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Quarant'anni 1 parte
Quarant’anni
Mi chiamò Mara, ora poco passato quarant’anni, e lentamente mi sto accorgendo che anche se non voglio la mia mente ha cominciato a fare paragoni e bilanci. Sono sposata con Paolo circa vent’anni, ed abbiamo due figli, Luca di 19, è la femmina Sara di 17. Fisicamente siamo una bella coppia, entrambi amiamo molto praticare sport e vita all’aria aperta, inoltre io lavoro come insegnante di educazione fisica in una scuola. La nostra è una vita alquanto tranquilla e normale, fatta di lavoro, vita sociale, e volontariato sia nella associazione parrocchiale, che in una Misericordia che si occupa di persone anziane o disagiate. Da quando ci siamo conosciuti, eravamo alle scuole elementari, Paolo ed io abbiamo subito fatto coppia fissa, avendo gli stessi interessi e le stesse idee su come voler gestire la nostra vita insieme. Lui lavora in una banca, è una persona calma ed è molto equilibrata. La nostra vita affettiva è stata sempre tranquilla e serena, una normale coppia come ce ne sono tante che vivono nell’immediata periferia di una grande città. Sessualmente parlando, fra di noi non ci sono molte cose strane, anzi, il sesso è vissuto come una cosa normale e priva di qualsiasi forte emozione o intensi piaceri. Due o tre volte alla settimana, quando lui ne ha voglia, nel buio nel silenzio della nostra camera, lui mi accarezzo un po’, poi sale su di me, mi penetra lentamente, fin quando entrambi non raggiungiamo un orgasmo che generalmente avviene insieme e che ci appaga entrambi e tutto finisce lì. Poi un giorno, festeggi il suo 40º compleanno, e stranamente dentro di te alcune cose cambiano. Te ne accorgi per la prima volta, quando esci da sotto la doccia, e stranamente i tuoi occhi indugiano sul tuo corpo riflesso nello specchio del bagno, o meglio ancora in quello più grande dell’armadio in camera da letto. Ti osservi, guardi il tuo fisico snello e sodo, le cosce toniche, i tuoi seni ancora gonfi e belli, poi ti giri, e sollevandoti sulla punta dei piedi osservi l’effetto che fa inarcare la schiena per evidenziare il tuo splendido culetto a mandolino ancora tonico sodo. Ti guardi nello specchio, ti piace, sei soddisfatta di quello che vedi è dentro di te immagini per un attimo quale effetto avrebbe sul tuo fisico e sulla tua immagine se ora avessi ai piedi scarpe con un tacco 12. Non le indossi, anzi non ce l’hai proprio, perché Paolo dice che sono da puttana, e questo non va bene, anche se l’effetto che ti fa stare in punta di piedi non ti dispiace per niente. Continui a guardare il tuo corpo, scorri con la mano sui seni, li accarezzi lentamente, li senti sodi e tonici, e i capezzoli che si stanno gonfiando ti procurano un breve e semplice piacere al quale non ti sottrai, anzi la tua mano scivola lungo il tuo corpo passando dal davanti e dietro ed insinuandosi nel taglio delle natiche fino a sfiorare il buchetto anale, domandandoti quale effetto farebbe prenderlo in culo, anche se non lo hai mai fatto perché Paolo non te l’ha mai chiesto e dentro di te sentire il desiderio di provare questa esperienza. Bagni un dito e lentamente lo lasci scivolare forzando la rondella che si apre lentamente facendoti provare un lieve brivido di piacere, sentì uno strano languore, mentre lo ruoti dentro di te senti che ti sta dando una sensazione nuova mai provata, poi lo fai scivolare fuori e con la mano torni ad accarezzarti davanti come quando facevi da bambina nel buio nel silenzio della tua camera quando per la prima volta ti sei toccata davanti e hai provato emozioni fortissime. Indugi sul tuo bottoncino senti la tua micia fremere e bagnarsi, indugi lungo il taglio e poi lasci scivolare dentro di te due dita che ti procurano un lungo brivido di piacere dolce, caldo, intenso, che ti fa tremare le gambe e ti costringe ad appoggiarti all’armadio.
…….. huhummummhummmmmmuuummmmm…..
Un lungo gemito esce dalla tua bocca, e le tue gambe quasi ti costringono a cedere, per un momento il tuo corpo trema e gemme del piacere che ti stai dando, lasciandoti a bocca aperta. È un attimo, intenso è bello durante il quale per un momento hai provato sensazioni che generalmente non hai, anzi nemmeno ti sogni di provare. Resti per qualche secondo immobile poi tuoi occhi ti vedo nello specchio, che osservi, ti vergogni delle sensazioni provate. Scatti come una molla, ritorni prontamente te, vai in bagno e ti lavi la mano che ti ha procurato piacere, poi ti bagni la faccia con dell’acqua fresca guardandoti con rimproverano specchio, e di colpo torni ad essere la persona calma e morigerata che sei. Ti rimproveri mentalmente di queste tue fantasie che una madre, è una donna timorata di Dio, sposa fedele, non dovrebbe avere. Purtroppo però, devi ammettere con te stessa che sempre più spesso questi tuoi pensieri affollano la tua mente. Dentro di te cerchi di capire chi o che cosa ti procuri queste nuove fantasie che non hai mai avuto. Mentalmente esplori il tuo ambiente di lavoro, alla ricerca di fatti o situazioni che possono aver generato queste tue fantasie. Analizzi mentalmente i tuoi colleghi, scartando a priori quelli di sesso maschile, tutti più grandi di te e molto impegnati socialmente, mentre fra le colleghe donna, ve ne solo una, la professoressa Cecilia. Alquanto chiacchierata, e considerando il fatto che una volta hai ascoltato parzialmente una sua telefonata, dove lei raccontava ad un’altra persona quanto aveva goduto nel prenderlo in culo, nel succhiarlo fin quando aveva ricevuto in bocca il piacere del maschio con cui stavano facendo sesso. In quel momento sei inorridita pensando a quanto fosse malafemmina una donna così, considerando che l’unica volta che sei discesa in basso baciando il petto del tuo uomo con il chiaro intento di provare a prenderlo in bocca lui ti ha fermato dicendo che solo le puttane fanno queste cose e tu da quel momento hai considerato sempre che queste cose le fanno solo le professioniste del sesso. Cerchi di convincerti sempre di più che queste tue fantasie sono solo dovute a un momentaneo periodo in cui sia tu che Paolo siete molto impegnati con il lavoro, i figli, e il sociale, e questo ha determinato un calo nei vostri momenti intimi, anzi, da circa quattro settimane non hai più fatto sesso con lui. Lentamente la tua vita riprende come ogni giorno, casa, lavoro, spesa, figli, marito, sociale, e poi tu che dentro di te senti che le cose stanno cambiando. Cerchi di combattere questo tuo stato d’animo cercando in ogni modo un maggiore impegno in quello che fai evitando il più possibile di rimanere sola con i tuoi pensieri. Ma per quanto t’impegni senti dentro di te una strana sensazione, e un senso d’insoddisfazione al quale non sai dare nessuna spiegazione. Poi un sabato pomeriggio, mentre sei impegnata a fare la spesa, incontri la tua collega, che si aggira fra gli scaffali con l’aria un po’ spaesato e distratta.
“Ciao, vedo che anche tu sei impegnata a fare la spesa.”
Lei ti guarda come un naufrago che trova chi lo sta salvando.
“Ciao Mara, scusami se ti disturbo, ma ho proprio bisogno di un valido aiuto, e da quello che vedo nel tuo carrello direi che tu sai esattamente dove sono sistemate le cose in questo supermercato. Devo fare una cena per degli amici, e non riesco a trovare niente di quello che cerco.”
Sembra strano, ma fino a quel giorno, fra voi due, eravate sono scambiate solo qualche saluto e brevi frasi solo inerenti il lavoro, anche perché, tu hai sempre evitato di avere troppa confidenza con questa donna che consideri di facili costumi, eppure ora quella sua strana richiesta, per te è quasi banale ti riempie quasi di gioia. Insieme girate il supermercato, e scaffale dopo scaffale, sembra che la vostra confidenza aumenti sempre più, anzi la trovi simpatica e divertente, una cosa che dentro di te ti procura un immenso piacere. Nei giorni a seguire hai altre occasioni di parlare con lei e ben presto si accorgi che lei ha la tua stessa età, non è sposata, ed è una persona, simpatica, allegra e divertente, forse un po’ anticonformista, ma che ha deciso di vivere, la propria vita, in maniera simpatica e divertente. Dopo circa due settimane, decidete di uscire insieme, a fare dello shopping. Ben presto ti rendi conto che sei contagiata dalla sua voglia di vivere, senza rinunciare a quello che fai ma, cercando di mettere un po’ di colore a quella che ora ti sembra una vita grigia e tremendamente monotona. Passando da un negozio all’altro, della grande città mercato, scopri, che i suoi gusti in fondo sono anche i tuoi, osservi quella donna che si muove con naturale scioltezza, e anche se non vuoi, fare paragoni fra la sua vita allegra e spensierata, e la tua piatta e monotona priva di qualsiasi vera emozione. Sedute in un bar a gustare un cappuccino, osservi i maschi che passano, e vedi, che molti degli sguardi sono rivolti a lei, che delle due è sicuramente quella che attira di più l’attenzione, anche se il suo abbigliamento non è eccessivamente sexy o provocante, ma ti rendi conto che sei tu, con la tua estrema semplicità, e pacatezza, anche se indossi un completo scuro, con una gonna, che arriva al ginocchio e che esalta la tua splendida capigliatura bionda, a risultare quasi invisibile. Poi quando state quasi per venire via, arrivano due splendidi maschi, che salutano calorosamente Cecilia. Li hai osservati in silenzio, trovandoli decisamente belli, e uno di loro, quello con il capo completamente rasato, si gira e scrutandoti fin nel profondo degli occhi ti fissa intensamente.
“Cara Cecilia, chi è questa splendida signora in tua compagnia?”
Lei fa le presentazioni, e scopri che Augusto, il maschio che ti osserva, e che ti scruta, quando ti ha stretto la mano che ha provocato una strana scarica di adrenalina, che ora ti fa provare uno strano languore dello stomaco, mentre senti inumidirti le mutandine quando abbassi lo sguardo incapace di sostenere il suo che ti è arrivato fin dentro l’anima. Poche battute dette in allegria e subito l’atmosfera si fa serena e cordiale, a te sembra di conoscerli da sempre, e non esiti un attimo quando loro tre ti invitano ad andare tutti e quattro a pranzo insieme. A tavola ti trovi proprio davanti ad Augusto che sembra rapito dalla tua figura. Mario, l’altro commensale continua a far ridere con le sue battute sia te che Cecilia, e tutto il pranzo si svolge in un’atmosfera cordiale e serena. A malincuore i due maschi dopo aver pagato il conto sono costretti a lasciarvi andare, ma con il fermo impegno di ritrovarsi di nuovo tutti e quattro a gustare una cena di pesce in un ristorante che loro conoscono benissimo. Sulla via del ritorno, mentre lei guida l’auto con disinvoltura, hai voglia di chiedere a Cecilia chi sono i suoi amici e che cosa rappresentano per lei. Lei dopo tante banalità gira lo sguardo e ti osserva per un lungo istante in silenzio poi come aver letto nei tuoi pensieri ti chiede quasi a bruciapelo cosa ne pensi dei due uomini con i quali avete pranzato. Vorresti cercare di spiegare le tante sensazioni che ho provato, ma ti spaventa questo tuo senso di libertà non consono al ruolo che fino a oggi ricoperto, quindi farfugli un generico: “sembrano due brave persone.”
Lei ti osserva sorride, e dentro di sé ha capito tutto anche se probabilmente non se la sente di dirtelo brutalmente, ma dopo un lungo istante ti fa una domanda che ti lascia alquanto basita.
“Vorrei sapere, anche se non sono fatti miei, da quanto tempo non ti fai una bella e salutare scopata?”
Arrossisci fino alla punta dei capelli, guardi con aria stupita, poi dopo un lungo e imbarazzante silenzio abbassi il capo e con un filo di voce rispondi che è da circa un mese. Lei ti guarda con un’aria triste carica di compassione, poi continuando a guardare la strada, ti fa un’altra domanda.
“Mara, se non te ne fossi accorta, ha superato quarant’anni, metà della tua vita se n’è quasi andata, e tu sicuramente sarai soddisfatta dei risultati che hai avuto fino adesso, ma dimmi la sincera verità quando è l’ultima volta che ti sei presa un vero momento di pace e di piacere e di serenità e di divertimento per te?”
Giri lo sguardo verso il finestrino, senti dentro un tumulto strano, senti il tuo corpo ribellarsi alla mente che cerca ancora di essere razionale anche se ti stai sempre più rendendo conto che è una battaglia persa. Cerchi di non rispondere, e lei non insiste anche se ha capito quello che tu non hai detto. Passa un’intera settimana durante la quale più volte hai ripensato allo sguardo di Augusto, le sue splendide mani al suo fisico asciutto i suoi occhi scuri e profondi, e tu sei rimasta turbata immaginando sentire il suo corpo su di te. Così non ti sorprendi più di tanto quando Cecilia ti invita a cena a casa sua. Sei è tesa emozionata, sai benissimo che ci sarà anche Augusto, e questo provoca una forte eccitazione e nello stesso tempo una profonda angoscia e senso di colpa nei confronti del marito, che ormai sembra più impegnato nei suoi vari obblighi sociali, e passatempi dei quali tu sei esclusa. Passi l’intero pomeriggio del giorno della cena ad arrovellarti il cervello su cosa mettere per non sembrare troppo sciatta o bigotta, né troppo sexy o provocante. Dopo aver provato e riprovato quasi tutti i vestiti dell’armadio decide di fare una doccia, per cercare di calmare la tua mente il tuo corpo alquanto inquieto e teso. Senti l’acqua scorrere su di te, e per un lungo istante ti appoggi al muro della doccia chiudi tuoi occhi ed entrambe le tue mani accarezzano il tuo corpo. Stringi i seni e i capezzoli con forza, mentre con l’altra mano è scivolata fino in basso e ora spingi con decisione due dita dentro di te. Ti masturbami con calma, lentamente, ad occhi chiusi, immaginando che siano le mani di Augusto a darti il piacere che stai provando.
……humhummhummmmmm….ssssiiiiiiiiii……
Mordi il labbro inferiore, mentre un orgasmo intenso e profondo scuote tutto il tuo corpo. Resti immobile mentre l’acqua ti scorre addosso, fin quando senti il rumore del tuo cellulare che ti costringe a uscire per rispondere, e Cecilia, che chiede fra quanto arrivi perché ha bisogno di te per finire di preparare la cena, e ti prega di passare in pasticceria a ritirare il dolce. Per un istante resti ancora stordita da ciò che hai provato, poi decidi rapidamente che è ora di passare all’azione. Indossi un abito leggero, senza maniche, con un leggero scollo che mette in mostra la tua splendida terza di seno, che tieni fasciata in un completo intimo alquanto trasparente che Cecilia ti ha regalato l’ultima volta che siete usciti insieme a fare compere. Completi il tutto con un paio di sandali a zeppa, non molto alti, ma che in ogni caso inarcano il tuo corpo evidenziando senza essere volgare, il tuo splendido culo a mandolino. Dopo circa mezz’ora ti presenti a casa e Cecilia che ti accoglie a braccia aperte.
“Finalmente sei arrivata, credevo che avessi cambiato idea, e da quel che vedo se splendida. Se mi aiuti a preparare la tavola avremmo sistemato tutto anche perché fra poco arrivano Augusto e Mario.”
La guardi, sorridi, e lei ti dà un lungo braccio stringendoti forte.
“Mara, divertiti, lasciati andare, per questa sera, lascia l’altra donna fuori dalla porta, e permettimi di dirti che la vita è una soltanto, e che ogni tanto bisogna volersi bene prendendosi cura di se stessi facendo quello che uno vuole.”
Resti per un attimo a pensare, ma il suono del campanello alla porta lascia andare ogni tuo dubbio, ti trovi quei due splendidi uomini davanti, decidi dentro di te che l’altra Mara resterà chiusa fuori dalla porta. Baci e abbracci da parte dei due uomini, e in particolare di Augusto che ti osserva e ti chiede di fare un giro su te stessa ammirando il tuo splendido corpo. Dopo un aperitivo alquanto alcolico sedete a tavola per gustare la splendida cena che Cecilia preparato, molto annaffiata da un leggero vinello al quale non sei abituata che fuga ogni tuo remoto freno inibitore. Mentre Cecilia prepara il caffè è aiutata da Mario tu e Augusto vi siete seduti sul divano l’uno vicino all’altro, lui ti guarda, prende il tuo viso fra le sue mani e per un attimo chiudi gli occhi, fin quando sente la sua bocca sulla tua incollarsi in un bacio caldo e appassionato. Dopo un attimo di stupore, spingi la tua lingua dentro la sua bocca che va a cercare la sua con il quale inizia una danza erotica molto sensuale e carica di passione. Le sue mani scendono sul tuo corpo accarezzano i fianchi fino quasi alle cosce, ti stringe a lui e quando ti stacchi vedi gli altri due che mi stanno osservando con un sorriso di compiacimento. Bevuto il caffè, Cecilia accende l’impianto stereo che diffondono musica di sottofondo, si mette a ballare, anzi si struscia languidamente contro Mario in evidente stato di eccitazione. I due si baciano si toccano in piedi davanti a voi mentre Augusto continua ad accarezzarti lentamente il tuo corpo per poi invitarti a ballare con lui. Ti stringe a sé, senti il suo petto forte premere contro il tuo seno, e i tuoi capezzoli indurirsi a quel contatto mentre le sue mani che sono scese lungo la schiena ora stringono con forza le tue natiche e spingendo il tuo corpo contro il suo facendomi sentire qualcosa di grosso e voluminoso che sta crescendo davanti a te. Ti senti leggera felice, eccitata da inebriante voglia di lasciarsi andare. Torna a baciarti, le sue labbra avide scorrono lungo il tuo corpo, sul tuo collo quasi dietro la nuca provocandoti brividi di piacere che non hai mai provato. Ti giri e vedi che altra coppia si è avviata verso la camera da letto. Augusto ti stringe a sé, senti le gambe molli, le mutandine bagnarsi il tuo corpo carico di desiderio a cercare con il ventre il suo voluminoso pacco che ora si sente tutta la sua pienezza e che ti provoca scariche di piacere al solo contatto. Le abili mani di lui aprono la cerniera lampo del tuo vestito in un attimo scivola a terra lasciandoti sola con il sottile trasparente intimo che ti fa sembrare nuda. Per un attimo vorresti coprirti ma poi le tue mani anziché nascondere il tuo corpo hanno cercato il suo, e inizi spogliarlo freneticamente quasi a volerli strappare i vestiti di dosso. In breve siete entrambi nudi, e vedi per la prima volta il suo sesso lungo duro e grosso, diverso da quello di tuo marito più corte più sottile. Lui ti solleva, ti prende in braccio e ti porta nella camera dove sdraiata sul letto c’è Cecilia che sta succhiando il cazzo di Mario che a te sembra al solo vederlo anche più grosso di quello di Augusto. Dopo averti sdraiata delicatamente scende verso di te si mette fra le tue gambe. Chiudi gli occhi per la prima volta assapori una vera e propria leccata di fica, che ti sconvolge ti fa provare sensazioni mai provato prima. Godi nel sentire quella lingua scorrere lungo il taglio, ed insinuarsi fra le grandi labbra per poi affondare te mentre con la punta del naso lui ti schiaccia in maniera dolce meravigliosa il tuo splendido bottoncino provocando l’orgasmo al quale non sai resistere.
..uhuuunnnnnnnmmmm….. ssssssiiiiiii……..oooooooohhhhh!!!!
Cerchi di soffocare l’orgasmo, lui si stacca da te solleva lo sguardo e ti costringe ad aprire gli occhi.
“Godi, urla, dimmi se ti piace, ma non reprimerti, lasciati andare.”
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A sabaudia
A Sabaudia
Avevo poco più di trent’anni, sposato, e lavoravo per una impresa di costruzioni come geometra. All’inizio di quell’estate mi mandarono a dirigere un cantiere, a Sabaudia, per la costruzione di un complesso di mini appartamenti per le vacanze. I primi giorni mi trovai un po’ spaesato, non conoscendo i posti e dovendo cercare dove alloggiare e dove andare a mangiare. Il venerdì pomeriggio ritornavo a casa, a Roma, e poi ritornavo a Sabaudia il lunedì mattina, presto. Riuscì, Infine, a trovare alloggio in una pensioncina, pulita e a basso costo, dove la proprietari mi diede alcune indicazioni su dove andare a mangiare.
Provai prima una trattoria, discreta, poi ne provai un’altra, dove il proprietario, un bell’uomo alto e massiccio, mi accolse con un sorriso e mi face accomodare ad un tavolo d’angolo, per due, e mi chiese se, come prima volta, lasciavo che fosse lui a decidere il mio menù. Voleva farmi assaggiare alcune sue specialità (oltre che proprietario era anche lo chef del locale). Aperto com’ero a scoprire le specialità del luogo, accettai, e lui, tutto contento, se ne andò in cucina. Da dove mi aveva piazzato mi accorsi che vedevo benissimo tutto quello che accadeva in cucina e, pertanto, che lui, mentre preparava i vari piatti, ogni tanto mi rivolgeva uno sguardo molto…. interessato e di quando in quando, guardandomi, si aggiustava “il pacco”. La cosa iniziò ad eccitarmi. Mi piaceva sentirmi desiderato, stimolava il mio lato femminile.
Mi fece mangiare divinamente !! All’epoca, poi, oltre che saper degustare sapevo anche… mangiare quantità industriali, e le sue porzioni erano tutte abbondanti. Alla fine del pasto, mentre prendevo il caffè, gli feci i complimenti e lui, sedendosi e guardandomi fisso negli occhi, mi ringraziò ed iniziò a pormi domande del tipo “da dove venivo, cosa facevo ecc…” Capii che gli piacevo e che doveva essere omosessuale e la cosa mi eccitò ! Ma feci finta di niente, volevo farmi desiderare, pertanto ignorai volutamente tutte le frasi con sottintesi che lui mi lanciava. Pagai il conto e gli dissi che ci saremmo rivisti all’indomani.
L’indomani andai, a pranzo, a mangiare una cosa veloce e poi ci ritornai la sera. Lui, ogni volta che non era impegnato a cucinare o con qualche cliente, veniva a sedersi al mio tavolo per continuare l’opera di seduzione che aveva iniziato già la prima sera. Mi sentivo attratto da lui per quel suo modo di fare molto maschio, un po’ possessivo ma molto sensuale.
Quella sera mi disse che l’indomani aveva il giorno di chiusura ma, se avessi accettato, sarebbe stato molto felice di invitarmi a casa sua e preparare una cenetta per tutti e due. Accettai. Lui, tutto contento, mi spiegò come arrivarci.
La sera dopo ero a casa sua. Mi fece apprezzare tutta una serie di manicaretti e mi fece bere parecchio pensando di abbassare, così, le mie difese, non sapendo che avevo già deciso di lasciarmi sedurre: mi piaceva e, come dicono a Roma, “m’attizzava”. La mia “fichetta” già si contraeva all’idea di accogliere il suo membro, curiosa di vederne la stazza !
Si alzò da tavola per prendere un’altra bottiglia di vino e, venendo dietro di me per versarmene un po’ nel bicchiere, mi accarezzò il viso e poi… si abbassò e mi baciò. Accolsi la sua lingua nella mia bocca, cosa che scatenò un brivido di eccitazione, e mi lasciai violentare da quella lingua.
Il bacio, per me, è la forma più eccitante e più completa di rapporto sessuale ! Baci che diventarono insistenti, invasivi... allora mi arresi e la sua lingua invase la mia bocca, mi baciò con foga, mi esplorò la bocca con la lingua, io ricambiai. Appoggiò la bottiglia e, mentre continuava a baciarmi, le sue mani artigliarono i miei capezzoli e li torturarono, provocandomi dolore ma anche una notevole eccitazione. Sempre continuando a baciarmi, cosa che già di per se mi stava mandando al manicomio, si inginocchiò, mi alzò maglioncino e camicia e subito dopo mi succhiò i capezzoli, mordicchiandoli. Mi stava facendo impazzire e misi le mani tra i suoi capelli stringendo a me la sua testa per far sì che non si allontanasse dai miei capezzoli che stava torturando in maniera divina con lingua e denti. Stavo quasi per godere senza neanche masturbarmi. Mi rialzò e mi portò in camera, dove iniziò subito a spogliarmi, mi fece distendere e, dopo averlo fatto, si spogliò anche lui e si distese accanto a me riprendendo a succhiarmi i capezzoli, prendendo in mano il mio scettro e iniziando a masturbarmi lentamente. Quindi mi fece girare a pancia sotto ed iniziò a leccarmi tutta la schiena, ogni tanto dandomi un piccolo morso, sino ad arrivare ai glutei. Una volta arrivato lì iniziò a leccarmi tutto il culo cercando di forzare le mie chiappe per arrivare a leccarmi, lascivamente, la mia “fighetta” e cercare di forzarla con la lingua, con cui iniziò a fottermi, allargandola sempre più. Nel frattempo prese, dal comodino, un bel po’ di vasellina ( o qualcosa di analogo) e me la sparse sul mio fiorellino, cospargendomela anche dentro, con due dita che hanno violato la mia intimità e mi stavano allargando ben bene. Ero al settimo cielo, mi stavo beando per le sensazioni che riusciva a procurarmi. Quando fu convinto che fossi pronto mi appoggiò il suo uccello tra le chiappe e prima di possedermi… mi sussurrò: “ Ora ti prendo, mia bella troietta, mi piaci e ora sarai mia !”
Ciò dicendo mi entrò con un’unica spinta, facendomi urlare dal dolore un “Bastardo”…. “non così…”!
Mi ero tutto rattrappito per il dolore, stringendogli il cazzo in una morsa, senza dargli modo di muoversi, facendogli male per quanto lo avevo stretto. Rimase immobile, respirando affannosamente. Io ero tutto un dolore, mi pareva di impazzire dal male. Pian piano, però, il mio sfintere iniziò rilassarsi, ad abituarsi a quella intrusione forzata, a sentire meno dolore ed iniziare a contrarsi sino a quando fui io, lentamente, ad iniziare a muovermi sempre continuando a contrarre lo sfintere al punto che lui disse: “ Sìì, cosìì… me lo stai succhiando… il tuo non è un culo, ma una bocca “….”Stupendo…continua così..” E finalmente il dolore scomparve quasi del tutto ed iniziai a provare piacere per il fatto di sentirmi violato , posseduto e desiderato. Senza che gli dicessi nulla lui capì che poteva iniziare a possedermi e perciò incominciò a muoversi, lentamente ma con continuità, entrando profondamente in me. Aveva un sesso di notevoli dimensioni: anche per questo, entrando in quella maniera così violenta, mi aveva fatto tanto male, ma ora che mi ero abituato a quella intrusione iniziai a sollecitarlo, a incitarlo a scoparmi più forte dicendogli che sono la sua mignotta e che può farmi ciò che vuole. Immediatamente, mentre affonda i colpi, mi morde la spalla e sentì il suo membro irrigidirsi ancor di più dentro di me ed il dolore salì, il mio piacere quasi scomparve per lasciar posto alla sopportazione, ma volevo fortemente che lui mi godesse dentro. Il suo corpo si tese, tutto il peso gravò su di me mentre affondava i colpi che mi stavano letteralmente squassando e, finalmente, esplose in un orgasmo, accompagnato da lamenti. Le spinte, quindi, diminuirono, la pressione si alleviò, per me fu un sollievo fisico ma mi sentì profondamente appagato per essere riuscito a farlo godere tanto.. Uscì con precauzione lasciandomi il piacere di essere pieno del suo seme, che sentivo fuoriuscire dall’ano violato e colare tra le cosce.
Scese dal mio corpo, distendendosi accanto a me, dicendomi: “ Mi hai fatto godere da matti, hai un culo splendido !”
Dopo un po’ gli chiesi se gradisse un massaggio e lui annuì. Lo feci girare prono e lo deliziai con sfioramenti, impastamenti e poi ancora sfioramenti. Dopo testa, schiena, braccia, gambe e polpacci passai ai glutei, con le dita sfiorai il solco delle natiche, poi le mie dita si insinuarono da tergo fino al suo scroto che massaggiai dolcemente.
Il mio partner era pronto per il secondo round. Si girò e gli presi l'uccello in bocca prima che potesse fare o dire qualcosa... sentii la cappella inturgidirsi a contatto con il mio palato, con la lingua gli stimolai il frenulo. Dieci minuti di generosissime ciucciate poi presi io l'iniziativa. Gli salii sopra, afferrai il cazzo duro e me lo appoggiai tra le chiappe. Il mio culo era ancora abbondantemente lubrificato ed allargato dalla sessione precedente: mi bastò abbassarmi con decisione per prenderlo tutto dentro in un colpo solo. Ero sopra di lui, conducevo io il gioco. Contrassi i muscoli dell'ano per sentirlo meglio dentro, mi bilanciai bene sulle gambe ed iniziai il su e giù. Sentii il suo uccello completamente assestato nel mio retto, adesso ogni affondo era una stilettata di piacere, di riempimento. Con la mano libera mi masturbai e mi venne da pensare che lui il mio uccello non lo aveva nemmeno sfiorato, ma andava bene così... Ci accoppiammo fino allo sfinimento, poi ci sganciammo. A quel punto lui mi venne sopra, si sedette sul mio petto, si masturbò sulla mia faccia. Non feci in tempo a prendere nessuna iniziativa. Un copioso fiotto di sborra mi raggiunse sulle labbra. Mi infilò la cappella gocciolante in bocca Succhiai dalla sua cappella le ultime gocce di eiaculato... Dopodiché lo baciai e, abbracciati, ci addormentammo.
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carsharing
Saldamente ancorata al sedile di un'auto presa a nolo, ed esibita in modo integrale ai voyeuristi presenti in quell'isolato parcheggio, senza poter escludere che avrei potuto anche essere immortalata, mi fece fantasticare di venire sommersa da abbondanti effluvi di sperma, rendendomi sicuramente incapace di poter mascherare del tutto lo stato emotivo in cui mi sarei ritrovata a seguito di una tale follia.
L'esperienza di lasciarsi condurre in un luogo appartato si rivelò subito intensa e molto coinvolgente, pervasa dall'ansia che quell'episodica impresa, che mi poneva nuda ed assai vulnerabile di fronte a chi ne avrebbe visivamente goduto, non escludeva qualsiasi altra ipotesi.
Tante volte avevo sentito alcuni amici disquisirne in merito, e più d'una esortata alla sperimentazione di ciò che avrebbe potuto generarsi anche a livello emotivo attraverso un simile evento.
Stimolata da una segreta passione esibizionista, che mi aveva già altre volte contagiata portandomi ad esposizioni integrali su spiagge naturiste, dove a chiunque era data l'opportunità di potermi vedere, ben diverso pensai che sarebbe stato quello che mi si chiedeva di compiere.
Fu dopo una esilarante serata di gala, nella quale ritornò prepotentemente in auge la pretesa di farmi compiere quella trasgressiva azione, che accondiscendendo al volere del mio senile accompagnatore, coadiuvato dalla complice disponibilità del mio stesso compagno, mi liberai dell'abito da sera sotto al quale, come già sovente ero solita fare, non avevo indossato null'altro, riponendolo assieme alla pelliccia nel bagagliaio dell'auto, e prendendo posto di fianco al sedile di guida, apprestandomi a dare un seguito compiuto alla pazza idea.
Pervasa da interiori scariche di adrenalina, che percorrendomi l'intera epidermide e facendomela fremere in maniera incontrollata di convulse reazioni emotive, raggiungemmo il luogo prestabilito.
Edotta durante il percorso del fatto che in quella località la frequentazione di persone dedite alla pratica del voyeurismo era cosa assodata, mi apprestai ad immaginare ciò che sarebbe stato divenendone l'oggetto delle sicure attenzioni.
Parcheggiato il veicolo al centro di un piazzale all'apparenza semi deserto, nei pressi di un lampione la cui fioca luce era comunque sufficiente per inquadrare il mio stato, da li a breve iniziarono a fare la loro silenziosa comparsa ombre oscure che attorniando il veicolo diedero l'abbrivio ad una sorta di rituale a cui non potei fare altro che adeguarmi visibilmente contratta.
Solo la presenza dei mie accompagnatori poteva recarmi almeno una sorta di un qualche conforto mentale, quantomeno sino a che, abbandonandomi nel veicolo, mi esposero ancor più alle lascive attenzioni che mi venivano dall'esterno rivolte.
Potevo distinguere perfettamente qualcuno dei visitatori iniziare a masturbarsi ascoltandone i lusinghieri commenti che mi venivano rivolti durante quelle libidinose pratiche culminanti nella completa eiaculazione contro l'abitacolo in cui mi trovavo.
Resa ancora più psicologicamente coinvolta nella estrema avventura, ed assecondando le ulteriori richieste che venivano formulate dagli astanti, tra la mia più totale apprensione, venne aperta la portiera dell'auto in maniera tale che la mia surreale condizione fosse esibita nella maniera più completa, permettendo che potessero anche immortalarla per mezzo dei loro telefonini.
Abbagliata dai flash che registravano in maniera indelebile la mia nudità, e con la mente ormai sempre più offuscata da una simile esperienza, inizia a mia volta una indecente stimolazione della clitoride, esortata in tal senso dalla morbosa voglia dei mie accompagnatori di vedermi condividere totalmente un gioco fattosi molto perverso.
Sempre imprigionata al sedile dalla cintura di sicurezza che limitava i miei movimenti, mi abbandonai inerme alle carezze lascive delle mani di un individuo che, prescelto a caso tra i presenti, percorrendomi l'intera epidermide, tra il giubilante accompagnamento vocale degli astanti, se ne compiaceva gratificandosi per ciò che gli veniva concesso.
Con le palpebre socchiuse, mi assoggettai alla profanante manipolazione lasciandomi palpeggiare in ogni dove sino a che quelle sue dita, toccandomi le intime labbra, estesero il percorso sempre più in profondità, generando in me le convulse reazioni alle quali non seppi più trattenere gemiti rantolii di palese consenso.
Come assuefatta all'idea di venire considerata alla stregua di un mezzo a noleggio come il veicolo in cui mi trovavo,non mi rimaneva altro che sperare di non essere liberata dal giogo di quelle cinghie, non volendo neppure per un istante ipotizzare ciò che sarebbe avvenuto se fossi stata obbligata ad abbandonare quel sedile sul quale ero prigioniera.
Solo quando il mio compagno, riprendendo il posto di guida, pose termine a quella estenuante prova, e la portiera dalla mia parte venne finalmente richiusa, mi rilassai sopraffatta da un occulto quanto inconfessabile piacere per quanto si era appena concluso.
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8 years ago
gloria1951,
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La prima volta che mi sono accorto di essere bisessuale
Ho 59 anni, serio, riservato e amante della pulizia... 184x 97x “20 penso”, attivo e passivo, fuori da tutti i giri. Sono orientato verso il sesso soft orale manuale le esperienze da passivo si contano sulle dita delle mani.
La prima volta che mi sono accorto di essere bisessuale, o che l'ho finalmente ammesso a me stesso, è stata la stessa sera in cui una mia ex amica mi ha invitato a una cena con degli amici suoi, c’erano alcune coppie sposate, fidanzate,singol ed un trans molto carino allora avevo 45 anni e un fisico muscoloso,quella sera avevamo bevuto molto e stavamo vicino al camino, quando Serena la mia amica ci chiama e ci porta fuori a un terrazzo che comunicava con la stanza da letto sua e sul letto spogliati cera una coppia sposata con il trans che si chiamava Fernanda, a questo punto vuoi per l’effetto del vino e del liquore ci siamo trovati a fare un orgia ed ho fatto sesso per la prima volta con un trans. La cosa è andata più o meno così:è stata la prima volta in cui ho baciato un uomo, la prima volta che ho toccato liberamente il corpo di un uomo, la prima volta che è stato un maschio a farmi un pompino. La mattina dopo io e Serena ne abbiamo parlato e lei mia ha dato l’indirizzo e il numero di telefono Fernanda.
