{"linkButtonClass":"stories-filter__top-new-button button button_default","href":"\/en\/stories-add","title":"Add story","displayFirstSpan":true,"firstSpanClass":"stories__top-new-button-icon","firstSpanContent":"\n<svg class=\"svg-icon icon-add-button-icon\">\n <use xlink:href=\"\/build\/sprite-b7d274ecdc5bb7bee640a34835e80959.svg#add-button-icon\"><\/use>\n<\/svg>","displaySecondSpan":true,"secondSpanClass":"stories__top-new-button-text","secondSpanContent":"Add story","checkDeactivatedProfile":true}
-
GHOST
Il viaggio era stato lunghissimo e molto faticoso ma Claudia e Roberto erano molto soddisfatti anche se stanchissimi, il b&b che avevano prenotato era proprio sul mare, fuori dalla porta dell’appartamento c’era degli scogli levigati ed a 5 metri distanza arrivava l’acqua. Avevano svuotato valigie e sistemato vestiti e dopo cena avevano fatto passeggiata lungo il borgo sul mare molto caratteristico, era una calda sera di settembre, Roberto durante la passeggiata aveva più volte invitato Claudia a fermarsi per baciarla ma quando le sue carezze diventavano più spinte fino a raggiungere il suo sesso lei lo bloccava, era troppo stanca, anche lui lo era e dopo un paio di volte aveva desistito ed erano rientrati a casa ed appena a letto si erano subito addormentati. Il mattino dopo Claudia si era svegliata quando aveva sentito qualcosa di duro appoggiato alle sue chiappe, sicuramente Roberto, appena sveglio, aveva voglia di far l’amore, lei ancora nel dormiveglia aveva assunto la posizione fetale in modo di facilitare Roberto a penetrarla. Sentiva il sesso spingere ed aveva iniziato a bagnarsi, poi lo aveva sentito entrare tutto dentro di lei, l’eccitazione era aumentata ed aveva avuto desiderio di baciarlo si era girata verso di lui ed a momenti stava per avere un infarto. Accanto a lei non c’era nessuno, il posto di Roberto era vuoto. Come era possibile? Aveva sognato tutto? Era certa di aver sentito un sesso penetrarla, si era toccata per sincerarsi ed in effetti era bagnata dall’eccitazione. Aveva dovuto ammettere che era stato davvero un sogno, si era alzata e dopo un po' era rientrato Roberto che essendosi svegliato prima era andato a comprare delle brioche per la colazione. Stava per raccontare il sogno ad Alberto ma poi aveva deciso di lasciare perdere e dopo un po' lo aveva dimenticato, avevano fatto colazione poi erano andati al mare sulla spiaggia di sabbia che si estendeva sul lungomare. A pranzo erano tornati a casa e dopo aver mangiato e sistemato la cucina, aveva raggiunto Roberto che l’aspettava in camera, l’eccitazione repressa al mattino era ricomparsa, avevano fatto l’amore a lungo ed in modo molto dolce poi avevano tirato le tende lasciando la camera in penombra e si erano addormentati. Claudia si era svegliata con la stessa sensazione del mattino, la sensazione di un sesso che spingesse per penetrarla era molto nitida, ma quando aveva aperto gli occhi ed aveva visto il corpo di Roberto disteso supino davanti a lei, certa che non fosse lui aveva lanciato un urlo ed allungato la mano dietro di sè dove aveva trovato il vuoto. Roberto si era svegliato e l’aveva trovata spaventata, era in preda ad un’agitazione esagerata e non aveva potuto fare a meno di raccontargli tutta la strana sensazione, Roberto aveva cercato a lungo di rassicurarla che era stato solo un sogno ed alla fine non essendoci altra spiegazione si era fatta convincere, anche se lei era certa che non era stato un sogno. La giornata era trascorsa tranquilla, la sera e la notte nessun altro strano evento era successo e nemmeno il giorno dopo, Claudia aveva dimenticato i suoi “sogni”, la vacanza trascorreva in modo fantastico con alternarsi di mattinate al mare, pomeriggi in giro a vedere nuovi posti ed ottime cene serali a base di cibi locali. Il pomeriggio del 3 giorno Roberto andava al suo paese di origine a sbrigare alcune pratiche, sarebbe ritornato dopo un paio di ore, Claudia ne aveva approfittato per fare riposino pomeridiano, aveva accostato le tende aveva chiuso a chiave e si era addormentata. Era stata svegliata dalla stessa sensazione, si era toccata, voleva avere la certezza di essere sveglia e quando ne era stata certa, paura e terrore si era impossessati di lei. La paura era così forte che temeva di fare qualunque movimento, era rimasta immobile con la sensazione che se avesse urlato qualcosa di peggio poteva succedere. La sensazione ormai era certezza, un sesso l’aveva penetrata, lo sentiva dentro di lei, lo sentiva gonfiarsi fino a che aveva avuto la sensazione che la sua vagina fosse completamente piena, poi lo aveva sentito iniziare a pulsare, come un cuore che batte, pulsazioni lente e costanti. Dopo un po' anche se era attanagliata dal terrore, quelle pulsazioni l’avevano fatta eccitare, adesso ad ogni pulsazioni fitte di piacere partivano dal suo basso ventre fino ad arrivare al cervello, provava un fortissimo piacere ed era bastato poco adA avere un primo orgasmo a cui ne erano seguiti altri per concludersi con un ultimo orgasmo intensissimo che l’aveva lasciato senza fiato quando aveva avuto la sensazione di sentire gli schizzi di godimento di quel sesso fantasma. Aveva avuto la sensazione che il sesso si sgonfiasse dentro di lei, un attimo prima che si sfilasse aveva allungato una mano dietro la sua schiena alla ricerca di qualcuno ma aveva accarezzato solo il vuoto, poi lo aveva sentito sfilarsi ed era rimasta immobile e terrorizzata a letto. Non era stato un sogno ma nessuno era dietro di lei, credeva di impazzire ed aveva cercato di convincersi che era stata solo una sua fantasia o allucinazione, ma quando aveva portato la sua mano al sesso e l’aveva ritratta sporca si sperma aveva urlato con tutto il fiato che aveva in gola. Era indecisa se andare a lavarsi oppure aspettare Roberto per fargli vedere le prove che quello che diceva era vero, pensandoci aveva capito che sarebbe stato difficile convincere Roberto che un “fantasma” l’aveva scopata, far vedere lo sperma avrebbe potuto insinuare nella mente di Roberto che lei l’avessi tradito con qualcuno di reale, aveva deciso di non dirgli nulla. Mentre aspettava l’arrivo di Roberto non aveva potuto fare a meno di pensare a tutta la situazione davvero assurda ed irreale, ma una cosa era certa, aveva provato un piacere mai provato prima, ancora adesso aveva la sensazione di sentire quel sesso pulsare dentro di lei, solo il pensiero l’aveva fatta eccitare di nuovo, per fortuna l’arrivo di Roberto l’aveva portata alla realtà, ed anche se Roberto aveva asserito di trovarla strana lei ormai aveva deciso di non dirgli nulla. Tutto era proseguito nella normalità, per il resto della giornata, la sera a letto Roberto era stato molto tenero e lei era ancora eccitata dal pomeriggio, era stato bello ed appagante far l’amore con lui ma quando pensava al sesso fantasma che riempiva totalmente il suo sesso ed alle pulsazioni che trasmetteva la sua eccitazione andava alle stelle. Quando Roberto l’aveva pregata di andargli sopra, dopo che si era calata sul suo sesso accogliendolo tutto, aveva avuto la ormai consueta sensazione, un altro sesso spingeva dietro di lei, l’eccitazione era andata alle stelle e quando lo aveva sentito entrare nel suo ano ed aveva iniziato a percepire le ormai note pulsazioni aveva goduto in modo straordinario fino ad urlare di piacere quando aveva sentito i due sessi svuotarsi dentro di lei. Aveva preso in considerazione il fatto di fargli vedere le prove concrete a Roberto di quello che gli aveva confessato ma poi aveva deciso di non dire nulla, si era alzata ed andata in bagno e dopo aver fatto una doccia era ritornata a dormire. Il pomeriggio seguente, con una banale scusa, aveva detto a Roberto che lo avrebbe raggiunto in spiaggia dopo e quando era rimasta sola aveva accostato le tende chiuso a chiave e si era messa a letto, non dormiva, non desiderava dormire, desiderava essere di nuovo visitata. Era passato parecchio tempo, era quasi in procinto di alzarsi e raggiungere Roberto quando lo aveva sentito, era già eccitatissima ed era stato un piacere enorme riceverlo dentro, aveva goduto a lungo e aveva provato a cambiare posizioni, appena assumeva la nuova posizione lo sentiva dentro ma non vedeva nulla era come se fosse posseduta da un sesso invisibile, aveva goduto tantissimo ed infine aveva sentito venirsi dentro, quando lo aveva sentito scivolare lentamente fuori da lei, aveva avuto la sensazione che se avesse parlato sarebbe stata sentita-A A A A A A Ti aspetto anche staseraAveva raggiunto Roberto con un’aria molto euforica ed ancora molto eccitata, Roberto se ne era accorto e ne era stato contento. Lungo il tragitto per raggiungerlo dentro di sè aveva elaborato la sua tesi, fare l’amore con un sesso fantasma non era tradimento, anche perché lo faceva insieme a Roberto, aveva deciso di non dirgli nulla. La sera con grande piacere di Roberto, lo aveva fatto eccitare molto e portato a letto, il sesso fantasma non aveva ritardato molto e lei aveva goduto in modo pazzesco. Nei due giorni che seguirono sia il pomeriggio che la sera arrivava sempre facendola godere in modo pazzesco, Roberto non si era accorto di nulla anche perché lui si credeva l’unico artefice di quegli orgasmi stupendi e non aveva nulla di cui sospettare, Il giorno della partenza un velo di tristezza era calato negli occhi di Claudia, ma quando Roberto gli aveva detto che l’aria del posto la rendeva più eccitante e focosa e che aveva in programma di tornarci periodicamente la sua espressione era cambiata illuminandogli il viso. Erano passato ormai parecchi mesi da quella vacanza, era un pomeriggio invernale, molto freddo, Roberto era al lavoro, Claudia a letto sotto le coperte cercava di fare un riposino, la sua mente andava indietro con i ricordi e come era successo altre volte non aveva potuto fare a meno di portare la sua mano al sesso ed iniziare a toccarsi. La mano accarezzava lentamente il clitoride e quando era sul punto di godere la ormai nota sensazione l’aveva fatta esplodere, lo sentiva spingere era felicissima aveva scoperto il suo corpo e velocemente si era tolta i vestiti rimanendo nuda poi si era sdraiata con le gambe leggermente divaricate e con il suo sesso in bella vista e quando lo aveva sentito scivolare dentro di lei aveva detto-A A A A A A Ti aspettavo, speravo tanto che arrivassi. Ora ti prego scopami…..
2364
0
4 years ago
irene_alberto,
67/67
Last visit: 3 years ago
-
maturità
era un pomeriggio,come tanti altri, nessuna voglia di studiare,il corpo sdraiato sul letto,la mente che volava altrove.fantasie,pensieri,ricordi,preoccupazione (poca) x gli esami che da lì a poco avrei dovuto affrontare. maturità, che parolona.avevo da pochi giorni fumato il mio primo spinelli,e già mi si chiede,maturità,cazzo!le finestre erano aperte, una leggera brezza di vento portava ogni tanto qualche petalo di fiore di pesco, a indicare che eravamo in primavera, finalmente. poi l estate,nuovi amori,nuove avventure,che come l estate durano poco,una stagione appunto,poi il freddo te li fà già scordare, o i cappotti,le sciarpe,i berretti,cambiano la fisionomia di una persona,che quasi non ti piace più,così vestito,e allora passi oltre,cerchi un nuovo pistillo a cui succhiare il dolce "nettare", bianco e caldo. sperma.Contro la mia volontà,e laa forza di gravità,levai la mia schiena dal letto,mettendomi a sedere,sul letto, la penna che tenevo in bocca,mi cadde giusto tra le gambe,sfiorando appena il clito, quanto bastò a procurarmi un piccolo,malizioso brivido.dovevo, dovevo prendere in mano il libro di filosofia, lontano mille miglia, nella mia testa, ma sulla libreria davanti a me in verità.Passi lenti, maglietta collo largo che si appoggia sui miei seni, i capezzoli turgidi,non so xchè, aiutano la maglietta a non scivolare, aspetta,, cosa vado cercando? ah si, il libro di filosofia.Nooo, non c è, non c era, l avevo dimenticato in classe: dannazzione a me e a lucy che con i suoi racconti su cosa fà coi compagni di classe,in bagno della scuola mi fà perdere la testa, mignotta, ma furba!Infilo un paio di blue jeans, quelli corti,così corti che mi si vede il sedere quando mi piego,ma mi piace,anche essere guardata,stuzzicare,essere a volte al centro di sguardi maliziosi. guardata anche da matteo il professore di filosofia,giovane,bello,a volte l aria un pò da stupido,che mi fà,morire di voglia!Ok,provo a recuperarlo,prendo la bici,la scuola non è lontana,e poi qui in giappone,la scuola è sempre aperta,aperta x chi, come roberta vuole andare a studiare senza essere disturbata! io non ci sono mai andata! traffico,gente che corre,vento trai capelli,maglietta che scende,che bello essere giovani e spensierati.Arrivo,entro, nell atrio il capo operatore scolastico come lo odio, mi tocca sempre il culo, almeno fosse figo pensoentro in classe........oddio,che ci fà matteo proprio qui,proprio oggi?Che brivido,lungo la schiena,fino alle caviglie,tra le gambe, i capezzoli reagiscono alla sua visione!:"buon pomeriggio proff,che ci fà lei qui oggi?Matteo: sistemo i vostri compiti e preparo la lezione x settimana preossima, a casa nn riuscivo,la mia ragazza continuava a strusciarsi su di me, ed io non ho tempo x lei oggi!!quasi delusa,non so xchè, vado al mio posto, mi chino x cercare il libro di filosofia sotto il banco,dimentico di avere i blue jeans,quelli che,inducono in tentazione,o forse lo faccio apposta .Mentre cerco,china sul banco nn mi accorgo,non sento che matteo si è avvicinato,sento solo la sua mano che si appoggia sull interno della mia gamba,altezza interno coscia, mmm che brivido.chiudo gli occhi,non so come reagire,sto ferma aspettando,sperando che continui,sento un qualcosa che bagna già,il mio monte di venere, si, mi stavo già bagnando di piacere-Mi prende una spalla, mi girà di scatto, mi afonda la sua lingua tra le labbra,non mi difendo, forse vorrei,non ce la faccio, lo voglio!!le gambe mi cedono,solo col piacere di un bacio,cado sulle ginocchia, all altezza della mia bocca, la patta dei suoi pantaloni, senza accorgermi gli slaccio la cintura,sbottono i pantaloni, e mi infilo il suo cazzo tutto in bocca, senza pensare che qualcuno potrebbe entrare.C è la duro, è solo puro piacere succhiargli quella grossa verga, lo vorrei mettere tra le mie gambe,ormai la mia fichetta è un laghetto di piacere,lo sento dalle mutandine,da come sono bagnate intrinse di voglia di essere sbattuta da lui,dal proff.Mi accontento di succhiargli il membro,( so che di più in classe nn posso) lo ingoio fino a tossire,tanta è la voglia di sentirlo più dentro possibile.all improvviso: caldo sperma mi cola in gola,mi riempie la bocca, mi scivola dalle labbra,mi cade sul seno, piacere,estasi.Apro gli occhi, x vederlo ,x guardarlo negli occhi dopo avermi sborrato in bocca, IL SOFFITTO DELLA MIA CAMERA ciò che vedo, è stato un sogno?eppure il mio seno è bagnato di un liquido bianco, appicicaticcio!!!!!!!!!
3337
0
11 years ago
5osfumaturedi,
37/31
Last visit: 2 years ago
-
un imprevisto ritorno a casa
Maledetta auto,ancora problemi!!Le prime nebbie avvolgono la campagna,debbo chiamare il carro atrezzi,non vuole partire.La prendo con filosofia,chiamo Irma (la mia donna) ma ha il cellulare staccato o come il solito lo avrà perso.Il nostro rapporto ultimamente è in una fase di stanca , la sento lontana,l'altra notte ho avuto la sensazione che si stesse masturbando e non sono riuscito a capire se era sogno o realtà.Finalmente ecco il carro,in 20minuti arriviamo nel paese dove abito,consegnamo l'auto in officina e mi incammino verso casa.Abito in una villetta con un discreto giardino,che strano i miei due labrador non sono al cancello ad aspettarmi.....mah!!! Entro e li chiamo,li sento guaire,sono chiusi nella loro casetta,penso che abbiano commesso qualche guaio e Irma li abbia rinchiusi per punizione.Mi riempiono di feste li accarezzo,fuori parcheggiata c'è l'auto di mia moglie,ma la porta di casa solitamente aperta è chiusa a chiave,forse sarà uscita a piedi ma conoscendo la sua pigrizia mi sorprende.La casa è divisa su tre piani al secono abbiamo la nostra camera.Tolgo le scarpe e sento il bisogno di una doccia rilassante.Mentre salgo le scale avverto dei rumori o meglio dei sussurri provenienti dalla stanza da letto.Non accendo la luce e salgo nell'oscurità, la porta della camera è socchiusa,guardo all'interno e quello che vedo mi paralizza.Irma con il suo sottoveste grigio stà baciando il corpo di un altra donna nuda distesa.Mi ritraggo e cerco di calmarmi,la mia non è rabbia ma un misto di emozione e angoscia.Mi chiedo se non sarebbe meglio me ne andassi,ma non riesco sono stregato da quella visione.la posizione in cui sono mi permette di osservare senza essere visto....ma è Marta una nostra vicina di 25 anni (Irma ne ha 39).Marta è una bella ragazza spesso mi sono ritrovato a parlare di lei con mia moglie e ora capisco alcuni imbarazzi.I loro corpi ora entrambi nudi si stringono e loro mani frugano nel basso ventre.Ansimano e credo che contemporaneamente raggiungano l'orgasmo.Poi cominciano in modo ritmato a strofinarsi i sessi,dapprima dolcemente,poi sempre più con veemenza,i loro respiri riempiono la camera.La più intrapprendente è Marta con fare deciso divarica in modo adeguato le gambe di Irma e comoncia a leccale il sesso,Irma ha il viso rosso di eccitazione,si sposta e cominciano a baciarsi reciprocamente con una foga che non ricordo nei nostri rapporti.Irma oltre a baciarle un sesso ancora ricco di peli le lecca l'interno del sedere,vengono entrambe urlando,sussulto e capisco che ora debbo scendere.E ora??? Da allora frequentiamo questa community sperando di trovare una donna ed essere partecipe di quella che io definisco poesia dell'erotismo.
4754
0
12 years ago
rosanelvento,
40/43
Last visit: 11 years ago
-
un sogno
ERA UNA FESTA.. una delle tante. .ci partecipavo,perchè organizzata con persone di mia fiducia.. .non sò perchè.. .ma volevo che ci fosse anche LUI sapevo che non ama queste feste,e quindi rimango stupita quando mi dice si.. .inizia la festa.. .e iniziano a arrivare le coppie e i vari invitati.. .si beve qualcosa .si chiacchera .si inizia a giocare.. .con gli sguardi toccandosi fino a che arriva LUI deciso entra e si dirige senza esitazioni verso di me mi prende e con una foga che mi travolge ,mi scopa con una bramosia che mi lascia senza fiato che non mi da modo di reagire sembro una bambola tra le sue mani traspare una certa urgenza urgenza di avermi la cosa mi piace mi eccita abbiamo un amplesso fantastico che ci lascia stravolti sfiniti poi inizia a coccolarmi e rivolgendosi agli altri dice:SCUSATE ma avevo necessità di salutarla BENE detto questo mi prende per mano e si avvia all'uscita lasciando tutti basiti e mi SVEGLIO tutta sudata e con l'eccitazione a mille...bagnata e con un languore bellissimoooooooooooooooooooooooooo ancora "la sento pulsare per l'orgasmo appena avuto...e tutto questo per aver chiuso gli occhi...mentre rileggevo una nostra chattata....dove l'ultima frase letta era:: se senti uno che da dietro si avvicina mette una mano tra le tue gambe ed una sul tuo seno mentre ti bacia il collo e preme sul tuo culetto sono io ecco era lui il mio sogno bellissimo....
5130
0
12 years ago
serena66,
42
Last visit: 5 years ago
-
In negozio...in 3
Ancora in negozio che ormai è diventato il nostro punto di ritrovo per qualsiasi nostra voglia; ma c'è una differenza rispetto alle altre volte, stavolta non siamo solo noi due ma abbiamo un ospite conosciuto proprio qui: ZenQuando arrivo in negozio e mi tolgo la giacca il mio abbigliamento, minigonna, stivali al ginocchio e maglione scollato, incontra subito l'approvazione del mio lui che non perde tempo e cominciando ad accarezzarmi le gambe nude mi chiede un piccolo assaggio prima che arrivi il nostro amico.Ma mentre aspettiamo che arrivi io comincio ad essere assalita dai dubbi, paura di non essere all'altezza,magari anche di non piacere (i gusti sono gusti dopotutto), di farmi prendere dall'imbarazzo...Quando Zen arriva Jack va ad aprirgli e parla un po' con lui del più e del meno mentre io me ne sto seduta sulla famosa sedia (parte fondamentale dello scorso racconto) aspettando il momento di vederlo come uno studente aspetta che il professore gli faccia la prima domanda.Zen è molto gentile e dopo le presentazioni lo faccio sedere dove poco prima stavo io, mentre jack si siede vicino e io mi inginocchio cercando di decidere come cominciare... non è certo facile ma visto che l'ospite è Zen mi sembra gentile andare da lui e lasciare Jack un attimo a guardare(o gustarsi?) la scena.Inginocchiata tra le sue gambe aperte gli slaccioi pantaloni e la mia mano ci si infila per tirarglielo fuori; lo guardo negli occhi prima di cominciare a leccarglielo per poi mettermelo in bocca. Comincio a leccarlo lentamente su e giù, soffermandomi sulla cappella per poi infilarmelo tutto i bocca. Tutti i miei dubbi di prima si sono dissipati, e mentre lo sto facendo godere sento le sue mani che affondano tra i miei capelli, una cosa che mi fa impazzire e mi fa venire voglia di continuare con più energia. Una di quelle mani poi si stacca e si insinua sotto la maglia ad accarezzarmi i capezzoli, e io continuo sempre più in profondità.Non vedo cosa sta facendo Jack ma ad un certo punto sento cha anche le sue mani raggiungono quelle di Zen e finiscono sotto la gonna. Mi piace quello che sento e non riesco a smettere; poi decido che jack è rimasto un po' troppo senza attenzioni così mi giro verso di lui e comincio a leccare anche lui.Mentre sento il suo cazzo gonfiarsi ed ingrossarsi nella mia bocca con una mano continuo a giocare anche con Zen; la mia bocca è anche un pochino stanca così, incrociando le mani gioco con entrambi mentre li guardo e mentre loro continuano a toccarmi come piace a me. Io chiudo gli occhi, non so più di chi siano le mani che mi toccano ma in questo momento non mi importa.Girandomi di nuovo verso Zen mi rimetto il suo pene in bocca e ricomincio a succhiare finchè non sento che sta per venire; l'orgasmo mi coglie di sorpresa facendolo venire nella mia bocca...e tutto quello che c'è viene ingoiato.Ora è di nuovo il momento di Jack, e mentre continuo con lui per farlo venire come gli piace sento ancora Zen che mi tocca; alla fine , anche Jack viene dentro ed intorno alla mia bocca!Mi siedo sul pavimento a guardarli entrambi e vedere quello che ho combinato.. e giudicando dagli sguardi che mi lanciano nessuno dei due è rimasto scontento e nemmeno io. Zen deve andare adesso così ci salutiamo ma.....in negozio ci siamo ancora noi due..chissà se qualcuno chiederà il bis?.... Lasciamo all'immaginazione questo finale........
6956
0
11 years ago
AdamDTS,
32
Last visit: 2 hours ago
-
Un gioco....
Un Gioco
Un gioco, sempre in equilibrio fra la leggerezza e paura, sempre sul filo del rasoio, un club, od un stanza di albergo che celi il piacere del proibito e della latente perversione che è in ognuno di noi, dove il gioco scateni desideri e sogni che oscillano sul labile equilibrio del donare e ricevere, un gioco che possa provocare nel proprio compagno gelosia rabbia, desiderio e timore del limite senza mai oltrepassato...o forse si.. ma facendo credere che si potrebbe oltrepassarlo in ogni istante.... Dove nulla è predefinito... una sera dove tutto si confonde nel piacere. Un gioco nasce in una serata con cena in un privè, in un club come il flirt dove eleganza e raffinatezza bene si sposano con la voglia di trasgredire e di lasciarsi andare. La cena scorre allegra, scherzando e ridendo parlando del piu’ e del meno come si conviene a persone che non si conoscono e che si trovano insieme per caso, si parla di tutto, si commentano le altre coppie si apprezza il buon cibo, si gusta del buon vino magari l’uomo o la donna di una delle coppie, cercando di essere piu’ spregiudicato prova ad addentrarsi nell’argomento dei prive, dello scambio, dei giochi, così per tastare un po’ il terreno per capire, cercare di provocare, comprendere chi si ha davanti. -….quella sera la coppia che cena con noi è simpatica divertente, piu’ o meno coetanea a noi, Lui è alto e moro, ben messo ma non in formissima, capelli corti leggermente brizzolati occhi chiari, direi sul verde ma la penombra della sala e la luce soffusa delle candele non permettono di definirne perfettamente la tonalità, ha una leggera barbetta piuttosto incolta che lo rende simpatico ed affabile,è gentile nei modi e apparentemente sicuro di se’ sembra esperto ma non è teso od entrante, parla osserva stuzzica ma ti mette a tuo agio, ti fa sorridere. Lo vedo ti va a genio e comincia a raccontarti qualche aneddoto relativo alle loro esperienze nei giochi che a suo dire sono limitate e goffe, ma nel modo di raccontarle ti intriga perché risulta educato ed anche impacciato e la cosa ti rilassa lo ascolti con interesse. Nel frattempo la cena è finita e se durante la sera il tuo sguardo e i tuoi sorrisi erano per lui, conclusa la cena mi ridai attenzione sei euforica solleticata dall’ambiente dai pensieri che gli argomenti della serata hanno suscitato, mi abbracci mi baci dolcemente e ti fai apprezzare nel tuo abbigliamento, si perché quella sera volevi farti notare, sei in formissima tacco alto corpetto nero aderentissimo che mette in evidenza i tuoi meravigliosi seni e sopra uno scialle traforato color oro semitrasparente che lascia intravedere la silhouette i fianchi ….mi baci ma sei incuriosita dall’altra coppia li cerchi con lo sguardo sia Lui che Lei mentre mi baci il collo e mi stringi, già c’è anche una Lei, anch’essa piacevole simpatica meno estroversa del Lui ma comunque gradevole, durante la cena è rimasta un po’ in disparte non parlava molto ma poiché eri presa dalle parole del suo compagno abbiamo parlato un po’ io e lei; il tavolo a ferro di cavallo favoriva la conversazione lei era alla mia destra mentre tu davanti a me parlavi amabilmente con Lui che sedeva alla tua sinistra, lo ascoltavi soprattutto perché aveva molti argomenti e vedevo come con le mani ti baloccavi con i riccioli dei tuoi capelli un po’ per dissimulare l’imbarazzo delle argomentazioni piu’ piccanti ed un po’ per vanità, io e Lei notiamo una certa armonia fra di voi e ci scherziamo un po’, ci diverte e questo ci aiuta in parte a scioglierci un po’. La lei è castana, capelli lisci, frangetta sulla fronte, sguardo ammiccante, seno abbondante , altezza media , è rotondetta ma piacevole ha in dosso una camicia bianca ampia con sotto lingerie gialla con giarrettiere e calze a rete a maglia fine. Non abbiamo parlato molto in realtà perché, così come me anche lei era piuttosto timida, e quindi l’occhio cadeva su di te sullo scialle dorato che nascondeva le coppe del corpetto, mi estraniavo nel vederti parlare vestita in quel modo con uno sconosciuto, eri assorta nei discorsi e ti osservavo come se ti vedessi da dietro uno specchio. Improvvisamente la mia mente viaggiava ed interpretava i tuoi sguardi ed i tuoi movimenti, eri lievemente rivolta verso di lui piuttosto vicina poiché la sala era rumorosa e la musica di sottofondo non rendeva facile la conversazione quindi con la testa lievemente reclinata verso di lui lo ascoltavi sorridente, divertita. Ogni tanto con la coda dell’occhio mi cercavi, mi controllavi per vedere se ti seguivo con lo sguardo, ed ogni volta che incrociavi i miei occhi, con soddisfazione ti volgevi di nuovo verso di lui, mentre quando mi vedevi parlare con Lei, cercavi di richiamare la mia attenzione con una risata piu’ accentuata, un po’ per ingelosirmi un po’ per stuzzicarmi. La mia mente immaginava che dall’altra parte del tavolo la sua mano che talvolta non era visibile, ti sfiorasse o provasse a farlo, mentre in uno dei momenti in cui richiamavi con un riso la mia attenzione, la tua mano toccasse il suo braccio e la sua gamba un po’ per caso un po’ per suscitare emozioni in me ed in lui. Queste cose fantasticavo, mentre ad un certo punto quando la musica era aumentata di volume lui si avvicinava al tuo orecchio per parlarti meglio o sussurrarti chissà quale cosa perversa (secondo le mie fantasie) e tu allora incrociando il mio sguardo lo ascoltavi sorniona e mi sorridevi con sguardo languido e profondo come se le parole che pronunciava sciogliessero le tue inibizioni e stimolassero profondamente i tuoi desideri. Come detto la cena era finita, ci siamo alzati e siamo andati un po’ in giro per il club, per vedere le situazioni gli ambienti, le persone….Ti ho chiesto subito così vi eravate detti, per curiosità per gelosia, ma eri vaga evasiva, forse volevi far viaggiare la mia mente liberamente o forse eri un po’ imbarazzata. Nelle stanze c’era già movimento, coppie, singole, erano già impegnate in giochi ed acrobazie, molte immagini stimolavano le nostre voglie e le nostre perversioni, il cinema era assai stimolante. Ad un certo punto mi chiedi della Lei della cena, un po’ a bruciapelo, quasi per prendermi alla sprovvista mi chiedi chiaramente se mi piaceva perché secondo te già la spogliavo con gli occhi, io nego tutto questo interesse però certamente lei non era affatto male. Dopo una mezz’oretta ci spostiamo nella zona musicale, tante coppie ballano, avvinghiate, tante donne si baciano, si cercano, alcune provano a trascinarti in pista ma sei titubante , timida quando vedi la coppia della cena ballare in pista però cambi idea e ti lasci trasportare da una ragazza piccola ma molto carina che ti porta con se accarezzandoti e baciandoti subito in bocca, cosa a cui tu prontamente corrispondi baciandola appassionatamente. Vieni subito notata dalla coppia che avevamo conosciuto a cena, la lei, prima timida, ti prende subito con se liberandoti dalle labbra della piccoletta, cominciate a ballare vicine molto vicine, toccandovi e baciandomi, io ti vedo da dietro vedo lo scialle dorato ondeggiare e nascondere le mani di lei che ti accarezzano il sedere e che si insinuano fra le tue gambe. Anche il lui resta un po’ interdetto, ed immagino che tu lo stia fissando mentre baci lungamente la sua compagna, perché ha gli occhi sgranati e non ti toglie gli occhi di dosso. Dopo non molto la musica cambia e quindi decidete di uscire di pista, ci avviciniamo tutti e 4 al bar ed ora siete te e lei a parlare e scherzare come se nella serata non ci foste che voi. Io ed il lui ci guardiamo, divertiti, imbarazzati ma molto accesi! La musica alta non mi fa sentire cosa vi state dicendo, ma noto che ci guardate e sorridete, divertite e poi finalmente tornate da noi. Ci dite che non avevate più voglia di ballare e che volevate andare un po’ in giro per il club, e tu prendi per mano lui e lei mi prende per mano e ci tirate verso le stanze del prive. C’è molta gente e ci si muove piano ed a spintoni, te e lui andate più avanti e vi perdo di vista, sinceramente la cosa mi mette un po’ di ansia ma mi mantengo tranquillo. Poi io e lei ci fermiamo, non vi vediamo più , vi cerchiamo tornando indietro nella pista da ballo, ma niente, sinceramente siamo un po’ preoccupati però l’alcol ed il frastuono del locale un po’ ci anestetizzano ed allora torniamo verso le stanze del prive per cercarvi ma intanto ci attardiamo a veder un po’ i movimenti che si stanno creando nelle stanze. Entriamo in una stanza dove Lei pensava di aver intravisto il compagno, ma si sbagliava, però rimaniamo rapiti da una situazione molto interessante…su un grande letto tre ragazze si avvinghiano e si baciano riverse su letto, una bionda supina con le gambe divaricate viene leccata da una morettina con i capelli corti essa porge verso la sala un bellissimo sederino ritto ed impertinente, nel frattempo la bionda supina, ha posizionata sopra il suo viso una altra ragazza anche lei bionda con capelli mossi e la fa godere a sua volta succhiandole appassionatamente le parti intime. Il quadretto è davvero stimolante e rapidamente si crea un gruppetto di interessati spettatori. La moretta prona mentre succhia avidamente la bionda stesa sul letto, divarica le gambe e comincia a toccarsi passando le dita lunghe ad affusolate fra le grandi labbra della sua fichetta raggiungendo l’ano ed umettandolo ben bene dopo essersi portata la mano alla bocca. La scena invoglia un uomo (non so se il compagno della moretta, o di un'altra coppia) ad avvicinarsi comincia ad accarezzarle le natiche e rapidamente si cala i pantaloni. Sfodera un notevole arnese e comincia a poggiarlo prima sui glutei della morettina e poi fra la scanalatura delle natiche, Lei non sembra disprezzare e allarga ulteriormente la gambe come per posizionarsi meglio, e quindi l’uomo risponde all’invito infilandolo con forza nella passerotta che evidentemente era molto bene aperta e lubrificata data la rapidità e la facilità di inserimento. La morettina comincia prima ad ansimare fortemente e poi ritmando il colpi inferti dall’uomo riprende voluttuosamente a succhiare la passerotta della bionda. Questo bel quadretto ci scombussola un poco, ma ripreso fiato torniamo alle nostre ricerche, già perché tu ancora non sei pervenuta e son un po’ in ansia anche se nella mia mente eri un una stanza vicina pronata come la morettina e stantuffata da uno sconosciuto ansimante e riempita di piacere!!
Entriamo in varie stanze alla vostra ricerca, e finalmente Lei riconosce da lontano la sagoma del suo compagno, quindi ci avviciniamo ed un immagine conturbante mi si pone davanti agli occhi… tu eri in piedi mentre lui ti cingeva da dietro, la sua bocca ti baciava lentamente sul collo alternando le labbra alla lingua, scorrendola sul collo mentre tu abbandonata volgevi la testa dall’altro lato favorendo i suoi movimenti.
