{"linkButtonClass":"stories-filter__top-new-button button button_default","href":"\/aggiungi-racconti","title":"Aggiungi racconto","displayFirstSpan":true,"firstSpanClass":"stories__top-new-button-icon","firstSpanContent":"\n<svg class=\"svg-icon icon-add-button-icon\">\n <use xlink:href=\"\/build\/sprite-2f7908732abccd1b0fe656f5152692d3.svg#add-button-icon\"><\/use>\n<\/svg>","displaySecondSpan":true,"secondSpanClass":"stories__top-new-button-text","secondSpanContent":"Aggiungi racconto","checkDeactivatedProfile":true}
- 5 giorni fa Gita al mare Primi di luglio, finalmente anche gli esami di terza media erano passati e potevo pensare solo a godermi la tanto sospirata estate. Abitando in un paesino nell’entroterra, il mare non era troppo lontano ma per arrivarci in bici era comunque una faticaccia. Così quando quella sera sentii mio fratello che organizzava una piccola gita per la mattina successiva gli chiesi se potevo andare con lui e i suoi amici. Mi disse di no, perché i posti in auto erano già tutti prenotati. E ovviamente non aveva intenzione di avere tra i piedi un moccioso come me. Ma non mi diedi per vinto e così mi alzai presto, misi in fretta il costume e i pantaloncini, infilai la canottiera e corsi in garage. La macchina era aperta e così mi accucciai dietro il sedile del passeggero e aspettai. Qualche minuto più tardi arrivò mio fratello, salì in auto e partì per andare all’appuntamento con i suoi amici. Perfetto, non si era accorto di me. Arrivati alla piazzetta del paese fermò l’auto e dal finestrino gridò «Dai sbrigatevi che le fighe in spiaggia mica aspettano noi!» Non appena aprirono lo sportello posteriore si accorsero di me. «Francè ti eri accorto di avere un passeggero?» Lessi la rabbia negli occhi di mio fratello mentre urlava «Che cavolo ci fai qui? Ragazzi aspettate che lo riporto a casa! » «Sei matto? Così arriviamo per pranzo! Francè misà che ti tocca portarlo con noi» «Ma se non c’è posto, siamo già in cinque! Anzi no, forse un posto c’è, mi dispiace fratellino ma te ne vai nel bagagliaio o te ne torni a casa a piedi» «Non fare lo stronzo, dai ci penso io salta sù» disse Marco battendosi le mani sulle ginocchia. «Tanto è un viaggetto di mezzora» Con un po’ di imbarazzo accettai e mi sistemai sulle sue gambe piegandomi in avanti per non battere la testa sul tettuccio. Marco aveva un anno in più di mio fratello, era un bellissimo ragazzo, moro occhi verdi e già abbronzato. Mi aveva sempre messo un po’ di soggezione. Quando tutti eravamo a bordo mio fratello partì. Non mi ero mai trovato in una situazione del genere, mi sembrava quasi di essere un po’ femmina e in fondo la cosa non mi dispiaceva. Complice il caldo col passare dei minuti la pelle delle mie gambe e delle sue comincio a diventare umida e scivolosa a causa del sudore. Non so se perché cominciavo a scivolare e voleva tenermi fermo, ma ad un certo punto sentii la mano sinistra di Marco che mi stringeva a se. Subito dopo però si infilò sotto la canottiera e iniziò accarezzarmi dolcemente il capezzolo. Con la coda dell’occhio cercai di capire se gli altri accanto a lui si stessero accorgendo della cosa ma erano distratti a guardare fuori dai finestrini. Cominciai a sentire qualcosa che premeva sul mio culo. Pensavo che avesse infilato sotto la mano destra. Poi vidi che la teneva con disinvoltura di fianco a lui. Allora capii che non era la mano, era il suo cazzo che stava diventando sempre più duro. Quando l’auto curvava io scivolavo un po’, da destra a sinistra e poi nuovamente a destra, quasi galleggiando sulla sua erezione. Gli stavo facendo una specie di sega col culo. I pantaloncini mi erano anche scesi un po’ e tra il mio buco e lui c’era solo il sottile velo di lycra del costume. Avrei voluto muovermi avanti e indietro ma non potevo, paralizzato dal timore che gli altri si accorgessero di quello che stava accadendo. Fuori dal finestrino si vedeva la spiaggia, e poco dopo mio fratello fermò la macchina e tutti scesero di corsa. «Forza ragazzi guardate che spettacolo! Marco sbrigatevi anche voi!» «Andate, arriviamo subito!» Quando si furono allontanati Marco mi strinse a se e cominciò a spingermi contro il sedile anteriore. «Ma sai che hai proprio un culetto da ragazza? Guarda in che stato mi hai ridotto» disse mentre mi faceva scivolare di fianco a lui. Si abbasso i pantaloncini e tirò fuori il suo cazzo dritto e durissimo. «Mica posso andare in spiaggia così!» Mi guardò negli occhi e mi disse «Devi aiutarmi, ho bisogno della tua bella boccuccia» Il suo sguardo era dolce e sensuale, ero come stregato, così avvicinai le labbra e d’istinto comincia a leccarlo e a baciarlo. Era profumato di lavanda con quella cappella rossa e lucida che sembrava un opera d’arte. «Se bravino, ma bisogna che facciamo in fretta, avrai già visto dei video porno no?» Feci di sì con la testa e dopo aver stretto le labbra alla base della cappella iniziai a succhiare. Mi vergognavo perché facevo un sacco di rumori, ma al tempo stesso ero eccitato, con quella cosa gommosa tra le mie labbra mentre la lingua scorreva e scorreva. Marco cominciò a mugolare e pochi istanti dopo mi ritrovai la bocca piena del suo sperma, dolciastro e denso. Non sapevo cosa fare così mi voltai e lo lascia cadere sul tappetino. «Dio che sborrata! Sai che se proprio bravo ragazzino? Se fossi tuo fratello ti porterei sempre con me» Si avvicinò e mi diede un’intenso bacio sulle labbra. «Dai adesso andiamo, gli altri ci stanno aspettando!» Quell’estate Marco divenne il mio amante ed io la sua piccola puttanella.. 2341 0 4 anni fa
- 5 giorni fa Vibrazioni di piacere Era un pomeriggio di fine aprile e la mamma di Bruno stava per uscire a fare la spesa quando suono il campanello. “Bruno dai scendi che devo uscire, qui c’è Simone, mi raccomando non fate come al solito e fate anche i compiti invece di giocare!” Dopo aver salutato la mamma del suo amico Simone andò a sistemarsi sulla poltrona e poco dopo sentì Marco che scendeva le scale. “Allora che fai, sbrigati, ho portato l’ultimo episodio di Call of Duty, vedrai, è uno spettacolo! Hei ma cosa ti sei messo?” “Non cominciare a prendermi in giro adesso, sono i leggings di mia sorella, mi mamma si è dimenticata di fare la lavatrice e non ho nemmeno una tuta pulita” “Vabbè dai sbrighiamoci, non vedo l’ora di provarlo, dai attacca la play alla tv” “Però è meglio se andiamo di là nello studio, purtroppo la rete del divano è rotta e c’è solo quella poltrona” “E qual è il problema, ci stiamo anche in due, e poi la tv dello studio fa pena, qui abbiamo un quaranta pollici, sarà come essere dentro il gioco!” “ Ok allora, ma visto che il tv è mio voglio iniziare io, dai lasciami il posto” “ Eh no, chi primo arriva bene alloggia!” “ E dai, facciamo 10 minuti ciascuno, dai siediti sul tappeto!” “No, no, è così comodo qui, ma se vuoi puoi sederti qui” disse marco battendosi le mani sulle ginocchia. “Sulle tue gambe? Mica sono una femmina!” “Mmm forse no, certo però che quei leggings ti fanno proprio un bel sederino” “Ecco lo sapevo che mi avresti preso in giro!” “E dai non prendertela e vieni qui, basta che non ti sieda troppo indietro ah ah!” “Va bene, però tu non muoverti altrimenti non riesco a giocare bene….cavolo avevi ragione ha una grafica da paura!” Dopo quasi venti minuti Bruno non pensava più a dove era seduto e aveva iniziato a muoversi assecondando i movimenti del protagonista sullo schermo. “Dai Simone, adesso è il tuo turno” “No aspetta, puoi continuare se vuoi” “No, il gioco è tuo e poi devo anche a andare in bagno a fare una scoreggia, la sto tenendo da un po” “ E che sarà mai una scoreggina, puoi farla, mica mi offendo per così poco, e poi ti confesso che così sto davvero molto comodo” Bruno si voltò e vide il gonfiore sotto la tuta di Simone. “Ma che fai, ti sei eccitato?” “Eh, volevo vedere tu al mio posto, con questo culetto fasciato dai leggings che mi ballonzola sulle cosce!” “Ah davvero, quand’è così ci penso io a farti passare certe voglie, ti meriti una punizione…….prrrrr” “Tutto qui? Eppure quando le fai a scuola ti sente tutta la classe ah ah” “Ah vuoi la guerra? prrrrrrrrrrrrrrrrrrrr prrrrrrrrrrrrrrrrrrr. Che mi dici adesso, si sentono così?” “ Ora ti riconosco!!” E così dicendo strinse le braccia attorno alla pancia di Bruno e lo tirò indietro facendolo finire col sedere proprio sopra la sua erezione” “Simò, ma che fai?” “Bruno ti prego non fermarti proprio adesso, fammene ancora!” “Ma sei matto ti eccitano le scoregge?” “Tu non lo sai, ma ogni volta che a scuola ti sento scoreggiare mi eccito da morire, non so quante volte ho sognato di trovarmi in una situazione come questa, perciò ti prego, continua a scoreggiare!” “Non pensavo che fossi così perverso, comunque se sei contento tu…. prrrrrrrrr, prrrrrrrrr, prrrrrrrrr” “E’ stupendo, un’altra dai!” “prrrrrrrrrrrr” “Ancora!!” “Guarda che non sono mica una bombola di gas…..prrrrrrrrrrrrr, ecco questa era proprio l’ultima. Hei mi hai sentito?” “Ti ho sentito, eccome se ti ho sentito!!” A quel punto Bruno sentì i leggings inumidirsi così si alzò e vide una chiazza umida sulla tuta di Simone” “Sei proprio un pervertito, sei addirittura venuto?” Quando la sera la mamma torno a casa chiese subito: “Avete fatto i compiti vero? E aprite un po’ la finestra, c’è un cattivo odore qua dentro!”. 2101 0 4 anni fa
- 5 giorni fa In vespa col nonno Finalmente anche gli esami di maturità erano alle spalle e Luca poteva finalmente godersi un po' di riposo estivo prima di iscriversi all'università. Stava riposando sul letto sfogliando fumetti hentai sul lettore ebook quando fu distratto da dei rumori che venivano dal garage dietro casa. Colpi di martello. Nascose il lettore sotto il cuscino e scese per vedere cosa stava succedendo.« Hei nonno che stai facendo? »« Ciao Luca, sto costruendo un armadietto per i miei attrezzi, ti va di darmi una mano? »« Volentieri, dimmi cosa devo fare »« Prendimi le viti che sono nella cassetta »« Nonno qui ce ne sono solo due»« Soltanto? Fammi un favore, prendi la vespa e vai giù in paese, la ferramenta sarà ancora aperta»« Nonno lo sai che di queste cose non capisco nulla, vieni anche tu tanto facciamo presto»« E va bene ma vai piano che io sono vecchio»A bordo della vespa Luca e il nonno si dirigono verso il paese, qualche chilometro più a valle. Durante la discesa Luca sentiva l'inguine del nonno premere sui suoi short aderenti. Cercava di lasciare spazio sufficente ma il sedile scivoloso faceva sì che il contatto fosse molto intenso. Le cosce allargate del nonno dietro di lui accoglievano i suoi glutei tondi e quasi femminili e quella situazione lo eccitava.« Nonno adesso tieniti che c'è il pezzo con le curve»Le braccia lo strinsero alla'altezza della pancia mentre sentiva crescere l'erezione del nonno alle sue spalle.Arrivati davanti al negozio Luca fermò la vespa e disse al nonno di scendere.« Luca tu intanto entra che io arrivo subito» disse il nonno mentre si teneva una mano davanti al pacco per coprire il gonfiore.Guardandolo Luca si sentì compiaciuto e cominciò a pensare ad uno scherzo da fare al nonno durante il viaggio di ritorno.Mise il sacchetto con le viti nel portaoggetti e ripartì verso casa.Stavolta con la strada in salita era lui a scivolare indietro contro le cosce del nonno. Quando sentì che cominciava ad allargarle perchè voleva avere il massimo contatto sol suo culo decise che era il momento di agire e cominciò a dare dei piccoli colpetti al freno.« Nonno misà che sta finendo la miscela» disse mentre ad ogni colpo si appoggiava con forza a quel pacco sempre più duro. Poi all'improvviso spense il motore. « Ecco, adesso è davvero finita, per fortuna la salita è finita ma manca ancora un bel pò per arrivare a casa, dobbiamo proseguire a spinta, ma devi aiutarmi che da solo non ce la faccio» « Dimmi cosa devo fare»« Dobbiamo essere coordinati, prima con una gamba e poi con l'altra ok? Dai iniziamo con la destra, poi sinistra, destra... ok abbiamo preso il ritmo. Così con calma tra una ventina di minuti saremo casa»Ad ogni passo il culo di Luca spingeva e strusciava sul pacco del nonno che ormai era diventato durissimo.« Nonno ce la fai?»« Si Luca, andiamo così, abbiamo preso un bel ritmo.»Erano quasi arrivati e per dare le ultime spinte a Luca scappò una rumorosa scoreggia. La forte vibrazione sul pacco del nonno già da un po' al limite fu la goccia che fece traboccare il vaso. Appena fermata la vespa in cortile vide suo nonno scendere con una vistosa macchia umidiccia davanti ai pantaloni. Poi lo guardò con un sorriso malizioso e disse. « Nonno, se ti capiterà ancora di dover andare in paese dimmelo pure che ti accompagno io in vespa» Poi sì allontanò sculettando dolcemente con gli short bagnati che accentuavano la forma del suo sedere da femminuccia. 2558 1 4 anni fa
