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Le storie di eva - i sogni son desideri
I SOGNI SON DESIDERI
L’estate…. Stagione meravigliosa, sole, mare, belle giornate.. ma potete mai immaginare cosa possa significare l’estate per una ragazza…. “diversamente femmina”?.. è l’inferno, altro che paradiso.
Non poter indossare le amate calze che… dio ci perdoni… toccateci tutto ma non le calze; attenzione, non che qualcuno ci vieti di metterle per carità…. ma con 40 gradi all’ombra si fa prima a buttarsi nel fuoco.. almeno si soffre meno e tutto finisce nel giro di qualche minuto… ma le calze d’estate… che sofferenza atroce, per non parlare del trucco, e non veniteci a dire…. un filo di matita ed un po’ di rossetto. Non è proprio così.
Ed è così che iniziano i 3 mesi più lunghi nella vita di una trav…. aspettare che finiscano o che si attenui il caldo per poter tornare ad indossare ciò che più amiamo al mondo. Ma tutto passa, ed è così che arriva finalmente il tanto agognato autunno. Iniziano così i grandi preparativi, calze, e tacchi vertiginosi rispuntano fuori dagli armadi come conigli dal cappello di un prestigiatore, fondotinta, matite, rossetti…., e i cosmetici? i più disparati e colorati trucchi ritornano fuori a far bella mostra nelle nostre specchiere, per non parlare delle parrucche che…. per amor di Dio, a chi ha una folta capigliatura possono sembrare quasi da ridere, ma chi come noi… diversamente donne.. non ha questa fortuna.. be sia ringraziato il celo che le hanno inventate. Così come sia ringraziato il cielo che esista internet…. Che accorcia le distanze e fa allungare i piselli.
“Ciao amore, spero che tu possa ricordarti di me… l’estate è finita, che ne dici, ci incontriamo ?” Inizia quasi sempre così, nel modo più banale e scontato possibile… (i maschi.. quanta poca fantasia possano avere lo sappiamo solo noi povere donne).
Ma a noi trav mezze matte le cose banali e scontate non sono mai piaciute e così per la grande inaugurazione della stagione scopatoria si cerca qualcosa di particolare, di esagerato… e anche un po’ rischioso.. perché si sa, il rischio aumenta sempre di più l’eccitazione. E cosa può esserci di più eccitante di un bell’incontro al buio?...
Diciamoci la verità…. Se avessimo avuto il coraggio di fare tutto ciò che ci passa per la nostra immaginazione tutti più o meno avremmo almeno una volta nella vita fatto un incontro al buio.., donne e… diversamente donne comprese…, ma il coraggio e l’incoscienza non è di tutti, e per chi c’è l’ha almeno una volta nella vita può essere il sale che a volte manca nella nostra esistenza. E il bello è che a volte il tutto si realizza quasi per caso.
Fu così che una sera mi decisi ad incontrare un ragazzo che da tempo di faceva il filo.. (a dire il vero mi ero quasi rotta di leggere i suoi messaggi sdolcinati e pieni di esagerati complimenti..), ma complici alcune foto da lui inviatemi be…. mi sono decisa, e una sera gli ho dato appuntamento in una casa in campagna che utilizzavo spesso per incontrare gli amici. Mi preparo di tutto punto, iniziando con un accurato peeling, che a volte sembra assomigliare ad una delle famose fatiche di Ercole… ma va bè… la strada per la bellezza è sempre lastricata di sforzi e sofferenze. Scelgo l’intimo e i vestiti più carini e sexy… le scarpe che più si adattano ad una serata del genere, le calze rigorosamente .. autoreggenti, abbinate ad una guepiere e a un perizoma coordinato ma rigorosamente nero e di pizzo, uno smalto che faccia risaltare le mani e le dita, un trucco abbastanza vistoso ma non volgare e via….. Signori e signori…. Eva è tornata tra voi.
Squilla il telefono…. È lui… certo un po’ di emozione c’è dopo 3 mesi di forzato riposo…. Ma ciò rende tutto più eccitante. Apro il cancello, lascio socchiusa la porta per farlo entrare e mi siedo in poltrona ad aspettare…, pochi minuti e sento la porta aprirsi… “ permesso, Eva ci sei?”.. “prego accomodati,” rispondo.
Pochi e soliti convenevoli, qualche gradito complimento, un caffè e qualcosa da bere per mettere l’ospite a proprio agio .. e… ecco l’inaspettato e fatidico…. “caso”.
Sai Eva… volevo proporti una cosa… perché invece di stare qui, per una volta non sono io ad invitarti a casa mia… Non è molto distante da qui e poi avremo anche l’opportunità di fare un giro in auto… anche questo potrebbe essere molto eccitante non trovi?...
A tutte le donne piacciono le sorprese… e anche alle ..”diversamente femmine” non dispiacciono affatto, soprattutto quando si conoscono le qualità trasgressive di chi si ha di fronte.. e si, perché a causa della mia pessima memoria non mi ero resa conto che quel ragazzo in realtà lo avevo già incontrato in precedenza.. e così accettai di buon grado. Presi giacca e borsetta..(a proposito, sopra l’intimo indossai un tubino nero smanicato appena sopra il ginocchio e una giacca nera avvitata, completai con una collana di perle, orecchini in coordinato, e bracciale rigido) e via.
Salimmo in macchina e subito il suo occhio cadde sulle mie gambe che, complice il vestito cortino e l’indole non proprio da brava ragazza, erano scoperte quel tanto da lasciar intravedere a stento il bordo di pizzo delle calze rigorosamente nere e velate.
Partimmo e non feci fatica a notare che al mio bel autista iniziava a spuntare un rigonfiamento sospetto in mezzo alle gambe e siccome nemmeno lui era proprio quel che si dice un bravo ragazzo non ci mise molto a capire che avevo già notato la cosa. Che ne dici se mentre guido mi dai un assaggio delle tue famosissime doti da pompinara? Che modi sono di parlare ad una brava ragazza pensai io tra me e me.. ma poi ricordai di non essere affatto una brava ragazza e con le mani iniziai ad accarezzare e a prendere coscienza di quello che, sino a qualche istante prima, non era che solo una impressione. Ed in effetti non lo era affatto, dentro i pantaloni si faceva strada qualcosa di duro e di dimensioni non indifferenti…, lo massaggiai per qualche istante e con fare deciso ma molto delicato abbassai la cerniera e feci emergere quello che fa la differenza fra .. un bravo ragazzo e un bravo amante.
Dai massaggi a prenderlo in bocca poco ci volle e riassaporai finalmente quel gusto dolce e leggermente acidulo che una volta assaggiato non si dimentica più. Delicatamente lasciai scoperta tutta la cappella e dapprima dolcemente e poi piano piano sempre più decisa iniziai a succhiarlo facendolo sparire e riapparire dalla mia bocca e sentendo con piacere quei mugolii che stavano a testimoniare come tutto ciò era molto gradito a quello che pochi minuti prima era il mio ospite e che adesso invece aveva, in modo abile, capovolto le cose.
Dovetti faticare non poco per evitare di farlo venire, il piacere di.. “dargli piacere”, la voglia mia di assaporare quel meraviglioso pezzo di carne, l’eccitazione di farlo in macchina, unitamente alla consapevolezza di ciò che stava pensando di me il mio “maschio” vanificarono le mie fatiche e dopo pochi istanti sentii un lungo mugolio seguito da un caldo fiotto di liquido denso e saporito arrivarmi direttamente in gola, proprio nel momento in cui il suo membro era sparito interamente dentro di essa. Aspettai di sentir scendere tutto lo sperma dentro di me prima di uscirlo lentamente dalla mia bocca, cercando di non perdere nemmeno una goccia di quel meraviglioso nettare. Da brava cameriera (perché voi non lo sapete ancora, ma Eva è anche una brava e docile cameriera), cercai di pulirlo ben bene, evitando che potesse in qualche modo sporcare i suoi pantaloni, e dopo essermi assicurata che il tutto si era svolto nel migliore dei modi provvidi a rimettere al suo posto quello che, sino a pochi minuti prima, fremeva di piacere dentro la mia bocca.
Passò appena qualche minuto ed arrivammo a destinazione. Il posto non era affatto, come mi aveva detto prima, la sua casa. In verità non capii nemmeno io di cosa si trattasse, forse un magazzino, forse una rimessa. Lo guardai con aria perplessa e notai subito un ghigno beffardo sulla sua faccia. Cercai di non far capire la mia apprensione ma evidentemente non fui molto brava perché notò subito il mio disagio e sembrò godere di questo. Rimasi in silenzio cercando di valutare bene la situazione in cui mi trovavo, certo iniziai a preoccuparmi, ma come dicevo prima il rischio, nelle non proprio brave ragazze, fa l’effetto di accentuare l’eccitazione e fu così che un brivido di piacere e di paura mi corse lungo tutta la schiena al punto da far notare anche su di me quella eccitazione che poco prima avevo io notato su di lui.
“Non preoccuparti puttanella” mi disse lui, “oggi passerai una di quelle serate che difficilmente dimenticherai per tutta la tua vita”.
Mi prese per un braccio e mi fece uscire dalla macchina, io ero completamente imbambolata al punto che non riuscivo nemmeno a parlare. Mi tremavano le gambe e non riuscivo e tenere nemmeno la borsetta fra le mani, tanto che più di una volta mi cadde a terra costringendomi ad abbassarmi per recuperarla.
Mi fece entrare dentro questo enorme garage molto buio sino ad arrivare in fondo, dove si apriva una porta che immetteva in un ambiente profondamente diverso dal precedente. Era una stanza non molto grande ma nemmeno piccola, un grande armadio con uno specchio enorme adornava la parete mentre nella parte opposta un grande letto faceva bella mostra di se. Un divano con un tavolo in cui vi era sistemato un televisore e un computer completavano l’arredamento della stanza, mentre un’altra porta dava accesso a quello che presumibilmente doveva essere il bagno. A questo punto mi girò, mi fece sedere nel grande letto e mi disse: “Da questo momento e sino a quando non finiremo il nostro incontro tu sarai solamente un oggetto nelle mie mani, non ti sarà fatto alcun male, non aver timore, ma sarai trattata da vera troia quale tu sei. Non ho dimenticato il discorso che abbiamo avuto l’ultima volta che ci siamo incontrati, mi hai parlato dei tuoi desideri e di ciò che la tua mente da puttana ti facesse sognare, bene, oggi io sono qui per esaudire alcuni dei tuoi più perversi desideri.”
Cercai di ricordare quale fosse stato l’oggetto della nostra chiacchierata e per un momento maledì la mia linguaccia lunga, ma fu solo un istante… poi cercai di riprendere il controllo di me stessa e con fare disinvolto e forse un po’ sfrontato dissi che qualsiasi cosa lui potesse realizzare in quella stanza sarebbe stato solo una piccola percentuale insignificante della mia perversione. Lui rise, mi prese per un braccio, mi fece girare e mi mise le mani dietro la schiena in modo da bloccarmi i movimenti, si avvicinò al mio orecchio e con voce decisa mi ordinò di togliermi i vestiti e rimanere solo in intimo. Ubbidii al suo ordine e quando rimasi in calze e guepiere si avvicinò nuovamente, mi disse di mettere le mani dietro la schiena, e un istante dopo sentii il freddo metallo di un paio di manette stringersi ai polsi e bloccarmi mani e braccia. A quel punto lo vidi avvicinarsi con un foulard e mi disse che da quel momento in avanti non avrei più avuto la possibilità di vedere ne ciò che mi sarebbe stato fatto ne tantomeno chi e quanti avrebbero potuto abusare di me. Le gambe mi tremavano per la paura, ma tanto essa aumentava tanto più cresceva l’eccitazione dentro di me, e non desideravo altro che mi usassero e facessero di me l’oggetto di tutti i loro sogni perversi. Lui intuì ciò che stavo pensando e passò subito ai fatti bendandomi gli occhi e facendomi mettere in piedi in mezzo alla stanza. Fu a quel punto che sentii dei passi venire dal fondo del garage, due, tre, quattro…. Cercai di capire quante persone fossero ma non vi riuscii.
Sentii loro parlottare, salutarsi, ridere e a quel punto il mio carceriere mi presentò come .. la troia di cui avevano discusso precedentemente. Assicurò loro che avrei fatto tutto ciò che loro avessero voluto e per far vedere ciò di cui ero capace li invitò ad avvicinarsi. Sentii i loro movimenti, lo slacciarsi delle loro cinture, e ad ogni loro movimento cresceva la voglia di essere usata da questi sconosciuti… ammesso che lo fossero sconosciuti, perché un istante dopo sentii la sua voce sussurrarmi… non è bello? Tu non sai chi possano essere, forse persone che non conosci… ma potrebbe anche essere che siano persone che conosci bene e che da questo momento in avanti vengano a conoscenza della tua doppia natura e di quanto sei troia. Un istante dopo sentii l’inconfondibile odore del cazzo davanti alla mia bocca e un istante ancora dopo le loro mani aprirmi la bocca e riempirmela con l’oggetto del mio desiderio. Dapprima uno, poi un altro, e poi un altro ancora… tre, tre cazzi affamati e vogliosi di essere succhiati si avventarono su di me entrando ad uno ad uno nella mia bocca e costringendomi, ma poi mica tanto, ad essere succhiati e baciati. Li succhiai avidamente con tutta la forza che avevo in corpo, riuscii a prenderli interamente in gola sino a poter sentire le loro palle sbattermi sulla faccia, per poi sentirli uscire e consentirmi di non morire soffocata. Sentivo la loro eccitazione e i loro commenti e questo non faceva altro che aumentare l’impegno e la mia voglia di essere la loro puttana.
Dopo che si furono saziati di questo, sentii slacciare le manette e mi condussero in quello che doveva essere uno sgabello, mi fecero inginocchiare per terra e appoggiare il ventre su di esso in modo da poter toccare con la testa il lato opposto a quello in cui mi ero inginocchiata. A quel punto sentii loro legarmi le caviglie e le mani in modo da non potermi alzare. Rimasi così, la schiena mi faceva male ma in compenso il mio sedere si offriva interamente a loro completamente aperto e indifeso. Sentii un liquido vischioso colare sulle mie natiche e capii immediatamente di cosa si trattasse, un gel lubrificante, preludio per quello che sarebbe successo da lì a qualche istante.
Iniziarono a massaggiarmi e a infilare le loro dita dentro di me, prima uno poi due, poi tre; Le pareti dello sfintere iniziavano a cedere a quei ripetuti colpi tanto da diventare sempre meno rigide e sempre più elastiche, questo permetteva loro di aumentare il numero delle dita e non passò molto tempo che non solo le dita, ma l’intera mano, sino al polso, scivolasse dentro di me. Un grido di dolore misto a piacere uscii dalla mia bocca, grido che assomigliava più ad un muggito che altro visto che ero imbavagliata oltre che bendata, ma questo muggito, così dissero loro, mi faceva assomigliare a quello per cui ero nata… l’essere vacca, la loro vacca.
Uno, due, tre volte sentii le loro mani entrare ed uscire da quello che definirono.. una fica anale.
A quel punto mi slegarono e mi portarono sopra il letto, i polsi e la schiena mi dolevano non poco, mi tolsero il bavaglio dalla bocca, ma solo per poter riempirla con i loro cazzi bagnati di piacere.
Mi fecero sdraiare sul letto, uno di loro si posizionò sotto di me facendomi sedere sul suo cazzo, mentre uno di loro si mise dietro di me. Non riuscivo a capire cosa stessero facendo, ma lo capii immediatamente nell’istante in cui sentii le punte dei loro membri spingere contemporaneamente ed entrare in modo brutale dentro di me. Urlai di dolore ma l’altro, che era rimasto a guardare, mi prese la faccia fra le mani e dopo avermi dato uno schiaffo, per la verità non molto forte, mi ordinò che mai e poi mai avrei dovuto più permettermi di gridare. Strinsi i denti, ma oramai i due membri si erano fatti strada dentro di me ed entravano ed uscivano come se questo fosse stato per me una condizione naturale e non un sogno perverso che in un momento di eccitazione mi ero trovata ad esternare a quello che, mesi dopo, si sarebbe rivelato l’artefice di tutto ciò.
Li sentii parlottare fra di loro e dopo anche l’altro si infilò nel mezzo degli altri due… per un attimo sperai che non fosse ciò che stavo pensando ma la speranza fu vana perché anche il terzo cazzo iniziò a farsi strada insieme agli altri. Mi lacrimavano gli occhi dal dolore, ma più il dolore aumentava più il piacere cresceva… ci volle un po’, ma alla fine anche il terzo cazzo entrò dentro di me. Rimase per poco, due, forse tre colpi, poi sentii la cappella bagnata di uno dei tre premere nella mia bocca mentre i restanti due continuarono a scoparmi entrambi e contemporaneamente alternandosi nel movimento di entrare ed uscire. Un’ora, forse due.. non so dire quanto la cosa andò avanti, dentro di me i pensieri erano contrastanti, una parte di me sperava che smettessero in quanto il dolore era notevole, ma l’altra parte sperava non finissero mai, e loro in effetti continuarono.. sino a quando un urlo di piacere di uno dei tre non mi fece capire che stesse per sborrare.
Così mentre uno di loro continuava a farsi succhiare il cazzo, l’altro con le dita mi teneva aperto lo sfintere in modo da consentire al terzo che stava per venire, di poterlo fare comodamente dentro di me. A quel punto anche il secondo si posizionò dietro ed iniziò a scoparmi forte, sempre più forte, sino a quando anche lui non si svuotò. Solo l’ultimo dei tre preferì scegliere un altro modo per riempirmi di sperma… la tua bocca merita di essere inondata come si deve disse, e così iniziò ad entrare ed uscire il suo membro dentro la mia gola tenendomi con forza le mani in modo tale da impedirmi di chiudere la bocca e di respirare con il naso… continuò così sino a quando non sentii entrare il suo membro tutto dentro la mia gola sino in fondo, e sentire il suo sperma riversarsi dentro il mio ventre. Rimasi sul letto esausta non so per quanti minuti, ed intanto sentivo loro parlare.. non capivo cosa dicessero ma un istante dopo sentii l’artefice di tutto ciò avvicinarsi a me. Dolcemente mi accarezzò il viso e le mani, sei stata splendida mi disse. Lo sentii slacciarsi la cintura, sedersi sulla mia schiena e accarezzarmi con il suo membro i miei glutei. Lo sentii mugolare di piacere e ripetere quanto ero stata troia e quanto si era eccitato a guardare loro tre scoparmi come una puttana, adesso però era il suo turno e voleva scoparmi a sua volta. Fu un lampo premere il suo cazzo sul mio culo e penetrarmi. Mi fece inginocchiare, inarcare la schiena e così iniziò ad entrare ed uscire dentro di me, e mentre con una mano stringeva i miei capezzoli duri dal piacere sentii con l’altra stringermi i testicoli mentre con un caldo getto anche lui dava il suo contributo di sperma al mio culo, voglioso e oramai distrutto.
Eva trav sicilia-
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5 years ago
Evatravsicilia, 45
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La troia nascosta
Mi chiamo Massimo, ho sessanta anni sono vedovo da venti, e vivo nelle vicinanze della casa di mia figlia che ha una bambina che adesso è cresciuta, ma io per tanti anni la portavo a scuola, e a fare attività sportive. Fisicamente sono alto e ho un corpo curato e anche se non palestrato ho un aspetto decisamente bello e giovanile. Ci va poi aggiunto che ho i capelli ricci e totalmente bianchi, gli occhi, regalo della nonna materna sono di un azzurro che incanta chi li guarda. Amo molto la mia libertà ho contatti e avventure in diverse città italiane dove mi recavo per svolgere il mio lavoro. Un pomeriggio ero alla città mercato e ero appena uscito da un negozio che vende un particolare tipo di bracciale che volevo regalare alla mia nipote per i suoi quindici anni, e mentre camminavo giro l’angolo di una colonna e splafftt!!! una signora un po distratta da quello che succedeva dentro una vetrina dove un bel ragazzo stava esponendo degli abiti e quindi non guardava verso di me mi spiattella il suo cono gelato sul petto.
“Oddio!!Mi scusi sono mortificata!”
Dopo un attimo di smarrimento la guardo e vedo anche lui il marito che ripresosi dallo stupore mi guarda con occhi attenti quasi a valutare la persona che ha davanti. Per un attimo la guardo, è una bella donna, con le curve arrotondate ma non grassa, un seno fasciato da un reggiseno che si intravede sotto una camicetta bianca e ha una gonna che le arriva al ginocchio. Nell’insieme è una di quelle donne che quando passano non ti fanno rizzare subito il cazzo, ma se la guardi bene scopri che dietro l’apparente semplicità si nasconde una femmina vera e sensuale. Con un dito assaggio il gelato e sorrido ironico e un po’ divertito.
“..uhuummm..cioccolato e vaniglia! Abbiamo gli stessi gusti.”
Lei si riprende e sempre più mortificata cerca il modo di scusarsi.
“Mi scusi, sono mortificata, mi dispiace di averle sporcato la camicia.”
La guardo, mentre lui cerca il modo per inserirsi nel discorso, ma sembra che lasci lei a districarsi in questo frangente.
“Non si preoccupi, a casa ne ho altre e quindi mi basta rientrare e sostituirla.”
Quando pronuncio queste parole lui entra nel discorso.
“Da quello che ha detto lei non è di queste parti.”
Lo guardo cercando di capire dove vuole arrivare e lo assecondo specificando che sono di passaggio in questa zona, abito in un paese vicino. Lei lo guarda senza capire, mentre a lui prendono a brillare gli occhi come se avesse finalmente trovato quello che cercava.
“Potrebbe venire a cena a casa nostra e mia moglie le potrebbe lavare la camicia così la risarciremo del danno, ovvio dopo che sarà andato a casa a cambiarsi.”
Lei mi guarda con occhi imploranti, mentre lui sembra non respirare in attesa della mia risposta. Accetto incuriosito da come la cosa si stà evolvendo. Per anni ho fatto un lavoro che mi poneva a contatto con il pubblico e col tempo impari a capire quando hai davanti uno che cerca qualche cosa, e che se la trova te la offre su un piatto d’argento, e io ho la netta sensazione che lui mi stia offrendo sua moglie. Mi indicano il loro indirizzo e ci lasciamo con un impegno a cena da loro per le venti. Puntuale due ore dopo mi presento all’indirizzo che mi hanno dato. Un bel condomino moderno dove trovo lui che mi aspetta direttamente in strada, mi indica pure il posto dove parcheggiare la mia vettura. Mentre saliamo in ascensore lui decanta le virtù di sua moglie.
“Ti ringrazio di essere venuto. Mia moglie era così mortificata che per farsi perdonare ha preparato una cenetta con i fiocchi e vedrai resterai soddisfatto della sua bravura, in tutto quello che fa, specie in certi momenti in cui se è a suo agio non ti nega nulla.”
Lo guardo e cerco di capire, anzi voglio sentirlo dire direttamente da lui quello che avevo già intuito.
“Quindi mi stai dicendo che per farsi perdonare è disposta a tutto? Le potrei chiedere di tutto? e tu ne saresti contento? non ti sentiresti offeso se osassi chiedere MOLTO? ma molto davvero?”
Lui mi guarda con occhi che brillano dalla gioia di quello che dico e mi ribadisce che posso osare tutto quello che voglio. Quando entro mi trova davanti lei che si è cambiata. Indossa una bella gonna a portafoglio, e una camicetta ricamata che in alcuni punti lascia intravedere che sotto forse non indossa nessun intimo, e questo mi elettrizza molto perché mi rendo conto che il suo seno deve essere stupendo. Mi chiede timidamente di consegnare la camicia sporca e subito la mette a lavare in lavatrice mentre e lui mi fa accomodare in salotto e prepara un aperitivo che poi offre anche a lei appena torna. Lei è molto emozionata, ma che ha una bella eccitazione che si manifesta in particolare sui capezzoli, belli, duri e tesi che sembrano voler bucare la stoffa. Ci accomodiamo a tavola, e lui spesso si presta ad andare in cucina per prendere le pietanze lasciano me in compagnia di lei che mi guarda con occhi vogliosi. Ho come la sensazione che entrambi vogliono la stessa cosa, ma sia lei che lui hanno paura di chiederlo esplicitamente. In uno di questi momenti le parlo facendole dei complimenti.
“Certo che tuo marito è fortunata ad avere una bella donna come te al fianco. Farei cose folli per farti sempre felice.”
Lei mi sorride un poco, e credo che dentro di se ha voglia di parlare, ma non vuole che lui senta quello che mi dice a bassa voce parla di loro e della loro vita coniugale.
“Veramente io sarei molto soddisfatta di lui, non mi fa mancare nulla, ma è che ultimamente ha delle strane fantasie che vuole realizzare e la cosa mi spaventa un poco.”
Ho intuito perfettamente quello che mi stà dicendo, ma voglio che sia lei a confessarlo, così fra una portata e l’altra insisto.
“Che genere di fantasie avrebbe tuo marito? mi sembrate una bella coppia molto affiatata, e non mi sembra che ti manchi nulla, e credo che anche in campo sessuale lui ha l’aria del marito che soddisfa la moglie.”
Ho volutamente specificato il discorso sessuale per indurla ad aprirsi e infatti lei si apre benissimo.
“Si, mi accontenta in tutto, ma sembra che adesso io lo debba assecondare nel realizzare il suo desiderio di vedermi con un altro uomo. La cosa mi spaventa un poco ma nello stesso tempo mi elettrizza tanto.”
La guardo e finalmente mi rendo conto che ora posso osare al massimo.
“Mi vuoi dire che lui vorrebbe che tu andassi con un altro uomo con lui compiacente? ma tu che ne pensi? lo hai mai fatto?”
Ad un tratto suona il telefonino di lui che essendo un medico questa sera ha la reperibilità.
“Scusatemi, ma dovrete finire la cena da soli, un caso urgente mi reclama al lavoro.”
Poi ci saluta e se ne va. Aspetta che lui si allontani, e poi si sfoga.
“Veramente io l’ho già fatto una volta con un collega in ufficio. Mi faceva una corte spietata e un giorno ho commesso un piccolo sbaglio e lui se ne accorto così ho dovuto sottostare alle sue voglie. Devo ammettere che mi è piaciuto tanto. Mi ha scopato ripetutamente per sei mesi. Ma questo succedeva di nascosto, mentre ora lui vuole vedere e forse partecipare. Spesso mi mette le dita in bocca e mi chiede di immaginare che quello sia il suo cazzo che lui mi fa succhiare mentre un altro mi scopa. Mi eccito a questa fantasia, ma ho paura che poi lui non si accontenterà più e vorrà fare altro e la cosa mi spaventa. Qualche tempo fa eravamo distesi in riva al mare, mi ha scopato mentre un vecchio si masturbava di nascosto. Lui credeva che io non me ne fossi accorta invece la cosa mi ha eccitato tanto, ma ho finto di nulla quando la sera a letto mi ha detto del tizio, non volevo che pensasse che mi divertiva, mentre invece ci ho goduto molto. Il problema è che se non ne parliamo ho paura che poi non ci siano più limiti. Giorni fa in spiaggia mi ha fato togliere il reggiseno del costume e dovevi vedere quanti maschi sono venuti a sbavare davanti a me. Certo la cosa mi ha eccitato, ma a lui questo esibirmi lo ha fatto uscire di testa. La sera mi ha scopato come se non ci fosse un domani.”
La guardo e mi rendo conto che lui non ha capito che lei è una troia nascosta che vuole solo sentirsi sicura di emergere, e adesso sono convinto che giocando bene le carte mi divertirò tanto nel farla uscire allo scoperto. Ci spostiamo sul divano. Seduti vicini, io allungo la mano e la poggio sulla sua gamba scoperta. La guardo e le sussurro di lasciarsi andare che se mi darà retta le farò toccare il cielo con un dito, ma soprattutto le permetterò di decidere fin quanto spingersi in avanti nel gioco. Deve solo fidarsi di me. Lei annuisce e mi bacia con immenso trasporto. La mia lingua insegue la sua in bocca mentre le mie mani la spogliano. Noi lo ignoriamo, ma lui non è affatto uscito, ha solo finto, e ci osserva di nascosto e questo a lui lo eccita in maniera sconvolgente. Poi lei si alza e mi prende per mano e ci accomodiamo nella loro camera da letto. Giunti in camera mi dedico completamente a lei. La spoglio completamente, l’accarezzo e la faccio eccitare leccando i suoi generosi seni e succhiando i capezzoli duri e tesi con lei che geme e inizia godere.
….huummmm…sisiii…daaiiii..miii…piaceeeee…..
Si contorce mentre scendo in basso fra le sue gambe e mi trovo una bella fica semi depilata. Le lecco l’interno delle cosce e lei cerca di spingermi verso il taglio che già gronda umori, ma io la lascio soffrire un poco e poi di colpo faccio scorre la lingua lungo tutto il solco fino al clito che gonfio e teso sporge dalle grandi labbra bagnate e lei ha un improvviso orgasmo.
..……huuhummmmm…..UUMUUM…vengooooo..
Trema scossa dal piacere e io mi rigiro e la metto su di me lei si avventa sul mio cazzo teso e duro e in un attimo lo sento sparire dentro la sua bocca fin giù in gola. Lo tiene dentro fin quando non rischia di soffocare, poi lo fa scorrere fuori e lo succhia in punta. La rigiro e mi stendo su di lei che mi guarda con occhi languidi e vogliosi. La penetro lentamente. Si sente che è molto eccitata e bagnatissima, e inizia a godere appena lo sente sbattere in fondo. Trema subito dal piacere mi stupisce la velocità con cui ha raggiunto l’orgasmo.
….s.siiiiiiiiiiii….venggoooooooo!!!!!! ORAaaaaa!!!
Le lascio assaporare il piacere, poi mi muovo con calma pompandola con colpi sempre più cadenzati e costanti. Lei gode a raffica. Dopo un numero svariato di orgasmi decido di prenderla da dietro. La faccio inginocchiare e poi affondo in lei che adesso si sconvolge con me che la pompo da dietro tenendola per i fianchi. Gode e urla tutto il suo piacere e in questo frangente che noi ci accorgiamo della sua presenza. Lui, capito di essere stato scoperto, si presenta nudo sulla soglia della porta, e lei dopo l’ennesimo orgasmo si gira e gli fa le corna con le dita della mano e lo chiama cornuto ripetutamente. Lui è in estasi. Gode nel vederla sbattuta da me a che adesso la sfondo con colpi sempre più forti e veloci. Dopo l’ennesimo orgasmo, lui, le fa succhiare il cazzo e mi incita a sborrarle dentro.
… SI DAIII…. SCHIZZA DENTRO TUTTO IL TUO SEME ..DAI CHE LA VOLGLIO VEDERE FARCITA DI SBORRA….
Lo guardo un pò stupito, poi essendo al limite lo assecondo. Ancora pochi colpi e poi le scarico dentro tutto il succo delle mie palle. Gode lei e anche lui, le viene in bocca.
…ssi eccommmiii ..bevviiii….sboorro……
Lei ha quasi delle convulsioni da quanto trema di piacere.
….HUUUMMM…..ssiiiii…vengguuuuuu…..uuhhm
Io li seguo a ruota con lui che mi guarda estasiato.
..ECCOMMIII..TI SBORRO DENTROOOO!!!!!...
Schizzo ripetutamente tutta la mia semenza dentro di lei che si accascia sfinita e mentre mi sfilo, lui di colpo, si distende fra le sue gambe e lecca fino all’ultima goccia il mio piacere che sgorga dalla fica slabbrata. Lo guardo stupito. Non mi aspettavo certo che lui andasse a leccare il mio seme, ma vedo che lei lo asseconda aprendo bene le labbra gonfie e facendo in modo che lui ne riceva quanto più è possibile. Poi dopo lui si gira verso di me e mi chiede il permesso di succhiare anche il mio cazzo. Io mi giro verso di lei che annuisce allora sento la bocca di lui che lecca con estrema maestria a tutta l’asta e la cappella fini a pulirla tutta.
Lei sorride e commenta.
“Bravo cornuto, se ti piace così tanto te lo farò pulire sempre. Sia ben chiaro adesso che abbiamo cominciato questo gioco, sono io che decido con chi voglio, andare e quando non mi va non se ne parla nemmeno, altrimenti mi scopo tutti i maschi che voglio e non ti dico nulla, anzi mi diverto a farti delle corna sontuose a tua insaputa! sei d’accordo? decidi adesso o mai più!”
Lui le promette la totale disponibilità, e gli giura, prendendo me come testimone, che lei sarà sempre l’unica a decide con chi scopare a patto che lui sia presente. Lei mi guarda e ribadisce le sue condizioni.
“Io scopo con chi mi pare, sia in tua presenza che da sola, solo così che deve essere il patto.”
Lui mi guarda stupito e io lo consolo dicendo che è il meglio per lui. Poi mi chiede del perche lo facciamo sul loro letto e io gli dò la giusta spiegazione.
“Se devi essere cornuto il tutto deve essere consumato nel talamo nuniale per sancire la tua definitiva sottomissione a lei e al toro che verrà di volta in volta montarla come una vacca. Cerca di essere un cornuto servizievole e sottomesso.”
Mi guarda stupito e lei gli sorride e lo coccola chiamandolo adorabile cornuto. Resto un poco disteso poi lui va prendere una bottiglia di prosecco per brindare a questa nuova situazione che si è creata fra loro. Mentre è via lei mi ringrazia.
“Grazie di averlo assecondato. Sono convinta che sia bisex, e questa sera ne ho avuto la conferma. Se ci sarà l’occasione lo farò scopare da un bel maschio, così mi prendo la rivincita di quando lui quasi a tradimento mi ha rotto il culo.”
La guardo un po stupito, il mio cazzo è di nuovo in tiro e le chiedo se vuole sentirlo dietro, ma con tutte le dovute precauzioni. Lei sorride e mi dice che lo ha preso sempre in culo quando si scopava il collega. Non voleva rischiare gravidanze e allora lui finiva sempre per inondarle il culo. Adesso le piacerebbe tanto, ma non vuole che lui se ne renda conto che lo ha praticamente sfondato. A lui dopo quella volta non l’ha più dato. Le sorrido malizioso, mi inginocchio dietro e le lecco il fiorellino e poi quando lui è assente le pianto il cazzo dentro in un solo colpo, proprio mentre lui ritorna e lei fingendo dolore urla.
…ahahaiiiii…piannoooo..me lo spacchiiii!!!!! pianooo….ssi daiiii…ssi..mi paiceeeee… spingiiiiii..
Le afferro i fianchi e la pompo con decisione con lui che stupito mi guarda.
“Accidenti come sei bravo!!! A me non l’ha più dato, da quando le ho messo accidentalmente il cazzo in culo. Bravo sfondalo bene così poi me lo faccio pure io.”
Lei si gira e lo fulmina con una occhiataccia mente io adesso mi scopo un bel culo aperto e la faccio godere anche così. Gode e mi incita a spingere più forte.
…ss.iiiiiiiiiiiii…daiii spaccammi il culloooo..daaii piùùù..forteeeeeeeeeeee…godo!! cazzo godo di culooooooo….siiiiiiiiiiii…venggooooooooo!!!!!....
Trema e gode scuotendo la testa e lui le mette il cazzo ancora in bocca e lei lo succhia velocemente poi riceve ancora una sua sborrata direttamente in gola. Dopo alcuni orgasmi sono al limite anche io e lei che se ne rende conto mi chiede di sborrarle in bocca. Mi sarebbe piaciuto inondarle quel bel culo, mi sfilo, e lo presento alle sue labbra con lui che sta vicino a lei, e allora capisco il suo gioco. Lei lo succhia insieme a lui e con due lingue scatenate resisto poco e gli sborro in bocca a lei che poi la passa a lui. Limonano con la mia sborra fra le labbra e lui poi mi pulisce il cazzo mentre lei mi lecca le palle. Sono esausto, e mi distendo mentre loro amoreggiano compiaciuti e felici. Resto ancora un poco e poi me ne vado con la promessa di ripassare il pomeriggio del giorno dopo per riprendere la camicia. Il giorno dopo verso le undici di mattina lui mi chiama e mi chiede se posso passare più tardi in quanto lui è impegnato con il lavoro e vorrebbe essere presente alla monta, ma io mi voglio divertire con la troia di sua moglie e gli dico che non è possibile. Lui rimane un poco in silenzio poi accetta e alle tre del pomeriggio assieme ad un amico fidato, molto dotato, mi presento a casa sua, e troviamo la maiala ad aspettarci. Quando vede che sono in compagnia, per un attimo, resta un poco perplessa, ma io la stringo a me, e le sussurro parole molto convincenti.
“Stai tranquilla, lui è molto fidato, e poi a quel cornuto di tuo marito, non gli può bastare da leccare solo la mia sborra, in due ti inondiamo tutti i buchi, e pensa come sarà contento di sentire che ti abbiamo sbattuto come una puttana e farcito di sborra.”
Lei mi sorride eccitata, e ci porta in camera da letto, e denudata, si lascia sbattere per più di due ore da noi che le sfondiamo culo, fica e le infiliamo il cazzo così profondo gola che lei alla fine ci dice che le fa male la mandibola.
Quando stiamo per uscire lui fa ritorno, e lei vede la sua faccia stupita, io gli sorrido, e gli dico che lei le racconterà tutto quello che gli abbiamo fatto. Lui la guarda, e subito la vorrebbe scopare da quanto è eccitato, ma lei lo fa inginocchiare e gli fa leccare i buchi da cui sgorga copiosa la nostra semenza e gli parla di come le abbiamo riempito i buchi che sta leccando.
“Quando li ho visti in due mi sono sentita un momento impaurita, ma poi loro sono stati così bravi, che mi hanno eccitato e leccandomi dappertutto, e poi prima uno in culo, e l’altro in bocca, mi hanno scopato facendomi godere moltissimo. Poi Massimo ha detto al suo amico di scoparmi in culo, e lui era già davanti, non puoi capire quanto ho goduto nel sentire quelle due nerchie che mi trafiggevano e spanavano entrambi i buchi. Era sconvolgente mi hanno pompato dentro un fiume di sborra, che adesso tu lecchi e pulisci. Da oggi ne voglio sempre due, o meglio tre, sempre insieme, così si, che riuscirò a godere come una vacca.”
Dopo quel giorno ho iniziato a frequentare la puttana sempre in compagnia di amici fidati. Sono iscritto ad un circolo di bocce, e di maturi che vogliono scopare una puttana ne trovo tantissimi.
Ogni volta, lei ci riceve da sola, e questo è un bene perche quando lui è presente, lei si sente a disagio, nel comportarsi liberamente come una vera zoccola. Generalmente ci aspetta seduta sul divano indossando sempre lingerie, molto arrapanti e bebydoll trasparenti, come una puttana di un bordello di alto bordo. Io mando sempre delle foto a lui, ogni volta che entrando in casa lei ci aspetta e spesso fingo di pagarla. Quando lui riceve le foto di lei che viene pagata come una vera puttana, sborra nelle mutande senza toccarsi. Poi lui ha insistito per essere presente alla monta, e lei non era molto d’accordo, allora io ho rimediato facendolo mettere seduto e bendato e nudo. Lei ha urlato tutto il suo piacere, mentre tre amici miei la sfondavano, con me, e un altro, pronti a prendere il posto di quello che per primo sborrava dentro di lei. Ovvio lui ha schizzato senza toccarsi, con lei che lo insultava, chiamandolo cornuto, e dicendo che la stavamo facendo godere come una vacca, e che lui se era un bravo cornuto ci avrebbe dovuto ringraziare.
…..ssiii..spaccatemi tutto anche il culoooooooooo.. e tu cornuto senti come mi fanno godereeee..vengooooo….. ssi dai che poi ne voglio ancoraaa e aancoraaaaaaaa…..
Era scatenata! mai sentito una zoccola godere di più, anzi dopo alcune volte lo ha sbendato, e gli ha fatto vedere bene, come godeva, e come si ingoiava i nostri cazzi sempre più carichi di sborra, che poi lui a gioco finito puliva con molta perizia e in fine poteva, dopo avervi leccato bene a noi ripulire anche lei. Mai visto un cornuto così felice e sottomesso!
La seconda, o terza volta, che siamo andati da lei con lui presente, lei in precedenza, mi aveva chiesto se fra le mie amicizie vi era uno che poteva fare il culo anche a lui. Non ho avuto nessuna difficoltà a trovare un vero spacca culo, anzi erano quasi tutti disponibili a sfondare sia lei che lui. Mi ricordo la faccia stupita, e un poco preoccupata, di lui, quando lei ha scelto il più super dotato dei miei amici, che lo ha fatto prima mettere in ginocchio, davanti a lui, e poi dopo avergli scopato un po la gola l’ha girato, e seguendo le precise indicazioni di lei, gli ha sfondato il culo con un colpo secco e deciso. Ha urlato di dolore, ma lei inesorabile ha preteso che il toro lo montasse senza pietà. Alla fine ha goduto pure lui. Da un po di tempo si sono trasferiti in un’altra città e ho visto le loro foto in un annuncio di una coppia che cerca super cazzoni per sfondare sia lei, e volendo anche il culo a lui.
Mi fa piacere sapere che adesso si divertono in coppia con lui trasformato in una vera puttana sottomessa e lei che lo umilia per farlo godere.
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5 years ago
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Uno scambio culturale
Mi chiamo Anna e ho venti nove anni, sono sposata con Luca che ha un anno più di me. Sono alta uno e settanta, mora occhi scuri e una terza di seno, gambe lunghe e ben tornite, mani con dita lunghe e bocca ampia con labbra abbastanza carnose, un bel sedere a mandolino, in generale sono una donna che ama il suo corpo e passa diverse sera alla settimana in piscina mantenersi in forma. Mi si potrebbe definire la classica bellezza mediterranea. Da un anno sono sposata con Luca, un bel ragazzo che come me ama prendersi cura del suo corpo e anche lui frequenta la piscina da molti anni e per questo ha un fisico che spesso le mie amiche lo ammirano. Stiamo insieme da dieci anni e ne abbiamo passati a convivere quattro prima di sposarci. Luca è un ragazzo molto dolce, mi ama come nessuno altro potrebbe, quasi mi venera e mi fa sentire il centro di tutto il suo universo. A letto è un buon amante, dolce e premuroso, mi fa godere molto anche se non è molto esperto, sono stata la sua seconda fidanzata e con l’altra non aveva fatto tante esperienze. Mi scopa con passione e desiderio, mi fa godere molto quando mi lecca e poi ha una discreta dotazione il che non guasta. Io lo amo, lui mi fa sentire molto importante e pure lui per me lo è sempre stato. Prima di lui avevo avuto due fidanzati, con i quali non ho fatto sesso completo, ma solo pompini e per questo quando lo prendo in bocca a Luca lui impazzisce di piacere, si sono decisamente brava a succhiare il cazzo, e poi lui ci scherza su dicendo che io essendo una professoressa di lingue non potrei non sapere usare la lingua. Mi piace che ci scherza anche se è vero, sono una insegnate di lingue straniere, parlo e scrivo correttamente inglese e tedesco e parlo correttamente anche lo spagnolo. Mi piace il mio lavoro anche se mi impegna tanto. Lavoro come insegnante in, una privata dove insegno inglese per dodici ore settimanali e poi insegno tedesco per sei ore settimanali. In questa scuola privata ci lavoro da tre anni, e sono l’insegnate più giovane. Ho come colleghi un gruppo di persone che hanno una età che va dalla mia, al più anziano che è dieci anni più grande. Come me anche gli altri sono coniugati e io sono l’unica che non ho figli, e per questo tre settimane fa il preside mi ha chiesto se ero disponibile per la realizzazione di un progetto europeo per lo scambio culturale fra insegnati. Dopo averci riflettuto un momento ho accettato. Non è la prima volta che vado in trasferta per la scuola, in estate alla fine delle lezioni portiamo sempre una classe, di alunni a Londra per una settimana per il perfezionamento della lingua, io ci sono andata sempre nelle ultime tre edizioni, ho inoltre partecipato alle uscite ecologiche andando con la mia classe a fare rafiting, e altre iniziative simili. Per questo scambio culturale mi sono dovuta preparare con cura poi che si sarebbe svolto in Polonia a Varsavia. Cosi una domenica mattina mio marito si è svegliato molto presto per accompagnarmi all’aeroporto per prendere l’aereo che mi avrebbe, dopo circa due ore e mezza di volo a destinazione nella capitale polacca. Quando sono arrivata ho trovato ad accogliermi una giovane donna con un grosso cartello scritto sia in italiano che in inglese mi comunicava che ero la ben venuta e subito mi sono ritrovata assieme diversi altri insegnati di altri paesi con i quali ho subito preso confidenza. Le persone che erano a questo scambio di culture sono le più disparate. Ci sono in tutto venti persone, cinque donne compresa la polacca, una francese, dall’aria alquanto equivoca, una olandese, classica bionda con gli occhi azzurri, e in fine una ragazza belga dai capelli rossi. Io sono la quinta donna del gruppo. Dopo averci raccolto tutti ci portano dentro Varsavia per prendere possesso delle nostre camere dove dormiremo e scopro che siamo al centro della città vecchia, e dalla mia camera si vede il fiume. Dopo un pranzo di benvenuto ci accompagnano in giro per la città. La francese indossa un abbigliamento che costituito da una mini mozzafiato e tacchi da urlo. Vedo che molti dei maschi la guardano con occhi molto vogliosi, e ben presto si delineano diversi gruppi di colleghi che stanno solo e sempre nelle vicinanze di una donna. Mi sorprende il fatto che io mi trovo con un rumeno di nome Igor, una montagna, ha delle mani enormi e braccia da paura, è sempre molto taciturno, poi Pablo il collega spagnolo, un bel moretto riccio e molto allegro, e in fine mi ritrovo spesso anche Karl il collega austriaco. Dopo un giro turistico ci portano di nuovo in albergo e consumata una cena veloce ce ne andiamo tutti a letto per la stanchezza. IL giorno successivo è tutto un continuo di incontri visite, pranzo ad una mensa scolastica, dove mi ritrovo con i miei soliti tre amici. Mentre stiamo mangiando passa la francese che sembra quasi nuda e io e faccio notare, ai miei commensali, parlando in inglese che non hanno fatto la scelta giusta. Igor li guarda e a bassa voce mi risponde facendomi notare che al suo paese di donne che quella ne trova quante ne vuole e per pochi spiccioli. Gli sorrido compiaciuta e Karl ci fa notare come anche la bionda olandese sembra infastidita dal comportamento della francese. Mi rendo conto che ogni donna si trova sempre in compagnia di tre maschie tutti sembrano accettare questo strano abbinamento. La sera siamo liberi di muoverci a nostro piacimento e i miei soliti accompagnatori mi propongono di andare a cena in un locale che sta proprio dall’altra parte del fiume che Igor conosce molto bene perche lui è già stato Varsavia. Decido di accettare e mi vesto con un jeans aderente, un maglioncino e scarpe dal semplice tacco dieci. Quando mi presento ai loro occhi li vedo che si danno uno sguardo di compiacimento. Passato il ponte ci addentriamo in un vicolo con una piccola scalinata che ci porta davanti a una porticina dove entriamo e subito ci troviamo in un bel localino molto caratteristico dove ci aspetta un tavolo già prenotato. La serata è un vero spasso. Ci divertiamo tantissimo e io cerco di non bere, non mi voglio ubriacare.
“Ragazzi andiamoci piano con le birre, io non mi voglio ubriacare.”
Igor guarda gli altri due e mi sorride, poi con molta calma mi risponde.
“Tu non ti devi ubriacare, quando faremo sesso con te voglio che tu sia ben sveglia e consapevole del piacere che ti daremo, e poi come puoi ubriacarti con una birra che ha solo pochi gradi di alcool.”
Li guardo per un attimo stupita poi ci mettiamo a ridere di gusto. La cena e la serata scorre in maniera divertente ridendo e ascoltando della buona musica live. Dopo la mezza notte ce ne adiamo a letto io saluto all’uscita dell’ascensore i mie tre amici che molto educatamente mi danno un casto bacio della buonanotte. Il giorno successivo è ancora più frenetico. Al mattino abbiamo un incontro con la stampa e ci portano a far visita ad un giornale che ci intervista e poi insieme andiamo nella loro scuola di giornalismo dove interagiamo con insegnati e studenti. In questo posto ci offrono il pranzo e nel pomeriggio visitiamo altri istituti e quando torniamo in albergo sono le diciannove passate. Igor propone di tornare nel locale della sera precedente e questa idea trova il consenso di tutti noi. Indosso per la serata un vestito leggero e le solite scarpe con il tacco dieci. Poco dopo che siamo nel locale, mentre stiamo consumando un pasto leggero incomincia a piovere e io che ho il terrore dei lampi chiedo ai miei amici di tornare in albergo. Loro si danno una occhiata e poi acconsentono e quando attraversiamo il ponte sulla Vistola, arriva un bel acquazzone che ci bagna tutti. Corriamo fino all’albergo dove arrivo inzuppata e fradicia dalla testa ai piedi. Karl fa una bella proposta prima di entrare.
“Che ne dite di un bel pigiama party dopo una bella doccia che ci riscalda. Prendiamo quattro birre e ci troviamo in una camera per passare il resto della serata, è un peccato andare a letto così presto.”
Tutti sono d’accordo e propongono la mia camera per incontrarci per il semplice motivo che si trova nella parte estrema del corridoio. Sono bagnata ed infreddolita e poi ho paura dei tuoni quindi accetto e scappo in camera mia per una doccia calda e quando ho appena finito di asciugare i capelli li sento arrivare. Indosso una semplice camicia da notte che mi arriva fino al ginocchio e un semplice paio di mutandine molto caste. Il più elegante è Karl che indossa un bel pigiama di seta, mentre Pablo ha solo una maglietta colorata e un paio di pantaloncini che arrivano a metà coscia, mentre Igor indossa l’equivalente di una tuta ginnica. Entrano e ci sediamo sul grande tappeto vicino al mio letto dove io appoggio le spalle mentre Igor siede alla mia sinistra e a destra c’è Pablo, Karl è seduto davanti a me e tutti teniamo le gambe incrociate. Tra un sorso di birra e l’altro parliamo della strana esperienza che stiamo vivendo e ogni uno commenta le varie situazioni che si sono succedute in questi giorni quando all’improvviso un lampo seguito da un tuono fortissimo fa tremare i vetri della finestra e io urlo impaurita. Loro mi tranquillizzano e Igor mi mette un braccio sulla spalla e riprendiamo a parlare quando un ennesimo lampo è seguito da un tuono ancora più forte e io urlando mi giro e metto le mie braccia intorno al collo di Igor. Lui delicatamente mi stringe a se e mi parla con calma mentre mi accarezza il capo.
“Stai calma che ci siamo noi, niente e nessuno ti farà del mane. Calmati.”
Lo guardo per un momento e improvvisamente un nuovo tuono fa tremare tutto. Urlo e mi stringo a lui che mi avvolge fra le sue braccia forti e poi improvvisamente viene a mancare la corrente tutta la zona piomba nel buio. Ho avuto uno scatto improvviso e mi sono stretta di più a Igor e per un momento siamo rimasti immobili e l’unico rumore che si sentiva era la pioggia battente. Lui mi ha rassicurato e poi non so bene come è successo ma le sue labbra erano sulle mie e ci siamo baciati tenendoci stretti. La sua lingua è andata a cercare la mia, e ci ha giocato mentre mi accarezzava i capelli e ho sentito altre mani sul mio corpo, erano i miei altri amici che visto il bacio si sono stretti di più e Pablo mi ha accarezzato la schiena mentre Karl il sedere. Poi dopo Igor con un gesto molto dolce mi ha sollevato e mi a disteso sul letto sfilandomi la camicia da notte che indossavo e sono rimasta con solo le mutandine che Pablo mi sfila in un attimo. I miei seni sono stati subito preda e delle mani di Karl che me li ha massaggiati dopo essersi spogliato in un attimo e quando mi sono girata mi sono ritrovato davanti al viso il suo cazzo già bello e duro. Lungo e abbastanza grosso con una cappella grande che mi ha subito avvicinato alla bocca. Ho aperto le labbra e me lo sono infilato in gola. Lui mi accarezzava i seni mentre la lingua di Pablo come un serpente scatenato scorreva lungo il taglio della mia fica che già grondava umori a fiumi. Igor si è spostato un momento e si è spogliato e quando è tornato vicino a me mi ha presentato il suo palo davanti alla faccia! Splendido!! lungo più di quello di mio marito ma MOLTO più grosso, decisamente fuori dal comune, e sicuramente proporzionato alla sua mole imponente. Ho subito incominciato a godere sotto i colpi della lingua di Pablo che mi succhiava e leccava senza sosta mentre mi ingoiavo il palo di Karl in gola con Igor che aveva ripreso a massaggiarmi i seni con le sue mani enormi dove i miei seni sparivano tanto erano grandi. Ho goduto molto velocemente.
…seuuhuuhuhmmmm….ssiuiummhuh…..
Scossa dal piacere mi sono lasciata sollevare poi adagiare delicatamente sul cazzo di Pablo che si è disteso supino e subito mi sono resa conto che se lui era quello con il cazzo più corto di era certo lo aveva molto grosso perche mi ha dilatato le fica e aperto fin quando non è arrivato in fondo facendomi godere subito.
….HHHAA….ssiiii…….vengoooooouuummmhu..
Distesa su di lui avevo in bocca il cazzo enorme di Igor mentre ho sentito Karl che molto delicatamente mi stava lubrificando il buchetto del culo. Non sono vergine ma lo l’ho usato solo una volta con mio marito, che dopo avermi sverginato non me lo ha più chiesto anche se a me non mi era dispiaciuto sentirlo in culo. Mi lascio aprire il culo mentre godo sopra Pablo da Karl che dopo un dito è a passato a due e poi dopo averci fatto colare un poco di saliva ha appoggiato la cappella sulla rondella spingendo dentro il cazzo con decisione. Mi sono sentita aprire in due mentre avevo Pablo davanti che è rimasto immobile per agevolare l’amico che mi sfondava il culo. Igor osservava la scena mentre io respiravo velocemente. Poi di colpo mi ha piantato tutto il cazzo dentro e io ho gridato nello stesso momento che un tuono fortissimo facesse tremare tutta la stanza.
..hhhhaaiiii!!!!!..pianooo!!!!...mi spacchiiii!!!!
Sono rimasti immobili mentre Igor mi accarezzava e mi diceva di stare calma che avrei subito sentito tanto piacere, e che poi ci avrebbe pensato lui a sverginarmi del tutto i miei buchi. Ero così stordita dal sentirmi piena che non ho dato molto peso alle sue parole e loro hanno incominciato a pomparmi insieme e ben presto ho iniziato a venire a ripetizione. Ero convolta dal piacere che li incitavo a sfondarmi di più.
..SSIII.daiiii….ssi…VENGOOOO!!!!...godo..sssi..dai ssi..piùù forteeee!!!!! cazzooo!!venggoooo!!..
Ero piena, sia nei buchi che in bocca con Igor che mi scopava in bocca con molta delicatezza consapevole che le sue dimensioni non erano facili da infilare in gola. Il primo ad arrivare è stato Karl. Dopo avermi pompato a lungo il culo e fatto godere due volte l’ho sentito spingersi fino in fondo e godere con un gemito prolungato.
…sssssssssiii… piccolaaa ti inondo il culo!!!! sborrooooo!!! eccomiiiiiiii..ora!!!!!ora!!!!!
Mi ha inondato il culo di caldissima semenza e io ho avuto un ennesimo orgasmo, mentre Pablo è rimasto immobile per lasciarmi godere quell’attimo fino in fondo. Anche Igor si è sfilato dalla mia bocca e dopo che Karl si è sfilato da me si è posizionato dietro e ha appoggiato la sua enorme mazza fra le mie chiappe e sul buchetto che era ancora dilatato e pieno del seme dell’amico. Con un leggero affondo l’ho sentito entrare. Ero ancora stordita del piacere provato che quando ho realizzato quello che stava facendo lui era quasi tutto dentro. Mi sono sentita aprire e dilatare le pareti del culo, ho respirato forte e ho guardato Pablo con occhi sbarrati, la bocca aperta da cui non è uscito nessun suono. Poi incredibilmente è stato piacere. Mi sono sentita piena e ho incominciato a incitarlo a spaccarmi il culo.
…ssiiiis..daiiiiiiiiiiii..spingiiii….sisisi lo voglio tuttto dentroooooooooo…..ssiiiii….daiiiiii sssiisiiii…….
Lui mi ha afferrato con le sue enormi mani per i seni. Li ho sentiti stretti dentro il palmo delle manie mi sono sentita sollevare e trascinare su di lui che si è disteso seguito da Pablo che ha continuato a scoparmi davanti mentre lui ha inarcato le gambe e mi pompava da sotto. Lo sentivo sfondarmi il culo in maniera unica e sconvolgente. Ho ripreso a godere e poi Pablo è venuto e si è sfilato. Allora Igor mi ha rigirato e messa a pecora mi ha pompato il culo da dietro. Era sconvolgente! Mi sentivo sfondare le reni, lo sentivo nel profondo del culo e ci godevo come una pazza mentre Karl mi ha infilato il suo cazzo in bocca e mi esortava a succhiarlo. Lo assecondavo frà un orgasmo e l’altro fin quando anche Igor è venuto. Mi ha stretto i fianchi, e lo ha spinto tutto dentro sborrando un fiume di bollente semenza che mi sembrava arrivare fin dentro lo stomaco come un clistere. Quando si è sfilato ho avuto la sensazione di vuoto e lui però non ha dato tregua, mi ha rigirato e con il cazzo ancora gocciolante lo ha piantato davanti con me che l’ho guardato stupita.
“Tranquilla piccola, ti scopo anche davanti, a me una sola sborrata non riesce a farlo ammosciare.”
Mi ha sollevato le gambe e lo ha spinto tutto dentro. Nonostante avevo già preso il cazzo di Pablo e relativa sborrata lui mi ha aperto in due come se fossi ancora vergine. Lo sentivo scivolare fra le pareti ben lubrificate dalla sborrata precedente e scorrere fino in fondo. Quando la cappella ha sbattuto sul fondo ho avuto un orgasmo che mi ha sconvolto.
…iioooo…ioo…venGGGOOOOoooooooo!!!...io…
Lui è rimasto immobile e mi ha lasciato tremare scossa dal piacere, poi ha sfilato un po quel palo e lo ha riaffondato con un colpo ancora più deciso. A continuato così fin quando non l’ho sentito aderire il suo corpo al mio. Era tutto dentro!!! Penso di essere quasi svenuta dal piacere e quasi inerte l’ho lasciato fare. Mi ha scopato per un tempo indefinito, durante il quale mi ha rigirato in diverse posizioni semplicemente sollevando con estrema naturalezza il mio corpo e lasciando che anche glia altri si prendessero il loro piacere entrando sia nel culo che in bocca. Alla fine messa di lato mi ha scopato fortissimo e ha sborrato tutto il suo piacere. Un fiume!
Siamo rimasti tutti immobili, poi lentamente ci siamo rivestiti, e loro dopo avermi aiutato a rimettermi in piedi, barcollavo come se fossi ubriaca, mi hanno salutato e se ne sono andati. Per ultimo è uscito Igor.
“Piccola se vuoi resto. Se hai ancora paura dei tuoni resto con te.”
L’ho guardato e ho constatato che fuori non pioveva più, quindi gli ho dato un bacio e sono rimasta sola.
Distesa sul mio letto ho cercato di dare un senso a quello che era successo, e come mai io, che amo mio marito avevo accettato di vivere una simile esperienza. La stanchezza non mi ha dato il tempo di trovare una spiegazione. Il giorno dopo ero tutta un dolore. I miei buchi erano arrossati e quando abbiamo fatto colazione i miei amici mi hanno trattato con molto riguardo. Fortunatamente la giornata era meno frenetica e alla sera quando siamo tornati in albergo stavo molto meglio. La cena era con tutti gli altri e il giorno dopo saremmo tornati ognuno alle nostre case. Dopo cena i ragazzi sono venuti a salutarmi in camera. Li ho accolti molto cordialmente e per un momento siamo rimasti tutti in silenzio, poi Igor mi ha abbracciato, e non ho capito più nulla. Le loro mani sul mio corpo hanno destato il desiderio che avevo di provare ancora le forti emozioni della sera precedente, è stato sesso a sfinire, si proprio a sfinire perche alla fine se ne sono andati che era quasi l’alba, dopo avermi fatto godere un numero infinito di volte e essere venuti tutti almeno tre volte. Quando sono tornata a scuola i miei colleghi mi hanno chiesto come era andato lo scambio culturale e io ho raccontatole varie esperienze. Durante la pausa caffè una delle colleghe, la più grande di età rispetto a me si è avvicinata e mi ha chiesto con chi ero nel gruppo, e ha specificato se vi era un certo Igor. Alla mia risposta affermativa mi ha sorriso e mi ha detto che per il prossimo anno cercherà di essere lei a tornare allo scambio culturale, perche una volta che hai fatto coppia con Igor, il mondo non ti sembra più lo stesso. L’ho guardata cercando di fingere di non capire, ma lei che di scambi ne ha fatti sei, ha detto che era una esperienza unica che non si doveva raccontare, meno si sa in giro e più ci si diverte. L’ho guardata e entrambe abbiamo capito che era giusto così. Chissà se il prossimo anno ci riuscirà ad andare lei, io spero di tornarci.
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5 years ago
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La marchesa di campagna 2
La Signora si alza sulle sue lunghe gambe, affusolate, caviglie sottili e tacchi alti, calze in nylon, i capelli castani raccolti, ed un profumo di classe, inebriante...
Saliamo su al primo piano, lasciando il salone con camino acceso; mi precede in una camera e mi presenta: "amore, ecco il nostro giocattolino per stasera!!". Entro, c'era un uomo seduto su una grande poltrona, che mi accoglie con un sorriso; incrocia lo sguardo con la Marchesa, complice e divertito.
"Questa sera abbiamo trovato chi ci farà divertire come vogliamo, per cui seguici con le telecamere...". Il Signore aveva evidenti problemi di salute e non si muoveva dalla poltrona, probabilmente per spostarsi doveva essere aiutato. Su di un tavolo dei monitor che osservavano i vari ambienti della tenuta, compreso il fienile ed un altro edificio esterno.
Mi invita a sedermi sul bracciolo della poltrona, la Marchesa seduta sul letto che osserva, è un festival di gambe e tacchi, il mio vestitino si apre generosamente ed il marito dopo avermi offerto un sorso di brandy mi prende la mano e la porta tra le sue gambe.
Che sorpresa...! Sento un cazzone duro e doppio, capisco che devo soddisfare l'anziano marito, e non mi dispiaceva neanche...
Gli apro la patta e comincio a leccare inginocchiata un bel cazzo con una grossa cappella sotto lo sguardo della Marchesa.
"Non fermarti fino a quando non avrai ripulito tutto, non voglio che mio marito si sporchi!" con tono autoritario interruppe il silenzio; si sentivano solo le leccate ed il succhiare della mia bocca, fino a quando mi sento sollevare il vestitino da dietro: la Marchesa mi stava infilando qualcosa nel buco del culo, con dolcezza e maestria. Il problema è che era lungo ed abbastanza doppio...
"Non ti girare e continua a succhiare troia" mi ripete due volte; così per altri 7/8 minuti, mi sentivo il culo bruciare, ormai aperto, e dallo specchio intravedevo il viso impegnato e divertito della Signora...
Dopo un urlo di piacere il marito mi venne in bocca, e ricordando ciò che desiderava la "mia" Padrona, ingoiavo a poco a poco tutto, leccando le palle e quel gonfio glande, saporito... umido, ed alla fine morbido...
"Brava la nostra puttana, ora - rivolgendosi al marito - guardaci..." dice la Signora, prendendomi per mano ed accompagnandomi alla porta della camera.
Scendiamo nuovamente nel salone, dove approfitto di un grande specchio per ripulirmi il viso e sistemarmi il rossetto; il tutto sotto lo sguardo sornione di Sanè, che ci osservava da lontano in attesa di ordini dalla Signora.
Un bicchiere di liquore e via, seguo la Marchesa che mi sembra impaziente...
Continua...
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5 years ago
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Ricevere un atto giudiziario non è sempre un male...
Premessa: il racconto non vuole avere nessuna pretesa della migliore letteratura erotica; ma una semplice connotazione umoristica, un pelino erotica.
Diffamazione aggravata e minacce. Un ridicolo capo di accusa in concorso con altre persone a lui sconosciute. Il mandato di perquisizione che la postale gli aveva messo in mano alle 5 di un mattino novembrino gli attribuiva, a lui ed altri utenti di un forum, la partecipazione attiva ad una discussione avente soggetto il sindaco e la sua particolare attività "affaristica"; e che scrivere il cazzo che ti pare non è sempre accettabile. In culo l'articolo 21 della costituzione.
La solerte postale si è portata via un paio di cose: qualche libro che poteva far pensare (giusto un po') a roba propagandistica, t-shirt dello stesso bizzarro tenore e lo strumento che determina la prova del reato: il PC.
E pensare che si serviva del PC esclusivamente per gli innumerevoli portali che la pornografia ha da offrire, ma per smorzare la monotonia delle pippe decide di iscriversi ad un forum con tendenze destroide e dare sfogo, seppur non fisica, ad una complessa depravazione: a chi scrive post più cretini.
Perché è quello che credeva di fare. Lui a quelle cose ci pensava mica; e il fatto che lo abbiano associato ad altri tizi di cui non conosce nemmeno i volti era avvilente. La prima cosa che gli venne in mente era l'acquisto di un altro PC. Gli appunti di laurea potevano attendere, le pippe no.
Passavano i mesi e tra notifiche di una proroga e un'altra per le perizie agli strumenti informatici, chissà poi cosa cazzo c'era da individuare; quasi come lì si trattasse alla stregua di pedofili incalliti. Lui, comunque, era in una botte di ferro; a parte i soliti passaggi sui siti pipparoli, c'era qualche film scaricato, di qualità pessima, e da poco usciti nei cinema e la musica di band fracassone e molto incazzate. Sta a vedere che gli appioppano qualche altro tipo di reato? Avrebbe pensato nel momento. L'unico reato che avrebbero potuto constatare è per genocidio di spermatozoi se, questo, fosse relegato al codice penale. Forse lo faranno in futuro, chissà?!
L'incarico di pubblico ufficiale era per lei un motivo di vanto; il più delle sue amiche era finito a fare le sciacquette che sono sempre state. Lei era il cigno nero. Poco trucco, poche movenze da zoccola esibizionista, poco sesso. Questo suo lavoro era appagante almeno quanto il piacere fisico che non si concedeva; il senso di onnipotenza quando si consegna un atto giudiziario riguardanti un sollecito di pagamento, una diffida, e la sua preferita, una sentenza di divorzio.
Brillante e diligente nei suoi casti vestiti, avevano provato a sviarla per altre vie del piacere, ma niente. Imperturbabile lavoratrice legata agli adempimenti del dovere civico e penale.
Chi le stava intorno non era poi tanto immune dalla visione che gli si parava davanti agli occhi. L'abbigliamento era quello che era, ma si poteva comunque delineare le curve armoniose che assemblavano il corpo. Seno, una terza, gambe non lunghe ma toniche...e il culo, quest'ultimo difficile non notarlo seppure messo dentro a dei pantaloni fin troppo larghi. Grosso, ma al punto giusto. Nella categoria "onion booty" avrebbe trovato largo spazio.
L'indomani doveva notificare la richiesta di rinvio a giudizio ad un povero fesso che abitava in un contesto extraurbano; l'aperta campagna. Questo la rammaricava, avrebbe voluto portare la "sfogliatella" al solito stronzo, opportunista, in giacca e cravatta da fare piangere lacrime amare. Fa niente. "Uno stronzo vale un altro" Si diede il giusto stimolo.
Ancora orfano del PC, da giorni provava a smanettarsi alla vecchia maniera: usando l'immaginazione. Niente. Il porno bastardo l'aveva uccisa, cazzo. Era come provare a cagare col tappo al culo. Orrendo.
Preso dallo sconforto fu catturato dalla polvere che quattro ruote avevano innalzato in aria. Una macchia a lui sconosciuta di vista e di marca si stava avvicinando. Da essa scese una donna che gli viene incontro e si presenta come un ufficiale giudiziario ed era lì per notificare una richiesta di rinvio a giudizio firmata da un giudice di udienza preliminare. Per lui era latino, ma afferrò che doveva trattarsi della storia del forum con cagate annesse.
Fatta accomodare, la tizia comunica che deve mettere qualche scippo ai fogli e di girarli al suo avvocato di fiducia. Già di fiducia. Non ne aveva ancora uno, gli avevano affibbiato lo sbarbatello d'ufficio. Saranno altri soldi che prenderanno il largo. Addio PC.
Notando l'inquietudine dell'uomo, pensava che non poteva permettersi nemmeno l'ultimo del foro. E poi la guardava insistentemente da diversi minuti. Fu un attimo. Come nella più banale sequenza iniziale di un film porno, le accarezzò la schiena partendo dai capelli arrivando al culo. Il gesto inaspettato le ricorda che era provvista di una libido e che gridava: " sono viva, fammi uscire adesso".
Fece capolino dai jeans un nodoso fallo dalla erezione appariscente. Ancora titubante, gli si avvicina e ne intuisce l'odore eccitato. Con la lingua, timidamente, inizia a saettare la fungosa violacea cappella. Un susseguirsi di dentro e fuori dalla bocca salivosa e da versi strozzati fa sì che l'eccitazione trovi un punto di incontro.
La prende di peso e la stende sul tavolo, le sfila quei pantaloni fin troppo ampi e le mutande poco da puttana. Fa niente. C'è una figa la sotto. Umida, pelosa, eccitata e attende di essere mangiata. La lingua pennella la vulva con movimento circoscritto. Le sensazioni sono reciprocamente indescrivibili. Ha intenzione di leccarmela fino a perdere la sensibilità alla lingua, pensa lei. E giù secrezioni. Infoiato né ha ancora per un po', quando decide che è abbeverato abbastanza e che la bocca lasci il posto al suo vigoroso "amico".
La penetrazione è fulminea. Aveva dimenticato per troppo tempo lo stato di coscienza che avrebbe provocato un pene dentro di lei. Quell'iniziale dolore accompagnato subito dopo dall'inebriante piacere sensoriale. I colpi ritmati vanno a passo con lo spostarsi del leggero tavolo; un colpo, tre centimetri.
È il momento di girarla. Quattro zampe sul tavolo. Presa da dietro, l'iniziale dolore sembra accentuarsi. Fa niente. È un attimo. Il godimento lo debella all'istante.
Alla vista di quelle gargantuesche chiappe viene preso dal delirio. Ora i colpi sono tali quanto i battiti che ha nel petto. Lo schiocco della pelle contro pelle sovrasta i respiri affannosi e pesanti. Le strizza le tette, le si avvicina con la lingua alla bocca e mulina con la sua. Ancora un attimo e sarà la detonazione. L'apoteosi in crescendo ha la sua prevedibilità infatti; l'arresto fulmineo viene determinato da un intenso orgasmo in tre rapide sequenze che vanno a beccare il coccige e parte della fessura della chiappe. Esausta avverte il caldo fluido che scivola su di essa.
In piena fase di defaticamento si accascia sulla schiena di lei, gli sembra di avvertire il sincrono delle loro pulsazioni. Si sfila via, "l'amico" è in fase calante e appagato, viene riposto. Lei sembra scossa, deglutisce più volte. Si ricompone e fa come per assumere l'atteggiamento da lavoro. Ripone i fogli nella cartella e lascia le copie al tizio. Chiede un bicchiere d'acqua, con mano tremante lo beve. Augura buona giornata e ricorda i suggerimenti inerenti al procedimento penale. Fila via.
Ha appena vissuto una scena del più banale film porno. Si chiese in quale altro modo potesse riviverla. Un atto giudiziario non è poi così male.
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5 years ago
admin, 75
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Un massaggio a 4 mani è...
Un massaggio a 4 mani, ispirato al massaggio tantra, è tradimento?Ecco, questa era la domanda che Carlo, il marito, mi fece al telefono. La mia risposta non si fece aspettare: Dipende. Per esempio, se il marito è consapevole o presente può essere un'esperienza appagante anche per lui. Anzi talvolta si arriva ad un'intensa eccitazione del marito a vedere la moglie nelle mani di un altro uomo o, come in questo caso, di un uomo e una donna.Ah, si. Ho letto di cose simili in un sito che parlava di come un marito può vivere da cuckold il proprio matrimonio..., beh, e come funzionerebbe?E' semplice, io e F. arriviamo con lettino e oli da massaggio e ci si mette dove avete uno spazio tranquillo in casa...il resto, i dettagli del rituale si possono definire anche al momento. Quello che chiedo è solo chiarezza e rispetto reciproci. Nessuno è tenuto a fare cose che non vuole, e i limiti devono essere definiti prima del massaggio. Anzi, chiediamo al marito di far firmare prima alla moglie una liberatoria di consenso al massaggio a 4 mani.Ah, come sei formale!Vero, ma non vorrei mai che il gioco fosse solo nella testa del marito...e la moglie e noi ci trovassimo in una situazione a dir poco imbarazzante.Ah,haha vero...Credo che si possa fare, ma potrei invitarti in hotel invece che a casa nostra per il massaggio? E puoi dirmi di più di come si svolge?Casa od hotel per noi è uguale, non chiediamo soldi ma neanche li vogliamo spendere, e riguardo a come funziona....che dire? Ogni esperienza è diversa ma ti racconto qualcosa del massaggio di settimana scorsa, anche se in quel caso ero da solo e la cosa era una sorpresa regalo per la moglie, così riesci ad avere un'idea di come può essere...Con il marito ci si era accordati il giorno prima con whatsapp per andare in casa prima di cena, appena lei tornava dal lavoro di cassiera. La moglie sapeva del massaggio ma non sapeva che era quella la serata dedicata e trovò il marito ad accoglierla a casa sulla porta...per dirle che avevano ricevuto un invito e di andare subito a far la doccia ...che lui, nel frattempo, le preparava i vestiti da indossare e che non doveva truccarsi ma solo controllare di essere totalmente depilata. Appena sotto la doccia, Carlo mi conferma di salire in casa e preparare il setting per il massaggio.Quando la moglie finisce la doccia, il marito le fa mettere un paio di tacchi, la benda e la porta nuda per mano nel salotto dove avevo allestito per il massaggio e si sentivano profumi e musica di sottofondo. Una volta entrati, le dice:Ecco ora ti lascio nelle mani del massaggiatore...Ed io prendendole la mano,piacere, io sono Paoloe guidandola verso il lettinoprego..accomodatiL'ambiente era profumato, la musica piacevole e la temperatura perfetta così con un sospiro la moglie di Carlo si siede sul lettino e togliendosi le scarpe, si lascia andare sdraiandosi sulla schiena, totalmente nuda..esposta allo sguardo e nelle mani di un estraneo.Sia lei che il marito in quel momento desiderano solo scoprire come lei potrà godere di questa esperienza totalmente nuova.A quel punto anche io mi spoglio e comincio ad avvicinarmi per sentire l'odore della sua pelle e permetterle di sentire il mio.Lei mi chiedeCome mi dovevo mettere? Va ben cosi?chiede un po' timidamente.Stai pure così, rilassati e lascia che sia io a muovere il tuo corpo. Ti puoi affidare a me ora?e nel dirlo, vado nella parte del lettino opposta alla testa e delicatamente le prendo i piedi e muovo le sue gambe come per aprirle un pò e sentire se è pronta a lasciarsi andare completamente.Lei lascia che io cominci a governare il suo corpo, come se avesse capito che solo cosi potrà avere il massimo del piacere da questa esperienza.Ecco ora ilcontrattoè fatto, la liberatoria era solo un proforma..il senso vero dell'incontro sta in questo lasciarsi andare e nel mio prendere la responsabilità di governare quel corpo attraverso un'esperienza di piacere fisico e mentale.Il massaggio inizia, le mani sanno come fare e i sospiri non tardano ad arrivare sotto gli occhi del marito...Che ne dite, il marito si sentirà tradito?
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5 years ago
cptantrami,
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A mio marito piace il cetriolo 5
Sono le sei del mattino, guido verso casa mia.
Valerio mi ha distrutta, mi ha fatto di tutto.
Come un indemoniato mi è saltato addosso e mi ha posseduta brutalmente, regalandomi una serie di orgasmi paradisiaci. Poi tante ore confuse nella mia mente. Mi ha fatto bere due volte il suo seme, la terza sul divano ho dovuto ripulirla con la lingua.
Ora torno a casa da Emanuele, ho il cellulare spento, mi avrà certamente chiamato, non si torna alle 6 del mattino da una pizzata con le amiche.
Ora bisogna affrontare la situazione, inutile menare il can per l'aia.
"- Amore cosa ti è successo??" più trafelato o più contrariato sulla soglia di casa? Non dormiva.
Non esito.
"Stavo a casa di Valerio, nascosta. Ho visto mentre lo spompinavi. Valerio era un mio ex e ti ho teso una trappola per sapere come stavano lei cose. Poi ho scopato con lui fino a mezzora fa. Non ti avevo mai tradito prima di stanotte. Ti amo tantissimo."
Non guardo la sua reazione. Con gli occhi bassi vado in bagno, mi chiudo dentro e mi butto sotto una mezzora di doccia bollente.
Emanuele è a letto, con gli occhi chiusi. Mi avvicino ed inizio a baciarlo con dolcezza. Lui ricambia, facciamo l'amore teneramente e ci addormentiamo.
Domenica all'ora di pranzo, andiamo a mangiare fuori. Adesso bisogna parlare.
Lui mi racconta delle sue pulsioni omosessuali, che ha represso per tanti anni. Diverse esperienze giovanili con uomini, poi il matrimonio e la consacrazione all'eterosessualità. Poi, un anno fa, un'occasione con un uomo maturo con cui ha avuto una relazione di 6 mesi, che lo aveva ridotto a fargli da puttanella.
Tre o quattro volte a settimana passava da lui per fargli un pompino o per farsi inculare. Mi dice che con me la sua parte maschile funziona, con altre donne non ci prova nemmeno. Questo non gli impedisce di amarmi tantissimo.
Tocca a me. Lui sapeva che avevo avuto 3 o 4 ragazzi prima di lui. Gli confesso che invece si trattava di un numero dieci volte superiore. Sono sempre stata una gran troia finchè ho conosciuto lui. Ho fregato l'uomo a tante amiche per il gusto di scoparmelo. Ho scopato con tre uomini contemporaneamente. Hna volta ho scopato con uno la mattina, con un altro il pomeriggio e con un altro ancora la sera. Stanotte mi sono fatta scopare da Valerio e ho goduto come una pazza. Anche a me tutto ciò non mi impedisce di amarti tantissimo.
Che senso di leggerezza stare abbracciati sul dondolo del ristorante con la sigaretta tra le dita e il bicchiere di ammazzacaffè nell'altra.
Ci siamo confessati per la prima volta le nostre debolezze, dopo tanti anni di matrimonio. Mi sento profondamente felice e vedo che per Emanuele è lo stesso.
Torniamo a casa e facciamo l'amore. Vedo che lui ha mille pensieri. Decido di parlare io per prima mentre lui mi monta standomi sopra.
"Che meraviglia il cazzo di Valerio, amore, voglio godermelo insieme a te".
Lui si ferma per non venire immediatamente.
Prendo il cellulare...
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5 years ago
cplat38,
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E il cornuto stà a guardare
Mi chiamo Stefano, ho 55 anni e sono sposato con Lidia che ne ha 49. Lidia è una bella donna, alta e formosa, ha una quarta di seno e un bel culo che lei evidenzia con indumenti che ne risaltano la rotondità. Lavora come impiegata e in tutti questi anni ho sempre pensato che lei mi mettesse le corna. Il mio aspetto non induce a molte fantasie, non sono molto alto e in sovrappeso, quasi calvo e per di più non ho una grande dotazione, anzi direi piccolo. Ed è per questo che col passare degli anni mi sono sempre reso conto che lei si divertisse con altri cazzi, ma non ero mai riuscito ad avere la conferma fin quando circa quattro mesi fa, ho scoperto nel suo cellulare alcuni messaggi di un suo amico che non conosco, ma che lei invece sembra conoscere molto bene ed essere in confidenza molto stretta se lui in un messaggio le chiede cosa indossa come intimo. Dopo una simile scoperta ho capito che bisognava correre ai ripari se non volevo essere deriso da tutta la città. Mentre cercavo una soluzione ero, si, corroso dalla gelosia, ma contemporaneamente ero eccitato come un maiale nell’immaginare lei fra le braccia di un altro maschio. Ero così eccitato che dopo tanti anni mi sono fatto una sega godendo come un porco e mentre sborravo ho chiuso gli occhi e ho immaginato lei che mi osservava mentre schizzavo e mi faceva le corna nel preciso istante in cui lui le sborrava in faccia. Dopo questa scoperta ho deciso di affrontare l’argomento con mia moglie che dopo un momento di imbarazzo ha ammesso che aveva una certa confidenza con questo suo amico di nome Carlo, e che spesso lui le faceva dei complimenti e che l’aveva più volte invitata a prendere un caffè, ma che lei aveva sempre rifiutato. Mentre la sentivo parlare il cazzo mi si era drizzato al massimo. Ero eccitato e lei se ne accorta.
“Ma amore, che ti succede? ti ecciti se ti dico che un altro uomo mi corteggia? che mi vorrebbe chiaramente portare a letto?”
L’ho guardata con occhi lucidi e molto emozionato le ho confessato i miei dubbi e le mie paure ma anche i miei più intimi desideri.
“Ho solo paura che tu possa lasciarmi per un maschio più bello e più importante di me. Si, mi eccita sapere che un altro maschio ti desidera, e pur di non perderti sono disposto ad accettare che tu scopi con altri maschi, ma voglio solo essere presente.”
Lei mi ha guardato stupita e mi ha abbracciato forte e coperto di baci.
“Amore, ti amo! Sei la persona più dolce del mondo e non ti cambierei per nessun motivo e nessun maschio può darmi quello che mi dai tu! Ti confesso che mi piacerebbe scopare con altri maschi, e se tu vuoi essere presente io non avrei problemi, ma sei sicuro di tutto questo? Capisci che se imbocchiamo questa via non se ne verrà più fuori. Io mi sento molto attratta da questo gioco che tu mi prospetti, ma anche un poco intimidita, se poi mi dovesse piacere e non se ne potessi più fare a meno tu potresti sentirti ferito, trascurato o peggio escluso. Quindi pensiamoci bene, non voglio rovinare il nostro matrimonio, ma sono così attratta da tutto questo che mi eccita tantissimo.“
L’ho guardata ed ero già consapevole che non mi sarei mai tirato indietro se lei avesse accettato le mie condizioni e quindi ho fatto un cenno d’assenso con il capo e siamo andati a letto dove me la sono scopata con furore e passione. Dopo averla fatta gode un poco, ed essere venuto due volte per la forte eccitazione abbiamo ripreso a parlare.