Abbracciandoti da dietro, mentre ti bacia il collo, ti aveva già sbottonato il corpetto ed i tuoi splendidi seni erano li ritti e gonfi, mentre con entrambe le mani te li accarezzava e li stringeva vigorosamente. Ai miei occhi appari presa e tremante di piacere. Ci avviciniamo, e le sorprese non sono finite perché portandoci davanti a te troviamo una sorpresa inaspettata…in ginocchio davanti si trova una ragazza, ti ha sfilato le mutandine e ti sta succhiando con foga la passerotta ti fa ansimare e tremare, la sua lingua ti accarezza il clitoride facendoti godere all’impazzata. Quando mi vedi, sei lievemente imbarazzata ma il piacere, dopo una rapida pausa, riprende il sopravvento e socchiudi gli occhi abbandonandoti, languida, alle lingue che ti avvolgono ed alle mani che ti palpano. L’eccitazione prende il sopravvento di fronte a quell’immagine e io e la lei cominciamo a baciarci, rapidamente lei si inginocchia e sbottonandomi i pantaloni me lo tira fuori, quindi eccitatissimo le spingo la testa verso le palle, lei inizia dolcemente ad accarezzarle, le bacia lentamente prima solo con le labbra poi avvolgendo i testicoli con una morbidissima e sinuosa lingua, poi le prendo dolcemente la testa per ruotarla leggermente così da inserire lentamente la mia cappella dentro la sua bocca. Sento il mio glande che pulsa dentro la sua bocca, il mio cazzo è durissimo e comincio ad infilarlo e sfoderarlo ritmicamente dalla sua bocca. La spingo con le mani in basso,appoggiandole sulla testa e facendo in modo che il mio uccello la penetri fino in gola, lo affondo completamente e lei con la lingua raggiunge i testicoli che sono quasi completamente dentro la sua bocca, è una fantastica succhiatrice e per poco mi dimentico di te..alzo lo sguardo e vedo anche te inginocchiata insieme alla donna che poco prima ti leccava, ora state leccando l’uccello del Lui, tu sei impegnata a lavorarti le palle, le succhi completamente mentre lei si dedica alla cappella, la succhia tutta in punta e tu con la mano moduli l’entrata dell’asta nella bocca di lei, dopo poco glielo togli di bocca e la baci appassionatamente prima di avventarti a tua volta sulla cappella…..la scena è meravigliosa, non resisto più sfodero l’uccello dalla bocca della lei e ti prendo da dietro, sei appecorata e comincio a scoparti violentemente, i colpi che tiro ti bloccano, smetti di succhiare il cazzo di lui, le percussioni ti tolgono il fiato, ma la tua mano non lo molla continui a stringerlo, abbassi la testa come per respirare meglio e non appena i miei colpi diventano piu’ regolari ma inevitabilmente meno imperiosi riprendi prima a succhiare dolcemente la sua cappella e quando ammirando questa situazione rallento i colpi lo prendi completamente in gola e non posso far altro che stantuffarti all’impazzata finche non ti vengo esplosivamente dentro…che meraviglia che splendore….un emozione un gioia immensa…
…un Gioco
3114
0
11 years ago
lunadimarzo2012,
35/36
Last visit: 1 month ago
-
la prima volta da puttana
Sono andato all'appuntamento con Luigi nel suo ambulatorio in orario di chiusura naturalmente, è un dottore, sono entrato nell’ambulatorio, lui mi ha chiesto se ero quello dell’annuncio e mi ha fatto accomodare nel suo studio e mi ha dato una borsina con dentro indumenti intimi femminili e mi ha detto di andare in bagno e di indossarli, c’erano un corpetto, calze e reggicalze ed un paio di scarpe con tacco alto, quando sono uscito mi ha portato subito davanti ad uno specchio e mettendosi alle mie spalle mi ha detto, ora sì che sei davvero troia , sei eccitantissimo! Ed ha cominciato a toccarmi dappertutto, sempre stando alle mie spalle mi ha abbracciato, baciato sul collo, strizzato i capezzoli, le natiche ed io eccitato con le mani ho cominciato ad aprirgli la patta dei pantaloni ed ho sentito che lo aveva già in tiro, ma lui mi ha fermato e mi ha chiesto se ero davvero il suo schiavo e se davvero poteva fare di me tutto quello che voleva, io gli ho risposto di sì, mi sono meravigliato di questa domanda perché già gli avevo detto che quello era il mio desiderio e che così volevo essere trattato. Poi mi ha detto di stendermi sul lettino delle visite, quei lettini con quegli “archi” dove metti le gambe in alto, tipo quello che usa il ginecologo per capirci, una posizione ideale per mettere bene in vista il buco del culo!!!! A questo punto ma ha detto che mi voleva allargare il buco del culo a "40" ed ha aperto una valigetta piena di cazzi finti di varie dimensioni e, guardandola bene, ho capito cosa vuole dire 40, è il diametro del cazzo, nella valigetta in ordine c’era un cazzo di 30, 40 , 50, 60, 70 ed 80. ha preso il 40 ed un vasetto di crema , che mi ha detto essere una pasta anestizzante che si usa in chirurgia per diminuire il dolore dei tagli, me l’ha spalmata sul buco del culo e poi ha cominciato ad introdurre il “40” piano piano è entrato tutto ed ha portato lo specchio per farmelo vedere. Dolore non ne ho sentito eccitazione invece sì, mi sentivo davvero un porco tanto che gli ho detto di provare una misura più grossa e questa richiesta lo ha eccitato notevolmente tanto che si è messo a toccarsi e dicendomi che sono davvero una troia e questo ha eccitato me tanto che avevo già il cazzo bello duro, tolto il 40 ha cominciato a spingere dentro il 50 e lì ho sentito davvero male, sudavo freddo ma ho sopportato fino a quando non è entrato. Preso ormai completamente dalla eccitazione gli ho
detto che glielo volevo succhiare allora ha inclinato il lettino verso il basso dalla parte della mia testa in modo che la mia bocca fosse alla altezza del suo cazzo gli ho abbassato i pantaloni e le mutande ed ho cominciato a succhiare come non mai mentre lui mi strizzava i capezzoli (cosa che a me piace da morire!!!) e allungandosi mi smanettava l’uccelllo. Ma avevo bisogno di sentirmi ancora di più puttana e gli ho detto di girarsi che gli volevo leccare il buco del culo, non solo glielo ho leccato ma mi è venuto da succhiarglielo come fosse un cazzo e credo che gli sia piaciuto perché si è lasciato scapare un dolcissimo siiiii!! A questo punto mi ha detto che mi voleva venire nel culo ed è andato a togliermi il “50” e guardando allo specchio ho visto che il mio buco del culo è rimasto aperto ed ho pensato “speriamo che ritorni normale” poi mi ha infilato il suo cazzo dicendomi che ero un culo sfondato ed una lurida troia e che mi faceva passare la voglia di cazzo e strappandomi una calza ha raggiunto l’orgasmo brevemente a questo punto mi ha ,con tono di comando, detto di alzarmi subito in piedi e di tenere le gambe aperte ed è a questo punto che il suo sperma ha cominciato ad uscire dal mio buco del culo e colarmi giù per le gambe, mi ha detto di raccoglierla con le mani e di ingoiarla cosa che ho subito fatto, anche lui ha cominciato con le dita e rovistare dentro al mio buco del culo alla ricerca del suo sperma e poi mi ha messo le dita in bocca perché gliele leccassi, a questo punto ha cominciato a farmi un bocchino e pure io gli sono venuto in bocca quasi subito, si è alzato e con le dita mi ha aperto la bocca e mi ha passato il mio sperma che aveva nella sua bocca dicendomi di ingoiare pure quello. Poi, ormai sazi, mentre ci pulivamo,ancora una volta mi ha chiesto se facevo tutto quello che voleva, io un pò scocciato gli ho detto di sì, allora mi ha allungato un camice da dottore e mi ha detto di mettermelo che uscivamo, mi sono messo a posto il corpetto, la calza un pò rotta e siamo usciti con la sua macchina mentre giravamo a casaccio mi ha detto di tenere il camice aperto ed ogni tanto mi toccava facendomi ritornare la voglia, mi piaceva girare per la città mezzo nudo, affiancarsi alle altre macchine che ti guardano e non sanno che sei in reggicalze e che hai il cazzo duro!!! Ogni tanto mi chinavo su Luigi e gli succhiavo l’uccello sperando che non si distraesse e di non fare un incidente poi ritornavo a sedermi sempre con il camice aperto,ad un certo punto eravamo in una strada di campagna appena fuori Modena si è fermato ed ha preso una macchina fotografica ed ha cominciato a farmi delle foto, prenditi il cazzo in mano e tac una foto ,mettiti un dito nel culo e tac una foto e così via,era eccitante farsi fotografare. Poi mi dice: visto che qui non c’è nessuno togliti il camice ed esci dalla macchina che ti voglio fotografare in piedi, io con un po’ di titubanza l’ho fatto, ero troppo eccitato per non farlo, appena sono fuori lui comincia a scattare foto dicendomi che sono una troia e che ora si sarebbe allontanato con la macchina e che dovevo stare lì a battere come una vera puttana, infatti parte e mi lascia lì sulla strada mezzo nudo, io nel ruolo di una vera puttana mi sono eccitato ed avevo già l’uccello duro ma avevo anche paura che passasse qualcuno per davvero . In lontananza vedevo Luigi che si era fermato e mi guardava, allora per eccitarlo ho cominciato a fere avanti ed indietro dimenando il culo e l’uccello Dopo 10 minuti circa Luigi ripassa e si ferma e mi fa risalire e a questo punto mi salta addosso per succhiarmi il cazzo e poi mi fa girare i mi incula con rabbia dicendomi che sono la sua troia, e poi mi prende la testa e mi viene in bocca facendomi ingoiare il suo sperma e poi lui fa altrettanto con me. Mi riaccompagna al suo studio, mi cambio e ci salutiamo, io gli chiedo se ci rivediamo e lui risponde che sarà lui a deciderlo. Spero di rivederlo perché ha capito cosa cerco e cosa voglio fare e soprattutto come voglio essere trattato, è una persona pulita ed un dottore il chè non guasta visto le malattie che si possono prendere e lui mi ha già detto che se andremo con altri saranno persone a cui lui prima farà il test del hiv. E questo mi tranquillizza molto e so che non corro rischi e che posso fare di tutto. Sono già passati alcuni giorni dall’incontro con Luigi ed io mi sono fatto un sacco di seghe pensando a quella notte quando finalmente mi chiama e mi dà appuntamento in un bar in centro a Modena per un aperitivo. Appena arrivato lo trovo fuori che mi aspetta, entriamo e beviamo un drink e subito riprendiamo il nostro rapporto di sesso tra padrone e schiavo, infatti allungandomi un pacchetto mi dice di andare nel bagno del bar, di spogliarmi e di indossare il contenuto e che dopo mi avrebbe raggiunto. Sono andato in bagno ed ho aperto il pacchetto, dentro c’era un paio di mutande, quelle da uomo di una volta, un po’ larghe, le ho indossate ed ho aspettato che arrivasse, appena è arrivato mi ha fatto appoggiare le mani sul muro e messosi alle mie spalle ha cominciato a toccarmi il buco del culo infilandoci dentro un dito con le mutande e tutto, poi ha preso a masturbarmi sempre da sopra le mutande, lasciando cioè l’uccello dentro alle stesse, poi mi ha infilato altre dita nel culo continuando a masturbarmi sempre più velocemente fino a quando non sono venuto dentro la mutande, poi me le ha sfilate e mi ha detto di inginocchiarmi, ha tirato fuori il suo uccello e lo sperma che era nelle mutande che indossavo lo ha spalmato sul suo uccello e me lo ha dato poi da succhiare, la cosa mi ha eccitato e mi sono messo a succhiare avidamente quel cazzo che, così lubrificato, scorreva nella mia bocca dolcemente e senza resistenza, fino a quando non ho sentito il calore del suo sperma che mi invadeva la bocca ed ho cominciato a deglutire il tutto con avidità estrema, mentre faccio questo con la coda dell’occhio vedo sulla porta del bagno il barista che ci guarda e si masturba, capisco che era d’accordo con Luigi, vorrei andare a succhiarglielo ma mentre mi sto per alzare Luigi mi ferma e mi intima di non muovermi, prende le mutande in cui dentro ero venuto e le allunga al barista, il barista raggiunge l’orgasmo dentro le mutande e dopo lo stesso me le allunga i mi dice di leccarle per bene e di pulirle con la lingua, io lecco quelle mutande piene di sperma con passione e loro mi guardano e borbottano qualcosa che non comprendo, dopo un pò Luigi mi prende le mutande che stavo ancora leccando e le mette sotto l’acqua del rubinetto e le bagna, poi ritorna e mi dice di aprire bene la bocca e me le strizza facendomi bere l’acqua che ora ha il gusto di sperma. Ci siamo ricomposti e siamo usciti dal bagno, poi mi ha detto che aveva parlato di me al barista, che è un suo paziente e che mi vorrebbe incontrare per una notte di sesso “particolare” con sua moglie ed altri amici, che sono tutte persone per bene e affidabili, sani, ma che ponevano 4 condizioni: 1) che io abbia la testa completamente rasata 2) che non mi rifiuti assolutamente di fare quello che mi chiedono di fare 3) che non devo mai parlare 4) che accetti di essere ripreso con una telecamera avendo però un cappuccio in testa per non essere riconosciuto. La cosa mi ha spaventato ma nello stesso tempo un po’ eccitato, ho chiesto a Luigi se a lui faceva piacere che accettassi e mi risposto che sarebbe la prova più grande che potevo dargli per dimostrargli la mia completa e totale sottomissione e che garantiva il fatto che sarebbe piaciuto anche a me e di non avere nessun timore e che il tutto si sarebbe svolto nel massimo riserbo. Ma di cosa dovevo fare non me lo ha voluto dire perché dovevo fidarmi di lui. Dopo una lunga riflessione ho deciso di fidarmi e di accettare l’invito e lui mi ha abbracciato, baciato, dicendomi che lo avevo fatto l’uomo più felice sulla terra , ci siamo lasciati con l’accordo che appena organizzavano la cosa mi avrebbe telefonato e di tenermi pronto per una notte da ricordare.
9832
0
11 years ago
scrofa,
52
Last visit: 10 years ago
-
GODENDO SU UN COMODO DIVANO
Il momento tanto atteso da Marco era arrivato; mio marito mi aveva organizzato un incontro con un uomo contattato qualche giorno prima su un sito di annunci. Ci eravamo sentiti per telefono, ricordo che avevo trovato perfino difficile comporre il numero, poi una voce simpatica e decisa rispose. Mi presentai e mi trovai a parlare con un uomo gioioso e pieno di vivacità. Mi ero sentita subito a mio agio e avevo voglia di dare un volto a quella voce, di cui conoscevo solo alcune parti del corpo che avevo visto nelle foto pubblicate nell’annuncio.
L’annuncio incuriosiva molto, era Davide, un singolo di 40 anni molto esperto a giudicare dai feedback che altre coppie avevano pubblicato sul suo profilo, ma questo poco mi interessava, la cosa che ci aveva convinti era stata proprio la sua simpatia nel proporsi. Ci aveva inviato un messaggio con scritto: “Ho fatto qualcosa di male per non meritare una risposta alle mie richieste di amicizia?” e così, nel modo più naturale avevamo accettato di vederlo, a casa sua il venerdì successivo, solo per conoscerci.
Era passato molto tempo da quando praticavamo questo genere di cose e ricominciare era veramente una cosa che facevo fatica ad immaginare.
Ma finalmente mi ero decisa a “pensarci” stanca anche dell’insistenza di Marco che ad ogni occasione mi parlava dello scambio di coppia. Per farmi sciogliere un po’, voleva farmi conoscere qualche bel maschio capace di darmi sensazioni diverse dalle solite, voleva che mi sentissi desiderata.
La sera del nostro primo incontro avevo indossato un abito leggero e molto corto che lasciava scoperte le mie gambe, coperte da calze a rete color carne. Avevo indossato un reggiseno imbottito per esaltare le mie forme e dalla scollatura si intravedevano i seni voluminosi. Non avevo indossato le mutandine; quella sera ero desiderosa di sbalordire Marco che, per il dopo incontro con il singolo, aveva organizzato una serata in un privé. Dopo aver conosciuto Davide e scambiato due chiacchiere con lui, l’intenzione di Marco era di portarmi a ballare in un locale per coppie che si trovava in zona
Continuavo a ripetere a Marco che, anche se Davide fosse stato l’uomo più affascinante del mondo io non avrei voluto farci niente, quella sera. Ma Marco mi conosceva bene e sapeva che avrei potuto cedere anche ai corteggiamenti di quell’uomo che iniziava a suscitare interesse in me. Eravamo rimasti d’accordo che, qualora la mia voglia fosse incontrollabile, avrei mandato un segnale a Marco, toccandomi i capelli, per fargli intendere che volevo fermarmi rinunciando alla serata al privé.
Arrivammo nel luogo dell’appuntamento, parcheggiammo e una volta sotto casa di Davide, attendemmo che ci aprisse il portone.
Salite le scale trovammo ad accoglierci un uomo alto, muscoloso, che nonostante la stagione invernale, indossava una t-shirt, un paio di jeans e un paio di ciabattine basse da camera. Era quasi completamente rasato, capelli neri, occhi scuri.
Il mio primo pensiero fu quello di recarmi in fretta in un altro luogo, a prima vista non era il mio tipo, poi, con molta naturalezza ci fece accomodare su un comodo divano, ci offrì un caffè e ci parlò un po’ di lui. Era un impiegato di banca che nel tempo libero trascorreva molto tempo in palestra e infatti i suoi muscoli parlavano da soli, coperti da tatuaggi che avevo già intravisto nelle foto sul suo profilo.
Era un uomo abituato a conoscere coppie come noi e quasi tutte le sere ospitava gente nel suo appartamento.
Io mi ero seduta in un angolo del divano, distante da tutti, anche da Marco; avevo piacere di stare da sola, lontana da mio marito e da questo sconosciuto con cui forse presto avrei fatto sesso. Stare da sola in disparte era come far capire ad entrambi che non volevo essere toccata, anche se il pensiero di essere priva di biancheria intima mi eccitava. Avevo voglia di aprire le gambe e fare vedere ai presenti cosa si nascondeva sotto il vestito.
Ma rimasi composta e seria.
Parlammo per un’oretta e poi decidemmo di andare via, accordandoci per un prossimo appuntamento, organizzando di cenare insieme per conoscerci meglio.
Ci salutammo con due bacetti sulle guance, gesto che un po’ mi imbarazzò, poi scendemmo le scale e Marco non mi toglieva gli occhi di dosso. Cercava di capire quali fossero state le mie emozioni, nel conoscere quel ragazzo così diverso dai miei gusti consueti.
Non gli diedi confidenza né risposte fino all’arrivo in macchina, quando aprii le gambe e presi una sua mano per metterla sulla mia parte nascosta: ero bagnata e i miei umori colavano. Marco apprese allora che non avevo l’intimo. Si appoggiò con la sua bocca sulla mia e ci baciammo appassionatamente mentre con le dita continuava a scivolare tra le labbra della mia vagina.
Davide fu un bel vedere tutto sommato, iniziavo a fantasticare con il pensiero su come poteva farmi perdere la testa un uomo così…l’esperienza di certo non gli mancava, ma mancava a me e anche la disinvoltura per fare sesso con uno sconosciuto.
Arrivammo al privè che purtroppo era un ambiente poco gradevole, c’era molta gente di una “certa età” e iniziammo a sentirci fuori luogo, così dopo aver ballato un po’, tornammo a casa dove nel silenzio della notte per non svegliare i nostri figli che dormivano, scopammo nel bagno sul davanzale della finestra. Il mio pensiero mentre Marco mi penetrava era rivolto a Davide, pensavo ai suoi muscoli tatuati, al suo sedere muscoloso che avevo intravisto nelle foto e di persona coperto dai pantaloni…
Giunsi a godere in poco tempo, ero eccitata al pensiero di chiamare Davide e dirgli che volevo scoparmelo a casa sua sul suo divano comodo con le luci soffuse e la musica di sottofondo.
Passarono i giorni e tra un problema da risolvere al lavoro e le questioni di famiglia, trovavo anche il tempo per telefonare a Davide e ci si conobbe meglio, almeno telefonicamente.
L’appuntamento venne fissato per una serata in settimana. Arrivato il giorno, Marco mi telefonava di continuo dal lavoro chiedendomi quale fosse il mio stato d’animo, cosa provassi in quel momento, cosa intendessi fare e che se lo avessi desiderato avrei potuto anche non fare niente. Io non avevo tempo di pensare a tutto quello che Marco con insistenza mi domandava, perché come donna che lavora e madre, dovevo sistemare troppe cose prima del momento di uscire. Perciò rimandavo i miei pensieri al momento opportuno. Di certo ero nervosa, di certo l’idea di vedere Davide e cenare seduta in mezzo a due uomini mi piaceva, di certo avrei dovuto trovare un abbigliamento opportuno e sensuale…
Ci incontrammo in un bel localino del centro cittadino, che Davide conosceva bene.
Era già davanti alla porta del ristorante quando noi parcheggiammo l’auto. Ci aspettava mentre discuteva con un cameriere. Ci salutammo ancora una volta con i bacini sulle guance e ancora una volta mi sentii le guance diventare calde.
Ci fecero accomodare in un tavolino appartato, ma vicino al bancone del bar. Io non ero in mezzo a due uomini, bensì avevo Marco di fronte e Davide alla mia destra. Avevo indossato un completino intimo verde smeraldo, un top scollato verde, una gonna nera con una bella cerniera lampo laterale che potevo regolare a piacimento (e infatti era regolata in modo da mostrare la mia gamba destra a Davide, sedutomi di fianco). Una giacca grigia provvista di cerniera rendeva il tutto un po’ più sobrio, ma avrei aperto la cerniera mostrando la scollatura al momento opportuno.
La cena fu simpatica, Davide cercava di farmi sciogliere con i complimenti, parlando di me, domandandomi tante cose. Speravo che Marco mi desse una mano parlando per me, ma si limitava a guardarmi negli occhi sorridendo, sapendo che non sarei riuscita a resistere ancora per molto a quelle lusinghe da parte di Davide.
Mi toccava le gambe da sotto il tavolo, io appoggiavo il mio piede con la mia scarpa con il tacco alla sua, strofinandola sul jeans. Speravo che la sua mano arrivasse oltre la cerniera lampo della gonna, sentisse il pizzo della calza autoreggente e andasse fino a toccarmi le labbra della mia vagina, sentendo lo slip umido. Ma si limitò a palpare le mie cosce, mentre mi guardava negli occhi e sorrideva.
Iniziava a piacermi sempre di più, era l’uomo ideale per iniziarmi a questo nuovo gioco tra me e Marco. Notavo che dal bancone del bar un uomo dall’aspetto piacevole, guardava la scena di noi tre intenti a scambiarci effusioni al tavolino. Lo guardai diverse volte negli occhi con lo sguardo porco che avevo assunto in quel momento, vogliosa di scopare l’intero locale.
In un lampo fummo a casa di Davide: un bicchiere di vino, luci soffuse, musica di sottofondo, divano comodo…tutto quello che avevo immaginato.
Seduta vicino a Marco, toccavo la sua gamba con la mia. Poi arrivò Davide a sedersi di fianco a me. Ero in mezzo a due uomini, era da tanto che non capitava.
Marco mi prese per mano, mi alzò in piedi e iniziò a baciarmi e a toccarmi i glutei. Dietro di me Davide che mi palpava i fianchi e mi toglieva la giacca, solo allora scoprì che sotto la giacca seria si nascondeva un bel seno. Mi toccava i seni con addosso ancora il top e il reggiseno verde, io piegavo indietro la testa mentre Marco mi baciava il collo.
Poi con una mano aprii la cerniera della gonna che cadde per terra. Rimasi con le calze autoreggenti e gli slip verde smeraldo.
Sentivo le mani di Marco toccarmi sul seno, sulle spalle, sui fianchi mentre le mani di Davide accarezzavano i miei glutei, l’interno coscia fino a sentire la morbidezza dello slip verde.
In un attimo mi trovai sdraiata sul divano comodo con Davide che mi baciava in bocca, poi scendeva sui seni e andava a sentire il gusto della mia vagina umida. Io guardavo negli occhi Marco mentre Davide succhiava il mio nettare e mi provocava piacere, mi mise un dito dentro e iniziai a muovermi dal piacere.
Marco mi baciava il seno e io gli accarezzavo la testa.
Avevo voglia di vedere come Davide usasse il suo arnese, così gli tolsi i jeans, gli tolsi i boxer e iniziai ad accarezzare il suo pene. Erano entrambi eccitati, presi in bocca il cazzo di Marco, iniziai a fargli un bel pompino come piaceva a lui, lento, partendo dai testicoli e leccandogli l’interno coscia. Intanto Davide aveva messo un preservativo e mi stava penetrando da dietro, facendomi sentire tutta la sua voglia. Si muoveva veloce, i suoi enormi testicoli mi sbattevano sulla figa e mi piaceva; continuavo a leccare Marco che venne sul mio seno godendo liberamente dicendomi di essere una porca.
Mi voltai, volevo vedere ora in viso Davide, accarezzargli i muscoli mentre lo montavo, baciando ogni centimetro del suo petto.
Così lo feci sdraiare sul divano, mi sedetti sul suo bel cazzo e mi feci penetrare.
Mi muovevo costantemente, lo accarezzavo, lo scrutavo per capire se gli piacesse o no la posizione. Ero io a gestire il suo piacere e a me faceva godere solo il pensiero di avere un toro così scalmanato da controllare. Continuava a ripetermi che ero una donna fantastica.
L'insieme di cose, la mia clitoride che strofinava sul suo corpo, il suo membro turgido dentro di me, le mani di Marco che mi accarezzavano i seni e i glutei, mi fece provare un orgasmo intensissimo. Davide mi rivoltò come un esserino leggero tra le sue braccia e mi mise sotto di lui.
Era lui ora a possedermi completamente. Le mie gambe erano tese sulle sue spalle, mi penetrò energicamente, fino a godere come non avevo mai visto in vita mia. Sembrava veramente un toro da monta, si era lasciato andare completamente.
Guardai Marco sorridermi con l’espressione soddisfatta di aver ritrovato la donna porca che c’è in me.
Restammo abbracciati sul comodo divano, rilassati dalla musica di sottofondo, dalle bollicine di un vino bianco frizzantino e dalle luci soffuse in quell’ambiente accogliente e rilassante.
Incontrammo Davide qualche altra volta ancora, poi si trasferì per lavoro in un’altra città.
Ogni tanto mi capita di pensare a lui, con affetto, con entusiasmo e con un pizzico di malizia, ringraziandolo per aver fatto uscire la donna porca che c’è in me.
4473
0
10 years ago
insiemea,
44/41
Last visit: 7 years ago
-
Siamo al Caffè
......siamo al caffè, ti avvicini alla cucina per preparare il caffè, mi volti le spalle, indossi un grembiule da cucina, ma sotto sei completamente nuda, con scoperto il culo. Mi avvicino a te da dietro, abbraccio i tuoi seni, ti bacio il collo, con la lingua ti stuzzico le orecchie, bagnandole e soffiandogli dolcemente ti provoco un brivido lungo la schiena, nel frattempo strofino il mio cazzo sulle tue chiappe nude.
Beviamo il caffè, seduti al tavolo uno di fronte all’altra, tu hai gli occhi intriganti e uno sguardo sensuale, non posso fare a meno di fissarti le labbra, carnose, invitanti, non posso far a meno di immaginare il mio cazzo fra quelle labbra arrapate. Per eccitarmi fai scorrere la tua lingua sul bordo della tazzina, tieni le gambe accavallate, sollevi le braccia per tirarti indietro i capelli e nel frattempo uno dei tuoi capezzoli inturgiditi sfugge alla presa del grembiule.
Mi sfilo le scarpe e allungo il piede alla ricerca delle tue cosce, al contatto ti indurisci nervosa ma un momento dopo inizi ad allargarle vogliosamente, il mio piede cerca il contatto con la tua fica tu con le mani lo afferri e lo strofini con dolcezza sulla tua patata calda e bagnata, ti piace, tanto tantissimo ti ecciti da morire, chiudi gli occhi reclini la testa indietro, sposti il mio piede e cominci a masturbarti bramosamente, cerchi di infilare le mie dita nella fica. Incroci lo sguardo con il mio mi fai capire che vuoi essere baciata, leccata proprio là.
Io mi inginocchio sotto il tavolo, avvicino il mio viso alla fica, calda, umida, bagnata, tu la apri con tutte e due le mani, in attesa della mia lingua, ti strofini il clitoride inturgidito con l’ indice che hai inumidito con la saliva, io affondo la lingua fra le labbra calde e bagnate penetrandoti più che posso. È puro piacere, estasi!
Afferri con le mani la mia testa, mi ordini di leccarti, con delicatezza dirigi la mia bocca verso il grilletto, tiro fuori la lingua e comincio a leccarti con la punta solo il clitoride poi cercando di coprire anche le labbra fino a arrivare a leccarti dal buco del culo fino al grilletto, succhiandolo. Afferri di nuovo la mia testa schiacciandola contro di te per sentire maggiormente il contatto, stringendo con le cosce per impedirmi di muovermi, infilo nuovamente la lingua nella fessura per sentire il tuo sapore.
Allenti la presa, mi ordini di succhiarti il clitoride con forza, vuoi venire, inumidisco l’indice e lo infilo ne buco dove un secondo prima avevo la lingua, poi infilo anche il dito medio e l’anulare, li muovo dentro e fuori mentre con la lingua continuo a leccare, tu ti muovi accompagnando il movimento delle mie mani, sento che inizi a vibrare stai per godere, mi fermo di colpo per non farti venire subito. Vado di nuovo a posto mi siedo, accendi due sigarette le appoggi con il filtro fra le cosce e me ne passi una, mi guardi come volessi farmela pagare.
Finita la sigaretta, ti alzi lentamente ti avvicini, mi vieni dietro le spalle, mi spingi da dietro sdraiandomi sul tavolo, mi sfili pantaloni e i boxer, il mio cazzo è ormai duro da un pezzo, incominci a leccarmi il collo dietro le orecchie pian piano scendi lungo la schiena, ho i brividi, arrivata sulle chiappe, mi spingi di nuovo sul tavolo con le mani, mi allarghi le chiappe leccandomi fino al buco del culo. Afferri le mie mani facendomi intendere di aiutarti a tenerle aperte, mi infili
un dito nel culo, in fondo, con l’altra mano afferri il cazzo da sotto, inizi a masturbarmi, sai che così sarei venuto in pochi secondi.... smetti di colpo, non puoi venire adesso!
Prendo dal sacchetto che ho portato un dvd (la protagonista è identica a te) e un vibratore, tu ti schernisci per non avere gli stessi capelli dell’attrice, io invece ironizzo sul fatto di non avere proprio le stesse misure del membro di gomma. Ci spogliamo completamente, ci mettiamo comodi sul divano e facciamo partire il film, facendo finta di seguire la trama, io sono sdraiato con le spalle al bracciolo del divano con le gambe aperte, tu poggiata sul mio petto ti fai accarezzare i capezzoli, guardi il film incuriosita mentre io sposto le mani sui tuoi capelli, inizio a baciarti il collo, le orecchie, con le mani ti accarezzo, dai seni scendo giù fino al ventre, poi sul tuo pube glabro, solo con una sottile riga di peli cortissimi, quasi come una freccia che volesse indicare la direzione.
Tu allarghi le gambe, assecondi vogliosa i miei movimenti, ti infilo un dito fra le labbra inumidendolo per poteri solleticare il grilletto, il film e le mie coccole ti stanno eccitando, sento il clitoride inturgidirsi sotto le mie dita, le labbra della fica iniziano a bagnarsi delle tue voglie.
Allunghi le tue mani dietro la schiena cercando il cazzo duro e bagnato, lo accarezzi su e giù, lo masturbi, ti giri di scatto m’infili la lingua in bocca.
Prendi il vibratore lo avvicini alla bocca per inumidirlo per bene, con la lingua lo lecchi per tutta la sua lunghezza, lo tieni con tutte e due le mani, lo inumidisci e lo infili fra le labbra e lo succhi con avidità fino a scaldarlo bene bene, ora mi chiedi di allargarti la fica e inumidirla con la saliva in modo da facilitarne l’inserimento. Piano piano infili il grande cazzo di gomma nel tuo buco bramoso, stando attenta di farmi vedere tutta la scena.
Butti la testa all’indietro e muovi il vibratore freneticamente cercando di godere il più possibile, mente io ti masturbo il grilletto e contemporaneamente ti succhio i capezzoli. Tu vuoi godere con la mia bocca, mentre guardi il film, io mi metto in ginocchio a terra e comincio a leccarti freneticamente dal buco del culo al grilletto poi t’infilo il membro e contemporaneamente ti succhio il clitoride, mi supplichi di non smettere anzi mi ordini di muovermi più velocemente, afferri il cazzo finto e ti masturbi con violenza, sento che stai per venire, gemi e godi...i tuoi mugugni sembrano quasi lamenti di sofferenza, dalla tua espressione e da un lieve urlo capisco che hai raggiunto l’orgasmo, resto a guardarti mentre finisci di venire è fantastico è una sensazione bellissima
Ti lasci andare esausta e compiaciuta, rilassi i muscoli delle cosce e delle braccia, il vibratore è ancora dentro e due goccioline di te sembrano fuggire dalle labbra arrossate della vagina, con la lingua le raccolgo avidamente, che buon sapore hai, sfilo dolcemente quel grosso cazzo che ti ha posseduta e strofino dolcemente la mia bocca, il mio naso, tutta la mia faccia sulla fica ancora caldissima e umida.
Ci rilassiamo entrambi abbracciati ed esausti ci fumiamo un altra sigaretta, il film continua, ce lo guardiamo incuriositi.
Terminata la sigaretta ci beviamo qualcosa, mi porti un bicchiere di vino rimasto sul tavolo della cena, mi chiedi di lasciarlo vicino al divano quando avrei finito, magari potrebbe servire, lo faccio, anche se non capivo a cosa.
Ti alzi, ti metti davanti a me, e a tempo di musica ti muovi accarezzandoti il corpo sorridendomi maliziosamente, mi guardi fra le gambe e mi chiedi maliziosamente come mail il mio uccello sembrava essersi arreso, io con un po’ d’imbarazzo mi scuso incolpando al vino, mi dici che non c’è problema, anzi, forse sarebbe stato più divertente rianimarlo. T’inginocchi a quattro zampe, come una cagnetta in calore, ti avvicini lentamente a me, muovi la lingua piano piano leccandoti le labbra, pregustando il sapore del mio cazzo. Mi ordini di smettere di toccarmi, con la mano ti sposti i capelli da un lato, come per farmi vedere meglio la tua performance, incominci a strusciare il cazzo sulla faccia, sugli occhi, sulle guance, ti supplico di prenderlo con le labbra, con la lingua, ma tu mi vuoi fare impazzire. Allora afferri il cazzo con la mano e ti avvicini alla cappella con la punta della lingua piena di saliva, senza toccarla, guardando il mio viso pieno di desiderio.
Tu vuoi che duri a lungo questo gioco, inizi a leccarmi le palle poi su per tutta la lunghezza della minchia senza toccarlo con le mani, poi tergiversi sulle mie gambe, mi sembra di esplodere.
Il mio unico desiderio e sentire l’interno della tua bocca carnosa con la mia cappella, vederti lì di fronte con la bocca semi aperta è estasi pura.
Mi chiedi di chiudere gli occhi, in silenzio prendi un tovagliolo dal tavolo e me lo avvolgi intorno alla testa per coprirmi gli occhi, attendi qualche secondo, mi sembra un eternità, lasciandomi in ansia per quello che accadrà, poi a un tratto mi sento avvolgere il cazzo da un calore favoloso, era l’interno della tua bocca, la lingua, il fondo della tua gola bramosa, con dolci movimenti fai scivolare la cappella su e giù nella bocca, nella gola, io con gli occhi chiusi non posso far altro che immaginare quale sarà la tua prossima mossa, la cosa mi eccita ancora di più, sento la tua mano afferrare la base della minchia compresi i coglioni, con il cazzo sempre in bocca ti muovi su e giù tutt’uno con le mani, capisco che stavolta non hai intenzione di fermarti, cerco di resistere più possibile ma tu continui a spampinarmi inesorabilmente, ormai non riesco più a controllare sento che tra qualche secondo avrei goduto come non mai riempiendoti la bocca del mio sperma, ti avviso che non avrei potuto durare ancora molto, quindi mi dici che quando sarei stato al limite di avertelo fatto capire, lo faccio, ti sfili il cazzo dalla bocca e mi masturbi solo con le mani e la lingua, dai mie gemiti capisci che sto venendo quindi mi ordini di sborrarti in faccia, io lo faccio, mentre ti spruzzo tutto il mio sperma tu apri la bocca e ti fai venire anche li, non ho mai goduto così intensamente e a lungo, la mia sborra sembra non finire mai, mi tolgo il tovagliolo dagli occhi, ti voglio vedere, hai la faccia coperta del mio liquido caldo, strizzi il mio cazzo per non lasciarne nemmeno una goccia, allunghi la lingua attorno alle labbra per raccoglierne il più possibile, la ingoi avidamente, dove non arrivi con la lingua la raccogli con le dita e te le succhi come fosse miele, con il mio uccello ancora in mano, mi dici: STA NOTTE SEI MIO FINO ALL’ ULTIMA GOCCIA.
Sta volta sono io a crollare sul divano semi svenuto, tu ti sdrai su di me, con sorriso da furbetta mi dici.... la notte è ancora lunga, il bello deve ancora venire. Mi addormento con te accoccolata sul petto sognando di possederti completamente......
Dopo qualche istante riesco a recuperare parte della mia lucidità, tu sei seduta sul tavolo ancora apparecchiato fra piatti e bicchieri della cena precedente, hai le gambe incrociate e con una mano ti accarezzi un seno, con l’altra tieni il cellulare all’ orecchio parli a bassa voce, come per non svegliarmi, cerco di capire con chi stai parlando, ma è tua intenzione non farmelo sapere, quando finisci la telefonata ti avvicini e mi dici: la vera sorpresa sta arrivando, io incuriosito come non mai, ti chiedo che sorpresa potrebbe mai essere, visto che la serata per me non poteva svolgersi in modo migliore, ma ovviamente mi dici che è una sorpresa e tale deve rimanere, ci stappiamo un’ altra bottiglia di vino, sempre un ottimo brunello i Montalcino del 2006, io non sto più nella pelle dalla curiosità per quello che stavi organizzando, beviamo il vino gustandolo e assaporandolo, mi guardi negli con aria maliziosa e dal tuo sorriso non posso far altro che immaginare una serata degna del film che stavamo guardando. Ormai il fondo della bottiglia è quasi in vista e la sensazione di ebbrezza è molto piacevole.