Dopo quella sera e nata una forte amicizia l’ho incontrata più volte Fernanda ho fatto sesso orale con lei senza penetrazione anale anche se lei mi voleva penetrare, ma non mi sentivo ancora pronto per questo passo.
Dopo un mese ho chiamo Fernanda deciso a passare una serata diversa, gli dico che ho tanta voglia di fare sesso e lei si mette a ridere e mi risponde organizzo io una bella serata.
Arrivo a casa sua verso le 21 lei abita in una piccola villetta fuori città in un posto isolato. Mi apre mi da un bacio sempre sorridente e con la sua simpatia mi fa accomodare, mi offre un caffè poi andiamo in camera sua mi dice di spogliarmi e di spegnere la luce cosa strana perché abbiamo sempre fatto sesso con la luce accesa, dopo poco torna in camera con una bel regalo di nome Valentina la teneva per mano come una fidanzatina. Solo che la fidanzatina è un trav di un metro e ottanta senza tette. Fernanda comincia a baciarmi da per tutto e a toccandomi e sfiorandomi tra le gambe. Si sfila il perizoma e tira fuori un birillo di 18 cm ma duro come la pietra da lasciar presagire un caldo benvenuto. Io comincio a succhiarglielo, lentamente, con gli occhi chiusi. Quando li riapro me le trovo tutte e due di fronte, io a pecora sul letto, il mio sguardo si è subito calamitato sul grosso cazzo di Valentina. Lungo e soprattutto largo da far spavento. Un grosso manico di legno, la punta di una mazza da baseball ma di carne calda. Una cappella enorme che quasi non entra nella mia bocca. Dedico le mie attenzioni all' ospite d'onore intanto incomincio le olimpiadi del pompino, mentre Fernanda si arma di lubrificante e lo usa in quantità industriale. Mi infila il primo dito, il secondo si fa sentire e li rotea per dilatarmi bene. Mentre gustavo con piacere il pene enorme, Fernanda mi chiese di prendere il suo cazzo, mentre Valentina incomincia a prendere il mio cazzo in mano e poi in bocca fino farmelo scoppiare la fermai per non arrivare subito, allora Valentina si stese sul letto ed io su di lei in posizione 69, mentre Fernanda mi accarezzava il culo e baciandolo, gustavo con piacere quel momento finche non viene interrotto dal un dolore e una fitta all'ano che mi fa schizzare via. Richiamo Fernanda dicendole "sono qui per provare piacere ". Si mettono a ridere le dico di fare piano. Valentina mi disse ridendo "E mo che entro io ?". Scoppiamo tutti a ridere e Fernanda approfittando della distrazione mi penetra tutto ma stavolta con lentezza e gradualità. Sento il mio intestino adeguarsi all'intruso, assestarsi intorno al quel cazzo duro che incomincia a pompare piano ed io riprendo il mio calippone il pene di Valentina era duro e teso, la mia libidine ad immaginarmelo dentro era alle stelle, Fernanda dietro incalzava, spingeva mi sbatteva, e con una mano sulla nuca e mi spingeva il cazzone di Valentina in gola, poi iniziarono ad arrivare schiaffi sul culo, mi trovavo un bastone in bocca e un cazzo in culo con movimenti spasmodici ed isterici. Affannata ed allo stremo Fernanda si ferma e invertono la disposizione. Mi preparo al peggio. Valentina mi deve entrare in culo. Mi mette a pancia in giù, Fernanda si siede di fronte a me infilandomi il suo cazzo in gola, e sento un ginocchio poggiarsi sul mio buchetto. Non era un ginocchio. Era la cappella di Valentina che spingeva sverginandomi per l'ennesima volta, facendomi provare i dolori di un parto all'inverso, avanzando con il suo bastone, pian piano millimetro per millimetro fino fare entrare tutta la cappella, a un certo punto mi sentivo venire meno. Valentina spingeva con lentezza facendomi sentire ogni centimetro che avanza. Mentre Fernanda mi guarda negli occhi e io intanto mi lamentavo e mi contorcevo in timidi tentativi di liberarmi. Mentre le chiedo una mano e lei mi fa "è tutto tuo!" allora Valentina furbamente, esce dal mio culo sfondato completamente. Sento un rivolo d'aria fredda entrarmi nel buco e capisco che era già un cratere. Valentina si arma di lubrificante e lo sparge sul buco e dentro provando un gran sollievo pensavo che tutto era finito, ma rientra con violenza e comincia a stantuffare per pochi con pochi centimetri della sua lunghezza. Poi allunga al pennellata con gradualità a fottermi seriamente. Fernanda impietosa mi fotte con il suo cazzo fino a farmelo arrivare in gola. Mi manca il respiro per l'occlusione del cazzo in bocca.
Da quella sera non ho più rivista Fernanda per circa cinque anni.
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8 years ago
squalo2016,
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Siena 1
Sono le 14 sto aspettando il treno per recarmi a Siena..ho fissato un incontro con una coppia, rimarro' ospite da loro per l'intera notte riprendendo il treno solo tra 24 ore.
E' gia' la terza volta che li incontro.
Lei giovane con un bel corpo e dei fantastici capelli rossi lunghi e profumati che raggiungono il solco delle natiche, mi piacciono le sue mani e quelle unghiette che sembrano piccole conchiglie iridescenti..
Mi piace giocare con quelle dita, sopratutto mi piace quando le indico come usare indice e pollice per imprigionare il clitoride ed offrirlo alla mia lingua, mentre con le mie, mi faccio largo nella sua intimita' dapprima lentamente poi aumentando il ritmo seguendo i suoi gemiti e lasciando che l' orgasmo liberatorio la lasci abbandonata e felice.
Lui e' leggermente piu' grande di lei ha un corpo ben fatto, peli neri e ricci che dai capezzoli scendono giu' fino all'inguine, non si depila a lei non piace ma di sicuro li tiene corti e ben curati..ed anche a me piacciono cosi li preferisco.
Lui ci osserva mentre dono piacere alla sua donna, seppure rimane discosto, sa bene che amo donare il primo orgsmo a lei, sa che prediligo le donne molto piu' degli uomini, sara' perche' gli uomini una volta finito hanno i loro tempi di ricarica, i loro tempi di riflessione, le loro pause obbligate…[ma questa e' un'altra storia]
Quando la vede appagata, si avvicina e donandole una carezza sul viso si stende e mi chiede di salire su di lui, al contrario, per un 69.. Sono queste le piccole gioie della vita, appagare una donna e poi sentire il membro del suo uomo crescere nella mia bocca e prepararlo affinche' sia umido e lucido per scivolare nell'intimita' di lei..
Mentre sono impegnata con la bocca sul suo membro, lui incolla la sua alla mia figa ed io non connetto piu' alterna colpi rapidissimi sul clitoride per poi nascondere la lingua nel mio buchino piu' caldo e inizia a muoverla e poi la ritira e la reimmerge nei miei umori.. Muovo il bacino per assecondare la sua lingua ma mi blocca con entrambe le mani sui fianchi polposi, mi tiene ferma qualche istante poi riprende il suo lavorio mentre io continuo il mio con la bocca, continuando avida a succhiare nel mentre la lingua, come la sua vortica attorno all'asta imprigionata nella mia bocca, gli piace si sente ed a me piace il suo piacere, si da da fare con me ed io voglio dimostrargli quanto lo apprezzo.
Le sue mani si spostano sulle mie natiche e le discosta, insinuando ancora meglio la sua lingua in me ed alternandola poi con i pollici che si fanno spazio in me mentre la sua lingua torna sul clito.. Come la sento bene la lingua, evidentemente si e' gonfiato il clitoride si e' bene irrorato di piacere.
Io continuo il mio viaggio sul suo pene fino a piegarmi un po' piu' in avanti e lasciandol uscire dalla mia bocca, anche io gli apro le natiche e con la lingua inizio a leccargli il forellino [ sono piu' che sicura, la nostra pulizia mentale si estende anche a quella intima] viene scosso da un brivido e piccole trasparenti gocce del suo piacere mi bagnano il mento.
Mi fermo e arretro nuovamente,lasciandogli il tempo di riprendersi. Quel piacere non deve essere sprecato cosi...e' della sua compagna ed e' giusto che sia suo.
Sono intenta a sorridere osservando quella cappella lucida, quando le natiche si discostano ancor di piu' e una seconda lingua si fa largo sulla mia figa, quella di lei che ripresasi, viene a dare man forte al suo uomo...
[Segue...]
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8 years ago
MenteSessuale,
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Trekking,caldo e segreti...(2parte)
...io la lasciai stare cosi perche’ aspettavo che uscisse Marco per vedere la sua reazione,ero proprio curioso,infatti non avevo neanche finito di pensare a questa cosa che si apri’ la porta del bagno,lui butto’ uno sguardo verso di lei e poi si volto’ verso di me e con un fare molto controllato mi chiese se volevamo dormire ancora un po ,io gli risposi di no ,anzi che dovevamo svegliare quella “donna” .Mentre la moca era accesa ci avvicinammo entrambi a lei “si,pero’ non si puo’ dormire in modo cosi sconcio”,commentai io ad alta voce,”facciamole uno scherzo ,vediamo se se ne accorge….”feci cenno a Marco di toccarla col dito sulla spalla e poi pian piano scendere fino a sopra al gluteo per poi darle un bacio proprio li,di solito lo faccio io al mattino percio’ lei avrebbe pensato che sarei stato io a toccarla.Lui si avvicino,si sedette persino a fianco e mise una mano al centro della schiena e diceva “Sandraaa,buongiornoo” e poi la sbaciucchiava sul braccio.ma lei sembrava ancora in coma ,e non solo non si sveglio’ ,ma sollevo’ il sedere spostando quel poco di canottiera che lo copriva rimanendo coperta solo dal perizoma nero ,a me venne una vampata di calore e ansia da gelosia ma me l’ero cercata ....Sandra infatti,da come si muoveva, sembrava credere che fossi io a toccarla cosi si spostava per agevolarmi affinche io le potessi toccare meglio il culo,Marco disse sottovoce“incredibile,non si sveglia per davvero,sta donna non la si puo’ lasciare da sola incustodita,con questo culettino all’aria rischierebbe molto,vediamo se cosi si sveglia” ...allora ando’ con la mano sul polpaccio di lei ,che era sempre a pancia in giu’,e comincio’ a risalire piano piano ma verso l’interno coscia,solo che ottenne che anziche svegliarsi lei inarco’ la schiena ancora di piu’ mostrando tutto il di sotto ,coperto da un filo dii slip,ma assolutamente eccitante!!Finalmente qualche mugugnio ,qualche parolina e si senti dire sotto il cuscino” dai Luca,devo andare in bagno”...Marco disse “e vai allora “...lei si giro’ e capii che non ero stato io a toccarla …” ma….brutti stronzi!!!” disse lei...tirandosi su il lenzuolo indispettita ma piacevolmente sorpresa e col sorrisetto sulle labbra(poi mi confido’ che invece era sveglia e che l’aveva fatto a posta) Si sistemo’ la canottiera e ando’ di corsa in bagno,nel frattempo era pronto il caffe’ e facemmo anche colazione.Con la luce del giorno quella canottiera si poteva definire “scandalosa” era pure trasparente ,al limite del porno ,anzi ,era proprio porno ,ma non potevo dirglielo altrimenti si sarebbe imbarazzata e si sarebbe messa addosso qualcos’altro di tremendo pur di coprisrsi,io invece volevo che rimanesse cosi,mezza nuda,naturale come la luce del mattino….allora Marco propose .”beh! andiamo in clinica per la visita o volete che la facciamo qui?Lasciai decidere a lei perche me era lo stesso purche’ si sentisse tranquillla,Sandra disse che non aveva voglia di spostarsi e di prendere la macchina quindi decise per farla li.“bene” disse Marco..”allora mi sa che ti devi spogliare”,io misi a ridere,pensai “piu’ nuda di cosi ,sara’ difficile”.comunque lei si sedette sul divanoletto con i piedi a terra ,chiese se si doveva togliere quella canottiera che non copriva nulla e infatti se la tolse,rimase con le braccia incrociate a coprirsi il seno,Marco le disse che non solo doveva spostare le mani ma anche sollevare le braccia , Sandra esegui’ piu’ o meno alla lettera,sollevo’ le braccia rimanendo praticamente nuda col solo perizoma.Marco le guardo’ i lati ,poi dietro e poi davanti da vicino,le disse di inarcare avanti il piu’ possibile e di mettere le braccia dietro la schiena,l’effetto era molto erotico,per me,perche’ le tette in quella posizione diventavano piu’ gonfie ed erano belle da vedere,Marco inizio’ quindi con 2 dita a tastare prima dai lati e poi d’avanti..poi col palmo della mano prima una tetta e poi l’altra ,infine fece un confronto prendendole con tutte e due le mani.A me venne duro,sicuramente anche a lui e credo che la visita fosse finita gia’ da un pezzo,invece lui ando’ avanti a palpare ancora per un po’.Poi la fece stendere da un lato ,su un fianco e le tasto’ il seno in alto ,poi la fece mettere al contrario ,di schiena e col sedere rivolto verso di noi,io al posto suo avrei tirato fuori il pisello e me la sarei fatta li ,invece lui si limito’ a palparla.“OK”,disse Marco,”Non vedo nulla di anomalo,per me abbiamo finito”...”adesso che iniziava a piacermi!!” disse Sandra ,e io ..”..dai Sandra,non era un massaggio,era una visita..”“ a sii!!allora perche’ ce’ l’avete duro tutti e due ?” rispose lei senza mezzi termini” …”siamo ancora uomini..,u-o-mi-ni....sai come funziona per noi .. odobbiamo spiegartlelo?!”..fu il commento di Marco con aria molto sincera e un po scherzosa.Io non sapevo che fare,non capivo Marco,certo lui non poteva prendere l’iniziativa,io tentennavo perche’ non e’ che proprio volessi che Sandra scopasse con lui (beh si volevo vederla ma speravo che succedesse e basta)e neanche Sandra non voleva fare la figura della “ragazza facile” prendendo l’iniziativa,quindi ci fu uno stallo per qualche secondo ...finche’ non parlo’ Marco e disse..”eh” cari ragazzi,divertitevi voi che potete..perche io..io non posso”...“in che senso’ tu non puoi?” chiese Sandra ..lui rispose che aveva una moglie e a parte fare una “visita” medica a una donna non poteva fare altro.Sandra ,con voce di un’amica di vecchia data,puntualizzo’ ricordandogli che l’anno scorso erano successe un bel po di cose tra loro;lui disse che se lo ricordava e come ,inizio’ a spiegare che proprio in quell’occasione gli fu piu’ chiaro che c’erano delle cose che non andavano con sua moglie,ne spiego’ i motivi e vennero fuori delle scoperte incredibili,ci racconto’ che da un po di anni non gli piaceva piu’ fare sesso con sua moglie perche’ lei era troppo classica al limite del noioso,quando capitava lo facevano solo in camera da letto e praticamente a luci spente,e che col tempo lui non si eccitava piu’ in quelle situazioni;quindi proprio quella cosa un po selvaggia che gli era capitata con Sandra gli aveva fatto capire che invece il pisello gli funzionava bene e come ,soprattutto in situazioni al di fuori della camera da letto,praticamente ovunque tranne li e sua moglie proprio non voleva saperne ,anzi gli dava della persona “strana”.Insomma le cose non andavano per niente bene tanto che ….e qui la super sorpresona...aveva un’amante!!.. un po particolare,si trattava dell sua collega di lavoro del servizio delle pulizie che ogni tanto,quando lui la chiamava,era disposta a fare sesso.Lui diceva che questa ragazza era un po innamorata di lui mentre viceversa la “usava” solo per scoparla a suo piacimento,il che significava farsela in situazioni e in posti piu’ disparati e che poi ogni tanto lui le dava qualche regalino,tutto questo diceva anche era a causa di Sandra che l’anno scorso lo aveva “risvegliato”, lei ridendo commento :”non sapeva che una sega poteva cambiare la vita di una persona...staro’ attenta la prossima volta, a proposito,dottore,quanto le devo per la visita?” scherzo’ Sandra ….lui rispose “paghi in natura ovviamente? “ribatte lui con occhio percellino…e lei prontamente disse di si...aggiungendo dopo, “preferisci il culo di Luca o che ti lui faccia un pompino?”....io non commentai perche’ mi venne da ridere ,mentre Marco disse che ,si ,bisognava provare tutto nella vita ,ma che tutto sommato preferiva ancora le donne.Sandra ,credo,si era dimenticata di essere ancora nuda ,seduta sui suoi talloni e con le ginocchia piegate ,mentre parlava si teneva con un braccio il seno tanto per una parvenza di quel senso quasi ormai inesistente del pudore,“Se mi vuoi pagare tu ,accetto volentieri” disse Marco spiazzando Sandra che ora doveva decidere in fretta se “buttarsi” oppure no..“No”,rispose Sandra “stavolta rimani col mal di palle” ..”infatti” rispose Marco…”pomeriggio faccio venire la mia amica”..Sandra :”..ah sii!!..e che cosa ti fai fare?Marco “.mhmmh..vediamo, la metto davanti a me ,gli tiro giu’ gli slip e il reggiseno e mi faccio una sega davanti a lei”Sandra :” ..e poi ,cosa fai a lei?”Marco :” le tocco sotto la patata e quando il pisello mi ritorna su la infilo e la faccio venire “Sandra “ e prima non la fai girare per prenderla da dietro per farle sentire le palle sulla patata?Marco “si..me la farei anche cosi “Poi intervenni io nella conversazione perche’ ero curioso di sapere cosa le faceva fare o le chiedeva di fare di strano a quella ragazza.Lui rispose . “di tutto,faccio quello che mi viene in mente,fondamentalmente quelle cose che…..beh,con mia moglie me le sogno”Queste sue parole ci diedero conferma che proiettava le sue fantasie su sua moglie.Poi io continuai :” ma cose strane tipo?”Marco rispose “...umhh..tipo che stiamo gurdando la tv e appena mi viene voglia me la faccio,oppure le dico di spogliarsi e di mettersi faccia sul muro e in piedi ,io me la guardo un po,poi vado e me la trombo li….oppure a volte e successo che prima di andarsene da qui la saluto con le dita nella patata.Mi ricordo una volta che io ero in doccia, le telefonai che avevo voglia e lei in 10 minuti era da me ,e’ entrata in doccia ,mi ha lavato e poi si e’ fatta scopare..insomma cose cosi..come vengono al momento,mi piace anche quando mi fa i massaggi e poi mi sale sopra e la scopo mentre continua a massaggiarmi….Poi Marco continuo’:”pero’ a volte mi sembra di trattarla male e mi sento in colpa,mi ricordo quella volta che e venuta a casa, e’ entrata ,ho chiuso la porta e senza neanche salutarla me la sono fatta nel corridoio vicino a quell’appendi abiti ,mentre era in piedi,poi se ne andata subito dopo , senza neanche entrare qui in sala;la volta dopo invece e’ “arrivata” in sala e le ho detto che avevo voglia solo di farmi una sega ….solo che invece di usare la mano volevo usare ...il suo culo,e lei me l’ha fatto usare!!! ……..lo riconosco,sono veramente uno stronzo,pero’ lei si eccita e se non mi dice niente vuol dire che piace anche a lei ,non credete?.mah!!”Sandra aveva gli occhi sbarrati “uhauuuuu..mamma mia che cambiamento….sei diventato proprio un maiale,perche’ non la chiami cosi’ ci fai vedere qualcosa?”Marco : “certo ,anche se a me invece piacerebbe vedere voi due ,beh..come avete fatto l’anno scorso”..Questa sua frase ci lascio’ un po straniti,eravamo convinti che a questo punto lui si sarebbe buttato a pesce su di Sandra invece voleva “solo”vedere noi fare sesso,e c’era un motivo ,lui proiettava cosi le sue fantasie erotiche pensando a sua moglie, guardando me e Sandra fare sesso fantasticava immaginando che fossi io a scopare sua moglie,beh! non era difficile capirlo,succedeva spesso anche a me e Sandra…Ma dopo tanto dire…...non successe proprio un bel NULLA!!...continuammo a parlare e a raccontarci storie finche’ non arrivo’ ,pian pianino e senza che c’e’ ne accorgessimo, l’ora di pranzo,”andiamo via ?” mi chiese Sandra,non si attese la mia risposta perche’ Marco tiro’ fuori le pentole e disse “2 spaghi” e poi andate dove volete….vabeh!” potevi dire di no?I preparativi del pranzo furono anche divertenti,Sandra girava mezza nuda in cucina gratificandoci con le sue forme e i suoi modi provocanti che facevano illudere che da un momento all’altro poteva succedere di tutto.A fine cena Marco ci offri’ anche un ottimo gelato in vaschetta,Sandra,in dieta, non lo volle mangiare ma disse che avrebbe assaggiato dalla mia coppa,io scelsi tiramisu e caffe,Marco prese altri gusti che non ricordo;sara’ stato il vino o non so cosa ma a fine pranzo Sandra era del tutto rilassata(forse un po brilla),anch’io ero un po “andatino” ,non mi ero quasi accorto che lei ,per assaggiare il gelato dalla mia coppa,si era seduta su di me approfittando di qualsiasi cosa per muovere il suo sedere e strofinandosi la patata per eccitarsi,ovviamente Marco non vedeva e poteva solo intuire ;lei stette su di me un bel po ,mi “rubava” il gelato e allo stesso tempo si stava praticamente masturbando,me l’aveva fatto venire durissimo ,ormai volevo tirarmelo fuori per scoparla sulla sedia ,ma lei mi guardo’ con una faccia che non dimentichero’ facilmente ,maialina con l’occhiettino brillo si giro’ verso Marco e disse :”posso assaggiare anche il tuo?”...Marco ovviamente disse di si ma credevamo che si sarebbe semplicemente allungata col braccio invece lei si alzo’ da me per andarsi a sedersi sulle gambe di Marco ,e io sapevo esattamente cosa avrebbe fatto ,ora capivo meglio su cosa veramente intendesse dire con “assaggio il tuo”....….”infatti ,con molta nonchalance si sedette su di lui agitandosi in continuazione ,si spostava piu’ indietro,da destra sinistra,non stava ferma ,si era poggiata col il sedere coperto dal solo perizoma ,la minigonna non copriva nulla sotto quel sedere ,e si strofinava…..credo che Marco avesse il pisello gonfio,cominciavo a sentire le mie parti basse tirare e indolenzite,e,quando c’e’ l’hai troppo tempo in tiro alla fine ti fa male e devi “scaricare”,penso che anche a Marco sarebbe successa la stessa cosa a forza di guardare Sandra che girava intorno mezza nuda.Mentre assaggiava il gelato Sandra chiese a Marco di raccontare dell’ultima volta con la sua amante e Marco rispose:”intanto non si chiama amante ma Raffaella,poi come faccio a raccontarti queste cose mentre sei seduta qui ..insomma..puo’ essere pericoloso ,Sandra!”Sandra:” perche ‘hai paura che ti diventi duro?..beh..piu’ duro di come c’e’ l’hai gia’ non credo…” poi mise le mani sotto il sedere per tastare e urlo’ “cazzo...e’ durissmo!!!A quel gesto Marco reagi’ come se ’ avesse preso una scossa e si ritiro’ indietro portandosi con se anche la sedia,fu un movimento istintivo,lei essendosi allontanata dal tavolo si dovette alzare in piedi ,quindi si appoggio’ con la pancia sul tavolo e prese un’altro cucchiaio di gelato,ma in quella posizione esagero’ in modo cattivissimo perche si mise col sedere talmente alto che le si vedeva la parte sotto del culo,Marco la riprese per i fianchi e la tiro’ giu’ costringedola a risedersi sulle sue gambe e poi disse “posso avere un po di gelato anch’io?“Certo” disse lei,ne prese un cucchiaio dalla coppa e con un mezzo balzo si giro’ di traverso come si siedono i bambini in modo da poterlo imboccare lei stessa ma Marco disse ,”vuoi sapere cosa ho fatto l’ultima volta con Raffaella?Sandra :” si ,dai!”Marco ,ho mangiato il gelato sulla sua tetta ..Sandra ulro’ ;”ah siiii”Allora lui le tiro’ un piccolo schiaffettino sulla mano che teneva il cucchiaio pieno di gelato che inevitabilmente cadde,e cadde proprio dove voleva lui, in mezzo alle tette,Sandra ebbe quindi un brividoi di freddo al contatto col gelato e per non farlo cadere a terra mise un braccio sotto il seno,Marco disse”posso fare una vera maialata?tanto le conosco gia’ “....Sembrava stessero giocando come bambini ma.. le sollevo’ la maglietta e le tette sobbalzarono un po e poi comincio’ a leccare li dove si scioglieva il gelato che nel frattempo si stava colando un po ovunque ,Sandra se ne verso’ col cucchiaino dell’altro ancora e Marco si divertiva e leccare ,anche sui capezzoli..quella scena fu incredibilmente eccitante...ma si scherzava e si giocava,certo era molto,parecchio hot ….ma nulla di piu’ .Sandra a un certo punto si sentiva tutta appiccicosa e si alzo’ per andare in bagno e lavarsi ,per cui si interruppe quel momento magico,io ne approfittai per raccogliere la nostra roba e ripartire verso casa,quando lei usci’ dal bagno salutammo Marco che ci ringrazio’ per il bel week and e andammo via.Neanche entrati in macchina che eravamo gia’ un po pentiti di essercene andati via ma ormai stavamo uscendo dal parcheggio e avevamo gia’ fatto il giro dell’isolato ….ma squillo’ il telefono di Sandra:”pronto?...dimmi Marco…..ah sii!..ma dai….che testaccia..ok ...facciamo il giro e veniamo su a prenderle….ok”...Avevo dimenticato di prendere le ciabatte!Come al solito io dimentico sempre qualcosa a casa delle persone!!!Dissi a Sandra che potevo farne a meno ,che le avremmo riprese un’altra volta ma lei insistette dicendo che siccome eravamo ancora sotto casa ci avremmo messo un attimo,cosi io parcheggiai di nuovo,spensi il motore e mandai Sandra a prendere le ciabatte...passano pochi secondi e mi arriva un SMS…..”..Marco mi ha chiesto se rimango su 10 minuti...ha bisogno di me un’attimo .....tu che fai sali su o mi aspetti?”...io scrissi subito “come vuoi...se si tratta di poco aspetto, altrimenti arrivo” e lei rispose “..non credo piu’ di 10 minuti”Aggiunse il “faccino” all’sms quello bocca aperta che in quel caso aveva doppio significato ;()
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8 years ago
AdamDTS,
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Montebruno
Una volta condotta in un remoto paesino dell'entroterra, e fatta scendere dal piedistallo di un tacco estremo, quindi spogliata da quella esteriorità che sovente mi rende nell'immaginifico collettivo come inaccessibile, è rivelandomi a chi condivide l'indole segreta alla quale pochissimi hanno sino ad ora goduto del privilegio di accedervi, che avverto immediata una sensazione di crescete adrenalina percorrermi per l'intera epidermide, generando convulsi fremiti emozionali nel timore che altre presenze ignote possano assistere a quanto si sta in quell'insospettabile frangente compiendo.
Nel deserto assoluto del luogo ecco all'improvviso apparire, sul piazzale antistante al punto in cui mi trovo esposta in maniera così integrale, la figura di un uomo che di sicuro noterà la vulnerabile condizione nella quale mi ha posta chi mi sta immortalando.
Pochi istanti saranno sufficienti per ultimare quelle audaci riprese consapevole che rimarranno registrate indelebili nella mente anche di chi ha fugacemente intravisto la trasgressiva interpretazione che ho saputo offrire senza inibizione apparente.
Già la mente vagheggia, sulla strada del ritorno, fantasticando di maliziosi incontri nei quali la mia intera epidermide sarebbe stata esplorata da anonime presenze richiamate tra quei vicoli angusti proprio a fronte della insospettabile esibizione.
Questo avrebbe condiviso poi il mio compagno, rimasto in attesa di apprendere degli elementi ulteriori che erano divenuti parte attiva della nuova impresa a cui avevo aderito del tutto partecipe.
2011
1
8 years ago
gloria1951,
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Dal dentista
Sveglia di prima mattina con quelle sensazioni  strane, imprevedibili e assolutamente da soddisfare.Alle undici appuntamento dal dentista, del quale ho,come tanti, il terrore.Piena di voglia decido che sarà lui la mia vittima e mi agghindo come una zoccola: vestitino sopra il ginocchio, tacchi alti e null'altro.Faccio un selfie e mando la foto al mio uomo scrivendo semplicemente" Sto andando dal dentista".Mi risponde dopo qualche minuto con la foto del suo cazzo in tiro e scrive " Io sto così, fammi sapere". La complicità che abbiamo Lorenzo ed io è assoluta e nulla è fatto di nascosto dall'altro.Arrivo da Roberto, il dentista, meno agitata del solito, ma ben consapevole di quel che farò...Mi accoglie la segretaria, lui, mi dice, arriverà a momenti.Mi fa accomodare sull'odiosa poltrona, mi mette il bavaglino e prepara il resto.Eccolo Roberto, ci diamo del lei, un saluto e i suoi occhi sono sulle mie gambe abbondantemente scoperte.Lo vedo un pochino confuso, ma chiacchieriamo del più e del meno mentre si prepara: i figli, il tempo...lampada accesa sulla mia bocca aperta e lui, seduto di fianco a me, che armeggia coi ferri del mestiere.Con la testa al limite della poltrona sento appena la sua coscia e allora, piano piano, mi allungo e premo la mia nuca contro la sua gamba, non si ritrae ed io aumento la pressione. Ora si alza , mi passa davanti e, mentre l'ho di spalle, allargo vistosamente le gambe, il vestito sale ancora di più e quando si volta non può non notare che sono senza mutandine.Tutto ciò in un silenzio estremamente carico di sensualità. Torna da me e ora rimane in piedi, mi fa inclinare la testa e vedo distintamente il suo cazzo duro sotto i pantaloni, ma ho di tutto in bocca...è però così vicino che ne sento l'odore e impercettibilmente lo sfioro col viso.Lui impassibile, allora mi tolgo il troppo che ho in bocca e mi avvicino baciandolo sopra i pantaloni.sono eccitatissima, finalmente si sbottona e me lo offre, durissimo, lo avvolgo con la mia bocca per un pompino superlativo. Mi prende la testa e me lo fa arrivare in gola finchè mi inonda di sperma caldissimo che bevo come la più buona delle bevande.
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8 years ago
0raffo,
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l'artista
Trovandosi completamente nudi davanti ad una persona è possibile che svaniscano contemporaneamente anche tabù ed inibizioni, come avvenuto spogliandomi dei vestiti e lasciandomi ritrarre dall'artista per il quale ho accettato di posare.
Avvertendone le mani senili impadronirsi del corpo, nell'unico intento di farmi assumere le plastiche forme che andrà poi a riprodurre su tela o con la creta, vengo ancora pervasa da fremiti pur sapendo che entrerà in me solo attraverso la mente, come ha già fatto altre innumerevoli volte, estorcendo intime confessioni e fantasie segrete, conducendomi poi a rivelare, in modo ben più disinibito, quello che ancora sarei stata disposta a poter condividere.
In tutto ciò il mio compagno si è dimostrato sin dall'inizio subito complice, a propria volta irresistibilmente attratto dalle morbose elucubrazioni che, eccitandolo sovente in maniera anche molto incongrua, permettono lo svolgimento di alcuni particolari convegni assieme ai pochissimi amici nel contempo aggiuntisi in modo assai discreto ad un simile gioco.
In tale dimensione tutto allora diviene possibile, senza alcun pregiudizio che possa implicare il rifiuto di ciò che avverrà, anche la dove potrebbe apparire impossibile, lasciando che le più insospettabili trame possano trovare il modo di comporsi, generando congiunzioni corporee inimmaginabili in luoghi diversi dalla cerebrale attrazione.
Come fossi distesa sul lettino di un analista emergono desideri e voglie sino a quell'istante represse, lasciando al mio corpo la libertà di ricevere dentro di se forme e misure altrimenti respinte, inebriando chiunque, percorrendomi sino allo spasimo estremo, andrà godendone appieno colmandomi ripetutamente sino all'orgasmo più totale.
Solo raggiunta dove il cervello sa eludere ogni altra reazione epidermica nulla allora rimane impossibile da emulare.
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8 years ago
gloria1951,
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LA CENA 3
La cena 3
dopo che la barista si è esibita in questo vedo - non vedo l'atmosfera è ridiventata calda e la nostra amica insiste chiedendole di osare di più; a quel punto la barista si alza e torna dopo qualche minuto con 5 vodke dicendo che non era sufficientemente sbronza per sostenere quella situazione. Dopo aver tergiversato con convenevoli vari ci congediamo perché nel frattempo erano venute circa le ore tre e mezza . La barista che nel rattempo aveva bevuto la vodka al colpo (in un sorso), ci ferma dicendo” ...adesso tocca a me!”, e inizia ad alzarsi i vestito mostrando la sua fica nuda (si era tolta probabilmente il perizoma tornando al banco), ha spalancato le gambe e iniziando a roteare il bicchiere sulle grandi labbra dicendo un oscenità preludio di ciò che stava per succedere:” chi vuol bere da questa fonte...?) ; dopo aver sparecchiato il tavolino basso dai bicchieri l'abbiamo invitata a sdraiarsi e la nostra amica che nel frattempo si è tolta la gonna si è avvicinata iniziando un 69. anche la mia ragazza ha tolto la gonna e a gattoni a contribuito alternandosi a leccare la fica alla barista. Io e l'altro ragazzo abbiamo recuperato e lavato le palline per offrile alla barista che però rifiutava dicendo che le preferiva di carne. Mi sono fatto largo tra le ragazze e ho raggiunto con la cappella la fica ampiamente bagnata e umidificata dalle lingue delle ragazze, le stesse mi hanno preso l'uccello e accompagnato nella penetrazione fino alle palle osservandolo da vicino come se fosse un operazione molto delicata. La barista ha iniziato a dimenarsi e ripeteva continuamente: “ la sento piena, piena, la sento bella piena, che bello!!! ” e io che ero abbastanza eccitato per tutto ciò che era successo annuncio che sto per venire, la ragazza mi chiede di resistere un attimo recupera un bicchiere e mi fa spruzzare nello stesso ripulendo con la lingua la mia cappella; il mio posto è stato occupato nel frattempo dall'altro ragazzo che ha iniziato ha leccarle l'orifizio anale ma capite le intenzioni la barista si è ritratta dicendo “ma chiavami !!! non ti basta!!! e allora mettimi dentro anche le palle!!! “ cosa che prontamente il ragazzo ha cercato di fare con le dita e con il risultato di un altra reprimenda dalla barista : “Cazzo!!! me la stai distruggendo!!”
Prosegue con uno smorza candela allestito per terra e la barista mi chiede di avvicinarmi (a cazzo moscio), prova a trastullarmelo senza riuscirci; sento da dietro aprirmi le natiche e mi accorgo che la mia ragazza tenta li leccarmi il buchino. La agevolo e dopo un discreto lavoro riprendo un erezione potente ; con un balzo mi salta davanti e dice con le altre “ ...questo me lo merito io! ...” e con altrettanta velocità cerca di impalarsi quasi a secco, distruggendomi l'uccello che presentava quasi delle escoriazioni. Infatti credo che la voglia di farsi inculare venisse dall'alcol che deve anche aver coperto parzialmente il suo dolore, successivamente motivo di sospensione dei lavori senza sborrare.
