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Storia di eva - 4 - londra.
Da quando vivevo con Dario le mie ferie, o meglio le vacanze, erano un avvenimento abbastanza raro; non che fossi chiusa in casa senza possibilità di uscire, più che altro trasformavo il tempo libero dei viaggi di lavoro in turismo.
La cosa non mi dispiaceva e anche la gestione della vita normale mi lasciava degli ampi spazi di autonomia, che sfruttavo con la lettura e con un uso smodato della piccola palestra presente nella villa.
Quando si profilò la necessità di dover andare in Inghilterra per incontrare il nostro agente di Londra mi ricordai subito del nipote del manager che ci abitava e della mia promessa di andare a trovarlo; così mi diedi da fare per organizzare un programma che mi lasciasse un po' di giorni liberi.
Una volta pianificato tutto diedi un colpo di telefono e Fabio e lo avvertii della mia visita, accolse la notizia con entusiasmo e mi promise che avremmo trascorso delle ore indimenticabili.
L'incontro con l'agente di Londra non fu particolarmente interessante, la classica flemma britannica rendeva ogni conversazione con quel piccolo uomo piatta; per fortuna riuscimmo a tracciare un programma per l'anno che corrispondeva alle nostre richieste.
Finite le pratiche lavorative mi rimaneva una settimana intera, avevo appuntamento con Fabio in un bar di King Cross; ovviamente si presentò in perfetto orario e mi salutò calorosamente.
Dopo aver recuperato i bagagli in albergo mi portò nel suo appartamento in un quartiere sull'altra sponda del Tamigi, era una vecchia palazzina in perfetto stile inglese in un quartiere che sembrava uscito da un film.
- Eccoci a casa, Eva, spero proprio che rimarrai soddisfatta della nostra ospitalità.
- La nostra ospitalità? Pensavo che saremmo stati soli.
- Vedi non ti ho detto nulla perché temevo che avresti rifiutato di venire, divido l'appartamento con Simon un ragazzo che lavora come guardia notturna, è come se non ci fosse. Ovviamente se la cosa non ti va non sei costretta a rimanere.
La situazione non era quella che avevo previsto, ma non mi costava nulla provare.
- Va bene rimango, vediamo un po' come va a finire.
L'appartamento era decisamente confortevole, arredata in stile vittoriano e con tre camere da letto separate; mi fece vedere la mia e cominciai a disfare le due valigie, ovviamente in una avevo una parte del mio guardaroba femminile.
La sera mi vestii con un paio di fuseau delle ballerine e un maglioncino rosa, sembravo una comparsa di Happy Day ma non ero nello spirito adatto per fare la vamp; d'altra parte la cosa non dette fastidio a Fabio che passò tutta la serata ad accarezzarmi e a pomiciare come un liceale. Il suo comportamento cambiò radicalmente quando gli aprii i pantaloni e gli feci uscire un cazzo pronto a tutto, allora cominciò a baciarmi con foga e a palparmi le natiche con insistenza; quando poi scesi con la bocca e me lo presi in bocca cominciò a sfilarmi tutto, o quasi.
Devo dire che un dettaglio non proprio da teenager lo indossavo, avevo delle calze autoreggenti e uno slippino che dietro non copriva nulla; visto che la situazione si era fatta incandescente lasciammo di corsa il soggiorno per salire in camera sua. Sul suo letto mi sdraio sulla pancia e dopo essersi lubrificato per bene, il ragazzo si era attrezzato, cominciò a possedermi con quel suo modo in crescendo che avevo già sperimentato in Italia.
La sua eccitazione era così tanta che non riuscì a resistere a lungo e, senza che potessi nemmeno accorgermene, esplose dentro di me inondandomi. Per quella sera dovetti accontentarmi, anche perché per lui il giorno seguente era lavorativo; così dopo avergli dato il bacio della buona notte andai in camera mia.
Fu una notte tranquillissima, il quartiere era silenzioso e mi sveglia solo a mattino inoltrato quando Fabio era già uscito; feci una scappata in bagno e mi vestii da uomo, ovviamente.
In cucina trovai Simon che aveva preparato la colazione:
- Buongiorno e benvenuto, io sono Simon.
Facemmo colazione scambiandoci le solite quattro chiacchiere di presentazione ma notai che spesso mi osservava con uno sguardo curioso; era un bel ragazzo alto circa 1,90, un fisico asciutto, capelli cortissimi ed una carnagione chiara.
- Da quanto tempo ti travesti?
La sua domanda mi colpì a bruciapelo, lo guardai sorpresa.
- Non ti preoccupare la cosa resterà tra noi, conosco Fabio e so che lui non indossa queste cose.
Aveva trovato i fuseau e il maglioncino e aveva capito tutto.
- Personalmente non mi piacciono questi capi di abbigliamento, ma non ci vedo niente di male se tu li indossi.
- Mi sembra un invito ad indossare abiti femminili anche quando tu sei in casa, ho capito bene?
- Bravissima vedo che conosci bene l'inglese, però prima voglio vedere il tuo guardaroba completo.
Salimmo in camera mia e aprii l'armadio, non era molto0 soddisfatto apprezzò solo i miei capi neri.
- Non è proprio quello che mi piace.
- Non credo che debbano piacere a te!
- Questo è parzialmente vero, la casa è mia e anche se Fabio paga l'affitto credo di avere un po' di voce in capitolo. Non ti pare? Comunque adesso esco e vedrò cosa riesco a trovarti di bello.
Prese la porta e se ne andò; comincia a pensare che nella mia vita stavano succedendo cose che non avrei mai potuto immaginare.
Quando tornò andò direttamente in camera mia.
- Ora, se sei d'accordo e spero proprio che tu lo sia, vai di sopra e indossa quello che c'è sul letto. E solo quello.
Salii e feci quello che mi aveva detto, indossai il body di similpelle con il colletto alla coreana torchiato, le calze di pizzo e le scarpe col tacco a spillo e la zeppa, quelle che si chiamano platform.
Era tutto così mi misi la parrucca a caschetto e mi truccai sui toni del nero.
Scesi in soggiorno e aspettai che mi vedesse.
- Questo è l'abbigliamento che preferisco, anche se non hai proprio un fisico perfetto.
- D'accordo e adesso cosa devo fare?
- Tacere e fare solo quello che ti dico, tra un ordine e l'altro ti devi mettere in ginocchio qui davanti a me. Comincia a prendere il piumino e pulisci la libreria.
Mi sembrava di essere tornata al mio primo lavoro anche se l'abbigliamento era decisamente diverso, iniziai a spolverare con cura facendo in modo di non spargere la polvere.
- Anche in alto mi raccomando.
Mi alzai sulle punte dei piedi e sentii i suoi occhi su di me, una sensazione strana ma piacevole; quand'ebbi finito mi misi in ginocchio ai suoi piedi.
- Non mi sono spiegato bene, devi metterti a quatto zampe mostrandomi il tuo sedere.
Feci quello che mi disse e mi fece rimanere ferma per almeno dieci minuti prima di ricominciare a parlare.
- Preparami un bicchiere di gin con ghiaccio.
Al mio ritorno col bicchiere
- Adesso rimettiti come prima ma rivolta verso di me, tirami fuori l'uccello e fammi vedere cosa sai fare.
Ormai ero esperta in questo tipo ci cose, così gli slacciai i pantaloni, aprii la zip e, scostando gli slip, lo tirai fuori.
Cominciai ad accarezzarlo solleticandolo coi polpastrelli e la sua asta non tardò ad indurirsi, scesi allora con la bocca e inizia a leccarlo dal basso; aveva finito il suo gin e con le mani accompagnava i miei movimenti.
Quando fu completamente duro lo inumidii col la saliva, mi alzai e mi misi a gambe larghe su di lui scendendo per infilarmelo.
- No grazie, non mi piace scopare.
Rimasi sorpresa e ribattei
- Intendi dire che non vuoi scopare me, vero?
- No, non è niente di personale, parlavo proprio in generale. Voglio solo rapporti manuali o orali.
Non capivo questa sua affermazione ma tornai alla mia posizione iniziale e ricominciai da capo; fu estremamente veloce e in brevi mi trovai la bocca piena del suo liquido.
Si alzò velocemente e sparì in camera sua; lo aspettai per una mezz'ora poi risalii nella mia cameretta e tornai a rivestirmi da uomo.
Nei due giorni seguenti la mia vita prese un ritmo costante, la mattina trovavo su una sedia l'abbigliamento preferito da Simon, lo indossavo e facevo quello che mi diceva, il tardo pomeriggio prendevamo il the come tre vecchi amici e la sera ero come piaceva a Fabio.
Il momento del the era per me uno dei più strani, tutti e due mi lanciavano occhiatine maliziose mentre l'altro non guardava e facevano commenti allusivi che l'altro non riusciva a interpretare.
Due giorni prima della partenza l'abbigliamento che trovai fu diverso dal solito, c'erano sempre le platform, le calze di pizzo e la parrucca ma, al posto del body c'era il reggiseno imbottito e la mia gloriosa camicetta nera trasparente.
Indossai il tutto e scesi: sorpresa!
In soggiorno mi aspettavano tutti e due con due facce da schiaffi da Oscar.
Fabio mi guardò fisso negli occhi e:
- L'altro pomeriggio, mentre preparavi il the, ci siamo guardati in faccia e abbiamo capito che in questa casa c'era qualcosa di diverso; ci siamo confessati a vicenda e abbiamo deciso di prenderci una giornata a tre.
- Esatto, così abbiamo scelto insieme un abbigliamento che potesse piacere a tutti e due e oggi dovrai servirci entrambi, vista l'ora suggerirei di preparare un pranzetto italiano.
Andai in cucina e cominciai a darmi da fare, non è che fossi una cuoca provetta, ma due spaghetti, un'insalata e un paio di scaloppine riesco a prepararle; mentre ero intenta a preparare i due mi raggiunsero e cominciarono a starmi intorno, uno mi pizzicava le natiche, l'altro mi sbaciucchiava sul collo, insomma fu una preparazione lunghissima.
Riuscii a staccarmeli di dosso solo quando presi la pentola bollente per scolare la pasta, si misero a tavola e cominciammo a mangiare.
- Buonissimi, brava; la cucina italiana è sempre la migliore.
Detto da un inglese non è un frase eccezionale, comunque era meglio di niente.
- Anche le scaloppe erano perfette.
Questo detto da un italiano era un bel complimento.
Terminato il caffè Fabio guardò Simon e disse:
- Adesso per essere un pranzo completo manca il digestivo.
- Proprio così, Eva infilati sotto il tavolo e facci uno dei tuoi servizietti migliori.
Erano proprio ben sintonizzati, i due; passai sotto il tavolo e cominciai a lavorarmeli per bene, facevo una bella ginnastica passando da uno all'altro e i loro commenti sfacciati mi facevano capire che andava tutto bene.
Riuscii a portarli ad un livello di eccitazione altissimo, così alto che si alzarono insieme dicendomi:
- Forza saliamo da te che continuiamo più comodi.
Simon si buttò subito sul letto e io continuai a succhiarlo come sapevo gli piaceva, mentre Fabio si metteva alle mie spalle e cominciava ad infilarmelo; era stupendo, sentivo un cazzo che mi pulsava in bocca e un altro che mi massaggiava il culo.
- Visto Simon che zia zoccola che ho?
- Non è zoccola è una ninfomane, ed è anche in gambissima.
Continuammo per un bel pezzo ma né uno né l'altro si decideva a venire.
- Simon lasciami il letto, per favore, non ce la faccio a stare in piedi.
Quando si fu sdraiato Fabio mi fece mettere su di lui e cominciammo un lungo sessantanove; Simon nel frattempo si era messo alle mie spalle e osservava eccitatissimo il tutto. Non so quanto tempo passò, improvvisamente sentii due mani che mi prendevano i fianchi e una cappella che spingeva sul mio buchino; ero già pronta e il cazzo si infilò fino in fondo senza fatica. Girai la testa e vidi Simon concentratissimo a incularmi a fondo, questa volta ero io a non capire più nulla, raggiunsi un orgasmo sconvolgente nel giro di tre minuti seguita quasi subito da tutti e due.
Mi sdraiai in mezzo ai due ragazzi ansimanti e li strinsi a me.
- E bravi i miei ragazzacci, Simon cos'è successo?
- Sai fin da piccolo masturbandomi duravo pochissimo e così ho sempre avuto paura di fare brutta figura; ma oggi avevo il tuo culo che mi ondeggiava davanti e non ho saputo resistere.
- Hai fatto bene, da solo non sarei riuscito a soddisfarla completamente.
Rispose Fabio strizzandomi l'occhio.
I due giorni seguenti furono i più pesanti della mia vita, i due disgraziati presero le ferie contemporaneamente e fui nelle loro mani tutto il giorno, inoltre Simon decise di rifarsi per tutto il tempo perso e si prese cura assiduamente del mio buchino.
Tornai in Italia a malincuore, lasciandoli con la promessa che sarei tornata appena possibile.
11
2
17 years ago
evatrav54, 38
Last visit: 16 years ago -
Fighetta depilata
Dopo vari ed insistenti tentativi di far depialare la mia lei e non riuscendoci in nessun modo ,e non essendo io una persona troppo insistente lasciai stare fino a quando:Un sabato pomeriggio dopo essere tornato a casa da lavoro e dopo esserci salutati vado a farmi una doccia rinfrescante e dopo in pò di tempo che sono sotto la doccia lei mi raggiunge nella cabina doccia e mentre io tentavo di lavarmi lei si è chinata dinanzi a me e con il suo fare molto provocatorio sotto l'acqua corrente a tirato fuori la lingua per iniziare a leccarmi dai testicoli sino ad arrivare al glande per poi ingoiare tutto d'un botto il mio pisello ora mai arrivato alla massima erezione ,dopo poco scoppio in un fiume di nettare che lei dolcemente assapora e si coplimenta con me con una strizzatina d'occhio arrivati a quel punto lei mi chide di fare la mia parte, ed io gli dico di finirci di fare la doccia che tutto il resto continuava in camera .
Dopo esserci asciugati per bene le propongo un gioco e lei un pò titubante ma incuriosita mi dice di si , io le prometto che la farò godere come una matta se lei ci sta e subito mi dice di si , a quel punto prendo una bandana e la bendo per far si che lei non vedesse nulla ,la feci sdaiare sul letto e con delle cordicelllle trovate nel ripostiglio tra i soliti ramasugli di casa la lego alle mani e alle gambe e lei in un primo momento si stava irrigidendo ma poi successivamente mi resi conto che iniziava a piacergli ,da li a poco presi delle piccole forbici da manicure e le tagliai via il perizma che lei indossa tutte le volte che l'aria e incandescente e il suo fantastico reggiseno a balconcino che gli aregge quiei fantastici dui seni , subbito dopo prendo un ascigamano e lo porgo sotto il suo sedere e con le stesse forbicine di prima inizio ad accorciare i suoi fantastici peletti biondi ,dopo averli accorciati però decisi di prendere la telecamera e posizionarla per fargli vedere il filmato successivamente e dopo averla posizionata ripresi il mio lavoro , non mi sebrava vero di vedere esaudito il io desiderio.
dopo aver finito di accorciare tuti i peli preso ul mio rasio da barba e dopo aver cambiato la lametta o iniziato a tagliargli tutti i peli ed a massagiarla con un panno inbevuto di acqua calda per far si che le parti rase non si arrossassero lei nel frattempo si stava eccitando in maniera impressionante visto che i suoi capezzoli erano diventati due montagne , la stessa cosa secedeva a me solo all'idea di poterla leccare con la sua passerina bella rasa dopo aver finito di farle pelo e contro pelo presi una crema idratante e iniziai a massagiarle tutta la sua bella passera facendo si che lei si inzio a contorcere ma non potendo parlare come da nostri precedenti accordi inizio a lanciare gemiti di goduria quando mi resi conto che lei era quasi arrivata ad esplodere in un magnifico orgasmo mi fermai e lei si calmò ma la vidi in volto che dalla espressione che lasciava intravedere dalle poche parti scoperte del suo viso non era molto soddisfatta a quel punto le dissi di attendere che sarei arrivato da li a poco con una sorpresa per lei .
andai in cucina e cercai qualcosa di fallico per farla divertire ma oltre alla solita zucchina o banana che sia con annesso preservativo non trovavo nulla di interessante fino a quando mi ricordai di aver visto nell sportello del mobile del bagno una nuova spazzola con un manico molto adatto a sostituire un classico pisello anzi le dimenzioni erano leggermente maggiori del mio pisello e l'idea di vedere l'effetto al contatto con il suo corpo a quel punti presi un preservativo dalla confezione e dopo averglielo messo mi avvicinai alla sua bocca con il mio pisell e lei dolcemente inizio a leccarmi dinuovo la mia cappella nel frattempo iniziai con un dito a penetrarla e a stuzzicarla poi piano piano gli appoggiai sulle labbra della sua splendida fighettina di nuovo bagnata al massimo il manico della spazzola e vidi nelle espressioni del sui viso un senso di curisità da li a poco glielo misi tutto dentro e i suoi gemiti si fecero sempre più frequenti e più imponenti quando la vidi che stava per arrivare mi fermai di nuovo e i avvicinai finalmente e iniziai a leccarle l'interno coscia fino ad arrivare alle fantastiche labbra della sua fighetta tutte belle liscie e senza peli e inziai ad affondare la mia lingua nella sua passera cosa che a lei fa impazzire in modo impressionante, da li a poco i misi in modo di formare un bel 69 con lei che aveva il mio pisello gonfio tutto in bocca ed io che le leccavo la sua fantastica fichetta ,da li a poco venimmo tutti e due ed io le venni l'ennesima volta in bocca e mi assaporai tutti i sui fantastici umori sprigionati dopo quel fantastico orgasmo che era riuscita ad avere .
dopo averle baciato tutto il corpo e stuzzicato ancora i capezzli duri che non davano cenno di cedimento decisi di sbendarla visto che lei non aveva mai fatto sesso o provato orgasmi completamente bendata o legata e dopo averla sbendata mi resi conto che era distrutta dall'orgasmo e dopo avergli chiesto cosa ne pensasse mi a risposto che ero un porco ma che la avevo fatta godere coe una maialona. poi mi chiese di scioglierla e dopo averla sciolta iniziò a toccarsi la sua bella fighetta depilata e inizio in un fantastico ditalino cosa che a me fa impazzire vedere la mia lei che si procura un orgasmo da sola ma da li a poco si mise alla pecorina e mentre con una mano si continuava a sditalinare i fece segno di penetrarla nel suo fantastico culetto corsi in bagno a prendere la crema e dopo avergliela sparsa tutta sul suo buchetto gli o appoggiato il mio pisello di nuovo in erezione vedendola sditalinarsi e con un po di difficolta gli entrò tuttodentro sino a far si che i miei testicoli strusciassero sulla sua mano all'opera con la sua bella fighettina .
Poco dopo le venni dietro e stremati dai ripetuti orgasmi ci addormentamo sul letto tra in bacio ed una carezza .
La sere svegliandoci insiee lei mi confesso che la sua bella fighettina da li in poi doveva essere rigorosamente depilata e che il suo estetista di fiducia ero io ma alzando la testa si rese conto che cera ancra la telecamera posizionata e mi chiese di vedere il filmato e mi confesso che vedersi in video la faceva eccitare .
Cosi da quella volta spesso entre< facciam sesso ci riprendiamo e lei diventa matta .
P.S. la storia è reale spero che vi sia piaciuta e se volete inviatemi dei commenti che alla mia lei fanno veramente piacere o tramite il contatto del sito o tramite la mia meil :
[email protected]
17
5
17 years ago
admin, 75
Last visit: 12 hours ago -
che bello vivere da donna
Ancora, oggi, non smetterò mai di ringraziare Nunzia per l'aiuto che mi ha dato nel farmi essere me stessa.
Mi aiutò molto come mi aiuta ancora oggi, nel consigliarmi ad essere si zoccola, come lei e la mamma e forse più di loro , ma di non accettare nessun compromesso con me stessa.
Quindi partiti i nostri genitori, per casa e fuori, iniziarono a girare due
splendite fanciulle; due veri bocconcini da Re come scherzosamente tutti ci dicevano nel vederci insieme belle e sicure di noi stesse.
Io, ovviamente la aiutavo nei mestieri di casa e devo confessare che anche questo lato della femminilità mi piaceva.
Naturalmete vivevo solo al femminile e pure la notte indosavo baby Doll e pantofole coi tacchi alti nn ne potevo più fare a meno di calzare scarpe coi tacchi.
Dopo una millesima scenata di gelosia assurda di Salvo lo manda via e così usci dalla mia vita colui che mi aveva fatto fare i pompini per la prima volta e fatto capire che ero donna.
le due settimane volarono ed un bel mattino mentre noi due tutte pimpanti eravamo intende al riordina della casa arrivano mamma e papà. Mamma nel vedermi sorrise e disse: " brava hai seguito il mio consiglio e sei proprio come me e Nunzia figlia mia".
Papà nel vedermi non si infuriò ma anzi sorrise e disse: " sai che sei sul serio un vero bocconcino da Re io e Nunzia sorridendo ed insieme dicemmo: " eccone un'altro, ecco l'ennesimo corteggiatore!" Poi io fisando papà mormorai che peccato che sono tua figlia se no chi sà un pensierino con te lo farei..................................
Mamma scoppio a ridere e non appena si calmo disse: " se ti piace
fatti avanti che tanto lui nn è tuo padre ma.................... fece il nome del primario del'ospedale dove mio padre era suo aiuto.