- 5 giorni fa Deborah con l'acca Finalmente il momento tanto atteso era arrivato. Sua moglie sarebbe rimasta fuori città per un paio di giorni per un corso di aggiornamento organizzato dalla ditta di cosmetici per cui lavorava. Aveva pianificato tutto da tempo. Cominciò a scendere nel seminterrato, si diresse verso l’armadio in cui teneva l’attrezzatura da pesca e aprì lo scomparto segreto, una sorta di doppio fondo in cui custodiva i suoi tesori. Aprì il baule col cuore che gli batteva a mille. Finalmente era pronto per trasformarsi in Deborah. Era quello il nick, rigorosamente con l’acca, che usava quando si loggava sulle chatroom dedicate a crossdresser, trans e bisex. Quel mare fatto di perversione lo aveva completamente soggiogato e non appena aveva del tempo tutto per se tornava a tuffarsi in quelle acque in preda alla trasgressione e al desiderio di esibizionismo più sfrenato. Osservò compiaciuto il suo corpo naturalmente glabro riflettersi nello specchio, una fugace posa ammiccante per mettere in risalto il sedere e cominciò a vestirsi. Per prima cosa scelse il perizoma. Viola, con un cuoricino di pizzo che posizionò con precisione poco sopra il solco dei glutei, mentre il sottile filo di tessuto sfiorava il suo piccolo buchetto rosa. Poi si infilò le autoreggenti a rete assaporando il brivido mentre il bordo in silicone scorreva verso l’alto per fermarsi a metà coscia. Prese il miniabito con spalline e se lo calò sul corpo fino ad arrivare appena sotto le natiche. Adesso mancava solo la parrucca, nera medio lunga. Indossò le tacco 12 dorate con suola rossa e tornò di sopra in camera da letto. Aprì il cassetto dei cosmetici dove sua moglie teneva una marea di campioni, e dopo aver preso fondotinta, mascara, rossetto e eye liner andò in bagno per completare il suo capolavoro. Adesso era pronta. Aprì il portatile, e si preparò ad essere Deborah. All’improvviso suonò il campanello. Terrore! Chi poteva essere? Almeno era sicuro che non potesse essere sua moglie. Si avvicinò allo spioncino ma non vide nessuno. Lentamente cercò di sbirciare dalla finestra e vide un uomo grasso sulla sessantina con una valigetta di metallo. Il tecnico della caldaia! Si era completamente dimenticato che sarebbe venuto quel giorno per il controllo periodico. Cosa avrebbe dovuto fare? Il campanello suonò di nuovo. Sbirciò ancora, non lo conosceva. Considerò se farlo entrare rischiando che poi andasse a raccontare in giro cosa avesse visto. Alla fine l’eccitazione prese il sopravvento. Si avvicinò alla porta ed aprì. «Signorina buongiorno sono il tec….» «Buongiorno, prego si accomodi» esclamo cercando di farlo entrare prima possibile per non restare troppo sulla soglia. Non potendo sottrarsi allo sguardo insistente del panzuto omone che aveva di fronte si dichiarò subito per sbrogliare la situazione «E’ esattamente ciò che sembra, piacere mi chiamo Deborah» «Deborah? Complimenti bellissimo nome, e a quanto pare non solo quello» disse girandogli attorno e soffermandosi sul posteriore. «La ringrazio, vuole chele prepari un caffè prima di cominciare? Con la caldaia intendo» «Molto volentieri grazie» Sculettando vistosamente Deborah si avvicinò al piano della cucina e mentre prendeva una delle cialde dalla s**tola sentì una presenza dietro di se. Fece un passo indietro e senti il suo sedere appoggiarsi a qualcosa di morbido. Con i tacchi era un po’ troppo alta e il culo arrivava all’altezza del pancione del tizio che le strinse le braccia attorno e la tirò a se. «Signorina stia attenta non vorrà mica cadere! Sa io non potrei camminare su quei cosi così alti» «Deve ammettere però che sono molto belle, prego si metta pure seduto» L’uomo scese su una delle sedie senza mollare la presa trascinando Deborah sulle sue ginocchia. «E il caffè? Non lo vuole più?» «Magari più tardi, prima avrei piacere di assaggiare questo meraviglioso pasticcino» Prese tra le mani il volto di Deborah e la baciò. Poi si passò un dito sulle labbra e osservò la striscia di rossetto sul pollice. «Che ne dici di mettermi un po’ di questo anche sul cazzo?» Deborah sorrise, si sollevò e si inginocchiò davanti alle sue gambe. Tirò giù la zip e immediatamente salto fuori il cazzo già duro. «Omone non porti le mutande eh? Sporcaccione!» Poi avvicinò la bocca e cominciò a decorare di baci il cazzo, le palle e la pancia. Quando i segni cominciavano a diventare più chiari sollevò lo sguardo e disse: «Vuoi che vado e mettermi dell’altro rossetto?» «Magari dopo, prima vorrei vedere se quella tua boccuccia sa fare anche altro oltre che baciare» «Ogni tuo desiderio è ordine omone» Dolcemente le labbra di Deborah si chiusero attorno alla cappella e cominciarono ad andare su e giù, alternando succhiate intense a dolci pernacchie, soffiando e facendo vibrare le labbra sulla pelle turgida del cazzo. «Oh cavolo stavo quasi per venire, dove hai imparato a fare certe cose?» «Non so, forse il mio è un talento innato!» sussurrò Deborah dopo lo schiocco delle labbra con il cazzo che usciva dalla sua bocca. «mmm interessante, e quali altri talenti hai?» «So fare i pompini col culo. Davvero! Almeno così mi dicono in chat quando gioco con il plug anale. Se vuoi possiamo provare ad usare il tuo» disse Deborah strizzandogli l’occhio. «Sono curioso di vedere, dai voltati» Deborah si girò e lasciò che le sue mani le abbassassero il perizoma. Poi con disinvoltura se lo tolse del tutto, facendo passare prima una gamba e poi l’altra, e glielo appoggiò sul viso. «Ho della vaselina nella mia valigetta» «Non ce n’è bisogno, non sono una verginella, i miei plug anali già conoscono quello che so fare e poi ho questa» Deborah gli lascio cadere della saliva sul cazzo e lo massaggiò con cura. Poi si bagnò le dita e se le infilò nel buchetto. «Eccomi sono pronta» Scese dolcemente facendo entrare solo la cappella. Poi senza muoversi cominciò ad alternare piccole spinte a momentini pausa. Poi di nuovo una spinta e una pausa. Lo fece entrare un po’ di più continuando a ripetere il ciclo di spinte. Alla fine scese del tutto prendendolo completamente. I sui glutei erano sulle cosce dell’uomo e cominciò a fare piccoli e lenti movimenti, ondeggiando mentre proseguiva con le spinte. Il tutto con una lentezza e una intensità che presto portarono all’orgasmo entrambi. «Allora omone ti è piaciuto incularmi?» «E me lo chiedi? Non mi era mai capitato di venire così, praticamente senza movimenti ne tuoi ne miei, mai provato un sesso anale del genere» Deborah si sollevò poi si portò una mano dietro al culo e spinse facendo uscire lo sperma con una piccola scoreggia. Si porto la mano alla bocca e la leccò ammiccando facendo l’occhiolino. «Senti un po’ omone, misà che ti ho fatto fare tardi, forse è meglio se torni anche domani che ne dici?» «Signorina Deborah penso che sia un ottima idea, e poi abbiamo ancora in sospeso il nostro caffè» Lo accompagnò alla porta e prima di aprirla lo baciò con passione sulle labbra. «A domani omone» Con lo sperma che colava ancora dal buchetto Deborah cominciò a scendere le scale del seminterrato fantasticando su cosa indossare l’indomani per il suo omone. «A proposito non gli ho chiesto come si chiama» sussurrò tra se e se Ma non importava perché quello era l’omone che l’aveva fatto diventare davvero Deborah. Con l’acca. . 2021 0 4 anni fa
- 7 mesi fa Ancora una volta con Lui. Oggi è il nostro ultimo gg di vacanza e come avevo promesso al mio amico sarei entrato alle terme già dalla mattina.Mia moglie mi accompagna quindi non avrò molti spazi per me.Alle 10.30 vedo Lui con la moglie,mi saluta senza destare sospetti,il caso vuole che mia moglie e anche la sua abbiano appuntamento per un trattamento estetico.Mi infilo subito nel bagnobturco,non c'è nessuno,lui mi raggiunge pochi minuti dopo,si siede accanto a me e mi bacia,un bacio eccitante,carico di voglie che mi eccita subito.Ci tocchiamo,ci spalmiamo un pò di crema e ci rilassiamo,guardandoci e sfiorandoci spesso.Finito il bagno,una bella doccia profumata seguita da un idromassaggio.Oggi c'è parecchia gente,non possiamo rischiare,lui mi fà cenno di seguirlo,si dirige verso lo spogliatoio,entra in una cabina,lo guardobe lo seguo,siamo ormai come due amanti che non riescono a staccarsi,mi bacia ancora con più forza,la sua mano cerca il mio cazzo ormai esploso,lo bacia,lo lecca dapperttutto non riesco a trattenermi esplodo sulla sua faccia nello stesso istante lui gode nella sua mano facendomi vedere il suo sperma che cola tra le dita.Siamo eccitati come mai,lui sà che domani ripartirò e non ci rivedremo per un pò,mi propone di lasciare le donne verso le 16,la scusa sarà una birreria che lui vorrà farmi conoscere.La mattinata passa velocemente,rientrano anche le mogli facciamo alcune saune,tutti nudi,io guardo sua moglie,lui la mia ma è solo un modo per distrarci.Alle 15,30 dico a mia moglie che il ragazzo vuole farmi vexere una birreria,non fà obiezioni,mi dice che se il posto è bello possiamo andare a cena li.Pochi minuti e siamo in macchina,10mim e mi ritrovo davanti casa sua,scendiamo gli dico di entrare perchè voglio fumare una sigaretta,lui mi strizza ľocchio e mi dice di seguirlo appena finito.Ho fumato 2 sigarette,la tensione non mi molla,apro la porta riconosco la parrucca spuntare dal divano.Arrivo dietro di lui,sposto i capelli e gli bacio il collo,le orecchie,infilo le mani davanti ma non è nudo,ha una sottoveste nera che lascia scoperti i suoi capezzoli,li tocco e continuo il mio bacio,poi vado davanti,lo guardo e lo bacio in bocca.Ha una sottoveste molto eccitante,calze autoreggenti e scarpe con tacco.Mi stacco da lui mentre si alza,vuole farsi vedere in tutta la sua bellezza,si gira e piegandosi mi mostra in suo culo con un plug grosso infilato dentro,non riesco a resistere,tolgo il plug per metterci la mia lingua prima e il mio cazzo dopo.Lo pompo un pò brutalmente,lui apprezza molto,mi fà capire che è la mia troia e potrò fare ciò che voglio,continuo fino a sentirlo gemere,si sfila il cazzo e senza che me accorga lo prende tutto nella sua bocca,stò godendo ma lo fermo,lo voglio in bocca anche io,mi faccio prendere e dopo avermi infilato alcune dita nel culo iniziamo un 69 indimenticabile,ormai siamo entrambi pronti,i nostri cazzi pulsano,le vene si ingrossano fino a riempirci le bocche di calda sborra.Continueremo cosi per un ora,lecchiamo ogni centimetro dei nostri corpi,abbiamo un ultimo orgasmo e ci salutiamo.Lui mi riaccompagna e mi saluta come un vecchio amico sperando in un nuovo incontro . 2691 1 4 anni fa
