Ricevo un messaggio su A69 inaspettato e particolare. Appena leggo il mittente (SoloXStudentessePorche), penso subito che a scrivermi sia un uomo e non una donna bsx come scritto nel suo annuncio. Prima di rispondere al messaggio; studio con attenzione l’annuncio di SxSp per carpire qualche informazione in più e fugare il sospetto che rimane latente in me.
L’annuncio cita testuali parole: “Professoressa autoritaria di 45 anni cerca studentesse indisciplinate max 25 anni per impartire lezioni private.
La studentessa deve essere magra, con seno abbondante, lato b disponibile e formoso; esclusivamente bsx come me per non porre limiti all’istruzione.
Le lezioni potranno essere solo tra noi e in alcuni casi ci potrebbe essere la presenza anche di un professore maschio per punire eventuali marachelle in modo esemplare.
Le studentesse verranno subito interrogate tramite una video chiamata per essere valutate immediatamente e capire se degne delle mie lezioni.
Scrivetemi per candidarvi e con l’occasione ci scambieremo i contatti per l’esame propedeutico.
Non rispondo a persone che non soddisfano la mia ricerca, inoltre assolutamente no a singoli e coppie.”
Sull’ annuncio ci sono anche una decina di foto molto eccitanti. Le foto mostrano sempre due donne in situazioni tipicamente scolastiche, poco vestite e assolutamente porche.
La foto principale, quella del profilo, forse, è la più casta. Sullo sfondo della fotografia c’è una lavagna con delle formule matematiche. Davanti alla lavagna c’è una ragazza posizionata a pecora su un tavolo. La ragazza indossa solo una gonnellina scozzese rossa che le fa vedere completamente il sedere. La parte superiore è completamente senza vestiti e si vedono due tette perfette che non temono la forza di gravità, i capelli lunghi neri le oscurano il viso.
Accanto alla ragazza, in piedi, c’è una donna visibilmente più adulta, la Professoressa. Indossa una piccola camicia bianca annodata sul davanti molto scollata che fa intravedere un reggiseno nero, una gonna anche essa nera che le arriva sopra le ginocchia con uno spacco vertiginoso che non nasconde nulla. Dallo spacco esce una lunghissima gamba avvolta da una calza retta da un super sexy reggicalze in pizzo, sembra non portare l’intimo.
La professoressa è biondissima con i capelli lisci e lunghi, il viso è sfocato, ma si vedono chiaramente degli occhiali con montatura bianca che ti fanno pensare a una parola: Troia.
La professoressa ha un frustino da cavallerizza in mano, l’intento è quello di frustare quel bel culo che le è davanti.
Le altre foto sono simili, sempre con le stesse 2 donne. In una la studentessa ha un libro in mano e il frustino è appoggiato sopra le sue tette.
In un'altra, i capezzoli sono prigionieri di due pendagli e la professoressa l’abbraccia da dietro sorreggendole il seno.
Poi ci sono foto ancora più intime: una mostra la brava studentessa con un plug anale e 2 dita della professoressa nella fica.
Un’altra vede la studentessa sdraiata di schiena sul tavolo con le gambe in alto posizionate a V e un bel vibratore fallico che la trapana, mentre la professoressa le fa cadere delle gocce di cera sul monte di venere e anche più in basso.
Sul profilo ci sono più di 30 foto, tutte con scene lesbo e BDSM soft. Le guardo tutte e decido che, anche se fosse un uomo a scrivermi, è giusto che rischi e risponda al messaggio.
Il messaggio non è lunghissimo ed è molto chiaro:” Buongiorno Giorgal73, mi chiamo Anna. Sono una donna di 45 anni che non nasconde la forte propensione al sesso, soprattutto quello saffico. Non disdegno giocare anche con gli uomini, ma sempre in compagnia della mia giovane compagna. Da ragazza ebbi un’esperienza con la mia professoressa di diritto economico all’ università che mi segnò profondamente. Da allora mi piace essere io la prof e fare tanti giochi perversi.
Vanessa, la mia compagna attuale, è quella che realmente è attiva con gli uomini in un rapporto a tre, io gioco solo con lei.
Ho letto alcuni tuoi racconti, mi è piaciuto soprattutto quello nel quale ci sono 2 donne e dove evidentemente c’è una forte presenza di dominazione. Ti scrivo perché vorrei proporti un incontro.
Durante l’incontro io dominerò Vanessa e tu guarderai, poi ad un certo punto, se le cose si scaldano, forse te la farò provare.
Infine, ti chiedo di creare un racconto di questa esperienza, perché mi piacerebbe vantarmi che sono così brava che le mie gesta vengono addirittura scritte.”
La mia sensazione che sia un uomo a scrivermi diventa quasi una certezza. Ma è mai possibile che una donna lesbica bellissima mi possa proporre un incontro con una ragazza giovane e fica? E’ praticamente la trama di un film porno, ma io non sono Rocco, sono un cinquantenne con la pancia e una cazzo normalissimo.
Certo dello scherzo le rispondo: “Ciao Anna, ti ringrazio di avervi contattato e fatto una proposta alla quale non posso assolutamente rifiutare. Però, prima ti chiedo di fare una videochiamata per discutere dei dettagli e vorrei farlo faccia a faccia, così da non avere fraintendimenti o dubbi, un po' come gli esami che fai tu per le tue studentesse, quando vuoi mi puoi videochiamare su Telegram”.
Sono sicuro che il mio cellulare rimarrà muto, la fantomatica professoressa è sicuramente una fregatura, o al massimo sarà un uomo con la parrucca bionda che vorrebbe divertirsi alle mie spalle e anche più sotto.
Il telefono dopo una ventina di minuti inizia a vibrare. Ricevo una videochiamata, l’accetto. Cazzo la professoressa non è un uomo, anzi sembra quella della foto. Prima o poi dovrò svegliarmi, perché sicuramente sono nel bel mezzo di un sogno.
Anna: “Piacere Giorgio, felice di conoscerti e vederti, spero anche di farlo dal vivo.”
Io: “Piacere mio Anna, scusami, ma devo farti i complimenti perché sei bellissima. Ti avevo già visto nelle foto del tuo profilo, ma ora posso associare un volto a quelle immagini, un magnifico volto a quello che vedo. Non ti nascondo che fino a questo momento ho pensato che fosse tutto uno scherzo.”
