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il primo appuntamento
Questa è una storia realmente accaduta quando avevo 18 anni...Conosco una ragazza , il suo nome è rosy parrucchiera mia coetanea all'epoca dopo 4 chiacchiere in un bar pomeridiano rimaniamo d'accordo che ci saremo visti la sera per uscire.lei una bella ragazza rossa di capelli (non originale) seno abbondante alta circa 1.65 m e un bel corpo .inizialmente pensavo ad una serata tranquilla, al primo appuntamento non avrei mai immaginato che.....Arrivo sotto casa sua alle 21 sale in macchina e iniziamo a girare alla ricerca di un posto per andare a bere un drink, dopo una oretta usciamo dal locale e io le chiedo dove volesse andare, lei tranquilla e molto sicura mi dice: perchè non andiamo a farci una bella scopata.....oddio il mio ormone mi sale subito al cervello e a quel punto andiamo in un bel motel vicino a varese, vasca idromassaggio..Una volta entrati lei inizia a baciarmi e a togliermi i vestiti, cosa che faccio anche la se to molto carica, le bacio i capezzoli e inizio a leccare le sue grandi aureole rosee.man mano con la lingua passo alla pancia e mi avvicino alla sua bella f.... rasata completamente ( per me era la prima volta non trovare neanche un ciuffetto)..... io sono amante clitoride e con le mani e la lingua gioco un pochino con lui, rosy sempre più bagnata ansima e mi rigira sul letto per un bel 69..oddio penso ..... non capisco più niente la sua lingua girava la mia capella, leccava e succhiava era proprio un pompino con i controfiocchi.Mi alzo e la giro a 90..... ecco adesso le appoggio la nia cappella sul suo spacco e lei fradivia mi esorta a metterlo dentro.... piano piano fukri e dentro fino in fondo, il mio dito lo bagno bene con la saliva e lo appoggio a suo culetto per vedere la sua reazione, appoggiae entrato in un baleno lei sempre più ansimante ....io non resisto lo tiro fuori e la inondo seno pancia faccia .....continua....
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10 years ago
saturno1,
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il primo appuntamento part.2
Ahhhhhhh con i corpi sudati e bagnati ci facciamo un bel idromassaggoo.... giusto il tempo di ricaricare lw pile.....chiacchieriamo e allp stesso tempo guochiamo con i nostri corpi...... lei mi dice adesso facciamo una cosa che adoro e vorrei fare ti va??Andiamo di là e spalanchamiamo le tende e persian3.. voglio farmi guardare!!!!!Ai ai l'eccitazione ssle e con essa anche.....usciamo dalla vasca nudi e eccitatissimi lei si sdraia sul letto a gambe aperte verso la finestra la sua fighetta bella e slabbrata vuole essere leccata "slurp slurp".nella speranza che qualcuno veda la faccio girare alla pecorina e vado avanti a leccare sia la fighetta che il suo buco dek culo anchesso molto accogliente" per sua ammissione".La serata prosegue e nessuno.sembra sbirciare ne da vicino ne da lontsno.... noi cmq giochiamo lei si fa prima inculare e scopare da vera vacca....Peccato che nessuno si sia fatto avanti.......
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10 years ago
saturno1,
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Last visit: 1 month ago
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la mia collega
La storia che voglio raccontarvi ha come soggetto (oltre a me) la mia collega..... "inteso perche facciamo lo stesso lavoro ma in due sedi differenti"Michela ha 3 anni più di me è una bella donna capelli castai àa mezza schiena, una 3 di seno un bel culo sodo magra. Ci conosciamo una sera ad un aperitivo e subito invece che vederla normalmente me la immaginavo in camera da letto, non avevo la minima idea che si potesse realizzare pa mia fantasia quindi anche nei giorni e mesi seguenti più che chiacchierae di lavoro e qualche rara battuta qui e li non si faceva e di conseguenza non c'era il presupposto per una sana trombata.una sera eravamo rimasti al tavolo soli e abbiamo iniziato a scherzare cercando di indovinare i titoli dei brani che sentivamo alla radio in palio c'era il pagamento di un bianco .... via uno e due e tre senza accorgerci avevamo fatto le 22 .... un pò brillo le chiedo se gli sarebbe pia iuto andare a cena....lei seccamente mi dice no ma specifica che il venerdi seguente sarebbe stata ben felice di venire con me a patto che durante l'aperitivo non avrei dovuto far capire a nessuno che saremmo usciti.Finalmente arrivato il giorno fatidico andiamo come ogni week a farr l'aperitivo nel solito locale con i soliti amici, e alla fine rimaniamo ancora una volta soli, ci accordiamo sul da farsi e ci diamo appuntamento da lì a 10 minuti in un parcheggjo lontano da ochi indiscreti.arrivati lei sale sulla mia macchina lei trova 3 orchidee e già felice andiamo a cena in un bel ristorantino scelto da me ovviamente in u posto dove a poca strada avremmo eventualmente trovato un bel motel..la cena inizia bene e prosegue meglio lei si scusa per il rifiuto precedente e mi dice di essere fidanzata, il suo compagno fa il manager in una multinazionale ed è sempre in viaggio ma quel giorno sarebbe arrivato e di conseguenza non saeebe potuta uscire.finita la cena facciamo una pass3ggiata e tra una vhiacchiera e l'altra finalmente l'avvicino a me e la bacio.ok torniamo a casa che si è fatto tardi mo dice, io un pò sconsolato l'accompagno allw macchina e dopo un altro bacio mi sussurra che se avessi voluto l'indomani ci saremmo potuti vedere.continua....
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10 years ago
saturno1,
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Last visit: 1 month ago
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Una calda sorpresa
Il pomeriggio scorreva nella consuetudine dei giorni precedenti ; il crepuscolo incalzava e la città si stava preparando ad accogliere la serata per regalare sorprese inaspettate o abitudini nelle quali piacevolmente piace farci coccolare.Il traffico premeva le auto verso le proprie mete e noi dentro scatole di metallo e pneumatici,perfetti sconosciuti che abbracciamo lo stesso asfalto come amanti che si incontrano la prima voilta.
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12 years ago
wolverine2012,
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Il Bar dei Vecchietti
Questo e’ una storia realmente accaduta ,risale primi anni 90 io Avevo vent'anni moro fisico magrolino basso di statura senza nessun pelo con un bel culetto a mandolino. Avevo avuto sempre interesse per le ragazze ma anche per gli uomini più grandi di me. Avevo provato con alcuni miei coetanei giochi di seghe e qualche pompini ma niente di particolare. Nel culetto m’infilavo tubetti vari ma mai un cazzo vero. Era estate faceva caldo e sono uscito Con un pantalone corto ma aderente che mi accentuava le mie curve. Appena finito gli studi e giravo nelle varie aziende in zona a consegnare. Corriculum ma per il momento mi dicevano Che non avevano bisogno. Camminando nel mio paese piccolo del nord con la maggior parte abitato Da persone anziane mi trovo in un parco pubblico. Avevo molta sete e intravedo una piccola bocciofila frequentata da vecchietti. Entro e mi dirigo Verso il bancone del bar e vedo un gruppo di vecchietti che stanno giocando a carte che mi stanno tutti Osservando dalla testa hai piedi con stupore E malizia. Siccome a me piace essere osservato da maturi come loro mi viene un’eccitazione dentro e mi appoggio al bancone del bar E inarco la Schiena per fare vedere meglio il mio culetto bello rotondo e sodo. In quel momento mi sentivo imbarazzato ma allo stesso tempo una troietta in calore. A un certo punto uno di quei vecchietti si alza dal tavolo di gioco e mi affianca al bancone del bar e ordina un bicchiere di vino, Io ero impaurtito Perché unico giovane nel locale a un certo punto mi guarda, mi fa' un sorriso e mi dice: ciao bello . Rispondo buongiorno e lui mi dice: ma dammi Del tuo sono cosi' vecchio? lui era un uomo alto con delle mani e dita grosse spalle larghe e buttando l'occhio in basso ho visto che aveva un pacco grosso e secondo me lo aveva mezzo duro. Io rispondo no signore sembra molto giovanile lui sorride e mi accarezza il viso. Mi dice cosa ci fai qui' di bello? Gli rispondo avevo sete con questo caldo e mi volevo rinfrescare. Il vecchio mi dice: stai cercando lavoro? gli rispondo si magari ho girato per due giorni ma non ho trovato nessuno che mi prende. lui dice: mi dispiace da vedere oltre che un bel ragazzino mi sembri sveglio e volenteroso, Cosa hai studiato ? sono diplomato perito meccanico. Ah capisco io ho bisogno di una persona che mi dia una mano in campagna, anche se non è il tuo ramo se vuoi, ti posso fare lavoretti tranquilli e poi ti pago bene. A quel punto in testa mi arrivavano vari pensieri strani, ma pur di lavorare. gli risposi : si va bene poi mi adatto in qualsiasi lavoro. molto bene mi rispose mi consegno un bigliettino con indirizzo e numero di telefono e mi disse ti puoi presentare domani mattina alle 10 cosi' ti spiego tutto. io lo ringraziai e quando sono uscito dal BAR dopo un paio di passi mi sento chiamare e mi volta era uno dei vecchietti del tavolo che mi chiama, sorpreso, mi avvicinai e mi consegna un biglietto piegato e a voce bassa mi dice: leggilo quando sei a casa, e se ne ritornò nel bar. Incuriosito appena svoltato nella via, aprì il biglietto e rimasi a bocca aperta e allibito di quello che c'era scritto . Aprì il biglietto e diceva cosi': Ciao bello... siamo un gruppo di anziani tra i 55 e 65 anni che erano a sedere nel tavolo del bar quando sei entrato e noi giocavano a carte Ci siamo tutti voltati per ammirare il tuo bel culetto da troietta. Vorremmo organizzare una festa in una casa in campagna isolata che ha un uno di noi, e ci piacerebbe giocare con te. Naturalmente nella Max riservatezza pulizia e senza forzature. Se t’interessa in fondo al biglietto c'e il numero di casa di uno di noi. Mi raccomando telefona sabato ore 11 perche siamo tutti uomini sposati e non vogliamo casini. Wow non ci potevo credere cosa mi era proposto....avevo sempre sognato un gruppo di vecchi porci che mi scopavano, allo stesso tempo avevo paura perché mi potevano rompere il culo. Nel mattino seguente chiamai al telefono quel signore del bar che mi aveva offerto il lavoro e in mattinata presi l'auto e raggiunsi casa sua nella periferia del paese. Mi accolse a braccia aperte e comincia a farli qualche lavoretto nel giardino e in casa e in campagna .era un uomo molto gentile e premuroso nei miei confronti Mi trattava come se fossi un figlio. Ma in quel giorno avevo sempre in testa quello che mie era stato proposto con eccitazione e allo stesso tempo timori. immaginavo di succhiare e leccare i cazzi di quei vecchi porci e io che mi masturbavo. I giorni passavano velocemente e stava arrivando sabato e non sapevo ancora di telefonare oppure di lasciare perdere. Io nel culetto ero in sostanza vergine e avevo paura di sentire dolore, inoltre che i miei genitori venivano a sapere che suo figlio era una checca. Arriva Sabato mattina e trovando una scusa con i miei genitori prendo auto per cercare una cabina telefonica isolata che nessuno mi vedesse. dopo aver girato per 10 minuti trovo una cabina isolata in fondo a una via, parcheggio velocemente e vado dentro al gabbiotto. avevo il dubbio di chiamare o no ma con la mia eccitazione che avevo adosso prendo il telefono e chiamo il vecchietto che mi aveva dato il numero. ero in perfetto orario alle 11 , squilla il telefono con ansia adosso e risponde pronto ? io: ciao sono il ragazzo del bar dell'altro giorno. ah ciao come stai? io bene e lei? dai non darmi del tuo , ci speravo che mi chiamassi, io e i miei amici abbiamo visto che sei una bella giovane troietta . il calore!!! ummm..siete dei porcellini da come ho capito! si esatto , ascolta ti presenti stasera ore 21,30 via xxxxx bello pulito e profumato ok? ok va bene ma devo prendere con me preservativi e creme? no tranquillo abbiamo tutto noi a stasera bello ciao. arriva la sera faccio una cena leggera e una bella doccia rinfrescante e mi pulisco bene il mio buchetto anche dentro con un bel clistere. saluto i miei genitori che erano in sala a guardare la tv e con una scusa gli dico che mi devo trovare con una mia amica. Era già buio presi l'auto e mi dirigo verso indirizzo che mi avevano dato. il posto era a 10 km dal mio paese era abbastanza tranquillo cosi' nessuno che conoscevo poteva vedermi. Finalmente arrivo percorro una strada sterrata e in fondo vedo una casa di campagna poco illuminata .... Davanti a casa erano presenti 4 auto e mi salì subito l’adrenalina pensando che erano un bel po' di anzianotti. suono il campanello e mi apre il vecchietto che avevo parlato al telefono e di dice:buonasera bellissimo accomodati e seguimi... io lo seguo e mi porta in una camera da letto al piano terra ma gli altri non li vedevo , mi fa accomodare e mi dice: ora ti spogli nudo e indossa queste calze autoreggenti nere ....quando sei pronto io sono fuori dalla porta che ti aspetto ok? mi spogliai tutto nudo con un’eccitazione e allo stesso tempo timore di quei vecchi porci che cosa mi potevano fare su di me ,indossai le calze autoreggenti. Stavo bene avevo proprio un bel fisico giovane e pelle vellutata come una troietta. apri la porta e il vecchietto che mi aspettava rimase a bocca aperta e mi disse: cavolo ma sei bellissima e molto eccitante. Seguo il vecchietto e mi porta in una sala grande con caminetto e luci soffuse e qualche candela molto bella come atmosfera. mi dice di mettermi in ginocchio sul tappetto e di chiudere gli occhi e di aprigli quando lo diceva lui. io eseguo i suoi ordini e con tanta ansia chiudo gli occhi. dopo un paio di minuti mi dice di aprire gli occhi , e cavolo vedo il gruppo di vecchietti del bar , erano in 6 tutti nudi con il cazzo in mano. ma guardandoli bene c'era anche il vecchietto dove lavoro da lui...e ci guardiamo negli occhi e divento subito rosso in viso con tanto imbarazzo e non avrei pensato che era un porco maiale come loro in quanto durante il giorno con lui non mi avevo fatto avance e neanche toccato. lui mi fece l'occhialino e mi e mi diede un bacio a distanza. ero molto eccitato e loro mi si avvicinano e comincio a succhiarli il cazzo ad uno a uno e con le due mani segavo...avevano varie lunghezze di cazzo alcuni corti ma grossi altri lunghi e sottili ma quando mi si avvicina a me il vecchietto del lavoro ...wow era il piu' grosso e lungo del gruppo gli comincia leccarli le palle poi con la lingua sulla cappella bella grossa e rosea ...lui godeva e mi diceva che ero una troietta bocchinara . intanto gli altri mi toccavano e baciavano il tutto il corpo ....ero in estasi totale e avevo gia' il buchetto bagnato e il cazzo duro. poi mi metto alla pecora e uno si inginocchia e mi lecca il buco di culo e mi sega il cazzo mentre io ho succhio due cazzi in contemporanea l'atmosfera era già calda e sentire quei vecchi bavosi porci mi faceva godere come una troia e mi sentivo posseduto. poi venne il momento che quello dietro da me mi sparge nel buchetto una crema fredda e in quel momento mi ero irrigidito e avevo un po' di paura. lui mi tranquillizza dandomi la lingua in bocca...ummmm baciava molto bene . appoggia il suo cazzo grosso ma non lungo nel buchetto e lentamente lo inseriva io sentivo le pareti della mia figa anale aprirsi , era una sensazione bellissima e godevo ma non sentivo dolore ...ma subito dopo me lo infila tutto dentro e sento un dolore forte e faccio un urlo che rimbomba nella sala . comincio a lacrimare dal dolore ma appena il buchetto si è adeguato al cazzo sparisce il dolore e diventa goduria , lui comincia a pompare come un porco e continuo a sbocchinare gli altri a rotazione. dopo poco uno sento che sta per venire e con la mia lingua gli lecco velocemente da cappella ...all' improvviso sento vari schizzi di sperma che mi innondano la lingua e la faccia . il porco maiale godeva tanto e mi diceva troia puttana ti piace il mio sperma....poi mi prese la testa e mi infila tutto il suo cazzo in gola. sento il suo cazzo pulsare dentro la mia bocca e inizio a avere spasimi di vomito, ma per fortuna lo tira fuori,e con sorpresa mi sborra un'altra volta in faccia, , wow il vecchio aveva una quantità di sperma mai visto dato l'età. il mio viso e ricoperto di sperma denso che mi colava sul petto. il vecchietto che mi scopa da dietro sento che aumenta il ritmo e mi schiaffeggia le chiappe ormai diventate rosse e dicendomi troia,puttana ,vacca succhia cazzi ora ti sborro in culo .... infatti dopo poco sento lui godere come un maiale e mi innonda il culo pieno di sperma e da tanto che ne ha fatta mi cola dalle gambe..... Poi uno si sdraia sul tappeto e mi dice di andare sopra di lui , aveva un bel cazzo grosso ma non lungo tutto peloso in corpo...mi metto a smorzacandela e piano piano lo infilo nel buco gia' allargato...ummmm cavolo era bello duro e grosso faceva fatica a entrare ma uno di loro da dietro mi sparge altra crema e prima impunto la bella cappella grossa e lo infilo piano....wow sento le pareti del culetto allargarsi ancora di più ma ero talmente eccitato che riesco a infilarlo tutto dentro urlando di piacere , sentivo dal mio cazzo uscire del pre sperma . comincio a andare su e giù e la goduria aumentava sempre di piu' , e gli altri intorno che si segavano. il porco godeva e comincio a baciarlo nel petto peloso e cominciamo a limonare in maniera frenetica. a voce alta comincio a dire : dai scopami vecchio porco sono la tua troia puttana sfondami il culo voglio altri cazzi, e subito dopo due mi mettono il cazzo in bocca . in bocca . il porco che mi scopava era talmente eccitato da possedere in culo il mio bel corpo che anche lui mi sborra dentro...sento un fiume di sperma caldo che mi allaga le viscere anali. io all'istante faccio una copiosa sborrata sul sul petto senza menarlo era una cosa mai successa ma bellissima. gia' tre vecchietti avevano già sborrato ero a metà dell'opera....ma anche se avevo sborrato il mio cazzo era ancora duro come il marmo. cambio posizione mi fanno sdraiare sul tappeto e due mi tengono le gambe aperte e due a rotazione comiciano a scoparmi come dei forsennati , avevano il cazzo piu' lungo ma non grosso come il primo...e intanto io mi sego.... il mio vecchietto del lavoro mi mette il suo cazzo in bocca e mi dice : dopo tocca a me puttana , sentirai il mio cazzone dentro alla tua bella figa anale , io annui con la testa e gli dico: si lo voglio tutto dentro vecchio porco bavoso e comincio a farli un pompino e sento gia' il pre sperma che esce il sapore molto forte ma dolce ... dopo 15 minuti i due porci che mi scopavano mi dicono di mettermi alla pecora e di allargare le chiappe. non capivo cosa volevano fare pensavo che mi mettevano i due cazzi nel culo, ma per fortuna non è stato cosi' mi avrebbero rotto il culo. mi misi alla pecora e il mio buchetto gia' largo e ben visibile. i due porci cominciano a segarsi e sento che urlano di goduria , subito dopo avverto degli schizzi di sperma sulla schiena e poi mi innondano in quantità mai vista il culetto e il buchetto...ummmmm bellissimo sentivo tanto sperma caldo sul mio corpo e culo che mi colava dalle gambe. poi finalmente arriva il momento del ultimo vecchietto con cui lavoro da lui, io ancora alla pecora mi dice: ora tesoro tocca a me , ti metto alla crema il tuo buchetto deve essere molto lubrificato non voglio farti male, io mi tranquillizzai , e comincio a a menarmi il cazzo ancora duro. sento la sulla bella cappella grossa che mi impunta il buco.....e mi dice: sei pronta troietta in calore bocchinara? io dissi: si maiale lo voglio tutto dentro e farti godere come un porco bastardo. la cappella comincia a entrare piano piano nel buco e quando e' riuscita a entrare sentii un brivido nella schiena e un dolore mai sentito ,urlai forte e uscivano le lacrime dai occhi .....ma subito dopo mi diede il colpo finale spinge tutto dentro e si ferma il dolore lentamente si attenua e comincio a godere un casino ....e gli dico : dai porco comincia a pompare voglio sentirlo tutto....e lui mi dice: certo lurida troia puttana ecco servito. in quel momento comincia a scoparmi con un ritmo moderato ma lo sentivo fino in gola il suo cazzone , da vedere sarà stato 20 cm..... lui godeva e mi insultava e mi dava delle sberle sulle chiappe...cavolo era bellissimo godevo ancora di piu' rispetto all’inizio ...e dopo poco mi sparo una sega galattica e annaffio il tappeto di sperma. dopo un paio di minuti sento che il suo cazzo pulsa e sta per venire ...aumenta il ritmo e mi scopa come una toro in calore. mi dice: sto per sborrare vacca puttana eccola... e poi sento come se uno mi avesse inserito un tubo dell'acqua calda su per il culo, una sborrata favolosa. lo tira fuori e dal mio buchetto esce una fontana di sperma misto sangue.... ma non contento mi dice di inginocchiarmi e di succhiarli il cazzone, era ancora duro il suo sapore di sperma era buono e con la lingua comincia a leccargli la cappella. il vecchio ricomincia a godere e mi dice: troietta leccami anche le palle , io con la lingua gli lecco le palle con quel pelo bianco ed erano belle grosse ...cazzo godeva come un porco bavoso...e mi eccitava tanto sentirlo godere il mio vecchio titolare.... a un certo punto gli lecco ancora la fessura della cappella e sento uno schizzo di sborra potente sulla lingua che arriva a innondarmi la fronte i cappelli e il viso....wow....avevo una maschera di sperma. lui mi dice: sei stata bravissima puttana da quando ti abbiamo visto al bar non avevano dubbi che eri una troietta il calore bocchinara. tutti si misero ad applaudire e mi sentivo una star del cinema porno. il mio corpo era ricoperto di sborra , e il buchetto era in fiamme ma il dolore si stava attenuando. mi alzo e bacio tutti con la lingua questi 6 vecchi porci . ma uno mi dice: credi che sia finita? pensai cavolo che cazzo voglio fare ancora ero gia' sfinito. allora dico : che cosa volete farmi ancora maiali? mi dice il vecchietto che penso era il padrone di casa: se vuoi vieni fuori nel retro della casa che ti vogliamo fare la doccia dorata. io subito non capivo che cosa fosse ma mentre ci incamminavamo uno mi dice: tranquillo ragazzino ti vogliamo solo pisciare adosso. la cosa mi incuriosiva e mi eccitava allo stesso tempo. arriviamo fuori e c'era un bel giardino con vasi di fiori e piante , io tutto nudo ma era in piena estate e di notte faceva ancora caldo. mi dice: mettiti in ginocchio . io mi inginocchiai e tutti si misero intorno a me. poi cominciarono a pisciami in faccia , io provai anche ad aprire la bocca e con la lingua assaporare l’urina dei porci era molto aspra e quasi mi faceva vomitare , infatti uno mi dice: mettiti alla pecora e allarga le chiappe troia. lo feci e mi pisciano tutti dentro al culo e nelle chiappe...ummmm era bello in mezzo al giardino nudo con le calze autoreggenti nere ormai inzuppate di urina . finito mi alzai e andai in bagno a farmi una bella doccia rinfrescante. uscito dal bagno vedo il vecchietto che lavoro per lui mi bacia in bocca e mi dice : ti aspetto domani al lavoro , che ho altre cose da farti fare. ma questa e un 'altra storia......
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1 year ago
pedros,
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La Madame e lo stallone
Due giri di chiave, si apre la porta di casa ed entra Avvolta in spendidi aderenti pantaloni neri, e la gambe fasciate da stivali neri con suola rossa. Il rigonfio inguinale tradisce il suo stato di estremo eccitamento. La Madame si muove con passo sicuro, Il rumore dei tacchi segnala i suoi spostamenti. Gira per casa, appoggia le chiavi si avvicina alla camera da letto ed entra."scusami per il ritardo tesoro, ma sai come siamo noi donne ce ne abbiamo sempre una. Spero tu non ti sia annoiato nel frattempo, mon amour". Lo stallone e' sdraiato sul letto. Avvolto in una camicia di forza e da un natrso plastificato che gli cinge le braccia, ha il busto impachettato. Le gambe avvolte in collant con le caviglia unite e bloccate da un giro di nastro grigio fosforescente.Il collant aperto all'altezza del'inguine da cui fuoriesce il membro dello stallone legto con un corda rossa che gli seziona i testicoli estremamente sensibili ed esposti. Ai piedi un paio di decolte' con tacco 12' bloccate con delle corde. Intorno alla vita ha una corda che gli scende tra le natiche per fasciargli le cosce appena al di sotto delle natiche. Le chiappe sono cosi' ben rigonfie ed esposte......incapucciato con gli occhi coperti, e' imbavagliato con una calza che gli cinge la bocca selvaggiamente conferendogli una espressione quasi sorridente.Lei si avvicina, gli scopre gli occhi e mentre con le sue unghie affillate gli accarezza i testicoli e il glande pulsante, si avvicina al suo viso e gli sussura: "leggo il terrore nei tuoi occhi e fai bene perche' fra poco avremo un atmosfera molto calda qua dentro. Non so bene ancora cosa ti faro' di preciso, ma ti assicuro che alla fine sarai uno straccio, un manzo mansueto, uno stallone in lacrime. Hai capito bene cazzone?" e gli serra i coglioni fra le sue unghie."annuisci caro per farmi capire che sei daccordo, se non vuoi che ti strappi questi testicoli gonfi di sperma" prosegue "ero gia' eccitata al pensiero di questa giornata ma devo dire che questo quadretto mi ha fatto bagnare ulteriormente. In pratica sono gia' fradicia. Fammi un po veder come ti muovi che mi piace". Lo stallone comincia ad ancheggiare ed agitarsi goffamente sotto la presa ferrea di madame che gli sorride compiaciuta. "Bene fra poco ti agiterei ancora di piu'. Ho in serbo dei giochetti divertenti per te e sopratutto per me. Annuisci caro. Tutte le volte che mi rivolgo a te devi annuire, altrimenti ti strappo i coglioni. Sono stata chiara?" e alzando il tono della voce "sono stata chiara?" Lo stallone mugola e annuisce. "Direi che la mia amica ha fatto un lavoro eccellente ed e' stata gentile a prestarmi questo bell'animale. Poi la chiamiamo insieme per ringraziarla. Ma prima qualche piccola dettaglio. Prendiamo questa bella corda di canapa, ci facciamo un cappio e la infiliamo prorpio al di sotto della tua bella cappella. Ecco Proprio cosi' la'" spiega Madame tirando fuori lavsua bella linguavtra una parola e l'altra. "Serrare bene e voila' ti ho preso a lazzo". Con il glande impiccato, Madame comincia a tirare e rilasciare l'estremita' del cappio. Il membro dello stallone comincia ad oscillare come una verga impazzita e diventa sempre piu' gonfio."Ecco vedi come mi piace manovrare e gestire i cazzi belli grossi degli stalloni. Mi piace ingabbiarli, metterli le briglie. Ridurvi a feminuccia e farvi diventare delle vere e proprie troie. Un giorno ti faro' cavalcare anche dalla mia trans di fiducia. Ti assicuro che e' una vera e propria amazone" sottolinea Madame."Bene, bando alle ciance, e' ora di riscldare l'ambiente. O meglio piu che l'ambiente le tue natiche, direi" e prosegue "come vedi hai le natiche legate e non e' un caso. Cosi belle esposte si scaldono meglio. Le battero' sino a quando saranno cosi rosse da non poterci appoggiare la mano. Sai come si fa con il ferro da stiro per capire se e' ben caldo" sorride dolcemente madame "Ecco.....una volta riscaldato......l'ambiente....... e non solo, andiamo avanti com il resto del programma. Sei daccordo mon amour?" lo stallone annuisce. " bene vede che cominci a capire come funzionano le cose, perfetto" sorride compiaciuta Madame." bene innanzi tutto controlliamo che il bavaglio non si sia allentato, ma anzi sigilliamolo meglio. Mi piacciono i mugolii degli stalloni che si lamentano e si dimenano. Anzi mi piacerebbe vedere qulche lacrima e sentire qualche singhiozzo a dire il vero." escalama con un gigno crudele madame.Madame gira lo stallone prono, si siede sulle sue caviglie, e dopo essersi ben accomodata e resasi conto di aver bloccato lo stallone, afferra il frustino da amazzone e comincia ad assestare frustate sulle natiche. Ad ogni colpo lui inarca la schiena ma lei continua con cadenza regolare: "uno, due , tre, quattro.....facciamo serie da dieci va bene caro? Annuisci per favore....ecco cosi' va bene. Questo serve per renderti piu' mansueto. E' un metodo infallibile sperimentato anche su stalloni molto indisciplinati."Quando le natiche sono belle rosse madame accarrezza le chiappe, col palo della mano prima, con le unghie poi....."credo ci sia bisogno di un altra ripassata" lo stallone cerca di liberarsi ma lei ripiglia a battere. " ti ho detto che devi annuire. Adesso te lo faccio sanguinare questo culetto"La madame riprende a battere con la solita cadenza sino a quando le natiche non sono ardenti."Bene credo tu abbia capito la lezione, e mi pari molto piu' mansueto. Sei pronto, anzi pronta per diventare la mia giumenta, la mia vacca, la mia troia. Spesso tu dai, bene oggi tu ricevi. Aspetta diamo prima una galoppattina al tuo cazzo" Dopo averlo messo supino, comincia a strattonare il glande "Yeah yeah galoppa galoppa stallone. Hai un bel cazzo e dei coglioni belli sodi. Poi, piu' tardi, mi prendero' cura anche di quelli" sorride madame strizzando l'occhiolino.Tirandolo per il cordino legato al glande del cazzo, lo fa alzare, e le fo accomodare a quattro zampe davanti ad uno specchio con le chiappe belle esposte. Gli bacia caldamente con la lingua le due chiappe e sussurra "bene adesso ci prendiamo cura del tuo bel buchetto, che tra poco non sara' piu' tanto buchetto,......te lo assicuro" Indossato un guanto tipo chirurgo, fa schioccare la plastica come se si apprestasse ad un intervento chirurgico. Comincia quindi ad unguettare il buchetto indifeso dello stallone. "Ecco cosi un bel po' di vasellina, prima un ditino, poi due, affondiamo e trapaniamo ben bene. Mi piace e mi eccota da morre preparare questi buchetti per la deflorazione.....Piace anche a te vero? Bene. Adesso indosso il mio bel cazzone e lo preparo"Madame si piazza davanti allo stallone, indossa lo strap on sopra i pantaloni, lanciando sguardi ammiccanti, stringe le cinghie, invasselina il dildo con fare sapiente, lo maneggia come se fosse un cazzo vero. Poi si muove con passimsicuri dietro lo stallone, allarga le natiche dello stallone con due dita e sussurra "Ecco questo e' uno dei momemti che piu' mi eccita e preferisco, il buchetto pulsante, quasi ansimante dello stallone, bello unto pronto ad essere sverginato. Tu laggiu' ignaro, di quello che ti succedera'. Se hai pazienza un secondo la tua curiosita' sara soddisfatta. Ecco ti punto il mio bel cazzo sul buchetto.....lo senti vero, senti la punta fresca e oleosa...adesso spingo dolcemente.....senti come scivola dentro. Sai perche' scivola dentro cosi?bene? Perche' da ora sei un vacca una vera troietta......via si parte, si stantuffa, al galoppo yeah yeah""Cominciamo con cento stantuffate ..uno due tre..." e proseguendo come impazzita nella sua cavalcata, Madame arriva a cento stantuffate."Bene siamo a cento. Adesso rush finale, per farmi colare alla grande" Madame comincia a stantuffare vorticosamente sino a quando esclama "ecco ci sono quasi,...si si si...ancora qualche colpetto,.....vengo vengo che meraviglia ti vengo nel culo troia che non sei altro."Finita la cavalcata madame si spoglia. Sotto i pantaloni rivela uno stupendo stringivita a cui sono agganciate delle meravigliose calze stile retro'. Indossa quindi un paio di scarpe raffinate dal tacco vertiginoso e si accomoda davanti allo stallone ancora prono con il culo colante, a cosce larghe facendo esplpdere le sue labbra turgide e rigonfie di umori."Mi riassetto un po' qui davanti a te, se non ti dispiace" esclama con aria civettuola toccandosi i capelli e muovendo la testa "La cavalcata mi ha un po' scombussolata" continua.Si riacconcia i capelli, con aria soddisfatta, si strofina un po di lucidalabbra, e si acarezza le albbra con la lingua, quindi si passa un ditino fra le cosce e se lo ficca in bocca: "sublime" esclama sochhiudendo i suoi grandi occhi."Bene adesso chiamiamo la nostra amica e nel frattempo tudevi essere cosi' bravo e carino da farmi squirtare con la tua lingua...chiaro troia? Bene"Madame si accomoda sul letto, si appoggia comodamente alla spalliera splanaca la cosce mostrande tutto il suo splendore e trascina la bocca dello stallone tra le sue cosce. Gli toglie il bavaglio e sussurra "Ora come un bravo cagnolino mi fai colare come una vera vacca......voglio squirtarti in bocca......quindi datti da fare e bada bene di non deludermi. Io ti guido la testa tu fai lavorare bene la lingua."Mentre lo stallone sotto la guida sapiente delle mani di Madame si da da fare con la lingua nel tentativo di farla squirtare... Madame esclama: "bene continua cosi', fai lavorare quella lingua con dolcezza, fammela sentire bene sul clitoride, giraci d'intorno poi scendi e affonda arriva bene sino in fondo,....ecco, bravo, cosi' che mi fai colare. Mi raccomndo tutte quello che esce dalla mia fregna lo devi ingurgitare .....ci siamo capiti vero? Ok, nel frattempo che tu mi sollazzi, chiamiamo la nostra amica per non farla stare in pensiero."Madame compone il numero "Ecco squilla, da libero, vediamo se puo' rispondere tra un godimento e l'altro....ciao cara, come stai? Qui siamo in piena attivita'. Come? E' qui, fra le mie cosce che mi sta lavorando di lingua. Gli vedo il cazzo e le palle che sono veramente enormi. Era tutto perfetto. Lo avevi preparato benissimo. Purtroppo non te lo lascero' tanto in buono stato. Lo sai che quando ho uno stallone fra le mani lo riduco uno straccio....ormai mi conosci. Comunque dopo qualche giorno sara' riutilizzabile, niente di irreparabile te lo assicuro E tu come stai? Hai un bel maschio tra le mani? Bene allora ce lo facciamo insieme. Organizziamo. Ho voglio di scopare prima con te e poi con un bel cazzo. Mi raccomando una cosa raffinata come sai fare tu. Allora a piu' tardi ......mmmmmh come lecca questo stallone. No per adesso non me lo sono ancora chiavato. Fino ad ora mi sono dedicata solo al suo culetto, ora mi faccio il resto. Ciao tesoro a dopo."E dopo aver colato un paio di volte "aspetta che ti voglio fare una bella pisciata in bocca". Madame fa sdraiare lo stallone con il volto verso l'alto si siede a 'spegnimoccolo' sulla bocca di lui e lo irrora con il suo nettare dorato ed esclama in preda al godimento: "Ah che bello, senti che meraviglia il rumore della cascata, pipi' mista a godimento.""Bene adesso fammi sentire la tua cappella, ecco te la punto tra le mie labbra rigonfie e poi bene falla andare piano piano solo la cappella. Ti dico io quando affondare. Ecco ancora cosi' cosi' bene sto per colare dai affonda ora svelto.......stantuffa datti da fare, aspetta che ti afferro per i testicoli. Voglio sentirli bene, mi piace guidarti per i coglioni che stanno, per esplodere."Lo stallone continua a statuffare mente Madame continua guidarlo per i testicoli.E quindi "Aspetta che mi inumidisco il culetto, tu continua fottere, non fermarti mai, altrimenti mi fai arrabbiare davvero. Ok, aspetta te lo estraggo e via adesso mettimelo nel culo.....entra piano, cosi' bene......fermati, aspetta.......ok adesso spingi,......con delicatezza. Senti che bello fa un po' di attrito ma entra inesorabile. Vai inculami sino ale palle. Guarda, osseva la fica libera, vedi come e' rigonfia...ci vorrebbe un'altro bel cazzone, vedi come ansima......su svelto toglilo dal culo e rifottimi con la cappella...dai che coliamo, si che coliamo." e cosi' in questo turbinio di umori e stantuffi Madame ficca la sua amano sulla bocca dello stallone, gli accarezza le palle e lo sente esplodere dentro di lui tra i suoi mugolii e le urlabdi madame. "Bene stallone, mi ha fatto colare, adesso pulisci tutto, leccami bene culo e fica neanche una goccia ne deve rimanere e fai veloce che devo scappare"Ripulito tutto madame si riveste il fretta. Bacia lo stallone sulla fronte e gli sussurra: "sei stata una brava troietta avremo da divertirci insieme.....ciao tesoro." e se ne va.
