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Una serata in privè
Quella sera avevamo entrambi voglia di fare qualche porcata.... anche se non sapevamo cosa di preciso... fatto sta che alle 22 decidiamo di uscire, io elegante, lei molto svestita, praticamente con un solo vestitio ampiamente scollato senza nulla sotto e tacco 12...
Facciamo qualche giro in centro in auto per svegliarci dai torpori pomeridiani e poi al solito parcheggio dove in genere c'è movimento, ma quella sera nulla di nulla, se non qualche malato di testa che ci ha inseguito in auto per un chilometro (forse pensava ce lo portassimo a casa...?).
Decidiamo allora di fare una puntatina in un locale dove non mettevamo naso da un paio d'anni, il parcheggio era decisamente pieno, ok ci siamo detti entriamo.
Visto l'abbigliamento il gestore nemmeno si pensa di chiederci documenti e palle varie e cosi siamo dentro.
L'aspettativa di trovare delle coppie con i ns gusti a dire il vero non era alta e già intuivamo una folta presenza di singoli, come è stato.Però chi se ne frega, volevamo goderci la serata e al limite ci andava benissimo scopare fra noi.
Ad ogni modo ci facciamo un giretto in sala video dove inizia a toccarmi e spararmi un pompino, ma ecco come previsto subito il locale riempirsi di ragazzi... per carità quello non è un problema se non fosse che si prendono sistematicamente libertà a cui non sono invitati... scazzati ci ritiriamo in privè, ad un certo punto adocchiamo una bella coppia sebbene ci sembrassero alle prime esperienze.
Giusto per scaldare l'atmosfera quando siamo vicini a loro ci avvinghiamo e iniziamo una pomiciata estenuante, mentre infilavo le mani nei pertugi del vestitino apprezzando la generosità di madre natura... ci stiamo baciando a occhi chiusi quando a un certo punto percepisco delle persone vicino a noi... Apro gli occhi e vedo con stupore una coppia che ci sorride, misto fra l'imbarazzo, lo stupore e il piacere; non era la coppia che avevamo puntato noi, ma una bella coppia sulla quarantina, lui elegante e dall'aria affabile, lei molto sexy e biricchina. Ci guardavano con lo sguardo interrogativo per la serie... possiamo?
Lei non poteva vederli perchè era girata e stava baciando me, ma decido di prendere la palla al balzo e faccio un cenno con il capo ai nostri due nuovi amici e li invito a unirsi, così in men che non si dica eravamo in tre su di lei e ne cercavamo i seni, il corpo... praticamenete la stavamo spogliando ancora prima di entrare in privè.
Non potevamo continuare oltre, cosi abbandoniamo la stanza e ci fiondiamo nel primo letto libero e si aprono le danze.
Le due ragazze a pelle si sono piaciute, così mentre io e l'altro uomo le stiamo spogliando continuano a baciarsi strofinandosi i seni l'una con l'altra. In sè vedere due donne amarsi non mi smuove troppo, però stare in mezzo a quattro seni... wow...Lui nel frattempo si era assentato un attimo, cosi continuiamo a dedicarsi a Silvia, la lei della nuova coppia, attaccati ciascuno a un seno iniziamo a esplorarne il corpo, scoprendo una pelle magnificamente morbida e delicata, due bellissimi seni... cavolo due quarte... ma che morbide e consistenti allo stesso tempo... e sorpresina il piercing proprio sulle labbra... non lo avevamo mai provato.
Quando Luca è tornato, l'ho lasciato fare un pò con le due ragazze e sono rimasto in disparte, iniziando ad accarezzarle e masturbarle, finchè in modo del tutto naturale ci siamo scambiati, lei con Luca ed io con Silvia.
Sembrava di stare sul set di un film porno, una grande complicità sia fra le due nuove coppie che a quattro, per non parlare della teatralità di Silvia, una vera godereccia che urlava di piacere e continuava ad incitarmi, quasi stupita di quanto fossimo porcelli e fantasiosi nel farla godere.... Alla fine siamo venuti tutti e una volta sfiniti ci siamo presentati.
Abbiamo concluso la serata al bar insieme a loro, raccontandoci le reciproche esperienze, paure, brutte e piacevoli esperienze. Una stupenda quanto inaspettata serata.
10993
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12 years ago
CpNinfea,
28/37
Last visit: 7 years ago
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una serata diversa...in tre.
Si trattava veramente di un sabato qualunque,una serata che si preannunciava frizzante,ma nulla era stato deciso...il mio Lui aveva gia' deciso tutto per me,il mio abbigliamento nero tremendamente sexy,rigorosamente tacco altissimo,e i miei lunghissimi capelli biondi raccolti in una coda di cavallo.L'appuntamento era a casa sua,apro la porta di casa e mi trovo davanti l'altro Lui,il suo migliore amico,con il quale gia' in passato mi ero fatta vedere dal buco di una serratura...un caffe',qualche chiacchiera e decidiamo per iniziare la serata noi tre..tutto perfetto.Un paio di drink nel locale alla moda della nostra citta',iniziamo tutti noi ad entrare in sintonia,osserviamo le scarpe e l'abbigliamento delle persone che ci circondavano,facendo apprezzamenti maliziosi...i pensieri e le fantasie erotiche galoppavano veloci nella nostra testa,e a quel punto il mio Lui decide di portarci in un posto dove potevamo essere guardati mentre tutto quello che ci frullava nella testa poteva diventare reale...Ero la loro regina quella sera e io volevo donarmi a loro come mai avevo fatto,siamo entrati in un locale:luci soffuse,immagini maliziose e di classe sulle pareti,candele,tendaggi di broccato alle pareti,i nostri sensi erano amplificati dall'alcool e dalla grande carica erotica che sprigionavamo tutti noi..poi...una grande stanza semibuia,un letto rotondo,un grande specchio alla parete,io nuda che mi dimenavo in mezzo a loro due,guardavo i loro visi eccitati e in preda alla sensualita' piu' profonda e intensa..mai sazia di piacere,ho capito per la prima volta cosa volesse dire essere amata e penetrata contemporaneamente da due uomini...splendido vedere le facce di chi avrebbe dato chissa' cosa per essere al posto di uno dei miei cavalieri di questa serata tanto erotica...
7780
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14 years ago
AdamDTS,
32
Last visit: 7 hours ago
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PICCOLI GIOCHI PROIBITI
Cammino, guardo le lente falcate delle mie gambe.
Quanto mi piacciono le mie gambe.
Scelgo attentamente ogni mattino, nel sacro rituale dell’inizio giornata, dopo la colazione che mi carica di energia, l’abito che deve essere rigorosamente corto, le calze che devono dire “sfilatemi, sfilatemi, siamo l’ingresso al Paradiso proibito” e le scarpe, che devono sorreggere tutto il mio sex appeal.
E mentre guardo tutto questo, il sorriso mi sfiora, l’eccitazione mi prende, pregustando in anticipo il desiderio di sapere cosa mi accadrà in questa bellissima giornata.
I raggi del sole mi baciano il viso, scaldano la mia pelle, arrossata dal calore che penetra il mio corpo, la testa è ovattata dalla musica, che mi invade dalle cuffiette del mio MP3, ma i pensieri non si discostano da quanto è accaduto nella giornata di lunedì.
Sono una piacente cinquantenne, felicemente sposata ad un uomo, Fabio, che sa come rendermi appagata e felice.
Felice dell’appagamento o appagata dalla felicità.
Poco importa.
Condivide il mio piacevole segreto, il mio compiacente piccolo gioco proibito.
Mi piace scopare, adoro scopare, vivo per scopare.
Ed a Fabio, piace ancor di più, vedermelo fare.
Si eccita nel vedere mentre scopo con altri uomini ed io sono intrigata da questa situazione.
Di comune accordo, a volte, organizziamo incontri: scambi di coppia, incontri con single o donne vogliose di nuove esperienze.
Alessio è stato uno di questi piacevoli incontri, che rivedo sempre volentieri.
Il nostro ultimo incontro è stato proprio lunedì.
Rammento ogni momento, come fosse ora.
Sono in ufficio, tento di concentrarmi nel lavoro che devo concludere entro la mattinata, niente da fare, il pensiero dell’appuntamento che avrei avuto in serata con Alessio prendeva il sopravvento.
Sono troppo eccitata, il mio corpo freme, sento già le sue mani intrufolarsi sotto la mia gonna, le dita infilarsi sotto al perizoma, sento la sua lingua che si muove nella mia vagina e mi morde il clitoride… e sono già bagnata, cosa che accade ogni qualvolta mi lascio trasportare dalle mie fantasie erotiche.
Le pulsazioni frenetiche che sento salirmi da sotto la minigonna, sembrano prendere vita.
La sua lingua è dappertutto, le sue mani si introducono furtivamente sapienti in ogni mio piccolo buco e sanno portare la mia pazienza al limite dell’ insopportabile.
Apro la bocca, chiudo gli occhi, per assaporare l’attimo… ansimo.
Mi blocco di colpo, recuperando il brusco sapore della realtà.
Sono in ufficio, devo lavorare.
Mi guardo attorno di sottecchi, chiedendomi se la mia collega e amica, si sia accorta, dello stato in cui mi trovo.
Sono sciolta nell’estasi, il mio “simpatico maritino” non mi scopa da una settimana, mi ha costretta ad una settimana di ”digiuno sessuale”, per prolungare le mie voglie.
Ma non ce n’era assolutamente bisogno.
Amo scopare… amo, idolatro scopare.
E non c’è bisogno di alcun “digiuno” per aumentare il mio desiderio.
Io sono un desiderio unico.
Sento piccole pulsazioni di smania trapassarmi la figa, la testa mi pulsa, devo respirare piano e ripetermi: “Stai calma… calma… stasera scoperai… ce la puoi fare…. Resisti… Ma accidenti, non ce la posso fare, ho troppa voglia”.
Ripenso ai mille giochi del passato, in cui Fabio, da perfetto regista, mi aveva portato allo stremo dello spasimo.
Anziché calmarmi, mi eccito ancor di più.
Mi alzo e vado in bagno.
Osservandomi allo specchio, mi spruzzo il viso con acqua fresca, gli occhi sono lucidi e vogliosi, le labbra turgide e lussuriose, ci passo la lingua umettandole.
“Datemi un cazzo e spaccherò il mondo”.
Rivedo lo stesso gesto, nel bagno di un ristorante, con lo stesso desiderio e la stessa esaltazione.
Quella volta Fabio, mi aveva fatta vestire con una gonna lunga, non ne ero molto felice, ma le autoreggenti e il perizoma estremamente sexy mi avevano convinta, ma mi aveva persuasa ancor di più il vibratore che mi aveva infilato in figa.
Camminavamo verso il ristorante abbracciati e complici, ridendo come bambini, con il nostro segreto fra le mie gambe.
Il bastardo, ogni tanto azionava il telecomando, obbligandomi a fermarmi, lampi e scintille attraversavano il mio corpo, rendendomi schiava della mia stessa bramosia.
L’orgasmo mi sfiorava, mi prendeva e mi lasciava affranta e anelante della prossima scarica che non sapevo quando sarebbe arrivata.
Il ristorante era elegante, le portate appetitose e il tavolo illuminato alla luce di una candela.
Mi sentivo una principessa.
La principessa sul… pisello… anzi sul vibratore.
Quando si avvicinava il cameriere, Fabio azionava il telecomando, mandandomi in estasi.
A fatica controllavo i mugolii di piacere.
Era un orgasmo dopo l’altro.
Il cameriere mi osservava pensieroso e preoccupato, non comprendendo cosa ci fosse di anomalo nella nostra cena.
Era un bel ragazzo, muscoloso, alto e moro ed io di rimando lo guardavo, vedendo solo il suo cazzo sotto ai pantaloni ed immaginandolo dentro di me insieme al dildo.
Mi riprendo.
Mi sento una porca, una magnifica porca, felice di vivere e di scopare.
Sento il clitoride scoppiarmi nello slip.
“Se entra qualcuno nel bagno, gli salto addosso e me lo scopo, chiunque esso sia…” – lo dico sottovoce, magari qualcuno ode e viene in soccorso…
La mano corre veloce, ma il rumore della porta che si apre, mi blocca.
Chiudo le palpebre e alzo i bulbi oculari al cielo.
“Cazzo, Dio c’è… e mi ascolta…”
“Che succede?”
La voce della mia collega mi riporta alla realtà.
“Nulla… perché?”
“Sei paonazza… stai male?”
“Beh… in realtà non mi sento benissimo…”
“Non è che hai la febbre?”
Lei insiste, come posso spiegarle… è così pudica.
“Può essere…”.
“Sono febbricitante! La voglia di scopare è così tanta, che devo averne sessantanove di gradi… di febbre.”
Penso.
Le sorrido, scuoto la testa in silenzio, non so cosa dire, meglio tacere i pensieri che articolo sotto l’egida del sesso, per non incasinarmi ancora di più.
Finalmente si avvicina l’ora di tornare a casa, il mio appuntamento mi aspetta.
Voglio essere sexy e stuzzicante, devo scegliere con cura l’abito e l’intimo, voglio che Alessio guardandolo pensi solamente a togliermelo.
Manca poco alla fine della giornata di lavoro, bussano alla porta, apro e mi blocco, di fronte a me c’è Alessio.
Sono piacevolmente sorpresa.
Ha voluto farmi una sorpresa, mi porterà a prendere un aperitivo in centro.
Dopo il primo attimo di stordimento, assaporo la gradita visita inattesa.
Sorrido e ringrazio mentalmente Fabio, di sicuro c’è il suo zampino.
Mi sorride e in pochi secondi tutte le mie difese crollano, la mia concentrazione mentale finisce a puttane.
Lo faccio entrare e lo guido verso la poltrona dove vorrei farlo sedere, ma il suo incedere, i glutei che si muovono sotto ai jeans stretti al punto giusto, le gambe lunghe dai muscoli torniti mi fanno cambiare idea.
“Si… vieni ti mostro io dov’è il bagno…”.
Mi guarda stranito, non comprende, poi vede il mio sguardo e afferra tutto.
Mi segue.
Lo accompagno in bagno, mi assicuro che nessuno ci guardi ed entro con lui.
Chiudo la porta alle spalle con un colpo secco e veloce, è uno sparo nella mi figa ormai fradicia di voglia e umori.
Sono preda dell’euforia, non saprei dire chi dei due si avvicina per primo, sono baci insaziabili e profondi, la lingua che cerca la gola e il piacere.
Le sue mani che guizzano da sopra la camicetta fin sotto, alla ricerca del reggiseno, che scostato lascia fra le sue mani i miei seni che hanno ormai i capezzoli duri ed eretti.
Le sue mani che stringono i miei glutei che gridano vendetta e richieste di proposte indecenti.
Il desiderio è impellente.
Mi siedo sul lavabo, sollevo una gamba, lascio ai suoi occhi il mio perizoma, prendo la sua testa e la spingo dolcemente fra la culla del mio sesso.
Solleva la gonna, insinua la sua lingua nel mio perizoma, inizia a succhiarmi con esso, me lo morde e me lo strappa, grido di piacere, mi esplode la figa, ma mi controllo, non voglio venire.
Si alza, allungo una mano e gli apro i pantaloni, sfioro il suo cazzo duro e voglioso e me lo infilo fra la figa bagnata che attente ansiosa di essere riempita.
Pochi colpi, voglio solo un aperitivo.
Sbrodolo di goduria, senza togliermi il cazzo dalla sua casetta, mi gira e mi appoggia al lavandino continuando la penetrazione alla pecorina… assaporo per pochi minuti… poi esce, me lo mette in bocca, lo lecco, lo gusto… ma basta… deve essere solo un aperitivo!
Freniamo, ci sistemiamo ed usciamo, eccitati e sconvolti da questi preliminari.
Non guardo in faccia nessuno mentre saluto ed esco con Alessio, lo so, lo sento, la mia faccia è un invito al sesso ed io non voglio (al momento) altre offerte.
Passeggiamo per il centro, beviamo l’aperitivo, questa volta quello vero, stuzzichini e Prosecco di ottima qualità.
Apro la porta di casa, Fabio mi aspetta eccitato e curioso.
Nel suo sguardo la curiosità, vorrebbe sapere cosa abbiamo fatto, ma sa attendere paziente, si accontenta di un resoconto veloce, poi verrà il suo turno e il suo appagamento sarà anche la sua soddisfazione.
Mi spoglio, mi serve una doccia, devo schiarirmi le idee, voglio architettare anch’io qualche gioco nuovo.
Sono sotto la doccia, Fabio entra con Alessio.
“Perché non fai la doccia con la Anny?”
La voce roca e profonda di Fabio, ha una leggera incrinatura, solo io vi leggo tutta l’eccitazione che gli altri non percepiscono.
Esce e lascia la porta aperta.
Alessio si spoglia ed entra con me nel box doccia.
I nostri corpi nudi si avvicinano, si strofinano uno con l’altro, la schiuma scivola, lo scroscio dell’acqua fa da colonna sonora.
Mi lascio trasportare da questo turbinio di sensazioni, stanno godendo tutti i miei sensi.
Il respiro si fa affannoso, sento il suo uccello, è talmente duro che sembra voglia esplodere, mi inginocchio, lo prendo in bocca, lo gusto avidamente, mi sento un’assetata nel deserto caldo e afoso.
Sono tutta un brivido di piacere e di esaltazione.
Mi alza, mi gira, mi prende dapprima lentamente, poi i nostri corpi iniziano a muoversi a ritmo sfrenato, lo sento ansimare, chiudo gli occhi e mi abbandono a questo piacere…
Il suo cazzo duro e imperioso vuole comandare.
Abbandona la culla alla ricerca dell’antro della strega e vi penetra.
Mi ritrovo appoggiata alla parete della doccia, urlante di piacere, i colpi possenti che cancellano ogni altro pensiero.
Strillo il mio piacere con enfasi.
“Non ti fermare… non ti fermare…”
Mentre inarco i lombi per accoglierlo tutto dentro di me, mi tocco il clitoride tumido e carnoso, raggiungo l’orgasmo mentre sento il suo primo fiotto inondare il mio corpo.
Mi giro e mi accuccio per ricevere sul mio seno e sul mio viso tutto il resto del suo sperma che mescolo come crema al sapone.
Continuo a masturbarmi, mentre lo assaporo nuovamente in bocca per l’ultimo bacio.
Vedo il riflesso di Fabio, mi osserva al buio, sotto al boxer vedo il suo uccello turgido.
Termino la doccia, facendomi insaponare e lavare.
Le mani penetrano, massaggiano e rimescolano i miei sensi, che attendono agitati il prossimo round.
Ci rivestiamo, ci attende un nuovo locale, dove la cena ci darà nuova vitalità.
Mio marito è alla guida, io e Alessio siamo seduti sul sedile posteriore.
Alessio mi tocca le gambe, raggiunge il bordo delle calze che si lega al reggicalze, mi sfiora la pelle nuda.
Accidenti… ansimo, la voglia è sempre lì, in attesa, mai sopita, vorace ed affamata.
Rispondo al richiamo, lo prendo per il colletto della camicia e lo avvicino a me, affondo la mia lingua fra le sue labbra, succhio con voluttà, esploro… pensando che voglio ancora e ancora… e ancora… essere l’oggetto del desiderio.
Sento la mano di Alessio che inizia a giocare con il mio clitoride… non ho messo il perizoma, ero in attesa… cazzo…. come sono bagnata.
Un acre odore di umore vaginale si diffonde per l’abitacolo dell’auto, Alessio continua il suo gioco infilando un dito nella mia passera, sempre più in profondità, mi sdraia leggermente, toglie il dito me lo infila in bocca, me lo muove mimando un pompino.
Aggiunge un altro dito, me li fa leccare, quando sono ben umidificati, mi penetra nuovamente, lentamente e velocemente… mi fa impazzire… toglie nuovamente, mi rimette in bocca le dita che succhio avidamente… ne aggiunge un altro… ricomincia il gioco.
Sento quattro dita dentro di me, io non riesco più a stare ferma, mi muovo come un bruco impazzito nella mela… appoggio la mia mano sul suo cazzo e mi muovo al ritmo della sua musica, mentre urlo il mio piacere.
Afferro la sua mano e la tengo ferma dentro di me, assaporo fino all’ultimo spasimo il mio godimento.
Nel silenzio irreale, disturbato solo dai respiri irregolari dei nostri corpi, si percepisce una carica sensuale che ognuno di noi tre vive a suo modo, così divisi e così vicini.
Mi calmo.
Raggiungiamo il ristorante, respiro con lentezza, conto fino a dieci, poi ancora fino a venti.
Apro la portiera dell’auto, le mie gambe scivolano fuori, le scarpe di camoscio rosso con il tacco a spillo attira l’attenzione di un passante che si ferma e mi guarda estasiato, con naturalezza, sollevo lievemente la minigonna, lasciando alla sua vista il bordo di pizzo delle autoreggenti e la mia passerina totalmente depilata.
Scorgo i suoi pantaloni lievitare.
Riabbasso la gonna.
La serata è appena iniziata… ma questa è un’altra storia.
Continuo a camminare, raggiungo l’ingesso dell’ufficio, respiro profondamente, stasera incontrerò un nuovo amico, me lo sono scelta io questa volta… e Fabio sarà lo spettatore passivo, di questo nuovo gioco…
P.S. : i nomi dei personaggi sono frutto della mia fantasia, un grazie a mio marito che gode nel vedermi godere e un grazie ad Alessio per le situazioni erotiche in cui mi ha trascinato.
8891
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12 years ago
fiona59,
38/37
Last visit: 7 years ago
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tre....
Sara era nervosa, tutto era stato organizzato per quel pomeriggio, non era stato facile combinare i suoi impegni e quelli di suo marito Carlo, sistemare i bambini, per dedicarsi in tutta tranquillità ai loro giochi erotici preferiti. Si era preparata mentalmente a quel pomeriggio con tale impegno che ora la tensione erotica l'aveva trasformata in un fascio di nervi ipersensibili e la telefonata di Riccardo con cui avvisava di un impegno imprevisto, era stata una doccia fredda che non aveva calmato le sue aspettative.Avevano conosciuto Riccardo in una chat e si erano incontrati tempo fa per conoscersi meglio. Ad entrambi aveva fatto una buona impressione ma quel primo incontro era servito a rompere il ghiaccio e poco più, non era riuscita a lasciarsi andare completamente, per questo avevano deciso di comune accordo di incontrarsi nuovamente, con più tempo e con la consapevolezza di poter osare maggiormente. Ora invece tutto sfumava prima ancora d'iniziare, le promesse di appagamento rimanevano disattese e lei se la stava prendendo con Carlo che al pari suo si aspettava di poter sperimentare nuove sensazioni, quel giorno. Questa riflessione, unita al fatto che ormai era praticamente pronta, (si era vestita in modo speciale per l'occasione), le fece accettare i tentativi di suo marito di placare il nervosismo e decise di accondiscendere alle proposte di lui. Si ritrovò così a lasciare che lui le togliesse parte dei vestiti, lasciandola con gli stivaletti di pelle nera col tacco e con una calzamaglia a rete acquistata in un sexy shop. I lunghi capelli sciolti la sfioravano attraverso le maglie della rete aumentando il suo desiderio e l'aria sulla pelle praticamente nuda le procurava un brivido che la percorreva seguendo le linee delle maglie stesse. Si sentiva pronta a scattare, aggredire il maschio per prendersi il piacere promesso, ma lui la fece sedere su una sedia di fronte alla sua, ma girata in modo da abbracciare lo schienale. "Cosa hai intenzione di farmi?" le chiese con la voce rotta dalla tensione erotica, ma lui per tutta risposta iniziò ad accarezzarle i capelli, a massaggiarle il collo. Ora le stava baciando la spalla nel punto in cui si unisce al collo ed i brividi che le procurava la fecero distrarre a sufficenza per allentare leggermente la pressione sui suoi sensi e per impedirle di capire in anticipo le sue intenzioni. A mala pena si accorse che aveva diviso i suoi capelli e li stava unendo in una treccia, impegnata com'era ad assaporare il languore che lentamente si stava sostituendo alla smania erotica di cui era preda fin dal mattino e che stava facedo inturgidire i suoi capezzoli. Sentiva il suo sesso scivolare sulla sedia bagnata dal suo montante piacere quando lui le chiese di mettere le mani dietro la schiena eseguì in preda alla voluttà crescente. Uno alla volta i suoi polsi vennero inglobati nella traccia dei suoi capelli, immobilizzandola in una carezza di seta. Poi lo sentì alzarsi dietro di lei e dopo pochi istanti sugli occhi le mise una benda, "lasciati andare, non resistere" le sussurò nell'orecchio. Ormai sentiva un pizzicore ai capezzoli, come se una corrente elettrica si sprigionasse da essi, per poi proseguire, giù fino al piccolo bottoncino nascosto fra le labbra umide, che già sembrava volesse esplodere. Sentì la bocca di lui percorrere la sua spalla, la sentì andare e venire dall'orecchio al collo all'inizio del braccio seguendo la scia di saliva lasciata dalla lingua, sentì il suo alito caldo quando la bocca di tanto in tanto prendeva possesso della sua pelle. Si stava divertendo a farla attendere, consapevole che lei ormai non poteva fare nulla se non attendere il momento in cui avrebbe liberato il suo piacere. Un brivido lungo la schiena la colse quando lui le disse "fidati" poco prima di metterle qualcosa nelle orecchie ........ tutto diventò silenzio, tranne il suo stesso respiro non poteva udire altro. Rimase in quello stato per un periodo che le parve interminabile, assillata da mille timori ma anche eccitata da quella situazione insolita di totale impotenza, privata dei due sensi primari, ma che la metteva nella condizione di potersi concentrare sulle sue sensazioni. Tutta la mente era assorbita da quello che la pelle le stava trasmettendo ed il fatto di non vedere nè sentire nulla intorno a lei le faceva sembrare le carezze di lui mille volte più sensuali, mille volte più eccitanti. Le mani di lui scesero dal collo, evitarono i seni che le sembrava stessero per scoppiare ed urlavano nella sua mente la voglia di essere stretti, giocarono con il suo ombelico procurandole una fitta di nervosismo per il solletico che le stava facendo, scesero lungo il monte di venere ma quando sembrava che sarebbero andate a placare la sua sete di piacere stimolando i punti che dopo anni di matrimonio ormai conosceva bene, si separarono e proseguirono lungo le cosce. Il respiro le si stava facendo affannoso, il battito accelerato del suo cuore le martellava assordante nella testa, ma una nuova scarica di adrenalina la colse quando sentì il freddo di una lama all'altezza della caviglia ... Cercò di concentrarsi ma prima che riuscisse a capire le sue intenzioni lui si fermò. Forse aveva avvertito un movimento allarmato del suo corpo, forse aveva colto il cambio di ritmo del suo respiro, così la prese dolcemente dalle braccia, la fece alzare e voltare e la abbracciò incollando le labbra alle sue. Lei si tranquillizzò, rispose al bacio tentando di forzare la lingua di lui per riuscire ad esplorargli l'interno della bocca, come per affermare il suo ruolo attivo nonostante la condizione di semi immobilità. Le mani di lui che premevano sulle spalle le fecero comprendere di sedersi e lei si ritrovò sulla sedia umida del suo stesso piacere. Provò a dirgli che lo voleva, ma la sua voce rimbombava diversa nella sua testa e non poteva sentire la risposta di lui. Sentì nuovamente qualcosa di freddo sulla gamba, stavolta poco sopra il polpaccio, ma prima di rendersene conto lui le aveva tagliato la tuta ed ora la stava tirando verso il basso. "Cosa crede di fare, se non mi toglie gli stivali ...." il pensiero le morì in testa nell'attimo stesso in cui lui le prese la caviglia e sollevandola gliela bloccò alla gamba della sedia proprio con la tuta che aveva diviso in due per la lunghezza. Fece lo stesso anche con l'altra gamba e lei si ritrovò seduta a gambe aperte e sollevate da terra ...... l'unica cosa che poteva fare era abbandonarsi allo schienale in attesa della prossima mossa di lui. Passò del tempo prima di sentire le sue mani che finalmente cingevano i suoi seni stropicciando un pò i capezzoli. Lo sentì avvicinarsi, cercare la sua bocca, scendere lungo il collo a succhiare i capezzoli, sostituendo le mani che erano impegnate a dividere il suo sesso, a penetrarlo con le dita mentre carezzava il clitoride ormai gonfio di piacere represso. Era ormai sull'onda di un orgasmo che ancora non esplodeva ma si ingrossava man mano che le dita di lui la frugavano mentre la bocca le succhiava un capezzolo e le mani le stringevano i seni alla base mentre le altre le stavano liberando le caviglie ............ ma quante mani erano? Non ebbe il tempo di rispondersi, era stata sollevata in piedi e le stavano facendo mettere un piede sulla sedia. In quella posizione era completamente aperta in precario equilibrio, in balia delle braccia che la sostenevano ma al tempo stesso la costringevano in quella posizione, incapace di opporsi ai membri che si stavano aprendo la strada in lei, ma finalmente appagata dal sentirsi piena nei suoi pertugi. Sentiva i due sessi che la stantuffavano con ritmi diversi, sentiva le mani dei due uomini che le stringevano i seni, le strizzavano ogni tanto i capezzoli accendendo una luce di dolore nel suo cervello che andava ad aumentare la sua eccitazione proprio quando sembrava che l'orgasmo fosse imminente, sentiva le loro mani che si insinuavano fra i corpi per stringere le chiappe da una parte e per stimolare ulteriormente, se non fosse già abbastanza, il clitoride ormai quasi anestetizzato dalla mole di stimoli dall'altra, sentiva le loro bocche, le loro lingue sulla pelle, avvertiva distintamente le sensazioni che le procuravano l'uno e l'altro nei due canali che alimentavano a dismisura l'onda del suo piacere, sentì il suo grido di piacere esplodergli nella mente, quando una lingua le si infilò in bocca e lei riconobbe i baffi di suo marito sulla pelle del viso, sentì i due maschi quasi contemporaneamente cambiare ritmo, farsi convulsi, perdere lo slancio come i corridori un attimo prima di tagliare il traguardo, sentì che le pulsazioni del suo corpo avevano avvolto e stimolato il loro orgasmo succhiando stimoli che avevano a loro volta causato il suo. Sentì le endorfine liberate dal piacere provato scaldargli il corpo e rinnovare il lanuore fra le cosce. Le fu tolto quello che le impediva di udire, fu sciolta la treccia e rimossa la benda e lei potè vedere i volti soddisfatti di suo marito Carlo e di Riccardo che la guardavano, divertiti dalla sua espressione sorpresa e lei capì che si erano accordati a sua insaputa per rubarle le redini del gioco. Li guardò, guardò i loro sessi ormai molli, guardò le loro espressioni trionfanti per averla giocata e sentì dentro di sè un moto di ribellione, per l'inganno subito ma anche per la situazione di momentanea indisponibilità dei maschi e con sguardo sensuale ma furioso minacciò "eh no, se credete che finisca qui, che mi basti, avete capito male, ora vi faccio vedere cosa intendo quando dico che voglio godermi un pomeriggio di sesso!
9027
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11 years ago
fiammifero,
55/51
Last visit: 4 years ago
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Serata calda - parte 1
Era ora di andare, Anna diede l'ultimo ritocco al trucco e raggiunse Marco alla macchina. Arrivarono sul luogo all'appuntamento, Cesare e Cristina erano già lì. Venendosi incontro si capiva che la serata, nonostante l'aria autunnale, sarebbe stata bollente, gli uomini infatti non fecero neanche in tempo a stringersi la mano che la loro attenzione venne attirata da Cristina e Anna che si stavano salutando con un profondo bacio carnale. "Cominciamo bene" disse Marco che con lo sguardo percorse le gambe delle ragazze dalle caviglie fino all'orlo delle minigonne, lasciando il resto della risalita all'immaginazione."Eh si, mi sa che ci aspetta parecchio divertimento stasera" ribattè CesareDopo un tempo interminabile le ragazze si staccarono e i 4 si incamminarono verso il ristorante.Appena entrati la maggior parte degli uomini si girò a guardare le due donzelle le quali parvero apprezzare, anzi cominciarono ad atteggiarsi e sfilarono per raggiungere Marco e Cesare che nel frattempo avevano occupato un tavolo in un angolo un po' appartato.Durante la cena gli argomenti erano svariati anche se alla fine tutto si perdeva in doppi sensi, battutine e sguardi dall'alto contenuto erotico.Arrivati al dolce Anna e Cristina andarono in bagno e gli uomini ne approfittarono per raffreddare un po' gli spiriti parlando del campionato.Dopo una decina di minuti le donne raggiunsero gli uomini mettendo in mostra sguardi maliziosi e risatine che nascondevano dei segreti, infatti appena seduta Cristina prese qualcosa dalla borsa e la mise nella mano di Cesare sussurrandogli nell'orecchio: "sono le mutandine di Anna" - "ve le siete scambiate come fanno i calciatori con la maglia?" - "mmm no...io non potevo darle le mie...non le ho messe". Cesare arrossato bevve un bicchiere di vino rosso tutto d'un fiato."ueilà pensavamo foste cadute nel buco" disse Marco ad Anna dopo le stampò un bacio sulle labbra e rimase interdetto "sai di..." - "di Cristina" finì la frase Anna"Che è successo in bagno?"- "Beh sai com'è..."-rispose lei fissando l'altra -"eravamo lì, una ritoccatina al trucco, poi ci siamo guardate, ci siamo avvicinate e poi..beh passare dalle labbra alle grandi labbra è un attimo, si è seduta sul tavolino ha allargato un po' le gambe facendomi notare che era senza mutande e io non ho resistito, ho cominciato a baciarle l'interno coscia, poi sono risalita su su su fino al suo frutto proibito, l'ho leccata fino a quando ha avuto un orgasmo" - "ah! e poi?" - "e poi dopo che è venuta ha ricambiato il piacere!" - "ehm" mentre Anna parlava Cristina, aveva preso la mano di Marco e se l'era portata sul ginocchio, trascinandola sempre più su fino a farla sparire sotto la minigonna. Nel frattempo Anna aveva allungato la mano portandola sul pacco di Cesare il quale parve apprezzare molto e favorì l'azione abbassando la lampo e lasciando il suo membro libero di tuffarsi nel palmo della ragazza.La mano di Marco era ormai arrivata nell'antro del piacere di Cristina, cominciò a massaggiarla con delicatezza, infilò il dito che sprofondò senza difficoltà grazie agli abbondanti umori, non pago infilò anche il secondo dito e cominciò a ruotare lentamente, lei ebbe un sussulto di piacere e si morse il labbro per non lasciarsi sfuggire un gridolino. Guardandola negli occhi Marco sfilò le dita e se le portò alla bocca per gustare il suo sapore, poi si rivolse a Cesare il qualche stava ricevendo una bella sega sotto il tavolo, e dopo un cenno di intesa chiese il conto.Si ricomposero, pagarono e uscirono ognuno a braccetto con il partner dell'altro, inutile dire che le mani degli uomini si muovevano sul culo delle ragazze, sia sopra sia sotto la gonna, attirando gli sguardi curiosi dei passanti. Arrivati alle macchine sia Cristina che Anna decisero di prendere in mano la situazione, o meglio, non era la situazione, e a dirla tutta non era in mano...ma in bocca.Entrambe cominciarono a succhiare avidamente, scambiandosi spesso di posizione. Leccavano bene tutta l'asta per poi prenderla in bocca e farla sparire completamente nella loro gola mentre con le mani accarezzavano le palle, la situazione era estremamente eccitante, i due uomini in piedi con la schiena appoggiata all'auto ogni tanto si scambiavano degli sguardi carichi di soddisfazione, mentre le loro donne accucciate davanti a loro lì portavano in paradiso con la bocca. "sto per venire!" esclamò Marco ma Cristina non pareva avere intenzione di fermarsi, andò avanti fino a che lui non le esplose in bocca riempiendola del suo succo caldo, continuò ancora finchè non bevve anche l'ultima goccia, la stessa cosa accadde subito dopo a all'altra coppia ma quando lui esplose Anna tenne tutto sulla lingua, si staccò, aprì le labbra per mostrare a Cesare la bocca piena del suo sperma, dopodichè mandò giù."Adesso è il nostro turno"- disse Marco - "però è meglio spostarci a casa". Salirono in macchina, gli uomini davanti e le donne dietro..che per ingannare l'attesa del viaggio iniziarono a limonare per scambiarsi i sapori dei rispettivi partners, ma si sa, in certe situazioni le mani non possono stare ferme così....CONTINUA..
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blueyes5,
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Serata calda - parte 3
...segue...I 4 erano a tavola e avevano appena finito di mangiare dei panini, naturalmente non avevano perso tempo a rivestirsi, quindi se ne stavano lì seduti completamente nudi, Cristina si alzò con i piatti e lì andò a posare nel lavandino. Cesare seguendola con lo sguardo, non resistette e la raggiunse abbracciandola da dietro e cominciando a baciarla sul collo. Anche gli altri due iniziarono a stuzzicarsi con baci e toccatine. A un certo punto Marco andò da Cristina la prese per la mano e la trascinò via da Cesare dicendo a lui di seguirli, passando di fianco ad Anna prese la mano anche di lei e portò entrambe in camera da letto, le fece sedere una di fronte all'altra sui due lati del letto e poi ordinò di cominciare a masturbarsi guardandosi tra di loro. Lui e Cesare si piazzarono ognuno dietro la rispettiva partner e iniziarono ad accarezzarsi i membri.Quando vide le donne sufficientemente umide Marco disse all'altro uomo di prendere Anna per le gambe e tirarla verso Cristina, lo stesso fece lui, in questo modo avvicinarono le ragazze incrociando le gambe e portando a contatto le due passere, dopodichè fecero sdraiare entrambe con la testa che sporgeva fuori dal bordo del letto, la posizione ideale per un bel pompino rovesciato, in un attimo infatti i due cazzi si infilarono ognuno nella bocca della rispettiva compagna. I due uomini si godevano lo spettacolo di quelle dee spingendo i loro membri in profondità, la posizione permetteva di vedere i rigonfiamenti nelle gole delle donne e questo lì eccitava molto. Anna e Cristina a loro volta eccitate da quella sottomissione iniziarono a muoversi, strusciando le loro belle fighe bagnate, l'eccitazione e il piacere crescevano e i loro corpi acceleravano, sembravano due anguille impazzite. L'orgasmo le sorprese contemporaneamente, dovettero smettere di succhiare per riprendersi.I maschi però non sembravano apprezzare l'idea di fermarsi proprio in quel momento, Marco rovesciò Anna e la mise a pecorina penetrandola da subito con foga, Cesare invece fece girare la su donna di 180 gradi le prese le gambe, se le mise sulle spalle e iniziò a scoparla con determinazione. In quella posizione le teste delle ragazze si trovavano una sopra l'altra, così ne approfittarono per scambiarsi lunghi baci carnali mentre i loro uomini continuavano a trombarle.Marco si infilò un dito in bocca e poi cominciò a passarlo sul buchino massaggiandolo e lubrificandolo, in poco tempo Anna si ritrovò con due dita nel culo..."uhm si che bello, godo..." ansimava la ragazza, dall'altra parte nel frattempo Cesare aveva messo anche Cristina a pecora e la stava scopando così forte che le palle gli sbattevano contro il clitoride, alternava poi colpi di cazzo a pacche sul culo dicendole: "ti piace così vero? fammi sentire quanto ti piace" "oh si...più forte spingi più forte".Marco intanto aveva preparato per bene il culo di Anna, sfilò il membro dalla figa e lo appoggiò al buchino spingendo piano piano, la ragazza era così eccitata che non ci fu molta resistenza e il cazzo in un attimo fu dentro fino alle palle "si dai, così, sfondami tutta". Dopo un po' le posizioni si invertirono, Anna salì sopra di lui dandogli le spalle, si impalò e cominciò la cavalcata.Anche Cesare sentendo un po' di stanchezza decise di sdraiarsi e lasciò che fosse la bocca di Cristina a proseguire il gioco, la ragazza alternava grandi succhiate profonde a seghe spettacolari durante le quali volgeva lo sguardo per vedere cosa faceva l'altra coppia, la visione di Anna che saliva e scendeva facendo sparire quel palo di carne la eccitò ancora di più, non resistette, si posizionò davanti all'amica, la spinse facendola adagiare con la schiena sul corpo di M e mentre lui continuava a incularla lei cominciò a leccarle il clitoride.Cesare si godette per qualche istante quello spettacolo, poi si alzò in piedi sul letto, si piazzò sopra Anna e dopo essersi chinato a darle un bacio con la lingua, le piazzò in bocca il suo uccello."Dai facciamola impazzire, sfondiamola tutta, in fondo è questo che vuole, vero tesoro?"disse Marco "si voglio essere completamente aperta" rispose Anna in preda agli spasmi dell'ennesimo orgasmo. Cesare incrociando lo sguardo del ragazzo intuì subito i suoi pensieri, si portò ai piedi dell'amica, fece spostare Cristina, la quale diede un paio di leccate alla cappella del suo uomo e poi lo aiutò a puntare il cazzo sulla figa dell'amica.Pian piano riusci ad infilarsi, attraverso la carne riusciva a sentire il cazzo di Marco che si muoveva nell'altro buco e dopo un po' di impaccio iniziale i due uomini riuscirono a prendere i tempi giusti e a muoversi sincronizzati. La situazione era all'eccitamento estremo, Anna riempita di cazzo fin nelle viscere scoppiò subito in un violento e prolungato orgasmo che quasi la fece svenire dal piacere, anche Cristina che incantata dallo spettacolo offerto dai tre aveva iniziato a masturbarsi furiosamente raggiunse in fretta un orgasmo.Non passò molto che pure i due ragazzi esplosero inondando tutti i buchi della ragazza di sperma. "ah sto per morire" disse Anna mentre gli altri si sfilavano dal suo corpo. La giovane si distese completamente devastata dalle penetrazioni e dagli orgasmi, dai suoi buchi colavano i liquidi che l'avevano riempita.Anche Marco e Cesare si accasciarono sul letto sotto lo sguardo malizioso e furbetto di Cristina che li rimproverò:"non sarete mica stanchi? Ora arriva il mio turno!".Così detto allungò le mani e afferrò con ognuna un uccello, massaggiandoli per farli tornare duri. Lì fece sdraiare in modo che i due membri fossero molto vicini, praticamente a contatto, dopodichè ci si fiondò con la bocca passando la lingua da uno all'altro e infilandoli in bocca insieme. Non ci volle molto perchè entrambi tornassero al loro iniziale vigore.La ragazza lì voleva entrambi, salì in groppa a Cesare facendo scivolare il cazzo nella sua passera, quando fu tutto dentro si chinò verso il membro di Marco e lo prese in bocca, mentre succhiava faceva oscillare il bacino, provocare piacere a due uomini contemporaneamente la mandava in estasi. Decise che era giunto anche per lei il momento di penetrata in tutti i buchi così chiese a Marco di incularla. I ragazzo approcciò con lentezza e delicatezza, ma lei desiderava essere riempita quindi anche questa volta la penetrazione fu facile. "oh si, mi sento piena" i tre cominciarono a muoversi come una sola persona, Anna intanto lì osservava massaggiandosi le parti intime. Arrivò in fretta il primo nuovo orgasmo di Cristina che non si abbandonò ma continuò a incitare i due uomini, ne voleva ancora, ne voleva di più, dopo un po' cambiarono posizione, questa volta lei si girò facendosi impalare il culo dal cazzo di Cesare e accogliendo nella figa invece quello di Marco "ah...ah...ah" i versi della donna crescevano di intensità, sentiva che mancava poco ad esplodere. "si sto per venire, spingete spingete...siiii vengooo" l'orgasmo fu molto potente, la fece vibrare dalla testa ai piedi, i suoi buchi si strinsero in uno spasmo facendo venire gli uomini che non resistettero a quella ulteriore botta di piacere. Spremettero dentro di lei fino all'ultima goccia, poi si abbandonarono tutti stremati.Quando ritornarono in loro passarono un po' di tempo a chiaccherare e a commentare l'andamento della serata che venne poi conclusa con un rilassante bagno a 4 dove a turno in 3 lavavano il quarto.Si separarono con la promessa di rivedersi presto per sperimentare altri giochi e nuove esperienze.FINE.
