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Scacco alla Regina
Ilaria guardava le nuvole che oscuravano il cielo e la sua città le appariva splendida anche così: immersa in questo grigio antico che sembrava permeare ogni cosa.
L’asfalto bagnato coperto di foglie autunnali si distendeva per chilometri sotto il suo sguardo, chilometri di strade percorse giorno dopo giorno, ora dopo ora, da persone come lei: madri sempre di corsa, mariti disonesti o felici, lavoratori stanchi, professionisti sempre in cerca dell’ultimo affare, impiegati annoiati, persone contente, persone tristi, persone ubriache di vino e d’amore.
A quale categoria apparteneva lei?
A 30 anni ancora non riusciva a capire che posto le riservava il destino.
Tutto apparentemente normale, tutto in ordine, “ogni cosa al suo posto” - avrebbe detto sua madre – eppure, eppure…..un tassello, un incastro riuscito male, un dolce poco lievitato, a volte la sua vita sembrava prendere una piega totalmente estranea al suo modo di essere e di pensare.
Giorgio, compagno esemplare, architetto lanciato sulla via del successo, uomo dotato di fantasia e di ardore, era l’invidia di tutte le sue conoscenti e la gioia della sua “saggia” mamma.
“Dove l’hai pescato un uomo così?” le chiedevano tutte le amiche e colleghe di lavoro, “non fartelo scappare” le diceva al telefono sua madre , e quei 300 Km che le separavano correvano sul filo veloci fino a diventare nulla, e Ilaria si sentiva come da bambina quando quella donna perfetta e profumata la abbracciava e le diceva “Ilaria, devi diventare qualcuno nella vita, ricorda che ogni cosa ha un suo ordine logico, ricorda che ogni cosa ha un suo posto”.
Era questo che le stava sfuggendo di mano, questo incastro perfetto, questo domino costruito in trent’anni, aveva adesso una pedina vacillante, una pedina che poteva compromettere il lavoro minuzioso di una vita.
Accendendo una sigaretta ripensa a Vera, a quei capelli rossi come fiamme, a quel corpo perfetto nella sua imperfezione, a quel naso importante, che lei indossava e portava con la disinvoltura della donna che sa di essere bella.
Vera era così: abiti sgargianti, gioielli vistosi, scarpe alte, borse fuori moda, velluti, broccati, sete cinesi, bigiotteria falsa.
Vera, con la sua allegria, con il suo spirito mordace, con i suoi cappelli all’inglese, con il suo portamento da regina, con la sua falsa noncuranza, Vera leale come il suo nome, attaccata a vecchie ideologie, comunista, anarchica, fascista, retrograda e progressista, cangiante come un diamante, solida come una quercia.
Vera che le ha rubato il cuore, Vera che una notte d’estate le ha detto “ti amo” mentre tra una birra annacquata e salatini stantii parlavano dell’ultimo libro letto, dell’ultimo film visto, dell’ultima volta che Ilaria aveva fatto l’amore con Giorgio.
E poi il buio di una corsa in macchina, il desiderio impacciato di Ilaria, la dolcezza e la capacità di seduzione di Vera, la libreria in noce, il gatto sul divano, il letto morbido e immenso, le candele accese, la luce tenue e soffusa: Vera le ha tolto i vestiti con la delicatezza di un amante sapiente, le ha sfilato le scarpe e massaggiato i piedi, le ha sciolto i capelli bruni legati da un nastro e l’ ha accarezzata per ore prima di possederla con la foga e il desiderio che Ilaria aveva conosciuto solo negli gli uomini.
E la baciava e le diceva ti amo, e le infilava la lingua ovunque e le diceva ti amo, e l’ha fatta venire con un’intensità mai provata prima e le diceva ti amo.
E le diceva ti amo anche mentre le insegnava come gode una donna, mentre con destrezza e fermezza le trasportava le mani nei punti più profondi del suo piacere e le diceva come accarezare, leccare, sfiorare, premere i punti proibiti di un universo infinito.
E Ilaria assaporava, con il gusto di una bambina che succhia caramelle alla fragola, i sapori di Vera, ed annusava gli odori di Vera e rispondeva ti amo alle parole di Vera.
Una notte durata un’eternità tra le braccia voluttuose della sapiente Maestra, tra capelli rossi di fuoco e bocche brucianti, tra un bicchiere di Chianti bevuto a coppa tra le cosce di Vera e dolci ciliegie assaporate intatte tra le gambe di Ilaria.
Una notte di passione, una notte di odio e di amore, una notte in cui Giorgio lontano la chiamava da Parigi per dirle Ti amo e Vera all’orecchio le sussurrava anch’io.
Ilaria guarda la pioggia che ha iniziato a pulire l’asfalto, e pensa a sua madre e al suo ordine logico e cosmico, e pensa a Giorgio e al suo mondo fatto di carte e di voli aerei e pensa a Vera, alle sue telefonate notturne e sconclusionate, al suo profumo di viola ai suoi teatrini di periferia, ai suoi autori sconosciuti.
Pensa alle grandi mani di Giorgio che le percorrono il corpo e la manovrano con la sapienza dell’uomo che la conosce e ama da sempre, e pensa a Vera, alle sue bianche dita che la toccano con l’onniscenza e l’esperienza , con il piacere e la voglia che solo una donna può regalare ad un’altra.
Ieri ha parlato con l’uomo che ama della donna che ama, ieri ha parlato con lui e gli ha detto con le lacrime agli occhi che non può più vivere senza di lei, che i suoi capelli e il suo profumo sono una droga troppo inebriante.
Giorgio, il timido e perfetto architetto ha spalancato i suoi occhi di cielo, ha aperto la bocca da cui non è uscito alcun suono, le ha stretto i fianchi e le ha detto solo tre parole -non mi lasciare- .
Dopo mesi di altalene, di serate insonni, di week end alterni, dopo giorni di pianto e notti di fuoco, Ilaria ha preso l’ultima assurda decisione.
Giorgio la ama troppo per imperdirle di vivere la sua vita, e Vera è inebriata dall’idea di averla sempre con sé.
Suonano alla porta di casa, Ilaria, dà un ultimo sguardo alla strada deserta e si avvia alla porta con le gambe ferme.
Giorgio efficiente e dolcissimo porta due immense valigie, ed una massa capelli di fuoco avanzano dietro di lui.
Le camere sono pronte, quella di Vera e di Ilaria si affacciano sul giardino interno, quella di Giorgio e di Ilaria anche.
Stanze comunicanti, armadi condivisi, un unico bagno per fare la doccia e l’amore…..Il caffè nero e fragrante li aspetta in cucina: infondo ogni cosa ha un suo ordine logico, ogni cosa ha un suo posto nel mondo.