Anna: “Ora capisco la richiesta della videochiamata, infatti è la stessa mia tecnica per capire chi realmente interagisce con me. Comunque ti voglio rassicurare, non è uno scherzo. Come ti ho scritto, ho letto i tuoi racconti e mi è venuta voglia di esserne protagonista.
Sono esibizionista, fino a questo momento ho soddisfatto la mia voglia tramite foto e video, ma farlo in un racconto è un altro livello.
Le parole sono più forti e incisive delle immagini. La persona che legge usa la sua fantasia, ti vede nella sua testa, ti immagina come desidera, a me questa cosa fa godere solo a pensarla. Se per realizzarla devo avere un uomo a letto con me, allora è un sacrificio che posso fare. Allora cosa mi dici?”
La risposta che comunico ad Anna è ovviamente positiva, lei contenta ed eccitata mi comunica l’indirizzo del suo studio (così lo chiama) dove riceve le studentesse. Si trova a Ferrara, precisamente in un piccolo comune dal nome Portomaggiore, a circa un’ora da casa mia.
Arrivo da Anna che mi accoglie e mi dà alcune istruzioni relative all’ incontro.
Anna: ”Ciao Giorgio, tra 30 minuti arriverà Vanessa. Lei è una ragazza con la quale mi vedo con una certa regolarità. Ho una grande complicità con lei, l’ho scelta per questa avventura perché le piace anche il pene e poi è una vera maialina. È la stessa ragazza delle foto presenti sul mio profilo.
Queste sono le regole:
- Non puoi interagire direttamente con noi, se non sono io ad invitarti.
- Vanessa sarà bendata tutto il tempo.
- Non devi parlare, a meno che non sia io a chiederlo.
- Se ci avviciniamo a te, non devi toccarci e puoi fare esclusivamente quello che ti chiedo io.
- Non ti devi toccare o masturbare, ti voglio sempre pronto.
Tutto chiaro? Domande? Ancora convinto di proseguire?”
Io: “Tutto chiaro Anna, nessun problema, sono abituato a prendere ordini. Poi già solo guardarvi sarà un qualcosa di unico per me e le regole mi sembrano semplici e facilmente rispettabili.”
Dopo i vari preparativi, mi metto sul letto completamente nudo come da richiesta di Anna che fa entrare la sua studentessa preferita.
Vanessa è vestita esattamente come nelle foto, la differenza è che questa volta non è nuda, indossa una canottiera viola ed è bendata. Anna invece ha un tailleur celeste con gonna cortissima e tacchi 15 a infiniti centimetri.
Vanessa: ”Prof. Non vedo assolutamente nulla, mi avevi promesso che oggi mi insegnavi il francese, ma come faccio così?”
Anna:” Tranquilla, fidati di me, oggi ti insegnerò a usare la lingua, a prescindere dal francese”
Mentre Anna le dice queste parole, comincia a toccarle il seno e Vanessa fa finta di protestare tirandosi indietro e chiedendo perché la stesse toccando, che era li solo per imparare. Anna l’azzittisce mettendole due dita in bocca che subito vengono leccate e succhiate.
La lingua di Vanessa gioca con le dita, come se in quel momento ci fosse un cazzo al loro posto. Quindi le lecca dalla base fino alla punta, che inizia a succhiare quando arriva alla sua prossimità e va avanti così, fino a quando Anna, non le alza la gonnellina e inserisce le umide dita dentro alla fica della studentessa, entra ed esce lentamente.
A volte aumenta il ritmo, a volte si ferma, le tira fuori e si mette a massaggiare il clitoride.
Vanessa: “Ma Prof. Che fa? Cosa succede? No, la prego non così. Ho la fichetta delicata. Ma io voglio studiare, voglio imparare”
Anna toglie le dita e ora con entrambi le mani libere rimuove la canottiera di Vanessa con un movimento veloce e fluido, inizia a baciarle i seni. Io sento chiaramente il rumore del risucchio, sembra che Anna stia mungendo i capezzoli, ma invece di uscire il latte, escono dei mugolii profondi. Le proteste della studentessa diventano delle parole sussurrate intervallate ad mmm, sii e altre eccitanti versi.
Le mani di Anna aiutano la sua lingua che schiocca e risucchia. Le dita pizzicano e tirano i capezzoli. Schiaffetti leggeri si abbattono ripetutamente su quel seno che diventa sempre più rosso.
Vanessa a fatica e con tono ansimante dice: “Prof. Cosa mi sta facendo? A me non piacciono le donne, io amo solo i bei cazzi, lei è cattiva con me, le mie tette non le hanno fatto nulla, perché le picchia?”
Anna si ferma, prende il viso di Vanessa tra le mani e inizia a baciarla con energia e impeto. La lecca le labbra, le succhia la lingua.
Schiaccia la bocca su quella di Vanessa come se le dovesse succhiare l’anima. Il bacio non termina, va avanti per molto tempo.
Vedo le labbra morse, la saliva che cola dai visi, le mani di Vanessa che tolgono la giacca di Anna e che iniziano ad accarezzare i capezzoli ora esposti e che diventano duri con la saliva che cadendo li bagna.
Passano 10 minuti, loro sembrano non stancarsi mai. Io sono sul letto a cazzo dritto che mi godo in perfetto silenzio la scena.
Ho un’immensa difficoltà nel tenere le mani a posto e non toccarmi. lo scroto si ispessisce e la sacca scrotale si appiattisce e si indurisce mentre i testicoli incominciano ad ascendere a causa dell’eccitamento che mi sta torturando. Devo essere bravo e resistere.
Anna:” Bene, ora che abbiamo iniziato a riscaldare la lingua, dobbiamo fare in modo che si rafforzi, perché vedi Vanessa, il francese è complicato, ha bisogno di molto esercizio. La lingua deve poter andare giù e su per ore senza stancarsi, deve poter fare movimenti circolari e schioccare per avere un accento perfetto”
Mentre Anna dice queste parole mette una mano sulla testa di Vanessa e la fa inginocchiare. Di contro Vanessa le tira giù la gonna che libera il Paradiso Perduto, non quello di Milton, ma la perfetta fica di Anna. Non è glabra, ci sono radi peli biondi che circondano delle labbra evidenti e con uno spacco chilometrico.
La lingua di Vanessa inizia un lavoro, anzi un’arte, una maestria che difficilmente non porta ad un devastante orgasmo.