Ugo ( diciamo, per l'ultima volta) mio padre mi disse: "sul serio tu verresti a letto con me?"
Non gli rispodi ma con fare civettuolo mi avvicinai e lo baciai sulle labbra da fargli mancare il respiro. Lui mi sollevo tra le sue braccia e normorç: "Non ci aspettate per il pranzo " e rivolgendosi alla mamma disse: tu stasera dormirai nel suo letto:
Io al settimo cielo mormorai: " Sai sono bravissima con la bocca ma ho il culetto vergine........................ aspettavo uno che ti somigliasse ma
visto che ho l'originale!"
Mamma e Nunzia rideva di gusto e sentii mamma dirmi: " Stai attenta figlia mia che il porco ha un bel Cazzo, soffrirai ma vale soffrire!"
"E' il dedstino di noi femmine soffrire la nostra prima volta!" Esclamai
tutta contente che mi sarei fatto Ugo.
continua.....................................
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2
17 years ago
lunapass,
37
Last visit: 16 years ago
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L\'aria della notte
Spesso la vita ci riserva sorprese ed emozioni che non erano programmate, che non pensi nemmeno ti possano capitare.
In uno di quei frammenti di vita, Roberta si sentiva stupendamente in pace con sè stessa, la sua femminilità sprizzava da ogni poro della sua pelle.
Le mancava un momento di inebriante ebbrezza: uscire enfemme per assaporare la notte coi suoi rumori e le sue luci, con le insegne semispente e con l'acqua che scrosciava dalle fontane.
La notte. Il regno in cui avrebbe voluto sempre vivere, lei che come tutte le T*Girl era costretta a vivere quasi nell'ombra per non dar adito all'ignoranza della gente, ai pregiudizi e ai falsi moralismi che impregnano indecorosamente una società che meriterebbe vedute più ampie.
Lei rifletteva e sorrideva fra paura e malizia. La decisione stava per arrivare, solo un sottilissimo filo la separava dal metterla in pratica. Proprio quella notte.
Quel filo si spezzò in un attimo, un minuscolo e quasi invisibile momento in cui decise di prepararsi a respirare l'aria di quella notte quasi primaverile.
Indossò una camicetta di raso di un nero che brillava deliziosamente, poi mise la minigonna nera plissettata che si intonava alla cintura coloro oro e gli orecchini a cuore, anch'essi dorati.
Le autoreggenti a rete larga fecero pendant con gli stivali neri con riporti dorati.
Il tocco finale: un foulard di seta trasparente tutto rosso con ricami idilliaci.
Quattro gocce di profumo e la notte sarebbe stata sua.
La sua prima notte da donna.
Salì in auto e già sentiva l'emozione poggiando i piedini ai pedali della frizione e dell'acceleratore.
Si diresse in una delle piazze più belle, dove una grande fontana con la sua maestosa scultura sembrava rapirla. Erano le due della notte, la piazza era semideserta e Roberta decise di parcheggiare l'auto e scendere.
Quanta emozione nel sentire i suoi passi rimbombare in quel tenero silenzio.
Lei donna, lei padrona di quella notte ruffiana che la vestiva di benessere.
Poco più in là c'era un gruppo di ragazzi reduci probabilmente da una serata mondana.
Al suo passare qualcuno di loro le rivolse un fischio di compiacimento.
Roberta si girò a guardare verso il gruppo e sorrise.
Uno dei ragazzi le fece un apprezzamento galante e, allo stesso tempo, malizioso.
Lei sorrise ancora e con voce velata sussurrò un "grazie" quasi incomprensibile.
Era la Roberta che voleva da sempre essere, che non doveva avere timore nel proporsi alla vita, alla gente, al tutto del tutto.
Passeggiò ancora per la piazza sfiorandosi i capelli con un gesto di voluttà e si fermò ancora un po' a respirare l'aria della notte.
-Ah, se fosse sempre notte- pensò.
E tornò verso l'auto felice di aver speso bene quelle due ore da sola ma soprattutto da donna.
11
2
17 years ago
admin, 75
Last visit: 12 hours ago -
Il mio sogno
Questo e un mio sogno, credo che se conoscete ad Anna sarebbe anche il vostro.
Sono passate alcune settimane da quando abbiamo parlato x via e-mail su desiderya, non speravo tanto, non credevo di essere il fortunato che tu avresti voluto incontrare. Di questo devo ringraziarti.
Abbiamo deciso di vederci in un ristorante io Anna e Giulia la mia ragazza e Mario, mangiare qualcosa assieme e poi salutarci se non c'era la voglia di tutti quanti di fare meglio le conoscenze. Ma non avevo messo in conto giulia molto sensuale e troia, che per tutta la cena non ha fatto altro che stuzzicare Mario e Anna, quando Mario si è alzato per andare alla toilette, giulia mi disse adesso vado con lui, voglio vedere se e ben fornito, a queste parole e conoscendo Giulia sapevo bene cosa voleva fare, restarano via per circa 15 minuti che io avevo usato per conoscere meglio Anna, tornati Mario e giulia lei aveva la faccia da gatta in calore come sempre, lui sembrava un po a disagio, vidi Giulia che stava scrivendo un sms capii subito per chi era indirizzato, infatti il mio telefonino mi avertiva che avevo un messaggio, non mi scomposi mi alzai e andai alla toilette per leggerlo.
diceva: mmmmmmm ha un bel cazzo grosso e duro l'ho succhiato poco poco lui si e tolto la scarpa e mi a fatto venire con il piede e stato travolgente, sono ancora tutta bagnata, Marco dobbiamo scopare con questa coppia e molto sensuale anche Anna. Tornai al tavolo ero eccitatissimo per quello che aveva scritto Giulia, ma di piu' perchè voleva farsi scopare da Mario. Appena seduto incrociai lo sguardo di Tutti, volevano sapere cosa pensavo io di quello che quella troia di giulia aveva detto nel messaggio, si perchè lei aveva detto tutto ad Anna e Mario.
Mario si alzò e andò a chiedere il conto, fu li che io presi coraggio e chiesi ha te Anna se volevate venire con noi a casa per bere un'altro caffè, era per me la risposta piu' importante della mia vita, in quel momento. Si credo che anche Mario e d'accordo rispondesti solo quello, il mio sogno stava diventando realtà. Salimmo nelle auto io feci strada arrivata a casa nostra salimmo immediatamente, per le scale non dicemmo niente tutto era superfluo, sapevo già cosa vrebbe fatto Giulia per non perdere l'osso, feci entrare tutti in casa facendovi accomodare in sala, andai in cucina per portare da bere ma quando tornai non trovai nessuno nella sala, sentivo le vostre voci provenire dalla camera da letto, girandomi vidi te anna davanti alla porta della camera che mi guardavi senza dire niente, poi girandoti con la tua mano sinistra mi facesti segno di seguirti. Entrato in camera mi trovai uno spettacolo mozzafiato Mario in mezzo al letto che col cazzo di fuori veniva spompinato da Giulia Anna che con ingordigia leccava le palle a Mario entrambe con il loro stupendo sfondato culo verso l'ingresso della stanza dove trovavo io. Anna si girò il quel momento e senza dire niente scese dal letto venne verso di me in ginocchio e mentre mi guardava mi sbottonava i pantaloni, il mio cazzo usci subito non poteva restare piu' dentro i pantaloni, lei cominciò a succhiarlo e devo dire che sapeva fare bene i pompini, mentre succhiava il mio cazzo cominciò a toccarsi il culo si bagnava con la sua saliva figa e culo, aveva gli occhi puntati su di me voleva capire se mi eccitava il fatto di vedere la mia Giulia scopare con un'altro uomo, Mario la stava scopando nel culo lei urlava di piacere mentre si infilava un piccolo fallo dentro la figa, era una visione che mi mandava in estasi, presi Anna e la feci appogiare a una sedia lei venne indietro col culo verso di me, facendo così si aprì bene il tuo buco del culo, era un invito per me scopare il tuo bellissimo culo era stato un sogno dalla prima volta che ho visto le tue foto su desiderya, il sogno e realtà pensai mentre ti sfondavo il culo, appena entrò il mio cazzo nel culo Anna cominciò a spingere forte all'indietro era assatanata voleva venire subito, dall'altra parte mario e Giulia avevano cambiato posizione Mario era sotto di lei Giulia spingeva sui fianchi in maniera esagerata, mentre lo faceva gridava dammi il cazzo dammi il cazzo, Anna che continuava a scoparmi era venuta urlando, dicendo siiiiiiiiiiii rompimi il culo cosiiiiiiiiiiiii, poi mi disse che voleva essere scopata nella figa mentre succhiava il cazzo di Mario, si avvicino a Giulia e Mario, Giulia capii subito le sue intenzioni, prese un'altro fallo dal comodino e si mise nella sedia di fronte a noi scopandosi da sola. Anna si mise sul letto alla pecorina, poi disse impalami Marco mentre succhio il cazzo a Mario. Anna cominciò così a gemere anche se aveva la bocca piena si capiva benissimo che stava godendo ancora e ancora e ancora, io non riuscivo piu' dovevo sborrare tirai fuori il cazzo dalla sua figa, lei capi che stavo per sborrare allora si mise davanti al mio cazzo per sborrargli in bocca, non fini così avevamo tutta la notte per noi, poi tanto domani e domenica. CIAO MARCO
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0
17 years ago
admin, 75
Last visit: 12 hours ago -
Moglie vogliosa e marito vizioso
Siamo una cp sposata da alcuni anni, e devo riconoscere che forse dopo i risvolti di natura sessuale poco soddisfacenti, abbiamo capito perchè c'è stata la neccessità di cambiare attività sessuale, magari solo colpa mia che sono il lui della copia.
Tutto è iniziato un girno dovevo incontrare un tizio per consegnargli dei documenti, ma per un contratempo non potevo andare all'appuntamento ma la soluzione c'era e cioè ho delegato mia moglie a fare la consegna. Io mi trovavo fuori per lavoro e riccordandomi dell'appuntamento ho delegato mia moglie ad efettuare la consegna dei documenti, lei il giorno era libera e si è presentata all'appuntamento il tizio con cui avrei dovuto incontrarmi era già stato avvisato che all'appuntamento si doveva presentare la mia lei.
e così è stato, solo che poi mia moglie al mio rientro mi ha riferito che il tipo era stato gentile e galante con tanoto di svariati complimenti e apprezzamenti verso lei che come si sà le donne per questo ne vano matte, comunque la notte a letto mentre facevamo l'amore abbiamo fantasticato nella fantasia di un ipotetico rapporto che lei avrebbe avuto col tipo, e nei giorni a seguire si ripeteva. Nel fratempo il tipo che aveva il n° di tel di lei l' ha chiamata con una scusa per sapere come stava, e lei mi ha riferito di queste telefonate, io allora l'ho incoraggiata ad accettare un incontro con lui, è così è stato, il primo giorno si sono visti al bar e poi sono andati a fare un giro in auto, e lì è iniziato il gioco, mi ha raccontato che lui l'ha baciata e toccata e gli ha fatto toccare il suo membro a detta di lei bello grande e molto duro, . nei giorni successivi lui gli ha chiesto di vedersi e allora io ho convinto mia moglie a organizzare l'incontro a casa nostra senza che lui sapesse che io sapevo tutto, è così è stato, lui verso le 10 è venuto a casa lei gli ha detto che io ero fuori a cena con amici ma invece ero appostato dietro le persiane della veranda da dove vedevo benissimo tutto. Lui appena entrato, la abbraccia, la bacia con foga, lei si era tutta preparata con abbigliamento sexi hanno iniziato a sdrusciarsi lei seduta sul divano slaccia la cintura e tira giu i pantaloni d lui insieme ai boxer, e dio mio tira fuori un uccello di dimensioni mai viste, lei spalanca gli occhi e si inumidisce le labbra con la lingua e via tutto in bocca quel bel cazzone lui è un bel ragazzo ben fatto , lei inizia a spompinare e sbattersi quel cazzo in facci come non l'aveva mai fatto con me, poi lui lentamente la spoglia scoprendo le tette che sappiate ha una 6^ naturale inizia a leccarle con foga , poi lei torna sul cazzo co la bocca, lui intanto aveva sollevato la minigonna che lei portava e scopriva un bel reggicalze con autoreggenti , la gira, gli scosta il perizoma, e alla pecora via tutto dentro, si sentivano i gemiti di entrambi, ma devo dire che lui oltre che dotato riesce a controllare bene l'orgasmo, poi la gira e inizia a leccargli la figa, lei guardava fuori dove sapeva che c'ero io e socchiudeva gli occhi come per dirmi guarda come godo!!, la troia. Poi la mette a gambe all'aria e la scopa con dei colpi da capogiro lei era in estasi,alla fine lui si leva e lei gli prende il cazzone e inizia a menarlo ma in breve tempo lui la schizza dappertutto, in faccia, nelle tette, lei lo riprende in bocca e continua spompinare fino a farlo stremare.
Dal giorno abbiamo capito che lei aveva bisogno din vero stallone, poichè io sono normodotato forse non ero mai riuscito a farla godere così.
Allora mi è iniziata una nuova idea e voglia, visto che non riuscivo a sodisfarla , dal girono lei tute le settimane si incontra con lui e una sera al riantro dal solito appuntamento con lui, mi trova a letto addormentato, col culetto per aria, lei in genere quando rientrava mi svegliava per raccontarmi come aveva scopato, ma appunto una sera trovandomi nudo , col culetto per aria , anzikè svegliarmi ha iniziato a toccarmi il bucchetto del culo col dito inumiditi, e spingi spingi l'ha fato entrare tutto io svegliandomi con questo stimolo ho provato piacere, e le donne si accorgono bene di queste cose, allora mi ha detto ora leccami la figa e mentre lo facevo mi diceva , lo senti l'odore del suo cazzo? quel bel cazzo che mi scopa per bene? lo vorresti anche tu magari? io risposi che non mi sarebbe dispiaciuto, allora lei con una risatina dice l'avevo capito che sei un culatone, che non sei mai riuscito a soddisfarmi come fa lui, e cosi dicendo mi riinfila il dito nel culo dicendo " vero froscione? " io risposi si hai ragione, e lei mi ha proposto, se non farai questioni quando vado da lui ogni volta che ho voglia ti faccio un regalino, io risposi e cioè, lei mi dise girati alla pecorina, cosi feci, e sapete? prende un vibratore bello grosso, gli mette la crema e puntandolo dal suo pube verso il io culo, lo infila piano piano tutto, io non sò come dirlo mi son sentito spaccare in due , ma lei abilmente ha iniziato a stantuffare prima piano piano e e poi tutto dentro con forza dicendo, stai godendo froscio ecco cosi godo io quando mi scopa lui.
Da allora ormai, lei si fa fotere solo da lui e cosi quando riantra sò che mi aspetta una bella sorpresa e cioè lo prendo ne culo.
Credetemi è tutto vero, lei è contenta e continua ad amarmi e così anche io.
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7
17 years ago
anrity, 36
Last visit: 9 years ago -
Il mio primo incontro con una coppia
Ho desiso di raccontare la mia prima volta che ho incontrato un coppia.
Venni contattato dal lui,un uomo di Roma, il quale mi disse che sarebbe venuto qualche giorno a Bologna in vista del Motor Show e voleva fare una sorpresa alla moglie su una loro fantasia.Mi chiese di prenotare la cena e di trovare un localino, dove magari si ballassero i Latino Americano, per le ore successive e si raccomandò di fingermi un suo amico.Feci tutto con arte prenotando un ristorante in centro non lontano dalla disco che avevo in mente.
Avevo il suo cell ma non avevo ben in mente i loro volti.Negl'istanti antecedenti il nostro incontro fui colpito da una sorte d'ansia, di timore e di imbarazzo che scemarono nel momento in cui li vidi.
Erano una bella coppia vestita in modo molto elegante.Dopo aver fatto una sorta di teatrino a dimostrazione che ci conoscevamo già, ci incamminammo a piedi al ristorante.
Dopo aver consumato parte delle cose che aveva ordinato rimasi solo con la signora perchè Salvatore andò alla toilette.
Laura indossava un vestito corto e molto scollato, che risaltava il seno prosperoso e lasciava ammirare i tre quarti delle sue due carnose cosce.Feci di proposito nel fissargli i seni, lei se ne accorse e rispose accavallando le gambe, cofacendo finta di accommodarsi meglio sulla sedia.
Successivamente andammo in un disco pub dove bevemmo un cocktail e ,da seduti ,ammiravamo le giovani coppie che ballavano i latino americano.Rimanemmo un'oretta ,dopodichè ci mettemmo in cammino verso casa mia, dove dovevamo prendere l'auto per fare un giro della città.Rimasero sotto casa, mentre io salii per prendere le chiavi che non avevo con me.Non vivo da solo ma quella sera mi accorsi che in casa , vista l'ora, dormivano tutti.A tal punto gli spiegai la situazione e li invitai a salire.Lui esitò un pò ma alla fine lo convinsi.Ero imbarazzatissimo perchè stavamo seduti molto vicini visto l'ambiente non molto spazioso della mia camera da letto.Non sapevo cosa fare.E feci una tremenda gaff prendendo come discorso questo sito di cui lei non sapeva nulla.
Arrivammo finalmente al dunque quando la signora iniziò a sbottonarsi il suo vestitino con allacciatura sulla parte avanti.Come vidi parte di una mammella fuori dal regiseno sentii la mia cappella che cominciava a pulsare, mi avvicinai a lei e iniziai a baciarla in bocca e poi sul seno.
Ci svestimmo completamente e subito lei, con estremo entusiasmo manifestato dai suoi occhi accesi, me lo prese in bocca.Fantastico.
Il marito rimase sul divano e si masturbava, avvicinandosi di tanto in tanto per metterle un dico nel culo, mentre la scopavo a pecora.
Il marito tornò sul divano e mi faceva cenno di imetterglielo nel culo. Annuii anche se pensavo di farle male.La inculai ed ebbi ragione visto che con tono dispiaciuto mi chiese gentilmente di smettere.Non esitai nemmeno un momento e la posi di lato per pomparla in figa.
Le danze continuarono fino alle 4:00 del mattino (iniziammo verso l'1:30) visto che facemmo il bis quasi senza interruzione,anche perchè la prima aimè non durò tantissimo in quanto ero eccitatissimo per la situazione che mi ero creato.
Li riaccompagnai in hotel e da quella volta, come da accordi precedentemente presi, non ci siamo più sentiti.
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3
17 years ago
otto80,
26
Last visit: 8 years ago
-
Solo un bacio...anzi, neppure quello!
Avete mai avuto un orgasmo solo immaginando un bacio? Un Suo bacio?
Beh, a me è capitato.
Non l'ho mai raccontata a nessuno e non perchè me ne vergognassi, anzi, ma solo perchè...non se n'è mai presentata l'occasione.
Oggi lo racconto a voi...
Alcuni anni fa conobbi in chat un tizio della mia città. Erano mesi che non suscitavo l'attenzione di un uomo e la sua mi fece quasi subito andare in visibilio: non mi pareva vero...
Avevo ricevuto delle sue foto ed era veramente carino: alto, moro, fisico asciutto...insomma, un figo.
Cominciai a fantasticare su queste foto finchè non lo conobbi di persona.
Quella sera non accadde nulla ma io già mi prefiguravo l'incontro successivo...
Fantasticavo sempre più su di lui...su di noi...finchè un giorno...
Stavo andando a lavoro alle 9 di mattina ma, prima, dovevo passare da un cliente e quindi avrei allungato un pò la strada.
Finito col cliente tornai in ufficio con l'auto.
Mentre guidavo, in mezzo al traffico, con lo stereo a manetta e i finestrini chiusi perchè pieno inverno ecco che comincio a pensare a lui.
Immagino le sue labbra che si avvicinano alle mie e le prendono... lentamente...le accarezzano...le mordono...le succhiano...sento il suo respiro nella mia bocca e la sua lingua farsi strada...fino alla mia... intanto le sue mani mi accarezzano dolcemente le spalle e giù...lungo la schiena...fino ad arrivare ai fianchi dove con forza e gentilezza insieme...spingono i miei contro i suoi e io riesco a sentire, oltre il tessuto...il suo pene...ormai duro...e grosso...che preme fortemente contro il mio pube e insieme si muovono...sempre lentamente...in un ballo sensuale...
Immagino i nostri respiri farsi sempre più corti mentre le nostre bocche non si lasciano un istante.
Lui mi stringe forte a sè, con potenza virile ma con delicatezza estrema, come solo un Uomo sa fare.
Le nostre bocche cotinuano il loro gioco...le lingue esplorano...le labbra succhiano....i denti mordono...un pò...e noi due che accompagnamo questa danza con le nostre voci...mugugni...sussurri...sospiri...gli unici suoni capaci di formulare le nostre menti...
Vado avanti con questi pensieri per poco meno di un Km...e nel frattempo mi sento tutta un brivido...la mente annebbiata...chi occhi socchiusi....il piacere per quel bacio aumenta...sul sedile i miei fianchi cominciano a muoversi...a roteare...sento la stoffa del sedile che preme la mia vagina...sento la fica vibrare...e pulsare...e bagnarsi...sempre di più...ormai le mutandine sono zuppe....vorrei toccarmi ma...sto guidando...e ormai non serve neppure...fra 20mt arrivo al semaforo...che è rosso...e devo fermarmi!
La mia auto si ferma ma io no....io...vengo...vengo...vengooooooo!
Si, cari amici...un orgasmo di un tempismo perfetto!