Di sicuro mia madre sarebbe fiera di vedere come ho messo ordine nella mia vita - Ilaria sorride mentre bacia Giorgio sulle scale di casa e conduce i suoi timori fuori dalla stanza da letto, e l’ultima tessera del suo puzzle perfetto torna ad incastrarsi con gli altri tasselli
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20 years ago
desiderya, 40/42
Last visit: 4 years ago -
Il Piacere del Triangolo
Trovare il coraggio per scrivere l’avventura che mi ha cambiato sessualmente, non è stato per niente facile, mi presento, mi chiamo Sara ho 33anni sposata da cinque anni con Riccardo che ha 35anni, genitori di due bambini maschi di 5 e due anni, viviamo in un paesetto della provincia di Treviso, mio marito di mestiere fa il meccanico, in proprio, io invece faccio la casalinga. Per chi sa cosa vuol dire fare la casalinga con due bambini scatenati, non occorre che spieghi tutto il da fare che si ha su una intera giornata, in compenso ho un marito premuroso simpatico gentile,disordinato, che mi ama e mi accontenta su tutto, sebbene non sia una donna con esigenze enormi. Ora dovrei descrivermi, iniziamo con la personalità:
so di essere una persona corretta con tutti, sono abbastanza gentile con chi merita, simpatica, amo molto ridere e mi piace molto cucinare. Per quanto riguarda il fisico ( che vorrei molto tralasciare,e lasciar fantasticare ai lettori come sono ) io non mi trovo una donna attraente, eppure Riccardo mi dice sempre che gli piaccio da morire (sarà vero?) :sono alta 1,65, un po’ cicciotella,con una quinta abbondante di seno,che a lui piace da morire, il sedere grosso con un po’ di cellulite, carnagione chiara occhi verdi labbra carnose capelli neri corti e lisci, in pratica per me non c’è niente di attraente, per Riccardo invece c’è tutto, sessualmente sono etero, prima di conoscere lui ho avuto altre storie, niente di importante, se guardassi bene il mio unico amore è Riccardo, gli altri sono passati nella mia vita solo come avventure, il sesso lo scoperto a 20anni, lui aveva esperienza,diceva, il che,oltre a farmi male, fu veloce come un treno,senza fantasia senza sentimento, insomma quello che provai fu una totale delusione,poi arrivò un altro che non fu da meno, narcisista fuori dai modi, tutto doveva girare attorno a lui, ed a letto era il tipo che non interessava se io provavo piacere o no,l’importante era che il piacere lo provasse lui, morale della favola, il sesso per me fu una delusione fin che non conobbi un meccanico alto robusto simpatico che mi fece scoprire le meraviglie che non avevo mai visto del sesso, fantasioso, resistente, amante dei preliminari, sa farmi godere come una matta, a volte scopiamo per più di due ore senza venire tutti e due, ci piace tirare a lungo, poi esplodiamo quasi sempre insieme in un orgasmo incredibile,dico quasi sempre perché a volte lui non resiste e viene prima di me,ma riesce a trovare l’energia per ripartire subito e farmi gridare tutta la goduria che mi da.Di solito iniziammo con carezze baci palpate,cose normali insomma, poi lui passa all’esplorazione del mio sesso, e li tra dita malandrine e leccate fatte con vera maestria, iniziamo a scaldarci, io non sono da meno, vado all’attacco del suo pisello, di dimensioni normali, che per lui è un po’ demoralizzante ma per me va più che bene, e quando me lo trovo tra le mani mi piace lavorarmelo bene di bocca, visto che ho una bocca grande e carnosa mi sono scoperta un’ abile pompinara il che fa la gioia di lui, poi di solito lui mi prende nella posizione del missionario, per passare alla pecorina, posizione per me veramente superba, e li molto spesso mi penetra analmente,volevo un attimo soffermarmi su questa ultima pratica: all’inizio non volevo, sebbene lui mi lubrificasse bene il forellino con creme, mi faceva un male boia, poi una sera, sarà stato che ero più eccitata del solito sarà stato che lui aveva fatto bene i preparativi, riuscì a penetrarmi lentamente del tutto, al primo colpo entrò e uscì lentamente, sentii che non era come le altre volte, mi faceva meno male, gli chiesi di riprovare e lui lentamente me lo rimise dentro l’ano e li mi scopò con meraviglia da parte mia, finendo per farmi avere il mio primo orgasmo anale sborrandomi dentro con molto piacere di entrambi, non tutte le volte che lo facciamo mi piace, certe volte non mi va per niente,ma certe volte….ragazzi…, altra posizione perfetta per godere è lo smorza candela, ovvero lui sotto e io sopra, in quella posizione molto spesso raggiungo l’orgasmo, complice del suo cazzo che mi pompa come un pistone è anche il suo mangiarmi le tette, io impazzisco nel sentirmi ciucciare i capezzoli.
Una fantasia che Riccardo ha sempre avuto, è di vedermi in mezzo a lui ed a un altro,il famoso “triangolo”,la prima volta che me la proposto rimasi allibita, gli dissi subito di mettersi via certe idee perché mai avrei esaudito questo suo desiderio,ma lui è uno che ha pazienza, e spiegandomi insistendo e…..implorandomi,dopo un po’ di tempo che mi tormentava con questa fantasia è arrivato al punto di farmi quasi convinta, non so come faccia, ma lui ha il dono di convincermi su cose che a volte sono inflessibile, in questo caso ha dovuto sudare le fatidiche cento camice.Tempo fa è tornato casa dal lavoro con un pacchetto regalo per San Valentino,e mi disse che dovevo aprirlo dopo che erano andati a letto i bambini, capii che doveva esser un regalo un po..hardma mai avrei immaginato quello che realmente c’era, cosi quando alle nove di sera rimanemmo soli in salotto, la nostra alcova, aprii il regalo e mi trovai in mano la confezione di un fallo in lattice, completo di palle, di misura considerevole,18cm, rimasi senza parole, lui mi chiese se gli piaceva, io lo guardai con gli occhi fuori dalle orbite, e gli dissi che non c’era bisogno di usare un cazzo di gomma,che a me piaceva farlo come lo facevamo sempre, ma lui non si fece problemi, e mi invitò a provarlo prima di dire che non occorreva, finì che come altre volte che non volevo fare qualcosa alla fine accettavo, e come le altre volte ebbe ragione lui,sebbene era freddo il cazzo finto, non mi spiaceva affatto, anzi trovavo molto piacevole mettermelo in figa mentre ciucciavo il cazzo di Riccardo,grazie al nuovo arrivato provai anche la doppia penetrazione, godendo ancora di più e provai anche la doppia in figa,pratica che mi fa venire con urlo,insomma da femmina che all’apparenza dimostra di essere una donna senza perversioni,diciamo casta, mi ha fatto diventare,e qui lo dico con un po’ di imbarazzo, una porca, mai avrei preso in bocca lo sperma, adesso trovo la pratica molto ma molto piacevole, che dire…grazie Riccardo. Ma adesso arriviamo al fatto che per me è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, l’estate scorsa, precisamente in giugno, nell’officina di Riccardo arrivò un ragazzo di 29anni napoletano, si chiama