{"linkButtonClass":"stories-filter__top-new-button button button_default","href":"\/en\/stories-add","title":"Add story","displayFirstSpan":true,"firstSpanClass":"stories__top-new-button-icon","firstSpanContent":"\n<svg class=\"svg-icon icon-add-button-icon\">\n <use xlink:href=\"\/build\/sprite-83eb32dceb21b468932833be844ed846.svg#add-button-icon\"><\/use>\n<\/svg>","displaySecondSpan":true,"secondSpanClass":"stories__top-new-button-text","secondSpanContent":"Add story","checkDeactivatedProfile":true}
-
Come sono diventato cornuto (seconda ed ultima par
…….continuo della storia……per chi non avesse letto la prima puntata, mi moglie si accinge a raccontarmi nei particolari quello che ha vissuto con il suo amante….
Lei mi dice: “Appena entrata, mi ha baciata stringendomi a se, poi mi ha detto, sei stupenda…da scopare tutta…voglio farti impazzire….”
Mi ha preso in braccio….e mi ha portato in camera da letto….lì…..un luce soffusa sul comodino…l’aria condizionata accesa…..mi fa fatto scendere….abbassato le spalline del mio vestito facendolo cadere giù…e facendomi restare solo con il mio intimo nero….davanti a lui….mi guardava fisso…mentre si spogliava tutto…restando solo con i boxer,…..poi.. siamo caduti sul letto….mi ha baciato sul collo…poi più giù….ha fatto saltare la chiusura del mio reggiseno, entusiasta delle coppe che sono balzate fuori…baciando i mie grossi capezzoli già irti……poi sempre più giù…mi ha denudato completamente, tuffandosi tra le mie gambe…aprendo la mia fica tutta bagnata…..ed io, io ero lì perché volevo vedere un altro cazzo…provarlo…quindi, l’ho fatto distendere, abbassato i boxer, e…dio…è svettato tutto…era grande..circonciso come il tuo….ma un po’ più grande…più doppio….ed un po’ più lungo…..bello….mi sono detta…ed ora vediamo cosa so fare……Ho provato subito in bocca…come faccio con te….aveva un sapore diverso dal tuo…..ma piacevole….Pompavo…succhiavo….cercavo di farlo entrare…poi lui mi ha detto.. aspetta….questo sarà la fine…ora ci penso io……
Mi sono ricordata dei preservativi…..ho detto…usa questi…sai per sicurezza e perché non uso altro…..Certo….non ti preoccupare…..mi ha fatto distendere….ed ho chiuso gli occhi….
Ha ricominciato a baciarmi il seno, a giocare con i miei capezzoli…poi…giù….a leccare tutto aprendomela…non resistevo più….volevo che mi scopasse….e così…aperto un preservativo…l’ho sentito appoggiare alle mie labbra…mi guardava negli occhi e spingere ..si…. tutto….fino alle palle…è entrato tutto… mi sono sentita piena…poi…ha incominciato a muoversi…..così per molto tempo….ero già vicina…..ma mi ha fatto girare….entrando da dietro a pecora, sai che mi piace tanto essere presa così, continuando…fini a farmi scoppiare…sono venuta con un grido liberatorio e lui su di me…..si è girato ad un lato….ma senza uscire…tenendomi per le tette…dopo un po’ mi ha chiesto se poteva riprendere…….ho detto di si…che volevo sentirlo godere…..ma lui non voleva subito…abbiamo cambiato tante posizioni.. io sopra di lui, lui davanti.. per poi tornare a pecora…mentre mi prendeva…mi ha toccato il culetto…ma ho detto di no…..non voglio……
Mi ha chiesto “..sei vergine?...” ho risposto di no….ma preferirei di no…..ma lui in modo deciso ha detto…voglio tutto di te…in questa sera…continuando a darmi piacere…..
Ero vicino a godere ancora…lui continuava ad allargarmi il culetto con le dita…poi…in un attimo…è uscito dalla fica ed appoggiato al mio culetto…con una spinta decisa mi è entrato tutto dentro facendomi emettere un grido….
mi a detto: “ rilassati…ti sono tutto dentro……ora mi muovo piano…..fino a farti esplodere ancora….”
Così, lentamente ha ripreso...ed io con lui…fino a che sono esplosa ancora…e lui con me…..ho sentito la sua sborra calda inondare il preservativo…ho aspettato…e tirato fuori dal mio culetto….sentendomi liberare……
Siamo stati un po’ vicini a parlare….mi ha chiesto perché lo fatto……….ed ho spiegato tutto….che era l’unica volta che tradivo….e che avevo solo voglia di “provare” uno diverso…..
Allora lui…ha preso la sua mano…portandola sul suo cazzo..dicendomi…..”Allora…continua a godertelo…. E tutto tuo…fammi vedere come sei brava…e se hai gradito….”
Gratifica e per dare piacere a quel bel cazzo… ho ripreso.. con al bocca….su è giù….succhiando tutto…..bagnandolo tutto…lui intanto mi diceva che ero brava …una gran pompinara…. una suchiacazzo…..cresceva sempre di più nella mia bocca….ma non veniva…all’improvviso..mi sono sentita stringere la testa e mi è arrivato fino in gola……non volevo…..ma mi ha schizzato in gola…sai che non voglio in bocca…..per fortuna non molto visto che aveva goduto tanto prima….ma ho dovuto ingoiare tutto….
Ci siamo distesi ancora…questa volta in silenzio….è andato in cucina tornado con una bottiglia di spumante freddo….abbiamo bevuto…ci voleva…cosi mi sono tolto il sapore della sua sborra dalla gola….si era fatto quasi ora di tornare….ho chiesto del bagno…lui mi ha indicato….ma mi ha seguito…..
Mi ha detto” Ti voglio ancora…..qui davanti allo specchio…” facendomi abbassare per riprenderlo in bocca….pochi colpi ed era già tornato irto…aveva in mano un nuovo preservativo….aperto….e messo….mi ha girato…con la faccia sul lavandino di fronte allo specchio con la luce accesa….mi ha piagato in avanti…appoggiato e …..spinto dentro senza preamboli…..dicendomi…“guarda come si chiava una zoccola…”
Quelle parole…così offensive…ma hanno fatto capire che ero una zoccola…ma che ero fortunata ad avere te…l’unico uomo della mia vita…che quello era stato solo un cazzo di passaggio….ma che mi stava sfondando…L’ho guardato con sfida…attraverso lo specchio….volevo solo che finisse presto….quindi assecondavo i suoi movimenti….dopo lungo tempo….stringendomi per le tette…ho sentito che mi scoppiava nella fica….gridando che stava venendo…che godeva….che ero brava….
io stavolta non ho goduto.. ero una puttana che stavo lavorando…..lui è uscito….dandomi un a pacca sul culo dicendomi che mi potevo lavare adesso……e uscendo dal bagno…….
il resto lo sai…..ti ho messaggiato….sei venuto….ed ora sono qui…….grazie amore….ma ho capito che voglio solo te…….che mi basti……che voglio essere la tua puttana…………
Mi è saltata addosso….abbiamo fatto l’amore come non capitava da tanto.. per intensità e godimento….l’ho sentita calda e molto aperta……facendomi anche venire nella sua bocca, cosa mai successa prima, che dite per premio??? ………ma non abbiamo più parlato di quella sera……..ma continuiamo alla grande……
Per commenti ed altro…[email protected]
14
3
17 years ago
admin, 75
Last visit: 9 hours ago -
Come sono diventato cornuto....(prima parte)
Dopo aver letto tante bellissime storie qui, ho deciso di raccontarvi quello che, sembra un sogno ma è realtà, ho vissuto alla fine di questa estate: sono diventato cornuto e per giunta…”consenziente”!!
Ma andiamo in ordine così potrete capire meglio.
Noi:
Paolo, 45enne, insegnante di Napoli, sposato da 19anni con Lucia, 45enne, a detta degli altri, piacente, ben fatta: 1.55 x 50 kg, una 44 di taglia, quasi 4 di seno, mora, simpatica, madre di due figli 17 e 14 anni. Ci conosciamo dai tempi del liceo, sposati dopo l’università, una vita bella insieme un felice rapporto. In tutti questi anni, mi sono diciamo, preso qualche diversivo con colleghe od altre, ma sempre solo storie di sesso mentre per lei, sono stato l’unico uomo con cui ha fatto l’amore vero, con due altri fidanzatini ha solo fatto petting o masturbazioni , poche cose, mentre io ho avuto prima di lei altre ragazze con cui avevo fatto sesso completo.
Premessa:
Prima dell’estate, mentre facevamo l’amore, ero dentro di lei e continuavo a farmi succhiare due dita in bocca, mi è venuto naturale chiederle. “Ti piacerebbe averne un altro in bocca?” e lei…”Si…lo vorrei..” mi sono eccitato tantissimo ed abbiamo raggiunto insieme un orgasmo stupendo. Poi dopo, mentre eravamo abbracciati, lucidi non ho resistito più e le dico: “Ma veramente vorresti provare un altro uomo? E lei: “ tesoro, tu sai bene che sei stato l’unico della mia vita, ma un po’ sono gelosa, tu hai provato altre donne io no…..sai benissimo che non ti ho mai tradito, pure perché non ho mai trovato un uomo che mi attirasse, mi eccitasse mentalmente, in tutti questi anni, ho provato questa sensazione una sola volta, ti ho già raccontato, ricordi? ….alla festa di Cristina 5/6 anni fa, il lui di una coppia conosciuta velocemente e poi non più vista?” Finì lì….ero contento delle risposta.
Il fatto:
Puglia, fine estate, mancavo pochi giorni alla fine, eravamo al lido a goderci il sole ed il mare con gli amici di sempre. Accompagnati da uno dei responsabili del lido, ci passò davanti una bella coppia: lui moro, brizzolato, bel fisico asciutto, sulla quarantina; lei più giovane, bionda tinta, fasciata da un vestitino nero trasparente con un due pezzi bianco; vengono sistemati a due ombrelloni da noi.
Li guadiamo entrambi, poi mia moglie, dopo 5/6 minuti mi dice nell’orecchio: “Ecco, questo me lo farei proprio, è il tipo con cui Ti tradirei per provare un altro cazzo, peccato che è sposato…non è per me….” ed io: “Ti dirò…anch’io mi farei lei, è favolosa sai?”…”Porco”…un risata e finì lì……anche perché pensammo che erano ospiti del lido occasionali, non penso che li avremmo più rivisti.
Il giorno dopo, la mattina passò e per giunta eravamo soli senza amici, il lido quasi vuoto, e noi restammo in spiaggia come sempre, avevamo appena finito di mangiare il panino quando vediamo il “lui” della coppia di ieri, in costume e maglietta, con occhiali da sole, giornale ed una piccola borsa. Ci passa accanto, un buon giorno, rispondiamo entrambi, e và verso il suo ombrellone, si sistema, si lascia in costume, e và in acqua.
Mia moglie mi fa: “E’ solo questa mattina?........e ride..” Intanto noto che i suoi capezzoli si induriscono…ho un attimo di terrore…..
Lui torna….devo dire che si presenta bello, bagnato, bel fisico e…devo pensare che sia pure ben dotato, mi è venuto spontaneo guardare lì….
Si siede e si rivolge a noi: “bellissima l’acqua, oramai non c’è più nessuno, l’estate sta finendo, anch’io domani parto, piacere Luca di Como.
Rispose mia moglie, presentandoci entrambi, e poi chiese, “solo?”
Si, sono un rappresentate, sono qui da una settima in un appartamento affittato per concludere per un lavoro ma è saltato tutto, quindi mi resterà solo il ricordo di questo mare stupendo, meno male che in questi giorni sono stato con una mia cara amica che è partita questa mattima.
Non riuscivo più a parlare, ascoltavo solo loro fare sempre più amicizia; ad un tratto mia moglie mi dice: “Paolo, avrei voglia di un gelato, un cornetto…tu, Luca preferisci qualcosa?”
Luca: ” ...si vada per un cornetto”
Avevo capito tutto, i conti tornavano…lei aveva deciso?....che fare?....una scenata?.....restare a fare la candela?....la cosa logica mi è sembrata di andare a comprare i gelati….Dal bar si riesce a vedere cosa succede, lui si alza e si siede vicino al nostro ombrellone, parlano come se si conoscessero da sempre, lei sorride, e….i suoi capezzoli parlano da soli….
Consegno i gelati e dico che ho voglia di fare un bagno, lei mi dice “Vai pure…mangio il gelato e vengo da te…”
Mi avvio verso il mare, la mia mente è un vulcano, mi chiedo da solo:”.. ma che fai??, …..lasci tua moglie da sola??, …….sia benissimo lei cosa pensi di lui, …..vuoi diventare cornuto?...ma che faccio? Posso negarlo??...anch’io mi sono divertito alle sue spalle con le mie avventure…..”
Mi tuffo…e nuoto….nuoto ….tanto….ho solo voglia di nuotare……non so per quanto ho nuotano….poi ritorno….
Li vedo, lui le bacia la mano… e va via….sono salvo?....è tutto finito?....
Lei mi raggiunge, mi bacia sulla bocca, mi prende per mano e torniamo in acqua.
Mi bacia ancora, sento che è eccitata da morire, e mi dice:
“Mi piace, vorrei scoparmelo, ma solo se tu vuoi…sarà stasera, poi….non l’ho vedrò più. Capisco che ti sto chiedendo tanto, Ti amo, Ti amerò sempre e non capiterà mai più ”…
e io…baciandola…… ”….se lo vuoi….ok….”
Andiamo a casa, come se nulla fosse, solito tram tram, docce, cena con i ragazzi che si preparano per uscire ritorneranno come al solito orario le due, restiamo soli.
Lei mi dice: “ ho appuntamento con lui alle 10.30, è con la casa affittata a 200 metri da noi, resteremo lì…… tu che farai?...”
Io: “ Ti accompagno…poi mi chiami quando hai finito….non ti preoccupare per me…prendi questi, (preservativi)….ti possono servire”
Mi bacia…intensamente e….si chiude in bagno….
Esce alle 10.30….è stupenda…un abitino mero che la fascia, poco truccata, bellissima….
Usciamo senza dire nulla, pochi minuti e siamo da lui…appartamento al piano terra, la porta e due finestre con le veneziane chiuse. La bacio e mi allontano, lui apre…la guarda tutta…le da la mano…e la bacia sulle guancia…e….la fa entrare dentro.
Non riesco a pensare come sia successo, che tutto sia vero, che io possa accettare tutto, che praticamente abbia consegnato mia moglie nella mai di un altro, che sia consenziente di diventare un: CORNUTO!
Che fare ora?..........torno a casa e mi metto sul letto….sono le 23.40…lei sarà con lui fino alle 1.45 prima che ritornano i ragazzi, più di DUE ore….quante cose si possono fare in due ore….mi sembra un eternità …..ed il tempo non passa mai…mi giro e mi ritrovo anche eccitato..lo tiro fuori….e mi sego..con violenza…poi vado in bagno…una doccia infinita…è bello sentire l’acqua addosso…..mi sembra che mi toglie tutto da dosso….sto bene….cerco di non pensare…….
Alle 1.48…mi arriva un messaggio sul cellulare ”...sto uscendo…vienimi a prendere…un bacio…”
Torniamo a casa, mi spoglio e vado direttamente a letto, lei vai in bagno sento l’acqua della doccia, tornano i ragazzi che vanno direttamente a letto, e tutto un silenzio, solo lei ancora in bagno.
Esce, al buio, ha solo la vestaglia che usa per dormire, chiude la porta della camera da letto, cosa che facciamo di solito quando facciamo l’amore e viene a letto vicino a me.
Si avvicina a me…mi bacia…”Ti amo…non potrei vivere senza di te….grazie, per avermi capita, grazie per avermi permesso di andare fino in fondo…..non succederà mai più, ma ho avuto la possibilità di capire cosa si prova con un altro cazzo, si …..perché si è trattato solo di questo, ……di un altro cazzo e basta, capito?.... ”.
La baciai ma poi dissi “Si, ma non puoi limitarti a dirmi solo questo, voglio che tu mi racconti tutto….anche nei particolari…devo sapere….tutto…minuto per minuto…….”
Voi che ti racconti cosa è successo?.... (continua…..)
39
2
17 years ago
admin, 75
Last visit: 9 hours ago -
Sesso in collant
Dopo anni di routine decido di svelare a mia moglie la passione nell'indossare i collant. All'inizio la reazione è stata di disinteresse e distacco ma successivamente ho cominciato ad inserire nelle nostre situazione erotiche diversivi come pompini con calza, collant sul volto. Piano piano le cose sono cambiate tanto che un giorno mia moglie si presenta con vestaglia trasparente, collant velatissimi e zatteroni e mi chiede di seguirla sul balcone buio. Non persi l'occasione di indossare dei collant e nel buio rimase sorpresa mentre mi sfregava il cazzo nel sentire i collant addosso, senza dire una parola s'inginocchiò e cominciò a spompinarlo con tutti i collant. La sua bocca era fradicia di saliva e sperma ma continua a menarlo e succhiarlo poi si girò ed in piedi abbassandosi lo misi nel suo culetto a pizzo. Godeva e mi toccava i coglioni avvolti nei collant mentre le strofinavo il clitoride montandola come una zoccola. Dopo pochi minuti godette ed al sentire del suo gemito le sborrai nel sederino. Lo sperma aveva invaso i suoi collant ed i miei e lei non perse l'occasione per leccare il tutto tra collant e cazzo. Non mi disse niente dopo e nei giorni successivi ma il dato era tratto.....Un giorno mi disse all'orecchio se vuoi fare certe cose non dirmelo magari legami così puoi farmi tutto. Appena proferì tali parole la testa cominciò a vorticare su pensieri spinti, osceni, non vedevo l'ora che arrivasse la sera. Così mentre si accingeva ad andare al letto le dissi all'orecchio...ho qualche sorpresa! subito dopo la legai con una calza le mani, le misi un paio di collant sul volto e cominciai a farmelo spompinare in quel modo, mentre faceva il cazzo dentro e fuori dalla sua bocca ricoperta dai collant le sfioravo il clitoride....non capivamo più niente. Gemeva sempre più finché non venni sul suo viso..la sborra colava sulla faccia ricoperta di collant mentre la sua lingua continuava a leccare lo sperma tra cazzo e nylon.......
8
1
17 years ago
marcus161879,
40
Last visit: 12 years ago
-
Per voi
Come ero giunta fino a quel punto? Cosa era accaduto perchè mi trovassi in queste condizioni?
La bocca mi doleva, le mascelle, intorpidite e doloranti, avrebbero voluto muoversi ma mi era impossibile perchè il morso che avevo mi costringeva a restare in quelle condizioni: con la bocca completamente aperta e la lingua fuori. E la gola, la gola sofferente e percossa fino all'esofago; era come un fuoco ardente in attesa della pioggia per potersi riposare.
Poi mi rendevo conto che non era il dolore che mi pesava, anzi!
Era il non potere partecipare; il non potere gioire nel sentire quel cazzo nella mia bocca che mi violentava; il non potere cullarlo sulla mia lingua, avvolgerlo con la delicatezza di un bambino; il non potere succhiarlo piano piano, fino a spompinarlo freneticamente nell'attesa del suo caldo getto.
Ormai pensavo a lui come ad un essere con una propria vita autonoma,che esisteva solo per me, di quello a cui era attaccato non mi interessava nulla.
Ed invece dovevo subire, inerte, che quel cazzo bellissimo, potente e prepotente passasse, indifferente, tra le mie guance senza neanche sfiorale; scorrendo velocemente sulla mia lingua, trattenuta fuori della bocca, per infilarsi, come un ariete, nella mia gola, per tutta la sua lunghezza, fino a fermarsi impedito, non già dalla profondità della mia gola che comunque lo avrebbe accolto, bensi dal bacino del suo proprietario che urtava al mio viso.
Devo dire che la cosa più bella era vedere quel superbo esemplare in tutta la sua maestosità quando, si ritirava totalmente dalla sua tana e, per un attimo, si fermava con quei testicoli che sembravano reggere su di loro tutta l'impalcatura, per poi riprendere la corsa in senso inverso e tuffarsi violento nella mia bocca scorrendomi totalmente davanti agli occhi.
Questa era la sensazione più presente perchè tutto si svolgeva dinanzi a me, ma il dolore ed il piacere si mescolavano anche in altre parti del mio corpo fino a congiungersi in un tutt'uno nel mio cervello, in una esplosione di godimento che non potevo manifestare, verbalmente come avrei voluto, perchè quel signore violento me lo impediva .
Le mie braccia e le gambe erano divaricate e legate ai quattro angoli di un piccolo letto di modo che il busto poggiasse su questo mantenendo all'esterno i miei centri di piacere.
Altri due membri riempivano il vuoto dei miei due canali facendosi largo tra le pareti di carne; per poterli occupare totalmente e giunti al termine di ciascun canale, tornare indietro fino ad uscire totalmente dai miei due antri, che rimanevano spalancati, per quei pochi attimi, in attesa dei loro padroni che non si facevano aspettare e riprendevano, violentemente, possesso dei loro territori.
Mentre gustavo questa sensazione provenire dal mio ventre un getto di sperma veniva ad alleviare la mia gola dolorante; che piacere sentire quel fiotto di freschezza colare lungo la mia gola, sempre più giù per diventare parte di me; e che dolore, però non averlo potuto gustare, non averlo potuto depositare sulla mia lingua per sentirne il sapore, l'odore; non avere potuto tergere quella cappella ed il suo tabernacolo; non avere potuto, delicatamente, suggere quel nettare fino alla fine cullando il suo produttore con le mie labbra; non avere potuto ingoiare quell'asta meravigliosa estraendone l'ultima goccia risucchiandola; strappandola dalle braccia della cappella che non voleva lasciarla andare.
Come se qualcuno mi avesse ascoltato sentii quel cazzo tirarsi indietro e, dopo avermi tolto il morso, rtuffarsi nella mia bocca che, sebbene dolorante, immediadamente lo accolse avvolgendolo e proteggendolo mentre la mia lingua assaporava il gusto del pene e con delicatezza lo spostava all'interno della bocca giuocando come il gatto con il topo.
Questo leggero movimento ed il piacere che provavo ancora nell'essere penetrata dagli altri due cazzi era per me come una bella nenia che piano piano mi portò a ripensare al mio vissuto; al come e perché.
Questo dolce ritmare mi prese e piano piano mi riporto a tanti anni fa quando gioiosa....................................segue?....Ditemelo voi.
5
1
17 years ago
pietro13579,
60
Last visit: 13 years ago
-
Andando al lavoro
Ogni giorno, per andare a lavorare, percorro un tratto di statale che attraversa una parte della macchia mediterranea del litorale toscano.
In questo tratto di strada, già dalla prima mattinata, sono presenti decine di prostitute sia "freelance" dotate di camper, sia le classiche battone.
Una mattina, mentre mi recavo a lavorare, la macchina ha iniziato a sussultare fino a che non è definitivamente morta nei pressi di una piazzola di sosta; non potendo fare altro feci scorrere la macchina fino al bordo della piazzola e mi fermai. Fermo davanti a me c'era un camper nero con i vetri oscurati, probabilmente uno di quelli utilizzati dalle puttane per lavorare; io scesi, incazzato come una iena, e aprii il cofano per controllare.
Poco dopo sentii il rumore di una portiera aprirsi dietro di me, mi voltai e vidi, in piedi di fianco al camper, nascosta alla vista degli automobilisti, una fica alta almeno un metro e settanta, capelli corti neri, con un culo strepitoso e due tette sode come il marmo, vestita (se così si può dire) solo di un perizoma nero e di un paio di autoreggenti a rete; mi guardò e mi disse: "problemi con la macchina eh?".
Ed io:"Beh, mi sembra evidente, non mi resta che chiamare il soccorso stradale se voglio spostarmi di qui...".
A quel punto lei mi sorrise e con fare ammiccante mi disse: "Perché prima non vieni dentro...così ti rilassi un po' prima di andare via?". Detto questo entrò nel camper lasciando la portiera semichiusa.
Io ci pensai un po'...in fin dei conti un ora di ritardo potevo permettermela...chiusi la macchina e la seguii.
Una volta entrato la vidi seduta sul letto del camper che mi guardava mentre si accarezzava i capezzoli...l'immagine mi fece subito partire un'erezione mostruosa che la troia non potéfare a meno di notare...mi avvicinai e lei mi fece:"vieni qui e fammi controllare se qui sotto è tutto in regola.." e così dicendo iniziò ad aprirmi i pantaloni, mi sfilò il cazzo dalle mutande e cominciò a menarselo davanti al viso. "È proprio un bell'attrezzo quello che hai fra le gambe eh? Vediamo un po' quanto riesci a resistermi..." e cominciò a succhiarlo facendo correre le labbra avanti e indietro per tutta la lunghezza e facendosi arrivare il cazzo in gola; la sua bocca era calda ed umida e con la lingua ci sapeva davvero fare; ad ogni colpo che mi dava sentivo la cappella che le arrivava in fondo alla gola e mi faceva impazzire di piacere. Dopo una decina di minuti di quel trattamento il cazzo mi era diventato duro come il marmo, ma ero ben lontano dal venire...al che lei mi guardò e mi disse:"Hai una bella resistenza tesoro...vediamo se riesci a resistere anche alla mia fichetta" e detto ciò mi fece sdraiare sul letto, scartò un preservativo e se lo mise in bocca facendomelo poi indossare con le labbra, poi mi salì sopra infilandosi con maestria il cazzo nella fica. Non credevo che una puttana di professione potesse avercela così stretta, sembrava quella di una ragazzina alle prime armi e sapeva muoversi davvero bene; faceva entrare ed uscire il cazzo gemendo e mugolando come una cagna e facendomi raggiungere picchi di piacere mai provati; la sua fica era calda, oserei dire bollente, e mi sembrava che anche lei stesse provando piacere visto quanto si stava bagnando.
Dopo circa un quarto d'ora di cavalcata sentii la fica della puttanella contrarsi intorno al mio cazzo mentre il suo corpo vibrava di piacere al ritmo dei suoi gemiti ed i suoi occhi erano chiusi in un espressione di estasi; finita quell'esplosione di godimento aprì gli occhi, mi guardò e disse :"Mi hai fatto venire...non vengo mai con i miei clienti, ma con te non ho resistito...ora però tocca a te!"
Detto questo scivolò in basso e, arrivata con la bocca all'altezza del cazzo, sfilò via il preservativo e ricominciò a succhiarmelo, stavolta con più foga e menandolo con una mano.
Questa volta non riuscii a resistere e, dopo pochi minuti, iniziai a sentire che ero sull'orlo dell'esplosione:"Vengo! Eccomi! Vengo!"...credevo che al mio avvertimento lei si togliesse il cazzo di bocca, invece continuò a succhiare tenendolo ben piantato in gola e facendosi riempire completamente la bocca di sborra calda; non so quanta ne abbia schizzata fuori, perché la troia non ne fece uscire nemmeno una goccia...la ingoiò tutta fino all'ultimo e poi si sfilò il cazzo di bocca facendo schioccare le labbra.
Mi aveva completamente svuotato, mi sentivo rilassato e soddisfatto...ma ora era il momento di andare.
"Quanto ti devo?" chiesi.
"Stavolta offro io...non è frequente trovare dei clienti come te capaci di farmi godere...sono sicura che tornerai...pagherai la prossima volta." mi rispose.
Aveva ragione che sarei tornato, infatti oggi sono un suo cliente abituale e, come tale, godo sempre di un trattamento di riguardo.
7
0
17 years ago
admin, 75
Last visit: 9 hours ago -
Soli a casa
Oggi pomeriggio eravamo soli in casa.
Cosi ho proposto alla mia mogliettina di farle un bel massaggio. Ha accettato subito con un sorrisetto inequivocabile. L'ho fatta sdraiare sul tappettino da ginnastica con un bel asciugamano sotto, a pancia in giù e totalemente nuda. Ho preso la crema, ed ho iniziato a massagiarle un piede incominciando dalle dita per poi passare alla pianta e soffermandomi all'interno della caviglia; poi passando al polpaccio prima solo sfiorandolo poi con le dita in modo da sciogliere il muscolo sono passato alla coscia con brevi sfioramenti all'interno e più energici passaggi con il palmo sull'esterno.Si stava rilassando ma al tempo stesso sentivo che si eccitava mano a mano che mi avvicinavo alle natiche. Dopo essere passato all'altra gamba ero arrivato al suo bel culo, quando confermandomi che stava salendo la sua eccitazione, ha allargato le gambe mettendo in evidenza il buco del culo e la figa.Sapevo cosa voleva. Per cui ho ignorato la sua muta richesta, e sono passato alla schiena facendo scivolare le dita dal collo lungo la spina dorsale,sino al coccice per poi ripartire verso l'alto ma per vie esterne quasi sui fianchi, passando sotto le ascelle per poi passare alle spalle ed ancora dal collo giù giù verso il culo. Si inarcava e gemeva per cui ho dato una veloca passata in mezzo alle natiche saggiando il suo buchetto. Fremeva e mugolava ogni volta che passavo con due dita dal coccice alla figa passaando dal puchetto del culo. Mi stavo soffermando proprio sul suo secondo buco quando mi ha afferrato con una mano il polso ed ha inarcato il culo, particamente infilandosi le mie due dita dentro. Così prepotentemente che l'indice ed il medio sono entrati quasi tutti. E' stata scossa da un orgasmo che mai le avevo visto avere brutale e intenso come mai. Dopo esausta e con un filo di voce mi ha supllicato di scoparla. L'ho scopata prendenodala sia davanti sia alla pecora con dolcezza ma affondando il mio cazzo per tutta la sua lunghezza dentro di lei. Abbiamo goduto insieme, lei per la seconda volta ma nel modo che conoscevo, con un orgasmo dolce, lungo stringendomi a se, mentre le riempivo la figa con schizzi di sperma che sembravano non finire mai. Alla fine esausto sul letto le ho fatto succhiare il mio cazzo grondante dei sui umori e di sperma poi con la lingua fino a leccare le palle ed il mio buco del culo.
7
3
17 years ago
admin, 75
Last visit: 9 hours ago -
Sogno nel cassetto
Siccome la mia Daniela,lo prende pure dietro(nel culetto),soprattutto glie lo piazzo li,quando ha le mesturazioni.
Alcune volte,e' capitato mentre stiamo facendo sesso (lei sopra di me),di immagginanre un altro uomo,che se la scopa di dietro,due cazzi dentro in poche parole.
Quindi,sarebbe ottimale,se lo facessimo veramente.
Se si fa con una coppia,per forza di cose,una donna sta a guardare,propongo quindi;
iniziamo con Daniela,poi in un altro incontro, si fa pure all'altra,(se lo vuole fare).
Siamo cosi',daniela ha 29 anni 170x52kg,entrambi etero ,io antonio ho 33 anni 180x72kg,se vi rispecchiate,fatevi avanti.(solo coppie,magre come noi,in puglia,massimo 33enni,non bisex.)