Ed è stato il più intenso, soprattutto considerato il fatto che...non c'è stato alcun contatto fisico.
Purtroppo non mi è più capitato, almeno finora! ;-)
Bacini e alla prossima...
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3
17 years ago
admin, 75
Last visit: 12 hours ago -
Come divenni fisicamente donna
Devo dire che mia sorella Nunzia mi fù ,sul serio, molto di aiuto a femminilizzarmi. Mi insegno come depilarmi, come truccarmi acqua e sapone ed iniziai ad indossare dell'intimo da sballo e autoreggenti sotto i miei vestiti da maschietto. Inoltre mi insegno come a non mangiarmi il rossetto e come essere con Salvo il più femminile e sedutrice possibile e come tenerlo ben in tiro.
Poi mamma, che aveva capito molto , un giorno mi trovo che dopo essermi laccate di rosso fuoco le unghie dei miei piedi mi stavo aggiustando le ciglie. Sorridendo mi disse: avevo capito che a te le femminucce nn ti interessamo e che ti piaciono i maschi come a me e tua sorella, Sappi, figlia, ho sarai più zoccola di noi due oppure torna ad essere maschietto: Penso che stai vedendo come è faticosa essere sempre desiderabile per il maschio.
Mamma ma io sono la ragazza di Salvo................... mormorai ed arrossendo un pò.
Beh! se a te piace fai la femmina ma come noi due ed alla luce del sole ma devi sapere che noi femmine facciamo anche le donne di
casa oltre a farci belle e provocare i maschi che sbavano tanto nel vederci provocanti ed ancheggianti sui tacchi a spillo, quindi tu da oggi ci aiuti in casa e nn solo coi maschi del quartiere.
Ok dissi e la mamma mi annunzio che stavano via lei ed il papa per due settimane e sorridendo disse ti voglio trovare come Nunzia:
Diedi subito la notizia a nunzia la quale volle da subito fare shopping per me e cosi di ritorno a casa mi truccai meglio ed indossai le cosine che avevamo comprate ed iniziare a camminare sui tacchi a spillo. Fù una esperienza affascinante ed alla fine in breve tempo ero tutta angheggiante come Nunzia.
Quella serà fui molto gettonata dai maschi e ne fui orgogliosa ma il
contento era Salvo che finalmente aveva al suo fianco la più bona del quartiere.
continua............................
12
1
17 years ago
lunapass,
37
Last visit: 16 years ago
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Erotismo
L'EROTISMO PER MOLTI SEMBRA UNA COSA BANALE PER ME INVECE è QUALCOSA DI STUPENDO MOLTE VOLTE MI SONO TROVATO IN SITUAZIONI IN CUI SEMBRAVA DI DOVER FAR SESSO CON IL CRONOMETRO MI SPIEGO NEL SENSO CHE LO TIRAVI FUORI E SI ARRIVAVA HA FAR SESSO SENZA NESSUN PREAMBOLO INVECE LE MIGLIORI SCOPATE LE HO FATTE CON GENTE CHE SI PRENDEVA TUTTO IL TEMPO POSSIBILE è IMMAGINABILE NEL SENSO CHE LA DONNA LA SPOGLIAVO LENTAMENTE LECCANDOLE TUTTE LE PARTI DEL CORPO POI PIANPIANO ARRIVAVAMO ALL'ATTO SESSUALE QUESTE TRA LE MIE ESPERIENZE SONO QUELLE CHE RICORDO CON PIù PIACERE
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0
17 years ago
pmarinaio,
44
Last visit: 7 years ago
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La nostra prima volta.
Vorrei parlarvi della nostra prima volta, si la prima volta in cui ci siamo trovati io e mia moglie faccia a faccia con i nostri desideri più nascosti, là dove essi si mettono alla prova immuni da falsi moralismi o ipocrisie sessuali.
Ormai era diverso tempo che io e Giulia, durante i nostri rapporti sessuali, favoleggiavamo su quale sarebbe potuto essere la nostra reazione nel confrontarci con un’altra coppia, magari affine alle nostre idee sul sesso.
Così dopo vari ripensamenti, e una periziosa selezione, scegliemmo una coppia di Salerno, che per rispetto della loro privacy, chiameremo Claudio e Anna. Li scegliemmo perché le conversazioni su msn con loro era molto piacevoli, affini a noi per gusti estetici, culturali e anche sociali.
Scegliemmo un winebar per vederci, io mi presentai in giacca e cravatta, Giulia con un completo nero aderente quanto basta e mini quanto bastava.
Trovammo Claudio e Anna già al tavolo, fu facile individuarli nella sala, anche perché Claudio mi aveva detto che avrebbe indossato un foular nero a righe gialle.
Facemmo le presentazioni di rito, Anna mi colpì subito , mora, capelli liscissimi con frangetta, occhi scuri, pelle ambrata, bocca carnosa, indossava un fuson nero con paiette.
L’ovvio imbarazzo iniziale, fu stemperato da del buon vino che sorseggiavamo lautamente, nonché dal senso di jumor di Claudio, che servì molto a entrare in confidenza e soprattutto in argomento…
I nostri amici avevano già avuto qualche esperienza, e volentieri ci lasciammo guidare. Sembrava , dopo un po’, che ci conoscessimo da una vita.
Si rise e si bevve copiosamente, Anna a un certo punto mi chiese di indicargli il bagno, nel quale ero stato poco prima, non so veramente se non capiva o faceva finta di non capire, sta di fatto, che anche grazie alla insistenze di Claudio, l’accompagnai nella toilette.
Da gentlmen della situazione, l’aspettai nello spazio antistante alla zona donne, dopo un po’ Anna uscì , la vidi allo specchio ridarsi una tocco di rossetto, si voltò di scatto e vide che la vedevo, mi sorrise maliziosamente, si voltò di schiena, abbassandosi con le mani alle scarpe, rivelandomi un sedere sontuoso, in cui si era smarrito un perizoma nero. Non resistetti, mi feci coraggio e sfidando la sorte, entrai nel bagno e senza pensarci su due volte gli infilai le mani sotto tra culo e figa, Anna reagì con volutà al mio gesto, per nulla intimidita, si voltò, accarezzandomi freneticamente da sopra i pantaloni il mio pene, ci baciammo continuando ad accarezzare i nostri frementi corpi, poi dei passi che si avvicinavano ci interruppero, cosicché decidemmo di rientrare in sala.
E lì, ahimè, tra il nostro stupore, vidi Giulia seduta sulle ginocchia di Claudio, ridevano come pazzi, dissero che volevano vedere la nostra reazione, che a dire il vero fu di somma meraviglia…
Verso mezzanotte decidemmo di lasciare il locale per la casa di Claudio.
La casa dei nostri amici era molto accogliente ci accomodammo in un grande salone, su dei comodi divani, dopo un po’ la stanchezza ci vinse, sarà stato il vino, l’ora o cos’altro, ma finimmo per addormentarci tutti.
Dopo qualche oretta, mi risvegliai, c’era una luce soffusa in tutta la casa, vidi Giulia continuare a dormire, ma non vedevo più i nostri amici, mi alzai per cercarli, dopo poco, lì trovai nella loro stanza da letto mentre scopavano amabilmente, non mancò molto che subito mi videro, Claudio mi fece segno di avvicinarmi, in due mi spogliarono, Anna scivolò rapidamente con la bocca sul mio turgido pene, circondandolo con la sua bocca carnosa, Claudio passò da dietro e continuò a penetrarla con più enfasi di prima, fu proprio in quell’istante che vedemmo Giulia che sull’uscio della porta osservava quella donna spompinarmi indifferentemente sotto i suoi occhi. Claudio gli andò incontro, in quelle condizioni, ossia con un pene così duro da sembrare un trampolino da tuffi, vidi che l’accarezzò lungo tutto il corpo, poi lentamente incominciò a spogliarla, Giulia sembrava quasi ipnotizzata, non riusciva a togliermi gli occhi da dosso, fino a quando, Claudio con una certa pressione della testa, la spinse con decisione verso il basso, dove in ginocchio cominciò a succhiare e poi a leccare il cazzo di Claudio. Solo in quell’istante mi accorsi che Anna, a cui non era sfuggito nulla di quello che stava succedendo a suo marito, si era voltata, e prima che me ne accorgessi, in un attimo si fece penetrare dal mio pene, ormai sull’orlo di un collasso.
In realtà vi devo confessare, che i patti non erano stati quelli, eravamo rimasti d’accordo per un rapporto soft, fatto di giochi manuali e orali, ma evidentemente il gioco ci era sfuggito di mano. Io mi sentivo piacevolmente sedotto, vinto e disinibito in tutto il mio essere, anche se sperai fino all’ultimo che Giulia sarebbe stata più forte di me…………ma non sarebbe stato giusto, bastò semplicemente che Giulia poggiasse le mani a terra, già era in ginocchio, che Claudio, in un attimo, gli infilò dolcemente il suo cazzo nella figa, gesto che Giulia commento con un gemito di piacere, che mi fece sudare freddo. Mi spostai di lato, per poter vedere meglio quella penetrazione di mia moglie, sentivo di godere di più per quello che vedevo che per quello che praticavo, e penso che per tutti era così, solo allora fui consapevole del gioco delle coppie, e di come i sensi possano amplificare le emozioni sino ad annullare la vergogna, non avevo mai desiderato mia moglie come allora……………………..
Dopo un po’ esplosi in un’abbondante sborrata sul viso di Anna, Claudio di lì a poco venne sulla schiena di Giulia.
Stanchi, sfiniti ma soddisfatti cademmo insieme sul letto, al risveglio ci fu un’altra ripresa, successe di “peggio”………..ma questa è un’altra storia.
Baci.....................................Carlo
16
6
17 years ago
caraalice,
42/42
Last visit: 15 years ago
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Come ho capito chi ero................
anni fà mio cugino salvo nel vedermi che vedevo la bozza dei sei pantoloni, mi sussurò: " è tutto merito tuo o meglio colpa tua!"
" come colpa mia?" risposi stupito/a.
" Si il tuo culetto mi fà questo effetto. Ora devi calmarmi ti insegno a come farlo e come succhiare."
"Come succhiare e che cosa?" chiesi io con aria ingenua ma da vera puttanella sculettai un pò provocandalo ancor di più.
Salvo capì che era fatta e continuo: "Vedrai ti piacerà essere la mia fidanzata da ora in poi. Apri, prima di tutto, la bocca, ma non troppa, ecco, così. Adesso prendilo in bocca ( vidii che l'aveva tirato fuori dai pantaloni). Si, brava, tra le labbra che da domani le voglio ben truccate col rossetto se esci con me, ma solo la punta. Non stringere troppo, lasciati andare , amore. Lecca, come se fosse un bel gelato, con la lingua, lascia entrare ancora un pò, ancora un pò in bocca il CAZZO, ancora un pò, ecco, così....................
Mi insegnava veramente tutto e, dopo qualche minuto, posso dire che andavo tutta sola come una esperta bolognese. Succhiavo con gusto solo la punta del CAZZO, ma a detta di salvo, lo succhiavo bene. Che favola sentire l'uccello scaldarmi la bocca e diventare sempre più duro e grosso. Ho alzato gli occhi, felice di vedere che era contento di come io lo succhiavo e che le carezze della mia bocca lo eccitava. Mi picchiettava sulla testa, come volesse darmi il ritmo giusto e mi diceva: "Dai, tesoro e amor mio, succhia un pò più in fretta, più in fondo, comincia ad ingoiarlo, ecco così brava dai, continua, lascia che ti scenda tutto in bocca. Senti come è buono.........................I coglioni ti toccheranno il mento e poi le labbra, respira solo col naso, non aver paura, paura continua a pompare tanto deve farlo sempre da oggi.
Imparavo un mucchio di parole nuove cazzo, ciucciare, fare pompimi, coglione e anche glande: A salvo piacevano quelle parole si sentiva di essere mio macho, e gli piacevano quell parole sporche e lussuriose.
Mi ha urtato poù volte il fondo della GOLA col glande gonfio e pieno di desiderio, enorme , e mi soffocava un pò, anche se respiravo col naso.
Poi da macho soddisfatto mi ha detto: Vengo, puttanella, stò per venire nella tua gola deliziosa, che da oggi sarà la tua bella e vogliosa fica, e devi mandar giù tutto, capisci? Ti scopo la bocca, ti stò ben scopando la tua exvergine fichetta, ti ho preso la tua vergoinità, siamo
marito e moglie che bello averti per moglie.
Era tutto strano, ma ne ero contenta, ero tutta calda anch'io, ben conseziente,felice di avere un'uomo, il primo, tutto per me.
Ho stretto le labbra intornoall'obelisco di Salvo e quando ho sentito che mi è esploso in bocca, e ho mandato giù tutta la semenza maschile e non
ne ho perso una sola goccia. Gli stringevo i testicoli per vuotarli ben bene e quando il CAZZo e scivolato via dalle mie labbra ero la più felice delle donne.
Cos' divenni Elvia e per tutti la ragazza si salvo, mia sorella Nunzia mi chiamo in disparte e mi susserò inizia per prima ad uscire un pò unisex
e ti truccherai, come fanno tutte le ragazzine come te, per strada poi vedremo come fare con papa e mamma.
ma questo sarà il continuo.............................
12
1
17 years ago
lunapass,
37
Last visit: 16 years ago
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Il mio medico
Il mio medico è un uomo di vedute molto ampie e allo stesso tempo è molto affezionato alla mia famiglia per via della stretta amicizia che lo lega a mio padre fin dall'infanzia.
Porta benissimo i suoi 55 anni,si veste bene,è molto curato ed ha una cultura che lo distingue da molti altri.
Per questo motivo sono sempre stata affascinata da lui. E solo a lui ho confidato il mio segreto qualche tempo fa.
Non si è scomposto per nulla,anzi mi ha elogiata per il mio coraggio di prendere la vita così come mi piace.
E'stato per me anche uno psicologo,un amico a cui confidare molte cose. Ma non si è andati mai oltre. Almeno fino a ieri.
Infatti gli ho telefonato per sapere quando avrebbe trovato spazio per una visita dermatologica (sua specializzazione).
-Roberta,per te c'è sempre spazio.Ti aspetto domattina nello studio- disse con quella voce bassa ma dal timbro pieno ed eccitante.
Alle otto sono già sveglia,il tempo di fare una doccia e di sistemarmi e salgo in auto.
Sono già le dieci e trenta quando arrivo nel suo studio e trovo la segretaria,una ragazza sui trent'anni che mi guarda sempre in cagnesco come se avesse mangiato la foglia.
A volte le donne sono strane; è come se volessero entrare nei pensieri altrui per rompere le uova nel paniere.Ma poco importa:non devo certo sposarmela!
Ecco invece cosa m'importa: arriva il mio turno. Esce dallo studio una signora anziana che mi saluta con gentilezza e con un sorriso tenerissimo,entro io.
-Dottore,buongiorno-lo saluto con la voce leggermente emozionata- sono qui per un problema alle gambe,spero non si tratti di dermatite.
-Ciao tesoro,accomodati pure,finisco la telefonata e sono da te- sta discutendo con qualche collega al telefono.
Accavallo le gambe mentre lo sento parlare,la sua voce mi eccita e per l'imbarazzo mi metto a giochicchiare col fermacarte sulla sua scrivania.
-Eccomi Roberta,allora cosa dicevi?
-Beh,è da due giorni che ho una coscia arrossata,un fastidio terribile soprattutto la notte.
-Bene,adesso vediamo un pò- mi dice con aria di chi sa già il fatto suo- spogliati e mettiti sulla brandina.
Non esito a farlo e tolgo scarpe e pantaloni. Poi lo guardo mentre mi osserva attentamente: ha visto il mio perizoma bianco ricamato, le mie unghie smaltate e la cavigliera.
-Caspita,Roberta! Ti fai sempre più bella!-esclama sorridendo-mettiti supina che controllo.
Mette gli occhialetti e inizia a palparmi la zona arrossata del retrocoscia.
-Ma guarda che non è niente!E'una semplice irritazione dovuta alla depilazione.Ora ti dò il campioncino di una pomatina e tutto passa.
Ma la sua mano resta appoggiata alla mia coscia. Non so come farglielo capire che mi sto eccitando,ma forse l'ha già visto.
Infatti prende la pomata e sorridendo si avvicina dicendomi che mi farà vedere come distribuirla sulla parte arrossata.Finge di aver messo la pomata nelle mani e inizia a frizionarmi la coscia.
Poi mette entrambe le mani sulle cosce.
-Va bene così?-sento la sua voce tremolante adesso.
-Sì,va benissimo-rispondo ansimante mentre avverto un'eccitazione che coinvolge anche il mio clitoride.
-E se invece te la spalmassi così?- porta le mani sulle mie natiche e mi massaggia maliziosamente.
-Così parto di brutto,dottore!-invogliandolo ad accarezzarmi ancora.
Ora le sue dita scorrono tra il filo del perizoma e pian piano vanno a creare un disegno immaginario lungo il solco della mia passerina.
I miei gemiti di piacere lo incoraggiano.Mi abbassa del tutto le mutandine e mi lavora il buchino con le dita.
Non capisco più niente e porto la mia mano sul suo pacco strusciandola sopra.
-Aspetta un attimo,tesoro- va a prendere della vaselina e chiude a chiave la porta.
Si abbassa i pantaloni e, mentre mi spalma,gli ricamo di baci l'uccello ben tosto.
La mia saliva glielo veste tutto,adesso è d'acciaio.
-Fai ciondolare una gamba dalla brandina che stiamo più comodi- mi propone arrapatissimo.
Lo faccio e lui mette un profilattico e mi sale sopra cominciando delicatamente ad entrare.
Ora il mio respiro è pesante: sono bagnatissima e ho solo voglia di godere.
Inizia a spingere facendomi sentire una vera puledra.
-Sei di burro,Roberta,mi piaci!-queste parole mi mandano in estasi.
-Allora spingilo tutto dentro e fammi vedere come sai montare una cavalla!
Non si lascia pregare e lo sento tutto fino allo stomaco con colpi maestosi che mi riempiono.
Eccoci:è il momento dell'amplesso.
-Godiamo insieme,bambolina!
-Sìììììì,insiemeeeeee!!!-rispondo rapita dalla voglia.
E'un susseguirsi di spasimi,di grida soffocate per non farci sentire da fuori. E godiamo insieme.
E' stata la più bella visita della mia vita.
La segrataria mi vede uscire e mi accompagna con lo sguardo in cagnesco fino alla porta.
Ma tanto,ripeto, non devo sposarmela!
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17 years ago
admin, 75
Last visit: 12 hours ago -
Tutto in uno sguardo - parte ii
rieccomi a voi con la speranza di fare cosa gradita..vi avevo lasciato con la promessa di un seguito e adesso ve lo racconto!
dopo quella splendida giornata carica di pathos e sensualità, ho trascorso 3 settimane pensando se fosse il caso di telefonare o meno a questa ragazza..e se mi ero fatto dei viaggi solo io? che figura ci avrei fatto? però ripensando a tutti i momenti di quel giorno e a tutti quegli sguardi, a quegli occhi che "non potevano mentire", un giorno prendo il telefono e chiamo...pronto? ciao, sono io (con timore che mi chiudesse il telefono), è da quando ci siamo visti che penso di chiamarti senza trovarne il coraggio e invece eccomi qua...la risposta fu meglio di una goduta...(lei) aspettavo da quel giorno la tua telefonata!!! Cazzo, allora era tutto vero, eravamo sintonizzati...seguirono frasi sconclusionate, frutto della voglia e del piacere di scoprire che entrambi ci volevamo...abbiamo organizzato di incontrarci...lei avrebbe raccontato a casa che sarebbe rimasta a dormire da un'amica e fu così che due giorni dopo andai a prenderla all'uscita dall'università...vederla e baciarla fu tuttuno...avevo voglia di perdermi nei suoi occhi e sentire quelle labbra tumide e condiscendenti mi fece morire, ma non volevo correre...avevo organizzato tutto...week-end in uno splendido relais di campagna...ci arrivammo dopo un'ora in macchina dove lei parlò, parlò e parlò ancora...prendemmo possesso della nostra bella camera...letto a baldacchino, caminetto, vista sulla splendida campagna...tutto intorno anoi il verde ed il silenzio.....e finalmente iniziò la scoperta di noi stessi...un fiume di baci ed uno spogliarci l'un l'altro con studiata lentezza...quando fummo entrambi nudi potei ammirare le dolci curve del suo corpo leggermente arrotondate nei punti giusti, la freschezza dei suoi seni e quelle due aureole rosa che circondavano i capezzoli già duri...così come era già duro il mio cazzo...completamente scappellato che lei volle subito toccare e massaggiare per sentirne la consistenza e per farmi capire che mi voleva...cominciai a leccarla partendo dalla bocca, il collo, sotto le ascelle, attorno ai seni, qualche colpo ai capezzoli, e poi giù, il basso ventre, la schiena, la piega delle ginocchia e sempre più giù fino ai piedi e alle dita che leccai ad una ad una per poi morderli tutti assieme...la guardavo ricoltare gli occhi e la sentivo gemere e ansimare dal piacere...allora sono risalito all'interno delle cosce, le ho allargato le grandi labbra e inspirato forte con il naso i sapori che emanava, forti, intensi, inebrianti...le ho leccato la figa dal basso verso l'alto soffermandomi ogni tanto sulla clito e affondando la lingua nella fessura...le ho leccato il buchino e mi ha lasciato fare...era fradicia...le ho preso la mano e gliel'ho appoggiata sul mio cazzo...è andata su e giù e poi mi sono girato e lei si è calata sopra di me lasciandolo entrare dolcemente nella sua fessura bagnata di umori...ha cominciato una cavalcata lenta ed estenuante...il cazzo ingrossava sempre di più...non volevo esplodere fintanto che lei non avesse raggiunto il proprio piacere...allora l'ho presa per i fianchi e l'ho stesa sotto di me...entravo ed uscivo con regolarità...affondavo in tutta la mia lunghezza e lo facevo uscire lasciandole dentro solo la cappella...le sue unghie infilate nella mia carne...stava scaldandosi e era vicina al godimento...ho accelerato i colpi...sempre di più...i miei coglioni le sbattevano sulla figa...lei rispondeva e stava per venire....quando mi ha detto "sto per venire" mi sono lasciato andare e siamo venuti assieme...un fiume in piena che tarvalica ogni cosa e ti lascia spossato ma felice.....fu la prima scopata di un lungo week-end che vi racconterò. Un bacio a tutti...
