{"linkButtonClass":"stories-filter__top-new-button button button_default","href":"\/en\/stories-add","title":"Add story","displayFirstSpan":true,"firstSpanClass":"stories__top-new-button-icon","firstSpanContent":"\n<svg class=\"svg-icon icon-add-button-icon\">\n <use xlink:href=\"\/build\/sprite-83eb32dceb21b468932833be844ed846.svg#add-button-icon\"><\/use>\n<\/svg>","displaySecondSpan":true,"secondSpanClass":"stories__top-new-button-text","secondSpanContent":"Add story","checkDeactivatedProfile":true}
-
Quella sera tanto attesa …
Lei quella sera era molto carina, era eccitata e nervosa allo stesso tempo e quelle emozioni rendevano il suo viso raggiante, i suoi occhi emanavano una luce speciale, come di chi sa che sta per compiere una “marachella” e ne è contento.
Il suo compagno era fermo, in piedi, sulla porta della camera che la guardava prepararsi, le aveva riservato una serata “speciale” che lei voleva condividere in ogni attimo, in ogni istante con lui. Si era vestita in maniera molto sexy, intimo nero di pizzo, sottoveste nera trasparentissima, calze autoreggenti e sopra solo un maglioncino aperto, che lasciava intravvedere tutto... anche lui era eccitato, visibilmente sovraeccitato.
Sorridevano in silenzio guardandosi negli occhi, in attesa dell'ospite che doveva arrivare. Tutto era pronto, al piano di sopra un carrello era già stato preparato con una bottiglia di champagne in ghiaccio e tre bicchieri, c'erano anche delle tartine di vari tipi, delle candele erano sparse ovunque sul pavimento, candele di diversi colori e forme che creavano un’atmosfera intima e calda, con il loro profumo inondavano la stanza di aromi afrodisiaci. Al centro della grande camera era stato sistemato un grande letto, rivestito con lenzuola di seta color bordeaux. Appoggiato ad un muro, invece, era stato posizionato un lettino trasformato in divano, anch'esso rivestito dello stesso colore del letto e con tanti cuscini di varie tonalità abbinate al colore di base, la stanza era bellissima, tutto era pronto per il grande evento, era la prima volta che ospitavano qualcuno e la prima volta che avrebbero usato quel luogo per i loro giochi.
Da qualche tempo ne parlavano e ora quella sera era giunto il momento. Lui aveva individuato il compagno di giochi perfetto, la persona che più si addiceva a interpretare il ruolo che gli avrebbero assegnato, lo aveva scoperto grazie ad un sito molto particolare che ormai da mesi utilizzavano, curiosando e scambiando messaggini con coppie e singoli di Milano, ma ora avevano deciso di provare ad avere insieme la loro prima esperienza a tre, un’esperienza che li avrebbe resi ancora più complici, ancora più un’unica cosa. Erano lì frementi, seduti sul divano ad aspettare l'arrivo dell'ospite.
Nell’attesa parlottavano e la mano di lui accarezzava amabilmente la coscia di lei, in un gesto affettuoso e rassicurante come solo lui sapeva fare.
Del nuovo amico di giochi conoscevano già il volto ed il corpo, perché avevano visto delle foto che gli aveva voluto mandare, si erano anche già sentiti al telefono giorni prima ed avevano anche chattato varie volte. Oltre a trovarlo affascinante dal punto di vista fisico avevano trovato le sue parole, i suoi modi, i suoi racconti molto intriganti, era parso ad entrambi proprio la persona giusta con cui giocare e poter accogliere nel loro nido.
All'improvviso il suono del citofono li fece sobbalzare per qualche istante, ma lui aveva già preso in mano la situazione, diretto al citofono e aperto il cancello: vieni pure su, ottavo piano! Una questione di minuti e l'altro sarebbe arrivato...
Difatti, dopo poco era già in casa, ma era rimasto solo lui ad accoglierlo. Lei era andata al piano sovrastante, ad aspettare. Era piena di eccitazione, si era seduta sul divanetto accanto al muro, appoggiata ai tanti cuscini, il suo abbigliamento sexy e le gambe leggermente allargate. Il solo pensiero di quello che sarebbe successo le aveva fatto bagnare la fighetta, le sue labbra fremevano già umide dei suoi copiosi umori, i timori accumulati nei giorni precedenti sparivano ora che non c’era più la distanza.
D’altronde l’ospite era ben conscio del ruolo e sapeva benissimo quale fosse la sua figura e quali fossero i suoi compiti e qual era il limite da non superare. Aveva espressamente detto che desiderava poter essere il loro “giocattolo”, lo strumento per arrivare al piacere, un piacere sempre più intenso, non avrebbe mai rotto l'equilibrio della loro coppia, anzi lo avrebbe rafforzato.
Lei, seduta da sola non resisté più, all'improvviso decise di scendere e di andare a dare il benvenuto all'ospite, si diresse verso la scala e la discese, scarpe rosse dai tacchi vertiginosi, andamento lento e molto sensuale, i due uomini alzando lo sguardo ebbero un sussulto, riuscivano quasi ad intravvedere sotto la sottoveste le sue forme più intime, vedere il perizoma che ben poco copriva del suo pube. Arrivò alla fine delle scale e sorridendo si avvicinò al suo compagno e tese all'ospite la mano, il suo uomo le accarezzava i capelli quasi a rassicurarla e face le presentazioni...
Dopo i primi complimenti fatti dall'ospite riguardo alla casa e alla donna, lei invitò i due uomini a salire per brindare al loro primo incontro, invogliata dal compagno prese la mano dell'altro e con l'altra il suo uomo e iniziarono a salire. Una volta arrivati di sopra presero i bicchieri e versato il nettare gelato iniziarono a sorseggiare guardandosi dritti negli occhi. Il compagno della donna si mise alle spalle e le fece scivolare via il maglione. Iniziò ad accarezzarle le cosce, tirando su la sua sottoveste, sempre più su fino ad arrivare alla sua passerina umida, le infilò un dito sotto le mutande e le spostò in modo da far vedere il poco pelo rasato. Lei intanto lo cingeva con le braccia, il capo un po' inclinato indietro e le labbra sul suo collo. L'ospite si mosse, fece qualche passo verso di lei, iniziò ad accarezzarle il corpo, i seni, la pancia fino ad arrivare al suo pube. Incontrò la mano del suo lui ed insieme iniziarono a toccarle la fighetta, infilare le dita, giocare con il clitoride, la sua passerina aveva voglia di essere presa, allargata da quelle dita, il pensiero fisso era solo quello di farsi penetrare di avere dentro quei due cazzi, alternando, prima uno e poi l'altro. Aveva solo voglia di godere, sentiva che stava già per esplodere, ma non voleva così presto e non voleva godere solo con due dita !!!
Così, dolcemente si slacciò dall'abbraccio del suo amore, si girò gli fece una carezza sul viso e iniziò a slacciargli i pantaloni, si inginocchiò e iniziò a succhiarglielo, poi si girò e sempre in ginocchio fece la stessa cosa all'altro, adesso aveva i due cazzi in mano, le loro cappelle rosse umide e li masturbava all'unisono, alternando la sua bocca prima su uno e poi sull'altro, se li metteva fino alla gola, li leccava dalla cappella alle palle, si sentiva porca, le piaceva. Poi si alzò, si diresse sul letto e si sdraiò aspettando che si avvicinassero, i due non si fecero attendere, il suo compagno si mise accanto, baciandola pian piano e accarezzandola, l'altro si era messo tra le sue gambe e aveva iniziato a leccarle la passerina, lei sentiva la lingua mentre le ispezionava in ogni suo centimetro, fino ad arrivare al suo culetto, con il dito intanto le faceva un raffinato ditalino. Ora il suo amore le era sopra, le gambe aperte lo cingevano, le infilò il suo cazzo e iniziò a scoparla così lei ora sentiva che non riusciva più a resistere ed esplose in un fragoroso orgasmo.... bellissimo ed era solo l'inizio...
4657
1
13 years ago
fedelissimiinfedeli, 55/45
Last visit: 4 months ago -
io,lei,lui è .....
Mentre leggevo un noto giornale...ho pensato che non poteva essere vero simile annuncio,cmq provo a chiamare.....SQUILLA!!!RISPONDE!!!!dico che anche noi siamo una coppia,faccio il solito discorso di presentazione e ci accordiamo per un caffè.... Non ci speravo più di tanto per chè di fregature ne abbiamo presse parecchio il fatto era che eravamo al appuntamento.La troia ha voluto scarpe,vestito nuovo è parrucchiere (DONNE) cmq era bellissima,elegante ma troia al punto giusto.M_MI SONO ROTTO LE SCATOLE, è PASSATA PIù DI 20 MIN DAL ORARIO ACCORDATOF-MA ANCORA CHE CREDI A QUESTI ANNUNCI DI PERVERTITI SEI IL SOLITO DEFICIENTE,TUTTI BIDONO LI PRENDI TEM_STAI ZITTA CHE Mò PROVO A CHIAMARE SE NON RISPONDONO SE NE ANDIAMO....,COMINCIA PER SALIRE IN MACCHINA CHE MI SEMBRI UNA ZOCCOLA LI IN PIEDI Ero molto arrabbiato,non per la sola,per chè mi son fatto 70 km andata e poi dovevo fare anche il ritorno.... che tra benzina è autostrada.....io lavoro in fabbrica è cè la crisi Vedo arrivare verso di noi due ma tutto ho pensato meno che erano lì per la annuncio...ma effetivamente erano lì per l'anuncio!!!ci avviamo verso casa loro ma c'era qualcosa de una che non mi conviceva più di tanto...era troppo alta è il piede troppo grande...ma mi son detto che ero emozionato è forse la euforia mi stava faccendo brutti scherzi Caffè presso me ritrovo sul letto con tre donne(quasi)mia moglie che godeva mentre si faceva slinguazare tutta...a un certo punto alessandra se tira fori la bestia O DIOOOO!!!!!MADON!!!un po mi sono frenato ma non mi importava me la facevo uguale..era troppo bona...provo a metterselo mentre lei a sua volta se facceva mia moglie,mentre mia moglie a sua volta leccava la figa a quel altra(che scena)non capivo più niente,metto il preservativo,vedo sto culo tutto largo per me......................................................................................................................................................maledetto uccello non si è adrizzato ,sono venuto con una pippa
5645
0
13 years ago
AdamDTS,
32
Last visit: 4 days ago
-
LA NOTTE SI TINGE DI ROSSO
Scesa è la nottetra le persiane chiuse luce lunare sfiora le chiomesvestita quel poco che piacem'avvolge il tuo fiatocome una danzal'abbraccio mi tiene aderente al tuo senorespiro fiato da labbra cremisivibra il corpo,gioco di polsonuda ti voglio tra morbido rasotocco ritmato profumo di mieletra i denti un grido smorzatoe siamo coppia che ballala bocca premela coscia stringemi par di morirea passo di tango............CIPCIOPLOVE
3911
2
13 years ago
cipcioplove,
37/33
Last visit: 7 years ago
-
Ogni tanto lo fai.
Ogni tanto lo fai. Non per mitigare tempeste di sensi. Lo fai davanti a me. Per defraudarmi. O forse per farmi capire che sono solo qualcuno “temporaneo” e che sono destinato ad essere prima o poi allontanato. Non lo so. Non conosco il vero perché.Resta il fatto che tu ogni tanto lo fai. Davanti a me. Con una perfezione nei gesti calcolata. Paziente. Spossante. Allunghi ad arte i tempi del tuo cammino verso l’orgasmo. Verso la creazione, dal nulla, di umori. Per riempire di odore di sesso la stanza. Per ribadire che, se tu volessi, io sarei di troppo. Due dita. Quelle di sempre. La terza e la quarta della mano destra. Le tue gambe esageratamente aperte parlano della tua mancanza di paura e di dubbi (le donne che non allargano le gambe in quei frangenti, coltivano la paura del giudizio. Non sanno dare/darsi totalmente). Davanti a me ogni tanto lo fai ed è un feeling perfetto. Fra le tue dita e i miei occhi. Tra i tuoi occhi e il mio sesso invece c’è una interruzione: lo nascondo sotto un cuscino del divano. Per toglierti il senso del potere. Perché tu non sappia quanto sia intollerabile per lui non poter prepontemente scacciare le tue dita e prenderne il posto ([email protected]).
4
1
13 years ago
senzazucchero, 52
Last visit: 13 years ago -
Pronta a tutto 2
Dopo il primo incontro con Isabella (vedi racconto precedente “Pronta a tutto”) abbiamo continuato un intenso rapporto di telefonate quotidiane. Non c’era uno spazio libero senza che non ci sentissimo a telefono. Nelle sue telefonate Isabella aveva l’ansia di dirmi le cose che desiderava. Si diceva disposta a tutto quello che le avrei proposto. A tal proposito stabilimmo una scaletta di ordine prioritario: Aveva voglia di leccare una fica. Farsi guardare da uomini mentre faceva sesso con me (carsexy). Essere al centro dell’attenzione di molti maschi che la desiderassero, ma dai quali non voleva essere scopata ma solamente farsi guardare e desiderare mentre lo faceva con me ed elargire tanti pompini e seghe, scambi di coppie. La cosa che più mi colpì fu che desiderava vedere un uomo bisex, passivo con me e attivo con lei. Prima di iniziare i giochini ai quali ambiva partecipare bisognava assolvere qualche accorgimento. Era vergine analmente e l’idea di renderla libera da quell’ingombro per lei imbarazzante richiedeva un intervento d’urgenza. Andai a casa sua una mattina, non prima di averle detto telefonicamente che sarei andato per romperle il culo. Le chiesi se il marito ci avesse già provato e mi spiegò che era stata lei più volte a esortarlo a farlo ma che lui le aveva spiegato che si trattava di un atto bestiale cui lui si rifiutava per rispetto di lei! Secondo lui, si trattava di un atto contro natura!!! Nel loro letto coniugale iniziammo a baciarci, a chiavarla in bocca sino a farla bere tutto il nettare (che ha sempre adorato ingoiare), dopo una breve pausa lei riprese a succhiarmelo e quando diventò duro al punto giusto fu lei stessa che si girò a pecora porgendomi culo e fica da usare a mia scelta. Bagnai un mio dito con la bocca e inizia a ungerla col dito facendo pian piano spazio…le appoggiai la cappella all’ano e delicatamente forzai gradatamente per far posto all’arnese affinché affondasse nel modo più indolore possibile. I suoi mugolii erano a volte di piacere e a volte di dolore ma di certo non voleva che io mi fermassi. Iniziai a stantuffare sempre più a fondo sino a sentirla urlare in modo preoccupante. Mi preoccupai per i vicini di casa. Lo estrassi fuori sostituendolo col dito e presi il mio tubetto di gel…lo spalmai sulle mie dita e le massaggiai l’orifizio appena valicato! Quando sentii le mie dita scivolare senza indugi la trapanai col cazzo senza preamboli e senza indugi. Di dolore o piacere che fosse ormai, dovevo incularla. Lo voleva. E fu fatto. Ebbe un orgasmo pauroso e le iniettai una quantità abbondante di sperma nel culo. Isabella sprizzava felicità dal suo viso e divenne bellissima. Più di quanto già fosse. Dopo aver entrambi goduto, mi ha offerto da bere e fu ansiosa di progettare con me i prossimi incontri. Desiderava ardentemente baciare in bocca una donna ed essere ricambiata. Mi confessò che numerose volte a questa idea si era masturbata furiosamente. Feci un annuncio last per cercare coppia con lei bisex o singola bisex. All’annuncio risposero alcune coppie tra le quali ne scelsi una disponibile ad ospitare e che aveva allegato un telefono. Presi appuntamento per una sera dopo cena. Isabella aveva detto al marito che una sua amica di scuola l’aveva invitata a mangiare la pizza con altre amiche. Ci recammo a casa della giovane coppia. Lei meno di 30 anni ben fatta e molto simpatica. Lui ragazzo normalissimo di trentacinque anni. Ci offrirono da bere e si parlo del più e del meno. Alla lei di coppia era evidente che Isabella piacesse molto. Chiarii subito che Isabella non voleva essere penetrata da lui ma solo da me. Lui si alzò per prendere le birre e Isabella si avvicinò me per baciarmi in bocca. Voleva sedurre lei. Mentre ci baciavamo io e lei, l’altra si accostò per accarezzare Isabella, la quale si svincolò da me si tuffò letteralmente in braccio a lei. Si baciarono in bocca e si slinguavano ambedue appassionatamente. Io e il marito della coppia restammo a guardarle. Si sdraiarono a terra e Isabella, come fosse stato un uomo, le montò sopra accarezzandola viso, tette e spogliandola. Si accucciò tra le sue cosce e si prodigò in una leccata infinita. Fu a quel punto che io senza distoglierla mi piazzai dietro di lei sfoderandole il mio cazzo in fica. Mentre Isabella leccava la fica, guardò il marito come a invitarlo a tirarlo fuori. Intimidito, lo fece porgendo il cazzo in mano ad Isabella impegnata a leccare la fica della moglie e farsi scopare da me. Fu uno show la cui unica protagonista fu sempre Isabella. Dopo averla leccata, si alzò con le cosce sopra il suo viso per farla leccare mentre lei ingurgitò il cazzo del marito in un gran pompino! Al momento di sborrare lo facemmo insieme io e lui. Sborrammo in due in bocca e in faccia a Isabella mentre lei era leccata in fica dalla altra. Poi...(continua)
4
0
13 years ago
xxsingolarmentexx,
33
Last visit: 12 years ago
-
Quella sera al bar
Io ho sempre "lavorato" con le coppie, fin da quando ho iniziato a cercare rapporti di sesso, prima con gli annunci sulle riviste specializzate, poi su internet. Mi piace la prospettiva di far godere una donna insoddisfatta o particolarmente viziosa, specialmente alla presenza del marito cornuto e impotente. Confesso che questa è la situazione che ho sempre preferito, quella che sopratutto mi dà un senso di gratificazione in aggiunta al piacere della scopata. Naturalmente, mi sono capitate anche coppie con il marito partecipe e devo dire che la cosa non mi ha mai creato problemi, neanche le volte che ci è capitato di mettere la donna in mezzo a noi e scoparcela assieme contemporaneamente. L'unica cosa che non ho mai tollerato in questi casi erano eventuali "invasioni di campo": intendiamoci, io sono etero... o per lo meno lo ero fino a quella fatale sera. Ma andiamo per gradi. Avevo contattato l'ennesima coppia: 27 anni lei e 30 lui. Le foto che accompagnavano l'annuncio erano promettenti e altrettanto furono i primi contatti via mail e poi telefonici. Alla fine ci demmo appuntamento una sera in un bar fuori città, cosa che ci avrebbe permesso di appartarci in un luogo isolato nelle vicinanze, se ci fosse parso il caso. All'appuntamento, però, si presentò lui da solo, scusandosi che la moglie era rimasta bloccata a casa per intervenuti problemi femminili. Non avevo motivo di dubitarci, perché avevo spesso parlato anche con lei per telefono, così ce fermammo a prendere una birra e scambiare due chiacchiere. Lui mi mostrò anche le foto della sua compagna, foto alquanto "esplicite", devo dire, che mi procurarono un certo rimescolamento nelle parti basse. Espressi il mio apprezzamento. "Sì, è una gran bella gnocca!" confermò lui con una risata. Stabilimmo di trovarci non appena lei si fosse rimessa e uscimmo dal bar, dirigendoci al parcheggio. Ma le birre bevute cominciarono a fare il loro effetto e proprio mentre stavo aprendo la portiera della macchina, fui colto da un impellente bisogno di urinare. Non avevo voglia di tornare dentro, né ce l'avrei fatta ad arrivare a casa, così mi diressi verso un angolo appartato del parcheggio, mi aprii i pantaloni e mi accostai ad un albero per la necessaria privacy. Ma il cazzo già semiduro per i discorsi che avevamo fatto prima, appena fuori all'aria me lo ritrovai in piena erezione, rendendomi difficoltoso pisciare. Mentre me ne stavo lì, concentrato nello sforzo, mi accorsi di una presenza al mio fianco. Mi voltai: era lui, che mi fissava con interesse l'uccello duro. "Non ce la fai?" disse. Io ridacchiai imbarazzato. "Beh..." mormorai. "Sei eccitato. Devi scaricarti", continuò lui e allungò la mano. "Che fai?" dissi io, sentendo la sua mano che mi prendeva l'uccello e cominciava a menarmelo piano piano. "Sei eccitato... ti faccio una sega." ripeté lui "Se ci fosse Laura ti farebbe un pompino, è molto brava a succhiare." Io cercai di tirarmi indietro, ma lui mi passò un braccio sulla spalla e continuò il suo lavoro. "Non preoccuparti, sono bisessuale, mi piace far godere gli amici di mia moglie." mi disse lui. Beh, per quanto mi imbarazzasse il fatto di vedermi segare da un uomo, devo ammettere che il piacere cominciò a prendere il sopravvento e lo lasciai fare, finché i coglioni mi si rattrappirono e raggiunsi l'orgasmo. Lui continuò a menarmelo finché non ebbi finito di sborrare, poi ridacchiando prese un fazzoletto e si asciugò le dita bagnate del sperma. Finalmente il cazzo prese ad ammosciarsi e la pressione della vescica riuscì ad aprire l'uretra, così con un brivido lancinante iniziai a pisciare. "Meglio di una sborrata, vero?", commentò lui in risposta al mio gemito soffocato. Come andò a finire? Andò a finire che ci trovammo la settimana successiva per un incontro estremamente gratificante, in quanto ebbi modo di godermi le grazie di entrambi, di lui e di lei, e francamente non saprei dire chi dei due fu il più bravo a farmi godere.
5
0
13 years ago
admin, 75
online -
Una strana giornata
Giornata strana oggi, riunione importante in ufficio … decisioni difficili compromessi e finti sorrisi di circostanza… ma finalmente sono a casa e posso rilassarmi . Chiudo la porta ed i pensieri dietro di me e lentamente mi avvio per il corridoio slacciando indolentemente il tubino nero che scende lungi i fianchi e la camicetta in seta rossa .. rimango così in reggicalze di pizzo nero , calze di seta un intimo nero in pizzo con piccoli spacchi sulle coppe e sul perizoma e le decolté rosso lacca con i tacchi a spillo … le mie mani massaggiano lentamente tutto il corpo cercando di rilassare i muscoli contratti dalla tensione del giorno .Mi appoggio allo stipite della porta finestra della camera. La mia mano scende indolente a massaggiare il sesso , una coccola rilassante quando ecco che vedo un movimento dietro la tenda del balcone di fronte. Imbarazzata mi rendo conto che sono mezza nuda e in atteggiamento non proprio innocente ma l’idea di uno spettatore sconosciuto che osserva i miei movimenti comincia a farsi strada nella mia mente eccitandomi. Con noncuranza inumidisco il dito medio con la saliva e lo infilo nello spacco del perizoma e con lentezza comincio a massaggiarmi il clitoride mentre l’altra mano tormenta un capezzolo … vedo la tenda di fronte ondeggiare e la silhouette di un uomo in controluce immobile con una mano sulla patta dei pantaloni … ho intuito chi sei..ti ho beccato tante volte a sbirciarmi quando esco di casa , ora ti darò l’occasione di sognare ancora meglio quando mi incroci … Sempre più eccitata inserisco il dito al di sotto delle mutandine e lo immergo negli umori che ormai sgorgano copiosi..un lento movimento su e giù..le labbra si aprono e il clitoride emerge prepotente sempre più gonfio e voglioso … a occhi socchiusi guardo e intuisco la sua mano che continua ad accarezzarsi il fallo … la testa rovesciata di lato con le gambe leggermente divaricate muovo sempre più freneticamente il dito, gli umori mi colano sull’inguine mentre sento arrivare un orgasmo violento che mi strappa forti gemiti di piacere sconquassandomi con potenti contrazioni. Rilassata riapro gli occhi lo guardo fisso e con fare malizioso raccolgo un po’ del mio nettare sul dito leccandolo avidamente, poi come una regina mi volto e rientro lasciandolo a godere la vista del mio sedere ondeggiante in attesa della prossima occasione … chissà se un giorno anche lui avrà il coraggio di regalarmi un frammento della sua eccitazione..
5
1
13 years ago
admin, 75
online -
Pronta a tutto.
Con i numerosi contatti fasulli su siti internet ormai non credevo più a nessuna delle e mail che ricevevo. Un giorno ricevo il seguente messaggio: Sono una ragazza di ventitré anni, sposata da sei mesi. Adoro mio marito ma ho voglia di fare delle esperienze trasgressive. Cerco uomo maturo che mi sappia guidare in questo mondo e che mi dia la sicurezza necessaria a superare le mie paure. Sono molto libera perché mio marito lavora tutto il giorno fuori città e sono sola in casa. Seguiva il numero di cellulare e il suo nome. Aveva letto un mio annuncio su un giornalino locale alla voce “Tempo libero e messaggi personali”. Ecco, pensai il solito omosessuale che si sente donna. Magari lo chiamo e dirà che lui è una donna nel corpo di un uomo….bla bla bla. Non potevo tralasciare di telefonare e provare almeno se si fosse trattato di un miracolo o la solita “sola”! Ecco la telefonata: - IO: Ciao, sei isabella? (Nome convenzionale) - LEI: Sì, chi è che parla? - IO: Ho ricevuto il tuo messaggio in risposta all’annuncio, ricordi? - SILENZIO - IO: Pronto? Ci sei? - LEI: Si scusami, stavo pensando. - IO: Che cosa pensavi? - LEI: Sono senza parole, hai una voce molto interessante… - IO: Sei eccitata? Se lo sei, dimmelo… - LEI: Si sono eccitata, strano non mi era mai successo…cosi. - IO: sei sola in casa adesso? Se lo sei spogliati e fai come ti dico. - LEI: Sì, mi sto spogliando…ecco sono nuda…. - IO: brava cosi…allarga le cosce e infilati due dita nella fica…adesso prova a immaginare il mio cazzo. - LEI: lo sto già facendo, deve essere proprio come piace a me… - IO: dimmi cosa vorresti in questo momento… - SILENZIO - IO: Isabella continua a toccarti mentre parliamo… - LEI: Lo sto facendo…. Mentre ero a telefono sono interrotto da una visita in ufficio e le dico che devo chiudere ma di continuare a masturbarsi sino a quando l’avrei richiamata. Durante il colloquio con un collaboratore d’ufficio non riuscivo che a pensare a Isabella, alla sua disponibilità e soprattutto alla sua veridicità. Trascorsa una buona mezz’ora mi chiudo nel mio ufficio e la richiamo. Questa volta parlava normalmente, sembrava quasi che ci conoscessimo chissà da quanto tempo. In effetti, non ci conoscevamo per niente e bastò poco per indurla a parlarmi e dirmi esattamente cosa desiderava. Lei sentiva forti stimoli sessuali che con suo marito già da prima di sposarlo non si sentiva in feeling sessuale. Lui persona molto razionale, tutto al momento giusto. Insomma il classico marito perfetto in tutto ma tiepido sessualmente. Lei desiderava fare esperienze trasgressive e voleva parlarne apertamente senza timori con qualcuno di cui fidarsi. E sento, mi disse, che di te posso fidarmi. Fu a quel punto che incalzai con una serie di domande per meglio capire i dettagli del suo discorso. Era etero di base ma provava una forte curiosità per le donne. Mi confidò che spesso si era soffermata a pensare di far sesso con donne, lo immaginava con amiche, con donne conosciute occasionalmente, commesse ecc. Non l’aveva mai fatto. Le chiesi se aveva mai tradito il marito. Sì, rispose senza indugio. Ma solo col corpo, di testa no. Lo cambierei con nessun altro al mondo, mi disse. Il primo incontro con Isabella avvenne il giorno dopo per placare una sua fantasia che aveva più volte immaginato di attuare. Sola in casa eccitata, arriva uno che la prende e la scopa vigorosamente senza nemmeno parlare. Cosi concordammo l’ora che sarei arrivato a casa sua, lei avrebbe risposto al citofono e lasciata la porta aperta facendosi trovare al buio sdraiata a terra in corridoio con le cosce aperte a masturbarsi. Citofonai, aprì il portone e lasciò la porta di casa accostata…arrivato al piano, dovetti solo spingere leggermente la porta che chiusi alle mie spalle. Era li, cosi come aveva detto, tutta nuda a terra a cosce aperte. Era davvero bella, sensuale. Fisico minutino, seno piccolo (2/3^) e un bellissimo viso…Restai in piedi a guardarla, lei mi guardava tenendo due dita in fica e con l’altra mano si carezzava il seno…Io restando in piedi…mi aprii la patta dei pantaloni e favorii ai suoi occhi la vista del mio arnese già molto duro..glielo mostrai mentre la guardavo nelle cosce…lei alla vista del cazzo accelerò la masturbazione… Mi abbassai e iniziai a carezzarla senza interromperla…le aprii le cosce poggiandole sulle mie spalle per dare corso a una leccata che credo non aver mai fatta cosi intensa in vita mia!! Dopo averla a lungo leccata e dopo averla sentita godere nella mia bocca…ci siamo uniti in un sensualissimo bacio in bocca facendo roteare le nostre lingue mentre la penetrai scopandola con tutta l’anima! Questo fu l’esordio, l’inizio di una serie di situazioni vissute da soli e in compagnia che narrerò nel prossimo racconto.
