{"linkButtonClass":"stories-filter__top-new-button button button_default","href":"\/aggiungi-racconti","title":"Aggiungi racconto","displayFirstSpan":true,"firstSpanClass":"stories__top-new-button-icon","firstSpanContent":"\n<svg class=\"svg-icon icon-add-button-icon\">\n <use xlink:href=\"\/build\/sprite-b7d274ecdc5bb7bee640a34835e80959.svg#add-button-icon\"><\/use>\n<\/svg>","displaySecondSpan":true,"secondSpanClass":"stories__top-new-button-text","secondSpanContent":"Aggiungi racconto","checkDeactivatedProfile":true}
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ah questi takki !
Tornava da una notte in disco....il taxi mi stava aspettando ma una ragazza me lo stava soffiando sotto il naso...corro ma un tacco (da 12 cm) si infila (un classico?) nella grata a poki mt dal taxi, che se ne andra' poi con la tipa in minigonna rossa e takki pure Lei......il tacco è cosi' penetrato a tal punto che sono obbligata a togliere la scarpa e a sedermi nel vano tentativo di toglierla....sedermi sul bagnato perkè pioveva...una serata calda di fine estate......una coppia passa e curiosa...poi lei mi aiuta ma, mentre lui fa mille apprezzamenti capisco che lei è ubriaca....che fare ? approfitto della situazione: o la va o la spacca ! mi avvicino a quella magliettina-sottoveste che fa intravvedere 2 seni turgidi e naturali, direi una 3a-4a...lei si sorprende ma inaspettatamente....mi sposta il perizoma e se lo infila golosamente in bocca ! il suo amico nel frattempo mi palpeggia...io gli faccio capire che siamo in vista.....non si puo', non si deve, non si potrebbe....ad un certo punto mi abbassa il reggicalze e le calze di seta nere, fino alle ginocchia, estrae il suo arnese e me lo infila dietro....10 interminabili min...mentre lui mi viene dentro Lei sente il mio venirle in bocca...beve tutto assatanatamante...poi mi porteranno a casa loro per un autentico stupro di gruppo....lo presi in culo per ore...e scopai la bella fighetta depilata...sotto la doccia tutti bagnati e da zoccole vestite io e Lei mentre lui ci filma......risultao ? solo pura fantasia dll 6 del mattino ! 1° figuriamoci se farei senza condom ! figuriamoci se alle 3 di notte in un parkeggio illuminato si potrebbe sedrsi sul bagnato e farsi scopare cosi, ....cmq è tutto vero ! ci site casacati ! qual'è la verita' Lei alla fine mi chiese: posso pisciarti in faccia ?! ah ah ah ......ok ok ma la cacca no !!!!!!!
6340
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11 anni fa
vera79,
42
Ultima visita: 1 anno fa
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La mia seconda volta.
Finalmente la primavera,un inverno lunghissimo reso meno duro solo grazie al ricordo della mia prima esperienza con un uomo, consumata sul finire delľautunno in un centro termale in Germania.Quando mia moglie mi chiede di tornare qualche giorno in quel posto rimango sbigottito, subito la mia mente sogna un nuovo incontro ma mi ricordo di aver perso il contatto che il ragazzo incontrato alle terme mi aveva lasciato.Aspetto con ansia il fine settimana per partire,arriviamo in tarda serata a destinazione e andiamo subito a letto.La notte non passa più,sono teso,pur sapendo che sarà difficile ritrovare il ragazzo.Alle 8,30 mi preparo è una giornata calda quindi decidiamo che mia moglie andrà a farsi un giro nella cittadina per fare shopping io andrò a fare un giro in bicicletta.Mi preparo infilandomi i pantaloncini da ciclista senza mutande e parto per un giro nei paesini circostanti,stò pedalando da un ora quando passo davanti ad una pasticceria quindi mi fermo per mangiarmi una bella fetta di torta.Sono assorto nei miei pensieri,controllo lo smartphone per vedere la strada da fare e non sento un saluto provenire da un tavolo vicino,la seconda volta alzo la testa per rispondere e mi trovo davanti il ragazzo delle terme,siamo entrambi sbigottiti,mi alzo lo abbraccio e ci baciamo come vecchi amici.lo invito a sedersi,ci prendiamo un caffè e facciamo 4 chiacchiere,gli spiego che avevo perso il suo contatto ma che non lo avevo dimenticato,lui mi appoggia una mano sul ginocchio e io mi ritrovo un erezione che mi imbarazza molto.Per riprendermi gli dico di uscire cosi fumo una sigaretta,ci guardiamo gli spiego che sono li in bici e che mi fermerò fino a martedí,lui mi invita a casa sua,abita a 2 passi e sua moglie lavora fino sera.Lo seguo spingendo la bici e in quei 10 min la mia mente è stata presa d'assalto da pensieri che mai avevo avuto.Eccoci,siamo davanti casa sua,una villetta con giardino schermato da piante e cespugli pieni di fiori,stò appoggiando la bicicletta ma quando mi giro mi trovo faccia a faccia con lui,lo bacio,gli infilo la lingua proprio come fece lui la prima volta,un bacio fugace non vorrei che ci vedesse qualcuno,lui risponde con piacere poi apre e mi fà entrare in casa,mi tiene per mano e mi accompagna in bagno invitandomi a farmi una doccia con lui.Entriamo sotto ľacqua bollente,il vapore ci avvolge,lui si stà insaponando,lo aiuto,stò scendendo verso il suo sesso ma mi dice di aspettare perche deve fare pipi,ho sentito le prime gocce calde sui miei piedi,mi sono abbassato e ho fatto in modo che mi inondasse il viso bevendo anche un pò di pipi.Lui è rimasto sorpreso,forse non lo aveva mai fatto,vuole che anche io gli doni un pò di pipi cosi dopo essermi concentrato ľho bagnato sulla faccia,sulla bocca e sul culo.Abbiamo finito di lavarci e una volta,fuori mi ha fatto stendere sul letto iniziando a farmi sentire la,sua lingua dapperttutto,il mio cazzo stà scoppiando il suo anche,lui si accorge si gira ,un 69 che ci fará godere in pochi minuti ognuno nella bocca delľ altro,ingoio il suo sperma tenenone un poxo in bocca,mi avvicino alla sua e ci scambiamo aperma e saliva nelle nostre bocche.È stato bellissimo,glielo dico ma lui mi dice che abbiamo ancora tempo,dobbiamo recuperare,io devo recuperare la mia testa,sono completamente nel pallone,mi infilo maglia e pantaloncini e gli dico che esco a fumarmi una sigaretta,lui mi dice do fare con calma perchè ha una sorpresa per me.Fumo e mille pensieri attraversano la mia testa,perchè un ragazzo cosi bello,giovane con una moglie molto bella,mi porta in casa sua e mi fà godere cosi?domande senza risposte.È passato ormai un quarto ďora quando rientro, non lo trovo,provo a chiamarlo ma nessuna risposta.C'è una musica soffusa,sento dei passi e vedo prima due scarpe con tacco altissimo,poi due splendide gambe con calze nere,ogni gradino scopre un pezzo di corpo,vedo le calze con reggicalze,poi un body e infine lui,parrucca nera labbra rosso fuoco,mi guarda come se volesse scoparmi la testa,si avvicina e ci baciamo come due amanti con il fuoco in corpo.Lui è bellissimo,non voglio credere sia tutto per me,lo vedo abbassarsi e il mio cazzo sparisce nella bocca,mi lecca con maestria,stò quasi godendo e quindi lo fermo.Voglio il suo cazzo dietro, lo voglio sentire tutto,mi sdraio sul letto,alzo le gambe e lo invito a,scoparmi,mi scopa cosi,poi alla pecorina,infine mi fà sedere sopra il suo cazzo,godo come non mi è mai capitato,lui tiene il mio cazzo tra le mani,non si muove,non vue farmi godere perchè lo vuole tutto dentro.Invertiamo i ruoli,vedere il suo culo con calze e body è pazzesco,ha un corpo bellissimo,non serve lubrificarlo,il suo culo è aperto,bello largo grazie alľuso dei plug,lo scopo cosi,poi lui mi fà sdraiare vuole sedersi sopra di me,se lo infila tutto e mi bacia,siamo alla fine vengo nel suo culo lo stesso momento che lui finisce di masturbarsi inondandomi la faccia.Non vuole uscire,tiene il mio cazzo dentro di lui mentre mi bacia e con la lingua raccoglie ogni goccia per portarla alla mia bocca.Il pomeriggio è volato ho appuntamento con mia moglie quindi ci salutiamo dandoci appuntamento alle terme per il lunedi.
1892
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4 anni fa
patti1204,
64/64
Ultima visita: 8 mesi fa
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Il Bar dei Vecchietti
Questo e’ una storia realmente accaduta ,risale primi anni 90 io Avevo vent'anni moro fisico magrolino basso di statura senza nessun pelo con un bel culetto a mandolino. Avevo avuto sempre interesse per le ragazze ma anche per gli uomini più grandi di me. Avevo provato con alcuni miei coetanei giochi di seghe e qualche pompini ma niente di particolare. Nel culetto m’infilavo tubetti vari ma mai un cazzo vero. Era estate faceva caldo e sono uscito Con un pantalone corto ma aderente che mi accentuava le mie curve. Appena finito gli studi e giravo nelle varie aziende in zona a consegnare. Corriculum ma per il momento mi dicevano Che non avevano bisogno. Camminando nel mio paese piccolo del nord con la maggior parte abitato Da persone anziane mi trovo in un parco pubblico. Avevo molta sete e intravedo una piccola bocciofila frequentata da vecchietti. Entro e mi dirigo Verso il bancone del bar e vedo un gruppo di vecchietti che stanno giocando a carte che mi stanno tutti Osservando dalla testa hai piedi con stupore E malizia. Siccome a me piace essere osservato da maturi come loro mi viene un’eccitazione dentro e mi appoggio al bancone del bar E inarco la Schiena per fare vedere meglio il mio culetto bello rotondo e sodo. In quel momento mi sentivo imbarazzato ma allo stesso tempo una troietta in calore. A un certo punto uno di quei vecchietti si alza dal tavolo di gioco e mi affianca al bancone del bar e ordina un bicchiere di vino, Io ero impaurtito Perché unico giovane nel locale a un certo punto mi guarda, mi fa' un sorriso e mi dice: ciao bello . Rispondo buongiorno e lui mi dice: ma dammi Del tuo sono cosi' vecchio? lui era un uomo alto con delle mani e dita grosse spalle larghe e buttando l'occhio in basso ho visto che aveva un pacco grosso e secondo me lo aveva mezzo duro. Io rispondo no signore sembra molto giovanile lui sorride e mi accarezza il viso. Mi dice cosa ci fai qui' di bello? Gli rispondo avevo sete con questo caldo e mi volevo rinfrescare. Il vecchio mi dice: stai cercando lavoro? gli rispondo si magari ho girato per due giorni ma non ho trovato nessuno che mi prende. lui dice: mi dispiace da vedere oltre che un bel ragazzino mi sembri sveglio e volenteroso, Cosa hai studiato ? sono diplomato perito meccanico. Ah capisco io ho bisogno di una persona che mi dia una mano in campagna, anche se non è il tuo ramo se vuoi, ti posso fare lavoretti tranquilli e poi ti pago bene. A quel punto in testa mi arrivavano vari pensieri strani, ma pur di lavorare. gli risposi : si va bene poi mi adatto in qualsiasi lavoro. molto bene mi rispose mi consegno un bigliettino con indirizzo e numero di telefono e mi disse ti puoi presentare domani mattina alle 10 cosi' ti spiego tutto. io lo ringraziai e quando sono uscito dal BAR dopo un paio di passi mi sento chiamare e mi volta era uno dei vecchietti del tavolo che mi chiama, sorpreso, mi avvicinai e mi consegna un biglietto piegato e a voce bassa mi dice: leggilo quando sei a casa, e se ne ritornò nel bar. Incuriosito appena svoltato nella via, aprì il biglietto e rimasi a bocca aperta e allibito di quello che c'era scritto . Aprì il biglietto e diceva cosi': Ciao bello... siamo un gruppo di anziani tra i 55 e 65 anni che erano a sedere nel tavolo del bar quando sei entrato e noi giocavano a carte Ci siamo tutti voltati per ammirare il tuo bel culetto da troietta. Vorremmo organizzare una festa in una casa in campagna isolata che ha un uno di noi, e ci piacerebbe giocare con te. Naturalmente nella Max riservatezza pulizia e senza forzature. Se t’interessa in fondo al biglietto c'e il numero di casa di uno di noi. Mi raccomando telefona sabato ore 11 perche siamo tutti uomini sposati e non vogliamo casini. Wow non ci potevo credere cosa mi era proposto....avevo sempre sognato un gruppo di vecchi porci che mi scopavano, allo stesso tempo avevo paura perché mi potevano rompere il culo. Nel mattino seguente chiamai al telefono quel signore del bar che mi aveva offerto il lavoro e in mattinata presi l'auto e raggiunsi casa sua nella periferia del paese. Mi accolse a braccia aperte e comincia a farli qualche lavoretto nel giardino e in casa e in campagna .era un uomo molto gentile e premuroso nei miei confronti Mi trattava come se fossi un figlio. Ma in quel giorno avevo sempre in testa quello che mie era stato proposto con eccitazione e allo stesso tempo timori. immaginavo di succhiare e leccare i cazzi di quei vecchi porci e io che mi masturbavo. I giorni passavano velocemente e stava arrivando sabato e non sapevo ancora di telefonare oppure di lasciare perdere. Io nel culetto ero in sostanza vergine e avevo paura di sentire dolore, inoltre che i miei genitori venivano a sapere che suo figlio era una checca. Arriva Sabato mattina e trovando una scusa con i miei genitori prendo auto per cercare una cabina telefonica isolata che nessuno mi vedesse. dopo aver girato per 10 minuti trovo una cabina isolata in fondo a una via, parcheggio velocemente e vado dentro al gabbiotto. avevo il dubbio di chiamare o no ma con la mia eccitazione che avevo adosso prendo il telefono e chiamo il vecchietto che mi aveva dato il numero. ero in perfetto orario alle 11 , squilla il telefono con ansia adosso e risponde pronto ? io: ciao sono il ragazzo del bar dell'altro giorno. ah ciao come stai? io bene e lei? dai non darmi del tuo , ci speravo che mi chiamassi, io e i miei amici abbiamo visto che sei una bella giovane troietta . il calore!!! ummm..siete dei porcellini da come ho capito! si esatto , ascolta ti presenti stasera ore 21,30 via xxxxx bello pulito e profumato ok? ok va bene ma devo prendere con me preservativi e creme? no tranquillo abbiamo tutto noi a stasera bello ciao. arriva la sera faccio una cena leggera e una bella doccia rinfrescante e mi pulisco bene il mio buchetto anche dentro con un bel clistere. saluto i miei genitori che erano in sala a guardare la tv e con una scusa gli dico che mi devo trovare con una mia amica. Era già buio presi l'auto e mi dirigo verso indirizzo che mi avevano dato. il posto era a 10 km dal mio paese era abbastanza tranquillo cosi' nessuno che conoscevo poteva vedermi. Finalmente arrivo percorro una strada sterrata e in fondo vedo una casa di campagna poco illuminata .... Davanti a casa erano presenti 4 auto e mi salì subito l’adrenalina pensando che erano un bel po' di anzianotti. suono il campanello e mi apre il vecchietto che avevo parlato al telefono e di dice:buonasera bellissimo accomodati e seguimi... io lo seguo e mi porta in una camera da letto al piano terra ma gli altri non li vedevo , mi fa accomodare e mi dice: ora ti spogli nudo e indossa queste calze autoreggenti nere ....quando sei pronto io sono fuori dalla porta che ti aspetto ok? mi spogliai tutto nudo con un’eccitazione e allo stesso tempo timore di quei vecchi porci che cosa mi potevano fare su di me ,indossai le calze autoreggenti. Stavo bene avevo proprio un bel fisico giovane e pelle vellutata come una troietta. apri la porta e il vecchietto che mi aspettava rimase a bocca aperta e mi disse: cavolo ma sei bellissima e molto eccitante. Seguo il vecchietto e mi porta in una sala grande con caminetto e luci soffuse e qualche candela molto bella come atmosfera. mi dice di mettermi in ginocchio sul tappetto e di chiudere gli occhi e di aprigli quando lo diceva lui. io eseguo i suoi ordini e con tanta ansia chiudo gli occhi. dopo un paio di minuti mi dice di aprire gli occhi , e cavolo vedo il gruppo di vecchietti del bar , erano in 6 tutti nudi con il cazzo in mano. ma guardandoli bene c'era anche il vecchietto dove lavoro da lui...e ci guardiamo negli occhi e divento subito rosso in viso con tanto imbarazzo e non avrei pensato che era un porco maiale come loro in quanto durante il giorno con lui non mi avevo fatto avance e neanche toccato. lui mi fece l'occhialino e mi e mi diede un bacio a distanza. ero molto eccitato e loro mi si avvicinano e comincio a succhiarli il cazzo ad uno a uno e con le due mani segavo...avevano varie lunghezze di cazzo alcuni corti ma grossi altri lunghi e sottili ma quando mi si avvicina a me il vecchietto del lavoro ...wow era il piu' grosso e lungo del gruppo gli comincia leccarli le palle poi con la lingua sulla cappella bella grossa e rosea ...lui godeva e mi diceva che ero una troietta bocchinara . intanto gli altri mi toccavano e baciavano il tutto il corpo ....ero in estasi totale e avevo gia' il buchetto bagnato e il cazzo duro. poi mi metto alla pecora e uno si inginocchia e mi lecca il buco di culo e mi sega il cazzo mentre io ho succhio due cazzi in contemporanea l'atmosfera era già calda e sentire quei vecchi bavosi porci mi faceva godere come una troia e mi sentivo posseduto. poi venne il momento che quello dietro da me mi sparge nel buchetto una crema fredda e in quel momento mi ero irrigidito e avevo un po' di paura. lui mi tranquillizza dandomi la lingua in bocca...ummmm baciava molto bene . appoggia il suo cazzo grosso ma non lungo nel buchetto e lentamente lo inseriva io sentivo le pareti della mia figa anale aprirsi , era una sensazione bellissima e godevo ma non sentivo dolore ...ma subito dopo me lo infila tutto dentro e sento un dolore forte e faccio un urlo che rimbomba nella sala . comincio a lacrimare dal dolore ma appena il buchetto si è adeguato al cazzo sparisce il dolore e diventa goduria , lui comincia a pompare come un porco e continuo a sbocchinare gli altri a rotazione. dopo poco uno sento che sta per venire e con la mia lingua gli lecco velocemente da cappella ...all' improvviso sento vari schizzi di sperma che mi innondano la lingua e la faccia . il porco maiale godeva tanto e mi diceva troia puttana ti piace il mio sperma....poi mi prese la testa e mi infila tutto il suo cazzo in gola. sento il suo cazzo pulsare dentro la mia bocca e inizio a avere spasimi di vomito, ma per fortuna lo tira fuori,e con sorpresa mi sborra un'altra volta in faccia, , wow il vecchio aveva una quantità di sperma mai visto dato l'età. il mio viso e ricoperto di sperma denso che mi colava sul petto. il vecchietto che mi scopa da dietro sento che aumenta il ritmo e mi schiaffeggia le chiappe ormai diventate rosse e dicendomi troia,puttana ,vacca succhia cazzi ora ti sborro in culo .... infatti dopo poco sento lui godere come un maiale e mi innonda il culo pieno di sperma e da tanto che ne ha fatta mi cola dalle gambe..... Poi uno si sdraia sul tappeto e mi dice di andare sopra di lui , aveva un bel cazzo grosso ma non lungo tutto peloso in corpo...mi metto a smorzacandela e piano piano lo infilo nel buco gia' allargato...ummmm cavolo era bello duro e grosso faceva fatica a entrare ma uno di loro da dietro mi sparge altra crema e prima impunto la bella cappella grossa e lo infilo piano....wow sento le pareti del culetto allargarsi ancora di più ma ero talmente eccitato che riesco a infilarlo tutto dentro urlando di piacere , sentivo dal mio cazzo uscire del pre sperma . comincio a andare su e giù e la goduria aumentava sempre di piu' , e gli altri intorno che si segavano. il porco godeva e comincio a baciarlo nel petto peloso e cominciamo a limonare in maniera frenetica. a voce alta comincio a dire : dai scopami vecchio porco sono la tua troia puttana sfondami il culo voglio altri cazzi, e subito dopo due mi mettono il cazzo in bocca . in bocca . il porco che mi scopava era talmente eccitato da possedere in culo il mio bel corpo che anche lui mi sborra dentro...sento un fiume di sperma caldo che mi allaga le viscere anali. io all'istante faccio una copiosa sborrata sul sul petto senza menarlo era una cosa mai successa ma bellissima. gia' tre vecchietti avevano già sborrato ero a metà dell'opera....ma anche se avevo sborrato il mio cazzo era ancora duro come il marmo. cambio posizione mi fanno sdraiare sul tappeto e due mi tengono le gambe aperte e due a rotazione comiciano a scoparmi come dei forsennati , avevano il cazzo piu' lungo ma non grosso come il primo...e intanto io mi sego.... il mio vecchietto del lavoro mi mette il suo cazzo in bocca e mi dice : dopo tocca a me puttana , sentirai il mio cazzone dentro alla tua bella figa anale , io annui con la testa e gli dico: si lo voglio tutto dentro vecchio porco bavoso e comincio a farli un pompino e sento gia' il pre sperma che esce il sapore molto forte ma dolce ... dopo 15 minuti i due porci che mi scopavano mi dicono di mettermi alla pecora e di allargare le chiappe. non capivo cosa volevano fare pensavo che mi mettevano i due cazzi nel culo, ma per fortuna non è stato cosi' mi avrebbero rotto il culo. mi misi alla pecora e il mio buchetto gia' largo e ben visibile. i due porci cominciano a segarsi e sento che urlano di goduria , subito dopo avverto degli schizzi di sperma sulla schiena e poi mi innondano in quantità mai vista il culetto e il buchetto...ummmmm bellissimo sentivo tanto sperma caldo sul mio corpo e culo che mi colava dalle gambe. poi finalmente arriva il momento del ultimo vecchietto con cui lavoro da lui, io ancora alla pecora mi dice: ora tesoro tocca a me , ti metto alla crema il tuo buchetto deve essere molto lubrificato non voglio farti male, io mi tranquillizzai , e comincio a a menarmi il cazzo ancora duro. sento la sulla bella cappella grossa che mi impunta il buco.....e mi dice: sei pronta troietta in calore bocchinara? io dissi: si maiale lo voglio tutto dentro e farti godere come un porco bastardo. la cappella comincia a entrare piano piano nel buco e quando e' riuscita a entrare sentii un brivido nella schiena e un dolore mai sentito ,urlai forte e uscivano le lacrime dai occhi .....ma subito dopo mi diede il colpo finale spinge tutto dentro e si ferma il dolore lentamente si attenua e comincio a godere un casino ....e gli dico : dai porco comincia a pompare voglio sentirlo tutto....e lui mi dice: certo lurida troia puttana ecco servito. in quel momento comincia a scoparmi con un ritmo moderato ma lo sentivo fino in gola il suo cazzone , da vedere sarà stato 20 cm..... lui godeva e mi insultava e mi dava delle sberle sulle chiappe...cavolo era bellissimo godevo ancora di piu' rispetto all’inizio ...e dopo poco mi sparo una sega galattica e annaffio il tappeto di sperma. dopo un paio di minuti sento che il suo cazzo pulsa e sta per venire ...aumenta il ritmo e mi scopa come una toro in calore. mi dice: sto per sborrare vacca puttana eccola... e poi sento come se uno mi avesse inserito un tubo dell'acqua calda su per il culo, una sborrata favolosa. lo tira fuori e dal mio buchetto esce una fontana di sperma misto sangue.... ma non contento mi dice di inginocchiarmi e di succhiarli il cazzone, era ancora duro il suo sapore di sperma era buono e con la lingua comincia a leccargli la cappella. il vecchio ricomincia a godere e mi dice: troietta leccami anche le palle , io con la lingua gli lecco le palle con quel pelo bianco ed erano belle grosse ...cazzo godeva come un porco bavoso...e mi eccitava tanto sentirlo godere il mio vecchio titolare.... a un certo punto gli lecco ancora la fessura della cappella e sento uno schizzo di sborra potente sulla lingua che arriva a innondarmi la fronte i cappelli e il viso....wow....avevo una maschera di sperma. lui mi dice: sei stata bravissima puttana da quando ti abbiamo visto al bar non avevano dubbi che eri una troietta il calore bocchinara. tutti si misero ad applaudire e mi sentivo una star del cinema porno. il mio corpo era ricoperto di sborra , e il buchetto era in fiamme ma il dolore si stava attenuando. mi alzo e bacio tutti con la lingua questi 6 vecchi porci . ma uno mi dice: credi che sia finita? pensai cavolo che cazzo voglio fare ancora ero gia' sfinito. allora dico : che cosa volete farmi ancora maiali? mi dice il vecchietto che penso era il padrone di casa: se vuoi vieni fuori nel retro della casa che ti vogliamo fare la doccia dorata. io subito non capivo che cosa fosse ma mentre ci incamminavamo uno mi dice: tranquillo ragazzino ti vogliamo solo pisciare adosso. la cosa mi incuriosiva e mi eccitava allo stesso tempo. arriviamo fuori e c'era un bel giardino con vasi di fiori e piante , io tutto nudo ma era in piena estate e di notte faceva ancora caldo. mi dice: mettiti in ginocchio . io mi inginocchiai e tutti si misero intorno a me. poi cominciarono a pisciami in faccia , io provai anche ad aprire la bocca e con la lingua assaporare l’urina dei porci era molto aspra e quasi mi faceva vomitare , infatti uno mi dice: mettiti alla pecora e allarga le chiappe troia. lo feci e mi pisciano tutti dentro al culo e nelle chiappe...ummmm era bello in mezzo al giardino nudo con le calze autoreggenti nere ormai inzuppate di urina . finito mi alzai e andai in bagno a farmi una bella doccia rinfrescante. uscito dal bagno vedo il vecchietto che lavoro per lui mi bacia in bocca e mi dice : ti aspetto domani al lavoro , che ho altre cose da farti fare. ma questa e un 'altra storia......
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1 anno fa
pedros,
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Ultima visita: 4 giorni fa
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E MUSTAFA' ALI' MI DISSE....TU TRANQUILLA.....IO APRIRE TUO BUCHETTO......PIANO PIANO!!!!