- 3 anni fa Come tutto ebbe inizio Estate 1990. Era da poco finita la scuola, ed io come abitudine mi trovai un lavoro stagionale per mettere da parte qualche soldo per poi poter fare un viaggio a settembre. Trovai un alberghetto in montagna, un posto molto frequentato in estate da chi non amava il mare. I proprietari,molto gentili,una coppietta sulla 50ina, mi diedero una stanzetta in mansarda, dove c'erano tutte piccole stanzette dedicate al personale. Mi ambientai subito,i colleghi erano gente tranquilla, si lavorava sodo,ogni tanto si usciva per una birretta ma poi subito a letto, la mattina ci si alzava presto. Io avevo le mie fantasie sessuali, già ero particolarmente inclinato al travestimento, mi ero portato,oltre gli abiti da lavoro,il mio particolare corredo. Calze autoreggenti,perizoma,reggiseno,parrucca a caschetto mora, e qualche altra cosetta che usavo per sentirmi una vera femminuccia, e la sera dopo il lavoro mi trasformavo completamente per giocare un pò da sola, fino a quando, continuando a toccarmi il pisello e il culetto, venivo copiosamente addormentandomi così nel mio letto. La stagione scorreva tranquillamente, io spesso sotto gli abiti da lavoro indossavo il mio intimo personale, mi eccitava molto sentirmi i pantaloni strisciare sulle mie calze di nylon. Eravamo giunti a fine agosto,l'albergo si stava svuotando, e mano a mano i colleghi se ne andavano. Mi chiamò il titolare, Enzo, e mi chiese se potevo rimanere un altra settimana, perchè stava arrivando una famiglia di 6-7 persone, e saremmo rimasti io e lui,che avrebbe cucinato oltre a gestire tutto. Io acconsentii, tanto avevo programmato un viaggetto ad Amsterdam per il 10 settembre, e una settimana in più mi avrebbe fatto comodo. La famigliola arrivò, feci conoscenza, e poi per 2-3 giorni filò tutto tranquillo. Una sera,dopo il servizio,stavo in camera, avevo indossato le mie cose, e approfittando del fatto che non c'era più nessuno del personale, passeggiavo nel corridoio della mansarda, cercando di assumere movenze femminili. Ad un certo punto, sentii una voce che veniva dal piano inferiore, che sottovoce mi chiamava. Giulio, sei tu? Era il capofamiglia della comitiva che alloggiava in albergo, e avendo sentito i miei passi stava salendo su. Ero terrorizzato, rientrai in camera, e aspettai. Era arrivato su, e continuando a cercarmi mi disse che era salito su per fumarsi una sigaretta in compagnia, visto che la sua famiglia stava già dormendo. Io lo ascoltavo da dietro la porta, e gli dissi che poteva fumare tranquillamente. Lui da dietro la porta mi chiese: Ma non mi fai entrare, non ti mangio mica,fumiamo una sigaretta e vado via. Stavo sudando,non mi aveva mai visto nessuno travestita, ma ad un certo punto,pensando pure che la stagione era finita, aprii la porta e lui entrò. Quando mi vide rimase a bocca aperta, io ero completamente ammutolita, indossavo le mie solite calze autoreggenti nere,il reggiseno,una vestaglietta che mi arrivava appena a coprire il pisellino, ero sui tacchi, e con la parruca sembravo proprio una troietta: Ma che bella sorpresa, e chi se lo aspettava di trovare una bella signorina qui dentro, sei proprio carina! Io balbettai qualcosa, e gli dissi che era una cosa che facevo solo per gioco. Ma lui continuò: no no,sei veramente carina, non sembra proprio che sei tu. Effettivamente era vero,quando mi guardavo davanti lo specchio non mi riconoscevo neanche io. Ero alta,magra,gambe affusolate, completamente depilata, se fossi andata in giro così avrei fatto girare la testa a molte persone. Mauro,così si chiamava, si accese una sigaretta, e continuava a squadrarmi da cima a fondo,facendo qualche sorrisino, e poi mi disse: Guarda, me lo stai facendo diventare duro, disse mentre si toccava il pacco. Io ero terrorizzata, e gli dissi che per me era soltanto un gioco, e non ero mai stata con un uomo. Ma lui fece finta di non sentire, si sbottonò i pantaloni e tirò fuori un arnese che era almeno il doppio del mio. Non preoccuparti,continuò, vedrai che ti piacerà. Io gli dissi di no, che doveva andarsene. Va bene,me ne vado, chissà che dirà Enzo quando saprà che invece di un cameriere aveva assunto una cameriera. Lo pregai di non farlo, e lui allora mi fece sedere sul letto, si abbassò del tutto i pantaloni e mettendomi il suo cazzo davanti la faccia mi disse che c'era solo un modo per non farlo sapere a nessuno. Mi mise una mano sulla testa e cominciò a spingerla verso di lui, io ancora dicevo che non volevo, cercavo di allontanarlo spingendogli le gambe, ma non c'era niente da fare. Il suo cazzo si era indurito, era sempre più vicino ed io cercavo di resistere con tutte le mie forze. Ad un certo punto mi diede uno schiaffone in pieno volto. Rimasi per qualche attimo rintronata, e lui ne approfittò. Mi aveva messo il cazzo in faccia,me lo stava strusciando sulle guance,sul naso, sulle labbra... Mi fece aprire la bocca con la forza...e lo spinse tutto dentro.Io non stavo capendo più niente, mi faceva andare su e giù con la testa, mi mise tutte e due le mani sul capo, e lui spingeva come se mi stesse scopando la bocca. Ero completamente rintronata, però ora si stavano avverando tutte le mie fantasie sessuali,avevo immaginato sempre di succhiare un bel pisello, e adesso si stava avverando. Non facevo più resistenza, anzi,facevo su e giù con la bocca, gli leccavo la cappella, sentivo l'odore del suo sesso misto a sudore e....mi era diventato duro. Lui lo vide, e chiamandomi troia disse che lo sapeva che mi sarebbe piaciuto. Si fermò, e mi disse di girarmi e mettermi a pecora sul letto. Lo implorai di non farlo, che non me la sentivo, e che gli avrei continuato a succhiare il pisello. Ma ormai era brutalmente eccitato, mi rigirò e dandomi altri due schiaffoni sul culo mi disse di non muovermi e di stare zitta. Ero alla sua mercè, a pecorina sul letto senza potermi ribellare, avevo una paura fottuta. Si avvicinò con la testa al mio culetto, e cominciò a leccarmi il buchetto. Incominciai a provare piacere...sempre di più, sentirlo mentre mi leccava mi stava mandando in estasi. Adesso è ben lubrificato, disse, entrerà con piacere.Provai ancora a ribellarmi, ma ormai non riuscivo più a muovermi, e sentii che aveva puntato la cappella sul mio buchetto. Cominciò a spingere, e mi disse di rilassarmi, sennò avrei sentito più dolore. Stava entrando, piano piano, ogni tanto si fermava e mi allargava le chiappe, e continuava a spingere. Lo sentivo entrare dentro di me, mi stava inculando....e con mio grande stupore,io stavo godendo. Entrò tutto..... Lo senti? è tutto dentro, ti ho rotto il culo puttana. Mi prese per i fianchi, e cominciò a muoversi, sempre più velocemente, mi stava facendo male, ma allo stesso tempo stavo godendo tantissimo. Con una mano mi prese il pisello e cominciò a segarmi mentre mi stava inculando. Erano durissimo, sia il mio che il suo, e dopo qualche secondo venni tra le sue mani.....Brava la mia troietta, vedo che hai goduto tantissimo con un cazzo nel culo. Era vero, non avevo mai goduto così tanto. Lo tirò fuori, e rimettendomelo in bocca mi disse: Adesso devi completare l'opera. Ormai facevo tutto quello che voleva, ero inerme, mi aveva rotto il culo, e non stavo capendo più niente. Mentre glielo succhiavo ancora, lui se lo menava con la mano e stava per venire. Quando stette per sborrare, me lo infilò tutto nuovamente in bocca,tenendomi ferma la testa. Lo sentii venire, gli schizzi mi arrivarono in gola, sentivo il suo cazzo nella mia bocca che pulsava in continuazione, avevo la bocca piena di sborra. Lo tirò fuori e tappandomi la bocca mi disse di ingoiare tutto. Non volevo, ma lui alzò il braccio come per darmi un altro schiaffo, ma lo fermai....mandai tutto giù, spalancai la bocca e gli feci vedere che avevo inghiottito tutto. Brava, mi disse, mi si allungò sopra e mi infilò la lingua in bocca. Pomiciammo un pò, dopo di che si rialzò , e dopo essersi vestito mi disse: brava, sei stata una vera puttanella, mi hai fatto godere tantissimo, tornerò a fumarmi un'altra sigaretta domani sera, e se ne andò. Rimasi sul letto, ero ancora in trance, passarono diversi minuti prima che mi ripresi. Mi aveva violentata, ma forse aveva dato inizio al mio essere donna e puttana, e la cosa mi aveva eccitato tantissimo. Avevo goduto come non mai. Dopo un pò con la lingua cercavo di pulirmi le labbra dallo sperma che c'era ancora, e ricominciai a segarmi...... 2624 0 4 anni fa
- 7 mesi fa La mia seconda volta. Finalmente la primavera,un inverno lunghissimo reso meno duro solo grazie al ricordo della mia prima esperienza con un uomo, consumata sul finire delľautunno in un centro termale in Germania.Quando mia moglie mi chiede di tornare qualche giorno in quel posto rimango sbigottito, subito la mia mente sogna un nuovo incontro ma mi ricordo di aver perso il contatto che il ragazzo incontrato alle terme mi aveva lasciato.Aspetto con ansia il fine settimana per partire,arriviamo in tarda serata a destinazione e andiamo subito a letto.La notte non passa più,sono teso,pur sapendo che sarà difficile ritrovare il ragazzo.Alle 8,30 mi preparo è una giornata calda quindi decidiamo che mia moglie andrà a farsi un giro nella cittadina per fare shopping io andrò a fare un giro in bicicletta.Mi preparo infilandomi i pantaloncini da ciclista senza mutande e parto per un giro nei paesini circostanti,stò pedalando da un ora quando passo davanti ad una pasticceria quindi mi fermo per mangiarmi una bella fetta di torta.Sono assorto nei miei pensieri,controllo lo smartphone per vedere la strada da fare e non sento un saluto provenire da un tavolo vicino,la seconda volta alzo la testa per rispondere e mi trovo davanti il ragazzo delle terme,siamo entrambi sbigottiti,mi alzo lo abbraccio e ci baciamo come vecchi amici.lo invito a sedersi,ci prendiamo un caffè e facciamo 4 chiacchiere,gli spiego che avevo perso il suo contatto ma che non lo avevo dimenticato,lui mi appoggia una mano sul ginocchio e io mi ritrovo un erezione che mi imbarazza molto.Per riprendermi gli dico di uscire cosi fumo una sigaretta,ci guardiamo gli spiego che sono li in bici e che mi fermerò fino a martedí,lui mi invita a casa sua,abita a 2 passi e sua moglie lavora fino sera.Lo seguo spingendo la bici e in quei 10 min la mia mente è stata presa d'assalto da pensieri che mai avevo avuto.Eccoci,siamo davanti casa sua,una villetta con giardino schermato da piante e cespugli pieni di fiori,stò appoggiando la bicicletta ma quando mi giro mi trovo faccia a faccia con lui,lo bacio,gli infilo la lingua proprio come fece lui la prima volta,un bacio fugace non vorrei che ci vedesse qualcuno,lui risponde con piacere poi apre e mi fà entrare in casa,mi tiene per mano e mi accompagna in bagno invitandomi a farmi una doccia con lui.Entriamo sotto ľacqua bollente,il vapore ci avvolge,lui si stà insaponando,lo aiuto,stò scendendo verso il suo sesso ma mi dice di aspettare perche deve fare pipi,ho sentito le prime gocce calde sui miei piedi,mi sono abbassato e ho fatto in modo che mi inondasse il viso bevendo anche un pò di pipi.Lui è rimasto sorpreso,forse non lo aveva mai fatto,vuole che anche io gli doni un pò di pipi cosi dopo essermi concentrato ľho bagnato sulla faccia,sulla bocca e sul culo.Abbiamo finito di lavarci e una volta,fuori mi ha fatto stendere sul letto iniziando a farmi sentire la,sua lingua dapperttutto,il mio cazzo stà scoppiando il suo anche,lui si accorge si gira ,un 69 che ci fará godere in pochi minuti ognuno nella bocca delľ altro,ingoio il suo sperma tenenone un poxo in bocca,mi avvicino alla sua e ci scambiamo aperma e saliva nelle nostre bocche.