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blueyes5,
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INCONTRO IN PALESTRA 2 PARTE
Dopo l’incontro con Gabry eravamo rimasti d’accordo che sarebbe venuta a cena insieme al suo uomo, Diego, il sabato sera a casa nostra, e finalmente siamo a sabato.Fin dal mattino una strana eccitazione si era impossessata di me, oltre all’eccitazione nell’immaginare la serata ero molto indaffarata a preparare in modo che gli ospiti si trovassero a loro agio. Gabry ci aveva avvisato che per loro, ma soprattutto per Diego era la prima esperienza di scambio, in effetti pur se molto presente nelle loro fantasie non aveva mai avuto esperienze, con Alberto ci eravamo messi d’accordo di far partire tutto in modo soft per poi vedere come si sarebbero comportati loro. Ormai era tutto pronto, avevo deciso che avremmo cenato all’interno per evitare sguardi indiscreti dei vicini, avevo preparato il tavolo in penombra illuminato da candele aromatiche, la cena era pronta per essere servita ed il vino in fresco. Nel pomeriggio avevo fatto un salto da estetista e parrucchiere adesso stavo aspettando Alberto, ero indecisa su cosa indossare, il suo consiglio mi sarebbe stato utile. Al suo arrivo Alberto mi guarda raggiante, non smette di farmi complimenti, continua ad adularmi dicendo che sono bellissima, insieme ci avviamo in camera e gli chiedo consiglio su cosa indossare, optiamo tutte e due per un completo pantaloni di seta nero con scollatura fino a ombelico, Alberto mi consiglia di lasciarlo aperto anche se ad ogni piccolo movimento il mio seno ben visibile, un paio di scarpe in vernice con tacco 10 completano il tutto, mi spoglio per cambiarmi e apro un cassetto per scegliere un perizoma, Alberto dietro di me, mi bacia sul collo e poi con le mani mi sfiora i capezzoli, un brivido mi percorre, da stamane che sono eccitata, sorridendo lo prego di smettere, lui insiste facendomi sentire la sua eccitazione, poi sento che mi passa qualcosa attraverso il collo, resto sorpresa, mi sta allacciando al collo una catenina in oro bianco con una perla come pendaglio, sono felicissima, mi giro verso di lui e lo abbraccio fortissimo dandogli un lungo bacio, mi fa arretrare e mi fa sdraiare sul letto, mi fissa estasiato ed in un attimo nudo anche lui, inizia a baciarmi tutta, appena arriva al mio sesso bastano pochi baci ed ho un primo orgasmo, lui continua a leccarmi per poi lentamente venirmi dentro, accavallo le gambe dietro la sua schiena in modo da sentirlo tutto dentro, continua a baciarmi sempre dicendomi che mi trova bellissima, sono come in estasi, ed ho un nuovo orgasmo, poi lui si sfila da me dicendomi che meglio rimandare a dopo. Andiamo in bagno a darci una pulita, lui fa una doccia veloce mentre io mi rinfresco e mi profumo, ma le sorprese non sono finite lui dalla sua giacca estrae un pacchetto e me lo porge, lo apro con molto curiosità e vengono fuori un paio di minuscoli slip bianchi a forma di farfalla, sono bellissimi, sto per indossarli ed Alberto mi raccomanda di controllare bene, a questo punto mi accorgo di un’altra perla agganciata allo slip, dalla parte interna, al mio sguardo interrogativo si mette a ridere prende lui in mano lo slip e me lo fa indossare delicatamente ed a questo punto capisco la funzione della perla. E’ attaccata in modo che una volta indossati gli slip resta a contatto con il clitoride ed a ogni piccolo movimento trasmette una piacevole sensazione, gli do ancora un bacio dicendogli che facendo cosi mi vizia troppo, lui mi osserva ancora con occhi raggianti e sorride, finiamo di vestirci e scendiamo, ormai manca poco ed i nostri ospiti dovrebbero arrivare. Sento squillare il campanello, vado in agitazione, Alberto mi dice di stare calma ed apre la porta, Gabry saluta sorridente, ha una minigonna rossa elasticizzata ed una camicia abbastanza aperta da far intravedere che non indossa reggiseno, dietro di lei un bellissimo ragazzo sui 30 anni abbronzatissimo con occhiali da vista che gli danno un aspetto di professorino, molto bello ed anche fisicamente molto ben messo, mi piace proprio, arrossisco un po’, Gabry da un veloce bacio sulle labbra ad Alberto e poi uno anche a me, approfitto anche io per dare un bacio sulle labbra a Diego, questo mi fa venire brividi, davvero molto bello, dopo i saluti di rito, io e Gabry facciamo una risata, ci siamo accorti che Alberto e Diego indossano tutte e due camicia bianca e pantaloni di lino blu, qualche battuta scherzosa serve a farci entrare in sintonia. Durante la cena veniamo a sapere che Diego in effetti deve la sua abbronzatura alla sua nazionalità, infatti lui un ingegnere cubano da una decina di anni in Italia, la cena prosegue in allegria, Gabry molto loquace mentre al contrario Diego abbastanza timido e parla di meno, Alberto spesso mi guarda e mi lancia dei sorrisetti, ha capito perfettamente che Diego mi piace molto, ed in effetti non vedo l’ora che succeda qualcosa, fosse per me gli salterei subito addosso. Finita la cena ci spostiamo in sala, vado a preparare il caff ed al mio ritorno trovo Gabry seduta sul divano accanto ad Alberto mentre Diego siede su una poltrona, lo guardo un po’ delusa, avrei voluto averlo vicino, con Alberto ci scambiamo uno sguardo e lui scoppia in una risata di cui solo noi due capiamo il motivo. A questo punto Alberto, sempre un vero tesoro, si alza va allo stereo e mette un disco di ritmi latino americani, poi rivolgendosi a Diego gli dice che io adoro ballare e che sarebbe giusto approfittarne. Guardo con grande gratitudine Alberto, mi avvicino a lui e gli do un bacio come ringraziamento, Diego sempre timido non fa nessun movimento, allora decido di dargli io una scossa, lo prendo per mano e lo invito a ballare con me.Appena iniziamo a ballare scopro gli effetti della perla, ad ogni contatto batte contro mio clitoride sprigionando piacevoli sensazioni, dopo un paio di balli sento anche l’eccitazione di Diego, lo guardo fisso negli occhi, lui arrossisce un po’ quasi a scusarsi, ma io gli faccio capire che gradisco molto stringendolo di più e strusciandomi contro il suo sesso, inizia un ballo un pò più lento ed allora le sue labbra si avvicinano al mio collo, sento il suo respiro sulla mia pelle, poi inizia a baciarmi sul collo facendomi rabbrividire dal piacere, scambio uno sguardo con Alberto e lui, con un cenno prestabilito, mi fa capire che siamo liberi di giocare come vogliamo, non aspetto più, mi avvento sulla bocca di Diego ed inizio a baciarlo, risponde al bacio, la sua lingua si intreccia con la mia, le sue mani iniziano a percorrere tutto il mio corpo, intanto Gabry ha slacciato i pantaloni ad Alberto ed ha iniziato a succhiarlo, lui mi guarda incitandomi a essere più intraprendente, sono eccitatissima mi sento bagnatissima mi stacco da Diego ed inizio a slacciargli la camicia, lui sposta le spalline ed il mio vestito cade a terra, tolgo le scarpe e mi libero del vestito, fa una carezza al mio sesso facendomi sentire di più la perla ed io ho un primo piccolo orgasmo, continuo a slacciare i pantaloni a Diego, anche lui resta in slip, resto quasi allibita, dal pacco che si nota con su slip deve essere molto dotato, non serve più ballare, gli sfilo gli slip e davanti ai miei occhi appare qualcosa di eccezionale, ha un cazzo più grande della media ma anche abbastanza lungo, lentamente lo afferro ed inizio ad accarezzarlo lo sento duro come il marmo lo avvicino alla mia bocca ed inizio a leccarlo mentre con una mano gioco con le sue palle, per essere più comoda lo faccio sedere su una sedia, inginocchiata davanti a lui continuo a succhiare, riempie tutta la mia bocca, poi lentamente mi rialzo e sto davanti a lui che lentamente mi sfila gli slip, sono un lago di umori, bastano poche carezze ed ho di nuovo un orgasmo, gli vado cavalcioni, mi attacco con le mani al suo collo ed iniziamo a baciarci, il suo cazzo struscia contro la mia figa regalandomi sensazioni bellissime, ma non mi basta, ho desiderio e voglia di averlo dentro di me. Alzo leggermente il bacino prendo il suo cazzo e lo indirizzo alla mia figa, anche se sono bagnatissima fa un pò fatica ad entrare, scendo lentamente e centimetro dopo centimetro entra tutto dentro di me, mi sento piena, una sensazione bellissima, inizio a cavalcarlo lo sento sbattere contro di me mentre lui adesso succhia i miei capezzoli, inizio a muovermi sempre più velocemente fino a che con un urlo non vengo con un orgasmo che mi sconquassa dentro, mi fermo solo un attimo e riprendo la mia cavalcata, voglio sentirlo venire dentro di me, inizio a baciarlo succhio la sua lingua e poi sento il caldo dei sui schizzi dentro di me mi stringe forte anche lui fino a che non ci fermiamo esausti. Mi giro verso Alberto e Gabry, sono nudi anche loro, Alberto seduto sul divano Gabry di schiena lentamente continua a farsi penetrare anche lei sembra vicina all’orgasmo, mi avvicino a loro ed inizio a baciare Alberto mi guarda e mi chiede se mi piaciuto al mio cenno affermativo ha una espressione felice mi sposto davanti a Gabry, lei mi attira per darmi un bacio, ed io inizio a toccargli il seno, basta poco ed anche lei gode stringendosi a me, ci fermiamo un attimo a prendere respiro, Diego torna su poltrona, siedo su bracciolo della poltrona ed accarezzo il suo petto, per un attimo vedo negli occhi di Alberto un misto di tristezza e gelosia, corro subito da lui lo abbraccio e lo bacio lui mi stringe forte mi prende in braccio e viene dentro di me, lo sento duro ed eccitato lo invito a godere dentro di me ma lui mi dice che lo farà dopo, restiamo per un po’ abbracciati, poi invitiamo Gabry e Diego a seguirci in camera da letto al piano superiore. Vado in bagno a lavarmi del seme di Diego, al ritorno Gabry a pecorina e mentre Alberto la pompa da dietro lei continua a succhiare Diego vado anche io sul letto e Diego mi invita a inginocchiarmi sulla sua faccia, inizia a leccarmi e l’eccitazione mi invade di nuovo, mi sporgo in modo di poter raggiungere Alberto e baciarlo e mentre lo faccio lui mi sussurra se voglio provare…. faccio una faccia strana e poi gli dico che sono d’accordo di provare. Diego sembra essere in pausa ha bisogno di recuperare, Alberto si stacca da Gabry e la invita a giocare con me, i due uomini ci lasciano soli sul letto aprono la finestra e si fumano una sigaretta, bisbigliano ma non riesco a capire cosa si dicono. Siamo abbracciate, soddisfatte ma non sazie, ci baciamo dolcemente scambiandoci carezze, ci osserviamo con un misto di desiderio e complicità, le nostre bocche continuano a cercarsi mentre le nostre mani esplorano i nostri corpi, dopo un po’ che giochiamo cosi, mi alzo dal letto prendo per mano Alberto dicendogli che voglio fare l’amore con lui, mi segue ed iniziamo ad amarci dolcemente gli chiedo se offeso con me ma lui mi tranquillizza, mi godo la sensazione di averlo dentro di me, assaporo i suoi baci e godo del suo movimento dentro di me, accanto a noi Gabry e Diego ci imitano, anche loro fanno l’amore, Alberto mi chiede se sono pronta, mi sento bagnatissima e desidero averli tutte e due dentro di me, gli dico di si, Alberto fa un cenno a Diego che ritornato eccitato al massimo si sposta da Gabry e di sdraia ai bordi del letto con piedi penzoloni, io gli vado sopra mi faccio penetrare e poi mi sporgo verso di lui, Alberto dietro inizia a leccarmi, Gabry ha capito tutto ed allora anche lei inizia a leccarmi, sento la sua lingua sul mio buco dietro mi bagna, mi dilata, infila un dito ed inizio a godere sento sempre di più il desiderio fino a che sono io a chiedere ad Alberto di venirmi dentro, si avvicina a me, sento il suo cazzo che spinge nel mio culo, avere quello di Diego dentro non facilita la cosa, lo sento entrare lentamente la cappella dentro, poi con un colpo secco dentro di me, urlo dal piacere riempiono ogni parte di me, una sensazione indescrivibile Diego resta immobile dentro me, mentre Alberto da dietro inizia a pomparmi sempre più forte, godo urlando, ma non finita mi sento impazzire dal piacere, Gabry si avvicina a me mi accarezza e mi bacia sul viso incitandomi a godere, gli orgasmi si susseguono uno dopo l’altro fino a quando sento contemporaneamente gi schizzi caldi di tutte e due ed in quel momento ho un orgasmo sconvolgente che mi lascia senza fiato, mi butto sul letto incapace di muovermi mentre Gabry continua a baciarmi e coccolarmi, siamo esausti, mentre loro si rilassano io faccio una doccia e poi ci ricomponiamo. Torniamo in soggiorno, loro recuperano i vestiti, dopo essersi rivestiti ci diamo appuntamento al prossimo sabato, Gabry dice che vuole anche lei provare la “doppia” ci salutiamo con un bacio, ma io stavolta non bacio Diego in bocca. Ci mettiamo a letto io appoggio la mia testa sul petto di Alberto ed accarezzo il suo ventre, mentre siamo cosi Alberto mi chiede come mai nei saluti non avevo dato il bacio in bocca a Diego, gli rispondo che ormai il sesso era finito e non era il caso, mi guarda con occhi lucidi e mia bacia, io aggiungo di non gasarsi troppo che il sabato dopo lo bacerò ancora, sorride e mi accarezza il seno, allungo una mano a toccargli il cazzo e lo sento che si sta svegliando, scendo verso il suo inguine lo prendo in bocca ed inizio a succhiare, lo sento svegliarsi, mi chiede se ho ancora voglia ed alla mia risposta affermativa lentamente viene sopra di me in ginocchio, mi guarda e dice che sono bellissima si avvicina e lentamente lo sento entrare dentro di me, restiamo immobili ed abbracciati stretti, sento il suo cazzo pulsare dentro di me, non servono movimenti, siamo come una cosa sola, la mia figa si contrae intorno al suo cazzo vorrei restare tutta la notte cosi, Alberto continua a baciarmi ed a parlarmi non abbiamo fretta di godere. La notte non finita.
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5 years ago
irene_alberto,
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LEZIONE DI BALLO
Finalmente Irene l’aveva avuta vinta, si era messa in testa che mi doveva insegnare a ballare e ci era riuscita, lei appassionata di ballo mi aveva convinto, per tutto l’inverno mi aveva portato a scuola di ballo, e dopo tante lezioni, a 45 anni di età, la mia goffaggine era sparita, lei diceva che ero diventato bravo, a me bastava soltanto potermi muovere in modo armonioso e farla contenta portandola ogni tanto a ballare. Fino ad adesso avevo ballato solo alla scuola questo primo week end di inizio giugno lei aveva organizzato la nostra uscita, mi aveva tenuto nascosto il luogo dove aveva prenotato, unica condizione che io gli avevo posto era che il vestito per quella serata lo avremmo scelto insieme ma la parola finale toccava a me. La boutique in cui l’avevo portata era una di quelle in cui lei faceva pochi acquisti poiché a suo parere i vestiti erano troppo sex e spinti e non adatti a serate di gala, stavolta però io volevo proprio quello un vestito elegante ma anche molto sex, dopo tante prove alla fine avevamo scelto un vestito color argento in seta una ampia scollatura davanti e schiena totalmente scoperta, logicamente da portare senza reggiseno, completava il lato sex un vistoso spacco che se non si restava attenti lasciava intravedere mutandine, con il vestito era compreso un minuscolo perizoma dello stesso colore e stoffa del vestito. Anche se lo considerava un po' troppo osè, Irene mi aveva accontentato, logicamente come ogni donna non si era accontentata di un solo vestito ed all’uscita della boutique eravamo colmi di pacchetti, per me eravamo andati sul classico, un paio di pantaloni blu che mi calzavano a pennello e la classica camicia bianca. Il giorno dopo appena sveglio vedo Irene già pronta mi invita a prepararmi dicendomi che voleva partire prima di pranzo e che avremmo pranzato per strada, faccio una doccia veloce ed un’altrettanta veloce colazione e partiamo, appena in circonvallazione mi fa subito prendere l’autostrada e mi dice di proseguire verso Venezia, ora avevo chiara la nostra destinazione, quando gli chiedo conferma lei ride negando sia Venezia la destinazione e dicendo che sarebbe stato un posto che lei conosceva bene poiché per anni ci aveva passato le vacanze estive. Arriviamo a destinazione nel tardo pomeriggio, dopo che ci siamo sistemati in camera, sistemato la nostra roba, mi avvicino ad Irene con l’intento di baciarla e portarla a letto per farci l’amore, lei mi blocca subito dicendomi di stare buono di farmi una passeggiata perché lei aveva appuntamento dal parrucchiere, di cattiva voglia acconsento e lei dopo avermi dato un bacio esce per il suo appuntamento, non sapendo come passare il tempo decido di fare una passeggiata sul lungomare in cerca di un buon ristorante per la sera. Passano un paio di ore e di Irene ancora nemmeno l’ombra, inizio ad essere impaziente, decido allora di scendere nella hall ad attenderla, passa quasi un’altra ora, ormai la mia pazienza è al limite, da innervosito divento incazzato anche perché non so nulla del programma della serata e non ho nemmeno prenotato ristorante, sono a smadonnare davanti all’entrata dell’hotel quando la vedo arrivare, più si avvicina più resto sbalordito, quando mi è davanti resto a bocca aperta, è stupenda, ha accorciato i suoi capelli biondi. Sta benissimo. Ma il lavoro perfetto lo ha fatto la truccatrice e stupenda mi avvicino ad abbracciarla e lei mi da un fuggevole bacio sulle labbra e poi prendendomi per mano mi porta di corsa verso la nostra camera, gli chiedo dove vuole andare a mangiare ma lei mi assicura che è tutto a posto e già prenotato, in un attimo è nuda davanti a me, e cerca il vestito da indossare, non resisto a vederla cosi bella gli sono addosso e lei sorridendo mi scaccia pregandomi di aver pazienza, si veste in un attimo aggiungendo qualche gioiello che la rende più affascinante. Come al solito appena arriviamo al ristorante tutti gli sguardi sono diretti al nostro Ferrari, stavolta per poco, appena Irene scende dall’auto i presenti spostano gli sguardi su di lei, gli uomini se la mangiano con gli occhi e mi guardano con molta invidia, facciamo l’ingresso al ristorante e ci portano al tavolo prenotato da Irene, la sala è enorme con in mezzo un grande spazio vuoto, dove presumo si ballerà, il nostro tavolo è in fondo al terrazzo su una piattaforma sul mare, praticamente ci affacciamo sul mare e lo abbiamo anche sotto, è una serata bellissima la nostra zona è illuminata solo dalle candele sul tavolo e dalla luna, devo dire che anche come posto è molto bello, si sente l’odore della salsedine ed il rumore delle onde che si infrangono nei pilastri della struttura, anche io continuo a mangiarmi con gli occhi Irene e lei mi promette che mi farà passare una notte indimenticabile. Quando iniziamo a mangiare una orchestra inizia a suonare ed i primi avventori nella pausa tra una portata e l’altra iniziano a ballare, noi decidiamo di mangiare con calma, prima del dolce Irene mi invita al primo ballo, e un languido e romantico swing, ci dondoliamo abbracciati Irene mi guarda sorridente i suoi occhi sprizzano felicità e mi elogia come ballerino, io sono in estasi a tenerla fra le braccia, e non solo io, basta poco ed ho una notevole erezione, temo che al ritorno al tavolo qualcuno se ne potrebbe accorgere, lo faccio presente a Irene che fa una risata ma ballando, essendo provetta ballerina mi porta in prossimità del nostro tavolo dove possiamo sedere tranquillamente. Passiamo la serata a ballare ed io sono sempre più eccitato, Irene è euforica, ha bevuto qualche bicchier in più e perde in parte i freni inibitori, non cerca più di stare attenta allo spacco del vestito, ne tantomeno al fatto che ogni tanto dalla scollatura fa capolino un capezzolo, io non ho fatto altro che strusciarmi contro di lei per tutta la serata facendogli sentire la mia erezione ed in un momento in cui siamo stati affacciati al balcone sul mare avendo potuto con la mia mano raggiungere la sua figa ho constatato che anche lei era eccitatissima. Ad un certo punto della serata un ballerino di latino americano, si avvicina a Irene e la invita a ballare, lei con mia meraviglia declina l’invito dicendogli che aveva già il ballerino per tutta la serata, approfitto per dargli un bacio e lei mi sussurra che stanotte vuole essere solo mia, sono al settimo cielo dalla gioia ed anche quando un signore sui 50 anni insieme a una ragazza molto bella anche se un po' volgarotta si avvicinano con l’intento di attaccare bottone li liquidiamo gentilmente ma in modo fermo, è chiaro che stasera non ci sarà spazio per trasgressioni e ci godremo la nostra serata. Verso mezzanotte chiedo ad Irene se ha voglia di rientrare, lei sorridendo mi risponde che è consapevole che la voglia è più mia che sua e che dovevo avere pazienza perché avevamo tutta la notte ed il giorno dopo davanti poi ad un certo momento mi prende per mano e mi invita a seguirla, imbocca una scaletta che scende sotto la piattaforma, dove c’è un altro spazio, molto più vicino al mare, con alcune poltrone e due sedie a dondolo, siamo al limite della piattaforma 10 centimetri sotto di noi c’è l’acqua il mare è calmissimo altrimenti credo che le onde sommergerebbero lo spazio, Irene si appoggia alla balaustra poi mi attira a se ed inizia a baciarmi, la sua lingua non mi da pace, bacia con una intensità maggiore del solito, in un momento di pausa lentamente allarga suo vestito e mette a nudo il suo seno è un chiaro invito a baciarlo io inizio ad accarezzarlo, sento i capezzoli inturgidirsi sotto le mia dita Irene sospirando piega il capo all’indietro lasciando scoperto il collo, io inizio a baciare e sfiorare con la lingua il suo collo per poi scendere lentamente fino a raggiungere il suo seno, succhio i suoi capezzoli e con le mani scendo a cercare la sua figa, il minuscolo perizoma è un ostacolo irrisorio, quando sto per inginocchiarmi per poter leccare la sua figa, Irene mi trattiene pregandomi di continuare il quel modo, l’accontento e lei allargando il vestito mette a nudo la sua figa, io continuo a baciare l sua bocca il suo collo il suo seno mentre lei lentamente apre la cerniera dei mie pantaloni ed afferra il mio cazzo, lo accarezza lo stringe e poi se lo struscia sulla figa, la mia cappella sente il suo clitoride sono sempre più eccitato ed invito Irene verso le poltrone, lei mi blocca li e non mi fa muovere continua a strusciarsi il mio cazzo su suo clitoride poi appoggia il suo piede alla ringhiera in questo modo resta con le gambe divaricate e poi aver indirizzato il mio cazzo alla sua figa mi chiede di prenderla in quel modo, anche lei e bagnata fradicia basta una leggera spinta e sotto tutto dentro di lei, mi stringe fortissimo e basta poco e gode con un orgasmo che la scuote tutta continuo a baciarla ed accarezzarla e lei mi chiede di godere anche io vuole sentirsi inondare del mio orgasmo, quando mi lascio andare e i primi schizzi arrivano dentro di lei ha di nuovo un altro orgasmo e si stringe forte a me uso il mio fazzoletto per aiutarla a pulirsi un po' ci sistemiamo e ci sediamo sulla dondolo a riprendere fiato. E’ a questo punto che seduti in un angolo della piattaforma notiamo il signore di prima con la ragazza giovane, lei è intenta a fargli un pompino, sicuramente hanno assistito al nostro amplesso ed adesso vogliono farci capire che sono disponibili anche ad altro, restiamo seduti sulla sdraio Irene abbracciata a me, e li osserviamo, adesso siamo noi a goderci lo spettacolo, l’uomo ci osserva con sguardo invitante ma noi restiamo immobili, poi cambia posizione va piegare la ragazza a pecorina gli alza la minuscola gonna mettendo in mostra un bellissimo culo, la ragazza è senza mutande e lui subito con un colpo secco gli è dentro, si sono posizionati in modo che noi possiamo vedere chiaramente, lui continua a guardare Irene voglioso, come a fargli capire che desidererebbe avere lei, mentre Irene resta impassibile, basta poco ed anche lui gode dentro la ragazza. Dopo che si sono sistemati, con la banalissima scusa di chiedere di accendere sigaretta s avvicinano a noi, la ragazza sposta subito una poltroncina e senza chiedere permesso si siedono davanti a noi quasi a contatto, Irene in un primo momento ha un moto di stizza, li sta quasi invitando ad allontanarsi, poi si calma, dopo le presentazioni si chiacchiera dl più e del meno Arturo e Franca hanno l’educazione ed il buon gusto di non fare nessun accenno agli amplessi consumati pubblicamente poco prima, e con il passare del tempo si rivelano 2 persone colte ed intelligenti anche ad Irene diventano simpatici e la sento più rilassata ed a suo agio, sono regolarmente sposati anche se noi avevamo pensato di no, vista la differenza di età, 20 anni ci confermano loro, Arturo è un piccolo industriale venuto su dal niente e Franca diciamo quadi che se la è cresciuta, ci invitano a pranzo per il giorno dopo a casa loroinvito che accettiamo, poi mentre Arturo che sicuramente ci ha visti arrivare inizia a chiedermi di parlargli del mio Ferrari, mentre noi discutiamo di auto, mi accorgo che Franca furtivamente ha messo una mano sula gambe di Irene che ha un leggero movimento, la guardo e lei mi fa cenno che è tutto a posto e si stringe di più a me, Franca accarezza la coscia nella sua lunghezza, Irene sempre stretta a me si sistema meglio sul dondolo divaricando leggermente le gambe, anche Arturo ha smesso di parlare ed assiste alla scena leggermente più staccato, adesso le carezze di Franca sono più decise con la scusa di dare un bacio bisbiglio all’orecchio di Irene se tutto ok, lei mi fa uno sguardo eloquente dicendo si con la testa, Franca si sposta leggermente in avanti ed affonda la sua bocca sulla figa di Irene ed inizia a leccarla, lei si stringe a me baciandomi ed inarcandoci in modo che Franca posso leccarla a fondo, mentre il suo respiro diventa più affannoso le sue mani armeggiano con mie pantaloni li sbottona raggiungendo il mio cazzo e tirandolo fuori, anche Franca accarezza il mio cazzo e quando Irene ha un primo orgasmo, sposta la sua bocca dalla sua figa al mio cazzo ed inizia a farmi un pompino, Arturo che fino a quel momento era stato in disparte si sposta mettendosi accanto a Franca ed allunga le mani per accarezzare il seno ad Irene, alla prima carezza, anche con mio stupore, Irene gli allontana la mano poi chiede a Franca di spostarsi ed essendo di nuovo il mio cazzo duro mi viene sopra infilandosi il mio cazzo dentro ed attaccandosi al mio collo ed iniziare a baciarmi si muove lentamente in modo dolce, Franca ed Arturo per un po' la accarezzano sulla schiena e sul culo poi anche loro iniziano a far l’amore fra di loro, Irene inizia a tempestarmi di baci tutto il volto e dopo un po' gode di nuovo avendo un orgasmo accompagnato da gridolini, io mi trattengo anche perché la notte sarà lunga e per adesso va bene cosi, pochi minuti dopo anche Arturo e Franca godono, ci sistemiamo sempre non parlando di sesso come se fosse un tabù e ci salutiamo dandoci appuntamento al giorno dopo, mentre rientriamo in hotel chiedo a Irene se ci fosse qualche problema con Arturo e lei mi risponde che non c’era nessun problema e che anzi era un tipo molto intrigante e sicuramente molto delicato e dolce come piaceva a lei, ma poi aggiungeva che quella notte voleva essere solo mia e fare l’amore solo con me, gli do un bacio ed abbracciati saliamo in camera. Appena arriviamo in camera, Irene si avvicina a me mi da un bacio e lentamente inizia a sbottonarmi camicia pregandomi di restare immobile, inizia ad accarezzarmi il torace poi a baciarlo mentre con le mani inizia a slacciarmi pantaloni, quando mi ha spogliato spostando leggermente le spalline fa cadere il suo vestito a terra e poi si sfila il minuscolo perizoma, siede al bordo del letto e mi attira verso di se, il mio cazzo duro è a pochi centimetri dalla sua bocca, lo prende in mano lo accarezza lo sfiora con le labbra, con una mano mi tocca le palle poi lentamente lo fa sparire nella sua bocca, inizia a succhiare come un bimbo succhia il capezzolo, il cazzo mi diventa duro come il marmo, tento di farla sdraiare ma lei mi prega di restare ancora in quella posizione, continua a succhiare ed accarezzare il mio cazzo, ci gioca in tutti i modi, faccio fatica a trattenermi, finalmente lentamente si sdraia, mi inginocchio ai piedi del letto gli faccio mettere le gambe sulle mie spalle ed inizio a leccarla, con la lingua disegno i contorni del suo inguine mentre con una mano le massaggio lentamente il monte di venere, mi avvicino al suo clitoride sfiorandolo e facendogli sentire solo il calore del mio alito, inarca la schiena offrendomi la sua figa ed allora lentamente inizio a leccarla, prendo in bocca il suo clitoride ed inizio a succhiarlo la sento rabbrividire di piacere, poi inizio a dargli lunghe leccate dal clitoride fino al buchetto dietro, le sue mani tengono bloccata la mia testa e quando sento le sue gambe che stringono imprigionandola capisco che sta per godere inizio a succhiare più forte fino a che la mia bocca non è inondata dai suoi umori, succhio fino all’ultima goccia poi mi alzo e lentamente affondo il mio cazzo dentro di lei che attorciglia le sue gambe intorno alla mia schiena tenendomi bloccato dentro di lei. Alterno colpi leggeri e cadenzati alternandole a nuove leccate di figa e culetto, poi quando è bagnata al punto giusto, gli faccio alzare di più le gambe punto il mio cazzo nel suo buchetto dietro e lentamente spingo fino a che sono tutto dentro, continuiamo a baciarmi i nostri respiri diventano sempre più affannosi e quando la sento di nuovo godere mi lascio andare anche io e libero il mio godimento dentro di lei, continuiamo a baciarci per un tempo indefinito e poi ci addormentiamo abbracciati. Il mattino dopo finita la colazione e dopo aver fatto passeggiata ci avviamo verso casa di Arturo e Franca, entriamo in una bella e moderna villa con un ampio e bello giardino, all’entrata un grande patio confina con una piscina altrettanto grande con accanto una vasca idromassaggio, Arturo e Franca ci accolgono in modo caloroso, dopo i saluti di rito Irene si avvicina al bordo della piscina seguita anche da noi, Franca gli chiede se ha desiderio di prendere il sole e fare il bagno che in quel caso gli avrebbe prestato un costume, Irene fissandola gli risponde che non ne ha bisogno e che noi siamo patiti del naturismo e senza aggiungere altro sfila il vestito e le mutandine e resta nuda accomodandosi su una sdraio, Arturo resta a bocca aperta, la fissa incantato mangiandosela con gli occhi, lei lo guarda e gli sorride, poi invita anche me a spogliarmi e sdraiarmi accanto a lei, chiedo ad Arturo se ci sono problemi se anche io mi metto nudo e lui deglutendo sempre con gli occhi puntato ad Irene mi invita a fare come se fossi a casa mia, mi spoglio anche io e mi stendo sulla sdraio accanto a Irene, Arturo e Franca si congedano un attimo dirigendosi verso casa e dicendoci che sarebbero arrivati a momenti. Quando restiamo soli fisso Irene con aria interrogativa, lei mi sorride dicendomi che il giorno prima voleva essere solo mia, ma che oggi se capitava occasione avrebbe gradito anche trasgredire, quando gli faccio notare che Arturo era dal giorno prima che se la mangiava con gli occhi lei mi dice che lo trova un bell’uomo, intelligente, colto e molto intrigante, aggiungendo anche che la sera prima aveva notato che era anche ben dotato, sorridiamo consapevoli che oggi a differenza della sera prima ci sarà un seguito con Arturo e Franca. Quando ritornano, anche loro, sono in parte nudi, Arturo ha un costume a pantaloncini, si nota un fisico asciutto e già abbronzato, mentre Franca in topless mette in mostra un bellissimo seno sodo e formoso, il culo lo avevamo ammirato la sera prima ed anche quello era molto bello. Irene li osserva poi si alza e sorridendo di avvicina ad Arturo dicendo che non poteva stare con pantaloncini e senza dargli nemmeno tempo di capire glieli fa scendere sfilandoglieli ed invitandolo a sedere davanti a noi, poi rivolta verso Franca invita anche lei a mettersi nuda, e quando toglie slip mette in mostra una bella figa depilata ma con un ciuffetto di peli all’altezza del monte di venere. Restiamo a chiacchierare del più e del meno, si nota dal loro leggero disagio che non sono abituati a stare nudi, per noi invece è una cosa naturale, Arturo va a prendere aperitivi mentre Franca sistema il tavolo per il pranzo a bordo piscina, Irene intanto ha avvicinato le sdraio ed adesso mi bacia ed inizia a strusciarsi, quando glielo chiedo mi conferma che Arturo è intrigante ed ha voglia di scoparselo, poi facendomi battuta mi dice che nemmeno a me andrà male poiché Franca è una gran bella figa. Quando arrivano gli aperitivi, Irene ha appoggiato la testa sul mio petto , iniziando a darmi bacetti, mentre con una mano sta giocando con il mio cazzo che intanto è diventato duro, Arturo siede e ci osserva un po’ impacciato, Irene continua a massaggiarmi il cazzo fissando Arturo, che memore del rifiuto della sera prima non osa avvicinarsi ne a prendere iniziativa, quando Irene inizia a farmi un pompino lui non riesce più a nascondere la sua erezione e dopo un po’ si tuffa in acqua ma non smette di guardarci, Irene si alza fa passare le gambe a cavallo della sdraio e rivolta verso la piscina lentamente si fa scivolare il cazzo dentro la figa, con una mano si tocca il clitoride e con l’altra si accarezza il seno sempre fissando Arturo che è sempre più impacciato ed eccitato, a questo punto Irene rompendo gli indugi chiama Arturo e lo invita ad avvicinarsi, in un primo tempo resta un po’ interdetto poi lei gli fa chiaramente cenno di avvicinarsi, quando esce dalla piscina, si nota chiaramente che il bagno non è servito a calmarlo, il suo cazzo svetta in piena erezione e bastano due passi per essere davanti a Irene che allunga una mano afferrandoglielo ed iniziando a segarlo, poi lo attira a se e lo prende in bocca ed inizia a succhiarlo, Arturo chiude gli occhi con una espressione estasiata poi allunga le mani ed inizia ad accarezzargli il seno, Franca ci osserva ma non si avvicina sento la figa di Irene bagnatissima, anche lei è molto eccitata inizia a muoversi più velocemente e raggiunge l’orgasmo, a quel punto anche Arturo eccitato al massimo gode in bocca a Irene che con mia sorpresa – visto che non lo gradisce molto - ingoia tutto nel frattempo anche Franca si è avvicinata abbraccia Irene e gli da un lungo bacio in bocca, sento gli umori di Irene scendere lungo il mio cazzo, ma mi trattengo dal venire e quando Irene si stacca da me è Franca che succhia i suoi umori dal mio cazzo facendomi un pompino, ma anche stavolta mi trattengo dal venire. Ci rilassiamo un po’ e poi pranziamo, stavolta parliamo sia della sera prima che di oggi ed Irene spiega ad Arturo perché aveva rifiutato il suo approccio la sera prima aggiungendo che al contrario oggi era giornata di trasgressione. Finiamo il pranzo con calma e dopo il caffè Irene in modo sorprendente – di solito non prende mai iniziativa – va dietro Arturo ancora seduto a tavola gli mette le mani sul petto ed inizia a baciarlo sul collo, io mi avvicino a Franca mi metto davanti a lei e la invito a succhiarmi il cazzo, dopo un po’ Irene prende Arturo per mano e si avvia verso l’interno della casa, anche io e Franca li seguiamo in camera da letto, Irene si sdraia sul letto ed invita Arturo a leccarla lui è raggiante, dopo sera prima mai avrebbe sperato di scopare Irene, inizia ad accarezzarla dai piedi lentamente sale con le mani lungo il suo corpo facendo seguire la sua lingua lungo le sue cosce fino a che non arriva alla figa, inizia a leccarla delicatamente e dolcemente come piace ad Irene che allarga le gambe offrendosi tutta ai suoi baci per poi invitarlo a prenderla, Arturo delicatamente affonda tutto dentro di lei ed inizia a pomparla aumentando la frequenza dei colpi, lei ha un primo orgasmo ma Arturo non si ferma fino a quando dopo l’ennesimo orgasmo anche lui gode dentro di lei, nel frattempo accanto a loro Franca mi aveva fatto sdraiare supino e mi era venuta sopra godendo anche lei, quando Arturo si stacca da Irene, Franca si alza la afferra dai piedi e la attira il fondo al letto, lei in piedi si piega a 90 gradi ed inizia a leccargli la figa ancora piena del godimento di Arturo ed invita me a prenderla a pecorina, inizio a sbatterla, mentre Irene si gode le sue leccate, poi mi stacco mi abbasso ed inizio a leccargli buchetto, Franca capisce mie intenzioni ed allarga di più le gambe, la bagno con la mia saliva mista ai suoi umori, e dopo avergli infilato il cazzo in figa per bagnarlo, lo sfilo e lo appoggio al suo buchetto, la sento che si contrae e mi prega di fare piano perché è la prima volta, do una spinta decisa e la mia cappella è dentro facendo urlare Franca, resto immobile un attimo e quando vedo che lei lecca con nuova foga Irene spingo con decisione fino a che non sono tutto dentro, Franca smette di leccare Irene anche perché sul suo volto le smorfie di dolore e di godimento si alternano, a questo punto Irene si gira e va sotto ed inizia a succhiare il clitoride a Franca che lentamente trasforma i lamenti di dolore in lamenti di godimento Arturo ne approfitta e si posizione fra le gambe si Irene ed inizia a leccarla per poi dopo un po’ quando torna di nuovo duro affondare il suo cazzo nella figa di Irene, la prima a godere è Franca seguita poi ad uno ad uno da tutti noi in un godimento totale, restiamo a letto a coccolarci, scherzosamente prendo in giro Irene dicendogli che era la prima volta che la vedevo così trasgressiva e piena di iniziativa, risponde allo scherzo dicendomi che visto che gli dicevo sempre che doveva essere più intraprendente e che una volta fatto avevo da ridire sarebbe stata ultima volta. Continuiamo a scherzare e visto il feeling che si è creato con Franca ed Arturo li invitiamo per un week end da noi visto che ci hanno svelato che per loro era stata la prima volta, anche se era da tanto che cercavano occasione, gli proponiamo un week end lungo in modo di avere la possibilità di fargli visitare anche qualche locale scambista e di aiutarli nel loro percorso, ci salutiamo con la promessa di rivederci a breve.