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12 years ago
mikythepusy,
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mia zia e il suo corpo
Vi voglio raccontare la storia improvvisa che mi e' capitata con ,la sorella di mio papà , zia ANNA , ero molto legato a lei mi ha sempre trattato come un principino e stravedeva per me . Al sabato m’invitava a mangiare a casa sua e a volte voleva che dormissi da lei , era una gran bella figa bene in carne ,un bel corpo formoso e un bel lato b ,lei notava che io lo sempre osservata in maniera piacevole e con interesse ma non mi ha mai fatto notare che poteva esserci una reciproco interesse fino a quando lei un giorno nel periodo estivo prima che partissi per le vacanze,mi invito' ad andare al mare con lei a prendere un po' di sole e mi regalo' un costume e volle che lo provassi , mi aveva sempre detto che avevo un bel corpicino, premetto che sono un tipo da palestra e mi piace la cura del corpo .La situazione mi prese un po' infatti quando usci' dal bagno in costume e lei vide come mi stava ,ebbi una leggera reazione e un po' di eccitazione tanto che lei mi disse come va? ,ti vedo un po' adisaggio o mi sbaglio? ma guarda come ti sta bene questo costume e venendo verso di me mi disse che bella forma che hai davanti sorridendo , lo so ho un bel nipote e sorridendo di nuovo mi disse , ora vedrai il costume che ho comprato per me e mi dirai,dovevo aiutarla ad allacciarsi il due pezzi potete immaginare il mio cazzo a vedere la zia in costume .Una volta pronti andammo al mare con la sua auto e li sapendo che mi piaceva massaggiare mi chiese se potevo spalmargli la crema abbronzante sulla schiena e io accettai tranquillamente e mentre massaggiavo mi disse ma lo sai che sei proprio bravo con queste mani xche' non vieni a casa qualche giorno e non mi fai un bel massaggio ?e io rispose certo zia basta che mi dici quando sei libera e vengo a casa.La giornata ideale arrivo presto il marito di mia zia era a lavoro e tornava la sera e lei mi chiamo' e mi recai a casa e quando arrivai lei si fece trovare gia' pronta in accappatoio come le dissi , la cosa che rimasi colpito e che non mi aspettavo di trovarla già pronta .Una volta tolto l'accappatoio rimasi di nuovo colpito lei era in costume stavolta col due pezzi e col perizoma e mostrava un bel lato b sodo ,cosi' la feci sdraiare sul lettino e poi incominciai a massaggiarla ,poi accesi delle candele e misi un po' di musica soft , il mio massaggio consiste nell'eseguire una serie percorsi energetici su tutto il corpo con olio, dopo una 20 di min. di massaggio sentivo il corpo della zia molto caldo fino a quando lei non si giro' verso di me e mi disse sento caldo ti da fastidio se mi tolgo il pezzo di sopra e io risposi,fai pure , e li mi colpirono molto i suoi capezzoli molto grossi e notai che era eccitata visto che erano diventati molto rigidi . lei mi sussurro' mi piace quando mi sfiori attorni i seni e cosi' continuai il mio percorso fino a quando lei non mi presa la mano mia e l'appoggio' sul suo seno e poi con l'altro avvicino il mio capo verso il suo capezzolo dicendomi voglio che mi baci qui e io al posto di baciarla le leccai il capezzolo dicendogli si zia mia piaci mi sei sempre piaciuta sei una bella figa ,te la vorrei succhiare “ mi ha preso per mano e allargando le gambe sul lettino mi disse vieni su , accendi la luce del comodino e sfilami lo slip aprendo le cosce e mostrandomi una figa molto carnosa e gia' umida e mi disse : "annusala ,leccala , non deve sapere di saponetta , non deve puzzare , ma deve sapere di figa “ l’ho aperta leccandola con falsa timidezza , mi teneva il capo per guidarmi , ho infilato la lingua leccandola..…. si muoveva piano ma si gustava la lingua . mi accarezzava la testa e poi porco sei capace di leccarla , l’avrai fatto a qualche tua amichetta “ ha aperto le gambe bene e mi sono tuffato ciucciandola , cercavo il clitoride, se l’è aperta con due dita prendilo in bocca e ciuccialo , ma succhialo bene , forte, forte “ se la godeva la zia , muoveva il culo come se stesse chiavando,sei un porco ma mi piace , succhiala bene “ tanto ho fatto e succhiato che l’ho fatta venire con suo grande piacere , aveva il viso felice , il suo addome sobbalzava , come,si è calmata mi ha fatto sedere a cavalcioni su di sé “ vieni avanti “ , dopo quella leccata di figa era teso duro e vibrante e mi disse fammi vedere se e' come penso si e' abbassata mi sbottono' i pantaloni e mi li abbasso' ,poi mi abbasso' le mutande e mi disse mmm ce ce l'hai grosso e doppio che bel cazzone , lo guardava con occhi vogliosi “ com’ è bello duro , infilamelo in bocca “ con una mano spremeva i coglioni , “ chiavami la bocca , non avevo più paura a farle vedere che qualcosa sapevo fare , le ho chiavato la bocca , con la lingua mi leccava la cappella avvolgendola e gustandola .porco , non vieni mai , mi fa male la mandibola smanettalo un po’ e fallo sborrare “ tra i suoi risucchi e la mia mano , le ho riempito la bocca di sborra che si è gustata ,dopo quando mi sono ripreso ,mi chiese di scoparla per bene dicendomi ti faccio divertire , devi mettermelo in tutti i buchi voglio proprio insegnarti tutto quello che piace ad una donna “si girava per farsi abbracciare e stringere , prendeva in mano il cazzo di sasso e se lo metteva tra le cosce contro la vagina , stringeva le cosce e si muoveva avanti e indietro ,incominciai a penetrarla con delle penetrazione profonde, arrivo' ad un orgasmo violento e mi disse ma sei bravo a muoverti che bravo... """ meriti un bel premio “"", si giro' e mi disse infilalo dietro lo so che l'hai sempre guardato il mio lato b e non me lo feci dire due volte e glielo infilai tutto tra le chiappe e con movimenti lenti e profondi e poi veloci sentivi che lei godeva e si toccava la vagina e dopo un po' arrivo' da parte sua un'altra orgasmo , poi giro' si abbasso' di nuovo e' prese il mio pene in mano , baciandomi la cappella , la stringeva tra le labbra , me l’ha ciucciato fino a godersi un poderoso bocchino , la sborra le usciva dai lati della bocca e con un dito se la rimetteva dentro . aveva il viso felice “ beata gioventù che bella sborrata e come me la sono gustata mi disse . Un altro giorno la scopai alla grande lei si fece trovare pronta e si distese sul letto si mise bene a figa aperta e con due dita l’ha spalancata “ dai , vieni dentro vediamo cosa sai fare “l’ho infilato tutto in un sol colpo “ no così in fretta , infila solo la cappella e fammela sentire bene , poi vieni avanti un po’ per volta , adesso vai fuori e ricomincia “ pensate che tortura , stavo così bene in quel forno…io ero con le braccia tese , se l’è preso in mano infilandoselo , mi fermava e lo strizzava con la figa , è andata avanti così fino a che tutto era dentro la sua vagina che pulsava convulsamente “ zia , hai la figa che freme mi hai fatto godere , non riesco più a controllarmi “ hai visto come si fa a far godere una donna ? “ devi farglielo gustare , lo deve desiderare , vedrai dopo come ti fa chiavare e adesso infilalo tutto e divertiti “ mi sono messo a braccia tese e alternavo infilate corte e profonde , avevo una voglia pazzesca e la trombavo alla grande , le sbattevo il mio ventre contro il suo , si gustava il cazzo , era ad occhi chiusi , ogni tanto sussurrava qualcosa e poi è esplosa in un “ luca vengo , vengooo “ mi ha letteralmente lavato il cazzo con i suoi spruzzetti , ma anch’io le ho fatto dei bei lanci di sborra ,adesso però mi devi lavare , ho dentro la tua sborrata “ si è sistemata e l’ho lavata bene ….siamo andati a letto nudi , ero agitato , la baciavo il viso, le succhiavo le tette , le accarezzavo la figa “ sei diventato bravo luca voglio un bel bacio sulla figa “ ha alzato le ginocchia aprendo le cosce e quella figona si è spalancata . mi sono tuffato baciandola , leccandola , mettevo dentro anche il naso , la sentivo gemere , ansimava mi accarezzava la testa "mi piace luca" , mi stai facendo godere , lasciati fare ancora un bel pompino poi vai viami ha fatto sedere , si è inginocchiata , mi baciava la cappella turgida e violacea , smanettandola , si leccava le labbra poi l’ha preso in bocca , amici , quando penso a zia , penso a quel pompino , il più bello della mia vita , non me ne ricordo uno più ingordo . muoveva la bocca velocemente , mi spremeva i coglioni finchè le ho scaricato i primi lanci potenti , se l’è sfilato accogliendo i lanci sul viso , aveva il viso sorridente “ bravo luca me lo sono goduto ....dopo un po' i nostri incontri si sono diradati , qualche volta me la sono scopata ancora . ma da allora mi piacciono le donne mature e portati bene , intendo donne che anche a 45 anni hanno un bel corpo tonico .
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10 years ago
bellogrossoxx,
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Messer Domenico
Declamando dal palcoscenico,
dolce messer Domenico,
con intima fierezza,
ponendo da parte un attimo ogni mia timidezza,
spero nessun s'indigni nel legger questa riga,
ma io con sommo gaudio le donerei la ....
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12 years ago
AdamDTS,
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Il satiro
Se la brama della dama,
è aumentare la sua fama,
nel mostrare il panorama,
non può certo lamentarsi,
se un satiro invadente,
che con fare impertinente,
senza il minimo imbarazzo,
vuol offrirle del sollazzo,
con l’ausilio del suo…
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12 years ago
AdamDTS,
32
Last visit: 3 hours ago
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E MUSTAFA' ALI' MI DISSE....TU TRANQUILLA.....IO APRIRE TUO BUCHETTO......PIANO PIANO!!!!
TU ....TRANQUILLA.....IO APRIRE TUO BUCHETTO....PIANO, PIANO!!!!!!Sono queste le dolci e rassicuranti parole che ho sentito sussurrarmi all'orecchio una sera di luglio di alcuni anni fa quando il mio povero e inviolato buchetto di giovane trav senza esperienza, fu rotto, devastato e lacerato da una enorme cappella nera posto all'apice di un tronchetto di carne duro come il marmo che a tradimento si infilò di botto dentro il mio tenero canale anale facendomi vedere .....le stelle, in una serata senza luna!!Era un VU"....CUMPRA!!! senegalese di nome MUSTAFA' AlI'' che in estate percorrono le spiaggie della penisola per piazzare mercanzia. Lo avevo conosciuto in spiaggia la mattina in localitò Capocotta a sud di Terracina sul litorale laziale, dove sotto l'ombrellone leggevo un romanzo d'avventura. Ero andata in spiaggia da trav, con parrucca bionda, reggiseno e tanga per cui mi aveva subito notato da lontano e si era fatto avanti per propormi alcuni oggetti per il trucco femminile . Ebbe l'accortezza, con discrezione, di srotolarmi ,mentre succhiavo un "calippo" un fresco ghiacciolo al gusto banana, nascosto alla vista tra foulars e asciugnanani, un enorme pene penzoloni che a riposo misurava senza esagerare 25 cm. figurarsi in erezione... Non esitai un attimo, facendo finta di mercanteggiare per non richiamare l'attenzione ed eccitato dal suo aspetto muscoloso, dalla bellezza dei lineamenti, dal suo colore ed odore gettai via il calippo e infilai senza esitare in bocca accogliendolo tra le mie esperte e morbide labbra di velluto la sua nera cappella che inizio, ai primi succhi e risucchi a gonfiarsi a dismisura .Non avevo mai visto nulla del genere e abituato alle normali cappelle locali mi sembrava avere tra le labbra la cappella di polifemo, la più grande cappella del pianeta.Mi ero limitata per un pò a lucidarla e leccarla a baciarla con delicatezza con labbra e lingua ma poi lui iniziò a spazientirsi e afferratami la testa a due mani iniziò a spingere con forma il membro in profondità.Devo dire che, forse, consapevole delle dimensioni del suo membro, la sua spinta fu graduale e questo mi consentì di farla scorrere trattenendo il respiro fino in fondo alla gola.Le mie labbra scivolando lungo l'interminabile asta dura, arrivarono fino al pelo, oramai solo le palle erano fuori che premevano sul viso.Cominciò subito dopo delicatamente a pompare su e giù e il membro inumidito dalla saliva, scorreva senza problemi lungo tutto la gola.Mii sembrava di essere linda lovellace nel film gola profonda . La mia gola era calda e anche l'ugola faceva la sua parte sollecitando a sua volta la cappella ad ogni passaggio.I denti pur non stringendo, per non far male, mordicchiavano di tanto in tanto la carne anche per "far capire" all'interessato che le mie capacità di lavorare "in apnea" si stavano esaurendo ed era necessario arrivare presto ad una conclusione.In effetti non trascorse moto tempo che iniziarono le contrazioni del muscolo e a getti caldi cominciò a schizzare copiosamente ed emettere gemiti di piacere HHAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!......io.....VENIREEEEEEEEE!!!!!!TUÂ CICCOLINAAA......TU TROIAAAAAAAAAAAA!!!!Dovetti bere tutta la sua sborra calda senza....fiatare...poichè nel venire si era irrigidito e le mani spingevano con forza il membro nella mia gola.Sfilato finalmente il suo membro gocciolante di piacere mi regalò un borsello con il completo per il trucco dicendomi di prepararmi per bene per la sera quando al ritorno mi avrebbe dato...."la seconda mano"....questa volta al mio culetto che lo eccitava molto essendo di un bel bianco luccicante che al sole nel confronto con la sua pelle risaltava molto.Me lo palpeggiò per un pò senza farsi notare infilandomi un dito nel buchetto già eccitato per provarne la morbidezza e consistenza e per verificarne le condizionii,Si accorse subito di avere a che fare con un trav alle prime armi senza esperienza, per lui ero una verginella in confronto alle tante trav e trans battone che si era certamente fatto dato le sue qualità fisiche non comuni e per le dimensioni del suo membro.Non appena andato via mi si avvicinò un tizio il cui aspetto era l'esatto contrario di Mustafà Alì, piccolo, con barba e baffi ,fisico scarno direi obsoleto con in testa un ridicolo cappello in paglia che gridando cocco....cocco bellooooo!!! mi fece delle avences.Lo mandai a quel paese e lo allontanai a brutto muso lanciandogli dietro una "ciavatta" di quelle in legno per intenderci che tutti chiamano zoccole!!Evitai appositamente per tutto il giorno di restare al sole per non scottarmi e mi preparai per l'incontro serale.In effetti dopo il tramonto arrivò da solo e senza mercanzia.Mi disse che era meglio andare in un posto sicuro quindi mi portò tra le dune e la vegetazione.Al riparo da occhi indiscreti dopo avergli praticato un pompino di benvenuto anche per portarlo alla massima erezione che avvenne senza fatica, mi strappò il tanga e il reggiseno mettendomi completamente a nudo, il seno che ho sempre avuto per natura ben sviluppato arrivando a misurare con cure adeguate creme e massaggi una quarta abbondante si mostrò nel suo splendore e iniziò ad accerezzarlo a massaggiarlo delicatamente.La sua lingua scorreva sui capezzoli oramai turgidi che presto finirono tra le sua labbra carnose .Li mordicchiava, li tiracchiava con i denti, con maestria, senza far male, delicatamente e questo mi procurava fremiti di piacere, mi faceva sentire una vera donna.Dopo il lavoretto al seno ero quasi stordita dal piacere e a questo punto che mi posizionò a pecorina ma con l'accortezza di avere il culetto più rialzato del solito facendomi appoggiare con le braccia a terra, voleva essere sicuro di avere il buchetto all'altezza giusta per il suo membro.Preso le misure appoggiò l'enorme cappella sul buco indifeso. Al contatto, timorosa, cominciai d'istinto a stringerlo irrigidendo lo sfintere ancora integro che è, come noto il muscolo attivo dell'ano. MUSTAFA' se ne accorse e piegatosi su di me dolcemente, stringendomi il seno penzoloni delicatamente dal basso cominciò a massaggiandolo, con l'accortezza di tenere in posizione di"sparo" il suo "cannone",e mi sussurrò all'orecchio amorevolmente per tranquilizzari, di stare serena che avrebbe fatto tutto in maniera dolde e delicata, tu tranquilla......io aprire tuo buchetto......piano, piano, piano!!!!!A quelle parole cosi' dolci e rassicuranti non resistetti ed ancora eccitata mi lasciai andare. All'istante, MUSTAFA' non appena mi rilassai, di "botto" partì con la cannonata!!!!!Con un tremendo colpo di reni spinse il membro tutto dentro,la cappella si infilò di colpo , in un secondo, con estrema violenza nel buco. Lo sfintere rumorosamente si ruppe in tre parti, lacerandosi vistosamente con conseguente copiosa foriuscita di sangue.La penetrazione, effettuata a "secco" senza adeguata lubrificazione del buco aggravato dal fatto che la sabbia fine si era depositata su di esso e sulla cappella contribuendo in tal modo ad erodere la mucosa del buco stesso ,fu "MOLTO DOLOROSA".Un grido inumano si diffuse nell'aria ma dato che era oramai sera nessuno accorse.HAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!! vigliacco!!!! sporco negro,gridavo ma MUSTAFA' ALI' oramai era dentro e mi teneva serrato con i suoi poderosi muscoli.Incurante delle mie grida, anzi eccitato da esse, iniziò un pompaggio che definire selvaggio è riduttivo, fu un'inculata tremenda colpi poderosi , continui sulle mie natiche su cui sfogava il suo istinto animale dandomi forte manate sul culo.Fu impossibile sottrarmi a quel supplizio nonostante mi divincolavo, non ci fu nulla da fare fino a chè non sborrò copiosamente allagandomi il canale oramai in fiamme.Rimase dentro per un pò per riprendersi e per godere degli ultimi sussulti di piacere .Sfilato finalmente il membro dal buco scappai via e corsi ad esaminarlo in disparte con uno specchietto che avevo in borsa per constatarne le sue condizioni e mi spaventai perchè era ridotto in condizioni penose, lo sfintere era rotto disintegrato in più parti da cui usciva copioso sangue.Tamponai alla buona con della carta igienica e corsi via da quel posto maledicendo quel nero africano ricoprendolo di insulti per il suo tradimento.MUSTAFA' ALI' se ne stava seduto con il membro sporco di sangue sorridendo e compiacendosi del suo lavoro, osservando soddisfatto il rivolo di sangue che avevo lasciato sulla sabbia nel fuggire dal quell'energumeno.Inutile dire che per una settimana feci fatica anche a camminare e restare seduto tanto era il dolore nonostante il tampone anale creme e massaggi.Devo ammettere comunque che quella prima tremenda esperienza mi è stata di aiuto successivamente nella mia carriera da trav. perchè oramai a "buco rotto" non avevo più timore di penetrazioni decise da parte di membri con un diamentro alla MUSTAFA' ALI'.PINA TRAV.
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10 years ago
AdamDTS,
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Una serata insolita
Un martedì sera di qualche settimana fa, decidiamo di concederci qualche momento di relax nell'area benessere di un privè.Arriviamo verso le 23 e dopo un drink ci dirigiamo verso la zona interessata. Attraversando il locale incrociamo solo una coppia: la classica lei giovane e d il lui molto stagionato. Dopo aver lasciato i ns indumenti negli armadietti ci dirigiamo verso una vasca idro dalla quale si vedeva un video cn il classico filmetto dell'infermiera ed il paziente black ed il lettino dove il massaggiatore stava ungendo una lei di altra coppia.trascorriamo del tempo in vasca, intervallato da docce, transiti in sauna e bagno turco. Durante il periodo di ammollo nell'idro, le ns coccole si sn fatte sempre più maliziose e sia i capezzoli di S sia il mio pisello avevano raggiunto un elevato grado di consistenza.In genere quando ci rechiamo lì e ci viene voglia andiamo a giocare nel letto a fianco della piscina per poter fare una doccia e tornare in vasca dopo la lunga fatica. Martedì le propongo di rivestirci ed andare nella sala cinema del locale. Non siamo mai andati lì a giocare per il semplice motivo che in altre serate è sempre troppo affollato e quindi nn conforme alle ns esigenze diciamo "più intime".Giunti nella saletta, deserta, puntiamo alla seconda fila. S si siede, iniziamo a baciarci e le ns mani già ci frugano pronte a cercare i sintomi della ns eccitazione. S appoggia le gambe sugli schienali della fila anteriore e la visione dei suoi piedini calzanti quelle scarpette nere mi eccitava ancor di più.La bacio e le infilo la mano sotto il vestito. le mutandine ovviamente nn erano state rimesse dopo la piscina ed il reggiseno era rimasto a casa prima di uscire. Non è stata una sorpresa trovarla così bagnata ma è stato pazzescamente intrigante vivere quel momento con una passione ed un trasporto così inaspettato. Mi slaccia i pantaloni ed inizia a stringermi il pisello che pulsa sempre più forte fino a farle sentire il gonfiore del glande dentro il suo palmo.Mentre siam lì a goderci questi momenti entra una coppia, lui un bell'uomo abbronzato, alto sul biondo e lei una splendida ragazza mora sui 35 anni. Vedendoci, si fanno avanti e si mettono in piedi dietro alla ns fila. Lui si eccita guardando S e la brunetta si precipita a slacciargli i pantaloni e parte cn un prolungato e sonoro soffocotto. S si accorge della loro presenza ma nn è infastidita e quindi anche lei pensa di dare il suo contributo ed inizia ad avvolgermi il pisello con la sua lingua. Faccio veramente fatica a controllarmi e dopo un po' la invito a sedersi nuovamente come prima, cn le gambe appoggiate agli schienali. si tira su il vestito ed inizia ad accarezzarsi la patata, il lui che era dietro inizia a massaggiarle i seni ed io mi dedico a massaggiarle labbra e clitoride cn la mia lingua. I movimenti del bacino sono inequivocabili: lo vuole dentro! L'invito ad avanzare davanti e ad appoggiarsi cn le mani agli schienali si tira su il vestito e ... sento il mio pisello venir inghiottito dalla sua patata calda e grondante. La coppia ci segue, scala di una fila e si mettono difronte a S, la lei porge il pisello del suo uomo a S che lo afferra ed inizia a baciarlo ritmata dal movimento che le sto trasmettendo con il mio ritmo posteriore.La brunetta si bagna le dita e mentre lui tocca le tettone a S, lei le massaggia il clitoride allungando le sue dita sul mio pisello in transito alternato.Beh, il resto ormai è scontato, ma fin qui la scena e la situazione insolita, almeno per noi, che ha contribuito ad un altra bella serata.
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11 years ago
BACIAMIANCORA,
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Serata la mare...
Eravamo in ferie in Croazia, sull'isola di Cerso, tutta la famiglia con i nostri figli. Si esce per cena dal campeggio al paese a piedi, 15 minuti circa di camminata lungomare. Teresa indossava una gonna corta bianca,, sandali bianchi con tacco 12, bustino bianco di pizzo e giubbottino jeans corto. Io camicia bianca e jeans. Ceniamo insieme ai ragazzi e poi loro decidono di rientrare in bungalow. Noi decidiamo di fare due passi in paese a vedere le solite bancarelle di souvenire, orecchini ecc... di tanto in tanto ci diamo un bacio e ... una palpatina. Decidiamo di rientrare. Ormai è buio e c'è poca gente sul lungo mare. Arrivati circa a metà strada ci fermiamo sul muretto e iniziamo a pomiciare a lungo e a far scivolare le nostre mani. Le mie ovviamente scivolano sotto la gonna e scostano un pò il perizoma, sia davanti che da dietro e lei inizia ad essere piacevolmente sempre più bagnata. Le sue mani invece scivolano dentro ai miei pantaloni dove il mio ciccio inizia a gonfiarsi non poco. Decidiamo di toglierci tutti e due le mutande... Con lei faccio presto, io invece devo sflilarmi i jenans e poi rimettermeli. Infilo i miei boxer e il suo perizoma in tasca. A questo punto gli slaccio il bustino e a fatica glielo faccio tolgiere. Lei praticamente resta in minigonna, senza mutande e con il giubbottino di jeans, con le tette adeguatamente toccabili. Continuiamo la passeggiata con le mie mani che da dietro le massaggiano le chiappe, sfiorano la patatina e da davanti la massaggiano il grilletto, presa sotto braccio, le massaggio le tette, con i capezzoli che ormai erano talmente duri che era un gusto anche solo sfiorarli con un dito... Di tanto in tanto ci si fermava a pomiciare sul muretto e li approfittavo di massaggiarla davanti dove orami brillava di piacere e cercava affanosamente di farmi scivolare su e giuà l'uccello stretto dentro ai mie jeans. Arriaviamo al campeggio e orami è tardi, cìè poca gente. Andiamo sul pontile verso il faro del porticciolo dove ci sono delle panchine, parzialmente nascoste da un muretto. Non cìè nessuno e io mi siedo su una panchina e lei sopra di me. Le tolgo il giubbetto di jeans e le sfilo gonna. Lei quindi resta completamente nuda solo con i sandali bianchi con tacco 12. Io mi sfilo i pantaloni e mi tolgo la camicia. Tutti e due nudi. Lei prima si inginocchia davantia me e mi fa fa un bel pompino preparatorio e poi ci cambiamo di posto. Inizio io a leccarla e a stringerle i capezzoli fino a farla venire mentre si stringeva le gambe e le labbra mugugnando. Lei poi si alza e mi risiedo io. Tutta nuda e statuaria davanti a me, infila prima una gamba e poi l'latra dietro alla panchina, prende il mio uccello duro, anzi durissimo in mano e se lo infila delicatamente dentro alla patatina orami larga e bagnata e inizia, ansimando, ad andare su e giù mentre io con una mano le massaggio le tette e con l'altra il culo la schiena. Tempo uno, due minuti al massimo le vengo dentro inondandola di piacere.... Ogni tanto ricordiamo quella piacevole serata e ci eccitiamo ancora al solo ricordo... Se vi capita l'occassione fatelo anche voi, non ve ne pentirete...
