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Al cinema
tutto é successo circa tre mesi fa,ero appena stato lasciato dalla mia compagna e mi sentivo terribilmente solo.Decido cosi di andare al cinema.....non faccio caso al film non mi interessa l'importante é liberare la mente.il cinema era quasi vuoto e mi siedo nelle ultime file,dopo poco vicino a me si siede un uomo....subito non ci faccio caso ma poi vedo che si sta masturbando.Ad un tratto mi prende la mano e la posa sul suo uccello....non so cosa mi sia preso ma ho cominciato a masturbarlo e la cosa mi piaceva(mai fatto e neanche pensato di fare una sega ad un uomo)lo sconosciuto pareva gradire molto il mio lavoro,mi passò un braccio intorno al collo e spinse la mia testa verso il suo cazzo.....lo presi in bocca e cominciai a succhiare e leccare come una troia navigata fino a che non mi venne in bocca......ingoiai tutto ma mentre mi sistemavo lui mise il cazzo nei pantaloni e se ne andò.non lo ho mai più rivisto ma da allora ho voglia di ripetere quella esperienza.....la prima della mia breve esperienza bsx.
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18 years ago
admin, 75
Last visit: 13 hours ago -
In auto con il guardone
Con la mia lei, abbiamo l’abitudine, di fare sesso in auto.
In particolare, di solito ci appartiamo in una zona isolata, circondata da ville e tra i ruderi di antiche mura.
Fin da diciottenni, quando non avevamo che la macchina come nostra alcova, questi luoghi ci hanno aiutato a compiere le nostre evoluzioni, protetti da sguardi indiscreti.
O perlomeno così pensavamo.
Invece, per molto tempo ignari della cosa, eravamo lo spettacolo preferito dei guardoni della zona.
Chissà quante volte si saranno masturbati guardandoci e chissà quante volte hanno sognato la mia lei in certi atteggiamenti.
Quasi ogni giorno verso la sera, d’inverno e d’estate, quindi col buio o con la luce, ci rifugiavamo dietro quei cespugli e quelle mura, ed all’interno dell’abitacolo della mia utilitaria ci regalavamo un’oretta di sesso.
Dopo i primi periodi però mi accorsi che ci spiavano.
Teste che uscivano di nascosto dai cespugli, movimenti sospetti dietro i ruderi, passi che frusciavano tra l’erba.
Sempre, ogni volta.
Le prime scoperte di questi ospiti ci bloccavano, con la conseguenza che ci spostavamo di posto oppure smettevamo proprio.
Una volta, dopo che lei mi fece il solito gran pompino con tanto di sborrata in gola, mi venne immediatamente da pisciare e di corsa mi fiondai dietro il cespuglio accanto al finestrino aperto della nostra auto e vidi un tizio con il cazzo in mano che scappava a nascondersi dietro un muretto.
In quel momento ebbi la certezza che quell’uomo era rimasto per tutto il tempo a non più di un metro dal finestrino.
Ci aveva guardato ed anche ascoltato per tutto il tempo.
A lei non dissi nulla, sapere che qualcuno si sparava le seghe guardandola fare pompini, con le tette di fuori ed il culo a favore dei loro sguardi, mentre io la sditalinavo da dietro, non credevo le facesse piacere.
Poi qualcosa cambiò.
Una sera d’estate sempre, eravamo appartati in un parcheggio antistante ad un parco, e dietro ad un albero, di fronte la nostra macchina vi si appostò un uomo di colore.
Lei lo vide, me ne accorsi, ma non disse nulla ed iniziò a toccarmi con foga.
Poi lui si tirò fuori il cazzo ed iniziò a menarselo.
E lei come in trance si gettò a capofitto sul mio cazzo spompinandomi fino alla morte.
Aprì lo sportello e sputò tutta la mia sborra sull’asfalto, in modo che l’uomo potesse capire bene quello che aveva fatto.
Quella volta fui io a non volere indagare oltre, però la cosa mi eccitò.
Avevo capito che le piaceva essere guardata.
Da allora, ogni volta la stuzzicavo.
Le dicevo sempre di aver visto qualcuno dietro il cespuglio o dietro i muretti che ci guardava, anche quando non era vero, e lei si eccitava terribilmente, ma non smetteva certo le sue prestazioni.
Amplessi, pompini, dita nel culo, tutto alla luce del sole, tutto sotto gli occhi dei guardoni, che avevano capito oramai che l’unica accortezza che dovevano usare era quella di non farsi vedere da lei.
E lei troiona si scatenava, il solo pensiero la mandava in bambola.
“Mi è sembrato di vedere qualcuno là dietro, stai ferma”
“Perché, sei sicuro? Ma che ti importa, tanto oramai ci avranno visto tutti?”
“ se non ti interessa a te, per me continua pure”
“Ma non sei geloso che mi possano vedere nuda?”
“No, anzi adesso ti spoglio tutta”
E lei si faceva togliere tutto, rimanendo completamente nuda in macchina, con la fica in bella vista ed il culo che, quando si abbassava per farmi i pompini, lo porgeva dal finestrino, proprio in faccia ai guardoni.
E mi spogliava anche lei, mi leccava dai capezzoli fin sotto le palle, fino al buco del culo.
E spesso la leccavo anche io, facendola mettere con il cambio tra il culo e la fica e facendola muovere sul pomello.
Godeva come una forsennata.
Il tutto si concludeva sempre con una mega sborrata in gola che lei puntualmente sputava fuori dallo sportello.
Un giorno capitò di più però.
Quella volta, dietro ai cespugli c’era veramente qualcuno.
E mentre lei pensava che anche stavolta stessi inventandomi tutto per eccitarla, quel tizio non solo si gustò le nostre acrobazie, ma preso dall’eccitazione si avvicinò all’auto di nascosto.
Evidentemente era nuovo, oppure era un nostro ammiratore che non ce la faceva più a trattenersi.
Io non me ne accorsi subito, mi resi conto di questa presenza solo quando lo vidi affacciato dal finestrino aperto.
Solo la testa, che ripiegava in basso ad ogni movimento di lei, che potesse preludere ad un cambio di posizione.
Ma mentre spompinava, lei rimaneva con la testa affossata tra le mie gambe senza sapere cosa stesse succedendo attorno.
Era nuda anche quella volta.
Ed allora approfittai, mi insalivai il dito e lo infilai piano piano nel suo culo.
Lei ebbe un sussulto ma non smise di pompare.
Presi coraggio e le infilai contemporaneamente anche un dito in fica.
“Ti prendo dappertutto, in fica, in culo ed in bocca, ti piacerebbe avere tre cazzi a tua disposizione ora vero?”
“Si, continua, continua”
“Sei una succhiacazzi lo sai?”
“Si lo so me lo dicono tutti”
“Ah si e chi te lo dice? Quanti cazzi hai succhiato?”
“Tutti me lo dicono tutti”
“Sei una pompinara”
“Siiiii”
A queste parole il guardone si eccitò oltre misura e si fece più audace.
Io le sfilai il dito dal culo, e dopo nemmeno un secondo fu penetrata da un altro dito, diverso, più grande, nodoso, più adulto.
Lei sussultò ma non capì.
“Ahi mi fai male, fai piano”
Le afferrai le tette.
Troppe mani in giro, lei si voltò all’improvviso e vide la scena.
Un uomo sui sessant’anni stava affacciato dal finestrino, con un braccio dentro la nostra auto, un dito nel suo culo ed una mano che si masturbava un cazzo in tiro di dimensioni notevoli, con due palle gigantesche attaccate.
Strabuzzò gli occhi, lei.
La presi la testa per i capelli e la riaffondai tra le mie gambe.
Lei fece resistenza ma una volta col cazzo in bocca riprese il suo meraviglioso pompino.
Oramai non poteva opporsi, era completamente persa nei sensi e nel godimento di quella situazione.
L’uomo capì che poteva osare di più e provò, molto silenziosamente ad aprire lo sportello.
Lei mi sbocchinava come un’ossessa, ansimava, ed io continuavo a chiamarla nei modi più osceni.
“Che troia che sei, ti piace con due cazzi, finalmente”
“Zitto porco”
Roteava il culo per farsi entrare meglio il dito che le stava provocando un godimento mai visto.
Lo sportello era aperto, ora l’uomo si avvicinò notevolmente a lei, appoggiò anche l’altra mano sulle sue chiappe per allargarle e facilitare la penetrazione del suo grosso dito.
Oramai tutto dentro, fino alla nocchia.
Lei sollevò lo sguardo verso di me, impugno il cazzo alla base con una mano, aprì la bocca, se lo appoggiò alle labbra ed inizio a sbatterselo come una troia da film porno.
Sapeva che mi faceva impazzire e che non avrei resitito a tale trattamento.
L’uomo si fece più coraggioso ed iniziò a sfiorarle il corpo con il suo cazzo gigantesco.
Vedevo la cappella rossa e turgida strisciare sul culo, sulla schiena, sulle gambe, tra le ginocchia.
Poi le tolse le scarpe e appoggiò il cazzo sui piedi di lei, che flettendo le ginocchia iniziò a masturbarlo.
Stava scomoda.
Si rialzò sedendosi sul sedile.
Tutta nuda con un uomo alla sua sinistra ed uno alla sua destra.
Ebbe un colpo di genio.
Si spostò al centro, si posizionò con il buco del culo sul bottone del freno a mano e lasciò liberò il sedile di sinistra.
L’uomo ne approfittò subito per entrare.
Una volta dentro l’auto non perse tempo e si gettò ad accarezzarle la figa.
Lei si muoveva e mentre l’uomo la masturbava vedevo che il freno a mano sfregava sul suo culo.
Allora presi l’iniziativa e pigiando sulla frizione innestai la quarta marcia.
In questo modo, il pomello del cambio, arretrando, le sfiorava anche la figa e con i sui movimenti era come se stesse subendo una quasi doppia penetrazione.
L’uomo le prese una mano e la indirizzò verso il suo cazzo.
Lei lo afferrò alla base ed iniziò a fargli una sega.
Prima piano, poi veloce, sempre di più.
Con l’altra mano afferrò il mio e fece lo stesso.
Era straeccitata.
Il vecchio le prese il viso e lo portò verso di lui.
Con la lingua di fuori la leccò in faccia, sulle labbra chiuse di lei, quasi a respingerlo.
La forzò a socchiuderle e le infilò la lingua in bocca.
Ed anche lei iniziò a baciarlo con la lingua, la vedevo che spuntava fuori e si incrociava con quella del vecchio.
Non lo baciava ma lo leccava, la porcona.
Oramai era partita di lingua, ed il vecchio che aveva capito, slacciandosi la camicia, e prendendola per la nuca la piegava verso il suo petto.
E lei leccava, il pelo, i capezzoli, lo sterno e poi giù fino all’ombelico.
Mentre teneva il suo cazzo in mano.
Lei prese la cinta, la slacciò, sbottonò i pantaloni e li calò fino alle caviglie.
Anche il vecchio era tutto nudo ora.
Sapevo che glielo avrebbe preso in bocca ora.
Fa sempre così la zoccola.
Ed infatti, il vecchio, tenendole la testa la spinse verso il pube.
Lei leccò dapprima tutto intorno, i peli, l’interno coscia e poi iniziò con le palle.
Le leccò tutte, fino all’attaccatura del buco del culo.
Poi ad una ad una se le mise in bocca e le succhiò, erano gigantesche.
Il vecchio tirò la testa indietro dal godimento.
Smise con le palle e risalì l’asta, per intero.
La insalivò ben bene, leccandola come fosse un gelato.
Arrivò alla cappella e la ingoiò lentamente.
Poi giù, tutta.
Poi ancora più giù, fino a metà cazzo.
Ed inizio a pompare.
Io la presi da dietro, nella figa, e la sbattevo mentre lei con quel cazzo in bocca quasi soffocava ad ogni mio colpo.
Pompava talmente bene che l’uomo urlò “che pompinara la tua ragazza, continua troiona, continua che ti sborro in bocca”
E detto ciò venne a fiotti nella bocca di lei che trangugiava sborra e non riusciva a trattenerla per quanta glie ne aveva rovesciata.
Piano piano si staccò da quel cazzo facendo in modo che non colasse nulla.
A bocca piena e passando sopra il vecchio, sporse la testa dal finestrino e sputò tutto in terra.
Aveva la sborra che le colava dalla bocca per quanta ne aveva succhiata.
E continuava a tossire, erano quasi conati di vomito invece che tentativi di sputare tutto.
Il vecchio nel frattempo, approfittava della posizione per palparla ancora ovunque.
Poi prese un fazzolettino di carta e glielo passò sulle labbra per pulirle.
Lei lo lasciò fare ma sapeva che non era finita.
Lui le strizzava le tette ed aveva il cazzo ancora in tiro.
E lei lo sentiva perché per sputare tutto si era messa quasi in braccio a lui.
Mentre si ricomponeva si sentì bloccata per i fianchi e sentì la cappella di lui che spingeva già sulla sua figa.
E la infilzò con un solo colpo, secco.
Lei aprì la bocca e trattenne il respiro per il dolore che presto si tramutò in godimento però.
La macchina oscillava, e lei a smorzacandela ingoiava il suo cazzo facendo sbattersi fino alle palle, come una cagna.
Sdraiai il loro sedile per farli stare più comodi, visto che lei sbatteva la testa sul tettino quando oscillava.
Mi misi dietro di lei, con il culo sul cruscotto e puntai il mio cazzo verso il suo buchino.
E come si piegò di più in avanti la inculai senza troppi preliminari, tanto il vecchio l’aveva dilatata bene con il dito ed io avevo il cazzo umido dei suoi umori.
Dopo pochi colpi la inondammo di sborra nuovamente, sfilandoci da lei e facendole bere tutto di nuovo.
E stavolta bevve.
Era la prima volta.
Oramai sfiniti ci abbandonammo sui sedili della macchina, il vecchio la toccò ancora una volta e poi se ne andò.
Credo che ci guarderà ancora le prossime volte.
P.S.: Questo è un racconto eccitante che ci ha inviato una nostra coppia amica...
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18 years ago
admin, 75
Last visit: 13 hours ago -
Io
voglio raccontarvi la storia di una ragazzina, anzi una storia d'amore diventata un sogno, una favola e alla fine un incubo!protagonisti sn una ragazza di 18 anni e un uomo di 27 anni!lui è sposato e ha un figlio bellissimo, il suo nome è dylan... gem è una ragazzina dolce, spontanea e molto determinata.. le esperienze della vita l'hanno aiutata a crescere e nonostante i suoi 18 anni è ormai una donna!!!in una calda giornata i due giovani si incontrano e tra i due scoppia subito un colpo di fulmine, ma lei è fidanzata e lui sposato.. sembra essere solo un amore platonico, ma è amore... passa del tempo e i due diventano ottimi amici.. ma al cuor non si comanda.. lui divorzia e lei lascia il suo ragazzo... è così che inizia la loro storia fatta di segreti e sotterfugi, lacrime e sorrisi, bugie e atroci verità.. ma è la loro storia.. gem e dylan sembrano fregarsene di tutti e di tutto.. quei pochi momenti vissuti insieme sono i più belli, i più intensi... si amano e si vede... ma il destino è contrario e fa di tutto per separarli!!!alla fine ci riesce... la loro storia finisce, il tempo passa ma i ricordi restano e fanno male perchè sono ricordi che non possono essere condivisi con nessuno... solo tra loro!!! il tempo è passato e nononstante io cerchi di dimostrarti che non mi importa niente di te.. nel tuo profondo sai quanto ancora ti penso.. fa male ma forse è giusto che vada così... ti ho voluto davvero un bene infinito e non smetterò mai di gridarlo al mondo intero... mi manchi mio sogno lontano e impossibile!!!una storia che no so se vera spero donne che da te una risposta,, chi da larispota giusta la vorei in contrare un bacio buna fortuna,,,,,,,
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18 years ago
io1bello,
36
Last visit: 17 years ago
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Fantasia bisex
Ho immaginato di essere in autostrada....si rompeva la macchina ero
costretto a fermarmi in un area di sosta piena di tir..
La macchina era fusa.....cercai aiuto fra i camionisti ...ma erano tutti stranieri
solamente dopo un pò trovai tre italiani disposti ad aiutarmi....ma...
volevano qualcosa in cambio ed io non avevo soldi dietro...
mi dissero che avrei potuto pagare in altro modo....non sapendo cosa farei accettai.
mi portarono in un luogo appartato e uno di loro inizio:
"adesso ti spogli.... completamente, vediamo se sei in grado di "pagare"
Nonostante la vergogna iniziai..... appena tolsi anche gli slip li sentii esclamare:
"Oggi é proprio il nostro giorno fortunato guarda che bel culetto e poi senza
nemmeno un pelo..sembra proprio una donna"
Ero li ,nudo, davanti ai loro occhi...quando ebbi un'erezione....non so ero impaurito
ma allo stesso tempo eccitato. Mi misero in ginocchio e tirarono fuori i loro attrezzi
cominciarono a strusciarli sulle mie labbra e intanto commentavano: "adesso ci lecchi ben
bene...pensa di essere una vera troia e succhia"
mi infilarono a turno i loro cazzoni in bocca erano molto divertiti..
Poi mi fecero rialzare e con una mano sulla schiena mi piegarono fino a 90°..
"adesso allargati le chiappe e facci vedere il buchino.."non dirmi che sei vergine?"
(Lo ero.....)....detto questo mi ritrovai un cazzo in bocca e uno dietro....leccavo per lubrificare
usciva dal culo e entrava in bocca e viceversa.....alla fine tutti e tre vollero venirmi dentro...
Avevo pagato il mio passaggio!!!!!!!!!e adesso tra i camionisti ho tanti ammiratori...
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18 years ago
admin, 75
Last visit: 13 hours ago -
Nel parco
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18 years ago
annaslave,
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Last visit: 17 years ago
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Diventare travestite
ciao sono Samantha,travestita in privato,sposata ma intimamente femmina.
All'inizio mi travestivo di nascosto,mi laccavo le unghie,e mia moglie mi beccava,cosa fai e io ...,poi mi assottigliavo le sopraciglie,e mia moglie mi beccava,cosa fai e io ....,poi mi depilavo tutta,anche il buchino,mia mogle cosa fai,e io.....
poi ero completamente travestita e mi stavo masturbando con un fallo di gomma nella fichetta,e mia moglie mi becca e mi fà sei una ...
un giorno torno a casa dal lavoro,e la trovo in compagnia di un uomo,e lei gli stava succhiando l'uccello,mi vede e mi fà,dai troietta vai a prepararti che ti faccio divertire.
dopo 10 minuti,truccata ,mi fà vestiti che usciamo,così partiamo e mi porta nei locali dove c'erano delle persone che conoscevamo,io ero imbarazzatissima,tutti a farmi i complimenti.
Poi ritornati a casa,mi ha fatto essere scopata per ore dal suo amico,e così ora sono samantha la troia travestita.
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18 years ago
samantharossi900, 39
Last visit: 16 years ago -
Storia di franca 3
Storia di Franca . 3
Dopo quella notte di sesso, Franca si comportò con me come se nulla fosse successo, perfino il fatto che Pierre le avesse inaugurato il buchino posteriore passò inosservato: ma mi ripromettevo di sfruttare a mio vantaggio la situazione più avanti….
Come credo di avere già detto, avevamo preso in affitto l’appartamentino in montagna anche per le vacanze di Natale: avendo avuto diversi contatti telefonici con Jean, avevamo concordato un piano semplice e di (quasi)sicuro effetto: avrei fatto partire Franca con una delle due coppie di amici che stavano nell’appartamento più grande il 26 di dicembre, per poi raggiungerla dopo un paio di giorni (e di NOTTI), la sera del 28: questo le avrebbe lasciata ampia libertà di manovra, e se anche la prima sera non avesse avuto tanta voglia di farsi fare da Jean, ero sicuro che la seconda sera sarebbe stata ben lieta di passare la notte con i due prestanti fratelli!
Le cose si svolsero come previsto, Franca , con Anna e Guido partì da casa la mattina del 26 , io andai a lavorare anche se il giorno era festivo, per portarmi avanti e non correre il rischio di restare bloccato da qualche imprevisto oltre la data del 28….ero comunque d’accordo con Jean che mi avrebbe tenuto al corrente dei fatti con apposite telefonate: parlando del “programma” gli avevo dato via libera per coinvolgere Franca in una “seduta” a tre, facendo entrare in gioco suo fratello Pierre NON mentre lui era fuori dal letto, come la volta precedente, ma facendolo entrare nel letto mentre lui la stava scopando: il piano prevedeva che Pierre iniziasse ad accarezzarle le tette al buio in modo che ci potesse essere il dubbio che a farlo fosse Jean, per poi tentare il colpo, presentandole il suo cazzo, dapprima da manipolare, e successivamente, se non ci fosse stata una netta ribellione, ficcandoglielo in bocca e poi………ovviamente concludendo con una doppia penetrazione: un numero che avrebbe trasferito la mia tranquilla mogliettina nel numero delle vere troie!
Non posso nascondere che la sera del 26 dicembre , passata in casa da solo, con il pensiero fisso a mia moglie che stava per diventare (almeno così mi auguravo) il giocattolo erotico dei due valligiani, fu una delle serate più lunghe della mia vita…..andai a letto alla una, ma non riuscii a prendere sonno fino alle 4 della mattina, e quando mi svegliai, convinto di aver dormito chissà quanto, mi accorsi che erano da poco passate le sei! Rimasi ovviamente a letto, sperando di sentire suonare il cellulare, ma la chiamata di Jean arrivò solo alle sette e mezza!
“Pronto, allora?!”
“Tutto come previsto , mon ami!”
“Ve la siete …fatta …tutti e due?” L’eccitazione mi faceva balbettare…
“Oui, mon ami, la signora si è comportata come una vera professionista: quando ho bussato alla sua porta per chiederle se era tutto a posto, aveva indosso un delizioso negligè….credo che tu lo conosca, vero?”
Altro che se lo conoscevo, gliel’avevo visto mettere in valigia il giorno di Natale…uno straccetto nero, trasparente, che non arrivava nemmeno a coprire l’inizio della strisciolina di pelo nerissimo che ornava il pube della mia signora…tanto da rendere necessario l’uso di un ridicolo slip , pure lui nero semi trasparente, attraverso cui il sopraddetto pelo spiccava come una freccia della segnaletica stradale, che diceva “da questa parte, prego”
“Sì, lo conosco, quindi non c’erano molti dubbi sulle sue intenzioni, giusto?”
“Bè, sinceramente, quando ha risposto “avanti” alla mia bussata, non mi aspettavo di vedermela davanti così…..: l’unica paura era che volesse che io passassi la notte lì, perché allora mio fratello avrebbe avuto qualche difficoltà a partecipare, capisci, era già su che ci aspettava nella camera da letto piccola……”
“Certo capisco, e allora come hai fatto?”
“Oh, le ho detto che se fossimo stati lì avrebbe dovuto cambiare le lenzuola l’indomani, mentre se veniva su da me , no!”
“E’ sempre stata una donna pratica , Franca!”
“Sì, infatti…si è messa addosso un piumino lungo fino ai piedi ed è salita : appena dentro le ho offerto qualcosa da bere, ma ha detto che voleva essere ben sveglia: si è infilata nel letto, lasciando cadere il piumino a terra, poi mi ha fatto segno di mettermi vicino a lei…..il resto non è stato molto diverso dalla prima volta: io mi sono spogliato, appena sono stato a tiro me l’ha afferrato e si è sdraiata subito a gambe larghe…non è una che va matta per i preliminari, vero?Comunque anche senza preliminari era già prontissima: ci son scivolato dentro come nel burro…..non sono stato in grado di resistere a lungo, anche perché la porcellona si dimenava come una matta, e mi incoraggiava a pomparla forte….comunque dopo una mezz’ora di riposo, ho cominciato ad accarezzarla, a questo punto eravamo al buio totale, io l’avevo girata con la testa fuori dal letto…si vedevano solo le lancette del suo orologio e la radiosveglia, ma a Pierre è bastato: quando io mi sono alzato sopra di lei , lui era pronto: ha cominciato a pastrugnarle le tettone, e lì secondo me doveva capir che non ero io…..poi si è avvicinato, ma lei ha subito allungato una mano , gliel’ha preso , e ha detto “Mmmmmm, sììì, ne voglio due…..” e poi se l’è preso in bocca e ha cominciato a succhiarlo….anche Pierre è venuto subito, ma io la stavo ancora scopando e quando ho finito lui era pronto di nuovo: praticamente è entrato mentre io uscivo….”senza interruzione, bella maialona,” le ha detto…e lei “Sìì, sono la vostra maiala, dai pompatemi forte tutta notte…..”
Conoscevo quelle manovre , Franca ed io le avevamo mimate infinite volte: mentre la scopavo si metteva in bocca un mio pollice o un cazzo di gomma, lo stesso con cui prima di scoparla le avevo provocato un orgasmo da sballo, che le lasciava la figa dilatata e bollente, e mentre il mio cazzetto ballava dentro la sua figona sfondata, le facevo i miei “complimenti”: “Ma senti che roba, ma da chi te la sei fatta scopare ‘sta figa……ma qui c’è posto per due cazzi in una volta “ e via così finché non venivo……E adesso la porcona stava mettendo in pratica quello che tante volte avevamo immaginato…..anche il cambio in corsa, via uno dentro l’altro , lo facevamo col cazzo di gomma…ma ora erano due cazzi di carne ad alternarsi dentro mia moglie…..
Dopo siamo rimasti per un po’ lì sdraiati al buio, lei si rigirava nel letto, abbracciava me mentre Pierre la accarezzava, poi si girava e io la accarezzavo mentre stava a strusciarsi contro mio fratello….a un certo punto eravamo di nuovo in tiro tutti e due, e a quel punto….puoi bene immaginare: era su un fianco, girata verso Pierre:le ho infilato un dito nel buchetto….non ha protestato, anzi….e allora …zacchete, via il dito, dentro il cazzo! Ha fatto un “aaaaah……….seguito da un “sììììì”….e io sono entrato tutto: dopo un pochino Pierre ha iniziato a stuzzicarle la figona……e lei continuava a fare versi……allora, con un po’ di manovre mio fratello è riuscito a piazzarglielo davanti: se l’è tirata comoda e gliela messo dentro: lo sentivo a due millimetri da me…..abbiamo cominciato , piano piano, io dentro, lui fuori, io fuori lui dentro, e lei che gridava “Mmmmmm, sìììììì……………aaaaahhh cosììììì,……….. uuhh, ancora, ancora!!
Insomma ci sarebbe voluto anche un cazzo in bocca, per non farle svegliare tutta la casa……!
Comunque siamo andati avanti almeno un quarto d’ora: bisognava fare adagio, sennò scappava mi scappava fuori… quando siamo venuti e siamo usciti è rimasta dieci minuti almeno immobile…poi e schizzata verso il bagno, e quando è uscita è filata dritta alla porta ed è tornata a giù a casa sua……mi sa che domani sera non la vedremo….
“Già credo anch’io, comunque siete stati bravissimi, non credevo che ci sarebbe stata a farsi fare così!”
Insomma mi congratulavo coi due che avevano adoprato mia moglie come una troia qualunque, ed ero anche tutto contento! In effetti speravo che questa evoluzione del suo comportamento avesse delle ricadute positive anche per me…..
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18 years ago
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Sesso in auto all\\\'aria aperta
Siamo una coppia esibizionista, il nostro gioco preferito e fare sesso in campagna nei posti dove di solito trovi le coppiette ed i voyeur.
I guardoni ci hanno insegnato che se teniamo un fazzoletto verde sul finestrino comunichiamo la nostra disponibilità ai voyeur.
Alcuni guardoni li abbiamo conosciuti e sono diventati nostri amici, così ci accordiamo sui posti e sugli orari e loro passano parola con gli altri (c’è sempre qualcuno nuovo che ci vuole vedere).
Dopo molte esibizioni, di grande soddisfazione reciproca, due dei più assidui, hanno cominciato a chiedere la possibilità di “toccarmi” mentre faccio l’amore. La richiesta era molto semplice, bastava lasciare aperto un finestrino dell’automobile, senza che loro due entrassero nell’auto o noi uscissimo fuori, volevano carezzarmi un po’, avere un contatto fisico dopo quello visivo che li aveva portati a raggiungere tanti orgasmi.
Mio marito non aveva dubbi, ed insisteva per accontentarli, io ero molto tentata ma non volevo superare quella soglia, quella protezione trasparente del cristallo dell’auto, che comunque mi isolava dagli altri. Dopo tante incertezze alla fine ho detto di si, ma a certe condizioni, la prima è quella di trovare un posto diverso dai soliti perché, in quelli frequentati abitualmente, spesso trovavamo tanti voyeur con i quali non avevamo preso appuntamento, poi ho chiesto di mettermi nella posizione meno imbarazzante per me (forse la più oscena ma sicuramente passiva per me) vale a dire a pecorina con il sedere verso il finestrino aperto.
Non ti nascondo che la sera scelta ero molto emozionata ed imbarazzata, ma mio marito mi ha portato a cena fuori, facendomi bere molto, perché sappiamo entrambi che il buon vino mi rende allegra ed abbassa di molto le mie barriere inibitorie.
Il luogo scelto era una stradina secondaria che scendeva verso degli orti vicini ad un torrente, anche se ci si allontanava di pochi metri dalla strada la scarpata e la folta vegetazione ti riparavano da sguardi indiscreti e indesiderati.
Parcheggiata l’auto ci siamo cominciati a preparare, abbassando i sedili, spogliandoci, esponendo il fazzoletto verde, mentre facevamo queste operazioni l’auto dei voyeur ha imboccato la stradina fendendo la notte con i fari ed arrivando ad una decina di metri da noi, dove si è fermata spegnendo i fari.
In quel momento mi ero pentita di avere detto di si, ed ho detto a mio marito che non me la sentivo, innescando una discussione, prima civile e poi molto animata ma che portava ad un'unica conclusione: se non volevo avrei dovuto pensarci prima.
Intanto i due voyeur erano scesi dall’auto ed aspettavano pazientemente che accendessimo la torcia elettrica, il segnale convenuto per potersi avvicinare alla nostra auto.
Alla fine ho ceduto, e ci siamo messi come convenuto, lui seduto da un lato ed io in ginocchio davanti a lui in modo da trovarmi con il culo all’altezza del finestrino opposto che doveva essere l’unico aperto.
La cosa inizialmente più piacevole è stata l’aria fresca e profumata dai fiori e dalle piante che mi carezzava le natiche e le cosce, era stata una giornata calda e afosa e minacciava di piovere, quelle giornate dove fare l’amore in auto e come entrare in una sauna, mentre il finestrino aperto rendeva l’abitacolo piacevole e fresco.
Volevo che aspettasse ancora un po’, non mi sentivo pronta, ma mio marito mi prese la testa spingendola verso il suo cazzo duro come un pezzo di legno, prenderlo in bocca è stato come una scossa piacevole, che mi ha eccitato mentre l’adrenalina mi entrava nelle vene perché contemporaneamente aveva acceso la torcia elettrica lampeggiando verso i due che aspettavano vicino all’auto.
Mi sono resa subito conto di trovarmi in una posizione di offerta totale delle mie parti più intime, ma l’eccitazione cominciava a prendere il sopravvento ero bagnata e mi comincia a toccare.
I due voyeur si avvicinarono subito alla nostra auto, anche se leggeri sentivo i loro passi provocare piccoli scricchiolii sulle foglie e sui rami a terra, accesero le loro torce illuminando il mio culo offerto senza alcuna protezione.
Il primo tocco fu leggero, due mani delicate che si poggiarono sulle mie natiche aprendole di poco mentre un'altra mano un poco più ruvida mi carezzava l’interno delle gambe salendo dall’altezza del ginocchio lungo le calze di seta e fermandosi, come se avesse preso una piccola scossa, arrivando al contatto diretto con la pelle delicata della coscia. In un attimo ero così eccitata che stavo per avere un orgasmo, succhiavo e leccavo in preda all’eccitazione e sentivo il piacere di mio marito che si contorceva, spingendo a tempo la mia testa mentre lo sponpinavo, mi masturbavo il clitoride con forza ma mi fermai di colpo quando le mie dita incontrarono quelle di uno dei due voyeur che si insinuarono accanto alle mie prendendo il mio movimento, con la sinistra l’uno e con la destra l’altro mi aprirono con decisione le natiche, e mentre la sinistra del primo mi accarezzava e si sovrapponeva alle mia, due dita della destra dell’altro si infilarono dentro di me masturbandomi con decisione e provocandomi in pochi attimi un primo devastante orgasmo che fu seguito da altri perché i due continuavano senza sosta scambiandosi i ruoli e poi infilando le loro dita insieme dentro la mia fica che si continuava a bagnare e ad essere calda e oscenamente disponibile, alla fine con un rantolo mio marito mi sborrò in bocca ed i due, come convenuto, si allontanarono non prima pero di infilare la testa nell’abitacolo dell’auto dandomi un lungo bacio, quasi un succhiotto, sul culo.
Mi accascia di lato sfinita e soddisfatta, provavo vergogna, ma ero innegabilmente appagata, guardai verso i voyeur vedendo il loro profilo scuro stagliato nel chiarore del cielo stellato e colsi il bagliore rosso di una sigaretta che per un attimo illumino il viso di un uomo che mi aveva posseduto anche se solo con le mani ed ora, immaginavo, stava commentando con il suo amico.
L’aria fresca e profumata era meravigliosa e se non avessi dovuto tornare a casa avrei dormito là, consapevole che avevo fatto un passo importante verso il divertimento puro.
Nara Bocchi.