Ad un tratto squilla il tuo cellulare, tu mi guardi e mi strizzi l’occhio, dopo qualche secondo chiudi la conversazione, mi dici: arrivo subito, tu mettiti comodo. Ti infili in un paio di jeans una maglietta e ti dirigi verso la porta di ingresso, al momento rimango tranquillo sul divano, merito del vino forse, ma dopo qualche istante realizzo che stava arrivando qualcuno, proprio così, io ero nudo sul divano e qualcuno stava entrando in casa.
Corro di la ad infilarmi qualcosa poi in bagno a sciacquarmi la faccia per togliermi di dosso i tuoi odori, anche se non vorrei, intanto sento chiudere la porta e delle voci di sottofondo, amici!!?? non ci potevo credere, cosa ti poteva mai essere passato per la testa? Mi chiedo, in quella splendida serata, hai invitato degli amici, cerco di ricompormi, guardo il mio cazzo e tra me e me penso: e per sta sera abbiamo finito.
Torno in soggiorno dove avevamo cenato, c’era ancora il nostro odore, sul divano attorno a te, una coppia di amici, mi presento molto imbarazzato, cerco di mascherare in qualche modo quello che era accaduto poco fa, ma ovviamente è impossibile, me li presenti, lei una ragazza con lineamenti nordici, bionda, con i capelli corti tipo Demi More in Ghost, magrolina ma formosa, si fa chiamare Simonetta, dice che il suo vero nome no le è mai piaciuto, mentre lui, probabilmente il compagno, bell’ uomo, alto moro, lineamenti mediterranei, con il pizzetto e le basette molto ben curati, con accento spagnolo si presenta, mi chiamo Chris. Dopo qualche minuto di conversazione un’ altra bottiglia di brunello al termine, l’atmosfera è molto più rilassata. Per fortuna Sono simpatici, mi dico. Ad un tratto ti alzi e con una strana calma e guardandomi negli occhi, mi dici: è ora di presentarti la mia sorpresa, rimango impietrito, mi ero ormai scordato della famosa sorpresa che mi aspettava, tutto mi torna in mente, mi volto cercando lo sguardo della tua amica e mi accorgo che con aria maliziosa si stava sbottonando a camicetta, mi volto dal lato opposto e vedo lui chinato a slacciarsi le scarpe, ora capisco tutto, meglio tardi che mai, mi dico, colpa del vino, non so se fuggire o partecipare al gioco che avevi architettato, tu già nuda con solo la maglietta, ti siedi sulle mie ginocchia e mi bisbigli nell’ orecchio: loro sono come il DVD e il cazzo i gomma chi hai portato tu, degli strumenti per amplificare il nostro piacere, solo che sono di carne ed ossa, sanno già tutto, se non ti piace basta dirlo e se ne andranno! anche se dubito che lo farai.
Il gioco mi intrigava, dal mio sguardo hai capito che ci sarei stato, quindi hai iniziato a spogliarmi prima la camicia, piano piano da dietro, baciandomi il collo, per poi passare ai pantaloni, ti sposti davanti a me, ti inginocchi, mi slacci il primo bottone dei jeans, con la bocca ti muovi a pochi centimetri dal mio cazzo, ruotando la lingua sulle labbra, solo osservandoti, sento rifluire il sangue nella minchia, monta il desiderio di possederti, ma sta volta completamente.
Con uno spintone mi fai sedere sul divano, ti siedi sulle mie gambe strofinando la tua fica calda sul mio cazzo ancora nei pantaloni e il tuo seno sul mio viso, cerco di afferrare i capezzoli con le labbra ma tu non vuoi, no per ora, mi fai alzare e mi fai sdraiare su quel grande tappeto orientale che hai al centro del soggiorno, mi sfili i pantaloni, con lo sguardo cerco la coppia di amici, dovrebbero essere completamente nudi, mi dico, sono ancora sull‘altro lato del divano, nudi e abbracciati, ci guardavano con aria maliziosa. Mi fai stendere sul tappeto dicendo di rilassarmi, io eseguo,anche se con un po’ di imbarazzo, la mia minchia era dritta e dura, impossibile non notarla, mi chiedi di chiudere gli occhi, e di gustare tutto ciò che accadrà. Dopo qualche istante inizi ad accarezzarmi il petto, ho la pelle d’oca dappertutto, ad un tratto sento un lieve alito caldo vicino il bacino, poi sempre più intenso, mentre le mani continuano ad accarezzarmi fino a spingesi fino al mio viso, mi accarezzi le labbra e mi metti un dito in bocca, io lo lecco, lo succhio, ad un tratto sento le mani accarezzarmi l’ interno delle cosce e spingendo dolcemente verso l’esterno per cercare farmi aprire le gambe, mi lascio trasportare, il tuo fiato si fa sempre più caldo e vicino, soffi delicatamente sulle palle, mi assalgono i brividi, contino a tenere gli occhi chiusi, sfili le dita dalla bocca e dopo qualche istante mi sento afferrare delicatamente il cazzo e parte dei coglioni, come per lasciare libera buona parte della minchia alla bocca. Ti muovi dolcemente su e giù masturbandomi delicatamente, dall’ intensità del tuo fiato deduco che ormai sei a pochi centimetri dalla mia cappella, cerco il tuo contatto, ma nulla, vuoi farmi impazzire come hai fatto prima, ad un tratto mi sento inondare la minchia da un calore intenso, erano le tu labbra piena di saliva. Ormai sono a tua completa disposizione, muovi mani e bocca come fossero un tutt’ uno, mi lascio andare completamente alle tue coccole, ma ad un tratto la tua voce mi sussurra all’ orecchio: Allora??? ti piace come si muove la mia amica la sotto? Spalanco chi occhi, vedo la biondina con il mio uccello inturgidito in bocca che me lo succhia e lo lecca avidamente, guardandomi negli occhi poi facendomi l’ occhiolino, tu inginocchiata affianco a me, mi sorridi e con voce flebile mi dici: allora? Vuoi ancora ritirarti??
Mentre avevo gli chiusi Simonetta aveva preso il tuo posto, facendomi credere che fossi tu, confuso e imbarazzato ti supplico di continuare, ti alzi, divarichi le gambe rivolta verso di lei, con in mezzo la mia testa, chini la testa e lasci cadere un po’ di saliva sulla mia bocca, dici di spargerla sulle labbra con la lingua, poi ti siedi letteralmente sulla mia faccia, a gambe aperte, nel mentre ti godi lo spettacolo di lei con il mio cazzo in bocca. Con le labbra della fica sulla mia bocca piena della tua saliva, mi ordini leccare, e di infilare la lingua nella vagina più in profondità che posso, nel mentre ti muovi avanti e in dietro appoggiandoti sempre di più e strofinando la fica su tutta la mia faccia, mentre, la tua amica mi succhia il cazzo voracemente, se non fossi venuto pochi minuti fa, le avrei già riempito la bocca! Mi dico. Dopo esserti eccitata per bene, ti abbassi sul mio petto sempre seduta sulla mia faccia, il tuo clitoride mi arriva facilmente alla bocca, è gonfio e inturgidito, quasi fosse un piccolo cazzo da masturbare, non perdo nemmeno un secondo lo
afferro con le labbra e lo stuzzico con la lingua, hai un gemito, adoro sentirti così eccitata, in quella posizione il tuo viso è a pochi centimetri dalla bocca di lei, ti guarda, si leva dolcemente il cazzo dalla bocca e impugnandolo con lamano, lo porge verso la tua bocca semiaperta. In pochi secondi è fra le tue labbra, come se avesse voluto scaldarlo, preparalo alle tue sevizie.
Sul libro del kamasutra saremmo io e te alla posizione chiamata sessantanove con un ospite che cerca di godere il più possibile dei nostri avanzi di sesso Simonetta. il gioco continua, infatti dopo avermelo succhiato per bene ed io essermi riempito la bocca del tuo amore, ti sollevi dalla minchia e chiedi a lei di sedercisi sopra, ma prima la fai avvicinare a te, le fai aprire le gambe e sempre seduta sulla mia faccia, le afferri le chiappe da dietro e la obblighi ad avvicinarsi con la fica alla tua bocca, voglio che ci sia la mia saliva quando ti penetrerà, inizi leccarla dolcemente, lei solleva la testa guardando il soffitto e chiudendo gli occhi dal godimento, quando l’hai bagnata per bene la spingi in dietro verso il mio cazzo e le ordini di sedercisi sopra. Lei obbedisce con piacere, si accovaccia sul mi cazzo con molta calma, quando la sua fica è a pochi cm dal mio cazzo lo prende con la mano e indirizza la cappella nella sua calda fessura, appena lo inserisce lascia la presa della mano lasciando che la minchia si faccia strada. Non sono mai stato così eccitato, devo cercare di controllare il mio piacere per non venire praticamente subito sotto i movimenti di bacino della tua amica. Al primo mio gemito capisci che ancora qualche colpo e avrei goduto rovinando il tuo programma, quindi ti fermi e le chiedi a lei di fermarsi, dicendomi ironicamente che avevo goduto già abbastanza e poi gli invitati erano li anche per far divertire anche te.
Vi alzate dal mio corpo, lascandomi esausto e compiaciuto allo stesso tempo, il mio cazzo arrossato era ancora duro e pieno di voglia, ti sposti da un lato, ti chini con il viso verso di me e quando sei a pochi centimetri dalle mie labbra: fammi sentire che sapore ha adesso la tua minchia, vai giù, lo afferri con la mano e con la lingua lo percorri dalla base alla cappella, come per mangiare un gelato, gustandoti i sapori di lei.
Chiedi a Chris di sedersi sul divano, con una mano teneva una sigaretta, con l’altra, la destra si masturbava la minchia, come fanno gli attori di film hard per tenersi pronti a girare la prossima scena, si alza con molta calma spegne la sigaretta, si siede sul divano con le gambe divaricate e le braccia allargate sullo schienale , come se sapesse già quello che doveva fare. Tu prendi la lei, per mano, la accompagni verso di lui, nel mentre mi strizzi l’occhio, io provo una strana sensazione, non è facile da descriverla, un misto tra gelosia ed estrema eccitazione è troppa la voglia di vederti godere fino allo sfinimento, nell’ insieme mi sento in uno stato di confuso piacere, molto piacere! Prendo il mio cazzo in mano e inizio farmi una sega godendomi lo spettacolo. È proprio quello che volevi che facessi.
Vi inginocchiate ai suoi piedi come due geishe in calore, una da un lato e l’altra dall’ altro, iniziate a baciarvi con le lingue che si intrecciano, lei prende il cazzo tra le mani e comincia a spampinarlo, tu per il momento guardi con aria maliziosa, dopo averlo succhiato per bene, te lo porge ed ora sei tu a succhiarlo avidamente, lei si avvicina a te come per baciarti, lo sfili dalla bocca e baci lei con in mezzo la cappella andando su e giù per tutta la lunghezza, lo leccate e vi baciate nello stesso tempo, Chris allunga le mani verso di voi, appoggiandole sulla testa vi accompagna nei movimenti. Lei allontana la bocca dalla tua, si alza e si posiziona in ginocchio tra le gambe di lui, tu ti alzi e in
piedi sul divano, ti metti a gambe divaricate lasciando in mezzo le sue, come per porgere le tue grazie sua bocca, ora sei tu ad afferrare la testa di Chris ed indirizzarla verso di te, a giudicare dalla tua espressione ha cominciato a masturbarti con la bocca, nel mente la Simo, così la chiami in intimità, le sta leccando le palle, per poi succhiargli letteralmente i coglioni, sei eccitata come una cagnetta in calore, gli allontani la testa dalla fica e sempre in piedi ti siedi su di lui, sul suo cazzo, lasciandolo entrare dentro di te, in profondità, ti giri verso di me, come per cercare la mia approvazione, mi guardi maliziosamente e ti mordi il labbro superiore.
La Simo è ancora sotto di lui, ora a godersi lo spettacolo del suo cazzo che penetra la tua fica bagnata, resta qualche istante a guardare, come una adolescente che vuole imparare a fare l’amore da un film porno, interviene al vostro gioco, accarezzandoti le chiappe vigorosamente, ti sculaccia, poi le afferra con le due mani, le allarga bene in modo da potersi gustare meglio lo spettacolo della penetrazione, comincia a leccare il suo cazzo mentre ti penetra, per poi passare alla figa e al tuo buco del culo, hai un gemito di piacere, continua a leccarti l’ano nonostante i tuoi movimenti, su e giù sulla minchia, si bagna l’ indice con la saliva e lo introduce dolcemente nel buchino, il piacere che provi è infinto, si vede dalle tue espressioni di godimento, Chris intanto ti lecca i capezzoli inturgiditi, lei affonda sempre più il dito nel culo cercando di seguire i colpi di minchia che ti da Chris, emetti gemiti sempre più forti, stai per venire, alche lui rallenta il ritmo, non vuole farti godere subito, Simonetta si alza viene verso di me, penso, ci siamo, si ricomincia, invece, dandomi un bacio e leccandomi la bocca, mi dice, allora che te ne pare? ti piace? E se ne va verso il divano, prende il grosso cazzo di gomma, facendomi l’occhiolino, si dirige verso di te, o meglio, il tuo culo. Se lo infila in bocca e lo spompina per scaldarlo, per prepararlo, tu ti volti, la guardi un po’ perplessa, il vibratore ha una misura non proprio adatta al tuo buchino pensi, lui ti prende la testa e ti gira verso di se, forse per non farti guardare, per sdrammatizzare ti dice nell’ orecchio: non ti preoccupare, occhio non vede culo non duole! ricomincia a colpirti con la minchia, lei si accovaccia di nuovo sotto di voi o meglio sotto i vostri organi genitali in accoppiamento, si sfila il grosso membro dalla bocca, poi sputa sulla cappella, con la mano sparge bene la saliva su tutto il glande, ti rimette il dito nel culo, come per avvisarlo che tra breve arriverà qualcosa di più consistente, Chris si ferma, in modo da agevolare inserimento del grande cazzo di gomma ma lasciando sempre il suo in figa, lei sfila il dito per poi infilarcene due, per allargarlo ancora un pochino, il tuo culetto sembra adattarsi in fretta alle sue sevizie, ora sembra pronto, quando sfila le dita, il tuo ano rimane leggermente aperto, pronto per accogliere il vibratore, piano piano punta la grossa cappella fra le chiappe, lo spinge con dolcezza dentro di te, il tuo culo fa una debole resistenza prima di accogliere la grande cappella bagnata a dovere, al momento del’ iniezione hai un sussulto, un misto di dolore e piacere. Ti rilassi e abbassi il bacino come per incentivare il suoi movimenti, Chris è ancora dentro di te, lo sente col suo cazzo e la cosa gli piace, inizia a colpirti, mentre lei ti affonda simultaneamente il vibratore nel culo, intanto, si masturba la fica con l’ altra mano, è stra eccitata anche lei.
Io con la mia minchia tra le mai devo smettere di masturbarmi per non venire inesorabilmente, guardare la scena di due perfetti estranei che ti scopano a sangue è piacere puro, non provo altro che piacere, è sparita anche quella leggera sensazione di gelosia che avevo all’ inizio del nostro gioco.
Dai tuoi versi e gemiti ti sento venire ripetutamente, la voglia di partecipare è enorme, tu lo sai e mi inviti ad avvicinarmi, Simonetta capisce subito che deve lasciarmi il posto, almeno per ora, con dolcezza estrae il cazzo di gomma, il buco rimane aperto mostrando le pareti rosse del tuo ano, le si avvicina e ci lascia cadere dentro la sua calda saliva, spalmandola con due dita, io mi avvicino, lei prende il mio cazzo con la mano e lo indirizza al culo ripetendo esattamente la performance di poco fa, ma ora tra le mani aveva il mio di uccello.
Sono dentro di te, è una strana sensazione, percorro tutto il tuo ano fino in profondità, ma sento di non essere solo, qualche millimetro più in là c’è il cazzo di Chris è ancora nella tua fica, ci separa solo un sottile strato di pelle, lui sta fermo, lascia condurre il gioco a me, l’idea d essere chiavata da due uomini ti fa letteralmente impazzire, inizi a danzare sui nostri cazzi, dalla tua bocca cade involontariamente qualche goccia di saliva sul petto di Chris, sei completamente inondata di piacere, Simonetta si era seduta sul divano e con aria maliziosa si gode tutto lo spettacolo, si versa un goccio di vino lo beve e intanto si masturba con molta delicatezza, si accarezza dolcemente.
Sei venuta ancora, ormai non si contano più le volte, sono sempre stato un po’ invidioso di voi donne, di come potete avere molteplici orgasmi nello stesso rapporto, cerco di fare del mio meglio per durare il più possibile, la tentazione di riempirti il culo di sborra è ormai irresistibile, rallento un attimo, tu capisci e ti fermi, ti sollevi un po’ sulle gambe per sfilare il cazzo di Chris che ormai ti scopa da un po’.
Ti alzi da lui lasciandogli l’uccello sventolare all’ aria, scendi dal divano ti inginocchi fra le sue gambe, io ti guardo, so cosa stai per fare, muori dalla voglia di succhiargli il cazzo e contemporaneamente farti inculare da me, chiedi alla nostra ospite di sdraiarsi sotto di te a 69 tu sei alla pecorina ai piedi di lui, lei sotto di te, prendi il suo cazzo in bocca e cominci a succhiarlo avidamente, da sotto, con la faccia fra le tue gambe, la bionda inizia a passare la lingua nella tua patata ormai bollente e bagnata, sembra piacerle e tanto, da dietro ti afferra le chiappe, allargandole per bene, mettendo bene in mostra il buco del culo ancora seviziato. Mi inginocchio dietro di te afferro le chiappe con le mani, le allago bene, da sotto vedo il viso di le immerso nella tua vagina, con la lingua che scorre su, dal clitoride al buco del culo, il mio cazzo sembra sapere la strada, entra nel culo con facilità, le inculate di poco fa ti hanno preparato a dovere, ti colpisco delicatamente, tenendoti dai fianchi mentre tu sei china con la testa sul cazzo di Chris, non posso far altro che immaginare quanto stai godendo, un cazzo in bocca,uno nel culo e una lingua che ti solletica il clitoride, godo del tuo piacere, aumento il ritmo dei colpi, ti piace da morire, continuo sempre di più, i mie movimenti sono sempre più veloci e vigorosi, afferro il vibratore vicino al divano e lo passo a Simonetta, capisce subito come e dove deve utilizzarlo, lo inumidisce e lo affonda nella tua vagina, ora i cazzi che ti penetrano sono tre, inizio ad incularti assieme al vibratore accompagnato dalle sapienti mani di lei, probabilmente l’ arrivo del nuovo membro fa scappare fuori la mia cappella, Simonetta ne approfitta immediatamente, afferrandolo con la mano se lo porta alla bocca, lo succhia avidamente, insaporito dai tuoi amori, sfila l’ingombrante membro di gomma per lasciare posto al mio cazzo, lo accompagna dolcemente all’ ingresso della fica bagnatissima, il cazzo entra con estrema facilità, come fosse risucchiato da lei, mi ritrovo a scoparti la figa, lei ti stuzzica il grilletto con la punta della lingua, hai dei gemiti, allora ti colpisco
ancora più forte, in profondità, mi piace da morire vederti godere ti togli il cazzo di Chris dalla bocca ma senza lasciarlo andare con le mani, forse per venire meglio, i gemiti si trasformano presto in un orgasmo violentissimo, qualche goccia di liquido, fuoriesce dalla tua fica, caldo e denso cade vicino la bocca sottostante di Simonetta, lei le lecca immediatamente, come non volesse farle scivolare a terra.
Penso sia ora di lasciarmi andare, ho una voglia immensa di godere, ricomincio a scoparti, con lentezza, ma profondamente, la nostra amica intanto, si sposta, era ancora da sotto di te con la testa fra le gambe, si alza e si avvicina al tuo viso e quindi a al cazzo di Chris che tieni ancora in mano vicino alla bocca, le si inginocchia vicino a voi, ti bacia dolcemente dietro l’ orecchio, per poi infilarci la lingua dentro, sento che rabbrividisci e contrai involontariamente i muscoli della vagina, mette la sua mano sulla tua, quella con cui stringe il cazzo e comincia al farla scorrere su e giù, dall’ orecchio, con la lingua, devia sul tuo collo e giù giù fino ai seni, fa ruotare la lingua sui capezzoli che si inturgidiscono immediatamente, li bagna per bene, li succhia, si rialza e arriva con le labbra vicino le tue, sempre masturbando il nostro amico, ti mette la lingua in bocca cercando la tua, dopo averti limonato come farebbero due adolescenti lesbiche, comincia a succhiare il cazzo che tenete con le mani, capisci le mie intenzioni, guardandovi amoreggiare, la mia voglia di godere aumenta ancora di più, ti alzi, lasciando continuare i nostri amici, sei di fronte a me, con una mano mi accarezzi il cazzo, con l’altra mi abbracci stringendomi forte.
Decidi di chiudere in bellezza la serata, sai che anche loro sono ormai prossimi al’’orgasmo, fai stendere Simonetta sul tappeto a pancia in su, le chiedi di mettersi in bocca il vibratore, ma al contrario, lei lo fa con piacere, lo mette in bocca, lasciandolo dritto con la cappella verso l’ alto, tu ti ci siedi sopra facendolo entrare nella figa dolcemente, afferri il mio cazzo e prima di iniziare a succhiarlo fai alzare anche Chris dal divano, ti piace dirigere i giochi e ai nostri nuovi amici sembra piaccia farsi comandare, prendi il suo cazzo con l’altra mano, ci masturbi contemporaneamente molto vicina alla tua bocca, nel frattempo ti muovi col bacino per sentire il cazzo di gomma su e già per la figa, lei approfitta del tuo culo ficcandoci tre dita dentro, ormai il tuo bel culetto è pronto a ricevere ben altro, ogni tua parte del corpo è impegnata a fare sesso sfrenato, ti piace cambiare uccello in continuazione, prima spompini il mio e poi il suo, con la bocca aperta, ti piace appoggiare le nostre cappelle sulla lingua masturbandoci contemporaneamente, guardi i due cazzi che hai tra le mani, cercando di capire quali dei due sarà il primo a sborrarti in bocca, intanto dondoli il tuo bacino sulla faccia della Simo, la quale tiene saldamente in bocca il grosso membro di gomma, lei continua a penetrare il tuo culo con le dita, stai per avere l’ ennesimo orgasmo, ti accorgi che Chris sta venire, concedi la tua bocca solo a lui, sta per venire, lo masturbi con la mano tenendo la bocca aperta, lui inizia a gemere, continui a smanettarlo sempre più intensamente a bocca aperta con la cappella appoggiata alla lingua, aspettando che il fluido caldo ci finisca sopra. Improvvisamente un grosso getto di sborra ti riempie bocca, la lasci cadere dai lati, continui con il movimento della mano sul suo cazzo, forti schizzi di sperma, ti finiscono su bocca e viso fino ad esaurirsi fra le tue mani. guardandomi negli occhi, con aria maliziosa mi chiedi: che te ne pare? Sono stata brava??? Ora tocca a te!
Simonetta è ancora sotto di te con in bocca il vibratore ficcato nella tua patata, ti alzi, le sollevi le gambe e con due dita le apri la fica bagnata, mi fai sdraiare su un fianco sotto le sue gambe poi prendi il mio cazzo e glie lo punti fra le labbra della fica, inizio a scoparla dolcemente tu guardi molto eccitata, ti tocchi, lasci cadere della saliva sui nostri organi uno nell' altra come per lubrificarli, con le dita le spargi la saliva sul grilletto inturgidito. Sfili la mia cappella per succhiarla ed assaporare i nostri liquidi mischiati, la rimetti nella fica e mentre la colpisco le succhi il clitoride energicamente, la troietta inizia a venire, gode ripetutamente, ancora e poi ancora, sei quasi invidiosa, aspetti che finisca di venire, dopo un attimo di tregua le dici di girarsi a pancia in giù, le infili una mano sotto, sul pube, sollevandole il culo, lascandole i gomiti a terra, praticamente la fai mettere alla pecorina, in quella posizione, la sua figa è gonfia e arrossata resta semiaperta e gocciolante. Ti metti affianco a lei, in ginocchio, ti lubrifichi indice e medio spingendoli nella figa bagnata e con delicatezza glie le inserisci piano nel culo, mi chiedi di inginocchiarmi dietro di lei, e di scoparla mentre le masturbi il culo, io eccitatissimo, lo faccio, le appoggio le mani sulle natiche e inizio a colpirla delicatamente, con la mia minchia sento scorrere le tue dita nel culo, aumento il ritmo, la colpisco sempre più forte, il tuo viso è molto vicino a noi, guardi eccitata lo spettacolo. Ora cambi posizione, la fai alzare dai gomiti e scivoli sotto di lei, ora è il tuo viso compiaciuto e arrapato che vedo sbucare da sotto il suo culo, la cosa mi eccita ancora di più, lei intanto non si lascia scappare l’occasione di fare sesso orale con te dalla tua espressione capisco che ti è penetrata con la lingua in profondità, tu fai lo stesso con lei appena il mio cazzo scappa fuori dalla sua patata. Mi fermo un attimo a guardarvi stai facendo l’amore con un'altra donna! completamente, con naturalezza, come se l’avessi sempre fatto, Chiami Chris gli chiedi di scoparti mentre la Simo ti lecca il clitoride, lo fa con piacere, inizia a colpirti con vigore, mi rivuoi a partecipare, dentro Simonetta, mi riavvicino e stavolta glie lo metto nel culo, dolcemente lo spingo dentro, sempre tenendola dai fianchi inizio a incularla tu le lecchi la figa mentre lei succhia il tuo grilletto e Chris ti scopa da dietro.
In quell’ orgia di corpi ti vedo godere come non mai, ogni tanto mi fermo a guardarvi, a guardarti, provo quasi più piacere a vederti godere che a partecipare. Mi chiedi di unirmi a voi, da sotto allunghi le braccia attorno le gambe della Simo fino ad arrivare alla sua figa, le apri bene le labbra, mi dici: dai mettilo qui dentro... da dietro, lo spettacolo della fica aperta dalle tue dita, con tu che mi chiedi di entrarci è già quasi sufficiente a farmi venire, mi avvicino di nuovo con la minchia in tiro e prima di infilarla la dirigo verso la tua bocca, la apri con piacere, mi spompini per qualche secondo, poi lo prendi con una mano e lo punti nella figa di lei, tenuta aperta dall’ altra, è il momento di godere insieme, la scopo molto lentamente per non sborrare subito, tu sotto i sapienti movimenti dei nostri amici sei pronta a godere per l’ennesima volta, ti vedo stringerle mani sulle chiappe, alchè mi dici: cerca di venire, io ci sono quasi, voglio venire assieme a te, non aspettavo altro che lasciarmi andare, colpisco la figa della troia sempre più forte, sempre più in profondità, ti sento vibrare stai per avere l’ennesimo un orgasmo, io continuo a chiavarla, tu da sotto inizi a gemere a godere, ci sono! faccio per toglierlo per mettertelo in bocca ma tu mi dici di continuare dentro di lei. Ormai sono al limite, ti dico che sto per venire, tu mi rispondi che tra qualche secondo saresti venuta anche tu, inizio a godere, dentro di lei, mi tieni le chiappe con le mani, premendolo contro di lei per non farmi uscire, emetti un gemito forte, quasi un urlo, il tuo
piacere è immenso, ordini ai tuoi amanti di non fermarsi anzi, di continuare più forte, io sto venendo dentro di lei, nella sua fica e tu stai godendo chiavata da Chris e masturbata dalla lingua della Simo, mi esaurisco prima di te, riversandole un fiume di sborra dentro, tolgo il mio cazzo, mi allontano di qualche centimetro per poter vedere il tuo viso nella massima espressione di godimento, sei ancora sotto di lei, dai bordi della bocca di scivolano delle gocce, sono un insieme della tua saliva e del mio sperma sfuggito dalle labbra di lei, stai ancora venendo, hai un orgasmo intenso e lungo, è puro piacere, ti rilassi appoggiando la nuca a terra, hai ancora la figa gocciolante a pochi centimetri dalla tua bocca, dopo un attimo di ripresa, delicatamente, infili pian piano due dita dentro di lei, facendo fuoriuscire il mio sperma, apri la bocca e ce lo lasci colare dentro, la sborra scivola fuori ancora fluida e calda, passi la lingua sulla fessura per non lasciarne nemmeno un pochino, ti lecchi le labbra come una bambina che ha appena finito di mangiare il miele, poi mi dici con aria maliziosa, ti ho detto che eri mio fin all’ ultima goccia!!!!
4635
0
11 years ago
Coppiadicuori71-74,
29/31
Last visit: 3 months ago
-
Piacevole disguido
Una mattina arrivo in ufficio e la Direzione mi convoca urgentemente in ufficio.Subito il primo pensiero è stato “Che ho fatto?”.Entro dentro e trovo il capo e due soci lì seduti e mi dicono di accomodarmi.Mi illustrano un progetto al quale la nostra azienda vorrebbe associarsi, ma prima era necessario fare un giretto di perlustrazione al meeting che trattava di questo.Che bello!Mi stavano proponendo di parteciparvi e io adoro questo genere di cose nel mio lavoro.Inoltre, una volta arrivata al luogo del meeting, avrei dovuto incontrarmi con la responsabile di un agenzia che collabora con noi che mi avrebbe aiutata durante le due giornate.Ero contenta di incontrarla, oltre perché professionalmente è un’ottima persona, ma anche perché è davvero simpatica.Ok, organizzato il tutto, proseguo la giornata con il mio solito lavoro. Il meeting iniziava il giorno e sarebbe durato due giorni,quindi voleva dire dormire in hotel per la notte.Finita la giornata, sono corsa a casa a preparare il mio solito trolley da viaggio di lavoro.La mattina seguente mi sono alzata, ho fatto colazione e preparata per i due giorni intensi che mi aspettavano.Dopo un lungo viaggio in macchina arrivo al luogo dove si sarebbe tenuto l’evento, parcheggio, scendo dalla macchina e mi guardo in giro, c’era davvero un sacco di gente..Mi reco alla reception per farmi dare il pass e poi decido di andare allo stand dove sui trattava l’argomento per il quale ero lì.Arrivo e mi viene in mente una cosa “Cavolo devo cercare la responsabile dell’agenzia!”.Guardo nella rubrica del mio telefono e per fortuna avevo il numero.La chiamo e mi risponde subito. Decidiamo di incontrarci al bar, così ne avremmo approfittato per prenderci un caffè.Che piacere rincontrarla, era passato tanto tempo dall’ultima collaborazione,ma non era cambiata affatto!Preso il caffè e fatte due chiacchiere, abbiamo raggiunto lo stand del progetto.Dopo ore e ore ad ascoltare un tizio noiosissimo, ci guardiamo e decidiamo che era ora di recarci all’hotel per riposare un po’, fare una doccia e andare a cena.Guardiamo entrambe i voucher prenotati dalle nostre rispettive direzioni e scopriamo di essere nello steso hotel!Che bello, almeno non mi annoierò ho pensato e sarà tutto più facile, senza metterci d’accordo su luoghi o orari per incontrarci allo stand.Arriviamo all’hotel e ci rechiamo alla reception per le stanze, ma c’era un sacco di gente che aspettava, oltre ad esserci clienti arrabbiati che urlavano: “Ma io ho prenotato tanto tempo fa, come è possibile che non c’è la stanza!!”Va beh, aspettiamo e vediamo cosa succede.Tocca a noi! Finalmente! E come previsto c’era qualcosa che non andava anche con lanostra prenotazione.La gentile signorina della reception ci dice:”Ehm scusatemi signorine, ma purtroppo c’è stato un disguido nel sistema prenotazioni e purtroppo non abbiamo le stanze per entrambe.Cosa??? Ma dico io, un disguido!La receptionist continua:” Avremmo solo una camera per due persone, matrimoniale, ma non so se è il caso, forse le signore manco si conoscono.Quasi all’unisono rispondiamo:” Ci conosciamo, ma avremmo gradito due stanze per comodità, ma se non si può fare altro, accettiamo”.Avremmo dormito insieme, non che la cosa mi desse fastidio, anche se non era mai successo, ma che importa per una notte; tra me e me ho pensato solo “Speriamo che non russi!”.In realtà dentro di me balenava un altro pensiero … “poi è proprio una bella donna”.Chissà perché l’ho pensato?Saliamo in stanza ed entrate appoggiamo subito le borse, ci togliamo i tacchi (che male tutto il giorno) e ci tuffiamo nel lettone matrimoniale ridendo come due sceme, neanche fossimo compagne di scuola in gita scolastica.Decidiamo il turno della doccia e il ristorante per la cena.Dopo circa un’oretta di preparativi e solite chiacchiere da donne andiamo a cena, avevamo una fame.Finito di cenare facciamo due passi e poi stanchissime ce ne ritorniamo in hotel.Mi chiede se mi va di guardare un film prima di addormentarci e le dico che l’avrei guardato volentieri, ma eravamo così stanche che chissà se saremmo riuscite ad arrivare alla fine.Io mi metto comoda, la guardo e le dico:” Io dormo nuda, solo con le mutandine, spero non ti dia fastidio …”.Lei risponde:”No affatto, anch’io dormo nuda, con solo un paio di slip, poi fa un caldo in questa stanza …”.Ci sdraiamo e iniziamo a guardare il film.Dopo circa mezz’oretta mi giro versoi di lei e noto che si è addormentata, allora spengo la tv e la luce e provo a chiudere gli occhi anch’io.Ero stanchissima è vero, ma quella stanchezza che quasi non ti fa addormentare, mah una sensazione strana.Dopo un bel po’ di silenzio, buoi e respiri sento uno stano mugugnare che proveniva dalla sua parte.Mi giro con la testa per capire se era tutto ok e ho pensato “Starà sognando, ma cosa …?”Poi sempre più forte, sempre di più, sembrava quasi che stesse sognando qualcosa di estremamente eccitante e piccante.Era bello ascoltarla e dopo un po’ ho sentito che, a forza di ascoltarla ed immaginare cosa stesse sognando, mi stavo bagnando.Mi tocco e sento la fica calda e bagnata.Quasi d’istinto decido di avvicinarmi e piano piano la scopro un po’ da quel piumone grosso che faceva troppo caldo, infatti lei era bollente.Noto che ha una mano in mezzo alle gambe e penso …”mmm … ma guarda questa bella maialina cosa fa nella notte … si tocca e senza di me …”.Le levo la mano dalla fica, voglio toccarla io e sentire quanto è bagnata, ma sta ancora sognando, non vorrei svegliarla.Con un movimento della mano le apro bene le gambe e lei cede a questo movimento.Le levo dolcemente gli slip e scivolo piano nella sua fica già bagnatissima.Comincio a stuzzicarla con le dita, su e giù e lei comincia ad ansimare sempre di più.Poi le infilo un dito bene dentro la figa, come è morbida e calda e poi un altro dito e do dei piccoli colpetti dentro.Lei comincia a muoversi, al ritmo delle mie dita, con il culo, su e giù, mamma che maiala che è.Ad un tratto mi dice :”Ma cosa fai, porca … mmm .. è un sogno? O mi stai davvero sditalinando … mmm”.Ed io mi avvicino al suo orecchio e le sussurro:” Sì porca, sta succedendo davvero, rilassati, lasciati andare al piacere … faccio tutto io....mmmm...sei così bagnata....”.Comincio a sgrillettarle il clitoride, che gonfio di voglia che è.Le piace, le piace tanto e continua a muoversi come una troia impazzita.Dopo un po’ sento ,le sue mani che cercano il mio corpo e la sua testa si gira nella mia direzione con bene la lingua fuori dalla bocca cercando la mia.Limoniamo, prima piano poi forte, ansimando entrambe come due porcone.Mmmm le sue mani arrivano alla mia fica, che è grondante di succo dalla voglia.Mi sta sgrillettando ed io sgrilletto lei, nel lettone, intanto continuando a limonare … mmmm è bellissimo!Poi scendo sul collo e comincio a leccarla e baciarla, dopo sempre più giù arrivo alle sue belle tettone e inizio a mordicchiarle i capezzoli con le labbra. Lei gode, gode sempre di più.Ad un tratto anche lei vuole le mie tettone, è bellissimo perché entrambe abbiamo questi due bei meloni e giocare è eccitantissimo.Le vuole in faccia ed io gliele metto, dio come le lecca e le succhia tutte bene, da favola!Durante tutto questo giuoco di lingua e di mani che si esplorano, strusciamo l’una con l’altra con le fighe bagnate, che sensazione paradisiaca … mmmm.Poi mi viene una voglia matta di leccargliela tutta quella figa colante e lei mi dice :”Sììì, ti prego, leccamela tutta!”,Ed io inizio a leccargliela fino a farla impazzire.Mi dice che non vuole venire adesso, vuole venire insieme a me.Allora optiamo per un bel 69, anche lei adora leccare la figa.Ci mettiamo a 69 e cominciamo a leccarcela a vicenda, bagnandoci le facce dei nostri succhi buonissimi.Godiamo insieme come due troie, è bellissimo! Che orgasmo!Dopo, accaldate e ancora ansimanti con il cuore a mille ci rimettiamo sdraiate, nude e stringendoci la mano guardiamo il soffitto e iniziamo a ridere come due matte.Ancora lei:”Tesoro domani abbiamo la sveglia all’alba!” ed io:”Già, mi sa che è ora di dormire sul serio ora.”Lei mi dice:” Grazie, è stata la miglior buonanotte del mondo, ora si che farò sogni tranquilli”.Ed io:”Prego cara e grazie a te, bello il lavoro in trasferta eh?”.NotteIdea nata da noi RobiRomi e la splendida coppia che abbiamo appena conosciuto e che speriamo di incontrare al più presto Lacpboom :)))
2694
0
11 years ago
RobiRomi,
31/27
Last visit: 10 years ago
-
Shopping ......diverso...