Si vede che la studentessa ci mette impegno: non inizia subito a leccare la zona intima. Prima gioca con l’ombelico, la lingua rotea e si inserisce, le sue mani stringono i glutei, li accarezzano, li pizzicano. Poi intraprende un viaggio lungo e umido verso il monte di venere, piccoli morsi vengono dati e le dita iniziano ad esplorare l’intimità di Anna.
Baci vengono dati ovunque, le grandi labbra vengono succhiate e tirate dalla bocca di Vanessa.
Il gioco è così semplice, quanto efficace: Vanessa si avvicina con la testa, con la lingua muove verso l’esterno le grandi labbra. Poi con la bocca le aspira e inizia a tirarle per qualche secondo. Subito dopo apre la bocca e le libera.
Come un elastico che torna a riposo si sente un umido sciocco e un roco godimento viene emesso da Anna. Le dita entrano ed escono nello stesso modo che Anna le ha insegnato poco prima.
Ci siamo, dopo 15 minuti di una minuziosa e godereccia attività orale, arriva l’orgasmo. Un orgasmo rumoroso e bagnato. Immensamente bagnato. Anna schizza ripetutamente i suoi umori su Vanessa. Le sta facendo la doccia e lei a bocca aperta sta bevendo tutto. Noto che, mentre beve ha iniziato a masturbarsi con foga e anche lei viene quasi subito. Il viso di entrambe è in estasi.
Vanessa ancora tremante schiaccia la bocca sulla vulva umida davanti a lei, apre la bocca tantissimo, quasi a voler mangiare la fonte del suo godimento.
Non la sta mangiando, ma la sta masturbando. Apre e chiude le labbra come se stesse masticando, ma in realtà sono dei profondi massaggi che terminano sul clitoride risucchiandolo.
Anna raggiunge il secondo orgasmo, direttamente nella bocca di Vanessa.
Dopo qualche minuto e con la fica perfettamente pulita, Anna fa alzare Vanessa e riprende a baciarla. Questa volta è lei che gioca con la lingua, ma quello che riesco a vedere io, sono i morsi alle labbra di vanessa e i capezzoli che vengono torturati. Vedo le mani di Anna che si allungano verso una mensola posta alla sua destra. Prende due pendagli lunghi circa 5 centimetri, da una parte c’è una molletta e dall’ altra una pallina di ferro che sembra essere molto pesante.
Mentre i baci e le torture alle labbra continuano, Anna fissa saldamente i pendagli ai capezzoli della brava studentessa: con due dita prende un capezzolo, lo tira, apre la molletta e la richiude, un forte gemito si fa strada e si manifesta. La pallina si trova all’ altezza del capezzolo, appena la molla si chiude, le mani si aprono e grazie alla forza di gravità la pallina cade tirando fortemente il seno, altro gemito e l’operazione si ripete, così come il gemito.
Anna:” Brava la mia studentessa, mi hai fatto venire 2 volte di seguito e stai imparando bene la lingua. Però l’allenamento deve continuare. Ora ti farò usare la lingua nel modo a te più congeniale. Il Francese è una lingua emozionale cosa c’è di più emozionante di prenderlo in culo e in fica contemporaneamente? Ti ricordi il giocattolino che ho usato la settimana scorsa? Che dici lo vuoi di nuovo provare?”
Vanessa:” Si prof., speravo proprio che me lo proponessi. E’ uno strumento didattico molto efficace e lo vorrei dentro di me sempre per imparare meglio.”
Anna sorride e mi guarda, mi fa il segno del silenzio e con la mano destra imita il gesto della masturbazione. Capisco che vuole il mio cazzo duro e che quindi ora posso iniziare a giocare anche io.
Nel frattempo, da una cassettiera, tira fuori una mutanda che io definirei quadri-cazzuta. Non l’ho mail vista, più tardi verrò a sapere che è stata fatta su misura. Quello che vedo è uno strapon formato da una cintura spessa 3 centimetri. Sulla parte frontale ci sono due peni di diversa dimensione e forma: uno per l’ano e uno per la vagina.
Dalla parte opposta un altro pene lungo circa 10 cm, ma molto largo, infine dietro, all’ altezza dell’ano dell’indossatore, un plug anale anch’esso molto largo, quasi delle stesse dimensioni di quello frontale ancorato da un’altra cinghia che si congiunge con il frontale.
Anna comincia ad indossarlo con l’aiuto di Vanessa sempre bendata, ma consapevole dei movimenti. L’operazione è veramente sensuale e mi eccita tantissimo, neanche fossi io a penetrarla.
Vanessa si posiziona dietro Anna inginocchiandosi; la sua testa è perfettamente allineata con il sedere di Anna. Prende lo strapon e lentamente inserisce la parte frontale dentro la vagina della professoressa. Afferra con le mani i due cazzi frontali mettendo le mani a cono e tiene premuta la mutanda. Anna chiude gli occhi, noto un profondo godimento sul suo viso.
Vanessa prima di inserirle il plug nel bellissimo culo di Anna inizia a inumidirlo con la sua lunghissima lingua, praticamente la sta scopando. Le allarga il buco più volte con le dita e le sputa anche dentro. Finito il lavoro preparatorio, le inserisce il plug anale e stringe le cinghie laterali per saldare il tutto e non far uscire i nuovi ospiti che hanno trovato le loro nuove e umide case. L’espressione di Anna è pura estasi, la vedo che anche da ferma sta godendo come una matta.
Anna:” Grazie dell’aiuto Vanessa. Ora ti insegnerò una nuova posizione che ti aiuterà sicuramente a parlare in modo fluido il francese, avviciniamoci al letto. Inginocchiati a terra e appoggia il busto sul letto tenendo il sedere ben alto in modo che io possa entrare dentro di te facilmente.
Prima apri bene la bocca e tira fuori la lingua, perché ti metterò un pene finto davanti alla bocca così da poter esercitare la lingua.”
Anna mi fa segno di aprire le gambe e di scendere un po' verso Vanessa. Poi appena sono in posizione, le mette una mano dietro la testa e la spinge verso il mio amichetto felice di ricevere ora le giuste attenzioni.
Appena Vanessa si abbassa, capisce che il pene non è finto e inizia a succhiarlo e a leccarlo in tutti i modi che le vengono in mente. Fa anche diverse esclamazioni:” Com’è buono, non sembra finto. Che bello è fatto veramente bene, sembra che si muova veramente”. Lecca e succhia anche i testicoli.
Anna si posiziona dietro di lei e inizia a penetrarla con il doppio fallo, la riempie completamente. Io, tramite la sua bocca, sento la sua goduria e eccitazione. Anche la professoressa gode, i cazzi interni ad ogni movimento lavorando acne su di lei.