Nel frattempo la barista fa sborrare il ragazzo che appena si alza viene ripulito dalla sua amica. La quale pensa bene di finire il bicchier contenete la mia precedente sborrata. Sudati, distrutti fisicamente (anche dall'alcol), ci ricomponiamo in un insieme di profumi e odori che avevano invaso la saletta promettendoci una ripetizione a breve.
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8 years ago
zap67,
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I ragazzo con noi
Eccomi qua a raccontare ciò che da tempo sognavamo di fare e che poco tempo fa abbiamo realizzato...introdurre un ragazzo nei nostri giochi.Da qualche mese messaggiavamo con una ragazzo di 30 anni,distante da noi in quanto per sicurezza preferivamo che Paolo...così si chiama il prescelto abitasse in altra provincia.Erano messaggi in cui si ipotizzava un incontro,in cui ci scambiamo foto...di noi..di Clara nuda...di Paolo mentre si masturbava..Lui era estasiato dalle foto di Clara..mia moglie che nonostante l età(50 anni) era ancora una bella donna..bel seno,belle gambe..un corpo ben curato,piedini da urlo.Gran figa insomma e per me che da un pò ho tendenze cuckold era il massimo pensare di concederla a un ragazzo.Dopo vari ripensamenti decidemmo di organizzare il tutto un pomeriggio,trovandoci in un motel a metà strada.L 'accordo era trovarci,un caffe..e poi.Il giorno prima Clara era andata dall' estetista....Roby mi dice..voglio essere al massimo...piedi smaltati..gambe lisce...voglio farlo impazzire...Partiamo dopo mezzogiorno con una leggera tensione per entrambi...sposati da 30 anni...lei mai avuto un uomo oltre che me...(vergine )e l 'idea cmq mi creava tensione ma anche...eccitazione...la guardo negli occhi...in macchina mentre guido e le chiedo...sicura?Lei a me...sicuro?Si...ho voglia di vederla godere..ho voglia di vederla scatenarsi con un ragazzo..le ho detto che avrà carta bianca...che voglio vederla senza freni inibitori..perchè è il mio amore.Arriviamo al centro commerciale stabilito e posteggiamo salendo poi le scale mobili verso il bar in cui avevamo appuntamento con Paolo.Nessuno...non vediamo nessuno e a quel punto Clara mi dice vedrai..ci ha bidonato.Impossibile dico io,le piaci troppo,come sarebbe possibile...Buongiorno!Arriva trafelato salutandoci Paolo...eccolo,sportivo,un po basso...ma ben fatto,curato,in foto era un po diverso...Clara rimane in silenzio e arrossisce.Sediamoci dai beviamo un caffe.Cerco di sciogliere la tensione parlando con Paolo del lavoro,di come la situazione economica non migliori,mentre Clara in silenzio beve il caffè.Poi diretta...come sa essere lei chiede a Paolo,allora cosa ne pensi..di me dal vero?Era stupenda,elegante ma non volgare,si era messa i tacchi con sandali aperti in cui risaltavano i pidi stupendi,eroticamente da urlo,una minigonna di classe,che la fasciava,un vestitino che metteva in risalto il seno stupendo,una quinta prorompente.Trucco leggero,labbra rosa che risaltavano.Paolo con timore,le dice :Sei stupenda.Bhe dice lei...allora dai andiamo....dove dobbiamo andare!Mi alzo eccitato pago il caffè ed usciamo noi davanti,Paolo dietro,dirigendoci alle macchine.L'accordo era di prendere 2 camere separate,Clara voleva assolutamente la privacy.Paghiamo alla cassa del motel Luna e ci dirigiamo verso la camera 43.Mai stati in motel e quindi ci si muove un po titubanti,ma ecco si,apriamo ed entriamo...bella camera,pulita,che atmosfera...Siamo rimasti con Paolo che appena pronti gli mando un messaggio e lui ci raggiunge.Clara si butta sul letto,guarda il soffitto e mi chiede...di nuovo...sei sicuro?Si amore,si...voglio che ti fai scopare...voglio vederti montata da un ragazzo...da troppo ormai ho questa voglia...mi piace troppo l'idea.Ok...chiamalo dai...io sono pronta.Fremente gli scrivo...camera 43 dai vieni.Dopo pochi minuti bussano,il cuore a mille...Clara seduta sul letto,io apro lentamente...e faccio entrare Paolo,colui che mi monterà la moglie..Mamma mia che tensione.Entra un pò teso anche lui,ciao...eccomi dice...dai siediti..dice Clara...e...spogliati...anche tu Roby...mentre io vi guardo dice Clara.Mi spoglio...tolgo le scarpe..la maglia..i pantaloni...mamma ho l uccello già in tiro...che mi fa male dalla voglia.Anche Paolo lentamente si toglie..le scarpe,la maglia,i pantaloni...e guardando le sue mutande vedo come anche lui eccitato abbia una notevole dotazione già in tiro.30 anni,io 59...una bella differenza..Clara..non toglie lo sguardo da Paolo,dalle sue mutande...e poi imperiosa...gli dice...dai toglile.Paolo lentamente si toglie tutto... lasciando che il suo membro svetti in tutta la sua potenza di 30 enne.Mio Dio che uccello..che testicoli gonfi, Clara sarà montata a dovere.A questo punto il gioco lo dirige lei,io zitto mi siedo sulla poltrona e lentamente mi massaggio i testicoli,doloranti dalla voglia,l uccello no...se mi tocco...se mi sego..verrei immediatamente...troppo eccitato.Clara ancora vestita si alza,si avvicina a Paolo nudo come un verme...in piena erezione...alza le mani e gli dice..spogliami dai..inizia dalle scarpe.Paolo si abbassa gli slaccia i sandali e dopo avergleli tolti inizia a succhiargli le dita dei piedi.Clara lo asseconda..poi si alza le toglie la gonna,la maglietta ,lasciando Clara in intimo,in tutto il suo splendore.Allora lei guardandolo gli dice,dai finisci..toglimi tutto.Lui la circonda con le mani,le slaccia il reggiseno,glielo toglie,lasciandolo cadere e facendo risaltare i capezzoli turgidi dall'eccitazione di Clara,poi si abbassa e le toglie le mutandine,già bagnate...mio Dio che spettacolo,da urlo.Ho i testicoli che urlano dalla voglia...mi tocco le gambe,non so più come fare per stare calmo.Clara si sdraia lentamente,fissando negli occhi Paolo e con un filo di voce,come se io non ci fossi gli chiede...avvicinati..e allargando le gambe ,alzandole,si prende i piedi con e mani allargandosi a dismisura,inarcando la schiena,sussurradogli,,leccami dai,fammi godere.Poalo non aspettava altro,si avvicina lentamente,con il cazzo che sta per esplodere...avvicina il volto all 'inguine di Clara e lentamente con la lingua inizia a leccarla,prima dolcemente poi sempre più deciso e a fondo.Clara lancia un urlo,roco,da belva ferita,e come un torrente in piena inizia a gemere,sconnessa.,lei pluriorgasmica si sta facendo leccare da un ragazzo di 30 nni,potrebbe essere il figlio.Amore ti amo..sei la mia troia,mi avvicino la bacio e glielo sussurro all'orecchio.Lei languida mi risponde,mi amore anche io ti amo,sono la tua troia...fammi fottere.Guardo Paolo e gi dico,dai ha troppa voglia,scopala.Un ordine perentorio è uscito dalla mia bocca...ho chiesto al ragazzo di fottere mia moglie...si è vero,la amo,ma il desiderio è troppo.Paolo si alza...si infila il preservativo come d'accordo sul suo stupendo uccello,imponente..e piano piano lo punta verso Clara che inebetita lo guarda fremente.Alterna lo sguardo verso Paolo,verso l uccello,verso di me...vogliosa e oramai senza freni.Piano piano Paolo la penetra,lentamente,inesorabilmente,fino in fondo si...eccolo è in fondo.Clara mi guarda estasiata mi guarda e con un filo di voce,ancora cosciente mi dice..è stupendo,enorme,lo sento fino in gola...Dio come è bello.Paolo arretra,si toglie lentamente risucchiando Clara che apre la bocca in silenzio,poi rientra inesorabile dandole un bel colpo.Clara lancia un gemito,poi Paolo riesce e rientra,sempre piu veloce.Clara sbarra gli occhi,poi lancia un urlo,disumano,infinito ,e mentre Paolo le assesta dei colpi sempre più potenti,sempre piu decisi ,Clara inizia urlare,senza sosta,un orgasmo continuo,urla come un ossessa perdendo la cognizione di tutto,non capisce piu nulla,SCOPAMI dai,FOTTIMI ,fammi godere.Una belva assatanata senza limiti,vuole essere pompata,a fondo,senza sosta,mai sazia.Paolo prosegue incessante,potente, dall 'alto dei sui 30 anni,sta montando mia moglie come meglio non potrebbe,godo..godo per come la vedo godere.Dopo circa 20 minuti di urla,vedo Paolo che si irrigidisce,sta per venire,sta pr scaricarsi,si avvicina col volto a Clara che incessantemente urla come un ossessa e delicatamente le infila la lingua in bocca...da lei cercata.NOOOO non volevo che lo baciasse...ma lei...oramai in preda a spasmi incontrollati è senza freni,lei vuole tutto,fino in fondo.Paolo a questo punto aumenta il ritmo se mai si potesse aumentare e di colpo lancia un urlo scaricandosi dentro Clara.Tutto si placa ...Clara ritorna in sè,mi guarda..e mi dice:amore è stato stupendo..grazie...e io..amore ti amo...ora però non ne posso più.Mi avvicino,col cazzo che urla...lei me lo prende in bocca...e succhia avidamente.Le scarico immediatamente...tutto in bocca...troppa voglia..lei beve tutto.Mi allontano...mi siedo...mentre Paolo è ancora dentro Clara.Vedo Clara che lo guarda e gi chiede...ma ..sei già pronto..per un altra volta?Lui...si certo..lei è stupenda.Mi siedo..mi metto comodo...e dico dai ragazzo..fottimela ancora per bene.Ti amo
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8 years ago
coppiadicomo,
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LA CENA 2
La cena è terminata verso mezzanotte dopo una serie di performance degne di un film porno; a quel punto le ragazze propongono di fare un giro in centro città a bere qualcosa prima di ritirarci. La ragazza ospite si riveste con la sua gonna a libretto di pelle beige con spacco laterale e camicetta bianca con colletto di tulle a scendere davanti e sempre con il suo reggiseno a mezza coppa con i capezzoli completamente scoperti piuttosto evidenti contro il tessuto della camicia invece la mia ragazza si cambia ed indossa una camicica bianca aderente, anche'ssa una gonna di pelle nera sopra il ginocchio con spacco davanti e sotto il completo di prima formato da reggiseno senza coppe, giarrettiera con calze nere e perizoma aperto davanti. Usciamo abbastanza esausti e raggiungiamo un bar ma non entriamo perchè troppo affollato e la gente era tutta in piedi optiamo quindi per un locale più alternativo della zona frequentato da giornalisti e artisti locali; il locale era molto più vivibile di quello di prima e ci riservano un tavolino in una piccola stanzetta attigua arredata con arredi etnici, quindi ci sediamo su sgabelli bassi e tavolino altrettanto basso. Viene una ragazza a prendere le ordinazioni nel frattempo raggiungo il bagno con ingresso a fianco al bancone del bar. Nel tornare aprendo la porta sento la ragazza delle ordinazioni che dice alla sua socia che preparava le bevande: “ ma hai visto che due zoccole ci sono di là? “ e la socia risponde:” no, ma poi gli porto io l'ordinazione...”. Effettivamente ritornando nella saletta ho notato che la ragazza nostra ospite mostrava un profilo dove seduta così bassa le uscivano di un bel po' le autoreggenti e invece la mia ragazza era seduta fronte ingresso con la gonna completamente aperta davanti scosciata a gambe chiuse. Premesso che ogni movimento della mia ragazza che le facesse aprire leggermente le gambe dava la possibilità di vedere le labbra glabbre della sua vulva, entrando nella saletta e vedendo ciò che ho appena spiegato mi sono messo a ridere dovendo così renderne conto. Dopo qualche minuto arriva la socia con i cocktail che deposita sul tavolino lentamente e noto che altrettanto lentamente la mia ragazza apre le gambe con la scusa di prendere il primo cocktail. La barista vedendo tutto si blocca per un attimo e la mia ragazza le fa un sorriso. Viene piuttosto tardi replichiamo la bevuta e il locale si svuota del tutto; la prima ragazza delle ordinazioni se ne va abbassando le luci e tirando la serranda a mezza altezza come dire chiudiamo. Noi uomini ci alziamo e andiamo alla cassa a pagare il conto e la barista ci dice che vuole offrire il bicchiere della staffa; noi avvisiamo le ragazze dell'offerta che però vorrebbero evitare perchè già abbastanza “cotte”. La barista porta 5 cocktail (compreso il suo) ritorna in sala a prendere uno sgabello e abbassa completamente la clair del locale.
Dopo alcune presentazioni di circostanza la barista fa un commento sull'eleganza delle nostre donne complimentandosi per la loro cura, la mia ragazza scherzosamente si alza in piedi e ruota su se stessa risiedendosi dicendo che era tutto merito nostro (dei maschi), viene copiata anche dalla nostra amica che però resta in piedi e dice alla mia ragazza se l'accompagna alla toilette. Nel frattempo che le donne raggiungevano la toilette parliamo con la barista della sua giornata e lei replica che questi attimi erano una sorta di relax, di compenso, dopo una lunga e stancante giornata. Tornano le ragazze e predono il loro posto; intavolano una discussione sulla cura estetica delle donne e sul piacere di piacere. Il tono è sempre più scherzoso e ammiccante. La barista dice che loro sono avvantaggiate perchè gia belle quindi piu facili da vestire e scoppiando in una risata dovuta dall'alcol prosegue dicendo” .... e anche da svestire”. Ridiamo tutti per il suo coraggio e si alzano le nostre ragazze e iniziano a togliersi la camicetta restando sostanzialmente entrambe con le tette fuori dicendole che non aveva ancora visto nulla. La barista replica dicendo: “ ho visto, ho già visto tutto”, alludendo all'intimo che su entrambe era molto in evidenza; la mia ragazza seduta risponde :” non proprio” e spalancando le gambe si mette una mano in mezzo e afferrando la cordicella estrae una alla volta una fila di palline (probabilmente messe quando sono andate in toilette) lasciando basita la barista e depositandole direttamente nel mio bicchiere mezzo vuoto. Dopo un attimo di gelo la barista prende il mio bicchiere e lo sorseggia con le palline dentro. Francamente non sapevamo cosa fare ma la nostra amica chiede alla barista di farci vedere cosa indossava sotto. Lei che era un tipo longilineo e molto abbronzata si toglie i sandali dal tacco alto e in materiale plastico trasparente e alza un ginocchio appoggiando un piede sullo sgabello dove era seduta permettendo di vedere sollo il vestito un perizoma che spariva tra le labbra della fica non rasata ma curata.
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8 years ago
zap67,
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il pretesto
Il pretesto
Come negare le sensazioni emotive che, attraversandomi la mente, si incrociano con lo sguardo di chi osserva mentre gli slip vengono calati di fronte a lui, esponendo integrali nudità ad una visione così assoluta.
Poco importanza riveste se ciò avviene alla presenza di chi già ben conosce il mio corpo se l'immaginazione vaga oltre i limiti della consuetudine, generando illusorie provocatorie capaci di catturare le fantasie ed i pensieri più laidi e reconditi.
Interpretare il desiderio di trasformare quel contatto visivo, che percorre la mia intera epidermide, in carezze vogliose di giungere sino agli anfratti più nascosti dove risiede il punto nevralgico che mi renderebbe assai vulnerabile ad ogni genere di abusante profanazione.
Ecco allora che sarà come avvertire l'intenzionalità di quelle mani pronte ad esplorarmi intensamente sino a vincere le ultime volontà residue di impedire quanto ormai diverrà inevitabile.
Il fatto che questo gioco intrigante si ripeta sovente anche con un ritrovato amico d'infanzia, assieme al quale erano stati già condivisi in un remoto passato molteplici frangenti di ludica trasgressione, non implica in ogni caso che il mio compagno resti immune da sentimenti di gelosia che ne attanaglieranno la mente.
Tuttavia, incapace di eludere la cerebrale voglia di esserne complice, condividendone in disparte le forti emozioni, asseconda ciò che avviene, in febbrile attesa di poter apprendere poi nei dettagli quanto nel frattempo sarà avvenuto tra di noi.
E così, mentre il mio ammiratore cerca con lo sguardo di penetrare nei miei più intimi anfratti, è a mia volta che lo scruto tra le pieghe del tessuto dei pantaloni alla riprova tangibile della sua più completa eccitazione.
In tal modo ho la certezza di risultare proprio una gran troia, comportandomi in maniera che i più non possono sospettare, procurando in chi invece mi conosce bene ogni genere di sensazione emotiva.
A volte riesco persino a fantasticare sul come potrebbe dimostrarsi esilarante se mi esibissi pubblicamente di fronte ad una platea di perfetti sconosciuti rivelando loro la mia recondita indole.
Sarebbe ben diverso rispetto a quando decido di espormi anche integralmente su di una spiaggia, dove chiunque potrà guardare, in tal caso avvertirei ancor più penetranti gli sguardi, ove mai mi mostrassi loro nella maniera più oscena anche gambe divaricate.
Chissà quante mani vedrei protendersi verso le mie cosce, alla ricerca spasmodica di poter toccare l'invitante fessura pronta a ricevere sconosciute esplorazioni, dilatandomela irriverentemente senza più remora alcuna.
Ormai completamente nuda di fronte all'amico, come allora del tutto incurante di quell'obeso aspetto che non mi generava pregiudizi di sorta, vorrei assistere ancora alla frenetica masturbazione di quel minuscolo pene che mi faceva apprendere sino a che punto già fossi porca.
A mia volta le dita, divenute nel frattempo molto più esperte, si accompagnerebbero ad una stimolazione contemporanea, sicura di veder scaturire repentine eruzioni spermatiche a suggello di una insospettabile impresa.
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8 years ago
gloria1951,
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La piscina dell'eros
Questo racconto si riferisce a una storia di vita vissuta nell'estate di due anni fa, in quel periodo non ero single, ma in coppia, nulla era stato programmato e per questo ciò che ho vissuto e' stato incredibilmente intenso.
Avevo organizzato una serata tra amici, un party piscina e al termine della festa eravamo rimasti a notte fonda io..la mia lei e due amici che avevano deciso di intrattenersi...eravamo rimasti soli...la piscina illuminata solo dalla notte stellata e dalle poche candele rimaste ancora accese ai bordi della vasca...eravamo in acqua io e i miei due amici quando invitammo la mia lei a entrare in piscina...ricordo ancora il suo incedere leggero...il suo entrare sinuoso in acqua utilizzando la scalinata ampia e suggestiva della piscina...lei era meravigliosa...sinuosa come una gatta...maliziosa come sempre....si creo' improvvisamente una atmosfera di coinvolgimento totale...vedevo negli occhi dei miei amici la voglia crescere, lei si sedette sulle scale interne alla piscina chiedendomi di avvicinarmi a lei....così feci e iniziai a baciarla...a quel punto Elena, così si chiamava, divaricò le gambe iniziando a muoversi sfregando il suo costume al mio...ero eccitatissimo....i miei amici erano attorno a noi e guardavano...ma a un certo punto iniziarono a masturbarsi...Gli occhi di Elena di accesero di una voglia diversa e perversa....mi disse guardandomi negli occhi: voglio che guardi mentre mi scopano !!...fui avvolto da un'ondata mai vissuta di stupore e intrigo..era esploso in me un vulcano sopito da sempre !!la voglia diversa dal solito di vederla per la prima volta presa da due stalloni era pazzesca....lei era seduta..i miei amici si avvicinarono a lei succhiandole avidamente i capezzoli...duri e turgidi...ricordo ancora adesso mentre scrivo i suoi gemiti di piacere, l'acqua amplificava il tutto!! La presero per circa un'ora in tutti i modi...fino alla doppia penetrazione...uno dei miei amici seduto sulle scale...lei sopra...e l'altro che la prendeva analmente..la portarono, lei poi mi disse, due volte a un orgasmo incredibile!...quando andarono via...feci l'amore con la mia lei....e non l'ho mai fatto in un modo così intenso come quella volta...Elena mi confessò per la prima volta di avere avuto altre esperienze di quel tipo ed è' stato da allora che mi sono avvicinato al mondo meraviglioso della trasgressione !!
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8 years ago
admin, 75
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Autostrada – area di sosta di firenze.
Autostrada – Area di sosta di Firenze.
Stavo andando, in macchina, da Roma a Venezia. Faceva molto caldo e viaggiavo vestito con una canotta ed un paio di pantaloncini da atletica leggera, di quelli sgambati con la mutandina di rete interna.
Come mia abitudine mi fermai nell’area di sosta del Motel Agip di Firenze, lì dove c’è quella bellissima chiesa che sembra una vela. Per prima cosa andai al bar a ristorarmi e poi andai nei servizi igienici che, perlomeno all’epoca (ora non so come siano, è da tanto che non ci passo) erano strutturati in una maniera che permetteva che una parte degli orinatoi fosse defilata a chi entrava ma ben visibile da una certa parte degli orinatoi sulla destra. Ciò dava una certa “privacy” a chi andava sulla porzione di sinistra. Io, con fare spavaldo, andai diretto alla porzione di sinistra, nascondendomi così alla vista diretta di chi entrava nei servizi.
Non portavo mutande, solo il pantaloncino. Scaricai la vescica e mi trattenni iniziando a masturbarmi e a guardarmi intorno. Vidi così, alla mia destra, un tizio che stava osservando la mia masturbazione e, dietro di me, nella porzione di orinatoi della parte destra, un altro paio di tizi che si masturbavano guardando il mio culo. Avevo un bellissimo culo e decisi di farglielo gustare meglio: pertanto, con una mano, spostai il pantaloncino che, essendo molto sgambato, fece sì che vedessero bene tutto il mio culo, Uno dei tizi dietro di me non pose tempo in mezzo e, senza neanche rimettere il suo uccello nelle mutande, venne dietro di me, mi infilò due dita nel culo (prima di scendere dalla macchina avevo provveduto a lubrificarmi il culo con del Luan) le divaricò masturbandomi un po’, quindi mi puntò contro il suo cazzo di discrete dimensioni ed iniziò a incularmi, lentamente, con un senso di trionfo per essere stato il più deciso e pronto ad approfittare di quella “troietta” così disponibile.
Era il tempo in cui non era ancora scoppiata la fobia dell’AIDS, e pertanto non si usava mettersi il “cappuccio”. Iniziò ad accelerare i colpi e, dopo un po’, lo sentì riversare la sua sborra nel mio culo. Ristette qualche momento e quando se ne uscì ci fu subito chi prese il suo posto. Si era, nel frattempo, creata una sorta di fila in attesa dalla parte degli orinatoi di destra e tutti con la faccia rivolta verso di me, osservando come mi stava inculando il personaggio di turno. Persi la cognizione del tempo e di quanti mi stessero usando, mentre qualcun altro mi si era avvicinato per farsi masturbare o per farsi fare un pompino. Godetti senza neanche masturbarmi, dal momento che avevo le mani impegnate. Ero una vera troia ad uso e consumo di quelli assatanati. Dopo un po’ dovetti mettere uno stop, poiché le mie gambe non mi reggevano più, in quella posizione. Andai a lavarmi la faccia e la bocca ed usai uno dei WC per scaricare tutta la sborra che mi aveva riempito al limite delle mie capacità, tanto che stava iniziando a tracimare e scendere lungo la gamba, Ero erotizzato al massimo. Mi ripromisi di rifare l’esperienza, al ritorno.
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8 years ago
admin, 75
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LA CENA
La cenaIn quel periodo frequentavo una professionista che era piuttosto alternativa; moderna la definirei. Appassionata di cultura, di sinistra, di viaggi e molto disponibile ad aiutare gli altri, Non era bellissima ma molto attraente con forme particolari: culo molto bello, ampio e “Brasiliano” fica rasata e tettine a punta, sempre in vista ai più grazie alla sua disinvoltura.Durante il nostro rapporto la metto al corrente del mio passato trasgressivo (scambi, ecc) e lei non da segni particolari ne di sgradevolezza al genere ne di apprezzamento. Mi confessa un lieve interesse per il genere femminile. Proseguendo frequentiamo qualche spiaggia nudista ma niente di particolarmente hot.Una sera mi invita a cena a casa sua, con ospiti che non conoscevo (cosa che capitava di frequente) e come le altre volte non ho dato molto peso alla serata sapendo che sarebbe stata comunque interessante. Durante quel pomeriggio mi dice che ha invitato la ragazza delle pulizie ed un suo amico.... ho trovato curioso questo invito, ma faceva comunque parte della sua persona invitare gente molto diversa. Una volta arrivato a casa sua ho notato una certa preparazione rispetto al solito dove invece la preparazione della cena faceva parte della festa e ho capito che la ragazza delle pulizie aveva preparato tutto lei. Pesce crudo e insalate diverse di pesce ecc. vino di pregio. Differentemente delle altre volte la cena proseguiva non fluida ho percepito una leggera tensione e imbarazzo. La ragazza invitata non era molto alta indossava dei bei tacchi che la portavano ad una media altezza aveva una gonna con chiusura a libretto sopra il ginocchio in pelle beige e spacco laterale dal quale si intuiva una calza autoreggente. Aveva una camicetta bianca piuttosto elaborata nel colletto con una specie di tulle che scendeva davanti. Complessivamente vestita bene. L'amico di lei era longilineo vestito normalmente con una leggera espressione spaesata. La luce era molto bassa con due piccole candele da tavolo al punto che non si vedevano bene di quelli di fronte; il viso era illuminato dal bagliore delle candele e durante la cena mi pare di individuare i capezzoli scuri della ragazza che ho di fronte che risaltano di tanto in tanto a seconda delle posizioni contro il tessuto della camicetta leggermente coperti dal tulle del colletto. Non ci faccio molto caso ma successivamente capisco che si tratta di un reggiseno a balconcino senza la mezza coppa superiore che lascia i capezzoli in bella mostra.La mia ragazza invece indossava un vestito lungo in similpelle nero con cerniera che percorreva in modo trasversale tutto il vestito. Dopo qualche bicchiere le ragazze sparecchiano i primi piatti e tornando dalla cucina si presentano nella penombra: l'amica senza camicetta con le tette al vento sorrette dal famoso reggiseno e la mia ragazza senza vestito con una lingerie nera formata da reggiseno senza coppe solo con i bordi, giarrettiera calze nere e perizoma aperto davanti con le labbra in bella mostra . Successivamente ci appartiamo in cucina e nel tinello dove ognuno da sfogo alle proprie voglie. Ma!!!!!in modo inaspettato...... si verifica una competizione tra le ragazze che finisce nel seguente modo: la ragazza e il suo compagno mettono una sedia vicino alla porta per offrirci lei alla pecorina con la coda inserita e il cazzo in gola con qualche piccolo rigurgito dovuto dai movimenti di entrambi non sincronizzati e la mia ragazza che spalanca le gambe appoggiata con le mani allo stipite della porta che mi incita ad incularla. La foga era alle stelle e anchio mi sentivo parte di quella competizione. Una volta inseritoglielo in culo, cosa piuttosto difficoltosa, le è presa una bramosia al punto che si è chinata a 90° scuotendo la testa a destra e sinistra urlando ripetutamente “sono una vacca da monta” facendomi venire un cazzo d'acciaio; di colpa si blocca e con i denti riesce ad afferrare la coda inserita nel culo della ragazza di fronte fino a strappagliela . La ragazza si è girata a vedere cosa succedeva e la mia le ha reinserito tre dita a modi avviatata proseguendo la penetrazione anale. A quel punto stavo per venire e sono uscito ho spostato velocemente la mia ragazza e sono riuscito a inserirlo nel culo dell'altra e sborrarle dentro; a quel punto la ragazza disse un nooooooo prolungato e tutti noi in coro abbiamo replicato con un siiiiiiiiiiii; da li è iniziata la vera festa proseguita fino a mattina. Al proseguo .
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8 years ago
zap67,
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Cerco continuo...
Il pomeriggio si stiracchiava lento e pigro lungo la spiaggia
Passeggiavo in solitaria approfittando dell'innaturale silenzio, lasciando che il mio corpo si bagnasse della salsedine e degli spruzzi trasportati dal vento...
Il richiamo del gabbiano che mi sorvola, attira la mia attenzione e schermando gli occhi con il palmo teso della mano ne seguo il tragitto che mi porta ad osservare alle mie spalle...
Le mie impronte cancellate dalle piccole onde mi lasciano consapevole che tutto nella vita e' mutevole... mi muovo girando su me stessa, decisa a rientrare in casa
La spiaggia inizia a ripopolarsi in maniera piu' caotica e chiassosa.
Torno a casa, mi spoglio prendo la corda e la adagio tutto sul materasso, apro la finestra dietro di me e mi piego sul materasso , indosso la mascherina, porto entrambe le mani dietro la schiena una sovrapposta all'altra e piego il collo in modo che tu mi trovi pronta
Stare come ora a pancia sul materasso, la finestra aperta dietro di me che mi solletica tra le gambe, bendata i polsi dietro la schiena...offerta a completa disposizione, sottomessa al tuo piacere, sapendo che e' anche il mio.
Entri nella stanza non sai che ci sono io in casa.. ti soffermi sulla porta, non ti vedo, ma ti sento dietro di me, non una parola, sento i vestiti che abbandonano il tuo corpo poi le scarpe.. Non una parola, solo respiri...
E mi arriva il primo schiaffo sulle natiche, forte inatteso bruciante, doloroso, aspetti qualche attimo studi la mia reazione...guardi la pelle che lascia affiorare il sangue in superficie, ti gusti la scena, sopratutto osservi con quanta arrendevolezza tengo le mani dietro la schiena, libere ma serrate mentre la corda e' diventata un inutile orpello... ed ecco impietosa la tua mano di nuovo su di me, piu' forte, vuoi un mio gemito e di nuovo un terzo schiaffo che va ad intrecciasri al primo e mi provoca piu' dolore, li la schiena si inarca e il collo si reclina indietro, le labbra si schiudono come alla ricerca di aria, uno smorzato gemito appena percettibile interrompe il silenzio della stanza e tu,rapido come un felino ti porti davanti a me e mi offri la tua cappella eccitata.....
"...scopare la tua bocca mentre ti tengo per i capelli, tu bendata che rimani senza fiato piena del mio membro. I movimenti delle tue guance mi chiedono di prendere aria io mi sfilo e mi pongo dietro a te, prendo le tue mani e te le porto sul culo ordinandoti di allargarti più che puoi le natiche. Rendo scivoloso il tuo pertugio con la saliva e ti penetro fino a sentire le mie palle sbattere sulla tue grandi labbra...."
Le mani rimangono sui fianchi ed a tratti si sollevano in aria per ridiscendere sonore sulle natiche..per inebriarti del piacere che il mio sfintere ti dona, stringendo e mungendo il tuo cazzo dentro il mio intestino...godo
E poi??
... Cerco chi mi faccia proseguire...
MS
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8 years ago
MenteSessuale,
45
Last visit: 4 years ago
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La crema del piacere
Mi vieni a prendere al lavoro...in macchina mi baci...poi ti fermi in un angolino...buio..isolato...Le tue mani mi sono dappertutto..inizi a toccarmi la micina...mi fai uscire il seno..me lo lecchi..hai una voglia addosso incredibile...inizi a farla venire anche a me...
Poco dopo ti cali i calzoni...mi prendi la testa e te la porti sul tuo cosone duro e gonfio...con gioia inizio a farti uno stupendo pompino...scorro su e giù con dolcezza...con amore ti porto all'orgasmo...mi schizzi in gola il tuo piacere...ingoio con amore la tua venuta dolce e densa...calda e delicata...
Arriviamo a casa...ho la micina che urla..ho voglia di te....ti spoglio....
Ti prendo per mano...ti porto nella doccia....ci laviamo insieme...nudi...sorridendo e baciandoci di continuo...
Poi usciamo...ci asciughiamo...Hai fame...mangiamo qualcosa...per riprenderci un pò...E' stato bello...ho goduto ma sono ancora lontana dall'essere sazia...Ho voglia di te...del tuo cosone duro...del tuo seme caldo...ho voglia di te....amore...!
Finiamo di mangiare qualcosa...ritorniamo a letto.Tu accendi la tele...io riposo un pò...Poi inizio a stuzzzicarti..ti prendo una mano e me la passo tra i peli della mia micina....poi mi avvicino e te la faccio leccare per bene.....Ti ecciti subito...ed io godo sentendo la tua lingua sul mio clitoride....Poi ti rimetto sdraiato nel letto...ora è il mio turno....ti passo una mano sul petto..scendo verso di lui.Mi sposto e con la testa comincio ad avvicinarmi...Sono sopra di lui...ma non lo tocco...Inizio invece a leccarti le palline...prima una...poi l'altra...poi in mezzo...Leccate dolci...delicate...come un massaggio...poi inizio a soppesartele con la lingua...mentre lui inizia a svegliarsi davvero.Le leccate alla mia micina l'avevano svegliato...ma ora è davvero..in forma!...
Delicatamente con la lingua mi passo le tue palline in bocca...una...poi tutte e 2....inifine le poso...e comincio a spompinarti...Poi mi fermo...ti metto 2 cuscini dietro la testa...sei in alto ora...poi mi metto tra le tue gambe...in modo che da quella posizione mi vedi....e vedi come ti faccio godere...vedi quanto posso essere troia per te...
Mi rimetto a spompinarti...dolcemente...vado su e giù...mi raccolgo per bene i capelli per farti vedere come ti spompino bene...riprendo il mio su e giù......un filo di saliva lubrifica il tuo cosone duro....che scivola delicamente nella mia bocca...la lingua passa sulla tua cappella...ogni tanto ti lecco il glande...mi guardi...godi...ed io godo da morire a farti godere così!!
Ti guardo mentre vado su e giù col tuo cosone duro tra le labbra....poi mi fermo...e ti domando... :
"sono brava amore a spompinanrti??Sono una brava pompinara??te lo faccio bene vero...il pompino??...godi vero??"
Tu mi guardi alzando la testa..e mi dici...:
"sii..sei stupenda..sei una perfetta pompinara...si..mi fai godere...vai avanti...troia..."
Sei vicino....me ne accorgo perchè una goccia di piacere ti esce dalla cappella...Mi fermo subito...voglio goderti e farti godere molto di +...inizio di nuovo a leccarti le palline con la lingua...smorzo il tuo orgasmo e ti godo tra le mie labbra di +...(immagina come nel 1° video che ti mando...quello del pompino...per capirsi)
Riprendo...lentamente vado su e giù...ogni tanto me lo mando tutto in gola...arrivo ad appoggiare il mio nasino tra i tuoi peli...segno che ti ho ingoiato tutto...poi provo ad ingoiarti anche le palline...ci riesco dopo un paio di tentativi...e tu ti lasci sfuggire un "AHHHH...quanto sei troia...."
GODO QUANDO MI TRATTI COSI'.......delicatamente mi faccio uscire prima le palline e poi il tuo meraviglioso cosone dalla bocca...quindi ricomincio...dolcemente a spompinarti...
Sei di nuovo vicino....OK ora è arrivato veramente il momento di farmi fottere...hai un cosone duro e gonfio da morire....Sorridendoti ti dico : " amore hai un cosone stupendo...lo sai...vero??Ora poi e' proprio grosso e duro come piace a me...mmmh....sei stupendo..."
E poi guardandoti con un'aria da troia da morire continuo e ti dico.... :
"Questa volta voglio superarmi...voglio essere troia come non lo sono mai stata....questa volta voglio davvero che tu mi rompa il sederino in modo completo...voglio ritrovarmi ad essere la tua troia alla quale hai rotto il culetto di brutto!!!...capito amore....???"
Tu mi dici di si...sei eccitatissimo...hai un cosone enorme....un paletto di carne meraviglioso....ed io non vedo l'ora di prendermelo tutto...dalla cappella alla radice nel mio sederino voglioso....
