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SISSY TRASGRESSIVA
Non era la prima volta che uscivo en femme,vestita da donna...anzi...da zoccola,di sera,a passeggio lungo i viali delle zone industriali,dei lidi attorno Ravenna e Ferrara,
a caccia d'avventure,di incontri con maschi arrapati.
Questa sera pero',mi ero preparata diversamente.
Oltre al solito trucco pesante,da vera mignotta da strada,avevo messo un vestitino a rete bianco,con le maniche lunghe,scollatura profonda e ad altezza inguinale,le mie adorate calze a ret autoreggenti nere,un reggiseno a balconcino nero,che evidenziasse il mio prosperoso davanzale,scarpe nere e rosse,lucide,con un taco 18 cm,comodissime ma che facevano sporgere il culetto a dismisura.
Di nuovo avevo adottato poco,in efetti...un collare di pelle nera tempestato di swarowski con relativo guinzaglio,ed avevo evitato di proposito di indossare perizoma o slip,quindi sotto completamente libera.
Cos' aghindata e indossata una parrucca bionda corta,la piu' pratca,mi ammirai allospecchio ed ero decisamente soddisfatta del risultato...avrei fatto faville!
Un soprabito scuro per uscire di casa e precipitarmi in auto,e parte la serata peccaminosa...gia' sentivo il cuore battere in gola.
Mi diressi verso le solite aree di sosta nelle zone indstriali,ma verso il week end,
venerdi' sopra tutto,erano quasi deserte,e quei pochi camion in sosta avevano le tendine chiuse,quindi,anche se ci fosse stato qualche camionista dentro i mezzi,stavano gia' dormendo.
Ma la cosa non mi aveva demoralizzata,stasera ero in vena di sesso spiccio,avevo voglia di essere trattata da zoccola,sentirmi qualche maschio adosso,che avesse voglia di giocare con me al padrone e alla schiavetta serva del cazzo,quindi via verso mete nuove.
Arrivata ai primi lidi notai una gran foga,ma gia' dedicata a qualche coppia esibizionista al'opera,quindi prossegui' in direzione Ferrara,sempre fiduciosa nel trovare una situazione ideale.
Arrivai ad una localita',diciamo,di medio interesse,vale a dire,che poco frequentata dai maschietti,forse anche perchè da poco si inizio' a frequentarla e c'era poca pubblcita' per quel luogo,ma comunque...mai dire mai.
Trovai un parcheggio ampio e pulito,ma quasi deserto,qualche auto con dei vecchietti che ruotavano a cerchio,osservando ed ammicando,ma mi interessavano poco.
Ad un certo momento della serata,ero li da quasi mezz'ora,noto che stanno affluendo diverse macchine,per la maggiore giovani e maschi di mezz'eta',come li cerco io,
ed il “carosello”,come amo chiamarlo io,ha inizioTimidamente al inizio,anche per saggiare la situazione,socchiudo lo sportello del'auto,facendo illuminare l'inerno,oltre al fatto di sentire un pochino di aria fresca tra le gambe e la pisella esposta,cosa che adoro.
Qualche minuto e mi faccio coraggio,scendo dal'auto e mi piazzo appoggiata al cofano,accendendomi una sigaretta,ed in breve tempo noto che la maggior aprte delle auto si avvicinano,passando davanti a me lentamente,finestrino abassato,e gli autisti mi sorridevano,alcuni anche con qualche complimento pesante,ma ero cosciente di avere attirato l'attenzione,e di sicuro avrei trovato qualche maschietto tra tutti,che si sarebbe fatto avanti.
Infatti,dopo pochi istanti,che a me sembravano ore,si ferma accostandosi di lato,un mercedes nero,nuovo,alla guida un cinquant'enne ad occhio,moro piazzato ma non obeso,un leggero acenno di barba,e mi apostrofacol sorriso stampato in faccia.
“Ciao bella,coma va?”,avevo il battito cardiaco in gola,”tutto bene,grazie...e tu?”,risposi.
“Ma si,ero a spasso,in cerca di quattro chiacchiere,sai...”,e notavo i suoi occhi adosso a me,”ah si? Anch'o a spasso...non riesco prendere sonno,stasera...”,e lentamente mi avvicino al suo finesrino.
Lui senza esitazioni allunga la mano e mi abbraccia una gamba,toccando da dietro e salendo verso i glutei.
“Sai,che avrei una voglia di quelle...”,mi confida,”vuoi vedere?”,ed io mi chino per entrare con la testa nel abitacolo,osservando lui che estrae una membro raguardevole,sui 25 cm di lunghezza,ma gia' tosto eretto.
Allungo la mano per toccare,aferro decisa quel cazzo fremente,ed inizio lentamente a mstrubarlo,mentre sento la sua mano entrare tra le chiappe,per frugarmi il buchetto anale,gia' lubrificato in precedenza,ed entrare deciso dentro di me.
Dopo pochi sitanti di massaggio lui mi chiede con voce roca,”se ti va,andiamo a ferci un giretto”,ed io gli rispondo,”va bene tesoro,ma conosco poco la zona...sai tu qualche posticino tranquillo?”,certo,zoccola...vivo qui...li so tutti,i posti”.
A quel punto giro attorno alla vettura e salgo di fianco a lui,che resta con la bega fuori,mi prende la mano e la apoggia sulla capella,invitandomi a prosseguire.
Partiamo e ci allontaniamo di poco,mezzo chilometro ad occio,entriamo in una via di terra battuta,lungo un argine di un canale,percorriamo 300 metri e ci fermiamo.
Lui si fionda sulle mie tette che hanno lasciato uscire i capezzoli turgidi,ma io lo fermo,”vuoi fare le acrobazie in auto,tesoro?”,e scendo sinuosa dal'auto,mi piazzo davanti alla vettura,piegata a novanta gradi,fecendo si che il vestitino si alzasse da solo.
Pochi attimi dopo mi ritrovo lui che si tocca il suo cazzone,duro come il ferro,e nel contempo fruga tra le mie gambe,cercando di stimolare il mio.
“Sai”,gli confido,”dopo avere preso gli ormoni per le tette,la mia pisella non lavora piu' molto bene,ma vedo che il tuo,va alla grande”,sorrido,voltandomi verso di lui,abassabdomi ed ammirando quel obelisco di carne.
Aferro il membro bollente,e lo masturbo lentamente,e dopo qualche colpetto,asaggio la capella che gia' secerne qualche goccia di pre-sperma,gustosa,salata ed amara al contempo,per poi spalancare la bocca ed infilarmi la capella fino in gola.
Lui,dal canto suo mi sta palpando i seni,sussurandomi”si troia,succhiami il cazzo,ho voglia di sborrarti in bocca...la vuoi bere?”,ed io annuisco senza proferir parola,data la bocca piena.
“Allora succhia,zoccola,che la prima voglio fartela bere,la seconda voglio scoparti,sfondarti tutta,maiala...!”
E cosi' dicendo mi tocco,mi infilo uno,due dita,per facilitare la penetrazione dopo,mentre sento la capella del mio maschio entrarmi in gola,qualche volta forzando per affondare,cosa che adoro,sentire il palo che mi forza il cavo orale.
Non tarda molto,qualche minuto,colpa l'eccitazione del momento,che io mi sento bagnare fortemente la pisella moscia,mentre sento la trachea invadermi di caldi getti,salati ed amari allo stesso tempo,una crema calda,che fuoriesce dal palo del maschio ce sto servendo da umile sissy.
“Puslisci bene tutto,vacca,”,mi esorta,”che ora voglio romperti quel culo da puttana”.
Avida e minuziosa,pulisco con la lingua ogni goccia di nettare che fuoriesce dalla capella gonfia.
Il bello,che non acenna a calare l'asta del mio Padrone,resistente resta fermo,duro come il marmo...anzi,mi sembra quasi si sia ingorssato ancora di piu.
“Vieni qua,troia,che ora ti faccio uno di quei servizi...”,di dice con voce ferma,”Voglio sfondarti il culo.”,e cosi' dicendo mi fa alzare,chinare a novanta gradi contro il cofano del'auto,divaricando le gambe.
“Apriti quel culo,zoccola.”,mi ordina,ed io con le mani,eseguo,divaricando le natiche al massimo,per mettere in mostra l'orifizio anale,che sta palpitando per la voglia.
La sua mano sinistra apoggiata alla mia spalla per tenermi ferma,mentre sento il caldo della capella appoggiarsi al buchetto,spingerci contro,per entrare facilmente,almeno la prima parte del'ingresso è forzato.
Un attimo di rilassamente per ambedue,ed ecco,che ariva l'affondata,con una spinta decisa entra il memnro per tutta l sua lunghezza,affonda nel mio retto,facendomi sentire il suo scroto contro il mio.
Trattengo il respiro un attimo,per facilitare la distensione delle pareti anali,ma lui,infoiato come un toro,gia' sta prendendo il ritmo della scopata,entra ed esce,prima lentamente,poi sempre piu' frenetico.
Mi sento una troia fatta,la sua zoccola,pronta a qualsiasi porcata egli mi imponga,una maiala infoiata,depravata e perversa,senza alcuna remora o tabu'...sono pronta a qualsiasi voglia egli abbia nei miei confronti.
Mi aferra per le tette,le strizza deciso,sento il suo corpo apoggiato alla mia schiena strisciare,la sua spada dentro di me muoversi,forzare ad ogni colpo deciso qualche millimetro di piu',sento il suo battito cardiaco attraverso quel cazzone che ho dentro di me,un mix di sensazioni sublimi...
Passano pochi minuti,che a me sembravano ore,che sento rigonfiarsi la capella dentro la mia figa anale,sento che manca poco,che il mio toro insemini la sua vacca,cerco di rimandare l'avvenimento di qualche istante,stringendo le pareti anali,per quanto difficile,visto la dilatata avuta,ma non c'è nulla che tenga...arriva il primo grosso getto di sperma che mi invade l'intestino,viene spinto dentro di me, dai colpi di cazzo che continuano anche se irregolari,ma mi irrorano tutta,riempendomi colpo dopo colpo tutta.
Qualche istante fermi in quella posizione,che seto che si sta rilassando il membro ancora dentro di me,per uscire facilmente,dal retto ormai aperto e dilatato.
Mi volto contro di lui con un sorriso sornione,afferando il suo arnese,e sento uscir qualche goccia residua,intanto che lo massaggio dolcemente.
Con voce ancora roca mi impone”torna giu' a pulire tutto come si deve,maiala...”ed io mi abasso nuovamente con le gambe tremolanti,divaricate oscenamente,e toccandomi sento che ho avuto un orgasmo anch'io...sono fradicia e perdo dalla figa liquido seminale.
Dopo avere ripulito per bene il mio Padrone,estraggo dalla borsetta la mia confezione di salviette igeniche,ne offro una al mio maschio ed alcune per me.
Con una sigaretta in bocca ciascuno,seduti nuovamente nel'auto ed io intenta a rimediare un po' il trucco,Bruno,questo è il suo nome,mi apostrofa”sei gia' a posto,ho hai qualche altra voglia...diciamo piu' porcella...?”.
A quella proposta mi si sono illuminati gli occhi,cosa aveva in mente questo toro dalla voglia perversa perenne...?
“Beh,dipende da cosa hai in mente,”rispondo con una nota di curiosita',”ti dico solo che non mi piace lo scat e le torture dolorose”.
“Allora chiudi lo sportello,che andiamo farci un giretto...”
La curiosita',mista ad una eccitazione misteriosa,decisamente anche un tocco di paura,mi fanno chiudere lo sportello,e mentre ci avviamo,allontanandoci dal paese balneare,mille dubbi e domande mi frullano in testa...
“Ho notato immediatamente il collare col guinzalgio,indi per cui,immagino tu abbia tendenze da schiava,da sissy slave,giusto?”,ed io annuisco silenziosamente.
“Per cui,ora,in veste di tuo Padrone,voglio vedere quanto sai essere porca,sotto alla mia direzione...eseguirai ogni cosa io pretenda da te,senza obbiettare né discutere,altrimenti mi inventero' il modo di fartene pentire...”
In teso silenzio annuisco nuovamente,il cuore batte a mille,la pisella ai mille pensieri gocciola nuovamente per l'eccitazione...cosa dovra' accadermi,ora?
Dopo dieci minuti di percorso,entriamo verso il porto commerciale di Ravenna.
Un vialone centrale con molte diramazioni laterali,semi oscurate da pochi lampioni,e noto qua e la qualche gruppo di operai,di camion con altri gruppi di fianco,probabilmente per essere caricati dalle navi,una situazione del genere underground.
Bruno accosta la vetura a bordo strada,scende e si piazza di fianco al mio sportello,si guarda attorno,poi mi apre e aferra il guinzaglio,ordinandomi di scendere.
“Tu,troiamstai un passo dietro a me,e vedi di sculettare ad ogni passo,da vera zoccola da strada,capito?”
Io annuisco in silenzio ed inizia la passeggiata lungo delle stradine buie,a prima vista deserte,ma guardando bene,si notano i contorni di persone nella semioscurita'.
Padron Bruno mi ferma davanti ad una cancellata di una fabbrica chiusa,data l'ora,si apoggia al cancello e mi prende la mano,apoggiandola alla sua patta dei pantaloni.
“Mettiti giu',tiramelo fuori ed iniza a succhiare,troia...”,mi dice con voce ferma.
Io eseguo un poco titubante,ma conscia che ci sia qualcuno nei dintorni,estraggo il cazzo di nuovo eretto,lo massaggio delicatamente ed infine mi abasso,divaricando le gambe,mettendo il mio culo e cazzo in bella vista,apro la bocca,e spinta dalla mano del Padrone,ingoio tutto il glande,iniziando un pompino.
Entro breve sento dai passi alle mia spalle,non riesco vedere chi o quanti siano dietro,ma distinguo dei bisbigli,dei silenziosi commenti e qualche risatina delicata.
A quel punto Bruno mi prende per un braccio,mi fa alzare,sempre voltata di spalle ai spettatori,mi fa apoggiare ambedue le braccia contro il cancello,chiandomi e sporgendo il culo,sento le sue mani sul mio sedere,mi tocca,palpa,divarica le natiche
con due mai,mostrando il mio buchetto aperto poco prima dal suo arnese,ancora lucido dallo sperma,infila uno,due dita...sono in estasi...Ad un tratto sento una,poi due mani nuove,adosso...non sono piu' due,ma quattro,poi cinque...non so ancora quanta gente era dietro a me,ma sicuramente stavano saggiando la”preda”,cioè io.
“Questa,ragazzi”,esorta il Padrone,”è la mia schiava e troia in calore.Avete voglia di fottere,sfondarla e riempirla di sborra?”
Noto a quel punto uno dei maschi avvicinarsi di lato,infilarmi la mano nella scollatura,
palparmi le tette,e a quel punto lo vedo in viso,un nero del senegal,probabilmente dal tono molto scuro della pelle.
Mi sorride malizioso e con ambedue le mani mi abassail vestito,mettendo in mostra il seno,e di seguito arriva il suo amico dal altro lato,con una mano sul'altra tetta,l'altra mano a strizzarmi il mio cazzo,le palle,vengo frugata ovunque,sono in piena balia del gruppo.
Rassegnata alla situazione,dato anche il fatto che non avevo scampo,decido di partecipare nella mia veste consone...la vera vacca schiava del cazzo.
Mi volto verso il nero alla mia sinistra,gli palpo il pacco..veramente enorme,e forse neanche in piena erezione...
Lui,dal canto suo,con una sola mano si abassa il pantalone della tuta da ginnastica,
facendo fuoriuscire una mazza nera di almeno 25 centimetri,e neanche del tutto dura.
Io l'aferro con una mano,poi due,mi abasso tra loro,per assaporare quella capella,leccarla fino ai coglioni gonfi,per tornare alla capella.
Ora vedo anche la seconda bega,quella di destra,meno lunga,ma molto piu' grossa,non riesco neanch a contenerla,pollice-indice,di sicuro quella avrebbe fatto male.
Passano i minuti,ed io acucciata a gambe larghe,due cazzoni neri da succhiare,ed il Padrone,divertito,che mi osserva in silenzio,solo di tanto in tanto mi apostrofa con commenti pesanti,dandomi della troia,della vacca frocia,ma io non capivo piu' nulla,ero stordita dal'eccitazione.
“Ora ragazzi,basta giocare...è ora di montare la vacca” dice con voce ferma,facendomi l'occhiolino.
Io mi rialzo,mi volto contro il cacello,mi chino legegrmente,facendo sporgere il culo,ancora umido dal seme del Padrone,e sento il primo capellone addentrasi,spingere per entrare,e con poca fatica,entra deciso dentro di me.
Mi sta scopando un nero incontrato per strada,l'eccitazione mia mi fa gocciolare la pisella senza alcun limite,sento un palo dentro di me,mi tiene ferma per i fianchi e mi sbatte con decisione,affonda ad ogni colpo,ed io lo sento fino alla bocca dello stomaco,
ma il bello deve ancora arrivare...l'amico di circonferenza xxl.
Dopo pochi minuti il mio scopatore mi stringe piu' forte,mi trattiene ferma,e sento dei schizzi bollenti dentro,sta gondendo e si sta scaricando nella mia figa anale.
Neanche il tempo di reagire,che aferrata per il bracio,vengo voltata dal'altro lato...ora tocca al altro moretto...
Diciamo per fortuna,che sono stata sfondata da due cazzi,avevo le pareti anali ormai divaricate,l'entrata del terzo palo,quello extra large,era meno traumatica del preisto...anzi...me lo sto godendo molto.
Ora,preda del secondo maschio,sento la alrghezza della sua spada,ma tra sborra come lubrificante e buchetto ormai dilaniato,questo paletto di carne sta diventando uan vera goduria,e il Padrone lo ha notato.
Mi si avvicina,mentre vengo scopata selvaggiamente,mi aferra il viso,e con tono beffardo mi dice”Godi ora,troia...godi che dopo servirai ancora per un ultima voglia mia”
Io nenache ascolto quello che mi ha detto,tanto sono fuori di testa,ma anche questo maschione non arda molto a raggiunger il suo culmine di piacere,irrorandomi del suo nettare,riempendomi fino a perdere sperma col suo cazzo ancora dentro.
Uscito dal mio corpo,i tre maschi si fermano attorno a me,tutti con un sorriso stampato in faccia,ed io,completamente scomposta ed il trucco ormai andato,sorrido in preda ad una sensazione di rilassamento.
“Ora togliti il vestito e mettiti giu' per terra,cagna”,mi ordina Bruno.
Io,leggermente intimorita,eseguo l'ordine.
Sfilo il vestitino a rete,restando col regiseno,le autoreggenti a rete,il collare e guinzaglio,mi abasso fino a terra,in ginocchio,poi a quattro zampe.
“Sdraiati per terra,ora avrai quello che ti meriti,lurida”.
Mi sdraio pancia in su sul asfalto del marciapiede,racoglo le gambe e le divarico,la mano scende verso la pisella,cennando un inzio di masurbazione sotto ai loro occhi,
quasi umiliante ma orma non mi frega piu' niente.
Bruno mi si piazza col suo cazzo in mano,lo punta nella mia direzione,e da il via ad un getto di piscio,colpendo prima i seni,per poi alzando il tiro,verso il viso.
“Apri quella bocca,cesso”,mi ordina con voce autoritaria”e vedi di dissetarti”.
Io spalanco la bocca,ricevo qualche getto in viso,in bocca,e qualche attimo dopo,i due maschi ai mie lati lo imitano,ridendo di me,puntando tutti la mia bocca divenuta loro pisciatoio,affogandomi quasi di urina,ma io,perso il lume della ragione,godo anche di questa oscenita',raggiungendo a mia volta un orgasmo squassante,tremendamente forte,quasi da contorcermi per terra.
Anche finita la doccia,resto ancora a terra,toccandomi il corpo completamente bagnato di pipi',strisciandomi adosso il bagnato,toccandomi l'orifizio dilatato,che ancora perde sborra,nfilo un dito per sentire quanto sono piena...
E' deciso...sono una ran vacca schifosa,ma è la mia natura,e mi piace.
FINE
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8 years ago
JennyTrans,
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L'insegnante
Neanche mi guardava durante le lezioni, mi trattava con indifferenza, sembrava non esistessi proprio.
Eppure da tre mesi passava con me 2 pomeriggi a settimana per darmi ripetizioni di cui non avevo bisogno, ma i voti che mi dava erano talmente bassi quanto finti.
Inizialmente ero furiosa con quella stronza, mi impegnavo e mi dava sempre 4. Poi il 7 dicembre, dopo aver parlato con mia madre, l'ha convinse ad affidarmi a lei per ripetizioni.
Prendeva anche dei soldi...per violentarmi tre o quattro ore.
La prima volta era anche stata gentile, mi aveva offerto da mangiare e da bere nel suo salotto. Una mezz'ora buona l'abbiamo passata sui libri.
E mi chiedeva.. e io rispondevo...e mi diceva che ero brava, ma avrei potuto esserlo di piu'. Le mani ogni tanto si appoggiavano sulla mia coscia coperta dal jeans.
Quando si avvicinava sentivo un senso di disagio, la vedevo vecchia, cattiva e gelosa. In realta' portava bene i 42 anni, ma per i miei 17 era comunque di un altro pianeta.
Parlava anche di lei, dei suoi sogni, del suo passato, del suo amore finito male, ogni tanto mi chiedeva qualcosa di me, ma non ci facevo caso più di tanto. Passata la prima ora mi sentii piu' a mio agio, come si suol dire, avevamo rotto il ghiaccio.
Iniziavo a pensare che avrei potuto sfruttare quel fatto, lei era un'avara che estorceva denaro a mia madre..ma almeno avrei avuto bei voti.
Hai dei bei capelli mi disse...secondo lei pero' erano un po' secchi. Quindi mi convinse a farmi mettere un prodotto apposta. Mi ricordo che mi fece sedere sul divano e da dietro mi spalmo' qualcosa sui capelli..mi sembrava strano..''ma non sporchiamo tutto?'' le dissi.
Nessuna risposta, tranne la sensazione di pietrificarmi, mi stava leccando l'orecchio. In quel momento mi sentii tesa come non mai..non mi potevo muovere e respiravo a fatica. Infilo' la lingua sempre piu' dentro e mi appoggio' delicatamente ma in maniera decisa una mano sulla bocca.
Tutto fini li..tutte le chiacchere, i sorrisi piu' o meno veri. Si mise di fronte a me e si spoglio' rimanendo con un corpetto e le autoreggenti. Mi ordino' di spogliarmi ma ormai non capivo nulla.. lo fece lei per me.
Aveva di fronte una cosa inanimata invece di una persona. Mi prese per mano e in maniera decisa mi porto' in camera da letto.
Qui mi lego' i due polsi all'estremita' del letto e ricomincio' a leccarmi il viso, il collo, i seni.
Fino ad arrivare sempre piu' giu'. La mia vagina era sorprendentemente umida; me la lecco' ferocemente, quasi volesse sbranarla. Infilo' tutta la lingua dentro, mi sembrava di sentirla in gola.
Poi si sposto' sopra di me, la sua figa rasata era sulla mia bocca, si lascio cadere di peso e mi sentii soffocare dalla sua voglia infinita. Si fece leccare per 5 minuti, gridava e gemeva quella stronza, io ero felice perché era in mio possesso, comandavo io finalmente, sapevo il suo punto debole.
Mi sentii anche sporca, una troia per la precisione, ma la cosa mi eccito' di piu'. Questo pensiero' svani quasi immediatamente, esattamente nel momento in cui mi prese a schiaffi. Poi ricomincio' a leccarmi la vagina, le gambe, poi ancora schiaffi. Mi ordinava e io obbedivo. Alla fine arrivarono la frusta e tre vibratori. Me ne mise uno in bocca, uno nella vagina e mi svergino' il culo come se niente fosse. Piansi dal dolore, ma piu' piangevo e piu' godeva.
Intanto la frusta risuonava velocemente contro il mio corpo. Mi tolse il vibratore dalla bocca e se lo infilo' nel culo, per poi sbattermi la sua vagina eccitata sulla mia lingua. Quanto urlava di piacere, mi inondava la bocca. Io dovevo leccare ed inghiottire. Dopo quasi tre ore mi sentivo esausta, ma innamorata di quella sensazione di essere posseduta e schiava. Lei era la mia padrona a scuola ma anche fuori. Faceva di me cio che voleva..se mi ribellavo la eccitavo sempre di più..ed in fondo mi eccitavo anche io.
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8 years ago
admin, 75
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Il vecchio garage 2
Ho ancora nelle narici l’odore acre e crudo del garage di ferraglie, tavole e vecchi armadi dove giocavo ad essere la schiava di Mauro. I nostri incontri avvenivano nelle ore più assolate. Un giorno, ricordo, stavo sfilando davanti allo specchio in cameretta con la biancheria intima di mia sorella: camicette, canottierine, tacchi, rossetti e ciprie, approfittando del fatto che se ne era appena andata da un’amica per finire la traduzione di greco (ho sempre spiato Arianna mentre si lavava si cambiava si truccava e lei non mi ha mai proibito di farlo, sapeva che lo facevo e le piaceva).Ad un tratto sento arrivare la zia dal piano di sotto dove abitava e metto via tutto alla svelta precedendola nelle scale: lei saliva io scendevo.“ Ecco la nostra bischerina” mi dice,“Ma ziaaaa!!!!”“E’ che sei così bella che potresti essere una femminuccia”E’ vero! Sono sempre stato scambiato per una femminuccia: nonostante frequentassi l’anno della maturità il mio corpo era perfettamente glabro: né barba né peli, se non che nel pube, tipo adolescente. Il mio corpo sembrava quello di una ragazza.Il torso armonioso il petto arcuato e dolce come una losanga luminosa, i capezzoli rosa e l’aureola più ampia di quella normalmente presente in un maschio.La mia voce di giovane tenore del coro parrocchiale toccava punte da soprano e al telefono era simile a quella di mia sorella.Anzi ero scambiato per lei quasi sempre.Ne ho sempre provato vergogna.Ma quel giorno quando sentìi arrivare il solito desiderio delle ore più calde, quelle che dissuadono chiunque dall’uscire di casa, non riuscìì a trattenermi. Benché il caldo affogasse il pomeriggio la mia pelle chiedeva sesso. In silenzio, con pudore e timore di essere scoperto, chiedevo e cercavo sesso.Salutai la zia attraverso l’androne del palazzo e raggiunsi la solita finestra sul retro del garage vecchio. Giorni prima avevo nascosto qualche fumetto per adulti dentro uno dei mattoni forati del muro perimetrale proprio dietro una lamiera arrugginita.Il pavimento in terra trasudava e l’afrore di quell’angolo vietato mi ricordava quello del sesso quando abbassavo le mutandine davanti a qualcuno che voleva guardarmi.Mi piaceva essere guardato, anzi guardata, ne ho sempre avuta voglia: perdevo il sonno immaginando di spogliarmi davanti a più persone. La mia natura esibizionistica si era espressa presto. Come sempre quando mi trovavo lì dentro mi batteva il cuore: sapevo cosa stavo facendo e sapevo che era proibito. Avrei fatto meglio a stare a casa a riposare in quelle ore, come tanti coetanei, invece correvo lì per istinto, non desideravo altro.Mentre sfogliavo i giornalini mi sembrava che una biscia si stesse insinuando nei pantaloni, ma era solo la sensazione che lo sfregamento delle mutandine contro i jeans mi procurava aprendo e chiudendo le gambe a forbice come per masturbarmi.Bonnie, la protagonista della storia, si stava facendo toccare alla pecorina: una mano le sfiorava la peluria inumidendosi inimmaginabilmente e due dita la penetravano dolcemente. Nella sua bocca semichiusa la lingua roteava uscendo a leccare le labbra. Si insalivava si abbandonava all’orgasmo, al pianto dell’estasi mentre andava alla deriva tra lo stordimento e il piacere.Ma ecco che una due tre ombre saltarono dentro in garage dalla stessa finestra: rispettivamente Mauro, Angelino e Daniele un altro porcellino che frequentavo negli spogliatoi della palestra.Le vidi con la coda dell’occhio e subito eccole davanti, attorno, a me ancora turbata. Pensai che Mauro aveva raccontato dei nostri momenti ad altri.“Dai che con lei ci divertiamo “ sibilò Mauro.Dapprima vollero condividere le immagini del fumetto con Bonnie completamente nuda, imprigionata e alla mercé di impropri secondini che la facevano mugulare.Opposi resistenza, ovvio, ma assecondavo, anche se un po’ timorosamente, per paura che qualcuno ci scoprisse.“Si daiii” esclamò Daniele, e senza chiedermelo mi spogliò della camicetta di seta che mi aveva prestato Arianna; Mauro finì l’opera togliendomi le scarpe mentre gli altri mi afferrarono le braccia dietro liberandomi dei pantaloni. Nella posizione in cui mi trovavo mettevo in evidenzia il culetto sodo e leggermente a pera e, nello stupore di tutti, le mutandine rosa, ricamate ai bordi, di mia sorella, di una taglia più piccola, che comprimevano i glutei lasciandone fuori oltre la metà ancora più sporgenti.Sentivo le loro mani dappertutto, ma soprattutto tra le cosce e sui capezzoli: mi eccitavano i pizzicotti, i loro commenti caldi e osceni.“Farai quello che vogliamo noi stavolta(…)dai fatti guardare balla sculetta(…)guarda come ti scapelli bene puttanella(…)inarcati inarcati!!”Gemevo senz’ordine, scomposta e abbandonata all’odore al silenzio alle voci silenti e complici.Mauro si spogliò, Daniele e Angelino si mostrarono nella loro bellezza in boxer.A un certo punto vollero provare la scena del fumetto e mi misero alla pecorina, si zittirono: il mio culetto tondo in quella posizione occupava tutta la scena“Inarcalo, inarcalo” volevano vedere cos’altro sarebbe potuto apparire quel bendiddio che sapevo di avere, tanto lo guardavo allo specchio senza soluzione di continuità. Poi sento uno due tre palmi carezzarmi da sotto e un dito che preme sulla rosellina tonda e mite.Ho una serie di sensazioni che partono improvvisamente e da una prima forma di sollievo epidermico passo a un solletico sporco che poi subito si arresta per ricominciare qualche istante dopo.Guardo il colore della mia pelle nei chiaroscuri di quel luogo che accentua le tonalità di bianco di beige di rosa del mio corpo. Ho davanti a me tre cazzi eccitati tesi come corde e uno di essi spinge sulle mie labbra!!!Non avevo mai fatto una cosa del genere ma il piacere di dare piacere in quel momento mi fa aprire la labbra come fossero petali, con la lingua che si avvita su una cappella rossa da morire, come le spire di una serpe, iniziando a suggere.Sento Mauro respirare profondamente mentre Angelino e Daniele si masturbano a vicenda e godono.Ed ecco, finalmente, sulle labbra e sul viso sborra che mi cola agli angoli della bocca, della mia bocca compiacente e ingorda che scende a baciare asta e palle, palle e asta per ridiscendere e risalire in modo convulso.E’un attimo ma sembra preparato da un secolo quell’orgasmo riprovevole e immorale che rubo con soddisfazione ai benpensanti e che imbratta le prime pagine del fumetto di Bonnie.Non soddisfatta però aiuto gli altri due appoggiando il culo sui rispettivi cazzi a cui faccio una sega.Sono l’unica a non venire, ma nella mente ho altri progetti per me stessa: la prossima volta li vorrò tutti, voglio farmi usare come una vera femmina.
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8 years ago
niketta, 52
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Il vecchio garage e i primi passi dell’eros.