Neanche fossi un ragazzino alla prima esperienza, vengo immediatamente. Sono troppo eccitato; la scena davanti ai miei occhi e i gemiti di entrambe le ragazze sono un afrodisiaco potentissimo. Vanessa non si stacca dal mio cazzo e non si perde neanche una goccia.
Vanessa: “Professoressa, ho capito che c’è un professore, posso fargli una domanda?”
Anna:” Certo, se non hai capito qualcosa è giusto che tu faccia le tue domande?”
Vanessa: “Professore, senta, vorrei continuare a esercitare la lingua perché credo che il mio accento non sia ancora perfetto, lei se la sente, possiamo ripetere la lezione?”
Io: “Vanessa, dammi solo 5 minuti, in modo da ricaricare la lezione”
Vedo Vanessa sorridere e godere, perché Anna non si è fermata un secondo. Le sta riempiendo entrambi i buchi con lo strapon , i movimenti rimangono lenti e accompagnati dal tipico rumore di qualcosa che entra dentro un ambiente bagnato: ciaf ciaf.
Io:” Vanessa, se vuoi possiamo riprendere l’interrogazione, mi raccomando ti devi impegnare perché ora non sono molto carico e potrei essere molto lungo.”
Vanessa:” Non si preoccupi professore, ci penso io, vedrà che alla fine mi darà un voto molto alto!”
In 5 minuti il mio cazzo riprende vigore, neanche avessi preso un’intera scatola di Viagra, anzi forse il viagra c’è l’ho davanti, visto che prima indossava una canottiere viola.
Davanti io, dietro Anna, facciamo una lezione spettacolare. Sono passati circa 10 minuti dall’ inizio del secondo pompino e sento Anna godere, qualche secondo dopo arriva anche Vanessa, quasi contemporaneamente.
Entrambe gridano la loro estasi, Vanessa aggiunge “Cazzo, Cazzo Cazzo” infinite volte e come se fosse una formula magica mi fanno raggiungere l'orgasmo anche a me.
Vanessa ripulisce bene il banco di studio, Anna si stacca da lei e quando ha terminato la pulizia, le prende nuovamente con le mani il viso e la bacia profondamente. Non è un bacio erotico e basta, c’è qualcosa in più.
Anna:” Vanessa, ora vai a farti una doccia, dammi qualche minuto e ti raggiungo anche io, il tempo di salutare il professore e arrivo”
Ragazzi, è stata un ‘esperienza favolosa. Vanessa è stata sempre bendata, Anna si è dimostrata una donna unica e enormemente sensuale.
Mi dispiace non non aver giocato con lei, ma gli accordi sono accordi e poi anche se c’è stato solo sesso orale, sono profondamente soffi sfatto.
Cazzo una studentessa mi ha fatto due pompini favolosi e non sa neanche che aspetto io abbia, merita sicuramento 10 e lode come voto.
Grazie Anna, grazie Vanessa. Se un giorno vi servisse nuovamente un menestrello per cantare le vostra epiche gesta, fatemi sapere, la mia penna per voi sarà sempre disponibile e pronta.
La professoressa e la studentessa di francese
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2 days ago
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il nostro primo scambio con una giovane coppia
Non eravamo per nulla convinti di incontrare Marco ed Anna,
la giovane coppia che aveva risposto al nostro “last”. In passato le coppie
molto più giovani di noi si erano rivelate, spesso e volentieri, poco
affidabili e ahimè poco serie ma la curiosità fu tale che quella sera organizzammo
ugualmente con loro. Sara, mia moglie, si vestii con il solito abito nero
succinto, tacchi e decolté in bella vista ed io, più casual, con la giacca di
pelle e i jeans attillati. Arrivando davanti al bar con qualche minuto di
ritardo, lì trovammo già lì che attendevano. Erano più giovani dei vent’anni che avevano
dichiarato nella mail ed erano ancora più belli e sensuali di quanto ci
aspettavamo che fossero realmente. Entrambi erano testimonial, a loro dire, di
una poco conosciuta marca di intimo. Lei era una “velina” mora, molto
sexy, con addosso una mini e dei sandali con i tacchi alti. Lui, un bel fighetto con un viso molto carino e leggermente abbronzato.
A parte l’iniziale disagio per la differenza di età, per il resto, ci trovammo
subito in sintonia con loro e da lì a poco decidemmo di approfondirne la
conoscenza altrove. Le ragazze erano visibilmente eccitate ed attratte una dell’altra
per cui non ci volle molto tempo per arrivare nel nostro
appartamento. Entrati in casa, le “due” partirono subito in quarta con un
gioco saffico molto eccitante e poi decidettero di coinvolgere inizialmente solo un maschietto. La scelta, "pilotata" da Sara, ricadde su Marco che si sdraiò
in mezzo a loro e si fece spogliare e baciare da entrambe. La più decisa era mia
moglie quindi, che probabilmente per la piacevole e fresca novità, dopo avergli leccato l’addome,
si piego maggiormente e cominciò a succhiargli l’arnese. Il mio grado di gelosia nei loro confronti cominciò così a
salire vertiginosamente ma decisi che era ancora presto per intervenire, dato
che volevo capire fino a che punto Sara si voleva spingere in quella sua prima situazione a tre senza di me. Guardandomi, mentre pompava il cazzo di Marco ed Anna la faceva
godere da dietro, disse: ”adesso lo scopo… del resto è questo
che desideri, vero?”. Non feci in tempo a
dirgli di no che si mise sopra a cavalcioni ed iniziò a scoparlo. Accidenti, i primi minuti furono terribili. Un misto di rabbia e di
smarrimento totale anche perché lo scambio non lo desideravo realmente. Non sapevo se andarmene o rimanere, ma fortunatamente, da lì a poco, la cosa cominciò a disturbarmi
meno ed a eccitarmi un po’. Cominciai a pensare di farla godere ancora di più quella gran troia e che il suo piacere era anche il mio. Mi avvicinai così a quel set da film porno e mi sdraiai accanto
con il cazzo che mi esplodeva nelle mutande. Anna, attenta alla nuova situazione, iniziò a succhiarmelo
ed io con una mano gli afferrai il capo e con l’altra giocai con il 2° canale
di Sara. Probabilmente la mia mano ispirò Sara a spingersi oltre, a tal punto che, poco
dopo, mi chiese: “voglio sentire anche il tuo cazzo dentro”. Io, da gran
bastardo per il trattamento subito poco prima, balzai subito dietro e per
vendicarmi gli infilai dentro il cazzo senza troppi preliminari. Sentii che aveva qualche gemito di dolore per
via delle dimensioni e della fretta ma me ne fregai e prosegui senza sosta fino a che
il suo godimento ebbe sopravvento al dolore. Non ero sazio e non ero ancora venuto però. Volevo
pareggiare il conto con entrambi e così infilai la lingua tra le chiappe della
ragazzina messasi a disposizione e preparai la strada verso il suo giovane buchino. Marco
mi disse: " è vergine e non te lo permetto". Io sinceramente me ne
fregai, invitandolo a farsi i "cazzi suoi", come si suol dire e come del resto aveva fatto finora scopandosi
mia moglie e con una mano gli diedi degli schiaffi alle chiappe sode
(forse un peccato per come erano belle) e con l’altra cominciai a giocare con
il suo clitoride. Poi sbattei dentro con forza e senza esitazioni il
cazzo nel culo e cominciai a sfondarlo!!! Non ricordo quanti colpi di uccello e
quanti schiaffi gli rifilai ma la venuta per entrambi fu da infarto! Da quel momento fu un susseguirsi di emozioni senza sosta...