Quella domenica pomeriggio c’era un tempo grigio e minacciava pioggia e temporali.Era rilassante starsene seduti a casa, comodamente sul divano, poi con un tempaccio del genere ,ma dopo un po’ ci è venuta la voglia di farci un giretto e dove si va con un tempo così in città?Ma ai centri commerciali!Ci siamo preparati, usciti e via in macchina al mio centro commerciale preferito, grazie al mio amore.Poi avevo saputo da amiche che uno dei negozi più trendy stava facendo saldi pazzeschi.Durante il tragitto parlavamo di quello che avremmo voluto comprarci, lui una felpa o un jeans, io un vestito o un bel paio di scarpe nuove da troia (mi piacciono un sacco) e nel mentre quel porco di Robi mi prendeva i capezzoli pizzicandoli con le dita.Lo fa sempre e a me piace … e per dimostrarglielo, durante la guida, allungo sempre una mano sul suo cazzo meraviglioso … il mio cazzo sempre voglioso.Arrivati al centro commerciale ci siamo inoltrati nel parcheggio, colmo di macchine e cerca che ti cerca, abbiamo trovato il posto.Abbiamo fatto una corsetta dalla macchina all’ingresso, pioveva di brutto in quel momento e arrivati all’ingresso ci siamo ripresi un attimino dall’acquazzone. Poi siamo entrati e abbiamo iniziato il nostro giro di vetrine.Un po’ di qua e un po’ di là fino ad arrivare al negozio dei mega sconti!Guardando dentro abbiamo notato che non c’era tanto assalto di clienti e nemmeno cartelli -70% -50% o -30% appesi alle vetrine … mah …Robi mi ha detto:” Vabbe Romi voglio entrare lo stesso a dare un’occhiata, qui trovo sempre i jeans che mi piacciano.” Io:” Certo amore, ti dispiace se intanto faccio un giro nell’altra ala del centro? Vorrei dare un’occhiata anche lì prima.” Lui:” Tesoro vai pure, ci vediamo tra un po’, ti chiamo se finisco prima di te.”Bacione dolce e bagnato e via al nostro shopping.Giravo ormai da un bel po’ alla ricerca di qualcosa che mi piacesse. Uscivo e rientravo da tutti i negozi che mi ispiravano, ma non trovavo nulla.Avevo deciso di prendermi un caffè al bar. Pensavo “ chissà se Robi ha trovato i jeans”.Guardando l’orologio mi ero accorta di essermi assentata già da una quarantina di minuti, meglio riavviarmi verso l’ala dove ci siamo lasciati, mi starà cercando!Attraversata tutta questa galleria eterna di negozi sono arrivata al negozio di prima, ma avvinandomi ho notato luci più basse e un cartellino piccolo sulla porta con scritto “TORNO SUBITO”.E Robi? Mi sono guardata un po’ in giro, ma non lo vedevo.Allora ho deciso di tornare un po’ indietro, magarilui era passato dall’altra parte. Niente.Ho preso il telefono per chiamarlo … “segreteria telefonica del numero ….” .Mah.Ad un tratto mi sono rigirata verso il negozio e ho visto una signora che entrava,allora la porta era aperta!Arrivata di corsa al negozio sono entrata e ho notato che eravamo solo io e la signora.Lei non ha fatto caso alle luci basse, al fatto che non c’era nessuno e dopo un giretto tra gli scaffali e appendi abiti vari è uscita. Ero sola … o no?Ad un tratto, nel silenzio del negozio vuoto, ho sentito rumore provenire dai camerini.Mi sono avviata quasi d’istinto e invece che dire “Mi scusi” sono rimasta in silenzio, camminando lentamente verso i camerini.Ho iniziato a distinguere il rumore, un ansimare ritmato e dei mugolii.Di fronte all’ultimo camerino ascoltavo quello che accadeva dall’altra parte, rendendomi conto all’istante che quel ansimare e quel godere io lo conoscevo bene.Ho aperto la porticina e la scena che mi sono ritrovata davanti mi ha colpita come una sassata, sono rimasta i primi cinque secondi pietrificata, ma allo stesso tempo mi provocava una sensazione strana, la voglia di afferrare quella troia per i capelli e lui per le palle e insieme l’estrema voglia di partecipare a quel gioco eccitantissimo, dove questi due porcellini ci davano dentro di brutto.Lei, la commessa latitante, stava spompinando il cazzo a Robi come una porca e lui era con la schiena appoggiata al muro, bella inarcata per infilarglielo bene in bocca fino alla gola e fino a sbattergli quasi le palle in faccia.Lei pompava, pompava di brutto.Mi guardavano, ma non sorpresi e imbarazzati, anzi, mi guardavano con quegli occhi che mi dicevano “vieni, vieni anche tu”.Lui ad un certo punta mi ha detto, godendo come un maiale :” Vieni a succhiarmelo tutto anche tu, vieni … mmmmm”.Ad un tratto mi è salita la rabbia, mi sono avvicinata a lei e le ho detto:” Puttana che stai facendo? Questo è il mio cazzo e se vuoi continuare a divertirti con il mio bel cazzone dovrai leccarmi la figa fino a farmi godere come una troia, hai capito tesoro?”.Mi sono spogliata tutta sino a rimanere in perizoma.Seduta sullo sgabello , appoggiata allo specchio del camerino, l’ho invitata ad affondare la sua bocca, piena di sapore del cazzo di Robi … mmmm buonissimo … nella mia figa, già così bagnata e bollente.Volevo che mi leccasse prima sopra al perizoma e poi pian piano con le dita ho voluto che me lo spostasse di lato (mi eccita da impazzire), per poi strapparmelo via con la bocca e cominciare a leccarmi la figa come una porca e farmi godere da morire.Poi ho preso Robi per il cazzo, duro,gonfio di voglia e magnifico, per portarmelo alla bocca e far vedere alla puttanella come si succhia bene il mio cazzo.Ho cominciato a spompinarlo tutto, bene, più di quella troia, che intanto mi leccava la figa e mi sbatteva il clitoride con la lingua. Ogni tanto mi sgrillettava, che porcellina.Il cazzo di Robi era durissimo, grosso, bagnato e pronto ad esplodere, ma ancora non era il momento, volevamo godere, godere ancora.Mi diceva:”Brava la mia puttana, succhia … succhia sempre di più vacca.” E poi diceva a lei:” E tu lecca troietta, ti piace vero la figa della mia signora … mmmm sarà grondante. Ma chissà come ce l’hai tu la figa puttanella. Ce la fai assaggiare a me e alla mia dolce porcella?”.Poi si avvicina a me con la bocca alla mia, e dandomi dei colpi di lingua affamata e golosa mi ha detto:” Puttana mia hai voglia di assaggiare la figa di questa bella maiala? Dimmi di sì … Ho voglia di limonare con te sulla sua figa, sicuro è colante e non aspetta altro la troia”.Quelle parole mi hanno talmente eccitata da venire subito nella bocca della commessa, che orgasmo! Mmmm fortissimo …Appena venuta Robi mi porge la mano, io mi alzo lentamente e insieme la facciamo sedere sullo sgabello, ancora tutto umido dal mio piacere.E dopo di ché ci siamo precipitati in quella figa impazzita di voglia, prima dolcemente e poi insieme più velocemente.Poi un po’ io e un po’ lui, lei godeva come una puttana, impazzita da quello che le stavamo facendo.Intanto poi non mancavano i nostri scambi di lingue, tra me e Robi, piene di marmellata della sua fica.Abbiamo continuato fino a farla godere da impazzire. Era venuta talmente tanto che ne avevamo le bocche piene.Poi Robi ci ha detto ad entrambe:” Bene puttanelle che non siete altro, avete goduto cagne? Ora tocca a me! Qui giù in ginocchio e spompinatemi fino a farmi sborrare, voglio sborrare troie … dai … così … prima una poi l’altra”.Che pompino super mondiale che gli abbiamo fatto!E’ esploso e ha sborrato così tanto da inondarci tutte e due con il suo sperma caldo, buonissimo.Che spettacolo! Eravamo tutti e tre felicissimi di quel fantastico gioco.La commessa ci ha dato dei fazzolettini, ci ha indicato il bagno per riprenderci e pulirci e ci ha detto:”Passate alla cassa a salutarmi!”Siamo passati alla cassa e Robi ha detto:” Devo pagare i jeans”.Ed io guardando maliziosamente la commessa ho detto:”Ci farai lo sconto …” e lei:”Certo, non posso non farlo a clienti speciali come voi”.L’abbiamo salutata e ce ne siamo andati, contenti,accaldati ed emozionati per questo shopping … diverso.
2879
0
11 years ago
RobiRomi,
31/27
Last visit: 10 years ago
-
Con Davide, w.end al mare, cap.1
Ormai era qualche settimana che frequentavo Davide e le cose andavano per il meglio. Non eravamo una coppia ma amici intimi, per lo meno cosí ci consideravamo.
Quel weekend, visto il tempo che continuava ad essere decisamente buono, avevamo deciso di passarlo al mare; era venerdì e io uscii un po' prima dal lavoro per andare a casa a preparare la borsa.
Il solito sms mi avvisò che mi stava aspettando sotto casa.
Io, vista la cena programmata in un posto molto carino, mi misi un vestito nero non scollato ma aderente fino alla vita che seguiva e risaltava alla perfezione le curve del mio seno, per poi allargarsi in una gonna comoda e corta davanti, ma un po più lunga dietro; stivaletto nero basso ma con tacco 12 e infine giacchina di pelle nera. Total black insomma.
Presi la borsa e scesi; Davide mi aspettava davanti alla Lotus, ci salutammo, ci baciammo e mi passò le chiavi dicendomi " guida tu". Non me lo feci ripetere 2 volte e salii al posto di guida facendo la solita attenzione che una donna in gonna necessitava nel salire e scendere da quell'auto.
Certo gli stivaletti con quel tacco non erano proprio una scarpa da guida ideale, ma dopo poco mi ero già abituata; la posizione era fantastica, gambe distese, volante piccolo e vicino, molto piacevole insomma; soprattutto quando cominciarono le curve in Serravalle.
Mi divertii talmente tanto che fin da subito mi dimenticai del vestito che davanti era decisamente corto, e che sicuramente regalò qualche scorcio delle mie intimità al mio copilota; ragione probabile che mi portò durante il viaggio a scostare più di una volta la sua mano curiosa dalla mia coscia.
In poco più di un'ora di guida spedita, ma non spericolata, giungemmo a Sestri, dove Davide aveva prenotato in un ristorantino con terrazza sul mare; non era pieno e la signora ci fece accomodare in un angolo con una vista spettacolare. La cena a base di pesce passò molto piacevolmente tra una chiacchiera e l'altra, tra un bicchiere e un altro, ed in conclusione con un bel mirto; insomma ero un po' brilla. Quando ci alzammo ero in quello stato meraviglioso in cui sei perfettamente cosciente e cammini ancora dritta ma senza inibizioni; appena fuori lo presi e lo baciai dicendogli di sbrigarsi a guidare che avevo voglia di lui. " si ma non so dove devo andare, sei tu che dovevi scegliere l'albergo" mi rispose ed io subito replicai " nessun albergo, porto di Lavagna, molo N, la barca di mio padre che ce la presta per il weekend". I suoi occhi si illuminarono e subito salimmo in macchina; guidava lui, e con la sua mano destra mi accarezzava la coscia salendo fino a sfiorarmi l'intimo senza però toccarlo; le mie gambe istintivamente si erano allargate e un calore umido cominciava a farsi sentire li in mezzo; aspettavo una carezza che però non arrivò, innalzando così il mio stato d'eccitazione.
Giunti in porto mi sentivo un fuoco, prendemmo velocemente le borse e ci dirigemmo alla barca; ero talmente eccitata che nemmeno mi tolsi le scarpe per salire ( se lo sapesse mio padre) e subito, nella penombra del porto cominciai a baciarlo; le lingue subito s'intrecciarono nervosamente mentre le mie mani esploravano il suo corpo e carezzavano quella turgidità che già si era presentata nei suoi jeans; glieli slacciai e con gran sorpresa notai che non indossava intimo; subito quel grosso pene saltò fuori dai jeans ed io feci per inginocchiarmi davanti a lui che subito mi fermò dicendo " andiamo di sotto, stiamo più tranquilli".
Aprii la piccola porta che dava alla dinette, scesi e subito mi diressi nella cabina di prua; lui subito dietro di me mi prese e mi spinse sul letto, mi divaricò le gambe e cominciando da una caviglia, lentamente cominciò a baciarmi. Ci mise qualche minuto per arrivare al mio intimo; fu un'attesa incredibile, ma quando le sue labbra sfiorarono il mio sesso ebbi un sussulto, seguito da altre scosse quando la sua lingua cominciò a stuzzicare il clitoride. Ero in estasi, le mie mani presero la sua testa per tenerla li; avrei voluto che continuasse fino alla fine, ma volevo anche sentirlo dentro di me, ovunque! Si quella sera avrei anche ceduto alla tentazione di concedere il mio di dietro a quel membro enorme. Ma lui si alzò, si liberò dei vestiti e si sdraiò su di me infilandosi nella mia vagina. Il pene scivolò subito nel mio orifizio umido e caldo riempiendomelo in modo meraviglioso; cominciò a stantuffarmi con dolcezza e nemmeno un minuto dopo un orgasmo sopraggiunse violento e inaspettato, accompagnato da gemiti soffocati.
Lui imperterrito continuò ad affondare dentro di me per un bel po' mentre io inerme subivo le sue penetrazioni; ecco che infine un getto caldo mi colpì dentro, e poi un'altro; mi sentivo invasa da quel calore che lentamente si spargeva in tutto il mio ventre.
Si mosse ancora un poco prima di sfilarsi e sdraiarsi accanto a me; sentivo il suo piacere colarmi fuori dal corpo e correre tra i glutei fino a bagnare il vestito, ma non mi mossi, non feci nulla, e così ci addormentammo, io ancora vestita.
Al mattino mi svegliai abbracciata a lui, con ancora il vestito, tutto imbrattato di sperma sulla gonna e con le scarpe che furono la prima cosa che mi tolsi; era prestissimo, la luce filtrava dalla porta della dinette rimasta aperta, uscii a recuperare le borse che stavano ancora fuori; tornata dentro mi spogliai e tornai sul letto con Davide che ancora dormiva.
Lo guardavo ammirandone le forme; ancora non mi ero abituata e quel membro che, anche se non in erezione, era oggetto continuo di ammirazione. Intanto pensavo alla sera prima, a quello che forse avrei voluto, ma in quel momento, sobria, pur incuriosendomi, mi intimoriva; ero curiosa delle sue misure, cosa che non mi aveva mai importato tanto prima, ma che ora mi stuzzicava parecchio. Tra questi pensieri mi riaddormentai e fu lui a svegliarmi un paio d'ore dopo con un bacio sulla guancia.
Indossato lo slip di un costume, un pareo legato sopra il seno e una zeppa con poco plateau davanti ma il solito 12 dietro ci recammo al bar del porto per la colazione.
Verso le 11, dopo una veloce spesa e i preparativi, mollammo gli ormeggi; il mare era calmissimo, la barca vi planava veloce e con pochi sobbalzi, e per mezzogiorno giungemmo nella baia di Portovenere; poche barche in rada e non fu difficile trovare un posto tranquillo dove gettare l'ancora.
Il sole era caldissimo, e sdraiati sul prendisole di prua non durammo molto prima di tuffarci in mare; la giornata stava passando stupendamente ma pur non facendo nulla di particolare notavo spesso un'erezione nel suo costume, forse causata dal mio topless e dalla brasiliana rossa un po' ridotta con una cucitura centrale che la passava da davanti a dietro seguendo come una seconda pelle l'intimo e quel poco di glutei che copriva. La cosa mi eccitava, e i miei pensieri erano sempre a sfondo sessuale; durante la merenda, comodamente seduti sul divanetto di poppa, ancora notavo quella erezione,nal che non resistetti più e gli chiesi "quanto è grosso?" "cosa scusa?" mi rispose; "quanto è grosso? L'hai mai misurato?" replicai indicandolo con lo sguardo. Davide scoppiò in una risata e mentendomi sicuramente mi rispose di no, ma aggiunse che se volevo avrei potuto misurarlo di persona. Sorridendo risposi "ok" e scesi a cercare un metro; ne trovai uno nel set da cucito di mia madre, lo presi ed uscii, mi inginocchiai di fronte a lui e dicendogli " per misurarlo deve essere in forma perfetta" lo presi e lo tirai fuori dal costume; era già eretto ma lo portai comunque tra le labbra e cominciai a succhiarlo e leccarlo. La fellatio è una pratica che mi è sempre piaciuta,e farla a Davide in particolare, ne apprezzavo inoltre quel salato che il mare gli aveva lasciato; dopo solo un minuto mi fermai, presi il metro flessibile e lo appoggiai sopra il pene, dalla base alla punta; misurava 24 cm e mezzo e poi la circonferenza arrivava a 18!!!! Ero stupita, e sorridendo dissi " caspita, mi sembrava enorme infatti, ma non pensavo così!!!"; solo un'altra volta ne avevo misurato uno che già mi sembrava grosso ma a fatica arrivava a 20 cm. Il suo era davvero enorme!!!!
Non resistetti, lo ripresi in bocca e rincominciai a succhiarlo mentre con una mano ne massaggiavo l'asta; ero eccitata ma in quel momento volevo solo dare piacere al mio compagno, tenendo la mia carica per la sera; in più ora che ne sapevo le misure l'idea di succhiarlo mi piaceva più del solito.
Continuai instancabile mentre Davide mi carezzava i capelli; ci volle un po' di tempo prima che cominciasse a emettere lievi gemiti; il suo bacino cominciò ad accompagnare i miei affondi e la mia mano strinse maggiormente l'asta; cominciai a succhiare con più vigore ma senza cambiarne il ritmo; i gemiti si fecero più decisi e d'un tratto uno schizzo mi colpì il fondo del palato seguito da altri sempre meno copiosi; la bocca era piena del suo caldo piacere, lo ingoiai e dopo aver succhiato e leccato ancora un poco il pene, gli sorrisi e dicendogli " ora sei in debito con me" mi allontanai tornando sul prendisole di prua.
Il sole scaldava la mia pelle e il lieve rollio della barca cullava il nostro relax; ma il suo sapore che persisteva in bocca mi manteneva eccitata e solo i continui bagni riuscivano a placare un poco e momentaneamente le mie voglie.
La sera saremmo scesi a terra per un aperitivo e la cena, così verso le 7e mezza cominciai a prepararmi; non mi ero portata dietro molto ed in più il vestito della sera prima era inutilizzabile; mi misi una maglietta aderente manica a tre quarti rosa e una minigonna in jeans larga ma molto corta, praticamente appena sotto i glutei; mai l'avevo indossata senza nulla sotto, ma quella sera decisi di azzardare più del solito. Le solite zeppe tacco 12 e la giacchina di pelle e la mise era fatta.
Giunti a terra con il piccolo tender passeggiavamo per il paese in cerca di un bar dove bere un drink prima di recarci a cena.
Seduti a chiacchierare guardando i colori che il sole, ormai sceso dietro la montagna, creava nel cielo ci gustavamo il nostro drink accompagnato da qualche stuzzichino; la gonna era talmente corta che sentivo le mie intimità a diretto contatto con il freddo alluminio della sedia e questo non faceva altro che stuzzicare i miei pensieri e presto un leggero umido si ripresentò nelle mie parti più nascoste appoggiate sulla seduta. Cercavo di muovermi il meno possibile per non far spostare la gonna tenuta appena sotto i glutei; certo, non era la mise più comoda, ma ero così eccitata fin dal pomeriggio che avevo azzardadato un pochino troppo.
Presto fummo seduti a tavola, gustandoci la cena di pesce, tutto era stupendo, ma i pensieri, credo anche di Davide, erano sempre su quello che sarebbe successo dopo e presto cominciarono frecciatine anche un poco azzardate.
I discorsi tra un sorriso e l'altro si erano fatti caldi, entrambe sicuramente desiderosi l'uno dell' altra non ci dilungammo molto e dopo un paio di immancabili mirti lasciammo il ristorante; il paese, pur non essendo più stagione piena, era molto frequentato, i locali tutti aperti e gente che passeggiava; appena fuori e girato l'angolo, Davide mi prese e mi baciò totalmente noncurante dei passanti; era dalla sera prima che pur stando insieme non ci baciavamo e subito le nostre lingue s'intrecciarono in una vorticosa e appassionata dimostrazione di desiderio reciproco. Io ero appoggiata al muro, con lui davanti a me, in questo angolo appartato e sentivo la gente passare poco distante da noi ma, forse anche grazie all'alcool e al suo potere disibinitorio, non mi importava molto e pensavo solo a quanto lo desiderassi in quel momento. Solo quando sentii le sue mani infilarsi sotto la maglietta e raggiungere i miei seni per palparli spalancai gli occhi per vedere se qualcuno ci stesse guardando; nessuno in vista e così mi abbandonai a quel momento magico. Sentivo la sua erezione pressarmi insistente sul ventre, sentivo il mio intimo ormai bollente, la voglia cresceva inesorabilmente; delle voci attirarono la mia attenzione e riaprendo gli occhi vidi un gruppo passare dietro di noi senza notarci; lo bloccai e gli dissi "torniamo in barca".
Il tragitto non era brevissimo, il molo su cui avevamo ormeggiato il tender distava quasi 10 minuti a piedi. Camminavamo rapidamente tenendoci per mano ma ad un tratto venni tirata in un'altro angolo semibuio; subito rincominciò a baciarmi e le sue mani a correre per il mio corpo; ora era lui contro il muro, io non vedevo chi passasse dietro di noi, potevo solo sentirlo. Eravamo in un angolo abbastanza riparato, ma comunque sentivo passare la gente a pochi metri da noi, al di la delle macchine parcheggiate. Sentii un brivido quando le sue dita sfiorarono il mio intimo, senza però fermarsi; volevo correre in barca ma non riuscivo nemmeno ad interrompere quel bacio e quelle carezze; totalmente incuranti dei passanti continuavamo a baciarci, sentivo i suo membro eretto pressare attraverso i vestiti, le sue mani palparmi ovunque fino ad arrivare ai glutei; sentii il vestito sollevarsi e le natiche scoperte in balia delle sue mani decise; era incredibile, ci stavamo baciando ed io ero praticamente seminuda in pubblico ma l'ultimo pensiero era di essere vista; mi sentivo incredibilmente eccitata, ero come staccata dalla realtà, come se li ci fossimo solo noi due.
Sentii una sua mano scendere ulteriormente, tra i glutei, superare l'ano e raggiungermi la vulva ormai completamente bagnata da tempo; due dita s'insinuarono tra le labbra e subito mi penetrarono in corpo strappandomi un gemito soffocato dal bacio che non s'interrompeva. Quelle stesse due dita, completamente bagnate dei miei umori, presto si spostarono a stuzzicarmi l'ano per qualche istante, prima che uno di loro si spingesse a violarlo; quando lo sentii infilarsi fu una sorpresa, stavo impazzendo e la voglia di sentire lui dentro di me in quel momento superava tutte le paure che in precedenza mi avevano frenato; ed in più quel gesto mi comunicava il suo desiderio.
Non riuscivo a trattenere gemiti soffocati, mentre lui muoveva il dito dentro di me e allargava i glutei con le mani palpandoli. Mi feci forza e lo fermai dicendogli di tornare a bordo; mi riabbassai la gonna e mi allontanai qualche centimetro; " andiamo" gli dissi.
Salimmo sul tender e subito mi tolsi le scarpe onde evitare di non farlo dopo; una volta a bordo non passò un secondo che rincominciammo a baciarci, a palparci; subito gli slacciai i pantaloncini che caddero a terra mettendo a nudo quel pene enorme, privo di peli ed eretto, lo presi in mano e stringendolo, cominciai a carezzarlo; lui mi aveva sfilato giacchina e maglietta in un sol colpo e mi palpava il seno nudo con decisione; intanto con l'altra mano gli slacciavo la camicia per poi accarezzargli il petto. Mi strinse a se, le sue mani di nuovo sui glutei, il suo dito ancora a violare il mio buchino ancora bagnato dagli umori che ormai erano ovunque, il mio seno schiacciato al suo petto liscio; lo volevo, lo desideravo, subito! Scesi in cabina tirandolo per mano, lo spinsi sul letto, e gli salii a cavalcioni infilandomi subito su quel pene che in un sol affondo dilatò la mia vagina violentemente; lanciai un forte gemito di piacere, ogni volta mi sembrava sempre più grosso. Scendendo ancora lo sentii picchiare violentemente sulla cervice provocandomi una scossa di dolore; subito risalii di un po' e cominciai a muovermi, eretta su quel pene guardandolo negli occhi e massaggiandomi i seni; sentivo i capezzoli turgidi solleticarmi i palmi. Era bellissimo, ma quella sera volevo di più, non mi importava di sentire dolore, lo desideravo dove ancora non era mai stato, ormai ne ero certa.
Mi chinai verso di lui spostandomi anche un pochino in avanti; appoggiata con le mani sul letto accanto alla sua testa, muovevo il bacino cavalcando quel pene e strusciando il clitoride sul suo ventre. Mi avvicinai e lo baciai, poi, con le labbra a pochi centimetri dalle sue e con voce tremolante, gli sussurrai "ti voglio dove non sei mai andato" e bagnando abbondantemente tre dita di saliva ,le portai sul mio ano, la spalmai per bene tutta intorno e vi penetrai con indice e medio; sentivo attraverso la sottile parete il pene scorrere dentro di me, ed io muovevo le dita dentro e fuori, mentre lo sfintere rapidamente mollava la sua stretta.
Mi sollevai per mettermi a carponi tra le sue gambe divaricate, presi il pene in bocca e cominciai a leccarlo bagnandolo bene di saliva fino alla base; vedendolo e sentendolo con la bocca mi tornò nuovamente il timore di quelle misure, ma dall'altra parte ero tanto eccitata dall'idea che non mi fermai ; dopo un po' mi coricai su di un fianco dandogli la schiena a gambe leggermente piegate, portai ancora della saliva sul mio posteriore lubrificandolo ulteriormente e, girando la testa guardandolo negli occhi, gli dissi " fai piano..."
Lui si tolse la camicia che ancora indossava, si mise dietro di me, spostò la gonna scoprendomi del tutto le natiche e vi appoggiò la punta del glande in mezzo; In quel momento un brivido mi percorse, chiusi gli occhi e aspettai pronta al dolore; quando cominciò a spingere sentii lo sfintere allargarsi e allargarsi ancora; lentamente si dilatò come non mai fino ad accogliere tutto il glande; era incredibile, non sentivo alcun dolore, ma mi scappò un leggero gemito quando Davide si fermò ed io mi rilassai; lo sentii arretrarsi, subito presi con una mano la sua anca e gli dissi " no che fai.... Continua" . Molto lentamente rincominciò il suo affondo; lo sentivo farsi strada dentro di me riempiedomi; era tanto stupendo che d'istinto diedi una spinta secca indietro infilandomi completamente su di lui fino a sbattere con i glutei sul suo ventre; un gemito incontrollabile risuonò violento nella cabina; era pazzesco, quel coso enorme che non ci stava in vagina, era tutto infilato nelle mie viscere. Lo sentivo fino al centro del mio addome, era una sensazione strana, di incredibile pienezza, ma non appena cominciò lentamente a muoversi decine di scariche percorsero il mio corpo; era fantastico, tuttto era perfetto.
Presto il ritmo aumentò e gli affondi divennero più lunghi; il mio corpo si era adattato alla perfezione a quell'enorme intruso ed il piacere cresceva.
Senza sfilarmi mi misi a pancia in giù, a gambe divaricate e lui sopra di me affondava completamente nel mio retto schiacciandomi sul letto; il clitoride strusciava leggermente sul lenzuolo aumentando il piacere che già era alle stelle.
Il caldo in quella piccola cabina era divenuto insopportabile ma nessuno dei due, pur essendo bagnati di sudore, accennava ad interrompere quell'idilliaco momento. Presto i brividi aumentarono, il piacere aumentava e cominciai a gemere rumorosamente chiedendogli anche di fare più forte; lui non fece che obbedire aumentando la forza e il ritmo, ma sentivo di volere di più e continuai a chiedere " più forte...... Più forte!!!" e i gemiti aumentavano e ad ogni affondo venivo schiacciata sul letto. Cercavo di contrastare le spinte alzando il sedere ma ormai non era forte, era violento, affondando deciso fino a sbattere rumorosamente contro i miei glutei. Io non resistevo più, i muscoli si irrigidirono, strinsi con le mani il lenzuolo e mi lasciai andare in un orgasmo incredibile, lunghissimo, fortissimo. Il cuore batteva forte, il respiro affannato diventava rumoroso ad ogni affondo di Davide che dopo il mio orgasmo non si era fermato ma anzi continuava imperterrito con lo stesso ritmo fino ad espodere qualche minuto dopo in fondo al mio retto; un calore divampò dal centro del mio addome, violento, era il suo piacere che segnava la fine di un amplesso fantastico.
Si fermò, mi diede un bacio alla base del collo e lentamente si sfilò sdraiandosi accanto a me; io ero come inerme, immobile, bagnata del mio e del suo sudore, pienamente appagata; il respiro lentamente tornava normale e sentivo il mio posteriore, ancora aperto e dilatato, tentare lentamente di tornare alla posizione originale.
Mi girai verso di lui, con una mano lo accarezzai, lo baciai e dicendogli che avevo bisogno di aria, lentamente mi alzai, mi tolsi la gonna che ancora indossavo e, nuda, uscii. L'aria fresca non era sufficiente e senza nemmeno pensarci un attimo mi tuffai in mare. L'acqua era decisamente fredda ma piacevolissima, e in breve portò un refrigerio generale; rimasi sdraiata qualche istante a pelo d'acqua, carezzata ovunque da quel fresco che s'infilava perfino nel mio sedere ancora aperto, la brezza che soffiava fredda a pelo d'acqua stuzzicava i miei seni i cui capezzoli ergevano dritti e duri; la luna illuminava il cielo e le luci del paese a qualche centinai di metri coloravano la collina e si rispecchiavano in mare; a completare questo quadro meraviglioso c'era Davide, nudo, ad attendermi alla mia uscita e avvolgermi in un asciugamano.
Ci rilassammo un poco sul divanetto di poppa prima di ritirarci in cabina e addormentarci abbracciati.
3090
0
11 years ago
elisa85ely,
26
Last visit: 4 years ago
-
La casa di Davide
Ormai era qualche mese che mi frequentavo con Davide e tutto procedeva per il meglio. Dopo qualche incertezza a livello sentimentale,nel senso che avevamo dovuto chiarire bene la nostra relazione, tutto si era risolto per il meglio; entrambi pensavamo che l'altro si stesse affezionando cercando magari qualcosa di più, ma la conclusione fu che il nostro rapporto era solo di sesso e come tale andava vissuto. Mi divertivo da matti con lui, il feeling sessuale era alle stelle ma quando pensavo ad un qualcosa in più, non lo vedevo come l'uomo che sarebbe potuto stare al mio fianco e a parole sue nemmeno io avrei potuto svolgere quel ruolo nella sua vita; entrambi volevamo solo divertici insomma. In più il fatto che in questi mesi di frequentazione c'erano anche state da parte mia un paio di avventure extra senza il benchè minimo rimorso, mi confermava che il collante era solamente sesso.
Quella sera eravamo usciti per mangiare un sushi prima di una delle nostre serate ormai diventate certezze; nonostante fosse novembre inoltrato non era freddissimo; io indossavo un vestitino di cashmere color tortora che mi fasciava morbidamente il corpo fino a poco meno di mezza coscia, una giacchina di pelle nera e un paio di stivali aderenti neri fin sotto il ginocchio con il solito e immancabile tacco 12.
La cena passò in tutta tranquillità, senza il benchè minimo accenno ad un dopo.
Solo dopo aver pagato Davide mi chiese se mi andava di vedere casa sua; non eravamo mai stati da lui perché abitava fuori città e risultava scomodo al mattino per me recarmi al lavoro; acconsentii a patto che mi avrebbe fatto arrivare puntuale in ufficio.
Una mezz'ora di auto dal ristorante e ci trovammo di fronte ad un cancello in piena campagna. Il cielo era limpidissimo e la luna illuminava i contorni di una boscaglia tutta intorno; non si vedevano luci di altre abitazioni nelle vicinanze. Quando il cancello si aprì un vialetto in mezzo agli alberi ci condusse sotto un portico dove ci fermammo con l'auto; "benvenuta a casa di Davide" mi disse sorridendo.
Spenta l'auto il buio ci avvolse; solo una fievole luce appesa al muro vicino a quella che presumevo essere la porta d'ingresso in fondo al portico disegnava a malapena le forme di quello che ci circondava.
Appena scesi dall'auto mi prese e mi baciò; ecco il momento, tutto stava partendo, come sempre, al meglio; il bacio in un istante mutò in un groviglio di corpi ; le lingue subito curiose si carezzavano vorticosamente mentre le labbra ne nascondevano i movimenti. Le mani di entrambi presto cominciarono a cercare il corpo altrui, le sue s'infilarono sotto il vestito che si sollevò e mi palpavano le natiche, le mie sulla sua schiena cercavano uno spiraglio sotto la camicia per raggiungergli la schiena. Ero in un luogo totalmente sconosciuto e questo non faceva altro che accelerare la crescita del mio eccitamento; in più sentivo il mio intimo carezzato dall'aria non fredda ma pungente di quella sera in contrasto con il calore umido che andava formandosi proprio li sotto.
Quando la sua mano passò davanti sul mio intimo, carezzandomi mi disse "ormai ti conosco da tre mesi e non ti ho mai visto con un paio di mutande, sei fantastica!" sorridendo gli risposi "un giorno ti farò una sorpresa allora!" e rincominciammo a baciarci.
Ad un tratto mi prese il vestito ed in un sol movimento me lo sfilò insieme alla giacchina gettandoli su di una panca li vicino; incredibile, ero nuda, con solo gli stivali, all'aperto in un posto sconosciuto in una notte di novembre; ebbi un brivido, che era più tensione ed eccitazione insieme e non di freddo; sentivo il suo pene turgido spingermi sul ventre, le sue mani passarmi sulla schiena e i glutei provocandomi dei brividi, ero completamente distaccata dalla realtà.
Poco dopo entrammo in casa; provavo una sensazione strana, quasi un disagio, non tanto per essere nuda mentre lui era vestito, quanto per esserlo i un luogo sconosciuto, in una casa che non conoscevo; un misto tra disagio ed eccitazione che durò solo qualche istante, giusto il tempo di vedere appena parte della casa. Appena aprì la porta e accese la luce, mi trovai nel grande salone, un divano moderno nel mezzo, un tavolo di cristallo poco più in la, ed una grandissima vetrata che dava su di un giardino pieno di piante appena illuminato dalla luce attraverso la vetrata; alla mia destra si sviluppava un bancone con tre sgabelli di metallo e pelle che divideva la cucina dalla sala. Giusto qualche istante per notare tutto prima di essere rapita nuovamente dalle attenzioni del mio compagno; ora ero appoggiata di schiena al bancone, ci stavamo baciando mentre lui con una mano accarezzava il mio sesso ormai viscido, scorrendovi con le dita fino a tuffarle in vagina; mi baciava e masturbava stupendamente allontanando quel disagio iniziale e la carica erotica in quella grande stanza stava salendo rapidamente; mi fece sedere su uno degli sgabelli girandolo verso di noi, e accovacciatosi tra le mie gambe cominciò a leccarmi la vulva; la sua lingua esperta passava tutto il mio sesso soffermandosi a stuzzicare il clitoride mentre le mie mani subito si posarono sulla sua testa come a tenerlo li. Lo sentivo spingersi oltre, cercando di raggiungere il mio ano ma non riuscendoci. Ad un certo punto si alzò e mi disse di girarmi; mi fece sedere a cavalcioni dello sgabello davanti a lui e cominciò a baciarmi la schiena; dei brividi percorrevano tutto il mio corpo eccitato, in attesa che quei baci si avvicinassero alla zona calda e vogliosa, socchiusi gli occhi per godermi appieno quel momento.