8
2
17 years ago
admin, 75
Last visit: 9 hours ago -
Mistress2
Sono a casa, sola....... Ho appena acquistato un body in latex nero e una frusta ma, soprattutto, ho fatto per la prima volta la Mistress, addirittura con la commessa del Sexy Shop!!!!!!
Accendo il pc e mi collego al sito di incontri erotici che frequento da qualche mese, controllo la posta e decido di mettere un last minute voglio continuare la mia avventura di mistress...
Allora vediamo cosa posso scrivere: Cercasi Slave sui 40/45 per mistress alle prime armi.... mm si può andare...
Iniziano ad arrivare diversi messaggi ma nessuno mi "prende"... quando dopo circa un paio d'ore ne arriva uno di un certo Caioman, mi scrive dicendo che anche lui è alle prime armi e vorrebbe provare ad essere il mio slave..
Perfetto, mi ha mandato anche la sua foto e si è descritto: è di Firenze, 43 anni, moro, 1,80 circa..
Decido di contattarlo e dargli il mio numero di cellulare... Dopo circa 10 minuti mi chiama, la sua voce è roca.... calda... molto sexy...
All'inizio siamo imbarazzati poi man mano prendiamo più confidenza, ci diamo appuntamento per il giorno dopo all'Hotel San Laurence Suite numero 11.
La mattina mi sveglio prestissimo, faccio la doccia.... lascio scorrere l'acqua sulla pelle... prendo la spugna e inizio a passarla sul collo... le braccia... il seno... e mi pregusto l'incontro con il mio slave.
Mi metto il body in latex, le calze autoreggenti e gli stivali fetish... sopra solo il cappotto e in borsa metto la frusta.
Arrivo all'Hotel lui è già lì che mi aspetta.... Caspita!!!!!!! E' bellissimo....
Ci salutiamo e timidamente mi dice: Andiamo...
Entriamo nella stanza.... bellissima... è in stile rustico, le tende sono di color azzurro così come la moquette, al centro un enorme letto in ferro battutto color avorio... ci sono poi dei piccoli tavolini in vetro con sopra decine di candele profumate accese...
tolgo il cappotto e rimango con indosso il body... apro la borsa .. prendo la frusta e l'appoggio sul letto, lui mi guarda... rimane a bocca aperta e poi finalmente riesce a dire: Padrona sei bellissima... Voglio essere il tuo schiavo!!!
Gli ordino di spogliarsi e quando si toglie i boxer sono io che nn riesco a parlare... WOW!!!!
Mi avvicino... lo faccio inginocchiare sul letto.... voglio graffiargli la schiena....
Affondo le mie unghie e lui geme di piacere...
Quando non ce la fa più lo faccio alzare e stendere ai miei piedi... comincia a leccarmi gli stivali e poi inizia a salire fino al ginocchio.... sulla coscia... mi slaccia il reggicalze e tira giù la calza.... mi toglie gli stivali... inizia a mordere e leccare la gamba e il piede.... è molto abile con la lingua... Mmmmmmmmmmm
Lo frusto sulla schiena.. Basta!!!
Lo lego al letto.... prendo una candela... faccio cadere la cera calda sul suo corpo.... nn vuole ma io continuo....
Salgo sopra di lui... è eccitato... il suo cazzo è durissimo.... lo prendo in bocca e glielo lecco... passo la lingua sulla cappella rossa e poi tutto in bocca... fino alla gola... Mmmm sta godendo...
Mi alzo e mi metto cavalcioni sulla sua faccia... mi lecca... la sua lingua gioca con il mio clitoride... lo morde... lo succhia...
Voglio scopare...
Lo slego...
Mi metto a 90° e voglio che mi prenda così.... inizia a scoparmi.... piano quasi dolcemente, allora lo faccio fermare... mi giro e lo frusto... Gli dico: non devi fare l'amore con me, devi scoparmi! Voglio essere presa violentemente... ora... subito!!!
Allora mi sbatte sul letto e senza tanti complimenti mi scopa... Ansimo di piacere, mi slaccia il body e mi succhia i capezzoli..... Mmmmmmm.......... siiiiiiiiiiiiii....
Lo voglio dietro!!! Lui allora mi fa girare, sento che appoggia il suo cazzo al mio buchetto e comincia a premere... mi fa male... non entra... lui allenta e si porta le dita alla bocca inumidendole di saliva e quando cala il braccio lo blocco e gli pianto le unghie sui suoi glutei e lo tiro dentro di me.... mi fa male ma il grido di dolore che è suo mi fa capire che ne ha sentito di più lui...
Dopo un attimo di esitazione inizia a muoversi e il dolore si trasforma in piacere... Le sue spinte sono forti.. poderose.... Le mie mani lasciano i suoi glutei per spostarsi sul mio clitoride... ci gioco... l'eccitazione sale... e l'orgasmo arriva come una tempesta improvvisa che mi scuote fin dentro l'anima....
Anche lui è vicino all'orgasmo ma voglio succhiare il suo nettare... lo tolgo da dietro e lo prendo tutto in bocca... succhio la cappella aiutandomi con le mani... Dopo un pò sento che si sta ingrossando e sento arrivarmi in gola la sua sborra calda.... continuo a leccarlo ancora... assaporo fino all'ultima goccia...
Il tempo a nostra disposizione è terminato.. dobbiamo svestirci dei panni mistress-slave e tornare, per il momento, alle nostre vite di persone comuni... ma....
7
2
17 years ago
admin, 75
Last visit: 9 hours ago -
Storie di una travestita 3
Era la prima volta che frequentavo una spiaggia nudista, la cosa mi intrigava molto da sempre, ma non avevo mai avuto l’occasione di andarci in Sicilia dove vivo.
Mi ero trasferita a Roma due estati fa, e gli amici di Roma mi avevano parlato del settimo cielo una spiaggia di ostia per gay lesbiche trans ecc, ed un giorno mi sono decisa ad andarci, anche perché da buona siciliana mi mancava il mare cosa che io amo.
Arrivata nella spiaggia la mattina, il paragone non sussisteva il mare è meglio il nostro, ma sicuramente l’ambiente era il mio, mi sentivo al mio agio, potevo essere me stessa per come mi sento dentro.
Dopo aver preso un po’ di sole metto il mio pareo per andare a fare un giro nelle vicinanze, e mi accorgo che proprio la spiaggia a fianco tutti erano nudi, era la spiaggia “mediterraneo” tutti erano disinvolti, ed ho detto questo è ciò che cercavo, quindi senza farmi problemi(mai fatti soprattutto di questo tipo) mi sono denudata e stesa al sole. Era una sensazione bellissima, sentivo i raggi del sole attraversare qualsiasi parte del mio corpo come se mi penetrasse dentro, ovunque…
Alzando lo sguardo noto delle dune, ed un via vai di maschietti che passeggiavano da quelle parti, quindi prendo la mia roba senza coprirmi, non vedevo il motivo di farlo, e mi sposto anche io sulle dune, dove la prima cosa che noto è un bel posto in vista dove potermi distendere per i fatti miei. Non era assolutamente un posto dove nessuno mi notava(anche perché volevo farmi notare)ma potevo distendere al sole per i fatti miei, e provocare(cosa che amo fare) qualsiasi persona che mi piaceva.
Mi distendo a pancia in giù, dopo aver passato l’olio salare sul mio corpo, con le gambe un po’ divaricate in modo da tenere in bella vista il mio bel sedere,ed il mio buco del culo, cosi ogni volta qualcuno passava mi muovevo per farmi notare, anche chi non mi piaceva(che cattiva, mi piace sedurre, ma non offrirmi a tutti), o dicevo di non essere interessata.
Ma il bello era quando la gente che mi piaceva si avvicinava, ed ho intenzione di raccontarvi l’esperienze + belle che mi sono capitate in quella spiaggia.
Sono sempre stata attratta dai bei maschi con i capelli lunghi, tipo indiani, ed infatti è stata quella che ricordo in particolar modo.
Lui capelli neri, bel fisico, un bel ragazzo non italiano, si avvicina a me distesa sempre a pancia in giù, con la solita scusa “mi puoi dire che ora sono”, ovviamente da li si parla del + e del meno, fino a quando non sento la sua mano sfiorare la mia schiena nuda, passare per i fianchi e scendere sul mio sedere. Era una sensazione piacevolissima, agevolata nello scivolare dall’olio solare, ed ancora + piacevole sentire quella mano unta d’olio scivolare sul mio buco del culo, e sentirlo umido e lubrificato.
Ovviamente io non mi stavo con le mani in mano, anzi le mie mani finirono proprio sul suo arnese(18 cm), era già bello duro, e pronto per entrare nella mia bocca, anch’essa pronta per leccarlo e succhiarlo, senza preoccuparmi della gente che passava e ci guardava segandosi, continuavo a spomparlo, mentre lui continuava a sfiorarmi in sedere ed il buco con le sue mani, penetrandomi ogni tanto con le sue dita.
Ero eccitatissima, tanto che ho raggiunto l’orgasmo con solo il suo strusciarsi sopra di me, con me a pancia in su e con le mie gambe attorno ai suoi fianchi, ma di certo lui non si f ermo, e tanto meno io, cosi sposto il suo cazzo giù verso il mio buco unto d’olio che facilitò la penetrazione, infatti con una spinta entro facendosi sentire per bene.
Entrava ed usciva che era un piacere enorme, lo sentivo scivolare dentro senza problemi, anche perché l’eccitazione era fortissima, e soprattutto una situazione che da sempre desideravo che avvenisse. Ma il momento + bello è stato godere la seconda volta, questa volta dal mio buco del culo bagnatissimo, e lui che veniva contemporaneamente su di me…
9
4
17 years ago
bribri83tp,
30
Last visit: 4 years ago
-
La segretaria amministrativa...
Sono un giovane militare da pochi mesi io e altri 4 colleghi siamo stati trasferiti in una nuova caserma, quindi abbiamo sbrigato tutte le pratiche burocratiche sempre a contatto con marescialli, ufficiali e personale civile che lavora abitualmente in ufficio;
ma in uno di questi non sapevamo che c'era una bella donna che si occupava amministrativamente di noi..entriamo e questa signora aveva un vestitino scuro, con le gambe abbronzate e una bella scollatura che non mostrava espressamente il suo seno, ma faceva capire che era abbastanza grande per divertirsi un pò.
Una volta aver sbrigato tutte le pratiche in quell'ufficio usciamo e i miei colleghi mi dicono hai visto quella che bella vacca?! ed io li rispondo sorridendo..me la scoperò!!! i miei amici scoppiano a ridere...
MA IO VERAMENTE DICEVO!!
Tutto iniziò in una giornata scoglionata che mi obbligarono a rimanere in campo per esigenze di servizio..non sapevo che cosa fare e telefonai nel suo ufficio, dapprima lei non capi subito chi ero, poi ricordò e sorrise, gli feci qualche battutina.. hola mia principessa come stai stamattina..mi hanno obbligato a dormire qui, stasera andiamo a prendere un caffè?.. dopo un pò mi rispose perchè cercava sempre di sviare il discorso, alla fine mi disse..vabbè se è per un caffè andiamo, però mi devi promettere che non saprgi la voce e ti dico che se accetto è perchè credo che tu non vieni con strane idee..
poveretta non aveva capito niente..
mi da l'indirizzo e lo imposto sul navigatore...alle 22 preciso ero sotto casa sua, lei abitava con soli i due figli perchè separata.
La vedo..sta venendo verso di me, wow che bon penso, che si è messa a gonna? questa è pazza!! ahah e rido..
una volta salita in auto gli chiedo dove posso andare per questo caffè e lei mi dice ma davvero mi vuoi portare a prendere il caffè ed io rimango di stucco..finalmente me la scopo.. mi propone un posto isolato vicino al mare, tranquillo e isolato..buono proprio per scopare.
parcheggio..la avvicino a me con la bocca la limono, gli passo una mano sulle tette e sento esplodere in quel corpetto di raso nero, gliene tiro fuori una, gli mordo il capezzolo, lei mi accarezza l0uccello ormai gonfio e pronto per l'uso, continuo con le tette caccio anche l'altra continuo a leccarle..la abbasso con la testa e lei senza dire una parola inizia dalla cappella, scende alle palle..lo fa ripetutamente fino a quando ho dovuto fermarla altrimenti la innondavo del mio seme, mentre mi spompinava con amore io gli strongevo i capezzoli e lei ansimava e godeva sentivo i suoi gemiti e con la mano passo ad accarezzargli il culo..aveva uno slip di pizzo molto sensuale, con il dito gli stuzzicoil buco del culo, bagnoun po il dito, lo stuzzico di nuovo entra tutto e lei continua su e giu su e giu..la faccio alzare lei è davvero arrapata abbassa il sediolino con una certa fretta, si toglie le mutande fradicie dei suoi umori ed io le metto nel cruscotto..
(premio in vista)
la faccio sdraiare per bene e la lecco la fica pelosa ma con un sapore profumato di chi è appena uscita dalla doccia, gli infilo le dita dentro ormai perse nelle sue labbra bagnate e lecco il clitoride, sta godendo..sta venendo..mi ferma..mi grida DAMMELO DAMMELO DAMMELO..ed io la accontento, dapprima il mio cazzo ormai durissimo e gonfio al massimo entra e trova subito strada aperta, inizio a pomparla di brutto, ma non ci trovo sizio la faccio girare la metto alla pecora me la sbatto fortissimo, gli do uno schiaffo sul culo gli piace..gode anora di piu inizio a dargliene di forti e le stava odendo come una vacca mia grida mettimelo nel culo mettimelo nel culo..si bagna con i suoi stessi umori se li spalma sull'ano e si posiziona, mi chiede di non fare piano e di distruggerla, a questo punto veramente mi innervosisco la devo spaccare mi dico, il suo culo era troppo bello per rovinarlo, sono entrato dentro e dopo 10 minuti che la penetravo gli ho sborrato una succo di minchia nel culo che lei ha goduto di nuovo, non contenta mi sono disteso sul sediolino lato guida e lei mi ha continuato a pulire il cazzo spompinandolo di nuovo come una grande troia, imprivvisamente vedo che mi piace ancora e inizio a godere di nuovo, subito capisce e continua guardandomi negli occhi..era buio mi piaceva la faccio salire sopra mi scopa, è lei che tiene il gioco in mano mi sta scopando, mi sento scopato, comanda lei mi piace..la prendo le tette in bocca e inizio a succhiarle i capezzoli lei continua a sbattaermi, continua a gridare..stiamo sudando come maiale ma è bellissimo, quando sto arrivando la faccio mettere alla pecora di nuovo con la faccia rivolta verso il mio glande, ormai incandescente e schizzò anche se ne esce poco lei ingoia tutto..poi con la lingua lo pulisce intorno me lo bacia..lo ringrazia e mi dice che è stato bellissimo..ci rivestiamo e da quel giorno ogni volta che la chiamo e le dico..tesoro sono rinchiuso vienimi a salvare lei si prepara a porca e usciamo..scopando dove ci pare...in questi giorni vi racconto un'altra serata a luci rosse e con tante persone che passavao in amcchina e quasi se lo menavano..siatene certi che vi stupirò..
VITA VERAMENTE VISSUTA RAFEL..PER ORA E' TUTTO!!!!
16
4
17 years ago
rafel,
34
Last visit: 2 years ago
-
Al cinema con cagliostrus
Era una fantasia che coltivavi da tempo. Il pensarci, mentre facevi l’amore con Petra, aumentava l’eccitazione e amplificava i tuoi orgasmi. Finché, in uno di quei momenti di massima eccitazione, mentre lei fremeva sotto i tuoi colpi, cominciasti a dare a quel pensiero un primo accenno di concretezza, sussurrando all’orecchio di Petra con voce tremante: “Ti piacerebbe… farti toccare… da un altro?”.
La sorpresa, muta e tangibile, della donna ritardò il tuo piacere, con una fitta di paura. L’eccitazione però riesplose al vederla muoversi ancora più in fretta sotto di te mentre rispondeva: “E a te, piacerebbe vedermi toccata da un altro?” - “Siiii” - ti sgorgò dalle labbra, così come il seme copioso che inondava il ventre di lei, a sua volta scossa dai fremiti dell’orgasmo.
Da allora, quella fantasia condivisa si riproponeva quasi ogni volta che facevate l’amore: -“Dimmi che ti piacerebbe avere due cazzi!”- “Ne vorresti un altro in culo, adesso?”- e Lei gemeva: - “Siii, mi piacerebbe!” - “Sì, lo vorrei!”. Era il vostro gioco nel gioco, normalmente coperto da un velo di pudore. Un velo che si squarciava su vertiginosi abissi di trasgressione, ai quali osavate affacciarvi solo nei momenti di massima eccitazione.
Realizzare quelle tue chimere ti sembrava impossibile. Con chi, poi? Concretizzarle nel tuo mondo reale, fatto di casa, lavoro, affetti familiari, conoscenti e amici: solo il pensarlo era pura follia. Vi limitavate a chattare sui siti erotici, cercando contatti virtuali, anonimi, sconosciuti e… innocui, che fungevano da catalizzatori del vostro eccitamento e da amplificatori del vostro piacere.
Finché tu, Mauro, non ti imbattesti in un mio racconto. La scossa d’eccitazione che ti colse nell’identificarti nel ruolo di uno dei personaggi, fu tale da spingerti a scrivermi subito un commento lusinghiero. Ma non bastava. Proponesti quel racconto a Petra e quanto più lo rileggevate, tanto più capivate che quella coppia che trasgrediva con un perfetto sconosciuto, protetta dal buio di una sala cinematografica assomigliava tanto a voi, avrebbe potuto essere benissimo voi, anzi, eravate proprio voi!
Le lunghe gambe affusolate che si scoprivano lentamente sotto lo sguardo eccitato dello sconosciuto, erano proprio quelle di Petra. Era tipicamente sua, la bagnata eccitazione nel leggere la voluttà ed il desiderio, nelle tremanti carezze dello sconosciuto. Così com’era proprio la tua, Mauro, la permissività del marito, che con signorile distacco concedeva alle effusioni di un altro, l’inebriante passionalità e le forme sensuali del corpo della sua donna, così simile alla tua Petra. E tua avrebbe potuto essere la partecipazione, decisiva e risoluta, da legittimo protagonista della fine del gioco.
Così decidesti di sondare il mio terreno virtuale, toccando precisamente il centro più sensibile della mia perversa sensualità:
“Le tue fantasie potrebbero coincidere con le nostre...che ne dici...conosci qualche cinema dove poter realizzare queste fantasie?...”
“Oh gaudio!” disse Winnie Pooh, ammirando un vaso di terracotta ripieno di miele dorato.
“Oh gaudio!” dissi io ammirando il candore della vostra e-mail sullo sfondo notturno di Desiderya.
“Non c'è niente che io desideri più ardentemente della coincidenza delle nostre fantasie.”- vi risposi di getto.
Alcuni giorni dopo, Petra mi propose la Chat: poche trepidanti righe, venate di sospettoso imbarazzo da parte mia, figlio non voluto, eppur legittimo, della mia natura cancerina. Poi, proprio quando cominciavo a dubitare fortemente, ecco la stupefacente, inaspettata sensualità del contatto a voce: una telefonata magistralmente diretta dalla più femminile delle regie, la travolgente eroticità di Petra. La vivida esperienza di quei 13 minuti è ancora presente in me, tanto che non ne ho ancora maturato un ricordo che possa tradursi in parole. I sentimenti più profondi, le emozioni più intense rifuggono ogni descrizione e impongono il silenzio.
Questo racconto anela il suo seguito, come la vita anela il suo corso. Cosa ci riserva il futuro, Mauro e Petra?
9
1
17 years ago
cagliostrus,
48
Last visit: 9 years ago
-
Sesso sotto l\'ulivo
errore di sistema
8
1
17 years ago
admin, 75
Last visit: 9 hours ago -
In macchina con paolo & paola
Un giorno di ottobre; esco di casa verso le 7 e mezza di sera, direzione il solito casello autostradale, per incontrare nuovamente Paola e Paolo.
Ci siamo messi d'accordo con Paola che avremmo prima mangiato un boccone da qualche parte e poi saremmo andati a casa di Marco (mi pare si chiamasse cosi) per giocare un poco; sono molto eccitato all'idea di poter disporre per la prima volta in vita mia di 2 cazzi veri tutti insieme e in una casa oltretutto.
Mi ricordo di accendere il cell (che avevo dimenticato in macchina spento mentre mi davo una lavata in casa) e mi arriva un sms: a Paola è arrivato il ciclo, ben una settimana prima del previsto.
Le telefono: tutto saltato, non andiamo più da Marco; tuttavia, visto che io ero già per la strada, rimaniamo intesi di vederci lo stesso e di mangiare un boccone insieme.
E pensare che avevo portato con me delle videocassette fatte da me con la mia lei: eravamo rimaste intese con Paola che le avremmo viste a casa di Marco mentre si scopava.
Va be, sono un poco dispiaciuto, ma che ci possiamo fare? Il destino ha deciso così.
Arrivo al casello autostradale 5 minuti prima dell'ora dell'appuntamento (incredibile, io che arrivo in anticipo !!!) e dopo qualche minuto arrivano anche Paola e Paolo; tutti e 3 ci lamentiamo un poco della sfiga che ci è capitata,
Salgo quindi sulla loro macchina e ci dirigiamo alla ricerca di un ristorante, peraltro non facile: nella zona del casello autostradale dove ci siamo trovati in giro non c'è nessuno e i pochissimi ristoranti aperti sono strapieni (d'altronde, sono circa le 21 e quindi l'orario è critico).
Dopo un tentativo fallito (il locale è pieno, occorrerebbe aspettare mezz'ora) entriamo in un ristorante: la differenza con quello dell'altra volta è notevole, nel senso che io e Paola siamo seduti accanto, ma alle nostre spalle c'è un bar i tavoli sono molto vicini e il locale è abbastanza pieno e molto illuminato; già scoraggiata per la sorpresa capitata a Paola, l'atmosfera del locale non induce molto a prendere iniziative.
Solo una volta, le chiedo conferma sul fatto che non abbia portato le palline, dicendole poi che avrebbe potuto portarle lo stesso; Paola sorride e mi dà una carezza.
Eravamo rimaste intese, infatti, che lei si sarebbe infilata in figa le palline cinesi (mi sembra si chiamino così) e che quando ci saremmo incontrati le palline avrebbero cambiato buco, dalla sua fughetta al mio buchino del culo.
Durante la cena si parla un poco del più e del meno, un poco di chat (si fa quasi una statistica delle domande più frequenti che ci vengono fatte quando si aprono pvt) e infine Paola mi spiega in che modo Paolo l'aveva (?) convinta a provare ad allargare le loro esperienze sessuali.
Vengo a sapere, tra l'altro, che sono in contatto con un’altra coppia della zona, la cui lei gestisce un negozio di lingerie; questo mi ha fatto successivamente venire in mente qualche ideuzza ...
La cena va avanti su questa falsariga, anche se ogni tanto comunque l’occhio mi cade sulla scollatura di Paola, sempre generosa (in realtà, adocchia anche qualcun altro da qualche altro tavolo ...).
Dopo un certo numero (4 o 5 o forse più) di limoncelli, verso le 23 o forse più usciamo e ci incamminiamo in macchina verso il casello.
Paola mi da (finalmente !!!) il permesso di toccarle un poco le tette (in realtà, era da quando ci eravamo visti il mese precedente che avevo voglia di farlo ...); dopo qualche toccatina e baci tra me e Paola, le prendo la mano e la depongo in mezzo alle gambe di Paolo; insieme iniziamo ad accarezzare da sopra i pantaloni il cazzo di Paolo.
Così come per l'altro racconto, le cose che trovate scritte sono successe, anche se nonesattamente magari nell'ordine riportato.
Dopo qualche minuto di carezze, provo a tirare fuori l'uccello di Paolo, inutilmente: non riuscendo a tirare giù la cerniera dei pantaloni, chiedo a Paola (o Paolo, non ricordo) se può provvedere lei, la quale non si fa pregare e anzi, alla prima occasione, si china sul cazzo del marito e glielo succhia; Paolo sembra gradire.
Gradisce anche quando, poco dopo, facendo dei contorsionismi, mi allungo dal sedile posteriore della macchina fino a succhiargli il cazzo: è la prima volta che lo faccio, mi sembra di farlo bene, succhiando e aspirando per bene soprattutto la cappella, ed in fatti Paolo dice rivolto a Paola "Però succhia bene !!".
Devo dire che la sensazione di sentire un cazzo vero in bocca turgido, anzi che si inturgidisce sempre più tanto più lo si succhia non è male.
Intanto, Paola allunga una mano tra le mie gambe e lo trova bello duro: mi chiede se non voglio aprire i pantaloni e io ovviamente, provvedo subito; Paola ha delle mani davvero delicate ...
Dopo un poco, Paola chiede al marito di trovare un posticino e di posteggiare; fattolo entrambi scendono dalla macchina e passano dietro sedendosi ai miei lati: mi eccita essere in mezzo a loro, poter sentire 4 mani che mi frugano ovunque.
Pur nella scomodità, qualcosa si riesce a fare.
L'ordine cronologico non lo ricordo, ma mi rammento che l'ho preso in bocca sovente a Paolo, che sovente Paola lo ha preso in bocca alternativamente sia al merito che a me (talvolta su suggerimento del marito), che ci siamo baciati con Paola e che le ho leccato toccato e baciato le sue splendide tette (purtroppo, la fighetta era parzialmente indisponibile ...).
Ad un certo punto, penso su iniziativa personale, ma potrebbe essere stata Paola a chiedermelo, non ricordo, mi sono tolto del tutto i pantaloni e mi sono messo inginocchiato sul sedile posteriore, cercando di allungarmi verso il lunotto posteriore, protendendo così le chiappe verso i sedili anteriori.
Le mie intenzioni penso fossero palesi; di qui inizia la parte che, ancora adesso, a pensarci me lo fa diventare duro.
Io sono girato verso il lunotto posteriore, quindi non riesco a capire bene chi e come sta giocando con il mio buchetto, ma sento molte mani e molte dita che entrano ed escono.
Ad un certo punto mi sembra di aver chiesto a Paola quante dita erano dentro e lei mi ha risposto (mi sembra) 3 !!! mmmmm.
Mi sembra che sia Paolo a toccarmi le palle e poi a tirarmi indietro il cazzo e a menarlo lentamente.
Mi sembra di impazzire dall'eccitazione di avere tute quelle dita dentro che mi dilatano e mi sditalinano.
A un certo punto, Paolo si tira un poco in piedi si mette dietro di me e inizia a mettermelo dentro; a differenza dell'altra volta, adesso mi penetra completamente, sento lo sfintere dilatarsi ma la cosa anche se procura un poco di dolore, non mi dispiace anzi la trovo splendida.
Mi lamento un poco, perché Paolo entra ed esce con decisione, ma il dolore e dovuto non tanto alla dilatazione, quanto allo sfregamento del suo cazzo sulle pareti del mio buchino (penso che stavolta Paola l'abbia bagnato un poco di meno dell'altra volta).
Sentendomi lamentare sotto i colpi decisi del marito, Paola mi chiede qualcosa sul fatto se posso sopportare o meno, io non ricordo cosa rispondo ma dopo poco Paolo si toglie, suppongo per la scomodità.
Ma non è finita qui.
Tra le altre cose, mi ricordo che Paola ad un certo punto mi strizza leggermente un capezzolo e quando toglie la mano io gliela prendo e la rimetto sullo stesso capezzolo; lei mi sembra sorpresa e sussurra qualcosa del tipo: " A, ma ti piace ?" e strizza un poco di nuovo.
Nel frattempo Paola si è tirata giù i pantaloni, cosicché io inizio a giocherellare con un paio di dita sulle sue labbra.
Da quando Paolo ha tolto il cazzo dal mio culo, sono seguiti alcuni minuti di succhiate, toccatine e baci; non contento, mi giro con il culo verso di Paolo (che e tornato a sedersi dalla parte sinistra della macchina), gli prendo in mano il cazzo, mi ci siedo sopra e inizio a cavalcarlo: un mio sogno si è avverato.
Non sento particolare dolore, potrei andare avanti a lungo penso, ma, a causa della posizione, risulta abbastanza faticoso andare su e giù, e in più, il suo cazzo esce sovente dal mio buco.
A posteriori, realizzo che mi sarei dovuto riposare sedendomi completamente sul cazzo, e fermandomi lì, ma oramai è tardi per poterlo fare: sarà per la prossima volta.
Ci ritroviamo tutti mezzi nudi io quasi seduto tra i sedili anteriori, Paola e Paolo seduti ai lati del sedile posteriore e girati verso di me.
Paola inizia a succhiarmi il cazzo, mentre io con una mano cerco di fare una sega a Paolo e con l'altra sgrilletto leggermente le labbra di Paola.
Dopo un poco, Paola mi chiede di farle vedere come mi faccio una sega: prontamente me lo prendo in mano e inizio a masturbarmi; le chiedo prima di venire di non ingoiare il mio sperma, ma di tenerlo in bocca per un poco, in modo che possa baciarla e ingoiare anche io un poco del mio stesso sperma.
Questo desiderio viene (naturalmente !!!) esaudito da Paola: cosa posso dire? È splendida !!
A questo punto, Paolo chiede alla moglie di mettersi alla pecorina, forse perché vuole incularla.
Non so cosa succeda esattamente mentre io bacio appassionatamente Paola (tra l'altro, prima Paola mi aveva detto di tirare fuori la lingua davanti al marito e le aveva fatto un pompino !!) e le palpo le tette, ma dopo qualche minuto Paolo dà forfait: la scomodità penso sia troppa.
Quindi, tutto è finito; un poco mi dispiace, poiché il primo dovere di una troia come reputo di essere sarebbe quello di far godere i suoi partner ...
Iniziamo a rivestirci, scendendo dalla macchina; per fortuna la serata è mite, così non si rischia un coccolone; mentre siamo fuori dalla macchina seminudi, Paola mi abbraccia teneramente: non solo è splendida, ma è anche dolcissima.
In pochi minuti siamo al casello dove ho lasciato la macchina e ci fermiamo a parlare per un poco di tempo (penso almeno mezz'ora).
Ci lasciamo che sono più delle 2: come farò domani mattina a svegliarmi ?
Mentre guido verso casa, penso che stavolta posso ben dire di aver provato ad essere inculato e la cosa non mi dispiace per niente, né come idea (mi eccita per l'idea di aver fatto la troia alla grande, riuscendo a cavalcare un cazzo in macchina), che per il fatto in sé: non è affatto male essere inculati, lo consiglio a tutti/e ...
9
0
17 years ago
luca1to153091,
40
Last visit: 16 years ago
-
Al ristorante con paola & paolo
Avevo detto a Paola che quel venerdì di settembre sarei stata libero e che avremmo quindi potuto combinare qualcosa.