È stato bellissimo,glielo dico ma lui mi dice che abbiamo ancora tempo,dobbiamo recuperare,io devo recuperare la mia testa,sono completamente nel pallone,mi infilo maglia e pantaloncini e gli dico che esco a fumarmi una sigaretta,lui mi dice do fare con calma perchè ha una sorpresa per me.Fumo e mille pensieri attraversano la mia testa,perchè un ragazzo cosi bello,giovane con una moglie molto bella,mi porta in casa sua e mi fà godere cosi?domande senza risposte.È passato ormai un quarto ďora quando rientro, non lo trovo,provo a chiamarlo ma nessuna risposta.C'è una musica soffusa,sento dei passi e vedo prima due scarpe con tacco altissimo,poi due splendide gambe con calze nere,ogni gradino scopre un pezzo di corpo,vedo le calze con reggicalze,poi un body e infine lui,parrucca nera labbra rosso fuoco,mi guarda come se volesse scoparmi la testa,si avvicina e ci baciamo come due amanti con il fuoco in corpo.Lui è bellissimo,non voglio credere sia tutto per me,lo vedo abbassarsi e il mio cazzo sparisce nella bocca,mi lecca con maestria,stò quasi godendo e quindi lo fermo.Voglio il suo cazzo dietro, lo voglio sentire tutto,mi sdraio sul letto,alzo le gambe e lo invito a,scoparmi,mi scopa cosi,poi alla pecorina,infine mi fà sedere sopra il suo cazzo,godo come non mi è mai capitato,lui tiene il mio cazzo tra le mani,non si muove,non vue farmi godere perchè lo vuole tutto dentro.Invertiamo i ruoli,vedere il suo culo con calze e body è pazzesco,ha un corpo bellissimo,non serve lubrificarlo,il suo culo è aperto,bello largo grazie alľuso dei plug,lo scopo cosi,poi lui mi fà sdraiare vuole sedersi sopra di me,se lo infila tutto e mi bacia,siamo alla fine vengo nel suo culo lo stesso momento che lui finisce di masturbarsi inondandomi la faccia.Non vuole uscire,tiene il mio cazzo dentro di lui mentre mi bacia e con la lingua raccoglie ogni goccia per portarla alla mia bocca.Il pomeriggio è volato ho appuntamento con mia moglie quindi ci salutiamo dandoci appuntamento alle terme per il lunedi. 1876 0 4 anni fa
- 7 mesi fa Quando il sogno diventa realtà Dopo aver sperimentato molti giochi con la mia compagna è arrivato per me il momento di spingermi oltre.Eccomi allora sul letto di un motel con lingerie femminile aspettare di essere violato nella parte più intima.Lei è bravissima,mi tocca e lubrifica prima con la lingua poi con un dito,due e via cosi fino a farmi completamente suo.Alcune settimane dopo sono in vacanza con la moglie,una giornata uggiosa decidiamo di passarla alle terme a rilassarci un pò.Dopo alcuni bagni io decido di andare subito nel reparto saune dove si stà sempre nudi,lei preferisce starsene in piscina mi raggiungerà più tardi.Comincio con una sauna leggera,c'è poca gente,qualche donna matura,due coppie di ragazzi qualche anziano e un ragazzo molto carino tutto solo.Rimango 15 min,poi una doccia e un pò di relax.Vedo il ragazzo sempre solo,lo osservo meglio e non posso che confermare la mia prima impressione,bello,curato tutto rasato e abbronzato.Dopo essermi ripreso un pò entro nel bagno turco,ci sono altre 4 persone,siamo tutti avvolti nel vapore e ci si vede a fatica,dopo qualche minuto si apre la porta ed entra il ragazzo,in tedesco mi chiefe se può sedersi accanto a me,io mi.sposto un attimo facendogli un pò di spazio.Passano pochi minuti,sento una mano sfiorarmi la coscia,al momento non ci faccio caso e la cosa finisce li.Sono solo 5 minuti che sono li dentro,uno ad uno vedo uscire chi era li prima di me,ora siamo soli io e lui,sento ancora la sua mano,questa volta mi tocca in mezzo alle cosce,mi giro per dirgli cosa stava facendo ma lui è più veloce di me,mi prende il cazzo in mano mentre si avvicina e mi bacia infilandomi la lingua in bocca.Non voglio credere a quello che stá succedendo,ho sognato per anni di avere un uomo ed ecco che si stà realizzando.Il bacio è lungo,appassionato come quello di due amanti,mi stacco da lui,il mio cazzo è durissimo,il suo anche,lo tocco,lo accarezzo e mi abbasso per provare a realizzare il sogno che mi perseguita da tempo.Lo sento sulla faccia,lo bacio,apro le labbra e lascio la mia lingua libera su quel cazzo tutto per me.Non è grosso ma è comunque molto bello,lo infilo tutto in bocca,lo sento nella gola,lo sento pulsare dentro di me,capisco che stà venendo lascio che si liberi dentro di me,i primi schizzi mi vanno direttamente in bocca,poi lo toglie e masturbandosi mi inonda la faccia.Mi guarda,si avvicina e lecca tutto lo sperma,uscito,poi mi infila la lingua in bocca per un nuovo infinito bacio.Appena in tempo perchè entra una coppia.Usciamo,lui mi fà un cenno e mi porta in una zona relax dove siamo soli,il tempo di sdraiarmi e lui si butta sul mio cazzo,lo lecca,lecca le palle,mi alza le gambe e infila la lingua nel mio culo,stò per esplodere,lui lo sà mi infila un dito,poi due nel mio ano e dopo poco raggiungo un orgasmo mai provato prima,lui beve tutto il mio nettare e poi torna a baciarmi.Esco da li e mi butto in piscina,sono piacevolmente sconvolto,mia moglie arriva poco dopo e vedendomi mi chiede come mai son cosi sconvolto,saranno le saune le rispondo mentre con gli occhi incrocio lo sguardo del ragazzo.Il pomeriggio lei se ne torna alla piscine,lui si avvicina,mi fà cenno di seguirlo,si dirige alle toilette,lo vedo entrare in una cabina,sono titubante ma ľeccitazione che mi è presa fà si che entri subito anche io,questa volta sono io a bloccarlo e infilargli la lingua in bocca,ci baciamo ci tocchiamo dapperttutto, lui ora si gira,mi mostra il suo culo,allarga le cosce e mi invita a scoparlo,son senza parole,il suo culo è stupendo,lo lecco,lo bacio poi aploggio il mio glande,non ľho mai fatto,lui lo intuisce e mi dice di star tranquillo,mi fà sedere sulla tazza e si siede sopra il mio cazzo,prima piano poi lasciandosi andare fino a far scomparire tutto il cazzo dentro di lui,si muove con maestria,sà come godere e farmi godere,si muove,mi bacia,sento il suo cazzo contro la mia pancia,vorrei averlo in bocca ma lui non vuole togliersi il mio,rantola come una troia,mi piace sentirlo,stà godendo,sento il suo cazzo irrigidirsi e mentre stò sborrando nel suo culo lui viene con due schizzi che arrivano alla mia bocca.Il mio sogno si e realizzato,ora sarà ancora più difficile stare senza cazzo,la sera mi saluto e mi lascia un biglietto con tel.chissà che non lo possa rivedere. 2992 0 4 anni fa
- 4 anni fa Come sono diventata una trav puttana Appena grandicello provai le scarpe coi tacchi dì mia madre .E mi piacque osservarmi.Molti anni dopo, mentre la mia vita di etero proseguiva con successo cominciai a frequentare oltre alle puttane anche i trans.Inizialmente solo per farmi sbocchinare anche se, nel mentre, allungato le mani per sentirglielo.Cominciai poi a comprare intimo femminile ai mercatini ed a provarlo in casa, masturbandomi davanti allo specchio.Poi, un giorno. mi decisi al grande passo È, già vestita da troia, andai dal mio trans preferito per farla. Ovviamente dovetti pagarlo....Prima lo presi in bocca e poi mi misi a pecorina.Poche botte e venni subito ....Seguì un periodo di astinenza con le donne, ma non me ne cura i più di tanto.Lo prendevo abitualmente in culo dai trans anche se dovevo sempre pagarli.In fondo sono puttane col cazzo....Diventato sempre più brava come bocchinara, il cazzo diminuita e si puzzava sempre meno e poi imparato a nasconderlo.Solenni brava nello scegliere i capi più sexy mentre per le scarpe non avevo problemi scalzando il 40.Non avendo ancora provato gli uomini, volli iniziare.E fu sulla spiaggia di Capocotta.Zatteroni,parrucca, perizoma, insomma tutto il necessario per fare la puttana con rossetto.trucchi e borsa.Totalmente depilata e con una seconda naturale di seno mi bastò poco per essere notata.La sorpresa maggiore però fu quando due uomini vollero scoparmi insieme ed io sparai una certa cifra.Accettarono senza battere ciglio......Mi misi in mezzo a loro e cominciai il mio lavoro di puttana, che termini quando entrambi, sfilati i profilattici vollero sborrarmi in faccia e sulle tette.Avevo finalmente trovato il lavoro che cercavo!Fare la puttana, godendo.E nel tempo sono diventata sempre più brava anche se la mia specialità rimangono gli orali.coperti e scoperti(a dipende da diversi elementi) con ingoio o senza..Al naturale o " arricchiti.Ormai ho una pisellino con cui faccio solo pipi da anni e non ho più erezione.Ma va bene così. Anzi, meglio. 2699 0 4 anni fa
- 4 anni fa esperienza omo, spiaggia gay tenerife Come ogni giorno, al mattino mi sono recato nella parte gay della spiaggia di La Tejita a Tenerife, nella zona cespugliosa ove vi è la possibilità di prendere il sole all’interno di uno dei piccoli bunker in muretti di pietra che sono disseminati a margine della spiaggia. Messomi nudo dopo un po’ nel bunker poco distante al mio, si è installato un bel uomo di mezza età (55-60), longilineo, completamente depilato e con il capo totalmente rasato. Ha steso la sua asciugamano e poi in piedi ha cominciato a irrorarsi il corpo con un diffusore di acqua accarezzandosi la pelle con la mano. Mi aveva notato e vedendo che avevo il mio sguardo su di lui, si è posto di profilo facendomi vedere che piano piano il suo membro si ingrossava…..a quella vista mi sono messo pure io ad accarezzarmi lentamente tra le gambe..continuavamo a osservarci e ad accarezzarci…lui in piedi..io seduto…ad un certo punto con un gesto del capo e della mano mi ha invitato a prendere posto accanto a lui; ho preso la mia asciugamano, l’ho affiancata alla sua e mi sono seduto..davanti a me questo maschio sublime..rasato ovunque e sempre più eccitato…era tedesco…..si è seduto accanto a me accarezzandomi il viso..ho cominciato ad accarezzare il suo.. a baciarlo sul capo completamente calvo….poi le nostre labbra..dolcemente si sono avvicinate..le nostre lingue hanno miscelato la nostra saliva di uomini mentre ci abbracciavamo sempre più teneramente accarezzandoci ovunque….distesi, con la bocca sono sceso sui suoi capezzoli…le sue mani tra i miei capelli…era tutto di uno spontaneo e gradevole immenso..essere al sole nudi…con un uomo accanto da baciare e accarezzare, in una zona frequentata solo da omosessuali nudi…mi pareva di sentirmi in paradiso…mi eccitavo a essere omosessuale..ad avere accanto un omosessuale con il quale condividere i propri desideri….distesi fianco a fianco di lato ce lo siamo baciato reciprocamente, accarezzandoci