Quando mi capita di sentire odore di legno invecchiato e di terra umida, ripenso a quel garage vecchio che stava sottocasa, una rimessa di cicli e motocicli arrugginiti che oggi varrebbero una fortuna ma che allora nessuno sapeva come smaltire. Quei ricordi cominciano subito a procurarmipiene emozioni. Ero nella fase in cui non sai ancora cosa sei, se ragazzo o ragazza, ti mancano tutti i segni della virilità e non compaiono quelli della femminilità. Benché avessi ampiamente superato l’età dell’innocenza e il foglio rosa in tasca, infatti avevo un’espressione efebica, un viso da fanciullo e una voce dolce, quasi bianca (al telefono mi scambiavano spesso per mia sorella), dei glutei tondi tondi e nessuna peluria sul corpo. C’era qualcosa dentro di me ancora non ben espresso nonostante una certa biologia dicesse che fossi un maschietto.Nei pomeriggi dopo scuola, era bello giocare con Lupo, il mio meticcio di piccola taglia, a guardie e ladri: gli mancava solo il collare con la stella di sceriffo, perché sapeva scovarmi in ogni nascondiglio. La sua simpatia attirava spesso da me Mauro, un coetaneo pluribocciato di grande sensibilità e gioiosità. Tra me e lui, dirimpettai, si era instaurata un’amicizia più che da vicini di casa, l’uno attendeva l’altro per scendere in giardino a giocare ma all’apparire di Lupo Mauro scendeva per primo. Non avevo mai considerato certe sue battute un po’ brusche e mai visto di buon occhio quando sfogliava di là della rete i fumetti per adulti del fratello.Un giorno ne portò uno, si chiamava “Bonnie” molto noto a quell’epoca, ma in circolazione solo in una certa fascia d’età. Lo portò per sfogliarlo con me e forse per vedere le mie reazioni. Non ero nuovo, a dire il vero, a quel genere di immagini, me ne erano già capitate in compagnia di altri amici; così quando capii che avremmo visto insieme un fumetto per adulti sentii un brivido e una sensazione di calore insieme fra il plesso solare e il sesso.Gettammo una bella palla di pezza a Lupo ed entrammo in quel garage da una finestra coi vetri rotti sempre mezza aperta. All’interno quell’odore ristagnante di vecchiume e muffa a così poca distanza olfattiva dall’odore di sesso sembrava ideale per condividere il proibito.Le prime pagine di “Bonnie” introducevano al dialogo sul piacere che non ha età perché conforme all’essere umano dalla notte dei tempi: la splendida fuorilegge bionda stava corrompendo un secondino del carcere femminile con la complicità di un’altra detenuta che la stava masturbando.Le scene successive, mostravano lingue di saliva scendere dagli angoli della sua bocca e fiotti di umori, stillati oltre le sue intime labbra, catturati dal palmo della mano dell’altra. Mi sentivo sempre più Bonnie, volevo essere sempre più lei, in quella e in altre scene, dove veniva costretta a spogliarsi davanti a secondini di entrambi i sessi che se la godevano di brutto.“ Facciamo come loro?” disse a un tratto Mauro “ tu fai Bonnie io le guardie” e mi spinse contro una madia sghemba che mi fece inarcare la schiena costringendomi ad appoggiarmi estendendo all’indietro le braccia. Mi sentii vinto da quella forza piacevole a cui mi arresi immaginandomi nella stessa situazione di Bonnie. Mauro, evidentemente già esperto, lo capì e senza chiedermi nulla mi infilò una mano nelle mutandine lasciandola scivolare fino sotto le palle. Ebbi un sussulto e per un automatismo reagii : “ No, No, No, lasciami stare, non voglio” ero già pienamente nella fiction con la sola differenza che stavo vivendo realmente quell’incanto e lo desideravo.Furbo come una volpe Mauro si fermò subito dopo per vedere le mie reazioni al che io lo implorai di lasciarmi andare “ No no lasciami, non voglio ho paura, non mi toccare” ma stavo fingendo, perché il mio cazzo era già diventato duro e bagnato in punta.Mi slacciò i pantaloni e me li abbassò accarezzandomi i glutei. Subito con fare manesco com’era sua abitudine mi fece girare e mi buttò a pancia in giù sul piano di una tavolozza li accanto cominciando a palparmi le palle e a scapellarmi delicatamente. Ero stordito ma continuavo a giocare alla finzione del rapimento. Ora avevo il cazzo completamente scappellato e duro, rosso in punta e odoroso di piacere; lui si abbassò e cominciò col leccarmi le palle, facendomi provare note di contorta eccitazione, non prevista, non conosciuta e fortemente immorale.Me le leccò me le mangiò mentre con la mano cominciava lentamente a masturbarmi. Godevo ma volevo recitare ancora la scena stabilita “ siii toccami, mi fa impazzire, noo smetti, non farlo, non voglio”: cos’ero, dov’ero, non lo so, non tornava più nulla.Sentii le sue labbra vicine a baciarmi da sotto, da dietro e poi un movimento dolce e sporcaccione insieme, sulla rosellina del mio buchino, della sua lingua. Mi lasciai fare per una buona mezz’ora chiamando aiuto, per finta naturalmente, supplicando di lasciarmi “libera”, sempre più fingendo.Ero fradicio, lavato dalla sua saliva in ogni poro della pelle e il mio buchino era così umettato daessere ancora più invitante. Un avvampo senza eiaculazione e poco dopo un fiotto di cremina bianca, e poi un altro e un altro ancora, potenti, mi portarono a mugulare come una femmina in calore andando a colare sulle gambe del tavolo. Non ebbi nessuna voglia di ricompormi di smettere di tornare ad essere “ a posto” e in regola con la morale, e rimasi lì mezzo nudo a godere della lingua di Mauro che giocava col forellino in punta leccando e poi lasciando il filetto lattiginoso di quel primo passo verso l’eros.
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8 years ago
niketta, 52
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La diva
«Senti Giulia, dovresti andare ad intervistare Katrine L… la famosa attrice. Sai è di passaggio e potrebbe venirne un bel pezzo per il giornale. Alloggia al Palace Hotel, abbiamo già concordato i tempi dell'intervista. Ti aspetta alle undici. Non tardare, mi raccomando…». Così mi disse il caporedattore e conoscendo quanto fosse scrupoloso, sapevo che si aspettava qualcosa di veramente super. Lascio la redazione e vado a casa di corsa: una rapida doccia, scelgo un abito importante e molto professionale, poi mi avvio verso la destinazione indicatami. Sono le dieci, sono in anticipo, ma preferisco attendere conoscendo il carattere bizzoso della divina. Mi faccio annunciare e mi siedo in una comoda poltrona in attesa. Passano le undici… le undici e trenta… mezzogiorno… ancora nulla nonostante i miei solleciti alla reception. Alle tredici, la vedo scendere accompagnata da un tipo palestrato. Mi avvicino e mi presento. «Ah, certo… mi hanno avvisata, ma ora devo uscire e sarà per la prossima volta…» «Mi dispiace, ma la volta è questa! Non una prossima volta! Io lavoro e lei non può trattarmi così… Ripeto, è questa la volta!!! E sono già incazzata per aver atteso così a lungo…» Veramente non solo quello le dico a muso duro, aggiungo anche alcune parolacce per meglio sottolineare il mio stato d'animo. Voglio essere sgarbata e lo sono, se lo merita. Lei rimane in silenzio, mi guarda attentamente, poi si gira e ritorna all'ascensore: «Senti… come cavolo ti chiami?» disse rivolta rivolta al tipo «Già Roberto. Vai tu al ristorante, io ti raggiungo tra un po'» Poi senza girarsi e rivolgendosi alla porta dell'ascensore: «Ha ragione… venga su in camera staremo più tranquille» Chiaramente quelle ultime parole erano rivolte a me. La raggiungo. Per tutto il tragitto di salita non ci scambiamo neppure una parola e solo nella sua camera mi dice con voce suadente «La prego si accomodi e mi scusi, ma alla vigilia del debutto sono piuttosto nervosa» «Sono io che mi scuso con lei… Non ho l'abitudine di aggredire, ma…» «Non dica nulla la prego, Cosa vuole sapere da me, sono a sua disposizione» Prendo dalla borsa il blocco degli appunti, ma la diva mi blocca. «Siamo tra donne, preferirei che il nostro sia un dialogo franco e sincero. Eviti le solite domande ed io eviterò le solite risposte. A proposito come si chiama?» «Giulia» rispondo. «Bene Giulia, lo sa che è la prima volta che reagiscono alle mie bizze in questo modo come ha fatto lei prima? È per questo che ho deciso di concederle un po' del mio tempo, ma vorrei che almeno ci parlassimo schiettamente, senza giri di parole, le va bene? E poi lei mi piace e vorrei evitare le formalità solite… Possiamo evitare il lei?» Rimango in silenzio, devo dire che il suo atteggiamento mi ha piuttosto spiazzata, poi la professione ha il sopravvento sulle indecisioni. «D'accordo Katrine, facciamo così, io non ti farò delle domande, tu mi dirai solo ciò che ritieni giusto dirmi. Da parte mia ti prometto che farò un pezzo onesto…» Ci guardiamo con intensità. Ciò che era avvenuto solo pochi minuti prima era dimenticato, tra noi si stava creando un giusto clima favorevole alle confidenze. «Per prima cosa vorrei farti una regalo… una notizia che molti hanno cercato magari con ipotesi di fantasia, ma che io non l'ho mai detta prima… Sono certa che al tuo giornale gioiranno e magari tu ne potresti trarre qualche vantaggio professionale. Come sai ho avuto due mariti, il primo è defunto solo due anni dopo il nostro matrimonio e il secondo l'ho cacciato dalla mia casa e non intendo più rivederlo. Hanno scritto senza sapere, un po' di tutto, ma la verità è un'altra… Non l'ho lasciato per i suoi continui tradimenti, la cosa mi ha sempre lasciato del tutto indifferente. Ha avuto storie con mie colleghe, con ballerine, con cameriere e con molte altre categorie… mi ha tradita anche con il mio produttore e con il mio migliore amico, ma il motivo della fine del nostro rapporto è un altro… Ho scoperto che, con la complicità di un'altra persona della quale non ti posso fare il nome, pian piano spostava i soldi del conto bancario che avevamo in comune ad un altro conto suo personale. In poche parole, mi coccolava, mi giurava eterno e smisurato amore, ma in pratica, mi stava derubando…» «Scusa ma questa notizia la posso pubblicare? Sei nelle condizioni di provarlo?»
«Oh certo che sì, ho conservato tutte le ricevute e ho la copia del suo estratto bancario… i passaggi di denaro sono più che visibili» «Dopo questa esperienza, immagino che con gli uomini… intendo la fiducia in loro…» «Ma no, gli uomini mi piacciono. Hai visto quel tipo di prima. Ebbene l'ho rimorchiato ieri sera in un bar e questa notte mi sono concessa molte libertà con lui… Abbiamo fatto l'amore… beh no, ho detto che sarebbe stata una chiacchierata tra amiche e come amiche dobbiamo parlare chiaro… l'ho scopato ieri sera e poi anche questa mattina… ecco perché ho fatto tardi per la nostra intervista… È chiaro che pagherò il conto del ristorante, ma poi lui se ne va e non mi interessa più. In poche parole faccio come hanno sempre fatto gli uomini, una sana scopata, molto piacere e poi…» Ci fu un attimo di silenzio, Katrine prese per un attimo un'aria seria e pensierosa, poi improvvisamente: «Ma tu, hai mai fatto sesso con uno sconosciuto?» Esitai «Sì, un paio di volte durante le feste al liceo. Ma, vedi io sono un caso a parte…» «Cosa vuol dire un caso a parte, non vorrai dirmi che ce l'hai diversa da tutte noi? Dimmi piuttosto che non vuoi parlare di te e lo comprendo, in fondo sono io l'intervistata» Mi rispose piuttosto piccata. «No certo! non ho problemi se parliamo anche di me, ma… è che… capisci…» «Ma insomma non sei per nulla tenuta a raccontarmi le tue cose se non vuoi…» «Il problema è che… ebbene per lo più sono lesbica… ora l'ho detto…» Quella confessione provocò una allegra risata da parte sua, che in qualche misura mi contagiò. Ridemmo come due collegiali praticamente senza un evidente motivo. «Ma cara ragazza questo è lo scoop! Questo devi scrivere domani sul tuo giornale con una grande titolo a piena pagina… "La vostra giovane e bella giornalista fa coming-out, ama leccare e farsi leccare la fica…" Tu non puoi immaginare di quanto le tue lettrici aumenterebbero, saresti letta e seguita da uno stuolo di ragazze che vorranno conoscerti e non solo… E poi confidenza per confidenza, anche io amo le donne belle, sono bisessuale convinta e determinata… Poi nel mio ambiente, credimi, queste situazioni non sono certo una novità» «Allora vorrei sapere chi sono o sono state le tue amanti?» «Vorresti conoscere i nomi delle mie amanti? Certo sarebbe un bel colpo, ma non posso far dichiarazioni per loro, sarebbe ingiusto e… tradirei la loro fiducia. Penso che se uscisse il tuo pezzo con la dichiarazione che sono bisessuale e che ho avuto anche un bel numero di amanti donne, già sarebbe un bel colpo, non trovi? Tieni conto che è la prima volta che lo dichiaro alla stampa e, credimi, non darò nessuna smentita. Neppure smentirò se scriverai di quel tale che… non ricordo neppure il suo nome…» «Roberto…» «Giusto, Roberto, che ha passato la notte con me… Prometto nessuna smentita Però ora devo lasciarti, vorrei riposare un po'. Senti perché questa sera non ceniamo insieme? Ti va?» Non risposi subito, ma le sorrisi con tutta l'intensità della quale ero capace «A che ora vuoi che ci troviamo? Ma… non farmi aspettare… questa volta non te lo perdonerei…» «Alle ventuno al ristorante Vecchio Mulino, è un piccolo locale molto intimo e tranquillo… Ci sarò, prometto e sarò puntualissima» Lasciai la sua camera, raggiunsi casa e mi misi subito al lavoro. Scrissi un pezzo fortemente sentito e motivato e l'inviai al giornale via mail. All'ora stabilita raggiunsi il ristorante e lei arrivò pochi minuti dopo. Fu una cena piacevolissima. Dopo tornammo al suo albergo e vi rimasi per tutta una calda notte. Al mattino seguente, appena arrivo al giornale vengo raggiunta da Francesco, un mio collega che mi apostrofa: «Giulia, il capo ti vuole subito nel suo ufficio» Il capo redazione mi accoglie con uno strano, e inconsueto per lui, sorriso: «Carissima, ma è tutto vero quello che hai scritto? Avevo chiesto un buon pezzo, ma questa è una bomba di articolo… La diva che che è bisessuale, l'amante notturno, l'ex marito che la derubava… Ho atteso per pubblicarlo perché prima volevo parlarti e avere conferme… L'articolo se vuoi uscirebbe domani. E poi anche quella la tua confessione… Che faccio?» «Capo, per me va bene l'articolo così come è, tutto compreso, anche la confessione che sono lesbica!… mi auguro che non ci siano problemi…»
Così dicendo esco dal giornale e mi incammino tra le vie del centro. Mi sento serena e felice. Oggi mi merito una giornata di vacanza.
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9 years ago
Coppia Biella,
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Il primo sapore di donna
Non mi sentivo ancora esperta ma il piacere che avevo provato su quell´ autobus alla vista di quelle cosce divaricate sotto di me che nascondevano appena quelle mutandine in pizzo, ed il ricordo di quel pomeriggio trascorso in camera con la mia amica masturbandoci da sole ma senza avere il coraggio o forse il desiderio di farlo reciprocamente all´ altra era sempre cosi´ vivo nella mia mente ed ai miei occhi che ogni volta sentivo bagnarmi copiosamente solo al pensiero e non posso negare che tante e poi tante volte ho raggiunto orgasmi esplosivi e multipli lasciando scorrere le mie dita istintivamente ricordando quelle immagini e quelle sensazioni. Un giorno ne parlai anche con Paola, la mia carissima amica con la quale avevamo condiviso un orgasmo seppur solo osservandoci e le raccontai l´episodio che mi era avvenuto sull´ autobus ed allo stesso tempo chiedendole se anche a lei era successo di eccitarsi nel guardare una donna, se le era capitato di toccarsi guardando lo slip di una donna o semplicemente se le era tornato alla mente alcune volte l´ episodio che avevamo vissuto in maniera molto naturale insieme. Credo che avessi paura del fatto che stessi diventando bisessuale ma la cosa che piu´ temevo era che sentivo molta piu´ attrazione verso il mio stesso sesso che verso quello opposto. Piu´ di una volta avevo concluso questi miei pensieri dicendomi che sarebbe stata questione di tempo, che magari avevo solo voglia di provare, che la mia era curiosita´, ma con il passare dei giorni e dei mesi sentivo io stessa quanto erano forti I miei orgasmi ogni volta che mi masturbavo pensando ad una donna piuttosto che quelli che riuscivo ad avere con il mio ragazzo. La risposta della mia amica Paola comunque mi lascio´ stupefatta ed accese ancora di piu´ il mio desiderio e la mia fantasia: mi disse che lei aveva avuto un rapporto con una sua amica e che la cosa le era piaciuta in maniera esaltante. Allo stesso tempo mi disse che anche lei pensava molte volte a quella nostra volta quando i nostri occhi guardavano le dita dell´altra infilarsi dappertutto e seguivano il piacere dato dai respiri e dalle grida dell´altra, e che lei stessa si toccava ricordando le mie contrazioni di piacere ed I movimenti dei miei fianchi nel momento in cui esplosi con lei. Il sentire queste parole mi fecero eccitare ancora piu´ di quanto gia´ lo fossi ed avrei voluto spingermi oltre con I miei interrogativi ma c´era sempre un qualcosa che mi bloccava o la paura forse di perdere Paola e cosi´mi limitavo a guardarla parlare sentendomi bagnare completamente lo slip ed immaginavo come sarebbe stato poter sentire la sua lingua sul mio corpo e poter muovere la mia lingua su quel seno e su quei capezzoli. Dovevo essere veramente in trance in quel momento perche´ Paola mi ridesto´ dai miei pensieri domandandomi cosa avessi per guardarla in quel modo li´ e lentamente e con molta cautela provai ad esprimerle i miei pensieri dicendole che stavo immaginando il rapporto di lei con la sua amica e che stavo cercando di mettere a fuoco nella mia mente come sarebbe potuto essere stare tra le gambe di un´ altra donna o avere la sua testa fra le proprie gambe. Credo che Paola avesse capito I miei pensieri ma cercava forse la conferma alle sue intuizioni, specialmente dopo la nostra discussione, e fu cosi´ che mi chiese di cambiare discorso e di andare a fare due passi per la citta´prima magari di accompagnarla a casa a bere qualcosa. Ero eccitatissima ma seguii I suoi consigli pensando che forse avevo esagerato nel mio atteggiamento ma sperando che magari la scusa di casa sua sarebbe servita a darci l´ opportunita´ per qualcosa di piacevole che volevo con tutta me stessa. Sentivo la sua voce adesso, le sue parole ed I suoi sospiri mentre passeggiavamo una accanto all´altra, ma dentro di me sentivo ardere un fuoco di passione che avrei voluto spegnere nella sua bocca. Avrei voluto chiederle se anche lei provava le stesse sensazioni ma avevo tremendamente paura di rovinare tutto. Stavo bruciando e ad ogni passo sentivo lo slip inzupparsi sempre piu´ dei miei umori tanto da bagnarmi anche le cosce. Come avrei voluto far sentire anche a lei quanto la desiderassi e farle capire che tutto quel nettare stava fuoriuscendo per lei…Arrivammo a casa sua piano piano e mi chiese di accomodarmi sul divano del salotto che lei sarebbe andata a prendere qualcosa da bere. Mi accomodai e la osservai allontanarsi mentre ondeggiava quei fianchi ricoperti da un paio di jeans attillati che le facevano il piu´ bel sedere che avessi mai visto in una donna. Anche io indossavo un paio di jeans ma tra le cosce ormai li sentivo talmente fradici che mi sembrava quasi di essere nuda ed accavallavo le gambe, e piu´ le accavallavo piu´ mi sentivo bagnare lo slip…avrei avuto veramente voglia di masturbarmi in quel momento, e lo avrei fatto se fossi stata sola li´ su quel divano ma non ero a casa mia. Pensai per un attimo che sarei potuta andare in bagno e considerato il fatto che ero troppo eccitata pensai che forse era la cosa migliore da fare e lo avrei fatto appena fosse arrivata lei con le bevande. La vidi rientrare con I suoi movimenti sinuosi che mi facevano eccitare sempre di piu´e quei seni che vedevo oscillare ad ogni passo ma non feci in tempo a chiederle di poter andare in bagno che si sedette vicino a me con l´ intento di parlare. La lasciai fare ascoltando le sue parole: „Claudia, e´tutto il pomeriggio che ti osservo, e sono convinta che non hai sentito niente di tutto quello che ti ho raccontato. Ti conosco abbastanza bene per capire quando stai pensando e quando sei tranquilla. Ho notato che il tuo sguardo e´ cambiato nel momento in cui ti ho raccontato della mia esperienza con la mia amica, ed ho notato che nei tuoi occhi brilla viva la luce del desiderio, della passione. Sono quasi sicura che da un paio di ore a questa parte non stai pensando altro che al momento in cui potrai dare libero sfogo alla tua voglia masturbandoti come una matta per godere pensando ai nostri discorsi e sono convinta del fatto che il tuo slip a quest´ ora sara´ talmente pieno dei tuoi umori che si potrebbe strizzare. Dimmi solo se e´ vero o se tutto cio´ riguarda solo la mia immaginazione!“. Mi sentii crollare a queste parole e timidamente abbassai lo sguardo sicuramente arrossendo in viso ma lei non si fermo´, e continuando a parlare poggio´ la sua mano sulla mia coscia cercando di divaricarmi le gambe per sentire con le sue stesse dita se quanto aveva affermato rispondesse a verita´ o meno. E diceva: „ Fammi sentire quanto sei eccitata, non penserai mica che io sono fatta di legno, anche io e´ da oggi pomeriggio che guardando I tuoi occhi sento crescere tra le mie gambe il desiderio della tua lingua…ed ho voglia di succhiare ogni goccia del tuo piacere“. Queste parole mi sciolsero letteralmente tanto che non solo allargai le gambe ma le facilitai il compito di slacciarmi il jeans. La sua mano si intrufolo´in un attimo sotto al jeans ed appena sentii quelle dita sfiorarmi lo slip premetti il ventre contro la sua mano iniziando a muovermi e rantolare. Stavo per godere, lo sentivo ed anche lei se ne accorse immediatamente dai miei movimenti e dalle mie contrazioni oltre che dal mio respiro che iniziava a diventare un lamento di piacere. Le sue dita scivolavano sullo slip alla ricerca delle mie labbra gonfie e vogliose ma non fecero in tempo a trovarle che per la troppa eccitazione accumulata e per I miei movimenti sapienti, esplosi in un orgasmo incredibilmente potente. Paola ebbe paura per un attimo di avermi fatto male ma appena sentii il mio respiro placarsi e vide le mie labbra sorridere in una smorfia di piacere continuo´ ad accarezzarmi sotto il jeans fin quando l´orgasmo non completo´ la sua evoluzione lasciandomi distrutta ma felice ed appagata. Tiro´ fuori la mano dai miei jeans e la vidi succhiarsi le dita piene dei miei umori e del mio sapore e la cosa mi fece ancora rabbrividire dal piacere, e notai nei suoi occhi tanta voglia di continuare quel gioco. Ero io che la guardavo adesso ma lei non sembrava intimidita dal mio sguardo e con le dita ancora bagnate dei miei umori e della sua saliva si sbottono´ I jeans sfilandoseli piano lungo le gambe. Aveva un paio di slip neri, e la vista di una macchia umida proprio in mezzo alle sue mutandine mi fece ancora una volta eccitare. Mi feci forza e la spinsi sul divano accasciandomi sopra di lei. Cominciai a baciarle il collo mentre con la mano le carezzavo le gambe e risalivo lungo le sue cosce fino al punto di incontro di esse. Le mie dita premevano il suo slip adesso e riuscivo a sentirlo anch´ esso bagnato tanto quanto lo era il mio. In un attimo le scostai lo slip dall´ inguine e con due dita iniziai a carezzarle quelle labbra gonfie e quel clitoride che sentivo pulsare sotto I miei polpastrelli. Ero ancora eccitatissima e piu´ lasciavo scivolare le mie dita sotto il suo slip piu´ sentivo la voglia di avere le sue dita dentro di me a masturbarmi ancora. Mi alzai dal divano cercando una posizione piu´ comoda accucciata sotto di lei e ripresi a carezzarle lo slip sentendo il suo clitoride gonfiarsi ancora di piu´. Voltai la mia schiena verso la sua testa quasi per invitarla ad accarezzarmi nello stesso momento che io accarezzavo lei ma sembrava non capire le mie intenzioni ed a quel punto io stessa mi sfilai I jeans rimanendo con il mio slip bianco ormai attaccato alla mia fichetta e mi avvicinai ancora di piu´ alla sua faccia quasi a strusciarmi contro il suo viso. Iniziai a baciarle le gambe, a muovere la mia lingua sulle sue cosce interne aspettando di vedere le sue gambe divaricarsi completamente come da li´ a poco fece poggiando un polpaccio sullo schienale del divano e l´ altro piede in terra davanti a me. La mia lingua sembrava pazza di lei adesso ma sentivo che anche lei stava impazzendo sotto I miei colpi saettanti. Le scostai ancora lo slip lasciando stavolta che fosse la lingua a scivolare sui suoi peli pubici e sulle sue labbra ormai dilatate. Sentivo il suo respiro sempre piu´ pesante, vedevo I suoi muscoli contrarsi sempre piu´ forte e la ritenevo prossima all´orgasmo nel momento in cui finalmente sentii le sue dita sollevarmi lo slip da dietro e due di esse iniziare a perlustrarmi tra le gambe. Dovetti sollevarmi appena tanto fu sorprendente il piacere che iniziai a sentire scendermi tra le cosce e mentre la mia lingua stuzzicava senza freni il suo clitoride e le mie labbra lo succhiavano senza limiti, adagiavo il mio bacino sulle sue dita che si facevano strada dentro di me masturbandomi piano e profondamente tanto da farmi impazzire. Sentivo le sue grida di piacere ad ogni colpo della mia lingua e sentendo le sue dita riempirmi tutta e ruotare dentro di me non potevo fare a meno di ansimare io stessa e soffiare il mio alito caldo su quella fichetta che meravigliosamente aperta mi stava dissentando con il suo nettare. Era meraviglioso poter succhiare ogni goccia e lasciar scorrere la lingua avanti e indietro su quel ventre piatto e su quel clitoride prorompente che sentivo quasi scoppiare ad ogni colpo di lingua ed era altrettanto meraviglioso sentire un altro orgasmo montarmi lentamente per farmi andare in estasi e farmi fremere dalla voglia di goderle sulle dita. Continuammo cosi´ per minuti interminabili durante I quali sentivo sciogliermi sulle sue dita e sentivo il suo nettare riempirmi sempre piu´ la bocca. Ero in balia di un qualcosa di sconvolgente che mi stava facendo impazzire dal piacere…le sue dita che ruotavano ed entravano ed uscivano e le sue gambe spalancate che mi stavano ubriacando I pensieri e la mente. Stavo vivendo un qualcosa di meraviglioso e la voglia di esplodere e godere ancora la sentivo crescere dentro di me in maniera impetuosa e sconvolgente. Ed allo stesso tempo vedevo il suo ventre contrarsi ed il suo pube alzarsi ed abbassarsi cercando la mia lingua che mai paga e sazia continuava a circuire il suo clitotoride e ad entrare ed uscire dentro di lei. Ero al limite della sopportazione e vederla e sentirla gemere di piacere era uno spettacolo entusiasmante e talmente forte dal punto di vista erotico che spingendomi piu´ veloce sopra le sue dita lasciai arrivarmi l´ orgasmo emettendo un grido talmente forte che scosse pure Paola che nel sentirsi riempire le dita ancora del mio piacere non tardo´ ad urlare il suo orgasmo ed a venirmi in bocca riempiendo la mia lingua del suo sapore. Rimanemmo in questa posizione ancora qualche minuto, il tempo necessario per recuperare un po´ di ossigeno e stringerci in un abbraccio ed in un bacio sulle labbra quasi per ringraziarci di cio´ che ci eravamo regalate. E nel rivestirci lentamente prima di salutarci ci confessammo che ci sarebbe piaciuto provare ancora, magari con qualche oggetto a farci compagnia ma che ne avremmo riparlato ed avremmo cercato il modo di ripetere ed amplificare questa esperienza. Cio´ che ricordo di quel giorno e´che fu una esperienza talmente eccitante e piacevole che la sera non riuscii a prendere sonno se non dopo essermi masturbata ancora per almeno un´ altra ora avendo viva la speranza di ripetere al piu´ presto le stesse sensazioni.
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9 years ago
alex1404,
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Il primo orgasmo con un'amica
Avevo 18 anni allora e mai mi era passato per la testa ne´ mai avevo pensato, o fantasticato, ad un rapporto con un´ altra ragazza. Avevo avuto le mie storie con i ragazzi della mia eta´, i primi bacetti al parco, le prime pomiciate al cinema, i primi turbamenti amorosi che per la maggior parte delle volte poi si concludevano nel letto sotto le mie lenzuola aiutata dalle mie dita diventate in breve tempo molto esperte nel riconoscere i miei punti erogeni preferiti. In quel tempo andavo al Liceo ed avevo una carissima compagna oltre che amica con la quale avevamo suddiviso persino le scuole medie e con la quale non credo avevamo avuto mai segreti da confidarci tanto eravamo aperte e spontanee l´ una con l´altra. Ci parlavamo di tutto, compresi i nostri pensieri piu´ nascosti ed i nostri desideri in campo sessuale anche se ancora eravamo giovani e di esperienza non ne avevamo moltissima. Lei si chiamava Paola, un po´ piu´ alta di me, capelli scuri rispetto ai miei castano chiari, era piu´ formosa di me ed a volte scherzando tra di noi me lo faceva notare ma la prendevamo a ridere e mai ci facevamo caso (lei aveva una terza abbondante contro la mia seconda giusta giusta). In una parola sola si puo´ dire che a quell´ eta´ lei sembrava molto piu´ grande e matura di me fisicamente e di questo credo che anche i ragazzi se ne accorgessero tanto da proporle, per come mi raccontava lei nelle sue confessioni, anche particolari prestazioni che solitamente non si chiedono a ragazze di 15-16 anni.
Quel giorno eravamo, come ci capitava spessissimo al termine dell´ anno scolastico, in casa mia nella mia camera a studiare, ma vuoi per i primi caldi che si facevano sentire, vuoi per la poca voglia di studiare che avevamo, iniziammo a parlare come succedeva spesso di noi, delle nostre sensazioni, dele nostre emozioni. Lei all´ epoca usciva con un ragazzo di 20 anni e con lui era arrivata fino in fondo nel rapporto sessuale, io invece frequentavo un coetaneo ed ancora vergine mi limitavo a qualche carezza anche nelle parti piu´ intime continuando la mia pratica preferita nelle ore serali e notturne che ancora riusciva a soddisfarmi abbastanza. Ricordo perfettamente che lei quel pomeriggio indossava una maglietta smanicata bianca ed una gonna sopra il ginocchio leggera a scacchi bianchi e blu con un reggiseno in pizzo che traspariva dalla maglietta di colore bianco ed io indossavo una camicia a maniche corte azzurra ed una minigonna di jeans con un reggiseno giallino di cotone. Eravamo nella mia camera, lei seduta sulla sedia accanto al tavolo pieno di libri rivolta verso di me che sul bordo del letto tenevo le gambe piegate l´ una sull´ altra per mantenere una posizione eretta. Parlando e parlando giungemmo a raccontarci dell´ ultimo sabato trascorso con i rispettivi ragazzi ed iniziai io raccontandole che eravamo stati a bere qualcosa prima di appartarci un po´ sulle colline per sbaciucchiarci e farci delle tenerezze come quasi sempre succedeva, ma appena inizio´ lei a raccontare cio´ che aveva fatto notai subito dagli occhi che qualcosa le brillava ancora. Raccontava delle sue mani che l´ avevano esplorata da cima a fondo, della sua lingua che iniziando dal suo collo era scesa sotto la sua camicetta per mordicchiarle e stuzzicarle i capezzoli fino a farglieli scoppiare quasi,e quando arrivo´ a raccontare della lingua che inizio´ a scivolarle lungo la pancia fino ad arrivarle al bordo dello slip sentivo che stava quasi ansimando nel parlare. In breve mi disse che il ragazzo le aveva fatto qualcosa che non aveva ancora mai fatto in precedenza, le aveva infilato la lingua dentro la fichetta e l´aveva fatta venire cosi´ semplicemente leccandola e penetrandola appena con la lingua. Notavo da come lo raccontava e da come si muoveva sulla sedia che sentiva ancora la sua lingua quasi tra le gambe e la cosa stava facendo una certa impressione anche su di me. Le guardavo gli occhi che mi fissavano mentre nei piu´ piccoli dettagli cercava di farmi capire le sensazioni meravigliose che aveva provato, le scosse elettriche che aveva sentito pervaderle il corpo, i flussi abbondanti di umori che aveva notato rigarle le cosce mentre lui la masturbava con la lingua. Sentivo che questo racconto stava oltrepassando la curiosita´ del dirci tutto, e mentre ci guardavamo e vedevo i suoi movimenti sempre piu´ frequenti sulla sedia, notai anche che mentre parlava forse inconsciamente la sua mano era andata a poggiarsi sulle gambe che teneva leggermente divaricate. Fu allora che per la prima volta in vita mia pensai alla possibilita´ che stavo parlando e mi stavo eccitando anche sentendo una ragazza come me raccontarmi di lei e vederla che si eccitava. Le sue parole erano cosi´ precise e puntuali ed il suo sguardo cosi´ assorto nel racconto che forse non si accorse neanche che stavo guardando le sue dita che risalivano lungo le sue cosce per appoggiarsi allo slip che potevo vedere chiaramente esposto tra le sue gambe. La fissavo adesso, e guardavo soprattutto la sua mano che vedevo premere lo slip in maniera quasi impercettibile ma molto chiara. Lei noto´ che avevo abbassato lo sguardo e si scuso´ con me ma era cosi´ eccitata pensando a quella lingua che l´ aveva scavata completamente e svuotata di ogni goccia di umore che non poteva non sentirsi bagnata e mi chiese se sentivo la stessa sensazione ascoltando le sue parole. Fui sincera dicendole che pur non avendo mai provato ad essere leccata sulla fica il sentire il suo racconto ed il vederla eccitata a toccarsi mi aveva eccitata tantissimo e che anche a me sarebbe piaciuto toccarmi. Fu un attimo e mi disse : “Fallo allora, fallo con me! Sento che sto gia´ per godere…“. Poggia I piedi sul pavimento mettendomi proprio di fronte a lei che continuava ancora piu´ profondamente a toccarsi, vedevo i suoi occhi socchiudersi e mi immaginavo il suo clitoride gonfio come lo era il mio in quel momento forse anche di piu´. Divaricai le gambe sollevando appena la minigonna fino ai fianchi ed un attimo dopo le mie dita stavano premendo il mio slip di cotone gia´ intriso dei miei umori. Le sue gambe davanti ai miei occhi erano adesso spalancate e mi offrivano uno spettacolo meraviglioso che mai avrei immaginato…con una mano si stava scostando lo slip e con l´ altra si stava masturbando facendo ruotare le dita sul clitoride prima di infilarsi l´ indice dentro di se´ e di muoverlo avanti e indietro. Sentivo i suoi sospiri diventare pesanti, vedevo il suo bacino saltare sulla sedia ad ogni spinta profonda del dito dentro di lei e sentendola quasi sul punto di godere feci come lei scostando lo slip con una mano per masturbarmi come ero abituata a fare con la mano destra con un dito direttamente dentro appena la mia fessuretta fradicia ed il palmo della mano che mi premeva e sollecitava il clitoride che sentivo duro e gonfio. Furono attimi meravigliosamente intensi nei quali potevo sentire il profumo dei nostri umori riempire l´ aria della camera…vedevo le sue dita scorrere e scivolare sempre piu´ velocemente e quasi per seguire il suo ritmo anche la mia mano accelerava i tempi e la pressione. I gridolini si trasformarono presto in urla, le sue gambe si spalancarono sopra i braccioli della sedia come del resto feci io sul bordo del letto, ci guardavamo le dita entrare ed uscire e poi negli occhi pieni di desiderio di godere, di esplodere, di seguire l´ orgasmo della nostra amica piu´ cara ed ora anche piu´ intima. La vidi mentre si spingeva dentro un altro dito e lo muoveva ancora piu´ forte nella sua fica quando un grido irruppe nella stanza e potei vedere la sua testa reclinarsi all´ indietro, i suoi occhi chiudersi ed il ventre cominciare a comprimersi per l´ orgasmo ancora pulsante…ed a questa vista basto´ una leggerissima pressione con il mio palmo sul clitoride per esplodere in un orgasmo che mi sembro´ incredibilmente possente e liberatorio tanto lo avevo desiderato. Rimanemmo a guardarci un po´ mentre con le dita ancora afferravamo le ultime gocce che scivolavano fuori dal nostro corpo, e ci guardammo tra lo stupito e l´ incredulo l´ un l´ altra contente per aver scoperto un nuovo gioco che ci era piaciuto e consapevoli che non sarebbe finita li´…..