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13 years ago
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David e Barbara
David e Barbara - 29 Settembre 2012
Premessa:
Abbiamo deciso di riprendere a scrivere, o meglio descrivere i nostri incontri. Servirà a conoscerci meglio e riaffermare la voglia di esibizionismo di Melissa. Si, ormai ci siamo trasferiti in Inghilterra e possiamo usare i nostri nomi veri, senza più paura di essere riconosciuti e soprattutto importunati, come lo siamo stati tempo addietro quando ancora eravamo in Italia.
Da quando risiediamo qui ci siamo disinibiti; lo scambismo è praticato in modo molto naturale, e anche se non si può dire che per noi è una abitudine, dobbiamo riconoscere che, volendo incontrare qualche coppia amica, le occasioni non mancano e raramente si trovano false coppie. Anche i pochi singoli che abbiamo incontrato, a volte in modo quasi casuale frequentando locali per swingers, si sono sempre comportati da veri gentleman.
Siamo anche iscritti ad un club privato, per la verità un po' lontanuccio da dove abitiamo, ma la maggior parte dei nostri incontri, si svolgono, dopo i dovuti accordi, in caratteristici inn delle nostre contee a conclusione di allegre cene serali. Il sesso è solo la naturale conclusione, raramente non se ne fa nulla, ma può capitare.
Scusate il lungo preambolo. Lascio la parola a Melissa per il resoconto dell'incontro della serata di ieri, 29 settembre 2012.
Racconto di Melissa.
Mi eccita molto tornare a scrivere. In genere i ricordi dei nostri incontri rimangono indelebilmente nella mia testa e li ripercorro con la mente bagnadomi ed eccitandomi al solo ricordarli; ma sapere di affidarli alla lettura di altre persone mi fa veramente entusiasmare.
David e Barbara li avevamo già incontrati in un party a casa di amici; avevamo constatato che c'era feeling fra noi, ma non c'era stata occasione per altro se non scambiarci i riferimenti. C'eravamo poi sentiti un paio di volte al telefono, fino a concordare l'incontro in un albergo di Gloucester.
Coppia raffinata, un po' più giovane di noi; David 48enne, fisico massiccio, muscoloso e con un bel viso forte, Barbara 50enne rossa naturale con un sexy appeal magnetico, dal viso alle gambe ben tornite, snella con pochissimo seno compensato da due fianchi notevoli che avevano da subito attratto Sandro.
Ci siamo incontrati nel pomeriggio e la loro compagnia è stata molto piacevole, spiritosi e allegri, dotati di fascino anche nella conversazione. Come d'abitudine da queste parti si è cenato molto presto ed alle 20 eravamo già di ritorno in albergo, a nostro agio e anche un bel po' eccitati tutti e quattro.
Mentre Sandro e David si fermavano al bar dell'albergo per un drink, Barbara mi invito' a salire in camera loro. Era vestita casual e voleva prepararsi per l'incontro, mentre io ero già uscita con un vestitino sexy e l'intimo che indossavo era quello che volevo esibire per loro.
Non fece in tempo a chiudere la porta della camera che mi strinse a sé, prendendomi il viso con le mani e baciandomi in modo più che appassionato; la lingua ficcata in gola, la bocca umida e vogliosa bagnava le mie labbra. Le sue mani accarezzarono la mia schiena per finire presto sul mio seno, smanacciandolo, cercando i capezzoli con le dita per stringerli e farmi gemere nella sua bocca.
Ci sapeva fare... ero eccitatissima, bagnata e con la voglia di farmi toccare, di godere subito.
“Vieni con me” mi disse, prendendomi la mano ed accompagnandomi in bagno. Si spogliò completamente di fretta, in pochi secondi, poi: “Ti dispiace se faccio pipi davanti a te?”
mi chiese prima di sedersi sul water. Annuii il mio consenso, non mi formalizzo certo per quelle cose, anzi, in un contesto di eccitazione, anche i giochini in bagno stimolano le mie voglie.
Mentre la faceva mi volle davanti a lei e mi spogliò del vestitino, ammirando il mio intimo nero, e, sempre da seduta mi tolse gli slip e iniziò a masturbarmi, trovandomi subito bagnata. Del resto non posso trattenere gli abbondanti umori che la mia vagina dispensa ogni volta che mi eccito; mi bagno subito ed abbondantemente; a volte con i pantaloni, mi sento in imbarazzo perchè ho paura di macchiarli e tengo sempre un assorbente per contenere le secrezioni.
La sua mano mi stava avvicinando all'orgasmo e dovetti toglierla perchè volevo godermi tutta la serata, soprattutto aspettavo di lasciarmi andare completamente con il corpo e con la testa alla presenza dei nostri uomini. “Stop, stop please, please...” mormorai con la voce strozzata dall'eccitazione.
Venne con me in camera a prendere il suo abbigliamento e tornò in bagno per una rinfrescata e per prepararsi.
Io attesi sul letto, ma neanche due minuti dopo entrarono David e Sandro. Io ero ancora senza slip, erano rimasti in bagno, e David lanciò subito un complimento alle mie gambe aperte, al mio sesso esposto alla sua vista depilato e luccicante di umori: “What a wonderful pussy...”. Sandro lo invitò subito ad ammirarla da vicino: “Tonight it is for you too, ...taste it”. David si lanciò fra le mie gambe e mi leccò come una furia. “Sweety, sweety...” ripeteva in continuazione.