“Come ti ho detto voglio sapere sempre tutto quello che tu fai con i tuoi eventuali amanti e se vuoi scopare con loro lo voglio sapere. Dimmi anche se in passato ci sono state altre occasioni in cui qualche maschio ti ha fatto delle proposte piccanti. Lo voglio sapere, devo essere al corrente di tutto quello che hai fatto, che fai, e che farai.”
Lei mi ha dato un bacio e poi con un certo imbarazzo iniziale ha cominciato il suo racconto.
“Da quando siamo sposati ho cercato di esserti fedele, ma non sempre ci sono riuscita. Come ti ho detto prima di te ho avuto due fidanzati, ma non è tutta la verità. A sedici anni ero già brava succhiare il cazzo. Me lo aveva insegnato il proprietario del negozio dove mia madre mi mandava a fare la spesa e lui da bravo porco mi portava sempre nel magazzino e mi faceva succhiare il cazzo e in cambio mi faceva uno sconto nella spesa e io mi trovavo dei soldi in più in tasca. Era una cosa che mi piaceva tantissimo sentirlo crescere in gola e poi schizzare anche l’anima e io ingoiavo tutto e lo pulivo alla perfezione. Non mi scopava perche ero minorenne e aveva paura di mettersi nei casini. Dopo che ci siamo trasferiti non l’ho più visto io avevo quasi diciotto anni e ho avuto il mio primo fidanzato. Era un bravo giovane, molto timido che lavorava in una autofficina. Spesso lo passavo a trovare e il proprietario le prime volte ci guardava poi dopo alcune volte lo mandava sempre a prendere dei pezzi di ricambio e mentre lo aspettavamo lui mi corteggiava e io ero lusingata dai suoi complimenti e ben presto mi ha infilato il cazzo in gola e sapessi quanto era grosso. Era enorme. A fatica lo riuscivo a mettere in bocca e quando veniva mi teneva il capo fermo e mi faceva ingoiare tutta la sborra che usciva dalle sue palle enormi. Era un piacere unico bere tanta sborra e lui mi ha detto che ero sprecata per un giovane come il mio fidanzato e che mi avrebbe fatto godere tantissimo se mi fossi data a lui. Per essere più convincente un giorno fece assistere al mio fidanzato mentre gli succhiavo il cazzo. Ero molto eccitata dal fatto che lui mi guardava con occhi così dolci e il capo gli spiegò che lui non avrebbe mai potuto soddisfare una bella troietta come me.
“Vedi come lo succhia? Questa è una troia nata per il cazzo e sicuramente tu non puoi certo con quel cazzetto soddisfare una zoccola così.”
Lui annuiva convinto e io ero molto felice di renderlo partecipe del mio e suo piacere. Dopo un mese circa il capo scoprì che ero ancora vergine. Chiamò il mio fidanzato e lo convinse che solo lui sarebbe stato in grado di sverginarmi in maniera perfetta, e lui acconsentì a patto di poter assistere alla scopata. Fu incredibile. Io che ero con il cazzo in gola e il mio fidanzato che mi leccava la fica per prepararmi alla monta. Devo ammettere che tutta la faccenda mi eccitava tantissimo, era surreale ma incredibilmente vero. Mi stavano per sverginare e lui stava guardare segandosi il cazzo che in confronto a di quello del suo capo era assolutamente piccolo. Mi ha leccato la fica che era già un lago e intanto io succhiavo un palo di carne durissima che lì a poco mi avrebbe spaccato tutta e aperto in maniera totale. Poi mi hanno fatto distendere sul divano che c’era nell’ufficio e mentre il mio ragazzo mi teneva la mano guardandomi negli occhi con tanta ammirazione lui si è posizionato fra le mie gambe, ha spennellato la grossa cappella lungo il taglio della fica che era fradicia e desiderosa di sentirlo tutto dentro. Si, lo volevo e non aspettavo altro, anche se con un poco di timore e paura del dolore che avrei potuto sentire.
“Rilassati e fai un bel respiro. Vedrai che dopo un attimo sentirai tanto piacere.”
Ho guardato quell’uomo che stava per sverginarmi e quando ho aperto la bocca per respirare lui di colpo è entrato dentro di me. Per un attimo mi è sembrato che una lama mi squartasse il ventre. Ho spalancato la bocca ma non sono riuscita a dire nulla ero sconvolta. Lui mi ha sorriso e ha guardato il mio ragazzo che aveva le lacrime agli occhi.
“Tranquilli, va tutto bene. Dai che il peggio è passato adesso sentirai solo piacere.”
Ha incominciato a pomparmi e subito ho sentito quel palo che mi scorreva dentro e la sensazione di essere aperta mi ha fatto godere all’istante. Ben presto lo assecondavo spingendo il mio corpo incontro al suo cazzo che ora entrava tutto dentro fino in fondo e ogni volta che sentivo la punta battere contro l’utero era una scarica elettrica che mi sconvolgeva la mente. Ho avuto il mio primo orgasmo e ho urlato tutto il mio piacere.
…SSI…SSIII..VENGOOOO!!!oraaaaaa!!!.....
Ero scossa da scariche elettriche che facevano tremare il mio corpo che reagiva in maniera convulsa alle spinte che lui mi dava. Il mio ragazzo aveva ripreso a segarsi e quando ho goduto ha sborrato anche lui schizzando il suo seme per terra.
“..bene bravo!! vedi come faccio godere questa troietta!!! ti piace mentre le sfondo la fica… segati…bravo…..”
Lui mi guardava estasiato mentre io ero in preda ad un delirio sconvolgente che mi faceva dire cose che mai avrei pensato.
…SSIII daiiii….spaccamiiiiiiii!!! godoo!! dai più forteeeee!!! vengoooooo!!! oraaaaaa!!!
Mi ha pomato per un altro poco poi ha aumentato il ritmo e mi ha inondato la fica con getti di sborra bollenti.
…ssisi eccomiii troiettta ti sborro dentro!!!!!la prima volta la devi sentire dentroo..ora…ssiis SBORROOOOOOO!!!!!!!.......
Ho sentito la mia vagina inondata da un getto di calore che mi ha fato godere di nuovo.
…sssiiii….ti sentoooooooo!!! ora venggoooooo!!!!
Lui dopo aver goduto ha estratto il cazzo ancora barzotto e pieno dei miei umori e la sua sborra.
“Leccami il cazzo zoccoletta! lecca la tua prima borrata dentro. Senti il sapore anche del tuo piacere e del sangue di quando eri vergine!”
Ho preso quel cazzo in gola e l’ho leccato e succhiato fino all’ultima goccia. Dopo quel giorno mi scopava tre o quattro volte alla settimana. A volte anche quando non c’era il io ragazzo che a dire il vero mi ha scopato solo una volta e con lui non ho goduto molto, anzi per nulla. Ero così aperta che il suo cazzetto nemmeno lo sentivo e poi lui appena messo dentro veniva subito. Una volta mentre ero nel suo ufficio piegata sulla scrivania a prenderlo dentro da dietro è entrato un cliente e lui lo ha invitato a mettermi il cazzo in gola.
“Bene, giusto te volevo. Questa puttanella mi fa godere tanto e voglio che le prescrivi delle precauzioni altrimenti rischio di ingravidarla subito e poi finisce il divertimento. Intanto falle sentire il tuo cazzo in gola che ti assicuro lo succhia meravigliosamente.”
Il tizio che era un ginecologo dopo avermi inondato la gola mi ha dato appuntamento per il giorno dopo nel suo studio. Quando mi sono presentata da lui era solo, mi ha fatto spogliare e mi ha chiavato sborrandomi dentro anche lui. Mi ha prescritto la pillola, e la seconda volta che sono andata per avere la ricetta lui mi ha fatto spogliare di nuovo e quando si è reso conto che il mio culo era vergine ha spalmato del gel lubrificante e mi ha sfondato anche il culo. All’inizio ho sentito come un fastidio, ma poi ho incominciato a godere anche di culo e quando ha sborrato mi è sembrato di svenire dal piacere che sentivo. Per circa due anni mi hanno scopato anche insieme e mi facevano godere tantissimo. Poi i miei genitori si sono trasferiti e all’inizio mi mancava molto il sesso come lo facevo con loro e ho avuto qualche avventura occasionale. Quando sono stata assunta nello studio di ragioneria i tre titolari hanno capito subito che il cazzo mi piaceva, e ben presto mi scopavano anche tutti e tre insieme. Poi una delle mogli se ne accorta e allora ha stampato un mezzo casino e loro sono stati costretti a licenziarmi. Ho trovato un nuovo lavoro, e mi ero ripromessa di rigare dritto per non perdere di nuovo il lavoro e a quel tempo ho incontrato te e allora ho deciso che era ora di fare la brava moglie. Da quando siamo sposati ti ho messo le corna solo due volte. La prima volta con il tecnico della lavatrice circa due anni fa e la seconda quando eravamo al mare in vacanza e tu sei dovuto tornare una sera a casa e io sono uscita, avevo voglia di cazzo e ho trovato tre militari che mi hanno inondato ogni buco. Credo che ti lo ricordi perche quando sei tornato mi hai detto che avevo l’aria stanca e ero distratta. Questo e tutto.”
Mentre lei mi raccontava la sua vita da troia io ero così eccitato che alla fine del discorso lei si è abbassata e lo ha preso in bocca nel preciso istante in cui io sborravo. Ha bevuto tutto e ci simo addormentati. Il giorno dopo a colazione siamo tornati sul discorso e io le ho chiesto di indagare e prendere precise informazioni sul questo Carlo, il tizio che la corteggia. Due giorni dopo mi ha detto che lui è scapolo, viva da solo e sembra un tipo molto affidabile e porco, così abbiamo deciso di invitarlo a cena da noi. Quando è arrivato per un attimo è rimasto stupito della mia presenza, credeva che lei lo avesse invitato perche io non c’ero, ma poco dopo ha capito quello che noi volevamo da lui, e allora le cose sono cambiate. Subito è scattata fra di noi una certa complicità che ha messo lei al centro delle nostre attenzioni e alla fine siamo andati nel nostro letto dove io ho assistito alla monta di mia moglie che ha preso il grosso cazzo di Carlo in ogni buco. Quando l’ha inculata lui mi ha chiesto di aiutarlo. Dopo che io le avevo leccato bene e lubrificato il buchetto anale lui che era in ginocchio dietro di lei mia ordinato di posizionare il suo cazzo sul buco del culo di mia moglie. Sentire quel grosso palo fra le mani mi ha dato un certo brivido e quando lui lo ha spinto dentro sfondandola tutto ho avuto un orgasmo senza toccarmi. Lui ha sorriso e ha incominciato a scoparla con forza mentre lei si è voltata e mi ha fatto le corna sorridendomi.
“Guarda caro come mi sfonda il culo! mi sventra con quella bestia di cazzo che mi spinge dentro.”
…ssii eccommii..mi fa goderreeee..venggoooo!! caro venggooooo!!! mi sfondaaaa!!!!!
Lui l’ha chiavata a lungo e poi quando ha sborrato lo ha estratto fradicio di umori anali, sborra e lo ha presentato alla sua bocca. Vedere lei che lo puliva mi ha fatto eccitare di nuovo e mi sono segato mentre lui rideva compiaciuto.
“Bravo cornuto, segati che a farla godere ci penso io e tu mi ringrazierai.”
Quando mi ha chiamato cornuto ho sentito un brivido lungo la schiena. Mi sono reso conto che per amore di mia moglie non averi più dovuto interferire con lei quando decide di scoparsi un altro maschio. Mi sono reso conto che stava godendo, che io non sarei mai riuscito a farla impazzire di piacere come stava facendo lui e per tanto mi sono seduto sulla sedia e sono rimasto a guardare lei che veniva scossa dai possenti colpi di lui che nonostante fosse già venuto era rimasto bello duro e che la scopava con molto impegno portandola a vette di piacere che io in tutti questi anni non ero mai stato in grado di farle provare. Dopo che avevano scopato per quasi tutta la notte lui se ne andato e io ho abbracciato mia moglie che mi ha coperto di baci.
“Grazie amore. Sei la persona più buona e dolce del mondo. Ti amo, e voglio che tu sappia che io sono molto felice del fatto che mi hai permesso di godere come una troia e sono sicura che in futuro continuerai a farmi provare queste sensazioni uniche.”
L’ho abbracciata e le ho detto che ero molto felice del fatto che aveva goduto tanto e che se lo voleva poteva far tornare Carlo ogni volta che voleva. Da allora lui è diventato il suo amante fisso. Spesso la porta fuori e la fa montare anche ad altri maschi e a volte io vado a riprenderla e lui me la rimanda ben piena del seme di tutti quelli che hanno goduto dentro di lei. Ultimamente ho espresso il desiderio di leccarla dopo che era tornata o che lui aveva finito di scoparla. Carlo ha sorriso e mi ha permesso di farlo. Sentire nella mia bocca il sapore del seme di un altro maschio mi ha eccitato notevolmente e lui mi ha detto che in futuro provvederà affinche io non debba mai lamentarmi della carenza di sborra da leccare dalla fica di mia moglie. Da allora aspetto spesso mia moglie a casa e lei dopo un primo momento di imbarazzo adesso quando arriva apre le cosce e mi invita a leccarla.
“Dai cornuto dai fai il tuo dovere che così godi anche tu.”
Si, è vero ci godo pure io nel sentire i diversi sapori di sperma che inondano la fica di mia moglie e adesso non mi importa di guardare con chi gode, ma di sentire il piacere che le hanno riversato dentro e questo mi eccita così tanto che spesso vengo senza toccarmi. Ho capito quale sia il mio ruolo di maschio sottomesso e felice di sapere che la donna che ama ha goduto e si preoccupa che pure io ne tragga piacere. Se questo non è amore……
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5 years ago
admin, 75
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La marchesa di campagna
Di risposte al mio annuncio poche, o meglio, non in linea con i miei desideri...
Fino a quando un giorno ho trovato un messaggio di una coppia del centro Italia: dalle foto Lei molto femminile e bella, Lui anziano, ma con la particolarità di avere un pisellino a fungo, eccitante...
Mi scrivono freddamente che vorrebbero altre informazioni, e se è tutto vero quel che vedono e leggono.
"Certamente che è vero!" rispondo un pò meravigliata.
Approfondiamo la conoscenza telefonicamente, poi la Signora mi invita ad andarli a trovare.
Circa tre settimane e riesco ad organizzarmi, parto per l'incontro e finisco di prepararmi in un'area di sosta vicina al luogo dell'appuntamento.
Viene a prendermi il loro domestico, un uomo di colore, di bell'aspetto ed educato.
Mi invita a salire in macchina, e partiamo verso casa loro.
Aver lasciato la mia macchina ed essere in totale balìa di sconosciuti, mi preoccupava, ma mi eccitava anche...
Avevo indossato un vestitino a fiorellini aperto avanti, cinta in vita, i miei amati tacchi e calze classiche senza pizzo, sorrette da una guepiere con reggicalze; tutto rigorosamente in nero, tranne smalto mani e piedi rosso scuro, e rossetto intonato alle mie labbra. Labbra vogliose, incuriosite dal bel nero di fianco a me..., tanto che comincio a giocare un pò alla signora mostrando gambe e balza delle calze...
Sanè (questo il suo nome) osserva compiaciuto e sorride, ma procede velocemente verso casa... purtroppo... chissà quando mi riaccompagnerà se mi permetterà di mangiare e bere... un suo bel gelato...
Arriviamo alla tenuta, in campagna, tre fabbricati di diverse dimensioni ed un terreno con viti ed alberi da frutta, ma era già buio, e mi portò in salone dicendomi di aspettare lì.
Dalla sommità della scalinata appare Lei, la Marchesa, che scende e mi saluta sorridendo.
Non c'è che dire, una bella Signora, di classe, camicetta bianca e gonna su al ginocchio grigio scuro gessato.
Ci sediamo e dopo un pò di chiacchiere, mi ripete ciò che scrisse nel messaggio: "Desideri realmente ciò che scrivi sul tuo profilo?"
Con un pò di imbarazzo faccio cenno di sì con il capo, e da quel momento la Marchesa cambia tono: "Seguimi!!"
Comincia il gioco...
Continua...
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5 years ago
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Anna clara ed il vestito rubato
Ho sempre pensato che Anna Clara, oggi mia convivente, non fosse un tipo particolarmente emotivo. Per questo rimasi sorpreso, quel giorno, da quel lieve ma improvviso sbalzo di umore.
Eravamo in una filiale Auchan con moltissimi negozi vari, e mi aveva chiesto di accompagnarla in una boutique con sartoria, dove doveva fare degli aggiustamenti al vestito che portava e che aveva comprato qualche settimana prima.
Io ero rimasto ad aspettarla nel salottino mentre lei andava nel camerino a cambiarsi. Era allegra come al solito, ma quando tornò invece era molto nervosa ed irritata. Mi chiedevo perché, ma lei mi disse che il titolare (era anche il sarto) che le avrebbe apportato la modifica che desiderava ma che doveva prendere le misure.
Gli disse che sarebbe tornata subito; andò così in uno stanzino, si tolse l’abito e rimanendo in mutandine e reggiseno si fece prendere le misure.
E' buffo, ma mentre la guardavo andar via, pensai al suo corpicino. Pensai che non corrispondesse con la sua personalità. Lei era la classica ragazza "tutta casa", carina, educata, simpatica. Non portava gonne troppo corte, ne trucco pesante. Non era vergine quando ci mettemmo insieme, e andavamo a letto regolarmente, quindi non voglio dire che era una bacchettona. Ma non era il tipo da atteggiamenti sessualmente provocanti, non so se mi sono spiegato.
Sotto i suoi abiti tranquilli e comuni, però, Anna Clara aveva un corpo da modella. Un seno terza ma molto sodo, dei grossi capezzoli rosa e solo una piccola stonatura: una bocca da pompinara, con labbra pronunciate. Fianchi non molto pronunciati ed una vita abbastanza regolare. E un culo proporzionato con un bel solco profondo scolpito tra le due natiche che ti facevano sognare.
Mi chiedevo a cosa fosse stato dovuto quel cambiamento di umore. Forse il sarto aveva fatto storie per quanto riguardava il vestito oppure avesse osato un po’ … Mah pensai tra me !
Così, pensando vagamente di poterle dare un supporto morale nel caso di una discussione con il sarto, mi incamminai verso il retro del negozio. Dietro una porta vidi una serie di piccoli stanzini per provare i vestiti, chiusi dalle classiche mezze porte bianche. Anna Clara doveva essere venuta qui. Entrai, un po' nervosamente, quasi in punta di piedi, con la paura che da un momento all'altro mi trovassi di fronte qualche signora mezza svestita che cominciasse a urlare.
Non sentivo la voce di Anna Clara. Il corridoio continuava a sinistra, poi girava a destra. Magari più avanti c'era il laboratorio del sarto. L'avrei trovata lì ? Girai l'angolo e trovai effettivamente il laboratorio del sarto.
C'erano diversi tavoli con pezzi e frammenti di stoffa, spilli e forbici da tutte le parti. Un disordine pazzesco. Secondo me era un settore dove tenevano magazzino !
Non sembrava ci fosse nessuno. Cominciai a guardarmi meglio intorno quando all'improvviso sentii un suono come un respiro affannato, e poi un basso mormorio, di qualcuno che parlava sottovoce. Una voce maschile, profonda, che chiedeva insistentemente qualcosa.
Allora udii perfettamente chiara la voce di Anna Clara. Diceva "D'accordo, ma facciamo in fretta" in un tono perfettamente normale, senza sussurrare. La voce veniva dalla mia destra, dietro un enorme tavolo su cui c'era una tale quantità di rotoli di stoffe accatastati che non si riusciva a vedere dietro ed un tendone posto a fianco dell’enorme bancone. Provai a sporgermi leggermente dietro dai bordi della tenda e rimasi di sasso. Per un momento non riuscii nemmeno a capire quello che stavo vedendo.
C'era un uomo, sui cinquantacinque - sassnta, capelli brizzolati e una camicia azzurra. Deve essere il sarto, pensai. Non portava pantaloni ma si vedeva che doveva avere un cazzo asinino. Era in piedi, con le gambe leggermente divaricate. Graziosamente inginocchiata davanti a lui, ormai in mutandine e reggiseno, c'era Anna Clara. I suoi capelli corvini ondeggiavano insieme alla testa mentre lei andava avanti e dietro con la bocca aperta sul quel palo enorme dell'uomo.
All'improvviso Anna Clara si alzò. Mentre si girava verso di me io mi accucciai in fretta dietro il tavolo, con il cuore in gola. Si portò la mano alla bocca e asciugò una traccia di saliva dal mento. Aveva un po' di rossetto quel giorno, ma ora non l’aveva più.
Si girò dalla parte opposta, infilò le mani sotto lo slippino e lo fece scivolare giù fino alle caviglie. Quindi se lo tolse, appoggiandolo ordinatamente su un grosso bancone di legno. Si girò di nuovo, mise in bella mostra i fianchi scoprendo completamente il suo bellissimo buchetto, e si chinò sul bancone. Quindi portò indietro le sue manine sottili e delicatamente divaricò le chiappe. Si vedevano benissimo i contorni anche della fighetta sbarbata ma rosea e molto bella.
Il vecchio, nel frattempo, stava muovendo la mano su e giù sul suo nodoso cazzo, spalmandoci sopra qualche sostanza oleosa. Notai appena si tolse le mutande che aveva un uccello spaventosamente grosso e mentre se lo strofinava diventava sempre più duro. Si mise alle spalle di Anna Clara e le appoggiò una mano sulla schiena. Potevo vedere tutto perfettamente. Guidò il palo verso il culetto di Anna Clara e piazzò la cappella tra le chiappe di lei, spingendo direttamente sullo sfintere. Quindi lentamente, ma senza alcuna esitazione, il vecchio spinse tutto il suo cazzo duro dentro il buco del culo della mia ragazza. Aveva le lacrime agli occhi, ma non fece nulla per urlare, la vidi solo stringersi e mordersi le labbra era anche dannatamente forte e determinata.
Il maiale grugnì quando la penetrò ed emise un grosso sospiro quando fu tutto dentro, con la sua pancia pelosa appoggiata alle chiappe candide di lei. Cominciò a spingere dentro e fuori, avanti e dietro nel sedere di Anna Clara. Mise le mani sui fianchi di lei per meglio tenersi in equilibrio e cominciò ad accelerare, fottendola sempre più velocemente e massacrandole quel culetto fantastico.
Il cazzo di lui diventava sempre più duro al crescere dell'eccitazione, e non potevo fare a meno di immaginare che il culo di Anna Clara si faceva sempre più profondo. Anna Clara cominciò a mugolare piano, a tempo con i movimenti di lui per attenuare i colpi del vecchio porco. Dalla sua bocca usciva solo un ritmico sospiro.
All'improvviso la presa dell'uomo sui fianchi di lei si fece più violenta e cominciò a fotterla furiosamente. Diede colpi più forti e lunghi e un paio di volte riuscii perfino a intravedere la cappella che usciva completamente fuori dall'ano prima di immergersi nuovamente. Cominciò a muggire e a grugnire rumorosamente, evidentemente stava per venire.
Io cominciai ad agitarmi in preda a non so quale emozione, mentre immaginavo gli schizzi di sperma denso che si spargevano nel culo di Anna Clara e pensavo a quello che lei avrebbe provato a sentire quel cazzo pulsare e gonfiarsi nel suo stretto culo. Una morsa di gelosia mi prese ….. volevo andare da quel bastardo e massacrarlo di botte ma l’eccitazione maledetta mi teneva ben fermo nel mio nascondiglio.
Poi lui gridò "Aaaah!" e smise di pompare, sposto le mani dai fianchi alle cosce di lei e la tirò violentemente a se cercando di infilare il cazzo più a fondo possibile nel culo della mia ragazza.
Poi, qualche secondo dopo, ansimando si staccò da lei. Mentre indietreggiava gli vidi il cazzo che scivolava moscio dal culo di Anna Clara. Un flotto ancora di sborra misto a residui di merda dondolò dalla punta del cazzo andandosi a versare sulla chiappa di Anna Clara.
Era difficile sapere cosa fare in quel momento. La mia mente era confusa. I pensieri si rincorrevano. I ricordi andavano al casto bacio che Anna Clara mi diede al nostro primo appuntamento, alla timidezza con cui aveva reagito la prima volta che mi aveva fatto un pompino. Tutto questo in stridente contrasto con la crudezza di quello che avevo appena visto, Anna Clara che si apriva il culo con le sue mani per permettere ad un perfetto estraneo di fotterla come una puttana da strada e con la massima comodità.
Mi portai indietro e fui subito nel corridoio. Sentii voci e rumori e capii che restando lì sarei certo stato sorpreso. Avevo bisogno di tempo per pensare, così me ne tornai indietro, rapidamente ed in maniera silenziosa attraverso il corridoio dei camerini di prova. Quando tornai in sala d’attesa, provai una sensazione di irrealtà. Da dentro vedevo donne che camminavano avanti indietro con le borse della spesa e tutto mi parse un sogno. L'atmosfera asettica del centro commerciale contrastava in maniera stridente con quello che era appena successo: la mia donna era stata inculata alla grande da un cazzuto vecchio bastardo.
Cosa avrei detto ad Anna Clara? Erano passati circa 60 minuti da quando mi aveva lasciato e sicuramente sarebbe tornata presto; del resto il bastardo l’aveva già inculata e sborrata dentro. In effetti arrivò proprio in quel momento. Sembrava perfettamente normale, mentre camminava verso di me sorridendo gentilmente come al solito ma solo molto contrariata. Il vestito che portava era in ordine e il rossetto era stato rimesso a posto. Ma mi accorsi che i capelli erano leggermente scarmigliati. E, ovviamente, pensai a quello sperma misto di merda che avevo visto cadere su una chiappa. Sapeva che era lì o si era pulita prima di rimettersi lo slippino ?
Lasciammo il negozio. Mi disse che il sarto le avrebbe ritoccato il vestito e che sarebbe tornata a prenderlo entro tre giorni.
Ci dirigemmo verso il corridoio centrale del centro commerciale, dove c'era il negozio di dischi che era la nostra meta originaria. Passammo davanti ad un gruppetto di ragazzi, intenti a scherzare con i loro telefonini, ed uno di essi fissò Anna Clara con grande ammirazione. Mi sentii orgoglioso come sempre al pensiero di avere una così bella ragazza al mio fianco. Potevo vederla dal riflesso sul vetro: aveva un aspetto meraviglioso. Capelli corvini, bel sorriso, gambe ben fatte e un bel seno. Ma all'improvviso pensai: questa donna che cammina accanto a me, con la mano nella mano, in questo preciso istante ha il culo pieno della sborra di un altro.
Quest'idea mi faceva sbarellare, dovevo sedermi. Chiesi a Anna Clara se le andava di mangiare qualcosa, lei disse di si, ed entrammo in un fast food. La cameriera ci portò i menu e mentre io guardavo il mio Anna Clara disse che andava un attimo al bagno a "rinfrescarsi un pochino !"
Qualche anno prima avevo avuto una ragazza con cui ho provato il sesso anale due o tre volte, e avevo scoperto che quando una ragazza viene inculata gli fa un po' l'effetto di un clistere; spesso subito dopo sente lo stimolo di andare al bagno per cagare, e in questo modo si libera dallo sperma nel retto.
In un primo momento non ripensai a questo fatto mentre me ne stavo li a studiarmi le fotografie dei sandwich di pollo e degli hamburger. Poi mi venne in mente tutto in una volta e così capii perfettamente cosa era andata a fare Anna Clara al cesso.
Il fatto era successo quando eravamo fidanzati, circa tre anni prima.
Una sera, dopo la visita di una coppia amica con la quale si era scherzato tutta la sera, seppi che questo nostro amico era stato assunto in una rinomata boutique. Per giunta quella sera Anna Clara portava quel vestito maledetto.
Subito mi affiorò in mente la storia di Anna Clara di tre anni addietro. Adesso la complicità tra me e Anna Clara era davvero tanta; a letto le nostre fantasie esplodevano. Così dopo quelle ore passate con la nostra coppia di amici con la quale volevamo sondare le loro disponibilità per un eventuale scambio, tra discorsi mirati, barzellette spinte e la visione di un filmino stuzzicante mi assalì quel ricordo.
Van via i nostri amici ed andiamo a letto. Mentre osservando il culetto di Anna Clara che si svestiva di quell’abito le chiesi: “Ti piacerebbe essere chiavata nel culo da un altro uomo ? Tu con me non l’hai mai fatto ma volevo sapere se ti piacerebbe essere inculata da uno sconosciuto magari con un grosso cazzo !”
“….. Cosaaaaa? Sei stupido - mi rispose – sai che non mi piace toccare quel tasto ! Comunque si potrebbe fare qualcosa se il tipo fosse di mio gradimento …. Mah sai,ho fatto una vita di merda per quasi tre anni quando andavo a lavorare fuori città. Prendevo il pullman tutti i giorni andata e ritorno e sul quel pullman ci passavo giornalmente almeno due ore. Non vi era un vecchio porco che non conoscesse a fondo le mie natiche; tutti che facevano a gara per potersi appoggiare al mio culo bene e farmi sentire i loro cazzi. E’ vero, allora mi piaceva e mi faceva godere sentire tutte quelle nerchie che mi pulsavano sul culo e facevo sempre di tutto per agevolare tutti coloro che avevano difficoltà a poggiarmelo bene. Come sai, spesso qualche porco mi ha anche sborrato sulla gonna, addirittura mi ricordo di un vecchio che mi è venuto sulla mano …. Phuaaa ! Lasciamo perdere !”
Non appena si stende mi guarda e mi dice “Ma ti piacerebbe davvero farmi fottere nel culo da uno sconosciuto magari con un cazzo doppio del tuo ? – Ma dai adesso dormi … ciao buonanotte !”
“Scusami, Anna Clara ma sono un po’ in tiro stasera; Michela quando tu eri in cucina e Flavio armeggiava con il cd, mi ha toccato ripetutamente il cazzo …. Non so ma mi sembrava decisa a farsi fottere … non so !”
“Ok, dai anch’io sono un po’ su di giri ma per quel vino che han portato loro !”
Appena a letto comincia a toccarmi ed ha voglia di menarmelo e vedo che allarga le gambe per farsi chiavare (sicuramente quel cazzo del vecchio non le abbandonava la mente;) malgrado quello che aveva vissuto nel pomeriggio !
Iniziamo come al solito ad aprirci alle nostre fantasie (ma lei è ancora irritata ma ne approfitto per sapere) e subito le chiedo di quella storia di tre anni prima in boutique quando doveva farsi aggiustare una gonna di pelle. Per un attimo rimane totalmente immobile ma subito dopo mi dice che fu un accaduto davvero eccezionale.
“Dai raccontami – le dissi – non me ne hai mai voluto parlare ed è una delle poche cose che non so di te. Mi fece uscire dalla sua figa e mi disse di mettermi al suo fianco, si accese una sigaretta ed iniziò a raccontarmi. “
Un giorno, io e te non eravamo ancora ufficialmente insieme; io entrai in quella boutique perché avevo visto che era sempre poco frequentata. La gonna di pelle, oggetto della mia entrata in quel negozio, dovevo farla allungare un paio di centimetri, così chiesi per la riparazione.
L’abito che indossavo stasera era in quel negozio. Più volte ero passata e volevo averlo a tutti i costi; il prezzo allora non era per le mie possibilità così prima di uscire, dopo aver discusso della gonna e quindi avevo fornito tutti i miei dati, in un momento sfilai quell’abito dalla silhouette e non vedendo nessuno lo presi al volo e cercai di uscire. Purtroppo quando lo sfilai l’antifurto del negozio chiuse la porta ed il proprietario mi beccò. Mi portò sul retro, aveva tutti i miei dati, e mi disse che sarebbe andato in polizia a denunciare il fatto. Lo pregai di non farlo ero disposta a tutto per evitare lo scandalo. Ci pensò su e mi disse che se fossi andata un po’ di volte, non mi avrebbe denunciata. Ero davvero abbastanza inesperta per capire cosa poteva succedermi. Pensavo magari mi farà fare lavori di pulizia o lavori al computer o forse vorrà uscire a cena con me …. Bohhhh” Non era più qualcosa di preoccupante per me, pensai: “ma sì … me la caverò !”
Il giorno dopo ricevo la sua telefonata e mi dice che ha una soluzione per risolvere la cosa ed evitare la denuncia.
Contenta mi presento prima della chiusura e lo vedo trafficare agli scaffali. Saluto e mi dice di seguirlo nell’atelier. Quel posto era un casino … tagli di stoffa e rotoli ovunque.
Mi fece accomodare, si accese una sigaretta e mi disse in maniera molto pacata:
“Io lavoro quasi quindici ore al giorno in questo buco, sono separato da oltre quattro anni e non vedo una donna da almeno tre. Non voglio che tu pensi che vorrei approfittarne ma almeno mi piacerebbe passare qualche ora spensierata con te. Se me lo prometti, io ti prometto che non ti denuncerò.”
“Un po’ stupita gli chiesi cosa intendesse e per tutta risposta aprì la patta e tirò fuori qualcosa di sbalorditivo: era un cazzo enorme … almeno venticinque centimetri e grosso il doppio del tuo.” Mi chiese se me la sentivo di menarglielo perché da mesi che non aveva orgasmi. Lo guardai ripetutamente ma mi spaventava solo a tenerlo in mano… non riuscivo; così mi disse di provare a prenderlo in bocca. Fu il posto dove ho potuto tenerlo ma in pochi minuti ingoiavo un fiume di sborra. Volevo sputare tutta quella roba ma lui mi tenne delicatamente la testa incollata al suo cazzo e bevvi tutto ! Il sapore, forse perché era la prima volta, mi sembrò un nettare. Non ne persi una goccia. Appena lo tirò fuori dalla mia bocca mi chiese se gradivo un bicchierino di marsala. Gli risposi che non bevevo ma lui insistette dicendomi di berlo così avrei meglio digerito lo sperma. Ancora con il cazzo in tiro sembrava un guerriero greco. Quel sapore e la forte eccitazione per quel cazzo enorme mi abbagliarono. Dopo qualche sorso ero senza controllo. Mi fece alzare mi prese ai fianchi e mi sedette sul bancone; mi sfilò con delicatezza le mutandine e vide che erano bagnate marce. Le annusò a lungo e poi leccò tutto il mio umore. Non sazio si chinò alla mia figa e cominciò a succhiare tutto quello che c’era dentro.
Ero frastornata, non capivo nulla sentivo solo che cercava di intrufolarsi nella mia figa perché continuava a sputare sul suo cazzo e sulle dita che regolarmente mi passava sulle grandi labbra. Gli chiesi tra un momento di lucidità e l’altro di non farlo perché ero ancora vergine, ma queste mie parole lo scatenarono. Un attimo ed avevo quel palo dentro… mi sentii svenire fu un dolore pazzesco ma al suo ritmo nel fottermi il dolore si attenuò e cominciai ad avere orgasmi a raffica. Dopo il terzo od il quarto orgasmo lui aumentò il ritmo e mentre sentivo ancora che stavo per godere, lo vidi tirarsi indietro.
La mia pancia le cosce, per terra era un lago di sborra. Anche se per un momento l’ho odiato, quel cazzo mi aveva portato nell’Eden. Non gli feci capire che ero soddisfatta di quella chiavata e che mi aveva tolto l’incombenza di essere sverginata di chissà chi, così mostrai un muso durissimo e mi feci vedere molto risentita.
Prima di congedarmi però mi fece firmare un foglietto dove per annullare la denuncia, più avanti, voleva rompermi il culo. Ebbi un ripensamento ma dopo quello che era stato feci finta, a malincuore, di accettare. Per l’incontro stabilimmo un mese dopo. Era il 15 di aprile quando noi ci siamo conosciuti; io avevo perso la mia verginità il 3 di aprile quindi stavo con te da due settimane ma dovevo pagare il mio debito e così presi il vestito e ne approfittai per farmelo riaggiustare. Quando ci siamo recati insieme in boutique sono andata ….. verso l’atelier …” “Basta Anna Clara … per favore non voglio che tu riviva quei momenti immaginando quello che hai passato !”
“Con il cazzo in tiro per l’intero racconto di Anna Clara …. La feci girare di spalle e me la inculai con molta foga ed una portentosa eccitazione.”
La nostra vita prosegue felicemente ed oggi abbiamo due bimbi meravigliosi: il bambino assomiglia molto al vecchio porco ma la bimba è tutta la sua mamma !
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5 years ago
Signorile65,
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La signora troia
Ciao a tutti,
non sono solito scrivere storie, post, blog e quant'altro (infatti questa è la mia prima esperienza in tal genere) ma sono convinto che quando ci vuole ci vuole...e questo è uno dei quei rari casi.
Vorrei condividere con voi (e con il "voi" intendo singoli segaioli, coppie esibizioniste, singole vogliose e chi più ne ha più ne metta) una bella esperienza che sto vivendo, non solo per il piacere della condivisione ma anche per - chissà - eccitarvi.
Bene, dopo questa doverosa introduzione veniamo al dunque.
Ho la fortuna di scopare ed inculare regolarmente una bella signora della mia regione, non dirò - per ovvi motivi - nome e provenienza ma vi basti sapere che ha dai 50 ai 55 anni.
Fin qui niente di eccezionale direte voi... ma ora entrerò nei dettagli, spiegando la troiaggine della signora in questione.
Dunque, come dicevo è una signora sposata da molti anni (è presente anche il marito, una brava persona ma abbastanza inetto ed alla mercé di lei o di me...simpatico però dai). Ha due figli grandi, maschi (chissà se sanno che la loro mammina è una così gran pompinara!).
Quando arrivo lì a casa loro mi apre la porta lei, oppure lui (se lei si sta ancora preparando) e si parla in maniera molto educata del tempo, piuttosto che di lavoro e cose così...diciamo una decina di minuti, dopodichè lei dice "beh, andiamo?" e qui si trasforma in troia!
Dovete sapere che a vederla così non colpisce più di tanto: è una bella signora sì, ma non particolarmente alta, un (bel) po' grassottella, e con due grosse tette. Non una fotomodella, ma - almeno per me - rispecchia appieno il tipo di mignotta casalinga.
Arrivati in camera da letto lei si spoglia completamente e così facciamo anche noi: io ed il marito (lui un po' impacciato a dire il vero). Il bello di questo momento è che lei da sempre la precedenza a me, ovvero se il marito inizia a toccarla o a succhiarle il seno ed io invece la voglio vicino a me lei abbandona immediatamente il marito (il quale, da buon cornuto direi) non osa fiatare, e si mette a mia disposizione.
A me eccita molto la donna "amatoriale", con un po' di pancia, il bel culone grande e le tettone da succhiare, se poi sono mamme meglio ancora... perciò solitamente la faccio sedere sul letto ed io, in piedi davanti a lei, le presento il cazzo già bello duro davanti al viso.
La signora inizia subito a spompinarmi con grande passione, assaporando e succhiando avidamente la cappella e tutta l'asta, con una mano sulle palle e con l'altra sulle mie chiappe, quasi a volersi assicurare che non le scappi il cazzo dalla bocca.
Una pompinara favolosa davvero, e non mostra mai nemmeno un minimo segno di cedimento...andrebbe avanti per ore; un piacere immenso, ve l'assicuro! Anche perché se alzo lo sguardo ho proprio davanti a me una grande fotografia di lei e del marito il giorno del loro matrimonio! Un particolare che - personalmente - mi eccita molto.
Spesso devo fermarla, perché altrimenti lei continua ed il rischio di sborrarle in bocca è concreto più che mai!
Mentre si svolge questo solenne pompino il marito armeggia meglio che può con le tette della moglie o toccandole il culone, ma niente di che...
Poi, a volte, le do una leccata di figa o più frequentemente, la faccio stendere sul letto ed inizio a metterle un paio di dita in figa... dopo poco si ritrova con la mia mano intera che le entra ed esce dalla figa in fiamme!
Un vero e proprio fisting in piena regola, con tanto di marito cornuto che guarda eccitato e si sega.
Bene, dopo questo direi che la troia è pronta per la monta. E qui arriva il bello: alla signora piace essere montata alla pecorina, però la faccio girare e mentre sta in ginocchio sul letto le ficco dentro il cazzo duro che subito va a sbattere contro la parete finale della figa! Non ho un cazzo particolarmente grande (diciamo una misura media) ma arrivo a riempirle tutta la figa, proprio fino in fondo. Già al primo colpo si sente la MILF ansimare con un “mmmmmmm, aaaaaaaaa”...musica per le mie orecchie!
Di solito mentre la sbatto lei cerca il cazzo del marito da succhiare, il quale volentieri le porge il cazzo. La monta continua così finché non decido di cambiare qualcosa, mi sfilo dalla figa bollente e la giro, me la metto seduta davanti a me: tolgo il preservativo e mi faccio pompare di nuovo, cosa che lei fa assai volentieri!Stavolta non la fermo e la faccio andare avanti finché non le riempio la bocca di sperma! Adoro sborrare in bocca alle mamme!
Un po' ne ingoia ed un po' lo trattiene in bocca, prima di andarlo a sputare in bagno (eh sì, su questo dovrebbe migliorare...la sana sborra va sempre bevuta!). Rimane in bagno sì e no un minuto e poi torna in camera, con la stessa carica da vera troia che aveva prima. E mentre sono lì disteso sul letto, rilassato in seguito alla sborrata lei cosa fa? Inizia subito a farmi un pompino, non mi lascia tregua! Devo dire che è semplicemente stupendo quando una vera troia ti succhia il cazzo da moscio, ancora gocciolante di sperma. E questa mamma cinquantenne fa proprio così...lei con passione si fionda sul mio cazzo e lo pompa, lo sega senza sosta...nonostante abbia appena sborrato. Ovviamente in poco tempo mi torna duro, pompa troppo bene!
Che ne dite?
Continuo il racconto...?
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5 years ago
Lo1Sborratore,
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A mio marito piace il cetriolo 4
Arriva venerdi.
Valerio ha chiesto ad Emanuele di rivederlo, possibilmente il sabato sera. Escono a farsi una birra e poi lo porta a casa sua.
Il mio compito è facilitare l'uscita a mio marito.
E poi assistere a ciò che accadrà in casa di Valerio.
Me ne starò nella stanza degli ospiti, senza che Emanuele lo sappia.
Così conoscerò, al di là di ogni ragionevole dubbio, il lato oscuro di mio marito.
Così divento completamente partecipe di questo gioco oscenamente perverso.
Venerdì tardo pomeriggio, rientriamo in casa, bacio Emanuele.
"Amore, domani sera sarei invitata ad una pizzata di sole donne... ti dispiace?"
Lo scruto, non pare di scorgere reazioni significative.
"Va bene, amore, non c'è problema". Mi viene vicino, mi bacia teneramente.
Io ricambio, sento le sue forti mani stringermi e non riesco ad immaginarmelo mentre sbocchina Valerio in macchina.
Domani sera vedrò con i miei occhi. Domani sera saprò.
Valerio mi ha dato una delle due chiavi del suo portoncino blindato.
Sono le 22 di sabato sera. Entro nel suo appartamento buio.
Ovviamente non c'ero mai stata, 14 anni fa viveva da un'altra parte.
Emanuele è uscito verso le 21 per andare a giocare a bowling con alcuni amici.
Guardo l'ambiente. Una bella casa raffinata, Valerio è sempre stato un amante del lusso.
Entro nella camera da letto, mi siedo sul letto, penso a tante cose.
Vado nella stanza accanto, quella degli ospiti. Più piccola, con due letti singoli.
Accosto la porta, mi sdraio su un letto, sfoglio il cellulare per passare il tempo.
Alle 23.25 arrivano.
Prima l'ascensore, poi la serratura che scatta. Poi le due voci maschili.
Li sento ridere. Rimango muta, mi metto a sedere sul letto. Ho il cuore a mille.
Respiro profondamente, piano piano mi rilasso. I minuti al buio scorrono lenti.
Tintinnio di bicchieri, La televisione del salotto che si accende.
Pochi minuti e sento gemere, ma non sono loro. Capisco che hanno messo un film porno.
Apro la porta lentissimamente e mi affaccio sul corridoio.
Dalla porta del salotto fuoriesce la luminosità del televisore. Mi sono tolta le scarpe e mi avvicino silenziosamente.
Mi affaccio dal corridoio buio con estrema prudenza.
Vedo un'immagine che mi rimarrà scolpita nella memoria finchè campo.
Valerio è seduto sul divano, ha i pantaloni calati a mezza gamba.
Emanuele, inginocchiato sul pavimento, gli sta succhiando il cazzo. Lo fa palesando un piacere indescrivibile. Passa la lingua sull'asta di Valerio leccandola come il più gustoso dei gelati. Lo prende in bocca infilandolo fino in gola. Valerio gli spinge la testa sul cazzo e lo insulta, dandogli della troia. Poi finalmente si volta verso la porta. Emanuele ha il viso sprofondato tra i peli di Valerio, non può assolutamente vedermi. Mi sporgo e mi faccio vedere. Lui alza una mano e mi fa cenno di avermi vista nella penombra.
Mi ritiro verso lo stipite, guardo ipnotizzata la fellatio che mio marito sta prodigando al mio ex.
Sul televisore scorrono le immagini di un film che vede una donna impegnata in una gang-bang con uomini di colore.
Lo sciacquio del pompino, accoppiato alle immagini della morona che si fa sbattere da cinque o sei maschioni, comincia a farmi effetto. La fica mi si bagna.
Lentamente la mia mano scivola verso le mutandine. Mentre Valerio chiede a mio marito di succhiargli le palle la mia mano arriva sulla clitoride.
Sono bagnatissima. Mi masturbo dolcemente e sento scosse elettriche che mi percorrono le gambe ed il bacino.
Ora Valerio si distende meglio sul divano e ordina ad Emanuele di leccargli il buco del culo.
Mio marito sprofonda il viso tra le natiche di Valerio. Non può vedermi. Mi affaccio sulla porta.
Tiro su la gonna e abbasso le mutandine.
Voglio che Valerio veda che mi sto masturbando.
Lui si sta gustando la lingua di mio marito che gli vellica l'ano, mi guarda.
Allargo le gambe, poi sollevo una coscia per mostrargli le dita che pizzicano la clitoride.
Lui mi guarda, io lo guardo, la fica mi si inonda di piacere, mi lecco le labbra per provocarlo.
Emanuele è riemerso dall'infrachiappe di Valerio e ha ripreso a succhiarlo davanti.
Valerio allunga una mano, prende il cellulare e fa qualcosa che non vedo.
Dopo una trentina di secondi il cellulare gli squilla.
Lui risponde mentre la sua cappella è ancora affondata nella bocca del mio consorte.
Mi fa cenno di andarmene.
Capisco che Valerio ha trovato una scusa per liquidare Emanuele.
Li sento parlottare per diversi minuti, poi la voce di Valerio.
"Dai, ci vediamo presto, scusami veramente tanto ancora....".
Lo sta accompagnando alla porta.
Mi sembra di impazzire.
Mi stendo sul letto, senza gonna nè mutandine. Sbottono la camicetta e denudo le tette.
Apro bene le cosce, voglio che Valerio mi trovi così.
La porta si chiude.
Lo aspetto.
Lo voglio prendere in tutti i buchi.
Voglio essere la troia di Valerio.
La sua cagna in calore.
La sua schiava.
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5 years ago
cplat38,
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A mio marito piace il cetriolo 3
Valerio è stato il mio uomo per un anno e mezzo, dai miei 22 anni fino ai 24. Belloccio e mascalzone, eternamente bugiardo, inaffidabile. Ma pieno di energia e voglia di vivere. Mi scopava da Dio. Un libertino impenitente, mi aveva anche proposto di fare cose con lui ed un suo amico, ma a suo tempo non accettai. Ero pazza di lui ma eternamente insoddisfatta dalla sua infedeltà che non si curava di nascondere. All'ennesimo corno con una mia amica non gliel'ho fatta più e ho deciso che per la mia salute mentale era imperativo mollarlo.
Adesso, dopo 14 anni, può tornarmi utile. Ho il suo numero, lui ogni morte di papa mi chiama e invariabilmente ci prova . Ho sempre rifiutato per amore di Emanuele, ma mi fa sbellicare dal ridere e gli voglio veramente bene.
Lo chiamo, gli chiedo un incontro, so di potermi fidare di lui.
Ci vediamo un pomeriggio in un caffè. Gli spiego la situazione. Dopo mezzora ci stiamo sganasciando dalle risate alle battute che lui tira fuori sulla faccenda.
E' lui stesso ad anticiparmi e proporsi per contattare Emanuele in veste di gay attivo.
Era proprio quello che volevo da lui, trasecolo letteralmente.
"Così ci rendiamo proprio conto della situazione" mi fa.
Mi riaccompagna alla macchina.
"Vedrai che ci sarà da divertirsi", mi fa con il suo atteggiamento beffardo e sornione.
Mi fa sciogliere e se ne accorge.
Mi acchiappa con forza e mi infila mezzo metro di lingua in bocca.
Ne avevo una voglia pazza, ci facciamo una limonata selvaggia di un paio di minuti. Poi si stacca e se ne va con un cenno di saluto.
Torno a casa, e non mi sento in colpa nemmeno un pochetto.
Anzi, dalle condizioni di grondante umidità della mia fica direi che ho una voglia irrefrenabile di farmi scopare da Valerio.
Emanuele non c'è. Mi metto a letto e mi sditalino pensando a Valerio. Vengo cinque volte di seguito ricordandomi di come, tanti anni fa, sapeva usare meravigliosamente il cazzo.
Il giorno dopo mi chiama.
"E' fatta, domattina all'ora di pranzo mi vedo con tuo marito. Ci prendiamo un caffè."
"Oddio, ma è proprio vero? Ma cosa farai, come affronterai la situazione?" ribatto.
Valerio non è gay.... Emanuele nemmeno però dovrebbe esserlo. Non ci capisco più un tubo in questo cazzo di mondo.
Lui ribatte con voce quasi fredda:
"Se per riaverti devo passare per tuo marito non ho problemi."
Non so che cavolo rispondere. So solo che appena chiusa la telefonata devi farmi altri due ditalini.
Il giorno dopo.
"Che fai oggi, amore?" gli chiedo scompigliandogli affettuosamente i capelli.
"Giornata impegnativa, ho da fare un po' di giri fuori azienda"
"Peccato, speravo di raggiungerti in pausa pranzo per mangiare insieme". Sono un po' stronza, lo ammetto.
"Proprio non posso, mi spiace"-
Arriva l'ora di pranzo. Non riesco a concentrarmi su nulla.
Penso a Valerio che incontra Emanuele. Mi si ritorcono tutte le budella, non so nemmeno io perchè.
Che situazione paradossale.
Sera.
Sto a casa, Emanuele gioca alla Play.
Mi apparto quando Valerio per Whatsapp mi chiede se può chiamare.
Esco in terrazzo.
"Tuo marito è frocio perso, Eleonora".
"Come sarebbe a dire?".
"Mi ha fatto un pompino in macchina".
Valerio è sempre diretto, non gira attorno alle cose. Sento le gambe cedermi un pochetto. Devo sedermi.
"Gli ho sburrato in bocca. Gli ho detto di togliersi, nulla da fare, ha bevuto tutto".
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5 years ago
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A mio marito piace il cetriolo 2
Mi ritrovo in una situazione inesplicabile.
So di essere importante per mio marito come lui lo è per me, anche se io non sono il tipo da amore sentimentale folle.
Queste sue tendenze omosessuali mi sconcertano, devo riuscire a capirne di più prima di fare o pensare a checchessia.
Decido di creare un altro profilo fasullo sul sito gay. In un paio d'orette di esplorazione mi rendo conto di come deve presentarsi un gay attivo. Mi propongo come uomo 48enne attivo, ben dotato, dominante ed autoritario. Rubo foto da un sito gay americano e le inserisco, senza trascurare il particolare del grosso cazzo in erezione. Inizio a messaggiarlo:
"Ciao mi chiamo Giorgio, ho visto il tuo profilo, mi interessi". Laconico come quasi tutti i maschi.
La situazione diventa comica.
La sera a casa lo vedo sul divano del salotto a trafficare sul cellulare.
Arriva la sua risposta:
"Ciao, io sono Eddy (!!!) anche tu mi interessi, di dove sei?"
Dalla camera da letto , rispondo subito.
"Sono di Frosinone (noi abitiamo a Latina)... hai davvero un bel culo, sai"
Emanuele "Eddy" risponde dopo pochi minuti.
"Io di Latina, vicini."
Cerco di farlo parlare un po':
"Raccontami di te, Eddy"
"Sono una frocia passiva, faccio tutto".
"Vivi solo, puoi ospitare?"
"No, vivo con mia madre, non posso ospitare, tu puoi?". Che bravo raccontaballe...
"Certo che posso, io cerco una puttanella da usare, ti andrebbe?" Anche io so raccontare balle.
"Siii"
"Vedo che hai 38 anni [ne ha 41 in realtà NDR]. Hai già avuto esperienze? Quante?"
"Si parecchie, sono bella aperta, tranquillo. Ti va di scambiare foto viso e cell?".
Non so come andare avanti, lo liquido con una scusa promettendogli di farmi sentire più tardi.
Insomma pare tutto vero, è proprio deciso ad incontrare, non si tratta di una semplice fantasia omosessuale.
E' buffo. Razionalmente sono sconvolta ma emotivamente non mi sento contrariata, anzi, sono quasi divertita. Avessi scoperto che Emanuele se la fa con un'altra donna mi sarei letteralmente inferocita. So di dovermi preoccupare di avere un marito gay e di non essermene accorta per 12 anni.
Che diavolo faccio? Prendo cappello e lo lascio? Mi pare assurdo.
Lo affronto a viso aperto? Non so come fare, non me la sento.
Faccio finta di niente? Improponibile.
Passano un paio di giorni. La seconda sera Emanuele prende a baciarmi a letto. Sono quattro giorni che non facciamo l'amore. E' irruento, eccitato. Mi sale sopra e mi apre le cosce a forza. Lo fa spesso. Gli apro le cosce, sento la sua erezione spingere. Scosta le mutandine, la sua cappella si fa strada tra le mie grandi labbra. Non ho avuto tempo di lubrificarmi. Meglio. Il cazzo mi entra dentro a fatica, procurandomi quel poco di dolore che mi fa sentire oggetto di violenza. Così mi piace.
Dai, amore mio, spingi, fammi sentire troia. Mi cavalca con foga.
Come fa ad essere gay, Emanuele è un bravo maschio a letto. Non dico che in passato io non ne abbia avuto di migliori, ma lui è in gamba. Come fa ad essere allo stesso tempo una "frocetta passiva"? Sento la sborra di mio marito riempirmi la figa. Vengo anche io lamentandomi di piacere.
Ho deciso. Esplorerò la situazione ricorrendo ad un complice.
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5 years ago
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A mio marito piace il cetriolo 1
Mi chiamo Eleonora, ho 39 anni, mora, piuttosto piacente. Eterosessuale al 100%.
Fino a 30 anni ne ho fatte quante Carlo in Francia. Poi ho conosciuto Emanuele ad una festa di Capodanno e ho capito che era il momento di farla finita con i comportamenti troppo allegri e di mettere la testa a posto. Lui mi piaceva, mi dava sicurezza, tranquillità, amore e pure soldi, che schifo non fanno. Sono diventata una moglie fedele e lui non mi fa mancare nulla. Ha pure un cazzo rispettabile e lo adopera in maniera dignitosa. Io sono multiorgasmica e il mio Emanuele sa discretamente bene come usarlo per mandarmi in estasi.
Sono pertanto quella che si dice una moglie felice. I figli non sono arrivati ma non è una cosa indispensabile, nè per me nè per lui.
Tutto questo fino ad un paio di anni fa. Intendiamoci, in seguito non è accaduto nulla di brutto o irreparabile tra me ed Emanuele, stiamo ancora insieme e felici, ma i nostri equilibri si sono decisamente trasformati.
Dicevo di due anni fa: tutto è iniziato quando, un bel giorno, sono tornata a casa prima dal lavoro.
Entro e lui non c'è.
Rassicuratevi, non l'ho trovato immerso fino alle palle in Lady Smorzacandela (chi indovina la citazione?).
Niente affatto.
Anzi lui non era nemmeno in casa.
Era uscito a comprarsi le sigarette, il tapino.
Non sapendo che io stavo per tornare anticipatamente.
Entro nel suo studio e cosa trovo? Sulla postazione del PC vedo un fallo di gomma tutto sporco di merda.
Piccola parentesi: Emanuele sa come farmi godere e si è procurato un set di cazzi di gomma con cui mi fa divertire. Dopo che è venuto un paio di volte e io non ne ho avuto ancora abbastanza mi metto a gambe aperte e lui si dà da fare con i cazzi di gomma (preferibilmente uno me lo piazza davanti e uno di dietro) finchè, dopo essermi bevuta altri cinque o sei orgasmi, mi ritengo soddisfatta.
Domanda: cosa ci fa il mio cazzo di gomma preferito (il più grosso) tutto sporco di merda accanto al suo computer?
Non ci vuole un genio per capirlo ed io non sono il tipo da tenermi qualcosa dentro.
Non ci vedo nulla di male che un uomo desideri stimolarsi analmente, sono piuttosto stupita del fatto che lui non mi abbia mai chiesto di farglielo. Mi ripropongo di prenderlo affettuosamente in giro e di raccomandargli di lavarlo bene dopo l'uso, dovendolo poi usare anche io.
Invece, appena torna a casa, si rende conto del mio rientro anticipato e mi pare discretamente in preda al panico. Lo abbraccio, lo bacio, ma lui è rigido. Allora capisco che ha paura di qualcosa e non mi sembra il caso di metterlo in imbarazzo. Quindi faccio finta di niente, gli dico che sono appena entrata in casa. Lui si rilassa e, come prevedevo, va subito nello studio a nascondere la prova dei suoi misfatti anali.
Ma la curiosità è femmina, devo capire. Dopo qualche giorno approfitto di una sua distrazione per sbirciare nel suo cellulare. Guardo Messenger e Whatsapp, non trovo nulla di sospetto... poi la mia attenzione cade su un'icona che non avevo mai visto su un cellulare. Mi segno il nome, poi controllo su Internet.
Non ci metto molto a capire di che si tratta. E' una app collegata ad un sito di incontri gay.
Trasecolo letteralmente.
Il mio Emanuele che cerca incontri gay?????
Ma è maschio, virile, scopa bene.
Capisco che desideri trastullarsi il buchetto col cazzone di gomma, ma bastava chiedermelo, glielo facevo io volentieri (magari dopo che lui avesse provveduto autonomamente a farsi un buon clistere).
Ma cercare incontri in un sito di culattoni!!!!
Non mi torna, proprio non mi torna.
Vado sul sito e mi iscrivo con un profilo falso.
Ci sono migliaia di iscritti, ma con la ricerca per località è facile circoscrivere la rosa dei profili papabili ad un paio di centinaia.
Cerca cerca, finisce che lo trovo.
Non credo a quello che leggo.
"Troietta passiva cerca maschi attivi per incontri di sesso", e qualche altra amenità!!!
Una decina di foto del culo di mio marito corredano il profilo!
Alcune scattate nella nostra camera da letto, riconosco l'imbottita.
Un paio sulla poltrona del salotto in pose da troia.
Dopo 9 anni di matrimonio e 3 di fidanzamento!!
Cazzo!!!!
E adesso?
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5 years ago
cplat38,
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Incontro con uno sconosciuto
Chiara all’età di 44 anni conduceva una vita piuttosto tranquilla e ritirata, si divideva tra casa e lavoro ed era contenta così, suo marito andava spesso all’estero e allora lei coglieva l’occasione per scrivere e rivivere esperienze passate. Le piaceva ricongiungersi con l’io di un tempo, a volte tornava ad essere bambina, altre volte era un’adolescente ribelle, oppure ancora una giovane donna. Sul suo presente non c’era molto da raccontare la vita a partire dai trent’anni si era mantenuta costante, sembrava quasi che non fosse più accaduto niente di significativo a partire da quella data,o meglio sembrava quasi che gli anni non fossero neanche passati. L’unico evento degno di nota era che a 36 anni si era sposata dopo un fidanzamento durato 13 anni.
A interrompere questo fluire uguale del tempo era stata una sua amica Betty, che un giorno l’invitò a sperimentare chirp me, un’applicazione di face book che metteva in contatto le persone per creare nuove amicizie. All’inizio Chiara si sentì in colpa a ricevere messaggi da estranei, attutì questa sensazione dicendosi che non c’era nulla di male a ingannare il tempo in questo modo, visto che lei stava così spesso sola.
Il motore di chirp me per sbaglio l’aveva inserita su Bologna. E questa circostanza la tranquillizzava perché le persone che conosceva erano distanti e non potevano costituire un reale pericolo. In più di lei non compariva nemmeno la foto. Riceveva messaggi da giovani ragazzi che potevano avere l’età dei suoi nipoti e che erano alla ricerca di donne adulte, che avessero esperienza e fossero per questo più facili da abbordare. Capitavano anche degli uomini grandi che senza mezzi termini passavano subito al sodo in modo volgare.
Un’altra sua amica Valentina, vedendo che lei si era lasciata intrigare da questa applicazione, le regalò un abbonamento per il suo compleanno.
Nel frattempo il motore di chirp me l’aveva inserita su Roma e Chiara si sentì meno sicura.
Un giorno ricevette un messaggio da un uomo attraente dell’età di 48 anni. Chiara fu colpita dall’immagine del suo profilo che ritraeva il mare ed era molto simile alla stessa immagine che aveva scelto lei. Questa coincidenza le piaceva. Subito rispose al messaggio, Luca le disse che amava leggere e anche questo aspetto attirò la sua attenzione, quest’uomo sembrava diverso dagli altri che l’avevano contattata.
Rispose subito, ma le sue risposte per un errore dell’applicazione non venivano inviate. Chiara allora scrisse al servizio clienti di chirpme affinché risolvessero il problema e un giorno provò a scrivere di nuovo a Luca, questa volta il messaggio venne inviato e Luca le rispose mandandogli il suo e- mail. Così Chiara, sapendo che a lui piaceva leggere, decise di inviargli i suoi racconti.
Lui li lesse con piacere e la ringraziò per averglieli spediti. Luca pure aveva accettato d’iscriversi al social per ingannare il tempo. Andava in palestra, faceva sport attivamente, tanto che i suoi anni non se li sentiva. Era sposato con una donna che amava intensamente, ma più in generale amava le donne. Ne aveva avute di donne Luca, ma in ognuna riusciva a trovare una parte nuova da esplorare, da conoscere e la nuova conoscenza aveva tanti punti che Luca aveva deciso di analizzare meglio, era attratto dalle sue parole, dalla sua mente. Chiara fu colpita dal suo interesse e in chat si diedero un appuntamento per domenica. Decisero d’incontrarsi senza malizia, senza doppi fini per dare un volto alle parole, per rendere reale una interessante conoscenza virtuale.
Chiara dopo avergli dato appuntamento si sentì subito in colpa e nei giorni che la dividevano dall’incontro fu molto irrequieta, sentiva dentro di sé montare l’ansia, e aveva paura che in preda al panico non avrebbe proferito parola durante il loro incontro. La domenica mattina il marito partì e Chiara, rimasta da sola, avvertiva dentro di sé dei moti contrastanti. A Paolo aveva promesso di chiamarlo prima di vedersi, ma lei procrastinava l’azione per paura. Alla fine si decise e compose il numero esitando ancora un momento prima di digitare il tasto chiama. Lui rispose subito aveva anche una bella voce, che la rassicurò un po’. Paolo le propose di anticipare l’appuntamento alla mattina e questo la sollevò, perché se si fossero visti nel pomeriggio, l’ansia sarebbe aumentata con le ore.
Nella fretta di uscire lasciò il cellulare a casa e così finì che si aspettarono a due passi di distanza l’uno dall’altra sotto la pioggia senza incontrarsi. Al ritorno a casa Chiara trovò le sue chiamate e un messaggio la colpì piacevolmente “mi sto preoccupando”.
Chiara pensò che quest’uomo doveva essere una persona molto sensibile e questa volta lo chiamò senza esitazione. Si diedero appuntamento per la sera.
Quando lo vide le piacque subito. Andarono a mangiare qualcosa insieme ma nessuno dei due aveva molta fame. Lui parlava molto e Chiara lo ascoltava con interesse. Le raccontava delle sue situazioni sentimentali passate e di quella attuale e Chiara parlò della sua. Finito di mangiare andarono a fare una passeggiata lungo ponte Milvio . Camminarono continuando a parlare, poi si fermarono sul ponte. La brezza serale accarezzava i loro visi e le luci tenui della serata accompagnavano i loro sguardi. Luca le prese la testa, l’avvicinò a sé, la strinse e la baciò con tenerezza prima, con passione poi. Chiara si stupì di se stessa si stava abbandonando al suo bacio e lo desiderava anche lei. Le piaceva sentire la sua lingua avvolgerla con impeto, le piaceva sentire la sua lingua nel suo orecchio. Era una sensazione nuova per lei .Come due ragazzini sul ponte le loro lingue s’intrecciavano, mentre le loro mani scrutavano i loro corpi. Luca capiva che per lei era inusuale tutto questo, era come una prima volta, ma capiva anche che lei ne era eccitata, anche se combattuta. Luca osò, le accarezzò il seno, sentì il suo corpo contrarsi contro il suo, cercare di rimanere più attaccato. Poi si diressero alla macchina di Chiara oramai l’eccitazione aveva preso entrambi. In auto ricominciarono a baciarsi ancora con più veemenza mentre le lingue esploravano ogni parte dei loro visi. Le mani cominciarono a muoversi. Luca le baciò il seno, lo strinse, succhiò i suoi capezzoli che nell’eccitazione sentiva indurirsi sulla sua lingua. Le mani continuarono ad esplorare Luca sbottonò il pantalone di lei e le infilò una mano tra le mutandine. Immediatamente fu pervaso da un senso di eccitazione immensa, la sentì bagnata era consapevole che a lei piaceva e lui ne era soddisfatto, continuava a toccarla a sfiorare il clitoride e a stringere i seni, come due ragazzini in auto a 20 anni. Lui le disse che gli piaceva che lei fosse eccitata, che anche lui lo era, che gli piaceva il suo seno. E il fatto che lui le dicesse tutto questo mentre la toccava, la eccitava ulteriormente. Chiara fu anche colpita dal fatto che lui fosse un attento osservatore: aveva capito che a lei piacevano le sue labbra, perché lei inconsapevolmente aveva preso a mordergli il labbro, mentre lo baciava. Chiara incominciò a toccare Luca e sentendo la sua eccitazione strinse sempre più forte e fu sorpresa che lui non la forzasse ma si dedicasse al suo piacere invece. Chiara istintivamente si chiese come potesse essere fare l’amore con lui. E la sera a casa e il giorno dopo sentendosi contrarre sotto dal piacere si toccò pensando a lui.
Chiara gli scrisse che aveva apprezzato le sue attenzioni e voleva dedicargliene anche lei. Luca la invitò a uscire di nuovo. Si rividero a distanza di due giorni , stesso luogo, la voglia di rivedersi era tanta per entrambi. Luca la fece salire in macchina a fare un giro per Roma poi le propose di andare a casa sua. Chiara non ci pensò due volte accettò subito e fu contenta che lui fosse un tipo che non si accontentava di farlo in macchina. Bevvero un bicchiere di vino sul divano, poi lei gli sbottonò i pantaloni e cominciò a leccargli il membro, mentre sentiva la sua eccitazione crescere fra le sue labbra. Lui la spogliò lentamente e quando lei rimase nuda in piedi davanti a lui, Luca la adagiò sul letto sollevandole le gambe sulle sue spalle e cominciò a toccarle le cosce, il clitoride e la sentì bagnarsi sotto il tocco delle sue dita e prese a leccarla.
Improvvisamente lei si ritrovò sopra di lui e Paolo la penetrò. E a lei piaceva che lui le parlasse mentre facevano all’amore. Lui le chiedeva cosa le piacesse e lei non sapeva cosa rispondere, perché non aveva avuto tante esperienze . Lei era un tipo creativo che aveva bisogno di costruzioni mentali, per questo le piacevano tanto le parole. Più tardi lui le fece cambiare posizione e lei si meravigliò di trovarsi a sorreggersi sulle braccia e le ginocchia, completamente nuda dando le spalle a questo sconosciuto a cui si stava abbandonando totalmente. Sentiva il seno agitarsi e le natiche sbattere sotto i suoi colpi, finché lui esplose in lei. Mai si sarebbe immaginata di darsi completamente al secondo incontro.
Si rividero a distanza di una settimana animati dallo stesso desiderio, lui le confessò alcune sue predilezioni e lei per quell’occasione indossò un vestito e delle calze, lui sapeva metterla a suo agio e mentre fecero all’amore lei provò un piacere intenso, mai provato prima di cui ebbe paura. Questo era l’effetto che lui aveva su di lei.
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5 years ago
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Io & mia mamma come madre & figlia.