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17 years ago
admin, 75
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Storia di eva - 3 - il nipote
La mia vita ha assunto un aspetto molto diverso da quello che immaginavo, la crisi delle occupazioni mi ha costretto a lavorare travestito da cameriera, poi sono diventato responsabile marketing ed ora sono il segretario privato di Diego il socio di maggioranza della compagnia.
Molto privato, vivo nella sua stessa villa, curo i suoi svariati interessi, lo consiglio sull'uso del computer e gli faccio compagnia soprattutto la notte.
Le mia camera confina col mio studio, una stanza attrezzata con la migliore tecnologia corrente; in questo studio mi collego col mondo per qualsiasi motivo dal pianificare gli investimenti alla ricerca delle mete turistiche, dallo studio dei classici alle chat ad alto contenuto tecnologico, fino alla medicina applicata al prolungamento della vita; riassumendo con una sola parola: Internet.
In questo locale c'è una porta che da sul cosiddetto archivio, dietro uno scaffale del quale esiste una porta scorrevole che da su uno spogliatoio attrezzato con una cabina armadio e un bagno. Un'altra porta scorrevole comunica con la cabina armadio della camera del mio manager.
Grazie ad uno studio attento solo esaminando nel dettaglio le mappe topografiche della villa si può notare che in effetti manca un vano di tre metri per tre, e il locale è talmente bene insonorizzato che non si sente assolutamente nulla dall'esterno.
Precauzioni necessarie per nascondere al personale della casa e agli eventuali ospiti quell'aspetto della vita privata che una persona pubblica non può mostrare; infatti mentre di giorno mi occupavo degli aspetti di public relations, la notte mi trasformavo in Eva l'amante spregiudicata.
Nessuno aveva mai avuto il sospetto di cosa poteva succedere, anche perché nella villa gli incontri mondani erano più un'eccezione che una regola e il nostro comportamento in pubblico era sempre improntato sulla massima serietà professionale.
Un giorno il manager ricevette una lettera di invito per tenere una serie di incontri in un paese africano, erano praticamente dei seminari formativi che tentò di evitare con forza ma che fu poi costretto, politicamente, ad accettare.
Il programma prevedeva un'assenza di una ventina di giorni e, dato che era pagato da un ministero in un paese con un visto difficile da ottenere, rivolto solo a lui; per cui dovemmo rassegnarci a separarci per quel lasso di tempo.
Ovviamente in sua assenza avrei anche dovuto seguire le altre sue attività e comunicazioni varie.
Poco prima di partire ricevette una telefonata da suo nipote Fabio, un apprendista in uno studio legale a Londra, che gli comunicava la sua intenzione di tornare in Italia per un breve soggiorno; era talmente contento di poter passare un po' di tempo con uno dei suoi rarissimi parenti che si dimenticò il viaggio. Quando se ne accorse non ebbe il coraggio di rivelargli l'errore, per cui decise che avrei dovuto comunicare la notizia della sua partenza solo all'arrivo del nipote adducendo ad una scusa qualsiasi.
Fabio arrivò puntuale e gli porsi le scuse spiegando, una mezza verità, che lo zio era stato convocato all'estero da un ministero solo pochi giorni prima.
Il ragazzo, aveva venticinque anni, non sembrò particolarmente dispiaciuto e decise che si sarebbe fermato solo pochi giorni e che sarebbe ritornato appena lo zio avesse finito il suo viaggio; la governante lo accompagnò nella sua stanza e gli fece fare un tour della villa perché potesse familiarizzarsi.
Bisogna dire che era una persona discreta, quasi non si vedeva in giro, a tavola non aveva esigenze particolari e possedeva una cultura generale ampia; in breve instaurammo un rapporto confidenziale arrivando a darci del tu.
Era molto curioso e lo trovavo spesso che si aggirava per la casa, non che la cosa mi desse fastidio, in effetti l'unico locale in cui non aveva accesso era il mio studio e non aveva mai chiesto di entrarvi.
Da parte mia la vita procedeva regolarmente, di giorno svolgevo tutti gli incarichi normali e di sera tornavo a trasformarmi in Eva; non vedevo perché l'assenza del mio uomo dovesse interrompere i miei ritmi normali.
Un sabato sera, dopo aver congedato il personale di casa, Fabio mi disse che sarebbe andato a letto presto e mi lasciò prima del solito; dopo i doverosi saluti passai dallo studio e mi vestii. Mi piaceva rimanere vestita un po' più sexy prima di andare a letto, così optai per una camicetta nera, il mio solito reggiseno imbottito ed una gonna a portafoglio grigia abbastanza corta. Mi infilai un paio di calze color carne tenute da un reggicalze, un paio di sandaletti con gli strass e tacchi da sette centimetri ed una parrucca a caschetto ramata.
Un'occhiatina allo specchio mi confermò che nonostante i miei quarantasette anni sembravo una signora ancora avvenente; ero così intenta ad osservarmi quando sentii bussare alla finestra. Ero al secondo piano e l'unico modo per arrivare a quell'altezza era una scala, e lunga anche; così senza pensarci mi girai e vidi Fabio in bilico sul davanzale.
Non potevo nascondermi e tutte le luci erano accese così mi avvicinai alla finestra e aprii i vetri.
- Allora avevo ragione, tutte le sere passeggiando nel parco vedevo una silouette di donna.
La sua voce era tranquilla e cercando di apparire normale risposi:
- Complimenti una bella vista,ma come hai fatto a salire fino a qui?
- Non sono salito sono sceso dal cielo, o più prosaicamente sono scivolato dal solarium che c'è sul tetto lungo il cavo del parafulmine.
- Un gesto molto pericoloso, perché lo hai fatto?
Un sorriso smagliante e una strizzatina d'occhio accompagnarono la risposta.
- Per conoscere mia zia...
Il ragazzo si era dimostrato estremamente sveglio e intraprendente, ma non sapevo come comportarmi, in effetti nessuno gli aveva proibito l'accesso alla casa, ma la sua intrusione nel mio privato turbava il delicato equilibrio raggiunto.
- In fondo siamo tutti e due soli soletti in questa grande casa - proseguì - e non vedo niente di male nel passare un po' di tempo in compagnia.
Decisi di stare al suo gioco e di vedere cosa voleva, così gli offrii da bere
- Vuoi bere qualcosa?
- Perché no, hai una vodka ghiacciata?
Ovviamente, il minibar era fornitissimo, così versai due bicchierini e li bevemmo tutti di un fiato. Chiacchierando e bevendo l'atmosfera si era rilassata e cominciammo a raccontarci le nostre vite, non dissi molto dei miei precedenti e in compenso venni a sapere che il ragazzo non aveva molti rapporti con l'altro sesso; a Londra gli italiani non erano visti come delle persone affidabili così era praticamente sempre solo.
Probabibilmente aveva raggiunto quella fase che nelle bevute coincide con una certa tristezza e si appoggiò alla mia spalla autocommiserandosi; mi venne spontaneo accarezzargli i capelli e cercare di consolarlo. Avevo abbassato le luci e la camera era calda e accogliente, forse un po' troppo visto che il ragazzo mi mise una mano sulla coscia e cominciò a risalire.
- Non mi sembra il caso, l'assenza di tuo zio non ti permette di approfittarne così.
- Ma zia ho una gran voglia e tu sei una vera donna non come quei ghiaccioli inglesi.
Era un gran complimento rivolto ad una persona come me ma non mi dovevo lasciar lusingare.
- Caro, anch'io ho voglia, l'assenza di tuo zio mi pesa
- E allora perché resisti in fondo siamo soli e nessuno verrà mai a saperlo
Eravamo seduti sul bordo del letto così con una sola spinta mi fece cadere di schiena sulle lenzuola e cominciò a palparmi dappertutto, sembrava avere dieci mani e, nel tentativo di fermargliene almeno uno, tolsi le mani dal suo petto e me lo ritrovai addosso.
Mi baciò le labbra e la sua lingua si infilò fra i mie denti, non riuscii a resistere e contaccambiai il suo bacio. Avevo veramente voglia di fare una sana scopata e lui aveva il fisico e l'irruenza tipica dei giovani; nello scambiarci il bacio ci eravamo rovesciati così ne approfittai per spogliarlo completamente. Aveva un cazzo grosso ma non molto lungo e aveva una gran voglia di usarlo; riuscii a resistere e mi alzai in piedi, mi misi davanti allo specchio della camera e improvvisai uno mini spogliarello. Cominciai passeggiando un po' sculettando sui tacchi a spillo, poi iniziai a slacciarmi la camicetta, lentamente bottone dopo bottone; me la sfilai osservando il suo viso diventare sempre più rosso. Tornai verso di lui e ancheggiando sfilai i nastri che chiudevano la gonna che cadde ai miei piedi; era troppo per lui, mi prese per i fianchi e mi gettò di nuovo sul letto, con le mani impacciate raggiunse l'elastico dei miei slippini e me li sfilò. Devo dire che anche il mio uccello era cresciuto ma la cosa non lo disturbò affatto, si piegò su di me e prima che potessi dire qualcosa se lo prese in bocca; mi girai sul letto andando a cercare il suo sesso e cominciammo un fantastico sessantanove.
Non era molto esperto ma la sua buona volontà era piacevole; continuammo per un po' ma non era quello che voleva.
All'improvviso smise di succhiarmi, si girò e mi venne sopra.
- Un attimo è meglio non rischiare, e poi con un affare così grosso se non lo ungiamo un po' mi distruggerai.
Presi dal comodino un preservativo e il gel , tornai da lui e lentamente lo preparai, molto lentamente, poi mi misi sdraiata sulla schiena e mi unsi per bene il culetto, infilandomi anche due dita dentro; era eccitatissimo e si vedeva chiaramente che non si sarebbe trattenuto a lungo.
Così finii i preparativi e, mettendomi in ginocchio, mi girai per mettere il gel sul comodino; l'avevo fatto senza pensarci e la vista delle mie natiche così sollevate lo aveva fatto esplodere.
Con un balzo solo mi fu alle spalle, mi prese per i fianchi e cominciò a spingere il suo cazzo sul mio buchino; in un primo momento non riuscii ad infilarmelo anche perché presa alla sprovvista avevo irrigidito i muscoli, poi mi rilassai proprio mentre dava un colpetto un po' più forte.
Mi entrò dentro tutto di colpo e mi sentii scoppiare talmente era stato veloce, rimase fermo per un po' poi cominciò a muoversi poco alla volta, estraendo solo un centimetro prima di riinfilarlo; era un supplizio sentire un movimento così, ma sentivo comunque un piacere profondo.
Riusciva a dominare la classica fretta dei giovani e cominciò ad uscire sempre un po' di più molto lentamente; quando finalmente la cappella arrivò quasi ad uscire non lo tirò fuori completamente ma iniziò ad accelerare il ritmo.
Era stupendo e irresistibile, ero completamente abbandonata e nelle sue mani e lo specchio della camera non faceva che amplificare le mie sensazioni; vedevo un maschio scoparsi una femmina in calore e quella femmina ero io.
Ad un certo punto capii che era molto vicino all'orgasmo così mi piegai in avanti facendolo entrare ancora di più; nello stesso tempo allungai una mano in mezzo alle nostre gambe fino a raggiungere le sue palle. Bastò un contatto leggero per sentire un affondo più deciso e il suo cazzo diventare più grosso mentre delle pulsazioni gli correvano lungo l'asta; durò tantissimo e mi sembrava che non dovesse mai finire poi con un leggero mugolio si abbatté sul letto.
Passammo tutta la notte insieme e ci addormentammo solo all'alba dopo una notte di passione selvaggia, nel pomeriggio lo accompagnai in stazione dove lo aspettava un treno per Perugia dove avrebbe passato un periodo di turismo e mi strappò la promessa che sarei andata a Londra a trovarlo.
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1
17 years ago
evatrav54, 38
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La sorpresa
SONO SPOSATO DA TANTI ANNI E , UNA SITUAZIONE COME ANDRO A NARRARVI L'HO SOGNATA TANTISSIME VOLTE.
SONO SEMPRE STATO UN PO BISEX , CON UNA PASSIONE VERA PER IL TRAVESTIMENTO FEMMINILE, OVVIAMENTE LA MIA LEI NON HA MAI SAPUTO O, PERLOMENO, COSI HO SEMPRE CREDUTO IO.
CON MIA MOGLIE HO SEMPRE SCOPATO BENISSIMO, MA MANCAVA LA TRAGRESSIONE E LA DISINIBIZIONE COME DESIDERAVO IO.
UNA SERA MENTRE FACEVAMO L'AMORE HO PROVATO A DIRLE SE LE SAREBBE PIACIUTO ESSERE SCOPATA DA PIU' UOMINI E , SORPRESA, HO SENTITO CHE SI SCIOGLIEVA LETTERALMENTE AUMENTANO IL RITMO DELLA CAVALCATA FINO A VENIRE FRA I MUGOLII E LE URLA.
RIMASI UN TANTINO SORPRESO, LEI FINO AD ALLORA SEMPRE MISURATA E QUASI SCHIVA A CERTI ARGOMENTI. EVIDENTEMENTE AVEVO STIMOLATO IL TASTO GIUSTO E L'OCCASIONE DI PROVARE LA COSA SI PRESENTO' ABBASTANZA VELOCEMENTE E , UDITE , PROVOCATA PROPRIO DA LEI.
QUEL GIORNO AVEVAMO I PITTORI IN CASA , DUE RAGAZZI SULLA TRENTINA DI CUI UNO DI COLORE , E QUESTO E' SICURAMENTE IL MOTIVO PER CUI LEI NON HA PERSO TEMPO. AVEVO NOTATO COME GUARDAVA IL NERO, IL SUO SGUARDO INDUGIAVA IN MANIERA INBARAZZANTE FRA LE SUE GAMBE , E LUI SE NE ERA ACCORTO. DOPO DUE GIORNI IN CUI LEI AVEVA SFOGGIATO TUTTE LE SUE MINI E I SUOI INTIMI , PORTANTO I DUE RAGAZZI CHE GIRAVANO PER CASA QUASI ALLA VIOLENZA SESSUALE, UN MATTINO PRIMA CHE IO USCISSI PER LAVORO MI DISSE DI RIENTRARE PER PRANZO CHE AVREBBE PREPARATO QUALCOSA DI SPECIALE ANCHE PER I DUE PITTORI.
RIETRAI PER L'UNA E DA COME ERA VESTITA NON AVEVO DUBBI SU COME SAREBBE FINITA. ERA MERAVIGLIOSA IN MINIGONNA DA CUI FACEVANO CAPOLINO LE AUTOREGGENTI BIANCHE , SOPRA AVEVA UNA GUEPIERE BIANCA DI EROS VENEZIANI CHE LE COPRIVA A MALAPENA I CAPEZZOLI, GIA DURI COME SASSI. MI FECE ANDARE IN SALA DA PRANZO PRECEDENDOMI, VEDERLA SCULETTARE SUI TACCHI A SPILLO MI AVEVA FATTO DIVENTARE IL CAZZO DURISSIMO, I RAGAZZI ERANO SEDUTI A TAVOLA E MI ACCOLSERO CON UN PO' DI INBARAZZO. PENSAI DI CHIARIRE SUBITO E GLI DISSI DI STARE TRANQUILLI , GLI SPIEGAI CHE AVEVAMO VOGLIA DI TRASGREDIRE E POTEVANO PURE DARSI DA FARE CON MIA MOGLIE.
CI SPOSTAMMO IN SALOTTO DOVE ABBIAMO UN DIVANO IMMENSO E UN TAPPETO MOLTO CALDO, LA ZOCCOLA, LA CHIAMERO COSI' A QUESTO PUNTO DEL RACCONTO, SI SEDETTE IN MEZZO AI DUE E COMINCIO' A CALARGLI LE CERNIERE, IL NERO AVEVA UN PISTONE DA PAURA E , FU SU QUELLO CHE SI BUTTO' LECCANDOLO E INGOIANDOLO FINO ALLE PALLE. L'ALTRO RAGAZZO LE SFILO' LA GONNA E QUASI VENNE VEDENDO CHE ERA SENZA MUTANDE, GLI SI MISE DIETRO E LA PENETRO' CON UN COLPO SOLO, INIZIANDO A SCOPARLA COME UN MATTO. IO MI SPOGLIA PIAN PIANO GODENDOMI LA SCENA E MI SEDETTI DI FIANCO A LORO PER GUSTARMI TUTTA LA SITAZIONE. MIA MOGLIE VEDENDOMI ME LO PRESE IN MANO, MENTRE PROSEGUIVA NEL POMPINO AL NERO, MI SEGAVA AD UN RITMO FRENETICO E DOVETTI TOGLIERLO DALLA SUA MANO PER NON VENIRE SUBITO. DOPO AVER FATTO SFOGARE IL RAGAZZO CHE LA SCOPAVA SI SFILO' DAL SUO MEMBRO E PRESE A CAVALCARE IL RAGAZZO DI COLORE, IO E L'ALTRO RESTAMMO UN PO' INDECISI SUL DA FARSI E LEI VEDENDOCI COSI MI DISSE DI INVENTARE QUALCOSA, MAGARI QUALCHE TRAVESTIMENTO COME FACEVO OGNI TANTO CREDENDO CHE LEI NON LO SAPESSE. VINTO IL PRIMO IMBARAZZO DISSI SE LA COSA POTEVA ESSERE GRADITA AI DUE E , CON GRANDE PIACERE DISSERO CHE PER LORO ANDAVA BENE. CI MISI UN NIENTE A PRESENTARIM NELLO STESSO ABBIGLIAMENTO DI MIA MOGLIE E PER DI PIU' CON UNA PARRUCCA DAI LUNGHI CAPELLI NERI, LEI SI STAVA FACENDO UNA DOPPIA E I DUE LA POMPAVANO DAVANTI E DIETRO.
GLIE LO FICCAI IN BOCCA , MUGOLAVA COME UNA GATTA IN CALORE , DOPO UNA MEZZORA BUONA DI QUEL TRATTAMENTO DISSE CHE VOLEVA ESSERE AIUTATA DALLA SUA AMICHETTA (IO...) E FACENDO UN POMPINO AL NERO MI INVITO' AD ASSAGGIARLO. LO LECCAVAMO ALTERNATIVAMENTE , ERA DURISSIMO E GRANDE, SEMBRO' CHE LE MI LEGGESSE NEL PENSIERO E MENTRE LO SCAPPELLAVA MI DISSE, LO VUOI..... MI MISI ALLA PECORINA MENTRE ANCHE LEI SI SISTEMAVA NELLA STESSA POSIZIONE DAVANTI A ME, POI DISSE AI DUE DI SCOPARCI....... FANTASTICO MI STAVA INCULANDO UN FANTASTICO STALLONE NERO MENTRE MIA MOGLIE MI LIMONAVA E VENIVA SCOPATA A SUA VOLTA DA UN BEL CAZZONE.
AVREI VOLUTO CONTINUARE UN GIORNO INTERO, MA I DUE ERANO AL LIMITE E NON VEDEVANO L'ORA DI VENIRE, CI PENSO LA MIA MOGLIETTINA ,SI SFILO DAL SUO MASCHIO E MI DISSE DI FARE ALTRETTANTO, CI INGINOCCHIAMMO DAVANTI AI DUE E, A FORZA DI LINGUA LI FACEMMO SBORRARE , DOPO AVERLI SVUOTATI PER BENE CI BACIAMMO A LUNGO CON IL SAPORE DELLA LORO SPERMA IN BOCCA.
IO AVEVO L'UCCELLO DURISSIMO , COSI' LA MISI APPOGGIATA SULLA PANCIA AD UN BRACCIOLO DEL DIVANO E LA INCULAI FINO A SBORRARLE DENTRO TUTTO IL MIO LIQUIDO CALDO.
ERA STATO BELLISSIMO E VISTO IL GRADIMENTO DI TUTTI MIA MOGLIE DECISE DI REPLICARE IL GIORNO DOPO.
CHE BELLA PAUSA PRANZO......................