TU ....TRANQUILLA.....IO APRIRE TUO BUCHETTO....PIANO, PIANO!!!!!!Sono queste le dolci e rassicuranti parole che ho sentito sussurrarmi all'orecchio una sera di luglio di alcuni anni fa quando il mio povero e inviolato buchetto di giovane trav senza esperienza, fu rotto, devastato e lacerato da una enorme cappella nera posto all'apice di un tronchetto di carne duro come il marmo che a tradimento si infilò di botto dentro il mio tenero canale anale facendomi vedere .....le stelle, in una serata senza luna!!Era un VU"....CUMPRA!!! senegalese di nome MUSTAFA' AlI'' che in estate percorrono le spiaggie della penisola per piazzare mercanzia. Lo avevo conosciuto in spiaggia la mattina in localitò Capocotta a sud di Terracina sul litorale laziale, dove sotto l'ombrellone leggevo un romanzo d'avventura. Ero andata in spiaggia da trav, con parrucca bionda, reggiseno e tanga per cui mi aveva subito notato da lontano e si era fatto avanti per propormi alcuni oggetti per il trucco femminile . Ebbe l'accortezza, con discrezione, di srotolarmi ,mentre succhiavo un "calippo" un fresco ghiacciolo al gusto banana, nascosto alla vista tra foulars e asciugnanani, un enorme pene penzoloni che a riposo misurava senza esagerare 25 cm. figurarsi in erezione... Non esitai un attimo, facendo finta di mercanteggiare per non richiamare l'attenzione ed eccitato dal suo aspetto muscoloso, dalla bellezza dei lineamenti, dal suo colore ed odore gettai via il calippo e infilai senza esitare in bocca accogliendolo tra le mie esperte e morbide labbra di velluto la sua nera cappella che inizio, ai primi succhi e risucchi a gonfiarsi a dismisura .Non avevo mai visto nulla del genere e abituato alle normali cappelle locali mi sembrava avere tra le labbra la cappella di polifemo, la più grande cappella del pianeta.Mi ero limitata per un pò a lucidarla e leccarla a baciarla con delicatezza con labbra e lingua ma poi lui iniziò a spazientirsi e afferratami la testa a due mani iniziò a spingere con forma il membro in profondità.Devo dire che, forse, consapevole delle dimensioni del suo membro, la sua spinta fu graduale e questo mi consentì di farla scorrere trattenendo il respiro fino in fondo alla gola.Le mie labbra scivolando lungo l'interminabile asta dura, arrivarono fino al pelo, oramai solo le palle erano fuori che premevano sul viso.Cominciò subito dopo delicatamente a pompare su e giù e il membro inumidito dalla saliva, scorreva senza problemi lungo tutto la gola.Mii sembrava di essere linda lovellace nel film gola profonda . La mia gola era calda e anche l'ugola faceva la sua parte sollecitando a sua volta la cappella ad ogni passaggio.I denti pur non stringendo, per non far male, mordicchiavano di tanto in tanto la carne anche per "far capire" all'interessato che le mie capacità di lavorare "in apnea" si stavano esaurendo ed era necessario arrivare presto ad una conclusione.In effetti non trascorse moto tempo che iniziarono le contrazioni del muscolo e a getti caldi cominciò a schizzare copiosamente ed emettere gemiti di piacere HHAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!......io.....VENIREEEEEEEEE!!!!!!TUÂ CICCOLINAAA......TU TROIAAAAAAAAAAAA!!!!Dovetti bere tutta la sua sborra calda senza....fiatare...poichè nel venire si era irrigidito e le mani spingevano con forza il membro nella mia gola.Sfilato finalmente il suo membro gocciolante di piacere mi regalò un borsello con il completo per il trucco dicendomi di prepararmi per bene per la sera quando al ritorno mi avrebbe dato...."la seconda mano"....questa volta al mio culetto che lo eccitava molto essendo di un bel bianco luccicante che al sole nel confronto con la sua pelle risaltava molto.Me lo palpeggiò per un pò senza farsi notare infilandomi un dito nel buchetto già eccitato per provarne la morbidezza e consistenza e per verificarne le condizionii,Si accorse subito di avere a che fare con un trav alle prime armi senza esperienza, per lui ero una verginella in confronto alle tante trav e trans battone che si era certamente fatto dato le sue qualità fisiche non comuni e per le dimensioni del suo membro.Non appena andato via mi si avvicinò un tizio il cui aspetto era l'esatto contrario di Mustafà Alì, piccolo, con barba e baffi ,fisico scarno direi obsoleto con in testa un ridicolo cappello in paglia che gridando cocco....cocco bellooooo!!! mi fece delle avences.Lo mandai a quel paese e lo allontanai a brutto muso lanciandogli dietro una "ciavatta" di quelle in legno per intenderci che tutti chiamano zoccole!!Evitai appositamente per tutto il giorno di restare al sole per non scottarmi e mi preparai per l'incontro serale.In effetti dopo il tramonto arrivò da solo e senza mercanzia.Mi disse che era meglio andare in un posto sicuro quindi mi portò tra le dune e la vegetazione.Al riparo da occhi indiscreti dopo avergli praticato un pompino di benvenuto anche per portarlo alla massima erezione che avvenne senza fatica, mi strappò il tanga e il reggiseno mettendomi completamente a nudo, il seno che ho sempre avuto per natura ben sviluppato arrivando a misurare con cure adeguate creme e massaggi una quarta abbondante si mostrò nel suo splendore e iniziò ad accerezzarlo a massaggiarlo delicatamente.La sua lingua scorreva sui capezzoli oramai turgidi che presto finirono tra le sua labbra carnose .Li mordicchiava, li tiracchiava con i denti, con maestria, senza far male, delicatamente e questo mi procurava fremiti di piacere, mi faceva sentire una vera donna.Dopo il lavoretto al seno ero quasi stordita dal piacere e a questo punto che mi posizionò a pecorina ma con l'accortezza di avere il culetto più rialzato del solito facendomi appoggiare con le braccia a terra, voleva essere sicuro di avere il buchetto all'altezza giusta per il suo membro.Preso le misure appoggiò l'enorme cappella sul buco indifeso. Al contatto, timorosa, cominciai d'istinto a stringerlo irrigidendo lo sfintere ancora integro che è, come noto il muscolo attivo dell'ano. MUSTAFA' se ne accorse e piegatosi su di me dolcemente, stringendomi il seno penzoloni delicatamente dal basso cominciò a massaggiandolo, con l'accortezza di tenere in posizione di"sparo" il suo "cannone",e mi sussurrò all'orecchio amorevolmente per tranquilizzari, di stare serena che avrebbe fatto tutto in maniera dolde e delicata, tu tranquilla......io aprire tuo buchetto......piano, piano, piano!!!!!A quelle parole cosi' dolci e rassicuranti non resistetti ed ancora eccitata mi lasciai andare. All'istante, MUSTAFA' non appena mi rilassai, di "botto" partì con la cannonata!!!!!Con un tremendo colpo di reni spinse il membro tutto dentro,la cappella si infilò di colpo , in un secondo, con estrema violenza nel buco. Lo sfintere rumorosamente si ruppe in tre parti, lacerandosi vistosamente con conseguente copiosa foriuscita di sangue.La penetrazione, effettuata a "secco" senza adeguata lubrificazione del buco aggravato dal fatto che la sabbia fine si era depositata su di esso e sulla cappella contribuendo in tal modo ad erodere la mucosa del buco stesso ,fu "MOLTO DOLOROSA".Un grido inumano si diffuse nell'aria ma dato che era oramai sera nessuno accorse.HAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!! vigliacco!!!! sporco negro,gridavo ma MUSTAFA' ALI' oramai era dentro e mi teneva serrato con i suoi poderosi muscoli.Incurante delle mie grida, anzi eccitato da esse, iniziò un pompaggio che definire selvaggio è riduttivo, fu un'inculata tremenda colpi poderosi , continui sulle mie natiche su cui sfogava il suo istinto animale dandomi forte manate sul culo.Fu impossibile sottrarmi a quel supplizio nonostante mi divincolavo, non ci fu nulla da fare fino a chè non sborrò copiosamente allagandomi il canale oramai in fiamme.Rimase dentro per un pò per riprendersi e per godere degli ultimi sussulti di piacere .Sfilato finalmente il membro dal buco scappai via e corsi ad esaminarlo in disparte con uno specchietto che avevo in borsa per constatarne le sue condizioni e mi spaventai perchè era ridotto in condizioni penose, lo sfintere era rotto disintegrato in più parti da cui usciva copioso sangue.Tamponai alla buona con della carta igienica e corsi via da quel posto maledicendo quel nero africano ricoprendolo di insulti per il suo tradimento.MUSTAFA' ALI' se ne stava seduto con il membro sporco di sangue sorridendo e compiacendosi del suo lavoro, osservando soddisfatto il rivolo di sangue che avevo lasciato sulla sabbia nel fuggire dal quell'energumeno.Inutile dire che per una settimana feci fatica anche a camminare e restare seduto tanto era il dolore nonostante il tampone anale creme e massaggi.Devo ammettere comunque che quella prima tremenda esperienza mi è stata di aiuto successivamente nella mia carriera da trav. perchè oramai a "buco rotto" non avevo più timore di penetrazioni decise da parte di membri con un diamentro alla MUSTAFA' ALI'.PINA TRAV.
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10 anni fa
AdamDTS,
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Quando il sogno diventa realtà
Dopo aver sperimentato molti giochi con la mia compagna è arrivato per me il momento di spingermi oltre.Eccomi allora sul letto di un motel con lingerie femminile aspettare di essere violato nella parte più intima.Lei è bravissima,mi tocca e lubrifica prima con la lingua poi con un dito,due e via cosi fino a farmi completamente suo.Alcune settimane dopo sono in vacanza con la moglie,una giornata uggiosa decidiamo di passarla alle terme a rilassarci un pò.Dopo alcuni bagni io decido di andare subito nel reparto saune dove si stà sempre nudi,lei preferisce starsene in piscina mi raggiungerà più tardi.Comincio con una sauna leggera,c'è poca gente,qualche donna matura,due coppie di ragazzi qualche anziano e un ragazzo molto carino tutto solo.Rimango 15 min,poi una doccia e un pò di relax.Vedo il ragazzo sempre solo,lo osservo meglio e non posso che confermare la mia prima impressione,bello,curato tutto rasato e abbronzato.Dopo essermi ripreso un pò entro nel bagno turco,ci sono altre 4 persone,siamo tutti avvolti nel vapore e ci si vede a fatica,dopo qualche minuto si apre la porta ed entra il ragazzo,in tedesco mi chiefe se può sedersi accanto a me,io mi.sposto un attimo facendogli un pò di spazio.Passano pochi minuti,sento una mano sfiorarmi la coscia,al momento non ci faccio caso e la cosa finisce li.Sono solo 5 minuti che sono li dentro,uno ad uno vedo uscire chi era li prima di me,ora siamo soli io e lui,sento ancora la sua mano,questa volta mi tocca in mezzo alle cosce,mi giro per dirgli cosa stava facendo ma lui è più veloce di me,mi prende il cazzo in mano mentre si avvicina e mi bacia infilandomi la lingua in bocca.Non voglio credere a quello che stá succedendo,ho sognato per anni di avere un uomo ed ecco che si stà realizzando.Il bacio è lungo,appassionato come quello di due amanti,mi stacco da lui,il mio cazzo è durissimo,il suo anche,lo tocco,lo accarezzo e mi abbasso per provare a realizzare il sogno che mi perseguita da tempo.Lo sento sulla faccia,lo bacio,apro le labbra e lascio la mia lingua libera su quel cazzo tutto per me.Non è grosso ma è comunque molto bello,lo infilo tutto in bocca,lo sento nella gola,lo sento pulsare dentro di me,capisco che stà venendo lascio che si liberi dentro di me,i primi schizzi mi vanno direttamente in bocca,poi lo toglie e masturbandosi mi inonda la faccia.Mi guarda,si avvicina e lecca tutto lo sperma,uscito,poi mi infila la lingua in bocca per un nuovo infinito bacio.Appena in tempo perchè entra una coppia.Usciamo,lui mi fà un cenno e mi porta in una zona relax dove siamo soli,il tempo di sdraiarmi e lui si butta sul mio cazzo,lo lecca,lecca le palle,mi alza le gambe e infila la lingua nel mio culo,stò per esplodere,lui lo sà mi infila un dito,poi due nel mio ano e dopo poco raggiungo un orgasmo mai provato prima,lui beve tutto il mio nettare e poi torna a baciarmi.Esco da li e mi butto in piscina,sono piacevolmente sconvolto,mia moglie arriva poco dopo e vedendomi mi chiede come mai son cosi sconvolto,saranno le saune le rispondo mentre con gli occhi incrocio lo sguardo del ragazzo.Il pomeriggio lei se ne torna alla piscine,lui si avvicina,mi fà cenno di seguirlo,si dirige alle toilette,lo vedo entrare in una cabina,sono titubante ma ľeccitazione che mi è presa fà si che entri subito anche io,questa volta sono io a bloccarlo e infilargli la lingua in bocca,ci baciamo ci tocchiamo dapperttutto, lui ora si gira,mi mostra il suo culo,allarga le cosce e mi invita a scoparlo,son senza parole,il suo culo è stupendo,lo lecco,lo bacio poi aploggio il mio glande,non ľho mai fatto,lui lo intuisce e mi dice di star tranquillo,mi fà sedere sulla tazza e si siede sopra il mio cazzo,prima piano poi lasciandosi andare fino a far scomparire tutto il cazzo dentro di lui,si muove con maestria,sà come godere e farmi godere,si muove,mi bacia,sento il suo cazzo contro la mia pancia,vorrei averlo in bocca ma lui non vuole togliersi il mio,rantola come una troia,mi piace sentirlo,stà godendo,sento il suo cazzo irrigidirsi e mentre stò sborrando nel suo culo lui viene con due schizzi che arrivano alla mia bocca.Il mio sogno si e realizzato,ora sarà ancora più difficile stare senza cazzo,la sera mi saluto e mi lascia un biglietto con tel.chissà che non lo possa rivedere.
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4 anni fa
patti1204,
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Ultima visita: 8 mesi fa
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Feet, sandals and...
Eravamo comodamente seduti a goderci del buon vino quando Paola allunga la sua gamba affusolata verso di me, appoggiando il sandalo sulla mia coscia. Un sandalo splendido che metteva in risalto un piede bellissimo e smaltato di rosso. Ho iniziato ad accarezzarlo e quindi l'ho preso in mano e l'ho portato alla bocca..iniziando a leccare il contorno del piede; tolta la calzatura ho preso ogni dito in bocca singolarmente, succhiandolo come se fosse un piccolo uccello. Mentre Luca faceva lo stesso con i miei bellissimi piedi ho visto Paola divaricare le gambe, togliersi il perizoma bagnato per stronifarlo sul suo piede e ordinarmi di leccare le dita con quel nuovo meraviglio sapore. Luca è in piedi Paola ed io inginocchiate davanti all'imperioso uccello che iniziamo a leccare e succhiare avidamente bagnandolo con le nostre salive per poi ascuigarlo a turno per gustare il liquido dell'altra.. Luca ci fa capire che sta per godere..Paola avvicina i suoi piedi che vengono ricoperti dal tanto liquido caldo che velocemente provvedo a gustarmi senza perderne una goccia..ora sono io a spruzzare sui miei piedi e vedere la coppia che si affanna a ripulirmeli con le loro labbra.
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12 anni fa
Njna,
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Ultima visita: 7 anni fa
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La diva
«Senti Giulia, dovresti andare ad intervistare Katrine L… la famosa attrice. Sai è di passaggio e potrebbe venirne un bel pezzo per il giornale. Alloggia al Palace Hotel, abbiamo già concordato i tempi dell'intervista. Ti aspetta alle undici. Non tardare, mi raccomando…». Così mi disse il caporedattore e conoscendo quanto fosse scrupoloso, sapevo che si aspettava qualcosa di veramente super. Lascio la redazione e vado a casa di corsa: una rapida doccia, scelgo un abito importante e molto professionale, poi mi avvio verso la destinazione indicatami. Sono le dieci, sono in anticipo, ma preferisco attendere conoscendo il carattere bizzoso della divina. Mi faccio annunciare e mi siedo in una comoda poltrona in attesa. Passano le undici… le undici e trenta… mezzogiorno… ancora nulla nonostante i miei solleciti alla reception. Alle tredici, la vedo scendere accompagnata da un tipo palestrato. Mi avvicino e mi presento. «Ah, certo… mi hanno avvisata, ma ora devo uscire e sarà per la prossima volta…» «Mi dispiace, ma la volta è questa! Non una prossima volta! Io lavoro e lei non può trattarmi così… Ripeto, è questa la volta!!! E sono già incazzata per aver atteso così a lungo…» Veramente non solo quello le dico a muso duro, aggiungo anche alcune parolacce per meglio sottolineare il mio stato d'animo. Voglio essere sgarbata e lo sono, se lo merita. Lei rimane in silenzio, mi guarda attentamente, poi si gira e ritorna all'ascensore: «Senti… come cavolo ti chiami?» disse rivolta rivolta al tipo «Già Roberto. Vai tu al ristorante, io ti raggiungo tra un po'» Poi senza girarsi e rivolgendosi alla porta dell'ascensore: «Ha ragione… venga su in camera staremo più tranquille» Chiaramente quelle ultime parole erano rivolte a me. La raggiungo. Per tutto il tragitto di salita non ci scambiamo neppure una parola e solo nella sua camera mi dice con voce suadente «La prego si accomodi e mi scusi, ma alla vigilia del debutto sono piuttosto nervosa» «Sono io che mi scuso con lei… Non ho l'abitudine di aggredire, ma…» «Non dica nulla la prego, Cosa vuole sapere da me, sono a sua disposizione» Prendo dalla borsa il blocco degli appunti, ma la diva mi blocca. «Siamo tra donne, preferirei che il nostro sia un dialogo franco e sincero. Eviti le solite domande ed io eviterò le solite risposte. A proposito come si chiama?» «Giulia» rispondo. «Bene Giulia, lo sa che è la prima volta che reagiscono alle mie bizze in questo modo come ha fatto lei prima? È per questo che ho deciso di concederle un po' del mio tempo, ma vorrei che almeno ci parlassimo schiettamente, senza giri di parole, le va bene? E poi lei mi piace e vorrei evitare le formalità solite… Possiamo evitare il lei?» Rimango in silenzio, devo dire che il suo atteggiamento mi ha piuttosto spiazzata, poi la professione ha il sopravvento sulle indecisioni. «D'accordo Katrine, facciamo così, io non ti farò delle domande, tu mi dirai solo ciò che ritieni giusto dirmi. Da parte mia ti prometto che farò un pezzo onesto…» Ci guardiamo con intensità. Ciò che era avvenuto solo pochi minuti prima era dimenticato, tra noi si stava creando un giusto clima favorevole alle confidenze. «Per prima cosa vorrei farti una regalo… una notizia che molti hanno cercato magari con ipotesi di fantasia, ma che io non l'ho mai detta prima… Sono certa che al tuo giornale gioiranno e magari tu ne potresti trarre qualche vantaggio professionale. Come sai ho avuto due mariti, il primo è defunto solo due anni dopo il nostro matrimonio e il secondo l'ho cacciato dalla mia casa e non intendo più rivederlo. Hanno scritto senza sapere, un po' di tutto, ma la verità è un'altra… Non l'ho lasciato per i suoi continui tradimenti, la cosa mi ha sempre lasciato del tutto indifferente. Ha avuto storie con mie colleghe, con ballerine, con cameriere e con molte altre categorie… mi ha tradita anche con il mio produttore e con il mio migliore amico, ma il motivo della fine del nostro rapporto è un altro… Ho scoperto che, con la complicità di un'altra persona della quale non ti posso fare il nome, pian piano spostava i soldi del conto bancario che avevamo in comune ad un altro conto suo personale. In poche parole, mi coccolava, mi giurava eterno e smisurato amore, ma in pratica, mi stava derubando…» «Scusa ma questa notizia la posso pubblicare? Sei nelle condizioni di provarlo?»
«Oh certo che sì, ho conservato tutte le ricevute e ho la copia del suo estratto bancario… i passaggi di denaro sono più che visibili» «Dopo questa esperienza, immagino che con gli uomini… intendo la fiducia in loro…» «Ma no, gli uomini mi piacciono. Hai visto quel tipo di prima. Ebbene l'ho rimorchiato ieri sera in un bar e questa notte mi sono concessa molte libertà con lui… Abbiamo fatto l'amore… beh no, ho detto che sarebbe stata una chiacchierata tra amiche e come amiche dobbiamo parlare chiaro… l'ho scopato ieri sera e poi anche questa mattina… ecco perché ho fatto tardi per la nostra intervista… È chiaro che pagherò il conto del ristorante, ma poi lui se ne va e non mi interessa più. In poche parole faccio come hanno sempre fatto gli uomini, una sana scopata, molto piacere e poi…» Ci fu un attimo di silenzio, Katrine prese per un attimo un'aria seria e pensierosa, poi improvvisamente: «Ma tu, hai mai fatto sesso con uno sconosciuto?» Esitai «Sì, un paio di volte durante le feste al liceo. Ma, vedi io sono un caso a parte…» «Cosa vuol dire un caso a parte, non vorrai dirmi che ce l'hai diversa da tutte noi? Dimmi piuttosto che non vuoi parlare di te e lo comprendo, in fondo sono io l'intervistata» Mi rispose piuttosto piccata. «No certo! non ho problemi se parliamo anche di me, ma… è che… capisci…» «Ma insomma non sei per nulla tenuta a raccontarmi le tue cose se non vuoi…» «Il problema è che… ebbene per lo più sono lesbica… ora l'ho detto…» Quella confessione provocò una allegra risata da parte sua, che in qualche misura mi contagiò. Ridemmo come due collegiali praticamente senza un evidente motivo. «Ma cara ragazza questo è lo scoop! Questo devi scrivere domani sul tuo giornale con una grande titolo a piena pagina… "La vostra giovane e bella giornalista fa coming-out, ama leccare e farsi leccare la fica…" Tu non puoi immaginare di quanto le tue lettrici aumenterebbero, saresti letta e seguita da uno stuolo di ragazze che vorranno conoscerti e non solo… E poi confidenza per confidenza, anche io amo le donne belle, sono bisessuale convinta e determinata… Poi nel mio ambiente, credimi, queste situazioni non sono certo una novità» «Allora vorrei sapere chi sono o sono state le tue amanti?» «Vorresti conoscere i nomi delle mie amanti? Certo sarebbe un bel colpo, ma non posso far dichiarazioni per loro, sarebbe ingiusto e… tradirei la loro fiducia. Penso che se uscisse il tuo pezzo con la dichiarazione che sono bisessuale e che ho avuto anche un bel numero di amanti donne, già sarebbe un bel colpo, non trovi? Tieni conto che è la prima volta che lo dichiaro alla stampa e, credimi, non darò nessuna smentita. Neppure smentirò se scriverai di quel tale che… non ricordo neppure il suo nome…» «Roberto…» «Giusto, Roberto, che ha passato la notte con me… Prometto nessuna smentita Però ora devo lasciarti, vorrei riposare un po'. Senti perché questa sera non ceniamo insieme? Ti va?» Non risposi subito, ma le sorrisi con tutta l'intensità della quale ero capace «A che ora vuoi che ci troviamo? Ma… non farmi aspettare… questa volta non te lo perdonerei…» «Alle ventuno al ristorante Vecchio Mulino, è un piccolo locale molto intimo e tranquillo… Ci sarò, prometto e sarò puntualissima» Lasciai la sua camera, raggiunsi casa e mi misi subito al lavoro. Scrissi un pezzo fortemente sentito e motivato e l'inviai al giornale via mail. All'ora stabilita raggiunsi il ristorante e lei arrivò pochi minuti dopo. Fu una cena piacevolissima. Dopo tornammo al suo albergo e vi rimasi per tutta una calda notte. Al mattino seguente, appena arrivo al giornale vengo raggiunta da Francesco, un mio collega che mi apostrofa: «Giulia, il capo ti vuole subito nel suo ufficio» Il capo redazione mi accoglie con uno strano, e inconsueto per lui, sorriso: «Carissima, ma è tutto vero quello che hai scritto? Avevo chiesto un buon pezzo, ma questa è una bomba di articolo… La diva che che è bisessuale, l'amante notturno, l'ex marito che la derubava… Ho atteso per pubblicarlo perché prima volevo parlarti e avere conferme… L'articolo se vuoi uscirebbe domani. E poi anche quella la tua confessione… Che faccio?» «Capo, per me va bene l'articolo così come è, tutto compreso, anche la confessione che sono lesbica!… mi auguro che non ci siano problemi…»
Così dicendo esco dal giornale e mi incammino tra le vie del centro. Mi sento serena e felice. Oggi mi merito una giornata di vacanza.
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8 anni fa
Coppia Biella,
50/57
Ultima visita: 8 anni fa
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SISSY TRASGRESSIVA
Non era la prima volta che uscivo en femme,vestita da donna...anzi...da zoccola,di sera,a passeggio lungo i viali delle zone industriali,dei lidi attorno Ravenna e Ferrara,
a caccia d'avventure,di incontri con maschi arrapati.
Questa sera pero',mi ero preparata diversamente.
Oltre al solito trucco pesante,da vera mignotta da strada,avevo messo un vestitino a rete bianco,con le maniche lunghe,scollatura profonda e ad altezza inguinale,le mie adorate calze a ret autoreggenti nere,un reggiseno a balconcino nero,che evidenziasse il mio prosperoso davanzale,scarpe nere e rosse,lucide,con un taco 18 cm,comodissime ma che facevano sporgere il culetto a dismisura.
Di nuovo avevo adottato poco,in efetti...un collare di pelle nera tempestato di swarowski con relativo guinzaglio,ed avevo evitato di proposito di indossare perizoma o slip,quindi sotto completamente libera.
Cos' aghindata e indossata una parrucca bionda corta,la piu' pratca,mi ammirai allospecchio ed ero decisamente soddisfatta del risultato...avrei fatto faville!
Un soprabito scuro per uscire di casa e precipitarmi in auto,e parte la serata peccaminosa...gia' sentivo il cuore battere in gola.
Mi diressi verso le solite aree di sosta nelle zone indstriali,ma verso il week end,
venerdi' sopra tutto,erano quasi deserte,e quei pochi camion in sosta avevano le tendine chiuse,quindi,anche se ci fosse stato qualche camionista dentro i mezzi,stavano gia' dormendo.
Ma la cosa non mi aveva demoralizzata,stasera ero in vena di sesso spiccio,avevo voglia di essere trattata da zoccola,sentirmi qualche maschio adosso,che avesse voglia di giocare con me al padrone e alla schiavetta serva del cazzo,quindi via verso mete nuove.
Arrivata ai primi lidi notai una gran foga,ma gia' dedicata a qualche coppia esibizionista al'opera,quindi prossegui' in direzione Ferrara,sempre fiduciosa nel trovare una situazione ideale.