Lorenzo, cercava lavoro come meccanico visto che aveva molti anni di esperienza, mio marito aveva proprio bisogno di un valido aiutante, e dopo una settimana di prova vedendo che il tipo sapeva il fatto suo, lo assunse, lui abita poco distante dall’officina, è singolo abita da solo, simpatico gentile un bel ragazzo alto muscoloso con i capelli neri e carnagione scura. Tra Riccardo e Lorenzo si instaurò subito una solida amicizia, tanto che a volte mio marito gli dava la responsabilità dell’officina in sua assenza, ogni volta che andavo li con i bambini, magari perché passavo proprio di la visto che non abitiamo li vicino ma a due chilometri di distanza, Lorenzo non mancava mai di farmi i complimenti da vero adulatore, ma sempre con discrezione e mai alludendo a chissà che, io lo trovai subito un ragazzo gentile ed affascinante, un giorno gli chiesi come mai non aveva la ragazza, lui allegramente, da buon napoletano, mi rispose che amava tutte le donne del mondo cosi non trovava giusto dare l’esclusiva ad una singola nei confronti delle altre, capii che scherzava, ma capii anche che era un….furbetto, comunque lo valutai un tipo grazioso che sicuramente sapeva far divertire una donna. Un sabato sera d’agosto, Riccardo invitò Lorenzo a cena da noi, siccome chiudeva l’officina un paio di settimane, voleva fare un po’ di festa prima che partissimo per le ferie, cosi alle sei di quella sera suonò il campanello e quando aprii la porta trovai Lorenzo vestito elegantemente con uno splendido mazzo di rose in mano, precisamente dodici, me le offrì con un po’ di imbarazzo da parte mia, e non mancò nel farmi i complimenti per la mia,diciamo, bellezza e come ero vestita, per l’occasione decisi di fare uno strappo alla regola,di solito sono costantemente vestita sportiva con jeans,quella sera avevo indossato,con molte insistenze da parte di Riccardo, una mini nera molto aderente che metteva in risalto il mio culo,e una camicia bianca leggera aperta sul collo che lasciava intravedere il solco delle mie tette,sotto portavo un reggiseno bianco merlettato molto trasparente, ai piedi indossavo un paio di sandali neri di cuoio con un po’ di tacco alto, senza che Riccardo sapesse sotto la mini voli fare una pazzia, non avevo gli slip, non so neanche perché avevo fatto una cosa del genere, ma la trovai una cosa eccitante. Lorenzo, dopo aver fatto due parole con me, andò in giardino dove mio marito era impegnato sul barbecue, dove stava cucinando la carne alla griglia, mentre parlavano, Lorenzo giocava con i bambini, visto che loro si sono molto affezionati a lui, io mi misi a guardarli dalla finestra della cucina, vedevo mio marito e Lorenzo, mi venne in mente la fantasia di Riccardo e guardando Lorenzo cominciai un po’ ad eccitarmi,d’un tratto mi bloccai e mi dissi fra me e me,che ero matta a pensare certe cose che sicuramente a Riccardo piaceva come fantasia,ma forse se succedeva realmente sarebbe cambiato tutto nella nostra vita coniugale, sicuramente tutto il paradiso che ci eravamo costruiti sarebbe stato distrutto per colpa di un gioco perverso, cercai di non pensare più al rapporto con due uomini come voleva mio marito, il che non era facile guardando loro due, perché vedevo mio marito, l’uomo per me più fantastico del mondo, ma vedevo Lorenzo come un diavolo tentatore, il che non mi dispiaceva come uomo,ci siamo capiti?Arrivò il momento di sedersi a tavola, mangiammo in terrazzo, cosi si stava più freschi visto il caldo, mio marito era a capo tavola io di fianco a lui, Lorenzo di fronte a me, i bambini mangiavano in un tavolino vicino al nostro, mentre mangiavamo notai che Lorenzo adocchiava l’apertura della mia camicia,il che mi imbarazzava un po’, ma non feci niente per coprirmi. Intanto si parlava si mangiava, durante la cena bevetti un bicchiere, di prosecco fresco e frizzante,che per me era anche troppo perché sono astemia, ma quella sera feci un eccezione, il che mi allentò parecchio i miei freni inibitori, quando Lorenzo andò un secondo al bagno, Riccardo mi fece notare che lui mi mangiava le tette con gli occhi, e mi confessò che trovava la cosa molto eccitante, io risi e gli dissi di calmarsi,visto che si era messo a massaggiarmi un seno, poi gli dissi che non c’era niente di male se lui guardava, ma che non si facesse venire strane idee in testa….Ne ero veramente convinta?La serata continuò come di rito, tra dolce spumante caffè liquori, i maschi andarono in salotto mentre sparecchiavo, notai che avevano un po’ alzato il gomito in fatto di alcolici, perché i discorsi anche in mia presenza cominciavano a farsi un po’ hard, sinceramente ero anch’io un po’ sull’allegra, e non fui da meno a partecipare a certi discorsi, con stupore mio e sopra tutto di Riccardo, dopo aver sistemato tutto in cucina e portato i bimbi a letto, raggiunsi i miei due cavalieri in salotto, dove loro guardando la tv satellitare avevano trovato un programmino piccante, mi sedetti sul bracciolo del divano di fianco a mio marito, e senza farci caso accavallai le gambe, cosi scoprii molto una coscia, Riccardo invece la notò, mi guardò io gli chiesi sottovoce che c’era di strano, ma poi quando mi accorsi del mio involontario spettacolo,cercai di coprirmi tirando un po’ la mini, ma troppo tardi, perché Lorenzo aveva già gustato il panorama,mio marito si era accorto di tutto e guardandomi sorrise e mi strizzò l’occhio,io arrossii,ero imbarazzata ma allo stesso tempo mi sentivo calda,strana, sintomi di eccitamento, non volevo però era più forte di me.
Fu quel porco di mio marito a prendere l’iniziativa, proprio quando Lorenzo andò per la seconda volta in bagno, lui mi prese e mi fece cadere su di lui sul divano, facendomi il solletico, io quando fa cosi non sono da meno, e mi misi a pizzicarlo sui fianchi,cosa che lui non resiste e muore dal ridere, però lui approfittò della posizione per darmi un bacio in bocca di quelli molto provocanti, mi mise una mano sulle tette e l’altra mi andò su per la mini sul culo, quando si accorse che mancavano gli slip, guardò estasiato e senza che avessi il tempo di liberarmi lui si mise a giocare con la mia figa pelosa, io cercai di ribellarmi ma lui mi teneva forte, gli dissi che Lorenzo stava per tornare, lui mi rispose che era quello che voleva, mi ricacciò la lingua in bocca che non seppi resistere, mi stavo eccitando non sapevo più cosa fare, ormai sentii la porta del bagno chiudersi e Lorenzo che tornava li da noi, pensai che era tutto strano, avevo un po’ di paura e non so neanche perché, ormai Riccardo mi aveva scoperto le chiappe nude, e io cominciavo avere la figa in brodo, il cuore mi batteva forte, implorai Riccardo di lasciarmi, ma fu troppo tardi, sentti Lorenzo che fece un’esclamazione tipica sua, io mi lasciai andare, e allargai di più le gambe per far godere del panorama il nostro ospite visto che aveva il mio culo in bella mostra.