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18 years ago
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Finalmente mi sono deciso
Sono un uomo sposato da parecchi anni e, anche se mi reputo abbastanza giovane (ho 39 anni) ho da diverso tempo raggiunto con mia moglie la soglia della monotonia totale per quando riguarda il sesso. E’ per questo che da un pò di tempo a questa parte mi sono ritornate in mente i ricordi d’infanzia trascorsa per la maggior parte del tempo con mio cugino, con il quale all’età di 13 anni ho incominciato a scoprire le gioie della masturbazione reciproca e dei primi giochi erotici fatti insieme. In più la mia passione, oltre quella di masturbare e leccare il sesso di mio cugino, era quella di indossare i collant e di vestirmi da donna. Spesso rubavo i collant di mia madre o delle mie zie e li indossavo rigorosamente chiuso in bagno di nascosto ed immaginavo di trovarmi in balia di un uomo che mi possedeva. In ufficio ho sempre avuto un comportamento normale fino a quando, dopo circa due settimane di completa astinenza e di sogni notturni continui, mi feci coraggio e incominciai a parlare delle mie chiamiamole “manie” ad un collega di nome Carlo (un uomo molto gradevole e comprensivo di 53 anni portati abbastanza bene con un pò di pancetta e non molto alto). Ero sicuro che fosse una persona fidata che non avrebbe detto nulla agli altri colleghi e soprattutto a mia moglie. All’inizio volevo capire cosa ne pensasse di queste mie “manie” ma soprattutto speravo che mi potesse dare qualche consiglio in merito. Dopo qualche giorno di silenzio Carlo mi disse che aveva pensato molto a quello che gli avevo detto e che in confidenza anche lui si era scocciato di fare sempre le stesse cose con la moglie, insomma sempre la solita minestra, cosi mi confidò che anche lui aveva incominciato a vedere su internet siti con foto di donne nude e in alcuni casi si era imbattuto in foto di travestiti che lo avevano eccitato per il modo di sembrare donne ma che aveva subito escluso dai suoi pensieri perché in fondo lui era un maschio e gli dovevano piacere solo le donne. Dopo circa una settimana di assoluta tranquillità nell’ora di pausa pranzo Carlo mi prese in disparte e mi disse che aveva riflettuto su quanto gli avevo confidato e che aveva trovato una soluzione ai miei problemi sessuali. Se volevo potevo vestirmi da donna per lui, mi avrebbe messo a disposizione la sua casa al mare lontana da occhi indiscreti. Con non poca esitazione, pensando che in fondo non facevo niente di male, accettai. Così stabilimmo che il giorno giusto per poterlo fare sarebbe stato il venerdì, giorno in cui si lavora di meno per via del fine settimana. Il giovedì sera avvertii mia moglie che il giorno seguente avrei fatto qualche ora di straordinario perchè con dei colleghi dovevamo finire un grosso lavoro per il lunedì successivo. La mattina del venerdì, senza farmene accorgere, presi una gonna corta di mia moglie con uno spacco vertiginoso (che lei mette in situazioni particolari, soprattutto quando mi vuol fare eccitare), una maglietta molto aderente che mi avrebbe messo in evidenza le mie forme (sono un tipo longilineo), un reggiseno imbottito (anche mia moglie ha poco seno) e soprattutto scarpe nere con tacchi a spillo e collant neri (tuttonudo). Misi il tutto in borsa ed andai a lavoro. All’orario d’uscita ci incontrammo fuori dall’ufficio e con la sua macchina ci incamminammo verso la casa al mare. Durante il tragitto gli domandai se era ancora sicuro di volermi vedere vestito da donna e lui senza esitazione mi rispose di si. Giunti a casa sua gli chiesi la cortesia di farmi andare in bagno per potermi preparare. Dopo aver chiuso la porta mi tolsi i vestiti, mi lavai le parti intime per essere più profumato e incominciai a vestirmi. Presi per primo i collant infilandoli facendo attenzione a non smagliarli (quando indosso i collant mi piace sentirli sul sesso e per questo che non metto le mutandine), poi toccò al reggiseno che aggiustai con cura, poi la gonna facendo in modo che lo spacco vertiginoso mi finisse dietro il sedere ed infine indossai la maglietta e le scarpe. Prima di uscire mi diedi una ulteriore sistemata e mi passai un filo di rossetto per sembrare, per quanto potevo, più donna. Feci un bel respiro e mi recai verso il salone dove Carlo mi aspettava vedendo la TV. Giunto nel salone ci guardammo negli occhi, Carlo aveva capito che ero abbastanza imbarazzato ma anche molto eccitato di stare li davanti a lui. Per rompere il ghiaccio mi disse se per cortesia gli potevo prendere il telecomando che si trovava accanto alla TV perché voleva girare canale. Io come ipnotizzato dal suo sguardo gli feci un cenno di assenza con la testa e cercando di sculettare come potevo, senza essere volgare, mi girai e raggiunsi il televisore mettendogli in bella mostra le mie gambe e soprattutto lo spacco che finiva proprio sul sedere. La sua eccitazione aumentava e così mi fece sedere accanto a lui dicendomi che avevo delle belle gambe e che la gonna con quello spacco mi donava e lo eccitava tantissimo. In breve tempo mi cinse il collo con il suo braccio e incominciò ad accarezzarmi il viso, passò poi ai miei capezzoli alzandomi la maglietta e scostandomi leggermente il reggiseno. Mentre me li leccava, con la mano incominciò ad accarezzarmi le gambe cercando sempre più di avvicinarsi al mio sesso e soprattutto al mio sedere. Io dopo un primo momento di imbarazzo non rimasi fermo, gli baciai e leccai subito l’orecchio, gli diedi subito dopo un bacio appassionato e con la lingua scesi man mano e piano piano fino all’ombellico mentre con la mano incominciai a toccargli la patta dei pantaloni che vedevo bella gonfia. Mentre lui mi accarezzava, attraverso i collant, il mio sesso ed il mio buchino ancora vergine, io decisi di liberare il suo cazzo dalla morsa delle mutande che ormai gli erano diventate veramente strette. Abbassandogli le mutande vidi il suo cazzo un pò violaceo non molto lungo ma grande e duro abbastanza da definirlo splendido. Incominciai così ad odorarlo per vedere se sapeva di piscio e subito dopo iniziai a baciarlo. Dopo un po’ mi decisi a leccarglielo come si fa con un buon gelato, la sua asta era meravigliosa e di tanto in tanto gli davo qualche morsetto sul glande che lui apprezzava con dei sospiri di godimento. Mentre glielo succhiavo come un infoiato mi fece fermare perché era giunto il momento di farmi sentire ancora più donna, mi voleva dare un po’ di soddisfazione. Mi fece alzare in piedi e lui stesso mi alzò lentamente la gonna facendomi sentire il suo sguardo su tutto il mio corpo ormai nelle sue mani. Mi girò di spalle e mi fece abbassare a 90 gradi dicendomi se poteva rompere i collant all’altezza del mio buchino. Io senza esitare gli dissi di si rammentandogli di stare attento a non rompere la gonna perché mia moglie se ne sarebbe accorta. Con una forbice fece un taglio preciso nei collant e andò subito a prendere della vasellina, che aveva usato per fare il culo molto tempo prima a sua moglie. Se la spalmò sul dito e sul mio buco e incominciò lentamente a penetrarmi. Dopo un pò, mentre io avevo ripreso a masturbarlo, lui passò ad infilarmi pian piano due dita dilatandomi maggiormente l’ano non senza un po’ di dolore. Lo strazio ed il godimento del mio sedere durò circa mezz’ora dopo di che, visto che per lui ero pronto ad accoglierlo, mi disse di prepararmi. Mettendomi nuovamente a 90 gradi mi fece mantenere con le mani sui braccioli del salotto e si spalmo anche lui un bel quantitativo di vasellina sul glande e su tutto il pene. Si accostò al mio buco abbastanza dilatato e con un primo colpo entrò buona parte del glande nel mio sedere. Io dal dolore cercai di scostarmi, ma lui mi fece capire che dovevo avere pazienza e che quel po’ di dolore si sarebbe tramutato successivamente in un immenso piacere. Così mi disse di rilassarmi e di stringere i denti che presto sarebbe entrato tutto in me. Con un altro colpo deciso mi penetrò completamente ed io sentii un dolore immenso misto al piacere che da li a breve avrebbe prevalso, vidi le sue palle toccarmi il sedere e dopo un attimo lui incominciò a stantuffarmi, dopo un po’ mi fece girare e sdraiare sul tavolo che si trovava li vicino, mi alzò le gambe sulle sue spalle e mi penetrò nuovamente. Mentre mi scopava lentamente vedevo la goduria sul suo volto e mi sentivo una vera donna nelle sue mani. Qualche minuto dopo il suo movimento divenne sempre più forte ed io godevo e non mi controllavo più, nel frattempo lui mi diceva che da ora in poi ero la sua puttana, dovevo indossare ogni giorno i collant in ufficio e che avrei dovuto fargli qualche bocchino di tanto in tanto. Nel dire queste parole mi scaricò tutta la sua sborra dentro di me ed io arrivai contemporaneamente nei collant. Mentre stava per uscire fuori dal mio buchino lo fermai chiedendogli un ultimo piacere. Volevo essere urinato dentro il sedere perché lo avevo visto in un film porno e mi ero eccitato tantissimo. Carlo, anche se non era d’accordo e con un po’ di difficoltà dovuta alla posizione, incominciò ad urinare dentro di me ed io nel sentire quel liquido caldo invadere le mie viscere mi eccitai nuovamente e mi masturbai attraverso i collant raggiungendo l’orgasmo più bello della mia vita. Appena finito dovetti subito correre in bagno pregandolo di seguirmi per fargli vedere come urinavo la sua piscia. Giunti in bagno feci appena a tempo ad alzarmi la gonna e ad abbassarmi i collant perché scaricai un misto di sborra e di urina che lo fece compiacere di quello che mi aveva fatto. Gli baciai e gli pulii il cazzo, ancora sporco di sborra, ringraziandolo del tempo e dei momenti passati insieme e dopo esserci accuratamente lavati ci dirigemmo verso le nostre case. Da allora la mia vita è decisamente cambiata. In ufficio indosso, di nascosto dagli altri colleghi, sempre i collant e Carlo quando vuole, compatibilmente con il lavoro, mi fa abbassare i pantaloni per vedere il mio sedere ed il mio sesso inguainato da collant rigorosamente neri, di tanto in tanto gli faccio un bocchino, adoro quando lui mi scarica la sborra in bocca che ingoio con molto piacere. Chissà quando potremo fare di nuovo un po’ di straordinario.
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18 years ago
cocco30,
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Continua esperienze in un club
La settimana trascorse con una o qualche volta due scopate a sera. Bastava che ci fossimo guardati negli occhi e i nostri sessi erano pronti. Il Club aveva rafforzato i nostri sentimenti e le voglie sessuali.
Giunse il sabato sera e con gli amici andammo al Club. Entrammo e ci sedemmo nel solito posto dell'altra volta. Alla solita ora iniziarono i balli e alla solita ora iniziò il prive. Presi Laura per mano e salii. Trovammo una stanzetta vuota e ci buttammo subito nel letto spogliandoci. Mi soffermai un attimo a guardare quanto era sessuale il suo corpo nudo. Quella sera volevo vedere lei alle prese con almeno due uomini. Iniziai a baciarla accarezzandole il pube e subito entrarono due singoli. Si avvicinarono al letto e iniziarono a toccarla. Laura come al solito s’irrigidì e sotto voce mi disse; “Amore quanti sono quelli che mi stanno toccando?” “Gioia, sono solo due. Stasera a scoparti saremmo in tre”. A quelle parole lei ebbe uno sguardo di libidine e aprì le gambe per farsi toccare meglio. I due le toccarono subito la passera già bagnata da umore vaginale. Scesi dal letto e mi misi in piedi a guardare cosa le facevano, Laura non sentendomi vicino si alzò di scatto mettendosi seduta. “Gianni, dove stai andando? Non lasciarmi sola”. “Amore, non aver paura, rimango qui in piedi vicino a te. Ragazzi, è vostra, scopatela e fatela godere”. In un attimo furono entrambi nudi. Quello davanti a lei si stava infilando il presservativo. Lo fermai dicendogli: “Mi sembri una persona fisicamente sana, o mi sbaglio?" “Certo, io e il mio amico, che sta vicino a te, doniamo il sangue una volta al mese, con ciò se avessimo qualche malattia lo scopriremmo subito”. “Pure mia moglie è sana, perciò puoi benissimo penetrarla senza il presservativo e visto che prende
la pillola, riempi pure il buchino con il tuo sperma, mentre lei gode. Vedrai come le piacerà”. A quelle parole Laura ebbe un’espressione di paura. “Nooo, senza protezione no. Amore ti prego ho paura”: Lui mi guardò. Io feci l’occhiolino a mo d’intesa perchè capisse di penetrarla. La prese di fianco, le alzò una gamba e lo puntò sul forellino. Lei, facendo di no con la testa, si dimenava per non farlo entrare. Con un colpo di reni gli entrò dentro e inizio a scoparla. Laura chiuse gli occhi ed emise un gemito. “Haa..haaa Nooo. Amore fermalo. Haaa..haaaaaa… Ti pregooohhhoooo… hhhhoouuummmm …sssiiiii….
Cosi dai dai daihhhaaaa……”. La troia stava godendo, ora potevano farle tutto quello che volevano per aumentare il suo piacere. Il ragazzo, visto che Laura non si rifiutava più, smise di scoparla, la prese per i fianchi e la sedette sopra il cazzo infilzandola di nuovo. L’altro si avvicinò alla bocca con il suo fallo e lei iniziò a leccarlo e succhiarlo. Con un cazzo in bocca e uno nella figa ansimava, si dimenava, godeva come una troia. Io ero lì a guardare tutta quella scena, mentre mi masturbavo sentivo il cazzo che scoppiava e non vedevo l’ora che raggiungessero l’orgasmo per poterla scopare. Laura iniziò a rantolare, il corpo le tremava, spalancò gli occhi e venne assieme ai ragazzi che le riempirono la bocca e la figa di sperma. Sfinita si accasciò sul letto. Sotto le sue gambe s'era formato un laghetto di sperma che fuoriusciva dalla sua vulva. La presi alzandole i fianchi e la misi alla pecorina. In piedi vicino alla sponda del letto la infilai dicendole: “Adesso tocca a me. Troia pensavi di aver finito, invece devi sborrare ancora”. “Porco, non c’e la faccio più, hhhaaaaa…. Mi stai sventrando hhhooo Sssiiiiiii….Lo sento fino all’utero ssiiiii godo. Porco sto venendo ancora haa.. hhhaaaaaa…. haa. haa. haa..Venghhaaaa”. Si accascio di nuovo sul letto rimanendo immobile. Sembrava fosse svenuta da tanto aveva goduto.
Ringraziandomi e facendomi i complimenti per la donna che sposai i singoli si rivestirono e uscirono. Adesso, andiamo a vedere dove sono i nostri amici”. Guarda caso li trovai nello stesso posto dell’altra volta e stavano giocando con una coppia. Feci cenno a Laura di guardare Luisa chestava prendendo due cazzi. Lei, sorpresa mi disse: “Amore, Luisa si fa fottere anche il culetto? Non la pensavo cosi porca”. “Guardala bene, vedi come gode con due cazzi che le ravanano il ventre, quando usciamo fatti spiegare il piacere che si prova”. “Amore, per caso non ti sarà venuta l’idea di farmi il culetto?” “Gioia, ti chiamo gioia per non dirti troia, lungi da me certe idee, però se tuo lo vuoi io non mi tiro indietro. Adesso andiamo giù a berci uno spumantino e così aspettiamo quei due porci”. Passo circa mezz’ora e i due porci arrivarono. Francesco si sedette vicino a me e iniziò a raccontare quello che avevano combinato nel prive. Laura afferrò per un braccio Luisa e sottovoce le chiedeva delle cose che io non riuscivo a sentire. Ascoltando l’amico guardavo le loro bocche per vedere se riuscivo a capire quello che stava confabulando, ma niente da fare, vedevo solo l’espressione incuriosita di Laura. Arrivò l’ora di tornare a casa. Uscimmo e salimmo in macchina. Le porche si erano sedute dietro continuando a chiacchierare. Arrivati a casa la nostra amica Luisa disse: “Venite in casa anche voi, ci facciamo l’ultimo bicchiere della serata”. Feci cenno di sì con la testa li seguimmo dentro casa. Francesco prese una bottiglia e la stappò, verso il vino nei bicchieri. Le donne con la scusa di andare in bagno ci avevano lasciati soli e noi aspettavamo loro per brindare. Luisa dietro la porta della sala ci disse: “Ragazzi preparatevi ad una sorpresa. Ora entriamo e voi siete pronti?”. Entrarono e fummo colpiti da un fulmine a cel sereno. Erano tutte nude o quasi, i loro corpi brillavano di una luce divina, sembravano due Dee. Il nostro sangue era in ebollizione, sudavamo e nello stesso tempo avevamo brividi di freddo. Oramai eravamo totalmente fusi. Luisa indossava un completo di biancheria intima color rosa e si teneva con le mani il reggiseno slacciato. Laura era tutta nuda. Portava al collo e nei fianchi delle catenine con perle verdi. Dissi: “Ragazze voi volete diventare vedove. Queste non sono sorprese da fare senza preavviso, Francesco ed io potevamo avere un infarto”. Lui ribadì “Gianni parla per te, la mia pompa sangue non è più sul petto ma e scesa sul cazzo e sta pompando di brutto”. Laura rispose “Gli uomini, basta vedere la figa e un poco di pelo e non capiscono più niente”.
“Ora basta chiacchiere. Laura questa sera vuole provare il piacere del sesso anale. Ve la sentite, o devo portarla al Club?” Risposi “Porche, era questo che tramavate in macchina”. Luisa prese delle candele profumate e le accese. Spense le luci, si mise vicino al divano e disse: “Siamo qui per onorare Saffo, la dea delle lesbiche, Eros il dio dell’amore carnale. Sacrificheremo questo corpo per avere la loro benevolenza. Voi piccoli mortali prendete la donna, toglietele tutti i gioielli e adagiatela sopra all’altare”. Interrompendo la cerimonia Francesco chiese: “Dove hai detto di stenderla?” “Sei il solito Pirla. Stendetela sul divano mortali imbranati”. La prendemmo e con molta delicatezza l’appoggiammo sul divano. Laura si era immedesimata nella parte. Era immobile, i suoi occhi erano aperti con lo sguardo fisso al soffitto, sembrava in trans. “Ora spalmatela tutta con la vostra saliva, per preparare il suo corpo al sacrificio”. Il solito Francesco ribadì “Io a quel bel corpo non ci sputo sopra”. “Imbecille, lo devi leccare non sputare”. “Come siete difficoltose. Tutta sta messa in scena per rompere un culo” “Ho sempre detto che ho sposato un cinico. Laura ha una paura matta di farsi penetrare il culetto e con questa sceneggiata cerco di toglierle quel pensiero, ma dimmi, pirla di un mortale, non ti stai divertendo?” “Luisa continua ad offendermi e, oltre al culo e la figa che ti ho già rotto, ti spacco anche le orecchie. In ogni caso, sì mi sto divertendo”. Iniziammo a leccarla tutta, lei fremeva e respirava affannosamente. Noi continuavamo non tralasciando neanche un millimetro del suo corpo. Luisa in piedi vicino a noi continuò “Intingete le vostre mani nella mia e sua acquasantiera, estraetene il liquido e spalmatelo sul suo corpo”. Francesco e io infilammo le mani nella figa prima di una poi dell’altra, erano completamente fradice. Quella messa in scena funzionava perfettamente. Spalmammo Laura in tutto il corpo e nel buchetto da sacrificare. “Ora Gianni prendi il tuo palo e introducilo nell’acquasantiera. Lo devi bagnare bene per poi compiere il sacrificio. Io leccherò la sua pelle per rilassare il corpo della vittima”. Presi in mano il cazzo e lo infilai tutto in quella fessura, come se la stessi trafiggendo. Laura inizio a parlare. “Porci hhooo..maiali hhaa.hhaa.hhaaaa..mi fate perdere la testa. Non capisco più niente. Uuuuummmmm…… hhhoooooo… Sento solo un gran bisogno di farmi hhaa. hha.hhaaa..hhhaaa.. inculare”. Luisa, mentre la leccava, le introdusse un dito nel culetto e quando sentì che si dilatava n’aggiunse un altro. Dopo ripetute penetrazioni alzò la testa e disse: “Abbiamo appena venerato Saffo, ora dobbiamo sacrificare la vittima al Dio Eros. Tu, pirla di un mortale, tappale la bocca, a modo che
nessuno possa sentire le sue grida. Gianni togli quel palo dall’acquasantiera e sacrifica la vittima e tu donna devi donare tutta te stessa per raggiungere Eros nel suo godurioso Olimpo”. Laura prese in bocca il cazzo di Francesco succhiandolo avidamente, io appoggiai il mio nel forellino anale e lo spinsi dentro. Lei sbarrò gli occhi emettendo un grido soffocato dal cazzo di Francesco. Iniziai a muovermi dentro di lei e il suo corpo sobbalzava ad ogni affondo. Dai suoi moviCintinua esperienze in un Clubmenti, e toccandole la fighetta sempre più bagnata, capii che stava raggiungendo l’orgasmo. Aumentai il ritmo della penetrazione e con pochi colpi la sua fighetta mi esplose in mano un lago di sperma, ed io le riempivo il buchetto col mio. La troia aveva raggiunto l’Olimpo. Francesco lo tolse dalla bocca e chiamò Luisa. “Vieni qua sacerdotessa del cazzo, che ora quel pirla di un mortale ti fa vedere i sorci verdi”. Lei si avvicinò e gli prese il tarello in mano. “Bestia che roba, altro che pirla di un mortale, qui si parla di un mortale tutto pirla”. Laura si era ripresa dalla goduriosa inculata e si sedette a guardare i nostri amici. Francesco prese la moglie la stese sul tappeto e iniziò a leccarle la figa e il culo. Laura scese dal divano e si mise a leccare con Francesco. Luisa incitava, tra un sospiro e l’altro, i due lecconi. “Ssssiiiiiiii…. Porci. Bravi, sì cosi insieme leccate che haaaa.. haaaaaaa…schiavi leccate più forte daiiii… sssiiiii…cosiiiiii..” Francesco si stacco, prese le gambe della moglie e le alzò, in modo da avere il buco anale alla portata del cazzo. Punto il suo grosso tarello nel buco e la impalmò dicendole: “Troia duna sacerdotessa, ora ti faccio vedere il Dio Eros e tutti gli altri Dei. Godi troia e più godi più lo schiavo t’incula”. In pochi minuti sborrarono entrambi gridando il loro piacere. Luisa si accasciò sul tappeto, “Amore, come farei senza di te. Ti amo, ti amo tanto”. Il marito la baciò appassionatamente “Anch’io ti amo e ti desidero sempre”.
I giochi erano finiti e iniziammo a rivestirci. Laura disse:
“Ragazzi è stata un’esperienza magnifica, mi brucia un po’ il buchino però ho provato un nuovo piacere. Luisa sei stata brava, sembravi proprio una sacerdotessa. Per me potresti fare l’attrice”. Francesco “Lo sempre detto che mia moglie ha delle gran doti del cazzo”. Luisa “Francesco, amore mio, ma va a fan c…”. Presi i nostri amici sottobraccio e li salutai con un bacio sulle guance, Laura fece altrettanto e uscimmo. Arrivammo a casa ed eravamo talmente che stanchi che avevamo appena appena la forza di andare a letto. Entrammo nel letto, presi in mano la sua tettina e le diedi il bacio della buona notte. “Buona notte Puti”. “Buona notte Porco”. “Perché mi hai chiamato porco?” “Puti non è il diminutivo di put….?” “No. Non intendevo così, in ogni modo, visto che mi hai detto porco, non ti chiamerò più Puti. Buona notte porca di una Putt…”. Mi diede un calcio sulle gambe e un bacio.“Sei proprio incorreggibile”. Ci addormentammo avvinghiati l’uno all’altro.
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18 years ago
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Padrona dopo disco
SABATO SERA 20:30 LILITH SI PREPARA X UNA SERATA ALL’INSEGNA DEL DIVERTIMENTO UNA NOTTE IN DISCOTECA HA PROPRIO VOGLIA DI FARSI UN BEL RAGAZZO SI VESTE SI FA INFILARE LE SCARPE DAL SUO SCHIAVO PRIMA DI USCIRE LO UMILIA UN PO CON SPUTI IN FACCIA E BOCCA POI SI FA LUSTRARE X BENE LE SUOLE DELLE SCARPE CON LA LINGUA DELLO SCHIAVO POI LO SALUTA HA SUO MODO ED ESCE
4:15 DEL MATTINO DELLA DOMENICA LILITH RIENTA DALLA DISCOTECA E’ FURIOSA XCHE AVEVA RIMORCHIATO UN BEL RAGAZZO CON CUI FARSI UNA BELLA SCOPATA MA QUESTI ALL’ULTIMO GLI HA DATO BUCA
SUBITO APPENA ENTRATA CERCA LO SCHIAVO URLANDO LO SCHIAVO NON SI FA ATTENDERE E ARRIVA SUBITO DALLA PADRONA LEI SUBITO LO SCHIAFFEGGIA FINO A STENDERLO A TERRA POI SI DIVERTE DA PRIMA A CALPESTARLO RAMMENTANDOGLI CHE QUANDO LEI RIENTRA A CASA LUI DEVE GIA TROVARSI COME UNO ZERBINO SU L’ENTRATA COME FA UN CANE FEDELE ALLA SUA PADRONA ANCHE SE TE SEI UNO SCHIFOSISSIMO CESSO UMANO INGOIA TUTTO
NEL DIRE CIO STROFINA BENE LA SUOLA DELLE SUE SCARPE SPORCHE SULLA LINGUA DELLO SCHIAVO POI GLI SALE SULLA NUCA DICENDOGLI LO SENTI IL PESO DEL MIO CORPO LURIDA MERDA POI SCENDE E GLI SPUTA + VOLTE IN FACCIA E IN BOCCA DISPREZZANDOLO POI SI SIEDE E GLI ORDINA DI ANDARGLI A PRENDERE UN BICCHIER D’ACQUA LO SCHIAVO ESEGUA TORNATO LEI BEVE UN PO’ POI GETTA L’ACQUA PER TERRA E ORDINA ALLO SCHIAVO DI BERLA DAL PAVIMENTO MENTRE LEI STROFINA LE SUOLE NELLA STESSA POI ALZA LA SCARPA IN MODO CHE LO SCHIAVO POSSA LECCARE LA SUOLA SPORCA E SEMI UMIDA E GLI ORDINA DI LECCARLA E SUCCHIARE BENE IN TACCO E SPOMPINARLO X BENE DICENDO CHE LE SUOLE DEVONO TORNARE COME NUOVE O SARA PEGGIO X TE NON E SODDISFATTA GLI SI AVVICINA GLI FA APRIRE LA BOCCA E GLI SCARICA IN GOLA UNA LUNGHISSIMA PISCIATA DICENDOGLI GUARDA DI BERLA BENE TUTTA ALTRIMENTI VEDRAI BEVI SCHIAVO DISOBBEDIENTE GLIELA FA INGOIARE TUTTA POI SI FA ASCIUGARE GLI SPUTA IN BOCCA E SI RISIEDE A RILASSARSI UN ATTIMINO E SORRIDENDO ALLO SCHIAVO E DICENDOGLI CHE VOLEVA RIFARSI DELLA SCOPATA PERSA PERCHE GLI UOMINI SONO SOLO DELLE MERDE E LE TUTTE LE DONNE DOVREBBERO AVERE UN CESSO D’UOMO LORO SCHIAVO COME TE DOVE SFOGARSI ED E QUESTO CHE FARO CON TE
COSI SI ALLONTANA NELLA SUA STANZA X QUALCHE MINUTO DICENDO ALLO SCHIAVO DI NON MUOVERSI DI LI
LA PADRONA RITORNA NELLA STANZA NON E’ + VESTITA X LA DISCOTECA SI E’ CAMBIATA IN VERSIONE DAVVERO SEXY MA CON IN MANO DELLE RIVISTE PORNO UN VIBRATORE UNA CUNTURA CON DILDO UNA FRUSTA LE SIGARETTE E LO SCHIAVO NOTA SUBITO CHE LA GONNA E SEMI TRASPARENTA E SOTTO GLI SLIP DELLA PADRONA SONO APERTI SIA DAVANTI CHE DI DIETRO PERSINO LE SCARPE SI ERA CAMBIATA
LA PADRONA COMINCIA CON LO SDRAIARSI ORDINANDOMI DI LECCARGLI LE SUOLE SPORCHE E INTANTO LEI SFOGLIA LE RIVISTE PORNO TOCCANDOSI DI TANTO IN TANTO , AD UN TRATTO MI ORDINA DI ANDARGLI A PRENDERE QUALCOSA DA BERE E DA MANGIARE IO VADO SUBITO
LEI MENTRE STO ANDANDO MI INTIMA CHE AVREI AVUTO UNA NOTTE MOLTO LUNGA XCHE LEI INTENDEVA GODERE E IO DA BUON SCHIAVO DOVRO AIUTARLA A FARLO MA NON SCORDARTI MAI CHE TE SEI SOLO UN LURIDO VERME OBBEDIENTE E DEVI FARE SOLO CIO CHE LA TUA PADRONA TI ORDINA SE NON VUOI CHE TI FACCIA MANGIARE LA MIA MERDA COME GIA TI HO FATTO BERE LA MIA PISCIA
LO SCHIAVO POI TORNA E LA PADRONA LO AFFERRA X IL COLLO ORDINANDOGLI DI LECCARE MEGLIO LE SUOLE E IL TACCO CHE NON ERA SODDISFATTA LO SCHIAVO ESEGUE E LA PADRONA RIPRENDE A TOCCARSI SODDISFATTA DELLA SUA SUPERIORITA
AD UN CERTO PUNTO BEVE UN PO DI BIBITA E ME LA SPUTA IN BOCCA DICENDOMI DI BAGNARE UN PO LA LINGUA ALTRIMENTI MI ROVINI LE SUOLE CONTINUA A FARMI LECCARE POI BUTTA UN PASTICCINO A TERRA LO SCHIACCIA SOTTO LA SUOLA DELLE SCARPE E MI ORDINA DI MANGIARLO FACENDOMI LECCARE SUOLA E PAVIMENTO RIPETE LA COSA + VOLTE E SPUTANDO SUL PASTICCINO PRIMA DI BUTTARLO A TERRE O DOPO CHE LO A SCHIACCIATO INTANTO BEVE E SI TOCCA ECCITATA DI CIO CHE MI STAVA FACENDO FARE
POI SI FA LEVARE LE SCARPE E LECCARE IL PLANTARE DELLE SCARPE X POI FARMI ANNUSARE E LECCARE I PIEDI CHE SONO SUDATI LEI DICE
POI SI FA TOGLIERE LE AUTOREGGENTI MI FA MANGIARE LE STESSE E POI MI INFILA I PIEDI IN BOCCA DICENDOMI DI LECCARLI BENE ANCHE FRA LE DITA LEI INTANTO GUARDA LA RIVISTA POI PRENDE UN VIBRATORE E COMINCIA A MASTURBARSI OGNI TANTO LO ESTRAE E ME LO FA SUCCHIARE BENE E CI SPUTA SOPRA ANCHE PRIMA IL TUTTO DICENDO CHE NON GLI SERVE MICA UN UOMO X VENIRE IL TUTTO OFFENDENDOMI E UMILIANDOMI DI CONTINUO
AD UN TRATTO VEDE LO SCHIAVO TOCCARSI E INFURIATA MI FA GIRARE SI INFILA I GUANTI E COMINCIA A PENETRARMI CON LE DITA E POI CON IL VIBRATORE MA COSI SI RENDE CONTO CHE NON E COMODA ALLORA SI INFILA LA CINTURA COL DILDO ME LO FA SUCCHIARE E POI PASSA AL MIO CULO E ME LO SFONDA TUTTA ECCITATA DICENDOMI E QUESTO CHE VOLEVI PORCO TI PIACE PRENDERLO IN CULO VERO , SCHIFOSO MANGIA SBORRA SI ED E’ LA TUA CHE INGOIERAI STA SERA VEDRAI
FINITO DI FARMI IL CULO ME LO FA LAVARE CON LA LINGUA
POI SE LO LEVA SI MASTURBA UN PO CON LE MANI POI MI FA INFILARE UN PRESERVATIVO E MI ORDINA DI LECCARGLI CULO E FIGA E QUANDO STA X VENIRE SI INFILA UN PO IL MIO PENE COME SE FOSSE UN VIBRATORE
QUANDO VIENE SE LA FA LECCARE UN PO DALLO SCHIAVO E X FINIRE MI FA MASTURBARE MENTRE LEI MI URINA IN GOLA DICENDOMI BEVI TUTTA LA PISCIATA DELLA TUA PADRONA POI DOPO CHE SONO VENUTO AFFERRA IL PRESERVATIVO E ME LO SVUOTA IN GOLA DICENDOMI INGOIA BENE TUTTA LA TUA SBORRA PORCO SCHIFOSO E NON CONTENTA MI SPUTA ANCORA + VOLTE IN FACCIA E BOCCA
SODDISFATTA POI SI ALZA E SE NE VA DICENDOMI CHE LA PROSSIMA VOLTA SARA ANCORA + BELLO X LEI MA PEGGIO X ME
BY SLAVETOT
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18 years ago
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Una padrona particolare
DOVETE SAPERE CHE LOLA NELLA VITA NORMALE NON E CHE UNA BALLERINA DI LAP DANCE MOLTO AMBIZIOSA E ARROGANTE UNA VERA PADRONA DOMINANTE
NEL SUO LAVORO LEI SI IMPEGNA AL MASSIMO PUR DISPREZZANDO GLI UOMINI, SI PERCHE X LEI GLI UOMINI SONO SOLO DEGLI 0GGETTI X APPAGARE I SUOI DESIDERI + PERVERSI O X DISTRARSI DAL LAVORO ,IL TUTTO SENZA COMPLICAZIONI SENTIMENTALI
IO IL SUO SCHIAVO PERSONALE PRIMA NON ERO ALTRO CHE UN BARBONE (MOLTO GIOVANE COME LO E LEI) MA A DIFFERENZA DI LEI SEMPRE SENZA SOLDI IN TASCA E UN BEL GIORNO LOLA NEL PASSARE DALLA STAZIONE CENTRALE DI MILANO MI NOTO’
ERO IN UN ANGOLO SEDUTO X TERRA CON IL MIO BICCHIERINO A CHIEDERE ELEMOSINA X MANGIARE
FU COSI CHE MI SI AVVICINO CON TRE SUE AMICHE A ME E CON ARROGANZA E DISPREZZO X COME ERO INIZIO’ A PRENDERMI IN GIRO IN OGNI MODO DI FRONTE ALLE SUE AMICHE E AI PASSANTI FINCHE IO NON GLI DISSI DI ANDARSENE CHE COSI NON MI STAVA AIUTANDO CERTAMENTE
LEI ALLORA SI AVVICINO DI + A ME E MI DISSE X 50 EURO PULIRESTI LE SCARPE A ME E ALLE MIE TRE AMICHE
ERANO TUTTE MOLTO BELLE E LOLA ERA DAVVERO STUPENDA PORTAVANO TUTTE UNA MINIGONNA COLLANT COLOR CARNE E SCARPE CON UN TACCO DA PAURA
IO CI PENSAI X QUALCHE MINUTO POI RISPOSI DI SI (I SOLDI MI SERVIVANO E 50 EURO NEMMENO IN 15 GIORNI LI AVREI MAI VISTI ) MA MAI AVREI IMMAGINATO QUELLO CHE QUELLA RAGAZZA PERVERSA MI AVREBBE PORTATO A FARE
APPENA LO DISSI LOLA MI MISE UNA SCARPA SULLA MANO DICENDOMI ALLORA AVANTI PULISCI
IO ESTRASSI SUBITO UN FAZZOLETTO DALLA TASCA E COMINCIAI A STROFINARE LOLA ALLORA MI DIEDE UNO SCHIAFFO DICENDOMI CHE CAZZO FAI LURIDA MERDA DI FOGNA (LE SUE AMICHE SI MISERO A RIDERE) LE DEVI PULIRE CON LA LINGUA VERME SE VUOI LE 50 EURO
MAI AVREI IMMAGINATO DI DOVERLO FARE CON LA LINGUA CI PENSAI QUALCHE SECONDO LOLA ALLORA GETTO A TERRA 50 EURO DICENDO AVANTI CHE ASPETTI LECCA
MI SERVIVANO QUEI SOLDI LI RACCOLSI E MI CHINAI VERSO LA SUA SCARPA E COMINCIAI A LECCARLA MENTRE LE SUE AMICHE RIDEVANO E MI SFOTTEVANO IN OGNI MODO
LOLA POI SI MISE A URLARMI A DIETRO COME FA LA PADRONA CON IL SUO CANE E TUTTI SI AVVICINARONO A GUARDARE CHE ACCADEVA E RIMASEO STUPITI A VEDERMI LECCARE LE SUE SCARPE
POI LE SUE AMICHE DISSERO BE UNA LECCATINA ANCHE ALLE NOSTRE POTREBBE FARCELA E LOLA RISPOSE IN QUELLE 50 SONO COMPRESE ANCHE LE VOSTRE E SI MISE A RIDERE DICENDO SPERIAMO CHE LA LINGUA NON SI CONSUMI PRIMA
QUANDO FINII DI LECCARE LE SCARPE DI LOLA E FECI X PASSARE A QUELLE DI UNA SUA AMICHA LEI MI FERMO DICENDOMI E LA SUOLA E IL TACCO NON LI PULISCI
ALZO LA SCARPA SULLA MIA FACCIA DICENDO E LA PARTE + SPORCA E LI CHE TI DEVI DARE DA FARE , LE SUE AMICHE SORRISERO ,LEI REPLICO SE NON LECCHI LE SUOLE E IL TACCO MI DEVI RENDERE I SOLDI
NON ME LO FECI RIPETERE E MI CHINAI A LECCARGLI LE SUOLE E GLI SUCCHIAI X BENE IL TACCO , POI FECI LO STESSO CON LE SUE AMICHE E TUTTI MI VIDERO
RISERO TUTTI DI ME E DELLA MIA LINGUA SPORCA DEL FANGO DI QUELLE SUOLE LURIDE APPENA FINITO LOLA MI SI AVVICINO PORGRNDOMI UNA BOTTIGLIETTA D’ACQUA MI DISSE BEVI VOGLIO VEDERTI INGOIARE LO SPORCO CHE HAI ANCORA IN BOCCA E SULLA LINGUA LO FECI ORMAI NON AVEVO + UNA DIGNITA
DOPO SE NE ANDO DICENDOMI CI VEDIAMO DOMANI E LO FECE X DIVERSE VOLTE PERO IO NON MANCAI NON MI INTERESSAVA DELLA GENTE TANTO AMICI NON NE AVEVO E I SOLDI MI FACEVANO COMODO
MA UN GIORNO ARRIVO CON LE SCARPE (ANCHE SE UN BELLISSIMO PAIO DI STIVALI )COMPLETAMENTE RICOPERTI DI FANGO SIA SOPRA CHE SOTTO MI DIEDE 100 EURO MA MI DISSE ANCHE CHE DOVEVO INGOIARE TUTTO SIA SOPRA GLI STIVALI CHE SULLA SUOLA LO FECI E LOLA ALLA FINE MI DISSE CHE ERA STATA TUTTO IL GIORNO AI GIARDINI DOVE TUTTI PORTANO I CANI A PASSEGGIARE E FARE I LORO BISOGNI E CHE FORSE LE SUOLE ERANO SPORCHE OLTRE CHE DI FANGO ANCHE DI MERDA DI CANE MA HO COSTATATO CHE A TE PIACE
FORSE UN GIORNO SARAI IL MIO SCHIAVO E TI USERO COME WC ALLORA ASSAGGERAI LA MIA DI MERDA CONTENTO ALMENO MANGERAI GRATIS
CIAO CI VEDIAMO DOMANI
IL GIORNO SEGUENTE VENNE CON UNA MINIGONNA DA CAPOGIRO AUTOREGGENTI NERI E UN PAIO DI SANDALI NERI BELLISSIMI CON TACCO A SPILLO , SI AVVICINO A ME E MI SUSSURRO NEL ORECCHIO , DEVO PISCIARE MA NON MI PIACCIONO I BAGNI PUBBLICI CHE NE DICI SE MI FAI TE DA CESSO X 100 EURO
IO DISSI NON VUOLE CHE LE LECCO LE SCARPE
LEI RISPOSE NO VOGLIO CHE TI FAI PISCIARE IN BOCCA E DEVI INGOIARLA TUTTA
MI GETTO A TERRA I 100 EURO E MI DISSE DI SEGUIRLA FINO NEI BAGNI DELLA STAZIONE QUI MI FECE SDRAIARE A TERRA POI LOLA SI MISE SOPRA DI ME A GAMBE APERTE SI CHINO UN PO SULLA MIA FACCIA ALZO LA MINI SCOSTO LE MUTANDINE E MI ORDINO DI APRIRE LA BOCCA DOPO DI CHE COMINCIO A ORINARMI IN GOLA DICENDOMI AVANTI BEVI INGOIALA TUTTA LURIDO CESSO UMANO IO NATURALMENTE INGOIAI TUTTA QULLA PISCIA CALDA E VELOCEMENTE X NON FARNE ANDARE PERSA NEMMENO UNA GOCCIA
APPENA FINI SE NE ANDO RIDENDOMI DIETRO E SFOTTENDOMI
ANDO AVANTI QUASI X UN ANNO QUESTO TIPO DI TRATTAMENTO A VOLTE LECCAVO SOLO LE SCARPE A VOLTE FACEVO DA PISCIATOIO A LEI E ALLE SUE AMICHE A VOLTE MI CALPESTAVA COME UNO ZERBINO OPPURE MI CAVALCAVA MOLTE FURONO LE SUE FANTASIE
MA UN BEL GIORNO MI FECE QUESTA PROPOSTA HO UN ULTIMA PROVA X TE VIENI ACASA MIA STA SERA VERSO LE 20 SE LA SUPERI PUOI DIVENTARE IL MIO SCHIAVO PERSONALE MA DOVRAI OBBEDIRE E SERVIRE ME X TUTTA LA TUA SCHFOSISSIMA VITA E REALIZZARE OGNI MIO DESIDERIO ANCHE IL + PERVERSO E SCHIFOSO E SENZA MAI DISCUTERE OK
VENNE LA SERA SALII A CASA DI LOLA SUBITO SU L’INGRESSO MI ORDINO DI STARE A 4 ZAMPE E D’ORA IN POI TI MUOVERAI X LA MIA CASA COSI COME I CANI POI MI PORTO IN SALA E LI VI ERANO LE SUE TRE AMICHE SI PROPRIO QUELLE DELLA PRIMA VOLTA CHE MI COMINCIARONO A PRENDERE IN GIRO
POI LOLA MI DISSE LA PROVA DI STA SERA E CHE DEVI BERE E MANGIARETUTTO CIO CHE IL NOSTRO CORPO TI OFFRIRA
ACCETTAI INFONDO STARE CON LOLA X TUTTA LAVITA COME SUO SCHIAVO IN QUELLA CASA COSI BELLA ERA SICURAMENTE MEGLIO DELLA VITA DI PRIMA
INGOIAI TUTTO QUELLA SERA DALLO SPORCO DELLE SUOLE DELLE SCARPE ALLA PISCIA DIRETTAMENTE IN GOLA E GLI SPUTI
MA A NOTTE TARDA ALL’IMPROVVISO LOLA MANDO VIA LE SUE AMICHE FORSE ERA STANCA PENSAI
INVECE TORNO DA ME E MI DISSE ADESSO VEDIAMO SE MI SEI FEDELE SUL SERIO E INGOI VERAMENTE DI TUTTO MI SI MISE SOPRA LA FACCIA A GAMBE APERTE SI CHINO APPENA APPENA VERSO LA MIA BOCCA MI ORDINO DI APRIRE LA BOCCA E INGOIARE VELOCEMENTE TUTTO (PENSAI CHE VOLESSE PISCIARMI IN BOCCA INVECE …) IN MEN CHE NON SI DICA MI RIEMPI LA GOLA DI MERDA LOLA SI MISE A URLARE MANGIA MIO FEDELE SCHIAVO NUTRITI DEGLI ESCREMENTI DELLA TUA REGINA MASTICA BENE FINO ALL’ULTIMO PEZZETTO DI MERDA IO INGOIAI TUTTO LEI MI SORRISE CON SODDISFAZIONE E SORRIDENDO MENTRE MI GURDAVA MANGIARE DAL SUO SEDERE ,ERA DAVVERO SODDISFATTA DEL SUO WC UMANO
POI SI FECE PULIRE IL CULO DALLA MIA LINGUA POI MI DISSE ORA SEI MIO X SEMPRE E SE NE ANDO A DORMIRE DICENDOMI DOMANI DEVE ESSERE TUTTO IN ORDINE E PULITO ALTRIMENTI PROVERAI LE PUNIZIONI DELLA TUA PADRONA E RICORDATI TE NON SEI NIENTE MA SOLO UNO SCHIAVO
BY SLAVETOT
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18 years ago
admin, 75
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La mostra
...E quindi finalmente sono in Piazza di Spagna ormai sono quasi le 20 e sono curioso di scoprire cosa ha in mente Graziana viste le premesse durante il volo.