Arrivai ad una localita',diciamo,di medio interesse,vale a dire,che poco frequentata dai maschietti,forse anche perchè da poco si inizio' a frequentarla e c'era poca pubblcita' per quel luogo,ma comunque...mai dire mai.
Trovai un parcheggio ampio e pulito,ma quasi deserto,qualche auto con dei vecchietti che ruotavano a cerchio,osservando ed ammicando,ma mi interessavano poco.
Ad un certo momento della serata,ero li da quasi mezz'ora,noto che stanno affluendo diverse macchine,per la maggiore giovani e maschi di mezz'eta',come li cerco io,
ed il “carosello”,come amo chiamarlo io,ha inizioTimidamente al inizio,anche per saggiare la situazione,socchiudo lo sportello del'auto,facendo illuminare l'inerno,oltre al fatto di sentire un pochino di aria fresca tra le gambe e la pisella esposta,cosa che adoro.
Qualche minuto e mi faccio coraggio,scendo dal'auto e mi piazzo appoggiata al cofano,accendendomi una sigaretta,ed in breve tempo noto che la maggior aprte delle auto si avvicinano,passando davanti a me lentamente,finestrino abassato,e gli autisti mi sorridevano,alcuni anche con qualche complimento pesante,ma ero cosciente di avere attirato l'attenzione,e di sicuro avrei trovato qualche maschietto tra tutti,che si sarebbe fatto avanti.
Infatti,dopo pochi istanti,che a me sembravano ore,si ferma accostandosi di lato,un mercedes nero,nuovo,alla guida un cinquant'enne ad occhio,moro piazzato ma non obeso,un leggero acenno di barba,e mi apostrofacol sorriso stampato in faccia.
“Ciao bella,coma va?”,avevo il battito cardiaco in gola,”tutto bene,grazie...e tu?”,risposi.
“Ma si,ero a spasso,in cerca di quattro chiacchiere,sai...”,e notavo i suoi occhi adosso a me,”ah si? Anch'o a spasso...non riesco prendere sonno,stasera...”,e lentamente mi avvicino al suo finesrino.
Lui senza esitazioni allunga la mano e mi abbraccia una gamba,toccando da dietro e salendo verso i glutei.
“Sai,che avrei una voglia di quelle...”,mi confida,”vuoi vedere?”,ed io mi chino per entrare con la testa nel abitacolo,osservando lui che estrae una membro raguardevole,sui 25 cm di lunghezza,ma gia' tosto eretto.
Allungo la mano per toccare,aferro decisa quel cazzo fremente,ed inizio lentamente a mstrubarlo,mentre sento la sua mano entrare tra le chiappe,per frugarmi il buchetto anale,gia' lubrificato in precedenza,ed entrare deciso dentro di me.
Dopo pochi sitanti di massaggio lui mi chiede con voce roca,”se ti va,andiamo a ferci un giretto”,ed io gli rispondo,”va bene tesoro,ma conosco poco la zona...sai tu qualche posticino tranquillo?”,certo,zoccola...vivo qui...li so tutti,i posti”.
A quel punto giro attorno alla vettura e salgo di fianco a lui,che resta con la bega fuori,mi prende la mano e la apoggia sulla capella,invitandomi a prosseguire.
Partiamo e ci allontaniamo di poco,mezzo chilometro ad occio,entriamo in una via di terra battuta,lungo un argine di un canale,percorriamo 300 metri e ci fermiamo.
Lui si fionda sulle mie tette che hanno lasciato uscire i capezzoli turgidi,ma io lo fermo,”vuoi fare le acrobazie in auto,tesoro?”,e scendo sinuosa dal'auto,mi piazzo davanti alla vettura,piegata a novanta gradi,fecendo si che il vestitino si alzasse da solo.
Pochi attimi dopo mi ritrovo lui che si tocca il suo cazzone,duro come il ferro,e nel contempo fruga tra le mie gambe,cercando di stimolare il mio.
“Sai”,gli confido,”dopo avere preso gli ormoni per le tette,la mia pisella non lavora piu' molto bene,ma vedo che il tuo,va alla grande”,sorrido,voltandomi verso di lui,abassabdomi ed ammirando quel obelisco di carne.
Aferro il membro bollente,e lo masturbo lentamente,e dopo qualche colpetto,asaggio la capella che gia' secerne qualche goccia di pre-sperma,gustosa,salata ed amara al contempo,per poi spalancare la bocca ed infilarmi la capella fino in gola.
Lui,dal canto suo mi sta palpando i seni,sussurandomi”si troia,succhiami il cazzo,ho voglia di sborrarti in bocca...la vuoi bere?”,ed io annuisco senza proferir parola,data la bocca piena.
“Allora succhia,zoccola,che la prima voglio fartela bere,la seconda voglio scoparti,sfondarti tutta,maiala...!”
E cosi' dicendo mi tocco,mi infilo uno,due dita,per facilitare la penetrazione dopo,mentre sento la capella del mio maschio entrarmi in gola,qualche volta forzando per affondare,cosa che adoro,sentire il palo che mi forza il cavo orale.
Non tarda molto,qualche minuto,colpa l'eccitazione del momento,che io mi sento bagnare fortemente la pisella moscia,mentre sento la trachea invadermi di caldi getti,salati ed amari allo stesso tempo,una crema calda,che fuoriesce dal palo del maschio ce sto servendo da umile sissy.
“Puslisci bene tutto,vacca,”,mi esorta,”che ora voglio romperti quel culo da puttana”.
Avida e minuziosa,pulisco con la lingua ogni goccia di nettare che fuoriesce dalla capella gonfia.
Il bello,che non acenna a calare l'asta del mio Padrone,resistente resta fermo,duro come il marmo...anzi,mi sembra quasi si sia ingorssato ancora di piu.
“Vieni qua,troia,che ora ti faccio uno di quei servizi...”,di dice con voce ferma,”Voglio sfondarti il culo.”,e cosi' dicendo mi fa alzare,chinare a novanta gradi contro il cofano del'auto,divaricando le gambe.
“Apriti quel culo,zoccola.”,mi ordina,ed io con le mani,eseguo,divaricando le natiche al massimo,per mettere in mostra l'orifizio anale,che sta palpitando per la voglia.
La sua mano sinistra apoggiata alla mia spalla per tenermi ferma,mentre sento il caldo della capella appoggiarsi al buchetto,spingerci contro,per entrare facilmente,almeno la prima parte del'ingresso è forzato.
Un attimo di rilassamente per ambedue,ed ecco,che ariva l'affondata,con una spinta decisa entra il memnro per tutta l sua lunghezza,affonda nel mio retto,facendomi sentire il suo scroto contro il mio.
Trattengo il respiro un attimo,per facilitare la distensione delle pareti anali,ma lui,infoiato come un toro,gia' sta prendendo il ritmo della scopata,entra ed esce,prima lentamente,poi sempre piu' frenetico.
Mi sento una troia fatta,la sua zoccola,pronta a qualsiasi porcata egli mi imponga,una maiala infoiata,depravata e perversa,senza alcuna remora o tabu'...sono pronta a qualsiasi voglia egli abbia nei miei confronti.
Mi aferra per le tette,le strizza deciso,sento il suo corpo apoggiato alla mia schiena strisciare,la sua spada dentro di me muoversi,forzare ad ogni colpo deciso qualche millimetro di piu',sento il suo battito cardiaco attraverso quel cazzone che ho dentro di me,un mix di sensazioni sublimi...
Passano pochi minuti,che a me sembravano ore,che sento rigonfiarsi la capella dentro la mia figa anale,sento che manca poco,che il mio toro insemini la sua vacca,cerco di rimandare l'avvenimento di qualche istante,stringendo le pareti anali,per quanto difficile,visto la dilatata avuta,ma non c'è nulla che tenga...arriva il primo grosso getto di sperma che mi invade l'intestino,viene spinto dentro di me, dai colpi di cazzo che continuano anche se irregolari,ma mi irrorano tutta,riempendomi colpo dopo colpo tutta.
Qualche istante fermi in quella posizione,che seto che si sta rilassando il membro ancora dentro di me,per uscire facilmente,dal retto ormai aperto e dilatato.
Mi volto contro di lui con un sorriso sornione,afferando il suo arnese,e sento uscir qualche goccia residua,intanto che lo massaggio dolcemente.
Con voce ancora roca mi impone”torna giu' a pulire tutto come si deve,maiala...”ed io mi abasso nuovamente con le gambe tremolanti,divaricate oscenamente,e toccandomi sento che ho avuto un orgasmo anch'io...sono fradicia e perdo dalla figa liquido seminale.
Dopo avere ripulito per bene il mio Padrone,estraggo dalla borsetta la mia confezione di salviette igeniche,ne offro una al mio maschio ed alcune per me.
Con una sigaretta in bocca ciascuno,seduti nuovamente nel'auto ed io intenta a rimediare un po' il trucco,Bruno,questo è il suo nome,mi apostrofa”sei gia' a posto,ho hai qualche altra voglia...diciamo piu' porcella...?”.
A quella proposta mi si sono illuminati gli occhi,cosa aveva in mente questo toro dalla voglia perversa perenne...?
“Beh,dipende da cosa hai in mente,”rispondo con una nota di curiosita',”ti dico solo che non mi piace lo scat e le torture dolorose”.
“Allora chiudi lo sportello,che andiamo farci un giretto...”
La curiosita',mista ad una eccitazione misteriosa,decisamente anche un tocco di paura,mi fanno chiudere lo sportello,e mentre ci avviamo,allontanandoci dal paese balneare,mille dubbi e domande mi frullano in testa...
“Ho notato immediatamente il collare col guinzalgio,indi per cui,immagino tu abbia tendenze da schiava,da sissy slave,giusto?”,ed io annuisco silenziosamente.
“Per cui,ora,in veste di tuo Padrone,voglio vedere quanto sai essere porca,sotto alla mia direzione...eseguirai ogni cosa io pretenda da te,senza obbiettare né discutere,altrimenti mi inventero' il modo di fartene pentire...”
In teso silenzio annuisco nuovamente,il cuore batte a mille,la pisella ai mille pensieri gocciola nuovamente per l'eccitazione...cosa dovra' accadermi,ora?
Dopo dieci minuti di percorso,entriamo verso il porto commerciale di Ravenna.
Un vialone centrale con molte diramazioni laterali,semi oscurate da pochi lampioni,e noto qua e la qualche gruppo di operai,di camion con altri gruppi di fianco,probabilmente per essere caricati dalle navi,una situazione del genere underground.
Bruno accosta la vetura a bordo strada,scende e si piazza di fianco al mio sportello,si guarda attorno,poi mi apre e aferra il guinzaglio,ordinandomi di scendere.
“Tu,troiamstai un passo dietro a me,e vedi di sculettare ad ogni passo,da vera zoccola da strada,capito?”
Io annuisco in silenzio ed inizia la passeggiata lungo delle stradine buie,a prima vista deserte,ma guardando bene,si notano i contorni di persone nella semioscurita'.
Padron Bruno mi ferma davanti ad una cancellata di una fabbrica chiusa,data l'ora,si apoggia al cancello e mi prende la mano,apoggiandola alla sua patta dei pantaloni.
“Mettiti giu',tiramelo fuori ed iniza a succhiare,troia...”,mi dice con voce ferma.
Io eseguo un poco titubante,ma conscia che ci sia qualcuno nei dintorni,estraggo il cazzo di nuovo eretto,lo massaggio delicatamente ed infine mi abasso,divaricando le gambe,mettendo il mio culo e cazzo in bella vista,apro la bocca,e spinta dalla mano del Padrone,ingoio tutto il glande,iniziando un pompino.
Entro breve sento dai passi alle mia spalle,non riesco vedere chi o quanti siano dietro,ma distinguo dei bisbigli,dei silenziosi commenti e qualche risatina delicata.
A quel punto Bruno mi prende per un braccio,mi fa alzare,sempre voltata di spalle ai spettatori,mi fa apoggiare ambedue le braccia contro il cancello,chiandomi e sporgendo il culo,sento le sue mani sul mio sedere,mi tocca,palpa,divarica le natiche
con due mai,mostrando il mio buchetto aperto poco prima dal suo arnese,ancora lucido dallo sperma,infila uno,due dita...sono in estasi...Ad un tratto sento una,poi due mani nuove,adosso...non sono piu' due,ma quattro,poi cinque...non so ancora quanta gente era dietro a me,ma sicuramente stavano saggiando la”preda”,cioè io.
“Questa,ragazzi”,esorta il Padrone,”è la mia schiava e troia in calore.Avete voglia di fottere,sfondarla e riempirla di sborra?”
Noto a quel punto uno dei maschi avvicinarsi di lato,infilarmi la mano nella scollatura,
palparmi le tette,e a quel punto lo vedo in viso,un nero del senegal,probabilmente dal tono molto scuro della pelle.
Mi sorride malizioso e con ambedue le mani mi abassail vestito,mettendo in mostra il seno,e di seguito arriva il suo amico dal altro lato,con una mano sul'altra tetta,l'altra mano a strizzarmi il mio cazzo,le palle,vengo frugata ovunque,sono in piena balia del gruppo.
Rassegnata alla situazione,dato anche il fatto che non avevo scampo,decido di partecipare nella mia veste consone...la vera vacca schiava del cazzo.
Mi volto verso il nero alla mia sinistra,gli palpo il pacco..veramente enorme,e forse neanche in piena erezione...
Lui,dal canto suo,con una sola mano si abassa il pantalone della tuta da ginnastica,
facendo fuoriuscire una mazza nera di almeno 25 centimetri,e neanche del tutto dura.
Io l'aferro con una mano,poi due,mi abasso tra loro,per assaporare quella capella,leccarla fino ai coglioni gonfi,per tornare alla capella.
Ora vedo anche la seconda bega,quella di destra,meno lunga,ma molto piu' grossa,non riesco neanch a contenerla,pollice-indice,di sicuro quella avrebbe fatto male.
Passano i minuti,ed io acucciata a gambe larghe,due cazzoni neri da succhiare,ed il Padrone,divertito,che mi osserva in silenzio,solo di tanto in tanto mi apostrofa con commenti pesanti,dandomi della troia,della vacca frocia,ma io non capivo piu' nulla,ero stordita dal'eccitazione.
“Ora ragazzi,basta giocare...è ora di montare la vacca” dice con voce ferma,facendomi l'occhiolino.
Io mi rialzo,mi volto contro il cacello,mi chino legegrmente,facendo sporgere il culo,ancora umido dal seme del Padrone,e sento il primo capellone addentrasi,spingere per entrare,e con poca fatica,entra deciso dentro di me.
Mi sta scopando un nero incontrato per strada,l'eccitazione mia mi fa gocciolare la pisella senza alcun limite,sento un palo dentro di me,mi tiene ferma per i fianchi e mi sbatte con decisione,affonda ad ogni colpo,ed io lo sento fino alla bocca dello stomaco,
ma il bello deve ancora arrivare...l'amico di circonferenza xxl.
Dopo pochi minuti il mio scopatore mi stringe piu' forte,mi trattiene ferma,e sento dei schizzi bollenti dentro,sta gondendo e si sta scaricando nella mia figa anale.
Neanche il tempo di reagire,che aferrata per il bracio,vengo voltata dal'altro lato...ora tocca al altro moretto...
Diciamo per fortuna,che sono stata sfondata da due cazzi,avevo le pareti anali ormai divaricate,l'entrata del terzo palo,quello extra large,era meno traumatica del preisto...anzi...me lo sto godendo molto.
Ora,preda del secondo maschio,sento la alrghezza della sua spada,ma tra sborra come lubrificante e buchetto ormai dilaniato,questo paletto di carne sta diventando uan vera goduria,e il Padrone lo ha notato.
Mi si avvicina,mentre vengo scopata selvaggiamente,mi aferra il viso,e con tono beffardo mi dice”Godi ora,troia...godi che dopo servirai ancora per un ultima voglia mia”
Io nenache ascolto quello che mi ha detto,tanto sono fuori di testa,ma anche questo maschione non arda molto a raggiunger il suo culmine di piacere,irrorandomi del suo nettare,riempendomi fino a perdere sperma col suo cazzo ancora dentro.
Uscito dal mio corpo,i tre maschi si fermano attorno a me,tutti con un sorriso stampato in faccia,ed io,completamente scomposta ed il trucco ormai andato,sorrido in preda ad una sensazione di rilassamento.
“Ora togliti il vestito e mettiti giu' per terra,cagna”,mi ordina Bruno.
Io,leggermente intimorita,eseguo l'ordine.
Sfilo il vestitino a rete,restando col regiseno,le autoreggenti a rete,il collare e guinzaglio,mi abasso fino a terra,in ginocchio,poi a quattro zampe.
“Sdraiati per terra,ora avrai quello che ti meriti,lurida”.
Mi sdraio pancia in su sul asfalto del marciapiede,racoglo le gambe e le divarico,la mano scende verso la pisella,cennando un inzio di masurbazione sotto ai loro occhi,
quasi umiliante ma orma non mi frega piu' niente.
Bruno mi si piazza col suo cazzo in mano,lo punta nella mia direzione,e da il via ad un getto di piscio,colpendo prima i seni,per poi alzando il tiro,verso il viso.
“Apri quella bocca,cesso”,mi ordina con voce autoritaria”e vedi di dissetarti”.
Io spalanco la bocca,ricevo qualche getto in viso,in bocca,e qualche attimo dopo,i due maschi ai mie lati lo imitano,ridendo di me,puntando tutti la mia bocca divenuta loro pisciatoio,affogandomi quasi di urina,ma io,perso il lume della ragione,godo anche di questa oscenita',raggiungendo a mia volta un orgasmo squassante,tremendamente forte,quasi da contorcermi per terra.
Anche finita la doccia,resto ancora a terra,toccandomi il corpo completamente bagnato di pipi',strisciandomi adosso il bagnato,toccandomi l'orifizio dilatato,che ancora perde sborra,nfilo un dito per sentire quanto sono piena...
E' deciso...sono una ran vacca schifosa,ma è la mia natura,e mi piace.
FINE
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JennyTrans,
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PARTY TRANS
Qualche volta,quando sono sola e mi sale la voglia della porca,se non ho nessuno nei dintorni libero,prendo le chiavi della mia cariolina d'auto e vado farmi un giretto verso i lidi del ravennate,finendo spesso a Classe,nota localita' per i Trans brasiliani che hanno fatto fissa dimora in quella localita',ed io mi dirigo spesso li,per ammirarle,scambiare due chiacchiere...qualche volta giocarci,se non hanno molto traffico,e magari qualche voglia...
Fu nfatti cosi' che conobbi Debora...anzi,per me Lady Debora,Transessuale 30enne statuaria,pele olivastra,alta un metro e ottanta,una quinta di seno prorompente ed un cazzo di 22 cm,perfettamente funzionate,ve lo assicuro...
Come capitava spesso,mi ha cimamato venerdi' pomerigio,o ero al lavoro,dicendomi”Domani hai impegni?Ho a casa delle amiche e dei amici,mi serve la cameriera...”,neanche ci ho pensato,se avevo o meno dei ipegni,e subito risposi di si,che ero libera,”Allora ti aspetto per l'una,cosi ti preparo con calma”.
Potete immagirane l'eccitazione e la voglia che arrivi presto sabato pranzo,che mi era venuta,contavo i minuti...
Il giorno seguente,come d'accordo,arrivo alla prima campagna di Classe.
Debora,dopo dieci anni di onorata carriera,sia da escort che da vocalist presso una discoteca gay della zona,ha racimolato un bel gruzzolo,permettendosi una villetta di un gruppo di stabili,abbastanza appartata,s due piani,giardino,crcodanto da sepi alte e fitte,per mantenere una certa privacy.
Suono in perfetto otario al campanello e lei esce dalla porta vetri della cucina per venirmi incontro,in vestaglia rossa semitrasparente,e si vede che porta solamente autoreggenti a rete magia larga,e le ciabattina col tacco 15 con plateau trasparenti.
Mi apre e mi informa mentre ci avviamo per entrare in casa”Oggi ho un geupetto di amici ed amiche trans...un aperitivo,siain casa che in giardino,e mi serviva una domestica troia...”,e cosi' dicendo,mi palpa una chiappa decisa.
Io sorrido sorniona e le rispondo che l'idea era ottima,che sarei certamente disponibile per qualsiasi situazione capitasse.
“Vai a farti una doccia,poi trovi tutto in camera da letto,”mi disse,”io sono in salotto,alla tv che poi ti controllo”.
Vado al piano di sopra,e prima di dedicarmi alla doccia,vado curiosare come dovrei essere aghindata.
Trovo sul letto una tenuta da maid,vestitino cortissimo nero con grembiulino bianco in pizzo,
reggisno a balconcino in pizzo nero,autoreggenti a rete nere con orlo in pizzo,ed un paio di sandali neri laccati,tacco 18 col plateau.
Corro in bagno entusiasta ed eccitata,mi lavo e ripasso qualche ultimo peletto ribelle,scampato alla ceretta del'estetista,per passara al trucco.
Sempre con me il mio set trucchi,penso ad un viso truccato pesante,zigomi ben in risalto ed un rossetto rosso fuoco,occhi contornati solamente dal eyeliner con codino ai lati.
Una volta vestita ed ammirata allo speccio,scendo per l'ispezione.
Entro nel salotto ampio,e trovo Debora seduta di fronte alla televisione,gambe incrociate,un bicchiare di non so quale drink sul tavolino in vetro,ammirarmi,e dopo qalche istante,sempre seduta,mi fa cenno con un dito di ruotare,per vedere il dietro.
Le volto le spalle e mi fermo,mostrando come poco coprisse la tenuta il mio culo,ma probabilmente era gia' stato messo inconto,dato che mi sento dopo qualche attimo una mano toccarmi una chiappa,e stringendola,ricevo qualche istruzione.
“Oggi sarai la cameriera troia nel grupetto,saremo circa cienque o sei maschi e lo stesso numero di amiche trans...spero tu non mi faccia fare brutta figura...vero?”,ed io le rispondi che assolutamente no,saro' la servitu' perfetta,disponibilissima ad ogni desiderio ed ordine.
“Bene”,mi dice,”lo vedremo...i primi ospiti arrivano tra un'oretta,tu fai un giro e vedi se c'è da fare qualcosa,se secondo te vada messo a posto qualcosa,io intanto vado a prepararmi,se suonano,tu ricevi gli ospiti,chiaro?”,e dicendo cosi' mi infila un dito tra i glutei,spingendo verso il forellino anale.
Io annuisco ed inizio a girare per casa,con il cazzo ciondolante e le chiappe in perfetta vista,
seguo e correggo qualche cosina qua e la.
Dopo mezz'oretta sola per casa,sento suonare il campanello,mi avvio lungo il selciato fino al cancello,e saluto una coppia,ben chiaro che si tratta di una trans mulatta ed il suo accompagnatore,maschio bianco.
Sorrido e li faccio accomodare in salotto annunciando che la Padrona sarebbe scesa a breve,se potevo fare qualcosa per loro,nel frattempo.
Mi chiesero due caffè,ed io mi incamminai verso al cucina,ad accendere la macchinetta,aspettando che vada in temperatura.
Non notai che la trans mulatta mi aveva seguita e stava erma sulla soglia della porta,ammirandomi.
Dopo qualche sitante sento la sua voce bassa,ma molto calda,”ma che bella serva ha la mia amica Debby,proprio una bella troietta...”,mi volto e vedo lei che mi sorride mettendo in risalto i denti bianchissimi,”Grazie,”rispondo con voce sommessa,”lei è molto gentile,signora”.
“Non sono una signora,tesoro,”,mi risponde lei,avvicinandosi e prendendo la mia mano,portandosela sotto lo spacco del vestito,e verso una cazzone mastodontico,”senti per credere,cara...”.
Io,con quella bestia nella mano,spalanco la bocca...un pelo di almeno 25 centimetri,se non di piu',e consideriamo che è anche quasi moscio...ma che sorpresona!
“Dai”,mi dice,”finisci di preparare i caffè,che dopo ci vediamo ancora”.
Quasi tremolante mi dedico alla bevanda,con in mente fissa ora,l'immagine del cannone che la signora color cioccolato avesse tra le gambe,ma il pensiero svanisce,quando sento il campanello del ingresso.
Velocemente apoggio il vassoio coi caffè sul tavolino,scusandomi se non riesco servirli a dovere,ma costretta ad andare alla porta,ricevo un sufficiente gesto con la mano dalla signora,e corro verso l'ingresso,per aprire il cancello a due Transessuali stupende,una bionda ed una mora,ambedue di carnagione olivastra,con seni prosperosi,che quasi fuoriescono dai vestitini microscopici che indossano.
“Ma che bel benvenuto...”,mi apostrofa la biondona,infilando direttamente una mano tra le coscie,afferandomi il pene,”proprio una bella maialina...”.
Io non posso fare altro che divaricare leggermente le gambe per facilitare la presa,che poi diventa decisa e quasi dolorosa,e nel mentre,la mora si piazza alle mie spalle,introducendo decisa un dito nella mia fgia anale,”una vera porca,questa”,mi sussurra al'orecchio.
Espletata la prima conoscenza,allungo il passo verso casa,sfilandomi il dito e la mano ai genitali,per farle accomodare in salotto,dove avviene l'incontro con gli altri ospiti,tra saluti e risate,io mi allontano nuovamente,perchè hanno suonato nuovamente.
Ora è la volta di due coppie,due maschi di cui uno di colore,e due “femmine”...
Come si usa per una cameriera educata,saluto con un slare sorriso ed invito i quattro ad entrare,voltando loro le spalle,per far strada.
Inutile dire che sentivo benissimo i loro commenti pesanti nei miei confronti,dietro,cosa che gradisco sempre moltissimo.
Nel mentre raggiugiamo il salotto,Debora,la mia Padrona era scesa e stava gia' chiacchierando coi commensali,alza lo sguardo e si illumina riconoscendo i suoi amici dietro fi me.
Abassando lo aguardo mi scusto delicatamente di leto e permetto gli abbracci,i bacetti di convenienza,restando completamente ignorata,come fossi un sopramobile.
Completamente ignorata,forse no...noto al inizio del giardino le due trans superdotate ch mi osservano con un drink in mano,e con malizioso sorriso,sicuramente si scambiano opinioni su di me.
Mentre le vedo ed acenno un sorriso timido,la bionda delle due mi fa cenno che il suo bicchiere è vuoto,quindi le vado incontro,per prendelo.
Come mi fermo di fronte alla biondona valchiria,la secondo,la bruna superdotata mi viene dietro,strisciando un forte gonfiore contro le mie natiche,facendomi notare la sua eccitazione attraverso il vestito.
“Era un bitter con gin,”mi dice la bionda di fronte,”ma non serve che me ne vai a prender un'altro,subito.”