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chiccoteresa,
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Serata calda - parte 1
Era ora di andare, Anna diede l'ultimo ritocco al trucco e raggiunse Marco alla macchina. Arrivarono sul luogo all'appuntamento, Cesare e Cristina erano già lì. Venendosi incontro si capiva che la serata, nonostante l'aria autunnale, sarebbe stata bollente, gli uomini infatti non fecero neanche in tempo a stringersi la mano che la loro attenzione venne attirata da Cristina e Anna che si stavano salutando con un profondo bacio carnale. "Cominciamo bene" disse Marco che con lo sguardo percorse le gambe delle ragazze dalle caviglie fino all'orlo delle minigonne, lasciando il resto della risalita all'immaginazione."Eh si, mi sa che ci aspetta parecchio divertimento stasera" ribattè CesareDopo un tempo interminabile le ragazze si staccarono e i 4 si incamminarono verso il ristorante.Appena entrati la maggior parte degli uomini si girò a guardare le due donzelle le quali parvero apprezzare, anzi cominciarono ad atteggiarsi e sfilarono per raggiungere Marco e Cesare che nel frattempo avevano occupato un tavolo in un angolo un po' appartato.Durante la cena gli argomenti erano svariati anche se alla fine tutto si perdeva in doppi sensi, battutine e sguardi dall'alto contenuto erotico.Arrivati al dolce Anna e Cristina andarono in bagno e gli uomini ne approfittarono per raffreddare un po' gli spiriti parlando del campionato.Dopo una decina di minuti le donne raggiunsero gli uomini mettendo in mostra sguardi maliziosi e risatine che nascondevano dei segreti, infatti appena seduta Cristina prese qualcosa dalla borsa e la mise nella mano di Cesare sussurrandogli nell'orecchio: "sono le mutandine di Anna" - "ve le siete scambiate come fanno i calciatori con la maglia?" - "mmm no...io non potevo darle le mie...non le ho messe". Cesare arrossato bevve un bicchiere di vino rosso tutto d'un fiato."ueilà pensavamo foste cadute nel buco" disse Marco ad Anna dopo le stampò un bacio sulle labbra e rimase interdetto "sai di..." - "di Cristina" finì la frase Anna"Che è successo in bagno?"- "Beh sai com'è..."-rispose lei fissando l'altra -"eravamo lì, una ritoccatina al trucco, poi ci siamo guardate, ci siamo avvicinate e poi..beh passare dalle labbra alle grandi labbra è un attimo, si è seduta sul tavolino ha allargato un po' le gambe facendomi notare che era senza mutande e io non ho resistito, ho cominciato a baciarle l'interno coscia, poi sono risalita su su su fino al suo frutto proibito, l'ho leccata fino a quando ha avuto un orgasmo" - "ah! e poi?" - "e poi dopo che è venuta ha ricambiato il piacere!" - "ehm" mentre Anna parlava Cristina, aveva preso la mano di Marco e se l'era portata sul ginocchio, trascinandola sempre più su fino a farla sparire sotto la minigonna. Nel frattempo Anna aveva allungato la mano portandola sul pacco di Cesare il quale parve apprezzare molto e favorì l'azione abbassando la lampo e lasciando il suo membro libero di tuffarsi nel palmo della ragazza.La mano di Marco era ormai arrivata nell'antro del piacere di Cristina, cominciò a massaggiarla con delicatezza, infilò il dito che sprofondò senza difficoltà grazie agli abbondanti umori, non pago infilò anche il secondo dito e cominciò a ruotare lentamente, lei ebbe un sussulto di piacere e si morse il labbro per non lasciarsi sfuggire un gridolino. Guardandola negli occhi Marco sfilò le dita e se le portò alla bocca per gustare il suo sapore, poi si rivolse a Cesare il qualche stava ricevendo una bella sega sotto il tavolo, e dopo un cenno di intesa chiese il conto.Si ricomposero, pagarono e uscirono ognuno a braccetto con il partner dell'altro, inutile dire che le mani degli uomini si muovevano sul culo delle ragazze, sia sopra sia sotto la gonna, attirando gli sguardi curiosi dei passanti. Arrivati alle macchine sia Cristina che Anna decisero di prendere in mano la situazione, o meglio, non era la situazione, e a dirla tutta non era in mano...ma in bocca.Entrambe cominciarono a succhiare avidamente, scambiandosi spesso di posizione. Leccavano bene tutta l'asta per poi prenderla in bocca e farla sparire completamente nella loro gola mentre con le mani accarezzavano le palle, la situazione era estremamente eccitante, i due uomini in piedi con la schiena appoggiata all'auto ogni tanto si scambiavano degli sguardi carichi di soddisfazione, mentre le loro donne accucciate davanti a loro lì portavano in paradiso con la bocca. "sto per venire!" esclamò Marco ma Cristina non pareva avere intenzione di fermarsi, andò avanti fino a che lui non le esplose in bocca riempiendola del suo succo caldo, continuò ancora finchè non bevve anche l'ultima goccia, la stessa cosa accadde subito dopo a all'altra coppia ma quando lui esplose Anna tenne tutto sulla lingua, si staccò, aprì le labbra per mostrare a Cesare la bocca piena del suo sperma, dopodichè mandò giù."Adesso è il nostro turno"- disse Marco - "però è meglio spostarci a casa". Salirono in macchina, gli uomini davanti e le donne dietro..che per ingannare l'attesa del viaggio iniziarono a limonare per scambiarsi i sapori dei rispettivi partners, ma si sa, in certe situazioni le mani non possono stare ferme così....CONTINUA..
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blueyes5,
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Serata calda - parte 3
...segue...I 4 erano a tavola e avevano appena finito di mangiare dei panini, naturalmente non avevano perso tempo a rivestirsi, quindi se ne stavano lì seduti completamente nudi, Cristina si alzò con i piatti e lì andò a posare nel lavandino. Cesare seguendola con lo sguardo, non resistette e la raggiunse abbracciandola da dietro e cominciando a baciarla sul collo. Anche gli altri due iniziarono a stuzzicarsi con baci e toccatine. A un certo punto Marco andò da Cristina la prese per la mano e la trascinò via da Cesare dicendo a lui di seguirli, passando di fianco ad Anna prese la mano anche di lei e portò entrambe in camera da letto, le fece sedere una di fronte all'altra sui due lati del letto e poi ordinò di cominciare a masturbarsi guardandosi tra di loro. Lui e Cesare si piazzarono ognuno dietro la rispettiva partner e iniziarono ad accarezzarsi i membri.Quando vide le donne sufficientemente umide Marco disse all'altro uomo di prendere Anna per le gambe e tirarla verso Cristina, lo stesso fece lui, in questo modo avvicinarono le ragazze incrociando le gambe e portando a contatto le due passere, dopodichè fecero sdraiare entrambe con la testa che sporgeva fuori dal bordo del letto, la posizione ideale per un bel pompino rovesciato, in un attimo infatti i due cazzi si infilarono ognuno nella bocca della rispettiva compagna. I due uomini si godevano lo spettacolo di quelle dee spingendo i loro membri in profondità, la posizione permetteva di vedere i rigonfiamenti nelle gole delle donne e questo lì eccitava molto. Anna e Cristina a loro volta eccitate da quella sottomissione iniziarono a muoversi, strusciando le loro belle fighe bagnate, l'eccitazione e il piacere crescevano e i loro corpi acceleravano, sembravano due anguille impazzite. L'orgasmo le sorprese contemporaneamente, dovettero smettere di succhiare per riprendersi.I maschi però non sembravano apprezzare l'idea di fermarsi proprio in quel momento, Marco rovesciò Anna e la mise a pecorina penetrandola da subito con foga, Cesare invece fece girare la su donna di 180 gradi le prese le gambe, se le mise sulle spalle e iniziò a scoparla con determinazione. In quella posizione le teste delle ragazze si trovavano una sopra l'altra, così ne approfittarono per scambiarsi lunghi baci carnali mentre i loro uomini continuavano a trombarle.Marco si infilò un dito in bocca e poi cominciò a passarlo sul buchino massaggiandolo e lubrificandolo, in poco tempo Anna si ritrovò con due dita nel culo..."uhm si che bello, godo..." ansimava la ragazza, dall'altra parte nel frattempo Cesare aveva messo anche Cristina a pecora e la stava scopando così forte che le palle gli sbattevano contro il clitoride, alternava poi colpi di cazzo a pacche sul culo dicendole: "ti piace così vero? fammi sentire quanto ti piace" "oh si...più forte spingi più forte".Marco intanto aveva preparato per bene il culo di Anna, sfilò il membro dalla figa e lo appoggiò al buchino spingendo piano piano, la ragazza era così eccitata che non ci fu molta resistenza e il cazzo in un attimo fu dentro fino alle palle "si dai, così, sfondami tutta". Dopo un po' le posizioni si invertirono, Anna salì sopra di lui dandogli le spalle, si impalò e cominciò la cavalcata.Anche Cesare sentendo un po' di stanchezza decise di sdraiarsi e lasciò che fosse la bocca di Cristina a proseguire il gioco, la ragazza alternava grandi succhiate profonde a seghe spettacolari durante le quali volgeva lo sguardo per vedere cosa faceva l'altra coppia, la visione di Anna che saliva e scendeva facendo sparire quel palo di carne la eccitò ancora di più, non resistette, si posizionò davanti all'amica, la spinse facendola adagiare con la schiena sul corpo di M e mentre lui continuava a incularla lei cominciò a leccarle il clitoride.Cesare si godette per qualche istante quello spettacolo, poi si alzò in piedi sul letto, si piazzò sopra Anna e dopo essersi chinato a darle un bacio con la lingua, le piazzò in bocca il suo uccello."Dai facciamola impazzire, sfondiamola tutta, in fondo è questo che vuole, vero tesoro?"disse Marco "si voglio essere completamente aperta" rispose Anna in preda agli spasmi dell'ennesimo orgasmo. Cesare incrociando lo sguardo del ragazzo intuì subito i suoi pensieri, si portò ai piedi dell'amica, fece spostare Cristina, la quale diede un paio di leccate alla cappella del suo uomo e poi lo aiutò a puntare il cazzo sulla figa dell'amica.Pian piano riusci ad infilarsi, attraverso la carne riusciva a sentire il cazzo di Marco che si muoveva nell'altro buco e dopo un po' di impaccio iniziale i due uomini riuscirono a prendere i tempi giusti e a muoversi sincronizzati. La situazione era all'eccitamento estremo, Anna riempita di cazzo fin nelle viscere scoppiò subito in un violento e prolungato orgasmo che quasi la fece svenire dal piacere, anche Cristina che incantata dallo spettacolo offerto dai tre aveva iniziato a masturbarsi furiosamente raggiunse in fretta un orgasmo.Non passò molto che pure i due ragazzi esplosero inondando tutti i buchi della ragazza di sperma. "ah sto per morire" disse Anna mentre gli altri si sfilavano dal suo corpo. La giovane si distese completamente devastata dalle penetrazioni e dagli orgasmi, dai suoi buchi colavano i liquidi che l'avevano riempita.Anche Marco e Cesare si accasciarono sul letto sotto lo sguardo malizioso e furbetto di Cristina che li rimproverò:"non sarete mica stanchi? Ora arriva il mio turno!".Così detto allungò le mani e afferrò con ognuna un uccello, massaggiandoli per farli tornare duri. Lì fece sdraiare in modo che i due membri fossero molto vicini, praticamente a contatto, dopodichè ci si fiondò con la bocca passando la lingua da uno all'altro e infilandoli in bocca insieme. Non ci volle molto perchè entrambi tornassero al loro iniziale vigore.La ragazza lì voleva entrambi, salì in groppa a Cesare facendo scivolare il cazzo nella sua passera, quando fu tutto dentro si chinò verso il membro di Marco e lo prese in bocca, mentre succhiava faceva oscillare il bacino, provocare piacere a due uomini contemporaneamente la mandava in estasi. Decise che era giunto anche per lei il momento di penetrata in tutti i buchi così chiese a Marco di incularla. I ragazzo approcciò con lentezza e delicatezza, ma lei desiderava essere riempita quindi anche questa volta la penetrazione fu facile. "oh si, mi sento piena" i tre cominciarono a muoversi come una sola persona, Anna intanto lì osservava massaggiandosi le parti intime. Arrivò in fretta il primo nuovo orgasmo di Cristina che non si abbandonò ma continuò a incitare i due uomini, ne voleva ancora, ne voleva di più, dopo un po' cambiarono posizione, questa volta lei si girò facendosi impalare il culo dal cazzo di Cesare e accogliendo nella figa invece quello di Marco "ah...ah...ah" i versi della donna crescevano di intensità, sentiva che mancava poco ad esplodere. "si sto per venire, spingete spingete...siiii vengooo" l'orgasmo fu molto potente, la fece vibrare dalla testa ai piedi, i suoi buchi si strinsero in uno spasmo facendo venire gli uomini che non resistettero a quella ulteriore botta di piacere. Spremettero dentro di lei fino all'ultima goccia, poi si abbandonarono tutti stremati.Quando ritornarono in loro passarono un po' di tempo a chiaccherare e a commentare l'andamento della serata che venne poi conclusa con un rilassante bagno a 4 dove a turno in 3 lavavano il quarto.Si separarono con la promessa di rivedersi presto per sperimentare altri giochi e nuove esperienze.FINE.
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blueyes5,
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Una notte al fiume
Sono le 23.00 di una sera d’estate. Da circa un quarto d’ora sono davanti alla stazione di Piacenza ed aspetto di vedere l’auto del mio Padrone. Sono vestito, per così dire, come mi ha comandato Lui, con un pantaloncino ed una t-shirt neri, piuttosto aderenti, ed un paio di sandali. Non porto altro. Sotto la mia pelle è perfettamente depilata e liscia in ogni angolo del corpo, secondo gli ordini che ho ricevuto. Ad un tratto riconosco l’utilitaria del Padrone che si fa strada tra le altre e che si ferma poco distante da me. Con il capo basso mi avvicino alla portiera e chiedo con un cenno degli occhi il permesso di salire. Il Padrone mi fa un segno affermativo ma, non appena salito, mi ordina di togliere subito i sandali e rimanere a piedi nudi. Obbedisco immediatamente e li ripongo sul tappettino posteriore dell’auto.
Dopo aver percorso qualche chilometro il Padrone mi avvisa che quella sera dovrò dimostrare di aver appreso i suoi insegnamenti, soddisfacendo ad ogni sua richiesta ed a quelle che vorranno avanzare i suoi amici. Annuisco con il capo aggiungendo con un filo di voce che lo farò. Lui riprende ancora aggiungendo che spera che non lo deluda e che non gli faccia fare brutte figure e, dicendo ciò, mi colpisce violentemente con un ceffone sulla coscia sinistra facendo immediatamente arrossare la pelle.
Mi ritraggo leggermente dalla mia posizione ed ora il Padrone mi colpisce nuovamente, questa volta l’altra coscia.
Dopo circa una ventina di minuti di auto attraverso una strada scarsamente illuminata, giungiamo nel totale silenzio nei pressi di un paesino limitrofo a Piacenza. Terminate le abitazioni l’auto del Padrone imbocca una stradina non asfaltata che si inoltra in un bosco, in direzione del fiume. Subito dopo la svolta il Padrone mi ordina di togliere pantaloncini e maglietta e di riporli in terra. Dopo aver percorso ancora circa due chilometri di strada il Padrone ferma l’auto nei pressi di un viottolo che si inoltra nel bosco e mi ordina di scendere e cominciare a camminare verso il fiume.
Completamente nudo scendo dall’auto e comincio ad inoltrarmi verso il bosco. Sento il rumore dell’auto del mio Padrone che si allontana, fino a non sentirla più.
Mentre cammino percorso da brividi di freddo ed eccitazione, comincio ad intravedere una sagoma umana che, al mio passaggio, esce dall’oscurità della vegetazione avanzando sul sentiero verso di me; comincia quindi con tono irriverente a fare pesanti commenti su di me, dicendo “GUARDA CHE BELLA TROIETTA, TUTTA SOLA PER IL BOSCO!”. La figura, che adesso riesco meglio a distinguere, è quella di un uomo sui sessantanni che mi tira in malo modo per un braccio costringendomi a voltargli le spalle. Con l’altra mano comincia e palparmi in ogni parte, alternando pesanti massaggi sul mio culo e sulle tette a sonore sculacciate che mi fanno ansimare sempre più forte. Dal buio della vegetazione noto avvicinarsi una folla di altri uomini, ne riesco a contare almeno una ventina, che sembravano essere tutti in attesa di un qualche cenno dal primo uomo, e che si avvicinano rapidamente a me. Il primo uomo riprende quindi a parlare rivolto ai nuovi arrivati dicendo “GUARDATE UN PO’ CHI HO TROVATO NEL BOSCO? ADESSO GLI FACCIAMO RICORDARE LA SERATA A QUESTA CAGNA!”. Le loro numerose mani, come tentacoli, si avventano quindi sul mio corpo, perlustrandomi ovunque in maniera sempre più oscena, qualcuno infilandomi prime due poi tre e quattro dita nel culo, qualcuno facendo lo stesso nella mia bocca, altre mani mi strizzano i capezzoli, altre mi schiaffeggiano la pancia e le cosce, altre mi stringono la vita e mi accarezzano la schiena. In quella situazione di totale sottomissione e stordimento non mi rendo neppure conto che è arrivato il mio Padrone che, facendosi spazio tra quella vera e propria folla di uomini, mi prende per il collo e mi fa inginocchiare davanti a tutti gli altri. Dopo avermi colpito con cinque poderose sberle sul culo mi ricorda quanto già dettomi in auto circa l’importanza di obbedire ad ogni suo volere ed a quello degli altri Padroni; di non provare inoltre a disubbidire altrimenti sarei stato pesantemente punito. Faccio di si con il capo ed aggiungo che obbedirò, ma non faccio in tempo a terminare la frase che una scarica di sberle e ceffoni si abbatte su ogni parte del mio corpo. Sento le dita di più mani che cominciano ad insinuarsi nel mio culo, facendosi largo selvaggiamente. Ne sento almeno cinque che si alternano di continuo e mi obbligano a mettermi carponi sull’erba, mentre altre mani pesanti mi premono sulla schiena.
Sono tramortito da tutti quegli schiaffi quando tra tutti gli uomini si fa largo nuovamente il mio Padrone che, dopo avermi schiacciato la faccia in terra con la scarpa, estrae il suo cazzo e comincia a pisciarmi sulla schiena e sul culo. Subito dopo agita con le scarpe la sabbia presente in terra che va ad inzozzarmi dove ero bagnato. Subito dopo anche gli altri uomini, quasi a comando, cominciano a pisciarmi addosso ed a me non sembra vero di poter ricevere tutta quella pioggia dorata. Sono litri di piscio che mi colpiscono da ogni parte, sui capelli, la bocca, le orecchie, le tette, la schiena, il solco del culo, le cosce, e mi ritrovo fradicio e maleodorante come appena uscito da un bagno in una fogna.
A quel punto sento la voce del mio Padrone che incita gli altri ad usarmi nel peggiore dei modi, avvisandoli che sono solo una troia e che essere maltrattata in quel modo è il mio più grande desiderio. La folla di uomini comincia quindi a spogliarsi e ad avvicinarsi a me.
Mentre mi trovo ancora in terra carponi, con le ginocchia immerse nel fango creato dal piscio, un uomo con un cazzo possente di almeno venticinque cm, si avvicina veloce al mio culo e cerca di farsi largo. Il mio sfintere, già dilatato da tutte quelle dita, non esita ad accoglierlo e lui comincia freneticamente a pompare, spingendomelo dentro per tutta la lunghezza. Accompagna le spinte con schiaffoni sulle chiappe che diventano ben presto violacee. Un altro uomo si posiziona davanti al mio viso e mi spinge la sua cappella in bocca, tenendomi per la testa ed il collo. Mentre i due mi sfondano culo e gola continuo a sentire i commenti di tutti gli altri uomini, che sembrano quasi litigare su chi sarà il prossimo a scoparmi. Mi sento ancora bagnare schiena e culo, poiché altri uomini continuano a pisciarmi addosso. L’uomo che mi incula comincia a fremere sempre di più e, dopo vari movimenti rotatori che mi sembrano allargare a dismisura il culo, emette un grido e mi sborra copiosamente dentro. Forse incitato da quella visione anche l’altro uomo viene e mi inonda la gola della sua crema. A quel punto mi sento già una troia oltre ogni limite di immaginazione, riempito in quella maniera senza alcuna decenza, ma mentre i due uomini si allontanano esausti da me, già altri due prendono il loro posto, incuranti che culo e bocca sono già pieni di sborra. Ricominciano quindi a scoparmi mentre gli altri intorno continuano a schiaffeggiarmi e maltrattarmi in ogni modo. Uno in particolare si posiziona a terra al mio fianco e mi strizza i capezzoli sempre più forte. Un altro invece affianca l’uomo che mi incula ed, oltre a sculacciarmi le chiappe, me le allarga a dismisura per farmi sfondare meglio.
Io non capisco più nulla e mentre cerco di mantenere il conto dei cazzi che sto prendendo, perdo completamente il senso dell’orientamento e della ragione, continuamente affogato da sborra nel culo ed in bocca. Quando mi incula il sesto cazzo ho ricevuto tanta di quella sborra che la sento colare copiosa dal culo ed appiccicarsi sulle cosce. Dalla bocca invece escono rivoli che mi insozzano il collo e le tette e presto riesco a malapena a respirare. Gli uomini si susseguono imperterriti uno dietro l’altro, incitati dal mio Padrone, che non manca di esaltare le mie qualità di troia e succhiatore di cazzi. Quando ormai ho il culo in fiamme in realtà non sono neanche a metà dell’opera; ci sono infatti ancora tanti cazzi da far sborrare e che reclamano il mio culo e la mia bocca. A quel punto il Padrone invita alcuni uomini a sdraiarsi in terra supini e mi ordina di salire alternativamente sul loro cazzo e farli godere. Cosparso di piscio e fango e pieno oltre modo di sborra vado ad impalarmi sui loro cazzi dritti e li cavalco a ritmo alternato voltando la schiena al loro viso. Loro da dietro si godono il mio culo sfondato e mi schiaffeggiano e mi allargano ulteriormente le chiappe, mentre i loro cazzi entrano agevolmente nel mio culo pieno di sborra. Nel frattempo altri due cazzi si accostano alla mia bocca e comincio a succhiarli dapprima a turno, poi insieme tenendoli accostati, fino a farli sborrare tra le labbra e le tette. Ormai ho ingoiato tanta di quella sborra che la sento muoversi nello stomaco come una gelatina ma ne voglio comunque bere ancora. Mi piace il gusto diverso di ciascuno di quei cazzi, da quello più dolce a quello più amarognolo a quello dal sapore selvaggio. Tutto ciò mi fa sentire, se possibile, ancora più troia e schiavo di quello che sono. Di questa mia sfacciata porcaggine se ne accorge anche il mio Padrone che mi colpisce con forti schiaffi sulla cosce e culo, e mi ingiuria dicendo: “TI PIACE VERO TROIA? - TI PIACE FARTI SCOPARE SELVAGGIAMENTE DA TUTTI QUESTI CAZZI?” A sentire quelle parole annuisco con il capo e vado ancor più fuori di me dall’eccitazione; infatti una folla di cazzi si avvicenda senza sosta nel mio culo e nella mia bocca ed io sento di essere davvero una gran puttana, buona per far sborrare cazzi ed esaudire le perversioni del Padrone.
Quel poco di cognizione del tempo che mi resta mi fa pensare di aver preso cazzi per oltre un’ora, tanto che ho il culo e la bocca davvero indolenzite. Uno degli uomini poi si è particolarmente accanito nel mio culo, agitando il suo grosso cazzo con moto circolare ed allargandomi in maniera notevole, mentre con le mani mi tirava violentemente per i fianchi. Tra ulteriori schiaffi, insulti e derisioni di tutti i presenti mi si avvicina il Padrone che mi lega una corda al collo e mi trascina a carponi lontano dalla folla, in direzione del fiume. Poco prima della riva mi indica una fossa tutta piena di fango e melma e mi ordina di entrarvi immediatamente. Già oltremodo insudiciato da tutta quella sborra e dal piscio non esito ad obbedire ed entro, sempre carponi, in quella parte di terreno dove comincio letteralmente a sprofondare. Quando sono ormai con il fango oltre l’ombelico il mio Padrone, tenendomi con la corda al collo, mi schiaccia la faccia con la sua scarpa obbligando ad immergermi completamente nella melma. Riemergo dopo qualche istante per respirare e noto gli uomini messi a cerchio ed intenti a ridere di me; qualcuno approfitta per pisciarmi ancora addosso mentre altri si complimentano con il mio Padrone per come ha saputo educare il proprio schiavo. Si rivestono e quindi si allontanano dalla parte opposta.
Senza poche difficolta riemergo da quell’enorme pozzanghera e subito il Padrone mi dice urlando “BRUTTA TROIA NON VORRAI MICA SALIRE SULLA MIA MACCHINA COSI’ CONCIATO?” Rispondo di no con il capo e, nonostante buio e freddo, mi immergo nelle acque del fiume e mi lavo diligentemente in ogni parte del corpo. Solo dopo, quando ancora tremo come una foglia, mi indirizzo con il Padrone verso il parcheggio dell’auto.
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marcosodes,
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Il cinema
Ho cominciato a frequentarlo circa tre anni fa ed ogni volta è stato sempre uno spingermi un po' oltre. All'inizio mi presentavo con una tuta blu, molto aderente, scarpe da ginnastica e nient'altro sotto. I soldi li tenevo stretti in mano per non dover portare nemmeno il portafogli. Ancora ricordo la sensazione che provavo allo stomaco ed il tremore alle gambe mentre camminavo in quel tratto di locale tra la cassa ed il pesante tendone viola che separava dalla sala proiezioni, fremendo dalla voglia e dalla paura per quello che avrei subito.
Poi, una volta dentro, abbandonavo ogni ritegno e vergogna, ringraziando continuamente il mio corpo da troia perché mi faceva provare esperienze intensissime.
Da allora, e sino ad oggi, il mio cammino di degradazione ed umiliazione non ha più avuto limiti e così, le ultime volte che sono andato in quel cinema, ho avuto la sfacciataggine di presentarmi come donna.
Mi ero preparato già da tempo il necessario per quelle serate.
Immaginavo tutto sin nei minimi particolari e desideravo che la realtà fosse al pari, se non meglio, della mia fantasia. Avevo comprato una parrucca nera a caschetto, stile “Valentina”, un mini abito nero aderente in cotone, davvero corto, con spalline e pizzo al fondo e dei sandali borchiati stile “schiava” con tacchi da 10 centimetri. A completare l’abbigliamento un collare in pelle con borchie e gancio al centro. Ovviamente sotto sarei stato completamente nudo, con il culo quasi completamente fuori, e pronto ad essere usato da chiunque.
Quando nelle varie occasioni mi guardo nello specchio, un brivido di eccitazione mi percorre ogni volta la schiena. Non immaginavo di poter provare quelle sensazioni e quel carico di adrenalina. Anche il mio culo, ogni volta, sembra fremere e nello stomaco avverto un formicolio come preambolo di grande goduria.
Quando poi ho dovuto percorrere a piedi quel tratto strada tra il parcheggio ed il cinema, mi sono fatto coraggio, cercando di assumere il tipico portamento da troia, sculettando quasi con naturalezza.
In quella maniera accade che attiro ulteriormente l'attenzione degli automobilisti. Il suono di qualche clacson poi, mi fa eccitare oltre misura, allo stesso modo di una cagna in calore che vuole essere dominata ed abusata nel peggiore dei modi.
Non ho mai avuto problemi ad entrare così nel cinema ed anzi, in più occasioni, il cassiere mi è sembrato quasi interessato a me ed al mio abbigliamento. In sala però è stata tutta un'altra cosa.
Un sabato sera tra i tanti ricordo di non aver fatto nemmeno in tempo ad arrivare alla prima fila di poltrone che già due persone avanzavano veloci nell'oscurità da metà sala. Dopo avermi affiancato mi hanno obbligato a fermarmi vicino ad una porta laterale e, senza tanti complimenti, hanno cominciato a palparmi rudemente il culo, strapazzandomi le chiappe le tette e le gambe, e colpendomi con sonori schiaffi. Uno dei due uomini mi ha cinto il collo con tutte e due le mani, quasi a volermi strozzare, poi mi ha afferrato dall'anello posto sul collare e mi ha trascinato in fondo alla sala. L'altro nel frattempo mi spingeva avanti con le mani posizionate sempre sul mio culo, aprendolo oscenamente. Io riuscivo a malapena a stare in piedi a quell'andatura, rischiando più volte di cadere dai tacchi. Mentre percorrevo la sala vedevo ai miei lati molti uomini, qualcuno seduto e molti in piedi, che si toccavano il cazzo e mi guardavano come lupi affamati. In quel tragitto mi sono davvero sentita una troia, schiava del piacere e della voglia infinita di essere usata per soddisfare tutti quei cazzi. Mi sembrava anzi che quello fosse il mio unico compito da portare a termine.
In fondo alla sala sono stata quasi lanciata sulla fila di poltrone che si trova dinanzi al corridoio di passaggio ed obbligata a mettermi con la faccia al muro. Uno dei due mi ha alzato il vestito fino alle spalle, arrotolandolo sulla schiena ed incastrandolo al di sotto del collare. In quella posizione e non indossando nient'altro sotto, il mio corpo era completamente esposto a tutti ed il mio culo da troia faceva bella mostra di se. Da quel momento, con la faccia schiacciata contro il muro, ho cominciato a sentire i primi commenti di apprezzamento e denigrazione dei vari spettatori. Molti uomini si sono avvicinati dalle altre parti della sala ed hanno cominciato a chiamarmi “CAGNA”, a schiaffeggiarmi forte le chiappe, ad inserirmi tre o quattro dita nel culo, a stringermi forte la vita ed i capezzoli cosicché, dopo breve tempo, ha iniziato a girarmi la testa per il godere e per tutte quelle mani che mi trattavano come la peggiore delle puttane.
Mentre mi dimenavo per gli schiaffi e le dilatazioni anali, ho sentito un getto caldo scorrermi lungo la schiena. Voltandomi quasi di scatto ho visto un uomo sulla cinquantina brizzolato che mi stava pisciando addosso, incurante delle altre persone intorno a me. A tale vista non ho resistito oltre, ho sfilato velocemente il vestito rimanendo solo con i tacchi ed il collare, e mi sono sdraiata in terra a pancia in giù, per permettergli di lavarmi completamente da testa a piedi. Sentivo il piscio colarmi ovunque ed insinuarsi nel solco anale e tra le cosce. A volte il getto veniva diretto sulla mie guance e sui capelli ed io mi rotolavo in terra per averlo anche sulla pancia, spalmandolo dappertutto come se fosse una crema per il corpo. Non è passato molto che anche altri hanno cominciato a pisciare ed a scaldarmi con quel liquido dorato. Dovevo certamente essere uno spettacolo del tutto nuovo in quel cinema, tanto che sentivo il vociare della gente che si avvicinava da ogni parte della sala. Quando ero ormai completamente fradicia di piscio si è avvicinato un uomo sulla 60 che mi ha strattonato da sotto l'ascella, ordinandomi di alzarmi da terra. Nudo così come ero mi ha fatto mettere carponi con le ginocchia poggiate su di un sedile e, premendo sulla mia schiena, mi ha ordinato di tenere il culo in aria, mentre con le mani dovevo tenermi allo schienale. Il viso e la bocca erano rivolte alla fila successiva di poltrone dove presto si radunarono diversi uomini con il cazzo in mano. Non ho perso un attimo di tempo ed ho cominciato a succhiare quei cazzi golosamente, come se fossero dei gelati, assaporando la loro cappella fino in gola. Contemporaneamente l'uomo dietro di me, dopo aver infilato un preservativo, ha posizionato il suo cazzo sul mio buco del culo ed allargandomi le chiappe, ha iniziato a penetrarmi con forza. Ricordo che era un bel cazzo di almeno 25 cm, di diametro notevole e fuori dal comune, tanto che ho sentito il culo allargarsi più di tante altre volte. Mentre mi inculava l'uomo mi prendeva a schiaffi sulle cosce e sulle chiappe, altre volte mi chiamava troia e mi diceva che dopo quell'inculata mi sarei di certo ricordato di lui. Due uomini davanti a me continuavano intanto ad alternare i loro cazzi nella mia bocca, circondati da almeno altri sei uomini che guardavano masturbandosi vicino al mio viso.
Quel trattamento è durato almeno venti minuti ed il mio culo ha cominciato a dilatarsi oltre limite, tanto che mi sembrava di avvertire una corrente di aria fredda nel buco ogni volta che il cazzo usciva. Era fantastico sentirsi sfondare come una cagna e soddisfare i cazzi di tutti quegli uomini infoiati. Il modo in cui mi trattavano cingendomi brutalmente la vita, schiaffeggiandomi e strizzandomi i capezzoli, mi faceva eccitare ancora di più, facendomi gridare la mia goduria con toni più alti di quelli degli attori del film. Quel cazzo nel culo poi era fantastico. Lo sentivo avanzare prepotente dentro di me ed arrivare a toccarmi la parete interna della pancia. A forza di godere selvaggiamente mi sembrava di essere in un ambiente quasi ovattato, tanto da non sentire altro se non quei cazzi che mi dilaniavano in ogni buco. Li vedevo solo avvicinarsi uno dopo l’altro alla mia bocca e cacciarmelo in gola senza pietà. Il cazzo dentro il mio culo, invece, non sembrava voler calare il ritmo ed anzi l’uomo mi tirava dalla vita verso di lui per farmelo entrare, se possibile, ancora più a fondo. Le palle ormai sbattevano violente sulle mie chiappe e le tenevano costantemente aperte.
Dopo una decina di minuti di continuo andirivieni l’uomo dietro di me ha preso a stringermi forte le chiappe ed a fare pressione dall’alto per allargarle ancora di più. Poi, dopo aver emesso un grugnito, mi ha sborrato nel culo, svuotandosi i coglioni di tutta quella crema accumulata da chissà quanto tempo. Sebbene indossasse il preservativo, mi sembrava di sentire quel liquido muoversi dentro di me da una parte all'altra, ma era in realtà il mio ano dilatato a darmi quell’ulteriore sensazione. Non appena l'uomo si spostò da me per ricomporsi non passarono più di dieci secondi che già un altro pretendente avanzava con il suo cazzone in mano, anche questo di dimensioni generose e soprattutto di forma tozza, con un diametro esagerato. Il trattamento riservato al mio culo da quello precedente mi permise di accogliere quel nuovo cazzo senza alcun problema. La foia del godere mi prese nuovamente tanto che cominciavo ad avere la vista annebbiata per quella nuova intrusione. Davanti a me, invece, continuavano a sfilare cazzi di ogni tipo ed io dispensavo seghe e pompini a quante più persone potevo.