Poiché non riuscivamo a trovare un posto per vederci in tranquillità, avevo suggerito un “incontro” in netmeeting, in cui mi sarei esibita per lei e per Paolo (suo marito) con i miei giochini.
Giovedì verso le 18, mentre torno a casa in macchina, squilla il cell: è Paola, che mi dice che sì, si può combinare per venerdì, ci si può vedere.
Vengo preso alla sprovvista, le dico che non mi aspettavo una proposta simile, ma si certo non c'è problema; rimaniamo intesi di sentirci verso le 19 del giorno dopo.
Quando arrivo a casa, mi accorgo di essermi bagnato: solo l'idea di poter incontrare Paola e Paolo mi ha eccitato da morire.
Venerdì arrivo a casa presto, e inizio a prepararmi, lavandomi il culetto al solito modo: metto il vibro nel culo, lo tengo 5 minuti, poi lo tolgo e ci metto al posto il tubo della doccia e lavo l'intestino. Ripeto l'operazione fino a che il vibro non viene fuori pulito.
Mentre sono intento a questa operazione (in verità, mentre ho il vibro nel culo, vibrante al massimo, ovviamente, e mi sto facendo la barba) , squilla il cell: è Paola, che mi dice che non ha risolto il problema della casa e suggerisce di vederci per una cena, così, tanto per conoscerci; ovviamente, accetto con entusiasmo.
Dopo un'oretta sono in autostrada: ho ricevuto sul cell un SMS con un'ora e un appuntamento ad un casello autostradale, ma sono un poco deluso per non aver potuto organizzare un incontro in un posto più discreto di un ristorante.
Dopo alcune vicissitudini (miei errori nel leggere l'ora dell'appuntamento e nel trovare il casello) finalmente ci troviamo al casello giusto.
Non posso lamentarmi: Paola è una splendida donna e anche lui (pur non essendo un esperto: non mi ritengo bisex, anche se mi piace moltissimo quell’appendice che pende sul davanti ai maschietti e ancor di più sentirmi qualcosa nel culo) mi sembra un bell'uomo.
Il mio rammarico per la mancanza di un posto dove incontrarci in pace aumenta.
Andando verso il ristorante nel milanese, si parla del più e del meno; sono un poco teso, perché è la prima volta che combino un incontro del genere e quindi ...; comunque, oltre che carini sono anche simpatici.
Andiamo in un ristorante cinese; il cameriere ci mette in un tavolo al fondo della sala (poi capirò che è una fortuna); io sono seduta di fronte a Paola, mentre Paolo si siede accanto a lei.
Ordiniamo da mangiare, che arriva abbondante e in fretta.
Mentre mangiamo, parliamo un po' di chat e di cosa si trova, di famiglie, ... insomma del più e del meno.
Ad un certo punto Paolo va in bagno e rimaniamo soli io e Paola; le chiedo se sono come si aspettava e lei mi risponde che si, sono esattamente come si aspettava e che le sembro molto interessante, il tutto accompagnato da uno sguardo sexy una cosa incredibile: non abbasso lo sguardo e mi trovo eccitatissimo, il pisello durissimo.
Intanto, man mano che il vino che beviamo in buona quantità fa effetto, l'occhio cade sempre più spesso sulla camicetta di jeans parzialmente sbottonata di Paola: in effetti, oltre che essere una bellissima donna in generale, Paola possiede un seno formidabile, e la camicetta rimane ... protesa in avanti.
Un po' imbarazzato (la tentazione di guardare nella scollatura è troppo forte ...), mi scuso, ma lei mi sorprende (e insieme mi eccita da morire) dicendo con la più naturale spontaneità di guardare pure, anzi, si sbottona un altro bottone, lasciando il seno praticamente coperto da un piccolo reggiseno. Io rimango senza parole e il mio pisello trasecola a quella vista !!!
A questo punto, non contenta, inizia ad aprirsi la camicetta, scoprendo un seno stupendo e iniziando ad accarezzarselo lentamente e dolcemente.
Per me è troppo: le dico che se non smette, dopo poco le sarei saltata addosso.
Per tutta risposta, lei mi dice di allungare una mano (cosa che faccio subito) e ci poggia un seno sopra: mi sembra di sognare... il mio pisello scoppia.
Da questo punto, inizia una serata al ristorante che non scorderò più... fatta di toccate, leccate, baci succhiate insomma incredibile (per non parlare, poi, del dopo ristorante).
Andiamo per ordine, comunque, anche se i miei ricordi, da questo punto in poi, non sono più lucidissimi, per cui quello che scriverò da adesso sarà più un elenco di flash, di ricordi, piuttosto che un racconto organico.
Comunque, le palpate continuano e Paola, lamentandosi che il reggiseno (che afferma non portare quasi mai) le dà fastidio se lo toglie, rimanendo quasi nuda dalla cintola in su, coprendosi solamente quando arrivano i camerieri.
Ad un certo punto devo andare in bagno e aspettando un attimo in cui il pisello è un po' meno duro (si vedrebbe altrimenti) mi alzo.
Entrando in bagno mi viene in mente che Paola potrebbe seguirmi, ma lei non viene; ritornato al tavolo glielo faccio presente e lei sorridendo mi dice che bastava un cenno e sarebbe venuta ...
Penso sia troppo, sto sicuramente sognando !!!!!!
E invece è realtà !!!!!
Continuo a toccarle il seno, mentre lei infila una mano nei pantaloni del marito e lascia che io allunghi un piede da sotto il tavolo e lo metta sulla sua fighina, strofinandola, mentre lei mi accarezza caviglia e piede..
Ad un certo punto, non so come, mi trovo in piedi a baciare Paola ... che baci !!!!!
Tra le altre cose mi succhia la lingua quasi come fosse un pisello ... splendido !!!!! non mi era mai successo !!!
Io un po' mi lamento, dicendo che così dovrò arrivare a casa eccitatissima, ma Paola mi tranquillizza dicendomi che non mi lascerà certo andare via così e mi intima quasi di non sparire dopo la quella serata, ritenendomi molto interessante; la tranquillizzo da quel punto di vista, affermando che se mai ci perderemo non sarà certo per colpa mia ...
Paola prende il cell e telefona a qualche amico, per vedere se la serata può finire in un certo modo, ma inutilmente: nessuno può ospitare e poi, oltretutto, è anche abbastanza tardi ...
Trova un amico e gli spiega a grandi linee la situazione, dicendogli che si trova mezza nuda al ristorante e mentre parla io cerco con il piede di eccitarla toccandole la figa: lei sembra gradire, da come prende il mio piede accarezzandolo e premendolo contro la sua figa; intanto mi passa l'amico al telefono: ci troviamo d'accordo che sarebbe un delitto coprire tanta bellezza ... Paola sembra risentirne, ma in realtà mi sembra molto divertita ed eccitata dalla situazione.
Mentre succedevano queste cose, si era arrivati al caffè e al limoncello, che bevevamo in quantità quasi industriali ... e faceva il suo effetto !!!
Paola dice al marito di tirarlo fuori che glielo vuole succhiare e lo fa !!!! Allora io le chiedo se ha voglia di andare sotto il tavolo e di succhiare anche il mio: lei non si fa pregare, si dà appena un'occhiata in giro ed è subito sotto: è un sogno, succhia benissimo ...
Con Paola iniziamo a bere il limoncello dallo stesso bicchiere, facendo attenzione a berlo dalla stessa parte; allora le suggerisco di berne un sorso, di tenerlo in bocca e di passarlo nella mia bocca mentre ci baciamo: detto fatto ci baciamo sopra il tavolo mentre stiamo in piedi: con una mano le tengo dolcemente la nuca, mentre con l'altra le accarezzo il seno, mentre Paolo (forse, mi pare non so ...) le accarezza il culetto. Il passaggio di bocca del limoncello con associati baci e toccate si ripete diverse volte sempre più eccitante.
Continuo a pensare di stare sognando, ma Paola mi riporta alla realtà, bagnandosi leggermente un capezzolo con del limoncello (o altro? non lo so sinceramente) e porgendemelo perché lo leccassi: non mi faccio pregare ... detto , fatto: non trovo altre parole che ripetere splendido.
Con la sua solita massima naturalezza (è questa naturalezza che mi manda in visibilio), Paola mi chiede se mi piacerebbe succhiare il pisello di Paolo insieme a lei: le rispondo senza esitare che per o con lei farei tutto ciò che vuole.
Dovrei andare di nuovo in bagno, ma Paola nel frattempo mi sta toccando con un piede il pisello che mi sono tirato fuori dai pantaloni (purché Paolo veda, mi aveva detto e io mi ero scostato con la sedia dal tavolo per mostrarglielo) e con il pisello duro fare pipi ... è un po' difficile.
Quindi, tra un sospiro e l'altro le chiedo se non ha mai fatto pissing e, alla sua risposta negativa, le chiedo se lo farebbe con me: con la massima naturalezza e con sorriso che definire accattivante e sexy è dire nulla risponde di si; è questa naturalezza nel rispondere che trovo eccitantissima ... (se leggi Paola dimmi se lo avresti fatto davvero e se lo faresti capitasse l'occasione: mi sarebbe piaciuto farti pissing e poi che tu ne tenessi un poco in bocca e me la passassi baciandomi: oso troppo ?).
Le chiedo allora di seguirmi in bagno, ma lei sorridendo maliziosamente dice di no (e in effetti non verrà).
Tornato al tavolo paghiamo (in verità Paolo non vuole sentire ragioni e vuole pagare lui) e usciamo, ma non prima di averla ancora baciata (come bacia bene) passandoci le ultime gocce di limoncello tra noi.
Per uscire lei vuole stare abbracciata a me e la cosa mi eccita ancora di più.
Solo mentre esco mi rendo conto che c'erano degli avventori, cui giravo le spalle, che potevano parzialmente vedere Paola seminuda; l'avranno fatto? E i camerieri ? Nell'eccitazione me ne ero completamente dimenticata ...
Usciti la bacio di nuovo in piedi, vicino alla macchina e le metto le mani sul sedere (mi pare o era sulle tette?); anche Paolo la sta toccando.
Saliamo in macchina; dico a Paola che mi piacerebbe salisse dietro con me (ci vorrebbe una Multipla, grande idea i 3 posti davanti ...), ma lei dice dopo.
Ci fermiamo a comprare dei preservativi e delle sigarette: scende Paolo e Paola ne approfitta per passare dietro sulla macchina, slacciarsi i pantaloni e dirmi di leccarle la figa, facendo bene attenzione a che il marito possa vedere: infatti salito in macchina, Paolo la incoraggia e le dice brava.
Mentre Paolo guida, si avvera un altro dei miei sogni: fare sesso con una (splendida) donna sul sedile posteriore di una macchina mentre si viaggia.
Lei si china, me lo succhia, io le sfioro il buchetto del culo, le tocco la figa, le bacio le tette ... insomma era tutto fantastico.
Ad un certo punto, Paola chiede di fermarsi che deve fare pipi: ci fermiamo di lato in una stradina, mi viene in mente di metterle la faccia sotto ma e troppo complicato; ripiego mentalmente sul metterle una mano sotto la figa e prendere la pipi calda sulla mano e poi farla leccare a Paola e leccarla io stesso, ma nella concitazione del momento (lei succhiava entrambi i cazzi mentre era accovacciata) me ne ricordo tardi, quando lei dice ho fatto; peccato: sarà per la prossima volta (spero ci sia e che accada, ma magari con la mia faccia sotto la figa mentre esce a fiotti la pipi...)
Torniamo in macchina e Paola e io continuiamo a toccarci e baciarci dappertutto, fino a quando Paolo imbocca una stradina secondaria e si ferma.
A questo punto scendiamo dalla macchina (dato lo stato di eccitazione in cui mi trovavo, i ricordi si fanno ancora più confusi: ciò che racconto è successo, ma non saprei dire esattamente in che ordine).
Non so come, ma mi trovo appoggiato al baule della macchina, mezzo nudo con Paola che mi succhia il pisello; mentre lo fa mi accarezza le palle e quindi inizia ad andare con le dita più dietro, verso il buco: apprezzo molto l'idea, soprattutto quando le dita si soffermano sul buco o iniziano ad entrarci (Paola mi dirà dopo che era molto evidente il mio apprezzamento).
Intanto Paola chiede al marito se vuole succhiarmi insieme a lei e ricevuta risposta affermativa iniziano insieme (in effetti, mi ricordo la domanda e la risposta, ma non se lo hanno fatto..).
Successivamente, con molta dolcezza, Paola mi chiede se sarei disposta a farmi sodomizzare da Paolo, perché la eccita moltissimo vedere due uomini fare l’amore; per tutta risposta mi giro verso la macchina appoggiandomi al baule e protendendo il culo verso l’esterno.
Allora Paola inizia a leccare a lungo il buchetto con una passione, maestria e abilità non indifferente: sono eccitatissimo, aspetto solo l'infilata.
Quando il buco è sufficientemente lubrificato, Paola si sposta e avvicina il marito, che incomincia a incularmi, senza troppo sforzo, data la mia dilatazione: è splendido, non immaginavo potesse essere cosi eccitante sentire qualcosa di caldo nel culo.
Non riesco però a capire quanto me ne ha messo dentro Paolo, ma sono eccitatissimo a pensare che Paola è li vicino che osserva (e si eccita presumo).
Purtroppo, la goduria dura poco, forse per la scomodità, non ricordo bene; in questo momento mi dispiace di non aver portato con me il mio vibro, sono sicuro che Paola & Paolo ne avrebbero fatto volentieri un buon uso…
Non so come e perché, ma mi ritrovo a baciare Paola sdraiata sul baule della macchina, cercando di penetrarla (quasi inutilmente, data la differente altezza mia e della macchina).
Quindi ci mettiamo i preservativi ed entriamo sul sedile posteriore della macchina; Paola si allunga completamente nuda (se non sbaglio) sul sedile, io mi corico sopra di lei baciandola e provando a penetrarla, mentre protendo il culo verso l’esterno sperando che Paolo mi inculi, cosa che puntuale accade.
Noto che con il preservativo si perde qualcosa, ma anche il questo caso, nonostante cerchi di in una posizione da facilitare al massimo la penetrazione levandomi una gamba dei pantaloni e alzando la gamba sullo schienale del sedile, la scomodità vince e bisogna cambiare posizione.
Paolo gira attorno alla macchina e inizia a scopare Paola, mentre lei mi succhia; allungo la mano verso le palle di Paolo, ma in realtà non sono sicuro di essere riuscita ad accarezzargliele.
Non ricordo esattamente per quanto tempo si scopi in questa posizione, ma alla fine veniamo (mi pare prima io e poi Paolo, ma non ne sono sicuro); Paola non perde una goccia del mio sperma, ingoiando tutto (fantastico !!!!), anzi, dopo qualche secondo le basta la mia osservazione che ne è uscito ancora un pochino perché lei si chini prontamente per finire l'opera.
Purtroppo, mi dimentico (o non ci penso) di baciarla mentre ha la bocca piena: spero di rimediare la prossima volta (sperando ci sia ...).
Anche Paolo è venuto, ma non ricordo esattamente se col preservativo o no.
Scendiamo dalla macchina: Paola è ancora nuda ed è bellissimo abbracciarla e accarezzarla; la temperatura, tuttavia, non è così alta e Paolo giustamente le suggerisce di vestirsi; Paola segue il suggerimento e risaliamo in macchina per andare al casello dove ho lasciato al macchina (sigh... è finita ...).
Paola si siede davanti, ma lascia la camicetta aperta e così io ne approfitto per continuare, dal sedile posteriore, ad accarezzarle e palparle le tette (sono splendide !!!); lei non solleva alcuna obiezione, solamente una volta passando davanti a una macchina ferma si chiude la camicetta, affermando che in caso contrario il guidatore ci avrebbe seguiti per tutta la notte.
Passato il contrattempo riprendo ad accarezzarle le tette … continuo a non essere sicuro di essere sveglio.
Purtroppo si arriva al casello ... sigh.
Ancora un poco di parole in macchina e arriva il momento di salutarci…
In effetti non ricordo come ci siamo salutati (tra l'altro penso fossero circa le 2, quindi ero un poco cotto ...), ma ricordo che Paola si preoccupa che mi addormenti per la strada, e mi chiede di mandarle un SMS non appena arrivo a casa.
Mentre torno giù verso casa, ho in mente un solo pensiero: ma perché abbiamo aspettato così tanto per vederci ? E quando potrà capitare che ci vediamo di nuovo, magari in un posto più comodo per poter finire tutto ciò che non siamo riusciti a fare oggi?
Entrambi questi pensieri mi accompagnano fino a casa…
8
0
17 years ago
luca1to153091,
40
Last visit: 16 years ago
-
Desiderio
Sola, al buio, sulla finestra il riflesso delle luci delle auto e mi rifletto, come fosse specchio, guardando la figura che rimanda il vetro, piccola e ancora bagnata dalla pioggia. In mente una domanda e forse anche la risposta, perchè sono fuggita? lui così meraviglioso dolce e forte, la paura di perdermi in quel corpo in quella mente era forse troppo per me? e intanto non mi accorgo che nel vetro ora non sono più sola, una figura mi sovrasta... no, non può essere, c'è come una forza che mi paralizza e sento la sua mano che si posa sul collo scansando i capelli bagnati. Scorrono le dita lungo la schiena e un brivido mi percorre completamente. La figura si avvicina ma non mi volto sento le dita che scorrono in avanti e con un tocco leggero sbottonano la camicia. Dal vetro guardo il viso alle mie spalle riesco a scorgere il desiderio che ne traspare vorrei toccarlo, sentire il suo corpo sul mio ma resto ferma, immobile. La camicia scivola via e sento il suo respiro più forte sul collo e ad un tratto la sua lingua percorre tutta la mia schiena e senza rendermene conto la gonna è a terra, il desiderio che mi ha paralizzato fino a quel momento esplode ma nel cercare di girarmi mi blocca i polsi e li attacca al vetro con tutto il suo peso tanto da farmi sentire tutta la sua eccitazione e resto lì con la voglia di averlo, di tirarlo dentro di me con tutta la forza ma non mi muovo ..... una sirena .... uno squillo....un suono ...... forse il telefono .... dove sono? di soprassaldo ritorno a guardare dal vetro... sola, bagnata e tu dove sei?
5
0
17 years ago
bonnieandclide,
36/36
Last visit: 14 years ago
-
Mistress
Mi ha sempre affascinato il mondo fetish o bdsm come lo si vuol chiamare anche se in modo soft.
Mi piace "comandare" dentro e fuori dal letto!!
Così per curiosità mi "documento" con film e racconti su questo nuovo (per me) mondo.
Dopo aver visionato un pò di materiale sento la mia voglia e la mia curiosità crescere.
Qulache giorno dopo decido di acquistare il necessaire per entrare ancora meglio nel ruolo di mistress.
Entro in un sexy shop, sono un pò intimidita, ma trovo una commessa gentilissima e molto carina (mora, nn molto alta, 3° di seno e vestita molto sexy: camicia e minigonna, calze autoreggenti), dopo averle chiesto di visionare dei body, dei top, fruste ed altro mi accompagna nei camerini che si trovano al piano di sotto per potermi provare con calma tutto l'occorrente.
Mi colpisce subito un body in latex che sembra un completino ma in realtà ci sono due anelli in metallo laterali che uniscono il reggiseno dal perizoma e, attaccati a quest'ultimo, ci sono i laccetti del reggicalze..... lo provo e mi sento già tutta eccitata, la ragazza mi dice che aspetta fuori dal camerino nel caso avesso bisogno di qualcosa....
Mi guardo allo specchio: body in latex nero, calze autoreggenti a rete nere, stivali fetish neri....... Mmmmmm.... mi trovo a mio agio in queste vesti, esco e lei è lì con in mano una frusta, per la precisione un gatto a 9 code con il manico a forma di fallo, anche quello in latex nero.
Mi dice: Sei perfetta mia Padrona!!!
La guardo........ mi avvicino.... le sbottono la camicetta e mi accorgo che non ha reggiseno, i suoi capezzoli sono turgidi, ci gioco tirandoli piano, le sfugge un gemito... Sii.....
Le ordino di spogliarsi e di mettersi in ginocchio, deve leccarmi gli stivali compreso i tacchi!!!
Da schiavetta ubbidiente inizia a leccare gli stivali e nel frattempo le faccio sentire la frusta! Mugola.... si dimena..... le piace...
La faccio alzare, viene di fronte a me, ora deve togliermi uno stivale, la calza e leccarmi il piede...
Inizia ad accarezzarlo, poi passa la lingua prima sul collo del piede poi prende a leccare le dita ... Oh siiiiiii..... è brava, continua così, le ordino!
Mi ha talmente eccitata che sto per avere un orgasmo!
Mi accorgo che nel retro c'è un letto in ferro battuto molto carino... mmmm anche le lenzuola di seta nere.....
Le metto il collare e il guinzaglio, la faccio camminare a 4 zampe fino al letto poi.... la libero...
Mi sdraio e le ordino di leccarmi, di farmi godere con la lingua!!!
Mi viene sopra e inizia a leccarmi, sento la sua lingua sul clitoride... inizia a dare dei piccoli morsi.... poi scende a scoparmi con la lingua.... Si.... si... continua..... e lei da brava ritorna sul clitoride e inserisce 2 dita dentro.... sto quasi per venire.... sento l'orgasmo vicino... le sue dita scorrono veloci dentro di me così come la sua lingua.... Ssssssssssssssssssssssssiiiiiiiiiiiiiiiiii... finalmente posso uralre tutto il mio piacere........... un orgasmo infinito........... bellissimo.....
Continua a leccarmi... sono bagnatissima ma.... ora basta!!!
La faccio sdraiare, ai lati del letto ci sono le manette, le lego mani e piedi, poi accendo le candele.
E' lì legata... pronta ad ogni mio volere e desiderio....
La sua fica è ben rasata, la lecco è bagnatissima, le succhio il clitoride, ansima..... prendo la frusta e col manico inizio a scoparla forte, quando mi accorgo che sta per godere.... mi fermo....
Afferro la candela e lentamente sul suo corpo nudo, le faccio cadere gocce di cera calda... sul seno.... sull'ombelico.... sulle cosce....
Non si lamenta anzi mi dice: Grazie Padrona!!!
Mentro sto per slegarla mi accorgo che sul tavolo accanto al letto c'è uno strapon, lo indosso... le slego le gambe....... inizio a scoparla.... le mordo i capezzoli.... mi muovo sempre più forte e poi.... lo tolgo e le lecco il buco del culo, lo inumidisco bene poi con una spinta sono dentro di lei... urla... le fa male.... Spingo più forte, nn può ribellarsi alla sua padrona, le ordino di toccarsi il clitoride... sento che inizia a piacerle... di lì a poco anche lei avrà un orgasmo...
Soddisfatta della mia prima volta da mistress entro nel camerino e rimetto i miei vestiti, anche la mia schiava nel frattempo si è rivestita e mi attende.
Compro allora il body in latex nero e la frusta....
Ma questo è solo l'inizio....
6
0
17 years ago
admin, 75
Last visit: 9 hours ago -
Arrabbiata con il marito
chi scrive è il patner .."Una sera andammo a cena in un rustico e la mia lei era molto svestita ... vestitino attillatissimo scolltato senza reggiseno e mutandine ..e un autoreggente color carne abbronzata ... il titolare del ristorante continuava a venire al tavolo da noi solamente per vedere il poco seno della mia lei ma comunque eccitante perchè sempre turgido ..ad un certo punto invitai il proprietrario a scoparsi la mia lei visto che era sempre li da noi... lui inbarazzato e arrossito si tirò inditro allora eccitato dall'idea e dalla provocazione insistetti e la mia lei continuava a dirmi di stare zitto che stavo scherzando.. ad un certo punto gli chiesi se c'ear una stanza tranquilla e lui indicò una porta.. ma il gioco finì perchè la mia lei si incazzò veramente alzandosi e andando via verso l'uscita.. io consigliai al tipo di andare in quella stanza che l'avrei raggiunto con fernanda(Foto), finalmente la mia schiava dei miei desideri nn ci volle molto accettò di seguirmi entrammo nella stanza piena di luce con il tipo che ci aspettava inbarazzato seduto su un divano lo guardai ..guardai fernanda e gli strappai il vestitino rimanendo nuda..a quel punto il proprietario del ristorante non potè far altro che avvicinarsi a fernanda con il c duro e ancora lei in piedi la girò e la penetrò ... facemmo sesso per 2 ore lui davanti e io dietro ...".................. fernanda inizialmente è timida poi si scalda come un diesel....ma è il suo uomo che la guida prprio come una macchina..........
15
1
17 years ago
admin, 75
Last visit: 9 hours ago -
Una serata particolare
Tutto è iniziato, quando una mattina, ricevetti una telefonata, del mio amico Stefano.
Ero a casa con la mia compagna L. Ci invitava a una cena a casa sua, dicendo che era un po di tempo che nn ci vedavamo e che gli avrebbe fatto piacere, averci a cena.
Io accettai di buon grado, anche perchè, era uno di compagnia e, a L le era simpatico.
Parlai di questa cena a L, chiedendo se la cosa le avrebbe fatto piacere, e con grande sorpresa, mi fece capire, che la cosa, non le dispiaceva affatto.
Io scherzando, ( ma nemmeno poi tanto ) le dissi di vestirsi in modo provocante, e lei, mi disse che mi avrebbe accontentato. infine aggiuse
" E se poi, mi mette il cazzo in mano?"
Ridendo, replicai.
" Bhe, lo fai sborrare."
La giornata, passò, ridendoe scherzando sull'esito di questa cena.
verso le sette, L iniziò a prepararsi, con molta cura.
Mise, un bel reggicalze, che sapeva, che a me faceva impazzire.
Indossò, un reggiseno di quelli a balconetto, e avendo lei una bella quarta, le stava d'incanto. Poi, infilò un perizoma, e una minigonna da far addrizzare il cazzo ad un morto, e infine, una camicetta, che con la dovuta scollatura fatta ad arte, senza abbottonarla del tutto, faceva intravedere le sue tette stupende.
Come ciliegina, un paio di scarpe a tacco alto.
L si mise davanti a me, e con un sorriso malizioso, da troia che era, mi disse.
" Pensi che così posso andare? non sarà troppo?"
" Ma stai scherzando tesoro? sei bellissima!"
Arrivammo a casa di Stefano, verso le 20,30.
Stefano, ci ricevette con molta enfasi. Si vedeva che era contento di vederci, e vidi che appena L andò per baciarlo sulla guancia, lui rimase folgorato, da tanta sensualita e provocazione, che emanava.
" L sei bellissima."
" Grazie Stefano, ma anche tu, non sei male."
Ci facemmo tutti una risata. L'aperitivo, era già sul tavolo ad aspettarci.
Bevemmo e Stefano, non poteva fare a meno, di guardare la sua scollatura. L, era eccitata. lo si vedeva, dai capezzoli che si erano inturgiditi. sembravano, volessero uscire, tanto erano duri. Ci sedemmo sul divano. L, stava in mezzo a noi. La minigonna, era così mini, che le sue cosce erano del tutto scoperte, tanto che, se Stefano si spostava un po, avrebbe intravisto le sue mutandine.
Cenammo, aveva preparato una cena a base di pesce. Vino bianco freddo, della nostra Liguria, e tra una chiacchera e l'altra, arrivammo al caffè.
Stavamo seduti, un pò frastornati dal vino. L, dalla troia che è, appoggiò. la testa sul divano quasi a sdraiarsi, dicendo, che per finire la serata, ci sarebbe voluto un bel dolce.
La parola dolce, era sottolineata, come a dire, ci vorrebbe un bel cazzo!
Stefano, era eccitato, la sua patta dei pantaloni, stava per esplodere. Io e L, lo avevamo notato. Anche il mio cazzo, si vedeva che era bello duro, così, mi avvicinai a lei, e mi misi a baciarla sulla bocca.
L, non se lo fece ripetere. tirò fuori la lingua, in modo che Stefano potesse vederla.
La mia mano si posò, sulla sua gamba e cominciai ad accarezzarla, fino a toccargli la fica. L, inizio a gemere, era zuppa dalla voglia che aveva.
Anche stefano nn resistette più. iniziò a baciarla. sentiva le nostre lingue sulle labbra. L, iniziò a baciarci entrambi.
" Mmmmmmmm siii vi prego fatemi godere. voglio i vostri cazzi"
Ci togliemmo i pantaloni in fretta, e in poco tempo, eravamo nudi, e con i cazzi duri come il marmo.
Anche Stefano aveva un bel cazzone, cosa che a L, non dispiacque affatto.
Si trovò nuda, in un secondo. Stefano gli spalancò le cosce, e iniziò a leccargli la fica. andava sul clitoride, e subito la metteva dentro come se stesse chiavandola. lei, godeva come una troia.
Il mio cazzo, lo prese in bocca, e da brava succhia cazzi, mi fece un pompino stupendo. la cappella la baciava, leccava, succhiava, ormai, L era partita, non capiva più niente. voleva solo essere sbattuta.
Andammo a letto, stefano, si sdraiò e lei, ci andò sopra a 69. voleva spompinarlo bene. Io a vederla succhiare un altro cazzo, stavo impazzendo di piacere. andai dietro a lei, Stefano stava leccando quella fica stupenda. il mio cazzo entrò dentro. la chiavavo piano. il mio cazzo, entrava e usciva, e a ogni colpo di cappella, L gemeva.
Io sentivo, oltre alla fica di lei, anche la lingua di lui, che toccava il cazzo. era una sensazione stupenda.
Poi mi sdraiai io. L, venne sopra. stavolta era lei a comandare il mio uccello. godeva e gemeva, come nno l'avevo mai sentita fare.
" Che bello siiii mmmmm Stefano, spaccami il culo. mmmmm si sono la vostra puttana. Dio che bello siiiiiiiiiii "
Stefano leccò bene il culo, in modo da preparalo. poi gli appoggiò la cappella nel buco, e con maestria, lo mise dentro. adesso. era piena come piaceva a lei. fica e culo.
" Mmmmmm mi fate impazzireeee siiiii godo come una troia siiiii belloooooo"
Stavamo godendo come maiali. eravamo ormai senza freni. e al limite della resistenza, gli sborrammo dentro entrambi.
" Porci , quanta sborraaaaaaa siiiiii la sento è caldaaaaaa siiiiii godooooooooooooooooooooo "
L; si mise ad urlare, tanto era forte l'orgasmo. poi esausti, ci sdraiammo tutti e tre sul letto. L, baciandoci ci disse:
" Mi avete fatto godere come nn ho fatto mai. che cazzi stupendi che avete."
Poi ridendo disse
" Certo che, chissa se ci fosse stato un terzo uccellone per me, come sarebbe stato avere anche la bocca piena"
E noi ridendo.....