D'un tratto sentii una benda fasciarmi gli occhi e legarsi dietro; la vista mi si era completamente oscurata, il buio mi aveva circondato; " come ti avevo promesso quella sera, ti restituisco il favore" la parole di Davide risuonarono nella stanza mentre un'altra benda mi bloccava le mani davanti a me allo schienale dello sgabello che già afferravo. Paura, tensione ed eccitazione subito mi fecero tornare in mente quella sera di settembre in cui io lo avevo legato alla colonna. Poi aggiunse " non dire nulla e goditi questo momento" e con un nodo strinse la mia caviglia contro la gamba dello sgabello legandomi fino a metà polpaccio e ripetendosi infine con l'altra gamba. Ero completamente immobilizzata allo sgabello con il sedere fuori da esso, sentivo il mio sesso aperto all'aria come anche l'ano; non vedevo nulla, solo percepivo dei rumori dai quali intuivo che Davide si stava spogliando. Ecco che sentii nuovamente la sua lingua appoggiarsi sul mio corpo, alla base della schiena e lentamente scendere tra le natiche spalancate; istintivamente inarcai la schiena e mi chinai in avanti, unico movimento che mi era permesso, fino ad appoggiarmi col seno sul freddo schienale di metallo tra le mie mani legate agli estremi, porgendo così il mio sesso alle sue attenzioni. Sentivo il clitoride schiacciato sul bordo della seduta di pelle mentre la sua lingua mi passava dall'ano alla vagina; era stupendo, sentirmi immobile, impotente, in totale balia di quell'uomo che mi stava facendo impazzire. Tentavo di muovere le mani ma i nodi le tenevano saldamente in quella posizione; non potevo fare nulla se non subire.
D'un tratto lo sentii infilarsi dentro la mia vagina, in un solo e deciso affondo, riempiendomi di piacere; ormai sapeva esattamente quanto entrare senza farmi male e poggiate le mani sui miei fianchi cominciò a penetrarmi con un ritmo sempre crescente. Il non potermi muovere, il non poter vedere limitavano tutto al tatto; potevo solo sentire quel membro riempirmi ogni affondo e la sua presa sui fianchi; era la prima volta che mi trovavo totalmente impotente, subivo godendo, mi piaceva da impazzire.
Presto due dita si appoggiarono sull' ano e forzandolo lo violarono; le sentivo muoversi dentro, mentre lo sfintere velocemente allentava la morsa; non ci volle molto perché potessero scivolare liberamente dentro e fuori, con un movimento che si alternava con quello del pene infilato davanti.
Ero in estasi totale, anche la mia mente ormai si era lasciata andare in quella situazione di sottomissione forzata e mi godevo appieno quegli istanti.
Fui riportata momentaneamente alla realtà quando sentii appoggiarsi quel grosso pene sul mio ingresso posteriore; era lí, il glande poggiava forzando leggermente come per farsi sentire; ecco che un brivido mi passò per tutto il corpo, aprii gli occhi ma ancora il buio totale, nemmeno uno spiraglio di luce passava dalla benda; gli unici indizi arrivavano dal mio corpo e dall'udito che ormai si era intensificato percependo anche i minimi rumori.
La forzatura aumentò ed il pene cominciò a scivolare molto lentamente nel retto; sentii lo sfintere dilatarsi e l'intestino lentamente riempirsi; in quella posizione, accovacciata sullo sgabello la sensazione era amplificata e quel lento affondo sembrava ancor più possente ed invasivo del solito; una sensazione incredibile, il mio corpo lasciava spazio adattandosi a quel pene fino ad accoglierlo tutto; io gemevo soffocatamente finché non lo sentii come in mezzo all'addome e il suo ventre si appoggiò ai miei glutei tesi e duri. Una scarica violenta mi passò per tutto il corpo ed un "siiiiiiiii" rauco e forte espresse il mio piacere.
Davide cominciò a retrocedere velocemente per poi riaffondare sempre con delicatezza; il ritmo aumentava divenendo presto rapido e deciso; lo sentivo infilarsi e sfilarsi fin quasi ad uscire, sbattendo deciso ad ogni affondo contro le mie natiche; il clitoride schiacciato sulla seduta ad ogni affondo mi produceva brividi di piacere.
Cominciai a sentire il corpo tendersi, sapevo che ancora qualche minuto così e sarei esplosa in un orgasmo poderoso; ma d'un tratto si fermò e si sfilò; conosceva ormai il mio corpo e lo sapeva leggere molto bene: "non è ancora il momento, siamo solo all'inizio" mi sussurò nell'orecchio e lo sentii allontanarsi. Rimasi qualche istante sola, immobilizzata ed il senso d'impotenza tornò immediato; sentivo il mio ano spalancato come una caverna, riempisi di aria fresca ad ogni mio respiro; non potevo fare nulla se non attendere.
Ecco poi di nuovo lo scricchiolio del pavimento sotto i suoi passi, mi era nuovamente vicino in silenzio, immobile, ma lo percepivo, sentivo il suo sguardo addosso, mi stava guardando, scrutando, ammirando. Ero emozionata, eccitata, e compiaciuta da quegli sguardi segreti che sicuramente mi stava regalando. Un brivido improvviso mi percorse quando della saliva silenziosamente cadde tra i miei glutei colando verso il basso dentro il mio posteriore che istintivamente ma invano tentò di richiudersi; subito dopo una lingua ripercorse la stessa strada spalmandola per bene e proseguendo sulla vulva; qualche morbida e umida leccata che mischiò gli umori vaginali con la saliva e l'umido rettale poi rialzandosi mi disse " apri la bocca" e sentii una cosa fresca appoggiarsi sulle mie labbra; appena lo accolsi nella cavità orale, percepii le forme e dimensioni di un grosso fallo di silicone; " bagnalo bene, tutto" mi disse; e così feci, cospargendolo di saliva fino alla base; lo sentivo grosso, quasi come il suo pene ma sicuramente meno lungo. Qualche leccata e ciucciata e poi lo allontanò dalla mia bocca per appoggiarmelo sulla vagina; lentamente lo fece scivolare al suo interno come nel burro e cominciò a muoverlo dentro e fuori; la cosa mi piaceva, era la dimensione perfetta, si infilava facendosi decisamente sentire allargandomi fino a sfiorare appena la cervice per poi sfilarsi e ripetere l'affondo. " ti piace vero?" mi disse. " si molto anche se mi piaci di più tu....... ma non smettere" sussurrai. Come risposta sentii il suo glande riappoggiarsi sull'ano per affondarvi subito tutto; un mio gemito pazzesco e lungo accompagnò quella sensazione di riempimento totale. "così ci hai entrambi" concluse prima di piazzare tre affondi decisi e possenti che mi fecero scivolare in avanti sulla seduta; ora il fallo appoggiava sulla seduta rimanendo infilato completamente dentro di me, mentre lui appoggiate le mani sui miei fianchi cominciò con affondi lunghi e decisi nel mio retto. Non riuscivo a trattenere i gemiti, era pazzesco, di nuovo quella sensazione di pieno, ora più intensa per dimensioni, che avevo provato l' anno precedente con i miei due amici; certo, era diverso, ma altrettanto stupendo, mi sentivo piena e la violenza che mi stava penetrando dietro si ripercuoteva su quel corpo estraneo facendolo vibrare dentro la mia vagina. Ero totalmente persa nelle sensazioni, gridavo di continuare, gemevo, respiravo affannosamente; le mani stringevano con forza la sbarra dello schienale su cui erano legate, il seno schiacciato e spinto su di esso quasi doleva ma le braccia non riuscivano a contrastare quegli affondi sempre più forti.
Cominciai a tremare, i muscoli tentarono di tendersi, ed un orgasmo mai provato mi travolse; scoppiai in un gemito anomalo, forte, fortissimo, ed un "siiii" lo seguì violento.
Davide non si fermò, lo sentivo sbattere rumorosamente contro i miei glutei Infilandosi prepotentemente; continuò per alcuni, lunghi interminabili minuti, cominciando a sudare ma senza rallentarne il ritmo; io sentivo il mio ano ormai aperto, il retto violato e dilatato, percepivo la presenza ma solo in fondo, ero come anestetizzata; avrebbe potuto continuare all'infinito, solo avevo il desiderio di essere slegata, liberata da quella immobilizzazione che ormai durava da quasi un'ora, glielo chiesi ma la risposta fu negativa. Continuò ancora, sempre più forte finché ecco il suo getto caldo colpirmi in fondo ed il calore espandersi.
Quando si sfilò, subito sentii il suo sperma colare fuori da quell'ano che ormai non aveva più forza di richiudersi. Mi liberò cominciando a slegarmi i polsi mentre continuavo a sentire il suo piacere che usciva dal mio retto per cascare rumorosamente in terra.
Quando per ultima mi tolsi la benda dagli occhi la luce mi accecò per qualche istante; ero devastata e quando mi alzai dallo sgabello il fallo, di cui avevo dimenticato la presenza, si sfilò da me cadendo in terra;a fatica mi reggevo in piedi in attesa di recuperare una mobilità normale.
Poi uscii dalla porta d'ingresso per recuperare i vestiti e la borsa e, quando rientrai, Davide mi disse" sei veramente una ragazza stupenda, e vederti così, nuda con gli stivali, entrare dalla porta di casa mi ecciti terribilmente, quasi rincomincerei il tutto" e mi porse un bicchiere con dell'acqua; lo guardai, gli sorrisi e gli risposi " dammi una tregua, quasi non mi reggo in piedi, poi ne riparliamo" e mi sedetti sul divano guardando il giardino attraverso
la finestra; li mi appisolai appoggiata alla sua spalla.
2496
0
11 years ago
elisa85ely,
26
Last visit: 4 years ago
-
Finalmente di nuovo insieme cap1
Il nuovo lavoro del mio compagno ci tiene lontani spesso per parecchi giorni.Lui ora vive in Spagna, in un posto bellissimo e sul mare.Il mio lavoro mi aveva costretto a Milano fino ai primi di luglio ed era ormai un mese che non ci vedevamo; un tempo lunghissimo per come ci eravamo abituati negli ultimi due anni.Finalmente era arrivato quel fatidico venerdì, avevo chiamato un taxi direttamente dall'ufficio per correre in aeroporto e salire su quel volo easyjet che in un'ora e mezza mi avrebbe portato da lui.Volevo essere perfetta per l'incontro, così avevo indossato quel vestitino bianco tanto corto da superare i glutei di solo qualche centimetro che a lui piaceva tanto ed un paio di sandali bronzo taccatissimi, il solito 12, che fasciavano i piedi con dei lacci incrociati fino ad allacciarsi un poco sopra la caviglia; una giacchina di jeans stretta mi copriva la lieve trasparenza del vestito che quasi impercettibilmente disegnava i miei capezzoli sul tessuto con un tono più scuro. Infine un perizoma di pizzo bianco avrebbe nascosto il mio intimo durante il viaggio.Eccomi sull'aereo, lato finestrino e uscita di sicurezza come da prenotazione, in modo da stare più comoda; a fianco a me si era seduto un ragazzo sui 35, dall'abbigliamento in viaggio di lavoro, alto, bel fisico, capello scuro corto; un bel ragazzo insomma.Ormai in volo, cominciai a leggere il mio libro; il ragazzo accanto a me controllava sull'ipad una tabella di lavoro ma sentivo i suoi occhi scrutare di sfuggita ogni centimetro del mio corpo. Una leggera tensione salendo dentro di me. L' essere guardata, apprezzata, carezzata con gli occhi, mi stava piacendo ed eccitando. Tutto questo rendeva la comprensione del romanzo un poco difficoltosa. "Bello quel libro, a che punto sei arrivata?" il ragazzo aveva chiuso l'ipad e si era fatto avanti con la scusa più ovvia in quel momento. Alzai lo sguardo e nel rispondergli capii che le ultime due pagine erano passate senza fermarsi nella mia mente. Chiusi il libro, lo guardai negli occhi e gli dissi " quando lui sta per partire direzione New York".Cominciò una conversazione che durò per tutta l'ora successiva; si chiamava Michele e stava viaggiando per l'azienda per cui lavorava e, fortuna sua, aveva letto da poco lo stesso mio libro. Parlammo di tutto mentre i suoi occhi mi continuavano a scrutare furtivamente. La situazione mi piaceva, e mi godevo il momento; anche se sapevo che non l'avrei più rivisto avevo omesso di dirgli che stavo raggiungendo il mio fidanzato, pensando che quella notizia avrebbe potuto interrompere quel flirt elegante ed educato.Ormai mancava poco all'arrivo e come da programma andai in bagno per dare l'ultimo tocco alla mia mise per il tanto atteso incontro con Marco, il mio fidanzato. Dentro quel piccolo loculo mi tolsi il perizoma per riporlo nella borsa; era umido, segno che quel flirt aveva mosso qualcosa anche a livello fisico e non solo mentale. Guardandomi nel piccolo specchio decisi di fare un piccolo regalino all'elegante e discreto osservatore che sedeva accanto a me; slacciai la giacchina di jeans e scostandola leggermente guardai i miei piccoli capezzoli che molto timidamente mostravano il loro colore scuro attraverso il tessuto del vestito. Un sorriso di compiacimento e lasciai la giacchina tornare in posizione senza però richiuderla.Tornai alla mia fila e dando le spalle al mio vicino mi rinfilai nel mio posto; Michele scostò leggermente le gambe per renderemi più agevole il passaggio; il mio sedere era all'altezza del suo viso e quasi sentii il suo respiro soffiarmi sotto il corto vestito, sul mio intimo ora nudo. Non aveva visto nulla ne ero certa, se non le mie gambe passargli a pochi centimetri o il disegno delle mie natiche dare forma al morbido cotone del vestito.Seduta con le gambe accavallate avevamo rincomiciato e a parlare. Non ci volle molto perché il suo sguardo, dopo aver esaminato dal piede curato ed ornato da un sottilissimo french alla coscia in bella vista, cadesse sul mio seno sinistro che, sfuggendo dallo spesso jeans, dolcemente modellava il vestito e faceva intravedere lo scuro della piccola aureola. Facendo finta di niente continuai nella conversazione, la cosa mi piaceva e mi eccitava. Con dei movimenti apparentemente casuali ero riuscita a scoprire entrambe i seni dalla giacchina ed ora oltre alla trasparenza i capezzoli avevano deciso di farsi notare spingendo sul tessuto. L'idea di essere guardata ma non toccata, da un estraneo mi piaceva da matti; un estraneo bello, educato e non volgare, era una situazione stupenda probabilmente in altre circostanze avrei approfondito.Stavo talmente bene e concentrata sulle sensazioni che non mi accorsi nemmeno dell'atterraggio.Michele si offrì di darmi un passaggio col suo taxi ma con un po' di rammarico da una parte ma immensa felicità dall'altra, dovetti rifiutare l'invito. Ci salutammo al ritiro bagagli dove lo lasciai in attesa della sua valigia, con uno scambio di baci sulla guancia che sarebbe voluto essere certamente qualcosa di più.Appena fuori dalle porte automatiche c'era Marco ad aspettarmi. Un abbraccio accompagnato da un bacio seguito da un'altro più passionale dichiaravano la voglia di entrambe di riunirci in un amplesso che ormai da troppo aspettava.Velocemente giungemmo a casa e quando aprì la porta delle candele illuminavano la sala che con una grande vetrata dava su tutta la baia e la città illuminata.Subito mi prese e mi baciò; un brivido mi percorse tutto il corpo, la borsa cadde a terra, le mie mani sul suo corpo, le sue sul mio che subito raggiunsero i glutei; il mio seno era schiacciato sul suo petto, sentivo i capezzoli duri spingere e stuzzicarsi con i movimenti. Una delle sue mani vogliose già aveva raggiunto il mio sesso. Me lo stava accarezzando scivolando umidamente tra le mie labbra fino a violarne la vagina con due dita. Dopo tanto tempo quel solo contatto così esperto, mi avrebbe portato in fretta all'orgasmo. Cominciai a slacciargli la camicia per accarezzare quel suo petto liscio e ben definito, poi i pantaloncini lasciandoli cadere a terra mettendo a nudo quella erezione perfettamente liscia e depilata.Mi prese il vestito e me lo sfilò dall'alto lasciandomi solo con i sandali, lo gettò sulla poltrona seguito dalla sua camicia. Nudi ancora in piedi davanti alla porta d'ingresso ci baciavamo e palpavamo ovunque. La voglia aumentava nel sentire le sue mani ovunque e il suo pene che nella mia, turgido e generoso, godeva delle mie carezze. Scesi fino a sedermi sui talloni, le gambe divaricate ed il mio sesso spalancato, con una mano portai il pene alla bocca che lentamente lo accolse baciandolo e succhiandolo. Avrei voluto fargli la sorpresa che avevo preparato in tutti quei giorni di solitudine documentandomi su internet e facendo esercizi, ma da quella posizione non ci riuscivo. Mi limitai a succhiarlo e leccarlo, accarezzandogli i testicoli con una mano. Il suo sapore mi riempiva meravigliosamente la bocca e vedere la sua espressione di goduria alla luce debole delle candele era stupendo.Ad un certo punto mi fece alzare, mi appoggiò di schiena al muro, mi sollevò una gamba e puntando il pene in un sol colpo s'infilò in vagina. Un mio gemito risuonò nella stanza, portai le braccia intorno al suo collo e cominciò a stantuffarmi. Dopo quel mese di astinenza sentirlo di nuovo dentro di me era stupendo.Ancora contro il muro mentre lui mi sorreggeva dalle natiche incrociai le gambe dietro la sua schiena e così uniti ci spostammo sul divano dove si sdraiò su di me e rincominciò a stantuffarmi. Io impazzivo, mi tenevo stretta con le gambe e le braccia a lui in attesa di quell'orgasmo che iniziava a far sentire il suo arrivo. Il clitoride strusciava vibrando meravigliosamente sulla sua pelle liscia mentre la vagina era sconquassata da quelle penetrazioni sempre più decise. Ecco che repentino e violento giunse quel brivido seguito da un'esplosione di piacere immensa. Gemevo ancora in preda all'orgasmo quando sentii un getto caldo colpirmi la cervice ed invadermi il corpo. Eravamo venuti praticamente insieme esplodendo in un piacere comune. Abbracciati e ancora uniti ci baciammo per minuti prima di separarci e rivestirci per la cena.Marco aveva preparato una buonissima cena a base di pesce, dopodiché decidemmo di uscire per bere un drink. Era mezzanotte passata ma lì la movida comincia tardi; ci sediamo ad un tavolino appena dentro il locale e ordiniamo. Il locale piano piano si riempie di gente che comincia anche a ballare; presto anche noi veniamo tirati dentro dalla musica e ci ritroviamo schiacciati in mezzo agli altri. Mi sentivo toccata ovunque da quella moltitudine quasi pressata, il vestito ormai svolazzava donando a qualche probabile curioso degli scorci interessanti. Ma davanti a me c'era il mio ragazzo che mi fissava mi accarezzava e mi baciava in quella luce così debole. Presto le sue mani birichine furono sui miei glutei, e nascosto dalla gente non si fece problemi ad osare anche di più; sentivo la sua mano tra le natiche raggiungere il mio sesso di nuovo umido e voglioso mentre la sua erezione pressava sul mio ventre. Presto mi prese per una mano e mi portò fuori dicendo"andiamo a casa".Velocemente percorremmo la piccola darsena che ci separava dal portone di casa. In ascensore mi prese e mi baciò mentre le sue mani non davano tregua al mio sesso ormai impazzito. Ero di nuovo eccitata e lo volevo di nuovo dentro di me. I tacchi risuonavano nel lungo corridoio di marmo che portava alla porta di casa. Appena dentro mi prese il vestito e nuovamente me lo tolse; ero di nuovo solo in sandali, eccitatissima e impaziente. Lo feci cadere indietro sdraiato sul divano, lo spogliai completamente e, chinandomi a 90 dal suo fianco mi avvicinai al pene e lo presi subito in bocca. Ecco di nuovo quel suo sapore stupendo riempirmi la bocca, e incrementare il mio desiderio. Salii sul divano portando il mio sesso sulla sua bocca; un brivido si scatenò per tutto il corpo al contatto della sua lingua che sapientemente mi coccolava dal clitoride fino all'ano. Non tardi due dita umide di saliva si fecero strada nel mio posteriore scivolandovi dentro facilmente fin da subito; ero talmente eccitata che il mio corpo desiderava di essere penetrato ovunque. Il suo pene in bocca, le sue dita nel mio ano e la sua abile lingua sul mio sesso mi davano brividi continui di piacere.Mi sentivo pronta per la mia sorpresa ed ero curiosa di quello che avrebbe provato. Indietreggiai allontanando il mio sesso dalla sua bocca e sdraiando così il pene sul suo ventre tenendo solo il glande in bocca; tirai indietro la testa di modo che il mio mento e il mio collo si appoggiassero sul suo ventre, tirai leggermente fuori la lingua sotto il glande e cominciai ad avanzare strusciando su di lui. Sentivo il pene farsi strada nella mia bocca, fino a toccare in fondo sul palato molle. Ero tesa, eccitata, e vogliosa di stupirlo. Ne vedevo ancora circa metà fuori di me; mi feci coraggio, avanzai un poco ancora, feci come per deglutire ed ecco che il glande si stava facendo strada dove mai era stato. Una sensazione molto spiacevole data dalla contrazione dei muscoli mi fermò e mi fece indietreggiare; presi fiato e rincominciai a reinserirlo. Sempre la stessa sensazione ma mi feci coraggio ed avanzai. Era fantastico, superato quel punto critico sentivo il pene infilarsi in gola riempiendomi la cavità. Incredibilmente il mio labbro inferiore arrivò alla base; lui era immobile, le dita nel mio ano immobili ed io piacevolmente stupita. Indietreggiai fino a meta, presi fiato e poi mi rinfilai ancora, e poi ancora; dopo un po' di volte il fastidio non c'era più ed il pene scivolava liberamente fino in gola.Con tutto il pene infilato riportai la mia vulva sulla sua bocca e cominciai a salire e scendere fino ad appoggiare le labbra alla base. Era incredibile, tutti quegli esercizi con il fallo fatti le due settimane precedenti avevano dato frutti; sentivo quel pene farsi strada nella mia gola senza alcun fastidio sempre più velocemente mentre lui nervosamente mi leccava la vulva mugolando ad ogni mio affondo.Ad un certo punto mi fece alzare, mi portò alla finestra, mi baciò e mi fece girare verso il panorama. "sei stupenda, mi hai fatto una bellissima sorpresa amore" mi disse sussurrando mentre sentii il glande puntare al mio ano. Ecco che un altro brivido mi percorse, lo volevo lo desideravo; cominciai a spingere indietro mentre sentivo lo sfintere dilatarsi ed il glande entrare. Un suo affondo deciso, un mio gemito lanciato dalla finestra alla città. Ero in estasi, le gambe divaricate e tese sui tacchi, lui che tenendomi per i fianchi mi penetrava fino in fondo, le luci della città che si specchiavano nel mare di fronte a me, tutto era meraviglioso. Mi tenevo con le mani al bordo inferiore della finestra e spingevo indietro le natiche per contrastare quegli affondi che diventavano sempre più decisi.Le macchine e i pedoni passavano nella strada sotto di me e il poterli guardare mentre venivo sodomizzata dal mio compagno era una sensazione strana e piacevolmente unica.Lo feci fermare mi staccai e mi misi in ginocchio sulla poltrona che stava accanto a me; mi appoggiai con i gomiti sullo schienale ed inarcai la schiena puntando verso l'alto il sedere. Sentii il fresco dell'aria solleticarmi lo sfintere dilatato, ma ecco di nuovo quel pene che da dietro si rinsinuava nel mio corpo. In quella posizione lo sentivo veramente tutto, scivolare dentro e fuori dal mio retto mentre le sue mani mi tenevano saldamente dai fianchi. Mi sentivo riempire piacevolmente e accompagnavo i suoi affondi spingendo verso di lui.Mi stava sodomizzando ormai da un po' quando portò una mano a carezzare il mio sesso fradicio di umori; subito un brivido, seguito da un altro e poi un altro. Sentivo il piacere salire, il ritmo degli affondi aumentava, sempre più forte, sempre più deciso, quasi violento, proprio come piaceva a me. Ecco un altro brivido, poi i muscoli irrigidirsi ed un orgasmo esplose violento e forte. Dei gemiti rimbombarono nella stanza accompagnando quel meraviglioso orgasmo.Il mio corpo tremolante continuò a subire quelle penetrazioni violente ancora per alcuni minuti prima che Marco mi scaricò tutto il suo caldo piacere in corpo. Si chinò su di me, mi baciò sulla schiena e sussurrando mi disse " mi hai fatto un bellissimo regalo e anch'io ne ho uno per te" e si sfilò allontanandosi.Io mi alzai e mi misi in piedi alla finestra guardando la luna che si rispecchiava in mare. Sentivo lo sperma scivolare fuori dal mio corpo e colare su di una gamba. Ero in estasi, appagata e soddisfatta.Tornò con un pacchettino e me lo porse. Era un bikini bianco con una mutandina a perizoma molto ridotta che si allacciava sui fianchi ed un'altra mutandina uguale verde acqua. Era bellissimo e gli dissi che l'avrei provato al mattino visto che in quel momento ero un colapasta e lo avrei sicuramente sporcato. Lo baciai e dopo un po' ci coricammo a letto nudi e abbracciati.
2812
0
11 years ago
elisa85ely,
26
Last visit: 4 years ago
-
Sesta novella: "Qualche ritocco"
Eravamo oramai alla undicesima sera. Monica e Luca avevano sconvolto tutte le mie idee riguardo il sesso, ma riuscirono a stupirmi ancora una volta. Le giornate si stavano facendo più fresche e quella sera avevamo preferito cenare in un angolo riparato da una buganvillee in piena fioritura. Monica incominciò a raccontare un esperienza molto particolare "una delle esperienze più' stravaganti," quella con Isabella e il suo amante, "una avventura che portò una ventata di novità' e freschezza al nostro rapporto".
"Isabella era una decoratrice, una bella decoratrice. Aveva superato la prima giovinezza ma la sua aria sbarazzina, un luminoso sorriso, gli intensi gli occhi neri e, particolare non trascurabile, un sedere stupefacente, erano un richiamo irresistibile per gli uomini. Non di rado, cosi ci raccontò quando ci conoscemmo meglio, gli uomini che entravano nel suo atelier, un piccolo studio artistico specializzato in restauro e decorazioni, rimanevano affascinati e dimenticavano il motivo della visita. Il suo amante accettava di buon grado questa situazione, ben sapendo che Isabella era tanto bella quanto irremovibile e poco disposta flirtare con i clienti”.
Negli ultimi anni la moda e gli architetti non avevano certo incentivato il ricorso ai decoratori e Isabella era stata ben felice di sentire la proposta del distinto signore che si era presentato a bottega: "buon giorno, ho molto sentito parlare della sua abilità nel restaurare e riportare allo splendore case e dimore. Veda, ho ereditato una piccola villa dell'inizio 900 e vorrei restaurarla. Ci sono parecchie stanze decorate con stucchi e vorrei sapere cosa è possibile ricavarne. Vorrei trasformarla in un b&b particolarmente curato e di classe. Non bado a spese, ma il lavoro dovrà essere perfetto e invisibile, inoltre ho qualche richiesta particolare circa la realizzazione di alcune modifiche."
"Certamente, sono a sua disposizione, ma per predisporre un preventivo serio le foto che mi ha portato non bastano, dovrei prima eseguire un soppraluogo. "Non si preoccupi, il preventivo andrà' benissimo, mi adeguerò in tutto alle sue valutazioni. Quello che le chiedo è una grande discrezione. Sa, la villa ospita già clienti."
Il giorno seguente Isabella venne portata a visitare la villa: sarebbe stata una miniera d'oro. Non poteva lasciarsi scappare un cliente simile, per questo motivo non batte' ciglio quando il proprietario le avanzò' una insolita richiesta "Sa io sono contrario a queste nuove tecnologie, TV, cineprese, Web, ho una certa età e sono rimasto ancorato alle buone vecchie tradizioni. A me piace guardare e non solo a me. Capisce? Dovrà fare in modo che sia possibile osservare quello che succede in ogni camera dalla camera attigua. Veda lei come, ma nessuno deve vedere e sapere nulla".
La cosa in se non sarebbe stata molto complicata e Isabella accettò senza indugio, anche se si chiese che razza di b&b volesse allestire il suo cliente. Alla luce di quello che aveva visto, arredi, drappi e letti sontuosi, sembrava più una casa di appuntamenti per uomini facoltosi. Ma questo non era un suo problema. I lavori cominciarono e, con soddisfazione di entrambi, proseguirono speditamente per tutta la prima settimana. La villa consisteva di sette spaziose camere e in un restauro precedente ogni camera era stata attrezzata con un bagno; completavano la villa una spaziosa cucina, una sala per ricevimenti e diversi vani più' piccoli, un tempo destinati alla servitù ed ora utilizzati per ufficio.
Le stanze per gli ospiti erano tutte diverse tra loro, sia come arredamento che come colorazione, tutte avevano in comune però alcune cose: un letto particolarmente ampio, a baldacchino o con testata in ferro battuto, una o due comode poltrone e tanti cuscini. Il lavoro era stato meno facile del previsto, in ogni camera aveva dovuto trovare una soluzione architettonica diversa e superarsi per inserire negli stucchi, e rendere invisibili ad uno sguardo men che attento, i fori, sempre almeno due per stanza, posizionati ad altezze diverse. Il cliente era stato molto pignolo su questo punto, aveva verificato e riverificato tutte le altezze e le distanze.
Isabella cominciava verso le dieci ma quella mattina era in ritardo, doveva finire di celare uno dei tanti fori, questo era ad una altezza tale da consentirle di lavorare da seduta. Prima di cominciare volle verificare la bontà' del lavoro incominciato il giorno precedete e guardò attraverso il foro. Rimase impietrita: una coppia era impegnata in evoluzioni erotiche. L'uomo era più giovane rispetto alla signora che in compenso si muoveva con disinvoltura ed era molto più a proprio agio. Sembrava quasi consapevole che qualcuno potesse osservarla. Era una bella donna, mora e con un non so che di intrigante, si capiva che doveva avere pelle morbida ed elastica, abituata ad essere accarezzata e coccolata, faceva quasi le fusa sotto le cure del suo amante, che guidava con fare sicuro. La donna, visibilmente eccitata, pur mantenendo una espressione del viso angelica, si era messa a quattro zampe sul letto e l'uomo ora la stava prendendo da dietro. Isabella non riuscì a distogliere lo sguardo, anzi si mise ben comoda sul suo treppiedi e si appoggiò al muro per vedere meglio. Poteva vedere bene il membro lucido e turgido dell'uomo entrare e uscire lentamente dalla donna, che gemeva ad ogni colpo. Era uno spettacolo elettrizzante e allo stesso tempo animalesco. Ora l'uomo stava accelerando il ritmo dei colpi e si appoggiava sui fianchi della donna. Isabella senza fiato non si accorse che la porta della sua stanza si fosse aperta. Avvertì la presenza dell'uomo solo quando anche lui si avvicinò alla parete per poter a sua volta guardare dal foro posizionato più in alto. Girandosi si accorse immediatamente che era nudo ed eccitato.
----------------
A questo punto Monica si interruppe e, riservando una carezza a Luca, mi rivelò che dopo aver conosciuto meglio Isabella le chiese che impressione le avesse fatto l'uomo e lei le aveva risposto con aria sorniona e valutando bene le parole: "un bell'uomo, brizzolato e deciso, interessante insomma, se non fosse stato per la situazione." Aveva anche notato un particolare dell'uomo: le gambe storte. Aveva subito pensato che sembravano modellate per far posto al suo membro e alla partner, arcuate ma snelle e muscolose, interessanti e sexy. Sorrisi a mia volta, avevo riconosciuto anche io l'uomo.
-------------------------------------
Lui non disse nulla, ma con un gesto delicato, quasi a chiedere permesso, le prese la testa e la avvicinò' al suo sesso. Isabella scombussolata e ancora incredula, incredibilmente non oppose resistenza e docilmente lo accolse in bocca. Era dolce e perfetto, liscio come piaceva a lei. Non si capacitava di quello che stava facendo, non le era mai accaduto nulla di simile, ma la situazione le aveva preso completamente la mano. Dalla sua posizione riusciva ancora ad intravvedere la coppia e questo la eccitava moltissimo. L'uomo venne quasi subito ma continuò a guardare la coppia nella stanza accanto. Ora la signora si era messa a cavalcioni del suo amante e lo cavalcava con una esuberanza sorprendente. Il viso era in piena luce e le permise di vedere meglio gli occhi: verdi e sorridenti. Era chiaro che la signora sapeva con certezza che qualcuno la stava osservando e sapeva anche chi.
L'uomo accanto a Isabella prima farfugliò qualcosa di incomprensibile e poi allontanandosi esclamò: "devo dire che Max si è superato. Certo aiutarmi ad accontentare Monica va bene, trovare un ragazzo bello e disponibile deve essere stato impegnativo, ma preparare anche una sorpresa del genere! sei stata bravissima." Così facendo si chinò e le diede un bacio sulle labbra in segno di riconoscenza, per poi uscire dalla stanza.
Isabella rimase incredula, non riusciva a crederci: trattata come una escort, si diceva così ora. Cercò di riprendersi e darsi un contegno. Riprese a lavorare, stuccando e raschiando per tutto il giorno. Pensò e ripensò all'accaduto. Come comportarsi con il suo cliente? Mostrarsi indignata e lasciare il lavoro? Pretendere le sue scuse? Arrivarono le cinque e smise di lavorare. Uscendo incontrò il signor Max, che le fece i complimenti per l'eccellente lavoro. Senza scomporsi gli passò accanto dicendo: "grazie ma non ha ancora visto il lavoro finito, e dobbiamo metterci d'accordo per gli extra". La conversazione apparve ad entrambi surreale e incomprensibile.
Il signor Max al momento non capì, ma disse che si, certamente avrebbero trovato un accordo e che se c'era qualche extra da pagare non ci sarebbero stati problemi, la cosa importante era eseguire bene il lavoro, a regola d'arte. Tutta la notte Isabella si girò e rigirò nel letto, incapace di prendere una decisione. Cosa fare l'indomani? In fondo non le era dispiaciuto intrattenersi con quel distinto signore di mezza età così distinto anche in un frangente così' critico. Non ne parlò con Gilberto, che dormiva accanto a lei, e non sapeva se mai avrebbe avuto il coraggio di rivelargli nulla. Prima di essere sopraffatta dal sonno prese la sua decisione: avrebbe parlato apertamente al signor Max.
Il giorno dopo si avviò' alla villa con piglio deciso, salì' di corsa i cinque gradini dell'ingresso e..... andò a sbattere contro ...Luca che usciva dalla villa. Anche lui era con la testa immerso nei suoi pensieri. Il signor Max gli aveva appena detto che lui di ragazze compiacenti non ne sapeva nulla, che nella villa oltre a loro in quel momento era presente solo la signora Isabella, la decoratrice. Entrambi per motivi diversi si erano messi le mani nei capelli: "che figura, diceva Max, e ora come faccio? che figura...."
Luca egualmente: "che figura, e io che ero tornato per chiedere chi fosse quella signora così elegante, silenziosa e compiacente. Certamente una signora, a cui mandare almeno un mazzo di rose. Devo trovare assolutamente il modo di scusarmi".
Quando entrambi alzarono gli occhi si riconobbero immediatamente e Luca ebbe la prontezza di sorriderle, prenderla sottobraccio e, con fare del tutto naturale , dirle: "ma che bella coincidenza, cercavo proprio lei, posso invitarla a prendere un buon caffè? Penso che entrambi ne abbiamo bisogno e poi vorrei scusarmi....". Isabella anche questa volta non seppe negarsi e si lasciò trascinare nel più bel caffè della città, la vista era magnifica e il mare, appena increspato da una leggera brezza, la tranquillizzò. Luca era molto teso, voleva scusarsi ma al tempo stesso non sapeva come chiedere alla signora di poterla rivedere con più' calma; non sapeva nulla di lei, ma anche lui era rimasto affascinato dalle curve e dalla morbidezza dei gesti di lei. Non sapendo cosa dire disse l'unica cosa che non avrebbe dovuto: è impegnata? Isabella annui. Luca continuò, ormai alla disperata ricerca di un appiglio, di qualcosa per rivederla. "il lavoro da Max le porterà via ancora molto tempo? mi piacerebbe rivederla, magari per una cena. Cosa ne dice? Se le sembra sconveniente porti pure anche il suo compagno, una signora come lei avrà certamente uno spasimante. Io porterò mia moglie." Si pentì immediatamente, ma troppo tardi. Isabella era turbata, non le era mai capitato una cosa del genere. Si rendeva perfettamente conto che quello non era un invito per una semplice cena...