3
0
13 years ago
xxsingolarmentexx,
33
Last visit: 12 years ago
-
Il tavolo da pranzo
Weekend da sogno nella casa al mare di ricchi ed ospitali amici. Un appartamento per coppia, dotato d'ogni confort. Amici, come dire, normali, per cui non ci si aspettava nessuna avance, nessun divertimento extra, e tuttavia relax, buona compagnia, buona cucina. Finchè... Finchè non è arrivata Eleonora, rovente moglie di Enrico. Eleonora ed Enrico sono amici locali dei nostri amici, dunque han dormito a casa loro e son venuti ad aggiungersi al già folto gruppetto verso le 12,30 di domenica. Aperitivo. Pranzo. Battute. Si ride. Eleonora ha bevuto quanto basta. Qualcuno mette della musica. Eleonora si scalda un po' di più. Un attimo di distrazione e nessuno sà più dire come è successo, ma Eleonora è ora in piedi sul grande tavolo appena sparecchiato, e balla da sola. Enrico, il marito, ritma il tempo con le mani, le sorride. Tutti cominciamo a battere le mani, involontariamente incalzandola. Eleonora ha lo sguardo sognante, è felice e scatenata. E comincia ad aver caldo. Slaccia il foulard che ha al collo e lo lascia svolazzare sul viso del padrone di casa. Poi sfila la camicetta. Gli applausi sono diventati frenetici. Mi guardo in giro e mi rendo conto che questa volta nessuna delle coppie presenti ha portato bambini... Scambio un'occhiata significativa con Clelia. Annuisce. E salta sul tavolo anche lei.Già pubblicato su un altro sito. Ma sono io l'autore.
6893
0
13 years ago
Geroboam,
52
Last visit: 9 years ago
-
UNA STRANA GIORNATA......
UNA STRANA GIORNATA......Giornata strana oggi, riunione importante in ufficio … decisioni difficili compromessi e finti sorrisi di circostanza… ma finalmente sono a casa e posso rilassarmi .
Chiudo la porta ed i pensieri dietro di me e lentamente mi avvio per il corridoio slacciando indolentemente il tubino nero che scende lungi i fianchi e la camicetta in seta rossa .. rimango così in reggicalze di pizzo nero , calze di seta un intimo nero in pizzo con piccoli spacchi sulle coppe e sul perizoma e le decolté rosso lacca con i tacchi a spillo … le mie mani massaggiano lentamente tutto il corpo cercando di rilassare i muscoli contratti dalla tensione del giorno .Mi appoggio allo stipite della porta finestra della camera. La mia mano scende indolente a massaggiare il sesso , una coccola rilassante quando ecco che vedo un movimento dietro la tenda del balcone di fronte. Imbarazzata mi rendo conto che sono mezza nuda e in atteggiamento non proprio innocente ma l’idea di uno spettatore sconosciuto che osserva i miei movimenti comincia a farsi strada nella mia mente eccitandomi. Con noncuranza inumidisco il dito medio con la saliva e lo infilo nello spacco del perizoma e con lentezza comincio a massaggiarmi il clitoride mentre l’altra mano tormenta un capezzolo … vedo la tenda di fronte ondeggiare e la silhouette di un uomo in controluce immobile con una mano sulla patta dei pantaloni … ho intuito chi sei..ti ho beccato tante volte a sbirciarmi quando esco di casa , ora ti darò l’occasione di sognare ancora meglio quando mi incroci …
Sempre più eccitata inserisco il dito al di sotto delle mutandine e lo immergo negli umori che ormai sgorgano copiosi..un lento movimento su e giù..le labbra si aprono e il clitoride emerge prepotente sempre più gonfio e voglioso … a occhi socchiusi guardo e intuisco la sua mano che continua ad accarezzarsi il fallo … la testa rovesciata di lato con le gambe leggermente divaricate muovo sempre più freneticamente il dito, gli umori mi colano sull’inguine mentre sento arrivare un orgasmo violento che mi strappa forti gemiti di piacere sconquassandomi con potenti contrazioni.
Rilassata riapro gli occhi lo guardo fisso e con fare malizioso raccolgo un po’ del mio nettare sul dito leccandolo avidamente, poi come una regina mi volto e rientro lasciandolo a godere la vista del mio sedere ondeggiante in attesa della prossima occasione … chissà se un giorno anche lui avrà il coraggio di regalarmi un frammento della sua eccitazione..
4040
1
13 years ago
cpbs7054,
38/37
Last visit: 6 years ago
-
Il sacrificio
L'hai già indossato, svetta nero tra le tue gambe, puntando contro di me. “Spogliati e sdraiati!” mi ordini; un brivido lungo la mia schiena, un groppo in gola, lo voglio ma mi spaventa. Mi spoglio, mi sdraio supino, so che ti piace di più, che vuoi vedermi negli occhi mentre lo fai. Il tuo corpo così femminile contrasta con la verga artificiale, creando un'eccitazione perversa dentro di me. “Alza le gambe, allargati!” sei spietata, sei sull'altro versante, e io sono dove devo essere. Alzo le gambe, mi allargo con le mani. Mi guardi li, e sorridi, compiaciuta. Appoggi il barattolo sul mio ventre, aperto, e prendi una abbondante porzione di gelatina. La spalmi, dal basso verso l'alto, è fredda e all'inizio mi contraggo, poi sento il tuo dito passare sul mio buchetto e mi rilasso. Le tue spalle sostengono le mie gambe, sento la “tua” punta appoggiarsi sul mio ano. Il tuo sguardo corre da li a i miei occhi più volte. So che non ci sarà pietà, so che sarò completamente tuo. Sento che spingi! Mi allargo, spingo verso di te per rendere meno traumatica l'esperienza. Sento la punta allargarmi, entrare in me, dilatare la mia intimità. Il dolore c'è, all'inizio acuto, poi sordo. Il piacere è solo nel fatto di farsi violare da te, essere tuo, subire quello che tu non hai mai voluto subire da me. Mi guardi in volto, i miei occhi sbarrati per il dolore, l'urlo strozzato nella mia gola. Ti sento scorrere in me, sento tutta la lunghezza del tuo fallo che mi penetra, fino a che non arrivi in fondo! “Sei la mai troia?” domandi, “certo che si!” rispondo, mentre inizi a muoverti ritmicamente dentro di me. So che hai un piccolo fallo dentro di te, tutt'uno col lo strap-on che indossi, e il tuo muoverti ti regala piacere. Anche le mie sensazioni cambiano, il dolore scema, il tuo movimento mi stimola, mi sento posseduto e questo mi piace. Osservo il mio pene eretto, stupito, che ondeggia al ritmo dei tuoi colpi, duro come il marmo. Mi sorridi, “ti piace proprio, eh? Porco!”. Vuoi che ti risponda? C'è bisogno? Chiudo gli occhi e tiro indietro la testa. Sento che sputi sul mio pene e la tua mano che lo stringe. Mi masturbi furiosamente, aumentando il ritmo con l'approssimarsi del tuo orgasmo. Sento il mio piacere arrivare, esplodere, insieme al tuo, sento gli schizzi arrivare al mio petto.
2
3
13 years ago
admin, 75
online -
L'omaggio
Sono seduto davanti a te, sul pavimento, tu adagiata sul divano. Guardo le tue belle gambe nude, i tuoi piedi nei sandali rossi con il tacco. Allunghi un piede verso di me, un sorriso si dipinge sul tuo viso, un invito. Carponi mi avvicino a te, al tuo piede, le mie labbra sfiorano il tuo alluce; non lo ritrai. Inizio a baciare le dita, risalgo sul collo del piede, il tuo sorriso si schiude! Risalgo la caviglia, la punta della mia lingua disegna il percorso sulla tua gamba liscia, risalendo lentamente. Un tuo sospiro compiaciuto, brividi. Risalgo il ginocchio, passo dietro, emetti un risolino. Sono contento ti piaccia. Piccoli baci che tu gradisci e riprendo a salire, sento le tue cosce aprirsi, il tuo bacino scendere verso il bordo del divano. Seguendo la mia lingua la testa s'infila tra le tue cosce, sollevando la corta gonna svolazzante. Mi ritrovo davanti al tuo segreto, liscio di fresca depilazione. La punta della lingua disegna arabeschi attorno alla tua apertura, sospiri ancora, questa volta per l'attesa. La mia bocca copre le tue labbra che lentamente si schiudono, mentre la lingua le penetra. Sento il tuo ventre tendersi, sporgersi verso di me. La mia lingua ti esplora, e il sapore cambia, sento il tuo miele invadere la mai bocca. Scivoli sempre più in avanti, e allarghi le gambe, sento i tacchi sulla mia schiena. Le tue mani tra i miei capelli, mi accarezzano, ma decise mi tengono li. Inizio a succhiare, la mia lingua piatta percorre la tua fessura, fino al tuo clitoride. Lo sento, tra le labbra, sulla lingua, lo accarezzo e tu gemi, sospiri, lo succhio, mentre il mio mento massaggia la tue labbra. Le tue mani si muovono tra i miei capelli, imprigionandomi piacevolmente. Una mano scivola sotto il tuo top, stuzzica i tuoi capezzoli, l'altra allarga la tua figa, bagnata di te e di me, e insinua dentro due dita, che lentamente si fanno strada. Emetti un lungo sospiro, le dita si muovono dentro di te, fino in fondo, per poi iniziare e ritirarsi e invaderti di nuovo. Sento i tuoi brividi e la mia erezione, quasi dolorosa. Allargo le dita, ti contorci di piacere, il tuo clitoride gonfio contro la mia lingua. Le rigiro lentamente, ti sento tenderti, ma non voglio che tu venga già, prima ancora un piccolo omaggio alla mia Dea! Sfilo le dita, le tue mani hanno un attimo di indecisione, non capisci, io però ne approfitto! Scendo lentamente con la bocca, lungo le tue labbra gonfie, infilandola dentro, facendomi invadere nuovamente dal tuo nettare, scendo e le mie mani sulle tue natiche ti allargano, la punta della mia lingua percorre il perineo, la breve distanza che mi separa dal tuo fiore più segreto; hai capito, sei indecisa, ma poi mi lasci fare. La mia lingua accarezza il tuo buchino, piatta, lo massaggia, ti rilassa, poi con la punta si fa strada e lo sento pulsare, ti sento gemere. La mia bocca si incolla e succhio, regalandoti una sensazione unica, una devozione totale. Le mie dita sono di nuovo dentro di te, che ti allargano, sguazzando nel tuo miele, massaggiano la parte frontale, aprendosi. Ormai è tardi per fermarsi, il tuo orgasmo è irrefrenabile, vieni sulle mie dita, nella mia bocca. Mi ritiro, e mi guardi ansimante, mi sorridi. Lo so, aspetto che tu mi chieda l'ultimo sacrificio alla tua femminilità. “Vieni per me!” mio dici, e mentre ti guardo aperta e disponibile, mi denudo e verso il mio piacere davanti a te, lentamente.
2
0
13 years ago
admin, 75
online -
Stella cometa rossa
Un sabato sera noioso, di quelli che ogni tanto capita di vivere, annoiato davanti al pc assopito in internet a cercare qualcosa che non ho, che vorrei, ma che probabilmente non troverò certo qui. Mi addentro tra i meandri di un sito di annunci erotici, e inizio a scrivere, leggere, scrivere,… tutti scrivono, tutti cercano, si propongono, tutti fanno credere di essere ciò che nella realtà quasi sicuramente non lo sono ma probabilmente nel loro intimo più nascosto e segreto di evasione sognano di essere. E’ ormai l’una di notte e dopo un po’ di contatti, un po’ di chat e un po’ di videochat spengo tutto e mi trascino a letto, dove la mia lei è li, come al solito già addormentata… L’indomani accendo il telefonino, quello segreto, ed ecco che compare un sms… uno dei dieci-venti contatti tentati la sera prima ha risposto! …Leggo…. è lei!! ….Speravo fosse lei, ma non ci credevo. Sarà sicuramente finta o sarà come tutte le altre che si fermano “prima”, che ti chiedono l’album fotografico e la biografia completa dalla nascita fino all’oggi, per poi sparire nel nulla subito dopo. Invece no! Lei è tosta! Lei è convinta: mi vuole a casa sua, con il mio amico che gli avevo promesso; perché è curiosa, vuole guardarci mentre tra uomini ci “prendiamo”, vuole provare piacere traendolo dal nostro piacere di maschietti bisex. Il mercoledì pomeriggio un sms mi riempie di curiosità e di ansia, alle 21:30 devo essere a casa sua; il mio caro amico si tira indietro, provo con altri amici che a parole sanno raccontare grandi fantasie, ma come i più tanti in queste situazioni quando si tratta di passare ai fatti, puntualmente abdicano. Io no, decido di andare; e nonostante abbia letto più cose su di lei digitando il suo nome su Google, qualcuna anche inquietante, decido che voglio conoscerla! Mi addentro per la città guidato dal mio TomTom, che mi porta sotto casa sua. Lei mi apre la porta: ci sono molte scale da fare per raggiungerla per vedere chi è veramente, per scoprire quale sia la sua faccia tra le tante apparse sul monitor del mio pc dopo aver digitato il suo nome su Google. Sono sul pianerottolo, lei mi accoglie e mi fa entrare. E’ una di quelle di Google! La riconosco! …è tremendamente intrigante, vestita di un completino sexy, aderente, che mette in risalto le sue magnifiche curve, anche quelle che a primo impatto avevo giudicato forse un po’ troppo eccessive o abbondanti: è molto meglio dal vero! E’ bella, …molto bella! Ma ben presto scopro una sua bellezza superiore: quella che sboccia dalle sue parole, dal suo io. Ho voluto conoscerla a quattrocchi prima che arrivassero gli altri “invitati”. Mi offre da bere, quasi volesse affrontare l’imbarazzo di entrambi con la forza che un po’ di buon vino può darti, senza eccedere. La sua eleganza è semplicemente superiore, però appena sotto nasconde in un’indole intrinseca di mamma dolce. Appena dietro il carattere forte percepisco una persona protettrice, che sa usare davvero bene il cervello, una persona della quale vorrei prima di ogni altra cosa avere come amica, amica di dialogo, e solo poi complice e amante. Arriva un altro invitato, …non è una faccia sconosciuta ma non lo dico a nessuno. Lui anche mi ha già visto prima, ma fa finta di nulla, del resto non siamo stretti conoscenti, quindi? …Siamo qui per una complicità, un gioco di gruppo, siamo tutti sulla stessa barca! Arriva l’ultimo, in ritardo, ma subito perdonato: è molto carino, giovane, con un bel fisico da ragazzo single procacciatore, molto curato. Lei ci guida nella sua camera da letto, il profumo delle candele accese unito al suo crea un mix sublime, siamo qui per lei: per farle provare piacere dal nostro essere bisex ma il primo passo lo fa lei, capisco subito che non vuole limitarsi ad essere semplice spettatrice bensì vuole avere un ruolo da protagonista. Sono un po’ preoccupato, è la prima volta per me in una situazione simile, e non so cosa mi accadrà… se gli piacerò… se saprò essere all’altezza, alla sua altezza, perché lei è di classe, perché lei non è sprovveduta anche se ci dice essere la sua prima volta in casa con tre uomini ….quasi sconosciuti. Il gioco è intenso, mi butto a capofitto prima sul ragazzo più giovane, mi piace molto, e poi sull’altro che sotto si rivela essere molto ben messo… Arrivo da lei dopo, dopo di loro, un po’ intimorito ma con tanto desiderio di farla mia, tutta mia… Adoro il sesso orale, adoro assaporare il suo sapore vivo, sento i suoi gemiti di piacere farsi sempre più intensi, gli piace: tre uomini tutti per lei, per il suo piacere. Lei geme sempre più, cerca l’orgasmo ma allo stesso tempo lo evita, gli piace essere penetrata è ci implora di farlo, con molta energia ed un pizzico di forza. Il mio essere uomo virile si sgretola in poco tempo, ma nessuno se ne accorge, e non voglio che l’attesa di una vita finisca in così pochi istanti. Con la memoria alla mia ex migliore amica e alle nostre ore ed ore di piacere intenso, decido che devo andare avanti, e il gioco si fa sempre più piccante e complice. Il ricordo della ex migliore amica dopo un po’ mi abbandona, e la mia mente ora è tutta per lei. Lei che è come una stella, una Dea del sesso; quanto vorrei averla mia, solo per me; quanto vorrei essere ciò che sono stato con la mia ex migliore amica, ma senza le sofferenze provate però! Quanto vorrei lo diventasse lei la mia nuova migliore amica…. Ma senza l’amore però, senza quel logorante sentimento che ogni minuto mi spingeva a cercarla come un’ossessione. Quanto vorrei poterla amare solo quando i nostri corpi si fondono nel piacere forte, intenso e profondo della carne, della pelle, degli odori e dei sapori, della chimica che ci potrebbe unire; poterla amare intensamente per poi dimenticarla subito dopo e ritornare ad amarla e ancora dimenticarla ad ogni volta. Solo così l’ossessione dell’amore, quello che lega per la vita due anime potrebbe essere vinto dall’amore che lega per un istante due corpi eccitati. Ma lei è irraggiungibile, lei è corteggiata, lei ne avrà chissà quanti disposti ad essere ciò che io vorrei essere per lei.. Vorrei tornare da lei per parlare, per confrontarmi, a dirle con la mia voce ché ella ha prima di tutto e prima ancora della sua sensualità, la capacità di saper carpire, di conquistare tutti i sensi di uomo come mi disegno io, che vorrebbe coniugare la mente al sesso, un uomo che vuole vivere di emozioni forti, di passione, di complicità, dove niente sia proibito ma dove molto gli viene negato. Un mondo dove l’esaltazione dei corpi raggiunga il massimo piacere con la forza della mente. L’infinito piacere. Dirle che tutto ciò non è da malati di mente, non è da perversi, non è da maniaci! Cosa c’è di male nel vivere il sesso in questo modo? Non so se per lei sono stato solo uno qualsiasi di quella sera, non so se ho lasciato in lei un segno diverso, anche piccolo. Non so se la rivedrò ancora, però sento che adesso la mia anima cerca lei e qualcosa mi dice che non la rivedrò più…. Come una stella cometa la sua orbita astrale in viaggio verso l’infinito ha sfiorato per un istante la mia piccola orbita terrena fatta di consuetudini. Come una stella cometa ha lasciato le sue tracce di meteoriti precipitate sul mio cuore che non la dimenticherà mai. Come una stella cometa si sta allontanando dalla mia orbita, lasciando sempre più fioca la sua luce. Chissà se un giorno passerà ancora vicino a me. Quel giorno vorrò essere li a farmi accogliere ancora. Ciao Stella Cometa Rossa. Rossa come il fiore che rimase inerme sul pavimento della tua camera quando tutto ebbe fine. Alex
3
0
13 years ago
alex126127236160,
33
Last visit: 9 years ago
-
Serata buia
Il loro primo incontro stava per avvenire, fuori la serata era fredda e buia il che non aiutava la giovane coppia che aveva già i brividi dall'emozione, ma lui la strinse forte come per rassicurarla, anche se l'idea dello scambio era totalmente desiderio della compagna, una mora alta e snella dalle labbra di fuoco e dagli occhi neri, grandi e aggressivi. Entrarono in auto senza dire una parola e con lo sguardo fisso davanti a loro si diressero verso la casa dell'incontro. Il suono del campanello fece sobbalzare i due, come se si fossero svegliati dal torpore e subito dopo si ritrovarono in una sala grande ed illuminata,ai lati due colonne imponenti e al centro una scalinata imperiale, il pavimento era rosso e lucido e le volte altissime, non credevano ai loro occhi....lei aveva un abito lungo, stretto ai fianchi e blu come la notte che avrebbero passato insieme....lui...grande, dai modi sicuri ma gentili,una voce calda,imponente ma rassicurante un gran cerimoniere un vero gentil'uomo con cui passare lunghe ore di dolce trasgressione e forti emozioni.......l'aria che la giovane coppia era piacevolmente costretta a respirare sapeva di malizia, di complicità e con loro stupore si ritrovarono nudi e caldi in un letto che ora sembrava piccolo e poi enorme e poi ancora bollente come se dovesse prendere fuoco da un momento all'altro......fu tutto meraviglioso, indimenticabile, quasi irripetibile e si addormentarono tutti, avvolti da un piacere che lasciarono traspirare dai loro volti stanchi ma sereni.
2
1
13 years ago
primoincontro1,
44/44
Last visit: 11 years ago
-
DUE+UNO
DUE PIU’UNO
Penetrami
nelle tenere carni inviolate
dischiudi il mio bocciolo al mondo
con consapevole sorpresa
affondi senza posa la tua virilità
fra natiche tese al cielo
indifese
mentre gambe di latte
e seni di cristallo
mi legano ad essi
trascinandomi sempre più giù
amato ed amante
in voluttuosi gorghi
di duplici piaceri.
3490
2
13 years ago
AdamDTS,
32
Last visit: 4 days ago
-
Le parole non fanno puttana
Sento il tuo respiro addosso. Baci umidi e soffi di labbra. Baci di bocca che arrivano in fretta. Di lingua che a tratti si ferma e riparte, e mi asciuga e mi bagna. Chissà perché mi vuoi subito così. Ho fatto un lungo viaggio per te che hai conquistato i miei sensi. Un lungo viaggio che è durato un niente, perso com’ero ad immaginarti aperta sul letto come un fiore che aspetta gli si strappino i petali. Ma non mi hai dato neanche un minuto. E adesso muovi le mani e apri le labbra e mi fai entrare ed uscire a fatica, come se volessi che io avessi paura di perderne la proprietà. Mi guardi. Vuoi che lo dica. Lo chiedi. Lo chiedi ancora fino a quando lo urli. Ti piace sentire quel suono. E’ volgare, ti sporca, ma vuoi che lo ripeta più volte per sentirlo più tuo, solo tuo. Il mio respiro si fà sempre più corto. Per istinto allungo le braccia e ti spingo la testa, ti tocco senza dolcezza, stordito d’aver trovato il tuo collo indifeso e due seni che docili si offrono senza chiedere in cambio nemmeno una promessa che istighi in crescendo i battiti del tuo cuore. E spingo. Scavo. Scivolo sul tuo palato ed esplodo quasi piovessi dove da anni non c’era che sabbia. Che terra arida e brulla. E distrutto scivolo a terra. Ti abbraccio ridendo. Mi baci ridendo e appoggi il tuo viso sul mio petto. Dolcezza. Perché non sono le parole che fanno puttana. Che fanno bastardo. Non è un rifiuto che fa santa. Che toglie i peccati ([email protected]).
4
1
13 years ago
senzazucchero, 52
Last visit: 13 years ago -
In un vialetto riparato
dopo mesi di chat e corteggiamenti, decidiamo di incontrarci io e Giorgio una serata piacevole, una pizza, una passeggiata sul lungomare e poi... mi prende per mano e mi dirige verso una viuzza non illuminata, mi prende con forza bruta e mi bacia , scorre le sue mani, mani grandi, lungo il mio corpo che freme,di passione, le mani seguono il profilo dei miei seni turgidi, li accarezza, slaccia pian piano la camicetta fino a scoprirli ed ecco che inizia a baciarli convulsamente, sento il suo membro ergersi, indurirsi premere contro la mia fichetta. continua la sua lingua sui miei capezzoli mentre i brividi incalzano...e la sua mano lentamente scende, arriva alla mia coscia e sale fino ai miei fianchi.... è possente lui...mi desidera e io desidero lui ora più che mai....la mano lentamente si fa strada verso il perizoma ormai inondato del mio umore e altrettanto lentamente scopre la mia fichetta, ed io pian piano allento la cinta dei suoi jeans, abbasso la cerniera fino a scoprire un membro bellissimo e senza esitazione trova il suo imbocco, la mia fica bellissima e rasatissima.....ahhhhh magnifica sensazione mmmhh massimo del godimento....invertiamo i ruoli, lui si addossa al muro di cinta io alzo completamente la gonna, allargo le gambe e sono cavalcioni a lui, mentre mi penetra mmmmmhhh un orgasmo meraviglioso, mi sborra in ogni dove....ci riprendiamo dall estasi sentendo dei passi in fondo alla via.... troppo tardi per rivestirsi ,quindi ci avviluppiamo per nascondere i visi e riprendiamo noncuranti del passante, che si ferma stupefatto, si avvicina ci guarda qualche minuto, prende coraggio e chiede di poter prendere parte alla festa,,,,,,,, ci interroghiamo se è il caso, ma .con preservativo perchè no???? il passante è belloccio dopotutto e niente male dotato ( lo scoprirò a breve)..... inizia a palpeggiarmi il seno i fianchi, ansima e vedo il suo cazzo ergersi, un bel pacco, da aprire...penso Giorgio, intanto guarda fremente di voglia, decido di prendere in bocca il suo bel cazzone, lo lecco freneticamente mentre il passante continua il suo viaggio di mani lungo il mio corpo e la mia mano gli accarezza la pretuberanza, abbasso la sua cerniera ...è pronto ad esplodere, gli infilo il preservativo e gli indico la via.....Giorgio mi stimola il cliroride con un dito e penetra il mio culetto................mmmm dopotutto siamo in un viale riparato!