Quando iniziai per la prima Volta a travestirmi, prima del mio passaggio a Trans, non pensavo certo che avrei avuto una Lunga e Onorata carriera. la scoperta della sessualita' per me, fu qualcosa di liberatorio, voglio dire, essendo cresciuta in una famiglia assai pudica, dove l'imbarazzo era dietro l'angolo solo a nominare il Sesso, per me farne la piena conoscenza, e stato come se avessi spezzato delle grosse e lunghe catene,che mi tenevano prigioniera. L'approccio con le Ragazzine della mia eta', non era stato certo dei migliori alla fine. brutto non ero, ma evidentemente un Ragazzo con i lineamenti femminei e magro dai lunghi capelli castani, non era forse cio' che le ragazze cercavano. furono gli uomini Maturi invece a catturare subito la mia attenzione.o meglio, fui io a catturare la loro,vedendo che ogni volta discutevo con un signore di mezza eta',questo mi faceva sempre dei gran bei complimenti per il mio fisico femmineo. Alla fine sempre piu' stuzzicato e incuriosito dalla faccenda, mi convinsi a provare a travestirmi e vedere che sarebbe successo. ho sempre visto il Travestimento come un'arte, non una mascherata con trucco e parrucco come fanno tanti. per me esser femmina,voleva dire avvicinarsi il piu' possibile ad una vera donna, (ecco perchè poi decisi di Passare alla Trasformazione in Trans). Almeno nell'aspetto,visto che la natura non mi ha dato gli attributi femminili. mi son sempre detta che fossi nata femmina, sarei stata la piu' Troia delle Troie, e avrei vissuto una vita in continua scopata. un'altra cosa strana che iniziava a interessarmi, era la complicita' di Mia Mamma. Essendo figlio unico, e normale vedere nella propria Madre, un elemento di riferimento. e vedendomi piu' femmina che maschio, ho iniziato prima a sognare di averla mia complice, poi a provare poco alla volta a rivelarle chi ero diventata alla fine. cosa non facile per una donna di mezza eta' come Mia Mamma, cresciuta con genitori pudici. mi ero messa in testa ormai, che volevo Mamma dalla mia parte. confessarle che mi sentivo femmina e che ero attratta da uomini di mezza eta', non era facile. l'imbarazzo mi impedi' per anni di rivelarmi a lei. fino a quando purtroppo mio Padre mori'. li fu forse il momento che attendevo,avendo campo libero. Mio Padre era un'uomo buono ma certe cose non le comprendeva. passato un po di tempo dalla triste perdita di Papa', mi feci coraggio e mi rivelai a lei una volta per tutte. Ricordo ancora Come fosse successo ieri, la prima volta che trovai il coraggio di Mostrarmi a Mamma in Intimo femminile. Era Un'estate calda di Agosto. eravamo nella casa al Mare nel veneto dove lei ormai abitava sola, io ero rimasta a Milano, quella volta l'andai a trovare. Allora ero gia' diventata una Bella e grande Troia, cresciuta prendendo cazzi di ogni misura dentro senza che Mamma lo sapesse. ma attendevo il momento di rivelarmi a lei proprio per scoprire una volta per tutte le carte in gioco. era tempo che finalmente Anche Lei sapesse, e speravo in cuor mio, mi accettasse cosi' com'ero. La Mattina dopo che andai a trovarla, mi svegliai di buon mattino e mi chiusi in bagno a chiave. non ne uscii che qualche ora dopo, quando anche Mamma si fu destata, e stava preparando la colazione in cucina. andai nella mia cameretta, la chiamai e attesi con il cuore in gola,che percorresse quei pochi passi dalla cucina alla mia cameretta. Quando finalmente, Mamma entro' in Camera, mi mostrai a lei in tutto il mio splendore da Vaccona. avevo messo un bel completino intimo nero, che avevo trovato per l'occasione. Reggiseno Nero a coppe gonfie, ricamato, un bel Tanga Nero in pizzo che poco o nulla nascondeva, Calze a rete nere con annessi autoreggenti,degli zoccoli a tema neri con zeppa alta, leggermente truccata con fondotinta bianco, occhi rifiniti con matita e mascara, labbra rifinite con rossetto rosso acceso e lucidalabbra. unghie di mani e piedi con smalto dello stesso colore rosso acceso, i lunghi capelli sciolti tra spalle e schiena, e una collanina d'oro con un ciondolo a cuore grosso che mi pendeva dal collo. la fissai negli occhi senza Vergogna, per troppo tempo avevo atteso quel momento, perchè vergognarsi proprio Ora? con un bel sospirone, finalmente le dissi: "Mamma.. Ti Presento Tua Figlia, Greta". Ce da dire che Lei rimase Assai stupita, prima di parlare mi squadro' bene girandomi attorno. finalmente parlo', l'attesa era gia' da se snervante. le sue parole mi rieccheggiano ancora Oggi nelle Orecchie: "Sei Bellissima" furono le sue parole. quasi non ci credevo. avevo atteso quel momento da una vita intera, ed eccomi li davanti a Mamma come la Vera Io me stessa. Basta nascondermi d'ora in avanti mi dissi. ma il peggio però per Mamma, non era ancora arrivato. a pochi passi da Noi Avevo aperto il mio PC Portatile, proprio quello in cui sto scrivendo ora questo Racconto. le chiesi di ascoltarmi in silenzio e guardare cosa avevo da mostrargli, solo alla fine poteva Parlare se voleva. Mamma accetto' la situazione, benche' fosse assai sorpresa e forse anche un po tesa. ci sedemmo dunque vicine alla scrivania, davanti al mio PC, Aprendo una cartella di Files che avevo chiamato 'Greta', le mostrai una dopo l'altra, tutte le foto che mi ero fatta scattare durante le mie scopate con gli uomini da quando mi ero scoperta Greta. intanto le raccontavo per filo e per segno, chi ero diventata,e cosa avevo fatto fino a quel giorno. cose che lei ovviamente non sapeva ne sosptettava. piu' volte scesi in particolari scabrosi, su come godessi a prendere dentro cazzi grossi in bocca e nel culetto. Mamma sospiro' parecchie volte, come Rassegnata. Davanti ad una foto ingrandita, dove si poteva ammirare il grosso cazzo di Un Nero che mi penetrava,Mamma storse il naso un po schifata penso. come da accordi però, non disse Nulla. una volta terminato il mio Racconto, la vidi abbastanza provata. sapevo che a lei certe cose non le piacevano, ma era giusto che le rivelassi tutto, anche a costo di sconvolgerla. la guardai con i suoi occhiali grandi, se li tolse, puli' le lenti con un fazzoletto di carta, poi se li rimise, mi guardo' e guardo' Nuovamente l'ultima foto che gli avevo appena mostrato, dove una cascata di Sperma Bianco mi riempiva la Gola, Colando a Gocce dal mio mento. alla fine parlo' : sospiro' di Nuovo e disse a voce quasi spezzata una delle sue solite battute ironiche che tanto amavo di lei: "Ti Hanno lavata per bene vedo... " le abozzai un sorrisetto, mentre lei fece una pausa e continuo': "Che ti dovrei dire? lo sai come la penso su certe cose." indicando la foto con un dito. Poi continuo': "Cosa vuoi da me.. che devo fare con te... cosa..." a quel punto,gli spiegai che volevo solo vivere la mia vita, fare quello che amavo fare, la Puttana (usai proprio questo termine). Amavo il cazzo, avevo scoperto la mia vera natura, perche' reprimerla? non mi aspettavo certo che comprendesse, ma almeno che provasse ad accettarmi cosi' com'ero. Vidi Mamma molto imbarazzata a quel punto, io invece avevo il cazzo dentro il tanga, che stava per esplodermi dall'eccitazione. era fatta, Mamma ora sapeva... dovevo solo avere il suo consenso, e potevo vivere finalmente la mia vita da Troia come volevo da sempre. Mamma riflette' poi aggiunse: "Se ti rispondo di No, lo farai Ugualmente..." io Annui', lei concluse: "E Sia.. se ti fa felice, hai il mio consenso, ma bada di non prenderti malattie o metterti nei Guai, perche' Mamma non ti aiutera' in quel caso." lo avevo appena sentito ma Non potevo ancora crederci, era troppo bello, Mamma mi aveva dato il suo consenso per fare la Vacca, mi aveva accettata come Figlia. era il giorno piu' bello della mia vita, il cuore mi stava esplodendo dalla gioia, chiesi a Mamma se le piaceva il Nome che mi ero scelta, Greta. Si... rispose lei, ti sta benissimo. le confidai che il Nome lo avevo scelto insieme al mio primo uomo, colui che mi aveva Sverginata per primo. L'uomo che mi aveva fatto scoprire come era bello prendere il cazzo dentro. Mamma a quel punto incuriosita, volle saperne di piu'. non riuscivo a crederci, mi ero appena confidata a lei, e adesso stavamo gia' Chiacchierando di Sesso e Maschi, come Madre & Figlia. La Inondai di parole come un fiume in piena, ero estasiata di poterle finalmente confidare tutto senza vergognarmi, Le Raccontai dunque, che avevo conosciuto quest'uomo chiamato Paolo, di circa Cinquant'anni, bello alto, un cazzo stupendo, e un vero toro da monta, ormai ero lanciata e non mi trattenevo con le parole forti. le dissi che si stava separando al tempo in cui lo conobbi, Mamma chiese se avesse figli, gli risposi di No. Continuai il Racconto, dicendole che ci innamorammo al primo incontro, era un Operaio, riparava tubazioni idrauliche, il classico idraulico, venuto da me per ripararmi una perdita in casa, e alla fine eravamo finiti a letto a scopare come maiali. Mamma ebbe da obbiettare sul fatto che facessi cosi' con chi veniva da me per lavorare, ma le assicurai, che l'uomo fu ben felice di trovare me piuttosto che riparare una perdita. le raccontai di come mi avesse aperto bene il culetto per la prima volta, facendolo con amore, e come mi aveva sverginata in modo assolutamente indolore. facendomi morire di piacere. Mamma chiese se almeno avesse usato il preservativo, le confidai di No, era un'uomo sano e apposto. le confidai anche di averla pensata a lungo, mentre l'uomo mi apriva in due le chiappe a colpi di cazzo sul lettone matrimoniale,dove aveva dormito per Anni lei. Mamma anche li ebbe da ridire, ma era piu che altro una delle sue solite battutine ironiche: "Chissà il mio povero letto come lo avrai conciato adesso, con tutti i maiali che ci porti". le sorrisi. Ero talmente eccitata, non ce la feci piu', con la manina cdalle unghie ben smaltate, estrassi dal Tanga il cazzo duro, che ormai era inutile nascondere. Mamma nel vederlo fece un'altra delle su battutine: "Lo aveva piu' grosso lui, o tu?". scoppiai a riderle in faccia, dissi che il suo non aveva paragoni con il mio, che tenevo ora in pugno, segandomi lentamente a fianco a lei. Una volta accettata la situazione, Mamma sembrava piu' rilassata e disposta a scherzarci sopra, invece che farne una Tragedia. Alla fine concluse che era meglio prenderla con ironia e fece bene. Cosi' dovrebbero fare tutti i Genitori con un po di Apertura Mentale. Arrivo' a dirmi pure, di non sporcarla, vedendo la mia eccitazione. le sorrisi di Nuovo abbracciandola e lasciando momentaneamente il mio Cazzo duro. Era una mattinata davvero speciale quella per noi due. le ore passavano, ed eravamo li ancora a Parlare come due pettegole di Sesso e Uomini dal cazzo grosso e lungo. Forse stavo correndo un po troppo, ma presa dall'euforia del momento, le domandai se avesse voluto farsi un paio di Selfie con me, ovviamente non le chiesi di spogliarsi ci mancherebbe, era giusto per avere un ricordo di quel bel momento che stavamo vivendo insieme tutto li. lei al principio rifiuto', ma poi la convinsi anche in quello, la convinsi pure a farsi fotografare in costume da Mare a pezzo unico ovviamente. usammo quindi la fotocamera del computer. la feci mettere in varie pose con me al fianco. fu davvero divertente, come situazione, dato che Mamma piu' volte imbarazzata cercò di allontanarsi prima dello scatto. ma alla fine la tranquillizzai. la prima Foto che scattammo, fu sedute alla scrivania. abbracciata al collo di lei, con il cazzo duro fuori dal Tanga, in intimo, che la baciavo sulla guancia mentre lei con le gambe accavallate e in costume da Bagno, cercava di sorridere. la seconda la facemmo in piedi davanti al PC, abbracciate con il braccio attorno alla vita, sempre con il cazzo duro, ma stavolta senza tanga, che tolsi restando solo con reggiseno, calze a rete, reggicalze e zeppe. la Terza Foto la facemmo in cucina, portai il PC Dietro, e lo sistemai sul tavolo, dove c'era pronta la colazione. scattai la foto con Mamma che beveva la sua tazza di latte ormai tiepido, e io a fianco a lei,con le chiappe spalancate dalle mie manine,dandole le spalle. in un'altra Foto chiesi a Mamma forse un po troppo, le chiesi il favore di infilarmi nel culetto un grosso dildo in gomma Nero, lungo e largo. Mamma si rifiuto', ma la convinsi ancora una volta. Aveva paura di farmi male, ma le assicurai che nel mio bel culetto erano entrati cazzi ben piu' grossi di quel giocattolino di gomma. pretese che non la inquadrassi in viso, l'accontentai, dirigendo la webcam solo su di me, e sulla sua Manina, che mi appoggiava delicatamente tra le natiche, il Dildo di Gomma, senza infilarmelo dentro. l'ultima foto fu la piu' divertente, le chiesi esagerando sempre di piu', se mi avesse masturbata mentre ci fotografavamo. Questa ovviamente fu troppo, non lo fece. ma visto mi toccavo continuamente, Mamma scherzosamente d'un tratto sorprendendomi all'improvviso, me lo prese in Mano sorridendo dicendomi: "Te lo Taglio se continui a toccartelo". Fu la foto piu' bella ed Eccitante di tutte, perche' nell'attimo in cui Mamma fece quel Gesto divertente, le sbrodolai addosso, e la foto venne cosi'. oggi quelle foto non le ho piu' purtroppo, ma ricordo ancora bene l'inquadratura, che venne fuori con Mamma con in mano il mio cazzo duro, e io mio spruzzo di sperma che la innaffio' sulla mano e sulla vestaglia. Quello, fu l'inizio di una complicita' a tratti piacevole, altre un po meno,ma sempre bellissima. Quando Rincasai a Milano, qualche giorno Dopo, ero gia' tornata a fare la Vaccona come sempre con tutti quelli che Trovavo. Ero Contentissima ed eccitata dal Fatto che ora, potevo condividere le mie Scopate con Mia Mamma. E Questo Aumentò di Parecchio la Mia Già Altra Troiaggine. Una Sera avevo trovato un'uomo di sessant'anni che mi aveva Sorpresa sulle scale del mio palazzo, mentre Rientravo da una delle mie solite Esibizioni Notturne per le strade del mio Quartiere. stavo per salire le Scale stanca e assonnata, era tardissimo e non avevo combinato poi molto quella Notte. Nemmeno fatta una Rampa di scale, che L'uomo mi sbucò dall'alto anche spaventandomi e facendomi sobbalzare di scatto. era un nuovo inquilino immaginai subito, dato non lo avevo mai visto prima. nel mio palazzo cambiavano ogni tot di mesi inquilini. gente che va e gente che viene, extracomunitari per lo piu', ma anche italiani. questo signore mi aveva beccata sulle scale, e fu subito incuriosito, non ci volle molto a fare Amicizia al Volo, avevo argomenti molto interessanti, dato ero mezza nuda e stavo rientrando da chissà dove, questo bastò per incuriosire L'uomo. lo invitai cosi' a salire da me a quel punto. e dopo nemmeno un paio di Minuti, Senza nemmeno saper come si chiamasse ne chi fosse,mi stavo facendo Già aprire bene il culetto dal suo bel cazzo duro e grosso. mi venne l'intenzione di chiamare Mamma. Sapevo che l'ora era assai tarda, ma sapevo anche che Mamma aveva molte volte problemi a prender sonno, quindi contai di trovarla ancora sveglia. allungai il braccio e presi il Cordless che avevo proprio sopra la testiera del Lettone. L'uomo era Intento a Rompermi il Culetto, che quella Notte era stato anche troppo a Secco, e non fece caso a cosa facessi. Composi il suo Numero, e attesi i soliti squilli, Uno... Due..Tre...Quattro... Cinque.. al sesto Mamma rispose. la salutai con un "Ciao Cara... Spero non stavi Già Dormendo", Fortunatamente come Dicevo, Mamma era sveglissima che guardava la TV. Ansimavo e Sospiravo Già abbondantemente quando fu lei a Parlare per prima: "Hai Compagnia?" Mi Disse subito, risposi che Stavo Facendo la Conoscenza di un Nuovo Inquilino appena conosciuto sulle Scale Del Palazzo. Mamma forse per l'ora tarda non capi' subito cosa stavo blaterando, ma poi afferrò la situazione, e come sempre mi ammoni' di Non mettermi nei Guai, la rassicurai al volo, mentre il Maiale adesso ancora piu' eccitato, dato aveva compreso anche lui che stavo parlando con mia Madre, volle partecipare alla Telefonata. Misi il Cordless Sul Letto e Ho Inserito il Vivavoce, Intendevo far assistere Mamma a quella Prima Scopata da Madre e Figlia, e non volevo che Nulla andasse storto,cosi' pregai insistentemente Mmamma di Assistermi al Telefono, Avevo Bisogno di Lei Ora e speravo non mi tradisse. Mamma Grazie al Cielo, forse l'avevo trovata in Vena Giusta, Con non poco Imbarazzo, accettò di Assistermi. Ero al culmine della Gioia, e le presentai L'uomo che intanto che mi sfondava il Culo si presentò: "Buona Sera Signora Maria, Mi Chiamo Roberto..." Adesso sapevo anche il Suo Nome almeno. Mmamma Timidamente gli Rispose con un "Buonasera a Lei"... Logico fosse imbarazzata, ma cercai subito di toglierla io dall'imbarazzo, spiegandole esattamente a dov'eravamo arrivati, almeno a che punto della scopata eravamo fino ad ora. le descrissi nei dettagli come aveva il cazzo il mio Uomo, e come mi stava facendo impazzire con la sua passione da Toro. Mamma sembrò partecipare poco, dato l'imbarazzo parlava il meno possibile, mentre anche L'uomo era entrato nel Gioco, e le stava descrivendo che gran Vaccona era sua Figlia Greta. "Sa Signora, sua Figlia e meglio di una Vera Donna, e Nata per Far Godere gli Uomini come Me" ha poi detto il Maiale,spingendo sempre piu' veloce il suo bel cazzo. Mentre io sospiravo ansimavo e godevo come una schifosa, Mamma sussurrò un timido, "Ne sono Sicura..."a quel punto Raccontai all'uomo l'incontro che avevo avuto pochi giorni prima con Mamma, fino alle foto scattate con lei,cercando di parlare meglio che potevo ma non era facile parlare mentre ti viene sfondato il culetto. L'uomo si complimentò con Mamma e disse che poi voleva vedere le foto, nel frattempo cambiammo posizione, mi ero messa sopra di lui a cavalcargli il cazzo, mentre lui sdraiato di schiena e con il palo bello dritto mi faceva fare l'amazzone. si chiama posizione del missionario, spiegai a Mamma, mentre gli descrivevo meglio che potevo com'era paradisiaco sentire il cazzo dell'uomo che faceva il suo dovere dentro e fuori dal mio culetto,ormai bello allargato. Mamma non proferiva parole ma era li che ascoltava in religioso silenzio, cosa io e il maiale dell'uomo le facevamo capire Via Telefono. ad un certo punto, le dissi che avrei voluto averla li vicino, raccontare certe cose non è mai come vederle e viverle da vicino le dissi. l'uomo appoggiò la mia tesi, dicendo che Avevo una Santa come Madre, e stavolta Mamma si fece sentire con un "Ah Questo può Dirlo Forte..." per poi zittirsi quasi subito quando la cercai mentre stavamo per venire entrambi, l'uomo poco dopo, mi scaricò dentro al culo un litro di caldo sperma, che mi lavò tutta, mentre io gli venivo sul petto glabro,sporcandolo e tenendogli le mani, con la testa all'indietro ad occhi chiusi dal piacere, i lunghi capelli sulla schiena che mi solleticavano. siamo venuti quasi insieme forse lui qualche secondo prima di me,sospirando entrambi per poi lasciar spazio ad un piccolo break di silenzio. lasciai le mani dell'uomo con cui mi ero tenuta fino a quel momento, raccolsi la sperma dal suo petto e me la spalmai addosso,tornando a parlare a Mamma, che chiese se avevamo finito, e poteva andare a dormire. io e l'uomo ci guardammo in faccia ridendo, poi la congedammo, ringraziandola ripetutamente della sua disponibilità.Mamma ci salutò augurandoci la buona notte, e facendomi promettere che almeno per quella notte, bastava cosi' con il sesso. le promisi di si, che la scopata di poco fa,mi era piu' che bastata, almeno per quella notte, da domani avrei ricominciato. Mamma prima di salutarci, non potè trattenersi dal buttarmi una dele sue battutine ironiche che tanto amavo di lei: "Prima di dormire, metti a lavare le lenzuola, mi raccomandò, chissà come le avrete conciate" mi ero dimenticata che avevo ancora il cazzo dell'uomo nel culo anche se si stava ammosciando, mi alzai da lui e una colata di sperma, fini' sul lenzuolo sporcandolo. ridemmo ancora chiusi la chiamata con Mamma e andai in bagno con l'uomo per lavarci,L'uomo dopo avermi dato una pacca sulla natica destra, si lasciò lavare il cazzo da me, ovviamente prima lo ripulii con la lingua, inginocchiata davanti a lui, poi glielo insaponai bene e glielo lavai accuratamente. lui fece altrettanto con il mio bel culetto, allargandomi il buco ormai bello slabbrato e insaponandomi bene, poi risciaquando il tutto. altra pacca sulla natica e la promessa di rivederci magari il giorno dopo, stava due piani sopra di me, non potevamo scappare ne io, ne lui.Quando iniziai per la prima Volta a travestirmi, prima del mio passaggio a Trans, non pensavo certo che avrei avuto una Lunga e Onorata carriera. la scoperta della sessualita' per me, fu qualcosa di liberatorio, voglio dire, essendo cresciuta in una famiglia assai pudica, dove l'imbarazzo era dietro l'angolo solo a nominare il Sesso, per me farne la piena conoscenza, e stato come se avessi spezzato delle grosse e lunghe catene,che mi tenevano prigioniera. L'approccio con le Ragazzine della mia eta', non era stato certo dei migliori alla fine. brutto non ero, ma evidentemente un Ragazzo con i lineamenti femminei e magro dai lunghi capelli castani, non era forse cio' che le ragazze cercavano. furono gli uomini Maturi invece a catturare subito la mia attenzione.o meglio, fui io a catturare la loro,vedendo che ogni volta discutevo con un signore di mezza eta',questo mi faceva sempre dei gran bei complimenti per il mio fisico femmineo. Alla fine sempre piu' stuzzicato e incuriosito dalla faccenda, mi convinsi a provare a travestirmi e vedere che sarebbe successo. ho sempre visto il Travestimento come un'arte, non una mascherata con trucco e parrucco come fanno tanti. per me esser femmina,voleva dire avvicinarsi il piu' possibile ad una vera donna, (ecco perchè poi decisi di Passare alla Trasformazione in Trans). Almeno nell'aspetto,visto che la natura non mi ha dato gli attributi femminili. mi son sempre detta che fossi nata femmina, sarei stata la piu' Troia delle Troie, e avrei vissuto una vita in continua scopata. un'altra cosa strana che iniziava a interessarmi, era la complicita' di Mia Mamma. Essendo figlio unico, e normale vedere nella propria Madre, un elemento di riferimento. e vedendomi piu' femmina che maschio, ho iniziato prima a sognare di averla mia complice, poi a provare poco alla volta a rivelarle chi ero diventata alla fine. cosa non facile per una donna di mezza eta' come Mia Mamma, cresciuta con genitori pudici. mi ero messa in testa ormai, che volevo Mamma dalla mia parte. confessarle che mi sentivo femmina e che ero attratta da uomini di mezza eta', non era facile. l'imbarazzo mi impedi' per anni di rivelarmi a lei. fino a quando purtroppo mio Padre mori'. li fu forse il momento che attendevo,avendo campo libero. Mio Padre era un'uomo buono ma certe cose non le comprendeva. passato un po di tempo dalla triste perdita di Papa', mi feci coraggio e mi rivelai a lei una volta per tutte. Ricordo ancora Come fosse successo ieri, la prima volta che trovai il coraggio di Mostrarmi a Mamma in Intimo femminile. Era Un'estate calda di Agosto. eravamo nella casa al Mare nel veneto dove lei ormai abitava sola, io ero rimasta a Milano, quella volta l'andai a trovare. Allora ero gia' diventata una Bella e grande Troia, cresciuta prendendo cazzi di ogni misura dentro senza che Mamma lo sapesse. ma attendevo il momento di rivelarmi a lei proprio per scoprire una volta per tutte le carte in gioco. era tempo che finalmente Anche Lei sapesse, e speravo in cuor mio, mi accettasse cosi' com'ero. La Mattina dopo che andai a trovarla, mi svegliai di buon mattino e mi chiusi in bagno a chiave. non ne uscii che qualche ora dopo, quando anche Mamma si fu destata, e stava preparando la colazione in cucina. andai nella mia cameretta, la chiamai e attesi con il cuore in gola,che percorresse quei pochi passi dalla cucina alla mia cameretta. Quando finalmente, Mamma entro' in Camera, mi mostrai a lei in tutto il mio splendore da Vaccona. avevo messo un bel completino intimo nero, che avevo trovato per l'occasione. Reggiseno Nero a coppe gonfie, ricamato, un bel Tanga Nero in pizzo che poco o nulla nascondeva, Calze a rete nere con annessi autoreggenti,degli zoccoli a tema neri con zeppa alta, leggermente truccata con fondotinta bianco, occhi rifiniti con matita e mascara, labbra rifinite con rossetto rosso acceso e lucidalabbra. unghie di mani e piedi con smalto dello stesso colore rosso acceso, i lunghi capelli sciolti tra spalle e schiena, e una collanina d'oro con un ciondolo a cuore grosso che mi pendeva dal collo. la fissai negli occhi senza Vergogna, per troppo tempo avevo atteso quel momento, perchè vergognarsi proprio Ora? con un bel sospirone, finalmente le dissi: "Mamma.. Ti Presento Tua Figlia, Greta". Ce da dire che Lei rimase Assai stupita, prima di parlare mi squadro' bene girandomi attorno. finalmente parlo', l'attesa era gia' da se snervante. le sue parole mi rieccheggiano ancora Oggi nelle Orecchie: "Sei Bellissima" furono le sue parole. quasi non ci credevo. avevo atteso quel momento da una vita intera, ed eccomi li davanti a Mamma come la Vera Io me stessa. Basta nascondermi d'ora in avanti mi dissi. ma il peggio però per Mamma, non era ancora arrivato. a pochi passi da Noi Avevo aperto il mio PC Portatile, proprio quello in cui sto scrivendo ora questo Racconto. le chiesi di ascoltarmi in silenzio e guardare cosa avevo da mostrargli, solo alla fine poteva Parlare se voleva. Mamma accetto' la situazione, benche' fosse assai sorpresa e forse anche un po tesa. ci sedemmo dunque vicine alla scrivania, davanti al mio PC, Aprendo una cartella di Files che avevo chiamato 'Greta', le mostrai una dopo l'altra, tutte le foto che mi ero fatta scattare durante le mie scopate con gli uomini da quando mi ero scoperta Greta. intanto le raccontavo per filo e per segno, chi ero diventata,e cosa avevo fatto fino a quel giorno. cose che lei ovviamente non sapeva ne sosptettava. piu' volte scesi in particolari scabrosi, su come godessi a prendere dentro cazzi grossi in bocca e nel culetto. Mamma sospiro' parecchie volte, come Rassegnata. Davanti ad una foto ingrandita, dove si poteva ammirare il grosso cazzo di Un Nero che mi penetrava,Mamma storse il naso un po schifata penso. come da accordi però, non disse Nulla. una volta terminato il mio Racconto, la vidi abbastanza provata. sapevo che a lei certe cose non le piacevano, ma era giusto che le rivelassi tutto, anche a costo di sconvolgerla. la guardai con i suoi occhiali grandi, se li tolse, puli' le lenti con un fazzoletto di carta, poi se li rimise, mi guardo' e guardo' Nuovamente l'ultima foto che gli avevo appena mostrato, dove una cascata di Sperma Bianco mi riempiva la Gola, Colando a Gocce dal mio mento. alla fine parlo' : sospiro' di Nuovo e disse a voce quasi spezzata una delle sue solite battute ironiche che tanto amavo di lei: "Ti Hanno lavata per bene vedo... " le abozzai un sorrisetto, mentre lei fece una pausa e continuo': "Che ti dovrei dire? lo sai come la penso su certe cose." indicando la foto con un dito. Poi continuo': "Cosa vuoi da me.. che devo fare con te... cosa..." a quel punto,gli spiegai che volevo solo vivere la mia vita, fare quello che amavo fare, la Puttana (usai proprio questo termine). Amavo il cazzo, avevo scoperto la mia vera natura, perche' reprimerla? non mi aspettavo certo che comprendesse, ma almeno che provasse ad accettarmi cosi' com'ero. Vidi Mamma molto imbarazzata a quel punto, io invece avevo il cazzo dentro il tanga, che stava per esplodermi dall'eccitazione. era fatta, Mamma ora sapeva... dovevo solo avere il suo consenso, e potevo vivere finalmente la mia vita da Troia come volevo da sempre. Mamma riflette' poi aggiunse: "Se ti rispondo di No, lo farai Ugualmente..." io Annui', lei concluse: "E Sia.. se ti fa felice, hai il mio consenso, ma bada di non prenderti malattie o metterti nei Guai, perche' Mamma non ti aiutera' in quel caso." lo avevo appena sentito ma Non potevo ancora crederci, era troppo bello, Mamma mi aveva dato il suo consenso per fare la Vacca, mi aveva accettata come Figlia. era il giorno piu' bello della mia vita, il cuore mi stava esplodendo dalla gioia, chiesi a Mamma se le piaceva il Nome che mi ero scelta, Greta. Si... rispose lei, ti sta benissimo. le confidai che il Nome lo avevo scelto insieme al mio primo uomo, colui che mi aveva Sverginata per primo. L'uomo che mi aveva fatto scoprire come era bello prendere il cazzo dentro. Mamma a quel punto incuriosita, volle saperne di piu'. non riuscivo a crederci, mi ero appena confidata a lei, e adesso stavamo gia' Chiacchierando di Sesso e Maschi, come Madre & Figlia. La Inondai di parole come un fiume in piena, ero estasiata di poterle finalmente confidare tutto senza vergognarmi, Le Raccontai dunque, che avevo conosciuto quest'uomo chiamato Paolo, di circa Cinquant'anni, bello alto, un cazzo stupendo, e un vero toro da monta, ormai ero lanciata e non mi trattenevo con le parole forti. le dissi che si stava separando al tempo in cui lo conobbi, Mamma chiese se avesse figli, gli risposi di No. Continuai il Racconto, dicendole che ci innamorammo al primo incontro, era un Operaio, riparava tubazioni idrauliche, il classico idraulico, venuto da me per ripararmi una perdita in casa, e alla fine eravamo finiti a letto a scopare come maiali. Mamma ebbe da obbiettare sul fatto che facessi cosi' con chi veniva da me per lavorare, ma le assicurai, che l'uomo fu ben felice di trovare me piuttosto che riparare una perdita. le raccontai di come mi avesse aperto bene il culetto per la prima volta, facendolo con amore, e come mi aveva sverginata in modo assolutamente indolore. facendomi morire di piacere. Mamma chiese se almeno avesse usato il preservativo, le confidai di No, era un'uomo sano e apposto. le confidai anche di averla pensata a lungo, mentre l'uomo mi apriva in due le chiappe a colpi di cazzo sul lettone matrimoniale,dove aveva dormito per Anni lei. Mamma anche li ebbe da ridire, ma era piu che altro una delle sue solite battutine ironiche: "Chissà il mio povero letto come lo avrai conciato adesso, con tutti i maiali che ci porti". le sorrisi. Ero talmente eccitata, non ce la feci piu', con la manina cdalle unghie ben smaltate, estrassi dal Tanga il cazzo duro, che ormai era inutile nascondere. Mamma nel vederlo fece un'altra delle su battutine: "Lo aveva piu' grosso lui, o tu?". scoppiai a riderle in faccia, dissi che il suo non aveva paragoni con il mio, che tenevo ora in pugno, segandomi lentamente a fianco a lei. Una volta accettata la situazione, Mamma sembrava piu' rilassata e disposta a scherzarci sopra, invece che farne una Tragedia. Alla fine concluse che era meglio prenderla con ironia e fece bene. Cosi' dovrebbero fare tutti i Genitori con un po di Apertura Mentale. Arrivo' a dirmi pure, di non sporcarla, vedendo la mia eccitazione. le sorrisi di Nuovo abbracciandola e lasciando momentaneamente il mio Cazzo duro. Era una mattinata davvero speciale quella per noi due. le ore passavano, ed eravamo li ancora a Parlare come due pettegole di Sesso e Uomini dal cazzo grosso e lungo. Forse stavo correndo un po troppo, ma presa dall'euforia del momento, le domandai se avesse voluto farsi un paio di Selfie con me, ovviamente non le chiesi di spogliarsi ci mancherebbe, era giusto per avere un ricordo di quel bel momento che stavamo vivendo insieme tutto li. lei al principio rifiuto', ma poi la convinsi anche in quello, la convinsi pure a farsi fotografare in costume da Mare a pezzo unico ovviamente. usammo quindi la fotocamera del computer. la feci mettere in varie pose con me al fianco. fu davvero divertente, come situazione, dato che Mamma piu' volte imbarazzata cercò di allontanarsi prima dello scatto. ma alla fine la tranquillizzai. la prima Foto che scattammo, fu sedute alla scrivania. abbracciata al collo di lei, con il cazzo duro fuori dal Tanga, in intimo, che la baciavo sulla guancia mentre lei con le gambe accavallate e in costume da Bagno, cercava di sorridere. la seconda la facemmo in piedi davanti al PC, abbracciate con il braccio attorno alla vita, sempre con il cazzo duro, ma stavolta senza tanga, che tolsi restando solo con reggiseno, calze a rete, reggicalze e zeppe. la Terza Foto la facemmo in cucina, portai il PC Dietro, e lo sistemai sul tavolo, dove c'era pronta la colazione. scattai la foto con Mamma che beveva la sua tazza di latte ormai tiepido, e io a fianco a lei,con le chiappe spalancate dalle mie manine,dandole le spalle. in un'altra Foto chiesi a Mamma forse un po troppo, le chiesi il favore di infilarmi nel culetto un grosso dildo in gomma Nero, lungo e largo. Mamma si rifiuto', ma la convinsi ancora una volta. Aveva paura di farmi male, ma le assicurai che nel mio bel culetto erano entrati cazzi ben piu' grossi di quel giocattolino di gomma. pretese che non la inquadrassi in viso, l'accontentai, dirigendo la webcam solo su di me, e sulla sua Manina, che mi appoggiava delicatamente tra le natiche, il Dildo di Gomma, senza infilarmelo dentro. l'ultima foto fu la piu' divertente, le chiesi esagerando sempre di piu', se mi avesse masturbata mentre ci fotografavamo. Questa ovviamente fu troppo, non lo fece. ma visto mi toccavo continuamente, Mamma scherzosamente d'un tratto sorprendendomi all'improvviso, me lo prese in Mano sorridendo dicendomi: "Te lo Taglio se continui a toccartelo". Fu la foto piu' bella ed Eccitante di tutte, perche' nell'attimo in cui Mamma fece quel Gesto divertente, le sbrodolai addosso, e la foto venne cosi'. oggi quelle foto non le ho piu' purtroppo, ma ricordo ancora bene l'inquadratura, che venne fuori con Mamma con in mano il mio cazzo duro, e io mio spruzzo di sperma che la innaffio' sulla mano e sulla vestaglia. Quello, fu l'inizio di una complicita' a tratti piacevole, altre un po meno,ma sempre bellissima. Quando Rincasai a Milano, qualche giorno Dopo, ero gia' tornata a fare la Vaccona come sempre con tutti quelli che Trovavo. Ero Contentissima ed eccitata dal Fatto che ora, potevo condividere le mie Scopate con Mia Mamma. E Questo Aumentò di Parecchio la Mia Già Altra Troiaggine. Una Sera avevo trovato un'uomo di sessant'anni che mi aveva Sorpresa sulle scale del mio palazzo, mentre Rientravo da una delle mie solite Esibizioni Notturne per le strade del mio Quartiere. stavo per salire le Scale stanca e assonnata, era tardissimo e non avevo combinato poi molto quella Notte. Nemmeno fatta una Rampa di scale, che L'uomo mi sbucò dall'alto anche spaventandomi e facendomi sobbalzare di scatto. era un nuovo inquilino immaginai subito, dato non lo avevo mai visto prima. nel mio palazzo cambiavano ogni tot di mesi inquilini. gente che va e gente che viene, extracomunitari per lo piu', ma anche italiani. questo signore mi aveva beccata sulle scale, e fu subito incuriosito, non ci volle molto a fare Amicizia al Volo, avevo argomenti molto interessanti, dato ero mezza nuda e stavo rientrando da chissà dove, questo bastò per incuriosire L'uomo. lo invitai cosi' a salire da me a quel punto. e dopo nemmeno un paio di Minuti, Senza nemmeno saper come si chiamasse ne chi fosse,mi stavo facendo Già aprire bene il culetto dal suo bel cazzo duro e grosso. mi venne l'intenzione di chiamare Mamma. Sapevo che l'ora era assai tarda, ma sapevo anche che Mamma aveva molte volte problemi a prender sonno, quindi contai di trovarla ancora sveglia. allungai il braccio e presi il Cordless che avevo proprio sopra la testiera del Lettone. L'uomo era Intento a Rompermi il Culetto, che quella Notte era stato anche troppo a Secco, e non fece caso a cosa facessi. Composi il suo Numero, e attesi i soliti squilli, Uno... Due..Tre...Quattro... Cinque.. al sesto Mamma rispose. la salutai con un "Ciao Cara... Spero non stavi Già Dormendo", Fortunatamente come Dicevo, Mamma era sveglissima che guardava la TV. Ansimavo e Sospiravo Già abbondantemente quando fu lei a Parlare per prima: "Hai Compagnia?" Mi Disse subito, risposi che Stavo Facendo la Conoscenza di un Nuovo Inquilino appena conosciuto sulle Scale Del Palazzo. Mamma forse per l'ora tarda non capi' subito cosa stavo blaterando, ma poi afferrò la situazione, e come sempre mi ammoni' di Non mettermi nei Guai, la rassicurai al volo, mentre il Maiale adesso ancora piu' eccitato, dato aveva compreso anche lui che stavo parlando con mia Madre, volle partecipare alla Telefonata. Misi il Cordless Sul Letto e Ho Inserito il Vivavoce, Intendevo far assistere Mamma a quella Prima Scopata da Madre e Figlia, e non volevo che Nulla andasse storto,cosi' pregai insistentemente Mmamma di Assistermi al Telefono, Avevo Bisogno di Lei Ora e speravo non mi tradisse. Mamma Grazie al Cielo, forse l'avevo trovata in Vena Giusta, Con non poco Imbarazzo, accettò di Assistermi. Ero al culmine della Gioia, e le presentai L'uomo che intanto che mi sfondava il Culo si presentò: "Buona Sera Signora Maria, Mi Chiamo Roberto..." Adesso sapevo anche il Suo Nome almeno. Mmamma Timidamente gli Rispose con un "Buonasera a Lei"... Logico fosse imbarazzata, ma cercai subito di toglierla io dall'imbarazzo, spiegandole esattamente a dov'eravamo arrivati, almeno a che punto della scopata eravamo fino ad ora. le descrissi nei dettagli come aveva il cazzo il mio Uomo, e come mi stava facendo impazzire con la sua passione da Toro. Mamma sembrò partecipare poco, dato l'imbarazzo parlava il meno possibile, mentre anche L'uomo era entrato nel Gioco, e le stava descrivendo che gran Vaccona era sua Figlia Greta. "Sa Signora, sua Figlia e meglio di una Vera Donna, e Nata per Far Godere gli Uomini come Me" ha poi detto il Maiale,spingendo sempre piu' veloce il suo bel cazzo. Mentre io sospiravo ansimavo e godevo come una schifosa, Mamma sussurrò un timido, "Ne sono Sicura..."a quel punto Raccontai all'uomo l'incontro che avevo avuto pochi giorni prima con Mamma, fino alle foto scattate con lei,cercando di parlare meglio che potevo ma non era facile parlare mentre ti viene sfondato il culetto. L'uomo si complimentò con Mamma e disse che poi voleva vedere le foto, nel frattempo cambiammo posizione, mi ero messa sopra di lui a cavalcargli il cazzo, mentre lui sdraiato di schiena e con il palo bello dritto mi faceva fare l'amazzone. si chiama posizione del missionario, spiegai a Mamma, mentre gli descrivevo meglio che potevo com'era paradisiaco sentire il cazzo dell'uomo che faceva il suo dovere dentro e fuori dal mio culetto,ormai bello allargato. Mamma non proferiva parole ma era li che ascoltava in religioso silenzio, cosa io e il maiale dell'uomo le facevamo capire Via Telefono. ad un certo punto, le dissi che avrei voluto averla li vicino, raccontare certe cose non è mai come vederle e viverle da vicino le dissi. l'uomo appoggiò la mia tesi, dicendo che Avevo una Santa come Madre, e stavolta Mamma si fece sentire con un "Ah Questo può Dirlo Forte..." per poi zittirsi quasi subito quando la cercai mentre stavamo per venire entrambi, l'uomo poco dopo, mi scaricò dentro al culo un litro di caldo sperma, che mi lavò tutta, mentre io gli venivo sul petto glabro,sporcandolo e tenendogli le mani, con la testa all'indietro ad occhi chiusi dal piacere, i lunghi capelli sulla schiena che mi solleticavano. siamo venuti quasi insieme forse lui qualche secondo prima di me,sospirando entrambi per poi lasciar spazio ad un piccolo break di silenzio. lasciai le mani dell'uomo con cui mi ero tenuta fino a quel momento, raccolsi la sperma dal suo petto e me la spalmai addosso,tornando a parlare a Mamma, che chiese se avevamo finito, e poteva andare a dormire. io e l'uomo ci guardammo in faccia ridendo, poi la congedammo, ringraziandola ripetutamente della sua disponibilità.Mamma ci salutò augurandoci la buona notte, e facendomi promettere che almeno per quella notte, bastava cosi' con il sesso. le promisi di si, che la scopata di poco fa,mi era piu' che bastata, almeno per quella notte, da domani avrei ricominciato. Mamma prima di salutarci, non potè trattenersi dal buttarmi una dele sue battutine ironiche che tanto amavo di lei: "Prima di dormire, metti a lavare le lenzuola, mi raccomandò, chissà come le avrete conciate" mi ero dimenticata che avevo ancora il cazzo dell'uomo nel culo anche se si stava ammosciando, mi alzai da lui e una colata di sperma, fini' sul lenzuolo sporcandolo. ridemmo ancora chiusi la chiamata con Mamma e andai in bagno con l'uomo per lavarci,L'uomo dopo avermi dato una pacca sulla natica destra, si lasciò lavare il cazzo da me, ovviamente prima lo ripulii con la lingua, inginocchiata davanti a lui, poi glielo insaponai bene e glielo lavai accuratamente. lui fece altrettanto con il mio bel culetto, allargandomi il buco ormai bello slabbrato e insaponandomi bene, poi risciaquando il tutto. altra pacca sulla natica e la promessa di rivederci magari il giorno dopo, stava due piani sopra di me, non potevamo scappare ne io, ne lui.Quando iniziai per la prima Volta a travestirmi, prima del mio passaggio a Trans, non pensavo certo che avrei avuto una Lunga e Onorata carriera. la scoperta della sessualita' per me, fu qualcosa di liberatorio, voglio dire, essendo cresciuta in una famiglia assai pudica, dove l'imbarazzo era dietro l'angolo solo a nominare il Sesso, per me farne la piena conoscenza, e stato come se avessi spezzato delle grosse e lunghe catene,che mi tenevano prigioniera. L'approccio con le Ragazzine della mia eta', non era stato certo dei migliori alla fine. brutto non ero, ma evidentemente un Ragazzo con i lineamenti femminei e magro dai lunghi capelli castani, non era forse cio' che le ragazze cercavano. furono gli uomini Maturi invece a catturare subito la mia attenzione.o meglio, fui io a catturare la loro,vedendo che ogni volta discutevo con un signore di mezza eta',questo mi faceva sempre dei gran bei complimenti per il mio fisico femmineo. Alla fine sempre piu' stuzzicato e incuriosito dalla faccenda, mi convinsi a provare a travestirmi e vedere che sarebbe successo. ho sempre visto il Travestimento come un'arte, non una mascherata con trucco e parrucco come fanno tanti. per me esser femmina,voleva dire avvicinarsi il piu' possibile ad una vera donna, (ecco perchè poi decisi di Passare alla Trasformazione in Trans). Almeno nell'aspetto,visto che la natura non mi ha dato gli attributi femminili. mi son sempre detta che fossi nata femmina, sarei stata la piu' Troia delle Troie, e avrei vissuto una vita in continua scopata. un'altra cosa strana che iniziava a interessarmi, era la complicita' di Mia Mamma. Essendo figlio unico, e normale vedere nella propria Madre, un elemento di riferimento. e vedendomi piu' femmina che maschio, ho iniziato prima a sognare di averla mia complice, poi a provare poco alla volta a rivelarle chi ero diventata alla fine. cosa non facile per una donna di mezza eta' come Mia Mamma, cresciuta con genitori pudici. mi ero messa in testa ormai, che volevo Mamma dalla mia parte. confessarle che mi sentivo femmina e che ero attratta da uomini di mezza eta', non era facile. l'imbarazzo mi impedi' per anni di rivelarmi a lei. fino a quando purtroppo mio Padre mori'. li fu forse il momento che attendevo,avendo campo libero. Mio Padre era un'uomo buono ma certe cose non le comprendeva. passato un po di tempo dalla triste perdita di Papa', mi feci coraggio e mi rivelai a lei una volta per tutte. Ricordo ancora Come fosse successo ieri, la prima volta che trovai il coraggio di Mostrarmi a Mamma in Intimo femminile. Era Un'estate calda di Agosto. eravamo nella casa al Mare nel veneto dove lei ormai abitava sola, io ero rimasta a Milano, quella volta l'andai a trovare. Allora ero gia' diventata una Bella e grande Troia, cresciuta prendendo cazzi di ogni misura dentro senza che Mamma lo sapesse. ma attendevo il momento di rivelarmi a lei proprio per scoprire una volta per tutte le carte in gioco. era tempo che finalmente Anche Lei sapesse, e speravo in cuor mio, mi accettasse cosi' com'ero. La Mattina dopo che andai a trovarla, mi svegliai di buon mattino e mi chiusi in bagno a chiave. non ne uscii che qualche ora dopo, quando anche Mamma si fu destata, e stava preparando la colazione in cucina. andai nella mia cameretta, la chiamai e attesi con il cuore in gola,che percorresse quei pochi passi dalla cucina alla mia cameretta. Quando finalmente, Mamma entro' in Camera, mi mostrai a lei in tutto il mio splendore da Vaccona. avevo messo un bel completino intimo nero, che avevo trovato per l'occasione. Reggiseno Nero a coppe gonfie, ricamato, un bel Tanga Nero in pizzo che poco o nulla nascondeva, Calze a rete nere con annessi autoreggenti,degli zoccoli a tema neri con zeppa alta, leggermente truccata con fondotinta bianco, occhi rifiniti con matita e mascara, labbra rifinite con rossetto rosso acceso e lucidalabbra. unghie di mani e piedi con smalto dello stesso colore rosso acceso, i lunghi capelli sciolti tra spalle e schiena, e una collanina d'oro con un ciondolo a cuore grosso che mi pendeva dal collo. la fissai negli occhi senza Vergogna, per troppo tempo avevo atteso quel momento, perchè vergognarsi proprio Ora? con un bel sospirone, finalmente le dissi: "Mamma.. Ti Presento Tua Figlia, Greta". Ce da dire che Lei rimase Assai stupita, prima di parlare mi squadro' bene girandomi attorno. finalmente parlo', l'attesa era gia' da se snervante. le sue parole mi rieccheggiano ancora Oggi nelle Orecchie: "Sei Bellissima" furono le sue parole. quasi non ci credevo. avevo atteso quel momento da una vita intera, ed eccomi li davanti a Mamma come la Vera Io me stessa. Basta nascondermi d'ora in avanti mi dissi. ma il peggio però per Mamma, non era ancora arrivato. a pochi passi da Noi Avevo aperto il mio PC Portatile, proprio quello in cui sto scrivendo ora questo Racconto. le chiesi di ascoltarmi in silenzio e guardare cosa avevo da mostrargli, solo alla fine poteva Parlare se voleva. Mamma accetto' la situazione, benche' fosse assai sorpresa e forse anche un po tesa. ci sedemmo dunque vicine alla scrivania, davanti al mio PC, Aprendo una cartella di Files che avevo chiamato 'Greta', le mostrai una dopo l'altra, tutte le foto che mi ero fatta scattare durante le mie scopate con gli uomini da quando mi ero scoperta Greta. intanto le raccontavo per filo e per segno, chi ero diventata,e cosa avevo fatto fino a quel giorno. cose che lei ovviamente non sapeva ne sosptettava. piu' volte scesi in particolari scabrosi, su come godessi a prendere dentro cazzi grossi in bocca e nel culetto. Mamma sospiro' parecchie volte, come Rassegnata. Davanti ad una foto ingrandita, dove si poteva ammirare il grosso cazzo di Un Nero che mi penetrava,Mamma storse il naso un po schifata penso. come da accordi però, non disse Nulla. una volta terminato il mio Racconto, la vidi abbastanza provata. sapevo che a lei certe cose non le piacevano, ma era giusto che le rivelassi tutto, anche a costo di sconvolgerla. la guardai con i suoi occhiali grandi, se li tolse, puli' le lenti con un fazzoletto di carta, poi se li rimise, mi guardo' e guardo' Nuovamente l'ultima foto che gli avevo appena mostrato, dove una cascata di Sperma Bianco mi riempiva la Gola, Colando a Gocce dal mio mento. alla fine parlo' : sospiro' di Nuovo e disse a voce quasi spezzata una delle sue solite battute ironiche che tanto amavo di lei: "Ti Hanno lavata per bene vedo... " le abozzai un sorrisetto, mentre lei fece una pausa e continuo': "Che ti dovrei dire? lo sai come la penso su certe cose." indicando la foto con un dito. Poi continuo': "Cosa vuoi da me.. che devo fare con te... cosa..." a quel punto,gli spiegai che volevo solo vivere la mia vita, fare quello che amavo fare, la Puttana (usai proprio questo termine). Amavo il cazzo, avevo scoperto la mia vera natura, perche' reprimerla? non mi aspettavo certo che comprendesse, ma almeno che provasse ad accettarmi cosi' com'ero. Vidi Mamma molto imbarazzata a quel punto, io invece avevo il cazzo dentro il tanga, che stava per esplodermi dall'eccitazione. era fatta, Mamma ora sapeva... dovevo solo avere il suo consenso, e potevo vivere finalmente la mia vita da Troia come volevo da sempre. Mamma riflette' poi aggiunse: "Se ti rispondo di No, lo farai Ugualmente..." io Annui', lei concluse: "E Sia.. se ti fa felice, hai il mio consenso, ma bada di non prenderti malattie o metterti nei Guai, perche' Mamma non ti aiutera' in quel caso." lo avevo appena sentito ma Non potevo ancora crederci, era troppo bello, Mamma mi aveva dato il suo consenso per fare la Vacca, mi aveva accettata come Figlia. era il giorno piu' bello della mia vita, il cuore mi stava esplodendo dalla gioia, chiesi a Mamma se le piaceva il Nome che mi ero scelta, Greta. Si... rispose lei, ti sta benissimo. le confidai che il Nome lo avevo scelto insieme al mio primo uomo, colui che mi aveva Sverginata per primo. L'uomo che mi aveva fatto scoprire come era bello prendere il cazzo dentro. Mamma a quel punto incuriosita, volle saperne di piu'. non riuscivo a crederci, mi ero appena confidata a lei, e adesso stavamo gia' Chiacchierando di Sesso e Maschi, come Madre & Figlia. La Inondai di parole come un fiume in piena, ero estasiata di poterle finalmente confidare tutto senza vergognarmi, Le Raccontai dunque, che avevo conosciuto quest'uomo chiamato Paolo, di circa Cinquant'anni, bello alto, un cazzo stupendo, e un vero toro da monta, ormai ero lanciata e non mi trattenevo con le parole forti. le dissi che si stava separando al tempo in cui lo conobbi, Mamma chiese se avesse figli, gli risposi di No. Continuai il Racconto, dicendole che ci innamorammo al primo incontro, era un Operaio, riparava tubazioni idrauliche, il classico idraulico, venuto da me per ripararmi una perdita in casa, e alla fine eravamo finiti a letto a scopare come maiali. Mamma ebbe da obbiettare sul fatto che facessi cosi' con chi veniva da me per lavorare, ma le assicurai, che l'uomo fu ben felice di trovare me piuttosto che riparare una perdita. le raccontai di come mi avesse aperto bene il culetto per la prima volta, facendolo con amore, e come mi aveva sverginata in modo assolutamente indolore. facendomi morire di piacere. Mamma chiese se almeno avesse usato il preservativo, le confidai di No, era un'uomo sano e apposto. le confidai anche di averla pensata a lungo, mentre l'uomo mi apriva in due le chiappe a colpi di cazzo sul lettone matrimoniale,dove aveva dormito per Anni lei. Mamma anche li ebbe da ridire, ma era piu che altro una delle sue solite battutine ironiche: "Chissà il mio povero letto come lo avrai conciato adesso, con tutti i maiali che ci porti". le sorrisi. Ero talmente eccitata, non ce la feci piu', con la manina cdalle unghie ben smaltate, estrassi dal Tanga il cazzo duro, che ormai era inutile nascondere. Mamma nel vederlo fece un'altra delle su battutine: "Lo aveva piu' grosso lui, o tu?". scoppiai a riderle in faccia, dissi che il suo non aveva paragoni con il mio, che tenevo ora in pugno, segandomi lentamente a fianco a lei. Una volta accettata la situazione, Mamma sembrava piu' rilassata e disposta a scherzarci sopra, invece che farne una Tragedia. Alla fine concluse che era meglio prenderla con ironia e fece bene. Cosi' dovrebbero fare tutti i Genitori con un po di Apertura Mentale. Arrivo' a dirmi pure, di non sporcarla, vedendo la mia eccitazione. le sorrisi di Nuovo abbracciandola e lasciando momentaneamente il mio Cazzo duro. Era una mattinata davvero speciale quella per noi due. le ore passavano, ed eravamo li ancora a Parlare come due pettegole di Sesso e Uomini dal cazzo grosso e lungo. Forse stavo correndo un po troppo, ma presa dall'euforia del momento, le domandai se avesse voluto farsi un paio di Selfie con me, ovviamente non le chiesi di spogliarsi ci mancherebbe, era giusto per avere un ricordo di quel bel momento che stavamo vivendo insieme tutto li. lei al principio rifiuto', ma poi la convinsi anche in quello, la convinsi pure a farsi fotografare in costume da Mare a pezzo unico ovviamente. usammo quindi la fotocamera del computer. la feci mettere in varie pose con me al fianco. fu davvero divertente, come situazione, dato che Mamma piu' volte imbarazzata cercò di allontanarsi prima dello scatto. ma alla fine la tranquillizzai. la prima Foto che scattammo, fu sedute alla scrivania. abbracciata al collo di lei, con il cazzo duro fuori dal Tanga, in intimo, che la baciavo sulla guancia mentre lei con le gambe accavallate e in costume da Bagno, cercava di sorridere. la seconda la facemmo in piedi davanti al PC, abbracciate con il braccio attorno alla vita, sempre con il cazzo duro, ma stavolta senza tanga, che tolsi restando solo con reggiseno, calze a rete, reggicalze e zeppe. la Terza Foto la facemmo in cucina, portai il PC Dietro, e lo sistemai sul tavolo, dove c'era pronta la colazione. scattai la foto con Mamma che beveva la sua tazza di latte ormai tiepido, e io a fianco a lei,con le chiappe spalancate dalle mie manine,dandole le spalle. in un'altra Foto chiesi a Mamma forse un po troppo, le chiesi il favore di infilarmi nel culetto un grosso dildo in gomma Nero, lungo e largo. Mamma si rifiuto', ma la convinsi ancora una volta. Aveva paura di farmi male, ma le assicurai che nel mio bel culetto erano entrati cazzi ben piu' grossi di quel giocattolino di gomma. pretese che non la inquadrassi in viso, l'accontentai, dirigendo la webcam solo su di me, e sulla sua Manina, che mi appoggiava delicatamente tra le natiche, il Dildo di Gomma, senza infilarmelo dentro. l'ultima foto fu la piu' divertente, le chiesi esagerando sempre di piu', se mi avesse masturbata mentre ci fotografavamo. Questa ovviamente fu troppo, non lo fece. ma visto mi toccavo continuamente, Mamma scherzosamente d'un tratto sorprendendomi all'improvviso, me lo prese in Mano sorridendo dicendomi: "Te lo Taglio se continui a toccartelo". Fu la foto piu' bella ed Eccitante di tutte, perche' nell'attimo in cui Mamma fece quel Gesto divertente, le sbrodolai addosso, e la foto venne cosi'. oggi quelle foto non le ho piu' purtroppo, ma ricordo ancora bene l'inquadratura, che venne fuori con Mamma con in mano il mio cazzo duro, e io mio spruzzo di sperma che la innaffio' sulla mano e sulla vestaglia. Quello, fu l'inizio di una complicita' a tratti piacevole, altre un po meno,ma sempre bellissima. Quando Rincasai a Milano, qualche giorno Dopo, ero gia' tornata a fare la Vaccona come sempre con tutti quelli che Trovavo. Ero Contentissima ed eccitata dal Fatto che ora, potevo condividere le mie Scopate con Mia Mamma. E Questo Aumentò di Parecchio la Mia Già Altra Troiaggine. Una Sera avevo trovato un'uomo di sessant'anni che mi aveva Sorpresa sulle scale del mio palazzo, mentre Rientravo da una delle mie solite Esibizioni Notturne per le strade del mio Quartiere. stavo per salire le Scale stanca e assonnata, era tardissimo e non avevo combinato poi molto quella Notte. Nemmeno fatta una Rampa di scale, che L'uomo mi sbucò dall'alto anche spaventandomi e facendomi sobbalzare di scatto. era un nuovo inquilino immaginai subito, dato non lo avevo mai visto prima. nel mio palazzo cambiavano ogni tot di mesi inquilini. gente che va e gente che viene, extracomunitari per lo piu', ma anche italiani. questo signore mi aveva beccata sulle scale, e fu subito incuriosito, non ci volle molto a fare Amicizia al Volo, avevo argomenti molto interessanti, dato ero mezza nuda e stavo rientrando da chissà dove, questo bastò per incuriosire L'uomo. lo invitai cosi' a salire da me a quel punto. e dopo nemmeno un paio di Minuti, Senza nemmeno saper come si chiamasse ne chi fosse,mi stavo facendo Già aprire bene il culetto dal suo bel cazzo duro e grosso. mi venne l'intenzione di chiamare Mamma. Sapevo che l'ora era assai tarda, ma sapevo anche che Mamma aveva molte volte problemi a prender sonno, quindi contai di trovarla ancora sveglia. allungai il braccio e presi il Cordless che avevo proprio sopra la testiera del Lettone. L'uomo era Intento a Rompermi il Culetto, che quella Notte era stato anche troppo a Secco, e non fece caso a cosa facessi. Composi il suo Numero, e attesi i soliti squilli, Uno... Due..Tre...Quattro... Cinque.. al sesto Mamma rispose. la salutai con un "Ciao Cara... Spero non stavi Già Dormendo", Fortunatamente come Dicevo, Mamma era sveglissima che guardava la TV. Ansimavo e Sospiravo Già abbondantemente quando fu lei a Parlare per prima: "Hai Compagnia?" Mi Disse subito, risposi che Stavo Facendo la Conoscenza di un Nuovo Inquilino appena conosciuto sulle Scale Del Palazzo. Mamma forse per l'ora tarda non capi' subito cosa stavo blaterando, ma poi afferrò la situazione, e come sempre mi ammoni' di Non mettermi nei Guai, la rassicurai al volo, mentre il Maiale adesso ancora piu' eccitato, dato aveva compreso anche lui che stavo parlando con mia Madre, volle partecipare alla Telefonata. Misi il Cordless Sul Letto e Ho Inserito il Vivavoce, Intendevo far assistere Mamma a quella Prima Scopata da Madre e Figlia, e non volevo che Nulla andasse storto,cosi' pregai insistentemente Mmamma di Assistermi al Telefono, Avevo Bisogno di Lei Ora e speravo non mi tradisse. Mamma Grazie al Cielo, forse l'avevo trovata in Vena Giusta, Con non poco Imbarazzo, accettò di Assistermi. Ero al culmine della Gioia, e le presentai L'uomo che intanto che mi sfondava il Culo si presentò: "Buona Sera Signora Maria, Mi Chiamo Roberto..." Adesso sapevo anche il Suo Nome almeno. Mmamma Timidamente gli Rispose con un "Buonasera a Lei"... Logico fosse imbarazzata, ma cercai subito di toglierla io dall'imbarazzo, spiegandole esattamente a dov'eravamo arrivati, almeno a che punto della scopata eravamo fino ad ora. le descrissi nei dettagli come aveva il cazzo il mio Uomo, e come mi stava facendo impazzire con la sua passione da Toro. Mamma sembrò partecipare poco, dato l'imbarazzo parlava il meno possibile, mentre anche L'uomo era entrato nel Gioco, e le stava descrivendo che gran Vaccona era sua Figlia Greta. "Sa Signora, sua Figlia e meglio di una Vera Donna, e Nata per Far Godere gli Uomini come Me" ha poi detto il Maiale,spingendo sempre piu' veloce il suo bel cazzo. Mentre io sospiravo ansimavo e godevo come una schifosa, Mamma sussurrò un timido, "Ne sono Sicura..."a quel punto Raccontai all'uomo l'incontro che avevo avuto pochi giorni prima con Mamma, fino alle foto scattate con lei,cercando di parlare meglio che potevo ma non era facile parlare mentre ti viene sfondato il culetto. L'uomo si complimentò con Mamma e disse che poi voleva vedere le foto, nel frattempo cambiammo posizione, mi ero messa sopra di lui a cavalcargli il cazzo, mentre lui sdraiato di schiena e con il palo bello dritto mi faceva fare l'amazzone. si chiama posizione del missionario, spiegai a Mamma, mentre gli descrivevo meglio che potevo com'era paradisiaco sentire il cazzo dell'uomo che faceva il suo dovere dentro e fuori dal mio culetto,ormai bello allargato. Mamma non proferiva parole ma era li che ascoltava in religioso silenzio, cosa io e il maiale dell'uomo le facevamo capire Via Telefono. ad un certo punto, le dissi che avrei voluto averla li vicino, raccontare certe cose non è mai come vederle e viverle da vicino le dissi. l'uomo appoggiò la mia tesi, dicendo che Avevo una Santa come Madre, e stavolta Mamma si fece sentire con un "Ah Questo può Dirlo Forte..." per poi zittirsi quasi subito quando la cercai mentre stavamo per venire entrambi, l'uomo poco dopo, mi scaricò dentro al culo un litro di caldo sperma, che mi lavò tutta, mentre io gli venivo sul petto glabro,sporcandolo e tenendogli le mani, con la testa all'indietro ad occhi chiusi dal piacere, i lunghi capelli sulla schiena che mi solleticavano. siamo venuti quasi insieme forse lui qualche secondo prima di me,sospirando entrambi per poi lasciar spazio ad un piccolo break di silenzio. lasciai le mani dell'uomo con cui mi ero tenuta fino a quel momento, raccolsi la sperma dal suo petto e me la spalmai addosso,tornando a parlare a Mamma, che chiese se avevamo finito, e poteva andare a dormire. io e l'uomo ci guardammo in faccia ridendo, poi la congedammo, ringraziandola ripetutamente della sua disponibilità.Mamma ci salutò augurandoci la buona notte, e facendomi promettere che almeno per quella notte, bastava cosi' con il sesso. le promisi di si, che la scopata di poco fa,mi era piu' che bastata, almeno per quella notte, da domani avrei ricominciato. Mamma prima di salutarci, non potè trattenersi dal buttarmi una dele sue battutine ironiche che tanto amavo di lei: "Prima di dormire, metti a lavare le lenzuola, mi raccomandò, chissà come le avrete conciate" mi ero dimenticata che avevo ancora il cazzo dell'uomo nel culo anche se si stava ammosciando, mi alzai da lui e una colata di sperma, fini' sul lenzuolo sporcandolo. ridemmo ancora chiusi la chiamata con Mamma e andai in bagno con l'uomo per lavarci,L'uomo dopo avermi dato una pacca sulla natica destra, si lasciò lavare il cazzo da me, ovviamente prima lo ripulii con la lingua, inginocchiata davanti a lui, poi glielo insaponai bene e glielo lavai accuratamente. lui fece altrettanto con il mio bel culetto, allargandomi il buco ormai bello slabbrato e insaponandomi bene, poi risciaquando il tutto. altra pacca sulla natica e la promessa di rivederci magari il giorno dopo, stava due piani sopra di me, non potevamo scappare ne io, ne lui.Quando iniziai per la prima Volta a travestirmi, prima del mio passaggio a Trans, non pensavo certo che avrei avuto una Lunga e Onorata carriera. la scoperta della sessualita' per me, fu qualcosa di liberatorio, voglio dire, essendo cresciuta in una famiglia assai pudica, dove l'imbarazzo era dietro l'angolo solo a nominare il Sesso, per me farne la piena conoscenza, e stato come se avessi spezzato delle grosse e lunghe catene,che mi tenevano prigioniera. L'approccio con le Ragazzine della mia eta', non era stato certo dei migliori alla fine. brutto non ero, ma evidentemente un Ragazzo con i lineamenti femminei e magro dai lunghi capelli castani, non era forse cio' che le ragazze cercavano. furono gli uomini Maturi invece a catturare subito la mia attenzione.o meglio, fui io a catturare la loro,vedendo che ogni volta discutevo con un signore di mezza eta',questo mi faceva sempre dei gran bei complimenti per il mio fisico femmineo. Alla fine sempre piu' stuzzicato e incuriosito dalla faccenda, mi convinsi a provare a travestirmi e vedere che sarebbe successo. ho sempre visto il Travestimento come un'arte, non una mascherata con trucco e parrucco come fanno tanti. per me esser femmina,voleva dire avvicinarsi il piu' possibile ad una vera donna, (ecco perchè poi decisi di Passare alla Trasformazione in Trans). Almeno nell'aspetto,visto che la natura non mi ha dato gli attributi femminili. mi son sempre detta che fossi nata femmina, sarei stata la piu' Troia delle Troie, e avrei vissuto una vita in continua scopata. un'altra cosa strana che iniziava a interessarmi, era la complicita' di Mia Mamma. Essendo figlio unico, e normale vedere nella propria Madre, un elemento di riferimento. e vedendomi piu' femmina che maschio, ho iniziato prima a sognare di averla mia complice, poi a provare poco alla volta a rivelarle chi ero diventata alla fine. cosa non facile per una donna di mezza eta' come Mia Mamma, cresciuta con genitori pudici. mi ero messa in testa ormai, che volevo Mamma dalla mia parte. confessarle che mi sentivo femmina e che ero attratta da uomini di mezza eta', non era facile. l'imbarazzo mi impedi' per anni di rivelarmi a lei. fino a quando purtroppo mio Padre mori'. li fu forse il momento che attendevo,avendo campo libero. Mio Padre era un'uomo buono ma certe cose non le comprendeva. passato un po di tempo dalla triste perdita di Papa', mi feci coraggio e mi rivelai a lei una volta per tutte. Ricordo ancora Come fosse successo ieri, la prima volta che trovai il coraggio di Mostrarmi a Mamma in Intimo femminile. Era Un'estate calda di Agosto. eravamo nella casa al Mare nel veneto dove lei ormai abitava sola, io ero rimasta a Milano, quella volta l'andai a trovare. Allora ero gia' diventata una Bella e grande Troia, cresciuta prendendo cazzi di ogni misura dentro senza che Mamma lo sapesse. ma attendevo il momento di rivelarmi a lei proprio per scoprire una volta per tutte le carte in gioco. era tempo che finalmente Anche Lei sapesse, e speravo in cuor mio, mi accettasse cosi' com'ero. La Mattina dopo che andai a trovarla, mi svegliai di buon mattino e mi chiusi in bagno a chiave. non ne uscii che qualche ora dopo, quando anche Mamma si fu destata, e stava preparando la colazione in cucina. andai nella mia cameretta, la chiamai e attesi con il cuore in gola,che percorresse quei pochi passi dalla cucina alla mia cameretta. Quando finalmente, Mamma entro' in Camera, mi mostrai a lei in tutto il mio splendore da Vaccona. avevo messo un bel completino intimo nero, che avevo trovato per l'occasione. Reggiseno Nero a coppe gonfie, ricamato, un bel Tanga Nero in pizzo che poco o nulla nascondeva, Calze a rete nere con annessi autoreggenti,degli zoccoli a tema neri con zeppa alta, leggermente truccata con fondotinta bianco, occhi rifiniti con matita e mascara, labbra rifinite con rossetto rosso acceso e lucidalabbra. unghie di mani e piedi con smalto dello stesso colore rosso acceso, i lunghi capelli sciolti tra spalle e schiena, e una collanina d'oro con un ciondolo a cuore grosso che mi pendeva dal collo. la fissai negli occhi senza Vergogna, per troppo tempo avevo atteso quel momento, perchè vergognarsi proprio Ora? con un bel sospirone, finalmente le dissi: "Mamma.. Ti Presento Tua Figlia, Greta". Ce da dire che Lei rimase Assai stupita, prima di parlare mi squadro' bene girandomi attorno. finalmente parlo', l'attesa era gia' da se snervante. le sue parole mi rieccheggiano ancora Oggi nelle Orecchie: "Sei Bellissima" furono le sue parole. quasi non ci credevo. avevo atteso quel momento da una vita intera, ed eccomi li davanti a Mamma come la Vera Io me stessa. Basta nascondermi d'ora in avanti mi dissi. ma il peggio però per Mamma, non era ancora arrivato. a pochi passi da Noi Avevo aperto il mio PC Portatile, proprio quello in cui sto scrivendo ora questo Racconto. le chiesi di ascoltarmi in silenzio e guardare cosa avevo da mostrargli, solo alla fine poteva Parlare se voleva. Mamma accetto' la situazione, benche' fosse assai sorpresa e forse anche un po tesa. ci sedemmo dunque vicine alla scrivania, davanti al mio PC, Aprendo una cartella di Files che avevo chiamato 'Greta', le mostrai una dopo l'altra, tutte le foto che mi ero fatta scattare durante le mie scopate con gli uomini da quando mi ero scoperta Greta. intanto le raccontavo per filo e per segno, chi ero diventata,e cosa avevo fatto fino a quel giorno. cose che lei ovviamente non sapeva ne sosptettava. piu' volte scesi in particolari scabrosi, su come godessi a prendere dentro cazzi grossi in bocca e nel culetto. Mamma sospiro' parecchie volte, come Rassegnata. Davanti ad una foto ingrandita, dove si poteva ammirare il grosso cazzo di Un Nero che mi penetrava,Mamma storse il naso un po schifata penso. come da accordi però, non disse Nulla. una volta terminato il mio Racconto, la vidi abbastanza provata. sapevo che a lei certe cose non le piacevano, ma era giusto che le rivelassi tutto, anche a costo di sconvolgerla. la guardai con i suoi occhiali grandi, se li tolse, puli' le lenti con un fazzoletto di carta, poi se li rimise, mi guardo' e guardo' Nuovamente l'ultima foto che gli avevo appena mostrato, dove una cascata di Sperma Bianco mi riempiva la Gola, Colando a Gocce dal mio mento. alla fine parlo' : sospiro' di Nuovo e disse a voce quasi spezzata una delle sue solite battute ironiche che tanto amavo di lei: "Ti Hanno lavata per bene vedo... " le abozzai un sorrisetto, mentre lei fece una pausa e continuo': "Che ti dovrei dire? lo sai come la penso su certe cose." indicando la foto con un dito. Poi continuo': "Cosa vuoi da me.. che devo fare con te... cosa..." a quel punto,gli spiegai che volevo solo vivere la mia vita, fare quello che amavo fare, la Puttana (usai proprio questo termine). Amavo il cazzo, avevo scoperto la mia vera natura, perche' reprimerla? non mi aspettavo certo che comprendesse, ma almeno che provasse ad accettarmi cosi' com'ero. Vidi Mamma molto imbarazzata a quel punto, io invece avevo il cazzo dentro il tanga, che stava per esplodermi dall'eccitazione. era fatta, Mamma ora sapeva... dovevo solo avere il suo consenso, e potevo vivere finalmente la mia vita da Troia come volevo da sempre. Mamma riflette' poi aggiunse: "Se ti rispondo di No, lo farai Ugualmente..." io Annui', lei concluse: "E Sia.. se ti fa felice, hai il mio consenso, ma bada di non prenderti malattie o metterti nei Guai, perche' Mamma non ti aiutera' in quel caso." lo avevo appena sentito ma Non potevo ancora crederci, era troppo bello, Mamma mi aveva dato il suo consenso per fare la Vacca, mi aveva accettata come Figlia. era il giorno piu' bello della mia vita, il cuore mi stava esplodendo dalla gioia, chiesi a Mamma se le piaceva il Nome che mi ero scelta, Greta. Si... rispose lei, ti sta benissimo. le confidai che il Nome lo avevo scelto insieme al mio primo uomo, colui che mi aveva Sverginata per primo. L'uomo che mi aveva fatto scoprire come era bello prendere il cazzo dentro. Mamma a quel punto incuriosita, volle saperne di piu'. non riuscivo a crederci, mi ero appena confidata a lei, e adesso stavamo gia' Chiacchierando di Sesso e Maschi, come Madre & Figlia. La Inondai di parole come un fiume in piena, ero estasiata di poterle finalmente confidare tutto senza vergognarmi, Le Raccontai dunque, che avevo conosciuto quest'uomo chiamato Paolo, di circa Cinquant'anni, bello alto, un cazzo stupendo, e un vero toro da monta, ormai ero lanciata e non mi trattenevo con le parole forti. le dissi che si stava separando al tempo in cui lo conobbi, Mamma chiese se avesse figli, gli risposi di No. Continuai il Racconto, dicendole che ci innamorammo al primo incontro, era un Operaio, riparava tubazioni idrauliche, il classico idraulico, venuto da me per ripararmi una perdita in casa, e alla fine eravamo finiti a letto a scopare come maiali. Mamma ebbe da obbiettare sul fatto che facessi cosi' con chi veniva da me per lavorare, ma le assicurai, che l'uomo fu ben felice di trovare me piuttosto che riparare una perdita. le raccontai di come mi avesse aperto bene il culetto per la prima volta, facendolo con amore, e come mi aveva sverginata in modo assolutamente indolore. facendomi morire di piacere. Mamma chiese se almeno avesse usato il preservativo, le confidai di No, era un'uomo sano e apposto. le confidai anche di averla pensata a lungo, mentre l'uomo mi apriva in due le chiappe a colpi di cazzo sul lettone matrimoniale,dove aveva dormito per Anni lei. Mamma anche li ebbe da ridire, ma era piu che altro una delle sue solite battutine ironiche: "Chissà il mio povero letto come lo avrai conciato adesso, con tutti i maiali che ci porti". le sorrisi. Ero talmente eccitata, non ce la feci piu', con la manina cdalle unghie ben smaltate, estrassi dal Tanga il cazzo duro, che ormai era inutile nascondere. Mamma nel vederlo fece un'altra delle su battutine: "Lo aveva piu' grosso lui, o tu?". scoppiai a riderle in faccia, dissi che il suo non aveva paragoni con il mio, che tenevo ora in pugno, segandomi lentamente a fianco a lei. Una volta accettata la situazione, Mamma sembrava piu' rilassata e disposta a scherzarci sopra, invece che farne una Tragedia. Alla fine concluse che era meglio prenderla con ironia e fece bene. Cosi' dovrebbero fare tutti i Genitori con un po di Apertura Mentale. Arrivo' a dirmi pure, di non sporcarla, vedendo la mia eccitazione. le sorrisi di Nuovo abbracciandola e lasciando momentaneamente il mio Cazzo duro. Era una mattinata davvero speciale quella per noi due. le ore passavano, ed eravamo li ancora a Parlare come due pettegole di Sesso e Uomini dal cazzo grosso e lungo. Forse stavo correndo un po troppo, ma presa dall'euforia del momento, le domandai se avesse voluto farsi un paio di Selfie con me, ovviamente non le chiesi di spogliarsi ci mancherebbe, era giusto per avere un ricordo di quel bel momento che stavamo vivendo insieme tutto li. lei al principio rifiuto', ma poi la convinsi anche in quello, la convinsi pure a farsi fotografare in costume da Mare a pezzo unico ovviamente. usammo quindi la fotocamera del computer. la feci mettere in varie pose con me al fianco. fu davvero divertente, come situazione, dato che Mamma piu' volte imbarazzata cercò di allontanarsi prima dello scatto. ma alla fine la tranquillizzai. la prima Foto che scattammo, fu sedute alla scrivania. abbracciata al collo di lei, con il cazzo duro fuori dal Tanga, in intimo, che la baciavo sulla guancia mentre lei con le gambe accavallate e in costume da Bagno, cercava di sorridere. la seconda la facemmo in piedi davanti al PC, abbracciate con il braccio attorno alla vita, sempre con il cazzo duro, ma stavolta senza tanga, che tolsi restando solo con reggiseno, calze a rete, reggicalze e zeppe. la Terza Foto la facemmo in cucina, portai il PC Dietro, e lo sistemai sul tavolo, dove c'era pronta la colazione. scattai la foto con Mamma che beveva la sua tazza di latte ormai tiepido, e io a fianco a lei,con le chiappe spalancate dalle mie manine,dandole le spalle. in un'altra Foto chiesi a Mamma forse un po troppo, le chiesi il favore di infilarmi nel culetto un grosso dildo in gomma Nero, lungo e largo. Mamma si rifiuto', ma la convinsi ancora una volta. Aveva paura di farmi male, ma le assicurai che nel mio bel culetto erano entrati cazzi ben piu' grossi di quel giocattolino di gomma. pretese che non la inquadrassi in viso, l'accontentai, dirigendo la webcam solo su di me, e sulla sua Manina, che mi appoggiava delicatamente tra le natiche, il Dildo di Gomma, senza infilarmelo dentro. l'ultima foto fu la piu' divertente, le chiesi esagerando sempre di piu', se mi avesse masturbata mentre ci fotografavamo. Questa ovviamente fu troppo, non lo fece. ma visto mi toccavo continuamente, Mamma scherzosamente d'un tratto sorprendendomi all'improvviso, me lo prese in Mano sorridendo dicendomi: "Te lo Taglio se continui a toccartelo". Fu la foto piu' bella ed Eccitante di tutte, perche' nell'attimo in cui Mamma fece quel Gesto divertente, le sbrodolai addosso, e la foto venne cosi'. oggi quelle foto non le ho piu' purtroppo, ma ricordo ancora bene l'inquadratura, che venne fuori con Mamma con in mano il mio cazzo duro, e io mio spruzzo di sperma che la innaffio' sulla mano e sulla vestaglia. Quello, fu l'inizio di una complicita' a tratti piacevole, altre un po meno,ma sempre bellissima. Quando Rincasai a Milano, qualche giorno Dopo, ero gia' tornata a fare la Vaccona come sempre con tutti quelli che Trovavo. Ero Contentissima ed eccitata dal Fatto che ora, potevo condividere le mie Scopate con Mia Mamma. E Questo Aumentò di Parecchio la Mia Già Altra Troiaggine. Una Sera avevo trovato un'uomo di sessant'anni che mi aveva Sorpresa sulle scale del mio palazzo, mentre Rientravo da una delle mie solite Esibizioni Notturne per le strade del mio Quartiere. stavo per salire le Scale stanca e assonnata, era tardissimo e non avevo combinato poi molto quella Notte. Nemmeno fatta una Rampa di scale, che L'uomo mi sbucò dall'alto anche spaventandomi e facendomi sobbalzare di scatto. era un nuovo inquilino immaginai subito, dato non lo avevo mai visto prima. nel mio palazzo cambiavano ogni tot di mesi inquilini. gente che va e gente che viene, extracomunitari per lo piu', ma anche italiani. questo signore mi aveva beccata sulle scale, e fu subito incuriosito, non ci volle molto a fare Amicizia al Volo, avevo argomenti molto interessanti, dato ero mezza nuda e stavo rientrando da chissà dove, questo bastò per incuriosire L'uomo. lo invitai cosi' a salire da me a quel punto. e dopo nemmeno un paio di Minuti, Senza nemmeno saper come si chiamasse ne chi fosse,mi stavo facendo Già aprire bene il culetto dal suo bel cazzo duro e grosso. mi venne l'intenzione di chiamare Mamma. Sapevo che l'ora era assai tarda, ma sapevo anche che Mamma aveva molte volte problemi a prender sonno, quindi contai di trovarla ancora sveglia. allungai il braccio e presi il Cordless che avevo proprio sopra la testiera del Lettone. L'uomo era Intento a Rompermi il Culetto, che quella Notte era stato anche troppo a Secco, e non fece caso a cosa facessi. Composi il suo Numero, e attesi i soliti squilli, Uno... Due..Tre...Quattro... Cinque.. al sesto Mamma rispose. la salutai con un "Ciao Cara... Spero non stavi Già Dormendo", Fortunatamente come Dicevo, Mamma era sveglissima che guardava la TV. Ansimavo e Sospiravo Già abbondantemente quando fu lei a Parlare per prima: "Hai Compagnia?" Mi Disse subito, risposi che Stavo Facendo la Conoscenza di un Nuovo Inquilino appena conosciuto sulle Scale Del Palazzo. Mamma forse per l'ora tarda non capi' subito cosa stavo blaterando, ma poi afferrò la situazione, e come sempre mi ammoni' di Non mettermi nei Guai, la rassicurai al volo, mentre il Maiale adesso ancora piu' eccitato, dato aveva compreso anche lui che stavo parlando con mia Madre, volle partecipare alla Telefonata. Misi il Cordless Sul Letto e Ho Inserito il Vivavoce, Intendevo far assistere Mamma a quella Prima Scopata da Madre e Figlia, e non volevo che Nulla andasse storto,cosi' pregai insistentemente Mmamma di Assistermi al Telefono, Avevo Bisogno di Lei Ora e speravo non mi tradisse. Mamma Grazie al Cielo, forse l'avevo trovata in Vena Giusta, Con non poco Imbarazzo, accettò di Assistermi. Ero al culmine della Gioia, e le presentai L'uomo che intanto che mi sfondava il Culo si presentò: "Buona Sera Signora Maria, Mi Chiamo Roberto..." Adesso sapevo anche il Suo Nome almeno. Mmamma Timidamente gli Rispose con un "Buonasera a Lei"... Logico fosse imbarazzata, ma cercai subito di toglierla io dall'imbarazzo, spiegandole esattamente a dov'eravamo arrivati, almeno a che punto della scopata eravamo fino ad ora. le descrissi nei dettagli come aveva il cazzo il mio Uomo, e come mi stava facendo impazzire con la sua passione da Toro. Mamma sembrò partecipare poco, dato l'imbarazzo parlava il meno possibile, mentre anche L'uomo era entrato nel Gioco, e le stava descrivendo che gran Vaccona era sua Figlia Greta. "Sa Signora, sua Figlia e meglio di una Vera Donna, e Nata per Far Godere gli Uomini come Me" ha poi detto il Maiale,spingendo sempre piu' veloce il suo bel cazzo. Mentre io sospiravo ansimavo e godevo come una schifosa, Mamma sussurrò un timido, "Ne sono Sicura..."a quel punto Raccontai all'uomo l'incontro che avevo avuto pochi giorni prima con Mamma, fino alle foto scattate con lei,cercando di parlare meglio che potevo ma non era facile parlare mentre ti viene sfondato il culetto. L'uomo si complimentò con Mamma e disse che poi voleva vedere le foto, nel frattempo cambiammo posizione, mi ero messa sopra di lui a cavalcargli il cazzo, mentre lui sdraiato di schiena e con il palo bello dritto mi faceva fare l'amazzone. si chiama posizione del missionario, spiegai a Mamma, mentre gli descrivevo meglio che potevo com'era paradisiaco sentire il cazzo dell'uomo che faceva il suo dovere dentro e fuori dal mio culetto,ormai bello allargato. Mamma non proferiva parole ma era li che ascoltava in religioso silenzio, cosa io e il maiale dell'uomo le facevamo capire Via Telefono. ad un certo punto, le dissi che avrei voluto averla li vicino, raccontare certe cose non è mai come vederle e viverle da vicino le dissi. l'uomo appoggiò la mia tesi, dicendo che Avevo una Santa come Madre, e stavolta Mamma si fece sentire con un "Ah Questo può Dirlo Forte..." per poi zittirsi quasi subito quando la cercai mentre stavamo per venire entrambi, l'uomo poco dopo, mi scaricò dentro al culo un litro di caldo sperma, che mi lavò tutta, mentre io gli venivo sul petto glabro,sporcandolo e tenendogli le mani, con la testa all'indietro ad occhi chiusi dal piacere, i lunghi capelli sulla schiena che mi solleticavano. siamo venuti quasi insieme forse lui qualche secondo prima di me,sospirando entrambi per poi lasciar spazio ad un piccolo break di silenzio. lasciai le mani dell'uomo con cui mi ero tenuta fino a quel momento, raccolsi la sperma dal suo petto e me la spalmai addosso,tornando a parlare a Mamma, che chiese se avevamo finito, e poteva andare a dormire. io e l'uomo ci guardammo in faccia ridendo, poi la congedammo, ringraziandola ripetutamente della sua disponibilità.Mamma ci salutò augurandoci la buona notte, e facendomi promettere che almeno per quella notte, bastava cosi' con il sesso. le promisi di si, che la scopata di poco fa,mi era piu' che bastata, almeno per quella notte, da domani avrei ricominciato. Mamma prima di salutarci, non potè trattenersi dal buttarmi una dele sue battutine ironiche che tanto amavo di lei: "Prima di dormire, metti a lavare le lenzuola, mi raccomandò, chissà come le avrete conciate" mi ero dimenticata che avevo ancora il cazzo dell'uomo nel culo anche se si stava ammosciando, mi alzai da lui e una colata di sperma, fini' sul lenzuolo sporcandolo. ridemmo ancora chiusi la chiamata con Mamma e andai in bagno con l'uomo per lavarci,L'uomo dopo avermi dato una pacca sulla natica destra, si lasciò lavare il cazzo da me, ovviamente prima lo ripulii con la lingua, inginocchiata davanti a lui, poi glielo insaponai bene e glielo lavai accuratamente. lui fece altrettanto con il mio bel culetto, allargandomi il buco ormai bello slabbrato e insaponandomi bene, poi risciaquando il tutto. altra pacca sulla natica e la promessa di rivederci magari il giorno dopo, stava due piani sopra di me, non potevamo scappare ne io, ne lui.Quando iniziai per la prima Volta a travestirmi, prima del mio passaggio a Trans, non pensavo certo che avrei avuto una Lunga e Onorata carriera. la scoperta della sessualita' per me, fu qualcosa di liberatorio, voglio dire, essendo cresciuta in una famiglia assai pudica, dove l'imbarazzo era dietro l'angolo solo a nominare il Sesso, per me farne la piena conoscenza, e stato come se avessi spezzato delle grosse e lunghe catene,che mi tenevano prigioniera. L'approccio con le Ragazzine della mia eta', non era stato certo dei migliori alla fine. brutto non ero, ma evidentemente un Ragazzo con i lineamenti femminei e magro dai lunghi capelli castani, non era forse cio' che le ragazze cercavano. furono gli uomini Maturi invece a catturare subito la mia attenzione.o meglio, fui io a catturare la loro,vedendo che ogni volta discutevo con un signore di mezza eta',questo mi faceva sempre dei gran bei complimenti per il mio fisico femmineo. Alla fine sempre piu' stuzzicato e incuriosito dalla faccenda, mi convinsi a provare a travestirmi e vedere che sarebbe successo. ho sempre visto il Travestimento come un'arte, non una mascherata con trucco e parrucco come fanno tanti. per me esser femmina,voleva dire avvicinarsi il piu' possibile ad una vera donna, (ecco perchè poi decisi di Passare alla Trasformazione in Trans). Almeno nell'aspetto,visto che la natura non mi ha dato gli attributi femminili. mi son sempre detta che fossi nata femmina, sarei stata la piu' Troia delle Troie, e avrei vissuto una vita in continua scopata. un'altra cosa strana che iniziava a interessarmi, era la complicita' di Mia Mamma. Essendo figlio unico, e normale vedere nella propria Madre, un elemento di riferimento. e vedendomi piu' femmina che maschio, ho iniziato prima a sognare di averla mia complice, poi a provare poco alla volta