Allungo una mano...prendo il tubetto della NIVEA...la crema...ne prendo un pò e me la metto sulle dita...Poi inizio a lubrificarmi il buchetto...Per quello che ho intenzione di fare stavolta la saliva non basta...ci vuole qualcosa che lubrifichi davvero!!
Mi ungo il buchetto....e poi ne passo un pò sul tuo cosone duro...Abbiamo perso qualche istante...ma è meglio così...smorzo il tuo orgasmo...durerai di +...ed è proprio quello che voglio!!
Ora sono pronta...tu sei sdraiato...io mi metto sopra di te dandoti le spalle...lentamente mi calo su di te...con una mano prendo il cosone..e lo punto dritto dritto al buchetto del mio sederino...unto e voglioso...Ho una voglia di te che tu non immagini...il mio culetto ha una voglia infinita del tuo cosone stupendo....
La cappella si appoggia...mmmmhh....non stò + nella pelle dalla voglia che ho...inizio a farti entrare dentro di me....sento il buchetto che si apre...e tu scivoli....la crema funziona....faccio entrare la tua cappella mentre tiro fuori la punta della lingua mandandola all'insù tra le labbra per quanto e come godo......poi mi sfugge un...:"mmmhh...".di piacere...intimo e delizioso...
G - O - D - O......ahhhh...sìììììììììììì...GODO come una matta...mentre tu entri...cm...dopo cm...ti fai strada nel mio culetto...spaccandomelo....mi stò impalando lentamente sul tuo cosone duro e lungo...dio come ce l'hai largo e lungo.....sei talmente dotato che mi apri il sederino letteralmente...è una sensazione stupenda...hai un cosone meraviglioso!!
Sculetto...così facilito la tua entrata......Ahh....finalmente sei quasi in fondo....lo sento...sento che sei quasi tutto dentro...mi avrai messo del pancino almeno 20 cm del tuo stupendo cosone.....è ora di prendere anche l'ultimo pezzetto del tuo cosone....lo voglio tutto...tutto dentro di me....
Allora mi risollevo delicatamente....ti faccio quasi uscire tutto...tengo dentro solo la cappella,che così farà da apristrada e poi....mi lascio andare di colpo verso di te....il peso del mio corpo fa si che tu entri tutto...in un colpo solo mi arriva dentro il tuo cosone quasi fino alle palline.....AHHHHHHH...godo...un urletto di piacere mi sfugge...: "Sìììììììììì...." e poi continuo e ti dico... : "amore...tutto...tutto...l'ho preso tutto.....amore....sai...ce l'ho tutto nel culetto....lo sai vero amore...lo senti che me l'hai messo proprio tutto???"
E poi ancora...gemendo ti dico.... : "Mi hai rotto...sei entrato tutto...amore...sei stupendo...siiii....Ora fottimi...fottimi amore...voglio che tu mi fotta fino a farti scoppiare le palle....!!!"
Ora mi ritrovo impalata e godo...dio se godoooo!!!!....
Ecco a cosa serviva la crema NIVEA...a permettere al tuo cosone duro e lungo di scivolare tutto....proprio tutto dentro il mio sederino....
La saliva non avrebbe permesso di farti scivolare tutto dentro il mio culetto...un pò ne sarebbe restato fuori perchè non sarebbe scivolato bene...invece così mi sei entrato tutto...ma proprio tutto...fino alla radice...fino alle palline....sei tutto dentro di me....e godi...godi come un pazzo....ed io godo nel farti godere e nel sentire quel tuo paletto duro e largo che mi sfonda il culetto!!
Inizio a muovermi...facendo leva con le cosce inizio ad andare su e giù...sento il tuo cosone duro che scivola...il mio culetto si è allargato per bene...ora posso impalarmi davvero...inizio a salire e scendere lungo il tuo cosone che si infila sempre fino alle palline nel mio culetto...rompendomelo ed allargandomelo....Stò godendo da svenire....(immagina la scena del video che ti mando.....per capirsi...)
Vado su e giù...ritmicamente...ogni volta che scendo lo faccio a corpo morto..in modo da sfondarmi per bene col mio peso sul tuo cosone...è un pilone impazzito che mi spacca...il sederino si stà dilatando davvero,il mio peso fà si che tu entri tutto...tutto nel mio culetto!!Ogni volta che scendo tu sussulti.....godi da morire....
Vado su e giù...di tanto in tanto mi fermo...sculetto...il tuo cosone duro mi si assesta nel pancino...mi giro...ti guardo...godi come un porco...ed io di +....sapendo che mi stai rompendo il culetto...sapendo che mi stai sfondando ed il sapere che mi ritroverò ad essere la tua troia rotta in culo mi fà godere quasi da svenire....Mi giro,ti faccio alzare la testa...ti bacio dolcemente...con amore...in questo modo mi fermo e ti smorzo il piacere...e poi godo a baciarti così mentre mi fotti.....
Riprendo ad andare su e giù...il sederino mi si stà sfondando sempre di +...colpo dopo colpo.....lo sento..la crema fà scivolare il tuo cosone che ad ogni colpo mi allarga sempre di +....Stai godendo...sei vicino...Allora mi giro con la testa e ti dico...:
"Ahhh amore...godi??Vero??Godi amore a rompermi il sederino..vero???"
E tu mi rispondi con la voce rotta di piacere....e mi dici:
"ahh..si troia..si...mi fai godere...lo senti che ti sfondo verooo??"
Io ti dico di si...sorridendoti....e guardandoti con amore.....
Vado avanti...mi fermo..riprendo ancora...la cremina fà il suo dovere...sono lubrificata e il tuo cosone mi scorre nel buchetto spaccato davvero bene...il tuo cosone scivola..arriva in fondo..risale...riscivola...in un su e giù che mi fà girare la testa e godere come una pazza.
Poi alla fine mi preghi di venire...
NOOO...ti urlo io...e poi come in preghiera ti dico.... : "amore fottimi ancora...voglio sentirti ancora..dai ti prego..amore ti prego...ancora..dammelo ancora...ti prego..amore..."....poi godendo come una pazza mi fermo...per farti sbollire l'orgasmo....e mi lascio andare un gemito di piacere...."ahhhh...."
Ti richiamo verso di me...mi inclino all'indietro e mentre tu ti alzi sulle braccia io giro la testa....ti bacio con amore...e ti sussurro :
"amore ti prego fottimi ancora...voglio che tu mi rompi il culetto...amore....e per farlo devi fottermi per bene...ed a lungo...resisti amore...e goditi il mio sederino che si rompe sempre di + per te...."
Ti bacio ancora....tu ti rimetti sdraiato e riprendi a incularmi con rabbia...godi e vorresti venire....io riprendo il mio su e giù...mugolando e godendo come una pazza mi rimetto a salire e scendere sul tuo cosone...
Vado avanti ancora un pò....mi stai inculando da dio...poi tu mi preghi dicendo... :
"Amore non ce la faccio +...devo venire...mi scoppiano le palle..."
A questo punto ho voglia di godere con te....è tanto che mi fotti...ora veniamo insieme...
Io allora ti faccio mettere le mani sui miei fianchi..e così presa nella morsa delle tue mani ti supplico di tirarmi,prendendomi per il bacino,verso di te e di mandarmi su e giù...mentre anch'io continuo a salire e scendere sul tuo cosone...
Iniziano una serie di colpi a raffica....tu che mi inculi come un pazzo...il tuo cosone che mi arriva fino al pancino...il mio buchetto che si spacca fino all'estremo...ed io che godo!!
Con le mani appoggiate alle tue cosce inizio a muovere la testa a destra e sinistra....gemo...travolta da un piacere pazzesco mugolo piano....metto la lingua tra le labbra all'insù dal godimento,poi inizio a mugolare più forte....+ forte ad ogni tuo colpo...è tutto un susseguirsi di : "mmhh....ahh....siiii....dai amore....godo ....amore mi fai godere tanto....."
Su e giù...sempre + forte...un urlo di piacere e di dolore mi sfugge...
Come una pazza urlo.... :
"AHHHHHH...si amore...mi rompi il culetto...siiiiiiii....sfondamelo...spaccami...fottimi...forte...+ forte...ancora + forte..."
Poi l'orgasmo mi travolge mentre il mio culetto si sfonda del tutto lasciandoti entrare fino ormai alle palline....mi hai sfondata del tutto ed inizi a venire anche tu...Il 1° orgasmo ha fatto si che tu possa resistere molto di +...ma ormai sei vicino...molto vicino....
Mi appoggio sulle braccia....ancora una serie di colpi fortissimi...il mio buchetto che si sfonda definitivamente e tu che schizzi...caldo...copioso..il tuo sperma mi schizza nel pancino mente tu godi fino quasi a svenire....ed io con te....La testa mi gira....l'orgasmo è stato meraviglioso....ho goduto da morire!!!
Finalmente sei venuto e finalmente ti sei fermato...io gemendo resto immobile sopra di te...un rivolo di sperma ed un pò di sangue mi scendono dal culetto...mi hai proprio sfondata davvero...ora me ne rendo conto!!!
Il buchetto è talmente largo che lascia colare il tuo seme ed un pò di sangue...è il segno che attendevo...ora ho il culetto rotto!!!
Lentamente inizio ad alzarmi...a levarmi da sopra di te....il tuo cosone,sazio dell'orgasmo mi scivola fuori facilmente,sono talmente larga che esci in un attimo...mi piego di lato mentre il tuo sperma mi fuoriesce copioso dal buchetto sfondato....inizio a macchiare le lenzuola di sperma e di sangue...sono talmente sfondata che il buchetto non regge +....Allora con una mano mi metto un fazzolettino sul buchetto,per non macchiare +,poi mi alzo e vado in bagno.
Mentre corro verso il bagno continua a colarmi il tuo seme misto a sangue....mi rendo conto che stavolta abbiamo esagerato...ho il sederino davvero rotto...questa volta mi hai davvero rotto il culetto...non c'è dubbio....ho il culetto rotto..sfondato,me lo hai spaccato amore....e questa volta davvero di brutto....
Mi appoggio sul bidet per lavarmi....il culetto mi fà un gran male,ma è un dolore delizioso...perchè significa che stavolta me lo sono fatto rompere davvero come volevo,era quello che cercavo...mi accorgo che il buchetto è talmente largo che l'acqua ci scivola dentro con facilità....Mi lavo con l'acqua fredda e l'acqua mi dà un sollievo delizioso....Con un dito mi tocco il buchetto...è largo al punto che il dito entra addirittura senza toccare le pareti del buchetto!!!....scivola dentro come nel vuoto....come sono sfondata!! ora sono proprio una vera troia rotta in culo...ho il buchetto rotto...sfondato e questa volta me lo sono fatto spaccare davvero per bene...ma era quello che cercavo...volevo ritrovarmi con il sedere sfondato dal tuo cosone e devo dire che ci sono riuscita...Ed a spaccarmelo così sei stato tu...amore mio....
Sei stato maledettamente bravo a spaccarmi....mi hai inculata come volevo....senza pietà...con forza...mi hai fottuta come un toro fotte una vacca...a lungo...per bene....nel modo giusto per sfondarmi del tutto....ed alla fine ci sei riuscito....mi hai rotto il culetto davvero in modo stupendo...ora sono la tua vera zoccola rotta in culo...e ne sono deliziosamente consapevole....
Mi guardo allo specchio...mi dico...: "quanto sei troia..come sei puttana!!".....poi per sincerarmi e constatare di avere davvero il sederino sfondato come desideravo mi metto alla pecorina davanti allo specchio e mi guardo il culetto girando la testa....mi apro il sederino e noto il buco...è allargato da morire....si vede il buchetto,ormai non si può nemmeno + chiamare buchetto...è come un cerchio rosso con il fondo nero...è molto largo e profondo.....sembra quello di una vacca montata da un toro per come è largo e nero.....ma è la conferma che volevo...ora sono proprio una rotta nel culo....mi sono davvero superata come troia...nemmeno le puttane da marciapiede si ritrovano,quando tornano a casa,dopo aver preso molti cosoni.... un sedere rotto come il mio...sembra quello di una vacca....felice e intimamente contenta di essermi fatta sfondare così.....torno a letto.
Ti bacio dolcemente e ti dico:"
Amore lo sai che ho il sederino rotto come quello di una vacca??Lo sai vero??"
poi ti prendo le dita e me le appoggio al buco per farti sentire come sono sfondata...2 delle tue dita mi entrano come nulla fosse...non incontrano nessuna resistenza....
Tu sorridendo ti accorgi che sono aperta davvero di brutto e mi dici...:
"Amore era quello che volevo...volevo sfondartelo proprio così..."
Ed io baciandoti ancora..tra un bacio e l'altro ti sussurro dolcemente...:
"anch'io sai lo volevo....volevo che a spaccarmelo così fossi proprio tu col tuo meraviglioso cosone...ora sono la tua troia rotta in culo..ed il culo me lo hai rotto del tutto proprio tu....."
A quel punto baciandomi con dolcezza mi abbracci ed inizi a coccolarmi...a dirmi cose dolci...io ti bacio ancora con dolcezza...la sera ci ritrova abbracciati a dormire con amore.
PS. il racconto è una mia fantasia erotica.
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8 years ago
jessyca,
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Naturismo esperienza bsx parte 2
Dopo la mega scopata con il ragazzotto di colore ero ancora con una voglia addosso e la battuta della moglie in spiaggia mi aveva incuriosita parecchio.
Infatti immaginavo i toys di varie dimensioni che avrei provato e il godimento che mi avrebbe lasciato senza fiato.
Anche lo sguardo di lei era ammaliante e nello stesso tempo gli occhi facevano presagire un’indole da mistress che lasciava pietrificati.
Non potevo andarmene ed ero ormai stregata da quel viso dolcissimo ma allo stesso tempo crudele.
Dopo una ventina di minuti sdraiati al sole la coppia si alzò e mi fecero cenno di seguirli a piedi dato che abitavano non troppo distanti.
Il ragazzotto ormai era andato via e lei mi prese per mano con il marito avanti con gli asciugamano e borsa a tracollo faceva strada senza dire una parola.
Lei iniziava a parlarmi di come sarei stata felice in casa loro e di come avrei goduto e accennava pure al fatto che sarei potuta stare da loro e lasciare la casa in affitto così avrei risparmiato pure il denaro.
Ero ammaliato anche perché lo diceva non come un invito che avrei potuto accettare o meno ma quasi come un ordine al quale non potevo dire di no.
Accettai e facendo strada arrivammo davanti casa: una villetta singola con mura alte e alberi che coprivano la visuale; un cancelletto di ferro sempre occultato che rendeva impossibile guardare al di là dell’ingresso portava direttamente al portone dopo un vialetto sempre con siepi e alberi.
Pensai ad una villetta molto riservata anche perché molto distante dalle mura e ben nascosta dall’esterno.
Entrammo dentro e mi piacque molto: arredamento un po’ all’antica con salone ampio e divani di pelle; un tavolone di legno robusto con sedie antiche ecce ecc.
La donna mi disse che potevo andare in camera mia al piano di sopra dove avrei trovato oltre al bagno per farmi la doccia anche dei vestiti puliti da indossare.
Lì per lì non ci feci caso e mi avviai di sopra per darmi una rinfrescata e pulirmi soprattutto il buchetto ancora dolorante.
Arrivata sopra ed entrata in camera rimasi sbalordito: oltre alla bella camera, sul letto vidi calze autoreggenti; un perizoma; una gonnellina di stoffa tipo scozzese; una camicetta bianca a maniche corte e una parrucca bionda con capelli lunghi e ondulati; un paio di scarpe con tacco e nel bagno tutto il necessario per lavarsi e truccarsi.
Non persi tempo dato che ormai avevo capito cosa e come dovevo prepararmi e scendere giù in salone dove ci sarebbero stati i proprietari ad aspettarmi.
Dopo la doccia indossai il tutto e truccandomi mi guardavo allo specchio con soddisfazione e nello stesso tempo eccitata da quella figura.
Scendendo le scale sembravo un donna che fa il suo ingresso trionfale con spettatori che ammirano le movenze e infatti sotto c’era la donna che guardava e sorrideva.
Forse perché già sapeva cosa aveva in mente e cosa mi avrebbero fatto insieme.
Io ero eccitata e in sala feci dei giri per farmi ammirare meglio e mettere in mostra il mio culetto e le mie gambe avvolte da quelle calze velate.
Lei si avvicinò e facendomi i complimenti mi baciò sulla bocca tastandomi il culetto e strusciandomi i seni.
Pure lei si era vestita per l’occasione indossando un lungo abito nero scollato dietro e aperto davanti; i seni svettavano fuori mentre camminava con scarpe nere con tacco altissimo e notai pure che sotto era nuda.
Mi prese per mano e sempre baciandomi mi spingeva verso il tavolo fino a quando non potetti andare oltre dato che con i glutei ero bloccato dal legno ruvido e spesso.
Lei mi spinse indietro e mi fece girare e io, con naturalezza, mi adagiai e allargai le gambe come se avessi già avuto questa esperienza.
Mi sistemai per non perdere l’equilibrio e rimasi lì fermo con lo sguardo di lato e le braccia aperte sui bordi laterali del tavolo.
All’improvviso sentì delle corde che mi serravano i polsi e le caviglie e nella tensione rimasi bloccato con braccia aperte abbracciando il tavolo e le gambe sui tacchi in bilico.
Ebbi un po’ di paura dato che in quella posizione ero immobilizzato e impossibilitato a muovermi; quindi ero alla mercede dei miei padroni.
Lei iniziò a parlare e rassicurami di stare calma e che avrei pregato affinché smettessero ma poi avrei anche pregato di continuare.
Non capivo e le mie gambe vellutate tremavano al solo pensiero. Ad un tratto sentì che lei mi sfilava il perizoma e iniziava a toccarmi i glutei e il solco del culetto premendo sul buchetto.
“ il ragazzo nero ha fatto un bel lavoro vedo “ esclamò; “ ma ti assicuro che ora proverai un piacere mai provato con me e mi pregherai di continuare fino alla svenimento “ continuò sorridendo e baciandomi la schiena sempre con la mano sul buchetto.
Iniziai a sentire le dita con un unguento fresco che mi dava piacere e sollievo e che iniziava a saggiare l’apertura e l’interno dello sfintere. Roteavano e allargavano pressando le pareti anali per preparami alla penetrazione.
Io mugolavo di piacere cercando di muovermi ma ero bloccato. Un piacere infinito che saliva fino al cervello e che mi faceva sentire una troietta in calore.
Dopo un po’ lei si diresse su una credenza e aprendola vidi una serie di falli di diverse dimensioni.
La credenza era di lato e io con il viso piegato potevo vedere che tipo di strap-on aveva preso o fallo da farmi assaggiare.
Ce n’erano di diverse misure in lunghezza e grossezza e alcuni, anche se un po’ lontani, si capiva che erano mastodontici.
Indossato il primo si diresse dietro di me e iniziando a premere sullo sfintere entrò senza problemi dato che ero larghetto.
Pensai al ragazzo di colore che mi aveva scopata e alla cappella tipo palla da tennis e iniziai a mugolare di piacere.
“vedo che ti piace puttanella che non sei altra”; “ hai un culetto invitante e morbido e due chiappe da mordere bianche belle sode”. Continuò: “ sei aperta ma non come piace a me; questo è per farti abituare pian piano perché non voglio lacerarti il culetto e dopo metterò altra crema che ti farà pure da anestetizzante”.
Non capivo perché iniziavo a venire copiosamente sul tavolo sotto quei colpi stupendi e prolungati e chiudendo gli occhi gemevo e chiedevo anche un cazzo in bocca per sentirne il sapore.
Dopo una ventina di minuti io ero sfinito e lei si diresse nuovamente verso la credenza tirando un fallo che per lunghezza pendeva verso il basso e molto consistente.
“vediamo ora di allargare un po’ di più questo culetto bianco e vergine” esclamò con voce sorridente.
“questo sarà come se ti stessi penetrando con la mano e il pugno ma ti ci devi abituare perché da ora in poi saranno sempre al di sopra di queste dimensioni”.
Io ero ancora in trance e non capivo le parole della signora ma quando iniziai a sentire la pressione sullo sfintere pensai di immaginare le dimensioni.
Mi sentì allargare piano piano e le gambe mi tremavano sotto quella pressione continua e prolungata.
Iniziai a gemere e i gridolini anche di dolore uscivano dalle mie labbra pregandolo di fare lentamente per farmi abituare.
Rilassai i muscoli appoggiandomi solo con la pancia e quel bastone di gomma iniziò ad entrare fino all’intestino smuovendomi tutta.
“brava troietta; hai capito come si fa allora……..rilassati ……….è il solo modo per ricevere questi cazzi senza dolore”.
Continuò piano piano a scoparmi e carezzarmi la schiena e il culo.
Io ero sfinito ma godevo come una matta; ne volevo ancora e ancora e ad ogni colpo sentivo lo stomaco che si smuoveva.
Lei aveva intuito la mia voglia e sfilatomi quel cazzo non perse tempo per ritornare verso la credenza e tirare qualcosa di mostruoso.
Non avevo nemmeno il coraggio di guardare ma era grossissimo e la pregai di non provare ma di continuare con quello di prima.
“sei già pronta; altra crema e poi godrai come una matta. Ormai sei rotta e uno o due centimentri di larghezza in più non fa differenza” esclamò con voce rilassata ma autoritaria.
Indossato quel cazzo enorme di circa 8 cm di diametro con la punta ben lubrificata iniziò a premere.
Lì iniziai a sentire male e la pregavo di smettere perché non volevo allargarmi tanto.
Sentivo premere con forza per farsi spazio dentro di me e scivolava piano rompendomi come una mela.
Prima la cappella dentro e poi per tutta la lunghezza penetrò sulle mie viscere.
Ero bloccata da quel palo che si faceva strada dentro di me fino in fondo; il fiato si faceva accelerato perché cercavo di assecondare le spinte rilassando i muscoli.
Ma i muscoli ormai erano sfiniti e sentì uno strappo forte dietro il culetto allargato a dismisura; provavo dolore ma anche godimento mentre entrava ed usciva riscaldandomi con lo sfregamento le pareti dell’intestino e sbrodolavo dal culo tutta la crema che mi aveva inserito.
“stai godendo puttanella dal culo come ti avevo promesso; ormai non ti stancherai più di queste dimensioni e ne vorrai fino allo sfinimento. Ora sei mia e ti aprirò che non potrai più camminare o sederti per un bel po’”.
Ero allo stremo delle forze e dopo un paio di colpi forti che sentì lo stomaco sfondarsi persi i sensi.
Mi svegliai sopra il letto ancora vestita e con le mani mi toccai il culetto dolorante e il buchetto. Ero larga da morire e con le dita assaggiai lo sfintere che era ormai andato.
La bocca impastata di sperma che non avevo deglutito dato che ero svenuta mi fece intuire che il marito mi aveva scopata sul letto e venendomi in bocca mi aveva lasciata lì inerme e piena di nettare.
Ingoiai e con avidità leccai le labbra per pulire quello che era rimasto.
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8 years ago
admin, 75
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Quando ho capito cosa significa cuckold
Incuriosito dal termine cuckold mi metto alla ricerca su internet per capire cosa volesse significare. Il motore di ricerca mi restituisce diverse informazioni ed in particolare sono attratto da un sito: “La casa dei CuckOld”. Effettuo la necessaria registrazione e mi si apre un mondo interessante ed eccitante alle stesso tempo. Trattandosi di un forum dove potevano interagire liberamente coppie, singole e singoli, partecipando alle discussioni, la cosa si faceva sempre più interessante. Capite alcune dinamiche riesco ad entrare in contatto con una lei di coppia, Alessandra, che raccontando di lei e del marito Domenico, esponeva foto di incontri con singoli. Era questa la caratteristica che intrigava entrambe. Lui era quello che si definisce un CuckOld attivo e quindi mi chiesero se avessi qualcosa in contrario nel caso fossimo arrivati ad un incontro la sua presenza e partecipazione. Non avendo espresso alcun tipo di problema cominciammo a chattare per qualche settimana per conoscerci meglio e poi passare alla video-chat, durante la quale era principalmente lei a condurre la conversazione e soprattutto a mostrarsi parzialmente nuda. Cosa che facevo anche io. A volte lei si toccava e mi chiedeva di segarmi. Altre volte mentre faceva un pompino al marito voleva che le dicessi parole sconce chiamandola con insistenza troia e puttana. A mano amano che la confidenza aumentava arrivammo alla decisione di incontrarci per verificare se potevamo andare oltre la video-chat. Concordato il giorno ci saremmo visti in un bar per bere qualcosa e poi avremmo deciso il da farsi. Arrivo all’appuntamento e mentre parcheggio arrivano anche loro. Scambio di saluti e noto subito un luccichio negli occhi di Alessandra che fa ben sperare. 35 anni portati benissimo, indossava un pantalone alla caviglia con sandali bassi ed una maglietta non eccessivamente aderente ma che metteva in risalto la terza abbondante. Aperitivo e scambio di battute per un po’ poi Domenico mi chiede di andare in macchina. Si sarebbe confrontato con la moglie ed in caso che per lei ero di gradimento mi avrebbe mandato un sms con le indicazioni dell’albergo dove andare, così come erano gli accordi. Salgo in auto con un po di trepidazione ad aspettare, anche perché lei mi piaceva ed immaginavo già di potermela scopare. Mentre fantasticavo arriva un sms, era lei che mi scriveva che voleva continuare il gioco. Mi ha dato indicazioni dell’albergo, non molto distante da dove eravamo, avrei preso una camera e aspettato un altro sms con riportato il numero della camera dove raggiungerli. Eseguo le istruzioni alla lettere entro in camera ad aspetto. Dopo 5 minuti arriva un sms con il numero della camera e mi precipito. Busso e mi apre Domenico che mi dice che lei è in bagno e di fare in modo che sia lei a spogliare me. Era una cosa che la eccitava enormemente. Pochi istanti e Alessandra esce dal bagno. Uno schianto, si era cambiata ed ora indossava dei sandali con tacco altissimo, una minigonna di jeans corta al punto che le si vedeva il culo quando era di spalle ed una canotta trasparente che lasciava intravvedere il reggiseno nero di pizzo. Si rivolge al marito invitandolo a mettersi comodo e si avvicina a me. Ero già su di giri, con il cazzo che scalpitava a voler uscire dalle mutande. Lei se ne accorge e posando la mano sulla patta dice che a lui penserà dopo, intanto si avvinghia addosso e comincia a baciarmi come un’ossessa mi infila la lingua in bocca e spalanca la sua perché anche io facessi lo stesso. E intanto comincia a spogliarmi. Prima i bottoni della camicia e scoprendomi il petto una leccata ai miei capezzoli. Io le infilo le mani sotto la canotta sollevandogliela e lasciandola con il reggiseno. Lei si abbassa e si dedica alla cintura e alla zip del pantalone facendolo scendere per poi toglierlo del tutto. Appoggia nuovamente la mano sul cazzo e rivolta al marito lo invita a d avvicinarsi. Il marito la fa rialzare, lei si fionda nuovamente sulla mia bocca e il marito le si appiccica dietro slacciandole il reggiseno. Bellissimo sandwich. Io mi impossesso dei seni appena scoperti e lei butta la testa indietro favorendo il marito che la bacia sul collo. L’atmosfera si sta riscaldando ed io non resisto più: devo mettermi nudo. Cosa che faccio imitato dal marito. Appena lei vede che ha due cazzi belli duri a disposizione si accovaccia, allarga le gambe per mostrare il ridottissimo perizoma che ha, si tocca la fica e tenendoci per i piselli comincia un meraviglioso pompino a due. Dopo qualche minuto il marito viene e le sborra in faccia. le succhia, lecca e beve tutto. Alessandra non si perde d’animo mi invita a stendermi sul letto mentre va in bagno a sciacquare la bocca. Il marito mi sorride dicendomi che ora sarebbe stata tutta per me mentre, così come eravamo rimasti d’accordo, lui avrebbe fatto qualche foto per il sito. Lei mi raggiunge sul letto completamente nuda e approfittando del mio cazzo ancora in erezione si concentra nuovamente a spompinare. Quando le dico che se continua a quel modo le avrei sborrato in bocca, alza la testa e dice che ha già avuto una razione di sborra ora la mia la vuole nella fica. Si alza e si mette cavalcioni su di me. Qui vado in estasi per la scena che vedo. Io disteso la tengo per i fianchi con il cazzo nella fica, lei che mi cavalca massaggiandosi i seni ed il marito che con una mano scatta foto e con l’altra si sega. Dura poco più di 5 minuti poi le scarico tutto quello che avevo nella palle nella sua fica bollente. Dopo il secondo schizzo lei si inarca ed esplode in un rumoroso orgasmo al punto che istintivamente le metto una mano sulla bocca per come urlava. Ci fermiamo un po’ a riprendere le forze. Intanto il cazzo del marito aveva recuperato energia e lui si avvicina a noi. Rivolto a me mi dice che gli tocca il boccone riservato: il culo della moglie, che a me non è concesso. A quel punto mentre lei si posiziona a pecora sul bordo del letto io mi improvviso fotografo e documento la meravigliosa inculata. Per reciproci impegni non possiamo trattenerci ancora altro tempo e ci salutiamo con la volontà di rivederci con più calma.
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8 years ago
admin, 75
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Un piacere immenso
Non racconto ciò che ho vissuto, ma dopo aver chiesto il permesso alla coppia con cui ho vissuto questa meravigliosa situazione e senza dar nessun riferimento mi accingo a raccontarla perchè ogni volta che ci penso mi viene duro da morire ed anche loro spesso ci pensano ed è stata irripetibile anche per loro anche se io spero di rivivere questa situazione dalle mie parti!
Cercherò di raccontarla nei minimi particolari anche perchè seppur siano passati cinque anni la ricordo come se fosse ora.
Estate mi accingo ad andare in ferie in un posto lontano da me e cerco un incontro dove vado perchè mi piacerebbe passare un pomeriggio di piacere spensierato mentre ero in ferie ed ecco che una coppia sui 50 anni mi risponde dicendomi che sarebbe stato un piacere ospitarmi un pomeriggio per giocare con il mio corpo dove unico vincolo che avevo dato era non esser legato e loro acconsentirono gli dissi anche che essendo in una stanza e con la famiglia non avrei potuto svuotarmi e loro dissero non devi preoccuparti pensiamo a tutto noi, ero già stra eccitato. Prima di partire mi depilo come si deve e ci si era dato cell per solo sms in caso di problemi, il giorno dell'incontro la mattina ci si conferma mi danno indirizzo mi dicono che al momento dell'arrivo avvisarli che mi aprivano portone e il piano. Salgo porta socchiusa ed entro, trovo sulla porta lei e lui con un camice bianco ed evidentemente nudi sotto, una stretta di mano e lui disse...beviamo qualcosa dopo ora vieni con noi che vogliamo goderci il pomeriggio, passo un lungo corridoio ed entriamo in una stanza che era stata approntata per i giochi di quel pomeriggio, vi era in un angolo un lavandino, un lettino ginecologico, un tavolino con tanti oggetti sopra che come li vidi ebbi un erezione sconvolgente. Si uno di loro era evidentemente un medico, ma si era d'accordo che nessuno chiedeva nulla e così fu. Mi vennero vicino e mi spogliarono loro, avevano ben poco da togliere d'estate avevo pantaloncini e come mi chiesero loro nessuno slip, mi tolsero la maglietta e tutti e due cominciarono a toccare il mio corpo, avevo il cazzo che mi stava esplodendo mentre le loro mani e la loro bocca era da per tutto. Lui mi disse di accomodarmi sul lettino ginecologico, ero disteso a gambe aperte sul filo del lettino lei mise una bacinella sotto la corrispondenza del mio culetto e lui prese dal tavolino l'occorrente per il clistere mi mise sul buchetto del lubrificante ed inserì dentro la cannula sentivo questo liquido tiepido entrare mentre lai mi toccava le palle ed in modo sapiente il cazzo facendolo stare duro ma senza mai avvicinarsi a farmi venire, mi fecero evacuare e rifecero il lavaggio tre volte. Ero pulito svuotato, lui prese dal lavandino il sapone e mi lavò bene il buchetto le sue dita entravano dentro perchè era rilassato ed aperto. vennero tutti e due vicino a me e cominciarono a leccarmi da per tutto dalla bocca e tutto il corpo, lei mentre mi baciava in bocca mi disse toccami la figa era bagnata sin all'inverosimile gli colava persino sulle gambe, lui si avvicinò al mio buchetto a cominciò a leccarlo sentivo la lingua entrare dentro mentre lei continuava a toccarmi le palle ed il cazzo, gli chiesi per favore non farmi venire e lei disse e certo non devi venire vogliamo vederti eccitato mentre ci divertiamo e se vieni continuiamo lo stesso, lui si avvicinò al tavolino dove aveva su dei toy di varie misure e vi era anche una cintura per lei, lui cominciò a penetrarmi con i toy il mio buchetto era rissato si era aperto anche se non lo è mai tanto ma stavo godendo dal buchetto come un matto mentre lui mi penetrava e continuava ad aprirlo e lei diceva ti piace quello che ti fa il dottore...si gli dissi..si da morire, lui aumentava la dimensione del toy che mi vibrava dentro ed io mi contorcevo dal piacere e sentivo il buco colare, lo metteva dentro e lo faceva entrare ed uscire sempre più veloce mentre mi diceva che era la prima volta che lo facevano ad un maschio lo avevano fatto sempre alle donne e non immaginavano che un maschio potesse essere cosi troia e mi diceva troia te l'ho aperto come si deve, si avvicina al tavolino e prese un divaricatore e mi disse ora bella troia te lo apro bene e ti faccio vedere il tuo buco bello aperto...lo introdusse dentro era un divaricatore di ferro era freddo e cominciò ad aprirlo sentivo le labbra del culetto aprirsi stavo godendo veramente come una troia, lei mi toccava ed ogni tanto mi metteva la lingua sul cazzo che mentre lui mi penetrava con i toy era diventato moscio, sentivo il piacere che mi assaliva il cazzo e scorreva dentro ma senza venire perchè lei si fermava. Era aperto il mio buco lui si ferma prende lo specchio e mi disse ecco troia guarda il tuo buco aperto...be era aperto veramente e stavo provando un piacere immenso, lasciarono il divaricatore su si tolsero i camici lui venne vicino a me e mi disse prendilo in bocca cominciai a leccarlo e prenderlo in bocca gli divenne duro grande stupendo e disse è arrivato il momento che ti scopiamo, lei piano piano tolse il divaricatore lui si mise il preserbativo che faceva fatica e mettere talmente che gli era diventato grosso e duro mise su un lubrificante e lo mise dentro...entro subito e mentre lui mi scopava lei venne su di me la sua figa sulla bocca e disse lecca che voglio godere, lo feci le succhiavo il clitoride le mettevo dentro la lingua...ebbe un orgasmo incredibile e la sua figa gli colava nella mia bocca, lui continuava a scoparmi sembrava un toro mentre mi diceva ai il buco del culo bollente troia sei un puttana e le sue parole mi eccitavano da morire. Tira fuori il cazzo e lei si mette davanti a me mi lecca il buco mentre lui cambia il presebativo e la scopa alla pecora e lei gode ancora...gli dico vi prego fatemi venire fatemi godere dal cazzo, si fermano lei mette su la cintura con un cazzo finto bello grande e lungo mi viene davanti e lo mette dentro, lui toglie il presebativo e mi viene a mettere il cazzo in bocca e disse ora veniamo tutti e due, lei mi inculava e mi masturbava il mio cazzo non era molto duro perchè provavo talmente tanto piacere dal culo che non avevo erezione totale lui aveva il cazzo che scoppiava lo prendevo tutto in bocca mentre avevo la testa girata dal suo lato ebbi un orgasmo pazzesco venni tantissimo e mentre venivo lei lo tira fuori e beve tutto...venne anche lui mi venne tutti in bocca...cazzo avevamo goduto sin all'inverosimile mi lasciai andare esausto sul lettino mentre loro due andarono in bagno a lavarsi e guardando un orologio nella stanza era passata un ora e mezza. rientrarono e mi diedero un asciugamano da mettere sul buco aperto e grondante e lei mi portò in bagno e mi disse posso farti io bidè si le dissi e lo fece...be da non credere ero ancora eccitato. Nudi andammo in cucina lei fece il caffè e parlammo un po delle nostre esperienze sessuali e dopo una mezzora vedo il cazzo dl lui tornare duro, lei mi disse mettiti disteso sul tavolo che ti scopa ancore...lo feci ed il suo cazzone duro entrò ancora dentro di me ma questa volta lei me lo prese in bocca il mio cazzo era durissimo venimmo insieme lui mentre mi scopava con determinazione io nella bocca di lei e lei mentre la masturbavo! Fu pazzesco il piacere che provai quel giorno e spero d riprovare una cosa del genere ancora che sia con la coppia o solo con una maschio.