4
1
13 years ago
admin, 75
online -
Sogno o son desta?
Esco dal ufficio alle 21:10. Cammino infreddolita verso la fermata del bus. La città è deserta e laconico un video attaccato alla palina della GTT mi comunica che il prossimo pullman non passerà prima di 20 minuti. Impreco mentalmente e mi metto in cammino verso casa. Attraverso una serie di viuzze buie e strette che attraversano il centro cittadino. Qua e la incontro gruppetti di uomini che bevono birra e fumano qualcosa che non sembra essere tabacco. Istintivamente stringo la borsetta a me e senza mai alzare lo sguardo da terra accelero il passo. Passando davanti ad uno di questi gruppetti sento provenire qualche commento in una lingua che non comprendo seguito da delle risate. Faccio finta di nulla. Continuo spedita verso casa. Giro a destra, poi a sinistra, poi di nuovo a destra. Sento in lontananza un furgoncino avvicinarsi. Mi sposto a bordo strada per lasciargli lo spazio per passare. Il furgoncino si avvicina. Rallenta. Si affianca. Il portellone laterale si apre. Due mani mi afferrano per le braccia e mi trascinano dentro. Pietrificata non riesco a gridare. Il portellone viene chiuso. Incomincio a scalciare nel vano tentativo di liberarmi. Dietro di me qualcuno esclama ” Wow she bites ”. qualcun altro, forse l’uomo che mi immobilizza risponde” Do not waste time! Move! Before she screams!”. Altre due mani compaiono nel mio campo visivo. Stringono qualcosa di bianco che mi viene premuto sul viso. Un odore pungente si insinua nelle mie narici e nella mia gola mentre respiro a fatica attraverso il fazzoletto. L’odore penetra e sale fino alla fronte dove sento il cuore che pulsa all’impazzata. Poi tutto diventa distorto, offuscato. Piombo nelle tenebre più nere. Lentamente apro gli occhi. Ho la vista appannata e non riesco a capire dove mi trovo. Il corpo mi duole. Sento freddo e le tempie mi pulsano. Non riesco a muovermi. Lentamente riprendo a vedere. Alla mia sinistra incomincia a prendere forma quello che sembra essere uno scantinato buio e umido. Su una panca vedo dei vestiti buttati alla rinfusa. Riesco a riconoscere una borsetta di Luis Vitton rovesciata sul pavimento. Fatico a respirare. Ho qualcosa in bocca che mi impedisce di parlare, qualcosa di rotondo e morbido, delle dimensioni di un mandarino. Continuo a guardarmi lentamente intorno mentre recupero pian piano le forze e la vista. Davanti a me c’è una televisione accesa. La luce che proviene dalla tv mi infastidisce. Dopo qualche istante riesco a mettere a fuoco. La tv mostra un inquadratura fissa di una donna bionda completamente nuda, sdraiata pancia sotto su una sudicia brandina. Le gambe, divaricate, sono legate all’intelaiatura del letto per mezzo di fasce di cuoio. Le braccia, distese anch’esse, sono legate al letto. Con lo sguardo percorro il suo corpo. Noto il suo ano, parzialmente dilatato, attraversato da un rivolo di liquido bianco che fuoriesce e cola lungo la vagina e finisce per perdersi nel materasso chiazzato. Rabbrividisco. Con lo sguardo continuo a scendere sul suo corpo. Mi soffermo sul legaccio stretto alla sua caviglia destra. Lì, parzialmente nascosto, si intravede qualcosa. Un disegno. Un tatuaggio. Lo stelo di una rosa. Il sangue mi gela nelle vene e il cuore mi si ferma nel momento in cui riconosco il tatuaggio e realizzo che, la donna che la tv sta mostrando, sono io. Istintivamente tento di liberarmi. Mi dimeno ma i lacci non mi lasciano liberta di movimento. Tento di sollevarmi e vedo, dal video davanti a me, il mio ano contrarsi e un fiotto copioso di liquido bianco schizzare fuori arrivando a macchiare il materasso all’altezza delle mie ginocchia. Grido dal dolore che provo al sedere. Ma dalla mia gola esce solo un mugolo soffocato e attutito dalla pallina di gomma ho dentro la bocca. Una voce dietro rompe il silenzio. “Finnaly she woke up!” Immediata un seconda voce risponde “yeah… I was thinking that we fucked her to death” Resto immobile con lo sguardo fisso in avanti, verso la tv. Improvvisamente l ‘immagine incomincia a muoversi. Prima in modo sconnesso. Poi ritorna fissa sul mio corpo. Capisco che qualcuno ha preso in mano la videocamera che prima era piazzata esattamente dietro di me. Provo a gridare. Ma solo un altro fievole mugugno esce dalla mia bocca. “ Shut up! No one can hear you!” esclama una voce dietro di me. L’inquadratura incomincia a girare e inquadra le gambe di un uomo, gli addominali scolpiti e un enorme pene nero che continua a crescere. L’inquadratura si sposta di nuovo. Questa volta è più alta e di tre quarti rispetto al mio sedere. L’uomo sale sul letto, si posiziona dietro di me.Con la mano sinistra mi afferra per la coda dei capelli e mi gira la testa in modo che sia obbligata a guardare la televisione che mostra il mio corpo nudo e legato alla branda. Con la mano destra afferra l’enorme pene. Con irruenza lo appoggia sul mio ano. Sento la sua enorme cappella farsi strada nel mio buchetto. Tento di dimenarmi, di opporre resistenza. Contraggo il sedere nel vano tentativo di impedirgli di entrare ma una fitta mi trafigge quando la sua cappella entra completamente. Emetto un sordo mugolo che si blocca in gola e lui esclama “ Yeah babe…. Fight for your asshole!!!! ” Resto ferma, immobile, obbligata a guardare le immagini che la tv sta trasmettendo di me. Dall’ inquadratura vedo perfettamente il suo pene entrare centimetro dopo centimetro dentro il mio corpo. Il dolore aumenta. Il mio ano è dilatato all’estremo. mi sento sempre più piena mentre il suo enorme membro si fa strada dentro me. Mi sento quasi scoppiare quando è tutto dentro. Ora incomincia a estrarlo, lentamente. La sensazione di pienezza lascia spazio ad un bruciore mentre il suo pene esce lentamente. Quando si incomincia a intravedere la cappella uscire, l’omaccione torna a spingere con più irruenza facendolo entrare di nuovo tutto. Preso dall’eccitazione l’uomo incomincia a cavalcarmi con veemenza spingendo sempre più forte. Sento il suo enorme pene dentro di me farsi strada fino al mio stopaco. L’omaccione continua a cavalcarmi instancabilmente. Obbligata a guardare quello che mi sta facendo incomincio a gridare e a piangere ma solo dei fievoli suono riescono a fuoriscere dalle mie labbra. Infine mi lascia la testa e mi prende dai fianchi. Ormai, sento che sta per venire. Mi afferra e mi tira verso di se mentre col bacino spinge in avanti. Mi sento completamente piena quando il suo seme mi inonda.. L’inquadratura gira e torna a riprendermi da dietro. Il mio ano è completamente spalancato. Cola copiosamente del seme dell’ omaccione e ad ogni mio singhiozzo il mio ano si contrarre dolorosamente espellendo parte del seme che ho dentro di me con un piccolo schizzo. Sento applaudire e qualcuno dire “ It’s my time now..” L’inquadratura si muove e la videocamera passa di mano. Un altro uomo si mette dietro di me e senza indugio infila tutto il suo pene dentro in un sol colpo. Il mio buchetto ormai devastato non riesce più ad opporre resistenza e io mi abbandono ai capricci dei miei carcerieri. Chiudo gli occhi mentre mi frugano ripetutamente dentro con insistenza e impeto. Riesco solo più a sentire in lontananza una canzone … Hells bells Hells bells, you got me ringing Hells bells, my temperature's high Hells bells Hells bells, satan's coming to you Hells bells, he's ringing them now Those hells bells, the temperature's high Hells bells, across the sky Hells bells, they're taking you down Hells bells, they're dragging you down Hells bells, gonna split the night Hells bells, there's no way to fight Hells bells Sudata e frastornata spalanco gli occhi e mi metto subito a sedere sul letto. Sono tutta sudata. La radio sveglia sul mio comodino segna le 6:00. La voce di un dj irrompe nella stanza quando la sveglia suona . “ Ben svegliati gente sono le sei del mattino e vi abbiamo appena trasmesso Hells Bells degli acdc…. Questo di sicuro vi darà la carica…..”. Con il cuore in gola spengo la radio. “Ma è stato tutto un sogno?” penso. Una brezza fredda entra dalla finestra spalancata. Le tende si muovono sospinte dal aria che entra. “Strano cha abbia lasciato la finestra aperta ieri sera” penso. Faccio per alzarmi dal letto quando una piccola fitta mi attraverso il sedere. Rabbrividisco. Infilo la mano sotto il pigiama e le mutandine. Sento che il mio sedere e fradicio. Tolgo la mano. La guardo ed è bagnata di un liquido denso e bianco: il cuore mi sale in gola. “ ma allora non è stato un sogno?” ps. Il racconto e frutto della mia fantasia. riferimenti a fatti persone realmente esistiti eo accaduti è puramente casuale
5
5
13 years ago
admin, 75
online -
Le donne bagnate
I pensieri di una donna desiderata sono umidi, come una sottile pioggia incessante che bagna gli alberi d’autunno. Il suo corpo è umido, come i fili d’erba all’alba di una primavera appena iniziata. C’è la costante del “bagnato” in ogni donna. Umide le sue labbra che baciano, bagnata la sua lingua che si muove insieme alla tua. La sua schiena e la valle tra i seni umide di un filo sottile di sudore profumato mentre, nuda fra le tue braccia, risponde ad ogni carezza . Umido il suo sesso che si apre e ti accoglie mentre i brividi accendono le sue vene attraversate dal flusso bagnato del sangue. Noi uomini regaliamo solo la parvenza di un possesso e un seme. Sarà ancora lei a bagnare una nuova vita con lacrime di gioia e di dolore. Credo che alla fine ogni donna non vada né all’inferno nè in paradiso, ma si tramuti in una miriade di gocce di acqua. Sono loro che creano i fiumi, i laghi, i torrenti, le cascate. Il mare([email protected])
12
2
13 years ago
senzazucchero, 52
Last visit: 13 years ago -
Combattuta ma vinta
...Non ho mai parlato a nessuno delle mie "avventure", delle mie "trasgressioni"di vita vissuta...sono un uomo 34enne sposato, e vivo quella che io definisco , la mia seconda vita, in maniera del tutto distaccata rispetto a quella di marito e di padre... Tra l'altro , le mie voglie, protagoniste della mia seconda vita, non sono ricorrenti, assidue...ma sono del tutto casuali...bisogni intensi di piacere improvvisi, che non nascono da un rapporto sessuale carente o insoddisfacente della mia prima vita, che ritengo soddisfacente sotto tutti i punti di vista. Così, Leggendo i vari racconti e non potendone mai parlare con nessuno...ho deciso di cominciare a pubblicare anche io alcune vicende di vita vissuta...come un diario segreto...per liberarmi forse anche dei miei desideri sempre più nascosti... Comincerò con l'ultimo incontro...utilizzando dei nomi di fantasia... Lei è una massoterapista specializzata che lavora in un centro estetico molto noto, separata con due figli, di 42 anni della provincia di Napoli, conosciuta per caso nella chat di meetic. Cominciamo a scriversi per un paio di giorni, scambiandoci anche il contatto msn...e successivamente il contatto telefonico...sin da subito lei non si dice interessata al sesso, agli uomini sposati come me...ma specialmente durante le conversazioni telefoniche, molto ironicamente le continuo a fare apprezzamenti su quelle foto viste in msn...che non mostravano ancora un volto...nascosto...ma che potevo solo intravedere nella piccola foto che mostra la finestra msn... Bruna, capelli taglio tipo Carfagna..alta 1.75...una terza abbondante...un culo, per il quale io nutro un sentimento particolare, di quelli come pochi se ne vedono nonostante l'età...molto sicura di se...e quasi maniacale nella cura del suo corpo.. Decidiamo il giorno dell'incontro, un mercoledì mattina...ma due giorni prima...le conversazioni in chat e al telefono cominciano ad essere più spinte..., anzi direi molto porche, anche se lei...dice che le piace giocare e che mai avrebbe ceduto...le dico che non vedevo l'ora di possederla...magari dall'inizio alla fine ..in tutto il suo culo...e che avrei voluto vederla godere anche analmente e che solo in qualche occasione le avrei permesso di toccarsi la figa..mentre l'avrei presa e fottuta da dietro...ma lei ironicamente mi dice che ero completamente fuori e che il culo non me lo avrebbe mai concesso...anche perchè era sempre stata molto stretta... La sera prima dell'incontro, le dico che voglio vederla vestita in un certo modo...da troia...con autoreggenti...corpetto...intimamente troia...lei mi dice che ci avrebbe pensato... La mattina dopo, mi sveglio alle 5 e comincio a buttarmi a destra e sinistra del letto..ero troppo eccitato all'idea di vederla come io le avevo comandato di mettersi...pronta ad essere la mia troia... Verso le 6.30 mi alzo..e si sveglia anche mia moglie...chiedendomi: ma che stanotte non potevi dormire? Si era accorta che ero sveglio e che mi sbattevo troppo dentro al letto...Le risposti...lo sai che stamattina ho una riunione importante a Salerno ed ero pensieroso... Non vedo l'ora di scendere...preparo mia figlia per la scuola, lo faccio sempre tutte le mattine, alle 08.30 scendo..mi infilo in auto...e la chiamo...per le 09 sono da te le dico...lei mi risponde..: mi hai fatto vestire come una puttana...ho messo una gonna sul ginocchio di quelle strette...ma mi devo cambiare, perchè dallo spacco dietro di vede che le autoreggenti e non posso scendere così di casa. La tranquillizzo dicendole che cmq mi avrebbe dovuto aspettare sotto casa..e che dunque non avrebbe dovuto camminare..pertanto nessuno avrebbe visto nulla... La raggiungo...prima di svoltare a sinistra..la intravedo...eccola ..proprio così come l'avevo immaginata...bella..solare...appariscente...e con un viso da troia ..potevo sentire già i suoi umori... non posso fermarmi da nessun lato e le auto dietro attendano che io riparti..così sale subito in auto...e cominciamo con le solite domande... Mi aspettavi cosi? come mi immaginavi disse lei... Ti sei vestita in un modo che appena ti ho visto da lontano mi hai fatto già arrapare tantissimo...sei proprio come ti immaginavo...e ho voglia di scoparti... Non potevo e non volevo perdere tempo...così le feci subito capire che non me ne fregava di parlare, di conoscerla...di sapere chi fosse ..cosa facesse...ero solo lì per provare piacere...per scopare una sconosciuta...e che lei non aspettava altro che essere sbattuta e fottuta, trattata come una troia...da uno che nemmeno aveva mai conosciuto...Lei mi rispose...ok andiamo in un posto...non facciamo neanche 500 mt in tutto questo..e io comincio un pò a giocare ..affaciandomi sul quella camicetta mezza sbottonata per guardarle quelle meravigliose tette che avevo intravisto in foto...lei ride...ma è un sorriso di una donna arrapata..quasi nervoso...e così mi afferra all'improvviso il cazzo mentre sono alla guida senza slacciarmi i pantaloni...continuiamo a camminare...e le chiedo ma dove kakkio stiamo andando..gira di quà, gira di là...sono più di 15 minuti che camminiamo ... io ti voglio fottere.....lei mi risponde andiamo in un albergo che conosco...OH KAZZO IN UN ALBERGO...ma non avevamo parlato di albergo..mi avevi detto che andavamo nel tuo studio , dove la mattina ricevi i clienti per la tua professione di massoterapista...lei mi rispose che li non potevamo andarci che non si fidava...MA MANCO IO MI FIDO DI UN ALBERGO CHE CONOSCI TU E NON IO...se me lo avessi detto...avrei pensato io a trovare un posto tranquillo...lei allora mi dice ...ok allora ne troviamo un altro di posto...nel frattempo camminando camminando arriviamo a s.giuseppe vesuviano... lei stende lo schienale dell'auto in posizione più comoda...mi riallunga la mano sul kazzo..che per quanto era grosso mi usciva dal jeans ai limiti della cinta...lei prese la si alzo la gonna...sposto lo slip..prese la mia mano destra e mi disse...mentre arriviamo ...comincia a farmi godere...ho troppa voglia...Io guido...la masturbo...lei mi tocca...non ce la faccio più..stavo impazzendo...dovevo svuotarmi le palle...così comincio a guardarmi intorno mentre guido per cercare un posto tranquillo..mi infilo in una saluta...nei pressi di torre annunziata o torre del greco..e vedo un parcheggio abbandonato ...un piazzale molto grande con un cancello semichiuso...al ridosso di una zona agricola...entro dentro...Finalmente siamo arrivati...Non c'è più il tempo per alcuna parola..per nessun gioco...abbiamo entrambi voglia di scoparci...chiudo l'auto..mi butto tra i suoi capezzoli...li mordo..li lecco...gli sputo sopra e li rilecco...mentre con l'altra mano..le sprofondo nella figa...con tre dita...la sento godere..ansimare...urlare...mi stacco un secondo...fa caldo...chiudo i finestrini..riaccendo l'auto e l'aria condizionata...comincio ad offenderla...ad insultarla..." sei venuta a prenderti il cazzo di uno sconosciuto vero? hai detto che non saresti mai stata con un uomo sposato e più giovane di te...invece sei quì a farti toccare e sei bagnata come una troia, una puttana in calore...sei davvero una schifosa porca..." su queste parole lei mi viene fortemente mentre ancora le mie dita sono dentro la sua figa..." le ordino di leccarmi il cazzo..e di guardarmi negli occhi mentre lo fà.." non se lo fa dire due volte...mi strappa quasi la cinta...mi abbassa con una maestria ...mutande e jeans in un attimo...e quando lo vede...mi dice...è più bello di quello che sembrava in foto.....grosso e morbido..." Lecca Puttana le dico ....comincia dalle palle ..le succhia le lecca...poi non resiste e affonda sul kazzo..." le dò un mezzo schiaffione dietro la nuca..." non me ne frega un kazzo...mi devi guardare negli occhi mentre mi pompi...e lo devi prendere tutto...vedi tu come devi fare...non sei buona a niente..." mi sposta in posizione più comoda...e comincia di nuovo ad affogare la sua bocca sul mio kazzo...Arriva a poco più di metà....non mi basta...mi allungo e le do uno schiaffo forte sul culo...ORAMAI NON CAPISCO PIU' NULLA.....succhiami tutto il cazzo di ho detto...lei non dice niente e continua ...è bravissima porca miseria...ha un risucchio che nemmeno una professionista per quanto brava riesce a farlo così...ma io voglio insultarla...a lei piace me ne sono accorto quando prima è venuta...e piace anche a me...le prendo il capo...e la spingo su tutto il kazzo...finchè non sento la sua gola...mi spinge oppone resistenza perchè le viene quasi il vomito...ma spingo più di lei...Sputaci sopra Stronza...dai bagnalo che ora te lo metto nel culo...lei fa quello che le dico..ma mi dice nel culo no..te lo avevo detto...ma oggi ho deciso di fare quello che voglio..lo spazio è poco davanti...ci ricomponiamo per metà...scendiamo dall'auto e ci infiliamo nei posti dietro...lei da un lato ed io dal'altro......prendo il profilattico...e le chiedo di mettermelo...nel frattempo , con sto sali e scendi ha perso un pochino di potenza..così mentre io lo scarto...senza parlare la prendo per i capelli e le metto la faccia sul kazzo...lei dice..così mi fai male... io le dico di stare zitta...e di succhiarlo....ricomincia a succhiarlo...godendo mentre mi allungo con la mano per masturbarla...E' Pronto...le do il profilattico ...e lei lo infila con una eleganza subliminare....le dico di mettersi a pecora...E' ancora tutta vstita...gonna alzata...autoreggenti che mi arrapano da morire...camicetta sbottonata ...e reggiseno sotto il seno ...le sposto lo slip e vedo la figa in fiamme...bagnatissima....ma vedo anche il bulo del culo ...stretto stretto....e secco secco.. Le infilo il kazzo dentro la figa con violenza...e sfila che è una bellezza per quanto è bagnata...la figa è larga..le piego la schiena spingendola verso il basso e le tiro un pò i capelli per farle alzare il capo...per vedere quella linea del corpo sinuosa...lei urla...e comincia un soliloquio tremendo...: si scopami...sbattimi...sono la tua troia...fammi sentire tutto il kazzo....io comincio a immaginare che sia posseduta anche da un altro uomo...così mi chino un pò su di lei..e le infilo un dito in bocca...ti piacerebbe succhiare un kazzo mentre ti sbatto puttana? Si...mi piacerebbe...si due kazzi...grossi e forti come il tuo...si ...che voglia..dai non rallentare ...vai più forte...e più in fondo mi dice... L'idea dei due cazzi...e quel culo pronto...chiuso e stretto...mi triplicarono l'arrapamento ... così mentre coninuavo..le dissi...allora tu ora ...in questa posizione...ti sbatti la figa...mentre io ti inculo...così simuliamo una doppia penetrazione...lei si girò ..e mi guardo quasi male...con voce seria...improvvisa...mi disse ti ho detto il culo no...Non ci ho visto... più...la presi per la nuca..e le dissi..brutta troia..tu vieni a fottere con me...e vuoi decidere cosa si fà e cosa no..te lo avevo detto che ti avrei inculato...cosa ci sei venuta a fare? Pensava.. scherzassi e le mia parole...imperative...la fecero rivenire...un orgasmo che duro quasi un minuto...non voleva che uscissi...le dissi...ora che tu hai goduto...Tocca a me...NON TI AZZARDARE NEMMENO MI DISSE..ANCORA CON VOCE SERIA....Io avevo deciso...non parlai più...le affondai la testa sul sedile...forse un pò troppo forte... e le dissi che si faceva quello che io decidevo di fare..., mentre le schiaffeggiavo sul culo, che lei era solo un troia...una pescatrice di cazzi....e che se l'era cercata...la presi con forza...le sputai sul buco del culo un paio di volte velocemente...all'improvviso...si sblocco dalla mia morsa..e mi disse me ne voglio andare....La guardai dritto negli occhi..e le risposi...ti ho detto che non ho finito...le diedi uno schiaffetto sul viso...lei ora cambio lo sguardo..quasi impietoso...rassegnato...e ora davvero non sapevo più cosa stavo facendo..insomma...non le piaceva..ma le piaceva...non lo so...ma dovevo venire...ero arrapatissimo...e questa suo modo di fare...mi eccitava....Girati le dissi... e sfondati la figa con le mani.... cominciai a massaggiarle la schiena ... a baciarla...e a stringerle i capezzoli...quando l'ho risentita godere...le risputai ancora sul culo e poi feci scendere la mia saliva dall'alto...il mio massaggio si estese sul buco ....era strettissima...infilai un dito dentro per bagnarla con la mia saliva...e lei saltò ...ma questa volta senza dire niente...continuava a masturbarsi..aveva capito che non si scendeva dall'auto senza che le avrei letteralmente sfondato il culo... Così feci...le poggiai la cappella sul culo...e le dissi...ora metti le mani sulle chiappe...lascia la figa...e allargati bene il buco del culo..e rilassalo...appena intravidi il suo rilassamento ..con il suo buco del culo aprirsi leggermente...le infilai la testa del mio kazzo dentro...ok...ora puoi continuare a masturbarti le dissi....io restai fermo...solo con la cappella...entrando davvero pianissimo...quando la sentivo godere di più...entravo leggermente sempre di più...Sentirla e vederla in quel modo...era bellissimo...ora dovevo fotterla...Ero dentro il suo culo per meno di metà del mio kazzo...così cominciai lievi movimenti....ora il culo era prontissimo e anche lei...Ti piacciono allora due kazzi? ora ne hai due...uno nella figa e uno nel culo...lei . oramai era sudatissima..e anche io..e mi rispose...dai maiale..cosa aspetti a farmi godere...dai fottimi...non me lo avesse mai detto...comincia a fotterla con una foga...quasi come se fossi posseduto da un diavolo...talmente la sbattevo che la sua testa ..andava contro il finestrino chiuso...così andai un pò indietro...tirandomela per i fianchi...e cominciai a possederle il culo di brutto..con movimenti secchi.forti e decisi per tutto il mio kazzo..lei si lascio la figa..si appoggio alla maniglia della porta...aveva gli occhi chiusi e si leccava le labbra...la sbattevo..e la prendevo a schiaffi sul culo...dovevo venire ma non volevo venire...sapevo che se fossi venuto...la mia libido poi sarebbe calata ...e quasi mi sarebbe dispiaciuto aver giocato in questo modo trattandola...in quel modo....così uscii all'improvviso...e le dissi...ok ti ho inculato...ho vinto io...ora accontento anche un pò te... Lei mi guardò e mi disse... finisci quello che hai iniziato...porco schifoso che non sei altro...lo feci apposta...e le dissi allora non hai capito che comando io? Stavo per infilarlo in figa...ma poi ci ripensai all'ultimo istante e lo sprofondai ancora una volta nel culo...si morse le labbra...zitta e muta...comincio a godere di nuovo...senza toccarsi la figa...e continuando a leccarsi le labbra e toccandosi i capezzoli questa volta....Hai un culo meraviglioso...è strettissimo e godo tanto..lo sai puttana? che c'è...avevi detto che non ti piaceva ed ora godi? ...non disse più una parola...stavo per venire di nuovo....aumentai il ritmo...colpi secchi e violenti...lei godeva maledettamente...ma non parlava...Eccolo dissi...sto sborrando...lei ancora zitta...così inondai tutto il mio piacere ....in un orgasmo lungo...maledettamente lungo..e piacevole...ora guardavo tutto con occhi diversi...mi sentivo molto più calmo...ma non ce la facevo nemmeno a muoverlo di un millimetro..e non ce la facevo a tirarlo fuori..per quanto mi saltavano le gambe...piano piano esco...e vedo il profilattico pieno zeppo di sperma come mai lo avevo visto...eppure non lo facevo solo da 3-4 giorni... Lei si spostò..si sedette...e io a fianco a lei...mi chiese se mi fosse piaciuto...e io le risposi che il mio piacere poteva essere misurato dalla quantità di sperma che avevo nel profilattico...così lei..me lo sfilo a mani nude...lo butto a terrà aprendo il finestrino...e in quell'attimo che rividi la figa depilatissima...e bagnatissima...eppure per tutto il tempo che l'ho scopata nel culo non si era nemmeno toccata...mi rieccitai quasi all'istante..anche se non avevo nemmeno più voglia di guardarla...non vedevo l'ora di accompagnarla a casa.....ma le chiesi ancora una ultima cosa...le chiesi...ora visto che devo andare a lavoro...puliscimi bene il cazzo con la bocca...aspetta mi disse...si ricompose...la camicetta...lo slip..la gonna...si asciugò il sudore...nel frattempo il mio kazzo non era più ai massimi...ma nel frattempo io ero rimasto mezzo nudo in attesa che mi pulisse...Quando terminò di aggiustarsi...mi disse ...ora posso pulirlo...mi è sempre piaciuto...pulire il kazzo soprattutto quando è piccolo...perchè mi piace sentirlo ricrescere in bocca...Avrei voluto riscoparla in quel momento..ma la mia riunione a Salerno era vera...era prevista per le 12...ed erano le 11 ed io ero ancora lì... L'ho riaccompagnata dove l'avevo presa...non l'ho più richiamata...non mi ha più richiamato...ci siamo beccato dopo una decina di giorni in chat...ma abbiamo parlato del più e del meno...Poi quando le ho richiesto di rivederci...lei mi rispose...che tutto quello che mi aveva detto lei lo pensava sul serio...non voleva uomini sposati...non voleva uomini più giovani...se voleva solo sesso ne avrebbe voluto quando e come lo voleva...voleva un uomo accanto a se ed io non potevo esserlo...così le chiesi...allora come mai mi hai voluto incontrare..e hai fatto tutto quello che ti ho detto...eri vestita come una troia...pronta per essere una troia...come mai? lei mi disse concludendo...che era un gioco che le era piaciuto sin dall'inizio ...era combattutta..ma alla fine era prevalso il piacere mentale che aveva avuto immaginando la situazione che si sarebbe potuta creare...ma che cmq dalla sua vita ..pretendeva dell'altro...