Limonai con Riccardo ,mentre mi perlustrava la figa con le dita, Lorenzo era bloccato sulla porta, allora mio marito gli chiese cosa aspettava, gli chiese se lo spettacolo non era di suo gradimento, lui rispose che ero bellissima, io ero sempre più imbarazzata, ma ero anche super eccitata,sentti che Lorenzo si avvicinava a noi, il mio cuore batteva a mille, mentre mio marito cominciò a slacciarsi la patta delle bermuda che indossava, estraendo un cazzo che non avevo mai visto, forse era per la situazione ancora più piccante del solito, ma era più grosso, Riccardo invitò Lorenzo a toccarmi la passera, io,non so perché obbiettai, ma fu come dire “si …toccamela” lui non ci fece caso e mi mise due dita su quelle labbra pelose e umide, le fece scorrere tutto intorno alla mia figa, io ansimavo fortemente, poi me le infilò lentamente dentro, e io emisi un gemito, intanto Riccardo si occupava delle mie tette che aveva estratto dal reggiseno, io presi il suo cazzo in mano e cominciai a menarlo,tenevo chiusi gli occhi, non volevo che mi vedesse lo sguardo, ma luoi capiva perfettamente che mi piaceva, Lorenzo si chinò con la testa sulle mie chiappe, e aprendole un po’ di più cominciò a leccarmi divinamente, proprio come mio marito,godevo come una pazza, allora mi alzai sempre restando con il culo per aria, mi portai con la bocca sopra il cazzo di mio marito e li cominciai a lavorarmelo con lingua e ciuccio,intanto il nostro ospite si occupava dei miei buchi con la lingua, mi faceva sborrare letteralmente, e lui leccava i miei umori, gli chiesi di smettere che non volevo, lui mi chiese perché, io non seppi dargli risposta, allora lui dopo essersi tolto i vestiti , e messo in bella mostra il randello bello duro, riprese il suo lavoro con la mia figa sbrodollosa, io mi morsi un labbro dal piacere che provavo, e ritornai al cazzo di Riccardo, continuammo cosi per un quarto d’ora, poi quando loro furono nudi tutti e due, mi invitarono a distendermi con la schiena sul divano ,ormai ero con le tette fuo i dalla camicia aperta e la mini me l’ero tolta, non mi capivo più, facevo tutto come fosse una cosa normale, quando fui distesa, mio marito mi sali sopra la faccia per mettermi il suo arnese in bocca,mentre Lorenzo tornò sulla mia figa, aprii ben bene le gambe in modo che potesse lavorare agevolmente, e tornai godere dei miei due prestanti cavalieri.
Lorenzo ebbe l’onore di iniziare le…danze, si posizionò con il suo cazzone di 22cm circa, e me lo spinse in figa, io lo accolsi con molto piacere, sentii la consistenza anche se avevo la vagina lubrificata al massimo, iniziò a pomparmi con dolcezza e vigore allo stesso tempo, io con lo stesso ritmo sbocchinai il cazzo di mio marito, mamma mia come godevo, ormai mi ero liberata di ogni tabù, cambiarono ruolo tra di loro, mio marito mi chiavò e Lorenzo mi diede da mangiare la sua stanga, glielo ciuccia e leccai con passione,mentre lui continuava a complimentarsi con parole molto spinte per il mio ottimo lavoro, mi presero alla pecorina a turno, anche dentro il culo, avevo sempre un cazzo dentro uno dei due buchi e uno in bocca, mi sentivo troia veramente e felice di esserlo, poi fui io a scatenarmi, gli dissi che li volevo tutti e due, cosi uno sotto e l’altro sopra, mi penetravano in doppia, io godevo come una pazza, erano fantastici, tenevo gli occhi chiusi , forse per vergogna, ma non volevo più che smettessero, anzi li implorai di pomparmi di brutto, raggiunsi il primo orgasmo che dovetti trattenere l’urlo per non svegliare i bambini che dormivano di sopra, loro venero reciprocamente dentro di me riempiendomi tutta, per fortuna prendo la pillola da due anni dopo che Riccardo mi chiese di poter venirmi dentro in figa.
Rimanemmo cosi fermi per tre o quattro minuti, uno in figa e l’altro in culo, poi tolsero i loro cazzi e si misero ad accarezzarmi tutta, erano dolci, mai avevo provato tanto in vita mia, sembrava che fossero d’accordo, baciai prima una poi l’altro, non avevo più problemi, eravammo nudi tutti e tre ormai e io li volevo sentire attaccati a me, iniziarono a indurirsi di nuovo, ed io cominciavo a bagnarmi pure,ripartii con il pompinaggio, me ne facevo prima uno e poi l’altro,a turno loro mi mangiavano la figa e il clitoride, ormai ero di nuovo eccitata, gli proposi di farmi di nuovo in doppia e loro non attesero altro, cambiarono le posizioni come se fossero un gioco e ricominciarono a sondarmi il culo e la figa, godevo come una porca, non ero mai sazia di loro due, ad un tratto, mio marito, che mi stava pompando il culo ormai sfondato, tolse il suo arnese dall’ano, e lo improntò sulla figa dove c’era il cazzo di Lorenzo che mi scopava con maestria, capimmo tutti e due cosa Riccardo avesse in mente, Lorenzo si fermò io mi aprii di più la figa tirando le chiappe con le mani e Riccardo, dopo vari tentativi e con un po’ di fatica, riuscì a metermelo in figa con l’altro, rimasi senza fiato, mi sembrava di spaccarmi in due,mi entrarono del tutto dentro,fino alle palle,emisi un gemito lungo e forte, loro cominciarono a pomparmi lentamente, e io godevo, mi strizzavano le tette, sbrodolavo come una fontana, cominciarono ad accelerare il ritmo e io urlavo a bassa voce, poi esplosi con un secondo orgasmo ma molto più intenso e impetuoso, rimasi senza forze, loro tolsero i loro cazzi e si portarono sulla mia bocca,che io, per ricompensarli, li sbocchinai per bene facendoli venire dentro la mia bocca uno alla volta assaporando il loro nettare, poi cedetti e mi accasciai sul divano sfinita. Da quella sera ho cambiato opinione sul rapporto a tre, anche perché Lorenzo si è dimostrato,oltre un gran scopatore, una persona seria e per niente invadente, in molte occasioni ci si trovava da soli in officina o magari passava a casa mia per un saluto e mio marito non c’era, e mai ha approfittato delle occasioni, si è rivelato da subito una persona corretta, forse perché sa che una sera la settimana viene da noi per farmi rivivere la doppia penetrazione in figa.
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16
20 years ago
admin, 75
Last visit: 10 hours ago -
Mia moglie e il suo amante
Io e mia moglie siamo molto affiatati, siamo due bodybuilder appassionati. Su internet abbiamo conosciuto un giovane che sembrava essere molto gradevole. Mia moglie, 32 anni, si e' lasciata sedurre da questo giovane di 21 anni. Lo ha invitato a casa nostra, per il suo giorno di vacanza.
Il giovane avrebbe dovuto rientrare al lavoro per le 11:30 ed arrivo' a casa nostra per le 8:30. Io non dovevo essere al lavoro prima delle 10 e cosi' quando lui arrivo' me ne rimasi nel soggiorno. Loro non aspettarono molto, immediatamente se ne andarono in stanza da letto. Dopo un quarto d'ora andai ad origliare dietro la porta della camera, che pero' mia moglie aveva lasciato socchiusa in modo che io potessi vedere il letto.Mia moglie portava delle magnifiche calze rosse e sandaletti con i tacchi altissimi. Il suo reggiseno e i suoi slip rossi erano accanto al letto sul pavimento. Il giovane completamente nudo, mi apparve subito come un formidabile atleta, lo vedevo di spalle, era sdraiato sul letto sopra mia moglie e con la bocca stava lavorandosi la sua fichetta. Notai i terribili muscoli della sua schiena, i suoi dorsali, le sue gambe, il suo culo tutto sviluppato in modo notevole malgrado fosse giovanissimo: mi sarebbe piaciuto vederlo lottare con mia moglie, oppure sfidarlo in un paio di match nudi, soli io lui: aveva la mia stessa taglia e ci saremmo divertiti.