Mi metto a girovagare nella piazza in attesa del suo arrivo sia per ammirarla che per non pensare a quello che potrebbe essere, ho imparato che crearsi troppe aspettative porta sempre a rovinare gli accadimenti e a sminuire le sensazioni.
Devo comunque ammettere che il pensiero della chimica che c’era stata tra noi dal primo momento e di quello che era accaduto in volo non mi aveva abbandonato per tutta la giornata, al punto che per un paio di volte sono arrivato sul punto di masturbarmi al solo pensiero … ma dopo il primo attimo tornato lucido l’idea dell’incontro serale mi faceva soprassedere dal soddisfare la mia mente.
Ho conosciuto donne sia via chat che “normalmente” (ho messo le virgolette perché non ritengo che esista il concetto di normale … ognuno di noi pensa di esserlo e nello stesso tempo non lo è …. Normale è ciò che facciamo volontariamente e non forzatamente … quindi è soggettivo, ma questo è un altro discorso) e l’unica cosa che è costante è che quello che conta è il feeling la chimica che si instaura o meno con l’altra persona.
In chat funziona al contrario perché prima leggi cosa l’altra persona pensa e come ragiona (le foto non servono a molto se non a dare un idea sempre che siano recenti e reali) poi puoi sentire la voce e sicuramente questo aiuta a capire meglio se c’è “interesse” e infine ti vedi ed è sempre e solo in quel momento che capisci come andrà a finire; mentre nel reale è l’opposto prima vedi qualcuno poi ci parli e infine sai come ragione e pensa.
Ma dopo questa disquisizione filosofica torniamo all’incontro con Graziana. …….
Ormai sono le 20 e 15 inizio a pensare che forse non verrà e che aveva voluto solo giocare un pò, ma proprio mentre lo stavo pensando eccola arrivare quasi irriconoscibile nell’abbigliamento ora è in jeans scarpe da jogging e una t-shirt con giubbino leggero.
Ci salutiamo e ci incamminiamo per Roma mi avvisa che non ha molta fame e che vista la temperatura mite non le dispiacerebbe mangiare un bel gelato sono d’accordo anche io … adoro il gelato.
Mentre camminiamo ogni tanto si ferma a vedere le vetrine dei vari negozi e io sfrutto l’occasione per appoggiarle le mani sui fianchi, farle scivolare le mani sulle braccia, sfiorarle le mani e il sedere e lei di rimando si appoggia a me con la schiena.
Dopo una decina di minuti ci fermiamo in una gelateria a prendere il nostro gelato, anche perché la fame e non solo quella di gelato ormai si faceva sentire.
Ci sediamo sui gradini di una chiesa per mangiarlo lei ha preso un cono cioccolato e fragole che inizia a leccare e succhiare sempre guardandomi negli occhi e con sguardo sbarazzino e sorridente e mentre io ho preso una coppetta ricambio succhiando dal cucchiaino con molta calma facendole pregustare quando sarà lei il mio gelato.
Finito il gelato riprendiamo la passeggiata e riprendiamo sia a chiacchierare di un po’ di tutto sia a vedere i negozi solo che ora si è fatta più esplicita visto che non solo si appoggia con la schiena ma un paio di volte mette la mano tra se e me per tastare il mio cazzo questo giochino va avanti per pochi minuti poi arriviamo davanti ad una galleria d’arte che è aperta c’è una mostra poca gente e nessuno che controlla a parte all’ingresso ma sta mangiando un panino.
Una volta entrati iniziamo tranquillamente a guardarci i quadri anche interessanti ma abbastanza anonimi, ad un tratto le suona il telefono risponde ….è il marito “ciao caro come è andata la giornata? ..io sono in giro per Roma con l’amico di cui ti ho raccontato ….ride … ora siamo a vedere una mostra ….” Intanto io mi sono spostato in un angolo della sala in cui vi sono delle lavagne di spiegazione che creano un po’ di riparo nel senso che si è visibili ma solo da un lato lei si avvicina sempre parlando al telefono.
Io le indico il quadro che ho davanti e lei, come immaginavo, distratta dalla telefonata mi si mette davanti parlando e guardando il quadro, a questo punto standole dietro le metto braccio destro sul fianco la bacio sul collo e la mano sinistra la infilo nei pantaloni fino ad arrivare all’obbiettivo agognato è già umida le strofino la mano e le infilo lentamente un dito.
Poi tiro fuori la mano e guardandola negli occhi me lo succhio sussurrandole all’orecchio “volevo sentire il tuo sapore ….”
Lei dapprima ha un attimo di sorpresa ma poi mi sorride e sempre senza smettere di parlare col marito allunga la mano sinistra verso il mio cazzo cercando di aprire i pantaloni.
Intanto io ho rimesso la mano tra le sue cosce ed inizio a masturbarla giocando dapprima col clitoride e poi inserendole 2 dita per poi ritornare al clitoride.
Lei nel frattempo è riuscita a tirare fuori il cazzo e lo sta masturbando mentre al telefono dice “caro per una volta potrai sentire il diretta cosa sta facendo quella zoccola di tua moglie … “ e le racconta cosa succede.
Io controllo anche se nel frattempo qualcuno si avvicina ma fortunatamente ciò non avviene anzi vedo che è aperta la porta del bagno proprio dietro di noi ma faccio finta di nulla e continuo a masturbarla … voglio il suo orgasmo voglio vederla godere e questo avviene dopo poco con una serie di sospiri trattenuti seguiti da un “sono venuta amore mio mi ha fatto godere come non mai” quindi ha chiuso la chiamata senza nemmeno dargli il tempo di rispondere.
A questo punto avevo bisogno pure io di godere e le ho indicato il bagno.
Entrati ha chiuso a chiave si è inginocchiata e ha iniziato a pomparmi il cazzo come fosse una vita che lo desiderava intanto le ho tolto il giubbotto e la t-shirt poi l’ho fatta alzare e abbiamo iniziato a baciarci profondamente mentre la spingevo verso il muro dove avevo visto esserci un tavolino e una sedia.
L’ho fatta mettere sul tavolino sfilandole jeans e tanga ed ho iniziato a leccarla e succhiarla e mangiarla abbeverandomi dalla sua fonte mentre con 2 dita la scopavo davanti e con il pollice la prendevo dietro, lei intanto mi spingeva la testa sulla fica e si strizzava i capezzoli.
Poi l’ho fatta appoggiare al tavolino e l’ho presa con una mano le avevo preso i capelli che tiravo verso di me e con l’altra ogni tanto le davo una pacca sul sedere era fradicia e mi incitava a scoparla a farla godere come una vacca.
Ad un certo punto mi chiese se volevo il suo culo e le risposi … che era già in programma ma che volevo anche la sua bocca a questo punto mi chiese di metterglielo nel culo e iniziò a masturbarsi io che nel frattempo la stavo già penetrando con 2 dita dietro tirai fuori il cazzo per un attimo dalla fica e immediatamente dopo lo appoggia dietro …e senza grande resistenza entrò iniziando a pomparla fino in fondo.
Questa posizione durò non molto perché lei venne e io ormai ero sul punto di farlo allora mi avvicinai al suo orecchio e le dissi … “hai sete non è vero? … è ora di bere” lei annuì io mi tolsi un attimo prima di venire e mi sedetti sulla sedia non feci quasi a tempo a farlo che lei si prese tutto l’uccello fino in gola giusto in tempo per sentire i fiotti scorrere per la gola lo lavorò per qualche secondo poi si alzò e ci baciammo.
Rivestiti uscimmo dal bagno prima lei …e dopo poco io …nel frattempo alla mostra era arrivata gente avevamo fatto appena in tempo.
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18 years ago
Maxster194539,
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La storia di franca.....2
Come dicevo ero nello stanzone della protezione civile aspettavo la telefonata di Jean: il maestro di sci che doveva cercare di trombarsi Franca: poco dopo l’una di notte il mio cellulare si mette a vibrare :lo acchiappo ed esco nel corridoi per non svegliare gli altri due” ospiti:”: è finalmente Jean: “Pronto,allora?”
“Missione compiuta, mio caro!E’ di là nel mio letto che dorme come un angioletto, ma mezz’ora fa non era per niente angelica!”
“ Cazzo,ce l’hai fatta ! Raccontami!”
Bè, guarda è stato molto facile…..: io sono arrivato che loro erano gia alla fine della cena, li ho salutati e ho detto al mio amico del ristorante di portare una bella grolla…..sai,caffè con zucchero e grappa…..loro hanno gradito la cosa e ne hanno bevuto un bel po’:uscendo all’aperto , c’era la neve ghiacciata per terra, e io ho preso tua moglie sottobraccio, aiutandola a reggersi,visto che era un po’ bevuta: mentre gli altri quattro andavano verso casa io l’ho fatta rallentare , e quando siamo stati vicino a casa ero già a buon punto, che le stavo massaggiando le tette: lei si lasciava fare tranquillamente, allora lo spinta dietro un muretto e mi son fatto mettere la mano sul cazzo.che era bello duro :anche qui non ha obbiettato:allora l’ho tirato fuori e prima che il freddo me lo ghiacciasse, l’ho fatta inginocchiare e glie l’ho fatto prendere in bocca:anche questo l’ha fatto senza nessuna resistenza: devo dire che è piuttosto brava, non si è tirata indietro neanche quando le son venuto in bocca: ha mandato giù tutto!”
“ Accidenti,l’hai proprio disinibita per bene, con me non ingoia mai,’sta troia!”
“ Sì sì, guarda , una vera porcona ! E non ho finito: dopo l’ho fatta entrare nel portone, in modo che gli altri la sentissero rientrare, ma poi me la sono portata su da me, all’ultimo piano,l’ho praticamente spinta in camera da letto,l’ho spogliata e l’ho scopata senza la minima opposizione, anzi, l’unica paura era che svegliasse i vicini…..adesso dorme ,e mi sarebbe venuta un’idea….”
“ Dai , spara,bisogna battere il ferro finchè è caldo!”
“ Beh, ecco,l’idea sarebbe di chiamare mio fratello Pierre…..e di far fare un “giro” anche a lui,tu cosa ne diresti…: ci assomigliamo abbastanza, di là è tutto buio…..per me non nota nessuna differenza….dimmi tu…..”
Sinceramente rimasi un attimo perplesso…..l’idea di una scopatina con uno sconosciuto mi eccitava…ma due di fila……cazzo, la verità era che l’idea che a scoparsela fossero due mi faceva impazzire, altro che storie! Mi si era intostato il cazzo che mi faceva quasi male…..”
” Se sei sicuro che non se ne accorge fai pure!” mi trovai a rispondere “ se lei ci sta….”
” Mah, credo che non avrà problemi….mi è sembrata piuttosto “affamata”…..se mio fratello le dà un ripassata anche lui , secondo me è contenta…..poi io potrei sempre ripassarla prima di rimandarla a casa……tu quando pensi di rientrare?”
“ Secondo la protezione civile domattina alle 7 la ruspa dovrebbe iniziare lo sgombero….penso che per le 8.30 sarò a casa ! “
“Pà de problème: al massimo alle sei la rimando a casa…così fa a tempo a farsi una doccia e poi dorme un po’…..comunque ti richiamo appena lei sarà uscita da casa mia!”
“Ok, a domattina!”
Non fu facile dormire quella notte, e quando intorno alle sei Jean mi richiamò, mi sembrava di essermi appena addormentato…
.” “Hallò, Andrè…..” “
Ciao, Jean..sono già le sei?”
“ Si mon ami, e la signora è appena rientrata a casa…..non ha dormito granchè, e mi sa che oggi non avrà tanta voglia di sciare……”
“ Addirittura…..”.
Bè, sai, quando Pierre ha cominciato ad accarezzarla lei dormiva, poi si è svegliata, ha allungato una mano …ha trovato quello che cercava…e se le preso molto volentieri…..: tanto che dopo un po’ mio fratello ha avuto un’altra idea: e ha cominciato a sondare il terreno per metterglielo nel derrière….”
“Non è possibile, Franca non si è mai lasciata fare il culo……”
“C’è sempre una prima volta….mom ami….doveva essere assolutamente partita, perché non ha opposto nessuna resistenza, io ero nel soggiorno e la porta era semi aperta…..ha fatto qualche verso, ma non ha certo protestato…..e adesso è aperta anche nel secondo canale! A proposito Pierre mi ha raccomandato di ringraziarti per aver permesso anche a lui di godersi tua moglie…..”
Alla faccia del cazzo, mi ringraziava dopo che le aveva rotto il culo,che la grandissima troia a me non aveva mai voluto dare…..comunque bisognava cadere in piedi, per cui risposi molto tranquillamente:”Ma ti pare, son contento che gli sia piaciuta…..tra poco mi metterò in movimento, verrò a casa, ma penso che sarà bene che vada a sciare perché se l’avete adoprata a fondo resterà tutto il giorno a letto ma non si lascerà certo toccare ……”
“Onestamente credo di no!”rispose Jean , prima di mettere giù.
ÿÿÿÿ ÀF#Documento di Microsoft Office Word
MSWordDocWord.Document.8ô9²q
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18 years ago
admin, 75
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Esibizionismo in auto che passione.
Siamo una coppia esibizionista, il mio soprannome e Nara Bocchi e quello del mio fidanzato è Voldo. L’eccitazione che mi provoca fare sesso in luoghi insoliti, al cinema, sull’autobus, in automobile, vicino a dove passano tutti e qualcuno ti può vedere, è grandissima. Ho la fortuna di condividere questa passione con Voldo e ci divertiamo tantissimo, specie a fare l’amore in automobile nei posti solitamente frequentati dalle coppiette e dove puoi avere la fortuna di trovare degli appassionati voyeur. Ora sembrerà strano ma trovare degli amici voyeur non è tanto facile, soprattutto è difficile per loro, e per chi ha voglia di esibirsi, comunicare le proprie intenzioni per cui spesso i voyeur hanno timore di avvicinarsi all’auto e noi dentro aspettiamo di esibirci senza soddisfazione. Per nostra fortuna siamo riusciti a conoscere due voyeur e cosi prendendo appuntamento con loro abbiamo risolto il problema ma ci hanno anche spiegato che ci sono dei segnali stabiliti per comunicare le proprie intenzioni. Noi crediamo che sia giusto approfittare di un mezzo così efficace come un sito quale è desiderya per trasmettere a tutti queste cose che noi abbiamo imparato dall’esperienza. La regola principale è quella di esporre un fazzoletto di colore verde sull’automobile, va bene qualsiasi stoffa, anche tovaglioli di carta se non piove. Esporlo e semplicissimo basta incastrarlo tra il cristallo del finestrino e la carrozzeria, meglio ancora se se ne espongono due uno per lato della vettura. Il fazzoletto verde è il segnale che si è una coppia esibizionista, verde uguale venite avanti, avvicinatevi senza paura. Al contrario se non si desidera essere spiati, o non lo si desidera in una sera particolare, si deve esporre un fazzoletto rosso, che significa stop, state alla larga. La seconda cosa è avere una torcia elettrica da accendere mentre si fa l’amore, questo perché la torcia corrisponde alla volontà precisa di illuminare in favore di chi, fuori dal finestrino, guarda all’interno, inoltre con la torcia si possono mandare segnali e lampeggi con i voyeur all’esterno. La terza cosa, di natura più tecnica, riguarda la cura dei finestrini, infatti con il calore dei corpi i cristalli dell’auto si appannano, specie nei mesi freddi, per evitare questo basta comperare dei prodotti antiappannanti, che si trovano in tutti i supermercati, e trattare i finestrini ogni tanto in modo che non si appannino consentendo una visione buona di quello che si sta facendo. I voyeur devono assolutamente evitare di battere sulla carrozzeria del auto, infatti anche piccoli colpi accidentali, sembrano dei boati per chi sta all’interno rompendo quella eccitazione che spesso porta a grandi spettacoli. Se altre coppie od appassionati conoscono altri sistemi sono pregati di scriverci al seguente indirizzo: [email protected]
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18 years ago
admin, 75
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In volo
Ho 40 anni vivo a milano e lavoro in una società di consulenza informatica e per il mio lavoro mi capita spesso di andare in giro per l'Italia e infatti un giorno di qualche tempo fa ........
E’ lunedi mattina e come da un pò di tempo a questa parte capita la settimana inizia con un viaggio verso Roma…arrivai a Linate per prendere il mio volo ma questa volta con mio disappunto ebbi la sorpresa di trovare il volo su cui ero prenotato annullato.
Visto che non avevo particolari problemi di orario decisi di fare le cose con calma e rifeci il check-in per il volo delle 9:30 dopo di che andai a fare colazione al bar dell’aeroporto sedendomi al tavolo e osservando gli altri pochi passeggeri che vista l'ora probabilmente sarebbero stati anche mie compagni di viaggio.
Bevuto il caffè, dato un occhiata al giornale e osservato un paio di hostess che si guardavano in giro con occhio curioso mi diressi verso il gate pregustando la solita dormita visto che non mi aspettavo né di trovare qualche collega né qualche interessante possibilità di conoscenza.
Imbarcato mi accomodo al mio posto fila 10 posto ... non mi interessa tanto sono l'unico della mia fila e mi accomodo in attesa della partenza ma finito l’imbarco noto che non l’equipaggio rimane in attesa spero sia solo per un ritardo e non per altri problemi ed infatti dopo pochi minuti … ecco il ritardatario anzi la ritardataria.
Entra nell’aereo un donna sulla quarantina occhiali da sole ray-ban vestitino a tubo grigio scuro scarpe con un 5 centimetri di tacco e trolley al seguito.
Mentre si avvicina e mi passa davanti me la squadro per bene notando che è ha proprio delle forme proporzionate non troppo seno non troppo trucco e anche i fianchi non troppo piccoli insomma un bel bocconcino.
Ha il posto nella fila 8 e quindi posso anche ammirare mentre si toglie la giacca e cerca il necessaire nella borsetta, poi alza il trolley per riporlo sopra il sedile e dopo averlo appoggiato al bracciolo si volta verso di me per un secondo non posso fare a meno di notare nei suoi occhi un invito a darle una mano nell’operazione .. o forse sono solo io che ho letto questo nella sua occhiata ma sta di fatto che mi alzo e le dico “prego lasci pure ci penso io” e lei con un leggero sorriso “grazie molto gentile” e io di rimando sorridente “ di nulla è un vero piacere”.
Dopo di che torno al mio posto e inizia il volo … come sempre mi addormento e mi risveglio che siamo praticamente arrivati, atterrati la signora prende da sola il trolley si gira verso di me e mi dice “ buona settimana e alla prossima “ io le sorrido e ricambio con un “molto volentieri”.
La settimana passa senza altri incontri a parte quelli lavorativi e finalmente si arriva al venerdì in cui come di consuetudine c’è la “corsa” per prendere il primo volo possibile.
Arrivo a Fiumicino e con passo spedito arrivo giusto in tempo per prendere il primo volo in partenza sono le 17:40 se tutto va bene riesco anche ad arrivare a casa ad un ora decente ….salgo sull’aereo ma questa volta devo farmelo tutto visto che devo arrivare alla fila 34 ….. mentre percorro l’aereo per arrivare al posto vedo la signora dell’andata che mi vede toglie gli occhiali proprio poco prima che la superi mi fa un sorriso e dice “benarrivato vedo che ci si rivede” e io un po’ trafelato “guarda che combinazione …magari capiterà ancora “ e sorrido andando avanti.
Arrivati a Linate scendo ma della signora non vedo tracce torno a casa pensando al fine settimana e cercando di non pensare al successivo lunedì in cui avrei dovuto ripartire.
Ma comunque sia arriva il lunedì e mentre attendo di imbarcarmi mi guardo in giro pensando se mai dovesse ricapitare di trovare la signora della settimana precedente …..ma questa volta non si fece vedere e cosi anche per le successive due settimane …fino a quando un lunedì mattina.
Arrivo a Linate con ritardo un po’ per il traffico un po’ per essermi svegliato tardi e mentre scendo dal taxi noto due macchine davanti a me una figura nota … è la signora di qualche settimana prima pago il taxi e mi avvicino alla porta di ingresso fermandomi facendo finta di telefonare per vedere cosa fa la mia “amica”.
E’ ferma sul marciapiede mentre un uomo un pò robusto ma ben messo tira fuori il bagagli dalla macchina, lei si avvicina le da un bacio sulle labbra si salutano e noto in quel momento che è sposata presumo quindi che quello sia il marito.
Lei prende il trolley e si avvicina all’entrata io continuo a fare la mia finta telefonata e quando lei è ormai vicina alla porta mi giro per guardarla, lei mi vede ha un attimo di sorpresa poi mi fa un cenno con la testa e un sorriso ed entra in aeroporto.
Io con calma, anche per non farle pensare che fossi li in attesa di lei, mi avvio al gate sperando che anche questa volta volassimo sullo stesso aereo e infatti ci rivediamo all’imbarco.
Io mi metto vicino all’ingresso e mando via un sms lei è seduta praticamente davanti a me e legge un giornale quando l’hostess annuncia l’imbarco si alza e si mette di fianco a me io la guardo sorrido e le dico “buongiorno nuovamente sullo stesso volo” e lei di rimando “magari anche vicini di posto”.
La faccio passare prima di me all’ingresso e rimane davanti a me per tutto il finger ma abbastanza vicina per notare che porta un tanga visto che sulla gonna aderente ai fianchi non noto i segni degli slip.
Questa volta c’è un po’ più di gente e mentre lei è ancora in una posizione avanzata io sono quasi in fondo all’aereo anche se in mezzo vi sono molti posti liberi, le sorrido passandole davanti lei ricambia e il volo ha inizio.
Per mia fortuna la mia fila è vuota e mi accomodo vicino al finestrino guardano il panorama, dopo poco che siamo partiti sento una voce ..” è libero questo posto?” mi giro e con mia sorpresa vedo la signora sorrido e rispondo “certo prego”.
Si siede e si presenta Graziana ricambio e mi dice che è venuta a sedersi li perché il suo compagno di fila era molto invadente ed allora ha pensato che poteva essere un occasione per fare quattro chiacchiere.
Parliamo un po’ di Roma e Milano della vita da pendolari settimanali e io inizio a sondare come la prendono in famiglia per le sue assenze magari anche per i figli piuttosto che per il marito e lei molto candidamente e tranquillamente mi dice che non ha figli e comunque col marito non ci sono problemi si amano molto ma che col tempo ci possono essere esigenze diverse che non sempre si possono soddisfare e nel dirlo mi appoggia una mano sulla coscia e si sporge verso il finestrino come per guardare giù ma cosi facendo oltre ad appoggiare i suoi seni sul mio braccio quasi mi sfiora la bocca con il viso.
Ho un attimo di blocco per questa inaspettata mossa guardo fuori e le dico “sempre affascinante il panorama dall’alto” e intanto visto che lei non si spostava appoggio il mio braccio sinistro sulla sua schiena.
Lei si solleva mi guarda e mi dice … “sono sposata” e io “non sono geloso” al che sorride e mi dice “andremo d’accordo”.
Chiama la hostess e le chiede un bicchiere di coca poi si alza e va verso la toilette e mi dice quando arriva l’acqua puoi portarmela per favore io annuisco.
La hostess passa con il carrello mi lascia la coca e prosegue per dare da bere agli altri passeggeri io mi alzo e porto l’acqua a Graziana che è in toilette busso.
Mi apre ha la camicetta slacciata mi sorride si mette in ginocchio e mi tira giù la cerniera io sono in piedi fuori dalla toilette ma dando la schiena al corridoio da lontano vedono solo che la porta è aperta e non cosa accade dentro, inoltre non vi sono passeggeri nelle file immediatamente vicine alla toilette.
Mi tira fuori il cazzo e inizia prendendolo completamente in bocca anche perché non è ancora duro e lo succhia con avidità fino a quando non diventa duro, poi si alza continuando a menarlo con la mano mi guarda e mi bacia le nostre lingue si cercano e si attorcigliano mentre lei continua a stringere e muovere la mano dopo qualche secondo si rimette in ginocchio e riprende a succhiare e muovere la mano sempre cercando di prenderlo il più profondamente possibile fino a quando non arrivo all’orgasmo … ma un attimo prima di venire si sposta prende il bicchiere che le avevo portato e mi fa godere con la mano nel bicchiere di coca che si mischia col mio sperma.
Una volta finito se lo succhia un altro po’ si alza mi bacia e mi dice “come inizio direi che è andata bene” sorridendo poi agita il bicchiere e si beve la coca e sborra.
Faccio appena in tempo a chiudermi la cerniera che ritorna la hostess che incuriosita dalla situazione chiede …”tutto bene?” …. Io ”si solo che la signora aveva un pò di pressione bassa” ma ora è tutto a posto, “va bene, andate al posto che tra poco atterriamo” anche se noto nell’espressione della hostess che non si è bevuta la mia scusa.
Torno al mio posto e dopo poco Graziana che si è risistemata si siede di fianco a me e mi chiede da quanto vado a Roma se la conosco bene e in che altri posti sono stato per lavoro insomma parliamo tranquillamente anche se ogni tanto ci scappa un sorriso quando vediamo la hostess passare ripensando al rischio di essere beccati.
Una volta scesi dall’aereo andiamo verso i taxi mentre attendiamo il nostro turno lei chiama il marito e gli dice “Ciao caro sono arrivata viaggio ottimo e anche interessante. Sai ho incontrato un amico che ti farò conoscere uno di questi giorni, per ora dovrai però accontentarti di quello che ti racconterò. Ci sentiamo più tardi un bacio” e nel frattempo mi guarda sorridente , sorriso che ricambio.
Arrivato il taxi mi da un bacio sulle labbra e mi dice “Stasera alle 21 in piazza di Spagna” sale sul taxi ci sorridiamo.