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17 years ago
PERIZOMA60, 45
Last visit: 14 years ago -
Io e lui
la stanza era molto buia ai nostri occhi che non si erano ancora abituati alla penobra che invadeva l'intero locale. Fuori nel bagliore di questa estate anticipata i nostri sguardi si erano incrociati e subito era sorto in entrambi la voglia di averci - i pochi passi che ci dividevano dalla stanza erano sembrati interminabili e sentendolo dietro di me avevo posto in atto tutte le possibili seduzioni che una "donna" sa mettere in atto quando vuole far impazzire un uomo - anche in me si stava svegliando qualcosa e camminando lo sentivo ingrossare e strusciare tra le mie cosce che ritmicamente lo toccavano passo dopo passo - finalmente eravamo soli e la porta si era chiusa dietro di noi - finalmente lo potevo toccare e riuscivo già a sentire che mi desiderava - io avevo ben poco da togliermi dato che ero venuta via dai bordi della piscina senza aggiungere nessun altro indumento sopra al mio due pezzi - lui aveva solo i boxer e la camicia ma in un attimo quest'ultima era sta inghiottita dalla penobra - era finalmente mio anche se lo desideravo solo da pochi secondi - tra le mie mani sentivo crescere quella straordinaria cosa che può dare anche la vita ma che a me interessava per molto meno nobili scopi - senza dire nulla eravamo distesi sul letto e sentivo sulla schiena la deliziosa frescura delle lenzuola e sul mio petto e sul mio ventre il suo corpo caldo - in un attimo le sue labbra furono sulle mie e subito dopo la sua lingua cominciò a giocare con la mia - ho sempre ritenuto che il bacio sia il veicolo migliore per dare vita e corpo alla mia libidine ed anche questa volta fu così - lo volevo e lo desideravo come se lo avessi rincorso da sempre e come se non fossi mai riuscita ad averlo - ma lo avevo appena visto e non lo conoscevo per nulla - ripensandoci ora non so nemmeno che viso avesse dato che è bastato un solo sguardo cper scatenare il mio desiderio - lui continuava a baciarmi e le sue mani correvano sul mio corpo e cercavano quello che io speravo avesse già capito - quando lo trovò e lo comincio a massaggiare capìì che non gli dovevo delle spiegazioni e che cercava proprio quello - anch'io nel frattempo continuavo la mia opera e quando finalmente riuscii a divincolarmi dalla sua bocca scesi fino al suo basso ventre - finalmente avevo tra le mie labbra quella cosa che nel frattempo si era ingrossata a dismisura - mi desiderava così tanto ? non era il momento di porsi delle domande era solo il momento di farmelo scivolare ritmicamente sino in gola e la cosa mi piaceva e gli piaceva da morire - ho cercato di dare fondo a tutta la mia esperienza perchè desideravo che lui potesse godere con me di quell'attimo meraviglioso - all'improvviso le sue forti mani presero i miei fianchi e facendomi fare un giro repentino portarono il mio basso ventre all'altezza del suo viso - anche lui mi lo voleva e lo prese tra le labbra con una delicatezza ed una sensualità tale che non credo di aver mai provato - eravamo stesi sui fianchi ed ognuno di noi aveva tra le guance quello che normalmente sono le donne a desiderare di più - ero ormai fuori di senno ed il mio capo si muoveva ritmicamente, era un momento splendido ma sentirlo così turgido e infinitamente teso mi portava a desiderarlo dentro di me - mi staccai e lo costrinsi supino - in un attimo fui sopra di lui e con molta delicatezza ma senza più toccarlo con le mani lo feci scivolare pian piano dentro di me - era immenso ed anche se sentivo un pochino di dolore lo feci entrare tutto silo alla sua base . era fantastico - le sue mani cercavano i miei piccoli capezzoli che nel frattempo si erano ingrossati come mai avevo visto - li strizzava forte e ciò mi procurava ulteriore piacere - ritmicamente salivo e scendevo da quella meravigliosa cuspide e lui aiutava la mia discesa venedomi incontro - in me ormai non esisteva nessun altro desiderio se non quello di essere posseduta sempre di più e sentendolo ansimare e mugolare capivo che anche lui era sulla mia stessa lunghezza d'onda - la cosa durò per un tempo che non potrò mai quantificare dato che non riuscivo nemmeno più a connettere - d'improvviso lui si ritrasse ed io capii che stava per arrivare all'orgasmo , non potevo perdere nemmeno un secondo e subito mi tolsi dalla posizione in cui mi trovavo e mi misi di fianco a lui supina - lui mi fu sopra e si masturbava cercando di godere - io ero li ad aspettare che si compisse la cosa che amo di più - in pochi secondi mi ritrovai con la bocca piena del suo liquido caldo - era meraviglioso - tanta era la quantita del suo amore che non riuscivo a trattenerlo tutto nella bocca ed alcune gocce mi scesero giù giù sino alla base del collo - nella penobra a cui ormai ci eravamo abituati notai che lui mi guardava e accortosi di questo le raccolse con le dita e me le spalmò sulle labbra - ero ebbra di lui e per dimostrargli quanto lo avevo desiderato ingoiai tutto quello che avevo in bocca - passai poi la mia lingua sulle labbra per raccogliere anche le ultime gocce di quel meraviglioso succo - era finita lui scese dal letto si rimise i boxer e dopo avermi sussurrato un tenero "ciao amore - grazie " aprì la porta e se ne andò - io rimasi li da sola sul letto ripensando ai momenti meravigliosi che avevo appena trascorso - una mano mi scivolo tra le natiche e sentii che ero dilatata a dismisura - la cosa mi eccitava e infilai due dita per rinverdire quei momenti meravigliosi - avevo ancora una voglia da impazzire e così presi a masturbarmi e penetrarmi - finalmente raggiunsi anch'io l'orgasmo - ero bagnata ovunque ma la cosa non mi dava fastidio mi sentivo felice e finalmente soddisfatta - sono veramente una "donna" di dubbi costumi.
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17 years ago
albatraversi,
55
Last visit: 2 years ago
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L\'amico
estate 2006.siamo amici da tanto,siamo grandi amici.i oe davide.d'accordo su tutto,sempre insieme.abbiamo condiviso esperienze di studio,lavoro e di sesso(siamo stati il giocattolo di una ninfomane) e abbiamo fatto entrambi molte esperienze nonostante la giovane età,21anni.parliamo di tutto,anche disesso.senza vergogna visto le tante scopate che abbiamo condiviso.siamo entrambi etero.lui ha avuto un saccodi donne,molte piu di me.
ERa la sera del mio compleanno,21 anni.erano diverse settimane che litigavamo per via di una ragazza.l'avevo portata nel gruppo,lei mostrava un interesse per me e me piaceva un sacco.lei pero aveva fatto il doppio gioco ed era finita per andare dietro a lui e mettergliela in faccia.lui aveva accettato.non m'aveva detto nulla per non farmi icnazzare ma me n'ero accorto.e dali litigate per questa storia.i suoie rano spessoal mare e aveva quasi sempr casa libera.la sera dopo le nostre uscite e le nostre litigate ci trovavamo da lui per ere 1 birra e "fare pace".la sera del mio compleanno,verso le 4 la notte,ero da lui e gli dissi "mi son rotto di questa storia..ammettilo che te la fai..tanto son felice..ho festeggiato e chiudiamo la questione".
(devo dire che lui è un bel ragazzo,fisicamente perfetto,con i muscoletti al posto giusto,un bel culo e un bel pene).
lui mi rispose "si è vero...".la serata stacva per finire,io adnai in bagno per fare pipie poi andarmene ,lui andò a letto.uscii dal bagno,andai in camera sua per salutarlo.gli presi la mano per strignerla come succede sempre.aveva le braccia allungate coj lem ani sul pacco.sentii sotto le mie mani in sue pisello.mentre gli dicevo "son cotnento che tu me l'abbia detto..." sentivo il suo pisello farsi piu duro.devo dire che eravamo anche un po alticci.lui spostò la mano,io nel parlare gli sfiorai il pene ancora 3 o 4 volte.non so per quale motivo gli dissi "posso???"..lui non rispose..accostai la porta di camera dalla quale passava motlissima luce...gli sfilai dolcemente i boxer e vidi in suo cazzo semi duro davanti a me.lo toccai bene,lo scappelai leggermente e mi avvicinai con la bocca.sentii il sapore del suo cazzo,era la mia prima volta,mai avrei pensato d'averlo fatto.sapeva di sperma.di uomo.lo ave o tutto in bocca,sentivo quel magnifico uccello duro in bocca,lo insalivavo e lo leccavo tutto.sulla punta fino infondo.leccai le palle.poi la sua pancia.anche i piedi.tonando sempre al suo cazzo.lo sentivo induririrsi sempre di piu.lo baciai anche in bocca.lui era immobile.non diceva nulla ed era impassibile.con gli occhi chiusi.era bellissimo sotto quel fuilo di luce che pasava dalla porta socchiusa.leccavo tutto.tra le gambe,le palle e ancora quel cazzo che voleva sborrare.lo sentivo.mi ricordavo quando mi diceva delel sue trombate o delle trombate comuni con la ninfomae.quando diceva "il miocazzo vuoel sborrare.."e pensavo aquellefrasiechevoelva sborrare anche ora.gli leccai il culo,tutto il buchetto.era bagnatissimo.poi tornai davanti,le palle tutte in bocca e il suo cazzo.lo sentivo pulsare.
io ero eccitatissimo.avevo il cazzo duro.di marmo.
lo leccai ancora un po...sapevo che amava sborrare inbocca e vedere la sborra colare dalla bocca...
lo accontentai e fino ache non sentii la sua calda sborra in bocca non lo mollai.mi leccai le labbre e la sua punta.glielo pulii bene bene.
mi staccai.un ultimo bacio sulla cappella.sul petto e sulle sue labbra.gli diedi la buona notte e uscii di casa.
dal quel giorno non è piu successo niente.io con la mia donna lui con la sua,siamo sempre ottimi amici.ogni tanto scherzando si dice "o ma leccamelo.." e se devo esser sicnero lo rifarei...mi è piaciuto,è il mio miglire amico e ci sento a rifarlo.ma non e abbiamo piu parlato...
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3
17 years ago
gabbiano08,
28
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La coppia vicina ( la sorpresa di mario)
Vedendoci caricare le valigie, Patrik il nostro vicino,si avvicinò a Mario e disse: se avevamo intenzione di partire senza nemmeno salutarci, Mario gli rispose con un sorriso io sono Mario x cominciare ci presentiamo da buoni vicini, lui sorridendo disse io sono Patrik e mia moglie Daniela io sono Francese lei e di Origini Italiane, noi siamo Sardi non Italiani scopiammo tutti a ridere, si era avvicinata Daniela che era con i seni nudi che tranquillamente sbatteva in faccia a Mario, in quel momento si alzo un po di vento che fece volare il suo telo lei si girò x raccoglierlo mettendosi alla pecorina si vide benissimo la sua fessura e il buchetto, era molto arrapante anche per me che non mi piacciono per niente le donne o almeno credo. Patrik distolse lo sguardo di Mario da sua moglie dicendo,partite oggi, si risposi io ma dobbiamo tornare il 30 di questo mese magari si può organizzare una cena assieme se vi va, Patrik rispose certo non chiedo di meglio, mi diede la mano dicendo allora ci vediamo il 30 ok? Mario che non aveva ascoltato una sola parola di quello che avevamo detto io e Patrik disse si si arivederci e salimmo in auto.
Rimanemmo per un bel pò in silenzio, poi cominciai io a parlare chiedendo a Mario se Daniela gli piaceva mi rispose senza voltarsi verso di me, dicendo a un corpo bellissimo ma bisogna scoprire se ha letto e brava quanto te,in quel momento non sapevo se essere gelosa o contenta,mi accorsi però ero su di giri x la sua risposta, mi eccitava l'idea di vedere Mario scoparsi Daniela, lo dissi a lui chiaramente lui mi disse non sai quanto mi eccita vederti scopare con un'altro uomo Patrik o un altro che piace a te, e forse se tu lo vuoi potremmo scoparti in due io e Patrik se questo ti piacerebbe. In quel momento mio marito mi stava dicendo chiaramente che potevamo mettere in atto il mio desiderio, non sapevo che lui aveva capito che era quello che io desideravo da tanto, e che mai avevo avuto il coraggio di dirlo chiaramente, ma adesso le cose erano diverse, era lui che mi chiedeva di accettare di essere scopata da 2 uomini, da lui e da un'altro uomo. non sapevo se rispondere dicendogli che quello era sempre stato il mio desiderio, allora pensai che potevo dirlo in un modo simpatico, ridendo gli dissi, finalmente ci sei arrivato a chiederlo, non aspettavo altro che questa tua proposta, ma tu pensi che davvero riuscirai ad accettare la cosa, penso che poi farai marcia indietro.Lui rispose guardandomi negli occhi, avrai una sorpresa che ti farà impazzire vedrai, in quel momento vidi davanti a me un Mario che non conoscevo, una persona che mi faceva sentire una donna ++ che mai, tutta la situazione mi eccitava sentirsi chiedere dal proprio uomo questo era una cosa molto forte. Ma all'interno della nostra auto si era creato un momento di timidezza e imbarazzo per entrambi, era proprio quello che ci eccitava, io per sdrammatizzare ridendo a quando questo meraviglioso evento, lui mi guardò un attimo poi disse se hai qualcuno che ti fidi e ti piace basta dirlo, poi penserò a tutto io, altrimenti aspettiamo quando torniamo da Patrik e Daniela, mi sembra una coppia che non disdegna questo, solo che saremmo 2 uomini e 2 donne, non saremmo 2 uomini che pensano a te, perchè è questo che tu vuoi. La sua domanda era una certezza che aveva, ormai mi conosceva bene, ma io avevo ancora l'imbarazzo di dirgli si e questo che voglio,voglio che tu mi scopi con un'altro, e lui era quello che aspettava. Gli chiesi di fermarsi al prossimo bar per prendere un caffè, ancora pochi km e avrei detto al mio uomo in faccia e molto chiaramente quello che io desideravo. Parcheggiammo l'auto, entrammo nel bar ci sedemmo in un tavolo faccia a faccia ordinammo i caffè, io aspettavo che lui riprendesse il discorso ma lui aspettava me. A quel punto non avevo altra scelta sparai così freddamente dicendogli, si Mario e quello che voglio è essere scopata da te con un'altro uomo. Non dicemmo altro bevemmo il caffè e riprendemmo il viaggio verso casa. Nei giorni seguenti non parlammo di questo, solo il 29 mi disse di preparare le valigie per andare nella casa in montagna e aggiunse perchè non fai un po di shopping di intimo. Finalmente era arrivato il momento che tanto desideravo, sentirmi dire questo da Mario mi metteva una certa eccitazione.Partimmo il mattino presto, il pomeriggio alle 17:00 saremo stati nella nostra casa in montagna. Appena arrivati Mario scaricò i bagagli, poi ando nel piccolo paese vicino per comprare un po di proviste, al suo rientro mi disse che eravamo invitati a cena dai nostri vicini, mi disse preparati, per le 20:00 dobbiamo essere li, ci aspetta. Non avevo capito bene quel parlare dei nostri vicini al singolare, pensavo cosa mettere addosso. Alle 20 ero pronta in tutti i sensi uscimmo per andare da Patrik e Daniela, bussai io aprì Patrik con un sorriso mi disse sei bellissima Anna invidio Mario che ti possiede,io feci un sorriso malizioso dicendo sono io che possiedo lui. Ci sedemmo in sala mi guardavo intorno e non vedevo Daniela, Patrik si accorse di questa mia distrazione e disse Daniela è dovuta partire questa mattina ma tornerà domani sera, poi rivolgendosi verso Mario disse non hai detto niente ad Anna? Mario si avvicinò a me e disse piaciuta la sorpresa? io da li capii che era tutto un programma di Mario. Cenammo in terrazza era una serata calda, scoprimmo che Patrik era uno chef fantastico, tutto era saporito,dopo cena entrammo in casa ci accomodiamo nel divano Mario aveva fatto di tutto per sedermi in mezzo a loro. Sapevo che lui voleva che fossi io ad iniziare così senza pensarci tanto mi voltai verso Patrik e sbattendo la mia mano destra sul divano le feci capire di avvicinarsi a me e cosi si sedette più vicino, fù un momento magico per me,già assaporavo i momenti in cui mi avrebbero scopato entrambi, lui cominciò baciandomi sul collo, con la mano destra mi toccò la fighetta già tutta calda e bagnata.Intanto che Patrik mi toccava da tutte le parti Mario si avvicinò e tirò fuori il suo cazzo già bello duro e me lo mise in bocca e così iniziai a succhiare come una dannata senza fermarmi un attimo.Patrik dopo tante palpate e leccate vide che il mio culo era già pronto per essere scopato.E cosi mi girò e mi prese alla pecorina e me lo mise dritto tutto nel culo, era la prima volta che mi faccevo scopare nel culo da un'altro, non riuscivo più a controllarmi. Mario notò tutta questa mia eccitazione guardandolo negli occhi capìì che era quello che aveva sempre desiderato vedermi scopata da 2 uomini contemporaneamente, mi sentivo dentro di me una troia, tutto questo mi faceva sentire stranamente a mio agio, sentire dentro di me un cazzo nel culo e uno in bocca era una sensazione forte. Guardavo Mario mentre lo spompinavo sentivo il suo gusto che mi attraversava tutto il mio corpo, ma volevo sentire il suo bel cazzo dentro di me, Patrik non aveva l'esperienza di Mario quando mi scopava lui da solo toccavo il cielo con un dito, sentivo che Patrik stava per venire, e così con due colpetti secchi lo feci godere tirò fuori il cazzo dal mio culo e mi venne in viso,intanto Patrik andò in bagno per lavarsi,dissi a Mario che volevo essere scopata da lui. Mario mi prese alla pecorina mettendomi il suo cazzo in figa, intanto tornò Patrik con il suo cazzo in mano e me lo mise in bocca e così iniziai a spompinare anche lui, ero già venuta 2 volte e stavo venendo per la terza volta e mi venne in bocca contemporaneamente Patrik, con la bocca piena di sperma di Patrik vidi Mario togliere il cazzo dalla figa e mettermelo in bocca e riempirmi anche lui. Dopo questa bellissima scopata, ci sedemmo sul divano ridendo e scherzando, tra una sigaretta e l'altra ricominciarono a scoparmi fino al mattino. Devo dire che ero esausta ma soddisfata spero che si ripeta al più presto....................BACIONI....................ANNA
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17 years ago
admin, 75
Last visit: 12 hours ago -
E un anuncio
Ciao sono Intimamente femmina trav della prov. di Fiume-un ora da Trieste in Croati, at/pas alta 185xkg85 splendida trav sexy con tanta voglia di sentirsi donna
P.S. aceterei qualsiasi oferta di lavoro solo se poso operare e lavorare vestita come dona sexy troia....perezempio..came riera in un night bar opure sexy shop.......grazie mileeeee
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17 years ago
marlen, 34
Last visit: 17 years ago -
La mia prima volta iii parte
Anna si mise a cavalcioni su di me prese con dolcezza il mio membro, che era diventato persino violaceo dall'eccitazione e se lo infilò tutto dentro la
sua tana, ancora umidiccia dalla copiosa eiaculazione di prima, e prese a
cavalcarmi lentamente nel frattempo chinatasi su di me mi porse un suo
gigantesco e durissimo capezzolo affinchè io me ne potessi cibare lo azzannai come un poppante affamato e cominciai a suggerlo con ingordigia come a cercare di farne uscire il latte! Ormai il mio attrezzo pulsava con impeto come se volesse esplodere in un orgasmo liberatorio; lei se ne accorse ed estrattolo dal suo nido se lo portò alla bocca e con due sapienti succhiate mi fece venire come un fiume in piena lo bevve tutto di gusto, però le ultime gocce se le spalmò sui suoi capezzoloni. In men che non si dica il mio affare s'ingrossò di nuovo è lei prese a strofinarselo sulle sue splendide colline mentre io col pollice ed il medio avevo cominciato astimolarle contemporaneamente la vagina ed il suo buchetto posteriore, lei cominciò a mugulare come una cagna in calore poi spostandosi velocemente mi ritornò a cavalcioni e brandendo il mio uccello ritornato al suo spendore se lo diresse in mezzo alle natiche indirizzan- dolo nel suo pertugio più scuro e infilandoselo, senza il benchè minimo sforzo, tutto per intero con un colpo solo; io mi aggrappai alle sue generose mammelle e cominciai mungerla con forza, e lei mugolando mi disse leggendomi nel pensiero: - lo so, ti piacerebbe che avessi il latte, ma non preoccuparti se ti va domenica verrà la mi amica Laura che ha appena finito di allattare il suo piccolo e un po di latte lo dovrebbe avere ancora per noi due! eccitato da questa promessa gli scaricai nell'intestino un altro mare di sborra. Lei rimase sopra di me e si addormentò con il capezzolo nella mia bocca. Alle sei mi svegliai con ancora il suo capezzolo eretto nelle mie fauci e il cazzo semieretto che sfregava contro i suoi glutei lei aprì un occhio mi si avvicinò con esasperante lentezza e cominciò a suggermni il capezzolo con sapinte maestria, il piacere che provavo era sublime raccolsi, con tutta la volontà, le mie forze e la staccai dal mio seno montai a cavallo del suo torace misi il cazzo in mezzo alle tette e strin- gendole con forza cominciai a stantuffare. in poco tempo la schizzai dappertutto e lei con un ghigno soddisfatto: - non mi sono sbagliata neanche stavolta: sei il vero maschio da letto!
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17 years ago
jackthetender,
50
Last visit: 11 years ago
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Trasgressione
La moglie del tuo migliore amico....
Erika,questo il suo nome....ma che posso fare, quando la vedo ,mi sale il sangue al cervello,divento geloso di una donna che non mi appartiene. Da quando ho assaporato il suo corpo e aprezzato il suo modo di fare l'amore,non riesco più a togliermela dalla testa.