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9 years ago
alex1404,
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La mia datrice di lavoro
All'epoca avevo 18 anni,ero alla ricerca di una occupazione anche saltuaria x incrementare un po'la cosidetta paghetta di papa'piuttosto scarna.Avevo terminato la scuola dell'obbligo ed ero molto fiduciosa di trovarmi un lavoro anche part time di ogni genere senza avere preferenze di settore o altro.Ero temprata nelle faccende domestiche aiutando mia madre spesso ammalata ed essendo figlia unica toccava a me sola aiutarla in casa.Mio padre lavorava 16 ore al giorno e quando tornava a casa solo la sera e dopo una spesso frugale cena esausto andava a riposare.Le nostre condizioni economiche non erano delle piu'floride ed io volevo aiutare anche i genitori a sbarcare il lunario oltre a togliermi come tutti i giovani qualche sfizio in piu'.Essendo ferrata nei lavori domestici cercavo da tempo una occupazione nel tal settore senza x ora risultati positivi.Dopo varie ricerche e sinceramente sfiduciata,ricevo sul mio cellulare una telefonata di una signora alla ricerca di una colf a part time.Mi presento al colloquio la mattina seguente sperando vivamente in positivo.Alessia vive a circa tre chilometri da casa nostra in una bella villa con marito e senza figli.Piscina,grande giardino e circa 250 mq di abitabile.Un bell'impegno x me cmq accetto dopo un breve colloqui l'incarico affidatomi.Stirare,pulire la casa,accudire i loro 7 cani,cucinare ecc.Inizio a lavorare x loro dopo una settimana molto spaesata e nuova sia del lavoro e della grande casa con non poche difficolta'.Alessia si rende conto subito del mio stato d'animo e dei miei iniziali problemi riguardo alla mole di lavoro che mi spetta e mi sta'spesso vicina aiutandomi il piu'possibile.Il marito è un industriale che viaggia ed è quasi sempre fuori x lavoro,rientra a casa molto di rado fermandosi x pochi giorni. Dopo circa una settimana da lei inizio a districarmi un po'di piu e Alessia vedo che è felice che io mi sia ambientata bene e imparato molte cose sia nel lavoro che nella precisione con cui lo eseguo e che lei e il consorte esigono.Alessia è una bella donna,capelli lunghi neri,viso molto curato,magrissima,allampanata e veste sempre in modo molto elegante soprattutto durante i ricevimenti dei loro ospiti a cui intervengono spesso personalita'importanti.Dopo circa un mese Alessia mi chiama,mi trovo nel salone a sistemare i libri della loro grande biblioteca.Mony scusami ma hai pulito i bagni?certo signora.Vieni con me un attimo.mi prende x mano e mi accompagna nel grande bagno al piano terra.vedi mi dice guarda sotto al termosifone,cosa vedi? dal tono di voce intuisco che ho fatto una cosa che non va'.scorgo sotto il termosifone un piccolo rotolino vuoto della carta igienica.mi scusi signora l'ho dimenticato.Alessia senza parola pronunciare mi alza la gonna,mi tiene ferma e mi fa'sedere sulle sue ginocchia.vedi cara io amo la precisionelo sai e queste piccole disattenzioni mi danno fastidio.Rossa in viso e quasi senza fiato mi scuso ancora con lei ma........taci mi dice.andresti sculacciata a dovere sai?signora la prego le sussurro con un filo di voce.non mi licenzi.Per l'emozione,agitatissima e x la voglia inappagata di fare pipi'mi sento bagnare le mutandine.Mony ma che fai? Rossa in viso non riesco a proferire sillaba,ho il cuore che va'a mille.Ma mi fai pipi'sulla gamba?Alessia mi fa'alzare senza parlare mi abbassa le mutandine mi siede sullla tazza del wc e mi dice ma scusami neppure sai quando devi fare la pipi'?La sua gonna è umida di me e se la toglie restando in perizoma e autoreggenti.Non oso alzare gli occhi e guardarla in viso.All'improvviso si abbassa,Mony mi sussurra scusami sono stata troppo brusca ed anche villana nei tuoi confronti.Chiamami Ale tesoro.I mio viso se prima era rosso ora è violaceo,mi sento agitata,imbarazzata e ho anche tanta vergogna.Sai ieri sera mi dice ho litigato con Claudio al telefono poi me la sono presa con te tesoro e x una stupidaggine.Alessia si lascia andare ora.Mi confessa che Claudio,il marito ha un'amante,la trascura sempre non solo sessualmente ma il loro amore ormai non c'è piu'.Mi abbraccia e scorgo le lacrime nei suoi occhi neri e dolcissimi. Mony perdonami ma non ho nessuno x confidarmi.Ale le sussurro non preoccuparti fai pure.Mi alzo dopo aver fatto pipi'e Ale mi guarda asciugandosi le lacrime.Dai suoi occhi capisco lo sguardo di una donna vogliosa,triste inappagata in ogni senso.Mony mi dice ma che fai non ti asciughi dopo la pipi'? cosi'ti sporchi tutta poi non va'bene puoi contrarre infezioni e problemi intimi. Ale prende la carta igienica si abbassa e mi asciuga.Ma che fa'signora mi scusi.Non sento proferire sillaba da lei imperterrita.Mi prende x mano e mi fa'sedere sul bide'prepara l'acqua col detergente intimo e mi lava intimamente.Sento mio viso arrossarsi sempre di piu'mi vergogno tantissimo ma Ale neppure mi guarda.Ecco ora sei bella fresca tesoro'.Dopo la pipi'bide'intimo e come faccio sempre io sei sicura ed anche di te.Prende il salviettino e mi asciuga strofinadolo delicatamente sul clitoride sino a farlo inturgidire.Non so'se urlare fuggire o che altro fare.Inizia a baciare il mio intimo lecca e succhia il mio clitoride ormai turgido e pulsante.Chiudo gli occhi e mi lascio andare,ormai sono nelle sue mani.Fremo e mi bagno tantissimo,mi tiene ferma prendendomi x i glutei,urlo di piacere e dopo poco le dono tutto il mio caldo nettare che copioso le scende dalla bocca.Senza parlare Ale mi prende ora x la testa spingendomi con le mani contro il suo intimo obbligandomi a darle il piacere sublime che la porta nell'estasi Grazie Adei sensi e dell'anima.La mia prima esperienza lesbo mi ha forgiata e soprattutto aiutata a perdere i tabu'.grazie Ale..
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9 years ago
admin, 75
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UNA CALDA E UMIDA DOMENICA
Era una calda domenica di maggio. Mio marito era andato via per una gita in montagna e i miei figli si trovavano dagli zii per trascorrere le ore pomeridiane in compagnia dei cugini. Perciò avevo deciso di dedicare dello spazio solo a me stessa, cosa che non riuscivo mai a fare a causa degli impegni di lavoro e famiglia.
La sera prima avevo telefonato ad una cara amica e le avevo proposto di venire a farmi compagnia a casa per un caffè e due chiacchiere. Nel mio animo speravo che Beatrice, la mia amica, venisse accompagnata dalla sua solita carica sensuale alla quale non ero riuscita a resistere le precedenti volte che ci eravamo incontrate con i nostri mariti.
Non mi considero una bisex convinta, ma io e mio marito più volte abbiamo cercato sui siti di annunci, delle coppie con la donna molto attiva con persone dello stesso sesso perché a lui piaceva vedermi lesbicare e leccare da capo a piedi un’altra donna. Sono sempre stata al gioco, sebbene la cosa non mi coinvolgesse più di tanto, perché fin da quando ho scoperto il sesso, cosa mi attira di più è un bel membro duro e resistente. Ma quando abbiamo incontrato per la prima volta Beatrice e Silvano, ho sentito un desiderio forte di possedere quella donna.
Avevamo, diverse volte, fatto l’amore sul letto di casa loro tutti e quattro avvinghiati e c’era stato sempre lo scambio completo dei partners . Ci siamo piaciuti tutti all’istante e anche Silvano, il marito di Beatrice, merita delle parole di apprezzamento in quanto persona piacevole per la sua simpatia e per la sua carica mascolina.
Ma l’attenzione era stata sempre puntata su noi donne. Con Beatrice mi sentivo serena di poter essere me stessa e di non essere obbligata a fare cose che non mi interessava fare. Riusciva a mettermi a mio agio con il suo sguardo dolce ma al tempo stesso eccitato.
Una donna con gli occhi lucidi e vogliosi di sesso che celavano una dolcezza infinita, di cui io ho sempre bisogno.
Così speravo che, ospitandola a casa mia, avesse voglia anche lei di me.
Mi ero vestita in tutto tiro per lei; faceva caldo e perciò evitai i collant, indossai un abito corto e senza maniche che copriva a stento i miei glutei. Avevo scelto la migliore biancheria intima che avessi in casa, in pizzo nero trasparente. Desideravo essere spogliata da Beatrice e ammirata in tutta la mia sensualità.
Quando suonò il campanello di casa mia, con agitazione insolita, mi affrettai ad andare ad aprire la porta e la accolsi con un abbraccio caloroso. Era splendida. Indossava anche lei un abito cortissimo, il chè mi lasciò pensare che provasse i miei stessi desideri. Dal suo decolletè si intravedeva un bel reggiseno nero.
Avvertivo in lei discrezione e titubanza; aveva a che fare con una donna alle prime esperienze trasgressive di sesso e tanto meno da sola senza la compagnia del marito. Io e Beatrice infatti comunicavamo molto durante i periodi in cui non ci si vedeva per divertimento, avevamo una bella corrispondenza su WhatsApp e anche su Facebook. Poi ci chiamavamo sovente e perciò posso dire che mi conoscesse perfettamente e rispettasse i miei limiti. Per questo ero molto contenta di stare con lei quel pomeriggio, qualsiasi cosa fosse successo quel giorno.
Parlammo per due ore di lavoro, di uomini, di esperienze vissute e di famiglia…come due amiche che si confidano tutto. La guardavo mentre era di fronte a me e avrei voluto abbracciarla e baciarla sul collo e sul suo seno morbido. Ma non riuscivo a lasciarmi andare.
Poi le venne voglia di una sigaretta e mi chiese di accompagnarla in giardino per fumare.
La guardavo da dietro mentre camminava e ammiravo il suo corpo minuto e grazioso, delicato e profumato.
La mia voglia cresceva, pensavo che dovevo averla ad ogni costo prima del ritorno dei miei figli perché la desideravo come non avevo mai desiderato niente in vita mia. Sentivo la mia parte intima bagnarsi al solo pensiero di un contatto tra noi. Presi coraggio e, sul ciglio di casa, la abbracciai e le dissi che volevo baciarla.
La sua risposta fu un sorriso, i suoi occhi divennero lucidi dall’eccitazione e iniziai a baciarle la bocca, per scendere al collo profumato di fiori, le slacciai il vestito e le tolsi il reggiseno nero. Il suo seno, piccolo ma meraviglioso era un invito a succhiare quei capezzoli lunghi e turgidi.
La spogliai e la invitai ad andare sul letto. Mi tolsi anch’ io quel po’ di abito che indossavo e Beatrice potè vedere la mia biancheria sexy. Ero bagnata e sapevo di non avere più limiti con lei.
Iniziai a baciarla tutta, assaporando l’odore della sua pelle, scesi all’inguine che leccai delicatamente per poi recarmi a gustare i suoi umori.
Ogni tanto salivo verso la sua bocca per darle un bacio profondo e poi riprendevo la discesa fino a darle il piacere assoluto.
Le misi un dito all’interno per masturbarla pienamente e le leccavo la clitoride. La sentivo gemere e dirmi
di continuare. Intanto cercavo di masturbare anche me stessa, toccandomi per farle sentire quanto anch’ io
fossi eccitata. Eravamo uno spettacolo. Due donne in preda al desiderio che gemevano ed emettevano
mugolii di piacere.
Continuai nel mio proposito di farla venire e a colpi di lingua e carezze fu così che Beatrice
provò l’orgasmo.
La sentii godere e scoprire quanto fosse gradevole la vista di una donna che prova piacere. Se solo mio
marito fosse stato presente avrebbe apprezzato in pieno.
Beatrice appagata, mi invitò a sdraiarmi supina e si appoggiò su di me con il suo splendido corpo nudo. Era
sconvolgente sentire il piacere delle nostre parti intime toccarsi e strusciarsi. Mi leccò, anche lei mi infilò
un suo bel dito nella figa e godetti quasi subito. Provai un orgasmo infinito, delicato ed appagante.
Restammo abbracciate sul letto sorridendo l’una all’altra.
Era stata un’esperienza dolce e conturbante allo stesso tempo. Un’esperienza che unisce e che lascia il
segno.
Ci rivestimmo in fretta per paura dell’arrivo dei figli accompagnati dagli zii, ma il primo ad arrivare fu
mio marito che per tutto il giorno aveva sperato che io potessi vivere una bella esperienza con Beatrice.
A detta di lui per tutta la camminata in montagna aveva avuto il cazzo duro.
Ma al suo arrivo ci trovò composte e ordinate…gli dicemmo che avevamo fatto due chiacchiere e bevuto un
caffè. Rimase un po’ perplesso, ma io e Beatrice mantenemmo il segreto, almeno fino a quando la sera, ci
trovammo a letto e gli raccontai la mia bella avventura di sesso con un’altra donna.
Rivivere la mia giornata con Beatrice fu nuovamente motivo di godimento che condivisi in pieno con mio
marito.
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9 years ago
insiemea,
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Patrizia....
Sento in lontananza, una musica che si fa strada nella mia mente, non riesco a comprendere da dove essa arrivi, sono ancora immersa nei mie sogni.
Ascolto meglio, arriva dalla mia inquilina del piano di sopra, che come al solito tiene lo stereo a tutto volume.
Patrizia, questo è il suo nome l’ incontro ,quasi tutti i giorni, mentre entra nell’atrio e sale per arrivare al portone del suo appartamento, al secondo piano , una bella donna non più giovanissima, mora dai capelli lisci che le scendono sulle spalle, bellissimi occhi verdi che ti sciolgono solo a fissarli ma la cosa più bella è il suo seno
Prosperoso.
Non posso fare a meno di sbirciare dentro la sua maglietta scolata o la camicetta sbottonata, ogni volta che mi saluta con quel suo sguardo dolce.
Si è ttrasferita da alcuni mesi, nel mio stesso condominio, non abbiamo mai avuto occasione di fermarci a parlare, se non per un semplice… “Ciao.”
Avrei voluto rimanere ancora li, tra le mie lenzuola, ancorata al ricordo della serata appena trascorsa, alla mia esperienza così spericolata ma allo stesso tempo eccitante, al solo ricordo mi sento già bagnata, lascio scivolare la mia mano, accarezzo il seno, il capezzolo sotto la pressione delle mie dita si inturgidisce, lo stuzzico.
Mi passo le dita tra le labbra e le inumidisco, ritorno a giocherellare con il mio seno , con entrambe le mani mi strizzo i capezzoli, una dolce fitta di dolore mi attanaglia la mente ed è come se quel brivido caldo arrivasse alla mia dea interiore.
La mano, lascia un capezzolo e si posa sul monte di venere, la voglia cresce dentro la mente, mi tocco, allargo dolcemente le gambe, sfiorando la pelle del interno cosce, senza mai toccare la mia corolla, sento il mio respiro farsi affannoso.
Le dita sfiorano il clitoride, pronto per essere accarezzato, le dita trovano il giusto movimento, sento il piacere aumentare , affondo le dita dentro la corolla, con movimento ritmico il mio corpo sussulta, ritorno sul clitoride, sul capezzolo turgido.
Sembra una danza senza fine, mi porto le dita alla bocca assaporo tutto il mio nettare, mi piace sentire il mio sapore sulle labbra e come se mi leccassi la corolla da sola.
Con la mente ritorno alla sera prima, mi sembra ancora di avere quel grosso seno in bocca , di sentire il suo capezzolo che diventa turgido dentro le labbra, il suo nettare che mi riempie la gola e con la visione di quel favoloso 69 , arrivo ad un orgasmo senza fine.
Mi rigiro fra le lenzuola, stropicciate ed inumidite dai mie umori ma il suono dello stereo mi riporta alla realtà.
Lascio scivolare dalla mia mente , il ricordo della sera prima, mi alzo, mi infilo sotto la doccia, la sensazione dell’ acqua calda sul corpo mi rigenera, mi infilo l’accappatoio ed esco, ancora bagnata.
Mi vado a preparare la colazione, aspetto che il caffé salga e nel frattempo apro la porta che da sul mio piccolo giardino, un raggio di sole mi colpisce in pieno volto, l’aria fresca del mattino scivola sulla mia pelle umida ma ancora smaniosa di baci, carezze.
Nella stanza si sprigiona aroma di caffé, una goccia mi bagna il viso, alzo gli occhi e scorgo, Patrizia, sta dando da bere ai fiori sul terrazzo.
“Scusa tanto non mi ero accorta che l’acqua scendesse fino a te.” Con un sorriso smagliante.
Nonostante il sole che mi abbaglia la vedo in tutta la sua bellezza, i seni prorompenti che a fatica stanno dentro quella piccola canotta bianca che indossa.
Osservo meglio, la canotta è bagnata su un seno e posso vedere un capezzolo , che duro preme su essa.
Un fremito mi travolge la mente.
“Non importa Patrizia ,sono cose che possono accadere, anche tu a casa dal lavoro?”
“Si ancora per qualche giorno e tu?” Sembra impossibile ma per la prima volta ci scambiamo due parole.
“Che ne dici di un caffé con me, se hai voglia, è appena salito.”
“Si in effetti si sente il profumo fin quassù, scendo subito.”
Preparo due tazzine ,sul tavolo in giardino, sotto il glicine, alcuni biscotti e del latte.
Si apre il cancello e Patrizia entra, con quella sua canotta bagnata davanti ed un paio di pantaloni di tela a righe.
Ci diamo la mano e finalmente le presentazioni ufficiali.
L’accompagno al tavolino e prendiamo il caffè, parlando del più e del meno e vengo a sapere, che si è separata e che ora vive sola, non ha figli ma nemmeno un compagno, metre io le racconto un po’ della mia vita, i mie occhi non possono che cadere sul suo seno, avrei una voglia di toccarlo ,poterlo leccare,stuzzicare fra i denti quel capezzolo grande che buca la canotta bagnata.
Patrizia mi osserva , sembra intuire quello che sto pensando, si passa una mano sul seno e si sfiora il capezzolo, quasi fosse una mossa impercettibile.
Non so se sia una casualità, una vampata di lussuria mi assale.
“Patrizia ti andrebbe di vedere il mio appartamento.” Dico in un attimo.
“Certo con piacere.” risponde lei.
Le faccio strada, nel mio piccolo ma accogliente appartamentino, il soggiorno con l’angolo cottura, il bagno con una doccia enorme ed infine la mia camera da letto.
Lei si sofferma sulle farfalle attaccate alla parete dietro il letto.
“Raffaela anche a te piacciono le farfalle, anche io le adoro.”
È giù a ridere come fossimo ancora due ragazzine , poi nota alcuni libri sopra il comò, oddio penso dentro di me, è narrativa erotica.
Patrizia, gli prende in mano gli sfoglia e la vedo sorridere.
“Anche a me piacciono questi libri, più che altro mi incuriosiscono, mi piace pensare che ci sono donne che scrivono di sesso.”
“Ti devo confessare, Patrizia ,che anche io mi diletto a scrivere qualche racconto erotico.”
“Ma dai non ci credo, spero mi farai leggere qualche cosa di tuo.”
“Anche subito se vuoi.”
Prendo dal cassetto del comodino, un piccolo fascicolo rilegato, di un mio racconto erotico e glielo porgo.
Ci sediamo sul letto, la vedo, aprire la prima pagina , si sofferma sul titolo e mi sorride.
“LA MIA PRIMA VOLTA CON UNA DONNA…
“Bello come titolo è vita vissuta o solo romanzo di pura fantasia.
“NO”… rispondo io… “Questa è vita vissuta.”
Patrizia si immerge nella lettura, un quarto d’ora di silenzio, alza gli occhi mi guarda .
“Debbo dire, sei nata per scrivere, ho letto ora tutto d'un fiato il tuo splendido racconto, quella tua descrizione calma serena placida per lasciare il posto a un momento in cui sopraggiunge una enorme voglia di essere posseduta, il tuo racconto si alterna tra momenti di erotismo puro a sensazioni di piacere, il tuo racconto che io come lettrice avrei continuato a leggere in un godimento senza fine suggerisce e stimola sensazioni e fiotti di piacere che neppure tu puoi immaginare eccitante, creativo, sei bravissima .”
Rimango un attimo senza parole.
Senza nemmeno accorgermi le passo una mano fra i capelli, mi perdo nei suoi occhi verdi e non resito , le do un timido bacio sulla guancia, non si ritrae, allora capisco che il racconto saffico che ha appena letto le ha eccitato la mente e forse anche il corpo.
Patrizia ricambia il bacio, non sulla guancia, si sofferma sulle mie labbra da prima timidamente e poi con più vigore , insinua la sua lingua, facendola roteare dentro la mia bocca.
Ci baciamo con passione, travolte da una sottile filo di piacere, finalmente le passo una mano sul seno, la sento fremere.
Intrufolo le mani, sotto la canotta, sento i suoi seni morbidi, caldi, due capezzoli duri.
Le tolgo la canotta e i suoi seni prosperosi , con un capezzolo grande ed invitante, mi si parano davanti.
Non posso che prenderli fra le mani, li accarezzo, scendo con la lingua, li succhio prima uno e poi l’altro, poi con entrambe le mani li mordo alternandoli, ad ogni passaggio della mia lingua, la sento fremere, gemere.
Le metto una mano sotto i pantaloni, mi faccio strada fra le sue mutandine, è bagnata, le insinuo un dito, lei allarga un po’ le gambe ed io entro piano, le sfioro delicatamente le grandi labbra.
La voglio penso e senza pensarci due volte , le sfilo i pantaloni, le mutandine, Patrizia rimane nuda danti a me.
Lo spettacolo e tale da lasciarmi senza fiato, il suo corpo boteriano le sue curve al posto giusto, la sua pelle liscia e morbida.
La faccio cadere sul letto, inizio a leccare e baciare quel corpo meraviglioso di donna, le labbra che sembrano dipinte di un rosso scarlato , i capezzoli marrone scuro e giù fino a roteare con la lingua ,disegnando i contorni del suo ombelico, sempre più giù.
Le apro delicatamente le gambe, la mia lingua disegna il contorno delle grandi labbra, poi sull’ interno cosce.
Lei freme, forse vorrebbe sentire la mia lingua entrarle dentro ma io la faccio soffrire, la lecco sempre esternamente, finche Patrizia mi prende con forza la testa, la spinge sulla sua dolce corolla, solo ora inizio a leccarle petalo dopo petalo, la sento ansimare, cerco il clitoride, lo aspiro lo stimolo di vibrazioni, l'addolcisco con la saliva, lo faccio andare e venire tra le mie labbra come un minuscolo fallo delicato ma nello stesso tempo veloce ed instancabile.
Non volevo che arrivasse troppo presto al piacere ed allora le lecco il petalo della corolla tralasciando il pistillo.
Patrizia inarca la schiena e mugola dal piacere, le infilo due dita dentro , sono tutte bagnate, me le porto alla bocca, assaporo i suoi umori , inserisco ancora le dita, avanti ed indietro, lei freme.
Le porto le dita impregnate dei suoi umori alla bocca, la sento leccare con avidità, quelle vista mi eccita la mente, ho voglia di essere leccata anche io , da quella donna fantastica.
Mi sento come in trance, mi allontano un attimo, mi spoglio velocemente e mi getto sul letto accanto al suo corpo, in una posizione tale da poterci leccare entrambe.
Sento la lingua di Patrizia che mi stuzzica, mi lecca , mi stringe, insinua sempre più in profondità, sento che l’orgasmo, il mio orgasmo ormai è alle porte.
Lascio andare il mio corpo e il mio piacere scivola sulla sua lingua, la sento leccare con più forza , mentre con uno spasimo del suo bacino, mi viene in bocca.
Ci rilasciamo un po’ sul letto, mentre le sue mani continuano ad accarezzare il mio corpo, mi cerca ,mi esplora, mi bacia, sento le nostre bocche, le nostre lingue intrise dei nostri umori mescolati insieme,la mia mente si eccita, la voglia mi travolge nuovamente i sensi.
Le salgo sopra le porta la mia corolla, sulla bocca, voglio essere leccata ancora, ancora …sento la sua lingua intrufolarsi fra le pieghe del mio stesso essere, mi sembra che quella lingua,mi arrivi dentro la mente,lei sfiora delicatamente le pareti della mia stessa esistenza in un vortice senza fine.
Quel suo andare e venire dentro di me, le sue maniche accarezzano i mie fianchi, il piacere che mi travolge,inebria la mia mente.
Assetata di sesso mi stringo forte i seni, mi stuzzico i capezzoli, fino a farmi male, sento un altro orgasmo arrivare ma questa volta le impregno tutto la faccia, la bocca, la lingua con il mio nettare, rimango ferma per un attimo il mio corpo è ancora scosso da fremiti incontrollabili.
Lei mi guarda con quei suo occhioni verdi, non posso fare altro che baciarla per ringraziarla di quel meraviglioso orgasmo.
Sento il mio corpo finalmente stremato.
La lascio andare un attimo in bagno, si rinfresca, io la seguo mi metto dietro di lei, la guardo attraverso lo specchio del bagno, le cingo il seno con le mani, le stuzzico i capezzoli, si volta e ci scambiamo un bacio.
Patrizia mi saluta ,esce , la sento salire le scale di corsa, so che ho appena trovato una amica con cui giocare e ci saranno sicuramente altri caffè.
La mia mente però è sempre concentrata sulla sconosciuta di ieri sera al cinema.
Prendo in mano il cellulare, guardo il numero, non so che fare.
Ci penserò con calma.
La mia giornata scorre veloce, prendo un po’ di sole in giardino, con il mio libro, del quale non riesco a leggere neppure un capitolo, la mia mente è sempre su quel numero di telefono.
Alle venti , ceno e mi sdraio sul divano, Ombra mi sale sulla pancia e lo accarezzo come è morbido il suo pelo nero e lucido, fa le fusa.
Accendo la tv, ma nulla riesce a distogliere la mia mente.
Prendo in mani il cellulare , invio un SMS.
“Ciao bella Sconosciuta” ed invio, attendo risposta ma nulla, pazienza , dentro di me già pensavo a come avrei stropicciato volentieri le lenzuola con la sconosciuta del cinema, magari lei ama solo quei giochi.
Arriva ora di andare a letto una altra giornata è trascorsa , piena e travolgente, penso non mi sono fatta dare nemmeno il numero di cellulare di Patrizia , avrei potuto mandarle la buonanotte.
Monell54
P.S.....chi passa di qui e legge, potrebbe lasciare un commento.....Grazie
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10 years ago
Monella54,
54
Last visit: 8 years ago
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La mia prima volta...con una donna...
Ormai separata da tanti anni,sentivo lentamente la mia vita scorrere fra le dita veloce.
Ogni notte facevo sogni erotici molto intensi ma così reali da lasciarmi al mattino,senza fiato e tutta bagnata..
Non sognavo il principe azzurro al quale ormai non credevo più da molti anni..
Nella mia mente ,vedevo e partecipavo a scene di sesso,con più partecipanti..
Cosi mi iscrissi ad un sito di incontri perché la mia voglia di trasgressione era sempre più forte.
Conobbi un amico,che mi aiutò ad esaudire alcuni mie desideri..
Una sera mi chiamò e mi disse “preparati che ti passo a prendere”
Ero curiosa e nello stesso tempo eccitata,volevo sapere dove mi avrebbe portata ma fu muto tutta la sera..
Dopo circa tre ore mi fece cenno che eravamo arrivati,percoremmo un lungo viale alberato.
Si fermò davanti ad una villa antica,molte macchine nel parcheggio…
Scendo dall’auto ,le gambe tremano…
La mia eccitazione divampa rossa sulle mie guance,riprendo la mia padronanza,tolgo dalla piccola borsa che porto sotto il braccio,una mascherina,la infilo,porgo la mano al mio amico,percorriamo
i pochi passi che ci separano da quattro gradini di marmo,alzo gli occhi il portone imponente di legno scuro con dei battenti a forma di testa di leone…
Ne faccio tintinnare uno e di li a poco qualcuno ci apre la porta,veniamo introdotti in un grande salone,luci soffuse provenivano da grandi candelabri ,posti alle pareti,candele rosse,un odore intenso di incenso,inebria la mia mente.
Nella semi oscurità della stanza ,faccio fatica ad adattare gli occhi a quella tenue luce...
Scorgo diverse porte,persone che sostano davanti ad esse.
La mia curiosità cresce ,allungo il passo e guardo anche io ,facendomi strada fra diverse persone che sostano davanti ad una tenda scura e semi aperta.
Arrivata più vicina mi accorgo che gli uomini ,hanno il loro pene in mano e si stanno masturbando,una donna ha una mano infilata sotto la maglietta e si tocca un seno,una altra ha la mano sotto il vestito e dal movimento della mano intuisco che si sta masturbando.
Sempre più curiosa,mi avvicino alla tenda,un uomo si scosta per farmi guardare.
La scena mi lascia senza fiato,dentro la grande stanza,c’è solo un letto al centro,coperto da splendide lenzuola di raso rosso,un tavololino sul quale sono messi in bella mostra,diversi vibratori ,delle palline,una piuma,delle manette ed una benda.
La mia mente però è colpita dalla visione del letto,sopra ci sono una donna bionda,capelli lunghi,corpo boteriano,seni prorompenti e due uomini con grandi cazzi,duri ed eccitati.
Uno gli sta infilando il cazzo in bocca e lei lo succhia con avidità,partendo dalla base fino ad arrivare alla cappella che poi infila in bocca tutto fino in fondo e questo continua in un crescendo sempre più forte,sento i gemiti di quello sconosciuto e sento la mia vulva che pulsa,mi sento le mutandine bagnate…
L’altro le sta leccando la figa,vedo e non vedo la sua lingua che si muove con abilità fra le sue grandi labbra,lei vorrebbe gemere ma ha la bocca piena,si odono solo dei piccoli mugolii…
D’un tratto lei alza la testa e guarda verso la tenda e mi guarda,vede il mio volto rosso,i miei occhi colmi di libidine,alza una mano e mi cenno di entrare.
Il primo impulso sarebbe quello di scappare ma io sono li per giocare e voglio arrivare fino in fondo,lascio la mano del mio amico ed entro nella stanza,mi avvicino al letto,solo ora posso vedere il suo grande seno,due capezzoli duri come il marmo,le sue forme boteriane che a me piacciono molto,forse perché anche io sono così.