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18 years ago
Maxster194539,
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A cena
..e così finalmente ce ne andiamo a cena fuori; il tuo abbigliamento è molto interessante: maglietta nera con una scollatura che lascia gli occhi di fuori gonna lunga ma molto sexy con uno spacco che mi fa far pace con tutte le avversità della terra ed infine il tuo viso è incantevole e porti anche un paio di occhiali da vista che ti donano tantissimo; il mio abbigliamento invece è comunissimo; camicia bianca avvitata fuori dai jeans, giacca blu e scarpe ginniche; ti vengo a prendere e quando sali in macchina mi fai intravedere (volontariamente) la tua coscia e mi lascio andare a un commento:
- hai intenzione di farmi litigare con qualcuno stasera-
- no perché?- rispondi con un sorriso compiaciuto
Sali e ti guardo, ti trovo veramente attraente e non lesino complimenti alla tua figura che trovo enormemente affascinante e dannatamente invitante; il tuo profumo mi riempie le narici e tu ti accorgi di tutte queste mie sensazioni e ne fai tesoro per compiacerti femminile come sei;
mentre guido scambiamo due chiacchiere e ci facciamo due risate come al solito quando ci sentiamo al telefono e maliziosamente ti poggio una mano sul ginocchio sinistro scoperto e sento la tua carne che mi fa un effetto notevole constatabile anche dallo stato dei miei pantaloni; mi guardi con aria seria dicendomi di stare al mio posto e io ti rispondo che ho trovato il mio…nido; tu non sei contrariata sei solo provocatoria facendomi stare sulle spine ma all’improvviso mi fermo con la macchina mi avvicino a te e ti lascio un’ impronta di labbra sulla tua bocca lasciandoti sorpresa e senza fiato; non commenti questa cosa ma non la giudichi nemmeno negativa e riprendiamo il cammino facendoti una battuta:
- mi sa che devo darti lezioni di sub poiché non reggi l’apnea- ti lasci andare ad una risata e l’imbarazzo scompare con un sorriso ed un “bastardo” bisbigliato dalle tue calde labbra;
arriviamo a destinazione e visto che ogni tanto mi ricordo il galateo vengo ad aprirti la portiera fissandoti di nuovo le gambe e la scollatura della tua magliettina; ad ogni vista provocante sento sempre l’istinto di una reazione sottostante e non la nego; andiamo a mangiare e provo a cingerti la vita poiché mi da piacere il tuo contatto e fortunatamente non ti distogli dalle mie attenzioni; ci sediamo e ci facciamo portare il menù: ordinando ti ricordo di prendere qualcosa di afrodisiaco poiché ti ritengo molto arrapate in questa serata: mi dici di non fare lo spiritoso e ci sediamo al tavolo continuando la conversazione e ogni tanto provo a sfiorarti la mano ma non la tiri indietro e la cosa mi piace poiché adoro le tue mani magnificamente affusolate; trovo eroticissimo il contatto con questi arti soprattutto accarezzare gli spazi infradita usando le mie mi sembrano come due corpi che si sfiorano; continuo ad accarezzarti e noto un tuo turbamento soprattutto quando urto con le mie gambe sulle tue chiedendoti scusa; mi sorridi e non voglio allontanarmi concedendomi la possibilità di continuare a sfiorare le tue gambe nude; non porto calzini quindi i miei polpacci sono nudi e sento anche attraverso le mie sole gambe la nudità delle tue e la cosa mi piace moltissimo poiché è un approccio sensuale e coinvolgente; non ti allontani ma rimani immobile fino a che distendi leggermente le gambe e posso accarezzarti meglio e tu puoi ricevere ancora di più il mio calore; mangiamo ma non è così semplice; lo stomaco ha delle sensazioni particolari e tu mi dai una battuta:
- vuoi risparmiare sul conto e mi provochi?-
- ci mancherebbe è che mi piace mangiare sentendo molto vicina l’altra persona-
Non mi fermo certo e continuo ad accarezzare le tue gambe fino a che favorito dalle mie calzature rimango clamorosamente a piede nudo a cui lascio intraprendere un percorso favoloso; infatti salgo con la mia sonda sulle tue ginocchia e non mi offri molta resistenza mentre con le dita alzo la tua gonna e sento il primo contatto con la pelle più delicata della tua coscia sopra il ginocchio; ti guardo fisso in viso con uno sguardo quasi ipnotizzante e tu diventi seria e non per diniego ma solo per l’effetto che ti sto facendo; con il piede mi immergo sotto la tua gonna fino ad arrivare al tessuto del tuo indumento intimo e sento già il calore del tuo sesso notando che tutti gli avvenimenti non gli sono indifferenti; con l’alluce accarezzo la stoffa e noto un leggero movimento del tuo bacino quasi ad acconsentire tutto ciò; il tuo sguardo si alza e si abbassa in preda ad un leggero ma presente piacere del mio movimento mentre mi infilo sotto l’elastico sentendo ancora la tua pelle divina e vogliosa fino a che riesco ad intrufolarmi bene e con la punta delle dita sento la tua eccitazione che sale e proprio all’ingresso del piacere estremo vedo la tua bocca che si dischiude per ampliare la respirazione: non mi fermo anzi agisco decisamente sul tuo clitoride muovendomi devo dire bene con tuo estremo compiacimento fino a che mi dici :
- basta ti prego o vengo qui davanti a tutti-
- ti dispiacerebbe?-
- No ti prego fermati-
Mi fermo e acconsento al tuo “ricomponimento” e al mio ma lo faccio solo per farti venire ancora più voglia e allora cambio posto e finendo anche il secondo mi accomodo vicino a te e per farlo approfitto alzandomi in piedi e venendoti vicino mi abbasso e ti sfioro il collo con le labbra e senza farmi vedere ti lecco dolcemente le labbra; la cosa non passa indifferente visto che tu hai li occhi socchiusi e le gambe disarmate; mi seggo vicino a te e ogni tanto guardo nel tuo decolletèe dicendoti:
- ho voglia di mordere il tuo seno-
- ma sei matto?-
- No per niente, voglio succhiarti e morderti i capezzoli fino a farli divenire duri come il marmo;
- Smettila mi stai facendo diventare matta non ce la facci più
- E’ quello che voglio e se potessi ti scoperei qui sul tavolo come un forsennato
La cosa ti fa deglutire ancora più decisamente soprattutto quando con la mano accarezzo la tua coscia nuda e in quel momento ho un’erezione che mi sembra di scoppiare; ti prendo la mano e ti dico:
- Senti che effetto mi fai?
- Dai c’è gente smettila
- Ma chi ti vede qui siamo appartati
Ti guido la mano sopra i miei pantaloni e noti che non mentivo ma non ti distogli anzi approcci un massaggio paradisiaco sopratutto quando mi abbassi la zip e ti intrufoli all’interno facendomi andare fuori di testa; ti fermo prima dell’inevitabile; paghiamo il conto e non parliamo, usciamo ti abbraccio e lo fai anche tu e andiamo verso la macchina; saliamo e mi dici di andare verso una strada e io obbedisco vista la tua autorità: vedo con piacere che le tue gambe sono scoperte fino al ginocchio e ti dico che hai una belle pelle e dicendolo ti accarezzo:
- hai una pelle vellutata-
- grazie- mi rispondi
Con lentezza tiro ancora su la gonna scoprendoti totalmente le gambe, tu appoggi la testa e chiudi gli occhi mentre di nuovo esploro con la mano il tuo basso ventre ormai in preda alla totale eccitazione, irrefrenabile;
- fermati!!- mi dici; vedo che ti avvicini e cominci a baciarmi sul collo mi mordi e mi succhi il lobo mi infili la mano nella camicia fino a che ti vedo scendere e con dolcezza mi abbassi la zip estri il mio sesso e lo accogli nella tua calda bocca; sei sapiente quando mi stimoli ancora di più leccandomi e succhiandomi dietro il glande con opportuna sagacia e nonostante io sia sobrio nella guida è dura non venire; sei bravissima nella tua applicazione fino a quando ti fermo rendendoti pan per focaccia; mi illumini la strada fino a quando arriviamo a una casa vicino al mare che mi dici essere tua; entriamo e mi fai accomodare mi offri qualcosa e beviamo molto vicini ma io rompo gli indugi e dopo aver messo le dita nel bicchiere ti faccio scivolare due gocce di liquore sulla tua scollatura provvedendo a bere quelle due gocce con la punta della mia lingua; tenti di allontanarti ma sono io che mi avvicino e continuo a baciarti e qui ti vedo abbandonarti; le nostre bocche si stampano una sull’altra con avidità e le nostre mani percorrono i nostri corpi con frenesia e voglia estrema; ti accarezzo tutta e ti bacio ti faccio salire il vestito fino ai fianchi, afferro i tuoi glutei e li stringo con forza, avidità, sensualità, passione; ti sfilo la gonna facendoti rimanere in perizoma e maglietta che scompare subito dopo scoprendoti i seni che aggredisco con frenetica dolcezza sulle rotondità morbide e sode e sui duri capezzoli stimolati fino all’eccesso; ti prendo ti guido vicino a un tavolo e girandoti di schiena scanso il tuo perizoma mentre con il bacino ti appoggi al tavolo e il tuo sedere vittima della mia ammirazione; te lo accarezzo te lo palpo te lo stringo e poi mi abbasso leccandotelo a dovere: la mia lingua fruga dappertutto partendo dalle rotondità finendo al tuo orefizio che non risparmio e la mia lingua assapora anche quello; scendo ancora dove trovo il tuo fiore incandescente voglioso delle mie attenzioni; con ferocia assaporo il tuo sesso lasciandoti in quella posizione e vedo il tuo compiacimento lasciandoti andare a dei gemiti di approvazione; continuo a leccarti infilandoti sempre di più la mia lingua quasi fosse il mio sesso la indurisco facendola scorrere dentro di te accurandomi nel movimento di uncinarla così da accarezzare in ogni movimento il tuo clitoride fino a che comincio a succhiarti con foga senza interrompermi fino a farti raggiungere un orgasmo travolgente che tu non trattieni lasciandoti andare a un grido strozzato; con la mia mano continuo ad accarezzarti facendoti sedere poi sul divano: mentre poi io mi spoglio completamente: non lasci scappare il mio sesso, lo prendi in mano e ora voracemente riprendi l’incompletezza lasciata in macchina facendomi raggiungere una forte erezione; ti riprendo ti appoggio con il sedere sul tavolo e in quel momento ti penetro dolcemente solo con la punta facendola entrare e uscire in un movimento quasi rotatorio ma lento mentre con la mia mano ti accarezzo il clitoride la cosa ti piace ma ti fa evidenziare la voglia di ricevermi totalmente e allora ti accontento spingendo lentamente fino in fondo lasciandoti gemere ancora di più poiché continuo a muovere sapientemente le mie mani sul tuo sesso; questo binomio ti fa raggiungere un orgasmo travolgente prendendomi i glutei mi attiri a te godendo all’impazzata mentre continuo a spingere; mi fermo un attimo per farti riprendere le sensazioni e ricomincio a succhiare i tuoi capezzoli saporitissimi mentre ti riporto sul divano mi seggo e ti accolgo sopra di me; ti impali piano piano mentre ho davanti a me una splendida visione: i tuoi seni il tuo dolcissimo viso in preda al godimento e le rotondità sode dei tuoi fianchi mentre cominci uno stantuffare senza sosta quasi con violenza mi sbatti mentre il tuo seno è libero nei movimenti lasciando a me l’opportunità di massaggiarlo come si deve mentre in alternativa mi faccio succhiare le dita infilandotele in bocca simulando un pompino eroticissimo; vieni di nuovo lasciandoti andare e io me ne compiaccio poiché raggiungiamo l’orgasmo insieme; ci sediamo uno vicino all’altro baciandoci con molta tenerezza ma il contatto con il tuo corpo e un altro bicchiere di limoncello dopo un po’ mi fanno raggiungere un’altra erezione e ricomincio però a leccarti tra le gambe e stavolta con molta decisione mordendoti anche il clitoride mentre mi riempi la bocca di nuovo del tuo orgasmo; ti giro sul divano e ho il tuo sedere davanti divino: te lo miro e rimiro e tu ancheggi provocatoria inarcando un po’ la schiena mettendo in mostra le due possibilità: decido ancora per la tua passera e la penetro dolcemente mentre con le dita perlustro l’altro orefizio: tu godi un'altra volta e a quel punto estraggo il mio sesso e con molta pazienza e dolcezza ti penetro di nuovo ma dal tuo sedere; trattieni un po’ il fiato ma il fatto che io mi muova dolcemente e che con la mano accarezzo il tuo sesso ti à superare il fastidio: da quel momento sarà solo godimento fino all’esplosione finale……
scrivete al mio account per commenti....sopratutto di sesso femminile
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18 years ago
admin, 75
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La storia di franca,ex moglie per bene
Da molti anni coltivo una
fantasia: quella di vedere la mia bella mogliettina, Franca, con cui sono sposato da 16
anni, comportarsi da vera troia: intendo con questo non il fatto che si
facesse scopare con della bella biancheria, o che si lasciasse
fotografare nuda o filmare mentre mi
faceva un pompino o si prendeva un bel cazzo di
gomma: fino a lì ero riuscito a portarcela, ma il mio desiderio era che si facesse scopare
da qualcun altro:e siccome ero
convinto che se fosse stata a letto con un altro uomo sarebbe venuta fuori la
troia che, secondo me era in lei, avrei voluto che la cosa avvensse in modo da avere il racconto di prima mano,
da parte di chi se la sarebbe scopata, ovviamente a totale insaputa di
Franca: dopo velati tentativi di
incoraggiarla a prendersi “qualche distrazione” regolarmente
caduti nel vuoto, decisi di mettere qualche annuncio su siti di scambisti: in
pratica chiedevo se ci fosse in giro qualcuno interessato a tentare di
“sedurre”una 40enne bbona, (allegavo
allo scopo qualche foto suggestiva di
Franca in varie tenute sexy): la mia richiesta ottenne un discreto successo:
furono parecchi gli uomini, in età fra i 18 e i 45,che si
offrirono: dopo aver scartato quelli che mi scrivevano dicendo “dammi
il numero di cellulare e l’indirizzo, stasera dopo cena te la
scopo” e quelli che si dichiaravano disposti a tentare , ma che
abitavano a 3-400 km" da noi…comunque in qualche modo
riuscii a prendere accordi con tre soggetti che mi parevano adatti: diedi a
loro le “dritte” necessarie per avere il massimo delle
probabilità di riuscita: innanzitutto franca ama scopare nel primo
pomeriggio, dopo un breve pisolino, inoltre è molto più
“ricettiva” nei primi giorni dopo il ciclo, le piacciono i tipi
un po’ “ruspanti”, quindi niente cravat-men,
modello grande manager, meglio un muratore coi muscoli al posto giusto,
specie se sul biondo e non tanto peloso Tra settembre e novembre in casa mia ci fu tutta una serie di
“guasti” che resero necessaria la visita di tutta una serie di
idraulici, tapparellisti, elettricisti…….ma nessuno di loro riuscì a suscitare quel minimo di
simpatia apparente, tale da far scattare il meccanismo di
“interesse” da parte di mia moglie: insomma io continuavo a
“tenerla in caldo” per qualcun altro, mi trovavo a farmi seghe a
vuoto, per poi non riuscire mai ad avere la soddisfazione di sentirmi dire
“sì, me l’ha data alla grande!”Insomma ero deluso e non
riuscivo a farmi passare la voglia di sapere quanto Franca potesse essere troia…:avevo
scelto i tipi “giusti”, l’avevo lasciata a digiuno per un
bel po’ di giorni e lei….. niente: non sapevo proprio cosa fare.
Finalmente arrivammo alle vacanze di Sant'Ambrogio:
4 giorni che i Milanesi tradizionalmente , passano
in montagna a sciare: noi avevamo preso in affitto, un monolocale in Val Savaranche,
una laterale della Val d'Aosta, segnalatoci da due coppie di amici che nello
stesso immobile avevano un bilocale.
Per sfruttare la giornata al massimo, partiamo da Milano alle 6 del mattino:
in un paio d'ore siamo sul posto, andiamo subito a fare lo skipass, e poi
via, su e giù per le piste: un panino a mezzogiorno e poi di nuovo a sciare finchè si fa scuro : alle 5 del pomeriggio siamo tutti stanchi, rientriamo
a casa,doccia, pisolino, e poi ci si incontra nell'appartamento degli amici:
l'idea era quella di cenare tutti assieme: sul più bello ci accorgiamo che a
parte due bottiglie d'acqua minerale, in casa non c'è niente da bere:
nè vino nè aranciata,nèliquori: a 'sto punto io mi offro per andare a
comprare qualcosa al supermercato subito fuori dal paese: prendo la macchina
e faccio i pochi chilometri : mentre sono dentro a fare la spesa entra uno e
dice:"Attenzione, la provinciale è bloccata da una slavina!"Vabbè, lì è una cosa abituale, dopo mezz'ora arriva la
ruspa e libera la strada: in un paio d'ore il problema è risolto:io faccio i
miei acquisti, poi telefono a mia moglie: le spiego la situazione, le dico
che arriverò appena in tempo per la cena che loro proseguano pure nei
preparativi:intanto io mi metto in auto sulla strada: dopo mezz'ora arrivano
i Carabinieri e ci dicono che la ruspa al buio non lavorerà e che quindi se
ne riparla domattina:chi non ha un posto dove dormire potrà passare la notte nella
palestra della scuola che è a disposizione della protezione civile.....che
bello, invece di farmi una bella scopata mi ritrovo a dormire in un camerone......: richiamo Franca, spiego la situazione e
consiglio di andare a mangiare al ristorante: loro accolgono l'invito e dopo
un pò escono:io mangio qualcosa in un locale della
zona, poi entro in un bar e mi metto a guardare la tv con un caffè corretto davanti: mentre sono lì sento due del
posto che parlottano tra loro : sono giovani, sui 25 anni, abbronzati, hanno
la divisa dei maestri di sci, col maglione rosso e lo stemmino della scuola :
uno sta raccontando all'altro che si è scopato la madre di due ragazzini suoi
allievi, l'altro a sua volte racconta di essersi fatto la sorella maggiore di
un suo allievo : è chiaro che considerano il trombarsi
le fighe di città come un benefit scontato della
loro professione: d'estate maestri di tennis, d'inverno di sci....e il gioco
è fatto: a questo punto mi viene in mente che anch'io conosco un maestro di
sci : è quello che mi ha affittato il monolocale dove stiamo....metti
che.........lo chiamo sul cellulare, gli spiego la situazione: lui pensa che
gli voglia chiedere di venirmi a prendere con la motoslitta superando
dall'alto la slavina e cerca di tirarsi indietro, dicendo che è buio ....io
lo interrompo e gli spiego che voglio chiedergli un favore mooolto più piacevole,quello di trombarsi
Franca al mio posto: lui resta un pò interdetto,
poi capisce che ha solo da guadagnarci e accetta: gli spiego in che ristorante
la può trovare, gli consiglio di arrivare a fine pasto, quando , dopo caffè e liquorini, lei e le due coppie di amici staranno
per tornare a casa: se lui si offre di accompagnarla a casa, per via del
ghiaccio per terra la prenderà per un braccio, poi comincerà a darsi un
pò di dafare con le
mani.....insomma, se lei non lo manda a quel paese, deve tenerla un po’
sotto pressione e poi si vedrà: ovviamente l’idea non gli dispiace, per
cui accetta e mi promette di farmi sapere qualcosa più tardi.A questo punto io sono bloccato a pochi chilometri da mia
moglie,devo
dormire in un camerone
con venti letti, insieme a due camionisti che sono rimasto bloccati come me,
e intanto aspetto una telefonata……
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18 years ago
admin, 75
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L\'attesa
.....Alla fine ti sei convinta....forse anche tu ami tutto ciò che abbia un pò di mistero, un pò di trasgressione...si forse è anche per questo; non so perchè ma quando mi raccontasti di avere una casa al mare per me è stato un segnale di invito o forse è solo una mia fantasia; fatto sta che in preda al caldo estivo (che a me provoca un'adrenalina paurosa) e all'aria salina del mare ci diamo un appuntamento a casa tua; non c'è nessuno e facciamo una cenetta intima...proprio a lume di candela; ho preso il cibo a un ristorante cinese (spero ti piaccia) e ci accomodiamo a tavola; tu sei veramente attraente con un'aria provocante e ammiccante, un vestito che cela poco le tue grazie con una bella scollatura occhi truccati quanto basta e un profumo non forte ma ammaliante; .....sei molto attraente.....molto e deglutisco a fatica quando ci alziamo per fare un cin-cin con del vino e guarda caso ti cade una goccia nella scollatura...con le dita ne prendo una goccia passandotela dietro l'orecchio ma con le labbra assaggio il vino rimasto nella scollatura molto delicatamente e rimani un attimo perplessa chiEdendomi cosa faccia......e io ti rispondo semplicemente che ti asciugo dal vino.....ti porgo la sedia e ti faccio accomodare mentre ti porgo ancora del vino ma poco e approfitto per guardarti nella scollatura; tu mugugni qualcosa ma in fondo ti piace essere osservata da me.....accavalli le gambe (guarda caso mentre sono ancora in piedi e mezza coscia è solo carne....una stupenda parte di te; si vede la levigatura delle tue cosce....e la cosa mi ...carica un pò; alla fine voglio godermi la cena per non sciupare tutto e la cosa mi riesce a fatica anche perchè tu mi guardi spesso con delle espressioni adorabili; siamo seduti uno di fronte all'altra e ci guardiamo spesso:
- sei splendida stasera;
- grazie sei molto gentile- mi rispondi e mi sorridi e ti accarezzo la mano avendo cura di passare le mie dita in mezzo alle tue con un movimento molto molto evidente e provocatorio; scherzosamente e sorridendo mi allontani; io ti faccio una carezza molto dolce sfioranti anche le labbra e tu mi guardi seria; io ti sorrido e spezzo il ghiaccio dicendoti:
-bella porcheria che ti ho portato- e tu mi prendi subito in giro accusandomi di tutte le cattiverie possibili e io sorrido per la tua simpatia ma quando all' improvviso ti dico ....- sai che con questo vestito hai un sedere fantastico?- tu rimani un pò in silenzio e mi dici grazie in maniera strozzata....-hai delle gambe che mi fanno cadere gli occhi- ............. .......pare che i miei complimenti comunque ti piacciano.....ma a un certo punto cominciamo a mangiare tranquillamente scherzando....anche se sono partiti 3 bicchieri di vino a testa e ce la ridiamo alla grande...-sei bellissima quando ridi- ti dico
-anche tu- mi rispondi;la cena ce la godiamo ma non so perchè dura poco e io mi alzo un attimo a guarda re la finestra:
- oggi è veramente una bella serata di stelle-
-si me ne sono accorta- e riaccavalli le gambe in maniera provocatoria....ti sorrido e mi avvicino....vengo dietro di te e dolcemente
ti accarezzo le spalle molto delicatamente e godo chiudendo gli occhi del tatto con le tue spalle...ti massaggio dolcemente e tu abbandoni i tuoi muscoli compiaciuta di quest'attenzione..ogni tanto volti la testa all'indietro e sei a occhi chiusi e io non ti lascio andare anzi la cosa mi piace sempre di più mentre faccio scivolare un pò le spalline con la scusa di massaggiarti meglio; le curve dei tuoi seni sono evidenti e non posso resistere; scendo un pò con le mani a sentire la sinuosità del tuo corpo e tu mi domandi -che fai?- ...-non ti preoccupare, fidati di me-.....non dici più niente ma io posso continuare e sento piano piano dentro di me qualcosa che esplode; le mie mani scivolano nel tuo vestito e tu continui ad ansimare mentre accolgo i tuoi seni tra le mie mani palpandoli come fosse un dono divino quasi con venerazione; tu inchini la testa all'indietro presa dall'ipnosi della situazione e non resisto sfiorandoti le labbra con la mia bocca lasciandoci andare in una sensazione d'oblio... ....ormai è un turbinio di emozioni.......di respiri ansimanti....di voglia, di sguardi; mi avvicino e ti bacio in maniera forte decisa e tu me lo ricambi intensamente; non solo ormai non abbiamo più segreti mentali e fisici e tu quasi mi aggredisci mi spingi verso il muro mi togli la camicia di dosso e cominci a baciarmi su tutto il corpo; a me piace molto poichè sei delicatissima; dagli occhi alle orecchie, dal petto al ventre fino a che non mi sbottoni i pantaloni me li fai scendere con decisione e rimango in boxer di colore bianco e tu con movenze impeccabili passi la tua bocca socchiusa sul tessuto di cotone seguendo il percorso del mio sesso; sei divina, fantastica anche quando mi mordicchi sulla punta e con decisione mi fai scendere i boxer mi lasci completamente nudo davanti a te; la tua decisione è sorprendentemente forte...le tue mani mi accarezzano il corpo con maestria sapendo bene cosa vogliono fare; sei dolcissima ma veramente eccitante quando la tua bocca comincia a farmi impazzire accogliendo il mio sesso in lei; la tua lingua è operosa e fantastica quando colpisce i punti chiave facendomi sobbalzare e in alcuni momenti quasi mi cedono le gambe; ti allontano mentre con la lingua ti asciughi le labbra e ti sollevo, mi prendi per mano e i nostri corpi nudi si dirigono verso il talamo del piacere: mi risdrai sul letto mettendoti di nuovo a leccarmi completamente mentre impazzisco dal piacere poi all'improvviso ti fermi ti siedi sopra di me facendoti scorrere piano piano il mio sesso dentro il tuo corpo abbandonandoci al piacere più forte; ti muovi ondeggiando il bacino e sei bravissima mentre lentamente scorri lungo la nostra compensazione; aumenti il ritmo sempre + forte stai cavalcandomi assurdamente mentre ti guardo fisso negli occhi......
....è una cosa bellissima....ti guardo fisso e tu fai lo stesso mentre siamo completamente abbandonati a noi stessi....ti prendo per i fianchi ti faccio salire e ti sdraio prendendoti per le gambe e portandole al mio bacino; tu avvinghi le tue gambe intorno a me mentre ti penetro di nuovo muovendomi lentamente e assiduamente; sali con il bacino e ti porti con il viso vicino al mio mentre ci guardiamo e baciamo con passione assurda, forte e calda; sei seduta su di me e siamo a contatto con il nostro viso è fantastico mentre continuiamo a muovere piano piano i nostri bacini sentendoci dentro in un unico corpo; ma non basta ti giri di schiena provocandomi il piacere di vedere il tuo sedere in primo piano; con la lingua non resisto a leccartelo tutto senza eccezione di niente e di nuovo assaggio il tuo sesso da dietro senza freni inibitori; la cosa non ti dispiace anche se poi non ce la faccio più e ti penetro anche da dietro afferrandoti per i fianchi ed è a questo punto che il movimento è paurosamente forte incessante...le mie spinte sono sempre più forti mentre tu sei in preda al piacere come me.....la nostra galoppata è incessante e ci rigiriamo di nuovo mentre siamo nella più classica delle posizioni....non ci fermiamo più......il nostro amplesso è scatenato e stiamo per raggiungere di nuovo un orgasmo e il tuo piacere è immenso.....ed è lì che decidi qualcosa che mi manderà in estasi.........mi sbatti con le spalle sul letto e decidi di pormi di nuovo all'orgasmo con la tua bocca.....sarà divino........superbo........ma non finirà qui,........la nostra carne sarà unita completamente,......
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18 years ago
admin, 75
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Sempre in due
Si, il desiderio era folle, lo era altrettanto la decisione ma d'altronde l'istinto a volte ha più ragione della ragione; e così hai deciso, farai quel viaggio con me, quello che dura solo un giorno ma che sembra così lungo solamente considerando i secondi da godersi insieme; la notizia della tua compagnia mi fa veramente felice, la voglia di tenerti accanto è insistente quasi come una dipendenza da eroina; e così dopo quella giornata in cui ci siamo conosciuti torniamo a vederci e stavolta per un tempo che sembrerà infinito, devo dire che mi sento emozionato e tu arrivi sorridendo forse per nascondere quel dolcissimo velo di timidezza che ti contraddistingue sempre; ti do un bacio che prontamente mi ricambi e ho la sensazione che siamo come dei poli opposti continuamente in attrazione; hai deciso di guidare tu e per me va bene almeno mi godrò lo spettacolo che avrò di fianco: una ragazza con un nasino e un viso spettacolare, un corpo da mille e una notte e una simpatia e intelligenza invidiabili: cosa pretendere di più? Il nostro viaggio comincia con le nostre battute che ci scambiamo di solito, scherzando e ridendo, ma dopo un'ora e mezza di viaggio scendiamo a rinfrescarci, ci prendiamo qualcosa e risaliamo in macchina; distrattamente mi giro verso il finestrino per commentare il magnifico panorama e quando torno sulla tua figura mi accorgo delle tue gambe scoperte fino a mezza coscia, già perchè il tuo vestito svolazzante lo avevo notato ma tu furbescamente sapendo che non ti guardavo e per non essere palese lo hai leggermente tirato su mentre ero voltato dicendo: "Oggi non si resiste dal caldo" ma mi accorgo che nel guardarti tu con gli occhi furbetti fai un sorriso malizioso; non nego che mi sento turbare dentro, ho come un polipo allo stomaco e per un attimo mi sorprendi in quanto non mi aspettavo una mossa così; la prima parola che dico è con voce quasi roca ma mi riprendo facendo una battuta e con slancio ti do un bacio sulla guancia ma toccandoti un millimetro della tua dolce bocca e tu sorridi dicendomi di dartene un altro ma ancora più intraprendente proprio mentre ti sto baciando la guancia ti giri di scatto e le nostre bocche si prendono; io ti dico che sei proprio tremenda e scoppiamo tutti e due a ridere ma subito dopo il nostro sguardo è intenso ma pochissimi attimi poichè stai guidando; a quel punto ti dico :"ti dispiace se chiudo gli occhi due secondi?" e tu quasi stizzita mi dici che non c'è problema; dura pochi minuti questa fase di stallo poichè proprio mentre ho gli occhi chiusi la mia mano si muove verso te e comincio a sentire il calore del mio palmo sul tuo ginocchio; deglutisci a fatica ma non dici niente poichè io sono ancora ad occhi chiusi; ti accarezzo la coscia anche se tu tieni strette le gambe e non cedi; io però ho un sonno (vero?) profondo e molta pazienza e continuo ad accarezzarti stringendoti ogni tanto anche la carne, calda e suadente articolando le dita come fossero artigli di un'aquila....già perchè in questo momento ti sento come una preda; continuo imperterrito ella provocazione anche se ogni tanto pur avendo gli occhi chiusi mi scappa qualche smorfia di sorriso; nel silenzio assoluto poichè presi dalla situazione non abbiamo acceso nemmeno lo stereo, ti sento deglutire sempre più spesso e alla fine sento che piano piano, lentamente e devo dire con grande sensualità e assoluta passionalità, che dischiudi un pò le gambe facendomi capire che posso avanzare verso il dono del tuo paradiso; sei sempre più calda mentre avverto il tuo respiro più affrettato ma sei concentrata sulla strada e guardi sempre avanti; il bordo della mia mano avanza lentamente dove sei sempre più desiderosa e sempre più morbida; il respiro è sempre più ansimante e all'improvviso sempre nel mio sonno forzato mi giro sul fianco sinistro e non ti accorgi nemmeno (o forse mi dai il tempo) di accarezzarti con la mano destra e non con la sinistra; il mio sedile è un pò inclinato e lascio la mia bocca leggermente socchiusa come per fingere un sonno ancora più profondo e con la mano destra lascio per un pò quell'eden di fuoco per entrare sotto la tua maglietta e noto che salendo non ho ostacoli sentendo un particolare che a me da sensazioni di estasi: la curva del tuo seno; è paradisiaca la sensazione e accolgo questo sogno nella mia mano accuratamente, sentendo ogni piccolo lembo di pelle fino ad accogliere tutto il bene sulla mia mano; ci gioco molto con il tuo seno palpandolo e tenendo tra le mie dita i tuoi capezzoli sempre più rigidi e caldi ed io sempre nel mio profondo sonno provvidenziale; ti spio vedendoti aprire e chiudere gli occhi continuamente a bocca aperta con un respiro continuo veloce ed eccitato; salgo con la mano fino alla tua bocca attraverso il collo della tua maglietta e accarezzo la tua bocca con le dita ma tu donna più che mani passi la tua lingua attaverso le mie dita con un erotismo mai visto; ma poi ho il desiderio di scendere di nuovo facendoti contrarre i muscoli del ventre e lascio cadere le dita sfiorandoti sensualmente; ripercorro il tuo vestito e tu non sei più indecisa: la mia mano risale lungo le tue gambe calde, accoglienti, con quel calore e quel sapore di donna che hai; mi avvicino sempre di più, ancora di più, tu divarichi ancora quasi pregandomi di sentire la mia pelle......con la mia mano quasi come suonando un pianoforte mi avvicino ancora a te, e sento il tessuto del tuo indumento caldo, un fuoco vulcanico che sembra esplodere; ormai con la mia mano mi sento come un artista che può sentire solo una musica divina e la tua eccitazione scatena anche la mia.......il resto del viaggio sarà indimenticabile;
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18 years ago
admin, 75
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La prima volta
Quando sono scesa dalla nostra auto per salire su quella dell'altro per un attimo ho pensato di fuggire e tornare da mio marito, poi però ho pensato a quante volte lui me lo aveva chiesto, ed ora che gli avevo detto si non mi sentivo di tradire le sue aspettative.
In quella macchina l'altro mi aspettava già a cazzo duro e ben in evidenza. Mi sono sforzata di prenderlo in bocca subito per concludere subito e tornare da lui. Lui però mi giocava la fica tra le dita ed io un pò alla volta mi sono sentita persa perchè mi accorgevo che mi stava piacendo. Il suo cazzo era grosso e sapeva di pulito mi dava gusto succhiarlo. Ormai mi teneva fatta, ero eccitatissima e bagnata, lui l'ha capito e mi fatta sdraiare sul sedile dell'auto, non una parola ma gesti inequivocabili! Mi sono sfilata il perizoma e sganciata la gonna mentre lui con i pantaloni calati alle caviglie goffamente mi venuto sopra. Ho istintivamente aperto le gambe per accoglierlo sopra di me, mi sono offerta a lui sollevando le ginocchia e aprendomo tutta sotto di lui. L'ho persino aiutato a puntare il suo cazzo nudo contro la mia fica ormai pronta a riceverlo. Mi è scivolato dentro prima per un pò poi con una spinta me lo sono trovato dentro tutto rubandomi un gemito di piacere. Me lo sentivo che mi riempiva tutta molto di più che con mio marito. Lui ha preso a fottermi prima piano poi sempre con più decisione. Ho istintivamente serrato i miei talloni sui suoi fianchi e tesi al massimo le mie caviglie abbandonandomi completamente a quella monta incapace di sottrarmi al piacere che velocemente mi saliva dentro. Ho sentito l'orgasmo esplodermi dentro inarrestabile ed impetuoso prendendomi dallo stomaco fino alla ventre ed al cervello. Mi aggrappai completamente a lui con le caviglie sempre più strette ai suoi fianchi e le braccia aggrappate alle sue spalle vinta da quello stupendo cazzo che mi sbatteva sempre più forte accompagnando il mio delirio. Gemevo, gridavo scuotendomi tutta sotto di lui. Fu un orgasmo lunghissimo ed indecente e lui fu bravissimo ad accompagnarmi fottendomi forte per tutto il tempo e poi ancora dopo. Quando finalmente sentii dal suo ansimare che anche lui era alla fine la mia eccitazione ritornò altissima riuscendo finalmente a rivolgermi a lui direttamente incoraggiandolo a farlo. Fu stupendo sentirlo gonfiarsi ancora di più dentro di me e sentire la violenza del suo sperma schizzarmi dentro caldo come una scudisciata procurandomi un altro violentissimo orgasmo. Vinta, chiavata e goduta per la gioia del mio lui, dell'altro ed anche la mia.
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18 years ago
admin, 75
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Prime esperienze in un club
In questi anni il bar Muc era diventato il punto di ritrovo per coppie sposate. Incontravo spesso i miei amici e si parlava dei ricordi del passato. Una sera incontrai Fabrizio e sua moglie Luisa, vennero vicini al nostro tavolo e si sedettero. Parlando di varie cose, Fabrizio mi raccontò che con sua moglie era andato a Milano in un Club Prive. Io di questi Club non ne sapevo niente, perciò lo incitai a raccontarci cosa si fa lì dentro. "Gianni ora ti spiego. In questi Club vanno coppie sposate o fidanzate e degli uomini singoli. Si balla fino a tarda serata, poi si va nel prive e si cerca o una coppia o un singolo, secondo le preferenze, per fare del sesso assieme. Nel giro di mezzora sono tutti nudi, coppie con coppie, donne che si leccano e masturbano fra loro, mogli o fidanzate che scopano con il compagno e dei singoli. Donne che fanno un pompino mentre le scopano, insomma una grande orgia". Francesco raccontava e io già immaginavo Laura che godeva con il cazzo in figa di un altro, i miei occhi brillavano dalla libidine. Laura mi guardò e mi disse: "Gianni, a cosa stai pensando?" "Io, a niente!" "Non è vero, hai gli occhi che brillano, tu stai pensando di andare a visitare uno di quei Club". "Si, confesso che è vero, e te non sei curiosa di vedere dal vivo quello che succede?" "Sì lo sono, però solo a guardare e non per fare". "Francesco, mi dai l'indirizzo di quel Club?" "Senti Gianni, se vuoi sabato sera ci andiamo insieme tutti e quattro". "OK, sabato sera vengo a casa tua". Finimmo di discutere e andammo a casa.