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irene_alberto,
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FESTA DI COMPLEANNO 1
Dopo che Alberto gli aveva organizzato la festa di compleanno a sorpresa, Irene si era ripromessa di ricambiare il pensiero gentile che aveva avuto per lei, conosceva benissimo le fantasie ed i desideri nascosti di Alberto, e si era ripromessa di fare in modo che anche la sorpresa per il compleanno di Alberto fosse davvero speciale. Quel giorno, come succedeva ogni tanto, aveva accompagnato in banca Alberto, da tempo il Direttore gli aveva assegnato una persona incaricata a seguire i loro investimenti, era una ragazza sui 30 anni, molto carina ed a detta di Alberto con un culo fantastico. Fin da subito Olga, cosi si chiamava la ragazza, aveva avuto mille attenzioni nei loro confronti, a volte assumendo un comportamento servile, forse causato dalla consistente entità del patrimonio di cui erano titolari, a volte Irene la trattava in modo freddo e distaccato perché era infastidita da come Olga faceva di tutto per mettersi in mostra e cercare di attirare l’attenzione di Alberto, era chiaro che cercava di circuirlo. Per questo motivo quel giorno gli era venuta in mente l’idea, allora aveva cercato di mettere da parte la sua freddezza e dimostrarsi amichevole nei confronti di Olga, che era rimasta sorpresa, in un momento in cui erano da sole, visto che Alberto era nell’ufficio del direttore. Irene si era dimostrata molto socievole ed amichevole nei confronti di Olga, gli aveva fatto dei complimenti sia per il lavoro che per abbigliamento, Olga ne era rimasta sorpresa e lusingata, ricambiando i complimenti ed aggiungendo anche che l’aveva sempre ammirata per la sua colasse bellezza ed eleganza. Irene aveva subito sfruttato l’occasione dicendogli che dovrebbero diventare amiche e qualche volta uscire insieme, ad Olga non sembrava vero ed aveva accolto con gioia l’invito di Irene ed era stato una vera gioia dargli il numero di telefono quando glielo aveva chiesto. Nei giorni che seguirono Irene trovava mille scuse per passare dalla banca e telefonare ad Olga, quel fine settimana l’aveva invitata a fare un giro di shopping nei negozi del centro, voleva cercare qualche occasione da sfruttare e decisa anche di cercare di crearla, poi aveva dato appuntamento ad Alberto per l’ora dell’aperitivo in modo di trovarsi tutte e 3 insieme con Olga fuori dal contesto lavorativo. Irene di proposito, per impressionarla, aveva portato Olga in boutique di famose griffe, quando provava qualche vestito chiedeva sempre la sua presenza con scusa di qualche consiglio, cercava di notare la sua espressione quando si spogliava, in una occasione aveva fatto provare un vestito anche a lei e con la scusa di aiutarla gli aveva appoggiato la mano sul seno, poi gli aveva fatto complimenti lamentandosi del suo e con scusa di sentire consistenza aveva preso la sua mano appoggiandosela sul seno, lei non aveva indugiato più del dovuto ma non era nemmeno arrossita. Quando si avvicinava l’orario dell’incontro con Aberto, Irene aveva fatto la sua scelta ma con stupore aveva fatto prendere un vestito anche a Olga dicendogli che era un regalo, lei era rimata molto sorpresa e felice e mentre si era avvicinata per dargli un abbraccio ed un bacio in senso di ringraziamento, Irene con mossa repentina aveva spostato il viso in modo che il bacio finisse sulle sue labbra mentre le sue mani si erano appoggiate sul seno di Olga che era arrossita un po'. L’euforia di Olga per il regalo ricevuto non era scemata nemmeno quando raggiunto Alberto avevano trascorso una oretta a chiacchierare di cose futili e non di lavoro, era ormai palese che Olga li ammirava e che Alberto non gli era indifferente, Irene dal canto suo era contenta da come procedevano le cose, ma doveva sbrigarsi la settimana dopo era il compleanno di Alberto e per quel giorno doveva essere certa di riuscire in quello che aveva in mente. Quel lunedì mattina Irene aveva in testa un piano che aveva elaborato ed aveva intenzione di metterlo in atto approfittando del fatto che Alberto sarebbe stato via tutto il giorno e sarebbe rientrato per cena, quindi adducendo una banale scusa su estratti conto bancari non chiari aveva telefonato al direttore chiedendo il favore, visto che lei non poteva, di mandare Olga da lei ed insieme controllarli, il Direttore non aveva fatto nessuna obiezione ed anzi si era offerto di avvertire Olga, ma Irene aveva declinato dicendo che chiamava lei per accordi sugli orari in cui vedersi, quindi la chiama:
Pronto? Ciao Olga, sono Irene ti disturbo?
Ciao Irene, non disturbi affatto è un piacere sentirti. Hai bisogno di qualcosa?
Volevo chiederti un piacere personale. Dovevo andare a fare ceretta ma estetista è via ho pensato che forse mi avresti potuta aiutare se non ti scoccia.
Figurati, non mi scoccia affatto, sono ben lieta di aiutarti, ma esco dall’ufficio alle 17
Tranquilla per quello, ho già chiamata Direttore con una scusa, gli ho detto che mi servivi per controllare degli estratti conto e lui ti ha concesso di venire da me nel pomeriggio.
Benissimo allora dimmi a che ora vuoi che ci troviamo ed arrivo.
Visto che non devi rientrare in ufficio che ne diresti di venire a pranzo? Sono sola Alberto è via.
Ottimo allora quando finisco vengo ho già indirizzo sarà facile arrivare. Ciao a dopo.
Un sorriso soddisfatto era comparso sul viso di Irene, adesso doveva organizzare per il pranzo, si sarebbe rivolta al catering, come al solito, intanto nella sua mente pensava di elaborare il piano che aveva in mente e che doveva mettere in atto all’arrivo di Olga. Irene era indecisa se apparecchiare sul patio o all’interno, poi aveva optato per intero, sul tavolo un piccolo cesto di fiori e due candele facevano da contorno ad una bottiglia di vino bianco ghiacciata il pranzo leggero, un misto carne e verdure, sarebbe arrivato tra poco, aveva tirato un po' le tende e messo musica di sottofondo, creando l’atmosfera di qualcosa di romantico. Fin dall’arrivo Olga era rimasta piacevolmente sorpresa della casa, durante il pranzo Irene aveva riempito più volte i bicchieri ed alla fine la bottiglia era finita, era di buon umore e la discussione riguardava la scusa inventata con il direttore, ridendo avevano concordato, in futuro, di usarla ancora per farsi un pomeriggio a crogiolarsi al sole a bordo piscina. Quando infine erano saliti al piano superiore per raggiungere il bagno attiguo la camera Irene aveva proposto a Olga di indossare un accappatoio per non sporcarsi ed essere più libera, lei aveva accettato ringraziando ma lo aveva indossato sopra slip e reggiseno che aveva tenuto, Irene al contrario sotto accappatoio era completamente nuda. Olga l’aveva aiutata in modo quasi professionale, anche se Irene ogni tanto faceva battute, ad un certo punto era perfino arrivata al punto di pensare che il piano sarebbe fallito, un barlume di speranza lo aveva avuto quando dopo aver finito la ceretta alle gambe gli aveva chiesto
Non so se te la senti ad aiutarmi anche a depilare il sesso. Ad Alberto piace, altrimenti rimando
Non c’è problema lo faccio anche io e so bene che è scomodo farlo da sole
Irene era ritornata fiduciosa, ed anche se durante la depilazione, pur sfiorandola non era andata oltre, alla fine quando gli aveva chiesto di spalmargli la crema antiarrossante uno spiraglio di speranza era ritornato. Quando le mani di Olga iniziano a spalmare la crema sul suo sesso Irene chiude gli occhi ed allarga leggermente le gambe, piano piano le carezze fanno effetto ed inizia ad eccitarsi, poi per facilitargli il compito alza i piedi appoggiandoli su letto e divarica le gambe assumendo quasi la posizione di una partoriente. Il massaggio continua mentre Irene finge di tenere gli occhi chiusi, ma di nascosto spia le espressioni di Olga ed ha la sensazione che anche il suo respiro è diventato affannoso, poi quando massaggiando inguine lei non può fare a meno di sfiorargli il clitoride ha un piccolo orgasmo che gli fa vibrare il corpo seguito da un leggero gemito di piacere. Olga ha un leggero rossore ed un lieve sorriso, a questo punto Irene apre gli occhi e gli propone di fare un idromassaggio insieme visto che la vasca e abbastanza ampia. Una volta nell’idromassaggio, sedute una accanto all’altra, Irene decide di giocarsi il tutto per tutto, è consapevole che se vuole fare regalo ad Alberto non deve indugiare e provare fino a che Olga è disponibile. Appoggia il capo al bordo della vasca poi nel mettersi orizzontale appoggiando i piedi dall’altro lato della vasca, per reggersi appoggia una mano sulla coscia di Olga che non toglie quando è in posizione orizzontale, Olga non fa nessun movimento nemmeno quando la mano incomincia ad accarezzare la sua coscia, allora insiste fino a che arriva al suo sesso, lei resta immobile e si lascia accarezzare, ha il respiro un po' affannoso ma non di scosta dalle carezze. Irene inarca il corpo fin quasi a essere totalmente in orizzontale, in questa posizione il suo sesso è fuori dall’acqua ben visibile, Olga lo osserva senza fare nulla, a questo punto Irene gioca l’ultima carta, prende per mano Olga ed attira la sua mano sul seno, poi la lascia e torna ad accarezzarla sulle cosce e sul sesso, la mano sul seno inizia a muoversi timidamente l’atmosfera si surriscalda ed a questo punto Irene spinge la mano di Olga sul suo sesso, poi si gira verso di lei, che la guarda in modo impacciato e gli sorride, ed a questo punto la mano inizia a muoversi ad accarezzarla ad allargare il sesso e poi introdurre prima un dito e poi due. Irene è molto eccitata sia per le carezze ma anche perché consapevole di aver raggiunto lo scopo prefissato, lascia la posizione orizzontale e si mette seduta accanto, stringendo le gambe e tenendo la mano di Olga dentro il suo sesso. Inizia anche lei a toccarla, adesso in piacere sale sempre di più, raggiunto lo scopo adesso c’è la voglia di raggiungere l’orgasmo, si stanno masturbando a vicenda e quando Irene avvicina le labbra alle sue, Olga non ha più freni ed inizia a baciarla, i loro corpi fremono, le lingue di cercano le mani non smettono di sollecitare i loro clitoridi fino a che con lunghi gemiti non godono insieme scambiandosi un lungo bacio. Quando escono della vasca si asciugano e si vestono senza dire nulla, poi quando scendono vista ormai l’ora è Irene a dirgli
Tesoro forse è meglio che tu vada prima che arrivi Alberto.
Non vuoi che ci veda insieme? Temi possa capire? Lui è geloso?
Geloso? No assolutamente anzi tutto il contrario. Ma dimmi una cosa a te Alberto piace?
E’ un bell’uomo distinto brillante, penso piaccia a molte, ma non temere non sono una rivale
Non temo nessuna rivale e fra noi non c’è gelosia, siamo una coppia aperta. Ma dimmi con sincerità se andresti a letto con Alberto. Sii sincera non avere nessun timore.
Beh penso che se me lo chiedesse non direi di no anzi. Ma tu non sei gelosa?
Sai voglio festeggiare il compleanno di Alberto, che sarà sabato, facendogli una sorpresa che gradirà molto, ma tu devi aiutarmi, devi essere mia complice e lui fino a sabato deve restare all’oscuro
Per me va benissimo, anche se oggi è stata prima volta è stato bellissimo mi è piaciuto molto.
Ok allora, fra un paio di giorni usciamo di nuovo insieme, senza dire nulla ad Alberto e poi sabato verrai anche tu a festeggiare con noi, dovrà essere una sorpresa per lui.
La settimana era passata veloce, le due donne avevano organizzato tutti i particolari del loro piano, Alberto era all’oscuro di tutto, non aveva nemmeno idea di come avrebbero festeggiato, Irene gli aveva solo detto che ci sarebbe stata una festicciola ma qualcosa di intimo senza tanta gente. Il sabato sera, Irene aveva insistito con Alberto, per farlo vestire in modo elegante, in smoking, anche lei dal canto suo aveva indossato un vestito da sera molto elegante e sex, a quel punto Alberto aveva maturato la certezza che sarebbero usciti. Irene di proposito lo aveva tenuto a lungo in camera e quando alla fine erano scesi c’era stata la prima sorpresa. La sala è illuminata in modo fioco solo da candele sparse in punti strategici, nell’ambiente si respira un profumo esotico causato da steli di incenso acceso, sul tavolo illuminato da due candele c’è una meravigliosa orchidea bianca con accanto il carrello con un cestello contenente una bottiglia di champagne, in sottofondo una musichetta arabeggiante crea un’atmosfera esotica. Appena seduti arriva una cameriera che veste un costume arabo fatto di soli veli, come quello che di solito indossano le ballerine di danza del ventre, sul volto ha una mascherina tipo burqa, che coprendoli viso lasciando libera solo la bocca, la rende irriconoscibile. Ha un corpo sinuoso il seno prorompente fatica a restare nascosto e quando si avvia verso la cucina Alberto non può fare a meno di ammirare un culo stupendo, parzialmente coperto dai veli, ha il volto sorridente, Irene è raggiante perché ha capito che ha molto gradito la sorpresa. la cena è composta da cibi esotici leggermente piccanti, tutti i cibi hanno un gusto particolare ma sono molto gustosi. Alla fine della cena Irene lo invita a sedere sul divano, dopo che l’odalisca gli ha portato da bere una bevanda ambrata ma dal gusto intenso. Lo prega di attendere 10 minuti mentre lei sale di nuovo in camera, passano più di 10 minuti ma quando Irene scende la sorpresa è grande, anche lei è vestita da odalisca in tutto simile alla cameriera che li ha serviti, l’unica eccezione, lei non indossa la mascherina. Dopo la cena, quando Irene fa partire una musica sensuale ed arabeggiante dalla cucina arriva anche la cameriera, tutte e due davanti ad Alberto iniziano a muoversi in modo sensuale, non è una danza del ventre, ma è ugualmente molto erotica, lui resta seduto ad ammirarle, è un vero piacere stare a guardarle. Ad un certo punto alternandosi iniziano a strapparsi i veli uno ad uno, ad ogni velo che cade si scopre parte del loro corpo, Alberto inizia a eccitarsi sempre di più fino al punto di sentire il desiderio di alzarsi e raggiungerle, ma viene stoppato da Irene che gli fa promettere che attenderà fino alla fine del balletto, a malincuore si accomoda di nuovo e rimane ad osservare. Esauriti i veli, rimanendo coperte solo da dei minuscoli perizomi, la loro danza sensuale non si ferma, lentamente, alternandosi, iniziano a mettere a nudo i loro seni, non si limitano solo a togliere il reggiseno ma indugiano molto a scambiarsi carezze, adesso Alberto è eccitatissimo, vorrebbe spogliarsi ma Irene con un eloquente sguardo gli fa capire che deve aspettare. Allo stesso modo procedono a sfilarsi i perizoma fino a che rimangono tutte e due nude, la musica non è finita, loro continuano a ballare continuando ad accarezzarsi a vicenda, sia il seno che il sesso, dalle loro espressioni è chiaro che anche loro sono molto eccitate, quando la musica sta per finire, si abbracciano dandosi un lungo bacio, Alberto può chiaramente vedere le loro lingue che si cercano e le loro mani che insistono ad accarezzare i loro sessi, è al culmine non resiste sta quasi per godere solo osservandole. Quando infine la musica finisce loro si avvicinano lo prendono per mano e si avviano verso la camera da letto, è una scena quasi surreale, loro due nude e lui in smoking, giunti in camera, si trova in mezzo a loro che lentamente iniziano a spogliarlo, scambia un lungo bacio con Irene che inizia a emettere gemiti di piacere, poi infine quando è nudo lo fanno stendere sul letto e loro si mettono ai suoi lati, Irene lo prega ancora di non muoversi. Iniziano tutte e due a baciarlo, le loro bocche e le loro lingue si intrecciano in un unico bacio mentre le loro mani accarezzano il suo petto. Quando poi le loro labbra iniziano a scendere lungo il suo corpo fino ad arrivare al suo sesso gli sembra quasi di esplodere, è uno sforzo immane quello che deve fare per non lasciarsi andare all’orgasmo, quando infine le loro bocche arrivano al suo sesso e sente le loro bocche che a turno lo baciano, leccano ed ingoiano fino alla radice non resiste più, ha un orgasmo che lo fa urlare di piacere, si sente succhiare ancora, avendo la sensazione che sarebbero in grado perfino di succhiargli l’anima, poi attira a se Irene dandogli un lungo bacio. Alberto resta sdraiato, con il sesso moscio, poi le donne iniziano a scambiarsi baci e carezze, i loro gemiti di piacere, piano piano, fanno rinvigorire il suo sesso, vedere due donne fare l’amore lo fa eccitare moltissimo. Quando mettendosi a 69 iniziano a baciare vicendevolmente i loro sessi la sua erezione è completa, si pone dietro Irene che per facilitargli la penetrazione si mette carponi, a 4 zampe, e scivola dentro di lei, ormai bagnatissima ed eccitata, la sua penetrazione e i baci e le leccate sul clitoride da parte dell’altra donna la fanno raggiungere subito l’orgasmo, ma nessuno si ferma, adesso Irene è eccitatissima e quando la cameriera gli offre il suo sesso lei inizia a baciarla e succhiarla fino a che non godono di nuovo tutte e due, Alberto trattiene il suo godimento, gode della situazione, adesso è lui, mentre le due donne giacciono spossate, che elargisce baci e carezze ad entrambe in attesa che si riprendano. Quando l’eccitazione arriva al culmine Irene invita Alberto a penetrare la cameriera, che ascoltato l’invito, affonda il suo viso fra le sue gambe iniziando a baciare il suo sesso, ed offrendosi per essere penetrata, Alberto non può fare a meno di ammirare quel culo favoloso che lo attrae tanto ma, come inizio la penetra nel sesso, provando un intenso piacere, inizia un movimento lento e costante, mentre Irene inizia di nuovo a gemere. La cameriera ha delle contrazioni vaginali che fanno capire al Alberto che sta per godere e quindi inizia con movimenti più intensi fino a che lei non gode, ma non si ferma, inumidisce il suo ano con gli umori del suo orgasmo poi punta il suo sesso al buchino anale, lei si inarca ancora di più facendogli capire che è pronta, e quando spingendo lui riesce ad entrare tutto lei inizia a gemere, la prima a godere di nuovo è Irene poi Alberto non resistendo più schizza tutto il suo godimento nell’ano della cameriera che con l’aiuto delle carezze di Irene gode a sua volta. Restano sazi e spossati sul letto, Alberto non smette di baciare e ringraziare Irene per la bellissima festa a sorpresa e poi chiede:
Adesso posso vedere il volto della stupenda sconosciuta?
Quando Olga toglie la mascherina, lui resta a bocca aperta, non si sarebbe mai aspettato che fosse lei, poi viene a sapere che l’artefice di tutto era stata Irene che a lungo l’aveva quasi corteggiata per poi, sapendo che a Olga non era indifferente lui, a convincerla ad essere complice di quella sorpresa. Olga afferma che per lei, sia con Irene che adesso tutte e tre, erano state le sue prime esperienze trasgressive che aveva avuto, le aveva trovate altamente erotiche e soddisfacenti e che gli sarebbe piaciuto ripeterle, ma solo con noi. Rimangono a lungo a chiacchierare fino a tardi, quando Olga sta per andare via è Irene a parlare:
Amore, visto che è la tua festa, e che tutto è stato eccezionale, questa volta voglio fare una eccezione, ma solo per questa volta. Se Olga gradisce stanotte potrà restare con noi, cosi domani possiamo continuare la festa.
Sono felicissima di restare con voi sia stanotte ed anche domani. Ho molto da imparare.
Grazie amore, sei un tesoro, se Olga è d’accordo, per domani potremmo organizzare per essere in numero pari, cosi il divertimento sarà maggiore.
Olga si era dichiarata disponibile, ed a questo punto Alberto con Irene avevano concordato su chi invitare il giorno dopo, ma questa è un’altra storia, che con calma racconterò.
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4 years ago
irene_alberto,
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Esibizionismo al Lago ....
Premetto che questo non e' un racconto di fantasia, ma e' tratto da un'avventura realmente accadutami qualche settimana fa.Ho iniziato a messaggiarmi con questa coppia, lei 40 anni e lui 47 anni. Erano alle primissime esperienze sui siti, infatti mi dicevano che loro amavano tantissimo l'esibizonismo fatto nella quotidianeita', soprattutto nelle uscite fuori porta..si ..lei amava mostrarsi e provocare altri uomini davanti al suo uomo, infatti mi raccontavano di uomni increduli nel vederla mentre si provava le scarpe senza intimo, in spiaggia con il costume leggermente spostato o, adirittura, al ristorante dove i camerieri godevano di una meravigliosa vista..con scollature vertiginoseche mettevano in mostra i confini delle aureole dei suoi capezzoli...Tutto cio' senza mai programmare nulla...Ormai pero',nelle loro fantasie, c'era anche l'idea di andare oltre... di avere qualche "contatto" fisico con un'altro uomo e, cosi', l'idea di contattare qualcuno su questi siti .Un giorno , una domenica pomeriggio, mi arriva un loro messaggio:" noi tra un po' andremo a Desenzano per far shopping e per bere qualcosa...lei vestita molto leggera...magari potrebbe essere l'occasione per ammirarla di presenza e per sfiorarla con tocchi quasi casuali" Quale migliorre occasione, pensai io, e, Cosi', ci demmo appuntamento ...ma non ci si doveva presentare, avrei dovuto seguirli e giocare inzialemnte solo con gli sguardi, rimanendo sempre in contatto via messaggio con lui...si, perche' voleva sapere "live" cosa pensassi degli atteggiamenti della moglie.Eccoli...sono loro seduti davanti ad una gelateria ..lei indossa scarpe con tacco alto, mini di jeans e un top molto largo e scollato....!Come d'accordo gli mando un messaggio, ho la conferma che sono l'oro...lei mi guarda e mi fa un sorriso e il marito mi scrive:" adesso guarda cosa fa Claudia"... come per magia', scavalla le gambe.....e voila..si mette in un modo da regalrmi la visione del suo perizoma bianco retato.... con evidente trasparenza...Io gli scrivo:" Niente di piu' paradisiaco"Lui risponde:" E questo e' solo l'inizio..."Si alzano si incamminano verso la piazza...io li seguo e vedo che entrano da Yamamaylui mi scrive:"entra e fai finta di povarti qualcosa.." cosi' faccio finta di scegliere qualcosa a caso e noto che lei entra in camerino, prendo al volo una canotta e mi dirigo anche io verso i camerini mettendomi in fila e rimanendo dietro il marito.Lei, molto spudoratamente, ha lasciato la tedndaun po' aperta e assisto al suo strip...si toglie tutto e rimane solo con quel perizoma, molto trasparente, che lascia...davvero poco all'imaginazione. Ecco.. adesso si prova un corpetto.. e noto che mentre lo fa si sfiora le tette..., il ventre..mettendo anche le dita dentro quel perizomino e giocandoco con il suo corpo con dei movimenti molto ma molto sensuali... ma purtroppo mi tocca entrare nell'latro camerino che nel frattempo si e' liberato.Esco per primo e nel passare vedo che lei ormai si e' rivestita, quindi metto giu' la canotta, che nenahce mi ero provato, ed esco dalnegozio decindendo di aspettarli fuori. Ariva cosi' un messaggio:" sono Claudia...prima in camerino mi sono "coccolata" solo per te.."Escono anche loro... vedo che lui sta scrivendo e mi arriva il messaggio: " andiamo a bere qualcosa...mi raccomando siediti di fronte a lei" e, cosi' , dopo che si sono accomodati, in un locale all'aperto, mi siedo anche io di fronte...fortuna vuole che siamo molto vicini. Eccola....lei comincia a muovere le gambe in tuti i modi facednomiammirare ancora quel perizoma...ma non solo...con un gesto quasi molto causale fa in modo che un capezzolo faccia capolino nella scolllatura, si... e' ben in vista... e devo dire che e'stato davvero eccitante vedere la faccia del cameriere, come dai loro racconti precedenti, che ha preso l'ordinazione....!Ormai i nostri sgaurdi divorano i nostri corpi, anche lei nota, e me lo scrisse, che dai miei jeans, molto stretti, si vedeva quanto la desiderassi... , l'eccitazione era alle stelle...Vedo che lei prende il telefono del marito e comincia a scrivere, arriva il messaggio: "adesso vado in bagno, con modo molto garbato seguimicosi' ci presentiamo...ma voglio che tu mi tolga gli slip perche' mio marito vuole annusarli per senire quanto sono eccitata". Si alza e va verso il bagno, io la seguo...siamo nell'antibagno..lei di frontelo specchio che si lava le mani cosi' le vado dietro,la stringo e le bacio sul collo...lei sospira... le giro un po' la testa cosi le nostre labbra vengono a contatto..si anche le ligue adesso... e le mie mani cominciano a percorrere il suo corpo, prima entrando all'interno della scollatura e poi lungo i fianchi... lei mi dice che ha tantisimavoglia di mema che li potrebbe essere pericoloso,potrebbe entrare qualcuno e cosi' .. mi inginocchio dietro di lei, le alzo la mini... le sfilo quel perizoma... al tatto bagnatisimo...consegnandolo a lei...ma non prima di aver affondato la mia bocca fra le sue natiche.....e sentendo con le labbra la sua voglia....!! Mi alzai,diede un bacioe mi disse che era stata la situazone piu' ecccitante ed intrigante mai vissuta......! Io Uscii dal bagno, pagai e andai, ma dopo un po' arrivo' il messaggio del marito che diceva:" grazie di avermela fattabagnare cosi'... il suo perizoma sapeva di sesso...Adesso Caludia ha voglia di te e non vede l'ora di proseguire cio' che avete inizato in quel bagno..ed io voglia di ammriarvi mentre la fai bagnare ancor di piu'"E' stato un incontro molto soft ma, credetemi , e' stata un "orgia olfalmica" che ha mandato in tilt i miei sensi..Adesso continuiamo a sentirci e prospettiamo un altro incontro altamente eccitante..ma con un finale ben diverso....e , magari, ve lo raccontero'.....!!!Marcoilary
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6 years ago
Marcoilary,
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il prof.
In attesa da anni di occupazione senza trovare niente decisi di tornare nei banchi da scuola. Iniziai a cercare un istituto che promuoveva corsi per adulti, mi ritrovai in una scuola professionale che dava la possibilità di avere un diploma con esami finali ad un prezzo ragionevole e anche un aiuto di sostegno per i le persone che potevano avere qualche difficoltà. Iniziammo la frequentazione di questi corsi e mi accorsi che avevo tantissime lacune un diverse materie iniziarono ad emergere con le prime verifiche. A quel punto chiesi un aiuto con dei docenti che potevano aiutarmi con delle lezioni private e una mattina mi recai a scuola e mi presentarono colui che mi avrebbe aiutato si chiama Giovanni origine calabresi si era trasferito per lavoro la prima volta che l'ho incontrato mi è sembrarono pò arrogante ma sicuro di sé, era poco più grande di me barba incolta ma curata di media altezza fisico sportivo. Iniziò a darmi ripetizione tra i banchi di scuola tra le varie ricreazioni ma non era abbastanza un giorno dopo avere parlato a Fabio,il mio compagno, chiesi a Giovanni se poteva venire a casa nostra a darmi ripetizioni e senza esitazione accetto. I mesi passarono e l'aiuto dava i suoi frutti a poco a poco iniziavo a migliorare. ormai la scuola era finita e ho passato tutti gli esami li avevo passati quindi una sera Fabio mio disse di invitarlo a cena per ringraziarlo per avermi aiutato e sopportato tutto questo tempo. Il giorno seguente essendo l'ultimo chiesi a Giovanni che era invitato a cena da noi e di scegliere la sera che preferiva ovviamente era libero di portare qualcuna. non sapevo se avesse una compagna,non ci siamo mai confidati, avevamo un rapporto di solo conoscenza. quello stesso giorno mi accompagnò a casa per ringraziare Fabio e chiedere se poteva andare bene un sabato sera spiegando che anche se sarebbe andato a letto tardi il giorno dopo era libero e si poteva permettere di riposare e di comunicare che sarebbe venuto solo! Il Sabato mattina alla buon'ora iniziai a preparare le lasagne e tre tipi di arrosto e dolce fatte con le mie mani. La cena era programmata per le 20 ed erano già arrivate quasi le 19 preparata velocemente la tovola dissi a Fabio di ricevere l'ospite mentre io mi sarei lavata e cabiata. Mi misi della vasca con acqua tiepida e sali da bagno luce soffusa e sul mobile dell'incenso profumato per potermi rilassare un pò e mi addormentai sembrava che fossero passato qualche minuto quando sentire il campanello suonare era Giovanni! Uscita velocemente dalla vasca andai di corsa ad accendere il forno per poi recarmi in camera appena un tempo...Fabio aprì la porta e offrì a Giovanni un aperitivo dicendo che io, come tutte le donne ero un ritardo e dovevo ancora vestirmi e con il consiglio di Fabio mi infilai un completo intimo un pò provocante che mi aveva regalato sui toni del rosa pallido e nero una camicia bianca e una gonna a tubino nera calze autoreggenti sempre nere e scarpa decoltè nera e bianca con cristalli di swarovski ero impeccabile senza contare il trucco che avevo fatto, intero occhio partivo con un bianco perlato per finire all'esterno del occhio con un nero metallizzato e labbra rigorosamente rosse. a Fabio piace mettermi in mostra ad altri uomini per vedere le reazioni che possono avere. Ormai ero pronta e un pò imbarazzata mi reco a ricevere l'ospite che alle mia vista rimane fermo qualche secondo per poi girarsi verso Fabio e fissandolo gli disse : "non l'ho mai vista così elegante e sexy". la cena era pronta, nvitando i due uomini ad accomodarsi io a capotavola Fabio alla mia sinistra e Giovanni alla mia destra, servo il primo piatto una porzione di lasagne fumanti mentre stavamo mangiando fabio mi accarezza la gamba sinistra e poi col piede mi spinge la mia gamba destra verso Giovanni lodando le mie doti collinare mentre Giovanni facendomi i complimenti è il primo a finire il piatto poi Fabio e io per ultima. ritirai i piatti per servire il secondo un arrosto di maiale uno di tacchino e uno di vitello, della salsa tonnara e come contorno verdura grigliata e patate Giovanni assaggiò tutto per poi finire con il dolce,una fetta di tiramisù e il caffè. La mia gamba per quasi tutta la cena appoggiava sul ginocchio di Giovanni dopo il caffè invito i commensali di accomodarsi pure sul divano mentre io ordino la cucina Fabio si alzò subito mentre Giovanni aspettò una decina di minuti allora mentre ero girata di spalle all'ospite, senza farmi vedere, mi slacciai un bottone e girata di nuovo per finire di sparecchiare mi piegai verso di lui e prese le ultimo cose sul tavolo gli feci intravedere il mio seno mi girai ancora una volta ed a quel punto Giovanni con un movimento svelto si accomoda sul divano. Poco dopo li raggiunsi anch'io e mi accorsi che al nostro ospite tiravano un pò i pantaloni proprio sul cavallo si intravedeva la forma quando Fabio mi disse: " perchè non trattieni il nostro ospite con uno spogliarello?" Avrei voluto dire tante cose e farne altre ma ero li ferma davanti a loro e quando iniziò la musica iniziai a ballare e spogliarmi ero curiosa di vedere se il cazzo del nostro ospite si sarebbe gonfiato ancora e mi tolsi una scarpa poi l'altra, la prima calza e avvicinandomi al nostro ospite la seconda calza la feci sfilare a lui poi ad uno ad uno slacciai i bottoni della camicia per poi sfilarmi la gonna e seduta sulle sue ginocchia a gambe aperte gli lasciai la scelta di slacciarmi oppure no il reggiseno mi mise le sue mani sul seno e baciandomi il collo mi sfilò il reggiseno i miei capezzoli stavano diventano duri e più me li stuzzicava più crescevano come il cazzo sotto di me che spingeva sul mio sedere allora mi alzai e sempre girata di spalle sfilai piano il perizoma piegandomi a novanta e non mi sarei mai aspettata il gesto di Giovanni. con le mano destra mi tiene il fianco per non farmi allontanare con la sinistra appoggiata sopra il sedere come segno di stare piegata in quella posizione si portò avanti il viso sentii la sua lingua passare da un buco all'altro ero eccitata anch'io e sentire quella lingua muoversi dentro di me dandomi tante senzazioni contrastanti venni la prima volta un quella serata assurda. Mi invitò ad alzarmi e girare il corpo verso di lui, Fabio guardava era eccitato anche lui, mi girai e mi tirò a se e mi succhiò il seno e vidi i pantaloni slacciati non riusciva a tenerlo dentro si suoi slip lo vedevo spuntare prepotentemente e non ho resistito lo presi un mano era grosso Giovanni mi guardò e mi disse:" lo vorresti prendere un bocca vero?!" E mentre diceva queste parole mi spinse il viso verso il suo Cazzola e da ingorda lo succhiai poco dopo lo infilai nella mia figa calda Fabio si mise dietro e mi inculò che goduria avere due cazzi dentro di me dopo qualche spinte venni per la seconda volta Fabio mi sborrò del mio culo poco dopo Giovanni mi sfilò il suo cazzo dalla figa per potermi sborrare un faccia e così fece. scambiarono posizione Fabio sul divano infilando il suo cazzo nella mia figa mentre Giovanni prima mi infilò il cazzo un bocca per farmelo indurire ulteriormente poi lo infilò del mio sedere.... Godevo come una matta sentire quei due nei cazzi ma anche loro non erano da meno Giovanni mi riempe il culo di sborra calda ma continua a muoverlo dentro di me e piano piano lo sento gonfiarsi di nuovo poi lo sfilò e infilò nella mia figa sino a quel momento non avevo mai avuto mai provato ad avere dentro due cazzi per lo più così grossi ad un certo punto sentii,un getto di sborra calda era venuto Fabio e poco dopo anch'io Mmmmm impazzivo. Il nostro ospite continuò a sbattermi per bene mi mise a pecorina e si divertiva a passare da un buco all'altro mentre Fabio guardando la scena gli disse: " ti piace scopare lara vero? È una vera porca non credi? quando vuoi possiamo scoparla e non pensare che questa sia la prima e ultima!!!" Giovanni rispose: "si mi piace fottere con lei e ripeterei molto volentieri è proprio una porca e mi eccita tanto" mentre parlava le sue mani prendevano il mio seno e le spinte si fecero più cattive stavo per venire e lo sentiva mi spostò mi mise stesa sul divano un posizione 69 io continuai succhiando mentre lui un pò con la mano e poi con la lingua e mi fece venire quasi subito e mi pulì leccando tutto poi venne anche lui la sua ultima sborra era poca quella sera aveva svuotato per bene il suo serbatoio. Fabio lo accompagnò in bagno per potersi dare una rinfrescata e io li seguii lui chiese, se era possibile, di potermi guardare mentre mi lavavo quindi preparai la vasca entrai e mentre guardavano entrambi usai il doccino lo accesi e lo puntai verso il mio punto g e questa cosa non era indifferente hai due e Fabio disse: "cosa ti avevo detto è proprio una porca che va punita ci organizziamo e la puniamo insieme!!!" dopo la doccia Giovanni si mise a chiaccherare ancora un pò con Fabio mentre io finivo di asciugarmi poi ,ancora nuda, andai nel salotto Giovanni venne verso di me e mi baciò mi ringraziò e mi disse che era già daccordo con Fabio per ripetere il tutto e se ne andò Fabio mi baciò a lungo dicendo che era orgoglioso di me e andammo a letto il giorno seguente mi raccontò tutte le chiacchere che fece con Giovanni e si sarebbe ripetuto tutto molto presto.