Barbara uscì dal bagno in un completino blu scuro: guepiere e calze dello stesso colore. Il tanga appariva piccolissimo fra i suoi fianchi; Sandro la abbracciò baciandola, la mano di Barbara si intrufolò nei suoi pantaloni alla ricerca del suo cazzo.
Ed io feci altrettanto con David.....
In men che non si dica, io e Barbara eravamo sdraiate sul letto supine ognuna scopata dall'uomo dell'altra, vicine, i nostri respiri e sospiri che rimbombavano nell'orecchio dell'altra e aumentavano il nostro piacere... e quello dei nostri uomini.
Il cazzo di David era notevole, soprattutto largo, non dovevo concentrarmi sui muscoli del mio sesso per sentirlo fra le pareti della mia figa... e già pensavo a quando mi avrebbe chiesto di metterlo dietro....
Barbara era una furia, orgasmava in modo rumoroso, e stringeva Sandro a se con le mani sul suo culo. So che a lui piace molto sentirla così.
Fra una scopata e l'altra, ci alternavamo prendendo in bocca i nostri uomini, a volte dedicandoci a succhiarli entrambi; scambiammo attimi di passione saffica leccandoci e toccando con le mani e le unghie i nostri punti più sensibili ed io lavorai con i piedi il cazzo di David.
Ma Barbara sapeva che il pezzo forte per Sandro sarebbe stato il suo sedere ampio, il suo culo così invitante per qualsiasi uomo la guardasse. “Take my ass.... hard!” gli disse con un tono di voce irresistibilmente sexy. Si era messa a quattro zampe sul letto e aveva tutto l'onore della scena principale della serata. David gli leccò ed insalivò il culo e poi lo aprì con le mani, un esplicito invito a Sandro per la penetrazione.
Il cazzo di Sandro entrò senza difficoltà e Barbara emise un sospiro, penso fosse abituata a ben altro. La scopò per un paio di minuti, sapevo che non sarebbe resistito a lungo; quando è eccitato si lascia giustamente andare al suo piacere; e non lo aiutò Barbara che continuava ad incitarlo: “Fill my ass, fill me... fill my belly....”
Sandro orgasmò violentemente ed i due si accasciarono sul letto esausti.
Fu allora il mio turno ad accovacciarmi sul viso di David; mi leccò dapprima la figa poi passò al mio buchino posteriore e lo bagnò con la saliva, penetrandomi anche con la lingua. Io nel mentre lo masturbavo con le mani e sentivo il suo cazzo ingrossarsi e diventare sempre più turgido.
Sandro e Barbara erano ancora sdraiati in mezzo al talamo ed allora mi posizionai sulla sponda laterale del letto, un cuscino sotto la pancia, culo ben esposto ed attesi l'attimo della penetrazione. Sentii il cazzo di David appoggiarsi al mio buchino ed indugiò li fuori; sentii che mi leccava il collo e correva con la lingua lungo la mia spina dorsale. Poi all'improvviso, mentre mi stavo rilassando, una spinta inaspettata ed il suo cazzo penetrò completamente il mio culo. “Ahhhhhhhhhhiiiiiii...” non riuscii a reprimere un urlo di dolore. Ma ormai era dentro di me. Raramente ero stata inculata così violentemente, ma sono anche abituata a sopportare anche un lieve dolore per il piacere mio e del mio partner. Al mio urlo David si fermò dentro di me, poi cominciò a scoparmi lentamente, quasi da fermo, facendolo roteare più che facendolo andare avanti ed indietro. Mi ripresi e lo invitai a scoparmi lentamente: “Fuck me slowly... you are so big....”.
Mi scopò forse per una decina di minuti, mi ero abituata e i miei umori anali facilitavano la penetrazione. Ma sentivo anche avvicinarsi i primi dolorini alla pancia che a volte accompagnano i miei rapporti anali. “Please cum in my ass... I cannot take it longer...”
David ebbe pietà di me e scaricò il suo sperma cremoso ed abbondante nel mio intestino. Mi sentii sollevata e come al solito, in questo casi, molto troia. Scambiai uno sguardo di complice appagamento con Sandro. Ero felice per me e per lui.
Mi alzai per andare in bagno, e mi accorsi che avevo lasciato una macchia di godimento sul cuscino sotto la pancia. Ero venuta e quasi non me ne ero resa conto, forse troppo concentrata nel sopportare l'inculata di David.
La notte Sandro si fermò a dormire con Barbara ed io dormii con David nella nostra camera. Fu tenero con me e mi lasciò dormire.
Il mattino seguente facemmo colazione e ci salutammo con la promessa di rivederci presto.
P.S.: le foto 'Intimo malizioso e calze nere...' e 'Footjob' sono una testimonianza di questo incontro.
Baci, Melissa
22625
4
12 years ago
Sanmely,
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In autostrada
Questa avventura vissuta all'inizio dell'estate desideriamo descriverla con le sensazioni sentite sia da me, Victoria che da Marco.
Eravamo diretti al lago, la giornata era bella, e ci siamo fermati ad un autogrill per bere un caffè e fare benzina; non essendoci posto ci siamo fermati nell'area dedicata ai truck.
Scesi dalla nostra vettura vedo Marco che si dirige spedito verso un camionista che stava osservando le ruote del suo mezzo; senza neppure un perché lo seguo anch'io.
Marco saluta gentilmente quella persona e si mette a parlare alcuni minuti di questi enormi mezzi e poi gli esprime un desiderio: salire in cabina e sentire la sensazione che si prova a stare lassù.
Con un sorriso Roberto ( il camionista, uomo affascinante di 40 - 45 anni ) dice a Marco di salire pure e lui, non a fatica è salito e si è seduto alla guida.
Sceso mi dice: “sali anche tu, è da vedere, è un panorama interessante.”
Solo a quel punto ho capito esattamente cosa intendeva Marco, che effettivamente è affascinato da quei grandi mezzi, voleva che io salissi sul truck e nel farlo facessi vedere il mio panorama a Roberto.
Indossavo una mini color rosa antico a pieghe, una t-short bianca, un sandalino e la mia biancheria intima ( tanga ) era di pizzo anch'esso bianco.