Mi avvicino a lei le sorrido,senza dire una parola,lei si alza mi fa scendere le spalline del vestito che scivola lentamente sul pavimento,rimango nuda con indosso solo il mio tanga nero.
Le sue mani cominciano a scorrere lentamente sul mio corpo,un fremito…
Si sofferma sui mie capezzoli divenuti duri ,gli stringe fra le dita ,provocando in me una fitta di dolore,dalle mie labbra esce un gemito ma lei sembra non accorgersene e continua stuzzicarmi i capezzoli,sempre più forte,il dolore aumenta ma nello stesso tempo mi sento sempre più eccitata..
Solo allora lei scende e comincia a leccarmeli,provocando in me un piccolo sollievo.
Mi stringe forte a lei sento la sua lingua risalire mi bacia il collo,sento la sua lingua che si insinua fra le mie labbra è la prima voltai che una donna mi bacia.
Apro le labbra e lascio che la sua lingua entri in me,mi bacia con una tale passione che mi tremano le gambe,ricambio il bacio ed è come se tutte quelle persone che sono li ,che guardano dalla tenda scomparissero e rimaniamo solo io e lei.
Mi fa stendere sul letto e sento il suo corpo sopra il mio,il mio seno che tocca il suo ,le sue labbra sulle mie,la mano scende lunghi i mie fianchi ,fa scendere il mio tanga e sento le sue dita che entrano in me,un piccolo fremito le fa capire che la cosa mi piace,penetra più profondamente stuzzica il mio clitoride,sono tutta bagnata..mi scopa con le dita,poi d’un tratto si ferma di colpo.
Sento le sue labbra,la sua lingua sulla mia figa bagnata ed è un esplosine di piacere che mi fa inarcare la schiena.
Il piacere assoluto che quella lingua mi sta donando non ha paragoni a nulla provato fino a quel momento,le sue mani mi accarezzano mi penetrano la sua lingua calda infuocata,mi portano ben presto ad un orgasmo senza fine ,come un onda di piena che non si può fermare,sento il mio piacere esplodere nella sua bocca e lei mi succhia tutta fino in fondo,si alza mi bacia,sento il sapore della mia figa fra le sue labbra e la bacio con avidità,non avevo mai sentito il mio sapore ,sa di buono..
Il mio essere si fa più audace,voglio ricambiare quello che ho appena provato .
Le mie mani scivolano sul suo corpo,come fosse una tastiera di un pianoforte e da essa salgono note melodiose,la mia lingua cerca ogni anfratto del suo corpo,mi soffermo sul suo seno ,le stuzzico i capezzoli li mordo,le bacio il collo,scendo lungo l’interno della pancia,faccio roteare la mia lingua sul suo ombelico e poi timidamente raggiungo la sua figa.
E’ la prima volta che vado il sesso di una donna,la apro con le mani la esploro, le infilo un dito, me lo porto alla bocca lo lecco con avidità….mi piace…
Allora senza più alcuna riluttanza le infilo la lingua e d incomincio una danza senza fine,sembra che lo abbia sempre fatto che sapessi già dove mettere la mia lingua come muoverla. sento il suo respiro farsi più affannoso,so che sono sulla strada giusta.
Vedo le sue dita stuzzicarsi i capezzoli,si torce i seni, allora le infilo due dita dentro e la scopo con le mani mentre con la lingua continuo a solleticare il suo clitoride,sento il suo piacere salire attraverso il suo corpo che freme,si inarca…..d’un tratto la sento gemere più forte finché non sento le mie dita tutte bagnate solo allora ho capito che la bella sconosciuta ha raggiunto l’orgasmo,le infilo la lingua tutta dentro succhio con avidità tutto quello che esce da quella splendida figa bagnata..
Si alza mi bacia con passione e fa un cenno con la mano al mio amico di entrare..
Ma questo è un altro racconto…
Monella54
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10 years ago
Monella54,
54
Last visit: 8 years ago
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La rosellina
Avevo 16 anni ed ero ancora in calabria la mia terra di origine.All'epoca frequentavo le scuole del mio paese ,un piccolo paesino medioevale ai piedi della Sila.Gli studi andavano abbastanza bene ma a volte in alcune materie un po'ostiche x me avevo bisogno di aiuto e spesso con due care amiche di scuola ci vedevamo x aiutarci a vicenda negli studi. Le mie lacune in materia di lingua italiana a volte parevano insormontabili ed Elisa una cara amica di studi mi aiutava a superarle con non poche difficolta'ed a volte si perdeva addirittura d'animo.Era un pomeriggio freddo in cui la voglia di uscire e fare una passeggiata non attira affatto.Ci eravamo trovate a casa mia con Elisa e Clara un'altra amica di scuola per studiare un po'come facevamo spesso da qualche tempo.Dopo un'oretta di studi eravamo stanche ed annoiate,suona il campanello,vado ad aprire,è il fiorista che mi consegna un mazzo di roselline.Sono per mia madre che oggi compie gli anni.Le scarto e ripongo in sala in un bel vaso antico,li'fanno bella figura.Elisa che ama molto i fiori come me le ammira estasiata,si avvicina ed annusa il soave profumo.Da tempo mi sono accorta che lei ha una forte attrazzione x me,è una bella ragazza mora alta formosetta e credo anche bsx.Clara è bionda un bel viso radioso occhi azzurri che paiono penetrarti dentro.Elisa annusa le rose e dopo poco ne estrae una dal mazzo la accosta al mio viso e nell'orecchio mi sussurra:Mony sei bella come una rosa.Resto impeitrita,rossa in viso e imbarazzata nel contempo.Clara è li'vicina ci osserva con occhi lucidi e sorriso malizioso.Elisa mi passa sul viso la rosellina dolcemente che pare di seta.Inizia ad accarezzarmi a baciarmi sulle guance,io mi dimeno,voglio che smetta,la guardo seria negli occhi ma lei non demorde.Clara nel contempo si avvicina mi prende da dietro x le spalle,cerco di divincolarmi,rossa in viso e intuisco le loro intenzioni.All'improvviso Elisa e Clara mi prendono x gambe e braccia,mi adagiano sul letto in cameretta mia bloccandomi gambe e braccia col lungo nastro che avvolgeva il mazzo di rose.Elisa inizia a spogliarmi lasciandomi completamente nuda,Clara prende la rosellina e piano piano solletica il collo dietro le orecchie le mie labbra scendendo lentamente sui piedi e poi su sino alle coscie e nell'intimo.Vorrei urlare strepitare e liberarmi ma loro mi hanno legata stretta e di me non si curano.Continuano il loro gioco libidinoso e x me è come un tormento.Sento salire l'eccitazione i miei cappezzoli turgidi paiono scoppiare le grandi labbra sono gonfie ed il clito turgido.Il loro gioco continua x 'oretta circa sino a quando entrambe si spogliano nude e davanti a me iniziano a baciarsi toccarsi dappertutto e poi si leccano e succhiano nell'intimo.Sono proprio messe davanti a me e le posso osservare molto bene.Chiudo gli occhi,sono tutta un fuoco,vorrei toccarmi e godere ma sono immmobilizzata ed eccitatissima.Sento tra le coscie colare piano piano dal mio intimo il mio nettare caldo.All'improvviso si avvicinano,Clara mi apre le gambe ed Elisa mi mi passa la rosellina sul clito turgido e sporgente.Inizio a gemere eccitatissima pare che la mia passerinascoppie la sento gonfia vogliosa e fradicia.Voglio godere ma loro continuano nel loro gioco stuzzicandomi ma impedendomi l'orgasmo.Sono tutta un fuoco pare che dentro di me ci sia un grosso braciere che arde.Gemo sempre di piu'urlo strepito ma loro restano imperterrite.Stuzzicano ancora i miei capezzoli,la mia passerina fradicia soolvandomi e ponendo sotto di me un cuscino x tenermi ben sollevata. Clara mi bacia dappertutto ora,Elisa mi lecca i piedini e tra le dita.Ho un fuoco dentro di me,le imploro,le prego di darmi il piacere ed all'improvviso mi aprono tutte le coscie,Clara affonda la lingua calda nel mio intimo,sussulto gemo ed urlo ormai non ne posso piu',dal mio intimo schizzo a fiotti pare una fontanella che inonda il suo viso.Elisa è ora sopra al mio viso,sento pulsare il suo clito turgido,lo succhio mordicchio e lecco,paio invasata,ormai ho perso ogni controllo ed inibizione.Apro con le labbra e la lingua la sua passerina odorosa calda e gonfia e la lecco sin a quando copiosamente mi viene inviso.Clara davanti a noi si masturba,geme urla e sussulta schizzando su entrambe il suo caldo e copioso nettare..
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10 years ago
admin, 75
Last visit: 23 hours ago -
Anita
Non potevo crederci.
Dopo 10 minuti di chat mi avevi aperto la webcam e potevo vederti.
Mesi di chat interminabili con "donne" che non conoscevano l'esistenza dei cellulari, dopo decine di "si però prima mandami qualche tua foto nuda", erano bastati pochi minuti per avere conferma che non c'era il solito furbo dall'altro capo del filo.
Appuntamento per conoscerci in un bar a Treviso.
L'abito lascia immaginare un corpo ben fatto, sexy senza essere volgare.
Bacetto di saluto e si comincia a chiacchierare.
La serata vola in un attimo.
Mi accompagnate a casa? E come dirti di no.
Mi piaci, ci piaci, davvero. Simpatica e spigliata, bella e provocante.
Ci fai vedere la tua casetta, dove hai traslocato da poco.
Le foto di tua sorella, piccoli scorci della tua vita.
Si è fatto tardi, ci inviti a restare a dormire da te.
Uno sguardo tra noi basta ad intenderci : restiamo.
L'atmosfera si rilassa ulteriormente.
Ancora due chiacchiere sul divano, ci scambiamo carezze affettuose e confidenze che non avrei mai pensato di fare ad una persona conosciuta da poco.
Ok è tardi e si va a letto.
Doccia per rinfrescarsi e poi, non senza qualche imbarazzo, ci ritroviamo a letto tutti e tre.
Anita a destra, lui a sinistra ed io in mezzo.
Qualche timida effusione tra noi lascia presto il passo a carezze più profonde. Baci intensi che mi lasciano in bocca il tuo sapore fruttato.
Lui rimane leggermente in disparte, per non turbare i nostri approcci.
Ma con delicatezza, piano, piano, è fra noi.
Dispensa baci e carezze senza fare distinzioni.
La cosa non mi disturba per niente, anzi mi eccita da morire.
Quello che avevo immaginato tante volte si sta avverando ed è proprio come avrei voluto che fosse.
Attimi di dolcissima,inebriante eccitazione.
Una eccitazione che diventa sempre più forte, che ci coinvolge pienamente man mano che i tocchi leggeri si trasformano in una calda e forte pressione.
Le mani e la lingua pretendono sempre di più.
Vogliono entrare, arrivare dove ancora non sono state, esplorare i tuoi luoghi più segreti.
E tu fai altrettanto : ti sento dovunque, contemporaneamente.
La voglia di abbandonarmi completamente mi prende sempre più forte, ma resisto.
Voglio farti sentire lo stesso piacere che provo io perchè il mio piacere aumenti nutrendosi del tuo.
Lui si insinua tra di noi, con garbo ma con vigore.
Il timore che potesse guastare tutto si scioglie sotto le sue mosse attente.
Lo vedo baciarti,partendo dal collo lungo la schiena.
Appena mi lascia libero il campo la mia bocca è sulla tua, poi corre giù sulla pancia e ancora verso quel tormentato angolo tra le tue gambe.
Sento il suo sesso che mi entra dentro, con forza.
Mi sento come ubriaca, la testa mi gira ma è bellissimo.
Mentre lui mi penetra tu mi baci con ancora più trasporto.
Non riesco a pensare ad altro che a vederlo su di te.
Si voglio che ti prenda come prende me, voglio leccarti e baciarti.
Non ho detto niente ma come se avessi espresso un desiderio ecco che ad un tratto sembra vi siate accorti solo ora uno dell'altra.
Un istante è lui è dentro di te.
Si muove in un modo che, lo vedo, ti eccita e ti fa emettere gridolini di piacere.
Il movimento è lento in maniera estenuante, vi trascina in un vortice caldo e umido.
Non sono gelosa. E' incredibile ma non lo sono. Non avrei mai detto che potesse piacermi in questo modo vedere il mio uomo che fa l'amore con un'altra.
Ma non è lui che penetra, siamo noi e quindi come posso esserlo?!
Sono anche io dentro di te e vengo insieme a lui.
E' passato solo un attimo ma sono le quattro del mattino.
Pieni di una inebriante stanchezza ci addormentiamo, vicini ancora col piacere di sentire i nostri corpi toccarsi..
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10 years ago
admin, 75
Last visit: 23 hours ago -
E MUSTAFA' ALI' MI DISSE....TU TRANQUILLA.....IO APRIRE TUO BUCHETTO......PIANO PIANO!!!!
TU ....TRANQUILLA.....IO APRIRE TUO BUCHETTO....PIANO, PIANO!!!!!!Sono queste le dolci e rassicuranti parole che ho sentito sussurrarmi all'orecchio una sera di luglio di alcuni anni fa quando il mio povero e inviolato buchetto di giovane trav senza esperienza, fu rotto, devastato e lacerato da una enorme cappella nera posto all'apice di un tronchetto di carne duro come il marmo che a tradimento si infilò di botto dentro il mio tenero canale anale facendomi vedere .....le stelle, in una serata senza luna!!Era un VU"....CUMPRA!!! senegalese di nome MUSTAFA' AlI'' che in estate percorrono le spiaggie della penisola per piazzare mercanzia. Lo avevo conosciuto in spiaggia la mattina in localitò Capocotta a sud di Terracina sul litorale laziale, dove sotto l'ombrellone leggevo un romanzo d'avventura. Ero andata in spiaggia da trav, con parrucca bionda, reggiseno e tanga per cui mi aveva subito notato da lontano e si era fatto avanti per propormi alcuni oggetti per il trucco femminile . Ebbe l'accortezza, con discrezione, di srotolarmi ,mentre succhiavo un "calippo" un fresco ghiacciolo al gusto banana, nascosto alla vista tra foulars e asciugnanani, un enorme pene penzoloni che a riposo misurava senza esagerare 25 cm. figurarsi in erezione... Non esitai un attimo, facendo finta di mercanteggiare per non richiamare l'attenzione ed eccitato dal suo aspetto muscoloso, dalla bellezza dei lineamenti, dal suo colore ed odore gettai via il calippo e infilai senza esitare in bocca accogliendolo tra le mie esperte e morbide labbra di velluto la sua nera cappella che inizio, ai primi succhi e risucchi a gonfiarsi a dismisura .Non avevo mai visto nulla del genere e abituato alle normali cappelle locali mi sembrava avere tra le labbra la cappella di polifemo, la più grande cappella del pianeta.Mi ero limitata per un pò a lucidarla e leccarla a baciarla con delicatezza con labbra e lingua ma poi lui iniziò a spazientirsi e afferratami la testa a due mani iniziò a spingere con forma il membro in profondità.Devo dire che, forse, consapevole delle dimensioni del suo membro, la sua spinta fu graduale e questo mi consentì di farla scorrere trattenendo il respiro fino in fondo alla gola.Le mie labbra scivolando lungo l'interminabile asta dura, arrivarono fino al pelo, oramai solo le palle erano fuori che premevano sul viso.Cominciò subito dopo delicatamente a pompare su e giù e il membro inumidito dalla saliva, scorreva senza problemi lungo tutto la gola.Mii sembrava di essere linda lovellace nel film gola profonda . La mia gola era calda e anche l'ugola faceva la sua parte sollecitando a sua volta la cappella ad ogni passaggio.I denti pur non stringendo, per non far male, mordicchiavano di tanto in tanto la carne anche per "far capire" all'interessato che le mie capacità di lavorare "in apnea" si stavano esaurendo ed era necessario arrivare presto ad una conclusione.In effetti non trascorse moto tempo che iniziarono le contrazioni del muscolo e a getti caldi cominciò a schizzare copiosamente ed emettere gemiti di piacere HHAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!......io.....VENIREEEEEEEEE!!!!!!TUÂ CICCOLINAAA......TU TROIAAAAAAAAAAAA!!!!Dovetti bere tutta la sua sborra calda senza....fiatare...poichè nel venire si era irrigidito e le mani spingevano con forza il membro nella mia gola.Sfilato finalmente il suo membro gocciolante di piacere mi regalò un borsello con il completo per il trucco dicendomi di prepararmi per bene per la sera quando al ritorno mi avrebbe dato...."la seconda mano"....questa volta al mio culetto che lo eccitava molto essendo di un bel bianco luccicante che al sole nel confronto con la sua pelle risaltava molto.Me lo palpeggiò per un pò senza farsi notare infilandomi un dito nel buchetto già eccitato per provarne la morbidezza e consistenza e per verificarne le condizionii,Si accorse subito di avere a che fare con un trav alle prime armi senza esperienza, per lui ero una verginella in confronto alle tante trav e trans battone che si era certamente fatto dato le sue qualità fisiche non comuni e per le dimensioni del suo membro.Non appena andato via mi si avvicinò un tizio il cui aspetto era l'esatto contrario di Mustafà Alì, piccolo, con barba e baffi ,fisico scarno direi obsoleto con in testa un ridicolo cappello in paglia che gridando cocco....cocco bellooooo!!! mi fece delle avences.Lo mandai a quel paese e lo allontanai a brutto muso lanciandogli dietro una "ciavatta" di quelle in legno per intenderci che tutti chiamano zoccole!!Evitai appositamente per tutto il giorno di restare al sole per non scottarmi e mi preparai per l'incontro serale.In effetti dopo il tramonto arrivò da solo e senza mercanzia.Mi disse che era meglio andare in un posto sicuro quindi mi portò tra le dune e la vegetazione.Al riparo da occhi indiscreti dopo avergli praticato un pompino di benvenuto anche per portarlo alla massima erezione che avvenne senza fatica, mi strappò il tanga e il reggiseno mettendomi completamente a nudo, il seno che ho sempre avuto per natura ben sviluppato arrivando a misurare con cure adeguate creme e massaggi una quarta abbondante si mostrò nel suo splendore e iniziò ad accerezzarlo a massaggiarlo delicatamente.La sua lingua scorreva sui capezzoli oramai turgidi che presto finirono tra le sua labbra carnose .Li mordicchiava, li tiracchiava con i denti, con maestria, senza far male, delicatamente e questo mi procurava fremiti di piacere, mi faceva sentire una vera donna.Dopo il lavoretto al seno ero quasi stordita dal piacere e a questo punto che mi posizionò a pecorina ma con l'accortezza di avere il culetto più rialzato del solito facendomi appoggiare con le braccia a terra, voleva essere sicuro di avere il buchetto all'altezza giusta per il suo membro.Preso le misure appoggiò l'enorme cappella sul buco indifeso. Al contatto, timorosa, cominciai d'istinto a stringerlo irrigidendo lo sfintere ancora integro che è, come noto il muscolo attivo dell'ano. MUSTAFA' se ne accorse e piegatosi su di me dolcemente, stringendomi il seno penzoloni delicatamente dal basso cominciò a massaggiandolo, con l'accortezza di tenere in posizione di"sparo" il suo "cannone",e mi sussurrò all'orecchio amorevolmente per tranquilizzari, di stare serena che avrebbe fatto tutto in maniera dolde e delicata, tu tranquilla......io aprire tuo buchetto......piano, piano, piano!!!!!A quelle parole cosi' dolci e rassicuranti non resistetti ed ancora eccitata mi lasciai andare. All'istante, MUSTAFA' non appena mi rilassai, di "botto" partì con la cannonata!!!!!Con un tremendo colpo di reni spinse il membro tutto dentro,la cappella si infilò di colpo , in un secondo, con estrema violenza nel buco. Lo sfintere rumorosamente si ruppe in tre parti, lacerandosi vistosamente con conseguente copiosa foriuscita di sangue.La penetrazione, effettuata a "secco" senza adeguata lubrificazione del buco aggravato dal fatto che la sabbia fine si era depositata su di esso e sulla cappella contribuendo in tal modo ad erodere la mucosa del buco stesso ,fu "MOLTO DOLOROSA".Un grido inumano si diffuse nell'aria ma dato che era oramai sera nessuno accorse.HAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!! vigliacco!!!! sporco negro,gridavo ma MUSTAFA' ALI' oramai era dentro e mi teneva serrato con i suoi poderosi muscoli.Incurante delle mie grida, anzi eccitato da esse, iniziò un pompaggio che definire selvaggio è riduttivo, fu un'inculata tremenda colpi poderosi , continui sulle mie natiche su cui sfogava il suo istinto animale dandomi forte manate sul culo.Fu impossibile sottrarmi a quel supplizio nonostante mi divincolavo, non ci fu nulla da fare fino a chè non sborrò copiosamente allagandomi il canale oramai in fiamme.Rimase dentro per un pò per riprendersi e per godere degli ultimi sussulti di piacere .Sfilato finalmente il membro dal buco scappai via e corsi ad esaminarlo in disparte con uno specchietto che avevo in borsa per constatarne le sue condizioni e mi spaventai perchè era ridotto in condizioni penose, lo sfintere era rotto disintegrato in più parti da cui usciva copioso sangue.Tamponai alla buona con della carta igienica e corsi via da quel posto maledicendo quel nero africano ricoprendolo di insulti per il suo tradimento.MUSTAFA' ALI' se ne stava seduto con il membro sporco di sangue sorridendo e compiacendosi del suo lavoro, osservando soddisfatto il rivolo di sangue che avevo lasciato sulla sabbia nel fuggire dal quell'energumeno.Inutile dire che per una settimana feci fatica anche a camminare e restare seduto tanto era il dolore nonostante il tampone anale creme e massaggi.Devo ammettere comunque che quella prima tremenda esperienza mi è stata di aiuto successivamente nella mia carriera da trav. perchè oramai a "buco rotto" non avevo più timore di penetrazioni decise da parte di membri con un diamentro alla MUSTAFA' ALI'.PINA TRAV.
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10 years ago
AdamDTS,
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Milord - quando la realtà inganna
Appena entrata nella sala vengo avvolta dal frastuono della musica. Vorrei uccidere il mio capo, nonché migliore amico per il guaio nel quale mi ha fatto cacciare.
È vero, sono una giornalista che scrive su giornali scandalistici a metà tra Novella 2000 e Playboy ma non mi piace agghindarmi da Doll. È vero che è da tempo che girano strane voci sulle feste che si fanno in questa casa ed è altresì vero che l’unica abbastanza spavalda e sicura di sé da poterlo fare sono io, ma : farmi vestire da fatina sexy? Questo è troppo.
Halloween. Festa in maschera dalla “regina delle feste” della società medio-borghese di Milano. La regina mi accoglie al varco della grande porta finestra in vetro vestita da Grimilde, la strega di Biancaneve. Non solo indossa l’abito del celeberrimo personaggio della Disney, ma porta anche una maschera a coprirle metà del volto. Tutti nella sala sono vestiti e mascherati. Un brivido mi corre lungo la schiena, mi sento un po’ a disagio, mi sembra di essere dentro Eyes Wide Shut e una puntata di CSI nella quale, alla fine, il più figo della festa in maschera muore.
Facendo un sorriso forzato varco la soglia e mi trovo un ambiente enorme, pieno di divani e banconi del bar. La gente è mascherata e rilassata, ma soprattutto, sono tutti vestiti. Che fosse una bufala?
Il mio ingresso in sala non passa inosservato, certo sono vestita da battona!
Il mio vestito da fatina è costituito da una gonnellina di veli, alcuni più lungi, altri più corti, sopra slip blu elettrico (non body né parte del costume, sono proprio i miei slip!), un corpetto stretto, blu come gli slip che fa uscire tutte le tette lasciando all’immaginazione ben poco spazio.
I lunghi capelli ricci, coperti di lacca blu mi ricadono sulle spalle e una maschera argentata mi copre gli occhi. Non porto collant ma stivali bianchi al ginocchio col tacco a spillo. Non sono esattamente una Winx.
Più di tutti mi colpisce lo sguardo di un ragazzo seduto al bancone di fronte all’entrata. È vestito da Milord, il personaggio di Sailor Moon con tanto di maschera bianca e cilindro nero. È di fisico asciutto e sembra molto giovane. Il suo volto sembra non aver ancora conosciuto la barba. Eppure quando si alza è altro quasi quanto me e mi fissa con i suoi occhi azzurro mare. È bello e sexy.
Per tutta la serata vedo gente mascherata che va e viene, che si sposta verso il retro della casa e ne esce dopo una mezz’ora con il volto rilassato e appagato. Sorridendo. Qualcuno si allontana più spesso. Alcune donne con più di un uomo.
Cerco di fare delle domande su come si svolgono queste feste ma molti glissano chiedendomi se sono nuova e come ho fatto ad ottenere l’invito. Solo così si può entrare.
Me lo chiedo anche io come diamine abbia fatto Lucas ad avere il pass per l’alcova della prostituzione della città.
Continuo a fissare il retro perchè forse è lì che si svolge l’attività vera della festa. Mentre bevo il mio sex on the beach seduta al bancone noto con la coda dell’occhio che il tipo con gli occhi azzurri mi fissa ancora.
È tutta la sera che mi guarda e che io guardo lui. I suoi occhi sono fuoco freddo sulla mia pelle, mi fanno rabbrividire e infiammare, mi fanno sentire eccitata e su di giri. O è il sex on the beach??
Decido che è il caso di assecondare il brivido che mi provoca lungo la schiena e avvicinarlo, sperando che mi porti nel retro. Per appartarci in teoria per riprendere tutto, in pratica. Su consiglio di Lucas ho con me dei profilattici e, sebbene non voglia spingermi così oltre, possono sempre tornare utili. Qualche bacio è ok, qualche palpatina anche, ma sesso con un estraneo no. Non conciata così. Le maschere vanno bene se vado in un privè con un amico o un compagno, o per fare uno spogliarello sexy al proprio amante, così mi sento un po’ a disagio, ma anche piacevolmente eccitata.
Allora capisco perché Lucas ha mandato me. Perché so godere di ogni situazione e calarmi facilmente anche nelle parti più spinte perché non ho falsi pudori o strani disagi. Sono io che faccio le foto nei locali di strip, io ce faccio foto scabrose a gente che scopa tradendo il compagni VIP o NIP che sia.
Mi muovo verso la mia preda, sempre nella sana speranza di non finir stuprata.
Quando mi avvicino a lui ancheggiando, lo vedo sorridere. Ha i tratti dolci, quasi femminili. Ma non per questo è meno bello. Gli sfioro il braccio attraverso la manica della giacca, ammiccando verso le stanze dall’altra parte. Fa un piccolo cenno d’assenso e senza parlare mi conduce nel retro.
Già attraversando il corridoio vedo tre coppie che appiccicate al muro, scopano ansimando pesantemente. Non mi imbarazza per nulla e anzi, accendo la piccola cam che ho nel corpetto per filmare tutto.
Entriamo in una camera da letto col letto tondo, materasso ad acqua. Non appena la porta si chiude alle nostre spalle, il mio accompagnatore mi ci spinge contro, baciandomi con passione e senza mezzi termini. La sua lingua fruga nella mia bocca e lambisce la mia con movimenti profondi. Ha le labbra morbide, da donna. Ma non so pensare ad altro che a baciarlo, stringendolo a me con le mani sulle natiche.
Non fa complimenti!! Ma la sensazione che mi riscalda la bocca dello stomaco non la so ignorare. Cosa sarà mai un po’ di sesso? È un estraneo, e allora? Non è la prima volta che vado a letto con una persona che non conosco. Attendo comunque di vedere l’evoluzione della cosa perché in ogni caso non sento erezione quando i nostri bacini si toccano. La cosa non mi insospettisce : non sempre basta un bacio.
Lui inizia a toccarmi i seni e a baciarmi il collo, leccando lentamente e facendo mi riempire di brividi ovunque. Quando finalmente mi decido a toccarlo dentro i pantaloni, i miei seni sono già alla sua mercé, i capezzoli in bocca sono succhiati e leccati con dovizia, senza smettere di palparmi.
Metto la mano dentro il nero tessuto che ricopre la sua vita e rimango immobile. È una donna.
“Sei una donna” sussurro. La mia voce però, è più eccitata che sorpresa.
Annuisce. “Credevo l’avessi capito”
Scuoto il capo ma non so fermarmi.
“Scusa.” Mi dice scostandosi da me.
È allora che realizzo che non voglio che se ne vada. Sorrido e inizio ad accarezzarle il pube sopra il tessuto degli slip. Da uomo.
La sento ansimare e mentre mi fissa si avvicina a baciarmi. Con timore quasi.
La scintilla che scocca quando le nostre lingue si toccano, mi spinge ad oltrepassare il tessuto di cotone per tastare le sue labbra glabre e il clitoride caldo e madido. A quel contatto il mio freme e si gonfia. Turgido e pronto ad essere colto.
La spingo contro il letto, spogliandola. Le tocco il seno piccolo e la libero dalla fascia contenitiva. Succhiandole i capezzoli eretti le slaccio i pantaloni mentre lei mi libera dal corpetto facendo schizzare totalmente i seni senza reggiseno.
Con un ultimo bacio la butto sul letto e, sbattendole la figa in faccia, inizio ad assaggiarla mentre lei assaggia me. Non sono mai stata con una donna. Mai.
Sentire il suo dolce sapore sulla lingua mi fa tremare di piacere, mi inebria. Lei mi accarezza la schiena e geme mentre col piercing che ho sulla lingua le titillo il clitoride. Con decisione, mentre le mie dita la scopano senza pietà.
È la prima a venire e mentre accolgo in bocca il suo piacere e sento che grida agitandosi frenetica sotto di me, sento un calore bruciante partire dallo stomaco per finire direttamente nel mio fiore bagnato. Mentre lei lo morde e lo succhia, ancora preda degli spasmi, vengo urlando.
Le bacio un po’ le cosce e poi mi sposto, portandomi accanto a lei.
Faccio per togliermi la maschera ma mi ferma.
“No, è un gioco.”
“Non l’avevo mai fatto…mi… mi è piaciuto”
“Anche a me.” Bisbiglia. “Se vuoi, abbiamo tutta la notte”
Per tutta risposta la bacio.
Quando apro gli occhi mi trovo con le mani negli slip bagnati e un po’ scossa. Non capisco cosa sia successo. Poi mi giro e vedo il mio uomo sdraiato accanto a me, a pancia in giù. Sorrido.
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10 years ago
MerryandDoyle,
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l'amica di mia madre
Come ogni santo giorno faccio le mi cose di routine controllo la posta, vedo se ho richieste di amicizia su vari siti d’incontri, e vedo se c’è qualche annuncio nuovo, noto subito un annuncio di una coppia del paese vicino al mio. L’annuncio era molto interessante se fossi una donna o almeno in coppia maschio e femmina, diceva “coppia non piu giovanile cerca incontro con un'altra coppia o singola bsx per giochi tra le lei noi siamo una coppia, amanti del buon vino, e della buona tavola, non siamo assatanati di sesso percio se cercate il tutto e subito, state alla larga F. G.” poi vedendo le foto sia di lei che di lui avrei desiderato follemente far un bel triangolo tra di loro. Non rientrano nei loro parametri di ricerca tento comunque di abbordare e gli mando un semplice messaggio con scritto “complimentoni siete una bellissima coppia” passano 2-3 giorni e mi ritrovo un loro messaggio “ ciao sono la lei di coppia mi chiamo G. come avrai letto nel annuncio non ci interessi a noi due pero avrei una fantasia che voglio togliermi che ne dici di conoscerci meglio magari su skype??? Il mio nick e g----------9 aggiungimi e parliamo”.
Non credendo a quello che era scritto (perche e da piu di un anno e mezzo che incontro solo a 3 piu divertimento piu durata piu tutto…) aggiungo immediatamente il suo nick su skype (notare che su skype foto da trav). Alle sera noto che e online e iniziamo cosi una conversazione (che vi abbrevio se no si fa lunga) mirata sulla fantasia che voleva esaudire; era sempre sottomessa dal marito che purtroppo non gli faceva mai tener le redini nel letto come si puo dire l’importante che godeva lui come voleva lui e nel momento che voleva lui. cosi dopo lunghe conversazioni sfoghi decidiamo di conoscerci dal vivo e gli ho chiesto se gia il giorno stesso voleva far qualcosa perche dovevo portarmi dietro l’occorrente per essere un po femminile, e mi confermo di portarmelo che poi si vedeva. Siccome lo faceva di nascosto dal marito non poteva ospitare e quindi ci siamo dovuti arrangiare nel mio piccolo posto per incontri (la barca) e vederci in un bar vicino al porto; dato che non ci siamo mai visti ci siamo dati come riferimento sul colore delle maglie.
Arrivato nei pressi del locale lei non era ancora arrivata e ho iniziato a ordinare qualcosa da bere dopo 5 minuti vedo arrivare una amica di mia madre con la maglia della descrizione, sarei voluto sprofondare dalla vergogna che una volta a settimana e a cena a casa mia, anche lei noto subito l’imbarazzo ma visto che voleva tener le redini prese la palla al balzo e si sedette vicino a me e inizio con battutine spiritose del tipo “e chi l’avrebbe mai detto sotto la tuta che indossi in casa hai un perizoma o autoreggenti”
“ sei un bel ragazzo parli di donne e poi ti piace essere un po diverso” ancora preso dall’imbarazzo e vergogna annuivo o rispondevo con “eehh” non sapevo che dire.