Sentii che mia moglie sospirava e stava venendo grazie al sapiente lavoro della lingua del fusto. Dopo un certo tempo si girarono, potei notare il fantastico torace del giovane e le sue potenti braccia definite in modo splendido, con grosse vene che portavano tutta la adrenalina necessaria a combattere sul letto con mia moglie. Anche mia moglie era in forma fantastica. Inizio' a succhiare l'enorme cazzo turgido, prima di impalarsi sul quel grosso membro.Potevo veder il membro del giovane che entrava ed usciva dalla fica di mia moglie mentre lei danzava sopra di lui, gonfiando ogni muscolo del suo corpo lui la provocava, la incitava a muoversi piu' veloce, ancora piu' veloce. Poi lei si sdraio' sopra di lui e lo bacio' appassionatamente, senza dargli respiro, mentre lui stringeva il corpo fantastico di mia moglie fra le sue possenti braccia. Lui inizio' a muoversi sotto di lei, prima lentamente poi velocissimo, mia moglie urlava dal piacere. Lui la aveva afferrata per i glutei duri e muscolosi e la penetrava al volo con il suo cazzo, mentre la alzava sopra di se' e poi la lasciava scendere. Il suo ritmo era velocissimo, il cazzone entrava ed usciva dalla figa di mia moglie enorme e veniva ad ogni colpo di bacino come inghiottito dalle labbra della mia donna. Lui si arresto' e lei inizio' a ripetere il movimento sulla cappella dell'uccello del maschione, i due erano sudati, lei si era tolta ormai le calze e nuda completamente, lucida di sudore si muoveva ansimando tendendo ogni muscolo per provocare il loro piacere, cosi' come ogni muscolo di lui era flesso e duro e gonfio e turgido. La coppia era proprio al colmo della passione dei sensi!Lui la stringeva con forza, rotolarono finche' lui fu sopra di lui ed inizio' a penetrarla, muovendo il suo bacino velocissimo e con forza. Lei venne ancora e poi ancora, lui non mollava un colpo, sembrava inesauribile, io sentii vampate di gelosia miste ad un senso di desiderio e di passione per quei due corpi che stavano facendo la loro piu tremenda chiavata!Ma tutto cio' che potevo fare era di guardare.
Dopo una mezz'ora la frequenza dei colpi che il giovane sferrava con il suo cazzo alla fica di moglie crebbe intensamente, il giovane ansimava e ruggiva sempre piu' forte. Le gambe di mia moglie erano alzate e serrate attorno alla sua schiena ed al suo culo, lo attirava a se' ad ogni colpo. Vidi le sue palle, quando mia moglie con la forza della sua schiena e delle sue cosce lo alzo' sopra di se', che battevano contro la sua fica, brillando per il sudore e per i liquidi che la fica di mia moglie continuava a rilasciare ad ogni orgasmo.Il suo orgasmo esplose nella fica di mia moglie con potenza, con meraviglia mi accorsi della grande quantita' di sborra che schizzo' nella sua fica e sulla sua fica, continuo' a sborrare per quasi un minuto: il suo corpo era contatto in ogni muscolo, era magnifico lucido, sudato, cosi' come quello di mia moglie, si esibivano reciprocamente ogni muscolo, sentivo il profumo di donna e della fica che emanava da mia moglie e l'acre odore di maschio e di sudore del maschio. Mia moglie ebbe un ulteriore orgasmo, gridava senza nessun controllo, poi si staccarono giacendo uno accanto all'atro ed io in punta di piedi me ne tornai in soggiorno.
Mia moglie apparve dopo qualche minuto, nuda, splendida e rilassata, con un sorriso:Ho fatto la mia migliore scopata della vita, mi ha fatto venire come mai mi e' capitato! Ora torno alla carica, mi piace quel fustaccio, ma ora tu vattene a lavorare! Prendi un po' della sua sborra sulla tua bocca, tesoro!"Cosi' dicendo si mise sopra di me sul divano ed aprendo le cosce fece cadere un po' della sborra ancora calda che le aveva schizzato dentro il giovane nella mia bocca: mi blocco' al divano le braccia e poggio' la sua fica completamente alla mia bocca:"Ha un cazzo enorme, mi ha scopata e chiavata come un pazzo, mi ha fatto godere una infinita' di volte, tu non riuscirai mai, i suoi muscoli potrebbero spezzarti, lecca la mia fica, puliscimi con la tua lingua tutto lo sperma di quel campione, ti rendera' forte come un toro e potrai sfidarlo ad un incontro di lotta, dopo che mi avra' scopata ancora, lecca la mia fichetta, leccami porco!"Ero stato messo fuori combattimento dalla potenza del giovane senza alcuna speranza, non potei che sottomettermi alla volonta' di mia moglie e leccai, leccai, pulendo tutta la sborra, passando la mia lingua sul clitoride eretto di mia moglie. Poi mi preparai ad andarmene, dopo essermi sborrato addosso almeno due volte per la eccitazione.
Intanto che me ne andavo mia moglie mi grido' che avrebbe passato il giorno a succhiare, a leccare il cazzo di lui e a farsi chiavare e leccare la fica. Avrei dovuto prepararmi ad affrontare una vita sessuale con mia moglie molto piu' intensa di prima, mi disse. Mi avrebbe insegnato a fare tutto quello quel giovane le aveva fatto. Mi avrebbe fatto godere come lei aveva fatto verso il giovane. Io passai il resto della mia giornata a pensare a mia moglie che si faceva fottere da quel giovane, a mia moglie che urlava di piacere, al giovane che le sborrava nella fica una due tre volte, con una passione ed una virilita' inesauribili!Ma quella sera inizio' la mia vera vita sessuale con mia moglie: mai avevo fatto l'amore e scopato con mia moglie cosi' intensamente. Godemmo tutta la notte, mia moglie non era mai sazia sebbene il giovane le avesse dato tanto di quel cazzo...!
Qualche giorno dopo, in palestra stavo allenando i miei grossi bicipiti con un bilancere, ero seminudo, in forma smagliante e pensavo alla serata che avrei trascorso con la mia donna, a letto, quando lui mi si avvicino': un fisico da mozzare il fiato, abbronzato come un dio, le sue cosce mostravano una potenza inaudita, i suoi bicipiti..... era sudato per l'allenamento, anche lui seminudo. Mi disse:"ci siamo conosciuti a casa tua, hai una moglie molto passionale, ed e' una fica eccezionale, l'ho vista ad allenarsi nella sala accanto, che fisico! Se avete bisogno di un allenatore personale, sono a vostra disposizione!" Oggi, sono passati due anni, il mio fisico e' diventato molto piu' potente di quello di quel giovane, lo incontro spesso in palestra, ci alleniamo assieme, io uso sempre pesi molto piu grandi dei suoi, il mio peso e' superiore al suo, l'ho sfidato a lottare spesso, ma lui non accetta:"potresti vendicarti di quella volta, meglio non rischiare!"mi dice con un po' di nostalgia per quel giorno ormai lontano.