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8 years ago
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In palestra - atto 1°
In Palestra – atto 1°
Proseguendo dal primo racconto. I nostri incontri in palestra proseguirono con estrema soddisfazione di entrambi. Tardavamo sempre ad andare a farci la doccia perché, così facendo, quando eravamo alla fine della ns. doccia tutti gli altri se n’erano andati e noi potevamo sollazzarci. Ma non avevamo considerato il fatto che colui che aveva la responsabilità di chiudere la palestra aveva fatto caso che eravamo sempre gli ultimi ad andarcene e fu così che, una sera, si incuriosì e… quatto quatto… entrò nelle docce senza che ce ne accorgessimo. Io ero al massimo del godimento, stantuffato da quel cazzo meraviglioso che mi riempiva completamente e mi procurava brividi deliziosi che mi facevano mugolare dal piacere. Arrivò, così, davanti al box doccia dove noi stavamo godendo come pazzi, senza esserci accorti di essere osservati. Lui ci osservò, in silenzio, per qualche minuto, estraendo dai pantaloni il suo affare e iniziando a masturbarsi sino a quando non sbottò con un: “ E bravi porcellini… e mi volevate lasciare fuori, eh ?”
Rimanemmo congelati nei gesti e, girandoci lentamente, lo vedemmo che ci guardava con uno sguardo lascivo, libidinoso, mentre se lo stava menando ! “Continuate, continuate, siete molto eccitanti…. Ora vengo anch’io !”. Ed iniziò a spogliarsi, appoggiando i vestiti, su una panca, sino a rimanere nudo come noi e con un cazzo in piena erezione, di belle dimensioni. Il mio compagno di giochi era rimasto, nonostante tutto, abbastanza eretto e perciò non si era sfilato dal mio culo. Riprese, pertanto, a stantuffarmi, lentamente, pe riprendere l’erezione completa e vedere il prosieguo della situazione. Il tizio entrò nella doccia e, senza indugio, mi fece piegare presentandomi il suo cazzo davanti alla bocca, invitandomi a succhiarglielo. Come lo imboccai me lo spinse tutto sino in gola, rischiando di strozzarmi, e prese subito a scoparmi la bocca ad un ritmo forsennato, tenendomi per le orecchie, in modo che non potessi sfuggirgli. Proseguì così per diversi minuti, sino a quando capii che stava per godere e, in quel momento, uscì dalla mia bocca e mi inondò il viso con lunghi schizzi di sborra. Colui che mi stava inculando, eccitato dalla scena, raggiunse l’orgasmo e mi riempì il culo di sborra mentre io iniziavo a godere riversando tutto il mio seme sulle piastrelle della doccia. Ci dovemmo fermare, per riprendere fiato, ma il custode si riprese quasi subito e, scostando il mio sodomizzatore, prese il suo posto, mi puntò il suo cazzo che era già quasi in completa erezione sul mio ano e, in un colpo solo, mi infilò fino in fondo sinché non sentì sbattere i suoi coglioni sulle mie chiappe. Fu un po’ doloroso ma, dopo poco, mi seppi adattare e gustare quella penetrazione. Si fermò, arrivato in fondo, si mosse un po’ a destra e a sinistra per allargarmi un po’ e poi iniziò ad incularmi con movimenti profondi, estraendolo poi quasi del tutto, e poi rinfilandomelo completamente, sino in fondo. Andò avanti così per almeno un quarto d’ora e nel frattempo il mio compagno di giochi e di allenamento di tutto quel periodo torno in erezione e mi presentò il suo bell’affare davanti al viso, invitandomi a succhiarglielo. Non mi feci pregare e lo imboccai completamente, leccandoglielo e succhiandoglielo sino in fondo.
Nel contempo iniziai a stringere e rilassare il mio sfintere facendo sì che il mio sodomizzatore avesse la sensazione che gli stessi facendo un pompino con il culo iniziando a succhiare con maggior libidine lo splendido membro che avevo tra le labbra. In capo a qualche minuto ebbi la soddisfazione di sentire che i miei sforzi stavano ottenendo il risultato voluto: infatti mi sentì riempito contemporaneamente sia in bocca che nel culo, totalmente. Ci fu un profondo sospiro di piacere, da parte di tutti e… non riuscivo più a stare in piedi. Mi dovetti sedere nel piatto doccia !
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8 years ago
admin, 75
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Trekking,caldo e segreti
Con Dario e Lena abbiamo fatto il primo vero “scambio di coppia” della nostra vita;prima o poi doveva succedere e non poteva non essere che con loro 2.
Dario ci fantasticava ormai da anni e,a dire il vero,anche noi.Certo se sapessero gli altri nostri amici che lascio che Sandra si faccia “fare” da qualcun’altro,direbbero che mi sono fritto il cervello.Ma anch’io mi sono beccato la mia bella parte( e direi che il sedere di Lena e’ una “bella” parte),ma soprattutto vedere Sandra nuda che gira da una parte all’altra con quel suo seno che “danza” ad ogni movimento,e’ una goduria infinita ,una sensazione che non ha prezzo ,e se poi se anche lei si toglie qualche sfizio allora e’ il massimo.
Dopo quell’ultima domenica pomeriggio di follie io e Sandra spesso ci siamo raccontati le sensazioni vissute,in piu’ l’estate e il caldo ci stimolano a pensare cose moolto sconce,lei infatti non si dimentico’ assolutamente che io le avevo fatto una promessa ,e cioe’ che se avesse accettato di stare al gioco con Dario e Lena io avrei dovuto farle il “regalo”.
L’anno scorso era capitato che grazie al nostro amico medico (mio amico di infanzia) Marco,ci siamo appassionati al trekking , lui ci porto’ una Domenica a fare un sentiero in Liguria ,dalle parti delle 5 Terre,un panorama impossibile da descrivere se non lo si vede di persona...ma in quell’occasione ci fu una particolare avventura erotica in 3 e’,quando siamo in tre e facile che ci possa succedere qualcosa soprattutto se siamo con nostri amici.Infatti,dopo che Matteo e sparito perche la sua donna gli vieta categoricamente qualsiasi cosa che riguarda il gioco del sesso tipo,topless (men che meno e figuriamoci fargli mettere le mani sulle tette di un’altra ragazza). Marco ,quindi,stava diventando virtualmente il “sostituto” naturale di Matteo,nel concreto, attualmente Dario e Lena erano i nostri compagni di giochi ( nel prossimo racconto scriveremo di cosa abbiamo combinato durante la finale dell’Europeo di calcio!)
Sandra ,l’anno scorso,si e’ fatta visitare il seno da Marco,che nel frattempo era specializzato in ginecologia e lavora in una clinica privata molto conosciuta,Marco e’ una persona moolto allegra e socievole,un bonaccione e non disdegna vino e donne.Infatti non si fece sfuggire l’occasione di mettere le mani su Sandra non solo per scopi medici,l’anno scorso se non trovavo una scusa io, se la sarebbe fatta durante una escursione nelle 5 Terre,In quella occasione Sandra scopri’ il suo “segreto” che pero’ io sapevo gia’ e cioe’ che Marco ha dei testicoli enormi rispetto alla media,lui su questa cosa ci scherza e fa autoironia dicendo che e’ un uomo con “le palle” vere ,certo che quando lo guardi la prima volta fa impressione, ci rimase “male” anche Sandra che non se lo aspettava,da allora lei aveva la fissa di voler sentire sbattere quelle palle sulla patata mentre era presa da dietro, a dire il vero spesso lo faccio anch’io con lei perche so che le piace,,quindi ora voleva provare per davvero che effetto gli avrebbe fatto sentirsi toccare le sua patatina da uno scroto 2 volte,forse 3 piu’ grande del mio.Infatti il “regalo” che mi aveva estorto Sandra era proprio questo,l’anno scorso io non ero preparato a vedere Sandra con Marco,ma ora ,dopo l’avventura con Dario e Lena ,si poteva fare,anche perche’ l’avevo promesso.Marco ci aveva gia’ invitato un paio di volte ad andare a camminare con lui ma non ci siamo trovati con i tempi ,settimana scorsa finalmente eravamo liberi sia noi che lui con i turni al lavoro.Ci sentiamo per telefono,lui,come al solito sempre allegro e positivo,per lui i problemi si risolvono sempre,se piove,se nevica o siamo in pochi o in tanti ,per Marco si trova sempre una soluzione,sicche lui ci diceva “voi venite qui e poi vediamo”,ma Sandra che invece e’ precisina ribatteva .”ma se invece..di qua e di la “ Marco chiudeva con “ ma si ,un modo lo troviamo..”
Domenica mattina sveglia presto e partenza verso l’altro versante della Liguria,circa un’ora di strada,quando Sandra esce dal bagno preparata per l’escursione mi lascia sempre sopreso,minigonna a fiori e maglietta corta sopra l’ombelico senza reggiseno!!
“ma allora devi farci proprio del male oggi!!” le dico io..stracontentissimo di come si era vestita.Capisco l’umore e lo stato d’animo di Sandra anche da come si prepara per fare qualcosa,quando si veste accollata vuole solo stare tranquilla e non gli si deve rompere le scatole,se invece si veste provocante ,beh,la giornata nasce con un bel presentimento di avventure infuocate.Gia’ ,la giornata era infuocata di caldo ,pensavamo a quanto sarebbe stato faticoso camminare ma allo stesso tempo di come poi e’ facile spogliarsi con quella temperatura.
Arrivati sotto casa di Marco,noi eravamo ad aspettarlo in macchina con un po di aria condizionata accesa,lui arriva,ci saluta e poi dice :”ragazzi,vi dispiace se passiamo a prendere Francesco che oggi e’ solo e..insomma,mi dispiaceva e ho invitato anche lui!
In un battibaleno crollano tutti i sogni erotici fatti fino a quel momento per quella giornata,
noi rispondemmo “..va bene,nessun problema,piu’ siamo piu’ e’ divertente!..invece la verita’ e che volevamo stare in tre,ma ormai non c’era nulla da fare,andava cosi.
Cosi andammo con due macchine a casa di Francesco,arrivati sotto casa in 2 minuti,Marco gli telefono’ e Francesco rispose che sarebbe arrivato subito.Eravamo in strada ognuno nella sua macchina ad aspettare,io avevo parcheggiato a fianco alla macchina di Marco e il finestrino di Sandra era a 30/40 centimetri da quello di Marco ;parlavamo di Francesco,conoscevamo di fama e ci aveva spesso detto Marco che era un po stordito ma molto simpatico.Improvvisamente Sandra fece una cosa che mi lascio’ esterefatto: in 2 secondi si tolse gli slip in macchina ,se li sfilo’ da sotto la minigonna ,li ripiego’ dentro un pugno della mano perche’ non si vedessero e li diede a Marco dicendogli :”per favore ,me li tieni tu che a me pesano nello zaino?,e poi ho troppo caldo non posso tenerli..”Lui li prese in mano e ci rimase senza parole per qualche secondo,poi con molta leggerezza e ironia rispose “..ma…..sei una ragazza terribile ,vuoi farci proprio venire mal di palle a tutti oggi..dai sii garbata che c’e’ gente seria oggi”...Ma nel fare il gesto di ridarle indietro le mutandine,si giro’ di scatto ,le mise nel suo zaino e disse che per il momento le avrebbe tenute lui.Poi arrivo’ Francesco finalmente si partiva….mentre stavamo andando io dissi a Sandra che era stata una grandissima a fare quella mossa,credo che ora Marco si stava pentendo di aver invitato il suo amico.
Dopo appena partiti ,raggiunsi subito Marco per dirgli di lasciare la sua macchina e di andare tutti con la mia anche per stare tutti insieme,cosi tornammo a casa di Marco mollammo la sua macchina;nel tragitto Sandra frugava nel suo zaino in cerca del costume ,io gli chiesi “e perche?..basta che nei punti alti io sto dietro di te”..lei si convinse anche se non era proprio sicura,non aveva neanche portato il pezzo del costume di sopra ,non sapeva che ci sarebbe stato qualcun’altro ma la possibilita’ di divertisrsi ebbe la meglio .In macchina cercammo di prendere confidenza con Francesco,in effetti era un tipo molto tranquillo,pugliese fino al midollo,non si capiva quasi nulla di quello che diceva a causa del suo mezzo dialetto mezza italiano ma era simpatico col suo umorismo minimalista.Sandra ,a volte ,per parlare si girava,si alzava quasi in piedi col sedere per aria rivolto verso il parabrezza,qualche movimento di troppo e si sarebbe visto che non portava gli slip,lei era pero’ cauta e ci provocava , ci faceva elettrizzare con i movimenti della minigonna,Marco guardava negli occhi sia me che lei e sghignazzava .La mattinata prosegui’ in modo del tutto
normale,fino al primo pomeriggio non successe nulla di particolare,pero’ era divertente stare tutti insieme e il paesaggio era meravilgioso,meno male che avevamo scorta di acqua perche’ durante il sentiero non trovammo nessuna sorgente,Sandra era persino riuscita a trovare un spruzzino per bagnarsi la testa ogni tanto,ma dopo un po comincio’ a divertirsi spruzzando acqua anche a noi ,a me e a Marco,Marco la minaccio’ dicendole che se avvesse gettato lui dell’acqua su di lei ci saremmo visti il programma “miss maglietta bagnata”,ma furono solo parole perche’ non successe nulla.La camminata comunque fu “particolare”,io e Marco facevamo a gara a chi riusciva a posizionarsi dietro Sandra perche’ ogni tanto ,su qualche gradino o mentre si scavalcava qualche roccia o tronco ,si poteva scorgere qualcosa da sotto la minigonna,io avevo il terrore che prima o poi capitasse Francesco dietro di lei e che si accorgesse che girava senza mutande,sempre che non l’avesse gia’ scoperto,pero’ era divertente lostesso. .Arrivo’ il primo punto in salita dove si doveva scalare delle rocce alte circa un paio di metri graduali,Sandra mi guardo’ ed era nel panico,era abbastanza alto quel punto che si sarebbe visto tutto da sotto ,cosi io aspettai dietro e passarono prima Francesco e poi Marco ,poi aiutai Sandra a salire ed io ero l’ultimo.Mi gustai il sedere e poi ci guardammo con Marco per interderci …..Marco scherzo’ subito dicendo “ehilah! attendo dove metti le mani..con la scusa!!”Poi arrivo’ l’ora di pranzo
e tirammo fuori in nostri panini,ci fermammo in un’area semi attrezzata,c’era un bel muretto a secco ,un piazzale verde sotto gli alberi due panche formate da tronchi di albero tagliati apposta per costruire quelle panche .Sandra si sedette a terra sul nostro telo non potendo mettersi sui tronchi perche’ altrimenti avrebbe dato spettacolo.I nostri occhi pero’ erano sempre li,quel vedo non vedo era davvero divertente .
In tutta la giornata non successe nulla di particolare tranne un episodio ad un certo punto quando in lontananza si scorgeva forse una vecchia chiesa ma che era fuori dal percorso,eravamo gia stanchi e accaldati ,sarebbe stata bello ma forse inutile deviare per fare una visita a quella costruzione quando Francesco volle andare lui a ispezionare,ci disse che se fosse stato interessante ci avrebbe fatto un cenno,era in salita ,forse 3 o 4 minuti ,pochi ma che a quel punto della giornata si facevano sentire.Cosi noi ci sedemmo su un tronco a mezza altezza e Francesco ando’ da solo.Ovvio che Marco colse l’occasione e di certo non li avrei lasciati da soli a fare delle cose che non potevo vedere,sarei stato troppo geloso.
Neanche il tempo di allontanarsi 30/40 metri che Sandra ricomincio’ a spruzzare d’acqua prima me e poi Marco ,a lei piace giocare con l’acqua quando fa caldo ,dice che sente di piu’ l’estate,infatti ogni volta che ci si avvicina a una fontana o qualsiasi sergente d’acqua lei spruzza tutti ma credo che lo faccia perche’ poi piace che qualcuno la bagni.Anche stavolta avevo capito che voleva giocare quindi anch’io con la mia bottiglietta buttai su di lei un po d’acqua,Marco invece entro’ in piena colluttazione,voleva conquistare lo spruzzino ,lui la prese per le mani tentando di strappargli quell’arma pericolosa,alla fine ci riusci e lo spruzzino era in mano a lui,dapprima la inondo’ in faccia e poi…..sotto la minigonna!!!Lei ebbe un sussulto di piacere,sospiro’ di piacere e disse “aahah,che fresco” e lui ridendo disse “..ti sei bagnata tutta eh!!” Lei sorrise e scherzando disse “siiiii..sono tutta bagnata”!!Io stavo per avvicinami per mettere la mano sotto ma Francesco ci chiamo’,a quanto pare quella struttura era interessante da vedere,Sandra prese il pezzo del costume di sotto e lo indosso’.Quando arrivammo li Sandra era mezza fradicia d’acqua e un po si vedeva il seno,Francesco da “signore” fece finta di niente ,ma poi non si trattenne,guardo’ Sandra e disse “sembra che ha piovuto parecchio a pochi metri da qui’!.. e noi ridemmo di gusto!
Alla sera andammo tutti a cena ,poi rientro a casa.
Marco .dopo cena, fece un primo tentativo per invitarci a rimanere a dormire,ma quando si e’ sfiniti e difficile pensare a qualsiasi cosa,noi preferivamo tornare a casa e svegliarci tardi il giorno dopo per stare tranquilli.
Accompagnammo Francesco a casa ,rimanemmo in tre in macchina e durante il tragitto verso casa di Marco lui chiese a Sandra come andava con i noduli al seno,lei disse che quest’anno nessun problema allora lui(furbescamente) si propose di farle una visita in clinica ,disse,”dai rimanete a dormire,domani vi alzate alla ora che volete voi e poi ve ne andate dopo la visita”..e noi “ma se non hai neanche un letto in piu’” ,lui come al solito minimizzo’ il problema e disse che avremmo dormito sul suo letto e lui su un divano o persino a terra.Con la scusa di non scomodarlo io dissi di no , avevo capito dove voleva andare a parare,in quel momento mi era chiaro che ogni mia decisione poteva essere determinante ,evidentemente ancora non me la sentivo di cedere Sandra nel caso la situazione fosse “compromessa” ma Sandra invece sembrava piu’ propensa a rimanere , effettivamente non avevamo pensato neanche di portarci un cambio nella eventualita’,come facciamo di solito,infatti lei disse che le sarebbe piaciuto ma che non aveva nulla per dormire fuori casa.”Perche’ serve qualcosa per dormire?” rispose subito Marco ridendo…”si dorme nudi,ovviamente!”..”Seeee” disse Sandra ,aggiungendo anche un certo grado di imbarazzo.”ho tutto io” disse Marco ”ho un paio di magliette piagiama per te e una per Luca”.Marco ci proponeva una soluzione in ogni caso,alla fine abbiamo ceduto ,anche per sfinimento,Sandra pero’ in fondo era molto contenta di poter stare fuori e in compagnia prolungando il week-end.
A casa di Marco,dopo una sana doccia, lui ci offri’ dal suo armadio delle maglie per dormire ,rimanemmo un po perplessi quando c’e’ li propose,soprattutto la mia era enorme,della sua taglia xxl ,veramente brutta;per non parlare di quella che aveva proposto a Sandra,alla fine ne aveva solo una ,era una canottiera bianca da uomo ,era di suo nipote di 12 anni che l’aveva dimenticata li .Sandra non voleva neanche provarla ma non aveva altra scelta,ormai,quindi ando’ in bagno e la indosso’.Quando usci,rimanemmo a bocca aperta,solo a guardarla mi venne su il pisello e credo che anche Marco ebbe la stessa reazione,anzi,credo che lui l’avesse proprio fatto a posta.In pratica quella canottiera le stava lunga appena sotto il sedere che quasi poteva essere un vestito,e’ questo andava bene,ma sopra,essendo con scollatura a “u” da uomo, a malapena copriva il seno che infatti fuoriusciva abbondante dai lati ,appena si muoveva un po di piu’ si le si vedevano le aureole rosa .”Ma stai benissimo per dormire,cosa vuoi di piu’” le dicemmo gustandoci quello spettacolo,lei ,che si sentiva molto al centro dell’attenzione e un bel po sexy,si avvio’ sul divano.Marco propose di guardarci qualcosa ,infatti iniziammo a vederci un film,ma Sandra ,che nel frattempo si era rannichiata su di me ,si addormento’ dopo neache 5 minuti.
Io la tenevo sul mio petto,con un braccio dietro la schiena e l’altro sulla sua gamba,lei dormiva come se fosse svenuta e io la accarezzavo un po qua’ e un po la ,ogni tanto si muoveva e si spostava la canottiera e io dovevo ricoprire alla meglio i seni che fuoriuscivano sia dai lati che davanti,ma la cosa era motlo sexy e Marco ci buttava l’occhio di frequente.
Poi ,dopo poco,Marco disse che andava a dormire ,alla fine noi rimanemmo in cucina sul divano e lui ando’ in camera da letto.
Al mattino ci svegliammo alle 9,faceva gia molto caldo,in realta’ mi svegliai io per primo e andai in bagno,Sandra dormiva ancora e sembrava che non si sarebbe svegliata neanche con le cannonate.Quando uscii dal bagno mi ritrovai di fronte Marco che si era appena svegliato e che stava voleva entrare in bagno anche lui,mi disse “buongiorno” sottovoce perche’ non voleva svegliare Sandra,io lo ricambiai e gli dissi di non preoccuparsi del rumore tanto lei non si sarebbe svegliata neanche con i cannoni .Mi avviicinai ai fornelli per preparare la caffettiera,guardai verso Sandra e mi sali il cuore in gola,dormiva ora in una posizione pressoche sconcia,faccia sul cuscino,il lenzuolo tolto fino ai piedi per il caldo , chiappe e perizoma ben in vista ,come se non bastasse poi si rannicchio ancora tanto che si vedeva anche un pezzo di patata da dietro,io la lasciai stare cosi,a parte che era bellissima e che me la sarei fatta li,ma aspettavo che uscisse Marco per vedere la sua reazione.Non avevo neanche finito di pensare che si apri’ la porta del bagno,lui butto’ uno sguardo e poi si volto’ verso di me
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8 years ago
AdamDTS,
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riverberi d'acqua
Lasciandomi ritrarre immersa nell'acqua, con indosso la sua enorme camicia, ed il copricapo che ne occultava la calvizia incipiente, rievocando del tempo in cui adolescenti condividevamo, al riparo tra gli anfratti della scogliera, momenti di spregiudicate pulsioni, ecco subito rinnovato il malizioso sapore di antichi ricordi.
Come negare, ad un ritrovato amico d'infanzia, il piacere dei momenti che furono, nei quali emergevano primari embrioni di un'indole in fase evolutiva, segregata poi a lungo in protezione assoluta ad evitare rischiosità derivanti da atteggiamenti altrettanto sconsiderati.
Permettere, al depositario di arcaici segreti, di tornare alla visione totale di un corpo nel frattempo divenuto maturo, non poteva che rivelarsi un tributo ulteriore alla volontà di apparire sempre più una desiderabile femmina.
Il pretesto salmastro, profumando l'epidermide di aromi iodati, altera la ragione permettendo al corpo di estraniarsi dalla mente senza altra inibizione quando, ormai nella nudità più completa, si lascia trasferire sino al contatto con mani a loro volta desiderose di saggiarne l'evolutiva trasformazione.
Attraverso un disegnato tratteggio vengono riprodotte forme come se fossero le dita medesime a ricalcarne i contorni, reprimendo a stento il desiderio di raggiungere quell'ambito traguardo che forse ora non potrei più rifiutare di concedere in modo assolutamente globale.
Quasi avevo dimenticato quanto fosse bravo anche in quella materia, sentendomi pronta a compensare un tale mestiere nella maniera più consona, e così, lasciandomi trasportare, navigo nella corrente alla volta dello scoglio dove ancora sta seduto, curiosa di verificare quanto nel frattempo sia realmente mutato.
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8 years ago
gloria1951,
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Nella Spa 3
Nella Spa 3
Il Singolo
Non avevo idea di che ora fosse , il sole gia tramontato . Nel Club stava avvenedo una fase di ricambio di persone , ci siamo fatti l’idea le persone che uscivano dovessero ritornare a casa , qualcuno dovesse uscire con la famiglia amici ecc ecc dopo aver trascorso un pomeriggio hot sia come temperatura estiva sia come trasgressione . Ci accomodiamo comunque su dei lettini da spiaggia al esterno del club sorseggiando un cocktail poco alcoolico e mangiando qualcosa dal buffet . Eravamo ancora eccitati dal nostro incontro con Mauro e Giulia ma non appieno soddisfatti . Accanto a noi c’era una coppia di ragazzi giovani , lui capelli lunghi raccolti in una coda sui 25/30 anni bassino magro torace peloso non tanto muscoloso lei non più di 24/25 anni bionda alta ne magra ne grassa con qualche tatuagio un bel seno grande e poi una terza persona  un uomo sui 40 alto ben tenuto pelato che ridevano e scherzavano e sorseggiavano anche loro qualcosa da bere . Io e Francesca mentre ci stavamo rifocillando sdraiati riassumevamo un pò le sensazioni appena provate quando il terzetto parte e sale le scale del piacere . Nel Giardino esterno del club la gente mangiava rideva si rilassava . Ogni tanto dalla porticina spuntava un singolo qua e la per vedere e tenere la situazione sott’occhio . Francesca mi confessava che il club le piaceva molto sia la parte benessere che la parte privè e la eccitava vedere dal vivo le coppie fare sesso così naturalmente ,  leggendo negli occhi della gente che lo faceva , il piacere che provava nel dare e nel ricevere . Le proposi di risalire a ispezionare tutto il piano sopra , cosa che non avevamo fatto prima per ovvie ragioni . Questa volta entrammo a sinistra delle scale e vedemmo un ambiente più caldo , stanzette con sbarre tende vedo non vedo ecc ecc e in fondo due stanze con porta a vetro in modo da far vedere ciò che succedeva al suo interno ma se chiusa da non poter violare quella privacy . In una c’era una coppia con la lei che stava godendo di un fisting vaginale , nel’altra invece il trio che avevamo accanto nel giardino . La Biondina  stava godendo di una doppia penetrazione dai suoi maschi descritti prima . L’ambiente molto più piccolo del precedente faceva sentire gli ansimi e i godimenti delle due donne nelle stanzette . C’erano altre persone ad osservare il magnifico spettacolo e io e Francesca eccitati da quella situazione cominciammo a baciarci molto sensualmente . Le faccio cadere la fascia che la proteggeva sulle sedie in giardino e le aprii le gambe e le braccia mettendola a x contro le sbarre di una stanzetta . Partii a baciarla dal collo , orecchie le feci drizzare capezzoli e brividi con i miei baci con le mie labbra la mia lingua. Scesi sul seno morsi i capezzoli durissimi e lei tirò un urlo di piacere che catturò l’attenzione delle persone che stavano guardando le due stanzette chiuse a chiave , le baciai  l’interno cosce il retro delle ginocchia e  sentii tutta l’eccitazione di Francesca che usciva dalla sua pelle . La spinsi sul letto in una delle stanzette la feci sdraiare le aprii le cosce e mi concentrai sulla sua figa con la lingua dal monte di venere fino al clitoride , un morsetto e via all’esterno delle labbra , il perineo , l’ano . Le chiesi di dare anche a me ciò che aveva dato a Giulia , poco dopo grazie al movimento sincronizzato di mani e lingua schizzò urlando intensamente per qualche secondo . Io ero già duro dall’ecitazione dai mugoli della bionda dai gemiti di Francesca ero scatenatissimo . Continuavo a bere il suo succo , leccarle il clitoride fare uncino con le dita di una mano a stimolarle il punto G dentro e fuori dalla sua figa mentre schizzava uno due tre non so quanti schizzi , non ho idea di quanto fosse durato il suo orgasmo per quel giochetto che stavo facendo con il suo sesso. Nel frattempo LUI era entrato nella nostra stanzetta e si era seduto accanto a noi , in disparte senza invadere senza parlare , senza farsi vedere da Francesca . Era lì solo io mi ero accorto di LUI . Come se fosse disattivato pronto ad un cenno per attivarsi e …. LUI  pensavo un uomo da solo con noi due mentre Francesca godeva . Francesca si sedette di colpo sul letto mi prese la faccia mi baciò mi disse che cosa le avavo fatto , aveva voglia di me in quel momento , che dovevo incularla fotterla forte come sapevo io . Mi fece sdraiare lo prese in bocca la lingua sul filetto ( non sono circonciso ) su e giù la pellicina e succhiando a tempo debito come solo sa fare lei , massaggiandomi le palle , leccando succhiandomi le palle la cappella , non capiva ciò che stava facendo , intanto il mio piacere saliva , mi sentivo eccitato pauroso tremavo , LUI era sempre li composto alle spalle di Francesca . Nel frattempo altri singoli cercavano di entrare e lei li mandava via con un NO grazie secco . Da sdraiato mi sedetti e lei fece forza per sul mio torace in modo da non farmi cambiare posizione , le sussurrai Fra ne hai uno alle tue spalle da un po di tempo che sta gurdandoci da vicino . LUI senti ciò che le stavo dicendo , lei non lo mandò via , mi chiese se mi dava fastidio , intanto vedevo nei suoi occhioni un eccitazione in piena . Io risposi che non dava fastidio a me se non ne dava a lei e pensavo al suo racconto di quanto fosse impazzita sperando in una doppia sborrata di due uomini al fiume un pò di tempo fa . Mi disse ok ma dirigi tu il gioco . Continuò in quel meraviglioso pompino che mi stava facendo , come sa fare lei , come sa fare chi ascolta il suo partner quando gode . Io non vedo la faccia di LUI , è in penombra comunque gli faccio un segno di OK LUI appoggia delicatamente per terra la sua borsa , si sfila le infradito e a quattro zampe ci raggiunge nel centro del letto . Vedo che tocca delicatamente la schiena e il fondoschiena di Francesca , lei sobbalza , rallenta il pompino che mi sta facendo quasi a sentire gli effetti di queste nuove mani che tastano il suo corpo . Io intanto stimolo continuamente con le dita ad uncino il punto G e con il pollice il clitoride . LUI è delicato rispettoso nei movimenti si sporge e vedo che è un uomo sui 45 brizzolato ben tenuto fisicamente . Le gira attorno sempre toccandola sfiorandola , i capezzoli di Francesca sono sempre più duri l’ eccitazione che sta provando da quattro mani è alle stelle . Vedo che le tocca il seno con una mano e con l’ altra sempre sfiorando il fondoschiena e altre parti mentre io continuo il mio massaggio vaginale . Mi fermo gli tolgo il mio cazzo dalla bocca di Francesca , la porto eretta con le mani in alto come se fosse legata al soffitto in ginocchio sul letto la bacio con passione , in quel momento mi libero dalla paura LUI continua a sfiorarla stimolare la sua pelle mi avvicino al orecchio di Francesca e le sussurro Prendiglielo in bocca ! Come se fosse un ordine imperativo ! Francesca fa stendere al suo fianco LUI , ricambiando delle carezze ricevute partendo dal torace depilato e un pò palestrato scendedo sul addome con un accenno di tartaruga ed ecco il momento prende in mano il suo sesso . Dotato di quanto basta già duro turgido a differenza mia circonciso con la cappella gonfia e le palle piene . Francesca dopo avermi guardato con i suoi occhioni lo prende avidamente in bocca succhiando leccando cominciando un pompino dei suoi lui comincia a godere e io sento il mio cazzo scoppiare mi fa male da quanto sono eccitato . Mi sputo su due dita come piace a lei le lubrifico ben bene il buchino stretto appoggio la mia cappella e affondo in una scopata anale , con due dita sento l’ingresso della sua vagina che è un lago . Intanto LUI gode sotto il pompino di Francesca che man mano che la stantuffo da dietro a sua volta gode come non mai , fermandosi e segando quando i miei colpi si fanno più forti per non perdersi neanche un momento di goduta di quella inculata . La visione della biondina si fa nitida nella mia mente e chiedo a LUI di infilare il preservativo in modo da fare una doppia a Francesca che in un primo momento mi guarda con i suoi occhioni cercando la mia sicurezza di quello che stavo per fargli fare a LUI . Quando ebbe indossato il preservativo Lui si sdraiò e Francesca sedette sopra a quel cazzo che aveva appena spompinato e poi arrivai io con il mio cazzo nel suo buco posteriore . Godette come non mai , io e LUI entravamo e uscivamo da lei ritmicamente . Francesca impazziva urlava godeva schizzava e veniva in un orgasmo lungo che non finiva mai , tutt’intorno alla nostra stanzetta cerano persone trai quali Giulia e Mauro che si stavano toccando alla visione di quanto Francesca godeva nella sua prima doppia penetrazione . Io ero marmoreo duro non solo il mio cazzo ma le palle le gambe le braccia tutto il mio corpo stava sentendo il godimento che mi trametteva Francesca dall’inculata . Francesca sentiva che le nostre spinte si facevano molto più veloci segno dell’ orgasmo che stava arrivando , ci fermò e ci chiese di venirle sulle tette sulla faccia dove volevamo sul suo corpo . Uscimmo rapidamente dai suoi caldi buchi e in men che si dica LUI si tolse il profilattico e le stava spruzzando sulle tette io sulla bocca e sulla lingua . Francesca riprese un bocca il cazzo di LUI che piano a piano si stava ammosciando e lo ripulì meticolosamente bevendo anche un po di sperma che stava ancora uscendo piano piano . LUI poi la baciò sulla fronte , fece un cenno per pulirla dal suo sperma ma Francesca lo fermò , le piaceva il caldofreddo dello sperma quando diventa liquido che cola dal suo seno , ci ringraziò del splendido gioco/scopata infilò le infradito si copri i genitali con il suo asciugamano fascia e come in sordina era arrivato se ne stava andando . Eravamo sfiniti ma appagati dalla nostra prima avventura nel club e alla fine tutte quelle paure e preucupazioni che avevamo in auto durante il tragitto sono scomparse . Dopo una doccia calda uscimmo dal club e scoprimmo che erano l’ una di notte felici e contenti tornavamo a casa nostra . Francesca dormì tutto il tragitto e io rivedevo nella mia mente tutti quei sguardi compiaciuti che avevamo intorno sentendomi realizzato per quello che avevamo provato.
Questo racconto è di esclusiva proprieta di Patatas !