Il sabato sera andammo a prendere Luisa e Francesco, e ci avviammo verso quella nuova esperienza. Arrivammo al Club e all'entrata c'erano due persone una per il guardaroba l'altra per controllare le tessere degli associati. Io e Laura, essendo la prima volta, dovetti fare l'iscrizione. Compilato il foglio con i nostri dati, ci rilasciarono un tesserino, stava a indicare che per tutto l'anno eravamo soci di quel Club. Entrammo in una gran sala con la musica da sottofondo. C'era la pista per ballare e tavolini con poltrone e divani. Francesco ci prese per mano e ci fece salire delle scale che portavano al piano di sopra, il prive. C'erano tanti stanzette e in ognuna un letto e dei divani attorno. In fondo al corridoio c'era una grande stanza e nel centro un enorme letto. Pensai che lì ci potessero stare benissimo 6 coppie, e che orgia potesse scatenarsi. Scendemmo, ci avvicinammo al bar, pren-demmo da bere e andammo a sederci in fondo alla sala. Il Club a poco a poco si era riempito. Vedevo molte coppie e anche uomini soli di tutte le età. Le donne indossavano quasi tutte delle minigonne o vestiti molto corti e delle scollature mozzafiato. Verso le 11 il Dejej iniziò ad alzare il vo-lume mettendo delle musiche molto movimentate, la pista si riempì di gente che ballava o si muoveva per fingere di ballare. Alcune donne o ragazze si spogliavano, altre salivano su un cubo e si attac-cavano ad un'asta, dimenando il culetto in modo sessuale. Francesco Luisa e Laura andarono in pista a ballare, io, curiosone, guardavo le coppie e i singoli che salivano e scendevano dal prive. Quel posto mi piaceva, finalmente vedevo delle persone che si divertivano, senza crearsi dei problemi, alla faccia di tutti i tabù che ci hanno imposto. Dopo alcuni balli Laura e Luisa scesero lasciando Francesco solo. Si sedettero accanto a me, io le guardai e le feci una proposta: "Perché non vi spogliate pure voi?" Luisa rispose "Per me lo faccio subito, se mi fa compagnia anche Laura". "Be, visto che qui si può fare quello che si vuole, lo faccio anch'io". In pochi minuti erano tutte due nude e si accarezzavano, si toccavano il seno, la fighetta e poi Luisa baciò in bocca mia moglie. Era veramente una libidine vedere quei due corpi di giovane donna stringersi, baciarsi, toccarsi le parti più intime. Un gruppetto di singoli si avvicinò per guardare lo spettacolo e, arrapati, si tirarono fuori l'uccello masturbandosi. Per Laura era la prima volta che faceva sesso con una donna, però vedevo che se la cavava molto bene, non era per niente impacciata. Si dice che le donne sono tutte troie, basta lasciarle fare quello che pensano o vogliono è lo diventano. Alle 2 la musica si abbassò e con un sottofondo di ritmi lenti inizio l'ora del prive. Francesco ci raggiunse e disse alla moglie di rivestirsi per andare su nelle stanzette. Laura mi chiese: "Andiamo su anche noi?" Certo, cosi vediamo le orge". Salimmo le scale affollate di gente e nel corridoio c'erano coppie che si masturbavano a vicenda. Oltre al sottofondo musicale, si sentivano dei respiri affannosi e delle voci di donne che godevano. Le stanzette erano quasi tutte piene di gente nuda o seminuda che facevano sesso. Girando e guardando ne trovai una libera, entrai e dissi a Laura: "Spogliati, ho voglia di fare all'amore mentre gli atri ci guardano". "Gianni, ho vergogna". "Vergogna di cosa? Qua sono tutti nudi, dai vieni a stenderti sul letto che ti palpo tutta". Si avvicinò e mentre si spogliava disse: "Facciamo all'amore, però non deve avvicinarsi nessuno". Spogliandomi risposi: "Vai tranquilla, fidati di me". Si sdraiò sul letto era completamente nuda, estasiato da quel corpo che le luci lo rendevano ancor più bello mi avvicinai alle sue labbra e la baciai. Iniziai a toccarle il seno, poi scesi sul pube e giù fino alla fighetta. Arrivarono alcuni singoli a guardare, tra qui uno si sedette sulla sponda del letto, tirò fuori l'uccello e lo menava. Era un uomo abbastanza maturo e aveva anche una bella mazza. Allungò la mano per toccare le gambe di Laura, lei sentì subito che non era la mia e mi guardò facendomi segno di no con la testa. Mi avvicinai ad un orecchio e le bisbigliai: "Dai poverino lascialo fare, non vedi che si sta masturbando da solo, se ti tocca mica ti rovina, o forse sei diventata infrangibile". Fece un sorriso e mi baciò. Nel fra tempo l'uomo allungò il braccio arrivando a toccare con la mano la fessura. Io guardavo, senza farmi notare, tutto quello che lui palpava e mentre accarezzava le labbra di quella paradisiaca fessura, si avvicinò e iniziò a leccarle le cosce. Laura, in preda al piacere, si lasciò andare. Lui, sentendo quel corpo rilassato e calmo, salì con la lingua e la infilò nella fighetta. Lei fece un piccolo sobbalzo e poi rimase immobile lasciandosi scopare da quell'esperta lingua. Gemeva e mi sussurrava: "Hhooo Gianni, com'è bello. Mi sto bagnando tutta hhaa…… Leccami le tettine, ssssiiiiiiiiii…. Cosi mi fate impazzire hhoooo….".
Sentendola ansimare capii che era ora di penetrarla con un bel cazzo duro. Guardai il singolo e le dissi di mettersi la protezione e scoparla. In un attimo si spogliò e mise il presservativo. Laura aveva intuito, chiudette le gambe e aggrappandosi al mio collo disse: "No, ti prego non voglio tradirti, io sono solo tua". "Amore, tu non mi stai tradendo, sono io che voglio vederti gemere e godere con il suo cazzo. Lui ora ti ha dato piacere e ora sta a te ricambiare". Mi guardò con fare remissivo. "Baciami, ti prego baciami amore mio". La baciai, mentre con la mano le allargai le gambe ormai prive di resistenza e feci cenno di penetrarla. Sentivo il suo corpo fremere e ad un tratto spalancò gli occhi e con la bocca nella mia emise un gemito, capii che aveva il cazzo dentro di se. Mi staccai dalle sue labbra e mi postai per lasciare a quell'uomo più spazio nei movimenti. Laura ora era rilassata il suo corpo era immobile alla merce dell'uomo che la penetrava con foga. Ora, in preda agli orgasmi, poteva farle qualunque cosa. Avvicinai il mio cazzo alla bocca toccandole le labbra con la cappella, lei come lo sentì se lo imboccò tutto. Ora Laura stava raggiungendo l'orgasmo, il singo-lo aumentava sempre di più il ritmo della scopata fino a quando non la sentì gridare: " Vengoooooo hhhoooo… hhhhoooo..hhaaaaaaaaaaaa". Godemmo insieme con lei. Lui le venne dentro e io le sborrai sulle tette. Il singolo scese dal letto e rivestendosi mi chiese: "Lei è tua moglie?" Feci cenno di sì con la tasta. "Devo farti i complimenti, sei un uomo fortunato ad avere una moglie con un forte carico sessuale e una fighetta che solo a toccarla ti fa sborrare". Si avvicinò a Laura e continuò: "Sei molto bella. Quello che ho detto a tuo marito è un dono che la natura ti ha fatto, sappine fare buon uso". Le diede un bacio sulla fronte, la ringraziò e usci dalla stanza.
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18 years ago
admin, 75
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Una giornata da ricordare
…..C’era un’aria strana in ufficio…era pieno luglio e faceva veramente caldo; quel giorno lei venne con i capelli sciolti e un vestito un po’ scollato che lasciava scoperte le gambe da poco sopra il ginocchio in giù; tra noi non c’era un buon sangue lavorativo ma avevamo una cosa in comune: la passione per gli ammiccamenti, gli sguardi rubati e le provocazioni; ci stuzzicavamo a vicenda in ufficio sfiorandoci ogni tanto e lasciandoci ammutoliti uno con l’altro in quello stanzino dove di faccia non ci si passava e si metteva di fianco strusciando il suo sedere sulla patta dei miei pantaloni; gioco al quale alla fine io partecipavo indurendo i miei fianchi facendole sentire il “contenuto”; tutto questo accadeva alla luce del sole di fronte ai colleghi all’anziana segretaria e a volte anche davanti al datore di lavoro.
Erano stati lunghi giorni di lavoro e non era un’espertissima di computer quando quel giorno mi chiese un aiuto…la raggiunsi nella stanza del capo che era assorto a leggere e lei stava in quella rientranza della stanza dove c’era il computer con alla nostra sinistra il datore di lavoro; mi misi di fianco a lei mentre mi diceva che non riusciva a far partire ‘sto “coso”; io risposi che era veramente impedita e di tutta risposta ricevetti un calcetto niente male; provocandola le dissi che aveva un buon profumo e lei maliziosa come sempre mi rispose
-è la mia crema e io adoro sentirla scivolare sulla mia pelle- rimasi imperturbabile anche quando risposi:
-ah si?! Ti basta questo per sentirti meglio?-; lei mi disse che ero veramente stronzo mentre ogni tanto controllavamo se il capo ci guardasse visto che era solo a quattro metri di distanza; quando non capivi cercavo di prendere il mouse ma lei rimaneva inchiodata con la mano e io non potevo far altro che poggiare la mia sopra la sua ma maledettamente mi piaceva giocare e con le dita strusciavo tra le sue in un gioco eccitante e provocante come due sessi che si incontravano tra di loro; tutto ciò mentre ogni tanto ci scambiavamo gli sguardi e ci sorridevamo; il nostro capo all’improvviso ci chiese:
- oggi è veramente un giorno duro, è un gran casino- e io risposi
- eh si ha ragione, oggi è più duro di tutti gli altri giorni- facendola quasi sbottare in una risata; mentre tenevamo le nostre mani sovrapposte cercando di far funzionare il pc con il conseguente macello sul video che poteva accadere lei si tirò indietro poco con la sedia e vidi di nuovo le sue gambe a metà coscia mentre per non farsi sentire mi disse:
-adoro da morire strusciarmi le gambe con la crema per il corpo dopo averla messa- e io
- mmmm sarebbe interessante da provare- ma lasciai cadere la cosa lì…l’unica cosa che però mi piaceva è essere attaccato al suo corpo anche solo sentire la stoffa del suo vestito;
a un certo punto non so perché mi piegai sulle ginocchia poiché il sinistro mi faceva un po’ male e mi ritrovai vicino alle sue gambe e non so che mi prese mi girai verso di lei e diedi una vera e propria leccata sulla coscia; la sua reazione non si fece attendere ma non fu negativa anzi con la mano senza farsi vedere dal capo me la lascio inchiodata alla sua coscia dicendo:
- allora è vero che ho un buon sapore?-
Mi rialzai e continuammo in questo gioco fino a che mi stufai dicendogli e anche ad alta voce:
- devo provare quello che mi hai detto prima- la frase era vaga e il capo non si distolse dal giornale e io con le mani prepotentemente le divaricai le gambe ma lei non mise troppa resistenza le scappo solo un “oh!”….mentre armeggiavo con il mouse con la mano sinistra “armeggiavo” tra le sue gambe morbide carezzando l’interno coscia e sopra; mi piaceva la sua pelle e piano piano notavo che la resistenza scemava e continuavo a salire con la mano fino a constatare con gli occhi che il bordo del mignolo era arrivato al pizzo bianco del suo intimo femminile; vedevo che ogni tanto si poneva il viso tra le mani per distrarsi poiché la cosa era dannatamente eccitante essendo presente anche il capo; mentre continuavo a lavorare (!?) con l’indice e il medio le sollevai il pizzo e potei constatare che la sua eccitazione era alta, sentivo la peluria e le labbra sottostanti completamente in preda a un’onda di eccitazione; mi inumidii ben bene le dita e facendo finta di essermi schiacciato le dita le portai in bocca succhiando il suo nettare prelibato e la cosa la fece eccitare ancora di più; per fortuna la scrivania era protetta da una protezione in legno per cui nessuno da davanti poteva vedere niente; riportai la mia mano in mezzo alle sue gambe e stavolta le mie dita cominciarono a seguire il percorso del tuo sesso andando anche a sollecitare con fermezza e a volte con decisione il suo clitoride sempre più teso; lei respirava in maniera decisa, frequente in preda all’eccitazione del proibito e del mio “lavoro”; il capo non si accorgeva poiché eravamo bravissimi e lei stava godendo visibilmente proteggendo la visione del suo viso dal capo grazie allo schermo del pc; era veramente bagnata quando dissi: - per la miseria si dev’essere staccato il filo dello schermo- …lei rimase ferma e immobile stupita e capendo bene le mie intenzioni cercò di ostacolarmi ma io mi imposi andando sotto la scrivania protetto sempre dall’arredamento e il mio capo non poteva vedermi; mi trovai davanti alle sue cosce e muovendo comunque i fili mi avvicinai cominciando a leccarle le dita dei piedi mentre lei era costretta a rispondere alle mie domande fingendo di aggiustare il pc; il mio capo disse:- ma c’è tensione sui fili?- e io –si qui c’è molta tensione, moltissima ora provo a stringere i cavi con i denti- detto questo presi i polpacci della mia “complice” e la tirai verso me….le sollevai ancora di più la gonna e con le dita le scansai i lembi del suo intimo e facendo scorrere il suo sedere verso me inzuppai la mia lingua infilandola tutta nel suo sesso facendola sobbalzare…il capo le disse – stai bene?- e lei …-sto benissimo, mai stata meglio-; la mia lingua sembrava un vortice e la asciugavo di tutta la sua eccitazione mentre lei cominciava ad ansimare chiese il permesso al nostro capo di accendere la radio ottenendone il consenso in modo tale che potesse godere meglio di quel momento; e così cominciò ad ansimare con più forza nascosta dallo schermo poteva anche lasciare la bocca aperta e godere tranquillamente mentre il capo leggeva il giornale….io la leccavo freneticamente ponendole la possibilità di venire quando volesse; e fu proprio nel momento che cominciai a farle un vero e proprio pompino al clitoride che lei subì un orgasmo violento e irrefrenabile lasciandomi a bere del suo sfogo; il suo gridolino fu appena avvertito dal capo che le ribadì di stare attenta a non farsi male con i fili; io mi ritirai su dalla scrivania era ora di pranzo e il nostro capo andò a casa a mangiare mentre noi rimanemmo in ufficio ma purtroppo anche una nostra collega rimase in ufficio ma in una stanza lì vicino; mangiammo un boccone e la mia complice entrò nella stanza della segretaria anche quest’ultima assentatasi per mangiare, io la vidi affacciarsi alla finestra, una finestra stretta in cui poteva affacciarsi una sola persona; lei si sporse lasciandoi il suo sedere in bella vista e io vado matto per le curve del fondoschiena; mi accertai che l’altra collega fosse nell’altra stanza e andai anch’io dalla mia “godente” e con una scusa le chiesi:
- che stai guardando?- e lei –niente mi stavo distraendo un pochino-…
io ero fuori di me e avevo tra le gambe un arsenale di guerra quando all’improvviso con la mano le profanai di nuovo il suo intimo andando a frugare tra le sue voglie sentendo di nuovo che era bagnata; lei rimase affacciata e io non potei far altro che ricominciare ad eccitarla quando stufo le sollevai la gonna del vestito e con una decisione inaudita le strappai completamente il suo tanga lasciandola con le natiche scoperte; mi sbottonai i pantaloni e liberai l’animale che cercava la sua preda…sembrava fiutare l’odore del sesso di lei tant’è che quasi la punta si avvicinò alla porta del piacere e la penetrai piano piano ma sembrava fosse oliata per come entrò senza ostacoli; lei rimase affacciata e io cominciai a muovermi dolcemente penetrandola e uscendo fino alla punta per farle risentire ogni volta il piacere dell’ingresso; la cosa più eccitante era che oltretutto la gente che passava di sotto poteva accorgersi del movimento del suo busto che riceveva da sotto gli ingressi del mio sesso; la cosa peggiorò nel momento poi che cominciai a tenere un ritmo assurdo; i miei colpi erano fortissimi e ogni volta lei gemeva rischiando di farsi sentire e la sua testa ormai ballonzolava avanti e indietro facendo chiaramente notare che qualcuno la stesse scopando; ogni colpo era sempre peggio poiché lei godeva proprio come una forsennata finchè non gemetti il suo orgasmo facendola sentire in maniera esagerata stavolta tant’è che riportò la testa dentro…..ma a quel punto approfittai del suo godimento per prenderle e portare la sua bocca sul mio sesso eretto e con i tuoi capelli stretti dalla mia mano accolse con la bocca tutta la mia voglia cominciando a farmi uscire di testa grazie all’abilità delle sue labbra e della sua lingua; mi fece un pompino indimenticabile e quando stavo per raggiungere l’orgasmo la distanziai leggermente tanto da metterglielo in mano facendola continuare e sparando il mio seme sulle labbra e nella bocca che avidamente alla conclusione del mio godimento risucchiò tutto il mio seme; …fu stupendo, fu veramente stupendo…..
qualsiasi vera femmina e sottolineo il termine gradisse darmi dei commenti sarebbero veramente graditi
….sopratutto se conditi da…calde proposte…vi aspetto
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18 years ago
LupoCattivo42, 39
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Il viaggio
Il viaggio
Era giunta la stagione calda, quella in cui i desideri (almeno i miei) diventano quasi esagerati; dopo averti scritto mi dai una notizia particolare: verrai nella mia città e ci resterai qualche giorno per soggiornarvi insieme a delle tue vecchie amiche
- mi fa davvero piacere, affermo io
- veramente? La cosa mi lusinga, dopo aver tanto scritto e riscritto, finalmente ci potremo vedere;
- eh già…la cosa mi piacque alquanto visto che la curiosità di vedere di persona quest’effimera bellezza era cresciuta di molto in questo tempo.
La verità era che durante quel periodo, le frasi ammiccanti, i toni sempre più caldi e la voglia di vederla era veramente cresciuta a dismisura; ero molto eccitato da questa cosa e incuriosito al tempo stesso. Che strano mi sentivo quasi a disagio ma anche con molta voglia di accelerare i tempi; due giorni prima che tu venga ti chiedo quale sarà il tuo treno e l’orario…
Il giorno venne e presi il treno fino a 150 km dalla mia città e così aspettai il tuo….salii e ti cercai in ogni convoglio: finalmente ti vidi: eri insieme alle tue amiche……uno spettacolo; un vero spettacolo, eri seduta con le gambe accavallate, abbronzantissima e la tua pelle bronzea mi inebriava la vista compreso il tuo seno che stava per esplodere, ogni volta che il treno sussultava le tue tette si muovevano così attraenti…due vere calamite; viso abbronzato sorriso bellissimo insieme ai tuoi capelli; ti voltasti e mi vedesti e mi guardasti a lungo quasi mormorando il mio nome ma io lo dissi in pieno:
-….anna…..ciao sono alex mi riconosci?
-…alex….che sorpresa
Per non far capire alle tue amiche che mi avevi conosciuto in questo modo originale dicesti loro che mi conoscevi da tempo e io inventai che ero di ritorno da un viaggio di lavoro per tornare nella capitale; mi facesti accomodare e c’era un posto proprio davanti a te; scherzavamo anche con le tue amiche dopo le presentazioni ma per i 150 km che ci separavano ma mancavano ancora un paio d’ore e nelle fasi si relax i nostri sguardi s incrociavano: ci eravamo piaciuti subito e molto spesso ci guardavamo fissi negli occhi…penetrandoci nelle intenzioni; i miei occhi diventano sempre più intensi e le tue movenze con le labbra e la lingua sempre + eccitanti e la cosa si poteva notare visto che il mio sesso stava per esplodere; mi alzai e mi misi poggiato sulla barra della porta dello scompartimento con il mio busto verso di te e solo tu potevi notare il bozzo che avevo sui pantaloni; avevo la cappella veramente gonfia e la curva dei pantaloni sempre + dilatata; ti accorgesti immediatamente e ogni volta mentre parlavamo il tuo sguardo andava lì…..approfittai del movimento ferroviario per muovermi con il bacino verso te…..orami ero con il bacino a 20 cm dal tuo viso e il mio cazzo era veramente vicino; tu eri seria ma non arrabbiata…solo presa dalla visione e avrei giurato che sotto quella gonna ci fosse stato un fiume d’eccitazione viste le volte che incrociavi le gambe; finì che in una galleria mi sentii mordere dolcemente sopra i pantaloni lasciandomi andare a un leggero gemito….e passato il breve buio notai la forma del leggero morso che avevi dato al mio sesso…era divino…decidemmo di cambiare scompartimento per chiacchierare in pace mentre le tue amiche sonnecchiavano; ci sedemmo da soli ma dopo un po’ arrivarono delle perone anziane e due suore; per far posto a loro in maniera provocatoria ti dissi
- vieni dai ti prendo sulle ginocchia
- ma dai ci rialziamo
- no no sono stanco non mi va di stare in piedi
Accettasti al fine e ti sedesti sulle mie gambe ma il treno era veramente un valido aiuto, infatti scivolasti sempre di più (involontariamente?) verso il mio pube; sentivo le tue chiappe dure come il marmo arrivare a contatto; il mio sesso era duro e grosso come un bastone di puro legno; anche qui ogni tanto approfittavo delle brevi sonnolenze per sfiorarti le gambe e la cosa ti piaceva; sentivo il calore della tua fica e percepivo anche i movimenti del tuo bacino per sfregarti sul mio pene;
A un certo punto mi dicesti:
- Alex non ne posso più ho voglia di scopare….voglio sentirmi il tuo cazzo dentro;
- ne sei sicura? Allora aspettiamo la prossima galleria;
Prima che la galleria arrivasse però ti muovesti un po’ per allargare il tessuto della tua gonna affinché le tue chiappe nude poggiassero direttamente sulla stoffa dei miei pantaloni noncurante delle altre persone, anzi la cosa era ancora + eccitante; la galleria arrivò….era di 10 km come quella del Gran Sasso; infilai la mano sotto sollevandoti un pochino e sfilai quel membro pieno di durezza per guidarlo all’interno della tua passera; la cappella entrò piano piano e ogni cm che entrava sentivo gemere il tuo sospiro fino a farlo scivolare tutto dentro; calda, bagnata…..avevi una fica travolgentemente piena di voglia….cominciasti a muoverti quasi freneticamente approfittando del umore sotto galleria….giurerei che forse qualcuno ci avesse sentito gemere ma chi se frega; continuavi e continuavi in quel ritmo mentre io stringevo le tue tette dure facendo uscire i capezzoli dal tuo decolletèe e li strizzavo per tuo godimento; e sottovoce leccandomi l’orecchio con la testa all’indietro dicevi:
- ti monto ti sto scopando senti?
- Si ti sento sei meravigliosa, hai una fica unica ti faccio sentire quanto è duro, senti senti senti
- Si ..lo sento mi fai godere me lo sento scoppiare….dammelo tutto dai dai spingi anche tu, spingimelo
- E’ tutto tuo tuo tuo tuo
Era meraviglioso bisbigliare così mentre mi montavi ma la galleria stava per finire e non poteva finire così; eravamo un po’ sconclusionati ma prima che finisse uscimmo fuori e corremmo verso il bagno anche se non era il massimo ma cosa cazzo ce ne fregava….entrammo dentro mentre ci mancava poco che avessi l’uccello di fuori, ti poggiasti sul lavandino, ti presi sotto le cosce e te lo rinfilai di colpo facendoti sussultare e dando una serie di colpi così forti da farti sussultare; spingevo come un ossesso facendoti godere liberamente ora:
- godo godo si così si….così mi fai morire
- ti voglio far svenire di voglia, voglio sbatterti non una ma cento volte
- ecco dai dai ancora….dai ancora…..
- voltati
le dissi all’improvviso e la misi con il viso verso lo specchio mentre il suo culo era divino davanti a me…..la leccai tutta….e all’improvviso le reinfilai il mio bastone a farla sussultare di nuovo: la sbattevo selvaggiamente con il mio pube che si schiantava contro le sue chiappe e a ogni colpo le vedevo ballare sode e avevo la cappella che scoppiava quanto tu:
- aaaaaahhh…ecco ….ecco….ora spingi, spingi…ecco ancora più veloce dai….dai….più forte….ecco….ecco…vengo ..vengo, scopami dai…vengoooo;
Furono 30 secondi di orgasmo violento, meraviglioso…..mentre scemavo le mie spinte ti alzasti…mi facesti mettere in piedi sul water e prendesti in mano il mio cazzo pulsante di voglia: ti applicasti in un pompino meraviglioso, la tua lingua lo divorava quasi fino a che non venii con una veemenza assurda, controllasti ogni goccia della mia sborra uscita copiosa…….mi facesti godere come un pazzo…..ci ricomponemmo e tornammo allo scompartimento e tu alle tue amiche:
- avete fatto un bel riposino? Io e alex abbiamo discusso di alcune cose ma alla fine…siamo “venuti” al sodo………..
18
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18 years ago
LupoCattivo42, 39
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Un vero piacere
Tornato a casa dopo una lunga e faticosa giornata di lavoro, mi spoglio e, mi reco in bagno; mi metto nudo per lavarmi, ma, senza sapere perchè, e come, all'improvviso, prendo in mano il cazzo ed inizio a carezzarlo e a farmi una sega. Mentre mi masturbo mi prende la voglia di avere un cazzo in culo, purtroppo in casa ero solo, ed allora aprii l'armadietto sotto al lavandino ed estrassi lo sturalavabi. Presi in bocca il manico dello sturalavelli e lo bagnai per bene con la saliva, poi, lo infilai, tutto di colpo, nel culo ed iniziai a farlo andare su e giù sempre più forte; contemporaneamente, con l'altra mano, alternando la dx e la sn tra loro, mi masturbavo. Raggiunsi, con il cazzo un primo orgasmo ed ebbi una sborrata in contemporanea al mio culo, subito dopo ebbi un secondo orgasmo ed una sborrata. Entrambe le sborrate me le sparai in mano e da questa le leccai ed assaporai, poi, me le ingoiai. Non ancora completamente soddisfatto, incominciai a succhiarmi il manico dello sturalavelli, sporco di merda, e, contemporaneamente, inizia una seconda sega, la cui sborrata, raccolsi in mano e........come prima, me la ingoiai, non prima di averla lungamente assaporata. Conclusi l'attività erotico-sessuale, introducentomi, in contemporanea, nel culo, il manico dello sturalavelli ed un vibratore; provai talmente tanta soddisfazione ed un orgasmo così intensi, che sborrai ancora e molto copiosamente; anche questa volta, inghiottii la mia sborra calda e succolenta. Provate, vedrete che vi divertirete moltissimo.
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18 years ago
admin, 75
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Elisea è stata la prima volta in tre
ELISEA fu la prima volte in tre.
Eravamo amanti cinque anni fa, io ero singles e lei fidanzatissima prossima al matrimonio, il suo ragazzo lavorava fuori città ed io donnaiolo me la scopavo quando le circostanze lo permettevano. Bellissima, capelli neri corvino di un lucido pauroso lisci e lunghi fino a sotto il sedere, che lei teneva sempre in ordine, la pelle del viso vellutata, liscia, senza imperfezione alcuna, due labbra rosse e carnose da immaginarsi un mega pompino solo a guardarle, una buona 4° di seno e il culo tondo, alto, di un bello mozzafiato, uno di quei culi che non puoi non voltarti a guardarlo quando passa. Io in quel periodo spargevo il seme del mio uccello un po’ qua un po’ là e lei mi soddisfala parecchio. Ci vedevamo durante la settimana quando il cornuto lavorava, me la scopai in tutte le posizioni possibili e a lei piaceva molto variare, ricordo che da subito tirammo fuori perversioni e voglie strane, solo il culo non mi diede mai, non riuscivo mai nemmeno a metterci un dito. Una volta la scopai in figa perfino con una bottiglia vuota del vino dal collo molto lungo, le era piaciuto talmente tanto che nei giorni dopo lo volle fare da sola. Si sedeva sulla bottiglia mettendosela in figa e mi chiedeva di darle il cazzo da succhiare, quando mi portava vicino all’orgasmo se ne accorgeva ed aumentava il suo movimento sussultorio per godere insieme a me. Scopavamo parlando di ciò che ci sarebbe piaciuto fare e lei mi confesso più di una volta che avrebbe voluto condividere il mio uccello con un’altra donna. Io ovviamente le dissi di chiamare una sua amica, ma lei mi rispose che amiche con le quali poteva scopare non ne aveva. Mi confidò di aver avuto una mezza esperienza con una cugina francese, avevano cominciato per scherzo con dei baci sulla bocca ed erano passate al mostrarsi le parti intime facendo battute sul sesso, ma dopo un po’ lasciarono perdere. Lei però era molto gelosa, una volta mentre scopavamo mi chiese se avessi trombato qualcun’altra durante il fine settimana, risposi di si e lei incazzata si allontanò e ne scaturì una lite. Io le dissi:Ma scusa vuoi scopare assieme a me ed ad un’altra troia e poi fai la gelosa?
Lei:Si, certo, lo vedi che non capisci, io scopo con te ed un’altra e godo del vostro corpo, così avete goduto solo voi.
Io: allora non sei gelosa sei invidiosa?
Lei:No sono gelosa del fatto che lei ha goduto del tuo cazzo senza di me.
Le litigate cominciarono ad essere sempre più frequenti ed io evitavo spesso di chiamarla, lei del resto era prossima alle nozze prima o poi doveva finire, lasciai perdere tutto, anche se il fatto di non averle scopato il culo mi era rimasto davvero sullo stomaco.Gli anni passarono e di lei persi le tracce non ci cercammo più.
Un mese fà avevo finito di lavorare presto, andai a trovare mia moglie al nostro ufficio commerciale in centro, e chi ti incontro con lei “Elisea”. Non credevo ai miei occhi, ha aperto un negozio e si era rivolta a mia moglie per fornire il suo magazzino. Quando mi vide spalancò gli occhi
e mi disse: Ciao che ci fai qui?
Io:Veramente ti stavo per chiedere la stessa cosa!
Ci salutammo con un breve abbraccio e senza nemmeno pensarci le misi una mano sul culo come facevo sempre in passato. Mia moglie fece finta di nulla… io pure…ed Elisea pure.
Parlammo del più e del meno raccontandoci in grandi linee quello che era successo negli anni che non ci eravamo visti, lei aveva lasciato il marito e… tutta vita,andammo a prendere tutti un caffè al vicino bar e notai che mia moglie si trovava in sintonia con Elisea. Ridevano, scherzavano, parlavano di lavoro e di progetti per il negozio di Elisea, sembravano due vecchie amiche. Conoscendole entrambe capii subito “SI PIACEVANO”. Elisea se ne andò ed io e mia moglie restammo da soli in ufficio, era l’ora di pranzo ed io le proposi di andare al solito ristorantino, lei invece mi guardò con il suo solito sguardo da porca e mi disse: E se per pranzo tu ti mangiassi questa?
Si sfilò le mutande da sotto la gonna ed alzandola mi mostrò una figa apertissima e bagnatissima.
Mi ci fiondai a pesce, ero inginocchiato sotto di lei e la leccavo con voracità. Lei alzò la gamba e mise il piede su di una sedia, io lì cominciai a lavorare di dita, le appoggiai un dito sul buco del culo continuando a leccare e provai ad affondare, entrai piano piano e le piaceva, ansimava ed emetteva dei piccoli gemiti lenti e costanti. Era un lago di umori e saliva, ne approfittai e sfilando il dito dal culo lo misi in figa, poi le dita dentro divennero due. Le bagnai bene bene e le poggiai sullo strettissimo sfintere, leccai con velocità il clitoride cercando di portarla all’orgasmo e quando la sentii arrivare affondai in profondità, con forza e violenza le due dita nel culo, lei lanciò un urlo che dimostrava un po’ di dolore e tanto godimento. Il cazzo era pronto ad eruttare, la feci inginocchiare e dopo poche ciucciate le schizzai il viso con una copiosa sborrata.
Andammo a pranzo e lei mi confesso mentre mangiavamo, che aveva capito che in passato io ed Elisea scopavamo e la conferma era stata la mano sul culo. Io non negai assolutamente, sarebbe stato da sciocchi. Lei mi chiese:Come scopa Elisea?
Io: Normale, come tutte, Perché?
Lei: No niente è solo che mi sa di gran troia e in più le piace anche la figa.
Io:Si effettivamente è abbastanza porca, però non so se davvero le piace la figa…
Lei:Le piace, le piace, ho visto come mi guardava il culo in ufficio.
Io:Si mò ti guardava il culo.
Lei:Si mi guardava e mi si voleva fare pure lei.Scommettiamo?
Io:Come pure lei, perché tu te la vuoi fare?
Lei: Perché no! Io sono una bella figa lei lo è pure…
Io: Si scommettiamo e cosa te la fai?Lo hai sempre detto che ti saresti fatta una donna prima o poi, ma non credo che lo faresti davvero.
Nei giorni che vennero durante le nostre scopate parlavamo di Elisea e mia moglie si eccitava sempre di più quando le raccontavo le scopate che io la porca ci facevamo in passato.
Pensavo fosse diventato il gioco erotico del momento, invece una volta arrivai a casa ed entrando ascoltai la telefonata tra mia moglie ed Elisea, parlavano di sesso e senza farmi accorgere spiai nella stanza, notai che la zoccola era sul divano con il cellulare nella mano sinistra e la destra sulla figa, anzi nella figa visto che non portava le mutande.La guardai mentre si masturbava al telefono parlando con quell’altra puttana e quando finirono entrai nella stanza con il cazzo fuori dai pantaloni, senza dire nulla mia moglie mi fece una pompa che mi fece schizzare goduria in maniera esponenziale, aveva capito che sapevo ed avevo assistito, parlare non serviva a nulla.Dopo mi disse che aveva preso appuntamento con Elisea per il giorno dopo all’ ufficio verso l’orario di chiusura, così dopo aver parlato di lavoro sarebbero andate a mangiare qualcosa assieme. Io non ci potevo credere, ma l’eccitazione mia e di mia moglie era tale che quella sera scopammo tre volte di fila e due volte le venni nel culo, la scopavo con foga e vigore cercando di deufradarla sempre di più.Il giorno dopo andai all’orario di chiusura in ufficio, non potevo perdermela, le incontrai nelle scale stavano uscendo per andare a cena.Elisea vedendomi, mi sorrise e prendendomi soto braccio mi disse:Dai vieni a mangiare con noi, non fare lo stacanovista a quest’ora in ufficio.Andammo a cena e vidi gli sguardi complici delle due troione. Durante tutta la cena il cazzo era gonfio di voglia. Invitammo Elisea a casa per un drink e lei ovviamente accettò.Arrivati a casa preparai subito da bere alle due donne che si misero sul divano sedute vicine, si respirava profumo di sesso, si leggeva su tutte le facce. Mi allontanai con una scusa banale per lasciarle un po’ da sole e quando tornai non credevo ai miei occhi. Elisea era seduta su di una bottiglia e si muoveva su e giù leccando la figa di mia moglie che le stava in piedi davanti. Mi spogliai velocemente e cominciai a partecipare, uno spettacolo sublime.Ci spostammo sul letto e si misero subito in posizione di 69 rovesciato, mia moglie mi offriva il culo e l’altra porca guardava e leccava, ero quasi pronto a sborrarle in faccia quando lei sciolse la posizione e mi chiese di trattarla come avevo appena fatto con mia moglie. Le dissi: Sei sicura che vuoi essere inculata, ricordo che non me lo facevi toccare.
Lei:Se lo fai a tua moglie lo devi fare anche a me.
Mia moglie:Si dai inculala mentre la lecco dai mi piace.
Si posizionarono e cominciai a preparare l’orifizio con umori e saliva, infilavo le dita piano piano, una per volta e quando ero arrivato a mettere 3 dita nel culo lei era ormai in estasi.mia moglie disse: Dai porco ora chiamala con il cazzo
Appoggiai la cappella sul buco che si apriva alla mia pressione e quando la cappella era orami sparita dentro affondai con forza, riscattandomi di tutti quegli anni che lo avevo desiderato.
L’andirivieni duro poco perché i gemiti di Elisea si facevano sempre più intensi e sonori, nel frattempo si era fiondata con il viso nella figa di mia moglie che gridava di piacere e mi incitava a sfondarla sempre più forte. Arrivammo ad un culmine in cui tutti e tre godevamo e gridavamo incitandoci a vicenda. Godendo contemporaneamente scaricai tutta la mia sborra nelle viscere di quella puttana, che senza ritegno beveva gli umori di mi moglie che veniva come un vacca.