" Ah ah ah ah che troia stupenda che sei.
Andammo a casa che era ormai notte inoltrata. e dopo una bella doccia, andammo a dormire. Io la guardavo, dicendomi, a quanto ero fortunato ad avere una donna porca come lei. le diedi un bacio e le dissi:
" Sogni d'oro amore mio."
8
3
17 years ago
admin, 75
Last visit: 9 hours ago -
La mi aprima volta...
Premetto che sono un tranquillo 40enne di un paesino nella provincia di bergamo, tanto tranquillo ed insospettabile ma pur tanto irrequieto. Tempo fa mi era venuta la voglia di provare situazioni intriganti e trasgressive con coppie e per questo motivo mi ero iscritto a chat dedicate. Non ci è voluto molto tempo per avere l 'opportunità di conoscere alpre persone e coppie che frequentavano quel sito. In quei pochi contatti che avevo c'erano persone di tutti i tipi, persone abitudinarie"navigate " che facevano della trasgressione un'abitudine. Non era il tipo di esperienza che cercavo, mi sentivo a disagio in quanto volevo trovare le persone giuste con cui poter affrontare questa nuova esperienza. Potevo sembrare "troppo" selettivo ma cercavo persone che come me guardassero alla trasgredire con la voglia di farlo non tanto per abitudine o "routinne" ma con l 'intenzione di instaurare prima di tutto il feeling giusto per creare un'intesa ed una complicità molto profonda....
Non sembrerebbe ma la ricerca per un singolo"non libero"non era affatto semplice.
Cercavo persone non troppo lontane ma neppure troppo vicine, che fossero comunque una coppia stabile e non le solite farse coppie formate dal solito furbetto di turno e la solita mercenaria, che fossero persone molto riservate , di classe ed eleganza, di buona cultura e che magari anche esteticamente di mio piacimento.
Quando ero quasi per mollare, conobbi una coppia via chat che all'inizio sembrava essere come le precedenti conoscenze ma che poi dopo alcune chattate si è rivelata più interessante.
Abbiamo passato parecchie chattate assieme prima di scambiarci il cell, si era iniziato nel modo piu classico scambiandosi l'età e la provenienza ma per poi deviare subito in chattate oserei dire piu profonde, dove non importava fare domande tipo"come sei fisicamente" oppure "come sei vestito" ecc...ma andando nel profondo delle sensazioni e dei desideri.
Un primo passo positivo era stato fatto, avevamo un'infarinatura generale delle nostre sensazioni e fantasie ed in piu i nostri numeri di cellulare.
Non nascondo che quasi non avevo il coraggio di chiamarli (non avevo mai avuto raporti con una coppia e tanto mi allettava ed intrigava la cosa ma tanto mi impauriva e sconcertava) fino a che preso da una strana forza dentro di me li chiamai.
non nascondo che le mie prime parole erano deboli e leggere ma la loro comprensione e dolcezza mi diedero la forza di continuare la telefonata fino a che mentre parlavo quasi non mi rendevo piu conto di quanto potesse essere trasgressiva quella conversazione.
Arrivammo alla telefonata in cui io buttai l'idea di conoscerci di persona (mentre lo dicevo non credevo alle mie orecchie che l'idea fosse venuta da me); accettarono rimandando l'incontro ad un probabile viaggio di lavoro che avrebbero fatto dalle mie parti in quanto erano abbastanza lontani ed era pressochè impossibile a meno che non mi fossero venuti incontro.
Ho vissuto i giorni che mi separavano dall'incontro con molta ansia e voglia di vederli, ma piu passava il tempo e questa ansia si mischiava quasi a paura dell'incontro, paura di trovare persone che potevano non essere di mio interesse, paura dell'incontro in se in quanto non era il solito incontro con una donna al buio..ma questa volta era una coppia.
Arrivò finalmente il giorno dell'incontro, si fermavano una notte a dormire in un albergo non troppo lontano da me e mi lasciarono intendere che se volevo potevo raggiungerli per un caffe.
Cosi feci, ci accordammo per l'incontro dandoci appuntamento in un bar dove eravamo intenzionati a bere un caffe.
Gli attimi prima dell'incontro sudavo freddo dall'emozione fino al momento fatidico dell'incontro.
Li vidi all'entrata di quel bar, con l'aspetto di due persone che attendono qualcuno, presi il telefono e chiamai per non correre il rischio di presentarmi alle persone sbagliate, fino a che vidi lui mettere una mano in tasca per estrarre il telefono....erano loro!
Sceso dalla macchina mi videro subito e quei metri che ci separavano alla stretta di mano mi sembravano lunghissimi.
Dopo esserci presentati con un po di imbarazzo di siamo introdotti nel bar per poi sederci e prendere questi caffe.
La mia prima impressione era buona, sembravano persone tranquille e discrete, proprio come me.
Mentre parlavo con loro pensavo a tutto quello che ci eravamo detti o fatto in precedenza e mi imbarazzava l'idea che fossero proprio li davanti a me.
Per fortuna erano persone a modo e con la voglia di parlare, gli argomenti non mancavano e mai si era arrivati a parlare di sesso.
Sembravamo persone "diverse" da come ci conoscevamo tanto che ad un certo punto assurdamente mi era venuto il dubbio fossero loro.
Mentre parlavo con loro, ogni tanto senza farmi accorgere li guardavo in modo più profondo, sopratutto la lei che stava seduta di fronte a me.
Chissà se si è accorta di quante volte ho buttato l'occhio sul suo decoltè oppure di quante volte cercavo di scorgere le sue forme attraverso gli abiti che indossava.
Era già piu di un'ora che eravamo in quel bar.
Ad un certo punto il lui mi chiese se mi ero rilassato e se mi trovavo a mio agio in quanto avevano capito la mia tensione e come ora intuivano che mi stavo tranquillizando.
Mi chiese se mi piacevano e se ero contendo dell'incontro...io risposi di si che erano proprio come me li immaginavo.
Lo stesso dissero loro e che avrebbero avuto piacere di rivedermi.
Mi salutarono dicendomi che avevano un appuntamento di lavoro a breve e dovevano andare via; si sarebbero fatti sentire piu tardi sempre se io ero libero nel tardo pomeriggio.
Così fu, mi chiamarono poco prima di mezzogiorno chiedendomi se piu tardi ero libero.....mi invitarono a bere qualcosa al loro albergo.
Durante il tragitto che mi separava da loro quasi non credevo che stavo andando ad incontrare una coppia in un albergo, pensavo a cosa avrei dovuto dire o fare o a cosa non avrei dovuto fare o dire.
Era una situazione che non sapevo come gestire.
Arrivato all'albergo mi vennero incontro all'ingresso accompagnandomi verso un salottino dove ci sedemmo tutti.
Era un salottino molto carino con dei divanetti a due o tre posti e dei tavolini bassi che li separavano.
Ci sedemmo tutti e tre su quei divani e già da subito capii che l'incontro era piu "forte" del precedente, lei si sedette accanto a me e lui sul divanetto di fronte.
Lui mi chiese se volevo bere qualcosa ed io annuendo con il capo dissi che avrei bevuto volentieri un cocabacardi.
Andò ad ordinarlo e nel frattempo rimasi solo sono lei. Mentre mi parlava la sentivo più intraprendende della mattina e come del resto mi sembrava anche lui .
Appena tornato lui notai in lei una certa intraprendenza che prima avevo solo intuito ma ora sapevo per certo.
Credevo di essere caduto in una situazione imbarazzante dove nessuno sa come uscirne...ed invece all'improvviso tra tutte le parole che stavano scorrendo nei nostri discorsi, lui esordi con..."ti piace mia moglie?"...ed io preso di sorpresa risposi solo un piccolo "si.." e continuò dicendo..."sai prima mi ha confidato che anche tu le piaci.."
In quel preciso istante sentii la sua mano sulla mia gamba...sembrava quasi un gesto innocente visto dal di fuori, ma noi sapevamo benissimo il significato....io ricambiai appoggiandole la mia mano sopra la sua....lui mi guardò dicendomi che se volevo potevo abbracciarla.....cosi feci.
An un certo punto lui si alzò in piedi e con lo sguardo invitò lei a seguirlo, appena lei in piedi girando lo sguardo verso di me invitò anche me a seguirli verso l'ascensore e di seguito nella loro camera.
Avevo il cuore a 1000, mentre ero nell'ascensore con loro non sapevo se avrei retto a quelle sensazioni e se fossi riuscito ad essere all'altezza della situazione, mi sentivo inadeguato.....loro si stavano baciando davanti a me..
Appena entrati nella camera e sentita la porta chiudersi dietro le mie spalle ebbi la piacevole sensazione di essere in un sogno...ma nello stesso tempo non sapevo come gestire i miei movimenti, cosa fare, cosa dire....
Ad un certo punto lei si volta verso di me e mi viene incontro...mi mette le mani sul petto e mi da un bacio sfiorandomi in modo molto sensuale le labbra...e nello stesso tempo con le mani comincia a sbottonarmi la camicia.
In un attimo mi ritrovo a petto nudo mentre lei è davanti a me, mi viene naturale portare le mie mani sui suoi bottoni e sbottonandole la camicetta sfilandogliela completamente di dosso;si delinea sotto i miei occhi il suo reggiseno,non faccio in tempo a sbottonarlo che lo vedo allentarsi, lo aveva slacciato lui proprio in quel momento...
Lo prendo con le dita e lo sfilo.
Lui è dietro di lei che la stringe..lei si volta verso di lui e comincia a spogliarlo... continua fino a che lui è completamente nudo..in quei momenti sembra che io non esista...poi all'improvviso si gira verso di me e chinatasi in avanti mi comincia a slacciare la cintura mentre lui dietro a lei le solleva la gonna e la struscia con il cazzo tra le gambe.
Lei è abbastanza veloce nell'aprirmi i pantaloni e in un attimo sento la mia cappella tra le sue labbra umide e calde...sento la lingua che scivola sul buchino e sento poi che aumenta la forza e se lo risucchia tutto dentro in bocca.
Lui intando guarda quello che la sua donna mi sta facendo e sembra che sia un ulteriore stimolo per lui vedere il mio cazzo scomparire dentro la bocca della sua donna.
Ad un certo punto lo vedo piu determinato nei movimenti e vedo che si sta preparando a penetrarla li cosi..in quella posizione a pecorina mentre mi sta succhiando.
Sento il momento che la penetra attraverso i movimenti della bocca sul mio cazzo di lei...per un attimo una leggera stretta...ed una piccola pausa per poi continuare con piu forza ed energia quasi a volermi far godere in bocca... lui continua a stantuffarla a pecorina e lei continua a succhiarmelo mentre io le prendo le tette con le mani e le stringo quasi a volerle strizzare... la sento ansimare ....e vedo lui che continua a muoversi avanti ed indietro aumentando il ritmo...fino a che godono entrambi...ed in quel momento anche lei rallenta...fino a fermarsi....
Ero ad un passo dall'orgasmo...
Loro si staccano e lei si sdraia sul letto...tenendomi lo sguardo a me..
si sdraia a pancia in su e tenendo le ginocchia alte e ben divaricate mi alza una mano come per chiamarmi...io mi avvicino a lei e sento con voce sofferente che mi dice " ora voglio te..." io per un attimo guardo negli occhi lui che nel frattempo le si era coricato a fianco e lui quasi per incoraggiarmi mi dice " dai...ti vuole..visto come è porcellina?"...allora in modo un po goffo prendo dalla tasca dei pantaloni un preservativo che mi ero portato e mentre lo sfilo faccio in modo che i pantaloni mi cadano e con un elegante gesto li sfilo completamente rimanendo nudo davanti a lei per il tempo necessario a mettere il preservativo.
Mi avvicino a lei e baciandola sulla bocca porto il mio corpo a contatto con il suo senza penetrarla...
Comincio a succhiarle i capezzoli e a leccarla sotto le orecchie e sotto al mento fino a ritornare sul seno e a succhiare i capezzoli...scendo fino all'ombelico dove mi piace infilarci la lingua per poi ritornare su...ridiscendo seguendo il profilo della pancia per arrivare a leccare vicino alle labbra senza entrare....vedo la figa trabordare di sperma e colare sul buchino del culo..risalgo con la lingua e mi appoggio sopra di lei....faccio strusciare il mio cazzo tra le sue labbra e sento quanto sono scivolose e ricettive...ad ogni passaggio sopra del mio cazzo vedo nei suoi occhi la voglia del piacere...la voglia di godere...ed io sento dentro di me una forza che non credevo di avere.
In quei momenti è come se lui non ci fosse....come se io e lei fossimo da soli su quel letto...
Ad un certo punto fissandola negli occhi quasi rassegnati ad un ennesimo passaggio del mio cazzo sulla fica...la penetro
Spingendo dentro il mio cazzo nella sua figa..lo sento scivolare dentro senza problemi e mentre la riempio leggo nel suo sguardo il godimento ed il piacere che prova...
Io sono molto eccitato e molto vicino a godere...rallento un po nei movimenti perche voglio godermi e far godere con il massimo prolungamento quei fantastici momenti...spingo a fondo e mi ritraggo lentamente, mentre sento lei stringermi con le gambe quasi a volermi dare il tempo dei movimenti.
Continuo nei miei movimenti aumentando di seguito il ritmo sempre di piu fino agli ultimi spasimi che mi arrivano nel sentire la sua figa vibrare per l'ennesimo orgasmo.
Godo dentro di lei....se non fossi protetto l'avrei innondata di sborra...
Mi abbandono per un momento per poi scostarmi di lato e godermi appieno il momento...
Mi rilasso e mi abbandono per un po per riprendermi..
Vige il silenzio per alcumi momenti.
Ad un certo punto si parla di sete...
lanciamo uno sguardo verso il frigo bar ed io mi alzo per prendere qualcosa da bere.
Lo porto a loro a letto e mi rimetto al fianco di lei..mentre lui è dal fianco opposto.
In modo molto elegante lei mi dice che se voglio darmi una sciacquata posso farlo, cosi prendo occasione e mi faccio una doccia veloce.
Al rientro nella stanza li vedo ancora che si toccano e si baciano.
Lei comincia a fargli un bel pompino chinandosi sopra di lui e mi viene naturale avvicinarmi a letto, quasi a voler vedere da piu vicino.
Ad un certo punto lui si alza e lei si sdraia nella medesima posizione di come l'avevo scopata io con la differenza che lui rimane con i piedi a terra quasi in piedi e lei sdraiata con la testa verso di me.
Mi viene spontaneo avvicinarmi ancora e passare con il mio petto sopra la sua faccia fino ad arrivare a baciarle i capezzoli ed a succhiarli mente lui la sta scopando.
Cerco di seguire il movimento dei capezzoli che sobbalzano ai colpi di lui fino a prenderli letteramnete tra i denti con una leggera stretta, quello che basta per non farmeli sfuggire; avanzo ancora un po con la bocca fino ad arrivare sull'ombelico con la lingua ed arrivare a leccarla anche piu giù senza ostacolare i movimenti di lui.
Intrigante il fatto che la mia lingua era a pochi centimetri dalla sua figa mentre vedevo perfettamente il cazzo di lui scomparire e riapparire tra le labbra bagnate di lei.
In quel momento ero praticamente chinato su di lei passando sulla sua faccia con il mio corpo fino al punto di sentire il mio cazzo diventare ancora duro sotto i colpi della sua lingua.
Abbassando la testa riuscivo a vedere anche il mio cazzo scomparire dentro la sua bocca e diventare sempre piu duro.
Mi vien voglia di avanzare ancora e di far strusciare il mio cazzo tra le sue tette stringendole attorno al mio cazzo con le mani e muovendomi con movimenti alternati su e giu come se volessi scoparle .
Durante quei movimenti sento la sua lingua protrarsi avanti e leccarmi...senza ritrarsi leccava tutto ciò che le passava sopra...allungando il movimento la sentivo scivolare sullo scroto fino all'ano seguendo il filetto che li unisce...e soffermarsi sul buchino del mio culo...fino a sentire le sue dita avvicinarsi al buco e cercare di aprirlo un po per infilarci dentro la lingua.
Mi facevano impazzire queste sensazioni...nuove e comunque molto forti ...vedevo lui che la scopava davanti a me e sentivo la sua lingua che li sotto a me mi leccava dappertutto...
sentivo il cazzo che mi scoppiava...
La sento fremere e vibrare assieme a lui....per poi rilassarsi.
Guardo la sua figa mentre lui estrae il cazzo e vedo ancora la sperma colare dal buco della figa di lei..mi piace vedere le labbra rilassate dopo aver ricevuto il cazzo...rimangono aperte per un momento quasi a concedere di poter veder dentro.
Ci lasciamo andare tutti e tre sul letto, passano alcuni istanti in cui si parla... si beve e ci si rilassa...lui si alza e va in bagno a docciarsi.
Al ritorno si continua a raccontare delle nostre esperienze e delle storie vissute .
Non so quanto tempo siamo stati cosi...è comunque stato bello e rilassante.
Riuscivamo a fare considerazioni su quello che avevamo fatto senza inibizioni od imbarazzi, coscienti tutti e tre che eravamo complici del nostro piacere.
Lei comincia a toccarmi e lui guardandola le dice..." hai ancora voglia vero?"...ti piace giocare in tre vero?
Lei imperterrita mi si sdraia sopra e mi bacia dappertutto
e lui dietro a lei fa lo stesso fino a che lui si sdraia a pancia in su e lei interrompendo il pompino che mi stava facendo si gira verso di lui e comincia a spompinarlo per bene, io dietro a lei la accarezzo sulla schiena e la bacio alla base del collo e sulle spalle...
Vedo il cazzo di lui diventare ancora lungo e duro.
Lei si alza e ci si siede sopra a smorzacandela dandomi le spalle.
Comincia a cavalcarlo lentamente..mantenendo un ritmo debole ed alzando la testa come a voler sentire meglio il cazzo che entra ed esce.
Lei si gira verso di me e mi dice.."voglio anche il tuo cazzo" e cosi dicendo vedo che interrompe il movimento e si china avanti verso lui per mostrarmi meglio il culo...
io faccio scorrere le mie dita lungo la fessura del suo culo ed arrivando a buco lo sento umido e ricettivo...
mi alzo per prendere un altro preservativo e dopo essermelo messo
mi inginocchio dietro a lei abbracciandola per un momento..
la prendo per i fianchi e una malo la porto per guidare il mio cazzo dentro di lei.
Sento la sua fessura scorrere sotto la mia cappella ed ad un certo punto la sento cedere...capisco che sono proprio sopra al suo buco del culo.
La sento gemere alla sensazione della mia cappella li sopra.....spingo leggermente...e sento come un elastico che si stringe sulla mia cappella e scivola con difficoltà sulla nodosità... sento i suoi gemiti coincidere con i miei movimenti...sento la mia cappella forzare dentro ed una volta entrata oltre l'elastico sento il mio cazzo scivolare dentro senza difficolta nel suo culo e contemporaneamente lei emettere un urlo/gemito che ancora oggi non so se di piacere o di dolore.
Sentivo il mio cazzo stretto nel suo culo e ogni movimento del cazzo di lui che la stava scopando nella figa.
Avevo la perfetta percezione della forma del cazzo di lui attraverso le sottili pareti che dividono la figa dal culo.
Sentivo la sua cappella scorrere indirettamente sul mio cazzo e lui lo stesso di me.
La stavamo scopando in due e lei si dimenava a seconda dei nostri movimenti.
Sentivo il mio cazzo potente in quella situazione e dentro quel culo.
Non credevo di resitere a lungo e di raggiungere l'orgasmo velocemente.
Invece sono stato l'ultimo dei tre a godere...la prima lei...accasciandosi su di lui rantolando poi ho sentito subito dopo i colpi del cazzo di lui e queste ultime vibrazioni sul mio cazzo mi hanno dato l'ultimo stimolo per godere.
Siamo stati per un prolungato momento ancora dentro di lei, il mio cazzo non scendeva...mi sembrava potessi ancora continuare nonostante la sborrata...
ma lei ora sentiva dolore...e ci ha detto di uscire piano....perche gli faceva un po male...
Mi sono rilassato ancora sul letto e per alcuni minuti non abbiamo parlato.
Poi mi sono alzato per andarmi nuovamente a docciare.
Al mio ritorno abbiamo continuato a parlare e dopo aver guardato l'orologio ci siamo resi conto che forse era meglio andare...o meglio che io dovevo andare (erano passate già tre ore dal momento che ero arrivato giù all'ingresso).
Ci siamo teneramente salutati e tutt'ora un messaggio di augurio per le festività non c'e lo toglie nessuno.
ottavio69.
(scusate gli errori ma mentre scrivevo avevo talmente ancora vivo il ricordo di quell'esperienza che tralasciavo un pò la forma della scrittura).
8
4
17 years ago
admin, 75
Last visit: 9 hours ago -
I diffidenti perugini
Come tutte le mattine mi apprestavo nel controllare la mia casella di posta segreta, solida guardiana dei miei desideri più trasgressivi. Notai subito quella risposta al mio annuncio, in quanto a differenza delle altre aveva più allegati, per istinto saltai l’ordine cronologico ed arrivai direttamente a quella particolare mail, sulla stessa c’era scritto “te la meni tanto sul tuo annuncio decantando le tue qualità, vediamo se scrivi solo cazzate, nella prima foto sono io, come vedi foto intera, nella seconda c’è quel cornuto di mio marito, questo è il mio numero di cellulare vogliamo incontrarti entro le 16.00 di oggi”.
Cliccai velocemente con il mouse sui file allegati, si apriva il primo, comparve una signora intorno ai 50, giunonica un po’ in soprappeso, ma molto gradevole, aprii il secondo file ed apparve un uomo anche egli sulla cinquantina un po’ stempiato con il capelli brizzolati, giacente in ginocchio con la nuca appoggiata sulla figa della moglie.
Afferrai quasi con ira il mio cellulare, pensando tra me “adesso vi faccio vedere io se scrivo cazzate”, composi il numero indicato nella mail e dopo il terzo squillo mi rispose una voce maschile, che con voce flebile sussurrò un “pronto”, gli risposi con decisione pronunciando “passami quella troia di tua moglie che a te ci penso dopo quando ci incontriamo di persona”, mi rispose sempre con voce più sottomessa “si subito”, lei rispose “si dimmi” ed io replicai “dammi il tuo indirizzo che arrivo subito”, esaudì la mia richiesta chiedendomi solo di raggiungerla tra mezzora in quanto aveva da riportare il nipotino dalla figlia.
Presi la macchina, e mi incamminai verso l’indirizzo comunicatomi, tanto da Arezzo a Perugia ci vogliono più di mezzora di macchina.
Arrivai sotto casa loro, suonai al citofono come indicatomi, sentii il portone aprirsi senza nessuna voce, arrivai al terzo piano e la loro porta era socchiusa, bussai per educazione ed arrivo lui ad accogliermi.
Ci accomodammo in soggiorno, lui era molto imbarazzato cercava con lo sguardo il soffitto, lei invece mi guardava diritto in mezzo le gambe, si accorse che la scrutavo ed allora accavallo le gambe mostrando chiaramente la figa, in quanto era senza mutandine.
Presi la parola e dissi apertamente “ questo è un gioco e per rimanere tale devono essere concordati i limiti dello stesso”, lui stava per accennare qualcosa, ma fu soffocato dalla lei che rispose “non abbiano limiti nell’ambito del culdok se non quello della riservatezza e dell’igiene”.
“Bene” risposi e rivolgendomi al lui gli ordinai di spogliarsi completamente, poi rivolgendomi a Lei le chiesi di andarmi a prendere delle sue calze autoreggenti, una panciera a mutandina o un bustino intero e del burro, mi sorrise quasi avesse compreso il mio pensiero e corse subito a cercare quello che le avevo chiesto.
Ritornò di corsa con in mano quanto le avevo richiesto, mentre il suo lui era già nudo, gli diedi in mano la tavoletta del burro e gli dissi, “ti devi preparare al servizio, prendila e strofinala con forza sul tuo sedere, ti conviene farlo bene”, fece segno di aver compreso e così fece, gli passai le calze e gli chiesi di indossarle velocemente, sua moglie era già bagnata solo nel vedere la scena, poi gli passai il busto, infilo con difficoltà la parte di sotto in quanto molto elasticizzato e stretto, gli tirai io con forza le bretelline della parte di sopra e gli alzai la zip.
Subito dopo ho estratto dalla custodia le mie manette e lo ammanettai con le mani dietro la schiena, lui quasi terrorizzato mi disse “non mi farmi mica del male”, ed io risposi “ho solo intenzione di sodomizzarti, forse ti farà del male ma ti devi abituare se vuoi essere un culdok”, mi fece cenno di si, lo feci inginocchiare con il busto poggiato sul divano, a pecora, tolsi dalla mia borsa un dildo molto particolare, da 2 cm di diametro arriva fino ad 8 cm pompando aria con l’apposito congegno, gli spostai una parte della mutanda del busto e gli inserii il dildo con forza dentro, lui per un pò mugolo ma essendo ancora a 2 cm non provò tanto dolore, gli rimisi apposto la mutanda del busto, che essendo elastica e stretta pian piano gli lo faceva entrare sempre di più dentro fino al bordo e soprattutto senza permettere che se ne uscisse. La lei a questo punto si era seduta sul divano, tirata su la gonna e si masturbava spudoratamente, feci avvicinare il suo lui, sempre in ginocchio, gli misi la testa in mezzo alle sue cosce e gli ordinai di leccare la figa e di mettergli tutta la lingua dentro. Lei comincio a godere sempre di più, quando mi accorsi che stava quasi per raggiunger l’orgasmo, ordinai al suo lui di smettere, mi sedetti vicino alla moglie sul divano, mi sbottonai il pantalone e me lo tolsi completamente, tolsi anche le mutande, presi la testa del lui e gli ordinai di farmi un pompino, cerco di desistere, ma con le mani legate dietro la schiena, inginocchiato con il dildo tutto dentro il culo avevo poca forza di resistenza ed alla mia prima pressione con la mano sulla nuca lo prese tutto in bocca, il mio membro era turgido e bagnato, gli ordinai di succhiare ed al suo nuovo tentativo di desistere iniziai a fare pressione sulla pompa che dilata il dildo, alla terza pompata iniziò a succhiare e pompare come una troia. Glielo tolsi dalla bocca gli sganciai le manette dai polsi gli ordinai di tenere da dietro il divano le gambe alzate della moglie in maniera che io davanti potessi chiavarla con forza, ubidì subito, consegnai la pompa del dildo alla moglie dicendogli di effettuare una pompata ogni tanto, lei mi sorrise e mi disse “dai chiamami con forza che quel cornuto di mio marito non lo fa più da tempo”. Il marito le afferò le gambe ed io iniziai a penetrarla prima nella figa e poi anche nel culo, lei godeva diceva “si sfondami tutta” e pompava sul dildo, il marito si sentiva il sedere che gli si apriva sempre di più e quando il dildo raggiunse gli 8 cm di dilatazione , non capiva più niente era in totale potere della moglie. La lei arrivò quasi subito, visto l’egregio lavoro di lingua del suo marito io la continuai a sbattere fino a venirgli dentro. Appena fatto ordinai al marito di ripulire tutta la figa e poi il mio cazzo, naturalmente ubbidii. Quando fini sgonfiai il dildo e proprio in quel momento ebbe un flebile orgasmo. Da quel giorno ci vediamo ogni due settimane circa, con giochi sempre nuovi e trasgressivi.