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20 years ago
admin, 75
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La Ricompensa
Fare la cameriera in una casa di ricchi signori non è mai stato il sogno della mia vita ma a volte ci si deve accontentare di quello che si riesce a trovare pur di sbarcare il lunario. Però devo ammettere che pochi mesi fa mi è successa una cosa chi mi ha fatto cambiare un po' le mie idee sul mio lavoro. Mi trovavo in cucina, intenta a riassettare dopo una cena importante data dai miei padroni, quando mi ha raggiunto la signora Grazia per farmi i complimenti per la perfetta riuscita della serata. Io ero molto lusingata per questa sua attenzione ma certo non mi aspettavo che lei mi facesse anche delle esplicite avance. Al primo momento sono rimasta piuttosto allibita ma quando mi sono ripresa dalla sorpresa ho risposto alle sue proposte nel modo certo più conveniente e mi sono messa a leccarle le tette, che lei mi aveva offerto apertamente. In pochi secondi ci siamo trovate riverse sul piano d'appoggio della cucina mentre ci leccavamo e accarezzavamo a vicenda. Grazia ha tirato fuori un bellissimo vibratore e, con l'aiuto di quel magnifico oggetto, ci siamo date una scopata davvero memorabile. Non pensavo certo che una signora della buona società fosse anche tanto abile a leccare una fica. La sua lingua entrava e usciva dalle mie viscera in modo tanto esperto che io ero rimasta completamente senza fiato. Mi avvolgeva con il suo corpo, le sue carezze, la sua passione e io non potevo fare altro che lasciare che lei conducesse il gioco in modo tanto magistrale. Alternava, poi, la sua lingua e il vibratore in modo che io non potessi fare altro che farmi riempire dalla sua passione e dalla sua voglia. Con uno scatto d'orgoglio anch'io, ad un certo punto, ho voluto ricambiare tutte quelle attenzioni tanto che entrambe raggiungemmo delle vette di piacere mai raggiunte prima. Certo la mia abilità non era certo pari a quella della mia compagna ma anch'io riuscivo a difendermi bene!!!
Inoltre mi veniva da sorridere all'idea che, finalmente, una cameriera riusciva a metterlo nel culo alla sua padrona! Questo pensiero ha moltiplicato magicamente le mie energie dandomi così la forza di rispondere, colpo su colpo, a Grazia. Ormai stavamo ingaggiando una vera e propria battaglia sessuale che si svolgeva nella pura lussuria. Alla fine tutte e due raggiungemmo un meraviglioso orgasmo e potemmo bere dalle nostre fiche i liquidi che ne uscivano. Prima di tornare dai suoi ospiti Grazia mi ha detto che questa sarebbe stata la ricompensa per ogni lavoro ben fatto.
Vi assicuro che da quella sera il mio lavoro è diventato addirittura impeccabile!
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20 years ago
admin, 75
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Il Sogno
Erano le 16,00 quando la segretaria, una bionda altissima e sposatissima, mi disse:”Giuseppe io rimarrei a fare dello straordinario, ho tanto da fare” Le risposi:”Va bene, ma chiudi la porta al pubblico, ormai è orario” Dopo un quarto d’ora andai di là per farle vedere una pratica, era di spalle sempre bellissima, non mi sentì, così quando le fui vicino sobbalzò; le dissi:”Faccio così paura?” Rispose:”No! ero soprapensiero ed il cuore mi è sobbalzato, sentilo” così facendo mi prese una mano e se la posò sotto la camicetta generosamente aperta per farmi sentire il battito, era a mille, fu un attimo, la mia mano si liberò della sua e andò a sentire il capezzolo sotto il piccolo reggiseno, con l’altra le afferrai il fondo schiena e la strinsi a me mentre le nostre labbra si unirono in un bacio passionale; la camicetta andò subito giù, poi mi aiutò a slacciarle il reggiseno così potetti titillare con la lingua i capezzoli già turgidi, mentre le mie mani si davano da fare per toglierle gli slip, mi disse:”Aspetta, faccio io” e cominciò uno strip tutto per me, quando si fu tolto tutto dedicò le sue mani alla cintura dei pantaloni, slacciatala tirò giù lo zip mentre col viso scendeva verso il mio pube e quando liberò il mio cazzo dalla prigione degli slip lo prese al volo con la bocca e cominciò col leccarmi la cappella, poi andò più in fondo, poi se lo tolse e si dedicò un attimo ai coglioni, mentre me li succhiava il cazzo diventò ancor più duro e la implorai di continuare la pompa, così fece e in poco tempo le riempì la bocca di sperma che leccò avidamente, si rialzò offrendomi la sua fica bagnata dicendomi :”Ora tocca a te” La presi e la feci accomodare sul divanetto e mi tuffai tra le sue cosce a baciarle il clitoride che in pochi attimi sentii sensibile, mentre con la mano destra mi dedicavo alla vagina ed al culo, coll’indice le stantuffavo la fica e con il medio cominciai a penetrarle piano ma inesorabilmente l’ano, mentre con l’altra mano le strizzavo il seno destro, intanto il cazzo cominciò a risvegliarsi, di tanto in tanto la lingua e l’indice si scambiavano il posto e questo la fece andare fuori di senno, mi implorò di fotterla, in un attimo la rigirai carponi e le fui dietro, mentre la penetravo mi disse:”Però non venirmi dentro” Le dissi :”Lascia fare a me” avevo già in mente cosa fare, quando fummo quasi vicini all’orgasmo cominciai a rimetterle il medio in culo subito seguito dall’indice, a questo punto accennò una protesta, ma fu un’attimo, uscì il cazzo dalla fica ed usando le dita come fossero un calzascarpe cominciai a penetrarle il culo, dopo averle detto di aiutarsi con ampi respiri, non sarà stata la prima volta per lei ma non era una via molto praticata, in poco tempo arrivammo all’orgasmo, lei un attimo dopo di me; finalmente l’avevo avuta. A quel punto mi disse:”Giuseppe ecco quella pratica urgente” la guardai, sempre bellissima, era vestitissima e sposatissima davanti a me, così mi accorsi che avevo sognato in un caldo pomeriggio estivo.
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20 years ago
admin, 75
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Amiche per la pelle
Anna sbuffò la nuvoletta di fumo verso il soffitto e mentre alzava il mento Betta ebbe il desiderio di baciarle delicatamente la base del collo…che idea assurda le era balzata in testa in quel momento! Decise di accantonare il pensiero e si accese una Merit prendendo in seria considerazione l'idea di non terminare la grappa di chardonnay (ecco era brilla! Per quello aveva pensieri strani). Si tolse le scarpe coi tacchi a spillo e si coricò sul divano col portacenere appoggiato fra i fieri seni, badando a non fare cadere la cenere sulla camicetta di seta antracite.
- Anna dai cerca di non buttarti giù…gli uomini lo sai come fanno…un giorno ti dicono ti amo e poi il giorno dopo scopri che vanno a letto con la tua migliore amica. In fondo non ti meritava…-
Il bel volto ombroso di Anna si corrucciò ulteriormente:
- Ecco ti prego smettila Betta! Con la storia che in fondo non ti meritava e poi ti sei dimenticata di aggiungere…cara non era vero amore, sarebbe finita prima o poi e meno male che non ci sono bambini! Gli uomini…basta non ne voglio più sapere…ragionano con quello che hanno fra le gambe. Da ora in avanti faccio senza di loro, non sono indispensabili in fin dei conti-
- Beh a qualcosa servono? Non ti pare? - Ribatté Betta maliziosa mentre faceva un gesto osceno muovendo la mano verso il proprio inguine.
- Non è detto perché noi donne possiamo essere autosufficienti non credi?
- Certo Anna, però fra il dire e il fare…
- Eccola che riinizia coi soliti luoghi comuni! - replicò Anna mentre accavallava le snelle gambe sulla poltrona.