Ci siamo visti di nuovo tutti e tre ultimamente, ma ho constatato che loro due si vedono tutti i giorni ormai. Quella è stata la prima volta che con mia moglie abbiamo trasgredito inserendo un’altra persona tra di noi, sicuramente la prima di una lunga serie.
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18 years ago
admin, 75
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Esibizioni amici
Mi lasciavo convincere a fare ciò che chiedeva, anche esibizionista e anche da sola lasciavo la camicetta aperta o scoprivo le cosce in varie occasioni per mostrarle sino agli slip. A volte mi portava in posti dove poteva vederci qualcuno scoprendomi e palpandomi, è successo di tirarmi lo slip da una parte per farmi sedere su di lui o appoggiarmi in piedi contro un albero e scoparmi così.Poi lui cominciò a parlare di divertirsi con altri , all’ inizio non volevo poi mi feci convincere e andammo da un amico. Avevo capito che mi dovevo vestire un po sexy con sotto calze nere e reggicalze, che mentre ero seduta chiacchierando lasciavo intravedere dall gonna . Si cominciò a parlare di quanto era divertente mostrarsi e che provocante in quel modo lo facevo diventare duro. Mi fecero scoprire di più e l’ amico continuava a guardare eccitato , poi lui cominciò ad accarezzarmi le cosce salendo fino agli slip. L’ altro lo aveva tirato fuori , lo fece avvicinare e gli strinsi il mano il cazzo mentre lo prendevo in bocca a lui e continuarono fino quando mi schizzarono sul corpo.
La volta che tornammo l’ amico aveva invitato anche un altro , dopo un po' di chiacchiere sempre più disinibite, mi lasciavo guardare con le cosce scoperte ero tra loro che mi palapavano tirando fuori i cazzi duri di fuori che mi fecero stringere in mano, ma dissi che no avrei fatto altro e continuai con una sega lasciandoli venire sulle tette e le cosce.
amo scambiare racconti di vita vissuta e foto con signore come me:
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18 years ago
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La madre del mio amico
Fin da ragazzetto ho sempre avuto un debole per la mamma di un mio caro amico, era una donna davvero bella, 35 anni, capelli corti neri, occhi verdi, un fisico niente male, un bel culetto e soprattutto vestita sempre in modo molto provocante, ed una sorella di due anni più piccola di noi, anche lei niente male, nonostante fosse un po’ bassa e in carne. Eravamo amici molto affiatati, un gruppetto di 6 ragazzi veri amici, andavamo sempre e ovunque insieme, ma quando cominciavamo ad essere più grandini le cose cominciavano un po’ a complicarsi. Avevamo più o meno tutti 18 anni compiuti da poco, e la sorella di Giulio, Silvia ne aveva 17, e cominciava ed assumere un bellissimo aspetto, in ogni sua forma, era anche lei una ragazza non più una bambina, che era il modo in cui tutti noi la vedevamo, e questo Giulio non lo sopportava, era geloso della sorella.
Un giorno incontrai Silvia in strada, e l’accompagnai a casa, lungo la strada, parlavamo e lei mi fece una confessione, che aveva sempre avuto un debole per me, ed io le risposi che era una ragazza davvero bella, ma che doveva trovarsi un altro ragazzo, io ero troppo legato al fratello, e non volevo perdere la sua amicizia, e lei rispose che il fratello non doveva per forza venire a conoscenza di noi, le risposi che ci avrei pensato, ma la cosa era molto rischiosa, così arrivammo a casa sua, la salutai e me ne andai via. Passarono alcune settimane, e Giulio mi chiese se volevo andare al paese in Abruzzo con lui e la sua famiglia, una settimana ad Agosto, gli dissi che per me andava bene.
Arrivò il giorno della partenza, passarono a prendermi sotto casa, il padre di Giulio, Aldo era un uomo molto simpatico, aveva 44 anni, ma con lo spirito di uno di 20, anche la madre rea molto simpatica e bona soprattutto, che a quel tempo aveva 42 anni, ma sempre di bellissimo aspetto, e la sorella come già detto cambiava ogni giorno di più, stava diventando davvero una bella figa.
Arrivammo al paese, avevano un appartamentino in un centro residenziale, quasi tutte le persone, erano di Roma, un posto bellissimo, sotto le montagne, tranquillo, ed anche gli amici del posto di Giulio erano simpaticissimi. Sistemammo le nostre cose, ed uscimmo subito, per fare una passeggiata, la sera si usciva, con gli altri ragazzi stavamo benissimo. Due giorni prima del rientro a casa, la sera le ragazze combinarono un appuntamento per Giulio, con una loro amica, ricordo benissimo eravamo soli io e Giulio quella sera, con la sorella ed altre due sue amiche, in un vecchio casolare abbandonato, un silenzio da far paura e completamente al buio, non c’erano luci neanche lungo quella strada, Giulio con quella ragazza, andarono a fare una passeggiata, l’altra ragazza tornò indietro al paese, ed io rimasi solo con Silvia. La cosa non piaceva molto, io e lei da soli, in un posto isolato al buio, così le dissi di tornare anche noi al paese, ma lei mi disse”questa è un’occasione d’oro, mio fratello è occupato per un po’ con Chiara, e noi…..cosa vuoi che ti faccia?” – “in che senso scusa?” – “lascia perdere ci penso io”, si mise in ginocchio davanti a me, slacciò i pantaloni, ed io le chiesi cosa faceva, se tornava il fratello succedeva un casino, ma lei non volle ascoltarmi, così tirò fuori il mio cazzo e prese a succhiarlo, dio mio se era bello, succhiava meravigliosamente, mi fece un pompino fantastico, poco dopo le riempii la bocca di sborra, che lei avidamente ingoiò tutta. Poi rimise il cazzo dentro i pantaloni, li abbottonò, si alzò in piedi e disse” allora?sono stata brava?piaciuto il pompino? La prossima volta però voglio godere anche io, il cazzo me lo sbatti nella passera, ok?” – “quale prossima volta? È stato un errore Silvia e non dovrà esserci una prossima volta” – “ma tu sei egoista, prima ti fai fare un pompino e poi non vuoi contraccambiare il favore? Non sei giusto” allora decisi che era meglio accontentarla subito, eravamo lontani da casa e nessuna voce sarebbe potuta girare, quello era il posto ideale, “ ok, contraccambio il favore, ma ti scopo adesso, se vuoi altrimenti, basta”, non feci neanche in tempo a finire, che si era già calata i pantaloni e i slip, aveva una bella figa pelosa, così le dissi di chinarsi, ma lei non voleva così, dovevo sdraiarmi a terra, e lei avrebbe fatto tutto il resto. Mi sdraiai, tirai fuori il cazzo di nuovo pronto all’uso, lei mi guardò e disse” sicuro che riesci ancora a scopare?” risposi di si. Si sdraiò sopra di me, mi baciò, poi prese in mano il cazzo e lo punto dritto verso la figa, e giù dentro di lei, aveva la figa infuocata, era una ragazza, molto desiderosa di cazzo, cominciò a scoparmi, come una vera troia, e godeva come una pazza, spingeva forte contro il cazzo, e dopo qualche minuto esplose in un orgasmo, si alzò in piedi, aveva tutto l’umore che gli gocciolava dalla figa, ed il mio cazzo era pieno del suo umore, ci rivestimmo, e lei mi ringraziò della favolosa scopata che gli avevo concesso, e non vedendo tornare Giulio, tornammo al paese.
Dopo una mezz’ora circa tornò Giulio, e mentre tornavamo a casa mi raccontò che aveva baciato Chiara , ma solo baci e qualche toccatine, e mi chiese cosa avevo fatto io, e risposi niente, che eravamo rimasti lì in quel posto, per qualche minuto, poi non vedendolo tornare io, la sorella, e l’altra ragazza eravamo tornati in paese ad aspettarlo. Le vacanze erano finite, tornammo a casa, e ricominciò la solita vita, la solita routine di tutti i giorni, Silvia dopo quella scopata era diventata ancor più assillante, voleva ancora il mio cazzo, ma io non volevo più darglielo, l’avevo accontentata e poteva bastare così. Poi un bel giorno andai a casa di Giulio, per chiamarlo, suonai e rispose la madre Sonia, e mi fece salire, entrai in casa e chiesi di Giulio, e mi rispose che era andato con il padre e la sorella in un centro commerciale, ed erano usciti da poco, poi mi chiese un favore, se potevo aiutarla a sistemare alcuni scatoloni nel soppalco, e così l’aiutai. Mentre sistemavamo i scatoloni, lei cominciò un discorso molto strano, che io inizialmente non capii, ma poi ebbi un’improvvisa illuminazione, Silvia doveva sicuramente aver raccontato qualcosa alla madre, così senza tanti giri di parole le dissi”cosa ti ha raccontato Silvia?” –“perché cedi che stia parlando di lei?” – “perché io Sonia ti conosco molto bene, e questa è la prima volta che mi fai un discorso del genere, e siccome che tu già saprai Silvia a un debole per me, facendo due conti, ti ha raccontato qualcosa, ma cosa?” – “si è vero mi a detto che gli piaci, ma che tu per il legame con Giulio, non ne vuoi sapere di lei, ma cosa veramente ti frena? L’amicizia con Giulio? La sua età?” – “l’età per me non ha molta importanza, se due persone sono attratte, non contano gli anni, ad esempio se io fossi attratto da te e tu da me per me non avrebbero importanza questi 24 anni di differenza tra di noi” – “e tu sei attratto da me?” –“così mi metti imbarazzo, sei una bella donna non lo nego, ma..” –“ma cosa? Cosa ti frena dal desiderarmi?” –“niente, non mi frena proprio niente” –“allora la stessa cosa potrebbe essere tra te e Silvia, lei è molto attratta da te, e potrebbe fare qualsiasi cosa pur di averti, è questa la cosa che mi spaventa capisci, potrebbe anche concedersi a te, ed io non voglio, è presto per lei, in fin dei conti tu sei un bel ragazzo, giovane e con gli ormoni completamente scatenati, cosa potrebbe impedirti di farlo con lei?” –“è vero sono un ragazzo e come tale ho gli ormoni che vanno a mille, e l’unico modo per calmare gli ormoni lo conosci anche tu, ma questo non vuol dire che io cada in tentazione proprio con Silvia, potrei trovare un'altra ragazza che tenga a freno i miei ormoni” –“e se gli ormoni te li calmo io? Sarebbe lo stesso per te” non credevo alle mie orecchie Sonia avrebbe fatto sesso con me, per evitare che io mi scopassi la figlia, e senza aggiungere altro mi diede un bacio con la lingua, ebbi un immediata erezione, il mio sogni diventava realtà, le poggiai le mano sul corpo, e cominciai ad accarezzarla, avevo subito preso confidenza con il suo corpo, così feci scendere le mano sul suo bellissimo culo, e la palpavo per bene, poi infilai la mano sotto la gonna, e cominciai a sditalinarla, la figa cominciava a bagnarsi per bene, così mi inginocchiai davanti a lei e cominciai a leccargli quella bella figa pelosa. Ormai era completamente persa dal desiderio di scopare, la figa era completamente bagnata, così la sdraiai sul tavolo del salotto, mise le sue gambe sopra le mie spalle, tirai fuori il cazzo dai pantaloni, e lo infilai nella calda figa di Sonia, la scopavo con molta violenza e lei godeva sempre di più, di tanto in tanto lo tiravo fuori e poi lo rinfilavo tutto dentro, e fino in fondo, e lei godeva come una troia, fino al raggiungimento del suo orgasmo. Il cazzo era ricoperto del suo umore e senza una parola la girai sul tavolo a pancia sotto, lei capi subito le mie intenzioni, così con le mano allargò bene il culo, gli diedi una bella leccata al buco del culo, e infilai il cazzo tutto dentro fino in fondo, che essendo ricoperto del suo umore scivolava una meraviglia nel culo. Dopo diversi sbattimenti ero giunto anche io all’orgasmo, e le riempii tutto il culo di sborra, lo tirai fuori, tutto sporco di sborra ed altro, lei rigirò, la presi per testa e spinsi il cazzo nella sua bocca, me lo feci ripulire tutto. Ci rivestimmo e lei mi disse” prometti allora di non scoparti mia figlia? Quando devi scaricarti sai dove trovarmi, sarò sempre ben lieta di calmare i tuoi bollenti spiriti”. Dopo qualche minuto rientrarono a casa Giulio, il padre e Silvia, e proprio lei vedendomi a casa sua con la madre, mi guardò in modo strano che io comunque non attribbui alcun significato. Il giorno seguente viene Silvia a casa mia, io ero solo in casa, la feci salire, e lei subito mi disse”cosa facevi da solo in casa con mia madre’” – “niente ero andato a chiamare Giulio, e tua madre mi ha chiesto un aiuto per salire i scatoloni nel soppalco, e poi siete arrivati voi” –“ma io ho notato il tuo cazzo bello gonfio nei pantaloni, e mie madre in disordine, cosa molto strana perché lei anche sola in casa è sempre in ordine” –“con questo cosa vuoi insinuare?che mi sono scopato tua madre?toglitelo dalla testa chiaro?” –“no perché sono sicura che qualcosa è successo tra di voi, come con me non scopi e con lei si?” – “guarda che sbagli, tua madre probabilmente era in disordine perché mi aveva aiutato con le scatole, e poi mi ha parlato di te, era preoccupata che tu saresti potuta concederti a me” –“come? Ma è impazzita venire a farti certi discorsi, io adesso vado da lei e mi sente” – “aspetta cosa gli dici che io ti ho riferito il discorso tra me e lei? Non prendetela è solo che ci tiene davvero molto a te, sarebbe disposta a tutto per te credimi, e comunque io non la ascolto, anzi”, la presi e la sdraiai sul mio letto, la spogliai e cominciai a leccargli la figa, poi lei prese il cazzo in bocca e cominciò a succhiarlo, la presi la misi seduta sopra il mio cazzo e glie lo piantai dritto nella figa con mota violenza, gli piaceva era una troia proprio come la madre, la scopavo, poi lo tirai fuori e lo avvicinai al buco del culo e lei”no, nel culo no, fa male” le dissi di non preoccuparsi e lo infilai dentro a quel buco così stretto, era magnifico, la inculavo con molta foga, e lei cominciava a prenderci gusto, nonostante il dolore iniziale, e come per magia, feci una bellissima sborrata nel suo culo e lei contemporaneamente raggiunse un orgasmo super, ed anche a lei come alla madre gli feci leccare per bene tutto il cazzo. Ora avevo due gran troie, pronte a tutto per me, una per amore verso di me e l’altra per amore verso la figlia, e l’unico che ci ha guadagnato sono stato io. Questa nostra storia durò a lungo, poi con Silvia finì, aveva trovato il vero amore, mentre con la madre ancora oggi che io ho 29 anni e lei 53 anni, ci incontriamo di tanto in tanto per farci una scopatela, e devo dire che oggi è molto più troia di 10 anni fa.
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18 years ago
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La mia prima volta
Come si dice ”la prima volta non si scorda mai”, ed è vero, almeno per me.
Avevo da poco compiuto 14 anni, e frequentavo il primo superiore, in una scuola di Frascati, una scuola con una grande maggioranza di ragazze, nella mia classe eravamo mi sembra 30 o 31 alunni, di cui solamente 8 ragazzi, il resto tutte ragazze, e non è come nei film in tv tutte stupende, alcune erano davvero inguardabili, altre belle ma acide nel vero senso della parola.
La mia classe era in fondo ad un lungo corridoio, vicino alle scale di servizio, il ritrovo di noi ragazzi nell’intervallo, ci divertivamo moltissimo, anche i nostri professori erano davvero simpatici e bravi con noi, forse per la nostra inferiorità numerica, comunque si stava una favola, anche se il mio corso era un corso sperimentale, aveva degli orari diversi dagli altri due volte alla settimana rimanevamo a scuola fino alle 14:45 circa e altre due volte alla settimana uscivamo alle 11:45.
Verso la metà dell’anno scolastico, la scuola organizzò per la nostra classe ed un'altra, una gita a Siena, per un giorno intero, partenza ora 6:30, rientro ore 20:00. Entrammo tutti su un solo pullman, poiché non vennero tutti alla gita, all’andata il viaggio era stato piuttosto tranquillo, anche per l’orario che ci eravamo svegliati. Arrivammo a Siena, splendida città, ci fecero fare un giro per le vie, poi ci portarono alla piazza di Siena, e ci lasciarono liberi di girare ovunque volevamo. Avevamo formato un gruppetto da noi ragazzi 8 e 4 ragazze, e tra loro c’era Valentina, una ragazza, piccola di statura forse 160 cm o poco meno, ma con un corpo perfetto, un bel culo sodo, due belle tette dure una 3 se non ricordo male, biondina con i capelli non molto lunghi, la metà più ambita da noi ragazzi, della nostra classe s’intende, ma c’era un particolare, lei era fidanzata da circa 1 anno, con un ragazzo di quasi 18 anni, della sua zona, ed era anche molto geloso ed ignorante, il classico attaccabrighe, e quindi onde evitare problemi, nessuno gli rompeva le scatole.
Girammo in quelle vie per diverso tempo, scherzando, ridendo, abbiamo fatto di tutto, fino all’ora del ritorno a casa. Saliti sul pullman, dopo un po’ di tempo, ad un nostro compagno venne l’idea di fare il gioco della bottiglia, avevamo un unico tavolo, coni quattro posti a sedere intorno ad esso, e vi partecipò anche Valentina. Si mise a sedere sopra le mie gambe ed incominciammo a giocare, dopo qualche giro la bottiglia puntò Valentina, lei scelse obbligo, e gli dissero che doveva farsi sbottonare la camicetta da un ragazzo a sua scelta, e lei scelse me. Si girò verso di me e mi disse “ci pensi tu?” gli sbottonai la camicetta, ma senza aprirla e mentre la riabbottonavo lei apri leggermente la camicetta quel tanto che bastava per farmi vedere il contenuto, e mi diede un bacio leggero sulle labbra. Il gioco era finito, eravamo arrivati, ed ognuno con i propri genitori a casa.
Il giorno seguente non andai a scuola, la sera avevo fatto molto tardi con gli amici, non ce la facevo proprio ad alzarmi. Quando poi riandai a scuola, un mio amico appena mi vide, corse verso di me, e mi disse “ allora come mai non sei venuto ieri a scuola? Valentina è stata tutto il giorno a chiedere di te, cosa gli è successo, perchè oggi non è venuto, forse è malato, è proprio cotta di te”, lo guardi per un attimo e gli risposi “ come mai tutto questo interesse verso di me? Per metà anno non si è filata nessuno, neanche me, ora ha scoperto che sono il ragazzo dei suoi sogni? Mi sembra tutto così strano”, e mi diressi verso la classe. Appena entrai lei era lì davanti la porta la salutai con “ciao” e lei mi diede un bacio in bocca. Rimasi impietrito, non capivo cosa era successo, era tutto così strano, ma il mio pensiero si diresse subito vicino ad un'altra ragazza.
Era lì in piedi vicino a Valentina, una ragazza, alta, con i lunghi capelli mori, un viso bellissimo con un trucco molto leggero, ed un corpo incantevole, i nostri sguardi si incrociarono per qualche secondo, poi chiesi a Valentina chi era quella ragazza, non l’avevo mai vista prima di allora, e lei mi rispose che si chiamava Vania, faceva il secondo, e la sua classe era in fondo al corridoio opposto alla nostra classe, mi voltai e lei non c’era più, era tornata nella sua classe.
Durante l’intervallo, andai verso la sua classe, per cercarla e conoscerla, ma avevo continuamente Valentina tra i piedi, non perché non lo apprezzavo, ma lei era fidanzata, ed io ero certo che cercava solo una scappatella, con bacio e non oltre, allora visto che durante la metà dell’anno se l’era tirata tanto, ora toccava a me, cercai Vania un po’ ovunque ma non riuscivo a trovarla, intanto ero riuscito a togliermi Valentina dai piedi. Ad un tratto mi sento chiamare, era un mio amico che mi cercava, diceva che Valentina era al piano di sopra e voleva parlarmi, così salii, ed andai da lei. Vicino a lei c’era anche Vania, mi avvicinai e le chiesi che cosa voleva, e mi chiese il motivo per cui mi comportavo così con lei, e gli dissi che non era il caso giocare con me, era fidanzata da 1 anno, con un altro ragazzo, ed era giusto che restava con lui, e gli dissi anche, che se mi voleva poteva cercarmi, quando il suo rapporto con il fidanzato sarebbe finito, e la liquidai. Valentina andò via di corsa, quasi piangendo, e nel mentre che Vania, se ne stava andando mi presentai.
Ricordo ancora oggi che sono passati 15 anni da quel giorno il modo come mi presentai a lei, gli dissi “ ciao, mi chiamo Fabrizio, e per me sarebbe un vero piacere conoscerti! Scusa per quanto è accaduto poco fa, ma non mi piace trovarmi al centro di situazioni poco piacevoli come questa. Forse mi hai trovato un po’ brutale nel modo come ho trattato Valentina, ma credimi era l’unico modo per dissuaderla.” Fece un leggero sorriso e mi disse “ hai trovato un modo un po’ insolito per conoscere una persona, ti sei giustificato di una cosa che non mi riguarda affatto, non sono problemi miei.”
In quel momento non sapevo bene come e cosa mi sentivo, ma feci una sola cosa, e credo fosse la più giusta, le dissi “ scusami devo scappare in classe, mi sono dimenticato una cosa importantissima, spero di rivederti presto, ciao.”, ed andai via. Quel giorno era l’unico giorno che uscivamo da scuola con lo stesso orario degli altri, e all’uscita vicino al cancello c’era lei Vania, quando le passai vicino la salutai e lei mi disse “oggi pomeriggio cosa fai?” risposi “niente”, e lei “ ti va se ci vediamo verso le 15:30 in passeggiata?”, io “ va bene, ci vediamo allora”, e me ne andai.
Il pomeriggio, andai in orario preciso, anche qualche minuto prima, e lei ancora non si vedeva, e pensai subito, che era una buca sicura, ed eccola arrivare, la vedo da lontano e gli vado incontro, la raggiunsi e ci salutammo con un bacio in guancia, come amici, e cominciammo a parlare, scherzare, e camminare fino ad arrivare nel parco di Villa Torlonia, la metà di quasi tutte le coppie e amanti delle corsette. Ci sedemmo su una panchina, faceva un po’ freddo quel giorno, e non c’era molta gente anzi, quasi nessuno, una chiacchiera tira l’altra e via in un lungo bacio appassionato. Le nostre lingue si erano letteralmente intrecciate, lei cominciò ad accarezzarmi ed io cominciavo ad avere una bella erezione, mi stava scoppiando dentro i pantaloni, non ce la facevo più, ma il primo appuntamento non potevo osare, così trattenni i miei bollenti spiriti. Erano le 17:30 o le 18:00, comunque era già buio, e ci riavviammo verso la stazione dei pullman, un ultimo saluto ed ogni a casa propria.
La nostra storia andò avanti per un mese circa, ci incontravamo sempre in passeggiata, e finivamo sempre in Villa Torlonia, ma ha differenza del primo incontro, le volte successive, non i si limitava al bacio, ma anche alla masturbazione. Mi spiego meglio, baci, coccole ed abbracci, finchè c’era luce, al calar del buio, la mia mano scivolava dentro le sue mutandine, ed il mio dito scivola nella sua figa completamente fradicia, le sgrillettavo il clitoride fino al raggiungimento dell’orgasmo, che bagnava tutto il dito del suo umore, e lei faceva altrettanto, la sua mano nei miei slip e mi tirava una bella sega fino a farmi esplodere, e bagnare tuta la sua mano della mia calda sborra, e poi dritti a casa. Ma come dicevo la nostra storia durò un mese e un mese esatto dal nostro primo appuntamento, ci fu la svolta. Come al solito appuntamento in passeggiata, poi dritti in Villa Torlonia, seduti in panchina, baci, abbracci, coccole e al calar del buio questa volta niente masturbazione, la presi e la portai in una zona molto appartata, c’era una recinzione, ma la rete in un tratto era tagliata, e così entrammo lì, scelsi proprio il giorno sbagliato per mia prima volta, anzi la nostra prima volta, perché anche lei era vergine. Quel giorno tirava un vento freddo, ma la voglia era tanta che non mi avrebbe fermato neanche una tormenta di neve, così trovammo un posticino perfetto, l’erba tagliata rasa, ben curato, e soprattutto non c’era un anima. Mi tolsi il cappotto, e lo misi in terra, lei ci si sdraio sopra, le salii sopra e comincia a baciarla, e pian piano scendevo verso il suo seno abbondante e bello sodo, tirai giù la zip del suo cappotto, le alzai la maglietta, le sbottonai il reggiseno, e cominciai a leccargli le tette, che per il freddo aveva i capezzoli dritti e duri. Ma la mia discesa non era finita lì, continuai a scendere, le sbottonai i pantaloni, le tirai giù le mutandine, già tutte bagnate e comincia a leccargliela, in modo discreto direi visto che era la prima volta che leccavo una figa. Poi sfilai i miei pantaloni e slip, mi misi in ginocchio davanti al suo viso, e senza chiederle nulla lo cominciò a leccare, era la prima volta che il mio pene raggiungeva un erezione come quella, poi giù tutto in bocca, ma quel pompino non durò molto, perché comunque anche per lei era la prima volta e devo dire che per fu molto doloroso quel pompino, avevo sentito tutti i suoi denti sul mio pisello, così la fermai, tirai fuori dalla tasca un preservativo, mi girai e lo infilai nel pisello, ma per la foga e l’eccitazione, lo feci in mille pezzi. Ero in preda al panico, faceva freddo, avevo il pisello al massimo dell’erezione, avevo lei lì pronta, sdraiata a gambe aperte che mi apriva le porte del piacere, che fare? Lo infilo lo stesso mi girai e lo infilai dentro con molta delicatezza. La sua figa era tutta bagnata, e quindi scivolò dentro da solo, era bella calda, cominciai a sbatterla, lo tiravo quasi fuori e poi giù dentro, lei si contorceva, mi abbracciava forte, mugolava, ansimava, ed io mi eccitavo sempre di più, ormai eravamo partiti, non ci avrebbe più fermato neanche il gelo, più lo sbattevo dentro e più lei si contorceva, poi cominciò a dirmi “ dai, dai, non ti fermare ti prego continua, mi sento tutta strana, ancora, dai spingi, dai, dai , di più ancoraaaa!!!!Siiii” aveva raggiunto l’orgasmo. Tirai fuori il mio pisello tutto bagnato del suo umore, lei mi prese con le mano sul viso e mi diede un forte bacio, e disse “ dio mio, che sensazione bella!!!”. Ma io ancora dovevo scaricare i miei ciglioni, così pensai, di buttarglielo nel culo, avevo visto molti film porno, e non sembrava una cosa preoccupante, e così la feci mettere a pancia sotto, e le dissi “ allarga bene il culo” e lei “ come? Cosa vuoi fare?” io “ voglio visitare questo tuo stupendo buchetto, me lo concedi?”, un attimo di silenzio e poi disse “ cosa aspetti? “. Piano lo infilai in quel buco, così stretto, e mentre lo infilavo sentivo che lei si contorceva, mai in modo diverso da prima, forse era per il dolore, ma ormai era entrato dentro, e fino in fondo, e fu proprio quando comincia a pomparla, e sbatterlo tutto dentro, che cominciò ad emettere i primi gridolini di dolore, “ è bello ma doloroso, non spingerlo tutto dentro fino in fondo, mi fa male”, ma non l’ascoltai perché sentivo che dai coglioni stava salendo un fiume di sborra. Lo tirai fuori di colpo, e nel mentre che lo tiravo fuori lei girò la testa in dietro verso di me per dirmi di smettere che gli cominciava a fare molto male, ed io cominciai a sborrare, i primi tre o quattro schizzi uscirono fuori a getto violentissimi e gli finirono dritti in faccia, il resto tutto sulle sue chiappe, ero al settimo cielo, la mia prima volta ed avevo provato tutto, una specie di pompino, la figa ed il culo, e la cosa più bella che eravamo tutti e due vergini. Quando riaprii gli occhi, vidi la mia sborra sul suo viso che gli colava sulla fronte e sulle guance, ma non parlava, così mi alzai, presi dalla tasca un fazzolettino di carta e gli pulii il viso, lei mi guardò aprii la bocca e vidi che aveva la sborra in bocca e mi disse” il primo schizzo di sperma mi è finito dritto in bocca, l’ho assaporato, non sapevo se sputarlo o ingoiarlo, ma ho deciso di ingoiarlo per te, perché ti amo, e devo dire che con questo freddo una cosa calda mi è piaciuta anche se è un po’ salata”, ci rivestimmo e ognuno a casa.
L’indomani, a scuola feci il più grande sbaglio della mia vita, che ancora oggi benché siano passati 15 anni, pensandoci, mi mordo i gomiti, e non mi perdono per quello che ho fatto, la vidi lei venne tutta sorridente verso di me, mi abbracciò e mi diede un grandissimo bacio, era piena di gioia, le si leggeva chiaro nel viso, ed io come un povero stupido, non riesco ancora a capire cosa mi passò per la mente in quel momento, le dissi, che forse era il caso di non vederci più. Mi guardò senza dire una parola, si girò ed andò via, dopo qualche minuto venne una sua amica, e mi disse”sei stato proprio bravo, Vania stà piangendo, è distrutta, ma perché le hai fatto una cosa simile? Sei uno stronzo, mi ha raccontato di ieri so tutto e tu dopo tanta gioia e passione la getti via?”. Mi feci coraggio ed andai da lei, ci parlai, e gli spiegai che lei era davvero una ragazza fantastica, e che non l’avrei mai più dimenticata, ma il problema non era lei, ero io, e che mi dispiaceva davvero tanto.
Da quel giorno non la rividi più, io non andai più in quella scuola, non terminai l’anno scolastico, andai via dopo qualche giorno e poi cambiai completamente scuola, da un’altra parte. Ed oggi ancora in alcuni momenti penso a lei, al mio primo vero amore, e la mia prima volta. Ma soprattutto, penso che sbagli come il mio anche se ero molto giovane non possano essere giustificati, perché la donna non è oggetto di desiderio e basta, non è una cosa usa e getta ma è una parte integrante del nostro mondo, il mondo di noi uomini, la donna è una cosa molto preziosa, che deve essere adorata. Vi siete mai soffermati ad ammirare il corpo femminile? Guardandolo non con gli occhi di un allupato, del tipo” se ti avessi qui ti romperei” o cose del genere, ma con gli occhi, di una persona matura in grado di vedere anche oltre il sesso, oltre il piacere, provateci, ammirate le loro forme, i loro visi, ma soprattutto cercate di ascoltarle, perché vale molto di più il pensiero di una donna che il pensiero di 1000 uomini. Parlo per esperienze personali, e perché adoro il corpo femminile in ogni sua forma, la sua bellezza, la sua eleganza, la sua sensualità.
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La seconda moglie di mio padre
Avendo i genitori separati capita spesso di vivere un pò con mia madre e durante le vacanze anche da mio padre.E' proprio durante il periodo di vita con mio padre che mi è capitata questa stupenda avventura.
All'epoca avevo 22 anni e lei ne aveva 36 mio padre 49 ,una mattina come sempre del solito mi sono alzato ho cercato per casa mio padre ma già era andato al lavoro quindi mi sbrigo a fare colazione per andare poi all'università quando mi accorgo che dal bagno sento rumore d'acqua, accorgendomi di non essere più solo mi sbrigo ad infilarmi i calzoncini visto che stavo girando in mutande per casa, mi avvicino al bagno ed è stato più forte di me ho sbirciato dalla toppa della serratura e che topa che ho visto devo dire sin da subito che la seconda moglie di mio padre era molto sensuale tipica bellezza mediterranea un bel culo e altro.
Appena messo l'occhio ho visto che aveva terminato la doccia e si stava asciugando era li davanti a me nuda il mio pene cominciò a gonfiarsi ma tra me e lei c'era in quel mometo una porta ,ma il desiderio cresceva sempre di più quando la vidi sedersi sul wc proprio davanti alla serratura a gambe aperte e cominciando a strofinarsi la passera,in quel momento cominciai ad impazzire la mia fantasia correva, e coi presi in mano il mio cazzo e comincia a stantuffarlo, quando all' improviso vidi sempre attraverso la serratura che lei era rivolta con il suo sguardo verso la porta e con il suo dito mi indicava di entrare in quel momento il cuore mi si fermo per la vergogna ma anche per quello che stava succedendo mi feci corraggio ed entrai sorpassato il mio primo momento di vergogna non dicendo una parola le mi prese subito l'uccello in bocca facendomi venire quasi subito si e riempita la bocca di sborra io ho goduto come un matto e lei inghiotti tutto ,subito dopo mi prese e mi porto in camera mia prese una videocassetta e la mise nel video un (film porno) si isdraio prese la mia testa e la spinse sulla sua vagina comincia a leccare una fica stupenda morbida un sapore dolciastro e per di più interamente rasata che fica.
leccai per molto era fradicia sentivo i suoi mugoli il mio cazzo si stava rigonfiando ero pronto di nuovo all'uso la infilai con sua e mia gioia cominciai a stantuffarla in varie posizioni ma era lei a comandare quando senti che stavo venendo le da abile pompinara lo capi e subito lo prese di nuovo in bocca e subito beve di nuovo la mia sborra calda pensavo che il mio sogno fosse finito li invece no le volle che di nuovo comincia a leccare fino a sentire il suo orgasmo nella mia bocca era notevole mi sono fatto un bell'impacco di sorca quindi tutta bagnata come era ho passato la sua sborretta con la lingua anche lungo l'orifizio anale e in quel momento che lei con la sua mano prese il mio cazzo e lo poggio proprio sopra il mitico buchetto senza farmi pregare l'ho impalata e lo posseduta nel suo culo per cosi tanto che quasi mi prendeva fuoco il cazzo stavo cominciando ad avvisarla che sarei venuto quando lei interruppe i suoi mugoli dicendomi di riempirle il culo di sborra e io l'accontentai subito dopo aver finito la vita ricominciò nella sua realtà con il massimo rispetto e facendo finta di niente ma da allora quando capita che io sono da mio padre e lei ha voglia e quindi soli il mio buongirono comincia con un bel pompino
grazie alla donna più troia del mondo
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18 years ago
takenda,
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Mia cugina
Era il giorno di Natale di qualche anno fa, io vivevo ancora nell’appartamento con i miei genitori, e all’appartamento di sotto vivevano i miei nonni. Come tutti gli anni per le feste Natalizie, ci ritrovavamo tutti insieme, i famigliari a festeggiare nella casa dei miei nonni, dalla mattina, fino alla tarda sera, a volte anche fino alla mattina successiva, giocando a carte tutti insieme. Quel Natale per me fu speciale, lo ricordo ancora oggi come fosse ieri, perché fu il Natale che praticai del sesso con una mia cugina da poco diciottenne. Io avevo venti anni e lei diciotto, da poco compiuti, lei abitava in un paesino della provincia di Rieti, e non ci vedevamo spesso, anzi al contrario, poco e niente, ma avevamo un rapporto molto speciale, sin da piccoli, una cosa che è impossibile descrivere, ma molto forte. La mattina arrivarono presto mia cugina con i miei zii, io già ero di sotto dai miei nonni, quando entrò lei, davvero irriconoscibile. Rimasi a bocca aperta appena la vidi, me la ricordavo, bassa, con i capelli castani, qualche chilo in più, sempre vestita con dei completini molto larghi ed anche un po’ brutti, ma ora invece mi ritrovo davanti una ragazza di diciotto anni, pantaloni molto aderenti si vedeva lo spacco della passera benissimo, un corpo perfetto, un culo da perdere la testa, mora alta come me, io sono 1,73 cm, esitai qualche minuto prima di salutarla, ero rimasto del tutto stupefatto da quella visione, Patrizia, così si chiama mia cugina, era completamente cambiata, già prima mi attirava, ora avevo perso la testa, comunque trovai la forza di salutarla.