5
0
13 years ago
admin, 75
online -
spruzzina e paciugo diario
paciugo-Io penso di essere fortunato ho conosciuto tante donne sposate, divorziate giovani e meno, se avessi pensato solo alla trombata quante sarebbero state, ma non è quello che cercavo e ho trovato LEI.Storia nata per gioco, per curiosità, senza passione ma sentivo dentro di me da tempo, mentre la guardavo, che c'era qualcosa di speciale in lei e non sapevo che......Cominciammo in ufficio a stuzzicarci, a provocarci, a senza che, e le chiesi ma tu spruzzi??? spruzzina-Cosa? dissi l che vuol dire?Spiegai poco, ma già sentivo... è lei la donna per me e senza troppi preamboli le chiesi: posso vedere le tue tette tra le nostre colleghe in ufficio?spruzzina-Ma sei fuori???? Dissi di primo istinto, anche se l'idea mi lusingava, nessuno mai aveva prestato attenzione alle mie tettine.Paciugo-Lo so, le dissi, che mi piaceranno i tuoi capezzoli! La vedevo contrariata ma già sentivo il suo desiderio di mostrarmele. Passò qualche giorno... vuoi l'abbigliamento vuoi forse il suo desiderio di mostrarsi e si chinò davanti a me e intravidi il suo capezzolo.....mamma che desiderio di vederlo di nuovo....e glielo dissi e lei: ma tu sei tutto matto!!! spruzzina-In realtà fu puramente un caso, cio' che lui intravide... quel giorno indossavo una maglietta scollata, troppo scollata per il mio piccolo seno. Non fu una cosa premeditata.Paciugo-Insistei un poco, e con fare circospetto e guardando le colleghe attorno se la guardavano, abbassò la maglietta... che bello mi mostrò il capezzolo turgido piccolo ma invitante. Impazziii all'idea solo di pensare di tenerlo tra le mie labbra..........e lei rispose ora però basta.Spruzzina-Ero terrorizzata dall'idea che mi beccassero, ma l'eccitazione era tanta ed ebbe il sopravvento. I miei capezzoli erano durissimi, e non aggiungo altro...paciugo-Il gioco continuò nei giorni seguenti, chiesi di poter ammirare la sua passerina.......spruzzina-Ma tu sei fuori ! ! ! Mi faceva richieste così dirette e così intime, ma invece di arrabbiarmi per la sfacciataggine, mi intrigava.Paciugo-No, le dissi togliti le mutandine in bagno e quando torni, apri le gambe sotto la scrivania....no, no, nopasserina-Il giorno seguente... ma davvero la vuoi vedere?
Paciugo- Io certo non vedo l'ora............. si alzò andò in bagno e tornò col sorriso e si sedette, pss...siiii?!? Feci cadere una penna e mentre guardavo, lei aprì le stupende gambe affusolate magre ed ebbi una visione, si era depilata per me....... le sue labbrine eran aperte e luccicavano..non potevo crederci.Risalii la guardai negl'occhi e le dissi: posso assagiare i tuoi umori?? Lei rise i miei umori?? spruzzina-Non pensavo di avere il coraggio di farlo e di esser così BAGNATA solo al pensiero.Paciugo-Si guardò attorno e infilò una mano tra le gambe e sempre guardinga mi pose un dito che leccai ed annusai..........ero un uomo felice e capii che era la donna per me, in sintonia con me, la sua eccitazione attraversava la mia pelle e al contatto con le dita sentii per la prima volta il suo desiderio di me, il nostro desiderio..........continua
2963
1
13 years ago
estasicpl, 40/41
Last visit: 7 months ago -
Ci sarà pure una notte
Ci sarà pure una notte che vestita di rosso mi regalerai un sorriso nel tramonto sulla Plaza de Espanya a Barcelona. Vestita di rosso con un tessuto velato di trama leggera in modo che io veda i seni che dopo mi offrirai mentre avvicino le labbra alle tue per mitigare la mia voglia che sale. Ci sarà pure una notte che ti truccherai perfetta sbordando le labbra per essere femmina, una bambola vera che si farà bella per me sfumando l’ombretto di viola e d’oro, come avessi sul viso le ali di mille farfalle, come avessi oasi di palme che in mezzo al deserto sfamano la mia voglia di ombra e di fresco. Ci sarà pure una notte che tu vorrai essere il pane che mi sazia e mi nutre, una preda che fa la ruota e le fusa, che mi offrirai la fronte, le ciglia, la bocca, e mi inviterai con gli occhi, con un cenno e un sorriso, tra i vicoli stretti tra la via Laietana e la Carrer de la Pricesa. Ci sarà pure una notte che ti sentirai una regina che cammina con me tra due ali di folla e mi offrirai promesse di orgasmi colanti che mi inondino e anneghino. Ci sarà pure una notte che sarai la mia schiava, al buio, che danzerai nuda per me perché io ti volti supina, per montarti e riempirti. Ci sarà pure una notte che sentirai vibrare le mie corde ed il suono che sentirai saranno solo fitte parole di bettola e porto che sapranno di terra, d’anima persa Piena di vuoti scavati negli anni. Di pieni che esplodono vuoti. Ci sarà una notte in cui un misto di voglia ti invade e poi traborda come resina densa che a gocce trasuda e cola pastosa dalle tue cosce così insistente da sentire il bisogno di me e del buio di una stanza dal sapore e odore di sesso. Ci sarà pure una notte che sarai solo mia. A Barcellona o altrove. ([email protected])
6
0
13 years ago
senzazucchero, 52
Last visit: 13 years ago -
L’arredatrice
Dovevamo arredare l’appartamento e dopo aver scelto i mobili e il negozio che doveva fornirceli prendemmo appuntamento per la visita del loro arredatore affinchè prendesse le misure esatte specialmente per la locazione delle utenze in cucina L’appuntamento era per le due del pomeriggio, il sole picchiava ma picchiava così forte che sudavo anche a stare fermo. Suona il citofono, era il mobilificio, al portoncino di ingresso suona l’arredatore, sorpresa è una arredatrice. Circa 45 anni, la moglie del titolare del mobilificio, la conobbi la settimana prima, non sapevo fosse lei la mia ospite. All'apparenza sembrava una donna molto educata e riservata, capace nel proprio lavoro ed appena presi un po’ di confidenza subito ci intendemmo. Nel frattempo che scambiammo quattro parole lei con molta grazia mi fece notare di come era stata maldestra quel pomeriggio nel dimenticare in ufficio la piantina, già abbastanza dettagliata che le avevo preparato. Mi sembrava una provocazione pensavo fra me, ma come può un professionista recarsi sul lavoro impreparato. Dovevamo prendere tutte le misure daccapo La cosa però cominciò a farmi veramente piacere ma mi distoglieva molto dal lavoro, sbirciavo in mezzo alle sue gambe ogni volta che si chinava e cercavo di vedere il colore delle mutandine. Mi eccitava e lei si era già accorta delle mie evoluzioni con la testa; inoltre ogni tanto cercavo una scusa per voltarmi e darmi una "strusciata" al cazzo che mi scoppiava nei pantaloni! Se me lo toccavo ancora mi sborravo nelle mutande. Volevo scoparmela li per li in quel momento, volevo leccarle la fica e sentirne l’odore finché non mi sarebbe scoppiato il cuore, volevo leccargliela fino a quando il colore della pelle fosse venuto via! Anche perché era una donna più grande di me (io avevo 27 anni) e io ero diventato un po’ restio a scoparmi una donna più grande perchè dopo una relazione di anni prima (io ne avevo 21 e lei 40), anche se mi ero fatto una esperienza utilissima per il futuro, avevo avuto difficoltà a scollarmela di dosso. Ma questa la volevo, la desideravo così tanto che mi balenava in mente l’idea di darle una mazzata in testa farla svenire e leccarle la fica e il culo! La volevo ma non sapevo come fare e per giunta mascheravo il gonfiore del cazzo per evitare quel senso di imbarazzo che aleggiava nella casa. Dovevo fare qualcosa perché non contenevo più il cazzo, mi stava scoppiando, Maddalena allora, (cosi si chiamava) mi disse che doveva prendere le distanze da terra degli attacchi della lavastoviglie, gli dissi di si e lei con un certo imbarazzo per gli scherzi della gonna disse che se fosse stata da sola se la sarebbe tolta. Presi al volo la cosa e le dissi: “sono già eccitato per le sue cosce, se vedessi il resto le salterei addosso”; lei ribatté che a un “ragazzo” come me non poteva eccitare una vecchia come lei. Sorvolai sulla vecchia e le dissi: “per mia perversione personale io quando vedo due gambe all’aria e riesco a sbirciare un paio di mutandine mi eccito come un mulo e il pisello mi diventa un pezzo di legno” Maddalena allora si mise in ginocchio e io nel frattempo cercavo con tutte le scuse di rimanerle vicino e di restaurare quel clima di eccitazione che mi pervadeva, allora lei con tanta grazia femminile si rialzò mentre io ero in ginocchio mettendomi il suo stupendo culo in faccia! Non mi sembrava vero gliela stavo leccando così velocemente che non ebbe neanche il tempo di dire nulla, sentivo che gemeva e incredibile a dirsi le leccavo la gnocca con tanta voglia che lei si scansò le mutandine per permettermi di affondare meglio la lingua nella sua fica. Riuscivo a vedere anche se i sensi mi sconvolgevano, che aveva anche il pelo curato, depilata ai lati delle labbra e con solo un ciuffetto di peli sul pube, come piaceva a me. Mi alzai e lei prontamente mi sbottonò la patta dei pantaloni, sembrò come si fosse liberata una molla sotto pressione, il mio cazzo usci fuori in un millisecondo e lei lo imboccò subito, credevo di sborrarle in bocca in due secondi, ma grazie alla sua abilità resistetti un bel po a quella delizia. Mi leccava le palle me le prendeva in bocca guardandomi con occhietti furbi come se volesse chiedermi se mi piaceva, riuscivo solo a godere e basta, volevo sborrarle in bocca e poi baciarla. Mi leccava le palle, poi con la lingua saliva intorno al cazzo turgido e quando era arrivata a leccarmi la cappella sembrava carta vetrata, si ribagnava la lingua e poi me lo succhiava, lo teneva in bocca fin dove poteva e dentro la bocca sentivo che la lingua andava intorno sopra e sotto, stavo per scoppiare! Le dissi che non ce la facevo più e che dovevo sborrare lei si staccò un attimo e mi disse di venirle in bocca, l’accontentai, le inondai la gola le sborrai in bocca e in faccia e lei continuava a leccare fino a quando non rimase più nulla da asciugare. Dopo questi fatti cercammo di ricomporci e di capire cosa fosse successo, lei con dei sorrisi molto delicati disse che avevamo solo fatto quello che due persone che si piacciono avrebbero dovuto fare! Era seduta per terra sul pavimento, mentre io mi sfilavo i pantaloni,mi disse che voleva scopare e nel frattempo si infilava le dita nella fica, mi avvicinai a lei e glielo misi in bocca di nuovo, senza tanti complimenti cominciò a succhiarmelo e a leccarmelo meglio di prima fino a quando non me lo fece diventare duro come il ferro mi chiese di metterglielo nella fica alla pecorina e di farglielo sentire fino in fondo. Me la fottei con rabbia e me la sbattevo così bene che mugolava sempre di si, poi volle venirmi sopra, mi distesi per terra, non dico il pavimento quanto poteva far male sulla schiena, ma non me ne fotteva un cazzo stavo scopandomi quella grazia di dio e non mi interessava di null’altro! Mi fotteva lei a me con molta foga si appoggiò all’indietro sulle braccia e con le gambe aperte seduta sul mio cazzo faceva sopra e sotto, le tette le sobbalzavano la lingua di fuori si leccava le labbra in continuazione. Poi volle così in quella posizione, io sdraiato per terra che le leccassi la fica mi si sedette in faccia e cominciai a leccarle il clitoride, era duro, lei se la teneva con le dita e mi diceva che mai nessun uomo aveva amato la sua fica come avevo fatto io. Il pavimento ci stava spaccando la schiena mi chiese di metterglielo nel culo, lo aveva fatto poche volte perché diceva che le faceva male e che gli uomini a cui l’aveva dato non avevano mai avuto un po di riguardo per cui preferiva non farlo. Me lo leccò e me lo bagnò per bene glielo ficcai dentro piano piano gemeva, diceva che faceva male ma nel frattempo si toccava la fica, entrò tutto e cominciai a stantuffarla nel culo dentro e fuori dentro e fuori ogni tanto usciva fuori e lei prontamente se lo rificcava dentro, mi chiese se volevo sborrargli nel culo o in bocca, io non la sentivo godevo solo, me la scopavo con tanta foga avevo il cazzo sempre più duro e dopo un po sentii che stava godendo e le venni nel culo.
6
2
13 years ago
il1duca215607,
46
Last visit: 11 years ago
-
La mia storia
Ciao cara redazione,il mio e un pò la storia di come siamo diventati porci o porca. Infatti non e cosa di tutte le donne avere un marito che ti cerca gli uomini da chiavare,tutto e cominciato per gioco prima gardando film porno poi con aquisti di cazzi finti ,cosi un poco alla volta facevo l'amore con cazzi che mi tappavano i buchi,ovviamente se erano veri meglio ancora,una volta guardando un porno con doppie penetrazioni mio marito mi chiese se ero capace di chiavarli,arrapata come stavo dissi perchè no.Cosi credendo che scherzasse un giorno si presentò con due giovani tentenni belli e cazzuti,rimasi sorpresa e cosi che sono dventata porca.Quindi cara redazione e molto bello per una donna provare tante emozioni,e tanti cazzi, un marito che per divertirsi ti cerca uomini sempre più belli e dotati,e la donna si sente più troia,avere dei cazzi tosti tosti a venti cm dalla bocca e buttarseli in gola,per poi mettersi in mezzo a farsi fare una doppia con sborrata in faccia.Questo mesaggio vale per tanta gente che vive una vita senza emozioni erotiche,vista che la vita e unica perchè non provarci?Un saluto affettuoso a voi tutti,e a chi legge ciao
4520
2
13 years ago
gustacazzo,
45/43
Last visit: 3 years ago
-
la nostra prima volta a tre......
Ci siamo visti......è accaduto.... !Era stato stupendo vedere mia moglie al mattino rasarsi le parti intime dopo la doccia, indossare un intimo da sballo, nero, con delle classiche autoreggenti, le sue scarpe con tacco 10 preferite, e seduta alla sua toilette, sciogliere e pettinarsi la sua lunga chioma nera, così abbigliata e con sopra una vestaglietta di seta nera e trasparente.....Ci eravamo dati appuntamento con lui in un hotel. Due camere per non dare nell'occhio...lo abbiamo atteso nella hall. E' arrivato...Guardava mia moglie, estasiato. Prendiamo un caffe e ci avviamo all'ascensore...saliamo in camera. Ci sediamo sul letto. Parliamo un po....metto della musica di fondo..abbasso le luci...lo sguardo mio e di mia moglie si incrocia...le faccio di si con la testa e lei sorride...allora mia moglie gli prende il viso fra le mani e comincia a baciarlo come lei sa fare....lui contraccambia....io inizio a scattare qualche foto e metto in azione la videocam...Lui è seduto ai piedi del letto lei a cavalcioni sopra....si baciano appassionatamente...lei inzia a spogliarlo...gli toglie la camicia...come fa anche lui. poi la gonna....resta in quell'intimo da sballo, con quelle belle cosce avvolte dalle autoreggenti.....lui è sotto, lei sopra. E' lei che ha deciso di condurre il gioco con lui. Gli slaccia la cintura dei pantaloni….abbassa la zip…gli prende il cazzo fra le mani e comincia a menarlo…lentamente con dolcezza…poi avvicina le sue labbra e lo avvolge tutto….riempendosi la bocca. Accompagnando con entrambe la mani quel cazzo nella sua bocca…lui fa volare i pantaloni…ora sono nudi sul letto.….lui si distende sul letto…lei sopra continua a baciarlo in ogni dove e a lavorare di bocca con quel cazzo,,il secondo della sua vita in assoluto…ora lei lascia quel lavoro di bocca e struscia la sua figa sul suo cazzo…lui la bacia avidamente visto che la sua bocca è di nuovo alla sua portata.. sento lei mugulare mentre nel frattempo mi spoglio anche io.....continuando a scattare qualche foto……la sento emettere mugolii di piacere....sento mia moglie che mi chiede di porgerle un preservativo con tono voluttuoso…vuol dire che è pronta.....mi alzo dal letto, ne prendo uno e lo passo al lui che lo indossa....è sempre disteso con lei che si è sempre sopra..... sono dietro di loro....vedo il suo bel culo e la figa bagnata nella cui fenditura entra il perizoma che ancora indossa.....ed il cazzo del lui duro....lei si scosta il perizoma prende il suo cazzo in mano e lo dirige nella sua figa....subito dopo vedo il suo cazzo sparire nella figa di mia moglie… lei sopra che sale e scende con ritmo….è la prima volta di un cazzo nuovo nella figa della mia donna…è adrenalina pura vedere lei all’opera..verderla salire e scendere su quell’asta, godersela tutta fino in fondo....salire e scendere su quell'asta dura con dolcezza, mentre mi gode le labbra della sia figa che lente assecondano col bordo bagnato il cazzo del ns amico, turgido e duro…lMi avvicino a loro….tocco la schiena di mia moglie ....la sua pelle è morbida…le tocco il buchino del culo mentre lei nella sua figa sta godendo del cazzo di lui …la bacio mentre lui le tocca il seno con la bocca si dedica a quei capezzoli grossiduri e turgidi.....…io mi metto in piedi sul letto , di fronte alla sua bocca, mentre è seduta su di lui disteso…. le do il mio cazzo in bocca..che lei succhia con altrettanta avidità….la sento godere sbattuta da quel cazzo e riempendosi la bocca del mio…..ora lei si sposta si mette distesa sul letto con le gambe poggiate per terra…lui quasi in ginocchio sul lato del letto le infila il cazzo nella figa mente io in ginocchio sul letto continuo ad offrire il mio cazzo alla sua bocca…lui la sbatte con ritmo e foga…lei gode di questo lo vedo sul suo viso……poi si cambia ancora….io mi distendo sul letto lei mi mette a 90 gradi, poggia le braccia sul letto per poi afferrare sempre il mio cazzo portandoselo alla bocca; lui gli infila in cazzo in figa da dietro…so bene che, per lei, è questa la posizione che predilige….tante volte immaginata nelle nostre fantasie ed ora realizzata…sento che ha mugugni e parole di goduria e come nelle ns fantasie ora comincia con le sue frasi elogiando quell'uomo che la sta sbattendo come una troia, elogiando il suo cazzo duro da da monta mentre lui la sbatte dapprima dolcemente poi con piu ritmo…lei bellissima…sensuale con quei tacchi ed autoreggenti che ancora indossa…..io le tocco il seno…bacio avidamente alternativamente i suo capezzoli disteso sotto di lei ….lui la sbatte ancora e lei mi dice pronunciando il mio nome “…guarda marito mia come mi sbatte il tuo amico….che bel cazzo grosso che ha….si si è grosso…come mi riempie tutta la figa….mi piace…sto godendo….”” E dopo molti minuti di questo sbattere e scopare la sento mugulare e venire in un orgasmo lungo…prolungato......anche lui nn si trattiene piu e viene nel suo preservativo……allora lui si sposta in bagno …noi restiamo sul letto…mia moglie mi abbraccia e distesa mi dice “…penetrami…" io la sbatto alla missionaria ..forte deciso….sento lei godere ancora…lui nel frattempo arriva e gli porge il suo cazzo in bocca……lei lo prende mentre si agita sotto i miei colpi….tolgo il mio cazzo e le lecco la figa mentre lei spompina il suo cazzo…è bagnatissima…un lago….lei sempre si dedica al suo cazzo con la bocca…..poi si gira verso di me e dice “…ora tocca a te godere….” Mi stende sul letto e si infila il mio cazzo in figa e comincia a salire e scendere sulla mia asta……lui gli da il suo cazzo in bocca…lei lo prende per un po…ma vuol dedicarsi a me….toglie la figa e si dedica con la bocca a me…lui ha capito. Ora osserva solo….osserva in uno specchio la vicino il culetto perfetto di mia moglie china su di me e si mena il cazzo…..lei pompa alla grande…su e giu…intensamente…con amore per quella giornata che ci siamo regalati……vengo alla grande… sborro copiosamente sussurrando il nome di mia moglie e baciandola e pronunciando due parole …"Ti amo"...Poi lei mi guarda....mi accarezza e mi da una bacio a sfiorarmi le labbra ..si alza e si avvicina a lui regalando anche a lui un suo bacio.....La mia donna da oggi non è solo una moglie, mamma perfetta e sempre presente ma è anche una incredibile complice di giochi,grande e sensuale amante con la quale condividere i piaceri segreti della vita. ps Che ne pensate.....? lasciate un vostro parere. grazieps2 la foto pubblicata è inerente l incontro raccontato
17935
11
13 years ago
luca e giovanna,
37/44
Last visit: 3 years ago
-
Pigiama party
Serena lo diceva da mesi e noi un pò scherzando e un pò schernendola cercavamo di fargli capire che era una bambinata.Lei insisteva, all'età di 25 anni di rifare un pigiama party con le vecchie amiche di liceo, e stava organizzando da mesi."Dai ragazze, un tuffo nel passato...a non tutte...solo io Claudia,Alessandra e Stefania...il vecchio gruppetto Girl Power!".Era entusiasta, sia io che Stefy e Ale eravamo davvero poco convinte.Cosa dovevamo fare?rimetterci il pigiama quasi 10 anni dopo,metterci a parlare di maschietti che ci piacevano, mangiare cioccolato e bere vodka?Alla fine un pò perchè prese per stanchezza un pò per noia accettammo l'invito.Era a casa di Serena appunto, che divideva con due inquilini abbastanza tranquilli e taciturni, erano studenti fuori sede che nel finesettimana andavano alle loro case fuori.Era appunto un sabato e Serena preparò tutto, il cioccolato,la birra la vodka e anche qualche copia vecchissima di "CIOE'". Ci ritrovammo alle 21.00 pronte a una cena a base di patatine,pop corn e cioccolato innafiato da alcol.Appena arrivate trovammo Serena conciata in un modo assurdo:ciuccetti ai capelli alla pippi calzelunghe,pigiama rosa e lecca lecca.Lei ci disse "e che volete rimanere così?...in camera da letto ci sono pigiami e "trucchi"...". Andammo e ognuna di noi si conciò in maniera diversa, ma tutte abbastanza ridicole.Iniziammo a smangiucchiare e a ridere,mano mano che l'alcol si consumava diventavamo più brille e benedicevamo la nostra amata Serena che ci aveva convinto a fare questa pazzia.Iniziammo mezze ubriache a parlare delle nostre ultime esperienze in maniera goliardica.Stefania "il mio ex mi ha lasciato...e io la sera stessa mi sono fatta sbattere dal cameriere di colore che lavora al ristorante sotto casa mia...mi ha portato nel magazzino e mi scopata fino in gola",Alessandra invece "io non vedo un cazzo da mesi...a forza di farmi i ditalini mi sono dovuta tagliare le unghie...".Io non sapevo che dire, ero sempre molto imbarazzata a parlare di queste cose.Serena disse "ragazze certo all'età nostra il pigiama party dovrebbe essere più sostanzioso non trovate?...voi avete mai avuto esperienze bisessuali?".Io, stefy e Ale sgranammo gli occhi e facendo il gesto di togliere la bottiglia di vodka dalle mani di Sere gli abbiamo detto "ma ti sei impazzita o sei ubriaca?".Ad un certo punto sentimmo il citofono."chi sarà mai?" e serena "avranno sbagliato" e cosi mi alzai a rispondere.Era uno degli inquilini,praticamente era tornato dalla stazione perchè la ragazza un minuto prima di prendere il treno gli aveva detto che non voleva vederlo.Lui innervosito indagò e capì che c'era un altro nella vita della sua ormai ex fidanzata.Entrò in casa con un sguardo di pietra, ma appena incrociò gli occhi di serena sbottò in lacrime."La puttana mi ha lasciato...per un altro..." e a quelle parole l'abbracciammo tutte.Lui si sedette per terra con noi e noi per tirarlo su iniziammo a scherzare e ad alzare il gomito di nuovo.Dopo aver finito due bottiglie di limoncello e una di vodka a stento capivamo chi eravamo.Luca, che aveva smesso di piangere, incominciò ad abbracciare tutte noi e a darci baci affettuosi sulle guance.Serena che era la più fuori di testa dice "giochiamo al gioco della bottiglia".Prendono un bottiglia, ci si mette in cerchio e si fa girare.Uscimmo io e Serena.Serena tutta eccitata "dobbiamo baciarci" e io "ok un bacetto da amiche" e lei "ehi mica abbiamo 16 anni...non hai coraggio".Io allora fuori come un balcone per la sbronza mi avvicino e incominciamo a baciarci appassionatamente, con le nostre lingue che giravano vorticosamente di fuori.Serena si sfilò il pigiama mostrando il seno e poi giù anche i pantaloni, soprendendoci che nn aveva le mutandine.Luca si avvicinò a Serena e incominciò a baciargli il culetto mentre noi ci baciavamo ancora.Stefy ed Ale incominciarono a baciarsi anche loro e a spogliarsi...avevamo perso il controllo.Denudammo Luca, e noi ormai completamente spogliate, incominciammo a leccargli i capezzoli e Serena senza pensarci si avventò sul cazzo mentre io gli massaggiavo i coglioni.Luca godeva,anche se non si rendeva ancora conto di quello che stava succedendo.Io mi misi a pecora e Luca mi penetrò subito la fica, mentre Stefy mi baciava dolcemente e le altre stuzzicavano il mio culetto e i testicoli di Luca.Facemmo a turno,Luca resistette a lungo, non riusciva a venire e ci scopò per ore finchè io dopo 3 orgasmi gli feci infilare il suo cazzo nel mio culo strettissimo.Lui pompò con forza 5 minuti e mi venne dentro.Lo sperma che colava fu di richiamo a tutte le altre tre.Serena lo prese in bocca per intero e lo passò a Stefy che lo passò ad Ale che lo ingoiò.Finito ci sdraiammo tutti sul letto anche se quello sarebbe stato solo l'inizio.....