Con un cenno delle sopracciglia feci intendere a Marco che non era il caso, dato l'abbigliamento, e di risposta sempre con un cenno delle sopracciglia e delle mani mi trasmise un messaggio chiaro che diceva “dai lo so che ti piace”.
E' vero, sono esibizionista, ed è anche vero che a Marco questa lo intrigava e decisi di andare in cabina.
Per salire, da cavaliere ( astuto ) Roberto si avvicinò e mi indicò dove e come appoggiare i piedi dato che ci sono tre passaggi da fare.
Io alzai la gamba per arrivare al primo gradino e già sentivo di essere tutta scoperta ma senza curarmi di ciò andai al secondo appoggio e su al terzo, ed eccomi in cabina.
MARCO. Era da tempo che desideravo questa situazione e essere li a viverla mi dava già eccitazione; quando Vittoria ha iniziato a salire Roberto e io avevamo uno splendido panorama da vedere; il tanga bianco infilato totalmente in mezzo alle natiche, la figa di Victoria a malapena contenuta dall'intimo e il suo bel culo lì da ammirare.
Roberto prima si gustò il panorama e poi si voltò verso di me e disse ”atletica” e nel frattempo le sue sopracciglia e gli occhi dicevano “mamma mia che spettacolo” ; che eccitazione per me.
La vista dalla cabina in effetti è notevole, avevo un senso di potere e di indistruttibilità e dissi “ bello spettacolo veramente” e Roberto di risposta “ anche qui dal basso”, ma io feci finta di nulla.
Pochi istanti e Roberto disse che se volevo potevo restare in cabina e capire veramente come si sta su un veicolo come quello, e dato che andavamo nella stessa direzione al prossimo autogrill scendevo, nel frattempo Marco ci seguiva con la macchina.
Una sola occhiata e già avevo visto che Marco era super arrapato a questa proposta e rispose che avrebbe preso il caffè, fatto benzina e ci avrebbe raggiunti.
E così mi avviai con Roberto su un fiammeggiante Scania.
In pochi chilometri avevamo parlato di molti argomenti: lavoro, famiglia, figli, impegni ecc.
Quando chiesi a Roberto se aveva mai visto cose strane mentre viaggiava mi disse che era curioso come da li in alto si possano scorgere situazioni intriganti, alcune volute ed altre no.
Mi disse che aveva visto uomini che guidavano con giornali pornografici aperti e nel frattempo si masturbavano, donne che al telefono si accarezzavano le gambe o in mezzo alle gambe; donne che a gambe aperte con la gonna sù giocavano con il vibratore mentre il marito nel superare il suo mezzo lampeggiava e rallentava; donne che facevano un pompino all'uomo alla guida e altre che si facevano scopare sul sedile posteriore e altro ancora.
In tutto ciò che diceva mi riconoscevo un po e con l'eccitazione in aumento gli chiesi se aveva mai caricato donne, ragazze.
Roberto mi rispose che in oltre 18 anni sulle strade le occasioni erano state veramente rare e che solo due volte, in viaggi dalla Germania aveva avuto a bordo compagnia con la quale divertirsi.
Mi venne spontaneo chiedergli che prezzo aveva un trasporto sul suo truck e Roberto sorridendo rispose “ è ad offerta”. ( che signore)
MARCO Sapere Victoria su quel bestione era eccitante perché sapevo che se Victoria aveva acconsentito a fare quel tragitto con Roberto significava che lo trovava intrigante e quindi lo avrebbe certamente stuzzicato ancora. Ma dato che il tragitto non poteva essere molto lungo cosa avrebbe voluto fare e poi realmente fatto?
Trovavo Roberto sornione e il fatto che guardasse la strada e poi guardasse me, per più volte, lo interpretai come se fosse in attesa di qualche cosa e allora feci quello che mi viene più spontaneo quando non sono alla guida: allargai leggermente le gambe, e passando sotto la cortissima gonna andai ad accarezzarmi la mia patatina in attesa di vederne gli sviluppi.
Anch'io guardavo la strada ma guardavo anche Roberto e notai che la sua mano sinistra aveva lasciato il volante e si stava posizionando sui suoi pantaloni proprio lì sul pene.
Mi sentivo lusingata ed eccitata e sentivo la mia vagina inumidirsi al contatto delle mie dita; tirai un poco sù la gonna per far vedere a Roberto come avevo spostato il tanga e ci fosse contatto fra il mio clitoride e le mie sapienti dita.
Non avevo più lo sguardo rivolto alla strada ma guardavo Robero e la sua mano che strusciava sui pantaloni che si erano rigonfiati e non poco; pensai che la dimensione della cabina era notevole e facendomi scivolare lentamente mi misi più vicino a lui e accostai la mia mano destra alla sua mentre con la sinistra continuavo a toccarmi.
Roberto aveva il cazzo duro e costretto nei pantaloni e lentamente gli feci scendere la cerniera e con mano esperta Roberto fece uscire il suo pene duro e dritto.
Pochi movimenti mi furono sufficienti per poterlo prendere in bocca e succhiarlo lentamente, lentamente e sentire il suo ansimare dal piacere.
Io li abbassata ma comoda col suo pene duro in bocca e la macchine che velocemente passavano al nostro fianco, era una libidine.
Il piacere durò poco perché Roberto disse “entriamo nella stazione di servizio Marco è dietro di noi”.
Staccai la mia bocca dal suo eccitassimo cazzo e poi molto lentamente lo riposi a fatica nella sua gabbia e mi sedetti al mio posto.
MARCO Con molta calma presi il caffè e feci il pieno perché non volevo incollarmi a loro; ero eccitato e mentre guidavo pensavo che magari Victoria, come spesso fa con me, adesso si stava masturbando o stava facendo una sega o un pompino a Roberto e che certamente dopo mi avrebbe raccontato tutto.
Nel parcheggio scesi da quel notevole esemplare di Scania e salutando Roberto gli ricordai che se voleva venirci a trovare era il benvenuto ma che non avevamo un posteggio per il suo mezzo.
Saliti in macchina raccontai tutto a Marco e alla sera scopammo immaginando che cosa potrebbe succedere se il viaggio fosse molto lungo? Come sono le cuccette?
