza. rientrarono e mi diedero un asciugamano da mettere sul buco aperto e grondante e lei mi portò in bagno e mi disse posso farti io bidè si le dissi e lo fece...be da non credere ero ancora eccitato. Nudi andammo in cucina lei fece il caffè e parlammo un po delle nostre esperienze sessuali e dopo una mezzora vedo il cazzo dl lui tornare duro, lei mi disse mettiti disteso sul tavolo che ti scopa ancore...lo feci ed il suo cazzone duro entrò ancora dentro di me ma questa volta lei me lo prese in bocca il mio cazzo era durissimo venimmo insieme lui mentre mi scopava con determinazione io nella bocca di lei e lei mentre la masturbavo! Fu pazzesco il piacere che provai quel giorno e spero d riprovare una cosa del genere ancora che sia con la coppia o solo con una maschio. 23 1 8 years ago
- In palestra - atto 1° In Palestra – atto 1° Proseguendo dal primo racconto. I nostri incontri in palestra proseguirono con estrema soddisfazione di entrambi. Tardavamo sempre ad andare a farci la doccia perché, così facendo, quando eravamo alla fine della ns. doccia tutti gli altri se n’erano andati e noi potevamo sollazzarci. Ma non avevamo considerato il fatto che colui che aveva la responsabilità di chiudere la palestra aveva fatto caso che eravamo sempre gli ultimi ad andarcene e fu così che, una sera, si incuriosì e… quatto quatto… entrò nelle docce senza che ce ne accorgessimo. Io ero al massimo del godimento, stantuffato da quel cazzo meraviglioso che mi riempiva completamente e mi procurava brividi deliziosi che mi facevano mugolare dal piacere. Arrivò, così, davanti al box doccia dove noi stavamo godendo come pazzi, senza esserci accorti di essere osservati. Lui ci osservò, in silenzio, per qualche minuto, estraendo dai pantaloni il suo affare e iniziando a masturbarsi sino a quando non sbottò con un: “ E bravi porcellini… e mi volevate lasciare fuori, eh ?” Rimanemmo congelati nei gesti e, girandoci lentamente, lo vedemmo che ci guardava con uno sguardo lascivo, libidinoso, mentre se lo stava menando ! “Continuate, continuate, siete molto eccitanti…. Ora vengo anch’io !”. Ed iniziò a spogliarsi, appoggiando i vestiti, su una panca, sino a rimanere nudo come noi e con un cazzo in piena erezione, di belle dimensioni. Il mio compagno di giochi era rimasto, nonostante tutto, abbastanza eretto e perciò non si era sfilato dal mio culo. Riprese, pertanto, a stantuffarmi, lentamente, pe riprendere l’erezione completa e vedere il prosieguo della situazione. Il tizio entrò nella doccia e, senza indugio, mi fece piegare presentandomi il suo cazzo davanti alla bocca, invitandomi a succhiarglielo. Come lo imboccai me lo spinse tutto sino in gola, rischiando di strozzarmi, e prese subito a scoparmi la bocca ad un ritmo forsennato, tenendomi per le orecchie, in modo che non potessi sfuggirgli. Proseguì così per diversi minuti, sino a quando capii che stava per godere e, in quel momento, uscì dalla mia bocca e mi inondò il viso con lunghi schizzi di sborra. Colui che mi stava inculando, eccitato dalla scena, raggiunse l’orgasmo e mi riempì il culo di sborra mentre io iniziavo a godere riversando tutto il mio seme sulle piastrelle della doccia. Ci dovemmo fermare, per riprendere fiato, ma il custode si riprese quasi subito e, scostando il mio sodomizzatore, prese il suo posto, mi puntò il suo cazzo che era già quasi in completa erezione sul mio ano e, in un colpo solo, mi infilò fino in fondo sinché non sentì sbattere i suoi coglioni sulle mie chiappe. Fu un po’ doloroso ma, dopo poco, mi seppi adattare e gustare quella penetrazione. Si fermò, arrivato in fondo, si mosse un po’ a destra e a sinistra per allargarmi un po’ e poi iniziò ad incularmi con movimenti profondi, estraendolo poi quasi del tutto, e poi rinfilandomelo completamente, sino in fondo. Andò avanti così per almeno un quarto d’ora e nel frattempo il mio compagno di giochi e di allenamento di tutto quel periodo torno in erezione e mi presentò il suo bell’affare davanti al viso, invitandomi a succhiarglielo. Non mi feci pregare e lo imboccai completamente, leccandoglielo e succhiandoglielo sino in fondo. Nel contempo iniziai a stringere e rilassare il mio sfintere facendo sì che il mio sodomizzatore avesse la sensazione che gli stessi facendo un pompino con il culo iniziando a succhiare con maggior libidine lo splendido membro che avevo tra le labbra. In capo a qualche minuto ebbi la soddisfazione di sentire che i miei sforzi stavano ottenendo il risultato voluto: infatti mi sentì riempito contemporaneamente sia in bocca che nel culo, totalmente. Ci fu un profondo sospiro di piacere, da parte di tutti e… non riuscivo più a stare in piedi. Mi dovetti sedere nel piatto doccia ! 29 1 8 years ago