4
2
13 years ago
Valeriotesti, 34
Last visit: 8 years ago -
La trans...a sorpresa
Quella sera non avrei mai pensato che sarebbe stata la prima volta.Rientrato a casa stanco dopo una giornata di lavoro in ufficio, mi accingevo a una cena frugale prima del meritato riposo.Ero troppo stanco per cucinare e scesi giù al ristorante cinese dall'altra parte della strada per comprare qualcosa a portar via.Entrai nel ristorante giapponese, ordinai un paio di involtini primavera e mentre attendevo mi fumavo una sigaretta fuori la porta.Uscì una ragazza molto carina,cinese,occhia mandorla, con un vestito molto attilato che mostrava il suo corpicino longilineo.Aveva i capelli lunghi neri e lisci, le mani affusolate, portava una seconda di seno e aveva delle labbra molto carnose (probabilmente rifatte). Lei mi sorrise e io imbarazzato ma contento gli dissi "se non c'era questo ristorante digiunavo stasera".Lei sorridendo mi rispose "vivi solo?non hai moglie che prepara cena?".La sua voce era sottile e sembrava quasi il suono di un fluato, alchè risposi "no..no..vivo solo e nessuno cucina per me".Lei a quel punto si avvicinò e guardandomi negli occhi mi disse "la cena si risolve...ma la compagnia di notte come si fa?".A quel punto arrivò il cameriere con la mia cena, pagai e mi avvicinai alla porta mentre lei continuava a fissarmi. "la compagnia di notte è facile trovarla, basta sognare...e magari un angelo come te mi viene a trovare....".Lei scoppiò a ridere, quasi come se si aspettasse più che una poesia un invito a casa."Senti, io sono di shangai...non si usano poesie...mi fai salire da te?".Io non risposi neppure la presi per mano e attraversammo la strada.Passando davanti la farmacia adiacente al portone del mio palazzo buttai un occhio sul distributore di preservativi quando lei accortasene mi disse "tranquillo amore...ce li ho io...non giro mai senza!". Entrammo nell'ascensore e lei si avvicinò a me, le nostre labbra si toccarono e senti un dolcissima lingua nella mia bocca.La muoveva gentilmente e incominciò a girare intorno alla mia.Mentre ci stringevamo mi divenne duro e le se ne accorse subito.Arrivammo al portone di casa, aprii frettolosamente e entrammo mentre continuavo a respirare a pieni polmoni il suo profumo. "ti va di bere qualcosa?" e lei "casomai dopo" e si diresse verso la camera da letto.Si incominciò a spogliare,levandosi gonna,camicietta e scarpe.Rimase con autoreggenti,mutandine e reggiseno.Io mi incomincia a spogliare e rimasi subito nudo come se anche gli slip mi bruciassero addosso e mi dessero fastidio.Avevo il mio cazzo in super tiro, e avevo il terrore che appena avesse iniziato a succhiarmelo sarei venuto e avrei fatto la figura del coniglietto.Lei si levò il reggiseno e si sedette sul letto facendomi cenno di avvicinarmi.Quando mi avvicinai incominciò ad accarezzarmi con il piede sul petto scendendo piano piano giù fino alle palle solleticandomele dolcemente.Gli sfilai le calze e gli baciai i piedi nudi, accordendomi che profumavano anch'essi.Lei poi si inginocchiò sul pavimento e mi incominciò a succhiare.Era diverso da tutte quelle con cui ero stato.Lei riusciva a prendere fino in gola il mio cazzo di 20 cm e quando lo toglieva di bocca faceva uno schiocco.Io ero super eccitato, presi nervosamente il preservativo che lei tirò fuori dalla borsa e cercai di aprirlo,ma vedendomi in difficoltà lei me lo tolse di mano e con un colpo preciso recise la confezione. Stavo per mettermelo quando lei mi disse "non mi levi prima le mutandine?".Io non me lo feci dire due volte, presi i due fili laterali del tanga e glielo sfilai. Lei allora rimasta nuda mise le mani in mezzo alle gambe ben chiuse e tirò fuori qualcosa.Quel qualcosa era proprio quello che non avrei mai immaginato.A quel punto rimasi di stucco, vidi il suo uccello e lei che se lo toccava.Ero super eccitato e non sapevo che fare.Lei mi disse "amore...non aver paura..".Allungò le gambe mi prese ai fianchi con i piedi e poi mettendomene uno sulla testa avvicinò la mia bocca al suo uccello.Incomincia a succhiarlo e sentivo diventarlo duro nella mia bocca.Sarà stato 18 cm ma era talmente duro da sembrare enorme.Incominciai ad aiutarmi con le mani, lei gemeva e mi diceva "amore sei bravissimo..".Io provavo un piacere incredibile nel far provare quel piacere.Ad un certo punto la vidi irrigidirsi e gemere più forte.Di scatto mi allontanai ma la sua schizzata mi colpì sul viso.mi disse "amore ti prego continua con mano.." allora i misi la mano e continuai a masturbarla velocemente mentre lei continuava a schizzare fiotti di sborra calda.Pochi secondi dopo mi sorrise e mi disse "vieni amore" e prendendomi il cazzo in bocca mi infilò il preservativo e mi fece venire sopra di lei.Lei tenendo le gambe larghe si infilo il cazzo mio nel suo culo e incominciai a incularla.I suoi piedi mi accarezzavano le orecchie e io di tanto in tanto li baciavo e leccavo.Ero sopra di lei, in posizione del missionario, e sentivo il suo copioso e caldo sperma bagnarmi l'addome a ogni strusciata ma non mi importava.Lei nonostante fosse venuta da poco si masturbava e aveva già raggiunto l'erezione.Io stavo impazzendo, avrei voluto non finisse mai, ma stavo trattenendo la sborrata.Lei mi disse "amore vengo..." e a queste sue parole l'eccitazione si fece incontrollabile e schizzai anche io mentre lei si sborrava sulla pancia.Mi avvicinai e la baciai e le dissi "se l'avessi saputo non avrei mai accettato..ma grazie di non avermelo detto".Lei mi sorrise e disse "amore...e a mamma tua glielo diciamo?" e scoppiammo a ridere abbracciati pensando a tutta la notte che ci avrebbe aspettato.
4
3
13 years ago
Valeriotesti, 34
Last visit: 8 years ago -
Amore dopo il sesso
E’ una sera di pioggia e di freddo ed io sto correndo sull’autostrada verso una femmina che immagino impegnata a far uscire il fidanzato dalla sua casa (cosa mai dirà? Che ha mal di testa..che è stanca e deve dormire?). L’odore di sesso pensato m’appiccica sempre più forte l’ansia al respiro. Sulla corsia di sorpasso corro contro la mia impossibilità di resistere ai richiami di parole suadenti e calde al telefono. Avrei anche altre donne che mi riscaldano ogni tanto l’anima e il cuore con tenerezze e parole. Pazienti m’aspettano ed accettano i miei frequenti dinieghi, ma vorrebbero che le divaricassi il cuore mentre io sarei capace soltanto di aprirle le cosce e scoparle. Non posso rubare il corpo e lasciare intatto il cuore ad una donna che vuole essere amata. Meglio graffiare quello di una donna che mi vuole part-time come un maschio da orgasmo sicuro che poi se ne vada ad asciugarsi altrove. Ed eccomi qui, che infilo l’uscita di questa città che puttana si adagia sui colli con le cosce bene aperte al mare. L’Sms è ansioso ”aspetta..c’è lui”. Mi fermo in un bar. Non ho voglia di nulla ma mi costringo ad ordinare un caffè. Il barista mi guarda e sorride ed io mi sorprendo a pensare che lui sappia perché sono li’. Impossibile, è vero, ma l’ansia di un amante esplode ad ogni piccolo rumore. Mi siedo e sfoglio un giornale senza leggere nulla, attento solo alla suoneria del mio cell. Entra una donna con il viso rosso di alcool. Ordina un amaro e si siede poco piu’ in la’. E’ triste ed ha gli occhi lucidi. Evito di incrociare lo sguardo perché conosco quel tipo di donna: se solo ci scambi una frase qualunque ti scarica addosso per ore tutta la sua vita disordinata fatta di bevute e di amori ormai persi. Il cuore si ferma per un attimo. Entra LUI e nello stesso momento suona il cell. Non posso rispondere non me la sento. Mi alzo ma la mia suoneria è in “ascendente” e tutti mi guardano. Faccio finta di leggere il nome di chi mi chiama, lancio un ufff di stizza e rispondo neutro con “ti chiamo io sono occupato adesso”. Mi avvicino nervoso alla cassa ma mentre sto’ pagando la suoneria ricomincia a a riempire il locale. Alzo gli occhi al cielo aspettando il resto e forte chiedo al barista “il confine è lontano da qui?”. Lui mi guarda perplesso e comincia con un “dopo il primo semaforo giri a ………” e continua mentre io che annuisco con gli occhi fissi sui suoi e la mente in subbuglio, penso ad altro. Il cell smette di suonare per un attimo, ma poi ricomincia. LUI si avvicina a pagare e mi guarda divertito. Sapesse chi è , forse quel sorriso ironico sparirebbe dal suo viso. Esco. Il freddo mi precipita addosso, ma non voglio andare da lei finchè LUI è così vicino. Rispondo alla chiamata. Lei è arrabbiatissima ed io cerco di spiegare, ma le mie parole sopra le sue non si capiscono. Allora urlo “stai zitta”. E il silenzio cade. Le spiego i fatti con calma e lei risponde remissiva e quasi eccitata: quell’urlo l’ha devastata, come uno schiaffo durante l’orgasmo. Finalmente LUI esce ed io abbasso la voce. Parlo come se lei fosse all’altro capo del mondo e non a 300 mt. Parte, arriva al semaforo svolta e scompare. Mi calmo. Tutto ritorna nell’ovvio, la tempesta finisce, il respiro si calma. E’ arrivato il momento di correre da lei. Parcheggio la macchina nel solito posto, al buio, nascosta tra due siepi in mezzo a coppi rotti e barattoli vuoti. Guardo il cancello semiaperto che mi aspetta. Senza esitare lo varco. La porta di casa si arrende al mio tocco, entro al buio. Solo una luce fievole giu’ in fondo. Non la chiamo e in silenzio percorro il corridoio ed entro nel salotto, profumatissimo e rischiarato da molte candele poste ovunque. Lei non c’è. Mi guardo attorno e la chiamo piano. La porta del bagno si apre e lei esce di corsa. Mi travolge abbracciandomi ed io perdo l’equilibrio. Cado sul divano che scricchiola incazzato. Senza parlare ci riempiamo la bocca di morsi, respiri e saliva: mi sbrana e mi sveste, tutto nello stesso momento e quando vola la mia camicia bianca vedo un rosso fugace, una striscia che pare uno strappo. Le blocco le mani, ma non posso fermare il suo viso che impazza contro il mio, finchè non le prendo i capelli e dolorosamente la tiro indietro. Resto di sasso. La sua bocca sembra piena di sangue e il suo viso pieno di ferite. La guardo cogli occhi sbarrati. Si alza, allarga le cosce e si mette le mani sui fianchi e ride sguaiata. Ci arrivo: è rossetto. Le sue labbra riempite di rossetto scadente hanno fatto scempio di me e di lei e della mia camicia e noto che anche i suoi occhi son truccati pesanti, sotto ciglia allungate e tirate all’insù. Come una puttana, una troia. Mi eccito! Non qualcosa di provato finora, non quel brivido intenso e lungo che mi causa un’erezione dolorosa e immediata. Mi alzo, l’afferro e la lecco sul viso, la bacio le succhio la saliva e la ingoio, la mordo e la stringo forte. Lei mugola e risponde colpo su colpo mentre le sue unghie rosso fuoco mi graffiano ovunque. "Fottimi" mi urla. Non mi piace in assoluto il termine, ma questo momento rende meglio l'idea di questa donna che stasera ha voglia di essere mia. Si muove sul mio corpo come un serpente, sale e poi ridiscende senza darmi pace col suo ginocchio fra le mie cosce, senza darmi il tempo di capire, senza darmi il tempo di reagire, senza nemmeno lasciarmi pensare se sbatterla li’ in piedi o gettarla sul marmo per terra. Ma c’è il divano dietro di me. Mi getto all’indietro e lei sopra mi si incolla riempiendomi di quel sapore di rossetto che lascia la sete in gola e scatena la voglia di farle male. Mi piace. Mi morde e il dolore che mi colpisce aumenta la voglia di lei. Una voglia bestiale e primitiva, voglia di una donna da usare come piacere assoluto. I suoi seni mi schiacciano il sesso che risponde con costanti contrazioni, quasi potesse diventare più duro di adesso. La sua bocca scende lasciando tracce di rosso, come un sentiero di passione, come ferite di coltello sulla mia carne. Si ferma, lo affronta, lo prende in mano e lo osserva. Lo lecca e lo bacia. Lo ingoia e mi guarda. Mi prende una voglia illogica di venirle sul viso, che limito togliendo i miei dai suoi occhi da demonio. Getto indietro la testa e mi gusto il suo lavorìo rumoroso, avido, cui è impossibile resistere per molto tempo. Lo sento il piacere che sale e sto quasi per accettare l’idea di farlo esplodere, ma i suoi denti mi mordono. Così forte che sembrano staccarmi brandelli di carne. La spingo lontano, mi inarco e controllo i danni. No nulla. Respiro. La guardo con odio, ma lei si alza, allarga le gambe, si porta sopra di me e si piega ingoiandomi lentamente. Mi cavalca sicura tenendo le mani sulle mie spalle. Si muove sempre piu’ veloce vomitando parole che sanno di sesso, promettendo che nessun altro orgasmo sarà uguale a questo. Afferro i suoi fianchi e la fermo appena un istante. Sento che non resisto, che sto per impazzire, che sto per venire. Ma lei ancora una volta capisce e si toglie. Si abbassa e lo morde. Un dolore acuto mi attraversa mentre uno schiaffo la colpisce al viso e la fa vacillare. Controllo, nervoso. Nessun danno apparente, ma il dolore persiste seppure in calando. Mi pento ”scusa” sussurro. ”Scusa” ripeto. Lei è eccitatissima, ride forte e mi assale piu’ selvaggia di prima. Mi morde il viso, il collo e le labbra, mi si struscia sui fianchi, respira faticosamente mentre ripete “prendimi, sbattimi, fammi male, non sono la tua donna”. Mi alzo, la giro, la spingo sul bracciolo del divano e le prendo i capelli nel pugno ed al primo affondo violento sento il profumo di sesso che si sparge nella stanza. Rimbalzo ad ogni colpo sui suoi glutei, come un’onda che torna indietro dopo avere impregnato la spiaggia. Ogni colpo piu’ veloce dell’altro, ogni colpo è la rivendicazione del possesso assoluto, ogni colpo è chiamato e voluto ancora piu’ forte, ancora piu’ dentro. Sto impazzendo. “Tirami i capelli –urla- mordimi la schiena, strattonami, sgridami, fottimi, rompimi, fammi gridare, colpiscimi forte, insultami, imponiti, allargami, forzami....usami…..” Improvvisamente la sento tremare e con un piccolo gemito la vedo afflosciarsi come una bambola di pezza sul divano. Resto in piedi sudato e distrutto. Lei sembra quasi svenuta se non fosse per il respiro a bocca aperta e per i brividi che le disegnano la schiena. Mi avvicino e mi siedo. Le accarezzo la fronte con un dito, poi il naso. Bello: non l’avevo mai notato cosi’ bello. Mi fermo sulle labbra. Lei apre la bocca e me lo morde…piano. Si gira ridendo e mi abbraccia. Mi bacia con passione e dolcezza, mi sussurra parole lievi. Ci respiriamo addosso ascoltando il sangue che scorre nelle vene dei nostri corpi feriti, strisciati, morsi, dolenti. Cediamo al sonno. Dopo un’ora io mi risveglio. Lei ancora dorme. La prendo in braccio e la porto sul letto. Mi faccio la doccia, mi vesto e prima di andare mi chino su di lei e la sfioro con un bacio. ”Ciao amore” mi sussurra. Esco e lungo l’umida e fredda autostrada, tra uno starnuto e l’altro per via dei capelli ancora bagnati mi chiedo se quell’ “amore” fosse per me o forse nel sonno mi ha scambiato per lui. Di certo non glielo chiederò mai!
5
1
13 years ago
senzazucchero, 52
Last visit: 13 years ago -
Un momento atteso anni...
Eravamo appena entrate dalla porta di casa e subito mi sentii afferrare per le mani e con una mossa professionale mi aveva girata baciandomi appassionatamente sulle labbra. Eravamo entrambe eccitate e ci desideravamo a tal punto che lasciammo cadere le nostre borsette a terra e ci abbracciammo appassionatamente baciandoci più volte. Faceva caldo, ma a noi interessava poco, i nostri sudori si univano aumentando l'eccitazione. Sentii piano piano la sua mano farsi spazio sotto la mia minigonna e giungere all'elastico delle mie mutandine allargandolo per entrarvi con le dita e scoprire la mia intimità. Lei era esperta, si vedeva e lo potevo sentire dalla sua capacità di tenermi lì, contro il muro facendomi sua senza rendermene conto. Mi baciava appassionatamente ed io rispondevo volentieri ai suoi approcci lasciandomi andare...la sua mano ormai accarezzava la mia vagina ed io avevo inconsapevolmente aperto le mie gambe per agevolare il suo e specialmente il mio piacere. Le sue dita mi penetravano su e giù come tanti piccoli membri impazziti e mi donavano un grande piacere...la sentivo ansimare eccitatissima, ma voleva dirigere lei il gioco, non mi lasciava prendere la ben che minima iniziativa. Le sue pupille erano dilatate...capii che voleva guardarmi negli occhi mentre raggiungevo l'orgasmo...voleva farmi vedere quanto era brava e quanto non potevo resisterLe...mi voleva avere tutta sua. E così feci....dopo pochissimo non resistetti più e dopo aver mugolato piano per una decina di volte scoppiai in un urletto di piacere che segnava il momento in cui l'orgasmo era giunto e lei capiva di aver fatto un ottimo lavoro...Le mie gambe cedettero e mi trovai a terra seduta con lei in piedi davanti a me che dopo aver annusato la sua mano l'aveva portata alla bocca per leccarne le dita bagnate del mio umore...ero esausta. Anna mi guardò e baciandomi mi sussurrò all'orecchio..."ora posso dire che ti ho avuto...ho aspettato tanto!"
44
0
13 years ago
admin, 75
online -
Quella volta in vacanza
Era trascorso un anno da quando ci incontrammo la prima volta. Un anno trascorso nella normalità più assoluta dove nulla lasciava presagire a quanto ardore e desiderio fosse covato. Ci incontrammo e quel feeling da subito nato, sembrava non essersi mai interrotto. Anzi, un anno era trascorso in meno di un secondo. I giorni trascorrevano nel relax più totale. L'ozio, quello atteso per un anno intero, padroneggiava e non lasciva spazio ad alcuna iniziativa. Non era apatia, ma semplicemente voglia di non fare nulla. Come tutti i giorni, anche quella sera mi recai alle docce. Le preferivo a quella di casa perchè era più spaziosa, in lunghezza e larghezza. All'apparenza tutto era uguale. Eppure, a mente fredda e rivivendo quei momenti, qualcosa ci fù di diverso. Incamminandomi c'era lei sull'uscio di casa sua che mi osservava. Notai che si mordeva il labbro inferiore mentre con le mani si cingeva i fianchi. Al mio passaggio la salutai come sempre. La confidenza era tanta e reciproca. Per ma la doccia è un rito. Anche in vacanza. Era mia abitudine poi, utilizzando delle docce pubbliche, usare sempre la stessa. Era un po come avere l'impressione di essere tra le proprie mura. Un po tutti conoscevano questa mia abitudine e tutti sapevano anche il numero della doccia in cui mi recavo. Ero in doccia, nudo, avevo iniziato a bagnare il mio corpo e sentivo l'acqua irrorare il mio capo. La doccia mi ha sempre fatto lo stesso effetto: mi provoca un'erezione. Ero li che mi insaponavo quando ad un tratto sentii una voce dire: apri sono io. Non attesi altro dire, non mi chiesi nulla, non pensai a nulla. Chiusi l'acqua ed aprii l'uscio. Lei sgattaiolò dentro e si avvinghiò alle mie labbra. Non ero sorpreso. Forse era proprio quello che cercavo e desideravo. Sentii la sua lingua cercare la mia. Aprii la mia bocca e con avidità risucchiai la sua lingua. Allontanai le mie labbra dalle sue facendo attenzione affinchè le lingue continuassero ad accarezzarsi. Le sue mani frugavano il mio basso ventre stringendo la mia nerchia ormai turgida e dura. Le mie dita accarezzavano la sua fregna ancora ricoperta dal costume. Ad ogni passaggio sentivo le sue grandi labbra aprirsi vogliose e schiudersi come i boccioli di un fiore a primavera. Senza esitazione scostai il suo costume ed affondai il dito medio della mano destra nella sua intima profondità. Era bagnata, vogliosa, eccitata. I suoi capezzoli dritti facevano concorrenza al suo clitoride. Si voltò e piegandosi il giusto necessario, accompagnò il mio cazzo nella sua fica. La penetrai e la sentivo gemere di passione. Una passione che doveva rimanere repressa a causa del luogo ma quindi ancor più porca. Le mie mani, poste sulle sue spalle, la spingevano a me. Afferrò una mano e la strinse tra le sue labbra. Ad ogni spinta il morso diveniva sempre più forte. Godè all'inverosimile. Sentivo la sua linfa vitale sul mio cazzo. Volevo venire anch'io, volevo godere. Lei si accorse di questo. Si voltò, si inginocchiò e iniziò a spompinarmi. Senti la sua bocca sulla mia cappella e non ci volle molto. La sborra copiosa inondò la sua bocca. Lei continuò a succhiare ed a ingoiare. Si alzò, mi guardò e con ancora la bocca bagnata dal mio seme, ci baciammo. Lei continuò ad accarezzare il mio pene mentre io la sua patata. Accarezzai anche il suo sfintere e con la lingua assaporai nuovamente i suoi capezzoli. Poi, così come venne, uscì di gran lena. Di li a pochissimo ci saremmo rivisti. Sicuramente in altra veste, ma con la consapevoelzza di aver condiviso attimi di intensa passione.
6
0
13 years ago
exagonbike,
39
Last visit: 12 years ago
-
La doccia e...