21716
4
14 years ago
Victoria e Marco,
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la padrona
La padrona
Ti voglio confessare la mia sottomissione con la mia padrona, splendida padrona bisex mora alta perversa e sadica che dura ormai da quasi tre mesi.Oltre ai nostri incontri in cui lei dispone di me come meglio crede, mi ha imposto una rigida disciplina che devo seguire scrupolosamente.La prima costrizione è quella di una rigorosa depilazione totale in ogni parte del corpo intimità comprese.La seconda è indossare esclusivamente biancheria femminile che lei ha scelto per me e che fanno dalla più classica mutandina bianca al perizoma in pizzo oltre che ad una serie reggiseni e canottiere e magliette tutte rigorosamente da donna.La terza è di seguire i compiti per casa che mi vengono di volta in volta assegnati; dilatazioni anali, umiliazioni, piccole torture da fare sul mio corpo.Mercoledi scorso sono andato da lei come ordinato e l’appuntamento ero per le ore diciannove e come concordato ho aspettato davanti alla sua abitazione, in attesa del suo squillo per poter accedere.Ho atteso per oltre venti minuti, ma finalmente mi ha chiamato e mi ha fatto entrare da lei : la padrona stranamente mi accoglie con indosso un camice bianco ma trasparente e posso vedere che sotto indossa solo un paio di mutandine ed un reggiseno.Mi intima di spogliarmi e resto cosi solo con indosso un paio di perizoma azzurro ed il relativo reggiseno.Lei mi gira intorno mi fa divaricare gambe e braccia e constata che sono completamente depilato.Mi chiede se ho eseguito i compiti che mi ha prescritto ed io ovviamente gli rispondo di si e mi dice che glielo dimostri. Mi sposto per prendere la borsa quando una violenta frustata mi colpisce il culo e mi fa gridare dal dolore.Mi sono mosso dalla posizione di ispezione senza un suo permesso e per ciò vengo punito. Mi rimetto nella posizione iniziale e ricevo altri due colpi sempre sul culo un po’ meno forti dei precedenti.Dolorante vengo autorizzato a lasciare la posizione per prendere il cellulare: gli faccio vedere il filmato dove mi dilato l’ano con una serie di finti peni sempre più grandi.Mi ordina di togliermi anche gli ultimi indumenti mi fa mettere in ginocchio davanti a lei e comincia col farmi leccare i suoi piedi. Si apre il grembiule si scosta le mutandine e mi fa ammirare la sua passera, oggi è leggermente pelosa, e me la fa annusare. Il suo odore è forte, so che lo ha fatto apposta e mi intima di leccargliela.Mi chiede se mi è piaciuto, io rispondo di si e la padrona si avvicina, mi fa alzare e mi riprende il mano il cazzo. Resto sempre più stupito da questo comportamento, il
mio cazzo diventa duro e mi porta in un\'altra stanza dove c’è un televisore: la padrona si spoglia completamente mi guarda e fa partire un film porno sul video che mi ordina di guardare. L’ordine è perentorio: mi devo toccare mentre guardo il film e lo faccio con lei che mi guarda e mi porge un vassoi sul quale devo lasciare la mia sborra. Sono eccitatissimo e riesco a venire per ben tre volte ed alla fine della terza la padrona mi tocca i coglioni svuotati e mi fanno un po’ male ed il cazzo che mi brucia ed estremamente floscio ed io mi sento sfinito.Penso che il gioco sia stato quello ma mi illudo e la padrona mi mette un guinzaglio al collo e con dei strattoni decisi mi porta in bagno. Mi ordina di mettermi a quattro zampe e di tenere le gambe divaricate e mi mette una benda sugli occhi. Penso che da li a poco verrò sicuramente sodomizzato per il suo piacere è un po’ per il mio, e sento che stà già ungendo il mio ano con un liquido che scoprirò essere la mia sborra. Le sue dita entrano nel mio culo e lo preparano per bene e penso che la padrona non sia cosi’ male come sembra. Poco dopo però sento un piccolo fallo entrarmi dentro: è stranamente lungo e sottile e va in profondità. Dopo poco sento che si gonfia e dentro passare un liquido caldo che mi entra nell’intestino e mi provoca una sensazione di malessere e ciò che era un sottile piacere diventa un fastidio che mi provoca dei fortissimi crampi. Cerco di resistere ma è impossibile e la mia padrona mi impone di sbendarmi estrae rapidamente tutto l’arnese ed io faccio solo in tempo a sedermi sulla tazza del bagno per evacquare. La padrona mi applaude tenendo in mano fiera l’arnese che mi costringerà a riprovarlo da li a pochi minuto.Completamente esausto e senza forze penso che il gioco sia finito ma non è assolutamente cosi: la padrona mi impone di andare in una camera e di indossare oltre alla biancheria intima un completo da cameriere formato da gonna e camicetta. La padrona più tardi passera al trucco e alla parrucca rossa e guardandomi allo specchio sembro proprio una donna.La padrona mi fa scendere ed aspettare alla porta lei nel frattempo si è cambiata indossando il classico vestito in lattex con degli enormi spacchi laterali.Mi ordina di riordinare tutto il salotto ed io lo faccio, fino a quando suonano alla porta. Mi ordina di andare ad aprire ed incontro una bellissima donna, alta come la padrona (entrambe sul metro e ottanta) bionda e carnagione bianchissima, che entra in casa.Francamente sono sfinito: ho male ovunque ho una leggera nausea e le scarpe col tacco con cui cammino mi stanno massacrando i piedi.La padrona si accomoda con la sua amica sul divano e mentre io le verso da bere, cominciano a baciarsi e toccarsi. So che è una umiliazione già subita, io sarò costretto a vedere quello spettacolo senza potervi partecipare, ma scopro che ancora una volta il mio intuito ha fallito.La padrona abbassa la gonna e le mutandine della sua amica e scopre un magnifico cazzo duro ed enorme. Grande è la mia sorpresa ed ancora di più quando mi ordina di succhiarlo. Lo faccio e comincio a gustare quel cazzo meraviglioso nella mia gola.Sento le parolacce della padrona che mi denuda a mia volta, e mi intima di sedere sopra il cazzo del nostro ospite facendomi inculare.Il mio culo è già irritato ma il dolore che provò è inferiore al piacere che provo nel prendere quel cazzone in culo. Vengo quasi strappato da li e costretto ad inginocchiarmi e da quella posizione ad assistere alla mia padrona che scopa con l’ospite.La padrona finalmente viene ed è soddisfatta e mi lascia finalmente libero. Io resto con loro vestito da donna e ridiamo insieme, poi quando l’ospite se ne va, mi cambio velocemente e saluto la mia padrona che mi consegna i compiti per casa e ci diamo appuntamento per la prossima volta.
19943
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14 years ago
pandera, 60
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