i testicoli, entrambi consci del prezioso, tiepido e cremoso succo di maschio che vi era all’interno. Poi ho chiesto se poteva anche girarsi sul ventre…e ho cominciato ad accarezzargli la schiena ..baciargliela..a mordergli piano i lobi delle orecchie….poi sono sceso….con le mani ho aperto quelle natiche sode e miei occhi si sono posati sul suo ano completamente liscio....non ho resisto…ho cominciato a baciarglielo..a leccarglielo…finalmente potevo dare sfogo ad uno dei miei sogni repressi..leccare un maschio nella sua parte più intima, avere con lui il massimo dell’intimità…capire quanto è bella la parola culo riferita ad un uomo…mi ha chiesto di accarezzarlo anche dentro con le dita..piano piano..ho messo un ditino…l’ho tolto e facendomi guardare da lui me lo sono messo in bocca…poi piano piano..due dita…poi in bocca di nuovo e poi ci siamo baciati….si era instaurato un feeling eccezionale..lui mi sentiva e io lo sentivo….aveva un cazzo di lunghezza normale..ma di notevole diametro…come ho sempre gradito…mi piace sentire il palato completamente a contatto con la pelle del pene, quando un uomo mi sta venendo in bocca, sento ancora di più pulsare il suo membro se il diametro è notevole e dietro, per me, è più lo spessore che conta che non la lunghezza, sin da quando, adolescente, amavo sodomizzarmi con zucchine enormi stringendogli il più possibile in mio ano attorno una riuscito a farle penetrare. Ci siamo poi amati in un meraviglioso 69 con io sopra, le sue dita e la lingua lungo il mio culetto...a un certo punto sono scivolato verso i suoi piedi baciandogli e leccandogli le dita...non vi era nulla in lui che non desiderassi...La mancanza di conoscenza ci ha poi fatto venire masturbandoci...entrambi non aveva profilattici..ripromettendoci però che la prossima volta si sarebbe agitato dentro il mio corpo con il suo grosso calibro….dopo siamo rimasti abbracciati al sole..dandoci ancora dei bacini e accarezzandoci, parlando di noi..di cosa facevamo, da dove venivamo, ecc..ecc...Ad un certo punto si è alzato dicendomi che doveva andare a fare pipi..nei cespugli...non ho resistito ad un altro mio desiderio: gli ho detto che mi sarebbe piaciuto farmela fare addosso, sul viso e in bocca ...da lui. Mi ha risposto ben volentieri! E tra i cespugli inginocchiato di fronte a quell’uomo mi sono fatto irrorare del suo secondo succo di maschio su tutto il corpo...e in bocca; con mio stupore mi ha chiesto di baciarlo...poi ci siamo tuffati in acqua nella vicina spiaggia. E’ stata un’altra meravigliosa sensazione...la pipì di un uomo..di un maschio..per me...mmmmm..esperienza deliziosa che allo stesso tempo mi ha fatto sentire gay e cagna di quel maschio divino...La storia è poi continuata per tutto il periodo di vacanza e finalmente siamo arrivati a rapporti completi. A lui piaceva farlo anche indossando tacchi a spillo, calze nere e giarrettiere…...mmmmm…..era una meraviglia e di un sexy sublime in quella tenuta...calvo completamente...depilato...con la sua muscolatura di maschio in tacchi alti... ma narrare tutto potrebbe diventare lungo e noioso. Spero che sin qui la mia storia sia piaciuta. Dal quel giorno ringrazio sempre più il cielo di essere anche attratto dagli uomini...anzi..le donne mi dicono sempre meno e non vedo l’ora di tornare dal mio Horst...questo è il suo nome..ci sentiamo via whatsapp ogni giorno..ed entrambi abbiamo il desiderio di stare assieme il più possibile... 2594 0 5 anni fa
- 5 anni fa La lesbo/trans e l aspirante Trav Era molto tempo che Enza si travestiva in privato e si sfondava il sedere con falli sempre più grandi. Era solo passiva,ma di lingua e mani buone.al max gli piaceva fare la troia in cam quando non incontrava uomini volgari.sapeva già di essere una troia rottinculo ma non gli piaceva sentire uomini che la chiamassero puttana e così via. Sarà per questo che i suoi unici incontri dal vivo  furono con sorelline e passivi in generale sognando sempre una coppia bsx di cui diventare intima amica di letto. Oppure l utopia di trovare una fidanzata lesbo o trans con cui fare coppia e porcate.il sogno resta come l utopia. 3079 0 5 anni fa
- 5 anni fa Il centro benessere. Dopo una giornata intensa, non c'è niente di meglio che passare un paio d'ore in un centro benessere.Premetto che nel centro benessere che vado si gira senza costume, eventualmente con un telo.Mi piace iniziare con una sauna.Non ero sola, un altro paio di donne e un uomo.Mi sono seduta ed ho scoperto un po' il telo, senza mostrare nulla se non il seno.L'uomo era seduto davanti a me, non aveva un telo e mostrava senza pudore i genitali.Ho però fatto caso che ogni tanto mi lanciava qualche occhiata; la cosa era molto strana. Dopo la sauna, ho fatto un bagno turco, preso una tisana e mi sono sdraiata per rilassarmi.Poi ho fatto un idro su uno dei quattro lettini di una piccola piscina.Mi sono sdraiata nel penultimo, distante dall'accesso.Dopo qualche minuto arriva il signore della sauna e si sdraia nell'ultimo lettino, alla mia sinistra.Ho un fisico longilineo e mi ero completamente sdraiata lasciando intravedere i genitali e lasciando correre la fantasia.Ad un certo punto mi sento toccare dal piede dell'uomo, istintivamente sposto il mio...poi ci ripenso e lo riavvicino al suo...ero tesa, ma curiosa di vedere la sua reazione...Riavvicina il suo piede e questa volta lo sento bene; non sposto il mio e lui continua a toccarmi.Decido di mettermi sul fianco destro e di girargli le spalle.Inizia a toccarmi il sedere, allargo un pochino le gambe e sento la sua mano scorrere tra i glutei e i miei genitali, carezze sempre più audaci...allargo di più le gambe...le sue dita si soffermano sul buchino del mio sederino...ora sento le sue dita che spingono la zona perianale e un dito che cerca di farsi spazio...con le mie mani allargo i glutei per facitargli i movimenti...incredula, sto impazzendo dal piacere...Mi giro verso di lui, il suo membro è eretto...lo accarezzo ed inizio a masturbarlo...Mi sento confusa.Lo invito a raggiungermi in camera dopo una decina di minuti.Arrivo in camera, indosso le autoreggenti, le scarpe con i tacchi, una sottoveste di pizzo, mi trucco con un po' di fard, rossetto ed indosso una parrucca tipo Valentina.Lascio una luce soffusa.Sono pronta.Sento bussare alla porta, apro, è lui in accapatoio.Mi guarda sorpreso e sento il suo sguardo carico di desiderio sul mio corpo.Si avvicina e mi stringe contro il suo corpo.Con la mano sento il suo pene gonfio e duro, mi bacia sul collo...e palpeggia tutto il mio corpo...Mi mette a pecorina sul letto, con le mani allarga i miei glutei ed inizia a baciarmi fino a penetrarmi con la lingua...lo sento dentro di me...è instancabile...e mi sento una troia in calore...Gli apro l'accapatoio, mi inginocchio davanti a lui ed inizio a spompinarlo...Mi strizza i capezzoli e lo prendo tutto in bocca fino in gola...Lo sento sempre più eccitato, sta per venire...mi tolgo la sottoveste e riprendo a sbocchinarlo...Gli chiedo di farmi capire quando sarà il momento perché vorrei vederlo venire e sentire il suo sperma sul mio seno...Ecco, toglie il suo pene dalla mia bocca e masturbandosi schizza la sua sborra calda sul mio seno...spalmo la sborra calda sul petto e lo riprendo in bocca per assaporare le ultime gocce di sperma e sentirlo fremere di piacere...Esausto, lo bacio e lo ringrazio per il piacevole incontro; altrettanto fa lui augurandosi che ci sia un'altra occasione.Sono ancora eccitata per questo fuori programma e mi lascio andare masturbandomi di piacere fino all'orgasmo...Concludo con una lunga doccia in attesa di addormentarmi ripensando a come si era inaspettatamente conclusa la giornata.Buona notte e sogni d'oro...Cora 2714 0 5 anni fa
- 5 anni fa Io, Franco e lo schiavo Mauro. Con Franco eravamo ormai una coppia affiatata, da un po' ci incontravamo almeno un paio di volte al mese.Entrambi avevamo la stessa fantasia, coinvolgere un terzo uomo nei nostri giochi.Franco fece qualche annuncio e ricevemmo diverse risposte, ma furono poche quelle selezionammo. La maggior parte erano volgari e non rientravano nelle nostre aspettative.Con Giorgio, il primo che contattammo, ci scambiammo qualche mail conoscitiva.Arriva il giorno dell'incontro e si presenta un uomo intorno alla quarantina e di bella presenza.Franco, il mio partner, aveva qualche anno in più, ma questa differenza d'età era un aspetto che non ci preoccupava.Franco era un uomo dolce, mi coccolava e mi possedeva con passione e questo mi faceva sentire la sua donna.Anch'io sono subito piaciuta a Giorgio, era evidente da come mi guardava e, quando si avvicinò per un bacino di benvenuto, allungò la mano sotto la sottoveste di pizzo nero e mi accarezzò il sedere.La luce della stanza era soffusa.Li presi per mano, mi sedetti sul letto e li sistemai in piedi davanti a me.Abbassai ad entrambi i pantaloni e cominciai ad accarezzarli sugli slip...sentivo i loro membri diventare sempre più gonfi e duri...Abbassai entrambi gli slip scoprendo i membri e lentamente iniziai a scappellarli.Cominciai a leccare il membro di Giorgio e poi quello di Franco ed infine iniziai a spompinarli.Franco era eccitatissimo; aveva voglia di scoparmi, mi prese di forza, mi mise alla pecorina, lubrificò per bene la mia fichetta e poi iniziò a penetrarmi, lentamente e dolcemente.Giorgio era spettatore di questa scena.Quando ormai il suo pene entrava facilmente dentro di me, iniziò a pompare con più vigore facendomi fremere ogni volta che affondava il suo pene.A quel punto, inaspettatamente, Giorgio si rivestì e ci lasciò.Abbiamo concluso che deve averlo "spaventato" l'intesa che c'era tra noi e il non ritenersi all'altezza delle nostre aspettative.Ci abbiamo riprovato con Mauro, uno schiavo.Nelle mail conoscitive avevamo chiarito le regole del gioco: avrebbe soddisfatto tutte e solo le mie richieste e non sarebbe entrato in contatto con il membro del mio uomo se non richiesto da me.Infine sarebbe sempre stato a quattro zampe, a parte mie particolari richieste.Mauro fu puntuale; gli dissi di spogliarsi e di tenere adosso solo gli slip.Mi abbracciai con Franco e chiesi a Mauro di infilarsi tra le nostre gambe e di baciare dolcemente i genitali di Franco...Franco, eccitato, iniziò a toccare le mie labbra con la lingua, altrettanto feci io finché Franco non mi dette un bacio carico di passione.Dissi a Mauro di alzarsi, di abbassare la mia sottoveste e di togliermi il reggiseno.Mi sedetti sul letto ed iniziai a baciare il membro di Franco...dopo i primi baci, lo presi in bocca ed iniziai a sbocchinarlo...Mauro era ai miei piedi a guardare la scena, gli chiesi di togliersi gli slip...il suo membro era gonfio, lo toccai e gli strinsi lo scroto con forza.A quel punto, mi misi alla pecorina, allargai le gambe e chiesi a Mauro di tenere bene aperti i miei glutei e di baciare e leccare la mia fichetta fino a penetrarmi con la lingua...Era confuso ed eccitatissimo.Nel frattempo, Franco mi scopava in bocca.Chiesi a Mauro di prendere del lubrificante e di lubrificare bene il mio buchino, penetrandomi prima con un dito e poi con due.Quando fui pronta, dissi a Mauro di lubrificare il membro di Franco e di masturbarlo per mantenerlo duro.Franco si avvicinò e mi prese prima dolcemente e poi con vigore...sentivo la forza dei suoi colpi nel mio ventre...Dissi a Mauro di stendersi tra le mie gambe e di guardare mentre il pene di Franco mi penetrava... poi gli chiesi di arrivare con il viso fino ai miei genitali e di prendermelo in bocca...Franco continuava a montarmi vigorosamente ed era ormai prossimo all'orgasmo...anch'io ero nella stessa situazione...non capivo più nulla, il piacere era intenso e stordente...Sentivo Franco ansimare, affondò due colpi decisi, spinse il pene fino in fondo, ero tutta un fremito.Mentre Mauro mi spompinava, sentii il fiotto di sborra calda colare dentro il mio corpo...in quel preciso momento eiaculai copiosamente in bocca a Mauro ed urlai di piacere...Avanzai con il corpo e Mauro capii, senza che glielo ordinassi, che avrebbe dovuto leccare il mio buchino ed ingoiare anche lo sperma di Franco che fuoriusciva lentamente...Ero esausta ed anche Franco e Mauro erano provati per quello che era successo.Andai in bagno e feci cenno a Mauro di seguirmi, mi misi a gambe divaricate sul bidet e gli ordinai di sciaquarmi il sedere e poi anche i genitali...mi asciugò dolcemente...il mio clitoride riprese inaspettatamente vigore, avevo ancora voglia...lo avvicinai al viso di Mauro che riprese a spompinarmi facendomi venire ancora una volta...Tutti e tre ci riposammo sul letto e dopo una mezz'ora salutammo e ringraziammo Mauro per il bellissimo pomeriggio trascorso insieme, altrettanto fece lui. 2526 0 5 anni fa