a rivelarle chi ero diventata alla fine. cosa non facile per una donna di mezza eta' come Mia Mamma, cresciuta con genitori pudici. mi ero messa in testa ormai, che volevo Mamma dalla mia parte. confessarle che mi sentivo femmina e che ero attratta da uomini di mezza eta', non era facile. l'imbarazzo mi impedi' per anni di rivelarmi a lei. fino a quando purtroppo mio Padre mori'. li fu forse il momento che attendevo,avendo campo libero. Mio Padre era un'uomo buono ma certe cose non le comprendeva. passato un po di tempo dalla triste perdita di Papa', mi feci coraggio e mi rivelai a lei una volta per tutte. Ricordo ancora Come fosse successo ieri, la prima volta che trovai il coraggio di Mostrarmi a Mamma in Intimo femminile. Era Un'estate calda di Agosto. eravamo nella casa al Mare nel veneto dove lei ormai abitava sola, io ero rimasta a Milano, quella volta l'andai a trovare. Allora ero gia' diventata una Bella e grande Troia, cresciuta prendendo cazzi di ogni misura dentro senza che Mamma lo sapesse. ma attendevo il momento di rivelarmi a lei proprio per scoprire una volta per tutte le carte in gioco. era tempo che finalmente Anche Lei sapesse, e speravo in cuor mio, mi accettasse cosi' com'ero. La Mattina dopo che andai a trovarla, mi svegliai di buon mattino e mi chiusi in bagno a chiave. non ne uscii che qualche ora dopo, quando anche Mamma si fu destata, e stava preparando la colazione in cucina. andai nella mia cameretta, la chiamai e attesi con il cuore in gola,che percorresse quei pochi passi dalla cucina alla mia cameretta. Quando finalmente, Mamma entro' in Camera, mi mostrai a lei in tutto il mio splendore da Vaccona. avevo messo un bel completino intimo nero, che avevo trovato per l'occasione. Reggiseno Nero a coppe gonfie, ricamato, un bel Tanga Nero in pizzo che poco o nulla nascondeva, Calze a rete nere con annessi autoreggenti,degli zoccoli a tema neri con zeppa alta, leggermente truccata con fondotinta bianco, occhi rifiniti con matita e mascara, labbra rifinite con rossetto rosso acceso e lucidalabbra. unghie di mani e piedi con smalto dello stesso colore rosso acceso, i lunghi capelli sciolti tra spalle e schiena, e una collanina d'oro con un ciondolo a cuore grosso che mi pendeva dal collo. la fissai negli occhi senza Vergogna, per troppo tempo avevo atteso quel momento, perchè vergognarsi proprio Ora? con un bel sospirone, finalmente le dissi: "Mamma.. Ti Presento Tua Figlia, Greta". Ce da dire che Lei rimase Assai stupita, prima di parlare mi squadro' bene girandomi attorno. finalmente parlo', l'attesa era gia' da se snervante. le sue parole mi rieccheggiano ancora Oggi nelle Orecchie: "Sei Bellissima" furono le sue parole. quasi non ci credevo. avevo atteso quel momento da una vita intera, ed eccomi li davanti a Mamma come la Vera Io me stessa. Basta nascondermi d'ora in avanti mi dissi. ma il peggio però per Mamma, non era ancora arrivato. a pochi passi da Noi Avevo aperto il mio PC Portatile, proprio quello in cui sto scrivendo ora questo Racconto. le chiesi di ascoltarmi in silenzio e guardare cosa avevo da mostrargli, solo alla fine poteva Parlare se voleva. Mamma accetto' la situazione, benche' fosse assai sorpresa e forse anche un po tesa. ci sedemmo dunque vicine alla scrivania, davanti al mio PC, Aprendo una cartella di Files che avevo chiamato 'Greta', le mostrai una dopo l'altra, tutte le foto che mi ero fatta scattare durante le mie scopate con gli uomini da quando mi ero scoperta Greta. intanto le raccontavo per filo e per segno, chi ero diventata,e cosa avevo fatto fino a quel giorno. cose che lei ovviamente non sapeva ne sosptettava. piu' volte scesi in particolari scabrosi, su come godessi a prendere dentro cazzi grossi in bocca e nel culetto. Mamma sospiro' parecchie volte, come Rassegnata. Davanti ad una foto ingrandita, dove si poteva ammirare il grosso cazzo di Un Nero che mi penetrava,Mamma storse il naso un po schifata penso. come da accordi però, non disse Nulla. una volta terminato il mio Racconto, la vidi abbastanza provata. sapevo che a lei certe cose non le piacevano, ma era giusto che le rivelassi tutto, anche a costo di sconvolgerla. la guardai con i suoi occhiali grandi, se li tolse, puli' le lenti con un fazzoletto di carta, poi se li rimise, mi guardo' e guardo' Nuovamente l'ultima foto che gli avevo appena mostrato, dove una cascata di Sperma Bianco mi riempiva la Gola, Colando a Gocce dal mio mento. alla fine parlo' : sospiro' di Nuovo e disse a voce quasi spezzata una delle sue solite battute ironiche che tanto amavo di lei: "Ti Hanno lavata per bene vedo... " le abozzai un sorrisetto, mentre lei fece una pausa e continuo': "Che ti dovrei dire? lo sai come la penso su certe cose." indicando la foto con un dito. Poi continuo': "Cosa vuoi da me.. che devo fare con te... cosa..." a quel punto,gli spiegai che volevo solo vivere la mia vita, fare quello che amavo fare, la Puttana (usai proprio questo termine). Amavo il cazzo, avevo scoperto la mia vera natura, perche' reprimerla? non mi aspettavo certo che comprendesse, ma almeno che provasse ad accettarmi cosi' com'ero. Vidi Mamma molto imbarazzata a quel punto, io invece avevo il cazzo dentro il tanga, che stava per esplodermi dall'eccitazione. era fatta, Mamma ora sapeva... dovevo solo avere il suo consenso, e potevo vivere finalmente la mia vita da Troia come volevo da sempre. Mamma riflette' poi aggiunse: "Se ti rispondo di No, lo farai Ugualmente..." io Annui', lei concluse: "E Sia.. se ti fa felice, hai il mio consenso, ma bada di non prenderti malattie o metterti nei Guai, perche' Mamma non ti aiutera' in quel caso." lo avevo appena sentito ma Non potevo ancora crederci, era troppo bello, Mamma mi aveva dato il suo consenso per fare la Vacca, mi aveva accettata come Figlia. era il giorno piu' bello della mia vita, il cuore mi stava esplodendo dalla gioia, chiesi a Mamma se le piaceva il Nome che mi ero scelta, Greta. Si... rispose lei, ti sta benissimo. le confidai che il Nome lo avevo scelto insieme al mio primo uomo, colui che mi aveva Sverginata per primo. L'uomo che mi aveva fatto scoprire come era bello prendere il cazzo dentro. Mamma a quel punto incuriosita, volle saperne di piu'. non riuscivo a crederci, mi ero appena confidata a lei, e adesso stavamo gia' Chiacchierando di Sesso e Maschi, come Madre & Figlia. La Inondai di parole come un fiume in piena, ero estasiata di poterle finalmente confidare tutto senza vergognarmi, Le Raccontai dunque, che avevo conosciuto quest'uomo chiamato Paolo, di circa Cinquant'anni, bello alto, un cazzo stupendo, e un vero toro da monta, ormai ero lanciata e non mi trattenevo con le parole forti. le dissi che si stava separando al tempo in cui lo conobbi, Mamma chiese se avesse figli, gli risposi di No. Continuai il Racconto, dicendole che ci innamorammo al primo incontro, era un Operaio, riparava tubazioni idrauliche, il classico idraulico, venuto da me per ripararmi una perdita in casa, e alla fine eravamo finiti a letto a scopare come maiali. Mamma ebbe da obbiettare sul fatto che facessi cosi' con chi veniva da me per lavorare, ma le assicurai, che l'uomo fu ben felice di trovare me piuttosto che riparare una perdita. le raccontai di come mi avesse aperto bene il culetto per la prima volta, facendolo con amore, e come mi aveva sverginata in modo assolutamente indolore. facendomi morire di piacere. Mamma chiese se almeno avesse usato il preservativo, le confidai di No, era un'uomo sano e apposto. le confidai anche di averla pensata a lungo, mentre l'uomo mi apriva in due le chiappe a colpi di cazzo sul lettone matrimoniale,dove aveva dormito per Anni lei. Mamma anche li ebbe da ridire, ma era piu che altro una delle sue solite battutine ironiche: "Chissà il mio povero letto come lo avrai conciato adesso, con tutti i maiali che ci porti". le sorrisi. Ero talmente eccitata, non ce la feci piu', con la manina cdalle unghie ben smaltate, estrassi dal Tanga il cazzo duro, che ormai era inutile nascondere. Mamma nel vederlo fece un'altra delle su battutine: "Lo aveva piu' grosso lui, o tu?". scoppiai a riderle in faccia, dissi che il suo non aveva paragoni con il mio, che tenevo ora in pugno, segandomi lentamente a fianco a lei. Una volta accettata la situazione, Mamma sembrava piu' rilassata e disposta a scherzarci sopra, invece che farne una Tragedia. Alla fine concluse che era meglio prenderla con ironia e fece bene. Cosi' dovrebbero fare tutti i Genitori con un po di Apertura Mentale. Arrivo' a dirmi pure, di non sporcarla, vedendo la mia eccitazione. le sorrisi di Nuovo abbracciandola e lasciando momentaneamente il mio Cazzo duro. Era una mattinata davvero speciale quella per noi due. le ore passavano, ed eravamo li ancora a Parlare come due pettegole di Sesso e Uomini dal cazzo grosso e lungo. Forse stavo correndo un po troppo, ma presa dall'euforia del momento, le domandai se avesse voluto farsi un paio di Selfie con me, ovviamente non le chiesi di spogliarsi ci mancherebbe, era giusto per avere un ricordo di quel bel momento che stavamo vivendo insieme tutto li. lei al principio rifiuto', ma poi la convinsi anche in quello, la convinsi pure a farsi fotografare in costume da Mare a pezzo unico ovviamente. usammo quindi la fotocamera del computer. la feci mettere in varie pose con me al fianco. fu davvero divertente, come situazione, dato che Mamma piu' volte imbarazzata cercò di allontanarsi prima dello scatto. ma alla fine la tranquillizzai. la prima Foto che scattammo, fu sedute alla scrivania. abbracciata al collo di lei, con il cazzo duro fuori dal Tanga, in intimo, che la baciavo sulla guancia mentre lei con le gambe accavallate e in costume da Bagno, cercava di sorridere. la seconda la facemmo in piedi davanti al PC, abbracciate con il braccio attorno alla vita, sempre con il cazzo duro, ma stavolta senza tanga, che tolsi restando solo con reggiseno, calze a rete, reggicalze e zeppe. la Terza Foto la facemmo in cucina, portai il PC Dietro, e lo sistemai sul tavolo, dove c'era pronta la colazione. scattai la foto con Mamma che beveva la sua tazza di latte ormai tiepido, e io a fianco a lei,con le chiappe spalancate dalle mie manine,dandole le spalle. in un'altra Foto chiesi a Mamma forse un po troppo, le chiesi il favore di infilarmi nel culetto un grosso dildo in gomma Nero, lungo e largo. Mamma si rifiuto', ma la convinsi ancora una volta. Aveva paura di farmi male, ma le assicurai che nel mio bel culetto erano entrati cazzi ben piu' grossi di quel giocattolino di gomma. pretese che non la inquadrassi in viso, l'accontentai, dirigendo la webcam solo su di me, e sulla sua Manina, che mi appoggiava delicatamente tra le natiche, il Dildo di Gomma, senza infilarmelo dentro. l'ultima foto fu la piu' divertente, le chiesi esagerando sempre di piu', se mi avesse masturbata mentre ci fotografavamo. Questa ovviamente fu troppo, non lo fece. ma visto mi toccavo continuamente, Mamma scherzosamente d'un tratto sorprendendomi all'improvviso, me lo prese in Mano sorridendo dicendomi: "Te lo Taglio se continui a toccartelo". Fu la foto piu' bella ed Eccitante di tutte, perche' nell'attimo in cui Mamma fece quel Gesto divertente, le sbrodolai addosso, e la foto venne cosi'. oggi quelle foto non le ho piu' purtroppo, ma ricordo ancora bene l'inquadratura, che venne fuori con Mamma con in mano il mio cazzo duro, e io mio spruzzo di sperma che la innaffio' sulla mano e sulla vestaglia. Quello, fu l'inizio di una complicita' a tratti piacevole, altre un po meno,ma sempre bellissima. Quando Rincasai a Milano, qualche giorno Dopo, ero gia' tornata a fare la Vaccona come sempre con tutti quelli che Trovavo. Ero Contentissima ed eccitata dal Fatto che ora, potevo condividere le mie Scopate con Mia Mamma. E Questo Aumentò di Parecchio la Mia Già Altra Troiaggine. Una Sera avevo trovato un'uomo di sessant'anni che mi aveva Sorpresa sulle scale del mio palazzo, mentre Rientravo da una delle mie solite Esibizioni Notturne per le strade del mio Quartiere. stavo per salire le Scale stanca e assonnata, era tardissimo e non avevo combinato poi molto quella Notte. Nemmeno fatta una Rampa di scale, che L'uomo mi sbucò dall'alto anche spaventandomi e facendomi sobbalzare di scatto. era un nuovo inquilino immaginai subito, dato non lo avevo mai visto prima. nel mio palazzo cambiavano ogni tot di mesi inquilini. gente che va e gente che viene, extracomunitari per lo piu', ma anche italiani. questo signore mi aveva beccata sulle scale, e fu subito incuriosito, non ci volle molto a fare Amicizia al Volo, avevo argomenti molto interessanti, dato ero mezza nuda e stavo rientrando da chissà dove, questo bastò per incuriosire L'uomo. lo invitai cosi' a salire da me a quel punto. e dopo nemmeno un paio di Minuti, Senza nemmeno saper come si chiamasse ne chi fosse,mi stavo facendo Già aprire bene il culetto dal suo bel cazzo duro e grosso. mi venne l'intenzione di chiamare Mamma. Sapevo che l'ora era assai tarda, ma sapevo anche che Mamma aveva molte volte problemi a prender sonno, quindi contai di trovarla ancora sveglia. allungai il braccio e presi il Cordless che avevo proprio sopra la testiera del Lettone. L'uomo era Intento a Rompermi il Culetto, che quella Notte era stato anche troppo a Secco, e non fece caso a cosa facessi. Composi il suo Numero, e attesi i soliti squilli, Uno... Due..Tre...Quattro... Cinque.. al sesto Mamma rispose. la salutai con un "Ciao Cara... Spero non stavi Già Dormendo", Fortunatamente come Dicevo, Mamma era sveglissima che guardava la TV. Ansimavo e Sospiravo Già abbondantemente quando fu lei a Parlare per prima: "Hai Compagnia?" Mi Disse subito, risposi che Stavo Facendo la Conoscenza di un Nuovo Inquilino appena conosciuto sulle Scale Del Palazzo. Mamma forse per l'ora tarda non capi' subito cosa stavo blaterando, ma poi afferrò la situazione, e come sempre mi ammoni' di Non mettermi nei Guai, la rassicurai al volo, mentre il Maiale adesso ancora piu' eccitato, dato aveva compreso anche lui che stavo parlando con mia Madre, volle partecipare alla Telefonata. Misi il Cordless Sul Letto e Ho Inserito il Vivavoce, Intendevo far assistere Mamma a quella Prima Scopata da Madre e Figlia, e non volevo che Nulla andasse storto,cosi' pregai insistentemente Mmamma di Assistermi al Telefono, Avevo Bisogno di Lei Ora e speravo non mi tradisse. Mamma Grazie al Cielo, forse l'avevo trovata in Vena Giusta, Con non poco Imbarazzo, accettò di Assistermi. Ero al culmine della Gioia, e le presentai L'uomo che intanto che mi sfondava il Culo si presentò: "Buona Sera Signora Maria, Mi Chiamo Roberto..." Adesso sapevo anche il Suo Nome almeno. Mmamma Timidamente gli Rispose con un "Buonasera a Lei"... Logico fosse imbarazzata, ma cercai subito di toglierla io dall'imbarazzo, spiegandole esattamente a dov'eravamo arrivati, almeno a che punto della scopata eravamo fino ad ora. le descrissi nei dettagli come aveva il cazzo il mio Uomo, e come mi stava facendo impazzire con la sua passione da Toro. Mamma sembrò partecipare poco, dato l'imbarazzo parlava il meno possibile, mentre anche L'uomo era entrato nel Gioco, e le stava descrivendo che gran Vaccona era sua Figlia Greta. "Sa Signora, sua Figlia e meglio di una Vera Donna, e Nata per Far Godere gli Uomini come Me" ha poi detto il Maiale,spingendo sempre piu' veloce il suo bel cazzo. Mentre io sospiravo ansimavo e godevo come una schifosa, Mamma sussurrò un timido, "Ne sono Sicura..."a quel punto Raccontai all'uomo l'incontro che avevo avuto pochi giorni prima con Mamma, fino alle foto scattate con lei,cercando di parlare meglio che potevo ma non era facile parlare mentre ti viene sfondato il culetto. L'uomo si complimentò con Mamma e disse che poi voleva vedere le foto, nel frattempo cambiammo posizione, mi ero messa sopra di lui a cavalcargli il cazzo, mentre lui sdraiato di schiena e con il palo bello dritto mi faceva fare l'amazzone. si chiama posizione del missionario, spiegai a Mamma, mentre gli descrivevo meglio che potevo com'era paradisiaco sentire il cazzo dell'uomo che faceva il suo dovere dentro e fuori dal mio culetto,ormai bello allargato. Mamma non proferiva parole ma era li che ascoltava in religioso silenzio, cosa io e il maiale dell'uomo le facevamo capire Via Telefono. ad un certo punto, le dissi che avrei voluto averla li vicino, raccontare certe cose non è mai come vederle e viverle da vicino le dissi. l'uomo appoggiò la mia tesi, dicendo che Avevo una Santa come Madre, e stavolta Mamma si fece sentire con un "Ah Questo può Dirlo Forte..." per poi zittirsi quasi subito quando la cercai mentre stavamo per venire entrambi, l'uomo poco dopo, mi scaricò dentro al culo un litro di caldo sperma, che mi lavò tutta, mentre io gli venivo sul petto glabro,sporcandolo e tenendogli le mani, con la testa all'indietro ad occhi chiusi dal piacere, i lunghi capelli sulla schiena che mi solleticavano. siamo venuti quasi insieme forse lui qualche secondo prima di me,sospirando entrambi per poi lasciar spazio ad un piccolo break di silenzio. lasciai le mani dell'uomo con cui mi ero tenuta fino a quel momento, raccolsi la sperma dal suo petto e me la spalmai addosso,tornando a parlare a Mamma, che chiese se avevamo finito, e poteva andare a dormire. io e l'uomo ci guardammo in faccia ridendo, poi la congedammo, ringraziandola ripetutamente della sua disponibilità.Mamma ci salutò augurandoci la buona notte, e facendomi promettere che almeno per quella notte, bastava cosi' con il sesso. le promisi di si, che la scopata di poco fa,mi era piu' che bastata, almeno per quella notte, da domani avrei ricominciato. Mamma prima di salutarci, non potè trattenersi dal buttarmi una dele sue battutine ironiche che tanto amavo di lei: "Prima di dormire, metti a lavare le lenzuola, mi raccomandò, chissà come le avrete conciate" mi ero dimenticata che avevo ancora il cazzo dell'uomo nel culo anche se si stava ammosciando, mi alzai da lui e una colata di sperma, fini' sul lenzuolo sporcandolo. ridemmo ancora chiusi la chiamata con Mamma e andai in bagno con l'uomo per lavarci,L'uomo dopo avermi dato una pacca sulla natica destra, si lasciò lavare il cazzo da me, ovviamente prima lo ripulii con la lingua, inginocchiata davanti a lui, poi glielo insaponai bene e glielo lavai accuratamente. lui fece altrettanto con il mio bel culetto, allargandomi il buco ormai bello slabbrato e insaponandomi bene, poi risciaquando il tutto. altra pacca sulla natica e la promessa di rivederci magari il giorno dopo, stava due piani sopra di me, non potevamo scappare ne io, ne lui.Quando iniziai per la prima Volta a travestirmi, prima del mio passaggio a Trans, non pensavo certo che avrei avuto una Lunga e Onorata carriera. la scoperta della sessualita' per me, fu qualcosa di liberatorio, voglio dire, essendo cresciuta in una famiglia assai pudica, dove l'imbarazzo era dietro l'angolo solo a nominare il Sesso, per me farne la piena conoscenza, e stato come se avessi spezzato delle grosse e lunghe catene,che mi tenevano prigioniera. L'approccio con le Ragazzine della mia eta', non era stato certo dei migliori alla fine. brutto non ero, ma evidentemente un Ragazzo con i lineamenti femminei e magro dai lunghi capelli castani, non era forse cio' che le ragazze cercavano. furono gli uomini Maturi invece a catturare subito la mia attenzione.o meglio, fui io a catturare la loro,vedendo che ogni volta discutevo con un signore di mezza eta',questo mi faceva sempre dei gran bei complimenti per il mio fisico femmineo. Alla fine sempre piu' stuzzicato e incuriosito dalla faccenda, mi convinsi a provare a travestirmi e vedere che sarebbe successo. ho sempre visto il Travestimento come un'arte, non una mascherata con trucco e parrucco come fanno tanti. per me esser femmina,voleva dire avvicinarsi il piu' possibile ad una vera donna, (ecco perchè poi decisi di Passare alla Trasformazione in Trans). Almeno nell'aspetto,visto che la natura non mi ha dato gli attributi femminili. mi son sempre detta che fossi nata femmina, sarei stata la piu' Troia delle Troie, e avrei vissuto una vita in continua scopata. un'altra cosa strana che iniziava a interessarmi, era la complicita' di Mia Mamma. Essendo figlio unico, e normale vedere nella propria Madre, un elemento di riferimento. e vedendomi piu' femmina che maschio, ho iniziato prima a sognare di averla mia complice, poi a provare poco alla volta a rivelarle chi ero diventata alla fine. cosa non facile per una donna di mezza eta' come Mia Mamma, cresciuta con genitori pudici. mi ero messa in testa ormai, che volevo Mamma dalla mia parte. confessarle che mi sentivo femmina e che ero attratta da uomini di mezza eta', non era facile. l'imbarazzo mi impedi' per anni di rivelarmi a lei. fino a quando purtroppo mio Padre mori'. li fu forse il momento che attendevo,avendo campo libero. Mio Padre era un'uomo buono ma certe cose non le comprendeva. passato un po di tempo dalla triste perdita di Papa', mi feci coraggio e mi rivelai a lei una volta per tutte. Ricordo ancora Come fosse successo ieri, la prima volta che trovai il coraggio di Mostrarmi a Mamma in Intimo femminile. Era Un'estate calda di Agosto. eravamo nella casa al Mare nel veneto dove lei ormai abitava sola, io ero rimasta a Milano, quella volta l'andai a trovare. Allora ero gia' diventata una Bella e grande Troia, cresciuta prendendo cazzi di ogni misura dentro senza che Mamma lo sapesse. ma attendevo il momento di rivelarmi a lei proprio per scoprire una volta per tutte le carte in gioco. era tempo che finalmente Anche Lei sapesse, e speravo in cuor mio, mi accettasse cosi' com'ero. La Mattina dopo che andai a trovarla, mi svegliai di buon mattino e mi chiusi in bagno a chiave. non ne uscii che qualche ora dopo, quando anche Mamma si fu destata, e stava preparando la colazione in cucina. andai nella mia cameretta, la chiamai e attesi con il cuore in gola,che percorresse quei pochi passi dalla cucina alla mia cameretta. Quando finalmente, Mamma entro' in Camera, mi mostrai a lei in tutto il mio splendore da Vaccona. avevo messo un bel completino intimo nero, che avevo trovato per l'occasione. Reggiseno Nero a coppe gonfie, ricamato, un bel Tanga Nero in pizzo che poco o nulla nascondeva, Calze a rete nere con annessi autoreggenti,degli zoccoli a tema neri con zeppa alta, leggermente truccata con fondotinta bianco, occhi rifiniti con matita e mascara, labbra rifinite con rossetto rosso acceso e lucidalabbra. unghie di mani e piedi con smalto dello stesso colore rosso acceso, i lunghi capelli sciolti tra spalle e schiena, e una collanina d'oro con un ciondolo a cuore grosso che mi pendeva dal collo. la fissai negli occhi senza Vergogna, per troppo tempo avevo atteso quel momento, perchè vergognarsi proprio Ora? con un bel sospirone, finalmente le dissi: "Mamma.. Ti Presento Tua Figlia, Greta". Ce da dire che Lei rimase Assai stupita, prima di parlare mi squadro' bene girandomi attorno. finalmente parlo', l'attesa era gia' da se snervante. le sue parole mi rieccheggiano ancora Oggi nelle Orecchie: "Sei Bellissima" furono le sue parole. quasi non ci credevo. avevo atteso quel momento da una vita intera, ed eccomi li davanti a Mamma come la Vera Io me stessa. Basta nascondermi d'ora in avanti mi dissi. ma il peggio però per Mamma, non era ancora arrivato. a pochi passi da Noi Avevo aperto il mio PC Portatile, proprio quello in cui sto scrivendo ora questo Racconto. le chiesi di ascoltarmi in silenzio e guardare cosa avevo da mostrargli, solo alla fine poteva Parlare se voleva. Mamma accetto' la situazione, benche' fosse assai sorpresa e forse anche un po tesa. ci sedemmo dunque vicine alla scrivania, davanti al mio PC, Aprendo una cartella di Files che avevo chiamato 'Greta', le mostrai una dopo l'altra, tutte le foto che mi ero fatta scattare durante le mie scopate con gli uomini da quando mi ero scoperta Greta. intanto le raccontavo per filo e per segno, chi ero diventata,e cosa avevo fatto fino a quel giorno. cose che lei ovviamente non sapeva ne sosptettava. piu' volte scesi in particolari scabrosi, su come godessi a prendere dentro cazzi grossi in bocca e nel culetto. Mamma sospiro' parecchie volte, come Rassegnata. Davanti ad una foto ingrandita, dove si poteva ammirare il grosso cazzo di Un Nero che mi penetrava,Mamma storse il naso un po schifata penso. come da accordi però, non disse Nulla. una volta terminato il mio Racconto, la vidi abbastanza provata. sapevo che a lei certe cose non le piacevano, ma era giusto che le rivelassi tutto, anche a costo di sconvolgerla. la guardai con i suoi occhiali grandi, se li tolse, puli' le lenti con un fazzoletto di carta, poi se li rimise, mi guardo' e guardo' Nuovamente l'ultima foto che gli avevo appena mostrato, dove una cascata di Sperma Bianco mi riempiva la Gola, Colando a Gocce dal mio mento. alla fine parlo' : sospiro' di Nuovo e disse a voce quasi spezzata una delle sue solite battute ironiche che tanto amavo di lei: "Ti Hanno lavata per bene vedo... " le abozzai un sorrisetto, mentre lei fece una pausa e continuo': "Che ti dovrei dire? lo sai come la penso su certe cose." indicando la foto con un dito. Poi continuo': "Cosa vuoi da me.. che devo fare con te... cosa..." a quel punto,gli spiegai che volevo solo vivere la mia vita, fare quello che amavo fare, la Puttana (usai proprio questo termine). Amavo il cazzo, avevo scoperto la mia vera natura, perche' reprimerla? non mi aspettavo certo che comprendesse, ma almeno che provasse ad accettarmi cosi' com'ero. Vidi Mamma molto imbarazzata a quel punto, io invece avevo il cazzo dentro il tanga, che stava per esplodermi dall'eccitazione. era fatta, Mamma ora sapeva... dovevo solo avere il suo consenso, e potevo vivere finalmente la mia vita da Troia come volevo da sempre. Mamma riflette' poi aggiunse: "Se ti rispondo di No, lo farai Ugualmente..." io Annui', lei concluse: "E Sia.. se ti fa felice, hai il mio consenso, ma bada di non prenderti malattie o metterti nei Guai, perche' Mamma non ti aiutera' in quel caso." lo avevo appena sentito ma Non potevo ancora crederci, era troppo bello, Mamma mi aveva dato il suo consenso per fare la Vacca, mi aveva accettata come Figlia. era il giorno piu' bello della mia vita, il cuore mi stava esplodendo dalla gioia, chiesi a Mamma se le piaceva il Nome che mi ero scelta, Greta. Si... rispose lei, ti sta benissimo. le confidai che il Nome lo avevo scelto insieme al mio primo uomo, colui che mi aveva Sverginata per primo. L'uomo che mi aveva fatto scoprire come era bello prendere il cazzo dentro. Mamma a quel punto incuriosita, volle saperne di piu'. non riuscivo a crederci, mi ero appena confidata a lei, e adesso stavamo gia' Chiacchierando di Sesso e Maschi, come Madre & Figlia. La Inondai di parole come un fiume in piena, ero estasiata di poterle finalmente confidare tutto senza vergognarmi, Le Raccontai dunque, che avevo conosciuto quest'uomo chiamato Paolo, di circa Cinquant'anni, bello alto, un cazzo stupendo, e un vero toro da monta, ormai ero lanciata e non mi trattenevo con le parole forti. le dissi che si stava separando al tempo in cui lo conobbi, Mamma chiese se avesse figli, gli risposi di No. Continuai il Racconto, dicendole che ci innamorammo al primo incontro, era un Operaio, riparava tubazioni idrauliche, il classico idraulico, venuto da me per ripararmi una perdita in casa, e alla fine eravamo finiti a letto a scopare come maiali. Mamma ebbe da obbiettare sul fatto che facessi cosi' con chi veniva da me per lavorare, ma le assicurai, che l'uomo fu ben felice di trovare me piuttosto che riparare una perdita. le raccontai di come mi avesse aperto bene il culetto per la prima volta, facendolo con amore, e come mi aveva sverginata in modo assolutamente indolore. facendomi morire di piacere. Mamma chiese se almeno avesse usato il preservativo, le confidai di No, era un'uomo sano e apposto. le confidai anche di averla pensata a lungo, mentre l'uomo mi apriva in due le chiappe a colpi di cazzo sul lettone matrimoniale,dove aveva dormito per Anni lei. Mamma anche li ebbe da ridire, ma era piu che altro una delle sue solite battutine ironiche: "Chissà il mio povero letto come lo avrai conciato adesso, con tutti i maiali che ci porti". le sorrisi. Ero talmente eccitata, non ce la feci piu', con la manina cdalle unghie ben smaltate, estrassi dal Tanga il cazzo duro, che ormai era inutile nascondere. Mamma nel vederlo fece un'altra delle su battutine: "Lo aveva piu' grosso lui, o tu?". scoppiai a riderle in faccia, dissi che il suo non aveva paragoni con il mio, che tenevo ora in pugno, segandomi lentamente a fianco a lei. Una volta accettata la situazione, Mamma sembrava piu' rilassata e disposta a scherzarci sopra, invece che farne una Tragedia. Alla fine concluse che era meglio prenderla con ironia e fece bene. Cosi' dovrebbero fare tutti i Genitori con un po di Apertura Mentale. Arrivo' a dirmi pure, di non sporcarla, vedendo la mia eccitazione. le sorrisi di Nuovo abbracciandola e lasciando momentaneamente il mio Cazzo duro. Era una mattinata davvero speciale quella per noi due. le ore passavano, ed eravamo li ancora a Parlare come due pettegole di Sesso e Uomini dal cazzo grosso e lungo. Forse stavo correndo un po troppo, ma presa dall'euforia del momento, le domandai se avesse voluto farsi un paio di Selfie con me, ovviamente non le chiesi di spogliarsi ci mancherebbe, era giusto per avere un ricordo di quel bel momento che stavamo vivendo insieme tutto li. lei al principio rifiuto', ma poi la convinsi anche in quello, la convinsi pure a farsi fotografare in costume da Mare a pezzo unico ovviamente. usammo quindi la fotocamera del computer. la feci mettere in varie pose con me al fianco. fu davvero divertente, come situazione, dato che Mamma piu' volte imbarazzata cercò di allontanarsi prima dello scatto. ma alla fine la tranquillizzai. la prima Foto che scattammo, fu sedute alla scrivania. abbracciata al collo di lei, con il cazzo duro fuori dal Tanga, in intimo, che la baciavo sulla guancia mentre lei con le gambe accavallate e in costume da Bagno, cercava di sorridere. la seconda la facemmo in piedi davanti al PC, abbracciate con il braccio attorno alla vita, sempre con il cazzo duro, ma stavolta senza tanga, che tolsi restando solo con reggiseno, calze a rete, reggicalze e zeppe. la Terza Foto la facemmo in cucina, portai il PC Dietro, e lo sistemai sul tavolo, dove c'era pronta la colazione. scattai la foto con Mamma che beveva la sua tazza di latte ormai tiepido, e io a fianco a lei,con le chiappe spalancate dalle mie manine,dandole le spalle. in un'altra Foto chiesi a Mamma forse un po troppo, le chiesi il favore di infilarmi nel culetto un grosso dildo in gomma Nero, lungo e largo. Mamma si rifiuto', ma la convinsi ancora una volta. Aveva paura di farmi male, ma le assicurai che nel mio bel culetto erano entrati cazzi ben piu' grossi di quel giocattolino di gomma. pretese che non la inquadrassi in viso, l'accontentai, dirigendo la webcam solo su di me, e sulla sua Manina, che mi appoggiava delicatamente tra le natiche, il Dildo di Gomma, senza infilarmelo dentro. l'ultima foto fu la piu' divertente, le chiesi esagerando sempre di piu', se mi avesse masturbata mentre ci fotografavamo. Questa ovviamente fu troppo, non lo fece. ma visto mi toccavo continuamente, Mamma scherzosamente d'un tratto sorprendendomi all'improvviso, me lo prese in Mano sorridendo dicendomi: "Te lo Taglio se continui a toccartelo". Fu la foto piu' bella ed Eccitante di tutte, perche' nell'attimo in cui Mamma fece quel Gesto divertente, le sbrodolai addosso, e la foto venne cosi'. oggi quelle foto non le ho piu' purtroppo, ma ricordo ancora bene l'inquadratura, che venne fuori con Mamma con in mano il mio cazzo duro, e io mio spruzzo di sperma che la innaffio' sulla mano e sulla vestaglia. Quello, fu l'inizio di una complicita' a tratti piacevole, altre un po meno,ma sempre bellissima. Quando Rincasai a Milano, qualche giorno Dopo, ero gia' tornata a fare la Vaccona come sempre con tutti quelli che Trovavo. Ero Contentissima ed eccitata dal Fatto che ora, potevo condividere le mie Scopate con Mia Mamma. E Questo Aumentò di Parecchio la Mia Già Altra Troiaggine. Una Sera avevo trovato un'uomo di sessant'anni che mi aveva Sorpresa sulle scale del mio palazzo, mentre Rientravo da una delle mie solite Esibizioni Notturne per le strade del mio Quartiere. stavo per salire le Scale stanca e assonnata, era tardissimo e non avevo combinato poi molto quella Notte. Nemmeno fatta una Rampa di scale, che L'uomo mi sbucò dall'alto anche spaventandomi e facendomi sobbalzare di scatto. era un nuovo inquilino immaginai subito, dato non lo avevo mai visto prima. nel mio palazzo cambiavano ogni tot di mesi inquilini. gente che va e gente che viene, extracomunitari per lo piu', ma anche italiani. questo signore mi aveva beccata sulle scale, e fu subito incuriosito, non ci volle molto a fare Amicizia al Volo, avevo argomenti molto interessanti, dato ero mezza nuda e stavo rientrando da chissà dove, questo bastò per incuriosire L'uomo. lo invitai cosi' a salire da me a quel punto. e dopo nemmeno un paio di Minuti, Senza nemmeno saper come si chiamasse ne chi fosse,mi stavo facendo Già aprire bene il culetto dal suo bel cazzo duro e grosso. mi venne l'intenzione di chiamare Mamma. Sapevo che l'ora era assai tarda, ma sapevo anche che Mamma aveva molte volte problemi a prender sonno, quindi contai di trovarla ancora sveglia. allungai il braccio e presi il Cordless che avevo proprio sopra la testiera del Lettone. L'uomo era Intento a Rompermi il Culetto, che quella Notte era stato anche troppo a Secco, e non fece caso a cosa facessi. Composi il suo Numero, e attesi i soliti squilli, Uno... Due..Tre...Quattro... Cinque.. al sesto Mamma rispose. la salutai con un "Ciao Cara... Spero non stavi Già Dormendo", Fortunatamente come Dicevo, Mamma era sveglissima che guardava la TV. Ansimavo e Sospiravo Già abbondantemente quando fu lei a Parlare per prima: "Hai Compagnia?" Mi Disse subito, risposi che Stavo Facendo la Conoscenza di un Nuovo Inquilino appena conosciuto sulle Scale Del Palazzo. Mamma forse per l'ora tarda non capi' subito cosa stavo blaterando, ma poi afferrò la situazione, e come sempre mi ammoni' di Non mettermi nei Guai, la rassicurai al volo, mentre il Maiale adesso ancora piu' eccitato, dato aveva compreso anche lui che stavo parlando con mia Madre, volle partecipare alla Telefonata. Misi il Cordless Sul Letto e Ho Inserito il Vivavoce, Intendevo far assistere Mamma a quella Prima Scopata da Madre e Figlia, e non volevo che Nulla andasse storto,cosi' pregai insistentemente Mmamma di Assistermi al Telefono, Avevo Bisogno di Lei Ora e speravo non mi tradisse. Mamma Grazie al Cielo, forse l'avevo trovata in Vena Giusta, Con non poco Imbarazzo, accettò di Assistermi. Ero al culmine della Gioia, e le presentai L'uomo che intanto che mi sfondava il Culo si presentò: "Buona Sera Signora Maria, Mi Chiamo Roberto..." Adesso sapevo anche il Suo Nome almeno. Mmamma Timidamente gli Rispose con un "Buonasera a Lei"... Logico fosse imbarazzata, ma cercai subito di toglierla io dall'imbarazzo, spiegandole esattamente a dov'eravamo arrivati, almeno a che punto della scopata eravamo fino ad ora. le descrissi nei dettagli come aveva il cazzo il mio Uomo, e come mi stava facendo impazzire con la sua passione da Toro. Mamma sembrò partecipare poco, dato l'imbarazzo parlava il meno possibile, mentre anche L'uomo era entrato nel Gioco, e le stava descrivendo che gran Vaccona era sua Figlia Greta. "Sa Signora, sua Figlia e meglio di una Vera Donna, e Nata per Far Godere gli Uomini come Me" ha poi detto il Maiale,spingendo sempre piu' veloce il suo bel cazzo. Mentre io sospiravo ansimavo e godevo come una schifosa, Mamma sussurrò un timido, "Ne sono Sicura..."a quel punto Raccontai all'uomo l'incontro che avevo avuto pochi giorni prima con Mamma, fino alle foto scattate con lei,cercando di parlare meglio che potevo ma non era facile parlare mentre ti viene sfondato il culetto. L'uomo si complimentò con Mamma e disse che poi voleva vedere le foto, nel frattempo cambiammo posizione, mi ero messa sopra di lui a cavalcargli il cazzo, mentre lui sdraiato di schiena e con il palo bello dritto mi faceva fare l'amazzone. si chiama posizione del missionario, spiegai a Mamma, mentre gli descrivevo meglio che potevo com'era paradisiaco sentire il cazzo dell'uomo che faceva il suo dovere dentro e fuori dal mio culetto,ormai bello allargato. Mamma non proferiva parole ma era li che ascoltava in religioso silenzio, cosa io e il maiale dell'uomo le facevamo capire Via Telefono. ad un certo punto, le dissi che avrei voluto averla li vicino, raccontare certe cose non è mai come vederle e viverle da vicino le dissi. l'uomo appoggiò la mia tesi, dicendo che Avevo una Santa come Madre, e stavolta Mamma si fece sentire con un "Ah Questo può Dirlo Forte..." per poi zittirsi quasi subito quando la cercai mentre stavamo per venire entrambi, l'uomo poco dopo, mi scaricò dentro al culo un litro di caldo sperma, che mi lavò tutta, mentre io gli venivo sul petto glabro,sporcandolo e tenendogli le mani, con la testa all'indietro ad occhi chiusi dal piacere, i lunghi capelli sulla schiena che mi solleticavano. siamo venuti quasi insieme forse lui qualche secondo prima di me,sospirando entrambi per poi lasciar spazio ad un piccolo break di silenzio. lasciai le mani dell'uomo con cui mi ero tenuta fino a quel momento, raccolsi la sperma dal suo petto e me la spalmai addosso,tornando a parlare a Mamma, che chiese se avevamo finito, e poteva andare a dormire. io e l'uomo ci guardammo in faccia ridendo, poi la congedammo, ringraziandola ripetutamente della sua disponibilità.Mamma ci salutò augurandoci la buona notte, e facendomi promettere che almeno per quella notte, bastava cosi' con il sesso. le promisi di si, che la scopata di poco fa,mi era piu' che bastata, almeno per quella notte, da domani avrei ricominciato. Mamma prima di salutarci, non potè trattenersi dal buttarmi una dele sue battutine ironiche che tanto amavo di lei: "Prima di dormire, metti a lavare le lenzuola, mi raccomandò, chissà come le avrete conciate" mi ero dimenticata che avevo ancora il cazzo dell'uomo nel culo anche se si stava ammosciando, mi alzai da lui e una colata di sperma, fini' sul lenzuolo sporcandolo. ridemmo ancora chiusi la chiamata con Mamma e andai in bagno con l'uomo per lavarci,L'uomo dopo avermi dato una pacca sulla natica destra, si lasciò lavare il cazzo da me, ovviamente prima lo ripulii con la lingua, inginocchiata davanti a lui, poi glielo insaponai bene e glielo lavai accuratamente. lui fece altrettanto con il mio bel culetto, allargandomi il buco ormai bello slabbrato e insaponandomi bene, poi risciaquando il tutto. altra pacca sulla natica e la promessa di rivederci magari il giorno dopo, stava due piani sopra di me, non potevamo scappare ne io, ne lui.Quando iniziai per la prima Volta a travestirmi, prima del mio passaggio a Trans, non pensavo certo che avrei avuto una Lunga e Onorata carriera. la scoperta della sessualita' per me, fu qualcosa di liberatorio, voglio dire, essendo cresciuta in una famiglia assai pudica, dove l'imbarazzo era dietro l'angolo solo a nominare il Sesso, per me farne la piena conoscenza, e stato come se avessi spezzato delle grosse e lunghe catene,che mi tenevano prigioniera. L'approccio con le Ragazzine della mia eta', non era stato certo dei migliori alla fine. brutto non ero, ma evidentemente un Ragazzo con i lineamenti femminei e magro dai lunghi capelli castani, non era forse cio' che le ragazze cercavano. furono gli uomini Maturi invece a catturare subito la mia attenzione.o meglio, fui io a catturare la loro,vedendo che ogni volta discutevo con un signore di mezza eta',questo mi faceva sempre dei gran bei complimenti per il mio fisico femmineo. Alla fine sempre piu' stuzzicato e incuriosito dalla faccenda, mi convinsi a provare a travestirmi e vedere che sarebbe successo. ho sempre visto il Travestimento come un'arte, non una mascherata con trucco e parrucco come fanno tanti. per me esser femmina,voleva dire avvicinarsi il piu' possibile ad una vera donna, (ecco perchè poi decisi di Passare alla Trasformazione in Trans). Almeno nell'aspetto,visto che la natura non mi ha dato gli attributi femminili. mi son sempre detta che fossi nata femmina, sarei stata la piu' Troia delle Troie, e avrei vissuto una vita in continua scopata. un'altra cosa strana che iniziava a interessarmi, era la complicita' di Mia Mamma. Essendo figlio unico, e normale vedere nella propria Madre, un elemento di riferimento. e vedendomi piu' femmina che maschio, ho iniziato prima a sognare di averla mia complice, poi a provare poco alla volta a rivelarle chi ero diventata alla fine. cosa non facile per una donna di mezza eta' come Mia Mamma, cresciuta con genitori pudici. mi ero messa in testa ormai, che volevo Mamma dalla mia parte. confessarle che mi sentivo femmina e che ero attratta da uomini di mezza eta', non era facile. l'imbarazzo mi impedi' per anni di rivelarmi a lei. fino a quando purtroppo mio Padre mori'. li fu forse il momento che attendevo,avendo campo libero. Mio Padre era un'uomo buono ma certe cose non le comprendeva. passato un po di tempo dalla triste perdita di Papa', mi feci coraggio e mi rivelai a lei una volta per tutte. Ricordo ancora Come fosse successo ieri, la prima volta che trovai il coraggio di Mostrarmi a Mamma in Intimo femminile. Era Un'estate calda di Agosto. eravamo nella casa al Mare nel veneto dove lei ormai abitava sola, io ero rimasta a Milano, quella volta l'andai a trovare. Allora ero gia' diventata una Bella e grande Troia, cresciuta prendendo cazzi di ogni misura dentro senza che Mamma lo sapesse. ma attendevo il momento di rivelarmi a lei proprio per scoprire una volta per tutte le carte in gioco. era tempo che finalmente Anche Lei sapesse, e speravo in cuor mio, mi accettasse cosi' com'ero. La Mattina dopo che andai a trovarla, mi svegliai di buon mattino e mi chiusi in bagno a chiave. non ne uscii che qualche ora dopo, quando anche Mamma si fu destata, e stava preparando la colazione in cucina. andai nella mia cameretta, la chiamai e attesi con il cuore in gola,che percorresse quei pochi passi dalla cucina alla mia cameretta. Quando finalmente, Mamma entro' in Camera, mi mostrai a lei in tutto il mio splendore da Vaccona. avevo messo un bel completino intimo nero, che avevo trovato per l'occasione. Reggiseno Nero a coppe gonfie, ricamato, un bel Tanga Nero in pizzo che poco o nulla nascondeva, Calze a rete nere con annessi autoreggenti,degli zoccoli a tema neri con zeppa alta, leggermente truccata con fondotinta bianco, occhi rifiniti con matita e mascara, labbra rifinite con rossetto rosso acceso e lucidalabbra. unghie di mani e piedi con smalto dello stesso colore rosso acceso, i lunghi capelli sciolti tra spalle e schiena, e una collanina d'oro con un ciondolo a cuore grosso che mi pendeva dal collo. la fissai negli occhi senza Vergogna, per troppo tempo avevo atteso quel momento, perchè vergognarsi proprio Ora? con un bel sospirone, finalmente le dissi: "Mamma.. Ti Presento Tua Figlia, Greta". Ce da dire che Lei rimase Assai stupita, prima di parlare mi squadro' bene girandomi attorno. finalmente parlo', l'attesa era gia' da se snervante. le sue parole mi rieccheggiano ancora Oggi nelle Orecchie: "Sei Bellissima" furono le sue parole. quasi non ci credevo. avevo atteso quel momento da una vita intera, ed eccomi li davanti a Mamma come la Vera Io me stessa. Basta nascondermi d'ora in avanti mi dissi. ma il peggio però per Mamma, non era ancora arrivato. a pochi passi da Noi Avevo aperto il mio PC Portatile, proprio quello in cui sto scrivendo ora questo Racconto. le chiesi di ascoltarmi in silenzio e guardare cosa avevo da mostrargli, solo alla fine poteva Parlare se voleva. Mamma accetto' la situazione, benche' fosse assai sorpresa e forse anche un po tesa. ci sedemmo dunque vicine alla scrivania, davanti al mio PC, Aprendo una cartella di Files che avevo chiamato 'Greta', le mostrai una dopo l'altra, tutte le foto che mi ero fatta scattare durante le mie scopate con gli uomini da quando mi ero scoperta Greta. intanto le raccontavo per filo e per segno, chi ero diventata,e cosa avevo fatto fino a quel giorno. cose che lei ovviamente non sapeva ne sosptettava. piu' volte scesi in particolari scabrosi, su come godessi a prendere dentro cazzi grossi in bocca e nel culetto. Mamma sospiro' parecchie volte, come Rassegnata. Davanti ad una foto ingrandita, dove si poteva ammirare il grosso cazzo di Un Nero che mi penetrava,Mamma storse il naso un po schifata penso. come da accordi però, non disse Nulla. una volta terminato il mio Racconto, la vidi abbastanza provata. sapevo che a lei certe cose non le piacevano, ma era giusto che le rivelassi tutto, anche a costo di sconvolgerla. la guardai con i suoi occhiali grandi, se li tolse, puli' le lenti con un fazzoletto di carta, poi se li rimise, mi guardo' e guardo' Nuovamente l'ultima foto che gli avevo appena mostrato, dove una cascata di Sperma Bianco mi riempiva la Gola, Colando a Gocce dal mio mento. alla fine parlo' : sospiro' di Nuovo e disse a voce quasi spezzata una delle sue solite battute ironiche che tanto amavo di lei: "Ti Hanno lavata per bene vedo... " le abozzai un sorrisetto, mentre lei fece una pausa e continuo': "Che ti dovrei dire? lo sai come la penso su certe cose." indicando la foto con un dito. Poi continuo': "Cosa vuoi da me.. che devo fare con te... cosa..." a quel punto,gli spiegai che volevo solo vivere la mia vita, fare quello che amavo fare, la Puttana (usai proprio questo termine). Amavo il cazzo, avevo scoperto la mia vera natura, perche' reprimerla? non mi aspettavo certo che comprendesse, ma almeno che provasse ad accettarmi cosi' com'ero. Vidi Mamma molto imbarazzata a quel punto, io invece avevo il cazzo dentro il tanga, che stava per esplodermi dall'eccitazione. era fatta, Mamma ora sapeva... dovevo solo avere il suo consenso, e potevo vivere finalmente la mia vita da Troia come volevo da sempre. Mamma riflette' poi aggiunse: "Se ti rispondo di No, lo farai Ugualmente..." io Annui', lei concluse: "E Sia.. se ti fa felice, hai il mio consenso, ma bada di non prenderti malattie o metterti nei Guai, perche' Mamma non ti aiutera' in quel caso." lo avevo appena sentito ma Non potevo ancora crederci, era troppo bello, Mamma mi aveva dato il suo consenso per fare la Vacca, mi aveva accettata come Figlia. era il giorno piu' bello della mia vita, il cuore mi stava esplodendo dalla gioia, chiesi a Mamma se le piaceva il Nome che mi ero scelta, Greta. Si... rispose lei, ti sta benissimo. le confidai che il Nome lo avevo scelto insieme al mio primo uomo, colui che mi aveva Sverginata per primo. L'uomo che mi aveva fatto scoprire come era bello prendere il cazzo dentro. Mamma a quel punto incuriosita, volle saperne di piu'. non riuscivo a crederci, mi ero appena confidata a lei, e adesso stavamo gia' Chiacchierando di Sesso e Maschi, come Madre & Figlia. La Inondai di parole come un fiume in piena, ero estasiata di poterle finalmente confidare tutto senza vergognarmi, Le Raccontai dunque, che avevo conosciuto quest'uomo chiamato Paolo, di circa Cinquant'anni, bello alto, un cazzo stupendo, e un vero toro da monta, ormai ero lanciata e non mi trattenevo con le parole forti. le dissi che si stava separando al tempo in cui lo conobbi, Mamma chiese se avesse figli, gli risposi di No. Continuai il Racconto, dicendole che ci innamorammo al primo incontro, era un Operaio, riparava tubazioni idrauliche, il classico idraulico, venuto da me per ripararmi una perdita in casa, e alla fine eravamo finiti a letto a scopare come maiali. Mamma ebbe da obbiettare sul fatto che facessi cosi' con chi veniva da me per lavorare, ma le assicurai, che l'uomo fu ben felice di trovare me piuttosto che riparare una perdita. le raccontai di come mi avesse aperto bene il culetto per la prima volta, facendolo con amore, e come mi aveva sverginata in modo assolutamente indolore. facendomi morire di piacere. Mamma chiese se almeno avesse usato il preservativo, le confidai di No, era un'uomo sano e apposto. le confidai anche di averla pensata a lungo, mentre l'uomo mi apriva in due le chiappe a colpi di cazzo sul lettone matrimoniale,dove aveva dormito per Anni lei. Mamma anche li ebbe da ridire, ma era piu che altro una delle sue solite battutine ironiche: "Chissà il mio povero letto come lo avrai conciato adesso, con tutti i maiali che ci porti". le sorrisi. Ero talmente eccitata, non ce la feci piu', con la manina cdalle unghie ben smaltate, estrassi dal Tanga il cazzo duro, che ormai era inutile nascondere. Mamma nel vederlo fece un'altra delle su battutine: "Lo aveva piu' grosso lui, o tu?". scoppiai a riderle in faccia, dissi che il suo non aveva paragoni con il mio, che tenevo ora in pugno, segandomi lentamente a fianco a lei. Una volta accettata la situazione, Mamma sembrava piu' rilassata e disposta a scherzarci sopra, invece che farne una Tragedia. Alla fine concluse che era meglio prenderla con ironia e fece bene. Cosi' dovrebbero fare tutti i Genitori con un po di Apertura Mentale. Arrivo' a dirmi pure, di non sporcarla, vedendo la mia eccitazione. le sorrisi di Nuovo abbracciandola e lasciando momentaneamente il mio Cazzo duro. Era una mattinata davvero speciale quella per noi due. le ore passavano, ed eravamo li ancora a Parlare come due pettegole di Sesso e Uomini dal cazzo grosso e lungo. Forse stavo correndo un po troppo, ma presa dall'euforia del momento, le domandai se avesse voluto farsi un paio di Selfie con me, ovviamente non le chiesi di spogliarsi ci mancherebbe, era giusto per avere un ricordo di quel bel momento che stavamo vivendo insieme tutto li. lei al principio rifiuto', ma poi la convinsi anche in quello, la convinsi pure a farsi fotografare in costume da Mare a pezzo unico ovviamente. usammo quindi la fotocamera del computer. la feci mettere in varie pose con me al fianco. fu davvero divertente, come situazione, dato che Mamma piu' volte imbarazzata cercò di allontanarsi prima dello scatto. ma alla fine la tranquillizzai. la prima Foto che scattammo, fu sedute alla scrivania. abbracciata al collo di lei, con il cazzo duro fuori dal Tanga, in intimo, che la baciavo sulla guancia mentre lei con le gambe accavallate e in costume da Bagno, cercava di sorridere. la seconda la facemmo in piedi davanti al PC, abbracciate con il braccio attorno alla vita, sempre con il cazzo duro, ma stavolta senza tanga, che tolsi restando solo con reggiseno, calze a rete, reggicalze e zeppe. la Terza Foto la facemmo in cucina, portai il PC Dietro, e lo sistemai sul tavolo, dove c'era pronta la colazione. scattai la foto con Mamma che beveva la sua tazza di latte ormai tiepido, e io a fianco a lei,con le chiappe spalancate dalle mie manine,dandole le spalle. in un'altra Foto chiesi a Mamma forse un po troppo, le chiesi il favore di infilarmi nel culetto un grosso dildo in gomma Nero, lungo e largo. Mamma si rifiuto', ma la convinsi ancora una volta. Aveva paura di farmi male, ma le assicurai che nel mio bel culetto erano entrati cazzi ben piu' grossi di quel giocattolino di gomma. pretese che non la inquadrassi in viso, l'accontentai, dirigendo la webcam solo su di me, e sulla sua Manina, che mi appoggiava delicatamente tra le natiche, il Dildo di Gomma, senza infilarmelo dentro. l'ultima foto fu la piu' divertente, le chiesi esagerando sempre di piu', se mi avesse masturbata mentre ci fotografavamo. Questa ovviamente fu troppo, non lo fece. ma visto mi toccavo continuamente, Mamma scherzosamente d'un tratto sorprendendomi all'improvviso, me lo prese in Mano sorridendo dicendomi: "Te lo Taglio se continui a toccartelo". Fu la foto piu' bella ed Eccitante di tutte, perche' nell'attimo in cui Mamma fece quel Gesto divertente, le sbrodolai addosso, e la foto venne cosi'. oggi quelle foto non le ho piu' purtroppo, ma ricordo ancora bene l'inquadratura, che venne fuori con Mamma con in mano il mio cazzo duro, e io mio spruzzo di sperma che la innaffio' sulla mano e sulla vestaglia. Quello, fu l'inizio di una complicita' a tratti piacevole, altre un po meno,ma sempre bellissima. Quando Rincasai a Milano, qualche giorno Dopo, ero gia' tornata a fare la Vaccona come sempre con tutti quelli che Trovavo. Ero Contentissima ed eccitata dal Fatto che ora, potevo condividere le mie Scopate con Mia Mamma. E Questo Aumentò di Parecchio la Mia Già Altra Troiaggine. Una Sera avevo trovato un'uomo di sessant'anni che mi aveva Sorpresa sulle scale del mio palazzo, mentre Rientravo da una delle mie solite Esibizioni Notturne per le strade del mio Quartiere. stavo per salire le Scale stanca e assonnata, era tardissimo e non avevo combinato poi molto quella Notte. Nemmeno fatta una Rampa di scale, che L'uomo mi sbucò dall'alto anche spaventandomi e facendomi sobbalzare di scatto. era un nuovo inquilino immaginai subito, dato non lo avevo mai visto prima. nel mio palazzo cambiavano ogni tot di mesi inquilini. gente che va e gente che viene, extracomunitari per lo piu', ma anche italiani. questo signore mi aveva beccata sulle scale, e fu subito incuriosito, non ci volle molto a fare Amicizia al Volo, avevo argomenti molto interessanti, dato ero mezza nuda e stavo rientrando da chissà dove, questo bastò per incuriosire L'uomo. lo invitai cosi' a salire da me a quel punto. e dopo nemmeno un paio di Minuti, Senza nemmeno saper come si chiamasse ne chi fosse,mi stavo facendo Già aprire bene il culetto dal suo bel cazzo duro e grosso. mi venne l'intenzione di chiamare Mamma. Sapevo che l'ora era assai tarda, ma sapevo anche che Mamma aveva molte volte problemi a prender sonno, quindi contai di trovarla ancora sveglia. allungai il braccio e presi il Cordless che avevo proprio sopra la testiera del Lettone. L'uomo era Intento a Rompermi il Culetto, che quella Notte era stato anche troppo a Secco, e non fece caso a cosa facessi. Composi il suo Numero, e attesi i soliti squilli, Uno... Due..Tre...Quattro... Cinque.. al sesto Mamma rispose. la salutai con un "Ciao Cara... Spero non stavi Già Dormendo", Fortunatamente come Dicevo, Mamma era sveglissima che guardava la TV. Ansimavo e Sospiravo Già abbondantemente quando fu lei a Parlare per prima: "Hai Compagnia?" Mi Disse subito, risposi che Stavo Facendo la Conoscenza di un Nuovo Inquilino appena conosciuto sulle Scale Del Palazzo. Mamma forse per l'ora tarda non capi' subito cosa stavo blaterando, ma poi afferrò la situazione, e come sempre mi ammoni' di Non mettermi nei Guai, la rassicurai al volo, mentre il Maiale adesso ancora piu' eccitato, dato aveva compreso anche lui che stavo parlando con mia Madre, volle partecipare alla Telefonata. Misi il Cordless Sul Letto e Ho Inserito il Vivavoce, Intendevo far assistere Mamma a quella Prima Scopata da Madre e Figlia, e non volevo che Nulla andasse storto,cosi' pregai insistentemente Mmamma di Assistermi al Telefono, Avevo Bisogno di Lei Ora e speravo non mi tradisse. Mamma Grazie al Cielo, forse l'avevo trovata in Vena Giusta, Con non poco Imbarazzo, accettò di Assistermi. Ero al culmine della Gioia, e le presentai L'uomo che intanto che mi sfondava il Culo si presentò: "Buona Sera Signora Maria, Mi Chiamo Roberto..." Adesso sapevo anche il Suo Nome almeno. Mmamma Timidamente gli Rispose con un "Buonasera a Lei"... Logico fosse imbarazzata, ma cercai subito di toglierla io dall'imbarazzo, spiegandole esattamente a dov'eravamo arrivati, almeno a che punto della scopata eravamo fino ad ora. le descrissi nei dettagli come aveva il cazzo il mio Uomo, e come mi stava facendo impazzire con la sua passione da Toro. Mamma sembrò partecipare poco, dato l'imbarazzo parlava il meno possibile, mentre anche L'uomo era entrato nel Gioco, e le stava descrivendo che gran Vaccona era sua Figlia Greta. "Sa Signora, sua Figlia e meglio di una Vera Donna, e Nata per Far Godere gli Uomini come Me" ha poi detto il Maiale,spingendo sempre piu' veloce il suo bel cazzo. Mentre io sospiravo ansimavo e godevo come una schifosa, Mamma sussurrò un timido, "Ne sono Sicura..."a quel punto Raccontai all'uomo l'incontro che avevo avuto pochi giorni prima con Mamma, fino alle foto scattate con lei,cercando di parlare meglio che potevo ma non era facile parlare mentre ti viene sfondato il culetto. L'uomo si complimentò con Mamma e disse che poi voleva vedere le foto, nel frattempo cambiammo posizione, mi ero messa sopra di lui a cavalcargli il cazzo, mentre lui sdraiato di schiena e con il palo bello dritto mi faceva fare l'amazzone. si chiama posizione del missionario, spiegai a Mamma, mentre gli descrivevo meglio che potevo com'era paradisiaco sentire il cazzo dell'uomo che faceva il suo dovere dentro e fuori dal mio culetto,ormai bello allargato. Mamma non proferiva parole ma era li che ascoltava in religioso silenzio, cosa io e il maiale dell'uomo le facevamo capire Via Telefono. ad un certo punto, le dissi che avrei voluto averla li vicino, raccontare certe cose non è mai come vederle e viverle da vicino le dissi. l'uomo appoggiò la mia tesi, dicendo che Avevo una Santa come Madre, e stavolta Mamma si fece sentire con un "Ah Questo può Dirlo Forte..." per poi zittirsi quasi subito quando la cercai mentre stavamo per venire entrambi, l'uomo poco dopo, mi scaricò dentro al culo un litro di caldo sperma, che mi lavò tutta, mentre io gli venivo sul petto glabro,sporcandolo e tenendogli le mani, con la testa all'indietro ad occhi chiusi dal piacere, i lunghi capelli sulla schiena che mi solleticavano. siamo venuti quasi insieme forse lui qualche secondo prima di me,sospirando entrambi per poi lasciar spazio ad un piccolo break di silenzio. lasciai le mani dell'uomo con cui mi ero tenuta fino a quel momento, raccolsi la sperma dal suo petto e me la spalmai addosso,tornando a parlare a Mamma, che chiese se avevamo finito, e poteva andare a dormire. io e l'uomo ci guardammo in faccia ridendo, poi la congedammo, ringraziandola ripetutamente della sua disponibilità.Mamma ci salutò augurandoci la buona notte, e facendomi promettere che almeno per quella notte, bastava cosi' con il sesso. le promisi di si, che la scopata di poco fa,mi era piu' che bastata, almeno per quella notte, da domani avrei ricominciato. Mamma prima di salutarci, non potè trattenersi dal buttarmi una dele sue battutine ironiche che tanto amavo di lei: "Prima di dormire, metti a lavare le lenzuola, mi raccomandò, chissà come le avrete conciate" mi ero dimenticata che avevo ancora il cazzo dell'uomo nel culo anche se si stava ammosciando, mi alzai da lui e una colata di sperma, fini' sul lenzuolo sporcandolo. ridemmo ancora chiusi la chiamata con Mamma e andai in bagno con l'uomo per lavarci,L'uomo dopo avermi dato una pacca sulla natica destra, si lasciò lavare il cazzo da me, ovviamente prima lo ripulii con la lingua, inginocchiata davanti a lui, poi glielo insaponai bene e glielo lavai accuratamente. lui fece altrettanto con il mio bel culetto, allargandomi il buco ormai bello slabbrato e insaponandomi bene, poi risciaquando il tutto. altra pacca sulla natica e la promessa di rivederci magari il giorno dopo, stava due piani sopra di me, non potevamo scappare ne io, ne lui.Quando iniziai per la prima Volta a travestirmi, prima del mio passaggio a Trans, non pensavo certo che avrei avuto una Lunga e Onorata carriera. la scoperta della sessualita' per me, fu qualcosa di liberatorio, voglio dire, essendo cresciuta in una famiglia assai pudica, dove l'imbarazzo era dietro l'angolo solo a nominare il Sesso, per me farne la piena conoscenza, e stato come se avessi spezzato delle grosse e lunghe catene,che mi tenevano prigioniera. L'approccio con le Ragazzine della mia eta', non era stato certo dei migliori alla fine. brutto non ero, ma evidentemente un Ragazzo con i lineamenti femminei e magro dai lunghi capelli castani, non era forse cio' che le ragazze cercavano. furono gli uomini Maturi invece a catturare subito la mia attenzione.o meglio, fui io a catturare la loro,vedendo che ogni volta discutevo con un signore di mezza eta',questo mi faceva sempre dei gran bei complimenti per il mio fisico femmineo. Alla fine sempre piu' stuzzicato e incuriosito dalla faccenda, mi convinsi a provare a travestirmi e vedere che sarebbe successo. ho sempre visto il Travestimento come un'arte, non una mascherata con trucco e parrucco come fanno tanti. per me esser femmina,voleva dire avvicinarsi il piu' possibile ad una vera donna, (ecco perchè poi decisi di Passare alla Trasformazione in Trans). Almeno nell'aspetto,visto che la natura non mi ha dato gli attributi femminili. mi son sempre detta che fossi nata femmina, sarei stata la piu' Troia delle Troie, e avrei vissuto una vita in continua scopata. un'altra cosa strana che iniziava a interessarmi, era la complicita' di Mia Mamma. Essendo figlio unico, e normale vedere nella propria Madre, un elemento di riferimento. e vedendomi piu' femmina che maschio, ho iniziato prima a sognare di averla mia complice, poi a provare poco alla volta a rivelarle chi ero diventata alla fine. cosa non facile per una donna di mezza eta' come Mia Mamma, cresciuta con genitori pudici. mi ero messa in testa ormai, che volevo Mamma dalla mia parte. confessarle che mi sentivo femmina e che ero attratta da uomini di mezza eta', non era facile. l'imbarazzo mi impedi' per anni di rivelarmi a lei. fino a quando purtroppo mio Padre mori'. li fu forse il momento che attendevo,avendo campo libero. Mio Padre era un'uomo buono ma certe cose non le comprendeva. passato un po di tempo dalla triste perdita di Papa', mi feci coraggio e mi rivelai a lei una volta per tutte. Ricordo ancora Come fosse successo ieri, la prima volta che trovai il coraggio di Mostrarmi a Mamma in Intimo femminile. Era Un'estate calda di Agosto. eravamo nella casa al Mare nel veneto dove lei ormai abitava sola, io ero rimasta a Milano, quella volta l'andai a trovare. Allora ero gia' diventata una Bella e grande Troia, cresciuta prendendo cazzi di ogni misura dentro senza che Mamma lo sapesse. ma attendevo il momento di rivelarmi a lei proprio per scoprire una volta per tutte le carte in gioco. era tempo che finalmente Anche Lei sapesse, e speravo in cuor mio, mi accettasse cosi' com'ero. La Mattina dopo che andai a trovarla, mi svegliai di buon mattino e mi chiusi in bagno a chiave. non ne uscii che qualche ora dopo, quando anche Mamma si fu destata, e stava preparando la colazione in cucina. andai nella mia cameretta, la chiamai e attesi con il cuore in gola,che percorresse quei pochi passi dalla cucina alla mia cameretta. Quando finalmente, Mamma entro' in Camera, mi mostrai a lei in tutto il mio splendore da Vaccona. avevo messo un bel completino intimo nero, che avevo trovato per l'occasione. Reggiseno Nero a coppe gonfie, ricamato, un bel Tanga Nero in pizzo che poco o nulla nascondeva, Calze a rete nere con annessi autoreggenti,degli zoccoli a tema neri con zeppa alta, leggermente truccata con fondotinta bianco, occhi rifiniti con matita e mascara, labbra rifinite con rossetto rosso acceso e lucidalabbra. unghie di mani e piedi con smalto dello stesso colore rosso acceso, i lunghi capelli sciolti tra spalle e schiena, e una collanina d'oro con un ciondolo a cuore grosso che mi pendeva dal collo. la fissai negli occhi senza Vergogna, per troppo tempo avevo atteso quel momento, perchè vergognarsi proprio Ora? con un bel sospirone, finalmente le dissi: "Mamma.. Ti Presento Tua Figlia, Greta". Ce da dire che Lei rimase Assai stupita, prima di parlare mi squadro' bene girandomi attorno. finalmente parlo', l'attesa era gia' da se snervante. le sue parole mi rieccheggiano ancora Oggi nelle Orecchie: "Sei Bellissima" furono le sue parole. quasi non ci credevo. avevo atteso quel momento da una vita intera, ed eccomi li davanti a Mamma come la Vera Io me stessa. Basta nascondermi d'ora in avanti mi dissi. ma il peggio però per Mamma, non era ancora arrivato. a pochi passi da Noi Avevo aperto il mio PC Portatile, proprio quello in cui sto scrivendo ora questo Racconto. le chiesi di ascoltarmi in silenzio e guardare cosa avevo da mostrargli, solo alla fine poteva Parlare se voleva. Mamma accetto' la situazione, benche' fosse assai sorpresa e forse anche un po tesa. ci sedemmo dunque vicine alla scrivania, davanti al mio PC, Aprendo una cartella di Files che avevo chiamato 'Greta', le mostrai una dopo l'altra, tutte le foto che mi ero fatta scattare durante le mie scopate con gli uomini da quando mi ero scoperta Greta. intanto le raccontavo per filo e per segno, chi ero diventata,e cosa avevo fatto fino a quel giorno. cose che lei ovviamente non sapeva ne sosptettava. piu' volte scesi in particolari scabrosi, su come godessi a prendere dentro cazzi grossi in bocca e nel culetto. Mamma sospiro' parecchie volte, come Rassegnata. Davanti ad una foto ingrandita, dove si poteva ammirare il grosso cazzo di Un Nero che mi penetrava,Mamma storse il naso un po schifata penso. come da accordi però, non disse Nulla. una volta terminato il mio Racconto, la vidi abbastanza provata. sapevo che a lei certe cose non le piacevano, ma era giusto che le rivelassi tutto, anche a costo di sconvolgerla. la guardai con i suoi occhiali grandi, se li tolse, puli' le lenti con un fazzoletto di carta, poi se li rimise, mi guardo' e guardo' Nuovamente l'ultima foto che gli avevo appena mostrato, dove una cascata di Sperma Bianco mi riempiva la Gola, Colando a Gocce dal mio mento. alla fine parlo' : sospiro' di Nuovo e disse a voce quasi spezzata una delle sue solite battute ironiche che tanto amavo di lei: "Ti Hanno lavata per bene vedo... " le abozzai un sorrisetto, mentre lei fece una pausa e continuo': "Che ti dovrei dire? lo sai come la penso su certe cose." indicando la foto con un dito. Poi continuo': "Cosa vuoi da me.. che devo fare con te... cosa..." a quel punto,gli spiegai che volevo solo vivere la mia vita, fare quello che amavo fare, la Puttana (usai proprio questo termine). Amavo il cazzo, avevo scoperto la mia vera natura, perche' reprimerla? non mi aspettavo certo che comprendesse, ma almeno che provasse ad accettarmi cosi' com'ero. Vidi Mamma molto imbarazzata a quel punto, io invece avevo il cazzo dentro il tanga, che stava per esplodermi dall'eccitazione. era fatta, Mamma ora sapeva... dovevo solo avere il suo consenso, e potevo vivere finalmente la mia vita da Troia come volevo da sempre. Mamma riflette' poi aggiunse: "Se ti rispondo di No, lo farai Ugualmente..." io Annui', lei concluse: "E Sia.. se ti fa felice, hai il mio consenso, ma bada di non prenderti malattie o metterti nei Guai, perche' Mamma non ti aiutera' in quel caso." lo avevo appena sentito ma Non potevo ancora crederci, era troppo bello, Mamma mi aveva dato il suo consenso per fare la Vacca, mi aveva accettata come Figlia. era il giorno piu' bello della mia vita, il cuore mi stava esplodendo dalla gioia, chiesi a Mamma se le piaceva il Nome che mi ero scelta, Greta. Si... rispose lei, ti sta benissimo. le confidai che il Nome lo avevo scelto insieme al mio primo uomo, colui che mi aveva Sverginata per primo. L'uomo che mi aveva fatto scoprire come era bello prendere il cazzo dentro. Mamma a quel punto incuriosita, volle saperne di piu'. non riuscivo a crederci, mi ero appena confidata a lei, e adesso stavamo gia' Chiacchierando di Sesso e Maschi, come Madre & Figlia. La Inondai di parole come un fiume in piena, ero estasiata di poterle finalmente confidare tutto senza vergognarmi, Le Raccontai dunque, che avevo conosciuto quest'uomo chiamato Paolo, di circa Cinquant'anni, bello alto, un cazzo stupendo, e un vero toro da monta, ormai ero lanciata e non mi trattenevo con le parole forti. le dissi che si stava separando al tempo in cui lo conobbi, Mamma chiese se avesse figli, gli risposi di No. Continuai il Racconto, dicendole che ci innamorammo al primo incontro, era un Operaio, riparava tubazioni idrauliche, il classico idraulico, venuto da me per ripararmi una perdita in casa, e alla fine eravamo finiti a letto a scopare come maiali. Mamma ebbe da obbiettare sul fatto che facessi cosi' con chi veniva da me per lavorare, ma le assicurai, che l'uomo fu ben felice di trovare me piuttosto che riparare una perdita. le raccontai di come mi avesse aperto bene il culetto per la prima volta, facendolo con amore, e come mi aveva sverginata in modo assolutamente indolore. facendomi morire di piacere. Mamma chiese se almeno avesse usato il preservativo, le confidai di No, era un'uomo sano e apposto. le confidai anche di averla pensata a lungo, mentre l'uomo mi apriva in due le chiappe a colpi di cazzo sul lettone matrimoniale,dove aveva dormito per Anni lei. Mamma anche li ebbe da ridire, ma era piu che altro una delle sue solite battutine ironiche: "Chissà il mio povero letto come lo avrai conciato adesso, con tutti i maiali che ci porti". le sorrisi. Ero talmente eccitata, non ce la feci piu', con la manina cdalle unghie ben smaltate, estrassi dal Tanga il cazzo duro, che ormai era inutile nascondere. Mamma nel vederlo fece un'altra delle su battutine: "Lo aveva piu' grosso lui, o tu?". scoppiai a riderle in faccia, dissi che il suo non aveva paragoni con il mio, che tenevo ora in pugno, segandomi lentamente a fianco a lei. Una volta accettata la situazione, Mamma sembrava piu' rilassata e disposta a scherzarci sopra, invece che farne una Tragedia. Alla fine concluse che era meglio prenderla con ironia e fece bene. Cosi' dovrebbero fare tutti i Genitori con un po di Apertura Mentale. Arrivo' a dirmi pure, di non sporcarla, vedendo la mia eccitazione. le sorrisi di Nuovo abbracciandola e lasciando momentaneamente il mio Cazzo duro. Era una mattinata davvero speciale quella per noi due. le ore passavano, ed eravamo li ancora a Parlare come due pettegole di Sesso e Uomini dal cazzo grosso e lungo. Forse stavo correndo un po troppo, ma presa dall'euforia del momento, le domandai se avesse voluto farsi un paio di Selfie con me, ovviamente non le chiesi di spogliarsi ci mancherebbe, era giusto per avere un ricordo di quel bel momento che stavamo vivendo insieme tutto li. lei al principio rifiuto', ma poi la convinsi anche in quello, la convinsi pure a farsi fotografare in costume da Mare a pezzo unico ovviamente. usammo quindi la fotocamera del computer. la feci mettere in varie pose con me al fianco. fu davvero divertente, come situazione, dato che Mamma piu' volte imbarazzata cercò di allontanarsi prima dello scatto. ma alla fine la tranquillizzai. la prima Foto che scattammo, fu sedute alla scrivania. abbracciata al collo di lei, con il cazzo duro fuori dal Tanga, in intimo, che la baciavo sulla guancia mentre lei con le gambe accavallate e in costume da Bagno, cercava di sorridere. la seconda la facemmo in piedi davanti al PC, abbracciate con il braccio attorno alla vita, sempre con il cazzo duro, ma stavolta senza tanga, che tolsi restando solo con reggiseno, calze a rete, reggicalze e zeppe. la Terza Foto la facemmo in cucina, portai il PC Dietro, e lo sistemai sul tavolo, dove c'era pronta la colazione. scattai la foto con Mamma che beveva la sua tazza di latte ormai tiepido, e io a fianco a lei,con le chiappe spalancate dalle mie manine,dandole le spalle. in un'altra Foto chiesi a Mamma forse un po troppo, le chiesi il favore di infilarmi nel culetto un grosso dildo in gomma Nero, lungo e largo. Mamma si rifiuto', ma la convinsi ancora una volta. Aveva paura di farmi male, ma le assicurai che nel mio bel culetto erano entrati cazzi ben piu' grossi di quel giocattolino di gomma. pretese che non la inquadrassi in viso, l'accontentai, dirigendo la webcam solo su di me, e sulla sua Manina, che mi appoggiava delicatamente tra le natiche, il Dildo di Gomma, senza infilarmelo dentro. l'ultima foto fu la piu' divertente, le chiesi esagerando sempre di piu', se mi avesse masturbata mentre ci fotografavamo. Questa ovviamente fu troppo, non lo fece. ma visto mi toccavo continuamente, Mamma scherzosamente d'un tratto sorprendendomi all'improvviso, me lo prese in Mano sorridendo dicendomi: "Te lo Taglio se continui a toccartelo". Fu la foto piu' bella ed Eccitante di tutte, perche' nell'attimo in cui Mamma fece quel Gesto divertente, le sbrodolai addosso, e la foto venne cosi'. oggi quelle foto non le ho piu' purtroppo, ma ricordo ancora bene l'inquadratura, che venne fuori con Mamma con in mano il mio cazzo duro, e io mio spruzzo di sperma che la innaffio' sulla mano e sulla vestaglia. Quello, fu l'inizio di una complicita' a tratti piacevole, altre un po meno,ma sempre bellissima. Quando Rincasai a Milano, qualche giorno Dopo, ero gia' tornata a fare la Vaccona come sempre con tutti quelli che Trovavo. Ero Contentissima ed eccitata dal Fatto che ora, potevo condividere le mie Scopate con Mia Mamma. E Questo Aumentò di Parecchio la Mia Già Altra Troiaggine. Una Sera avevo trovato un'uomo di sessant'anni che mi aveva Sorpresa sulle scale del mio palazzo, mentre Rientravo da una delle mie solite Esibizioni Notturne per le strade del mio Quartiere. stavo per salire le Scale stanca e assonnata, era tardissimo e non avevo combinato poi molto quella Notte. Nemmeno fatta una Rampa di scale, che L'uomo mi sbucò dall'alto anche spaventandomi e facendomi sobbalzare di scatto. era un nuovo inquilino immaginai subito, dato non lo avevo mai visto prima. nel mio palazzo cambiavano ogni tot di mesi inquilini. gente che va e gente che viene, extracomunitari per lo piu', ma anche italiani. questo signore mi aveva beccata sulle scale, e fu subito incuriosito, non ci volle molto a fare Amicizia al Volo, avevo argomenti molto interessanti, dato ero mezza nuda e stavo rientrando da chissà dove, questo bastò per incuriosire L'uomo. lo invitai cosi' a salire da me a quel punto. e dopo nemmeno un paio di Minuti, Senza nemmeno saper come si chiamasse ne chi fosse,mi stavo facendo Già aprire bene il culetto dal suo bel cazzo duro e grosso. mi venne l'intenzione di chiamare Mamma. Sapevo che l'ora era assai tarda, ma sapevo anche che Mamma aveva molte volte problemi a prender sonno, quindi contai di trovarla ancora sveglia. allungai il braccio e presi il Cordless che avevo proprio sopra la testiera del Lettone. L'uomo era Intento a Rompermi il Culetto, che quella Notte era stato anche troppo a Secco, e non fece caso a cosa facessi. Composi il suo Numero, e attesi i soliti squilli, Uno... Due..Tre...Quattro... Cinque.. al sesto Mamma rispose. la salutai con un "Ciao Cara... Spero non stavi Già Dormendo", Fortunatamente come Dicevo, Mamma era sveglissima che guardava la TV. Ansimavo e Sospiravo Già abbondantemente quando fu lei a Parlare per prima: "Hai Compagnia?" Mi Disse subito, risposi che Stavo Facendo la Conoscenza di un Nuovo Inquilino appena conosciuto sulle Scale Del Palazzo. Mamma forse per l'ora tarda non capi' subito cosa stavo blaterando, ma poi afferrò la situazione, e come sempre mi ammoni' di Non mettermi nei Guai, la rassicurai al volo, mentre il Maiale adesso ancora piu' eccitato, dato aveva compreso anche lui che stavo parlando con mia Madre, volle partecipare alla Telefonata. Misi il Cordless Sul Letto e Ho Inserito il Vivavoce, Intendevo far assistere Mamma a quella Prima Scopata da Madre e Figlia, e non volevo che Nulla andasse storto,cosi' pregai insistentemente Mmamma di Assistermi al Telefono, Avevo Bisogno di Lei Ora e speravo non mi tradisse. Mamma Grazie al Cielo, forse l'avevo trovata in Vena Giusta, Con non poco Imbarazzo, accettò di Assistermi. Ero al culmine della Gioia, e le presentai L'uomo che intanto che mi sfondava il Culo si presentò: "Buona Sera Signora Maria, Mi Chiamo Roberto..." Adesso sapevo anche il Suo Nome almeno. Mmamma Timidamente gli Rispose con un "Buonasera a Lei"... Logico fosse imbarazzata, ma cercai subito di toglierla io dall'imbarazzo, spiegandole esattamente a dov'eravamo arrivati, almeno a che punto della scopata eravamo fino ad ora. le descrissi nei dettagli come aveva il cazzo il mio Uomo, e come mi stava facendo impazzire con la sua passione da Toro. Mamma sembrò partecipare poco, dato l'imbarazzo parlava il meno possibile, mentre anche L'uomo era entrato nel Gioco, e le stava descrivendo che gran Vaccona era sua Figlia Greta. "Sa Signora, sua Figlia e meglio di una Vera Donna, e Nata per Far Godere gli Uomini come Me" ha poi detto il Maiale,spingendo sempre piu' veloce il suo bel cazzo. Mentre io sospiravo ansimavo e godevo come una schifosa, Mamma sussurrò un timido, "Ne sono Sicura..."a quel punto Raccontai all'uomo l'incontro che avevo avuto pochi giorni prima con Mamma, fino alle foto scattate con lei,cercando di parlare meglio che potevo ma non era facile parlare mentre ti viene sfondato il culetto. L'uomo si complimentò con Mamma e disse che poi voleva vedere le foto, nel frattempo cambiammo posizione, mi ero messa sopra di lui a cavalcargli il cazzo, mentre lui sdraiato di schiena e con il palo bello dritto mi faceva fare l'amazzone. si chiama posizione del missionario, spiegai a Mamma, mentre gli descrivevo meglio che potevo com'era paradisiaco sentire il cazzo dell'uomo che faceva il suo dovere dentro e fuori dal mio culetto,ormai bello allargato. Mamma non proferiva parole ma era li che ascoltava in religioso silenzio, cosa io e il maiale dell'uomo le facevamo capire Via Telefono. ad un certo punto, le dissi che avrei voluto averla li vicino, raccontare certe cose non è mai come vederle e viverle da vicino le dissi. l'uomo appoggiò la mia tesi, dicendo che Avevo una Santa come Madre, e stavolta Mamma si fece sentire con un "Ah Questo può Dirlo Forte..." per poi zittirsi quasi subito quando la cercai mentre stavamo per venire entrambi, l'uomo poco dopo, mi scaricò dentro al culo un litro di caldo sperma, che mi lavò tutta, mentre io gli venivo sul petto glabro,sporcandolo e tenendogli le mani, con la testa all'indietro ad occhi chiusi dal piacere, i lunghi capelli sulla schiena che mi solleticavano. siamo venuti quasi insieme forse lui qualche secondo prima di me,sospirando entrambi per poi lasciar spazio ad un piccolo break di silenzio. lasciai le mani dell'uomo con cui mi ero tenuta fino a quel momento, raccolsi la sperma dal suo petto e me la spalmai addosso,tornando a parlare a Mamma, che chiese se avevamo finito, e poteva andare a dormire. io e l'uomo ci guardammo in faccia ridendo, poi la congedammo, ringraziandola ripetutamente della sua disponibilità.Mamma ci salutò augurandoci la buona notte, e facendomi promettere che almeno per quella notte, bastava cosi' con il sesso. le promisi di si, che la scopata di poco fa,mi era piu' che bastata, almeno per quella notte, da domani avrei ricominciato. Mamma prima di salutarci, non potè trattenersi dal buttarmi una dele sue battutine ironiche che tanto amavo di lei: "Prima di dormire, metti a lavare le lenzuola, mi raccomandò, chissà come le avrete conciate" mi ero dimenticata che avevo ancora il cazzo dell'uomo nel culo anche se si stava ammosciando, mi alzai da lui e una colata di sperma, fini' sul lenzuolo sporcandolo. ridemmo ancora chiusi la chiamata con Mamma e andai in bagno con l'uomo per lavarci,L'uomo dopo avermi dato una pacca sulla natica destra, si lasciò lavare il cazzo da me, ovviamente prima lo ripulii con la lingua, inginocchiata davanti a lui, poi glielo insaponai bene e glielo lavai accuratamente. lui fece altrettanto con il mio bel culetto, allargandomi il buco ormai bello slabbrato e insaponandomi bene, poi risciaquando il tutto. altra pacca sulla natica e la promessa di rivederci magari il giorno dopo, stava due piani sopra di me, non potevamo scappare ne io, ne lui.
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5 years ago
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Anna un riva al mare
Qualche tempo fa tornavo dagli Stati Uniti per lavoro e arrivando ad un orario assurdo su Milano decido di fermarmi anche la Domenica e ripatire nel pomeriggio dopo pranzo. Ero solo e decido di fare un giro alla Corte Lombarda, vagavo senza metà fra i negozi quando vedo una donna spettacolare vestita con mini in jeans che non arrivava nemmeno a mezza coscaia, stivali e una camicetta azzurra aderente che metteva in risalto le sue curve. Aveva un corpo favoloso, un culo da far girare la testa e un gran bel paio di tettone e poi aveva un visino da bambola con il nasino alla francese e gli occhi nocciola che mi faceva impazzire. Era con il marito, quindi di approcciarla non se parlava, però li ho seguiti per qualche minuto con discrezione giusto per continuare a guardarla, tanto che sentendoli parlare credo di aver capito anche i loro nomi Anna e Simone.
L'immagine di questa donna mi è rimasta così impressa che ho voluto scrivere un racconto di fantasia, sperando magari che lei lo legga e si riconosca. Se mi contattasse via email andrea.sperelli1979@gmail.com o via skype andrea.sperelli1979, sarebbe un sogno!
ANNA IN RIVA AL MARE
Anna e Simone erano una coppia del Nord Italia che avevo conosciuto per caso, lei era una femmina spettacolare sulla quarantina e lui un vero cuck segaiolo. Ci scambiamo qualche email, fino a quando decidiamo di incontrarci in occasione di un loro viaggio a Napoli a fine estate.
Decidiamo di darci appuntamento in un bar a Bacoli, loro mi avrebbero osservato per un po' e se lei aveesse voluto parlarmi, lui si sarebbe allontanato, era quello il segnale.
Mi ero messo una camicia bianca a maniche corte e un pantaloncino di jeans (era settembre, ma faceva ancora un gran caldo) arrivo alle 22.10 ed quasi subito li vedo, non che fosse difficile notarli, lei aveva un vestito bianco di maglina da cui si vedeva chiaramente che non portava il reggiseno, il vestito era sottile ed aderente e si distinguevano chiaramente i capezzoli e il contorno dei seni, due belle tette, grosse e sode. Istantanemente mi venne duro, anche perché immaginavo il resto, loro erano seduti su un divano, ma io sapevo che aveva un culo spettacolare e chissà com'era eccitante con quel vestito!
Io mi fermo al banco e ordino una birra, i nostri sguardi si incrociano, i suoi splendidi occhi da cerbiatta mi rapiscono, mentre immagino il profumo dei sui lunghi capelli castani. Sorseggio la birra fino a metà e finalmente lui si alza, ecco il segnale!
Io mi avvicino e le chiedo:"Ciao, posso farti compagnia? Una donna come te non dovrebbe restare sola neppure per un attimo".
Lei mi guarda un po' divertita e dice:"Perché cosa potrebbe succedermi?"
Io: "A te niente, ma tra due secondi si sarebbe avvicinato qualcun altro e io avrei perso l'occasione di conoscere una donna bellissima"
Lei:"Siamo carichi di complimenti stasera, ok siediti"
Finalmente mi siedo alla sua destra e le sfioro il ginocchio con la punta delle dita e noto che ha uno smato rosso alle dita davvero sexy. Lei mi guarda negli occhi, io ricambio lo sguardo e poi lo abbasso fino alle tette e mi sembra che i capezzoli vogliano bucare il vestito.
Io:" Per caso hai con te un defribillatore"
Lei mi guarda un po' interdetta: "Cosa?"
Io mi avvicino all'orecchio e le sussurro: "Con queste poppe e senza reggiseno sai quanti infarti puoi procurare, non vedi che i capezzoli sono così duri che quasi spuntano fuori" E così dicendo le sfioro il capezzolo destro con la mano, provocandole un brivido e mi allontano dal suo orecchio.