“Anzi...scometto che vorresti prendere tu qualcosa,ora...”,mi sussurra la mora alle spalle,accentuando la spinta con la sporgenza verso di me.
Annuisco in slenzio,sempre con lo sguardo basso,e noto l'altro pacco,quello della bionda,
anch'esso bello grande,svegliarsi sotto alla mini nera.
Senza aggiungere parola,la biondona si alza la mini,mettendo in mostra un perizoma in latex nero,rigonfiato,mi aferra la mano e l'apoggia al pacco,invitandomi ad accarezzrlo.
Eseguo il petting senza discutere,anche perche' alle mia spalle,la mora ha fatto la stessa cosa,
prendendomi il polso,ma stavolta sto aferrando un cazzo gia' fuoriuscito dal intimo,la bestia è libera...
Incuriositi divertiti,gli altri commensali ci osservano,Debora in prima fila soddisfatta di quella vista,commentano e si godono lo spettacolo,di me,microgonna alzata di fronte a tutti,le loro mani che mi frugano da per tutto,ed io che sto masturbando due trans con delle anaconde,al posto dei cazzi.
Eccitata a mia volta per la situazione e conscia dei vari occhi puntati su di me,continuo seria a giocare con le due,quando esce Debora dal salotto verso di noi,”Vi piace la mia schiavetta troia?”,esordisce,”è a vostra totale disposizione,potete fare con lei qualsiasi cosa,okay?”
Le due che sto masturbando sorridono ed acennano con la testa di aver capito,difatti la bionda mi apoggia una mano sulla spalla e mi obbliga a scendere acucciata ai loro piedi,per passare dalla mano alla bocca.
Inizio a succhiare il cazzone della bionda,mentre tengo in mano il palo ambrato del'altra,che pero' dopo pochi secondi reclama le medesime attenzioni,ed io volto il viso,ammiro e di seguito asaggio l'altro cazzone,a gambe ben divaricatecoi miei gioielli in evidenza.
Succhio avida le gocce di pre-sperma dalle capelle ormai di ferro,e dopo un breve gioco orale,
la bionda mi rialza eretta,obbligandomi a chinarmi a novanta gradi,preparandomi aricevere il suo cazzo nel mio retto palpitante dal'eccitazione,pronto ad essere inforcato senza alcuna resistenza.
Puntata un attimo la punta del cazzo,una decisa spinta mi fa sussultare un attimo,è antrata nella mia figa con un colpo secco,ha affondato l suo pene per l'intera lungheze nella mia carne,con grande divertimento della mulatta,che sto ancora leccando con passone.
Dopo qualche minuto che vengo scopata in piedi di fronte a tutti,la mora si volta,si spalanca le chiape e mi ordina di leccarle il buco del culo profumato,di farle sentire la lingua dentro.
Eseguo mentre sento il forti colpi da dietro,tenuta ferma dalle forti mai della bioda ai fianchi,
lecco ed introduco la lingua nel altro forellino,appena aperto,saggiando gusti molto decisi,
il suo profumo intimo alla fragola,sono in completa balia loro.
Passa qualche minuto che a me sembra eterno,che le due si accordano a scambiarsi di posto,
la bionda esce dal mio ano,passando davanti,mentre la mora si piazza vogliosa dietro di me...
e la roulette ricomincia,ma stavolta con uan calibro maggiore...infatti sento il mio forellino anale dilatarsi maggiormente,ma entra anche lui senza problemi.
“Ti piace,puttanella delle puttane...?”,mi cheide la bionda che ora sto ripulendo dai mie umori anali con la lingua,”dillo,che sei la nostra puttana,il nostro giocattolo...”,e i prende per la mandibola,per vederci faccia a faccia.
“Si,signora...sono la vostra puttana,il vostro giocattolo...potete farmi tutto cio' che vi va”,le rispondo.
A quel chè,mentre torno nei bassifondi a scchiare,ella prende il bicchiere vuoto del drink di prima,se lo apoggia sotto al glande e lo riempie con qualche scizzo di pipi',riempendo quasi completamente il flute,poi me lo porge alle labbra.
“Mentre la mai amica ti fotte,brindiamo,porca”,mi dice decisa.
Soto gli sguardi eccitati di tutti,alcuni gia' coi loro membri in bella vista,la biondona inclina il bicchiare contro la mia bocca,ed io apro leggermente le labbra,inziando a bere avidamente l'orina della signora.
Evidentemente la scena ha sovraeccitato la morettona alle mie spalle,tanto che estrae di colpo il suo pene dalla mia figa,lo apoggia sulla ia schiena e da l va ad un getto di spema abbondante,bolente,che mi sporca completamente la chiappe ed il solco nel mezzo.
Finisco di bere il liquido ambrato,e le sorrido,notanto il piacere dato alla signora bionda,mi abasso nuovamente,uno per ripulire il cazzone dalla mulatta,due per far ragguingere l'orgasmo della bionda,che comunque avviene dopo pochi stanti,rimpendomi l'gola di calda,saporita crema di cazzo.
Si scatema un applauso scerzoso tra i partecipanti ed io mi defilo in silenzio verso la cucina,per una ripulita veloce con uan salviatta umdificata,e cosi' tornare in forma perfetta.
Rientro nel gruppo contenta nel sentirmi il buchetto dilatato,sento addirittura un pochino di aria fresca entrarmi detro,tanto ero aperta...belissimo.
Passano diversi minuti dove servo da bere e ritiro i bicchieri vuoti,quando mi rirtrovo vicino al dondolo in giardino,dove è seduta una delle coppie,che mi fissano divertite ed incuriosite.
La signora mora ha gia' in mano il cazzone del suo maschio di colore,che pero' è mezzo moscio.
Mi apostrofa con voce gentile e calda,scavallando le gambe,e mostrando anche lei il suo arnese,di dicrete dimensioni,che spunta da sotto il vesttino mini rosa.
“Sai,”,inizia,”mi sono fatta scopare dal mio boy prima di venire qui,ed ora è mezzo-mezzo...non riesco svegliarlo...verresti qui un attimi,a leccargli i coglioni,che cosi' lo alziamo per bene?”,e cosi' dicendo punta la sua capella verso di me,iniziando a toccarsi lei a sua volta.
Servizievole come sempre,apoggio il vassoio sul tavolino,mi metto a quattro zampe e mi avvicino tra le gambe del nero,che ora sono divarcate e si è spostato col culo al bordo del dondolo,quasi sdraiandosi.
“Solo i coglioni,”,precisa lei sorridendo,”al massimo,una leccatina anche a culo...”,e tiene in mano il palo,che gia' alle sue parole,riprende un acenno di balzo di vita.
Senza dire nulla sporgo la lingua ed inizio a leccare quelle palle nere gonfie,passo con dolcezza tra scroto e forellino anale,per finire di leccargli il culo,con piccoli colpetti di lingua.
Nel mentre,Debora,che sempre ne sa una piu' del diavolo,mi si piaza dietro con un pezzo di corda nera,lunga circa un metro e mi dice candidamente,”Non ti muovere,che voglio fare una cosa...”.
Io continuo inperterrita a leccare lo scroto,depilato,ed ora,dietro invito della sua “donna”,comincio a succhiare anche la capella della lei,e mi sento da dietro la mano della mia Padrona,afferrarmi la palle,che vengono strizzate,per iniziare a legarmele,giro dopo giro,per tutta la lunghezza della coda stessa.
In pochi istanti la pratica è terminata,e mi sento uan forte pressione alle palle,niente dolore,ma sembrano debbano scoppiarmi da un istante al'altro.
“Cosi' stai meglio,”,mi dice con malizioso sorriso la mia dea,”ora sei ancora piu' divertente,zoccola.”,poi si volta e torna ai suoi amici.
Nel mentre sto leccando le palle ed il culo del moraccione,alternando le succhiate di cazzo alla trans,che lei decide di svuotarsi a sorpresa nel mio cavo orale,mi sborra drita in gola,tenendomi ferma per la nuca,con un mugugno di goduria inaspettata.
“Scusami cara,”,mi dice con voce pacata,”ma vedere il mio maschio servito cosi',mi eccita sempre tantissimo”.
Io ovviamente sorrido amichevolmente a ringraziare per lo spuntino delizioso,alzandomi e tornando alle mie faccende.
Devo dire che la trovata di Debora è stata strana,infatti ora,ad ogni passo,ento le palline gonfie dondolarmi dietro,da estra a sinistra,ribadisco,non era una stretta forte dolorosa,ma mi fa sentire una sensazione strana,diversa dal solito...
Dopo che rientro in cucina per cambiare i bicchiari dalla lavastoviglie al vassoio e viceversa,suonano ancora alla porta,cosi' lascio tutto li e torno al cancellino,per accogliere questa volta una lei dal comportamente maestoso,con dietro di lei un maschietto incapucciato con un copricapo di pelle nera,che lascia liberi solamente bocca,occhi e forellini per il naso.
Apro con un acenno di inchino,e la Mistress entra senza proferire parola,mi passa davanti con noncuranza,direttamente verso il gruppo in giardino.
Viene accolta con saluti ed euforia,mentre lo schiavo la segue,ovviamente condotto al guinzaglio a testa bassa e mani dietro al schiena.
Torno alle mie faccende in cucina,quando mi raggiunge Debora,portandosi dietro lo schiavo.
Si volta seria verso lo slave e gli ordina”ora tu ti prepari come vuole la tua Padrona,poi ti fai portare da noi dalla mia serva”,e cosi dicendo torna verso il girndino.
“Lo slave,timidamente si presenta a me,visto che siamo solo in due,”Ciao,mi chiamo Mario”,
mi dice,”e tu sei...?”
“Jenny,”,gli rispondo e gli porgo la mano,”piacere...”,poi torno alle mie faccende lasciate indietro.
Egli si spoglia dei vestiti,rimanendo solamente col capuccio ed un paio di slip abinati al capuccio,pelle nera,ovviamente collare e guinzaglio.
Lo conduco verso il centro della comitiva,dove si trova anche la sua Mistress,statuaria milf abbondante di seno,costretto in un bustino di pelle nera,mini abinata,autoreggenti a rete e un tacco,almeno un 18,ad occhio.
Rieceve il guinzaglio ed ordina immediatamente al servo di mettersi in ginocchio ed attendere,mentre io mi voltavo per altre direzioni,la matrona mi ferma con un gesto dellamano,mi si avvicina e mi aferra per le palle costrette dalla corda.
“Etu,piccola frocietta rottincula...coa fai di bello,qui?”,mi apostrofa,strizzando le mie sfere gia' gonfie per il laccio.
Ho un sussulto di dolore misto ad eccitazione,infatti mi viene anche un'imbarazzante erezione,cosa che non capita sempre,tanto che,la perfida molla lo scroto per afferarmi il pene.
“E questo??? Chi ti ha permesso di avere il cazzo duro?Qualcuno le ha dato il permesso?!”,chiede,voltandosi attorno.
Tutti attorno ridacchiano a quella vista,alla figura che sto facendo,cosi la Padrona decide di farmi voltare,divaricare le gambe e frugarmi volgarmente,sotto la vista di tutti,il buco sfondato e grondante qualche goccio di sperma da prima.
“Quindi sei una lurida scrofa,e pure gia' inseminata!”,mi grida,”Visto le perdite,ora ti sistemo io.”,ed estrae dalla borsa che ha con se un plug anale di dimensioni spaventose,un diametro di almeno dieci centimetri.
“Chinati,merda di una svuotacazzi frocia...che ti metto il tappo.”,ed io guardo speranzosa Debora,che mi risponde solamente con un sorriso malizioso,annuendo.
Mi chino un pochino,per semplificare l'introduzione,e sento solo una spinta decisa,che termina con un “clock” finale...avevo l'ogetto tutto dentro.
“Cosi' non mi sporchi in giro...voglio vedere se ti viene ancora duro,o torni a fare la femminuccia,troia”.
Ora mi ritrovo con le palle tese al massimo,il culo stra-aperto e tappato,almeno due sborrate dentro,e un cazzo,che non sa se avere o meno una erezione,ma ntanto gocciola pre-sperma a volonta'.
Riprendo le mie mansioni e vedo che lo schiavo non se la passa meglio;gli hano aperto i pantaloncini sotto e lo hanno fatto inginocchiare sopra un dildo maxi,facendolo impalare da solo,e stava leccando i culi e succhiando cazzi a ripetizione,facendosi anche anaffiare di pioggia dorata,da altri.
Passa una buona oretta,ed arrivo ad un punto dove non resisto piu',il plug anale che ho inizia a farmi male,vado verso la mia Padrona,Debora,chiedendo se possono togliermelo.
Debora,impietosita alla mia vista,mi volta ed estrae il dldo,lasciandomi prendere finalemente un respiro di sollievo,ma inizia a frugarmi l'ano con tre dita,tanto ero dilatata.
Mi libera anche del laccio alle palle,provocandomi dolore gia' solo nello slegarle,ma poi arriva il sollievo anche per i gioielli.
“Seguimi,ora,”,mi impone,”non sarai mai da meno di quel frocione li per terra.”.
E cosi',presa al guinzaglio vengo condotta al centro del giardino,messa a quattro zampe sul prato,alzata quel pochino di mini rimasta li,e Debora esorta...
“La mia troietta è stata liberata dal cazzo di gomma,ma percio' ha il buchetto ben aperto,e pronto per i vostri contributi...”,mi guarda dritta nei occhi,sorride e si allontana.
Onestamente,non so quanti piselli mi sono presa nella mezz'ora seguente,quante sborrate avevo dentro...so che ad un certo punto iniziavo perdere sperma dalla mia figa martotiata,ed altri cazzi entravano,per scaricarvisi dentro,nel mentre mi trovavo anche qualche cazzo in bocca,con fiotti di sperma in viso,subito rilavati con getti di pipi' calda,ma ero talmente esausta,che non ci capivo piu' nulla,lasciavo correre,sapevo che prima o poi,sarebbe finita.
Infatti,passata anche quella ondata di piselli,pian-piano tutti gli invtati se ne andavano,lasciando per terra,su que prato,lo schiavo ormai distrutto e me,stanchi morti,distrutti da una avventura talmente sfiancante.
Dopo u'altra mezz'oretat,siamo riusciti ad alzarci,tornare verso casa per recarci in doccia,
toglierci l'apiccicume di tutti quei umori da dosso.
Tornammo di sotto e ci buttammo sul divano,accanto le nostre Padrone dvertite alla nostra vista,che si complimentarono con noi,per la nostra porchaggine e perversione succube.
Il pomerigio ebbe termine con un ultimo brindisi a quattro.
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8 anni fa
JennyTrans,
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Ultima visita: 8 anni fa
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il treno
Avevo
18 anni. Finalmente le vacanze estive, ogni anno le trascorrevo con
la mia famiglia in Puglia dai nonni, quell'anno i miei si
trattennero di più a Roma e mi proposero di partire da solo e loro
mi avrebbero raggiunto dopo. Accettai. Avrei viaggiato in treno da
solo (negli anni '60 non era così facile per un ragazzo di 18 anni).
Io tutto felice perché in poco tempo avevo realizzato il sogno di
indipendenza, e poi il giorno prima la mia amica più grande di me mi
aveva regalato il primo bocchino della mia vita ... ero alle stelle
...I miei conoscevano il capotreno e mi raccomandarono a lui. Infatti mi fece accomodare in uno scompartimento vuoto. Il treno partì, il viaggio sarebbe durato circa 10 ore. Ero seduto vicino al finestrino e mi godevo il panorama; entrò il capotreno lasciò il suo bagaglio e sorridendomi tornò nel corridoio, era sicuramente lo scompartimento a lui riservato quindi non sarebbe entrato nessuno. Abbassai un po' lo schienale della poltrona e mi distesi rilassato. I miei pensieri tornarono al giorno prima quando nella pineta al mare, al riparo dei cespugli, la ragazza mi abbassò pantaloni e slip iniziando una languida sega. Io ero al settimo cielo, ma volevo di più, infatti la spinsi all'ingiù facendogli capire di inginocchiarsi; lo leccò sul glande, poi passò a succhiarmi le palle una per volta, risalì l'asta prendendolo in bocca iniziando un movimento di vai e vieni molto lento. Sentivo la sua gola caldissima, succhiava divinamente, gemevo, i suoi movimenti si fecero più veloci, dopo alcuni risucchi scaricai una quantità incredibile di sborra nella sua bocca che non poté trattenere tanto che un rivolo uscì dai lati della labbra finendo sul mento. Il resto la bevve avidamente a più riprese. Al pensiero mi era venuto duro. In quel momento rientrò il controllore, cercai di ricompormi nascondendo alla meglio la mia erezione. Lui se ne accorse facendomi diventare rosso per la vergogna, fece finta di niente e mi disse di stare comodo. Si sedette vicino alla porta; parlammo del più e del meno, sulla mia famiglia, sulla scuola, ma notavo che il suo sguardo finiva sempre alla mia patta. Passò nel corridoio una bella ragazza, fece un apprezzamento sul suo bel didietro, sorridendo, mi chiese se avevo una ragazza, se avevamo fatto tutto e di non vergognarmi perché eravamo tra maschi. Risposi di si ma ci eravamo fermati solo ad alcune masturbazioni. Si meravigliò dicendo: "Ma come! Io alla tua età mi ero già fatto alcune ragazze e a volte anche qualche maschietto". Queste parole mi turbarono. Dissi che a me non era ancora successo, replicò: "Non è successo cosa? di farti un maschietto … o di essere fatto?". Non dissi nulla, lui non insistette.Si era fatta notte, il controllore andò a fare l'ultimo giro. Io nel frattempo pensavo e ripensavo a quelle parole e mi eccitai al fatto che si era scopato non solo le ragazze ma anche maschi e poi da attivo o da passivo? Spensi la luce, lo scompartimento era rischiarato solo dal blu della lampada notturna cercai di addormentarmi. Ero agitato, pensavo a prima. Arrivò il capotreno, vide che cercavo di dormire, chiuse le tendine e la porta con la sua chiave e si sedette rilassandosi. Dopo un pó credendo che stessi dormendo iniziò a toccarsi, abbassò i pantaloni, tirò fuori un cazzo che ancora morbido era quanto il mio in erezione. Guardava nella mia direzione facendosi un sega, il suo cazzo cresceva era arrivato ad almeno 20 cm. Si spostò sedendosi accanto a me continuando il suo lavoro di su e giù, con l'altra mano cominciò a toccarmi e a risalire la gamba, mi slacciò i calzoni, la sua mano si insinuò andando a toccarmi le palle. Le accarezzava con dolcezza, le soppesava, ne cercava la consistenza. Iniziai a sospirare facendo finta di svegliarmi, lui se ne accorse invece di lasciare il suo lavoro passò ad impugnare il cazzo e farmi una sega. Lo lasciavo fare, a me piaceva, ad un tratto mi lasciò e si tolse i vestiti. Ritornò da me e io come in trans mi lasciai spogliare e stendere sui sedili di velluto dello scompartimento, si mise tra le mie gambe, mi leccò i capezzoli, la sua lingua scese lungo lo stomaco, giocò con i pochi peli che avevo all'inguine, prese in bocca il glande e iniziò a succhiare. Ebbi un sussulto di piacere, succhiava meglio della mia ragazza, vedevo le labbra al lavoro andare su e giù facendo scomparire il mio cazzo in fondo alla gola, tremavo per il piacere. La sua mano andò ad accarezzare i testicoli, li prese in mano avvicinandoli alla bocca ogni volta che scendeva li leccava. Sentivo ormai che ero vicino all'orgasmo lui se ne accorse e accelerò i movimenti. Venni in maniera incredibile, non ne fece uscire nemmeno una goccia; nella poca luce notturna vidi la sua soddisfazione di avere in bocca la mia sborra nel mandarla giù lentamente. Si sedette prendendo fiato. Sussurrando disse: "Adesso tocca a te … se non l'hai mai fatto ti aiuto io … ". Si inginocchiò mettendosi quasi a sedere sulla mia faccia. Mi ritrovai con il suo cazzo che mi sfiorava il viso, lo prese in mano masturbandosi lo alzò e vidi le sue palle piene, disse : "dai ... leccale" avvicinandole alla mia bocca. Le toccai con la punta della lingua, poi presi confidenza e le leccai, erano liscie e calde sicuramente si era depilato, ci presi gusto, ad ogni passaggio cercavo di lambire i contorni del suo scroto con vivi apprezzamenti dell'altra parte. Si spostò lentamente all'indietro passando la parte sotto del suo cazzo sulla mia lingua e disse :"sei bravo, prometti bene ... adesso apri la bocca ed esci bene la lingua ...". Feci come mi aveva detto ed iniziò a passare la sua cappella rossa, vitrea e grande sulla mia lingua, aveva un sapore strano tra il dolce e il salato. La strofinava lentamente e a ogni passaggio la punta della cappella ormai umida cercava di entrare nella mia bocca. Lo sentivo ansimare, cominciò a scoparmi in bocca lentamente facendo entrare la cappella, la mia bocca produceva molta saliva, gemendo disse :"... siiii ... adesso chiudi , fai scorrere le labbra e succhia ...".Chiusi le labbra intorno a qual palo, lo sentivo tremare, iniziai a muovere la testa verso di lui facendolo entrare sempre di più. Il sapore era divenuto più intenso, gustoso, mi stavo eccitando, lui accompagnava I miei movimenti con il bacino, a volte lo sentivo toccare la gola. Era ormai 10 minuti che lo succhiavo, cambiammo posizione lui si stese sul divanetto del treno e io in ginocchio, di fianco, continuavo a farlo scivolare in bocca, ora ne sentivo per bene la lunghezza e la durezza, lui con la mano mi accarezzava la testa e le spalle, lo sentii arrivare alle mie natiche e accarezzarle, mi toccò l'ano, si bagno la mano con la saliva ungendolo e fece entrare un dito, iniziò ad andare dentro e fuori, provai era una sensazione strana tra il dolore e il piacere. Lo sentii dire :”.... aspetta … facciamo diversamente … “ ; si alzò e venne ad inginocchiarsi alla mie spalle. Mi spinse in avanti facendomi appoggiare con in gomiti sul sedile, lui era su di me scendeva con la lingua lungo la schiena, arrivò al mio culo e lo lambiva lungo tutto il solco, allargò le natiche e lecco il buco, una fitta di piacere mi pervase, lui insisteva, sentivo la lingua saettare ed entrare con molta saliva tanto che a volte mi colava sulle palle, risalì lungo il solco e la schiena all'improvviso sentii la presenza del suo cazzo umido insalivato duro e bollente che strusciava tra le mie chiappe, lo puntò sul buco e tenendolo in mano iniziò a spingere costantemente. Avvertii una fitta di dolore ma allo stesso tempo piacevole, il mio buco si arrese a quella spinta, lo sentii cedere e far entrare la grossa cappella, lui si fermò un attimo poi passò a spingere e ritirarsi entrando sempre di più. Rimasi meravigliato come quella grossa cappella e l'asta di 20 cm. era riuscita ed entrare nel mio culo , senza dolore eccessivo, pensavo a tutto quello che mi avevano raccontato sulle inculate, al dolore che si provava , io invece godevo di quella presenza bollente dentro di me che ormai senza più ostacoli scivolava profondamente nel mio retto. Lui cavalcava velocemente tenendomi saldamente per i fianchi, a volte si poggiava su di me, sentivo le sue palle sulle mie, cercava di far entrare qualche centimetro in più e ansimava. Una mano mi lasciò un fianco e prese il mio pene dicendo :”hooo!!! ti sfondo il culo, tutto dentro tieni …. ti piace eh …. vedo che ce l'hai durissimo … bravo ... avevo capito che volevi essere inculato … tra poco ti sborrerò nel culo … stai pronto ... godoooo ... “. Lo sentii spingere e irrigidirsi donandomi sei getti bollenti di sperma, fu una sensazione bellissima sentivo gli schizzi riempirmi tanto da sborrare nelle sue mani, quello che avevo nel culo enormizzò il mio piacere. Lo uscì piano per farmi assaporare ancora quella presenza, quando fu fuori un getto di sperma caldo traboccò dal mio culo, lo raccolse con un dito spalmandolo intorno all'ano facendomi sentire i bordi e mi resi conto di quanto era aperto. Ci sdraiammo addormentandoci.Le prime luci dell'alba illuminarono lo scompartimento, ero ancora nudo e delle chiazze biancastre molto evidenti avevano macchiato i sedili di velluto, il capotreno non c'era allora mi rivestii e andai in bagno a ripulirmi. Quando tornai lui era la, sorridendomi come se non fosse successo nulla, mi diede del caffè. Chiuse la porta un'altra volta e abbassò le tendine del corridoio, mi disse: “Sai mi hai fatto godere tantissimo stanotte … spero che sia piaciuto anche a te … però abbiamo interrotto qualcosa ...” io vergognandomi un po' risposi affermativamente con un cenno della testa. Mentre parlava si alzò slacciandosi i calzoni facendoli cadere a terra con i boxer. Adesso vedevo con la luce le fattezze di quel cazzo che mi aveva fatto godere quella notte, lungo almeno 20 cm con una cappella pronunciata e abbastanza grosso, due grosse palle pendenti. Mi piaceva, lui prese la mia mano e la portò sul suo cazzo e la iniziò a farla scorrere sulla sua asta facendo scomparire la cappella ad ogni passaggio, quel calore nelle mia mano mi piaceva, mi lasciò e io continuai ciò che mi aveva insegnato, stava diventando duro l'altra mano istintivamente andò a prendere le palle e accarezzarle sentendo un apprezzamento dell'altra parte. Mi disse : ” adesso riprendiamo da dove eravamo rimasti …” si mise di fronte a me in piedi, io ero seduto, avvicinò la cappella alla mia bocca, vedevo una goccia trasparente sulla punta, spennellò le mie labbra, quella goccia le bagnò rimanendo attaccata con un filo, sembrava miele, istintivamente con la lingua la assaggiai era salata ma dolce allo stesso tempo , approfittando di questa apertura della bocca mi fece scivolare il glande e una parte dell'asta all'interno. Ora ne sentivo meglio il sapore caldo e salato facendomi provare delle sensazioni stranissime . Mi prese la testa facendola muovere avanti e indietro, iniziai un pompino incredibile sembravo che non avessi fatto altro nella mia vita. Succhiavo e leccavo quella cappella con un gusto mai provato prima , cercavo di ingoiarlo più che potevo ma non ci riuscivo lui gemeva e tremava, allo stesso tempo stringevo le sue palle calde. Sentivo il suo cazzo che diveniva sempre più duro cambiare sapore ne apprezzavo il calore, provavo un piacere nuovo , avevo bisogno di bere, le labbra gonfie, formicolanti, la mia bocca produceva una quantità incredibile di saliva. Lui aveva gli occhi chiusi e la testa reclinata all'indietro godendosi il lavoro. Ormai sapevo quello che mi aspettava, mi avrebbe sborrato in bocca ma non volevo più evitarlo, ne avevo bisogno. Dopo alcuni risucchi e di rapidi su e giù mi pareva di sentire la cappella dilatarsi e vibrare, infatti non mi sbagliavo un primo schizzo violento caldo, appiccicoso si mischiò alla mia saliva , ingoiai liberando momentaneamente la bocca che fu riempita da altri schizzi sempre della stessa consistenza del primo, molto salati, gelatinosi e caldi. Lui in estasi diceva “non mandare giù, fammi vedere con la bocca aperta”. Ormai la mia bocca e la gola non potevano più trattenere tutto quel liquido, un po' mi traboccò dall'angolo delle labbra. Mi fece aprire la bocca per vedere il suo sperma abbondante che galleggiava all'interno poi mi ordinò di ingoiare. Io ubbidii bevendo in due riprese tutto il contenuto. Ne sentii la consistenza grumosa nel mandare giù ma non mi dava fastidio, anzi migliorava le mie sensazioni. Mi era piaciuto tanto da leccare anche quel rivolo che avevo sul mento. Lui riportò il suo cazzo alla mia bocca ancora bagnato dalla sborrata, lo succhiai e ripulii dalle ultime tracce di sperma. Mi disse :” sei stato bravissimo … non potevamo lasciarci così … adesso non ne potrai più fare a meno, ne avrai bisogno e cercherai sempre più sborra da succhiare e da bere“.Il viaggio finì, giù dal treno c'erano i nonni ad aspettarmi ma il mio pensiero era rimasto lì nello scompartimento, infatti come lui mi aveva detto avevo già voglia e bisogno di un'altra dose si seme caldo.