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9 years ago
laraEfabio,
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Al Mantide
… La vedo arrivare al parcheggio e già da lontano capisco che è al telefono. Lo so che è stupido, ma per me quando è al telefono è tremendamente attraente; ha quell’aria di chi si sdoppia a fare diverse cose contemporaneamente ma che riesce a fare tutto con grazia; ricordo una volta che mi fumavo una sigaretta mentre lei era al telefono con una amica, davanti a me.. avevo passato quei pochi minuti a percorrere il suo corpo con lo sguardo… a godermi il suo essere dolcemente assente nel suo essere li con me. Bellissima, era decisamente bellissima. Questa volta dal suo gesto capisco che non è un’amica dall’altra parte, il dito sulle labbra mi fa capire che è al telefono con il suo ragazzo. “Il suo ragazzo”, “il suo uomo”…. Ormai mi sono rimbombate in testa tante volte nel corso di questi mesi, le ho somatizzate, ma non ancora pienamente accettate; ha iniziato una storia con un uomo a cui vuole bene, forse qualcosa di più, e lui è decisamente perso di lei, e non vedo come potrebbe essere diversamente. Il fatto che continuiamo a vederci è una cosa che abbiamo rinunciato a razionalizzare o a giustificare, ma un uomo ed una donna si uniscono in tanti modi ed alcuni rimangono difficili da spiegare e noi due siamo tutto meno che spiegabili. Quando chiude la telefonata e scende dalla macchina è come se quel gesto semplice e veloce fosse al rallentatore, i lampioni del parcheggio fanno brillare le sue gambe mentre scende, e non è certo lei che assume atteggiamenti forzatamente sexy, ma quando si muove lo fa con una classe che mi lascia sempre senza fiato… ha gli occhiali da supplente ed un taglio nuovo, asimmetrico che incornicia un viso che non mi stancherei mai di guardare… lo farei per ore ma non riesco a trattenermi oltre dal baciarla, ancora prima che riusciamo a dirci un ciao; ma per quelli ci sono le telefonate in cui alla fine ripetiamo i saluti almeno tre volte come per confermarci che è un rimandarci alla prossima volta e non un addio. Mentre stringo il suo corpo fasciato da un vestitino estivo, cambio tutte le mie idee sui vestiti rossi: li ho sempre ritenuti troppo appariscenti… su di lei è solo un dolce evidenziare delle curve perfette, un incartare un regalo stupendo, quel regalo che non avrei mai pensato di ricevere in tutta la vita e che non avrei neanche mai saputo come chiedere…vorrei la donna più sensuale? Voglio una donna capace di farmi provare le vette dell’amore? Di scaldarmi dentro come nessuna? Nessuna di queste definizioni la dipinge abbastanza, lei è Chiara, e stasera è mia. Il suo baciarmi cercando di salvare il rossetto non toglie niente a quello che è un suo bacio, sono sicuro che se non ci fossero le luci ad illuminare noi due potremmo vedere una scintilla ogni volta che le nostre labbra si avvicinano, io di certo questa scintilla la sento… e non è solo un leggero brivido, è una scossa che azzera tutti i miei pensieri. Mi metto alla guida ed andiamo verso il locale dove abbiamo in mente di passare la prima parte della serata, il Laguna, una piscina a luci soffuse in cui le sale immerse nell’acqua sono petali di un fiore disordinato, dove è possibile stare immersi appartati in un bagno profumato e caldo sorseggiando un cocktail o un aperitivo senza nessuno che disturbi; il tutto in un’atmosfera di classe e mai volgare. Ci siamo già stati altre volte e l’ultima volta non ci siamo fermati all’aperitivo: stando attenti di non essere visti abbiamo fatto l’amore in acqua, ci siamo mangiati con gli occhi per un po’ e non siamo più riusciti a trattenerci… Stasera ci siamo promessi di fare i bravi, e lei ha detto che si è presa con se un costume intero, per rendermi la vita difficile nel caso volessi trasgredire alla promessa… come se avesse davvero dimenticato che era stata lei a trasgredire la volta prima… Mentre andiamo ci scherziamo sopra alternando questi ricordi ai frammenti di vita quotidiana che ci raccontiamo a radio spenta, perché per me sentirla parlare è come musica, sia che mi dica “ti voglio” o che mi parli del suo lavoro … Ad un semaforo approfitto del rosso (o forse il rosso mi ha ricordato quanto di meraviglioso ho a fianco) e la bacio, e non è più un saluto, si sente che ci siamo già spogliati di tutto quello che lasciamo a casa ogni volta che ci vediamo e siamo già pienamente noi due. Arriviamo al parcheggio del locale e scendiamo ridendo dell’ultima stupidata che io o lei abbiamo detto, il tempo di prenderla per mano e stamparle un bacio euforico che ci accorgiamo che le luci sono spente. E’ chiuso. Non che questo significhi che ci aspetta una serata noiosa , ma vederla in costume è uno spettacolo che mi rompe perdere. Risaliamo in macchina e ci guardiamo interrogativi, per me è un’occasione per sentire la pelle delle sue gambe; è almeno un mese che non la sentivo e il solo toccarla è come riempire un vuoto nello stomaco, è fresca in questo luglio torrido è un invito costante ad essere percorsa… il fatto è che se non decidiamo dove andare finiamo per rimanere avvinghiati tutta sera in uno stupido parcheggio; quindi ripartiamo con io che le dico per la millesima volta che non ho mai visto una ragazza così bella, così cazzo perfetta. Mentre parliamo passiamo davanti ad un teatro di provincia, che non so cosa voglia dire, ma volendo indicare un teatro con un’entrata dimessa e sicuramente poco snob credo sia la definizione migliore… lei mi provoca dicendo, “vediamo che spettacolo c’è stasera”… come dire “tu dai troppe cose per scontate, ora ti sistemo io”. Il cartello all’entrata del “Mantide” è però diverso da quello che mi aspettavo: non danno una prosa noiosa o un balletto inutile; la serata “hot july” con l’immagine di una ballerina di lap dance lascia intendere che con il titolo Luglio caldo non si intende certo l’afa opprimente… Ironizziamo che sicuramente almeno il titolo della serata è azzeccato, luglio o non luglio, e ci decidiamo ad entrare, passando per una seconda porta con la scritta “vietato ai minori di anni18” che lascia un’espressione un po’ amara e indecisa sul viso di Chiara. Con una rapida occhiata cerco di capire se è meglio tornare indietro, e quando alla cassa ci dicono che come coppia entriamo gratis mi viene il dubbio che si tratti di un locale di scambisti, l’ultimo posto dove vorrei portarla. Veniamo rassicurati che è semplicemente un sexy pub (il vero teatro Mantide non esiste più da anni) dove ci sono spettacoli erotici, molto soft e senza contorni osceni o di cattivo gusto, dove le ballerine sono tutto meno che prostitute; entriamo con io che cingo Chiara in vita per farla sentire meno a disagio e poi, siamo sinceri, per entrare in mezzo a quello che credo essere un mare di maschi infoiati con una splendida ragazza al fianco. Invece è un locale carino e la gente è seduta ai tavoli come in un normale pub; certo la passerella in mezzo con i tubi a spezzarne la catwalk lascia intendere che non ci sfileranno le modelle della collezione autunno inverno, ma questo dona un tocco di ambiguità per niente fastidioso. Chiara appare rassicurata dal primo impatto e ci sediamo ad un tavolo, non potendo fare a meno di notare gli sguardi di estrema approvazione degli uomini presenti e qualche sguardo “da donna” delle lei presenti nella sala. Mentre si siede mi godo il suo essere stupendo e rimango per un attimo bloccato a vedere quel vestitino rosso salire lungo le cosce mentre si siede, con le spalline che si rilassano lasciando il seno libero sotto il cotone rosso; sono congelato nel guardarla e lei mi sorride come per dire “riprenditi”. Mentre aspettiamo parliamo di tutto e di niente, ma sempre così coinvolti dalle parole dell’altro che sembra sempre che stiamo raccontando noi e non solo di semplici cose di cui sono piene le vite di tutti. Adoro quando usa il plurale e dice quel “noi”, mi fa impazzire quando per interrompermi appoggia la mano sulla mia o lo fa per il gusto di sentirmi… ha un che di sessuale leggere le sue labbra per capire meglio quello che dice se la musica lo copre un po’. Stiamo finendo i cocktail quando il cameriere ci chiede se possiamo seguirlo. Con un punto interrogativo stampato in viso lo seguiamo fuori dalla sala fino ad una porta con la scritta “camerino”, bussa e ci fa segno di entrare. Nel camerino troviamo una ragazza davvero notevole, mora, minuta, con vestita casual jeans e camicetta… ci sorride e cogliendo il nostro imbarazzo si presenta e ci spiega il motivo per cui ci ha fatto chiamare. Francesca, questo il nome della ragazza, è la ballerina della serata dice di aver dimenticato a casa la borsa dei vestiti “di scena” e ha notato Chiara perché simile a lei come corporatura e con un vestito molto bello. In pratica le chiede se potrebbe prestarglielo giusto il tempo dello spettacolo e poi glielo renderebbe dopo. Intanto Chiara avrebbe messo i suoi, per poi ricambiarsi dopo; che situazione divertente e assurda, e ancora più assurdo è sentire Chiara dire ok… facendomi sentire di colpo di troppo in un camerino da donne; mi levo dall’impiccio dicendole “ti aspetto fuori”. Dopo 10 interminabili minuti Chiara esce con i jeans e la camicetta che poco prima erano indosso alla ballerina; da supersexy nel vestito rosso a casual quasi professionale mantenendo quell’essere stupendamente attraente come solo lei sa essere. E’ a suo agio, come se non pensasse che di la tutti l’hanno vista venire con un abitino rosso e tornare in sala con altri vestiti, ma al suo essere imprevedibile sono ormai … no, non mi ci abituerò mai, mi stupisce ogni volta. Torniamo al tavolo e lei mi fa notare il buon profumo sulla camicetta di Francesca, o forse è solo una scusa per farmi avvicinare e darmi un bacio malizioso, dicendomi un “carina, eh” che subito faccio fatica ad inquadrare. Passano pochi minuti e le luci si abbassano, e mentre noi sorseggiamo altri due cocktail offerti dal locale, sentiamo la musica che si fa più soft. Quando Francesca entra in sala, annunciata dal DJ, io e Chiara ci guardiamo sorridendo e ci spostiamo bicchieri in mano sui divanetti a bordo passerella. Complici le luci o il trucco è davvero una bellissima ragazza, capelli lunghi e un viso candido ma con uno sguardo languido sicuramente studiato, ma che fa maledettamente il suo lavoro. Non ho visto molti spettacoli del genere, ma sicuramente questo è davvero coinvolgente, e quando nel suo muoversi da gatta arriva al termine della passerella vicino a noi sorride sempre a Chiara indicandola… o le ammicca con l’occhio. Perfino quando si lascia scivolare avvitandosi sul palo riesce ad essere disinvolta e rivolgerle uno sguardo d’intesa. Poi scende dal palco passando davanti ai divanetti per provocare, dando una leggere pacca sulla mano a chi cerca di allungarla troppo; davanti a Chiara si ferma, la guarda, prende fra le dita le spalline del vestito e le lascia cadere ai fianchi scoprendo il seno, sempre fissandola come per dedicarle il gesto. Si gira con il vestito che è rimasto una mini, offrendo la vista di un culetto davvero notevole ben accarezzato dal tessuto rosso. Il tempo di un altro giro a seno nudo ed il DJ chiama l’applauso di fine spettacolo. Francesca scende dal palco passandoci vicino, sorride in modo gentile a me e con le dita sfiora quelle di Chiara sussurrandole un innocente ma potente “a dopo”. Ad essere sincero sono più eccitato nel vedere l’effetto che fa Chiara anche ad una donna che non per il bel paio di tette che mi ballavano davanti fino a poco prima. Le guardo gli occhi felini che seguono Francesca verso il camerino, uno sguardo che conosco, ma che ogni volta mi lascia senza parole; è un mare di sensazioni, dal riservato all’esplosivo e che con gli occhiali le da un’aria di falso distacco che è incredibile. Mentre sono ancora li a godermi il suo profilo ed il suo collo (ogni volta che le guardo il collo qualche gene da vampiro comincia a premere dentro di me) lei mi prende per mano e mi dice “andiamo a riprendere il vestito”. Non sono io che guido: come succede sempre con lei io posso anche pretendere di guidare in macchina, ma quello che succede dopo con lei è sempre grazie al suo sguardo o al suo essere imprevedibile. Bussa al camerino e io le dico “ti aspetto fuori”. Francesca le apre la porta e vedendo che non entro mi dice di farlo altrimenti il buttafuori potrebbe avere da dire. Entro imbarazzato mentre vedo Chiara che le fa i complimenti come fossero vecchie amiche. Francesca è avvolta in un accappatoio di raso bianco con un disegno giapponese, capelli raccolti con una matita e trucco ancora perfetto, accetta i complimenti della mia ragazza con una modestia apparentemente sincera e ricambia dicendole che la camicetta sta meglio indosso a Chiara. E’ una ragazza semplice, diversa da quella che eccitava in modo stereotipato sul palco poco prima, ma con una sensualità più naturale, spontanea. Con me, l’intruso, o almeno così mi sento, è gentile e quando offre da bere lo fa con una gentilezza di chi vuole davvero farmi sentire a mio agio. Certo il suo sguardo verso Chiara è diverso, è carico di qualcosa, di una complicità fra la spogliarellista in kimono e la segretaria in camicia ed occhiali; due bellezze diversissime ma simili nei loro corpi minuti e nei visi dagli zigomi alti; la musica nella sala rimbomba leggera nel camerino lasciando passare solo i suoni più bassi, con un ritmo che sembra un cuore, o forse è davvero il mio quello che sento, caricato dalla scena delle due ragazze che parlano e ridono trovando ogni tanto qualche scusa per sfiorarsi i capelli o i vestiti… “il tuo vestito…”, dice ad un certo punto Francesca, alzandosi per andarlo a prendere. Chiara si alza a sua volta, e mentre lei è di la, mi manda un’occhiata provocante. Io rimango seduto sul divanetto con il mio terzo bicchiere della serata che comincia a farsi sentire, e vedo Francesca ritornare con quel’abito che non ricordavo così piccolo; lo tiene con le due mani appoggiato sul corpo e rivolgendosi verso di me mi chiede “allora, come mi stava?”…. ed alla mia risposta scontata, lei lo appoggia sul corpo di Chiara e dice “appena ti ho vista entrate mi sono innamorata di questo vestito”, e lo dice piantandole gli occhi chiari dritti nei suoi… con un silenzio interrotto subito da un “… era una balla la storia della borsa dimenticata…” e una risata maliziosa a cui Chiara risponde con un divertito “tu sei fuori…”; Francesca intanto appoggia il vestito su una spalliera del divanetto e comincia a slacciarle la camicia con un “lascia, faccio io” che neanche ad un uomo sarebbe venuto così convincente… Chiara si lascia fare, forse non ricorda che sotto non ha il reggiseno, o forse lo ricorda benissimo. Francesca sfila la camicia dai jeans tirandola dolcemente e finisce di slacciare gli ultimi bottoni, poi infila le mani ad altezza della vita e si ferma per un attimo quando sente la sua pelle. Anche gli occhi di Chiara si chiudono per qualche istante per poi tornare a guardare il viso di lei. Intanto le mani di Francesca salgono sotto la camicetta aperta fino ad arrivare al seno, me ne accorgo dal fatto che anche Chiara allunga le mani verso il laccio del kimono, come per voler sfogare in qualche modo l’eccitazione che cresce. Il nodo si scioglie facile e Chiara le apre i due lembi ed a sua volta a appoggia le mani le mani sulla pelle chiara, alzando lo sguardo cercando gli occhi di Francesca che invece le sta guardando il seno ormai in balla vista e stretto da entrambe le sue mani. I bassi della musica in sala sembrano più lenti quasi intonati con il respiro di queste due ragazze che sembrano ai miei occhi gli effetti di un cocktail drogato; le vedo accarezzarsi o stringere con decisione il seno dell’altra, con Francesca che si china a baciare il collo di Chiara e nel farlo mi attraversa un’occhiata distratta, senza vedermi, con lo sguardo lontano dalla pelle di Chiara ma con tutti i sensi ancora lì. Le bacia la pelle fino ad arrivare al seno che non ha ancora smesso di accarezzare, con la lingua le accarezza la punta fino a quando Chiara non le prende dolcemente il viso e la bacia. Sono stupende, sono di una dolcezza incredibile racchiusa in una sensualità esplosiva: il bacio è un bacio dipinto con i capelli dell’una che sono accarezzati dalla mano dell’altra…. Fino a quando Francesca si stacca e le domanda un malizioso “ti bacia così lui?”, a cui Chiara risponde con un sorriso languido, come dire continua a baciarmi…. Invece lei la mette a sedere a fianco a me e mi dice un “fammi vedere come la bacia un uomo”, ma forse non ho neanche sentito quest’invito, la voglia di sentirla era troppa e decisamente impossibile da reprimere oltre. Le sento le labbra e la lingua che poco prima erano dedicate ad un’altra lei, un bacio ancora più languido del solito perché più abbandonato, più perso nel suo essere pieno di piacere; intanto Francesca le slaccia i jeans e le sfila le scarpe. La mano di Chiara tenta di fermarla, ma è più un gesto automatico che forse vorrebbe non aver fatto…. Anche se comunque serve a poco visto che i jeans sono ora aperti a mostrare un intimo stupendo da cui gi à si intravede il nero in rilievo sul monte dei miei desideri più caldi. La bacio con ancora più foga con lei che mi prende la testa fra le mani; allungo una mano prima sul seno scoperto poi le percorro la vita fino a cercare di infilarla sotto gli slip ma vengo bruscamente stoppato da Francesca; senza vederla sento un “è mia” che mi rimette al mio posto. Chiudo gli occhi e sento Chiara alzare il bacino per consentire ai jeans di fare la fine che meritano, sento le sue labbra tremare e le sue mani premermi più forte a lei. Un bacio che è una scopata tanto è pieno, forte, caldo. Mi stordisce il sentirla così piena di eros e quando inarca indietro il collo come a sfuggire le mie labbra vedo Francesca che le percorre l’interno coscia con le labbra. Sento il respiro di Chiara aumentare fino a riprendere violentemente e baciarmi quando lei le sposta le mutandine ed appoggia le labbra al suo sesso. Vorrei vedere la scena, ma quello che sento dal suo bacio è una descrizione ancora più piena del piacere che sta ricevendo, sento la sua lingua tremare, baciarmi come se ripetesse quello che le sta facendo Francesca. Sento il suo seno inturgidirsi e la pancia contrarsi ritmicamente, poi lascia una mano su di me mentre con l’altra tiene la testa di lei. E’ una regina con due servi a darle piacere, un piacere che arriva con un’esplosione che la solleva dallo schienale del divano, che dura abbastanza da tornare a baciarmi e tornare a staccarsi di nuovo, fino a terminare l’orgasmo con i capelli di Francesca fra le mani mentre i loro occhi si incrociano in uno sguardo indescrivibile. Francesca la percorre salendo il suo corpo sfregando il suo seno sul sesso di Chiara bagnato dal bacio fino ad arrivare a portata di labbra; un bacio intenso, che è la parola fine più bella ad un gesto di sesso puro e pulito fra due donne che si sono godute le loro bellezze ed il loro calore. Il rivestirsi di Chiara nel suo abitino è fra chiacchiere leggere ed ammiccanti, per niente imbarazzate da questo atto non programmato, naturale, vero, con io che ancora non ho realizzato bene il dove ed il cosa. E’ stato talmente bello che era come se l’avessi subito direttamente io tutto questo. Usciamo dal locale per mano, con Chiara totalmente senza rossetto, ma con un’impronta di un altro colore sul collo, leggera, che le tolgo a mia volta con un bacio prima di salire in macchina; quando saliamo in macchina per continuare la nostra serata la suoneria del suo telefono annuncia un messaggio… lei lo guarda con aria distratta e poi con la consapevolezza del suo essere incredibilmente donna dice: “Francesca”. “Le hai dato il tuo numero?”; “Perché no, è simpatica, magari uscirò con lei a bere qualcosa…. Due chiacchiere fra amiche”.
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3 years ago
emiliano18,
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Uno stupendo incontro a due
Da nuovo iscritto ad un sito di incontri mi metto a cercare qualche nuova esperienza erotica e ricevo una risposta incoraggiante via messaggio da una bellissima ragazza, giovanissima ed abbastanza vicino a me; nella sua pagina sul sito aveva messo foto e video in cui si vedeva un corpo stupendo da giovane di colore, pelle non solo scura... nera, ed un video in cui twerkava e mostrava un culo perfetto, sodo, tondo.Nella chat del sito dice che cerca un trio con due uomini e specifica che vuole solo cazzi grandi; io le dico in tutta sincerità che la mia dotazione non è da considerare "grande", quindi rimaniamo che almeno uno dei due uomini deve essere parecchio dotato; ieri mi contatta per unirmi a lei e ad un altro per le 19.00 visto che aveva già concordato l'appuntamento con il tipo.Parto in macchina verso una cittadina a 40 minuti da Reggio e quando sono in zona ricontrollo la chat perchè mi doveva mandare numero e posizione del B&B che avevano scelto lei ed il tipo: vedo che mi aveva scritto "mi sa che saremo solo noi due"... e le lampadine di allarme fregatura (che sia fake…una escort che cerca clienti sui siti di incontri…) continuano ad accendersi, ma se non si rischia in certe situazioni non si vince mai. mi faccio mandare la posizione su WA e la raggiungo.Mentre accosto con la macchina la vedo... una ragazzina con un corpicino da favola in un vestito nero, gonnellina corta e All Star ai piedi, capelli cortissimi crespi, viso serio forse per l'attesa ma bellissimo.Sale in macchina ed il primo approccio è imbarazzato da parte di entrambi... sappiamo che siamo lì per scopare ma non siamo robot e quel sottile imbarazzo dell'approccio fra uomo e donna c'è comunque. Ci muoviamo in macchina e mi dice che con il terzo non sono riusciti ad accordarsi, quindi mentre andiamo lei cerca sul cellulare un B&B vicino... poi mi chiede di fermarmi in un parcheggio per guardare meglio.Ne approfitto per gustarmi la sua pelle nera scoperta, prima solo con lo sguardo, mentre lei sul sedile a fianco guarda attenta le disponibilità di camere in zona, poi comincio ad accarezzarle le gambe, baciarle il collo e con la mano mi insinuo sotto la gonna... risalgo lentamente lungo l'interno coscia a cercare l'intimo... ma non c'è. Arrivo a sentire l’inizio della sua figa e sento il cazzo nei jeans esplodere, con un dito gliela accarezzo entrando nel suo fiore ed aspetto un attimo per capire se sto correndo troppo, ma sento il suo respiro farsi più intenso, con il dito accarezzo il clitoride e poi lo bagno con i suoi umori continuando a toccarla. Sento lei che legge la pagina di un B&B con un tono che chiarisce che quello che sente di sotto le sta piacendo... torno con il dito a cercare i suoi umori e trovo un lago... la sditalino infilandole ogni tanto il dito dentro una figa calda e fradicia e ci baciamo. Una cosa da teenagers in macchina, un ditalino sul sedile del passeggero mentre limoniamo di gusto, con quelle labbra carnose, morbide e calde e la sua lingua ad intrecciarsi dolcemente con la mia...Con voce contenta e calda si stacca e mi dice che ha trovato... tolgo il dito e me lo succhio di gusto: mi piace, sarà sicuramente un piacere leccargliela in un letto.Arriviamo al B&B poco distante e il tipo ci accompagna in una camera mansardata, molto bella... ci diamo il cambio nell'andare in bagno a darci una sistemata, e quando torno la trovo sdraiata sul letto forse con l'imbarazzo a vincere sull'eccitazione del momento. Mi avvicino e comincio a baciarla. le sollevo la gonnellina sapendo cosa troverò sotto: una figa nera completamente fradicia, tanto da essere lucida. E' bellissima, non ho mai visto la figa di una di colore se non nei film porno... voglio gustarla e le metto la faccia fra le gambe, e da qui il nostro incontro decolla.Ci spogliamo mentre ci gustiamo senza un ordine, lei tiene la gonnellina che rende il tutto ancora più selvaggio, ci baciamo, gliela lecco dedicandomi a lei o mi gusto un pompino gustosissimo, profondo, in cui lo prende tutto fino alla base tenendomi per le palle dolcemente o stringendo il cazzo come per dire "è mio". Andiamo avanti a sentire ed assaporare i nostri sessi poi mi infilo un preservativo. Entro in lei senza nessuna fatica, capisco perchè cerca cazzi grossi... ha una figa aperta, che anche per il lago che ha lo accoglie divorandolo voracemente. Parto piano per paura di concludere troppo presto e cominciamo un ballo meraviglioso fatto di baci intensi, ritmi alternati passionali e dolci, strizzate delle sue tette perfette che sobbalzano ad ogni colpo, con due capezzoli ancora più scuri della pelle...le tengo le mani dietro la testa mentre la sbatto forte, poi rallento e la bacio gustandomi il suo essere presa da me... da un cazzo di un uomo di almeno 20 anni in più di lei... mi sento un porco che possiede una ragazza e la cosa mi eccita da morire, quindi torno presto a scoparla per bene, con lei che solleva le gambe per farlo entrare il più possibile con le mie anche che sbattono rumorosamente contro il suo bacino, ma ancora più rumorosi sono i suoi mugolii di piacere.Sudiamo e ci avvinghiamo, alterniamo il fare l'amore allo scopare decisamente, poi mi sdraia e mi sale sopra, sollevando la gonnellina per farmi vedere la sua figa che accoglie il mio cazzo... lo fa con un sorriso disarmante, sa di essere bella, sa di scopare da dio e le piace farlo... si muove sopra di me alternando baci dolci ad espressioni da troia che non vuole altro che un cazzo dentro di lei...Poi nella lotta del sesso la ribalto e la metto sdraiata a pancia in giù e vedo quel culo nero stupendo, glielo apro e lecco quel fiore scuro, bagnato dagli umori colati dalla figa, che per tutto il tempo non ha mai smesso di grondare... le torno dentro e la scopo tenendole la gola, la voglio possedere e la sbatto sentendo e vedendo le sue chiappe muoversi sotto i miei colpi o schiaffeggiate dalla mie mani. La cosa mi fa impazzire, la prendo e la porto in piedi ad appoggiarsi al divanetto e la scopo da dietro, in piedi, con lei che si piega in avanti fino ad appoggiare le mani a terra, prendendolo tutto così. La scopo con forza, sento il sudore lungo la schiena e vedo la sua pelle nera liscia, bellissima mentre lei ansima e mi incita.Torniamo sul letto e lei mi riprende dentro di lei sditalinandosi mentre la scopo e mi dice "fammi gridare".... e viene così, senza trattenere la voce, masturbando la sua figa mentre viene infilata con forza da uno sconosciuto... vengo anche io assieme a lei mentre vedo nel suo viso le smorfie del piacere godendo in un modo davvero intenso.Ci riprendiamo scambiandoci baci dolci, fumando una sigaretta e lasciandoci andare a chiacchiere e confessioni in libertà.. nudi, io con il cazzo a riposo e non mi vergogno di farmi vedere così, lei seduta mentre fuma, altrettanto nuda ... una bellissima ragazza appena conosciuta che mi ha regalato emozioni incredibili. E' perfino strano pensare a come il buon sesso trasformi gli incontri e renda il tempo un concetto relativo: fino a poco prima eravamo due sconosciuti imbarazzati, impegnati a cercare di riempire maldestramente i silenzi in macchina, adesso ci scambiamo sorrisi e confidenze senza vestiti, con addosso io i suoi umori ed il suo odore e lei il mio.Lei finito di fumare si infila sotto le lenzuola: mi piace vederla in questa nuova ottica, fino a poco prima era una femmina vogliosa di godere, ansimavamo insieme per un piacere animale, adesso è una ragazza appagata, il cui sorriso è il miglior premio per l’uomo che l’ha scopata; ma il vederla così dolce e sexy mi riaccende, la invito prima baciandola poi offrendole il mio cazzo non ancora duro... nella sua bocca calda e vogliosa torna subito pronto e faccio per spostarmi a prendere un altro preservativo ma lei inizialmente non lo molla, come se volesse continuare a succhiare ed a leccarlo. Indosso un altro preservativo e torno dentro di lei. Stavolta partiamo subito decisi, ci piacciamo e lo sentiamo, il "fare l'amore" è solo una scusa per riprendere fiato fra una galoppata e l'altra, ma tanto mi piace scoparla con forza tanto mi piace da morire gustarmi le sue labbra, i sui sguardi e la sua pelle mentre facciamo l’amore; è solo sesso, ma quando due persone si trovano bene in un letto è impossibile distinguere il fare l’amore dallo scopare. Lei viene ancora una volta e dopo un po' godo anche io mentre la scopo da dietro, con lei che si mette a pecora con il culo basso, gambe larghe ed il viso schiacciato sul cuscino... stupenda visione per un orgasmo davvero intenso.Ci facciamo la doccia e scherziamo sulle piccole cose, sui rubinetti incomprensibili e sulle rispettive situazioni sentimentali... fra poco torneremo ad essere sconosciuti lontani kilometri, ma in questo momento siamo un uomo ed una donna che si sono piaciuti e che si sono presi dei bellissimi momenti di piacere.Forse non ci rivedremo, ognuno a vivere vite diverse come età e come situazioni, ma quest’incontro rimarrà come una delle sorprese più belle che ho mai vissuto, in cui conoscere una ragazza con del sesso estremamente piacevole è più vero e pieno di qualsiasi altra cosa.
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3 years ago
emiliano18,
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Mitologia Perversa - Di ricatti, dominazioni e complicità - 3° parte
(trovate le parti precedenti e successive sul nostro profilo!)7. Era quasi tutto pronto per l’ultimo e più alto livello, anche se forse era più corretto definirlo il punto “più basso” a cui potevano arrivare. Eco decise però di dare prima una sorta di tregua rigeneratrice a Narciso, quasi un premio fuori programma. Alla fine se l’era meritato per come aveva tenuto duro, e prima dell’ultimo passo verso il baratro, era giusto farle delle coccole.
Lei era sdraiata sulla schiena, cercava di prendere fiato e massaggiarsi le parti più colpite, togliendosi i resti di cera, passandosi le mani su tutto il corpo dolcemente, ancora bendata.
Senza la vista, aveva naturalmente tutti gli altri sensi maggiormente acuiti: non le fu difficile quindi riconoscere un odore nuovo e diverso che si stava avvicinando al suo volto.
Quando le fu proprio sopra, le bastò allungare di istinto la lingua per sentire subito il sapore acre, la consistenza morbida e la calda umidità della figa dell’unica altra donna presente in sala, Boccadoro. Ne fu letteralmente estasiata, non si aspettava proprio un regalo del genere.
Tra l’altro questa femmina così bollente aveva passato le ultime ore, anche mentre spompinava Eco e suo marito, a contemplare quanto quegli uomini facevano a Narciso, con un misto di invidia, ammirazione, infinita eccitazione, ma anche di tenera preoccupazione. Ora poteva finalmente prendersi un po’ cura di quel corpo maltrattato, come solo una donna sapeva fare. Si mise in ginocchio a cavalcioni del suo viso, rivolta verso le sue parti basse.
Iniziò ad accarezzarle le tette e a piegarsi piano piano fino a far entrare tutta la faccia di Narciso nella sua passera bagnata. Narciso si mise a leccare e succhiare come da un’oasi nel deserto, e con le mani se la tirava sempre di più a sè. Intanto Boccadoro finì di prostrarsi fino ad arrivare anche lei all’altezza della figa di Narciso, ormai letteralmente incandescente, per la più classica e godereccia delle posizioni complementari tra donne.
Era una davvero una manna per Narciso: continuavano a toccarsi e leccarsi dappertutto, a strofinarsi tette su tette, pelle su pelle, con dolcezza ma anche con una voglia tutta nuova, come se non fosse appena stata scopata a ripetizione da 7 grossi cazzi.
Sentiva che stava per arrivare un altro, ennesimo, orgasmo. Ovviamente diverso da tutti gli altri, più graduale, consapevole, viscerale. Le donne, solo loro, le facevano quell’effetto.
Le mancava giusto quella componente psicologica, quella spina mentale che toccasse la sua perversione, per proiettarla ancora su un altro livello.
Fu incredibile quindi quando si rese conto, di nuovo innanzitutto grazie all’olfatto, che qualcosa di familiare si stava insinuando tra le sue labbra e quelle altre, grandi, labbra in cui aveva trovato caldo rifugio: esatto, era proprio il cazzo di Eco.
Non era la prima volta che si trovavano in quella posizione, era anzi tra le loro preferite. Ma c’era qualcosa di ancora più pungente del solito nell’idea che -dopo tutto quello che le aveva fatto passare- lui volesse comunque penetrare un’altra donna proprio a un centimetro dalla sua bocca.
Eppure, sarà stato tutto l’insieme, sarà stato che intanto Boccadoro dava pieno significato al proprio nome continuando a succhiarle divinamente il clitoride, sarà stato che in fondo a quel suo bastardo gli voleva proprio bene, non fece altro che eccitarsi ancora di più. Continuò quindi a fare il suo dovere e il suo piacere, leccando avanti e indietro tra la figa e il cazzo che ne stava entrando e uscendo, fino a inglobare le palle come sapeva piacere da morire a lui, il tutto senza sosta e con sempre più ritmo, mentre con le mani spingeva la testa di Boccadoro e con le cosce la stringeva e immobilizzava sul suo sesso.
L’orgasmo che stava montando era davvero quello più profondo di tutta quella interminabile esperienza: tre corpi che si muovevano e godevano all’unisono, alzando ogni secondo il tono delle urla, scopando, succhiando, leccando, pelle, sudore, odore, sesso, cazzo, figa, peli, palle, bocca, labbra, lingue, godo, godo, godoooo..!!
Le due donne, tremando dalla testa ai piedi, si inondarono la bocca a vicenda nello stesso preciso istante, e pochissimi secondi dopo Eco si sfilò dalla figa di Boccadoro per menarselo una sola volta: il fiotto di sborra calda che ne uscì fu il più grosso e denso di forse tutta la sua vita, finì in pieno sulla faccia di Narciso, sulle sue tette, sul suo addome.
Lei si tolse istintivamente la benda, e immediatamente si ritrovarono occhi negli occhi, stravolti e raggianti.
Si stavano ancora fissando, quando Boccadoro non potè fare altro che gettarsi sul volto di Narciso, come nella migliore tradizione dei migliori film porno, per baciarla finalmente profondamente, leccandosi di dosso a vicenda quei resti di liquido viscoso bianco.
Sorridevano ansimanti, tutti e tre, e non si erano nemmeno quasi accorti degli applausi spontanei degli altri presenti, che non potevano fare altro che omaggiare il giusto tributo a quella perfetta sincronia di orgasmi, a quell’equilibrio di corpi in subbuglio e soprattutto, come i peggiori maschi allupati, a quelle due gnocche clamorose che slinguavano tra loro accarezzandosi le tette e passandosi copiose gocce di sborra da una bocca all’altra, senza esimersi ovviamente di ripulirne insieme tutte le ultime tracce dal cazzo che ancora duro si erigeva tra i loro volti.
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6 years ago
Eco e Narciso,
37/28
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Week end scambista.
Paolo e Francesca li avevamo presi di mira già da molto tempo, forse un anno o più, entrambi carini e con gusti e idee simili alle nostre, stessi desideri e aspettative. A dire il vero per certi punti di vista pensavamo fossero inarrivabili per noi, entrambi molto più carini, quindi non avevamo perso tempo a disturbarli, se non che le vacanze quell'anno andavamo a farle nella loro regione, così abbiamo lanciato il sasso... e ci hanno riposto positivamente!
Impegni vari hanno voluto che ci siamo conosciuti l'ultimo giorno delle ns. ferie, abbiamo passato una bella serata insieme e la mattina dopo avremmo voluto subito approfondire con qualcosa di più hot...
Non ce la sentivamo ancora di passare direttamente a giocare da scambisti: erano cosi carini e simpatici che volevamo goderceli e assaporarli lentamente.
Cosi li invitiamo in residence per passare qualche ora in piscina e nulla di più, sfiga vuole che Francesca proprio quel giorno riceve visita dalle sue "amiche" e si trova ko... Ok, non importa e restiamo in contatto....
Cosi che arrivano le vacanza invernali... e li invitiamo da noi in collina per tutto il w.end. Passiamo il sabato al mare, d'inverno, molto romantico e abbiamo modo di restare da soli fra coppie "miste", il feeling che sentivamo all'inizio diventa sempre più complicità e fiducia fra tutti e quattro.Si era arrivati a quel punto dove tutti e quattro sapevamo di poterci fidare, di rispettare le regole del gioco e che tutto poteva filare liscio.
Chiudiamo poi la serata in un bellissimo ristorante, molto intimo e carino, ancora una volta li stupiamo piacevolmente colpendoli dritti al cuore per la location e l'ambiente :-)
Finchè non rincasiamo, un pò stanchi si... ma carichi di...
Forse erano entrambi un pò piu timidi di noi, o forse era semplice imbarazzo, fatto sta che per sciogliere il ghiaccio dopo le chiacchere di rito, lei invita Francesca a vedere il suo intimo e fare quattro parole fra donne... per decidere cosa mettersi, cosa può piacere di più ai maschietti ecc... mentre io e lui parlavamo di argomenti molto più noiosi, finchè loro sono pronte e ci chiamano in camera...
Due splendide ninfe sul letto matrimoniale ci aspettavano... una per piazza, in autoreggenti e lingerie, sorridenti e con mooolto da offrire...
Recitiamo un pò di galanteria proforma per non farci vedere proprio due mufloni infoiati... ma poi Paolo si sdraia con lei e io accanto a Francesca... iniziamo a baciarci molto dolcemente e a spogliarle... lunghi momenti di petting, sesso orale... e poi accade quello che tutti e quattro desideravamo...
Ne avevamo parlato fra noi, anche se nessuno di noi lo aveva mai fatto... però ce la sentivamo: eravamo complici e amici... Cosi io e Francesca ci allontaniamo nudi, andiamo nell'altra stanza matrimoniale e restiamo da soli a godere della ns. intimità, mentre sentivi l'altro letto che iniziava a schricciolare e molleggiare mentre gli altri due confabulavano di chissà cosa....
Abbiamo passato tutta la notte cosi, scambio completo e separato, ci siamo risvegliati alle sette di mattina, ci siamo trovati in cucina a fare colazione, io accompagnato da Francesca e lei da Paolo.
Ci siamo dati il buongiorno, lei è tornata da me, si è seduta sulle mie ginocchia, ci siamo baciati e dato il buongiorno, mentre Francesca tornava dal suo uomo.
Un'esperienza stupenda, forse irripetibile.
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12 years ago
CpNinfea,
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io,lei,lui è .....
Mentre leggevo un noto giornale...ho pensato che non poteva essere vero simile annuncio,cmq provo a chiamare.....SQUILLA!!!RISPONDE!!!!dico che anche noi siamo una coppia,faccio il solito discorso di presentazione e ci accordiamo per un caffè.... Non ci speravo più di tanto per chè di fregature ne abbiamo presse parecchio il fatto era che eravamo al appuntamento.La troia ha voluto scarpe,vestito nuovo è parrucchiere (DONNE) cmq era bellissima,elegante ma troia al punto giusto.M_MI SONO ROTTO LE SCATOLE, è PASSATA PIù DI 20 MIN DAL ORARIO ACCORDATOF-MA ANCORA CHE CREDI A QUESTI ANNUNCI DI PERVERTITI SEI IL SOLITO DEFICIENTE,TUTTI BIDONO LI PRENDI TEM_STAI ZITTA CHE Mò PROVO A CHIAMARE SE NON RISPONDONO SE NE ANDIAMO....,COMINCIA PER SALIRE IN MACCHINA CHE MI SEMBRI UNA ZOCCOLA LI IN PIEDI Ero molto arrabbiato,non per la sola,per chè mi son fatto 70 km andata e poi dovevo fare anche il ritorno.... che tra benzina è autostrada.....io lavoro in fabbrica è cè la crisi Vedo arrivare verso di noi due cavallone ma tutto ho pensato meno che erano lì per la annuncio...ma effetivamente erano lì per l'anuncio!!!ci avviamo verso casa loro ma c'era qualcosa de una che non mi conviceva più di tanto...era troppo alta è il piede troppo grande...ma mi son detto che ero emozionato è forse la euforia mi stava faccendo brutti scherzi Caffè presso me ritrovo sul letto con tre donne(quasi)mia moglie che godeva mentre si faceva slinguazare tutta...a un certo punto alessandra se tira fori la bestia O DIOOOO!!!!!MADON!!!un po mi sono frenato ma non mi importava me la facevo uguale..era troppo bona...provo a metterselo mentre lei a sua volta se facceva mia moglie,mentre mia moglie a sua volta leccava la figa a quel altra(che scena)non capivo più niente,metto il preservativo,vedo sto culo tutto largo per me......................................................................................................................................................maledetto uccello non si è adrizzato ,sono venuto con una pippa
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13 years ago
AdamDTS,
32
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Il Primo scambio
E dire che avevamo mille paure, perplessità, dubbi e poi...Lo avevo già incontrato il LUI, ci eravamo dati un appuntamento in un bar peruna prima conoscenza; arriva: alto, testa rasata, occhiali da sole, fisico asciutto ma non da palestrato prestante, un bell'uomo occhi chiari profondi ma...tutto tatuato e con gli orecchini! Ommioddio. Non è certo il mio tipo. Va be, beviamo una caffè e poi alzo i tacchi e me ne vado. Ci sediamo e sono pronto a sentire i soliti discorsi da macho porco e turpiloquiante e invece, si rivela di poche parole, gentile educato e scopriamo in pochi minuti di avere in comune una grande passione in un mondo che nulla ha a che fare con questo gioco. Passione della quale si dimostra esperto e competente e che è anche la passione di Sily. Bene!I pregiudizi...Parliamo parliamo parliamo sopratutto di questa grande passione e ci lasciamo ripromettendoci un incontro a quattro.Torno a casa e racconto a Sily sia della passione sia descrivendo LUI. "Hummm tatuato? con gli orecchini? ma sei sicuro? mah speriamo bene"Il giorno dopo arriva un WA "Tra 10 15 minuti potremmo essere da voi per giocare, Va Bene?"Questi sono pazzi, figurati se faccio venire a casa uno con tatuaggi e orecchini così d'acchito.MA ANCHE NO!Va be la passione in comune ma non è una garanzia e poi è tatuato no no, prima facciamo una incontro a quattro in territorio neutro e poi si vede. Il giorno dopo ancora, altro WA. "Sono da solo se vi va vengo a trovarvi voi giocate e io guardo così vi sembrerà come nel privè che avete raccontato."Ma questo davvero è matto questa cosa mi puzza. E poi Sily cerca una che la introduca nel mondo bisex e con due uomini non è che possa succedere no?Rifiuto.Accetta con discrezione il rifiuto e nulla di fatto. Ma la situazione psicologica era davvero compromessa. Cosa vuole questo? Perché insiste? Come mai LEI non si vede mai? Hummmm tutto molto hummmmm.Poi finalmente tra una impegno e l'altro mio di Sily e loro, si arriva ad un invito irrinunciabile. "Domenica alle 14,30 da noi ci incontriamo e vediamo come si sviluppa."Dai così ci va bene. Confermato.Speriamo che Sily riesca ad ottenere il suo scopo e sopratutto che le piaccia. Sarebbe così bello essere tutti e due al 100% bisex.Armati di prosecchino e scatola di cioccolatini arriviamo puntuali come due alpini all'appuntamento. Ci guida LEI osservandoci dalla sua finestra dal parcheggio fino alla casa. Sily stretta al mio braccio, io piuttosto teso, ma in cosa ci stiamo cacciando? Scappiamo? Mille pensieri mi frullavano per la testa ma cercavo di apparire sicuro per dare conforto a Sily.Entriamo.Scala una rampa, due rampe, terza rampa e appare LEI. Occhi fantastici, bellissimi, sorriso accattivante i capelli raccolti sulla nuca, calze a rete e vestitino nero. Mica male la LEI! LUI con tutti i suoi tatuaggi e orecchini ci aspetta seduto.Bella casa. Mansardata ben arredata, proprio bella.Ci salutiamo calorosamente consegno il prosecchino di ordinanza da mettere in frigo e lei ci offre una crostata. Bene dai.Chiacchieriamo a lungo sopratutto della passione che anche LEI condivide con LUI e quindi siamo tutti e quattro intorcinati nella passione. Ci intorcineremo anche dopo tutti nudi? Mah!!! Vedremo. Intanto osservo Sily che sembra gradire sia LUI sia LEI. Bene bene, allora si fa qualcosa. Io avevo deciso che per me si poteva fare e quindi attendevo. Ad un certo punto Sily chiede di andare in bagno e LEI la accompagna. Approfitto per chiedere a lui chi dovesse prendere l'iniziativa, non volevo apparire maleducato e poi non sapevo se piacevo a LEI. Nel frattempo LEI ritorna e LUI per tutta risposta le solleva il vestito rivelando una vulva bellissima depilata alla perfezione con una pelle bianca che anche a distanza sembra avere sapore di latte. E' un attimo Sily ritorna e LEI la prende per mano accompagnandola nella loro stanza dei giochi. Ne riescono dopo qualche secondo e cominciamo a spogliarsi. Sily ha un bel completino sexy molto elegante, e LEI ha un baby doll che le valorizza il bel seno con i capezzoli già turgidi. LUI si precipita, si spoglia alla velocità della luce e io faccio lo stesso. In qualche secondo ci troviamo a letto tutti insieme.Esattamente quello che speravo.Cominciamo a baciarci ovunque, profondamente, mentre LUI tocca Sily e le carezza il seno io mi gusto quella bellissima vulva leccandola per il reciproco godimento. Ad un certo punto LUI si mette dietro a Sily e la penetra, dolcemente, da dietro. Dico a LEI fagliela leccare e LEI si mette a cavalcioni di Sily offrendole la sua vulva bagnata della mia saliva e il suo monte di venere bianchissimo. Non si fa pregare, mentre si gode la penetrazione, comincia leccare come se non ci fosse un domani per urlare dopo qualche minuto "Hai una figa fantastica!" Fatto!!! Sily è ufficialmente bisex.I giochi continuano, io penetro LEI da dietro doggy style, e sto quasi per venire ma lei si toglie; prima io dice! e allora dai, a cavalcioni sopra di me che la lecco forsennatamente sentendo i suoi umori colarmi sul viso. Viene. Intanto LUI lo ha messo in bocca a Sily che se lo sta godendo. Viene anche LUI nella sua bocca ma solo dopo aver chiesto a Sily se poteva. Noblesse oblige! Bellissimo.Manco solo io e LEI non si fa pregare e mi lavora con la bocca per farmi poi venire sul suo seno, quando la avviso che sto per dimostrarle, in pratica, quanto mi sta facendo godere. Un attimo di relax e si riparte con LEI che lecca la vulva di Sily io che lecco la sua nella posizione che adoro e cioè da dietro con lei a quattro zampe.Ma mi mancava ancora qualcosa e allora mi avvicino a LUI e prendo la sua asta in bocca succhiandola a lungo, poi mi avvicino a Sily e insieme gli lecchiamo tutto scambiandocelo nella bocca con voluttà. Peccato che avesse già regalato a Sily il suo godimento. La prossima volta voglio partecipare al party!Una sensazione meravigliosa, di grande intimità e di complicità con la mia Sily mi avvolge. La mia donna è bisex, io sono bisex, noi ci amiamo e nessuno potrà mai separarci. Il sesso sarà sempre meraviglioso fatto di complicità trasgressione e amore con la meravigliosa certezza che queste trasgressioni non potranno mai minare la nostra unione. E l'amore lo faremo da soli, noi due. Sempre.E dire che avevamo mille paure...Grazie LUI e grazie LEI ci avete permesso di introdurci in questo mondo meraviglioso dalla porta principale, con eleganza, gentilezza pulizia e semplicità. Grazie davvero. Sarete sempre ospiti benvenuti nella nostra casa. Un bacio.