Lei:"Guardare non è mica obbligatorio", risponde sorridendo
Io:"No, ma con una donna come te, per un uomo è praticamente impossibile non guardare". Poi mi avvicino di nuovo all'orecchio e sussurro:" Con il culo fantastico che hai poi, se ti alzi, ne stendi almeno una decina".
Lei mi guarda e:"Vediamo allora", si alza e comincia ad andare verso la spiaggia menando il suo splendido fondoschiena, considerato che aveva solo un perizoma bianco, era quasi come se fosse nuda ed ineffetti parecchi maschi si girarono a guardarla ed io dovetti reprimere l'impulso di sbottonarmi i pantaloni.
Mi alzo e la seguo, fino al bagnasciuga dove si ferma dandomi le spalle. Una volta raggiunta la prendo delicatamente per i fianchi e lei sporge il suo culo verso di me per sentire il mio cazzo, che ovviamente era durissimo. Io salgo piano con le mani fino alle tette che accarezzo delicatamente da sopra il vestito, stuzzicando i capezzoli durissimi.
Io:"Sei fantastica, il tuo corpo mi fa impazzire" le sussurro mentre comincio a baciarla sul collo.
Lei si abbandona al mio abbraccio, spingendo il culo sempre più verso il mio cazzo:"Ho voglia di scopare!"
Io:"Vieni andiamo dietro al pattino, ci farà da riparo rispetto al Bar", così la prendo per mano e la porto dietro il pattino di salvataggio.
Finalmente le nostre lingue si incrociano in un lunghissimo bacio, durante il quale io esploro tutto il suo corpo, prima palpandole il culo da sopra il vestito e poi infilandole la mano destra in mezzo alle cosce, era caldissima! Intanto il marito ci raggiunge, e quasi subito tira fuori il cazzo e comincia a masturbarsi.
Io intanto scendo sul collo e poi le abbasso le spalline del vestito, scoprendole le sue splendide tettone, comincio a leccare il capezzolo sinistro con la punta della lingua per poi succhiarlo avidamente, era grosso e scuro, una vera goduria. Passo poi al seno destro su cui ripeto la stessa operazione, mentre palpo la tetta sinistra e dai suoi gemiti sento che la Troia se la sta godendo.
Passo da un capezzolo a l'altro per un po', poi le mie mani salgono su dai fianchi fino alla poppe e sopra le spalle per spingerla giù.
Lei capisce subito, si inginocchia sulla sabbia, mi sbottona il pantolcino, abbassa il boxer e finalmente libera il mio cazzo.
Comincia a leccarlo piano cominciando dalla cappella e poi lo mette tutto in bocca succhiandolo avidamente e io:"Sì brava Anna, quanto sei Maiala, come lo succhi bene" e poi rivolto a Simone "Guarda Cornuto, guarda la tua Puttana come lo prende in bocca, è una vera Zoccola vogliosa di cazzo"
Le metto la mano destra dietro alla nuca per regolare il movimento e mi godo quel fantastico pompino per un po', poi: "Alzati e mettiti a pecora, Troia, che voglio scoparti per bene"
Lei si alza, si gira e si mette a 90 gradi appoggiandosi sul Pattino a gambe divaricate. Lo spettacolo del suo splendido culo è indescrivibile, il vestito aderiva perfettamente lasciando poco all'immaginazione. Io glielo alzo lentamente, scoprendo prima le gambe e poi le natiche invitanti, aveva un perizoma bianco che consisteva di due fili che reggevano un bel fiore merlettato, più che un indumento intimo era una decorazione per il suo spledido culo. Lo palpo con avidità e comincio a farle sentire il mio cazzo duro nell'incavo fra le chiappe.
Poi le sfilo il perizoma e contemporaneamente mi inginocchio dietro di lei, comincio a baciarle il culo e dai sui gemiti capisco che le piace. Le allargo le chiappe e mi faccio strada con la lingua fino alla bella fica depilata, lei capisce le mie intezioni e si inarca ancora di più agevolandomi. Me la gusto piano, prima il clitoride, poi le labbra e infine affondo la lingua più in profonidità possibile, godendomi i suoi mugolii di piacere per un tempo indefinito.
Ad un certo punto il mio cazzo reclama la sua fica, non ce la faccio più, mi alzo mi slaccio la camicia e mi libero definitivamente di boxer e pantaloncini, lei rimane in attesa a pecora girandosi verso di me.
Nudo con il cazzo durissimo che non aspetta altro che scopargli la moglie mi rivolgo a Simone: "Segati per bene mentre mi scopo tua moglie, vedrai adesso come gode questa Troia". Lui mi guarda in estasi e se lo mena sempre più forte.
Mi avvicicino al culo della moglie, ci appoggio le mani accarezzandolo avidamente e appoggio piano la cappella sull'entrata della sua fica, lei si porge ancora di più per accogliere il mio cazzo, si capisce che ha voglia:"Lo vuoi eh!" e lei "Sì scopami a pecorina, come piace me"
Voglio stuzzicarla ancora un po', le struscio il cazzo sul culo e sulle grandi labbra, poi all'improvviso con un sol colpo glielo metto tutto dentro strappandole un piccolo sussulto:"Accontentata". In piedi dietro di lei posso pomparla agevomente, comincio prima piano e poi sempre più forte, furiosamente godendomi i suoi gemiti di piacere"Ah. Ah sì chiavami da dietro, più forte, più forte, sono una Puttana, una Zoccola" e io "Oh sì, stasera sei la mia Troia, e tu Cornuto guarda come mi fotto tua moglie, guarda" e intanto lui continuava a segarsi.
Questa scopata voglio proprio godermela penso, alterno impetuose cavalcate tenendola per le chiappe a momenti di pausa in cui mi fermo, le faccio sentire il cazzo tutto dentro mentre mi allungo e palpo le sue belle tettone.
Continuiamo così per un po' fino a quando non sento di stare per venire, allora mi fermo eretto dietro di lei con il cazzo tutto dentro la fica, guardo il marito e gli dico "La tua Anna è proprio una Gran Porca, non ho mai goduto così, vuoi che le venga dentro eh, la devo riempire per bene dì la veritaà".
Lui è eccitatissimo ed annuisce senza ribattere. Lei si gira, mi guarda e si morde le labbra, "Troia, vuoi essere inondata di sborra dì la verità", ad entrambi si illuminano gli occhi.
Anna: "No dai, non in fica..... inculami".
Simone "Sì Troia, fattti sfondare il culo, sì".
Io: "Brava, brava la mia Zoccola, vuoi prenderlo tutto in culo e il tuo Andrea ti accontenta", così dicendo le sfilo il cazzo dalla fica (ben lubrificato dai suoi umori), le allargo le chiappe e glielo metto in culo tutto insieme, lei grida (speriamo che non ci sentano dal Bar), però si girà e con gli occhi mi incita a continuare, io dapprima incontro un poì di resistenza, ma quasi subito lei si rilassa e il cazzo entra per bene.
Io sono in estasi:"Sì Puttana, Puttana ti piace prenderlo dietro eh! Ti piace farti sfondare il culo..."
Lei: "Oh sì sfondami, sfondami tutta, sono la tua Troia" e rivolta al marito " Guarda, guarda Segaiolo come si sfonda per bene un culo"
E' un quadro surreale, ma siamo tutti e tre eccitatissimi, il primo a venire è il marito che sborra sulla sabbia e si accascia esausto. Rimaniamo solo Io, lei e il suo splendido culo, anch'io non ce la facevo più, dovevo venire e volevo riempirle il culo di sborra.
"Troia, quanto sei Troia, il tuo culo mi fa godere da pazzi, sì, sì" e così dicendo le esplodo nell'intestino e lei "Pompami ancora un po' dai". Io ero esausto, ma non si può dire di no ad una così, allora mi lancio in un ultima forsennata cavalcata prima che il cazzo si ammosci, cercardo di farla venire.
Lei "Sì, così montami come una cavalla, sì ancora un po', vengo, vengo............." e finalmente anche lei si accascia soddisfatta.
Siamo tutti e tre stremati, esausti ed appagati e dato che siamo anche sporchi, ci allontaniamo ancora dal Bar e decidiamo di farci un bagno a mare nudi cercando di non farci vedere. Io mi lavo velocemente e faccio per salutarli, lei si avvicinia (era stupenda tutta nuda), mi da un lungo bacio in bocca e mi lascia andare. Qualcosa mi dice che non ne ha ancora abbastanza, credo che anche il marito dovrà scoparsela...........
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5 years ago
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Battesimo di una coppia
Una coppia mi ha chiesto di raccontare come ho svezzato una giovane coppia a questo mondo trasgressivo. Su un forum si era iscritta una coppia giovane, lei 25 anni e lui 30, sposati da poco. Abbiamo iniziato a parlare, inviarci messaggi. Avevano scoperto questo mondo attraverso una coppia conosciuta in vacanza, dove la lei della coppia si era concessa varie scappatelle e ne erano rimasti affascinati e volevano capire come poteva essere.ci mandavamo messaggi indifferentemente con lei e lui. le prima domande richieste erano sempre su come fosse possibile gestire un tipo di rapporto a tre, cosa spingesse un marito a vedere la moglie Presa. Poi ognuno mi faceva richieste sempre più specifiche, lui mi diceva che lo intrigava vedere la moglie presa bene e fatta godere perché si rendeva conto che lei era sempre calda vogliosa, e seppur giovane non riusciva a domarla, a farla godere bene e poi sentiva dentro il perverso piacere di vederla usata forte senza alcun ritegno, cosa che come marito non riusciva a fare.Lei era attratta dal desiderio di provare un cazzo diverso, di un uomo maturo; mi diceva che prima del marito aveva avuto altri, coetanei, ed i rapporti erano sempre stati sul classico, mentre voleva provare cosa significa il Sesso in maniera diversa più esplicita. Piano piano le nostre chat erano sempre più forti, ed oltre alle parole iniziavamo a mandarci foto, e lei si mostrava sempre più decisa a conoscermi cercando di sottomettere lui, cosa le riusciva molto bene. Le chiedevo di chiamarmi la mattina per sapere cosa avesse dovuto indossare, mi piaceva mandarla al lavoro vestita semplicemente ma con qualcosa che la facesse sentire sempre più troia..jeans a vita bassa e peri fuori in bella vista, magliette e camicette indossate senza reggiseno o lo toglieva durante il giorno, gonna e niente peri oppure lo doveva togliere e metterlo al polso come bracciale, insomma doveva essere un gioco molto stuzzicante. Di tutto ciò mandava giornalmente foto a me ed al marito al lavoro, che era sempre più sorpreso di come stesse cambiando il comportamento. Iniziammo a sentirci anche al telefono, lei una voce schietta diretta ma che si trasformava in sensuale non appena il discorso era “sesso“, ma ancora seppur mentalmente pronta a decisa a vedermi, si sentiva il dubbio del tradimento, e dovevano superarlo. Gli dissi di andare in un sexyshop a compare un dildo per cominciare a giocare in tre. Erano un po' titubanti ma lo fecero e la sera mi mandarono le foto. Volevano giocare subito, ma gli scrissi che lei avrebbe dovuto masturbarsi col dildo di fronte al marito, pensando a me che fossi io, e lui si sarebbe dovuto segare senza scoparla ma riempendola solo di sborra. la risposta del marito fu un po' stizzita, voleva anche scoparla. Gli dissi che quello è ciò che avrebbe provato allorquando fosse stata con me aggiungendo che mentre si segava doveva dirle che l'amava e faceva questo per lei. L'indomani al telefono parlavo con lui che mi diceva come fosse rimasto piacevolmente sconvolto nel vederla gridare il mio nome mentre godeva e di come avesse sborrato tanto. Poco dopo lei al telefono mi raccontava di come lo avesse più volte apostrofato cornuto ed ogni volta godeva sempre più e di come mi avesse pensato forte godendo col dildo. Quel giorno spingevo forte a vederci, era giunto il momento giusto. Mi disse che doveva andare dal medico per un controllo, e che si, ci saremmo visti presto, e mi chiese cosa doveva indossare dal medico. Gli dissi di mettersi un vestito senza nulla sotto, doveva essere libera. Pochi giorni dopo, finalmente fissammo per vederci e lui mi disse che volevano farmi una sorpresa. Il giorno fissato li aspettavo a casa, lei mi mandava ogni tanto un msg, per stuzzicarmi finché non suonarono al campanello. Erano arrivati, lui entrò per primo, rimasi perplesso non è galante, ma entrando lei disse.. ecco la tua donna, la tua troia! me la presentò così, c'era un motivo. Indossava un soprabito che non lasciava intravedere nulla, le diedi un bacio sulle guance che poi subito dopo fu in bocca, mi staccai da lei e lui da dietro iniziava a sbottonare il soprabito, dicendo che stava scartando la sorpresa. Immaginavo che la sorpresa fosse lei, non capivo...piano piano lascio cadere il soprabito....la vedevo ora dal vivo, e.... rimasi stupito, indossava un vestito rosso, fino a metà coscia, con bretelline, metteva in risalto il suo stupendo fisico, ma soprattutto...era, si era incinta! doveva stare al 4/5 mese con un pancino leggermente pronunciato che.. rimasi stupito, non me lo avevano detto ecco il motivo della visita dal medico.
Lei dicendo: ora tocca a me fece cadere le bretelline e si presentò nella sua bellezza un reggiseno a balconcino ed il peri al centro della fica, con le labbra che uscivano, ti piace mi diceva, ero rimasto stupito...la stringevo a me e mentre lei mi sbottonava la camicia chiedevo al cornuto di servire degli stuzzichini con il vino che avevo preparato. Sentivo le sue mani che accarezzavano, fino a togliere la camicia e sbottonare i pantaloni, con la mano stringeva il cazzo dallo slip, dicendo che era ora di sentirlo veramente, mi tirava via i pantaloni mentre mi sedevo, ed iniziava a baciare i piedi le gambe salendo sempre più su.
Arrivato tolse lo slip facendo svettare il cazzo, baciandolo. Chiese al marito del vino e dicendo che dovevamo brindare al nuovo cazzo, al nuovo rapporto che da lì in poi ci sarebbe stato tra loro e tra noi tre. Facevo cadere del vino dal bicchiere sul cazzo, chiedevo a lei di leccare di versare anche dal suo bicchiere e lo chiedevo al cornuto, dovevamo con un gesto battezzare il nuovo rapporto. Spompinava stupendamente mentre le tenevo forte la testa, spingendo il cazzo sempre più dentro la bocca. Il cornuto, nel frattempo, si spogliava venendo vicino. La feci alzare chiedendo al cornuto di toglierle il peri ed il reggiseno. Era davanti a me gambe larghe, e iniziai a massaggiare la fica, glabra, la schiaffeggiavo, baciavo e leccavo, la sentivo fremere sotto i colpi di lingua. Il cornuto non stava più nella pelle si toccava il cazzo, normale, freneticamente allora mi staccai da lei, presi una corda e legai le mani del cornuto dietro la schiena con l'aiuto della moglie. Ci sistemammo sul letto, la feci sdraiare ed il cornuto ci guardava, ci baciavano forte decisi, poi alzando le sue gambe sulle mie spalle ed iniziavo a dare botte di cazzo sulla fica a farlo scivolare lungo lo spacco dal clito fino a giù ed ogni volta lei spingeva sempre più verso il cazzo, muovendo il suo pancino gonfio, finché.. via tutto dentro era una lago...ahhhhh usciva dalla sua bocca, un gemito di piacere cercato, sospirato che copriva il mio siiiiii tuttooooooo... Vedevo nel suo viso le espressioni di piacere, di sorpresa nel sentirsi d'un tratto piena di un cazzo nuovo!Il cornuto rimase di stucco, venne dietro a me per vedere come entrava, come la stantuffavo.. si sentiva il bel suono: ciaf, ciaf, del cazzo che sbatte con tutte le palle la fica bagnata, mentre spingevo le gambe sempre più verso il suo corpo e la montavo, e lei gemeva di piacere chiamando il marito: cornuto ora lo sei, si, ora lo sei.....quando mi accorsi che stava per avere il primo di una lunga serie di orgasmi dissi al cornuto di baciare la moglie, volevo che provassero insieme la sensazione di godimento, mentre si baciavano spingevo più forte dicendo che tra loro di deve essere l'amore, e quel bacio lo suggellava, con me la passione, il sesso, il godimento, suggellato dal cazzo che la stava aprendo e facendo godere Il suo gemito godoooo venne mentre il corpo fremeva tramava di piacere. A distanza di poco ne venne un altro, a quel punto la feci mettere a pecora, prendendola da dietro e tirando indietro al testa dai capelli, venne ancora e poi sentiva che stavo per godere anche io, che provai a tirarmi indietro ma lei si spense verso di me dicendo la voglio dentro tutta, si sdraiò mentre le davo gli ultimi decisi colpi eruttando tutta la sborra dentro la fica. Il cornuto rimase sorpreso, del gesto, poi dopo appoggiato a lei sentito la fica pulsare sul cazzo che pian piano si rilassava uscii ed allargai la fica con la mani, facendo uscire un po di sborra che presi tra le dita, il cornuto guardava estasiato mentre facevo leccare le dita, col segno delle corna, alla troia..si ora poteva fregiarsi del titolo.. Vedevo il cornuto che avrebbe voluto godere, allora dissi alla troia di prendere con le dita la sborra dalla fica e di passarla sul cazzo del cornuto e fargli una sega con due dita.. venne in pochi istanti! era così avvenuto il loro battesimo di coppia libera, suggellammo così la nostra amicizia, e il loro passaggio a coppia aperta!La serata non è finita qui, ed anche nei giorni mesi successivi ci vedemmo...
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madejra,
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Valentinandia (privè) racconto 1
PROLOGO
Non era un giorno qualsiasi ma il giorno del compleanno della mia compagna Valentina ,fascinosa e intrigante donna con cui condivido emozioni psichiche ma anche sessuali. Il nostro rapporto di coppia ci coinvolge cerebralmente e alla ricerca di nuove emozioni frequentiamo saltuariamente swinger club. Lei è una donna molto attenta ed empatica ed aveva acconsentito a trascorrere la serata al club, con un atteggiamento apparentemente distante tanto da precisare che quella serata avrebbe dovuta essere dedicata a noi.
Nella sala mentre Valentina balla in pista si avvicina a me un ragazzo che dice di chiamarsi Marco molto attento ed educato. Nonostante le regole e lo spirito che dovrebbe governare tali luoghi è facile imbattersi nel “cretino” che palesemente disprezza l’uomo per aggredire ed usare la donna a prescindere da chi si trova davanti. A me piace vedere la mia donna corteggiata da altri uomini e anche vederla posseduta perché penso che cambiare nella sessualità ė una prerogativa dell'essere umano.In biologia è noto che se il maschio tende comunque a finalizzare rapidamente il rapporto sessuale, per la femmina la ricerca del maschio è una scelta biologica, nell'intento di diversificare la specie, quindi più oculata.Siamo entrambi attratti dalle dinamiche di questo gioco e spesso ,anche solo cerebralmente,includiamo un single. Sappiamo che i privè non sono una panacea per risolvere i problemi della coppia ma, noi non li frequentiamo per questo motivo, perché non ne abbiamo. Ne facciamo un uso saltuario ma sappiamo che per noi sono uno spazio non solo per esprimere liberamente la propria sessualità ma anche per gestire meglio le proprie emozioni , le gelosie ,l’antagonismo , il possesso ,il dominare e il lasciarsi dominare .Ci sentiamo più liberi insomma fuori dalla vita normale perchè non dobbiamo rendere conto a nessuno ma solo a noi stessi
Ritornando alla nostra serata con Marco commentiamo la serata lamentandoci della qualità delle persone: io riferendomi sopratutto ai single mentre lui alle donne. Sostiene che l’unica bella era la mia compagna che lui mangia letteralmente con gli occhi da quando l’ha vista. Dialoghiamo un po’ e mi dice di essere stato un atleta di discreto successo e che ora curava la preparazione di giovani atleti. A me è simpatico e ha un fisico statuario da vero sportivo sicuramente non palestrato. Non riesco a capire perché li preferisco giovani e belli ma la spiegazione è forse semplicemente nel fatto, che amando Valentina, vorrei il meglio per lei e in quei posti ritengo che le qualità estetiche non eccellono e quelle interiori sono anche peggio e, al confronto di Valentina, nessuno mi sembra alla sua altezza. Mi dice che è sempre impegnato con il lavoro e ha poco tempo libero per avere a disposizione delle donne e quindi di tanto in tanto viene al privè
Valentina è sempre interessata a quello che faccio e vedermi parlare con il ragazzo la incuriosisce Mi rivolgo a lei dicendo > MI guarda ma non sembra affatto interessata .Dopo un breve scambio di idee decidiamo di andare di sopra e quando chiede se può seguirci, rispondo che non dà alcun fastidio ma gli dico,per non deluderlo, che lei non intende giocare e ci rechiamo nella gloryhole . Ci sediamo sui divanetti e Marco , che non ci ha mollato, è accanto a lei, che dal suo viso sorridente e dalle gambe che accavalla frequentemente ora sembra essere ben disposta.
Valentina è mutevole e non è mai prevedibile: non la colpisce una bellezza canonica ma la percezione di un odore o semplicemente il garbo di una risposta. Valentina si alza e passa in perlustrazione il piccolo cunicolo che si apre con i buchi su due stanze attigue dove ancora non c’è nessuno ma, appena entra,i single si avvicinano a flotte.Noi seduti la osserviamo,
Marco con molta delicatezza ne elogia le doti fisiche:>Quando il primo ragazzo la sfiora Valentina si accende ma quando i ragazzi aumentano si accendono tutte le sue luci , come in un flipper e dispensa sorrisi che possono alimentare false speranze. Forse ricorda il patto di astenersi dall’essere coinvolti oggi, e quindi si avvicina come a chiedere protezione. So che è una sorta di messaggio di sottomissione e va premiato assecondando la sua eccitazione .Valentina accompagnata da me, e questa volta anche da Marco,poco dopo gira con circospezione eccitatissima nella gloryhole dalla parte dei single forse immaginando i possibili scenari che potranno svilupparsi. Non tarda molto che una mano si insinua sotto la gonna e qualcun altra staziona sul suo ambitissimo sedere. Valentina li lascia fare e, eccitatissima, sembra gradire molto quella moltitudini di mani che lambiscono le sue carni ma dall’espressione del viso poco dopo sembrano rovistare anche nella sua intimità. Si avvicina e mi rende partecipe della sua eccitazione, riferendomi stupita dei tanti complimenti e attenzioni che riceveva da molti ragazzi giovani e anche gradevoli. Mi riferisce che non era stata indifferente nemmeno alle mani di Marco che le aveva tanto vellutate da farla bagnare. Propongo di entrare nella stanza e di giocare dai fori eventualmente solo con Marco, che già conosce o almeno ne conosce quello che c’ è da conoscere. Lei acconsente soprattutto perché nella limitazione vede una scappatoia rispetto a quanto si era ripromessa per mantenersi coerente di non avere contatti intimi nel privè. A me sembra assaporare già l’eccitazione,palesata dalla radiosità del suo volto e confortata dalla mia consueta complicità nella sua partecipazione al piacere.
VALENTINA: Quando entriamo esamino le varie offerte dei peni penzolanti dai buchi. Erano sicuramente quelli che mi avevano palpeggiato fuori e che avevo gradito tanto da farmi accendere. Marco non mi aveva colpito quando me lo aveva presentato Matteo ma,di sicuro aveva un fisico statuario asciutto e ben tornito,era simpatico ed era un bravo ragazzo e , dato non trascurabile, mi sembrava di aver sentito una dotazione non indifferente. Infatti negli anfratti del gloryhole, con una punta di ironia,avevo ricambiato la sua tastata sulla mia patatina, sondando il contenuto della sua patta . Marco,nonostante il mio ardire, era stato l'unico a comportarsi con riservatezza suscitando maggiormente la mia curiosità. Ormai cerco solo Marco sperando che il pene più bello sia il suo. Sporge il più sontuoso, mi avvicino e gli chiedo subito sperando nella rispostarisponde>. Guardo gli ovali del gloryhole, impaziente anche se mi dovrò limitare a giocare ,di vedere meglio la forma e le dimensioni di quel membro. Non mi ero fatta vedere entusiasta dal ragazzo, ero riuscita ad apparire addirittura neutrale. Dal buco vedo apparire una cappella larga a fungo come piace a me e già in parziale erezione avvolta solo in parte nel suo prepuzio fa la sua "sporca" figura.
L'eccitazione immediatamente mi fa aumentare la salivazione,quando lo osservo meglio mi accorgo che non è solo lungo ma è anche discretamente largo .Lo apro piano, quasi sbucciandolo come una banana quando si è attratti dall'odore dell’estere che indica la sua giusta maturazione, anche se ha maturazione ero io ad esserci arrivata e immediatamente sento una prima reazione.
E’ turgido ed è veramente largo e questo finisce di convincermi che è quello giusto. Me la sento gonfia perché sono eccitata e sono li per questo , ma quando sono in questo stato lo vorrei immediatamente lì ma è anche vero che ricordo della promessa fatta a Matteo di provare la sensazione di avere dietro un fallo sostanzioso e non mi posso inventare che ciò non era vero. Matteo trova sempre prima di me quello più idoneo e questo mi infastidisce ma costituisce un motivo o molto probabilmente più una scusa, per punirlo. Apro le labbra e mi viene istintivo farlo scivolare tutto in bocca e immediatamente vengo ricompensato con una gocciola di liquido . Mi rivolgo a Matteo dicendo “ ha un buon sapore ed è anche profumato il ragazzo”. Intendo così preparare il mio compagno, comunicandogli il mio stato di eccitazione e ora mi prodigo cercando di non mitigare questa mia condizione infatti lo abbocco poi lo tiro fuori ,poi ancora dentro. Prende vigore ad ogni imboccata, con devozione lo accolgo in fondo alla gola, poi è lui che inizia a muoversi avanti e indietro. Mi accorgo di quanto è bello e allora cerco di far sembrare la mia bocca sempre più simile ad una vagina. Non voglio essere considerata la bambola di porcellana con cui mi ha descritto a Matteo e allora mulinello la lingua istintivamente forse anche per l’istinto naturale a farmi scaricare precocemente il suo piacere. Matteo conosce perfettamente il valore che attribuisco al mio piacere nel cunnilingus e questo sa quanto è determinante in una rapporto sessuale fugace quanto è quello di un privè, tanto che spesso è stato oggetto di piccole gelosie da parte sua. Forse lo capisce anche Marco perché sento sbattere sul legno del divisorio e mi spinge a dismisura dentro con una certa arroganza. Poco dopo lo toglie un attimo, appunta il pene alla bocca e me l' ha riempie di liquido come se dovesse depositare una cosa preziosa. E' per me lo è prezioso, lo assaporo spargendolo nelle papille che sembrano più gustative del D) .Sapevo che Matteo aveva visto distintamente il fiotto di fluido uscire dai lati della bocca, e anche che io, imperterrita,continuavo a sugare. Successivamente cercherò di negare a Matteo che l’avevo ingoiato per evitargli un inutile dispiacere. Infatti quando me lo chiederà, gli faccio notare che una parte del lenzuolo era abbondantemente bagnato perché lo avevo sputato ma questo era solo parzialmente vero. A me non dispiace questo suo comportamento “deciso” E’ bellissimo sentire che vengo usata e che sono a sua disposizione ma spero che Matteo non se ne accorga perché non vorrei condizionare quello che è il naturale svolgersi.Ne avevamo discusso con Matteo in precedenza che sento la necessità di avere qualche emozione in esclusiva senza condividerla necessariamente con lui almeno nell'attimo in cui la vivo, assicurandolo che comunque poi, non avrei mai nascosto neanche il più piccolo particolare. Il sapore è davvero gustoso e ha un buon odore e oggi mi sarei fatta volentieri sporcare ma sopratutto riempire e forse potrei provarlo con quelle misure anche dietro.Non posso prenderlo così separato da un divisorio ma mi aveva già riempito la bocca completamente e tra un po’ sento che svuoterà di nuovo i suoi genitali pieni.
La mia eccitazione e principalmente nel fatto che quando ho un rapporto sessuale con un uomo devo sentire il suo corpo e anche la sensazione di appartenergli. Non solo voglio che mi penetri nei pertugi naturali ma che ogni millimetro della sua pelle sia a contatto con la mia. Mi ero invece limitata a strusciarlo un po’ nella patatina e poi per eccitarlo mi ero messa da tergo per fargli capire la mia disponibilità ma non ero riuscito più di tanto nell’intento perché nonostante fosse anche eccessivamente lungo il buco del glory hole costituiva un ostacolo importante ad una corretto contatto. Mi rivolgo a Matteo chiedendo se vuole farlo entrare sicuro che lo desidera quanto me ma forzo il giuoco precisando che lo faccio per lui. E’ una piccola bugia ma mi piace eccitarlo facendo la puttanella e mi sembra già di sentire quel torello già dentro di me mentre Matteo sarà li vicino a me eccitatissimo a vedere sbattere la sua troietta. Lui mi risponde che non devo farlo per lui ma solo se sono eccitata ma sento che è decisamente eccitato. Non capisco perché la sta tirando per le lunghe e gli dico che mi sembra contradditorio il suo comportamento :. Mi da fastidio che la responsabilità della decisione sia la mia sola ..e poi devo mettermi in condizione che non mi ponga limiti. Lo minaccio che finirà tutto lì e come previsto mi dice “ Per me va bene .Fai quello che vuoi”.Penso dentro di me”Vuoi colpevolizzarmi che mi prendo il mio piacere e non vuoi riconoscere che tu ti prenda il tuo,quando guardi? Mi balena la bella idea di incazzarmi e anzi è solo una finta e ordino:e tu Matteo>
Vedo Matteo che, infuriato, mi obbedisce uscendo e ottengo il duplice scopo quello di poter godermi Marco da sola e quello di punire Matteo ed entrambi le cose mi eccitano da matta.
Sono terribilmente eccitata di fare sesso fuori dal suo controllo perché posso provare emozioni e atti,magari estremi di cui non voglio rendergli conto in quel momento . E’ importante che, salva la nostra complicità, non debba dare spiegazioni tempestive per qualsiasi cosa.Nelle regole del gioco non sono previsti controlli perché le mie decisioni devono essere totalmente autonome.. e poi una donna deve sempre conservare una parte di mistero nella coppia. Ammetto che quando Matteo era fuori ed è stato per almeno 15 minuti mi sono fatta fare la bocca e non solo ma siamo d’accordo, ed è lui a chiedermelo, che non racconterò tutto. .Matteo quando è entrato era visibilmente irritato ed io provavo un senso di gioia sia per la marachella di averlo cacciato pensando al mio piacere, sia al fatto di essermi goduta con soddisfazione quell’amplesso senza controlli
Quando Matteo, con tono ironico, chiede a Marco quanto secondo lui sono troia accetto ben volentieri la sua sincerità quando conferma rivolgendosi a me con un sorrisetto bonario mentre comunque mi da un bacio di conforto.Aggiunge poi>. Io lo riguardo stando al gioco e ne approfitto per alzare la posta e mormoro con tono di sfida .
Marco . Ricordo che avevo le mani che cingevano i suoi fianchi e i muscoli possenti disegnavano i movimenti delle mie mani mentre mi facevo stampellare davanti poi, autorizzato dal mio comportamento,mi gira con una certa decisione , mi posiziona a suo piacimento con il sedere in alto a gambe divaricate e mi chiede addirittura se può usare la saliva per lubrificarlo. Subito pronta con il giusto atteggiamento da vera provocatrice dico
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5 years ago
innocentesirena,
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Un giorno strano
Esco di casa e mi trovo sotto un temporale incredibile. Piove che Dio la manda! Sono già nero per conto mio e ci mancava anche questo. Il traffico poi è un casino pazzesco, gente che non cammina, altri che invece vanno veloci come razzi e la strada che è un vero fiume di mezzi e di acqua. Mi chiamo Mario, ho cinquantatre anni e sono sposato con Paola che ne ha due meno di me. Il nostro è un rapporto in crisi, da tempo siamo solo due persone che si sopportano e convivono sotto lo stesso tetto. Ma non sempre è stato così. La nostra unione dura da più di trenta due anni, di cui trenta da sposati. Abbiamo due figli ormai grandi e indipendenti, e forse è proprio questo che ci ha fatto perdere l’interesse l’uno per l’altro. In effetti da quando due anni orsono nostra figlia se ne andata per vivere la sua vita il nostro rapporto si è raffreddato, anzi è sparito proprio. Lei che vive e lavora con i suoi orari e le sue amicizie, anzi la sua sola amicizia Angela l’unica con cui esce uno o due volte al mese, e io con il mio lavoro che spesso mi costringe ad orari impossibili e un gruppo di amici con i quali al massimo vado allo stadio o faccio una partita a biliardo. Il resto è solo noia, indifferenza giornate a vivere sotto lo stesso tetto scambiando al massimo dieci parole. No, così non può andare. Mi sento stanco, annoiato e confuso, mi mancano i nostri amplessi, le nostre scopate fatte nei luoghi e nei momenti più impensati. Paola dal punto di vista sessuale è sempre stata una femmina calda e molto vogliosa, mi ha sempre fatto impazzire e io l’ho ricambiata con scopate sempre molto appaganti. Ma adesso sembra tutto finito. Forse è anche colpa mia, da quando ho passato i cinquanta mi sembra che la mia vita sia cambiata, mi sento diverso e anche se uno non vuole ammettere, ti rendi conto che non sei più come prima, specie nel sesso. Si, nel sesso, avverti il cambiamento più netto e deciso. Una volta vedevi una bella figa e subito ti sentivi arrivare il cazzo fin sotto il naso, adesso la guardi e decidi che è una bella donna, pensi che ti piacerebbe scoparla e allora incomincia pensare come te la faresti e solo a quel punto incomincia la tua erezione. Me lo dicevano, ma non ci volevo credere, invece è proprio così e questo mi spaventa un poco, e si è di sicuro riflesso nel nostro rapporto. Poi c’è questa cazzo di pioggia che viene giù sempre più forte. Arrivo al lavoro che sono quasi in ritardo. Sono ingegnere informatico e mi occupo di assistenza informatica presso aziende a cui abbiamo installato sistemi informatici e softwer che poi aggiorniamo e facciamo normale manutenzione grazie ad un programma che ci permette l’accesso da remoto. Questo è il mio lavoro, correggere gli errori degli altri e a volta è anche tanto noioso. Mi immergo nel lavoro, mi passano cinque ore che nemmeno me ne accorgo. Il collega mi dice di andare a mangiare e mi rendo conto che ho lavorato sempre senza mai alzare per un attimo la testa dallo schermo. Vedo due messaggi sul cellulare, uno è di mia moglie che mi dice che questa sera esce con la sua amica, e l’altro è del gruppo di amici che mi comunicano che si troveranno alla sala di biliardi per una serata di gioco. Vado a mettere un pasto nello stomaco, ma sono così scazzato che non faccio nemmeno troppo caso a cosa mangio, poi ritorno al mio lavoro e mi becco una bella seccatura. Una stupida impiegata di uno studio di avvocati a cui abbiamo installato un nuovo programma ha fatto un bel casino, si è sbagliata con le password e ha incasinato tutto il sistema, e per rimediare ha peggiorato ancora di più le cose togliendo le difese e adesso c’è chi se ne approfitta introducendosi negli archivi per sottrarre informazioni. Mi metto a salvare il sistema e mi rendo conto che tutto il loro archivio è sotto attacco e informo il titolare dello studio invitandolo a contattare la Polizia postale per una denuncia e nel frattempo cerco di limitare i danni con dei sistemi di difesa e allora scatta un gioco di attacchi e difese, astuzie e raggiri che mi coinvolgono tantissimo. Il tizio dall’altro capo del gioco è bravo, ma io ho dalla mia anni di esperienza, e poi conosco il sistema meglio di lui per averlo progettato e installato. Dopo circa due ore arriva la cavalleria sotto forma della Polizia postale alla quale lentamente fornisco i dati e i modi per intercettare e neutralizzare l’intruso e lentamente mi disconnetto. Quando finisco il mio lavoro vedo che si sono fatte le ventuno. Ecco il mio lavoro è anche questo, quando sei in ballo non puoi abbandonare il gioco e devi andare fino in fondo. Sono stanco, mentalmente scarico e non ho voglia di andare a giocare a biliardo, decido di andarmene a casa, ma durante il tragitto mi rendo conto che dovrò cucinarmi la cena e non ne ho voglia. Intanto continua a piovere e allora decido di andare a mangiare una cosa in un posto tranquillo, ma non voglio inzupparmi di acqua e opto per un posto nella Citta mercato dove c’è un parcheggio sotterraneo e mi avvio verso questa destinazione. Sono così stanco che sbaglio l’entrata e devo rifare il giro completo della struttura ed entrare dall’ingresso più lontano. Pazienza, tanto non ho fretta. Quando sono in fila per entrare mi trovo davanti un grosso SUV nero e altre macchine. Mi accodo e quando sono appena dentro il parcheggio vedo che la vettura davanti al SUV è quella di mia moglie. Cazzo un classico! Un classico una sega! Quando sei tu che ne sei coinvolto ti senti uno scemo. Osservo un poco distante tutta la scena e vedo che lei parcheggia e poi sale velocemente nel Suv e quando solleva le gambe dalla gonna corta si vedono le autoreggenti. Cazzo! si è messa in tiro la stronza! Resto un momento confuso incapace di reagire e poi dopo decido di seguirli. Loro vanno verso la tangenziale e io dietro che li seguo pensando a mille cose. Mi tornano in mente, come a tutti i cornuti, tanti piccoli dettagli che prima non ci avevo fatto caso, il taglio nuovo dei capelli, il vestire sempre fine ed elegante, ma se al momento lo avevo notato lo avevo anche imputato al fatto che le donne dopo una certa età, cercano sempre di sentirsi belle, e invece io cretino non ho pensato che lo faceva per un altro maschio. Sento uno strano dolore nel petto, sembra come se mi si spezzasse il cuore. Escono alla sesta uscita e poi si dirigono verso un piccolo motel dove si fermano davanti ad un bungalow dove entrano velocemente. Poi che piove tanto, lui non lo vedo perche è coperto dall’ombrello. Resto immobile a guardare la porta chiusa e poi me ne vado. Poco dopo mi devo fermare per vomitare. Cazzo che giornata di merda! Sono incazzato e furioso. Mi sento geloso e nello stesso tempo mi rendo conto che la situazione è il frutto anche della mia indifferenza e quindi è come se me la fossi cercata, e questo mi fa incazzare ancora di più. Giro senza una meta, sento la mente incapace di riflettere, e mi trovo lungo il viale dove ci sono delle puttane che cercano, sotto la pioggia battente, qualche cliente. Mi fermo e ne carico una. Non discuto il prezzo, la faccio salire e basta. Ci appartiamo poco lontano e lei dopo aver preso i soldi si solleva la gonna e si prepara per la scopata, ma io sono nella confusione più totale, la guardo e mi domando che cazzo sto facendo in quella situazione. Poi lei si avvicina, mi tocca il cazzo e io penso a quella stronza di mia moglie che si sta facendo scopare in un lurido motel come questa puttana, allora sono preso da una rabbia furiosa e da una eccitazione fortissima. Mi scopo con rabbia la puttana, che mi chiede di essere più delicato, ma non l’ascolto, sono incazzato nero e lei purtroppo ne fa le spese. Vengo ma non godo, anzi appena sborrato mi sento ancora più depresso e furioso che la riporto nel viale e me ne vado a casa. Rientro e dopo una doccia veloce me ne vado a letto, ma non trovo pace e non ho sonno. Ripenso alla mia vita con Paola e a tutte le volte che abbiamo fatto sesso, ai nostri giochi erotici, la sua paura nello spogliarsi la prima volta in una spiaggia nudista, ai suoi pompini fatti nei luoghi più impensati, alle nostre serate trasgressive dove lei o io ci inventavamo di tutto e poi mi domando come cazzo ho fatto a buttare al vento una vita così bella. La sento tornare, fingo di dormire quando entra in camera accendo di colpo la luce e la sorprendo con la mia presenza. Resta stupita del fatto che io sia già a casa, e fugge letteralmente in bagno. Ne esce dopo diverso tempo con in dosso la camicia da notte e dopo un breve saluto si mette a letto e si gira dall’ altro lato e spegne la luce. Restiamo un poco in silenzio, ma io voglio delle risposte.
“Da quanto tempo ti fai scopare da un altro?”
La sento trasalire, poi fa un lungo sospiro e mi risponde con un tono di voce calmo ma deciso.
“Non lo sai? Mi chiedi una cosa che tu sai benissimo, da quando tu hai smesso di interessarti a me.”
Mi giro verso di lei sono incazzato, ma la sua risposta mi ha trovato indifeso. Non mi aspettavo una simile risposta e passo la contrattacco.
“Mi sembra che anche tu ti sei dimenticata di me. Hai sempre la tua amica del cuore fra i piedi e quindi direi che almeno sono due anni che ti fai sbattere da un altro maschio. Complimenti sei stata brava!”
La mia risposta la ferisce, scatta seduta sul letto, e accende la luce.
“Brutto stronzo! mi fai la predica a me per Angela? Guarda che hai cominciato tu con i tuoi amici del calcio e le tue partite a biliardo a lasciarmi la sera da sola, e quindi non dare a me la colpa se mi faccio scopare da uno che almeno a me ci tiene, quando tu sei diventato così distante freddo nei miei confronti. Da un anno quasi non facciamo sesso e ti sembra giusto questo? Te la sei voluta tu! se fossi stato più presente io non avrei cercato nulla fuori dal nostro rapporto!”
Mi sollevo la guardo negli occhi. Bella da morire. Si, è una vera donna quella che mi trovo davanti. Bella e furiosa allo stesso tempo, leggo una strana luce nel suo sguardo e faccio l’ultima cosa che mai mi sarebbe venuta in mente. Mi sposto e l’afferro la bacio in bocca con lei che cerca di divincolarsi.
“Lasciami sei un bastardo! non voglio!”
La ignoro, le sollevo la camicia da notte e lei che cerca sempre di fermarmi ma con sempre meno convinzione. Nuda è ancora più bella. Le sue labbra senza rossetto sono in invito a cui non resisto e la bacio con passione. Dopo un attimo di indifferenza risponde al bacio e mi succhia avidamente la lingua. Mi stacco dalla bocca e scendo a baciarla lungo il collo, i seni. Quando arrivo alla fica la vedo gonfia, tumefatta e un poco dilatata, mi eccito al pensiero che sto per baciare la sua fica dove un altro uomo ha goduto, l’ha penetrata e questo mi eccita e sconvolge. La lecco avidamente la sento bagnata. Il suo sapore mi sembra diverso, forse sto leccando anche la sborra dell’altro, ma sono eccitato e di conseguenza mi sollevo e la penetro con un solo colpo fino in fondo. Sento che è aperta, ma non mi importa. Lo spingo di colpo fino in fondo e lei assaggia di nuovo i miei quasi venti centimetri che sbattono forza sul fondo facendola godere. La sua bocca aperta è quello che volevo vedere. Mi guarda senza dire nulla e poi solleva le gambe e le attorciglia dietro i miei glutei mentre io la pompo come un pazzo inizia a godere e a incitarmi. Sento la mia donna che partecipa alla scopata e mi viene incontro spingendo in alto il bacino per andare incontro all’affondo del mio cazzo che adesso la sfonda con furore.
…..ssiiii..porcooo..bastadoooooo!!!! scopamiiiii….ssii sei tornatooo finalmente…..daiii sfondamiiiii…..vengo!!! vengoooo!!VENGOOOOO……..
La sbatto come se non ci fosse un domani. Sono scatenato e lei sta godendo nel modo come piace a me e come abbiamo sempre goduto. La sento prossima al massimo del piacere. Ad un orgasmo che li batte tutti, il più bello, intenso, e devastante. Il suo orgasmo quello che mi ha sempre fatto capire quanto fosse bello scopare con lei e pure io sono vicino al piacere, voglio godere insieme a lei.
….ssiiii…ddaiiiiiiii…eccomii..VENGOOOOOOO!!!!...
Urla scossa dal piacere che la fa tremare tutta e mentre io mi scarico dentro di lei che lo sente, e ci gode anche di più.
….sisiii eccommiiii..SBORROOOOO!!!!..oraaaa….
Nello stesso momento che vengo lei mi pianta le unghie con forza nella schiena e mi urla un nuovo grido di piacere.
……….sssiii…ti sentoooooooo!!!!!...ssiiiiiii……
Sfiniti restiamo immobili abbracciati. Solo allora ad un tratto lei scoppia in un pianto dirotto. La stringo a me cercando di consolarla ma lei si stacca e mi batte i pugni sul petto con rabbia.
“Bastadaro!!!Bastardo!!!..Dove sei stato in tutto questo tempo?..Sei un bastardo!!! Io ti amo e sei un bastardo!!! Ho dovuto andare con un altro per farti capire che mi mancavi…ti dovrei lasciare invece ti amo e mi sei mancato tantissimo… Ci sono stata solo questa sera. Mi ha scopato in maniera troppo diversa da te, non sono riuscita nemmeno a godere, ero bloccata e impaurita e lui mi ha solo preso senza nessun piacere e mi sono sentita una stupida e una puttana per colpa tua, ero furiosa. Ti amo e solo adesso mi sono resa conto che solo con te trovo il piacere che voglio. Deciditi se vuoi che non vada più con altri cerca di essere di nuovo il mio uomo. Io ti amo e voglio solo te!”
Restiamo abbracciati e lei si calma poi senza che ce ne accorgiamo ci addormentiamo abbracciati. All’alba mi sveglio e mi sento confuso, è sabato e nessuno di noi due lavora ma lei non è nel letto. Mi sembra di aver sognato, ma sono nudo e ad un tratto la vedo entrare avvolta in una vestaglia da camera molto trasparente con in mano un vassoio con la nostra colazione. Sono stupito e la guardo incredulo. Mi sorride e si siede sul letto, vorrebbe mangiare ma io ho fame di lei e la stringo a me.
“Attento che rovesci tutto!”
La costringo ad appoggiare il vassoio e poi le monto sopra, sono già in tiro e la penetro così all’improvviso e lei mi sorride e mi bacia con passione.
“Questo è l’uomo che amo e che voglio.”
Mentre parla dalla finestra entra un raggio di sole e illumina un nuovo momento che cambia tutto fra noi. Adesso ho capito che per averla devo essere più presente, metterla come mia prima priorità e ci voleva un giorno strano per capirlo
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5 years ago
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Lola scopata in area di servizio
Lola scopata in Area di Servizio
Dopo l'incontro in Aeroporto sono rimasto in contatto con Marco e Lola via Facebook, parlavamo di quello che era successo, delle nostre fantasie e via dicendo
Fu così che Marco mi disse che avrebbe tanto voluto scoparsi la sua bella moglie francese in un Area di Servizio, magari di fronte a qualche camionista. Io avevo una gran voglia di rivedere Lola e l'idea di vederla scopata in quel modo mi eccitava non poco, perciò suggerii a Marco di contattare un bull camionista e di provare a realizzare la sua fantasia.
La ricerca non fu facile, di bull camionisti ce ne sono molti, ma io e Marco volevamo qualcuno di cui poterci fidare, alla fine però trovammo Alberto, un camionista romano. Sembrava un tipo a posto, anche se un po' volgare, moro con un tatuaggio sul braccio destro e un cazzo enorme (sicuramente più di 20 cm).
Con Alberto ci accordammo che almeno all'inizio saremmo stati (io e lui) solo spettatori e poi avremmo visto come evolveva la situazione. Lui dopo aver visto le foto di Lola, accettò con entusiamo.
Ci organizzammo per un giovedì sera, Marco avrebbe detto a Lola che c'ero solo io, la presenza di Alberto sarebbe stata una sorpresa.
La sera del incontro io dovevo essere in un Hotel vicino Roma, li avrei aspettati lì e poi avremmo raggiunto insieme l'area di servizio designata. Ne avevamo scelta una sulla A24 poco fuori Roma, perchè non molto trafficata, Alberto ci avrebbe raggiunto direttamente là.
Verso le 22.30 Marco e Lola arrivano in Hotel, ci accomodiamo al bar e prendiamo qualcosa da bere.
Lola era da infarto, aveva una gonna di pelle nera che arrivava al ginocchio, un camicetta bianca semitrasparente e sotto un bel reggiseno azzurro con un motivo floreale rosa, anch'esso trasparente. Il risultato era che standole vicino non solo si vedeva il reggiseno, già di per se molto sexy, ma si intravedevano anche i grossi capezzoli. Completava l'effetto un rossetto rosa, non particolarmente appariscente,ma davvero molto sexy.
A:"Lola stasera sei ancora più bella del solito"
L:"Voi italiani siete sempre così galanti"
M:"D'altronde hai sposato me no"
A:"Qui la galanteria non c'entra nulla, tua moglie è uno schianto, anche uno stoccafisso se ne accorgerebbe" e ridiamo tutti e tre
Data la mise, nonostante gli stupendi occhi verdi della francese, per tutto il tempo che siamo stati seduti ai divanetti del bar, non ho potuto fare a meno di guardarle le tette. Lei non se ne curava più di tanto o almeno non mostrava di curarsene, d'altronde sebbene fosse un po' timida io l'avevo già vista nuda.
Finito di sorseggiare il drink, decidiamo di avviarci, ma Lola mi chiede:"Dov'è il bagno?"
A:"E' sotto ma è un po' complicato, ti accompagno io"
Marco mi guarda pensoso, intuendo, a ragione, che avessi un secondo fine, ma lascia correre.
Lola si avvia verso la scale che portano al piano di sotto e io ammiro il suo splendido culo avvolto da quella sensuale gonna che ne sottolineava le forme, la raggiungo e le offro il braccio per scendere le scale. Le scarpe con il tacco si sa sono sexy, ma scomodissime!
Arrivati indenni al piano di sotto, io sapevo già che dovevamo andare in fondo al corridoio, ma speravo di trovare qualche sala conferenze (ovviamente vuote a quell'ora) semiaperta ed era effettivamente così. Una volta all'altezza della porta incriminata prendo Lola per mano, la tiro dentro e chiudo la porta dietro di noi
E' tutto buio, ma fortunamente trovo l'interruttore.
L:"Questo non mi sembra il bagno?" fa maliziosa
A:"Hai ragione, ma visto che stasera sono stato reclutato come spettatore, mi chiedevo se potevo avere un piccolo assaggio di spettacolo"
L:"Marco mi ha raccontato la sua idea di andare in un area di servizio e scoparmi lì. Mi ha detto anche che avremmo avuto pubblico e non ero molto entusuasta, lo sai che sono un po' timida. Poi quando mi ha detto che il pubblico eri tu, mi sono un po' rilassata, visto che ci conosciamo già"
Tra me e me penso che io e Marco siamo stati un po' cattivi, Lola non si aspettta l'arrivo di Alberto, ma so anche che quando è eccitata perde tutti i freni.
A:"Con questa camicetta mi stai facendo impazzire, si vede il reggiseno e anche i capezzoli" le dico sfiorandole il seno con la mano destra
L:"Ah e così sei tutto eccitato" mi dice mettendomi una mano sul pacco gonfio
Io non resito più, tiro giù la lampo, sbottono il jeans e me lo abbasso insieme ai boxer, liberando il mio cazzo durissimo che stava soffrendo la rinchiuso
A:"Quanto sei bella, lo vedi quanto mi fai eccitare, sto scoppiando"
L:"Poverino..." e avvicina il suo bel viso al mio
Io non mi lascio sfuggire l'occasione e la bacio, le nostre lingue si intrecciano, come quella volta in aeroporto. La sua mano destra scivola verso il mio cazzo e comincia una lenta sega. Io intanto le infilo la mia di mano destra sotto la gonna e comincio a risalire. La seta delle calze è fantastica al tatto, ma la pelle della sua coscia lo è ancora di più.
Quando arrivo dove mi aspettavo di sentire le mutandine, sento la fessura della sua fica già bagnata, non aveva gli slip! che donna, mi faceva impazzire sempre di più!
Comincio a passare la mia mano in mezzo alla sua fessura, cerco il clitoride con il tatto, ci gioco un po', ma poi la tentazione di penetrarla con il dito è troppo forte e le inseirsco il dito medio dentro senza incontrare nesuna resistenza, è già perfettamente lubrificata!
Lei si stacca dal bacio, mi guarda mentre cominco a muovere il dito dentro di lei, si morde un labbro, smette di segarmi e stringe la mia asta in mano.
Io la guardo a mia volta e di colpo aumento il ritmo della penetrazione con il dito, le nostre lingue si intrecciano di nuovo e lei segue con la sua mano il ritmo della mia.
Sapevo che sarei venuto, ero troppo eccitato, per lei, per la situazione e poi Lola era bravissima con le mani ed infatti dopo un paio di minuti sento che sto per sborrare.
Se avessi lasciato libero il mio cazzo le avrei imbrattato tutto il vestito, per questo, quando sento lo sperma salire su, muovo di scatto la mano sinistra, sposto la sua e tappo il glande con il prepuzio.
Il mio cazzo espelle un mare di sperma che rigonfia la strozzatura che ho creato con la mano come un palloncino.
Smetto di masturbare Lola e rimaniamo uno di fronte all'altra in questa strana scena in cui io mi tengo il cazzo per non far uscire lo sperma e lei mi guarda indecisa sul da farsi.
A dire la verità neanche io sapevo che fare, se avessi tolto la mano avrei sporcato la moquette ed in ogni caso sarebbe stata un�impresa raggiungere il bagno in quelle condizioni.
Per fortuna Lola sembra leggermi nella mente, si inginocchia, si porta il mio cazzo alla bocca e lascia che la sborra le defluisca in gola. Il mio cazzo è ancora duro e lei lo lecca per bene.
A:"Lola come sei brava con la bocca, una vera Salope", lei alza lo sguardo fra il malizioso e il divertito, lo lecca qualche altra volta e poi si rialza
L:"Che ne dici come anticipo?"
A:"Dico che sei magnifica e che mi hai salvato" rispondo mentra mi rimetto il cazzo nei pantaloni.
L:"Sai che hai un buon sapore?"
Io mi metto il dito medio in bocca e poi le rispondo:"Anche tu"
Una volta che ci siamo risistemati, lei va verso il bagno (che era effettivamente due porte più giù) e io risalgo.
"Non ci hai messo un po' troppo per accompagnarla in bagno?" mi chiede Marco un po' interdetto
A:"non mi ricordavo dove era, giù è un labirinto"
M:"Va bè, va bè, però guarda che sei sporco di rossetto"
Io lo guardo e scoppiamo a ridere, mi pulisco con un fazzolettino e replico:"Tua moglie è irresitibile e poi visto che devo fare lo spettatore, un piccolo assaggino ci stava no?"
M:"Lola è incredibile, è così timida alle volte, ma quando si lascia andare..."
A:"Chissà come reagirà ad Alberto, a proposito sarà già lì che ci aspetta" rispondo guardando l'orologio
2 minuti dopo vediamo Lola risalire la scala, sempre bellissima e perfetta.
M:"Andiamo allora?"
L:"Certo"
A:"Andiamo, io vi seguo con la macchina"
Marco faceva strada con la sua auto e in una ventina di minuti arriviamo all'Area di Servizio prescelta. Già in lontananza vedo un camion, perfetto Alberto è già qua, penso.
Parcheggiamo in modo che il camion ci faccia scudo verso l'area ristoro e che le macchine coprano invece gli altri due lati.
Lola e Marco scendono dall'auto e lei subito nota:"Chissà dov'è questo camionista" riferendosi al mezzo vicino a noi
A:"Starà dormedo dentro, quello domani mattina deve partire presto", lei non era molto convinta, ma lascia correre.
M:"Io devo andare un attimo in bagno, entriamo così vediamo un po' anche qual'è la situazione"
A:"Sì perfetto anch'io devo andare in bagno"
Ci avviamo verso l'area ristoro tutti e tre, il piano prevedeva che Alberto sarebbe dovuto entrare dietro di noi appena Lola fosse rimasta sola, doveva approcciarla, ma in modo molto soft (in ogni caso io e Marco lo avremmo tenuto d'occhio), l'idea era che lei lo vedesse prima, in modo che la sua presenza non fosse totalmente inaspettata e invasiva.
Una volta che io Marco siamo entrati in bagno, Lola rimane sola e comincia a girare un po' fra gli scaffali senza una metà.
Come previsto Alberto entra e si dirige verso di lei
Al:"Che ce fa na bella Signora tutta sola a quest'ora?"
Lola rispone un po' intimorita:"Sto aspettandoo mio marito, non sono sola"
Al:"Io me preoccupavo pe lei, con la gente che gira a quest'ora, na bella signora tutta in ghingheri..."
L:"Grazie, ma mio marito è solo andato in bagno"
Comunque Er sor marito è parecchio fortunato, co tutto questo ben di Dio ribatte Alberto scrutandola da capo a piedi e mostrando tutto il suo interesse per il corpo della bella francese
Lola lo guarda interdetta, ma ora non più intimorita, i complimenti anche se non proprio fini di Alberto avevano già stemperato un po' l'atmosfera.
Dopo questo scambio Alberto si allontana, compra un pacchetto di sigarette edesce.
Appena lui è fuori io e Marco usciamo in sequenza.
Credo che il camionista sia sveglio annuncia Lola, che però già embra meno preoccupata di prima.
A:"Vedrai che si fuma una sigaretta e va a dormire, prendiamo un caffé e aspettiamo che la luce della cabina del camion si spenga"
M:"Mi sembra una buona idea"
L:"Va bene, facciamo così"
Ci avviciniamo al banco e ordiniamo i caffè, io non posso fare a meno di notare che il banconista, un biondino poco sui 20 anni, non riesce a staccare lo sguardo dalla poppe di Lola. Quella camicetta trasparente e soprattutto il suo contenuto sono una calamita.
Portiamo i caffè ai tavolini (sarebbero per il ristorante, ma a quest"ora tutto è concesso) e scambiamo quattro chiacchiere.
A:"Marco hai visto che il ragazzo non riusciva ad alzare lo sguardo dalle tette di Lola?"
M:"Se è per questo non è l'unico"
A:"Ok, beccato, ma è davvero un'impresa guardare da qualche altra parte"
L:"Siete proprio tutti uguali"
A:"Lola abbi pazienza, ma hai un seno spettacolare, stasera poi con questa camicetta e il reggiseno che si vede in trasparenza sei davvero irresistibile"
L:" Lo prendo come un complimento"
M:"Comunque a quel povero ragazzo rischi di bloccargli la crescita"
A:"E' vero poverino, due tettone così non le ha mai viste secondo me"
M:"Una piccola soddisfazione, potresti anche dargliela Tesoro"
Che hai in mente risponde Lola tra il divertito e l'interessato
M:"Solo una provocazione innocente, perché non ti sbottoni un po' la camicetta e non vai a prendere una bottiglietta d"
'acqua"
L:"Ma sei matto?"
M:"Dai solo un paio di bottoni, quelli che servono per far vedere un po' il reggiseno, ci siamo solo noi qui"
E' un'idea fantastica rispondo io, già con il cazzo duro al pensiero
Lola ci pensa un po', poi risponde:"E' va bene giusto per giocare un po' e sbottona la camicetta fino a che non fu chiramente visibile il bordo del reggiseno azzurro.
Fatto ciò si alza e va verso il bancone, appena è abbastanza vicina il ragazzo sgrana gli occhi e diventa tutto rosso. Io e Marco sorridiamo, un po' malefici.
Lola chiede una bottiglietta d'acqua, lui ci mette qualche secondo di troppo per rispondere, era decisamenet ipnotizzato dalla sua scollatura.
Quando finalmente reagisce, quasi balbetta e non riesce a staccare gli occhi dalle tette di Lola neanche per un attimo.
Io e Marco dobbiamo controllarci per non scoppiare a ridere, ma la situazione era anche eccitante.
Nel mentre le luci del camion si spengono (anche questo era concordato) e noi ci avviamo al bancone per prelevare Lola.
Il povero ragazzo non osa guardarci in faccia, si gira di spalle e comincia a sistemare qualcosa dietro di lui.
Marco cinge Lola con un braccio e le dice:"Possiamo andare"
L:"Ok"
Ci avviamo verso l'uscita, ma non appena fuori scoppiamo a ridere tutti e tre. Quel piccolo scherzo aveva contribuito anche ad allentare la tensione, ora tutto sarebbe andato più liscio.
Arrivati alle macchine Marco e Lola si posizionano vicino al cofano. La luce dell'area ristoro era un po' coperta dal camion e noi eravamo quasi in penombra e abbastanza ben riparati
A:"Allora cosa prevede lo spettacolo?"
M:"Tu che cosa vorresti?"
A:"Io vorrei solo che Lola si togliesse la camicetta e il reggiseno, è da quando siete arrivati in Hotel che ho voglia di vedere le sue belle tettone. Per il resto lascio alla tua improvvisazione"
M:"Lola, ti va?"
Avreste dovuto invitare anche quel povero ragazzo dice sorridendo e continuando quanto iniziato dentro sbottona tutta la camicetta e la sfila.
Vederla lì con la gonna di pelle che le fasciava i fianchi e il reggiseno azzurro che le incorniciava splendidamente le poppe era uno spettacolo irresistibile, non ebbi altra scelta che sbottonarmi i pantaloni e tirarmi fuori il cazzo. Anche se ero già venuto dovevo segarmi davanti a tutto quel ben di Dio!
Lola non si ferma e si slaccia anche il reggiseno, giocandoci un po' prima di sfilarlo totalmente e regalarci la vista delle sue magnifiche tettone.
A questo punto sentiamo una voce:" Che posso guardà pure io?" era Alberto, entrato in scena al momento più opportuno.
Lola ha un sussulto e si copre i seni con le mani guardando prima Marco e poi me, per cercare conforto.
Entrambi le sorridiamo rilassati e lei a quel punto mangia la foglia:"Siete due Povci, l'avete invitato voi"
M:"Dai Tesoro, non ti eccita avere un po' più di pubblico?
Lola gli restituisce uno sguardo di sfida, sembrava quasi volesse dire:"Ah sì?" e così facendo scopre di nuovo il seno
Al:"Ammazza che zinne sta Porcona!!!"
Lola:"Ti piacciono?"
Al:"Se me piacciono, me fanno proprio arrapà"
Marco a questo punto si avvicina e comincia a baciarla con passione. Le sue mani la stringono, la bramano, è eccitatissimo da questa situazione. Fa sedere Lola sul cofano e la sua bocca scende prima sul collo e poi sui suoi grandi capezzoli, che lecca con ingordigia.
M:"Mettiti a 90"
Lola si gira e si appoggia sul cofano, la gonna nera aderisce perfettamente al suo sedere e alle sue cosce.
Marco comincia ad alzarle la gonna e piano la scopre offredonci la vista del suo spendido culo, quasi fosse un trofeo da mostrare
Al:"Ao ma questa è bona tutta, c'ha un culo ch'è na meraviglia!"
Alberto aveva abilmente, anche se un po' rozzamente, sintetizzato quella visione magnifica. Il culo tondo e accogliente di Lola, impreziosito dal regiccalze era indescrivibile.
Guardando le nostre reazioni estasiate Marco si eccita ancora di più. Comincia baciarle il culo e ad accarezzarlo con tutte e due le mani. Lola ondeggia maliziosamente e si gode il momento.
L:"Dai Amore scopami, non ce la fascio più"
A quelle parole Marco non ci vede più, si abbassa pantaloni e boxer, tira fuori il cazzo bello in tiro e punta deciso il suo buchino
"Non ce la fai più eh Troia, ora ti sfondo il culo, fai vedere come ti piace essere inculata" così dicendo la penetra di colpo facendola sobbalzare, ma quando Marco comincia a pomparla quasi subito comincia ad ansimare.
L:"Sì, Tesoro, Je suis une Salope, sfondami il culo, plus fort, plus fort"
Marco è infoiato, la cavalca furiosamente tenendola per i fianchi:"Guardate che Troia che è mia moglie, vorreste essere al mio posto? Vi piacerebbe incularla anche voi eh?"
M:"Facevi tutta la timida, ma ti eccita farti scopare qui difronte a loro, dì la verità"
L:"Oui, mi eccita, mi sento ancora più Puttana, baise-moi, baise-moi"
M:"Oh sì che ti scopo, ti scopo il culo per bene. Quanto mi fai godere, mi fai impazzire, mi fai impazzire" dice quasi urlando e rimpiendole il culo della sua calda sborra.
Marco ha il fiatone e mentre il suo respiro si calma rimane dentro Lola che muove il suo culo per raccogliere un altro po' di piacere dalla sua asta ancora dura.
Quando il respiro si calma, si stacca da Lola, guarda noi e dice:"Questa Troia ha ancora voglia, vi va di soddisfarla?"
A:"Cosa lo chiedi a fare, non aspettavo altro"
"Stai a scherza, ora glio faccio vede' io un bel cazzone a sta Porcona" risponde Alberto toccandosi i pantaloni visibimente rigonfi
Io prendo in macchina il mio plug anale rosso e mi avvicino a Lola che lo guarda incuriosiata senza proferire parola. Apro la portiera della macchina, la porto gentilmente verso di me e lei si lascia guidare. Mi siedo sul sedile lato passeggero con il cazzo bello duro, Lola è in piedi di spalle di fronte a me e io comincio ad armeggiare con il plug inserendolo nel suo buchino. Era già più che aperta così il plug entra in un attimo e lei continua a lasciarsi guidare.
Con le mani accompagno il suo bel culo e faccio sì che si sieda su di me impalandosi sul mio cazzo con la fica. E� caldisssima e bagnata, il mio cazzo non incontra nessuna resistenza e lei comincia subito a muoversi su di me. Ad ogni movimento veniva sollecitato anche il plug:�Uhm mi piace questo coso nel culo� mi dice mentre continua il suo su e giù.
Anche Alberto si avvicina e libera il suo cazzone da pantaloni e boxer, piantandolo praticamente in faccia a Lola.
L:"Come è grosso!"
"Te piace eh, succhia allora" le risponde mettendoglielo in bocca
Lola cerca di succhiarlo tutto, ma è davvero difficile date le dimensioni, comunque ben preso trova il giusto ritmo fra i due cazzi.
M:"Che Salope, hai tutti i buchi occupati, ti piace eh?"
Lola annuisce, anche perché rispondere con quel coso in bocca era decisamente impossibile.
Io intanto le palpo il culo e le poppe da dientro godendomi la sua splendida fica:"Quanto sei bona Lola, sei fantastica"
Al:"Sta Zoccola o succhia proprio bene"
La situazione è davvero coinvolgente ed eccitante, anche se sono già venuto stavo per esplodere di nuovo:"Sì sei proprio una Zoccola, ti riempio la fica per bene, sì, sì così" e le vengo dentro.
Lei si ferma su di me per qualche attimo, poi decide di girarsi, si appoggia sulle mie cosce e si mette a 90 verso Alberto, è davvero insaziabile!
Alberto non si fa certo scappare l'occasione, le toglie il plug e mi dice:"André basta co sti giocattoli, sta qua vuole un cazzo vero nel culo"
Così dicendo appoggia la sua enorme cappella al suo buchino e comincia a metterlo dentro
L:"Piano, piano è così grosso"
Al:"Ma che piano che hai un buco che sembra l'Arco der Trionfo"
Alberto continua ad avanzare senza pietà, Lola stringe le mie cosce e spalancala bocca in un grido muto mentre quel cazzone enorme si fa strada nel suo culo.
La scena è così eccitante che il mio cazzo non accenna ad ammosciarsi, Lola è appoggiata con le sue tettone su di me e io ho ancora voglia della sua bocca, perciò le metto una mano dietro la testa e la porto verso il mio cazzo facendomi spompinare.
Alberto la penetra sempre più a fondo e lei emette un mugolio strozzato dal mio cazzo. Una volta che quell'enorme asta è penetrata deltutto, Alberto comincia a moversi dentro di lei. La tiene per le chiappe e comicia a pomparla lentamente. Lola stringe sempre più forte le mie cosce e ho quasi paura che mi morda il cazzo, poi però incontro il suo sguardo e capisco che è piacere quello che sta provando, non dolore.
Alberto aumenta sempre di più il ritmo, la sta montando come una vera puledra. Lola alza la bocca dal mio cazzo ed inizia ad ansimare:"Ah, Ah, come è grosso, tapes mon cul, sfondami, sfondami il culo"
Alberto non se lo fa ripetere e aumenta ancora di più il ritrmo:"André ma come parla questa? Certo che è propprio na gran Puttana"
L:"Oui, je suis une vrae garce"
Al:"Ma che sta dì sta Zoccola, me fa arrapà quando parla così"
Per tutta risposta Lola grida:"Plus fort, plus fort!"
Al:"Più forte, mo te sfonno per bene" e serrando bene le mani sulle chiappe lo tira tutto fuori e poi mena un colpo micidiale nel suo culo.
Lola sobbaza, si lecca il labbro:"Encore" e arriva un altro colpo
L:"Encore, Encore" e aumenta il ritmo
Marco guarda la scena quasi incredulo
L:"Encore, Encore, Encore", sempre più veloce
M:"Ma quanto sei Troia, non capisci più niente eh?" e rivolto ad Alberto:"E tu, ti piace sfondare questa Porcona"
L:"Encore, Encore, Encore, Encore", lei è sempre più infoiata, lui sembra un martello pneumatico.
Al:"Il culo de tu moglie me sta fa godè da matti"
L:Encore, Encore, Encore, Encore, Encore, Encore, Encore.... i colpi si susseguono sempre più veloci e profondi, finchél lei si lascia andare fra le mie cosce appagata.
Alberto però la tiene ancora ben stretta e non è ancora venuto:"Cor, Cor, cor de che, mo te finisco de sfonna" e continua a pomparla senza ritegno mentre lei si lascia usare ormai stremata
Al:"Mo sì, mo sì che sto a venì, te riempio tutto il culo" e finalmente Alberto viene inondandole il culo di sborra.
Alberto la lascia andare e lei rimane in ginocchio vicino a me per riprendersi un attimo. Lui si aggiusta il cazzo nei panatloni e si avvia verso il camion, ha ormai perso ogni interesse per noi. Prima di salire e andarsene però di si avvicina a Marco, ancora ipnotizzato dalla scena che ha visto realizzarsi e gli dice:�Ao, se tu moglie c�ha voglia di farsi sfondare il culo n�arta volta, sai sempre dove trovarmi�
Io faccio posto a Lola sul sedile, soddisfatta, ma visibilmente provata. Chiude gli occhi per qualche minuto, ma poi si risquote reliazzando di essere ancora praticamente nuda, si riaggiusta la gonna e va a recuperare il reggiseno.
"Wow, quando Lola si lancia non la fermi più" dico rivolto a Marco
M:"E' vero ma stavolta ha superato se stessa"
A:"Chissà se è disposta ad un ultimo gioco prima di chiudere la serata"
M:"Non credo abbia altre energie"
A:"Quello che ho in mente io non è molto impegnativo"
"Di che parlate" chiede Lola che finalmente ha ritrovato il reggiseno che era caduto a terra
A:"Ti andrebbe un ultimo gioco?"
L:"Sarebbe?"
A:"Non metterti il reggiseno, mettiti solo la camicetta e vai a comprare qualcosa al Bar"
L:"Tu sei proprio matto2
A Marco però si illuminanom gli occhi.
M:"E dai Tesoro, sarebbe divertente, hai fatto parecchio di peggio stasera"
L:" E va bene vi accontento" e sorride maliziosa
Senza reggiseno le sue enormi poppe a pera si vedevano perfettamente da sotto la camicetta, i capezzoli enormi erano ancora duri e premevano sul tessuto sottile, insomma Lola era da infarto.
Così preparata si avvia verso l'area ristoro con passo sexy, anche se un po' claudicante (l'effetto Alberto si faceva sentire!)
Io e Marco la seguiamo da lontano, aspettiamo che ordini quello che vuole e poi entriamo. Il ragazzo era viola in faccia, ad un certo punto temevo si sentisse davvero male. Quando ci vede arrivare scappa semplicemente su retro.
Lola viene verso di noi e ci avviamo di nuovo all'uscita.
L:"Non ha detto una parola, annuiva solamente"
A:"Ci credo, se non gli viene un infarto prima, sai come si ammazza di seghe"
M:"Ma che cosa hai preso alla fine?"
L:"Un bicchiere di latte"
Io e Marco la guardiamo increduli e tutti e tre scoppiamo a ridere.
MARCO MI HA AUTORIZZATO A PUBBLICARE LE FOTO DI LOLA, LE TROVATE NEL MIO PROFILO
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5 years ago
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Un incontro in aeroporto
Un Incontro in Aeroporto
Stavo tornando in Italia dalla Francia, volavo AirFrance, per fortuna era un mercoledì e il volo della sera per Roma era pieno solo a metà, procedo con l'imbarco e trovo la mia fila vuota, come mia abitudine poggio le mie cose sui sedili interni e mi metto lato corridoio.
Dopo un minuto o due vedo arrivare una bella donna sui 40, occhi verdi, capelli castano scuro. Aveva un miniabito grigio in maglia, con un foulard nero intorno al collo. Il vestito metteva in risalto il suo seno prosperoso, una quinta probabilmente, anche perché aveva una sorta di apertura da cui si vedeva il bel decoltè.
Con mia immensa gioia si ferma sulla mia fila anche se dall'altra parte del corridoio e inizia ad armeggiare con il bagaglio, in questo modo ho la possibilità di ammirare anche il suo spledido culo, rotondo e accogliente, anche questo esaltato da questo abitino sobrio, ma molto sexy.
Come prevedibile ha qualche difficoltà, così sto quasi per alzarmi quando arriva il marito, il quale con ogni probabilità si era accorto che fissavo il culo della moglie, ma mi sorrise, a pensarci ora, quasi compiaciuto.
Sistemato il bagaglio a mano, lui si mette lato finestrino e lei nel posto al centro, quello laterale rimane vuoto permettendomi di guardare anche le belle gambe della Signora, avvolte in sensuali calze nere.
Inutile dire che la Signora aveva un certo fascino su di me e non potevo fare a meno di girarmi per guardarla, il marito se ne accorse in un paio di occasioni, ma continuava a sorridermi decisamente compiaciuto, evidentemnete gli faceva piacere se qualche altro uomo ammirava la moglie, di certo poteva essere più che fiero di avere a fianco una donna così atttraente.
Dopo un po' lei si appisola sulla spalla del marito e il vestito, che aveva una sorta di piccolo spacco laterale, sale un po' su, lasciando intravedere il bordo in pizzo delle calze e le mollettine del reggicalze. Non solo aveva un corpo da urlo, ma anche dell'intimo sexy, la mia fantasia volava e il mio sguardo non poteva che ritornare senza sosta su quel dettaglio, tanto che mi aspettavo che il marito la svegliasse per farla sistemare ed invece niente, sembrava quasi volesse farmi godere quello spettacolo.
Quando l'hostess comincia il giro degli snack lei si risquote, mi sorprende a guardarle le gambe e subito si risistema diventando quasi paonazza, io le sorrido, quasi beato.
Una volta che il carrellino ha passato la nostra fila lei si alza per andare verso il bagno sul retro dell'aereo ed io quasi automaticamente la seguo, più che altro per godermi lo spettacolo del suo bel culo.
Lei si gira e mi sorride continuando l'avanzata verso le ultime file completamente deserte.
I bagni sono occupati e io mi appoggio all'ultima fila, lei in attesa mi da le spalle, tra la vista del reggicalze e il suo culo ormai il mio cazzo era durissimo e rigonfiava il tessuto morbido dei miei pantaloni classici.
Mi stavo godendo appunto questo spetttacolo quando un'improvvisa turbolenza mi spinge seduto sul sedile, anche lei barcolla e inavvertitamente mi fiinisce in braccio.
Al contatto con il suo culo il mio cazzo ha un sussulto e quasi involontriamente va a premere su di lei che si gira verso di me ancora più imbarazzata di prima:"Mi scusi" dall'accento era chiaramente francese.
A:"Mi scusi lei, ma la vista delle sue calze ha prodotto qualche effetto prima", lei è viola, imbarazzatissima, ma forse anche un po' intrigata. Comunque la porta del bagno che si apre la salva e lei entra senza rispondermi. "Forse ho un po' esagerato" penso, in ogni caso una volta che si libera anche l'altro bagno ne usufruiisco e torno al mio posto.
Lei sta parlando sotto voce con il marito ed entrambi mi guardano, io onestamente temo una scenata, invece lui continua a sorridermi anche se lei è sempre imbarazzatissima.
Io ricambio il sorriso e decido di non tentare più la sorte, continuando il viaggio senza ammirarla ancora.
Arrivati a Fiumicino scendiamo ordinatamente dall'aereo ed io li seguo da lontano con gli occhi, alla riconsegna bagagli mi metto non lontano da loro, come al solito c'era da aspettare un po' e vedo che lei ne approfitta per andare in bagno ed io mi siedo ad aspettare pazientemente che il nastro parta.
Il marito appena lei entra in bagno mi raggiunge, si siede vicino a me e senza preamboli mi chiede:"Ti eccita mia moglie eh?"
Io sono un po' interdetto, ma rispondo prontamente:"Vorrei vedere, con il corpo che ha"
Lui: "Mi ha detto quello che è successo vicino al bagno, lei è un po' timida, ma si è tutta eccitata, ti piacerebbe vederle il culo?"
A:"Certo, ma cos'hai in mente?"
Lui:"Tu seguici alla macchina con discrezione, qualcosa ci inventeremo" e così dicendo si alza e si allontana
Lei ritorna dal bagno e dopo una decina di minuti il nastro finalmente parte, i bagagli non erano molti e arrivano praticamente tutti insieme.
Io recupero il mio e seguo loro due con lo sguardo, appena si avviano verso l'uscita li seguo stando non troppo vicino.
Arriviamo fino al parcheggio E e raggiungiamo l'ultimo livello, non c'erano molte macchine in quel momento, loro si avviano, lei è ancora inconsapevole che li sto seguendo.
Arrivati alla loro macchina, lui la cinge da dietro e comincia a baciarle il collo mentre le palpa le belle tettone da sopra il vestito, le fa appoggiare le mani sul cofano, la fa metteer a 90 e intanto mi fa segno di avvicinarmi.
Appena arrivo vicino a lui mi fa segno di non parlare con il dito.
Lei:"Sei proprio un Povco, ti sei eccitato dopo quello che ti ho raccontato e ora vuoi scoparmi come a Lione"
Lui:"Salope, sei propio una gran Troia, hai voglia di cazzo?"
Lei:"Oui, lo voglio tutto"
Lui le alza il vestito, scoprendo il reggicalze e le mutandine in pizzo che incorniciano un culo fantastico, tondo, accogliente, morbido, ma sodo. Me lo mostra come un trofeo ed io non resisto e mi tocco il cazzo nei pantaloni che sta già scoppiando.
Lui abbassa le mutandine a mezza coscia fino a quando l'elastico del reggicalze lo permette e me lo offre, come fosse un dolce prelibato.
Io mi avvicino, le paplo le natiche con tutte e due le mani, poi comincio a baciarle avvicinandomi sempre più al solco dove comincio a cercare la sua fica con la lingua. Lei si inarca per permettermi di raggiungerla ed io la trovo, rasata, gonfia, succosa.
Inizio a leccarla con voglia e lei :"Oh, sì leccamela, leccamela, ancova", inizia a dimenare il culo e poi si gira, vede il marito, realizza che non è lui che la sta leccando e una frazione di secondo dopo mi riconosce. Ha un sussulto e si mette in piedi.
Lei:"Siete due Povci e tu sei peggio di Lui" fa rivolto principalmente al marito
Lui:"E dai che sei tutta eccitata, avevi voglia di farti scopare da lui, dì la verità"
Lei non risponde, ma mi guarda incerta, io mi avvicino la guardo nei suoi bellissimi occhi verdi e le dico:"Sei bellissima, mi hai fatto impazzire dal primomo momento che ti ho vista" e così facendo la bacio, incontro la sua lingua morbida che dopo una piccola resistenza si lascia andare e così la stringo approfittandone per palparle il culo.
Poteva succedere qualsiasi cosa, ma il rumore di una macchina in arrivo ci blocca tutti e tre, lei si risistema alla svelta e ci guarda, come a dire "E ora?"
Rompo gli indugi e propongo audacemente:" Sono in un B&B qui a Roma, penché non andiamo lì e continuiamo questo discorso"
Il marito mi guarda malizioso e risponde:"Ok, tanto lo so che ne hai voglia" rivolto alla moglie.
Io vado a recuperare la mia auto e ci vediamo fuori al parcheggio, loro mi seguono, il B&B era ad un quarto d'ora dall'aeroporto.
Avevo con me sia le chiavi del palazzo, sia quelle del miniappartamento perché sapevo che di ritorno dalla Francia sarebbe stato troppo tardi per chiamare la proprietaria.
Parcheggiamo li vicino e loro mi seguono, senza parlare, lei con lo sguardo un po' basso (ora che l'eccitazione era un po' lontana, si rifaceva strada la timidezza).
Saliamo i due piani di scale ed entriamo nel miniappartamento. Io li guido subito nella camera da letto, era piccola ma confortevole, con un bello specchio ai lati del letto.
A:"Allora dove eravamo rimasti?"
Lui era ancora sul pezzo, ma lei era tesa, troppo tesa.
Allora io rivolto a lui:"La tua Signora è troppo tesa, ci hanno rotto il momento magico, ma ho un'idea per ricrearlo, puoi prdendere il foulard che ha al collo?"
Lui mi guarda dubbioso ma se lo fa dare.
A:"Ok, ora perchè non la bendi, così lei avrà l'illusione che ci sia solo tu, io almeno all'inizio non parlerò"
Lei era un po' sopresa, ma non oppose resistenza, a lui l'idea piacque subito.
Una volta bendata, la porta vicino allo specchio e dice:"Guarda che spettacolo la mia mogliettina"
Io mi avvicino dietro di lei e comincio a sfilarle il vestito, aveva un completino in pizzo nero coordinato con calze e reggicalze che metteva perfettamente in risalto le sue forme prosperose. Io di norma sono un fan della italiane, ma devo dire che questa francese era una vera dea, un concentrato di curve mozzafiato.
Lui le accarezza il seno e i fianchi con entrambe le mani, lei gira spalle allo specchio e il marito le slaccia piano il reggiseno liberando due tette fantastiche, grosse, sode, con due grandi capezzoli rosa.
Io intanto mi spoglio e prendo dalla valigia il gel lubrificante (non parto mai senza, non si sa mai).
Completamente nudo e con il cazzo durissimo mi avvicino a lei, prendo un po' di gel e comincio a palparle le tette. Lei si gode il massaggio, poi passo a leccarle quegli enormi capezzoli gustandomi il suo seno e il sapore dolce del gel.
Lei si morde un labbro, comincia a rilassarsi piano piano. Tericamente non sa che sono io che la sto toccando, ma può immmaginarlo. Il marito si scosta un po' e comincia a godersi la scena.
Io scendo piano con la bocca: pancia, ombelico, inguine, le slaccio il reggicalze e le sfilo prima la calza sinistra e poi la destra inginocchiandomi davanti a lei.