In passato Gil le aveva accennato a qualche sua fantasia, ma un conto erano le fantasie di Gil un altra la realtà. Però lei si era spinta anche oltre la fantasia del suo compagno. In un istante pensò di accontentare Gil, anche la signora era proprio il suo tipo, e poi magari tutto si sarebbe risolto veramente solo in una cena e quattro chiacchiere. Accettò. Con riserva, ma accettò. Disse che doveva verificare i suoi impegni e quelli del suo compagno, e che gli avrebbe fatto sapere. In cuor suo sapeva benissimo che Gil avrebbe accettato, ma non voleva dare l'impressione di cedere troppo facilmente e per non essere scortese invitò Luca a chiedere anche sua moglie. Si scambiarono i numeri telefonici. Tornata a casa Isabella trovò il modo e la maniera di mettere al corrente di tutto, o meglio quasi tutto, Gil. Come aveva previsto, gli occhi di Gil si illuminarono, era da molto che aspettava un situazione simile. Disse che si, gli sembrava un ottima idea, poi aggiunse, con finta noncuranza ma toccandosi nervosamente il pizzetto "se la cena dovesse rivelarsi un successo e signora fosse così bella e vivace come dici potrei anche proporle di farle un servizio fotografico." Gil era un appassionato di fotografia e Isabella aveva più volte posato per lui.
Nei giorni seguenti senti più volte Luca per individuare la giornata migliore per la cena. Trovata la giornata giusta, guarda caso un venerdì sera, Luca giocò l'ultima carta. "Molto bene allora, penserò a tutto io. Conoscete il lago di Garda? in questo periodo è magnifico. Conosco un ristorante a Salo' che sembra un angolo di paradiso. So che è' un po’ lontano ma potremmo prendercela comoda e passare insieme tutta la giornata. Anzi, perché no un fine settimana?
Mia moglie sarà felice di conoscervi, sia te che tuo marito, e poi conosco un agriturismo che dispone di splenditi loft senza porte .......
Isabella era molto titubante. Fu come se i loro sguardi si fossero incrociati e, dal silenzio improvvisamente calato sulla conversazione, all'improvviso tutti e due compresero quello che sarebbe successo, ma nessuno dei due disse nulla. Accettò.
----------------------------
Detto ciò Monica fece per alzarsi dal tavolo. Ma come proprio sul più bello.? Ma allora lo faceva apposta. "Ma dai non ti fermerai qui con il racconto! Non mi farai aspettare fino a domani sera spero. Forza dimmi: vi siete visti, e cosa è successo? non tenermi sulle spine. raccontami."
Luca ridendo la rimise a sedere e continuò nel racconto rivolgendosi a Chiara. "Le donne sono veramente diaboliche e Monica lo aveva dimostrato anche in quell'occasione”.
Non riuscivo a seguirlo "ma come? Monica non poteva sapere nulla, forse dopo vuoi dire?"
“No, no, . Era stata lei a chiedermi di guardarla e di organizzare l'incontro nella villa, ma non potevo sapere che qualche giorno prima avesse avuto la brillante idea di fare un soppraluogo per rendersi conto del posto e di tutto il resto. E quel delinquente di Max non mi aveva detto nulla. Insomma scelse la stanza e volle vedere i fori. E chi c'era nella stanza accanto? Isabella, che si stava cambiando. Inconsapevole di essere osservata si stava rimirando in un grande specchio ovale. Era quasi nuda e per qualche istante si era lasciata andare: quella sera era intenzionata a stupire Gil e stava provando un nuovo completino e qualche posa provocante. Monica ne rimase folgorata. Troppo bella e sensuale. Perfetta. Fece in modo di avere la stanza accanto a quella in cui avrebbe lavorato Isa, chiedendo a Max di indicarti quella stanza come punto di osservazione e a me chiese di essere nudo mentre la avrei osservata. Capisci? Sperava che tutto andasse come poi effettivamente si è svolto”.
Guardavo Monica e non credevo a quello che Luca mi aveva rivelato. Come era possibile che dietro quella splendida signora, che ormai consideravo un punto di riferimento per me, ci fosse una mente così diabolica. Mentre rimuginavo e riflettevo Luca riprese "Ma come sempre capita il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. Non ho mai ringraziato abbastanza Monica della sua iniziativa, anche se non poteva immaginare che quello che doveva essere solo un gioco piccante di un fine settimana sarebbe diventato la prima vera esperienza con una coppia, ma questa è' un altra storia.”
3391
0
11 years ago
GabieLeo,
40/43
Last visit: 2 years ago
-
do ut des in 3
Ho avuto un'esperienza fantastica pochi giorni fa... Una coppia di una città molto lontana dalla mia, che mai mi sarei sognato di contattare, mi scrive per sapere se fossi disponibile ad incontrarli mentre trascorrevano qualche giorno di vacanza dalle mie parti.Mi sono andato a documentare sulla coppia e sembrava proprio ben messa, lui sulla quarantina, forse qualcosa in più ma messo molto bene e lei mia coetanea dalla pelle angelica ed un fisico da sballo.Dato che le premesse c'erano tutte, mi dico disponibile ad incontrarli con molto piacere... lui mi chiede se avessi anche esperienza con uomini e gli spiego il mio semplice punto di vista:Io amo le donne, senza alcun dubbio ne' ripensamenti, ma quando una coppia mi onora di accettarmi nel loro ménage, mi sento onorato a tal punto da essere pronto ad esaudire ogni loro desiderio! Quindi si, sono pronto anche a giocare con lui, come richiesto...Mi danno appuntamento nel loro hotel la mattina presto, con tutte le indicazioni per raggiungerli in camera dove mi avrebbero fatto trovare la porta accostata.Entro in silenzio, mi spoglio nell'anticamera e mi avvicino il letto dove stanno già amoreggiando tra loro...mi metto in ginocchio dietro di lui e con tutta la delicatezza di questo mondo, inizio a baciare i piedi di lei quando mi capitano a tiro... Lei è un po'stupita, perché forse non se l'aspettava... forse il marito le aveva fatto una sorpresa... ma sono sicuro che sia stata ben gradita, perché poco dopo mi spalanca le gambe e mi fa capire che avrebbe gradito un buongiorno come piace a me: con la lingua!Nel salire sul letto per leccarla però, ho gattonato un po'e, rimasto a pecorina per leccarla, ho sentito che lui stava approfittando della situazione... infatti si era poco prima staccato da lei ed aveva girato dietro di me toccandomi un po'ed imperversando con un dito sul mio buchino...Credo che non mi abbia lubrificato molto, oltre ad un poco di saliva sputata sul mio culo, così ad ogni incursione più profonda del suo dito nel mio ano, la lei mi trovava con la bocca schiacciata sul suo basso ventre ed osservava i miei occhi fuori dalle orbite mentre cercavo la compostezza necessaria per leccarla bene.La signora, quando ha goduto sufficientemente della mia lingua e della situazione, mi ha fatto indossare uno dei due preservativi pronti sul comodino e si è messa in modo che potessi penetrarla alla missionaria.In quella situazione però mi trovavo ancora con il mio lato B, ben esposto alle fantasie del lui di coppia, che ha continuato a giocare con il mio ano a suo piacimento...Questa volta però, ad ogni incursione profonda delle sue dita, che io sentivo entrare fino nelle mie viscere, la signora mi ha guardato con fare interrogativo, perché le spiegassi il motivo delle mie espressioni allucinate.Quando le ho detto "tuo marito mi sta infilando un dito nel culo mentre io ti sto scopando!", ha fatto un ghigno perverso, sublime e malefico allo stesso tempo e mi ha detto "e tu glielo lasci fare? Bravo!".Quando però poco dopo, mentre continuavo a scoparla con forza come lei mi chiedeva, ho visto che dal comodino era scomparso anche il restante profilattico, ho capito che la mia ora stava arrivando e in men che non si dica ho sentito il suo mega uccellone farsi strada tra i miei glutei."Mi sta inculandoooooooooo", è stata l'unica cosa che sono riuscito a dire.... e lei mi ha risposto: "hai visto che uccello enorme che ha mio marito?"...eh si era parecchio grosso... ma una volta assestata la situazione, devo dire che essere scopato mentre io scopavo lei è stata un'esperienza del tutto interessante!Ma la più grande soddisfazione è stata sentire come abbiamo iniziato tutti ad ansimare e siamo venuti tutti e 3 nello stesso momento!
2745
0
5 years ago
dott.Max,
32
Last visit: 1 year ago
-
la mia prima esperienza da bisex
qualche anno fa, alle mie prime esperienze con le coppie, un giovane ragazzo di milano mi aveva contattato dicendo che lui e la sua fidanzata avrebbero avuto piacere a conoscermi per giocare assieme... lui però aggiunge che aveva visto le foto e le dimensioni del mio arnese e, se volevo giocare con la sua ragazza, avrei dovuto permettere anche a lui di succhiare il mio uccello...ho acconsentito senza grossi problemi, in fondo una bocca che succhia è uguale ad un'altra... e non mi sono fatto troppe domande, ho però specificato che sono etero e non avrei ricambiato il favore... affare fatto!ho poi incontrato questa coppia e le cose si sono svolte secondo gli accordi senza alcun problema.qualche anno dopo, circa un paio di anni fa, viene a giocare a casa mia una coppia che si dichiarava Coppia con Lei Bsx, quindi questo discorso non è stato neanche affrontato... Quando arrivano nel mio cortile, vedo lei bellissima bisex e lui un bel ragazzo etero: stiamo giocando da un'oretta quando io e lei iniziamo a fare un bel 69.io sono sdraiato sul mio divano con lei sopra e devo dire che ero parecchio eccitato dal leccare e succhiare una ragazza dalla bellezza così disarmante. Alta oltre 1,80, magra ma perfettamente proporzionata, capelli lunghi raccolti in una treccia perfetta, tacchi di vernice nera con la suola rossa... insomma: penso che avrebbe potuto chiedermi qualunque cosa che avrei fatto di tutto per vederla contenta.tutt'ad un tratto vedo che lui si avvicina e vuole scoparla... così mentre io continuo a succhiarle il clitoride lui la prende a pecorina....tutto normale direte voi... ho già fatto altre volte questa posizione, ma poi? Lei decide di allungare il braccio e con la mano cinge l'uccello del suo compagno e........e lo indirizza verso la mia bocca??????????superata la sorpresa iniziale sento le pulsazioni di questo membro di tutto rispetto, anche più grosso del mio.... e con mio estremo stupore mi accorgo che sto cominciando a succhiarlo!!!non vi dico le sensazioni che ho provato, non potevo credere a quello che stavo facendo....ma devo dire senza vergogna che da allora, quando capita, non mi dispiace affatto leccare una bella patata e un bell'uccellone allo stesso tempo!:)
8070
0
10 years ago
dott.Max,
32
Last visit: 1 year ago
-
carsex: la mia prima volta a campogalliano
Un violento acquazzone di fine estate rovinò i miei piani e quelli di tutta la gente invitata alla cena di gala che come ogni anno si sarebbe dovuta tenere nella piazza principale della città.
Così constatai che la mia settimana lavorativa era terminata e raggiunta la macchina, mi avviai verso l’autostrada…
Mentre guidavo c’era un idea che mi frullava nella testa: facendo l’autostrada che dal Veneto scende verso l’Emilia sarei dovuto passare da Campogalliano… tempo prima avevo sentito parlare di un posto, vicino ai laghetti, dove le coppie si incontravano a giocare. Ero già stato a fare un sopralluogo, ma non avendo trovato nessuno in giro pensavo di non aver visitato il posto giusto.
Però era un venerdì sera e forse un po’di movimento mi avrebbe confermato se il posto era quello di cui avevo sentito parlare.
Così intorno alle 23.30 uscii dall’autostrada facendo tappa a Campogalliano, raggiunsi i laghetti e finalmente mi accorsi che c’era una processione di macchine che si muoveva nel parcheggio.
Così mi fermai in un punto illuminato e scesi dalla macchina.
Dopo poco si affiancò un Nissan Frontera verde con a bordo una giovane coppia; il ragazzo alla guida mi disse: “senti noi cerchiamo uno che guardi e basta, ci stai?”
Io pensai, non mi è mai capitato di vedere una coppia in azione, come inizio non è affatto male, così dissi: “certo ragazzi, volete che vi segua?”
Loro cercarono di seminare le varie auto che incalzavano e dopo un po’mi fecero segno di fermarmi in un parcheggio in centro a Campogalliano.
Io parcheggiai e mi avvicinai al Frontera mentre loro dentro stavano gia pomiciando.
Dopo un po’che ero a guardarli dal finestrino eccitatissimo, lei allungò una mano e aprì la portiera, mi dissero: “entra pure ma guarda soltanto… e toccati”.
Io non me lo feci ripetere due volte, ero molto teso come una corda di violino… ma tutt’a un tratto mentre stavano scopando lui uscì e le venne sulla schiena!
Il disappunto di lei fu abbastanza chiaro: “ma sei già venuto? Io non ho ancora goduto, uffa…”
Allora ho preso la palla al balzo e mi sono intromesso: “se volete, a te ci posso pensare io…”
Lei abbastanza ispirata mi fece segno di avvicinarmi e mentre la baciavo sul collo e sulle tette, iniziai a toccarla, masturbandole il clitoride.
Lei dopo poco esclama: “Eh no! Non così…” e mi spinge con decisione la testa verso il basso.
Mentre inizio a darmi da fare leccandola, sento che la sua presa sulla mia testa è sempre un po’più serrata nei momenti in cui anziché leccare, le succhio il clitoride con le labbra…
Così inizio a darci dentro e succhio il suo clitoride con forza… La sua stretta ormai è forte e mi tiene attaccata a se con veemenza, finchè non viene ansimando fortemente!
Io sotto sotto ero eccitatissimo: era il mio primo incontro con una coppia e nonostante mi avessero scelto per guardare e basta, non solo mi avevano fatto giocare… ma ero anche riuscito a far godere lei leccandola!
Lei con un gran sorriso mi fece sdraiare sul sedile e me lo prese in bocca…. La situazione era talmente infuocata che neanche 5 minuti dopo ero io ad ansimare e a schizzarmi tutto sulla pancia mentre lei mi masturbava ancora….
Mi diede una leccata sull’asta e si presentò: si chiamava G., il suo compagno Max, come me!
Salutandomi mi dissero di risentirci su un sito che si chiamava 1000coppie o qualcosa del genere... ma io purtroppo quel sito non l’ho mai trovato….
Fortunatamente ne trovai altri di siti all’epoca… che mi permisero di conoscere alcune belle coppie con cui tuttora mi sento ancora…. Finchè pochi mesi fa’ approdai finalmente qui!
34834
0
11 years ago
dott.Max,
32
Last visit: 1 year ago
-
Il gioco delle " S "
Agosto 2013 " Croazia "Il gioco delle "S": ....sole...sassi...scogli...salsedine...spogliarsi...spiare...sfiorarsi...spalmarsi...suoni...sapori...sensazioni forti...simpatie.....sorrisi...sguardi suadenti...segnali soft...seduzione...sensualità...sesso....eeee.....non solo sesso,ma anche di più............Cerchiamo sempre l'infinito e a volte lo troviamo......
3309
0
11 years ago
ciegi,
40/47
Last visit: 6 years ago
-
sono una troia
Sono appena passate le 20 e, chiuso il negozio, mi accingo al ritorno a casa quando mi chiama sul cellulare Luigi e mi dice di andare subito da lui in studio. Arrivo e trovo Luigi seduto dietro la sua scrivania e davanti alla stessa un signore seduto sulla poltrona, appena entrato mi dice subito di spogliarmi completamente, io, pur in imbarazzo davanti ad uno sconosciuto che mi osserva, eseguo, Luigi si alza e viene davanti alla scrivania vicino al signore seduto e mi dice di avvicinarmi e di inginocchiarmi davanti a lui e di tenere le mani dietro la schiena, appena fatto tira fuori il suo uccello e con decisione me lo mette in bocca prendendo con le mani la mia testa me la muove freneticamente avanti ed indietro, molto velocemente tanto che se non mi tenesse stretto per bene la testa perderei l’equilibrio, poi improvvisamente me la blocca con tutto il suo cazzo dentro che mi arriva fino alla gola, io faccio fatica a respirare e quando quasi non ce la faccio più, lo tira fuori per il giusto tempo di farmi rifiatare e poi lo rimette dentro ancora fino in fondo e lì ancora lo tiene fino a quando non respiro più ed allora lo ritira fuori, e questo succede per quattro, cinque volte. Poi invita il signore a togliersi i pantaloni e a venire davanti a me per farsi leccare il culo, tolto i pantaloni si appoggia con le mani alla scrivania girandomi la schiena e luigi mi dice di leccargli il culo, sempre in ginocchio mi avvicino, gli abbasso le mutande e comincio a baciarli dolcemente le chiappe, poi con la lingua passo più volte dentro il canale che le divide soffermandomi delicatamente sul buco anale, poi con più decisione la mia lingua lecca quel buco spingendo per farla entrare il più possibile mentre con le mani accarezzo le sue coscie, la schiena, la pancia fino ad arrivare al suo uccello che è già bello duro, non faccio quasi neanche in tempo a prenderlo in mano che lui raggiunge l’orgasmo e viene in parte sulla mia mano ed in parte sulla scrivania. Luigi mi dice allora di leccarmi la mano e poi di leccare lo sperma finito sulla scrivania, quando mi alzo e mi chino per leccare quello sulla scrivania si toglie la cinghia dei pantaloni e mentre sono impegnato a leccare me la usa con forza sul culo. Finito di leccare mi dice di stare chinato sulla scrivania e di tenere con le mani allargate le mie chiappe che me lo avrebbe messo nel culo, infatti sento subito il suo cazzo entrare in me con forza e, superato l’attimo di dolore, mi rilasso e
assaporo il piacere di quell’ uccello che entra ed esce dal mio culo fino a quando non raggiunge l’orgasmo. A questo punto mi dice di alzarmi e di masturbarmi lì davanti a loro, prendo il mio uccello già duro in mano e comincio a masturbarmi, con l’altra mano mi accarezzo le palle, il petto, mi strizzo e tiro allungandoli i miei capezzoli, mi schiaffeggio le natiche e sfruttando come lubrificante lo sperma di Luigi che mi esce dal culo, mi infilo più dita nel culo e raggiungo l’orgasmo. Adesso, mi dice Luigi, lecca il tuo sperma che è sul pavimento!! Mi inginocchio e comincio a leccare, Luigi allunga la cinghia al suo amico e gli dice di darmela sul culo e così mentre lecco il pavimento, sento il dolore e piacere di quella cinghia che batte sul mio culo, sulle coscie e sulla mia schiena. Quando tutto è finito Luigi mi dice di stare disteso, sdraiato sul pavimento ed invita il suo amico a pisciarmi addosso, sento il calore della sua pipì sulla mia schiena, sul culo e sulle gambe. Poi soddisfatto Luigi si rivolge al suo amico e gli dice : visto, cosa ti dicevo, fa tutto quello che gli dico, allora che ne dici si può fare? -Certo, risponde l’altro, organizzo tutto e poi ti faccio sapere. - Ma chi ci sarà chiede Luigi -Io, mia moglie e un’altra coppia di amici. -Ok, ma prima mandali da me per gli esami dell’Hiv, non voglio correre rischi. -Ok va bene Poi si salutano e Luigi lo accompagna alla porta e lì hanno continuato a parlare. Quando ritorna Luigi mi dice che posso rialzarmi e che dobbiamo ripulire e mi spiega che quello era un suo amico che mi voleva conoscere per vedere se andavo bene per fare sesso particolare con lui e sua moglie ed un’altra coppia, mi ha detto che gli sei piaciuto tantissimo e che ho avuto fortuna nel trovarti, io gli ho risposto che il fortunato mi sento io, che da quando lo frequento vado la mattina al lavoro non più con il muso ma fischiettando, ci siamo baciati ed abbiamo rimesso in ordine tutto ed ora aspetto con eccitazione il nuovo incontro.
8188
0
11 years ago
scrofa,
52
Last visit: 10 years ago
-
SERATA MOLTO PICCANTE
Io e la mia Giulia decidiamo di organizzare una serata molto piccante a casa nostra.
Come al solito mettiamo un last sul sito in cui richiediamo la presenza di altre 2 coppie e di 3 singoli. Condizione indispensabile essere molto decisi.
Rispondono in molti e dopo un'accurata selezione scegliamo le 2 coppie e i 3 singoli che più ci intrigano quanto a decisione ed a presenza fisica, particolare mai da trascurare negli incontri.
Giunti al venerdì, giorno programmato per la serata, arrivano all'ora stabilita una coppia da Novara, Daniele e Sara (i nomi sono di fantasia), una singola, che sarebbe dovuta essere in coppia ma il suo lui impegno di lavoro serale improvviso, di nome Paola da Pavia e 3 singoli Marco da Milano, Davide da Vercelli e Claudio da Savona, insomma un incontro multi regione.
Dopo i normali convenevoli, e con qualche bicchiere di buon vino, e con discorsi che via via che ci si conosce diventano sempre più piccanti, ci spostiamo nella nostra camera da letto.
In pochi attimi siamo tutti nudi ed iniziamo le danze.
Da vera padrona di casa Giulia si dedica a stuzzicare ed a far rizzare i membri dei tre singoli, alternando profondi ingoi a leccate e colpi di lingua lungo gli uccelli e fin sotto le palle di chi di volta in vlta si alterna nella sua calda bocca, il tutto mentre gli altri 2 fanno correre le loro mani lungo il suo bellissimo corpo a cercare i suoi buchetti che sono gìà dilatati, bagnati e pulsanti di voglia.
Io mi dedico in modo alternato sia a Paola che a Sara facendomi coadiuvare da Daniele e riempendo ora la bocca di una ora la bocca dell'altra mentre in modo alternato succhiamo i frutti delle loro passerine.
Giulia orami presa dall'oblio dei sensi si concede facendoi penetrare ripetutamente ora uno ora dall'altro cazzo, cercando sempre con la bocca di sollazzare il terzo uccello.
Nel frattempo dopo aver fatto squirtare la bellissima Paola, con molta naturalezza mi concede il buchetto del culo e con esperienza di lungo corso si fa inculare fino in fondo. Essendo pluriorgasmica dopo aver laternato colpi forti a colpi più delicati la dolce Paola viene in modo intenso ed incontenibile.
Inanto uno dei singoli si stacca da Giulia per dedicarsi alla bellissima Daniela, la quale con il marito complice si concede ad una doppia penetrazione.
Le grida di piacere delle 3 donne si alternano e si confondono insieme.
Dopo 3 ore di sesso e piacere, tutti i maschietti presenti vengono copiosamente sui corpi e sui visi delle 3 donne ormai paghe e stanche da lungo piacere ricevuto ed insieme accolgono il nostro doce ma intenso bagno di sperma.
Ringraziamo tutti i coloro che hanno partecipato al godimento ed alla riuscita della piccantissima serata.
Kiss G&M
6984
0
10 years ago
GIU-MAURI,
38/38
Last visit: 4 years ago
-
La mia prima Gang
Dopo la doccia, la pelle profumata, un paio di autoreggenti nere e stivali con tacco 15, niente intimo, un sottile abito intrecciato davanti, un trucco curato, due gocce di profumo: ero pronta per la serata. Mentre aspetto con ansia il suonare del campanello preparo cinque bicchieri e una bottiglia di champagne con cura nel vassoio ma non riusco a non pensare che quattro di quei bicchieri erano per quattro stupendi ragazzi che avrei visto scendere dalle scale della taverna dove io mi trovo. Uno e’ il mio compagno e tre amici sarebbero scesi con lui. La mia immaginazione, nella attesa, va ovviamente ben oltre…so che sarei stata al centro delle attenzioni di tutti, era la prima volta che provo una gang e sono agitatissima. Non li conosco, e anche questo fa parte del gioco; provo a vedermi sdraiata sul tappeto, accarezzata toccata da tutti, sono già eccitata, devo toccarmi …devo aspettare ancora! Finalmente sento suonare sopra e ascolto le loro voci. I capezzoli sono durissimi, mi sento in fiamme. Scendono dalle scale, il primo di loro è di colore, bellissimo ed elegante mi sorride. Dietro vedo i suoi due amici: il mio primo pensiero è ..tutto ok! Guardo il mio compagno che chiude la fila ma sono stranamente e improvvisamente tranquilla e lui lo capisce. Ricevo un complimento, verso da bere ma non riesco a distribuire i bicchieri. Lui per primo, il ragazzo di colore mi slaccia il vestito e comincia ad accarezzarmi i seni e i fianchi. Gli altri si siedono sul divano e guardano. Io sono in piedi e lo spoglio lui mi sfila il vestito. Mi sembra tutto così normale…io sto per prenderli tutti e il mio corpo sembra prepararsi alla grande, il clitoride si ingrossa fino a farmi male. Comincia a toccarmelo e io sono bagnatissima. La sua lingua scivola tra le mie labbra e mentre lo sto baciando sento il suo cazzo durissimo. Tutti mi guardano seduti sul divano e lui mi fa sedere in mezzo tra due di loro e piano si spoglia. Il suo lungo pene nero è già nella mia bocca mentre altre due mani mi accarezzano e spingono la mia testa verso di lui. Mi porta sul tappeto mi gira e comincia a scoparmi e io mi prendo tutto quel piacere. Mi fa impazzire vedere i suoi amici che mi guardano e vedo anche i loro cazzi adesso, si stanno spogliando. Uno di loro si avvicina e mi sfiora con le dita la schiena. Non riesco a vedere il suo viso ma poi mi viene davanti e mi riempie la bocca .…io sto venendo. Mi alzo e decido di farmi prendere da un’altro di loro. Eccomi sul divano seduta sopra Luca che stava guardando la scena. Prendo il suo cazzo e me lo infilo dentro mentre gli altri due mi vengono davanti e io comincio a succhiarli. Ora ne ho tre tutti per me, li sento, li vedo. Guardo il mio compagno e vedo che anche lui si sta toccando, è eccitato e io mi sento una gran porca e godo ancora di più perché lui mi sta guardando. Il ragazzo di colore si sta facendo succhiare l’uccello, Luca mi sta scopando e io sono seduta sopra di lui, Max si sposta e lo vedo arrivare vicino a me. Comincia a toccarmi i seni e da dietro vorrebbe entrare con il suo cazzo. Mi dice che potrei averli tutti insieme…tutti per me. Ormai la tensione è molto alta, per smorzare mi prendono e mi sdraiano sul tappeto leccandomi dappertutto, io ormai sto per lasciarmi andare. Mi alzo e succhio contemporaneamente i loro cazzi, sto per prenderli e sto per venire. Ecco Tom sdraiato per terra e io su di lui, mi metto il suo cazzo dentro e quello di Luca in bocca, cerco di trattenermi ma sono in un lago e sto per venire. Urlo per il piacere e immediatamente Tom viene e lascia la mia figa pulsante a Max che va avanti, continuando a pomparmi finchè non viene e contemporaneamente Luca esce dalla mia bocca e spruzza come un getto di una fontana il mio corpo ormai inerme. Finisce in una bevuta, una risata….ma tu come ti chiami? E per me c’è ancora con una grandiosa scopata con il mio compagno. Ma forse non finisce qui….va avanti nei giochi tra noi e nei sogni erotici di notti insonni. Baci Silvy
14993
0
11 years ago
silviasweet,
41/47
Last visit: 6 years ago
-
serata super gang
Un sabato freddo di gennaio. Freddo nebbia ma non mi arrendo, prendo l'auto e dopo essermi preparata auto e via nel mio club privè preferito. Già all'inizio nei primi approcci sembrava una serata strana..diversa.....il locale era pieno come a solito di singoli, sorelline e tante coppie....molto molto carine. Dicevo strano perchè non avevo voglia di giocare con i singoli ma osservavo le coppie. Dopo un drink osservo una donna in coppia ovviamente  con delle tette superrrrr gli faccio un complimento e ci troviamo in camera a ciucciarla le tette infilare le dita nella sua figa già bagnatissima..lei mi ciuccia in cazzo con maestria...ma tengo duro non vengo ..è presto..lei viene abbondantemente mentre lui osserva estasiato. pausa drink. In un corridoio una bionda ciuccia avidamente il cazzo al suo uomo mi avvicino e la riempio di carezze palpaggi...è bagnatissima.....si gira e mi ciuccia anche il mio uccello...resisto ancora è presto... sul tardi incontro una coppia già conosciuta prima ma poi ci eravamo persi...la vedo ed inizio un palpeggiamento mi ritrovo con dieci mani su di lei e su di me...eccitantissimo..ci scaldiamo e decidiamo di andare in stanza io, loro ed altre tre sorelline attive anche loro...l'abbiamo solazzata per un ora con sborrata finale nella sua bocca sulle tette e sul corpo....mia prima vera gang. Da rifarla subito.
7361
0
10 years ago
giorgiatrav,
42
Last visit: 10 months ago
-
UNA CALDA E UMIDA DOMENICA
Era una calda domenica di maggio. Mio marito era andato via per una gita in montagna e i miei figli si trovavano dagli zii per trascorrere le ore pomeridiane in compagnia dei cugini. Perciò avevo deciso di dedicare dello spazio solo a me stessa, cosa che non riuscivo mai a fare a causa degli impegni di lavoro e famiglia.
La sera prima avevo telefonato ad una cara amica e le avevo proposto di venire a farmi compagnia a casa per un caffè e due chiacchiere. Nel mio animo speravo che Beatrice, la mia amica, venisse accompagnata dalla sua solita carica sensuale alla quale non ero riuscita a resistere le precedenti volte che ci eravamo incontrate con i nostri mariti.
Non mi considero una bisex convinta, ma io e mio marito più volte abbiamo cercato sui siti di annunci, delle coppie con la donna molto attiva con persone dello stesso sesso perché a lui piaceva vedermi lesbicare e leccare da capo a piedi un’altra donna. Sono sempre stata al gioco, sebbene la cosa non mi coinvolgesse più di tanto, perché fin da quando ho scoperto il sesso, cosa mi attira di più è un bel membro duro e resistente. Ma quando abbiamo incontrato per la prima volta Beatrice e Silvano, ho sentito un desiderio forte di possedere quella donna.
Avevamo, diverse volte, fatto l’amore sul letto di casa loro tutti e quattro avvinghiati e c’era stato sempre lo scambio completo dei partners . Ci siamo piaciuti tutti all’istante e anche Silvano, il marito di Beatrice, merita delle parole di apprezzamento in quanto persona piacevole per la sua simpatia e per la sua carica mascolina.
Ma l’attenzione era stata sempre puntata su noi donne. Con Beatrice mi sentivo serena di poter essere me stessa e di non essere obbligata a fare cose che non mi interessava fare. Riusciva a mettermi a mio agio con il suo sguardo dolce ma al tempo stesso eccitato.
Una donna con gli occhi lucidi e vogliosi di sesso che celavano una dolcezza infinita, di cui io ho sempre bisogno.
Così speravo che, ospitandola a casa mia, avesse voglia anche lei di me.
Mi ero vestita in tutto tiro per lei; faceva caldo e perciò evitai i collant, indossai un abito corto e senza maniche che copriva a stento i miei glutei. Avevo scelto la migliore biancheria intima che avessi in casa, in pizzo nero trasparente. Desideravo essere spogliata da Beatrice e ammirata in tutta la mia sensualità.
Quando suonò il campanello di casa mia, con agitazione insolita, mi affrettai ad andare ad aprire la porta e la accolsi con un abbraccio caloroso. Era splendida. Indossava anche lei un abito cortissimo, il chè mi lasciò pensare che provasse i miei stessi desideri. Dal suo decolletè si intravedeva un bel reggiseno nero.
Avvertivo in lei discrezione e titubanza; aveva a che fare con una donna alle prime esperienze trasgressive di sesso e tanto meno da sola senza la compagnia del marito. Io e Beatrice infatti comunicavamo molto durante i periodi in cui non ci si vedeva per divertimento, avevamo una bella corrispondenza su WhatsApp e anche su Facebook. Poi ci chiamavamo sovente e perciò posso dire che mi conoscesse perfettamente e rispettasse i miei limiti. Per questo ero molto contenta di stare con lei quel pomeriggio, qualsiasi cosa fosse successo quel giorno.
Parlammo per due ore di lavoro, di uomini, di esperienze vissute e di famiglia…come due amiche che si confidano tutto. La guardavo mentre era di fronte a me e avrei voluto abbracciarla e baciarla sul collo e sul suo seno morbido. Ma non riuscivo a lasciarmi andare.
Poi le venne voglia di una sigaretta e mi chiese di accompagnarla in giardino per fumare.
La guardavo da dietro mentre camminava e ammiravo il suo corpo minuto e grazioso, delicato e profumato.
La mia voglia cresceva, pensavo che dovevo averla ad ogni costo prima del ritorno dei miei figli perché la desideravo come non avevo mai desiderato niente in vita mia. Sentivo la mia parte intima bagnarsi al solo pensiero di un contatto tra noi. Presi coraggio e, sul ciglio di casa, la abbracciai e le dissi che volevo baciarla.
La sua risposta fu un sorriso, i suoi occhi divennero lucidi dall’eccitazione e iniziai a baciarle la bocca, per scendere al collo profumato di fiori, le slacciai il vestito e le tolsi il reggiseno nero. Il suo seno, piccolo ma meraviglioso era un invito a succhiare quei capezzoli lunghi e turgidi.
La spogliai e la invitai ad andare sul letto. Mi tolsi anch’ io quel po’ di abito che indossavo e Beatrice potè vedere la mia biancheria sexy. Ero bagnata e sapevo di non avere più limiti con lei.
Iniziai a baciarla tutta, assaporando l’odore della sua pelle, scesi all’inguine che leccai delicatamente per poi recarmi a gustare i suoi umori.
Ogni tanto salivo verso la sua bocca per darle un bacio profondo e poi riprendevo la discesa fino a darle il piacere assoluto.
Le misi un dito all’interno per masturbarla pienamente e le leccavo la clitoride. La sentivo gemere e dirmi
di continuare. Intanto cercavo di masturbare anche me stessa, toccandomi per farle sentire quanto anch’ io
fossi eccitata. Eravamo uno spettacolo. Due donne in preda al desiderio che gemevano ed emettevano
mugolii di piacere.
Continuai nel mio proposito di farla venire e a colpi di lingua e carezze fu così che Beatrice
provò l’orgasmo.
La sentii godere e scoprire quanto fosse gradevole la vista di una donna che prova piacere. Se solo mio
marito fosse stato presente avrebbe apprezzato in pieno.
Beatrice appagata, mi invitò a sdraiarmi supina e si appoggiò su di me con il suo splendido corpo nudo. Era
sconvolgente sentire il piacere delle nostre parti intime toccarsi e strusciarsi. Mi leccò, anche lei mi infilò
un suo bel dito nella figa e godetti quasi subito. Provai un orgasmo infinito, delicato ed appagante.
Restammo abbracciate sul letto sorridendo l’una all’altra.
Era stata un’esperienza dolce e conturbante allo stesso tempo. Un’esperienza che unisce e che lascia il
segno.
Ci rivestimmo in fretta per paura dell’arrivo dei figli accompagnati dagli zii, ma il primo ad arrivare fu
mio marito che per tutto il giorno aveva sperato che io potessi vivere una bella esperienza con Beatrice.
A detta di lui per tutta la camminata in montagna aveva avuto il cazzo duro.
Ma al suo arrivo ci trovò composte e ordinate…gli dicemmo che avevamo fatto due chiacchiere e bevuto un
caffè. Rimase un po’ perplesso, ma io e Beatrice mantenemmo il segreto, almeno fino a quando la sera, ci
trovammo a letto e gli raccontai la mia bella avventura di sesso con un’altra donna.
Rivivere la mia giornata con Beatrice fu nuovamente motivo di godimento che condivisi in pieno con mio
marito.