Tutto ciò accadeva in fondo alla sala del cinema, proprio sotto il proiettore, ed io ero una cagna nuda nelle mani di tanti porci affamati che si affannavano su di me. Sentivo nel mio culo e su tutte le chiappe un calore indescrivibile, certo dovuto a quel mix di eccitazione, schiaffi e dilatazioni. A forza di pizzicotti e sberle anche i capezzoli mi sembravano roventi mentre sulla schiena e la pancia ero quasi completamente ricoperto di sborra, piscio e sputi di tutti quelli che si erano dati il cambio su di me.
Mentre realizzavo questo, chiedendomi come sarei potuto uscire dal cinema mantenendo un aspetto dignitoso per la strada, venni bruscamente strattonato da un extracomunitario, forse algerino, che senza palare mi fece segno di mettermi carponi in terra. Prima di obbedire notai il suo enorme cazzo e pensai bene di infilargli un preservativo, pregustandolo nel mio culo. Poi mi chinai poggiando i gomiti in terra e sollevando il culo verso l'alto. Qualche secondo dopo venivo nuovamente riempito e ricominciavo gemere per la goduria e per quella situazione di estrema umiliazione che mi eccitava sempre più. Da sopra cominciarono a piovere su tutto il mio corpo getti di sborra e piscio che presto formarono una pozza sotto ed intorno a me. Dopo una trentina di colpi poderosi anche l'algerino mi sborrava in culo e dopo essere uscito, si liberava del preservativo svuotandolo sulla mia schiena. Subito dopo raccoglieva in terra il mio abito e lo usava per pulirsi il cazzo dalla sborra che ancora colava poi, schiacciandomi con la sua scarpa, mi obbligava a sdraiarmi in terra dove c'era sborra e piscio. Approfittai per rotolarmi di nuovo da una parte all'altra e quando mi rialzai ero sporco più di ogni immaginazione.
Due uomini mi sollevarono quindi da sotto le braccia e mi fecero sedere con le gambe divaricate poggiate sui braccioli di una poltrona al centro della fila, mentre tutt’intorno si radunavano gli uomini presenti in sala. Un anziano si posizionò davanti a me e, dopo avermi alzato le gambe, si srotolò un preservativo sul suo cazzone e cominciò ad incularmi ancora. Gli altri si affannavano su di me, chi tirandomi i capezzoli, chi massaggiandomi la pancia ed il petto, chi schiaffeggiandomi in viso, chi inserendo dita nel mio culo, già occupato dal cazzo dell’anziano. Questo, forse anche sollecitato da quel vedere, mi affondava il cazzo in culo con sempre più forza, quasi volesse rompermelo del tutto. Io non facevo altro che godere e gridare “ANCORA!” “PIU’ FORTE!” "SFONDAMI!", e così uno di quelli in piedi dietro la mia poltrona mi mise le dita in bocca per farmi fare silenzio. L’anziano sborrò nel mio culo dopo circa 5 minuti, mentre sulla pancia e sul viso continuavo a ricevere la sborra di quelli che si masturbavano su di me.
Stavo davvero realizzando tutte le mie più perverse fantasie e non mi sembrava vero.
Dopo oltre un’ora e mezza da quando ero entrato nel cinema ed aver soddisfatto con il mio culo e la bocca almeno una ventina di uomini, la proiezione del film stava ormai per terminare e molti si ricomposero avvicinandosi all'uscita.
Io, invece, ancora nudo ma completamente soddisfatto per quel trattamento ricevuto, mi massaggiai per un poco il culo e le tette, pensando a cosa avevano provato.
Recuperai il mini abito, ormai ridotto ad uno straccio maleodorante, lo indossai alla meglio, e mi incamminai anch'io verso la porta, barcollando sui tacchi con il culo mezzo scoperto.
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9 years ago
marcosodes,
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Poesie Reali - 1
Il suo sperma bevuto dalle mie labbra era la comunione con la terra. Bevevo con la mia magnifica esultanza guardando i suoi occhi neri che fuggivano come gazzelle. E mai coltre fu più calda e lontana e mai fu più feroce il piacere dentro la carne. Ci spezzavamo in due come il timone di una nave che si era aperta per un lungo viaggio. Avevamo con noi i viveri per molti anni ancora i baci e le speranze e non credevamo più in Dio perché eravamo felici. Alda Merini
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11 years ago
RE_REGINA 2012,
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Natale con la suocera.
E’ il 24 Dicembre
2011 e come al solito io e mia moglie, siamo dai suoi genitori in toscana.Siamo sempre noi, i
suoi genitori e sua sorella Franca con il marito Roberto.Qualche volta io e
mia cognata ci siamo strusciati, ci siamo toccati un po, ma mai oltre.Comunque dopo la
classica cena di pesce, si va a messa e verso l’una siamo di rientro a casa.I genitori vanno
subito a letto e noi altri 4 rimaniamo in soggiorno a chiacchierare. Poco dopo
anche le due sorelline (mia moglie e mia cognata) vanno a letto, io e Roberto
restiamo a bere il goccio della staffa.Durante la messa
avevo notato che Roberto scambiava sguardi con una donna e gli ho buttato li la
battuta.Roberto, hai visto
come ti guardava quella mora ?? una bella cavalla con il viso da troia…..Lui sembra non
aspettasse altro, comincia a raccontarmi una storia con lei, era molto porca
etc. etc, in quel momento Laura, nostra suocera, si è alzata per andare in
bagno, ci ha raggiunto nel soggiorno dicendoci che era tardi……Non so cosa mi sia
passato per la testa però . . . Laura,
anche se quasi 70enne non è affatto una brutta donna anzi, il suo grosso seno
ancora ben sodo traboccava dalla vestaglia, aveva una natica scoperta perché la
vestaglia era rimasta impigliata alle mutandine e si vedeva l’effetto delle
lezioni di ballo, due belle cosce sode e un gran bel culo e poi . . . a me
quelle ciabattine da camera con il tacchetto e il peluche sulla punta, mi
arrapano proprio.Mentre penso a tutto
questo sono gia a letto accanto a mia moglie che ormai dorme.Sembra che Roberto
sia rimasto in soggiorno con Laura, sento delle voci, sono ancora eccitato per
prima, mi alzo e li raggiungo.Arrivato in salotto
vedo Roberto sdraiato sulla poltrona, Laura accovacciata tra le sue gambe,
ormai mezza nuda, gli succhia il cazzo con gran foga.Quando mi vedono si
gela la stanza !! trascorrono degli attimi infiniti quando . . . Mia suocera
interrompe la gran pompa, si alza, viene verso di me, mi infila una mano nel
pigiama me lo tira fuori e comincia a succhiarlo senza dire nulla. Roberto si è
alzato dalla poltrona e ha cominciato a scoparla cosi come stava, china a
succhiarmi. Piano piano ci siamo spostati sul divano, Laura si muoveva tra me e
Roberto con fare esperto e da vera troia.Credo che l’abbiamo
scopata per quasi un’ora poi….. tutti a letto.Il mattino dopo,
tutti insieme per la colazione, Laura si comportava come non fosse successo
nulla, Roberto però mi lanciava degli sguardi.Piu tardi, prima di
pranzo, sono rimasto solo con Roberto e lui mi ha confidato che scopava con
Laura gia da un po.Bhe! Le vacanze
natalizie sono passate nel miglior modo possibile, io e Roberto abbiamo scopato
altre 2 volte con Laura, e pensare che Giulia mia moglie, non voleva scopare
per paura che i genitori sentissero.Roberto vive li
vicino quindi ogni tanto si ripassa la nostra bella suocera. Io e Giiulia
andiamo molto piu spesso a trovare i suoi per il WE.Si può chiamare
incesto ???
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8 years ago
MAIALENA,
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Poesie Reali - 2
Schiava mia, temimi. Amami. Schiava mia! Sono con te il tramonto più ampio del cielo, e in esso la mia anima spunta come una stella fredda Quando da te si allontana i miei passi tornano a me. La mia stessa frustata cade sulla mia vita Sei ciò ch'è dentro di me ed è lontano Fuggendo come un coro di nebbie inseguite. Vicino a me, ma dove? Lontano, ciò ch'è lontano e ciò che essendo lontano cammina sotto i miei piedi L'eco della voce oltre il silenzio E ciò che nella mia anima cresce come il muschio sulle rovine. Pablo Neruda
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11 years ago
RE_REGINA 2012,
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Serata improvvisata
Era una sera di gennaio mi ricordo che nevicava, e di solito mi trovavo con le amiche nel weekend, quel weekend come tutti i fine settimane, eravamo tre o quattro amiche e uscivamo per puro divertimento..Quella sera eravamo in discoteca un bel locale chic, e durante la serata, che qualcosa prendeva forma durante il ballo lo scatenarsi per me era salutare, e c 'era un tipo che mi aveva adocchiata, ma stava sulle sue, molto educato, nei modi di fare, che in me suscitò interesse, non quei soliti maschietti che fanno di tutto per abbordare non era scontato.Tra un bicchiere e un altro ero un po euforica, ma ancora in me,e quell'euforismo che ti fa lasciare andare..un pò.Io ero vestita sempre sex, tacchi alti, vedo non vedo, trasparenze che si notavano.tutto avrei pensato, tranne che a fine serata , mi trovai in casa di questo amico, dopo averlo accompagnato a casa, mi chiese di salire da lui ed io mi lasciai sorpendere.Quando fummo da lui, era un pò 7mbarazzato, lo capii subito, cosi mi offrí da bere, e ci mettemmo a parlare del più e del meno.ad un certo punto mi portò nella camera da letto dove aveva il compiuter, per farmi ascoltare dei brani di musica, e io non capii che , la musica in sottofondo, la luce soffusa,e un batter d occhio ci trovanno sul letto tutti e due, molto delicato ma in foga..e c'era anche da parte mia...ricordo che fù una notte di fuoco, non avevo mai fatto sesso cosi incessantemente, un orgasmo dietro l'altro , cambiando sempre posizione, era turgido che rimase dentro piu di mezz'ora...e sempre accarezzandomi..con la lingua i lobi delle orecchie...fu un oblio..dietro l'altro..mi fece impazzire di piacere, che non avevo mai provato prima...una sensazione indescrivibile....ero presa e molto...fino allo spasmo....cosi ci addormentammo ...e vi assicuro, che in quell letto 'erano almeno 40 gradi....alla prossima. Vera.
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7 years ago
i porcini,
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massaggio piccante
Andavo spesso nel centro estetico di Mara e Marco, oltre tutto ci conoscevamo da tempo e avevamo anche rapporti di lavoro.Di solito era con lui che avevo più contatti e all'inizio non mi sono accorta subito di quello che stava succedendo.Marco aveva iniziato a prendermi gli appuntamenti sempre sul tardi e a propormi dei nuovi tipi di massaggio con la scusa che avrebbe dovuto fare pratica e con me aveva confidenza,ovviamente a titolo gratuito ed io da parte mia ero ben contenta di farmi coccolare, poi mi aveva già visto nuda, e con lui non avevo problemi a mostrarmi...si era sempre comportato in modo corretto e professionale e tra noi non vi erano mai stati fraintendimenti .La prima volta ,erano ormai le settedi sera, Mara e la ragazza che collaborava con loro erano andate a casa ,lui ha spento tutte le luci e chiuso la parta d'ingresso. Mi sono spogliata indossando solo il perizoma di carta (praticamente nulla) lui mette della musica in sottofondo, accende delle candela mi mette una benda sugli occhi dopo averci spruzzato sopra una fragranza aromatica molto intensa.Sento che scalda l'olio con il calore delle candele e le sue mani iniziamo a danzare sul mio corpo...incomincia dai piedi ,prima una gamba e poi l'altra ,dolcemente ,mi rilasso ho gli occhi chiusi sento la musica e i profumi delle essenze,sento le sue mani calde che mi toccano ovunque,mi sfiorano quasi casualmente il pube per poi tornare sul seno,indugiare leggermente e spostarsi sul collo,si avvicina sento il suo respiro mi prende una mano me la mette sul suo petto sotto la maglietta sento i suoi muscoli, la sua pelle liscia , mi dice di muovermi come voglio che questa tecnica di massaggio include un' interazione ed io comincio a toccarlo....la mia mano scende ,ho sentito che ha abbassato la vita dei pantaloni ve la mia mano va oltre l'addome,lo sfioro solo,so che potrei spingermi oltre ma volutamente non lo faccio.Mi fa girare ,mi fa aprire le gambe e si mette a cavalcioni sopra di me ,mi trattengo a stento voglio vedere fin dove è diposto a spingersi,continua a massaggiare il mio corpo, io mi mordo le labbra ,sono molto eccitata ,lui lo sente ,lo sa , lo vede,il mio corpo ormai è un fremito di eccitazione inarco la schiena e sento anche la sua di eccitazione e la cosa non fa che accrescere il mio desiderio ,ormai sono completamente bagnata , mi fa rigirare e di nuovo mi passa le mani tra le gambe sono un lago e lui ora ne ha la conferma, si appoggia con il fianco sulla mia gamba e sento chiaramente la sua erezione , faccio uno sforzo enorme per trattenermi dal toccarglielo ma visto che è lui che mi ha portato fino a quel punto è lui che deve condurre le danze, emetto un gemito il mio corpo si inarca, lui mi spinge giù mi dice di stare ferma e intanto mi mette le mani sul petto,inizia a massaggiarmi il collo e si china su di me quasi mi sfiora le labbra,sono completamente in estasi ,potrebbe fare qualsiasi cosa di me in quel momento e questa consapevolezza so che lo eccita più di ogni altra cosa.....a questo punto mi dice che il massaggio è finito io gli chiedo di non smettere e lui continua ,continua ancora per mezz'ora ,mi tocca ovunque , mi sfiora, semte il mio corpo fremere di desiderio ma poi così come è iniziato tutto finisce....mentre io mi rivesto so che lui è andato in bagno a masturbarsi,quando torna e ci salutiamo è come se non fosse successo nulla....il resto ve lo racconto nella prossima puntata!
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12 years ago
blupassion,
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Al cinema...
Era ormai da diverso tempo che Piero cercava un pizzico di sale, un sapore più intenso, per condire da sua vita di coppia già molto vivace e saporita, grazie alla bella ed esuberante moglie. Nelle ultime settimane la comparsa nel guardaroba di lei di una gonna scura composta da diversi strati di un tessuto molto leggero aveva innescato una serie di fantasie che lo accompagnavano nei momenti più sereni ed a volte inaspettati della giornata.
Quella composizione di tessuto posizionato in modo irregolare formava delle punte nel bordo inferiore che con i movimenti più naturali divenivano spacchi compiacenti pronti in ogni momento a regalare immagini splendide, per ritornare l’istante seguente ad una casta copertura. In effetti tale indumento era stato usato veramente poco, ed era un peccato. Questo fu lo spunto da parte di Piero per convincere Monica a dedicare una serata speciale all’abbigliamento sexy: e se doveva chiamarsi speciale doveva veramente esserlo!
Dopo qualche accenno fatto nei momenti più coinvolgenti dei rapporti sessuali, l’argomento venne ripreso una sera in cui la moglie per assecondare, piacevolmente, le idee del marito sfilo’ indossando tacchi vertiginosi autoreggenti la famosa gonna scura, rigorosamente senza niente sotto, ed una camicetta bianca solo un po’ più aperta. Il risultato fu pirotecnico e portò i due a concludere la serata tra i cuscini del divano uno dentro l’altra fantasticando sulla prima uscita ufficiale in cui utilizzare tale look.
Piero era un maestro in queste cose, colse al volo la notizia della presentazione al cinema di un nuovo film dedicato all’erotismo: Eros, sembrava fatto su misura, una delicata sequenza di immagini erotiche presentato presso un multisala della zona, la scelta del giorno e dell’ora non fu casuale in modo da non trovare troppa confusione ma godere comunque di un discreto pubblico e di un ambiente moderno e confortevole.
Era tutto pronto, Monica, per piacere suo e del marito aveva curato i minimi dettagli: le autoreggenti erano splendide con una fascia di pizzo alta e morbida, la depilazione era curatissima, la fica piccola ma ben definita il culo abbronzato a sfiorare il tessuto ad ogni passo, la scollatura non eccessiva ma provocante e mobile.
Partirono un po’ in ritardo, ma in occasioni così la preparazione può essere una del parti migliori della serata. L’adorazione di Piero per la moglie divenne palpabile: in queste occasioni un uomo come lui entra in uno stato particolare; l’aver ottenuto il realizzarsi di una fantasia ti trasforma da trainatore, fino al momento prima dove lavori per ottenere il sogno, a spettatore, dove ti godi lo spettacolo che ti ripaga per il lavoro e le scelte che ti hanno portato a quella condizione. Per Piero era proprio così, già all’ingresso del multisala l’eccitazione era altissima, la sua bella signora al suo fianco e qualche decina di persone nel resto della sala, poco dopo con una scusa si allontana leggermente da Monica, quanto basta per poterla osservare con gli occhi di un estraneo, per entrare in quella parte da spettatore che ha un suo fascino particolare.
Fu proprio in quel momento che si accorse di un particolare, l’atrio della struttura era dotato di alcune lampade a pavimento…. Che effetto avrebbero fatto sulla gonna di Monica? Non passò un istante, chiamò la bella moglie perché lo raggiungesse facendola passare sopra le lampade, lo spettacolo fu apprezzatissimo, il segno nitido del pizzo delle autoreggenti fu messo in primo piano e per Piero ed altri pochi fortunati che si trovarono nella giusta posizione di luce il triangolino della figa fu una splendida visione elegante e provocante.
Monica da parte sua aveva assecondato altre volte il marito divertendolo e divertendosi poiché nel suo spirito libero c’era tanto spazio per le follie ma le piaceva il sottile gioco di far gestire la regia al marito fino a quando lo avrebbe fatto diventare spettatore per passare a condurre il gioco.
Biglietti fatti è quasi ora, ci si avvia alle sale, la scala mobile è poco frequentata, Piero rimane qualche gradino dietro a Monica e si gode lo spettacolo, qualche gradino più giù tre giovani militari in borghese si godono una prospettiva ancora migliore di quella di Piero; nell’ampio corridoio che porta alla sala i militari allungano il passo guidati dal più attento del gruppetto, con in testa la visione della luce dal pavimento e della scala mobile, dà poche fulminee istruzioni ai due compagni che entrano nella sala, Piero si ferma a prendere da bere mentre Monica lentamente si avvia alla sala.
Ancheggiando con un leggero passo insonorizzato dalla moquettes sposta la prima grossa tenda scura per entrare in quei due metri completamente bui che portano alla seconda tenda scura verso la sala di proiezione, pochi istanti, Piero non c’è, dalla sala entrano in quei due metri bui i due militari che con un po’ di fare maldestro fingono di scontrarsi con Monica, frenando per un istante il suo passo, da dietro il terzo che aveva predisposto il contatto con una mano supera da sotto la gonna leggera di Monica accarezzando l’interno della coscia continuando su fino in mezzo al culo, il tocco d’arte che il giovane fa sentire alla signora sta in una leggera pressione del dito medio nel momento in cui sfiora il buco del culo…
Un istante. L’istante seguente Monica entra nella sala di proiezione illuminata, non ci sono i tre giovani, non c’è ancora Piero un seno le sta pulsando, uno dei due giovani nello scontro le aveva dato un a consistente palpata e la figa si è bagnata.
Piero e Monica dopo l’inizio della proiezione si cercano; quante volte loro due erano stati al cinema con le mani coperte dai cappotti a toccarsi: le abili mani di lei giocavano con il membro fino a farlo impazzire, a volte se i posti erano particolarmente isolati le mani venivano aiutate dalle labbra… per lui la ricerca di dare piacere era sempre molto agevolata da Monica che arrivava a contorcersi per assaporare anche l’ultimo millimetro delle dita di Piero, tutto questo aveva un sapore molto più intenso quando ancora studenti le occasioni di appartarsi non erano molte e le sale più povere offrivano poltrone piccole e molto vicine, tanto vicine.
Il film scorre piacevole alcune scene di profondo erotismo caricano i genitali di una forte pressione, le poltrone grandi e staccate lasciano il piacere di trasmettersi attraverso il linguaggio delle mani la voglia di un finale di serata esaltante dove riversare la carica erotica che si sta accumulando.
Le luci si accendono in sala ed agli occhi serve un istante per riprendersi, non c’è fretta, la sala comincia a svuotarsi, l’uscita si trova sotto lo schermo ed attraverso un piccolo corridoio semi buio conduce direttamente nel parcheggio, Piero ancora eccitato si muove con una mano in tasca ed anticipa di qualche metro Monica; uno dei tre militari la affianca, inaspettatamente, e con tono imperativo le ordina all’orecchio “inventa una scusa digli che lo raggiungi fra un attimo!” non c’è tempo per capire il motivo Monica deve decidere all’istante “ho lasciato il telefono sulla poltrona, prendi l’auto, ti raggiungo fra un attimo” un altro militare le stringe i fianchi da dietro, “abbiamo visto tutto il film in queste condizioni, deve aiutarci, deve darci una mano” uno afferra Monica per un polso e gli porta la mano ad impugnargli il membro; non sono ancora nitide le percezioni di Monica che si trova con l’altra mano a masturbarne un altro ancora più grosso ed eccitato. Da dietro una leggera spinta sui fianchi la fa piegare in avanti, dopo un primo stato misto di sorpresa e confusione la signora sta apprezzando ogni istante di questa avventura così nitida anche se si svolge in una scura penombra. Monica è in delirio ma mantiene il controllo della situazione: non le era mai capitato di sentire una tale forza riversata su di lei, la bocca, la figa stavano accogliendo due giovani e fortissimi cazzi mentre con la sola mano stava facendo la felicità del terzo. Il rumore di un motore acceso è più nitido, Piero dopo qualche istante di attesa scende per andare incontro alla sua donna.
Secondo voi adesso quale potrebbe essere il finale ……
Cosa fareste voi nei panni di Piero, Monica o di uno dei fortunati militari…..
Secondo me Piero con la sua mano in tasca entra nel tunnel di penombra e, dai rumori caldi ed eccitati, comincia ad intuire il motivo del ritardo di Monica; il militare che si trovava davanti allo splendido culo della signora intuisce lo sviluppo di quell’indimenticabile serata, estrae il cazzo, si inchina a baciare il culo in segno di ringraziamento e si sposta giusto in tempo per l’arrivo di Piero. La vista della scena fa scoppiare il cazzo a Piero che senza nessuna altra ipotesi nella testa afferra i fianchi di Monica e le entra dentro trovandola di un calore che non aveva mai sentito.