Ordino anche lei qualcosa da bere e cambiando tono facendo le cose seriamente mi ha confermato che anche se ero il figlio di una sua amica voleva far le cose fino in fondo dato che ormai l’avevo vista nuda in tutte le angolazioni in foto. Finito di bere mi dice “che ne dici di far un giro sul porto??” io avevo gia capito dove voleva arrivare e cosi gli rispondo scherzosamente “che bella idea!!!” passeggiando sul porto molti uomini che erano li non potevano non osservarci anche perche lei era vestita con una gonna nera molto attillata fino al ginocchio con lo spacco dietro, camicetta rossa sbottonata che si notavano i due seni prorompenti, calze velate chiare con riga dietro e tacchi rossi; io classico abbigliamento da ragazzino jeans e maglietta bianca con disegni.
Dopo 10 minuti di camminata lei mi chiede dove era ormeggiata la barca e gl’indicai la zona, senza perdere tempo mi prese per il braccio e mi guidava dove gli avevo indicato arrivati mi dice con un tono abbastanza serio per far intendere cio che voleva “Sali in barca vai in coperta tiri fuori la roba che ti occorre poi bussi allo sportello e io salgo” cosi senza problemi salgo tiro fuori dallo zaino le calze, vari perizomi, tacchi ecc. come mi aveva detto busso e lei Sali, scese in coperta e mi ordino di sedermi sul divanetto guardando la roba che le avevo tirato fuori sul letto.
Continuo a studiare i vari indumenti che avevo messo e mi dice di iniziarmi a spogliare, preso dall’imbarazzo cercavo di coprirmi ecc. ma lei ovviamente mi disse “a casa fai il galletto che scopi di qua e di la e ora ti vergogni a farti veder nudo da una donna??? Voglio che ti metti queste calze con questo perizoma rosso sopra metti questo reggiseno” cosi molto lentamente cercando di far finta che era una persona qualunque mi misi addosso quello che mi ha detto intanto che mi vestivo lei si spogliava e che dire le foto non rendevano quanto dal vivo una donna sui 50 anni ben tenuti tette grosse ma ancora sode fisico snello con piercing all’ombelico figa rasata solo con una riga sottile in mezzo e un lato b che per quell’eta poteva far invidia a Formentera. Un volta pronto le dico “ eccomi” e lei controbatte “oh ecco la mia troietta, molto bene ora ti sdrai nel letto e ti bendo, visto che non c’è la benda uso il perizoma con le calze”, cosi mi sdraiai nel letto pancia in su lei mi Sali sopra e con molta accuratezza mi bendo gl’occhi, mi inizio a baciare con la lingua tenendomi con la mano il reggiseno, per poi farmela scendere sul mio cazzo che iniziava l’erezione. Continuo a baciarmi e massaggiarmi il cazzo che ormai era fuori dal perizomino che non serviva piu a niente lo noto e scese con la testa per farmi un pompino (mondiale sarà l’esperienza ma sapeva cosa fare in quel momento) tutto d’un colpo smetto sentii che si muoveva nel letto, sentii una pressione hai lati della testa che dopo 5 secondi capii perche mi mise la sua figa in bocca e con piacere la inizia a leccare, le sentivo gemere di piacere e sentivo anche il sapore che cambiava ormai presa dall’eccitazione si levo dalla mia bocca e ripulendomi con la sua lingua si sedette sul mio cazzo penetrandosi la figa. Sentivo che trafficava con qualcosa e mi accorsi che prese una corda e mi lego i polsi per restar fermo per non fermare il gioco; sentivo che stava per raggiungere l’orgasmo cosi l’assecondai con i colpi finche lei non mi inondò il pube e io gli riempii la figa di sperma.
Finito l’amplesso mi sbendo e si sfilo il cazzo portando la sua figa verso la mia bocca e li mi ordino di ripulirla mentre lo facevo si complimentava. Mentre la ripulivo mi dice “ora tocca te, sei trav passiva e attiva quindi ora devi saziare la mia voglia attiva”ormai sfinita dalla scopata appena avvenuta gli risposi se si poteva rimandare, ma lei mi ricatto dicendomi “se non lo fai racconto tutto a tua mamma” che dovevo fare ragazzi avanti un altro….. cosi si tolse dalla mia bocca e tiro fuori dalla sua borsa (sembrava la borsa di mary poppins) un strap on nero e gigantesco che la dovetti aiutare per indossarlo prese anche il lubrificante me lo fece colare sul buco e poi sul cazzo che mi appoggio spingendolo lentamente dentro ma faceva fatica ed eravamo solo alla cappella. Senza troppe storie mi diede un colpo secco, che urlai dal dolore che se non avevano chiamato i carabinieri era un miracolo, ormai era tutto dentro mi faceva male il culo e lei iniziava lentamente a darmi dei colpetti man mano si facevano sempre più frequenti e rapidi ed eravamo in posizione “doggystyle” con una mano sulla mia schiena e l’altra sul mio pene sentii che avevo già il liquido pre-spermatico che usciva e cosi mi disse “che porco che sei hai appena scopato e guarda li hai il cazzo mollo ma voglioso”. Mi prese il cazzo con decisione e mi inizio a masturbarmi non ci volette molto che sborrai senza levarmi lo strap-on mi giro in posizione pancia in su lei era in piedi ai piedi del letto e mi disse “finche non raggiungi un altro orgasmo non lo levo sappiti regolare” povero me continuo a scoparmi in quella posizione per 20-30 minuti non c’è la facevo più finche dopo tanto tempo sborrai di nuovo;ormai esausto e inerme di forze mi sfilo lo strap-on avevo il culo aperto che non voglio esagerare ma ci entrava una mano senza problemi si sdraio vicino ci siamo coccolati per circa 20 minuti per poi rivestirci e quando usci mi disse “ah se non vuoi che non dico nulla a tua madre una volta al mese voglio che ci vediamo” cosi non avendo scelta risposi “ ok va bene” la saluta e ancora oggi ci vediamo io e lei una volta al mese io sempre da trav e lei sempre autoritaria, con nuovi giochi sempre piu trasgressivi sempre piu spinti, e perversi non vuole uomini perche ha gia suo marito le piace possedere una trav!!
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10 years ago
travnonpertutti,
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La spiaggia
....Ciò che sto per raccontare, è accaduto solo qualche giorno fa; Sempre stata molto "liberale" nelle mie precedenti storie, in questa attuale invece, forse perché presa molto più seriamente, sono sempre stata molto fedele tenendomi solo il rapporto segreto con Francesca, la mia amica di sempre e qualcosa di più da solo qualche anno, come unico svago extra; ma quello che è accaduto qualche giorno fa mi ha dato da pensare e tuttora non so come interpretarlo, se dargli importanza oppure considerarlo un momento di debolezza da tenere nascosto.Comunque sia ve lo racconto, al limite sarete voi, lettori e lettrici a darmi qualche consiglio.Mi trovo in Spagna ormai da un mese, a Maiorca per l'esattezza; il mio fidanzato si è trasferito per lavoro, ed io ne ho approfittato per farmi delle belle vacanze prima di un inizio stagione durissimo che ci terrà lontani per un pochino; ovviamente dedico qualche ora al lavoro che posso comunque svolgere anche da qui, ma principalmente sole e mare. Come molti di voi sapranno la Spagna e le Baleari in particolare, hanno delle abitudini molto più libertine di noi in fatto di costume si e costume no; però anche io, che comunque appena posso lo tolgo, ci ho messo un po' di tempo ad abituarmi a questo nudismo spesso presente in spiaggia, senza però mai praticarlo; il classico topless sempre, e qualche volta ho azzardato qualche costumino un po' ridotto, senza però mai eccedere. Ai primi di agosto è arrivata anche Francesca con il suo fidanzato a farci compagnia e passare qualche giorno di vacanza. Con lei, già da anni, si è instaurato un rapporto saffico molto intimo e segreto anche se in presenza dei rispettivi fidanzati siamo semplici amiche d'infanzia, ed in questi giorni non abbiamo avuto occasione di rimanere sole in casa; qualche giorno fa però, Marco, il mio fidanzato, é dovuto tornare inaspettatamente a Milano per lavoro dove si fermerà fino a fine mese; Francesca con la scusa di rimanere a farmi compagnia si è fermata ancora una settimana lasciando che Daniel, il suo compagno, tornasse a Milano da solo; una cosa normalissima già accaduta un sacco di altre volte.Amiche di giorno ma amanti di notte,quello che ci unisce non è altro che un desiderio di qualcosa di diverso, di più dolce e delicato, ma nessun sentimento che vada oltre alla profonda amicizia che ci lega fin da piccine; questo ci permette di vivere le nostre vite normalmente incontrandoci quando lo desideriamo.Ormai sole da qualche giorno eravamo libere di andare dove volevamo, senza orari; spinte dalla curiosità eravamo andate in una spiaggia con nudismo consentito per provare a metterci al sole senza costume in mezzo ad altra gente; anche se nessuno ci avrebbe fatto caso non avevamo avuto il coraggio di togliere lo slip; l'idea mi eccitava parecchio e la mattina successiva decidemmo di riprovarci: bastava che una delle due prendesse il coraggio di farlo e molto probabilmente l'altra l'avrebbe seguita, così io decisi di forzare un pochino la cosa e di costringermi a prendere il sole nuda sotto gli sguardi degli altri. Al momento di vestirmi indossai un vestito di cotone elasticizzato a righe beige e marrone che partiva da sopra il seno e scendeva aderente fino a metà coscia e un paio di converse alte crema. Non presi il costume lasciandolo sul letto e, presa la borsa da spiaggia, senza dire nulla alla mia amica, ci dirigemmo alla spiaggia che distava un'oretta da casa.Durante il tragitto continuavo a pensare al fatto che una volta in spiaggia non avrei avuto alternative e la cosa mi eccitava parecchio. Solo mentre camminavamo sul bagnasciuga per raggiungere l'area libera dissi " sai che non ho il costume? L'ho lasciato sul letto". Francesca sorrise e mi disse " allora oggi sei obbligata!!"Trovammo un posto adatto, i più vicini erano ad una ventina di metri, stesi l'enorme pareo, mi tolsi le scarpe e dando le spalle ai "vicini" mi tolsi il vestito restando completamente nuda. Emozionata ed eccitata subito mi sdraiai a pancia in giù, come per nascondermi. Francesca in topless si sdraiò accanto a me. Mi sentivo gli occhi di tutti addosso anche se in realtà solo qualche passante si girava a guardarmi. Il tempo passava, il gioco mi piaceva, e piano piano le gambe prima serrate ora si stavano allargando come per mostrare il mio frutto a tutti i passanti. Ero ormai rilassata, mi girai a pancia in su; il sole picchiava, ne sentivo il calore si tutto il corpo, mi eccitava il mostrarmi, solo che Francesca non cedeva; gli presi un laccetto del costume e tirandolo glielo slegai; lei non fece nulla se non guardarmi con occhi interrogativi ma finendo per sorridere. Passai la mano sul suo ventre e preso l'altro laccetto feci lo stesso; la guardai, lei mi guardò, presi i costume con la mano e dicendole " fidati si sta benissimo" lo tirai mentre lei alzava leggermente il bacino, e glielo tolsi. Sguardi silenziosi durarono qualche istante per poi perdersi nel cielo; inconsciamente ci prendemmo per mano, come a cercare una certezza, una maggiore sicurezza. Il tempo passava, e ormai anche alzarsi e camminare nude quei metri che ci separavano dal mare in vista di tutti era una cosa fattibile. Nuotare nuda è una cosa che io amo e faccio spesso, farlo li però, in una spiaggia piena di gente, mi eccitava maggiormente. In più potevo ammirare Francesca in tutto il suo splendore, immersa nella natura; bionda, il seno tondo un pochino più grosso del mio ma comunque sodo, le gambe lunghe e dritte che si univano in quel frutto del piacere adornato da una sola e sottilissima striscia di peluria quasi impercettibile per dimensioni e colore chiaro. Camminavamo vicine nell'acqua puntando il mare aperto in cerca di una profondità maggiore; i nostri corpi si toccarono, si sfiorarono, si stuzzicarono; scappò un bacio, poi delle carezze; qualche istante ed eccoci, immerse nell'acqua cristallina fin quasi al collo, avvinghiate passionalmente. Ci baciavamo, ci carezzavamo, i corpi a contatto, i seni si massaggiavano, i miei contro i suoi, la morbidezza femminile tutto ci dava quei piaceri che un corpo maschile non può regalarti. Con la mano percepivo il viscido degli umori femminili vincere il freddo secco dell'acqua salata ad ogni carezza sulla sua liscia e morbida vulva, come sentivo scivolare la sua mano sulla mia; il contrasto del caldo degli umori che anche io emanavo ed il freddo dell'acqua che seguiva ogni sua carezza, mi produceva dei brividi di piacere immenso. Fu qualche breve minuto di piacere enorme ma poi con la frase " siamo in pubblico, non possiamo" Francesca si staccò per tornare a prendere il sole.Avrei voluto molto di più ma in effetti li, sotto gli occhi di tutti non si poteva, così tornammo verso la nostra postazione; camminando, man mano che l'acqua si abbassava sentivo la voglia persistere in me, ma ormai con il sesso all'aria non potevo nemmeno carezzarmi un poco per placarla; cercando con lo sguardo i nostri teli sulla spiaggia notammo che due uomini stavano prendendo posto non molto distanti da noi. Ci prese subito un senso di imbarazzo , ma non potevamo farci nulla e soprattutto non potevamo nemmeno stare in acqua tutto il giorno, così con disinvoltura tornammo al nostro posto proprio passando accanto a loro. Erano due ragazzi dal fisico statuario, tonici, depilati, biondi e abbronzati, ma che per fortuna ancora intenti ad organizzarsi, non ci degnarono nemmeno di uno sguardo parlando tra loro in tedesco; per movenze e aspetto troppo curato, molto probabilmente erano gay e la cosa ci rassicurò parecchio.Il tempo continuava a passare ero ormai tranquilla e rassicurata, ma quel celato desiderio non se ne andava; eravamo sdraiate tenendoci per mano, quando mi alzai e le dissi di venire con me; non ce la facevo più, avevo voglia di lei, delle sue carezze, del suo corpo, e averla accanto a me nuda in pubblico non faceva altro che accrescere questo desiderio; la presi per mano e nude prendemmo un sentiero che portava dietro le dune e la vegetazione che stava dietro la spiaggia. Il luogo era appartato e riparato da sguardi indiscreti, ci baciammo e subito ci stringemmo una all'altra; la sabbia calda sotto i piedi, il sole sulla nostra pelle nuda ed il morbido contatto dei nostri corpi palpati e carezzati dalle nostre mani era tutto un 'insieme di sensazioni meravigliose. Non ci volle molto per trovarci sdraiate direttamente sulla sabbia tra quei cespugli; in un attimo mi trovai con la testa tra le sue gambe aperte; leccavo e baciavo quel caldo frutto umido e viscido, godendone sapore e morbidezza per poi ritrovarmi infine in un meraviglioso 69; io stavo sopra e continuavo a leccarla mentre lei mi leccava e baciava; il sapore di Francesca, la sabbia calda, i corpi a contatto e le sue attenzioni al mio sesso mi portarono in una nuova e meravigliosa realtà. I nostri bacini cominciarono ad accompagnare muovendosi le attenzioni dell'altra; era un momento magico, quando d'un tratto sentii una mano appoggiarsi sulla mia schiena; di colpo mi fermai, mi voltai e alla vista dei due tedeschi che avevano preso posizione vicino a noi in spiaggia, nudi, scattai allontanandomi di qualche metro spaventata; "no non spaventatevi, pensavamo voleste compagnia" disse in inglese uno di loro, aggiungendo poi "abbiamo evidentemente interpretato male i vostri sguardi, scusate" e fecero per allontanarsi. "no non andate" li fermai; non so che mi prese, stavo facendo una pazzia, ma erano due corpi perfetti, modellati meravigliosamente e completamente depilati. Sedute una accanto all'altra col respiro affannato, Francesca mi guardò con guardo spaventato e interrogativo; "goditi il momento, nessuno lo saprà" le dissi. I due si avvicinarono, uno di fronte ad ognuna, con i membri eretti esattamente di fronte alle nostre facce; lo presi in bocca, era salato dal mare, cominciai a succhiarlo e leccarlo mentre guardavo Francesca che invece lo accarezzava timidamente. Continuai nella mia opera e quando mi rigirai verso di lei finalmente lo stava succhiando con un vigore incredibile e con una mano si carezzava la vulva; era entrata nella parte.Il mio partner mi fece alzare, mi girò e mi fece piegare a novanta appoggiandomi con le mani ad un tronco, portò il suo pene in contatto con la mia vagina e cominciò a spingere penetrando nel mio corpo; il suo pene scivolò meravigliosamente nel mio corpo fino a sbattere sui miei glutei con il ventre; Francesca intanto continuava la sua fellatio.Qualche minuto e lo feci sdraiare sdraiare in terra per salirci a cavalcioni infilandomi di nuovo su quel pene e cavalcarlo; il clitoride strusciava su quel ventre liscio mentre il pene scivolava dentro e fuori. Le sue mani mi palpavano i glutei e sentii un dito forzare il mio ano; subito portai con una mano della saliva su di esso, facilitandone l'ingresso; presto le dita divennero 2 che unite a quello che succedeva davanti mi regalavano brividi e scariche di piacere. Vidi Francesca rifiutarsi di continuare e lo sconosciuto dopo aver ricevuto il secondo rifiuto si avvicinò a noi; guardandolo, bagnai due dita di saliva e le portai al mio ano, allontanai le dita che già mi penetravano per sostituirle con le mie bagnandolo per bene; lo sconosciuto si avvicinò si mise in posizione e non appena tolsi le dita sentii il suo pene appoggiarsi per poi lentamente sprofondare nel mio retto; un gemito inconsapevolmente si disperse nell'aria, di nuovo avevo due uomini che mi penetravano; il ritmo presto divenne perfetto, Francesca in piedi mi guardava stupita mentre si toccava tra le gambe. Presto dei brividi intensissimi anticiparono una tensione di tutti i muscoli ed un orgasmo fortissimo m'invase.Di colpo spalancai gli occhi, ero distesa nel letto, la mia mano destra era sul mio intimo fradicio, il respiro affannato, ed il cuore sembrava uscire dal petto; Francesca, nuda, ancora dormiva accanto a me. È stato il sogno più intenso che abbia mai fatto, esprimendo forse il desiderio più nascosto.....Quando ci alzammo e preparammo, io indossai il vestito a righe e lasciai il costume a casa.La sensazione di imbarazzo e tensione ad essere nuda in mezzo a sconosciuti fu fortissima, come nel sogno, solo che Francesca non mi seguì e tenne lo slip.
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11 years ago
elisa85ely,
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Last visit: 4 years ago
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io lui e la trans
il mio incontro più trasgressivo che ho vissuto fino ad ora è stato che una sera su una chat, ho contattato una trans molto carina, parliamo mi chiede delle foto e senza problemi gli mando qualche foto via mail. Il giorno seguente la ricerco su questa chat e gli faccio una battuta che se voleva potevo dormire da lei. mi risponde dopo un oretta assolutamente si. Wooow mi da indirizzo, ora e numero di cellulare. chiudo tutto vado a cena torno nella mia cameretta mi preparo perizoma una tuta (che durava poco) scarpe scendo saldo in macchia e via. Arrivo a Loano di fronte al supermercato D...........O parcheggio attraverso, e in tanto l'agitazione saliva. Gli faccio uno squillo come d'accordo mi apre piano terra prima porta a destra.... entro la vedo ancor più bella che in foto (anche se in foto era più alta...) indossava un paio di calze a rete stretta un perizoma chi gli copriva appena il cazzo e scarpe d'orate con zeppa non aveva nient'altro addosso, si gira mi accompagna in una stanza noto un tatuaggio sulla chiappa una rosa rossa un po sbiadita. Arrivati in stanza mi da un bacio con la lingua e mi dice di spogliarmi, che andava un attimo in cucina, cosi mi spoglio via la tuta via scarpe e calze rimango in perizoma, rientra in stanza e con un tono più brusco mi dice che mi dovevo spogliare totale cosi rapidamente levo il perizoma. Mi prende per mano mi porta in una stanza di fronte in quella che eravamo buia non si vedeva poco niente riesco a intravedere una sagoma di una persona mi sa salire sul letto la terza persona mi inizia a succhiare il cazzo riconosco che e un uomo, anche lei sale e affianco a me ci baciamo come fossimo due fidanzati mentre lui ci succhia a entrambi. Passati una decina di minuti (almeno sembrava) lei scende con la testa sul cazzo di lui lo inizia a spompinare per non rimaner a bocca asciutta e in disparte succhio il cazzo di lei noto che da mollo e molto grosso bho mi do da fare intanto le massaggio il buchetto. Finiti questi preliminari ed eccitati più che mai lei mi prende x i capelli mi mette al centro del letto e lei si mette davanti a me a gambe larghe sento il lui che e dietro di me, sputa nella mano mi lubrifica il buchetto appoggia sul buco il suo cazzo e piano piano entra tutto, mi inizia a dare dei colpetti lenti nel frattempo lei mi prende la testa e mi fa succhiare il suo cazzo lui aumenta la velocità sento che dopo un po inizia ad ansimare più forte tira fuori il cazzo sento che gode sulle mie chiappe sento che cola lei si alza va dietro e in meno di un secondo sento il suo cazzo entrare (porca troia se e grosso mi faceva male dopo che uno mi ha scopato) urlo un po di dolore e piacere; intanto lui si riveste la saluta e se ne va continua per un bel pò scende dal letto mi prende per il braccio e mi porta nella stanza iniziale dove c'erano i miei vestiti e soprattutto la luce, mi fa sdraiare a pancia in giù lei e sopra di me sento che rientra con quel cazzo enorme mentre mi da dei colpetti prende il pc lo mette davanti a me e carica un video porno di 2 gay che uno pisciava nell'ano dell'altro mentre lo guardavo mi dava dei baci e mi sussurra nell'orecchi se volevo provare non mi andava e cosi rifiuto sposta il pc e continua con più ferocia mi mette a pecora 3 colpi secchi leva il cazzo mi dice che sta per venire e lo vuole far di gran classe, va in cucina sto giro sul serio (nella mia testa penso che va a fare) torna subito dopo con un imbuto di plastica rimango a pecora me lo infila nell'ano e poco dopo sento caldo giro leggermente la testa x chiedere cosa stava facendo lei mi risponde " NON DOVEVI RIFIUTARE ADESSO TI PISCIO IN CULO POI TI LEVO L'IMBUTO E TI SCOPO TANTO HAI UN CULETTO STRETTO E NON NE PERDI UNA GOCCIA (SORRIDENDO)" finito di riempirmi da come aveva detto e promesso leva l'imbuto si masturba un po per far tornare l'erezione e giù dentro il suo cazzo mi scopa come un martello dopo svariati colpi si ferma e senza togliere il suo cazzo dal mio culo ci giriamo mi trovo sopra di lei a smorza candela continua alla grande a scoparmi finchè non arriva il momento tanto atteso con molta calma leva il cazzo mi mette 3 dita per tappare mi porta in bagno sul wc e mi f scaricare il piscio mentre lei e davanti a me, si masturba gode da matti sborra sul mio petto mi prende mi fa inginocchiare mi dice di masturbarmi mi massaggia le palle con il piede arriva anche per me il momento di godere sborro le lavo il piede si sborra mi guarda sorridendo mi dice " ops e finita la carta quindi lecca e ripulisci il piede" la lecco tutta finito mi do una scicaquata al petto guardiamo l'ora e si e fatta l'una torniamo in camera mi dice sta notte dormi con questo ( un butt plug largo 3-4 cm) cosi se scende qualcosa non mi macchi il letto me lo mette con dolcezza mi da un bacio con la lingua buona notte. Al mattino seguente ci svegliamo assieme mi sfila il plug mi da il buon giorno si alza tutta nuda prepara il caffe e me lo porta a letto, preso il caffe mi rivesto e la saluto. QUESTO RACCONTO E VERO.
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11 years ago
travnonpertutti,
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Last visit: 2 years ago
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LA GARA DI POM...NO
Tutto è cominciato per POMPINELLA TRAV. quando una mia sorellina VANESSA mi disse che era in programma in un privè di un sexy shop di Venezia una gara di pompino dove potevamo partecipare come trav.Il premio era allettante, una vacanza in egitto tra le piramidi .Avremmo avuto di fronte le migliori pompinare trav. d'Italia e non solo, anche la campionessa olimpica del pompino una certa Bokkinengo di Kiev, Ukraina, espertissima nel lavorare in punta.L'iscrizione prevedeva una inculata a pecorina da parte dello staff organizzatrice e il versamento di una cauzione di 50 euro.Non esitammo un attimo, eravamo già trav. preparate e decise e dopo l'inculata di rito per la verità un po dolorosa per via di un paio di cazzi magrebini finalmente ci assegnarono il posto e membro da spompinare io avevo il numero 18 la mia amica il 22.Eravamo seduti davanti ad un buco ricavato su una parete in legno in quanto era rigorosamente vietato guardare il soggetto da spompinare.Prima di iniziare la gara si poteva fare un breve "allenamento" in una stanza attigua a quella di gara spompinando singoli all'uopo convocati.Ero tesa, la concorrenza agguerrita in tutto 10 pompinare di alto livello, tra esse, Vanessa da Bologna giunta al terzo posto nella gara del mese precedente, Cinzia da Imperia miss pompinara ligure, Tatiana dalla Capitale istruttrice e battona espertissima, e come detto la campionessa Olimpica Bokkinengo.Ad un fischio tutti i membri rigorosamente selezionati per avere le stesse misure e consistenza vengono introdotti nel buco, la misura 20 cm. duro come il marmo.Tutte le concorrenti appoggiano con perizia e anche un po tesi le morbide e umide labbra sulle rispettive cappelle, parte tutto da li e al segnale convenuto inizia il pompaggio.Purtroppo Lory una trav bocchinara di Vigevano viene squalificata per falsa partenza avendo inziato con notevole anticipo la fase di pompaggio e il membro ritirato dal buco.Il soggetto sapompinato ha un pulsante collegato ad una luce rossa e al primo schizzo di sborra deve premere per accendere la detta spia che segnala l'avvenuto eiaculazione fermando il tempo.La gara è intensa il rumore delle labbra che scorrono sul cazzi duri danno una eccitazione a tutti i presenti.Si succhia, si tiracchia si mordicchia tutti i metodi sono buoni per far raggiungere l'orgasmo al partner sconosciuto che si dimena dal piacere, grida e si agita come un ossesso.Tutti trepidano per la loro concorrente trav. preferita incoraggiano esortano incitano a viva voce molti se lo menano in sintonia con il pompaggio in corso e gli skizzi in sala solo numerosi.Concentrata al massimo con intense suckki e risukki del cazzo di colore che mi era capitato finalmente riesco a farlo sborrare e accendere la luce rossa che fema il tempo.Non è un tempo eccezzionale che mi consente di vincere in quanto al primo posto si è qualificata cone da pronostico la Bokkinengo facendo sborrare il cazzo a lei assegnato in due minuti e trenta secondi, al secondo posto la sorpresa della gara la Campana Sonia Boccadoro di Caserta in tre minuti netti, al terzo posto la sottoscritta POMPINELLA TRAV. con tre minuti e venti secondi. Male è andata alla mia amica trav. VANESSA giunta penultima quasi soffocata dal un getto enorme di sborra da parte del suo partner di colore.Ritirato il premio consistente in un set di 1000 profilattici e la coppa di rito ripartii con la mia amica per fare ritorno a casa, proponendomi per la prossima gara di arrivare prima non senza migliorare il pompino in fase di partenza che è il mio punto debole e controllare di più il membro in gara.Dopo alcuni giorni di riposo ho iniziato gli allenamenti per la gara del mese successivo facendo pompini in cax sex in area di parcheggio.Nota dolente la mia amica trav. non ne vuole più saperne di partecipare a gare di pompino dopo la brutta figura rimediata in gara e si è iscritta alla gara di inculata selvaggia dove va fortissimo avendo un buco di culo rotto da tempo e una ventosa stratosferica risistentissima e dove ha molte più possibilità di salire sul podio.
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11 years ago
AdamDTS,
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Caro diario...
Caro diario è qualche giorno che mi sento strana quando sono in compagnia della mia amica Serena, la guardo con occhi diversi e spesso mi ritrovo a fare fantasie erotiche su di lei anche se tu ben sai che a me sono sempre piaciuti gli uomini. L’altro giorno eravamo in un centro commerciale a fare delle spese e mentre lei si provava dei vestiti nel camerino insieme a me, ho iniziato a pensarla in modo strano, pensavo alla sua pelle calda che sfiorava la mia in quel camerino così stretto, le mie mani che cercavano i suoi seni la mia bocca affamata di lei e del suo sapore ed i suoi occhi…non ti dico come mi guardavano, con che ardente desiderio ma allo stesso tempo scoppiavano di una dirompente provocazione…solo il rumore di qualcuno che ha bussato al camerino mi ha distratta e purtroppo riportata alla realtà. Per fortuna Serena non si è accorta di questa eterna pausa che mi sono presa fra un commento sul vestito nero e quello rosso.
La stessa cosa mi è successa questa notte passata, l’ho sognata, era così bella e così provocante, giocava con me con gli sguardi, mi stuzzicava e mi ignorava nello stesso tempo, è stato bellissimo! Ora ti racconto il sogno…eravamo in discoteca, più belle ed arrapate che mai, volevamo fare follie quella notte, ma alla fine le follie le abbiamo fatte insieme…abbiamo iniziato a ballare, a sudare e come al solito a ballare molto vicine per godere nel vedere la reazione dei ragazzi che ci circondano, sento le sue mani sfiorarmi delicatamente la pelle ma cerco di non dare molta importanza alla cosa in quanto mentre si balla è solito toccare chi ti è vicino, ma non è così, lei mi ritocca e la mia pelle sotto e sue mani brucia di desiderio, la voglio toccare, ma ho paura della sua reazione…e se mi stessi sbagliando? Ok io tento, al massimo darò la colpa al cocktail in più che mi sono bevuta! Inizio a sfiorarla, lei ricambia, sento la pelle delle sue braccia così liscia sotto le mie mani, ma voglio di più, inizio a sfiorarle il viso, poi il collo delicatamente, e giù lungo i seni dimenticandomi di tutto ciò che mi circonda, la voglio, la desidero come non mai, mi sento accaldata, ho voglia di spogliarmi, di farle sentire il mio corpo sul suo…lei mi tocca, mi guarda con quegli occhi che mi fanno impazzire e mi dice: ”Andiamo in bagno”, “non mi piace in bagno” le rispondo io e la conduco in macchina. Iniziamo a baciarci, le sue labbra sono dolcissime e morbide ma avide di passione non meno delle mie; le mani ormai viaggiano in modo autonomo, lei mi tocca ed io rispondo, sento che le sue mani scendono giù lungo le mie cosce, le apro per facilitarle la strada, mi sento eccitatissima e non vedo che se ne accorga anche lei. Sento le sue dita lunghe e calde insinuarsi nelle mie mutandine, ormai la mia fighetta è impazzita, ha voglia solo di godere e la accontentiamo subito facendole provare un orgasmo molto intenso che mi lascia senza forze per un attimo, ma che mi da allo stesso tempo la forza di ricominciare a giocare con Serena. “Ora tocca a te” le dico sorridendo e nella penombra vedo i suoi occhi illuminarsi di gioia e di desiderio…ma io non voglio farti godere subito, ti voglio fare impazzire di desiderio penso fra me ed infatti mi abbasso ed inizio a leccarle le cosce risalendo poi verso la sua bellissima e depilatissima fighetta…è calda, bagnata e mi piace da morire il suo sapore, è dolce e salata allo stesso tempo, la lecco fino a quando non la sento venire nella mia bocca…è bellissimo ed è soltanto l’inizio di una fantastica nottata a base di sesso che dopo la discoteca trascorreremo a casa mia.
Ora riflettendo mentre ti scrivo, caro diario, mi sa tanto che andrò a fare una visita a sorpresa a casa di Serena, chissà che il sogno non riuscirà a diventare realtà!