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coppiaala,
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La casa in campagna (la svolta)
Giugno 2021,Riesco finalmente a organizzare un pomeriggio con il mio Padrone nella casa di campagna,allora mi preparo di tutto punto per farmi trovare bella e femminile come piace a lui.Lascio il cancello del vialetto aperto per facilitargli l’accesso in macchina e mi posiziono per il suo arrivo.Lui arriva e mi trova inginocchiata, con le mani ammanettate dietro la testa, collare con guinzaglio,la gabbietta al mio inutile cazzetto, plug nel culo e occhi bendati.Senza dire una parola mi accarezza il viso, mi bacia sulle labbra e mi ficca la lingua in bocca per trovare la mia.Mi fa aprire la bocca e fa colare la sua saliva dentro…Si prende il tempo che gli serve per spogliarsi e prepararsi come crede,per farmi quello che gli passa per la testa,si avvicina a me e mette il tuo meraviglioso cazzo ancora barzotto nella mia bocca.Inizio a succhiarlo, ma vengo fermata…Lo tiene fermo, si gode il calore delle mie labbra e della mia lingua.Lo tira fuori, mi sputa in bocca e lo rimette dentro.Quindi inizia a pisciare intimandomi di non perderne una sola goccia.Appena finito, sento il suo cazzo gonfiarsi e allora inizia a scoparmi la bocca come fosse una fica.Affonda il suo meraviglioso cazzo fino in gola, fino a farmi piangere, ignorando i conati di vomito…Mi schiaffeggia, mi sputa in faccia, mi sculaccia…Mi maltratta come una cagna disubbidiente.Si impone come fa un vero Padrone con una schiava senza valore, come piace a me.Fino a svuotarsi le palle nella mia gola.Io ingoio il tuo dolce nettare, è inevitabile.Nel frattempo il mio inutile cazzetto ha sbrodolato una quantità immensa di umore senza avermi dato un orgasmo eil grosso plug è sfuggito via dal mio sfintere.Vengo obbligata a ripulire il pavimento con la lingua e nel frattempo mi rificca il plug nel culo dopo averlo ispezionato bene con le dita.Lo spinge in fondo e lo estrae. Senza delicatezza.Capisco che ha ancora voglia di usarmi e il pomeriggio è ancora lungo……Dopo essersi svuotato i coglioni nella mia bocca e divertito un po’ con il mio culo e il plug,sento il Padrone armeggiare con il cellulare e capisco che sta scambiando messaggi con qualcuno, ma non oso chiedere e lui non si sbottona.Io sono ancora bendata e ammanettata e non mi rendo conto al 100% di cosa mi succede intorno.Succedeva, a volte, che invitasse qualcuno di sua conoscenza a divertirsi con me in sua presenza…Ma mai è successo che qualcuno arrivasse a giochi iniziati.In ogni caso la cosa non mi preoccupava e anzi ero anche eccitata dall’idea,perché al di fuori del gioco, eravamo anche in ottimi rapporti di amicizia e conoscevamo le rispettive vite, relazioni e fantasie.In ogni caso succedeva spesso che ricevesse messaggi di lavoro e di tanto in tanto controllava e rispondeva.Quindi mi sentivo in una botte di ferro.Sapevo che non avrebbe fatto mai nulla di compromettente nei miei confronti.Si avvicina, mi libera dalle manette, prende il guinzaglio e mentre lo tira a sé dice: “Vieni qua troia, leccami le palle che ho ancora voglia di godere!”Io lo seguo a quattro zampe, in silenzio e alla cieca fino a che lui non raggiunge il divano e si accomoda.Allora inizio a leccargli le palle come ordinato e sento il suo meraviglioso cazzo che inizia a svegliarsi.Allora provo a prenderlo in bocca, ma lui:“Troia, ti ho detto le palle, non il cazzo!"Si fa in avanti e mi da uno schiaffo.“Apri la bocca, schiava!”Mi ficca due dita in bocca e ci sputa dentro.Padrone: “Chi sono io?”Io: “Il mio Padrone”Padrone: “E tu? Chi o cosa sei tu?”Io: “Sono la tua schiava, Signore. La tua cagna”Padrone: “Bene. E chi ti ha detto che puoi prendere iniziative?”Io: “Nessuno, Padrone"Padrone: “Bene, ora riprendi a leccarmi le palle e leccami anche il culo, da brava cagna!”Riprendo il mio dovere e lui continua ad armeggiare al telefono…Dopo qualche minuto mi concede di leccargli il cazzo e anche di succhiarglielo. Io sempre bendata.So che sta scambiando messaggi con qualcuno e credo che abbia anche fatto qualche foto, ma non mi preoccupo.“Insalivalo bene, troia, ché ora ti inculo!”“Sì, Padrone”La saliva gli arriva fino al buco del culo ed è allora che mi invita a mettermi sopra di lui…Seguo il suo invito e mi metto a smorza candela sul suo splendido cazzo che in men che non si dica è dentro di me fino alle palle.Inizia a scoparmi divinamente (come suo solito) e a strizzarmi i capezzolimentre dalla sua bocca escono insulti di ogni tipo…Sono fatta così, più vengo insultata, più mi eccito. E lui lo sa bene!Padrone: “Sei solo una lurida troia! Dillo!”Io: “Sì Padrone, sono una lurida troia, la tua!”Padrone: “Una femmina mancata. Ecco cosa sei! Una vera adoratrice del cazzo!”Io: “Sì Padrone!”Padrone: “Sei la mia femmina e la mia cagna! E di tutti quelli che voglio io!”Io: “Sì Padrone, è vero Padrone!”Nel frattempo sento il rumore di una macchina che si spegne e lo sportello chiudersi…Immagino sia arrivato il complice di turno…Allora il Padrone mi fa alzare e mettere a pecorina ai piedi del divanoPadrone: “A pecora, cagna! Prendi la tua posizione naturale e mentre mi spompini mostra il culo all’ospite che sta entrando!”e poi, rivolgendosi all’ospite: “Accomodati, prendi posto e goditi lo spettacolo di questa lurida cagna!”E rivolgendosi a me: “Vero che sei la mia schiava, lurida cagnetta?”Mi stacco un attimo dal cazzo e “Sì, Padrone, sono la tua lurida cagnetta”Padrone: “Bene, ora facciamo vedere come lo prendi nel culo!”Lui si sposta dietro di me e io mi metto nella giusta posizione per farmi penetrare…Padrone: “Prendi troia! Prendilo tutto nel culo, frocia che non sei altro! Dillo che ti piace il cazzo"Io: “Sì Padrone, adoro il cazzo, sono fatta per dare piacere ai maschi veri!”Padrone: “Brava cagna! Dillo cosa sei davvero!”Io: “Sono un finto maschio, Signore. Una femmina mancata. Un frocio rotto in culo!”Padrone: “Continua!”Io: “Sono solo una schiava, la tua schiava, Padrone!"Padrone: “Guardati cagna… Sei vestita da troia, il tuo inutile cazzo ingabbiato e lo stai prendendo in culo come una puttanadopo avermi già fatto godere e ingoiato tutta la mia sborra e il mio piscio!”Io: “Sì Padrone. Lo so, sono una vera troia!”Padrone: “Che troia che sei! Cosa potrebbe mai pensare la tua Federica se ti vedesse così?” (Federica è la ragazza che frequentavo in quel periodo)Io: “Che sono più troia di lei, Padrone!”Padrone: “Secondo me dovresti dirglielo e farla divertire con un vero maschio, non con un frocio come te!”Io: “Sarebbe bellissimo, Padrone se Federica accettasse… Per me sarebbe meraviglioso essere la schiava di entrambi”Padrone: “E per me sarebbe bello scoparvi insieme e farti vedere come un vero uomo scopa una vera donna come Federica”Io: “Hai ragione Padrone. Io sono un finto maschio e non sono in grado…”Padrone: “Lo so lurida troietta. Me lo dice sempre quando la scopo!”Io: “Cosa?”Padrone: “Sì, troia, hai capito bene. Mi scopo la tua donna da due mesi e quando lei mi ha confessato di sentirsi in colpa,le ho detto che non doveva perché tu sei più troia di lei!”Io: “Sì, come no…”Padrone: “È tutto vero, per questo le ho detto di venire a vedere di persona, oggi”Faccio per staccarmi da lui e girarmi per affrontare l’argomento quando sento una voce a pochi metri da noi,una voce femminile e familiare: “È tutto vero, caro il mio frocetto!”Io paralizzato… ormai avevo capito, ma non avevo il coraggio di togliere la benda dagli occhi…Sento Federica che si alza e i suoi passi verso di me: “Ora dimmi, caro il mio frocetto, è tutto vero quello che ho sentito finora?”Mi toglie la benda, ma non ho il coraggio di guardarla…“Rispondi, frocio di merda! Che lo sei l’ho potuto constatare con i miei stessi occhi, ma è vero che hai ingoiato la sua sborra e il suo piscio? Da quanto va avanti questa storia?”Padrone: “Rispondi frocio!”Federica: “Zitto tu, che con te faccio i conti dopo!”Io: “Sì, diversi anni...”Federica: “Già non ci credevo quando lo stronzo del tuo amico me lo ha raccontato, non ci credevo nemmeno quando ho visto le foto che mi mandava prima,e non ci credevo quando ti ho visto con i miei stessi occhi fino a due minuti fa!”Io: “Fede…”Federica: “Zitto, frocio testa di cazzo! Sei indifendibile! E io che mi sentivo in colpa perché ti tradivo con sto testa di cazzo!”Padrone: “Beh, non ti credere molto diversa da lui! Anche tu ti sei fatta scopare da me..."Io: “Scusa Fede… hai ragione a essere incazzata con me, ma non posso farci niente se mi piace anche il cazzo. Anche se te lo avessi detto, non avresti accettato...”Federica: “Su questo hai ragione, stronzo frocio di merda! Non lo avrei accettato, ma...”Io: “Ma cosa?”Federica: “Ma lo posso capire… L’unica cosa che non capisco è il perché sono così eccitata, oltre che incazzata!"Padrone: “Ammettilo, la cosa ti piace! Altrimenti non saresti venuta per verificare e poi…”Federica: ”E poi cosa?”Padrone: “E poi non mi sei sembrata così sconvolta quando te lo raccontavo. Anzi...”Federica: “…”Padrone: “Sei eccitata, l’hai detto tu! E tu, frocio del cazzo, torna a succhiarmelo, subito!”Io: “Ma…”Padrone: “Senza se e senza ma. Succhiamelo, schiava! Fai il tuo dovere”Resto un attimo perplesso. Che cazzo sta succedendo?Mi ritrovo in intimo da troia (e il pisello ingabbiato) con il mio amico/Padrone che ha fatto lo stronzo perché si è scopato la mia donna dicendoletutto sul mio conto e la mia donna qui incazzata perché la tradisco con un uomo…Stiamo litigando di brutto e lui mi chiede di succhiarglielo!È surreale! Ma sta succedendo davvero?E il Padrone rivolgendosi a Fede: “La situazione è questa, ti piaccia o no. Ora io voglio continuare a divertirmi e sei invitata a non rompere le palle!”Io sempre più incredulo…Padrone: “Il tuo uomo è un rotto in culo, è anche più troia di te. A me piace e a lui piace”Io completamente shockato li guardo entrambi…Federica, rivolgendosi a me: “Hai sentito il Padrone? Fai la brava, dai, schiavetta… fami vedere quanto ti piace il suo cazzo!”Ritorno nel mio ruolo da “femmina” e come ipnotizzata mi avvicino al cazzo del Padrone per succhiarlo davanti agli occhi e all’eccitazione della mia donna.Lei si avvicina a noi per guardare meglio, mi accarezza mentre spompino il Padrone e inizia a solleticarmi il buco del culo.Sembra affascinata dalla gabbietta e rivolge delle attenzioni anche alle mie palle, ma poi torna sul mio buco del culo che inizia a penetrare con le dita.Federica quindi si spoglia e si unisce a noi, prima aiutandomi in un favoloso pompino a due bocche e poi,sotto la guida del Padrone, penetrandomi con il plug mentre io continuavo a succhiare.Padrone: “Vai Fede, rompi il culo al frocio del tuo uomo!”Federica: “Giulio (il Padrone), ma ti sembra un uomo questo frocio di merda vestito da troia?”Giulio: “Hai ragione Fede, è solo una troia rotta in culo, una cagna in calore!”Federica: “Giulio, dovresti vedere come le ho aperto il culo, potrebbe entrarci una mano!”Giulio: “Vai allora, rompila con la mano, anzi, prima fammela fottere altrimenti poi nemmeno la sento!”Allora il Padrone si posiziona dietro di me e Federica davanti.Lui inizia a scoparmi divinamente mentre lei si fa leccare la fica fino a godere.Io ero esausta.Un pompino interminabile e adesso una leccata “violenta” alla fica della mia ragazza. Avevo il collo che non reggeva più.Padrone: “ Fede, vieni qua, voglio che ficchi la mano nel culo del frocio mentre lo inculo!"Fede: “Sicuro? Non è che lo spacchiamo?”Io: “Vai Fede, se sento dolore ve lo dico…”Fede si mette dietro, accanto al Padrone e dopo essersi sputata sulle dita inizia a penetrarmi mentre Giulio mi incula.Inizia con due dita e passa subito a tre…Non crede ai suoi occhi quando inserisce anche il quarto.Federica: “Amore, ma che culo sfondato hai?”Io non ragionavo più, troppo piacere… ero in estasi!Giulio: “Visto? Chi è più troia, tu o lei?”Federica: “Avevi ragione! Ora però togli il cazzo che voglio provare a entrare con tutta la mano…”Giulio tira fuori il cazzo dal mio culo e si sposta davanti a me per farselo succhiare ancora e tenerli larghe le chiappeper favorire il fisting da parte di Federica…Ci ripensa e si posiziona dietro di lei è impegnata a penetrarmi con tutta la mano.Federica: “No! Non in fica! Dopo che l’hai tenuto nel culo di questo frocio non puoi scoparmi in fica…Dopo quello che ho visto e sto vivendo oggi, mi pare giusto che lo prenda in culo anche io”Giulio: “Ti accontento volentieri!”Diamo vita a questo strano trenino in cui il mio Padrone incula la mia donna che a sua volta fista me…Il mio cazzo ingabbiato sgocciola a non finire, Fede gode come una troia e Giulio è felicissimo!Federica non riesce più a reggere quindi tira fuori la sua mano dal mio culo per stare più comoda,Giulio la incula come non ci fosse un domani e io appena mi riprendo mi accingo a togliere la gabbietta dal cazzo pergodermi un po’ la mia donna quando “Che stai facendo, schiava?” è Federica“Tolgo la gabbietta così ti scopo un po’ anche io” rispondo“Non ti permettere!” ribatte lei, insieme al Padrone.“Mettiti sotto e leccami la fica mentre lui mi incula” Continua Fede“E leccami anche i coglioni!” Aggiunge GiulioCapisco che non ho scelta… mi metto sotto e inizio a leccare entrambi fino a quando lui non gode nel culo di Federicaper poi farsi ripulire il cazzo dalla mia lingua mentre la sborra che cola dal culo della mia donna, mi finisce sul collo.Federica si gira e sempre con la fica sopra di me, inizia a pomiciare con Giulio mentre io ho ancora il suo cazzo in bocca…Lentamente si stacca dalle labbra del Padrone e si avvicina alle mie… mi bacia con dolcezza, lascia colare un po’ di saliva nella mia bocca emi dice che è il momento di togliere la gabbietta.Mi alzo, la tolgo e mi avvicino a lei ma mi respinge mentre abbraccia Giulio e riprende a baciarlo.“Dai, schiava. Facci vedere come gode una cagna. Segati per noi!” mi ordina Federica.E aggiunge: “Da oggi in poi, sarò libera di incontrare il tuo Padrone ogni volta che voglio e fare quello che voglio.Ogni volta che lo inviterò a casa tu te ne starai fuori se non ti voglio tra i piedi, intesi?Ma anche tu sarai libera di vederlo ogni volta che vuoi e senza nasconderti da me, anzi, io sarò sempre presente e sarò la tua Padrona.E ogni volta che avrai voglia di me, dovrai chiederlo a Giulio, al Padrone.Faremo l’amore solo se lui ti darà il permesso, chiaro? Se proprio avrai tanta voglia, allora ti inculerò io, come abbiamo fatto oggi!”Nel frattempo sto per venire… vengo…"Sì, Fede”“No tesoro, si dice "Sì Padrona!”"“Sì, Padrona!”Da Giugno a Ottobre del 2021 siamo stati un trio molto affiatato.Abbiamo giocato in ogni modo, io da trav o in versione maschile, non aveva importanza.Sono stato anche attivo con lei e qualche volta siamo riusciti a coinvolgere altre persone, coppie, singoli, singole…Una bella parentesi. Poi la fidanzata di Giulio si è trasferita per lavoro e lui l’ha seguita.Federica e io abbiamo continuato a frequentarci per un po’, ma nonostante il bene che ci volevamo, ci siamo allontanati.Capita che ci vediamo qualche volta, anche tutti e tre insieme. Qualche volta finiamo anche a letto.La vera amicizia dura per sempre.
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lustdoll,
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LA MINIGONNA DI SABRI
Questo è il fedele resoconto di una bellissima avventura cuck che ho vissuto circa 15 anni fa, i fatti sono reali mentre i nomi sono inventati.Rispondo ad un annuncio, il lui di una coppia cerca un singolo che sia disposto a corteggiare la moglie all’oscuro di tutto. Giorgio e Sabrina sono una coppia cuck, con lui felice ed instancabile procacciatore di uomini ed eccitato spettatore dei giochi erotici della moglie. Sabri, che poi descriverò meglio è molto esibizionista e si eccita ad uscire con minigonne e vestiti super attillati provocando sguardi, commenti, e a volte, approcci. Per pochi fortunati, questi approcci finiscono nel letto di lei. Giorgio mi risponde dicendo che le mie foto e il modo in cui mi presento lo hanno convinto che sono il tipo di uomo che a Sabri interessa e che la cosa si poteva organizzare. Abito vicino a Como, loro in un piccolo e pittoresco paese tra Brescia e Verona, quindi, visto le distanze, la cosa andava organizzata per bene. Infatti trovo in Giorgio un organizzatore fantastico mi fornisce ovviamente le foto non censurate della moglie, le sue abitudini e il fatto che frequenta molto spesso una palestra nel centro del paese. Io mi sarei presentato come uno appena arrivato per questioni di lavoro e per un breve periodo. Frequentando la stessa palestra l’avevo notata e volevo conoscerla, questa era la semplice scusa per approcciarla. Arriva così il giorno X, Giorgio con cui avevo ormai una corrispondenza quasi giornaliera, mi avverte che quel pomeriggio Sabri verso le quattro sarebbe stata in palestra e di solito dopo circa un’ora sarebbe uscita, era quello il momento giusto per tentare l’aggancio. Con grandi speranze ma anche con la consapevolezza che tutto poteva risolversi in un viaggio a R....o e ritorno, chiedo un pomeriggio di permesso e parto. Arrivo con molto anticipo in modo da potermi ambientare, trovo subito la piazzetta, sede della palestra e parcheggio, il paese è piccolo e in una mezz’ora me lo giro tutto. Torno alla piazzetta e conoscendo il numero di targa mi piazzo vicinissimo alla macchina di Sabri e aspetto. Puntualissima poco dopo le cinque Sabri esce dalla palestra e viene verso di me, cioè verso la sua macchina, devo dire che anche se era un gioco, avevo un po’ il cuore in gola, non sono mai stato uno molto abituato a questo genere di approcci, comunque ero lì e tanto valeva buttarsi. Giorgio si era raccomandato di usare con lei un tono deciso e molto esplicito, senza arrivare alla volgarità; le piacevano gli uomini decisi e che la facessero sentire desiderata, sexy e "un po’ puttana”, parole sue. “Ciao Sabri” le dico, lei si ferma mi guarda e si vede che sta cercando di capire chi sono, “Ci conosciamo?” mi dice squadrandomi e anche se è notevolmente più bassa di me sono io che mi sento piccolo. Parto con la storiella che ci siamo inventati e con una notevole faccia di bronzo le dico che da pochissimo frequento la sua stessa palestra, che ho notato questa fica incredibile e che dopo molte insistenze il proprietario della palestra mi ha detto come si chiama ed ha anche aggiunto di mettermi in fila perché tutta la palestra, la parte maschile in toto e anche qualche elemento femminile, è innamorata di lei. Mi guarda con aria di chi è abituata ai complimenti ma si vede anche che le fa piacere. Giorgio mi ha detto che da ragazza ha fatto danza classica e che va in palestra almeno due volte alla settimana e si vede: corpo tonicissimo, magra con il culo sodo e il bacino stretto, gambe dritte, seni piccoli, non molto alta ma molto proporzionata. Il tutto, quel giorno, confezionato in un paio di fusò color pesca attillatissimi che non lasciavano nessuno spazio all’immaginazione, il culo era una poesia, immaginate due piccole mele perfettamente rotonde che si muovono ad un ritmo ipnotico e sensuale. Il tipo di donna che mi eccita alla follia. “Sono qui per qualche giorno per lavoro e poi tornerò a casa, non conosco nessuno e quando ti ho vista ho pensato che sarebbe stato bello cominciare con una donna così sexy...” Il suo sguardo è enigmatico, intuisco che sta cercando di valutarmi e di capire se la persona che ha davanti è un mezzo matto, un maniaco, o uno a cui si può dare un po’ di tempo e di spazio. Fortunatamente decide per l’ultima opzione, guarda l’orologio e mi dice “Vabbè ho un po’ di tempo, avrei dovuto fare altro in paese ma lo faccio un’altra volta, li c’è un bar carino possiamo bere qualcosa.”Nella mia testa comincio a sparare fuochi artificiali, il primo scoglio è superato ma ce ne sono tanti altri. Ci sediamo e cominciamo a parlare un po’ e a conoscerci, io di me dico il minimo indispensabile e invece voglio sapere tutto di lei, le sue abitudini, i suoi hobby e ricordandomi delle raccomandazioni di Giorgio di farla sentire un po’ puttana, i suoi vizi. “Stabiliamo subito che sono sposata, felicemente sposata e che non cerco avventure, I miei hobby come hai potuto vedere sono la palestra e mi piace correre, vado la mattina presto o la sera.”La interrompo dicendo che è chiaro che frequenta una palestra, perché ha un corpo fantastico e che lei è proprio il tipo di donna che mi fa impazzire e che dal momento in cui l’ho vista non faccio altro che pensare a una cosa... “E sarebbe?” dice guardandomi con una faccia tipo: “Lo so che cosa pensi maiale, voi siete tutti uguali.” La lascio di stucco rispondendole “Non faccio altro che pensare a come sarebbe bello invitarla per un aperitivo, come sto facendo ora.” La risposta la sorprende e anche piacevolmente perché si mette a ridere e mi guarda questa volta con uno sguardo diverso. Decido che è il momento di passare a una nuova fase, un altro punto cruciale del nostro piano per cui ho bisogno dell’aiuto di Giorgio. Con la scusa di andare in bagno mi allontano e lo chiamo, risponde al secondo squillo, gli dico solo “Siamo in un bar, va tutto bene, chiamala”. Ritorno al tavolo dopo tre o quattro minuti e la trovo immersa in una conversazione al telefono, ovviamente sta parlando con Giorgio e se, osservandola da lontano, la conversazione è animata, nel momento in cui mi siedo al tavolo Sabri risponde solo con dei monosillabi: sì, no, no, sì, forse, va bene. “Era Giorgio, mio marito, gli ho raccontato dove sono e con chi sono, con lui non ho mai segreti, siamo una coppia molto affiatata e allo stesso tempo molto aperta.” Una frase sibillina che se non fossi stato a conoscenza dei retroscena mi avrebbe lasciato un bel po’ da pensare, “Gli ho raccontato che sei un mio collega della palestra che sei appena arrivato e che non conosci nessuno e lui mi ha proposto di invitarti a cena, mio marito è sempre così gentile con tutti e molto comprensivo con me.” Anche questa frase se non avessi saputo tutto avrebbe avuto un sapore piuttosto enigmatico. Non le do il tempo di pensarci ulteriormente e rispondo che erano straordinariamente gentili, che accettavo volentieri e che avrei preso del vino e del gelato.Anche questo scoglio era stato superato e secondo Giorgio, il fatto che avesse deciso di invitarmi, dava all’impresa una percentuale di riuscita attorno al 50%. Non male!Così la seguo in macchina fino alla loro casa, parcheggiamo, entriamo e mentre mi accomodo in cucina Sabri va in camera per cambiarsi, si ripresenta pochi minuti dopo con un top bianco che lascia scoperta la pancia, perfettamente piatta e un paio di pantaloncini di spugna attillatissimi, sempre bianchi. Mi sembra chiaro che le piace essere ammirata e le piace sentirlo quindi la guardo e dico “Sei veramente una gran fica”. Lei ghigna e risponde “Questo me l’hai già detto, invece di star lì seduto a spiarmi e a farti seghe, dammi una mano!” Mi alzo e la aiuto a preparare la tavola e a tagliare un po’ di cose per un’insalata, facendo così siamo molto vicini, a volte si mette di fianco a me per posare sul tavolo altre verdure, a volte mi da la schiena e i nostri corpi quasi si sfiorano, sentirla così vicino mi fa indurire il cazzo e decido di accelerare un po’ i tempi. Approfittando del fatto che sta lavando qualcosa nel lavello, le metto le mani sui fianchi, mi appoggio a lei e comincio a baciarla sul collo. Sono sicuro che attraverso la stoffa leggerissima dei pantaloncini sente perfettamente la pressione del mio uccello duro che si incunea facilmente tra le sue natiche sode e morbide allo stesso tempo. Reagisce sorpresa ma non tanto, come se si aspettasse e quasi desiderasse una avances del genere. Mi scosta con la mano e mi dice “Ma cosa fai, guarda che tra poco arriva Giorgio!” per fare così si deve voltare e a quel punto incollo la mia bocca alla sua e con mia grande sorpresa non trovo nessuna resistenza. A me piace baciare, lasciare che le bocche si uniscano, le lingue si mischino, scambiarsi la saliva. Anche a lei fa piacere, è ovvio, le lingue giocano entrando in profondità nelle bocche, la sua sa di fresco, forse nei pochi minuti in cui si è cambiata ha trovato anche il tempo per lavarsi i denti e percepisco un sottile aroma di menta. Per un paio di minuti buoni le nostre lingue giocano e le mani sfiorano i corpi, stringo subito le sue natiche apprezzandone una volta di più, la forma perfetta. La sollevo facilmente, è proprio leggera, e la metto a sedere sul piano della cucina in modo da averla ad un’altezza più simile alla mia. Le allargo le gambe e di nuovo il mio uccello in piena erezione si appoggia a lei, la spingo contro di me in modo di far combaciare perfettamente il mio cazzo e la sua fica. E comincio a strusciarmi, Sabri si lascia scappare un gemito, la stoffa dei suoi pantaloncini di spugna è sottile come carta velina, sicuramente lo sente quasi come se fossimo nudi. Scendo di nuovo sul suo collo e la lecco, poi mi sposto in su. Mordicchio i lobi e appoggiando le labbra al suo orecchio le sussurro “Ti voglio leccare tutta e poi ti scopo” provocando un brivido e un altro debole gemito. Le mie mani, adesso libere di muoversi, si concentrano sui suoi seni, non porta niente sotto la stoffa sottile del top che indossa e posso sentire i capezzoli induriti dall’eccitazione. Mentre li strizzò gentilmente sento il suo respiro farsi più pesante, mi apro un bottone della camicia e porto le sue mani sul mio petto invitandola a continuare.Risponde al mio invito slacciandone altri due, adesso la camicia è quasi tutta aperta, mancano solo gli ultimi bottoni in basso, fa scorrere le mani sulla mia pelle, mi strizza gentilmente i capezzoli poi si china e con la lingua li lecca e li mordicchia piano, è una cosa che nessuna donna mi ha mai fatto e mi attraversa una scarica di adrenalina lasciandomi per un attimo senza fiato.Ho una mezza idea di contraccambiare il favore, slacciarle il top e baciarle i capezzoli ma proprio in quel momento sentiamo il rumore inconfondibile di chiavi nella serratura, è Giorgio che rientra. Ovviamente ognuno torna velocemente al proprio posto: io a tagliare i pomodori e Sabri a lavare qualcosa nel lavello. Giorgio entra in cucina e se coglie qualcosa di strano: la tensione evidente, la forma del mio uccello ancora molto duro sotto i pantaloni, il viso arrossato di Sabri, la traccia della mia saliva sul suo collo, fa finta di non accorgersene. Finalmente dopo tanti scambi di mail e telefonate ci incontriamo, è un uomo molto distinto con un viso cordiale e sorridente che mi piace immediatamente, la differenza di età tra i due è molto evidente. È un dirigente importante in una banca di una città vicina.Intanto Sabri ha finito di preparare, ci sediamo e mangiamo, io racconto un pò di me, poco, e loro mi raccontano com’è vivere a R....o. È una cena semplice e veloce, nella stanza c’è un misto di buon umore, di eccitazione e di attesa, le occhiate tra me e Sabri e tra me e Giorgio dicono molto di più delle parole. Giorgio si alza e dice che prenderemo il caffè in salotto e va di là, lo sentiamo trafficare con bicchieri e bottiglie, io aiuto Sabri a sparecchiare ma non ce la faccio a passarle davanti senza prenderle con le mani il viso e metterle di nuovo la lingua in bocca, il cazzo mi sta scoppiando nei pantaloni prendo la sua mano e glielo faccio sentire attraverso la stoffa dei jeans. Lei la toglie ma non subito, indugia un po’ sulla forma come a valutarne le dimensioni, poi si alza e mi dice “Meglio se vai di là, vi raggiungo.”Trovo Giorgio che armeggia con i cuscini del divano, scambio con lui qualche segno di intesa ma non c’è tempo di parlarci perché Sabri è praticamente dietro di me. Quando siamo tutte e tre seduti e con un bicchiere in mano, sparo il proiettile di grosso calibro, la frase che nel nostro piano può aprire le porte del paradiso: “Giorgio ma non sei geloso di tua moglie, mi dicono che va in giro con delle minigonne pazzesche, e che quando esce gli uomini la seguono in processione, io purtroppo non l’ho ancora vista in minigonna però ho sentito che alcune sono esageratamente corte.” ”Come non l’hai ancora vista? Sabri bisogna rimediare, ha delle minigonne che sono cortissime e a me eccita sapere che gira così e che gli uomini sbavano. E anche a te eccita, vero tesoro, ti fa piacere che gli uomini ti guardino.” Lei seduta accanto a lui ride e dice che le piace indossare la minigonna e vedere l’effetto che fa e che la maggior parte degli uomini le fanno pena, si limitano a guardarla ma non fanno niente, non tentano neanche di scambiare due parole con lei e dicendolo mi guarda fisso “Poi ci sono le eccezioni.” aggiunge. “Dai Sabri facci una piccola sfilata, fai vedere a Filippo cosa si è perso fino adesso.” Intervengo anch’io ”Dai Sabri ti prego, fammi vedere cosa mi sono perso.” Si fa pregare ancora per qualche secondo e poi alzandosi un po’ svogliata dice “Va bene lo faccio solo perché me lo chiede Giorgio.” Mentre si allontana Giorgio mi lancia uno sguardo d’intesa e ad alta voce aggiunge “Mi raccomando, metti quelle cortissime!” Incomincia così una sfilata indimenticabile. La prima che indossa è una minigonna bianca con dei disegni azzurri, svasata e molto corta, copre metà coscia, ma mentre cammina la fa ondeggiare scoprendo tutta la gamba fino alle mutandine, per l’occasione si è messa anche scarpe eleganti con tacco a spillo e l’effetto è fulminante. Io e Giorgio siamo seduti sul divano fianco a fianco, Sabri provenendo dalla camera da letto arriva dritta verso di noi e, come una modella professionista, si ferma in pose provocanti, ondeggia un po’ i fianchi, poi ci dà le spalle sculetta e riparte verso la camera da letto per un nuovo cambio. Giorgio ride, batte le mani, mi guarda, mi fa l’occhiolino e mi dice “Guarda che va tutto alla grandissima, mi sa che ci divertiamo.” Io non sto più nella pelle e neanche nei miei vestiti, il cazzo sta ormai bucando i pantaloni ed è un rigonfiamento evidentissimo, Giorgio lo nota e si mette a ridere “Vedo che tu sei già pronto, bravo, tienilo caldo che tra poco ti serve.”Entra Sabri con la seconda minigonna questa volta è rossa, più corta della precedente e attillata, quando arriva vicino a noi si volta e si piega a novanta, come per sistemarsi qualcosa nella scarpa, dandoci così la visione del suo culo perfetto nella cui fessura vedo sparire il tessuto nero delle mutandine. Giorgio le mette le mani sul culo alzando completamente la minigonna e mi incita a far lo stesso, non mi faccio pregare e sostituisco le mie mani alle sue.Le natiche sono sode e lisce, infilo l’indice sotto le mutandine che in corrispondenza della vulva sono già umide, lei rimane in quella posizione lasciandomi fare, sto per perdere completamente la testa ma Sabri è più veloce di me, si rialza e rientra in camera da letto avvertendoci che la prossima sarebbe stata l’ultima.Io ho la bocca secca e senza accorgermene mi sto toccando il cazzo sotto i pantaloni, Giorgio intanto si è spostato e si è seduto su una poltrona di fianco lasciando a me tutto il divano. Rientra Sabri con un’altra minigonna anche questa cortissima e come la prima svasata in modo da non rimanere troppo attillata sulle gambe. Come la volta precedente arrivata davanti a noi si china, ma questa volta non indossa niente sotto la gonna, vedo la le labbra della vulva completamente depilate a questo punto non capisco più niente, anzi, capisco tutto quello che devo fare, mi metto in ginocchio e immergo la mia faccia nella sua fica già bagnata. Lecco le labbra e assaporo i suoi umori sulla lingua, le divarico un po’ le gambe in modo da poterla leccare meglio, lei con le mani prende la mia nuca e mi guida in modo che la mia bocca vada dove può darle più piacere. Nonostante l’eccitazione sono scomodo, quindi mi stacco mi giro e a questo punto mi trovo davanti a lei, immergo di nuovo la faccia nella fica bollente. Lecco l’interno delle cosce e bacio la fica di Sabri come se stessi baciando la sua bocca, strofinando le mie labbra sulle sue, immergendo la mia lingua tra le sue. Il solo suono che si sente sono i mugolii di Sabri e i suoi gemiti, anche lei deve essere un po’ scomoda e allora si siede sulle gambe di Giorgio, spingendo di nuovo la mia faccia in mezzo alle sue gambe, invitandomi a riprendere il lavoro. Intanto Giorgio che fino a quel momento si era limitato a guardarci, slaccia i bottoni del top di Sabri e lo fa cadere per terra e poi le mani vanno a cercare subito i seni e capezzoli gonfi e appuntiti. Io intanto non ho mai smesso di strusciare, strofinare, leccare, mordicchiarle la fica, i gemiti si sono fatti più sonori e frequenti, inserisco un dito e poi sentendo che l’interno della vulva è completamente bagnato, anche il secondo. Comincio a scoparla con le dita è il momento in cui Sabri ha il primo orgasmo, si inarca spingendo contemporaneamente il bacino verso l’alto mentre un lungo brivido la percorre, l’orgasmo è intenso e lungo ripetendosi parecchie volte con scatti che piano piano si quietano, lasciandola un po stordita tra le braccia di Giorgio. La raggiungo e le metto la lingua in bocca, facendole assaggiare i suoi umori più intimi. Poi mi alzo, ho un caldo pazzesco e mi rendo conto di essere ancora completamente vestito, mi tolgo la camicia, mi slaccio i pantaloni e mi sfilo le mutande, eccolo lì il mio uccello in piena erezione che non chiede altro che di essere accolto nella bocca di Sabri. Lei lo guarda e nonostante fossimo tutti un po’ agitati ha ancora lo spirito per fare una battuta “Quando me l’hai fatto toccare prima non sembrava così grosso” poi lo prende tra le mani e se lo porta alla bocca. Inizia un lungo scambio di effusioni tra la sua bocca e il mio cazzo, non solo un pompino, ma un’opera d’arte, senza quasi toccarlo con le mani lo percorre tutto con le labbra leccandolo e mordicchiandolo, dalle palle fin su alla cappella. Arrivata in cima si ferma un attimo per poi con le mani posate sui miei glutei spingermi dentro di lei ingoiandolo tutto fino in gola e lasciandomi letteralmente senza fiato. Ripete questo esercizio due, tre volte e io mi accorgo che con questo ritmo non posso resistere ancora per molto, la fermo, mi siedo sul divano e la faccio salire a cavalcioni invitandola a impalarsi sul mio cazzo. Giorgio che intanto ci guardava e scattava foto le passa un preservativo, Sabri me lo infila e poi con un lungo gemito mi fa entrare dentro di lei. Mentre mi cavalca mi prende le mani e se le porta sui seni poi si china e mi mette la lingua in bocca e mi sussurra di fotterla e di scoparla come una troia. Mentre è chinata ne approfitto per metterle il medio nel culo, “Siiiiiiiii scopami anche il culo.” Ormai il parossismo è al limite, ci limitiamo a muoverci all’unisono e a dare il più possibile piacere all’altro fino a che, quasi contemporaneamente veniamo, io con un lungo orgasmo che mi provoca spasmi e brividi e lei subito dopo, dimenandosi su di me per poi lentamente abbandonare la testa sul mio petto. La accarezzo e la bacio, stiamo così per qualche secondo, immobili, assaporando ancora le ondate di piacere. Mi divincolo da Sabri che crolla sul divano e chiedo a Giorgio il bagno, ci sto parecchio un po’ per riprendere fiato un po’ per lavarmi un po’ per guardarmi allo specchio e sorridermi, solo poche ore prima ero partito da Como pieno di dubbi e incertezze e adesso avevo appena finito una delle scopate più belle e intense della mia vita. Ritorno in salotto ancora completamente nudo, Sabri è sempre sdraiata sul divano in posizione fetale e Giorgio sta riguardando i film e le foto che ha fatto con la macchina.“Sono venuti una meraviglia, poi ti mando qualcosa” mi dice con un sorriso, “Ma mi sa che la Sabri è fuori combattimento, io speravo in un bis ma ho paura che dobbiamo organizzare un’altra volta.” In effetti Sabri non aveva più energie e anch’io mi sentivo molto stanco, oltretutto mi aspettavano almeno due ore di strada per arrivare a casa. Dopo quella volta ci siamo rivisti altre volte ed è stato divertente spiegare a Sabri tutto il piano e tutte le manovre che abbiamo architettato quel giorno. é passato tanto tempo ormai, quasi 15 anni, ma la memoria di quella serata selvaggia rimane ancora indelebile nella mia testa.