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12 years ago
goliardia.it,
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EDO PARTE 2^
Il mattino dopo al ritorno della mia corsetta mattutina, mentre sto per entrare in casa, sento Marisa chiamarmi ed invitarmi a colazione, accetto volentieri e vado da lei, ci accomodiamo in cucina e capisco subito che ha voglia di parlarmi di qualcosa. Mentre beviamo il caffè, con palese disagio, Marisa esordisce dicendo che con Edo, da sempre, si confidano tutto e che lui la sera prima gli ha raccontato tutto. Cerca di rassicurarmi che restera’ per sempre un segreto e non devo preoccuparmi poiché Alberto non lo avrebbe mai venuto a sapere. Faccio una risatina e poi da parte mia gli dico che Alberto è già al corrente di tutto, che siamo una coppia molto aperta e senza andare nei particolari, che a volte ci piace molto trasgredire. Mi guarda meravigliata e la vedo rilassata al punto che inizia a raccontarmi del suo rapporto con Edo, il ragazzo fin da piccolo ha avuto un rapporto quasi morboso, e con l’inizio dell’adolescenza un trasporto anche fisico verso di lei, mi confida che il ragazzo ha più volte tentato di avere un rapporto fisico con lei, senza scendere in particolari, e che il suo desiderio lo aveva portato a non riuscire ad avere rapporti con le sue coetanee, questo lo ha portato in uno stato di depressione fino al punto, negli ultimi tempi, a sperimentare perfino i rapporti omosessuali. Mi dice che mi sarà eternamente grata, poiché grazie a me il ragazzo ha finalmente avuto il suo primo rapporto, la rassicuro dicendo che in fin dei conti per me era stato, un gioco, un capriccio, che non avrebbe creato nessun problema fra me ed Alberto, aggiungendo anche che per me era stata anche prima volta senza Alberto presente e che non ero piu intenzionata ad avere esperienze senza Alberto, ci salutiamo dandoci appuntamento per il pomeriggio avendo desiderio Marisa di continuare a parlare con me. Rientro in casa e mi dirigo in bagno a fare una doccia, essendo sabato, Alberto e ancora a letto faccio la doccia indosso accappatoio e poi scendo in cucina a preparare il caffe, decido di portarglielo in camera, entro in silenzio ed appoggio il caffe sul comodino, Alberto dorme ancora, scosto il lenzuolo lui come sempre è nudo, la situazione dell’ultima giornata mi ha lasciato una strana eccitazione addosso, guardo il cazzo moscio di Alberto e mi eccito ancora di più, mi metto supina fra le sue gambe e lo prendo in bocca, inizio lentamente a succhiarlo, lo sento rinvenire, è una sensazione bellissima sentirlo crescere dentro la mia bocca, ho la certezza che si è svegliato quando sento le sue mani accarezzare e spingere la mia testa, continuo a succhiarlo in silenzio sono sempre piu bagnata, ho voglia di prenderlo dentro, tolgo in fretta l’accappatoio salgo cavalcioni sul letto ed infilo dentro di me il cazzo, inizio a muovermi freneticamente ho voglia di godere subito, bastano pochi minuti ed un orgasmo mi scuote tutta, mi lascio andare sopra di lui che inizia a baciarmi dolcemente, mi accarezza mentre lo sento ancora dentro di me, lo sento vivo, duro, si contrae in modo molto piacevole, ma la cosa che gradisco di più sono i suoi baci e le sue carezze, gli chiedo se vuole godere, ma accarezzandomi mi risponde che visto il tipo di risveglio è certo che durante la giornata ci saranno molte occasioni per farlo, beve il suo caffè poi ci alziamo ed andiamo direttamente in piscina a sdraiarci al sole. Mentre siamo in piscina ragguaglio Alberto sulla mia chiacchierata con Marisa, su tutto quello che lei mi ha detto, lui mi dice che dopo il mio racconto di incontro con Edo, aveva immaginato che sotto poteva esserci qualcosa, poi mi chiede che intenzione ho di fare nei giorni a venire, gli dico che non ne ho idea ma di una cosa sono certa, senza di lui non ci sarà piu nulla con ragazzo, Alberto, cosa che mi sarei aspettato, mi chiede se mi va di continuare il gioco cercando di coinvolgere anche la madre, gli dico che per me va bene anche se sono scettica che Marisa possa farsi coinvolgere, lui mi guarda sorridendo dicendomi che non ho nemmeno idea di quanto Marisa vuole essere coinvolta. A meta pomeriggio vedo Marisa, la chiamo e lei si avvicina, resta un po’ sorpresa nel vedermi nuda ma non dice nulla, mi dice che Edo ha accompagnato il papà in aeroporto, per un viaggio di lavoro e che sarebbe rientrato fra un paio di ore, gli propongo di venire da noi in piscina e che se gli va potremmo cenare insieme, accetta dicendo che andava a mettere il costume e che ci avrebbe raggiunto, la avverto che volendo potrebbe farne a meno e gli chiedo se aveva problemi se io e Alberto avremmo continuato a prendere il sole nudi, resta un attimo titubante ma poi dice che non ce problema e che sarebbe arrivata dopo 5 minuti. Ragguaglio Alberto sull’invito fatto e lui ha un leggero sorriso, fra me e me penso che le sue deduzioni forse si rivelano esatte, dopo un 10 minuti Marisa arriva, ha il costume ma solo slip, visto mio invito si e decisa a venire in topless, ha il seno piu grande del mio, leggermente cascante, probabilmente a causa allattamento ma in compenso ha un bel corpo, Alberto per non metterla a disagio si è messo a pancia in giù anche se lei non sembra affatto scandalizzata. Restiamo a chiacchierare un po’ del piu e del meno e poi decidiamo per la grigliata serale, di sua iniziativa telefona ad Edo dicendogli al ritorno di passare in una pescheria a prendere il pesce per grigliata ed avvisandolo dell’invito, essendo molto vicini riusciamo a sentire la voce Edo che ci sembra molto felice per la serata e avvisa che arriverà il prima possibile, con Alberto ci scambiamo uno sguardo pieno si sottintesi e lui con gli occhi mi fa un cenno rivolto a Marisa, capisco subito le sue intenzioni e mi trovo d’accordo con lui, adesso dobbiamo fare in modo che lei si lasci andare. Mentre Alberto e sdraiato ancora a faccia in giù prendo la crema da sole ed inizio a spalmargliela, chiedo a Marisa di aiutarmi, lei mi guarda perplessa ma poi si avvicina, siamo seduti una da un lato ed un’altra dall’altro mentre gli spalmiamo crema scherziamo fra noi, dopo un po’ chiedo ad Alberto di girarsi, appena lo fa il suo cazzo svetta davanti a noi, è duro e turgido, Marisa arrossisce un pochino ma non dice nulla, inizia a spalmare la crema su petto di Alberto mentre io inizio dalle gambe, lentamente ambedue arriviamo vicino al suo cazzo io lo prendo in mano ed inizio a segarlo delicatamente mentre lo faccio guardo Marisa negli occhi il mio è uno sguardo eloquente ma lei rimane titubante, l’atmosfera è elettrizzante, io prendo la mano di Marisa, che non oppone resistenza, e la porto sul cazzo di Alberto, ora anche lei inizia a segarlo e fissa il cazzo sempre piu turgido, anche io adesso mi sposto dal suo lato mentre Alberto si sposta leggermente per darci possibilità di stare sedute sulla sdraio, mentre lei continua a segarlo io inizio a leccare la cappella, la invito a continuare mentre allungo una mano verso la sua figa, il suo costume è bagnato dai suoi umori, lo scosto ed arrivo alla sua figa, anche lei e depilata ed anche bagnatissima, un lago, mi sollevo e guardo lei, con uno sguardo gli faccio cenno di prenderlo lei in bocca, mi guarda sorpresa ed imbarazzata, con la mano continuo a toccare la sua figa, adesso gli ho infilato un dito dentro e lei inizia a sospirare, tiene gli occhi chiusi e poi all’improvviso si piega e prende in bocca il cazzo, lo ingoia tutto ed inizia a succhiare, adesso anche la mano di Alberto è arrivata alla sua figa, io ne approfitto e lentamente gli tolgo lo slip. Alberto si alza ed invita lei a sdraiarsi, poi mette la testa fra le sue gambe ed inizia a leccarla, lei si dimena come una invasata io accarezzo le sue tette, poi lentamente divarico al massimo le gambe e mi metto sopra la sdraio adesso la mia figa è a pochi centimetri dalla sua bocca, lei ne può sentire l’odore, sono eccitatissima anche io lentamente mi abbasso, ora le sue labbra sono a contatto della mia figa, inizia a leccarla prende il mio clitoride in bocca ed inizia a succhiarla, poi la sua lingua entra dentro di me, spinge la lingua dentro me come un piccolo cazzo ed a questo punto non ce la faccio piu e mi lascio andare, ho un orgasmo stupendo e riempio la sua bocca dei miei umori, allo stesso tempo anche lei gode in bocca ad Alberto, urla e si dimena continuando a godere, lui si alza e fa alzare anche lei, mi invita a distendermi sulla sdraio, mette lei a pecorina e gli va dentro, inizia a pomparla sempre piu forte e la invita a leccare me, Marisa continua a godere ha ripetuti orgasmi, poi Alberto esce da lei cambiamo posizione io e Marisa ci mettiamo a 69, io sopra, lei continua a leccarmi e succhiarmi come una invasata, sento il cazzo di Alberto che si fa strada nella mia figa, ora e tutto dentro e continua a spingere, basta poco ed un altro orgasmo mi travolge appena sento i primi schizzi di Alberto che gode dentro di me, dopo i primi schizzi esce da dentro me e lo da in bocca a Marisa che succhia fino all’ultima goccia ci lasciamo andare esausti ma felici. Dopo esserci rilassati, io mi lavo nella doccetta esterna mentre Marisa ed Alberto fanno un bagno in piscina, ci ricomponiamo e restiamo in attesa di Edo, a quel punto Alberto ci chiede cosa avevamo intenzione di fare una volta che lui fosse arrivato, io non dico nulla poiché non saprei cosa dire, Marisa nominando Edo ha una faccia impaurita, poi esordisce che per lei quella di prima era stato in assoluto l’unica esperienza trasgressiva era molto preoccupata che Edo lo venisse a sapere, ma piu di questo era preoccupata delle sue possibili reazioni. A questo punto Alberto le chiede se era disponibile a lasciare che le cose seguissero suo corso senza programmare nulla e decidere eventualmente durante l’evolversi delle situazioni della serata, lei si nota a questo punto che è molto rilassata e dice che si fida di nostra esperienza, passano una decina di minuti e vediamo arrivare Edo in macchina, Marisa prende subito slip per indossarli ma Alberto gli consiglia di non farlo, anche per vedere la reazione del figlio. Quando lui arriva accanto a noi guarda con meraviglia e con sguardo voglioso la madre nuda per poi dirgli che servivamo noi per fargli perdere il suo lato bacchettone, scoppiamo a ridere ed Alberto invita anche lui a spogliarsi, Edo non smette di guardarci i suoi sguardi passano di continuo da me alla madre, ci vuole poco per vedere sua eccitazione, Alberto mi guarda e mi fa un sorriso, poi invita me ed Alberto ad andare in cucina a pulire il pesce mentre lui prepara la griglia e Marisa apparecchia, iniziano i preparativi per la cena, Edo mentre siamo in cucina continua a ogni occasione a farmi sentire il suo cazzo duro e nel contempo fa domande a mitraglia su come era andato pomeriggio e su cosa pensavo potesse succedere la sera, io gli dico che potrà succedere tutto o nulla e che tutto dipende da lui, e che soprattutto doveva mettere da parte eventuali gelosie, facendogli presente che se lui avesse scopato ancora con me, sarebbe stato piu che normale che Alberto lo avesse fatto con la madre, per un attimo resta perplesso preoccupato ed indeciso, poi quando aggiungo che la situazione poteva evolversi fino a trovarci tutte e 4 a letto insieme, a questo punto capisce tutto ed il suo viso si illumina, gli ho ventilato ipotesi che stasera il suo sogno potrebbe avverarsi. Sono al lavello a sciacquarlo quando lui mi viene dietro inizia a baciarmi sul collo e mi fa sentire l’eccitazione del suo cazzo, lo sposto un momento vado la tavolo della cucina ed aiutandomi con una sedia salgo a sedermi sul bordo, invito Edo a sedersi davanti a me, davanti a suoi occhi adesso ha la mia figa, lo invito a leccare raccomandandogli di non avere fretta, si avventa subito ed io di nuovo gli consiglio a non avere fretta, inizia a leccarmi lentamente seguendo le mie istruzioni, devo dire che se guidato sa essere molto bravo, basta poco e sono tutta bagnata come un lago, mi lascio andare sul tavolo e appoggio le mie gambe sulle sue spalle, ora sono totalmente aperta davanti a lui, sta per staccarsi ma gli ordino di continuare mi piace troppo, dopo un paio di minuti sono io a chiedergli di venirmi dentro, si alza sposta la sedia ed e proprio all’altezza perfetta per poter penetrarmi, lo prego di venire dentro dolcemente ed un pochino per volta, esegue diligentemente come un bravo scolaro facendomi sentire un piacere stupendo, mentre lo ho dentro di me sentiamo la voce di Marisa che ci chiede se quello era altro modo di pulire il pesce, lo sento per un attimo avere un attimo di indecisione, non sa che fare, perché anche Alberto è accanto a noi, sento per un attimo il terrore in Edo, sta quasi per staccarsi da me e ricomporsi, allaccio le gambe dietro la sua schiena e lo tengo prigioniero dentro di me, quando sente la voce di Alberto che lo invita a continuare lo sento rilassarsi, Marisa gli va accanto ed inizia ad accarezzarlo incitandolo anche lei a continuare lo sento rilassarsi ma soprattutto indurirsi in modo straordinario dentro di me, lo incitiamo tutti a pompare ma soprattutto a non aver fretta di godere, Alberto si sposta e zi avvicina a me, anche lui è eccitato, struscia il suo cazzo sulle mie labbra, io apro la bocca e lo accolgo dentro ed inizio a succhiarlo, poi tiro verso di me Edo lascio per un attimo il cazzo e lo bacio in bocca, alterno un paio di volte baci a leccate e dopo un attimo come avevo immaginato anche Edo prende in bocca il cazzo e inizia a succhiare, senza vergogna, le nostre bocche si incrociano sul cazzo, Marisa continua ad accarezzare Edo sulla schiena e sulla testa coccolandolo con parole dolci, poi anche lei inizia a incrociare la sua lingua con le nostre, fino a che ingoia tutto il cazzo, a questo punto Edo inizia a invocare il nome mamma, capiamo tutti che sta per venire ed Alberto toglie il cazzo dalla bocca di Marisa e lo infila nella mia mentre la invita a baciarlo, appena le loro bocche si incontrano sentono i primi schizzi che mi inondano, attiro a me Alberto facendogli capire che anche io desidero essere baciata, ed a questo punto restiamo a baciarci tutte e 4 fino a che Edo esce da dentro me, Marisa si avventa sul cazzo del figlio a succhiarne tutti gli umori per poi tornare a baciarlo. La cena, complice qualche bicchiere di vino in più, procede in allegra euforia in ragazzo e seduto accanto a me e la madre accanto ad Alberto, durante la cena le toccatine e gli ammiccamenti si sprecano, abbiamo tutta la notte a disposizione per questo facciamo tutto con calma, finito di mangiare, con Marisa decidiamo di sparecchiare e mettere tutto in ordine, mentre siamo in cucina Marisa mi chiama invitandomi a guardare fuori, Alberto seduto sta fumandosi una sigaretta, Edo è inginocchiato davanti a lui e gli sta facendo un pompino, Marisa resta a bocca aperta continua ad osservarli, probabilmente per lei è la prima volta che assiste ad uno spettacolo del genere, restiamo per un po ad osservarli, nel frattempo passo una mano fra le gambe di Marisa e mi accorgo che è bagnatissima, la scena l’ha fatta eccitare tantissimo, la prendo per mano e la invito a seguirmi, quando siamo accanto a loro anche io mi siedo accanto ad Alberto, basta uno sguardo e Marisa si inginocchia davanti a me ed inizia a leccarmi, Alberto si sporge verso di me e mi bacia, poi senza farsi sentire mi dice che la situazione ideale perché finalmente lo facciano fra loro. Edo è tutto preso a succhiare il cazzo di Alberto, si nota chiaramente che ha fatto piu pompini che leccato fighe, quando anche la madre inizia a succhiare il cazzo lui non smette, si nota chiaramente che gli piace molto, nemmeno la lingua della madre che cerca di insinuarsi nella sua bocca lo distrae, Alberto mi fa alzare e mi attira a se, poi mi fa mettere cavalcioni sopra di lui, allargo bene le gambe e sento il suo cazzo entrare tutto dentro di me sono a gambe larghe dilatata, la posizione ideale per una doppia penetrazione, Alberto da indicazioni a Edo e Marisa perché mi preparino, tutte e due iniziano a leccarmi dietro e quando sento un dito dentro ho un primo orgasmo, appena sento la cappella di Edo che inizia a spingere per entrare dentro me inizio ad avere orgasmi in continuazione, poi con un colpo secco entra tutto dentro, lancio un urlo di godimento e non connetto più, sono piena dei loro cazzi, un piacere indescrivibile mi fa urlare, Marisa per attenuare i miei urli inizia a baciarmi in bocca, iniziano tutte e due a pomparmi sempre piu forte, mi sembra di impazzire dal piacere, il culmine arriva quando sento gli schizzi prima di Edo nel culo e poi di Alberto in figa, un orgasmo pazzesco mi pervade facendomi vibrare ed urlo come un ossessa lasciandomi andare esausta abbracciata ad Alberto, resto abbracciata a lui per un tempo indefinito mentre lui copre il mio viso di baci, quando mi stacco da lui per andare sotto la doccia le mie gambe vacillano e serve un po per riprendermi, raggiungo Edo sotto la doccia e ci diamo una lavata, nel frattempo vedo Marisa che succhia il cazzo di Alberto pulendolo dei suoi e dei miei umori, ritorniamo a sederci e beviamo qualcosa rilassandoci, mentre siamo seduti Marisa senza farsi sentire mi sussurra all’orecchio che ha deciso è arrivato il momento giusto e vuole farlo con Edo, Alberto ci guarda e basta un mio cenno e capisce tutto. Mi alzo prendo per mano il ragazzo e mi avvio verso l’interno della casa, Alberto fa la stessa cosa con la madre, mentre saliamo la scala per raggiungere la camera da letto il ragazzo allunga una mano fra le mie gambe, io a malincuore gliela scosto, entrati in camera lo faccio sdraiare sul letto, Alberto fa lo stesso con la madre che si gira verso di lui e gli da un bacio in bocca, a quel punto Alberto fa allargare le gambe alla madre si avvicina e lentamente inizia a leccarla, io mi piego ed inizio a succhiare il cazzo del ragazzo che dopo un pochino mi invita a fare un 69, io lo prego di stare fermo e mi concentro sul suo cazzo che ci impiega poco a diventare di nuovo duro, la madre continua a baciarlo mentre inarca sempre di piu la schiena offrendo la figa da leccare, l’unico che sembra non aver capito cosa sta per succedere è il ragazzo, se ne rende conto quando la madre spinge da parte Alberto dicendo che è il momento e che lo vuole, invito il ragazzo a prendere la madre mentre lei lo attira a se continuando a baciarlo, adesso lui gli e sopra la schiena in arcata non crede ancora a quello che sta per succedere, è la madre che dolcemente prende il suo cazzo e lo indirizza alla sua figa poi lo invita a prenderla, lentamente scivola dentro di lei le loro bocche si cercano in modo famelico il ragazzo inizia a dare colpi sempre piu frenetici, basta poco e la madre inizia a urlare sconquassata da un orgasmo pazzesco il ragazzo continua con una foga inaudita, lo invitiamo a fare con calma e godersi il momento il piu possibile la madre continua ad avere una serie ripetuta di orgasmi fino a che anche il ragazzo urla e gode dentro di lei, si accascia sul suo corpo mentre lei singhiozzando continua ad accarezzarlo, Alberto mi prende per mano e mi porta nella stanza dei ospiti. Siamo sdraiati da una decina di minuti, abbracciati e chiacchierando chiedendoci se abbiamo fatto bene che succedesse, arrivando al punto di dire che in fin dei conti era quello che volevano tutte e due, sentiamo ancora dei bisbigli e sospiri Alberto preoccupato di un’altra crisi di pianto si alza e va a sincerarsi, da occhiata e mi fa subito cenno di andare a vedere, sono avvinghiati in un 69, Marisa succhia con frenesia il cazzo e quando è diventato bello duro gli dice che adesso anche a lei lo deve mettere nel culo, con Alberto ci scambiamo un sorriso lo prendo per mano e lo porto al bordo piscina avvicino le sdraio ed appoggio la testa sul suo petto mentre lui fuma una sigaretta. Passa piu di una oretta prima che i due scendano a raggiungerci, arrivano abbracciati, stravolti ma felici, Marisa ci chiede se ci offendiamo se loro vanno a casa loro a passare la notte, avuto rassicurazioni passano ai saluti ringraziandoci di tutto, Marisa mi da un bacio in bocca e fa lo stesso con Alberto, io bacio in bocca in ragazzo che poi si avvicina al Alberto imbarazzato su come salutarlo, Alberto gli da pacca sulle spalle e finisce li, si avviano verso casa abbracciati, saranno felici, almeno fino a domani sera quando rientra Antonio poi chissà. Restiamo abbracciati sulle sdraio è una bella serata ed io mi addormento, ad un certo punto mi sembra di sognare poi mi rendo conto di essere sveglia, Alberto ha infilato il suo cazzo dentro la mia figa ed adesso dolcemente e delicatamente si muove con movimenti leggeri dentro di me, le sue mani sfiorano i miei fianchi mentre la sua bocca sfiora la mia schiena, faccio finta di continuare a dormire è troppo bello sentirlo dentro cosi e un momento magico non aspetto altro che sentire gli schizzi dentro di me… vorrei che questa notte non finisse mal.
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5 years ago
irene_alberto,
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CLUB 12.000
Finalmente ci siamo imbarcati, per fare il check in avevo atteso fino all’ultimo momento, il volo per sharm el sheik in questo periodo dell’anno ed a metà settimana come da previsione non è totalmente pieno così ho potuto, al momento del check In, scegliere i posti dell’ultima fila, che risultava tutta vuota, adesso che i passeggeri stanno prendendo posto sembra che anche altre 2/3 file davanti a noi siano quasi vuote, stavolta come avevamo previsto sarà l’occasione ideale per entrare nel club dei 12.000 metri, purtroppo uno degli ultimi passeggeri si siede nella nostra stessa fila dal lato opposto, sarebbe stato perfetto non fosse successo, con Irene ci scambiamo uno sguardo un po’ deluso ma dentro di noi sappiamo che non rinunceremo. Era ormai da tempo che avevamo questa fantasia trasgressiva, adesso con un minimo di accortezza ed attenzione riusciremo a far l’amore in volo a 12.000 metri di quota, avevamo scartato a priori di farlo nel bagno, sarebbe stato troppo squallido, anche se più sicuro. Quando l’aereo rulla sulla pista ed inizia la fase di decollo l’adrenalina è al massimo, attiro Irene verso di me e ci scambiamo un lungo bacio e ne approfitto ad accarezzargli il seno, il passeggero nella fila accanto ci osserva con un sorrisetto, è un signore anzianotto più vicino ai 70 che hai 60 distinto ed abbronzato, elegante anche se veste in modo casual, speriamo soltanto che sia discreto. Quando l’aereo è in quota Irene slaccia la cintura e con un po’ di fatica riesce a sfilare le mutandine, il signore accanto osserva di nascosto ma sicuramente ha visto tutto, ha un sorrisetto sul viso ma fa finta di guardare fuori dal finestrino, Irene indossa una gonna ampia ma non molto corta, che alza un po’ lasciando le gambe scoperte, quando infilo la mano sotto ed arrivo alla sua figa la trovo già bagnatissima, è molto eccitata, anche se avrebbe preferito che non ci fosse il signore vicino, anche lei allunga la mano a toccarmi il cazzo e basta pochissimo che mi diventi duro. Il momento propizio arriva quando le hostess partendo dalla postazione di coda passano con le bevande, a questo punto non possiamo più indugiare, incuranti del signore, slaccio i pantaloni e tiro fuori il cazzo cercando di tenerlo coperto con un maglione, Irene dopo aver alzato la gonna si alza e dopo un paio di tentativi, visto l’esiguo spazio, siede sopra di me appoggiando i gomiti sui sedili davanti, lentamente si abbassa ed il mio cazzo scivola dentro di lei, quando mi giro verso il signore accanto lui sta guardando fuori dal finestrino, sicuramente si è accorto di tutto ma, anche con sollievo di Irene, non ci osserva, mentre lei con la posizione che ha assunto ha tutta la visuale dell’aereo. Inizia a muoversi lentamente sopra di me, io sono quasi bloccato e non ho nessuna possibilità di muovermi, approfitto soltanto per infilare una mano sotto la sua maglietta ed iniziare ad accarezzargli il seno, mentre con l’altra riesco ad arrivare alla sua figa ed accarezzargli il clitoride, la situazione è altamente eccitante ed adrenalinica, consapevoli che non avremo tanto tempo a disposizione ci lasciamo andare senza trattenerci, basta poco e sento le contrazioni della figa di Irene, preludio al suo orgasmo, che subito arriva bagnandomi tutto il cazzo con i suoi umori, mi lascio andare anche io e schizzo tutto il mio godimento dentro di lei, siamo riusciti a portare a termine il nostro intento. Come era stato problematico infilarsi il mio cazzo in figa, lo è altrettanto potersene liberare, quando finalmente riesce, mentre si sposta alcune gocce del mio sperma che fuoriescono dalla sua figa sporcano i miei pantaloni, mentre lei tampona e riesce a pulirsi con dei fazzoletti che preventivamente aveva tenuto a portata di mano, quando mi alzo per andare in bagno a pulire i pantaloni, il signore accanto continua a guardare fuori dal finestrino ma mi accorgo che come se fosse uno specchio la nostra immagine veniva riflessa e praticamente ha assistito a tutto, dopo di me anche Irene si reca in bagno a darsi una pulita e quando finalmente siamo di nuovo sistemati stemperiamo la tensione con una risata e scambiandoci alcuni baci, siamo euforici, è stata una scopata veloce ma fatta in queste condizioni è unica e ci resta ancora l’eccitazione addosso. Il signore adesso ci osserva elargendoci sorrisi ed abbiamo la sensazione che vorrebbe parlarci, ed infatti alla prima occasione si rivolge a noi con una scusa banale, iniziamo a parlare sulla nostra destinazione e veniamo a sapere che lui ci va spesso perché ha una casa a sharm dove passa quasi tutto l’inverno, approfitto per invitarlo a sedere nel posto libero nella nostra fila e non si fa affatto pregare e subito siede accanto ad Irene che è nel posto centrale. Dopo esserci presentati ringrazio Paolo, questo è il suo nome, per la sua discrezione anche se gli faccio presente che ho notato che il finestrino rifletteva e che quindi ha assistito a tutto, Irene arrossisce un pò, ma Paolo in modo educato non affronta il discorso e la tensione scompare, al contrario dopo un po’ che chiacchieriamo, tempo in cui Paolo non è stato certo parsimonioso in complimenti verso Irene, si rivela un ottimo affabulatore ed adulatore, uomo di grande cultura e charme conoscitore delle donne, sa toccare i tasti giusti per ingraziarsi le simpatie di Irene che adesso ride con gusto alle sue battute e non resta indifferente ai suoi complimenti. Quando nel corso dei nostri discorsi affrontiamo quello del sesso, Paolo rivolgendosi ad Irene, ed a questo punto ammettendo di aver assistito al nostro amplesso, la ringrazia dicendogli che ormai era da anni che non riusciva più a sentire certe pulsioni che lei, solo ad osservarla, gli aveva scatenato. Irene arrossisce impacciata ma lui la rasserena ricolmandola di complimenti, conosco Irene ed ho capito che ha feeling verso Paolo, anche perché oltre alle doti di grande adulatore ed affabulatore possiede anche un grade carisma, la situazione che si è creata mi eccita, mentre loro parlano io inizio a baciare Irene sul collo, al primo bacio rabbrividisce, poi lentamente ignorando i loro discorsi inizio ad armeggiare fino a che infilo la mano sotto la gonna fino ad arrivare alla figa che trovo bagnatissima, a questo punto Irene ammutolisce ma mi lascia fare e quando chiudendo gli occhi reclina il capo all’indietro godendo delle mie carezze anche Paolo zittisce e ci osserva. Lei inarca il più possibile la schiena per facilitarmi nelle carezze, io guardo Paolo che mi osserva e quando i nostri sguardi si incrociano gli faccio chiaramente capire che può osare, per un attimo e titubante poi prende coraggio ed appoggia una mano sulla coscia di Irene che al contatto per un attimo volge il viso verso di lui e gli fa un sorriso poi chiude di nuovo gli occhi ed appoggia il capo sulla mia spalla, Paolo fino a quel momento si era limitato solo a tenere la mano ferma sulla coscia di Irene, quando sfilo la mano da sotto la gonna di Irene con uno sguardo invito Paolo ad osare di più. Lentamente con molta delicatezza e in modo dolce anche lui infila la mano sotto la gonna di Irene, ho la certezza che ha raggiunto la sua figa quando lei si stringe a me e mi bacia con grande passione, continuiamo a baciarci mentre io accarezzo il suo volto, le carezze di lui sono lunghe e dalle vibrazioni del corpo di Irene capto che è molto dolce e delicato come piace a lei, per lungo tempo gode delle sue carezze fino a che stringe le gambe imprigionando la sua mano e baciandomi in modo frenetico capisco che ha raggiunto l’orgasmo, lui sfila la mano per lasciarla ricomporre e per un po’ restiamo tutti in silenzio. Siamo ormai in fase di atterraggio e pertanto non ritorniamo sul discorso, quando una volta usciti dall’aeroporto ci salutiamo, Paolo mi consegna un biglietto da visita con l’indirizzo della sua casa a sharm e con un numero di telefono dicendoci che sarebbe stato felicissimo se avessimo accettato l’invito a cena per quella sera, restiamo d’accordo che lo avvertiremo se decidiamo di accettare. Appena in albergo, arrivati nella nostra camera, inizio a baciare Irene spingendola verso il letto dove la faccio sdraiare, non gli do nemmeno il tempo di spogliarsi alzo la sua gonna, è ancora senza slip, ed inizio a leccare la sua figa, anche lei è molto eccitata bastano poche leccate e sento il sapore diverso della sua figa sintomo che prelude all’imminente orgasmo, quando si contrae ed inizia a godere, essendo con i pantaloni alle ginocchia, l’attiro sul bordo del letto è la penetro subito senza attendere, ho voglia di godere anche io e quando sento il suo orgasmo che mi bagna mi lascio andare godendo dentro la sua figa, restiamo per un po’ abbracciati poi decidiamo di fare una doccia. Mentre disfiamo la valigia mi rivolgo a Irene e gli chiedo:- Allora amore cosa decidiamo per stasera? Accettiamo l’invito di Paolo? Come ti sembra?- Ho trovato che è una persona molto dolce educata e con un notevole carisma, per stasera decidi tu per me va bene tutto- Beh amore vorrei che decidessimo insieme. Tu ricordi le sue prime frasi sull’aereo? Praticamente ti ha detto che era da anni che praticamente era impotente.- Non è necessario il sesso a volte, si sta bene anche per la simpatia delle persone, e poi se ho voglia ho il tuo cazzo no? anche se devo confessarti che è stato bravissimo ad accarezzarmi, è stato di una delicatezza straordinaria e di una dolcezza infinita e mi ha fatto godere bene, comunque vedi tu se ti fa piacere possiamo accettare l’invito.- Va bene allora adesso lo chiamo per avvisarlo che accettiamo e per metterci d’accordo sull’orario.Passiamo il resto del pomeriggio in giro per il bazar a fare shopping ed Irene resta incantata da un abito etnico, un giubbotto tutto lavorato e tempestato di pietre ed una gonna formata da tantissimi veli di seta trasparenti di vari colori, completano il tutto delle scarpe basse anche loro in stoffa e ricoperte di perline e pietre di diversi colori, e quando la sera ci prepariamo per andare a casa di Paolo vuole indossare proprio quel vestito. Il taxi in pochi minuti ci porta a destinazione, quando suoniamo viene Paolo ad aprirci, la sua è una bella villa, non eccessivamente grande, con un giardino meraviglioso, pieno di piante e fiori esotici, lungo il viale una serie di torce illumina il giardino al limite del patio inizia la piscina anche lei illuminata, è un posto incantevole ed a Irene piace tanto. Nel patio c’è un tavolo apparecchiato, con al centro delle candele, e con ai lati dei recipienti dove brucia dell’incenso rendono tutto molto romantico, Paolo ha buon gusto in tutto, lo notiamo anche dall’arredamento della casa che ci fa visitare, quando ritorniamo nel patio il tavolo è imbandito con ogni ben di Dio, è ricolmo di piatti con cibo esotico un misto di carni pesce e frutta una goduria solo a vederlo, Paolo ringrazia e congeda la signora che aveva apparecchiato dicendogli che non c’era più bisogno di lei e che poteva anche andare, iniziamo la cena in un clima molto romantico, il sottofondo di musica etnica è rilassante ma non copre le nostre voci. Durante tutta la cena Paolo non lesina affatto i complimenti nei confronti di Irene che dal canto suo reputa eccessivi, io scrutando bene come lui se la mangia con gli occhi capisco invece che sono sinceri, d’altronde Irene è molto bella e sensuale anche se è sempre insoddisfatta e non si vede bella come la vedo io, beviamo anche 2 bottiglie di un vino locale che trovo delizioso perché molto dolce, a fine cena Irene è abbastanza euforica e molto contenta, ci spostiamo sui divani al limitare della piscina e quando Paolo entra in casa a preparare il caffè, Irene approfittando che in silenzio la musica si sente maggiormente inizia a danzare davanti a me imitando la danza del ventre che avrà visto in qualche filmato, è molto brava ed il modo come mi guarda e come balla rende l’atmosfera molto erotica. Non smette di ballare nemmeno quando arriva Paolo che si siede accanto a me, la sua danza diventa molto sex quando ad ogni giravolta stacca uno ad uno i veli che compongono il vestito, è eccitantissima, la osserviamo pieni di desiderio lei ci fissa in modo provocante man mano che ad uno ad uno i veli cadono ai suoi piedi, quando ancora ce ne sono 4 o 5 da togliere, si libera del giubotto mettendo in mostra il suo turgido seno con i capezzoli induriti, io ho il cazzo cosi duro che mi fa quasi male, noto che anche Paolo spesso si tocca. Quando l’ultimo velo cade ai suoi piedi con un movimento molto lento e sensuale sfila anche il minuscolo perizoma e la cintura dove erano attaccati, Paolo deglutisce guardandola estasiato, io le porgo la mano invitandola ad avvicinarsi a me, lei invece sorridendo e sempre danzando si avvicina ma si ferma davanti a Paolo ed inizia un leggero movimento del bacino molto eccitante, e quando lui allunga la mano per accarezzarla lei si ferma per godere delle mani sul suo corpo. Paolo estasiato dalla visione di Irene nuda inizia ad accarezzarla, le sue mani sfiorano tutto il corpo partendo dal seno i fianchi le cosce fino ad arrivare alla figa che inizia a massaggiare delicatamente, mentre con una mano aperta massaggia il suo monte di venere con l’altra accarezza il clitoride per poi mettergli un dito dentro e dolcemente masturbarla, nel frattempo anche io mi sono messo nudo, li osservo e mi tocco, poi Paolo si inginocchia davanti a lei invitandola ad allargare le gambe ed inizia a leccargli la figa, i sospiri di Irene si fanno più intensi fino a che gode in bocca al Paolo che non si ferma e continua a succhiare tutti i suoi umori. Paolo ci invita a seguirlo e ci porta in camera da letto dove Irene mi fa subito sdraiare e dopo essermi venuta sopra infila lentamente nella sua figa tutto il mio cazzo, poi invita anche Paolo a spogliarsi, mentre lei è sopra di me e continua a cavalcarmi la bocca e la lingua di Paolo percorrono tutto il suo corpo, si contorce quando uno dietro l’altro vari orgasmi la fanno godere, poi allunga le mani e si impossessa del cazzo mezzo moscio di Paolo inizia ad accarezzarlo poi si sdraia sempre tenendomi dentro di se ed inizia a fargli un pompino, Paolo strabuzza gli occhi a bocca spalancata, io adesso sono dietro Irene sempre con il mio cazzo piantato in figa mentre lei continua a succhiare il cazzo di Paolo e quando finalmente lo fa raggiungere una giusta consistenza gli va sopra e lo prende tutto dentro. Lui non si capacita di aver raggiunto l’erezione, continua a fargli complimenti e la prega di non smettere, quando io gli vado dietro e dopo avergli leccato bene il culetto punto il mio cazzo e spingo fino a che non sono tutto dentro, Irene inizia a godere di nuovo gli spasmi della sua figa ci danno sensazioni bellissime ed a questo punto Paolo con un urlo gode venendo dentro lei, seguito subito dopo anche da me, ci accasciamo spossati e quando Irene va a fare una doccia Paolo mi confida che non avrebbe mai sperato, dopo quasi 10 anni, di riuscire di nuovo ad avere un orgasmo. Dopo esserci rivestiti, quando stiamo per andare Paolo ci prega di attendere un attimo e torna poco dopo con in mano un monile molto prezioso ed avvicinandosi a Irene glielo fa indossare al collo e poi gli dice:- Io per il resto dei miei giorni porterò nel cuore e nella mente il ricordo di una donna bellissima, dolce e sensuale che ha saputo risvegliare i miei sensi assopiti, ormai da molti anni, facendomi provare l’orgasmo più bello della mia vita. Tu indossa questo gioiello, riconoscente dono di un amico, conosciuto per caso, a cui hai fatto dono del piacere più intenso mai avuto. A te Alberto porgo un ringraziamento infinito e riconoscente per aver condiviso con me la tua bellissima compagna, vi auguro tanta felicità e per qualsiasi cosa io ci sarò sempre.