- 5 anni fa Dal dottore L'appuntamento era per le 18, sarei stato l'ultimo cliente.Era la prima volta che mi presentavo per l'esame della prostata ed ero un pò preoccupato.L'infermiera mi fece entrare nella stanza e mi disse di spogliarmi tenendo solo l'intimo.Il dottore entrò subito dopo.L'urologo era un cinquantenne robusto, alto poco meno di me, capello fluente, abbronzato e dai modi gentili.Mi chiese se era la prima volta e mi descrisse come sarebbe stato l'esame. Avrebbe fatto un'esplorazione digito rettale; mi rassicurò che non avrei provato alcun fastidio e tanto meno dolore.Mi fece togliere lo slip, mi invitò a salire sul lettino, a coricarmi sul fianco sinistro e a divaricare un po' le gambe.A quel punto si infilò un guanto e fece colare del liquido lubrificante sul mio ano.Abbondò con il liquido e sentii il suo dito che cercava d'entrare nel mio orifizio...istintivamente mi irrigidii contraendo lo sfintere...mi disse di stare tranquillo e cominciò a massaggiarmi la zona perianale...era una sensazione piacevole...a quel punto mi rilassai e sentii il suo dito dentro l'ano...lo stava esplorando minuziosamente...questa sorta di massaggio aveva provocato l'uscita incontrollata di qualche goccia di liquido seminale...il dottore se ne era accorto e per questo mi sentivo molto imbarazzato.Terminata l'esplorazione, mi asciugò con dei kleenex e mi disse che potevo rivestirmi.Non aveva riscontrato nulla di anomalo, ma mi fece una domanda che mi colse di sorpresa.Mi chiese come mai la zona anale era depilata.Subito gli risposi che era per un motivo d'igiene; mi guardò in modo disincantato ed allora gli dissi che mi piaceva giocare e che l'ano era depilato per il ruolo che avevo nel gioco.Mi chiese se ero gay, gli risposi che mi piaceva interpretare il ruolo della donna, travestendomi solo in privato.Mario, questo era il nome del medico, mi disse che era molto curioso di vedermi nei panni di una donna e mi propose un secondo incontro di approfondimento per il mercoledì successivo, sempre alle 18.Arrivai con qualche minuto d'anticipo, mi affacciai all'ingresso dell'ufficio, l'infermiera non c'era, mi venne incontro il dottor Mario che mi fece accomodare in una saletta attigua dove mi sarei cambiata.Prima di questo incontro ci eravamo scambiati degli sms ed avevamo concordato le regole del gioco: una formale visita ginecologica ad una matura e piacente signora.Dopo una ventina di minuti bussai alla porta dello studio, Mario aprì la porta e rimase piacevolmente sorpreso del cambiamento.Indossavo un ampio scialle che mi copriva tutta, calze velate color carne, scarpe nere con i tacchi ed una collana di perle.Mi squadrò da capo a piedi, mi fece girare su me stessa e si soffermò in particolare sulle gambe; si avvicinò da dietro, mi prese per i fianchi e mi fece sentire la patta gonfia di desiderio.Mi fece accomodare sulla sedia, accavallai le gambe, scoprendole perché riuscisse ad intravedere che indossavo delle autoreggenti.Dopo i convenevoli - stavamo recitando la parte - mi chiese di togliere lo scialle; rimasi in reggiseno e sottoveste di pizzo nero.Mi disse che era meglio togliere anche il reggiseno per esaminare anche il seno; gli chiesi di slacciarlo e s'intravedevano i capezzoli attraverso la sottoveste.A questo punto mi indicò il lettino ginecologico, mi aiutò a salire e mi sfilò lo slip liberando i genitali.Mi accomodò le gambe sul poggiagambe, mi avanzò sul lettino prendendomi per i fianchi e divaricò il portagambe in modo che i glutei fossero ben aperti e lasciassero vedere il mio buchino.Mi disse che avevo una fichetta stretta e che sarebbe stato meglio dilatarla un pochino...poi capii il perché.Si infilò un guanto, prese il lubrificante ed iniziò a massaggiarmi la zona perianale soffermandosi infine sull'ano.Ero eccitatissima.Gli chiesi di spogliarsi; aveva un fisico prestante ed un membro che era una via di mezzo tra il normodotato ed il superdotato. Gli chiesi di venire alla mia destra, avevo voglia di toccarlo, lo presi in mano...lo scapellai tre, quattro volte e gli palpeggiai lo scroto.Anche il dottore era visibilmente eccitato. Tornò di fronte a me, si sedette, divaricò bene i glutei ed inizio a baciarmi ed a leccarmi il buchino, slinguando anche il mio clitoride.Poi prese lo speculum, il divaricatore anale e vaginale, lo lubrificò per bene e piano piano lo fece scivolare nell'anoIniziò a divaricarlo lentamente ed appena possibile lasciava cadere dell'olio lubrificante sullo speculum, olio che poi scivolava lentamente dentro l'ano.Mi spiegò che avevo una fichetta molto stretta e che sarebbe stato meglio prepararla alla penetrazione per non rischiare che la dimensione del suo pene potesse causarmi del dolore.Si protese verso il mio viso, mi baciò sulla bocca, passò la lingua sulle mie labbra e poi la spinse nella mia bocca con passione.Un bacio che mi travolse.Aprì ancora il divaricatore.Venne verso il mio viso e mi prese per la nuca invitandomi a prenderglielo in bocca.Cominciai a leccarlo e poi iniziai a spompinarlo...con fatica riuscivo a prenderlo in bocca...era gonfio, duro e carico di desiderio di scoparmi...Tornò a divaricare ancora lo speculum raggiungendo così la dilatazione voluta.Gli chiesi di riprenderlo in bocca,...anch'io ero ormai pronta...Estrasse lo speculum e dolcemente infilò il suo membro nella mia fichetta...lo infilò fino in fondo ed iniziò a montarmi lentamente...Ansimavo dal piacere.Quando Mario mi sentii fremere iniziò ad affondare i colpi con più vigore e con le mie mani lo accompagnavo per sentirlo tutto dentro di me...si protese in avanti e, mentre mi stava scopando, mi baciò con passione.Ci eravamo anche accordati per come arrivare all'orgasmo.Quando stava ormai per venire, avvicinò il pene alla mia bocca...io la aprii e distesi la lingua...lui si masturbò fino a quando non eiaculò sulla mia lingua e nella mia bocca un abbondante fiotto di sborra calda...Con la bocca ancora piena di sperma caldo iniziai a sbocchinarlo per non perderne nemmeno una goccia...infine lo ingoiai tutto...Si sedette nuovamente davanti a me ed inizio a spompinarmi fino a farmi venire sul mio ventre...Mi sentivo frastornata.Mi rivestii e ci salutammo con l'accordo di fissare una nuova visita di controllo. 2911 0 5 anni fa
- 5 anni fa La sala d'attesa La sala d'attesa dello studio medico non era piena come al solito; chiesi dell'ultimo arrivato e mi sedetti vicino ad un uomo dal portamento elegante.Stava navigando con lo smartphone.Inevitabilmente vidi che era in un sito di annunci di travestiti.Si accorse che lo stavo osservando ed allora, per tagliare l'aria, gli chiesi, sfacciatamente, se gli piaceva il genere trav.Sorpreso dalla domanda, rispose d'istinto di si.Gli confidai che anch'io ero un appassionato del genere.In particolare si era soffermato su una travesta che lo intrigava da tempo.Me la mostrò, si chiamava Cora, una travesta matura, ma ancora piacente e con un fisico longilineo.Sorrisi e gli dissi che la conoscevo bene.Rimase incredulo. Le aveva scritto varie mail, ad una sola aveva risposto, ma in modo vago.Gli dissi che gliela avrei potuta presentare, ma doveva raccontarmi qualcosa di lui.Mi raccontò che era esperto del genere trav, di essere normodotato, resistente e disponibile ad esaudire qualsiasi desiderio che Cora gli avesse chiesto.Aggiunse che ogni tanto si masturbava pensando a lei.Mi feci lasciare un suo recapito email con l'intesa che ne avrei parlato con Cora e che mi sarei fatto sentire presto.Si chiamava Roberto, intorno ai sessant'anni, brizzolato, fisico asciutto; mi aveva fatto una buona impressione.Gli scrissi e feci riferimento all'amico comune che lo aveva raccomandato.Poteva ospitare e quindi ci mettemmo d'accordo per un giovedì di primo pomeriggio.Avevamo stabilito delle regole: io avrei cercato di soddisfare le sue richieste, mentre Roberto era obbligato a soddisfare le mie.Arrivai a casa sua, entrai e, senza guardarmi, m'indicò la stanza dove mi sarei cambiata.Una volta pronta, mi presentai in soggiorno dove mi stava aspettando.Fu piacevolmente sorpreso, mi disse che ero meglio di come m'immaginava e soprattutto ero vera e davanti a lui.Si avvicinò per un bacino di benvenuto e, per caso, feci scivolare la mia mano sulla patta dei pantaloni...era evidente il gonfiore di un membro in erezione.Mi strinse a se e, prendendomi per le natiche, mi fece sentire il suo cazzo duro contro il mio clitoride.Mi sedetti sul divano e gli chiesi di spogliarsi e di sdraiarsi per terra sul tappeto, pancia all'aria.Mi tolsi lo scialle e rimasi in sottoveste, reggiseno e slip di pizzo, calze velate autoreggenti bianche, scianel nere con il tacco...mi misi a gambe aperte sopra la sua testa, mi tolsi gli slip e rimasi ferma...poi mi accucciai con il mio sedere sul suo viso...con la mani allargai bene i glutei e avvicinai l'ano alla sua bocca...iniziò a baciarmi...premetti sulla bocca e iniziò a slinguarmi il buchino.Mi inginocchiai per arrivare a prendergli il membro ed iniziai a masturbarlo.Sentii la sua lingua che cercava di penetrarmi...era confuso e si stava lasciando andare a qualsiasi cosa.Mi protesi in avanti per prenderglielo in bocca, iniziai a slinguarlo sul glande e poi presi a spompinarlo...in quel momento sentivo che la sua lingua mi stava penetrando con forza...entrambi ansimavamo di piacere.Mi rigirai, lubrificai il mio buchino e il suo pene e lo infilai dolcemente nella mia fichetta...mi protesi un pò in avanti e, inarcandosi, cominciò a scoparmi con sempre maggior vigore.Per il caldo tolsi reggiseno e sottoveste, presi le sue mani e mi feci strizzare i capezzoli mentre il suo pene, colpo dopo colpo, entrava sempre più dentro di me.Gli chiesi dove desiderava venire; mi rispose che così sarebbe andato bene.Mi mise alla pecorina sul bordo del letto e riprese a montarmi...ero protesa in avanti per sentirlo tutto dentro...nel frattempo prese a masturbarmi tenendo il ritmo della scopata...ero tutta un fremito...iniziò a