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Sorpresa sotto l'Albero: Quando la Vita Ti Gioca uno Scherzo Natalizio
Trama: Era la notte prima di Natale e in tutta la casa non si muoveva una creatura... tranne me e mi arrabbiavo sempre di più mentre passavo da una stanza all'altra alla ricerca di ciò che avrebbe dovuto esserci. In casa avrebbero dovuto esserci una moglie e tre figli, ma non c'erano.>Sono Marco Colombo, un dirigente aziendale che aveva pianificato con cura di trascorrere le festività natalizie con la mia amata famiglia. Avevo preparato sorprese per i miei bambini e volevo dedicare del tempo speciale alla mia vecchia mamma. Tuttavia, la vita ha il suo modo di sorprenderci.Una società cinese con cui la mia azienda aveva importanti rapporti commerciali ha organizzato un meeting cruciale a Parigi. Nonostante fossi stato assolutamente determinato a godermi le vacanze, il dovere ha chiamato, e mi sono trovato costretto a partire per la capitale francese in un periodo così speciale. Ho comunicato con tristezza la notizia alla mia famiglia, promettendo che sarei tornato il prima possibile.Il meeting si è svolto con una tensione palpabile, ma proprio quando sembrava che il mio Natale sarebbe stato lontano da casa, ho ricevuto una chiamata che ha cambiato tutto. La società cinese aveva deciso di cancellare il prosieguo nei giorni successivi del meeting a causa di circostanze impreviste.Ho deciso di mantenere la sorpresa per me stesso, desiderando vedere la gioia negli occhi della mia famiglia quando mi sarei presentato all'improvviso.Avevo preso così il telefono e iniziato a chiamare le compagnie aeree per vedere se riuscivo a trovare un posto a sedere a così breve distanza dalla festività. Ho ricevuto un "mi dispiace" da tutte, tranne una. Mi dissero che erano al completo, ma che c'era stata un'ondata di cancellazioni e di “no show” e che se avessi voluto venire all'aeroporto e mettermi in "lista d'attesa" sarei riuscito a prendere un volo. Era il mio giorno fortunato, il mio regalo di Natale da parte del destino, e così riuscii a prendere un volo.Con il cuore colmo di felicità, avevo preso un taxi per tornare a casa, desideroso di creare una sorpresa indimenticabile per la mia famiglia proprio alla vigilia di Natale.Arrivato a casa, avevo notato subito l'atmosfera festosa. La casa era splendidamente decorata, le calze erano appese con cura, e l'albero di Natale risplendeva con luci scintillanti. Ma qualcosa non quadrava. Non c'erano regali sotto l'albero. L'atmosfera di festa era presente, ma l'assenza di pacchetti avvoltoi mi aveva colpito.Confuso, ho iniziato a cercare una spiegazione. Avevo pianificato con cura ogni dettaglio della mia sorpresa, e non potevo credere che i regali fossero mancati all'appello. Con il cuore in gola, ho chiamato mia moglie, ma il telefono non era raggiungibile. Il panico ha iniziato a farsi strada mentre tentavo di immaginare cosa fosse successo.Dopo aver chiamato a casa dei miei genitori, ho parlato con mia madre, sperando di ottenere qualche informazione. Mi ha spiegato che Monica aveva chiamato chiedendo se poteva badare ai bambini per un po'. Poiché voleva uscire con le amiche per la cena di Natale, aveva deciso così di consegnare i regali ai bambini in anticipo e poi li avrebbe portati da mia madre per la notte. I bambini erano accoccolati nei loro letti, ignari della mia improvvisa comparsa.Monica aveva lasciato la casa alle sette, dicendo che li avrebbe visti la mattina successiva. Inizialmente, ho respirato un sospiro di sollievo, ma il mio stato d'animo è rapidamente cambiato quando ho sentito della cena con le "vecchie amiche di liceo."Nove anni di matrimonio erano trascorsi senza che mia moglie menzionasse mai queste amiche, e il repentino cambio di piani aveva suscitato il mio sospetto. I pensieri negativi avevano cominciato a fiorire nella mia mente, e la paura di una rivelazione sconcertante si era fatta strada.All'improvviso, un'auto aveva svoltato nel vialetto di casa, come dimostravano i fari che attraversavano la finestra del soggiorno. Avevo guardato l'orologio e avevo notato che erano le dieci e dieci. Ero balzato su dal divano, mi ero avvicinato alla finestra, avevo spostato la tenda e avevo guardato fuori.Il bagliore della luna sulla neve appena caduta aveva chiaramente mostrato un uomo e una donna seduti in macchina, baciandosi come due adolescenti. Un brivido di confusione e stupore mi aveva attraversato mentre cercavo di capire chi potesse essere. Il cuore aveva battuto forte nel petto, e la mia mente era stata travolta da pensieri incerti.Il loro abbraccio sembrava non avere fine, e mentre i finestrini dell'auto non emanavano fumo, il mio sconcerto stava raggiungendo livelli vertiginosi. La mia mandibola si stava stringendo, e le mie mani erano diventate pugni serrati, tanto che provavo dolore agli avambracci.Mentre osservavo incredulo, giunto il momento in cui avrei dovuto essere testimone di ciò che i miei occhi non potevano credere, l'uomo si era spostato all'indietro, e la testa della donna era scomparsa dalla mia vista. Non c'era bisogno di essere un genio per capire cosa stesse accadendo.La realizzazione mi colpì come un pugno nello stomaco. Il tradimento era davanti ai miei occhi, e la sensazione di tradimento e dolore si fece strada in me. Mentre la scena continuava a svolgersi nel vialetto di casa, ho sentito un misto di rabbia, tristezza e incredulità. La neve caduta sembrava ora un velo freddo su un momento che avrebbe cambiato tutto.Avevo capito in un attimo che l'uomo stava ricevendo un pompino, un pompino di livello mondiale, come ben sapevo da tutti quelli che Monica mi aveva fatto. Lo vedevo nella mia mente. Le dita di Monica che si appoggiano alle sue palle mentre lei gli leccava la lunghezza e stuzzica la testa del cazzo con la lingua, prima di prenderlo in bocca e lavorarlo fino a farlo entrare in profondità nella sua gola. Riuscivo a immaginare i pensieri che gli frullavano in testa.Mentre lei godeva, lo pompava sempre più velocemente per farlo eccitare e farlo sborrare. Era facile immaginare la sensazione che avrebbe provato lui nel momento in cui Monica avrebbe ingoiato fino all'ultima goccia e poi lo avrebbe leccato per bene.E poi in un batter d'occhio vidi la sua testa sobbalzare all'indietro e capii che si era appena sfogato e un attimo dopo la testa di lei tornò su. Si scambiarono alcune parole e poi vidi aprirsi sia la portiera del passeggero che quella del guidatore e capii che stavano entrando in casa.Ho chiuso la tenda lentamente, incapace di guardare oltre. La mia mente era in tumulto, e il calore che sentivo non era più dovuto all'emozione natalizia. L'aria intorno a me si era fatta densa di un silenzio scomodo, e il Natale che avevo immaginato si era trasformato in un'inattesa e dolorosa rivelazione.Lasciai la finestra e mi diressi verso il seminterrato dove tenevo tutta l'attrezzatura. Pensai di usare una mazza perfettamente adatta allo scopo".Ma lo stato d'animo in cui mi trovavo in quel momento era buono per un omicidio.Sentii la porta d'ingresso aprirsi e i due entrare. Sentii dei mormorii mentre i due si muovevano per la casa verso le scale che portavano alle camere da letto e mi chiesi se lei lo avrebbe portato sul nostro letto o avrebbe usato una delle camere dei bambini. Decisi di permettere loro di spogliarsi e sistemarsi sul letto, iniziando il loro accoppiamento. Pensavo che il mio ingresso sarebbe passato inosservato fino a quando non mi fossi avvicinato abbastanza per colpire con la mazza.Con il cuore pesante e la mente in tumulto, salii silenziosamente le scale.Mi fermai in cima ai gradini e i gemiti provenienti dalla nostra camera da letto raggiunsero le mie orecchie, stringendomi la mascella. Mentre mi muovevo silenziosamente lungo il corridoio, i pensieri ronzavano nella mia mente, un'elaborata strategia si stava formando.Raggiungere la camera da letto era come camminare sull'orlo di un precipizio. Tutte le cose che avrei dovuto fare, quasi tutte richiedevano la collaborazione di un'altra persona. Dovevo trovare un buon posto dove nascondermi, almeno fino al giorno dopo Natale. Sapevo che coinvolgere la polizia sarebbe stato inevitabile, una volta che avessi affrontato l'intruso nella mia camera, sul mio letto.Le prospettive di dover affrontare conseguenze legali mi spinsero a pianificare con attenzione. Non potevo permettermi di finire dietro le sbarre prima di aver sistemato le cose che erano davvero importanti. Dovevo rimanere fuori dalla custodia almeno fino alle 10 del mattino del giorno dopo le festività. Questo mi avrebbe dato abbastanza tempo per sistemare i conti bancari e svuotare la cassetta di sicurezza. Il giorno di Natale, pianificai di recarmi agli sportelli del servizio clienti per cancellare le carte di credito e proteggere al meglio i miei averi.La tensione nel corridoio era palpabile mentre mi avvicinavo alla porta della nostra camera da letto. Il Natale che avevo immaginato era diventato un intricato labirinto di segreti, tradimenti e decisioni difficili. Con la mascella serrata e il cuore pesante, ero pronto a confrontarmi con quello che mi attendeva al di là di quella porta.Mi ritrovai in una situazione difficile, in bilico tra l'impulso di reagire con rabbia e il bisogno di pianificare attentamente i passi successivi. Non avevo mai picchiato una donna, e anche se il desiderio di farlo poteva pulsare dentro di me, sapevo che Monica non doveva essere la prima vittima di una mia violenza.La mia mente macinava opzioni, cercando di trovare una via d'uscita che potesse garantire la giustizia senza compromettere ulteriormente la situazione. L'idea di vederli piangere sul loro tradimento, consapevoli che avrei preso la mia parte di carne nel processo legale, era il mio unico conforto.Mentre mi avvicinavo alla porta della camera da letto, decidetti di aspettare di sentirli giungere al culmine del loro piacere prima di interrompere la loro festa. Sembrava giusto infliggere loro il massimo dolore nel momento in cui stavano godendo del massimo piacere. Mi posizionai accanto alla porta, con le spalle al muro, ascoltando attentamente ciò che accadeva in camera da letto.Le sue voci, i gemiti e i piccoli gridi acuti riempivano il corridoio, e un senso di nausea cresceva in me. "Basta," pensai, "è ora di mettere fine a tutto questo." La porta sembrava più pesante mentre la spingevo lentamente, preparandomi a fronteggiare la verità che si celava dietro di essa.Lei gemeva ed emetteva piccoli gridi acuti e sentii lui dire:"Dannazione tesoro, sei stretta. Non riesco a capire. Per quanto ti scopo e per tutto il tempo che ti ho scopato dovresti essere abbastanza larga da non dover faticare per entrare".Cristo santo! Quanto era durato tutto questo? Per quanto tempo stava succedendo dietro le mie spalle? Non ne avevo idea. Non ne avevo mai avuto idea. Le mie frequenti assenze per progetti fuori città sembravano averle fornito ampio spazio per giocare con il fuoco. Avevo sempre creduto di avere un matrimonio solido, una roccaforte di fiducia reciproca, ma sembrava che mi stessi illudendo.La rabbia e la delusione si mescolavano dentro di me mentre continuavo ad ascoltare dalla porta socchiusa. La realizzazione che tutto ciò che credevo fosse stabile stava crollando come un castello di carte era schiacciante. L'inganno, nascosto dietro il velo delle mie assenze, mi colpiva come un pugno allo stomaco.Le emozioni turbolente si agitavano mentre cercavo di affrontare la realtà di quanto stesse accadendo. Avevo investito tanto in questo matrimonio, credevo che ci fosse una base solida su cui costruire il nostro futuro. E ora, tutto sembrava sgretolarsi davanti ai miei occhi.Il desiderio di vendetta si mescolava al senso di tradimento, ma sapevo che dovevo rimanere calmo e pianificare attentamente i passi successivi. Non volevo precipitare le cose, ma allo stesso tempo, il bisogno di affrontare la verità diventava sempre più urgente. Con il cuore pesante e la mente in tumulto, mi preparai a entrare nella camera da letto e affrontare il caos che si era instaurato nel mio matrimonio."Oh sì, piccola, spingi, spingi. Dai, spingi indietro e prendi tutto il mio cazzo !"Il suono inconfondibile della carne che si scontra l'una contro l'altra risuonava attraverso la porta chiusa. Era un rumore crudo e intimo, un rituale di passione tradita che riecheggiava nel corridoio.Ogni colpo sembrava vibrare nell'aria, un'armonia malinconica che sottolineava il tradimento svelato dietro quella porta. Era come se il mondo intorno a me si stesse dissolvendo in quel suono, rendendo la mia presenza in quel luogo ancora più surreale.Le percussioni irregolari e appassionate si diffondevano attraverso le pareti, amplificando la profondità della tragedia che stava accadendo al di là della mia vista. Ogni sussurro della carne in movimento sembrava un colpo al cuore, un richiamo a una realtà che avrei preferito evitare."Ci sono quasi" disse e io presi in mano la mazza. Proprio mentre ero pronto ad allontanarmi dal muro e a girarmi per attraversare la porta della camera da letto, il mio cellulare suonò. L'avevo messo in vibrazione prima di lasciare il seminterrato, perché non volevo che un cellulare che squillava sconvolgesse i miei piani.Chi diavolo poteva chiamarmi a quest'ora della vigilia di Natale? Ho tirato il cellulare e vidi che il numero sullo schermo era il numero di cellulare di Monica. La troia mi stava chiamando per parlare con me mentre il suo amante la scopava? Era così che si eccitava?La mia mente era confusa, sospesa tra il tumulto dell'infedeltà che stavo per affrontare e la curiosità di scoprire cosa potesse spingere Monica a chiamarmi in quel momento. Mi infilai nella stanza di fronte, chiusi silenziosamente la porta e poi risposi al telefono. Risposi al telefono cercando di mantenere la calma, anche se il mio cuore batteva forte nel petto."Pronto?""Ciao tesoro. Tua madre mi ha appena detto che hai chiamato per dirmi che eri a casa"."Dove sei !!??""Sono a casa dei tuoi genitori. Dove sei tu?""Sono a casa"."A casa?""Sì"."Devi uscire da lì e venire qui e devi farlo subito!! "."Perché!!?""Perché ho fatto un regalo di Natale a mia sorella. Visto che tu dovevi essere via e io sono venuta qui da tua madre, ho detto a Isabella che lei e Roberto potevano usare la nostra casa stasera, invece di prendere una stanza d'albergo. Le lascio prendere in prestito la casa per una notte. Devi uscire da lì e venire qui per non rovinare la loro serata!"Abbassai lo sguardo sulla mazza che avevo appoggiato al muro quando aprii il telefono e borbottai: "Rovinargli la serata, oh sì; non vorrei rovinargliela. Ci vediamo tra poco"."Sbrigati, tesoro, ho un regalo da darti, ti amo", disse e poi ridacchiò, "ma non puoi fare troppo rumore quando vieni potresti svegliare i tuoi genitori. Ti voglio bene, tesoro"."Ti amo anch'io". La mia risposta, anche se carica di amore, trasudava un'ombra di amarezza.Mentre chiudevo la chiamata sapevo cosa mi sarei regalato per Natale: avrei tenuto per me quello che avevo quasi fatto. Monica non sarebbe stata minimamente contenta di me se avesse saputo i pensieri che avevo avuto da quando quell'auto era entrata nel vialetto. Ora potevo capire tutto.Con un sorriso beffardo, uscii di casa, presi la mia bici dal garage e mi avviai verso i tre chilometri che mi separavano dalla casa dei miei genitori.Mentre pedalavo fuori dal vialetto, ho esclamato, prima di sparire: "Buon Natale Isabella e Roberto! Che la vostra notte sia altrettanto movimentata quanto la mia! Ah, e Roberto, sembra che tu abbia appena guadagnato il premio di 'Sopravvissuto alla Vigilia'! Ah... ah... ah..."...Quando una telefonata salva la vita!...
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LiberaCoppia43,
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Giocando a tre (1)
Sono passati 3 anni da quel novembre in cui li ho conosciuti, e da allora siamo sempre stati insieme, una bella amicizia che col tempo si è consolidata. Con loro mi trovavo veramente a mio agio. Marco e il mio ragazzo si conoscono da una vita, sono più che amici, quasi fratelli. Anche se tra noi due era nato un rapporto che andava ben oltre l'amicizia, quei momenti a 3, specie il venerdi e il sabato sera, non li abbiamo mai lasciati, anche da fidanzati. Serate sempre molto leggere e divertenti, chiacchiere, molto feeling... si parlava veramente di tutto! questioni di lavoro, fatti quotidiani, famiglia, amicizie in comune...e anche sesso. Ci scherzavamo spesso, al mio ragazzo intrigava parecchio questa libertà che avevamo, anche perchè la fantasia non gli manca...e non solo la fantasia!
Una sera come altre… ero distesa sul letto, nuda. Lui inginocchiato vicino a me, mi mise il suo cazzo davanti alla bocca. Mentre lo guardavo intensamente, lo feci sparire veloce tra le labbra, fino in fondo come piace a lui. Le sue dita stavano scivolando tra le mie labbra, insistendo e giocando con il grilletto. La passione si era decisamente accesa tra di noi quella sera… si avvicinò al mio orecchio e iniziò a sussurrarmi una sua fantasia.... darmi ad un altro uomo! "Immagina che ora, mentre me lo stai succhiando, c'è un altro che ti sta leccando e palpando le tette!". Mentre glielo succhiavo, prese le mie gambe, le spalancò velocemente, come per espormi completamente al terzo del gioco, in piedi davanti a me aperta... Mi eccitai ancora di più… si sentiva che mi stavo bagnando... ma era solo una fantasia. Nella stanza non c'era nessuno.
Fu durante un'altra scopata che si materializzò per caso un nome. Eravamo sul divano, io lo cavalcavo completamente nuda, girata di schiena...lui mi stava palpando dappertutto, e io mi inarcai al passaggio delle sue mani esperte per offrirgli tutto... le tette, il ventre, giù all'inguine fino ad arrivare alle labbra, che trovò già bagnate. Non ci vuole molto, quest'uomo mi eccita solo col pensiero! Mentre mi stava accarezzando vogliosamente, appoggiai la testa alla sua spalla, mi inarcai completamente perchè mi potesse esplorare...è qui che iniziò di nuovo a sussurrarmi la fantasia a tre. "Immagina che ora li davanti a te ci sia un altro, che ti vuole... devi allargare bene le gambe, cosi ti può vedere bene e occuparsi della tua fighetta." Per renderla ancora più reale, mi sistemò, mi aprì... Ero sempre più eccitata. E nell'eccitazione del momento, gli sussurrai quasi per scherzo: "e chi è il terzo? Marco?". Non so come mai sono stata cosi audace, ma credo che per lui sia stata come una fitta, perchè mi ha guardato stralunando gli occhi. Non aveva mai pensato al suo amico in questa veste. Quando raccontava era sempre un estraneo che giocava con noi, qualcuno fuori dal giro degli amici stretti. E così mi guardò e sorridendo disse: "Beh, forse in fondo chi meglio di lui potrebbe apprezzare questo gioco con noi? Noi praticamente siamo fratelli, è un ragazzo serio, carino, riservato. E soprattutto, posso darti in mano ad una persona affidabile!".
Da quel momento diventò per lui un chiodo fisso, nei discorsi, nei pensieri, nelle sue fantasie... voleva che il terzo fosse Marco.
Si sa, le fantasie non restano tali per molto tempo.... questa prese forma durante una serata "only men" che erano soliti fare in settimana, amiconi com'erano. Davanti ad una birra al solito bar, gli mostrò alcune mie foto e video hot che gli avevo mandato in privato... questi giochi erotici a distanza erano il nostro modo di colmare la lontananza fisica che ogni tanto eravamo costretti a subire causa lavoro. Quella volta al bar, sicuramente dopo una serata passata a
parlare di donne e sesso, come spesso gli uomini fanno, provò ad alzare la posta in gioco… non più foto e video di sconosciute recuperati facilmente in internet, ma pose e gesti di una persona a loro molto vicina...io!! Iniziò a provocarlo, facendo cadere il discorso apposta su di me per vedere se era interessato...e Marco non era certo indifferente! Prima gli mostrò alcune mie foto nuda, per tastare il terreno... poi non resistette alla tentazione di fargli vedere un video dove giocavo con un vibratore. A seguire gli fece vedere un altro video dove mi stavo masturbando: infilavo il dito dentro, giocavo con la mia "tana", poi mi alzavo e camminando verso la camera leccavo il mio dito in modo provocante. Il video era molto sexy... evidentemente ispiravo molto sesso! Marco disse che dopo aver visto un video cosi era impossibile non volermi scopare subito. Quando glielo mostrò il mio ragazzo sentì una scossa, un'eccitazione incredibile nel mostrarmi così intimamente e nel vedere Marco che mi mangiava con gli occhi. Marco era visibilmente eccitato, tanto che gli chiese di rivederlo dal suo cellulare. Il giorno dopo mi raccontò di com’era andata la serata e il gioco che aveva iniziato. Mi chiese se poteva far vedere ancora a Marco i miei video, se avrei provato imbarazzo. Io gli dissi che se li vedeva dal suo telefono non c'erano problemi, conosco Marco e la sua riservatezza, mi fido ciecamente. Il mio ragazzo si stupì della mia audacia, non pensava che glielo avrei lasciato fare.
Dopo questa prima provocazione, le cose andarono sempre più veloci. Marco non osava mai con me per paura di rovinare la nostra amicizia, ma il mio ragazzo, eccitatissimo all'idea, iniziò ad escogitare un piccolo piano che fosse realizzabile, senza essere troppo impegnativo per nessuno. Un giorno nella nostra chat, per caso (ma neanche tanto), buttò lì una scommessa con me: chi perdeva era alla mercè degli altri due. In particolare, se avessi perso io, avrei dovuto fare una sfilata con dell'intimo che avrebbero scelto gli altri due. Neanche a farlo apposta, perdo la scommessa... in fondo era opinabile chi aveva realmente vinto! Era il gioco che stava prendendo forma. Non c'è dubbio che un po' gliel'ho lasciato fare, perchè sentivo che la sua eccitazione stava crescendo. Ma in fondo cresceva anche la mia voglia di superarmi e di sfidare la situazione.
Il mio lui iniziò a pubblicare in chat qualche proposta di completino intimo che avrei dovuto indossare per la sfilata... ormai i giochi erano veramente avanti. Restai al gioco, anche un po' ignara di quello che realmente sarebbe successo. Neanche a dirlo, loro avevano scelto un completino molto molto minimal, che lasciava vedere le tette e la figa...ma io ho preferito un vestitino a rete, che comunque non lasciava molto spazio alla fantasia. In pochi giorni arrivò il pacco, il mio ragazzo lo aprì ed iniziò già a fantasticare e lanciare provocazioni nella nostra chat, che accesero di colpo la situazione.
E' un venerdì sera e ci siamo trovati come spesso succede noi tre per una birra. Io maglia scollata, tacchi e pantaloni molto aderenti. Come sempre la serata finì a casa del mio ragazzo per l'ultimo caffè di rito e le ultime chiacchiere. Non mi ci è voluto molto a capire che ormai i giochi erano quasi fatti! Il mio ragazzo portò il discorso sulla scommessa persa e tirò fuori il vestitino appena arrivato. Sentivo che i suoi ormoni erano a mille, glielo leggevo in faccia... non vedeva l'ora di mostrarmi a Marco con quel completino addosso! Con un sorriso dissi "Ok! ho promesso che pago il mio debito!". Sentii palpabile l'eccitazione di entrambi, e nonostante facessero i navigati sul sesso, anche per loro era la prima volta in un gioco cosi.
Mentre si prepararono il caffè, io andai in camera a prepararmi...mi sentivo un po' incosciente nel fare questo spettacolo, ma ormai il dado era tratto e volevo vedere fin dove mi sarei spinta in questo azzardo.
Aprii la porta della sala un po' intimorita: era la prima volta che mi offrivo nuda ad uno che non fosse il mio ragazzo. Erano seduti sul divano. Entrai! Feci una camminata per la sala...indossavo scarpe nere con il tacco a spillo, un perizoma semitrasparente e il vestitino a rete che ovviamente lasciava le mie curve in bella mostra. Il vestitino era cortissimo, mi arrivava giusto all'inizio del culetto; le tette spingevano contro la rete e mettevano in mostra i capezzoli turgidi ed eccitati per la situazione.
Mi mangiarono con gli occhi, lo sentivo... Un po' ci presi gusto, mi piaceva essere guardata, era qualcosa di nuovo per me. Mi chiesero altro caffè… presi la moka, andai sculettando verso il lavello e iniziai a preparare altro caffè. Ero voltata di spalle, il mio culo era in bella vista attraverso la retina, sodo e rigido sopra i tacchi. Gli apprezzamenti non finivano mai.
Ad un certo punto mi sentii presa da dietro...era il mio lui che non resistette e mi venne a toccare, a baciare, ad abbracciare. Si erano alzati tutti e due, in verità.
Eravamo lì tutti e tre vicino ai fornelli. Il mio ragazzo tirò fuori il suo cazzo duro, di marmo. Voleva che sentissi quanto era eccitato, voleva che lo segassi, che lo prendessi in bocca, che me lo infilassi dentro. Voleva tutto, lo sentivo, lo sapevo. Era un fuoco! Mi chinai e lo presi in bocca per succhiarglielo. So che non resiste quando mi chino ai suoi piedi, lo guardo dritto negli occhi e lo prendo tutto in bocca fino in fondo. Iniziai a leccarlo profondamente. Sentii che disse con soddisfazione a Marco "Allora, che te ne pare?". Marco gli rispose subito: "Beh, da voi due ora vedrei proprio volentieri uno spettacolino in diretta". Non c'è stato invito più accattivante: il mio lui mi prese, mi appoggiò al muretto della cucina, mi alzò il vestitino a rete, neanche tanto piano, mi spostò il perizoma... me lo infilò bello duro e iniziò a prendermi da dietro, mentre Marco ci guardava eccitato. Le sue mani correvano davanti sulle mie tette. Io lo lasciai fare, l'eccitazione era veramente tanta. Spinse il suo cazzo dentro di me un po' di volte...io ero molto bagnata, lo volevo dentro di me per godere. Marco continuava a guardarci con molta voglia negli occhi, lo spettacolo improvvisato lo eccitava da morire. Pensavo che si sarebbe unito anche lui, magari allungando una mano per toccarmi le tette....ma non è successo niente. Forse aspettava un mio cenno per agire, o forse la situazione aveva già toccato un livello inaspettato per la nostra amicizia. E penso che in fondo sia stato bello cosi. Come prima volta ci eravamo già spinti tutti e tre oltre le nostre fantasie iniziali.
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Giocando a tre (2)
Era passato qualche mese dalla sera della sfilata e le fantasie da quella volta si susseguirono rapide, fino ad un altro fatidico venerdì sera.
Eravamo a casa dal lavoro e il pomeriggio lo passammo a stuzzicarci. Era appena arrivato per posta il nuovo giocattolino, un plug anale. Tu volevi provarlo subito, per vedere come mi calzava questo “gioiello” nel culo, io invece ti stuzzico perchè ho altri progetti.
Alle 20 iniziammo a prepararci per uscire, avevamo appuntamento alle 21 con Marco per provare un nuovo ristorante. Il mio ragazzo mi avvertì che Marco era fuori dal cancello, ma io ovviamente non ero ancora pronta, mancavano gli ultimi dettagli da “femme fatale”, che non potevo certo trascurare visto i due begli uomini con cui uscivo!
Io indosso un vestitino nero aderente, che segnava le mie curve, abbastanza corto, con autoreggenti e un perizoma che lasciava intravedere tutto dalla bellissima trasparenza.
Lui appena mi vide mi abbracciò, mi baciò il collo e mi sussurrò in un orecchio "Piegati". Io lo guardai con occhi furbi, avevo già capito cosa voleva fare di me. Mi chinai in avanti appoggiandomi al tavolo del soggiorno. Lui si inginocchiò dietro di me, mi spostò il perizoma e mi diede una profonda leccata alla figa, da davanti a dietro, come solo lui sa fare. Andai in estasi, adoro essere presa così alla sprovvista, adoro essere leccata. Estrasse dalla tasca il plug, lo insalivò e lo spinse dentro di me. Sussultai, un misto tra dolore e piacere. Ammirò un po’ il mio culo incorniciato da questo giocattolo, poi risistemò il perizoma al suo posto. Ero evidentemente bagnata! Ma così com’ero uscii di casa.
Io salii in macchina dietro, lasciai davanti i due uomini a chiacchierare. Il mio lui chiese a Marco come va, poi si girò e con un sorriso malizioso mi chiese “E te come va?!”. La mia risposta fu altrettanto maliziosa: "MOLTO bene". Marco ci guardò un po’ curioso, ma sono convinta che avesse intuito qualcosa di malizioso nei nostri toni.
Mi fecero molti complimenti per come ero vestita. Il mio ragazzo colse la palla al balzo e aggiunse un po’ sfacciato “E vedessi sotto il vestito, è uno schianto!”. Io stetti al gioco, aprii di scatto le gambe e poi le chiusi ridendo. Peccato che Marco non potesse vedermi proprio bene dal sedile davanti!
La serata passò tra chiacchiere divertite e buon cibo. Ad un certo punto, mentre Marco stava ordinando il solito amaro a fine pasto, il mio ragazzo mi guardò intensamente, si avvicinò al mio orecchio sussurrandomi con fare imperativo: "Ora da brava vai in bagno, ti togli il perizoma e lo metti nella borsa. Poi torni qui a sederti".
Diligentemente mi alzai e andai in bagno. Quando tornai al tavolo, gli feci vedere il trofeo in mano, mi diede un bacio sulla guancia e con la mano passò lungo la mia schiena. Senza dare nell'occhio fece un giro leggero, mi palpò il culo e sentì con piacere il suo dito non aveva incontrato l'elastico. Nella mano avevo veramente il mio perizoma!
Marco chiese incuriosito “Che c'è?” e lui gli disse "Oh niente, solo che se volevi vedere l'intimo adesso puoi" e così facendo gli mostrai la mia borsa con dentro il perizoma nero.
Sgranò gli occhi incredulo, voleva mangiarmi, tirar su il vestito e guardare se era vero che ero nuda. Lui rincarò la dose dicendo "Adesso indossa solo il nuovo giocattolo". Gli mostrò la foto del plug, quella che mi aveva fatto di nascosto mentre me lo stava infilando a casa!
Diventa sempre più rosso, un misto di voglia e di imbarazzo per il luogo in cui si stava svolgendo questo gioco malizioso. Io ridendo lo guardai e confermai di avere solo addosso il plug. “Eh no, allora voglio vederlo anche io!” fu il suo commento diretto. E la mente tornò allo spettacolino di qualche mese prima. La mia mente stava già macinando una nuova fantasia a tre. La serata proseguì, ma eravamo visibilmente eccitati tutti e tre. Io ero già bagnata, per il plug e per la fantasia, ma fortunatamente il vestito scuro non lasciava trasparire i miei umori.
Una volta a casa, mentre sale l’ultimo caffè di rito, mi infilai di nuovo il mio perizoma. Era palpabile che stavano aspettando un nuovo spettacolino, e io mi preparai. Chiesi ad entrambi di sedersi sul divano, mentre finivo di preparare il caffè. Questa veste di cameriera sexy era molto eccitante.
Mentre aspettavamo il caffè, mi sistemai di fronte ai due uomini seduti sul divano, presi il mio vestito dalle spalline, le allargai, fino a lasciare le spalle scoperte. Il vestito scese ancora, in modo molto sensuale; si intravvedeva il reggiseno a balconcino, poi le tette uscirono fuori veloci, il capezzolo turgido bello in vista.
Il vestito scese ancora, ora si intravvedeva il perizoma, fino a che lo spingo giù veloce a terra. Resto solo con i tacchi, le autoreggenti, il reggiseno a balconcino, il perizoma semi trasparente che lasciava intravvedere le labbra nella penombra della luce soffusa.
La moka fece rumore, il caffè era pronto. Mi voltai per andare ai fornelli. Sentivo i loro sguardi eccitati addosso. “Sei veramente uno schianto!” mi sentii ripetere da entrambi.
Camminavo e il mio culo si muoveva in modo sensuale. Giocavo a fare la diva. Il mio ragazzo mi disse “Sono eccitato da morire, vieni a sentire quanto è duro”.
Posai i caffè sul tavolino, ma non erano certo interessati a quelli. Mi dissero: "Beh ora ci puoi mostrare anche il nuovo giocattolino". Li guardai ammiccante.
Mi girai, mi piegai a novanta davanti a loro. Loro erano li impalati, cosi eccitati da non riuscire a dire altro che “sei uno schianto”. Anche se ero girata, ogni tanto li guardavo e sentivo il fuoco nei loro occhi. Misi le mani sulle ginocchia e mi piegai ancora di più. Eccolo, si vedeva li, tra le fosse del mio culo. Si vedevano anche le mie labbra, e gli umori che colavano tra le cosce. Ero molto eccitata.
Mi fecero cenno di sedermi in mezzo a loro. Io mi alzai e obbedii.
Conosco quello sguardo: il mio ragazzo vorrebbe prendermi e scoparmi li sul posto, con foga. La testa e le mani appoggiate al corpo di Marco, mentre affonda i suoi colpi su di me. Me lo aveva già raccontato una volta mentre mi scopava, quella volta mi stava immaginando addosso ad un altro uomo mentre lui pompava con forza su di me.
Infatti non resistette, lo tirò fuori e me lo mise in mano. Io iniziai a segarlo; con la mano andai sulla patta dei pantaloni di Marco dicendogli “Dai faccio sfogare anche il tuo cazzo". Gli sbottonai i pantaloni e glielo tirai fuori.
Non ci misero molto a venire tra le mie mani, eccitati com'erano. Mi bagnarono con i loro succhi; li tenni in mano per un po’, per lasciar loro il tempo di riprendersi dal godimento.
Ormai si erano fatte le due di notte, e vedendo Marco stanco e leggermente brillo, il mio ragazzo gli propose di dormire sul divano.
Ci preparammo tutti e tre per la notte, ma il mio ragazzo era ancora troppo eccitato. Aveva voglia di prendermi. Appena entrai a letto, mi volle completamente nuda, anche senza slip. Iniziò a palparmi e a stuzzicarmi. Solo l’abat-jour del comodino emanava una luce soffusa, molto provocante. Tolse le coperte, mi volle vedere completamente nuda. Mi stese, iniziò a far scorrere la sua lingua su tutto il mio corpo, allungò la mano e prese la benda per gli occhi che teneva nel comodino. Mi nascose alla vista e mi legò le braccia con le manette che teneva fisse al letto; le sue mani correvano dappertutto, una sensazione meravigliosa. I miei piedi furono imprigionati da altre manette. Ero aperta, spalancata, a sua disposizione, il suo oggetto del desiderio. Non era la prima volta che mi legava, avevamo fatto altri giochi insieme, più o meno spinti. Ricordo la prima volta, io timorosa di quello che sarebbe successo. Ricordo la seconda, che fu un’esplosione di sensualità e passione, con musica soffusa, carezze di piume, tocchi di frustino e mani che mi esploravano. Ricordo un’altra volta, che in mancanza di giochi, uso dei pezzi di verdura per procurarmi piacere. Ogni volta un gioco nuovo, una complicità diversa, una passione intensa.
Iniziò a leccarmi.. le mie labbra erano umide e lui le succhiava con piacere. Risalì verso di me e mi sussurrò in un orecchio “Aspettami un attimo che vado a lavare il vibratore”.
Sono lì con le orecchie tese a captare ogni vibrazione dell’aria, non potendo vedere niente. Pochi istanti e lo sento di nuovo sopra di me. Fece scivolare il vibratore su tutto il mio corpo facendolo entrare dentro.
lo fece pompare.. stavo godendo. Sentii una lingua che accompagnava il vibratore.
Poi la bocca mi succhiò, mi leccò, esplorò ogni singolo centimetro delle mie labbra sentendo il mio sapore come se non lo avesse mai sentito prima.
E in effetti era così: andando a lavare il vibratore aveva incrociato Marco che spiava da fuori la camera e lo aveva invitato ad entrare e spogliarsi in silenzio.
Ora era lui che mi leccava con avidità, voglioso, ma io bendata ero all'oscuro di tutto e mi lasciai leccare godendo profondamente.
Gli fece cenno di togliersi perchè voleva scoparmi. Salì sul letto e si mise in mezzo alle mie gambe. Mi staccò le manette dai piedi in modo da potermi prendere bene, e con le gambe appoggiate alle sue braccia iniziò a scoparmi con foga. Marco era lì che ci guardava voglioso. Lui gli fece un cenno verso il comodino, vide che sopra c’era un preservativo, lo prese e se lo mise. Si alzò dal letto e lo invitò a prendere il suo posto. Io sentii qualcosa di strano, ma ero bendata, e stavo godendo. Nel silenzio di loro due pensai che fosse stato il mio ragazzo ad aprire la bustina del preservativo.
Qualcuno salì di nuovo sul letto, mi prese le gambe e infilò il suo cazzo dentro di me. Il mio lui guardava la scena, guardava mentre Marco mi prendeva veloce, non vedeva l'ora di vedermi tra le mani di un uomo che non era lui. E io godevo. Più tardi mi confesso che era un piacere guardarmi mentre godevo con un altro. Io sentivo che non erano gli stessi movimenti di sempre, ma nell’eccitazione del momento non feci domande, non volevo perdere nessun brivido. Ad un certo punto sento un cazzo che si avvicina alla mia bocca!! Per un attimo restai ferma, quasi pietrificata, ma poi ripresi a godere, pompata com’ero sotto. Il cazzo dentro la bocca era del mio ragazzo, ne riconoscevo il gusto! Mi stava pompando e io lo accolsi.
Marco venne dentro di me, lo sentii… fu una sensazione strana ma eccitante, essere posseduta da un altro uomo. Quando Marco vide che lo stavo succhiando al mio ragazzo, volle unirsi anche lui. Uscì da me, si tolse il preservativo e si mise dall'altra parte del mio corpo. Alternavo leccate e succhiate tra i due uomini al mio fianco.. mi sentii una mano liberata dalle manette, poi anche l’altra. Ora con le mani libere li presi entrambi, e mentre segavo uno succhiavo l'altro.
Stavano quasi per venire entrambi, ma c'era ancora una cosa che il mio ragazzo voleva fare di me. Mi sussurrò nell'orecchio di girarmi e mettermi a pecorina. Voleva farmi il culo! Io obbedii, sempre bendata, e lui si mise dietro di me. Stava quasi per entrare, ma mi faceva un pò male. Disse a Marco: “Vuoi avere l’onore di farle il culo prima tu?". Si tolse dal letto e lasciò il posto a Marco. Io ero in attesa di essere scopata, mi piace essere presa da dietro, da delle sensazioni speciali. Sentii Marco che sforzava, fino a quando entrò. Pompò dentro di me fino a venirmi dentro. Si tolse e il mio ragazzo prese il suo posto, iniziando a pomparmi di nuovo. Stavamo godendo entrambi; mentre affondava dentro di me, gridò di piacere. Anche io ero sazia di lui! Uscì dal mio corpo e mi buttai sul letto stanca ma pienamente soddisfatta! L’orgasmo era stato amplificato a mille grazie alla benda, che mi procura ogni volta sensazioni amplificate.
Dopo qualche ora di sonno, a mattina presto ci alzammo per fare colazione insieme. Non eravamo ancora stufi di noi, tra sorrisi soddisfatti e occhiate complici.
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Sexy Befana Al Bolero -1- La Sauna
Venerdì mattina ero sdraiato nella mia camera da letto, immerso in un romanzo Sexy-Fantasy mentre la voce sensuale di Mina suonava dolcemente in sottofondo. Il vinile che girava sul mio giradischi Technics 1200 è un disco classico che fa parte della mia collezione da oltre 20 anni. La musica riempiva la stanza con una sensazione di calore e nostalgia, mentre mi perdevo nelle pagine del libro.Il potere della musica è davvero notevole. Può commuoverci fino alle lacrime, farci ballare come se nessuno ci guardasse e persino risvegliare i nostri dispositivi elettronici da uno stato di quiescenza. Sì, hai letto bene. Mentre sono sul letto a leggere, perso nei miei mondi fantastici e sensuali, il mio telefono giaceva immobile e senza vita accanto a me. Ma poi, come un oracolo ancestrale, è arrivata “Se Telefonando”, una canzone così potente e accattivante che sembrava dare nuova vita al mio dispositivo.“Lo stupore della nottespalancata sul marci sorprese che eravamo sconosciutiio e te.Poi nel buio le tue manid'improvviso sulle mie,è cresciuto troppo in frettaquesto nostro amor.Se telefonandoio potessi dirti addio ti chiamerei.”All'improvviso, il mio telefono ha iniziato a vibrare con un'energia quasi palpabile, come se fosse vivo e pulsasse al ritmo della musica. Era come se la canzone avesse lanciato un incantesimo sul mio telefono, obbligandolo a prendere vita e a partecipare alla danza.I miei occhi abbandonarono le righe del libro e si posarono sul display luminoso del mio telefono. Con immensa gioia lessi il nome "Marica" e la mia testolina bacata iniziò a correre tra aspettative e possibilità.«Tesoro come stai?»«Bene, grazie e te? Sei sparita, è dal 30 dicembre che non dai segni di vita. Hai visto il video che ti ho inviato per Capodanno?»«Sì, l'ho visto. Mi scuso per non averti risposto prima, ma ultimamente sono stata sommersa da eventi e spettacoli. Come se non bastasse, il mio telefono è caduto e lo schermo si è rotto. Solo oggi, ora che i negozi hanno riaperto, ho potuto acquistarne uno nuovo. È stata un'esperienza piuttosto frustrante dover rimanere senza telefono per alcuni giorni. Tuttavia, sono riuscita a sopravvivere e, come puoi vedere, la prima cosa che ho fatto è stata chiamarti.»«Capito! Spero almeno che tu abbia avuto tempo per divertiti. Che mi racconti?»«Ho appena acquistato i biglietti del treno per Bologna perché il 6 e il 7 verrò dalle tue parti per girare un film con un produttore che mi ha presentato Sissi l’altra sera al Classe Mista».«Allora fammi sapere se avrai 5 minuti, magari ti raggiungo per un caffè. Poi se dovesse servire un aiuto per le riprese, io sarei sempre disponibile…se dovesse servire un aiuto».Sono passati diversi mesi dall'ultima volta che io e Marica abbiamo trascorso del tempo insieme. Purtroppo, a causa di impegni di lavoro, non ho potuto fare un viaggio a Milano per andare a trovarla. Tuttavia, so che anche lei è stata incredibilmente impegnata con il suo lavoro e i suoi impegni personali.Nonostante la distanza e gli impegni frenetici, ho cercato di rimanere in contatto con Marica il più possibile. Ci scriviamo spesso e occasionalmente ci videochiamiamo, ma non è come vederci di persona. Ovviamente la verità tra le righe è che mi manca il suo corpo e i momenti di pura perversione passati insieme.Quest'anno ho fatto il bravo e ho messo impegno e dedizione in ogni cosa. Con la Befana alle porte, mi auguro che il mio impegno venga premiato con un regalo speciale e sorprendente. Chissà, forse la Befana avrà notato la mia buona condotta e mi riserverà qualcosa di davvero unico e orgasmico!La telefonata mi ha distolto dalla lettura e, stanco di fissare le parole sulla pagina, decisi di fare una pausa.Anche se i saldi non erano ancora iniziati, vivendo vicino a un outlet e con il bisogno di uscire di casa, l’idea di fare una passeggiata ammirando le vetrine e le commesse dei negozi prese consistenza e si accese come una lampadina da 1000 watt.La tonificante aria invernale mi riempì di energia mentre mi godevo la mia piacevole passeggiata, finché non ricevetti un messaggio inaspettato da Marica. In poche parole, c'era scritto: "Cazzo!!!"Ho aspettato qualche secondo, ma non sono apparse altre parole oltre all'esclamazione fallica. Riprendendo la mia passeggiata, riflettei sulle possibili interpretazioni. Tuttavia, la curiosità mi rodeva l'anima come uno scoiattolo impazzito, così presi il telefono e chiamai Marica per avere una spiegazione.«Bel messaggio! Pregno di significato. Hai visto un bastone adamitico e mi volevi rendere partecipe dell’esperienza oppure è accaduto qualcosa?»«Il produttore ha annullato le riprese perché si è preso il Covid, quindi salta tutto. Almeno ha promesso che mi rimborserà il biglietto del treno.»«Uhh! Mi dispiace, però se ti va, visto che sicuramente non riuscirai a organizzarti per domani, che ne dici se vieni lo stesso a Bologna? Andiamo a fare shopping per le vie del centro e nel pomeriggio relax alla Spa e super festa trasgressiva, così il film lo fai con me?»«Guarda, mi avevi già convinto appena hai pronunciato la parola “shopping”, però l’idea della seratina sexy con te mi stimola. Ma dove andiamo?»«È un club Privé molto bello ed elegante con un'area spa. Ci vado da un paio di mesi. Non è lo stesso di quest'estate, è un altro. Di solito ci vado nei giorni feriali, perché nei giorni festivi è troppo affollato. Tuttavia, domani è l'Epifania e hanno organizzato un evento che credo sarà piacevole e intrigante. Dato che usciremo tardi e l'alcol non mancherà, prenoterò anche una stanza in un hotel vicino al locale e poi, domenica mattina, ti riaccompagnerò alla stazione.»«Affare fatto!Riassumiamo, il piano sarà: tu vieni a prendermi alla stazione alle 12:00. Porterò un vestito carino e scarpe comode per la nostra passeggiata e la sera ti sorprenderò con un vestito super erotico ornato di diamanti e tessuto trasparente che può essere rimosso con un solo gesto. Avrei dovuto indossarlo per il film, ma dato che le riprese sono state annullate, lo indosserò per te.»Sono stato felice di rivedere Marica, soprattutto perché ero curioso di conoscere le sue nuove attività. Alle 12:00 sono stato puntuale e ho trovato un posto al Kiss&Ride vicino all'uscita principale. Tuttavia, la mia amica, che ha il senso dell'orientamento di un'anatra confusa e rimbecillita, non riusciva a trovarmi. Dopo infinite istruzioni e indicazioni, mi sono arreso. Ho parcheggiato l'auto e sono entrato nella stazione per cercarla.Alla fine, l'ho trovata nella vecchia stazione e non in quella ad alta velocità. Non riesco ancora a capire come sia finita lì, un mistero che nemmeno Sherlock Holmes potrebbe risolvere.Dopo aver recuperato il "pacco", ci siamo diretti verso l'auto per sistemare le valigie e poi è iniziato il nostro shopping per le strade di Bologna. Dopo aver saccheggiato una serie di negozi e con i piedi stanchi per i chilometri percorsi, abbiamo concluso che era arrivato il momento di rilassarci all'interno della Spa. Pertanto, siamo tornati alla macchina e abbiamo preso la strada per Altedo.All'arrivo abbiamo subito notato che il locale era già piuttosto affollato. Abbiamo incontrato qualche difficoltà nello spogliatoio a causa del gran numero di persone, ma alla fine siamo riusciti a liberarci di tutti i vestiti e ci siamo diretti verso l'area SPA con solo un asciugamano avvolto intorno alla vita.Anche la piscina era affollata, quindi abbiamo deciso di dirigerci verso la sauna dove abbiamo notato solo due coppie.Una volta entrati, ci siamo posizionati al centro, ma il calore non era molto intenso; quindi, ci volle un po' di tempo prima di iniziare a sudare. Seduti l'uno accanto all'altra, le nostre mani iniziarono a fare le birichine. La mia iniziò ad accarezzarle la coscia e le parti interne, avventurandosi di tanto in tanto verso un punto più umido e succulento, mentre la sua mano si concentrava sul tronchetto della felicità, ma senza spingersi troppo oltre. Massaggi delicati, carezze delicate e occasionali avances ai gioielli di famiglia per farli sentire meno soli.Poiché il sesso è vietato nella sauna, ci siamo divertiti a stuzzicarci a vicenda in modo sensuale e a scambiarci baci. Marica, come al solito, ama condividere e ha chiesto alle altre ragazze se volessero unirsi al divertimento. Il partner maschile di una delle coppie ha accolto l’invito e si sedette alla sinistra della mia compagna.«Ciao, sono Enrico. Posso accarezzare il tuo seno?»«Tuttavia, dobbiamo impegnarci in uno scambio equo. Tu accarezzi i miei seni e la tua partner deve ricambiare il favore, dedicando le giuste attenzioni al qui presente mio amichetto!».La mano di Marica lasciò i miei testicoli e afferrò il pene per sottolineare a quale amichetto si stesse riferendo.Enrico sorrise e chiese alla moglie: «Lucia, ti va di giocare con noi? Solo per cinque minuti, poi magari dopo facciamo un salto in piscina».Lucia rispose al marito che sentiva caldo e che sarebbe stato meglio spostarsi fuori, sul divano, per un bel giochino. Così tutti e quattro ci alzammo e uscimmo dalla sauna. Prendemmo i teli e li sistemammo sul mega-divano. Marica si sdraiò sulla schiena, sollevando le ginocchia e allargando le gambe per offrire la sua patatina a Enrico. Io mi sedetti accanto alla sua testa, posizionando la mia mano destra sul seno più accessibile e iniziai a stuzzicare un capezzolo. Da moglie obbediente, Lucia si posizionò alla mia sinistra e, sporgendosi in avanti, iniziò a usare la bocca nel modo più appropriato, date le circostanze.Enrico rimase fermo per qualche istante, ammirando lo spettacolo davanti ai suoi occhi. Prima di abbandonarsi alle sue perversioni orali, espresse complimenti e apprezzamenti per ciò che stava ammirando.«Sei meravigliosa e questi tatuaggi sono un libretto di istruzioni molto chiaro e arrapante. Posso leccarti?»Chi ha letto il racconto “Le Occasioni Sono Fugaci” sa esattamente cosa i tatuaggi istigano a fare.Marica allungò il braccio destro e afferrò la testa di Enrico, tirandola verso di sé. Lui si tuffò e mise all'opera la sua lingua e le sue labbra, trasformandosi in un piranha vorace e affamato.Lucia non si fece parlare dietro. Anche le sue labbra fecero un lavoro spettacolare. Sentire la sua bocca calda massaggiare e succhiare avidamente il mio glande, fece solo che aumentare la durezza e l’erezione. L'intensa mungitura mi fece desiderare di più.Allungai il braccio sinistro e riuscii a inserire due dita dentro di lei. Era calda e molto bagnata, e sicuramente non era a causa della sauna precedente. Le mie dita iniziarono a entrare e uscire lentamente, la bocca di Lucia affondava ripetutamente fino a raggiungere la base del mio pene. Il mugolio di Marica richiamò la mia mano destra e io portai il mio indice alla sua bocca, che lei iniziò a succhiare.Le mie dita erano prigioniere di due ambienti caldi e umidi, ma profondamente diversi. Erano in competizione con Little Joe, anch'egli ospite di una calda grotta abitata da una lingua serpentina che mi stimolava in ogni modo possibile.Dalla dedizione di Lucia, capii che succhiare i cazzi era il suo hobby preferito. Non si fece distrarre dal didalino che le stavo facendo. La sua lingua percorreva in lungo e largo la mia asta e alcune volte cercava di profanare l’orifizio sulla punta del Glande gonfio e violaceo per la quantità infinita di sangue che scorreva nelle vene risucchiato dalla potente passione. Tuttavia, ogni volta che affondavo le dita, emetteva a sua volta dei perversi versetti di approvazione.Tre uomini, in piedi dentro la piscina, ammirarono la nostra performance masturbandosi con discrezione. C'erano anche un paio di donne che guardavano lo spettacolo, ma dato che i loro corpi erano completamente immersi nell'acqua, non potevo sapere se anche loro si stessero sollazzando.Marica iniziò a mordicchiare le mie dita. La osservai allargare ancora di più le gambe. Le mani di Enrico erano intrappolate tra le sue natiche e si sforzavano di tenere la zona pelvica il più in alto possibile, mentre la lingua percorreva la lunga fessura ripetutamente sostando ogni volta sul bocciolo gonfio quasi quanto il mio glande. L'orgasmo inondò il suo corpo, facendolo inarcare.Supposi che la bocca di Enrico venisse riempita dal caldo nettare prodotto dal piacere di Marica, così come il mio riempì la bocca di sua moglie.La bocca di Lucia, ormai piena, si allontanò da me e si avvicinò a quella di Marica. Mi spostai per fare spazio. Le due donne iniziarono a baciarsi e a scambiarsi il latte da me secreto. Mentre loro giocavano con le rispettive lingue, io mi divertivo a inserire la mia nel buchetto che le mie dita avevano precedentemente esplorato e conosciuto.Lucia aveva un buon sapore, le sue grandi labbra non erano così pronunciate come quelle della mia compagna, ma il calore che producevano era afrodisiaco. Assomigliava a una vagina asiatica: piccola e succulenta. L'orgasmo la travolse rapidamente, probabilmente stimolato dall'eccitazione del momento e dalla precedente penetrazione delle mie dita.Lo spettacolo era giunto al termine. Solo tre di noi si erano divertiti godendo come maialini in calore. Tuttavia, Enrico non sembrava insoddisfatto.Andammo sotto la doccia per una rapida rinfrescata. Sapevo che Marica non avrebbe lasciato Enrico a bocca asciutta. È una donna di sani principi e, una volta raggiunta l'area della doccia, si è messa all'opera. Soprattutto perché era attratta dalle dimensioni del palo che le stava davanti. L'ha assaporato con piacere, inghiottendolo tutto e pompandolo con foga. Io e Lucia abbiamo assistito al pompino mentre ci aiutavamo a lavarci a vicenda, ovviamente ho colto l'occasione per toccarla ovunque e soprattutto per testare i suoi piccoli capezzoli tra le mie labbra.Lucia non poté fare a meno di commentare l'abilità di Marica, mentre osservava il marito in uno stato di beatitudine con gli occhi chiusi.«La tua donna è veramente una gran troia, sembra una professionista del pompino»«Se prometti di mantenere il segreto, ti confesso una cosa. Non sembra una professionista, lo È! Ha girato alcuni film e ti assicuro che non erano né casti e ne innocenti».Appena Enrico sentì le mie parole, aprì gli occhi e riversò il suo piacere nella bocca di Marica. Tuttavia, la scena più bella fu quella successiva, che stupì Lucia. Marica non sputò subito lo sperma che l'aveva inondata. Si alzò lentamente, mantenendo lo sguardo fisso sugli occhi di Enrico fino a raggiungere la sua bocca. Si avvicinò e replicò l'azione che Lucia fece prima con lei, ovvero riversò tutto quello che aveva raccolto nella bocca del marito, trasformandolo successivamente in un bacio sensualmente bagnato. Lo sperma gocciolò a terra dalle bocche di entrambi.In risposta alla precedente affermazione di Lucia, le dissi:«Comunque, anche tuo marito è un gran sporcaccione. Vedo che non si trattiene, anzi, gli piace e si diverte!».«Non posso crederci, è la prima volta che lo fa! Con me non si è mai spinto oltre».Tutti e quattro ci sentivamo estremamente soddisfatti mentre ci dirigevamo verso la piscina calda per goderci appieno la lussuosa acqua. Mentre ci immergevamo nell'acqua, sentivamo i nostri muscoli rilassarsi e i nostri corpi ricaricarsi per le successive sessioni di “distrazione”.*******Ti ringrazio di aver letto il mio racconto fino alla fine. Nella speranza che ti sia piaciuto, ti invito a votarlo e se ti va anche di lasciare un piccolo commento.Non sono uno scrittore professionista e la mia presenza su questo portale alla fine è solo un altro modo di essere un po' esibizionista; pertanto, mi fa molto piacere ricevere dei feedback .I miei racconti sono frutto delle mie esperienze, potrebbero essere considerati dei diari, ma non sono dei semplici resoconti, ogni tanto vengono conditi anche da un po' di fantasia per renderli più accattivanti.Sono sempre alla ricerca di nuove esperienze e ispirazioni, se volete mi potete sia qui su A69 oppure anche su tlgm con lo stesso nickname, ovvero giorgal73 per proposte, suggerimenti, commenti o inviti.Ogni tanto aiuto anche qualcuno di voi a mettere per iscritto le proprie avventure/esperienze, contattatemi per maggiori dettagli. Se si tratta di revisionare e aggiustare un vostro racconto da pubblicare sul vostro profilo oppure di crearne uno nuovo in base alle vostre indicazioni da pubblicare sul mio di profilo, sarò sempre disponibile e ci organizzeremo di conseguenza.