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irene_alberto,
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INCONTRO IN PALESTRA 2 PARTE
Dopo l’incontro con Gabry eravamo rimasti d’accordo che sarebbe venuta a cena insieme al suo uomo, Diego, il sabato sera a casa nostra, e finalmente siamo a sabato.Fin dal mattino una strana eccitazione si era impossessata di me, oltre all’eccitazione nell’immaginare la serata ero molto indaffarata a preparare in modo che gli ospiti si trovassero a loro agio. Gabry ci aveva avvisato che per loro, ma soprattutto per Diego era la prima esperienza di scambio, in effetti pur se molto presente nelle loro fantasie non aveva mai avuto esperienze, con Alberto ci eravamo messi d’accordo di far partire tutto in modo soft per poi vedere come si sarebbero comportati loro. Ormai era tutto pronto, avevo deciso che avremmo cenato all’interno per evitare sguardi indiscreti dei vicini, avevo preparato il tavolo in penombra illuminato da candele aromatiche, la cena era pronta per essere servita ed il vino in fresco. Nel pomeriggio avevo fatto un salto da estetista e parrucchiere adesso stavo aspettando Alberto, ero indecisa su cosa indossare, il suo consiglio mi sarebbe stato utile. Al suo arrivo Alberto mi guarda raggiante, non smette di farmi complimenti, continua ad adularmi dicendo che sono bellissima, insieme ci avviamo in camera e gli chiedo consiglio su cosa indossare, optiamo tutte e due per un completo pantaloni di seta nero con scollatura fino a ombelico, Alberto mi consiglia di lasciarlo aperto anche se ad ogni piccolo movimento il mio seno ben visibile, un paio di scarpe in vernice con tacco 10 completano il tutto, mi spoglio per cambiarmi e apro un cassetto per scegliere un perizoma, Alberto dietro di me, mi bacia sul collo e poi con le mani mi sfiora i capezzoli, un brivido mi percorre, da stamane che sono eccitata, sorridendo lo prego di smettere, lui insiste facendomi sentire la sua eccitazione, poi sento che mi passa qualcosa attraverso il collo, resto sorpresa, mi sta allacciando al collo una catenina in oro bianco con una perla come pendaglio, sono felicissima, mi giro verso di lui e lo abbraccio fortissimo dandogli un lungo bacio, mi fa arretrare e mi fa sdraiare sul letto, mi fissa estasiato ed in un attimo nudo anche lui, inizia a baciarmi tutta, appena arriva al mio sesso bastano pochi baci ed ho un primo orgasmo, lui continua a leccarmi per poi lentamente venirmi dentro, accavallo le gambe dietro la sua schiena in modo da sentirlo tutto dentro, continua a baciarmi sempre dicendomi che mi trova bellissima, sono come in estasi, ed ho un nuovo orgasmo, poi lui si sfila da me dicendomi che meglio rimandare a dopo. Andiamo in bagno a darci una pulita, lui fa una doccia veloce mentre io mi rinfresco e mi profumo, ma le sorprese non sono finite lui dalla sua giacca estrae un pacchetto e me lo porge, lo apro con molto curiosità e vengono fuori un paio di minuscoli slip bianchi a forma di farfalla, sono bellissimi, sto per indossarli ed Alberto mi raccomanda di controllare bene, a questo punto mi accorgo di un’altra perla agganciata allo slip, dalla parte interna, al mio sguardo interrogativo si mette a ridere prende lui in mano lo slip e me lo fa indossare delicatamente ed a questo punto capisco la funzione della perla. E’ attaccata in modo che una volta indossati gli slip resta a contatto con il clitoride ed a ogni piccolo movimento trasmette una piacevole sensazione, gli do ancora un bacio dicendogli che facendo cosi mi vizia troppo, lui mi osserva ancora con occhi raggianti e sorride, finiamo di vestirci e scendiamo, ormai manca poco ed i nostri ospiti dovrebbero arrivare. Sento squillare il campanello, vado in agitazione, Alberto mi dice di stare calma ed apre la porta, Gabry saluta sorridente, ha una minigonna rossa elasticizzata ed una camicia abbastanza aperta da far intravedere che non indossa reggiseno, dietro di lei un bellissimo ragazzo sui 30 anni abbronzatissimo con occhiali da vista che gli danno un aspetto di professorino, molto bello ed anche fisicamente molto ben messo, mi piace proprio, arrossisco un po’, Gabry da un veloce bacio sulle labbra ad Alberto e poi uno anche a me, approfitto anche io per dare un bacio sulle labbra a Diego, questo mi fa venire brividi, davvero molto bello, dopo i saluti di rito, io e Gabry facciamo una risata, ci siamo accorti che Alberto e Diego indossano tutte e due camicia bianca e pantaloni di lino blu, qualche battuta scherzosa serve a farci entrare in sintonia. Durante la cena veniamo a sapere che Diego in effetti deve la sua abbronzatura alla sua nazionalità, infatti lui un ingegnere cubano da una decina di anni in Italia, la cena prosegue in allegria, Gabry molto loquace mentre al contrario Diego abbastanza timido e parla di meno, Alberto spesso mi guarda e mi lancia dei sorrisetti, ha capito perfettamente che Diego mi piace molto, ed in effetti non vedo l’ora che succeda qualcosa, fosse per me gli salterei subito addosso. Finita la cena ci spostiamo in sala, vado a preparare il caff ed al mio ritorno trovo Gabry seduta sul divano accanto ad Alberto mentre Diego siede su una poltrona, lo guardo un po’ delusa, avrei voluto averlo vicino, con Alberto ci scambiamo uno sguardo e lui scoppia in una risata di cui solo noi due capiamo il motivo. A questo punto Alberto, sempre un vero tesoro, si alza va allo stereo e mette un disco di ritmi latino americani, poi rivolgendosi a Diego gli dice che io adoro ballare e che sarebbe giusto approfittarne. Guardo con grande gratitudine Alberto, mi avvicino a lui e gli do un bacio come ringraziamento, Diego sempre timido non fa nessun movimento, allora decido di dargli io una scossa, lo prendo per mano e lo invito a ballare con me.Appena iniziamo a ballare scopro gli effetti della perla, ad ogni contatto batte contro mio clitoride sprigionando piacevoli sensazioni, dopo un paio di balli sento anche l’eccitazione di Diego, lo guardo fisso negli occhi, lui arrossisce un po’ quasi a scusarsi, ma io gli faccio capire che gradisco molto stringendolo di più e strusciandomi contro il suo sesso, inizia un ballo un pò più lento ed allora le sue labbra si avvicinano al mio collo, sento il suo respiro sulla mia pelle, poi inizia a baciarmi sul collo facendomi rabbrividire dal piacere, scambio uno sguardo con Alberto e lui, con un cenno prestabilito, mi fa capire che siamo liberi di giocare come vogliamo, non aspetto più, mi avvento sulla bocca di Diego ed inizio a baciarlo, risponde al bacio, la sua lingua si intreccia con la mia, le sue mani iniziano a percorrere tutto il mio corpo, intanto Gabry ha slacciato i pantaloni ad Alberto ed ha iniziato a succhiarlo, lui mi guarda incitandomi a essere più intraprendente, sono eccitatissima mi sento bagnatissima mi stacco da Diego ed inizio a slacciargli la camicia, lui sposta le spalline ed il mio vestito cade a terra, tolgo le scarpe e mi libero del vestito, fa una carezza al mio sesso facendomi sentire di più la perla ed io ho un primo piccolo orgasmo, continuo a slacciare i pantaloni a Diego, anche lui resta in slip, resto quasi allibita, dal pacco che si nota con su slip deve essere molto dotato, non serve più ballare, gli sfilo gli slip e davanti ai miei occhi appare qualcosa di eccezionale, ha un cazzo più grande della media ma anche abbastanza lungo, lentamente lo afferro ed inizio ad accarezzarlo lo sento duro come il marmo lo avvicino alla mia bocca ed inizio a leccarlo mentre con una mano gioco con le sue palle, per essere più comoda lo faccio sedere su una sedia, inginocchiata davanti a lui continuo a succhiare, riempie tutta la mia bocca, poi lentamente mi rialzo e sto davanti a lui che lentamente mi sfila gli slip, sono un lago di umori, bastano poche carezze ed ho di nuovo un orgasmo, gli vado cavalcioni, mi attacco con le mani al suo collo ed iniziamo a baciarci, il suo cazzo struscia contro la mia figa regalandomi sensazioni bellissime, ma non mi basta, ho desiderio e voglia di averlo dentro di me. Alzo leggermente il bacino prendo il suo cazzo e lo indirizzo alla mia figa, anche se sono bagnatissima fa un pò fatica ad entrare, scendo lentamente e centimetro dopo centimetro entra tutto dentro di me, mi sento piena, una sensazione bellissima, inizio a cavalcarlo lo sento sbattere contro di me mentre lui adesso succhia i miei capezzoli, inizio a muovermi sempre più velocemente fino a che con un urlo non vengo con un orgasmo che mi sconquassa dentro, mi fermo solo un attimo e riprendo la mia cavalcata, voglio sentirlo venire dentro di me, inizio a baciarlo succhio la sua lingua e poi sento il caldo dei sui schizzi dentro di me mi stringe forte anche lui fino a che non ci fermiamo esausti. Mi giro verso Alberto e Gabry, sono nudi anche loro, Alberto seduto sul divano Gabry di schiena lentamente continua a farsi penetrare anche lei sembra vicina all’orgasmo, mi avvicino a loro ed inizio a baciare Alberto mi guarda e mi chiede se mi piaciuto al mio cenno affermativo ha una espressione felice mi sposto davanti a Gabry, lei mi attira per darmi un bacio, ed io inizio a toccargli il seno, basta poco ed anche lei gode stringendosi a me, ci fermiamo un attimo a prendere respiro, Diego torna su poltrona, siedo su bracciolo della poltrona ed accarezzo il suo petto, per un attimo vedo negli occhi di Alberto un misto di tristezza e gelosia, corro subito da lui lo abbraccio e lo bacio lui mi stringe forte mi prende in braccio e viene dentro di me, lo sento duro ed eccitato lo invito a godere dentro di me ma lui mi dice che lo farà dopo, restiamo per un po’ abbracciati, poi invitiamo Gabry e Diego a seguirci in camera da letto al piano superiore. Vado in bagno a lavarmi del seme di Diego, al ritorno Gabry a pecorina e mentre Alberto la pompa da dietro lei continua a succhiare Diego vado anche io sul letto e Diego mi invita a inginocchiarmi sulla sua faccia, inizia a leccarmi e l’eccitazione mi invade di nuovo, mi sporgo in modo di poter raggiungere Alberto e baciarlo e mentre lo faccio lui mi sussurra se voglio provare…. faccio una faccia strana e poi gli dico che sono d’accordo di provare. Diego sembra essere in pausa ha bisogno di recuperare, Alberto si stacca da Gabry e la invita a giocare con me, i due uomini ci lasciano soli sul letto aprono la finestra e si fumano una sigaretta, bisbigliano ma non riesco a capire cosa si dicono. Siamo abbracciate, soddisfatte ma non sazie, ci baciamo dolcemente scambiandoci carezze, ci osserviamo con un misto di desiderio e complicità, le nostre bocche continuano a cercarsi mentre le nostre mani esplorano i nostri corpi, dopo un po’ che giochiamo cosi, mi alzo dal letto prendo per mano Alberto dicendogli che voglio fare l’amore con lui, mi segue ed iniziamo ad amarci dolcemente gli chiedo se offeso con me ma lui mi tranquillizza, mi godo la sensazione di averlo dentro di me, assaporo i suoi baci e godo del suo movimento dentro di me, accanto a noi Gabry e Diego ci imitano, anche loro fanno l’amore, Alberto mi chiede se sono pronta, mi sento bagnatissima e desidero averli tutte e due dentro di me, gli dico di si, Alberto fa un cenno a Diego che ritornato eccitato al massimo si sposta da Gabry e di sdraia ai bordi del letto con piedi penzoloni, io gli vado sopra mi faccio penetrare e poi mi sporgo verso di lui, Alberto dietro inizia a leccarmi, Gabry ha capito tutto ed allora anche lei inizia a leccarmi, sento la sua lingua sul mio buco dietro mi bagna, mi dilata, infila un dito ed inizio a godere sento sempre di più il desiderio fino a che sono io a chiedere ad Alberto di venirmi dentro, si avvicina a me, sento il suo cazzo che spinge nel mio culo, avere quello di Diego dentro non facilita la cosa, lo sento entrare lentamente la cappella dentro, poi con un colpo secco dentro di me, urlo dal piacere riempiono ogni parte di me, una sensazione indescrivibile Diego resta immobile dentro me, mentre Alberto da dietro inizia a pomparmi sempre più forte, godo urlando, ma non finita mi sento impazzire dal piacere, Gabry si avvicina a me mi accarezza e mi bacia sul viso incitandomi a godere, gli orgasmi si susseguono uno dopo l’altro fino a quando sento contemporaneamente gi schizzi caldi di tutte e due ed in quel momento ho un orgasmo sconvolgente che mi lascia senza fiato, mi butto sul letto incapace di muovermi mentre Gabry continua a baciarmi e coccolarmi, siamo esausti, mentre loro si rilassano io faccio una doccia e poi ci ricomponiamo. Torniamo in soggiorno, loro recuperano i vestiti, dopo essersi rivestiti ci diamo appuntamento al prossimo sabato, Gabry dice che vuole anche lei provare la “doppia” ci salutiamo con un bacio, ma io stavolta non bacio Diego in bocca. Ci mettiamo a letto io appoggio la mia testa sul petto di Alberto ed accarezzo il suo ventre, mentre siamo cosi Alberto mi chiede come mai nei saluti non avevo dato il bacio in bocca a Diego, gli rispondo che ormai il sesso era finito e non era il caso, mi guarda con occhi lucidi e mia bacia, io aggiungo di non gasarsi troppo che il sabato dopo lo bacerò ancora, sorride e mi accarezza il seno, allungo una mano a toccargli il cazzo e lo sento che si sta svegliando, scendo verso il suo inguine lo prendo in bocca ed inizio a succhiare, lo sento svegliarsi, mi chiede se ho ancora voglia ed alla mia risposta affermativa lentamente viene sopra di me in ginocchio, mi guarda e dice che sono bellissima si avvicina e lentamente lo sento entrare dentro di me, restiamo immobili ed abbracciati stretti, sento il suo cazzo pulsare dentro di me, non servono movimenti, siamo come una cosa sola, la mia figa si contrae intorno al suo cazzo vorrei restare tutta la notte cosi, Alberto continua a baciarmi ed a parlarmi non abbiamo fretta di godere. La notte non finita.
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irene_alberto,
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LEZIONE DI BALLO
Finalmente Irene l’aveva avuta vinta, si era messa in testa che mi doveva insegnare a ballare e ci era riuscita, lei appassionata di ballo mi aveva convinto, per tutto l’inverno mi aveva portato a scuola di ballo, e dopo tante lezioni, a 45 anni di età, la mia goffaggine era sparita, lei diceva che ero diventato bravo, a me bastava soltanto potermi muovere in modo armonioso e farla contenta portandola ogni tanto a ballare. Fino ad adesso avevo ballato solo alla scuola questo primo week end di inizio giugno lei aveva organizzato la nostra uscita, mi aveva tenuto nascosto il luogo dove aveva prenotato, unica condizione che io gli avevo posto era che il vestito per quella serata lo avremmo scelto insieme ma la parola finale toccava a me. La boutique in cui l’avevo portata era una di quelle in cui lei faceva pochi acquisti poiché a suo parere i vestiti erano troppo sex e spinti e non adatti a serate di gala, stavolta però io volevo proprio quello un vestito elegante ma anche molto sex, dopo tante prove alla fine avevamo scelto un vestito color argento in seta una ampia scollatura davanti e schiena totalmente scoperta, logicamente da portare senza reggiseno, completava il lato sex un vistoso spacco che se non si restava attenti lasciava intravedere mutandine, con il vestito era compreso un minuscolo perizoma dello stesso colore e stoffa del vestito. Anche se lo considerava un po' troppo osè, Irene mi aveva accontentato, logicamente come ogni donna non si era accontentata di un solo vestito ed all’uscita della boutique eravamo colmi di pacchetti, per me eravamo andati sul classico, un paio di pantaloni blu che mi calzavano a pennello e la classica camicia bianca. Il giorno dopo appena sveglio vedo Irene già pronta mi invita a prepararmi dicendomi che voleva partire prima di pranzo e che avremmo pranzato per strada, faccio una doccia veloce ed un’altrettanta veloce colazione e partiamo, appena in circonvallazione mi fa subito prendere l’autostrada e mi dice di proseguire verso Venezia, ora avevo chiara la nostra destinazione, quando gli chiedo conferma lei ride negando sia Venezia la destinazione e dicendo che sarebbe stato un posto che lei conosceva bene poiché per anni ci aveva passato le vacanze estive. Arriviamo a destinazione nel tardo pomeriggio, dopo che ci siamo sistemati in camera, sistemato la nostra roba, mi avvicino ad Irene con l’intento di baciarla e portarla a letto per farci l’amore, lei mi blocca subito dicendomi di stare buono di farmi una passeggiata perché lei aveva appuntamento dal parrucchiere, di cattiva voglia acconsento e lei dopo avermi dato un bacio esce per il suo appuntamento, non sapendo come passare il tempo decido di fare una passeggiata sul lungomare in cerca di un buon ristorante per la sera. Passano un paio di ore e di Irene ancora nemmeno l’ombra, inizio ad essere impaziente, decido allora di scendere nella hall ad attenderla, passa quasi un’altra ora, ormai la mia pazienza è al limite, da innervosito divento incazzato anche perché non so nulla del programma della serata e non ho nemmeno prenotato ristorante, sono a smadonnare davanti all’entrata dell’hotel quando la vedo arrivare, più si avvicina più resto sbalordito, quando mi è davanti resto a bocca aperta, è stupenda, ha accorciato i suoi capelli biondi. Sta benissimo. Ma il lavoro perfetto lo ha fatto la truccatrice e stupenda mi avvicino ad abbracciarla e lei mi da un fuggevole bacio sulle labbra e poi prendendomi per mano mi porta di corsa verso la nostra camera, gli chiedo dove vuole andare a mangiare ma lei mi assicura che è tutto a posto e già prenotato, in un attimo è nuda davanti a me, e cerca il vestito da indossare, non resisto a vederla cosi bella gli sono addosso e lei sorridendo mi scaccia pregandomi di aver pazienza, si veste in un attimo aggiungendo qualche gioiello che la rende più affascinante. Come al solito appena arriviamo al ristorante tutti gli sguardi sono diretti al nostro Ferrari, stavolta per poco, appena Irene scende dall’auto i presenti spostano gli sguardi su di lei, gli uomini se la mangiano con gli occhi e mi guardano con molta invidia, facciamo l’ingresso al ristorante e ci portano al tavolo prenotato da Irene, la sala è enorme con in mezzo un grande spazio vuoto, dove presumo si ballerà, il nostro tavolo è in fondo al terrazzo su una piattaforma sul mare, praticamente ci affacciamo sul mare e lo abbiamo anche sotto, è una serata bellissima la nostra zona è illuminata solo dalle candele sul tavolo e dalla luna, devo dire che anche come posto è molto bello, si sente l’odore della salsedine ed il rumore delle onde che si infrangono nei pilastri della struttura, anche io continuo a mangiarmi con gli occhi Irene e lei mi promette che mi farà passare una notte indimenticabile. Quando iniziamo a mangiare una orchestra inizia a suonare ed i primi avventori nella pausa tra una portata e l’altra iniziano a ballare, noi decidiamo di mangiare con calma, prima del dolce Irene mi invita al primo ballo, e un languido e romantico swing, ci dondoliamo abbracciati Irene mi guarda sorridente i suoi occhi sprizzano felicità e mi elogia come ballerino, io sono in estasi a tenerla fra le braccia, e non solo io, basta poco ed ho una notevole erezione, temo che al ritorno al tavolo qualcuno se ne potrebbe accorgere, lo faccio presente a Irene che fa una risata ma ballando, essendo provetta ballerina mi porta in prossimità del nostro tavolo dove possiamo sedere tranquillamente. Passiamo la serata a ballare ed io sono sempre più eccitato, Irene è euforica, ha bevuto qualche bicchier in più e perde in parte i freni inibitori, non cerca più di stare attenta allo spacco del vestito, ne tantomeno al fatto che ogni tanto dalla scollatura fa capolino un capezzolo, io non ho fatto altro che strusciarmi contro di lei per tutta la serata facendogli sentire la mia erezione ed in un momento in cui siamo stati affacciati al balcone sul mare avendo potuto con la mia mano raggiungere la sua figa ho constatato che anche lei era eccitatissima. Ad un certo punto della serata un ballerino di latino americano, si avvicina a Irene e la invita a ballare, lei con mia meraviglia declina l’invito dicendogli che aveva già il ballerino per tutta la serata, approfitto per dargli un bacio e lei mi sussurra che stanotte vuole essere solo mia, sono al settimo cielo dalla gioia ed anche quando un signore sui 50 anni insieme a una ragazza molto bella anche se un po' volgarotta si avvicinano con l’intento di attaccare bottone li liquidiamo gentilmente ma in modo fermo, è chiaro che stasera non ci sarà spazio per trasgressioni e ci godremo la nostra serata. Verso mezzanotte chiedo ad Irene se ha voglia di rientrare, lei sorridendo mi risponde che è consapevole che la voglia è più mia che sua e che dovevo avere pazienza perché avevamo tutta la notte ed il giorno dopo davanti poi ad un certo momento mi prende per mano e mi invita a seguirla, imbocca una scaletta che scende sotto la piattaforma, dove c’è un altro spazio, molto più vicino al mare, con alcune poltrone e due sedie a dondolo, siamo al limite della piattaforma 10 centimetri sotto di noi c’è l’acqua il mare è calmissimo altrimenti credo che le onde sommergerebbero lo spazio, Irene si appoggia alla balaustra poi mi attira a se ed inizia a baciarmi, la sua lingua non mi da pace, bacia con una intensità maggiore del solito, in un momento di pausa lentamente allarga suo vestito e mette a nudo il suo seno è un chiaro invito a baciarlo io inizio ad accarezzarlo, sento i capezzoli inturgidirsi sotto le mia dita Irene sospirando piega il capo all’indietro lasciando scoperto il collo, io inizio a baciare e sfiorare con la lingua il suo collo per poi scendere lentamente fino a raggiungere il suo seno, succhio i suoi capezzoli e con le mani scendo a cercare la sua figa, il minuscolo perizoma è un ostacolo irrisorio, quando sto per inginocchiarmi per poter leccare la sua figa, Irene mi trattiene pregandomi di continuare il quel modo, l’accontento e lei allargando il vestito mette a nudo la sua figa, io continuo a baciare l sua bocca il suo collo il suo seno mentre lei lentamente apre la cerniera dei mie pantaloni ed afferra il mio cazzo, lo accarezza lo stringe e poi se lo struscia sulla figa, la mia cappella sente il suo clitoride sono sempre più eccitato ed invito Irene verso le poltrone, lei mi blocca li e non mi fa muovere continua a strusciarsi il mio cazzo su suo clitoride poi appoggia il suo piede alla ringhiera in questo modo resta con le gambe divaricate e poi aver indirizzato il mio cazzo alla sua figa mi chiede di prenderla in quel modo, anche lei e bagnata fradicia basta una leggera spinta e sotto tutto dentro di lei, mi stringe fortissimo e basta poco e gode con un orgasmo che la scuote tutta continuo a baciarla ed accarezzarla e lei mi chiede di godere anche io vuole sentirsi inondare del mio orgasmo, quando mi lascio andare e i primi schizzi arrivano dentro di lei ha di nuovo un altro orgasmo e si stringe forte a me uso il mio fazzoletto per aiutarla a pulirsi un po' ci sistemiamo e ci sediamo sulla dondolo a riprendere fiato. E’ a questo punto che seduti in un angolo della piattaforma notiamo il signore di prima con la ragazza giovane, lei è intenta a fargli un pompino, sicuramente hanno assistito al nostro amplesso ed adesso vogliono farci capire che sono disponibili anche ad altro, restiamo seduti sulla sdraio Irene abbracciata a me, e li osserviamo, adesso siamo noi a goderci lo spettacolo, l’uomo ci osserva con sguardo invitante ma noi restiamo immobili, poi cambia posizione va piegare la ragazza a pecorina gli alza la minuscola gonna mettendo in mostra un bellissimo culo, la ragazza è senza mutande e lui subito con un colpo secco gli è dentro, si sono posizionati in modo che noi possiamo vedere chiaramente, lui continua a guardare Irene voglioso, come a fargli capire che desidererebbe avere lei, mentre Irene resta impassibile, basta poco ed anche lui gode dentro la ragazza. Dopo che si sono sistemati, con la banalissima scusa di chiedere di accendere sigaretta s avvicinano a noi, la ragazza sposta subito una poltroncina e senza chiedere permesso si siedono davanti a noi quasi a contatto, Irene in un primo momento ha un moto di stizza, li sta quasi invitando ad allontanarsi, poi si calma, dopo le presentazioni si chiacchiera dl più e del meno Arturo e Franca hanno l’educazione ed il buon gusto di non fare nessun accenno agli amplessi consumati pubblicamente poco prima, e con il passare del tempo si rivelano 2 persone colte ed intelligenti anche ad Irene diventano simpatici e la sento più rilassata ed a suo agio, sono regolarmente sposati anche se noi avevamo pensato di no, vista la differenza di età, 20 anni ci confermano loro, Arturo è un piccolo industriale venuto su dal niente e Franca diciamo quadi che se la è cresciuta, ci invitano a pranzo per il giorno dopo a casa loroinvito che accettiamo, poi mentre Arturo che sicuramente ci ha visti arrivare inizia a chiedermi di parlargli del mio Ferrari, mentre noi discutiamo di auto, mi accorgo che Franca furtivamente ha messo una mano sula gambe di Irene che ha un leggero movimento, la guardo e lei mi fa cenno che è tutto a posto e si stringe di più a me, Franca accarezza la coscia nella sua lunghezza, Irene sempre stretta a me si sistema meglio sul dondolo divaricando leggermente le gambe, anche Arturo ha smesso di parlare ed assiste alla scena leggermente più staccato, adesso le carezze di Franca sono più decise con la scusa di dare un bacio bisbiglio all’orecchio di Irene se tutto ok, lei mi fa uno sguardo eloquente dicendo si con la testa, Franca si sposta leggermente in avanti ed affonda la sua bocca sulla figa di Irene ed inizia a leccarla, lei si stringe a me baciandomi ed inarcandoci in modo che Franca posso leccarla a fondo, mentre il suo respiro diventa più affannoso le sue mani armeggiano con mie pantaloni li sbottona raggiungendo il mio cazzo e tirandolo fuori, anche Franca accarezza il mio cazzo e quando Irene ha un primo orgasmo, sposta la sua bocca dalla sua figa al mio cazzo ed inizia a farmi un pompino, Arturo che fino a quel momento era stato in disparte si sposta mettendosi accanto a Franca ed allunga le mani per accarezzare il seno ad Irene, alla prima carezza, anche con mio stupore, Irene gli allontana la mano poi chiede a Franca di spostarsi ed essendo di nuovo il mio cazzo duro mi viene sopra infilandosi il mio cazzo dentro ed attaccandosi al mio collo ed iniziare a baciarmi si muove lentamente in modo dolce, Franca ed Arturo per un po' la accarezzano sulla schiena e sul culo poi anche loro iniziano a far l’amore fra di loro, Irene inizia a tempestarmi di baci tutto il volto e dopo un po' gode di nuovo avendo un orgasmo accompagnato da gridolini, io mi trattengo anche perché la notte sarà lunga e per adesso va bene cosi, pochi minuti dopo anche Arturo e Franca godono, ci sistemiamo sempre non parlando di sesso come se fosse un tabù e ci salutiamo dandoci appuntamento al giorno dopo, mentre rientriamo in hotel chiedo a Irene se ci fosse qualche problema con Arturo e lei mi risponde che non c’era nessun problema e che anzi era un tipo molto intrigante e sicuramente molto delicato e dolce come piaceva a lei, ma poi aggiungeva che quella notte voleva essere solo mia e fare l’amore solo con me, gli do un bacio ed abbracciati saliamo in camera. Appena arriviamo in camera, Irene si avvicina a me mi da un bacio e lentamente inizia a sbottonarmi camicia pregandomi di restare immobile, inizia ad accarezzarmi il torace poi a baciarlo mentre con le mani inizia a slacciarmi pantaloni, quando mi ha spogliato spostando leggermente le spalline fa cadere il suo vestito a terra e poi si sfila il minuscolo perizoma, siede al bordo del letto e mi attira verso di se, il mio cazzo duro è a pochi centimetri dalla sua bocca, lo prende in mano lo accarezza lo sfiora con le labbra, con una mano mi tocca le palle poi lentamente lo fa sparire nella sua bocca, inizia a succhiare come un bimbo succhia il capezzolo, il cazzo mi diventa duro come il marmo, tento di farla sdraiare ma lei mi prega di restare ancora in quella posizione, continua a succhiare ed accarezzare il mio cazzo, ci gioca in tutti i modi, faccio fatica a trattenermi, finalmente lentamente si sdraia, mi inginocchio ai piedi del letto gli faccio mettere le gambe sulle mie spalle ed inizio a leccarla, con la lingua disegno i contorni del suo inguine mentre con una mano le massaggio lentamente il monte di venere, mi avvicino al suo clitoride sfiorandolo e facendogli sentire solo il calore del mio alito, inarca la schiena offrendomi la sua figa ed allora lentamente inizio a leccarla, prendo in bocca il suo clitoride ed inizio a succhiarlo la sento rabbrividire di piacere, poi inizio a dargli lunghe leccate dal clitoride fino al buchetto dietro, le sue mani tengono bloccata la mia testa e quando sento le sue gambe che stringono imprigionandola capisco che sta per godere inizio a succhiare più forte fino a che la mia bocca non è inondata dai suoi umori, succhio fino all’ultima goccia poi mi alzo e lentamente affondo il mio cazzo dentro di lei che attorciglia le sue gambe intorno alla mia schiena tenendomi bloccato dentro di lei. Alterno colpi leggeri e cadenzati alternandole a nuove leccate di figa e culetto, poi quando è bagnata al punto giusto, gli faccio alzare di più le gambe punto il mio cazzo nel suo buchetto dietro e lentamente spingo fino a che sono tutto dentro, continuiamo a baciarmi i nostri respiri diventano sempre più affannosi e quando la sento di nuovo godere mi lascio andare anche io e libero il mio godimento dentro di lei, continuiamo a baciarci per un tempo indefinito e poi ci addormentiamo abbracciati. Il mattino dopo finita la colazione e dopo aver fatto passeggiata ci avviamo verso casa di Arturo e Franca, entriamo in una bella e moderna villa con un ampio e bello giardino, all’entrata un grande patio confina con una piscina altrettanto grande con accanto una vasca idromassaggio, Arturo e Franca ci accolgono in modo caloroso, dopo i saluti di rito Irene si avvicina al bordo della piscina seguita anche da noi, Franca gli chiede se ha desiderio di prendere il sole e fare il bagno che in quel caso gli avrebbe prestato un costume, Irene fissandola gli risponde che non ne ha bisogno e che noi siamo patiti del naturismo e senza aggiungere altro sfila il vestito e le mutandine e resta nuda accomodandosi su una sdraio, Arturo resta a bocca aperta, la fissa incantato mangiandosela con gli occhi, lei lo guarda e gli sorride, poi invita anche me a spogliarmi e sdraiarmi accanto a lei, chiedo ad Arturo se ci sono problemi se anche io mi metto nudo e lui deglutendo sempre con gli occhi puntato ad Irene mi invita a fare come se fossi a casa mia, mi spoglio anche io e mi stendo sulla sdraio accanto a Irene, Arturo e Franca si congedano un attimo dirigendosi verso casa e dicendoci che sarebbero arrivati a momenti. Quando restiamo soli fisso Irene con aria interrogativa, lei mi sorride dicendomi che il giorno prima voleva essere solo mia, ma che oggi se capitava occasione avrebbe gradito anche trasgredire, quando gli faccio notare che Arturo era dal giorno prima che se la mangiava con gli occhi lei mi dice che lo trova un bell’uomo, intelligente, colto e molto intrigante, aggiungendo anche che la sera prima aveva notato che era anche ben dotato, sorridiamo consapevoli che oggi a differenza della sera prima ci sarà un seguito con Arturo e Franca. Quando ritornano, anche loro, sono in parte nudi, Arturo ha un costume a pantaloncini, si nota un fisico asciutto e già abbronzato, mentre Franca in topless mette in mostra un bellissimo seno sodo e formoso, il culo lo avevamo ammirato la sera prima ed anche quello era molto bello. Irene li osserva poi si alza e sorridendo di avvicina ad Arturo dicendo che non poteva stare con pantaloncini e senza dargli nemmeno tempo di capire glieli fa scendere sfilandoglieli ed invitandolo a sedere davanti a noi, poi rivolta verso Franca invita anche lei a mettersi nuda, e quando toglie slip mette in mostra una bella figa depilata ma con un ciuffetto di peli all’altezza del monte di venere. Restiamo a chiacchierare del più e del meno, si nota dal loro leggero disagio che non sono abituati a stare nudi, per noi invece è una cosa naturale, Arturo va a prendere aperitivi mentre Franca sistema il tavolo per il pranzo a bordo piscina, Irene intanto ha avvicinato le sdraio ed adesso mi bacia ed inizia a strusciarsi, quando glielo chiedo mi conferma che Arturo è intrigante ed ha voglia di scoparselo, poi facendomi battuta mi dice che nemmeno a me andrà male poiché Franca è una gran bella figa. Quando arrivano gli aperitivi, Irene ha appoggiato la testa sul mio petto , iniziando a darmi bacetti, mentre con una mano sta giocando con il mio cazzo che intanto è diventato duro, Arturo siede e ci osserva un po’ impacciato, Irene continua a massaggiarmi il cazzo fissando Arturo, che memore del rifiuto della sera prima non osa avvicinarsi ne a prendere iniziativa, quando Irene inizia a farmi un pompino lui non riesce più a nascondere la sua erezione e dopo un po’ si tuffa in acqua ma non smette di guardarci, Irene si alza fa passare le gambe a cavallo della sdraio e rivolta verso la piscina lentamente si fa scivolare il cazzo dentro la figa, con una mano si tocca il clitoride e con l’altra si accarezza il seno sempre fissando Arturo che è sempre più impacciato ed eccitato, a questo punto Irene rompendo gli indugi chiama Arturo e lo invita ad avvicinarsi, in un primo tempo resta un po’ interdetto poi lei gli fa chiaramente cenno di avvicinarsi, quando esce dalla piscina, si nota chiaramente che il bagno non è servito a calmarlo, il suo cazzo svetta in piena erezione e bastano due passi per essere davanti a Irene che allunga una mano afferrandoglielo ed iniziando a segarlo, poi lo attira a se e lo prende in bocca ed inizia a succhiarlo, Arturo chiude gli occhi con una espressione estasiata poi allunga le mani ed inizia ad accarezzargli il seno, Franca ci osserva ma non si avvicina sento la figa di Irene bagnatissima, anche lei è molto eccitata inizia a muoversi più velocemente e raggiunge l’orgasmo, a quel punto anche Arturo eccitato al massimo gode in bocca a Irene che con mia sorpresa – visto che non lo gradisce molto - ingoia tutto nel frattempo anche Franca si è avvicinata abbraccia Irene e gli da un lungo bacio in bocca, sento gli umori di Irene scendere lungo il mio cazzo, ma mi trattengo dal venire e quando Irene si stacca da me è Franca che succhia i suoi umori dal mio cazzo facendomi un pompino, ma anche stavolta mi trattengo dal venire. Ci rilassiamo un po’ e poi pranziamo, stavolta parliamo sia della sera prima che di oggi ed Irene spiega ad Arturo perché aveva rifiutato il suo approccio la sera prima aggiungendo che al contrario oggi era giornata di trasgressione. Finiamo il pranzo con calma e dopo il caffè Irene in modo sorprendente – di solito non prende mai iniziativa – va dietro Arturo ancora seduto a tavola gli mette le mani sul petto ed inizia a baciarlo sul collo, io mi avvicino a Franca mi metto davanti a lei e la invito a succhiarmi il cazzo, dopo un po’ Irene prende Arturo per mano e si avvia verso l’interno della casa, anche io e Franca li seguiamo in camera da letto, Irene si sdraia sul letto ed invita Arturo a leccarla lui è raggiante, dopo sera prima mai avrebbe sperato di scopare Irene, inizia ad accarezzarla dai piedi lentamente sale con le mani lungo il suo corpo facendo seguire la sua lingua lungo le sue cosce fino a che non arriva alla figa, inizia a leccarla delicatamente e dolcemente come piace ad Irene che allarga le gambe offrendosi tutta ai suoi baci per poi invitarlo a prenderla, Arturo delicatamente affonda tutto dentro di lei ed inizia a pomparla aumentando la frequenza dei colpi, lei ha un primo orgasmo ma Arturo non si ferma fino a quando dopo l’ennesimo orgasmo anche lui gode dentro di lei, nel frattempo accanto a loro Franca mi aveva fatto sdraiare supino e mi era venuta sopra godendo anche lei, quando Arturo si stacca da Irene, Franca si alza la afferra dai piedi e la attira il fondo al letto, lei in piedi si piega a 90 gradi ed inizia a leccargli la figa ancora piena del godimento di Arturo ed invita me a prenderla a pecorina, inizio a sbatterla, mentre Irene si gode le sue leccate, poi mi stacco mi abbasso ed inizio a leccargli buchetto, Franca capisce mie intenzioni ed allarga di più le gambe, la bagno con la mia saliva mista ai suoi umori, e dopo avergli infilato il cazzo in figa per bagnarlo, lo sfilo e lo appoggio al suo buchetto, la sento che si contrae e mi prega di fare piano perché è la prima volta, do una spinta decisa e la mia cappella è dentro facendo urlare Franca, resto immobile un attimo e quando vedo che lei lecca con nuova foga Irene spingo con decisione fino a che non sono tutto dentro, Franca smette di leccare Irene anche perché sul suo volto le smorfie di dolore e di godimento si alternano, a questo punto Irene si gira e va sotto ed inizia a succhiare il clitoride a Franca che lentamente trasforma i lamenti di dolore in lamenti di godimento Arturo ne approfitta e si posizione fra le gambe si Irene ed inizia a leccarla per poi dopo un po’ quando torna di nuovo duro affondare il suo cazzo nella figa di Irene, la prima a godere è Franca seguita poi ad uno ad uno da tutti noi in un godimento totale, restiamo a letto a coccolarci, scherzosamente prendo in giro Irene dicendogli che era la prima volta che la vedevo così trasgressiva e piena di iniziativa, risponde allo scherzo dicendomi che visto che gli dicevo sempre che doveva essere più intraprendente e che una volta fatto avevo da ridire sarebbe stata ultima volta. Continuiamo a scherzare e visto il feeling che si è creato con Franca ed Arturo li invitiamo per un week end da noi visto che ci hanno svelato che per loro era stata la prima volta, anche se era da tanto che cercavano occasione, gli proponiamo un week end lungo in modo di avere la possibilità di fargli visitare anche qualche locale scambista e di aiutarli nel loro percorso, ci salutiamo con la promessa di rivederci a breve.