Stando coricata sul divano Betta godeva di un ottimo punto di osservazione e scorse la fine dell'autoreggente dell'amica, proprio quella parte di pelle bianca che contrasta con la lycra nera la quale a sua volta richiama alla mente il colore scuro del pelo pubico; le parole le uscirono dalla bocca prima che lei potesse pensarle:
- Allora facciamo una prova, visto che sei così disinibita…cerca di sedurmi e vediamo cosa succede.-
Anna che era sempre stata ostinata, non poteva a questo punto tirarsi indietro e decise di stare al gioco:
- Accetto la sfida con piacere e ti dimostrerò che non mi sbaglio, sia chiaro però che è solo un gioco e arriveremo solo fino a un certo punto e tu dovrai essere sincera e dirmi se ti eccito veramente! - pronunciò con voce divertita, mentre si alzava dalla poltrona e lasciava scivolare il tubino grigio a terra, restando in body e calze autoreggenti. Si avvicinò al divano dove era coricata l'amica e si sedette di lato sul bracciolo. Le sfilò il collant e iniziò a baciare i piedi della meravigliata Betty:
- Non ti facevo così fetish Anna! Ah mi fai ridere…mi fa solletico…ti prego - disse esclamando le ultime parole con voce troppo bassa.
La bocca inesorabile di Anna proseguiva succhiando con voluttà le dita e sporcandole di rossetto Corolle nr.5 color mattone bruciato, poi la lingua umida e veloce iniziò a risalire le sottili caviglie e ancora più su fino all'interno delle ginocchia. Anna voleva fermarsi lì, ma era come ipnotizzata…o forse aspettava solo un cenno dell'amica. Mordicchiò il tenero interno coscia e quando fissò negli occhi l'amica vide che era eccitata tanto quanto lei. Con una mano un po’ tremante sfiorò la stoffa delle mutandine da sotto la gonna e ne poté percepire l'umidità…aspettava un cenno di Betta per smettere, ma lei come risposta si tolse gonna e camicetta, mostrandole i suoi seni dotati di grandi capezzoli turgidi rosati. Aveva sempre invidiato il seno abbondante dell'amica e ora desiderava toccarlo, apprezzare a fondo quella pienezza, essere sfiorata da quelle forme calde e armoniose.
Anna si tolse il body, mettendo in mostra un fisico felino e scattante, aveva un seno piccolo ma ben fatto e sodo con piccoli capezzoli bruni. Si adagiò sopra all'amica, seno contro seno…una sensazione strana ma molto appagante, le bocche si incontrarono e si baciarono prima superficialmente, poi sempre più a fondo fino a farle quasi stordire…il punto stabilito in precedenza era saltato e entrambe desideravano arrivare fino in fondo.
Anna a un certo punto scattò in piedi all'improvviso e rossa in volto, senza il coraggio di fissare negli occhi l'amica mormorò un forse è meglio fermarci e Betty come risposta si sfilò le mutandine mettendo in mostra la vagina glabra a parte un ciuffo di peluria castano chiaro.
Istintivamente Anna si adagiò di nuovo sul divano, però al contrario in modo da esplorarsi a vicenda…il fiore roseo dell'amica la attraeva irresistibilmente e ancora più di tutto il profumo che sprigionava fatto di intimi aromi misteriosi e segreti; delicatamente vi posò la lingua percorrendo accuratamente le pieghe e sussultando quando Betty a sua volta le prese fra le labbra il clitoride.
Betty succhiava ora con voluttà, ora con delicatezza, alternando i ritmi con casualità, mentre con l'indice e il medio esplorava la vagina umida dell'amica…fino al punto in cui poté sentire le contrazioni orgasmiche dapprima veloci e rapide e poi più lente e profonde; fece in modo di prolungare il più possibile il piacere di Anna accompagnando il ritmo con la pressione della mano sul clitoride e le punte delle dita all'entrata della vagina.
Poi fu Betty a godere con un piacere improvviso e talmente forte che aveva l'impressione di sprigionare energia luminosa da tutti i suoi orifizi e venne nella umida bocca di Anna che insaziabile ne succhiava gli umori.
Restarono a lungo nude abbracciate sul divano ad accarezzarsi i capelli e i seni, mentre il ticchettio dell'orologio scandiva il tempo.
Fu Anna a rompere il silenzio:
- avevi ragione Betty, si può fare a meno degli uomini… non ho perso molto a lasciare Carlo e poi dal punto di vista sessuale vale zero rispetto a te…-
Betty rispose: - Hai perfettamente ragione, sessualmente era molto fiacco…gli ho persino dovuto indicare dov'era il clitoride! Dai Anna forse col prossimo ragazzo andrà meglio, forse passerà la prova fedeltà & sesso.
Anna schioccò un bacio sulla fronte dell'amica sussurandole: Sei la mia migliore amica.
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20 years ago
admin, 75
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Analmente Tua
VISTO il troppo caldo , io (30 anni) e la mia ragazza Angy (22 anni) , come di consueto un pomeriggio ci siamo recati da una coppia di coniugi nostri amici, nella loro villa con piscina , quel giorno cera solo giorgio (il marito di quasi 50 anni) , cosi andammo tutti e tre in piscina a prendere il sole , come al solito io e giorgio in costume tradizionale e lei in perizoma. dopo circa mezzora giorgio ci chise se ci andava di prendere il sole nudi , tutti quanti , dopo qualche sguardo e con molta esitazione fu angy a dire a giorgio "ok proviamo , ma inizia prima tu ," cosi giorgio si tolse il costume e con nostra sorpresa , ci trovammo d'innanzi un pene veramente grosso ma non in erezione , che engy nel vederlo venne subito tradita dal suo stupore , cosi anch'io tolsi il costume liberando il mio atrezzo poco piu che normale , angy a quel punto stando seduta in mezzo a noi due molto timidamente si tolse il perizoma e si sdraiò in mezzo a noi due con il culetto in su , io feci lo stesso , mentre giorgio volle andare a prendere una bottiglia di champagne come aperitivo , appena ando via engy mi disse " ma hai visto che cosone , chissa come gli diventa quando è duro" io scherzando gli dissi " se muovi un po quel culetto lo vedrai di sicuro" , cosi arrivo giorgio con la bottiglia e tre bichieri , si sedette vicino ad angy posò i tre bichieri vicino ad essa e fece per stappare la bottiglia , che non appena parti il tappo , un getto di campagne bagno gran parte del sedere e la schiena di engy che lancio un urletto che sembrava piu di piacere, giorgio si scuso immediatamente , prese un fazzoletto e chise molto delicatamente se poteva asciugarle la sciena , engy mi guardo come per cercare consenso ed io feci cenno di si con la testa , cosi giorgio inizio a passarle il panno sulla sciena molto molto lentamente , si vedeva che pian piano cercava di scendere verso il culetto , ma saliva immediatamente, ma si fece ben presto piu audace , andando a soffermarsi sul bel sederino di engy che con quel fare da innocente troietta iniziava a muovere , notai che il suo sguardo era puntato sul cazzo di giorgio che era quasi in erezione , era veramente grosso ma che colpiva era la sua grossa cappella , che sarebbe bastata da sola a riempire la bocca di engy. a quel punto giorgio da vero porco capi l'eccitazione di engy cosi mentre le passava il panno ,con le dita le sfiorava lo sfintere facendole emettere un gridolino di piacere , engy muoveva il culetto sempre di piu tenedo la sciena molto incurvata per rederlo piu pronunciato , la sua voglia di prendere quel cazzo era esagerata , con uno sguardo cerco ancora il mio consenso , appena feci cenno di si , afferrò il cazzo di giorgio in mano , si avvicino con il viso e glielo prese in bocca delicatamente , mentre giorgio , gettava via il panno ed inizio a passarle le dita facendola ansimare , con mio stupore tolse il cazzo dalla bocca di angy e gli infilo due dita in bocca una volta insalivate per bene le tolse e gli riinfilo il suo grosso cazzo particolarmente venoso , badando di non asciugarsi le dita , le porto ancora vicino al suo sfintere e con decisione gliene infilo uno proppio nel culo , engy emise un urlo non so se di dolore o di piacere ,che giorgio prontamente soffoco spingendogli la sua enorme cappella in gola , e continuando a sditalinargli il culo , io in preda all'eccitazione , mi misi dietro di lei , che si era orai messa a pecorina , e gli infilai il cazzo nella sua fighetta colante , mentre giorgio le sditalinava il culo con due dita e non la faceva quasi respirare con quel grosso bastone che le pompava in bocca ingozzandola , andammo avanti cosi per qualche minuto , io dietro che la pompavo per bene mentre lei sbavava e si ingozzava col cazzo di giorgio, mentre lui con una mano le spingeva la testa quasi per faglielo ingoiare , mentre con l'altra continuava a sditalinargli il culo.