4
0
17 years ago
simonebull69256573,
36
Last visit: 14 years ago
-
Mia moglie, dolcemente perversa (altri episodi col
Stando a coloro che mi scrivono e che mi lasciano messaggi, non dovrei più fermarmi nel raccontare gli episodi vissuti da mia moglie. Ultimamente ho raccontato l’episodio incestuoso che ella ha avuto col fratello, del quale io sono stato testimone in quanto ho assistito. Dopo quell’episodio io chiesi a mia moglie delle spiegazioni circa il suo comportamento col fratello, facendole notare che l’incesto è punibile dalla legge. Mia moglie mi raccontò che già da quando erano bambini loro due prendevano a toccarsi, naturalmente per gioco, e non si vergognavano di stare nudi l’uno di fronte all’altra. Poi col passare del tempo la cosa assunse dei risvolti più peccaminosi. Mia moglie mi disse che una mattina si stavano preparando per andare a scuola, lei è più grande del fratello di due anni e andavano alle superiori, erano soli in casa in quanto la madre era andata al lavoro mentre il padre era deceduto da qualche anno. Era una mattina come un’altra, facevano sempre le stesse cose, ma quella mattina si verificò un qualcosa che fece scattare la molla ad entrambi. Mia moglie disse che era in bagno e subito dopo aver fatto la pipì si era seduta sul bidet per lavarsi. Entrò il fratello il quale appena la vide le chiese scusa e tornò indietro. Lei disse che in quei pochi istanti che il fratello l’aveva guardata, provò uno strano piacere, quindi tolse la parte superiore del pigiama ed anche il resto lasciandosi col seno scoperto. Poi, terminata di lavarsi, indossò la sole mutandine rimanendo col seno scoperto. Disse di aver lanciato una voce al fratello dicendogli che poteva entrare. Appena il fratello aprì la porta, la trovò intenta a lavarsi il viso mezza nuda. E ancora una volta lui le disse che doveva fare pipì. Lei rispose che poteva farla in quanto il water era libero. Mentre il fratello faceva pipì lei, che nel frattempo aveva finito di lavarsi il viso, faceva finta di darsi una crema sul corpo e nel frattempo stuzzicava i capezzoli. Intanto con la coda dell’occhio guardava il fratello attraverso lo specchio accorgendosi che questi aveva il pisello duro, segno che non le era indifferente. Mia moglie continuò dicendo che per qualche giorno le cose continuarono ad andare in quel modo finché una mattina lei si alzò molto prima del solito per farsi le pulizie, ma aveva in mentre dell’altro. Infatti disse di essersi recata in cucina a preparare la colazione, dopodiché chiamò il fratello dicendogli che la colazione era pronta. Appena il fratello entrò in cucina rimase basito in quanto lei era completamente nuda. Il suo triangolino spiccava sul suo corpo non abbronzato e il suo seno ancora acerbo ma ben promettente la rendeva molto attraente. Agli sguardi eccitati e meravigliati di lui, lei disse che non c’era da vergognarsi tra fratelli. Ma, secondo me, se si mette un fiammifero acceso accanto alla carta, questa prende fuoco. E così accadde che anche il fratello faceva il suo stesso gioco facendosi trovare nudo in bagno o andando in cucina col pisello dritto, anche perché in casa erano soli. Da lì a fare il grande passo la cosa fu breve. Mia moglie descrisse il suo primo amplesso col fratello definendolo doloroso ma sublime allo stesso tempo. Disse che la prima cosa che lei fece fu quella di prenderglielo in bocca in quanto era attratta dal suo pisellone e poi di farsi infilzare come un pollo allo spiedo. Per fortuna ebbero l’accortezza di stare attenti al momento dell’orgasmo, altrimenti lei sarebbe potuta rimanere incinta. Dopo il primo contatto non riuscirono più a farne a meno e quasi tutte le sere, quando la madre era a letto, lei raggiungeva il fratello nella sua camera e facevano l’amore. Certo che quei racconti non mi lasciavano indifferente. Così poco per volta capii quanto perversamente morbosa fosse mia moglie. Io credevo che lei l’avesse fatto solo col fratello, quindi fu per tale motivo che mi stupii quando in occasione del primo incontro con Gianni lei non fece obiezioni a dargliela. Un altro episodio per me eccitantissimo fu quello che mi raccontò in occasione di una festa di carnevale. Una volta suo fratello la portò ad un veglione di carnevale. Tutti dovevano essere rigorosamente in costume. Mi disse che lei indossava un costume da odalisca. Un pantalone stretto in vita e alle caviglie, un paio di sandali, un bolerino. Il tutto rigorosamente in velo trasparentissimo e naturalmente sotto nulla. Il colore del vestito era sul celestino con rifiniture in oro. Il bolerino non aveva nessun bottone né fili che ne tenessero i lembi uniti, per cui il tutto era lasciato alla vista dei presenti e ai suoi movimenti. Naturalmente sopra, ma solo per il viaggio da casa fino al luogo della festa, indossava un cappotto. Mi disse che tutti, ad eccezione dell’amico del fratello che li aveva portati con la sua macchina, pensavano che lei e suo fratello fossero fidanzati e non fratelli, quindi nessuno le ha dato fastidio durante la festa, ma soltanto l’hanno molto ammirata. Chiaramente lei non ha detto nulla né ha fatto qualcosa per smentire il fatto di essere fidanzati, anche perché quando ballavano disse che si baciavano in bocca continuamente. Il fatto poi che abbiano fatto l’amore, come del resto parecchie altre coppie hanno fatto, appartandosi in un angolo della sala (si trovavano in una sala presa in affitto), ha confermato la tesi ai presenti che loro erano fidanzati. Anche dopo che io e mia moglie ci siamo sposati, il rapporto col fratello è andato avanti. Tuttavia c’era un piccolo particolare che veniva sempre messo in primo piano, e cioè che loro non mi davano mai l’impressione di essere amanti. Si, lui a volte si mostrava nudo a lei e a me quando usciva dal bagno, e viceversa, ma solo per poco, ma non c’era mai un’allungata di mani reciproca. Mai davanti a me, almeno. Però io li beccavo lo stesso, perché facendo finta di non guardare, vedevo che a volte si palpavano e si baciavano anche. Accadde una volta che ho avuto un problema all’occhio sinistro perché mi era entrato dentro del liquido di raffreddamento, quindi sono andato in ospedale. Chiaramente anche mia moglie venne coinvolta in quanto mi accompagnò al pronto soccorso. Per fortuna il danno non era grave, dovevo solo mettere una pomata esterna e delle gocce interne. Avevo solo l’occhio sinistro infiammato, ma i medici mi avevano anche rinfrescato pure il destro e così quando andai a casa avevo entrambi gli occhi bendati. Manco a farlo apposta venne su mio cognato a stare qualche giorno con noi nel caso io avessi avuto bisogno in quanto mia moglie era andata al lavoro. Dopo un paio di giorni mi venne tolta la bendatura agli occhi e mi vennero messi dei tamponi. Ma questo solo all’occhio sinistro in quanto dal destro ci vedevo benissimo. Indossavo obbligatoriamente anche in casa un paio di occhiali scurissimi. Mia moglie era convinta che io avessi entrambi gli occhi bendati per cui quando era a casa, davanti a me tirava su la gonna per mostrare la figa al fratello oppure tirava fuori le tette e lui gliele palpava, convinti entrambi che io non potessi vederli. Dentro di me, oltre al normale eccitamento per la situazione incestuosa che si svolgeva sotto i miei occhi, anzi sotto un occhio solo dal momento che l’altro era bendato, mi veniva da ridere perché vedevo in mia moglie una bambina che faceva le sue marachelle. La mattina, quando mia moglie era al lavoro, mio cognato si premurava a far da mangiare e a mettersi a disposizione per eventuale miei bisogni, compreso quello di andare in bagno, senza capire che bene o male io da un occhio ci vedevo, ma lo facevo apposta perché mi piaceva essere servito. Mi dicevo: “tu ti fotti mia moglie, e io fotto te”. Però quando tornava mia moglie, dopo che lei veniva a darmi un bacio, andava accanto a suo fratello e baciava anche lui. Poi lui si spogliava e rimaneva nudo, convinto che io non lo vedessi. Mia moglie non si spogliava perché a volte capitava che mi veniva accanto e ci strusciavamo quindi avrei potuto accorgermi che lei fosse nuda. Facevano i loro comodi pensando di non essere visti e a me facevano venire tanta voglia. La notte, dopo aver fatto l’amore con me, mia moglie si alzava ancora tutta nuda, pensando che io dormissi, e andava in camera dal fratello a scopare con lui. Io la seguivo e vedevo ogni cosa. Ancora oggi mia moglie è convinta che io non sappia della tresca che lei ha col fratello.
Voglio aggiungere una cosa per le persone scettiche, mi dispiace per i loro dubbi, ma non posso farci nulla, né voglio far qualcosa per dimostrare loro che quanto ho scritto sia vero, anche perché non ho nessun obbligo verso nessuno. Se vi va di leggermi e farmi qualche commento, bene, altrimenti non so cosa farci. Ciao a tutti.
12
3
17 years ago
Pellicanoverde,
37/38
Last visit: 17 years ago
-
Da mia zia......
Ho scoperto l'emozione di travestirmi da donna quando,appena ventenne,andavo a casa di mia zia in vacanza su a Milano.Lei,sorella di mia madre,professoressa di matematica alle scuole superiori,a quei tempi era ancora una bella cinquantenne fresca di separazione e vogliosa di spararsi le ultime "cartucce".Bionda,grandi tette,bel culone,mi aveva sempre ispirato sin dai tempi delle mie prime masturbazioni.Premesso che mi ritengo a tuttoggi etero,rimanendo solo in casa sua nei noiosi pomeriggi autunnali milanesi,mentre lei si trovava ancora a scuola,di tanto in tanto mi imbattevo in qualche suo capo di lingerie,lasciato in bella vista o sul suo letto o,peggio ancora,nell'unico bagno di casa.
La signora si trattava decisamente bene tra perizoma in pizzo,culotte di seta,calze autoreggenti,guepieres e tutto quello che può fare attizzare un giovane ventenne voglioso come un toro da monta in calore.Non sto qui a dirvi quante seghe con relative sborrate sulle sue intimità odoranti dei suoi umori mi sono fatto.Sta di fatto che,un giorno,preso dalla foga e dall'eccitazione ho deciso di vestirmi come lei di tutto punto,indossando un suo tailleur che mi stava stranamente bene di taglia.Ovviamente un sandalo con tacco a spillo di almeno 8 centimetri,calze velate sostenute da una bella guepiere tutta di pizzo nero,perizoma trasparente da lei usato giusto qualche ora prima (non vi dico che fragranza di odori...).E' stato l'attimo più eccitante della mia vita sessuale,almeno fino a quel momento.Non credevo mi piacesse così tanto.Mi guardavo allo specchio e mi sentivo lei,mia zia,calda e bagnata.Ovviamente ebbi un'eiaculazione dentro il perizoma così copiosa e violenta che mi colò lungo le calze.Che disastro:dovevo ripulire tutto prima che lei tornasse.
Sarebbe stato veramente imbarazzante farsi trovare in quella strana situazione.
La cosa andò avanti così per qualche giorno,finchè lei,mia zia,forse già resasi conto di quel che stavo facendo in sua assenza,un pomeriggio rientro' in largo anticipo e mi trovò sul suo letto a culo a ponte mentre mi masturbavo selvaggiamente indossando le sue preziose cosine.
Lo stupore fu reciproco,seguito da indescrivibili attimi d'imbarazzo accompagnati da un silenzio pesante.
Io,umiliato e ridicolizzato,non sapevo proprio cosa dirle.Fu lei a parlare per prima e sorprendendomi incredibilmente mi disse:"Continua TROIETTA"!!
Il mio membro era ancora in erezione dentro le sue culotte nere di seta.Lo tirai fuori e continuai a menarmelo come da suo ordine supremo.In quel momento mi sentivo completamente alla sua mercè e stranamente l'eccitazione tornò a essere la protagonista assoluta.Io sul letto messa a pecorina le davo la schiena ma, con la coda dell'occhio,la notai
alzarsi la gonna e infilarsi la mano dentro le mutandine.La porca (mia zia) si toccava freneticamente e continuava a dirmi di continuare prendendomi a botte di lurida troietta.
Ad un certo punto sentì aprirsi un cassetto,provai a guardare ma venni da lei subito rimproverato di non farlo.Dopo qualche istante mi sentì qualcosa di duro che mi premeva sull'ano.Questa volta mi girai e vidi quello che per anni avevo sempre sognato di vedere.
Lei (mia zia) in mutandine,reggiseno e autoreggenti dietro di me che cercava di sfondarmi il culo con un grosso vibratore color carne.La lasciai fare anche se il dolore era notevole.Mi disse:"Ti piace fare la troia eh?Adesso ti faccio vedere io cosa significa essere una vera troia.Ti sfondo tutto il culo puttanella!".
E così fece facendomi sentire una vera vacca nonostante i primi momenti di gran dolore.
Da quel giorno,tutte le volte che andavo a trovarla ripetemmo quel gioco perverso che
rimase il nostro segreto per circa 10 anni,finchè io mi sposai e lei,già sessantenne si spense nei suoi ardori sessuali pian pianino.
Valerio....
7
1
17 years ago
admin, 75
Last visit: 9 hours ago -
Area di sosta
era sera. io e la mia compagna, eravamo sull'autostrada a12. si parlava di sesso, e lei mi raccontava che avrebbe voluto farmi un pompino. mi diceva che avrebbe preso la cappella in bocca e che nn l'avrebbe lasciata fino a che nn le avessi sborrato in bocca.
vedo un cartello, che avvisa che a 500 metri ci sarebbe stata un'area di sosta. era quella di recco. misi la freccia e ed entrai nel parcheggio. ci stavano 3 macchine parcheggiate. io, cercai di mettere la mia, un po appartata.
faceva caldo, e tirai giu i finestrini. lei, cominciò a toccarmi la patta dei pantaloni. lo accarezzava e con quel viso da porca che si ritrova, cominciò a baciarmi. il cazzo era fuori, duro e voglioso. lo teneva in mano, menandolo sapientemente.
sentii la sua bocca calda che lo leccava, lei era eccitata come una troia. leccava e succhiava. io godevo come un porco. poi, si levò le mutandine. presi il suo posto e lei si sedette sopra di me. il cazzo era dentro. lei mugulava.
" siiiii schiavami. mmmmmm che bello il cazzoooooooo"
mentre la chiavavo, vidi due uomini che si avvicinavano alla nostra macchiana. ma a lei nn dissi niente.
lei in quel momento, pensava solo a godersi il cazzo in fica.
vidi, i due uomini, tirarsi fuori i loro uccelli, erano duri e grossi. se lo menavano piano, quasi a nno voler sborrare subito.
uno, si fece più intraprendente, e si avvicinò al finestrino. dio come l'aveva grosso. una cappella che sembrava enorme.
lei si accorse di lui, si fermò un attimo e mi guardò in viso, come a volermi dire, ma che vuole sto qua?
io piano, nell'orecchio gli dissi.
" lascialo fare amore sti ti eccita."
lei allora, avendo la mia approvazione, iniziò a scoparmi più selvaggiamente. era eccitata.
lui si avvicinò di più al finestrino.il suo cazzone era quasi dentro l'abitacolo. lei lo guardò eccitata e lo prese in mano.
" siiiii che cazzo che hai porcoooooo. si lo voglio succhiare!"
cominciò a pomparlo come una gran troia. si era lasciata andare completamente. chiavava e succhiava.
io a vedere a mia donna così porca, impazzivo di piacere.
poi mi disse.
" amore li voglio in fica. ti prego nn dire di no"
si era accorta anche dell'altro.
si alzò da me e uscì fuori. loro due le erano vicini, la toccavano. lei stava impazzendo per la situazione che si era creata.
si mise a pecorina. il suo uccellone, entro in fica. era zuppa dalla voglia.
ebbe un sussulto quando entrò, tanto era grosso.
l'altro, si avvicinò alla sua bocca. lei lo prese subito a succhiare. la cappella entrava e usciva.
io li guardavo estasiato da quanto era troia quella sera.
alla fine, nn resistettero più. vennero tutti e tre insieme. lei piena di sborra che godeva come una matta.
poi si ricomposero e se ne andarono ringraziando.
entrammo in macchina. le mi disse
" e tu amore? aspetta, ci pensa la tua troia a farti godere"
lo prese in bocca, io ero così eccitato per lo spettacolo di prima che venni subito. le sborrai in bocca. lei la prese tutta e ingoiò senza lasciarne una goccia. poi mi guardò e mi disse.
" grazie amore. sei l'uomo che ho sempre desiderato!"
7
3
17 years ago
admin, 75
Last visit: 9 hours ago -
Troia per passione
Lavoravo in una agenzia immobiliare, spesso davanti all'ufficio passava una signora, classifica faccia da porca, ti fissava sempre con sguardo da ninfomane; comunque si capiva che era facile!
Dopo qualche giorno passato così, arriva il fatidico giorno in cui scatta la scintilla.
Erano verso le 10.00 quando intravedo da lontano che sta per arrivare, solito abbigliamento da troia mi passa davanti e si fa cadere per terra qualcosa nel chinarsi lascia intravedere un perizoma di quelli sicuro da sexy shop, si alza si gira verso di me e mi sorride!
Già non capivo nulla! Nel pomeriggio dopo averla seguita, riesco a capire dove abita e li aspetto digiuno fino a che non esce.
Intorno alle 17.00 la vedo scendere le scale in tenuta sportiva con una bambina, immagino possa essere la figlia. Prima di salire in macchina si accorge di me, la seguo e mi fa capire subito di avermi notato aggiustandosi un paio di volte lo specchietto retrovisore, ad un tratto vedo che mette la freccia, io passo avanti e poi mi accosto al lato; dallo specchietto riesco a vedere che lascia la bambina da una signora anziana; prima che riparta lei, io riparto e comincio a camminare molto lentamente, non appena rientra in macchina un secondo e comincia a lampeggiarmi, mi sorpassa e mi fa cenno di seguirla; dopo quasi un quarto d'ora di macchina mi porta in un posto che non sapevo neanche l'esistenza; le uniche parole che mi dice appena scesa dalla macchina sono "ma te lo dovevo urlare in faccia davanti a tutta la gente che voglio scoparti" e subito mani vicino al cazzo, in un secondo giù la lampo e via una delle pompe più belle della mia vita, da vera assatanata e via ad una gran scopata.
Prima di andare via mi dice che la spregiudicatezza di oggi stava nel fatto che il marito è fuori casa per qualche giorno, dopodichè ci saremmo potuti vedere molto meno e con più accortezza.
Dopo averla scopata più volte in tre o quattro giorni, mi confessa una passione sessuale che ha e che non ha mai messo in pratica con il marito; il sesso anale, che aveva provato con un cazzo finto comprato su internet all'insaputa del marito.
Tornavo a casa ogni giorno più soddisfatto perchè avevo trovato la classica TROIA che tutti vorrebbero avere.
L'indomani mattina nel mio consueto lavoro, tra pratiche catastali e carte varie mi reco come spesso capita dal nostro geometra di fiducia;
solita accoglienza festosa, si parla del più e del meno, quando ad un certo punto ci interrompe il collega dicendo che è arrivata la moglie, “falla entrare” risponde subito il tecnico- “che la presento anche a X”, “vero X”- mi chiede il geometra- “mi sembra che io non t'abbia mai presentato mia moglie”, risposi – “che non c'era stata l'occasione perchè c'eravamo visti sempre e solo in ambito lavorativo”.
Nel frattempo sentivo i tacchi che arrivavano sempre più spediti; all'aprir della porta mi sentì il mondo cadere addosso! Era Lei! La TROIA! Non sapevo dove metter la faccia, a differenza di Lei forse abituata a certe situazioni, fredda, impassibile; io sentivo un fuoco dentro di me, sudavo da matto; il geometra ci presentò, dopodichè disse una cosa al marito, si rigirò verso di me e disse “Arrivederla Sig. X”.
Ero sconvolto, il geometra con cui avevamo chiuso tante belle trattative, con la moglie troia a cui dovevo fare ancora il culo!!!
Durante la notte passata insonne a sbatter la testa nel come risolvere il problema mi arriva anche l'sms dicendo "Notte amore mio" avrei voluta ammazzarla in quell'istante ma gli rispondo che all'indomani ci saremmo dovuti vedere.
Il giorno dopo, appuntamento per il primo pomeriggio in un grosso centro commerciale appena fuori città, nel parcheggio sotterraneo. Ci vedemmo le spiegai come stavano le cose e gli dissi che almeno per un pò non ci dovevamo vedere, Lei ci rimase malissimo rispondendomi "Ora che avevo trovato l'uomo giusto per saziare tutte le mie voglie..." gli risposi –“che se suo marito mi troverebbe con lei io sarei un uomo finito e che grazie al marito con cui avevamo chiuso un pò di affarucci insieme la mia vita viaggiava molto meglio negli ultimi anni”.
Passate due settimane senza sentirci, e tra l'altro settimane in cui il geometra per ben due volte mi aveva invitato a pranzo a casa sua dicendo che a sua moglie avrebbe fatto molto piacere, ed io che in testa mia rispondevo "grazie al cazzo che gli fa piacere è una gran troia" mentre davanti a lui non sapevo che scuse inventare per non accettare l'invito, comunque aldilà dei particolari; stavo dicendo dopo due settimane senza sentirci ecco arrivare l'sms " ciao amore sai una cosa mio marito giovedì mattina deve andare in Sicilia dai suoi e ritorna domenica, giovedì mattina l'accompagno io in aeroporto, ha l'aereo alle 7.50; fino a mezzogiorno aspetto una tua chiamata oltre dovrai solo dimenticarmi e per sempre!!!"
Era lunedì quando mi arrivò questo sms e cominciai a pensarci fino a giovedì; il giorno seguente me lo ricordò anche il marito chiamandomi "sai se mi cerchi non ci sono fino a domenica sono in Sicilia ci rivediamo lunedì mattina".
Arrivato giovedì ancora non sapevo cosa fare, anche se la voglia di tenere quel porcone tra le braccia dopo quindici giorni stava cominciando a prendere il sopravvento, ma il fatto che mi aspettava per farsi fare il culo non mi fece pensare più.
Prima di mezzogiorno gli mandai il messaggio dicendo di lasciarmi aperta la porta, Lei da gran zoccola mi rispose subito aggiungendomi anche che avrebbe portato la figlia a dormire dalla nonna e l'avrebbe fatto per le successive notti! – Risposi - Tombola!!!
Un giovedì notte e venerdì notte interminabile, sembrava un film porno, provammo le più svariate posizioni, e cosa più bella gli spaccai il buco del culo non so quante volte, non era mai sazia!
Sabato notte solito accordo, solo un piccolo imprevisto il marito che torna prima del previsto e trova me nel suo letto che scopo il culo della moglie a pecora!!!
7
1
17 years ago
Ho1voglia1di1succhiartelo7,
31
Last visit: 6 years ago
-
Prima volta al cinema porno a bologna
quello che vi sto raccontanto e una storia realmente accadutami! io sono un ragazzo bsx passivo e vivo a bologna, un giorno che non sapevo che fare e avevo una voglia matta di sesso bsx decisi di provare ad andare in un cinema porno qui a bologna! non x vedere un porno in se ma x vedere se riuscivo a prendere qualche bel cazzo arrapato. allora mi depilai completamente e indossai un perizoma finissimo e delle calze autoreggenti e misi nello zaino una gonna e delle scarpe col tacco. arrivato al cinema ero molto imbarazzato e nello stesso tempo eccitatissimo quindi entrai e feci il biglietto.
una volta fatto il biglietto cercai un posto a sedere dove non ci fosse nessuno, di gente in sala ce ne era piu di quanta me ne sarei aspettato, cosi mi sistemai e cercando di non farmi vedere da nessuno mi sfilai i pantaloni e mi misi la gonna molto corta e le scarpe! ero talmente eccitato dalla situazione che il mio uccello era durissimo!
non passo molto tempo che un signore sui 55 si sedette accanto a me.
mentre il film andava avanti vedevo che lui mi guardava sempre di piu e sicuramente aveva notato che ero trave,anche perche sono abbastanza maschile.
dopo un po vedo con la coda dell'occhio che tira fuori il cazzo dalla patta gia duro e bello grosso e comincia una lenta sega.
io non sapevo che fare se guardare o cosa so solo che quel cazzo mi eccitava, dopo poco l'uomo si gira verso di me e mi dice esplicitamente: "ci vorrebe proprio una troietta che succhiasse bene questo cazzo". io non ce la facevo piu e risposi l'hai trovata.
dopo un attimo ero in ginocchio davanti a lui che gli facevo una pompa da paura,e che ci crediate o no in 5 minuti mi ha sborrato in gola,dopo di che si e alzato ed e uscito.
io ero molto contento perche avevo succhiato un bel cazzo ma mi era rimasto l'amaro in bocca x non avere preso il cazzo in culo.
detto fatto e arrivato un ragazzo di colore che avra avuto si e no 20 anni ma secondo me ne aveva 18 col cazzo di fuori che era almeno 22cm non molto grosso di larghezza.
con voce decisa mi ha detto girati frocetto che ti faccio sentire un vero cazzo.io mi sono messo subito alla pecorina in ginocchio sulla poltrona e lui di dietro che mi inculava come un torello. il primo colpo ad essere sincero fu doloroso perche mi arrivo in gola il resto fu fantastico. mezzora di su e giu nel mio culo wow!
poi una volta sborrato a tolto il cazzo dal culo e se ne e andato. anche io ero soddisfatto e andai a casa! al pensiero mi viene ancora duro
13
4
17 years ago
hosemprevoglia185308, 27
Last visit: 16 years ago -
...desiderio d\'amore
...Mentre le mie dita entravano nella sua figa aprendola al massimo, lei mi sussurrava in un orecchio che avrebbe voluto che io scopassi un'altra..
Era la prima volta che me lo diceva, molte volte avevamo fantasticato su un amore a tre o quattro, lei si eccitava sempre e veniva sulle mie mani che la aprivano sempre più facilmente.
Era passato parecchio tempo dal nostro primo incontro e ormai nulla era precluso ai nostri piaceri.
Ma ero rimasto stupito dal fatto che lei mi dicesse che si era eccitata pensando che io scopavo un'altra.
Sapevo che era possessiva e a modo suo gelosa; tante volte si era parlato di un possibile terzo uomo che la prendesse insieme a me e sempre mi aveva detto che l’idea le piaceva; come invece non le piaceva che io le dicessi di fare partecipare una donna come terza persona.
Diceva che non la eccitava e quindi sentire che lei desiderava pensare a me che scopavo un'altra : mi aveva fatto effetto.
Approfittando di quelle mie quattro dita che scivolavano nel suo corpo, le dissi che avrei voluto fare il culo alla sua amica Giuliana; una ragazza di 28 anni che faceva palestra con lei e che secondo me era cotta della mia donna.
Spingevo le dita dentro di lei e le sussurravo;
“Voglio fare il culo a Giuliana, dimmi che mi aiuterai a farglielo”
E mentre il suo orgasmo bagnava le mie dita, lei mi rispondeva che avrebbe fatto di tutto per rendermi felice e io le urlavo in viso;
“Allora fammi avere il culo di Giuliana”
Dopo pochi minuti, ripresici da quei momenti intensi, la mia donna mi chiede se parlavo sul serio di Giuliana; .io ovviamente le dico ,che ha un culo stupendo, stretto in un modo esagerato e che stare li dentro dovrebbe essere sublime.
Mi fa una smorfia e mi dice ;
“è meglio del mio?”
e sensuale mi alza il culo mettendomelo sul viso.
Io accarezzo quel sedere che mi ha reso felice un casino di volte e le rispondo;
“Il tuo è unico, ma mi piacerebbe avere anche quello di Giuliana , è l0unica che mi arrapa quando la vedo”
Continuo a parlare stuzzicato dai suoi commenti e le dico;
“Credo che Giuliana non l’abbia mai dato a nessuno—è troppo soda.”
“E credo che solo se intervieni tu possa donarmelo, perché sono convinto che è lesbica e per te ha perso la testa.”
Lei mi guarda incuriosita e mi risponde;
“Davvero pensi che sia innamorata di me?”
Io faccio cenno di si con la testa e chiudo il discorso alzando il mio cazzo sulle sue natiche e cominciado a sodomizzarla.
A lei piace un casino prenderlo dietro, basta che nello stesso tempo le accarezzo la vulva, cosa che io faccio volentieri.
La sodomizzo pensando al culo di Giuliana e mentre la sento venire, gli e lo dico e le sborro tutto il mio piacere.
Qualche giorno dopo, lei mentre facciamo l’amore, mi dice che non si è dimenticata della mia richiesta su Giuliana e che si sta dando da fare.
Quelle parole, mi fanno subito venire e piacevolmente riempio il suo utero del mio sperma; dopo la appago con la mia lingua, facendola impazzire di piacere.
Passa una settimana e la mia donna mi dice che quella sera esce con Giuliana e mi farà sapere, subito mi eccito, la prendo da parte e mi faccio fare un pompino sublime e nel momento del piacere, le dico che se riuscirò a inculare la sua amica farò quello che vuole.
Due giorni dopo lei mi chiama e mi dice che ha combinato la cosa, mi spiega che ha fatto assaggiare un poco del suo corpo a Giuliana e senza entrare in dettagli; mi dice che quella sera lei andrà a casa sua e che è disposta a farlo mentre ci sono anche io.
Ovviamente non ha spiegato a giuliana le mie intenzioni, ma se sarò bravo, nel momento giusto potrò sicuramente prenderla come pare a me.
Mi lancia un bacio e mi dice che mi aspetta la sera alle dieci.
Puntuale mi presento e entrando saluto Giuliana che mi fa un cenno nervoso.
Giuliana si è vestita con una tunica a spacchi laterali, mentre la mia donna ha una gonna alle ginocchia e camicetta senza niente sotto.
Mangiamo qualcosa di frugale e gustiamo del buon vino, poi, la mia donna prende Giuliana e la porta sul divano e comincia a giocarci, le mani scivolano sul corpo e frugano i seni; gli scambi affettivi, si fanno sempre più forti e presto capisco che Giuliana si è completamente scordata di me.
È li davanti, piegata in ginocchio che sta leccando la figa della mia bella e senza rendersi conto, sculetta seguendo la sua lingua.
La mia donna le tocca i seni e le dice che è bravissima, vedo in trasparenza che sotto la tunica di Giuliana c’ è un perizoma, sono ovviamente eccitatissimo: mi avvicino e comincio a accarezzare la schiena di quella ragazza, vedo che Giuliana si irrigidisce, la mia donna le trasmette sicurezza con i suoi tocchi e allora Giuliana si rilassa e si lascia andare.
Io scendo alla fine della sua tunica e piano scopro le sue gambe, dolcemente salgo, arrivo sino allo slip e con la massima gentilezza le accarezzo il sedere e la fighetta che trovo bagnatissima..
Prendo una piuma di piccione che avevo preparato e piano la faccio passare sul suo corpo dandole emozioni che percepisco la mandano in visibilio .
La mia mano le toglie lo slip facendolo scivolare e in quel momento sento un sospiro di piacere uscire dalla bocca di Giuliana e per la prima volta le vedo il culo .
“Stupendo---perfetto----“duro come l’acciaio; come il mio cazzo che aspetta dolorante dalla voglia.
Con la piuma vado sulla sua vagina rasata e la stuzzico.
Ben presto, sento il suo primo orgasmo che coinvolge anche la mia donna; sospiri e gemiti si confondono e, in quel momento capisco che devo agire.
Levo la piuma e allargandole il sedere, vedo la sua fighetta bella stretta,mi viene voglia di prenderla anche normalmente, così, metto le mani sui fianchi e mi spingo dentro quel fiore quasi immacolato .
Sento i suoi movimenti di adeguamento, mentre cerca di allargarsi il più possibile; se non sapessi che mi sono spinto nella sua figa,direi che gli è lo ho messo dietro, talmente è stretta all’interno.
Comincio a muovermi piano, mentre lei è sempre nella figa della mia donna , la quale, mi guarda con aria cospiratrice.
Spingo il mio cazzo sino in fondo, dandole dei colpi decisi e continuo per circa 5 minuti a possedere quel dolce fiore, poi decido che è ora di prendere quello che da sempre voglio, faccio capire a alla mia donna cosa voglio fare, lei allora urla a Giuliana di muoversi più veloce che sta per venire e subito Giuliana esegue e a sua volta comincia ad avere un orgasmo violento.
Io sfilo il mio cazzo e velocemente, mentre lei è scossa dall’orgasmo, con un colpo secco e deciso che non le permette di difendersi, spingo la cappella in quella carne tenera, facendola paralizzare dal dolore: sento che mi da del bastardo e che cerca di liberarsi dalla morsa della mia donna, ma prima che riesca a fare qualcosa, con una seconda spinta,la svergino completamente.
L’urlo che emette è più da offesa che da dolore, sento le sue natiche stringermi come speravo e il suo culetto deflorato, cerca di farmi uscire, ma così facendo senza volerlo me lo fa entrare ancora di più.
Sono dentro di Giuliana e comincio a sodomizzarla a mio piacere, i suoi imprechi, vengono smorzati dai baci della mia donna che velocemente la accarezza e riesce a farla calmare un poco, poi improvvisamente lei si alza e venendo dietro di me, mi mette nel culo un fallo elettronico e spingendo forte, mi fa urlare e nello stesso tempo godere dentro Giuliana, la quale ormai sottomessa , si muove piano aspettando il mio sperma.