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3 anni fa
Hulrich2,
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LA MIA SIGNORA
La Mia Signora “1° Episodio”
Terminato in anticipo gli impegni di lavoro, ero indecisa se tornare in motel e dare sfogo alla mia passione enfemme o recarmi in un centro commerciale per fare shopping, scelsi quest’ultima. Entrai in un centro commerciale grandissimo con tanti negozi. Feci un primo giro e selezionai quelli più interessanti, abbigliamento intimo e trucchi. Ero attratta da un negozio d’intimo che esponeva in vetrina diverse guepierre, reggicalze e vari articoli sexy. Era ben fornito, acquistai una guepierre con delle stecche che stringevano la vita, poi un bel reggicalze a balza alta e due paia di calze velate color carne e nero. Alla commessa, preciso che non era affatto interessata all’argomento, dissi che era un regalo e per la taglia poteva regolarsi sulla mia altezza. Prosegui gli acquisti in un negozio di trucchi, i prodotti erano davvero tanti e inizia a girare a vuoto, non sapevo cosa scegliere. Nel frattempo che osservavo i vari articoli passò una signora, bella elegante e truccata benissimo, mi passò d’avanti e sorrise. Mentre giravo e rigiravo tra gli scaffali la signora passò di nuovo e vedendomi in difficoltà mi chiese se avessi bisogno di un consiglio, chiaramente annuii lamentandomi della mancanza di personale. Spiegai che dovevo fare un regalo ad un'amica e lei mi consigliò alcuni prodotti. La ringraziai e ci salutammo. All'uscita pioveva, e vidi poco distante la bella signora. Mi avvicinai e gli chiesi se voleva un passaggio. Lei accettò, disse che era a piedi e abitava nei paraggi. Gli risposi che avevo la macchina nei parcheggi sotterranei e ci avviammo insieme verso l’auto. Usciti dal centro commerciale mi indicò la strada da fare. In auto la prima cosa che fece fu aprire la borsetta, tirare fuori il rossetto e passarlo sulle labbra.
“Se vuole lo metto anche a lei!” rimasi di stucco e prima che potessi dire qualcosa
“ha dei bei gusti, l'intimo che ha acquistato è carino, se ti va potresti provarlo a casa mia”.
“ma guardi è un regalo per mia moglie, sta scherzandoo!” “E poi come si permette!!”
Ero rosso per l’emozione, la paura e dal fatto di essere stata scoperta mi terrorizzava ma in fondo era quello che desideravo, un'occasione unica quella di stare con una donna.
“Casualmente ero nel negozio d’intimo e ho visto come osservava la guepierre e altri prodotti e poi la conferma l’ho avuta nel ritrovarti nel reparto dei trucchi. Scusami non voglio assolutamente crearti problemi, se non mi avessi offerto il passaggio non sarebbe successo nulla. Confesso che sono sempre stata attratta dalla bellezza dei trans e trav, e in cuor mio desideravo vivere un esperienza con una di loro. Averti visto così eccitato nel negozio d’intimo e nei reparto dei trucchi mi ha risvegliato vecchi desideri ecco è tutto, tu mi sembri una bella persona”.
Mi sembrava sincera e tutto di un fiato risposi: “Sono ormai diversi anni che appena posso divento Eilin, mi piace l’intimo e i vestiti femminili, mi travesto in privato è un mio segreto!”
“allora Eilin piacere di conoscerti io sono Eva”
Prima di salire nel suo appartamento presi dalla macchina la mia valigia preziosa. L'appartamento era carino e confortevole, lei gentilissima nei modi e negli atteggiamenti non proprio giovanile ma attraente, media altezza, capelli castano scuro seno abbondante, carnagione chiara, bellissima! riuscì subito a tranquillizzarmi e mettermi a mio agio. Parlammo del più e del meno della mia passione per la femminilizzazione e della sua attrazione del mondo bisex. Viveva sola era separata ormai da diverso tempo e il resto della famiglia era fuori per studio o lavoro. Prendemmo un te e poi mi chiese cosa avevo dentro la valigia, “il mio guardaroba” risposi. Aprii la valigia gli feci vedere il contenuto, abiti, intimo, scarpe, qualche dildo e plug. “Complimenti Eilin davvero un bel guardaroba” e mi accompagnò in bagno, mi dette l'occorrente per la barba e per rinfrescarmi. “Eilin fai con calma tra un po torno!”
Poco dopo lei tornò vestita in modo sexy con calze e reggicalze, tacchi altissimi, vestaglia trasparente rossetto rosso fuoco, gli feci i complimenti “sei stupenda” lei mi prese per mano e tutto nudo mi porto in camera, mi baciò sulle labbra, “ma che bella carnagione liscia sei depilata quasi meglio di me!”. Mi fece sedere davanti allo specchio e iniziò a truccarmi. Gli dissi che non amavo un trucco pesante, lei era d’accordo. Piano piano allo specchio vedevo la trasformazione in Eilin, si soffermò sulle labbra con rossetto rosso e un sottile contorno con una matita, poi continuò con orecchini, smalto alle unghie e una bellissima parrucca castano chiaro, una stupenda collana di perle che illuminavano il volto. Mi fece indossare un bellissimo reggiseno che strinse tantissimo e poi imbotti per fare un bell'effetto seno, poi mi fece indossare la guepierre appena acquistata e le calze, poi le mutandine di pizzo che mi stavano un po strette ma quando entrarono mi modellarono il culetto e dividevano i glutei in due, per ultimo le scarpe nere con tacco 10 queste erano mie. Mi fece alzare e guardare allo specchio, non riuscivo a credere che ero io quella li difronte! Ero bellissima!!! Poi Eva, aprì il suo guardaroba e mi fece provare un’infinità di abiti. Ero in estasi mi guardavo allo specchio e vedevo due belle donne! Parlavamo come due amiche e si davano consigli su come abbinare un capo con un altro. Camminavo nelle stanze con padronanza sculettando con movimenti sinuosi e sexy, mi sembrava di stare su una passerella di alta moda!!! Eva mi guardava e dava consigli su come atteggiarmi poi mi faceva provare un altro abito e poi ancora. Avrò cambiato almeno una decina di abiti!!! Alcuni non mi entravano, altri mi stavano stretti altri invece mi stavano bene. Alla fine scegliemmo un gonna nera in similpelle elasticizzata, una maglia nera collo alto con spalline a vista e una vistosa scollatura, sopra un giacchino Chanel che mi fasciava la vita e metteva in evidenza i fianchi e il culetto. Ero elegante e sexy, Eva era entusiasta e anche lei si vestì con una blazer aderente molto sexy.
Uscimmo fuori dal balcone, non pioveva più, eravamo eccitatissime, lei mi accarezzava i fianchi e la vita, era dolcissima, io le accarezzavo le cosce e l’inguine.
Rientrammo a casa, mi prese per mano e iniziò a spogliarmi fino a farmi rimanere con il solo intimo, anche lei si denudò, mi venne vicino e mi riempì di complimenti “sei una femmina stupenda” “bella sei una bella puttanella!” “scusa Eilin ma con quel culo e quel corpo sei solo da scopare”, ci accarezzammo e baciammo, il mio culetto era la sua principale attenzione, lo palpava, accarezzava, lo pizzicava e ogni tanto timidamente introduceva un dito nel buchetto. Aprì la mia valigia e prese un plug che lubrificò con la saliva, mi fece sedere sopra le sue gambe a mo di sculacciata, con il culetto bene in vista iniziò ad accarezzarlo insistentemente, introdusse un dito, poi due, io ansimavo eccitatissima, anche lei era eccitata e mi diceva “puttana! Sei una puttana rotta in culo” poi si scusava “scusa Eilin tesoro, scusa”, io inarcavo la schiena per mettere ancora di più in mostra il culo. Mi tolse le mutandine e iniziò a baciarmi il culetto, insalivava il buchetto poi infilò il plug con un movimento deciso, emisi un gemito di piacere. Mi fece alzare.
“amore sei una dolce puttanella, fammi vedere come sculetti”
“sii, per te faccio tutto” e cominciai a sculettare con il plug in culo, ero abilissima sui tacchi e i movimenti sinuosi mandavano in estasi Eva e poi era quello che volevo, esibirmi e fare la puttanella! Mi avvicinai a lei e gli accarezzai la passerina, era bagnatissima ed io eccitatissima con il cazzo durissimo che lei baciava e leccava. Continuammo così tutto il pomeriggio con carezze baci e giochi di puro erotismo. Continuavo a sculettare mi piegavo in avanti per fargli vedere il culo, poi nascondevo il cazzo tra le gambe e sembrava avessi la fica. Eva si masturbava, gli passavo vicino e mi prendeva il cazzo in bocca, io appena potevo le strizzavo il seno, gli leccavo la fica e il culo tondo. Ci ritrovammo abbracciate in camera come due amanti, non so Eva quante volte venne, io un paio. Eva mi coccolava e riempiva di complimenti e mi ringraziava per la carica erotica che riuscivo a trasmetterle. “Eilin, sei un bell’uomo, ma come donna sei una vera puttana!” Sorrisi. Andammo in bagno e facemmo la doccia e ci sistemammo un po'. Mi rivestii in abiti femminili questa volta misi le reggicalze e calze color carne, il mio reggiseno imbottito, indossai un vestitino nero che mi copriva fino alle ginocchia traforato nelle estremità e una maglia manica lunga di pizzo nero. Feci un trucco leggerissimo agli occhi, passai prima una matita verde scuro all’interno occhio, sfumai le palpebre con un colore chiare e una sfumatura marrone verso l’esterno, ripassai la matita sul contorno occhio con effetto orientale che mi piace tanto. Rossetto categoricamente rosso, parrucca castano chiara, la collana di perle di Eva, bracciali anelli e orecchini. Eva mi osservava mentre mi truccavo e mi dava dei consigli. Per ultimo mi spuzzò il suo profumo inebriante e molto femminile, mi strinse a se, mi bacio sulla guancia e mi morse il lobo dell’orecchio, “ti aspetto domani”. Gli lascia il mio numero telefonico e uscii dal suo appartamento per andare nel mio nido, un motel fuori città per assaporare quanto successo nel pomeriggio. In macchina mi rivedevo il film della giornata ero eccitatissima, non passò molto che Eva mi chiamò al telefono
“Eilin cara domani ti voglio vedere, ti aspetto”.
“Amore, la mattinata sono impegnata per lavoro, ci vediamo nel pomeriggio se per te va bene”
“certo che si, ciao amore buonanotte”.
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3 anni fa
eilin,
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Ultima visita: 2 giorni fa
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UN INCONTRO INASPETTATO
L’incontro inaspettato
Avevo prenotato un appartamento in un motel con box auto fuori città. Era la mia dimora fissa, il mio nido per vivere intensamente in incognito il mio mondo enfemme. Potevo entrare e uscire tranquillamente senza problemi vestita da donna, era principalmente un punto d’incontri per coppie. Anche questa volta alla reception presi la chiave del mio appartamento e mi diressi nel box auto. In casa una bella doccia inizia la trasformazione in Eilin. Trucco come sempre leggero con una particolare attenzione per il contorno occhi e le ciglia finte, intimo con reggicalze, calze velate color grigio antracite, reggiseno in tinta imbottito, collana di perle doppio filo, braccialetto di perle, anelli, Parrucca castano chiara e vestitino nero elasticizzato con ampia scollatura maglia maniche lunghe traforata. Mi guardai allo specchio e mi piacevo. Decisi di fare un giretto a piedi nel parco del motel, mi esaltava sculettare vestita in modo sexy. Misi nella borsetta la sigaretta elettronica, le varie chiavi, il rossetto, lo specchietto ed uscii fuori. Passeggiavo assortita nei miei pensieri quando all’improvviso fui avvicinata da un signore di mezza età che mi disse se mi disturbava. “no si figuri! il parco è di tutti e non mi da fastidio” parlammo del più e del meno poi ci salutammo. Ritornai nel mio appartamento mi ero appena tolta il vestito ero rimasta in intimo quando bussarono alla porta. “Mi scusi, sono il signore di prima, credo che abbia perso le chiavi dell’auto!” Guardai nella borsetta ed in effetti non c’erano, forse nel prendere la sigaretta elettronica mi erano cadute “aspetti che apro” mi rivesti e aprii la porta. Lo ringrazia e lui mi rispose che ero una bella donna anche se particolare, ma bella. Lo ringraziai e aprii la porta per farlo uscire ma continuò con una serie di apprezzamenti molto carini e nei modi e i termini di come lo disse ne rimasi lusingata, chiusi la porta e continuammo la conversazione
Disse che aveva frequentato dei travestiti ma carini e femminili come me mai. Lo ringrazia e gli confidai che era impegnativo mantenere un corpo ben curato e che lo facevo per il mio piacere, non cercavo incontri con uomini, ma il solo piacere di piacere. “Vedi Fulvio”, questo era il suo nome, “mi guardo allo specchio e mi eccito, mi trucco e mi eccito, sapere che ti piaccio mi eccita, ma finisce qui.” “peccato mi sarebbe piaciuto vederti esibire in uno streeptease” “ma guarda Fulvio non sono mica una puttana o altro, non cerco incontri con uomini” “no scusa e che mi piaci davvero non capita tutti i giorni un angelo come te!” dicendo questo mi accarezzo la guancia e con l’altra mano i fianchi. Be in effetti era una situazione stuzzicante e tra me dissi proviamo! Senza dirgli nulla accesi il televisore e scelsi un canale hard, inizia a danzare lentamente, lui si sedette sul divano e guardava estasiato, piano piano molto lentamente tirai via la maglia, poi ancora più lentamente il vestitino, rimasi in intimo, ero seducente e ne ero cosciente. Mi sdrai sul letto e assunsi diverse pose sexy per non dire porno, mi feci più audace gli passavo davanti e lo stuzzicavo, non pensavo fossi così troia. Lui era immobile, mi spinsi oltre, gli sbottonai i pantaloni e gli tirai fuori il cazzo. Dalla borsetta presi un profilattico lo misi sul cazzo e iniziai un pompino, era un bel cazzo succhiavo e leccavo, vidi il mio amico con il telefono in mano e gli dissi di non fare le foto, “no no tranquilla è una sorpresa” continuai a succiare e lui mi accarezzava poi all’improvviso sentii bussare di nuovo alla porta “è la sorpresa disse” si alzo di scatto, apri la porta ed entrò un altro signore. “Non aver paura stai tranquilla non ti facciamo nulla di male, ci divertiamo e basta”. Avevo paura, dissi che se non uscivano subito avrei iniziato ad urlare. “Tesoro stai tranquilla, vogliamo solo divertirci, se non vuoi andiamo via, dai tranquilla siamo persone per bene e quando mai ci capiterà, a tutti, anche a te un’occasione come questa?” “scusate ma per chi mi avete preso? Mica sono una puttana e poi il solo fatto di averti fatto entrare in camera non significa nulla! Caro Fulvio sei uno stronzo” Li invitai nuovamente ad uscire e lo fecero scusandosi di tutto.
Passarono alcuni minuti e bussarono di nuovo alla porta.
“Scusaci di nuovo, per farci perdonare abbiamo pensato ad un piccolo regalo per te!”
Aprii la porta e avevano una bottiglia di champagne e tre flùte.
Li feci entrare “sono astemia non bevo” li smontai subito
“ma apprezzo ugualmente”. Un flùte di champagne non si rifiuta mai anche se quasi astemio,
Dalla camera adiacente si cominciò a sentire ansimare e mugolii “be questo è un motel per incontri” e feci una risatina. Bevetti un alto flùte di champagne e dissi “adesso la faccio io una sorpresa a voi due topoloni, dove eravamo rimasti prima? A, lo streeptease”.
Solito canale porno in tv ed iniziai una danza lenta, sensuale, erotica, mai mi era capitato di stare enfemme con un uomo immagina due! Mi piaceva vedere l’espressione dei due, erano eccitati ed increduli allo stesso tempo.
Piano piano rimasi di nuovo con il solo intimo, avevo il cazzo che scoppiava e il buchetto bagnato!
“Eilin sei stupenda” “sei unica, la maestra dello streep” “Eilin sei una simpatica puttanella ” mi avvicinavo a loro li accarezzavo e piano piano li spogliavo. Loro mi mettevano le mani addosso sul culo, sulle cosce, mi accarezzavano il cazzo, le labbra, un gioco sensuale un vortice di passione. Dalla mia borsa presi un Plug e lo infilai in culo. Stavo esagerando, sentivo che stavo esagerando ma era forte l’eccitazione. Passai davanti ad Giorgio e gli dissi “tirami fuori il plug con la bocca amore” mi chinai appena un po’ e Giorgio con la lingua e i denti tirò fuori dal mio culo il plug. “passalo a Fulvio” Fulvio lo prese e gli dissi: “Fulvio mettimelo in culo con la bocca!” sculettando mi avvicinai a lui mi piegai leggermente in avanti e Fulvio spinse fino a farlo entrare di nuovo nel culetto.
Sempre con il plug ben piantato in culo mi misi in ginocchio davanti a loro, gli feci indossare il preservativo e iniziai a spompinarli, mentre succhiavo uno segavo l’altro e così via per una decina di minuti, sentii che stavano per venire, si tolsero il preservativo e mi sborrarono in faccia, “ecco troia lecca tutto puttana!” mi presero la testa e la tirarono verso il cazzo per succhiarli e leccarli tutti “si si così bagnatemi tutta sono la vostra puttana si si!” Mi alzai e sborrai copiosamente anche io addosso a loro
“wow niente male la nostra puttanella è proprio una troia in calore” “siii sono una troia dai sborratemi ancora!”
Invece mi misero a pecorina e Giorgio mi infilò un dito in culo e poi Fulvio il cazzo in bocca senza preservativo “adesso ti inculiamo, “No no in culo no per ora non voglio, non voglio, faccio tutto ma il culo no” risposi.
Non puoi lasciarci così “ho detto no! Faccio tutto ma non in culo!” sapevano che quando decidevo una cosa era quella.
Li feci distendere sul letto e io in mezzo cominciai a leccare e succhiare i due cazzi che subito diventarono duri. Ogni tanto mi mettevano un dito in culo gemevo di piacere e quando per la seconda volta stavano per sborrare mi distesi e ricevetti un’infinità di sborra sulla faccia e sul corpo, con le mani lo spalmarono sul viso, sul petto e sui glutei, “dai tesoro fatti inculare lo sappiamo che lo vuoi, fatti inculare lo facciamo dolcemente” “Noooo no vi prego, chiedetemi tutto ma il culo no, vi prego, o si spalmatemi tutta così, dai sono la vostra puttanella lo stesso che dite?” ero in preda ad un orgasmo infinito e non connettevo più per quanto mi sentivo troia, stavo in mezzo a loro due e continuavo a muovermi li accarezzavo gli prendevo le dita della mano e le succhiavo, poi piano piano mi calami. Andai in bagno e mi feci una doccia. Quando tornai erano seduti sul divanetto ancora nudi “Eilin tesoro, vogliamo incularti sappiamo che lo desideri non sciupare questa occasione”, mi vennero vicino e mi baciarono sul collo, sui capezzoli e mi misero uno due dita in culo, stavo per cedere ma riuscii a svincolarmi “è vero anche io sono eccitata, lo desidero ma non adesso non è questo il momento, non ho ancora preso un cazzo in culo! Plug e vibratori si ma cazzi mai. Rispettate la mia decisione!” “faccio quello che volete ma per adesso non voglio essere inculata”. Andarono in bagno e quando tornarono mi dissero “Bene Eilin come vuoi tu tesoro rispettiamo la tua decisione, allora devi fare una cosa per noi non puoi rifiutarti, vestiti, truccati ed usciamo a fare un giro” Rispettai quanto promesso, mi misi in ordine, truccata sempre in modo impeccabile, intimo come sempre curatissimo con guepierre nera e calze color carne scuro, parrucca bionda mossa, rossetto rosso, una giacca lunga fin sopra le ginocchia e stivali alti fin sopra le ginocchia. Mi stavano aspettando fuori dall’appartamento e quando mi videro rimasero a bocca aperta ”Eilin sei un puttanone, sei da sballo” era vero, avevo osato un po troppo!
“Andiamo” dissero. “scusate dove andiamo” dissi perplessa.
“Hai detto che fai tutto purchè non ti inculiamo, ti abbiamo preso in parola, ma stai tranquilla nulla di violento o pericoloso, stai al gioco vedrai ti divertirai”
Uscimmo dal Motel e fuori come al solito era pieno di prostitute.
Facemmo un giretto in macchina e Fulvio scelse un gruppetto adatto all’occasione, era appartato, circa tre quattro ragazze, scese dall’auto, parlo con loro, torno in auto e disse che era tutto ok.
“scusate tutto ok cosa?”
“adesso tu vai da loro e fai la puttana che sei, noi stiamo più avanti e controlliamo, ma stai tranquilla mi hanno assicurato che non ci sono problemi” “ma siete matti! Io non vado li”
“Scusa Eilin hai detto faccio tutto quello che volete…. Dai una mezzoretta solo una mezzoretta vogliamo vedere come fai la puttana”. Mi fecero scendere e mi fecero aprire la giacca in modo da far vedere il bel fisico incorniciato dall’intimo e dagli stivali.
Ero terrorizzata. Nell’avvicinarmi alle ragazze cercai di camminare il più femminile possibile, passi corti e lenti con movenze sinuose in modo da non ancheggiare in modo eccessivo con la borsetta salda a tracollo. Quando mi unii a loro mi accorsi che non erano donne ma trans e che trans, bellissime. Iniziarono a farmi tanti complimenti per nulla gelose o risentite. Mi tolsero la giacca e rimasi con il solo intimo e mi fecero sculettare intorno al falò, quando passava un auto si mettevano davanti per coprirmi e proteggermi. In pochi minuti mi dissero come dovevo muovermi e quale era la posizione che eccitava di più chi passava uomini o donne, gambe strette e incrociate oppure leggermente divaricate. Era un continuo via vai di auto, io zitta osservavo eccitata. Quando le auto si fermavamo davanti a me intervenivano a turno le mie amiche. Be un paio di approcci ci sono stati. Dopo un pò si fermo una bella auto elegante e sportiva, il conducente si rivolse alla più bella del gruppo gli chiese se era libera, questa rispose si alla condizione che potessi partecipare anche io e in Motel non in strada. Il Ragazzotto accetto.
“dai vieni ti faccio vedere come si fa, in motel e tranquillo”
Entrammo in motel il mio stesso motel, andammo in un appartamento. Andammo in bagno un attimo, lei si fece un bidet si trucco, si mise il rossetto. “quando stiamo li tu non parlare, fai quello che faccio io e basta non strafare”
Era un bel ragazzone alto bel fisico non parlava molto ma si faceva capire, ci avvicinammo, era in piedi gli sbottonammo la camicia lei con la lingua giocava con i capezzoli, poi piano piano togliemmo i pantaloni seguivo tutto quello che faceva Gloria il nome della trans. Mentre lui era disteso sul letto io e Gloria iniziammo ad accarezzarci, vedevo il suo cazzo diventare duro, Gloria mi leccava in tutte le parti “sei burrosa, davvero Hot” mi disse io le accarezzai i seni e con le mani ai fianchi le tolsi il tanga, aveva un cazzo dritto ma non grande, ci mettemmo il preservativo, anche il ragazzotto si mise il preservativo e mentre io lo succhiavo Gloria leccava il mio culetto. Dopo un po’ si girò a pancia all’insù Gloria gli allargò le gambe e iniziò ad incularlo io mi misi con le gambe tra la sua testa e mi facevo succhiare il cazzo, era partito in quarta stava godendo da matti gli sborrai in faccia e subito mi misi a succhiargli il cazzo che sentivo stava per esplodere, gli tolsi il preservativo e mi sborro sul volto, anche Gloria stava per venire, si tolse il preservativo ma volle sborrarmi sopra il culetto. Il tutto durò circa un’ora tra giochini vari e amplesso finale. Andammo al bagno ci lavammo e Gloria mi baciò sulla guancia “Eilin sei dolcissima”.
Ritornammo in auto e poi nel gruppo delle nostre trans. Curiose di sapere come era andata e Gloria che raccontava tutto nei minimi particolari. “è una puttana nata!” mi sorride dolcemente, si avvicinò e mi consegno 50 euro, “è la tua parte”. Non vedevo la macchina dei miei amici quindi salutai le mie amiche e ritornai in motel a piedi. Avevo fatto circa 100 metri e fui affiancata da una mini minor color panna era Gloria che mi offriva un passaggio. “E’ pericoloso per una ragazza come te andare in giro di notte sola” mi accompagnò in motel. “Eilin domani sera sono di nuovo qui se vuoi possiamo incontrarci” “Va bene Gloria a domani sera a che ora?” “ Ti va bene alle 21?” “ Ok si va bene alle 21 allora, baci”
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3 anni fa
eilin,
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GLORIA
Gloria
Dopo una giornata di intenso lavoro mi ritirai in motel per riposare prima di andare all’appuntamento con Gloria.