"Luca! Non sapevo che fossi qui!" Francesca era appena entrata nella cabina della sauna, sorprendendo il figlio diciassettenne della sua amica, disteso tranquillamente sulla panca. Luca si alzò di scatto sulla panca. "Mi scusi, signora Amrita, credo che avrei dovuto chiedere prima di usare la sauna," rispose imbarazzato. Francesca scosse la mano per rassicurarlo. "Sciocchezze. Ti avevo detto appena arrivato che per queste due settimane tu eri con me e James, e che la nostra casa era la tua casa. Ovviamente, anche la sauna." Riaprì la porta per uscire. "Ritornerò quando avrai finito." "Oh, no signora Amrita, non voglio mandarla via." Francesca lasciò la porta. "Bene, è sempre carino avere da chiacchierare mentre ci si fa una bella sudata. Ma qualcuno preferisce stare da solo." "Non vale per me," rispose, benché il suo leggero nervosismo tradisse il suo imbarazzo. Non aveva previsto che la madre di James potesse venire nella sauna, ed indossava solo un paio di pantaloncini da ginnastica bianchi. "Benissimo," rise Francesca. "Un ragazzo carino come te non può avere nulla da nascondere." Lo disse mentre annuiva sorridendo. Luca era imbarazzato, e si sentì avvampare. Cercò in tutti i modi di darsi un contegno. Francesca distese un telo da bagno multicolore nella panca, accanto ad Luca. Era in piedi davanti ad lui, e distrattamente slacciò la cintura del suo accappatoio bianco. "E poi, io sono vestita ancora meno di te!" Mentre diceva questo, afferrò i bordi dell'accappatoio. Guardando direttamente negli occhi il ragazzo, allargò lentamente l'accappatoio, mostrando così il corpo vestito da un piccolo bikini. Gli occhi del ragazzo si spalancarono involontariamente, mentre guardava la mamma del suo amico. La sua bocca si aprì visibilmente. Francesca gli sorrise, continuando a guardarlo per parecchi secondi. Poi si tolse l'indumento dalle spalle, lasciandolo cadere a terra. Luca guardò quel corpo incredibile, vestito solo di un piccolissimo bikini giallo. Il colore brillante si accostava alla pelle liscia ed abbronzata, leggermente olivastra. Era bellissima. Benché fosse sopra i quaranta, poteva sembrare molto più giovane. Il suo viso era dolce e caldo, con degli occhi scuri scintillanti e delle labbra sensuali. I capelli erano neri, senza colori artificiali. Non era alta, ma veramente ben proporzionata: il fisico poteva essere quello di una trentenne. Qualsiasi uomo si sarebbe voltato al suo passaggio. "Hey, Luca, sei diventato muto? Ti piace il mio bikini? Non credi che sia troppo piccolo?" Gli sorrise, passandosi la mano tra i capelli. Rimase in piedi di fronte a lui, aspettando la risposta. Lui rispose imbarazzato al suo sguardo. "Hmm, è un po' piccolo, è vero signora Amrita," riuscì a dire, "Ma le sta benissimo." "Sono contenta che ti piaccia," rispose mentre si sedeva. "Mio marito adora questo costume, ed è meglio che sia così, dato quello che mi è costato!" Lo guardò negli occhi da vicino. "E poi, gli piace qualsiasi cosa metta in mostra le mie tette," disse infilando le dita sotto le sottilissime spalline del reggiseno, e tirandole un po'. Il ragazzo tossì incredulo. Non poteva credere che avesse pronunciato quelle parole. Tette? "In effetti," continuò imperterrita, "Si può dire che in una donna guardi solo quello." Fece una pausa. "Da come mi guardi, credo che anche tu sia come lui!" "Signora Amrita!" Lei rise, raccogliendo il telo e asciugandosi il sudore che ormai iniziava a formarsi sul viso. Era sempre in piedi di fronte a lui. Rimise a posto il telo sulla panca accanto al ragazzo, e si sedette rivolta verso di lui. Incrociò le belle gambe come per un gesto di seduzione. Mise una mano sul ginocchio del ragazzo "Non c'è problema Luca. Alla maggior parte dei ragazzi piacciono le donne con le tette grandi. Anche a mio figlio. Me l'ha perfino detto." Si piegò verso di lui per sussurrargli nell'orecchio: "ma il tuo segreto sarà al sicuro con me." Era tutto vero. Fin da quando l'aveva vista la prima volta, aveva sempre osservato furtivamente ed appena poteva le sue tette. Francesca aveva veramente un seno incredibile, non soltanto come dimensioni. Fin dalla sua adolescenza, aveva sempre avuto un seno scultoreo; e poi era diventato anche grandissimo. Da almeno vent'anni era abituata ad attirare gli sguardi di tutti gli uomini che incontrava. Ed il bikini che indossava ora copriva a malapena le areole scure attorno ai capezzoli. Non che il resto del corpo fosse da meno: vita stretta, fianchi soffici ed arrotondati, pancia ben in dentro e gambe lunghe, slanciate e soprattutto lisce come seta. Prese ancora tra le dita i lacci del reggiseno, e li tirò per metterselo a posto. "Di solito mi sento sempre a posto con il fisico, ma a volte i reggiseni sono veramente troppo piccoli, e specialmente questo. Credo che non sia male da vedere, ma a volte mi fa un po' male." Di nuovo armeggiò con i lacci del reggiseno, con una smorfia nel viso. Lo guardò negli occhi. "Mi sta veramente dando noia, non so perché. Ti offendi se me lo tolgo?" Luca era scioccato. "Non dovreste farlo, signora Amrita!" sbottò senza controllarsi. "Non dovrei forse, ma con il tuo permesso…" disse senza dare importanza alla cosa. "Sta diventando veramente scomodo." "Beh," disse Luca indeciso. "Allora va bene!" rispose lei, togliendoli la possibilità di scelta. Lentamente, continuando a guardarlo negli occhi, portò entrambe le mani dietro la schiena e sganciò il reggiseno. Le sue enormi tette balzarono in avanti, dato che erano state veramente compresse. "Ah! Ora sto molto meglio," disse con sollievo. Poi si tolse il reggiseno dall'alto e sopra le braccia. Sorridendo, lo lasciò cadere sulle cosce di Luca. "Ora guarda pure finché vuoi, ma attento a non consumarti gli occhi." Gli occhi di Luca vagavano in tutte le fantastiche forme esposte senza vergogna. "Dio!" mormorò involontariamente. Le enormi tette sporgevano in avanti con le punte a cono, e terminavano meravigliosamente con i capezzoli completamente eretti, circondati da due perfette areole scure. Gli occhi gli rimasero fissi su quei capezzoli turgidi, che sembrava chiamassero delle dita a stuzzicarli. Notando che Luca aveva lo sguardo praticamente ipnotizzato, lo fece mettere più comodo prendendogli le spalle e spingendole indietro verso lo schienale della panca, mentre sporgendo le tette in avanti gli sfiorava il torace. Poi si mise le mani sui fianchi, e rimase con le tette sporgenti in avanti, come per un'esibizione. "Credo che ti piacciano," disse con complicità. Il ragazzo non disse nulla, ma continuò a guardare, ora un po' imbarazzato. Lei rideva. Poi si avvicinò ancora a lui, improvvisamente seria. Si guardò le tette, che nel frattempo si erano coperte di sudore. Si pizzicò appena i capezzoli eretti. "Hai buon gusto, sono tutte naturali." Si alzò in piedi, e fece un passo indietro, sempre guardandolo. "La nudità è un qualcosa di cui non bisogna vergognarsi, Luca. E' una cosa naturale." Dicendo questo, prese con le dita i lacci delle mutandine del bikini e se le abbassò sulle gambe, mostrando un soffice e nerissimo triangolo tra le cosce. Se le tolse del tutto. "Come vedi, non sono per nulla timida!" Si girò di 180 gradi e lasciò che il ragazzo esaminasse il suo fantastico e sodo sedere. Poi si girò ancora, guardandolo negli occhi. "Sarò anche vecchia, ma faccio ginnastica tutti i giorni, e sono orgogliosa del mio corpo." Si passò la mano sui capelli. "E' proprio bello, non credi?" disse con complicità. Luca si sgranchì nervosamente le spalle. Non aveva mai sentito porre una domanda più retorica. Il suo pensiero era che fosse incredibilmente bella e desiderabile, mentre posava senza vergogna di fronte a lui. Non poteva credere che fosse completamente nuda, ad un metro davanti a lui. Era imbarazzato anche perché sentiva che un'enorme erezione stava crescendo dentro i suoi pantaloncini. Pregò che non se ne accorgesse. "Signora Amrita, lei è la più bella donna che abbia mai visto." Francesca sorrise radiosa. "Sono felice che lo pensi." Gli strizzò un occhio. "Devo sentirmelo dire di tanto in tanto." Stirò le braccia sopra la testa. "Mi piace essere nuda. Mi fa sentire libera e viva. Sai Luca, mi sento perfettamente a mio agio ad essere nuda di fronte a te. Guardami pure finché vuoi. Non essere imbarazzato, io non lo sono." "Beh, deve ammettere che ci metterò un po' di tempo ad abituarmi," rispose Luca. Francesca sorrise. "Credo di capirti. Sei giovane, e scommetto che gli ormoni si stanno scatenando." Si inginocchiò di fronte a lui, con le mani appoggiate sulle sue cosce. Le strinse appena, con tocco lieve. "Scommetto che la vista del mio corpo nudo ti ha fatto andare su di giri!" Continuava a stringere le cosce del ragazzo, con le mani che scorrevano impercettibilmente verso le anche. Guardò in basso, verso il grosso gonfiore che tendeva i pantaloncini. Spalancò gli occhi e deglutì. "Davvero su di giri. Luca, ti ho fatto venire un'erezione!" Prese con le dita l'elastico dei pantaloncini, e lo tese. "Ti ho mostrato le mie cose, ora devi mostrarmi le tue." Il ragazzo era semplicemente paralizzato. Era come se lei l'avesse ipnotizzato. Benché avesse così vergogna della situazione che avrebbe voluto scapparsene via, tutto quello che riusciva a fare era di girare la testa per non incontrare lo sguardo di Francesca. Era come se si togliesse la responsabilità per quello che lei stava per fare. Francesca cominciò ad abbassare i pantaloncini lentamente. Poi d'un tratto li abbassò del tutto, come se la curiosità avesse preso il sopravvento. Il pene rigidissimo balzò fuori d'un tratto, puntando verso il soffitto. Gli occhi di lei si spalancarono mentre lo osservava. Gli sorrise e lo guardò negli occhi. "Questo si chiama cazzo!" disse quasi in adorazione. "Luca," sussurrò ancora guardando fisso verso il basso, "Le signore devono stare ben attente a un attrezzo del genere." Abbassò ancora i pantaloncini fino alle cosce, stringendo ancora con le dita morbide le gambe del ragazzo. Sempre inginocchiata di fronte a lui, guardò ancora quell'incredibile enorme oggetto, che la faceva ribollire tutta. "Quasi non ci credo, " mormorò. Guardo ancora Luca negli occhi, sussurrando: "Credevo che mio marito avesse un cazzo grosso, ma sembra un bambino al confronto tuo!" Gli occhi di Francesca continuavano a spostarsi dal pene di Luca ai suoi occhi. Lo guardò sorridendo dolcemente, e continuando a guardarlo abbassò il viso. Portò le labbra sulla punta e lo baciò lievemente. Francesca si tirò indietro e guardò quel pene enorme. Si vedevano le goccioline di saliva rimaste sulla punta. Il tocco delle sue labbra sul ragazzo le aveva fatto l'effetto di uno shock elettrico, in tutto il suo corpo nudo. "Delizioso," disse. Si alzò in piedi lentamente di fronte a lui, prendendogli le spalle con le mani per farlo alzare. "Vieni con me," gli ordinò in un sussurro. Aprì la porta della sauna e, prendendolo per le mani tutte sudate, lo portò con lei. Quella donna voluttuosa, lussuriosa e sicura di sé camminava spedita portandosi dietro quel ragazzo, con un'erezione spropositata, per tutta la casa attraverso l'ingresso, le scale e fino alla camera da letto padronale. Poi lo guidò nel bagno accanto. Luca era senza parole, e forse ancora vergognoso, alla vista di se stesso, nudo con il pene gonfio e durissimo, mano nella mano di quella splendida signora, madre del suo migliore amico. "Non sei mai stato con una donna, vero Luca?" Lui la guardò sospettoso "Cosa?" "Mi hai sentito," disse divertita dal suo imbarazzo. "Non hai mai fatto l'amore, non è vero?" Luca non disse nulla più che rispondere. Non c'era nient'altro da dire. "Uh… no, signora Amrita." Lei rise mentre lo trascinava in bagno e apriva l'acqua della doccia, finita in marmi colorati. "Non preoccuparti, caro. Mio marito è lontano 3.000 miglia." Il ragazzo tossì nervosamente. Il vapore cominciò ad uscire dalla doccia, ed Francesca regolò la temperatura. "Dopo di te, caro il mio stallone!" Il ragazzo entrò nella doccia, seguito subito da Francesca. Rimasero un po' sotto l'acqua, uno di fronte all'altro. Si guardarono negli occhi. Luca era più alto di Francesca, e sentiva i suoi capezzoli che gli solleticavano il torace, mentre lei sentiva la punta del pene turgido sulla pancia. Luca era un bel ragazzo, con i capelli scuri e gli occhi verdi. In realtà Luca bramava di possedere quella bellissima donna. Il fatto che fosse la madre del suo migliore amico e che fosse sposata ormai non gli importava più nulla. Gli sembrava di volerla più di ogni altra cosa al mondo. Guardò da capo a piedi quel bellissimo corpo. Lo eccitavano da morire le sue enormi e fantastiche tette, con i capezzoli completamente eretti; la sua vita sottile ed i suoi fianchi soffici e larghi. Osservava come l'acqua della doccia scorresse sul suo corpo, e si raccogliesse nel cespuglio nero tra le cosce muscolose. Lei lo guardava negli occhi, e gli accarezzava lieve le spalle. Si appoggiò a lui e dolcemente lo baciò sulle labbra. Lui rispose al bacio con passione, mentre sentiva le mani di lei che si muovevano dalle spalle a tutte le braccia. . Francesca massaggiava il pene del ragazzo con il ventre, e facendolo infilare tra le cosce. Gli prese le mani e le tirò sul seno, implorandolo: "Stringimi le tette, Luca. Stringi le mie tettone bagnate! Sono solo per te!" Le sue mani presero quegli ammassi di carne. Era colpito da quanto erano sode. Toccare le tette di quella signora, così esperta e senza alcun pudore, era ben diverso che toccare quelle delle su amichette. . Lo abbracciò stretto e gli sussurrò in un orecchio: "Devo, DEVO succhiare quel tuo cazzone. Devo sentirne il sapore!" Si allontanò dal ragazzo e si inginocchiò di fronte a lui, come davanti ad un altare. Prese quell'enorme cazzo con due mani e, mentre l'acqua della doccia scorreva sui loro corpi, lo infilò tutto nella bocca famelica. Francesca lo lecccava, lo succhiava, lo baciava, lo mordicchiava, mentre spingeva contro di sé il sedere del ragazzo. Non aveva mai baciato e succhiato un cazzo con quella dedizione, anche lei era eccitatissima dalla situazione. Ad un certo punto lei sentì le gambe del ragazzo che iniziarono a tremare. Un gemito uscì dalla bocca di Luca: "Signora Amrita! Signora! Sto…Sto per…" Le gambe gli mancarono, e si appoggiò alle spalle di lei. Lei non si fermava, continuava a succhiare e leccare. E allora lui venne, nella sua bocca. Uno, due, tre, quattro schizzi enormi. Francesca deglutiva tutto famelica. Il ragazzo tremava tutto, appoggiato alle spalle di lei. Francesca tolse il cazzone dalla sua bocca e lo accarezzò dolcemente. Se lo fece passare sul viso e sul collo, con un tocco lieve. Luca intanto gemeva senza respiro, quasi incapace di reggersi in piedi. Francesca si rialzò, e dovette sorreggerlo. Lo abbracciò forte, poi lo lasciò e fece un passo indietro sorridendo. "Questo era un bocchino! Non sei d'accordo, caro?" Luca sorrise, per la prima volta. Godere nella bocca di quella signora fantastica era stato scioccante, ma ora si sentiva bene, era euforico, si sentiva padrone del mondo. "E' stato incredibilmente bello, signora Amrita!" "Bene. Ora tocca a te fare qualcosa!" Dicendo questo si allungò per prendere una saponetta e gliela passò. " Alla fine Francesca chiuse l'acqua e portò Luca fuori dalla doccia. Con dolcezza asciugò il ragazzo, e poi asciugò se stessa. Intanto guardava con ammirazione il suo grandissimo pene completamente eretto. "E' il momento, Luca," mormorò. "E' il momento che tu mi fai provare cosa può fare quel tuo cazzo incredibile!" Manovrò da esperta il ragazzo, finché non fu nel mezzo del letto, disteso con il pene eretto al massimo che puntava verso il soffitto. Poi salì sul letto con grazia e montò il suo amante, stringendogli le gambe tra le sue. Luca guardò verso l'alto a quella donna magnifica, con quelle incredibili tette proprio sopra il suo viso. Francesca le prese con le mani e si piegò in avanti, prendendo la testa di Luca nella profondità del solco. "Succhiale, caro. Succhia le mie tettone succose!" Spinse un capezzolo dentro la bocca di Luca, che lo succhiò famelico. "Lecca questo capezzolo, piccolo! Mostrami cosa sai fare!" Alla fine, si alzò e gli disse: "Sei pronto piccolo? Sei pronto a riempire la mia figa calda con quell'enorme cazzone?" Tutto quello che riuscì a fare Luca fu di gemere. Francesca mise in posizione la sua figa incredibilmente bagnata ed eccitata sopra quel cazzo durissimo. Abbassò il ventre verso quell'organo di piacere. Il primo contatto della figa con il glande fu paradisiaco. Lentamente e con cautela si abbassò su quell'organo gonfio e durissimo. Francesca non aveva mai provato dentro di sé una cosa così grossa. Dopo un tempo che sembrò un'eternità, Francesca si abituò e riuscì a far entrare tutto il pene. Cominciò a strofinarsi su di lui, mentre sentiva quell'enorme cazzo che la infilava come una spada. Era bagnatissima, ed ormai il cazzo scorreva dentro di lei sempre più velocemente e senza fatica. Luca non aveva mai provato nulla di simile. La figa di Francesca era calda e scivolosa, eppure strettissima. Era su quel limite indefinibile tra il dolore ed un piacere immenso. Il suo cazzo era come un pistone, si muoveva senza tregua. Si sentiva bloccato senza possibilità di muoversi tra le forti cosce di Francesca, ma si sentiva anche potentissimo e maschio allo stesso tempo. Guardò verso il viso di Francesca. Era affascinato da come lei aveva perso ogni controllo. Il viso di Francesca era estasi pura, sempre più profonda, pronta ad esplodere. Ed esplose. Mentre all'inizio le spinte di Francesca erano regolari e moderate, ora erano selvagge e incontrollate. Il suo viso era contorto in una smorfia di piacere. Le sue enormi tette scuotevano selvagge, quasi minacciose. Alla fine entrambi i corpi furono presi da convulsioni. Francesca gemeva sempre più forte, mentre sentiva quel cazzo magnifico pompare lo sperma dentro di lei a ondate. Allora lei iniziò a gridare senza alcun ritegno, abbandonandosi al piacere che il ragazzo le stava regalando. Vennero quasi assieme, gemendo, aggrappandosi l'un l'altro, ed incastrando assieme i loro corpi senza pudore. Alla fine lei cadde esausta su di lui, e rimasero abbracciati come due innamorati. Questo fu l'inizio di una lunga relazione che segnò profondamente la vita di una bellissima donna, ed anche l'inizio della vita sessuale di un bellissimo ragazzo e splendido amante, formato a soddisfare i sempre più bollenti desideri della sua donna.
4
4
13 years ago
il1duca215607,
46
Last visit: 11 years ago
-
la mia vicina di casa
..... di solito non sogno mai!
quella notte rincasavo ,era tardi ssimo, era passata da un pezzo l'una ma eccitato dalla riunione appena finita ero ancora sveglissimo.scendo in garage con l'auto per lasciarla a riposare! è un grandissimo locale il garage del palazzo dove abito,e siccome il mio posto è vicino l'uscita non accendo mai la luce all ingresso per cui coi fari di posizione parcheggio e spengo l auto. la chiudo e m'incammino verso le scale finchè non sento un lieve miagolio giro lo sguardo ed appare davanti a me una visione che definirei ...celestiale! lei la mia vicina di casa appena sposata, due gambe stupende ed una bocca lussuriosa era riversa sul cofano dell'auto a pancia in giù ed una coscia piegata ed allargata cul cofano l'aiutava a prendere tutte le slinguazzate del suo partner, devo dire un giovane forzuto e capace che accosciato dietro di lei le leccava la fica che splendeva al chiaro di luna poichè la saliva ed il suo umore la facevano brillare visto che era rasatissima! mi accostai al pilastro al mio fianco e rimasi senza respiro forse per un attimo o chissà. per me il mondo ed il suo tempo si erano fermati li a quella visione! lei che da quando abitava a pochi passi da me mi eccitava con i suoi look da bimba giovane e sfacciata; lei che quando si saliva in ascensore si girava dandomi la schiena ed io scendevo giù con lo sguardo fino ad incontrare i suoi jeans riempiti da due perfetti mandolini; lei che quando salutava col suo buongiorno o buonasera abbassava gli occhi come per.....vergogna, lei che i suoi tailleur senza camicia lasciava intravvedere il solco fra i due seni ma che subito stringeva il bavero per non sentirsi nuda, ebbene lei la mia dea era li riversa a fica al vento e prendersi le leccate! già leccate....ma di chi? ora che ci penso non mi pare che sia il maritino fresco e precisino! Per dindirindina! chi era il fortunato?! non lo saprò mai! ma so che esiste! altro che! esiste!i due non curanti della mia presenza, ovvero forse, almeno all inizio non se ne erano realmente accorti, continuavano l opera! lui cominciava a leccarla sempre più con foga e lei si dimenava rantolando e sospirando sempre più finchè si alzò e abbassando i pantaloni si avvicinò alla sua fica, il ragazzo era ben fornito! uno di quei cazzi grossi anche se non molto lungo ma appunto per questo quando forzò l ingresso lei s irrigidì e alzò la testa girandosi a quel punto lui con un colpo di reni ben assestato le entrò dentro e lei s inarcò alzando la testa e spalancando la bocca ad un rantolo che era una poesia! dai porco! dammelo! si fottimi !..furono le sue prime parole ed il bambolo cominciò a sferrare colpi da brivido per lei che le riceveva e per me che le vedevo!adesso i colpi si fecero sempre più forti e più rapidi mentre lei cominciava a gemere sempre più a ritmi più ravvicinati mentre lui cominciò a soffiare ,come quando soffiano i tori durante la mota! era una gran Montatore lui! adesso per prenderlo meglio e più a fondo lei si era completamente girata e messa a pecorina riversa sul cofano dell auto e con le le gambe larghe sorrette da due sandali altissimi ed affusolati di vernice nera la rendevano ancor più femmina! lui dietro di lei le denudò le spalle e nel farlo le slacciò il reggiseno cosicchè per prenderla meglio le afferrò i seni e stringendoglieli con ferocia adesso la colpiva dentro con forza e dolcezza!e fu lì che come preso da un raptus, come un automa fa, cominciai con un passo ,poi due ,tre quattro, al quinto ero già di fianco alla auto ,ormai la vedevo in faccia il suo volto era bellissimo ,di femmina in piena estasi, sensuale, i suoi occhi sprizzavano sesso le sue narici allargate la sua bocca aperta e morbida era un spettacolo ! mi vide ma come ogni femmina sa dapprima si girò verso il suo stallone e con uno sguardo d intesa mi guarda negli occhi e mi rantola :cacciafuori il tuo cazzo e fammi vedere cosa sai fare! era quello che mi disse ,ero così concentrato alla visinoe che le sue parole ancora adesso mi rimbombano nel cervello!lei si spostò non mollando mai la presa del cazzone che la fotteva da dietro e con uno scatto in avanti dapprima baciò la mia cappella dura e gonfia come mai e vedendola bagnata cominciò a leccarlo baciarlo succhiarlo sempre con molta dolcezza ma con gran maestria ormai era partita ed io con lei e lui con noi ! il mio cazzo era molto teso e gonfio e le palle cominciavano a farmi male! e sempre così quando li ho gonfi di sperma caldo caldo! la sollevai dal cofano e lei si aiutò nel farlo anche se perse il cazzo che la fotteva da dietro ma subito si mise fra di noi maschietti e mentre lui da dietro le baciava e leccava le spalle la nuca ed il collo io mi abbassai per entrarle dentro con la lingua, era bagnatissima il suo umore salmastro e caldo mi estasiarono la sua clito durissima si ergeva dalle labbra bagnate e carnose come un obelisco in piena piazza deserta ed io cominciai a morderla ad ogni morsetto lei gemeva sempre più forte finchè ai morsi non sostituii delle piccole pacche a mano rigida sulla clito ed allora comincio a scuotersi come se la percorressero delle scariche elettriche ! ad ogni pacchetta il gemito si trasformava sempre più in rantolo e da uno di questi senti un suo...PORCO SEI DAVVERO UN GRAN MAIALE oddio vengo...vengo vengo.a quel punto infilai tre dita dentro la fica fradicia di umore e cominciai a sbatterle dentro le dita facendole letteralemtne piegare le gambe per il gran piacere e li mi accorsi che nel frattempo l altro appoggiandole la cappella sul buco del culo cominciava a spingere e le mie dita dentro la sua fica all improvviso si accorsero che ra entrato ed a quel punto lei cominciò a gridare gridare gridare che mi dovetti alzare e tapparle la bocca sennò.......! alzato che fui però vidi il suo volto sofferente dal piacere le sue narici dilatate la sua bocca molle e aperta ed allora cominciai a baciarla e soprattutto leccarla leccarle tutto il cvolto ,la mia linga andava dentro la bocca fino ad in contrare la sua , usciva e leccava il nasino , le narici dilatate , gli occhi , l orecchio destro e mentre lo mordicchiavo lei prese in mano il mio cazzo e se lo rivolse avidamente sulla fica ed allora con un colpo di reni alzandola un pò glielo buttai dentro incontrando sulla parete interna il cazzo che le spaccava il culo ! la troia ne aveva due insieme! uno le spaccava il culo e l altro, il mio le fotteva la fica dilatandola e lei nel mezzo che come una regina godeva godeva godeva! finchè lui con un lungo rantolo non si fermò piantandole il cazzo tutto dentro fermo e con un gran sospiro ,come di sollievo non si rilassò! era arrivato!quello fu come un segnale per me o meglio per il mio lui per cui abbi solo il tempo di bisbigliarle sempre nello stesso orecchio ...sto venendo! e lei con uno scatto da gran gatta quasi stramazzò per terra ma arrivata al mio cazzo lo agguantò con la bocca e con avidità lo succhiò finchè anche l ultima stilla del mio seme non fu suo! ...... e fu che mi svegliai in un lago di .....sperma! ciao amici se vi è piaciuto ditelo così ve ne scrivo un altro o chissà!
9584
1
13 years ago
coppiacricri,
43/38
Last visit: 9 years ago
-
Le nozze di una puttana e un cuck
Il sesso era una parte libera del nostro rapporto, da anni ormai avevamo scoperto noi stessi e messo a nudo le nostre voglie. Abbiamo vissuto le prime esperienze di scambio sin da fidanzati, vari bull erano entrati nel nostro rapporto ed io avevo i mparato ad apprezzare il gioco dell'indecenza. Mara, una ragazza vogliosa che da subito si era liberata di ogni tabù, insaziabile e vogliosa aveva capito che sentirsi puttana era l'unico modo per essere libera e così, cominciando per gioco, su intrnet trovammo il primo bull, poi altri ed altri ancora sino a quando il semplice gioco del sesso non bastava più. Così cominciammo con la nostra voglia di scoprire e di andare sempre più avanti nel cercare esperienze più porche, cinema e parcheggi divennero i luoghi prediletti, dove nulla di predeterminato poteva accadere, dove sconosciuti arrapati e vogliosi condividevano tra loro la troia disponibile che mai si tirava indietro al succhiare un cazzo a chiunque lo stesso apparteneva. Fu così che conoscemmo giulio, un uomo di una 50ina d'anni, un armadio possente e severo, e come se non bastasse con un cazzo di dimensioni veramente super, dritto nodoso e soprattutto duro, Una verga imponente che usava come scettro di potere per usare e fottere lei e poi per umiliare me. dopo averla scopata per ore, averle allargato tutti i buchi e dopo averle riempito la fica di sborra, ritraeva il suo cazzone, ancora pieno di sperma e mi imponeva di ripulirlo con la lingua. Il gioco a poco a poco si fece più hard, spesso si è portata mia moglie nei suoi viaggi d'affari e puntualmente la sera mi chiamava al telefono per farmi ascoltare la mia dolce cagna in compagnia sua e anche di qualche altro ritrovato amico con cui se la dividevano. Ma come se la cosa non bastasse, volle organizzare il nostro matrimonio, io dovevo sposarla per essere un vero cornuto, sembrava quasi che la sua eccitazione fosse maggiore solo quando riusciva a farmi cornuto e ad umiliarmi. Arrivò il giorno delle nozze, non dovetti preparare quasi nulla, Il buffet e il ricevimento erano stati organizzati da lui. Fu una bella festa con pochi invitati ma ben organizzata e molto tradizionale, a fine festa una limusine ci venne a prendere per accompagnarci al nostro covo d'amore, una fantastica villa vicino al lago. Il posto era incantevole, luci soffuse e una vetrata elegante ci accoglieva dentro la dimora della nostra prima notte! Un regalo strano ed inusuale, per me sempre costretto a subire le sue umiliazioni. Entrammo e trovammo un camino acceso e lì una bottiglia di champagne e due calici, stappammo e brindammo ancora, anche se eravamo già brilli; si spensero le luci, rimanemmo con la sola luce del fuoco e di qualche candela già accesa, quando all'improvviso ci troviamo circondati da 5 energumeni, nudi e con un passamontagna, era il regalo di nozze. Mia moglie novella sposa doveva consumare la sua prima notte con loro, erano stati scelti e selezionati, di stazza enorme e con membri esageratamente grossi, due di loro erano di colore. Venni preso con forza denudato e legato ad una scomoda sediolina di legno, dopo di che saltarono letteralmente addosso alla novella sposa, Le venne strappato il vestito e tutti i veli, le spalancarono oscenamente le gambe e cominciarono ad infilarla in ogni buco; il gioco si faceva sempre più carico e più violento, lei veniva usata e insultata, io deriso e umiliato. La soparono tutti nella fica e la riempirono di sborra, ridendo del fatto che io non sarei mai stato capace a soddisfare una puttana, ma poi per il gran finale legarono mia moglie ad una sedia difronte a me, e uno alla volta mi costrinsero a bere il loro sperma e poi gettandomi a terra mi usarono come orinatoio. lì il nostro viaggio di nozze era appena cominciato!