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irene_alberto,
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FESTA DI COMPLEANNO 1
Dopo che Alberto gli aveva organizzato la festa di compleanno a sorpresa, Irene si era ripromessa di ricambiare il pensiero gentile che aveva avuto per lei, conosceva benissimo le fantasie ed i desideri nascosti di Alberto, e si era ripromessa di fare in modo che anche la sorpresa per il compleanno di Alberto fosse davvero speciale. Quel giorno, come succedeva ogni tanto, aveva accompagnato in banca Alberto, da tempo il Direttore gli aveva assegnato una persona incaricata a seguire i loro investimenti, era una ragazza sui 30 anni, molto carina ed a detta di Alberto con un culo fantastico. Fin da subito Olga, cosi si chiamava la ragazza, aveva avuto mille attenzioni nei loro confronti, a volte assumendo un comportamento servile, forse causato dalla consistente entità del patrimonio di cui erano titolari, a volte Irene la trattava in modo freddo e distaccato perché era infastidita da come Olga faceva di tutto per mettersi in mostra e cercare di attirare l’attenzione di Alberto, era chiaro che cercava di circuirlo. Per questo motivo quel giorno gli era venuta in mente l’idea, allora aveva cercato di mettere da parte la sua freddezza e dimostrarsi amichevole nei confronti di Olga, che era rimasta sorpresa, in un momento in cui erano da sole, visto che Alberto era nell’ufficio del direttore. Irene si era dimostrata molto socievole ed amichevole nei confronti di Olga, gli aveva fatto dei complimenti sia per il lavoro che per abbigliamento, Olga ne era rimasta sorpresa e lusingata, ricambiando i complimenti ed aggiungendo anche che l’aveva sempre ammirata per la sua colasse bellezza ed eleganza. Irene aveva subito sfruttato l’occasione dicendogli che dovrebbero diventare amiche e qualche volta uscire insieme, ad Olga non sembrava vero ed aveva accolto con gioia l’invito di Irene ed era stato una vera gioia dargli il numero di telefono quando glielo aveva chiesto. Nei giorni che seguirono Irene trovava mille scuse per passare dalla banca e telefonare ad Olga, quel fine settimana l’aveva invitata a fare un giro di shopping nei negozi del centro, voleva cercare qualche occasione da sfruttare e decisa anche di cercare di crearla, poi aveva dato appuntamento ad Alberto per l’ora dell’aperitivo in modo di trovarsi tutte e 3 insieme con Olga fuori dal contesto lavorativo. Irene di proposito, per impressionarla, aveva portato Olga in boutique di famose griffe, quando provava qualche vestito chiedeva sempre la sua presenza con scusa di qualche consiglio, cercava di notare la sua espressione quando si spogliava, in una occasione aveva fatto provare un vestito anche a lei e con la scusa di aiutarla gli aveva appoggiato la mano sul seno, poi gli aveva fatto complimenti lamentandosi del suo e con scusa di sentire consistenza aveva preso la sua mano appoggiandosela sul seno, lei non aveva indugiato più del dovuto ma non era nemmeno arrossita. Quando si avvicinava l’orario dell’incontro con Aberto, Irene aveva fatto la sua scelta ma con stupore aveva fatto prendere un vestito anche a Olga dicendogli che era un regalo, lei era rimata molto sorpresa e felice e mentre si era avvicinata per dargli un abbraccio ed un bacio in senso di ringraziamento, Irene con mossa repentina aveva spostato il viso in modo che il bacio finisse sulle sue labbra mentre le sue mani si erano appoggiate sul seno di Olga che era arrossita un po'. L’euforia di Olga per il regalo ricevuto non era scemata nemmeno quando raggiunto Alberto avevano trascorso una oretta a chiacchierare di cose futili e non di lavoro, era ormai palese che Olga li ammirava e che Alberto non gli era indifferente, Irene dal canto suo era contenta da come procedevano le cose, ma doveva sbrigarsi la settimana dopo era il compleanno di Alberto e per quel giorno doveva essere certa di riuscire in quello che aveva in mente. Quel lunedì mattina Irene aveva in testa un piano che aveva elaborato ed aveva intenzione di metterlo in atto approfittando del fatto che Alberto sarebbe stato via tutto il giorno e sarebbe rientrato per cena, quindi adducendo una banale scusa su estratti conto bancari non chiari aveva telefonato al direttore chiedendo il favore, visto che lei non poteva, di mandare Olga da lei ed insieme controllarli, il Direttore non aveva fatto nessuna obiezione ed anzi si era offerto di avvertire Olga, ma Irene aveva declinato dicendo che chiamava lei per accordi sugli orari in cui vedersi, quindi la chiama:
Pronto? Ciao Olga, sono Irene ti disturbo?
Ciao Irene, non disturbi affatto è un piacere sentirti. Hai bisogno di qualcosa?
Volevo chiederti un piacere personale. Dovevo andare a fare ceretta ma estetista è via ho pensato che forse mi avresti potuta aiutare se non ti scoccia.
Figurati, non mi scoccia affatto, sono ben lieta di aiutarti, ma esco dall’ufficio alle 17
Tranquilla per quello, ho già chiamata Direttore con una scusa, gli ho detto che mi servivi per controllare degli estratti conto e lui ti ha concesso di venire da me nel pomeriggio.
Benissimo allora dimmi a che ora vuoi che ci troviamo ed arrivo.
Visto che non devi rientrare in ufficio che ne diresti di venire a pranzo? Sono sola Alberto è via.
Ottimo allora quando finisco vengo ho già indirizzo sarà facile arrivare. Ciao a dopo.
Un sorriso soddisfatto era comparso sul viso di Irene, adesso doveva organizzare per il pranzo, si sarebbe rivolta al catering, come al solito, intanto nella sua mente pensava di elaborare il piano che aveva in mente e che doveva mettere in atto all’arrivo di Olga. Irene era indecisa se apparecchiare sul patio o all’interno, poi aveva optato per intero, sul tavolo un piccolo cesto di fiori e due candele facevano da contorno ad una bottiglia di vino bianco ghiacciata il pranzo leggero, un misto carne e verdure, sarebbe arrivato tra poco, aveva tirato un po' le tende e messo musica di sottofondo, creando l’atmosfera di qualcosa di romantico. Fin dall’arrivo Olga era rimasta piacevolmente sorpresa della casa, durante il pranzo Irene aveva riempito più volte i bicchieri ed alla fine la bottiglia era finita, era di buon umore e la discussione riguardava la scusa inventata con il direttore, ridendo avevano concordato, in futuro, di usarla ancora per farsi un pomeriggio a crogiolarsi al sole a bordo piscina. Quando infine erano saliti al piano superiore per raggiungere il bagno attiguo la camera Irene aveva proposto a Olga di indossare un accappatoio per non sporcarsi ed essere più libera, lei aveva accettato ringraziando ma lo aveva indossato sopra slip e reggiseno che aveva tenuto, Irene al contrario sotto accappatoio era completamente nuda. Olga l’aveva aiutata in modo quasi professionale, anche se Irene ogni tanto faceva battute, ad un certo punto era perfino arrivata al punto di pensare che il piano sarebbe fallito, un barlume di speranza lo aveva avuto quando dopo aver finito la ceretta alle gambe gli aveva chiesto
Non so se te la senti ad aiutarmi anche a depilare il sesso. Ad Alberto piace, altrimenti rimando
Non c’è problema lo faccio anche io e so bene che è scomodo farlo da sole
Irene era ritornata fiduciosa, ed anche se durante la depilazione, pur sfiorandola non era andata oltre, alla fine quando gli aveva chiesto di spalmargli la crema antiarrossante uno spiraglio di speranza era ritornato. Quando le mani di Olga iniziano a spalmare la crema sul suo sesso Irene chiude gli occhi ed allarga leggermente le gambe, piano piano le carezze fanno effetto ed inizia ad eccitarsi, poi per facilitargli il compito alza i piedi appoggiandoli su letto e divarica le gambe assumendo quasi la posizione di una partoriente. Il massaggio continua mentre Irene finge di tenere gli occhi chiusi, ma di nascosto spia le espressioni di Olga ed ha la sensazione che anche il suo respiro è diventato affannoso, poi quando massaggiando inguine lei non può fare a meno di sfiorargli il clitoride ha un piccolo orgasmo che gli fa vibrare il corpo seguito da un leggero gemito di piacere. Olga ha un leggero rossore ed un lieve sorriso, a questo punto Irene apre gli occhi e gli propone di fare un idromassaggio insieme visto che la vasca e abbastanza ampia. Una volta nell’idromassaggio, sedute una accanto all’altra, Irene decide di giocarsi il tutto per tutto, è consapevole che se vuole fare regalo ad Alberto non deve indugiare e provare fino a che Olga è disponibile. Appoggia il capo al bordo della vasca poi nel mettersi orizzontale appoggiando i piedi dall’altro lato della vasca, per reggersi appoggia una mano sulla coscia di Olga che non toglie quando è in posizione orizzontale, Olga non fa nessun movimento nemmeno quando la mano incomincia ad accarezzare la sua coscia, allora insiste fino a che arriva al suo sesso, lei resta immobile e si lascia accarezzare, ha il respiro un po' affannoso ma non di scosta dalle carezze. Irene inarca il corpo fin quasi a essere totalmente in orizzontale, in questa posizione il suo sesso è fuori dall’acqua ben visibile, Olga lo osserva senza fare nulla, a questo punto Irene gioca l’ultima carta, prende per mano Olga ed attira la sua mano sul seno, poi la lascia e torna ad accarezzarla sulle cosce e sul sesso, la mano sul seno inizia a muoversi timidamente l’atmosfera si surriscalda ed a questo punto Irene spinge la mano di Olga sul suo sesso, poi si gira verso di lei, che la guarda in modo impacciato e gli sorride, ed a questo punto la mano inizia a muoversi ad accarezzarla ad allargare il sesso e poi introdurre prima un dito e poi due. Irene è molto eccitata sia per le carezze ma anche perché consapevole di aver raggiunto lo scopo prefissato, lascia la posizione orizzontale e si mette seduta accanto, stringendo le gambe e tenendo la mano di Olga dentro il suo sesso. Inizia anche lei a toccarla, adesso in piacere sale sempre di più, raggiunto lo scopo adesso c’è la voglia di raggiungere l’orgasmo, si stanno masturbando a vicenda e quando Irene avvicina le labbra alle sue, Olga non ha più freni ed inizia a baciarla, i loro corpi fremono, le lingue di cercano le mani non smettono di sollecitare i loro clitoridi fino a che con lunghi gemiti non godono insieme scambiandosi un lungo bacio. Quando escono della vasca si asciugano e si vestono senza dire nulla, poi quando scendono vista ormai l’ora è Irene a dirgli
Tesoro forse è meglio che tu vada prima che arrivi Alberto.
Non vuoi che ci veda insieme? Temi possa capire? Lui è geloso?
Geloso? No assolutamente anzi tutto il contrario. Ma dimmi una cosa a te Alberto piace?
E’ un bell’uomo distinto brillante, penso piaccia a molte, ma non temere non sono una rivale
Non temo nessuna rivale e fra noi non c’è gelosia, siamo una coppia aperta. Ma dimmi con sincerità se andresti a letto con Alberto. Sii sincera non avere nessun timore.
Beh penso che se me lo chiedesse non direi di no anzi. Ma tu non sei gelosa?
Sai voglio festeggiare il compleanno di Alberto, che sarà sabato, facendogli una sorpresa che gradirà molto, ma tu devi aiutarmi, devi essere mia complice e lui fino a sabato deve restare all’oscuro
Per me va benissimo, anche se oggi è stata prima volta è stato bellissimo mi è piaciuto molto.
Ok allora, fra un paio di giorni usciamo di nuovo insieme, senza dire nulla ad Alberto e poi sabato verrai anche tu a festeggiare con noi, dovrà essere una sorpresa per lui.
La settimana era passata veloce, le due donne avevano organizzato tutti i particolari del loro piano, Alberto era all’oscuro di tutto, non aveva nemmeno idea di come avrebbero festeggiato, Irene gli aveva solo detto che ci sarebbe stata una festicciola ma qualcosa di intimo senza tanta gente. Il sabato sera, Irene aveva insistito con Alberto, per farlo vestire in modo elegante, in smoking, anche lei dal canto suo aveva indossato un vestito da sera molto elegante e sex, a quel punto Alberto aveva maturato la certezza che sarebbero usciti. Irene di proposito lo aveva tenuto a lungo in camera e quando alla fine erano scesi c’era stata la prima sorpresa. La sala è illuminata in modo fioco solo da candele sparse in punti strategici, nell’ambiente si respira un profumo esotico causato da steli di incenso acceso, sul tavolo illuminato da due candele c’è una meravigliosa orchidea bianca con accanto il carrello con un cestello contenente una bottiglia di champagne, in sottofondo una musichetta arabeggiante crea un’atmosfera esotica. Appena seduti arriva una cameriera che veste un costume arabo fatto di soli veli, come quello che di solito indossano le ballerine di danza del ventre, sul volto ha una mascherina tipo burqa, che coprendoli viso lasciando libera solo la bocca, la rende irriconoscibile. Ha un corpo sinuoso il seno prorompente fatica a restare nascosto e quando si avvia verso la cucina Alberto non può fare a meno di ammirare un culo stupendo, parzialmente coperto dai veli, ha il volto sorridente, Irene è raggiante perché ha capito che ha molto gradito la sorpresa. la cena è composta da cibi esotici leggermente piccanti, tutti i cibi hanno un gusto particolare ma sono molto gustosi. Alla fine della cena Irene lo invita a sedere sul divano, dopo che l’odalisca gli ha portato da bere una bevanda ambrata ma dal gusto intenso. Lo prega di attendere 10 minuti mentre lei sale di nuovo in camera, passano più di 10 minuti ma quando Irene scende la sorpresa è grande, anche lei è vestita da odalisca in tutto simile alla cameriera che li ha serviti, l’unica eccezione, lei non indossa la mascherina. Dopo la cena, quando Irene fa partire una musica sensuale ed arabeggiante dalla cucina arriva anche la cameriera, tutte e due davanti ad Alberto iniziano a muoversi in modo sensuale, non è una danza del ventre, ma è ugualmente molto erotica, lui resta seduto ad ammirarle, è un vero piacere stare a guardarle. Ad un certo punto alternandosi iniziano a strapparsi i veli uno ad uno, ad ogni velo che cade si scopre parte del loro corpo, Alberto inizia a eccitarsi sempre di più fino al punto di sentire il desiderio di alzarsi e raggiungerle, ma viene stoppato da Irene che gli fa promettere che attenderà fino alla fine del balletto, a malincuore si accomoda di nuovo e rimane ad osservare. Esauriti i veli, rimanendo coperte solo da dei minuscoli perizomi, la loro danza sensuale non si ferma, lentamente, alternandosi, iniziano a mettere a nudo i loro seni, non si limitano solo a togliere il reggiseno ma indugiano molto a scambiarsi carezze, adesso Alberto è eccitatissimo, vorrebbe spogliarsi ma Irene con un eloquente sguardo gli fa capire che deve aspettare. Allo stesso modo procedono a sfilarsi i perizoma fino a che rimangono tutte e due nude, la musica non è finita, loro continuano a ballare continuando ad accarezzarsi a vicenda, sia il seno che il sesso, dalle loro espressioni è chiaro che anche loro sono molto eccitate, quando la musica sta per finire, si abbracciano dandosi un lungo bacio, Alberto può chiaramente vedere le loro lingue che si cercano e le loro mani che insistono ad accarezzare i loro sessi, è al culmine non resiste sta quasi per godere solo osservandole. Quando infine la musica finisce loro si avvicinano lo prendono per mano e si avviano verso la camera da letto, è una scena quasi surreale, loro due nude e lui in smoking, giunti in camera, si trova in mezzo a loro che lentamente iniziano a spogliarlo, scambia un lungo bacio con Irene che inizia a emettere gemiti di piacere, poi infine quando è nudo lo fanno stendere sul letto e loro si mettono ai suoi lati, Irene lo prega ancora di non muoversi. Iniziano tutte e due a baciarlo, le loro bocche e le loro lingue si intrecciano in un unico bacio mentre le loro mani accarezzano il suo petto. Quando poi le loro labbra iniziano a scendere lungo il suo corpo fino ad arrivare al suo sesso gli sembra quasi di esplodere, è uno sforzo immane quello che deve fare per non lasciarsi andare all’orgasmo, quando infine le loro bocche arrivano al suo sesso e sente le loro bocche che a turno lo baciano, leccano ed ingoiano fino alla radice non resiste più, ha un orgasmo che lo fa urlare di piacere, si sente succhiare ancora, avendo la sensazione che sarebbero in grado perfino di succhiargli l’anima, poi attira a se Irene dandogli un lungo bacio. Alberto resta sdraiato, con il sesso moscio, poi le donne iniziano a scambiarsi baci e carezze, i loro gemiti di piacere, piano piano, fanno rinvigorire il suo sesso, vedere due donne fare l’amore lo fa eccitare moltissimo. Quando mettendosi a 69 iniziano a baciare vicendevolmente i loro sessi la sua erezione è completa, si pone dietro Irene che per facilitargli la penetrazione si mette carponi, a 4 zampe, e scivola dentro di lei, ormai bagnatissima ed eccitata, la sua penetrazione e i baci e le leccate sul clitoride da parte dell’altra donna la fanno raggiungere subito l’orgasmo, ma nessuno si ferma, adesso Irene è eccitatissima e quando la cameriera gli offre il suo sesso lei inizia a baciarla e succhiarla fino a che non godono di nuovo tutte e due, Alberto trattiene il suo godimento, gode della situazione, adesso è lui, mentre le due donne giacciono spossate, che elargisce baci e carezze ad entrambe in attesa che si riprendano. Quando l’eccitazione arriva al culmine Irene invita Alberto a penetrare la cameriera, che ascoltato l’invito, affonda il suo viso fra le sue gambe iniziando a baciare il suo sesso, ed offrendosi per essere penetrata, Alberto non può fare a meno di ammirare quel culo favoloso che lo attrae tanto ma, come inizio la penetra nel sesso, provando un intenso piacere, inizia un movimento lento e costante, mentre Irene inizia di nuovo a gemere. La cameriera ha delle contrazioni vaginali che fanno capire al Alberto che sta per godere e quindi inizia con movimenti più intensi fino a che lei non gode, ma non si ferma, inumidisce il suo ano con gli umori del suo orgasmo poi punta il suo sesso al buchino anale, lei si inarca ancora di più facendogli capire che è pronta, e quando spingendo lui riesce ad entrare tutto lei inizia a gemere, la prima a godere di nuovo è Irene poi Alberto non resistendo più schizza tutto il suo godimento nell’ano della cameriera che con l’aiuto delle carezze di Irene gode a sua volta. Restano sazi e spossati sul letto, Alberto non smette di baciare e ringraziare Irene per la bellissima festa a sorpresa e poi chiede:
Adesso posso vedere il volto della stupenda sconosciuta?
Quando Olga toglie la mascherina, lui resta a bocca aperta, non si sarebbe mai aspettato che fosse lei, poi viene a sapere che l’artefice di tutto era stata Irene che a lungo l’aveva quasi corteggiata per poi, sapendo che a Olga non era indifferente lui, a convincerla ad essere complice di quella sorpresa. Olga afferma che per lei, sia con Irene che adesso tutte e tre, erano state le sue prime esperienze trasgressive che aveva avuto, le aveva trovate altamente erotiche e soddisfacenti e che gli sarebbe piaciuto ripeterle, ma solo con noi. Rimangono a lungo a chiacchierare fino a tardi, quando Olga sta per andare via è Irene a parlare:
Amore, visto che è la tua festa, e che tutto è stato eccezionale, questa volta voglio fare una eccezione, ma solo per questa volta. Se Olga gradisce stanotte potrà restare con noi, cosi domani possiamo continuare la festa.
Sono felicissima di restare con voi sia stanotte ed anche domani. Ho molto da imparare.
Grazie amore, sei un tesoro, se Olga è d’accordo, per domani potremmo organizzare per essere in numero pari, cosi il divertimento sarà maggiore.
Olga si era dichiarata disponibile, ed a questo punto Alberto con Irene avevano concordato su chi invitare il giorno dopo, ma questa è un’altra storia, che con calma racconterò.
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4 years ago
irene_alberto,
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relazione inaspettata con matura
Circa due anni,ero tornato single da poco,mi ero trasferito a milano per lavoro in una vigilanza,conobbi questa donna di 42 anni,sposata da 23 anni con un figlio,a milano in un ufficio dove dovevo ritirare delle carte,che ovviamente per la 3 volta di fila non erano pronte quindi per evitare altre inutili giornate lavorative perse per andare li,decisi di darle il numero del mio cellulare,e dicendole di chiamarmi appena erano pronte veramente.lei all'inizio mi disse ovviamente che non poteva,ma dopo i miei vari tentativi cedette dicendomi ok ma devo segnarlo io sul mio cell e farlo a mie spese xkè non potrei farlo per nessun cliente(in teoria il loro capo lo faceva) alchè le risposi ok lei cmq mi avrebbe avvisato ad ogni chiamata del suo capo fasulla!!!dopo cirka 1 mese ricevo un suo sms ke erano pronte,e ke se fossi andato li verso le 13 del pomeriggio le potevo ritirare e se volevo anche andare a prendere un aperitivo o un caffè che lei avrebbe avuto il pomeriggio libero...ovviamente andai,accettai e passai 2 ore al bar con lei a parlare del più e del meno,spesso mi diceva che per l'età che avevo e nei discorsi non sembravo 28 enne ma più adulto ,cosi' dopo un po' uscimmo e quella sera fu magica,andammo a berci 2 birrette,e usciti dal locale ci siamo diretti in macchina in un parcheggio isolato ma comunque in una zona sicura. ,e tra vari sguardi e carezze abbiamo scopato come 2 conigli,all'inizio lei mi fece un bel pompino era talmente brava che ancora ora quando ci penso ricordo la stessa emozione,provavo un piacere immenso,quando mi pompava facendo su e giù la sua bocca era talmente dolce,morbida che sembrava quasi come stessi scopando la sua ... ..le venni in bocca e dopo un po' continuammo,però stavolta iniziai io spostandole le mutande,iniziai a leccarle il clitoride piano piano su e giù penetrandole la ... dolcemente con la lingua e contemporaneamente accarezzandole i capezzoli e schiacciarli forte e allo stesso tempo non troppo...presa dalla foga dopo una 15 di minuti mi sposto con forza e mi cavalcò,era talmente eccitata che dopo 1 minuto che mi cavalcava colava dalla sua fessura i suoi umori,venendo dopo circa 5 minuti ,io quella sera mi ero trattenuto fin troppo,mi aveva eccitato moltissimo e' arrivai dopo 15 min, il colare dei suoi umori,e il fatto di pensare di aver fatto godere una donna molto più grande...(dato che cmq spesso da uomini più adulti ho sempre sentito dire ke una donna tra i 35 e 50 anni è impossibile da soddisfare per loro,quindi figuriamoci per un giovane)...andammo avanti per mesi,almeno 3 volte a mese e anke di più ci vedevamo per scopare alla grande e per confidarci...lei mi ha insegnato come far godere veramente una donna,infatti in quel periodo oltre a lei scopavo altre donne più grandi ...e ho anke avuto un'esperienza di piacere folle con una massaggiatrice di 45 anni
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10 years ago
bellogrossoxx,
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Last visit: 10 years ago
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Sensazioni
"...Stanchi e appagati dal contatto e l'amplesso dei loro corpi, come spesso accadeva, Rebecca e Marco non sapevano smettere di desiderare piacere e iniziarono a masturbarsi, ognuno da sé, sdraiati, con le gambe leggermente divaricate e flesse, che incrociate tra loro permettevano di sentire la reciproca eccitazione attraverso la vicinanza dei loro sessi che quasi si sfioravano. Riflessi nello specchio del soffitto, i loro corpi eccitati creavano una forma simmetrica.
Rebecca abbandonò lo specchio e rivolse lo sguardo al proprio corpo: osservò i suoi capezzoli duri, il ventre piatto della posizione supina, fino alla fonte del suo piacere, là dove il polpastrello del suo indice giocava con il clitoride, scivolando di tanto in tanto tra le labbra bagnate della sua fica, che più volte aveva accolto quella mattina il sesso di Marco. Tra le sue gambe vedeva innalzarsi soltanto il cazzo di lui, imponente ed eccitato dal movimento della mano e per un attimo pensò che fosse suo. Immaginò di avere un grosso cazzo tra le gambe e di masturbarsi come un uomo, impugnando quell'asta nel desiderio di farlo schizzare di piacere. Il gesto delle sue dita aveva preso il ritmo di quello di Marco, ma nessuno dei due toccava l'altro. Entrambi si stavano dedicando al proprio piacere, condividendo i pochi centimetri che separavano i loro sessi.
Rebecca sentiva l'orgasmo avvicinarsi e quel curioso pensiero la eccitava ancora di più. Dopo poco sentì lo sperma caldo di Marco inondarle le dita che non avevano smesso un solo istante di stimolare il clitoride, e da lì a poco si abbandonò ad un orgasmo lungo e intenso, accompagnato dal pensiero che il caldo seme che le colava tra le gambe fosse frutto del suo piacere invece che dell'uomo che le aveva fatto provare quell'incredibile esperienza..."
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12 years ago
AnimeAffini,
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Last visit: 10 years ago
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L'urgenza del desiderio
Finalmente rimasti soli in macchina, Rebecca osservava Marco al volante. Silenziosa si nutriva del suo sguardo dolce ed eccitato, ricambiando i suoi sorrisi."Ho voglia di scopare" gli disse."Anch'io" rispose lui.Arrivati nel parcheggio dell'hotel si baciarono frugandosi con le mani sotto ai vestiti in preda al desiderio."Voglio scoparti dietro a quell'albero" disse Marco.Scesero dall'auto e si avventurarono nella pineta. Rebecca sentiva i tacchi affondare nella terra umida della notte. Marco la baciò con passione, le sollevò la gonna e si abbassò per sfilarle il perizoma. La leccò tra le gambe finché Rebecca si voltò appoggiandosi al tronco dell'albero. Dopo poco sentì il cazzo duro di Marco scivolarle dentro la fica e si abbandonò al piacere. Udiva le auto passare nella strada poco distante e sentiva una leggera brezza sulla pelle e tra i capelli. Le sue mani premevano contro la corteccia che si sgretolava tra le dita impregnate di resina. Non ci mise molto a raggiungere l'orgasmo ma sentì che non le bastava, quella sera avrebbe voluto godere ancora mille volte.
Si ricomposero ed entrarono in hotel, tenendosi per mano, scambiandosi uno sguardo complice ed eccitato. Le loro lingue danzavano insieme nell'attesa dell'ascensore e quando finalmente entrarono e si chiusero le porte, Marco si abbassò nuovamente i pantaloni. Scoparono nel centro dell'ascensore, aggrappandosi alle pareti e al corpo l'uno dell'altra, per il breve tempo in cui raggiunsero il loro piano e poi si rovesciarono fuori, scomposti ed eccitati. Rebecca camminava davanti a Marco, per lo stretto corridoio, sentendosi gli occhi di lui sul culo e giocò a provocarlo sollevandosi la gonna lentamente. Raggiunta la loro stanza si sentì afferrare con forza e nuovamente sentì il cazzo eccitato del suo uomo premerle addosso. Scoparono per un po' davanti alla porta chiusa, con l'eccitazione del rischio di essere visti e sentiti dagli altri ospiti dell'albergo. Poi entrarono in camera e i loro giochi continuarono, con la porta chiusa alle loro spalle...
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12 years ago
AnimeAffini,
67/74
Last visit: 10 years ago
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Ti caccio via...
La tua voce sussurrante,
con quel tuo tono arrapante,
sono qua sul tuo autotreno,
tu mi slacci il reggiseno,
mi accarezzi tra gambe,
e mi bagno in un istante,
tu scateni i miei ormoni,
mentre slacci i pantaloni,
vedo fare capolino,
il tuo calvo fratellino,
io golosa lo assaporo,
questo tuo capolavoro,
tu ti sdrai nella cuccetta,
io mi spoglio in tutta fretta,
mentre tu mi dici... aspetta...
io non posso più aspettare,
voglio farmi penetrare,
i respiri più profondi,
mentre sento che l'affondi,
le tue mani sui miei fianchi,
io protesa un po' in avanti,
mentre urlo a dismisura,
se lo fai contro natura,
tu mi stringi forte i seni,
mentre sento che tu vieni...
sono qui già disperata,
ed ancora un po' eccitata,
tu mi dici adesso vai,
o mai più mi rivedrai...
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12 years ago
AdamDTS,
32
Last visit: 3 hours ago
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dal mio libro...
Dopo qualche minuto arrivò, percorrendo a piedi, con calma, lo stretto viale asfaltato ed alberato, quindi attraversò la provinciale, salì in macchina ed andammo a Cremona, a casa sua. Dopo i soliti convenevoli, le riconfermai i miei sentimenti, quindi andammo in camera da letto e come al solito, dopo esserci spogliati, facemmo qualche ‘giochino’ erotico che a me faceva impazzire. In questo frangente, stando in una posizione che mi permetteva di vederle da molto vicino il fondoschiena, le ripetei ciò che le avevo detto l’ultima volta che ci eravamo visti:
“Hai proprio un bel buchetto di dietro”. Lei, con estrema disinvoltura, disse:
“Vuoi provarlo?”.
Mi bloccai di colpo e le chiesi:
“Davvero me lo faresti fare?”. Lei con la solita nochalance, rispose:
“Se proprio vuoi”.