4493
0
9 years ago
insiemea,
44/41
Last visit: 7 years ago
-
Quella fila interminabile di cazzi
Era una sera piuttosto noiosa e calda, ero nuda e giravo per casa cercando di farmi un pò d'aria per smorzare l'afa di un estate in preda alla morsa del caldo. Avevo voglia di qualcosa da mettere sotto i denti ma non sapevo esattamente cosa. Aprii la porta di casa e mi sedetti sui gradini di ingresso a gambe aperte per raccogliere nei punti intimi tutto il fresco che potevo, ad un certo punto mentre ero a gambe aperte passò un ciclista e si fermò di colpo vedendomi li aperta e disponibile. Si fermò a parlare chiedendomi che facevo, parlammo per un pò e mi disse che aveva sete ed se gli potevo offrire un bicchiere d'acqua che stava aspettando i suoi amici che erano rimasti indietro. Lo fece entrare in casa e gli preparai un bicchiere fresco di acqua poi mi sedetti sul tavolo della cucina mentre lo guardavo così bello scolpito e muscoloso ad un certo punti si tolse la tuta per asciugarsi dal sudore della corsa e io mi avvicinai a offrire il mio aiuto, cominciò a baciarmi infilandomi la lingua da tutte le parti io mi stavo dilatando sia davanti che dietro, sentivo qualcosa di duro sbattermi sulla coscia e subito si impossesso di tutti i miei fori senza tregue, mentre sentivo giugere delle voci dall'esterno. Qualcuno si era fermato davanti a casa mia. Erano più di uno. Lui mi assicuro che i suoi amici lo avevano raggiunto e gli vociò di entrare... anche loro avevano molta sete e si spogliarono per asciugarsi dal sudore. Era pieno di corpi scolpiti che mi toccavano e mi leccavano, mi succhiavano e mi possedevano ripetutamente e io mi sentivo piena come non mai.
12249
0
11 years ago
AdamDTS,
32
Last visit: 2 hours ago
-
Gita in campagna
La macchina sobbalza lungo la stradina di campagnache si snoda attraveso i prati verdi.Punti il dito verso una pianta in cima ad una piccola collinetta."Andiamo lì".Parcheggio la macchina.Ci incamminiamo tenendoci per mano.Io con lo zaino in spalla , tu con la borsa da picnicIl sole ci scalda, una leggera brezza agita i tuoi capelli.Il tuo vestitino svolazza attorno alle gambe nude.Arriviamo sotto l'ombra, appoggiamo a terra le borse.Guarda verso l'orizzonte, mi porto dietro te,ti cingo la vita con le braccia e ti baciodelicatamente il collo .Mi passi una mano tra i capelli."Apparecchiamo?" mi sussurri,"abbiamo tutto il pomeriggio per noi e quinon verrà nessuno a disturbarci"Stendo il plaid vicino al tronco,inzi a passarmi quello che hai preparato.Mi appoggio al tronco e tu ti appoggi a me.Mangiamo così, parlando e scherzando."Ops, ho dimenticato il dolce" mi dici.Ti avvicini a quattro zampe, con il tuo naso sfioriil mio, con le labbra leggermente schiuse ti accostifingendo di baciarmi, giocando con le distanze.La mia mano risale lungo il tuo braccio fino alla nuca eti attiro a me.Un bacio lungo, dolce e appassionato fatto dilingue che si rincorrono."Ma il mio dolce sei tu" le dico attirandola a me.Lei si inginocchia su me.La gonna ci copre.Mi mette le mani attorno al collo, si avvicina eci baciamo. Sento le sue dita che mi accarezzano la nuca.Le mie mani corrono lungo i suoi fianchi su fino al collo.Si fermano al mento tenendolo dolcemente stretto.Ridiscendo accarezzando il suo seno, il cotone leggerolo separa dai miei palmi.Scorro verso la sua vita che si contrae al miotocco.Seguo i fianchi e raggiungo le gambe.Continuiamo a baciarci con trasporto e passione.Risalgo insinuandomi sotto la gonnellina,fino a cercare l'elastico del perizoma.Con mia sorpresa non lo trovo,ti accorgi e sorridi labbra su labbra."che bella sorpresa" mormoro eccitato.Ti spingi ancora di più verso di me,il tuo bacino che si muove sui miei pantaloni.Le mie dita si allargano sulle tue naticheper tenerti a me.Mi strinti a te.Lasci scendere le tue mani,si anche loro sotto la stoffa,armeggiando con i bottoni dei miei pantaloni."Secondo me qui ce qualcuno che vuole liberarsi"sussurri.Sento le tue dita sulla mia pelle sensibile,mentre le mie ti esplorano, trovando calore ed eccitazione.Mi fai sollevare il sedere per sfilare in un solo colpotutto cià che mi costringe.La tua mano mi prende, sente la mia eccitazione, la accarezzala fa sua.Sposti il bacino sopra me ed inizi a strusciare le tue labbraper la mia lunghezza accompagnando il movimento con la mano.L' eccitazione cresce con il nostro ansimare.Ti sollevi sulle ginocchia, piegando il collo per nonperdere il contatto con le mie labbra.Le mie mani si muovono dietro te,dentro te, imumidendosi del tuo nettare.La tua solleva il mio sesso e lo muoveavanti ed indietro lungo i petali del tuofiore che di volta in volta si aprono.Mi porti all'ingresso del tuo corpo.Ti lasci scendere un po' per risalire.Ripeti questa danza andando sempre più giù.Godo nella testa, nell' anima, nel corpo.Ti adagi completamente su me, sonototalmente in te.Ti muovi sopra me strappandomi muguliidi piacere e sensazioni che esplodono inogni angolo del mio corpo.Ti sento godere dell' avermi in te.Saliamo verso il piacere,le mie dita che ti cercano,entrano , escono, si fanno largo in ogni dove.Acceleri, ti stringo.Senti che la mia eccitazione si statrasformando in esplosione.Avverti ogni mia sensazione.Un gridolino esce dalla tua bocca,un'energia si rilascia da me , scorre impetuosa,sfociando nel tuo caldo ventre.Assecondi le mie spinte, le segui.Resto in te, senti i miei tremori di piacere,le mie scosse.Sorridiamo entrambi baciandoci con dolcezza
3818
0
11 years ago
JustPhisic73,
32
Last visit: 4 years ago
-
La Segretroia
L’ambiente dell’ufficio, qualsiasi tipo d’ufficio, può essere spesso e volentieri un posto noiosissimo, di poco stimolo e soddisfazione se, insomma, non ci si da fare per fare carriera.Ma una vera “segretroia” sa come rendere le proprie giornate più piacevoli e scorrevoli e anche, come definirle, “frizzanti”.Sono stata assunta in questa azienda circa un anno fa e da allora ho già fatto la mia piccola carriera.Il mio capo ufficio, Roberto, è, diciamo così, molto sensibile alle esigenze dei suoi dipendenti e ha sempre avuto un occhio di riguardo per me e non solo l’occhio.Infatti lui è uno di quei capi che, quando ti chini, devi stare attenta a quello che può accadere al tuo bel lato B.E non parliamo solo di B, ma anche del lato A,C e ci metterei tutto l’alfabeto.Ieri mattina mi chiama dal suo ufficio e mi dice di raggiungerlo velocemente, arrivo e mi dice di chiudere subito la porta.Dentro di me pensavo “e adesso cosa vorrà il porco”. Ma devo essere sincera, quel porco a me piace e tanto.Mi da una sensazione strana, cioè mi tratta proprio come una puttana, pronta ad ogni sua minima richiesta e a volte quando chiede le cose è davvero duro, ma devo dire che lui è sempre … duro.E ne ho la prova tutti i giorni.Allo stesso tempo mi piace, da morire, mi bagno solo a guardarlo, sarà quello sguardo, quel sorrisino sempre affabile sulla bocca e mi rende fiera di essere la sua puttana …la sua “segretroia” perfetta!Torniamo all’altra mattina.Entro e chiudo la porta come ordinato. Mi dice di avvicinarmi alla sua scrivania, proprio dove lui era seduto, tira fuori dal cassetto delle pratiche e inizia a dire, urlandomi, che i calcoli che avevo fatto io erano tutti sbagliati! Ma come è possibile? Li ho ricontrollati mille volte!Dopo un po’ che mi “cazziava” sento una mano, all’inizio piano e poi più veloce, salirmi la gamba, partendo dal ginocchio e arrivando fino su al sedere, sotto la gonna e la sua voce dire:”Mmmm puttana abbiamo le autoreggenti oggi e le mutandine?Dove sono?Che troia!”.Vedete cari amici una vera “segretroia” non ha mai le mutandine.Poi subito le sue dita hanno iniziato ad insinuarsi in mezzo, tra il culo e la figa, quel punto che ti fa bagnare ancora di più e poi hanno raggiunto la mia figa calda e poi ancora verso il culo bagnandomi tutto della mia stessa marmellata di figa.Spontaneamente ho inarcato il culo fino quasi a metterglielo in faccia e poi lui mi ha detto:”Girati puttana, voglio leccartela!”. E l’ho fatto, ho alzato bene la gonna e gliel’ho messatutta in faccia…mmm…che porco, come lecca meravigliosamente bene la fica il mio capo, pensavo.Leccava e leccava finché io non gli sono venuta in bocca. Ancora accaldata da quell'orgasmo incredibile mi tira verso di lui e mi dice:”Ora succhiamelo tutto troia”.Mi sono chinata e gli ho fatto la più gran pompa che ho fatto in vita mia, su e giù succhiavo come una pazza, una porca affamata di cazzo e poi è esploso tutto nella mia bocca, la sua sborra calda l’ho sentita tutto il giorno nella gola.Nel pomeriggio arriva una sua telefonata alla mia scrivania, penso “Ma che vorrà ancora, che insaziabile!”. Dice:”Venga subito nel mio ufficio!”.Entro e mi fa accomodare e inizia:” Signorina le presento la nostra nuova collaboratrice, si occuperà delle nostre archiviazioni, telefonate, fottocopie (spirito) e appuntamenti. La prego di farle vedere l’ufficio e come operiamo”.Ma dico io! Non ci sono io a fare tutto questo?! Il porco vuole sostituirmi!Io, gentilmente, mi giro verso di lei e devo ammettere che il primo pensiero è stato “mmm che faccia da zozza che ha”, le dico:”Vieni pure, ti faccio vedere i settori”, lanciando un’occhiataccia al mio capo.Le faccio fare il giro, le presento un po’ di colleghe e colleghi e le indico l’archivio dove lei si mette subito all’opera.Furibonda e sinceramente offesa, oltre perché era anche una gran figa lo ammetto, mi reco al volo nell’ufficio del porco, busso a mala pena ed entro.Lui mi guarda sorpreso e dice:”Sarà il modo di entrare! Cosa c’è troia? Vuoi un’altra passata? Vieni…mmm…l’ho già duro …vieni che ti do una bella passata di cazzo su per quella figa sempre bagnata e poi te lo rimetto tutto in bocca puttana succhia cazzi”.Io mi avvento su di lui e gli dico:” Brutto porco, come ti permetti ad assumere un’altra, cos’è non ti basto io? Non ti piacciono tutti i servizietti giornalieri che ti faccio, sotto e sopra questa scrivania?” e continuo “Slacciati i pantaloni! Dai che te lo voglio succhiare fino alla gola e capirai che una "segretroia" come me non la troverai mai!”.Mentre iniziavo a pomparglielo tutto e a leccarlo fino alle palle entra la nuova ragazza, resta immobile sulla porta con gli occhi sbarrati, lui come se nulla fosse le dice:” Vieni troietta, vieni anche tu e guarda cosa mi fa”. Poi mi alza il viso e dice a me:”Abbiamo compagnia”, ammiccando.La guardo e dico alla zoccolina:” Ti conviene tacere se non vuoi essere licenziata”.Lei dopo un po’ cambia sguardo e mi dice:” Signorina lei è una gran puttana ed io voglio imparare da lei come si fa a fare carriera per essere una perfetta “segretroia”… mmm, l’ammiro e mi piace una sacco, che pompinara perfetta che è”.Io resto estasiata da quello che avevo sentito e con orgoglio la guardo e le dico:”Vieni qui e guarda bene come lo succhio, lo vedi? E’ durissimo e grosso questo bel cazzone, tutto da ciucciare, chinati vicino a me e guarda”.Poi le dico:” Ma sai almeno leccare tesoro?"e lei:”Non tanto bene, sa io non ho molta esperienza”.A me sale una voglia di farmi leccare la figa da quella porca che le dico:” Allora porcellina vieni qui, in mezzo alle mie cosce e leccami tutta la figa, vediamo come fai … mmmm si ma sei bravissima, continua lecca… lecca”.Io godo come una vacca, grondo e poi mi viene voglia di leccargliela io, ma ho un’idea migliore, voglio leccarla con Roberto, sì il mio capo sporcaccione…mmm.Le dico:” Sdraiati bella puttanella che te la lecchiamo io e il capo, insieme”. Lei si sdraia immediatamente e aspetta le nostre lingue bagnate.Lei gode, gode, ci viene in bocca e poi dice:”Voglio succhiarlo anch’io al capo, vi prego”.Ed io:” No cara leccamela ancora su, dai vieni quei e leccamela, al capo glielo pompo solo io”.Vengo un’altra volta, di più e poi prima di fare esplodere Roberto nella mia bocca, la guardo e le dico:” Ora troia ricomponiti e torna al lavoro, voglio finire io, per te è troppo presto, ci vorranno anni di gavetta da perfetta “segretroia” prima di avere la sborra del capo”.Fine
3367
0
11 years ago
RobiRomi,
31/27
Last visit: 10 years ago
-
Piacere in corriera
Un giorno come un altro in ufficio, tutto tranquillo, telefono che squilla poco, arriva il mio capo e dice a noi ragazze dell’ufficio che la nostra responsabile si è rotta la gamba!Tutte con questi sguardi “Oddio”, ma che nascondevano “Evvai!”. Ci dispiaceva, non fraintendetemi!La giornata sarebbe filata tranquilla, non della serie “quando il gatto non c’è i topi ballano” no, ma sicuramente, meno ansiosa.Dopo la mattina trascorsa a sbrigare le cose più urgenti, il pomeriggio l’ho trascorso tranquillamente a rimettere pratiche a posto, qualche telefonata, un caffè al bar, beh è importante, poi mi è venuta voglia di … fare un giretto su annunci 69, il nostro sito fantastico!Ma non dal PC dell’ufficio, qui non si può, troppo monitorati, ma dal mio telefono, in pace e tranquillità.Voi direte “ ma guarda questa come lavora!”. Vi assicuro che quando c’è da lavorare si lavora!Guardavo un po’ di annunci, foto, singole bisex come me per divertirmi un po’ ed eccitarmi insieme a Robi, perché a noi piace un sacco giocare e anche se siamo lontani teniamo vivo il nostro rapporto colorandolo con porcate bellissime.Ero sul nostro profilo coppia, che poi è questo e scambiavamo entrambi messaggi con coppie molto carine e maialine come noi.Ad un certo punto ci contatta una lei di una coppia che è diventata nostra amica nei giorni scorsi.Amici davvero una gran porca, come me!Cominciamo a scambiarci qualche messaggio io e lei su cosa ci piace e che cosa ci faremmo se ci incontrassimo.Ho cominciato ad eccitarmi, molto…Intanto Robi leggeva tutto e mi mandava messaggi dicendomi che eravamo proprio due troie da competizione e che aveva il cazzo duro a forza di leggere ed immaginarci.Io gli scrivevo tutto, lo rendevo partecipe di tutto e immaginarlo con il cazzo duro in mano che se lo mena, pensando a noi due puttanelle, mi faceva bagnare ancora di più.Mi sentivo bagnatissima seduta alla mia scrivania e avrei voluto la sua lingua sotto che mi leccava tutta la fica.Più lei mi scriveva che me l’avrebbe leccata tutta, più io mi bagnavo.Avrei voluta farle di tutto anch’io, leccarle la figa calda e bagnata, stuzzicarle il clitoride con le dita e ancora con la lingua.Poi ci immaginavamo insieme ai nostri uomini , lesbicare come due troiette, a pecorina tutte e due, mentre ci sbattono con i loro bei cazzoni come due vacche e ci sculacciano il culo ed io e lei intanto limonare con colpi di lingua affamati e bagnati.Anche lei si era eccitata da impazzire, tutte le nostre parole erano un esplosione di eccitazione e la voglia di fare le porcelle aumentava sempre di più. Ma ero ancora in ufficio!Tutto il tempo pensavo “ ora vado in bagno e mi sgrilletto tutta per bene”, volevo venire, avrei voluto venirle nella bocca.Ma mi dicevo che era meglio resistere per poi arrivare a casa e nella mia intimità toccarmi come una pazza e godere tutta bagnata immaginando lei che strusciava la figa contro la mia.Dopo un po’ ho guardato l’orologio, anche per rendermi conto da quanto tempo ero impegnata nel mio piacere mentale.Era tardissimo! Quasi le 18:00 e nel giro di mezz’oretta avrei dovuto prendere la corriera che mi riportava a casa.Mmmm che bagnata che mi sentivo, ma non potevo dedicarmi alla mia fica calda e impazzita di voglia.Ho chiuso le ultime cose, raccoglitori, programmi al PC e rimesso in ordine la mia scrivania, il tutto con la figa grondante!Nel frattempo era passata mezz’ora ed era ora di raggiungere l afermata dell’autobus.Corro alla fermata e salgo al volo, quasi la perdevo e poi era l’ultima corsa … l’ultima corsa che poi mi regalerà un piacere immenso.Ho Deciso di sedermi nei posti in fondo, non lo faccio mai di solito, ma quella sera sapevo che dovevo fare una certa cosa…Seduta e sistemata per bene, mi sono tolta la giacca, faceva un caldo.Mi sono guardata intorno per vedere se c’erano occhi indiscreti o troppa gente e ho notato che c’era solo qualche testolina nei posti in mezzo e avanti, dietro ero praticamente sola! Fantastico!Portavo un vestito nero, molto semplice ma elegante, lungo fino al ginocchio, sotto dei collant neri leggeri, quasi velati e i tacchi.Lentamente, senza destare sospetti strani, ho alzato il vestito e ho cominciato a toccarmi, finalmente!L’ho fatto prima sopra le calze, spostando le mutandine, adoro toccarmela con le calze.Ho cominciato a sgrillettarmi il clitoride, gonfio dalla voglia, prima piano, poi sempre più veloce.Intanto che lo facevo rileggevo i messaggi della mia lei porcella e guardavo le foto mie e di Robi e i video del suo cazzo stupendo, mi mandano in estasi!Mmmmm … mi sentivo una puttana, una vera cagna in calore a stare lì dietro a sgrillettarmi a quella maniera, mentre la corriera continuava la sua corsa.Ad ogni fermata cercavo di stare attenta a guardare chi saliva e soprattutto dove si sedeva, ma sono riuscita a stare in quel limbo paradisiaco per un sacco di chilometri.Poi non ho resistito e ho abbassato le calze, mamma mia ero bagnatissima! Che bello, muovevo le mie dita sempre più veloce, che lago, avevo la mano completamente umida del mio succo, il mio succo di fica caldo.Dopo tutto quel sgrillettarmi, mi sono infilata prima un dito nella fica e poi un altro, giuro avrei voluto il cazzo di Robi in bocca in quel momento, lo volevo da impazzire e la lingua di quella maialina che mi penetrava la fica.Così, sempre più veloce, avevo lo sguardo di un assatanata dalla voglia che avevo e toccarmi come una troia su quell’’autobus mi faceva godere ancora di più.Il rischio di essere scoperta, quell’adrenalina che si mischia al piacere estremo che stai provando … mmm che meraviglia!Alla fine non resistevo più, volevo venire, come un fiume in piena e dare sfogo a quell’orgasmo straordinario che non aspettava altro di esplodere.Sono venuta così tanto che ero completamente bagnata.Le calze e le mutandine fradice ed io ero accaldata, rossa in viso ma felice come pochi.Mi sono ricomposta, guardata attorno e la prima cosa che ho fatto ho scritto a Robi:” Amore mi sono sgrillettata in corriera!”.FineRealissimo!!
3544
0
11 years ago
RobiRomi,
31/27
Last visit: 10 years ago
-
Si, l'abbiamo veramente fatto in bar, in tre.
Vi
racconto di quella sera:
Loro sono una coppia sposata , contattata su un sito. Entrambi di
bell'aspetto, molto semplici e tranquilli, una coppia di
"insospettabili".
Ci eravamo dati appuntamento a quel bar che vi dicevo: il gestore è un
ragazzo cinese, bel giovane, sui 30 anni, molto "cool", informale.
Arriviamo ed ordiniamo da bere, il bancone è davanti, a fianco le solite
macchinette coi soliti malati del gioco intenti a sputtanarsi i loro denari, dietro una saletta con due tavoli di cui una in un
angolo, proprio a fianco la porta del bagno. le luci sono spente e
rimarranno così tutta sera.
Solo la penombra, un pò di luce arriva delle lampade dove ci sono le
macchinette, che cmq nn si vedono. Solo chi passa per andare in bagno
vede quel tavolino. Arriva il cinese con le bevande e ci fa un sorriso,
non accende le
luci.
Ci mettiamo li e parliamo del più e del meno: ....quali privè vanno per
la maggiore, su che siti di annunci siete, se fa caldo andiamo in
fiume nudi...le solite cose che si raccontano le persone di questo
fantastico mondo.
Lei, bella mora,seduta in mezzo, io da una parte ed il marito
dall'altra.
Lei ha un profumo che mi inebria, comincio ad accarezzarle il collo
intanto che il marito parla....infilo una mano sotto il vestito
scollato, accarezzo il capezzolo duro, estraggo il seno destro dal
vestito e lo lecco, il capezzolo
è raddoppiato da quando ho cominciato a toccarlo. lei ha qualche gemito e
subito mi allunga la mano sul pacco, io sono già pronto da tempo.
infilo una mano tra le sue cosce.....non ha le mutandine....a momenti
vengo li così su due piedi.
Mi slaccia la cintura di pelle borchiata, mi sbottona i jeans, ha un
sussulto quando sfila il mio grosso cazzo dalle braghe, si passa la
lingua sulle labbra e comincia a succhiarmelo.....tre pompate poi alza
lo sguardo per vedere se
arriva gente, lei non vede l'ora che ciò succeda, è qui per questo.
Difatti dopo 3-4 minuti comincia un lento ma continuo via vai di uomini e
ragazzi che entrano ed escono dal bagno, passano e non girano la
testa,nella penombra sbirciano con la coda dell'occhio. lei si eccita da
morire, il marito pure, senza dire una parola.
Lei mi chiede se ho i preservativi e di non venirle dentro perchè è
molto fertile. Sfilo un profilattico dai jeans e me lo infilo. lei si
alza la veste e mi si siede a cavallo, si impala tra respiri profondi e
gemiti. ora ha le chiappe fuori, io tengo il mio foulard su una gamba,
per coprirla quando passa qualcuno, e infatti passano e ripassano almeno
4-5 uomini, sempre a capo
chino. Lei si alza e si gira, la scopo da dietro, le sfilo le tette dal
vestito, praticamente è nuda; esibisce un fisico perfetto. Io sono al settimo cielo, il marito ci
osserva compiaciuto ed eccitato e controlla il via vai di maschi.
Prendo l'iniziativa e le chiedo di mettersi alla pecorina con i gomiti
>appoggiati al tavolino; la infilo da dietro, ho i pantaloni alle
caviglie, lei è nuda, il marito comincia a segarsi, neppure loro erano
mai arrivati a questo limite.
Un ragazzo alto magro, sui 40 anni, coi capelli lunghi, esce dal bagno e
si ferma a guardare a due passi, non è la prima volta che li vede
esibirsi, stasera ha preso coraggio e si è fermato ad osservare da
vicino. Lei si eccita ancor di più....
Le chiedo di girarsi verso il marito col cazzo in tiro che si sega e le
ordino di spompinarlo, mentre io la sbatto alla pecora da dietro. il
tipo magro si avvicina e le accarezza una coscia.
Si sente la voce di una donna, drizziamo le orecchie, le donne sono
pericolose in questi frangenti, non si sa come la possono prendere
trovandosi in una situazione del genere. la si sente chiacchierare al
banco e poi viene in bagno, sicuramente qualcuno le ha detto qualcosa.
A differenza degli uomini ci passa davanti dandoci una "squadrata"
decisa, occhi puntati su di noi tutto il tempo, entra in bagno ed esce
dopo 40 secondi, stavolta finge un pò più indifferenza, però fa dei
movimenti strani, si tira su i pantaloni come se fosse un camionista,
poi sparisce dietro l'angolo e nons i sente più.
Continuo a sbattere la mora da dietro, poi per prendere fiato mi siedo,
lei si siede di fianco a me, sono 40 minuti che gli stantuffo il cazzone
dentro.Lei me lo prende in bocca ma sempre ogni 30 secondi alza la
testa per vedere chi passa.Io mi sfilo il profilattico e me lo faccio
succhiare al naturale, ho una gran voglia di venire, lei aumenta il
ritmo delle pompate, un pò a me e un pò al marito. Il tipo magro si
siede di fianco a noi e comincia a segarsi, ha un cazzo piuttosto
piccolo.
Dopo qualche minuto sento montare l'orgasmo, gli prendo la testa e le
intimo di continuare senza sosta, le strizzo le chiappe, sento le ondate
di piacere che arrivano, le sussurro all'orecchio che sto per sborrare,
lei alza la testa e mi sega a due mani: è una fontana di sborra che
sgorga dal mio cazzo dritto, ne ho dappertutto, sento l' odore forte del
mio sperma. Vado in bagno e mi lavo, quando torno vedo il marito che si
abbassa del tutto le brache e lei gli monta a cavallo, lo scopa come
una forsennata, con più
vigore che con me, intanto tiene in mano il cazzo del ragazzo magro che
sogna ora di prendere il mio posto.Il marito le sfila il vestito, ora
lei è veramente e completamente nuda e si sta facendo scopare a
smorzacandela, io seduto a cavalcioni sulla sedia di fronte mi godo lo
spettacolo assieme al ragazzo magro, a cui nel frattempo per l'emozione
gli si è ammosciato.
Nel frattempo sono passati altri due ragazzi, le inibizioni sono cadute
da parte di tutti ormai, lei è nuda e i ragazzi passano e la osservano
scopare senza fermarsi.Il marito gode, gli viene dentro, un lungo
orgasmo silenzioso senza sussulti.
Intanto che gli amici coniugi si ricompongono io vado al banco a pagare
le
bibite. Il magro saluta e se ne va. Usciamo dal bar tra la indifferenza
generale degli avventori, come se nulla fosse.
Andiamo al parcheggio e ci salutiamo; è mezzanotte passata.
Io non resisto alla curiosità e torno al bar da solo, per vedere a caldo
se c'è qualche reazione. Magari qualcuno mi chiede qualcosa, visto che
son da solo e la donna se ne è andata.
Nulla.
Ordino uno spritz al ragazzo cinese e mi siedo su una sedia all'ingresso
del locale, il ragazzo magro parla di lavoro con uno dei tizi che
andavano continuamente avanti e indietro dal bagno..Nessuno mi guarda,
nessuno mi scruta. la maggior parte degli avventori sono davanti alle
macchinette mangiasoldi.
Vado alla cassa e pago lo spritz al cinese che mi saluta tranquillo,
esco e il ragazzo magro mi ignora.....non è successo nulla, se provaste a
chiedere in giro nessuno avrebbe visto nulla....fino alla prossima
volta......
3632
0
11 years ago
MaxiEmiliano,
42
Last visit: 8 months ago
-
Odore
Mi sveglio, non apro gli occhi.Percepisco il giorno che sta filtrando dalla tapparella.Respiro, sento un odore.Si proprio un odore che aleggia per la stanza.E' un odore di passione, di desiderio che si è esplosoentro queste mura.Sposto il braccio, sento il lenzuolo scivolare sotto la mano.Cerco per sincerarmi che non sia stato tutto un sogno.Trovo le tue dita, le sfioro.Le tue si muovono, si intrecciano piano con le mie.Le stringo,ti faccio capire che mi sto svegliando.Mi rispondi con la tua stretta.Mi giro verso di te,tu verso me.Ci guardiamo sorridendo,ci stringiamo baciandoci,all'inizio piano, poi con sempre più passione.Sento quell'odore che mi ha svegliato,è sulla tua pelle,ti bacio il collo, lo sento un po' più intenso.Scendo verso il seno, non so quale scegliere,sembrano esserne impregnati allo stesso modo.Scelgo quello sinistro, lo lecco, lo succhio.L'odore diventa sapore.Il sapore un ricordo,le mie dita che raccoglievano il mio nettareancora caldo dal tuo fiore e lo spalmavanosul capezzolo, le tue e le mie dita che giocavanocon questa crema fatta di noi, la mia lingua che leccava.Mentre i ricordi si srotolano, il gusto si affievolisce.Le tue mani sulla mia testa.Sento ancora quell'odore che mi ha risvegliato.Sono sul tuo ventre, ora mi è chiaro, è il nostro odore,non il mio e il tuo ma il nostro, una miscela unica.Bacio e tocco con la lingua, non sono ancora alla fonte.Mi segui nella mia discesa.Il tuo pube, oramai so di essere vicino,lo sento ancora più intenso.Bacio l'inguine, lo seguo, scivolo tra le cosce.Sono arrivato alla fonte, qui si è consumata la nostra nottedi dolce, calda, infinita passione.I nostri corpi i campi di questa sensuale battaglia,ogni lembo della nostra pelle, un esplosione di sensazionie brividi di piacere.E' qui, la via per essere in te, che ha visto il miodesiderio turgido, teso, farsi largo e risalire per il tuo calore,ripetendo la strada più e più volte, con i nostri movimenti.Mi allontanavo da te per poi ricaderti dentro, con lentezza pergustare la carezza che il tuo fiore mi dava.Percependo il tuo eccitante miele che mi impregnava fino a che,al culmine del piacere, il mio si è mischiato al tuo.Ora sono qui, con le mie labbra a sfiorare le tue,tocco leggero, odore intenso.Le prendo tra le mie, le inumidisco.Il sapore si rinnova trovando le fragranze di pocheore prima.Senza accorgermente inizio a prenderne , a leccarne,fino ad andare a cercarne dell'altro che sta iniziandoad uscire da te.Mi perdo nel tuo fiore.I tuoi sospiri si fanno intensi,mi attiri a te, risalendo fino alla tua bocca.Mi vuoi sopra te,con le mani scivoli lungo la mia schiena,sento il calore dei tuoi polpastrelli,scivoli sul mio ventre e ancora più giùmi cerchi e trovi la mia eccitazione.Con le gambe ti avvinghi a me,mi spingi in te, con la mano mi guidi.Ti piace accarezzarti con la mia puntaingrossata.Muovi il bacino per accogliermi e io mi lascioprendere.Siamo di nuovo noi e non io e te.Ci desideriamo, ci prendiamo, ci cavalchiamo.Ti inarchi sotto i miei movimenti.Accelero, ansimo, ti bacio con ardore,mi senti in te.Un movimento alla volta saliamo per il piacere,ne raggiungiamo il culmine.Ci baciamo, sorridendo, il nostro odore aleggia nell'ariadi un nuovo giorno.
2246
0
11 years ago
JustPhisic73,
32
Last visit: 4 years ago
-
soft
Eravam appoggiati alla finestra di una stanza del prive.all' interno una coppia nuda faceva sex.lei lo succhuliava in ginocchio e insieme a noi nel buio guardan altre coppie e singoli.ti tenevo la mano per sentirti vcicina e rassicurarti.a un certo punto hai un sussulto e mi stringi forte la mano..qualcuno mi sta toccando il culo mi dici in un soffio.so che sei senza mutandine e questo mi eccita ancora di piu.ti lascio la mano;voglio sentire quanto sei bagnata.risalgo lectue cosce dap davanti ,e ti esploro, sei fradicia amore ti dico..ti giti, mi baci e mi sussurri ...mi ha
messo un
dito nel culo,sto godendo molto amore..nn sovche fare , son impietrito ma continuo a toccari..e poi sento una mano intruflprasi fra le tue cosce e un dito fotzare la tua figa fradicia.. Mi baci di.buovo..stai godendo e sento forte il tuo respiro...che troia che seii amore, ma quanto ti amo
fari largo fra le cosce e un dito entrare in te..mi baci di nuovo
2193
0
11 years ago
seratatrasgressiva,
38/37
Last visit: 9 years ago
-
un mezzogiorno di fuoco
mezzogiorno meno due minuti, ora di chiudere, la spesa l'ho fatta, prendo le chiavi della porta e vado, ma... eccolo, il cliente dell'ultimo... minuto. però... bell'uomo! il signore, con accento un po' strano, dice che si tratta di un'emergenza. ha bisogno di aiuto, è in giro per lavoro e ha perso il bottone dei pantaloni. "ha bottoni? guardi è un'emergenza" e mostra il pantalone. "sì, i bottoni ci sono, come pensa di cucirlo?" "se lei, gentilmente, avesse un ago, del filo, se ha un bagno, lo faccio io, mia madre e mia zia sono sarte". "ah, allora abbiamo delle cose in comune, anche mia madre e mia zia sono state sarte!". sorrido e lo guardo con aria intrigante, bell'uomo, belle mani... prendo dallo scaffale un paio di scatole di bottoni e iniziamo la ricerca. gliene passo uno, dico "guardi se entra nell'asola", risponde guardandomi fisso "no, troppo piccolo, ce ne vorrebbe uno leggermente più grosso". mmmmm, più grosso, penso al suo cazzo, ce l'avrà... grosso? il cazzo non deve essere necessariamente grosso, deve essere proporzionato alla tana che lo riceve, questo mi dico mentre gli allungo un bottone più grosso e dico "scusi, permette? posso provare se questo va bene?" il gesto è equivoco, e lui lo capisce, mi guarda, mi guarda intensamente con quegli occhi nerissimi. il bottone è aggiudicato. prendo un ago, lo infilo, gli indico il bagno. lui va, aspetto un attimo e mi dico "ora o mai più", busso alla porta... "senta, se mi allunga i pantaloni glielo attacco io, lei sarà anche figlio di sarta, ma sa... questi lavori le donne li fanno meglio, me li passi". apre solo un poco la porta, giusto per far passaare la mano, me lo immmagino, in mutande lì dietro. li prendo, ho il colpo di genio, chiudo a chiave la porta del negozio, abbasso le tende, mi sfilo al volo gli slip, cucio il bottone, ribusso e, senza aspettare, spalanco la porta del bagno... mio dio... si sta toccando il cazzo... duro, allora è vero, non è una cosa solo mia, anche io lo eccito. lo guardo diritto negli occhi, mi guarda, ci avviciniamo, ci baciamo, ci baciamo con una passione travolgente, ci respiriamo, le nostre lingue si avvolgono, si strusciano, si contorcono come bisce d'acqua... ecco, le sue mani scendono lungo i miei fianchi, ora tita su il vestito, tra un attimo si accorgerà che non ho mutande... sono tutta bagnata, bagnatissima, lo voglio, voglio il suo cazzo dentro, lo sento sulla mia coscia, il suo cazzo dritto, duro, durissimo... ecco, ha scoperto che non ho gli slip, sorpresa, mi guarda, "che donna meravigliosa, che fortuna che ho avuto a perdere quel bottone", e le nostre bocche si uniscono in un bacio ancora più profondo. mi tocca, sento la sua mano, accarezza la mia fica bagnata e gonfia e calda, le sue dita entrano dentro di me... oh, che piacere intenso, non so neppure come si chiama, quest'uomo che voglio dentro, tutto dentro di me. usciamo dal bagno, tu guarda il caso, proprio stamattina ho ritirato il piumone dalla lavanderia. lo getto a terra e noi ci gettiamo sul piumone. ci spogliamo, ci sfiliamo tutto di dosso, siamo nudi, sono nuda davanti a un uomo nudo che non conosco, che voglio. mi spalanco, sono tutta aperta davanti a lui, che si avvicina, si avvicina con la sua bocca, con la sua lingua... oh cazzo!!!!!! come sa leccare questo qui! ma chi è, ma da dove arriva quest'uomo qui! mi lecca, mi lecca con una maestria che non ho mai conosciuto. anch'io lo voglio leccare, voglio mangiarmelo tutto. "ti voglio succhiare", mi fa alzare, mi fa mettere sopra di lui, uhhhh, un fantastico 69! me lo prendo tutto in bocca, tutto, fino in fondo. lo lecco, le palle, le lecco e le succhio, e poi su, su con la lingua, fino alla punta del cazzo, e poi giù, tutto dentro, tutto in bocca, tutto fino alla gola. e lui mi lecca, mi succhia... "basta!!!! mettimelo dentro, sbattimelo nella fica". entra... oh sììì, scivola, scivola e lo sento, come lo sento, il cazzo favoloso di questo sconosciuto. mi sbatte, lo avvinghio con le mie gaambe, lo lego a me, il suo respiro nel mio, io mio nel suo, ci guardiamo dritto negli occhi... il desiderio esplode, corre lungo la schiena... è brivido, un brivido che si irradia in ogni cellula. gli do anche il culo a questo qui, se solo accenna, se me lo tocca non lo fermo, lo lascio fare, lo lascio entrare. "fammi salire sopra di te". eccolo, ora sono io a dominare il ritmo. ora voglio usare il suo cazzo, piano, lento, me lo prendo tutto, lo sento tutto, dalla punta, dentro, dentro, scivolo con lentezza... lo sto facendo impazzire, lo vedo che la mente vavia, "è solo piacere, tesoro, solo piacere, sono la tua imprevista, inaspettata fonte di irresistibile piacere". mi sta toccando il culo, non lo fermo, lo lascio fare, lo bacio di piùdeve capire che lo voglio, "Toccami amore, toccami il culo, è tuo, prendilo, è tutto... tuo...". mi gira, fremo, ora me lo sbatterà nel culo, lo sto per prendere nel culo da uno sconosciuto, mi bagna, sento le sue dita bagnate che si infilano, che si insinuano nel mio antro oscuro. sto per perdere la testa. si appoggia... lo appoggia, lo sento, preme, lo sento, è forte, è duro, mi bagna, sento la sua saliva scendere sul mio culo, ora entra, ora ci riprova ed... entra. sìììì, eccolo, sta entrando, sta entrando nel mio culo, come lo sento.... cazzo come lo sento!!!!! "sbattimi, amore, sbattimi senza ritegno, sono la tua troia, sono la tua vacca, sono il tuo culo aperto per il tuo cazzo meraviglioso". mi sta inculando in modo impareggiabile. non so neppure il suo nome, non lo voglio sapere... come me lo sta sbattendo bene nel culo, mi piace, mi piace da impazzire, non resisto, mi tocco, sto colando di piacere... ora vengo "amore, non resisto più, vengo" "dai, dai fammi sentire il tuo culo che stringe, esplodoooo". la doccia calda nel culo, la sento, mi gira la testa, sono stremata, non ho mai goduto così intensamente, quanto tempo è passato? dove sono? lo guardo, guardo questo sconosciuto e mi sembra di vederlo da sempre, lo conosco, lo so, il suo cazzo e la mia fica si conoscono da sempre e si sono rotrovati. ci ricomponiamo, ci baciamo, c'è anche della tenerezza nei nostri occhi. ci siamo regalati l'un l'altra, come animali, abbiamo seguito un richiamo ancestrale, profondo, lontano. ci sorridiamo, ci rivestiamo sfiorandoci, con dolcezza. ora ci salutiamo, un ultimo bacio e rimarrà solo un indelebile, eccitante, ricordo...