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11 years ago
admin, 75
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Io lui e.........lei
Roberto era uno di quelli che si definiscono trombamici, ci conoscevamo da molto ma ci vedevamo poco e solo quando entrambi liberi da legami; quello che sto per raccontare accadde in un periodo proprio così: quel pomeriggio ricevetti il suo messaggio e non poté che farmi piacere. Mi chiedeva se volessi uscire a cena con lui quella sera stessa; un sorriso spontaneo mi si disegnò sul volto sapendo benissimo che la cena era solo un pretesto per poi stare insieme; risposi di si e che lo avrei raggiunto a casa sua visto che ero in ufficio con la macchina. Mi rispose che stava tornado da un viaggio di lavoro e sarebbe arrivato a milano alle 17.45, quindi mi avrebbe raggiunto in ufficio e di aspettarlo lì.Le ore passarono velocemente avvicinandosi il momento dell'incontro; era molto che non lo vedevo, e l'idea di rincontrarlo mi eccitava parecchio.Ci vedevamo si per un motivo ben preciso, ma era anche un ottimo compagno di cene e mi divertivo un sacco con lui, sapeva metterti a tuo agio ed era proprio simpatico.Cominciai a prepararmi, per quello che si poteva fare in ufficio; comunque ero più che presentabile, un vestitino bianco sportivo aderente nella parte sopra ma largo nella gonna, non più lunga di metà coscia, e un paio di stivali scamosciati marroni con un tacco non a spillo ma comunque il solito12 il tutto coperto da una giacchettina di jeans molto ridotta; la mise era perfetta.Quella mattina avevo indossato le palline cinesi che per tutto il giorno, con le loro sottili vibrazioni, mi avevano regalato brividi di piacere che però in quel momento erano del tutto soffocati dall' idea della serata con Roberto; stavo per estrarle e riporle in borsa quando mi balenò l'idea di tenerle facendo una sorpresa al mio caro amico, curiosa anche di come si sarebbe comportato.Poco dopo le 18 ricevetti un suo messaggio annunciando il suo arrivo e di scendere; tutta di fretta, mi infilai la giacchina, raccolsi le mie cose, chiusi l'ufficio e scesi; era lì, proprio di fronte al portone, ancora i giacca e cravatta, sorridente che mi guardava arrivare; ci abbracciammo subito, due baci sulle guance e sorridenti ci dirigemmo a prendere un aperitivo.Erano quasi 6 mesi che non ci vedevamo e avevamo un sacco di cose da raccontarci; parlammo davanti ai nostri 2 drink ed il tempo passò in un baleno.Roberto era molto loquace ed il tempo volò in modo piacevolissimo; un ottimo sushi fu la nostra cena durante la quale i discorso lentamente si spostò sulle nostre avventure e cominciarono dei punzecchiamenti un pochino piccanti.La serata stava volgendo al termine ed entrambi sapevamo cosa sarebbe successo dopo; con lui sentivo sempre quella tensione della prima volta, anche se non lo era, ed ecco che anche quella sera, con l'avvicinarsi del momento, il nervoso nelle gambe ne fu il primo sintomo.Ci alzammo e decidemmo di fare una passeggiata sui navigli visto che ci trovavamo li dietro; c'era un sacco di gente e passeggiare tra la folla risultava quasi difficile, ma questo non fermò Roberto dal posarmi una mano per nulla innocente sulle natiche.Quando lo sentii palparmi ebbi un brivido, ero già carica da prima, in più camminando sentivo le vibrazioni che le palline mi trasmettevano delicate dall' interno del mio intimo; quando mi sussurò nell'orecchio " che ne dici di andare a casa mia" non ebbi certamente dubbi sulla risposta.Mentre guidavo la sua mano era ormai fissa sulla mia coscia, accarezzandomi li dove la gamba é più sensibile, al suo interno; ormai ero pronta, sentivo l'umido e il calore ricoprire il mio intimo, e lui, da quello che si poteva notare attraverso i pantaloni, era decisamente eccitato.I miei tacchi rompevano dolcemente il silenzio di quel cortile componendo una melodia dal ritmo deciso che segnava l'inizio della nostra avventura; appena entrati in casa Roberto mi prese all'improvviso e mi appiccicò letteralmente al muro e cominciò a baciarmi; io lasciai cadere a terra la borsa, gli misi le braccia al collo ed ecco che i giochi cominciarono; desideravamo quel momento ormai da troppe ore e la foga di entrambi ne era un chiarissimo segnale; le nostre lingue s' intrecciarono fulminee in un bacio profondo, lunghissimo, mentre sentivo il suo sesso, gonfio e voglioso, premermi sul ventre attraverso i vestiti.Frettolosamente cominciai a spogliarlo; gli tolsi la giacca, la cravatta, nervosamente gli slacciai la camicia e i pantaloni che subito caddero a terra; le mie mani correvano sul suo corpo, mentre sentivo le sue sul mio. Ecco che una sua mano cominciò a salirmi da un fianco sotto la gonna e non incontrando intimo interruppe il bacio ed esclamò " vedo che le buone abitudini non si perdono mai". Sorrisi. La mano dal fianco subito si spostò sul mio basso ventre per poi giungere lì, sul mio già umido sesso. Io d'altro canto avevo già raggiunto il pene nei boxer e lo stavo accarezzando; ne apprezzavo la generosità e la morbidezza di quella pelle accuratamente depilata ne faceva uno splendido contorno.Sentivo le sue dita delicate sul mio clitoride che dolcemente mi faceva vibrare; poi si spostarono più in giù fino ad incontrare l'anello in silicone delle palline che spuntava dalla vagina;" e questo cos'è?" mi chiese Roberto. " è un giochino che mi tiene compagnia da stamattina ma che puoi togliere quando vuoi" risposi; subito si inginocchiò di fronte a me, mi sollevò la gonna, e le sue labbra si poggiarono sul mio intimo; un brivido mi percorse quando la lingua mi sfiorò il clitoride per poi continuare verso la vagina. Divaricai le gambe e, appoggiata di schiena al muro mi gustai quel fantastico connilingus; mi passava dappertutto dal clitoride fino all' ano, ancora stretto tra le natiche, in un modo stupendo; le mie mani erano ad accarezzargli la testa mentre lui era impegnato col mio sesso; sentivo dei brividi delicati percorrermi tutto il corpo mentre lui continuava inesorabile a leccarmi e baciarmi.Ad un certo punto si alzò, mi baciò mentre con la mano sulla vulva mi prese con con un dito l'anello e tirandolo leggermente in fuori mi disse " visto che qui è occupato...." e subito mi girò faccia al muro; capii subito cosa intendeva e la cosa non mi dispiacque affatto; inarcai leggermente la schiena e divaricai le gambe mentre lui mi sollevò la gonna scoprendo le mie natiche. Qualche istante e sentii puntare il glande sul mio buchino posteriore già abbondantemente inumidito. Mi rilassai ed ecco che lentamente lo sentii farsi strada attraverso il mio sfintere; un mio gemito accompagnò il suo affondo, e subito aumentando il ritmo cominciò ad infilarsi dentro di me fino a sbattere rumorosamente con il corpo sui miei glutei.Era bellissimo, sentivo la sua presa decisa sui fianchi ed i suoi affondi vigorosi nel mio retto cancellavano le vibrazioni delle palline che però strette nella mia vagina e mosse dagli affondi stimolavano meravigliosamente la parete pelvica; appoggiata al muro con le mani aperte e ben salda sui tacchi mi godevo quella penetrazione stupenda. Cercavo di soffocare i gemiti mordendomi le labbra, mi sentivo meravigliosamente piena ovunque, dei brividi percorrevano il mio corpo ed ogni affondo inarcavo la schiena per sentirne di più, lo volevo in fondo; quando sentii una sua mano prendermi dolcemente i capelli in una coda tenendomi con delicata decisione, e l'altra raggiungermi il clitoride, i gemiti si fecero incontenibili; lui affondava imperterrito procurandomi in breve un orgasmo violento sconquassato dalle sue spinte che non accennavano a fermarsi. Le sue mani interposte tra me ed il muro ora stringevano il mio seno, mentre i suoi colpi quasi violenti mi schiacciavano al muro; cercavo di contrastarli spingendo il sedere indietro ma questo non faceva altro che accrescere l'eccitazione di quel maschio che mi stava sodomizzando con decisione; quei colpi, quella sensazione quasi di impotenza, quel pene dentro di me, e non da meno quelle palline che vibravano ogni affondo, mi riportarono alto il livello di libido. Il tempo che ormai sembrava essersi fermato da tempo riprese il suo corso quando mi sentii strizzare con forza il seno, ed un getto bollente m'invase le viscere; ancora qualche affondo e si fermò, infilato dentro di me, mi baciò il collo delicatamente e mi sussurrò " sei sempre uno spettacolo..... Ti fermi qui stanotte vero?" " mi dispiace, è stato stupendo e sai che con te continuerei a lungo ma è già tardi devo andare" risposi girandomi facendolo così uscire dal mio corpo". Lo baciai, lentamente raccolsi la borsa e un po' controvoglia andai via.Non so ancora cosa mi prese, non era tardi, era stato bellissimo e avrei sicuramente continuato, ma un qualcosa di misterioso mi aveva portato fuori da quell'appartamento; la stessa cosa che mi portò a scrivere a Francesca.Lei sapeva del mio incontro galante di quella sera e subito mi rispose " ma come, già verso casa? Fermati qui a fare 2 chiacchiere tanto sei sulla strada e non è nemmeno mezzanotte"Quando Francesca mi aprì la porta indossava solo una camicina da notte sul rosa decisamente trasparente che non nascondeva per nulla i suoi seni stupendi e quel suo intimo fresco e privo di peluria; " ciao tutto bene?" mi chiese con fare interrogativo. Con un sorriso stampato in faccia le risposi " certo, sai che con Roberto va sempre bene...... Ma avevo voglia di te!!!" e subito la baciai; qualche istante di sua esitazione e subito le lingue s'intrecciarono, la porta si chiuse dietro di noi e appiccicate ci gettammo sul divano li vicino.Subito cominciammo a spogliarci reciprocamente ed in breve mi ritrovai con indosso solo gli stivali, troppo complicati da togliere in quella foga che ci accompagnava; ci baciavamo, i nostri seni strusciavano lisci tra di loro, sentivo le sue mani scivolare decise sulla mia schiena fino ai glutei per palparli e carezzarli passando anche sull'ano, ancora dilatato e imbrattato di sperma; " beh vedo che ti sei proprio divertita stasera" mi disse violando con un dito il mio sfintere.Ci trovammo presto in uno splendido 69 in cui lei vedendo l'anellino fuoriuscire dal mio corpo non esitò a giocare con le palline estraendo la prima per poi rispingerla dentro mentre mi leccava e succhiava divinamente il clitoride; io intanto la leccavo e succhiavo con gusto, quella sua pelle liscia, quel suo sapore delicato tutto era magnifico.La sentivo leccarmi abbondantemente, fino anche al sedere dove il solletichino delicato della sua lingua lá dove prima c'era stata decisione, il tutto aggiunto a quell'entrare e uscire delle palline mi stava portando al settimo cielo; i nostri corpi cominciarono a muoversi assecondando i baci dell'altra, accompagnati da timidi gemiti, il ritmo aumentava e nel momento in cui mi sfilò del tutto le palline venni travolta da frotte di brividi prodotti da quell'orgasmo in esplosione; rimasi immobile qualche istante mentre Francesca strusciava freneticamente il suo sesso sulla mia bocca semiaperta; non appena rincominciai a leccarla, quasi istantaneamente, ecco che giunse anche il suo momento, accompagnato da un gemito fortissimo.Mi alzai, mi tolsi gli stivali e mi coricai abbracciata teneramente a lei; mi confessò che sentire il sapore di un uomo e del suo sperma su di me la eccitò moltissimo; ci coccolammo a lungo prima di coricarci e addormentarci nel letto.
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11 years ago
elisa85ely,
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inizio e fine di un bel rapporto erotico
Vorrei raccontarvi del mio rapporto con armando, di come è iniziato e di come poi è finito (per un breve tempo) di come si è modificato fino a giungere ad oggi.posso? spesso lo facevo anche con altri uomini in sua presenza, poi però la cosa è degenerata.una sera delle peggiori che poi ha portato ad una svolta drastica del rapporto con lui; dal suo ufficio mi avvisa il mattino che la sera stessa avevamo 3 ospiti a cena.mi disse di preparare la "paella valenciana di pesce" e di indossare un vestititno che mi aveva appena regalato da sexy-colf (...io pensai...bello...me ne faccio 3 stassera...bene!).giunte le 20 al suonar del campanello, alla porta con lui si presentarono 3 signori sui 50 ai 60 anni circa, distinti educatissimi e davvero con modi garbati.premetto che il vestitino era cortissimo e aperto dietro per far vedere i glutei. feci accomodare gli ospiti in terrazzo il quale già li fui coperta di elogi all'abbigliamento e alla mia "rara" bellezza (tutti uguali voi maschi...). armando mi raggiunse in cucina e stappò un "Ferrari Perlè ghiacciato" io preparai i bicchieri e uscii a servire l'aperitivo agli ospiti facendo con loro un brindisi seduta sulle ginocchia del mio lui e corto com'era il vestitino...sentivo i loro sguardi tra le mie cosce.servii la cena; a tavola il tema ero io...dove mi ha conosciuta, cosa mi piace fare in casa ma anche a letto con lui, quanti orgasmi raggiungo in un'amplesso. poi i loro rapporti con le mogli, quanto tempo è che non lo facevano ecc ecc! quando io poi terminai di mangiare, mi alzai per sgomberare il mio piatto e armando mi disse di lasciare stare e piuttosto di andare sotto il tavolo (so che piace a lui questo avevo ben capito....) lo aveva fuori dai pantaloni mezzo duro e sentii armando a dire: "...ora è sotto il tavolo che me lo ha preso in bocca...poi sentirete che favola...ne ho avute di donne ma come lo succhia lei...".iniziai da lui ma durò qualche minuto poi fui indirizzata a offrire le mie passioni gli amici che nel frattempo si erano denudati. armando si era alzato e aveva sparecchiato le stoviglie liberando il tavolo e dopo che a turno mi hanno "conosciuta" di bocca, fui chiamata fuori spogliata nuda e messa in mezzo al tavolo....avevo una lingua nel culo, uno che mi mordicchiava i capezzoli e un cazzo in bocca.armando stava seduto segandosi e diceva: "vi piace? vale la pena o no? e il bello deve ancora venire hahahha...!!!".ero al settimo cielo...quando il suono del campanello ruppe l'atmosfera che mi imbarazzò quasi a scappare a vestirmi ma armando mi disse distare li e continuare che era tutto ok.un po a disagio continuai il mio fare tenendo però l'orecchio alla porta e sentii altre voci. accompagnati dal mio lui mi vedo 4 ragazzi sui 25-30 anni, ero imbarazzatissima ma anche impaurita chiedendomi cha cazzo aveva in mente armando.ero nuda, su un tavolo a farmi leccare il culo e con un cazzo in bocca...merda!!!dapprima mi arrabbiai con armando e lui se ne accorse "cazz che fai?? che sorprese sono ma sei fuori???i ragazzi rimasero educatamente sulla porta della sala e armando si avvicinò mi baciò in bocca e mi disse di non preoccuparmi che li conosceva bene, che sono ragazzi ok.erano muscolosi, davvero grossi e palestrati (seppi poi che erano dei boy-security insomma buttafuori), quindi armando mi prese per mano e con il clito penzolante, mi porto nuda da loro dicendo: "ragazzi vi presento Sandra la mia fidanzata...". erano 3 russi e un polacco non ricordo i nomi.subito fui presa in braccio da uno di loro e adagiata sul tavolo a continuare quello che stavo facendo al loro arrivo...solo con 7 persone ora!io adoro il "cointreau" con ghiaccio, mi fa sciogliere la mente, mi scalda sessualmente mi fa perdere ogni inibizione.quindi...il Ferrari, il vino bianco al pasto, un Cointreau terminata la cena ero sbronza.armando temeva che mandassi tutti in bianco dopo che aveva organizzato questa succulenta orgia e mi preparò un doppio Cointreau che mi fece bere tutto d'un fiato....ricordo che mi staccavo da un cazzo, bevevo e poi ancora cazzo in bocca, mi girava tutto ero lessa. uno dei ragazzi mi fece sniffare una fiala...uuu cribbio era una figata...mi sentivo una tigre.ricordo bene l'energia e l'essenza d'inibizione con quella sniffata, non avevo mai provato nulla del genere...era "popper".sarei stata in grado di scoparmi tutto Affi, ricordo lo scambio di cazzi in bocca, ne usciva uno e si generava una discussione in russo per chi toccava ma non rimanevo a bocca vuota per piu di 30 secondi tanto era la mia eccitazione che sborrai a clito (pisellino) moscio imbrattando il tavolo e qui! la prima violenza...armando mi fa leccare il mio sperma come fossi una cagna, pulito tutto con la lingua avanti con le pompe.ricordo che prima di ogni succhiata c'era la sniffatina, mi creava una dipendenza dal maschio...ero sottomessa e impotente nel reagire, loro a turno affondavano tutto il cazzo nella mia gola e subito uno dei ragazzi sborrò sul mio seno e venni pulita con della carta.in seguito mi sentii sollevare ancora di peso ritrovandomi alla pecorella sul divano leccando un buco del culo credo di uno dei signori...era dolcissimo e non mi dispiaceva poi un ragazzo pelosissimo...mi fece leccare i coglioni e poi il suo buco del culo, che schifo ODIO i peli era un bosco. cercai di divincolarmi ma mi obbligò a entrare con la lingua nel suo culo.in quel momento ero quasi tornata in me a chiedermi che cazzo stetti facendo e cercavo attorno a me il mio uomo.appena si accorsero del mio "quasi ritorno" alla realtà, subito quella cazzo di fiala maledetta del popper che dava a loro modo di usarmi a piacimento e ancora ero fatta. sentii il fresco del lubrificante entrare nel culo e una voce dire: "ora la scopiamo tutti sta frocetta".poi non so chi mi infilò 4 dita dietro, poi 5, sentivo che mi stavano allargando ma ero davvero impotente di reagire.poi sentii il primo cazzo entrare in contemporanea ad uno in bocca, ero pompata sopra e sotto mmmhh bellissimo!!!! sentivo le sue mani forti dietro tirare verso il suo cazzo mi dava colpi fortissimi. poi sento sfilarsi e entrarne un'altro e poi un'altro ancora.di lato al cazzone duro che mi stavo sbocchinando ho riconosciuto uno dei signori che mi accarezzava dolcemente la schiena e la testa masturbandosi con il suo uccello mezzo in tiro quando ad un tratto disse: "sto per sborrare", in quel momento io ero fuori di me, stava arrivando il mio secondo orgasmo...iniziai a urlare ad un volume altissimo dal godimento emanando delle frasi veramente sconce e esplosi in un urlo finale mentre ero iculata tanto che il signore vedendo la mia bocca aperta e io in extasi dell'orgasmo ne approfittò appoggiandomi il suo uccello sulle labbra e mi disse " ecco frocetta mia eccola..." e mi sborrò in bocca (la sputai...ovviamente).non so se mi hanno fatta tutti ma non c'era il MIO UOMO cazzo!!! ero sola!!! e non potevo oppormi a nulla!!!poi ancora con le dita nel culo oramai aperto...4..5.. non so..dietro mi sentivo aperta rovistata nello sfintere e i movimenti forzati del mio su e giù con la testa su un un cazzo durissimo che mi pompava fino alla gola senza potermi sottrarre. mi veniva da vomitare, dissi: "...ho sete..." vidi arrivarmi un Cointreau rassicurandomi che armando era li...e invece...non so a quanti io fossi arrivata ma non era la mano di armando che me lo porgeva; lo bevo tutto d'un fiato e ancora con forza vengo spinta a ingoiare un cazzo non quello stesso di prima ma un po moscio. la solita violenza accompagnata dai titoli piu squallidi; ricordo bene la delusione da uno dei 3 signori dapprima educatissimi dirmi: "dai vacca apri bene la bocca...", io non l'aprii troppo avevo paura di vomitare, subito una sniffata e un ceffone da uno dei ragazzi che incazzandosi mi obbligò a spalancarla tutta con forza...il signore infilò cazzo moscio e uno a uno si fece spazio con le dita e infilò anche i coglioni....sentii quell'uccello moscio crescere nella mia gola...soffocavo.volevo togliermi da quella situazione cercai ancora armando ma quello stronzo non c'era più...e i iniziai a piangere, per un momento l'atmosfera si tranquillizzò poi delle carezze e baci sulla bocca da ognuno mi hanno calmata, mi dissero anche che mi volevano bene e che mi stavano dando l'amore.una volta calmata mi trovai con la lingua in bocca di uno dei signori e qualcuno mi stava leccando tutta dal culo al clito.mi stavo eccitando ma volevo armando o si smetteva tutto...mi fecero annusare ancora il popper...sentii un calore dappertutto e iniziai io a sbocchinare a turno tutti poi ancora a pecorella e...dopo qualche minuto di infilate varie di oggetti e dita nel culo un dolore da togliermi il fiato...tirai un urlo lancinante che subito fu soffocato da l'ennesima sniffata del popper e una lingua in bocca...la mano mi entrò fino al poso e subito sentii degli applausi. la sentivo muoversi dentro, una sensazione unica...sentivo accarezzarmi dentro mi piaceva e questo lo avevano capito tutti, ero brilla e fatta ma cmq cosciente che ero la zoccola di casa.ansimavo come non mai era un paradiso terreno; non avevo mai provato tanta trasgressione.la mano dietro accompagnata da quel "profumo magico" mi regalò 2 orgasmi multipli arrivando a quota 5. oramai non usciva piu nulla i miei piccoli testicoli erano vuoti.in seguito non ricordo molto so che ne ho avuti ancora 2 scopando alla smorzacandela e in altre posizioni, ricordo anche che qualcuno mi filmava e fotografava con il cellulare chiedendomi di allargare le gambe mettendomi in svariate posizioni per potermi filmare bene. ricordo però le foto mentre due dei 4 ragazzi mi sborravano in bocca.armando non lo vedevo più non so se se ne era andato lasciandomi in loro balia. uno dei 3 signori maturi mi vedeva che ero infoiata capendo che stavo per avere l'orgasmo, prese il mio clito moscio e iniziò a succhiarmi...e raggiunsi l'8 e ultimo orgasmo.infine vedo riapparire il mio uomo, dapprima mi montò l'incazzatura che poi si affievolì pensando a quanto ho goduto per merito suo.si avvicinò e mi chiese di farlo godere, una sniffatina e leccai dapprima il suo depilatissimo buco del culo, poi i grossi coglioni e infine mi attaccai a a fargli un super-bocchino, lui mi insultava davanti a tutti e mi filmavano mentre lo sbocchinavo, ricordo un dei signori: "vogliamo vedere l'ingoio..." e io giù a pompare e pompare fino a che...arnmando: "siii dai che godo siii dai amore succhia succhia forte eccola sborrooo..." mi ha infilato tutto il cazzo in gola e ho ingoiato.tutto questo dalle 23 alle 6 del mattino senza tregua.per finire armando mi ha dato un'altra sniffatina e ammanettata e messa al guinzaglio (amo questi giochi lo ammetto) mi ha portata in giardino seguita dai maschi, ricordo le sue parole: "venite qui a vedere la mia ragazza..." mi ha ordinato di inginocchiarmi e..."Sandra amore, fai vedere ai tuoi maschi come sei porca...apri la bocca..." e mentre mi filmavano con il telefonino lui mi ha riempito la bocca di pipì.. facendomene in parte ingoiare, mi facevo schifo. ricordo ancora questa umiliazione, quando lui ebbe finito disse: "...dai ragazzi...è tutta vostra..." e tutti e 7 assieme mi hanno coperta di pipì.ho avuto 8 orgasmi ripeto 8!!! soddisfatta per la dose di cazzo però mi sentivo una puttana; lui organizzava, io preparavo la cena, la servivo e poi soddisfavo tutti i presenti.non mi è piaciuto questo tipo di gioco, come si stava viavia radicando, io ero la puttana da monta..credo che mi avrà concessa ad almeno 30 maschi.ma non era questo che io volevo quando l'ho conosciuto in discoteca al Desigual, io volevo un uomo, maturo e pieno di esperienza, un uomo che mi sappia capire e parlare, che sappia consolarmi quando sono giù, quando vedo che la mia vita è "diversa", quando ho le crisi d'identità...chi sono...vabbè dopo quella ennesima orgia ho lasciato armando e mi sono negata a lui per circa 2 mesi, poi...gli ho dato una possibilità di cambiare e...eccomi qui...da troppi cazzi a nulla......scusa mi son dilungata e queste cose...uff le avevo dentro...ora lui è diverso mi rispetta come la sua fidanzata ma...ho una voglia pazza di orgasmi e allora...faccio le scappatelle. con affetto Sandra
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11 years ago
sandra960, 64
Last visit: 5 months ago -
ah questi takki !
Tornava da una notte in disco....il taxi mi stava aspettando ma una ragazza me lo stava soffiando sotto il naso...corro ma un tacco (da 12 cm) si infila (un classico?) nella grata a poki mt dal taxi, che se ne andra' poi con la tipa in minigonna rossa e takki pure Lei......il tacco è cosi' penetrato a tal punto che sono obbligata a togliere la scarpa e a sedermi nel vano tentativo di toglierla....sedermi sul bagnato perkè pioveva...una serata calda di fine estate......una coppia passa e curiosa...poi lei mi aiuta ma, mentre lui fa mille apprezzamenti capisco che lei è ubriaca....che fare ? approfitto della situazione: o la va o la spacca ! mi avvicino a quella magliettina-sottoveste che fa intravvedere 2 seni turgidi e naturali, direi una 3a-4a...lei si sorprende ma inaspettatamente....mi sposta il perizoma e se lo infila golosamente in bocca ! il suo amico nel frattempo mi palpeggia...io gli faccio capire che siamo in vista.....non si puo', non si deve, non si potrebbe....ad un certo punto mi abbassa il reggicalze e le calze di seta nere, fino alle ginocchia, estrae il suo arnese e me lo infila dietro....10 interminabili min...mentre lui mi viene dentro Lei sente il mio venirle in bocca...beve tutto assatanatamante...poi mi porteranno a casa loro per un autentico di gruppo....lo presi in culo per ore...e scopai la bella fighetta depilata...sotto la doccia tutti bagnati e da zoccole vestite io e Lei mentre lui ci filma......risultao ? solo pura fantasia dll 6 del mattino ! 1° figuriamoci se farei senza condom ! figuriamoci se alle 3 di notte in un parkeggio illuminato si potrebbe sedrsi sul bagnato e farsi scopare cosi, ....cmq è tutto vero ! ci site casacati ! qual'è la verita' Lei alla fine mi chiese: posso pisciarti in faccia ?! ah ah ah ......ok ok ma la cacca no !!!!!!!
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12 years ago
vera79,
42
Last visit: 2 years ago
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Barbara trav fa godere una coppia
Sto aspettandoli impaziente, per l’occasione mi sono truccata vistosamente ed ho messo la mia parrucca bionda a caschetto; sul mio corpo liscio e depilatissimo (ho fatto ieri la ceretta), ho indossato calze color visone con la riga, reggicalze alto di pizzo rosso, perizoma rosso, reggiseno a bustino rosso con seni in lattice della 4° misura; sopra ho messo minigonna nera di pelle e un top nero con inserti in paillettes con maniche lunghe in pizzo, cintura alta rossa, scarpe di vernice rosse con tacchi a spillo, e per finire due braccialetti e girocollo di perle. Ecco, sono arrivati! Mentre gli offro da bere, Marco comincia a palparmi e subito lo facciamo spogliare. Mariarosa inizia a leccargli il cazzo, mentre io la spoglio lentamente, prima la gonna, poi la camicetta, ecco, è rimasta in reggiseno bianco a balconcino, mentre sotto indossa solamente un collant di pizzo bianco aperto davanti e dietro... non ha mutandine e la sua fica è completamente depilata! Io inizio a toccarle i seni, da dietro, mentre lei continua a succhiare il cazzo di Marco... poi anch’io mi avvicino al suo cazzo, ed insieme lo spompiniamo... lei gli lecca le palle.. io lo ingoio fino in fondo.. continuiamo per una decina di minuti, poi Marco vuole sborrare... si mena il cazzo, mentre io e Mariarosa ci baciamo furiosamente con la lingua in bocca...poi, mentre Marco sta per venire cominciamo a leccare insieme la cappella, io di lato, poi lei si fa schizzare in viso ed in bocca.... Lo sperma di Marco le cola dalle labbra... Poi lui va in bagno a lavarsi, e Mariarosa si ripulisce la bocca... Mentre aspettiamo, lei si è tolta il reggiseno ed ha cominciato a spogliarmi, mi sfila la gonna e mi leva il top, intanto, con una mano mi palpa il cazzo e con l’altra mi tocca il culetto... poi si inginocchia e ingoia il mio cazzo, che è diventato durissimo.. intanto mi lubrifica il culo con la crema... mentre mi spompina comincia ad allargarmi le chiappe, scosta il tanga ed infila due dita, poi tre e continua a spompinarmi. Poi mi sfila completamente il tanga; Marco intanto è tornato, prende un grosso fallo in lattice, lo lubrifica e lo porge a Mariarosa; ci spostiamo sul divano, mi metto seduta, tenendo aperte le gambe con le mani, Marco mi aiuta e le sposta all’indietro, tenendole allargate all’inverosimile... Mariarosa comincia ad infilarmi il cazzone.. piano piano la grossa cappella si fa strada nel buchetto dilatato... poi il cazzo di lattice entra tutto in culo... io godo moltissimo.. poi, dopo vari minuti d’inculata, aumenta il ritmo dell’inculata ed intanto mi succhia il cazzo.. sto per venire e le dico di fermarsi... Ora tocca a lei, infatti Marco comincia subito a scoparla, Mariarosa è seduta sul cazzo di Marco, rivolta verso di lui, ed io da dietro le stimolo il buchetto... comincio ad infilarle un dito... poi le metto un po’ di crema e continuo ad incularla, stavolta con due dita; poi prendo un vibratore, e comincio ad infilarlo... lei intanto continua a scoparsi sul cazzo di Marco, gode e grida di continuare ad incularla con il vibratore.. continuiamo così per un po’, con il vibratore al massimo.. Mariarosa viene due volte, poi si alza dal cazzo di Marco... si inginocchia e lo prende un po’ in bocca... dopo mi ordina di sedermici sopra.... io mi siedo piano, ed il cazzo duro di Marco mi entra lentamente in culo.... intanto Mariarosa mi mena il cazzo, mentre Marco mi incula spostandomi su e giù di peso; Mariarosa ha ancora voglia, così mi fa alzare dal cazzo di Marco... mi infila una di quelle palline vibranti e tiene lei il telecomando, poi mi fa sedere sul divano e si siede davanti a me, impalandosi sul mio cazzo..... io la scopo, le strizzo i seni, lei intanto aumenta e diminuisce le vibrazioni della pallina che ho dentro, facendomi godere e godendo lei stessa.. Marco intanto si prepara da dietro.. le punta il cazzo nel buchetto e comincia a penetrarla nel culo... continuiamo a scoparla e ad incularla contemporaneamente.. Mariarosa è infoiata al massimo... grida di non smettere e si contorce dal godimento... non so dirvi quante volte è venuta... poi, dopo un buon quarto d’ora, le godiamo dentro rimanendo tutti spossati e contenti! Un incontro veramente fantastico.
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12 years ago
Lussuria, 52
Last visit: 5 hours ago -
Feet, sandals and...
Eravamo comodamente seduti a goderci del buon vino quando Paola allunga la sua gamba affusolata verso di me, appoggiando il sandalo sulla mia coscia. Un sandalo splendido che metteva in risalto un piede bellissimo e smaltato di rosso. Ho iniziato ad accarezzarlo e quindi l'ho preso in mano e l'ho portato alla bocca..iniziando a leccare il contorno del piede; tolta la calzatura ho preso ogni dito in bocca singolarmente, succhiandolo come se fosse un piccolo uccello. Mentre Luca faceva lo stesso con i miei bellissimi piedi ho visto Paola divaricare le gambe, togliersi il perizoma bagnato per stronifarlo sul suo piede e ordinarmi di leccare le dita con quel nuovo meraviglio sapore. Luca è in piedi Paola ed io inginocchiate davanti all'imperioso uccello che iniziamo a leccare e succhiare avidamente bagnandolo con le nostre salive per poi ascuigarlo a turno per gustare il liquido dell'altra.. Luca ci fa capire che sta per godere..Paola avvicina i suoi piedi che vengono ricoperti dal tanto liquido caldo che velocemente provvedo a gustarmi senza perderne una goccia..ora sono io a spruzzare sui miei piedi e vedere la coppia che si affanna a ripulirmeli con le loro labbra.
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12 years ago
Njna,
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Last visit: 8 years ago
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la trans di tutti
A 21anni ho avuto la mia prima esperienza in assoluto come trans...(nei racconti trav/trans ne parlo) ma tra le mie prime esperienze sicuramente ricorderò quella avuta a 23 anni. Ormai iniziavo a prendere ormoni e a stare sempre donne, cosi una sera particolarmente eccitata andai a ballare a lugano.
Nel locale trovai diversi signori propensi ad offrirmi da bere e cosi iniziai a bere fino a ritrovarmi seduta ai tavolini con 5uomini.
Sentivo diverse mani che ogni tanto mi toccavano ma era uno in particolare completamente attratto da me e romantico.
Tutta la sera mi corteggiò, mi ofri da bere, mi comprò le rose, mi accarezzava con amore..
IO ero contenta cosi, pensavo alla possibilita di creare qualcosa che andasse oltre la scopata cosi non mi spingevo oltre, ma lui come tutti gli uomini era gentile perche voleva solo scoparmi, ma aspettava che fossi io a agire; cosi nessuno dei due faceva la prima mossa e tutti e due eravamo molto eccitati, ma io resistetti, mentre lui si sborro nei pantaloni.
Arrabbiato per il fatto cambio completamente umore, si alzo, mi prese per mano e andammo fuori dal locale, salimmo in macchina e li lui si sbottono e senza problemi mi sgrido perche si era sborrato nei pantaloni. E mi disse di pulirlo. IO obbedi. E dopo andammo a casa sua.