Quella sera,maledetta e stupenda sera,non la dimenticherò mai più.
Lei venne a trovarmi verso le 5 del pomeriggio,di solito a quell'ora sono a casa, le apro la porta e lei bella come sempre mi lancia il suo sorriso ammaliatore insieme a uno sguardo mozzafiato,è vestita con un vestito aderente che mette in evidenza il suo seno e il suo spettacolare sedere. La faccio entrare ,ci scherzo come faccio sempre,battute sul sesso,su come potrei saltarle addosso approfittando del fatto che siamo soli,che mi annoio,che così potrei passare un oretta da favola,e lei?lei che fà? si alza viene verso di me e mi dice "visto che abbiamo poco tempo è meglio che ci muoviamo"
le sue mani vanno verso i miei calzoni,li slaccia e mi bacia.Io sono ancora incredulo,solo il calore della sua bocca mi riporta alla realtà,il mio pene ha reagito prima di mè,ha già capito cosa lo aspetta e subito si è gonfiato al tocco delle sue dita,vedo la sua bocca lasciare la mia e scendere piano ,la sua lingua lascia una scia sui miei capezzoli,poi bacia il mio ombelico e arriva ai miei peli,le labbra si appoggiano sul glande mentre le mani mi accarezzano le palle,sento il calore delle sue labbra,la bocca si stringe attorno al mio membro e comincia a fare un lento su e giù,sento le palle contrarsi dalla pelle d'oca che questa situazione mi ha creato,sono appoggiato al tavolo con le mani e con l'inguine proteso verso questa magnifica donna,sono talmente preso da questa fellatio che solo ora mi accorgo che non l'ha ancora toccata.
é lì vestita e piegata sul mio fallo,vedo solo la testa e penso a quanto ben di Dio cè sotto quel vestito. Sento le vene del mio membro pulsare forte,capisco che se non la stacco in fretta non potrò più fermarmi,le metto le mani sulla nuca e le dico di fermarsi,lei per tutta risposta mette le sue dita trà le mie e aumenta il ritmo stringendo ancora di più le labbra. Adesso è tardi,ormai sono troppo avanti ,sento il mio sperma uscire e cercare la sua gola,sento i miei gemiti spingere come il mio bacino,lei continua imperterrita a tenermi dentro di lei,sento le mie gambe tremare negli ultimi spasmi di quel piacere infinito,poi mi abbandono sul pavimento. Lei mi guarda con occhi soddisfatti,lascia il mio pene svuotato e inerme e sale a baciarmi,il bacio che mi dà è un bacio di passione,le sue mani giocano col mio pene ,lo accarezzano,io le slaccio i bottoni del vestito e le tolgo il reggiseno,con la lingua vado a cergare i suoi capezzoli,punta estrema di una terza ben fatta,adesso sento i suoi gemiti mentre con la mano sono tra le sue gambe,le mie dita cercano il suo slip,sento che è bagnata,lo sposto,e comincio a penetrarla con due dita,i miei denti mordono dolcemente i capezzoli,sento i suoi gemiti di piacere,le dita sono entrate senza fatica,hanno aperto una porta schiusa,tutti questi giochi hanno risvegliato il mio membro che piano si irrigidisce,smetto di baciarle i seni,la prendo in braccio e l'appoggio sul tavolo,le alzo il vestito sino all'inguine,con un movimento deciso le strappo lo slip,le guardo la strisciolina di peli al centro del suo pube,ben curati,esteticamente perfetta. Vorrei entrare in lei col mio membro e cominciare a godere di quel corpo così incredibile, ma con uno sforzo mi fermo e con la bocca vado a cercare i suoi umori,vedo le sue mani prendermi la testa e spingermi verso il suo fiore oscenamente aperto,senza più ritegno mi spinge dentro di sè e comincia a gridare frasi convulse,io so come farla venire,tocco i tasti giusti,lei accavalla le gambe dietro la mia testa ,mi obbliga a entrare il più possibile e così mi immergo tra i suoi flutti.
Sento i suoi umori travolgermi come le sue grida,poi sento i tremiti crescere,e la sento esplodere ,quasi un pianto di felicità mentre mi tiene dentro di se,sento i muscoli vaginali rilassarsi e le gambe perdere forza,io continuo a leccarla come fosse un gelato,la sento dirmi di smettere dirmi che mi vuole dentro,la sento togliere le gambe dalla mia schiena e dischiudersi per ricevermi.
Il mio membro che ha sofferto nell'attesa cerca il suo premio,mi alzo,lei lo prende in mano e lo dirige verso il suo pube,io vado a cercare le sue labbra e contemporaneamente entro in lei,le forzo dolcemente la bocca e la passerina,sento i suoi gemiti di piacere sbattere contro la mia lingua e sento il suo corpo adattarsi a quella deliziosa intrusione,il tavolo bagnato dai nostri sudori le permette di ancheggiare con quel suo bel sedere . Le mie mani sono adesso sulle sue natiche e palpeggiano la sua pelle, il mio membro sta perdendosi dentro la magnificenza di quella vagina,i colpi sono sempre più decisi fino a sentire le mie palle toccare il suo inguine,le nostre voci crescono come il nostro piacere,stacco la mia bocca da lei,voglio guardarla mentre sto per venirle dentro. Vedo le sue natiche sobbalzare sotto le mie spinte ,le tette,seguono il corpo e si muovono in modo erotico come un ballo proibito, il ritmo è arrivato al suo culmine,i miei affondi ,sono affondi di passione e insieme ci lasciamo travolgere dai nostri corpi e lo scambio di umori è uno scontro di vita che presto vorrò ripetere con questa forza della natura che mi ha stregato.....
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17 years ago
admin, 75
Last visit: 12 hours ago -
Sabato sera di miele
Le otto di un normale sabato sera,uno di quelli che non so cosa fare e svogliatamente leggo un libro dopo aver fatto una doccia fresca.
Il profumo di olio di the bianco coi suoi aromi disegna una scia immaginaria nell'aria della mia stanza quando il suono del telefonino mi fa sobbalzare.
-Ciao bambolina,sei sola stasera?- è lui,avverto una sensazione di conforto nello scialbore di quella monotonia.
-Ciao caro,sono solissima e annoiata.Stavo leggendo per uccidere il tempo.- rispondo facendo capire che ho voglia di vederlo.
-Allora se permetti,dato che la megera stasera è con le amiche,che ne pensi di passare una dolce serata insieme?- mi batte il cuore. Lui ha una moglie splendida,gran bella donna ma preferisce scappare da me appena può.
-Certo che permetto,dammi il tempo di sistemarmi ben bene- sorrido- e sarò tutta per te.
Gli ci vorrà almeno un'ora per arrivare,la sua città dista ben 120 chilometri dalla mia ma ho il vantaggio di avere già steso lo smalto rosa alle unghie, il rossetto ambrato e il fondotinta. Come se me lo aspettassi.
Manca il tocco finale al make up e un abbigliamento per l'occasione.
Decido per la gonna plissettata nera su camicetta bianca con foulard rosso trasparente,calze a rete color ciliegia,perizoma nero trasparente con ricami e fiocchi,reggiseno nero push up e sandaletti neri con tacco a spillo.
L'ultimo tocco è la scelta delle bigiotteria: in cinque minuti risolvo con due bracciali madreperlati e due a spirale, collana di pietre rosse e orecchini analoghi.
Devo ammetterlo,sono eccitata dall'idea che sta per arrivare e mi sento già bagnata.
Aspetto solo dieci minuti da quando sono pronta e sento il rombo della sua auto sotto casa mia.
Gli apro il portone e gli lascio la porta socchiusa. Vado per incontrarlo nel corridoio e appena mi vede mi stringe a sè con trasporto.
-Roberta,sei la cosa più bella che potesse capitarmi- intravedo molta sincerità in quelle parole dette con un po' di commozione- sei sempre più bella!
Sorrido arrossendo un po' ma per confermare la mia fama di "monellaccia" lo invito a stendersi sul divano e chiacchierare un po'.
Mi parla sempre del suo cattivo rapporto con la moglie, ma io lo distraggo subito stendendo le mie gambe su di lui che inizia ad accarezzarmele facendomi provare un piacere immenso.
Poi si sposta verso le cosce e il mio respiro diventa ansimante. Ho una maledetta voglia di lui.
Mi ci scaravento addosso e gli tiro fuori quel bell'arnese ormai duro e voglioso. Mi chino e lo bacio tutto, lo titillo con la punta della lingua e infine lo succhio voracemente.
Sento che sono sempre più bagnata mentre soddisfo lui e gli chiedo se vuole finire così per ricominciare dopo cena.
Il suo succo mi schizza dappertutto,ora sulla lingua, ora sulle labbra. E' stato fantastico.
Ordiniamo una pizza e ceniamo guardandoci negli occhi. I suoi complimenti mi fanno sentire più donna di quanto credessi.
Adesso ho voglia di sentirlo dentro di me e lo porto in camera da letto.
Giusto qualche colpetto di lingua e lo vedo ritornare:caldo,rigido,più voglioso di prima.Adesso è un susseguirsi di carezze e ad ognuna ho dei sussulti di piacere.
Mi infila le mani nel perizoma e comincia a titillarmi dentro. Dio,sono bagnatissima!
Adesso siamo pronti:lo vogliamo,lo voglio dentro:tutto!
Mi sdraio pancia in giù col culetto proteso verso di lui e me lo faccio scivolare dentro pian piano. E'enorme ma riesco a riceverlo tutto. Fino in fondo.
E comincio ad incitarlo a spingere, a massacrarmi, a montarmi come una cavalla.Non si lascia pregare e avverto i suoi colpi che mi sconquassano deliziosamente.
-Ancora più forte,spaccami tutta tesoro!- la mia mente è perduta nell'abisso del piacere- dimmi che sono la tua dolce puttana!
-Sei la mia donna,la mia dolce donna,la mia Roberta- ripete ansimante- sei deliziosa,sei un sogno,sei la mia idea fissa!
Ora lo sento, sto per godere. E sta per godere anche lui. Lo facciamo insieme in un amplesso arricchito dai nostri passionali sospiri e le mie grida leggere.
L'ho fatto coi tacchi a spillo ancora messi,mi sento ancora più donna.
Un bacio e ci stringiamo ancora per un po'.
Sono soddisfattissima,come sicuramente lo è lui.Sono soprattutto consapevole di essere femmina.
Sorrido ancora guardando i suoi occhi sconvolti ma felici.
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17 years ago
admin, 75
Last visit: 12 hours ago -
Davanti allo specchio
Mi raccomando... commentate! ;-)
Buona lettura, e quant’altro...
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17 years ago
sessodolce234269,
39
Last visit: 4 years ago
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Oggi cosa o fatto
oggi guardando una corsa di bici , o notato un ciclista alla linea del traguardo che mi guardava stranamente, o notato che davanti era eccitato mi fece segno di seguirlo capii che ero gay da come lo guardavo , dopo mezzora eravamo nudi sul suo camper io a pecorina e lui da dietro che spingeva come un disperato fin che i suoi coglioni mi sbattevano sulle natiche , dopo avermi trapanato il culo mi riepi di sborra calda come un bombolone. alla fine mi disse era la prima volta che sborrava cosi tanto.
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17 years ago
biondino11977,
29
Last visit: 17 years ago
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Oggi cosa o fatto
oggi guardando una corsa di bici , o notato un ciclista alla linea del traguardo che mi guardava stranamente, o notato che davanti era eccitato mi fece segno di seguirlo capii che ero gay da come lo guardavo , dopo mezzora eravamo nudi sul suo camper io a pecorina e lui da dietro che spingeva come un disperato fin che i suoi coglioni mi sbattevano sulle natiche , dopo avermi trapanato il culo mi riepi di sborra calda come un bombolone. alla fine mi disse era la prima volta che sborrava cosi tanto.
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1
17 years ago
biondino11977,
29
Last visit: 17 years ago
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Mi piacciono i ciclisti
mi chiamo fabio gay da circa 1 mese , ero in bici quando vidi un bel ragazzo sui 26 anni che si stava facendo una segha , io mi fermai a osservare quando mi vise mi chiamo a darle una mano io subito accettai , incominciai a spompinare quel cazzo succulento , poi un lampo di genio mi girai e mi feci ingroppare era la prima volta sentii un dolore che venne goduria.
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2
17 years ago
biondino11977,
29
Last visit: 17 years ago
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Storia di eva - 2 - in viaggio
Avevo finalmente trovato un lavoro anche se in un modo abbastanza particolare, ed era anche un buon lavoro.
Ero il responsabile marketing di una multinazionale e il braccio destro di, Giuliano M., il direttore commerciale dell'azienda, finalmente sarei riuscito a sfruttare la mia conoscenza delle lingue.
Ovviamente nessuno sapeva perché uno dei migliori clienti aveva messo una buona parola per me.
Non avevo impiegato molto a familiarizzarmi con la ditta ed ero ben visto un po' da tutti, inoltre le mie conoscenze del marketing mi avevano aperto la possibilità di viaggiare.
Dopo un paio d'esposizioni in Europa si era presentata l'occasione di una fiera in Giappone e il mio direttore mi aveva fatto organizzare tutto come al solito, l'unica novità era che sarebbe venuto con me anche Diego D., uno dei soci.
Il giorno stabilito siamo partiti per la Malpensa dove ci aspettavano due posti in prima classe, esperienza nuova per me abituato a viaggiare in turistica; ovviamente la persona che viaggiava con me era ad un livello di potere tale che solo la prima era adatta a lui.
- Visti i buoni risultati ottenuti fino ad ora, si merita un trattamento di riguardo.
Queste furono le sue parole consegnandomi il mio biglietto.
Effettivamente il trattamento era molto confortevole e il viaggio non fu per niente faticoso; arrivati a Tokio un'auto con autista ci accompagnò in hotel e ci lasciammo con l'appuntamento per la mattina seguente.
Mentre i nostri addetti predisponevano lo stand, avevamo tre giorni liberi e il programma ci lasciava un po' di tempo per girovagare per la città.
La seconda sera ci trovammo in un locale caratteristico e, vista la compagnia particolarmente amichevole, esagerai un po' col sakè; mi ricordo vagamente il ritorno in albergo ma non potrò mai dimenticare il risveglio.
Non ero nel mio letto, mi trovavo su un divano e i vestiti che indossavo non erano i miei: ero completamente vestito da donna, avevo una camicetta semitrasparente e una minigonna nera.
Come biancheria indossavo un reggiseno imbottito, un paio di slippini di pizzo e un reggicalze con calze velate; per finire delle scarpe scamosciate nere con tacco a spillo e una parrucca.
Ero decisamente confuso e guardandomi in uno specchio scoprii che avevo le gambe completamente depilate e il volto truccato.
Stavo ancora specchiandomi quando la porta si aprì ed entrò Diego:
- Buongiorno Eva vedo che ti sei svegliata finalmente, ieri sera eri un po' brilla.
La situazione era strana e facevo fatica a mettere a fuoco le idee, il nome con cui mi aveva chiamato mi fece capire che il mio segreto era stato scoperto.
- Bene vediamo di continuare il lavoro iniziato ieri sera e metti ordine nelle fotografie sulla scrivania.
La confusione non diminuiva e seguendo il gesto della sua mano presi la cartelletta e la aprii.
Non mi ci volle più di un minuto a riconoscere gli scatti che mi ritraevano nella mia divisa del precedente lavoro e la situazione era chiarissima. La persona che mi aveva 'raccomandato' aveva anche raccontato tutto, e le fotografie non lasciavano dubbi su cosa era successo.
Mi voltai verso il mio datore di lavoro che, dopo essersi messo per un attimo un dito sulle labbra, continuò.
- Bene cominciamo si sieda al computer e scriva.
Cominciai a capire il suo gioco e decisi che non avevo molta scelta Diego, un uomo che aveva appena compiuto sessanta anni, era un po' all'antica e non avrebbe sicuramente permesso che mi rifiutassi di eseguire quello che mi chiedeva.
Decisi di assecondarlo, così mi sedetti e iniziai a scrivere quello che mi dettava; era una lettera di licenziamento, ovviamente fasulla con nomi fittizi, riguardava un dipendente che rifiutava di eseguire 'i suoi compiti specifici'.
Mentre battevo sui tasti la stanza si faceva più scura e guardando l'orologio del PC e vidi che era già pomeriggio tardi, ero stato sicuramente drogato e, mentre ero addormentato, qualcuno si era preso cura di me, qualcuno di molto competente visti i risultati.
Durante la dettatura si era messo dietro di me e, alla fine della lettera, era appoggiato alla mia schiena con le sua mani sulle mie spalle; si strofinava lentamente e sentivo che stava eccitandosi.
Tentai una reazione ma una stretta delle sue mani mi fece capire che era meglio evitare
- Sei una donna adesso e sei anche a rischio come avrai capito, inoltre nelle fotografie non mi sembravi particolarmente contrariata. Alzati!
Come mi alzai dalla sedia l'uomo mi afferrò per i fianchi, mi fece girare verso di lui, mi strinse e mi baciò con forza insinuando la sua lingua fra i miei denti; tentai di allontanarlo ma non ci riuscii.
Speravo che mia reazione potesse farlo desistere ma mi accorsi che la cosa non lo infastidiva minimamente; continuò a tenermi sempre più forte mentre con una sua mano mi sollevava la gonna e mi stringeva le natiche fino a farmi male.
- E' inutile che resisti tanto farai lo stesso quello che voglio, e scommetto che alla fine ti piacerà.
Detto questo mi girò e cominciò a spingermi nella camera da letto; avevo un braccio girato dietro la schiena e non potevo che andare avanti.
Arrivati in camera si sfilò la cravatta e mi legò le mani dietro la schiena, tentai di scalciare ma con i tacchi a spillo non riuscivo a dare forza; a quel punto decisi di desistere e sperare che la situazione non avesse sviluppi più spiacevoli.
Quando capì che non avevo intenzione di continuare mi girò e cominciò lentamente a sfilarmi la gonna, mi tolse solo quella e mi fece inginocchiare ai suoi piedi.
Si allontanò da me un paio di passi e iniziò a spogliarsi a sua volta fino a rimanere completamente nudo; non aveva un bel corpo e nemmeno la sua dotazione era eccezionale.
- Bene, adesso che abbiamo stabilito i ruoli avvicinati sempre rimanendo in ginocchio e fermati solo al mio comando.
Feci quello che mi aveva detto e ben presto mi ritrovai con la testa affondati nei suoi peli.
- Basta così, adesso leccami tutto senza però toccare la punta.
Attesi un attimo di troppo così mi prese la testa fra le mani e se la schiacciò contro la pelle soffocandomi; quando fui quasi al limite mi lasciò andare.
- Devi obbedire velocemente, non mi piacciono le disobbedienti. La prossima volta potrebbe essere peggio.
Comincia così a leccarlo, partii dalle palle succhiandole leggermente passando poi all'asta del suo uccello; facevo un movimento a zig-zag cercando di accarezzarlo tutto. Continuai così per almeno cinque minuti durante i quali sentivo l'asta diventare sempre più dura e più lunga.
- Brava, devo dire che sei proprio come ti immaginavo vedendo le fotografie. Adesso lecca solo la punta ma senza mettertelo in bocca, non te lo meriti ancora.
Feci salire la mia lingua sulla cappella e continuai col movimento di prima, poi passai a girarla ora in senso orario, poi in senso antiorario; non riuscivo a vedere o a capire se fosse soddisfatto, me ne accorsi quando mi prese la testa fra le mani e mi spinse l'uccello in bocca.
- Mmmmmh, sei veramente in gamba; adesso succhiamelo.
Non era particolarmente difficile, non era così grosso da soffocarmi; iniziai un lento movimento di su e giù risucchiando contemporaneamente.
Non era un azione profonda, facevo uscire solo la cappella e, mentre era quasi fuori, l'accarezzavo con la lingua. A questo punto non avevo più bisogno di sforzarmi per capire se l'azione gli piaceva, i suoi mugolii e le contrazioni del suo cazzo erano un segnale sufficiente.
Le sue mani adesso erano più gentili e la sua stretta si era trasformata in movimenti che mi davano il tempo, era un ritmo costante e non mi resi conto che era così vicino all'orgasmo fino a quando non sentii il suo cazzo gonfiarsi ad onde; mi ritrovai la bocca inondata dal suo seme e non mi rimase che inghiottire il tutto.
Ad onor del vero devo ammettere che la cosa non mi disturbò più di tanto, il sapore non era così orribile, solo la consistenza vischiosa dava un po' fastidio.
- Non penserai di aver finito, vero? Continua finché non torna duro.
Questo era più facile a dirsi che a farsi, l'età si faceva sentire e le reazioni non erano proprio veloci; ma dovevo essere particolarmente eccitante per lui visto che il suo cazzo tornò di nuovo in tiro.
- Come vedi non è difficile, basta impegnarsi. Adesso però ci mettiamo comodi e se mi prometti di essere obbediente ti slego anche le mani.
- D'accordo lo sarò.
- Non mi sembra il modo corretto di esprimersi, prova a essere più supplichevole col tuo padrone.
- Mi scusi signore, so di non essere degna della sua gentilezza ma le garantisco che farò tutto ciò che vuole senza discutere.
Era stato facile, anche perché le sue mani sul mio collo esercitavano una pressione dolorosa.
- Brava. Adesso mi sdraio sul letto e tu ti infili il mio cazzo nel culo sedentoci sopra. Attenta a non farmi male però.
Mi slegò le mani e si distese sul letto, sul comodino aveva una crema per le mani, la presi e mi spremetti una discreta quantità sulle palme e cominciai a massaggiarlo.