- Prendere il sole... Settimana scorsa come ogni domenica mi preparo per la mia mezzo giornata di sole in pace e tranquillità depilazione intima gambe scelgo che perizoma mettere anche il sex toy (bisogna sempre averne uno dietro). Una volta finiti i preparativi mi vesto jeans maglietta esco e vado a prendere la macchina, mi diigo al mio solito posticino vicino a casa 3 / 4 km parcheggio scendo faccio il sottopasso e poi salgo su per gli scogli cerco un posticino tranquillo dove poter essere sdraiata comodamente, una volta trovato mi siedo e mi inizio a spogliare per ora sono ancora sola ma sono anche le 10 di solito arriva gente piu tardi. Una volta tolta i vestiti rimango in perizoma nero tipo “farfalla” con un po di retina davanti che si intravedeva il mio pisello mi metto la crema solare per evitare scottature cosi mi sdraio sull'asciugamano e mi rilasso un po. Dopo un paio di minuti vedo in lontananza una persona pensando che era anche lui per la stessa cosa “sole” cosi per essere piu provocante di quando potevo essere decido di usare il sex toy cosi chiunque passava poteva notarlo prendo un po di saliva mi bagno il buchino prendo il “butt plug” in acciaio largo 4,5 cm senza farmi notare piu di tanto scosto il perizoma lo punto e piano piano mi ci siedo sopra e con una spinta lo faccio sparire e rimane in vista il brillantino viola fuori. La persona che ho visto in lontananza sta passeggiando verso di me ma io continuo a far finta di nulla dormire o guardare il cellulare, noto che ogni tanto si ferma si guarda in torno e continua a camminare sempre verso di me, io continuo a far i fatti miei. Noto che e quasi dietro di me si sofferma a guardare il mio lato b e con gesto (l'ho fatto apposta ma ti faccio credere che non e vero) gli cade l'asciugamano che ha in spalla sulle mie gambe con modo di far gentile mi chiede immediatamente scusa dicendo che era il vento gli rispondo ci mancherebbe figurarti lo vedo e mi rimetto a testa in giu sul cuscino sento che e vicino a me si siede sullo scoglio vicino al mio mi inizia ad accarezzare le gambe molto lentamente mi provoca dei brividi su tutto il corpo sembrano mani di un massaggiatore pulite senza un callo o grezze sa dove toccarmi man mano sale con le mani io continuo a far finta di nulla alterno tra cellulare e riposarmi sento che mi massaggia i glutei mi allarga le natiche nota ovviamente il mio giochino che e dentro non dice nulla continua a far quello che sta facendo mi massaggia accarezza mi dice se ho freddo (forse vedendo tutti quei brividi) gli rispondo di no che era lui a provocarmi questi brividi mi prende il perizoma me lo vuole sfilare lo aiuto inarcando il la schiena rimango nuda con il butt plug dentro mi allarga le gambe prende il mio cazzo lo mette sotto che lui da dietro vede culo palle e cazzo mi accarezza e massaggia al punto che mi provoca una erezione con una mano mi allarga una chiappa e con l'altra molto delicatamente mi prende il sex toy lo sfila piano piano che manco me ne accorgo. Dall'altra parte noto che sale altra gente ma a me non da fastidio ragiono molto (se ti piace guarda se non ti piace girati), una volta tolto il sex toy ho il buco un po largo tenendo un plug di 4,5 cm e normale, si tuffa con la faccia mi lecca prima in mezzo sotto sopra al buco poi dentro e fuori inarcola schiena per mi piace come lo fa mentre lecca fa entrare un suo dito lo fa sparire sento le sue nocche lo tiene dentro non stantuffa ma lo muove come se dentro ci fosse la rotellina del mouse io per non dargli corda da (stronza) continuo a far i farti miei tra l'altro ricevo una telefonata mentre lui e impegnato dietro. I curiosi si fanno sotto hanno il cazzo in mano ma rimango ferma a ricevere le attenzioni mi continua a muover il suo dito dentro e leccare per un attimo lo tira fuori ne punta due molto dolcemente le fa entrare le ricevo tutte fino in fondo le muove sempre e lecca da farmi impazzire fino a farmi uscire il liquido preiaculatorio spostando la testa scorgo che ha il cazzo fuori duro sembra bello tutto depilato come piace a me mi giro a guardare il mare lui si alza si mette sopra di me appoggia il suo cazzo sul mio buco ma ci son le sue dita dentro ma lo lascio fare man mano leva le dita e spinge il suo cazzo dentro ora inzia a far su e giu ci son tutti gl'altri che guardano si stanno masturbando nel veder come mi sta facendo il culo per rendere il gioco piu bello mi allargo le chiappe e poco dopo mi metto a pecora sento le sue palle attaccate al mio culo mi sta martellando in modo dolce da non farmi male ormai dal mio cazzo un continuo uscir di liquido pre spermale a un certo punto si ferma leva il suo cazzo metto il dito mi dice di far la brava che mi piacerà appoggia la punta del suo cazzo spinge fa un po male ma resisto anche lui mi chiede ti tener duro cosi stringo i denti sento che esclama ecco brava cosi ohhhhhh aveva messo il suo cazzo piu un dito dentro il mio culo ha iniziato a far su e giu piano per abituarmi poi sempre piu veloce e sempre piu lunghe dentro e fuori dentro e fuori in meno di 10 minuti mi ha portato all'orgasmo senza sfiorarmi il cazzo ho goduto senza essere toccata o masturbata lui esclama con un tono di dispiacere “nooooo non devi godere le tue contrazioni mi portano anche a me all'orgasmo” cosi una decina di colpi sfilail cazzo ma lascia il suo dito dentro mi sborra sulle chiappe sfinito anche lui e da quelli che ci guardavano parte un applauso di compiacimento sorrido mi sdraio lui prende il sex toy me lo rimette piano lo tengo dentro che un piacere ha delle salviette con se mi pulisce dal suo sperma mi ringrazi e sorridendo gli dico PREGO e se ne va via lasciandomi li continuando a prendere il sole. 22 2 8 years ago