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8 years ago
patatas,
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Nella Spa 2
Nella Spa 2
Mauro e Giulia
Fatto l’ingresso mi sento a mio agio e quel mix di sensazioni che avevo in macchina si tramutano in eccitazione pura . Entriamo e dopo esserci spogliati  cominciamo a girare esplorando il Club . Entriamo in piscina per scioglierci un pò , da lì si poteva vedere chiaramente tutto l’ambiente e le persone al suo interno. Successivamente curiosando qua e là usciamo nel giardino esterno , decidiamo di prendere un po’ di sole e per rilassarci entriamo nel idromassaggio . Troviamo al suo interno tre coppie . Due coppie si erano date appuntamento nel parcheggio e hanno pensato bene di entrare assieme nel club . Dai loro discorsi e chiachere ad alta voce ho capito che si sono conosciuti in comunity e poi organizzati per l’incontro in spa . Questa cosa aveva catturato la mia attenzione e non riuscivo a togliere gli occhi dal bellissimo gioco che i quattro facevano , le lei si mangiavano con gli occhi , si corteggiavano , si stuzzicavano le lingue si intrecciavano , seni con capezzoli duri turgidi che aspettavano solo di essere mordicchiati e assaggiati ,  gli uomini le lasciavano dolcemente fare pregustando quello che poi sarebbe successo . Francesca intanto parlava con la terza coppia che era vicina a noi Mauro e Giulia più o meno nostri coetanei e ogni tanto frequentatori del club . E’ nata subito una bella sintonia solari e semplici e di bell’aspetto come noi . Dopo pochi preamboli Giulia chiede a Francesca se avevamo avuto già delle esperienze in passato liì o in altri privè e lei rispose che per era noi la primissima volta in assoluto in questo eccitante mondo . Giulia ci stava letteralmente corteggiando valutando se c’era la possibilità di poter conoscerci meglio più tardi nella zona trasgressiva . Francesca molto cortesemente rispose che si poteva giocare in tutta tranquillità tra di noi , lasciando intendere ai due che non eravamo interessati ad uno scambio completo . Io e  Mauro intanto prendevamo del vino al bar , tra vari discorsi più o meno eccitanti mi raccontava che avevano avuto delle belle esperienze in generale anche fuori dal Club sia senza scambio che con scambio . Lui mi diceva che all’inizio era molto contrario nel sapere che la sua donna fosse posseduta da un altro uomo , ma aveva avuto una ipereccitazione quando poi una sera si era trovati con una coppia in una situazione molto intrigante ed era successo . Una cosa che capii al volo dalle sue parole era l’importanza di trovarsi a proprio agio nella situazione e godere nel vedere impazzire dal piacere la proria donna in qualsiasi occasione Tutto il resto sono falsi pragmi o paranoia . Ritornati dalle nostre lei con il vino in piscina  e lo porsi alle donne e dissi “ con un pò di alcool in corpo cadono le inibizioni “ . Scambiammo ancora qualche parola finendo il vino e di comune accordo ci dirigiamo al piano di sopra . Ci si presentò un ambiente soft luci e musica soffusa entrammo in questo corridoio e notammo che in una stanza c’erano i quattro che avevamo incontrato nel idro che giocavano tra di loro , la vista era eccitantissima uomo in piedi sul letto che se lo faceva succhiare dalla lei in ginocchio con il suo sesso nella bocca dell’altra lei e infine l’altro uomo rimasto che leccava il sesso della lei sdraiata in un trenino dove gemiti e mugolii facevano da cornice alla musica soft. Intorno al letto quattro singoli che masturbandosi aspettavano un cenno a debita distanza non invadendo quel equilibrio armonioso . Le donne passarono poi in una cavalcata forte e violenta a smorzacandela sopra i loro uomini e accennarono ai singoli di inserirsi nel gioco tra le coppie . Le donne avevano due cazzi in bocca ciascuna mentre i mariti da sottole scopavano facendo ballare i seni delle due che tra una stantuffata e una succhiata godevano intensamente  . Dal cambio di luce e distratti da un ambiente molto eccitante  avevamo perso i nostri compagni di gioco . Proseguimmo poi nelle stanze accanto e trovammo Mauro e Giulia che erano entrati in una stanza con due letti rotondi , uno fronte al altro . Sul primo c’era una coppia sdraiata  intenta a coccolarsi , la grossa macchia sopra il  lenzuolo faceva capire che qualcosa di eccitante era successo poco prima , nel secondo letto invece era occupato da Mauro e Giulia che erano già uno dentro l’altro muovendosi dolcemente e molto piano , lui sotto lei sopra con le mani di lui che le facevano roteare il bacino e scandivano il ritmo dei movimenti . Lei ci vide e ci invitò su quel letto , Francesca e io ci guardammo e accettammo l’invito . Il livello di eccitazione era al top Francesca cominciò a baciare Giulia che rimase sopra a Mauro continuando il suo sensuale balletto , poi volle anche assaggiare anche la mia lingua e tutte le tre si incrociavano . Giulia si avvicinò al mio orecchio mi disse Abbiamo capito le regole , solo orale che va bene per tutti . Guardai Francesca e i suoi occhi mi fecero capire che si poteva rompere il ghiaccio . Proprio in quel momento notai che Mauro aveva già la figa di Francesca in bocca che sportasi per baciare Giulia aveva preso i suoi glutei fatta accomodare sopra il suo viso . La lingua di Mauro esplorava la figa di Francesca dal clitoride duro a dentro le carnose labbra leccando tutto al suo interno assaggiando gli umori che ne fuoriuscivano . Mauro usava la lingua lentamente ritmicamente ascoltando i sussulti di Francesca intanto Giulia sopra al suo cazzo aveva preso in mano il mio atrezzo che già duro per l’eccitazione sembrava scoppiare . Cominciò a leccarlo mordicchiarlo e infine lo vuole in bocca . Se lo infilò vogliosamente , sentii le guance con la cappella da quanto succhiava ,  chiudo gli occhi e inizio a impazzire di piacere . Un colpo di lingua una succhiata alla cappella dura un’altra lingua sulle mie palle , una lingua che sapeva dove andare era quella di Francesca che aveva lasciato il seno di Giulia . Apro gli occhi e vedo Due donne che giocavano con il mio cazzo mentre Mauro leccava continuamente la figa di Francesca e scopava la moglie. Un bellissimo quartetto aveva attirato altre tre coppie e qualche singolo che iniziarono a toccarsi . Mi distesi su quel letto con il cazzo dritto e Francesca si sedette sopra di lui cominciando a salire e scendere , salire lentamente e scendere di potenza facendomi entrare di forza dentro di lei gemendo e godendo . Giulia e Francesca erano nella medesima posizione e salivano e scendevano sui nostri cazzi baciandosi e sgrillettandosi a vicenda . Qualche singolo cominciò la fase del approccio toccando la pelle delle due donne , ma gli fu solo permesso di guardare e segarsi per non interrompere il magnifico gioco che si stavano facendo . Mauro fu il primo a chiedere di fermarsi poiché stava venedo . Non aveva intenzione di venire così velocemente e a dire il vero anche io non ero lontano dal’esplodere dentro Francesca . Loro cambiarono posizione e Giulia si mise a pecorina con la faccia tra le cosce di Francesca in modo da leccare il suo clitoride che era visibilmente grosso e duro mentre Mauro la prendeva da dietro . Tra un su e giù di Francesca uscivo dalla sua figa calda e sentivo la lingua di Giulia che assaggiava la mia cappella intrinsa di umori e le leccava il clitoride , poi dentro di nuovo  varcando la figa di Francesca e facendola urlare di piacere . Non so per quanto tempo siamo andati avanti così , ma ad un certo punto sentii un liquido caldo all’interno delle mie anche , Francesca gemeva a voce alta , respiro frettoloso affannoso ecco finalmente il piacere che stava provando si era tramutato in orgasmo e aveva schizzato in faccia a Giulia . Io cominciai a stantuffarla da sotto velocemente facendola sobalzare fino che riversai tutto il mio piacere nella sua figa non riuscendo a trattenermi dal sentirla così eccitata . Mauro continuava a scopare Giulia sempre più velocemente ad un certo punto baciando violentemente Francesca scaricava tutto il suo sperma caldo nella figa di Giulia che a sua volta veniva copiosamente nel sentire il marito schizzarle dentro . Francesca era ancora sopra di me , le tremavano le gambe per la posizione o per il magnifico orgasmo che aveva provato . Giulia con la sua lingua intanto ripuliva le mie anche e il mio cazzo da ciò che era fuoriuscito dalla figa di Francesca ; un mix di sperma umori e altro . Eravamo tutti sfatti dalla magnifica scopata e credo per qualche minuto ci addormentammo su quel letto tutti e quattro abbracciati . Vedemmo compiaciuti che anche le altre coppie stavano scopando sopra il letto fronte a noi facendosi rumorosamente sentire . Dopo un bacio di arrivederci salutammo Giulia e Mauro breve doccia e ritornammo al piano di sotto .
Continua …
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8 years ago
patatas,
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Nella Spa 1
Nella Spa 1
La sua perversione
Era da un po di tempo che si parlava di sperimentare qualcosa di diverso . Francesca ha scatenato in me una tale curiosità che finalmente mi sono convinto a provare qualcosa di eccitante e trasgressivo . Sono Roberto quarantenne con limitate esperienze sessuali , mi posso definire un verginello ma con tanta voglia di sperimentare . Ho conosciuto Francesca la mia attuale compagna in chat un anno dopo il mio divorzio e ho capito fin da subito che aveva una marcia in più sia come donna in generale che soprattutto dal lato sessuale . Nel gioco della conoscenza tradi noi al inizio del nostro rapporto abbiamo parlato molto delle nostre esperienze , lei è sempre stata molto discreta nel raccontarmi le sue storie sia con uomini che con donne . Francesca non mi ha mai nascosto di avere un lato bisex . Normalmente quando siamo liberi dai reciproci figli e da impegni lavorativi ci piace stare nel letto a fare l’amore a giocare con i nostri corpi e i nostri giochi . Un pomeriggio mentre ci accarezzavamo e stuzzicavamo le ho chiesto di raccontarmi in specifico qualche esperienza con altri uomini prima di me , mi raccontò che non ne aveva avute molte di soddisfacenti , ma con questo suo Amico era riuscita a lasciarsi andare ed è ststa l’ esperienza dove aveva provato maggior piacere . Dopo un pò di timidezza e qualche mia esortazione a farlo mi racconta di una volta aveva incontrato questo Amico particolare in riva ad un fiume in un luogo adatto a prende il sole nudi , dopo qualche bacio e toccata la voglia era salita quindi dopo averglielo per ben leccato e succhiato per farglielo diventare bello duro come piaceva a lei hanno iniziato a scopare all’aria aperta non accorgendosi che sull’altra sponda cerano dei ragazzi anche loro  prendevano il sole nudi e alla vista di quello spettacolo hanno cominciato a mastrurbarsi . Eccitatissima per la cosa confessa di aver avuto molteplici orgasmi sia per la scopata all’aria aperta che sopratutto sentendosi tutti quegli occhi addosso . Quello che immaginava e/o sperava che succedesse realmente era qualcuno dei ragazzi eccitato dai suoi gemiti dalla cavalcata che stava facendo l’avrebbe raggiunta per farselo succhiare . Francesca impazziva dalla voglia di sentirli scoppiare in un orgasmmo tutti quanti , chi dentro di lei chi sul suo corpo nudo chi nella sua bocca . Immaginandomi la scena mi è salita l’eccitazione a mille e ho iniziato a baciare il suo sesso che ricordando il l’accaduto era diventato un lago e fatta girare di schiena ho cominciato a stantuffarla con ardore in tutti i suoi buchi alla pecorina schizzandole alla fine in quel buchino stretto che ha il suo culetto sodo . Lei urlando di piacere sentendomi schizzare viene avvolta da un orgasmo anale che la travolge completamente . Mentre ci riprendiamo dalla eccitantissima scopata le rivelo che la mia testa aveva immaginato la scena e capisce da dove veniva questa mia eccitazione e che le era piaciuto moltissimo essere presa con così tanto vigore . Continuando successivamente il racconto mi dice che questo suo Amico , frequenta con la attuale compagna una Spa naturista . Le ha raccontato che era un luogo raffinato dove c’era una zona benessere e una zona distinta per il divertimento . Di comune accordo decidiamo di curiosare visto che l’argomento era interessante per tutti e due . Un caldo Sabato di Luglio partiamo per questo Club e in macchina stabiliamo le regole , niente di questo niente di quello ecc ecc . La voglia , la curiosità l’ecitazione e un pizzico di paura sale man mano che si assotigliano i Km alla nostra destinazione . Arrivati Francesca mi prende la testa con le mani avvicina la mia bocca alla sua e sento la sua lingua a contatto con la mia in un bacio sensualissimo e rassicurante , i suoi occhioni mi hanno un certo potere su di me e calmano quel pizzico di paura che in me è cresciuta .
Continua…
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8 years ago
patatas,
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look me
Non sarebbe passata di certo inosservata vestita in quel modo, con quegli stivali alti sino al ginocchio, a porre in risalto gambe sapientemente inguainate in una fittissima trama reticolare neutra nel colore, ma non nella vistosità dell'abito in raso la cui lunghezza non poteva celare la perfezione del corpo, evidenziandone le cosce ed obbligando lo sguardo a risalire sino all'ampia scollatura, in una alternanza di contrastanti piaceri visivi che l'avrebbero resa ancor più desiderabile.
Questo doveva passare per la mente del proprio compagno, già immaginandola seduta di fronte a chi avrebbe ricevuto conferma di quell'integrale bellezza anche attraverso il ritratto posizionato alle sue spalle, la cui nudità era esibita senza alcun compromesso apparente.
Morbosi presentimenti ne avrebbero attanagliato il cervello, pervadendolo con fantasie nelle quali intravedeva la non remota possibilità che venissero accelerate ben altre lùbriche voglie, sospingendola verso ipotetici beneficiari di concessioni trasferibili molto oltre la semplice soddisfazione visiva.
Liberandosi dell'abito sarebbe rimasta nell'intimo coordinato dalla tonalità identica al vestito, quasi a voler mantenere ancora integra la propria esposizione che poteva solo raggiungere il culmine estremo sfilandosi anche quegli ultimi baluardi, ritardandone con maliziosa lentezza l'esibizione integrale.
Statuaria sulle elevatissime calzature, ed ancora avvolta nella retinatura del collant, a conferire un aspetto ulteriormente intrigante, non celando più molto altro di se, avrebbe lasciato ad avide mani il compito di procedere nell'esplorazione assoluta di forme ormai alla portata di chi, saggiandone liberamente l'intera consistenza, ne avrebbe goduto senza più impedimenti di sorta.
1945
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8 years ago
gloria1951,
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Prendere il sole...
Settimana scorsa come ogni domenica mi preparo per la mia mezzo giornata di sole in pace e tranquillità depilazione intima gambe scelgo che perizoma mettere anche il sex toy (bisogna sempre averne uno dietro).
Una volta finiti i preparativi mi vesto jeans maglietta esco e vado a prendere la macchina, mi diigo al mio solito posticino vicino a casa 3 / 4 km parcheggio scendo faccio il sottopasso e poi salgo su per gli scogli cerco un posticino tranquillo dove poter essere sdraiata comodamente, una volta trovato mi siedo e mi inizio a spogliare per ora sono ancora sola ma sono anche le 10 di solito arriva gente piu tardi. Una volta tolta i vestiti rimango in perizoma nero tipo “farfalla” con un po di retina davanti che si intravedeva il mio pisello mi metto la crema solare per evitare scottature cosi mi sdraio sull'asciugamano e mi rilasso un po. Dopo un paio di minuti vedo in lontananza una persona pensando che era anche lui per la stessa cosa “sole” cosi per essere piu provocante di quando potevo essere decido di usare il sex toy cosi chiunque passava poteva notarlo prendo un po di saliva mi bagno il buchino prendo il “butt plug” in acciaio largo 4,5 cm senza farmi notare piu di tanto scosto il perizoma lo punto e piano piano mi ci siedo sopra e con una spinta lo faccio sparire e rimane in vista il brillantino viola fuori. La persona che ho visto in lontananza sta passeggiando verso di me ma io continuo a far finta di nulla dormire o guardare il cellulare, noto che ogni tanto si ferma si guarda in torno e continua a camminare sempre verso di me, io continuo a far i fatti miei. Noto che e quasi dietro di me si sofferma a guardare il mio lato b e con gesto (l'ho fatto apposta ma ti faccio credere che non e vero) gli cade l'asciugamano che ha in spalla sulle mie gambe con modo di far gentile mi chiede immediatamente scusa dicendo che era il vento gli rispondo ci mancherebbe figurarti lo vedo e mi rimetto a testa in giu sul cuscino sento che e vicino a me si siede sullo scoglio vicino al mio mi inizia ad accarezzare le gambe molto lentamente mi provoca dei brividi su tutto il corpo sembrano mani di un massaggiatore pulite senza un callo o grezze sa dove toccarmi man mano sale con le mani io continuo a far finta di nulla alterno tra cellulare e riposarmi sento che mi massaggia i glutei mi allarga le natiche nota ovviamente il mio giochino che e dentro non dice nulla continua a far quello che sta facendo mi massaggia accarezza mi dice se ho freddo (forse vedendo tutti quei brividi) gli rispondo di no che era lui a provocarmi questi brividi mi prende il perizoma me lo vuole sfilare lo aiuto inarcando il la schiena rimango nuda con il butt plug dentro mi allarga le gambe prende il mio cazzo lo mette sotto che lui da dietro vede culo palle e cazzo mi accarezza e massaggia al punto che mi provoca una erezione con una mano mi allarga una chiappa e con l'altra molto delicatamente mi prende il sex toy lo sfila piano piano che manco me ne accorgo. Dall'altra parte noto che sale altra gente ma a me non da fastidio ragiono molto (se ti piace guarda se non ti piace girati), una volta tolto il sex toy ho il buco un po largo tenendo un plug di 4,5 cm e normale, si tuffa con la faccia mi lecca prima in mezzo sotto sopra al buco poi dentro e fuori inarcola schiena per mi piace come lo fa mentre lecca fa entrare un suo dito lo fa sparire sento le sue nocche lo tiene dentro non stantuffa ma lo muove come se dentro ci fosse la rotellina del mouse io per non dargli corda da (stronza) continuo a far i farti miei tra l'altro ricevo una telefonata mentre lui e impegnato dietro. I curiosi si fanno sotto hanno il cazzo in mano ma rimango ferma a ricevere le attenzioni mi continua a muover il suo dito dentro e leccare per un attimo lo tira fuori ne punta due molto dolcemente le fa entrare le ricevo tutte fino in fondo le muove sempre e lecca da farmi impazzire fino a farmi uscire il liquido preiaculatorio spostando la testa scorgo che ha il cazzo fuori duro sembra bello tutto depilato come piace a me mi giro a guardare il mare lui si alza si mette sopra di me appoggia il suo cazzo sul mio buco ma ci son le sue dita dentro ma lo lascio fare man mano leva le dita e spinge il suo cazzo dentro ora inzia a far su e giu ci son tutti gl'altri che guardano si stanno masturbando nel veder come mi sta facendo il culo per rendere il gioco piu bello mi allargo le chiappe e poco dopo mi metto a pecora sento le sue palle attaccate al mio culo mi sta martellando in modo dolce da non farmi male ormai dal mio cazzo un continuo uscir di liquido pre spermale a un certo punto si ferma leva il suo cazzo metto il dito mi dice di far la brava che mi piacerà appoggia la punta del suo cazzo spinge fa un po male ma resisto anche lui mi chiede ti tener duro cosi stringo i denti sento che esclama ecco brava cosi ohhhhhh aveva messo il suo cazzo piu un dito dentro il mio culo ha iniziato a far su e giu piano per abituarmi poi sempre piu veloce e sempre piu lunghe dentro e fuori dentro e fuori in meno di 10 minuti mi ha portato all'orgasmo senza sfiorarmi il cazzo ho goduto senza essere toccata o masturbata lui esclama con un tono di dispiacere “nooooo non devi godere le tue contrazioni mi portano anche a me all'orgasmo” cosi una decina di colpi sfilail cazzo ma lascia il suo dito dentro mi sborra sulle chiappe sfinito anche lui e da quelli che ci guardavano parte un applauso di compiacimento sorrido mi sdraio lui prende il sex toy me lo rimette piano lo tengo dentro che un piacere ha delle salviette con se mi pulisce dal suo sperma mi ringrazi e sorridendo gli dico PREGO e se ne va via lasciandomi li continuando a prendere il sole.
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8 years ago
admin, 75
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In palestra
In palestra
Ero stanco. Avevo bisogno di dedicare un po’ di tempo a me stesso. Avevo lavorato troppo senza pensare a fare un po’ di movimento, di ginnastica, di eliminare un po’ di tossine. Trovai una palestra, sulla strada per andare a casa (abitavo a Monte Mario) nei pressi di Ponte Milvio. Mi iscrissi ed iniziai a frequentare, dopo le 18, tre volte a settimana. Le prime volte ero talmente impegnato a faticare per riacquistare un po’ di tono muscolare che finivo le sedute sfinito, sudatissimo e mi sedevo sulla panca completamente sfatto: dovevo riprendere un po’ di fiato prima di farmi la doccia. Dopo la seconda settimana avevo riacquistato un po’ di capacità atletica e gli esercizi a cui ci sottoponeva l’allenatore iniziavano a venirmi più facili, ero più sciolto. Pertanto meno affranto, alla fine della seduta, ed iniziavo a rendermi conto di chi avevo intorno e che faceva ginnastica assieme a me.
Colsi così che un tizio, di poco più di una quarantina d’anni (io ne avevo 28), spesso e volentieri mi osservava con interesse. Aveva un certo fascino, uno sguardo libidinoso, e mi faceva provare un brivido che si trasmetteva alle mie parti basse, causandomi una parziale erezione ed uno stimolo al mio culo che si contraeva come per succhiare un cazzo! Una sera alla fine della seduta mi attardai ed andai alle docce quando quasi tutti avevano finito. Le docce erano dei box aperti davanti ed io andai ad occuparne una quasi di fronte a quella occupata dal tizio, che si era attardato aspettando che io arrivassi. Feci finta di nulla ed iniziai ad insaponarmi.
Senza dare a vedere cercavo di osservare cosa stesse facendo il tizio. Io ero quasi di profilo e, una volta insaponate le spalle e le gambe, stavo dedicando particolare attenzione ad insaponare le mie parti basse e notai che lui, continuando a stare sotto la doccia, si stava lentamente masturbando guardandomi. Iniziai a passare il sapone tra le chiappe, infilandomi prima un dito, poi due, facendomi notare nel farlo. Poi mi girai mostrandogli tutto il culo mentre continuavo a mettermi un dito dentro. Passò meno di un minuto che mi sentì mettere due mani sul culo e spingere più dentro nel vano doccia e nel contempo appoggiare un cazzo tra le chiappe che, in un nulla, riuscì a trovare la strada e penetrarmi senza trovare ostacoli, lentamente ma in modo continuativo. Arrivato alla fine si fermò, godendo del possesso. Mossi un po’ i fianchi per assestarlo meglio e iniziai a contrarre lo sfintere per gustarmelo tutto. Ciò stimolò il tizio che a quel punto iniziò ad incularmi, lentamente ma profondamente, mettendomi i brividi ed assaporando completamente l’inculata. Era una cosa splendida: mi sentivo posseduto e… mi sentivo una vera troia. Era una goduria, assaporavo completamente quell’atto di sottomissione, e lui non accennava a smettere. Improvvisamente iniziò ad accelerare il ritmo, spingendo più a fondo, finché lo sentii eruttare dentro di me un fiume di sborra, calda, eccitante tanto che godetti schizzando contro la parete della doccia. Ristette dentro di me per qualche minuto, poi…. Lentamente se ne uscì mi prese il volto tra le mani e girandolo verso di se… mi baciò in bocca, lascivamente, per qualche minuto. Poi andò ad asciugarsi. Le mie gambe tremavano per le sensazioni che mi aveva dato e che mi avevano tagliato le gambe. Diventò un’abitudine, alla fine delle sedute, di attendere che gli altri avessero quasi finito di fare la doccia, prima che ci andassimo noi per poi ritrovarci in una ed avere il piacere di accoglierlo dentro di me. Fu una stagione di sedute di ginnastica ….. goduriosa !
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8 years ago
admin, 75
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serata strana
La serata al club si è rivelata di una noia indicibile. le coppie, curiose, indecise, con tutti i limiti comprensensibili, di un neofita desideroso di trasgredire che quando si trova sul punto di concludere, preso dal panico, si ritira. I pochi singoli, secondo il parere di Anna, scarsamente dotati, il cui unico scopo è quello di procurarsi un piacere rubato ad un fugace attimo di passione regalata dal fisico, ma completamente estranea alla mente.L'approccio di un paio di giovani ragazzi molto dotati è stato accettato con ardore dalla mia compagna, desiderosa di farsi prendere da due virgulti dotati di una attrezzatura molto stimolante. Presa in mezzo non si è rifiutata quando le mani hanno iniziato lentamente a denudarla dei pochi, provocanti vestiti, che ricoprivano la calda pelle vellutata, umida, odorosa di desiderio.l'uomo alle sue spalle, dopo averla abilmente stimolata con la bocca, sulla nuca e con le mani dalle spalle al turgido seno, la piega in modo deciso portandole la bocca tra le gambe dell'altro uomo, che pronto aveva già aperto la lampo dei pantaloni, mostrando gli slip gonfi del pene turgido. Lei apre la bocca e comincia a mordicchiare, leccare, odorare lo slip ed il suo contenuto stimolata dall'odore pungente del maschio.l'uomo alle spalle la priva del tanga e la penetra senza ritegno stimolato dagli umori caldi della vagina iniziando, con ritmo deciso una penetrazione decisa con colpi sempre più ritmati e veloci. L'amico il cui pene, torturato dalla bocca della mia compagna, uscito finalmente dalla trappola nella quale era trattenuto lo inserisce, senza alcuna difficoltà, nella bocca della donna, in fondo, fino a quando il glande rigonfio chiude la gola provocando quella sensazione di soffocamento che amplifica il piacere.La danza è sempre più ritmata, i due uomini sembrano sincronizzati e continuano a dare colpi decisi per raggiungere il piacere e sentire la femmina ansimare. L'amplesso dell'uomo che con decisione penetrava la vagina arriva violento, accompagnato da un ruggito leonino, il ragazzo sudato, esausto, si piega sulla schiena della donna spingendo in basso la testa sul pene del compagno che, all'apice del piacere, non può fare a meno di svuotare il suo sperma nella gola della femmina in estasi. I caldi umori che riempiono la bocca vengono subito ingoiati e l'abile lingua ripulisce con attenzione l'asta, ancora vibrante, appena svuotata del liquido denso e vischioso.La serata è volta al termine. quindi ci avviamo all'uscita parlando di come sia stata discretamente piacevole ed eccitante. Lascio la mia compagna fuori dal locale e mi avvio a prendere l'auto nel parcheggio al termine di un rampa in discesa. Al mio ritorno vedo la donna piegata appoggiata ad un auto di lusso che parla attraverso il finestrino aperto con l'autista. Stimolato da questa situazione mi fermo a debita distanza per lasciare evolvere la situazione. dopo qualche minuto la vettura riparte, lei si gira, mi vede e sale in macchina. Ovviamente le chiedo cosa stesse succedendo, mi risponde " Mi ha chiesto quanto vuoi". Un po' risentito, ma molto eccitato, non sapendo come reagire l'unica frase che mi viene in mente è "e Tu cosa ai risposto?" " un regalo" mi risponde candidamente. "Mi aspetta al parcheggio più avanti".Non sapevo come reagire dopo molti anni di esperienze è stata la prima volta che si è verificata una situazione simile."Andiamo" mi dice "Prima che ci ripensi, mi eccita la situazione, questa fantasia mi a sempre stimolato, ma non vi è stata mai l'occasione perché si realizzasse".L'ho portata al parcheggio, la macchina era li, lei è scesa, è salita da lui e si sono avviati in un angolo appartato del parcheggio. Io sono restato da solo per un tempo interminabile, tra l'eccitato e lo spaventato, una situazione, comunque, molto stimolante.Quando il gioco è finito, è tornata in macchina, mi a baciato in bocca avidamente. Il suo sapore era quello dello sperma maturo, l'odore testosteronico del maschio eccitato, la sua pelle morbida, elastica, rilassata, della femmina dopo che ha preso l'uomo con eccitazione.Mi ha raccontato tutto, dalla penetrazione intensa, alla mano che prende con decisione la testa e la guida senza ritegno sull'asta di carne che le penetra la bocca e li si trattiene li fino a svuotarsi completamente. Il sapore dello sperma a pervaso la sua bocca lasciandole il gusto forte che non ha calmato il suo stato di eccitazione, anzi, lo ha amplificato, tanto che, lungo la strada, mi sono fermato per soddisfare la sua voglia, a me gradita, di altro sperma caldo nella sua bocca accogliente.Non abbiamo avuto un'altra occasione simile, ma il desiderio di anna di far quantificare le sue capacità amatorie riemerge scaldando le sue voglie, amplificando il suo piacere.
2059
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8 years ago
azzurri60,
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Una domenica piovosa incontrai la padrona di casa...
Mai come quest'anno il meteo ci sta sorprendendo "regalandoci" mutamenti climatici quasi quotidiani e tutti rigorosamente "fuori periodo"... ed ecco che l'ennesimo fine settimana viene rovinato da precipitazioni a singhiozzo.
Dopo una settimana di duro lavoro, trascorrere il sabato chiuso dentro casa, a guardare la tv, a chattare con qualche amica qui su A69 o a leggere qualche pagina di un libro, non è decisamente il massimo. Domenica mattina quindi decido, se pur con un cielo coperto e buio, di uscire comunque a fare un pò di spesa al supermercato. Lo faccio più per uscire di casa che per reale necessità e proprio perchè non ho niente di particolare da comprare vago liberamente tra i vari scaffali e, a dire il vero, la mia attenzione è molto più attirata dal fisico di qualche avvenente cliente che non dai prodotti esposti...
Uno in particolare ha attirato la mia attenzione, una bella donna (o almeno il mio cervello è convinto di ciò, ma ho avuto modo di vederla ancora solo da dietro) che si aggira anche lei tra gli scaffali spingendo un carrello con pochi prodotti all'interno ma che le permette di di essere utilizzato come appoggie per le braccia mettendo così in evidenza un bel culo, avvolto in un paio di leggins che lasciano appena intuire la presenza di un perizoma al di sotto, e reso ancora più interessante dai tacchi alti che porta con assoluta disinvoltura. Ormai ipnotizzato dal suo ancheggiare seguo per qualche minuto il suo stesso percorso ma sempre più incuriosito decido che è giunto il momento di dare un'occhiata anche al davanti, cambio quindi corsia e faccio in modo di spuntare davanti a lei, una volta girato l'angolo ecco la sorpresa: "buongiorno signor Dolce (ovviamente nome di fantasia...) come sta, da quanto tempo non ci si vede, tutto bene con l'appartamento?"
Io: "buu bu buongiorno signora Giulia (nome reale), eh si in effetti è parecchio tempo che non ci incrociamo, ma cosa ha fatto ai capelli? Non li ricordavo biondi non questo rosso/castano?"
Lei: "allora è proprio vero che non ci vediamo da tanto tempo, da quando mio marito è partito per un lavoro all'estero ho deciso di rinnovare un pò il mio look... e lui ormai sono più di 2 mesi che è in Inghilterra, quindi decisamente sono almeno 2 mesi che ho cambiato colore!"
Io: "capisco, caspita sembra veramente un'infinità. Da dietro non l'avrei sicuramente riconosciuta (cosa per altro assolutamente vera!)"
Proseguiamo così con alcuni minuti di convenevoli e ci salutiamo, continuando ognuno per la propria strada.
Onestamente l'aver realizzato che era mia padrona di casa mi aveva un pò spiazzato, era si una bella donna ma avevo sempre evitato di considerarla una donna con cui poterci fare qualcosa... mi ero trasferito da poco nel nuovo appartamento e non volevo assolutamente problemi con il marito.
Continuo a scorazzare tra le corsie prendendo stronzate varie e buttandole nel cestino che trascinavo, arrivo nella corsia dove sono esposti preservativi e lubrificanti vari, prendo una confezione di Control e li lancio con disinvoltura nel cestino continuando a camminare ma sento una voce da dietro: "mi pare di capire che il suo nuovo appartamento non è proprio un luogo di castità" e poi una risatina decisamente maliziosa, mi volto ed è ancora lei. Sorrido, la saluto nuovamente e mi allontano, ma quella risatina mi risuona in testa...
Mi avvio alla cassa, pago, prendo le poche buste ed esco dirigendomi verso casa. Non riesco però a togliermi dalla testa la bella visione del posteriore della mia padrona di casa legandolo alla risatina maliziosa, ci penso e ci ripenso, ma ancora una volta vengo riportato alla realtà da quella voce: "le va se facciamo assieme la strada fino casa?" ... ovviamente non posso rifiutare e il tragitto che all'andata era di qualche centinaio di metri al ritorno sembra essere infinito. Lei parla, mi racconta del marito che è lontano da tanto tempo, e io mi distraggo spesso e volentieri per colpa della sua abbondante scollatura...
eh già, questa fantastica signora non ha solo un bel culo, ha anche un bel paio di tette che sembra non voler affatto nascondere...
Mancano ancora pochi metri per raggiungere il cancello di casa quando il meteo decide di regalarci un altro cambio repentino, prima solo qualche goccia e dopo qualche istante ecco un acquazzone violento che dura non più di un paio di minuti. Cerchiamo un riparo di fortuna e a stento riusciamo a ripararci grazie al cornicione del palazzo difronte al nostro. Anche se il peggio sembra essere ormai passato non ha però smesso completamente di piovere, ci guardiamo e decidiamo di bagniarci piuttosto che rischiare che arrivi un temporale. Arriviamo al cancello, io ho le chiavi a portata di mano mentre la signora le ha in borsa, quindi apro lasciando entrare prima lei dopodiché ci dirigiamo ai nostri appartamenti che sono sullo stesso pianerottolo. Una volta al riparo ci salutiamo ancora una volta e mi ringrazia della compagnia ma mentre cerca le chiavi nella borsa non posso far a meno di notare, complice la pioggia che le aveva abbondantemente inzuppato la camicetta, che i suoi capezzoli sembrano essere particolarmente grossi e duri...
La prima cosa da fare una volta dentro casa è correre in bagno a togliermi le cose bagnate di dosso, asciugarmi un pò ed infilare i pantaloni di una tuta e una maglietta di cotone a mezzemaniche. Torno così in cucina e inizio a sistemare quel pò di spesa che avevo fatto, mette gli affettati in frigo, il caffè al suo posto e lascio la confezione di preservativi sul tavolo per poi portarla in camera da letto.
Ora è finalmente arrivato il momento del relax, accendo l'impianto stero e metto a suonare una playlist random dal computer, mi verso del prosecco e mi siedo beatamente sul divano iniziano a fantasticare sulla "strana" mattinata e sul piacevole incontro fatto al supermercato. Penso al culo di quella bella signora, al suo sorriso e ai suoi capezzoli bagnati, inevitabilmente mi inizia ad aumentare la pressione tra i pantaloni, niente di esagerato... ma la mia padrona di casa ormai era diventata molto più interessante di quando io avessi voluto, la immaginavo sola in casa che sul divano si consolava senza marito e con qualche giocattolo o surrogato, o sotto la doccia che cercava di darsi piacere, insomma ormai era chiaro... la desideravo e più pensavo a lei e più mi si ingrossava l’uccello. Un altro sorso di prosecco ed il bicchiere è ormai vuoto, allora mi alzo dal divano per riempirlo nuovamente ma il campanello della porta inizia a trillare, do un’occhiata dallo spioncino e cazzo! è lei!!!
Io ho ancora una semi-erezione non del tutto trascurabile, ma il campanello continua a suonare e non posso non aprire.
Io: “Signora Giulia, cosa succede?” le chiedo vedendola piuttosto innervosita
Lei: “è da quando siamo rientrati che cerco di fare una doccia, ma non riesco a far funzionare quella caldaia del cazzo! Potrebbe provarci lei signor Dolce?”
Prendo le chiavi di casa che erano appoggiate proprio accanto ai preservativi e andiamo verso casa sua. Una volta entrati mi indica la strada verso il ripostiglio dove si trova la caldaia che, a giudicare dalle spie accese, sembra indicare di essere andata in blocco di protezione. Cerco l’interruttore generale e chiedo alla signora di spegnerlo per qualche secondo e poi riaccenderlo, un paio di minuti e le la caldaia sembra riaccendersi in modo corretto.