rallentare il ritmo penetrandomi più a fondo...ormai stava per eiaculare...emise un gemito e si fermò con il pene affondato nel mio ventre...sentii il fiotto della sborra calda che mi riempiva tutta...estrasse il suo membro e continuò a smanettarmi mentre lo sperma iniziava a colare dal buchino sul lenzuolo...con l'altra mano mi accarezzava l'ano bagnato di sborra...mi girò, lo prese in bocca e subito dopo eiaculai anch'io...ingoiò la mia sborra continuando a spompinarmi lentamente.Sentivo il bisogno di sciacquarmi, mi accompagnò in bagno, mi guardò mentre facevo la pipi e volle sciacquarmi l'ano e i genitali...anch'io contraccambiai, lavandogli il membro.Ci sdraiammo sul letto per riprenderci dopo l'orgasmo.Avevo il viso appoggiato sul suo petto e con una mano gli accarezzavo lo scroto, sfiorandogli il pene.Non so se si fosse reso conto chi fossi veramente.Era rilassato ed aveva un'espressione dolce.A quel punto gli confidai che ero l'uomo che aveva conosciuto in sala d'attesa.Sorrise e rimase in silenzio.Si bagnò le dita della mano con un pò di lubrificante e prese ad accarezzarmi l'ano e la zona perianale.Mi disse che aveva ancora voglia di possedermi e mi diede un bacio sulla bocca.Dopo una decina di minuti il membro riprese vigore e mi chiese di prenderglielo in bocca.Lo scapellavo dolcemente e lo sentivo diventare sempre più duro...mi prese per mano e mi fece stendere sul tavolo del soggiorno, mi divaricò le gambe, si protese in avanti e mi baciò mentre m'infilava nuovamente il membro nella mia fichetta ormai ben aperta e riprese a montarmi.Si rizzò in piedi e, tenendomi le gambe divaricate, guardava eccitato il suo pene che mi scopava.Gli chiesi, quando sarebbe stato il momento, di venirmi in bocca.Dopo qualche minuto, ormai spossato, mi disse che stava per eiaculare...estrasse il pene e, scappellandolo, lo portò alla mia bocca.Appoggiò il membro sulle mie labbra ed iniziai a sentire il calore del liquido seminale che mi entrava in bocca, lo spompinai ed ingoiai tutta la sua sborra calda.Ci baciammo e ci riposammo qualche minuto prima di salutarci.Mi rivestii e lasciai l'appartamento; ormai mi aveva conosciuta e sapeva come risentirmi. 2744 0 5 anni fa
- 5 anni fa Soggiorno alle terme. Le terme sono un paradiso per rigenerare lo spirito e il corpo.Che bello immergersi nelle piscine termali e coccolarsi con la sauna e il bagno turco.E che delizia i massaggi.Uno tra i miei massaggi preferiti, piacevole e coccoloso, è l’ayurvedico: un massaggio eseguito con olio caldo e fatto iniziando dai piedi per poi terminare con la testa.Ho prenotato il mio massaggio per le ore 17,00.Il mio massaggiatore si chiama Franco, un bell’uomo di mezza età, cappelli brizzolati e fisico longilineo, ma con due avambracci muscolosi come si conviene ad un esperto massaggiatore.Solo dopo avermi fatta accomodare sul lettino a pancia in su, si è ricordato di farmi indossare l’apposito slippino di carta per non ungere il mio di cotone.Senza farmi scendere dal lettino, con disinvoltura mi ha sfilato lo slippino e mi ha aiutata ad indossare quello di carta.Franco che posa lo sguardo sui miei genitali è stata la prima immagine a cui ho pensato quando ho chiuso gli occhi ed ha iniziato a massaggiarmi.Le sue mani erano calde e si muovevano lente, ma con un leggero e gradevole vigore; ogni tanto lasciava colare dell’olio caldo sul mio corpo e quel calore improvviso mi faceva fremere di piacere.Inizia a massaggiarmi i piedi, poi le caviglie, i polpacci e infine le cosce, dove insiste a lungo, soffermandosi soprattutto all’interno coscia; ogni tanto sento le sue mani che arrivano a sfiorarmi il clitoride.Tengo sempre gli occhi chiusi e in quei momenti è solo la mia femminilità a prevalere e a godere del massaggio.Ora inizia a massaggiarmi circolarmente l’addome e il basso ventre; sento le sue mani calde scivolare ancora nello slippino.Lo sento spostarsi dietro di me e poi protendersi in avanti per massaggiarmi il seno e ho quasi l’impressione - o il desiderio – che stia indugiando sui capezzoli, strizzandoli dolcemente.Ho la sensazione di essermi bagnata e avrei voglia di toccarmi per tastarne il nettare.Mi chiede se sono soddisfatta, gli rispondo di si, che ci sa fare ...Ora mi chiede di girarmi a pancia sotto.Inizia sempre a massaggiarmi i piedi, passa poi ai polpacci e quando arriva alle cosce, abbassa completamente lo slippino e mi massaggia le natiche, comprimendole e allargandole.Lo sento spostarsi dal mio fianco verso i piedi, li afferra e mi chiede di divaricare bene le gambe; eseguo la sua richiesta, ma non è sufficiente … sposta allora i piedi al di fuori del lettino, in modo che le gambe siano più divaricate e le natiche ben allargate.Questo sicuramente gli consente di intravedere il mio buchino ed apprezzare che sono depilata.Riprende a massaggiarmi i glutei e lascia colare dell’olio caldo … sento scorrere l’olio all’interno dei glutei e sento con piacere la sua mano che mi accarezza il fondoschiena.Inarco la schiena per invitarlo a violare, con l’aiuto dell’olio, il mio buchino…sono confusa ed eccitata.Dopo aver massaggiato i glutei, mi risistema la mutandina e completa il massaggio con la testa.Mi raccomanda di stare qualche minuto distesa prima di alzarmi e mi chiede com’è andata.Gli dico che sono stata molto bene e che una parte di me si è eccitata.Franco non riesce a capire quello che volevo dire e gli rispondo che fa lo stesso, ma lui insiste; è curioso di sapere che cosa avessi voluto dire con quelle parole.Gli rispondo che mi sento imbarazzata e lui controbatte che in tanti anni ormai non si sorprende più di nulla.Allora gli chiedo carta e penna e gli scrivo l’indirizzo di un sito e il mio pseudonimo di travesta, spiegandogli che, durante il massaggio, chi ne aveva goduto e tratto piacere era stata “lei”, la donna che c’è in me.Mi alzo dal lettino, infilo l’accappatoio e gli chiedo conferma del successivo massaggio che avrei avuto sempre con lui per dopo domani.Lo saluto e gli auguro una buona serata.Due giorni dopo mi presentai all’appuntamento per il massaggio con una decina di minuti d’anticipo.Franco si affacciò alla sala d’aspetto, mi vide e con un sorriso mi chiese di seguirlo nell’ufficio attiguo e chiuse la porta.Sembrava imbarazzato e gli chiesi se ci fosse qualche problema per il mio massaggio o per cos’altro.Assolutamente non c’erano problemi.Iniziò a parlare e, tutto d’un fiato, mi disse che aveva visitato il sito e visto le mie fotografie e che questo fatto l’aveva così sorpreso (era la prima volta che aveva a che fare con un cliente che gli aveva confidato di essere una travesta in privato) e così piacevolmente eccitato che alla fine si era dovuto masturbare tanto era grande il desiderio di godere, fantasticando sul fatto che aveva già massaggiato quel corpo (e penso che lo avesse fatto anche per il proprio piacere e con un pizzico di malizia e forse di trasgressione).Aggiunse che non era riuscito a trattenere per sé questo segreto e che l’aveva confidato anche al collega Stefano, un amico più che un collega, con il quale aveva già condiviso altre piccanti situazioni a sfondo sessuale.Terminò il racconto spiegandomi che aveva una proposta indecente da farmi, vale a dire un piacevole massaggio a quattro mani, lui insieme all’amico Stefano.Ero così disorientata e sorpresa per tutte le cose che mi aveva detto che acconsentii, senza aver ben compreso che cosa mi avesse proposto!Alzò la cornetta del telefono e, visibilmente eccitato, informò Stefano che avevo accettato la loro proposta.A quel punto, mi invitò a seguirlo in una stanza appartata in fondo al corridoio.La stanza era calda, arredata con un lettino per massaggi e un materassino, parzialmente illuminata da due candele; l’aria profumava di una fragranza delicata, ma intensa.In quel momento entrò Stefano ed ebbi un sussulto, ma fui subito tranquillizzata dal suo sorriso e dalla dolce espressione del viso.Stefano si presentò: trentasette anni con esperienza del genere trav; un fisico abbronzato, robusto e curato.Franco mi tolse l’accappatoio e mi fece cenno, aiutandomi, di salire sul lettino a pancia in giù.Stefano mi accarezzò il fondoschiena e mi tolse lo slippino.Chiusi gli occhi.Entrambi si bagnarono le mani d’olio e ognuno mi prese un piede iniziando il massaggio; dai piedi salirono ai polpacci e infine si soffermarono all’interno coscia.Quando mi piegarono le gambe e se le appoggiarono al petto, mi resi conto che erano a petto nudo; mi divaricarono le gambe e lasciarono colare dell’olio caldo all’interno delle natiche … Franco si spostò al mio fianco, dalla parte del mio viso, mentre Stefano iniziò ad accarezzarmi tra i glutei soffermandosi nella zona perianale … era eccitante e piacevole sentire l’olio caldo e l’abbondanza di olio che aveva versato mi faceva capire quanto Stefano stesse indugiando e provasse a penetrami con le dita.Adesso riuscivo a sentire un suo dito che mi penetrava … aprii gli occhi e vidi Franco togliersi i pantaloni della tuta e mostrarmi il suo pene, lo scappellò due, tre volte e lo avvicinò alla mia bocca.Ero eccitatissima, aprii un po’ la bocca e Franco non esitò ad infilarmelo dentro … lo sentivo pulsare e iniziai a spompinarlo.Stefano, anche lui eccitatissimo, mi stava ormai penetrando con il dito medio e cercava di farsi spazio anche con l’indice, massaggiandomi per allargare lo sfintere.Iniziai a gemere di piacere e dissi che stavo per avere un orgasmo.Mi sollevarono a forza e mi spostarono sul materassino nella posizione “alla pecorina” … anche Stefano si tolse i pantaloni scoprendo il membro duro e ritto.Me lo infilò in bocca e, tenendomi una mano sulla nuca, iniziai a spompinarlo assecondando le sue spinte … poco dopo indossò un preservativo e, mentre Franco si era posizionato sotto il mio ventre e aveva iniziato a succhiarmi il clitoride, Stefano lo spinse dentro il mio buchino e iniziò a penetrarmi dolcemente … sentivo il suo membro scivolare dentro di me e una volta tutto dentro, iniziò a scoparmi.L’eccitazione era altissima e le spinte decise di Stefano e la bocca di Franco che mi spompinava il clitoride mi facevano sentire come in una morsa che mi impediva di arrivare all’orgasmo.Gemetti a lungo e finalmente sentii fuoriuscire il mio nettare nella bocca di Franco mentre Stefano continuava a cavalcarmi con sempre più vigore.Ero stremata … ho avvertito che Stefano stava per venire e mentre Franco continuava a massaggiarmi con la lingua il clitoride, Stefano si tolse il preservativo … io aprii la bocca e lui masturbandosi mi sborrò abbondantemente in bocca e sul viso … con un dito raccolse lo sperma sul viso e lo infilò nella mia bocca … lo succhiai avidamente, prima il dito e poi il suo membro che iniziava a perdere vigore … ingoiai tutta la sua sborra calda.Mi distesi da una parte e Stefano mi baciò una natica.Dopo qualche minuto mi presi cura di Franco, avevo voglia di sentirlo godere dentro di me.Era sdraiato sul materassino, mi misi al suo fianco e iniziai a masturbarlo, scappellandolo dolcemente … mi disse che mi desiderava e che voleva prendermi alla missionaria.Iniziai a spompinarlo.Franco mi distese di schiena, mi divaricò e alzò le gambe e infilò con decisione il suo pene nel mio buchino ormai ben lubrificato.Stefano mi afferrò il clitoride in modo che potessero vedere bene il mio buchino che si dilatava ad ogni affondo di Franco.Franco iniziò a montarmi con un ritmo cadenzato, penetrandomi per tutta la lunghezza del pene.Stefano si godeva la scena, masturbandosi.Franco chiese a Stefano di infilarmi in bocca il suo membro … e così fece.Ogni tanto Stefano mi strizzava i capezzoli … questa manovra mi faceva inarcare la schiena e contrarre lo sfintere, aumentando il mio piacere e quello di Franco.Tutti e tre ci sentivamo in uno stato d’estasi … io gemevo come una troia in calore e i miei due uomini erano eccitatissimi e ormai prossimi all’orgasmo.Franco disse che voleva vedere Stefano mentre mi sborrava in bocca … aprii un po’ la bocca e il fiotto di sborra calda me la riempii … la ingoiai lentamente, assaporandone il sapore … in quel momento venne anche Franco e io insieme a lui.Mi assestò ancora qualche colpo, si tolse il preservativo e mi mise in bocca il pene gocciolante … lo succhiai fino a quando non uscii più alcuna goccia di sperma.Stefano mi baciava … mentre Franco leccava lo sperma sul mio ventre, là dove avevo eiaculato.Ci coricammo sul materassino ed esausti ci riposammo per qualche minuto.Ci salutammo con un abbraccio affettuoso e l’intesa di ritrovarci per rivivere le intense emozioni di quel piacevole pomeriggio alle terme.. 2120 0 5 anni fa