La mano scorreva senza intoppi sul suo cazzo ed era persino piacevole, sentivo le mani calde e l'asta che scorreva pulsando sotto le mie dita.
Approfittai della crema rimasta per inumidirmi il buchetto.
Mi porse un preservativo e lo infilai sulla sua cappella ormai diventata durissima, mi misi a cavalcioni su di lui, lui si impugnò l'uccello e me lo puntò per bene, mi sistemai e comincia a lasciarmi andare.
Ed esattamente come l'altra volta cominciai a sentire quelle sensazioni che mi facevano rabbrividire; continuai a lasciarmi scendere fino a quando mi trovai tutta impalata col suo cazzo tutto dentro di me.
Cominciai a risalire fino quasi a sfilarmelo e me lo infilai di nuovo tutto, le sue mani sulle mie cosce mi davano il ritmo e il mio movimento cominciò ad accelerare.
Sentivo un gran caldo dentro di me e la punta che entrava e usciva tra i miei muscoli mi faceva spasimare, comincia a ansimare seguendo il ritmo del suo respiro e ad accelerare sempre di più.
- Mi piace, il suo cazzo mi fa impazzire, la prego spinga anche lei.
- E brava la mia troietta, ti piace farti sbattere allora; l'avevo capito subito. Avanti tieni, prendilo tutto.
E cominciò a spingere verso l'alto il suo bacino mentre io scendevo, ero come pazza, non capivo più niente; seguivo soltanto il mio istinto e le mie sensazioni e mi sentivo bene come non lo ero mai stata.
Poi il suo cazzo divenne caldissimo, si ingrossò ancora di più e con tre o quattro colpi fortissimi venne dentro di me; nello stesso momento un'onda calda partì dal mio buco fino a raggiungere la spina dorsale che si inarcò autonomamente.
Passammo due settimane in Giappone e se di giorno ero l'uomo del marketing, la notte diventavo un'amante assatanata e una schiava rispettosa; mi comprò un guardaroba di biancheria bellissima e non vedevo l'ora di arrivare in albergo per trasformarmi in Eva.
Al ritorno in Italia mi trasferii a casa sua come suo segretario e assistente, ovviamente non lavoravo più in azienda, e continuai la mia doppia vita con l'uomo che era riuscito a fare uscire dal mio inconscio tutti i miei desideri repressi.
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17 years ago
evatrav54, 38
Last visit: 16 years ago -
Scopata con un trans
DOPO ESSERMI PORTATO HA LETTO IL MIO AMICO LA CURIOSITA DI PROVARE NUOVE EMOZIONI SI FACEVA PIù INTENSA ALLORA DECISI DI AVER UN RAPPORTO CON UN TRANS ANDAI DOVE CI SONO I TRANS NE TROVAI UNO O UNA NON HO MAI SAPUTO COME DEFINIRLA IN QUANTO ERA VERAMENTE BELLA è ME LA PORTAI A LETTO ANCHE IN QUESTO CASO NON SO SE PER L'ECITAZZIONE DELLA NUOVA AVVENTURA O PER ALTRO FU FANTASTICO DA ALLORA OGNI TANTO CI VADO E COME LA PRIMA VOLTA SARA MA FORSE SOLO PERCHE MI RICORDANO LE DONNE
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17 years ago
pmarinaio,
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Last visit: 7 years ago
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Ninfomane forever!!
Racconto scritto dopo 36 ore senza dormire
Casa, 28-07-2006
Si può ubriacarsi di sborra? Beh la risposta è sì.. si può rischiare una sbronza terribile e poi non ricordarsi più nulla.
Bene ieri torno dalla spiaggia e saluto la mia amica, leggendo con orrore nel suo sguardo un’espressione infervorata e allo stesso tempo spaventata.
Mi prende per il reggiseno e mi porta fuori a parlare in un modo che odio che mi fa terribilmente irritare, l’ultima maniera in cui vorrei essere trascinata fuori a parlare perlopiù da una donna.
Io e lei siamo molto in sintonia. Ci passiamo i ragazzi e ci cambiamo insieme, ci facciamo foto sexy nude e a volte ci accarezziamo a vicenda.
Ma non siamo lesbiche. Per niente.
Io ho fatto tutto tranne prenderlo nel culo, lei ancora niente a parte toccarlo (sai che roba) per questo ci odiamo a vicenda. Lei parla tanto e fa poco, io parlo poco e faccio tanto (e non solo quando ho il mal di gola!!!)-spot- quando la sborra ti va di traverso prova Neosborocillina –
Bene, mi conduce fino all’ascensore, poi mi dice con un tono serio che ha conosciuto due tipi e gli ha promesso che saremmo andate entrambe a passare la notte da loro. La guardo in faccia con uno sguardo sbalordito e le chiedo di ripetermi quello che ha detto. Ho capito bene. Mi scappa una risatina. Sarà pure vero ma cosa crede di fare con la sua immacolata figa al suo secondo giorno di mestruazioni in camera per l’ultima sera con uno che non conosce nemmeno? Lei mi guarda severa e dice che devo starci per forza, io le dico di no, ma lei glie l’ha promesso,le dico che non può obbligarmi, che sono fidanzata, che non mi va non sto bene, lei non vuole andare da sola, iniziamo a litigare ma tanto lo so ho ragione io. Poco dopo mi dice con tono ancora più serio che pochi minuti prima ha fatto sesso orale con lui (il che significa un bel pompino coi denti lungo tre ore...parole sue…chissà che goduria poveraccio). Io non ho mai preso alcun tipo di impegno e decido di seguirla fino alla porta per poi tornare indietro. Si tratta di due calabresi. Fa di tutto per convincermi tra cui il disperato tentativo di convincermi sulla loro bellezza che, non metto in dubbio, ma non è uno degli aspetti che mi colpisce di più in un ragazzo e lei lo sa bene.
Quindi alla fine accetto anche se lei non è del tutto soddisfatta. Poi abbiamo sempre da affrontare la conversazione con le “suore” della mia camera, per cui dovremmo trovare una giustificazione credibile anche per loro.
Tralasciamo il momento della preparazione (in cui lei rivuole truccare come una troia io invece voglio avere un look molto “scazzato”)…è proprio vero che l’abito non fa il monaco. D’altra parte secondo voi è meglio una tigre travestita da lepre o una lepre vestita da leone (sono in tema di proverbi cinesi).
Tralasciamo pure l’ascensore che si rompe mentre siamo su e il suo nervosismo anch’esso insopportabile.
Finalmente arriviamo davanti alla camera, io mi sento sollevata e sono tranquilla perché l’attesa è finita e poi so benissimo che due morti di figa come loro (da come li ha descritti) posso benissimo farli arrapare come voglio anche senza l’aiuto di strane scarpe o collane.. non ho portato nemmeno il cellulare e nemmeno il portafoglio, il mio motto stasera è “ nothing but me”. Il caffé me l’ha pagato lei prima giù al bar. Il cucchiaino era molto divertente e l’ho tenuto in bocca per tutto il tragitto in modo probabilmente allusivo. Così eccoli tutti e due davanti alla porta, io mi presento in modo sicuro e mi siedo sul tavolino. Lei si lancia sul suo e dicono a noi due di iniziare a conoscerci. Lui sembra freddissimo e io sicuramente non sono arrivata apposta per lui quindi mi faccio da parte, dopo aver scherzato un po’ tutti quanti insieme.
Loro iniziano a baciarsi sul letto, lui la stringe mentre noi stiamo a guardare. A un certo punto io mi siedo sul divano e lui si sente obbligato a seguirmi, a questo punto non mi va più. Non è giusto. Odio da morire quando le persone vengono obbligate dalle situazioni.
Mi alzo e prendo la mia chiave della camera come per andarmene, tutti si bloccano e mi dicono che è a disposizione una camera solo per me e lui.
Se fossi stata in un altro momento e situazione sarebbe stato molto eccitante per me fare sesso con uno di fianco alla mia amica che alle sua prime esperienze mi piacerebbe anche farlo in tre per far vedere quanto io sono più esperta di lei.
In quella circostanza però erano in vantaggio loro e non era giusto. Così ho accettato il fatto della camera anche per parlare un po’ con lui e capire se si sentiva obbligato dalla situazione cosa voleva fare se era fidanzato eccetera.
La camera era molto più carina e intima dell’altra e lui mi sembrava più bello lì dentro. Iniziamo a parlare delle nostre situazioni e tutti e due siamo fidanzati ma un po’ in crisi di astinenza (lui da 8 giorni io da 15!!! Anche se il giorno prima ci sono andata con un tipo alla disco)
Stavamo facendo una seria conversazione sul fatto che io avevo intenzione di stare lì tranquilla e lui (a suo dire) voleva stare l’ tranquillo. Tanto che l’attimo dopo mi dice “cosa vuoi fare?” mi ficca la lingua in bocca e mi slaccia i jeans, mi spinge verso il letto e io da brava amante ci sto inizio a muovermi ritmicamente contro il suo corpo. Gli dico di fare con calma, non per altro, ma mi piace sentire la sua eccitazione crescere sotto i vestiti. Lui mi dice “non ce la faccio, è da troppo che non scopo”. Adoro essere trattata così, mi piace passare da semplice oggetto di piacere a donna desiderata.
Gli dico che anche io ho voglia perché è da tanto che non lo faccio, e mentre ci spogliamo gli parlo del tipo di ieri. Me lo sta per infilare ma io lo blocco e gli dico di mettersi il preservativo. Lui obbedisce anche se è l’unico che ha a portata di mano. Gli altri sono nell’altra stanza, quindi mentre ci scaldiamo gli propongo di trasferirci nell’altra stanza al secondo round e eventualmente di farlo anche con loro. Iniziamo a parlare dei rapporti con più persone mentre sento il suo pisello duro entrarmi nella fessura. Avevo una gran voglia di questa sensazione, mentre mi schiaccia il petto nudo lo sento andare avanti e indietro e infine uscire rapidamente. Gli chiedo se è sempre così veloce ma mi risponde che dipende dalla voglia che ha e dal periodo di astinenza. Staserà è tutto pieno ed è tutto per me, per inondarmi in un bagno di sperma odorante di uomo e di sesso. Stasera sarò la sua proietta ninfomane e non lascerò nemmeno per un secondo che le sue mani smettano di sfregare i miei punti intimi.
Cerco di eccitarlo in tutti i modi e gli prendo il cazzo in bocca, lui me lo spinge fino alla gola e io lo faccio andare avanti e indietro ritmicamente. Sono troppo orgogliosa di come faccio i pompini, troppo brava. Continuo a fagli sfregare le mani contro le tette e mi afferro i capezzoli come per fagli vedere quanto sono eccitata. La mia figa si sta inumidendo sempre di più e glie la sfrego contro la gamba per farli sentire il calore. L’atmosfera è serena, tutto è reale e sincero, vero, è bello farlo con uno sconosciuto “ma quanto è bello farlo con una sconosciuta” dirà lui poco dopo sfregandomi il cazzo contro le chiappe e tirandomi i capezzoli fino a farli diventare duri e rossi come sassolini. Mi avvicina i seni e mi passa una mano sfregandomeli entrambi allo stesso ritmo. Me li prende da dietro e ci gioca, poi io gli chiedo continuamente paragoni con la sua ragazza. Voglio a tutti i costi sentirmi dire che sono meglio io, infatti mi dice che sono più esperta, che ama le tette a pera come le mie.
(continua...)
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17 years ago
admin, 75
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Sottomessa
Erano seduti sul bordo del letto. La stanza era cupa con la luce soffusa e con il disordine generale a partire dalla scrivania piena di vestiti sciupati fino agli scaffali vuoti e impolverati.
Ma a loro non importava quanto fosse poco gradevole l’ambiente circostante. Erano seduti al bordo del letto e lei gli stava facendo un pompino. Lei aveva quindici anni ed era magra, piuttosto piccola di statura, con occhi azzurri e capelli biondi. Una bambina. Se però la si fissava nelle pupille si potevano individuale i tratti comportamentali di una persona adulta.
Lui le accarezzava un po’ violentemente la testa poi il collo. Era eccitato. Faceva caldo e colava sudore dai capelli dei due. Le fece passare la ano sul lato della faccia, poi sul collo, sul petto e sui capezzoli, tirandoli…sentì che stava per scoppiare. Lei emetteva tenui gridolini e succhiava con le sue morbide dolci labbra. Finalmente esplose e lei succhio tutto fino in fondo, non fece cadere nemmeno una goccia. Poco dopo lui aprì gli occhi finora socchiusi e vide apparire una figura umana alta sulla porta, controluce.
“eh eh complimenti” disse l’uomo con un sorriso sul viso. “ cazzo potevi almeno avvisare..da quanto sei lì?”. I grandi occhi della ragazza lo fissavano con stupore e con un po’ di pudore per ciò che aveva visto fare. Non aveva mai assistito nessuno a un suo atto sessuale. Però ne era soddisfatta. Si sentiva troia dentro e aveva potuto dimostrarlo a qualcuno per giunta di molto più grande.
L’uomo che aveva ospitato lei e il suo ragazzo per un weekend dato che nessuno dei due aveva mai la casa libera. L’uomo aveva 21 anni.
“ potrei unirmi a voi?”
Il ragazzo la guardò fissa negli occhi che roteavano in ogni angolo della stanza come in cerca di suggerimenti “che vuoi fare”. Poco a poco abbandonò il suo sguardo da bambina indifesa e fece un sorriso malizioso. Annuì con la testa. Sapeva che a loro avrebbe fatto piacere.
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3
17 years ago
admin, 75
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Perversioni d\'una serata triste
Sarò orribile, sarò immatura, disgustosa, porca, insopportabile, odiosa, isterica, pazza, asociale, tutto quello che volete ma non posso tralasciare l’unico pensiero che mi conforta: scoperò.
La mia vita non va male, solo che niente va bene, va più male che bene, ecco.
La mia vita non è una merda, non va male, potrebbe andare meglio.
La mia vita sembra momentaneamente piena di problemi, originati da cose che non si possono cambiare o cose che sembrano passare da “cause” a “conseguenze”, in effetti lo fanno continuamente, e non producono nessun risultato.
Sono stressata ma tra poco scoperò. Non accetto premesse. Un tempo mi interessava, ma credo che questo sia il momento giusto di fregarsene di chi sarà lui (tra chi so) se ci sarà anche amore o no, come quando dove come non importa.
Piango e tra un singhiozzo e l’altro non c’è altro che una buona dose di stress e stanchezza, di tristezza e di incompatibilità con il mondo, con la gente esterna. Pare che tutti abbiamo qualcosa contro di me, che tutti mi contestino alla prima occasione.
Ma la mia mano si infila silenziosa e improvvisa tra le mie gambe, sul davanti, inizia ad accarezzare e bruscamente si rompe dei movimenti circolari sulla mia pisellina. Inizio a toccare spingendo più forte, a lato oppure proprio al centro, sento l’eccitazione crescere e i miei capezzoli duri penetrare il mio pianto incompreso e il fuoco espandersi dentro, in tutti i buchi del mio corpo.
Vorrei stimolare la parte davanti con la mia mano o con qualcosa di delicato ma forte, e intanto allargarmi il buco dietro con un cazzo grande e duro, ma lo so che non sarà così, ne così piacevole né così improvviso. Sarebbe come pretendere di realizzare opere d’avanguardia prima di aver iniziato il liceo artistico.
Così mi fermo con la mano tra la mia fragolina bagnata e succosa e il verme che cerca di inghiottirla, che sta dentro, drizzandosi e espandendo il succo. Lo sento e duro ma non come il cazzo, un duro delicato e nudo, come può essere duro l’interno della gola o un nervo qualsiasi interno al corpo. Come un pezzo di plastica nella gomma piuma.
Le mie lacrime continuano a scorrere, e mi chiedo perché sono così, se davvero sono condannata a provare questa sensazione di piacere mentre la mia anima triste mi grida di farmi più male possibile per non sentire il dolore morale provocato dalla mia vita.
Voglio stimolarmi, tormentarmi, eccitarmi, sfregare la figa contro qualsiasi cosa che vorrei avere dentro…mmmmmmmmmm infilare un dito due muoverli…..ggggggggggggg….spalancare le gambe, aprirla con tutte e due le mani e farci entrare un cazzo…hhhhhhhhhhhhhh…una bottiglia spingendola il più dentro possibile. Non riesco a trattenere i gemiti è più forte di me. Se mi mettessi su una panchina in piazza a gambe aperte, indossando gonna e autoreggenti senza nient’altro, con la figa aperta al pubblico e mi mettessi a toccarmi sicuramente succederebbe qualcosa. Non so cosa perché nessuno l’ha mai fatto. Io lo farei. Vorrei vedere se prima scappano tutti, prima me lo mettono nel culo, prima mi arrestano, prima stanno a guardarmi o prima mi portano al manicomio. Sicuramente succederebbero tutte queste cose ma non so con quale ordine.
Non me ne frega scoperò presto, potrei già scopare tutte le sere ma sono io che non voglio.
Vedo la mia patatina così piccola che potrebbe essere sfondata anche solo da una biro, figuriamoci da un grosso tubo duro e voglioso fatto di vasi sanguigni. Sono due minuscole labbra bagnate e arrossate ( dopo essermi smembrata per un po’) inserite in una fessura più grossa ma non so dove si trovino i buchi. Non li trovo. Non riesco a concepire come si possa allargare fino a quel punto, so solo che lo voglio allargare il prima possibile, e sono ancora più vogliosa sapendo che mi farà male male…
Vorrei indossare una gonna con la figa nuda sotto e farmi osservare da sotto dal basso verso l’alto da più gente.
Indossare una gonna con la figa nuda sotto e sedermi su qualcosa di duro e sporgente in pubblico senza che gli altri lo sappiano.
Indossare una gonna con la figa nuda sotto al primo appuntamento con un tipo un po’ sveglio.
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17 years ago
admin, 75
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Porcellana porcellina
Sono così belli i testi delirio.. perchè non li scrivo da così tanto tempo? È vero sono cambiate tante cose…
È vero non sono più triste. Non sono più ingenua. Ma non sono più una troia. E sinceramente più di qualche volta ne sento la mancanza…
Molta mancanza, ma così è meglio, così quando mi viene voglia di sentirmici ( ed è giustoooo!) mi ci sento solo in positivo e non più in negativo.
È vero non ci vado più con milioni di ragazzi contemporaneamente, ma cosa cambia (a livello di troiaggine) fare una sega o un pompino a 10 ragazzi diversi in una settimana dall’avere un ragazzo solo e farci di tutto, costantemente?
Cosa comporta il fatto che io non sia più una troia di fama se poi lo prendo da dietro (solo, unicamente nel culo) tutto il sabato notte nella profondità di una cantina, mentre sono ubriaca, e sono messa a pecora, davanti a lui, che mi prende i fianchi e me lo infila dentro, tra le chiappe, e mi sborra nel culo osservando il mio corpo andare avanti e indietro, e io che grido come una porca perché mi piace pure…
Il piacere anale, così nascosto, così porco, così doloroso, e allo stesso tempo così femminile, trovo che sia una delle cose più belle che esistono…la mente umana è perversa. Come si fa a osservare un culo, un bel culo con due glutei solidi femminili che indossano un perizoma, respirarci sopra, come fai tu a me, lo annusi, lo palpi, ti ci strusci contro con il viso, come fai a pensare di infilarci tutta la tua asta dentro, tra quelle chiappe così fini, quasi di porcellana, come fai a pensare di aprirmelo così e infilare un dito dentro al buco, avvicinare la bocca, infilarci la lingua e poi tutto il tuo cazzo, fino in fondo, nel mio intestino, dentro di me, e io che godo ma in un modo diverso che davanti, più ideale, più scenico.
Voglio un cazzo nel culo e lo voglio tutta notte, e anche se non sono più una troia non mi interessa di chi è, so solo di essere così perversa da aver voglia di gridare mentre qualcuno, chiunque, mi fotte e mi fa sentire anche solo un poco del meglio di quello che ero una volta.
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2
17 years ago
admin, 75
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Grapefruit (sexual version)
Frammento delle fragole
Lei si infila le fragole davanti a lui, lui le spinge con l’ignoto, quando si inumidiscono lui le tira fuori con la lingua e con la bocca, succhiando, e se non vengono fuori si aiuta con le dita.
Frammento del fumo
Fate l’amore fumando.
Frammento del matrimonio
Sposatevi in chiesa facendo sesso sull’altare. Pronunciate una formula inventata da voi
durante un orgasmo simultaneo.
Frammento della scala
Fate l’amore sulla scala, lei in altro lui qualche gradino più in basso che arriva all’altezza giusta per iniziare. Lui inizia col leccare le gambe a lei partendo dallo stivale, poi lei scende piano gradino per gradino. Quando si è finito un livello, inizia a salire lui e le cose si invertono. Continuano a salire alternativamente lei e lui finché uno dei due non cade dalla scala.
Frammento della sedia
Lei indossa una gonna senza mutandine, finge che lui sia una sedia e si siede sopra.
( Da: “La donna che scambiò suo marito per una sedia”)
Frammento della neve
Lei tiene una mano nella neve poi tocca lui (l’ignoto), lui immerge una mano nella neve e tocca lei. Oppure lui tocca lei con l’ignoto dopo che è stato toccato.
Lui le infila la neve dentro e la lecca per farla sciogliere.
Frammento della strada
a. Lui insegue lei, la guarda, la violenta con il suo permesso.
b. Lei insegue lui, lo guarda, lo violenta.