La mia donna mi sta spaccando il culo in due e io faccio lo stesso con Giuliana ---capisco quanto dolore gli sto provocando e quando la mia donna mi dice che nella vita bisogna provare tutto--io esausto mi lascio andare e muovo il mio culo sverginato verso di lei,accettando la sua lezione di vita---
7
4
17 years ago
admin, 75
Last visit: 9 hours ago -
Perversioni gastronomiche
Marco si destò da quel lungo sonno comatoso molto tardi, era già mezzogiorno quando aprì gli occhi. I suoi stupendi occhi verdi ma come potevo essere così pazza da litigare sempre con quel grande scopatore che il destino aveva messo sulla mia strada. Io ero in cucina e già preparavo il caffè quando sentii le forti braccia di Marco che mi stringevano; come me anche lui era ancora nudo e subito al contatto della sua pelle sulla mia il suo cazzo enorme si drizzò come una barra di ferro. Ero già così bagnata che non potei resistere, inarcando la schiena protesi il mio culo verso di lui sperando che ripetesse le imprese della notte precedente. Ma non fu così Marco si allontanò da me, mi girai verso di lui indispettita e vidi che prendeva qualcosa dalla credenza, era una scatola di miele. Poi dalla mensola accanto tirò giù una fune. Mi guardò con il suo solito ghigno accattivante dicendomi: "Sei pronta per il rito?" Dapprima non capii cosa volesse fare poi realizzai e mi lasciai condurre da lui nei meandri di quella sua nuova perversione. Il ruvido tavolo di legno graffiava la mia schiena, Marco mi aveva legata, immobilizzandomi sia le mani che i piedi. Ora con il barattolo di miele prese ad ungermi abbondantemente la fica e le mie enormi tette, poi con la fune che aveva tenuto per se cominciò a colpirmi lievemente la fica fremente di quel suo cazzo durissimo che come un potente scettro batteva sul bordo del tavolo senza per sfiorarmi.
"Ti prego Marco scopami, ti supplico", Marco non mi ascoltava anzi mi intimò di stare zitta e per evitare che parlassi mi legò un tovagliolo sulla bocca, ora così impotente ero del tutto in sua balia, Marco prese a leccarmi la fica selvaggiamente mordendomi di tanto in tanto le grandi labbra. la sua abilità di leccatore era davvero straordinaria, così facendo mi procurò un orgasmo fenomenale, se non fossi stata imbavagliata di certo avrei ululato! Non ancora stanco salì a cavalcioni su di me e prese a sfregare il suo cazzo tra le mie tette imponendomi di leccarne la punta dopo avermi liberata dalla benda che mi zittiva. Marco gemeva come non mai l'atmosfera che si era creata l'aveva talmente sovraeccitato che venne facendomi bere il suo sperma bollente misto al dolce miele. Era di nuovo stanco quindi ne approfittai per liberarmi, ora i ruoli erano invertiti. Avevo anche io legato Marco al tavolo, ma lui continuava a restare inerme, quindi con tutta l'abilità di cui ero capace presi a spompinargli l'uccello sperando che si ravvivasse. Non ho mai avuto dubbi sulle mie capacità, l'asta di Marco era di nuovo li che svettava pronta ad offrirmi piacere e divertimento. Come lui anche io presi ad ungergli il cazzo di miele spingendomi giù fino alle palle e al buco del suo culo ormai non più vergine.
Leccavo avidamente le sue palle così insaporite dal miele e Marco gemeva pregandomi di farlo venire, "Fammi godere ti prego" diceva ma non volevo non era così che avrebbe dovuto venire, lo spompinai ancora un pò e poi a cavalcioni di spalle su di lui mi infilai la dolce mazza nel culo. Così su e giù gemevo e Marco gemeva con me, davanti mi ero infilata una bottiglia e ora la fredda canna al ritmo del cazzo di Marco batteva dentro di me. Non ne avevo mai abbastanza ne volevo ancora e sempre di più e dopo svariati orgasmi Marco svenne ed io mi accasciai su di lui, stanca di aver goduto di quella perversione gastronomica.
6
2
17 years ago
porcellina772007,
33/33
Last visit: 14 years ago
-
Blackout
Mi chiamo Valentina sono la classica donna in carriera quasi quarantenne e, soprattutto, senza marito e senza figli.
Mi hanno traferita a Milano, sono il nuovo Amministrato Delegato di una società di Marketing.
Il mio primo giorno di lavoro decido di mettermi un rigoroso tailleur nero, giacca e gonna, ma sotto, essendo una vera e propria maniaca dell'intimo, metto una guepière di pizzo nera, calze non autoreggenti e un bel perizoma nero, anche perchè non si sa mai......
Scopro, appena arrivata, che come segretaria ho un uomo... un uomo??!? NO!! Prima grande delusione della giornata....
Si dimostra freddo e distaccato quando, invece, di solito li ho tutti ai miei piedi. Allora decido di sciogliere quell'iceberg che alberga in lui, ogni giorno lo ecciterò con della biancheria sexy.. deve essere mio anche se fosse gay!!!
Il giorno seguente arrivo con i vestiti appena ritirati dalla tintoria in mano, in ufficio oltre noi non è ancora arrivato nessuno, perfetto... Gli chiedo di prendermi i vestiti e di portrli nel mio ufficio, "obbedisce", un brivido mi percorre la schiena... Chiudo la porta e lui è lì di fronte a me, mi lascio scivolare il cappotto addosso e rimango quasi nuda davanti a lui, indosso solo un completicon perizoma e reggiseno nero con degli swarowsky e reggicalze nero...
Mi guarda, si passa la lingua sulle labbra, sento la sua eccitazione salire, gli chiedo se mi aiuta... Balbetta, gli tremano le mani e la voce... mi dice in un soffio: Si...
Mentre lui mi passa la gonna mi "appoggio" a lui e sento il suo membro gonfio e duro, a quel punto mi dice: Scusi, devo uscire...
Lo guardo perplessa e... come deve uscire??? Io sono qui mezza nuda e con una voglia di scopare che non ci vedo e... lui esce!!!!
Bene... Lo ignoro per tutta la mattinata e a pranzo esco con un collega, quando rientriamo sono ancora tutti a pranzo fuori tranne il mio segretario, invito il collega nel mio ufficio e scopiamo lì sulla mia scrivania, urlo a più non posso perchè mi senta, perchè capisca cosa si è perso...
Ma succede una cosa inaspettata, ora è lui che ignora me, che mi tratta con distacco e freddezza...
Cosa mi sta capitando??? Si, è un bel ragazzo, moro, alto, due occhi dolcissimi, una bella bocca, per non parlare del suo cazzo!!
Ma quanti ce ne sono così???
Decido di non fantasicare più su di lui.
Un venerdì sera per il destino.....
Erano le 19:00, a quell'ora tutti erano usciti, fuori c'era un temporale con tuoni e fulmini, decido che forse è meglio che anch'io torni a casa. Apro la porta e vedo che anche lui si appresta ad uscire, entriamo nell'ascensore, siamo al settimo piano e dobbiamo scendere nel seminterrato.
Non parla... Non mi guarda.. Niente!!! Come se non ci fossi..
Dopo due minuti sentiamo un tuono fortissimo e rimaniamo al buio e bloccati in ascensore.
Panico! Sento che si avvicina... La sua bocca è vicina alla mia... il suo respiro è caldo... Mi bacia prepotentemente, le sue mani sfiorano il mio seno, sento il suo cazzo indurirsi..
Mi spoglia, mi strappa la camicia mentre mi bacia, non l'avevo immaginato così...
Senza dirci niente, ma lasciando parlare i nostri corpi ci spogliamo del tutto lui però mi fa rimanere con la guepière bianca...
Mi toglie il perizoma, mi spinge alla parete e mi fa inginocchiare dicendomi: Succhialo troia!!!! Faccio per ribellarmi ma lui me lo impedisce!
Inizio a leccarglielo tutto, passo dolcemente la lingua sulla cappella turgidae su e giù lungo tutta l'asta... mmmmmmmmmmmm è bello grosso... Ansima di piacere...
Mi alza.. mi mette di spalle e senza tanti complimenti
entra dentro di me... spinge sempre più forte... mi morde il collo e con una mano mi stimola il clitoride, sto quasi per venire e invece lui si ferma...
Vuole il secondo canale... si sdraia e gli monto sopra.. voglio far piano, anche se non è la prima volta ma.., invece lui con uhn colpo di reni lo fa entrare tutto... Grido di dolore sto per alzarmi ma lui mi tiene ferma.. inizia a spingere, il dolore piano piano si attenua e inizio a godere anch'io...
Sono sopra di lui con quel bel cazzo piantato dietro e mi sto toccando.... Sono bagnata... infilo due dita dentro, come fosse un altro cazzo, le faccio inumidire per bene e poi gliele metto in bocca, voglio che me le lecchi!!! mmmmmmmmmmmmmm
Decide che per ora gli basta.... mi fa girare e facciamo un bel 69...
Adoro essere leccata...
Abbiamo insieme un orgasmo intenso... urliamo a squarciagola...
Lui lecca tutti i miei umori mentre io accolgo nella mia bocca quel nettare tanto desiderato...
Nello stesso momento ritorna la luce. Ci rivestiamo in fretta, senza dirci niente...
Si aprono le porte e ogniuno nella sua macchina ma con la consapevolezza che da domani prendere l'ascensore non sarà poi così noioso....
9
2
17 years ago
admin, 75
Last visit: 9 hours ago -
L\\\'incesto di mia moglie col fratello
Sono nuovamente a scrivere per raccontare qualche altro episodio della nostra vita. Diciamo che sono stato spinto a farlo da molte persone che mi hanno spinto a raccontare altri episodi. Non ne ho parlato prima perché sono episodi che trattano dell’incesto e su Desiderya non ne ho visti molti, per cui ho pensato che non piacciono .Questi fatti sono accaduti circa un paio di anni prima di quelli già raccontati, e cioè quando mia moglie ha voluto andare a trascorrere le ferie a casa dai suoi. Mia suocera vive a Roma e con lei abita ancora suo figlio, mio cognato, il quale non si è ancora deciso di sposarsi né andar via da casa. Ebbene, d’estate loro stanno un mese in campeggio. Hanno una roulotte fissa presso il campeggio Isola Verde nei pressi di Nettuno. Diciamo che quando ho fatto l’amore per la prima volta con mia moglie non l’ho trovata vergine, ma io non sono il classico gelosone, altrimenti non le avrei permesso di fare tutto ciò che ha fatto. Poi ho capito da chi si era fatta sverginare. Una domenica mattina ci siamo alzati un po’ più tardi del solito e quando siamo arrivati in spiaggia, non c’era più il posto nemmeno per uno spillo messo assieme. Ad un certo punto mio cognato dice che conosceva un posto che spesso era poco frequentato. Siamo risaliti in macchina e, dai cartelli stradali, ho visto che egli si dirigeva verso Latina in una località chiamata “Torre Astura”. Arrivati in uno spiazzo, parcheggiammo. C’erano parecchie altre macchine ma mio cognato disse che ci saremmo spostati in un posto sicuramente poco frequentato. Ci siamo incamminati giù per una breve discesa giungendo in spiaggia. La spiaggia era divisa in due da un piccolo torrente, appunto il torrente Astura. Io notai che a destra del torrente la spiaggia era abbastanza frequentata, mentre a sinistra c’erano si e no cinque o sei persone. Decidemmo di andare a sinistra. Dopo aver piantato l’ombrellone, fatto il bagno e sdraiati al sole, mia moglie mi chiede se avessi voglia di fare una passeggiata. Io dissi di no, quindi lei andò con suo fratello a passeggiare sul bagnasciuga. Dopo un po’ la vidi tornare indietro da me dicendomi che c’erano tre uomini, forse gli autisti dei tre tir olandesi che avevamo visto parcheggiati su nello spiazzo, che prendevano il sole nudi, al che mio cognato disse che quella parte di spiaggia in effetti era riservata ai nudisti. C’era anche una coppia di persone di mezza età vestita e noi eravamo a circa una decina di metri da loro. Mia moglie mi dice che vuole togliersi il bikini. Io, che non l’avevo mai vista nuda davanti al fratello, la interrogo con lo sguardo e lei ammette che non è la prima volta che lei si fa vedere nuda dal fratello. Entrambi abbandonano il costume da bagno sotto l’ombrellone e riprendono la loro passeggiata sul bagnasciuga. Io li guardavo da lontano e vedere mia moglie camminare nuda sotto gli sguardi degli altri bagnanti, anche se non molti, mi faceva scaldare non poco. Poi li ho visti indugiare proprio davanti ai tre autisti olandesi, distanti da noi 20/30 metri. Ad un certo punto i tre si alzano e vanno verso l’acqua. Il loro cazzo a riposo era spaventoso, erano superdotati sicuramente, tanto che mi sono vergognato delle mie umili dimensioni. Mia moglie e suo fratello riprendono a camminare mentre io li seguo di tanto in tanto con lo sguardo. Ad un certo punto li vedo entrare nella vegetazione. Il fatto mi incuriosisce quindi mi alzo senza dare nell’occhio, quindi mi avvio verso il punto in cui li avevo visti entrare. Sono guardingo perché non voglio che mi scorgano e subito dopo li vedo abbracciati, appoggiati ad un albero, mentre si baciano. Mi eccito non poco, quindi li vedo darsi da fare per prepararsi all’amplesso. Mia moglie si china per prenderlo in bocca, ma non dà che pochi colpi, lui la penetra stando in piedi. I loro sospiri e incitamenti di mia moglie si sentono benissimo. Mi eccito tremendamente, non tanto perché mia moglie sta scopando con un altro, quanto perché quell’altro è suo fratello. Prendo il mio cazzo in mano e inizio a masturbarmi quando vedo uno che, forse passeggiando, si ferma quasi accanto a me. Mi guarda e mi apostrofa male dandomi del guardone. Avevo voglia di trattenermi dal dire che quella in effetti era mia moglie, poi non mi faccio scrupoli e glielo dico. Lui mi chiede chi sia quello che se la sta scopando ed io gli dico che è suo fratello. Tira il cazzo fuori anche lui e ci masturbiamo assieme. Però dopo aver raggiunto l’orgasmo mi sento un verme, come se avessi commesso chissà quale delitto. Mi allontano così come l’uomo che prende una direzione opposta alla mia. Torno sotto l’ombrellone dispiaciuto. Dopo una decina di minuti, eccoli di ritorno. Prima di venire verso di me vanno in acqua a fare il bagno. Si distendono entrambi al sole ed io guardo mia moglie facendole capire di averla vista far l’amore col fratello. Quando poi nel pomeriggio inoltrato siamo rientrati in campeggio, mia moglie mi ha raccontato molte cosine che io non sapevo sul loro conto.
Spero tanto che questa storia sia piaciuta. Spero di ricevere qualche commento positivo. In tal caso continuerò a narrare la storia tra mia moglie e suo fratello. Ciao.
30
8
17 years ago
Pellicanoverde,
37/38
Last visit: 17 years ago
-
Esperienza gay
Aldo era un maschio, 194x85, moro capelli corti, sportivo, molto desiderato dalle donne , e questo a lui non dispiaceva; solo ogni tanto di notte si svegliava tutto sudato e con il pene talmente duro da provocargli del dolore, sognado d'avere in bocca un cazzo.
Questo lo spaventava, assai, tanto che, ripensandoci, non provava nessuna attrazione , ne curiosità per l'altro sesso, comunque non'era il caso di pensarci su, ( si convinceva di non essere gay) .
Un giorno d'estate per sfuggire alla calura, ebbe l'idea d'andfare a camminare l'ungo gli argini del vicino fiume, per cercare refrigerio...
Era estate, ed indossava soltanto un paio di pantaloncini corti ed una maglietta, ( Aldo era solito non portare le mutandine d'estate , ciò gli provocava fastidio)
Si trovava lungo gli argini di questo fiume , quando, dun tratto osservava stranamente un strano raggruppamento di auto, su un'ansa del fiume, non visibile dalla strada, incuriosito, s'avvicinò, ed non capiva cosa stesse succedendo.
Tutti quegli uomini di diverse età che lo guardavano, non capiva, ma stranamente il suo cazzo cominciò a fargli male.
Quando ecco avvicinarsi un'uomo sarà stato sulla 50, capelli bianchi, baffi robusto, che lo saluta, e Aldo quasi ipnotizzato non risppondeva, allora l'uomo che aveva notato il gonfiore dei pantaloncini, si avvicinò, e gli chiese:
ciao caro ti piace succhiarlo?
Aldo sentì un tonfo al cuore le palpitazioni andavano fortissime, e quasi automaticamente senza sapere , disse, SI.
Ecco allora che Aldo e l'uomo si avviavano lungo un vicino boschetto, dove potersi abbandonare al piacere .
Subito con irruenza senza capire bene Aldo si trovò nudo , di fronte a questo sconosciuto, che lo ammirava, era davvero eccitato, il pene pulsava Aldo non capiva più nulla ed un attimo dopo, si trovava piegato fronte all'uomo, con in bocca il suo cazzo. Aldo allora istintivamente cominciò a succhiare, ma era la prima volta e non'era esperto, ma l'uomo lo aiutò a assaggiare le palle , piene grosse, dolci, pronte a riversare il succo deliziozo, e salire poi su e poi giù per l'asta, ed assaporare la dolce cappella, sino ad ingoiare tutta, l'asta.
Una piacevole sensazione di sottomissione lo estasiava, ed il sapore dell'asta in bocca era per lui estasiante. pompava il dolce aldo , ed intento a succhiare questa asta deliziosa , quando ad un certo punto, un folle pensiero gli venne in mente, si alzo eccitato e spaventato chiese:
mi inculi? a questa richiesta l'uomo si intenerì, ed un caldo e tenero bacio unì i due maschi, ma il bacio era condito con il sapore di cazzo che aumentava sempre più, ed allora Aldo si staccò e completamente sottomesso si inginocchiò per offrire il culetto vergine.
sudato , in preda al desiderio assoluto di essere scopato il buchetto era completamente dilatato, e appoggiata la cappella un gridolino di dolore uscì, ma subito dopo, la passione crebbe a talpunto che spinse Aldo a chiedere:
dammelo tutto, scopami con forza sarò la tua troia, amami con tutto il tuo cazzo.
Il cazzo si fece largo lungo il buchetto di aldo e ad ogni pompata un grido di piacere usciva dalla bocca di Aldo, si faceva scopare come mai aveva desiderato , sentire l'asta rigida che entrava in lui gli provocava una piacevole idea di sentirsi donna................................
CONTINUA
8
0
17 years ago
admin, 75
Last visit: 9 hours ago -
La notte
La serata, no, la notte era finita. Nel modo più bello. Si sarebbe addormentato con un sogno. Come colonna sonora la sua radio, quella che lei non riusciva a sentire se non la sera, dopo il lavoro, quando rubavano gli attimi al tempo chiudendo tutto fuori per un’ora…. mancava solo la nebbia a cullarli.
Le luci delle auto, i volti dei ragazzi che si attardavano sul marciapiede, i lampioni acciaccati della loro Milano, i semafori, le puttane, la strada, tutto gli passava accanto muto, senza fare rumore. Come un bambino curioso e spaventato della novità che ha scoperto. Come la gente che ti si struscia contro il culo in metropolitana, senza nemmeno sapere che ha appena toccato un altro corpo. Come quelli che non vogliono pensare, che pensare fa male… fa piangere.
Tutto in silenzio, come per timore di disturbare il colore di un sogno che era talmente bello da meritare solo nebbia e luna… e buio.
La radio mandava un jazz nero degli anni ’20. una voce morbida, come i baci violenti che si erano scambiati l’uno nella bocca dell’altra… poi un country americano di quelli così dolci che pensi che forse Colombo non aveva sbagliato i tutto… poi Sting, malinconico come l’umidità di Londra, come l’idea consapevole di non potersi innamorare.
Era un uomo, un maschio, e quel venerdì non gli andava finisse senza orgasmo.
Non sapeva se sarebbe andato a casa a sognare, o se fosse finito tra le cosce senza nome di qualche puttana.
Non aveva ancora deciso.
Non sapeva se davvero si sarebbe addormentato con un sogno o con dello sperma secco gocciolante da un preservativo senza un buon sapore e appiccicato alla tristezza che si sarebbe addormentata sulla sua pancia.
Non aveva voglia di uscire quella sera, gli sembrava così triste uscire da solo “a caccia”. Era come un lupo, un animale che caccia in branco.
Il telefonino aveva emesso il suo segnale quando lui si era già deciso ad uscire, ad annegare la sua triste solitudine, di quel venerdì di un inverno che pareva primavera, in un bicchiere fatto di scollature e ragazze discinte.
“HO VOGLIA DI SENTIRTI” aveva scritto lei.
“Chiamami, anche in ti voglio” aveva risposto lui, e il T9 –strumento maledetto inventato per farci pensare di meno- aveva fatto il resto, errori compresi: in=io.
«Ciao Gioia» aveva risposto il Pirata. Usava quel “gioia” come fosse un nome proprio, il suo nome proprio….Gioia, Strega…erano così simili che gli veniva naturale, «Dove sei?»…chiacchiere… la aveva raggiunta.
Sperava che lo chiamasse, per dare un senso a quel venerdì, che non era mai uguale. Perché altrimenti non avrebbe potuto essere.
La strada gli sembrava più lunga del solito. I semafori non diventavano mai verdi, e poi, c’era sempre qualche lumacone di sessant’anni nella vettura che precedeva la sua marcia.
PAM. L’insegna del grande supermercato era il segnale che era arrivato.
Le sue gambe avevano già cominciato a cercarla. I suoi polpastrelli avevano sete di sentire i capelli della Strega scorrere come seta ruvida sotto la loro epidermide. La sua lingua aveva voglia del sapore di donna, della sua lingua umida e ruvida. Il suo sesso si eccitava al ricordo del calore del ventre della Strega. Un calore che aveva gustato dapprima in fretta, timoroso di offendere un non so che di ancestrale che si racchiudeva in lei, poi rubandolo al poco tempo che gli era concesso.. in modo tanto più dolce e profondo quanto lei gli si arrendeva.
La baciò prima ancora di salutarla. O forse dopo. Ma poco importa, voleva baciarla. Voleva consumarla, risucchiarla in se come fosse acqua…anzi no, come aria.
Adesso quel venerdì aveva un senso, anche se era durato solo quarantacinque minuti. Anche se quel marito alla finestra la infastidiva. Anche se le luci dei lampioni erano indiscrete come gli occhi di un curioso.
Si erano visti per caso, un giorno imprecisato di un Luglio caldo e umido come ne faceva spesso nella loro Milano, i un bar che lui aveva per caso scelto per quel pranzo. Lei ancora non c’era quando era entrato.
Era arrivata pochi attimi dopo.
Era entrata, sì entrata, non passava come passavano tutti gli altri avventori più o meno abituali… lei entrava.
La sua gonna nera e corta, la sua maglia scollatissima sul petto, allacciata con dei laccetti che lasciavano intravedere il solco che separava i seni, anch’essa nera come nera era la camicia di pizzo, o non so che, che la “copriva” appena sulle braccia e sulle spalle. Elegante. Come nere erano le sue scarpe decolletée. Nere le calze autoreggenti. Nero il reggiseno.
In netto contrasto col suo sorriso luminoso e felice, coi suoi capelli chiari e gli occhi, anche loro chiari.
Tanto nero alleggerito da un naso affilato, e da un corpo non perfetto, ma lui ancora non capiva perché. Lo aveva scoperto più tardi: per quella affascinante cicatrice lunga sul cuore, che lei indossava come un tatuaggio Mahori; per quel dito mignolo che non c’era solo per gli occhi; per le sue movenze da Wanda Osiris, da trans, da omosessuale. Così teatrali, naturali come il panno che chiude la scena..o che la apre, come il fatto che il sole è sorto anche oggi e probabilmente sorgerà anche domani. Un miracolo di cui non ci si chiede il perché. È così e ci basta. E se così non fosse non sapremo come fare, come vedere, come sarebbe possibile vederla.
Quanti anni aveva quella Strega.
Non importava. Aveva la stessa età del nero e della musica, cioè nessuna età. Era bella, come il nero e come la musica.
Il nero: tutti i colori e nessun colore.
La musica: tutti i rumori, ma non un rumore.
Mentre la strada scorreva in silenzio sotto le ruote di gomma della sua macchina, il pirata sentiva le parole dolci di lei: parole che lei stessa temeva, mentre lui le adorava;parole che le squarciavano la corazza che lei indossava tutte le mattine, da non so quanti anni fino ad allora. Forse da quando lei aveva scoperto un sesso diverso, che le aveva rubato la gioia di limonare in macchina, o sotto la pioggia, o sotto il getto di una doccia troppo calda e quella di non alzarsi dal letto di carne in cui aveva giaciuto fino ad allora, scrollandosi di dosso l’odore del sesso come ci si scrolla di dosso una foglia secca d’autunno che il vento ci ha buttato addosso. Un sesso diverso, che le aveva insegnato tanto, che la aveva fatta crescere più i fretta delle sue compagne di classe e delle sue amiche di quartiere, che aveva torturato i suoi capezzoli e le labbra della sua intima bocca; che non conosceva le coccole, ma solo la sensualità esagerata, l’orgasmo, la tensione data dal dolore e dal piacere di trasgredire… pur senza saperlo.
La prima volta che avevano fatto l’amore –o scopato come diceva lei, duramente, per non dare sentimento a quell’incontro di carni turgide- il Pirata si era addormentato con addosso l’odore di lei, e con quello si era svegliato. Con l’odore de suo sesso bagnato e fremente impregnato nelle dita, sotto le unghie, confuso col suo, di lui, nei peli pubici, in quelli della barba curata e sottile.
Si era svegliato con l’odore del corpo di quell’angelo nero tremante alle carezze della sua lingua, con lo spasimo dei suoi seni succhiati e morsi, poi sporchi di lui. Con l’odore serico della pelle della Strega, liscia, morbida e profumata anche dove non crederesti. Aveva fatto la doccia la mattina solo perché delle convenzioni, che forse no condivideva appieno, imponevano che non si rendessero partecipi gli altri del nostro piacere, della nostra gioia…della sua Gioia.
Un blues che sapeva di lacrime e di sangue lo accompagnava, malinconico e bello come la voce della nonna che gli raccontava di quando andava al lago con la Lambretta, con il marito e due figli sullo stesso pezzo di latta.
Averla incontrata era come per un fiume incontrare il mare, laddove il suo moto non si spegne, ma diviene onda, qualcosa di più grande, più impetuoso, ma con meno spigoli. Nonostante le corde con cui le legava i polsi al letto, perché lei si sentisse libere di essere sua, del suo Pirata; nonostante le sue dita che stringevano i capezzoli lunghi e già duri; nonostante le sue mani che battevano il suo seno e il suo nido. Nonostante la bocca avida della strega, scrigno segreto di un luogo di piacere che solitamente si trova altrove…nelle donne, ma lei non era una donna. Non una donna comune almeno.
Aveva il clitoride in gola. Un cazzo nel cervello e uno avrebbe voluto averlo tra le gambe, in mezzo alle quali, tuttavia, nasceva e si sprigionava una sensualità di femmina, di cui pochi altri esseri femminili sono consapevoli.
In lei era il femminino sacro. La stella di Davide, in cui il calie si fonde con la lama.
Una femminilità perversa e santa. Sporca e pure. Razionale come il sesso solo non sa essere.
Blues e sangue.
Unione e scissione.
Un lampo che trascendeva il tempo delle loro età, così diverse per come diversi erano gli ambienti in cui eran cresciute, in cui si eran formate.
Uno squarcio che separava la loro voglia di aversi e la consapevolezza di non potersi amare.
E allora fottetevi!
Fottiti tu Strega, e il tuo matrimonio, le tue sicurezze, le tue palle -che nemmeno dovresti avere.
E fottiti tu Pirata e il tuo essere diafano, romantico e sognatore, e che si fotta la tua voglia di fottere e il saperlo fare.
E allora non lasciate che finisca. Non lasciate che vi perda questa voglia di consumarsi da lontano.
La strada passava muta al suo fianco, grigia che nemmeno la vedeva.
La sua bocca ancora puzzava del rossetto di lei, quello stesso che lui consumava tutte le sere, o quasi, che era rimasto sulle sue labbra più forte del gin del negroni che aveva appena finito di bere. E lo sentiva più della musica forte di quel locale, da cui era scappato perché strideva, in attrito con gli attimi che si erano regalati… che lei gli aveva regalato. E ancora una volta gli aveva detto cose da tenere strette… che lei non era solita dire cose del genere a chi le passava tra le lenzuola.
Era un maschio, e non gli andava che quel venerdì sera finisse senza orgasmo. Non sapeva se sarebbe andato a casa a sognare, o se fosse finito tra le cosce senza nome di qualche puttana.
Ma quel venerdì aveva deciso che sarebbe stato uomo, non maschio… di quelli il mondo è pieno.
Aveva scelto.
Si sarebbe addormentato con un sogno, che tanto quella sera era finita con qualcosa di più che un effimero orgasmo, che dura pochi secondi. Era finita con un qualcosa di più forte, qualcosa che, se hai la fortuna che ti capiti, te lo porti a letto e ti ci svegli. Qualcosa che non diventerà forse il motivo per continuare domani, ma che se accadrà, sarà sempre bello come ieri.
Quella notte si sarebbe addormentato con un sogno… lo stesso sogno che prima di addormentarsi le aveva voluto regalare. Lei dormiva già, ma domani lo avrebbe ricevuto con un bip-bip… o come un raggio di sole d’inverno: pallido ma intenso.
5
0
17 years ago
admin, 75
Last visit: 9 hours ago -
La regina, il re, e i 4 moschettieri
Qualche sera fa, organizzai una divertente festicciola in compagnia di 4 amici per realizzare un sogno della mia Regina.
Saliamo in macchina belli carichi, sapendo che ci saremmo divertiti; mentre guido, la mia Regina inizia a toccarmi sui pantaloni incurante delle altre macchine vicine, tasta con piacere il mio membro che inizia ad indurirsi.
Golosa e monella come solo lei sa essere, mi apre la patta dei pantaloni e inizia a succhiare, sento la lingua roteare attorno alla cappella, su e giù per tutta l’asta per poi riprenderlo in bocca e bagnarlo di saliva. Adoro i suoi pompini. Mi guarda con eloquente sguardo da porcella.
Dopo circa 10 minuti arriviamo alla meta come due santarellini.
Suoniamo al citofono, saliamo sull’ascensore e la Regina porcella si inginocchia e lo prende nuovamente in bocca; ho una gran voglia di fotterla per benino e farla godere come merita, vorrei riempirle la bocca, ma per questo ci sarà tutto il tempo.
Il nostro amico ci aspetta;giungono poi altri tre amici, due dei quali di colore.
La Regina si spoglia in maniera molto sexy e mostra ai suoi cortigiani tutto il suo splendore.
Sottoveste trasparente nera, perizoma in tinta e autoreggenti mozzafiato.
Inizia a strusciarsi contro il mio corpo, le mie mani si avvinghiano al suo, nel frattempo i partecipanti si avvicinano con quel certo languorino….
Ogni suo pertugio viene frugato per bene.
1° Livello Tetris
Mentre la masturbo con le dita e lecco avidamente la sua fica bagnata , lei si diverte a spompinare un amico mentre un terzo le indirizza il suo uccellone in mano.
La temperatura sale a vista d’occhio, il tetris tanto sognato si sta realizzando.