Io: “ora dovrebbe funzionare, proviamo”
Lei: “vediamo direttamente in bagno se finalmente arriva acqua calda”
Entrati in bagno lei si china verso la vasca da bagno per aprire l’acqua e mette ancora in mostra il suo perfetto fondoschiena, ma io non ci faccio caso… sono troppo distratto da in vibratore che fa capolino da sotto un asciugamano posato su uno sgabello accanto la vasca. Lei continua a controllare la temperatura dell’acqua senza voltarsi, quindi non si accorge ne di quello che sto guardando ne tanto meno nel mio cazzo che si ingrossa nuovamente. Le chiedo se funziona così posso andare via lasciandola alla sua doccia calda e il tono calmo e pacato della sua voce conferma che ora è perfetto, si volta per ringraziarmi e noto subito che i suoi occhi fissano il mio basso ventre prima e quasi in modo automatico lo sgabello con il vibratore subito dopo. Il suo volto sembra cambiare colore e i suoi occhi iniziano a fissare il pavimento, allora la saluto e faccio per andare via cercando di togliere entrambi da un ormai evidente imbarazzo. Mentre volto le spalle lei quasi a giustificarsi dice: “sa signor Dolce un uomo manca da questa casa da ormai 2 mesi è come ha avuto modo lei stesso di vedere con la caldaia io sono una donna che non sa proprio stare senza un uomo…”
Mi blocco sulla porta, senza voltarmi le rispondo: “beh signora Giulia ora sa benissimo dove poter trovare un uomo che la può aiutare con le sue necessità quotidiane”
Lei: “e se le mie necessità fossero di tipo umano?”
Io: “io sono umano, quindi sarei sicuramente in grado di soddisfarle… e lo farei con grande piacere”
Lei: “eh già, lei è proprio umano… non come il mio giocattolo di gomma”
Io: “la gomma è fredda e inanimata, non potrà mai sostituire il calore e il sapore umano… non crede?”
Lei: “non saprei, forse ha ragione… però è da così tanto tempo che mio marito non c’è che ho dimenticato che sapore ha un uomo, però lei sicuramente signor Dolce avrà un buon sapore, beate le fanciulle con cui userà tutti quei preservativi che ha comprato…” e nel pronunciare queste parole la sento che mi si avvicina. Io ero sempre di spalle, non avevo osato voltarmi verso di lei, il cazzo era ormai durissimo e i pantaloni della tuta nulla poteva fare per tenerlo nascosto…
Si appoggia alla mia schiena e la mia maglietta di cotone mi permette di sentire chiaramente le sue tette nude e si suoi capezzoli duri, mette le mani sulle mi spalle, si stringe ancora di più a me e lentamente lascia scivolare le sue mani lungo le mia braccia, fino a raggiungere le mie mani immobili lungo i fianchi.
Lei: “ho voglia di sentire il tuo sapore in bocca, voglio quel bel cazzo che nascondi lí davanti… pensavi forse che non l’avessi notato???”
… e prima ancora di finire di pronunciare quella frase le sue mani si erano già infilate nella mia tuta e stavano accarezzando il cazzo in tutta la sua lunghezza.
La lasciai fare, sentivo nel suo respiro un desiderio ardente, le sue mani erano delicate e sapienti si muovevano con indubbia abilità. Dopo avermi fatto girare mi fissa qualche istante negli occhi e con un rapido gesto mi abbassa pantaloni e slip inginocchiandosi difronte a me, continua ad accarezzare la mia asta e dopo averlo scappellato inizia a baciare il mio glande con una delicatezza ed una lentezza esasperanti. Sono in balia della sua bocca, delle sue labbra calde che avvolgono dolcemente prima la cappella e poi scendono fino a far sparire per intero l’asta. L’alternarsi di labbra e lingua mi fa letteralmente impazzire, vorrei riempirle la bocca con il mio caldo liquido, ma resisto…
Lei: “si, avevi proprio ragione, il calore e il sapore del cazzo vero non hanno nulla a che vedere con quello della plastica, ma ora voglio assaporare anche la tua sborra… ti prego riempi la bocca”
… continua ad andare su e giù, la lingua ruota intorno la cappella, ma io voglio resistere ancora, voglio farglielo desiderare ancora di più… ma lei aumenta il ritmo, vuole farmi godere e lo vuole ora! Si aiuta con le mani, massaggia le mie palle e si spinge il cazzo fino in gola, non vuole più aspettare, cerco di frenare il suo movimento afferrandole la testa per rallentarne il movimento, ma lei capisce le mie intenzioni e rallenta ma le sue mani si spostano dalle palle all’ano e senza alcun preavviso fa scivolare un dito al suo interno ed è la fine, perdo il controllo di me stesso e inizio a spruzzare lunghi getti di calda sborra dentro di lei che non ne lascia fuoriuscire neanche una goccia, ingoia tutto avidamente e mi lascia solo dopo aver ripulito attentamente ogni centimetro quadrato del mio ormai completamente svuotato pene.
Lei: “avevo quasi dimenticato quanto mi piace questo sapore, ora che me l’hai fatto ricordare ti toccherà darmene una razione quotidiana… finché non rientra il mio bel maritino. Ma non preoccuparti, potrai anche tu assaporare il mio, per oggi però dovrai accontentarsi solo di questo…” si infila una mano tra le cosce, e dopo essersi toccata sfila la mano dagli slip e la porta sulle mie labbra per poi infilarci dentro le dita permettendomi di leccarle sentendo il fantastico sapore dei suoi umori.
Lei: “ora puoi andare, ci rivediamo domani, ma quella confezione di preservativi che hai comprato tienila a portata di mano…”
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8 years ago
dolcemisterioso,
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Una decina di anni fa…… antonella!
Una decina di anni fa...... la mia sede di lavoro non era all'Eur ma al centro vicino a Termini.
Tutte le mattine si arrivavo con un paio di colleghi di lavoro verso le sette di mattina, ci si fermava al solito bar d'angolo e si faceva colazione.
Sempre le stesse facce e gli stessi commenti, una monotonia quasi logorante.
Un bel giorno, in primavera (quando le stagioni avevano ancora un po' di significato), noto che nel banco, separato da quello della caffetteria, dove preparavano tramezzini, panini, e ogni ben di dio per l’ora del pranzo, si stagliava una nuova figura femminile.
Una biondina sui 40/45 anni non molto alta ma ben proporzionata, un nasino un po’ a patata ma due occhi di un azzurro così profondo che si notavano anche a distanza e da dietro il vetro di separazione.
Come solito uso del bar tutti vestiti di nero, maglietta pantaloni o gonna e grembiale, uno sguardo rapido, un sorriso di cortesia e lì finisce la cosa.
Giorno dopo giorno sempre più sguardi sorrisi e primi ammiccamenti ingenui tipo occhiolino di saluto, bacini distribuiti anche alle altre due ragazze che erano al bancone del caffè.
Sai le solite cose per scambiare due chiacchiere in attesa che aprissero i tornelli.
Ovviamente i nomi si cominciavano a conoscere piano piano senza spingere oltre la mano anche se sia da una parte che dall’altra si notava un sempre più interessamento ad una conoscenza che non voleva e non poteva restare chiusa in quelle quattro mura.
Buongiorno Antonella…… (questo è il suo nome) “ciao Antonio” , ma oggi sei più bella del solito…… “seeee dai….. a 45 anni con una figlia di 16 e un ex marito che rompe come se fosse ancora MARITO…. Sai che bella?” un sorriso smagliante si gira e si inchina per prendere della roba dal frigo sotto il bancone…… ovvio non c’era nessuno in vista…. Ai miei occhi appare una visione divina …… dalla minigonna nera….. spuntano due cosce da paura in autoreggenti nere (sempre la divisa del bar) che finivano in un perizomino turchese ma talmente fino che l’occhiolino del di quel culo marmoreo non riusciva per nulla a nascondersi anche volendo.
Si rialza si aggiusta la gonna gira poco il viso e fa un sorrisino ammiccante….. come voler dire ti piace come sono?
Avevo il cazzo in gola.
Giorni dopo sempre più infoiato dalla visione che non si voleva staccare dalla mia mente e lei sempre più ammiccante e visibilmente interessata, bacini con la mano mandati mentre passavo davanti alla vetrina dell’area ristorazione con sue risposte facendo l’occhiolino o rimandandomeli con la mano, mi fermo un po’ di più del solito al bar.
I miei colleghi, “è ora, non vieni?” arrivo un attimo solo, prendo delle gomme e sono da voi.
Antonella per puro caso era alla cassa, mi avvicino per parlarle da vicino lei si sporge e mi dona la sua scollatura aperta e senza reggiseno.
Due tettine minute, diciamo una seconda, però ben fatte e con due capezzoli così grossi e sporgenti da far girare la testa.
Sapendo i suoi orari….. dalle sei di mattina alle dodici, le dico se alla fine del suo turno ci potevamo vedere per parlare un po’ più in tranquillità.
OK mi fa lei con vero piacere, oggi però non posso, problemi personali.
Domani sono di riposo e ho da fare con mia figlia, giovedì va bene?
“Ci mancherebbe dolce Antonella, tu sei padrona di tutto ciò che ti aggrada e se continui così, anche del mio cuore”.
“Seeeee anche del tuo cuore non mi far ridere e arrossisce un poco”.
Con fare spudorato, nascondendo la cosa col mio corpo, prendo un pacchetto di gomme e sfioro un suo seno con il dito centrando in pieno il suo capezzolo che sento e vedo immediatamente rispondere ed indurirsi uscendo ancor di più se ciò fosse possibile, lei tira su gli occhi un po’ imbambolata e mi fa: “me voi fa morì? mica poi fa così è?" ma mi strizza l’occhio, bacino inviato al volo mi giro e vado in ufficio.
Il martedì passa lento, dando ogni tanto un’occhiata fuori dalla finestra della mia stanza.
Alle 12 la vedo uscire e la vedo girarsi e guardare in su, forse per cercarmi? non so, ma anche se fosse i doppi vetri impediscono la visione dall’esterno.
Il mercoledì passa ancor più lento che mai, dai domani ci stai un po’ insieme e vedrai che sarà una bella giornata, comunque vada, anche perché è una persona con cui si sta bene.
Si una bella gnocca con cui fare sesso alla grande, ma non sono alla ricerca sfrenata di fiche da inscrivere sul taccuino delle prede. Non me ne po’ di meno, cerco una donna con cui, prima di tutto, stare bene semplicemente parlandole, ascoltandola, guardandola negli occhi e capire cosa mi vuole dire.
Arriva giovedì eeeeeeee alle sette…… cazzo ma Antonella non c’è non la vedo, magari è in bagno…..
Giorno ragazzi……(Stefania la barista) se ragazzi a 50 anni…..magariiiiiii….. Ehi ma Antonella?, con nonchalance, ha telefonato che non si sente bene un po’ di febbre e si scusa….. Stefania mi fa l’occhietto.
Che peccato, mi dispiace, se la senti falle gli auguri da parte nostra. (Stefania….. se vostri è? O tuoi?)….. scherzando…… a Stefà che me fai la gelosa? C’ho il doppio degli anni tuoi….. ed esco ridendo.
Dentro di me ero però del tutto giù….. ma fa niente….. il messaggio comunque sia da una parte che dall’altra era stato inviato e recepito.
Venerdì stavo sulle braci ardenti, le ore non passavano mai e la voglia cresceva sempre di più.
Alle tre circa drin drin il tel dell’ufficio…. Un numero di cellulare sconosciuto…… e ora chi è che chiama? Lavoro da fuori? Va bè mi tocca …….. pronto (e la solita filippica per presentare l’ufficio con cui ci si è collegati.
Ciao sono Antonella…….
Che bello ….. non me lo sarei mai aspettato….. ma come hai fatto ad avere questo numero che è un riservato?
Beh anche io ho i miei informatori, hahahaha, e non potevo lasciarti così senza almeno delle scuse per la buca che ti ho dato.
Ma dai, ho saputo che non ti sentivi bene e per me quello era più che sufficiente, comunque questa tua chiamata mi ha fatto veramente piacere.
Lo sai che i nostri telefoni visualizzano in numero che chiama….siiiiii?
Senza problemi Antonio carissimo, utilizzalo quando vuoi e se puoi.
Ti volevo solo dire che mi sono assentata non proprio perché ero malata ma per altri miei motivi “mensili” capito….no?
Ricevuto chiaramente…….
“Lei” facciamo per lunedì quando smonto?
Perfetto…… passerò il sabato e la domenica a contare le ore che ci dividono…….
“Lei”….. da una bella chiacchierata è?
“Io” ma senza problemi, ci mancherebbe.
Ok allora a lunedì.
A lunedì, dolcissima……. Passa un buon W.E.
Anche tu ……. E non mi pensare troppo…… tanto lo so che lo farai……. Come lo farò io….. kisss …. E chiude la comunicazione……
Di nuovo cazzo dritto……. Dentro di me……. Questa ci sa proprio fare con gli uomini…..
Passano il sabato e la domenica…… con la testa fra le nuvole…… al punto che in casa “ma che c’hai anto’”?
Ma che ne so i soliti pensieri …… di casa e di lavoro….. booooooo (facendo lo gnorri alla grande).
Arriva il lunedì, sette in punto…… giorno ragazze…… solito cornetto e cappuccino……. Sbircio di la e la vedo sempre biondina ma con i capelli raccolti dietro a coda di cavallo…… gli occhi sono ancor più visibili, i capelli tirati indietro le fanno assumere una forma quasi orientaleggiante, azzurri e profondi, un rossetto rosso brillante ma non eccessivamente vivido…… il quale non involgarisce il viso…… camicetta nera a mezze maniche un bel po’ trasparente che viene castigata solo dal grembiule sulla parte anteriore…… ma fa ben capire girandosi che non indossa il reggiseno…… sbircio un po’ giù …. pantaloni……. e scarpe da ginnastica……. Va bè ma che me frega? Tanto è la prima uscita e ci servirà per conoscerci meglio e CAPIRE……
Lei si gira, mi vede, un sorriso, strizza l’occhio e con la mano fa il gesto di…… ci vediamo dopo…. Quello con l’indice che gira….. annuisco le tiro un bacino subito accolto e rinviato ed esco…….
Ore 12……. meno qualche minuto…… Ragà io esco è? Ci vediamo fra un po’…… dentro di me spero di no……
12 in punto esco dal portone e vedo uscire lei dal bar……. Si gira un attimo e mi fa segno di seguirla…… capisco che non vuol far capire a nessuno che si andrà insieme da qualche parte a chiacchierare e a mangiare insieme per conoscerci realmente per quello che siamo e che vogliamo.
Tanta la voglia di stare con lei….. cheeeeee …… ma cacchio non ha i pantaloni neri e le scarpe da ginnastica…… una gonna rossa poco sopra al ginocchio con uno spacco vertiginoso che quasi arriva al sedere, delle calze nere con il filo dietro e quando cammina si vede chiaramente il bordo orlato finemente delle autoreggenti e un paio di decolté molto fini ma con un tacco che supera i 10 cm e che le tirano su il culetto ben formato e alquanto generoso.
Sopra come avevo intuito la camicetta nera molto fine e fina…… che già da lontano mette in risalto le due tettine ben fornate ma soprattutto i suoi capezzoloni……. Un’aureola piccola ma con dei capezzoli veramente grossi e sicuramente gustabili.
Giriamo l’angolo si ferma, si guarda intorno e mi si avvicina dandomi un bacio sulla guancia, immediatamente contraccambiato.
Mi fa….. tu sei a piedi?...... “si vengo sempre con i mezzi pubblici già ho preso troppe multe e non mi va di integrare le casse comunali”. Ok io invece ho la macchina, ci allontaniamo da qui? Ok come desideri. Arriviamo alla sua macchina una vecchia utilitaria ma molto ben tenuta, apre, entriamo lei si assesta al posto di guida e non posso fare a meno di notare le sue stupende cosce scoperte fino a far intravedere il bordo delle autoreggenti……. Noto anche un asciugamano di spugna sulla seduta del sedile di guida….. penso che, essendo in pelle sintetica la tappezzeria della macchina le da fastidio alla pelle scoperta, ma non ci faccio caso più di tanto essendo concentrato su quelle stupende cosce.
Mette in moto e parte.
Io le faccio, “ti va di andare a mangiare qualche cosa così parliamo un po’”?
Nooooo per carità è da questa mattina che preparo roba da mangiare che ne ho il disgusto, magari in un bar a prendere una bibita e parlare un po’, fuori mano così non corriamo rischi, ma non per me….. per te che sei sposato.
Sa anche quello anche se non porto la fede.
Mi metto di ¾ sul sedile del passeggiero per poterla guardare meglio mentre si parla del più e del meno mentre guida e per sciogliere sempre di più il ghiaccio, sempre se ci fosse stato, ci siamo presi subito…… e ne ero felice…… gira a destra e gira a sinistra e ogni volta che girava la camicetta si apriva e mi mostrava i seni anzi in seno sinistro……..
Lei di punto in bianco……. Ma ti piacciono proprio tanto?
Io…. Cosa? Quasi ingenuamente……
Le mie tette……
E da buon filibustiere….. e perché le gambe le mettiamo da parte?
Noooooo fanno parte del kit…… e giù una gran risata di tutti e due…….
Mi avvicino e le do un bacino sul collo.
Qui si va ad intruppare è? Stai attento che non sono per nulla frigida….. mi basta poco per partire in tromba (tromba, temine usato a caso o ben concepito? Dubbio!).
Mi fa “andiamo dalle mie parti”? Ok andiamo pure….. in che zona? Capannelle. Va bene…… poi casomai senza che rientri prendo il trenino e ritorno a Termini…..
Ci fermiamo ad un bar sulla Via Appia…… un caffè al volo e di nuovo in macchina.
Parcheggia proprio nel parcheggio della stazione di Capannelle, un po’ scostati dal traffico della stazioncina….. si tira indietro col sedile e si stiracchia un po’ …… mettendo in risalto dalla camicetta che si è maggiormente attillata i due grossi capezzoli che vedo non essere normali ma sull’eccitato……. Allungo una mano e con il palmo ci gioco un po’ lei socchiude gli occhi e mugola dal piacere lo sento indurirsi ancor di più mentre sento che scivola un po’ in giù dal sedile lasciando che la gonna si tiri quel tantino in su da lasciar scoperto il bordino inferiore del perizoma rosso come la gonna….. intuisco da colore che si sta inzuppando tutto……. Avvicino il viso al suo …… non mi da il tempo di avvicinarmi che si impossessa avidamente della mia bocca e cerca spasmodicamente la mia lingua con la sua……. Un lungo bacio con ovvio impossessamento di quelle stupende tettine lasciate li volontariamente impertinenti e desiderose di essere accarezzate delicatamente……
Staccandosi…… mi dice…… non sai da quanto tempo desideravo assaporarti tutto……. E si riappiccica alla mia bocca ma questa volta la sua mano corre sulla patta dei miei pantaloni alla ricerca del mio membro che è già ampiamente in erezione …… lo tasta e saggia con mano esperta….. mentre io le sbottono un paio di bottoni della camicetta e mi impadronisco con la bocca di un capezzolo….. è grosso, caldo e voglioso di essere succhiato intravedo il suo tirare indietro la testa e l’ inarcarsi del bacino……. Capisco che vuole anche lei che mi impadronisca del suo sesso come lei sta facendo con il mio, calo la mano tra le cosce semiaperte che subito si dischiudono ancor di più e già da sopra il perizoma mi trovo in un lago di umori. Lo sposto un po’ e trovo subito la sua calda liscia (totalmente depilata) e bagnatissima fica pronta a ricevere i miei massaggi sul clito e un dito dentro di essa……. Ora capisco l’asciugamano sul sedile……. La sua fica fiotta umori su umori, incessantemente…… è un vero lago.
Nel frattempo lei è riuscita a tirarlo fuori e a farlo suo mi sta facendo un segone da vera esperta…….
Mi dice fermati un attimo……. Obbedisco e immediatamente si china su di me e fa suo il mio cazzo con la bocca…… alla faccia se sa fare i pompini….. lo succhia talmente bene che sento tirarmi dietro la nuca…… rilascia la succhiata e senza tirarlo fuori gli gira intorno con la lingua e poi lo ingoia tutto fino alle tonsille lo ritira fuori tenendo un risucchio da paura e lo smanetta anche con la mano…….
Le dico…… guarda che con questo lavoretto mi fai venire è? E anche a breve…….
Lei….. mh! mh! e continua imperterrita……. Si stacca un attimo e con occhi avidi mi dice……. Ti bevo tutto neanche una goccia mi deve sfuggire…….. l’ho subito capito che ti dovevo avere….. e tu sarai mio…… in tutto…… e ti darò tutto di me stessa, e si rituffa in un pompino magistrale……. In breve sento salire su lo sperma e lei se ne accorge…… mi strizza le palle e con un sussulto lo sento rientrare……. È una maestra e le piace anche averlo tutto in bocca…… alla fine le scoppio in bocca e, come aveva detto, non ne lascia una goccia……. Lo beve tutto……. Poi sale su e mi bacia sulla bocca che sa ancora del mio sperma……….
Dopo poco mi sento in dovere di far godere anche lei. Un po’ difficile leccarle la fica in una utilitaria e inizio un ditalino di quelli che so fare molto bene…… lavorando clito fica e anche il culetto……. La sinistra gioca col clito e la destra pollice nella fica e indice nel culo scopandola contemporaneamente (ho le mani molto grandi…. a buon intenditor o intenditrice, per meglio dire), la sento gemere e inarcarsi ad ogni affondo di dita e mugolando dice ma hai due cazzi al posto delle dita ……. Si sto venendo……… e mi allaga tutta la mano arrivando fino al polsino della camicia e bagnando anche quello……. Non avevo mai visto tanto flusso in vita mia……..
Scusami ma penso abbia una disfunzione quando vengo sono in grado di farne dei litri….e non è pipì come molti pensano…… se ti da fastidio dimmelo pure.
Fastidio? Tutt’altro sono piacevolmente colpito……. Immagino solo quando ti leccherò la fica e tu mi inonderai…… dev’essere un’esperienza unica……. Socchiude gli occhi e mi fa un sorrisino dolce ed incantevole……. Lo saprai molto presto tesoro mio…… se scopi con il cazzo come mi hai scopata con le dita mi farai morire di certo……..
Intanto si era un po’ imbrunito ……. Si erano già accesi i lampioni ma erano lontani da noi…….
Lei si guarda intorno cercando di vedere se c’era in giro gente…… mi guarda e dice ….. un solo assaggio perché qui in macchia non mi piace farlo …… sgancia il sedile mi dice…… scivolo giù lei si sposta definitivamente il perizoma ormai completamente fradicio……. Mi viene sopra lo prende in mano e se lo infila nella fica…….. poi……. Due o tre cavalcate e dice…… “si è proprio della mia misura” si alza lo tiene di nuovo con la mano e cala col suo caldo e morbido culo sul mio cazzo ingoiandolo tutto fino in fondo……
Questo è stato l’inizio di tante stupende scopate e inculate che abbia mai fatto in vita mia.
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8 years ago
ciccio531,
28
Last visit: 8 years ago
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come una puttana
...Distesa sul letto in maniera lasciva non mi sottraggo agli sguardi di ammirazione che le mie forme producono, raccogliendo silenziosi consensi in grado di offrire più di quanto sottolineerebbe un fraseggio banale...
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8 years ago
gloria1951,
42
Last visit: 3 years ago
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Viaggio di lavoro
Il mio nuovo compagno mi sta trascurando e io sono una donna che ha bisogno di sentirsi desiderata.
Quindi dopo qualche periodo di alti e bassi con il mio compagno mi capita di essere fuori per un paio di giorni per motivi di lavoro e naturalmente non mi faccio scappare l'occasione per portarmi tutto il necessario per essere una donna desiderabile. Ho voglia di sentire un uomo eccitato che mi desidera. Ho voglia di novità.
Desidero mettermi in mostra alla faccia del mio compagno che comincia a trascurarmi. Non sarò infedele. Solo un gioco per eccitarmi. Era tutto preventivato pertanto decido di prendere la macchina e poco dopo scopro che vicino c'è una festa paesana di quelle tipiche italiane.
Ormai è tardi perchè è l'una di notte ma decido comunque di andare a dare un'occhiata. Mi piace camminare in mezzo alla gente e essere guardata! E poi a quell'ora in genere girano solo uomini soli con tante fantasie...
Appena arrivo posteggio e mi butto in mezzo alla gente che ancora ravvivava la festa. In un angolo della piazza c'era ancora un po di musica e diverse persone che ballavano o guardavano. Passeggio li intorno per godermi gli sguardi eccitati di alcuni uomini. E' una goduria! Mi eccito ad essere guardata e il liquido di eccitazione cominciava ad uscire copiosamente e a bagnarmi tutta. Un gioco intrigante che doveva essere solo un gioco ma ad un certo punto i miei occhi si incrociano con quelli di Lui, un ragazzone robusto sui 40 anni con capelli neri corti e due occhi azzurri intensi da fare paura quanto erano belli, mi guarda e mi fa un cenno... io lo guardo e sono un poco contrariata perchè così senza neppure una parola mi sembra di essere proprio una puttana... mi invita in un posto appartato... Sono eccitata e ho tanta voglia anche se non mi muovo da dove sono perchè avevo intenzione di comportarmi bene; fino a che lui, pensando che non avessi capito, si mette le mani sul pacco e fa vedere quanto è pieno... In quel momento la puttana che è in me è esplosa e, pur tremandomi le gambe, l'ho seguito come una cagnolina... lui davanti e io dietro tutta tremante ma con gli umori, che già mi colavano prima, che a quel punto li sentivo iniziare a colarmi anche sulle cosce.
A un certo punto arriva davanti ad un negozio; entra e mi fa cenno di entrare. Io tremo ancora di più ma ormai sono come stregata dalla situazione e dall'eccitazione. Entro.
Il negozio non è molto grande e ha una vetrina anche se non si vede nulla dentro perchè è buio. Appena entro lui, senza dire una parola si tira giù i pantaloni e gli slip... e per un poco svengo! Aveva un arnese enorme! Solo semi duro ma già enorme! Mi tremano ancora di più le gambe ma non resisto e tremante come una foglia mi caccio in ginocchio per prenderlo tutto in bocca... Lui apprezza e io ancora di più anche se mi stava in bocca con fatica. Ho cominciato a leccarlo, succhiarlo segarlo come una pazza indemoniata. Ero in trance catturata da quel'arnese enorme che cominciava a crescere con il lavoro della mia bocca. Ero preoccupatissima perchè avevo paura che mi volesse prendere e io non ero preparata a quelle dimensioni. Così continuavo a segarlo e succhiarlo sperando di farlo godere ma ero eccitata in un modo che non mi era mai successo...
Ecco che però lui mi gira e comincia ad accarezzarmi tutta... io,malgrado il terrore, mi inarco in avanti e gli apro le natiche. Lui si abbassa e comincia a leccarmi il buchino. Mi infila la lingua che anche quella la sento grande e grossa. Sono in visibilio! Non capisco più nulla. A quel punto mi poteva scopare e spaccarmi che non mi sarei certo tirata indietro... e invece mi mette dentro prima un dito e puoi due e comincia a sditalinarmi con una velocità impressionante. Io non capisco più nulla. Sto godendo come una matta anche perchè, pur non essendo visti eravamo all'interno del negozio e dalla vetrina vedevo passare persone. Tutto questo mi eccitava ancora di più. Essere scopata in vetrina! Le sue dita dentro di me mi facevano godere... ansimavo e gridavo di piacere fino a che il mio pisellino non ha cominciato a spruzzare ad ogni colpo delle sue dita!!!
Sono venuta un mare di volte fino a che non ne avevo più. Mi aspettavo che a quel punto volesse entrare dentro di me ma invece in modo inaspettato mi ha girata e ha cominciato a baciarmi in modo stupendo. Malgrado mi avesse svuotata avevo ancora voglia e, malgrado le gambe mi tremassero ancora, volevo provare a sentirlo dentro. Non ho mai cercato dei superdotati, anzi... ma in quel momento mi sarei fatta spaccare tutta!
Ero in ipnosi e mi avrebbe potuto chiedere quello che voleva e invece baciandomi l'orecchio mi ha chiesto di segarlo e di potermi sborrare sulla pancia...
Ho fatto quello che mi ha chiesto... poi mi ha baciato ancora, mi ha sussurrato parole carine e dopo poco siamo usciti.
La paura delle dimensioni, oggi che è passata l'eccitazione, mi fa tremare ancora!
Anche se ho avuto il suo numero di telefono ho deciso che non lo richiamerò.
E' stata solo una scappatella e tale deve rimanere anche perchè dopo quella volta anche il rapporto con il mio compagno è migliorato tantissimo. Oggi mi fa felice anche se spesso quando ho dentro lui mi eccito e vengo pensando a quella sera...
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8 years ago
Daniela1Do,
45
Last visit: 3 years ago
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Naturismo esperienza bsx
Mi trovavo all’inizio dell’estate in una nota località turistica balneare dell'Emilia dove si pratica il nudismo.
Dal mio mini appartamento la spiaggia era vicina e quindi già di mattina presto mi trovavo sdraiato a prendere il sole.
Non c’era ancora molta gente e liberatomi del mio costume mi misi in una posizione centrale e fumai una sigaretta.
Dopo un po’ la spiaggia iniziava ad affollarsi e l’eccitazione pure dato che molte coppie si posizionavano nei pressi della mia postazione.
Guardavo con ammirazione i corpi delle donne con quelle fighe rasate e gambe aperte che calamitavano i raggi del sole come i miei occhi e, con loro, i rispettivi compagni con i cazzi penzolanti.
Alcuni con normali dimensioni ma altri con dimensioni anche notevoli.
Io scrutavo le persone che si spargevano la crema solare e fissai una coppia in particolare dove sia la lei che il lui, nel spalmarsi l’olio idratante, avevano iniziato quasi un gioco di massaggi e frecciatine di sguardi per vedere chi attorno li stesse ammirando.
Non mi feci scappare l’occasione e alzatomi dal mio posto mi feci avanti e mi misi proprio di fronte a loro.
Da lì potevo ammirare le parti intime di lei che si lasciava anche massaggiare sulle grandi labbra bagnate e nel frattempo accennava a una languida masturbazione del cazzo del suo compagno.
Lo stringeva piano e sempre piano iniziava a scappellarlo: la cappella rosa si gonfiava e rimaneva fuori per un paio di secondi per poi scomparire dentro la mano e lo carezzava con il pollice.
Io rimanevo a guardare e a toccarmi anche i glutei cercando di immaginare fosse la mano della lei e anche che era la mia mano a stringere quel pezzo di carne bianca e rosa allo stesso tempo.
Volevo farmi più audace e aiutare la lei in quel gioco di seduzione e magari avvilupparlo con le mie labbra.
La coppia mi guardava e sorrideva avendo intuito che ammiravo più la mano e quel cazzo che si ingrossava sempre di più e mi fece cenno di avvicinarmi.
Accostatomi a loro senza dire altro lo presi in mano come se volessi constatare la voluminosità e la consistenza e inizia a scappellarlo con dolcezza mentre il lui masturbava e baciava la sua donna.
Dopo un po’ mi accorsi che attorno a noi si era formato un gruppo di persone che ammiravano i nostri gesti e, tra loro, un ragazzo di colore si era avvicinato dietro di me a tal punto che sentivo il suo calore.
Capendo che non poteva toccare la coppia dato che non gli era stato dato il consenso iniziò a carezzare il mio culetto rotondo e bianco con movimenti delicati e a volte più profondi facendo passare le dita sul solco e sul mio buchetto.
Ad ogni tocco era un fremito che mi eccitava e sobbalzavo di piacere. Lui intuendo il mio desiderio si faceva sempre più ardito infilando il dito all’interno e roteandolo allargava e spingeva.
La donna sorrideva e senza conoscermi e senza aver parlato fino ad allora mi chiedeva se non era il caso di approfondire la conoscenza di quel ragazzo e poi, nel pomeriggio, avrei dovuto raccontare di come si era svolto l’amplesso e se mi aveva fatto godere.
Io all’inizio rimasi impietrito ma poi, con sguardo quasi di sfida, dissi di sì e con un cenno feci capire a ragazzotto nero di seguirmi.
Lasciata la spiaggia ero di fronte casa mia e lasciai la porta aperta aspettando che entrasse.
Mi sdraiai subito sul letto a pancia sotto con al fianco la vasellina e dopo un paio di secondi sentì che lui chiudeva la porta e, arrivato sul letto, iniziava a stringermi i glutei per saggiare la durezza del mio culetto.
Poi con le dita iniziò a penetrarmi per prepararmi al suo cazzo già duro spalmandomi la cremina.
Io non l’avevo ancora visto e non avevo avuto il piacere di prendere le misure assaggiandolo con la bocca ma dopo un po’ iniziai a sentire che premeva con la cappella sul mio sfintere che si dilatava a dismisura.
Iniziai a sentire un po’ di dolore e fastidio durante la penetrazione e capì che si trattava di un cazzo enorme.
Lo toccai con la mano da sotto le mie gambe e potetti constatare che il cazzo era di misure grosse ma non eccezionali; l’unica problema era la cappella.
Una cappella enorme come una palla da tennis che faceva fatica ad entrare.
Mi sembrava una mazza ferrata dalle misure non tanto consistenti ma alla punta una palla rotonda che squarciava ogni cosa.
Mi diede un colpo tremendo e, grazie alla vasellina, si fece strada dentro di me come un bulldozer che scava e allarga le gallerie.
Gridai e mi buttai sul letto schiacciato dal suo peso e sentivo questa palla che si faceva spazio dentro di me smuovendomi le budella e riempiendomi la pancia da dietro.
Iniziò a muoversi con forza già dai primi colpi; forse perché eccitato dalla situazione in spiaggia forse perché gli piaceva il mio culetto di burro bianco e accogliente.
Lo teneva stretto e prendendomi dai fianchi ad ogni colpo lo spingeva verso di lui per andare sempre più a fondo.
Iniziavo a mugolare e ad ogni colpo gridavo di fare piano ma lui non sentiva ragione e affondava sempre di più.
Dopo una ventina di minuti sentivo che iniziava a tremare e stava esplodendo: i fiotti di sperma che uscivano da quella cappella enorme riempivano il preservativo e una volta tirato fuori notavo che l’aveva riempito tutto.
Io godetti due volte e avevo sporcato le lenzuola e pulendomi il cazzo con le mani portai alla bocca il mio sperma bevendo quello che era rimasto.
Lui mi disse che avevo un culetto stupendo e rotondo e i glutei bianchi lo facevano impazzire ecco perché si era sfogato con forza su di me.
Ci pulimmo e prima lui e poi io uscimmo dalla casa per recarci in spiaggia.
Li trovai la coppia che stava a prendere il sole e appena mi avvicinai la donna mi fece un sorriso.
“dai tuoi occhi capisco che ti ha inculato alla grande; ma ora tocca a noi e ti assicuro che godrai come non mai dato che ho una serie di strap-on da farti assaggiare……….oltre al cazzo di mio marito”.
Sorrisi e annuì dicendo che ero pronto per lasciarmi andare con loro…….ma è un’altra storia.
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8 years ago
admin, 75
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La mia dolce troia e il suo aspirante cuck 1a parte
Estate 2013 quando mi chiama un mio direttore commerciale dicendomi che un'amica gli avevo chiesto se aveva modo tramite i suoi contatti in Sicilia di trovare alloggio per una coppia di amici (molto difficile visto che gia' si era ad agosto) , gli dissi che avrei provato a sistemarli e che poteva dare il mio numero agli interessati per un contatto diretto .