Mi feci una bellissima doccia rigenerante, la barba, una buona crema idratante e profumatissima che rendevano la pelle elastica e riposata. Iniziai a truccarmi, un buon coprente effetto abbronzante, un fard luminoso un bell’effetto orientaleggiante del contorno occhi che mi piace tanto, ciglia finte fitte e lunghe. Si, bene mi piacevo. Inizia a vestirmi, prima un bel reggiseno imbottito che stringevo per far risaltare il petto, poi un pò di fard per fare alcuni giochi d’ombra. Sopra indossai una guepierre nera di pizzo che metteva in evidenza il seno e sembrava che avessi una terza di taglia. Scelsi una parrucca castano chiaro con effetto colpi di sole leggermente mossa. Una collana di perle, orecchini pendenti di perle, anelli vari e braccialetti di perle. Calze nere velatissime, slip nero rigorosamente stretto che mi segnava i glutei e nascondeva il sesso. Indossai un vestito nero aderente con finiture di pizzo con un’ampia scollatura. Sopra l’abito una maglia traforata ad uncinetto con maniche a tre quarti, così si vedevano i braccialetti. Indossai un paio di scarpe nere tacco 12. Il rossetto era rosso fuoco e passai un po di colore rosa sugli zigomi appena una sfumatura. Ero pronta per l’appuntamento! Presi la borsetta ci misi il necessario, stavo per uscire, mi guardai di nuovo allo specchio ero strafiga, almeno per me, questo era quello che contava di più. Però mancava qualche dettaglio, ecco si dalla valigia presi un plug e piano piano lo inserii nel culetto, perfetto. Adesso si che potevo andare. Scelsi di andare a piedi, sapevo dove trovarla. Mi incamminai con passo lento e sensuale, il tragitto era di 200/300 metri ma sembravano km. Sentivo gli occhi addosso degli automobilisti e di tutti i passanti, era una strada frequentata da prostitute e trans e mi scambiavano per una di loro. Vidi Gloria in lontananza e anche lei mi notò e venne incontro. “ei ragazza che ci fai qui a piedi, questa è una strada pericolosa” “mi piace il pericolo” risposi. Andiamo mi disse, prese la sua auto e andammo a fare un giro. In macchina parlammo di vari argomenti e della mia passione. “ma vedi Gloria fondamentalmente non mi piacciono gli uomini, sono attratta dal mondo femminile, gli abiti, l’intimo i trucchi mi piace guardarmi allo specchio e ammirare la trasformazione in Eilin, se potessi mi possederei da sola. Poi se capita un’avventura con un uomo interessante non mi tiro indietro, ma non sono indispensabili e non li cerco” “Eilin ti capisco, anzi se dovessi raccontarti tutta la mia vita staremmo qui a parlarne per giorni e giorni”. Senza accorgermene ci ritrovammo in motel gli dissi di andare nel mio appartamento ma lei aveva una sorpresa per me. Entrammo in un mega appartamento pieno di specchi, divani e letti. Wow che bello esclamai, è fantastico! Gli specchi riflettevano la mia immagine all’infinito ero sbalordita, Gloria si avvicinò “ti piace Cara?” “si tanto, è stupendo” mi prese per mano, mi guardò negli occhi, mi afferrò per la vita e mi strinse a se. Mi baciava il collo mi succhiava le labbra era sensualissima. Mi tolse la maglia e il vestito ero nuda con il solo intimo. “Eilin sei uno schianto, che bel seno che vita e che fianchi, mi ecciti da morire,” “grazie Gloria detto da te mi lusinga!” mi avvicinai a li e gli detti un bacio.
Piano piano lentamente anche lei si spogliò, rimase con calze e reggicalze anni 50, reggiseno in tinta, era uno sballo seno sodo, glutei sodi, cosce sode. Le immagini riflesse allo specchio si moltiplicavano e l’effetto era sbalorditivo. Non avevo visto mai una bellezza come Gloria. Mentre si avvicinava fece cadere per terra il reggiseno, ero stordita dalla sua bellezza. Si avvicinò mi abbasso le mutandine, prese il cazzo in bocca e inizio a pomparlo. “ma che viziosetta che sei “ si accorse del plug inserito nel culo, lo tolse poi lo infilò di nuovo, lo fece diverse volte ed io gemevo per il piacere. Continuava a succhiare il cazzo e al posto del plug nel culo infilò un dito, poi mi fece succhiare due dita della mano, le succhiai per bene e me le mise in culo con un sol colpo, deciso e preciso ebbi un sussulto “siiii Gloria sei quello che ho sempre desiderato” tirò fuori dal culetto le dita e me le fece succhiare di nuovo ma questa volta erano tre, le leccavo e succhiavo sapendo quello che mi aspettava. Gli presi la mano e la guidai nel buchetto che piano piano si allargava per fare spazio alle dita “amore sei meravigliosa, si così non ti fermare” ero in estasi iniziai a muovermi in modo convulso “si ancora, tutto tutto dentro, cara ti voglio siiii” mi fece girare a pecorina vedevo le nostre immagini riflesse in mille posizioni, vedevo il mio culo aperto e il suo cazzo che si avvicinava alla mia bocca, aveva messo il preservativo e lo succhiai per bene, non era grande per fortuna, ma durissimo. Gli sussurrai “ Gloria tesoro è la mia prima volta, fai piano” allora mi mise a pancia all’insù mi divaricò le gambe puntò il cazzo contro il culetto e piano piano si fece strada. Sentivo che entrava e vedevo l’espressione intensa del suo viso mentre mi possedeva. Mi sorrideva mentre entrava piano, ma con decisione sentii le gambe leggere le viscere in subbuglio. “sono tua, siii siii piano amore piano hooo si si“ mi muovevo lentamente con i fianchi e cercavo di tenere il suo ritmo. Gloria mentre mi possedeva mi baciava, accarezzava il seno mi mordicchiava i capezzoli, ogni tanto mi faceva succhiare un dito la eccitava in modo particolare. Mi fece alzare e allargare di più le gambe, sentivo che entrava tutta dentro, era brava e stantuffava in modo sublime. Quando affondava i colpi mi mandava in estasi. Lei vedeva tutte le mie reazioni ed emozioni mi sorrideva poi quando aumentava il ritmo io cercavo di assecondare i suoi movimenti per sentire di più il cazzo dentro di me. “Hooooo amore sei fantastica, non ti fermare, cosi piano piano è gustosissimo mi fai sentire una donna, siiii “ “ecco troia è tutto tuo, ti piace cosi lo senti dentro di te?” era deliziosa. Il cazzo entrava e usciva dolcemente e sussultavo per il piacere “siiiiiiiii amore che brava che sei più forte di più” urlavo per il piacere Gloria mi pompava sempre più velocemente e più a fondo. “ecco prendilo tutto dentro amore mio!” avevo il culo in fiamme ma godevo come non mai. Sentivo Gloria che stava per venire l’espressione del volto il cazzo che pulsava erano il segnale che stava per sborrare, tirò fuori il cazzo si tolse il preservativo e mi schizzo in faccia, mi sollevai un po per succhiarlo e leccarlo, succhiavo e leccavo era eccitatissima aveva il cazzo duro di nuovo e no esitai, gli rimisi un preservativo e mi ritornò dentro “Eilin puttana, mi fai morire” aveva il cazzo di nuovo duro e mi inculò di nuovo “Gloria amore non immaginavo di essere cosi troia grazie grazie amore” mi fece girare mi mise a pecorina non si fermava era uno stantuffo senza darmi tregua, mentre stantuffava mi mordeva il collo. Sentivo il suo cazzo crescere dentro di me mi dimenavo per il piacere Gloria venne di nuovo questa volta sui glutei. “Eilin hai un bel cazzo dai inculami” non me lo feci ripetere. La feci alzare e appoggiare allo specchio, gli feci divaricare un po le gambe, la strinsi per la vita, la tirai a me ed inizia a penetrarla. Allo specchio vedevo tutto, la sua espressione e il piacere che riceveva, gli titillavo il seno gli accarezzavo il cazzo mentre il mio si faceva strada sul quel culone voglioso “anche tu Gloria sei la mia puttana la mia culona puttana”. Quando stavo per venire tirai fuori il cazzo e gli sborrai in faccia, lei lecco tutto” si Eilin che bel cazzo sei fantastica” avevo il cazzo ancora duro e lei continuava a succhiarlo, non si fermava aveva ancora voglia, la presi di nuovo, la girai e scopai come una donna. Si dimenava come una forsennata, si metteva le mani sulla bocca le mordeva e urlava di piacere non si tratteneva era una furia. Si prese il cazzo in mano e lo sego per un attimo e sborrò copiosamente. ”amore sii sei fantastica sei stupenda disse “ poi si rilasso e per un attimo ci guardammo soddisfatte…
Eilin ti desidero ancora” “anche io Gloria” e sempre distese per terra iniziammo a baciarci come due amanti mi accarezzava tutta e io ricambiai. “Gloria non capisco cosa mi succede mi sento così, così puttana che vorrei avere il culo sempre pieno del tuo cazzo” “è normale amore è il piacere che fa diventare puttane e tu stai ricevendo piacere e diventando puttana” e mentre ero distesa mi venne sopra e mi penetrò di nuovo.
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3 anni fa
eilin,
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Soggiorno alle terme.
Le terme sono un paradiso per rigenerare lo spirito e il corpo.Che bello immergersi nelle piscine termali e coccolarsi con la sauna e il bagno turco.E che delizia i massaggi.Uno tra i miei massaggi preferiti, piacevole e coccoloso, è l’ayurvedico: un massaggio eseguito con olio caldo e fatto iniziando dai piedi per poi terminare con la testa.Ho prenotato il mio massaggio per le ore 17,00.Il mio massaggiatore si chiama Franco, un bell’uomo di mezza età, cappelli brizzolati e fisico longilineo, ma con due avambracci muscolosi come si conviene ad un esperto massaggiatore.Solo dopo avermi fatta accomodare sul lettino a pancia in su, si è ricordato di farmi indossare l’apposito slippino di carta per non ungere il mio di cotone.Senza farmi scendere dal lettino, con disinvoltura mi ha sfilato lo slippino e mi ha aiutata ad indossare quello di carta.Franco che posa lo sguardo sui miei genitali è stata la prima immagine a cui ho pensato quando ho chiuso gli occhi ed ha iniziato a massaggiarmi.Le sue mani erano calde e si muovevano lente, ma con un leggero e gradevole vigore; ogni tanto lasciava colare dell’olio caldo sul mio corpo e quel calore improvviso mi faceva fremere di piacere.Inizia a massaggiarmi i piedi, poi le caviglie, i polpacci e infine le cosce, dove insiste a lungo, soffermandosi soprattutto all’interno coscia; ogni tanto sento le sue mani che arrivano a sfiorarmi il clitoride.Tengo sempre gli occhi chiusi e in quei momenti è solo la mia femminilità a prevalere e a godere del massaggio.Ora inizia a massaggiarmi circolarmente l’addome e il basso ventre; sento le sue mani calde scivolare ancora nello slippino.Lo sento spostarsi dietro di me e poi protendersi in avanti per massaggiarmi il seno e ho quasi l’impressione - o il desiderio – che stia indugiando sui capezzoli, strizzandoli dolcemente.Ho la sensazione di essermi bagnata e avrei voglia di toccarmi per tastarne il nettare.Mi chiede se sono soddisfatta, gli rispondo di si, che ci sa fare ...Ora mi chiede di girarmi a pancia sotto.Inizia sempre a massaggiarmi i piedi, passa poi ai polpacci e quando arriva alle cosce, abbassa completamente lo slippino e mi massaggia le natiche, comprimendole e allargandole.Lo sento spostarsi dal mio fianco verso i piedi, li afferra e mi chiede di divaricare bene le gambe; eseguo la sua richiesta, ma non è sufficiente … sposta allora i piedi al di fuori del lettino, in modo che le gambe siano più divaricate e le natiche ben allargate.Questo sicuramente gli consente di intravedere il mio buchino ed apprezzare che sono depilata.Riprende a massaggiarmi i glutei e lascia colare dell’olio caldo … sento scorrere l’olio all’interno dei glutei e sento con piacere la sua mano che mi accarezza il fondoschiena.Inarco la schiena per invitarlo a violare, con l’aiuto dell’olio, il mio buchino…sono confusa ed eccitata.Dopo aver massaggiato i glutei, mi risistema la mutandina e completa il massaggio con la testa.Mi raccomanda di stare qualche minuto distesa prima di alzarmi e mi chiede com’è andata.Gli dico che sono stata molto bene e che una parte di me si è eccitata.Franco non riesce a capire quello che volevo dire e gli rispondo che fa lo stesso, ma lui insiste; è curioso di sapere che cosa avessi voluto dire con quelle parole.Gli rispondo che mi sento imbarazzata e lui controbatte che in tanti anni ormai non si sorprende più di nulla.Allora gli chiedo carta e penna e gli scrivo l’indirizzo di un sito e il mio pseudonimo di travesta, spiegandogli che, durante il massaggio, chi ne aveva goduto e tratto piacere era stata “lei”, la donna che c’è in me.Mi alzo dal lettino, infilo l’accappatoio e gli chiedo conferma del successivo massaggio che avrei avuto sempre con lui per dopo domani.Lo saluto e gli auguro una buona serata.Due giorni dopo mi presentai all’appuntamento per il massaggio con una decina di minuti d’anticipo.Franco si affacciò alla sala d’aspetto, mi vide e con un sorriso mi chiese di seguirlo nell’ufficio attiguo e chiuse la porta.Sembrava imbarazzato e gli chiesi se ci fosse qualche problema per il mio massaggio o per cos’altro.Assolutamente non c’erano problemi.Iniziò a parlare e, tutto d’un fiato, mi disse che aveva visitato il sito e visto le mie fotografie e che questo fatto l’aveva così sorpreso (era la prima volta che aveva a che fare con un cliente che gli aveva confidato di essere una travesta in privato) e così piacevolmente eccitato che alla fine si era dovuto masturbare tanto era grande il desiderio di godere, fantasticando sul fatto che aveva già massaggiato quel corpo (e penso che lo avesse fatto anche per il proprio piacere e con un pizzico di malizia e forse di trasgressione).Aggiunse che non era riuscito a trattenere per sé questo segreto e che l’aveva confidato anche al collega Stefano, un amico più che un collega, con il quale aveva già condiviso altre piccanti situazioni a sfondo sessuale.Terminò il racconto spiegandomi che aveva una proposta indecente da farmi, vale a dire un piacevole massaggio a quattro mani, lui insieme all’amico Stefano.Ero così disorientata e sorpresa per tutte le cose che mi aveva detto che acconsentii, senza aver ben compreso che cosa mi avesse proposto!Alzò la cornetta del telefono e, visibilmente eccitato, informò Stefano che avevo accettato la loro proposta.A quel punto, mi invitò a seguirlo in una stanza appartata in fondo al corridoio.La stanza era calda, arredata con un lettino per massaggi e un materassino, parzialmente illuminata da due candele; l’aria profumava di una fragranza delicata, ma intensa.In quel momento entrò Stefano ed ebbi un sussulto, ma fui subito tranquillizzata dal suo sorriso e dalla dolce espressione del viso.Stefano si presentò: trentasette anni con esperienza del genere trav; un fisico abbronzato, robusto e curato.Franco mi tolse l’accappatoio e mi fece cenno, aiutandomi, di salire sul lettino a pancia in giù.Stefano mi accarezzò il fondoschiena e mi tolse lo slippino.Chiusi gli occhi.Entrambi si bagnarono le mani d’olio e ognuno mi prese un piede iniziando il massaggio; dai piedi salirono ai polpacci e infine si soffermarono all’interno coscia.Quando mi piegarono le gambe e se le appoggiarono al petto, mi resi conto che erano a petto nudo; mi divaricarono le gambe e lasciarono colare dell’olio caldo all’interno delle natiche … Franco si spostò al mio fianco, dalla parte del mio viso, mentre Stefano iniziò ad accarezzarmi tra i glutei soffermandosi nella zona perianale … era eccitante e piacevole sentire l’olio caldo e l’abbondanza di olio che aveva versato mi faceva capire quanto Stefano stesse indugiando e provasse a penetrami con le dita.Adesso riuscivo a sentire un suo dito che mi penetrava … aprii gli occhi e vidi Franco togliersi i pantaloni della tuta e mostrarmi il suo pene, lo scappellò due, tre volte e lo avvicinò alla mia bocca.Ero eccitatissima, aprii un po’ la bocca e Franco non esitò ad infilarmelo dentro … lo sentivo pulsare e iniziai a spompinarlo.Stefano, anche lui eccitatissimo, mi stava ormai penetrando con il dito medio e cercava di farsi spazio anche con l’indice, massaggiandomi per allargare lo sfintere.Iniziai a gemere di piacere e dissi che stavo per avere un orgasmo.Mi sollevarono a forza e mi spostarono sul materassino nella posizione “alla pecorina” … anche Stefano si tolse i pantaloni scoprendo il membro duro e ritto.Me lo infilò in bocca e, tenendomi una mano sulla nuca, iniziai a spompinarlo assecondando le sue spinte … poco dopo indossò un preservativo e, mentre Franco si era posizionato sotto il mio ventre e aveva iniziato a succhiarmi il clitoride, Stefano lo spinse dentro il mio buchino e iniziò a penetrarmi dolcemente … sentivo il suo membro scivolare dentro di me e una volta tutto dentro, iniziò a scoparmi.L’eccitazione era altissima e le spinte decise di Stefano e la bocca di Franco che mi spompinava il clitoride mi facevano sentire come in una morsa che mi impediva di arrivare all’orgasmo.Gemetti a lungo e finalmente sentii fuoriuscire il mio nettare nella bocca di Franco mentre Stefano continuava a cavalcarmi con sempre più vigore.Ero stremata … ho avvertito che Stefano stava per venire e mentre Franco continuava a massaggiarmi con la lingua il clitoride, Stefano si tolse il preservativo … io aprii la bocca e lui masturbandosi mi sborrò abbondantemente in bocca e sul viso … con un dito raccolse lo sperma sul viso e lo infilò nella mia bocca … lo succhiai avidamente, prima il dito e poi il suo membro che iniziava a perdere vigore … ingoiai tutta la sua sborra calda.Mi distesi da una parte e Stefano mi baciò una natica.Dopo qualche minuto mi presi cura di Franco, avevo voglia di sentirlo godere dentro di me.Era sdraiato sul materassino, mi misi al suo fianco e iniziai a masturbarlo, scappellandolo dolcemente … mi disse che mi desiderava e che voleva prendermi alla missionaria.Iniziai a spompinarlo.Franco mi distese di schiena, mi divaricò e alzò le gambe e infilò con decisione il suo pene nel mio buchino ormai ben lubrificato.Stefano mi afferrò il clitoride in modo che potessero vedere bene il mio buchino che si dilatava ad ogni affondo di Franco.Franco iniziò a montarmi con un ritmo cadenzato, penetrandomi per tutta la lunghezza del pene.Stefano si godeva la scena, masturbandosi.Franco chiese a Stefano di infilarmi in bocca il suo membro … e così fece.Ogni tanto Stefano mi strizzava i capezzoli … questa manovra mi faceva inarcare la schiena e contrarre lo sfintere, aumentando il mio piacere e quello di Franco.Tutti e tre ci sentivamo in uno stato d’estasi … io gemevo come una troia in calore e i miei due uomini erano eccitatissimi e ormai prossimi all’orgasmo.Franco disse che voleva vedere Stefano mentre mi sborrava in bocca … aprii un po’ la bocca e il fiotto di sborra calda me la riempii … la ingoiai lentamente, assaporandone il sapore … in quel momento venne anche Franco e io insieme a lui.Mi assestò ancora qualche colpo, si tolse il preservativo e mi mise in bocca il pene gocciolante … lo succhiai fino a quando non uscii più alcuna goccia di sperma.Stefano mi baciava … mentre Franco leccava lo sperma sul mio ventre, là dove avevo eiaculato.Ci coricammo sul materassino ed esausti ci riposammo per qualche minuto.Ci salutammo con un abbraccio affettuoso e l’intesa di ritrovarci per rivivere le intense emozioni di quel piacevole pomeriggio alle terme..
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5 anni fa
cora_trave,
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La sala d'attesa
La sala d'attesa dello studio medico non era piena come al solito; chiesi dell'ultimo arrivato e mi sedetti vicino ad un uomo dal portamento elegante.Stava navigando con lo smartphone.Inevitabilmente vidi che era in un sito di annunci di travestiti.Si accorse che lo stavo osservando ed allora, per tagliare l'aria, gli chiesi, sfacciatamente, se gli piaceva il genere trav.Sorpreso dalla domanda, rispose d'istinto di si.Gli confidai che anch'io ero un appassionato del genere.In particolare si era soffermato su una travesta che lo intrigava da tempo.Me la mostrò, si chiamava Cora, una travesta matura, ma ancora piacente e con un fisico longilineo.Sorrisi e gli dissi che la conoscevo bene.Rimase incredulo. Le aveva scritto varie mail, ad una sola aveva risposto, ma in modo vago.Gli dissi che gliela avrei potuta presentare, ma doveva raccontarmi qualcosa di lui.Mi raccontò che era esperto del genere trav, di essere normodotato, resistente e disponibile ad esaudire qualsiasi desiderio che Cora gli avesse chiesto.Aggiunse che ogni tanto si masturbava pensando a lei.Mi feci lasciare un suo recapito email con l'intesa che ne avrei parlato con Cora e che mi sarei fatto sentire presto.Si chiamava Roberto, intorno ai sessant'anni, brizzolato, fisico asciutto; mi aveva fatto una buona impressione.Gli scrissi e feci riferimento all'amico comune che lo aveva raccomandato.Poteva ospitare e quindi ci mettemmo d'accordo per un giovedì di primo pomeriggio.Avevamo stabilito delle regole: io avrei cercato di soddisfare le sue richieste, mentre Roberto era obbligato a soddisfare le mie.Arrivai a casa sua, entrai e, senza guardarmi, m'indicò la stanza dove mi sarei cambiata.Una volta pronta, mi presentai in soggiorno dove mi stava aspettando.Fu piacevolmente sorpreso, mi disse che ero meglio di come m'immaginava e soprattutto ero vera e davanti a lui.Si avvicinò per un bacino di benvenuto e, per caso, feci scivolare la mia mano sulla patta dei pantaloni...era evidente il gonfiore di un membro in erezione.Mi strinse a se e, prendendomi per le natiche, mi fece sentire il suo cazzo duro contro il mio clitoride.Mi sedetti sul divano e gli chiesi di spogliarsi e di sdraiarsi per terra sul tappeto, pancia all'aria.Mi tolsi lo scialle e rimasi in sottoveste, reggiseno e slip di pizzo, calze velate autoreggenti bianche, scianel nere con il tacco...mi misi a gambe aperte sopra la sua testa, mi tolsi gli slip e rimasi ferma...poi mi accucciai con il mio sedere sul suo viso...con la mani allargai bene i glutei e avvicinai l'ano alla sua bocca...iniziò a baciarmi...premetti sulla bocca e iniziò a slinguarmi il buchino.Mi inginocchiai per arrivare a prendergli il membro ed iniziai a masturbarlo.Sentii la sua lingua che cercava di penetrarmi...era confuso e si stava lasciando andare a qualsiasi cosa.Mi protesi in avanti per prenderglielo in bocca, iniziai a slinguarlo sul glande e poi presi a spompinarlo...in quel momento sentivo che la sua lingua mi stava penetrando con forza...entrambi ansimavamo di piacere.Mi rigirai, lubrificai il mio buchino e il suo pene e lo infilai dolcemente nella mia fichetta...mi protesi un pò in avanti e, inarcandosi, cominciò a scoparmi con sempre maggior vigore.Per il caldo tolsi reggiseno e sottoveste, presi le sue mani e mi feci strizzare i capezzoli mentre il suo pene, colpo dopo colpo, entrava sempre più dentro di me.Gli chiesi dove desiderava venire; mi rispose che così sarebbe andato bene.Mi mise alla pecorina sul bordo del letto e riprese a montarmi...ero protesa in avanti per sentirlo tutto dentro...nel frattempo prese a masturbarmi tenendo il ritmo della scopata...ero tutta un fremito...iniziò a rallentare il ritmo penetrandomi più a fondo...ormai stava per eiaculare...emise un gemito e si fermò con il pene affondato nel mio ventre...sentii il fiotto della sborra calda che mi riempiva tutta...estrasse il suo membro e continuò a smanettarmi mentre lo sperma iniziava a colare dal buchino sul lenzuolo...con l'altra mano mi accarezzava l'ano bagnato di sborra...mi girò, lo prese in bocca e subito dopo eiaculai anch'io...ingoiò la mia sborra continuando a spompinarmi lentamente.Sentivo il bisogno di sciacquarmi, mi accompagnò in bagno, mi guardò mentre facevo la pipi e volle sciacquarmi l'ano e i genitali...anch'io contraccambiai, lavandogli il membro.Ci sdraiammo sul letto per riprenderci dopo l'orgasmo.Avevo il viso appoggiato sul suo petto e con una mano gli accarezzavo lo scroto, sfiorandogli il pene.Non so se si fosse reso conto chi fossi veramente.Era rilassato ed aveva un'espressione dolce.A quel punto gli confidai che ero l'uomo che aveva conosciuto in sala d'attesa.Sorrise e rimase in silenzio.Si bagnò le dita della mano con un pò di lubrificante e prese ad accarezzarmi l'ano e la zona perianale.Mi disse che aveva ancora voglia di possedermi e mi diede un bacio sulla bocca.Dopo una decina di minuti il membro riprese vigore e mi chiese di prenderglielo in bocca.Lo scapellavo dolcemente e lo sentivo diventare sempre più duro...mi prese per mano e mi fece stendere sul tavolo del soggiorno, mi divaricò le gambe, si protese in avanti e mi baciò mentre m'infilava nuovamente il membro nella mia fichetta ormai ben aperta e riprese a montarmi.Si rizzò in piedi e, tenendomi le gambe divaricate, guardava eccitato il suo pene che mi scopava.Gli chiesi, quando sarebbe stato il momento, di venirmi in bocca.Dopo qualche minuto, ormai spossato, mi disse che stava per eiaculare...estrasse il pene e, scappellandolo, lo portò alla mia bocca.Appoggiò il membro sulle mie labbra ed iniziai a sentire il calore del liquido seminale che mi entrava in bocca, lo spompinai ed ingoiai tutta la sua sborra calda.Ci baciammo e ci riposammo qualche minuto prima di salutarci.Mi rivestii e lasciai l'appartamento; ormai mi aveva conosciuta e sapeva come risentirmi.