Un ragazzo la scopa con vigore, la Regina ha bocca e mani occupate di 3 bei cazzoni duri come la pietra.
Un fiotto di calda crema le bagna la spalla e la Regina guarda delusa: “Quanto nettare sprecato, mirate più su, alla bocca !”
Dopo una piccola pausa brindando alla compagnia riprendiamo a giocare appassionatamente.
2° Livello Tetris
Con le dita inizio a stuzzicarle il delizioso culetto sodo, tondo, da infarto.
Le infilo uno, due, tre, quattro dita nel culetto, mentre lei è impegnata nella sua passione: il pompino. Una vera artista del pompino, passerebbe le giornate a succhiare il cazzo.
Quando ormai è dilatata le infilo il mio attrezzo e inizio a pomparla di brutto, il ns. amico di colore la prende davanti e inizia a galoppare. Una doppia da paura.
La Regina ansima di piacere.
.
3° Livello Tetris
Il secondo di colore affonda i suoi 25 cm nella passerina bagnata della Regina e inizia a scoparla violentemente, nel frattempo, mi avvicino e facciamo una bellissima doppia vaginale, mentre gli altri partecipanti si alternano a scoparle la bocca.
È in preda ad un godimento assoluto, le sue urla sono talmente forti che mi chiedo come i vicini non possano sentirle.
Gode in maniera esagerata sotto i colpi inflitti, ma incassa benissimo, anzi, ci esorta a continuare, di più, più forte. È incredibile !
In tutto questo trambusto troviamo il tempo per abbracciarci e scambiarci dolci parole, sembra quasi paradossale. La nostra complicità è assoluta, ci chiamiamo, ci cerchiamo con lo sguardo.
4° Livello Tetris
La serata si conclude al meglio intorno alle due di notte, l’amico di colore, dopo averla posseduta e fatta urlare a squarciagola, la fa venire intensamente, in preda agli spasmi la Regina non fa caso agli altri porcellini che in preda all’eccitazione riempiono la sua splendida faccia di caldo sperma, un susseguirsi di getti caldi sulle labbra, sul viso, sul collo….
Che degna conclusione per la Regina.
Vera regnante del Castello.
Ci rivestiamo e salutiamo i ns. amici ripromettendoci di vederci al più presto, magari in compagnia di altre persone simpatiche e porcelle.
11
6
17 years ago
coppiadassi72, 36/36
Last visit: 10 years ago -
Primo passi
Diversi anni fa, mia moglie ed io ci trovammo in un campeggio, periodo estivo. Incontrammo una ragazzo della nostra età circa 40 anni, facemmo amicizia. Spesso mia moglie e io, mentre facciamo sesso, immaginiamo di farlo insieme ad un singolo e la cosa ci eccita tantissimo. Una sera il nostro amico era seduto sulla sedia vicino ad un tavolo e visionava delle immagini sul telefonino e mia moglie dietro di lui che guardava anche lei le immagini. Ad un tratto io mi sono messo dietro di lei a guardare anchio le immagini. In quel momento mi è venuta una voglia matta e ho inserito le mano dentro la camiccieta della mia lei e ho iniziato a palparli il seno,,, lei mi disse "sbottonami il regisseno"!!! io obedii....... gli palpavo il seno e strizzavo i cappezzoli... gli chiesi " ti piace?" lei rispose "sono eccitata da morire".
poi mi sono seduto sulla sedia difronte al nostro amico e lei si è messa sopra di me con le spalle rivolte a me. Gli ho sbottonato i pantaloni e ho infilato la mano dentro il perizoma, mentre il nostro amico ci guardava e si toccava l'uccello. Ho iniziato a masturbarla e dopo un po è venuta. il nostro amico è andato dentro il suo camper e probabilmente si è fatto una sega..........
questo è la nostra unica esperienza a tre molto leggera......... speriamo di poter avere l'occasione di poterlo rifare con un singolo o con coppia entrambi molto fidati ed educati..................
la nostra @ è [email protected]
6
7
17 years ago
noidue6667,
43/43
Last visit: 12 years ago
-
Il poker
Il salone era pieno di fumo e le urla festose dei quattro uomini risuonavano nella stanza. Il tavolo pieno di bottiglie di birra vuote ed i posacenere ricolmi erano l’unica testimonianza del fatto che si trovavano lì da un bel po’.
Giocavano infatti da qualche ora, e la partita volgeva inesorabilmente al termine. L’ultima mano era agli sgoccioli, e solo due dei quattro contendenti erano ancora in gara.
Il piatto era ricco, il più ricco che si fossero mai conteso, eppure sul tavolo non c’erano fiches!
Le carte dovevano infatti decidere come uno di loro avrebbe trascorso le prossime due, o forse tre ore. I due eliminati scherzavano tra loro senza nascondere l’invidia per coloro ancora in gioco.
Il momento era arrivato, rimanevano solo le carte da girare, ma Carlo temporeggiava: buone carte, ma sarebbe bastata una scala al 7?
Respirò profondamente, prese coraggio e cominciò a girare piano le carte, una alla volta, cercando di capire nel volto del suo avversario se la vittoria fosse o meno sua. Doveva capire se sarebbe stato fortunato, il prescelto. Gli altri guardavano le carte come ipnotizzati, immaginando di essere loro quelli che avrebbero urlato da vincitori.
Carlo lasciò l’ultima carta sul tavolo, ci furono secondi interminabili prima che il suo avversario accennasse una qualsiasi reazione. Finalmente ci fu, alzò gli occhi dalle carte appena posate, ed esclamò con stizza: “Ecco il solito fortunato, non è giusto, fottiti!”. Buttò le carte sul tavolo e si alzò di scatto, allontanandosi in fretta. Gli altri due si congratularono con Carlo in mezzo a risatine e battutacce.
Il padrone di casa chiese una mano nel sistemare il disordine che i giocatori avevano creato in ore di tensione e gioco. Terminato di riordinare, prese una giacca ed uscì con gli altri due, lasciando Carlo solo in casa.
Il quale non attese molto, si diresse in bagno, si spogliò e fece una doccia veloce. Si asciugò frettolosamente e senza nulla addosso si diresse verso la camera da letto dell’amico.
La stanza era in penombra e si avvicinò alla finestra, aspettando che i suoi occhi si abituassero. Impaziente cercò l’abat-jour e l’accese, guardando il letto. Lì, legata alle sponde c’era una donna bendata. I lineamenti erano nascosti dal drappo che serviva ad impedirle di vedere.
Aveva circa 30 anni, una bocca carnosa ed un delizioso nasino all’insù. Il lungo collo era scoperto dalla pettinatura, e scendendo ancora Carlo accarezzò con occhi carichi di desiderio il bel seno tondo e sodo, una quarta probabilmente, ed un ventre piatto ed invitante. Passò in rassegna le gambe, non troppo lunghe me ben fatte, soffermandosi poi sulla fica, non completamente rasata. Una strisciolina di peluria rada abbracciava due grandi labbra polpose.
Continuò per qualche istante a guardarla con desiderio: lei, il premio che aveva vinto.
La moglie del suo amico.
I patti erano quelli: a turno si sarebbero giocati la propria moglie. Nessuna di loro doveva sapere chi se la sarebbe scopata e Carlo a malincuore decise che avrebbe tenuto fede all’impegno. Avrebbe voluto dirle chi aveva vinto, che era lui ad apprestarsi nel farla godere, scopandola furiosamente. Avrebbe voluto fosse il suo nome ad essere urlato, tra i gemiti di un orgasmo.
Non riusciva a spostare gli occhi da lei, mentre rifletteva sul fatto che l’aveva desiderata da sempre, cercando in ogni modo di farsela senza perdere l’amicizia di suo marito.
Così aveva ideato quelle partite a poker. Certo, nessuno dei contendenti era portato all’idea di cedere la propria moglie, ma il sapere che c’era la possibilità di scoparsi la donna degli altri leniva l’idea di perdere per qualche ora la propria.
Mentre rifletteva si sentì tirare all’altezza dell’inguine, abbassò lo sguardo e vide il suo cazzo eretto, pronto per quella donna, per la sua bocca e la sua fica. Pronto per il suo culo. Non intendeva tralasciare nessun orifizio, l’avrebbe scopata come nessuno aveva osato fare prima, né avrebbe potuto fare in seguito. Intendeva marchiarla con il suo cazzo, e rendere la scopata che si accingeva a consumare, la migliore della sua vita!
La donna aveva sentito la porta aprirsi, cercando di capire chi fosse il vincitore. Sapeva che non le sarebbe stato detto, e tutto questo rendeva la situazione più intrigante. Ricordava di essersi infuriata quando suo marito le aveva proposto il gioco, ma anche se non l’avrebbe mai ammesso, era felice di aver accettato.
La cosa la eccitava terribilmente e la sua fica aveva iniziato a bagnarsi fin dal momento in cui la luce aveva penetrato il panno sui suoi occhi. Cercava di percepire dove fosse l’uomo, e non riuscendo ad intuirne la posizione, fremeva ancor di più nel desiderio, bramando il suo tocco.
Ogni secondo d’attesa acuiva il suo desiderio, avrebbe voluto urlare, urlare con la fica, catturando con famelica determinazione ciò che desiderava più d’ogni altra cosa in quel momento.
Il cazzo di lui, già lo immaginava mentre glielo strusciava addosso. Avvertì ad un tratto dei passi, e capì che lui era al suo fianco. Trattenne un singhiozzo d’eccitazione, iniziando a tremare vistosamente. Riusciva a cogliere l’odore del bagnoschiuma usato di recente, mescolato al sapore acre e gradevole del suo sudore. Avrebbe giurato di riuscire a cogliere il calore stesso che emanava dal suo maschio, eppure non era in grado di determinare con esattezza dove lui si trovasse di preciso.
Sussultò quando due mani si posarono sul suo seno, mani non troppo grandi, che contenevano a fatica la pienezza della sua femminilità. Sentì che lo massaggiava con cura, giocando con i capezzoli, stuzzicandoli e stringendoli con le dita.
Carlo si ritrasse, soddisfatto del primo tocco e delle sensazioni che sapeva di aver procurato a quella donna. Si avvicinò con la bocca al sesso di lei, inspirò profondamente, cercando di coglierne e trattenere il profumo. Lo trovò così delicato ed invitante che dovette compiere uno sforzo di volontà per impedirsi di gettarsi su di lei, affondando la lingua tra quelle labbra così attraneti.
Spese qualche istante prezioso per osservarla, ed intuì che lei aveva capito cosa stesse facendo, probabilmente dall’alito caldo che versava sul sesso scoperto ed umido.
Decise quindi di assaporarla sfiorandola dolcemente con la lingua. Lei ebbe un brivido quasi spasmodico, mentre la lingua di lui si insinuava con lentezza esasperante nel suo sesso, schiudendo le labbra con un tocco così leggero da sembrare inesistente. Prestò attenzione a non sposare i movimenti di lei, che cercava di abbassare il bacino, per farlo affondare in quel nido di morbida delizia. Voleva essere desiderato, in modo esasperante, quasi doloroso.
Lasciò la fica di lei, fradicia di umori e desiderio, e si portò rapidamente verso la sua bocca.
La baciò a lungo, lasciando che le rispettive lingue danzassero sfogando il desiderio. La morse e si lasciò da lei mordere, la leccò con avidità e lasciò che lei assaporasse pienamente la sua bocca, viziata dalla birra, dalle troppe sigarette, ma addolcita dal tenue sapore della sua fica.
Ad ogni guizzo della lingua, ad ogni affondo, la donna tentava di divincolarsi e liberare le mani, tirando i legacci che la serravano alla sponda del letto.
L’intento era evidente, il desiderio aveva preso il controllo sul corpo di lei, che cercava di liberarsi per poter abbracciare il suo amante, toccarlo e stringerlo a sé.
Intuendo le sue intenzioni, Carlo si scostò di nuovo da lei, lasciandola raffreddare. Senza darle modo di intuire le sue intenzioni, si riportò all’altezza del ventre, determinato a riprendere ciò che aveva sospeso.
Affondò con forza la lingua nel suo sesso, aprendolo sotto spinte sapienti, raccogliendo nella sua bocca gocce preziose di eccitazione. La leccò con minuziosa attenzione dal basso verso l’alto, accarezzando dolcemente le labbra di lei, mordicchiandole e succhiandole avidamente, risalendo con lentezza esasperante. Prese quindi il suo clitoride in bocca, succhiandolo e premendolo verso il palato, mentre la lingua lo titillava dal basso. Lo sentì inturgidirsi sotto i suoi colpi, fino a diventare un piccolo cazzo duro da stuzzicare per un tempo interminabile.
La donna inarcava la schiena, colta da spasmi incontrollabili. Cercava istintivamente di accogliere la lingua dell’uomo, come se per miracolo potesse trasformarsi in cazzo ed invaderne il sesso in profondità. Era deliziata ed al tempo stesso esasperata dalla maestria con la quale l’uomo succhiava e beveva dal suo sesso. Quell’amante rappresentava la risposta ad un sogno coltivato in tante notti di scopate frettolose e preliminari inesistenti, intuiva che ciò che l’uomo faceva non era per il piacere della donna, ma per il suo stesso, e la donna ne godeva di riflesso, grata di tanta insaziabile fame.
Senza rendersene conto aveva cominciato a muoversi e dimenarsi, accordandosi ai guizzi della lingua di lui, e la presenza delle corde acuiva il desiderio di un cazzo da afferrare, leccare e divorare con foga.
Lui portò un dito alle labbra di lei, lasciandoglielo succhiare e mordere, leccare con foga, poi iniziò a premerlo contro l’ano della donna, scivolando dentro e godendosi la sensazione di quell’invitante orifizio che si dilatava sotto le sue spinte. Trovandolo accogliente decise di infilarne immediatamente un altro, strappandole un gemito ed un urlo di soddisfazione. Intuì che la donna stava per venire, e decise di gustare con la bocca il suo primo orgasmo, insinuandole due dita nella fica, scopandole il culo con l’altra mano e succhiando avidamente il clitoride.
Lei si lasciò andare ad un orgasmo travolgente, scossa da spasmi, tirando i lacci che la tenevano bloccata. Ululò di soddisfazione come una cagna in calore, versando caldi umori nella bocca del suo uomo. Lui bevve con avidità e soddisfazione, scostandosi infine per godersi lo spettacolo: il corpo di lei ancora fremeva, e cercava di serrare le gambe per proteggere il sesso provato e scosso, ma non riuscendo, finì con l’abbandonarsi completamente.
Ora era il turno di lui di godere, le montò sopra, avvicinando il cazzo alla bocca di lei, che in tutta risposta tirò fuori la lingua, cercandolo nel vuoto che li separava. Riuscì a raggiungere la sua cappella, titillando e raccogliendo con famelica determinazione le gocce del suo piacere, trovandole deliziose. Tentò di accoglierlo in bocca, protendendo la testa verso di lui, che in tutta risposta gliela bloccò con il palmo della mano. Risalì ancora sul corpo di lei, portandole le palle alla bocca, lasciando che il cazzo duro premesse contro il suo naso, contro la sua fronte, che bagnasse le sue guance. Lei accolse le sue palle in bocca, una per volta, massaggiandole con la lingua e godendo della potenza del gesto. Un solo morso e quel maschio sarebbe stato perduto per sempre, ed al suo piacere si affidava completamente. Lasciò uscire i testicoli dalla bocca, ed iniziò a leccare ancora più giù, sforzandosi e piegando la testa. Lui intuì le intenzioni della donna, e piegandosi all’indietro lasciò che la lingua gli stuzzicasse l’ano. Lasciò gemiti di soddisfazione mentre la donna di lei abilmente lo titillava, e non volle resistere oltre: le slegò una mano e se la portò al cazzo, lasciando che lo masturbasse mentre lo leccava con tanta abilità. Libera da una spalla, benché costretta dal peso di lui, riuscì a muoversi con sufficiente foga da penetrarlo con la lingua, violando con soddisfazione lo stretto pertugio. Godette per qualche secondo della splendida sensazione, poi la scostò con forza, si rizzò sulle ginocchia ed, aiutandosi con una mano, le ficcò il cazzo in bocca. Affondò per quanto gli era possibile, godendosi il senso del possesso, la soddisfazione che gli dava l’idea di avere quella donna in suo potere, priva di aria, soffocata dal suo stesso desiderio. Prese ad uscire piano dalla sua bocca, mentre il petto di lei si gonfiava per catturare nuova e preziosa aria.
Iniziò quindi a muoversi dentro la bocca, con affondi rapidi ed irregolari, scavandole dentro e soffermandosi solo quel tanto che basta per godersi l’uso esperto della sua lingua.
Decise che era venuto il momento di scoparla. Uscì rapidamente dalla sua bocca e scivolò all’indietro, sul corpo di lei. Infilò le ginocchia sotto le cosce di lei, ed inarcò la schiena. Il suo cazzo puntava minaccioso la fica di lei. Iniziò a strusciarlo, a farlo scorrere dal basso verso l’alto, divaricando le labbra del suo sesso. Prese a sbatterlo contro il suo clitoride, ed infine lo puntò con determinazione, affondando piano, un millimetro per volta. Lei inarcò improvvisamente il bacino, nel tentativo di aumentare la penetrazione, e Carlo in tutta risposta si ritrasse, riprendendo il gioco perverso dei piaceri negati.
La donna stava impazzendo, si lasciava sfuggire gemiti di rabbia e frustrazione, mentre tentava di spalancare le cosce il più possibile, accecata dalla fame e dal desiderio.
Carlo appoggiò il suo membro sulla fica di lei, lasciando che l’asta aprisse le labbra mentre la cappella lucida gocciolava sul suo clitoride, e prese di nuovo a massaggiarle il seno, i fianchi ed il vente.
Lei non seppe resistere oltre.
“Ti prego scopami, fammelo sentire dentro, sto impazzendo, lo voglio!”
Era quello che lui voleva, che lei pregasse per il suo cazzo, che lo desiderasse intensamente, che la scopata fosse una liberazione da una fame che non riusciva più a contenere.
Si scostò leggermente, e con un colpo secco glielo ficcò dentro, fino alla radice, accolto da una fica fradicia e desiderosa e da un gemito gutturale, profondo quanto i centimetri avidamente scavati nel corpo di lei.
Stette così per qualche secondo, godendosi l’abbraccio del sesso di lei, il tepore che si diffondeva lungo tutta l’asta, concedendosi millimetrici scivolamenti, giusto per ricordare al suo uccello che giaceva nel tempio del piacere.
Presa in modo pieno e completo, penetrata senza premura alcuna, il gemito di lei si strozzò in gola, lasciandola rapita nelle sensazioni che quel cazzo, grosso e duro, le procurava. Sensazioni nuove, o forse solo a lungo dimenticate.
Soddisfatto della sensazione, iniziò a scoparla piano, accelerando secondo il gusto ed il piacere che traeva da quella fica deliziosa. A volte affondava con forza, soffermandosi per lunghi secondi ed assaporando la sensazione del sesso violato di lei, altre volte con colpi leggeri e frequenti, per stuzzicarle l’imboccatura dell’utero. I gemiti di entrambi si intrecciavano nella stanza, e lui avrebbe voluto urlare il nome della donna, mordendosi invece le labbra per trattenersi.
Iniziò a scoparla furiosamente, facendo oscillare quel corpo dolce e burroso, mentre il seno dondolava dolcemente sotto le sue spinte e la donna respirava, gemeva in accordo agli affondi di quel cazzo a lungo desiderato.
Si fermò giusto un attimo prima di venire, uscì dal sesso di lei, ed iniziò a slegarle le gambe. La donna in tutta risposta sollevò le ginocchia e le piegò, dando sollievo alle membra a lungo provate. Carlo ne approfittò, serrando rapidamente le caviglie tra di loro.
Poi slegò l’altra mano, e girò la donna, costringendola carponi, col bel culo sporgente ed invitante, il volto ed il seno premuti contro il cuscino.
Prese a leccarle il culo, scivolando dall’alto verso il basso con la lingua, mentre con le mani teneva le natiche ben larghe. Più volte si soffermò all’altezza dell’ano, premendo piano e lubrificandolo con cura, salvo poi riprendere la corsa furiosa della sua lingua, scendendo a lambirle il sesso e poi risalendo rapidamente.
Quando fu pronta puntò l’uccello, la prese per i fianchi ed iniziò a spingere piano, facendosi strada nella sua carne. Lei cacciò un urlo, che scolorò rapidamente in un gemito di soddisfazione, mentre l’asta del suo maschio guadagnava centimetri preziosi all’interno del suo corpo. Le gambe serrate in quel modo acuivano la sensazione, facendola sentire totalmente invasa e posseduta dalla foga di lui.
Carlo continuò a pompare piano, dilatandole l’orifizio ad ogni spinta, lasciando che il dolore scomparisse completamente, attento ai gemiti ed alle sensazioni di lei.
La donna non seppre resistere oltre e venne urlando, sfogando un orgasmo repentino e violento, inatteso. Lasciò che l’orgasmo si spegnesse nel corpo della donna mentre ancora menava colpi decisi, poi si sfilò, si portò alla bocca di lei ed infine venne, gettando fiumi di sborra calda sul suo viso, sulle sue labbra, prontamente accolte ed ingoiate. Si fece ripulire per bene dalla sua lingua, poi uscì e prese i vestiti. Iniziò a rivestirsi con calma nella camera da letto, osservando quel corpo abbandonato e soddisfatto, accarezzando con gli occhi il rivolo di piacere che colava dalle cosce, il viso lucido di sudore e sperma.
Una volta rivestito si avvicinò e la baciò a lungo e con passione, staccandosi solo per slegarla, un laccio per volta, con infinita dolcezza e cura. Una volta che fu libera, e solo un drappo le copriva gli occhi, si avvicinò al’orecchio di lei e le sussurrò un’unica parola.
“Fantastica”.
Si allontanò in fretta, senza attendere la reazione di lei, chiuse la porta alle sue spalle e si soffermò per qualche minuto in salotto. Guardò l’orologio e lottò per qualche istante con l’indecisione: avrebbe voluto tornare da lei, assaporare ancora quella fica, ma il tempo accordato stava per scadere, e presto il padrone di casa sarebbe tornato, di certo poco propenso ad accordare una dilazione.
Con rassegnazione volse un ultimo sguardo in direzione della camera da letto, uscì, salì in macchina e si allontanò dalla casa.
Lei era rimasta sul letto, ancora non aveva liberato gli occhi dal drappo che li copriva. Voleva prolungare ancora quella sensazione, concentrarsi sui sensi che la condizione aveva esaltato. Il sapore sulle labbra, il tepore del contatto con lui, il respiro ancora irregolare per il violento orgasmo. Si portò una mano alla fica, trovandola gonfia ed umida, e pensò a quanto avrebbe voluto ancora quell’uomo, per giorni e notti di interminabile piacere.
Ripensò ancora alla voce di lui, ora sapeva chi l’aveva posseduta. Chi l’aveva resa oggetto di piacere, e violandola senza remore, le aveva dato orgasmi indimenticabili. Mentre rifletteva su questo lasciò che due dita scivolassero dentro di lei, con noncuranza. Ebbe coscienza di quello che si stava facendo solo quando i primi brividi di piacere iniziarono a mozzarle il fiato, prese a stuzzicarsi il clitoride con foga, venendo ancora e leccandosi le dita madide di piacere.
Ripresasi, realizzò che non aveva più tempo, suo marito sarebbe rientrato presto. Si alzò pigramente e si diresse alla doccia, raccogliendo l’odore di lui nelle stanze che aveva attraversato.
Si sentiva placata e soddisfatta. Non solo l’atmosfera e la situazione l’avevano intrigata ed eccitata, ma quell’uomo l’aveva scopata da dio, intuendo perfettamente i suoi desideri, anticipandoli prima ancora che essi diventassero voglie concrete.
Il rumore della porta la fece ritornare a pensieri più concreti, ora sapeva cosa doveva fare. Sarebbe uscita, fingendosi offesa e insoddisfatta. Avrebbe liquidato il resoconto dell’esperienza omettendo le parti più importanti, avrebbe dimostrato fame e desiderio per suo marito. Magari si sarebbe lasciata scopare, per tranquillizzare il maschio di casa.
Ma per nessuna ragione avrebbe permesso al suo corpo di dimenticare il significato del vero piacere, ed avrebbe atteso, ogni giorno, che l’appuntamento al tavolo da gioco si ripetesse.
Sapendo in cuor suo, con feroce determinazione, di chi voleva essere il premio.
9
5
17 years ago
EVETTA,
37
Last visit: 15 years ago
-
per coppie bisex che capiscono l\'importanza di s
Vi raccontero' una storia delle mie.......Arrivo da voi vestito da maschio ma tu non ti fai trovare ....Lei mi riceve e constata la mia bellezza , la mia educazione e la mia voglia di giocare fino in fondo....noi donne giochiamo poco ma quando lo facciamo lo facciamo fino in fondo. Lei e' gentile, seria, e un po' paurosa ma io la tranquillizzo subito dicendole che il gioco ci fara' vivere meglio la vita di tutti i giorni e che non deve preoccuparsi di niente . Il gioco e' gia' iniziato e Barbara (chiamo lei con un nome qualsiasi) sono la vostra troia per qualche ora abbandonati alle gioie che ci puo' regalare la mente e il sesso. Lei mi offre un prosecco tanto per sciore me e per sciogliersi lei stessa e mi accompagna in bagno. Le chiedo di rimanere solo ma le chiedo anche di venirmi ad aiutare a truccarmi quando la chiamero'....e lei imbarazzataannuisce . Mi spoglio nuda mi do un'ultima lavata ...la figa sotto le ascelle ma naturalmente sono arrivata gia stra pulita e profumata e questo e' solo l'ultimo tocco . mi vesto di tutto punto da grande troia ma anche elegante se vogliamo dire e appena ho infilato il perizoma chiamo Barbara perche mi aiuti a truccarmi . Lei ubbidisce. Le chiedo di truccarmi e mentre lo fa nel migliore dei modi le dico quanto sia delicata e dolce...senza pero' fare nessun gesto sgradevole per lei . Una volta truccata perfettamente con il rossetto il fard , la cipria la matita , l'ombretto lo smalto per unghie accenno FARMI GUARDARE per sapere se le piaccio e se piacero' a lui alzandomi piano la gonna e lasciando scoperto il culo coperto solo dal filo del perizoma e lei fa per andare fuori per imbarazzo ma anche per lasciarmi a mio agio ma io le dico che mi piacerebbe che rimanesse per aiutarmi ad infilare la parrucca e le scarpette con i tacchi a spillo . Lei resta e io per farla sentire a suo agio le chiedo del suo lui cosa gli piace fare a letto parlando poi dopo che forse lei mi ha risposto ....di cosa piace fare agli uomini...le parlo di una mia bellissima esperienza passata con una coppia e di quanto tutti e tre siamo stati bene . Fai finta che siamo in un sogno di carattere sessuale e io e te siamo gli strumenti per far godere il tuo lui. Io non ti portero' via la tua parte ma cerchero' di essere la nota estranea alla coppia che deve portare libidine e fantasia . Finalmente arriva Stiv e subito mi fa un apprezzamento del fatto che sia cosi' bella e io per farmi vedere subito da lui nella mia veste mi giro e mi chino in avanti lasciando le gambe dritte e alzandomi la gonna per far vedere tutto quello che sono venuto ad offrirti. La luce nella stanza e' fioca e c'e' un buonissimo odore di vaniglia bruciato come incenso da un bastoncino esotico acceso e fumante ed e' proprio lui che prendendo lei per mano la fa stendere sul letto portando le sue mani sul seno e poi sul collo poi prendendo la mia mano e appoggiandomela sull'altro seno. E' l'inizio giusto ....e io comincio a palpare lei a baciarle un seno dolcemente facendole inturgidire il capezzolo . Lei e' fredda ma molto eccitata da quello strano essere gentile ed educato maschio ma femmina che sono io che la sta toccando . Stiv ,mentre io passo da un capezzolo all'altro di lei , offrendo comunque il mio culo alla pecorina a lui , per una eventuale sua palpata nella mia fighetta....comincia a palpare la pancia di Barbara ...i suoi bei fianchi....per finire con la mano sotto le sue mutandine e sentirne gli umori in mezzo alle grandi e piccole labbra. Sempre Stiv spoglia del tutto Barbara mentre io non le lascio i capezzoli e il suo adorabile collo profumato con la mia lingua poi Stiv mi mette una mano sul culo e comincia a palparmi in maniera energica e volgare facendomi sussultare e gemere mmmmhhhh . Stiv mi prende la mano e me la mette in mezzo alle gambe di leimuovendomi le dita dentro di lei. Lascio i capezzoli di lei e mi avvicino alle sue labbra.Le sue grandi labbra . Al primo contatto fra la mia bocca e le sue grandi labbra lei gode molto. Ci so fare e doso la mia bocca alla mia lingua che a colpetti colpisce il suo bellissimo clitoride per scivolare poi in mezzo alle labbra. Provoco nessun dolore di nessun tipo solo piacere mentre sento armeggiare dietro di me a livello del mio culo le mani di entrambi. Intravedo Stiv che prende la mano di lei e me la mette prima sul culo e poi sul mio clitoride .....aaaaaahhhh ggh godo e mi stacco un momentino da quel sublime spacco che ho a contatto con la bocca. Lui mi schiaffeggia forte una natica dicendomi....GODI E' TROIA!!!! SIII siiii godo veramente a sentire il tocco delle timide mani di barbara sul mio sesso indifeso e cadente e i palmi aperti e violenti di stiv che mi punisce per
la mia voglia di godere. in quel momento mi prendo una solenne sculacciata e non so se sono le mani di lei o di lui ma sento dagli umori di lei sotto la mia lingua battente che le comincia a piacere il gioco. ormai siamo un trio affiatato e riunito per l'unica e sana ragione di voler godere diversamente dal solito. Faccio venire Barbara CON FATICA LA PRIMA VOLTA ma senza nessuna fatica la seconda perche' ormai si e' rilassata completamente e sa che puo' fidarsi e puo' solo abbandonarsi al piacere che le viene inflitto...poi sento stiv che armeggia sul mio culo e dopo una veloce lubrificata sopra il mio stretto buco con un gel all'acqua sento un duro cazzo che vuole varcare la soglia . Entra dentro il culo quel cazzo di lattice ....e' grosso e mi fa sussultare....ahhhgg mmmmgggh ma Stiv me lo infila tutto e comincia ad incularmi . Lei a quella meravigliosa vista del maschio femmina inculata dal suo Stiv da sotto le mie gambe accenna a prendermelo in bocca ma invitata da Stiv e da me me lo succhia presto tutto. E' una situazione stra eccitante e un po' dolorosa ma la lingua di lei che mi lecca il prepuzio mentre il mio clitoride penetra nella sua bocca non mi fa desistere da continuare a prenderlo in culo e stare zitta. mmmmhh mmmmmh mmmmmmh aaaggh mmmmghh aaaggh . Lei succhia completamente disinibita e io succhio lei affondando la mia lingua dentro il suo sesso sopra il clitoride e sfiorandole con le dita il suo bel buco. Intanto da dietro mi entra un cazzone prepotente allargandomi tutta e facendomi sentire una vera puttana. lui e lei mi allargano le natiche per vedere meglio quel cazzone penetrarmi nel culoe scomparire tutto dentro il culo. mentre ogni volta io ansimo facendo sentire a lei il mio respiro caldo e affannoso a livello della sua fica. Ad un certo punto lei si toglie da sotto e adesso sento la sua mano spingermi quel cazzone nel culo mentre l'altra mi apre la natica destra.....e poco dopo lui e' al posto di lei almeno al posto della sua figa trovo il suo bastone eccitatissimo. Lo tocco e lui si eccita moltissimo premendomi subito sulla nuca perche inghiotta tutto il suo cazzo. gllloobbbhhh il cazzo di stiv mi arriva in un colpo solo finoi in gola e la mano di stiv con la mano di lei mi affondano la testa in giu' fino a farmi toccare con le labvbra i suoi coglioni....mmmggghh soffoco soffoco ma subito dopo la presa diminuisce e lascia lalzare la mia testa quel tanto che basta per tirarla giu' di nuovo e farmi fare con la mia bocca un bel pompino a Stiv. Barbara intanto mi sta palpando il clitoride e poi si mette un guanto da chirurgo infilandomi nel culo prima un dito e poi due. Inghoitto il cazzo di Stiv mentre sono eccitato dalla perlustrazione di lei che mi incula con le dita poi Stiv mi gira e mettendomi di fianco sul letto ....mi alza una gamba e mi possiede duro nel mio culo............