- 3 mesi fa IL CAMPER SULLA SPIAGGIA Avendo un giorno libero, decisi di andarmene sulla costa a fare una giornata di mare,da tanto non lo facevo. Così presi la mia moto, caricai il necessario e partii. In un oretta arrivai sul posto, scelsi una spiaggia libera delimitata da una piccola pineta e parcheggiai la moto in uno spiazzo che confinava con la spiaggetta. Mi spogliai rimanendo in costume e mi misi a prendere un po’ di sole. Nello spiazzo c’era anche un camper parcheggiato, ma nei dintorni non c’era nessuno…. Meglio cosi… Dopo un po’ mi buttai in acqua per rinfrescarmi un po’ e poi tornai all’asciugamano stendendomi a prendere il sole per asciugarmi. Notai che la porta del camper ora era aperta dalla quale usci un signore in costume, sui 55 anni, brizzolato, con una leggera pancetta, che si fermò a guardare nella mia direzione, e poi verso la moto. S’incamminò verso la spiaggia e poi nella mia direzione, finchè non mi fu vicino: “mi scusi se la disturbo,” mi disse “ prego… non si preoccupi” “ grazie, ho visto che ha il giubbino ed il casco sulla moto che si staranno cuocendo “ sorrise “ se vuole posso metterlo nel camper, saranno al sicuro e più freschi. “ Lo guardai sorpreso… “ Ma non si preoccupi, sono abituato” Lui si accucciò sempre più vicino: “ come vuole, sa, io sto qui da due giorni, non ho problemi… anzi sto facendo il caffè, se ne vuole un goccio, sarei contento di offrirglielo. “ Beh un caffè a quell’ora ci stava proprio bene. Decisi di accettare: “Grazie, è davvero molto gentile, lo accetto volentieri. “ Mi alzai e gli tesi la mano: “ Piacere Franco..” “Piacere mio Giovanni” Mi strinse forte la mano. Cosi ci avviammo verso il camper. Mi fece accomodare dentro, dove c’era un freschetto piacevole. Giovanni spense il gas versò il caffè eme lo porse e, seduti sul divanetto sorseggiammo un caffè: “Quindi state qui col camper?” chiesi per fare conversazione: “ Esatto ma non in compagnia, da solo…. “ “ ah Pensavo…. “ “ Sono single e amo passare i giorni liberi in camper da solo… che poi compagnia si trova sempre” “ Si vero, anche io vado in giro spesso da solo ed è piacevole. Io amo la moto, ma certo che un camper è sicuramente più comodo.” Lui mi guardò intensamente… “Comodissimo… per tutto, anche per…piacevoli incontri…piccanti…” “ eh già…” sorrisi “ chissà quante donne ci hai portato qui… “ “ Beh, “ fece lui, “ sinceramente donne no, preferisco bei maschietti… come te “ cosi dicendo mi posò lamano sulla gamba nuda…. Non mi scostai, anche se un po’ sorpreso dalla veloce avanche dell’uomo… “ Ah si? E cos gli fai a questi maschietti? “ “ amo farmelo succhiare e poi me li scopo…. “ Si alzò in piedi, abbassandosi il costume e mi venne vicino…. “ ti va? “ Aveva già il cazzo duro ed io oramai non aspettavo altro… Me lo mise in bocca tutto tenendomi la testa ed iniziai a succhiarglielo con gusto… La giornata era diventata immediatamente interessante. Mentre glielo succhiavo, mi sfilò il costume, iniziando a palparmi le chiappe, infilando un dito nel solco…. Fino ad arrivare al buchetto che iniziò a titillare con maestria…. Ci sapeva proprio fare ed aveva capito immediatamente che ero il tipo giusto… Mi fece alzare, voltare e poggiare sul tavolo prono…. Giocò un altro po’ con le mie chiappe poi, s’infilo il preservativo, sputò su mio buco e…. in un colpo solome lo mise tutto in culo, a fondo, facendomi gemere… Io m’inarcai verso di lui che iniziò a pompare…: “ che bel culo che hai….” Mi teneva per i fianchi, scopandomi a ritmo serrato, col suo cazzo duro che mi deflorava incessantemente, regalandomi piacere e goduria…. Venne copiosamente dando gli ultimo forti colpi che mi causarono una forte erezione che io accompagnai masturbandomi e sborrando poco dopo di lui…. “ Che bella scopata…. “ mi disse, “ se vuoi dopo un bel bagno e dopo pranzo replichiamo, “ mi disse ridendo . E così facemmo, dopo bel bagno in mare, cucinammo un pranzetto veloce dopodichè mi scopò ancora con gusto. Ripartii nel tardo pomeriggio, soddisfatto di quella bella giornata di mare e pesce. . 4033 0 6 anni fa
- 4 anni fa Zingarelli e vecchietto. di estate passo spesso giornate al sole di Capocotta, spiaggia trasgressiva di Roma, ricca di cazzi, e culi, come il mio.Prendo il sole armata solo di zatteroni e perizoma che mi lasciano completamento scoperto il sedere, giacche' si capisce che solo li' a prendere......altro, oltre il sole.Mi ero appena sdraiata quando mi si avvcirano due ragazzi molto giovani, zingari, riconoscibili dai tatuaggi e dal caratteristico odore della pelle, selvatico.Si sdraiano vicino a me e cominciano a toccarmi sulle tette.Li lascio fare poi metto le mie mani sui loro arnesi e mi accorgo che gia' sono gonfi, gli sfilo gli slip e continuo a massagggiarli, anzi, a segarli.Non hanno grosse dimensioni, ma non sono niente male..Uno dei due mi dice......ce lo fai un bocchino? Rispondo.....le vostre ragazze non ve li fanno? No, rispondono insieme.Va bene, rimediamo subito, termino.Mi alzo, mi sfilo il perizoma, mostro la mia micropasserina, il mio culo, maestoso nella sua interezza e mi piego, anzi, mi inginocchio tra di loro, sempre sdraiati.Alterno bocca e mani , per cui nessuno rimane fuori dal nostro gioco......Poi sono loro ad alzarsi in piedi ed avvicinare al massimo i loro cazzi per fare in modo che possa sbocchinarli insieme, cosa che faccio lentamente.Uno mi mette un dito nel culo, senza neppure insalivarlo:mi alzo a pecorina, ma ho capito che non vogliono incularmi.Infatti vengono uno dopo l'altro, innaffiandomi la faccia e le tette.Non mi pulisco, mi spalmo lo sperma della faccia sulle tette, loro, senza nemmeno ringraziarmi, vanno via, mentre solo ora mi accorgo di un vecchietto, avra' oltre 70 anni, che aveva assistito al tutto......Si tocca la patta e mi dice......sbocchini davvero bene, lo faresti anche a me?Ed io....perche' no? Gli tolgo gli shorts e mi accorgo del suo giocherello moscio.Non sapevo che accettavo il bocchino piu' lungo della mia vita.....si sdraia ed io comincio il mio lavoro di bocchinara.....Mi sembra di avere in bocca una caramella, talvolta una liquirizia, ha pochi peli e questo mi facilita il compito, ma non vuole saperne di crescere.....Mi aiuto con le mani......macche'.Poi gli dico......vuoi toccarmi il culo? E lui,mugulando comincia prima ad accarezzarlo poi si umetta un dito e me lo infila dentro.Il suo cazzo ne risente, mentre continuo a sbocchinarlo, comincia a prender forma dentro la mia bocca.Gli concedo di incularmi col dito, anzi,sempre col suo cazzo in bocca, assumo una posizione per lui piu' comoda.Continuo il mio lavoro con piu' foga, soffiando, aspirando, leccando e ciucciando cazzo e coglioni, finche', dopo 30 minuti dall'inizio, e miagolando come un gatto, finalmente mi viene in faccia.Me lo strofina e mi dice......che bocchinara che sei!Sono sposato, ma se non lo fossi, ti sposerei per farmi sbocchinare tutti i giorni.....Tornero' a trovarti, ed io salutandolo gli dico.......Si, ma la prossima volta dovrai pagarmi.Lui, andando via...Te lo meriti...... 3402 1 6 anni fa
- 7 anni fa una passeggiata alla fiera dei fiori... Stamattino tutta bella tirata con un minivestitino rosso e intimo nero (bustino,perizomino,reggicalze e.calze appese al reggicalze sono andata a farmi una passeggiata tra i fiori della fiera...mentre sculettavo su tacco 12, mi sentivo tutta osservata...e x l'emozione mi si era gonfiato paurosamente il perizomino ripieno.....dopo pochi metri mentre sculettavo sui tacchi ampliando la falcata facendo ballar le.tette e stringendo un po le coscie ho innondato il perizomono di una favolosa panna calda.....poi tutta bagnata ho proseguito la mia passeggiata....sono andata in un bar a bermi una coca cola...ed è andata a finire con un bel pompino a un signore nel bagno....mi sono presa in una bancarella una bella poi me ne sono tornata a casa....baci a tutte. 3207 0 7 anni fa
- 7 anni fa Sogno realizzato Vivo da anni con una donna n che mi ha accettata come travestito e quindi siamo una coppia che per i primi tempi ha avuto delle difficoltà con il vicinato, nel rione periferico di Torino, che vedevano una come me uscire vestita da donna a fare la spesa al mercato o semplicemente le cose di tutti i giorni. Ma il nostro amore era più forte dei pregiudizi. Sabrina , la mia lei, aveva anche accettato che io frequentassi uomini in quanto io andavo matta anche del cazzo . Gli uomini non mi piacciono fisicamente ma se vedo un cazzo il primo istinto e inginocchiarmi per prenderlo in bocca. Con sabrina ho un rapporto lesbico e i momenti di sesso con lei sono sempre orali ed io sono brava con la mia lingua a fargli venire più orgasmi nei momenti nei quali facciamo l'amore. Sono riuscita imparando a fora di provare , a farla eiaculare , bevendo tutti i suoi umori , che ritengo inebrianti, Sabrina usava sempre lo strapon e quando mi scopa adora sentirmi mugolare dal piacere . Mi vuole sottomessa ma , sapendo che avevo un sogno nel cassetto ha fatto in modo che si realizzasse. Mettendo annunci organizzò un incontro con otto uomini. Io sarei stata al centro dell'attenzione tutta nuda circondata dai loro cazzi, che con la bocca ho fatto diventare duri . Sabrina mi fece mettere a pecora e mentre io succhiavo avidamente lei mi inculò con il suo strapon. Ero talmente eccitata che pregai gli uomini presenti di darmi della troia ed insultarmi perchè volevo essere umiliata. Non ci impiegai molto ad eccitarli a dovere. ed ad un certo punto aprii la bocca ed uno ad uno mi riempirono di sborra calda che ingoiavo e la parte che usciva me la spalmavo in viso. Sabrina guardandomi mi scopava con tanta foga fino che anch'io arrivai ad avere un orgasmo da quasi farmi fermare il cuore. Questa esperienza è stata una delle più forti della mia vita. Una avolta arivate a casa fatta una bella doccia andammo a letto e le feci venire un bel po di orgasmi leccandole la figa come solo io so fare. Sono la sua fidanzata troia e quindi un sogno diventato realtà ci permette di vivere il nostro rapporto rendendoci entrambe felici e innamorate. 4065 0 7 anni fa