3880
0
11 years ago
AdamDTS,
32
Last visit: 2 hours ago
-
prima volta con una trans
l'ho conosciuta su una chat b.......o ci scriviamo per svariale volte vedendo le foto e molto carina era la prima volta che scrivevo a una trans ne avevo senpre sentito parlare ma mai avuto a che fare. Nello scriverci su questo sito ribadii che ero vergine nel rapporto anale e con una risposta indifferente gli andava bene, cosi abbiamo fissato data e ora dell'incontro. Arrivato il giorno dell'incontro e all'epoca avevo la ragazza e senza patente (avevo 17 anni) mi avvio a casa di lei stiamo assieme a guardar la tv fatta una certa ora ovvero le 23 la saluto e mi dirigo verso la piazza che mi ha detto mi aggiro a veder delle macchine noto una macchina poco distante da me che mi fa gl' abbaglianti, mi avvicino con passo normale il cuore batte fortissimo e agitazione alle stelle, tira giù il finestrino la riconosco e con un sorriso e un ciao contento mi fa cenno di salire la vedo con la luce interna della macchina aveva calze a rete gonna nera lucido e un corsetto rosso truccata bene, accende la macchina e mi dice gli chiedo dove stiamo andando, mi risponde che si andava in un posto carino e tranquillo cosi intanto mi mette a mio agio parlando del più e del meno. Noto che siamo a Ceriale in collina passiamo in una strada buia e ci fermiamo in uno spiazzo sulla sinistra ero ancora un po teso. Spento il motore mi dice gentilmente di spogliarmi, ma a fatica riesco a togliere i pantaloni mi tira giù i boxer e inizia un pompino assurdo con la mano sinistra mi corica il sedile per farmi sdraiare e più volte a cercato di prendermi la mano che gli facessi una sega ma facevo resistenza non mi andava. con la mano sinistra e soprattutto l'indice ha iniziato a massaggiarmi l'ano , impaurito gli dico no ma continua a tenerlo e far una leggera pressione; dopo un po che mi continuava a succhiare il cazzo mi accorgo che non avevo una erezione (sara l'agitazione sara quello che vuoi ma era giù di corda). Stufata di succhiare e non vedere risultati come da foto mandate mi dice di girarmi e mettermi a pecora, anche se non mi andava lo faccio perché mi dispiaceva del fatto che non saliva, si mette dietro con le mani mi allarga le chiappe e mi inizia a leccare l'ano, woooow che figo mi piace e godo inizio a gemere senza che me ne accorgo mi ritrovo con un dito dentro lo tiene fermo li poi lo tira fuori se lo lecca e lo rinfila lo fa diverse volte finché non e lubrificato e un po dilatato, e con l'altra mano si masturba. Dopo che continuava cosi e vedevo le dimensioni del suo pene gli dico basta che volevo andar a casa; da quel momento si e trasformata in una "PADRONA TRANS" mi dice che e venuta fin qui per niente o la inculavo e spompinavo o lei mi inculava, siccome non avendo un erezione da cemento sto zitto e subisco. Prende la borsetta e tira fuori un preservativo e del gel lubrificante lascia cader la borsetta sul sedile, apre la bustina con i denti si infila il preservativo e del gel sopra sia sul cazzo che sul mi "povero" ano mi dice pronto? annuisco con la testa e lo appoggia spingendo piano gli dico di far dolcemente e mi risponde " certo amore " sento che entra la cappella fa male, ma e un male sopportabile per ora le mi dice che e molto stretto e sempre pian piano me lo fa entrare tutto urlo di piacere ma anche un po di dolore HO UN CAZZO IN CULO. Inizia a darmi dei colpetti piccoli ma veloci per farmi abituare alle dimensioni una volta abituato e che inizio a godere aumenta la profondità sto godendo mi mette il suo dito in bocca e mi ordina di dirgli che sono una puttana, preso dall'eccitazione lo urlo più urlo più me lo spinge finché arriva il momento per lei di godere tira fuori il cazzo sfila il preservativo, 2 smanettate sento un fiotto di sborra sulle chiappe che cola che mi ripulisce velocemente con la lingua mi giro con l'ano addolorante mi siedo e gli chiedo e io quando sborro?? mi risponde ormai quasi sistemata hai avuto l'occasione te la sei lasciata perdere sara per la prossima volta se ti viene duro... cosi lungo il tragitto ripreso un pochino mi rivesto mi lascia dove mi ha caricato la saluto con 2 baci sulla guancia con la faccia un po delusa ma contento e cosi mi dirigo verso casa pensando a cosa e successo che da quel giorno non ero più vergine in culo.racconto vero un saluto a S..........a B.......a
6096
0
11 years ago
travnonpertutti,
19
Last visit: 2 years ago
-
io e la coppia
ho conosciuto questa coppia su un sito di incontri. Ho notato il loro annuncio molto interessante perche cercavano un singolo bsx attivo e passivo giovanile, sembrava l'annuncio per me; guardo le foto erano tutte di lei in barca, in casa molto sexy e un lato "b" da urlo. Decido di contattarli per proporre un incontro, poche ore dopo ricevo la loro mail che volevano aver delle foto cosi felice di aver ricevuto una risposta ricambio molto velocemente e mi fissano una data luogo e ora per un incontro conoscitivo in porto ad alassio alle 13. Arriva il giorno dell'incontro arrivo ad alassio entro nel porto e come d'accordo gli chiamo per farmi spiegare dove rimane la loro barca. Li raggiungo a piedi e li vedo sbucare dalla coperta, mi accolgono a braccia aperte; lei ha un pareo color arancio in cui si intravedeva il perizoma e capezzoli turgidi lui camicia con manica corta e jeans. Ci presentiamo e mi offrono un aperitivo cosi si rompe il ghiaccio e intanto si parla di lei che è brasiliana (ora capisco per il lato "B"" fantastico) motori, macchine, barche un po ti tutto, finito di sorseggiare l'aperitivo causa commissioni non potevo rimanere con loro e cosi mi accingo ad uscire, nel frattempo mi invitano il giorno seguente a far un giro in barca solita ora e solito posto senza esitare accetto volentieri.Arriva il giorno seguente con molta cura preparo lo zaino salgo in macchina e li raggiungo, parcheggio raggiungo la barca che e già in moto per uscire dal porto, salgo li saluto e lei mi fa starada in coperta per posar lo zaino, risaliamo molliamo gl'ormeggi e si parte ci sediamo vicini e appena fuori dal porto si tirano su le vele, si naviga parecchio siamo diverse miglia fuori dall'isola gallianara. Decidiamo di fermarci lasciando la barca alla deriva lui si toglie il costume e rimane nudo lei in perizoma e in con il costume a slip ci sediamo vicini (lui lei io) e iniziamo a succhiare i capezzoli, che iniziano a farsi belli duri, e inizia a gemere solo che il mare e vento non era dalla nostra parte, cosi si riparte direzione porto rientrati e si son fatte le 4 mi chiedono se volevo andar a casa loro, per finir la giornata, risposi certamente saliamo in macchia e ci avviamo. Dopo 20 minuti di strada tortuosa parcheggiamo e vedo una casa immensa un rustico messo a nuovo, mi fanno strada entro vedo un salotto enorme divani in pelle caminetto tv da 32" con sky nel frattempo lei va a farsi una doccia, noi saliamo al secondo piano e mi trovo 4 stanze di cui una la loro con tv da 32" con sky una per gl'ospiti e due per vestiti e scarpe mi fanno salire ancora e arriviamo in mansarda piena di trofei di golf e bridge, ci accomodiamo sul divano schiaccia un pulsante e scende un telo bianco davanti a noi accende il video proiettore e mette un po di musica su sky. Curiosando in casa noto un colezione di film erotici di "TINTO BRASS" mi offrono da bere e lui va a far una doccia lei torna solo con l'asciugamano, e parliamo del caldo brasiliano, la cucina, le tradizioni, a un certo punto posa il bicchiere bruscamente mi guarda si inginocchia mi slaccia i pantaloni e mi inizia a succhiare il cazzo in maniera divina pian piano arrivo al divano e mi siedo ho il cazzo durissimo e lei mi dice che gli piace anche nel gusto. Nel frattempo sento salire il compagno ci vede e dice con un tono compiaciuto "aahhh avete gia cominciato" gli rispondo " eh non potuto dir di no" cosi si accovaccia anche lui e me lo succhia insieme a lei. Dopo diverse pompate lei vuole che mi sdrai per terra a gambe piegate ma aperte, cosi mi sdraio come ha detto lei, sul tappeto lui continua a succhiarmi mentre lei si siede sulla mia faccia gli lecco la figa ansima moltissimo, gode dice delle frasi veramente porche, sento che mi viene in bocca dopo svariati minuti di sesso orale mi sono stufato la volevo scopare si sposta mi da la schiena, si siede sul cazzo mentre davanti c'è lui in piedi che si fa succhiare. dopo una decina di muniti si gira ho il suo seno danti ha i capezzoli duri colgo l'occasione li mordicchio sento che geme ma lui da dietro gli chiede se vuole la doppia penetrazione gli risponde "che nel culo non lo vuole", con un sospiro scocciato si abbassa sento qualcosa di duro vicino al mio cazzo e gli dice "ok nel culo non lo vuoi ma due in figa non mi puoi dire no" un colpo secco ed entrato lei tira un urlo forte sento la figa strettissima ogni colpo che le diamo stringe i denti finche non si abitua; mentre la stiamo scopando da un bel po, si abbassa mi sussurra nell'orecchio "se è vero che sono passivo?" gli rispondo di "si", si rialza e con una faccia goduta mi fa un sorriso e mi da un bacio passionale con la lingua, si toglie da noi mi dice di mettermi a "pecora" mi lecca l'ano spingendo la lingua verso l'interno si bagno un dito e me lo mette dentro lo tira fuori e mi mette il secondo...poco dopo mi dice rilassati ed entra il terzo dito si gira verso lui e gli dice " e pronto, dai scopalo" mi prende da dietro e pian piano mi fa entrare il suo cazzo e grosso e mi fa abituare pian piano, man mano aumenta l'intesità e la profondità nel frattempo lei si e messa sotto di me e formiamo un 69 mi succhia il cazzo e io la figa, sto godendo da matti...lui ogni tanto tira fuori il cazzo lo fa succhiare a lei e me lo mette di nuovo dentro lei si toglie e va dal comodino vicino al divano apre il cassetto e prende un vibratore si mette davanti a me a gambe larghe si massaggia il clitoride mentre la lecco gode tantissimo e in pochi minuti mi squirta in faccia con la mano destra si strizza il capezzolo e con l'altra mi tiene la testa; si alza con il busto e bisbiglia qualcosa che purtroppo non ho sentito, lui mi sfila il cazzo lei va dietro di me prende il tubetto del lubrificante e mi dice " prima ti ho messo 3 dita ora vediamo quante ne prendi...". inizia a infilare 4 dita piano piano senza far avanti e indietro, sento entrare le sue nocche sfila la mano mi fa colare il lubrificante dentro e su tutta la sua mano la mette a formare un cuneo; nel frattempo lui e sul divano che si sta masturbando. Mi inizia a infilare le 5 dita mi sento aperto spinge la mano finche non arrivano le nocche, mi appoggia la mano sinistra sulla schiena e mi dice " resisti un pochino e vedrai come godi dopo" stringo i denti e pian piano molto lentamente entrano le nocche, sto godendo come non mai mi sentivo pieno gemevo e uralvo di godimento sentivo la sua mano nello stomaco. Ha iniziato a masturbarsi con le dita e intanto ha spinto ancora un po la mano dentro e arrivata al polso e da li mi ha riempito di complimenti mi prende il cazzo con la mano umida dalla sua figa e mi inizia a masturbare lui si alza si mette a cavallo di me, rivolto verso lei sborra sento qualche goccia colare sulle mie chiappe da li a poco godo anch'io senza avere un' erezione non ci credevo pian piano mi sfila la mano e mi guarda sussurrandomi ora per completare l'opera lecca!! senza obiettare gli lecco la mano e la ripulisco dalla mia sborra dicendomi che ero il primo che è riuscita a mettere una mano dentro con faccia goduta ed esausti ci alziamo tutti e tre e andiamo a farci una doccia mentre ci laviamo mi chiedono se voglio rimanere per cena, si erano fatte le 7.30 cosi ho accettato rimaniamo nudi durante la cena e solo dopo il caffè mi rivesto, li saluto sono ancora in contatto con loro e ogni tanto ci vediamo purtroppo sono di fuori e non sempre in liguria un bacio a P. e E.
1852
0
11 years ago
travnonpertutti,
19
Last visit: 2 years ago
-
il compleanno della moglie
esco dal bagno pronta mi gurda mi fa molti complimenti e mi chiede se ero disponibile ad accogliere la moglie con una bottiglia di "moet" nel culo stappata cosi quando la si toglieva colava lo champagne e potevano bere, che idea strana xo mi piaceva cosi mi bagno un pochino il buchetto e un po di fatica ed entra il collo, sentiamo che mette le chiavi nella serratura io mi piego a pecora ma con il viso sul tappeto lui la subito ad accogliere e la porta in salotto dicendogli auguri di buon compleanno!! tira un mezzo grido (forse perche nn se lo aspettava) si siedono sul divano gli chiede se voleva da bere?? lei annuisce allora scuote un po la bottiglia prende due bicchieri li appoggia dalle palle e man mano si riempiono sorseggiano lei gli dice ke un maialino che nn se lo aspettava, lui gli risponde ke e il suo regalo e guarda solo. Finiscono di bere lei si alza viene da me e mi dice lo sai che mi piace sottomettere quindi devi far quello che voglio io ma anche farmi scopare quindi devi essere anche un po attiva va bene??? cosi rispondo "SI". Allora cominciamo!!! togliti la bottiglia e seguimi!! eseguo l'ordine e la seguo alla camera da letto a gattoni, mi chiede di aiutarla a spogliarsi cosi l'aiuto lei si toglie la parte sopre io mi occupo di gonna calze e scarpe, finito torniamo in salotto lei era completamente nuda molto molto bella si siede sul divano accavalla le gambe e mi ordina di leccare i piedi eseguo l'ordine tra l'altro aveva un anellino al piede molto eccitante, passati una decina di minuti si alza mi chiede di alzarmi di stare in piedi si mette davanti alla tv e inizia a succhiarmi il cazzo molto delicatamente che man mano aumentava l'intensità con la sinistra si teneva al mio cazzo ormai duro, con la destra si toccava. Quando eravamo tutti e due eccitati lei si sdraia sul tappeto tirando il mio cazzo verso la suo figa, cosi la penetro alla "missionaria" dopo una decina di munuti cambiamo posizione si mette in posizione fetale e la penetro di fianco, (la mia preferita) continuo fino a quando nn sta per venire che si alza mi fa sdraiare si siede dandomi la schiena inclinandola a 45° verso di me neanke una decina di colpi urla di piacere mentre dice guarda quel porco di mio marito che si sta segando. Una volta finito il suo amplesso si alza mi dice sussurrandomi ora tocca a te godere va in camera da letto e arriva con uno strap on nero e mi dice questo lo usavo con le amiche di mio marito o con le altre coppie ora lo uso con te. L'aito a indossarlo mi metto a pecora con il viso per terra, prende il lubrificante unge bene il mio buchetto, infila uno poi 2 dita lubrifica il fallo e molto delicatamente me lo fa entrare, inizia a darmi del colpetti leggeri man mano aumenta l'intensità, sto godendo con una matta perche e il fallo non era tanto grosso ma lo sapeva usare con una dea; mi dice che non dovevo godere ora che aveva in servo per me una sorpresa. Passati una 15ina di minuti si ferma si toglie lo strap on e va verso la cucina e arriva con un bicchiere da vino e una tazza, si accovaccia sulla tazza e fa la "pipi " mi guarda e mi dice ora l'assaggio, poi la lecchi come una cagna mentre ti masturbo; cosi fece l'assaggia e mi dice ke era buona me la mette davanti alla faccia cosi inizio a leccare aveva un sapore amarognolo pero ero talmente eccitata che se sapeva di sterco l'avrei leccata. Un paio di minuti non restitevo piu gli dicevo sborro!! sborro!! mi mette il bicchiere del vino sotto al mio cazzo cosi ne ho riempito 1/4 si alza io mi siedo distrutta va dal marito masturba anche lui che viene nel bicchiere una volta finito beve tutto il suo contenuto sorridendo dice evviva i miei 46 anni e non sentirli divertendomi piu di quando avevo 20 anni!!!! si avvicina a me mi prende per mano e mi dice andiamo a farci una doccia cosi io mi spoglio entriamo nella doccia assieme io insapono lei e viceversa ci asciughiamo e mi chiede molto gentilmente visto anche l'ora se volevo fermarmi a cena, impossibile rifiutare. Finita la cena ritiro i miei vestitini e li saluto ringraziando della serata ma ribattono subito grazie a te che sei venuta perche non sapevo che regalo farle a mia moglie. FINE un saluto a P......o e G......aCome ogni mattina mi alzo faccio le cose quotidiane, ( colazione, accendere il pc, ecc.) guardo la posta e vado sui siti che sono registrata, su uno dei vari siti non un messaggio interessante che diceva " Ciao spero di non disturbarti son il lui di coppia e vorrei far un regalo di compleanno alla mia ragzza siccome e periodo di crisi mi chiedevo se eri disponibile per questa cosa qua?? ti ringrazio in anticipo e spero di ricevere la tua risposta". Dopo che lo letto ho riflettuto sulla tematica dell'incontro come poteva venire e cosi gli rispondo alle mie condizioni (non incontro a scatola chiusa) che volevo un scambio foto via mail, skype anche per vedere se rientravano nei miei gusti, cosi decidiamo di sentirci via skype. ci sentiamo diverse volte, scambiando foto di lei (davvero molto carina) e mi raccontava che tempo fa gli ha confessato una fantasia che voleva provare a farlo una trav o trans ma non escort o di strada, solo che oggi giorno trovare una trans nn escort o di strada e molto dura. Ci mettiamo d'accordo ora e luogo (perche io in giro da trav nn esco ancora quindi mi dovevo preparare) che ad accogliermi c'era solo lui e la moglie arrivava piu tardi dal lavoro, gli voleva far una sorpresa; arrivo a destinazione un bella palazzina salgo su mi apre la porta la casa molto carina e accogliente lui a modi di fare molto gentili, mi spiega piu o meno come avviene l'incontro e se mi andava, cosi accetto. Vado in bagno mi inizio a preparare intanto sento lui che accente la tv.
9397
0
10 years ago
travnonpertutti,
19
Last visit: 2 years ago
-
prendere il sole
Settimana scorsa come ogni domenica mi preparo per la mia mezzo giornata di sole in pace e tranquillità depilazione intima gambe scelgo che perizoma mettere anche il sex toy (bisogna sempre averne uno dietro).Una volta finiti i preparativi mi vesto jeans maglietta esco e vado a prendere la macchina, mi diigo al mio solito posticino vicino a casa 3 / 4 km parcheggio scendo faccio il sottopasso e poi salgo su per gli scogli cerco un posticino tranquillo dove poter essere sdraiata comodamente, una volta trovato mi siedo e mi inizio a spogliare per ora sono ancora sola ma sono anche le 10 di solito arriva gente piu tardi. Una volta tolta i vestiti rimango in perizoma nero tipo “farfalla” con un po di retina davanti che si intravedeva il mio pisello mi metto la crema solare per evitare scottature cosi mi sdraio sull'asciugamano e mi rilasso un po. Dopo un paio di minuti vedo in lontananza una persona pensando che era anche lui per la stessa cosa “sole” cosi per essere piu provocante di quando potevo essere decido di usare il sex toy cosi chiunque passava poteva notarlo prendo un po di saliva mi bagno il buchino prendo il “butt plug” in acciaio largo 4,5 cm senza farmi notare piu di tanto scosto il perizoma lo punto e piano piano mi ci siedo sopra e con una spinta lo faccio sparire e rimane in vista il brillantino viola fuori. La persona che ho visto in lontananza sta passeggiando verso di me ma io continuo a far finta di nulla dormire o guardare il cellulare, noto che ogni tanto si ferma si guarda in torno e continua a camminare sempre verso di me, io continuo a far i fatti miei. Noto che e quasi dietro di me si sofferma a guardare il mio lato b e con gesto (l'ho fatto apposta ma ti faccio credere che non e vero) gli cade l'asciugamano che ha in spalla sulle mie gambe con modo di far gentile mi chiede immediatamente scusa dicendo che era il vento gli rispondo ci mancherebbe figurarti lo vedo e mi rimetto a testa in giu sul cuscino sento che e vicino a me si siede sullo scoglio vicino al mio mi inizia ad accarezzare le gambe molto lentamente mi provoca dei brividi su tutto il corpo sembrano mani di un massaggiatore pulite senza un callo o grezze sa dove toccarmi man mano sale con le mani io continuo a far finta di nulla alterno tra cellulare e riposarmi sento che mi massaggia i glutei mi allarga le natiche nota ovviamente il mio giochino che e dentro non dice nulla continua a far quello che sta facendo mi massaggia accarezza mi dice se ho freddo (forse vedendo tutti quei brividi) gli rispondo di no che era lui a provocarmi questi brividi mi prende il perizoma me lo vuole sfilare lo aiuto inarcando il la schiena rimango nuda con il butt plug dentro mi allarga le gambe prende il mio cazzo lo mette sotto che lui da dietro vede culo palle e cazzo mi accarezza e massaggia al punto che mi provoca una erezione con una mano mi allarga una chiappa e con l'altra molto delicatamente mi prende il sex toy lo sfila piano piano che manco me ne accorgo. Dall'altra parte noto che sale altra gente ma a me non da fastidio ragiono molto (se ti piace guarda se non ti piace girati), una volta tolto il sex toy ho il buco un po largo tenendo un plug di 4,5 cm e normale, si tuffa con la faccia mi lecca prima in mezzo sotto sopra al buco poi dentro e fuori inarcola schiena per mi piace come lo fa mentre lecca fa entrare un suo dito lo fa sparire sento le sue nocche lo tiene dentro non stantuffa ma lo muove come se dentro ci fosse la rotellina del mouse io per non dargli corda da (stronza) continuo a far i farti miei tra l'altro ricevo una telefonata mentre lui e impegnato dietro. I curiosi si fanno sotto hanno il cazzo in mano ma rimango ferma a ricevere le attenzioni mi continua a muover il suo dito dentro e leccare per un attimo lo tira fuori ne punta due molto dolcemente le fa entrare le ricevo tutte fino in fondo le muove sempre e lecca da farmi impazzire fino a farmi uscire il liquido preiaculatorio spostando la testa scorgo che ha il cazzo fuori duro sembra bello tutto depilato come piace a me mi giro a guardare il mare lui si alza si mette sopra di me appoggia il suo cazzo sul mio buco ma ci son le sue dita dentro ma lo lascio fare man mano leva le dita e spinge il suo cazzo dentro ora inzia a far su e giu ci son tutti gl'altri che guardano si stanno masturbando nel veder come mi sta facendo il culo per rendere il gioco piu bello mi allargo le chiappe e poco dopo mi metto a pecora sento le sue palle attaccate al mio culo mi sta martellando in modo dolce da non farmi male ormai dal mio cazzo un continuo uscir di liquido pre spermale a un certo punto si ferma leva il suo cazzo metto il dito mi dice di far la brava che mi piacerà appoggia la punta del suo cazzo spinge fa un po male ma resisto anche lui mi chiede ti tener duro cosi stringo i denti sento che esclama ecco brava cosi ohhhhhh aveva messo il suo cazzo piu un dito dentro il mio culo ha iniziato a far su e giu piano per abituarmi poi sempre piu veloce e sempre piu lunghe dentro e fuori dentro e fuori in meno di 10 minuti mi ha portato all'orgasmo senza sfiorarmi il cazzo ho goduto senza essere toccata o masturbata lui esclama con un tono di dispiacere “nooooo non devi godere le tue contrazioni mi portano anche a me all'orgasmo” cosi una decina di colpi sfilail cazzo ma lascia il suo dito dentro mi sborra sulle chiappe sfinito anche lui e da quelli che ci guardavano parte un applauso di compiacimento sorrido mi sdraio lui prende il sex toy me lo rimette piano lo tengo dentro che un piacere ha delle salviette con se mi pulisce dal suo sperma mi ringrazi e sorridendo gli dico PREGO e se ne va via lasciandomi li continuando a prendere il sole.
3778
0
8 years ago
travnonpertutti,
19
Last visit: 2 years ago
-
il Nostro Piacere (1)
la cagnetta è in ginocchio e bendata.
Io sono davanti a lei, il Mio P. entra e si mette dietro di lei, inizia a farle domande interpellandomi.
Mentre le fa domande la tocco e godo sentendo com'è bagnata
Le lecco i capezzoli, le labbra, i fianchi con la punta della lingua.
La faccio alzare e la stendo sul letto a pancia in su.
Io e il Mio P iniziamo a leccarla insieme, incrociando le Nostre lingue.
La palpiamo facendole sentire tutta la Nostra pesantezza e passione.
La facciamo andare fuori di testa.
Mi sposto, vado vicino al Mio P.
Lo bacio. Mi si struscia addosso mentre con una mano accarezzo i fianchi a lei.
Glielo prendo in bocca e glielo succhio da morire.
La sua cappella enorme mi fa impazzire, impazziamo e lei lo sente.
Torniamo su di lei e rincominciamo a leccarla ovunque.
Le entriamo nella figa insieme.
Sentire le mie dita affiancate a quelle del Mio P nella sua figa mi fa schizzare di cervello.
Mentre la masturbiamo con le Nostre dita, ci baciamo, poi ci abbassiamo e baciamo anche lei.
La faccio girare dall'altra parte, a pancia in giù.
Riprendo in bocca il cazzo del Mio P mentre la palpo tutta.
Il Mio P si mette dietro di lei e inizia a montarla, facendole sentire il suo bel cazzo.
Io sono davanti a lei che la bacio accarezzandola.
Lei gode.
Il Mio P esce dalla sua figa fradicia, io mi metto a gambe aperte davanti a lei e me la faccio leccare fissando negli occhi il Mio P.
Il Mio P le viene su tutta la schiena mentre vengo anche io, grazie alla lingua della mia cagnetta e al godimento totale del Mio P adorato soddisfatto.
Le spalmo il seme del Mio P su tutta la schiena, per essere stata brava.
1927
0
11 years ago
Walls,
76/86
Last visit: 10 years ago
-
il Nostro Piacere (2)
cagnetta entra nella stanza.
Senza dirle niente le facciamo capire che non c'è bisogno di parlare e iniziamo a spogliarla, accarezzandola un pò e baciandola appena affianco alla bocca.
Lei è agitatissima ed inizia ad eccitarsi molto.
La stendiamo sul letto a pancia in su.
Il Mio P si siede, mentre io inizio a toccarla e leccarla un pò dappertutto.
Le do baci sulle labbra, dolcemente, le accarezzo il seno, i fianchi, la sua piccola fighetta bagnata.. sussulta.
Il Mio P si alza, mentre lei è ancora stesa, mi alzo anche io e ci baciamo, mentre lei ci guarda.
Noi la guardiamo con tenerezza.
Il Mio P la fa girare ed inizia ad accarezzarle il culo, mentre io la bacio sulle labbra aspettando sia lei ad aprire la sua bocca per infilarle dentro la lingua.
Intanto la palpo ancora, le lecco il collo e il seno e si bagna come una spugna.
Il Mio Padrone le infila il cazzo mentre io la bacio.
Io mi siedo davanti a lei e apro le gambe.
Intimorita si abbassa e inizia a leccarmela.
Il Mio Padrone è bravo e la fa impazzire, così che lei inizia a leccarmela sempre meglio e con una delicatezza assurda.
Il Mio Padrone mi fa mettere a pecorina, con la mia faccia rivolta verso il Suo cazzo.
Inizio a leccarglielo, mentre cagnetta me la lecca ancora.
Mi giro e il Mio Padrone inizia a montarmi mentre io la bacio sulla bocca.
Lui si abbassa e iniziamo a baciarci insieme. Apoteosi.
Le faccio segno di mettersi seduta e inizio a leccargliela mentre il Mio Padrone mi sfonda. Veniamo tutti e 3 come dei pazzi.
1545
0
11 years ago
Walls,
76/86
Last visit: 10 years ago
-
Una coppia Simpatica
Attraverso comuni amici ho conosciuto Sara e Davide, una coppia davvero simpatica.
Lei carina alta 160cm, con qualche kg in più, grosse e sode tette ed un accento piacentino, col la “R” arrotata che al suo solo parlare già mi veniva il cazzo di marmo. Davide poco più alto di lei, un pò in sovrappeso appassionato di foto. Una coppia normale insomma ma con cui abbiamo passato, e passo ancora, davvero delle eccitanti serate.
La prima volta ci siamo visti a casa mia. Per l’occasione musica soffusa e l’immancabile Bublè allo stereo. Abbiamo iniziato a parlare del più e del meno raccontandoci storie divertenti, parlando dell’amico comune e ridendo come pazzi… insomma la serata procedeva talmente bene senza sesso che mi “stavo facendo persuaso”, per dirla con Montalbano, che la serata sarebbe finita lì.
Non facevo ancora bene i conti con la voglia di cazzo di Sara, la quale ad un certo punto (e sorprendendomi anche un pò…) si toglie le mutandine facendole scivolare da sotto la mini di jeans che faceva il paio con una camicetta bianca semitrasparente per lanciarmele, prima di spalancare le cosce mostrandomi la sua bella figa… Guardando il marito poi disse “Che dici, a Carlo piacerà la mia micetta?”…
La micetta in questione era meravigliosa: a pelo nero, rasata a forma di triangolo e con due labbra carnosissime…
Per non essere da meno anche io mi tolsi i pantaloni e le mutande, mostrandole il cazzo già svettante ed eccitato per la succulenta visione della sesso di Sara…era magnetica e mi sembrava di mangiarla con gli occhi.
Evidentemente anche Sara pensava che il mio uccello fosse magnetico perchè appena vicino me lo afferrò e comincio a succhiarlo con passione e voracità…lo insalivava tutto per poi percorrerlo dalla punta fino alla base…era una vera maestra…
Di li a poco ci siamo avvinghiati in un succulento 69 permettendomi così di assaporare la sua bella figa gonfia di voglia e di piacere, cosa che feci a lungo, facendola godere con la lingua per poi infilarle il cazzo fino in fondo alla fregna che ormai era un lago di piacere. Mentre la montavo con colpi secchi e decisi, affondandole il cazzo fino in fondo osservavo le sue grosse tette che si muovevano all’unisono con le mie spinte, sentivo il suo respiro affannoso e denso di goduria, le sua mani che mi percorrevano la schiena per poi afferrarmi per i glutei spingendomi verso di sè… era un vulcano sul punto di esplodere. Cosa che fece varie volte durante la serata urlando come una forsennata mentre godeva con il mio cazzo che le strusciava il clitoride, oppure a pecora mentre glielo sbattevo in culo schiaffeggiandola sulle chiappe sode e tirandola per i capelli.
Proprio mentre la inculavo sono venuto anche io inondandole la schiena di sborra….
La nostra prima serata fu bellissima, ma non fu l’ultima (anzi, tra una settimana li incontrerò ancora…) ed appagante.
Andarono via quasi all’una di notte, non prima che Sara pretendesse di regalarmi il pompino della buonanotte…CHE DONNA!
All’indomani la mia vicina di casa 79enne mi chiese se per caso la sera prima non mi fossi sentito male, perchè aveva sentito delle urla come di mal di pancia…
2452
0
11 years ago
Hector_1978,
32
Last visit: 4 years ago
-
Giovanni e Letizia…
…sono una coppia eccezionale. Lei bellissima donna di circa 30 anni, appariscente e sensuale, felice e cosciente di esserlo. Lui di bella presenza, timido all’inizio ma poi molto simpatico e coinvolto nei nostri giochi.
La mail di cui ho parlato precedentemente è stata scritta da Giovanni e spiega bene la dinamica del loro amore. Io per loro ero il terzo elemento che mancava loro, il pezzo di puzzle necessario per rendere la loro vita sessuale soddisfacente e realizzata.
Con loro ho passato delle bellissime serate fatte di sesso ma anche di giochi cerebrali divertenti e inattesi. Una sera sono andato casa loro per il caffè dopo cena e, prima sorpresa, salendo incrocio Giovanni sulle scale che mi dice “Arrivo subito, vado a comprare le sigarette. Sali pure, Letizia ti sta aspettando”.
Arrivato al loro appartamento trovo Letizia in vestaglietta sexy che lasciava immaginare molto e indossava un girocollo di perle con orecchini coordinati. Bevemmo il caffè e facemmo due chiacchiere, tra un complimento ed un altro da parte mia. Ad un certo punto le ho chiesto il perchè ti tanto sfoggio di gioielli e Letizia mi confessò che era parte di un gioco tra lei e Giovanni. Quel girocollo significava che quella sera Giovanni era totalmente sottomesso ai suoi e ai miei voleri…
A queste parole io risposi con una occhiata eloquente, poi sorrisi e pian piano mi avvicinai, le slacciai la vestaglietta e le sussurrai “bhè allora approfittiamone”…
Quando arrivò giovanni ci trovò avvinghiati in un gustoso 69… la mia bocca si affondava avida nella sua fica morbida e rasata di fresco…bevevo i suoi umori, leccavo il suo clitoride e il buco del culo come se fosse l’ultima cosa che avrei voluto fare mentre lei si riempiva la bocca del mio cazzo. Avevo un erezione talmente potente da essere dolorosa. Il cornuto alla visione si abbassò i pantaloni e cominciò a menarselo, Letizia lo guardò dal letto e gli fece un sorriso, poi il segno delle corna….
Proseguimmo nei nostri giochi per un sacco di tempo, era tanta l’eccitazione che ricordo solo dei flash…lei che mi incita a scoparla a pecorina mentre le tiro i capelli…lui che prima lecca il buco del culo di Letizia e poi le apre le chiappe perchè io possa incularla per bene… Giovanni e Letizia che si baciano mentre la scopo a pancia sotto… le parole oscene di Letizia “scopami bene e fai vedere come si fa a quel cornuto”…”ahhh questo si che è un cazzone come si deve”…”Cornuto…sei il mio cornuto, lo sai vero”… era una situazione eccitante, bellissima ed insolita.
Ed ancora più insolita, anzi unica, è stata la fine della serata. Letizia mi chiese di sborrarle addosso, sulle tette e sulla fica, cosa che feci con grande soddisfazione poi chiamò a sè il marito e gli disse “e ora lecca tutto, porco”… Stavo vivendo un sogno, e deciso a non perdermi l’attimo mi avvicinai alla bocca di Letizia col mio cazzone e ordinai a Giovanni“ed ora lecca il cazzo che fa felice tua moglie”…incredibilmente lui obbedì e così mi ritrovai le loro bocche che si intrecciavano sulla cappella… una meraviglia.
Poi ci rivestimmo, io e Letizia fumammo una sigaretta mentre il cornuto disteso sul divano guardava una partita su Sky e tornai a casa.
3275
0
11 years ago
Hector_1978,
32
Last visit: 4 years ago