10
1
13 years ago
nikvoglioso301565,
39
Last visit: 10 years ago
-
La mia prima volta
Con questi amici ci conosciamo da un bel pò di tempo, spesso si esce insieme, si va a mangiare una pizza, ci si diverte un pò. Siamo stati spesse volte in montagna a fare dei pic nic con i relativi consorti, ma non mancava mai l'occasione che il nostro amico non mi stesse sempre dietro, a strusciarmi, mi stava sempre appiccicato addosso, si eccitava al solo guardarmi. Una volta a casa stavamo giocando a carte e lui da sotto il tavolino mi mise il suo piede tra le coscie, eccitandosi moltissimo. Io lo stuzzicavo sempre, facevo battutine piccantine per metterlo un pò in difficoltà, per vedere la sua reazione e, devo dire, che questa non mancava mai visto il rigonfiamento che notavo dei suoi pantaloni. A mio marito la cosa non dispiaceva, visto che da tempo desiderava vedermi scopare da un altro uomo, aspettavamo solo l'occasione giusta per poterlo fare e questa si presentò un giorno di fine settembre, quando ci telefonò il nostro caro amico per essere aiutato a montare un mobile che aveva acquistato e da solo non poteva farlo. Io d'accordo con mio marito, indossai un fuseau nero aderente e una maglietta bianca, da cui traspariva il reggiseno di pizzo bianco. Arrivati a casa sua, ci mettemmo subito all'opera ma a metà lavoro mio marito con la scusa che mancava un attrezzo di lavoro ci lascio da soli, fece finta di andare via ma si fermò davanti la porta che aveva lasciato socchiusa per poterci così spiare e vedere se finalmente io sarei riuscita a scopartire il suo cazzomi il nostro amico. Nell'attesa io chiesi un caffè e così andammo in cucina per prepararlo e visto che lui non era capace mi offrii di farlo io e mentre mi accingevo a farlo lui mi arrivò alle spalle, mi abbracciò e cominciò a baciarmi sul collo, io mi girai facendo finta di essere sbalordita ma lui mi guardò con occhi pieni di desiderio e mi strinse ancora più forte facendomi sentire il suo cazzo già bello duro, io feci finta di resistergli ma quando cominciò a toccarmi il seno e i miei capezzoli si inturgidirono, lui capì che anch'io lo desideravo, allora cominciò a spogliarmi velocemente e inizio a baciarmi e a leccarmi tutta, poi mi prese dolcemente in braccio e mi poggiò sul tavolo aprendomi le gambe e leccandomi la figa, io ormai ero abbandonata ai miei sensi eccitata come non mai, desideravo solo che mi penetrasse con la sua bella verga e mi facesse godere. Gli presi il cazzo che ormai sembrava che scoppiasse, tanto era arrapato, e me lo portai alla figa che era ormai tutta bagnata dei miei umori, me lo diede con tutta la forza e vigore che aveva, scatenando in me delle sensazioni che mai avevo provato prima, sensazioni che si moltiplicavano perchè sapevo che mio marito ci stava spiando e che sicuramente si stava masturbando vedendo come il nostro amico mi stava scopando. Quando al culmine del piacere stava per venirmi dentro gli chiesi di farlo nel culo e lui non se lo fece ripetere due volte visto che la moglie non glielo da mai, lo tolse dalla figa e con forza senza lubrificarlo me lo mise dentro allagandomi con il suo caldo e abbondante sperma, io venni con lui in un orgasmo mai provato, alla fine si fece fare un bel bocchino facendosi pulire il suo cazzo dallo sperma, alla fine ci abbandonammo esausti e sudatissimi ognuno con addosso l'odore dell'altro. Dopo un pò ci ricomponemmo e quando arrivò mio marito, facemmo finta di niente, ma dal suo sguardo capii che era soddisfatto della nostra performance.
8
3
13 years ago
newcoppia2007,
37/38
Last visit: 3 months ago
-
Una sera al cinema
Un giorno,leggendo la posta su Desy,trovo un messaggio da una coppia con un annuncio senza foto. Mi chiedono se sono disposto ad una serata al cinema un po' particolare,non un cinema a luci rosse,un normalissimo cinema in centro,ultimo spettacolo in un giovedi piovoso e umido. Il gioco e' al buio,ci si incontra li davanti e ci si siede vicini,da quel momento tutto puo' succedere a patto che venga fatto tutto senza conversazioni,da sconosciuti. Le mie perplessita' sono tante,annuncio senza foto,niente scambio di telefono,insomma tante incognite. Poi pero' penso che anche se la coppia fosse falsa e quindi anche la proposta comunque il cinema che mi propongono da' un buon film quindi mal che vada mi divertiro' lo stesso e quindi accetto. Arrivo in anticipo,un ombrello in mano come segnale per farmi riconoscere e con mia grande sorpresa dopo una decina di minuti arrivano loro. Sui quaranta,distinti,lei avvolta da un lungo cappotto nero da cui si vedono soltanto delle belle gambe velate da calze nere,tacchi alti,sguardo sveglio ed intrigante,insomma la serata si mette bene... Entrano prima loro,li seguo con discrezione un paio di minuti dopo,mi siedo vicino a lei ,ultima fila ed in silenzio attendo l'inizio del film. La sfioro,con delicatezza,sulle cosce che adesso sono ben visibili,lasciate scoperte dal suo tubino corto nero,lei gradisce e mi agevola il movimento delle mani scoprendosi fino al ventre. Non indossa niente,neanche il perizoma,la sua figa e' depilata,il suo profumo inebria la mia mente,gioco con il suo clitoride mentre il marito si tocca eccitato e le sussurra qualcosa all'orecchio. Subito dopo lei ricambia le attenzioni sbottonandomi la patta dei pantaloni,sono eccitatissimo,il mio uccello si mostra in tutta la sua enormita',lei rimane sorpresa dalle dimensioni e con un sorriso si cala verso di me e comincia succhiarlo con avidita'. Il resto potete immaginarlo,finitoil primo tempo vado via,come da accordi,senza un saluto ma con lo sguardo compiaciuto e soddisfatto di una donna bella e disinibita come poche e di un marito complice e contento che tutto sia andato come lui aveva desiderato. Una gran bella serata
4
2
13 years ago
colorenero23,
46
Last visit: 10 years ago
-
Il mio essere grandissimo cornuto
Ogni tanto se ne sente parlare, si fa confusione con lo scambismo, chi è realmente un “cuckold”? Si tratta dell’uomo che desidera profondamente vedere la propria donna fare sesso con uno o più uomini diversi, mentre lui si limita ad osservare, talvolta può marginalmente partecipare, di solito si masturba( ma in casi estremi indossa “cinture di castità” che glielo impediscono per potenziare il piacere) C’è chi dice che il termine derivi dal comportamento del cuculo. La femmina del cuculo ha l’uso di accoppiarsi con un maschio diverso dal suo compagno, al quale si rivolgono anche altre femmine per poi tornare al nido e allevare con il cuculo di prima la prole adulterina. L’origine non è però certa. Il cuckold viene di fatto tradito dalla propria moglie o compagna o fidanzata, ma la cosa accade con sua massima soddisfazione e piacere. Lui vuole fortemente questo e ne trae grande appagamento. Ci sono varie dinamiche e varie modalità in questo mondo e tante coppie vivono questa dimensione della sessualità magari part time, durante il week end, viaggiando o ospitando “bull”, come vengono definiti coloro destinati a interagire con la lei, detta ““cuckoldress”. Blog, siti internet e forum sono fioriti negli ultimi anni rendendo più facili i contatti per persone con questo tipo di esigenze. Io adoro parlare delle mie esperienze. … Allora, quando mi sono accorto di essere un cuckold? … Saranno una decina di anni, adesso ne ho 43. Ho cominciato con mia moglie a frequentare le coppie scambiste, e lì, notando la mia predisposizione e il mio godimento nel “guardare”, nel percepire piacere dall’umiliazione di essere “cornuto” alcuni amici mi hanno detto che probabilmente ero un cuckold. Ho fatto qualche ricerca su internet e ho scoperto che si trattava proprio di me, ero io. Quella definizione, pur nella quantità di sfumature che ha, mi definiva. Mia Moglie come l’ha presa? Benissimo. Ci intendiamo profondamente, su tutto, e non sapeva di essere così troia ed io l'ho aiutata a scoprire le sue inclinazioni Lei ha 31 anni, è magra ma formosa al punto giusto, bella di viso e molto, molto porca. Adora sapere che io la guardo mentre viene presa da due, tre, a volte anche da 5 uomini. Si sente appagata sentendosi profondamente, intimamente puttana. Sapendo che questo suo intimo sentire lo condivide con me. Adora che io mi masturbi mentre osservo quello che accade, ma non devo farlo spontaneamente, le piace essere lei ad autorizzare e sa perfettamente qual è il momento giusto. Non mi sognerei mai di non darle retta, anche se, talvolta, lo ammetto, è un po’ dura, perché vederla mentre succhia il membro di un altro mi eccita talmente che vorrei cominciare a toccarmi ma lei mi fa no con la mano e mi blocco. A volte mi fa leccare i piedi da sottomesso o mi fa leccare le palle o l'uccello ai bull e spesso mi fa pulire tutto lo sperma con la lingua. Vorrebbe vedermi anche penetrato dietro dai bull ma per ora non è accaduto. Ci sono infinite varianti A me basta vederla, mi piace vedere l’effetto che fa il suo corpo estremamente attraente l’attenzione di altri uomini, lingue, saliva, sessi che la invadono. Sono momenti bellissimi Non possiamo ospitare a casa nostra per via dei bimbi ma spesso li lasciamo con la nonna e abbiamo una casa estiva che spesso è libera e utilizziamo per questi incontri e questo è un grosso vantaggio. Naturalmente, prima di invitare qualcuno a casa, prendiamo tutte le rassicurazioni del caso sulla pulizia, la salute, e la veridicità degli attributi che spesso, tramite un contatto solo via mail vengono decantati ed esagerati (ride) Potendo ospitare avviene tutto a casa nostra. L’ultima volta è stato l’altro ieri, una notte veramente da sballo, ancora mi eccito al ricordo. Abbiamo trovato, attraverso un annuncio, due amici “bull” estremamente dotati ma anche intelligenti e sensuali. E’ la seconda volta che li vediamo. Si conversa amabilmente, si mangia insieme e si beve. Dopo aver conversato, si sono avvicinati a mia moglie e hanno cominciato a trattarla come piace a lei, da vera troia vogliosa, l’hanno presa e spinta verso la camera da letto dove io avevo già allestito tutto (preservativi, candele). E dopo le hanno letteralmente strappato i vestiti di dosso, e si sono spogliati anche loro. L’hanno… posseduta ovunque. Le hanno fatto di tutto. Meraviglioso. Io mi sono svestito completamente come faccio sempre, ho un pene normale, non certo grande, certe volte mi fa piacere anche trovare qualcuno che dopo aver scopato mia moglie venga da me e mi umili per le dimensioni e magari decida di umiliarmi facendosi pulire l'uccello con la lingua o mettendomelo in bocca sottolineando la mia inadeguatezza o mi faccia pissing in faccia o in bocca o addosso. A volte guardo solo toccandomi, e, per esempio, più lei gemeva ed accoglieva questi ultimi due bull a turno, che approfittavano di lei come si approfitta di una puttana di strada più io mi eccitavo, masturbandomi. Ma cosa mi fa godere? Dove sono le radici del piacere? Nella complicità che so di avere con lei. So che condividiamo gli stessi gusti, in futuro abbiamo in programma delle vere e proprie gang bang e tante altre cose di cui parliamo. Anche solo progettare tutto questo rende il nostro matrimonio saldissimo e molto caldo. Ma non penso che lei subisca questo perché sa che ti fa piacere? Non credo proprio, dovrebbe essere un’attrice eccezionale e non ce ne sarebbe assolutamente bisogno, riusciamo tranquillamente ad avere una normale vita sessuale e quando ci stancheremo, smetteremo e basta. Io mi ritengo un uomo felice, appagato, ritengo un uomo che si sa divertire e che sa cogliere il meglio dalla vita e che sa far godere la propria donna dandole il massimo orgasmi eccezionali
11
5
13 years ago
admin, 75
online -
Mia moglie ed il bagnino
Visti gli apprezzamenti ricevuti in MP da alcuni cuk, ho inserito quest'altro racconto. Il nostro rapporto era in crisi da un po’ di tempo, ma non avrei mai pensato che la situazione potesse prendere quella via di li’ a poco. Barbara era indubbiamente molto inquieta, il tatuaggio di una farfallina sulla natica destra ne era una indubbia testimonianza. Il sesso si faceva sempre più sporadico, il mio arrapamento nel volerla vedere sempre più porca era senza sfogo. Nell’Agosto del 2009 arrivò la svolta che avrebbe definitivamente cambiato la mia vita sessuale. Barbara, prima senza che io me ne accorgessi, poi sempre più spudoratamente iniziò a puntare il bagnino del lido dove andavamo di solito, un ragazzo alto circa un metro e novanta per più di cento chili, lui titubante all’inizio cedette alle sue lusinghe e iniziarono un rapporto parallelo ai loro matrimoni. Mi accorsi quasi subito della tresca, e all’inizio ne fui geloso iniziando a fare un sacco di domande e frugando pure in ogni posto pensassi di trovare qualcosa che mi poteva confermare i sospetti. Mia moglie è castana chiara, occhi marroni, non troppo alta, quarta di seno e un discreto culo, nel complesso una donna piacevole di quelle che per merito delle tette belle grosse su un fisico abbastanza minuto ti viene voglia di chiavare. Per il prosieguo della storia devo anche fare una descrizione fisica di me stesso, sono abbastanza alto, magro e con un uccello di dimensioni normali, tendente semmai al piccolo. Sicuramente i loro primi incontri probabilmente si sono svolti in macchina quando lei diceva di andare in palestra e invece sicuramente andava con lui, poi approfittando della sua amicizia con il padrone del lido in cui lavorava d’estate sbucò la possibilità di appartarsi all’interno di una casetta in legno in cui d’inverno venivano ricoverati le sdrai. Fu proprio quando Barbara si recava a uno di questi incontri che decisi di seguirla pensando di sorprenderla e farle una scenata, ma accade un imprevisto che cambiò completamente la mia visione dei fatti. In effetti lei si recò al bagno dove lui l’aspettava, e io seguendola senza essere visto mi nascosi sopra le dune vicine alla casetta, dal mio nascondiglio potevo vedere attraverso le ampie vetrate della costruzione. Vidi il loro bacio appassionato appena si incontrarono e potevo già uscire allo scoperto dire che gli avevo visti, ma qualcosa mi trattenne dal farlo, la gelosia si era tramutata in eccitazione, volevo vedere se Barbara si sarebbe comportata diversamente da come si comportava con me e volevo anche vedere come lui l’avrebbe chiavata. Infatti non fecero passare molto tempo e si misero subito in azione, lui che e’ molto più alto di lei la sollevò praticamente di peso e gli cominciò a baciare le tettone da sopra la maglietta che lei indossava, poi la fece quasi cadere sul divano, gli sfilò la maglietta facendola rimanere col reggiseno....e già si intravedevano quelle grosse poppe mia croce e delizia. Ormai non mi sarei mosso dal mio nascondiglio per niente al mondo, avevo già un’erezione, e non aspettavo altro che continuassero, cosa che non si fece attendere; anche lei non stava con le mani in mano e aveva già sbottonato la camicia di lui e gli baciava il petto, poi si sfilò da sola i pantaloni e rimase con il reggiseno e il perizoma addosso.....lui la fece sdraiare completamente sul divano e gli tolse il perizoma iniziando a leccargli la fica, lei faceva lo sguardo che ben conoscevo.....dopo qualche minuto di leccata arrivò il momento cruciale di tutta la vicenda, Barbara sbottonò la patta dei pantaloni e con la mano fece uscire l’uccello di lui.............non avevo mai visto niente di simile, non mi stupisco adesso perché poi lei non volle più lasciarlo, era una cosa enorme, sarà stato sicuramente più lungo di venti centimetri, poi prese a segarlo con la sua a me nota abilità......era veramente grosso.......uno strano calore mi avvampò a quel punto non desiderai altro che vederglielo sparire dentro la fica.......mai avrei pensato cosa sarebbe successo di li a poco.......Barbara era già pronta in posizione con le gambe allargate pronta a ricevere quel cazzone per l’ennesima volta, ma quella volta, evidentemente la prima, lui aveva in mente qualcosa di diverso......vidi che gli disse qualcosa e lei si mise a ridere scuotendo la testa.......ma lui si fece serio e vidi chiaramente che gli fece segno di girarsi.....lei continuava a dirgli di no...ormai avevo capito che lui voleva mettergli quell’enorme mazza nel culo........non potei fare a meno di avvicinarmi rischiando di farmi vedere, ma non volevo perdermi quella scena. Così mi appiatii vicino a una finestra semi aperta dove potevo vedere quello che accadeva e sentire quello che si dicevano i due. Lui insisteva che non gli avrebbe fatto niente e che aveva la vasellina per lubrificargli il buco del culo, ma Barbara non voleva sentire ragioni......lui sembrò desistere e si avviò all’interno della casa uscendo dalla mia vista....Dopo pochi minuti tornò con una bottiglia di vino rosso e due bicchieri, Barbara scherzando gli disse che anche se la faceva ubriacare il culo non glielo avrebbe mai dato, non andò così. Cominciarono a parlare piano mentre lui furbamente chissà quali sdolcinature le diceva mentre continuava a versare vino a lei e ne beveva pochissimo lui, il risultato fu che Barbara bevve i tre quarti della bottiglia e indubbiamente era parecchio arzilla quando il vino finì. Ripresero a pomiciare lui gli succhiava i capezzoli mentre con uno dei suoi ditoni la masturbava....andarono avanti un bel po’, poi vidi che lui allungava una mano a un tavolino prendendo un tubo di vasellina, una volta aperto cominciò a spalmare la vasellina sulla fica di Barbara, potevo sentire il rumore del dito che mischiava la vasellina agli umori ormai abbondanti della vagina.......poi mi accorsi dal sussulto di lei che doveva aver iniziato a ungerli il buco del culo, ma dopo un breve attimo di esitazione Barbara prese a ridere e lui ne approfittò per farla girare mettendola a pecorina.....il più pensai era fatto, non mi sbagliavo, lui prese a mettere altra vasellina sopra il buco del culo iniziando anche a oliare il canale anale con un dito.......poi con l’altra mano cominciò a cospargersi il cazzo di vasellina,....era uno spettacolo a alta gradazione erotica, avevo il cazzo che scoppiava. Barbara continuava a ridacchiare......anche quando lui appoggiò la cappella sul buco del culo lei continuava a ridere dicendo che era un porco e che il culo non glielo avrebbe mai dato......lui adesso cominciava a fare dei movimenti rotatori ma sempre fuori dal buco e gli diceva anche che sapeva che io glielo avevo messo dentro perchè lei lo aveva raccontato a un’amica che poi glielo aveva raccontato a lui.......a quel punto Barbara si voltò e gli disse che lui ce lo aveva dieci volte più grosso di me, lui gli disse che era una troia cingendole i fianchi e aprendogli le chiappe con le manone........lei gli diceva che era la sua troia.......e io ormai mi accarezzavo il cazzo senza ritegno.........vidi che con una mano abboccava il cazzo al buco del culo iniziando a spingere, mia moglie disse no un paio di volte ma lui la teneva ben ferma spingendo ancora, evidentemente lei stava stringendo il buco e lui non riusciva a passare, lui le diceva di spingere fuori come per andare al gabinetto ma lei diceva che l’avrebbe ammazzata e assolutamente non lo voleva nel culo.........vidi lui fare una faccia strana mentre si aggiustava sopra di lei alzandosi un po’ come per prendere la rincorsa......Barbara sembrò girarsi per vedere quello che stava succedendo mentre nello stesso istante vidi i muscoli di lui irrigidirsi per poi balzare con tutto il suo corpo in avanti...........sentii il cazzone affondò per qualche centimetro, gli aveva spaccato il buco del culo.....Barbara urlò, il dolore doveva essere stato abbastanza forte, mentre lui iniziò a pompare, le smorfie di dolore si tramutarono ben presto in mugolii di piacere, il cazzone andava su e giù senza difficoltà anche grazie all’abbondante lubrificazione della vasellina. Dopo qualche minuto Barbara iniziava a inarcare la schiena come per impalarsi ancora di più semmai fosse possibile, aveva più di venti centimetri di cazzo che la stantuffava nel culo. Finalmente dopo alcuni interminabili minuti sentii il suo urlo gutturale mentre estraeva la fava che già schizzava lo sperma, erano proprio davanti a me e potevo vedere la dilatazione del buco, era impressionante, come erano impressionanti gli umori misti alla vasellina che fuoriuscivano dalla fica di Barbara. Indubbiamente aveva goduto e anch’io con loro, ero venuto copiosamente nei pantaloni......