Frammento del magazzino tipo IKEA
Fatelo sul letto o sul tavolo di un magazzino tipo IKEA o di un negozio di articoli per l’arredamento.
Frammento del ristorante (o dell’interrogazione)
Sedetevi a un tavolino molto stretto uno di fronte all’altro.
Lei sta con le gambe accavallate, lui inizia ad accarezzare con il piede nudo i suoi polpacci, all’altezza della coscia inizia a separarle le gambe finché non le divarica completamente e lui le può spingere dentro l’alluce.
Può essere più eccitante se praticato al ristorante o in un hotel affollato, perché bisogna stare composti a tavola, oppure se il tavolino è una cattedra durante l’interrogazione davanti alla classe piena e lui o lei è l’insegnante.
Frammento della nutella
Frammento del ciondolo a forma di drago da nascondere.
Frammento della canna
a. lui infila la canna dentro di lei e poi la fuma.
b. lui infila un pezzo di canna dentro di lei e la fuma contemporaneamente.
c. lui fuma la canna e poi infila il mozzicone dentro di lei.
Controindicazioni: bruciature, infiammazioni.
Frammento dell’iniettare (o frammento dell’infermiera)
a. Lui è il paziente e lei l’infermiera. Fate l’amore mentre lei fa l’agopuntura o viceversa.
b. lui le inietta il liquido dentro (dall’ignoto) mentre lei (o lui,oppure contemporaneamente) si iniettano con l’ago nelle vene.
Frammento della scopa
Lei sta distesa e stanca su un tavolo o un letto, indossa una veste lunga e nient’altro. Lui sta a distanza e le infila un manico di scopa nella fessura. Lo spinge finché lei non sviene.
Frammento degli slip
Lei indossa solo slip e lui anziché sfilarli li infila dentro finché non li vede più.
Frammento degli oggetti
Lei sta seduta con le gambe aperte e lui cerca il numero maggiore possibile di oggetti da infilarle (in casa) provandoli uno per uno.
Sesso concettuale
Tieni in mano una molletta per capelli e immagina di fare l’amore tenendola in mano.
Gioca col cervello, da solo o in compagnia. Pensa al sesso.
Pensa al sesso senza muoverti. Legati e pensa al sesso.
Pensa a fare sesso bevendo succo di pomodoro.
Conta i buchi nel buco che riesci a pensare di fare immaginando di fare sesso. Scrivilo su un pezzo di carta e incollalo al muro con tanto nastro adesivo.
Inventati una parola, pronunciala, pensa a che significato può assumere parlando di: tasti di computer, sesso, verdure.
Scrivi un testo usando solo sigle.
Scrivi un libro con il tuo sperma/quello del tuo fidanzato.
Riscrivi una poesia in modo allusivo.
Poesia “fragola rossa”
Ti voglio scoprire
Bagnare e capire.
Mangiami.
Frammento delle scritte
Scrivetevi l’un l’altro sulla biancheria intima mentre la indossate.
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2
17 years ago
admin, 75
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Violentata nel giorno in cui ti misi al mondo
Umido. Bagnato. Sporco. Unto. Disumano. Doloroso.
Le mie lacrime non cessavano di scendere, il mio viso salato si contraeva in un’espressione bagnata
e dolorante. Il mio corpo candido e fragile era un brivido unico e continuo, un fremito di vita e di
morte. Sentivo il sangue scorrere dentro le vene, come un esercito di fiumi in piena, che stanno per
strabordare.
Avevo caldo, sentivo un’unica fascia di sudore che mi avvolgeva il corpo. Le mie grida mute erano
state soppresse, con un caldo lembo di stoffa con cui mi avevate serrato la bocca. Voi eravate tutti
attorno a me, voi in piedi e io distesa.
Così soffrivo in silenzio mentre tu, gridando, spingevi. Tu mi sfondavi con il tuo corpo, e lo facevi
con rabbia.
Tu davanti a me, dentro me, con tutti gli altri attorno che ridevano, osservano il mio sangue uscire.
Le mie cosce spalancate, colme di sangue e sudore, erano quelle di una donna giovane e fresca, un
po’ troppo maliziosa, che sta subendo le pene che si è meritata. Sapevo di meritarmelo, perché fino
ad allora avevo giocato col fuoco.
Ma un fuoco ardente, umano ma disumano, il fuoco dell’amore dentro noi, il fuoco del sesso che ci
brucia come animali. Tutti sorridevano, tranne te; e me.
Ma tu eri già lì, tra loro, vedevo la tua immagine sdoppiata e riflessa, e tu eri lì a ridere, come loro,
a guardare il mio sangue che usciva, le mie labbra serrate, eri lì come un fantasma del futuro troppo
vicino per essere invisibile.
Guardavo meglio, appena riuscivo a riaprire gli occhi. Volevo vedere cosa succedeva attorno a me.
La scena mi appariva sfocata a causa delle le lacrime, eppure riuscivo a vedervi, tutti in fila, nella
stanza opaca e un po’ soffocante; forse c’ero anche io, da qualche parte, tra voi. Non ero solo al
centro della scena ma facevo anche da spettatrice. Il mio delirio aumentava sempre di più, e la mia
mente si riempiva di immagini surreali.
Poi eccoti, quando finalmente uscisti dalla mia ferita d’amore, trassi un respiro di sollievo, e,
improvvisamente, dopo pochi secondi, sentii di nuovo lui, l’altro, che spingeva, e mi faceva più
male di te.
Il mio ventre era come un sacco, gloriosamente svuotato, la mia testa dolorante, il mio respiro
affannoso, che improvvisamente cessò. Bianco fu tutto ciò che vidi, come una luce abbagliante
senza tempo, e poi….il vuoto.
Mi risvegliai, ma gli occhi rimanevano chiusi, a ventosa, come non mi era mai successo. Era come
se tutto il mio timore passato si fosse trasformato in gioia, e come se la forte emozione che mi sarebbe aspettata fosse stata un ostacolo per me. Stavo ferma, ma mi pareva di fremere per l’eccitazione. Volevo vedere la luce, non più le ombre; vedere la realtà, non più l’apparenza; vedere la vita, non la morte; eppure qualcosa mi disse di starmene ancora un po’ distesa ad occhi chiusi, a riflettere ed ascoltare. Volevo ascoltare. Sentii una voce maschile, che sussurrava parole dolci, tra un sorriso e l’altro. Sentii una mano che mi accarezzava. “Fermati e ascolta”, mi disse, o forse lo immaginai soltanto.
Così ascoltai le parole di quell’uomo, il sospiro stupito e allegro di mia madre, l’abbraccio di mio padre di fianco e lei, e poi, le risentii, ascoltai le tue grida, il vostro pianto.
Erano più calme e più lontane, ma mi parve di tornare indietro nel tempo, per un attimo, in quel lago sanguinolento di dolore che mi avevate fatto patire. Decisi allora che era quello il momento di fermarsi; dovevo aprire gli occhi.
E così feci, e tutto mi apparve più chiaro. Voi due eravate davanti a me, belli come il sole del mattino che illumina la rugiada.
Tutta la famiglia intorno a me mi sorrideva e mi abbracciava. Mi destai con la schiena, il letto non era certo dei più comodi; la camera era bianca, opaca e un poco triste. Ma ero felice. Avevo partorito due splendidi gemelli, e tutto ciò che desideravo era starmene sola con voi, i miei due figli, grazie ai quali non solo avevo provato le più forti e belle emozioni della mia vita, ma avevo imparato a fermarmi ed ascoltare, anche le cose che sembrano le più spiacevoli.
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5
17 years ago
admin, 75
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La mia prima volta ii parte
Ed eccomi seduto nel fresco salotto di Anna a degustare un buon aperitivo e a gustare ancora di più della sua visione: capelli corvini lunghissimi e ricci tenuti fermi da una fascia color cobalto. occhi neri come la pece, abito di lino dello stesso colore della fascia dei capelli, con una scollatura generosissima dalla quale facevano bella mostra di se due tettone sostenute da un trasparente e leggero reggiseno di sesta misura coppa G dal quale facevano capolino due eburnei capezzoloni grossi come due mele imperatore! La mia eccitazione era già salita alle stelle comunque cercai a fatica di degluttire e di riprendere fiato; Anna cogliendo il mio imbarazzo mi invitò amabilmente a sederci al tavolo e a mangiare la cena che aveva preparato per noi: strozzapreti col sugo di cannocchie accompagnato da un verdicchio dei piccoli coltivatori di Jesi, dopodichè le dissi che io avevo mangiato a sufficienza e lei mi rispose: - bene ci beviamo un caffè e poi se ti va facciamo l'Amore! - - Come se mi va! - risposi io, - Certo che mi va, però mi devi spiegare il perchè!- -Come sarebbe a dire perchè?- lei di rimando, ed io - Sai io sono molto curioso: mi devi spiegare perchè con tutti i bei ragazzi che ci sono in spiaggia hai scelto proprio me che sono zoppo e obeso!?-
- Ma proprio perchè sei così, amico mio! - mi sorrise lei, - Come così? - replicai io- e lei: - devi sapere che quello che mi darai a letto tu che hai dei difetti una persona per così dire ' normale' non me lo potrà mai dare!- dicendomi così prese la mia testa tra le sue mani e con una dolcezza incredibile sfiorò con le sue le mie labra, la cosa fu piacevolissima: a mia volta accarezzai con lentezza e voluttà i suoi splendidi riccioli corvini e avvicinando le mie labra alle sue presi a mordergiele molto dolcemente poi intanto che la mia lingua s'intrecciava con la sua le mie mani scesero a liberarle le sue giunoniche tette e cominciai a mungerla con passione mentre i suoi mugolii aumentavano di intensità; sentivo il mio membro aumentare a dismisura e a premere contro la leggera stoffa estiva dei jeans, lei si lascio andare sul divano e cingendomi i fianchi mi attirò a se.
La sua mano fulminea si portò alla mia patta estraendo l'arma dei suoi desideri e se la piazzò in mezzo al seno e stringendo con forza le tette cominciò un lento su e giù dando di tanto in tanto qualche colpetto con la lingua. _- Basta le dissi se continui così ti chiederà il latte!- poi raccolsi le mie forze per sfuggire dalla morsa di quel piacere sfibrante e capovolgen- domi mi ritrovai con la bocca all'altezza della sua natura. La mia lingua uscì fulmineamente e cominciò a lambire con insistenza le sue grandi labra per risalire fino al buchetto per penetrarvi un attimino per poi far ritorno davanti ed omaggiare anche il delizioso grillettino rigonfio; il
respiro di Anna si fece sempre più roco e irregolare e tutto lasciava presagire che da li a poco sarebbe esplosa in un orgasmo, quindi aprii
la bocca per raccogliere tutti i suoi dolcissimi umori fino all'ultima goccia,
lei lanciò dei gridolini acutissimi riversandomi, come mi aspettavo, nella
bocca tutto il succo del suo piacere che io mi affrettai a bere con avidità.
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17 years ago
jackthetender,
50
Last visit: 11 years ago
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Il mio primo rapporto bsx
UN PO DI TEMPO FA CONOSCEVO UN AMICO IL QUALE UN GIORNO MI PROPOSE DI FARMI UN POMPINO IN UN PRIMO MOMENTO RIMASI UN PO SULLE MIE IN QUANTO MI PIACEVANO LE DONNE E NON AVREI MAI PENSATO DI FARMI SPOMPINARE DA UN UOMO MA POI DECISI CHE SI POTEVA PROVARE E CON MIA GRANDE SODDISFAZIONE MI PIAQUE POI UN GIORNO ME LO SCOPAI ANCHE LI RIMASI SODDISFATTO DA ALLORA OGNI TANTO MI PORTO HA LETTO UN UOMO VI DIRO LE DONNE MI PIACCIONO ANCHE MOLTO MA OGNI TANTO UNA DISTRAZIONE DAL TEMA CI VUOLE
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17 years ago
pmarinaio,
44
Last visit: 7 years ago
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Il giardiniere
ERA UN PERIODO IN CUI AVEVO UNA VOGLIA SFRENATA DI ESSERE DONNA , MI TRAVESTIVO APPENA NE AVEVO L'OCCASIONE E........ MIA MOGLIE SI TOGLIEVA DALLE SCATOLE. AVEVO ACQUISTATO DIVERSI COMPLETI INTIMI E ANCHE PARRUCCA MORA E SANDALI CON TACCO CM.12.
ERA UN SABATO MATTINA E ESSENDO SOLO MI STAVO PREPARANDO ACCURATAMENTE , GUEPIERE , CALZE A RETE CON REGGICALZE , TUTTO IN BIANCO , MI MISI I SANDALI ARGENTO CON TACCO ALTISSIMO E LA PARRUCCA MORA, L'EFFETTO ERA MOLTO ECCITANTE.
VOLEVO PROPRIO GODERMI LA MATTINATA FACENDOMI UN PO DI FOTO E TRASTULLARMI CON I MIEI FALLI DI GOMMA.
ERO IN CAMERA DA LETTO E STAVO LECCANDO IL MIO FALLO PREFERITO, NERO DI CIRCA 25 CM , MENTRE CAVALCAVO UN ALTRO VIBRATORE SEMPRE DELLO STESSO COLORE MA UN PO' PIU' GROSSO, QUANDO MI SENTO APOSTROFARE IN QUESTO MODO " SEI PROPRIO UNA GRANDE TROIONA ", POTETE IMMAGINARE IL MIO STUPORE E LA MIA VERGONA VEDENDO CHE SULLA PORTA DELLA MIA CAMERA C'ERA IL GIARDINIERE, MI ERO COMPLETAMENTE DIMENTICATO CHE QUELLA MATTINA DOVEVA VENIRE A FARE DEI LAVORI.
NON SAPEVO COSA FARE MA DOPO UN PRIMO MOMENTO IN CUI AVREI VOLUTO SPARIRE DA QUELLA CAMERA MI ACCORSI CHE LUI AVEVA IN MANO IL CAZZO, E CHE CAZZO!!!, EVIDENTEMENTE ERA UN PO CHE MI SPIAVA, VEDENDO IL MIO IMBARAZZO SI AVVICINO' DICENDOMI CHE GLI PIACEVO E CHE VOLEVA GIOCARE CON ME, SI SPOGLIO E SI DISTESE AL MIO FIANCO SUL LETTO.
DOPO IL PRIMO MOMENTO DI EVIDENTE TIMIDEZZA GLI LO PRESI IN MANO INIZIANDO A SEGARLO LENTAMENTE E POI A LECCARLO LUNGO TUTTA LA SUA LUNGHEZZA. DOPO QUALCHE MINUTO DI POMPINO INEBRIANTE LO IMPLORAI DI MONTARMI COME UNA VACCA.... SPALANCAI LE GAMBE E LUI MI VENNE SOPRA IMPALANDOMI CON LA SUA MAGNIFICA ASTA, STRINSI LE MIE GAMBE ALLA SUA SCHIENA E LE MIE MANI PRESERO LE SUE NATICHE ESORTANDOLO A SPINGERE SEMPRE DI PIU'. STAVO GODENDO MERAVIGLIOSAMENETE E ANCHE LUI MOSTRAVA DI GRADIRE MOLTO, CAMBIAMMO POSIZIONE MI MISI ALLA PECORINA E FU ALLORA CHE OLTRE AL SUO CAZZO MI PENETRO ANCHE CON UNO DEI MIEI VIBRATORI..... FANTASTICOOOOOOOOOOOOOO.......VENNI COME UNA CAGNA IN CALORE , GLI URLAVO DI NON FERMARSI E DI RIEMPIRMI LA BOCCA DI SPERMA, SI STACCO DA ME E MI SBATTE IL SUO CAZZO IN GOLA ....
VENNE COME UN FIUME IN PIENA...... LA BEVVI TUTTA FINO ALL'ULTIMA GOCCIA....
BELLISSIMO, E' STATO IL MIO SABATO IDEALE!!!
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17 years ago
PERIZOMA60, 45
Last visit: 14 years ago -
io e mio zio
Salve questa è una storia vera,io sono una travestita di 25 anni da molti anni vado al mare a trovare mio zio che di anni ne ha 69 però ben portati lui fa il pescatore ed io nelle mie innumerevoli visite portavo sempre con me i vestitini per cambiarmi e numerosi falli di tutte le dimensioni e quando il mio caro zio andava per mare io mi travestivo e mi infilavo i falli. Circa due anni fa come ogni anno sono andata a trovare lo zio,i primi giorni sono passati velocemente tra una chiacchiera e una bevuta poi il penultimo giorno di permanenza lo zio mi dice che doveva andare per mare e che sarebbe tornato la mattina successiva.Appena lo zio se ne andò mi travestii e cominciai a godere con i miei falli non rendnedomi però conto che fuori si era abbattuto un temporale,difatti mentre continuavo tutta agghindata da troia a godere con quei grossi oggetti sento il rumore di qualcuno dietro la porta, presa dal terrore cerco di scappare ma non faccio in tempo la porta si apre ed entra lo zio che mi vede, subito nella mia mente passano i pensieri più terribili(lo dirà alla mia famiglia,sarò sbuttanata agli occhi di tutti ecc...)rimaniamo qualche secondo senza parlare finchè lo zio dice"l'ho sempre saputo di avere una nipotina e non un nipotino e devo dire che mi fa anche piacere",sentendo quelle parole non capivo cosa volesse dire ma lui subito mi chiarì il tutto si avvicinò e cominciò a baciarmi sulla guancia poi la sua lingua cominciò a uscire dalla bocca e prima mi leccava il volto poi la mise nella mia,rimasi qualche secondo inebetita non rispondevo ai suoi baci poi quando cominciò a toccarmi il culo iniziai a sciogliermi e cominciai a rispondere. Le nostre lingue si toccavano e penetravano sempre più in profondità nelle bocche, allora io sentendomi ormai a mio agio cominciai a toccarlo e potei notare con grande piacere un cazzone di dimensioni ottime(sarà stato 22 cm)con una cappellona rossa che si innalzava, presa dalla voglia comincia a succhiarlo lo zio iniziò a mugulare dal piacere mentre io lo pompavo cosa che continuai a fare per almeno 10 minuti, fin quando lo zio mi disse cha aveva voglia di farlo allora mi prese mi abbassò perizoma e collant e pian piano senza preservativo e nessun tipo di cremina cominciò ad entrare,prima provai un gran dolore ma poi più entrava dentro di me e più cominciavo a godere fin quando non mi sentii completamente piena e allora lui cominciò a pompare,sbatteva prima piano poi aumentò il ritmo dopo circa 15 minuti ancora non era venuto mentre io gia circa 3 volte senza neanche toccarmi, ad un certo punto incomiciò ad ansimare sempre più forte e capito che stava per venire gli dissi di venirmi in bocca perchè volevo bere tutto,lo zio mi accontentò tolse il cazzone dal mio culo oramai fradicio di umori e lo mise nella mia bocca, neanche 5 secondi e sentii un fiume entrarmi dentro fece almeno 5 schizzi grandi ed io riuscii per miracolo a tenere tutto in bocca, ma da buona troia non lasciai cadere nemmeno una goccia ed ingoiai tutto.Alla fine stanchi morti io e lo zio dormimmo inseime.E' da quel giorno che vado spesso a trovarlo e ormai lui stesso mi chiami vanny e mi compra vestitini usciamo insieme e passo tutto la giornata con lui, vestita da donna. non lo potrò mai ringrziare abbastanza.
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17 years ago
admin, 75
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La mia prima volta i parte
comincerò col narrarvi della mia prima volta. Comincerò col dirvi che a quasi13 anni nel rientrare a casa da scuola venni investito e mi salvai per miracolo riportando un'emiplegia sinistra, trascorsi gli anni adolescenziali facendo riabilitazione. A 19anni finalmente potei riprendere ad andare al mare e quello che era più importante è che ero solo, e quindi avrei potuto gestirmi in piena autonomia. I l problema più importante per me rimaneva l'approccio con le donne: ero claudicante ed in sovrappeso chi mai sarebbe stata quella donna che si sabbe sentita attatta da me? mentre ero assaorto in questi miei pensieri guardavo con desiderio la signora Anna una morettona di Bologna sui 45 anni un po abbondante con due tettone giganti come piacciono a me! Si mi dicevo e quella li con tutti quei bei ragazzi che le corrono dietro guarda proprio me! evidentemente mi sbagliavo, perchè dopo qualche giorno come in un sogno la vidi avvicinrsi al mio lettino e dirmi con tono che non lasciava repliche: - Tu stasera vieni a cena da me, vero?! - Le risposi: - non osavo sperarlo!- E inutile dire che pensai tutto il giorno a quello che sarebbe successo. Comunque verso le 18 salii in camera e mi preparai con più cura del solito: mi rifeci la barba anche se me l'ero fatta al mattino; mi infilai una camicia azzurra ed un paio di jeans blu scuri con le cuciture gialle mi infilai le mie scarpe ortopediche e scesi nella hall dell'albergo erano le 19 in un'ora mi bevvi tre caffè e mi fumai un pacchetto di sigarette e poi mi avviai verso la villina di Anna che era sulla spiaggia un 500 metri circa dal mio bagno. Era ancora molto presto, non osavo suonarle il campanello prima delle 20, 30. Passeggiavo avanti e indietro
dalla sua abitazione quando lei si affacciò dalla finestra del bagno e con
un sorriso fantastico mi apostrofò: - cosa fai patacca li di fuori come un semo vieni mo dentro qui da me!!
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17 years ago
jackthetender,
50
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