Mi mise il preservativo e si dispose per la penetrazione anale, alla pecorina (Ancora adesso, ripensandoci, mi eccito). Lo guardai ben bene e lo toccai, facendoci passare sopra la mano, quindi, con la punta delle dita presi un po’ di saliva e gliela posi sul buchetto. Poi, molto lentamente, cominciai a penetrarla. Fu un’esperienza unica, quasi non mi sembrava vero. Lei non emise alcun gemito. Notai però che strinse le lenzuola con le mani e irrigidì la schiena. Non andai oltre, avevo dentro solo il glande. Restando fermo in quella posizione, le chiesi:
“Ti faccio male?”. Lei rispose:
“No”
Quindi andai avanti con la penetrazione, piano piano, fino in fondo, e cominciai a muovermi dentro di lei molto lentamente. Mi sembrava di sognare, le aprii bene le natiche con le mani, perché desideravo vedere bene come le scorrevo avanti e indietro, dentro e fuori. Con questa visione mi eccitai molto di più e per quanto mi trattenessi raggiunsi relativamente presto l’orgasmo. Fu una sensazione molto intensa! Benché pensassi di essere già completamente venuto, quando lo tirai fuori rimase dentro il preservativo ed io eiaculavo ancora; le imbrattai i glutei di sperma. Fu veramente notevole! Sembrava di essermi rifatto di tutte le volte che nel subconscio avevo sognato di fare una cosa del genere.
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12 years ago
EricAngy,
37/45
Last visit: 2 months ago
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Feet, sandals and...
Eravamo comodamente seduti a goderci del buon vino quando Paola allunga la sua gamba affusolata verso di me, appoggiando il sandalo sulla mia coscia. Un sandalo splendido che metteva in risalto un piede bellissimo e smaltato di rosso. Ho iniziato ad accarezzarlo e quindi l'ho preso in mano e l'ho portato alla bocca..iniziando a leccare il contorno del piede; tolta la calzatura ho preso ogni dito in bocca singolarmente, succhiandolo come se fosse un piccolo uccello. Mentre Luca faceva lo stesso con i miei bellissimi piedi ho visto Paola divaricare le gambe, togliersi il perizoma bagnato per stronifarlo sul suo piede e ordinarmi di leccare le dita con quel nuovo meraviglio sapore. Luca è in piedi Paola ed io inginocchiate davanti all'imperioso uccello che iniziamo a leccare e succhiare avidamente bagnandolo con le nostre salive per poi ascuigarlo a turno per gustare il liquido dell'altra.. Luca ci fa capire che sta per godere..Paola avvicina i suoi piedi che vengono ricoperti dal tanto liquido caldo che velocemente provvedo a gustarmi senza perderne una goccia..ora sono io a spruzzare sui miei piedi e vedere la coppia che si affanna a ripulirmeli con le loro labbra.
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12 years ago
Njna,
42
Last visit: 7 years ago
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il singolo D.O.C.
Siamo sempre alla ricerca di un singolo serio, educato, pulito, ospitale e se ben dotato tanto di meglio.. inizialmente siamo sempre stati titubanti indecisi ed a volte selettivi.. ovviamente nn facciamo di tutta l'erba un fascio ma ci permettiamo di fare la ns. scelta. Abbiamo avuto e continuiamo ad avere dei contatti ma la ricerca è dura.. a luglio ci scrive un singolo abbiamo letto il suo profilo i sui feedback e visto le foto, dalle foto si vedeva chiaramente che scopava ed i feedback lo consideravano uno stallone, per noi che ci piace solo il gioco soft specie se orale, leggendo stallone toro da monta etc..etc.. da subito nn avevamo minimo interesse, se nn forse solo per la dotazione.. al ns. no grazie ci a risposto il motivo della negazione e gli dissi appunto che nn essendo scambisti è impensabile che incontriamo uno che viene considerato uno stallone. mi rispose che nn con tutte le coppie succede di scopare, anzi, io preferisco il gioco orale e se fatto bene è meglio che una scopata, ok. gli dissi parlo con la mia lei poi ti farò sapere.. cosi abbiamo deciso di incontrarlo al fine di incontro conoscitivo.. siamo andati a casa sua posto pulito accogliente e riservato, abbiamo parlato per una mezzora e vedevo la mia lei poco convinta di andare oltre al incontro conoscitivo, cosi dopo quasi un ora eravamo pronti nel salutarlo, lui da signore disse ok. ci sentiamo.. poi, io gli chiesi, la foto sono vere ? è vero che sei dotato 22x 20 ? e lui disse beh se nn vi offendete nn ho problemi nel farlo vedere, cosi si abbasso i pantaloni e dagli slip si notava il gonfiore del c.... abbassò gli slip e da molle era già grosso.. la mia lei alla vista in un attimo aveva cambiato idea dicendomi beh siamo già qua se rispetta il gioco si può provare.. ok. cosi lui si mise seduto sul divano e la mia lei glielo prese subito in bocca facendolo indurire in bocca vedevo la sua bocca gonfiarsi ed a fatica riusciva nel prenderlo in bocca cosi lo bagnava tutto lo leccava come un gelato e lo prendeva in bocca bene, aveva le lacrime agli occhi dalla fatica nel prenderlo in bocca ma più faticava più gli piaceva.. gli a fatto un pompino per quasi un ora era esausta ma compiaciuta.. alla fine gli mise il c.... in mezzo alla tette facendo una sborrata esagerata .
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5 years ago
angeloedemone1984,
44/45
Last visit: 8 months ago
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caricata su una macchina coi vestiti della zia
Voglio condividere con voi la mia prima esperienza da trav/trans.
A 20anni mi travestì da donna per un carnevale e poi andai a ballare con amici, senza sapere che molti dei presenti in disco mi avrebbero scambiata per donna e palpata, almeno finche non li cacciavo dicendo che ero maschio.
Una parentesi chiusa? niente affatto, quella sera mi mise molti dubbi, mi era piaciuto sentire il c,,,, di alcuni che gli si ingrossava mentre mi palpavano e ho pensato a quella sensazione a lungo, ma non avevo mai il coraggio di andare oltre il desiderio.
Quando comp' 21 anni trovai il coraggio; un giorno che i miei zii non erano in casa mi iniziai a vestire con le calze a rete, i tacchi e i vestitini di mia zia, pensai che mi sarei fermato a vedermeli addosso, invece un momento di eccitazione mi spinse in macchina, e con questa col cuore a mille andai lontano da casa e mi fermai in una zona poco frequentata.
Rimasi parecchio dentro la macchina, poi decisi di uscire e iniziai a camminare ai margini della strada finche non notai una macchina che fece piu di un giro per osservarmi; ero mlt nervosa, finche la macchina non si fermo vicino a me e l uomo mi disse di salire.
Mi porto in una zona deserta e inizio a palparmi, io mi feci toccare ma poi tirò fuori la sua mazza, non avevo mai avuto un c... di un altro cosi vicino, e dubitai ma lui mi disse di toccarlo e ubbidi, poi mi disse di aprire la bocca, e io ubbidi e me lo infilo fino in gola; una volta diventato enorme lo tolse dalla bocca e mentre io cercavo di dirgli che era la mia prima volta e non me la sentivo nel sedere, lui apri lo sportello e fece scendere a tt e due, mi prese per mano, mi porto vicino a un cespuglio, e poi spari dietro di me.
Avevo paura, e lo sentivo che mi alzava la gonna, sfilo le mutandine, mise la sua mano davanti alla mia bocca e poi inizio a penetrarmi; mi inculo per 20minuti sborrandomi dentro piu volte.
POi mi riporto alla macchina. tornai a casa rotta ma felice, e dovetti nascondere per sempre ql vestitino, perke nella foga me l aveva rotto.
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12 years ago
elibsx79,
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Last visit: 12 years ago
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LA GARA DI POM...NO
Tutto è cominciato per POMPINELLA TRAV. quando una mia sorellina VANESSA mi disse che era in programma in un privè di un sexy shop di Venezia una gara di pompino dove potevamo partecipare come trav.Il premio era allettante, una vacanza in egitto tra le piramidi .Avremmo avuto di fronte le migliori pompinare trav. d'Italia e non solo, anche la campionessa olimpica del pompino una certa Bokkinengo di Kiev, Ukraina, espertissima nel lavorare in punta.L'iscrizione prevedeva una inculata a pecorina da parte dello staff organizzatrice e il versamento di una cauzione di 50 euro.Non esitammo un attimo, eravamo già trav. preparate e decise e dopo l'inculata di rito per la verità un po dolorosa per via di un paio di cazzi magrebini finalmente ci assegnarono il posto e membro da spompinare io avevo il numero 18 la mia amica il 22.Eravamo seduti davanti ad un buco ricavato su una parete in legno in quanto era rigorosamente vietato guardare il soggetto da spompinare.Prima di iniziare la gara si poteva fare un breve "allenamento" in una stanza attigua a quella di gara spompinando singoli all'uopo convocati.Ero tesa, la concorrenza agguerrita in tutto 10 pompinare di alto livello, tra esse, Vanessa da Bologna giunta al terzo posto nella gara del mese precedente, Cinzia da Imperia miss pompinara ligure, Tatiana dalla Capitale istruttrice e battona espertissima, e come detto la campionessa Olimpica Bokkinengo.Ad un fischio tutti i membri rigorosamente selezionati per avere le stesse misure e consistenza vengono introdotti nel buco, la misura 20 cm. duro come il marmo.Tutte le concorrenti appoggiano con perizia e anche un po tesi le morbide e umide labbra sulle rispettive cappelle, parte tutto da li e al segnale convenuto inizia il pompaggio.Purtroppo Lory una trav bocchinara di Vigevano viene squalificata per falsa partenza avendo inziato con notevole anticipo la fase di pompaggio e il membro ritirato dal buco.Il soggetto sapompinato ha un pulsante collegato ad una luce rossa e al primo schizzo di sborra deve premere per accendere la detta spia che segnala l'avvenuto eiaculazione fermando il tempo.La gara è intensa il rumore delle labbra che scorrono sul cazzi duri danno una eccitazione a tutti i presenti.Si succhia, si tiracchia si mordicchia tutti i metodi sono buoni per far raggiungere l'orgasmo al partner sconosciuto che si dimena dal piacere, grida e si agita come un ossesso.Tutti trepidano per la loro concorrente trav. preferita incoraggiano esortano incitano a viva voce molti se lo menano in sintonia con il pompaggio in corso e gli skizzi in sala solo numerosi.Concentrata al massimo con intense suckki e risukki del cazzo di colore che mi era capitato finalmente riesco a farlo sborrare e accendere la luce rossa che fema il tempo.Non è un tempo eccezzionale che mi consente di vincere in quanto al primo posto si è qualificata cone da pronostico la Bokkinengo facendo sborrare il cazzo a lei assegnato in due minuti e trenta secondi, al secondo posto la sorpresa della gara la Campana Sonia Boccadoro di Caserta in tre minuti netti, al terzo posto la sottoscritta POMPINELLA TRAV. con tre minuti e venti secondi. Male è andata alla mia amica trav. VANESSA giunta penultima quasi soffocata dal un getto enorme di sborra da parte del suo partner di colore.Ritirato il premio consistente in un set di 1000 profilattici e la coppa di rito ripartii con la mia amica per fare ritorno a casa, proponendomi per la prossima gara di arrivare prima non senza migliorare il pompino in fase di partenza che è il mio punto debole e controllare di più il membro in gara.Dopo alcuni giorni di riposo ho iniziato gli allenamenti per la gara del mese successivo facendo pompini in cax sex in area di parcheggio.Nota dolente la mia amica trav. non ne vuole più saperne di partecipare a gare di pompino dopo la brutta figura rimediata in gara e si è iscritta alla gara di inculata selvaggia dove va fortissimo avendo un buco di culo rotto da tempo e una ventosa stratosferica risistentissima e dove ha molte più possibilità di salire sul podio.
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11 years ago
AdamDTS,
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Last visit: 3 hours ago
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RACCONTO
“Ci dirigiamo di nuovo nella camera da letto e io la tengo abbracciata a me, baciandola a lungo. Sto vivendo un’esperienza troppo bella per essere vera. Vivo quasi in un sogno dal quale non voglio risvegliarmi. La bacio su tutto il corpo, cerco di arrivare al collo, lei mi ferma, io insisto e la bacio passando dolcemente la lingua su quella torre d’avorio posta tra le spalle e la testa poi le prendo in bocca il lobo destro, delicatamente lo mordicchio e poi lo bacio e lo tengo tra le labbra, muovendoci intorno la lingua. Scendo ai suoi seni: li tocco delicatamente, quindi li bacio. Anche questi non sfuggono ai miei baci, al mio desiderio di assaporarli con la lingua, che temporeggia freneticamente intorno ai capezzoli semiturgidi. Non posso non succhiarli avidamente come un poppante, prima l’uno poi l’altro vengono passati in rassegna. A questo punto lei più decisa mi blocca, mi spinge sul letto e mi salta sopra. E’ lei che mi possiede. Le chiedo di allungare le gambe lungo i miei fianchi, affinché io stando seduto possa abbracciarla. Lei si rifiuta e continua nei suoi movimenti. Mi tiene le mani sul ventre, per darsi spinta nelle movenze facendo leva sulle ginocchia. Ansima, ma non mi guarda. Io la osservo. Duriamo a lungo in questa posizione. Mi domina, mi tiene sotto controllo, vuole poter scorgere qualche mio cedimento. A un certo punto la prendo per i fianchi, la fermo e le chiedo di cambiare posizione: desidero starle io sopra. Mi asseconda e finalmente posso riabbracciarla intanto che la posseggo. Le tengo la testa fra le braccia, non voglio lasciarla. Sento il suo respiro affannoso sul mio collo. Non riesco a capire se è affanno di piacere. Forse è la prestazione a cui si è data. Penso di essere durato 15-20 minuti, quindi esplodo dentro di lei riempiendo il serbatoio del profilattico più di prima. Sono accasciato su di lei, che rimane immobile. Per me è stato veramente notevole.
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11 years ago
controll-hatu,
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Serata calda - parte 2
...segue...Le ragazze sul sedile dietro erano come indemoniate, continuavano baciarsi e toccarsi, e soprattutto a spogliarsi. Nella macchina si stava propagando un profumo di sesso femminile che unito ai mugolii e agli urletti faceva girare la testa ai due uomini seduti davanti che non vedevano l'ora di arrivare.Giunti finalmente sotto casa Cristina e Anna infilarono velocemente i vestiti dentro le borse e indossarono solo i loro cappotti dopodichè scesero e tutti assieme si avviarono verso l'ingresso del palazzo. L'attesa davanti all'ascensore sembrava non finire mai, i maschietti avevano dei rigonfiamenti nei pantaloni che lasciavano immaginare che sotto quelle cuciture i cazzi erano pronti ad esplodere. Appena entrate nell'ascensore le ragazze ripresero a baciarsi lasciando cadere a terra i cappotti, rimanendo con addosso solo le scarpe col tacco. Raggiunto il piano Cristina strappò letteralmente le chiavi dalle mani di Cesare, prese per mano Anna e la trascinò verso l'appartamento lasciando indietro i due uomini inebetiti che si guardarono estremamente arrossati, raccolsero borse e cappotti e si avviarono verso l'uscio socchiuso della casa, attraverso il quale già si sentiva ansimare e godere. Chiusa la porta alle spalle non persero tempo, mollarono tutto lì per terra e si spostarono velocemente in camera dove vennero accolti dallo spettacolo offerto dalle due donne che erano impegnate sul letto in uno stupendo 69, Cristina stava sotto con la testa appoggiata ai cuscini in modo da poter leccare meglio la figa di Anna la quale invece stava sopra a carponi, con il muso affondato tra le gambe dell'amica. In un attimo i maschi furono nudi e con l'uccello in mano, si spostarono ai piedi del letto. "Amore, guarda cosa c'è qui per te" disse Marco "mmm" rispose lei alzando la testa, aprì la bocca e prese il suo cazzo, intanto con la mano cominciò a segare quello di Cesare. I due uomini cominciarono ad alternarsi dentro quella bocca calda, a volte la penetrarono contemporaneamente, fino a quando ad un certo punto Cesare. si stacco per andare a farsi continuare quel lavoretto orale dalla sua donna. Cristina lo accolse ben volentieri, succhiò subito con avidità mentre con le dita penetrava la fighetta bagnata dell'amica.Dal canto suo Anna pareva apprezzare sia le attenzioni di Cristina sia il cazzo di Marco che ad ogni colpo affondava sempre più in profondità nella sua gola. Con la sua mano intanto alternava carezze al clitoride dell'amica a vere e proprie penetrazioni, prima con un dito, poi con due. Quando la sentì bagnata al punto giusto smise di succhiare il cazzo di Marco lo prese e lo indirizzò verso il buco di Cristina guardando il suo ragazzo negli occhi e trasmettendogli tutta la sua eccitazione. Senza mai staccare il suo sguardo da quello di lei Marco cominciò a penetrare quella bella figa lentamente, per tutta la lunghezza, entrava fino alle palle e poi tornava indietro quasi fino a sfilarlo. Cristina in estasi per quella doppia penetrazione cominciò a mugugnare sempre più forte aumentando ulteriormente l'eccitazione di Cesare che le stava scopando la bocca e che cominciò ad accarezzare il culo di Anna tirandole delle sberle di tanto in tanto."ah si così, più forte più forte" Cristina sentiva l'orgasmo avvicinarsi e incitava Marco a darci dentro, il suo uomo aveva gli occhi fuori dalle orbite nel vedere la sua compagna in preda agli spasmi del godimento e non resistette più, doveva infilare anche lui il suo membro in un bell'antro caldo, così si posizionò dietro a Anna e cominciò a penetrarla con colpi decisi, la ragazza cominciò a urlare di piacere e assecondò i movimenti inarcando di più la schiena e spingendo indietro col culo. "ah si così, sfondami!". Cesare non se lo fece ripetere due volte e aumentò il ritmo.Nel frattempo anche Marco pompava fortissimo Cristina che ormai era al limite "ci sono, si, sto per venire...continua...oh...si si si siiiiii vengoooo ahhhhh" una serie di scosse elettriche partirono dalla sua figa e si propagarono per tutto il suo corpo, per qualche minuto non capì più nulla. Quando si riprese scivolò da sotto a Cesare e Anna che nel frattempo godevano come dei maiali e si scambiavano frasi impronunciabili, e si piazzò di fronte a Marco baciandolo con la lingua per poi scendere sempre più in giù fino a prendergli in bocca il cazzo. Succhiava con foga aiutandosi con una mano mentre con l'altra accarezzava le palle, "oh si che brava! non ce la faccio più sto per venire" "mmmm...mmm" Cristina succhiò ancora più forte e il ragazzo non resistette più esplodendo in un poderoso orgasmo e riempiendole la bocca di succo cremoso. A quel punto lei si girò verso Anna e cominciò a baciarla, sentire il sapore del suo ragazzo nella bocca di un'altra mentre veniva trombata dall'uomo della stessa fu il colpo di grazia, l'orgasmo la prese squassandole tutto il corpo. Neanche Cesare potè resistere, sfilò il cazzo e cominciò ad annaffiare la schiena di Anna che nel frattempo era crollata sul materasso. Cristina scambiò un bacio col suo uomo che era visibilmente soddisfatto, poi con uno sguardo provocatorio si chinò sulla schiena dell'amica e cominciò a ripulirla con la lingua.Alla fine di questa scena eccitante i 4 erano stanchi e soddisfatti, ma ancora non del tutto appagati."Cosa dite facciamo una pausa per uno spuntino?" disse Cesare "Si, anche perchè dobbiamo recuperare le energie per quello che ci aspetta dopo..." rispose Marco "e cosa ci aspetta?" ribatterono in coro le ragazze incuriosite e provocanti. Uno sguardo complice tra i due uomini e un sorriso malizioso fu tutto ciò che ebbero come risposta...Continua...
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6 years ago
blueyes5,
36/31
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Sesso "azzardato" sul Maxi-Scooter
Per coloro che leggeranno questo mio racconto, potrebbe sembrare inventato dalla fantasia,invece è Tutto Realmente accaduto: credetemi!Estate del 2008, io e la mia donna, dopo vari sacrifici e rinunce,avevamo prenotato una semplice vacanza di 15 giorni, a Jesolo(VE) presso un alberghetto 3 stelle,frontemare. Premetto, che la mia indole Trav era nata molti anni prima, ma..ovviamente, sempre assolutamente nascosta alla mia donna. Caricando le valigie nell'auto,non avevo però resistito, ed infatti..avevo opportunatamente nascoste alcune cosette mie: Una trusse con i trucchi,una mini in pelle nera cortissima,un miniabitino super-sexy,un pò di intimo..e stop. Arrivati nell'albergo, verso le 9:00 del mattino, ovvio: Subito in spiaggia per non perdere nemmeno un raggio di sole(saprete bene anche Voi..quanto siano rigorose le donne in tal senso, No?),ma la cosa peggiore.., sempre stesi sulla brandina fino all'ora di cena!Finalmente si è decisa(la mia donna che chiamerò Elisa, per comodità....), a lasciare la spiaggia e salire in camera. Doccia e cena, poi immancabile giretto a vedere negozi. Ad un certo punto, io rimango quasi "bloccato": Esposti in una bella vetrina, un paio di sandali..pazzeschi, da cubista, tacco 18..!! Dopo un pò di "shock", continuiamo la passeggiata, con le solite cose..e quindi dopo 3 orette..rientriamo sfiniti in albergo. Il giorno successivo, io continuavo a ripensare a quei favolosi sandali..con tacco 18(io fino ad allora non avevo mai superato i 14cm..), verso le 10.30, con la scusa di fare un salto a prendermi un giornale, mi fiondai di corsa verso il negozio che avevo ben memorizzato, però..arrivato davanti, mi resi conto: All'interno non c'era la commessa che avevo visto la sera prima, ma una signora sulla sessantina, che attraverso i vetri della vetrina, mi stava guardando con sguardo arcigno! Cosa fare? Poi pensai..mica mi conosce..ed allora entrai. Cosa le posso far vedere signore, mi chiese appena messo piede all'interno? Ed io, senza pensarci un solo istante: Quei meravigliosi sandali tacco altissimo, che sono in vetrina, però..mi raccomando.numero 41. Vidi che mi squadrò con fare sospetto, pagai..ed uscii, con la rapidità di un falco pellegrino. Corsi in albergo,appena arrivato in camera, li indossai immediatamente: Eccezzionali! Pur essendo molto alti..mi sembrava di averci camminato già da sempre..e quanto eccitanti!! Ritornai in spiaggia e solito tran-tran...fino a sera. Però stavolta piccolo cambio di programma,ovvero dopo una passeggiata, andammo al minigolf. Qui, mentre aspettavamo il nostro turno(era strapieno di gente..), Elisa iniziò per caso a scambiare qualche parola con Paola, la moglie di Luca, una coppia Bergamasca. Ci divertimmo un casino, giocando assieme al minigolf. Loro non alloggiavano in albergo, ma nel loro camper, nel vicino campeggio. Infatti, dopo aver giocato un bel pò a minigolf, ci invitarono con insistenza a visitare il loro camper. Si erano fatte le 23:00(beh...un'ora non male quando si è in pieno relax al mare..), Luca oltre al camper. mi volle mostrare con tanta gioia il suo maxi-scooter(beh..per me che vado in moto da una vita..mi faceva un pò sorridere..anzi..odio gli scooter..), così, mentre le donne si stavano raccontando del più e del meno, Luca mi disse: Andiamo a farci un giretto? Anche Elisa e Paola insistevano, così..dopo aver indossato i caschi..partimmo. Voleva portarmi a Kartodromo, prima però mi portò un pò in giro per la città, ad un certo punto, vidi che si fermoò in una via, un pò fuori mano..e vidi che era strapiena di prostitute, ma..lui mi disse subito: Sono Trans ed anche qualche Trav, sai, aggiunse Luca, adoro le Trans ed anche le Trav. A questo punto, iniziammo a parlare di Trans e di Trav, così..dopo aver capito le sue "tendenze",gli confessai della mia passione per il travestitismo. Lui allora si bloccò di colpo e disse: Voglio assolutamente vederti travestito da donna. Allora..corsa veloce fino all'albergo,preso le mie cose da Trav e via nuovamente con Luca. Per cambiarmi, ci fermammo in un vialetto molto fuori dal centro,mi diede tutto il tempo per poter ottenere un ottimo risultato, quando indossai i sandali..mi sentii Troia fin dentro l'anima!! Così agghindata...Ripartimmo, Luca era curioso di vedere l'effetto che avrei fatto...sulla gente! Andammo avanti e indietro più volte per il viale centrale(non potete immaginare quanti fischi da parte di tantissimi giovani e non solo..), poi...Luca prese una decisione, si fermò in una zona poco illuminata...ed incominciammo subito a fare sesso. Luca stesso,iniziò a spogliarmi(quel poco che indossavo..), poi mi pregò di iniziare a succhiarglielo. Eravamo entrambi molto eccitati, talmente eccitati, ce lui mi riempì subito la bocca con la sua crema calda e gustosa.A questo punto, Luca ebbe un'idea: Facciamo una cosa..diversa e strana? Dal vano sottosella, estrasse una coperta leggera in pile, mi fece sedere alla guida del suo scooter,lui dietro,a questo punto passò attorno ai nostri fianchi la coperta in pile, la bloccò sulle 2 estremità con una spilla da balia e partimmo.Mi disse quale direzione prendere...poi..sentii che luca stava armeggiando.."nei posti bassi", infatti si sfilò i boxer..ed iniziò ad accarezzarmi il buchetto, poi piano piano entrò con un dito,poi 2,a quel puntomi riempì ben-bene di saliva..e poi iniziò ad infilarmi il suo Cazzo!! Quando riuscì ad entrare Tutto...io ero già strabagnata, però...per godere ancora più...presi una stradina bianca,piena di buche..ad ogni buca..mi sembrava di avere il Cazzo suo in gola!! Un'esperienza Pazzesca! Ci fermammo poi in una piccola zona erbosa, dove anche Luca...lo volle prendere nel culetto...e quanto godette!! Facemmo uno splendido 69,provammo Tutte le pose possibili..godendo come 2 pazzi scatenati, alla fine...mi feci pure scaricare in faccia una bellissima pioggia Dorata!! Luca poi mi baciò con la lingua Tutta dentro. A questo punto mi disse: Rivestiti,però..nuovamente da donna, con trucco pesante,perchè mi piaci da morire.Mi ricomposi,mi truccai più pesantemente di prima e poi ripartimmo. Ero convinta...di ritornare all'albergo, invece mi disse: Voglio vedere come ti comporterai adesso. Si fermò in una birreria, strapiena di gente(si erano fatte le 2 di notte..), ci sedemmo fuori, tantissimi gli occhi puntati addosso a noi, ma..incuranti di tutto, ci bevemmo una birra velocemente,poi ripartimmo. Mancava ancora un pò per arrivare all'albergo, io seduta dietro a lui, scesi con la mia mano nei suoi boxer,gli afferrai il cazzo,che aveva fatto gli "straordinari", però..in un battibaleno si raddrizzo', io iniziai a segarlo...e..Luca pur mugulando..mi lasciò continuare, fino a quando mi Sborrò nuovamente riempiendomi la mano, che immediatamente mi portai alla bocca...leccandola Tutta. Però...luca insistette per farmi fare una cosa...assurda: Voleva farmi entrare nell'albergo travestito da donna...ed alla fine mi convinse!! Fortunatamente, non c'era il servizio di portiere notturno, c'era solamete una signora(non vi descriverò la sua faccia quando mi ha vista...lo capirete bene da voi..) presi la chiave della stanza, corsa in camera,cambio abito e pulizia viso veloce..e poi..ritorno al campeggio!! Beh...nei giorni seguenti,ogni sera abbiamo avuto la scusa per uscire in scooter, io e Luca, ci siamo scopati..alla grandissima, poi....finite le ferie...Più sentito!! Nemmeno un sms!! Boh..peccato!! Ciaooo a Tuttie ditemi se vi è piaciuto:Grazie
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12 years ago
lola65,
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Il ladro
Una calda notte di inizio estate, la temperatura per la prima volta in questa stagione fece lasciare qualche finestra socchiusa ed un leggero lenzuolo era sufficiente per coprirsi. Fabio e Sara, caldi, ma non sudati hanno iniziato da poco il loro riposo mentre un soffio d’aria muove leggermente le tende.
Sara con un lieve movimento si avvicina all’orecchio di Fabio e con voce chiara sussurra – Amore c’è qualcuno nella nostra stanza ….. non muoverti c’è un uomo nella nostra stanza …… ci sta illuminando con una piccola luce azzurra ….. ho paura - .
Sara rimane immobile e continua la sua descrizione – Ci sta osservando, ci crede addormentati ….. ha preso il lenzuolo e mi sta scoprendo …. continua ad osservarmi senza muoversi ….. sono nuda davanti a lui, ora mi illumina la schiena, i fianchi, le gambe, il culo- Un altro leggero movimento nella stanza ed il lenzuolo è tolto completamente – mi sta sfiorando le gambe, ho paura, mi accarezza i fianchi cosa devo fare? – Fabio anche lui steso con le spalle verso il ladro- non ti muovere, allarga solo un po’ le gambe, gli farà piacere ed andrà via- un leggero movimento di Sara ad esaudire la richiesta del marito la fa eccitare e con voce ancora più calda continua la descrizione sussurrata – gli ha fatto piacere; ….. mi sta sfiorando l’interno delle cosce ed in questo momento si è accorto che sono bagnata, …….. è molto delicato il suo tocco, …..ora sta usando una mano sola e non riesco a vedere cosa sta facendo con l’altra………….-
Lo scricchiolio di una porta interrompe il profondo silenzio ed accompagna altri piccoli rumori sul pavimento in legno della camera – amore credo stia arrivando un altro, ……………ho paura non ti muovere ……….la piccola luce azzurra questa volta è rivolta su di te ………… ho paura, ti sta osservando, ora cerca qualche cosa sul tuo comodino …….. ha afferrato un oggetto,……… la luce ritorna sul tuo corpo ……. ti sta illuminando le gambe, il culo, si sofferma sul tuo sedere- con un leggero gesto come quello fatto poco prima da Sara anche Fabio allarga leggermente le gambe; poi ……….con un altro movimento inequivocabile ma lento le allarga il più possibile.
- Non riesco a vederlo bene ……… il secondo uomo si è messo dietro di te …….. ti osserva …ti sta toccando il sedere con le due mani …….. ti osserva attentamente come per essere sicuro che tu stia dormendo, che tu non reagisca…….. le sue mani leggere si soffermano al centro del tuo culo …..sono delicate ….ti stanno leggendo nei pensieri , ti stanno leggendo nei sogni………- il respiro di Fabio si fa più profondo, il suo corpo si sta scaldando; i muscoli delle gambe, della schiena si stanno irrigidendo ……… i sedere ruota di pochi millimetri verso il suo osservatore impegnando tutta la muscolatura che dona a Fabio quella sensazione di apertura e di disponibilità già provata in alcuni altri momenti di gioco solitario o con Sara.
- Ora vedo cosa ha in mano, aveva preso dal tuo comodino una scatola di crema, la sta aprendo e si carica le dita di una mano di quella crema, ….. è molto lento il movimento per portare quella crema al centro del tuo sedere …… è molto lento il leggero strofinarla al centro del tuo culo….. non ti muovere……..- la mano delicata e sicura ruota e distribuisce la crema in modo sapiente, ora è il dito medio a creare una leggera pressione in cerca di un segnale di disponibilità che Fabio, continuando a fingere di dormire non tarda a dare: il respiro profondo, il vibrare del suo corpo, che piegando leggermente un ginocchio si posiziona aperto al massimo ed in fine una leggera pressione del bacino verso quel dito così ben lubrificato, danno inizio alla penetrazione.
Dopo qualche istante di leggere percussioni il fisico è già pronto e desideroso di accogliere un secondo dito passando dalla sensazione unica di piacere ad un variare di sensazioni intermittenti di piacere e dolore anch’esso molto piacevole; i fianchi di Fabio ormai si sono completamente alzati e la notte ormai è dedicata al solo piacere………. I due corpi si attraggono e respingono contorti uno sull’altro, un pene grosso e duro prende posto alle tre dita per gli ultimi colpi segnati da un dolore intenso ed al tempo stesso così goduto da far soffocare a Fabio, sul cuscino un grido di piacere.
L’istante dopo i due corpi nudi e sudati si distendono sulle lenzuola ……. È stato un sogno bellissimo ………… Sara con le mani ancora cosparse di crema appoggia il loro giocattolo sul comodino e si gira ad abbracciare il marito…..- domani notte il ladro lo facciamo venire per me!!!!-
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12 years ago
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