26
3
13 years ago
admin, 75
online -
Nel parcheggio di un ristorante
Mi chiamo Luca e, navigando in rete, mi sono imbattuto in siti che trattavano dell’esperienza cuckold. La cosa mi incuriosiva e, leggendo le storie di molte coppie, mi sono trovato ad eccitarmi. Mai però avrei pensato di…poi un giorno…. Quella sera si festeggiava la promozione di un collega, io e mia moglie arrivammo un po’ in ritardo dopo aver portato la bambina dai nonni, il parcheggio era tutto occupato per fortuna dall'altra parte della strada c'era un magazzino col cortile completamente vuoto. Mi attardai un attimo, il tempo di prendere il regalo e chiudere l'auto, mia moglie era sul ciglio della strada e si apprestava ad attraversare per raggiungere l'entrata del ristorante. Alcune auto in transito lampeggiavano, altre suonavano il clacson alla vista di mia moglie Lucia sul bordo della strada, mentre la raggiungevo mi chiedevo se per caso l'avessero scambiata per una da marciapiede o se erano solo approvazioni per la sua bellezza. Questo pensiero mi turbava e spesso riaffiorava durante la cena, era la prima volta che immaginavo mia moglie come una puttana. La serata trascorse in allegria, anche Lucia, che di solito è molto chiusa e riservata, si stava divertendo ed ascoltava con piacere le barzellette di fine serata, anche le più spinte. Devo dire che la cosa mi sorprese un po’ perché di solito si scandalizzava e preferiva argomenti più sobri. Fummo tra gli ultimi a lasciare il locale, l'abbracciai avviandoci verso l'auto, un grosso TIR la nascondeva alla nostra vista, passammo davanti al camion e mentre con una mano stavo azionando il telecomando per aprire l'auto, con l'altra accarezzai il culo di Lucia mentre le ficcavo la lingua in bocca. La sentii arrendevole come non mai, spingeva il suo pube contro di me e mi divorava la lingua, era da parecchio tempo che non la sentivo così passionale ed eccitata. Quasi quasi provo a scoparla qua - pensai - chissà se ci sta? non abbiamo mai fatto nulla di così trasgressivo e il solo pensiero mi aveva procurato una forte erezione. Improvvisamente sentimmo una voce - eh, beato lei che ha una donna così bella con la quale passare la notte -dal finestrino del TIR sporgeva la testa rasata di un uomo di circa 50 anni, barba incolta e due occhietti vispi che scrutavano Lucia dalla testa ai piedi. Dall’accento mi sembrava essere un siciliano. Mi risultò subito simpatico, così risposi - eh sì, sono proprio fortunato ad avere una moglie così carina; lei viaggia solo? - no! ho un collega che ora sta dormendo, dobbiamo affrontare un lungo viaggio, e nonostante sia giovane e carino, non c'è certo paragone con la sua signora - Intanto mi ero appoggiato con la schiena all'auto, avevo tirato Lucia contro al mio ventre rivolta verso il camionista ed avevo iniziato a strofinarle il cazzo duro contro il culo - le piace tanto mia moglie? - - sì è bellissima - ha visto che bel seno? scommetto che le piacerebbe vederlo nudo - non so cosa mi abbia preso ma ormai l'avevo detto ed ero eccitatissimo; passai le mani sulle grosse poppe ed iniziai a massaggiarle - ma cosa fai? sei matto. dai, andiamo a casa - mi sussurrò piano Lucia, a mia volta le risposi leccandole un orecchio - lasciami fare solo per un po’, senti come sono eccitato... dai, facciamogli vedere qualcosa. Hai sentito, poveraccio, deve affrontare un lungo viaggio -Mia moglie abbandonò la testa sulla mia spalla e lasciò che le sbottonassi la camicetta, l'uomo strabuzzò gli occhi alla vista di cotanta merce, il reggiseno copriva a malapena i capezzoli - allora come le sembra? - - magnifico, stupendo è proprio come piace a me. Salvo, vieni un po’ a vedere che tette - dopo un po’ apparve la testa riccioluta del suo collega, nella notte risaltavano i suoi occhi ed i suoi denti bianchi, era un ragazzo molto scuro di pelle, forse siciliano anche lui, sui 30 anni. Ormai avevo aperto tutta la camicetta e continuavo a palparla attraverso il reggiseno, Lucia non parlava, si lasciava fare, i due mi pregavano di mostrarla ancor di più, così abbassai le coppe mettendo a nudo il seno stupendo. I capezzoli erano duri tra le mie dita, a Lucia piace farseli martoriare dolcemente, infatti dopo un po’ iniziò a strofinare il culo contro il mio cazzo durissimo, allora pensai di approfittarne ed iniziai a far salire la gonna lentamente, i maschi non parlavano, seguivano attentamente la mia mano che scopriva le cosce sempre più su. Ormai la gonna era arrotolata in vita i due potevano vedere le mutandine di seta trasparenti coperte solo della mia mano che massaggiava la fica attraverso la sottile stoffa - allora come vi sembra la mia signora? - - gran bel pezzo di fica - commentò l'italiano - ora vi mostro anche il culo; così dicendo la feci girare contro l'auto sollevandole la gonna oltre le chiappe - sei un porco, non dovresti mostrarmi così - non oppose una gran resistenza e lasciò che le spostassi le mutandine e le scoprissi il culo - lasciati guardare, non vedi che ti stanno mangiando con gli occhi, quelli stanotte si fanno una sega e sborrano pensando a te. Apri un po’ le gambe, ti voglio infilare un dito nella fica -per un po’ ha tenuto le cosce chiuse poi non ha resistito e si è aperta, era fradicia, in poco tempo i suoi umori hanno impiastricciato le mie dita. Mia moglie era eccitatissima, era tanto eccitata che forse quella sera avrebbe accettato di farsi scopare da qualcun'altro, non ci pensai due volte e provai ad andare oltre anche se sapevo che il gioco poteva essere rischioso. Vi andrebbe di venire a toccare, se promettete di fare i bravi ve la faccio palpare - - ma sei cretino - mi sussurrò Lucia - non voglio che altri mi tocchino - ormai era tardi, i due erano lì di fronte, in un attimo si trovò quattro mani sui seni che la palpavano e le strizzavano i capezzoli, cerco di protestare ma invano, adesso sentiva le mani dappertutto, sul culo, tra le cosce e da come si muoveva direi che le piaceva. Intanto io mi ero appoggiato alla cabina del camion e mi godevo la scena; il ragazzo aveva in bocca un capezzolo e succhiava e slinguava, mentre l'altro cercava la bocca di mia moglie che non tardò a trovare aperta e disponibile, ormai potevano fare di lei quello che volevano. Quando misero a nudo i loro cazzi rimanemmo allibiti sia io che Lucia, Gianni, l'italiano aveva un affare sui 20 cm che paragonato ai miei 15 era già enorme, ma quello di Salvo, credo superasse i 23, 24 cm. Appena glieli avevano messi in mano lei li aveva mollati come se bruciassero poi li aveva ripresi e li accarezzava delicatamente con gli occhi pieni di stupore. Adesso più che eccitato ero preoccupato, la situazione mi stava sfuggendo di mano, all'inizio era un gioco per eccitarci ma adesso la cosa si faceva seria e poi Lucia non era abituata a simili calibri, temevo le facessero male. Così decisi di intervenire chiedendo a mia moglie se voleva rincasare, per tutta risposta impugnò le due verghe ed iniziò a menarle con vigore - adesso non ho voglia di andare a casa e poi questi signori devono affrontare un lungo viaggio e hanno il diritto di divertirsi un po’ - detto questo, l'ho vista abbassarsi lentamente fino ad arrivare all'altezza dei cazzi in tiro . per una buona mezz'ora è rimasta inginocchiata lavorando di bocca e di lingua, i due appoggiati all'auto coi pantaloni abbassati la lasciavano fare. Più volte l'ho vista cercare di ingoiarne il più possibile, il bianco riusciva a prenderlo quasi tutto, ma il ragazzo non entrava oltre la metà. Stanchi di farsi sbocchinare l'hanno fatta appoggiare al cofano della macchina, le hanno tolto le mutandine e a turno hanno iniziato a fotterla. Il primo è stato Gianni che lentamente dopo avere appoggiato la cappella alle grandi labbra l'ha presa per i fianchi spingendo dentro i suoi 20 cm poi ha iniziato chiavare - sì cosi dai spingi più forte dai scopami,che bello - di fronte a quella scena non potei resistere oltre, tirai fuori il cazzo che ormai mi faceva un male cane ed iniziai a masturbarmi lentamente, anche Salvo si massaggiava per essere pronto non appena Gianni avesse liberato il posto, il che avvenne di li a poco - vieni Salvo, prendi il mio posto prima che sta troia mi faccia sborrare - il ragazzo si avvicinò, strofinò il cappellone lungo il solco delle chiappe e sul pelo della fica poi iniziò a spingerlo dentro, la fica si dilatava all'inverosimile, al limite della lacerazione - fai piano Salvo, è troppo grosso... piano, ecco così sei bravo no... si... ancora un po’... piano, dai spingi, ancora, si tutto, dammelo tutto oh Salvo mi spacchi in due, lo sento, lo sento tutto dentro. chiavami Salvo, chiavami a lungo - anche il ragazzo la prese per i fianchi mentre affondava nella fica bagnata. Gianni si avvicinò al suo viso col cazzo duro iniziando a scoparla in bocca, andarono avanti a fotterla così per parecchio tempo, uno in fica e l'altro in bocca, poi si sfilarono contemporaneamente, la fecero inginocchiare davanti a loro e a turno le mettevano il cazzo in bocca - succhia puttana, succhia che ti sborriamo in gola - mi avvicinai per vedere meglio proprio mentre Salvo stava per scaricarsi. Vidi la sborra colare dalla bocca di Lucia e finire sul seno, sulla camicetta, sulla gonna ancora arrotolata in vita, sulle cosce... quanta ne colava. Ma quanta sborra le stava schizzando in bocca quel ragazzo? quando sfilò il cazzo pensavo si fosse svuotato invece un getto copioso le inondò il viso ed altri meno potenti le finirono sulle tette e sui vestiti. Mentre Salvo finiva di sborrare Gianni iniziava, anche lui le inondò la bocca il viso e le tette, poi tutti e due esausti si sono abbandonati contro la macchina mentre mia moglie si alzava spalmandosi la crema che aveva sul viso. In quel momento mi sborrai in mano rantolando, Lucia mi guardava mentre si puliva le mani con la lingua poi baciò a turno i suoi amanti. Questi ripresero a palparla infilandogli le dita e la lingua in ogni buco e quando le proposero di salire con loro in cabina per farsi una bella scopata sul lettino di bordo lei acconsenti e li seguì. Raccolse le mutandine da terra e allungandomele mi disse - tu aspetta in auto, quando ho finito ti raggiungo: se non ci sei tu sicuramente si sentiranno più liberi di farmi di tutto. Ho voglia di farre proprio la loro puttana. Semmai poi ti racconto e ti farai una sega, da cornuto che sei diventato, e ti sborrerai in mano! Lo sportello si richiuse ed io mi ritrovai solo in macchina ad aspettare che mia moglie finisse di scopare con due sconosciuti, mi pareva di sognare, se penso che fino a poche ore fa eravamo una coppia che viveva nella più assoluta normalità. Ormai era passata più di un'ora e Lucia era sempre sul camion, non potevo vedere quello che facevano, ma attraverso i finestrini aperti sentivo benissimo i loro sospiri e i gridolini di piacere di mia moglie, la sentivo mentre incitava i maschi a fotterla più forte, a volte la sentivo gridare forte dal piacere. Ben presto mi ritrovai col cazzo in mano a masturbarmi mentre la immaginavo ora a gambe spalancate a farsi trapanare da Salvo, ora a cavalcare Gianni fino all'orgasmo, sborrai così quasi all'improvviso imbrattando il cruscotto ed il volante. Finalmente dopo oltre due ore la portiera del TIR si aprì, Lucia scese aggiustandosi la gonna con una mano e tenendo chiusa la camicetta con l'altra, mi sembrava distrutta, tanto che i suoi passi erano molto incerti. Salì al mio fianco, poggio la schiena alla portiera, aprì le gambe, la fica era ancora spalancata, i peli sommersi dalla sborra appena ricevuta. Mi prese una mano, mi tirò a se- leccami dai, pulisci tutto. dai metti dentro la lingua, sentirai quanta sborra mi hanno dato - mi sono abbassato e come un cagnolino ho passato la lingua tra i peli irrorati e dentro la fica ancora grondante di sborra calda. Poi mi ha tirato la faccia tra i seni dove c'era un bel po’ di sborra che aveva imprigionato con la stoffa della camicetta, ho bevuto tutto prima di tornare alla fica - cornuto, bevi la sborra dei miei amanti, sapessi come mi hanno fatto godere. Lecca ancora, pulisci bene. Sai che mi hanno inculata. Mi hanno inculata tutti e due - mi sono alzato per guardarla, lei mi ha preso la faccia tra le mani - sì, mi sono fatta inculare come una troia, li ho presi anche insieme, uno in fica e l'altro in culo. Dai finisci di pulire che poi torniamo a casa, sono stanca, ho sonno - Alle quattro del mattino eravamo a casa, una furtiva doccia poi a letto. Aveva tutto indolenzito e non voleva farsi penetrare e così, mentre mi raccontava i dettagli, mi disse che dovevo segarmi da solo e, per quella sera, non aveva voglia di avere in bocca lo schizzetto di un marito mini dotato e cornuto. Rifacemmo L'amore dopo alcuni giorni durante i quali non parlammo mai dell'accaduto, ero steso sul letto, Lucia mi stava cavalcando - non ti sento, spingi sù, dai, di più, e non sborrare subito come fai di solito cornuto, lo sai vero che sei un gran cornuto. Hai visto che bei cazzoni mi sono presa l'altra sera. Ho voglia di prenderli ancora, mi hanno dato i loro cellulari, credo che presto li chiamerò e tu mi porterai da loro. Mi hanno promesso che inviteranno anche un altro loro amico 45enne ancora più dotato di Salvo. Sborrai dopo due minuti a sentirla parlare così. Ci siamo incontrati altre due volte con Gianni e Salvo. In entrambe le occasioni c’erano anche altri 2 autisti su di un altro camion. Vollero che li raggiungessimo per le 21, in modo da potermela restituire verso le 3, dopo che tutti e 4 se la fossero goduta a dovere. Poi hanno cambiato linea. Adesso devo cercare qualcun'altro che faccia godere mia moglie.
49
0
13 years ago
admin, 75
online -
Mini vacanza trav ii
Era stata una bella serata. Avevo proprio goduto. E poi mi ero sentita una femmina eccitante. Anche il mio partner aveva goduto e gli era piaciuto. Prima di uscire mi aveva chiesto se volevo andare a bere con lui e se mi faceva piacere rivederci l'indomani. L'ho baciato e accarezzato prima di lascirlo andare via da solo ma ero stanca e avevo voglia di rilassarmi. Mi sono cambiata, lavata, incremata di nuovo tutta e preparata per la notte. Ho lasciato un pò di trucco e messo una sottoveste nera sopra il ginocchio con mutandine coordinate nere di pizzo trasparente. Mi sono guardata allo specchio e mi sono sentita proprio figa. Era un sacco di tempo che non riuscivo ad avere così tanto tempo per me! Questa vacanza ci voleva proprio! Vado a letto ancora tutta eccitata per la bella serata in compagnia del ragazzo francese, ma più pensavo alla serata e più mi eccitavo. Cominciava a venirmi ancora voglia e cominciavo a pentirmi di averlo fatto andare via. Penso:"Quasi quasi lo richiamo...ma forse è già a casa... peccato.... magari gli mando un messaggio....". Provo e intanto che sto scrivendo vado sul terrazzo del cortile interno. Sarà l'una e la mia è l'unica luce accesa. Guardo nel cortile e vedo il solito portinaio che mi sta guardando. Quello che appena arrivata non mi ha considerata e poi solo perchè sculettavo mi avrebbe sbranata. Mi ritiro un pò per nascondermi... sono in sottoveste! Poi penso che lui ha la voglia e l'eccitazione di chi ha la certezza che il ragazzo francese l'ha fatto sotto il suo naso. Allora mi sposto sulla sdraio e, lasciando la luce accesa all'interno, comincio ad accarezzarmi le gambe e muoverndomi lentamente con il corpo scopro le cosce. Sapevo di non essere proprio ben visibile, ma volevo ecciatarmi toccandomi piano piano per godere in solitaria sapendo di essere guardata. In effeti il porco mi stava guardando.... chiudo gli occhi e metto la testa indietro... faccio salire la mano sotto le mutandine e comincio ad accarezzarmi lentamente... sono tutta eccitata e bagnata! Mi accarezzo tutta e penso ad occhi chiusi al ragazzo francese... che bello! Toc, toc.... toc toc di nuovo. Qualcuno bussa alla porta; proprio sul più bello! Mi alzo e vado a vedere dallo spioncino. E' un signore elegante sulla sessantina. Capisce che sono dietro la porta e in francese mi dice che era sul terrazzo di fronte e che gli sembrava che non stessi bene. "tutto a posto grazie" dico. e lui allora:" Ah, ma è italiana... anche io...comunque se c'è qualcosa che posso fare per lei?...." Apro la porta leggermente e lo ringrazio. Lui mi guarda intensamente dallo spazio che ho lasciato aperto. "Bastardo vuoi scoparmi altro che gentilezza" penso. E lui "Come si chiama?" io " Daniela", lui "Complimenti Daniela è proprio una bella donna". lo guardo: è proprio un bell'uomo. Alto, occhi azzurri e brizzolato con un po di pancia. Istintivamente apro di più la porta, un attimo solo e lui entra. Io lo lascio fare. Il complimenti mi fregano sempre! Chiude la porta e si avvicina, mi accarezzza il corpo, le gambe, il viso. Non dico nulla, lo lascio fare. Si avvicina e mi bacia. Un bacio passionale. Ho ancora addosso gli umori di poco prima. Mi sto eccitando mentre lui continua a baciarmi come se mi conoscesse da sempre. Lo sento eccitato attaccato al mio corpo. E' duro e me lo fa sentire premendo il suo cazzo su di me. Lo voglio! Gli sbottono i pantaloni e infilo dentro la mano. Comincio a segarlo e intanto gli sussurro all'orecchio "ti piace? continuo?" e gli infilo la lingua dentro. Mugola.... si eccita...."Si amore continua, toccami tutto". Mi abbasso e comincio a leccarlo.... mi piace da morire.... glielo prendo in bocca e inizio a spompinarlo per bene. " amore sei stupenda... sei una donna fantastica". Questo sa come farmi bagnare! Quelle parole mi eccitano da morire. Mi sento sua. Adesso lo voglio tutto per me! Mi alzo, gli prendo la mano e mi giro... voglio che mi accarezzi il sedere. Comincia ad accarezzarmi e io piano piano mi sposto verso il divano.... mi piego in avanti. Lui mi accarezza e mi dice " adesso voglio leccarti io amore" e mi sposta le mutandine e comincia a leccarmi il buchino. Vado in estasi. "mmmm ....continua ti prego.... mi piace da morire!". Sento tutto il rumore della sua saliva quando la lingua va dentro e fuori. La lingua si insinua dentro sino in fondo. Sono aperta e bagnata! "adesso devi farmi tua" dico. Lui mi gira, mi bacia. " Ti voglio vedere mentre ti prendo"... Mi tira su le gambe, sposta la mutandina, mi cerca il buchino, si aggiusta la cappella e comincia a spingere delicatammente. " Amore ti faccio male?".... "Un po-rispondo- ma ti voglio... fai piano... ti voglio tutto". Lui capisce e spinge con gentilezzza. Piano piano godo e comincio a seguire il suo ritmo tranquillo con gridolini e incitamenti. Mi sta facendo venire senza che mi sia toccata. "godo amore godo! vengo, mi stai facendo venire come una liceale!" mi bagno tutta nelle mutandine. Lui mi stringe e mi bacia..Continua a muoversi dentro di me. Poi lo sento gonfiarsi dentro... esce di scatto e mi spruzza sulla pancia e sulla sottoveste. Ululando "Daniela godoooooo!" Lo stingo a me. Mi piace. Lo sento vicino. Mi bacia di nuovo e mi dice piano all'orecchio: "amore sono uscito perchè avevo paura di metterti incinta".... Io per poco non vengo di nuovo! Mi ha fatto godere da morire e mi ha fatto sentire donna anche dentro! Rimaniamo così per un po, poi si alza e mi dice " scusami ma adesso devo tornare a casa da mia moglie; spero che stia dormendo. Quando ti ho vista sul terrazzo ho avuto una voglia tremenda di fare l'amore con te. Allora sono sceso. Non mi era mai capitato" Ci siamo scambiati i telefoni. " Ti voglio ancora" glio ho detto e lui di rimando "Anch'io, se vuoi sarai la mia amante". Mi sono bagnata di nuovo!
6
0
13 years ago
Daniela1Do,
45
Last visit: 3 years ago
-
Forse una vera slave - parte 1
Erano alcuni mesi che non incontravo nuove "slave": a seguito di alcuni incontri con finte schiave che alla fine cercavano solamente un pomeriggio di sesso "strano", avevo deciso di prendermi una pausa.Quella proposta però mi aveva colpito. Veniva da una giovane alunna 26enne, priva di esperienza, che voleva essere iniziata al bdsm. Sento un messaggio in arrivo mentre guido tra questi pensieri: è arrivata al punto d'incontro, è puntuale. Avrei voluto farla aspettare un pò, ma questo pomeriggio i tempi sono tiratissimi. Mi fermo dietro la sua auto, vedo che guarda dallo specchietto e scende. Attraverso il finestrino del passeggero vedo che è minuta, è proprio come nelle foto che mi aveva voluto mandare. Scendo anche io e la guardo da sopra il tettuccio della mia auto: Il caschetto di riccioli biondi risalta molto sugli abiti neri che indossa. Un saluto di convenienza e le dico di raggiungermi. Le avevo chiesto tre cose: di indossare una gonna molto corta come nelle foto, di non indossare intimo e di non usare il bagno sino a quando lo avessi concesso io. E' vicina ora, ha gli occhi grandi e scuri, l'aria da bimba un pò spaurita. La faccio girare lentamente su se stessa. Ha scelto abiti appropriati ma la sua poca altezza la sacrifica un pò. Le dico di raccogliere un oggetto a terra, mi guarda stupita, non capisce sul momento. Solo dopo il mio secondo e deciso "raccogli" capisce e si china in avanti mostrandomi che ha ubbidito e le sue nudità sono esposte. Si sofferma un attimo in quella posizione. Le dico di salire in auto, cosa che fa appena recuperate alcune cose dalla sua. La prima parte del viaggio verso il mio rifugio si svolge tra poche parole. Anche i gesti sono quasi banali e guidati dalla mia insofferenza: le faccio alzare la gonna, la palpo, stringo forte i suoi piccoli seni.... La faccio bendare poco prima dell'arrivo. Fermo l'auto accanto a casa e le faccio togliere gli stivali che indossa. Sussulta quando poggia i piedi scalzi sul cemento corrugato antighiaccio e rovinato dal freddo e dalle pale dello spartineve. Arrivati al marciapiede la faccio gattonare sino alla porta che mi dilungo ad aprire. Il tempo di sistemare alcune cose e mi faccio preparare un caffè dopo averle tolto la benda. Mentre è indaffarata tra le capsule e cercando di capire come funziona la macchina, vedo con piacere le ginocchia arrossate ed i puntini rosseggianti che i minuscoli sassi conficcati hanno lasciato. Mi porge il caffè inginocchiandosi al mio fianco. Se continua così... come faccio a punirla ?Le dico di alzarsi e mettersi eretta con le mani dietro la nuca, le correggo per sfizio 2 o 3 volte la posizione che a dire il vero è perfetta. La guardo mentre finisco il caffè e mentre penso che dovrò modificare alcune cose programmate vista la sua buona volontà. Sfilarle la gonna è semplice, ma la maglietta devo strapparla visto che non voglio che abbandoni la postura. Mentre lo faccio le comunico alcune cose di base, necessarie, in quanto non avevamo mai parlato prima di aspettative, pratiche o limiti. Le comunico la safe-word che userà solo in caso estremo. Le dico che non voglio dei "no" come risposta, ma piuttosto delle alternative equiparabili se proprio indispensabile. Dovrà chiedere il consenso per ogni cosa. E' nuda ora e vedo dalla sua pelle che ha freddo: volutamente ho abbassato il riscaldamento.La faccio chinare avanti e le indico di allargare le gambe. Prende la posizione con facilità: mi ha detto di che segue corsi di ballo che, per quanto vedo, danno ottimi frutti. Le infilo un dito in bocca per farlo umettare bene prima di infilarlo in quello stretto buchetto esposto. Sento lo sfintere stringere sul mio dito mentre con decisione continuo a spingere per tutta la lunghezza. Sento qualche lamento che sopisco con sculacciate ed una strizzata al suo seno. Ill suo capezzolo mi dà l'idea per punirla: è turgido, si sta eccitando... o ha freddo....Sfilo il dito per infilarne un altro poco più sotto. E bagnata, "Non ti ho permesso di eccitarti", "mi spiace Signore" sussurra. Mi siedo e la faccio sdraiare sulle mie ginocchia, afferro i capelli per tenerle sollevata la testa mentre le dico di contare i colpi sulle sue natiche. Prendo un grosso dildo e lo metto a terra "montalo, visto che ti ecciti per nulla".I piedi a terra, le mani dietro la nuca, scende con il bacino sino ad iniziare la penetrazione con una smorfia: è davvero grosso per la sua stretta fessura. Lentamente, ma riesce a scendere sino a quasi toccare terra con le natiche, è in quella posizione mi chiede per l'ennesima volta di poter usare il bagno. Seccato dall'interruzione la dispongo a 4 zampe con le cosce serrate e le dico di farla lì come una cagna quale è. Ad un suo accenno di vergogna ed un lamento, sfilo la cinghia ed inizio a colpirla sempre più forte sino a quando il liquido inizia ad uscire copioso bagnando le cosce e creando sotto ed intorno a lei una pozza.Mi sfugge un sorrisetto quando la vedo abbassare il capo frustrata ed umiliata per la situazione. Prendo uno straccio e gettandolo sulla sua faccia le ordino di pulire per bene lo schifo che ha combinato ed un colpo con la suola del mio stivale su quel bel culetto la fa cadere pancia sotto in quel luridume."Sbrigati stupida cagna" la sollecito. Finita l'opera di pulizia, la trascino verso la doccia perchè si lavi di dosso i suoi liquidi. Tenta di aprire l'acqua ma la blocco facendolai inginocchiare seduta sui talloni. E' chiaro quello che voglio fare e mentre abbasso la cerniera vedo che si avvicina col viso alla patta socchiudendo la bocca. Rimane stupita della sberla che arriva improvvisa e geme quando l'afferro per i capelli sollevando il viso."Quando vorrò usare la tua bocca lo farò". L'impulso è forte, ma voglio andare per gradi e voglio decidere io cosa fare e quando farlo."vedo che tremi cagnetta, ora ti faccio una bella doccia calda" sussurro mentre il fiotto inizia ad uscire inondandole il collo ed il seno e colando su tutto il corpo."Puliscimi ora!" obbedisce succhiando e leccando le ultime gocce. Le punto addosso il getto potente della doccia per lavarla; geme per l'acqua troppo fredda.La bendo dopo che si è asciugata e mi faccio togliere gli stivali che nonostante le giornate già miti ho comunque indossato dal mattino."Lavami bene i piedi con la lingua" ed inizia a farlo timidamente. L'afferro per i capelli e la schiaffeggio, "Fallo bene e con decisione". La sua lingua si muove meglio ora, la tiene ben umida ad ogni leccata e temendo una mia reazione fa un lavoro certosino. Mi alzo davanti a lei inginocchiata e tolgo i pantaloni. Inizia ad eccitarmi la piccola. Le blocco le mani dietro la schiena, mi siedo e dico alla puttanella di avanzare leggermente ed iniziare a leccare. Ginocchioni e bendata avanza e poggia la sua lingua tra ano e scroto ed inizia a leccare con la stessa dedizione di prima. Lo fa con devozione e precisione scendendo sin dove può leccando e risale succhiando delicatamente gli attributi. Le chiedo se si sta eccitando ed al suo "si Signore, mi dispiace". L'afferro per i capelli e la sdraio sul tavolo in modo che la testa sia riversa all'indietro e le sue grazie ben esposte sull'altro bordo. La rimprovero mentre penetro la sua bocca con il mio sesso e le perquoto il pube con una bacchetta. Tengo premuto in gola mentre le bacchettate si fanno più forti e precise. Mi sfilo per farle prender fiato, le dico di fare un respiro profondo e mettere fuori la lingua il più possibile prima di entrare di nuovo e sentire la sua gola stringersi sul glande. Le reggo la testa che istintivamente allontanerebbe e la trattengo per un pò, godendo di quelle pulsazioni sulla cima."Sei solo una puttanella" le grido mentre mi sposto dall'altro capo e vedo la sua stessa saliva colarle sul viso. Le infilo due dita nella fessura ormai fradicia. Sussulta compiaciuta, ma la faccio lamentare quando le tolgo e la schiaffeggio con forza tra le gambe. Le dita ora allargano il forellino in modo da facilitare l'entrata decisa della punta gonfia provocando un sussulto ed un lamento. Mi fermo un attimo per poi premere piano ma deciso e sino a sentire le sue natiche poggiate sul mio inguine."Non mi piacciono le troiette" le dico sfilandomi da quella pur piacevole posizione per avvicinarmi di nuovo alla sua bocca. Capisce e si ritrae "no ti prego Signore" riesce a dire prima che due schiaffi le ricordino che i "no" non sono ammessi. "Farò quello che vuoi, sono la tua cagna, usa la mia bocca come ti piace, ma non dopo che.... non ce la faccio... non ancora.." mi supplica. La faccio scendere con forza dal tavolo e con una spinta la getto a terra e la slego, si inginocchia ed aprendo la bocca mi invita a svuotarmi dentro di lei. Ha capito, mi secca dirlo ma è brava: mi ha dato l'alternativa plausibile."Non ora puttana!!" e lascio cadere alcune gocce di saliva in quella fogna spalancata. La lego con le mani e le braccia sollvate, le gambe divaricate, la cinghia comincia a colpire, forte vedo la carne arrossare sempre più. Alterno i colpi tra natiche, cosce, schiena e seni dosando la forza con attenzione. I vistosi arrossamenti mi convincono che è tempo di usare una bacchetta: la pelle sarà molto più sensibile ora. Vedo i segni netti di un eccitante rosso vivo ricamare quel culo ben fatto. I suoi lamenti non mi fermano, anzi mi compiacciono. Mi fermo solo quando una piccolissima goccia di sangue esce dopo l'ennesimo colpo. Mi prendo un attimo di pausa, fumo una sigaretta mentre la guardo in quella posizione e vedo i segni di lacrime che escono da sotto la maschera.Finisco con calma la sigaretta, due urletti sottolineano le clips che le metto ai capezzoli. La spingo a terra, la lego in modo che le sue mani siano bloccate sulle natiche e la sua testa tenuta a terra, le gambe ben aperte. Non può praticamente muoversi ora e lascio cadere la mia saliva sul buchetto mentre le dico di bagnarlo bene usando le sue dita che a malapena arrivano sin lì."Allarga bene ora" mi avvicino e premo, sento le sue dita tendere la pelle; entro premendo con decisione ed ancora arrivo sino in fondo. Metto un piede davanti alla sua bocca e sento la sua lingua e le labbra lavorare sulle dita mentre mi muovo dentro di lei per tutta la lunghezza. Inizio a pompare sempre più velocemente e sento i suoi lamenti divenire gemiti di piacere "non vorrai godere eh? troia?!", "Sì Signore, ti prego...." Mi fermo per tentare di bloccare il suo orgasmo "Se vuoi godere lo farai da sola, se lo farai sarai punita" Sento pulsare lo sfintere nel suo tentativo di recuperare l'orgasmo, ma un suo gesto di disappunto mi fa capire che non ci riuscirà, ma quelle pulsazioni hanno stimolato il mio. Un pò seccato mi rendo conto che devo finire e con pochi colpi scarico dentro e in fondo a lei imprecando. Mentre la libero dalle corde mi chiede di nuovo di poter godere. La schiaffeggio più volte "Sei solo una puttanella! vediamo se vuoi essere punita seriamente".Si mette sul divano aprendo flessuosamente le gambe al massimo ed inizia a masturbarsi provocandomi mentre la guardo.Più volte nego il permesso di finire, ma frustrata, alla fine non resiste e conclude tutt'altro che silenziosamente. Mi guarda aspettando la mia certa reazione che arriva dopo poco con numerose e violente cinghiate sulle cosce già segnate. Emette solo piccoli lamenti sommessi. Le metto la cinghia al collo e la trascino così in bagno, mi faccio lavare per bene prima di disporla davanti alla tazza. Capisce, si mette di lato e socchiude la bocca abbassandosi ed aspettando l'umiliazione del mio getto sul viso ed in bocca. Di nuovo mi pulisce succhiando e leccando a lungo. "Grazie Signore" mi dice un attimo prima del mio "lavati troia che sei lurida".Ritorna chiedendo timidamente cosa deve indossare per la cena: le indico un minuscolo grembiulino bianco.
16874
1
13 years ago
MasterSevero, 52
Last visit: 2 years ago