Ora ha solo le mutandine, che le sfilo molto lentamente accompagnando il movimento con la mia bocca che va a cercare la sua bella fica.
E' nuda e bellissima, con il suo corpo voluttuoso. Io sono sempre in ginoccio, le lambisco le gradi labbra con la lingua e poi mi insinuo sempre più dentro fino a quando lei non si allarga la fica con le mani e allora ci tuffo la lingua dentro e comincio a leccarla con foga mente con entrambe le mani le palpo il culo.
Lei:"Oui, leccamela, leccamela, Je suis una vraie garce" ed in quel momento lo era davvero una Gran Puttana
Avevo troppa voglia di scoparla e sentendola incitarmi mi alzo, la bacio, le nostre lingue si intrecciano in una danza senza fine, la sollevo sotto i glutei e la appoggio alla console di fronte allo specchio, lei allarga le gambe e io la penetro senza troppi indugi.
Era bagnatissima e calda come un forno, io comincio a pomparla prima piano poi sempre più forte, più forte, era una sensazione stupenda.
Lei:"Baise-moi, baise moi, oui, oui..." forse nella sua mente ancora fingeva di non sapere chi la stava scopando, ma in fondo sapeva che ero io e non suo marito anche se non avevo detto una parola, una donna riconosce il corpo del proprio compagno.
Le sue poppe saltavano ad ogni coplo ed io le leccavo con avididità i grandi capezzoli, ero eccitato all'inverosimile e stavo per venire, allora rallento un po' fino a fermarmi ed esco dal suo corpo.
Lei però ormai è infoiata, si inginocchia e comincia a succhiarmelo, fu il copo di grazia dopo pochi attimi le esplodo in bocca, lei non si ritrae, ingoia tutto e continua quello spelndido pompino.
Decido allroa di togliere il foulard:"Questo non ti serve più, sei proprio una gran Troia" lei alza gli ochi verso di me per un attimo e poi continua a succhiare.
A:"Sei uno spettacolo, che pompino magnifico, continua, continua....", lei allora se lo mette in mezzo alle tette e comincia una spagnola da urlo
Lei:"Sono Bvava?"
A:"Sei Fantastica, una vera Salope, hai delle Tettone Magnifiche"
Intanto il marito si è tolto boxer e pantaloni e si sta godendo lo spettacolo seduto sul bordo del letto. Ha il cazzo bello in tiro e decide di reclamare la sua parte, così dice con fare malizioso:"Tesoro, mi stai proprio trascurando"
Lei allora si alza, lo raggiunge e comincia a fargli un bel pompino messa però a 90�, offrendomi così il suo fantastico culo.
Io non aspettavo altro dal momento in cui l'ho vista, prendo il gel idratante, mi posiziono dietro a lei e comincio a massaggiarle il culo. Prima le chiappe, poi il solco e infine comincio ad esplorarle il buchino con l'indice.
Lei era ben aperta e cedette quasi subito alla pressione del mio dito. Presi un bel po' di gel, lo spalmai sul buchino e feci lo stesso con il mio cazzo che nonostante la sborrata era rimasto bello duro grazie al suo pompino, ma soprattutto grazie a quel culo paradisiaco che stavo esplorando,
Comincio a strusciare la mia asta nell'incavo del culo mentre con le mani le palpo le natiche e le allargo. Poi punto l'ano e con un sol colpo glielo metto tutto dentro, lei sussulta ed emette un piccolo lamento, temo di essere stato troppo brusco.
A:"Fa male?"
Lei:"No mi piace, non vedevo l'ora, scopami il culo, tapes mon cul" a queste parole non ci vedo più, comincio a pomparla come un forsennato. Le mi palle sbattevano contro le sue chiappe e i suoi gemiti si sentivano strozzati dato che continuava a succhiare il cazzo del marito.
Era un delirio, il primo a venire fu il marito che le riempì la bocca di sborra:"Oh sì succhialo, succhialo così, Salope, salope......"
Una volta che la sua bocca fu libera, i gemiti strozzati si traformarono in urli di piacere:"Oui, oui, plus fort""
Io ce la mettevo tutta:"Ti piace eh? Voglio sfondarti il culo, Troia, voglio aprirti in due" e aumentai ancora il ritmo
Lei:"Oui, così, baise-moi, sfondami, sfondami" e finalmente venne accasciandosi sul letto vicino al marito.
Io però non ero ancora venuto:"Che fai, mi lasci così?"
Lei:"Mi sei venuto già in bocca,no?"
A:"Sì ma il tuo culo mi ha fatto eccitare, ho bisogno venire di nuovo"
Lei:"E cosa avresti in mente?"
A:"Di approfittare delle tue Tettone"
Con uno sguardo malizioso si rimette a sedere sul bordo del letto:"Ca va" , le sue poppe erano ancora ben lubrificate e il mio cazzo ci scivolò in mezzo in modo fantastico.
Lei cominciò una spagnola memorabile:"Ti piace?" ed io:"Sei una Dea, continua ti prego"
Vedere il mio cazzo affondare in quelle tettone magnifiche era una goduria, lei aveva cominciato lentamente, ma stava aumentando il ritmo sempre di più, sempre di più finché:"Oh, sì, mi fai venire, brava sì....". Nonstante la prima sborrata abbondante in bocca, le riempii per bene anche le tette e finalmente fui appagato, oltre che esausto.
Usammo a turno il bagno per pulirci e sistemarci, lei uscì per ultima e quando uscì vestita come l'avevo vista solo poche ore prima non potei trattenermi dal dire:"Quanto ben di Dio nascoscosto"
Lei sorridedendo."Cosa dovrei fare andare in giro nuda?"
A." No però questo patrimonio dell'Umanità dovresti condividerlo in qualche modo"
Lui:"Bè qualche foto per gli amici potevamo anche farla"
Lei:"Sei proprio un Povco" ma non mi sembrava così scandalizzata.................
MARCO MI HA AUTORIZZATO A PUBBLICARE LE FOTO DI LOLA, LE TROVATE NEL MIO PROFILO
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Oltre ogni limite
Oltre ogni limite
Stai disteso sul letto al buio. Cerchi di dormire, ma non ci riesci, e come potresti, hai fatto un tale casino che sarebbe da darti il premio, “testa di cazzo d’oro”. Ripensi a tutta la faccenda e ne rigiri i fatti, ma in ogni caso tutto quello che ti è accaduto è puramente merito tuo. Adesso hai trentanove anni, lavori come autista di bus, e sei un bel ragazzo. Alto, fisico asciutto, bella presenza, biondo con occhi azzurri e hai un’aria simpatica accattivante che fa subito presa con le donne. Sei sposato da sedici anni e hai un figlio di quindici. Tua moglie è una bella donna, un po minuta, dal fisico esile e sembra non avere trentasette anni ma ne dimostra al massimo venticinque. È una bella donna che però non ama essere al centro della scena, cosa che invece a te fa un piacere unico. Lei è timida, riservata e di una ingenuità che a volte ti disarma, qualunque scusa tu gli racconti lei ti crede! Ti ama, è innamorata di te che all’apparenza sei un bravo ragazzo, un ottimo padre e un bravo marito, tutto casa e lavoro. Con lei il sesso è assolutamente normale, tu la ecciti, lei si bagna e poi la penetri con calma, uno o due orgasmi e poi vieni, tutto nella norma. Pochissime volte le hai messo il cazzo in bocca, a lei, la cosa sembra infastidirla, e le hai fatto il culo, ma non sempre lei lo gradisce, un rapporto tranquillo senza scossoni. A te andava benissimo visto che la trasgressione la trovavi con tutte le troie che ti scopavi, anzi eri felice che tua moglie non fosse una troia, come le altre. Nella realtà sei un vero bastardo che la cornifica da sempre. Si, a te portare a letto e scopare altre donne ti ha fatto sempre sentire un vero maschio. Ne hai scopate tante, con la complicità di un tuo collega più vecchio che ti ha lasciato un piccolo monolocale con bagno in un angolo molto discreto della città vecchia. Nella tua rete ci sono finite in tantissime. Bionde, more, giovani o meno giovani, anzi all’inizio le così dette milf erano le tue prede preferite. Si le volevi signore sui quaranta/quarantacinque, erano perfette! In genere quel tipo di donna era in una fase della vita in cui il marito è impegnato nel fare carriera nel lavoro, il figli hanno circa quindici o sedici anni e allora vogliono la libertà e lei la milf si sente trascurata e tu con un poco di attenzioni, e qualche complimento suscitavi la loro attenzione, un bel caffè due chiacchiere e poi giù nel letto a scopare. La prima volta ci mettevi anche l’anima. Dovevi dimostrare che al mondo solo tu sai far l’amore, come diceva Califano, e questo era un vero asso che non sbagliava mai. Te le scopavi per bene alcune volte e poi sotto un’altra. Ti sei goduto anche le straniere. Quattro o cinque tedesche, altrettante inglesine, qualche francese. Alcune dell’est, ma troppo facili da scopare, una messicana, ma la più dura da scopare era stata la giapponese. Non c’era verso di metterglielo dentro, ma alla fine anche lei si era presa il tuo cazzo e se anche non era riuscita a spingerlo dentro che circa la metà alla fine aveva goduto tantissimo che poi non voleva più smettere. E le nazionali? Tutte rigorosamente maggiorenni! Su questo sei sempre stato coerente, mai sotto i diciotto, e qualche volta era stata dura rifiutare, ma tu su questo non hai mai trasgredito. E la sessantenne? Accidenti che scopata era stata. Ti scopavi la baby sitter, una rumena dal culo perfetto! E lei lo aveva raccontato alla sua padrona, e alla fine ti era toccata anche lei, ma non era stato un sacrificio, aveva si sessantanni, ma se li portava veramente bene, come lo succhiava! Una vera professionista del bocchino! Alle tue attenzioni non erano sfuggite nemmeno due mogli di tuoi colleghi, e pure una collega impiegata era finita sotto di te, ma forse quella che aveva fatto divertire molto era quella che aveva il marito gelosissimo. Te la scopavi con lei appoggiata alla finestra mentre parlava con lui, e quando lui rientrava tu salivi le scale al piano di sopra per non incontrarlo e poi te ne andavi alla chetichella. Si era stata veramente molto divertente, come la giovane sposina che avevi aiutato a rifare il letto matrimoniale e poi lo aveva collaudato insieme a te mentre al telefono parlava con il marito. Si, ti sei veramente divertito, e tua moglie non ha mai sospettato nulla. Poi senza accorgertene hai fatto la cazzata delle cazzate. È comparsa lei, la fidanzate del nipote di tua moglie, un diciannovenne tutto Fantacalcio e Playstation. Lei un fiore di bambolina bellissima e molto trascurata. La prima volta ti è piaciuta, ma non le hai dato molta importanza, me lei invece ti aveva già messo fra i suoi pensieri. Circa tre settimane dopo, una domenica al mare l’avevi vista in costume annoiarsi a morte mentre il bamboccione giocava a beach volley. Il suo corpo ti era rimasto negli occhi, quel culetto a mandolino, le cosce snelle e ben tornite, le labbra un po piccole, e i seni una seconda con due capezzoli che volevano bucare la stoffa del costume. L’avevi fatta divertire con battute e scherzi, nulla di male, ma per lei era stato un giorno da ricordare: una persona l’aveva notata e fatta ridere, tanto per lei, e poco per te. La sera ti eri eccitato così tanto che avevi scopato tua moglie, una cosa anomala visto che non lo facevi mai più di due volte a settimana. Ma la ragazzina era diversa. Vedevi che spesso il suo sguardo indugiava su di te, e tu non facevi altro che favorire questo gioco, anzi la volta successiva le avevi detto che un bel fisico come il suo andava valorizzato con un abbigliamento veramente sexy, una mini e scarpe alte. La volta dopo si era presentata con una mini raso fica da urlo, e scarpe tacco dodici, lì, avevi capito che era ora di affondare il colpo, tanto più che il tontolone nemmeno l’aveva notato il cambiamento. Ti aveva anche detto che tre volte a settimana andava il pomeriggio in palestra con il bus, poi che lui non l’accompagnava mai. Avevi resistito due giorni, poi il terzo eri lì alla fermata e lei fasciata da una splendida e attillatissima tutina Danzas, era salita in auto con te. Le hai chiesto se doveva obbligatoriamente andare in palestra o se le sarebbe piaciuto fare un’altra ginnastica e lei aveva risposto con occhi lucidi dall’emozione che qualunque tipo di ginnastica alternativa le andava benissimo. Mezzora dopo era nuda sul letto dentro la tana del lupo. Te l’eri lavorata a dovere. Avevi giocato il tuo primo asso. Le avevi leccato la fichetta depilatissima facendola venire due volte. Era sconvolta!! Si era impossessata del tuo cazzo restando stupita dalle dimensioni, sicuramente non un super dotato ma molto più grande di quello del fidanzato. Lo aveva succhiato, leccato e infilato con molta disinvoltura tutto in gola, evidente che a lei il cazzo da leccare piaceva tantissimo. Si era dedicata a leccare tutta l’asta, insalivandola per bene, e aveva anche dato una bella succhiata alle palle scivolando con la punta della lingua fino al tuo fiorellino anale e la cosa ti era piaciuta tantissimo anche a te.
…scopamiiii!!!!..daiii.non resisttooooo….
L’avevi messa sotto e con molta lentezza le eri entrato dentro facendo scorrere tutta la cappella lentamente lungo le pareti che si aprivano fino a sbattere con un colpo secco sul fondo facendola sborrare subito.
….uhummmm…ssiiiii…vengooo!!! cazzo mi fai venire subito!!!!...seei unicoooooo…..
La sentivi tremare poi avevi incominciato un pompaggio da vero maestro. Era strettissima, ma la sentivi aprirsi ad ogni affondo fin quando se l’era preso tutto dentro, e aveva perso il numero delle volte che ti aveva gridato vengo!! Sfinita e col fiato corto l’avevi rigirata e messa su di te. Impalata sulla tua mazza aveva incominciato a saltellare su e giù godendo a non finire, si muoveva anche ruotando il busto come la più consumata delle danzatrici del ventre. Sfinita si era accasciata sul tuo petto.
..sei fanatstico!! Mi ha sfinito e ancora non sei venuto!! Sei unico!!....
A quelle parole avevi giocato il secondo asso che ti portava mille punti.
“Veramente io mi sono appena scaldato. Se sei stanca smettiamo, io posso anche non venire.”
Si era tirata su e ti aveva fissato con occhi increduli.
“ scherzi?..adesso tu vieni, mettimi come vuoi, ma vieni, ti voglio sentire schizzare dentro di me, sono protetta.”
Era quello che volevi sentire. L’hai girata di lato e scopata a non finire, mentre con le dita della mano le lubrificavi il culetto che essendo molto rilassata per tutto il piacere provato non opponeva nessuna resistenza. Quando l’hai girata e le hai appoggiato la cappella su quella meraviglia della natura lei si è girata, e ti ha pregato di fare piano.
..fai..piano..sono vergine……
Tu senza muoverti le hai detto che se non voleva non era obbligata, ma sapevi benissimo che non si sarebbe opposta se non altro per tutto il piacere che le avevi fatto provare. Hai spinto un poco e lei si è un attimo irrigidita, ti sei fermato, ma ti ha incitato a spingere fono in fondo.
..daiii…spingiloooo..daiii siii..cazzooo mi sfondiiii.
Due colpi secchi ed eri tutto dentro di lei. Sei rimasto immobile, e quando lei dopo un paio di respiri si è rilassata hai preso a muoverti. All’inizio facevi piano, ma ben presto ti sei reso conto che oramai si era abituata al tuo cazzo l’hai sfondata a dovere spaccandole il culo e facendola venire altre due volte.
..ssiiiii…..venggoooo!!!!!..cazzo che bello!!!! Daii vieniiiii…ti volgio sentire dentrooooo…..
Hai cercato di reggere ancora un poco, ma eri al limite anche tu e le hai inondato il culo di sborra. Lei sentendo il tuo orgasmo è venuta di nuovo.
…ssiiii….sborroooo!!! ssi ti inondooo il culloooo!!!
…ssiiiii..ti senttoooo!!!! Sei bollenteee!!! Vengo!!
Era stato un momento unico per lei, quasi routine per te, ma eri soddisfatto, sfondare quella meraviglia di culo era stato un vero capolavoro. L’avevi scopata per circa tre mesi, poi era diventata una cosa un po troppo ripetitiva, e allora avevi coinvolto nel gioco anche il tuo vecchio collega. Lei all’inizio era stata un poco restia al gioco a tre, ma poi lo aveva accettato perchè oramai era innamorata di te e avrebbe fatto qualunque cosa pur di accontentarti. Per un po l’hai affidata a lui, che se l’era scopata anche con altre persone, ma lei era te che voleva e quando si è resa conto che ormai era già finita ti aveva fatto una mezza scenata dentro casa tua davanti a tua moglie che ne era rimasta scioccata. Per la prima volta lei aveva aperto gli occhi e forse non credeva più a tutte la tue bugie. Ti eri reso conto della cazzata, ci avevi messo su una pezza, ma per un poco avevi dovuto rigare dritto, eri senza saperlo sotto inchiesta da parte di tua moglie che come tutti i cornuti ci ripensano sempre dopo alle cose dette prima. Pur di sviare i sospetti avevi accettato di andare in vacanza con la sua socia. Ambra era una sua amica fin dalle elementari. Sposata con Pietro un tipo molto serio e di poche parole, riservato e dal fisico imponente. Alto oltre l’uno e novanta per almeno centotrenta chili di peso tutto muscoli e nemmeno un filo di grasso, con delle mani grandi e dure che sembravano delle pinze, faceva il muratore, che col tempo aveva messo su una bella impresa edile. Ambra era una bella donna. Non le avevi mai dato tanta confidenza per il semplice motivo che stando giornalmente con Anna tua moglie era difficile trovare il modo di scoparla, e poi fino a questo momento non ti era sembrata una preda appetibile, ma ora con più di un mese di astinenza trasgressiva ti sembrava veramente un bel bocconcino. Avevi notato mentre leggevi il giornale che lei indugiava con lo sguardo su di te. Anna gli aveva di sicuro raccontato del casino con la ragazzina, e lei con la sua faccia da troia ora si accarezzava il seno con finta noncuranza. Eravate soli sotto l’ombrellone, Anna e Pietro al porto per comperare del pesce e lei che in un certo modo ti stava stuzzicando con una buona probabilità di successo visto che il tuo cazzo si stava già gonfiando sotto il costume, le avevi dato una bella occhiata e avevi visto i capezzoli crescere sotto il costume. Ma il ritorno dei consorti aveva rimandato tutto. Non potevi sapere che anche lei era sotto inchiesta da parte del marito che da qualche tempo sospettava che la troiona lo, cornificava. Andare al porto con Anna era stata la scusa per lasciarla sola sperando che facesse qualche cazzata. Non aveva detto niente a tua moglie perche sospettava una complicità fra donne. Anche Anna era stata zitta, non voleva sbandierare i suoi sospetti sul marito.
“Ecco il pesce, ora vai a cucinarlo”.
Le parole di Pietro fecero girare Ambra che fece cenno di no col dito per lei il pesce si poteva solo prendere già cucinato o al ristorante. Avevi colto al volo l’occasione e ti eri offerto volontario per aiutarla, pensando dentro di te che forse ci poteva scappare l’occasione di stuzzicare la vaccona. Anna e Pietro si erano dati una occhiata che in un primo momento non aveva fatto capire nulla ad entrambi, ma poi i sospetti erano emersi e silenziosamente vi avevano seguito, immaginando ognuno di beccare il consorte in fallo. Appena in casa lei si era diretta in bagno, mentre tu accendevi il barbecue per arrostire il pesce lei se ne era venuta indossando un leggerissimo pareo che nulla lasciava all’immaginazione. Due occhiate in giro e in un secondo eravate incollati al muro della cucina con lei che si era inginocchiata davanti a te ti aveva sfoderato il cazzo infilandoselo tutto in gola.
…. Huhuummmm..si questo si che è giustooo!!!..
Non avevi capito quello che diceva, ti gustavi la pompa incurante del fatto che dietro di voi c’erano due spettatori che in silenzio osservavano la scena. Te lo aveva succhiato e leccato da vera bocchinara, mentre con la mano libera si era masturbata e poi sollevandosi e appoggiando i gomiti al tavolo si era offerta a te.
… Dai mettilo dentro….. dai scopami che non resisto!!!
Non te lo aveva dovuto dire due volte. Avevi appoggiato la cappella spennellandola fra li labbra della fica gocciolante e poi con un secco affondo eri entrato tutto dentro di lei. Si era tenuta al tavolo mentre con un gemito ti aveva incitato a sfondarla tutta.
…ssiiii…daii sbattimi il cazzo dentroooooo…. Ssiiii
Avevi incominciato a sbatterla con impeto e furore. Lei godeva subito e in maniera molto rumorosa, tanto che le avevi tappato la bocca per paura che sentissero tutti. Dopo un po ti era venuta voglia di farle il culo, e senza dire nulla lo hai sfilato e appoggiato la suo culo.
..ssiii..ma piano..quello stronzo di mio marito ce l’ha troppo grosso e mi fa sempre male…daii…
Una spinta decisa ed eri tutto dentro. La vacca aveva un culo così aperto che sembrava che lo avevi di nuovo messo davanti. Pochi colpi e lei ha goduto, poi anche tu eri al limite e allora lei ti ha chiesto di sborrarle in bocca.
..ssii daii schizzami in gola…dai ..ssi lo voglioooo..
Ancora un poco e poi ti eri scaricato fra le sue labbra che ti avevano imprigionato la punta e non se ne erano persa nemmeno un goccia. Fuori intanto Anna si era girata e dopo aver visto la scena di voi due che stavate scopando se ne stava andando, quando si è trovata davanti Pietro. Lui l’aveva afferrata fra le braccia e mentre lei scoppiava in un pianto dirotto lui aveva capito che non era la complice di sua moglie.
“Tranquilla, calmati, e vedrai che gli e la faremo pagare a tutti e due, ma tu mi devi promettere che farai tutto quello che ti dirò io. Giuramelo!”
Lei dopo un momento di sconforto si era sentita a suo agio fra quelle braccia forti che la stringevano tutta facendola sentire protetta. Aveva alzato gli occhi ancora bagnati e incontrato il suo sguardo si era sentita illanguidire tutta. Era bellissimo sentirsi protetta da quel maschio possente, e aveva giurato che avrebbe eseguito alla lettera tutte le sue istruzioni. Passarono i tre giorni rimasti di ferie come se nulla fosse accaduto, e poi una volta a casa Pietro le chiese di fargli sapere quando lui inventando una scusa si assentava da casa. In questo modo aveva scoperto dove i due amanti si incontravano. Adesso aveva bisogno delle chiavi di quel posto e chiese ad Anna di cercarle. Non fu facile trovarle, lui le teneva dentro il cruscotto della macchina, ma con un pizzico di fortuna, un pomeriggio che lui era al lavoro ne aveva fatta una copia che poi consegnò a Pietro. Andarono insieme a vedere il posto. Appena dentro lui che le era alle spalle la strinse a se, la voleva e lei voleva lui, quasi un senso di compensazione. Fecero sesso in maniera furiosa. Era come se ognuno dovesse scaricare la tensione che si era accumulata in tutto questo tempo. Poi dopo ripetuti orgasmi avevano parlato e lui si era confidato con lei raccontando anni di sospetti e tradimenti, mentre lei per la prima volta si era sentita diversa, amata e desiderata e questo era grazie a lui che alla fine le aveva chiesto se voleva divorziare per formare una famiglia con lui. Dopo un attimo di riflessione aveva accettato e per non avere problemi avrebbero aspettato che i rispettivi compagni fossero dentro il luogo dove ora loro si erano finalmente trovati. Ma non tutto era andato come previsto. Mentre uscivano dal monolocale erano stati visti da te e che per puro caso andavi a prendere le lenzuola per portarle in lavanderia e eri rimasto stupito da quello che avevi visto. Tua moglie con Pietro non te lo saresti mai pensato e poi entrando avevi notato che per quanto avessero rifatto il letto c’erano chiare tracce del fatto che i due dovevano aver scopato. Era stato un duro colpo. Non credevi che tua moglie fosse troia e invece anche lei come le altre aveva trovato il tipo giusto che se l’era scopata. Avevi annullato l’incontro con Ambra dicendo che avevi dovuto lavorare, ma adesso steso nel letto stavi cercando una via d’uscita da una situazione in cui non ti eri mai trovato. Un bel casino. La guardi che dorme accanto a te. Hai a immaginato lei che si scopava Pietro. Per la prima volta ti sei sentito come tutte le donne che ti sei portato a letto il giorno dopo che non le scopavi più, messo da parte e questo ti dava molto fastidio. Per alcuni giorni ci hai riflettuto e hai notato che lei con finta superficialità ha sempre cercato di sapere quando saresti stato assente e alla fine le hai porto il fianco, dicendo che l’indomani eri lontano tutto il giorno, mentre nella realtà avevi preso un giorno di ferie. Sei uscito di casa e ti sei appostato nei paraggi e dopo un poco lei è uscita e tu l’hai seguite e hai visto che si è incontrata con lui e sono andati ad appostarsi davanti al tuo scannatoio in attesa che tu ci entravi con la troia di Ambra, ma hai giocato d’astuzia e presa Ambra le hai mostrato il pericolo. Lei stupita è andata su tutte le furie e hai dovuto faticare per non farla andare a litigare con tua moglie. Alla fine te ne sei andato e sei tonato a casa e quando Anna è tornata il suo sguardo era quello di che ormai non ha più nulla da dire. Il divorzio e la tua nuova situazione ti hanno per un momento fatto piacere, invece ora sei disteso sul letto e ti domandi se ne valeva veramente la pena.
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5 years ago
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Due coppie particolari
Sento il bip del cellulare che mi avverte che un sms è arrivato, lo leggo e sorrido.
“Amore sono in auto, e sto arrivando.”
Appoggio la testa al sedile, guardo fuori le luci delle macchine che passano e ripenso a come tutta questa storia è cominciata. Avevo appena 23 anni quando ho conosciuto Chiara, quella che poi sarebbe diventata mia moglie. Tre anni di fidanzamento e poi il matrimonio. Chiara è una bella donna, madre esemplare, e perfetta donna di casa, ma a letto un vero disastro. Proviene da una delle famiglie più all’antica che io abbia mai conosciuto. Il padre un vero despota che ha sempre comandato tutti a bacchetta, e lei è cresciuta con dei concetti suoi che se all’inizio uno ci passa sopra, poi dopo le nozze diventa un vero disastro. Era vergine, e come tale è voluta restare fino alle nozze. Tre anni di fidanzamento sono passati con qualche bacio e lievi palpate da sopra i vestiti del seno, altro? zero!! Dopo le nozze speravo in un cambiamento che di fatto non c’è stato. La prima notte di nozze, lei era così tesa che quasi non si voleva spogliare, e allora ho lasciato perdere aspettando che si rilassasse un poco. Ci ho messo tre giorni per poterla sverginare, e con che difficoltà!!un vero disastro. Vestita della sua camicia da notte si è adagiata sul letto supina, ha chiuso gli occhi ed è rimasta immobile. Ho provato di infilare la mia testa fra le sue cosce. Mi ha bloccato dicendo che se la leccavo non mi avrebbe mai più baciato. Impensabile poi farselo prendere in bocca.
“Lo fanno le puttane, e io non sono una puttana!!”
Ho considerato tutto, la cultura dei suoi genitori, il suo essere spaventata. Ho immaginato qualche trauma o esperienza negativa scioccante. Ho dialogato con lei, cercando di capire per quale motivo odiava così il sesso. L’unica cosa che alla fine ho capito, che il suo concetto di sesso era questo:
Serve solo per procreare, quindi tu fai quello che vuoi fin quando io non resto incinta. Tutto qui! Ho pensato di convincerla con discorsi, incazzature, litigate, musi e altro, ma lei niente. Fuori è una donna allegra, bella e simpatica, ma fra le lenzuola una vera disgrazia. Dopo due anni è rimasta incinta, e allora la sua disponibilità a farsi scopare è diminuita col crescere della pancia e il massimo è stato quando durante un controllo è emerso che aveva anche un problema all’utero e che dopo il parto ovviamente cesareo, sarebbe stato asportato. Partorita nostra figlia Lucia, e asportato l’utero per lei è stato un momento di grande svolta. Mi aspettavo un cambiamento ma si è rivelato il peggiore che potessi immaginare.
“Adesso che non posso procreare il sesso fine a se stesso non lo voglio più fare. Io mi limito a far crescere nostra figlia, ma tu stammi alla larga. Se vuoi puoi avere tutte le donne che vuoi, io non ti dirò niente, a patto che sei discreto e che non le porti in casa.”
Ci ho messo un mese a rendermi conto che non scherzava. L’ho minacciata di divorziare, ma è stato anche peggio.
“Di che ti lamenti? puoi fare quello che vuoi, io non ti limito in niente, ma non divorzio, per me il matrimonio è uno e basta. Puoi andare con le altre, ma con me niente. “
Alla fine mi sono arreso. Ho una moglie frigida!
A ventisei anni sentirsi dire così dalla donna che ami ti spezza in due. Per un po ho cominciato ad andare a puttane. Era l’unico modo per sfogarmi, ma poi non mi divertiva più, troppo ripetitivo e meccanico, e molto dispendioso. Ci va aggiunto che poi io lavoravo in banca come cassiere. Una mattina un rapinatore mi ha puntato una pistola alla tempia intimandomi di consegnare i soldi. Sono rimasto stordito e scioccato al punto tale che il vecchio direttore mi ha raccomandato per essere trasferito al nuovo centro contabile della banca. Il nuovo incarico non era male. L’ufficio, da poco creato all’epoca era composto da un capo e io. Oggi lo comando io e ho sei persone che lavorano con me. Il lavoro era semplice e tranquillo, l’unica cosa che dovevamo fare erano i corsi di aggiornamento periodici. È stato un pomeriggio che mentre andavo ad un corso quando in una strada poco trafficata ho incontrato una donna che con la vettura in panne mi fa cenno di fermarmi. La guardo per un attimo, bellissima! Alta, con dei jeans attillati che ne modellavano un culo da infarto e due tette strette e alte che cercano di vincere la resistenza del bottone che tiene chiusa la camicetta.
“Mi aiuti la prego, si è fermata e non va.”
Vedo del vapore uscire dal cofano, lo apro e trovo un tubo del radiatore rotto, con l’acqua che esce. Le offro di accompagnarla lungo la via dove so esserci un meccanico.
“Devo andare ad un corso, e non posso aiutarla diversamente.”
“Beato lei che ci va, io pure doveri andare ad un corso, ma fra la macchina rotta il meccanico con tutto il tempo che perderò credo di averlo perduto.”
La guardo, è decisamente bella. Le chiedo dove si tiene il corso e lei mi dice l’indirizzo della sede centrale della banca dove lavoro io. Scoppio in una risata, lei mi guarda stupita e le spiego che dopo la sosta dal meccanico andremo insieme al corso. In due parole scopro che lei lavora in una sede periferica, e immette i dati nel computer quello che poi io elaboro.
“Mi chiamo Giorgio.”
“Piacere Cristina.”
Lasciamo le chiavi al meccanico, che ci dice che per oggi non è possibile la riparazione ha troppo lavoro da finire, ma ci assicura che andrà a prendere al vettura e domani sera sarà pronta. Arriviamo al corso cinque minuti prima che inizia. Ci sediamo vicini, e le tre ore passano veloci, e in sua compagnia decisamente belle. È simpatica, allegra e con una carica di ironia veramente unica. Mi offro di accompagnarla a casa e quando la lascio mi dispiace un poco. Ci scambiamo il numeri di cellulare e l’indomani mattina appena sono in ufficio le mando un sms di buongiorno. Lei mi risponde e lentamente durante la giornata è un continuo scambiare di messaggi. Alcuni sono di lavoro, mi chiede dei consigli, altri puramente personali, nei quali ci chiediamo notizie personali. Durante la pausa pranzo la chiamo e le comunico che il meccanico mi ha detto che la vettura è pronta.
“Spero che quando andrai con tuo marito a riprendere l'auto non ci siano dei problemi."
"Se aspetto lui allora faccio prima ad andare a piedi. Per lui esiste solo la sua impresa edile e il calcio, meglio la sua squadra del cuore, tutto il resto è relativo e passa in secondo piano, se poi riguarda me anche in terzo piano o giù di lì."
Mi offro di accompagnarla, e all'uscita dal lavoro sono lì e lei arriva bella come non mai. Appena dentro la vettura la guardo e mi sembra bellissima. Lei nota lo sguardo e dopo un sorriso si mette a parlare chiedendo di me, le racconto in breve la mia vita e lei mi fa un sorriso ironico.
"Sei così gentile premuroso che mi lasci stupita, non ci sono abituata a tutte queste attenzioni. Come faccio a sdebitarmi?"
"Vieni a cena con me."
Lei ci pensa un momento.
"Va bene ma deve essere mercoledì lui non c'è, va alla partita e va via nel pomeriggio per tornare il giorno dopo. Mi devi portare in un posto fuori mano, dove non ci conoscono."
Accetto e lei mi lancia un bacio con le mani. Da quel momento mi sembra che i giorni non passano più. Ci continuiamo a scambiare interminabili messaggi, arrivando a desiderare che mercoledì arrivi presto. La sera fatidica l'aspetto nel parcheggio di questo centro commerciale, quando arriva ho un colpo al cuore. Bella, elegante, indossa un leggerissimo abito nero elasticizzato che le copre appena meta busto superiore, e arriva a mala pena a metà coscia. Quando sale le si vedono le autoreggenti e le scarpe con un tacco da capogiro. L'osservo estasiato, lei sorride e mi chiede se sono soddisfatto di quello che vedo.
"Accidenti! sei bellissima! se do retta al mio istinto ti salto addosso subito, mi farai impazzire tutta la serata ad ammirarti."
Lei mi guarda con un sorriso carico di aspettative.
"Spero che non ti limiterai solo a guardare. Mi aspetto un dopo cena da ricordare per tanto tempo."
Ci allontaniamo velocemente. Ho prenotato in un posto lontano, ne ho sentito parlare casualmente. Una volta mentre ero in bagno un collega lo indicava ad un altro, dicendo che il quel particolare agriturismo, dopo cena, si poteva affittare una camera, senza documenti, bastava farla aggiungere al conto della cena. La cena è tutto un continuo scambio di occhiate. Per non impazzire le chiedo di lei e suo marito.
" Pietro è un marito come tanti, innamorato solo di se stesso. Ero la sua segretaria, fra di noi ci sono venti anni di differenza, e poco dopo che lavoravo per lui mi chiese di sposarlo.
“Ti faccio fare la vita da regina.”
Mi aveva promesso, e su questo potrei dire che ha mantenuto la sua promessa, ma sapessi quanto costa vivere in questa reggia dorata. Per lui io sono solo una bella figa da esibire quando va alle cene con i politici con cui è ammanicato per ottenere i lavori più importanti per la sua ditta edile. Se fosse necessario mi farebbe scopare da tutti loro pur di avere un buon appalto. Nel sesso poi è un vero egoista. Mi scopa quando vuole, incurante di dove sono, cosa faccio, e se ne ho voglia o no. Mi infila dentro il suo cazzo abbastanza grosso e poi mi pompa con foga, fin quando viene. Che io abbia goduto o meno, non glie ne frega nulla. Ero vergine quando l'ho sposato. Lui, la prima notte di nozze mi ha scopato senza nemmeno togliermi il vestito. Lì, sul letto a gambe aperte senza nessuna preparazione o delicatezza. Tre colpi ed era tutto dentro di me. Mi ha fatto un male da morire. Ma lui non se ne preoccupato. Dopo mi ha lasciato lì ed è andato a bere con gli amici che aveva invitato nel bar dell'hotel. Ho immaginato che prima o poi mi avrebbe sfondato il culo, quindi mi sono sempre tenuta a portata di mano un tubetto di lubrificante e ti assicuro che ho fatto appena in tempo e metterne un poco che lui era entrato tutto dentro facendomi male lo stesso. Ultimamente dopo aver scopato con lui, quando andavo a pulirmi in bagno mi mettevo due dita dentro e mi masturbavo, ma questo non faceva che accrescere la mia frustrazione. Per motivi puramente di convenienza mi ha fatta assumere nella banca. Così che possa gestisce le operazioni della ditta di mio marito e ne controllare tutto quello che gli può interessare in campo economico e fiscale."
Mentre finisce la frase e sorseggia del vino, vede che la coppia vicino a noi ha ricevuto il conto, e lei nota che l’uomo oltre alla ricevuta prende una chiave, mi guarda in cerca di una spiegazione che le do immediatamente.
“In questo posta oltre al cibo puoi chiedere una camera insieme al conto.”
Lei mi sorride e con fare allusivo mi guarda.
“Chiediamo il conto? Ho ancora molta fame, ma di te.”
Cinque minuto dopo siamo in camera. Ci spogliamo rapidamente e io resto basito dalla sua bellezza. La faccio adagiare sul letto e la bacio con passione. Scendo lungo il suo corpo, le succhio i seni, mordo delicatamente i capezzoli e lei geme di piacere. Da tempo non mi capitava di godere del piacere di eccitare una donna, e allora voglio farlo bene. Lei dopo aver assaporato un po del mio gioco si rigira e senza esitazione infila tutto il mio cazzo in bocca. Lo succhia, lecca, se lo gode facendolo strusciare sia sul viso che sul petto e poi di nuovo in bocca. Lo adora!
..sssiiii …mi piaccee daiii leccamiii…oraaa vengoooo…
Un primo orgasmo, la fa trema tutta e io le lascio assaporare il piacere che sta provando memore del fatto che con il marito non ha quasi mai goduto. Sono eccitato, mi sto godendo una femmina e non la devo pagare, lo fa per il piacere e non per soldi. Mi trascina su di se.
..daiii…tiii prego scopamii..non ne posso piùùùù … ti vogliooo…
Inarco il bacino, appunto la cappella fra le fradice labbra della sua farfalla e spingo dentro. Entro lentamente, le lascio assaporare il piacere della penetrazione e lei inizia a godere sempre più. Quando sento la punta battere il fondo lei gode.
……ooooohhh…ssisiiiiii…..oorrraaaa!!!!...VeeNNNGGOOOOooo..
Trema scossa dal piacere, mi abbraccia forte stringendomi a se, piange. La guardo, mi bacia.
“Mi fai impazzire. Non ho mai goduto così tanto, ti prego continua.”
La scopo per un tempo indefinito. Perdiamo il conto di quante volte lei è venuta, e quando è stato il mio momento mi ha stretto le gambe dietro la schiena facendomi venire dentro di lei.
L’ho inondata!
Era da tempo che non godevo a pelle dentro una donna. Siamo rimasti abbracciati per un tempo lunghissimo. Così è cominciata la nostra storia. Siamo andati avanti per diversi mesi. Ogni volta che lui andava alle partite, io e lei andavamo a scopare in qualche albergo, facendola passare per mia moglie. Dopo un anno, eravamo di nuovo in quel agriturismo dove l’avevamo fatto la prima volta e festeggiavamo il suo compleanno, avvento sei giorni prima, quando si siede vicino a noi una coppia. Io li riconosco subito, lei è la direttrice del personale della nostra banca, lui il tecnico della ditta che ha in appalto la manutenzione di tutti i nostri computer. Appena tre giorni fa è venuto nel mio ufficio a installare un sistema nuovo. Lo conosco bene, si chiama Mario, mentre lei è Flavia, una donna molto bella, che a volte ci fa lei stessa il corso di aggiornamento, e quasi tutti i maschi della banca almeno mentalmente l’hanno ingravidata. Faccio un semplice gesto del capo e Cristina annuisce, pure lei l’ha riconosciuta, mentre non sapeva di lui. Per un attimo si fa prendere dal panico, ma io la tranquillizzo, se noi siamo una coppia clandestina, lei non è con suo marito poi che io so chi è lei. La coppia si rende conto di noi, ma ci ignora come noi ignoriamo loro. Al momento del conto vedo che anche loro hanno una chiave, e salendo sopra resto un attimo a spiare dalla porta per vederli entrare nell’appartamento di fianco a noi. Da quel momento le due donne incominciano a lodare i rispettivi amanti. Se la mia urla di piacere l’altra dall’altra parte del muro risponde con altrettante grida in un gioco che ci coinvolge entrambi. Passano alcuni giorni e un pomeriggio Cristina e Flavia si incontrano nella Città Marcato. Per un attimo si guardano senza dire nulla poi una risata scioglie quell’attimo di tensione.
“Allora si mangia bene nell’agriturismo?” – chiede Flavia.
“Certo e poi si digerisce meglio” – risponde Cristina.
Si siedono ad un bar e dietro due caffè incominciano i loro racconti. Prima un pò sul vago, poi lentamente, come se fossero amiche da sempre scendono sul personale e intimo. Cristina spiega in breve come sia nata la nostra storia e di come ci amiamo e soprattutto ci piace godere.
“Si, l’ho sentito che ti ha fatto impazzire.”
“Nemmeno il tuo ha scherzato, urlavi come un animale scannato!”
Ridono, poi Cristina chiede a lei della loro storia.
“Mi sono sposata che avevo appena 26 anni. Lui era il mio professore di Giurisprudenza all’Università. Giulio, ha venti anni più di me. Ero la sua assistente dopo la laurea, e ne ero innamorata pazza. L’ho sposato contro tutto e tutti. I miei genitori non volevano, ma io non ho ascoltato nessuno. I primi dieci anni ci sono volati via senza che quasi ce ne accorgessimo. Lui è un marito meraviglioso, dolcissimo, premuroso e attento a ogni mia esigenza. A letto non è un super, ma mi ha sempre portato al piacere con le sue carezze e la sua bocca. Mi fa morire quando mi lecca. Poi lui ha avuto un grave problema alla prostata, e le sue erezioni sono diminuite fin quasi a scomparire. Inoltre dopo dieci anni io volevo un figlio, ma lui mi ha detto di essere completamente sterile. Ci sono rimasta malissimo, e per un po i nostri rapporti si sono raffreddati. Poi lentamente ho capito che non era giusto che lui pagasse per un fatto naturale che lo penalizzava e allora abbiamo ripreso a godere insieme. Il nostro rapporto però era cambiato. Le sue erezioni erano quasi nulle, ma lui compensava benissimo con mani e lingua. Poi casualmente una sera a casa di amici si finì sul discorso del tradimento. Io ribadivo che non era possibile amare un uomo e poi tradirlo. Era inconcepibile per una donna godere con un altro che non fosse il proprio uomo. Lo dissi con tale convinzione che lui ne rimase colpito. Per tutta la serata mi osservò pensando a come sarei stata con un altro maschio e questo gli procurò una discreta erezione. A casa poi nel nostro letto mi fece sua come non capitava da anni. Era eccitato all’idea di me con un altro. Rimasi stupita, ma non feci domande. Per un po non disse nulla ma poi lentamente questa sua fantasia emerse e fu sempre più presente nei nostri momenti di sesso. Lui era impazzito al solo pensiero di sapermi fra le braccia di un altro. Io ero sconvolta, ma lo assecondavo per farlo godere e sentire bene, mentre dentro di me ero impaurita da come avrebbe potuto rovinare tutto un simile pensiero. Con la sua preparazione e attenzione ho vinto il concorso per diventare legale della banca. Ben presto sono diventata responsabile della sezione informatica e quando la banca ha iniziato ad digitalizzare tutte le operazioni io mi sono ritrovata a gestire la modernizzazione del sistema. È così che ho conosciuto Mario. La sua azienda si è aggiudicata tutta la sezione informatica e la relativa manutenzione di mezzi e programmi. Come hai visto è un bell’uomo, discreto e molto riservato. È vedovo, la moglie è morta nel dare alla luce sua figlia. Per lui è stato un colpo durissimo, si è buttato a capofitto nel lavoro. Per i primi tempi non c’era che un normale rapporto lavorativo, poi lentamente è subentrata una certa confidenza, e da un caffè ad un breve pranzo di lavoro ne è nata una vera amicizia. La sua corte discreta mi ha lusingato fin da subito. Era piacevole ricevere le sue attenzioni, e poi una volta in ascensore mi sono involontariamente appoggiata lui e ho sentito premere fra le mie natiche un vero palo di carne durissima che mia ha fatto letteralmente bagnare le mutandine. Ne ero rimasta così sconvolta che anche la sera mia marito se ne accorto e poi che fra di noi non ci sono segreti gli ho detto il motivo del mio turbamento. Eravamo a letto. E lui ha avuto una erezione non fortissima, ma sufficiente per farmi godere Mi ha scopato con calma e passione fino a godere dentro di me con una sborrata appena percettibile. Sono rimasta sconvolta da un simile evento. Non era possibile che avesse una erezione nelle sue condizioni. Ero rimasta veramente impaurita per la sua salute ero convinta che avesse assunto dei medicinali pericolosi, invece lui mi ha giurato che era solo dovuto ad un pensiero che lo aveva eccitato. Io con un altro! Da quel momento mi ha spinto a frequentare Mario assiduamente. Impazziva al solo sapere che eravamo insieme. Mi ha chiesto di essere sua. Io mi sono opposta, ma lui è stato irremovibile. Lo voleva con tutto se stesso, ma ad una sola condizione che la cosa fosse avvenuta a casa nostra, per non dare alito a nessun sospetto. L’occasione l’ha creata lui dicendomi che si sarebbe assentato per due giorni per un convegno. Io ero turbata al solo pensiero, ma dentro di me lo volevo pure io anche se il fatto che lui lo sapeva mi sconvolgeva. Ho invitato Mario a cena da me, e mi sono preparata a dovere. Abito nero elasticizzato appena sopra il ginocchio e calze auto reggenti con pizzo, string micro e un reggiseno a balconcino che esaltava il mio seno. Lui si è presentato in giacca e cravatta. Abbiamo incominciato a cenare poi a metà della serata mi ha stretto fra le sue braccia e io non ho capito più nulla. Mi ha baciato con impeto e passione. La sua lingua è entrata prepotentemente dentro la mia bocca e ha cercato la mia intrecciando una danza di piacere unico. Poi ho portato una mano in basso e ho sentito il suo cazzo durissimo premere contro la stoffa dei pantaloni. Era duro e molto consistente, niente a vedere del cazzo di mio marito appena barzotto. Un bel cazzo veramente duro. Dopo aver limonato un poco in salotto ci siamo trasferiti in camera nostra e lui mi ha spogliato lentamente. Quando ho lasciato cadere il mio reggiseno lui era già nudo e ho ammirato la colonna di carne durissima che avevo appena sentito e che già mi stava facendo bagnare fra le gambe. Mi ha disteso sul letto e si è infilato fra le mie cosce aperte. La sua lingua è scesa verso il basso per leccarmi, ma io l’ho trattenuto stringendo il suo viso fra le mie mani.
…no…nooo ti..tiii pregooooo…prendimmiiiii..è da tanto che voglio sentire un cazzo che mi sfondaaaaaa….sssi lo vogliooooooo……
Dopo un attimo di esitazione è risalito lungo il mio corpo e quando ho sentito la punta scivolare lungo il taglio della fica ho aperto le gambe per riceverlo meglio dentro di me. Ha dato una breve spinta ed è scivolato tutto fino in fondo. Mi sentivo aprire, scivolava lungo le pareti della mia vagina che si dilatavano come mai prima d’ora nel sentire quel palo entrare deciso e duro fin quando non ha sbattuto la punta in fonda procurandomi il primo orgasmo. Ho goduto in maniera sconvolgente e bellissima.
…….ss.siiii…. vvVVEENNGGOOOOooooooo!!! … VENGOOOO!!!....
Tremavo dal piacere che mi stordiva. Non ero abituata a sentirmi dilatare e aprire e sfondare così da un maschio possente e duro. Da quel momento non ho mai smesso di godere. Per tutta la notte mi ha scopato con impeto e passione sfondando e inondando tutti i mie buchi. Si, lo ammetto, con lui mi sono lasciata andare ad ogni piacere incluso quello anale che non avevo mai fatto nemmeno con mio marito, per non parlare del piacere di sentirlo arrivare nella mia bocca. Una vera delizia! Quello che non sapevo che mio marito aveva fatto installare, per motivi di sicurezza un sistema a circuito chiuso che ha ripreso tutto e non ti dico quanto piacere ne ha ricavato quando è tornato e mi ha mostrato le riprese di tutto quello che avevamo fatto noi due. Per un momento ci sono rimasta male, poi ho capito e da allora non mi faccio più scrupoli se non quello di essere discreta quando usciamo a cena fuori. La sera che ci avete visti festeggiavamo un anno insieme, e mio marito ci ha costretto ad uscire cena e relativa scopata. Naturalmente la mio rientro gli ho raccontato tutto lui ne ha goduto a suo modo. Dopo tre mesi che avevo intrapreso la relazione con Mario, una sera che era a cena casa mia, mio marito è entrato mentre noi stavamo scopando. Per un attimo il silenzio ha regnato assoluto. Lui ci ha esortato a continuare, che non ci avrebbe dato nessun fastidio, voleva solo vedermi godere. Mario mi ha guardato e vista la mia tranquillità a ripreso a farmi godere. Da quella sera lui viene e va da casa nostra suo piacere. Con mio marito sono anche amici, e lui lo ringrazia sempre del piacere che mi regala.”
Dopo quella chiacchierata Flavia e Cristina sono diventate amiche e lei l’ha fatta trasferire nella sede centrale dove lavoro sia il che Flavia. Per noi le cose sono decisamente cambiate. Ci possiamo vedere sempre, e anche loro spesso prendono un caffè con noi senza destare sospetti. Dopo circa un mese abbiamo organizzato una cena tutti e quattro assieme e ne è venuta fuori una serata sconvolgente. Ci siamo divertiti tantissimo, risate e giochi fra di noi a non finire. Complice qualche bicchiere di troppo le due donne si sono ritrovate abbracciate a baciarsi. Nessun di noi è stato capace di spiegarsi come è successo, ma è successo. Il giorno dopo nell’ufficio di Flavia la cosa si è ripetuta con un immenso piacere delle due donne che da qualche tempo lesbicano fra loro con la ferma volontà di coinvolgere anche noi nei loro divertenti piaceri. Questa sera siamo invitati a casa di Flavia a cena con Mario e Giulio, il marito di Flavia, per questo la sto aspettando in questo piazzale. Eccola, arriva, vedo la sua vettura entrare nel parcheggio e lei sale con me. BELLISSIMA!! ci dirigiamo a casa di Flavia dove ad attenderci troviamo anche gli altri e per tutta la sera ci divertiamo tantissimo e le donne ci fanno impazzire e alla fine io mi scopo anche Flavia mentre Mario scopa Cristina e poi le prendiamo in doppia sotto lo sguardo estasiato di Giulio che avrà scattato mille foto soprattutto di sua moglie mentre gode. Dopo questa serata abbiamo passato tantissimi momenti insieme, fin quando ha deciso di separarsi dal marito il quale non voleva all’inizio concedere i divorzio, ma con la minaccia di raccontare tutte le porcate che lui ha fatto in tema di appalti e soldi versati in nero ha acconsentito di lasciarla libera. Pure il mi sono separato da mia moglie. Non ha voluto il divorzio, ma ha accettato la separazione e adesso viviamo insieme e lei aspetta una figlio da me. Le nostre vite sono diventate molto più belle e ci divertiamo a giocare sempre con i nostri amici che ci regalano sempre momenti indimenticabili di sesso e piacere.
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1
5 years ago
admin, 75
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Un incontro casuale.
Mi chiamo Francesca, ho 26 anni, sono alta uno e 85, mora capelli lunghi fin oltre le spalle, quarta di seno, cosce lunghe e affusolate, sormontate da uno splendido culetto a mandolino. Da tre anni sono sposata con Alessandro, che di anni ne ha uno più di me. Fra noi due c’è una splendida intesa sessuale. A letto, amiamo molto fare il sesso con calma, tanta fantasia e senza nessuna limitazione, sia nei giochi, sia in tutto quello che può aumentare il nostro piacere. Alessandro, è un bell’uomo, alto come me, spalle larghe fisico asciutto e ben curato, e soprattutto ha una dotazione di tutto rispetto specie in circonferenza. Fare sesso con lui, mi dà un’emozione fortissima. Sa essere un amante forte e passionale, ma che ricerca sempre non tanto il suo piacere, ma il mio. Ama molto indugiare nei preliminari, specie con baci, carezze, e leccate intime che mi portano sempre a raggiungere come minimo due orgasmi, prima di essere posseduta. Anche se all’inizio, ero un po’ titubante, con il tempo, e la sua maestria è riuscito a farmi apprezzare anche il rapporto anale, dove oggi trovo molto piacere specie quando lui mi sfonda con molta passione. Amiamo entrambi essere esibizionisti, specie lui che nei miei riguardi, ha una vera passione nel farmi girare vestita in maniera sexy, senza quasi mai indossare l’intimo. È molto eccitante, andare in giro vestita molto sexy, con gonne corte, tacchi alti, e all’occorrenza anche autoreggenti, che amo molto mostrare specie se hanno il pizzo alto merlato. Alessandro gode molto, e si eccita nel vedere gli sguardi di desiderio dei maschi che incrocio quando sono vestita così, e ritiene che per la mia bellezza questo sia il giusto tributo. Nei nostri giochi di letto non manca mai la fantasia, spesso, mentalmente immaginiamo di coinvolgere altre persone. Abbiamo fantasticato spesso di inserire una terza persona nel nostro rapporto, anche se questo, fino alla scorsa estate non era mai successo. L’estate scorsa è avvenuto però un fatto che ha cambiato di colpo le nostre abitudini. Eravamo in vacanza in Corsica, vicino alla città di Bonifacio, ed il secondo giorno che eravamo lì, siamo usciti la sera per festeggiare il nostro anniversario di nozze. In quell’occasione, indossavo una minigonna nera, talmente corta che lui l’ha definita “una maxi cinta”. Sopra avevo top di colore azzurro chiaro talmente trasparente che lasciava poco all’immaginazione. Completavano l’opera un paio di sandali dal tacco 12 che mi facevano inarcare il culo rendendolo ancora più invitante. Lui invece indossava un paio di pantaloni di lino bianco sotto i quali non aveva nemmeno lui l’intimo e questo rendeva il gioco estremamente eccitante specie quando la sua erezione andava a premere contro la stoffa dei pantaloni che la rendevano molto evidente. Una T-shirt nera, talmente attillata che evidenziava il suo splendido torace completava il suo abbigliamento. Per tutta la serata è stato un gioco continuo ad eccitarci a vicenda, spesso ero io a fare in maniera che la stoffa davanti dei suoi pantaloni risultasse molto tesa. Anche lui non era da meno nei miei confronti, continuando ad infilare, ad ogni occasione, le mani sotto la mia gonna per palpare volte il culo, e a volte la mia micia già abbondantemente fradicia di umori. Dopo una cena molto intima e sensuale, caratterizzata più dal nostro gioco reciproco, che dall’abbondanza del cibo, siamo usciti a spasso per il paese, fin quando in una piccola piazzetta abbiamo trovato un bar gelateria che oltre ad avere tavoli liberi aveva un ragazzo che suonava un pianoforte e cantava musica live. Il posto era talmente intimo romantico che ci siamo fermati per consumare un gelato, e poi abbiamo ballato molto stretti, così vicini, che ad un certo punto mi sono sentita quasi penetrata da lui tanto era schiacciata la sua erezione contro il mio ventre. Poco dopo la mezzanotte ci siamo guardati negli occhi, e abbiamo convenuto dandoci un bacio, che era giunta l’ora di far ritorno nell’appartamento affittato per le vacanze distante circa 10 km dal paese situato in prossimità di una delle più belle baie della Corsica. Appena salita in auto, io mi sono appoggiato a lui, mentre lui guidava e io con la mia mano destra accarezzavo lentamente i suoi pettorali scendendo sempre più in basso fino a raggiungere il consistente pacco che si stava gonfiando per l’ennesima volta delle mie mani.
“Amore abbi pazienza, se continui così finirà che facciamo un incidente, oppure io vengo nei calzoni, e sicuramente non è questo che tu vuoi rischiando di farci male e di finire qui questa serata che fino a questo momento ci sta regalando emozioni tremende. ”
Ignorando le sue parole, ho aperto la patta dei pantaloni, ed infilando dentro le mani ne ho estratto quello splendido scettro che si ritrova fra le gambe. Poi senza dire nulla mi sono abbassata e ho serrato le labbra intorno a quella bollente cappella. Mentre la mia lingua lentamente ruotava stuzzicando il fremono e la punta, lui ha emesso un lungo gemito.
…uuuuuummmmmmmmmmmuuuummmmm…..
Stavo per affondare quello splendido membro dentro la mia gola quando lui di colpo ha fermato l’auto. Dopo qualche istante mi sono staccata da lui e sollevando la testa ho guardato davanti a noi, illuminata dai fari a circa 10 m una figura femminile agitava le braccia cercando di attirare la nostra attenzione. Ci siamo fermati e siamo scesi entrambi.
“Scusatemi, mi chiamo Jessica, ho bucato la gomma anteriore dell’auto, e non so come si cambia, e rimanere qui al buio con il cellulare che non prende mi sta realmente terrorizzando, vi prego, o mi aiutate a cambiare la gomma, oppure mi date un passaggio fino a paese più vicino.”
Alessandro si è voltato per un attimo verso di me, che ho rivolto a lui uno sguardo di assenso mentre mi avvicinavo alla ragazza che stava realmente tremando di paura. Ho cercato di tranquillizzarla mentre parlavo con lei mi rendevo sempre più conto che c’era qualcosa che non andava. Forse era quello strano accento portoghese, che lei ha subito specificato brasiliano, ma nei gesti nei modi sembrava un po’ strana. Abbigliamento poi era costituito da un tubino elasticizzato nero che a malapena conteneva le sue forme generose, specie nel seno sicuramente una quinta, e le cosce poi splendide, ben modellate finivano con dei piedi che mi sembravano leggermente grandi, racchiusi in un paio di sandali dalla zeppa di legno esageratamente alti, probabilmente un 18 con plateau da 10. Alessandro si è messo subito all’opera per sostituire la gomma, e lei si è avvicinata per guardare specificando che voleva assolutamente imparare come si faceva, e quando lui ha svitato i bulloni, lei si è piegata sulle ginocchia davanti a lui, che sicuramente girandosi ha potuto ammirare lo splendido spettacolo offerto dalle sue cosce scoperte che dovevano terminare mostrando l’intimo se mai vi fosse stato. Stranamente non ha sentito nessun picco di gelosia, pur rendendomi conto che la stava mostrando al mio uomo, ma dentro di me ho sentito una strana sensazione che mi illanguidiva tutta riportandomi allo stato di eccitazione che avevo vissuto per tutto il resto della serata. Con gesti rapidi e veloci Alessandro ha sostituito la ruota, e lei non la finiva più di ringraziarci fin quando per sdebitarsi ha chiesto e ottenuto che la sera dopo, saremmo andati casa sua perché intendeva offrirci una cena. Dopo esserci scambiati i recapiti telefonici, ci siamo di nuovo incamminati verso casa, e poco prima di raggiungere la nostra destinazione abbiamo visto il piccolo residence dove abitava lei. Appena giunti a casa ci siamo spogliati velocemente e Alessandro mi ha disteso sul letto iniziando leccarmi fra le cosce con estrema bravura portandomi di nuovo ad un altissimo livello di eccitazione.
“Scommetto che ti sarebbe piaciuto avere anche Jessica viene letto con noi.”
Lui si ferma un attimo, solleva il capo delle mie cosce e fa un mezzo sorriso ironico.
“Credo che sicuramente sarebbe piaciuto più a te, che a me. ”
Lo guardò per un attimo cercando di capire, ma la sua lingua riprende a frugare fra le pieghe della mia passera che si sta bagnando copiosamente ormai eccitata da molte ore, e prima che io possa dire o replicare, lui si distende su di me e mi penetra con un colpo solo fino in fondo. Sento le pareti abbondantemente lubrificate aprirsi al passaggio del suo membro che scivola velocemente fino in fondo colpendo con la punta del collo dell’utero provocandomi un misto di dolore/piacere che mi tremare tutta facendomi avere un orgasmo rapido e incontrollato.
…….. Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii……… Oddio vengoooooooo!!!!......
Tremo scossa da fitte di piacere che attraversano tutto il mio corpo, provocando, ondate di godimento che mi fanno tremare mentre lui inizia un lento e intenso pompaggio, facendomi godere almeno altre due volte, prima di girarmi e dopo aver appoggiato la sua cappella sulla mia rondella anale, affonda dentro di me con un colpo secco e deciso. Godo, lo sento che mi sfonda il culo, ma questo mi piace da morire, e lui lo sa, mentre mi pompa con decisione riprende il discorso interrotto prima.
“Ti piace? Godi nel sentirlo dentro che ti sfonda il culo, ma credo che domani sera avrai una gradita sorpresa.”
Sconvolta dall’orgasmo non riesco a seguire il suo ragionamento, mentre lui aumenta con un ritmo che mi porta dell’ennesimo orgasmo per poi svuotarsi dentro di me.
….uummuuu…..Vengoooo….ssi….daiiiiiiiiii…vengoooooo….
Si eccomi..... Sto sborrando!!!!... sborrooooo!!!!!!
Sfiniti appagati ci addormentiamo, e quando ci svegliamo il sole è di nuovo alto nel cielo, senza aggiungere una parola di quello che riguarda sia ieri sera, che quello che riguarderà questa sera, ce ne andiamo tranquillamente al mare e per tutta la giornata è un susseguirsi di baci carezze bagni e sole, fin quando un SMS di Jessica ci riporta la mente all’impegno della serata. Torniamo casa, e dopo una doccia veloce ci prepariamo a raggiungere la nostra amica. Alessandro decide di indossare un paio di pantaloni di cotone nero, è una camicia dello stesso colore mentre io scelgo un vestito di lino oscuro con tre bottoni davanti lo tengono parzialmente chiuso senza indossare nessun tipo di intimo, ma solo due sandali dal tacco basso legati alla caviglia con un con un laccio di cuoio nero. Puntuale ci presentiamo alle 20 a casa di Jessica. Ci accoglie con un abbraccio e un bacio. Bella e sensuale indossa un top giallo e una mini nera, molto MINI, e le inconfondibili scarpe con il tacco vertiginoso. Ci mettiamo subito a tavola. Le pietanze sono ottime, annaffiate da un vinello frizzante e fresco che scivola giù che è una bellezza. Ben presto ne abbiamo fatte fuori due bottiglie, e l’atmosfera si è surriscaldata mentre i ragionamenti sono andati sull’aspetto fisico. Lei asserisce che il mio seno è più bello del suo. Io ribatto che il suo è almeno una o due volte volte più grande del mio, e alla fine è Alessandro che ci invita a mostrarlo che farà da arbitro. Mi denudo e lo mostro, lei fa la stessa cosa e nel vedere quel capolavoro mi sento illanguidire il ventre allungo una mano e la poso sul seno destro. Meraviglioso. Sodo, duro e con il capezzolo che si sta indurendo velocemente. In breve mi ritrovo con la sua bocca sul mio seno. Mi succhia e lecca meravigliosamente, mi lascio andare alla nuova esperienza. Lei ci prende per mano e ci porta in camera sua. Mi spoglio e pure Alessandro lo fa ma con più calma. Quando mi giro ho una sorpresa che non mia spettavo. Se sopra lei ha due seni meravigliosi, sotto ha un uccello mai visto! È un trans. Per un attimo resto basita, mi giro verso il mio uomo che mi sorride, lei ci guarda aspettando l’evolversi della cosa. Lui mi fa cenno di assenso, e io mi tuffo fra le sue cosce a leccare e succhiare quel palo di carne meravigliosa. Geme e contraccambia il piacere. La sua lingua è un serpente che si insinua fra le pieghe della mia fica bollente e lecca e succhia tutto il piacere che mi sta facendo uscire. Godo e tremo.
……….ssssssssssiiiii…..umhhmmm….vengoooooo!!!!
Il primo orgasmo mi sconvolge. Lei imperterrita continua a leccarmi, mentre sento il cazzo di mio marito aprirmi il sedere. Lo spinge dentro con decisione, e ben presto godo anche da questo buco.
Sssiiiii….daiiiii..sfodami il culooooo!!..
Mi pompa deciso, ma e Jessica che lo ferma. Si distende supina e mi fa salire su di essa e mi impalo su quel cuneo di carne durissima e bollente. Mio marito torna a infilarmi il suo in culo e ben presto sono stretta fra due cazzi che mi sfondano tutti i buchi. Godo come una pazza e urlo con tutto il fiato che mi rimane. Tremo e sborro a ripetizione.
…… ssiiiii…cazzoooo!!!! Venggoooo!!! Ssiiiii…sfondatemiiii..sssiiiiii….oraaaaaaaaaaaaa!!!!....
Mi pompano come indemoniati, perdo ben presto il conto di tutte le volte che ho gridato vengo. Poi si scambiano i posti. Lui davanti e lei dietro. Quando mi sfonda il culo lo sento come se fosse la prima volta.
…aaahhhiiii…pianooooo..mi sfondiiii…..uhhummm….ssiiiii..daiiiiiii..mi piaceee…daiiiii…
Alessandro mi penetra davanti con qualche difficoltà, ma alla fine ho ancora tutti e due i cazzi dentro che mi sventrano che è una meraviglia. Dopo che mi hanno fatto godere tantissimo, se ne escono e non sono ancora venuti. Li guardo sfinita mentre ora è Jessica che si mette a pecora e invita lui a sfondarle il culo. Alessandro mi sorride compiaciuto e poi si infila dentro quella meraviglia. Lo spinge dentro fino in fondo, e lei gode anche più di me.
…ssiiiii..bel…torooo..spaccami….il….culoooo…siii…bellissimmoooo…..
La pompa con decisione. Vedo il cazzo di Jessica che è rimasto duro, non resisto all’idea di mettermi sotto di lei e succhiarlo. Lei assapora il piacere del cazzo in culo e della mia bocca che lo spompina con impeto e passione. Geme e gode alla fine sborra urlando.
…sssiiii…cosììììì…eccomiii….ssbbOOORRRoooooooo!!!
Mi riversa in bocca un fiume di semenza che non riesco a contenere, mentre anche Alessandro è al limite e gli inonda il culo.
…eccommiii…sborrroo..pure ioooo…oraaaaa!!!!
Rimane immobile, fin quando lui non gli ha riversato in culo tutto il suo piacere, poi si sfila, e si distende e cerca la mia bocca. Mi bacia e lecca il suo stesso piacere che non sono riuscita ad ingoiare. Restiamo un momento distesi e in silenzio, poi le ci bacia e abbraccia entrambi, complimentandosi con me per essere riuscita con estrema disinvoltura a prendere in corpo la sua notevole mazza.
“Ma come fai a gestire una simile dotazione?”
Lei mi guarda con l’aria un pò affranta, e mi dice che ha intenzione di asportarla. La guardo sconvolta.
“Cosa???..ma stai scherzando!!! È meravigliosa!!non fare una simile pazzia, mi hai fatto godere come una fontana e tu la vorresti togliere?? Sei pazza!!!”
Lei sorride e mi dice che non sono la prima persona che le fa una simile obbiezione, ma è dura nasconderla sotto i vestiti da donna.
“Fregatene!!. Ce l’hai e allora falla vedere a meglio assaggiare, vedrai che non darà fastidio a nessuno!!
Mi bacia divertita, poi noi ce ne andiamo. Abbiamo passato il resto della sua vacanza in sua compagnia e poi in seguito abbiamo organizzato delle serate insieme ad altre coppie che, specie le signore, hanno apprezzato la sua dotazione. Per me è stata una meravigliosa esperienza che mi ha introdotto in un mondo tutto da esplorare e con mio marito al fianco sono sicura che avrò tante altre meravigliose sorprese.
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5 years ago
admin, 75
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Andiamo al cinema ? (una serata extraordinaria)
Siamo una coppia matura,entrambi abbiamo passato i 50 ma la voglia di fare sesso non ci manca. Mia moglie nonostante l'età è ancora appetibile,non molto alta,un seno generoso,non sodo come anni fa ma decisamente invitante e un culo che non passa inosservato.
Quando facciamo l'amore ci piace giocare di fantasia ed io in particolare le prospetto situazioni che la fanno eccitare ancora di più.
Una sera dopo aver scopato le ho proposto di mettere in pratica una di queste fantasie. Sarebbe stato intrigante uscire ed abbordare uno sconosciuto,magari qualcuno di suo gradimento notato in un locale.
Lei ha subito escluso questa eventualità motivandola col fatto che un conto è fantasticare su certe cose un altro è trasformarle in realtà ma io sapevo che sotto sotto l'idea la incuriosiva e le procurava qualche prurito.
Quella sera non ho insistito più di tanto ma la sera successiva mi sono avvicinato a lei e ho iniziato a baciarla dolcemente e ad accarezzarla e quando ha raggiunto quello stato in cui inizia ad accendersi il desiderio sono tornato alla carica. Le illustravo la scena mentre la baciavo sul collo e facevo scivolare la mano lungo le sue cosce carnose. Man mano che procedevo con la descrizione sentivo la sua eccitazione salire e dopo parecchi no sempre meno convinti ha ceduto ammettendo che sarebbe piaciuto anche a lei vivere quel genere di esperienza.
Ora eravamo d'accordo entrambi e non restava altro che studiare come muoverci.
Dopo aver valutato diverse possibilità tra locali da ballo e altri luoghi di ritrovo abbiamo optato per il cinema. Tra le varie sale ne abbiamo scelta una che aveva in programmazione film di carattere erotico.
Abbiamo scartato i cinema porno perché frequentati generalmente da solitari segaioli e guardoni.
Noi volevamo una storia ben fatta con uno svolgimento graduale e non partire subito in quarta come sarebbe facilmente potuto accadere in un luogo del genere,
Consultiamo internet e dopo una breve ricerca troviamo il locale adatto. E' una sala che ha in programma una rassegna dedicata a Tinto Brass.
Decidiamo di andarci l'indomani per l'ultima proiezione della serata.
Il giorno seguente l'ho passato con crescente eccitazione impaziente che arrivasse sera.
Finalmente rientro a casa,bacio mia moglie,pranziamo in silenzio,siamo allo stesso tempo tesi ed eccitati.
Finito di cenare ci sediamo sul divano per rilassarci un po (c'è tempo,lo spettacolo inizia alle 23).
Abbiamo il tempo di scambiarci affettuosità che ci aiutano a sciogliere la tensione e ha rinnovare il desiderio di trasgressione,
Decidiamo di fare la doccia insieme e facciamo l'amore sotto l'acqua scrosciante.
Usciamo dalla doccia carichi e pronti per vivere la nostra avventura.
Mia moglie indossa un abitino leggero con una generosa scollatura anche se nulla di troppo azzardato. E' stretto sotto i seni in modo da permetterle di non indossare il reggiseno e scende poi morbido fino a metà coscia, Non è niente di estremo ma riesce a far risaltare i suoi punti migliori. Come intimo un paio di mutandine di pizzo color lavanda semitrasparenti ed infine un paio di scarpe col tacco a spillo.
Arriviamo al cinema leggermente in anticipo. Entriamo che in sala le luci sono ancora accese,ci guardiamo attorno. Ci sono un paio di coppie e una dozzina di singoli. E' l'ultimo spettacolo di una serata infrasettimanale e ci aspettavamo un ambiente che garantisse una sufficiente intimità.
Tra gli uomini presenti mia moglie me ne indica uno seduto un po defilato tra le ultime file.
Avrà tra i 45 e i 50 anni,capelli scuri brizzolati sui lati,sembra abbastanza alto di statura.
La prendo per mano e ci muoviamo in quella direzione. Una volta là lui tira indietro le gambe per farci passare,io ringrazio e mi vado a sedere due posti più in avanti.mia moglie saluta rivolgendogli un sorriso e si accomoda in mezzo tra di noi.
Prima di sedersi si china fingendo di massaggiarsi una caviglia indolenzita. Il risultato è che la gonna inevitabilmente si alza sul dietro scoprendole le cosce col culo a mezzo metro dal viso del tizio che non può trattenersi dal far cadere gli occhi su quel ben di dio.
Quando incontra il mio sguardo gli rivolgo un sorriso compiaciuto e lui si volta imbarazzato dall'altra parte.L'esca è gettata,non è rimasto di certo indifferente a ciò che ha visto.
Mia moglie si accomoda e come per giustificarsi "adoro le scarpe col tacco ma che tortura" e gli rivolge un sorriso che gli da il coraggio per risponderle "ma le indossa splendidamente,mi creda". Lei lo ringrazia con fare civettuolo.
Si spengono le luci,inizia il film.
Gli sguardi sono rivolti verso lo schermo ma io non seguo la proiezione,piuttosto controllo con la coda dell'occhio quel che accade di fianco a me. Noto che hanno entrambi il braccio appoggiato sull'unico bracciolo,sono a contatto e le loro mani si sfiorano. Ogni tanto lui gira lo sguardo verso di me per vedere se li sto osservando ma io do l'impressione di essere interessato al film.
Decide così di osare e fa cadere la mano sul ginocchio di lei e non trovando opposizione inizia ad accarezzarlo con movimenti leggeri.
Mi volto di colpo cogliendolo in flagrante. Ritira la mano aspettando confuso una mia reazione.
Distolgo lo sguardo e riprendo a guardare la pellicola. L'ho decisamente spiazzato,non sa come comportarsi.
Gli arriva in soccorso la mia troietta che con un sorriso malizioso gli fa capire che c'è la mia approvazione.
Lui non perde tempo e riprende da dove era stato interrotto. La sua mano scorre lungo la coscia,si infila sotto la gonna,lei accoglie i sui gesti aprendo leggermente le gambe. Arrivato alle mutandine inizia a strusciare le dita lungo il suo sesso che sente caldo ed umido sotto il sottilissimo tessuto.
Mi sto eccitando mentre vedo lei che va ad appoggiare la mano sul pacco che sono certo sta già gonfiando i pantaloni. Si baciano,lei con gesti sapienti dopo aver liberato il membro dalla sua prigione lo impugna saldamente ed inizia a segarlo con movimenti lenti ma decisi. Lui dopo aver esplorato il sesso di lei con le dita sotto le mutandine ,il pollice a stuzzicarle il clitoride sposta le sue attenzioni ai seni. Senza smettere di baciarla infila la mano nella scollatura e ne estrae una mammella che palpa con la mano aperta,poi staccata la bocca dalle sue labbra la poggia sui capezzoli divenuti turgidi e li succhia con passione,li mordicchia facendole scappare un gemito.
Ora la mia troia si china a prendergli il cazzo in bocca mentre lui le palpa il culo cercando con le dita di profanare i sui pertugi.
Dopo alcuni minuti durante i quali posso udirlo l'ansimare come risposta al lavoretto che lei gli sta
facendo la zoccola si rimette a sedere,riaggiusta il seno facendolo rientrare nella scollatura,si sfila le mutandine e le mette nella borsa,poi rivolta a me "amore devo andare in bagno a fare pipì ma mi dispiacerebbe farti perdere il film che so ti appassiona,ti spiace se chiedo al signore se mi fa la cortesia di accompagnarmi ?" "se è così gentile da prendere il mio posto..." e lei "non le è di disturbo ? e lui di rimando "nessun disturbo,anzi sarà un piacere accompagnarla"
Si alzano ed insieme si allontanano.
D'ora in poi vi riporto la storia come me l'ha raccontata lei.
Arrivati al bagno lei entra in uno dei box e senza chiudere la porta dopo essersi alzata la gonna si china sulla turca e libera una pisciata che teneva da tempo. Lui in piedi a pochi metri da lei la osserva,lei gli sorride. Quando ha finito e sta per asciugarsi lui la ferma e estratto un fazzoletto le fa "le spiace ?" e lei "no,affatto,prego si accomodi" lui si china e le passa il fazzoletto tra le cosce ed una volta conclusa l'operazione ripassa la mano nuda su quell'invitante fessura per sincerarsi di aver fatto un buon lavoro.
La prende poi per mano e l'aiuta ad alzarsi. Gli ormoni sono ormai a mille,la afferra deciso per i fianchi e la attira a se,lei gli si avvinghia ed i due si baciano,le lingue si cercano e si avvolgono serpeggiando nelle loro bocche.
Gli toglie la camicia e gli bacia il petto mentre le mani sono già arrivate alla cintura che slaccia,sbottona i pantaloni che gli cadono alle caviglie. Liberatolo anche dei boxer può ammirare la sua asta che aveva scoperto di dimensioni interessanti ma che ora alla luce dei neon vede anche bello nella forma,lungo e
dritto con una cappella a fungo gonfia e gocciolante liquido precum,decisamente un goloso boccone.
Lo prende di nuovo in mano,stringe i testicoli accuratamente depilati e una volta in ginocchio li prende in bocca per intero e tira succhiando facendolo sussultare,poi risale con la lingua lungo l'asta leccandola come fosse un gelato per arrivare infine alla cappella che cinge con le labbra e stuzzica con la punta della lingua,infine lo inghiotte decisa per intero rischiando di ingozzarsi.
Prende così a succhiarlo abilmente dalla cappella alle palle in un su e giù che lo manda in estasi.
Non vuole venire subito così la fa alzare e la spinge deciso contro una parete,le abbassa il vestito liberando i seni e con la mano le tasta il sesso che scopre aperto a madido di umori.
Infila due dita ad esplorare l'interno di quel caldo rifugio per poi portarne uno alla bocca e succhiarlo e fissandola intensamente negli occhi le offre l'altro che lei succhia golosa e porca.
Ora le alza il vestito,la afferra per i fianchi e la solleva puntandola contro la parete e senza esitazione la penetra facendo sparire il suo cazzo in quella figa rovente. Scopano selvaggiamente,i seni di lei sussultano ai colpi violenti di lui,gli ansimi e i gemiti aumentano di intensità fino a che lei viene raggiunta da un orgasmo così intenso da lasciarla per un istante senza fiato con la figa rovente e fradicia.
Lui lascia che si riprenda e le fa rimettere i piedi a terra. Senza perdere altro tempo la gira e la fa chinare con le mani appoggiate al lavandino,le allarga le gambe e una volta accucciatosi dietro di lei affonda la bocca nella sua figa e beve. Raccoglie il suo miele e fa scorrere la lingua fino all'ano che inizia a leccare. Con le mani le apre le natiche per poter infilare la lingua nella rosellina che poi massaggia col pollice.
Si rimette in piedi,le da un paio di sculacciate e le fa "ora ti scopo il culo troia" e lei "si porco infilami il tuo cazzone fino alle palle e riempimi le viscere.
Lui struscia la cappella sulla figa per inzupparla dei suoi umori e la punta poi all'ingresso di quel buchetto voglioso e spinge deciso aprendosi il varco con prepotenza. Lei a quell'improvvisa intrusione inarca la schiena e si lascia sfuggire un grido di dolore. "ti fa male puttana ?" "mi vuoi sfondare il culo ?" "è ciò che meriti ed anche quello che vuoi,vero cagna ? '" "mmmmm dai cosa aspetti,fottimi stronzo".
Lui non si fa pregare ed inizia a pompare potente. Le sue palle sbattono contro le natiche di lei mentre i seni rivolti al pavimento ballonzolano ai suoi violenti colpi.
Si amano senza risparmiarsi. Lui grugnisce,lei si morde le labbra e geme come una cagna in calore.
Con una mano le da ogni tanto una sculacciata e con l'altra la tiene per una spalla. In questo modio può spingere più a fondo e lei ha la sensazione di sentirlo fino alla bocca dello stomaco.
Dopo dieci sfiancanti minuti di assoluta goduria giunge il momento dell'estasi......"ooooooo sto per venire,siiiiiiiiii non fermarti,godooooooo" e libera l'ennesimo orgasmo che la fa ridere e piangere da quanto è intenso. Lui la segue a ruota e le regala una magnifica sborrata che le riempie e le riscalda le viscere. Quando estrae il cazzo ormai sazio dal suo culo sfondato dall'apertura sfacciatamente aperta cola il suo seme lungo le cosce. Lei lo raccoglie con le dita che poi si porta alla bocca e lecca da vera porca.
Per concludere lui le porge il cazzo dalla cappella vlolacea e gocciolante e le impone di pulirgliela con la lingua. Lei ubbidisce e glielo lecca diligentemente restituendoglielo pulito e lucido della sua saliva.
Il film è quasi finito quando li vedo ricomparire.
Si sono ricomposti ma non possono nascondere un espressione stravolta.
Lei si siede accanto a me e mi bacia,sento il sapore dei loro orgasmi nella sua bocca che trovo inebrianti. "amore è stato fantastico,a casa ti racconto tutto nei minimi particolari e scoperemo come mai fatto prima,te lo garantisco" "ti prendo in parola cara la mia adorabile puttana"-
Il film non è ancora finito ma decidiamo di andarcene.
Lei saluta il tipo dandogli un bacio sulle labbra ed io passandogli davanti gli faccio un occhiolino complice al quale risponde sussurrandomi "se fortunato,hai una moglie che è una fantastica troia".
Ci dirigiamo verso casa,io impaziente di ascoltare la cronaca delle sue porcate e lei di raccontarmele.
Aveva ragione......quella notte abbiamo scopato come mai fatto prima.
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3
5 years ago
admin, 75
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Un cambiamento inarrestabile. ultima parte
Al mattino mi sveglio presto, faccio una rapida doccia, e vado in cucina. Preparo la colazione e poco dopo li vedo arrivare insieme. Sua madre mi saluta e ringrazia sia per l’ospitalità, che per la lauta colazione. Mi osserva in silenzio, mi sento i suoi occhi per tutto il giorno addosso. La cerimonia si svolge come previsto. Alla messa delle dieci c’è tutto il piccolo paese che si stringe attorno a quei giovani che hanno imparato a conoscere. Naturalmente per i genitori di Maria nulla va bene. La chiesa e poco adorna, le persone non sono di elevato rango sociale, anche se decisamente chi mi sembra fuori luogo sono loro. Il padre indossa un vestito scuro gessato assolutamente fuori luogo, sembra un gangster di Al Capone, mentre sua madre indossa un abito nero scuro perfetto per un funerale, ma ha la faccia tosta per criticare la madre di Luca che indossa un bell’abito fatto di varie stoffe sovrapposte che lasciano un bel gioco vedo/non vedo, molto intrigante ma nell’insieme molto bello ed elegante. Per la madre di Maria è da puttana! Il pranzo poi è criticato tutto per la sua semplicità e la genuinità delle portate, non in linea con i loro gusti che avrebbero preferito cucinato da uno chef stellato. Hanno così tanta fretta di andarsene che non fanno altro che spingere gli sposi al taglio della torta, poi quasi senza salutare nessuno se ne vanno di corsa. Noi invece ci divertiamo molto, e durante il resto del pranzo balliamo anche fra noi e io in particolare con la sposa che si stringe un po troppo a me. Lentamente gli invitati se ne vanno e una coppia di loro amici si offre di accompagnarli all’aeroporto dove un volo diretto li porterà in luna di miele alle Maldive. Quando ci salutiamo, Luca mi chiede se gentilmente posso riaccompagnare sua madre da casa. Era venuta con i genitori di Maria, ma loro per la fretta di andarsene non le hanno chiesto nulla. Da come la guardavano inorriditi il suo abito considerandolo sconveniente c’era da aspettarselo che l’avrebbero lasciata a piedi. Quando me lo chiede lei è vicino a lui.