MI scopo nell ano venendomi dentro e qnd mi alzai per andare al bagno a lavarmi dietro la porta trovai i suoi 4 amici a cazzo all aria, e finii in ginocchio a ricevere il getto di tutti.
Mi scoparono altre volte...andai via il giorno dopo con grandi dolori nel camminare..mi avevano passata come fossi una bambola..mi sentivo troia...e sentivo che era quello che volevo
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12 years ago
elibsx79, 42
Last visit: 12 years ago -
Scherzi della vita
E' proprio vero,la vita ti riserva sempre delle sorprese,ma mai e poi mai mi sarei aspettata una storia cosi.2 anni fa' a letto con mio marito si giocava e come tante coppie dopo anni di matrimonio,si comincia a pensare di creare nuovi stimoli per rendere piu' vivace e intrigante i rapporti sessuali,cosi' tra una risata e l'altra mi chiede: di un po' ti andrebbe di fartela leccare da un'altra donna?Io risposi PORCO,ti vorresti scopare un'altra insieme a me e cerchi di farlo sembrare come fosse un mio desiderio?Piccolo passo indietro quello che sono oggi non lo ero 2 anni fa'.Cosi chiusi il discorso e mi alzai.A distanza di un mese partii per andare a trovare mio cugino a Londra,una volta giunta sul posto mio cugino mi presento' la sua nuova ragazza,era di orgine asiatica ,carina,simpatica e molto ....seducente nei suoi modi.La stessa sera organizziamo una cenetta in casa sua io lei e mio cugino ,premetto che lui e' sempre stato un gran scopatore( mia zia ne ha viste di tutti i colori) e da sempre mi raccontava tutti i dettagli,e cosi dopo un bel po' di bicchieri mi raccontano come si erano conosciuti..che bastardi ,si erano conosciuti in club prive',lei era da sola mentre lui si era presentato al locale con un'altra donna,per farla breve andarono a letto tutti insieme,e fu' cosi che scopri' la capacita' saffica di lei.Ora non pensate male a quei discorsi mi venne in mente la proposta di mio marito e contemporaneamente sentii un calore tra le cosce che non avevo sentito allora.Mio cugino mi disse: non venirmi a dire che non hai mai provato la lingua di un'altra donna? Io un po' arrossendo naturalmente risposi NO...mai.Lui fece un cenno molto velato alla sua compagna che senza esitare si avvicino ai miei occhi ,,e dopo avermi fatto sentire il calore del suo alito sul mio viso prese e mi bacio,sara' stata l'ebbrezza ,sara' stato quel calore che da sotto comincio a prendere tutto il mio corpo,sara' stata la libido che ormai mi aveva preso mi abbandonai al suo bacio,e lui sempre piu' bastardo con una mano si toccava e con l'atra ci aiutava a spogliarci.Sublime,sconvolgente,eccitante,mi prese in maniera incredibile',a quel punto lei chiese a lui di andar via,per lasciarci un po da sole ,lei capii che con lui li davanti non sarei mai andata oltre.e lui ando a farsi un giro con il suo cane. Credo di non aver mai raggiunto orgasmi cosi', fu dolce,attiva ,lasciandomi abbandonare mentre la sua lngua e le sue mani sembravano cento. Fu cosi bello che dopo quella sera i lasciai coinvolgere anche con mio cugino e con un suo amico.Povero mio marito sarebbe stato giusto farlo con lui questo passo,ma la vita gioca scherzi incredibili, dopo di allora non smetto di pensare alle labbra di una donna che mi baciano e leccano tutta la mia passerina.
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12 years ago
donatella1,
32
Last visit: 11 years ago
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caricata su una macchina coi vestiti della zia
Voglio condividere con voi la mia prima esperienza da trav/trans.
A 20anni mi travestì da donna per un carnevale e poi andai a ballare con amici, senza sapere che molti dei presenti in disco mi avrebbero scambiata per donna e palpata, almeno finche non li cacciavo dicendo che ero maschio.
Una parentesi chiusa? niente affatto, quella sera mi mise molti dubbi, mi era piaciuto sentire il c,,,, di alcuni che gli si ingrossava mentre mi palpavano e ho pensato a quella sensazione a lungo, ma non avevo mai il coraggio di andare oltre il desiderio.
Quando comp' 21 anni trovai il coraggio; un giorno che i miei zii non erano in casa mi iniziai a vestire con le calze a rete, i tacchi e i vestitini di mia zia, pensai che mi sarei fermato a vedermeli addosso, invece un momento di eccitazione mi spinse in macchina, e con questa col cuore a mille andai lontano da casa e mi fermai in una zona poco frequentata.
Rimasi parecchio dentro la macchina, poi decisi di uscire e iniziai a camminare ai margini della strada finche non notai una macchina che fece piu di un giro per osservarmi; ero mlt nervosa, finche la macchina non si fermo vicino a me e l uomo mi disse di salire.
Mi porto in una zona deserta e inizio a palparmi, io mi feci toccare ma poi tirò fuori la sua mazza, non avevo mai avuto un c... di un altro cosi vicino, e dubitai ma lui mi disse di toccarlo e ubbidi, poi mi disse di aprire la bocca, e io ubbidi e me lo infilo fino in gola; una volta diventato enorme lo tolse dalla bocca e mentre io cercavo di dirgli che era la mia prima volta e non me la sentivo nel sedere, lui apri lo sportello e fece scendere a tt e due, mi prese per mano, mi porto vicino a un cespuglio, e poi spari dietro di me.
Avevo paura, e lo sentivo che mi alzava la gonna, sfilo le mutandine, mise la sua mano davanti alla mia bocca e poi inizio a penetrarmi; mi inculo per 20minuti sborrandomi dentro piu volte.
POi mi riporto alla macchina. tornai a casa rotta ma felice, e dovetti nascondere per sempre ql vestitino, perke nella foga me l aveva rotto.
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12 years ago
elibsx79, 42
Last visit: 12 years ago -
AL MONASTERO CON V.
Già dal saluto nel parcheggio mi sono trovato davanti ad una coppia spigliata e carina e davvero simpatica....dopo i saluti siamo entrati insieme….. piccola perlustrazione nel locale…fino alla scelta della nostra stanza….dopo aver rotto il ghiaccio con un drink…lei vestita di blu con un’ampia scollatura si è finalmente seduta vicino a me….e con la distanza così ridotta…e i miei jeans così imbarazzatamente gonfi…è bastato uno suo sguardo… per spingere la mia mano a scivolare lungo la sua gamba…e in un attimo lei era seduta su di me… avevo il suo seno tra le mani…e le succhiavo i capezzoli….uno spettacolo.
Nel frattempo lui….. con la macchina fotografica ha iniziato ad immortalarci.
E io ero sempre più eccitato, all’idea di poter rivedere tutto quanto…..
Lei si inginocchia davanti a me..e inizia a togliermi i jeans…e poi lentamente gli slip….il mio cazzo è durissimo e pulsa…lei mi tocca un paio di volte……e poi inizia a leccarlo ….e a succhiarlo in un modo veramente fantastico indescrivibile…..e vi assicuro che di bocche ne ho provate tante…ma la sua è davvero irresistibile…..ha continuato a torturarmi per un bel po’ di tempo..fino a che lui…… posa la macchina fotografica si spoglia e inizia a prenderla da dietro….davvero una scena molto elettrizzante….ad un certo punto lui si è seduto sul divanetto e lei ha iniziato a succhiarlo a leccarlo…allora io mi sono avvicinato lentamentee ho iniziato a leccarlo su un lato … lei dall'altro…poi lei ha iniziato a cercare la mia lingua...non ci eravamo ancora baciati….è stato fantastico abbiamo fatto un pompino in due lunghissimo...continuando a baciarcipoi dopo un po' ...lei si è alzata, si sono baciati loro due mentre io continuavo a toccarmi e a toccare leiera bagnatissima...dopodiché io mi sono seduto sul divano…lei si è inginocchiata davanti a me…ed ha iniziato a succhiarlo, ancora…. con una delicatezza, ma al tempo stesso una passione…davvero indescrivibile…e finalmente mi sono lasciato andare in una sborrata molto intensa e sentita…..sono rimasto senza parole….
davvero un incontro memorabile, con un intensità e una complicità inusuale per un primo incontro…un bacio e un grazie di cuore …..a presto V.!!!!!!
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12 years ago
wolfbisex74, 42
Last visit: 3 years ago -
Un'occasione
Si certo,inizia prprio cos'ì,un'occasione,anche xchè non era previsto questo incontro.Lui mi ha ospitato in casa sua nel suo letto,dopo avermi preparato in bagno sono uscita.......guepierr,tacchi,perizoma e calze,lui"che bella troia,girati e fammi vedere bene",mi sono girata e anche "abbassata a 90°" per mostrarmi meglio.Ha iniziato a palpeggiarmi e poi mi ha messo un bel collare, mi ha spinto in ginocchio,sapevo già cosa dovevo fare.Il suo cazzo era già abbastanza duro per l'eccitazione,una bella cappella,ho iniziato a succhiarla bene,ma lui ha voluto spingermelo bene in bocca per soffocarmi.Mentre ero in quella posizione ha iniziato a sditalinarmi,prima con un dito poi con due e poi ha preso un bel vibro per iniziare ad aprirmi.Finalmente il suo cazzo era ben diritto(ci è voluto pochissimo),le sue mani schiaffeggiavano il mio culo,ha finalmente tolto il vibro e mi ha fatto assaggiare il suo cazzo fino in fondo in un sol colpo!Ha iniziato a stantuffarmi per 40 minuti senza fermarsi e senza venire,poi ha voluto che mi sedessi sopra,e così feci,ma non contento ha preferito rimettermi a pecorina e incularmi per altri 30 minuti ciorca continuando a dire"hai prprio un bel culo troia,quiesta è la posizione che meriti stare a 4 zampe",finalmente riuscì a venire pompandomi a una velocità incredibile.Una bella esperienza,adesso mi manca solo provarla con due cazzi!
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13 years ago
travp21,
32
Last visit: 1 year ago
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TRANS PER PASSIONE 3
Ma, appena arriva la prima telefonata, Stupore ! Non è una donna, ma che cavolo un MASCHIO !!! Gli dico subito che non sono interessato, seconda telefonata, altro maschio ! Terza quarta....ok, capito, le donne non cercano uomini a pagamento ! Indi ? Sotto con i maschi ! Problema, non ero mai stato (tranne che da piccolo come tutti ) con loro. No problem, chi meglio conosce i maschi come il maschio stesso ? Arriva la chiamata giusta, vicinissimo ad un motel che tramite una mia amica (amica del cuore, mai andato a letto con lei, ho troppo rispetto, ne parlerò di lei prossimamente) conosco. Appuntamento ore nove, di un sabato mattina di settembre. Lui arriva puntuale, io salgo sulla sua macchina, ed è da li che capisco che fare la troia è il mio lavoro, perchè mi eccita da impazzire ! ritiriamo la chiave della stanza e poco dopo entriamo. Lui gentilissimo mi dice di spogliarmi, io altrettanto gentilmente lo invito a fare un bidet, incredibile ma vero si fa una doccia MEGLIO! Ci sdraiamo sul letto e lui incomincia a massaggiarmi le parti intime, io rimango immobile, per studiarlo (non mi ha detto esattamente cosa vuole, ne al telefono ne tramite mail, da notare che gli annunci li metteva la mia amica del cuore, all'epoca non avevo il computer ) ad un certo punto il mio pisello è piuttosto duro. Piccolo passo indietro, una cosa me la aveva chiesta, se potevo fare del pissing a lui, infatti arrivai con la vescica piuttosto gonfia in motel, era da ben sei ore che non facevo pipi. Lui si mise in doccia ed io fuori MA con la sua macchina digitale ! Lo inondai dalla testa ai piedi, fotografandolo, nel contempo vidi il suo pisello ingrossarsi a tal punto che incomiciò a schiumare ! Torniamo a quando ci sdraiammo sul letto, il mio pisello è duro e lui cosa mi dice ? mettiti a novanta gradi ! Panico ! (era il mio primo incontro ) Mi ci metto ed aspetto, ad un certo punto sento qualcosa di bagnato sul mio culetto, poi un qualcosa che deve entrare a tutti i costi, ma entra velocemente alla grande, il suo pollice ! Mi piace ! Ci sa fare !! Mi penetra con tutto il dito, poi piano piano inserisce altre due dita, ravanandomi all'iinterno allla grande !Colpo di scena TORPILOQUIO lui dice a me : Ti piace troia ? Dai godi puttana ! di che sei la mia zoccola ! Ed io risposi con un si molto ma molto prolungato, stavo venendo con l'ano( ho una prostata molto sensibile ) ed ora ero pronto a venire con il pisello e a quel punto lui mi dice vienimi vicino al mio buchino e poi fammi qualche foto ! Usci dal motel spossato, con l'ano venni circa sette o otto volte, non ricordo bene, ma come godetti! Come quella volta che un arredatore di bagni....alla prossima.
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13 years ago
sonia trans,
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Last visit: 12 years ago
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la mia prima uscita allaperto vestita da zoccola
era la fine di febbraio mi sentivo scorrere dentro una voglia di desiderio e la mia fica anale pulsava cosi mi sono decisa o voglia di cazzo ma dove vado a cercarlo?cosi mie venuta unidea sono corsa a casa mi sono messa calze con corpetto un bel paio di stivatti con un taco da acrobata un abbondante trucco da puttana e la mia amica parucca con sopra un simpatico sobrabito e via di corsa a marina di Vechiano mi tremavanole gambe dall ecitazione mentre andavo ad ogni sosta mi guardavano e io mi eccitavo sempre piu sono arrivata e per me era la prima volta mi sono fermata dentro un parcheggio verso mare e li aspettavo vedo altre traveste che girno in macchina e mi guardano io le saluto loro si avvicinano e mi dicono sei nuova si avevo vogli spero di non darvi fastidio no cara qua ce cazzo per tutte una mi dice poi si allontanano dicendomi buona caccia non ci speravo piu quando si avvicina una machina ciao cosa fai io di tutto amore lui anche con ingoio siii amore ne sono ghiotta di crema cosi li chinata mi faccio il mio primo pompino allaperto mentre dai cespugli escono altri certi guardano altri tirano fuori il cazzo e si menano gli faccio cenno di avicinarsi e cosi mi ritrovo conben 5 cazzi sa spompinare che belo sentirli schizzare sul mio viso poi uno mi alza quasi di peso e sento che mi entra dentro e automatico lui spinge il grosso cazzo nel culo e da dei colpi con forza e il cazzo che o in bocca ingrossa come o goduto quel pomeriggio sono tornata a casa con il culo pieno e la bocca ormai ora so dove andare quando o voglia e addiritura o dei mie amanti fissi che mi chiamano e ci diamo appuntamente dentro la pineta o sulla riva del mare e mi trattano da zoccola puttana e troia lecose che amo di piu e mi scopano per ore solo le mie sorelline sanno cosa si prova ad essere trattate da toie ormai quando o voglia e appena posso corro a Vechiano a fare il pieno un bacione a tutti quelli che leggono uncaloroso bacio dove piu ti fa piacere da Ramona la troia
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13 years ago
Ramonaschiava,
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Last visit: 3 years ago
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Un momento atteso anni...
Eravamo appena entrate dalla porta di casa e subito mi sentii afferrare per le mani e con una mossa professionale mi aveva girata baciandomi appassionatamente sulle labbra. Eravamo entrambe eccitate e ci desideravamo a tal punto che lasciammo cadere le nostre borsette a terra e ci abbracciammo appassionatamente baciandoci più volte. Faceva caldo, ma a noi interessava poco, i nostri sudori si univano aumentando l'eccitazione. Sentii piano piano la sua mano farsi spazio sotto la mia minigonna e giungere all'elastico delle mie mutandine allargandolo per entrarvi con le dita e scoprire la mia intimità. Lei era esperta, si vedeva e lo potevo sentire dalla sua capacità di tenermi lì, contro il muro facendomi sua senza rendermene conto. Mi baciava appassionatamente ed io rispondevo volentieri ai suoi approcci lasciandomi andare...la sua mano ormai accarezzava la mia vagina ed io avevo inconsapevolmente aperto le mie gambe per agevolare il suo e specialmente il mio piacere. Le sue dita mi penetravano su e giù come tanti piccoli membri impazziti e mi donavano un grande piacere...la sentivo ansimare eccitatissima, ma voleva dirigere lei il gioco, non mi lasciava prendere la ben che minima iniziativa. Le sue pupille erano dilatate...capii che voleva guardarmi negli occhi mentre raggiungevo l'orgasmo...voleva farmi vedere quanto era brava e quanto non potevo resisterLe...mi voleva avere tutta sua. E così feci....dopo pochissimo non resistetti più e dopo aver mugolato piano per una decina di volte scoppiai in un urletto di piacere che segnava il momento in cui l'orgasmo era giunto e lei capiva di aver fatto un ottimo lavoro...Le mie gambe cedettero e mi trovai a terra seduta con lei in piedi davanti a me che dopo aver annusato la sua mano l'aveva portata alla bocca per leccarne le dita bagnate del mio umore...ero esausta. Anna mi guardò e baciandomi mi sussurrò all'orecchio..."ora posso dire che ti ho avuto...ho aspettato tanto!"
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13 years ago
admin, 75
Last visit: 23 hours ago -
Sala d'incisione
Nel lungo abito da sera color champagne, tempestato di perline lucenti, sfogo la mia inquietudine stracciando nelle mani i guanti di seta. Il passo è rallentato dai tacchi sottili che mi sorreggono e dal calice di vino bianco che ho appena sorseggiato. Percorro il salone in ogni direzione, prendo confidenza con il marmo a grandi lastroni sotto i miei piedi e memorizzo ogni sua lieve imperfezione. Gli attimi scorrono con una calma sfinente e nel frattempo un capello mi cade sulla spalla nuda. E’ corto, anche se non è di moda, biondo e liscio. Un’altra parte di me mi abbandona. Sono da poco trascorse le ventidue, avrebbe già dovuto essere qui, invece attendo ancora osservando la mia immagine riflessa nell’alta specchiera dorata poggiata sul camino. E’ un’immagine seriosa e rassegnata ma ugualmente ammirevole. L’abito pare quasi nuovo pur avendolo portato già due volte e la mia pelle ancora rosea e fresca, mi regala qualche anno di meno. Stiro gli angoli delle labbra verso l’alto, forzando una felicità che non mi appartiene e tolgo le perle che mi impreziosiscono i lobi. Lancio i guanti sul sofà di velluto broccato e sfilo le meravigliose scarpine acquistate da poco. Tenendo gli occhi fissi nei miei, scendo la cerniera dell’abito e resto in calze e bustino. Eccomi, io, Livia, quasi nuda, nella sala fredda, giungere all’appuntamento con me stessa. Sono quasi le ventidue e trenta, il giradischi è in fondo alla stanza, troppo lontano da me; non voglio lasciare la mia immagine sola nello specchio, preferisco canticchiare, come so, la solita nenia piagniucolante. Sciolgo i lacci del candido corsetto che cade a terra senza rumore, ora Livia resta con calze e reggicalze davanti a sé. - Sono arrivata. - Finalmente, sono anni che ti aspetto. - Avevo paura. - Di cosa? - Di te. - Di me? Ma io sono te stessa. Hai forse paura di te stessa? - Sì. - Perché? - Perché sono sola. - Non sei sola, ci sono io. - Ma tu sei me, io sono te. Siamo la stessa persona, quindi sono sola. - No, se tu parli con me. Parlami Livia, ti capirò e non ti sentirai più sola. - Ho paura. - Di cosa? - Di invecchiare. - Invecchierai Livia e la tua pelle scolorirà, il tuo bel seno sfiorirà e le gambe non ti reggeranno più ma imparerai ad amarti meglio di come fai adesso. Ti ami Livia? - Certo che mi amo! - Ami il tuo corpo? Toccalo Livia, conoscilo! - Lo conosco già, lo vedo nello specchio. - Ma quella non sei tu, Livia, quello è solo un pallido riflesso. - Io sono quella che vedo. - No Livia, tu sei quella che senti. Sfiora la tua pelle ad occhi chiusi e raccontami ciò che provi. Abbasso le palpebre, l’altra Livia fa lo stesso e rabbrividendo ancora di più mi accarezzo il collo. - Brava Livia, dimmi ora, cosa senti? - Il mio cuore, il suo battito. E’ frenetico e convulso. Sento il collo tendersi sotto le mie mani e la pelle accapponarsi. Sento il mio seno rotondo e caldo e i capezzoli rigidi… - E poi? - Ho vergogna. - Di chi? - Di te. - Ma io sono te, hai vergogna di te stessa? - Sì. - Perché? - Perché non l’ho mai fatto prima, non conosco queste sensazioni. - Allora ho ragione, Livia, tu non ti conosci e non conoscendoti non puoi amarti. - Sì. - Vai avanti allora e mi ringrazierai. - …il ventre è piatto e sotto la mia mano si ritira, sembra voglia farmi strada. La peluria del pube è riccia e folta… e umida… e odorosa di me. Sto tremando, freno a stento la convulsione delle mie dita che paiono impazzite. Cercano ma non so cosa. - Cercano il piacere, Livia. - E dove si trova? - Lo scoprirai da sola. - Mi pare di sentirlo avvicinarsi, fatico a reggermi in piedi. Ecco, mi sdraio qui vicino, sul tappeto e continuo. Mi carezzo le cosce e le divarico bene per raggiungere ciò che ho appena intuito… - Vai avanti Livia, ora non parlare più, io ti guardo. Sento la vagina pulsare e gonfiarsi ed una piccola pallina si erge e si porge al mio tocco, ora abbandono ogni pudore e mi dedico liberamente a me stessa. La gioia che provo è calda ed insaziabile, il sangue scorre veloce nelle mie vene e ribolle di piacere. Trastullo quell’insignificante protuberanza fino quasi a non poterne più e proseguo ancora il percorso della conoscenza esplorando altre zone un tempo proibite. Un liquido biancastro sgorga dalle mie intimità e mi sporca le dita che si sentono autorizzate a penetrare nello strettissimo ano. Violenta ed incontenibile esplode la mia fantasia e ciò che non avevo mai desiderato prima ora voglio più di me stessa. Sogno un uomo ed il suo membro che mi incida anima e carne e sciolga le catene che mi imprigionano e lo sostituisco con le mie mani che solleticano, entrano e premono forte le mie cavità. Ansimo, gemo, sudo, stringo e rilasso, contraggo e urlo e piango e mi amo. Attendo di calmarmi, mi avvicino allo specchio e scorgo una giovane donna scarmigliata e rossa in viso, dalla magnifica bocca rosea e piena e sorridente. Che bella sono! Mi rivesto e portando addosso la scia del mio piacere, salgo in auto da sola e mi faccio accompagnare al ballo di mezzanotte.
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13 years ago
admin, 75
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Io lei e lui, sacrificio d'amore
E’ un bell’uomo, mi dice Lei. E Lei è la mia migliore amica, quella del Cuore, quella a cui racconti tutto, quella che non ti giudica, che conosce i difetti del tuo corpo e della tua anima. Ma io non ho difetti, anche quando li ho, perché così sono perfetta, dice Lei. Ed io penso che anche Lei è perfetta, di quella perfezione che le si legge dentro, nella Luce degli occhi, nel bagliore di un pensiero libero da limiti e da banali costrizioni. E’ un bell’uomo, mi dice Lei ed io, nemmeno volendo, riesco ad essere gelosa del suo piacere che è anche mio e già ci immagino ad amarlo insieme, il mio Lui. Insieme. E’ un’idea azzardata quasi per chiunque, è una malizia che il mondo giudicherebbe diversa, come se la Giustiza si nascondesse in una uguaglianza che ci uniforma al livello di automi, di macchine. Ma la Giustizia non è forse un insieme omogeneo di diversità integranti? Ieri l’ho baciata, mentre se ne andava, ma non ho spento il desiderio della mia anima perché avrei voluto baciarla ancora, in modo più profondo, fino a toccarle le corde della Vita, fino a respirarla dentro come il giorno che l’ho sentita al telefono per la prima volta. E ancora non mi basta perché qualcosa mi esplode dentro, una Energia, una Spirale, un gorgo risucchia i miei pensieri in questa Voglia che non si placa: le nostre bocche su quella di Lui, le nostre lingue, i nostri occhi dentro i suoi. E ancora non mi basta perché fondersi in un unico corpo significa penetrarsi a vicenda anche nella Psiche, anche nello Spirito sino a divenire un solo Essere, una unica Essenza. Fai ciò che Sei. Sii ciò che Fai. Fare l’Amore, Essere Amore. Lui è un bell’uomo di quella bellezza che non sempre si nota ma che parla dentro me: mi sussurra parole dolci e forti al contempo che, talvolta, assumono un aspetto oscuro e terribile. E qui mi smarrisco, totalmente abbandonata al fascino che emanano i suoi occhi, al calore che mi trasmette quel suo corpo virile, quelle sue mani vigorose. Mi smarrisco nell’Idea Madre di tutte le Idee: Amare un Uomo come si Ama Dio, con la stessa dedizione, con la medesima prostrazione, inginocchiata ai suoi piedi implorando attenzione e promettendo assoluta fedeltà, immolando la mia Vita ed ogni mio avere. Anche Lei. Ma chi immola e chi viene immolato, quando si Ama? Esiste il Sacrificio d’Amore o è il Piacere stesso a fondersi, sull’Altare della Passione, con l’Offerta? La Madre di tutte le Idee mi suggerisce che non esiste il Dolore quando Perfettamente si Ama, perché esso viene scalzato da ciò che il mondo, ancora Giudica: il Piacere. Ed il mio Piacere si confonde tra Lei e Lui, in Loro, come se più niente avesse confini definiti, come se la mia Mente si espandesse oltre il conosciuto, all’Infinito. E così vorrei morire, in questo meraviglioso abbraccio di corpi e anime, di bocche e carne, in questo Piacere Estatico che mi riporta indietro nel Tempo e nello Spazio, nel grembo di mia Madre, di Madre Terra. Di lì siamo venuti e lì torneremo. A casa. Casa mia. Casa Nostra. Dove Io, Lui e Lei siamo una Cosa Sola. Vi Amo.
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13 years ago
admin, 75
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Mi presento!
La mia passione è nata proprio con i collant da quando ero piccola...ho iniziato ad indossarli a da li...ovviamente nascondendo tutto...non ho + smesso...di li a poco ho voluto anche indossare lingerie per sentirmi meglio, più donna...e ho iniziato a capire che dentro di me stava nascendo un lato femminile...a 20 anni sono andata via di casa x studiare e avendo maggiore libertà e ho comprato vestiti, jeans, gonne, abiti, tacchi e parrucca e ho iniziato a depilarmi...sono finalmente diventata donna Ho iniziato a provare davvero il desiderio di sentirmi donna al 100% ed è nata una fortissima attrazione per il cazzo. Sono quindi iniziati i primi incontri di sesso organizzati tramite internet e da allora non sempre di più aumentato la frequenza di incontri. Mi sono migliorata, mi depilo completamente, mi trucco molto più velocemente di prima e molto meglio, ho abiti e scarpe raffinati, faccio la french alle unghie... insomma sono donna vera anche se vivo una doppia vita. Ho sempre il mio lato maschile e sono attratta anche dalle donne e non provo amore o voglia di avere un ragazzo, ma mi sento donna e il fatto di farmi scopare e umiliare da uomini mi rende felice e mi fa sentire donna vera. Quando faccio sesso mi piace stuzzicare e invogliare il mio uomo con i miei vestiti provocanti per poi, quando lui non resiste più, essere dominata, obbligata a succhiarlo, scopata a ripetizione e senza pietà, e adoro quando mi si urla che sono una troia, una serva del mio uomo. Con chi ho confidenza e fiducia, e soprattutto so che sono sani, adoro la sborrata in faccia e in bocca e se sono 100% sicura amo anche ingoiare e essere scopata senza protezioni così da sentire lo sperma caldo che mi entra in corpo e li rimane x un po'...finchè non inizia a sgocciolare e viene intrappolato nelle mie mutandine. Che dire ancora...questa sono io, mi sento così e penso che sia giusto esprimermi per come mi sento!
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13 years ago
mayra.lingerie,
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Film con sorpresa 3
Fu così che varcato il primo muro d'imbarazzo, abbiamo iniziato a scambiarci reciprocamente delle informazioni, le solite cose, età , lavoro, impegni sentimentali ecc.. Mi colpì soprattutto il fatto che parlare con lei era cosi piacevole e tutto avveniva spontaneamente, sembrava conoscerci da una vita, il suo tono di voce era così ammaliante, l'avrei ascoltata per ore! Nel frattempo tornarono i miei amici, presentai loro Laura, e tutti essendo persone molto socievoli l'accolsero con entusiasmo, finite le presentazioni, lei si rivolse a me dicendomi " Eh si, le belle persone, e intendo non solo per il lato estetico, sono sempre circondate da loro simili, complimenti hai proprio degli amici in gamba, ma per me il pezzo forte sei e rimani tu!" Terminò la frase con il solito sorriso e facendomi un occhiolino. A quel punto si spensero le luci e riprese la proiezione del film, io ero tremendamente euforica ed estasiata da quella presenza, ebbi un sussulto quando lei si avvicnò a me per commentare a bassa voce una scena del film, appena sentii nuovamente il suo profumo avvolgermi, il suo respiro caldo nell'orecchio e sul collo, ebbi dei brividi su tutto il corpo, lei si accorse di quella reazione, mi tranquillizzò subito dicendomi " Sai anche a me fà lo stesso effetto! Ma solo dalle persone che mi piaciono!" Disse questa frase prendendomi la mano, fece questo gesto approfittando che non poteva essere visto dagli altri considerato che il braccio e quasi tutti il fianco di entrambe era coperto dalle giacche appoggiate sui lati del seggiolino, questa situazione rassicurò anche me e quando lei non lasciò la presa io lasciai fare con molta più tranquillità. Le sue dita iniziarono ad esplorare le mie mani, mi accarezzava dolcemente sfiorandomi il dorso della mano, le sue dita incrociavano le mie, il suo medio si infilava al centro dell'incavo della mia mano imitando il classico movimento che si compie attorno al clitoride, sembra banale ma quel tocco mi stava facendo eccitare, tanto che ad un tratto stimolata dal quel magico contatto, come in preda ad una scossa elettrica di piacere, la mia mano quasi istintivamente di scatto si chiuse, attorno al suo dito ma senza bloccarlo, lei approfittò di questa posizione mimando adesso il gesto del coito, procandomi l'ennesimo sussulto che mi fece persino chiudere forte le mie gambe. Ormai ero nelle sue mani, la situazione era diventata tremendamente coinvolgente, lei consapevole di questo, prosegui, curandosi di disporre ancora meglio le giacche affinchè io mi sentissi più sicura e lei più libera d'agire. Iniziò pian piano ad esplorare il mio ventre, prima nella zona alta, attorno all'ombelico, poi andando molto lentamente più giù, sentivo il suoi polpastrelli sfiorare la mia pelle, il mio ventre iniziò quasi a pulsare. Quando sentii le sue dita tirare su la mia gonna, mi preocupai di controllare che nulla potesse essere visto dagli altri, dopo aver posto ancora meglio le giacche a copertura, mi girai verso di lei, fu uno sguardo d'intesa, entrambe abbiamo sorriso consapevoli di voler andare fino in fondo perchè entrambe volevamo la stessa cosa. Appena la gonna lasciò libere le gambe, la sua mano potè agire iniziando ad accarezzare il mio interno coscia, esplorava la mia pelle senza fretta e con maestria gestiva quei tocchi leggeri che mi facevano tremare le gambe, consapevolmente Lei non salì subito sù, mi fece ardere bene e far desiderare intensamente quel momento, certa che quando l'avrebbe fatto sarei stata ormai pronta. Quando si avvicinò finalmente al centro delle mie gambe, la mia vagina era ormai un vulcano pronto ad esplodere, sentivo i miei umori invadere la stoffa delle mie mutande, lei inizio ad accarezzarmi senza entrare dentro, i suoi polpastrelli strofinavano dall'esterno delle mutande dandomi quasi la sensazione di averle dentro di me. Sentii le sue dita farsi aspazio sul lato delle mutande ed avanzare stavolta molto decise, quando iniziò a sfiorarmi il clitoride ero ormai un bagno di umori, le sue dita esperte mi toccavano come l'avvessero sempre fatto, producendomi un intenso piacere, non infilava le dita all'interno della vagina, ma le faceva scorrere come piaceva a me appena sotto le grandi labbra fino a tornare sul clitoride che ormai sentivo turgido al massimo. Solo quando ormai ero pronta ad esplodere infilò due dita all'interno della vagina, muovendole in maniera circolare e andando subito a stimolare il mio punto G, quel tocco mi aveva quasi fatto mugolare, tanto che ho dovuto trattenermi davvero per non farlo. Quando raggiunsi l'orgasmo fù un fiume di piacere, mi sentivo tremare, chiusi le gambe fortissimo stringendo la sua mano dentro di me quasi a non volerla più fare uscire. Chiusi gli occhi e mi ripresi solo dopo alcuni istanti, mi girai verso di lei, guardandola con passione, lei sorridendo accennò un bacio senza farsi notare, pensai che ormai il film stava per finire e non vi era spazio per altro, come potevo ricambiare quei sublimi momenti. Lei quasi a captare il mio pensiero si avvicinò a me e disse sussurando all'orecchio "Stai tranquilla, non finirà stasera." Subito dopo senti la sua mano che mi porgeva un biglietto che più tardi rivelò contenere il suo numero. Quando si riaccesero le luci, avevo in me sentimenti contrastanti, era la prima volta che mia accadeva una simile cosa ma non ne ero spaventata anzi mi sentivo stranamente tranquilla e forte. Ci siamo rimessi le giacche e ci siamo avviati tutti insieme verso le uscite, lei stava sempre dietro di me, di nascosto mi teneva la mano, mi toccava i fianchi, mi sfiorava il sedere, addirittura nel punto dove ci sono le doppie tende, approfittando di un attimo in cui non ci vedeva nessuno si avvicino dandomi un bacio leggero sulle labbra. Come avrei voluto essere sola con lei ed abbandonarmi completamente, ma realtà del momento consentiva esclusivamente solo quello che stava accadendo. Appena fuori dissi a Laura che noi proseguivamo la serata fuori con gli amici e che se voleva poteva stare con noi, Lei rispose che purtroppo non poteva ma che avrebbe avuto piacere di passare qualche serata con noi. Io capii e gli feci cenno di si, sapevo che l'attesa avrebbe sicuramente aumentato il piacere e la magia del prossimo incontro. La salutai, guardandola andar via, e quella notte il suo profumo, il pensiero delle le sue mani su di me mi fecero compagnia regalandomi un'altro momento di piacere che condussi personalmente su di me addormetandomi cullata dalla felicità della passione.