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5 anni fa
cora_trave,
52
Ultima visita: 5 anni fa
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Dal dottore
L'appuntamento era per le 18, sarei stato l'ultimo cliente.Era la prima volta che mi presentavo per l'esame della prostata ed ero un pò preoccupato.L'infermiera mi fece entrare nella stanza e mi disse di spogliarmi tenendo solo l'intimo.Il dottore entrò subito dopo.L'urologo era un cinquantenne robusto, alto poco meno di me, capello fluente, abbronzato e dai modi gentili.Mi chiese se era la prima volta e mi descrisse come sarebbe stato l'esame. Avrebbe fatto un'esplorazione digito rettale; mi rassicurò che non avrei provato alcun fastidio e tanto meno dolore.Mi fece togliere lo slip, mi invitò a salire sul lettino, a coricarmi sul fianco sinistro e a divaricare un po' le gambe.A quel punto si infilò un guanto e fece colare del liquido lubrificante sul mio ano.Abbondò con il liquido e sentii il suo dito che cercava d'entrare nel mio orifizio...istintivamente mi irrigidii contraendo lo sfintere...mi disse di stare tranquillo e cominciò a massaggiarmi la zona perianale...era una sensazione piacevole...a quel punto mi rilassai e sentii il suo dito dentro l'ano...lo stava esplorando minuziosamente...questa sorta di massaggio aveva provocato l'uscita incontrollata di qualche goccia di liquido seminale...il dottore se ne era accorto e per questo mi sentivo molto imbarazzato.Terminata l'esplorazione, mi asciugò con dei kleenex e mi disse che potevo rivestirmi.Non aveva riscontrato nulla di anomalo, ma mi fece una domanda che mi colse di sorpresa.Mi chiese come mai la zona anale era depilata.Subito gli risposi che era per un motivo d'igiene; mi guardò in modo disincantato ed allora gli dissi che mi piaceva giocare e che l'ano era depilato per il ruolo che avevo nel gioco.Mi chiese se ero gay, gli risposi che mi piaceva interpretare il ruolo della donna, travestendomi solo in privato.Mario, questo era il nome del medico, mi disse che era molto curioso di vedermi nei panni di una donna e mi propose un secondo incontro di approfondimento per il mercoledì successivo, sempre alle 18.Arrivai con qualche minuto d'anticipo, mi affacciai all'ingresso dell'ufficio, l'infermiera non c'era, mi venne incontro il dottor Mario che mi fece accomodare in una saletta attigua dove mi sarei cambiata.Prima di questo incontro ci eravamo scambiati degli sms ed avevamo concordato le regole del gioco: una formale visita ginecologica ad una matura e piacente signora.Dopo una ventina di minuti bussai alla porta dello studio, Mario aprì la porta e rimase piacevolmente sorpreso del cambiamento.Indossavo un ampio scialle che mi copriva tutta, calze velate color carne, scarpe nere con i tacchi ed una collana di perle.Mi squadrò da capo a piedi, mi fece girare su me stessa e si soffermò in particolare sulle gambe; si avvicinò da dietro, mi prese per i fianchi e mi fece sentire la patta gonfia di desiderio.Mi fece accomodare sulla sedia, accavallai le gambe, scoprendole perché riuscisse ad intravedere che indossavo delle autoreggenti.Dopo i convenevoli - stavamo recitando la parte - mi chiese di togliere lo scialle; rimasi in reggiseno e sottoveste di pizzo nero.Mi disse che era meglio togliere anche il reggiseno per esaminare anche il seno; gli chiesi di slacciarlo e s'intravedevano i capezzoli attraverso la sottoveste.A questo punto mi indicò il lettino ginecologico, mi aiutò a salire e mi sfilò lo slip liberando i genitali.Mi accomodò le gambe sul poggiagambe, mi avanzò sul lettino prendendomi per i fianchi e divaricò il portagambe in modo che i glutei fossero ben aperti e lasciassero vedere il mio buchino.Mi disse che avevo una fichetta stretta e che sarebbe stato meglio dilatarla un pochino...poi capii il perché.Si infilò un guanto, prese il lubrificante ed iniziò a massaggiarmi la zona perianale soffermandosi infine sull'ano.Ero eccitatissima.Gli chiesi di spogliarsi; aveva un fisico prestante ed un membro che era una via di mezzo tra il normodotato ed il superdotato. Gli chiesi di venire alla mia destra, avevo voglia di toccarlo, lo presi in mano...lo scapellai tre, quattro volte e gli palpeggiai lo scroto.Anche il dottore era visibilmente eccitato. Tornò di fronte a me, si sedette, divaricò bene i glutei ed inizio a baciarmi ed a leccarmi il buchino, slinguando anche il mio clitoride.Poi prese lo speculum, il divaricatore anale e vaginale, lo lubrificò per bene e piano piano lo fece scivolare nell'anoIniziò a divaricarlo lentamente ed appena possibile lasciava cadere dell'olio lubrificante sullo speculum, olio che poi scivolava lentamente dentro l'ano.Mi spiegò che avevo una fichetta molto stretta e che sarebbe stato meglio prepararla alla penetrazione per non rischiare che la dimensione del suo pene potesse causarmi del dolore.Si protese verso il mio viso, mi baciò sulla bocca, passò la lingua sulle mie labbra e poi la spinse nella mia bocca con passione.Un bacio che mi travolse.Aprì ancora il divaricatore.Venne verso il mio viso e mi prese per la nuca invitandomi a prenderglielo in bocca.Cominciai a leccarlo e poi iniziai a spompinarlo...con fatica riuscivo a prenderlo in bocca...era gonfio, duro e carico di desiderio di scoparmi...Tornò a divaricare ancora lo speculum raggiungendo così la dilatazione voluta.Gli chiesi di riprenderlo in bocca,...anch'io ero ormai pronta...Estrasse lo speculum e dolcemente infilò il suo membro nella mia fichetta...lo infilò fino in fondo ed iniziò a montarmi lentamente...Ansimavo dal piacere.Quando Mario mi sentii fremere iniziò ad affondare i colpi con più vigore e con le mie mani lo accompagnavo per sentirlo tutto dentro di me...si protese in avanti e, mentre mi stava scopando, mi baciò con passione.Ci eravamo anche accordati per come arrivare all'orgasmo.Quando stava ormai per venire, avvicinò il pene alla mia bocca...io la aprii e distesi la lingua...lui si masturbò fino a quando non eiaculò sulla mia lingua e nella mia bocca un abbondante fiotto di sborra calda...Con la bocca ancora piena di sperma caldo iniziai a sbocchinarlo per non perderne nemmeno una goccia...infine lo ingoiai tutto...Si sedette nuovamente davanti a me ed inizio a spompinarmi fino a farmi venire sul mio ventre...Mi sentivo frastornata.Mi rivestii e ci salutammo con l'accordo di fissare una nuova visita di controllo.
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5 anni fa
cora_trave,
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Ultima visita: 5 anni fa
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Io, Franco e lo schiavo Mauro.
Con Franco eravamo ormai una coppia affiatata, da un po' ci incontravamo almeno un paio di volte al mese.Entrambi avevamo la stessa fantasia, coinvolgere un terzo uomo nei nostri giochi.Franco fece qualche annuncio e ricevemmo diverse risposte, ma furono poche quelle selezionammo. La maggior parte erano volgari e non rientravano nelle nostre aspettative.Con Giorgio, il primo che contattammo, ci scambiammo qualche mail conoscitiva.Arriva il giorno dell'incontro e si presenta un uomo intorno alla quarantina e di bella presenza.Franco, il mio partner, aveva qualche anno in più, ma questa differenza d'età era un aspetto che non ci preoccupava.Franco era un uomo dolce, mi coccolava e mi possedeva con passione e questo mi faceva sentire la sua donna.Anch'io sono subito piaciuta a Giorgio, era evidente da come mi guardava e, quando si avvicinò per un bacino di benvenuto, allungò la mano sotto la sottoveste di pizzo nero e mi accarezzò il sedere.La luce della stanza era soffusa.Li presi per mano, mi sedetti sul letto e li sistemai in piedi davanti a me.Abbassai ad entrambi i pantaloni e cominciai ad accarezzarli sugli slip...sentivo i loro membri diventare sempre più gonfi e duri...Abbassai entrambi gli slip scoprendo i membri e lentamente iniziai a scappellarli.Cominciai a leccare il membro di Giorgio e poi quello di Franco ed infine iniziai a spompinarli.Franco era eccitatissimo; aveva voglia di scoparmi, mi prese di forza, mi mise alla pecorina, lubrificò per bene la mia fichetta e poi iniziò a penetrarmi, lentamente e dolcemente.Giorgio era spettatore di questa scena.Quando ormai il suo pene entrava facilmente dentro di me, iniziò a pompare con più vigore facendomi fremere ogni volta che affondava il suo pene.A quel punto, inaspettatamente, Giorgio si rivestì e ci lasciò.Abbiamo concluso che deve averlo "spaventato" l'intesa che c'era tra noi e il non ritenersi all'altezza delle nostre aspettative.Ci abbiamo riprovato con Mauro, uno schiavo.Nelle mail conoscitive avevamo chiarito le regole del gioco: avrebbe soddisfatto tutte e solo le mie richieste e non sarebbe entrato in contatto con il membro del mio uomo se non richiesto da me.Infine sarebbe sempre stato a quattro zampe, a parte mie particolari richieste.Mauro fu puntuale; gli dissi di spogliarsi e di tenere adosso solo gli slip.Mi abbracciai con Franco e chiesi a Mauro di infilarsi tra le nostre gambe e di baciare dolcemente i genitali di Franco...Franco, eccitato, iniziò a toccare le mie labbra con la lingua, altrettanto feci io finché Franco non mi dette un bacio carico di passione.Dissi a Mauro di alzarsi, di abbassare la mia sottoveste e di togliermi il reggiseno.Mi sedetti sul letto ed iniziai a baciare il membro di Franco...dopo i primi baci, lo presi in bocca ed iniziai a sbocchinarlo...Mauro era ai miei piedi a guardare la scena, gli chiesi di togliersi gli slip...il suo membro era gonfio, lo toccai e gli strinsi lo scroto con forza.A quel punto, mi misi alla pecorina, allargai le gambe e chiesi a Mauro di tenere bene aperti i miei glutei e di baciare e leccare la mia fichetta fino a penetrarmi con la lingua...Era confuso ed eccitatissimo.Nel frattempo, Franco mi scopava in bocca.Chiesi a Mauro di prendere del lubrificante e di lubrificare bene il mio buchino, penetrandomi prima con un dito e poi con due.Quando fui pronta, dissi a Mauro di lubrificare il membro di Franco e di masturbarlo per mantenerlo duro.Franco si avvicinò e mi prese prima dolcemente e poi con vigore...sentivo la forza dei suoi colpi nel mio ventre...Dissi a Mauro di stendersi tra le mie gambe e di guardare mentre il pene di Franco mi penetrava... poi gli chiesi di arrivare con il viso fino ai miei genitali e di prendermelo in bocca...Franco continuava a montarmi vigorosamente ed era ormai prossimo all'orgasmo...anch'io ero nella stessa situazione...non capivo più nulla, il piacere era intenso e stordente...Sentivo Franco ansimare, affondò due colpi decisi, spinse il pene fino in fondo, ero tutta un fremito.Mentre Mauro mi spompinava, sentii il fiotto di sborra calda colare dentro il mio corpo...in quel preciso momento eiaculai copiosamente in bocca a Mauro ed urlai di piacere...Avanzai con il corpo e Mauro capii, senza che glielo ordinassi, che avrebbe dovuto leccare il mio buchino ed ingoiare anche lo sperma di Franco che fuoriusciva lentamente...Ero esausta ed anche Franco e Mauro erano provati per quello che era successo.Andai in bagno e feci cenno a Mauro di seguirmi, mi misi a gambe divaricate sul bidet e gli ordinai di sciaquarmi il sedere e poi anche i genitali...mi asciugò dolcemente...il mio clitoride riprese inaspettatamente vigore, avevo ancora voglia...lo avvicinai al viso di Mauro che riprese a spompinarmi facendomi venire ancora una volta...Tutti e tre ci riposammo sul letto e dopo una mezz'ora salutammo e ringraziammo Mauro per il bellissimo pomeriggio trascorso insieme, altrettanto fece lui.
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5 anni fa
cora_trave,
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Ultima visita: 5 anni fa
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Il centro benessere.
Dopo una giornata intensa, non c'è niente di meglio che passare un paio d'ore in un centro benessere.Premetto che nel centro benessere che vado si gira senza costume, eventualmente con un telo.Mi piace iniziare con una sauna.Non ero sola, un altro paio di donne e un uomo.Mi sono seduta ed ho scoperto un po' il telo, senza mostrare nulla se non il seno.L'uomo era seduto davanti a me, non aveva un telo e mostrava senza pudore i genitali.Ho però fatto caso che ogni tanto mi lanciava qualche occhiata; la cosa era molto strana. Dopo la sauna, ho fatto un bagno turco, preso una tisana e mi sono sdraiata per rilassarmi.Poi ho fatto un idro su uno dei quattro lettini di una piccola piscina.Mi sono sdraiata nel penultimo, distante dall'accesso.Dopo qualche minuto arriva il signore della sauna e si sdraia nell'ultimo lettino, alla mia sinistra.Ho un fisico longilineo e mi ero completamente sdraiata lasciando intravedere i genitali e lasciando correre la fantasia.Ad un certo punto mi sento toccare dal piede dell'uomo, istintivamente sposto il mio...poi ci ripenso e lo riavvicino al suo...ero tesa, ma curiosa di vedere la sua reazione...Riavvicina il suo piede e questa volta lo sento bene; non sposto il mio e lui continua a toccarmi.Decido di mettermi sul fianco destro e di girargli le spalle.Inizia a toccarmi il sedere, allargo un pochino le gambe e sento la sua mano scorrere tra i glutei e i miei genitali, carezze sempre più audaci...allargo di più le gambe...le sue dita si soffermano sul buchino del mio sederino...ora sento le sue dita che spingono la zona perianale e un dito che cerca di farsi spazio...con le mie mani allargo i glutei per facitargli i movimenti...incredula, sto impazzendo dal piacere...Mi giro verso di lui, il suo membro è eretto...lo accarezzo ed inizio a masturbarlo...Mi sento confusa.Lo invito a raggiungermi in camera dopo una decina di minuti.Arrivo in camera, indosso le autoreggenti, le scarpe con i tacchi, una sottoveste di pizzo, mi trucco con un po' di fard, rossetto ed indosso una parrucca tipo Valentina.Lascio una luce soffusa.Sono pronta.Sento bussare alla porta, apro, è lui in accapatoio.Mi guarda sorpreso e sento il suo sguardo carico di desiderio sul mio corpo.Si avvicina e mi stringe contro il suo corpo.Con la mano sento il suo pene gonfio e duro, mi bacia sul collo...e palpeggia tutto il mio corpo...Mi mette a pecorina sul letto, con le mani allarga i miei glutei ed inizia a baciarmi fino a penetrarmi con la lingua...lo sento dentro di me...è instancabile...e mi sento una troia in calore...Gli apro l'accapatoio, mi inginocchio davanti a lui ed inizio a spompinarlo...Mi strizza i capezzoli e lo prendo tutto in bocca fino in gola...Lo sento sempre più eccitato, sta per venire...mi tolgo la sottoveste e riprendo a sbocchinarlo...Gli chiedo di farmi capire quando sarà il momento perché vorrei vederlo venire e sentire il suo sperma sul mio seno...Ecco, toglie il suo pene dalla mia bocca e masturbandosi schizza la sua sborra calda sul mio seno...spalmo la sborra calda sul petto e lo riprendo in bocca per assaporare le ultime gocce di sperma e sentirlo fremere di piacere...Esausto, lo bacio e lo ringrazio per il piacevole incontro; altrettanto fa lui augurandosi che ci sia un'altra occasione.Sono ancora eccitata per questo fuori programma e mi lascio andare masturbandomi di piacere fino all'orgasmo...Concludo con una lunga doccia in attesa di addormentarmi ripensando a come si era inaspettatamente conclusa la giornata.Buona notte e sogni d'oro...Cora
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5 anni fa
cora_trave,
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Ultima visita: 5 anni fa
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La lesbo/trans e l aspirante Trav
Era molto tempo che Enza si travestiva in privato e si sfondava il sedere con falli sempre più grandi. Era solo passiva,ma di lingua e mani buone.al max gli piaceva fare la troia in cam quando non incontrava uomini volgari.sapeva già di essere una troia rottinculo ma non gli piaceva sentire uomini che la chiamassero puttana e così via. Sarà per questo che i suoi unici incontri dal vivo  furono con sorelline e passivi in generale sognando sempre una coppia bsx di cui diventare intima amica di letto. Oppure l utopia di trovare una fidanzata lesbo o trans con cui fare coppia e porcate.il sogno resta come l utopia.Â
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5 anni fa
travpass,
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Ultima visita: 5 anni fa
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LA GARA DI POM...NO
Tutto è cominciato per POMPINELLA TRAV. quando una mia sorellina VANESSA mi disse che era in programma in un privè di un sexy shop di Venezia una gara di pompino dove potevamo partecipare come trav.Il premio era allettante, una vacanza in egitto tra le piramidi .Avremmo avuto di fronte le migliori pompinare trav. d'Italia e non solo, anche la campionessa olimpica del pompino una certa Bokkinengo di Kiev, Ukraina, espertissima nel lavorare in punta.L'iscrizione prevedeva una inculata a pecorina da parte dello staff organizzatrice e il versamento di una cauzione di 50 euro.Non esitammo un attimo, eravamo già trav. preparate e decise e dopo l'inculata di rito per la verità un po dolorosa per via di un paio di cazzi magrebini finalmente ci assegnarono il posto e membro da spompinare io avevo il numero 18 la mia amica il 22.Eravamo seduti davanti ad un buco ricavato su una parete in legno in quanto era rigorosamente vietato guardare il soggetto da spompinare.Prima di iniziare la gara si poteva fare un breve "allenamento" in una stanza attigua a quella di gara spompinando singoli all'uopo convocati.Ero tesa, la concorrenza agguerrita in tutto 10 pompinare di alto livello, tra esse, Vanessa da Bologna giunta al terzo posto nella gara del mese precedente, Cinzia da Imperia miss pompinara ligure, Tatiana dalla Capitale istruttrice e battona espertissima, e come detto la campionessa Olimpica Bokkinengo.Ad un fischio tutti i membri rigorosamente selezionati per avere le stesse misure e consistenza vengono introdotti nel buco, la misura 20 cm. duro come il marmo.Tutte le concorrenti appoggiano con perizia e anche un po tesi le morbide e umide labbra sulle rispettive cappelle, parte tutto da li e al segnale convenuto inizia il pompaggio.Purtroppo Lory una trav bocchinara di Vigevano viene squalificata per falsa partenza avendo inziato con notevole anticipo la fase di pompaggio e il membro ritirato dal buco.Il soggetto sapompinato ha un pulsante collegato ad una luce rossa e al primo schizzo di sborra deve premere per accendere la detta spia che segnala l'avvenuto eiaculazione fermando il tempo.La gara è intensa il rumore delle labbra che scorrono sul cazzi duri danno una eccitazione a tutti i presenti.Si succhia, si tiracchia si mordicchia tutti i metodi sono buoni per far raggiungere l'orgasmo al partner sconosciuto che si dimena dal piacere, grida e si agita come un ossesso.Tutti trepidano per la loro concorrente trav. preferita incoraggiano esortano incitano a viva voce molti se lo menano in sintonia con il pompaggio in corso e gli skizzi in sala solo numerosi.Concentrata al massimo con intense suckki e risukki del cazzo di colore che mi era capitato finalmente riesco a farlo sborrare e accendere la luce rossa che fema il tempo.Non è un tempo eccezzionale che mi consente di vincere in quanto al primo posto si è qualificata cone da pronostico la Bokkinengo facendo sborrare il cazzo a lei assegnato in due minuti e trenta secondi, al secondo posto la sorpresa della gara la Campana Sonia Boccadoro di Caserta in tre minuti netti, al terzo posto la sottoscritta POMPINELLA TRAV. con tre minuti e venti secondi. Male è andata alla mia amica trav. VANESSA giunta penultima quasi soffocata dal un getto enorme di sborra da parte del suo partner di colore.Ritirato il premio consistente in un set di 1000 profilattici e la coppa di rito ripartii con la mia amica per fare ritorno a casa, proponendomi per la prossima gara di arrivare prima non senza migliorare il pompino in fase di partenza che è il mio punto debole e controllare di più il membro in gara.Dopo alcuni giorni di riposo ho iniziato gli allenamenti per la gara del mese successivo facendo pompini in cax sex in area di parcheggio.Nota dolente la mia amica trav. non ne vuole più saperne di partecipare a gare di pompino dopo la brutta figura rimediata in gara e si è iscritta alla gara di inculata selvaggia dove va fortissimo avendo un buco di culo rotto da tempo e una ventosa stratosferica risistentissima e dove ha molte più possibilità di salire sul podio.
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11 anni fa
AdamDTS,
32
online
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caricata su una macchina coi vestiti della zia
Voglio condividere con voi la mia prima esperienza da trav/trans.
A 20anni mi travestì da donna per un carnevale e poi andai a ballare con amici, senza sapere che molti dei presenti in disco mi avrebbero scambiata per donna e palpata, almeno finche non li cacciavo dicendo che ero maschio.
Una parentesi chiusa? niente affatto, quella sera mi mise molti dubbi, mi era piaciuto sentire il c,,,, di alcuni che gli si ingrossava mentre mi palpavano e ho pensato a quella sensazione a lungo, ma non avevo mai il coraggio di andare oltre il desiderio.
Quando comp' 21 anni trovai il coraggio; un giorno che i miei zii non erano in casa mi iniziai a vestire con le calze a rete, i tacchi e i vestitini di mia zia, pensai che mi sarei fermato a vedermeli addosso, invece un momento di eccitazione mi spinse in macchina, e con questa col cuore a mille andai lontano da casa e mi fermai in una zona poco frequentata.
Rimasi parecchio dentro la macchina, poi decisi di uscire e iniziai a camminare ai margini della strada finche non notai una macchina che fece piu di un giro per osservarmi; ero mlt nervosa, finche la macchina non si fermo vicino a me e l uomo mi disse di salire.
Mi porto in una zona deserta e inizio a palparmi, io mi feci toccare ma poi tirò fuori la sua mazza, non avevo mai avuto un c... di un altro cosi vicino, e dubitai ma lui mi disse di toccarlo e ubbidi, poi mi disse di aprire la bocca, e io ubbidi e me lo infilo fino in gola; una volta diventato enorme lo tolse dalla bocca e mentre io cercavo di dirgli che era la mia prima volta e non me la sentivo nel sedere, lui apri lo sportello e fece scendere a tt e due, mi prese per mano, mi porto vicino a un cespuglio, e poi spari dietro di me.
Avevo paura, e lo sentivo che mi alzava la gonna, sfilo le mutandine, mise la sua mano davanti alla mia bocca e poi inizio a penetrarmi; mi inculo per 20minuti sborrandomi dentro piu volte.
POi mi riporto alla macchina. tornai a casa rotta ma felice, e dovetti nascondere per sempre ql vestitino, perke nella foga me l aveva rotto.