infatti ad un certo punto mi disse " dai è pronta per prenderlo nel culo , inculala ! " ormai sembrava giorgio a dirigere il gioco, cosi io feci , puntai la cappella sul culo ed iniziai a spingere delicatamente , ma visto il lavoro ben fatto di giorgio lo sfintere non oppose moltissima resistenza e fui presto dentro di lei , pronto a pomparla per bene , lei ansimava come una vera zoccola sul cazzo di giorgio, che era piu duro di un bastone , cosi giorgio ci chiese " voglio incularla anch'io " io dissi ad angy " te la senti di provare quel bestione" lei mentre ansimava rispose" si dai giorgio spaccami il culo , ma fai piano " a quel dire giorgio si sposto dietro di lei che rimase giu a pecora ma inarcando la schiena come non aveva mai fatto , aveva una gran voglia di sentire quel cannone nel culo, cosi mentre io con due mani gli spalancavo i glutei , giorgio gli punto la sua enorme cappella sul buchino , appena glielo punto lei emise subito un urletto , intanto giorgio continuava a fargli entrare un po di cappella e la ritraeva subito sfregandoglila per bene , ad un certo punto mi disse "tienila bene che ora lo sentira veramente" cosi molto lentamente ma con ferma decisione glielo mando dentro piu di meta in meno di due secondi e si fermo li, sotto le urla di angy che erano sicuramente di dolore , lei tremava , ma lui le teneva il cazzo dentro fermo immobile dicendagli " si piccola tra poco non ti fara piu male" anchio la consolavo dandogli dei baci sulla bocca e lei disse solo" è grosso ma mi piace , continua" era incredibile vedere il suo bel culetto cosi dilatato , cosi giorgio molto lentamente inizio a pomparla per poi aumentare il ritmo, lei ormai mugolava tra piacere e dolore , io gli e lo infilai in bocca , mentre i colpi di giorgio gli e lo facevano ingoiare , eccitatissimo nel vederla prendere tutto quel cazzone nel culetto , gli venni in bocca ed in gola , lei dall'eccitazione ingoio tutto, subito dopo sentii ansimare anche giorgio , non credevo ai miei occhi quel porco schifoso le stava venendo nel culo ,la troietta lo sentiva ma non si sposto anzi raggiunse un altro orgasmo, mentre il porco tenendole ben salda per i fianchi le riversava tutto il suo sperma nel culo, doveva essere una gran quantita ,perche non appena le sfilo il cazzo vidi lo sperma uscire copiosamente dal culetto di engy che non riusciva piu a chiudersi completamente, l'aveva sfondata per bene.
è stata la nostra esperienza piu trasgressiva , ma da quel giorno no siamo piu andati da giorgio , un po per vergogna o forse per paura che fosse capitato di nuovo
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20 years ago
admin, 75
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Una vacanza speciale
Io e mia moglie Claudia avevamo un rapporto idilliaco eravamo veramente una coppia perfetta unico neo i nostri rapporti sessuali , non che non siano stati buoni ma alla fine notavo sempre quel senso di insoddisfazione nei suoi occhi come se mancasse quel qualcosa.
Tutto questo fino al quel famoso giorno.
Era l’estate del 2001 e da bravo marito ho fatto un regalo speciale alla mia mogliettina .
Per il suo trentesimo compleanno ho pensato di farle una grande sorpresa, dieci giorni prima del compleanno le ho fatto trovare due biglietti aerei per una vacanza nei Caraibi precisamente in Giamaica.
Spesse le avevo fatto dei regali ma questo la eccito` in maniera travolgente.
Tutto ando` alla perfezione, viaggio perfetto, stagione meravigliosa , hotel 5 stelle con servizio da favola e dulcis in fundo una meravigliosa stanza con l’aria condizionata .
Mangiavamo tutti i sere nel ristorante dell’albergo dove dopo qualche giorno notai un cameriere del posto che aveva un interesse particolare nei confronti di Claudia.
Glielo feci notare ma alla mia intuizione lei rispose con un sorriso dicendomi un sospirato magari tu avessi ragione
La sua frase mi dette quel senso misto di piacere e di gelosia che non so neanche descrivere.
Sonny quello era il nome del ragazzo che era veramente qualcosa di eccezionale era un ragazzo di 19 anni nerissimo alto un fisico statuario rivolgeva spesso frasi strane a mia moglie in inglese che io non riuscivo mai a capire ma che mia moglie con una padronanza della lingua molto superiore alla mia capiva e rispondeva con un’aria molto maliziosa.Tutto questo mi irritava ma aveva comunque quel non so che, che mi piaceva
Una sera alla fine di ritorno dal ristorante stavamo al letto e mentre stavo baciando mia moglie le usci una frase che disse < pero` quel Sonny > .
< cosa vorresti dire > dissi io irritato
Claudia
Io
Claudia
Io < sarebbe >
Claudia
Io < e allora? >
Claudia < Niente era cosi per dire ,sai che non ti tradirei mai >
Aveva ragione lo sapevo ne ero cosi sicuro che il dubbio fini li.Forse fu proprio quella sicurezza che mi spinse a farle una proposta : le dissi che se veramente quel ragazzino le tirava le avrei concesso una notte, purché fosse finita li e non ne avesse mai piu fatto riferimento nella vita a venire .
Stette almeno un dieci minuti in silenzio .Poi disse con una voce convinta
Non disse piu una parola si preparo in tutta fretta quasi la stanza stesse andando a fuoco non l’avevo mai vista cosi eccitata, apri la porta e voltandosi disse Chiuse la parta e se ne ando` .
Erano le 11 e 30 quando se ne ando` e fece ritorno che faceva giorno.
Io ero stato tutta la notte in uno stato di dormiveglia non se se eccitato o arrabbiato non lo sapro` mai.
Ma ricordo perfettamente i suoi occhi pieni di piacere e felici .Entrando al letto mi disse solo una frase
Non so cosa successe quella notte .
A volte mi piace pensare che se ne sia andata solo al bar a passare le ore solo per farmi irritare e a volte mi piace pensare che quel ragazzo le abbia regalato una notte indimenticabile.
Non lo sapro mai ma adesso Claudia ha una nuova luce negli occhi
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1
20 years ago
admin, 75
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