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8 months ago
Giorgio,
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Sexy Befana Al Bolero -3- La Sala Coppie
Ciao, mi chiamo Marica. Sono la protagonista femminile della storia che stai leggendo. Per quest'ultima parte del racconto, Giorgio mi ha chiesto di fare da voce narrante.Come al solito, lui presterà le sue mani per scrivere, mentre io condividerò con lui i miei pensieri, le mie emozioni e le mie sensazioni di questa splendida serata.È stata una serata spontanea, molto più piacevole ed emozionante dei miei piani originali, che fortunatamente sono andati a monte. Un sabato unico, piacevole e libertino.Abbiamo iniziato con una piacevole passeggiata per le strade di Bologna, tra una leggera pioggerellina che non ci ha dato troppo fastidio. Abbiamo esplorato tutti i negozietti lungo via Indipendenza fino a raggiungere Piazza Maggiore. Giorgio doveva comprare una camicia al negozio Desigual, il che mi ha dato l'opportunità di trovare una bellissima giacca rosa con un grande cuore al centro. Purtroppo, le camicie erano finite, quindi siamo usciti dal negozio a mani vuote, tranne la mia giacca.Dopo due ore, la fame cominciava a farsi sentire. Sulla via del ritorno, ci siamo fermati in un pub nella zona universitaria, dove abbiamo soddisfatto il nostro appetito con deliziose e saporite fajitas, accompagnate da una birra scura.Subito dopo abbiamo recuperato la nostra auto e siamo andati in hotel, dove mi sono rinfrescata e preparata velocemente.Ero molto curiosa di vedere il locale, Giorgio me ne ha parlato spesso, ma non vivendo a Bologna non l’ho mai ne visitato e ne frequentato.Appena arrivati, abbiamo fatto un rapido giro. Il posto mi ha ricordato l’Harem di Milano, un club simile, ma molto più grande. Come ha già raccontato Giorgio: ci siamo recati prima alla spa e poi abbiamo fatto una visita veloce e stimolante nella sala Bdsm, sia per ingannare il tempo, sia per dare sfogo a qualche piccola voglia.Il tempo passò velocemente e arrivò inevitabilmente l'ora di cena. Un grande buffet con tanti piatti freddi e caldi era stato allestito nella zona ristorante. Presi delle verdure e della pasta, tutto accompagnato da un Sangiovese corposo e profumato. Feci due giri e per terminare, trascinai Giorgio nella sala fumatori.Fu gentilissimo e non mi stressò per il fumo e per questo lo ricompensai appoggiandogli la mia manina in mezzo alle gambe e gli stropicciai un pochino il suo duro amichetto.Dopo aver finito la sigaretta, tornammo nella sala principale, dove la musica era iniziata e la pista da ballo era gremita. Due splendide ragazze vestite da streghette sexy erano intrecciate intorno ai pali e ballavano in modo seducente e altamente erotico. Non perdevano occasione per toccarsi il seno e scambiarsi baci.Mi eccitai molto per la scena che si proponeva davanti ai miei occhi e iniziai a bagnarmi. Mi avvicinai alle ragazze con la speranza di giocare insieme a loro.La mia natura esibizionista mi spinse ad abbassare la parte superiore del vestito per scoprire i miei seni e offrirli alle incantevoli ballerine. Purtroppo, solo una di loro ne approfittò. Le sue mani accarezzarono tutto il corpo partendo dal collo, passando per i capezzoli rigidi e sensibili fino ad arrivare sui fianchi.La musica mi fece vibrare il corpo e l’anima, mentre il viso angelico e allo stesso tempo perverso della ragazza accendeva qualcosa di profondo e umido dentro di me. Con un gesto, feci cenno a Giorgio di avvicinarsi e gli chiesi di andare a visitare il privé al primo piano per vedere come fosse la situazione e poter dar sollievo alla mia calda e vogliosa passerina. Afferrai la mano di Giorgio e l’intrecciai alla mia, poi ci dirigemmo verso le scale.L’affollamento era alto e si era formata anche una fila per salire.«Andiamo direttamente nella sala delle coppie, non credo che qui troveremo una saletta libera».Effettivamente, dopo un veloce giro, tutte le stanze erano sold-out. L’unica speranza era la sala coppie. Varcato il cancello d’ingresso, notammo che il sovraffollamento era presente anche lì. Tuttavia, non ci scoraggiammo e ci inoltrammo all’interno.I gemiti e le urla di piacere ci circondavano. L’odore di sesso impregnava l’aria e quando arrivammo nella sala più spaziosa facemmo un po’ ti fatica a trovare un posticino per noi.I grandi letti erano presi, solo il divano laterale ci offrì dello spazio. Attorno a noi tantissime coppie nude erano concentrate sul proprio piacere.Io mi sfilai il vestito e rimasi solo con le scarpe ai piedi. Una volta nuda, armeggiai con la cintura e i pantaloni di Giorgio, riuscendo a sfilarglieli insieme ai boxer. Il pene del mio compagno risultò timido, ma appena mi abbassai e la mia bocca si prese cura di lui, divenne arzillo e pronto a nuove avventure. Lo sentii pulsare e crescere. Il suo sapore lievemente salato stuzzicò la mia lingua.Mentre la mia testa andava su e giù, guidata dalla mano che vi era appoggiata sopra, notai una coppia che si era seduta accanto a noi. L'uomo, sulla cinquantina, vestito con jeans scuri e camicia bianca, mise la sua mano sulla mia gamba. La donna, anch'essa sulla cinquantina, portava occhiali da segretaria troia, rosa con le punte estreme all’ insù, aveva uno sguardo da Bambi e i capelli raccolti in uno chignon.Si inginocchiò e iniziò ad assistermi. Le nostre lingue si sono intrecciate e io ho sentito subito un sentore di frutti di bosco, probabilmente dovuto a una caramella che aveva mangiato poco prima.Le morsi leggermente il labbro inferiore e la punta della sua lingua scivolò prima sotto il mio labbro superiore, e poi lungo i miei denti prima di tornare a esplorare il resto della mia bocca.Cercai di allontanarmi da lei e di concentrare la nostra attenzione sul glande pulsante e in attesa, che si trovava a pochi centimetri dalle nostre bocche.«Tesoro io sono Marica, tu come ti chiami?»«Sono Eleonora, mentre mio marito si chiama Franco.»«Eleonora, dai aiutami a succhiare questo cazzo, facciamo sentire a Giorgio quanto siamo brave.»Mentre guidavo Eleonora, la mano di Franco salì fino ad arrivare sulla Figa. Pochi istanti dopo sentii un dito entrare dentro di me.Ero bagnatissima e questo agevolò il polpastrello che si divertì a farmi un massaggio interno, come se stesse cercando la X del tesoro. Tuttavia, il tesoro lo trovò il pollice appena si scontrò con il mio grande e infuocato clitoride. Appena Franco si rese conto della grandezza del mio fiore peccaminoso, decise che la sua bocca era il luogo migliore per accoglierlo. Sentii le labbra lisce e calde avvilupparmi e iniziare a succhiarmi. La lingua, leggermente ruvida, passò più volte attorno al mio piccolo pene femminile, facendomi sussultare più volte. Ad ogni risucchio io mi bagnavo sempre di più.La mia bocca, impegnata ad assaggiare lentamente il funghetto rosa di Giorgio, spesso si scontrava con la lingua di Eleonora. Le nostre lingue indugiavano sul frenulo, accarezzandolo e picchiettandolo.Allontanai il viso di Eleonora. La fissai intensamente negli occhi, sputai sulla cappella davanti a noi e poi, la spinsi fino a farle ingoiare tutto il pene fino alla base e la mantenni ferma in quella posizione.Dopo alcuni secondi, risalì l’asta creando un effetto sottovuoto spettacolare, le sue guance erano incavate ed evidenziarono la forma del glande che le accarezzava dall’interno. Andava su e giù con grazia, litri e litri di saliva colavano ai lati della bocca. Ad un certo punto, Eleonora si fermò.Lasciò libero il cono gelato che puntò verso la mia bocca che lo catturò immediatamente per emulare ciò che pochi istanti prima stavo ammirando. Eleonora mi lasciò sola per dedicarsi ai miei capezzoli. Li morse e li succhiò abbandonando la delicatezza che prima aveva avuto con il pompino.Percepii una profonda e intensa voglia scaricarsi dalla sua bocca. Anche le sue mani presero a stringermi e a palparmi con intensità. Fortunatamente i morsi erano leggeri, come le piccole scariche elettriche che invadevano il mio corpo.Franco uscì da me, con le mani allargò le mie gambe e il vuoto lasciato dalla sua mano e dalla sua bocca venne colmato da Eleonora. La sensazione fu completamente diversa. Molto più rude ed energica. Le dita che aiutarono la sua instancabile lingua erano perfide e senza pietà. Il marito era lento e gentile, lei era veloce e affondava con vorace consapevolezza. Il tutto divenne ancora più travolgente quando le dita divennero tre, riempiendomi completamente.Il ritmo divenne incalzante. Mi sentivo profanata ed eccitata fino ad esplodere.L’orgasmo arrivò violento, la bocca piena mi impedì di palesare il mio piacere, ma comunque sarebbe stato uno tra i tanti che in quel momento erano miei compagni di viaggio. Il mio miele invase completamente la bocca e la faccia di Eleonora. Il mio piacere fu di stimolo a quello di Giorgio che si riversò nella mia bocca. Il pulsare del suo membro sembrava sincronizzato agli spasmi della mia pancia, i suoi schizzi mi arrivarono direttamente in gola.Credevo che Franco avrebbe approfittato della situazione, tuttavia, sia lui che Eleonora si alzarono. Li vidi andare al bagno, forse per ripulirsi, ma non tornarono più.Mi tirai su e andai anche io al bagno per sistemarmi un po’ e per ripulirmi. Quando tornai da Giorgio, la sala si era riempita ulteriormente, ma si era liberato un posto sul letto grande e ne approfittammo per prenderlo subito e stare più comodi. Ovunque i miei occhi si giravano, vedevano gente che scopava, che elargiva pompini e tutto quello che poteva dare piacere.Donne e uomini si guardavano, si toccavano e chiedevano il permesso di unirsi agli amplessi. Alcuni curiosi erano semplicemente degli spettatori passivi, altri erano dei protagonisti. Faceva caldo e l’odore di sesso si era intensificato, stavo per chiedere a Giorgio di uscire, quando un uomo, anzi un cazzo mostruoso mi chiese se mi potesse essere di aiuto. Si presentò come Gerardo.Fisicamente, un uomo medio, non particolarmente attraente. Con barba e capelli color sale e pepe e un fisico piuttosto magro. Tuttavia, ciò che lo rendeva perfetto per l'occasione era un pene grande come una lattina di birra da mezzo litro. Sia la lunghezza che la circonferenza mi hanno spaventato, ma hanno anche stuzzicato la mia curiosità di provare.«Ciao Gerardo, sono Marica e questo è il mio ragazzo Giorgio. Devo dire che ammiro i tuoi impressionanti attributi. Inoltre devo anche ammettere che sono allo stesso tempo curiosa e apprensiva. Se mi assicuri che sarai delicato e gentile, forse potremo fare qualche attività divertente e stimolante insieme. Giorgio, cosa ne pensi?»«Per me nessun problema, però deve promettere che lo tiene lontano anche da me! Ti va di prenderlo da davanti? Così io posso godermi le tue espressioni e non solo.»Notai un sorriso malizioso sul volto di Giorgio. Mi spostai verso il bordo del letto e allargai le gambe, cercando di aprire la mia vagina il più possibile. Usai le dita per tenere aperte le labbra esterne. Gerardo mi mise un preservativo. La cosa preoccupante è che il preservativo, sebbene grande, arrivasse solo a metà della sua lunghezza.Iniziò a premere e a strofinare contro di me. Me lo fece sentire per tutta la sua lunghezza. L'attrito con le mie labbra stimolò la lubrificazione e iniziai a bagnarmi. La sua asta, muovendosi, si scontrava anche con il mio clitoride, che mostrava la sua approvazione inviandomi segnali piacevoli.Arrivò il momento della penetrazione.La cappella puntò direttamente al centro, agevolata dalle mie dita che mi tenevano aperta e pronta per l’invasione. Spinse piano, la punta riuscì ad entrare completamente. Provai immediatamente una pressione interna sulle pareti che mi ricordò la nascita di mia figlia. Rimase qualche secondo immobile per farmi abituare e poi continuò ad entrare. Centimetro dopo centimetro la trivella avanzò fino a giungere al collo dell’utero spingendolo.Non provai dolore, ma una sensazione di totale pienezza. Aprii gli occhi che avevo tenuto chiusi durante la penetrazione e vidi che, anche se era arrivato a destinazione, il suo enorme pene era entrato solo per metà.Gli poggiai una mano sugli addominali come segnale di stop per non spingere ulteriormente. Prese le misure, Gerardo iniziò a scoparmi lentamente. Io sentivo chiaramente la cappella andare su e giù, inizialmente con un po’ di fastidio, ma poi, grazie ai miei umori, divenne solo piacevole e stimolante. Intanto i miei capezzoli vennero presi di mira dalle labbra di Giorgio, che sdraiato accanto a me, li leccava e li succhiava. Le due parti del mio corpo più sensibili mi stavano facendo impazzire. I miei rochi “sii” si unirono alla sinfonia della stanza.Giorgio, che mi conosce bene, è consapevole del mio intenso amore per il gioco di baci e leccate, sia sui capezzoli che sulle areole, che provocano in me lunghi e profondi brividi in tutto il corpo. Per questo si è impegnato tutto il tempo a uccidermi lentamente. Ogni tanto, si è distratto e i baci sono arrivati sul collo così come dei piccoli morsi e il tutto ha intensificato le mie sensazioni. Per distrarlo ho allungato una mano fino ai suoi testicoli. Ho giocato con loro e con il pene che stava dormendo, ma io sono brava in queste cose e sono riuscita a svegliarlo: in un baleno è tornato duro e pronto alle mie attenzioni.«Giorgio te lo voglio succhiare, ti prego mettimelo in bocca, ti voglio far godere come prima. Resisterò ancora per poco, Gerardo mi sta per far venire.»Mi piace quando i miei desideri vengono percepiti come comandi e, poco dopo la mia richiesta, la mia bocca era di nuovo piena e pronta a elargire piacere. Sapendo che era già venuto da poco, per avere la certezza di un nuovo orgasmo, insinuai un mio ditino nell’ano fino ad arrivare alla prostata. L’arma segreta funzionò egregiamente. Dopo neanche cinque minuti, la mia bocca tornò ad assaporare l’essenza di Giorgio.La troia che è in me riuscì subito a raggiungere un nuovo orgasmo, questa volta più forte di prima. Gerardo continuava a spingere, aumentando sempre di più il ritmo.«Te lo posso mettere in culo?»Ebbi un attimo di terrore. Rifiutai la richiesta perché il calibro del membro di Gerardo era troppo grosso per il mio forellino anale, anche se ogni tanto anche lui si diletta a godere, ma con cazzi più piccoli.«Se non riesci a venire te lo prendo in bocca!»«No, adesso vengo, aumento un po' il ritmo, fermami se senti dolore.»Lo volevo far giungere al traguardo, quindi strinsi i denti e lo lascia fare. Nel mentre Giorgio tornò a sdraiarsi accanto a me per donarmi una serie infinita di bacini sul viso e sul collo.Fortunatamente Gerardo venne poco dopo e neanche tanto silenziosamente. Il suo urlo orgasmico turbò delle fanciulle che si girarono a fissarlo. La mia patatina era distrutta, la sentivo dolorante ma felice.«Gio, ci rivestiamo e scendiamo a bere qualcosa?»«Certo, anche io ho bisogno di uscire e prendere aria. Per caso sai dove sono finiti i miei Boxer?»Cercammo ovunque, ma non li trovammo più. Quindi indossò i pantaloni e sorridendo mi fece: «Ora siamo in due a non portare le mutande, troveremo il modo di approfittare dell’opportunità!»Ormai erano le due del mattino e nella zona bar/sala da ballo erano rimaste poche persone, tutte le altre si divertivano al primo piano. Io presi l’ultimo gin-tonic, mentre Giorgio che doveva guidare si accontentò di un succo di frutta all’ ananas.«Gio, pensavo, ma se mi facessi un’ultima sigaretta e poi torniamo in albergo? Visto che domani mattina alle undici ho il treno per Milano.»«Per me va bene, ma se vuoi rimanere, ricordati che il biglietto può essere spostato.»«No, preferisco andare via, così mi posso fare una doccia con calma e dormire il più possibile.»Andammo nella sala fumatori dove trovammo una ragazza con due bei cazzoni in bocca che si divertiva, mentre i compagni fumavano beati una sigaretta.Io mi sedetti accanto al trio e accesi la sigaretta. Lo spettacolo era intrigante e mi fece apprezzare ancora di più le boccate di fumo. L’angelo tentatore di Giorgio mi chiese se per caso non volessi aiutare la biondina con le grandi tette che sollazzava i ragazzotti infoiati e goduriosi. La tentazione era forte, ma sapevo che le cose probabilmente sarebbero andate oltre il semplice pompino. Quindi declinai l’offerta.«Bastardello, lo so che ti piace la biondina e speri di fartela. Però sono stanca, magari quando arriveremo in albergo, farò in modo di non farti rimpiangere il fatto di non aver approfittato della situazione.»Per convincerlo ulteriormente gli misi una mano dentro i pantaloni e scoprii che la mancanza dei boxer mi rendeva il palpeggio più facile, ma soprattutto lo trovai durissimo, anche se era già venuto due volte. Feci scendere la mano fino ai testicoli, perché mi piace molto la sensazione di morbidezza e come una pallina antistress ci giocai fino al termine della sigaretta. Poi ci alzammo, prendemmo le nostre cose dallo spogliatoio e saliti in macchina prendemmo la via dell’hotel.Non appena entrammo nella stanza, mi tolsi rapidamente i vestiti e mi diressi verso il bagno. La doccia fu veloce, calda e tonificante. Mi asciugai e uscii.Trovai Giorgio sdraiato nudo sul letto, intento a darsi piacere. Ricordando la promessa fatta al club, mi avvicinai a lui. Non potevo limitarmi a fargli un pompino, perché sarebbe stata la terza volta; gli dovevo qualcosa di più.Presi un preservativo e glielo misi. Poi salii sul letto e mi abbassai lentamente su di lui, con le gambe ben aperte. Uno smorzacandela perfetto.Lui mise le mani sui miei fianchi e io iniziai a muovermi. Mi chinai per baciarlo e le sue mani si spostarono dai miei fianchi alla mia schiena, abbracciandomi strettamente.Mi piace molto la posizione, sia perché così ho io il controllo, sia perché mi permette di muovere i fianchi in ogni direzione, non solo nel tipico su e giù della penetrazione, ma anche movimenti circolari. Mi piace strusciare le mie parti intime su quelle del mio partner facendo in modo di stimolare il mio clitoride e sentire la resistenza del suo pene contro le mie pareti interne ad ogni giro. I movimenti circolari sono i migliori per me; amplificano notevolmente il mio piacere e ho scoperto che anche Giorgio li apprezza.Mi alzai in posizione seduta e questa volta le mani del mio compagno si posarono su entrambi i seni per palparli e accarezzarli.Aumentai il ritmo della cavalcata, lo spinsi ripetutamente dentro di me, sfregando vigorosamente il glande ogni volta che rientrava.L'attrito raggiunse il suo scopo e un altro orgasmo mi stravolse i sensi e il corpo.Purtroppo, Giorgio era ancora lontano, quindi decisi di passare al piano B, ovvero il piano Bocchino che prevedeva la sempre valida ed efficace stimolazione orale. Tuttavia, non gli feci un vero e proprio pompino, ma la mia bocca si concentrò sui suoi testicoli, succhiandoli e giocandoci mentre la mia mano destra lo masturbava e la mano sinistra gli massaggiava l'ano , visitandolo anche dentro. Ad un certo punto, sentii che la mano di Giorgio chiedere di sostituire la mia. Prese in mano il suo membro e la masturbazione si fece più intensa; nemmeno due minuti dopo il suo sperma uscì, sporcandomi i capelli e il viso.«Scusami, non volevo impiastricciarti, mi merito un bel pezzo di carbone!»«Stupido! Altro che carbone, dai vado a lavarmi di nuovo i capelli e poi ti lascio la doccia.»Certo, usare l'asciugacapelli alle quattro del mattino mi aveva fatto guadagnare un sacco di insulti, ma non potevo fare altro. Me ne andai e lasciai il bagno a Giorgio. Non appena mi sdraiai sul letto, i miei occhi si chiusero e mi addormentai immediatamente. Mi destai per cinque secondi solo quando sentii Giorgio sdraiarsi accanto a me e mi abbracciarmi.A quel punto caddi in letargo e solo dei leggeri morsi sui capezzoli e un infinità di bacini riuscirono a svegliarmi la mattina seguente alle dieci pronta per tornare a casa.*******Grazie per aver letto la mia storia fino alla fine. Spero che ti sia piaciuta e ti invito a votarla e magari anche a lasciare un piccolo commento se ti va.Non sono uno scrittore professionista e la mia presenza su questa piattaforma è solo un altro modo per essere un po' esibizionista. Per questo motivo, apprezzo molto il fatto di ricevere un feedback.Le mie storie sono basate sulle mie esperienze e possono essere considerate come dei diari, ma non sono semplici resoconti. Di tanto in tanto li arricchisco con un po' di fantasia per renderli più accattivanti.Sono sempre alla ricerca di nuove esperienze e di ispirazione. Se vuoi, puoi contattarmi qui su A69 o su Tlgm con lo stesso nickname, giorgal73, per proposte, suggerimenti, commenti o inviti a serate o club per creare la nostra storia.A volte aiuto anche gli altri utenti a mettere per iscritto le loro avventure/esperienze. Contattami per maggiori dettagli. Che si tratti di rivedere e migliorare la tua storia da pubblicare sul tuo profilo o di crearne una nuova sulla base delle tue indicazioni da pubblicare sul mio profilo, sarò sempre disponibile e ci metteremo d'accordo.
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8 months ago
Giorgio,
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Un sushi... un po' piccante
E' giovedì, ma non sarà un giovedì qualsiasi. Appuntamento a pranzo per un sushi come spesso facciamo in smart working, ma questa volta non saremo soli, ci sarà un ospite, un perfetto sconosciuto a dire la verità. Non abbiamo neanche voluto vedere la foto, per non rovinare il gioco e l’intesa mentale che si era progressivamente creata nelle settimane prima in chat.
Ci incontriamo per la prima volta, lui è in zona per lavoro, e noi ci siamo presi un po’ più di tempo, chissà cosa nascerà da questo incontro. Già i baci di saluto sono carichi di attesa. Lui è un tipo simpatico, ha un'aria intrigante, chiacchieriamo e ci conosciamo meglio, un'ora passa veloce. Usciamo dal locale, ma non ci salutiamo ancora... abbiamo un'altra oretta prima di tornare al lavoro e ai vari impegni. Camminando verso il parcheggio c'è un bel gioco di sguardi, di sorrisi... siamo tutti consapevoli che il bello deve ancora arrivare, l’immaginazione è alle stelle e ognuno sta segretamente fantasticando su quale sarà la prossima mossa degli altri due.
Decidiamo di andare a bere un caffè in un bar poco lontano. Il nostro amico apre la porta della sua macchina per far salire lei e, volendo alzare un pò l'asticella, mentre lei si gira per sedersi, con la sua mano accompagna piano il suo bel culo, indugiando e sorridendo. Lei si gira sorpresa ma divertita, lo guarda, gli fa l'occhiolino... "Mettiti alla guida, noi per il momento ci accomodiamo dietro". La macchina parte, il gioco inizia... non resisto e comincio a baciarla... mi apro i pantaloni, libero il mio cazzo insofferente e la invito a succhiarmelo! Lei lo prende in mano, lo sega un po’ mentre mi guarda, poi lentamente lo prende in bocca tutto. Su e giù, dentro e fuori, fino in fondo… è sempre un piacere vedere come lo lavora con la sua lingua. Di solito chiudo gli occhi e mi godo il trattamento di piacere, ma oggi non siamo soli. Alzo gli occhi e vedo che il guidatore che si gode lo spettacolo come può, a volte dallo specchietto retrovisore, a volte si gira. Percepisco che è una tortura, lo sarebbe per chiunque... accosta la macchina, tenta di allungare una mano dietro per partecipare anche lui al gioco, ma non ha molto margine di movimento. Per il momento deve accontentarsi di guardare.
Dopo pochi minuti arriviamo al bar di un distributore, ci ricomponiamo e scendiamo a prendere un caffè, come se non fosse successo niente nel tragitto... ma l'aria aveva cominciato a diventare molto calda. Il caffè va giù in fretta, paghiamo come se dovessimo scappare. Carichi di aspettative torniamo alla macchina, ma questa volta però io mi faccio dare le chiavi e lascio lui con la mia lei dietro. Parto piano, ora è il suo turno... lui la guarda, attende un suo cenno… lei allunga una gamba sui sedili, anche sopra di lui. Una mano comincia a ticchettare, piano piano risale la pelle. Esplora le cosce, poi sempre più su. La percorre piano piano, si gusta ogni centimetro, fino ad aprirle la camicia. Non le chiede il permesso, sgancia un bottone, e arriva dritto sotto al reggiseno. Lei aveva già cominciato a chiudere gli occhi, e ad assaporare tutte le vibrazioni che quel tocco sconosciuto le regalava. Con l'altra mano libera si tocca il cazzo, fino a tirarlo fuori duro! Si aspetta un adeguato trattamento anche lui e porta la mano di lei a sentire l'erezione. Lei glielo sega un pò, ricordandosi della palpata intensa di poco prima... gioca ancora, su e giù, su e giù, con mano decisa lo sega per bene. Continua a segarlo, con ritmo intenso. Ad un certo punto, si china e lo prende in bocca! lo succhia un po’, e io resto con gli occhi spalancati per la sua intraprendenza. Non mi aspettavo che fosse così audace con questo sconosciuto, e devo dire che questo me l’ha fatto venire ancora più duro. Volevo segarmi, ma non avevo ancora trovato il posto giusto per fermarmi. La tortura ora era mia!
Poi improvvisamente, si ferma... si alza, porta le mani sotto la gonna e si sfila il perizoma. Glielo mostra sorridendo, maliziosa... piano piano si adagia sul sedile, inizia ad allargare un pò le gambe e ad alzare la gonna, abbastanza da lasciar spazio alla sua figa bagnata, che richiede ora il suo momento di piacere. Lui capisce subito cosa deve fare e si china davanti a lei per leccargliela. I suoi due uomini avevano avuto il loro fugace momento di godimento, ora era il suo turno. Lo spettacolo era troppo invitante, così faccio un giro un pò più lungo per dare modo ai miei passeggeri di divertirsi. Cerco un parcheggio un po' appartato, anche se è giorno è poco frequentato e posso godermi tranquillo la scena di lei che gioca con uno sconosciuto. Adoro quando si lascia andare così, quando sa quello che vuole e va a prenderselo. E' fantastica mentre se la fa leccare... chiude gli occhi, vibra di piacere, si contorce sotto i colpi di una lingua che la tocca per la prima volta. Evidentemente ha esperienza il nostro amico, non indugia, va profondo e deciso. E lei tocca i suoi capelli perchè non sposti la testa, si gode il piacere fino in fondo. E io finalmente posso segarmi e cercare di sfogare quella voglia di prenderla che mi tormenta da un bel po’.
Dopo qualche minuto controllo l'ora e a malincuore, accendo la macchina e riparto verso il parcheggio del locale. Per tutto il viaggio lui non ha mai smesso di affondare la lingua nella sua figa ormai bagnata fradicia di piacere. Quando spengo il motore, capiscono che il gioco è ormai terminato. Lei prende il viso del nostro amico, lo alza delicatamente e gli sorride con un grazie sussurrato. Stava quasi per godere, ma il tempo a disposizione era purtroppo finito. Proviamo a ricomporci in qualche modo: i nostri pantaloni si chiudono a fatica, e non lasciano molti dubbi su cosa sia successo prima. Lei si abbottona la camicia, fa scendere la gonna quel tanto da coprirsi. Carichi di adrenalina ci salutiamo. Lui palpa di nuovo il culo di lei mentre la abbraccia, lei fa altrettanto con il suo cazzo duro. Sembrava quasi che quel gioco incompiuto gridasse vendetta. Improvvisamente gli tira giù la zip dei pantaloni e gli sussurra all’orecchio “noi finiamo dopo a casa, ma a te ci penso io ora”. Io resto di nuovo senza parole, sforiamo l’orario ma apprezzo che non lo voglia lasciare in sospeso per tutto il viaggio di ritorno. Lui sorride ed entra in macchina, mentre io resto fuori a fare da palo. Lei riprende a segarlo, in modo sicuro e veloce. Poi lo prende in bocca e lo pompa. Lui è in evidente eccitazione, il suo cazzo ormai sta per esplodere. Lo riprende in mano e gli dà il colpo finale…il nostro amico viene tra le sue mani. Un paio di minuti di silenzio e poi lei esce dalla macchina. Ridiamo tutti e tre per questo finale spiazzante, ma lo salutiamo cosi, dal finestrino, lasciandogli il tempo di riprendersi e sistemarsi.
In macchina diretti a casa, non resisto e mentre guido le infilo dentro un dito e la masturbo … lei ancora senza slip, piena di umori e della saliva del nostro ospite, si lascia fare, apre bene le gambe. Mi eccita sentire quel miscuglio di piacere nella sua figa. Appena arrivati a casa la prendo di colpo e la scopo in piedi. Le sue mani sulla libreria, io dietro, la gonna su, la camicia completamente aperta, le sue tette libere a cui mi aggrappo... è troppa la voglia di scoparla, di chiudere quel cerchio aperto in macchina. Veniamo tutti e due velocemente, i preliminari erano stati potenti, quello sconosciuto aveva acceso la nostra fantasia e il piacere, anche se il tempo era stato molto poco. La situazione era così proibita e irresistibile: l’incontro di giorno, il gioco in macchina, per le vie e i locali della città, il finale a sorpresa…penso che anche al nostro amico non sarebbe dispiaciuto scoparla di brutto, magari appoggiato al muro del bagno del locale di prima, così pulito ed elegante come un salotto... chissà, forse al prossimo appuntamento…
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6 months ago
DreamingPassion,
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Last visit: 2 months ago
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La prima volta con Gaia.
Mai avrei immaginato di vivere ciò che sto per raccontarvi..
Incontrammo Gaia quando ancora era in coppia. Dolcissima e sensuale.
Per un po' non li sentimmo più e pensavamo di non esserci piaciuti. Cosi un giorno decisi di scriverle un sms per sapere come stava, mi rispose poco dopo invitandoci a prendere un caffè insieme a tre.
Passamo un intero pomeriggio a chiaccherare di tutto tra cioccolate calde e tisane, ci spiegò che aveva deciso di lasciare il suo compagno per motivi legati a questi giochi...ma ci disse anche che con noi si era trovata bene e... iniziavamo a intuire qualcosa... fino alla fatidica domanda.... Vi andrebbe di giocare con me, anche se ora sono sola?!
Ci guardammo maliziosamente negli occhi e le rispondemmo di sì!
Iniziò un periodo di sms, di mail e telefonate dove tutti e tre scrivevamo le innumerevoli fantasie che ci venivano in mente, le voglie e i desideri di questo nuovo gioco, ma anche le mie perplessità nell'affrontare un gioco bsex... tutto ciò aumentò ancor di più la nostra complicità con Gaia...
Ci accordammo per passare un w.end insieme... Passammo la serata in pizzeria..e devo dire che mi eccitava moltissimo vedere il mio Amore passeggiare in centro con due belle donne che se lo mangiavano con gli occhi suscitando l'invidia degli altri ragazzi.
Stanchi del mondo esterno, decidemmo di intrufolarci nella nostra intimità così a lungo desiderata e cercata...e complici sorrisi e occhiatine le chiacchere si fecero sempre più spinte.. fino a quando nn decidemmo di iniziare ad andare oltre..
Gaia mi prese per mano, ci inginocchiammo insieme sul divano ed iniziammo a baciarci. Era tutto nuovo per me, sentire le sue mani sul mio corpo, seppur ancora in parte vestito era molto emozionante...la sentivo accarezzarmi tutta, baciarmi il collo, le labbra, accarezzarmi i capelli... ad un certo punto mi resi conto che le stesse cose che lei faceva a me... io le facevo a lei... volevo darle quel piacere che mai avrei immaginato di vivere. Sentivo la presenza sicura e complice del mio uomo, mentre entrambi mi spogliavano... anche se, a pensarci bene, lui stava spogliando entrambe!!! Ero lì, tra loro due, caldi e appassionati...
Ormai nude decidemmo di svestirlo... e di occuparci di lui.. tra baci, sospiri e gemiti iniziammo un'orgia a tre memorabile.. ognuno toccava i corpi degli altri con il solo obiettivo di dare piacere... ad un certo punto mi trovai ad essere distesa tra di loro...con Gaia che mi slinguava in un bacio appassionato e il mio Amore che mi masturbava mentre mi leccava il seno... Gaia su suggerimento di lui ne approffittò e aggiunse le sue mani alle sue per toccarmi.. venivo in continuazione, ripetutamente i miei orgasmi spaccavano il silenzio mosso solo dai nostri gemiti...
Trascorsero interminabili minuti...e mi ripresi da quel meraviglioso orgasmo.
Gaia ed io ci guardammo e bastò uno sguardo per decidere di farlo impazzire... ci buttammo su di lui... lo baciavamo insieme, lo accarezzamo lungo tutto il corpo, quattro mani, quattro seni a stuzzicarlo ovunque...ed infine ci trovammo entrambe sul suo cazzo duro, a baciarlo e leccarlo.. ed iniziammo a spompinarlo a lungo, a turno ed insieme...era eccitantissimo sentire il suo ansimare di piacere... la nostra complicità e sensualità, come mi disse lui in seguito, lo mandavano in estasi...
Ad un certo punto decise di prendere in mano lui la situazione e di farci godere una volta per tutte!!! Ci prese in tutti i modi, ci sfinì e ci fece venire una dopo l'altra a più riprese...che nottata, ci addormentammo alle 3 del mattino...stanchi, sfiniti e appagati... per risvegliarci alle 6 vogliosi di vivere ancora baci e carezze... la svegliammo con baci appassionati... e lei ci rispose con infiniti ansimi di piacere... ci dedicammo a lei...l'artefice di quel w.end di fuoco... e tutto continuò di nuovo fino alle 10 di mattina.
Purtroppo aveva un impengo e ci lasciammo a malincuore, ma di certo avremmo potuto passare l'intera giornata a letto in quel modo tanta era la ns. complicità e fiducia.
Una dolce e inaspettata sorpresa, oltre che un'amica.