Dopo circa un quarto d’ora avevamo cominciato a riprendere confidenza tra di noi, parlammo del più e del meno, delle nostre storie amorose, della nostra vita e così via dicendo, poi decisi di andare a farmi una doccia e cambiarmi, ero sceso per aiutare i miei nonni nei preparativi e non mi ero ancora cambiato, così le dissi che salivo per farmi una doccia e sarei sceso subito, non l’avrei lasciata sola.
Salii in casa mia, preparai i panni, e mentre stavo per entrare nella doccia squillò il telefono, era un mio amico, rimasi a parlare con lui per una mezz’ora abbondante, poi andai a farmi la doccia. Rimasi sotto la doccia a lungo, pensando a cosa avrei voluto fare a mia cugina Patrizia, ripensai ad un giorno di qualche anno prima, che eravamo molto vicini a baciarci quando venimmo interrotti e quasi beccati dal fratello più piccolo, un rompiscatole allucinante. Un bacio comunque per molti non significa niente o poco per me a molta importanza invece, attribuisco comunque un valore anche solo ad un bacio, e ripensando a quel giorno, e pensando a lei in quel momento, così com’era mi eccitai da morire, avevo perso completamente il controllo di me, ero deciso a scendere, portarla nel giardino, appartarci e baciarla, per capire quale reazione avrebbe avuto, e capire se potevo spingermi oltre.
Uscii dalla doccia, era passato diverso tempo, avevo perso la cognizione del tempo, pensando e ripensando, mi asciugai e mentre mi asciugavo vidi un’ombra dietro la porta, pensai che era mio padre o mia madre, ero tutto nudo sai che figura di m……. che avrei fatto, la porta del bagno era socchiusa e la porta d’ingresso aveva le chiavi attaccate all’esterno, quindi il mio primo pensiero fu proprio che fossero uno dei miei genitori, ma poi riflettendoci bene ho pensato che se fosse stato uno dei miei genitori, mi avrebbe chiamato, visto anche che era l’ora di pranzo, così decisi di tentare o facevo una figura di m….con uno dei miei genitori, o la situazione che si presentava era quella che sognavo.
Continuai ad asciugarmi con molta lentezza, poi mi spostai e la riconobbi bene, era lei Patrizia, lì dietro la porta che mi spiava, feci comunque finta di non vederla, e lei continuava a spiare, intanto il mio pisello si gonfiava sempre di più, al pensiero che lei era lì dietro e mi vedeva, mi spiava, era molto eccitante la cosa. Quando il mio pisello aveva raggiunto il massimo dell’erezione ed io ero arrivato ad un’eccitazione ormai incontrollabile, decisi così di aprire la porta ed uscire fuori.
Come aprii la porta, lei rimase lì immobile, senza parole, non si aspettava che l’avrei vista e che sarei uscito fuori tutto nudo, ci guardammo per pochi secondi poi lei mi disse “ ero salita per dirti che il pranzo è quasi pronto”, ed io gli risposi “ da quanto sei dietro la porta?”. Divenne tutta rossa, socchiuse gli occhi, si girò per andarsene, ma l’afferrai per un braccio e la strinsi a me, il mio pisello spingeva forte contro di lei, e lei scese piano piano verso di lui e cominciò a leccarlo, con molta dolcezza e poi lo fece sparire completamente nella sua bocca. Succhiava e muoveva la lingua intorno al mio pisello sempre con molta delicatezza, lo succhiava davvero con molto gusto, non avevo mai visto nessuna ragazza fare un pompino con tanta passione, gli piaceva davvero, e succhiava leccava, io ero in preda al massimo del piacere. Poi si alzò in piedi e mi baciò, così scesi io verso la sua figa, gli tirai via i pantaloni, l’accarezzai e poi gli sfilai le mutandine, e comincia una lunga leccata. Sentivo i suoi gemiti di piacere, le sue mani che stringevano forte i miei capelli, e lei che muoveva il suo corpo e spingeva la sua figa contro la mia bocca. La presi in braccio e la sdraiai sul mio letto e facemmo un 69 favoloso. Eravamo entrambi in preda al piacere, ad un tratto si fermò, e si sdraiò sul letto a gambe spalancate, toccandosi la figa con le mani, accarezzandola dolcemente, salii sopra di lei e lo infilai in quella passera calda e bagnata, tutto fino alle palle, e spingevo sempre di più, ogni colpo affondavo sempre di più e sempre più forte, lei stringeva forte le sue mano sul mio culo e mi spingeva forte verso di lei.
Mi fece fermare, proprio sul più bello quando senti che stai per raggiungere l’orgasmo, e mi fece sdraiare, mi salì sopra, e cominciò a cavalcarmi come una forsennata, lo faceva quasi uscire fuori e poi giù di colpo tutto dentro e poco dopo la sentii mugolare di piacere e spingere giù con più violenza, aveva raggiunto l’orgasmo era completamente fradicia la sua figa. Tirò fuori il mio pisello che era tutto bagnato del suo piacere e inaspettatamente lo avvicinò al buco del suo culo. Stava per infilarlo, ma prima mi disse”di pompini ne ho fatti diversi, nella passera ho preso solo tre uccelli, ma nel culo sei l’unico, e lo faccio perché ho sempre desiderato che il primo ad entrarci dovevi essere te, perché ti amo e ti ho sempre amato” , detto questo si infilò il mio pisello nel stretto buco del culo, molto stretto. Faceva su e giù, ogni tanto si fermava e mi baciava, e poi ricominciava, il suo buco, ormai si era allargato per bene, e all’inizio credo provasse dolore, ma dopo provava piacere, le si leggeva nel viso. Ormai non riuscivo più a resistere dovevo venire assolutamente, sentivo il mio pisello che stava per esplodere, così le dissi “ Patrizia vengo non ce la faccio più” e lei mi rispose “ vienimi dentro al culo, fammelo tutto dentro riempimi”, diede un’ultima affondata ed io esplosi. Il mio pisello mentre usciva un fiume di sborra, mai così tanta come allora, forse l’eccitazione, non lo so ma ne usci davvero tanta, cominciò a battere, e sentivo che stringeva forte il culo, e si muoveva, l’avevo davvero riempita.
Quando si tolse da sopra a me e tirò fuori il pisello, si mise a ridere ed io non capivo il motivo, poi si girò e vidi che dal culo gli usciva tutta la sborra e disse “ è una strana sensazione prenderlo nel culo, ma ancor più strano è farsi riempire il culo di sperma, e tu me lo hai riempito, veramente tanto, non riesco a non farlo uscire fuori, è tanto”.Mi diede un bacio ed andò in bagno a lavarsi e rivestirsi, mentre io rimasi sdraiato sul letto, ancora qualche minuto, pensando a quanto era accaduto, e così in fretta.
Una volta lavati e rivestiti, scendemmo di sotto, a pranzo, e sulle scale mentre scendevamo, incrociammo mia madre che stava salendo per chiamarci, e disse” ma come mai tutto questo tempo, è tutto pronto nei piatti, stiamo aspettando soltanto voi, ma cosa stavate facendo?” ed io risposi che gli stavo facendo vedere alcune foto sul pc, ed avevamo perso la cognizione del tempo.
Ancora oggi mi domando se mia madre l’aveva bevuta, ma credo di no conoscendola, ma non aveva importanza ne ora ne prima, non mi sarei mai e poi mai perso un rapporto del genere con mia cugina.
La sera dopo cena, siamo usciti un po’ nel giardino, un freddo tremendo, dopo un po’ dissi a mia cugina di rientrare che sentivo freddo e lei mi disse” aspetta volevo salutarti tra un po’ andiamo via e chissà quando ci rivedremo, ti scaldo io adesso”, si mise in ginocchio e mi fece uno dei suoi fantastici pompini, ma questa volta con l’ingoio finale, e quando le sborrai in bocca mi disse” ti sei scaldato, io con questa bevanda calda mi sono scaldata per bene” feci si con la testa e rientrammo dentro, voleva darmi un bacio, ma fortunatamente per me il fratello usci per chiamarla e così mi sono salvato il bacio, al sapore di sborra calda.
Da quel giorno prima che rividi Patrizia passò qualche anno forse tre o quattro, ed era venuta con i suoi genitori per invitarci al suo matrimonio. Alla notizia rimasi un po’, non credevo che si sarebbe sposata così presto, pensavo che si sarebbe divertita per ancora qualche anno prima del matrimonio.
Dopo cena era estate, uscimmo io e lei a fare una passeggiata, con la mia macchina e le chiesi come mai aveva deciso di sposarsi, e rispose che non poteva più stare a casa con i suoi genitori, era stanca voleva una sua vita, ed aveva trovato questo ragazzo che per lei era la persona giusta. Io ci rimasi davvero male anche perché a parte quello che era successo ma anche se ci vedevamo, molto raramente io provavo sempre qualcosa di particolare nei suoi confronti, e le dissi , che non sarei andato, al suo matrimonio, non me la sentivo, e lei mi disse” se vieni mi fai davvero felice anche perché provo un forte sentimento verso di te, ma purtroppo io e te non possiamo ne sposarci ne andare a vivere insieme, sarebbe troppo, ma se decidi di non venire ti capisco perfettamente, sicuramente al tuo posto avrei fatto lo stesso, ma un regalo prima del matrimonio devi farmelo assolutamente, una scopata, ed anche veloce perché dobbiamo tornare a casa che già è tardi”.
E così fu, una sveltina in macchina, ma più che scopata fu un inculata, si perché l’unico buco che mi offri fu il culo, che riempii abbondantemente anche questa volta. Ritornammo a casa lei andò via e da quel giorno non l’ho più rivista.
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18 years ago
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Lei
Curve disegnate per le mie mani
Un corpo scattante che guizza agilmente tra le mie gambe
E’ docile ma imprevedibile. All’improvviso…scarta come una cavalla imbizzarrita
E subito dopo risponde alla pressione delle mie dita con naturale immediatezza.
Sensibile alla più lieve pressione del mio corpo.
Oscilla assecondando i miei movimenti.
La guardo mi riempio gli occhi della sua bellezza.
Sembra intatta come il primo giorno e invece è la mia vecchia compagna.
Abbiamo diviso molto a volte tutto, comunque sotto lo stesso cielo.
Spesso abbiamo dormito insieme.
Io, accoccolata tra le sue curve accoglienti ma nello stesso tempo seducenti.
Lei allungata, quasi ancorata a terra. Sicuro baluardo contro l’imprevisto.
Affascinante. Ricordo ancora al prima volta che l’ho vista.
Non era ancora mia ma già la bramavo con tutta la forza di una passione feroce.
L’ho inseguita, desiderata, strappata con al forza della mia violenta voglia alle mani da cui era stata accudita e educata fino ad allora…
Quando mi avvicino a lei le mani mi tremano e il corpo vibra per l’aspettativa.
La voglio. Stare con lei mi fa sentire libera.
Quando il mio corpo giace sopra il suo e
avverto tutta la sua potente voglia pronta a scatenarsi ad un mio piccolo cenno…
mi sento grande e forte come mai nessun uomo è riuscito a farmi sentire.
A volte la monto per ore. Fino a sentire le mie gambe fondersi con il suo corpo,
i nostri movimenti diventare un unico fluido piegarsi, guizzare, correre verso la metà.
Non chiede nulla e mi da tutto quello di cui ho bisogno.
E’ perfetta per me. Imprevedibile e pericolosa esattamente come mi sento io.
Possederla è come guardarmi in uno specchio. Coccolarla, accarezzarne dolcemente e fermamente i punti più sensibili è come toccare i miei nervi scoperti.
La adoro ma non riesco a capire chi è la schiava e chi è la regina tra di noi.
Mi possiede eppure sono io a guidarla alla scoperta del piacere più intenso.
Non riesco a fare a meno di lei, dell’adrenalina che mi circola nelle vene quando domo la sua forza ribelle.
Mi prendo cura di lei. Eppure non mi appartiene. Ne mi apparterrà mai. Veramente.
Quando i miei occhi affondano nel suo corpo lucente ricoperto di schiuma sento i brividi corrermi lungo al schiena e sciogliersi in fuoco liquido tra le cosce.
La vedo risplendente in tutta la sua trionfante bellezza.
Rivestita di cuoio nero. Pavoneggiarsi al sole.
Catturando solo sguardi ammirati.
E’la mia complice.
Quando il mio corpo nudo incontra la potenza vibrante del suo
il piacere mi travolge in modo devastante, la passione mi mozza il fiato.
Reagisco in modo istintivo serrandola ancora più forte tra le mie gambe e
DO GAS… perché lei è la mia DUCATI MONSTER!!!!!!
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18 years ago
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Cortesie di buon vicinato
abito da un po' in questo palazzo. Sto all'ultimo piano, siamo due soli inquilini, qui al sesto piano. C'è la vicina che è una signora anziana, ma arzilla, va, viene, speso parte per dei giorni... ma è tranquilla; non ci rompiamo le scatole. oltretutto è anche un po' sorda, cosi che le mie performance notturne non le danno noia...
si, io sono una trav, abbastanza belloccia, gambe lunghe, gran culo, mora e completamente depilata; molto alta e molto troia. mi piacciono i ragazzi di colore, africani del Senegal, per esempio. Ne vedo uno spesso, la sera, da quando mi sono trasferita qui, e menomale che la vicina non sente, che certe notti il tipo si sfoga e col suo manganello da 24 cm mi fa veramente morire... ma questa è un altra storia...
la vicina, ha un cane, da difesa, dice che è sola e che le fa compagnia... devo ammettere che spesso mi sono sorpresa a fissargli il cazzo, al mastino della vecchia, che è bellogrosso, e col repiro gli balla, lassotto la pancia... una bella bestia, veramente. capita che stranamente il cane non mi odia e non ringhia come fanno di solito gli altri cani che incontro per strada, no anzi, scodinzola quando mi vede e si lascia carezzare. forse il mastino è un po maiale e sente l'odore di troia, e magari sogna di farsi una montata, che non vede cagne femmine da secoli... e l'idea pianopiano ha iniziato a frullarmi nella testa... e qualche volta ho immaginato di farmi fare dall'animale mentre col vibratore mi tenevo allenato il buco del culo...
ma ecco che verso natale, un colpo di fortuna: la vecchiarda deve lasciare roma per una sera, che deve andare a un funerale, e non può portare Amilcare con se...(che culo!). al mattino del 22 dic, mi suona e mi chiede se le faccio la cortesia, quando torno stasera, di portare un po amilcare fuori, e poi a casa, dargli la scatoletta di ciccia e l'acqua fresca... poi lui dorme tranquillo tutta notte e l'indomani lei, verso le 9,30 sarà a casa di nuovo... che fai, le dici no? doveri di buon vicinato... "va bene signora, non tema, ci penso io all'amilcare. vada via tranqui, non c'è problema, sa". e cosi fu, lei parti lasciandomi le chiavi di casa sua. per tutto il giorno in ufficio non penso ad altro, e alla sera, quando esco, sono ipereccitata all'idea di poter disporre finalmente dell'amilcare, dal VIVO! arrivo in volata a casa, apro dalla vecchia e la bestia sembra contenta di vedermi, scodinzola, guaisce un paio di volte e mi segue a casa mia... prima la passeggiata, poi la cena... e poi il dopocena! ma faccio le cose in grande: indosso un perizoma di merletto nero, reggicalze nero, reggiseno rosso fuoco, calze col rigo nere velatissime e scarpe col tacco da 12 a spillo rosse fiammanti! metto un po di bracciali ed anelli. sopra solo un cappotto nero. adoro uscire cosi, cappotto e sotto quasi nuda, mi eccita da morire. la via sotto casa è tranquilla e scura e poi, che col mastino da 40kg al guinzaglio... chi si avvicinerebbe? usciamo.
in strada amilcare è bravo, non tira troppo, e cammina vicino. si struscia spesso alla mia coscia, sento il gancio dl reggicalze che strofina il manto nero dell'animale e sembra che gli piaccia. ogni tanto gli spio la mazza, sempre bella grossa.
al ritorno, in acensore, d'avanti lo specchio, mi slaccio il cappotto e lo carezzo col polpaccio, tra la coscia e le costole; vedo la mia coscia, la calza, la scarpa rossa e vedo il suo cazzo. amilcare aumenta il respro... ora a casa.
inutile dire che per dargli la ciccia c'ho impiegato un decimillesimo di secondo, cazzo. ero eccitata da pazza e non vedevo l'ora di poter approfittare del mio divano e del suo cazzone.
ancora in cucina, lui col muso nella ciotola, mangia, divora la cena. io da dietro lo carezzo: sento i muscoli dell'animale che si tendono, che si muovono sotto la pelliccia rasa che ha, sento la possenza animale che vibra... percepisco la sua forza, brutale, animale, bestiale. passo le carezze sul ventre e sul petto dell'animale, con le dita gli massaggio la pancia, sempre più in giù, e finalmente col dorso della destra sento il peso del bellissimo cazzone. un attimo e lo tengo tra le dita, le stringo un po e le muovo piano, come a masturbarlo... lui ha finito la cena ma resta li, cosi, fermo a zampe divaricate, freme e si lascia fare.. la cosa dura dei minuti, ormai lo masturbo con forza, facendogli scorrere le dita per tutta la lunghezza del pisellone, fino alle palle... ogni tanto gliele prendo tra le dita e le massaggio e loro si gonfiano e il pisello si sta indurendo... basta si va di la, sul tappeto, sul letto, dovunque possa farmelo mettere dentro. il lavoro di mano ha portato a dei risultati magnifici, ora lo tiene sguainato, dritto e duro per tutta la lunghezza e sbava e ansima. adesso sei mio, carino... e mentre con la destra gli massaggio i coglioni con la sinistra lo tengo fermo, m'avvicino col viso... lui respira forte e le vibrazioni gli fanno ballare la verga rossa e dura... socchiudo gli occhi e lo prendo tra le lebbra... oooooh, che bellezza di cazzo! ha una strana forma, non come quello umano ma ce l'avrà lungo una ventina di cm, e largo, cazzo, bello cicciotto e gonfio, rosso scuro con le venuzze che si vedono... gli sto facendo un pompino coi fiocchi, lo lavoro di lingua sulla cappella, e con le labbra strette me lo faccio scorrere dentro e fuori. quando è dentro gli faccio scorrere la lingua sull'asta, quando e fuori quasi tutto con la lingua gli tittillo la cappella, o quello che sembra la sua cappella... gli fa un effetto dirompente, la mazza si ingrossa ancora, sembra scoppiare. altri minuti di questo trattamento passano in un flash, sto attenta alla maestria di pompinara che mi distingue (dicono che faccia pompe da 91/2 se sono ispirata, e con un cazzo tra le labbra sono sempre ispirata..) mi sto godendo questo paletto animalesco e lo ciuccio con grandissima voluttà... torno presente alla scena e m'accorgo che dal buchino alla sommità del nerbo inizia a scolare un liquido denso e trasparente... è li li per venire il mastinoporcone... continuo, ho le labbra attaccate alla punta e la lingua che gli gira intorno, come un frullino... non ho più rossetto... con la sinistra continuo il movimento pippatorio... ancora quasi fuori, ma... la bestia si tende, le spalle si bloccano e s'abbassa un po sulle zampe posteriori... io me lo sto facendo scorrere di nuovo tra le labbra e a meta... esplode in uno schizzo giallastro, enorme! la sborra calda mi riempie e trabocca scolandomi sul mento, sulla guancia... sto per affogare e un'altro spruzzo mi colpisce in piena faccia... non credevo che venisse cosi tanto, cristo, a secchiate! sento la sborra scorrermi sul collo e tre, ancora il suo fluido, stavolta mi prende sulla spalla, sento il rumore.. ciaff...
quattro, cinque, sei, sette...
poi piano, gli schizzi finiscono, lui trema e si mette "seduto", ansima e ha il fiatone. io pure mi siedo sulle ginocchia, mi guardo alla specchio e sono un disastro, colo sborra dappertutto, ne ho un rivolo sulla pancia che scola fino alla coscia e mi bagna la calza... oddio che figata! una vera troia, succhiacazzi e bevisborra! mi faccio una foto col telefono...
amilcare sta sdraiato, sembra stanco, cazzo ci credo! gli ho succhiato l'anima a questo porcone...
mi rialzo a fatica, mi è tanto piaciuta la pompa al cane ma non sono soddisfatta ancora... ma mi sento provata e decido di farmi una doccia. oltretutto sono fradicia di sborra di canemastino e puzzo come una cagna i calore...
in camera mia c'è amilcare sdraiato sul tappeto, mi guarda. tolgo l'accapatoio, indosso un completo blu con dei fiori gialli ricamati sopra, perizoma e reggiseno, metto una giacchina corta alla vita gialla e tacchi a spillo neri, torno in bagno per truccarmi un poco... metre sto allo spechio sento che amilcare si muove, s'avicina, entra in bagno e mi fissa... non so cosa voglia, ma vedo che la mazza ha ripreso vigore... sembra di nuovo in tiro...
arriviamo in salotto e curiosa, seduta sul divano gli passo la destra sotto la pancia, lo carezzo e, come prevedibile, glielo prendo ancora in mano. cazzo, era vero e ce l'ha di nuovo duro! insaziabile animale da sesso! lo masturbo, ma non sembra essere d'accordo, gira su se stesso e mi toglie la mano, gira m'appoggia il muso sulla coscia (depilatissima, lucida, bianca e morbida...), e di nuovo. non capisco, e lo vedo ancora eccitato, la sbarra rossa fuori che ondeggia e sgocciola, e mi spinge col muso sulla gamba... non capisco, forse vuole che mi alzi, forse vuole uscire, vuole portarmi da qualche parte... mi alzo e vado verso il corridoio, lui dietro saltella. alla porta del salotto pero' mi fa capire che cosa vuole adesso il porco! si alza sulle zampre posteriori e s'appoggia con quelle davanti alle mie spalle, le unghie mi fanno male, ma mi piace sentirmi abbrancata, presa... io mi fermo e per non perdere l'equilibrio m'appoggio allo stipite della porta, lui pesa e io mi piego un po in avanti e capisco inequivocabilmente che cosa cerca... lo vedo con l'affare sguainato a tutta forza, che tenta di avvicinarmisi da dietro e tenta di scoparmi... mi vuole fottere per davvero!!
stiamo li. in corridoio, davanti allo specchio. io con lui che mi abbraccia e col manganellone a caccia di un buco di culo (il MIO!) da sfondare... certo, che se scopa come viene, sarà una vera goduria... altro che negri.
mi abbasso, in ginochio a gambe larghe; lui mi gira intorno e col muso mi spinge da dietro, mi vuole a pecorina.. il bastardo sa il fatto suo, e l'accontento. nemmeno il tempo di mettermi in posa che lui è già li dietro, sale sulle mie spalle e avvicina il cazzone... mi cerca... sposto il perizoma, inarco le spalle, allargo le chiappe e con la sinistra lo aiuto a trovare la strda giusta. oh, mi tiene stretta dalla vita, sento la bava che cola sulla schiena, sento la punta del pisello che s'appoggia, lo indirizzo per bene e quando sente che la via ' aperta, il porcomastino mi da un colpo formidabile e me lo infila tutto dentro. fino alle palle! sento la pelliccia che che mi solletica le chiappe e dallo specchio guardo la scena: lui mi tiene, lo sguardo famelico, la bava alla bocca, il suo palo piantato dentro di me... ma non gli basta. da subito, comincia a vibrare colpi poderosi coi fianchi, manovra quella sua mazza rossa con forza bruta. colpi su colpi me lo fa scorrere dentro fino alla fine e lo sento che scava, sfonda, m'allarga. ogni colpo sento il piacere che aumenta, e mi guardo allo specchio, posseduta da un grosso cane infoiato che mi vuole come la sua troia. mi sta prendendo forte come un animle sa fare. mi scopa da impazzire e io sto godendo come una vera cagna troia puttana... si bello, dai, sfondami, sfondami. fammelo sentire fino in fondo, tutto, tutto, forte. sfondami, gli dico e lui pare capirmi. lo sento ansimare e guaire, lo sento che aumenta la forza, mi sta sfasciando le chiappe, glielo sento di marmo, e finalmente, lo sento che sferra un colpo tremendo e si blocca tremando, e spinge e spinge...vengo, cazzo se vengo: come mai prima di allora. quell'animale mi ha fatto godere come una vera vacca! lui spinge forte e lo vedo pompare litri di sborra, con fiotti bollenti. schizza, schizza e come prima con la bocca, mi riempie fino a veder la sborra scolare fuori dal buco del mio culo rotto. me la schizza tutta dentro e si stacca tramortito dall'orgasmo che ha avuto... io mi guardo allo specchio, distrutta, a pecora, col buco del culo sformato e allargato. un buco scuro e fradicio, mi ha rotta tutta, e la sua sborra, cola in un rivolo lungo la coscia sul tappeto...
amilcare, amore miooo|
dio mio, quand'è che la vecchia partirà di nuovo?
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Mia cognata
Un giorno d’estate, credo i primi giorni di agosto, rimasi cinque giorni a casa della mia ragazza, i suoi genitori erano andati in Puglia, e lei era rimasta sola in casa con le sue due sorelle, così rimasi per far loro compagnia durante la notte. La prima sera ci vedemmo tutti e tre insieme un film in tv, poi ad una certa ora siamo andati a letto. Dormivamo tutti e quattro nello stesso letto, un letto matrimoniale, e credetemi stavamo molto stretti, ma come dicevo tutto andò bene senza alcun problema.
La seconda sera eravamo tutti e quattro a cena, quando arrivò anche una altra sorella della mia ragazza, sposata insieme al marito, passammo una bella serata, chiacchierando, scherzando e bevendo. Erano quasi le due del mattino, quando andarono via, ed avevamo alzato un po’ il gomito quella sera bevendo più del dovuto, comunque ero perfettamente lucido, solo che mi sentivo allegro, molto allegro e felice, non so spiegare molto bene la sensazione ma era bello. Andarono a letto la mia ragazza ed una sorella, mentre l’altra Cinzia, rimase sul terrazzo con me, a fumarci una sigaretta. Cinzia è una ragazza di 20 anni, mora, un fisico molto bello, un viso stupendo ed un culetto meraviglioso. Ad un tratto mi girai verso di lei e gli chiesi un bacio, lei si avvicinò e mi diede un bacio sulla guancia, ed io gli dissi “ sulla guancia mi baci sempre, volevo un bacio sulle labbra”, si avvicinò di nuovo e mi diede un bacio sulle labbra. Mi sentivo super eccitato, era da tanto che aspettavo quel momento, ma non avevo mai avuto il coraggio di chiederglielo, poi andammo a letto anche noi.
Credo fossero le quattro del mattino, mi svegliai di soprassalto, e sentii la sua mano sul mio sedere, io dormivo in mezzo tra la mia ragazza e Cinzia, così molto dolcemente comincia ad accarezzargli le gambe, e piano piano salivo verso la sua figa, infilai la mano dentro le sue mutandine e cominciai a masturbarla piano e con molta dolcezza. Aveva tutta la passera fradicia, ed io continuavo, sentivo i suoi leggeri gemiti di piacere e mi stringeva con la sua mano forte il braccio, era al settimo cielo. Poi prese lei la situazione in mano, mi tirò fuori l’uccello, e comincio a farmi una sega, dolce e delicata ed io continuavo a masturbare lei, fino a quando non siamo venuti insieme. Io avevo la mano tutta fradicia del suo orgasmo e lei piena della mia sborra calda.
La sera seguente dopo cena e dopo un buon film in tv, l’altra sorella era uscita, la mia ragazza era andata a letto perché aveva lavorato ed era molto stanca ed io e Cinzia siamo rimasti soli sul divano. Eravamo al buoi, vicini ed avevamo un lenzuolino leggero sopra le nostre gambe. Ad un tratto lei mi tirò fuori l’uccello e lo prese in mano, lo maneggiava con estrema delicatezza, ed io ero eccitatissimo e pensavo dentro di me questa sera non mi accontento di una sega voglio di più, ma non feci in tempo a terminare il mio pensiero che lei aveva già infilato la testa sotto il lenzuolo, ed aveva cominciato a farmi un pompino. Con molta calma succhiava e muoveva la sua lingua intorno al mio pisello, con una delicatezza impressionante, era bravissima, tanto che dovetti farla smettere altrimenti sarei venuto subito.
Si alzò in piedi tirò via pantaloni e mutandine, e si sdraiò sul divano con le gambe spalancate, pronta per farsi impalare dal mio pisello, ed io senza esitazioni glie lo infilai tutto dentro fino alle palle. Aveva una figa super bagnata e caldissima, ed io comincia a fare su e giù sopra di lei, con molta calma, senza pensare a cosa potesse accadere se lamia ragazza poteva svegliarsi.
Lei cominciò a godere da far paura e mi stringeva sempre più forte ogni volta che affondavo il pisello tutto dentro di lei.
Ad un tratto mi fece fermare e si girò a pancia sotto sul divano e mi disse “ vuoi mettermelo nel culo? “
Non credevo alle mie orecchie, senza pensarci due volte, gli bagnai per bene il buco del culo e piantai il mio pisello dentro di lei. Aveva quel buco così stretto che solo ripensarci mi viene la pelle d’oca, non dico che era vergine o forse si ma di sicuro altre al mio poteva esserci entrato un altro pisello e basta. Comincia a spingerlo ogni volta più dentro, finchè non entrò tutto, e lei la vedo che era tra il piacere ed il dolore, mordeva forte il cuscino del divano ed emetteva dei gemiti soffocati per non svegliare la sorella, poi non potendo più resistere gli riempii il culo di sborra, dando l’ultima affondata fino alle palle e fino all’ultima goccia di sborra.
Rimanemmo in quella posizione per qualche minuto, con il pisello dentro al suo culo, poi ci rivestimmo, eravamo completamente sudati, lei si sdraio con la testa sulle mie gambe ed abbiamo parlato un po’, di quanto tutti e due per molto tempo avevamo sognato quel momento, poi guardammo l’orologio e rimanemmo stupiti dall’ora, avevamo fatto per quasi due ore di seguito sesso. Una notte davvero fantastica quella e le altre che seguirono successivamente, ormai eravamo diventati una coppia di sesso molto affiatata, ogni momento da soli ne approfittavamo per fare del sesso, e quando il tempo a disposizione era poco lei mi faceva dei pompini con ingoio, la sua vera specialità. La nostra storia però un giorno terminò, quando lei vide l’altra sorella, Serena me mi faceva una spagnola in macchina sotto casa mia, ma credetemi non potevo resistere ad un seno come quello una quinta bella soda naturale, anche lei una bella ragazza non come Cinzia lei era la perfezione ma comunque aveva tutti i requisiti giusti. Poi la storia con Cinzia ormai era conclusa, con la mia ragazza avevamo rotto perché lei era bellissima, ma il solo sesso che potevo fare con lei era la classica scopata, lei a gambe spalancate ed io che rombavo, e con Serena invece la storia durò ancora dopo quella spagnola, per alcuni mesi, di nascosto, e devo dire che le cose che ho fatto con lei non le avevo mai provate, unaera e propria porca a tutti gli effetti. Ma questa è un'altra storia che vi racconterò in seguito, ma solo se me lo chiederete voi.
Di storie da raccontare e di giochini che ho fatto ne ho diversi, dovete solo chiedermeli ed io li racconterò per voi.
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18 years ago
admin, 75
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La prima volta con un\'altro uomo
Una storia vera.
Circa quattro anni fa è arrivato un nuovo collega di lavoro molto simpatico, carino e disinvolto.
Ha iniziato subito a dimostrare interesse nei miei confronti. Naturalmente ne ho parlato con I., che mi ha suggerito di non scoraggiarlo.
Ci siamo incontrati spesso, ma sempre con altri colleghi, finchè un giorno mi ha chiesto di vedermi da sola e ci siamo trovati in un bar.
Ci siamo seduti ad un tavolino appartato ed abbiamo iniziato a parlare del più e del meno.
Portavo una gonnellina non molto corta, ma sedendomi mi era salita un poco: notai subito che P. mi guardava ogni tanto furtivamente le gambe e la cosa mi faceva molto piacere, tanto che, spostandomi, l’ ho fatta salire ancora di più.
Inavvertitamente le nostre ginocchia si sono toccate leggermente, istintivamente mi sono allontanata leggermente, ma subito dopo sono stata io a cercare il contatto.
E’ stato come un segnale che ha sbloccato la conversazione: P. ha cominciato a confessarmi quanto mi desiderasse fin dalla prima volta che mi aveva vista, che spesso fantasticava di ammirami mentre mi spogliavo, di fare l’amore con me…. Ora le nostre ginocchia erano premute l’una contro l’altra ed il desiderio era reciprocamente cresciuto.
Ci lasciammo dopo una mezz’ora di conversazione, ed arrivai a casa tutta bagnata…
Devo precisare che senza le sollecitazioni di I., non sarei mai andata oltre, anche se la situazione mi eccitava parecchio. Era la prima volta che mi sentivo corteggiata e desiderata da un altro uomo dopo il matrimonio.
Una mattina (sapevo che eravamo entrambi liberi dopo le 10), mi sono vestita in modo leggermente provocante e, dopo la pausa, l’ho invitato a casa mia “a bere qualcosa”.
Inutile dire che ha accettato senza alcuna esitazione.
Ero molto tesa ed imbarazzata, ma anche molto eccitata.
Appena entrati in casa l’ho fatto accomodare in salotto e gli ho offerto (come promesso) da bere. Abbiamo parlato del più e del meno finchè mi ha preso le mani per scaldarmele.
Abbiamo iniziato ad accarezzarci e baciarci appassionatamente. Il mio livello di eccitazione e di tensione saliva sempre più, mi sembrava di essere tornata alle mie prime esperienze… erano anni che non provavo queste sensazioni….
Sentivo le sue mani risalire lungo le mie gambe fino ad arrivare ad accarezzarmi le mutandine, ormai completamente bagnate.
Io ero piuttosto bloccata e non riuscivo a ricambiare le sue carezze, tanto che, ad un certo punto, mi ha preso la mano e l’ha portata sulla patta dei pantaloni, per farmi sentire cosa c’era “sotto”.
Mi ha sollevato la gonna, mi ha tolto le mutandine e con decisone mi ha messa in ginocchio con il busto appoggiato al divano. Ha iniziato a leccarmi il buchino, poi si è abbassato i pantaloni e me lo ha infilato dentro lentamente.
Non ero abituata a questo tipo di rapporto per cui all’inizio ho sentito un po’ male, ma dopo pochi istanti l’eccitazione ha avuto il sopravvento e mi sono lasciata andare completamente…
Lo sentivo entrare ed uscire da me e mi sembrava di fare l’ amore con lui.
Anche lui era molto eccitato ed ha goduto abbastanza presto.
Questo primo incontro si è concluso così, ricordo che sono rimasta turbata per tutto il giorno.
Appena mio marito è tornato a casa, ha voluto sapere tutto dell’ incontro nei minimi dettagli e si è stupito di quello che mi sono lasciata fare, poiché con lui sono piuttosto restia a questo tipo di rapporto.
Ripensando al passato, questo ragazzo è stato la persona adatta per la “prima esperienza allargata”, perché si è sempre comportato correttamente, è serio, simpatico ed ha una mentalità aperta, tanto che poi è stato il primo ad essere coinvolto nei nostri rapporti “a tre” . Tuttora lo incontriamo ogni tanto.
Con il mio collega di lavoro, che chiamerò P., gli incontri si sono susseguiti in modo abbastanza regolare (avevamo entrambi mezza mattinata libera il martedì…).