Neanche un'ora e ricevo una telefonata .... era la lei di coppia che chiamero' Ambra per la privacy , si presento' e mi disse che avevano deciso all'improvviso di scendere in Sicilia e mi spiegho' che qualsiasi location andava bene tanto erano in due .
Sinceramente all'inizio un po mi seccava sbattermi per questi che neanche conoscevo , ma con Ambra fu' subito feeling , non so perchè ma mi sembro' di conoscere quella voce telefonica da sempre .
Feci un paio di chiamate ad amici e fu' semplice trovargli l'alloggio viste le loro poco pretece (pulizie e un buon bagno) .
Richiamai Ambra e gli dissi che era tutto apposto e potevano partire quando volevano e lai mi disse che sarebbero scesi in auto l'indomani non'appena il marito avrebbe finito il turno di lavoro (19) e che avrebbero viaggiato la notte per evitare il traffico .
La sera ricevetti un mess da Ambra che mi chiedeva cosa doveva portarsi , si capi' subito che era solo una scusa per scrivermi , forse anche a lei incuriosi' quella voce sconosciuta ma subito familiare .
Fra una battuta e l'altra passammo una serata a scriverci , fino ad darci la buona notte .
'indomani mandai io i buon giorno ad Ambra e da li fu un continuo informarmi sulla preparazione per quella settimana di vacanza improvvisa e al'avventura .
Alle 18,30 andai al lid con amici a fare l'aperitivo e alle 18 (puntualissima) ricevo un mess "Partita" con una foto di Ambra che mi mandava un bacio ...... rimasi subito impressionato , mora , occhi neri , un viso dolce ma da maiala alla stesso tempo , 45 anni portati alla grande .
Gli risposi con la mia foto e il martini che stavo bevendo scrivendogli "domani facciamo l'aperitivo insieme . p.s sei bellissima , complimenti ... chissa' come è in resto ...." .
Altro mess altra foto ..... Lei con sopra di costume e pantaloncino semi aperto in macchina (una goncca pazzesca , 4a di seno).
A quel punto alzai i toni e gli risposi " wow , tanta roba" , ma lei non rispose ..."avevo esagerato ???", quando arrivo' il mess"ciao , sono Andrea (marito di Ambra) , Ambra sta guidando , ti risp dopo pero' ti ringrazia per il compimento" , restai un po perplesso alla risp del marito , ma non potevo non risp a quel punto " ok , grazie ... state attenti per la strada e fate un buon viaggio , per qualsiasi cosa fatevi sentire " .
Alle 24 circa tornai a casa , faccio una doccia e puntuale arriva il mess di Ambra che mi informava su dove fossero arrivati e un'altra foto , questa volta col costume molto piu' ' lento e il pantaloncino ancora piu'' slacciato dove si intravedeva un capezzolo e una fighetta rasata ..... e mi chiedeva "tu che fai ???" , colsi la palla albalzo vedendo quello foto e gli risposi con la mia foto in accappatoio aperto ma non esaerai e la feci a meta' , fino ala pancia ... la risp di Ambra fu' immediata "gran bel fisico , complimenti .... mi sa che piu' giu' ci sara' tanta roba" .
Andai a dormire e lei riposo' mentre il marito guidava .
Alle 8 puntuale mi scrisse dicendomi che si era riposata e che erano su traghetto .
gli risposi dandogli il buon giorno e dicendogli che li avrei aspettati all'uscita del'autostrada e li avrei accompagnati all'alloggio .
Alle 12 arriva la chiamata di Ambra che mi diceva che erano arrivati all'uscita dell'autostrada e che mi aspettavano .... "2 minuti e arrivo" la mia risp .
Arrivai all'appuntamento e vidi subito la macchina che mi aspettava , mi posteggiai dietro , Andrea fuori dall'auto , scesi e mi avvicinai ... ci conoscemmo subito "Andrea ?? Alessandro??? .... Ciao , ciao" ... Fu' un'attimo e scese Ambra , stupenda .... mi venne incontro e ci scambiammo un bacio sulla guancia , profondo e caldo ( erano guance , ma fu cosi intenso che furono le nostre labbra a baciarsi , i nostri sguardi si incrociarono e fu tutto chiaro .
"Volete mangiare qualcosa o andiamo subito all'alloggio???" , la risp fu diretta " Alloggio , doccia e mare" .... o, andiamo .
Arrivammo all'alloggio e i ci attendeva la padrona di casa che fece da cicerone facendovedere prima l'interno della casa e poi con Andrea ando' a vedere l'esterno ed io rimasi solo con Ambra che mi disse "mi fai compagnia a guardare la casa o vauoi andare via ??? , la mia risp fu immediata "certo che ti faccio compagnia" e la invitai ad entrare in casa posandogli una mano sul culo e dandogli una bella e vigorosa palpata , lei mi guardo' e mi sorrise .
dopo qualche minuto ecco Andrea e la padrona di casa la quale saluto' e ando' via e anche io a quel punto dissi che dovevo andare perchè avevo un'appunramento veloce (non mi era ancora chiara la posizione di Andrea) , gli spiegai come andare a mare e salutai dicendo che aspettavo loro notizie per qualsiasiiii cosa .
Alle 14.30 mi scrisse Ambra dicendomi che erano a mare e se mi andava di raggiungerli ,sempre se non avevo impegni , gli risposi che prendevo due birre fresche e arrivavo .
Arrivai con le mie birre , Ambra al sole con costume nero molto casto e Amdrea a dormire sotto l'ombrellone .... stesi il telo accanto ad Ambra e mi sdraiai , fu un'attimo e lei mi chiese di spalmargli la crema e cosi feci .... cominciai dalle spalle , scesi e gli slacciai il costume senza chiedere il permesso , scesi sulle gambe stando ben attento a non toccargli il sedere (non era il momento per quello) , spalmat l'oio solare su tutte le gembe e risalii sull'interno coscia , li il mio tocco si fece piu' intenso e forte e cominciai a sfiorargli la figa passando dal sedere alla figa fino ad andare sotto il costime e gli aliai anche il buco del culo quando il suo respiro comincio' a farsi piu' affannato e intenso ... Il marito dormiva ( o faceva finta) sotto l'ombrellone ed io oramai stavo oliando il culo e la figa dela moglie .... inutile dirvi che il mio cazzo oramai era in piena erezione e Ambra fra un sospiro e l'altro se ne accorse e mi disse"cosi pero' non puoi stare in spiaggia .... troppo grosso per come immaginavo" ....."hai ragione , cosi non posso stare ... ho bisogno di un bagno" la mia risp , cosi andammo a fare il bagno , ma lei prima disse a suo marito che andavamo a fare il bagno .
Lei davanti a me per provare a coprire la mia evidente erezione (ma 18cm duri non si nascondono cosi facilmente) ma ando' bene e riuscimmo ad arrivare in acqua senza problemi .
Lei comincio' a nuotare a dorso per stuzzicarmi apposta e io gli dissi che cosi non mi aiutava , anzi ..... "sto solo nuotando ... e l'acqua fredda dovrebbe oramai aver risolto tutto ..... no ???" fu la sua risp .
"ti sembra risolto ???" gli dissi abbassando un po il costume slip e uscendogli il cazzo duro .... e lei senza dire nulla guardandomi un po negli occhi e guardando un po il mio cazzo duro si passava la lingua sule labbra .
"arriva mio marito , ricopri quel cazzone" mi disse .
Arrivo' Andrea , si parlo' un po , mentre lei continuava a nuotare e a provocare .... uscimmo dal'acqua e tornammo a prendere il soo e a parlare un po di tutto (forse per conoscersi meglio) , dopo un po lui si riappisolo' sotto l'ombrellone e io e Ambraandammo a bere qualcosa al bar li vicino .
Parlammo , ci sfiorammo come se ci conoscessimo da una vita e ci misimo d'accordo per cenare insieme .
Andrea raccolse le cose e sali' dalla spiaggia e ci salutammo dandoci appuntamento per cena in un ristorante vicino a dove alloggiavano .
Doccia , bermuda , camicia e infradito (come al solito) vado al'appuntamento , loro gia' arrivati mi aspettavano , lei stupenda , scarpa di paglia con tocchetto , gonna corta e camicia bianca molto aperta e scollata , niente di eccessivo ma perfetta . Ci sedemmo al solito tavolo dove mi siedo (andando spesso in quel ristorante) e gli consiglio un'antipasto misto di pesce e un vino bianco locale e loro accettano subito e con piacere .Il vino oramai essendo gia' alla seconda bottiglia cominciava a fare il suo effetto , Andrea (quasi astemmio) era in un'altro mondo , Ambra bella , simpatica e sorridente .... azzo sembrava ci conoscessimo tuttida una vita .
Ormai a fine cena andai in bagno , al ritorno trovai il conto pagato e solo Ambra , Andrea era andato via ... Chiesi a lei dove fosse lui e la risp fu'"E' andato via , non vuoi stare solo con me ???"...."Certo che voglio stare con te , ma non mi aspettavo di non trovarlo" dissi .
A quel punto lei mi spiego' che lui era un cosi detto ASPIRANTE CUCKOLD .
Adesso mi era tutto piu' chiaro e quindi mi venne naturale dirgli "allora chiamalo , non c'è bisogno che scompare , sta con noi" .
Lei mi guardo' e mi chiese se ero sicuro ed io gli dissi di si se anche lei era d'accordo .
Mi guardo' e sorridendomi mi disse che anche lei era d'accordo .... Chiamo' Andrea e lo invito' a tornare e lui dopo un po di storie decise di tornare .
Uscimmo dal ristorante e Andrea ci veniva incontro , imbarazzato e brillo ... òo guardai e sorridendo gli dissi "ma dove te ne sei andato ?? volevi passare la notte fuori da solo in un posto che non conosci mentre noi siamo nel tuo letto??? Dai , andiamo e ci divertiamo tutti insieme"
Andammo a piedi da loro , il tratto era breve , Ambra ed io abbracciati come una coppia e Andrea di fianco che ormai si era sciolto e tornato tranquillo pregustava quello che volevo da molto tempo ... vedere la moglie scopata come una troia da un'altro uomo .
Arrivati a casa lei si ando' a rinfrescare e a mettersi comoda , torno con una canottiera da notte che non lasciava niente all'immaginazione , mi si avvicino' e ci baciammo .... lei eccitatissima , fli tolsi la canotta e cominciai a baciarla sul collo mentre lei andava spogliandomi .... Dissi a Lui di mettersi accanto a me mentre oramai mordevo i capezzoli duri della moglie che cominciava gia' a gemere , pu' gli mordevo quei capezzoli e piu' si eccitava e voleva essere trattata dura .... avevo davanti una bellissima , dolce troia che voleva essere sbattuta come una cagna
Appena gli misi una mano fra le gambe trovai una figa bagnatissima e un clitoride enorme ..... la mia mano la fece esplodere in un gemito intenso e fortissimo ... e Andrea coinciava a spogliarsi .
Fu un'attimo che la dolce donna conosciuta per caso si trasformo' in una troia affamata di cazzo duro e qundo mi disse "VOGLIO LA TUA MINCHIA"ebbi la conferma che avevo una troia da sfordarmi in tutte le maniere .
mi spoglio' e mi fece sedere su una poltrona , si inginocchio e afferro' la mia minchia ormai dura e tesa e comincio' a leccarla tutta non tralasciando nulla fino a prenderla tutta in bocca .... tutta ??? no , tutta no .... io gli dissi di prenderla tutta ma lei mi risp sorridendo " non ce la faccio .... è troppo grossa" e continuo' a spompinarmi come una matta , come se non avesse mai visto minchia in vita sua .
Andrea si stava segando , visibilmente eccitato a vedere sua moglie afferrata al mio cazzo e gli glissi "hai una moglie che è una troia pompinara , avvicinati e approfittane anche tu" e cosi fece ,si avvicino' e disse a Ambra se voleva il suo , ma lei senza pensarci gli risp" NO , VOGLIO A SUA BELA MINCHIA IN BOCCA" , ma glielo prese in mano e lo sego' .... la troia era in ginocchio a spompinare me e a segare suo marito .
Saranno stati 5 o 6 copi di mano ,non di piu' e Andrea esplose e venne ..... lei mi guardo' e mi disse"non ti sbalordire ... è sempre cosi .... sveltino" , gli sorrisi e gli dissi "io ancora devo cominciare e ti voglio anche sfondare il culo".
Andea ando' in bagno a lavarsi e tornato lo guardai e gli dissi "mettiti comodo e ti faccio vedere come mi fotto questa troia di tua moglie" e cosi fece , si draio' di lato sul letto .... presi Ambra e la feci sdraiare sul etto usando suo marito come cuscino , le alargai le gambe e senza doverla bagnare (la troia era gia' bagnattima) gli piantia i miei 18cm di minchia tutti dentro la figa ..... il suo piacere fi' evidente e sonoro , quasi un urlo (la troia quasi urlava quando scopava) AHHHHHH , OHHHHHH ..... SIIIIIIII ..... scopami scopami ...... e cosi feci , cominciaia a martellarmi con colpi forti e profondi e piu' me la fottevo e piu' godeva fino a dirmi "cazzo siiii ... sei un toro tuuuuu" mi venne spontaneo dirgli"e tu che sei????" la sua risp fu eloquente "una troia ... sono la tua troia" , la feci girare , la misi a pecora rivota verso il marito e gli dissi "guarda tuo marito che adesso ti rompo il culo" .
Avevo il cazzo durissimo e bagnatissimo appena uscito dalla sua figa , lo puntati e glielo affondai tutto nel culo ... il suo urlo fu' normale ... aveva 18 cm nel di minchia dura nel culo ..... gli afferrai per i capelli mentre me la stavo inculando come una troia e gli dissi di guardare il marito mentre me la inculavo e lei cosi fece , lo guardo' mentre godeva ed urlava e lui gli disse"ti piace???" la sua risposta fu affannosa , quasi non riusciva a parlare , ma gli rispose " SI , SI ... MI STA ROMPENDO IL CULO ... MI STA SFONDANDO"
Cazzo ... quasi quasi non ci credevo ... il giorno prima dicevo"che palle , devo perdere tempo con questi" e ora ero li a incularmi una troia pazzesca davanti il marito .... e credetemi era forme la migliore scopata mai fatta .
La troia oramai era in estasi che godeva e gridava davanti il marito , ma non contenta del mio cazzo nel culo comincio' a toccaesi la figa ... fu' un'attimo e ......SIII SIII VENGOOOO VENGOOOO VENGOOOOO SIIIIIIIIII .... la troia se ne venne e fece un lago .Crollo' sul marito , era distrutta .... e aveva il culo totalmente aperto .....
Fumai una siga mentre lei si andava riprendendo e la invitai ad andare a fare una doccia insieme ... diciamo che entrambi ne avevamo di bisogno .
Andammoi n doccia e la troia era tornata una dolce donna bellissima .
Fu una doccia dolcissima , fatta di baci , carezze e sguardi .... solo che i baci si trasformarono in incroci di ingua i capezzoliandavano tornando duri e la mia minchia si drizzo subito ..... quei bei capezzoli grossi e duri m dicevano solo una cosa ... MORDICI , ... e cosi feci , cominciai a morderli e lcosi facendo la dolce donne torno ad essere una dolce troia ...... si mise in ginocchio e riafferro' la mia minchia , la strince alla besa e comincio' a leccarla , leccarla e mi disse "che bella minchia hai " e ricomincio' a spompinarmi avidamente e desideroso ... si , adesso ero sotto la doccia con Ambra in ginocchio che mi stava spompinando ancora ....... nel frattempo Andrea sentiti i gemiti volle dre un'occhiata in docci dato che avevamo lasciato la porta aperta e si ritrovo' davanti la scena di sua moglie in ginocchio che era di nuovo attaccata alla mia minchia ... gli torno' duro e comincio' a segarsi .
Vedendo lui che si segava feci alzare Ambra l'appoggiaio al mura e cominciai a masturbarla mentre le masturbava me e gli dissi "guarda come si sega tuo marito" ei mi rispose "lascialo segarsi , io ho te adesso£
La troia cominciava a godere e gemere di brutto mentre la masturbavo fino ad esplodere in uno squirt enorme ... restai sbalordito per come squirto' , era quasi un iscio tanto era intenso .
uscimmo dalla doccia e lei si giro' verso il marito e gli disse "ti è piaciuto???""" , lui non rispose e ando a fare una doccia , ma era evidente che gli era piaciuto .
Io avvicinatomi alla finestra per fumare una siga mi sentii abbracciare , era Ambra che mi bacio' e mi disse " mi hai fattoimpazzire , ma adesso voglio un'ultima cosa" , la guardai e non capivo , in fondo avevamo fatto di tutto per 3h abbondanti e gli chiesi "cosa?" , e lei "non immagini??" io"no, dimmi" .... e lei sorridendomi mi disse" voglio la tua sborra" , mi prese , mi spinse e mi fece sedere ancora sulla poltrona , si inginocchio e ricomincio' a spmpinarmi ..... CAZZO come sucava quella troia ....
Avevo le palle piene , e la minchia di nuovo dura ...... si volevo sborrare .... ma in tutto cio' avevo ei .... Ambra , che mi stava facendo un servizietto da paura ..... E SIIIIII , sentivo la cappella gonfiarsi ancora e SBORRAIIII ,, gli sborrai tutte quelle 3h in bocca e ei mando' giu' tutto ... o quasi ... tutto non ingoio' , non riusci'e gli cadde' dalle bocca , ma come se nulla fosse comincio' a leccare tutto , lecco' fino all'ultima goccia e mi ripuli' tutta la cappella con la lingua ..... cazzo che pompino mi aveva fatto quella dolce troia conosciuta da neanche 47h .
Dopo due battute mi rivestii e andai via con lei che mi accompagno' al cancelo e lui disteso sul letto ... ci diedimo appuntamento per l'indomani .
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8 years ago
secret3578,
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Prime avventure da trav
Voglio farvi partecipi di una mia storia/avventura avuta agli inizi della mia gioventù e delle mie prime volte quando indossavo lingerie.
Ho iniziato non dico troppo presto ma verso i 21 anni a provare indumenti femminili; ma non tanto abiti o gonne anche perché non avevo la possibilità di comprarle e nemmeno avevo l’idea di uscire……infatti non l’ho mai fatto.
Ma la lingerie mi ha sempre eccitato sia nel sesso opposto e nelle mie storie di sesso amavo sfilarla alle ragazze oppure facevo l’amore con loro abbellite di tutto punto lasciandogliela addosso.
A 21 circa iniziai a provarla addosso a me e l’eccitazione che ne scaturì fu talmente grande che fino ad oggi mi eccita sempre averla addosso.
Ho iniziato pure ad indossarla sotto le tute e fare dei giri sulla metro o bus di Roma in giro per la città e sentendo lo stato di eccitazione che aumentava gradualmente quando alcune persone mi guardavano senza sapere cosa avevo sotto; ma il pensiero mi eccitava tantissimo e a volte, d’estate, prendevo un po’ di sole sdraiato in uno dei tanti parchi di Roma abbassando leggermente la tuta e facendo intravedere il perizoma.
Un pomeriggio preso dall’eccitazione mi vestì indossando calze velate con reggicalze, uno splendido perizoma azzurro elettrico e sopra un corpetto bianco strettissimo che sollevava il seno facendolo sembrare della taglia di una prima/seconda sotto una maglietta bianca strettissima.
Uscito per le vie di Roma gironzolavo nei vari negozietti di lingerie per comprare con la scusa di fare dei regali, anche se qualche commessa aveva intuito che alla fine erano per me.
In giro per le vie alla fine decisi di andare in un sexy shop perché solo li avrei trovato veramente qualcosa di super sexy e sentirmi quella troia con indosso abitini sexy.
Giunto nel negozio, dopo varie ricerche e domande (l’anziana commessa aveva capito che era per me), dopo che stavo toccando e visionando un body nero con relativo gonnellino di pelle cortissimo e facendo finta di provarlo per la sua lunghezza nelle mie gambe sento una voce non tanto femminile che mi dice che era perfetto e potevo indossarlo senza paura.
Mi giro di scatto e vidi una trans molto bella nei lineamenti e ben truccata, con capelli neri lunghi che mi sorrideva e mi faceva cenno che quell’indumento era fatto proprio per me.
Mi si avvicina e strusciandomi con le mani nel togliermi l’abitino lo poggia sul mio petto come per prendere le misure.
A quel punto non dissi nulla, ormai ero stato scoperto e sorridendo feci un cenno che l’avrei preso.
Aveva due occhi grandissimi, neri e lucidi e sorridevano insieme alla sua bocca truccata di rosso.
Una gonna stretta amplificava i fianchi e il culetto e si intravedevano le calze autoreggenti nere su due gambe affusolate.
Scarpe con tacco la slanciavano ancora di più anche se senza era sicuramente sul metro e ottanta; un fisico da fare rimanere senza fiato.
Ero rimasto estasiato dalla sua bellezza e non pensai nemmeno che davanti avrebbe avuto la cosiddetta sorpresa ma la guardavo come se fosse una donna.
Fatto l’acquisto uscimmo insieme dal negozio e lei mi disse che comunque avrei avuto bisogno di altra lingerie per completare l’opera.
A quel punto svuotai il sacco dicendo che già sotto la indossavo e lei con fare stupìto oppure da furbetta mi disse: “davvero? No ora sono curiosa di vederla e di vederti come stai con il completino. Abito qui vicino e possiamo prendere un caffè a casa”.
Accettai forse perché eccitato, forse perché inesperto o forse perché volevo vedere dove sarei arrivato e forse perché era la prima volta che facevo un incontro del genere.
Dopo 10 minuti eravamo in casa sua; piccolina ma ben arredata, tranquilla e silenziosa: non sentivo rumori e il trambusto delle macchine era rimasto fuori.
Preparato il caffè e chiacchierando del più e del meno, mi fece cenno di seguirla in camera da letto e iniziò a spogliarmi sempre con quel sorriso sulle labbra e continuando a dirmi che era davvero curiosa di vedermi nudo o anzi con la lingerie e il gonnellino e la tutina nera appena comprata.
Mi abbassò la tuta, tolse la maglietta e si mise a guardami mentre indossavo il gonnellino nero.
“qui ci vogliono delle scarpe adatte e un po’ di trucco e una parrucca con capelli corti biondi con riga laterale che copre un po’ gli occhi “ mi disse.
Dopo 2 minuti aveva tutto l’occorrente e con fare deciso mi truccò di tutto punto.
Guardatomi allo specchio rimasi allibito dalla figura e lei, mettendosi dietro di me, con la testa poggiata sulle spalle iniziò ad accarezzarmi e baciare sul collo.
Ero già eccitato, infatti il perizoma a stento riusciva a trattenere il mio cazzo e lei lo aveva visto senza dire nulla; già bagnato avevo inzuppato quel piccolo indumento e lei con fare tranquillo iniziò a toccarlo e mungere.
Stavo quasi per venire e la fermai………” vuoi fare la troia? Mi disse. “faccio finta che non ce l’hai e mi dedico a tutt’altra zona” continuando a toccarmi il culetto e aprendomi i glutei.
Ansimando e ormai lasciatomi andare feci un cenno che desideravo proprio quello.
Lei iniziò a spogliarsi con lentezza e io ad osservarla seduto sul bordo del letto; prima la camicia, poi la gonna facendola scivolare ancheggiando e rimanendo con perizoma e scarpe e dopo, con sommo stupore avvicinandosi a me fece scivolare l’indumento intimo presentando davanti alla mia bocca un bastone di carne ancora moscio che penzolava a destra e sinistra.
Io rimasi allibito; non avevo mai visto un cazzo asinino e per lo più moscio. Dal colore bianco con la cappella rosa che svettava davanti a me con un profumo invitante.
Lo accarezzai e con un istinto che mai avrei mai pensato di avere lo accolsi a fatica dentro la mia bocca iniziando a succhiarlo e baciarlo assaporando la pelle e leccando la cappella spugnosa che ad ogni spinta mi premeva la gola.
Non pensavo più a niente; avevo quel cazzo in bocca che mi scopava e si ingrandiva ad ogni succhiata e ogni bacio sul prepuzio; passavo la lingua su tutta la carne percependo un sapore inebriante specialmente quando il primo liquido seminale fuoriusciva dal prepuzio.
Facevo fatica ad ingoiarlo al punto che sentivo i conati di vomito quando cercavo di farlo scendere ancora più giù.
Lei mi dava indicazioni di come dovevo baciarlo e assaporarlo (ero ancora alle prime armi) e prendendomi con le mani sul collo iniziò a scoparmi la bocca dicendo che ero una brava troia e che stavo imparando in fretta.
Dopo una ventina di minuti il cazzo era diventato mastodontico: potevo vedere le venature che lo rendevano ancora più grosso e li iniziai a pensare a quando si sarebbe decisa di penetrarmi.
Non ero vergine dato che mi ero sollazzato da solo con penne o pennarelli ma comunque di piccoli dimensioni: ora avevo un cazzo vero dentro la bocca che a fatica avviluppavo tra le labbra e tra poco avrebbe penetrato il mio culetto.
Giunta al massimo mi ordinò di girarmi e di mettermi con le ginocchia sul bordo e la testa e il petto verso il basso; in quella posizione mettevo ben in vista il mio culetto liscio e rotondo pronto ad accogliere quel cazzo asinino.
Mi sentivo una puttana in quella posizione ma la cosa mi eccitava ancora di più. Mi ordinava di allargare bene le gambe e premendomi sulla schiena mi fece abbassare ancora per sistemarsi tra le mie gambe.
Aveva spostato il perizoma e iniziava a toccarmi con le dita e la mano tutto il culetto assaggiando il mio buchetto per aria.
Aveva preso un unguento dicendo che aveva anche delle proprietà emollienti e fungeva anche contro il dolore.
Infatti aveva intuito che ero stretto e quasi vergine ma alla fine mi voleva e iniziando a infilarmi prima un dito poi due inseriva il lubrificante dentro per farmi rilassare e massaggiando i glutei cercava di prepararmi a quella prova di sicuro dolorosa.
“penso che ora sei pronta; ti sento rilassata e i muscoli dello sfintere sono ben allentati e tu sei molto eccitata” mi disse poggiando la cappella grossa come un pugno sul buchetto.
Io chiusi gli occhi e aspettavo che iniziasse a premere cercando di pensare ad altro e rilassare i muscoli del culetto.
Ormai ero lì e non potevo avere ripensamenti ma solo cercare di godere di quei momenti e assaporare tutto quel cazzo dentro di me.
Sentivo la pressione di quel tronco che iniziava a farsi spazio dentro di me; il buchetto iniziava a dilatarsi sotto quella spinta ora più energica ora più lenta per abituarsi.
Io stringevo le lenzuola con le mani e con i denti e premevo la bocca sul materasso per non gridare.
Pensavo che mi stesse squarciando e che sarei dovuto andare in ospedale per farmi ricucire il culetto.
Iniziai a sbattere il pugno sul materasso quando con una spinta più decisa la cappella entrò dentro di me e gridando feci dei movimenti di fianco ma ero bloccato dalle sue forti mani e dal quel poderoso chiodo dalle dimensioni equine.
Anzi, più mi muovevo e più sentivo dolore perché dilatavo il buco da solo e quindi decisi di rimanere immobile rilasciando tutti i muscoli.
Spasimavo ed ero senza forze; il dolore mi uccideva e lei, rimasta ferma per un po’ in modo da farmi abituare, iniziava a carezzarmi i fianchi e il seno.
Si era sdraiata con il seno sulla mia schiena per farmi sentire i capezzoli ma con venti centimetri di cazzo ancora fuori e piano piano scendeva per strusciare anche la sua pancia dietro di me.
Un colpo ancora più deciso e un rumore sordo, seguito da un grido di dolore mi fecero capire che era dentro di me.
Ero rotto pensavo e sentivo che scivolava come un bastone di ferro arroventato dentro il mio intestino fino al diaframma; infatti ero senza fiato e respiravo a fatica.
La mela era spaccata.
Rimase parecchi secondi in quella posizione: lei immobile e io impalato e bloccato sotto il suo peso.
Dopo iniziò a tirarlo fuori di poco e affondare nuovamente dentro le mie viscere.
Ormai era dentro quella bestia di carne e si muoveva dentro con un pitone che cerca la sua tana.
Lo sentivo sbattere dentro di me e l’intestino si muoveva insieme a lui.
Il dolore lascava spazio al piacere e il calore dello sfregamento mi eccitava parecchio.
Iniziai a godere e venire copiosamente ma lo sperma usciva a tratti perché quel cazzo grosso bloccava dentro la via di uscita con la sua pressione. Usciva solo ad ogni spinta ed era come bloccato.
Mai provata una cosa così.
Iniziavo a gemere e avevo la pancia tutta impiastricata del mio sperma che si riversava sul letto.
Lei gridava che ero una puttana e sapeva che mi sarebbe piaciuto.
Era contenta di avermi sverginata e continuava a pompare sempre con più forza e ad ogni colpo io gridavo di piacere.
Sentivo che pure lei era alla fine perché iniziava a tremare e a fermarsi ad ogni affondata tenendomi stretta abbracciandosi alla mia pancia e quando lo tirò di colpo si mise velocemente in ginocchio davanti a me offrendomi quella meraviglia di cazzo e io senza dire no spalancai la bocca per ricevere i fiotti di sperma sulla lingua e ingoiavo a fatica sporcandomi le labbra e le guance.
Caddi stremato sopra quella carne bagnata con il viso lo strusciai e accarezzai tutto.
Lei sorrideva compiaciuta dicendomi che mai aveva goduto così con un culetto stretto ed era ora orgogliosa di averlo fatto suo.
Dietro mi sentivo aperta e sbrodolante; contenta e appagata.
Mi misi la tuta dopo avermi lavato e con un bacio appassionato ci demmo appuntamento all’indomani.
Non riuscì a dormire la notte per il dolore dietro e per l’eccitazione allo stesso tempo e guardavo la sveglia pensando al domani.
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8 years ago
admin, 75
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Sporting Club ( seguito da Carnival in Venice )
Avvolta la mia integrale nudità in un'ampia mantella, e condotta per canali sino alla terra ferma in un centro sportivo, ottenendo facilmente la complicità del guardiano, al quale non sembrava vero il poter interagire in quell'insolito convegno, mi ritrovai ad assecondare il seguito di un rituale in cui mi ero consenzientemente posta.
Ai limiti del manto erboso, e subito privata dall'involucro che mi ricopriva, venni fatta sedere su una comune sedia in plastica, nella nudità più assoluta.
Avvertendo il glaciale contatto epidermico con l'inerte materiale su cui mi trovai obbligatoriamente esposta, e subito ricondotta alla realtà dell'evento in cui non era possibile fare altro che subire quanto stabilito per l'euforico piacere degli artefici delle similari avventure già altre volte insospettabilmente condivise, inerte rimasi in fremente attesa degli ulteriori sviluppi.
Lasciandomi immortalare, a conferma palese di una indole rivelata solo nel più assoluto segreto, ed apparentemente incurante dell'aggiungersi dell'anonimo osservatore, che assisteva compiaciuto a tutto ciò che accadeva, incontenibili fremiti si impadronirono del mio corpo, facendolo vibrare di convulse emozioni.
A stento dominando il desiderio di liberare la crescente voglia di godere pubblicamente senza altro ritegno, lasciando alle dita il compito di comprimere una clitoride ormai arroventata da piaceri occulti al pensiero di poter divenire preda di un qualsiasi avventore lesto nello sfogare istinti ancora repressi, mi offrii impudicamente all'irriverente gioco.
Segregato nella passività di un ruolo, che impediva qualsiasi interferenza, il mio compagno, attenendosi alle regole prestabilite, lasciò che fosse affidato al guardiano del luogo il compito di impartirmi la lezione che meritava la mia palese trasgressione.
In un rituale maldestro, in bilico sul fragile basamento plastificato, ed accantonando ogni pregiudizio nel limbo più irrazionale in cui i sensi offrono spazio a congiunzioni assolutamente improbabili, ne avverto l'incredulità che gli venga consentito di entrami nel corpo in maniera così frugale mentre soddisfa inesorabile le proprie libidinose brame.
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2
8 years ago
gloria1951,
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Sesso, sigarette e ... caffè corretto
Se ti fa piacere, leggi il mio primo racconto “Il mio primo appuntamento al buio”.
Ero tornato a casa dal primo incontro con Marco (nome di fantasia) con la bocca ancora piena del suo sapore. Mi leccavo le labbra e avevo ancora davanti ai miei occhi l’immagine del suo cazzo turgido, della sua cappella pulsante, del fiume di sborra che mi aveva riempito.
Ci eravamo organizzati per vederci da lui l'indomani. La moglie era un’insegnante e avremmo avuto a disposizione tutta la mattinata. Arrivai da lui, mi aprì già in mutande, e mi indicò il bagno dove prepararmi.
Avevo in serbo per lui un arsenale di sensualità: prima di tutto mi cosparsi tutta di olio profumato, poi indossai le autoreggenti nere, perizoma nero in pizzo e reggiseno coordinato. Scarpe con tacco a spillo 12 cm, mini abitino nero in pelle cortissimo. Una collana di perle lunga, la mia parrucca rossa riccia lunga, guanti di seta, braccialetto e mi truccai. Lui mi stava guardando dallo spioncino e per questo motivo mi preparai con calma… lo volevo cotto a puntino.
Aprii la porta e lo vidi sgattaiolare in camera da letto. Mi guardava, seduto sul letto, tastandosi il pacco… e io ancheggiavo sui miei tacchi, oscillavo e sentivo di ipnotizzarlo. Nel corridoio che separava il bagno dalla camera aveva uno specchio gigante: mi guardai e mi stupii… non ero mai stata così bella. Lui mi venne incontro, mi girò, e iniziò a baciarmi il collo, mentre il suo cazzo duro spingeva da dietro, alzandomi il microabitino, strusciando quel bel cazzo contro il mio perizoma.
Con una mano aveva iniziato a masturbarmi avidamente… il mio cazzo ormai non entrava più nelle mutandine, tanta era l’eccitazione. Mi voltai, mi inginocchiai e iniziai a succhiare quel suo splendido arnese. Nel frattempo, mi masturbavo e sentivo i miei guanti bagnarsi di presborra. Quando sentii che il suo cazzo pulsava più velocemente, mi fermai dal succhiare, lo feci sdraiare sul letto, e gli dissi che era il momento di lubrificarmi il buchino con la bocca. Mentre la sua lingua inumidiva per bene il mio culetto (sapeva usare la lingua quasi come un cazzo), io mi misi un preservativo in bocca e glielo infilai mentre lo spompinavo. “Sei la mia troia, la mia puttana!” Urlò, quasi, che quel gesto mi avesse consacrato oramai al ruolo di sua concubina.
Quando ebbi terminato di infilargli il preservativo, lui fece come per alzarsi, ma io lo spinsi di nuovo giù. Mi sedetti su di lui e mi feci scopare così, come una cowgirl in calore. Dopo qualche minuto, ero così eccitata che senza toccarmi il cazzo, venni copiosamente su di lui mentre mi scopava forte… lui si passò la mano sullo stomaco, impregnandola della mia sborra, e la bevve tutta… poi mi buttò sul letto, si alzò in piedi e mi venne in bocca, come se ormai fosse un rito tra di noi. Ovviamente ingoiai tutto (ebbene sì, adoro la sborra)... restammo sul letto a fumare una sigaretta, abbracciati come due amanti…Non sono mai stata così bene con un uomo. E per dimostrargli tutta la mia gratitudine, gli feci un altro pompino. Mi riempii la bocca di nuovo.
Mi risistemai e andai via. Un mio amico mi telefonò per un caffè e ci incontrammo in un bar in centro. Quando entrai nel bar, mi disse: "cos’hai all’angolo del labbro? Hai della roba appiccicata…" - “Dentifricio” sobbalzai io “Si tratta di dentifricio”.
Ma sapevo bene che era un residuo della sborra di Marco e mentre il mio amico non stava guardando, lo catturai con la punta della lingua e lo bevvi insieme al caffè.
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0
8 years ago
EuphoriaPE,
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