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12 years ago
CpNinfea,
28/37
Last visit: 7 years ago
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a rileggerlo fa un certo effetto...
vabbè allora vi racconto di quella volta che sono stata con un amico ben dotato... la lunghezza del suo attributo era diciamo nella norma ma la sua larghezza era più di quanto avessi visto nella mia vita...eravamo sul letto... lui prima mi eccita cominciando a baciarmi da dietro le orecchie... poi sulla bocca riemprndola con la sua lingua succhiando la mia e già questo mi poteva far immaginare e avere voglia di averla sulla mia passera... grossa e dura...intanto sentivo qualcosa gonfiarsi nelle sue mutande...poi la sua bocca scende... con le mani mi afferra i seni e uno alla volta li succhia avidi... me li morde un po' ma non sento dolore ma un calore che sempre più si diffonde per il mio corpo... mi sento sempre più eccitata... e anche lui lo sento sempre più grosso... nel muoversi si sfrega sul mio sesso... voglio sentire la sua pelle a contatto con la mia... mentre lui è ancora impegnato con il mio seno gli sfilo gli slip... che ormai non riuscivano più a contenerlo... sbuca dall'elastico e lo accompagno nel centro della mia eccitazione per bagnarlo e fargli sentire l'effetto che aveva la sua bocca su di me... allora lui si stacca dalle mie tette e allarga dolcemente le mie gambe... con la punta gonfia del suo pene si appoggia dolcemente per bagnarla bene per poi giocare con il mio clitoride ormai gonfio e pulsante.. io non ce la faccio più... voglio essere sua ma lui mi blocca mi dice "piano, piano... voglio gustarmi tutto il tuo nettare... ho sete e voglio ubriacarmi di te!!!" li mi sento sempre più sbrodolare... vorrei anch'io assaggiarlo ma mi blocca... con una mano mi afferra i seni e mi tiene schiacciata la schiena al letto con l'altra si fa spazio tra le labbra per poi chinarsi e penetrarmi con la sua lingua... un colpo dentro e una succhiata al mio clitoride... sto sudando... lo sento come un tormento... una tortura... una piacevole tortura che mi manda in estasi... sento sempre più caldo.. poi ad un tratto si ferma... ma per non farmi perdere l'eccitazione mi stuzzica i capezzoli tra il pollice e l'indice... mi prende e mi mette sopra di lui... lo sento enorme.. caldo.. pulsante... penso che mi farà un po' male perchè così grossi non li ho mai presi... invece mi fa sedere su di lui dolcemente... piano e con mio stupore il mio sesso lo avvolge... lo riceve bagnandolo tutto... lentamente comincio a muovermi... io veramente penso di aver visto gli angeli!!! ci muovevamo insieme nella danza dell'amore... un po' lentamente per gustare reciprocamente il corpo dell'altro... poi un po' più veloce per soddisfare anche la nostra eccitazione... avevo le mie mani sul suo petto villoso... sentivo il suo cuore battere forte... in un momento di pausa mi sono abbassata su di lui e ho baciato la sua fronte mandida di sudore... poi la sua bocca e questa volta la mia lingua ha riempito la sua bocca... gli dissi che volevo assaggiare il suo sesso... volevo fargli capire che ogni parte del mio corpo voleva provare la sua grandezza... riluttante mi sono staccata... ho offerto ancora il mio nettare da bere che sembrava inarestabile e io ho preso in bocca la sua mazza... dura calda... mi ha riempito la bocca... la sua carne ha occupato tutto fino ad arrivare in gola... sento il mio sapore e il suo... lo succhio avida come fosse il frutto proibito... con la punta della lingua gioco con il buchetto... per poi scendere e succhiarlo ancora... lo sento vibrare in bocca e io mi sento vibrare nella sua... me lo gusto, me lo bagno, me lo mando fino in gola... ma il mio sesso senza si sente vuoto la sua lingua non mi basta più.. mi metto alla pecorina... mi penetra e torna a riempire la mia passera che sbrodola tutta contenta... ormai i nostri corpi sono allo stremo... vogliono scoppiare... vogliono gridare la loro festa... mentre uno spasmo mi parte dalla passera per irrigidirmi in tutto il corpo sento il suo sperma entrare con forza dentro di me... riempendomi tutta fino a scendere giu per le gambe... io non riescom più a reggermi e mi butto a pancia in giu e lui mi copre con il corpo... tutti e due sudati... stramati... pieno dei nostri umori... ma felici... anzi estasiati... siamo rimasti così finche i nostri cuori non hanno ripreso un ritmo normale e la nostra pelle non si è un po' rinfrescata... ci siamo abbracciati... baciati... per poi andare in doccia... per prolungare ancora un po' quel piacere provato per poi tornare ciascuno alle proprie vite...
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14 years ago
AdamDTS,
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Last visit: 7 hours ago
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Galeotta fù la Roulette
Spesso, come si evince dal nostro annuncio, abbiamo la possibilità di prenderci delle mini vacanze, in una di queste nel settembre u.s., andammo da parenti chi vivono a Trieste, io (Francesco) una sera di queste proposi a Donatella di passare una serata in quel di Portorose (Slovenia) al Casinò, all'arrivo solite formalità, documenti, file per entrare (era un sabato) tantissima gente, ci spostammo subito ad uno dei tavoli di roulette e iniziammo a giocare, premesso che lo scrivente qualcosina delle regole della roulette la conosce, bensì la Donatella zero di zero, accanto a noi vediamo una coppia (m/f) la lei si rivolge alla Donatella e gli dice di puntare le fish sui numeri che puntava lei, io ed il lui di coppia iniziammo a discutere del fatto che la fortuna aiuta gli audaci ma anche e sopratutto i profani, senza dilungarci dopo quattro giri la Donatella e la lei di coppia portavano nelle loro tasche dieci volte la posta investita, iniziamo a scambiarci sguardi e complimenti a valanga, ci accomodiamo al bar offrendo noi un drink a loro, il lui di coppia mi fà un complimento da passare alla Donatella (sarà stato timido ??? manco per l'anticamera), mi propone di finire la serata a casa loro e Capodistria, ovvio appena lo propongo alla Donatella non fà altro che prendere la palla al balzo, allora io di rimando alla proposta del lui di coppia gli dico Donatella viene con te in auto ed io mi porto la tua signora sino a casa vostra, così fù !!! nel mentre arrivavamo a casa loro le mie mani che perlustravano le sue cosce aperte volutamente, il finale di questa storia si esaurisce a casa loro, abbiamo giocato sino al mattino, ci siamo salutati eppoi ci siamo rivisti da noi in Puglia nella nostra casa al mare, vai mai a pensare che una serata al Casinò si tramuti nel gioco di coppia, chissà se ci capiterà un'altra serata intrigante ed improvvisa come quella sopra citata, bacioni a tutte le coppie di SC, Donatella & Francesco.
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13 years ago
CPDIEFFE,
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Last visit: 11 years ago
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Da sogno a realtà
Alla soglia dei 60 anni pensavo di aver esaudito le mie curiositá sessuali ma quello che ė successo pochi mesi fá mi ha fatto ricredere su molte cose.Go tradido mia moglie 20 anni fá,inizia per gioco ad usare la Chat C6 e dopo poche settimane mi ritrovai a incontrare alcune donne con cui ebbi modo di fare sesso che peró non mi soddisfarono molto.Tutto cambiò quando conobbi Patty,sin dai primi scambi in chat capii chenon si trattava della solita donna frustrata in cerca di una scopata,lei coome me cercava eccitazione mentale prima di tutto.I nostri incontri sono stati sempre un crescendo di emozioni ed eccitamento che dura ancora dopo 20 anni.Durante gli anni mia moglie ha scoperto il tradimento e dopo aver indagato ha scoperto chi era la mia compagna di gioco.Questo ci ha portato a staccare un pó per far calmare le acque.Alcuni mesi fá succede una cosa imprevedibile.Mia moglie incontra Patty per puro caso,si riconoscono e decidon di prender un caffè insieme per parlare di me.Lei vuole capire il perchè del tradimento,Patty senza timori ha spiegato alcuni dettagli e senza pudore le ha chiesto come mai non le piacesse essere toccata e leccata da me,visto il silenzio di mia moglie Patty si ė avvicinata e le ha dato un bacio sulla guancia facendole sentire la sua lingua.Ora il silenzii era diventato imbarazzo fino a quando uscite dal bar dirette alle rispettive macchine non si sono salutate.Alcune settimane dopo Patty riceve una telefonata da mia moglie che la invita a casa per un caffè assicurandola che io non ci sarò cosi da evitare imbarazzi.Il giorno dell'incontro Patty si presenta da lei sempre piú bella e provocante,neanche il tempo di aprire la portae si ritrovano abbracciate,ora il bacio è sulla boccae le lingue si intrecciano in un lungo bacio.So ancora poco di quell'incontro,mia moglie mi ha detto solo che forseaveva sbagliato a negarmi i piaceri del sesso,mi disse di aver incontrato Patty e di averpassato un pomeriggio insieme quindi era meglio se mi fossi cercato un'altra donne per sfogare le mie voglie.Patty mi ha detto solo di aver goduto entrambi senza pudore e vergogna e che desiderano rivedersi ancora.
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3 years ago
patti1204,
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Last visit: 8 months ago
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Tra sogno e realtå.La metamorfosi di mia moglie
Gli incontri tra mia moglie e Patty andavano avanto ormai da alcune settimane,lei non mi raccontava nulla,Patty rimaneva sul vago.Fú un pomeriggio di settembre a cambiare per sempre le nostre vite.Quel giorno tornavo da un giro in montagna con amici,entrato in casa mi diressi verso il bagno per una doccia,quando aprii la porta rimasi sbigottito da quello che vidi.Mia moglie distesa nella vasca,Patty sopra con le mani sulla sua figa aperta che inondava mia moglie con una fantastica pipi di cui conoscevo bene il sapore.Entrambi erano talmente eccitate da non accorgersi della mia presenza,io ne aprofittai per richiudere la porta e andare nell'altro bagno per una doccia.Il rumore fece si che mia moglie si accorse del mio arrivo e mi raggiunse in bagno vestita come niente fosse.Io uscii dalla doccia e le dissi se non volesse farsi un bagno con la mia pipi,al momento non capi cosa stessi dicendo,io chiamai Patty e cosi fú chiaro a entrambi che le avevo intraviste.Presi mia moglie le misi una mano in mezzo alle gambe notando quanto fosse eccitata."Ti piace fare la troia con Patty,ora prova a farlo con me"mentre le parlavo Patty mi aveva preso il cazzo in bocca in uno dei suoi splendidi pompini.Lo lascia poco nella sua bocca,feci sdraiare entrambe nella doccia e le inondai con tutta la pipi che avevo dentro,mia moglie era come impazzita,beveva e passava a Patty il mio caldo nettare.Vederle entrambe ai miei puedi mi eccitò molto,si baciavano e leccavano come fossero da sempre state amanti."patty sono la tua troia fammi quello che vuoi",quelle parole non sembravano uscire dalla bocca di mia moglie,entrambi godevano dei loro baci e delle loro leccate,io mi stavo masturbando guardandole fino ad esplodere suo loro visi tutto il mio seme.Quel giorno scoprii che grazie a Patty mia moglie sivera trasformata in una troia,gli insegnamenti o la competitivitá con Patty avevan cambiato per sempre quelle donnache viveva da anni accanto a me.
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3 years ago
patti1204,
64/64
Last visit: 8 months ago
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Il desidero rimasto...
Una mattina , avevo un appuntamento con una coppia alla spa naturista , ci accordiamo per le 12 ma io arrivo con largo anticipo  quindi ne approfitto per rilassarmi un po’ nella vasca idromassaggio , dopo pochi minuti vedo entrare nella vasca vicino alla mia una donna curvy con grandi seni , ho pensato “ sarà entrata in anticipo , il suo compagno arriverà a momenti “... passano 5, 10 , 15 minuti e lei rimaneva sola ... a questo punto mi convinco  che era realmente sola e la cosa ha cominciato ad intrigarmi , da lì a poco abbiamo cominciato con un gioco di sguardi e provocazioni sempre più intenso ....più la guardavo più lei mi provocava , si toccava i seni ...non abbiamo mai parlato solo gesti e provocazioni ... ad un certo punto prende sempre più confidenza e comincia a sgrillettarsi guardandomi con uno sguardo di sfida : avevo il cazzo di marmo ! Mi alzo per farle vedere quanto mi avesse eccitato , e guardandomi strabuzza gli occhi e si lecca le labbra compiaciuta ... proprio nel momento clou , arriva la coppia e mi fa cenno di salire nel prive ... esco dalla vasca e li seguo , guardo la tizia nella vasca con lo sguardo deluso dal fatto che me ne stessi andando .... nel prive ho scopato la lei della coppia con grande foga ( la tizia della vasca mi aveva caricato parecchio ) e tra la gente che guardava la nostra performance vedo proprio lei che mi stava osservando con sguardo eccitato ! Finisco di scopare la lei di coppia e vado in bagno per lavarmi , scendo subito nella spa , cerco la donna della vasca ma era sparita, se ne era andata ... ancora oggi dopo due mesi ripenso a quella situazione  e mi eccito ancora da morire , mi rimane il desidero di lei addosso...credo me lo ricorderò per tutta la vita !Giorno per giorno mi rendo conto di quanto oggi , a 50 anni , il fattore testa influisca in maniera determinante nella mia eccitazione ..
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5 years ago
mrstyle,
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Last visit: 2 months ago
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Monopoli, che passione!
La nostra compagnia è composta abitualmente da sei coppie, che si ritrovano spesso e volentieri al sabato sera per fare quattro chiacchiere in allegria. A volte usciamo per il solito drink in centro o il solito cinemino, ma a volte rimaniamo anche in casa dell'uno o dell'altro. E sì, perchè siamo tutti appassionati del vecchio e caro Monopoli, un gioco ormai decisamente fuori moda. Noi dodici siamo molto affiatati, ma non pratichiamo mai scambi di coppie o orge comuni. Il sesso rimane una cosa intima e privata. Però quella sera abbiamo voluto dare una svolta alla nostra vita di gruppo, mettendoci un po' di "peperoncino": il tutto era stato architettato ad arte dai maschietti, che ci avevano proposto di indossare capi di vestiario non importanti, che si potessero rovinare... Noi donne eravamo all'oscuro di tutto, ma mai pensavamo che gli arguti uomini avessero pensato ad una cosa simile! Ci siamo ritrovati dopo cena, come tante altre volte a casa di Erika e, dopo un caffè con qualche pasticcino, un "ometto" ci ha proposto il solito, ma appassionante, Monopoli. Sì, però con una leggera modifica... Quella sera avrebbero giocato solo gli uomini e ai capi di vestiario di ogni donna spettatrice sarrebbero state abbinate le caselle del percorso del Monopoli (ad esempio Parco della Vittoria abbinato alle mie scarpe, Vicolo Corto al mio reggiseno e via dicendo). Quando uno finiva su quella casella poteva acquistarla, facendo togliere alla donna l'indumento abbinato. A quella proposta noi donne rispondemmo dapprima con poco entusiasmo, ma poi vista l'insistenza degli uomini accettammo tutte di buon grado. Ma c'era un problema! Come si faceva a conquistare il reggiseno, se sopra avevamo la camicetta e il golfino? Gli uomini avevano pensato anche a questo. Chi fosse capitato sulla casella abbinata al reggiseno... avrebbe sollevato il golfino e la camicetta alla "malcapitata" e con le forbici lo avrebbe tagliato, riducendolo a brandelli. Al primo tiro un nostro amico capitò sulla casella abbinata alle calze della padrona di casa e a quel punto, senza toglierle la gonna (solo sollevandola) e le scarpe, gliele tagliò con le forbici, facendole a pezzi. Al primo colpo io persi la gonna, ma dopo qualche giro fu la volta del mio reggiseno e allora dovetti sentire le mani di un amico (fino allora sconosciute) sul mio corpo. Mi sollevò il golfino e mi slacciò solo l'ultimo bottone della camicetta e poi salì con le mani fino al reggiseno, che tagliò in più pezzi e buttò sul pavimento, tra gli applausi generali. Poi fu la volta delle mie mutandine, che vennero anch'esse tagliate, in quanto indossavo ancora le calze. Rimasi con il golfino, la camicetta, le calze e le scarpe, ormai senza gonna, reggiseno e mutandine. Fu poi per me la volta delle calze, che vennero impietosamente tagliate in quanto avevo ancora le scarpe. Per fortuna persi poi le scarpe, il golfino e successivamente la camicetta, che venne risparmiata dall'essere fatta a pezzi. Ma ci fu anche Marilena che fu molto fortunata, in quanto fu spogliata quasi con metodo (la sorte le fu amica!) e potè andare a casa con tutti gli indumenti integri. Io avevo invece perso calze, reggiseno e mutandine e dovetti subire un po' di freddo. Alla fine, con l'acquisto delle case e degli alberghi, tutte noi donne rimanemmo nude, tra le approvazioni (nascoste e non) dei signori uomini. Fu un po' (molto) imbarazzante, ma anche molto divertente. Per fortuna nessuno degli uomini palpò più del dovuto, ma si limitarono a fare il loro lavoro!
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12 years ago
soniaslave,
42
Last visit: 11 years ago
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un sogno
ERA UNA FESTA.. una delle tante. .ci partecipavo,perchè organizzata con persone di mia fiducia.. .non sò perchè.. .ma volevo che ci fosse anche LUI sapevo che non ama queste feste,e quindi rimango stupita quando mi dice si.. .inizia la festa.. .e iniziano a arrivare le coppie e i vari invitati.. .si beve qualcosa .si chiacchera .si inizia a giocare.. .con gli sguardi toccandosi fino a che arriva LUI deciso entra e si dirige senza esitazioni verso di me mi prende e con una foga che mi travolge ,mi scopa con una bramosia che mi lascia senza fiato che non mi da modo di reagire sembro una bambola tra le sue mani traspare una certa urgenza urgenza di avermi la cosa mi piace mi eccita abbiamo un amplesso fantastico che ci lascia stravolti sfiniti poi inizia a coccolarmi e rivolgendosi agli altri dice:SCUSATE ma avevo necessità di salutarla BENE detto questo mi prende per mano e si avvia all'uscita lasciando tutti basiti e mi SVEGLIO tutta sudata e con l'eccitazione a mille...bagnata e con un languore bellissimoooooooooooooooooooooooooo ancora "la sento pulsare per l'orgasmo appena avuto...e tutto questo per aver chiuso gli occhi...mentre rileggevo una nostra chattata....dove l'ultima frase letta era:: se senti uno che da dietro si avvicina mette una mano tra le tue gambe ed una sul tuo seno mentre ti bacia il collo e preme sul tuo culetto sono io ecco era lui il mio sogno bellissimo....
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12 years ago
serena66,
42
Last visit: 5 years ago
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Natale con la suocera.
E’ il 24 Dicembre
2011 e come al solito io e mia moglie, siamo dai suoi genitori in toscana.Siamo sempre noi, i
suoi genitori e sua sorella Franca con il marito Roberto.Qualche volta io e
mia cognata ci siamo strusciati, ci siamo toccati un po, ma mai oltre.Comunque dopo la
classica cena di pesce, si va a messa e verso l’una siamo di rientro a casa.I genitori vanno
subito a letto e noi altri 4 rimaniamo in soggiorno a chiacchierare. Poco dopo
anche le due sorelline (mia moglie e mia cognata) vanno a letto, io e Roberto
restiamo a bere il goccio della staffa.Durante la messa
avevo notato che Roberto scambiava sguardi con una donna e gli ho buttato li la
battuta.Roberto, hai visto
come ti guardava quella mora ?? una bella cavalla con il viso da troia…..Lui sembra non
aspettasse altro, comincia a raccontarmi una storia con lei, era molto porca
etc. etc, in quel momento Laura, nostra suocera, si è alzata per andare in
bagno, ci ha raggiunto nel soggiorno dicendoci che era tardi……Non so cosa mi sia
passato per la testa però . . . Laura,
anche se quasi 70enne non è affatto una brutta donna anzi, il suo grosso seno
ancora ben sodo traboccava dalla vestaglia, aveva una natica scoperta perché la
vestaglia era rimasta impigliata alle mutandine e si vedeva l’effetto delle
lezioni di ballo, due belle cosce sode e un gran bel culo e poi . . . a me
quelle ciabattine da camera con il tacchetto e il peluche sulla punta, mi
arrapano proprio.Mentre penso a tutto
questo sono gia a letto accanto a mia moglie che ormai dorme.Sembra che Roberto
sia rimasto in soggiorno con Laura, sento delle voci, sono ancora eccitato per
prima, mi alzo e li raggiungo.Arrivato in salotto
vedo Roberto sdraiato sulla poltrona, Laura accovacciata tra le sue gambe,
ormai mezza nuda, gli succhia il cazzo con gran foga.Quando mi vedono si
gela la stanza !! trascorrono degli attimi infiniti quando . . . Mia suocera
interrompe la gran pompa, si alza, viene verso di me, mi infila una mano nel
pigiama me lo tira fuori e comincia a succhiarlo senza dire nulla. Roberto si è
alzato dalla poltrona e ha cominciato a scoparla cosi come stava, china a
succhiarmi. Piano piano ci siamo spostati sul divano, Laura si muoveva tra me e
Roberto con fare esperto e da vera troia.Credo che l’abbiamo
scopata per quasi un’ora poi….. tutti a letto.Il mattino dopo,
tutti insieme per la colazione, Laura si comportava come non fosse successo
nulla, Roberto però mi lanciava degli sguardi.Piu tardi, prima di
pranzo, sono rimasto solo con Roberto e lui mi ha confidato che scopava con
Laura gia da un po.Bhe! Le vacanze
natalizie sono passate nel miglior modo possibile, io e Roberto abbiamo scopato
altre 2 volte con Laura, e pensare che Giulia mia moglie, non voleva scopare
per paura che i genitori sentissero.Roberto vive li
vicino quindi ogni tanto si ripassa la nostra bella suocera. Io e Giiulia
andiamo molto piu spesso a trovare i suoi per il WE.Si può chiamare
incesto ???
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8 years ago
MAIALENA,
47/41
Last visit: 3 years ago
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Serata calda - parte 2
...segue...Le ragazze sul sedile dietro erano come indemoniate, continuavano baciarsi e toccarsi, e soprattutto a spogliarsi. Nella macchina si stava propagando un profumo di sesso femminile che unito ai mugolii e agli urletti faceva girare la testa ai due uomini seduti davanti che non vedevano l'ora di arrivare.Giunti finalmente sotto casa Cristina e Anna infilarono velocemente i vestiti dentro le borse e indossarono solo i loro cappotti dopodichè scesero e tutti assieme si avviarono verso l'ingresso del palazzo. L'attesa davanti all'ascensore sembrava non finire mai, i maschietti avevano dei rigonfiamenti nei pantaloni che lasciavano immaginare che sotto quelle cuciture i cazzi erano pronti ad esplodere. Appena entrate nell'ascensore le ragazze ripresero a baciarsi lasciando cadere a terra i cappotti, rimanendo con addosso solo le scarpe col tacco. Raggiunto il piano Cristina strappò letteralmente le chiavi dalle mani di Cesare, prese per mano Anna e la trascinò verso l'appartamento lasciando indietro i due uomini inebetiti che si guardarono estremamente arrossati, raccolsero borse e cappotti e si avviarono verso l'uscio socchiuso della casa, attraverso il quale già si sentiva ansimare e godere. Chiusa la porta alle spalle non persero tempo, mollarono tutto lì per terra e si spostarono velocemente in camera dove vennero accolti dallo spettacolo offerto dalle due donne che erano impegnate sul letto in uno stupendo 69, Cristina stava sotto con la testa appoggiata ai cuscini in modo da poter leccare meglio la figa di Anna la quale invece stava sopra a carponi, con il muso affondato tra le gambe dell'amica. In un attimo i maschi furono nudi e con l'uccello in mano, si spostarono ai piedi del letto. "Amore, guarda cosa c'è qui per te" disse Marco "mmm" rispose lei alzando la testa, aprì la bocca e prese il suo cazzo, intanto con la mano cominciò a segare quello di Cesare. I due uomini cominciarono ad alternarsi dentro quella bocca calda, a volte la penetrarono contemporaneamente, fino a quando ad un certo punto Cesare. si stacco per andare a farsi continuare quel lavoretto orale dalla sua donna. Cristina lo accolse ben volentieri, succhiò subito con avidità mentre con le dita penetrava la fighetta bagnata dell'amica.Dal canto suo Anna pareva apprezzare sia le attenzioni di Cristina sia il cazzo di Marco che ad ogni colpo affondava sempre più in profondità nella sua gola. Con la sua mano intanto alternava carezze al clitoride dell'amica a vere e proprie penetrazioni, prima con un dito, poi con due. Quando la sentì bagnata al punto giusto smise di succhiare il cazzo di Marco lo prese e lo indirizzò verso il buco di Cristina guardando il suo ragazzo negli occhi e trasmettendogli tutta la sua eccitazione. Senza mai staccare il suo sguardo da quello di lei Marco cominciò a penetrare quella bella figa lentamente, per tutta la lunghezza, entrava fino alle palle e poi tornava indietro quasi fino a sfilarlo. Cristina in estasi per quella doppia penetrazione cominciò a mugugnare sempre più forte aumentando ulteriormente l'eccitazione di Cesare che le stava scopando la bocca e che cominciò ad accarezzare il culo di Anna tirandole delle sberle di tanto in tanto."ah si così, più forte più forte" Cristina sentiva l'orgasmo avvicinarsi e incitava Marco a darci dentro, il suo uomo aveva gli occhi fuori dalle orbite nel vedere la sua compagna in preda agli spasmi del godimento e non resistette più, doveva infilare anche lui il suo membro in un bell'antro caldo, così si posizionò dietro a Anna e cominciò a penetrarla con colpi decisi, la ragazza cominciò a urlare di piacere e assecondò i movimenti inarcando di più la schiena e spingendo indietro col culo. "ah si così, sfondami!". Cesare non se lo fece ripetere due volte e aumentò il ritmo.Nel frattempo anche Marco pompava fortissimo Cristina che ormai era al limite "ci sono, si, sto per venire...continua...oh...si si si siiiiii vengoooo ahhhhh" una serie di scosse elettriche partirono dalla sua figa e si propagarono per tutto il suo corpo, per qualche minuto non capì più nulla. Quando si riprese scivolò da sotto a Cesare e Anna che nel frattempo godevano come dei maiali e si scambiavano frasi impronunciabili, e si piazzò di fronte a Marco baciandolo con la lingua per poi scendere sempre più in giù fino a prendergli in bocca il cazzo. Succhiava con foga aiutandosi con una mano mentre con l'altra accarezzava le palle, "oh si che brava! non ce la faccio più sto per venire" "mmmm...mmm" Cristina succhiò ancora più forte e il ragazzo non resistette più esplodendo in un poderoso orgasmo e riempiendole la bocca di succo cremoso. A quel punto lei si girò verso Anna e cominciò a baciarla, sentire il sapore del suo ragazzo nella bocca di un'altra mentre veniva trombata dall'uomo della stessa fu il colpo di grazia, l'orgasmo la prese squassandole tutto il corpo. Neanche Cesare potè resistere, sfilò il cazzo e cominciò ad annaffiare la schiena di Anna che nel frattempo era crollata sul materasso. Cristina scambiò un bacio col suo uomo che era visibilmente soddisfatto, poi con uno sguardo provocatorio si chinò sulla schiena dell'amica e cominciò a ripulirla con la lingua.Alla fine di questa scena eccitante i 4 erano stanchi e soddisfatti, ma ancora non del tutto appagati."Cosa dite facciamo una pausa per uno spuntino?" disse Cesare "Si, anche perchè dobbiamo recuperare le energie per quello che ci aspetta dopo..." rispose Marco "e cosa ci aspetta?" ribatterono in coro le ragazze incuriosite e provocanti. Uno sguardo complice tra i due uomini e un sorriso malizioso fu tutto ciò che ebbero come risposta...Continua...
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6 years ago
blueyes5,
36/31
Last visit: 2 years ago
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Voglia di tradimento..!!
Ecco soddisfatta la sua voglia di esser "tradito" dalla moglie !!Ci troviamo in un centro commerciale io e lui, lei in giro per negozi. Si siano io e il marito, vuole capire eh tipo sono per realizzare la sua fantasia, infatti lui si sarebbe allontanato lasciando posto alla moglie , ma dovevo chiamarlo e lasciare il telefono aperto per sentire cosa ci dicessimo , la moglie non sapeva di questo dettaglio. Naturalmente mi disse che se a lei fosse andato potevamo andare in motel. Lui si alza , eravamo in un bar del centro commerciale , io faccio partire la chiamata e dopo qualche minuto arriva lei . Incantevole donna di 41 anni, alta e con un seno che a momenti le usciva dal top e con una gomma con uno spacco che lasciava a bocca aperta. Io comincio a corteggiarla e dopo un po' ci baciamo , lei  confessa che è la prima volta che incontra senza il marito, anche se sapeva che lui era all'interno del centro. Lei prende l'iniziativa , spiazzando min e mi dice che vuole esser portata in un motel vicino , già l'aveva concordato con il marito . Saliamo in macchina , io non resisto quando dallo spacco fa capolino la balza dell'auto reggente , le metto la mano sulla gamba, lei ha un sussulto e subito dice che mi desidera e che vuole scoparmi . Arriviamo, neanche il tempo di entrare in stanza  che la sbatto sul muro dicendole quanto fosse provocante vestita in quel modo. Lei mi dice che l'ha fatto apposta a vestirsi così perché quel giorno lei sarebbe stata la mia "troia". Il marito poi mi confesso' che ascoltando  questa frase è venuto mentre si segava ascoltandoci...........!! Questa è una storia vera successa qualche giorno fa ''. Tutto comincio' cosi': Vengo contattato da un lui di coppia che mi propone di conquistare la moglie, consapevole del gioco , telefonicamente . Unica regola che io devo sentirla solo quando lui non è con lei e che poi, subito dopo, gli raccontassi cosa ci siamo detti , lei non doveva sapere di questo nostro patto . Mi fornisce il numero e cominciando con dei messaggi di whatsapp comincio a corteggiarla , lei sta al gioco e dopo qualche giorno mi di che vuole sentire la mia voce è così , un pomeriggio la chiamo . La sua voce è molto calda anche se si nota un leggero imbarazzo , che dopo un po '' va via entrando subito in confidenza . Ci sentiamo spesso , sempre quando il marito non c''è e dopo , dettagliatamente gli mando l''sms sel racconto della telefonata , telefonate che si fanno sempre più calde ed eccitanti , lei mi dice che spesso si tocca pensando a me . Un giorno , il marito, mi chiama dicendomi se il sabato successivo mi andasse di incotrarli .Marco
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8 years ago
Marcoilary,
32
Last visit: 1 month ago
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PARI OPPORTUNITA'
Al telefono mi ha chiesto di non vestirmi seminuda, cioe' solo tanga, tacchi e lingerie, ma da "donna", cioe' con sopra camicetta, gonna.. e cosi' ho fatto, d' altronde a carnevale mi son vestita da donna manager, tailleur con gonna al ginocchio, giacca, camicetta e tacchi, calze con riga (speso non poco),la moglie tailleur gia' suo, giacca e pantaloni a righe, ma baffi finti e cappello Borsalino, scarpe basse( mie ) stile inglese, a proposito serata splendida in giro per il centro, qui a Udine.Comunque,E'entrato e ci siamo accomodati in veranda, fra una chiaccherata e l' altra io, sopra i miei tacchi 12, mi sono alzata ( al femminile perche' in quel momento mi sentivo) per prendere dal frigo una bottiglia di bollicine..e mi chiede "siediti sulle mie gambe".. e cosi' ho fatto;Fra un sorso dai calici di un buon Ca' del Fosco e l' altro mi accarezza le gambe, le cosce..e con un tono che gia' dice tutto..mi dice "come invidio la tua complicita'che hai con tua moglie, io non posso farlo" ...Qui mi fermo con quanto successo perche e' altro che vorrei dire:E' un invito alle lei di coppia, che per il 90% si dichiarano bsx:Praticamente io ho continui contatti e alcuni incontri con i VOSTRI lui di coppia, che di nascostoa voi lo fanno, anche per questo non ci sono feedback, perche' sarebbero imbarazzanti per i lui nei vostri confronti.Io non incontro chi si dichiara gay o trav, non mi attirano, mi piacciono uomini veri e attivi e lady calde, solari e libere mentalmente.QUINDI:Ma cosi' come voi vi dilettate con le parisesso, perche' non liberate dalle catene il vostro amato ?per esempio, se lui non ha coraggio di confessare i propri desideri nascosti, perche' non provate voi a dirgli" mi piacerebbe vederti avvinghiato ad un altro uomo, mi ecciterei sicuramente"..e se pensate che sia ..innaturale, ripensate a voi, capperi..E credetemi, belle signore, che quando e' successo, la serata e tutti assieme... abbiamo preso fuoco,TUTTI.Sono sicuro che se mi legge qualcuno che lo ha provato puo' solo che confermare.in nome delle "pari opportunita', per l' appunto.
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7 years ago
arbagarba,
42
Last visit: 4 years ago
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il mio dottore
Il mio dottore mi ha visto nascere crescere e diventare donna . Da qualche tempo sembra interessato ad altro oltre la mia salute. Un giorno mi recai nel suo ambulatorio come capita a tutti quando non stanno bene,aspettai il mio turno, ed ebrea una volta dentro mio sedetti sulla sedia e gl dissi che era da un pò che era un pò che avevo male di stomaco lui mio chiese di accomodarmi sul lettino e così mi sdraiai e tolsi la felpa della tuta e lui mi disse; "ah non porti il reggiseno?!" e mio tocco, mi chiese di alzare un pò la maglietta e abbassare un pò i pantaloni guardo e mi disse: "ma non porti nemmeno le mutande?" Ma è rasata!!! Io risposi si lui mio guardò con un sorriso malizioso dicendo: " Mmmmm bene" e da li inizio tutto.
Quella mattina ero a casa quindi mi alzai dal letto relativamente tardi erano le 8:30, una giornata splendida caldo al punto giusto suona il campanello chiesi al citofono chi fosse non aspettavo nessuno mi rispose il dottore che veniva a controllare come stavo aprii mi infilai la vestaglia la prima che mi è venuta in mano e mi accorsi che era quella quasi trasparente solo nel momento che il dottore, entrato dalla porta, esclamò il mio nome e mi chiese sei avessi caldo e risposi che mi ero appena alzata dal letto e che io dormo sempre nuda. Mi sono scusata e dissi che andavo a coprirmi lui mi disse che non era un problema per lui che andava benissimo quel mio abbigliamento e mi chiese un bicchiere d'acqua glielo diedi e gli offrii anche un caffè che accetto volentieri.
chiesi la spiegazione della sua visita, quella reale, mi rispose che era di passaggio ed ha pensato di passare per poter ammirare il mio corpo e potermi fare una visita privata acconsentii e chiesi sei il letto potesse andare bene lui finì il caffè si alzò in piedi mi passò la tazzina io la presi la misi nel lavandino e lui era li dietro di me e mi sussurra che andava benissimo anche li.con le sue mani accarezzava i miei fianchi per poi salire e toccarmi il seno mentre mi baciava e leccava il collo non me l'aspettavo e nel frattempo sentii qualcosa crescere dietro di me e capii subito, era eccitato, e pensai di chiedere con quante pazienti faceva queste visite private ma non mi importava in quel momento eravamo io e lui e sentendo la sporgenza mi faceva piacere che quel giorno pensò a me.
Mi girai guardandolo negl'occhi mentre gli slacciai i pantaloni si fermò un momento e capì che acconsentivo.
iniziò a succhiare il mio seno mentre io gli calavo i pantaloni e poi quei slip neri con bordi bianchi che sembravano soffocare quel nel cazzo duro che saltò fuori in un attimo non pensavo fosse così grande, iniziai a toccarlo poi il dottore mio invitò a chinarmi davanti a lui e mi misi a pecorina a succhiare quel cazzone mentre lui accarezza la schiena per poi arrivare al mio sedere e passare il dito, bagnato dalla sua saliva,nel mio buchino stretto spinse e lo infilò tutto non sentii niente demmeno quando le dita aumentavano dentro di me erano tre e si facevano spazio del mio buco per ricevere quel cazzo che ingordamente avevo ancora in bocca, come mi piaceva.... me lo sfilò delicatamente mi alzò e mi fece sedere sul bordo del lavandino in cucina e con un sorriso mi disse chedi li a poco mi avrebbe provato le febre ma mentre parlava mi aprì le gambe e iniziò a leccare la mia figa già inumidita la sua lingua passava da entrambi i buchi con due dita aprì bene le labbra e infilò la sua lingua fino in fondo con il suo movimento e la sua bravura venni in un istante Leccò tutto si prese in mano il suo cazzo e lo infilò nella mia figa e mi dette due botte che mi fecero perdere l'equilibrio mi prese con le sue mani grandi sulle mie chiappe mi appoggiò sulla penisola li, poco lontano, sentivo le sue dita dentro il buchino che anche prima cercava di allargare il suo cazzo sempre di più dentro di me quanto mi piaceva sentirlo nella mia figa ad un certo punto lo sfilò e, un pò dispiaciuta, guardai il dottore con occhi tristi perilli gesto fatto ma nel frattempo infilò il suo cazzo nell'altro mio buco quello che un attimo prima conteneva le sue dita, c'era riuscito a dilatarlo per bene per infilare quel cazzo che sembrava sempre più grosso. avanti e indietro, avanti e indietro una mano accarezzava il mio seno e giocava con i miei capezzoli l'altra con la mia figa e venni per la seconda volta il tempo passava e lui, con una trentina o forse più di anni di me resisteva, era atletico.... Mi chiese sei poteva venirmi nel culo e con un cenno dissi di si venne dentro di me sentii la sua sborra calda pensavo che la visita fosse finita ma non si fermò il suo cazzo si stava stringendo ma continuò a spingere e il suo cazzo cominciò a spingere sulle pareti lo sfilò e ancora avvolto da quella sborra che usciva da quel buco un attimo prima chiuso da quel cazzo mi affrettai a succhiarlo per bene una volta pulito dal suo sperma lo infilò di nuova nella mia figa ancora umida ricevette con facilità ed estremo piacere quel cazzo dentro di sé.
Mentre spingeva la sua bocca era impegnata a succhiare i miei capezzoli alternandoli era eccitatissima e venni per la terza volta... Sfilò il cazzo e mi invitò a tornare a pecorina mentre si masturbava si mise dietro di me e infilò il suo cazzo duro dentro a quel buco del culo ormai ben dilatato dopo un pò lo sfilò e me lo mise davanti la faccia avevo capito cosa voleva fare un un attimo aprii la bocca tirai fuori la lingua e mi avvicinai un quel momento un getto di sborra calda dritta in gola leccai le restanti gocce sul suo cazzo e capii che era finita li.
Quelle ore di piacere erano finite, per quel giorno. Lo accompagnai un bagno si diede una lavata e una sistemata mi ringraziò e se ne andò appena chiusa la porta andai a lavarmi anch'io poco dopo rientro, in anticipo, il mio compagno dal lavoro e mi chiese se stavo bene perchè aveva incrociato il medico non sapevo cosa dire ero uscita dalla doccia ero nuda non potevo dire che era un casa mi avrebbe scoperto ed era successo solo quella volta e avrei voluto che capitasse ancora... in un attimo risposi: "no niente era di passaggio e mi ha detto se ci servivano qualche ricette e dato che ero nuda pronta per lavarmi gli ho risposto che non ci serviva niente ed ho ringraziato!" Ci ha creduto!!!
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9 years ago
laraEfabio,
40/47
Last visit: 9 years ago
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Esigente
“Sono esigente” hai detto, quando un tipo ha provato ad avvicinarsi e toccarti e tu gli hai detto che non era il caso. E anche poi all’altro che, dopo averti lungamente lumato, ti ha salutato dicendoti che eri una gran bella figa… “non mi vanno bene mica tutti…” mi hai detto, mentre ti giravi offrendomi la vista meravigliosa della tua schiena e del lato b… ti ho presa da dietro e l’eccitazione è cresciuta. E mentre ti scopavo l’ho visto entrare: giovane, biondo, con il fisico scolpito… ti guardava…ti ho sussurrato di guardare alla tua sinistra; lo hai visto e hai sussurrato sì… E’ bastato un mio cenno e lui subito si è tolto l’asciugamano e si posto nudo seduto a gambe aperte davanti al tuo viso…. ciao, gli hai detto, e lo hai accarezzato… poi gli hai preso l’uccello in boccaNon ho resistito più; avrei voluto continuare a scoparti, ma vederti giocare è stato troppo bello e ti ho sborrato dentro… tu hai continuato a giocare con lui e il suo uccello; hai fatto una pausa e hai preso anche il mio in mano, poi hi ripreso a giocare con lui; “che bocca!… “ ti ha detto e poi ti ha supplicato di farlo venire… glielo hai menato fino alla sborrata che ti è colata sulla mano…Gli hai sorriso e gli hai chiesto il nome… “Devis” ti ha detto e abbiamo scoperto che non era venuto al club da solo, ma la sua compagna se ne stava a giocare in un’altra stanza…. Era svizzero, di Bellinzona, carino e gentile e aveva 33 anni… Ci ha salutati e tu mi hai detto che era davvero carino, meglio di Rudy, e che era tutto depilato… ti ho chiesto se volevi che mi facessi dare il numero di telefono e mi hai sorriso… Siamo scesi e mentre bevevi la tisana lo abbiamo rivisto… Ti ha salutato con un gran sorriso; così gli ho chiesto se gli avrebbe fatto piacere scambiarci i recapiti per magari rivederci ancora; mi ha detto sì con entusiasmo e mentre cercava il telefono nell’armadietto mi ha detto che ero molto fortunato a stare con una donna cosi bella e giovane…. Ho risposto che era vero! Tornati di là lui continuava a guardarti, anche se la su ragazza lo aveva raggiunto… Se gli avessi fatto un nuovo cenno sono sicuro che sarebbe tornato su con te… ma era tardi e dovevamo rientrare… Anche ora, mentre scrivo, il cazzo mi diventa duro al pensarti con lui…
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5 years ago
albimanu,
48/48
Last visit: 10 months ago
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una volta
mi piace raccontare di piccole storie realmente accadute,le stesse che tiro fuori dai ricordi quandomi sego il cazzo pensando a quanto sia troia la mia adorabile compagna.una volta eravamo a mare dalle parti nostre,puglia adriatico tra polignano e monopoli,era una domenica primaverile , faceva caldo e avevamo voglia.si decise di mettere un annuncio online di cornuto che cerca bull per sfondare la sua giovane compagna quello stesso pom.a corredo dell'annuncio inseriamo una bella foto scattata al momento in una caletta appartata con il suo maestoso culo a pecora in attesa poggiata ad uno scoglio e qualche indicazione per risalire alla zona.pubblicato l'annuncio continuiamo a camminare sul litorale non pensando a quanto internet certe volte sia veloce .....ed efficiente.fatto sta che un ora dopo tornando verso la macchina ci accorgiamo di un giovane uomo che ci guarda con insistenza e sorridendo si avvicina e ci chiede se siamo quelli dell'annuncio e nello stesso momento senza neanche attendere la risposta tira fuori un cazzo grosso per davvero,uno di quelli larghi che riempiono la mano a stringerli.eravamo in una zona appartata sul mare ma non troppo e quel grosso cazzo li davanti a noi era una tentazione irresistibile sopratutto perchè cosi improvvisa.lei senza nessun indugio gli si avvicina e lo prende in mano davanti a me,lo guarda negli occhi,mi guarda negli occhi e lentamente si inginocchia e si riempie la bocca fino in gola.io adoro guardarla alle prese con i cazzi in generale,ma quelli molto grossi(diciamo piu grossi del mio ) mi fanno impazzire e da cornuto semplice divento cornuto e sottomesso in un istante.lei che mi conosce e questo lo sa bene,dopo averlo succhiato un po mi prende per mano,mi fa inginocchiare e li davanti al mare e allo sguardo probabile di qualcuno li nei dintorni,mi spinge la testa sul cazzo e me lo infila in bocca.e io lo prendo tutto in ginocchio,mentre loro si baciano con la lingua sopra di me e lui le infila subito due dita in fica e poi,subito dopo due dita nel culo.questo lo so perchè mentre continuo a succhiare il cazzo in ginocchio,lei parla col bull del suo cornuto che lo prende in bocca e poi dice"amore mi ha messo due dita nel culo,che faccio?" mentre mi sorride con la lingua in bocca al bull e la sua mano che mi spinge il cazzo fino in gola
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6 years ago
cuckk,
29/29
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