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13 years ago
chia21, 35
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Film con sorpresa 2
Raggiunti i miei amici era ormai arrivata l'ora di entrare in sala. Mi accodai a loro che scelsero i posti a sedere in una zona molto arretrata rispetto allo schermo. Prendemmo posto senza preocuparci molto della disposizione, il caso volle che capitai nell'ultimo posto della fila. Iniziò la proiezione del film, quando in lontanza mi accorsi che aveva fatto ingresso in sala una donna, che nella penombra sembrava essere colei che avevo poco prima incontrato. In quel momento mi assalirono vari contrastanti pensieri, da un lato la voglia di sentirla ancora vicina a me, da un lato la paura per ciò che tale circostanza poteva provocarmi. I miei pensieri e le mie paure furono subito stroncati quando mi accorsi, che la donna aveva preso posto in un altra zona della sala molto più avanti di noi. Durante tutto il primo tempo il mio sguardo si dirigeva spesso a cercare di scorgere quella figura, cercavo di osservarla non potendo fare a meno di fantasticare con i pensieri, considerato che la sala cinema era per me un luogo che associavo a fantasie erotiche. Al termine del primo tempo i miei amici si alzarono per andare a prendere un caffè, io non avevo proprio voglia e perciò dissi agli altri di andare tranquilli che li avrei aspettati in sala dando un occhiata a ciò che avrebbero lasciato sui posti. Appena si allontanarono, notai che la donna li davanti si era voltata guardandosi intorno, appena incrociò il mio sguardo mi sorrise e fece un cenno con il capo in segno di saluto, io ricambiai quel gesto. Fù a quel punto che la vidi alzarsi, pensai che anche lei volesse andare fuori dala sala, quando invece mi accorsi che si dirigeva proprio verso di me. Fui assalita da una forte emozione e sinceramente anche da un grande imbarazzo, lei mi piaceva e avevo paura di fare la figura della bambina. Quando in maniera molto decisa arrivò vicino, si rivolse a me chiedendomi "Mi scusi, avrebbe per caso uno specchietto, io l'ho dimenticato e ho qualcosa nell'occhio che mi sta facendo diventare matta.!" Probabilmente era solo una scusa, ma il suo modo di fare era così affascinante che rendeva tutto così spontaneo e naturale. Feci cenno di sì, presi uno specchietto dalla mia borsetta e glielo porsi, mi chiese se poteva sedersi li vicino un attimo, dissi che non c'era alcun problema. Quando si mise a sedere così vicina, venni avvolta dal suo profumo, quella presenza mi inebriava, ero tremendamente attratta! Appena fatto, mi restitui lo specchietto e guardandomi fissa negli occhi mi ringraziò con un gran sorriso dicendomi "Mi hai proprio salvata.!" Risposi "Di niente, per così poco!" "Lei sorrise ancora e prendendomi la mano disse "A volte sono i piccoli gesti che caratterizzano le grandi persone." Poi mi disse "Io mi chiamo Laura, piacere" " risposi "piacere Chiara"
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13 years ago
chia21, 35
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Un amore diverso
Premessa: Questo è decisamente un racconto diverso, forse meno erotico, ma che non vuole dimostrare nulla se non raccontare una storia di pura fantasia, senza offendere i gusti di nessuno. Angela riuscì a chiudere la porta dietro di se, le imprecazioni di sua madre rimasero fuori, anche questa volta era quasi andata bene. Con la lingua sentì il labbro inferiore, un sapore di sangue le confermò che il ceffone di sua madre le aveva procurato un piccolo taglietto. Doveva andarsene. Si doveva andare via da quella casa. Si avvicinò alla finestra fuori il cielo era grigio, la sua vita era grigia, tutto era grigio in quel posto, grandi palazzoni di edilizia popolare in un quartiere che col tempo era degenerato, abitato da ladri puttane spacciatori e balordi di ogni specie. Sua madre abitava lì, in un appartamento in affitto, suo padre mai conosciuto forse era uno dei tanti fidanzati di sua madre, una bella donna che col tempo si era degradata fare la prostituta o a viverre sempre semi ubriaca, a girare per casa mezza nuda convivendo sempre col balordo di turno che regolarmente la sfruttava e poi le dava un calcio e via. Dove andarsene, l’ultimo amico di sua madre era un tipo poco raccomandabile peggiore degli altri che si erano avvicendati prima, un bulletto che si credeva furbo, l’aveva guardata con occhi cattivi. “ tua figlia sta diventando bella, uno di questi giorni le insegno il mestiere così vi metto a battere in strada tutte due e guadagno il doppio.” Quelle parole ad Angela le avevano fatto venire la pelle d’oca, e ora doveva scappare se non voleva fare quella fine, era riuscita a sfuggire due o tre volte ad uno stupro e non voleva che fosse lui a prendere la sua verginità. Andava scuola dall’altra parte della città, vicino a casa di sua zia Ada, lei si che era una vera donna, aveva studiato, si era sposata con un ferroviere aveva una bella casa, amava stare con lei, specie da quando un anno fa era morto suo zio stroncato da un infarto. Sua zia era sempre felice di averla in casa, Angela sapeva farsi volere bene, era sveglia, sapeva fare tutte le faccende domestiche e lo faceva volentieri per sua zia che non aveva figli quindi la considerava e le voleva bene come una figlia. “ Questa casa è sempre aperta per te”, le diceva sempre. Spesso, Angela passava da lei per non tornare a casa, si sentiva bene con lei, ora doveva scappare, a quasi diciotto anni doveva decidersi. Mise dentro lo zaino i libri e in una sacca i pochi vestiti che aveva. Vestiva sempre in modo da non attirare l’attenzione, in classe passava quasi inosservata mentre vedeva le sue compagne vestirsi sempre in modo da attirare lo sguardo dei maschi, lei riusciva a scomparire anche in mezzo alla folla. Uscì piano dalla camera, sua madre era in bagno, chiuse piano il portone, quando stava per scendere le scale vide il balordo che saliva , in silenzio salì al piano dio sopra, lui entrò in casa, aveva le chiavi, scese, corse fuori e prese al volo il bus che l’avrebbe portata dall’altra parte della città, non si girò, forse sua madre non se ne sarebbe accorta della sua scomparsa che fra qualche giorno. Ada la vide davanti al portone, le sembrò un piccolo e indifeso uccellino, lei le raccontò gli ultimi avvenimenti, “ vieni , togliti questi abiti bagnati, fatti una doccia che ti riscalda io intanto ti preparo qualche cosa di caldo”. La sera Ada le disse che se voleva poteva decidere se dormire sul divano letto della cameretta o nel letto con lei. Quando si trovò distesa al suo fianco, le sembrò che finalmente si poteva rilassare, le mani della donna le massaggiavano le spalle, “ rilassati e non pensare a nulla, qui sei al sicuro”, lei sentiva uno strano languore crescere dentro di se, era dolce il modo in cui la zia l’accarezzava, e lei si lasciò andare. Lentamente si sentiva dentro una sensazione di benessere, la bocca della zia a poca distanza dalla sua, le parole appena sussurrate, le carezze erano dolcissime, “ che bel seno che hai zia, il mio è molto piccolo, posso toccarlo”, lei sorrise, “non disperare, presto diventerà grande anche il tuo, e lo puoi toccare”. Angela portò lentamente la mano sulla mammella, era soda, il capezzolo grande e duro, Ada ebbe un gemito ,….. muumummmmhhmmm, il contatto la faceva impazzire, allungò la sua mano sul seno della ragazza , lei si mise a tremare come una foglia, era uno strano languore quello che provava, quando Ada appoggiò le sue labbra alla sua bocca lei non oppose nessuna resistenza, si lasciò insinuare la lingua dentro la bocca e rispose con ardore a quel bacio, lunghissimo, che la fece vibrare come una corda di violino, mentre fra le sue cosce sentiva dentro un fuoco. La mano dal seno scese giù in mezzo alle cosce, lei le divaricò istintivamente le dita della donna le procurarono subito un piacere sconosciuto, …… humummmm … si sentiva scorrere dentro un misto di dolore e piacere inarrestabile, lei non sapeva reagire, rimase immobile, la zia temendo di esagerare non andò oltre, si tenne il suo corpo stretto a se e si addormentarono così. Durante il resto della settimana la sera continuarono a toccarsi sempre senza andare molto più in là, poi la sera del suo diciottesimo compleanno mentre stavano cenando la tv trasmetteva il telegiornale, il cronista si mise a leggere una notizia che gelò il sangue ad entrambe. In una sparatoria dentro un bar, il fidanzato di sua madre era stato ucciso, nel tentativo di ripararsi si era fatto scudo con sua madre, con il risultato di morire entrambi. I dieci giorni successivi furono tremendi, la Polizia che voleva sapere dei legami fra sua madre e il balordo morto, il funerale, tutte le altre cose misero Angela al centro dell’attenzione, e questo era una cosa che lei odiava da morire. Tornò con Ada nell’appartamento di sua madre, prese le ultime cose sue e vendette tutto il resto, poi si rese conto che non sapeva cosa fare dei soldi ricavati. “ Ci prendi la patente di guida, io mi devo operare al menisco, aspetterò fino a che tu non hai la patente poi mi opero”. Angela trovò che era una bella idea, cinquanta giorni dopo sventolava la patente davanti alla faccia di sua zia, che dalla contentezza l’abbracciò forte, le dette un lungo bacio in bocca. Una settimana dopo si recarono in uno studio ortopedico, di un caro amico di sua zia, mentre erano in sala d’aspetto videro entrare una signora con entrambe le gambe ingessate, su di una sedia a rotelle spinta da una badante straniera. “Ada, che ci fai qui?”,” Flavia, sei proprio tu?! “ Le donne si abbracciarono calorosamente mentre la badante si mise in un angolo a discutere in straniero con qualche d’uno al cellulare. Si raccontarono le rispettive vicissitudini, Flavia non la vedeva dal funerale di suo zio, era stata vittima di un incidente in montagna mentre era a sciare, una deficiente l’aveva investita fratturandole entrambe le caviglie, doveva togliere il gesso, era lì per quello. Girando lo sguardo chiese, ad Ada“ chi è questa bellissima cerbiatta che ti porti dietro? ”. Angela arrosì fino alla punta dei capelli, effettivamente col suo fisico minuto il viso tondo e gli occhi grandi e scuri sembrava veramente una cerbiatta. “ è mia nipote, una ragazza molto in gamba, ma un poco sfortunata.” Flavia la scrutò intensamente, lei si sentiva i suoi occhi entrare dentro la sua anima, poi le chiese cosa faceva, Angela riuscì a recuperare un po’ di voce e disse di essere al quinto anno di ragioneria. Ada aggiunse che era anche bravissima, “ ha la media del nove”. Flavia sorrise, “ se sei veramente brava io potrei avere bisogno di te, la mia commercialista fra poco andrà in maternità, e devo sostituirla quando ti sei diplomata cercami, anzi, dammi il tuo cellulare.” Tornando a casa Ada le raccontò di loro, che erano amiche di scuola, si erano frequentate moltissimo, poi la vita le aveva divise, si erano riviste al funerale di suo marito. “ E’ una donna molto potente, metà della città gli deve dei favori, mentre l’altra metà stà alle sue spettanze, può fare la tua fortuna, ha una lavanderia industriale creata da suo padre, lei la dirige e ne ha fatto una vera miniera d’oro. ” Due giorni dopo Flavia chiamò le due donne, “ la mia badante mi ha lasciato per problemi con il marito, io ho appena tolto il gesso e non riesco quasi a muovermi, averi bisogno di una mano.” Andarono a casa sua, una splendida villetta appena sulla collina davanti alla città, Angela entrando si rese conto che quella casa era bellissima, arreda con gusto totalmente femminile, era perfetta in ogni suo dettaglio. Flavia era davvero immobilizzata, si muoveva a mala pena con due stampelle. Mentre Ada metteva in ordine la casa , Angela la portò davanti alla sua scrivania dello studio, lei fece alcune telefonate, poi le disse “ hai la patente, mi porteresti in azienda”. Andarono con la vettura di Flavia, una sportiva degna di lei, Angela si sentiva tremare i polsi dalla potenza di quel veicolo, ma riuscì a dominarlo in maniera perfetta tanto che al ritorno lei le fece i complimenti. “ Comprendo che devi studiare, ma resteresti ancora con me, sono completamente sola, e non riesco quasi a muovermi, devo fare la ginnastica per rieducare i muscoli, ma ancora mi muovo malissimo e ho paura di cadere ?” le chiese Flavia. Ad Angela sembrava un sogno, quella splendida donna aveva bisogno di lei. Andò a casa prese i libri necessari e alcuni indumenti, poi tornò da lei. La sera dopo aver cenato, aveva cucinato Angela si misero sedute a parlare, lentamente riuscì ad aprirsi con lei, era tranquilla, fra donne, questo la faceva sentire bene, poi Flavia aveva un modo dolcissimo di parlare, quasi sommesso, dolce, mai aggressivo, Angela era affascinata dalla grazie, classe, e delicatezza che quella donna aveva, e glie lo disse. Al momento di andare a dormire l’accompagnò fina alla camera, l’aiutò a spogliarsi, lei aveva trentasei anni, ma sembrava averne venticinque al massimo. Pelle liscia, nessuna ruga, smagliatura, o un filo di cellulite, un corpo quasi perfetto, terza di seno abbondante, capelli rossi naturali, gambe lunghe toniche anche se ora il tono muscolare era basso sembravano sempre belle, mani con dita lunghe, occhi chiari, labbra e bocca non troppo grandi. Angela l’aiutò a distendersi nel letto, poi fece per andarsene, “ dove vai?, non potresti restare qui, è tanto grande questo letto che può ospitare entrambe, ma se hai paura di dormire con me……” Angela arrossì ancora, era timida, solo con sua zia si sentiva di spogliarsi, ma vincendo ogni paura disse che non vi erano problemi, si spogliò, mise il suo pigiama, si distese accanto a lei. Il mattino lei si levò, le preparò la colazione poi l’aiutò ad andare in bagno doveva fare una doccia, si spogliò nuda davanti a lei, Angela si sentiva strana, era eccitata dal suo corpo, il triangolino di peli rossi del pube era perfetto, la mise dentro alla doccia lei si appoggiò alla parete, cercando di lavarsi ma con scarsi risultati. Angela prese il guanto di spugna, da fuori si mise a lavarla, era incredibile, si stava eccitando a passare le mani sul suo corpo, anche lei non era indifferente alle sue carezze. Quando lei uscì, le preparò un telo di spugna per avvolgerla, lei si lasciò abbracciare, si appoggiò alla giovane, a fatica riuscì a portarla di nuovo in camera e a distenderla sul letto. Lentamente le passava l’asciugamano sul corpo, Flavia stava in silenzio, era eccitata dalla carezza della ragazza, aveva timore a muoversi, lei avrebbe potuto fraintendere le sue intenzioni, mentre lei era rapita da quel visetto e dalla fragilità di quel corpicino che desiderava moltissimo. Per un momento Angela smise di passare il panno sul suo corpo ora nudo davanti a lei, si sentiva dentro un profondo desiderio di baciarla, sua zia le aveva detto che Flavia non aveva mai frequentato dei maschi, che alle superiori quando andava a casa sua spesso si distendevano sul letto a baciarsi. Angela portò, la sua bocca vicinissima alla sua, lei attese che la giovane le fu vicina poi allungò la mano, la mise dietro il collo di lei, le bocche si unirono in un bacio interminabile, passionale, le lingue si inseguivano, si toccavano e si univano incessantemente. Flavia distesa Angela di lato a lei, le labbra percorsero ogni centimetro di quel giovane e acerbo corpo, la fece vibrare quando si mise in bocca il piccolo seno, lei ebbe un lunghissimo gemito ……. hmmmmuuhhmmmm …. Era bravissima!!!!!! .. Angela si rese conto subito che lei era veramente esperta nell’arte di amare una donna, le passò la lingua in ogni angolo del suo corpo, la fece vibrare come la corda di un violino, le fece emettere una melodiosa serie di suoni, di gemiti di vero piacere …. Siiiiiiii …. Daiiiiiiiii ….siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii …..hmmhmhhummumhm …… desiderava godere, ma lei indugiava alla fine Angela le prese la testa e la schiacciò sul suo bottoncino, ebbe subito un tremendo orgasmo che la scosse tutta ……. Siiiiiiiiiiiiiiiiiii ….. vengogooooooo!!!!!!! …….. siiiiiiiiiiiii ….. a quel punto si girò verso di lei, insinuò la sua testa fra le gambe di Flavia si scatenò a leccare, succhiare con impeto la fica di lei che alla fine dovette staccarsi e urlare di piacere ….. siiiiiiiiiiii … dolcissimoooo …amore … daiiii … siiiiii …. Godoooooo …. Vengoooooooooo!!!!! … si rigirò incollando la sua bocca all’altra, si strinse con passione quel giovane corpo. “ Ti amo, dal primo istante che ti ho vista, ti amo, ma se hai paura di questa cosa allora vattene, io non lo sopporterei che tu non mi amassi.” Angela aveva le lacrime agli occhi, la guardò con tutto l’amore che non aveva mai provato per nessuno, “ anch’io ti amo, ti ho desiderata da subito, mi sei entrata dentro al primo sguardo, spero di essere degna di te.” Fu subito amore. Amore grande completo senza riserve, un corpo e un’anima nel vero senso della parola. Nei quattro anni che seguirono divennero inseparabili. Flavia le insegnò tutto, in fabbrica le affidò sempre maggiori responsabilità. Angela era una dirigente perfetta, giusta con il personale, ma determinata con i clienti, le sue operaie l’ottanta per cento erano donne, l’adoravano sia per il modo di dirigere sia per li coraggio di dichiarare il sua amore per Flavia, la chiamavano “la signorina”. Nella vita quotidiana, Flavia fu una maestra perfetta, niente più vestiti anonimi, ma eleganza, classe e buon gusto divennero la sua abitudine, ma era a letto che la discepola superò la maestra. Angela era diventata fantastica nel far morire Flavia di piacere, la sua gioventù, la sua fame di sesso la stordivano, alla fine Flavia ne usciva ogni volta sfinita, ma sempre desiderosa di ricominciare, non era mai sazia del piacere che Angela le dava. Era quasi Natale, erano nel loro ufficio, “ sai da un primo bilancio credo che anche questo semestre sarà molto positivo, direi che alla fine avremo raddoppiato gli utili anche per quest’anno.” Flavia alzò lo sguardo verso il suo amore, sorrise, “ è merito tuo, da quando sei entrata in questa azienda abbiamo migliorato sempre, che ne dici di andare a festeggiare in quel locale nuovo di Marina”. “ Certo, così quella troia ti rimette gli occhi addosso, credo che si sia fatta un pensierino su di te.” A Flavia faceva piacere quella finta gelosia, le faceva capire che la piccola non abbassava mai la guardia, poi dentro di se mai e poi mai avrebbe permesso a nessuno di inserirsi nel loro amore. Quella sera si misero veramente belle, Angela una gonna al ginocchio con tacchi non troppo lati, non voleva sembrare più alta di lei, mentre Flavia sfoggiò un classico del suo repertorio, un completo giacca e cravatta da uomo, con in testa un Borsalino che vista da dietro poteva benissimo essere scambiata per tale, erano stupende, quando entrarono nel locale padrona le andò incontro, “ siete meravigliose, ” poi da vicino le disse a bassa voce, “saprei io cosa vi farei se potessi infilare la mia lingua in un certo posticino del vostro corpo”. Risero soddisfatte, passarono fra i tavoli tenendosi per mano, suscitarono il classico brusio a cui erano ormai abituate, ma un gruppetto di balordi commentò, pesantemente” ci penserei io a farle tornare ad adorare il cazzo.” Loro non se ne curarono erano abituate a tutto, poi non glie ne fregava nulla di quello che la gente pensava, cenarono scambiandosi effusioni e bacetti, poi decisero di tornare. La strada costeggiava per un tratto un bosco, era notte, faceva molto freddo, all’ uscita di una curva videro una vettura che sembrava uscita di strada, era notte, una persona era distesa in terra, subito uscirono dalla loro macchina, andarono a soccorrere il tipo. Fu il loro più grande errore. Improvvisamente Angela si sentì afferrare da due persone robuste, un tampone sulla bocca imbevuto di una sostanza che le fece subito perdere i sensi. Quando rinvenne era seminuda, quasi congelata, sentiva un fortissimo dolore sia sotto che dietro, era stata stuprata! “ Flavia, Flavia dove sei?, dove sei?? Rispondi. “ la vide riversa poco distante da lei, strisciò fino al suo corpo, non riusciva a reggersi in piedi, “ Flavia, amore rispondi , no!.... NOOOO!!!!! “…. Il suo grido squarciò il silenzio della notte lei la stringeva a se, ma la donna era morta, forse era più forte, si era ribellata alla violenza e aveva pagato con la vita la sua determinazione. Si trascinò fino alla strada una vettura con una coppia di fidanzati la soccorse, chiamarono aiuto. Fu di nuovo un incubo, il vuoto, la sua vita si era fermata, era sconvolta distrutta sfinita. Trovarono subito i cinque balordi che avevano fatto tutto, le avevano rubato borse e cellulari, si erano divertiti a riprenderle durante la violenza. Furono puniti in maniera esemplare, ma a lei non importava molto, Flavia non c’era più e lei si sentiva sola, distrutta, stanca di vivere. Dopo un mese circa fu convocata insieme a Ada da un notaio, Flavia di nascosto le aveva lasciato tutto tranne una baita in montagna che aveva regalato a Ada, ma la cosa importante era una lettera per Angela. Le diceva, in breve, che lei era stata tutta la sua vita, che lei l’aveva amata come nessun altro al mondo, che le aveva lasciato la sua attività affinche lei la facesse crescere come se fosse una loro creatura, falla diventare il monumento al nostro amore. Angela si riprese, da quel giorno solo il lavoro le interessava, solo lavoro, lei viveva per la lavanderia. Passarono due anni fatti solo di lavoro e passeggiate al cimitero, per lei non c’era spazio per altro, poi una sera, era vicino alle feste natalizie, periodo che lei odiava di più, una sua segretaria le disse: “ signorina, sono le venti è ora di chiudere.” Lei gli sorrise, si scusò e uscì, si mise alla guida per andare verso casa, ma era distratta dai suoi pensieri, le mancava tantissimo Flavia, non si rese conto che al bivio non era svoltata a destra ma aveva proseguito diritto e si ritrovò in aperta campagna, era buio, stava soffiando il vento che portava fiocchi di neve, lei sbagliò una curva, la macchina scivolò su di una lastra di gelo, fini in un fossato al lato della strada e sbatte con forza la testa sul vetro davanti, si era dimenticata di allacciare anche la cintura di sicurezza. Si risvegliò dopo un poco, i fari della macchina si erano spenti, lei si sentiva un forte dolore alla fronte, le colava del sangue, era sola, nel freddo come quella maledetta sera, desiderò morire. Dei grossi fari squarciarono la notte, un grosso SUV passò e si fermò, tornò indietro e ne discese un uomo, venne verso di lei, “ ei, stai bene?” aprì lo sportello lei gli svenne fra le braccia. Si risvegliò tre ore dopo in un letto d’ospedale, l’uomo era seduto vicino a lei. Ebbe un momento di paura, lei subito non riuscì a rendersi conto di dove si trovava. Lui era un tipo non troppo robusto, fisico normale, mani belle dita lunghe affusolate, ben curate, i capelli rossi corti, aveva un viso dolce, non esprimeva la classica durezza di un uomo, e i lineamenti erano dolci. Lui le parlava, lei girò lo sguardo verso di lui. “ meno male che si è ripresa, credevo di averla soccorsa troppo tardi, mi chiamo Andrea, sono nato in Germania, da un padre tedesco e madre italiana, lei è ginecologa in questo ospedale.” Angela lo ringraziò, era la prima volta che doveva qualche cosa a un uomo al difuori del lavoro, sembrava un ragazzo dolce, lei non riusciva a sentire disagio con lui. Passarono due giorni lei venne dimessa, lui si offrì di accompagnarla, venne a trovarla anche sua madre, quando entrò le due donne si riconobbero lei era la dottoressa che l’aveva visitata dopo lo stupro, ma professionalmente corretta non ne fece parola a davanti a lui. Lentamente Andrea si inserì nella sua vita, era dolce, premuroso, la faceva spesso sorridere, lo trovava simpatico, si rendeva conto che il giovane si stava affezionando sempre più, era diverso da tutti quelli che conosceva, sapeva intuire ogni suo desiderio e lo faceva con estrema dolcezza, cosa che spiazzava sempre Angela. Una sera lui l’aveva invitata a cena, era tutto perfetto, Angela aveva fatto un vero sforzo ad accettare l’invito, lo aveva fatto per non ferire l’amico, ma era a disagio, si rendeva conto di essere al centro dell’attenzione del giovane. Appena seduti a tavola lui le prese la mano, la guardò negli occhi , “ Angela credo di essermi innamorato di te.” lei ebbe una reazione eccessiva, “ no, questo no!!” si alzò da tavola e se ne andò via. Passarono alcuni giorni, lei era dispiaciuta, si rendeva conto dell’eccessiva reazione avuta, ma aveva paura, non voleva più che nessuno si innamorasse di lei. Cercò Andrea, ma questi non rispondeva, poi decise di passare all’ospedale, vi trovò la madre, “Andrea è una persona diversa da quello che credi, io capisco la tua reazione perche conosco la tua storia, ma lui no”. Angela si rese conto di aver sbagliato, almeno gli doveva delle spiegazioni. Se vuoi spiegarti con lui vieni questa sera a casa, lui torna dopo le venti. Angela si presentò a casa di Andrea, suonò alla porta, si vide aprire da una donna che assomigliava a lui, “ cerco Andrea, è in casa?,” accomodati, le rispose la donna , Angela era confusa, le sembrava la copia esatta dell’amico, non sapeva che lui avesse una sorella. Appena dentro ripete la richiesta di vedere Andrea, “ sono io Andrea.” Lei lo guardò senza capire, la donna si avvicinò” in Germania Andrea è un nome che si può utilizzare sia al maschile che al femminile, i miei genitori me lo hanno messo per il semplice motivo che io sono sia donna che uomo, sono un ermafrodite.” Angela rimase muta, per un momento non riuscì a focalizzare la cosa, lei era lì, vicino le sue mani le tenevano le sue, i loro occhi si incrociarono in un lunghissimo sguardo, ora capiva la dolcezza, era chiaro , la parte donna di lei sapeva benissimo come comportarsi con lei. “ io amavo una donna che si chiamava Flavia, era tutto per me, una sera ci hanno violentate stuprate, lei ha resistito e un balordo le ha stretto le mani sul collo fino ad ucciderla, capisci la mia diffidenza.” “ In Germania Andrea era una donna, mi sono innamorata due volte, la prima lui è fuggito, la seconda quando ha visto la mia diversità mi ha definito mostro, sono venuta in Italia, ho deciso di essere un maschio, e cosa vado a fare, mi innamoro di una donna che ama le donne, decisamente non ne prendo una.” Angela sentì che lui si poteva fidare, la guardò dritta negli occhi, le sue labbra si avvicinarono alle sue, le dette un timido bacio. Dentro di se aveva un grandissimo conflitto, l’amore per Flavia era chiuso per sempre nel suo cuore, ma era ora di voltare pagina, e lui/lei erano la perfetta soluzione, poteva amarla come donna accettare di avere il maschio senza doversi difendere. Andrea rimase un momento stupito, gli sorrise, “portami con te” le disse Angela, lei lo accompagnò in camera da letto, si mise a spogliarla , le sue mani si muovevano delicatamente sul suo corpo, Angela sentiva il desiderio crescere , quando furono nudi lei si rese conto che lei aveva un bellissimo corpo, non le importava se aveva anche un pene, si distese a 69, lo cominciò a baciare, leccare e lentamente la sua mano si strinse intorno a quel sesso sempre ripudiato, lo portò alla bocca leccandolo in maniera assolutamente inesperta, poi lo spinse un poco in gola, era dolce, lui non le imponeva nulla, le leccava la fichetta molto bene lei ebbe un lunghissimo orgasmo …. Unmmunmum … poi con decisione Angela si rigirò, salì su di lui, e con tantissimo coraggio appoggiò il glande all’apertura della sua fica, lo guardò negli occhi, “ prendimi, fammi sentire come una donna mi fa godere da uomo.” Spinse dentro di se quel fallo, le scorreva lungo le pareti, sentì un piacere diverso, poi una scarica elettrica sconvolse il suo cervello, lei aveva avuto il suo primo orgasmo ….. vengoooooo .. disse e si strinse a lui, un diverso amore stava nascendo dentro di lei.
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13 years ago
admin, 75
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Film con sorpresa 1
Quella sera con gli amici si decise di andare a vedere un film, la nostra scelta fù un film di un comico italiano che in questo periodo va per la maggiore, Checco Zalone! Prima di entrare in sala, nell'attesa decidemmo di bere qualcosa al bar del cinema, tra un discorso, una risata e l'altra, la mia attenzione cadde su una signora che se ne stava poco distante da sola a bere, era particolarmente bella, molto curata ma non appariscente. Tutti i suoi particolari mi avevano particolarmente attratta, perchè rispecchiavano ciò che a me piace di una donna! I suoi cappelli lisci e neri, gli occhi verdi e il suo intenso sguardo, la bocca ben delineata e carnosa, il decoltè che evidenziava un seno perfettamente sodo, la sua pelle ambrata, le mani perfettamente curate con delle unghie impeccabili. Le sue gambe slanciate poste in evidenza da uno spacco sulla gonna, e la forma del sedere che imbarazzava per perfezione. Insomma mi stavo un pò perdendo nello scrutarla tanto che non mi ero accorta di aver attrato la sua attenzione, infatti appena rialzai lo sguardo mi accorsi che lei mi stava fissando e io a questo punto un pò imbarazzata, feci come per far finta di niente, lei quasi divertita mi rassicurò con un sorriso facendomi l'occhiolino quasi a dirmi "stai tranquilla nessun problema". Mi levai dall'empasse chiedendo a una mia amica di accompagnarmi alla toilette. Giunta in bagno mi sentii quasi turbata ripensando a quella donna, mi accorsi però che quella figura mi aveva provocato una certa reazione fisica, comunque finii i miei bisogni, uscita dal vano wc, passai nell'altro vano per lavarmi le mani. Fu a quel punto che la vidi entrare, ebbi quasi un sussulto, cercai di nascondere la mia reazione, ma sono sicura che lei si accorse del mio imbarazzo, speravo che in quel momento entrasse qualcun altra persona cosi da non dovermi ritrovare li da sola, già che la mia amica aspettava fuori. Ma non fu cosi, la signora però colse l'attimo del mio disagio e seppe pormi a mio agio, saluto con molta educazione e con un sorriso e si reco al vano wc, solo che nel passarmi accanto, vista la strettezza del passaggio, posta di spalle si strusciò molto leggermente con il suo sedere sul mio. Quel contatto seppur lieve mi fece invadere il corpo di calore, sentii le sue forme perfette quasi le avessi tra le mani, il suo profumo mi stava inebriando, chiusi gli occhi per un attimo, ed in preda al solito imbarazzo mi recai verso l'uscita voltandomi poco prima di uscire e vedendo lei che con il solito sguardo intenso mi sorrise con complicità. Uscii fuori andando dai miei amici che mi aspettavano al bar, ero tremendamente e piacevolemente turbata da quel contatto, seppur banale ma cosi fortemente coinvolegnete e questo era solo il preludio di ciò che poco più tardi sarebbe accaduto in sala. Continua....................
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13 years ago
chia21, 35
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