“Sarà un vero piacere accompagnare una bella signora come lei. Un onore che spero lei gradisca.”
Lei guarda il figlio, poi me e sorride divertita.
“Accetto solo ad una condizione: io sono Giulia e tu sei Mario, punto e basta, se continui a darmi del lei mi fai sentire veramente vecchia.”
Ridiamo di gusto e alla fine ce ne andiamo anche noi. Lei sale in auto con me, e per il breve tragitto dal ristorante a casa mia dove lei recupera il suo trolly parliamo solo del matrimonio, della bella cerimonia e il riuscito pranzo e dei modi scostanti dei genitori di Maria. Quando riprendiamo il viaggio la radio ci segnala un grave incidente che blocca l’autostrada. Subito ci mettiamo in contato con i ragazzi che ci assicurano che loro viaggiano in senso opposto e non hanno nessuna difficoltà. Per non restare imbottigliati concordo con Giulia di fare la strada costiera. Ci porterà via più tempo ma saremo al suo paese in ogni caso.
“Quando era vivo mio marito venivamo spesso in vacanza da queste parti e la costiera era la strada che preferiva per le alte scogliere a la possibilità di tanto in tanto di poterci fermare e fare una passeggiata.”
Quando arrivo alla prima scogliera mi chiede di fare due passi. Scende e si incammina con me al fianco.
“Sono felice che mio figlio abbia trovato un amico come te. Mi è sembrato che si sente più sicuro e tranquillo. Si vede che fra voi c’è affiatamento e anche con la sposa mi sembra che ci sia un bel legame molto intimo. Per tutto il giorno entrambi hanno sempre cercato il tuo consenso. Passi per Luca, ma lei sembrava pendere dalle tue labbra, o meglio credo che sulle sue labbra avrebbe preferito ci fosse una certa parte di te che sicuramente preferisce.”
La guardo stupito ma non tanto. Mi sono reso conto che ci ha osservato per tutti i due giorni che è stata con noi, inutile negare l’evidenza anche se mi ha colto di sorpresa e cerco una linea di difesa.
“Quando sono arrivati ero l’unico inquilino del palazzo, era normale che si diventasse amici, e oggi si sono sentiti osservati e avranno cercato un volto amico a cui fare riferimento.”
Lei mi stringe il braccio mentre camminiamo lungo la passeggiata e il sole tramonta.
“Non mi fraintendere, non sono adirata se ti scopi mio figlio e mia nuora. Sono convinta che se a loro piace a me sta benissimo.”
L’ho ascoltata in silenzio, poi una folata di vento più fresco la fa rabbrividire e gli metto la mia giacca sulle spalle. Mi ringrazia e torniamo dentro la vettura e riprendiamo il viaggio.
“Sono stata contenta che se ne sono andati i ragazzi specie Maria. Con dei genitori come i suoi scommetto che una volta arrivata qui deve aver fatto un gran sospiro di sollievo. Suo padre è assessore all’urbanistica del comune, è un porco che si scopa la segretaria del sindaco solo per avere le informazioni che gli interessano mentre sua madre direttrice della scuola elementare del paese, che fa tanto la pudica si sfa sbattere dal prete ogni sabato pomeriggio quando va a confessarsi. Gli rode il fatto che io in paese non concedo nessuna confidenza. A tutti piace spettegolare su tutti e tutto, e se non hanno motivi per sparlare se li inventano, ma con me hanno poco da dire, io conosco tutti i loro segreti specie quelli economici, e per questo che con me ci stanno attenti. Quando avevo voglia di cazzo mi prendevo una settimana di ferie e me ne andavo a farmi sbattere molto lontano.”
La guardo e mi rendo conto che ho al fianco una donna che mi affascina sempre più, poi mi sorprende con un domanda diretta.
“Mia nuora e brava letto?”
La guardo e gli sorrido, poi annuisco.
“Ti piace più scopare solo con lei o con mio figlio? o te li fai insieme? Mi ha tanto parlato di un amico di nome Bruno, ma non l’ho visto al matrimonio.”
La guardo veramente stupito.
“Maria è diventata molto brava, e con Luca si trova bene anche a letto sia da soli che con me e Bruno. Lui è rimasto vittima di un incidente che lo ha costretto a letto per questo non era la matrimonio.”
“Se ho ben capito ve la scopate in tre, e lei ci gode e pure mio figlio si fa scopare da voi due. Però siete due maiali veramente molto interessanti. Me lo devo ricordare di venirvi a trovare più spesso! raccontami come ve la godete.”
Gli spiego a grandi linee quello che facciamo insieme giunti al suo paese è già molto tardi. “Resta a dormire con me questa notte. Te ne vai domani.”
Mi lascio convincere appenda dentro casa lei mi incolla le sue labbra alle mie. Un bacio passionale, intenso e carico di piacere. Limoniamo un poco poi ci trasferiamo direttamente in camera sua. Con un semplice gesto si spoglia e noto con piacere che sotto il vestito è stata per tutto il giorno nuda. Mi spoglio e lei si distende sul letto e ci mettiamo a fare un 69 infuocato. Mi lecca e succhia il cazzo mentre geme sotto i colpi della mia lingua.
..hummmm….. ssii ummmmmm da tantooo…lo volevo…un maschioooooooo..huummmmmm…
Gode e poi d’improvviso si gira e si mette su di me impalandosi sul cazzo. Si muove con calma, assapora il palo che la trafigge, e se lo gusta piano, con movimenti lenti e ben studiati. Sento che contrae i suoi muscoli vaginali quasi a fare un pompino con la fica gode improvvisamente e trema tutta. Il suo viso è stravolto, una maschera di piacere. Si distende su di me che l’afferro e la metto sotto. Lei alza le gambe e le mette sui miei glutei, la pompo con passione, lei gode, urla e si sbatte sotto di me. Le lascio il tempo di assaporare il piacere, poi la giro e la penetro da dietro, lei gode e poi si solleva e mi apre le natiche.
…ssii…daiii..inculamiiii…. pianta il tuo randello dentrooooo…sfondammiiii….ssiiii..ora….
Sfilo il cazzo da davanti e lo pianto con un solo affondo dentro il suo buchetto che dopo un attimo di resistenza cede di colpo e mi accoglie tutto dentro di se.
….hahahhhhiii…piannoo..è da tantto..che non mi scopano il culoooo….ssisi daaiiii…spinggiiiiii….
Le limo il culo tenendola per i fianchi fin quando dopo l’ennesimo orgasmo sono all’apice pure io. Lei se ne rende conto e mi supplica di sborrare.
…daiii…sborrra!!!...daii riempimi il culooo…ma un po anche in boccaaa…..sssii goddooo……..
Le affondo in cazzo tutto dentro e poi le schizzo tre sborrate dentro, mi sfilo di colpo e lei è velocissima ad infilarlo in bocca e si prende gli ultimi schizzi direttamente in gola.
…eccomiiiii….sborrrooooo!!!!..oraaaaa…
Mi succhia anche l’anima. Lecca e pulisce anche le palle e mi lucida il cazzo che adesso inizia a smollarsi un po. Si distende sul mio petto, mi accarezza e poi lentamente mi racconta la sua vita.
“Dalla morte di suo padre, Luca è diventato tutta la mia vita. Lo amo più di me stessa. Oggi l’ho visto sereno, mentre ieri sera era teso e nervoso, ma poi vi ho sentito scopare, e mi sono masturbata con voi. Capisco che tu ti stupisca nel sentire queste parole, ma credimi sono in grado di capire benissimo quando fra due persone c’è intimità. Quando ho conosciuto suo padre, avevo ventanni ero una giovane impiegata della banca dove lavoro ancora adesso. Lui aveva quindici anni più di me ed era un maresciallo dei Carabinieri che comandava la piccola stazione che c’è al paese. Erano lui e due suoi graduati più tre carabinieri che stavano insieme da almeno dieci anni. Fra loro c’era intesa, complicità, amicizia e quando la sera finito di lavorare si ritrovavano insieme c’era anche molta intimità. Mi ha sposato dopo solo due mesi di fidanzamento, e sono andata ad abitare in caserma. All’inizio non avevo capito la loro complicità, ma una sera festeggiando il compleanno di uno di loro ho bevuto troppo e alla fine mi sono ritrovata con sei cazzi splendidi davanti alla faccia. Mi hanno eccitato, succhiato e goduto in tutti i modi. Ho avuto per la prima volta due cazzi che mi scopavano il culo e la fica mentre ne succhiavo un terzo e gli altri mi eccitavano toccandomi dappertutto. Per quattro anni sono stata la donna di tutti e sei. Di giorno ero la moglie integerrima del comandante, e loro i suoi rispettosi sottoposti, ma di sera diventavo la loro puttana e mi scopavano fino a sfinirmi. Ero in paradiso! Quando mio marito ha desiderato avere un figlio io gli ho detto che avrei scopato solo con lui.”
“Perchè? fra di noi non abbiamo mai avuto problemi e ci sentiamo molto uniti, siamo come fratelli, che differenza fa chi ti ingravida, sei e sarei sempre la nostra donna.”
“Mi hanno scopato insieme per un mese intero spesso entrando in due davanti e schizzando insieme le loro sborrate dentro di me. Ovvio sono rimasta incinta e dovevi vedere con quanti riguardi mi hanno trattato per tutta la gravidanza. Quando è nato Luca è diventato il figlio di tutti e sei. Lo accudivano insieme, e mi hanno sempre ringraziato per aver permesso a tutti di ingravidarmi. Hanno ripreso a scoparmi insieme fin quando dopo il terzo compleanno di Luca mio marito non è stato ucciso da una leucemia fulminate che in una settimana l’ha portato nella tomba. Da quel momento è cambiato tutto. Mi sono trasferita in un appartamento, è arrivato un nuovo comandante, una donna acida e pignola, che li opprimeva in continuazione, e uno dopo l’altro si sono trasferiti tutti. Li ho incontrati di tanto in tanto ma ormai era finito tutto e allora ho riversato su mio figlio tutta la mia attenzione finendo per perderlo. Quando si è trasferito qui ho sofferto, ma ero consapevole che era meglio così. Vedendo te come ti rapporti con lui, ho ritrovato la complicità che c’era fra loro sei, e ho capito che andava bene così.”
Le racconto quel poco che c’è da sapere della mia vita, di come mi piace vivere, e poi ci addormentiamo. Da quella sera sono passati due anni. Lei si è trasferita in una filiale della banca in un paese poco distante dal nostro. Maria è diventata una meravigliosa troia e spesso si fa sbattere da me e Bruno, ma quando ha voluto restare incinta ha ricevuto dentro solo il mio seme e adesso sono il padre di un bel maschio con la contentezza di Luca. Giulia che abita con me si diverte a farsi scopare sia da me che da Bruno, anche insieme, adesso siamo sul terrazzo di casa mia per l’ennesima grigliata, Maria è di nuovo incinta, ma questa volta ho voluto che si prendesse anche il seme di Luca dentro anche se credo di essere sempre io che l’ho ingravidata. Con Giulia abbiamo un bel rapporto, lei mi ama e io non mi lamento. Mi cinge da dietro e mi bacia sul collo.
“Amore vieni la cena è pronta.”
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24
2
5 years ago
admin, 75
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Un cambiamento inarrestabile. 4°parte
Le due settimane che seguono ci vedono impegnati relativamente. Mi scopo Maria inculandola due volte mentre Bruno che era impaziente di godersi Luca se lo fotte molto di più. A metà della seconda settimana Maria ha di nuovo il ciclo che gli termina venerdì e per sabato Bruno ci invita a cena a casa sua per una grigliata. In realtà ha una voglia matta di scoparsi anche Maria dopo che ha letteralmente sfondato Luca. Ci ritroviamo a casa sua per una grigliata e per tutta la cena non ha fatto altro che divertirsi ad eccitare i due giovani che alla fine si lasciano spogliare e finiamo direttamente in camera da letto. Subito Maria si prende cura del mio cazzo che non assaggia da tre giorni e trovandolo già bello duro se lo pianta dentro in fica e sale su di me incominciando a godere. Bruno vede la scena e subito la vorrebbe inculare, ma io ho un’altra idea.
“Dai Luca, incula Maria.”
Lui resta un momento stupito dalla mia richiesta, e subito si posiziona dietro di lei, è emozionato, non se lo aspettava di certo. La penetra lentamente quasi avesse paura di farle male, ma alla fine è tutto dentro di lei e si gode finalmente quel culo tanto ambito.
….ssiisi…che bellloooo!!Mariaaaa…ti stò inculandoooooo…..ssiiii…finalmente!!!!!!......
Bruno mi guarda con un attimo di curiosità ma il mio gesto col capo gli fa capire subito cosa ho in mente. Appena si rende conto che Luca è ben piantato dentro le chiappe di Maria si posiziona dietro di lui e lo penetra con un colpo secco e deciso.
…aa.. che meraviglia…….. sfondarti il culo mentre inculi la tua donna….. ssi dai che poi ci passo io…
Resto fermo mentre loro due si muovono facendo godere anche lei che mi bacia con passione. Basta poco a Luca per godere. Per lui è troppa l’eccitazione di quel momento tanto atteso e sborra dentro di lei.
….ssiiiii……amoreeee.. ti sborro..in culooooooo…ssii finalmenteee………. sborroooo!!
Gode assestando colpi fortissimi mentre viene inculato con vigore da Bruno. Lasciamo che si goda per un momento il piacere provato, poi si sfila e lascia il posto Bruno che si mette dietro di lei per sostituire Luca che si distendi di lato ammirando la sua donna stretta fra di noi.
..ssi bravo..le hai lubrificato il culo per bene così…la sfondo meglio….. ssi senti come entro…..
La penetra con un solo affondo. Vedo il viso di Maria fare una breve smorfia di dolore, evidentemente è entrato troppo duramente. Lo sento scorrere attraverso la sottile membrana che ci separa e questo dona piacere anche a me. Lascio che lei si abitui alla doppia e poi incominciamo a scoparla con un sincronismo perfetto, dentro io fuori lui e lei incomincia a godere veramente.
….ssisii….amoreree… mi sfondanooooo…godoooo…sssisi è bellssisimoooo..
Luca la guarda estasiato. Lei allunga una mano e lo attira a se baciandolo in bocca e poi si piega sul suoi, cazzo e lo succhia mentre noi la pompiamo veramente di brutto. Gode e ci fa godere al punto tale che Bruno viene in quel culo che ha desiderato da diverso tempo.
..s.siiiii..huuhummm che meraviglia…sborro…..ssi ti inondo il culooo…sborrroooo…..ssiisiiii…..
Mi fermo e lascio che lui si goda il piacere di schizzarle dentro la sua sborra mentre lei che si è staccata da Luca adesso mi bacia con passione. Appena lui si sfila, Maria mi abbraccia forte, e si gira di lato e con la sua guancia attaccata alla mia mi sussurra una frase dolcissima.
“Adesso tocca a te farmi sentire il tuo piacere dentro nella mia fica che lo reclama da più di un mese. Dai vienimi dentro. Dai, me lo hai promesso.”
La guardo fisso negli occhi, le sorrido e la pompo con decisione, voglio che goda di nuovo, ma non in questa posizione, la voglio sotto di me e la metto distesa a gambe aperte e sovrastandola la scopo con impeto lei gode di nuovo.
…ssisi….daiiii…vegoooo!!!!..vengoooooooooo!!!!.
La sento tremare, e sono pronto ad inondarle la vagina col mio piacere. Vengo.
….sssiii…Mariaaa…ti sborro dentroooo!!!!..oraaaa!!!!!.....sssiiiiiiiiii……..
Lei tende il suo corpo. Solleva le sue gambe e le cinta le sulle mie cosce per impedirmi di uscire da lei e urla il piacere di sentirmi schizzare dentro di lei.
…s.siii…ti senttoo!!!! sei caldissimoooo…. ODDIOOOO goddooo!!èè..belllssisimoo…. amore mi stà sborrando dentroooooo….s.ssiiiiii…..
Gira lo sguardo verso Luca che la guarda con occhi luci dall’emozione. Si baciano e poi lei mi strige a se e mi mormora all’orecchio una dolcissima frase.
“Grazie. Grazie, è stato meraviglioso! sono tua! tutta tua, e di chi vorrai, ma solo tu mi potrai portare ad un simile piacere. Con tutti posso godere, ma con te impazzisco. Grazie padrone.”
Dopo un momento di assoluto silenzio è Bruno che ha di nuovo una bella erezione che prende il mio posto. La mette su di lui e la penetra con il cazzo che adesso scivola bene dentro di lei. Mi posiziono dietro e la penetriamo ancora in doppia. Gode e viene a ripetizione, poi insieme le inondiamo i buchi con lei che ci urla il suo ennesimo orgasmo.
…s.siiii… ve sentoooo!! vegooooo!! vengoooo!!!
Luca ci guarda estasiato. Vederla godere lo rende felice. Ci sfiliamo da dentro lei e Bruno fa distendere Luca supino, poi mette Maria con i buchi sfondati e pieni del nostro piacere sulla sua faccia e lo incita a leccare la nostra sborra.
…daiii…..giovane cornuto…lecca la nostra semenza…dai che lei deve essere ripulita da te..questo è il tuo compito!! cerca di essere un perfetto cornuto…..
Lui lecca e la pulisce a dovere poi sfiniti ci rivestiamo e ce ne torniamo a casa. Dopo quella sera passiamo altre serate di puro piacere. A volte lei va da Bruno da sola, o altre dorme con me mentre Luca resta fra le braccia di Bruno che lo considera il suo giovane amante. Arriva la stagione stiva e il loro lavoro si fa più intenso a discapito del tempo che possono dedicare al piacere. Poi l’estate come arriva se ne va. L’autunno ci riporta il piacere del sesso. A volte io e lei ce ne andiamo in giro a far porcate e poi la rimando a lui ben farcita e lui la lecca e ripulisce con estremo piacere. Arrivano delle festività natalizie si prendo dei giorni di vacanza da trascorrere assieme ai propri genitori. Al ritorno sono abbastanza depressi. Fra le mia braccia è Maria che mi spiega il motivo. I loro genitori vogliono che si sposino al loro paese. Naturalmente i ragazzi erano contrari ad un matrimonio nel paese dal quale erano scappati un anno prima.
“Un covo di vipere che davanti ti fanno lo sguardo dolce e poi sparlano di te con tutti. Pettegole e ruffiani e cornuti, in quel paese non c’è altro. Se poi non gli dai motivo di sparlare se lo inventano che poi è anche peggio.”
La rassicuro che se si sposeranno lo faranno qui, in mezzo ai loro amici e colleghi e se ai loro genitori la cosa non sta bene pazienza se la faranno piacere. Lei mi dice che i più difficili da convincere saranno proprio i suoi genitori. La madre di Luca è molto apprensiva e protettiva, ma questo da quando è rimasta vedova. In ogni caso lei capisce le loro esigenze. Lavora come vice direttore della banca locale, e non ci tiene molto a mostrare la sua posizione sociale. Chi non vuol capire sono i suoi genitori. Suo padre è un assessore all’urbanistica del paese, e la madre è direttrice della scuola elementare, ci tengono a mostrare al paese il loro status di gente importante e ricca. Dopo diverse conversazioni telefoniche molto infuocate alla fine la spuntano i ragazzi. Si sposeranno in paese la seconda domenica di Maggio. Da subito iniziamo i preparativi. Il parroco, don Pietro è felicissimo di celebrare il matrimonio, essendo arrivato da poco in paese questo è il primo che celebra e mette tutta la sua disponibilità al servizio dei giovani sposi, poi troviamo il ristorante. Essendo solo un a cinquantina di invitati scegliamo il nostro preferito quello vicino al faro. Aggiustiamo tutti i dettagli e per il vestito Maria pretende che io l’accompagni, mentre Bruno si occupa di quello di Luca. Li paghiamo noi e questo è il nostro regalo di nozze. Presi da mille preparativi il sesso lo facciamo un po quando capita, e alla fine resta solo l’addio al celibato. Per l’occasione avevo pensato di portare Maria fare una scorpacciata di cazzi in un privè, ma poi invece opto per una notte alla SPA, mentre Bruno si è accordato che altri tre maschi e fanno passare a Luca una notte di sesso totale dove lui è il festeggiato. La serata alla SPA passa lentamente quando scende la sera ci troviamo nelle vicinanze di una coppia che con una scusa un po banale attacca discorso con noi e nascosta dall’acqua la mano di Maria e quella della signora giocano a stuzzicarsi a vicenda. Il gioco culmina quando le vediamo baciarsi. Decidiamo di salire tutti e quattro in camera nostra e passiamo una serata bellissima dove Maria per la prima volta assaggia il piacere di essere leccata da una donna e di godere nel fare la stessa cosa. Dopo che si sono eccitate a vicenda le possediamo ripetutamente fin quando non scarichiamo nella loro bocca la nostra semenza che loro poi si scambiano baciandosi appassionatamente. Tre giorni prima delle nozze avviene un fatto che ci rattrista un poco. Bruno viene investito da una signora anziana mentre va in bici al lavoro e questo gli procura una frattura del bacino, non sarà presente al matrimonio. Il sabato prima faccio la conoscenza di Giuseppe il padre di Maria e sua madre Rebecca. Devo convenire con quanto detto da Maria, sono le persone più boriose e altezzose che abbia mai conosciuto. Non gli sta bene nulla! la chiesa è troppo spoglia, il ristorante è poco più di una osteria, gli invitati non sono di rango, e per finire il vestito di Maria, bellissimo a loro dire la fa sembrare una donnaccia. Per ragioni logistiche loro abiteranno nella casa dei ragazzi mentre Luca e sua madre Giulia dormiranno a casa mia. Giulia la madre di Luca è una persona educata, silenziosa e molto attenta ai dettagli anche se fin da subito mi ha ringraziato per la mia disponibilità. La sera andiamo a dormire presto, l’indomani sarà il gran giorno. Luca dorme con me in camera mia, abbiamo lasciato l’altro letto a sua madre. Lui è teso, nervoso e allora cerco di farlo rilassare.
“Rilassati, dai, cerca di dormire che domani sarà una giornata lunga.”
Si gira verso di me e lo vedo indeciso.
“Da quanto non fai sesso?”
Lui mi spiega che dall’addio al celibato non ha più avuto un orgasmo. Lo metto disteso supino e gli metto una mano sul mio cazzo e la mia sul suo.
“Dai lentamente cerca di venire così ti rilassi un poco.”
Lui mi sega piano, poi si spinge con la bocca sulla mia cappella e la infila tutta in gola. Gemo in silenzio, nell’altra stanza c’è sua madre e potrebbe sentirci, ma lui mi succhia divinamente. Poi si stacca e si gira di lato e mi offre il culo.
…daii prendimii..dai che ti voglio….
Appoggio la cappella sul suo foro e lo spingo lentamente dentro. Si apre all’istante, è sfondato da paura!
“Ma quanto cazzo ti hanno dato sei giorni fa?”
….Tanto!!!....mi hanno scopato fino allo sfinimento!!..e Bruno era il più scatenato di tutti….dai scopami…che ne ho voglia……..
Lo pompo lentamente per non fare casino. Gode in silenzio e dopo una lunga cavalcata lo sento che si sega velocemente e mi prega di venire dentro di lui.
…ddaiiii…s.siiii…è bellissimooo…daai che sto per venireee…daaiii sborrami in culooooo…..ora!!!!..
Gode e trema mentre schizza il suo piacere nella mano mentre io gli inondo il culo.
…ssii eccommiiiii…..sborrroooo!!!!!....
…..huummmm…ss.iiiiiiii..ORAAA TI SENTOOO!!!...
Un gemito forte non trattenuto esce dalla sua bocca che cerco di chiudere con la mano. Restiamo un poco in silenzio, poi lui se ne va al bagno. Quando torna è più rilassato e ci addormentiamo quasi subito.
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5 years ago
admin, 75
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Un cambiamento inarrestabile. 3°a parte
Dopo alcuni giorni, lui si presenta da me è nervoso. Lo vedo teso e smanioso. Mi parla di cose che non me ne frega nulla, e lui cerca di chiedermi cose che a mio avviso gli sono necessarie, ma io resto sul vago. Poi il sabato devono andare al paese per il compleanno del padre di Maria, e tornano il lunedì in mattinata. Lui non lavora, mentre lei fa il pomeriggio. Poco dopo quando lei va al lavoro passano a salutarmi. Quando saluto lei sulla porta mi sussurra che gli sono mancato tantissimo e lui è molto nervoso. La sera prima ha provato a farle il culo, ma lei ha stretto le chiappe e lui è venuto appena al secondo tentativo di spingere il cazzo contro le sua chiappe, poi mi saluta e se ne va al lavoro, e lui si trattiene da me. Lo vedo scuro, teso e molto agitato. Cerco di calmarlo, lo faccio accomodare mentre preparo un caffè. Lui mi guarda cercando il modo di parlare e io mi decido a fare domande.
“Che ti succede? Problemi con i tuoi suoceri? Va tutto bene al paese? Stai bene? Maria sta bene? Hai problemi con lei?”
Mi guarda quasi compiaciuto che sono entrato in argomento. Poi fa un bel respiro e mi risponde tutto d’un fiato.
“Si al paese tutto bene, tutto bene con quasi tutti.”
Lo guardo e fingo di non capire, quindi indago di più.
“Hai detto quasi tutto? Che problemi hai, e in particolare con Maria che ti succede? Non va tutto bene? Dai con me puoi parlare liberamente, fra noi ci confidiamo tutto credo.”
Lui ha un attimo di esitazione, fa di nuovo un bel respiro e poi mi dice quello che io già sapevo ma che volevo sentirlo dalla sua bocca.
“Si, va bene e non va bene. Sai con il fatto che ci dobbiamo stare attenti io non so più come accontentare Maria. Vorrei farla godere, ma ho paura di non riuscire a darle il piacere che si merita.”
Lo guardo e affondo il colpo.
“Che problemi hai?
Lui mi spiega che è tanto eccitato che viene quasi subito. Ha poi provato a sodomizzarla, ma con scarsi risultati.
“Sono troppo teso, inesperto e decisamente non ho a pallida idea di come si svergini il culo di una donna. Tu potresti darmi qualche consiglio? Tu hai mia sverginato un culo di donna?”
Lo guardo con calma e poi recito il mio copione.
“Certo che ho sverginato dei bei culi, sia di donne che uomini. Tutto dipende dalla prima volta specie per una donna. Se non sei attento, se non la porti al piacere rischi che non si concederà più al piacere anale. Farla godere la prima volta è tutto. La devi eccitare, si deve sentire rilassata, e pronta a farsi sfondare il culo. Non è come davanti che quasi subito dopo arriva il piacere, nel culo il godimento avviene se la pompi con bravura, e molto a lungo. Tu poi mi sembri così eccitato che non credo ci riusciresti. Perchè non ti calmi un momento.”
Mi guarda cercando di capire e io lo faccio sedere sul divano vicino a me.
“Per prima cosa dovresti farti una bella sega. Sborrare ti farebbe stare più calmo. Poi devi eccitare Maria, le devi leccare e succhiare il forellino e inumidirlo con saliva o lubrificante, si deve rilassare e a quel punto le pianti lentamente il cazzo in culo e la fai abituare alla tua presenza, poi la pompi come se non ci fosse un domani. Lei gode e il gioco è fatto.”
Lo vedo titubante, e allora azzardo.
“Perche non lo tiro fuori e ti fai una sega adesso. Ti rilassi, anzi ci rilassiamo un poco insieme, poi che a parlare del bellissimo culo di Maria mi è venuto duro. Dai che non ci sono problemi, ho lavorato tanti anni assieme a maschi di tutte le razze e età, e non ho mai avuto problemi a farmi una sega con loro. Poi fra noi siamo così amici che non ci dovrebbero essere problemi.”
Mentre parlo ho iniziato ed estrarre il mio e vedo lui che fa la stessa cosa. Lascio che sia lui per primo e tirarlo fuori, e lo vedo quasi in tiro, lentamente estraggo il mio già eretto e duro. Vedo uno sguardo stupito nei suoi occhi. Siamo vicini e in silenzio. Lui se lo mena piano e guarda fisso il mio. Intuisco che è combattuto fra il desiderio di godere e la curiosità di prenderlo in mano o forse in bocca.
“Dai prendilo in mano. Dai che ne hai voglia. Non ti morde.”
Mentre parlo gli metto una mano sul capo e lo avvicino con la bocca al mio cazzo che adesso è decisamente in piena erezione. Lui esita un momento, ma una breve pressione sul capo e poco dopo sento la sua bocca aprirsi e ingoiare il mio cazzo per una buona metà.
…mmhuum..bravo così….leccalo e succhialo…. come fa Maria con te, tu fallo a me…dai che sento che ti piace……. Sssi che bocca calda che hai…….
Mi pompa lentamente il cazzo. Lo sento leccare tutta l’asta da cima fino a fondo, e poi lo ingoia tutto quasi a soffocarsi. Mi piace, e vedo che anche lui con una mano si sega piano. Lo sollevo e mi trovo il suo viso davanti al mio, i nostri occhi si guardano e io lo bacio. Stupito, resta un momento immobile, poi risponde al bacio con molta passione. Sento la sua lingua entrare dentro la mia bocca di prepotenza e danzare con la mia. Limoniamo per un po, poi lo sollevo e lo porto in camera e ci spogliamo velocemente in silenzio. Mi distendo supino e lo attiro sopra di me in un 69 di fuoco. Non gli succhio il cazzo ma gli lubrifico il culo mentre lui ingoia il mio fin quasi al soffocamento. Lecco e succhio la sua rondella che si rilassa, e mi lascia infilare prima un dito e poi due dentro che lo allargano bene. Geme mentre succhia con devozione il mio cazzo. Mi sento pronto e lo faccio inginocchiare con il culo in alto e mi posiziono dietro di lui.
“Rilassati e spingi come se volessi andare d’intestino e fai un bel respiro.”
Ubbidisce, e io gli appoggio il cazzo sullo sfintere e spingo piano ma con decisione. Fa uno scatto improvviso, ma io lo tengo fermo per i fianchi, e lo inculo deciso. Geme e si inarca un poco, ma gli mollo due sonore sculacciate, e lui si rilassa. Entro tutto dentro di lui con un affondo deciso e resto immobile.
…hhhaaaiiii…….fermmmooo… miii spacchiiii….
Gli lascio un momento per abituarsi, fa un bel respiro e io mi muovo lentamente e incomincio a limare quel culo stretto che ben presto si allenta e mi fa scorrere liberamente mentre lui incomincia a godere.
….hummm….ssisi…mi piacce…… sssii daaaii….
Lo pompo per un poco, ma poi mi viene il desiderio di vedere la sua faccia, lo sfilo e lo rigiro sotto di me. Porto le sue gambe in alto sulle mie spalle e affondo deciso nel suo culo ormai aperto.
…..sssisii……mi sfonndddiiii…ssi cazzo come sei grossooooo……ssi daiii pompamiiiii………
Vedo il suo cazzo duro e lo invito a segarsi mentre lo inculo con decisione.
…daii segati… ma non venire..voglio che godi con me quando ti inondo il culo……
Lo pompo, e lui gode come una troia sfondata. Mi incita a spingere più forte gode e mi guarda, il suo viso è una maschera di piacere. Lo sbatto e affondo il cazzo in quel culo stretto, poi decido che devo avere il massimo del mio piacere.
“Ti piace vero? Lo senti come ti sfondo? Sei una bella puttanella! Credi che sarai capace di fare lo stesso a Maria? Rispondi, dimmelo se ne sei capace!”
Lui mi guarda estasiato. Gode e poi mi regala l’emozione che volevo.
“No. Non credo di essere capace di far questo a lei, non riesco a durare tanto io sarei già venuto da molto. Solo tu potresti fare una cosa simile con lei.”
Godo ma voglio il massimo. Lo guardo in attesa che lui mi chieda quello che io voglio sentirmi chiedere. Esita un momento, ma dopo l’ennesimo affondo parla.
“Dovrai fare tu questo a Maria, anzi ti chiedo di sfondargli il culo. Solo tu sarai capace di farla godere così tanto. Ti prego dimmi che lo farai, e io ne sarò assolutamente felice e credo che anche a lei piacerà tantissimo se lo fai tu. Dai dimmi che gli sfonderai il culo. Dimmelo ti prego!”
Quasi sborro nel sentire la sua supplica. Lo lascio un momento in asia poi gli sorrido.
“Sei sicuro che lo vuoi? E poi sei sicuro che a lei piacerà che sia io a farle il servizio? Non voglio che ci siano malintesi fra noi.”
Mentre gli parlo lo sbatto con forza e lo sento prossimo al piacere come me che quasi non riesco più a controllarmi.
…daii sborra che ti inondo il culoo…. Daii oraaa….
Si sega con forza e schizza tutto il suo piacere sul suo petto mentre io gli inondo il culo dopo tre giorni di astinenza ho le palle piene che svuoto in lui. Gode e urla il suo piacere con me.
…ssiii..eccommiiii..sborroooo….s.siiii…ti senttoooo…sei bollentttee…mi stai allagando il culooooooo…..cazzooo.. è bellissiimoooooo….
Mi scarico dentro e lo scopo ancora di più con forza e lui ha il viso stravolto dal piacere.
…ssisi eccomiii…sborrooo!!!..lo sapevo che ti sarebbe piaciuto…. Sei una vera troietta……
Restiamo per un momento immobili, poi mi sfilo e lui mi distende di lato. Mette una mano sul culo per contenere la sborra che gli cola dalle chiappe e va in bagno. Lo lascio andare per un momento, rifletto su tutto, e decido che devo completare il gioco. Lo seguo in bagno, lo trovo seduto sul bidet che si lava il culo, lo giro e gli presento il mio cazzo ancora umido di sborra e suoi umori.
“Succialo! Senti che sapore ha la mia sborra! Questa sera ti rimando Maria piena della mia semenza e con in bocca questo sapore, così saprai che ha goduto. Gli leccherai il culo pieno dei miei umori e in bocca avrà il mio sapore perche mi avrà pulito il cazzo coma fai adesso tu!”
Lo infila in gola senza un attimo di esitazione. Lo lecca e pulisce tutto poi ritorniamo in camera e mentre si riveste mi guarda contento.
“Sono felice che sia tu a scoparla. Dalla sera che ti ha fatto il bocchino con l’ingoio che non aspetto altro che la scopi. Vi ho visto quella sera ero nascosto dietro il tuo portone, e ho goduto tanto quando le sei venuto in gola. Già da quando stavate ballando e tu gli hai fatto sentire il cazzo duro che desidero che la scopi, non vedo l’ora che tu le sfondi il culo. Mi eccito solo al pensiero.”
Resto un attimo sorpreso, ero certo che lui se ne fosse accorto, e sentirlo che lo ammette mi eccita ancora di più, quando siamo sul portone lo attiro a me e lo bacio con passione. Risponde al mio bacio e limona un poco la mia lingua.
“Ti prego non lo dire a Maria di noi due. Quando sarà il momento voglio essere io a raccontarle tutto. Mi piacerebbe essere qui con voi mentre le sfondi il culo.”
Lo guardo e mi rendo conto che la cosa non mi va bene. Trovo una scusa plausibile perche non voglio che veda come ho già sfondato Maria.
“No. Per la prima volta non ci devi essere. In seguito se lo vorrai ti faccio assistere o partecipare, ma questa sera voglio che non abbia distrazioni, si deve sentire rilassata e non tesa con te che la guardi. Credimi va bene così.”
Se ne va, e io mi distendo sul letto e mi riposo in vista della serata che sarà speciale. Quando mi sveglio sono le venti. Mangio una cena leggera e mi faccio una doccia. Quando sento suonare alla porta sono ancora in accappatoio, lei che entra mi bacia e infila le mani direttamente dentro l’accappatoio.
….huuummm…daii che non ce la faccio piùù..
“Da questo pomeriggio, quando mi ha mandato un messaggio dove mi informava che aveva parlato con te per farmi sfondare il culo che sono bagnata.”
Indossa una mini e una camicetta con dei sandali alti, la spoglio e la distendo sul letto. Le lecco la fica che gronda di piacere, mi supplica di scoparla in culo, ma io mi voglio divertire un poco. La metto sotto di me, le sollevo le gambe che lei cinta dietro la mia schiena e le spennello il cazzo sul taglio della fica. Mi guarda stupita e poi mi sorride compiaciuta. Affondo deciso dentro di lei che geme di piacere.
..s.siii..daaiii…scopamiiii….ssii.. cazzo mi sfondi…la ficaaaa…ssi daii che non mi impoorta se mi ingraviddiii….. daiii godoooo.. goddoooooo!!!!
Ha subito un orgasmo che la fa tremare tutta. La pompo lentamente facendole assaporare tutta la lunghezza del mio palo duro e voglioso. Gode e mi supplica di continuare fin quando ha un nuovo e più devastante orgasmo.
…SSSISISIII…VENNNGGGOOOOO!!!!!!!!!
Trema e stringe le gambe dietro la mia schiena. Mi supplica di sborrarle dentro che lo vuole risentire come l’altra volta, ma io ho altri desideri. Le lascio scemare il piacere, poi la giro di lato e mi sfilo. Le alzo una gamba e gli pianto il cazzo in culo da dietro mentre le metto una mano dentro la fica che gronda dal piacere provato. Con il cazzo in culo e tre dita davanti impazzisce e sborra a ripetizione. La sbatto e lei mi incita a sfondarla ancora di più.
…s.sii daaii inondamiii il culloooo..porco!!! sfondalooooo..che farei contento il cornuttooo che non aspetta altrooooo….non si è nemmeno reso conto che sono già sfondata da un pezzo…..
La sbatto fin quando dopo l’ennesimo grido di piacere le scarico dentro un vero clistere di sborra.
…ssisi eccommiii..sborrroooo!!!!..oraaaaa!!!!!
Trema e gode nel sentire che le sto allagando il culo.
….ssiii…tiii….sentttooooo!!!...seei bollenteee!!!
Mi sfilo e lei si distende al mio fianco. Senza che dica nulla lo infila in gola e lo pulisce tutto dei miei e suoi umori, mi guarda e vede il mio sguardo compiaciuto.
“Alzati e torna da lui nuda, e quando entri bacialo sulla bocca, deve sentire il mio piacere.”
Lei esce con in mano i suoi indumenti e nuda se ne torna da lui. Penso tutta la faccenda e mi compiaccio con me stesso di come questo gioco mi stia dando immense soddisfazioni.
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5 years ago
admin, 75
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Serata latina
Storia vissuta realmente....Venni contattato da il lui di coppia....ci scambiammo il recapito e scambiando
qualche chiacchiera... mi disse che voleva organizzare qualcosa
Alla sua lei ....sapendo che ero ballerino di latino.
Ci trovammo in un noto locale da ballo a Roma .... eravamo rimasti che ci saremmo visti li e si usando lei era
Sola mi sarei dovuto avvicinare e lasciare biglietto ....così feci arrivato verso le 23 io loro verso la mezza
li aspettai e appena loro si sedettero al tavolo e dopo che lui la lasciò sola mi avvicinai e lasciai
Il biglietto....e andai via a sua sorpresa.
Dopo quarto d’ora si avvicinarono a
bordo pista e invitai a ballare la lei ...in una bachata...qualche parola...le
Mani che sfioravano il corpo...tonico.....e dopo averla salutata tornó dal marito.
Più tardi m ‘invitarono a bere qualcosa e così tra una chiacchiera e una battuta e qualche sguardo ...dissero
Di uscire con loro e andare in auto a far un giro.
Lui alla guida e io e lei dietro seduti....la mano mia iniziava a sfiorarla.... e toccar quale L bel seno tonico
E una volta tolto iniziai a leccarlo avidamente....lui che osservava dallo specchietto....
lei eccitata sentendo la mia mano tra le gambe.....e ad un certo punto mi sposto e tolse fuori la mia belva 20cm
E rimase soddisfatta a vederlo così grosso quasi da non prenderlo in bocca tutto....succhiava con foga....
Ad un certo punto mi misi sopra apri le gambe e la sua figa super bagnata entró e con forza sbattevo fino a
farla venire e gridare.....soddisfatta volle prenderlo in bocca e L ‘inondai con sette schizzo interminabili.....
Ingoiando....senza fermarsi con l’auto lei passo davanti e face un pompino alla guida il marito voglioso ed
eccitato.spero di rifare questa esperienza con coppia seria ...una rarità
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5 years ago
admin, 75
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Un cambiamento inarrestabile. 2° parte
Per tutto il viaggio lei si è lentamente esibita toccandosi. Mi sento il cazzo alle stelle. Arriviamo al faro che ha nelle vicinanze una vecchia torre. Ci sediamo un poco, sul muretto e lei mi chiede di scattare una foto a loro con il cellulare. Mentre la scatto, lui l’abbraccia e lei lo guarda con occhi compiaciuti, poi vuole che siamo io e lui insieme e lei fa la foto, poi è lui che ne vuole una con noi due. A quel punto gli passo anche il mio cellulare per averne una copia anche per me.
“Dai Mario, stringila un poco, sembra che stai facendo una foto con tua sorella!”
Lei mi abbraccia e mi guarda con occhi languidi pieni di desiderio, scatta la foto con il suo poi è la volta del mio, e a quel punto lei si mette davanti a me appoggiando il suo culetto direttamente sul cazzo, e lo spinge indietro piegandosi un poco in avanti mi viene durissimo all’istante! Lui ne scatta due, dicendo che non sono venute bene, lei intanto si struscia sul mio palo, che sapendo che sotto è nuda rischia di uscire dai pantaloni e infilarla al volo. Passiamo un pò di tempo a girellare nei paraggi facendo altre foto. In particolare ne facciamo una su di una scogliera. Prima loro con lei che sta quasi nascosta da una roccia, poi quando è il mio turno, lei solleva la gonna e mi invita a toccare la sua fichetta completamente fradicia mentre lei mi stringe il cazzo in mano sussurrando che ha passato la notte pensare a quando lo avrà dentro. La guardo e poi che lui è un po lontano le chiedo cosa le ha chiesto ieri sera per essersi prolungata a casa mia. Lei mi sorride divertita.
“Nulla, ma quando siamo andati a letto era in tiro da paura. Mi ha scopato, ma è durato pochissimo, fortuna che ha fatto in tempo a mettere il preservativo altrimenti sarei di sicuro incinta.”
Poco dopo andiamo al ristorante. Un bel posto con tavoli all’aperto sotto una veranda che da direttamente sul mare. Il pranzo è ottimo e lui beve un po troppo ovviamente aiutato da lei che sa che quando è quasi ubriaco lui si addormenta. Nel pomeriggio andiamo di nuovo verso il faro, lungo il tragitto lui si addormenta e noi invece scendiamo verso la base della scogliera dove c’una grotta che da sopra non si vede, ma ci si arriva attraverso una piccola scalinata. Appena dentro lei mi bacia e mi e tira fuori il cazzo già durissimo.
….huuhm…daiii scopami che non posssooo….più resistere….
La spoglio e l’ammiro per la sua acerba bellezza. La faccio distendere su di una pietra liscia e incomincio a leccala, è abbondantemente fradicia. Mugola farsi incomprensibile mentre io scateno la mia lingua. Le strappo ben presto un primo orgasmo.
….sssiiiii…..venggooooo!!!!! che bellooooo.. ssi..daiiii….ti vogliooo….
Trema e mi prende per i capelli cercando di tirarmi su di lei, ma io ho altre idee. Mi sollevo e le pianto in bocca il palo di carne durissima che è diventato il mio cazzo.
..Succhia troia!!! Impara a far godere il tuo maschio come si deve!! Poi se te lo meriti ti monto come una vacca. Spera che non ti farcisco sborrando dentro di te tutto il mio piacere….
Le impongo di leccare il mio cazzo in tutta la lunghezza, poi le faccio leccare e palle e buco del culo. Lei esegue sempre più infoiata, mi supplica di prenderla, ma io la faccio soffrire ancora un poco. La giro e le lecco il culo. Lei ha uno scatto quando infilo dentro un dito, le mollo due sonore sculacciate che la rilassano.
…ferma troia!!! Lasciami preparare anche questo foro, tanto te lo sfondo tutto….
La rigiro e le imbocco il cazzo fra le labbra fradicie della fica che al solo contatto sembra calda come un vulcano.
Lei mi implora di prenderla.
..daii scopamiiiii……….
Due affondi decisi e sono tutto dentro di lei che spalanca la bocca per gridane. Ma nessun suono le esce dalla gola. Sento il mio cazzo aprirsi la strada fra le pareti della sua strettissima vagina, la dilato, e scivolo su un lago di umori. Sbatto la cappella sul fondo. Lei ha un fremito e viene scossa dal primo orgasmo.
…sssiiiiii…venggggooooooooooo……..
Si tende e trema senza fine, lo estraggo per metà e poi lo riaffondo con decisione. La sua bocca spalancata non emette nessun suono. Gode a ripetizione. Le stantuffo il cazzo dentro, affondando sempre più dentro di lei che lentamente si adegua alle dimensioni. Gode e sborra incitandomi a prenderla sempre più forte.
…ssiii..sfondamiiiii….ssiii daiii vengoooo…che toro….. sei un torrooooo… ssiii….d aiiii più forteee…godoooo…..
La scopo con incredibile maestria. Mi piace vederla godere e la sfondo con sempre più gusto. Sento che potrei sborrare dentro di lei, ma ho altro in mente. La faccio scendere e la giro appoggiando le braccia alla pietra, infilo un dito in culo e la sento abbastanza rilassata. Lubrifico la cappella con della saliva e lo appoggio al suo inviolato fiorellino che accenna a dilatarsi. Lei ha un attimo di esitazione poi si lascia andare.
….tti..prego fai piano…. Ssi spingi…pianooooo
Le do due spinte decise. Lei geme e si lamenta un poco. Mi fermo per farla abituare.
…hhaaiiii…piano….togliooo fa maleee…
Le mollo due sculacciate, le metto una mano davanti e la masturbo mentre con un affondo deciso le sfondo il culo.
…aaahhhiiii..piannnooo…. mi spacchhhiiii..
Resto un momento immobile per farle dilatare e abituare il culo alla penetrazione, poi la sbatto con decisione senza pietà. Le sfondo il culo che ben presto si dilata e si adegua alla chiavata. Gode quasi subito e mi incita a scoparla più forte.
…ssiii..daiii…..mi…….piaceeeee…..daiii …..godo!!!..cazzo godo di culoooo!!!! ..siii..
Mi sento il cazzo avvolto dalle pareti che lo risucchiano e lo spremono sono al limite e dopo l’ennesimo orgasmo mi scarico dentro di lei.
..eccomiii..sborrooo!! te lo scarico tutto dentroooo….bella troia…..
Sentendomi venire ha un nuovo orgasmo.
….sssiiii..bellssiimooo!! mi stai inondandoooo…venggooooo……
Le continuo a scopare il culo fin quando stremati ci appoggiamo al masso sfiniti. Lo estraggo, lei mi guarda e poi senza che io dica nulla, lo prende in bocca, lo succhia e pulisce tutto. Sento il piacere scorrere di nuovo. Lei, lo sta godendo in bocca. Mi limito solo a darle dei suggerimenti che lei mette subito in pratica, è brava nell’apprendere. Me lo succhia per diversi minuti fin quando non riceve in gola la mia ennesima sborrata. Sono spremuto come un limone. Lei gode. Beve e ingoia tutto lasciandolo perfettamente pulito. La sollevo, la bacio con passione, poi lentamente risaliamo e torniamo alla mia macchina dove Luca sta dormendo ancora profondamente.Mi sussurra che il culo le brucia un poco, ma che ha della crema per lenire il bruciore. Sulla via di casa le chiedo come mai da deciso di cedere così velocemente alla mia voglia di scoparla.
“Sono sempre stata affascinata dalle persone autoritarie, sicure, forti e determinate, tu sei tutto questo. Luca è dolce, mi ama e io amo lui, ma è tremendamente insicuro su tutto. Il sesso poi, un vero disastro. Ha sempre paura di venire subito, si ferma sempre quando sto per godere, poi viene e finisce lì. Mai che si sia imposto, mi abbia leccato o fatto godere come hai fatto tu. Mi sono sentita subito tua. Mi piace che mi domini, mi imponi la tua virilità, potenza e mi dai della troia, mi sento felice di esserlo per te. Sono disposta a qualunque cosa per te.”
La guardo mentre il sole tramonta sento che insieme faremo grandi cose. Giunti a casa mettiamo lui a letto che continua dormire e pesantemente, lei viene da me, mi riprende il cazzo in bocca e lo succhia devotamente.
“Mi piace da morire sentirlo in bocca. È una sensazione bellissima che mi eccita tantissimo. Credo che non ho mai provato nulla del genere a succhiare il cazzo, ma adesso voglio recuperare, ti prego lascia che lo succhi sempre. “
Le lascio succhiare un po il cazzo mentre le dico cosa faremo l’indomani. Vorrebbe che sborrassi di nuovo, ma sono scarico, lei mi bacia con passione e a malincuore se ne va. L’indomani mattina ci vediamo al bar per la colazione. Lui arriva con la faccia di chi smaltisce una sbronza. Lei è raggiante. Seguendo i consigli che le ho dato ieri sera, ha indossato una gonna abbastanza corta a pieghe, sandali con zeppa e una camicetta. Mi fa notare che non ha il reggiseno. Lui è talmente stordito che nemmeno l’ha notato. Un breve caffè e poi salutato il maritino ce ne andiamo. Poi che è presto per la visita ne approfitto per rinnovare il suo guardaroba. Andiamo in un centro commerciale che a quell’ora è già aperto. Lei mi chiede dove la porto così presto. La mia risposta è semplice.
“A comperare indumenti che dovresti avere addosso, sembri una suora da come ti vesti.”
Lei scoppia in una sonora risata. Ben presto saccheggiamo due negozi, uno di intimo, e l’altro di scarpe. Ovvio, l’intimo è di un sexy da far paura, e le scarpe sono col tacco vertiginoso. Mentre provava l’intimo ho fatto in modo che fosse la commessa a spogliarla, la conosco, so che ha tendenze lesbiche. Maria all’inizio mi ha guardato con occhi un po stupiti, io le ho fatto capire che andava tutto bene e ben presto ho visto la commessa che indugiava sul suo corpo palpando sia i seni che lo splendido culetto. Mentre per le scarpe, ho fatto in modo che il commesso le si inginocchiasse davanti, ovvio, dopo la prova dell’intimo Maria era nuda sotto. Dopo un attimo di imbarazzo, la giovane troietta a dimostrato subito di gradire gli sguardi del giovane che ha avuto una bella erezione. Usciti le ho chiesto se avrebbe avuto il coraggio di scoparlo. Lei mi ha guardato stupita.
“Ma che ti viene in mente!”
Mi guarda seria, poi scoppia a ridere e mi confessa che un bel pompino lo avrebbe fatto volentieri. Le rispondo che non dovrà attendere molto. All’ora concordata ci presentiamo nello studio di Bruno. Davanti a noi ha solo una signora anziana che lui visita molto velocemente, poi ci fa accomodare. Dopo un rapido consulto le chiede di spogliarsi e mi guarda con complicità mentre lei si denuda e si distende sul lettino. Lui le fa appoggiare le gambe sui appositi braccioli che mettono ben in evidenza il fatto che adesso è davanti a due maschi già eccitati a gambe ben aperte. Lui le visita la giovane fichetta e commenta guardandomi che ho già iniziato bene ad aprirla, ma che sarà lui a completare l’opera. Per tutto il tempo lei non ha dato nessun segno di disagio, ma mi ha guardato con occhi languidi. Mentre lei resta immobile e ci guarda con occhi carichi di desiderio io e Bruno ci scambiamo una occhiata d’intesa e subito dopo ci mettiamo uno per parte e le diamo da succhiare i nostri due cazzi. Il suo stupore ne vedere quello di Bruno è tale che la fa quasi tremare di paura.
… Accidenti!!... ma ….èèèèè….. èèè ENORME!!!!
Li afferra e li porta decisa alla bocca. Lecca il mio poi si concentra su quello di Bruno che riesce a mala pena ad infilare la cappella in bocca. Lui le lascia libero il movimento del capo e assapora tutto il piacere di quella giovane lingua poi si mette seduto fra le sue gambe e la lecca in maniera divina. Lei ha subito un forte orgasmo.
….smmhuummm….ssisiii… venggoooooo…
Trema scossa dal piacere e lui si alza e le pianta in corpo tutto il palo che la dilata e sfonda in maniera decisa.
…sssii…. Sentilooo tutto dentroooo!!!!
La vedo aprire la bocca e cercare di gridare, ma ha il mio in gola e i suoi occhi sembrano brillare. Dopo un momento lui la pompa con decisione e lei gode si agita sul lettino scossa dal piacere. Le stantuffa dentro tutto il cazzo che adesso la giovane fichetta sembra ricevere senza esitazione. Le slabbra tutta la fica e poi quando lei ha raggiunto almeno tre orgasmi lui si sfila e lo avvicina alla bocca che io ho lasciato libera.
…daaii bevii..senti come ti inondo al gola.. bevvi e ingoia….. daiii ssi sborro……. Ssiii…..
Le schizza in faccia e in bocca una bella dose di sperma che le ricopre il viso e le riempie la bocca. Lei ingoia e lecca con avidità, poi mi guarda convinta che pure io le voglio schizzare in faccia, ma non vengo, lo rimetto dentro e le raccolgo i suoi vestiti, la visita è finita. Lei le fa i dovuti prelievi, poi gli dice che ci vorranno due giorni per le risposte e poi le assegnerà il tipo di pillola da prendere. Mentre lei si riveste sussurro una cosa all’orecchio di Bruno che mi guarda compiaciuto e in fine da le ultime raccomandazioni alla loro.
“Per un mese di sesso davanti nemmeno a parlarne, solo anale o pompini.”
Lei lo guarda stupita, mentre io già gongolo la pensiero di come mi divertirò nei prossimi giorni.
Mentre torniamo a casa mi chiede ulteriori spiegazioni sul perche dell’astinenza, e io le ricordo che quando si inizi a assumere la pillola il primo mese è più ricettiva e con un fidanzato che appena la tocca schizza è meglio non rischiare.
“Tu non ti devi preoccupare, ci penso io farti smaltire la voglia di godere, quanto a lui lo facciamo soffrire e un poco, e mi piacerebbe che alla fine mi chiedesse di sfondarti il culo, perche dubito che lui abbia la capacità di farlo.”
Lei mi guarda divertita.
“Sei un porco meraviglioso, e Bruno è il tuo degno compare. Va bene ti accontento, a patto che mi scopi sempre e poi a lui racconterò che è meglio fare così. Se poi un giorno dovesse provarci farò in modo che non ci riesca e che venga da te a chiedere dei consigli su come rompermi il culo che tu hai già abbondantemente sfondato.”
Passano alcuni giorni, e quando andiamo di nuovo da Bruno per la ricetta lo troviamo con l’ambulatorio pieno, ci riserva solo un minuto, il tempo di darci la ricetta e un breve consiglio sul come usarla. Il venerdì successivo lei lavora di pomeriggio e al mattino si presenta da me e ha una voglia di scopare che non si tiene. Appena dentro casa mia si struscia come una gatta in calore, lo vuole e io l’accontento. Ci mettiamo nudi dentro il mio letto e dopo un bollente 69 dove ha subito un orgasmo, la metto sotto di me e la penetro davanti con lei che ha un attimo di stupore, ma mi accoglie con piacere.
…ssi..dammello. tutto…ssi morivo dalla vogliaaaa… ssi sfondamii..sei mervigliossoooo..
La pompo e le faccio provare due orgasmi sconvolgenti, poi la guardo fissa negli occhi e le sussurro una frase che la stordisce.
…ssi gdaii godii che ti sborro dentrooo e ti ingravido!!!...si mia troietta ti riempio la fica tutta di sborraaa!!!!!...
Mi guarda per un attimo stupita, poi mi stringe a se e mi implora di venire dentro di lei.
….sssiiii…..daiiiii…ingravidammmiiiiii….sssiiii….
La sbatto con forza e poi al limite mi scarico dentro di lei che sbarra gli occhi per lo stupore che fa seguito ad un orgasmo sconvolgente.
….ssiii.. tiii sentoooooooooo!!! Cazzo.. sei bollenteeee…… ssiii ddaii ingravidamiiiii……vengooooooo!!!!..vengooooo!!!
Trema scossa dal piacere. La sento stringersi a me con tutta la su forza. Poi sfinita crolla con me e si distende al mio fianco. La guardo e vedo nei suoi occhi languidi solo amore.
“Mi spiace che sia solo un sogno. Sei all’ultimo giorno prima del ciclo e non hai più ovulazione, quindi non potevi essere messa incinta nemmeno volendolo, ma è stato bellissimo sborrati dentro.”
Lei mi abbraccia e bacia con passione.
“Grazie lo stesso. Avrei avuto tanto piacere a farmi ingravidare da te. Sei un toro meraviglioso e con te mi sento la tua vacca, e quindi mi puoi ingravidare a tuo piacimento. Promettimi che quando sarà la prima volta che mi scopi davanti protetta dalla pillola tu sarai il primo a venire dentro di me. Voglio sentire, come oggi, i tuoi schizzi che mi inondano la vagina. Ti prego promettimelo. Poi potrai lasciare che tutti quelli che vorrai mi sborrino dentro, ma il primo schizzo deve essere il tuo.”
Le faccio questa promessa, lei mi bacia e poi mi saluta per andare al lavoro. La sera dopo quando ci riuniamo a casa mia per la consueta cena lei ha dei dolori mestruali che annunciano l’inizio del ciclo e per me l’inizio di una nuova fase di trasformazione sia di lei ma soprattutto di lui. Adesso devo giocare bene le mie carte per farmi anche lui.
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5 years ago
admin, 75
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Un cambiamento inarrestabile. 1° parte
Mi chiamo Mario, ho cinquanta anni e sono in pensione. Sono stato un istruttore del Battaglione San Marco. Far parte di questo corpo è stata una esperienza bellissima, che mi ha portato a girare il mondo, vivere tante avventure, e godere con tante donne diverse. Non sono mai stato sposato, per il semplice motivo che non volevo vivere, come i miei colleghi che lo erano, sempre in ansia ad ogni missione, e le loro mogli sempre tristi ad ogni saluto, con il pensiero di non rivederli. Io mi sono solo limitato a trovarmi una puttana con cui sfogare il mio piacere e poi via sotto un’altra. Usufruendo di una legge speciale, ho potuto terminare la mia carriera e ritirarmi a vita privata. Per farlo ho voluto cercare una casa in un piccolo paese vicino al mare. Un posto tranquillo, dove d’inverno vi era poca gente, e che l’estate non si riempisse di turismo più di tanto. La scelta me l’ha consigliata un collega che mia ha parlato di una piccola località, carina e tranquilla, appena poco lontano dal capoluogo dove lui era nato. Sono andato in questo posto, e ho acquistato un grazioso appartamento in un condominio dove d’inverno sono l’unico inquilino. Essere solo mi fa estremamente piacere, poi è ubicato vicino a tutto. Sotto al piano terra ho la banca, il super mercato, e dall’altro lato della strada un bar aperto anche d’inverno. La farmacia e l’ufficio postale a due passi, completano quello che mi serve per vivere in pace. Lo scorso mese, quasi alla fine dell’inverno sul mio stesso pianerottolo ci si è trasferita una giovane coppia. Lei, dipendente del super mercato sottostante, e lui, impiegato nella banca adiacente. Hanno preso casa qui per essere più vicini al lavoro, ma come ho scoperto poi, per convivere in maniera da potersi allontanare, lui da una madre vedova estremamente invadente e iperprotettiva, e lei da una famiglia bigotta e molto rigida, che non vede di buon occhio la loro convivenza senza matrimonio. Appena giunti si sono rivolti a me in quanto unico residente. Da subito è emerso che lei, Maria venticinque anni, una bella ragazza, alta quasi uno e settanta, mora occhi scuri, seno una terza piena, e gambe ben tornite sormontate da un bel culetto tondo era di una timidezza unica, mentre lui Luca, ventisette anni, un ragazzo alto, fisico asciutto, occhi e capelli scuri, se ben esperto nel suo lavoro era impacciato e assolutamente incapace di organizzarsi per quello che concerne le più elementari cose di tutti i giorni. Dopo una settimana eravamo già amici intimi. Gli ho insegnato tutto per potere organizzare la loro permanenza nel paese. Vai lì per allacciare questa utenza, vai là per questo, prendi appuntamento per quello e in breve erano sistemati. Fin da subito mi sono reso conto che lui aveva voglia di sfogarsi con me, di parlami delle sue idee, aspettative e desideri. La sera, appena finito di lavorare alle diciassette, viene a prendersi un aperitivo a casa mia aspettando lei, che ancora lavorava, fino alle diciannove e trenta. Da subito abbiamo parlato delle cose più disparate, tempo, politica, pallone, pesca e ovvio, di donne. Io da buon porcone ho capito subito che in lui vi era il forte desiderio di disinibire un poco compagna, ma ho fatto in maniera che fosse lui a portare il discorso su di lei. Mi ha raccontato della loro difficoltà ad avere un soddisfacente rapporto sessuale, per il motivo che lei si sentiva insicura per la paura di restare incinta, cosa che per i suoi genitori, sarebbe stato una cosa assolutamente inconcepibile. Per tanto tempo aveva lottato con lei per farla aprire un poco nel sesso, ma sempre con scarsi risultati, poco sesso orale, inesistente l’anale, e una scopate veloce appena al massimo due volte alla settimana. Sentire tutto questo mi ha rammentato una situazione analoga che ho vissuto fino a tre anni prima con un giovane tenente sposato che era assegnato al comando della mia compagnia. Lui aveva una moglie di una bellezza sconvolgente, ma lui nemmeno se ne rendeva conto. Dopo essere diventato amico intimo con lui, prima mi sono limitato a dare dei consigli, fin quando ho preso io in mano la situazione facendola diventare la mia puttana personale, con lui che in privato ci guardava scopare e poi da bravo cornuto sottomesso puliva la mia sborra direttamente dalla fica sfondata della moglie. Mi rendo conto che se gioco bene le mie carte avrò Maria ai miei desideri e Luca a servirmi come preferisco, si, mi trovo due diamanti grezzi da trasformare in lucenti pietre preziose.
“Sei sicuro che questo sia tutto il problema?”
Gli chiedo con lui che mi guarda incuriosito.
“Basta un semplice esame del sangue e una visita al consultorio per farsi assegnare la pillola. Lei sarà tranquilla, tu le puoi venire dentro senza problemi, i suoi non lo sapranno, avrete una vita tranquilla.”
Vedo nei suoi occhi una luce di piacere al pensiero che questa sia la soluzione, ma obbietta che Maria è timida, e che non sanno dove rivolgersi.
“In fondo alla via, dove c’è la piazza della chiesa, vi è il Presidio Sanitario, dove è parcheggiata quella ambulanza di emergenza, vi sono ambulatori fra cui sicuramente vi è un consultorio femminile. Inoltre se non sbaglio voi non avete un medico di base, quindi per prima cosa te ne fai assegnare uno, poi lui ti fa la richiesta per l’esame del sangue, e il gioco è fatto.”
Lui mi guarda sempre più scettico. “Scherzi, Maria è molto timida non accetterà mai che uno sconosciuto la visiti, e se torniamo nella nostra città il medico che abbiamo lì, lo riferirà subito ai suoi genitori.”
Mi rendo conto che lo sto portando dove volevo io.
“Io ne conosco uno, quello che è il mio medico, si chiama Bruno, è una persona molto discreta e affidabile, cortese e riservatissimo, gli potrei parlare, a titolo puramente informale e riservato, e chiedere se voi potete essere assegnati a lui come medico, ha tante specializzazioni e se non sbaglio anche in ginecologia, potrebbe essere lui, dopo un conoscenza, a visitare Maria, sarebbe molto discreto e riservato. Se poi lei, non se la sente, non se ne farà nulla, avrete almeno il medico di base, se uno di voi si ammala come fate a fare il certificato per le vostre aziende, vi serve assolutamente.”
Conosco Bruno da quando sono venuto qui per via di una villeggiante residente nel palazzo che aveva una figlia con delle mestruazioni devastanti, ci siamo intesi subito e insieme abbiamo scopato la madre, una vera troia che impazziva con due cazzi dentro il corpo. Da allora siamo amici e ogni tanto ci divertiamo con quello che capita. È molto dotato, sicuramente più di me in circonferenza, è veramente grosso, mentre io ho più dotazione in lunghezza supera i venti, inoltre ama come me sottomettere giovani troiette inesperte. Luca mi guarda, è convinto ma non sa come impostare la cosa con Maria.
“Semplice, gli racconti di un collega che ha mandato un certificato di malattia e ti sei reso conto che vi serve un medico, il resto viene di conseguenza.”
Lo vedo soddisfatto. Da quando si sono trasferiti, è diventata consuetudine cenare il sabato insieme, poi che lei lavora tutto il giorno, e a volte a casa mia o a casa loro. Due sere dopo loro vengono da me per cena. Lei indossa un casto abito scuro che arriva appena sopra il ginocchio, non fa freddo, quindi non indossa calze, ma una paio di scarpe con un accenno di tacco, lui semplici pantaloni e maglietta. Quando entra le faccio dei complimenti, lei arrossisce fino alla punta dei capelli, lui interviene.
“Ma dai cara, siamo con Mario, è diventato uno di famiglia! Se ti fa un complimento è sincero, non arrossire, sei veramente bella.”
Mentre sto sul terrazzo a controllare il barbecue, lui mi sorride, e sornione attacca la storiella. Lei si rende conto che ha ragione, poi mi guarda un po’ titubante per quanto concerne il resto.
“Mia cara, saresti più libera, i tuoi non lo saprebbero e potreste fare sesso liberamente.”
Arrossisce e guarda lui stupita del fatto che me ne ha parlato.
“Scusami se sono invadente, ma se credi che non debba entrare nell’argomento lasciamo subito perdere. Oppure, potremmo, domani mattina, fare colazione con lui qui sotto al bar, dove tutte le domenica si ferma quando va in bici, sarebbe una breve presentazione, potreste valutare il soggetto e se lo trovato di vostro gradimento proseguire, altrimenti pazienza.”
Colta nel vivo lei reagisce guardandomi in faccia. Le leggo negli occhi una luce nuova che mi fa ben sperare.
Dopo cena chi mettiamo comodi dentro casa perchè fuori ha rinfrescato. Metto un disco in vinile che ho acquistato ad un mercatino dell’usato. Subito le note del sax di Fausto Papetti si diffondono nell’aria e lei sorride divertita.
“Adoro questa musica, era l’unica cosa che ascoltavano i miei genitori, anzi qualche volta ci ballavano stretti quando erano convinti che io non li spiavo. “
Senza aspettare nulla tendo le braccia verso di lei invitandola a ballare. Lei si gira verso di lui che le fa un cenno di assenso col capo. All’inizio evito di stringerla a me anche se la vorrei toccare tutta, ma voglio che sia lei a lasciarsi andare. Lui ha appoggiato la testa alla spalliera del divano e se ne stà ad occhi chiusi seguendo la musica, io avvicino la mia bocca al suo collo e le sussurro di rilassarsi e godere del momento. Lei mi guarda con occhi languidi e si appoggia a me. Sento il suo respiro sulla mia spalla, sono più alto e la sovrasto, mentre avverto una bella erezione che sta esplodendo nei pantaloni con lei che quando la percepisce mi guarda e non si sposta, anzi preme di più il suo corpo contro il mio specie quando io sono di spalle a lui che nemmeno ci guarda. Lentamente sento che lei piano, piano, si struscia sul mio pacco che ora è al massimo dell’erezione. Avverto i suoi capezzoli premere contro le stoffa che li separa del mio petto, scivolo con una mano verso il suo splendido culetto e lo premo contro di me, lei chiude gli occhi e mi da un lieve gemito appena sussurrato alla mia orecchia destra.
….huhuhhummmmm………
Mi giro e vedo lui assente che continua a seguire la musica. Mi faccio più audace e spingo la mano dal culo a scendere più in basso. Insinuo in dito fra le gambe da dietro, lei spinge con più vigore in suo ventre contro il mio cazzo, i suoi occhi sono lucidi e brillano di piacere. Comprendo che la musica sta per finire, smetto di toccare da dietro, quindi abbasso la mia mano sinistra e afferro il suo polso destro portando la sua mano sopra il mio pacco. Per un attimo oppone resistenza, ma è solo un attimo. Le sua dita afferrano con forza tutto ciò che riescono a sentire, e lo stupore del suo viso mi conferma che quello che stringe è di suo gradimento. Resta con la mano sul mio, cazzo anche quando la musica finisce, poi di colpo si risveglia da uno stato di trance, che anche se breve, deve essere stato intenso. Ci lasciamo, lei rossa in viso va verso di lui, io vado in cucina per prendere del dolce, e li osservo ridere dalla vetrata che ci separa. Riparte una nuova canzone e lei lo invita a ballare. Quando lui si alza noto che ha il cazzo duro pure lui. Non è grosso come il mio, ma indice, che a mio avviso, ha solo finto di tenere gli occhi chiusi. Bene! Era quello che volevo avere, la certezza che lui è pronto a ricevere delle sontuose corna! Sara mio dovere accontentarlo. Finita la musica offro il dolce. Scherzano, mentre dal vinile parte una nuova canzone. Lei mi guarda, e lui con la scusa del dolce da mangiare la invita a ballare ancora con me. Appena incominciamo lei si incolla di nuovo a me stretta e subito percepisce la mia erezione che appena un pò scemata riprende subito vigore. Lui si alza in piedi, ci volta le spalle, si mette a guardare tutta la grande collezione di vinili che ho, lei mi guarda con occhi carichi di desiderio. Lentamente la sua mano torna a stringere il mio cazzo attraverso la stoffa. Duro e forte, lo percepisce e lo saggia, in tutta la sua grandezza senza riuscire stringerlo del tutto, mi guarda vogliosa, mi abbasso e le sussurro all’orecchio tutto il mio desiderio.
“…ti vorrei leccare tutta…
Lascerei la tua lingua scorrere lungo il mio cazzo per poi infilartelo in gola fino in fondo…
Quando te lo pianterei dentro ti sentiresti aprire come non hai mai provato…”
Lei si stringe sempre più forte a me e ad un tratto ha una ondata di piacere che la fa tremare tutto nonostante abbiamo smesso di muoverci nel ballo.
…………huuummmm…ssiiiii…
È solo un sospiro trattenuto a forza. Per un lungo momento siamo immobili, poi lei si stacca e mi guarda con occhi sconvolti, si è resa conto di ciò che ha provato con me. Rossa in viso va verso di lui.
“Se domani dobbiamo vedere questo medico sarà bene andare a letto.”
Si avvia verso la porta con lui che la segue. Sulla soglia lui si gira, e mi sorride compiaciuto. Poco dopo usciti, sento bussare, è lei che mi chiede se ha lasciato il cellulare a casa mia. Entra e appena dentro mi spinge contro il muro. Mi bacia con impeto e passione, sento la sua lingua entrare di prepotenza nella mia bocca. La succhio, le stringo i seni impastandoli. Geme, la mia mano scende fra le sue gambe. Scosto le mutandine la sento bagnata.
Ssiiiiii….ssmiiii hai fatto impazzirere tutta la seraaa..umuhhuhmm….
Infilo due dita dentro e lei trema scossa dal piacere.
Sssiii……..mi ffaii…venirreee…ancorraaa….
La sento stringere con la mano in mio cazzo durissimo. Le estrae e lo stringe in mano.
….accidenti..è enorme!!!! Il doppio di quello di Luca….
La costringo ad abbassarsi. Si inginocchia e lo infila in bocca. Si sente la totale inesperienza, ma ci mette tanto impegno. Le tengo la testa ferma, e la scopo velocemente in bocca. Mi succhia con forza, decido che le sborro in bocca. Mi blocco di colpo, e le erutto in gola una sontuosa sborrata.
….sssiiii…bevviiii..e non perderene una goccciiiiaaaa!!!! Sborroooo..
Lei ha un attimo di esitazione. Vedo le guance gonfiarsi per l’ingente sborrata che le sto riversando dentro.
..ingoia!!! tutto e non lasciare nulla!!!
Con un tono deciso e duro le dò un ordine perentorio e indiscutibile. Resta immobile per un attimo poi incomincia a ingoiare tutta la semenza che le sparo in bocca. Lo succhia avida. Lo lecca con passione e devozione fino a pulirlo alla perfezione. Quando si rialza la guardo. Ha gli occhi luci per lo sforzo e per il piacere, mi bacia ancora e io la stringo a me.
“Con lui, lo fai questo?” - gli chiedo serio.
Lei scuote il capo in senso negativo. “Bene!! Da oggi, lo farai solo a me. Sarà un privilegio, solo mio. Se lo vorrò potrò concederlo ad altri solo io. Giuralo!”
Lei me lo giura se ne torna in casa sua.
Il mattino seguente prima delle nove parlo con il mio amico Bruno. Gli illustro brevemente la situazione e ricevo da lui la totale disponibilità. Scendo e lo aspetto al bar. Poco dopo arriva. Ci mettiamo a parlare in disparte. Lo informo che ho intenzione di trasformare questa giovane ragazza in una troietta che dovrà soddisfare tutte i nostri desideri, e se sarà necessario, sapendo che ad entrambi non ci fa difetto, sfondare il culo di un giovane maschio, ci prenderemo anche al verginità di lui. Li vediamo arrivare, e il mio amico si complimenta per il gradevole aspetto di entrambi. Bastano poche parole di presentazione e loro si ritrovano subito a loro agio con Bruno che fissa per l’indomani mattina una visita presso il suo studio, e poi che Luca lavora mi offro di accompagnare lei che non conosce dove sia ubicato. Bruno prende la bici e ci saluta dandoci appuntamento per l’indomani. Io gli propongo, poi che è un calda giornata, di andare fino al promontorio dove c’è il faro, e nei pressi c’è un ristorante gestito da pescatori dove si mangia del pesce favoloso. Accettano e quando salgono sulla mia vettura Luca insiste, con la scusa che non vuole sentire la cintura di sicurezza addosso, perchè lei salga davanti. Maria indossa una gonna leggera e larga, un po’ più corta delle solite, arriva a metà coscia e, non indossa calze, ma dei piccoli sandali a zeppa che le inarcano il culetto rendendolo, ancora più invitante. Lui si siede dietro di lei, e appena partiti lei accavalla le gambe facendo in modo che la gonna salga fino a mostrare le mutandine di pizzo nero molto traforate. Mi eccito e lei lo vede ridendo compiaciuta. Lui da dietro non vede quello che succede davanti. Lei lentamente porta le mani sotto la gonna e con una lentezza esasperante si sfila l’intimo mostrando un triangolino di peli ben curati e molto eccitanti. Lascia cadere le mutandine e le spinge con un piede sotto il sedile mentre mi guarda complice. Se lui voleva disinibire la donna, io mi convinco che è già iniziato un processo di trasformazione irreversibile che la porterà verso la più totale troiaggine.
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5 years ago
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Il corso di nuoto.. seconda parte
Mi abbraccia forte e ci addormentiamo cosi. Passano due giorni e mia moglie mi manda un messaggio dicendo che Paolo l’indomani sarà assente per tutta la giornata e che al ritorno gli piacerebbe vederla. Mi sento molto agitato. Si stà concretizzando la possibilità che lei mi cornifichi con lui, e mi sento un misto di eccitazione e dolore. La sera la scopo. Lei non si sottrae ai doveri coniugali, ma la sento assente, quasi distratta. Quasi con rabbia, dopo averla chiavata l’inculo. Stranamente mi sembra che in qualche modo sto facendo con lei quello che poi lei farà con lui che le riserverà lo stesso trattamento. Carla, quando tornerà a casa avrà i buchi ben sfondati e riempiti di sborra. Questo pensiero mi eccita tantissimo, e le inondo il culo dopo averlo sgarrato con dei affondi bestiali e duri. L’indomani nel tardo pomeriggio Paolo manda un messaggio a Carla, e le chiede di vederla. Lei mi guarda e mi chiede se ne sono ancora convinto, io annuisco e poi esco di casa, e mi apposto in auto vicino al mio palazzo e lo vedo arrivare. Come d’accordo lo fa entrare e io silenziosamente torno in casa e sento che sono già in camera nostra. Mi sposto piano e dalla cucina percorro il terrazzo che gira per due lati intorno a casa, e mi avvicino alla finestra della camera lasciata da mia moglie socchiusa e mi metto a guardare dentro. Vedo che sono già nudi, e lui che di lato, le fa leccare il cazzo. Dalla mia prospettiva, noto subito che è veramente lungo, e tanto grosso. Lei a fatica ne tiene la cappella in bocca, e lui con una mano sul capo, le detta il ritmo della pompa. Lo lecca, e scorre con la lingua fino alla base, e quando con una mano sposta lo scroto, vedo che è grande, sembra un grosso mango maturo. Lei succhia le palle, e lui geme di piacere. Le infila di nuovo il palo in bocca, e forza con una spinta per farlo entrare in gola. Sono stupito da come mia moglie subisca questa intrusione. Si vede che sta godendo, da come mugola a bocca piena, ma fatica a tenerlo in bocca. Vedo quel trave infilato dentro di lei e mi immagino quando lo pianterà nel suo ventre. Gode, mugola e io mi sento un dolore nel petto, immagino che dopo che lei avrà goduto con lui, per me non ci sarà più posto, mi sconvolge, e mi eccita tantissimo, ma il dolore in quel momento è fortissimo. Poi lui si gira verso al finestra e mi chiama.
“Entra, dai lo sappiamo che sei lì, che ci stai a guardare. Vieni dentro che vedi meglio, e poi ti rendi utile.”
Sono scioccato da quello che sento. Mi alzo in piedi e sono indeciso sul da farsi. Per un lungo istante la mia mente non ragiona, e come un automa apro la finestra e faccio i tre passi che mi avvicinano al letto. Lui non mi guarda, ma continua a seguire i movimenti di mia moglie, che adesso ne ha in gola quasi la metà. Lo vedo e mi rendo conto che da vicino è anche più grosso. Ben che il mio sia eccitato, il suo è molto più lungo e grosso. Mi sconvolge, e mi eccita nello stesso tempo. Lui lo vede, e mi ordina di essere utile.
“Ti capisco, vedere da vicino il mio cazzo genera in tutti i cornuti, lo stesso effetto di stupore, quindi renditi utile e falla eccitare. Quando le entro dentro, voglio che sia molto bagnata, quindi datti da fare, lecca, e masturba la sua fica, e preparala per me.”
Mi inginocchio, e messo di lato le tocco le fica che è già fradicia, poi le metto dentro due dita, e lei geme fin quando ha un primo orgasmo. Non capisco se è stato il mio lavoro di dita, o il fatto che lui la pompa in gola, ma lei gode e io la guardo estasiato. Lui le sfila il cazzo dalla bocca, e mi sembra che non finisce mai da quanto ne ha ingoiato, poi la fa distendere sul letto supina e si infila fra le sue cosce che lei ha sollevato in alto. Mi avvicino, e vedo che lui resta immobile, davanti alla sua fica bagnata e non entra. Lo guardo cercando di capire, guardo mia moglie che aspetta come me, poi lui con un tono deciso mi spiega cosa vuole.
“Dai…… che aspetti!!! prendi il cazzo e mettilo dentro!!! renditi utile e infilalo!!!”
Resto basito da quel comando. Devo essere io a mettere il suo cazzo nelle fica di mia moglie!
Lo prendo in mano, e fatico a cingere le dita, per quanto è grande la circonferenza. Mi provoca una emozione strana sentirlo in mano. Lo avvicino alla fica di mia moglie, e lo appoggio, lui lo spinge dentro. Dopo afferro le gambe di Carla, per sorreggerle, mentre osservo Paolo, che con molta cautela, lo spinge dentro il ventre di mia moglie, che lo guarda a bocca aperta. Ne affonda più della metà, e si ferma, lei ha gli occhi lucidi.
….sei….enorme….mi…..sventrriiiii….spinggiii…pianooooo..sei enorme!!!
La vedo spalancare la bocca per urlare, ma nessun suono esce dalle sua labbra. La pompa con un ritmo costante. Sono stupito dalla calma con cui le pianta quella trave sempre più dentro, fin quando lei lo riesce a prendere tutto. Quando il corpo di lui aderisce al suo, lei abbassa le gambe e cerca di assecondare il suo ritmo a quello di lui. Gode. Viene, ma il suo viso è strano, fra il piacere e dolore. Ad un tratto trema come in preda alle convulsioni, ma è solo piacere, grida e poi sfinita si accascia come una bambola di pezza.
…ssiii…mhuumuhmm….vengooooo….ssiiiii…..
Lui continua imperterrito a scoparla incurante del fatto che lei adesso è totalmente passiva. Poi quando se ne rende conto dopo svariati minuti, rimane immobile dentro di lei, che adesso è inerme. Totalmente immobile sotto di lui che si gira e mi guarda.
“Vedi quanto l’ho fatta godere. Adesso le lascio riprendere fiato, mentre tu le prepari il culo che la voglio scopare anche in quel buco.”
Resto immobile. Mi sento un brivido lungo la schiena al solo pensiero che le pianterà quel cazzo nel culo. Lei i gira, mi guarda mentre lui si sfila. Vedo la sua fica oscenamente aperta e slabbrata. Ci potrei mettere quattro dita dentro e li sentirebbe appena. Lui si mette di lato, le sussurra una cosa all’orecchio e lei si gira, lo guarda, e cerca di mettere il cazzo in bocca. La guardo, non sapendo che fare, sono imbambolato da quello che vedo. Lei che si infila il cazzo in gola, e non ci riesce. Lui appoggiato con le spalle alla spalliera del letto, e lei che ha le lacrime agli occhi. Lui che con le mani spinge il capo di Carla per infilare tutto il cazzo in gola.
“Dai muoviti, preparale il culo. Se hai del lubrificante prendilo.”
Corro in bagno e prendo un tubetto di Luan che oltre a lubrificare è anche un lieve anestetico. Quando torno vedo Carla che dopo essersi quasi slogata la mandibola, desiste, e lui con un sorriso ironico le toglie le mani dal capo.
“Brava, adesso che hai preso la tua decisione, lascia che il cornuto ti prepari, così ti farò godere tantissimo.”