6
1
17 years ago
MORBIDACALDAELISCIA,
39
Last visit: 15 years ago
-
La mia prima volta
Era giugno e la scuola stava finendo, avevo saputo da poco che vicino roma c'era una spiaggia dove si poteva prendere il sole nudi.
quel giorno era una bellissima giornata di sole e decisi di nn andare a scuola per cui con la mia vespa mi avviai in quel di ostia per raggiungere la spiaggia.
arrivato sulla spiaggia stendo il mio asciugamano e mi spoglio , sentivo l'eccitazione salire mano mano mi spogliavo, mi ero sistemato in un punto della spiaggia dove nn c'era nessuno .
inizio a leggere il giornale che avevo comprato e assorto nella lettura nn mi accorgo che nn distante da me si sistema una coppia matura .
Lei sui 50 anni mora, capelli lunghi,seno prosperoso,e poco pelo in mezzo alle gambe, lui un po' piu' grande alto,brizzolato e discretamente dotato .
essendo gli unici vicino a me inizio a guardarli ,ad un certo punto lui si alza e viene verso di me , quando e' vicino mi chiede se potevo prestargli il giornale, io glielo do' e lui ringraziando si gira e si dirige verso sua moglie ,quando dopo poco si gira nuovamente verso di me e mi chiede se volevo unirmi a loro .
Io rispondo di si , prendo la mia roba e mi incammino insieme a lui verso la compagna , arrivati mi dicono di sistemarmi in mezzo a loro
cominciando a parlare del piu' e del meno, ad un tratto lei mi dice ,accarezandomi il petto,che sn un bel ragazzo, e che gli avrebbe fatto piacere invitarmi a pranzo a casa loro .
Io risposi di si e cosi dopo un po' ci alziamo e ci avviamo ai ns mezzi di trasporto x andare a casa loro.
Arrivati da loro in una villetta recintata , loro iniziano a spogliarsi nudi e mentre lei va verso la cucina lui viene verso di me e mi invita a spogliarmi, io mi spoglio e una volta tutto nudo lui inizia ad accarezzarmi dicendomi se mi piaceva, io risposi di si(ero eccitato da matti) lui prese la mia mano e sela porto' sul suo pene e mi disse" accarezzalo piano lo vedi come cresce" io girai un attimo lo sguardo e vidi lei che stavo seduta su una sedia nel giardino ed eccitata ci guardava.
Ero eccitato con mai lo ero stato , senza neanche accorgemene mi ritrovai piegato(per intenderci alla pecorina) con dietro lui che mi leccava il buchino per prepararlo alla penetrazione e con la testa in mezzo alle gambe di lei .
Quando ritenne che ero pronto sentii la sua cappella che spingeva e piano piano si faceva largo , ansimavo dal piacere , ero tutto un fremito, il liquido caldo di lei nella mia bocca mi inebriava , era x me una sensazione nuova e intensa.
Cambiammo posizione e ruoli infinete volte e uscii da casa loro soddisfatto e felice perche' il fine settimana l'avremmo passato insieme .
8
1
17 years ago
admin, 75
Last visit: 9 hours ago -
Una notte indimenticabile
Una sera l’occasione si è presentata. Avevo passato la serata con degli amici e al momento in cui ci lasciammo i fumi dell’alcool avevano un po’ inebriato la mia mente. Preso dall’euforia decisi di girovagare per i parcheggi della mia città (napoli) che avevano fama di ospitare coppie di esibizionisti.
Altre volte ci ero passato ma mai mi era capitato di incontrare qualcuno. Quella sera però, mentre mi avvicino al parcheggio, vedo che c’è un auto che staziona. La luce dell’abitacolo è spenta però distinguo la sagoma di due persone.
Con fare circospetto passo vicino all’auto un paio di volte e vedo che si tratta di una coppia che ad occhio e croce sembra essere sulla quarantina. Durante il mio passaggio vedo che mi seguono con lo sguardo e un fremito scuote il mio cazzo che sembra aver già capito cosa può succedere. Parcheggio a 4-5 metri da loro, mi accendo una sigaretta e nel frattempo inizio a toccarmi l’uccello ancora prigioniero nei jeans.
La situazione sembra irreale e credo che tra un attimo la coppia, disturbata nella sua intimità, se ne andrà. Al contrario, dopo un po’ lui accende la luce nell’abitacolo Ciò che mi si presenta è una donna sui 40 anni, capelli lunghi e sguardo molto seducente che guarda verso di me e il suo lui, dall’altro sedile, che le accarezza il seno ancora contenuto nella camicia. Mi sembra un sogno e mi abbandono all’istinto.
Apro la cerniera dei jeans ed estraggo un cazzo eccitato all’inverosimile. Subito dopo accendo la luce dell’abitacolo per rispondere al loro invito ed inizio a masturbarmi lentamente. I movimenti del mio braccio lasciano intendere chiaramente ciò che sto facendo e la cosa provoca un certo effetto ai due che iniziano a baciarsi con gli occhi di lei sempre puntati verso di me. Ora lui le slaccia la camicia e ne esce un seno prorompente contenuto in un reggiseno nero di pizzo alquanto stretto. Glielo accarezza avidamente. I nostri finestrini sono completamente aperti e sento lei che inizia a gemere. Sempre con la camicia aperta lui le slaccia il reggiseno e le sue tette escono in tutta la sua possenza. A quella vista non resisto più e il mio movimento si fa più veloce. Decido di azzardare ed apro la porta della macchina e mi mostro ai due. Guardando lei lentamente me lo accarezzo. Lei mima il movimento di una sega.
Per ricambiare mi abbasso completamente i pantaloni e mi siedo con le gambe fuori e il cazzo in mano. La cosa ha effetto. Lei apre la porta. Si inginocchia sul sedile, spalle a me, e mi mostra il suo culo coperto da un perizoma nero ed inizia a spompinare lui sull’altro sedile.
Sto impazzendo ma non mi avvicino per paura di rovinare tutto. Lui da dietro le palpa il culo e lentamente le sfila gli slip. Lei con la mano inizia a masturbarsi ed è visibilmente eccitata vista la quantità di umori. Io mi tolgo la maglia ed ora sono praticamente nudo. Mi eccita il pensiero di essere visto da qualcun altro in questo stato. In questo momento farei qualsiasi cosa. Ad un certo punto lei interrompe il suo pompino si gira con il culo rivolto a lui, in ginocchio sul sedile e mi fa cenno di avvicinarmi. Non riesco a crederci e per un attimo rimango pietrificato. Poi l’alcool che ho ingerito e la situazione mi danno la forza di alzarmi e con il cazzo in mano mi avvicino al suo viso. Da dietro lui ha iniziato a scoparla e lei gode ad ogni stantuffata.
Nel momento in cui le sono vicino, mi prende il cazzo in mano ed inizia piano a menarlo mentre assorbe i colpi del suo lui. Non credo manchi molto prima che il mio cazzo esploda e la invoco a succhiarmelo. Lei non si fa pregare e me lo prende in bocca. Intanto vedo lui contorcersi e dopo un po’ le viene dentro. Me lo sta succhiando divinamente ed alterna momenti in cui lo lecca in ogni sua parte a momenti in cui lo ingoia avidamente e si muove lungo la sua dimensione. Lui intanto si ripulisce e guarda eccitato la sua lei che spompina il cazzo di un altro e che si passa le dita nella fica sporca dei suoi umori.
Non resisto più, voglio venire e glielo dico chiaramente. Lei non arretra, anzi, lo lecca sempre più avidamente. Nel momento in cui sto per venire lo estrae ed un fiotto di sperma calda la colpisce in pieno viso. Il mio orgasmo è violento e ad ogni contrazione parte un fiotto che si infila nei suoi capelli, negli occhi e in viso. Quando poi ho terminato lo riprende in bocca e me lo ripulisce per bene sino a pulimelo perbene ad eliminare qualsiasi traccia di sperma. non ero stanco avevo voglia di ripetelo di nuovo. L’eccitazione era rimasta ed entrambi, ci rivestiamo. Mentre si sta per riabbottonare la camicia esce dall’auto e mi bacia sulla bocca passandomi un po’ del mio sperma e mi sussurra “un po’ a testa”. Lui dall’auto la richiama e lei risale, accendono l’auto e partono. Io mi rivesto, risalgo in macchina, mi accendo l’ultima sigaretta e ancora con la voglia di fare sesso per tutta lanotte riparto verso casa. Che nottata!!!
Ma dove siete finiti???????, mi piacerebbe rivedervi, se vi riconoscete nel raccont
10
2
17 years ago
maikol27,
30
Last visit: 10 years ago
-
Al cinema
una sera incontrai in chat il lui di una coppia della mia città...nn ci eravamo mai sentiti prima! si trattava di una persona distinta e cordiale, dai modi di fare eleganti ma pur sempre trasgressivi! Mi propose una tresca. Mi confidò il suo desiderio di vedere sua moglie corteggiata da uno sconosciuto, all'insaputa della moglie insomma. Mi disse che sarebbero andati al cinema quel pomeriggio, a vedere un film comico-commerciale (tipo quelli di Vanzina...x nn fare nomi) e mi propose di venire di nascosto nello stesso cinema e di sedurre la moglie sedendomici vicino! Io accettai di buon grado e ci accordammo per il pomeriggio. Lui avrebbe indossato un cappello e una giacca blu e lo avrei riconosciuto da questi particolari e dalla presenza della moglie...bella donna sulla 30ina, rossa, alta e con un abbigliamento sempre provocante! Arrivai al cinema 30 min prima...preso dall'eccitazione e aspettai frenetico aspettando di vedere arrivare quella splendida creatura che, in effetti, nn tardò!! si presentò con una gonna sul ginocchio, calze nere, tacchi alti e una scollatura provocante ma nn eccessiva. La cosa che risaltava di più erano quei suoi capelli lunghi, rossi, mossi che le davano quell'aria di vamp e di trasgressione. Loro entrarono e il lui con un cenno si accorse di me. Io seguii a debita distanza ed entrai poco dopo. La sala era piena per metà e loro presero un posto centrale ma verso la fine della sala...io mi sedetti vino a lei chiedendo se il posto fosse occupato. Lei si girò e con un sorriso mi disse che potevo sedermi...Nel frattempo io la osservavo finalmente da vicino e nn mi accorsi di fissarla...lei invece se ne accorse e sorrise di nuovo guardandomi negli occhi per poi osservarmi anche lei. Mi squadrò ben bene, mi sorrise e si voltò. Io non sapevo cosa fare per attirare la sua attenzione...mi trovai spaesato e un pò frenato dalla sua bellezza e dal suo saper fare...e questo mi bloccò! cercavo suggerimenti negli occhi del marito che nn si girò nemmeno! Allora aspettai l'inizio del film. Il film nn era un granchè anche se in sala tutti ridevano...io cercavo il modo di approicciare con lei e lo feci poggiando la mia mano sulla sua...fingendo di cercare il poggiabraccia della poltrona...trovai la sua mano e mi appoggiai...lei si girò, mi sorrise e nn fece nulla....io continuai a tenerla sul poggiabraccia e la feci scivolare giù sulla poltrona...trovando la sua gonna. Lei nn oppose resistenza alcuna e anzi si adagiò ancora più rilassata facendomi intravedere il suo reggiseno di pizzo nero che teneva un seno sodo e alto. Questa visione mi eccitò parecchio e si aggiunge all'eccitazione per la sua bellezza...il mio mandrillo si stava già indurendo. Iniziai ad accarezarle le gambe e ad andare sempre più su...sotto la gonna, scopendo le sue autoreggenti nere. Wow che visione...! Dal nilon delle calze passai al pizzo dei bordi e alla calda pelle delle sue coscie. Al contatto delle mie mani un brivido la percorse tutta e percorse anche me di riflesso. Lei a quel punto scostò le gambe che aveva accavallato e le aprì dolcemente permettendo alla mia mano desiderosa di poter avanzare... e scoprire il caldo tepore della sua fica depilata e libera dalle mutandine che nn indossava! Fantastico!!! Ho preso a sfiorarle dolcemente il clitoride, sempree più intensamente e sempre più accompagnato dai suoi movimenti che cercavano il godimento...A quel punto il mio dito era dentro di lei e sentivo che era bagnatissima ed eccitatissima...ma con lo sguardo fisso sullo schermo e gli occhi che a tratti si chiudevano ad ogni fremito!...alla fine del primo tempo io ero eccitatissimo e lei pure...il marito sorridente e con un rigonfiamento evidente tra le gambe....
...continua
11
4
17 years ago
admin, 75
Last visit: 9 hours ago -
Badedas
Premetto che questa facezia non l'ho scritta io, ma è una di quelle che girano in rete da tanto di quel tempo da non sapere più chi l'ha pubblicata per primo.
La dedico a tutte quelle COPPIE raggelate alla sola idea di essere contattate dai SINGLES, a meno che non siano pezzi da 90 (centimetri!), e così tanto amiche del SAPONE (sic!) da non aprire nemmeno le e-mail se non odorano di BAGNO-SCHIUMA :-D
La doccia di una donna e la doccia di un uomo
La doccia di una donna:
1. Si toglie i vestiti e li mette nella cesta della roba sporca secondo un rigoroso ordine cromatico.
2. Cammina verso il bagno con il suo accappatoio. Appena vede il marito si copre bene e si chiude rapidamente in bagno.
3. Si ferma di fronte allo specchio e analizza il suo fisico. Ingrossa la pancia per poter rompere un po’ più le palle al marito su quanto è grassa.
4. Cerca un asciugamano per il viso, uno per le braccia, uno per le gambe, uno per la schiena e una spugna.
5. Si mette nella doccia.
6. Si lava i capelli con uno shampoo a base di avocado e miele con 83 vitamine.
7. Si lava di nuovo i capelli con uno shampoo a base di avocado e miele con 83 vitamine.
8. Si passa un balsamo alle erbe tropicali e si massaggia per 10 minuti.
9. Si lava il viso con un sapone alla pesca con frutti di bosco fino a quando le guance non raggiungono un colore rosso fuoco.
10. Si lava il resto del corpo con un sapone alle noci e fragole.
11. Si incazza come una bestia se il marito usa l'acqua perché il getto della doccia perde pressione.
12. Esce dalla doccia e si asciuga con un asciugamano dalle dimensioni dell'Africa.
13. Si passa una crema rivitalizzante, rinforzante, rassodante e idratante per 15 minuti.
14. Si toglie i peli dalle ascelle e dalle gambe. Pensa a lungo sull'opportunità di radersi le parti intime, poi decide che è meglio andare dall'estetista.
15. Si scruta con feroce attenzione tutto il corpo cercando brufoli e punti neri, dopodiché li distrugge con le unghie o pinzette.
16. Esce dal bagno.
17. Appena vede il marito, si copre bene e si getta in camera e passa un'ora e mezza vestendosi.
La doccia di un uomo:
1. Si toglie i vestiti mentre è ancora a letto e li getta per terra.
2. Va nudo verso il bagno, se vede sua moglie le mostra orgoglioso la proboscide facendo un rumoroso barrito.
3. Si ferma di fronte allo specchio per analizzare il fisico. Appiattisce la pancia e guarda fiero le misure del suo uccello. Si gratta le palle e poi si annusa le mani per l'ultima volta prima di lavarsi.
4. Si mette nella doccia.
5. Si lava la faccia con il primo sapone che vede.
6. Ride come un cretino per come rimbomba la scoreggia che ha appena tirato.
7. Si lava i coglioni e il culo, curandosi di lasciare qualche pelo sul sapone.
8. Si lava i capelli con qualsiasi shampoo (spesso si confonde e usa il detergente intimo della moglie).
9. Fa pipì nella doccia facendo finta di essere Grisù alle prese con un enorme incendio.
10. Esce dalla doccia senza rendersi conto che è bagnato ovunque perché ha lasciato la tendina sgocciolare fuori dalla doccia per tutto il tempo.
11. Si asciuga un po' senza pettinarsi.
12. Si guarda di nuovo allo specchio facendo l'elicottero con il pistolino.
13. Esce lasciando il cesso tutto bagnato.
14. Torna in camera con un asciugamano alla vita. Se vede sua moglie si toglie l'asciugamano e le mostra orgoglioso la proboscide facendo un rumoroso barrito.
15. Getta l'asciugamano bagnato sul letto e si veste in due minuti.
3
2
17 years ago
cagliostrus,
48
Last visit: 9 years ago
-
Sera d\'estate
E’ una sera d’estate di tre anni fa, calda e umida, dove i profumi della terra e dei fiori quasi ti inebriano. In una sera così non si può stare a casa. Così decido di andare in un locale all’aperto qui vicino. Prima di partire mi riprometto di stare fuori solo un’oretta.
Arrivo e devo parcheggiare la macchina lontano tanta è la gente che ha avuto la mia stessa idea per passare la serata. Un po’ seccato entro e mi porto in giardino dove c’è veramente tanta gente. I più fortunati sono seduti ai tavoli e difendono le loro sedie come fossero oggetti di inestimabile valore, la maggior parte invece è in piedi e vaga girando intorno alla grande piscina. Mi sento pigiato come una sardina. Anch’io comincio a fare il giro della piscina cercando di scorgere qualche faccia conosciuta per scambiare due parole e, soprattutto, qualche ragazza anche sconosciuta da avvicinare. Dopo due giri mi sento quasi pronto per rientrare ai box per il cambio gomme. Il caldo e la confusione mi fanno girare la testa e sto per alzare bandiera bianca, quando vado letteralmente a scontrarmi con due ragazze. “Ma guarda chi si vede dopo tanto tempo!” mi dice la più alta delle due.
Io non la riconosco subito, ma dopo qualche attimo il mio cervello si snebbia e riconosco una vecchia amica che veramente non vedevo da anni.
Ci siamo conosciuti al mare, dove io andavo in vacanza da studente e lei lavorava in un negozio. Avevo a quel tempo una bella compagnia e spesso anche lei si aggregava quando finiva di lavorare.
E’ sempre una bella ragazza, alta, con la carnagione scura e un sorriso disarmante che trasmette allegria.
Mi presenta anche la sua amica e altre persone che sono in sua compagnia. Le saluto tutte ma dopo un secondo non ricordo il nome di nessuno.
Poco male, noi due ci tuffiamo in un revival dei vecchi tempi. Parliamo, parliamo e sembra che la confusione che ci sta attorno sia sparita.
E’ vestita in modo semplice ma sexy, e mi comincia a salire qualcosa in testa, sarà il caldo. Sono ipnotizzato dai suoi occhi scuri, i denti bianchi e perfetti e il suo seno che continua ad andare su e giù con il respiro e sembra scoppiare dentro quella maglietta stretta e scollata.
Ad un certo punto butto un occhio all’orologio, e vedo che è tardissimo! Attorno a noi c’è meno gente e si respira l’aria più fresca della notte d’estate. Le dico che devo andare e mi faccio dare il numero di telefono. Lei mi dice di aspettarla, che ha la macchina parcheggiata molto lontano. Io mi offro di accompagnarla a prenderla e così usciamo insieme. Andiamo verso la mia macchina che è più vicina, lei sale e ci dirigiamo verso l’altro parcheggio dove c’è la sua auto. E’veramente lontana!
Nel chiuso dell’auto sento il suo profumo inebriante, la guardo, è serena e rilassata appoggiata voluttuosamente allo schienale. Arriviamo allo spiazzo dove c’è la sua auto e tiro giù i finestrini, intorno non c’è anima viva. Continuiamo a chiacchierare, ma le parole non escono più così fluide, lei butta la testa indietro e i suoi riccioli mori si muovono ammalianti nel riflesso della notte. Non so più cosa pensare, ho il cervello in subbuglio. Lei mi parla e i suoi denti bianchi mi attirano, le sue labbra mi ipnotizzano, si piega un po’ in avanti e me la trovo vicina. I nostri sguardi si dicono tutto, mi avvicino e comincia un bacio lento, umido, ma carico di tensione. Le mie mani vanno sui suoi fianchi, le alzo un po’ i lembi della maglietta attillata e appoggio i palmi sulla pelle sotto la maglia. E’ calda e morbida. Sento quasi una scossa al mio contatto. Le stuzzico l’ombelico e sento che lei comincia a scaldarsi. Salgo lungo il suo corpo e arrivo ai seni che libero dal reggiseno. Lei si abbandona nel mio abbraccio. I suoi capezzoli si inturgidiscono sotto le mie dita. La sua lingua sembra attraversata dalla corrente elettrica, geme e il suo respiro si fa più affannoso.
Scendo con le dita a cercare il bottone dei suoi pantaloni sottili, armeggio un poco e con un po’ di fatica - data la posizione - le slaccio la cintura, la sbottono e le abbasso la zip. Entro con una mano e tocco la sue mutandine velate rosa. Sono calde e già un po’ umide. Le scosto e le mie dita incontrano i suoi peli pubici. Lei mi stringe stretto, sento sempre più il calore del suo corpo e il suo profumo. Con l’altra mano scendo lungo la schiena fino ad arrivare a sentire l’elastico delle sue mutandine. Incontro l’osso sacro e subito sotto si apre la fessura delle sue natiche. Mentre con l’altra mano le sto allargando le grandi labbra salendo verso il punto del suo piacere, con l’altra mi infilo nel meraviglioso spacco tra le natiche. La sensazione è meravigliosa, sento umido e caldo mentre lei si dimena. Arrivo a sfiorarle il bottoncino dell’ano. Le infilo piano un dito dentro. Lei si aggrappa a me con la bocca aperta, quasi nel tentativo di trovare ossigeno, mi strige in modo spasmodico, mentre io introduco sempre più a fondo il dito nel suo culo e con l’altra mano le sto titillando il clitoride. Di colpo lei si irrigidisce, si tende tutta, spalanca la bocca. Io non capisco più niente. dopo alcuni secondi comincia a vibrare tutta sempre più forte e dalla sua bocca esce un ululato potente, un getto del suo caldo miele esce dal suo sesso palpitante e mi inonda le mani. Le allargo le gambe più che posso e con la lingua gusto i suoi odori e sapori più intimi e la ripulisco tutta. Le sue stille sono buone e al tempo stesso inebrianti. Ho il mio uccello che preme da sotto i pantaloni. Lei mi da un bacio, con gli occhi che le brillano febbricitanti e felici e capisce come ringraziarmi. Mi libera la belva e lo bacia in modo dolce e umido. Lo prende tra le labbra e lo infila a fondo in bocca. Con una mano mi massaggia le palle fino a stringerle nella sua presa. Lo scappella e lo bagna di saliva, continuando a farlo entrare sempre più a fondo in bocca. Le sue labbra lo massaggiano in modo sublime e sento tutto il calore della sua bocca, mentre la sua lingua esperta mi sta accarezzando in modo esperto ed irresistibile. Abbasso tutto lo schienale del suo sedile e lei si prende tra le tette il mio uccello ormai bramoso di liberarsi. Sento il calore dei suoi seni che me lo avvolgono, mentre lei tiene la mia cappella tra le sue labbra. Sto per venire. Le prendo per la nuca e le faccio entrare quasi tutto l’uccello in bocca. Lei mi stringe, capisce il momento, muove la lingua con ancor più intensità e mi avvolge tutto il membro. Esplodo in un incredibile orgasmo e la sua bocca risucchia tutti i miei umori, senza perderne una goccia. Cado tra le sue braccia e siamo tutti e due stremati e appagati. Con la punta della lingua si lecca una goccia di me dall’angolo della bocca, mi guarda sorridente e soddisfatta. “Che bella rimpatriata a sorpresa!” penso.
Ci risistemiamo un po’ e sentiamo l’aria che entra a rinfrescarci dai finestrini aperti. Si disperde così anche l’acre e stordente odore di sesso che ristagna dentro l’abitacolo. E’ ora di andare. Scendiamo dall’auto e ci abbracciamo. Lei non si è rimessa il reggiseno e le sue tette sono in bella mostra, appena velate dalla maglietta leggerissima e scollata. Un ultimo bacio e lei si dirige verso la sua macchina. Resto a guardarla. Vedo che si tocca un orecchio, si volta verso di me e mi dice che deve aver perso un orecchino. Va verso la porta del passeggero e anziché aprirla si sporge all’interno dell’auto col busto grazie al finestrino completamente abbassato. Le vado vicino per cercare di aiutarla, ma vederla così piegata in avanti mi fa uno strano effetto. Ho davanti a me il suo sedere. La afferro per i fianchi e mi metto dietro a lei. Protesta, cerca di rialzarsi, ma è in una posizione di equilibrio precario. Quando le afferro e stringo i suoi seni da dietro lei si lascia andare. Le sbottono i pantaloni e li abbasso lentamente. Alla luce di un vicino lampione vedo le sue lunghe gambe e il fondoschiena coperto solo dalle mutandine rosa. Sfilo anche quel po’ di stoffa umida, infilo una mano tra le sue gambe e sento la sua figa completamente bagnata, il suo miele sta scendendo anche lungo le gambe. Sento che ansima e la sua pancia spinge sulla portiera della macchina. Prendo un po’ del suo miele in una mano e comincio a lubrificarle il buchetto posteriore. Lei cerca di farsi forza sulle gambe ed è sempre più calda. Infilo un dito dentro il buchino, sento che apprezza. Estraggo il dito, mi sporgo in avanti a coprirla e le faccio annusare i suoi odori che così bene hanno impregnato la mia mano. Mi dice di continuare, perché non resiste. Introduco due e poi tre dita nel suo secondo canale. Lei si contorce per il godimento, così provo ad infilarle tutta la mano. Sento che è stretto, ma con un ultimo sforzo entro e la sensazione di toccarla così in profondità è pazzesca, sento il suo intimo, frugo il suo intestino. Ho il mio sesso che sta per scoppiare, vuole la sua parte. Così la faccio piegare ancora di più ed allargare tutta e le infilo l’uccello nel culo. Le arriva un orgasmo straordinario, ormai non si regge più sulle gambe. Gambe che tutto il suo miele e i suoi liquidi hanno bagnato e ora sono lucide. Vengo anch’io quasi insieme a lei. Le vengo dentro e le scarico tutta l’energia dei miei lombi. Ci troviamo ansanti e distrutti, ma appagati. Le passo un braccio sulla pancia e la alzo in piedi. E’ bellissima con gli slip alle caviglie e la maglietta sollevata sopra le tette. E’ un po’ instabile sulle gambe e barcolla. La fermo e la faccio sedere sul cofano della macchina per infilarle gli slip. Lei ha le gambe a penzoloni e sopraffatta dalla stanchezza si sdraia sul cofano, dice che è bello caldo. Le alzo le gambe e con fatica faccio salire le sue mutandine. Superato le ginocchia, tento un ultimo sforzo, ma il suo sedere è appoggiato al cofano. Lotto e spingo e vedo la sua patatina ancora bagnata dai suoi fluidi. Lei è completamente rilassata, praticamente nuda. Allarga appena le gambe e vedo le grandi labbra aperte che emergono dal suo boschetto ben rasato. Le tolgo le mutandine fradice per liberarle le gambe e mi avvicino con la testa a quel paradiso. Lei sorniona allarga le gambe e io comincio a leccarle la patatina e le grandi labbra. Con la punta della lingua arrivo al clitoride e sento il sapore inebriante dei suoi umori. Non mi stancherei mai di bere da lei. Le tolgo anche la maglietta così posso vederla completamente nuda che si dimena alla mercè della mia lingua. Sia lei che io abbiamo ritrovato un po’ di energie. Anche il mio uccello è pronto. Mi chino su di lei e le passo le braccia dietro la schiena per avvicinarla al mio sesso. Le sollevo le gambe sopra le mie spalle. Così aperta è uno splendore. Avvicino la cappella alla sua porta e la penetro in profondità con lentezza ed energia. Comincia a fare le fusa e rovescia la testa all’indietro. Intorno a noi la calma e il calore della notte sono dolci e i nostri movimenti si muovono in sintonia con questa magnifica atmosfera. Mi sento sereno e pieno di energie, in uno stato di grazia. Continuo a penetrarla con movimenti profondi e lenti per toccarla sempre più nel suo intimo segreto. Voglio trasmettergli la magia di questa notte d’estate, farle ricordare questo incontro come qualcosa di speciale. Lei comincia a rantolare e sento che i muscoli interni della sua vagina cominciano ad avviluppare sempre di più la mio sesso. Comincia ad irrigidirsi e cerca di stringermi, sta per venire. Anch’io sento di non poter trattenermi più a lungo ed estraggo il mio uccello dalla sua fica per sfogarmi sul suo ventre caldo. Non finisco più di godere. Lei raccoglie con le dita i miei umori e se le porta alla bocca. Manda indietro la testa e con gli occhi brillanti mi guarda felice. “E’ stato fantastico” mi sussurra. A vederla distesa sul cofano, così languida, tutta nuda, con le gambe leggermente aperte ancora rigate dai nostri umori, non posso che essere d’accordo con lei. Ci baciamo e lentamente si veste e si sistema i capelli. Sale nella sua auto, abbassa il finestrino e mi chiama. Mi avvicino, mi da un ultimo bacio e mi mette in mano come regalo le sue mutandine rosa ancora fradice di lei. Amo l’estate!
6
1
17 years ago
bing1,
37
Last visit: 17 years ago