Mi raggiungeva a casa senza farsi troppo notare dai vicini; qui lo aspettavo cercando di variare ogni volta l’abbigliamento e la situazione: gonna corta e camicetta trasparente; calze nere, reggicalze e scarpe col tacco; facendomi trovare nuda sul letto…
Gli incontri non erano mai eccessivamente lunghi, in quanto P. doveva tornare a casa per l’ora di pranzo dalla sua compagna.
Forse per questo P. colse l’occasione di un suo viaggio a Milano per invitarmi a seguirlo. Accettai con gioia (all’epoca avevo una sorella che lavorava a Milano) e partimmo insieme in treno. P. ancora non sapeva che I. era a conoscenza di tutto, e la cosa credo lo eccitasse ancora di più.
Fu tutto molto eccitante, a partire dal viaggio. Indossavo un abitino corto ma largo, senza niente sotto. Mi sedetti di fronte a lui e feci in modo che se ne accorgesse. Mi ero depilata ed ero particolarmente su di giri : ti lascio immaginare la sua sorpresa e
l’ effetto che la situazione creò su entrambi ….
Arrivati a destinazione ci separammo (io da mia sorella e lui da degli amici) per ritrovarci il giorno seguente in albergo (alle 10 di mattina !).
Puntuale mi presentai all’ appuntamento ed appena entrati nella stanza ci spogliammo immediatamente, ci sdraiammo sul letto e cominciammo ad accarezzarci reciprocamente. P. mi parlava con dolcezza e decisione in un modo che mi eccitava moltissimo.
Ho cominciato a leccarlo dappertutto e poi l’ ho preso in bocca fino a farlo quasi godere..
P. a questo punto mi ha penetrata , alternando movimenti lenti con colpi più ritmati e decisi.
Mi faceva impazzire di desiderio in questo modo: sentivo il suo cazzo uscire completamente da me, poi entrare ed uscire appena appena diverse volte e quindi affondare con decisione, continuando a dirmi quanto gli piacevo e mi desiderava…
Mentre mi scopava, cominciai a toccarmi (mi piace moltissimo farlo mentre faccio l’amore) e venni più volte finchè anche P. esplose di piacere tra le mie gambe.
Continuammo a fare sesso fino alle sei del pomeriggio, (riposandoci di tanto in tanto, per poi riprendere a stimolarci reciprocamente) quando, piuttosto stanchi, uscimmo a mangiare qualcosa.
Dopo circa un’ ora siamo tornati in camera ed abbiamo ripreso il nostro incontro intimo, dormendo solo qualche ora.
A P. piace molto quando prendo in bocca il suo cazzo, mi guarda mentre lo faccio, credo di avere un’espressione che lascia completamente trasparire il mio piacere di avere un bel cazzo duro in bocca, leccarlo, mordicchiarlo, succhiarlo, stofinarmelo sul viso fino a farlo godere. Quella notte l’ ho fatto con molto trasporto.
La mattina seguente il treno ci attendeva, ma P. ha voluto guardarmi mentre mi “rivestivo”, visto che nella foga del giorno prima non ne aveva avuto il tempo: insomma, uno spogliarello alla rovescia…
Era la prima volta che ci incontravamo senza assilli d’orario e devo confessare che è stata una giornata indimenticabile, credo per entrambi. Non mi capita spesso di fare sesso per ore, ci vuole un elevato stato di eccitazione e la compagnia “giusta”, ma quando ci sono queste condizioni mi piace molto..
Dopo la “gita” a Milano, ho incontrato ancora qualche volta P. da sola, devo confessare che I. cominciava a diventare geloso, anche se lo eccitava sentirsi raccontare nei minimi particolari le mie “avventure”. Abbiamo quindi deciso di proporre a P. un incontro a tre.
P. ha accettato senza troppe esitazioni, anche se per lui, ma anche per noi, era la prima esperienza di questo tipo: era curioso di provare….
Passò un poco di tempo prima che fossimo tutti disponibili e l’attesa aumentò la curiosità di tutti.
Finalmente arrivò il giorno “x”….
P. venne a casa nostra un pomeriggio in cui nostro figlio era a scuola; I. era ancora al lavoro; per rendere la situazione meno imbarazzante eravamo d’accordo che ci avrebbe raggiunti dopo una mezz’ora.
Ci spogliammo subito ed iniziammo ad intrattenerci piacevolmente.
Quando arrivò mio marito, P. mi stava leccando tra le gambe.
Continuammo come se niente fosse (anche se in realtà eravamo molto imbarazzati). I. si spogliò rapidamente e si unì a noi, iniziando ad accarezzarmi ed iniziò a baciarmi sulla bocca.
Dopo qualche minuto l’eccitazione prevalse sull’imbarazzo…… Era la prima volta che sentivo su di me le mani di due uomini, che mi sentivo stringere da due corpi nudi, che avevo a disposizione due cazzi turgidi tutti per me….
Li feci sdraiare a pancia in su’ e mi inginocchiai tra di loro, cominciai a prendere in mano entrambi i cazzi ed a succhiarli alternativamente…. che strana sensazione !!
Sentivo i loro sguardi sulla mia bocca, che avvolgeva con passione i loro arnesi, e sul mio corpo, riflesso nello specchio ai piedi del letto…
Mio marito non riuscì a trattenere a lungo l’eccitazione e mi venne in bocca, mi fece sdraiare e cominciò a leccarmi, mentre continuavo a succhiare il cazzo di P.
Dopo qualche minuto anch’io raggiunsi un orgasmo molto intenso che mi procurò un forte desiderio di essere penetrata. Mi misi a cavalcioni su P. e cominciammo a fare l’amore con passione.
Ero così bagnata che il suo cazzo scivolava dentro di me senza alcun attrito. P. era molto resistente e continuammo così per diverso tempo. Nel frattempo mio marito era tornato “in forma” e mi sembrava volesse essere coivolto.
Mi sollevai, sfilando il cazzo di P. dalla mia patatina e mi misi a cavalcioni su mio marito, ricominciando il movimento appena interrotto.
A questo punto P. si porto’ dietro di me e cominciò a massaggiarmi il buchino… Ero talmente bagnata che il suo dito entrò senza fatica….
Subito dopo sentii puntare il suo cazzo su di me. I. , che aveva capito le intenzioni di P., si fermò un attimo senza però uscire da me. Il leggero dolore inizale (P. mi ha penetrata lentamente e con dolcezza) lasciò presto spazio a sensazioni decisamente più piacevoli. Ora sentivo i loro due cazzi dentro di me e tutti e tre ci muovevamo cercando di mantenere una certa sincronia (cosa non molto facile): dopo qualche minuto io e P. siamo venuti quasi insieme, seguiti immediatamente da mio marito.
Devi sapere che con mio marito ho praticato il rapporto anale pochissime volte, perché col suo cazzo provo un certo dolore, ma in quella occasione (ed altre volte con P.) mi è veramente piaciuto.
La cosa che comunque più mi eccita è sentirmi desiderata ed ammirata, e P. in questo è bravissimo: ogni tanto mi telefona e mi dice che non vede l’ora di vedermi, di toccarmi e di sentire le mie labbra sul suo cazzo…. se la telefonata dura qualche minuto mi trovo tutta bagnata…. qualche volta ci siamo anche masturbati al telefono…
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18 years ago
lisa1e1marco,
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La mia prima volta
Avevo diciotto anni, ero un ragazzo alto e magro, abitavo a Milano in un quartiere periferico ( Affori), correva l’anno 1970. Come tanti ragazzi della mia età, assieme ad un amico ci divertivamo a percorrere la strada nei campi attorno all’ospedale di Niguarda per spiare le vecchie puttane che in rifugi di fortuna praticavano il mestiere. Quello fu un periodo di masturbazioni incredibili che C. ed io praticavamo praticamente tutti i giorni. Ero affascinato alla vista di quei corpi nudi, opulenti e vecchi di quelle matrone, anche ora mi attraggono molto, e nello stesso tempo la mia attenzione era affascinata da quei cazzi eretti che stantufavano le donne piegate alla pecorina. Mi piaceva allo stesso tempo osservare sia le vecchie puttane che i loro abituali vecchi clienti.
Uomini maturi e donne mature: da allora sono parte consistente delle mie fantasie erotiche. Il mio amico C. era un ragazzo di piccola statura, ma come dice il famoso proverbio, aveva un cazzo di enormi dimensioni, premetto che con lui non ho mai avuto relazioni, avevo troppa vergogna e poi consociavamo le nostre famiglie e questo ha fatto si che io e lui non andassimo oltre a quello che facevamo. Eravamo sempre assieme perché condividevamo tutti e due la passione del motocross e essendo di origini economiche molto umili eravamo sempre in cerca di soldi, arrangiandoci con lavoretti vari.
Un giorno C. mi confida che conosce un uomo di nome Danilo, che gli piace stare con i ragazzi come noi, che ama toccare e trastullare nel letto di casa sua, niente di più. C. mi propone di trovarci con Danilo la sera stessa, dicendomi che quell’uomo è generoso; io accettai subito pensando che dopotutto non c’era niente di male per un po’ di toccamenti fra maschi, poi pure pagati!
Ci recammo all’appuntamento e finalmente potei vedere che Danilo era un uomo sui trenta anni alto e robusto con una Jaguar come macchina, parlammo un po’ e poi raggiungemmo la sua abitazione in centro di Milano. La sua casa era bella e grande, appena raggiunta la camera da letto Danilo accese un videofilm pornografico, ci chiese di spogliarci e metterci a letto, lui andò in bagno a lavarsi. C. ed io già eccitati per la visione del film eravamo pronti quando Danilo apparve nudo in camera; era già con il cazzo eretto, non tanto grosso ma ben dotato, era un bell’omone, chi immaginava che importanza nel mio futuro rappresentava quella visione?
Ci raggiunse nel letto e cominciò a baciarci sul corpo, tutto compresi i cazzi e culi, le sue mani indagavano ogni angolo dei nostri corpi, io ero eccitato al massimo, e quando ciò accade il mio pene si bagna esageratamente al punto che Danilo mi chiese se avevo lo scolo (cosa che fortunatamente non ho mai contratto), e quando capì che ero sano ma eccitatissimo si eccitò di più al punto che decise di dedicarsi solo a me, così disse a C. di prendersi il videoproiettore ed andare a vere i film in sala.
Una volta soli riprese ad accarezzarmi, io con la mano gli accarezzai il cazzo, era durissimo, notai che le dimensioni erano normali, intanto Danilo mi baciava sul collo tentando di baciarmi in bocca ma io non glielo permettevo, non mi andava che mi baciasse in bocca. Lui ad un certo momento mi posizionò girato di sponda e mentre continuava ad accarezzarmi spinse il cazzo fra le mie natiche, rimasi sorpreso, perché credevo che i giochi non si spingessero a così tanto, però la mia eccitazione era al massimo nonostante accorgendomi che il mio sfintere era stato unto con qualcosa, desideravo che l’evento continuasse.
Danilo era delicatissimo, spingeva il cazzo con estrema delicatezza, e man mano che mi penetrava, provavo delle sensazioni meravigliose e se una parte di me si ribellava, il resto si lasciava andare alla percezione di emozioni e sensazioni fisiche di quel meraviglioso strumento che mi entrava, anzi ormai mi stantufava esattamente come avevo visto fare con la vecchia puttana; ero bagnatissimo, desideravo non finisse più! Ad un certo punto sentii le contrazioni dei muscoli del cazzo sollecitare le pareti dello sfintere anale e un liquido caldo cominciò riempirmi l’intestino, capii che era venuto dentro di me. Danilo mi tenne stretto a se continuando la penetrazione senza più muoversi, il suo cazzo era sempre duro, in me continuava la sensazione di piacere ed il mio sfintere era come impazzito contraendosi in continuazione.
Ad un certo punto sentii un leggero bruciore e mi accorsi che Danilo estraeva il cazzo, alzandosi andò in bagno a lavarsi per poi tornare da me, dicendomi che ero stato bravo ma che ora voleva di più. Stando in piedi davanti a me che ero seduto sulla sponda del letto, avvicinò il cazzo semiduro alla mia faccia e mi disse di leccarglielo con calma; non avevo tempo di pensare a lungo alle mie remore, perché ero sempre più eccitato. Cominciai ad annusarlo e rendendomi conto che il suo odore mi era gradevole, iniziai a leccare quel meraviglioso oggetto che si allungava sempre di più, ad un certo punto Danilo mi prese la testa fra le mani, mi intimò di prenderlo in bocca e spinse il bacino contro di me, affondando il pene in fondo alla gola: ebbi un urto di vomito e rischiavo di perdere l’eccitazione, lui si accorse allora cominciò a ritmare dolcemente la penetrazione in bocca introducendo il cazzo fino a metà e non oltre, io lo assecondai e con le labbra stingevo l’asta eretta, ne sentivo il sapore, mi piaceva da impazzire; andammo avanti un bel po’, passavo dal pompino a lunghe leccate e baci, non tralasciavo nulla, lo volevo assaporare in tutti i modi, anche le palle non venivano trascurate, ad un certo punto il cazzo si gonfiò, Danilo mi tenne la testa avvinghiata al bacino che si muoveva velocemente con movimento ondulatorio, io capii che stava per venire e non volendo che mi sborasse in bocca riuscii a divincolarmi in tempo, senza evitare che mi riempisse la faccia di schizzi.
Dopo continuammo ad accoppiarci diverse volte e alla fine ero piacevolmente distrutto, una volta finito tutto, chiamai C. che era ancora intento alla visione dei film porno e salutato Danilo mi recai a casa. Per tutta la notte rimasi turbato dalla esperienza trascorsa, mi affascinava il corpo robusto di Danilo, soprattutto mi attraeva la sua età (aveva il doppio della mia età), nello stesso tempo i sensi di colpa aumentavano...
Sono passati 30 anni, non ho più avuto esperienze sessuali con uomini, anche se sempre più spesso ho sognato di averle, masturbandomi ed introducendomi oggetti simili al cazzo nel culo , ma non ho avuto mai il coraggio di riprovare concretamente. Ora vivo felicemente con una donna da 15 anni, ci vado d’accordo, però nella mia intimità sogno di riprovare a fare sesso con un uomo più vecchio di me, possibilmente robusto o grasso, ma non esagerato, che abbia un bel cazzo e sia resistente e delicato come Danilo, soprattutto discreto.
La voglia di farlo è enorme, nel momento in cui scrivo sono tutto bagnato come allora, dove sei omaccione cazzuto? Vorrei tanto trovarti per regalarci momenti di pura goduria! Ho 48 anni, robusto alto 1,88 e peso 92 Kg., abito in zona lago Maggiore, assolutamente non posso ospitare, amerei incontrare segretamente un uomo maturo, almeno 55/65 anni, attivo e desideroso a divertirsi a lungo con me. La riservatezza è la cosa più importante, subito dopo la pulizia ed un bel cazzo. Chi vuole conoscermi mi cerchi: [email protected]
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18 years ago
admin, 75
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Sesso & misteri
Ancora prima di sposarci, durante i nostri 10 anni di fidanzamento, avevamo maturato, sotto l'aspetto sessuale, una buona esperienza. Ci rendemmo conto, sin d'allora che occorreva uno slancio per apportare innovazioni alla routine. Bene la trama mi incuriosì. Presto iniziai a fantasticare con la mente. Pensai subito che sarebbe bello godersi un'altra donna e, allo stesso tempo, sapere che mia moglie (allora fidanzata) se la spassasse con un uomo misterioso.
Quando facevamo l'amore - ricordo bene che era per un momento di massima eccitazione - le dissi: "Ti piacerebbe farlo in 4?".
La risposta fu dapprima evasiva, quasi per forza, ma venne fuori un si.
Tutto finì con le parole, ma nella mia mente iniziarono a fantasticare vertiginosamente mille pensieri. Allora comprai un settimanale regionale specializzato di annunci. Sfogliai velocemente tutte le voci che non mi riguardavano e indirizzai il mio interesse nella rubrica relazioni sociali. La scelta, come solitamente accade in questi casi, è sempre difficile.
Scelsi uno di quegli annunci. Tutto avvenne in una fase di incontrollabile eccitazione; strano, ma vero, la mia mente era già proiettata in un letto con la scena di un bel gioco di coppie. Scrissi molto, non mi limitai affatto a rispondere con il classico "siamo interessati al vostro annuncio....ecco i nostri numeri per contattarci". In quello scritto impressi i miei stati d'animo: la foga di maturare quei desideri era tanta e indescrivibile. L'indomani, pertanto, spedii la mia maxi lettera, per l'esterefatto destinatario che avrebbe dovuta leggerla. Attesi con ansia la risposta.
Questa non tardò a giungere. Un giorno squillò il mio cell. La voce decisa di un uomo (come mia prima impressione era quella di una coppia navigata) mi rivolse un invito: ragazzi cosa fate sabato sera? Che ne dite di bere qualcosa insieme? Risposi che per me era tutto ok, ma non dissi lui che avevo un grosso nodo da sciogliere. La mia fidanzatina non era al corrente di quel che stavo combinando.
Dovevo trovare una soluzione, in quanto non potevo correre da solo. Alla fine, dopo un lungo braccio di ferro, lei accettò la mia proposta. Durante il nostro primo viaggio cercavo di darle coraggio: "dai, in fondo, non stiamo andando in un altro mondo, ma a conoscere una coppia di amici".
Una volta che si erano pacati i nostri animi giunse quel momento. Ci siamo incontrati e ci hanno subito invitato ad andare in un hotel di alta classe. Un ambiente sobrio, raffinato e molto signorile. I sogni iniziarono a materializzarsi. La nostra prima coppia era niente male, anzi. Lei una 40enne bionda, alta, tacchi a spillo, con reggicalze che trasparivano da una mini corta. Lui, 44enne, moro, ben messo, fisico atletico e perfetto cultore di arti marziali. La mia lei, notai fra me, che era interessata al dialogo. Io, invece, corsi in fretta. Pensavo che l'appuntamento in quello hotel doveva tramutare la nostra prima esperienza. Niente da fare era solo il primo sexy appeal. "Ci risentiremo presto, mi disse la coppia misteriosa........discutiamone prima, no? Penso che sia la cosa più corretta per entrambi!" Fu in effetti proprio così. Al secondo appuntamento fummo invitati a cena. Trascorsero almeno un 15 giorni. Dopo quella cena ci dissero: "volete salire a casa nostra? I nostri figli sono fuori e rincasano tardi". Ok, rispondemmo noi. Stavolta, però, il mio stato di eccitazione crebbe a dismisura. Come solitamente accade in questi casi, il vero dilemma era quello di rompere il ghiaccio.
Chi avrebbe iniziato per prima? Io dissi al padrone di casa: "Tocca a te, siamo a casa tua, no?". Mi rispose che avevo ragione. Ecco la prima ricetta dello scambio: musica dolce e soffusa, una videocassetta interessante e luci spente in un soggiorno, con la luce in penombra che arrivava dalla Tv. Tutto ebbe inizio con il ballo di un lento. La 40enne bionda, seno V misura e suoi tacchi erano stretti a me, le mani di entrambi iniziarono a palpare e, quando m'acccorsi che la mia fidanzata dopo alcuni minuti di preliminari slegò la cintura ed iniziò a lavorare con l'arnese in bocca andai in visibilio. Mai, dico mai, avevo provato una sensazione così piacevole: da una parte ero geloso e impaurito per quanto stava accadendo e, dall'altra, ero al settimo cielo. Ci spostammo poi in camera da letto e il gioco fu fatto.
Ci piacevamo in 4, stavamo tutti bene e ci spogliammo tutti nudi. La seconda super sensazione la provai nel momento in cui possedevo la mia fidanzata e l'uomo misterioso glielo porgeva in bocca. Notai che lei era molto attenta e impegnata. Ci teneva a non sfigurare. Lui godeva davvero, io altrettanto. Il gioco proseguiva bene fino al punto di invertire nuovamente i ruoli. E poi, alla fine, la liberazione. Lui venne come un'onda nella bocca della mia fidanzata. La 40enne ci sapeva fare davvero: una pompinara come Lei non l'avevo mai conosciuta. Molto brava nel praticare il fellatio. Una donna carica di erotismo, passione e voglia di scopare.
Una pratica a me sconosciuta, in quanto, da fidanzati non avevo mai avuto questo privilegio: un'eiaculazione per via orale. L'uomo misterioso, si. Per me fu lo stesso. Come se fossi io. Al nostro rientro eravamo entrambi turbati, ma in altrettanto modo soddisfatti. Per ben 12 anni siamo andati avanti così: ci vediamo una, due volte al mese e, perfino, al nostro matrimonio invitammo quella coppia. Oggi, a distanza di tempo, tutte le volte che lo faccio con mia moglie, sussurro lei la frase: ti piace in 4? Lo vorresti quello suo in questo momento? Mia moglie risponde sempre si ed accelera i suoi orgasmi a ripetizione. E pensare pure che quando lo facciamo in macchina (in 4 si intende) è ancora più eccitante. Mia moglie al fianco dell'autista in autostrada che glielo succhia con vigore. Io sistemato dietro e senza pensiero alcuno per la guida, che mi faccio spompinare dalla signora.
Due orgasmi in un tragitto di 30 km, oltre a una bella venuta in un'area di sosta. E le storie continuano. Il tempo e l'esperienza ci hanno adesso indotto a mutare qualche abitudine. Ci vuole una nuova coppia. Detto fatto. Fu per caso che su internet chattando con una donna che siamo arrivati al punto di parlare di scambio, e che, alla fine, avevo il piacere di incontrare una coppia come noi. Ci siamo incontrati per quattro o cinque volte, ma siamo ancora agli inizi. Un turn over dettato più dalla necessità, per dare ancora una sterzata al nostro rapporto (oggi coniugale), a quello che, nonostante frequentassimo una coppia, stava anch'essa diventando routine. I nostri nuovi amici sono in ferie. Al loro rientro accadrà qualcosa di bello, perché ne abbiamo già parlato. Lei è una donna meravigliosa che, forse, cela dentro di se un pizzico di grande mistero.
Mistero questo che, per una donna in se per sè attraente, è solo quel delirio che potrebbe fare esplodere i sensi di due coppie alla ricerca di nuovi stimoli. Io e mia moglie da un parte e la coppia nostra amica dall'altra: noi siamo alla ricerca di momenti intriganti per fare maturare queste fantastiche esperienze.
Queste esperienze, in sintesi, li traduco e sintetizzo sulla scorta di alcuni principi:
a) giocando con altre coppie s'innesta un meccanismo indefinibile che aiuta a rafforzare e saldare qualsiasi legame.
b) nessuna tentazione estranea al matrimonio (tradimento coniugale) aleggia nelle nostre menti (mia e di mia moglie)
c) la voglia di conoscere nuove coppie lubrifica, come l'olio in un motore, segreti e passioni.
d) tutti i momenti antecedenti e conseguenti i primi incontri sono belli e indescrivibili
e) ritrovarsi in un flirt e incrociare gli sguardi è un'emozione unica! Provatela anche voi che avete letto queste parole. Non ve ne pentirete.
Oggi siamo orgogliosi di essere favorevoli allo scambio. Un invito lo rivolgiamo a chi non ha ancora provato: fatelo! Non ve ne pentirete e ci prenderete gusto!
Voi cosa ne pensate?
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16
18 years ago
perbenisti, 52/52
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Una serata passionale
una sera mentre stavo tornando a casa, dopo essere stato dalla mia ragazza, passo da una strada buia e ad un certo punto... vedo una macchina con una donna che era bellissima... mi avvicino... le chiedo il nome ma quando si gira mi accorgo che era un travestito.. bè ho pensato "lasciamo perdere"! ma questo travestito mi si avvicina al finestrino.. (credetemi sembrava una donna bellissima).. mi dice: bè perchè non provi una nuova esperienza?? ed io ho pensato... bè proviamo... ebbene vi devo dire è stata una cosa fantastica.. irripetibile... certo la mia vita va avanti in modo normale e la mia ragazza non sa niente... ma da quel giorno.. ogni tanto esco il fine settimana e vado da un travestito... nonostante non avrei mai pensato di poter avere esperienze diverse.. ma credete: E' STATO FANTASTICO!!!
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18 years ago
ti1aspetto1by1moro,
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Mia moglie piena di un altro
Tutto é cominciato due anni dopo sposati, anche se v'é da dire che ognuno conosceva le esperienze che avevamo visssuto entrambi prima di sposarci. Mia moglie allora ventiseienne con un fisico da sballo, come oggi che ne ha trentotto, sempre molto porca e provocatrice, non perdeva occasione per far vedere il ben di Dio che portava sotto i vestiti, e lo faceva sempre in modo molto malizioso, a volte indossando minigonne vertiginose con sotto perizoma supereccitanti, non portava quasi mai il reggiseno, altre volte con vestiti lunghi però del tipo con la spacca sui lati o i bottoni davanti lasciando aperto i bottoni o la spacca in modo da far vedere che sotto non portava le mutandine, ecosì non si perdeva occasione per fare porcate un po ovunque, nei locali da ballo, al ristorante, nei cinema, dal benzinaio ecc., capitò una giorno che ci fermammo con l'auto nei pressi di un laghetto in montagna, c'era poca gente sebbene fossimo oramai in estate, il nostro intento era quello di sdraiarci e rilassarci un po, senza però lasciar perdere nessuna occasione come era accaduto in altre occasioni dove ci si era spinti anche in giochi molto piccanti, provocando altri uomini e avolte rendendoli partecipi , come ad esempio mostrando mia moglie senza mutandine e fare in modo che chi era presente si masturbasse davanti a lei, qualche volta era lei stessa a prendere in mano i cazzi di quegli uomini fino a farli sborrare. QUELLA volta sembrava non dovesse succedere nulla fino a quando, in quel posto quasi deserto, eravamo comodamnete sdraiati sul plaid, arrivò un 'uomo sui trent'anni, chiedendo se potevamo scattargli qualche foto con la sua macchina fotografica, non ci furono problemi, lui era in costume e si notava che sotto vi era un bel gonfiore, mia moglie lo aveva notato subito ed io mi accorsi ch aveva cambiato aspetto sembrava eccitata e quasi vogliosa di voler vedere cosa c'era sotto quel costume, scatatte varie foto, l'uomo chiese se volevamo anche noi qualche foto di quella giornata, e cosi ne facemmo un paio in coppia, poi alcune da soli, e mia moglie quando si alzò, non so se lo fece apposta, ma fece notare che sotto al suo scamiciato estivo portava un paio di minuscole mutandine trasparenti che non ricoprivano nemmeno per metà la folta peluria nera della sua figa, anche quell'uomo se ne accorse e si complimentò , allorché mia moglie porca come sempre, visto che aveva già preso confidenza, disse "...ma non vedo cosa c'é di speciale, ce la avrò come tutte le altre...." ci fu un momento di imbarazzo poi l'uomo ribatté " come tutte le altre un corno ... tu sei super " e avvicinandosi a lei chiese, rivolgendosi ame , se poteva fotografarla senza mutandine, per tenere la foto come ricordo, io dissi che poteva fare tutto quello che voleva (intendendo le foto) così spostandosi insieme a noi in una parte ancora più isolata del boschetto intorno al lago, fu lui a togliere le mutande a mia moglie, e lo fece in un modo che mi eccitò particolaramente, sembrava volesse dire " ....ho voglia di scoparti ..." mia moglie cominciò ad essere più porca del solito.. mentre lui scattava le foto disse .... "ma dimmi un po, poi ti meni il cazzo per me, vero ?" quando guarderai le foto ripenserai che adeso sono qui nuda davanti a te e che ti piacerebbe mettermelo dentro." l'uomo disse che era meravigliosa, e incurante della mia presenza tirò fuori un cazzo enorme, mai visto prima, duro e lungo pieno di vene con due palle gonfie dalla eccitazione che mia moglie gli aveva provocato, mia moglie che non aveva mai visto tanto ben di dio, glielo prese in mano e cominciò a menarlo, poi mi chiese se poteva farsi chiavare perché no resisteva piu, quando io risposi che anch'io la volevo vedere riempita da quel cazzo, mi ringrazio, si sdraiò per terra sul plaid, fece mettere il preservativo a quell'uomo, e lo attirò su di se facendosi penetrare, il cazzo era enorme e nonostante la figa di mai moglie fosse abbastanza bagnata dall'eccitazione il cazzo faticò ad entrare ma poi uan volat entarto cominciò a pomparla e a scomparire dentro di lei in modo meravifglioso, doveva essere oltre i ventiquattrocentimentri, mia moglie godeva a ripetizione, ed io godevo nel vederla godere, ma poi volli soddisfarli fino in fondo, chiesi a lei se aveva voglia di sentirlo dentro di sé nudo quel cazzo, e se desiderava sentirlo esplodere nella sborrata dentro di lei? ... lei mi disse "...si che lo desidero, ma poi... si che non prendo la pillola...se poi ci rimango...." io le disssi , devi godere, sarà più bello vedrai, quello che accadrà non conta , adesso devi godere, lei mi baciò e in un secondo fece sfilare il preservativo a quel suo amante occasionalele, che era sul punto di venire, così affondò di nuovo il cazzo in figa a mia moglie pompandola fino a quando no arrivò l'orgasmo, lui afferrò mai moglie per le chiappe e scaricò in lei uan quantità enorme di sborra, lei godeva e nellos tesso tempo diceva....si é meraviglioso, riempimi...fammi piena...inondami..." e quando l'uomo ebbe svuotato la sua quantità enorme di sborra in pancia a mia moglie, dalle labbra della figa colava il liquido del godimento di quel maschio mescolato a quello di mia moglie, lungo le cosce, mentre io mi sparavo un segone enorme andando a spruzzare la sborra in mezzo alle gambe di mai moglie ancora piena di quell'uomo che l'aveva fatta godere come non mai e l'aveva messa incinta, si frequentarono ancora perché mia moglie non riusciva più a fare a meno ogni tanto di quel cazzo così enorme, i loro rapporti erano sempre senza alcuna protezione, lei voleva farsi sborrare dentro da quel uomo, e di lui restò incinta ancora, poi si persero di vista, da allora mia moglie ha avuto altre storie ma iniziò anche a prendere la pillola per non sfornare un figlio dopo l'altro, adesso a 39 anni lei é ancora piacevole ed una gran scopatrice, mi fà godere come un pazzo quando si fà chiavare davanti a me, o quando ritorna a casa dopo una serata passata con un'altro uomo e mi fà sentire la sua figa inzuppata della sborra di un'altro, naturalmente prende sempre tutte le precauzioni sulla salute di chi la scopa per non avere problemi, io quando la scopo le ricordo quei momenti meravigliosi di quando é stata fecondata da un'altro ed anche lei gode all'idea di essere riempita, così le ho chiesto se desidera provarci di nuovo a restare incinta di un'altro, lei mi ha baciato a lungo dicendomi grazie amore, e mi ha confidato che il suo nuovo amante che é anche il suo datore di lavoro, vuole farle fare un figlio, adesso non vedo l'ora che me la mettano di nuovo incinta, vi racconterò la nuova storia di quando mai moglie Gloria sarà di nuovo incinta
24
2
18 years ago
admin, 75
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Lettera e ringraziamenti (@) (@)
ciao a tutti questa e stata un e mail mandatami qualche giorno fa.....Caro sauro ,
come ti ho accennato quando ci siamo visti lei ama gli uomini dotati, duri,
decisi e dominanti; pur essendo una donna elegante, di classe e raffinata si
eccita molto se trattata da troia ed umiliata sessualmente, vedrai che
ubbidira' a tutti i tuoi ordini e fara', se richiesto con decisione ma senza
violenza, qualsiasi cosa; gradisce il turpiloquio ,anche il piu' pesante,e
l'ho vista molto eccitata quando lil maschio di turno le ha fatto ripetere a
voce alta davanti a tutti e...soprattutto al cuckold...quello che vuole e le
piace senza mezzi termini nel modo pi' osceno possibile.
kost adora essere inondata di sperma in faccia, sulle tette, sul culo e
sulla fica (dopo...l'inondazione le piace sentirsi ordinare di pulire bene
il cazzo con la bocca e con la lingua...!) ; le piace molto il sesso anale,
quindi anche se inizialmente lo rifiutera', non bisogna darle retta
invitando il cornuto a preparare il culo con la lingua e con la vasellina ed
ordinandole di aprire le chiappe con le sue mani e procedendo poi
decisamente e lentamente alla introduzione- purche'la fase iniziale sia il
piu'delicata ed indolore possibile- poi si puo' andare avantii con decisione
facendole dire a tutti dove le e' stato infilato il cazzo! lo
dovra'ripetere ad alta voce, vedrai come si eccitera'!
lei ama le luci soffuse e musica di sottofondo, le piace anche essere
bendata o fare sesso in bagno magari davanti ad uno specchio.
Quindi in definitiva le piace farsi piu'i maschi assieme ed essere l'unica
donna, ama le doppie e triple penetrazioni, farsi inculare e farsi venire
dietro sul culo davanti sulle tette e sulla bocca. Ama leccare il cazzo
sgocciolante di sperma. Le piace esibirsi in luoghi pubblici. Ama le mani
infilate dietro e davanti. Ama essere l'oggetto di piu' uomini che possono
fare con lei tutto cio che vogliono. Le piacciono gli uomini decisi che la
sbattono energicamente con forza ed impeto. le piace essere un po'
violentata.
Non ama invece la mancanza di rispetto durante gli atti sessuali e la
violenza estrema. Non le piacciono le sberle, i sadomaso piu violenti e le
cose strane tipo pissing ecc.
Quando ve la sbattete potete tranquillamente trattarmi da ...marito
cornuto,servizievole ed umiliato... non abbiate alcuna remora o timore ,lei
si divertira' e eccitera':una volta il bull di turno mi ha ordinato di
metterle la vasellina per incularla bene , lei si e'eccitata da morire tanto
che lui mi ha poi ordinato di aprirle le chiappe per agevolarlo ed
assistere e videoriprendere da vicino alla penetrazione! devo dite che
anch'io mi sono eccitato e, come un vero cuckold,ho ubbidito all'ordine
successivo di leccarle ben bene il buco di culo dopo la monta; quando le ho
leccato il culo il bull non aveva ancora sborrato ma c'era un forte sapore
di vasellina e di gomma del preservativo, sapore non proprio piacevole, ma
eccitante; alla fine, come al solito,kost ha aperto la bocca e si e' fatta
sborrare in faccia e sulla bocca ed il bull le ha ordinato di baciarmi
sulla bocca con il preciso scopo di umiliarmi facendomi assaporare il seme,
e' inutile dire che ho avuto un orgasmo istantaneo e lei ha assaporato il
piacere di rivincita e di potere su di me mentre il bull commentava "bravo
cornuto assaggia la mia sborra"!!
che ne pensi?? se hai qualche fantasia o richiesta particolare da fare.....bene adesso viene la parte piu bella si e presentata la coppia...vi premetto che la coppia mi aveva accennato che voleva tre cazzi super,,se era possibile anche di colore..,.,..ebbene si.. questa gran puttanona a coronato il suo sogno nascosto da anni....-..-----.------------sapete gli o trovato 2 singoli di colore il quale uno e in questo portale ma per motivi di privasy non publico neanche il nick....e un altro che e un mio amico medico francese, che ha un cazzo abnorme quasi asinino....be ragazzi,ci siamo fatti trovare in camera con i cazzi barzocchi,,il resto non mi va di raccontarlo....pero potete immaginare una donna allupata di cazzi veramente nodosi pieni di amore,..che cosa e successo..io a volte penso che le donne il vero e proprio sogno nascosto, e quello di provare queste ore di piacere con piu uomini...e vi dico che a momenti noi uomini ci mettono (out of order) be; la volete sapere una cosa questa coppia mi manda un e mail al giorno per ringraziarmi e mi dicono che ogni sera si vedono il filmino girato in quella occasione... ciao questo e solo un piccolo racconto spero di scriverne altri piu che alo se mi va.,..;-)
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0
18 years ago
sauro4, 33/41
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