Mi posiziono dietro mia moglie che sta sempre succhiano il cazzo di Paolo ma adesso solo la punta. Le metto una buona metà del tubetto di Luan in culo, e ci infilo prima un dito poi due. Scorrono bene, ma questo lo sapevo, mi sono solo accertato che fosse ben lubrificato. Poi ne applico una parte fuori e guardo Paolo che adesso si posiziona dietro lei. Mette il cazzo fra le chiappe e le apre senza spingere. Lo guardo senza capire, lei immobile, e lui mi invita a muovermi.
“Dai che aspetti, prendi il cazzo in mano e lo appoggi al suo culo. Sbrigati!”
Afferro quella mazza durissima, e mi sento stordito al solo pensiero di quanto è duro, e di come sfonderà il culo di mia moglie. Mentre lo tengo in mano, lui mi guarda un sorriso ironico.
“Prendilo in bocca e bagnalo bene così lei sentirà meno male. Dai leccalo bene, fallo per amore di tua moglie.”
Come un automa mi abbasso, e lo prendo in bocca. Provo uno strano piacere, e lo succhio con molta devozione, ormai consapevole che lui è il toro da monta. Dopo averlo bagnato bene lo posiziono fra le sue chiappe, e metto la punta al centro della rondella anale che quando lui spinge si tende poi si apre di colpo. Lei ha un grido e lui si ferma.
…..hhaaiiii!! ..cazzo fai pianooooo!!! me lo spani!!!spingi pianooo…….lentamente……
Lui affonda dentro il culo di mia moglie, che sta sicuramente soffrendo, ma lo fa in silenzio, e quando lui è tutto dentro e si immobilizza. Lei dopo aver fatto dei grossi respiri, lo invita a scoparle il culo.
…ssii..dai muovitiiii..pianooooooooooo……ssi…
Lui afferra i suoi fianchi e poi incomincia a pompare prima lentamente, ma poi sempre più velocemente. Lei dopo varie urla di dolore, incomincia a godere.
…ssii…mi piaceee..ma fai pianoooo..me lo stai scassando tutto….. ssi mi piaceee……
Osservo estasiato la monta, e lei mi guarda e dietro invito di lui, mi fa il gesto delle corna. Godo, e sto per sborrare. Lui la pompa sempre più forte e poi le inonda il culo con un grido.
…aaaaaaaaaaaa…ssiiiiiii….sborrooooo!!!.....
Io che mentre osservavo la monta, mi sono segato, in quel momento sborro nella mia mano.
Lui sfila il cazzo completamente bagnato e lo presenta alla bocca di mia moglie che lo lecca. Vedo il culo di Carla completamente aperto, dilatato e spanato. Lei dopo aver leccato il cazzo, che si sta ammosciando crolla sfinita nel letto, e lui invece si alza e si riveste e se ne va. Prima di uscire mi sorride compiaciuto.
“Brava la tua mogliettina, mi ha fatto godere molto, e non credevo che lo avrebbe preso anche in culo. Adesso quando vuoi che la sfondi chiamami.”
Chiudo la porta e torno in camera dove trovo mia moglie sfinita e distrutta. La vedo triste e la cosa mi sorprende.
“Credo che non sia stata una bella esperienza. Mi ha sfondato tutti i buchi, e mi sento dolorante dappertutto, non mi è piaciuto. Mi ha fatto scegliere fra ingoiarlo tutto, o prenderlo nel culo. Ha una grossa dotazione e sono sicura che farà godere tante donne, ma io ho una lubrificazione scarsa e breve, e lui dopo un poco, mi faceva male quando lo affondava dentro. Con te è meglio, tu dopo il mio secondo orgasmo vieni e mi inondi col tuo piacere e non sento dolore. Anche in bocca era troppo grosso, e mi sento la gola dolorante, e poi nel culo è stato un vero supplizio.”
La guardo incredulo. Io per quanto umiliato ho avuto un orgasmo sconvolgente. Mi sono sentito un vero cornuto sottomesso, e lei che prima era così entusiasta, adesso sembra molto dispiaciuta.
Mi guarda, e mi sorride, poi si addormenta esausta. Il giorno dopo si sente decisamente distrutta. Non va al lavoro per il bruciore che sente sia al culo, che in fica, e questo le dura due giorni durante i quali la vedo pensierosa. Dopo questa esperienza lei non ha più voluto andare in piscina. Ci siamo iscritti ad una scuola di ballo, e abbiamo rifatto sesso fra noi dopo una settimana. Per lei non è stata una esperienza esaltante, si è sentita una puttana, e vedere me umiliato le ha fatto passare tutta la voglia di esperienze trasgressive. Personalmente ne sono rimasto deluso da questo epilogo, del gioco. Amo mia moglie, non la voglio obbligare a fare nulla che non vuole, anche se a me è piaciuto tantissimo. Di recente abbiamo fatto amicizia con una coppia che balla con noi, sembrano due persone molto intriganti e hanno la stessa nostra età, e la cosa mi fa ben sperare.
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Il corso di nuoto..prima parte
Mi chiamo Mario, ho cinquantacinque anni e sono sposato con Carla che ne ha uno di meno. Sono alto uno e ottanta, fisico asciutto e tonico che mantengo facendo molto sport. Capelli bianchi tenuti corti, occhi scuri e sessualmente parlando ho un cazzo, di quasi diciotto centimetri, e con una discreta circonferenza. Carla è una bella donna, alta uno e settanta, terza di seno capelli biondi corti occhi verdi e una bocca ampia con labbra carnose. Un bel culo sodo e tonico che sormonta gambe lunghe e ben tornite. Ha partorito una sola volta molto giovane, e da allora si è mantenuta molto bene fisicamente. Ama correre, e allenarsi spesso, anche in palestra, o facendo esercizi che ne migliorano il suo aspetto fisico. Sessualmente parlando siamo una coppia che ama la vita tranquilla e facciamo sesso spesso, due o tre volte alla settimana, dipende da quanti impegni abbiamo, ma generalmente il tempo per scopare lo troviamo sempre. In passato mentre facevamo sesso abbiamo immaginato di avere altre persone nel letto con noi, ma erano solo fantasie, del tipo immagina che tu sei, immagina che tu fai, o lei che mi faceva immaginare di essere con questa o quella, o io che le dicevo dai lecca quella fica che io la scopo. Ma appena raggiunto il piacere le nostre fantasie morivano nel letto. Non le abbiamo mai messe in pratica. Io da sei mesi sono in pensione, mentre lei lo è da soli tre mesi.
Questo ha comportato un relativo cambio di vita. Avendo più tempo a disposizione abbiamo passato i mesi estivi a mantenere sempre più in forma il nostro fisico appesantito da anni di lavoro sedentario. Innumerevoli camminate, e una dieta molto equilibrata, ci hanno permesso di raggiungere un discreto risultato, ma con l’arrivo dell’inverno si è evidenziata la necessità di trovare una palestra dove svolgere dell’attività fisica per continuare a mantenere efficiente il nostro corpo. Ne stavamo parlando un pomeriggio che eravamo in giro per la città, quando fermi ad un semaforo, abbiamo visto l’insegna della piscina comunale.
“Perche non ci facciamo un bel corso di nuoto.”
Lancio la proposta. Lei ci riflette un poco, poi ribatte che ha paura dell’acqua alta, e poi io sono già in grado di nuotare.
“Non importa se sono un nuotatore, anche se facendo immersioni non ho mai sviluppato le tecniche per nuotare in superficie, ma sott'acqua, e poi tu potresti acquisire una certa sicurezza per vincere la tua paura dell’acqua alta.”
Ci riflette un poco e poi mi dà ragione. Decidiamo di prendere delle informazioni su dove si tengono i corsi di nuoto, e dopo una breve ricerca, la nostra scelta cade su di una piscina, che è a pochi passi dal casa nostra, e che fa corsi serali a costi abbastanza contenuti. Dopo aver fatto l’iscrizione, ci presentiamo un lunedì sera puntuali alle venti, e facciamo conoscenza dello staff di coloro che sono gli istruttori di nuoto. Il capo si chiama Paolo, età circa trenta cinque anni, alto e fisico da nuotatore con spalle larghe, braccia robuste e un torace con pettorali scolpiti, capelli scuri cortissimi, e uno sguardo magnetico. Dei tre è l’unico che indossa una maglietta rossa attillata con il logo della piscina e dei pantaloncini che arrivano a meta gamba. I suoi assistenti sono Luca, un bel ragazzo giovane sui venticinque, e Sara una bella ragazza con degli splendidi occhi azzurri, e dal fisico stupendo sui ventidue anni. Appena fatte le presentazioni Paolo, ci chiede di mostragli la nostra acquaticità. Ci fa percorrere un vasca della piscina grande, e nota subito che io devo imparare a sincronizzare il movimento respiratorio, mentre Carla deve solo vincere la sua paura dell’acqua alta. Ci separa e io mi ritrovo a nuotare in una vasca più piccola, con Sara, che mi spiega i movimenti che devo fare, mentre Carla resta in vasca grande, con Paolo che la segue passo a passo. Dopo ogni vasca vedo che lui si abbassa, e le parla da vicino spiegando come deve fare. Per tutta la lezione non le toglie gli occhi di dosso, e noto anche che alla fine nel salutarla gli porge anche l’accappatoio. Per sei lezioni io resto con Sara, mentre lui segue sempre Carla, con particolare attenzione. La settima lezione, Sara mi porta in vasca grande, dove c’è anche Carla, e allora Paolo a lei la fa spostare in una corsia più interna, mentre io nuoto in quella più vicino al bordo vasca. Fra una vasca e l’altra, vedo che fra loro si è instaurata una bella confidenza, li vedo scherzare e ridere spesso. Mi rendo conto che sento dentro una strana sensazione. Da quando siamo sposati ormai da molti anni, non sono mai stato geloso di mia moglie, anche perche non me ne ha mai dato motivo di esserlo. Adesso ho l’impressione che lei sia molto presa dalle attenzioni del maestro, e stranamente non le ho chiesto nessuna spiegazione. Però mi ritrovo quando penso alla faccenda, con il cazzo durissimo, e la sera poi la scopo con impeto e con grande piacere di lei, che ne gode moltissimo. Con molta discrezioni li osservo, e alla fine della nona lezione, lui, quando tutti se ne vanno nello spogliatoio, le fa percorrere una vasca in più. Io li osservo mentre lentamente mi avvio nel mio spogliatoio, e vedo che quando lei arriva al bordo della vasca lui la solleva per farla uscire dall’acqua. La solleva come fosse una piuma, e per un momento si trovano molto vicini, lui la fissa negli occhi e poi le prende l’accappatoio e insieme vengono verso gli spogliatoi, che sono vicini a quelli maschili divisi da un piccolo corridoio. Mentre camminano lui le dice delle cose che a lei la fanno sorridere. Quando passano davanti a me, che mi sono spostato di lato, per non essere visto, li vedo che sono molto vicini, e lui prima che lei entri nello spogliatoio la stringe per un attimo a se, è solo un momento, ma dalla mia posizione posta di lato vedo benissimo, che lui con quel contatto le ha fatto sentire il pacco che si vede molto gonfio dei pantaloncini. Per un momento lei resta immobile, lo guarda, e lui le da un lieve bacio sulle labbra, le sussurra una cosa, e lei sorride e annuisce in senso positivo. Sono sconvolto mi rendo conto che se continua così lei finirà fra le sue braccia, e questo mi dà un certo fastidio, ma anche una forte eccitazione. Inoltre adesso nella piscina ci sono tutti i ragazzi del corso agonisti, e non sono sicuro che quel gesto sia passato inosservato. Entro nello spogliatoio, ho una violenta erezione. La cosa mi infastidisce dovendo fare la doccia con gli altri, mi sembra sconveniente avere una erezione davanti a tutti. Decido non fare la doccia, mi vesto ed esco nell’ingresso dove c’è un piccolo bar, e un grande schermo dove una telecamera mostra le vasche dalla piscina, mi metto ad osservare i ragazzi che nuotano in attesa che arrivi mia moglie. Mentre osservo lo schermo, la mia attenzione si concentra sul fatto che non si vede la maglietta color rosso di Paolo. Ci rifletto un momento, e rientro nello spogliatoio, fingendo di cercare una cosa, mi sposto sul corridoio laterale che collega sia i nostri spogliatoi che quelli femminili, e nel mezzo c’è una porta con su scritto spogliatoio riservato all’istruttore. Resto nella penombra, e ad un tratto quella porta si apre, ne esce mia moglie, che già indossa la tuta da ginnastica, si gira, saluta e corre dentro lo spogliatoio femminile. Poco dopo esce anche Paolo, che si aggiusta la maglietta che gli era rimasta dentro i pantaloncini sul davanti, indice del fatto che se li deve essere calati, e tirati su senza badare che l’indumento vi era infilato dentro. Si aggiusta meglio e va verso le corsie dove i ragazzi nuotano. Esco velocemente e mi rimetto ad aspettare mia moglie che sopraggiunge poco dopo. Quando mi vede si scusa dicendo che non vi erano docce libere. Io sono certo che mi sta mentendo, ma ho una erezione che mi fa male al pensiero che lei sia andata con Paolo e che come minimo gli abbia fatto un bocchino. Saliti in auto mentre andiamo a casa siamo fermi ad un semaforo, lei mi chiede se ho del chewingum per togliere il sapore del cloro dalla bocca.
“Questa sera ho fatto due bevute colossali.”
La guardo e non resisto alla tentazione di parlare.
“Quando ti è venuto in bocca lo hai ingoiato? è per questo che vuoi il chewingum per togliere il sapore del suo sperma dalle labbra?”
Lei è sbigottita, mi guarda, e abbassa gli occhi, e resta in silenzio. Io aspetto di essere dentro le mura domestiche per chiedere altre spiegazioni. Giunti in casa lei va in bagno, e poi a letto, io la seguo e nel buio della camera voglio sapere. Sono fra il furioso e l’incazzato per due motivi, mi scoccia che lei faccia la troia con lui, e poi ho il cazzo durissimo, sono eccitato da paura, ma voglio sapere. Le chiedo una spiegazione e lei dopo un lungo sospiro mi risponde.
“Si, è vero gli ho fatto un bocchino. Ero andata nel suo spogliatoio perche volevo sapere il motivo di una sua affermazione. Quando sono uscita dalla vasca, mentre mi accompagnava, mi ha detto che una femmina come me dovrebbe vedere una cosa che nella sua vita almeno una volta la dovrebbe provare, e si trovava nel suo spogliatoio. Io dopo essermi vestita sono andata da lui, per capire di cosa stava parlando. Ero consapevole che sarebbe stato sconveniente, e pericoloso andare, ma ero curiosa. ”
La guardo senza parlare, mi aspetto che lei prosegua.
“Prima di entrare mi aveva stretto a se e ho sentito un bozzo enorme premere contro il mio ventre, e ho tremato immaginando quello che ci poteva essere sotto quella stoffa. Quando sono entrata lui ha chiuso la porta, e ha abbassato i pantaloncini, e mi fa atto vedere un cazzo che in vita mia non avevo mai visto. Lungo molto di più del tuo, ma con una circonferenze esagerata, credimi quanto il mio polso. Mi sono inginocchiata davanti a quel totem di carne, che svettava verso l’alto, e non ho resistito a metterlo in bocca. Per quanto abbia una bocca ampia, ho faticato a infilarlo dentro, e l’ho succhiato come una pazza scatenata. Lui mi teneva il capo fermo e mi ha scopato in gola.
….mhumm…ssi brava…cosìììì..succhia che ti riempio la gola di cazzo prima e sborra poi…… ddaaiii…si che sborrooooo!!!!!!....huummmm…
Ho avuto un orgasmo tremendo, quando l’ho sentito gonfiarsi in bocca, e mi ha inondato la gola con tantissima sborra. Era un continuo di schizzi, sempre forti e generosi. Mi ha riempito la bocca almeno tre volte di sborra dolcissima, e poi ne usciva ancora ero inarrestabile. Alla fine ha smesso di sgorgare, e l’ho pulito bene fin quando lui mi ha sollevato da terra.
“Per la prima volta pò andare, il resto lo avrei nei prossimi giorni. Adesso vai, che il cornuto ti aspetta, ma uno di questi giorni ti cerco e ti scopo a dovere.”
Sono rimasto in silenzio mentre lei parlava, ho immaginato tutta la scena di lei che lo succhiava. Cercavo una motivazione per restare calmo, mentre ero deciso a fargliela pagare a questo stronzo che approfitta del suo essere prestante per scoparsi le donne che gli capitano davanti. Ero molto incazzato perche tutta la faccenda mi provocava una erezione esagerata. Dentro di me si stava concretizzando il sottile piacere di essere cornuto. La sento emozionata e tesa.
“Adesso io non so cosa fare. Ti amo, e mi dispiace di essermi lasciata andare, non capisco cosa mi succede, quando lo vedo la mia volontà si annulla, mi sento di doverlo accontentare, è più forte di me.”
Si gira e mi abbraccia. Sente che ho il cazzo durissimo, sale su di me e se lo infila dentro la fica che trovo essere completamente fradicia di umori. Cazzo!! si è eccitata al solo raccontarmi quello che era successo.
…..mmhumumm amoree..che cazzo durissimmmo che sentooooooo…ma ti sei ecciatto nel sapermi troia con lui……… sssii…scopamiii dai che venngooooo……..sssiiii…
La sbatto con furia, e le sfondo la fica. Lei viene, e dopo la rigiro, e le pianto il cazzo in culo senza troppi complimenti.
….ssiiii…puttanna..mi sono eccitato al pensiero che una bocchinara come te lo succhiava a lui…. sei una zoccola…una troia….. e adesso ti sfondo il culo…così quando lo farà lui sarai più aperta!!!!....
Le spingo dentro il cazzo con un solo affondo. La sento gemere, cercare di sottrarsi all’inculata, ma le tengo per i fianchi, e non le do tregua. Soffre e poi gode.
…..aaahhhhiiii…piannnooo!!...........me……….lo spaccchiiii!!!!!...ssisi…daiiii…spinggiii..cazzo…sssiii
La sbatto come un toro impazzito. Le spingo dentro il cazzo con forza, quasi cattiveria, e quando lei raggiunge di nuovo un orgasmo, le inondo il culo di sborra.
…ssiii…eccomiiiiiiiiiii…sborroooo!!!!adessooo!!!!..
Sono talmente eccitato che il cazzo quasi non si ammoscia. Lo estraggo pieno di sperma e di umori anali, e lo infilo direttamente in gola a lei, che lo succhia come una pazza scatenata. Si infila tutto il paletto in gola e mi fa impazzire. Poi le torno sopra e la scopo di nuovo mentre lei in preda ad una frenesie erotica mi supplica di sbatterla come la peggiore delle troie. Mai vista mia moglie cosi scatenata. Gode di nuovo, e pure io raggiungo un nuovo orgasmo, che scarico dentro di lei. Ci accasciamo distesi sul letto con il fiata corto, e il cuore che batte a mille. Restiamo per un momento in silenzio, poi è lei che mi bacia, e mi sussurra che io così eccitato non se lo ricordava da tempo. La stringo a me, e sento che dentro sono combattuto dal desiderio di sentirla sempre eccitata, così e dalla enorme paura di perderla per sempre.
“Ti amo. Ho il terrore di perderti, e questa sera ti ho scopato per cercare di dimostrarti che sei una femmina che mi fa impazzire sempre. Ti prego non lasciarmi per lui. Per lui tu sarai una delle tante che si è scopato per me sei tutta la mia vita.”
La sento che si strige a me e mi abbraccia forte.
“Pazzo amore mio non è possibile che ti cambi con lui. Mi sono resa conto che lui ha un bel cazzo, enorme, e possente. Sicuramente quando lo infilerà dentro di me impazzirò di piacere, ma sarà solo quello. Il rapporto che ho con te non lo batte nessun super cazzo.”
Si strige e mi bacia con passione. Sono commosso e solo allora cerco di mettere ordine nei miei pensieri.
“Io voglio solo sapere quando ti farai scopare da lui. Se possibile fai che accada qui, dentro casa nostra, poi voglio sapere tutto nei dettagli chiaro?”
Lei mi guarda incredula.
“Allora mi lasci libera di scopare con lui anche qui dentro? Non sei geloso? e poi se lui non vuole venire a casa che faccio non ci scopo?”
La guardo e vedo molta incredulità nei suoi occhi.
“Fai come vuoi, ma lo voglio sapere.”
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Diletta
Era una bella giornata a Milano. Avevo deciso quella mattina di andare a fare un aperitivo in un bar vicino al castello sforzesco.Sorseggiavo una birra e leggevo tranquillamente la gazzetta dello sport. Mi stavo gustando il mio giorno di riposo quando mi sentii chiamare per nome. “Ciao Alle!!”Alzai lo sguardo dal giornale.Avevo davanti a me una ragazza. Capelli biondi, alta su i suoi tacchi 12, pantaloni neri eleganti, camicetta bianca e giacca nera. Sembrava appena uscita da una riunione d azienda.La guardai in quei suoi occhi azzurri... e rimasi senza parole. “Diletta!!”Diletta era la vecchia fidanzata del mio migliore amico, Marco.Marco 12 anni fa era sparito una mattina, le aveva svuotato il conto in banca con 800.000 euro ed era scappato in Sud America. Nessuno lo aveva più visto. La denuncia di Diletta all epoca andò a vuoto, dato che il conto in banca era a nome di entrambi. Non solo, Marco aveva anche ipotecato la casa che avevano appena costruito. La banca si riprese la casa e Diletta fu messa in mezzo alla strada. Il padre era deceduto da un paio di settimane soltanto, e i soldi dell eredità erano partiti in Sud America con Marco. Cadde in depressione, comicio a drogarsi e poi a prostituirsi per pagarsi la dose. I parenti la rinnegarono e lei spari nel nulla. Fino ad oggi. Fino a questo momento in cui me la trovavo davanti.“Diletta !! Quanto tempo! “Mi sorrise, “si Alle, tanto tempo!”“Siediti t offro un caffè!, o magari uno spritz, come stai?”“Bene, lavoro in in azienda di marketing, mi sono appena trasferita qui a Milano”“Non ti vedo da....”“Si lo so, per favore non parliamo del passato, ho fatto parecchie terapie di autostima, persuasione e corsi di autocontrollo, sono stata anche in America per rimettermi in sesto”“Hai passato brutti momenti, sono contento di rivederti in forma”“Più in forma che mai!”Parlammo per un buon quarto d’ora e mi ricordai perché L avevo corteggiata prima che si mettesse con Marco.Aveva un seno molto più prominente sotto la camicetta che mi faceva pensare cose piccanti.Mi invitò a casa sua il giorno dopo per una cena... era appena tornata e non aveva più amici. Accettai e mi diressi a casa sua il giorno seguente.Abitava in zona Monza, in un bel condominio. Zona di lusso pensai tra me e me. Suonai al citofono e salii in ascensore. Quando mi aprii la porta mi sorrise. Indossava un paio di leggings, che facevano immaginare le sue forme perfette ed il seno era rinchiuso in un top rosa. E che seno, non me lo ricordavo così! Avevo portato una bottiglia di champagne. La bevemmo sul suo terrazzo. Mentre il sole scendeva su Milano. Eravamo allegri e ordinammo due pizze. L allegria ci fece aprire una seconda bottiglia e ci trovammo a un certo punto sul divano, a sorseggiare gli ultimi bicchieri.Si sedette sulle mie ginocchia, mi sussurri all orecchio” sono contenta che sei qui con me stasera, mi sono sentita sola... ti ho pensato parecchio...” e li mi mise laLingua in bocca. Un po’ ubriaco mi lasciai andare in un bacio appassionante. Le toccai il seno, sodo, muscoloso. Si staccò da me e mi disse “ti piace? L ho rifatto due anni fa” Ecco perché non me la ricordavo così formosa! Mi rimise la lingua in bocca, poi si alzò e si tolse il top rosa. Un seno stupendo, Nell aria aleggiava un profumo come quello di Christian Dior. Hypno mi sembrava che si chiamasse. Si sedette su di me a cavalcioni e rimanemmo a baciarci per un po’. Poi mi sussurro... “ho voglia di te” ero praticamente preso dall eccitazione, mi alzai e mi tolsi la maglietta. Poi mi mise seduto sulla sedia della cucina.. si tolse i leggings e mi mostro il suo bel sedere. Perfetto, tonico, non una smagliatura. “Facciamo un gioco!” Mi disseAndò in camera e torno con delle manette...“Cosa vuoi fare? “ le chiesi con malizia...“Mi ricordo i film che guardavi con Marco, ora ti lego alla sedia e ....” mentre diceva questo mi aveva ammanettato i polsi a entrambi i braccioli.Si mise seduta su di me e mi baciò ancora.Avevo in erezione poderosa, la volevo mia. Quindi si alzò e ritorno in camera.Ritorno con una benda.Non vedevo più niente. La sentii muoversi intorno a me, e mi accorsi che mi stava legando le caviglie alla sedia. Mi trovai bloccato e non potevo muovermi. Mi diede un altro bacio e comincio a strofinarsi su di me. Mi bacio sul collo ed andai fuori di testa. Quindi mi sbottono i pantaloni e li calo fino alle caviglie. La mia erezione era lì. Potente. 20 cm duri come un lampione. “Prendi una caramella, ti puzza l alito”Apri la bocca e mise una caramella direttamente in gola.“Non sa di menta... “ “Ops ho preso la caramella blu invece di quella verde.... “ disse sarcastica “Caramella blu?” “Si Alle , Viagra, la notte e lunga, ed e appena iniziata” Sentii un calore invadermi, il cuore mi andava a mille. “Torno subito, mi faccio una doccia e torno ““Aspetta , fammi fare la doccia con te... ““Dopo, se ti comporterai bene faremo tutto ...”Rimasi legato alla sedia per 10 minuti, la sentii rientrare in salotto. Mi si avvicinò e sentii un profumo di cocco inebriante. Non disse niente, mi comincio a graffiare dolcemente con le sue unghie.Il viagra stata facendo effetto, avevo il cazzo duro come il marmo. “Bene, vedo che siamo eccitati... anche io sono tutta bagnata tato....” mi disse con voce sensuale. “Andiamo Diletta, sono teso, lasciami ho voglia di te!”“Hai voglia di me? Haha, ora si che il gioco si fa bello...”Si avvicinò e comincio a leccarmi la cappella, la sua lingua roteava intorno alla punta. “Ora ti faccio qualche domanda... se rispondi bene continuo e se rispondi male sarai punito...”“In che senso risposi...”avevo la cappella che stava per esplodere.. a quel punto po prese tutto il cazzo in bocca e comincio a succhiare... usava il mio cazzo come una cannuccia... ma si interruppe subito... “Hai capito, io ora ti farò delle domande, e tu mi dovrai rispondere... hai capito?”E ricomincio a succhiare... godevo come un riccio, vederla con il mio cazzo in bocca era meglio di un film porno...“Si “ risposi io.. “va bene...”Si staccò dal mio cazzo e lo lascio in piena erezione. “Dove si trova Marco?”Li capii , stava cercando Marco, mi stava usando solo per poterlo trovare.“ Non lo so, non lo vedo da una vita, perché lo vuoi sapere?”Diletta si alzò in piedi, si giro di schiena e si sedette su di me, avevo il mio cazzo a 1 cm dalla sua fugherà depilata....Improvvisamente uno schiaffo, forte, sulla cappella, poi un altro, poi un altro.“Non cominciamo bene.... domanda numero due... mi vuoi scopare? Vuoi sentire la mia fighetta stretta?..”“Oh si DIletta, lasciami andare”“No, prima mi devi dire tutto quello che sai su Marco” mi disse con voce sensuale. “Gli voglio fare pagare caro quello che mi ha fatto....” mi disse ancora, “ mi devi aiutare” “Non so niente” risposi con il fiatone.Mi prese L uccello in mano e comincio a segarmi. Ma si interruppe quasi subito.“Non vuoi collaborare e vuoi che ti faccia venire ... ok ho altri metodi per convincerti”Si alzò e si dirige verso il mobile del televisore, non so cosa prese, tiro fuori una scatola ed estrasse un oggetto. Lo cosparse di lubrificante e cammino verso di me con un ghigno.Si inginocchiò e comincio ad infilare la sua mano sotto il mio pene.Raggiunse il mio buco posteriore con fare sensuale. La sua mano era liscia, aveva la mano piena di crema lubrificante. Mi inserì un dito . Gemetti di piacere e lei me prese ancora una volta il mio cazzo in bocca.Stavo gemendo. “Mi fai male” le dissi, ma lei non si curava di questo.Quindi sentii qualcosa di duro andare verso il mio buchetto. Lo inserì facilmente. Sentivo qualcosa, lungo almeno 13 cm , non riuscivo a farlo venire fuori. Dato che ero immobilizzato c’ero praticamente seduto sopra.“Che cosa e? Cosa mi hai messo?”Prese la poltrona e si sedette davanti a me, accavallò le gambe e mi mostro il suo telefonino.“Questo Alle si chiama Nemo 10. E un massaggiatore prostatico, il più potente, si può gonfiare e può lasciare brevi scariche elettriche alla tua prostata. Ha 10 livelli di vibrazione e la punta riscaldata. Questo massaggiatore non è in commercio, e un prototipo. Lo cominceranno a produrre L anno prossimo. E conosciuto come il massaggiatore che fa diventare gay. Martella la prostata in modo preciso e provoca orgasmi multipli negli uomini. Si comincia con le vibrazioni di base e si arriva fino al livello 10. Chi arriva al livello 10 si scioglie come burro.”“Non è piacevole, mi fa male” le dissi agitandomi.“Vedrai che ti passerà presto.Livello 1: vibrazione lenta. Sento qualcosa muoversi dentro di me. Mi da fastidio. Non sono sicuro che mi faccia bene . Diletta si accende una sigaretta e mi guarda divertita. Avevo il cazzo sempre in tiro, e facevo espressioni di disapprovo.“Lasci che il tuo corpo si abitui, ci vogliono almeno 5 minuti” mi disse di rilassarmi ma ero molto a disagio. Apri una bottiglietta e mi passo sotto il naso del popper. Sentii un calore montare dentro, ero in piena balia di lei.“Lo sai che per quel bastardo ho buttato via gli anni più belli della mia vita? Dove cazzo e? Dove e andato? Lo devo trovare”“Non lo so” dissi affannosamente. “Sono andata a San Francisco, mi sono prostituita e mi sono fatta assumere da un gruppo pornografico. Poi ho fatto tutti i corsi e training per diventare una mistress professionista, di solito mi pagano per fare quello che sto facendo a te, e non sono cheap!”Nel frattempo il mio corpo si era abituato alla sensazione, mentre mi diceva questo mi ero scordato che il mio sedere stava vibrando. Livello 2: la vibrazione diventa ritmica e sento qualcosa gonfiarsi . “Ora hai il tuo buchino bello pieno, aspettiamo che la tua prostata si gonfi e aumentiamo la potenza. Sentivo un piacere strano, come quello che si ha quando si va in bagno a fare i bisogni. Un senso di liberazione e allo stesso tempo appagante. “Non so dove sia Marco” le dissi ancora. “Lasciami e scordiamoci di questa storia. Livello 3: sento che la velocità aumenta e sento che tra un po’ dovrò espellere, e come se dovessi andare in bagno. Mi arriva una scarica elettrica che mi fa sbarrare gli occhi. Diletta mi guarda divertita. “Dici che te ne vuoi andare? Ma il tuo cazzo pensa il contrario. Sembra che gli piaccia. Guarda come si è ingrossato!”Effettivamente il mio cazzo era diventato ancora più grosso, il sangue confluiva a pieno ritmo. Si era allargato.Livello 4: tonalità costatnte. Diletta fa sgonfiare il massaggiatore che torna normale, ma in questo caso l effetto della vibrazione raddoppia L efficacia. Ho gli intestini che vibrano. Non mi sono reso conto che sto sbavando. Mi sta venendo voglia di fare la pipì. “Possiamo fare una pausa, devo andare in bagno”“No” rispose seccata, se devi fare qualcosa lo fai li, sulla sedia, poi ti farò pulire. “Dimmi, ti sapevi che Marco mi voleva tradire all epoca vero?”“Non lo sapevo, giuro! Non ne sapevo niente” Livello 5: vibrazione media. Sento la punta del massaggiatore scaldarsi ulteriormente. Ho voglia di fare la pipì.. ma mi trattengo.“Ti prego Diletta fammi andare in bagno”“No, devi pisciare vero? E normale, e il tuo corpo che vuole avere un orgasmo! Avanti piscia, piscia davanti a me! Non uscirà acqua ma sperma! Spingi!” E li dilett azionò L elettro stimulatore. Avevo il corpo che tremava, volevo pisciare ma non ci riuscivo, spingevo come se dovessi urinare. Ma non usciva niente.Livello 6: la velocità aumenta, sento il massaggiatore gonfiarsi e riempirmi un altra volta. Sto sbavando, sono riuscito ad urinare, ma non è uscita urina, bensì un liquido trasparente. Non sono appagato, ho il corpo che trema come se fossi in mancanza di adrenalina. Voglio urinare ancora. Ma non ci riesco! Le vibrazioni non smettono e comincia a girarmi la testa. Diletta si alza e mi schiaccia le palle con il suo piede. “Haha, il primo orgasmo, hai visto? Non era urina coglione. Vuoi ancora pisciare eh? Non sei appagato, ti piace godere vero?Avevo la lingua fuori, stavo per venire in altra volta . Questa volta su le scarpe di Diletta. Livello 7: il massaggiatore si sgonfia, cominciano a pulsare scariche elettriche ed il vibratore si fa più veloce. Ho la prostata gonfia. Nel modo in cui sono seduto il massaggiatore batte direttamente sulla prostata. Sto sudando, comincio a essere confuso. Mi piace. Sto venendo una terza volta.. ma non ci riesco. “Vuoi che smetta?” Mi chiede Diletta... “NO! “ rispondo io “haha allora ti piace, allora è vero che questo aggeggio fa diventare froci, andiamo vieni un altra volta, e dimmi dove si trova Marco!”“Non posso... ““Non puoi? ... “Livello 8: quest affare mi sta letteralmente trapanando, non capisco più niente. Ho avuto un altro orgasmo. Comincio ad avere mal di pancia e ho caldo. Diletta mi tiene il popper sotto il naso. Ho la testa che gira. “Godi eh?” “Si”“Vuoi scoparmi?”“Si”“Apri la bocca”Diletta si tolse una scarpa e me la mise in bocca. Poi si sfilò un seno da sotto il bent doll e mi disse di succhiare! Ebbi un altro orgasmo.Livello 9: il dildo si sgonfia e la punta si infuoca. Mi sta letteralmente martellando la prostata. Ho una sensazione permanete di urinare. Le vibrazioni sono velocissime. Sono confuso.“Vuoi venire? Vuoi venirmi dentro? Vuoi fare uscire tutto lo sperma? Hai le palle piene ormai, la tua prostata ha prodotto una quantità di sperma quasi al limite, ti devi sfogare. Dimmi dove e Marco e ti faccio sborrare”“Ahhh, per favore, fammi venire”“Quanto ti ha dato Marco per farlo fuggire? Con chi è scappato?“Grrr fammi venire e ti dico tutto”“Dimmi dove cazzo e!”Livello 10: urlo. Sono preso dalle convulsioni. Sono aggrappato alla sedia come sulleMontagne russe. Ho gli occhi all indietro e la lingua secca. Sudo. Voglio venire. Devo venire. Ho un altro orgasmo, poi un altro. Sono in paradiso. Il mio corpo non è più gestibile. Devo smettere! Diletta gonfia il massaggiatore. Sono pieno. Arrivano scariche elettriche. Diletta mi tira uno schiaffo, ma non sento dolore. “Dove Alle, Dove e Marco?”“HA un ristorante a Panama!”Appena detto questo diletta si mette a cavalcioni e appena affondo il cazzo nella sua fighetta sborro copiosamente. Diletta che si era bagnata continua a pompare. Ho il suo seno in faccia, il mio cazzo in figa e il massaggiatore a livello 10 nel ano. Diletta si alza e mi fa una sega. Ho un altro orgasmo copioso. Quindi spegne il massaggiatore, lo sgonfia e lo estrae. Mi da un lungo bacio con la lingua. Sono sudato, sfinito. Diletta si siede sulla poltrona e accende una sigaretta.“Piaciuto il giro?”“Cazzo...” mi limito a dire... si erano fatte le 3.00 ormai avevo il cazzo floscio e piccolo come quello di un bambino.Diletta torna verso il tavolo e dal cassetto estrae una scatolina. Penso a delle salviette rinfrescanti. Chiudo gli occhi e rimango in silenzio.Sento le mani dolci di Diletta passare le salviette e sul mio pene e sul corpo. Non sento più L uccello, e come se fosse sotto anestesia. Sento un CLICK.La puttana, mi ha chiuso in una cintura di castità!
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5 years ago
billy6969,
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Una dura lezione per arianna
Non era la prima volta che Arianna faceva la maestrina con me.
45 anni io, 40 lei. Arianna la tipica moglie normale, alta uno e sessanta, magrolina. Unico vezzo la pettinatura a caschetto alla Valentina.
La chiamavo "miss rottermayer" e a lei piaceva, piaceva perchè lei era cosí: tutto perfettamente a posto e in ordine. Quel giorno, per l'ennesima volta, mi aveva ammorbato con la sua solita lezioncina. Mi aveva beccato a fumare sul terrazzo. " Non hai disciplina, cristiano. Non riesci a resistere a nessun vizio, nessun capriccio." Arianna, invece, era semplicemente perfetta. Mai una sbavatura. Mi sarebbe piaciuto che cedesse qualche volta. Avrei allegramente sopportato anche un cornino. Nulla. La amavo, ma conviverci diventava sempre più difficile
Quel giorno esatto decisi che avrei avuto la mia bollente vendetta io, una lezione di vita lei.
Prima parte - l'amico medico.
Iniziai ad architettare il mio piano durante la notte. Più lo costruivo nella mia mente, più mi eccitavo.
Il giorno seguente contattai Giulio, un vecchio compagno di Liceo, diventato nel frattempo ginecologo e trasferito a Firenze.
Dopo i soliti convenevoli, al telefono, iniziai a tessere la tela con balle clamorose.
"Sai Giulio, siamo amici di vecchia data, con te so che mi posso confidare, mia moglie vorrebbe avere un figlio, ma ha 40 anni e poca voglia di scopare. Così è dura".
Il buon Giulio, cattolico fino al midollo, quasi in lacrime mi disse di non preoccuparmi. Mi avrebbe inviato le ricette e i suggerimenti per "riaccendere" mia moglie.
La prima parte del piano era andata, ora toccava alla seconda parte.
Seconda parte - l'amica troia.
Tutte le mogli come Arianna hanno un'amica troia. Le servono per dimostrare la propria superiorità morale.
Lella era lo stereotipo adatto: divorziata 2 volte, cornificava allegramente il marito frequentando palestra e locali a caccia di cazzi. Per lei scopare era diverso da stare insieme. Era perfetta per essere la complice.
Lella adorava Arianna, erano praticamente cresciute insieme, ma come me era oggetto continuo di lezioni di moralità da parte di mia moglie. Si contavano a decine le volte che arianna ci cazziava contemporaneamente durante le cene tra amici.
Le mandai un messaggio: "ciao lella, ci troviamo? Ho un'idea per uno scherzo a Arianna" la risposta arrivò subito "ok, ma con te non scopo, lo sai".
Ci trovammo al bar e le parlai della mia idea.
"Tu sei PAZZO", mi disse, ma la cosa la intrigava tantissimo, lo vedevo dai capezzoli sulla camicetta.
"Dai, se lo merita, e poi sarà lei a decidere, giusto? Tu prepari solo il campo, se poi vuole giocarci è una sua scelta" . Naturalmente a Lella non parlai dell' "aiutino" di Giulio. "Ok ci sto! Ho sempre desiderato farti stare in squadra con mio marito... Siete troppo perfettini assieme, se riesco a far fare ad Arianna quello che mi chiedi, mi paghi pegno". Accettai e ci stringemmo la mano. Ho ancora idea che andò via con un lago nella passera.
Terza parte - le vitamine.
Una settimana dopo arrivò il pacco da Giulio con le istruzioni e le ricette.
"Caro Cristiano, ecco le ricette e le dosi. È una cura ormonale di nuovo tipo, fa fatta per un mese. In breve, visto che non sei medico, la faró breve. Sono estrogeni e androgeni a rilascio controllato, più una "bomba" da prendere il giorno giusto. Auguri".
Arianna, in primavera, soffriva di spossatezza continua, tanto che le occorreva assumere magnesio a kili per riuscire a fare poche mezzore in palestra. Avevo pensato a tutto, tutto.
Andai in farmacia e comperai quanto prescritto da Giulio, più due scatola di vitamine.
A casa, mentre sostituivo i blister, il cazzo mi divenne spaventosamente duro.
Alle 18 Arianna tornò dalla palestra, distrutta. "Dio mio, non ce la faccio più...Sono a pezzi".
Avevo la pelle d'oca. Ora o mai più, ormai oltre al desiderio di vendetta comandava anche il mio cazzo. "Tesoro, mi sono fatto mandare da Giulio dei campioni di integratori, dice che sono una bomba"...
Fine prima puntata.
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5 years ago
onlyfantasy68,
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La vacanza al sud. terza parte. confessioni
Io faccio un bel respiro e penso a questo incredibile giorno.
“Credo che tutto sia andato meglio di quanto ci potevamo aspettare. Ha imparato in fretta la sposina. Mi è anche sembrato che con la lingua fra le tue cosce non se la sia cavata male.”
Elisa mi guarda e sorride maliziosamente.
“Caro mi quella ha già imparato benissimo. Se non sbaglio ha solo ventuno anni e già scopa meglio e più di me, se continua così quando arriverà la mia età avrà preso tanto di quei cazzi che ci potrebbe fare il ponte sullo Stretto di Messina. Credimi mi ha leccato da vera esperta.”
Marco guarda la moglie e poi dopo un momento di riflessione ci illustra il suo punto di vista.
“La ragazza sa succhiare molto bene, mi ha raccontato che da tempo si divertiva a succhiare cazzi a tutti e gli piace moltissimo quando gli si sborra in gola. Va pazza per la sborra. Quando me la sono trovata in disco ho creduto che fosse vergine di culo, ma credimi ho avuto la sensazione che almeno un cazzo ci era già passato. Ho finto di credere che fosse vergine, ma lei già lo usava il culetto e sicuramente di bocchini ne ha fatti tanti. Poi c’è una cosa che forse non sai, lunedì sera quando tornavo dal lavoro con il furgone assieme ai miei operai mi sono fermato ad un distributore per mettere del carburante, e lei eri lì che metteva la benzina. Quando l’ho vista ci siamo messi a parlare e io le ho chiesto se le avrebbe fatto piacere stare con me, tanto per fare un’ultima scopata prima delle nozze. A accettato e ci siamo spostati poco lontano e la puttanella si è scopata me e i miei sei operai nel furgone e due per volta li ha spremuti fino all’ultima goccia. Quando se ne andata era così piena di sborra che le ho dovuto prestare un panno per non sporcare il sedile della vettura. Sono convinto che Luca se saprà assecondare una femmina come lei si divertirà tantissimo, ma deve pensare che ad una così di cazzo non ne avrà ma abbastanza.”
Loro si abbracciano e poi si addormentano mentre io rifletto su quanto ha detto Marco. Adesso ho capito la preoccupazione di Maria quando Luca mi ha chiesto di sverginarle il culo, la puttanella se lo era fatto rompere da tempo e mi ha raccontato la storiella della disco solo per giustificarsi con me perche non raccontassi che invece lei lo usava già parecchio. Mi rendo conto che Luca di corna ne ha già tante in testa, e dovrà essere molto intelligente se vorrà godere con una puttanella come quella che ha appena sposato. Al risveglio mi ritrovo con Elisa che sta succhiando il cazzo di suo marito, la guardo divertito e le dico che è una troia insaziabile. Di risposta lei allunga la mano sul mio che da segni di risveglio, ma declino l’offerta e mene vado in bagno a pisciare. Al ritorno passo davanti alla camera degli sposi, apro piano la porta e vedo lui che dorme mentre lei mi sorride nel buio. Le faccio cenno di uscire e lei mi segue. Seduti sul divano le chiedo la verità sulla sua vita sessuale. Mi guarda stupita, ma capisce che adesso voglio sapere tutto.
“Ho cominciato molto presto ad interessarmi al sesso. A sedici anni divenni l’inseparabile amica con la figlia di un amico di mio padre. Lei quasi per gioco un giorno mi mise una mano fra le gambe dicendomi che se la lasciavo fare avrei toccato il paradiso. Io non mi sono opposta e da allora spesso restavamo chiuse in camera sua dove lei mi ha insegnato tante cose piacevoli, come far impazzire una donna con le sole mani e lingua. Di nascosto suo padre ci spiava e un giorno che ero sola in casa con lui, mentre aspettavo il rientro della figlia, mi disse che ero un brava troietta e se lo avessi accontento non avrebbe detto a nessuno quello che facevo con sua figlia, ma che mi avrebbe insegnato tante cose che una come me doveva imparare. Per prima cosa mi mise il suo cazzo in bocca e me lo fece succhiare. Era bello sentirlo gonfiare in bocca e quando lui mi bloccò la testa mentre veniva io l’ho ingoiato tutto. Dopo quella volta lui mi lasciava libera di succhiarlo e bere la sborra senza problemi. Un giorno dopo il mio diciassettesimo compleanno per regalo mi portò in una casa di un suo amico che era in compagnia di altre tre persone che mi fecero succhiare i loro cazzi e bere tanta sborra. Uno mi voleva scopare, ma il mio amico non volle allora me lo mise in culo. Fu tremendo! sentivo tantissimo dolore. Urlai molto forte e lui impaurito se ne uscì e mi sborrò in faccia dicendomi che tanto prima o poi il culo me lo avrebbero rotto lo stesso. Poi ho conosciuto Luca e da allora ho cercato di stare sempre attenta a non andare con nessuno, e a parte la serata in disco non ero mai venuta meno al mio proposito. Poi Luca mi ha raccontato che all’addio al celibato lui era stato con una puttana allora io gli ho detto del mio passato e lui si è eccitato tantissimo e mi ha detto che durante il viaggio di nozze voleva tutti i particolari. Rimaneva il fatto della disco e ieri sera gli ho raccontato anche di quello e lui era pazzo di felicità, mi ha giurato che io e lui faremo ancora tante porcate insieme. C’è anche una cosa che non gli ho detto, di quando lunedì sera ho incontrato Marco con i suoi operai e mi sono fatta scopare da tutti, non so se devo raccontargli anche questa storia.”
La guardo e le dico che per ora forse è meglio di no, ma forse durante il viaggio di nozze se lo ritiene giusto è meglio che lui lo sappia da lei. Appena finto di parlare andiamo in camera per svegliare lo sposo che quando ci vede la prende fra le braccia e la bacia con molto ardore e le mette una mano fra le gambe. Lei si lascia toccare ed eccitare. Li guardo divertito e poi mi faccio succhiare il cazzo che diventa subito duro, ma è la voce di Elisa che entra in camera che mi distoglie dal gioco.
“Ma guarda che porcelli ingrati che abbiamo qui dentro, giocano senza invitare. “
Finito di parlare si mette a leccare Maria che gli apre le gambe mentre Luca si fa succhiare il cazzo. Mi giro e vedo Marco nudo con in mano una tazza di caffè, mi lascio tentare e me ne vado in cucina seguito da lui che si avvicina, e me ne serve una anche a me. Mentre bevo il caffè chiamo Assunta per sapere cosa hanno fatto gli amici di Luca. Lei mi racconta che sono stati a fare casino per più di due ore poi se ne sono andati. La prego di passarmi a prendere e lei mi assicura che sarà davanti a casa di suo nipote fra una mezzora. Ritorno in camera e vedo Luca che scopa Elisa che lecca Maria che lo prende in culo da Marco. Mi rivesto e li lascio ai loro piaceri e li saluto e me ne vado. Esco in strada e sento il piacere del sole sulla pelle, faccio due passi e poi una vettura si affianca a me con dentro Assunta che mi preleva e si dirige verso il mare. Per un po resta in silenzio, poi arrivati sulla spiaggia scendiamo e ci dirigiamo lungo la battigia e camminiamo affiancati ma sempre in silenzio. Poi è lei che dopo avermi guadato in faccia mi fa le domande a cui vuole una risposta.
“Hai l’aria di chi ha fatto le ore piccole. Ho notato che con mio nipote e sua moglie avete una bella complicità, la stessa che hai anche con mia nuora. Per tutta la cerimonia vi siete sempre intesi ad occhiate, e poi Elisa che si presta a donare il suo abito a mia nuora restando nuda davanti a te. Mia nuora che non prova nei tuoi confronti nessun pudore nel mostrarsi nuda, vedendo la tua faccia questa mattina c’è da pensare che avete scopata insieme per tutta la notte. ”
La sua voce è tesa quasi nervosa. La guardo e cerco di sviare la risposta, ma lei mi osserva in attesa che io parli. Lei si avvicina ad uno scoglio e ci si appoggia quasi seduta, io le sono al fianco.
“Con Marco e sua moglie abbiamo trovato la complicità necessaria a salvare tuo figlio dai suoi amici e poi ieri sera abbiamo festeggiato insieme.”
Lei scuote il capo, poi riprende a parlare.
“Amico mio, oramai ti conosco, e a me piace prenderlo in culo, non farmi prende PER il culo. Credi che non sappia che ti sei scopato mia nuora. Quando domenica dopo la prova del vestito Luca mi ha frettolosamente portato a casa. L’avevo sentito chiedere a Maria di prendere dei documenti a casa nuova, ben sapendo che il lunedì, non sarebbe andato in ufficio allora ho pensato che dovevo capire cosa gli passava in testa. Così dopo che mi ha lasciato a casa l’ho seguito e ho visto che si è fermato a pochi passi da casa sua e aspettava voi che eravate già dentro. Avendo le chiavi di casa sua mi sono intrufolata dal garage senza essere vista, e ti ho visto che la scopavi, e le sfondavi il culo, e quella puttana di mia nuora ci provava molto piacere. Sono uscita in silenzio, e me ne sono andata. Quando voi ieri sera ve ne siete andati insieme, ho avuto la conferma di certe voci che avevo sul passato di mia nuora, che mi dicono abbia succhiato tanti cazzi. Inoltre sono al corrente della disinvolta maniera di vivere il sesso di mio nipote e sua moglie. Quando ho provato a parlarne con mio figlio, ho notato che a lui queste cose invece di ferirlo lo eccitavano, e allora ho deciso di lasciare che lui viva la sua vita come meglio crede.”
“La guardo e confermo quanto lei mi ha detto. Ad un tratto lei si gira e mi bacia. All’inizio non è un bacio vero, ma un sottile sfiorarsi di labbra, quasi a vedere se lo accetto. La guardo negli occhi e rispondo con impeto al suo bacio che diventa carico di passione e voglia. Sento il suo corpo aderire al mio. Il seno premere contro il mio petto e il bacino che si struscia ad una improvvisa erezione che il suo bacio mi provoca. Dopo aver limonato per un lungo e interminabile momento ci stacchiamo guardandoci negli occhi.
“Perche noi due non abbiamo mai scopato? lo sai quanto l’ho desiderato, e una volta ci siamo anche andati vicino, ma poi, ne tu, ne Carmelo, avete mai voluto farlo mentre io e tua moglie lo volevamo da tempo.”
La guardo e non trovo le parole, ero prono a rispondere a tante domande anche le più impegnative, ma a questa non trovo le parole.
“L’altro eri ne ho parlato con Giulia, abbiamo fatto una lunga chiacchierata e alla fine lei mi ha detto che le piacerebbe se noi adesso passiamo un momento di puro sesso insieme, per recuperare il tempo perduto.”
La guado e le dico che forse sarebbe meglio che ne parliamo con Carmelo. IL suo gesto che segue è quanto di più di quello che mi aspettavo. Prende il cellulare e attiva una video chiamata con suo marito. Carmelo quando vede che è in mia compagnia mi sorride e mi dice che va tutto bene che lui è d’accordo, e che poi dopo avremo modo di spiegarci, per il momento è opportuno che io e lei ci godiamo questo momento.
“Si sente in colpa per tutti questi anni in cui mi ha privato del piacere di scopare con te. Quando ho chiamato Giulia, lui era presente e ha promesso a tua moglie che appena se ne presenta l’occasione il conto sarà pareggiato, ma per il momento lui è felice se io e te scopiamo.”
Improvvisamente mi suona il cellulare, è Giulia che mi chiede di tornare perche la salute di mia suocera sta peggiorando in maniera molto critica, e vorrebbe che io sia lì con lei in un momento così delicato. Quella telefonata ha su di noi l’effetto di uno schiaffo dato in faccia improvvisamente. Di colpo mi sento come se mi fossi svegliato da un sogno. Mi faccio accompagnare all’aeroporto e cambio il mio biglietto di ritorno con un volo diretto che partirà due ore dopo, e andiamo subito a casa per prendere il mio bagaglio. Carmelo quando ci ha visto arrivare insieme si aspettava tanto altro, invece quando l’ho informo dell’urgenza del mio ritorno, ci è rimane molto male e tanto dispiaciuto. Ho chiamato i ragazzi informandoli della mia repentina partenza. Quando arrivo in aeroporto li trovo tutti e quattro lì per salutarmi. Il primo è Marco che mi abbraccia e si dispiace per tutto questo, mi fa promettere che quando ritorno in Sicilia li contatterò. Poi è Elisa che mi abbraccia e mi sussurra che è stata molto bene con un porco come me, ed è impaziente di conoscere Giulia con la quale vuole intrattenere un momento di intimo piacere. Luca e Maria mi abbracciano e mi chiedono di informarli sulla questione di mia suocera. Li stringo a me gli dico che devono andare in viaggio di nozze, non preoccuparsi di nulla e divertirsi in ogni modo perche dalle mie parti c’è un detto che recita ”ogni lasciata è persa per sempre”. Loro se ne vanno e resto ancora un momento con i miei amici. Carmelo mi chiede di esprimere tutta la sua vicinanza a mia moglie in un momento così duro, poi Assunta mi abbraccia e mi da un bacio in bocca sotto lo sguardo di lui che sorride compiaciuto. Sento tutto il suo corpo aderire al mio, e la sua lingua che entra di prepotenza nella mia bocca e poi mi morde il labbro inferiore.
“Ricordati che qui io ti aspetto.”
Quando dopo una mezzora decollo guardo intorno a me l’aereo mezzo vuoto, i posti di lato a me vuoti e mi giro a guardare fuori dal finestrino questa bellissima terra che si allontana velocemente e dentro di me mi faccio una promessa che giuro di mantenere. Tornerò.
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5 years ago
admin, 75
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La vacanza al sud. 2 parte 2.la prima notte di nozze
I tre giorni che ci sparano del matrimonio, li passo ad aiutare loro negli ultimi preparativi e non ho più occasione di vedere Maria. Poi viene il gran giorno. Fin dall’alba sono tutti elettrici e indaffarati. Carmelo e teso mi chiede mille volte tante cose, mentre la più calma è Assunta che fasciata in un bellissimo abito azzurro che mette in risalto la sua splendida capigliatura scura è davvero bella. Quando arriviamo alla chiesa ho una piacevole sorpresa. Fra le coppie di invitati riconosco la bella signora dell’aereo. Ci guardiamo prima da lontano, poi loro si avvicinano e lei mi presenta il marito.
“Caro questo è il signore dell’aereo, si chiama Mario.”
Lui mi stringe la mano e mi dice che si chiama Marco, e poi in quel momento da una splendida vettura vediamo arrivare la sposa e loro si guardano in faccia e restano stupiti. Per tutta la cerimonia si tengono difilati, poi quando andiamo nel ristorante che ospita il pranzo tra un aperitivo e uno stuzzichino lei si avvicina per scambiare qualche parola.
“Strano il gioco del destino che ci ha fatto incontrare prima in aereo e poi qui.”
La guardo e sorridendo le chiedo se anche oggi non indossa le mutandine. Lei mi guarda con fare malizioso e mi risponde che le aveva anche prima di salire in aereo. Ora sono io che resto stupito e lei mi da una spiegazione.
“Come ti ho detto ero salita a Roma per un progetto e sono rimasta due giorni. La domenica mattina per andare in aeroporto mi è venuto a prendere uno dei due soci del progetto che già mi guardava con occhi da vero maiale. Ha detto che saremmo passati dal suo ufficio, ma io avevo capito dove voleva andare a parare e gli ho detto che non avevo tempo, rischiavo di perdere l’aereo. Si è convinto a portarmi all’aeroporto ad una condizione, che avremmo scopato. Io sempre dicendo che non c’era tempo ho accampato delle scuse, e lui sempre più eccitato mi ha detto che era disposto a tutto per di avere qualche cosa da me. Quando gli ho chiesto cosa intendeva per tutto lui mi ha risposto che disponibile anche a pagarmi. Da quando ho vissuto una esperienza in cui mi hanno pagato per scopare, questa cosa mi eccita tantissimo e allora gli ho proposto una leccata di fica e un bocchino a 500 euro. Lui ha contrattato un poco e alla fine ci siamo accordati per 300. Giunti in aeroporto siamo andati velocemente nei bagni e scartati quelli per donne o uomini ci siamo infilati in uno dei tre liberi di quelli destinati agli andicappati. Mi ha messo sul lavandino, mi ha sfilato lo string fradicio dei miei umori, l’ha annusato e leccato poi se lo è messo in tasca per ricordo, e mi ha leccato divinamente. Era bravissimo nel passare la lingua su e giù nel taglio della fica infialarla dentro fra le pieghe e poi succhiarmi il bottoncino fin quando non gli sono venuta in bocca. Bellissimo. Poi l’ho fatto sedere sul water e quando ha tirato fuori il cazzo mi sono ritrovata davanti alla bocca una bella mazza, lunga e grossa. Ne ho infilato più della metà in gola e lui ha abbassato i pantaloni mettendo in mostra due grosse palle che ho leccato e succhiato con suo grande piacere.
….hummmmm…..s.si che gran bocchinaraaaa……. ssiii ..succhiamiile palleee…..ssiiii….che boccaa!!
Mi ha messo una mano in capo e ha cominciato a scoparmi in bocca. Fantastico. Poi di colpo si è fermato fra le mie labbra e ha cominciato a schizzarmi in bocca un fiume di sborra che ho faticato ad ingoiare.
….sssisii….zoccola!!!!!...bevviiii….siiiii..ingoiaaa..
L’ho spremuto fino all’ultima goccia e poi me ne sono andata e quando in aereo ti ho visto mi è venuta una voglia di godere anche con te. Ero così eccitata che ti sono bastate due dita per farmi godere. La guardo compiaciuto di aver goduto in bocca ad una puttanella come lei. Poi durante il pranzo li vedo venire al tavolo dove sono sia io che gli sposi noto il disagio di Maria. Luca li presenta a Maria spiegando che Marco è un suo cugino e le Elisa è sua moglie. Ho subito un dubbio che ci sai qualche cosa che non quadra, ma devo aspettare un poco prima di potermi avvicinare alla sposa per chiedere cosa c’è che non va con loro. Danno iniziato alle danze e mi ritrovo a ballare con la sposa e le chiedo una spiegazione. Lei abbassa lo sguardo e con un fil di voce mi dice che sono loro la coppia con cui si è divertita in discoteca. Capisco al volo le sue preoccupazioni e la tranquillizzo dicendo che a tutto ci penso io. Non finisco il ballo con lei, che mi sento bussare alla spalla, è Marco che mi offre sua moglie in cambio della sposa, che accetta di ballare con lui pur con un evidente stato di disagio. Stringo Elisa a me e lei sussurro delle parole che la fanno sorridere.
“Non è che per caso avete conosciuto in modo, come dire, diverso, la sposa?”
Elisa mi guarda e poi mi sorride maliziosamente.
“Te che ne sai di come abbiamo conosciuto la sposa in altre circostanze?”
La guardo e le spiego che sono al corrente della serata in disco, e che se ho in cambio la loro totale discrezione le posso dare una informazione che potrebbe essere molto utile in futuro. Mi guarda curiose e io l’accontento.
“Se voi due evitate di raccontare a Luca del divertimento extra che la sposina si è concessa con voi, potreste in futuro coltivare la vostra amicizia e far diventare Maria una bella puttanella come te, anche perche questo è il desiderio di Luca, che la vorrebbe già molto disinibita.”
Elisa mi guarda con occhi stupiti e si compiace di quanto le ho appena detto. Mi assicura la loro totale discrezione e non vede l’ora di giocare con la giovane sposina che in quel momento ha finito il ballo con Marco e ritorna fra le braccio del marito. Mi avvicino e rassicuro Maria che il suo segreto è ben custodito, che deve solo godersi la festa. Quando si arriva al taglio della torta sono vicino ad un gruppo di amici dello sposo che stanno progettando una nottata di scherzi per la giovane coppia. Sono venuti a conoscenza del fatto che partiranno per il viaggio di nozze solo la sera del giorno dopo e che passeranno la prima notte di nozze in un piccolo bungalow messo a disposizione dalla struttura dove si sta svolgendo il pranzo nunziale. Vedo che uno di loro indica una piccola costruzione in legno molto carina posta in cima ad una collinetta. Mi avvicino a Marco ed Elisa che stanno quasi per lasciare la festa, li prendo in disparte e li metto al corrente di un piano che ho elaborato velocemente. Gli chiedo di fingere di andarsene e di parcheggiare la sua vettura di lato al bungalow che gli indico, e di aspettare che noi arriviamo. Mi guardano stupiti, ma subito complici del mio progetto. Parlo con Assunta che sta faticando a reggere Carmelo che a decisamente bevuto troppo e le faccio presente che ho bisogno del suo aiuto per rendere la prima notte di nozze dei ragazzi bella e non un inferno come stanno progettando i loro amici. In fine prendo Luca in disparte e gli racconto di come si prospetta la sua notte di nozze e lui mi guarda con occhi impauriti e lo vedo sconsolato, ma lo rassicuro dicendo che ho già elaborato un piano e mi serve che lui e Maria facciano esattamente quello che dirò loro di fare senza indugi. Dopo una mezzora tutti gli invitati se ne vanno e Carmelo, e Assunta assieme agli sposi vanno nel bungalow seguiti da me che parcheggio la mia vettura di lato dove già c’è ad aspettare il Suv di Marco con Elisa dentro. Prima di entrare nel locale mi avvicino al Suv e chiedo a Elisa di spogliarsi. Lei mi guarda per un secondo poi sale dietro e mi passa il suo abito restando solo in lingerie. Entro nel locale e vedo sdraiato sul letto Carmelo che è già nel mondo dei sogni, Luca che sta indossando la sua giacca come da me ordinato e Maria che aiutata da Assunta si spoglia e resta solo con l’intimo, le calze e il reggicalze di puro pizzo bianco. Per un attimo la guardo e sento salire una forte erezione, le passo il vestito di Elisa e mentre Luca l’aiuta a metterlo Assunta mi si avvicina e mi parla sottovoce.
“Domani mi racconti tutto nei minimi dettaglio. Siamo d’accordo?”
Annuisco e ce ne andiamo. Ci infiliamo rapidamente dentro la vettura. Luca dietro con Maria stretta fra Elisa e lui, mentre io sono davanti con Marco al quale ordino di partire velocemente. Facciamo giusto in tempo a raggiungere il cancello della struttura, quando vediamo arrivare due vettura cariche dei suoi amici che facendo già un gran casino vengono a disturbare gli sposi. Appena fuori Marco chiede dove andare. Luca propone la sua casa, ma io obbietto che appena i suoi amici si renderanno conto che non sono dove dovrebbero essere sarà il primo posto dove li verranno a cercare.
“Andiamo a casa nostra. Io sono praticamente nuda e dal nostro garage si entra in casa attraverso la scala chiocciola, quindi se non ho gli abiti nessuno ci vede.”
La voce di Elisa è l’unica che si sente, e Marco si avvia velocemente in quella direzione. Durante il viaggio noto che Elisa si stringe molto a Maria e Luca la tiene fra le braccia. Giunti nel loro garage, la prima ascendere e salire la scala chiocciola è Elisa seguita da Luca mentre io mi avvicino a Maria e la stringo a me. La guardo negli occhi, premo la mia eccitazione contro il suo corpo che aderisce al mio, mentre Marco ci osserva in silenzio.
“Lasciati andare. Luca mi ha detto che desidera che tu questa sera pensi solo al vostro piacere se ti lasci andare con noi, credimi, ti faremo vivere una prima notte di nozze indimenticabile.”
Mentre le parlo la stringo a me, sento che lei preme con il bacino contro la mia erezione. La bacio e faccio segno a Marco di avvicinarsi e lui le preme il sul pacco contro il culo. Maria geme poi si gira e bacia anche a lui. La facciamo salire davanti a noi e quando arriviamo nel salone troviamo Luca abbracciato a Elisa che stanno ridendo. Quando lui vede la giovane mogliettina, gli va incontro e l’abbraccia e bacia con passione. Maria solleva le braccia e aiutata da Elisa si spoglia dell’abito e rimane con solo l’intimo. Noi restiamo immobili ad osservarli, ma è Marco che con un gesto apre una porta e li invita ad entrare dentro la loro camera matrimoniale. Luca si avvicina e quando è sulla soglia la prende in braccio e poi entrano dentro mentre Elisa prima bacia Marco in bocca, poi si inginocchia davanti a noi due dopo averci estratto i cazzi incomincia a succhiarci e leccarci con calma. Sono eccitato da questa situazione, dalla camera vengono i gemiti di piacere degli sposi che scopano, mentre qui Elisa ci succhia con estrema maestria i nostri cazzi durissimi. Quando un grido di piacere rompe il silenzio, Elisa si solleva e impugnando i nostri cazzi ci guida dentro la camera dove Maria a cosce larghe sta scopando con Luca che quando ci vede si eccita ancora di più e poco dopo le viene dentro. Resta un momento fermo dentro Maria e poi si sfila, ma il suo posto è subito occupato da Elisa che si inginocchia fra le gambe di Maria e gli lecca la fica, da dove cola il seme di Luca, che osserva seduto sul letto con il cazzo ancora duro. Marco si inginocchia di lato a Maria e le porge il cazzo da succhiare, cosa che la ragazza fa immediatamente. Osservo eccitato la scena e mi metto pure io di lato e offro il mio cazzo alle calde labbra di Maria che ora si dedica a succhiarci insieme. Geme sotto i colpi della lingua di Elisa che le strappa il primo orgasmo.
…uhuuhmmmmm……ssiiiiii……….huummmmm…
Elisa le lascia assaporare il piacere, poi si toglie e lascia il posto a Marco che la penetra di colpo. Io osservo la scena e faccio un gesto a Marco che mi capisce subito e afferra la sposa, e la rigira, mettendola su di lui, che adesso la scopa stando supino. Impalata su di lui Maria incomincia a godere, mentre Luca li osserva estasiato. Gli faccio un cenno e lo invito a inculare sua moglie.
“Che aspetti! incula questa troia! lo volevi da tanto e adesso la guardi? sfondale il culo che è ora!”
Lui si mette dietro di le e le spinge di colpo il cazzo tutto in culo.
….AAHHHH……ssiii….daiiiii..amoreeee…..sssiiiiii…
Gode stretta far i due maschi che adesso la pompano molto velocemente. Elisa mi si avvicina e mi bacia, poi mi sussurra una cosa che mi fa sorridere.
“Metti il tuo cazzo in gola questa puttanella che le voglio fare delle foto, un vero book fotografico alternativo.”
Mi metto in piedi davanti alla bocca di Maria che subito succhia il mio, cazzo sconvolta dal piacere della doppia monta a cui è sottoposta. Elisa scatta le foto mentre la sposa gode. Per diversi minuti la facciamo godere ripetutamente, poi ci cambiamo di posto, io sotto che la scopo, mentre Marco le fa il culo e Luca in bocca. Poi Luca si sfila e invita Elisa a mettersi davanti alla faccia della moglie per farsi leccare, e lui scatta le foto a mitraglia. La lingua di Maria ben presto fa godere Elisa, che poi si abbassa sul mio volto e si fa leccare il culo mentre bacia Maria in bocca. Marco dopo un poco solleva Maria da dietro e si distende portando la sposa su di lui che adesso la incula stando sotto e lei che ha le gambe aperte dopo essersi sfilata da me. Elisa le lecca la fica aperta e bagnata dal piacere dei suoi orgasmi. Invito Luca a scopare in doppia sua moglie e lui la penetra con impeto e la scopa chiamandola troia.
….ssiii…..troiia…ti sfondimaoooooo!!!!!.....
Elisa scatta le foto e io mi sollevo e faccio succhiare il cazzo alla sposa quando Luca eccitato del gioco le sborra dentro.
…ssiii…e.ccomiiiii….sborrroooo!!!...ora….
Rimane dentro per un momento e poi si sfila lasciando che dalle labbra gonfie e tumefatte delle fica di Maria coli il suo piacere. Marco si sposta da dietro e adesso la scopa anche lui. Le pianta con forza il cazzo dentro e le tiene le gambe alzate per affondare meglio dentro di lei che gode a raffica.
……..ssiiii…venggooo!!! amoreeee…mi fa impazzireree…vengooooo! oraaaa!!!!....ssiiiii……
Mentre li osservo ho il cazzo nella bocca di Elisa, che me lo succhia e con una mano masturba quello di Luca che estasiato da quello che vede è ancora quasi duro. Marco con dei colpi fortissimi sborra dentro la sposa che ha un nuovo orgasmo.
….s.siiiii…..venggoooo!!!! vengooooo…….
….ECCOMIII!! sborroooo!!! si teniii….oraaa….
Luca le scatta delle foto mentre Marco si sfila e dalla fica slabbrata esce un rivolo di crema bianca. Elisa si gira e mi guarda.
“Adesso tocca a te sborrare dentro la sposa. Dai che è come se la ingravidaste tutti e tre insieme.”
Mi infilo dentro quella fica fradicia dello sperma del maschio che la scopata prima. Sono a conoscenza che la sposa prende la pillola, ma lo ha detto la volta precedente, ma il pensiero mi eccita ugualmente, e dopo alcuni affondi le sborro dentro con un grido di piacere.
…..ssisii puttannnaa..ti ingarvidoooooo!!!!!
La scena ha eccitato Luca che appena sono uscito dalla fica di sua moglie, ci si pianta dentro e la scopa come un pazzo scatenato.
….ssiii troiia sfondatttaaa…ti hanno ingraviidatoooo…..vacca…e puttanaaaaa…
Elisa immortala la scana con il solito telefonino dove sicuramente dentro ci saranno almeno 1000 foto di una notte unica. Mentre Luca scopava la moglie Marco si è fatto succhiare il cazzo da Maria e adesso è di nuovo in tiro e quando Luca esce dopo l’ennesima sborrata rigira la sposa e la incula di nuovo con lei che prima rimane inerte mentre lui le sfonda il culo e ci gode poi lo incita a farlo più forza.
….sssiii…daiiiii…spaccammi il cuulooooo….
Resto stupito da quanto sia diventata puttana questa giovane sposina, e vedo Luca che si sega il cazzo mentre guarda con occhi carichi di piacere la sua mogliettina sfondata da Marco, che dopo averla fatta di nuovo godere adesso è al limite, ma è Elisa che mentre osservava la scena mi ha portato di nuovo il cazzo in tiro che invita il Marco a sborrare in faccia alla sposa. Si sposta da me e mette la sua guancia vicino al volto di Maria. Marco si sfila dal culo sfondato della sposa e messo di lato, si sega e schizza due getti di sborra sui visi delle due troie, che stanno a bocca aperta ad aspettare. Lo leccano insieme e lo puliscono fino all’ultima goccia. Anche Luca si avvicina ai loro volti e segandosi velocemente schizza un lieve getto di seme sui loro volti e viene spremuto anche lui. Io che ho scattato le foto adesso sono invitato ad avvicinarmi per dare anche la mia parte di sborra sui loro volti. Mi succhiano insieme e mi segano velocemente fin quando dono pure io il nettare che vogliono. Coperte di sborra le due puttane si leccano a vicenda distese sul letto con noi che le ammiriamo. Poi si sciolgono, Maria è sfinita e rimane inerte sul letto, Luca si avvicina e l’abbraccia e la bacia con amore. Elisa ci fa cenno di andarcene. Usciti dalla camera ci guida dentro una porta adiacente dove c’è un altro letto. Distesi con lei fra di noi commentiamo la giornata.
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5 years ago
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La vacanza al sud. 2. parte la prima notte di nozze
Prendo la via verso la casa dei miei amici, abitano nel quartiere Cannizzaro e dopo circa una mezz’ora sono alla loro abitazione. Arrivo che è quasi mezzogiorno, mi accolgono con molto calore. Carmelo e Assunta mi abbracciano forte e lei mi bacia quasi in bocca, poi mi dicono che stanno aspettando Luca e Maria, la sua futura moglie per pranzare e insieme. Ne approfitto dopo aver messo la valigia nella camera che mi hanno preparato per sentire con una video chiamata con whatsapp mia moglie. Insieme parliamo con lei, che sembra qui con noi. Poi arrivano gli sposi e Luca mi abbraccia forte.
“Zio Mario!!! Che piacere vederti! Lei è Maria.”
Da sempre i nostri figli ci considerano degli zii, sia Luca con noi che il nostro con loro. Quando si avvicina Maria è una bella ragazza mora, capelli molto lunghi, occhi scuri, e un bel seno diciamo una terza abbondante e un culo da infarto. Sodo, alto e a mandolino perfetto che sormonta due belle gambe molto affusolate. Inoltre noto che la giovane sposina indossa una mini di jeans, e una maglietta molto sottile sotto cui si vedono i capezzoli duri, indice che la piccola non indossa nessun reggiseno e ai piedi dei sandali a zeppa molto belli dal tacco dodici come minimo. Evito per non mettere nessuno in imbarazzo di guardare con insistenza la bellezza di Maria che invece si muove e suo agio anche in mezzo ai futuri suoceri. Dopo mangiato, nel primo pomeriggio, Assunta e Luca se ne vanno per fare la prova del vestito, il matrimonio sarà fra tre giorni, il giovedì, e noi tre che restiamo in casa ci sorseggiamo una bibita fresca quando arriva a Maria una chiamata da Luca. Dopo aver parlato con lui me lo passa e lui mi chiede se per piacere posso accompagnare Maria a prendere gli addobbi dal fioraio che devono essere messi a casa sua così poi lui ci raggiunge casa dei suoceri che mi vogliono conoscere. Accetto e poco dopo ce ne andiamo noi due con lei che appena salita in auto si gira verso di me e mi mette le sue splendide cosce sotto gli occhi. Fatico un casino per non guardare tanta bellezza. Arrivati dal fioraio, io carico tre scatole in auto mentre lei riceve una ennesima chiamata da Luca che la prega di passare anche dalla casa dove abiteranno da sposati per prendere una cosa che gli serve per il giorno dopo quando dovrà recarsi in un ufficio.
Non trovo nessuna difficoltà ad acconsentire anche questa variazione e ne approfitto per vedere la futura casa degli sposi. Una bella palazzina di recente costruzione, situata poco più avanti sulla strada per Aci Castello. Appena dentro lei mi mostra la casa, Con I mobili ancora coperti da teli per la polvere, e continua a mostrami sempre più sfacciatamente le sue grazie che cerco di ignorare, ma il mio cazzo in evidente erezione la pensa diversamente e quando lei sale su di uno sgabello nella loro camera matrimoniale decido di stare al gioco anche perche da sotto vedo che la puttanella non ha le mutandine e la sua fichetta nuda mi appare in tutta la sua bellezza. Quando lei si rende conto che a raggiunto quello che voleva, cioè eccitarmi, chiama Luca e ci parla con la scusa di riferire che per quanto abbia cercato non ha trovato i documenti, ma che in ogni caso è tutto a posto. A quel punto lei mi passa Luca che mi parla mentre lei abbassa lo sguardo e resta in disparte.
“Scusami zio Mario, se ti faccio impazzire, ma ho bisogno di un piacere da te, ma essendo una cosa molto delicata ho bisogno della tua totale riservatezza e discrezione.”
Lo ascolto e gli garantisco la mia disponibilità, riservatezza e assoluta discrezione, ma lo invito a parlare a non tenermi sulle spine, anche se dal comportamento di lei ho una certa sensazione che sia una cosa inerente il sesso.
“Grazie, ma come ti ho detto è una cosa un poco delicata. Noi due facciamo sesso da circa un anno e lei gode tantissimo quando la scopo, anche perche ho una bella minchia soprattutto grossa. In fatti è questo il problema, quando ho cercato di sverginarle il culo ha sentito tantissimo dolore e io da allora, se sono molto eccitato quando lo appoggio al suo splendido culetto schizzo subito, oppure mi si ammoscia al pensiero di farle male. Zio Mario, ti volevo chiedere se tu le potessi sverginarle il culo, sono sicuro che tu le farai in bel servizio e come avrai capito non lo posso andare in giro a chiedere di rompere il culo di mia moglie al primo che passa.”
Guardo lei che tiene la testa bassa e non parla, assicuro a lui che se questo è il loro desiderio farò quanto sia in mio potere per soddisfare questa richiesta. Chiudo la conversazione e subito lei mi si avvicina e mi abbraccia. Mi guarda e poi mi bacia con passione. Sento il suo corpo aderire al mio, le afferro le natiche e gli faccio sentire la mia erezione che adesso è al massimo. In un attimo siamo nudi e distesi sul loro letto matrimoniale e ci avvinghiamo in un 69 da urlo. Lecco e succhio l’ingente fiume di piacere che sgorga dalla sua fichetta che schiuma sempre più eccitata mentre lei ha infilato il mio cazzo in gola e lo succhia da vera professionista. Per un attimo ho come la sensazione che lei sia anche troppo brava e la rigiro e la metto supina sotto di me. La sua voglia di cazzo ha qualche cosa che non quadra, se Luca la scopa sempre perche lei è così calda e vogliosa? Mi guarda impaziente di scopare. Mi supplica di entrare dento e di farla godere.
….sssii daiii …..scopamiii lo vogliooo….
Affondo dentro la fica con un colpo secco e deciso. Lei lo sente tutto fino in fondo e poi incomincio a scoparla molto forte. Gode e urla di piacere…
.daaaiiii…si vengooooo!!! ssi adesso…. sssssiiii….
Le lascio assaporare il piacere e poi la rigiro, lei è convinta che voglia incularla, ma io le pianto il cazzo dentro da dietro e lei gode di nuovo.
….sssii che torooooo!!! mi sfondiiii………….
Impressionante il modo veloce con cui raggiunge l’orgasmo. La scopo a lungo e poi quando sento che si è rilassata e ha goduto abbastanza sfilo il cazzo da davanti e lo spingo piano dietro. Appena appoggio la cappella sul fiorellino anale lei fa un respiro, mi aspetto di sentirla gemere di dolore invece al primo affondo scivolo dentro di lei che si lascia inculare senza nessun dolore ma gode subito. Per un attimo resto immobile, poi voglio una spiegazione, la futura signora è tutta aperta e ben sfondata di culo. Mi sfilo e la rigiro, le sollevo le gambe in alto e la inculo da davanti. Entro di nuovo senza nessuna resistenza, la guardo negli occhi in cerca di una spiegazione. Lei cerca di sottrarsi al mio sguardo, ma io insito.
“A Luca lo puoi fare fesso, ma io non ci casco, sei più aperta di culo, tu, che una galleria del treno.”
Lei mi guarda con gli occhi lucidi in cerca di una scusa, ma io voglio la verità. Sospira e poi a testa bassa con un filo di voce mi racconta tutto.
“La scorsa settimana Luca ha fatto l’addio al celibato, e io non volevo restare a casa, così sono andata di nascosto in discoteca con un mio amico. Ho ballato e mi sono divertita, poi ad un certo punto lui ha incontrato una bella donna e se la voleva scopare, ma lei era con il marito e a detto al mio amico che lo avrebbe soddisfatto ad una sola condizione, lui doveva trovare una fica per il marito. In un primo momento lui credeva che scherzasse, ma poi lei lo ha fatto parlare con il marito che ha confermato tutto, se lei scopava doveva scopare pure lui. Quando è venuto da me e mi ha proposto di scoparmi il marito della signora, credevo che avesse bevuto, ma poi si sono presentati tutti e tre insieme allora mi sono detta che volevo provare, che potevo anche risolvere il mio problema del culetto vergine e l’ho fatto con lui. Si chiamava Marco, mi ha portato assieme a sua moglie ed al mio amico in un motel e in due camere separate e io gli ho chiesto di aprirmi il culo perche ero vergine. Mi ha leccato molto e mi ha eccitato tantissimo. Prima mi ha scopato come hai fatto tu e poi mi ha sfondato il culo. All’inizio ero impacciata, non sapevo come fare per non sentire dolore, ma poi lui mi ha portato a desiderare di sentirlo dentro fino in fondo e io ho goduto come una vacca. Ieri Luca mi ha detto che voleva chiedere a te di sverginare il mio culo, e allora ho accettato ad una condizione che fossimo solo io e te, lui avrebbe voluto essere presente, ma io per paura che capisse che ero già aperta non ho accettato. Ti prego, non dire niente a lui, scopami, sfondami tutta, ma non dire a Luca che sono stata fare la puttanella con un altro maschio.”
La guardo sempre eccitato anche dal racconto e decido di stare al suo gioco. La scopo e la faccio godere poi me la inculo con gusto e lei gode moltissimo. Due ore dopo ci troviamo a casa dei suoi genitori che mi accolgono a braccia aperte, mentre Maria abbraccia Luca e gli sussurra in un orecchio che adesso potrà godere quando vuole nel suo culetto. I genitori di Maria sono due persone molto adorabili. Lui Antonio ha una bella fattoria e produce vino e olio e tante altre cose che lei Immacolata vende in un negozio al centro di Catania. La serata scorre veloce e poi io e Luca toniamo a casa sua per dormire. Durante il viaggio di ritorno il giovane sposo mi chiede se è stato difficile sfondare il culo della sua giovane mogliettina.
“Mi sarebbe piaciuto esserci. Ho da qualche tempo il desiderio di scopare con Maria assieme ad un altro maschio. Ti sembra strano che abbia queste fantasie?”
Lo guardo e gli sorrido.
“Non sei strano, tutti abbiamo certe fantasie anche io e mia moglie a volte abbiamo desiderato di avere una coppia nel letto, e vedere che effetto fa scopare con una donna mentre un maschio fotte la tua, e credimi è sconvolgente.”
Lui mi fissa stupito, poi mi chiede se è meglio un singolo o una coppia.
“Noi abbiamo preferito una coppia, è più divertente, e poi ci scappa anche il gioco fra le donne, la libidine diventa sconvolgente.”
Mi fissa incredulo, poi mi fa promettere che prima di ritornare al nord facciamo sesso insieme noi tre, ma che deve restare un segreto, vuole far provare a Maria una bella doppia, ma deve essere una sorpresa. Rifletto fra me che se continua così sarà lui ad avere della belle sorprese da una puttanella come quella che sta per sposare.
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5 years ago
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