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12 anni fa
elibsx79,
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Ultima visita: 12 anni fa
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Come tutto ebbe inizio
Estate 1990. Era da poco finita la scuola, ed io come abitudine mi trovai un lavoro stagionale per mettere da parte qualche soldo per poi poter fare un viaggio a settembre. Trovai un alberghetto in montagna, un posto molto frequentato in estate da chi non amava il mare. I proprietari,molto gentili,una coppietta sulla 50ina, mi diedero una stanzetta in mansarda, dove c'erano tutte piccole stanzette dedicate al personale. Mi ambientai subito,i colleghi erano gente tranquilla, si lavorava sodo,ogni tanto si usciva per una birretta ma poi subito a letto, la mattina ci si alzava presto. Io avevo le mie fantasie sessuali, già ero particolarmente inclinato al travestimento, mi ero portato,oltre gli abiti da lavoro,il mio particolare corredo. Calze autoreggenti,perizoma,reggiseno,parrucca a caschetto mora, e qualche altra cosetta che usavo per sentirmi una vera femminuccia, e la sera dopo il lavoro mi trasformavo completamente per giocare un pò da sola, fino a quando, continuando a toccarmi il pisello e il culetto, venivo copiosamente addormentandomi così nel mio letto. La stagione scorreva tranquillamente, io spesso sotto gli abiti da lavoro indossavo il mio intimo personale, mi eccitava molto sentirmi i pantaloni strisciare sulle mie calze di nylon. Eravamo giunti a fine agosto,l'albergo si stava svuotando, e mano a mano i colleghi se ne andavano. Mi chiamò il titolare, Enzo, e mi chiese se potevo rimanere un altra settimana, perchè stava arrivando una famiglia di 6-7 persone, e saremmo rimasti io e lui,che avrebbe cucinato oltre a gestire tutto. Io acconsentii, tanto avevo programmato un viaggetto ad Amsterdam per il 10 settembre, e una settimana in più mi avrebbe fatto comodo. La famigliola arrivò, feci conoscenza, e poi per 2-3 giorni filò tutto tranquillo. Una sera,dopo il servizio,stavo in camera, avevo indossato le mie cose, e approfittando del fatto che non c'era più nessuno del personale, passeggiavo nel corridoio della mansarda, cercando di assumere movenze femminili. Ad un certo punto, sentii una voce che veniva dal piano inferiore, che sottovoce mi chiamava. Giulio, sei tu? Era il capofamiglia della comitiva che alloggiava in albergo, e avendo sentito i miei passi stava salendo su. Ero terrorizzato, rientrai in camera, e aspettai. Era arrivato su, e continuando a cercarmi mi disse che era salito su per fumarsi una sigaretta in compagnia, visto che la sua famiglia stava già dormendo. Io lo ascoltavo da dietro la porta, e gli dissi che poteva fumare tranquillamente. Lui da dietro la porta mi chiese: Ma non mi fai entrare, non ti mangio mica,fumiamo una sigaretta e vado via. Stavo sudando,non mi aveva mai visto nessuno travestita, ma ad un certo punto,pensando pure che la stagione era finita, aprii la porta e lui entrò. Quando mi vide rimase a bocca aperta, io ero completamente ammutolita, indossavo le mie solite calze autoreggenti nere,il reggiseno,una vestaglietta che mi arrivava appena a coprire il pisellino, ero sui tacchi, e con la parruca sembravo proprio una troietta: Ma che bella sorpresa, e chi se lo aspettava di trovare una bella signorina qui dentro, sei proprio carina! Io balbettai qualcosa, e gli dissi che era una cosa che facevo solo per gioco. Ma lui continuò: no no,sei veramente carina, non sembra proprio che sei tu. Effettivamente era vero,quando mi guardavo davanti lo specchio non mi riconoscevo neanche io. Ero alta,magra,gambe affusolate, completamente depilata, se fossi andata in giro così avrei fatto girare la testa a molte persone. Mauro,così si chiamava, si accese una sigaretta, e continuava a squadrarmi da cima a fondo,facendo qualche sorrisino, e poi mi disse: Guarda, me lo stai facendo diventare duro, disse mentre si toccava il pacco. Io ero terrorizzata, e gli dissi che per me era soltanto un gioco, e non ero mai stata con un uomo. Ma lui fece finta di non sentire, si sbottonò i pantaloni e tirò fuori un arnese che era almeno il doppio del mio. Non preoccuparti,continuò, vedrai che ti piacerà. Io gli dissi di no, che doveva andarsene. Va bene,me ne vado, chissà che dirà Enzo quando saprà che invece di un cameriere aveva assunto una cameriera. Lo pregai di non farlo, e lui allora mi fece sedere sul letto, si abbassò del tutto i pantaloni e mettendomi il suo cazzo davanti la faccia mi disse che c'era solo un modo per non farlo sapere a nessuno. Mi mise una mano sulla testa e cominciò a spingerla verso di lui, io ancora dicevo che non volevo, cercavo di allontanarlo spingendogli le gambe, ma non c'era niente da fare. Il suo cazzo si era indurito, era sempre più vicino ed io cercavo di resistere con tutte le mie forze. Ad un certo punto mi diede uno schiaffone in pieno volto. Rimasi per qualche attimo rintronata, e lui ne approfittò. Mi aveva messo il cazzo in faccia,me lo stava strusciando sulle guance,sul naso, sulle labbra... Mi fece aprire la bocca con la forza...e lo spinse tutto dentro.Io non stavo capendo più niente, mi faceva andare su e giù con la testa, mi mise tutte e due le mani sul capo, e lui spingeva come se mi stesse scopando la bocca. Ero completamente rintronata, però ora si stavano avverando tutte le mie fantasie sessuali,avevo immaginato sempre di succhiare un bel pisello, e adesso si stava avverando. Non facevo più resistenza, anzi,facevo su e giù con la bocca, gli leccavo la cappella, sentivo l'odore del suo sesso misto a sudore e....mi era diventato duro. Lui lo vide, e chiamandomi troia disse che lo sapeva che mi sarebbe piaciuto. Si fermò, e mi disse di girarmi e mettermi a pecora sul letto. Lo implorai di non farlo, che non me la sentivo, e che gli avrei continuato a succhiare il pisello. Ma ormai era brutalmente eccitato, mi rigirò e dandomi altri due schiaffoni sul culo mi disse di non muovermi e di stare zitta. Ero alla sua mercè, a pecorina sul letto senza potermi ribellare, avevo una paura fottuta. Si avvicinò con la testa al mio culetto, e cominciò a leccarmi il buchetto. Incominciai a provare piacere...sempre di più, sentirlo mentre mi leccava mi stava mandando in estasi. Adesso è ben lubrificato, disse, entrerà con piacere.Provai ancora a ribellarmi, ma ormai non riuscivo più a muovermi, e sentii che aveva puntato la cappella sul mio buchetto. Cominciò a spingere, e mi disse di rilassarmi, sennò avrei sentito più dolore. Stava entrando, piano piano, ogni tanto si fermava e mi allargava le chiappe, e continuava a spingere. Lo sentivo entrare dentro di me, mi stava inculando....e con mio grande stupore,io stavo godendo. Entrò tutto..... Lo senti? è tutto dentro, ti ho rotto il culo puttana. Mi prese per i fianchi, e cominciò a muoversi, sempre più velocemente, mi stava facendo male, ma allo stesso tempo stavo godendo tantissimo. Con una mano mi prese il pisello e cominciò a segarmi mentre mi stava inculando. Erano durissimo, sia il mio che il suo, e dopo qualche secondo venni tra le sue mani.....Brava la mia troietta, vedo che hai goduto tantissimo con un cazzo nel culo. Era vero, non avevo mai goduto così tanto. Lo tirò fuori, e rimettendomelo in bocca mi disse: Adesso devi completare l'opera. Ormai facevo tutto quello che voleva, ero inerme, mi aveva rotto il culo, e non stavo capendo più niente. Mentre glielo succhiavo ancora, lui se lo menava con la mano e stava per venire. Quando stette per sborrare, me lo infilò tutto nuovamente in bocca,tenendomi ferma la testa. Lo sentii venire, gli schizzi mi arrivarono in gola, sentivo il suo cazzo nella mia bocca che pulsava in continuazione, avevo la bocca piena di sborra. Lo tirò fuori e tappandomi la bocca mi disse di ingoiare tutto. Non volevo, ma lui alzò il braccio come per darmi un altro schiaffo, ma lo fermai....mandai tutto giù, spalancai la bocca e gli feci vedere che avevo inghiottito tutto. Brava, mi disse, mi si allungò sopra e mi infilò la lingua in bocca. Pomiciammo un pò, dopo di che si rialzò , e dopo essersi vestito mi disse: brava, sei stata una vera puttanella, mi hai fatto godere tantissimo, tornerò a fumarmi un'altra sigaretta domani sera, e se ne andò. Rimasi sul letto, ero ancora in trance, passarono diversi minuti prima che mi ripresi. Mi aveva violentata, ma forse aveva dato inizio al mio essere donna e puttana, e la cosa mi aveva eccitato tantissimo. Avevo goduto come non mai. Dopo un pò con la lingua cercavo di pulirmi le labbra dallo sperma che c'era ancora, e ricominciai a segarmi......
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4 anni fa
Giuliana70,
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Ultima visita: 4 anni fa
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La vacanza perfetta (3a parte)
Rieccoci in viaggio, in un'altra giornata calda per una nuova destinazione. Sono passati due giorni da quella serata con la guardia del piccolo Market, una serata fantastica, anche se Marco e Annalisa non ne hanno parlato poi più di tanto. A lei era piaciuto tantissimo, quelle situazioni che Marco riusciva a creare, la eccitavano e la facevano sentire sempre più troia. Dopo quella sera, si sono divertiti, hanno fatto sesso ad ogni occasione, insomma, la loro vita non era cambiata dopo quella sera. Anzi, addirittura, in qualche occasione, era proprio Annalisa a provocare Marco..... Trovato posto per sostare con il camper, addirittura sotto un enorme gelso che faceva proprio una gran bella ombra, si incamminarono nel paesino a loro sconosciuto. Nella piccola vietta, il caldo si faceva sentire, ma un lieve brezza, ben gradita, li accompagnava verso il centro. Una foto sulla panchina, una foto abbracciati davanti ad un negozio con un'insegna buffa, baci calorosi come se piovessero e in poco tempo arrivarono nella piazzetta che doveva essere il centro del paese. Non c'era molta gente in giro, alcuni negozi erano chiusi, ma il bar no, quello era aperto. La voglia di gelato di Annalisa vinse su tutto. Il piccolo bar era molto accogliente e aveva una veranda dove sedersi che era una meraviglia. Ordinarono e andato a sedersi in veranda, dove c'erano soltanto una coppia con un bimbo, un cane sdraiato al centro, due gatti e quattro uomini anziani che giocavano a carte. Subito Annalisa si mise a guardarli divertita, perché i quattro, stavano giocando a carte ma in modo piuttosto colorito e chiassoso. Mentre mangiava il suo gelato, sorrideva divertita a vedere i quattro. Marco notò ancora di più la sua bellezza e quella sua luce negli occhi mentre rideva. Inutile dire che era eccitato.... Passata una mezz'oretta, si alzarono per uscire e Annalisa si assentò cinque minuti per andare al bagno. Quando uscì, Marco la stava aspettando fuori dal bar."Che stronzetto che sei, io credevo che mi seguivi in bagno, ho visto che avevi il cazzo duro al tavolo! Ti ho aspettato un po', poi ho fatto pipì e sono uscita". "Amore, cucciola, non ci ho nemmeno pensato, non mi sembrava il luogo adatto, dai....""Adesso sua maestà vuole solo luoghi adatti? Non mi sembra che in altre occasioni i luoghi erano adatti. Non mi vuoi più scopare?“Risero entrambi, e abbracciati continuarono la camminata. Ora Marco sapeva che doveva rimediare a questa voglia..... Videro una piccola via in salita, decisero di prenderla per vedere dove portava. Non ci misero molto ad arrivare alla fine della salita, dove c'era soltanto una piccola Chiesa e un piccolo cimitero proprio a fianco. Annalisa guardò Marco con aria un po' delusa e gli disse:"Questo paesino è bello, ma è il più brutto e cattivo che abbiamo visto fin'ora""Perché piccola?“"Perché non c'è neanche un posto che ti stimola a tirarlo fuori"Marco scoppiò a ridere, lei aveva il broncio come una bambina, ma non riusciva più a trettenersi dal ridere..."Tranquilla piccola, vedrai che quando meno te l'aspetti, anche questo paesino ti lascerà un ricordo che ti piacerà tanto"Lei lo abbracciò sorridente, con gli occhi pieni di voglia di sesso. Poi c'è fece scivolare una mano nei pantaloni di Marco, afferrandogli il cazzo. Era nel pieno di una crisi di voglia. "Torniamo al camper, forse ho qualcosa che ti piacerà "Lei sgranò gli occhi, finalmente aveva capito che da li a poco, Marco l'avrebbe scopata come Dio comanda.Arrivarono al camper e una volta saliti, lei si spinse verso Marco ormai con la voglia di cazzo che le stava facendo prendere fuoco. Lui la fermò, gli disse di aspettare un attimo, di dargli solo due minuti. Lei, con la mano nei pantaloncini, sbuffò scherzosamente mentre si masturbava con foga ....Marco scese dal camper. Lei non capì, cercava di sbirciare dal finestrino ma un ramo dell'albero le impediva di vedere oltre. Quando la porta si riaprì pochi minuti dopo, sentiva delle voci, ma continuava a non capire....Ad un tratto vide salire nel camper un uomo, che non era Marco, sfilò al volo la mano con le dita fradice dai pantaloncini e vide un altro uomo salire, poi un terzo. Il quarto e poi Marco.Annalisa era immobile in piedi a un metro da queste persone. "Amore, ti presento Mario, Lorenzo, Giovanni e Attilio, li hai conosciuti prima al bar, stavano giocando a carte.""Piacere, Annalisa", disse lei spaesata e fissa sugli occhi di Marco, per cercare una spiegazione. "Niente , tranquilla amore, prima al bar, mentre tu eri in bagno, io ho parlato con questi signori e gli ho espresso il tuo desiderio, quello che mi avevi detto al tavolo ...""Ah, si? Ok, e cosa gli avresti detto di quello che ti ho detto io al bar?“ incalzò lei per cercare di capire cos'aveva in mente Marco, anche se, più o meno, aveva un'idea .."Gli ho solo detto che ti sarebbe piaciuto fare un pompino a tutti e quattro insieme""Oh si, si... Era questo che volevo" rispose lei, stando al gioco, anche perché ormai, chiarito il disegno di quello che stava per succedere, era eccitata come un vulcano pronto ad esplodere ..Annalisa sorrise, invitò i quattro vicini a lei, che accettarono subito senza discutere. La circondarono, sentiva le loro mani dappertutto, si trovò nuda in un attimo, le sue bocche sembravano le bocche di un branco di lupi sulla preda. Non staccava gli occhi da Marco, che la guardava mentre si stava masturbando. Annalisa era sempre più eccitata, i quattro si erano spogliati, abbassò lo sguardo e vide i loro cazzi, barzotti. Uno dei quattro, le alzò la testa e prese al limonarsela con ardore, lei non fece niente per evitarlo. Un altro le stava leccando la figa, che ormai era un lago e le sue tettine erano preda degli altri due. Cercava di farsi largo con le mani, raggiunse due cazzi e iniziò a masturbarli, Senza staccarsi dall'uomo che la stava baciando.Marco, stava fermo ad ammirare Annalisa che ormai era in balia dei quattro, la vedeva godere, la sentiva gemere.Annalisa si staccò dalla bocca dell'uomo che la baciava, guardò Marco e si lasciò scivolare in ginocchio. I quattro, si misero intorno a lei. Iniziò a spompinare un cazzo mentre con le mani segnava altri due. La sua bocca era fuori controllo, alternava i cazzi con mani e bocca, dovette lavorare molto su quei cazzi che, stavano mettendoci molto a diventare duri. Ma non si perse d'animo, succhiava e risucchiava, la saliva che produceva mentre succhiava inondava i cazzi e colava anche dalla bocca. Ora erano diventati belli duri, ma quanta fatica, le mascelle iniziavano a farle male. Marco prese a dare ordini ai quattro chiamandoli per nome, lei si sforzava di ascoltare ma non si ricordava chi fosse uno e chi fosse l'altro. Ne fece sdraiare uno a terra, dopo avergli servito un preservativo, fece sedere Annalisa su di lui. Il cazzo dell'uomo scivolò in un lampo nella figa fradicia, gli altri tre continuavano a farsi spompinare, addirittura con due cazzi alla volta in bocca. I quattro si alternarono a scopare Annalisa in figa, Marco, decise che era il momento di partecipare. Prese il lubrificante, unse il culo di lei e ci fiondò il cazzo fino in fondo. Annalisa tirò un grido soffocato dal cazzo che stava spompinado, godeva come una troia. Era la prima volta che non aveva un buco libero e neanche a dirlo, la cosa la faceva impazzire. Andarono avanti per quasi un'ora a scoparla a turno, ma nessun'altro a parte Marco, glielo mise nel culo. Annalisa era esausta, la fecero mettere in ginocchio, Annalisa si asciugò il sudore dagli occhi e aprì la bocca aspettando il momento in cui avrebbero sborrato. Gli uomini, si stavano segando davanti a lei, pronti a darle ciò che chiedeva. Non ci volle molto. A turno, si avvicinarono alla bocca di Annalisa e le sborrarono dentro, in faccia, sui capelli. Riempirono la sua bocca e il suo viso di sborra calda, che lei raccoglieva con le mani e con la lingua se stava per cadere.Era in ginocchio, con la testa leggermente all'indietro, una maschera di sperma. Esuausta, ma soddisfatta, terribilmente appagata. Dopo essersi tolta la sborra dagli occhi, intravide Marco sorridente che parlava con gli uomini. Gli uomini annuivano, sorridendo. Marco, prese ancora una volta la pentola più alta e si diresse verso Annalisa. Lei capì subito cosa la aspettava ora. Sputò un po' di saliva mista a sperma nella pentola, guardò i cinque e disse:"Su, avanti, non abbiate paura, chi è il primo? Chi mi ripulisce?" Mettendosi un dito in bocca come una troietta vogliosa....I cinque compagni di scopata si avvicinarono e con il cazzo in mano, iniziarono a pisciarle, in faccia e in bocca. Le sembrava di annagare dalla quantità di pipì che le stava arrivando, ma allo stesso tempo non ne voleva perdere neanche una goccia. Succhiò ancora tutti e cinque i cazzi come per ringraziarli, posò la pentola, salutò e ringraziò i quattro compagni di giochi e corse a farsi la doccia. Gli uomini, si rivestirono, salutarono Marco, lo ringraziarono per quest'avventura e tornarono alle loro vite. Marco era felice, soddisfatto e sempre più innamorato.Quando Annalisa uscì dalla doccia, si butto sul letto esclamando wow. Marco la raggiunse e la baciò abbracciandola."Come va cucciola? Come ti è sembrata questa nuova esperienza?“"Fantastica, mi avete uccisa, ma mi è piaciuta. Poi il fatto di avere sempre sorprese senza sapere niente, mi eccita da morire. D'altronde, questo è il prezzo da pagare quando hai un marito che è un porco maiale".Scoppiarono a ridere, poi Marco disse:"Dai, vado a farmi una doccia e poi usciamo a cena, preparati""Mmmm.... Che cosa ti frulla in testa?""Niente amore, voglio solo uscire a cena con te"Arrivati in un piccolo ristorante del paesino, carino, non molto pieno ma comunque c'era gente. Il cameriere arrivò subito e fece accomodare Marco e Annalisa al loro tavolo. L'atmosfera era gradevole, la musica di sottofondo accompagnava gradevolmente la serata, la candela sul tavolo e i fiori creavano quella magia che ad Annalisa piaceva molto. Ordinarono con tutta calma e i piatti vennero serviti con cura e professione dal personale, tutti carini e gentili. La coppietta innamorata era arrivata al ristorante, consigliato da Attilio, uno degli amici che avevano "conosciuto" nel pomeriggio, prendendo un bus, per non stare a spostare il camper. Quindi dovevano stare attento anche all'orario, perché l'ultima corsa ara a mezzanotte. Calcolando che le lancette dell'orologio segnavano le 22:30, non si allarmarono più di tanto...Anche perché, Marco non voleva fare le cose di fretta, la situazione di questa serata poteva nascondere qualcosa di buono. Mentre scherzava e rideva con Annalisa, ignara come al solito dei pensieri porci di Marco, sondava il terreno qua e la per capire se per il finale di serata, ci scappava qualcosa di eccitante. Nel frattempo, il tempo scorreva. Alle 23:40, ormai la sala del locale era quasi vuota, così decisero di alzarsi, pagare e uscire. Mentre Marco saldava il conto, arrivò il titolare del locale a ringraziare la coppia, chiedendo se poteva offrire qualcosa, come usava fare di solito. Marco e Annalisa si guardarono negli occhi e Marco declinò l'invito, spiegando che se avrebbero perso il bus, non sapevano come tornare al camper. Lui subito disse che non c'era problema, sia lui e la moglie, che i ragazzi che lavoravano da lui, avrebbero fatto la loro stessa strada, quindi gli avrebbero dato volentieri un passaggio. Uno sguardo veloce con Annalisa, lei aveva capito che nella mente di Marco, stava per nascere qualcosa... Rossa in volto, sorrise e annui. La festa continuava. Fino a mezzanotte e dieci, risero e scherzarono con il titolare, la moglie e un paio di cameriere. Poi una delle due, disse a Marco che lei stava per tornare a casa, se avessero voluto, un passaggio glielo avrebbe dato lei.Accettarono la disponibilità di Gaia, salutarono e ringraziarono di nuovo tutti e si incamminarono. Annalisa sali davanti con Gaia e Marco dietro. Durante il viaggio continuarono a ridere e a scherzare, i tre erano molto a loro agio. Una volta arrivato al camper, Annalisa prese in mano il gioco e sicura di sé, invitò Gaia da loro, per bere un caffè prima di tornare a casa. Gaia la ringraziò, le rispose che però era un po' stanca e poi non voleva disturbare. Allora Annalisa insistette, "ma no dai, ma quale disturbo, non è una casa vera e propria, cinque minuti per bere un caffè, per ringraziarti della tua cortesia di averci riaccompagnato""Va bene, dai, vorrà dire che domani mattina dormirò una mezz'oretta in più" rispose Gaia. A Marco si aprì lo scenario. Annalisa non aveva mai preso l'iniziativa, non capiva cos' avesse in mente, ma una cosa era sicura, lui aveva il cazzo già duro.....Con Marco a preparare il caffè e le due ragazze al tavolo a chiaccherare, la serata sembrava molto elettrizzante... Lui decise di non interferire, volle lasciare fare tutto alla mogliettina, era curioso di vedere se aveva un programma già disegnato."Tu hai un ragazzo?" Chiese Annalisa a Gaia"Fino ad un anno fa si, poi ho scoperto che se la faceva con una mia amica ed è finita""Oh, mi dispiace averti fatto questa domanda, scusami""Figurati, nessun problema, è storia vecchia e poi per il momento sto bene così""Ma poi sei così giovane. Hai tutto il tempo, pensa a divertirti. E inoltre, sei anche molto bella...."Alla frase di Annalisa, Gaia arrossì. Per fortuna, Marco arrivò con il caffè. Annalisa la fede ridere ancora un po', mentre bevevano il caffè, raccontando di quanto imbranato fosse a volte Marco, inventandosi anche dei particolari che non erano mai successi. Gaia rideva, rideva e rideva, quindi era giunto il momento per Annalisa, di calare il jolly."Capito cara? Ma io, nonostante tutto lo amo alla follia""Siete una coppia bellissima. Ma ora, se mi volete scusare, io andrei a nanna, sto incominciando a crollare.""Ah, ma dammi solo cinque minuti, per ringraziarti ancora una volta per la splendida serata" Annalisa si alzo dal tavolo, prese Gaia per mano e la portò verso il letto. Si mise davanti a lei, le sue braccia le avvolsero i fianchi, si avvicinò con la bocca alla sua per baciarla....Gaia si ritrasse, "scusa, cosa fai?“"Ti volevo soltanto baciare per dirti grazie""Tranquilla Annalisa, non ce n'è bisogno, è stato un piacere per me""Ma ora vorrei che il piacere sia nostro ...."Tornò a baciarla, stavolta Gaia la assecondò e si diedero un bacio con la lingua."Ok, orai hai ringraziato, è stato bello, ma ora devo andare" replicò Gaia un po' a disagio..."Non hai mai provato con una donna, vero? Non devi essere a disagio. All'inizio è una cosa strana, ma vedrai che ti piacerà.....""N..no, non... Non ho mai provato. E a dire la verità, non ci ho mai pensato...." Balbettò Gaia, rossa in volto e gli occhi puntati a terra....."Allora, lasciati andare, vedrai che poi mi ringrazierai, tu mi piaci. Mi stai eccitando, proviamo, se non ti piace, smettiamo"La baciò ancora, con le mani che ispezionavano il corpo di Gaia, tolse la maglietta a Gaia, alla vista del suo seno, Annalisa prese a toccarlo, quelle tettine piccole e sode. Iniziò a baciare e succhiare quei capezzoli, dando dei piccoli colpetti con la lingua, mentre con le mani ispezionava sotto la gonnellina. Gaia sembrava gradire quella situazione. Ma di colpo si bloccò e respinse Annalisa."C'è tuo marito che ci guarda, ti prego basta"Annalisa strinse a se, riprese a succhiarle le tettine, nel frattempo Marco le raggiunse."Non ti devi preoccupare Gaia, noi siamo una coppia aperta, ci piace vedere il nostro partner godere, lasciati andare, vedrai che alla fine esploderai di piacere"Un sospiro di Gaia ruppe il silenzio, le dita di Annalisa erano arrivate nelle mutandine di Gaia e le stavano stimolando il clitoride.....Ora Gaia era nuda, con la schiena appoggiata al petto di Marco e la lingua di Annalisa le stava esplorando la fighetta. Gaia ansimava a bocca aperta e occhi chiusi, stava assaporando per la prima volta quel piacere, non era mai stata in questa situazione con una donna. Ormai era nel pieno del piacere, non aveva più le forze per dire no. Marco si avvicinò alla sua bocca e iniziò a baciarla, lei, si lasciò andare a quel bacio, un bacio che non aveva mai provato, Dio se baciava bene Marco. Annalisa la trascinò giù in ginocchio con lei, la baciò profondamente. Marco si tolse i pantaloni e mise in mostra il suo cazzo già duro. Gaia appena vide quel cazzo davanti a lei, arrossì e abbassò lo sguardo."Che c'è, non ti piace? Hai visto com'è bello duro?“ le disse Annalisa, poco prima di farlo scivolare tutto nella sua bocca. Gaia la guardava sorpresa, il cazzo di Marco non era per niente piccolo, ma lo faceva sparire tutto. Mentre Annalisa faceva quel pompino doc, guardava Gaia, che ansia volta la fissava incredula, poi lasciò la presa, si staccò e lo porse a Gaia, invitandola a succhiarlo.... Gaia guardò Annalisa, non sapeva se voleva provare, ma ad un altro invito di Annalisa, si avvicinò, aprí la bocca e lo fece scivolare dolcemente dentro ...."Brava piccola, così, vedi che ti piace? Succhialo tutto, sei brava, fallo tuo questo cazzo"Le due ragazze, succhiavano e leccavano cazzo e palle alternandosi, Marco non diceva niente, si godeva quel momento in silenzio. Ma era arrivato il momento per Annalisa di godere, fece posizionare sul letto Gaia a gambe aperte, si mise a pecorina davanti a lei e mentre le la cava la figa, Marco iniziò a scoparle la figa. Gaia godeva con la lingua e le dita di Annalisa che giocavano nella sua fessura ormai grondante. Ansimava e godeva, ma guardava anche Marco, che la eccitava. Marco tolse il cazzo da dentro Annalisa, lei capì subito e prese la mano di Gaia, la fece sdraiare davanti a Marco a gambe spalancate. Gaia aveva capito che voleva scoparsela, fece per rilazarsi, ma Annalisa le si sedette sulla faccia, portandole la figa grondante sulla bocca."Dai, leccamela ti prego, voglio che senti i miei umori sulla lingua"Annalisa non l'aveva mai fatto, ma era davvero eccitata, doveva in contemporanea occuparsi della figa di Annalisa, preoccupata che a breve il cazzo di Marco l'avrebbe aperta..... Iniziò a leccare, la sensazione era strana, ma le piaceva, le piaceva quel sapore, succhiava il clitoride molto bene ma ad un tratto, senti il cazzo di Marco appoggiato sulla sua fighetta, si irrigidì, la mano di Annalisa presero a farle un ditalino per farla bagnare ancora di più e poi l'affondo deciso ma delicato di Marco. Strinse con le mani le cosce di Annalisa, sentiva quel cazzo dentro di lei, le sembrò di impazzire sotto i colpi di Marco. Annalisa stava per esplodere, propose a Gaia un sessantanove, Gaia non si lasciò pregare. Lei sotto con Annalisa sopra, si leccavano come due liceali, e Marco prese la palla la balzo. Si posizionò dalla parte della testa di Gaia, passò la punta del cazzo sulla figa di Annalisa e poi lo mise in bocca a Gaia, lo ritolse dalla bocca e lo puntò dritto nel culo di Annalisa, che era in estasi totale. Il cazzo di Marco nel culo e la lingua di Gaia nella figa, un orgasmo dietro l'altro. Gaia temeva che Marco volesse inculare anche lei, aveva questa paura ora, lei non lo aveva mai fatto, doveva fare un gran male, visto anche i rantolii e i lamenti di Annalisa. Ma non fu così per fortuna sua, anche perché, Marco stava ormai per esplodere. Le fece sedere tutte e due sul letto e mentre le ragazze si limonavano con ardore, lui si segava per gli ultimi colpi davanti alle loro bocche. Al grido di Marco, Annalisa disse a Gaia di aprire la bocca, lei non ci pensò e lo fece. Un getto di sborra calda esplose dal cazzo di Marco, riempiendo sia la bocca di Gaia che quella di Annalisa. Gaia aveva un espressione di disgusto, non aveva mai assaggiato la sborra, mentre Annalisa aveva già ingoiato tutto. Capendo che per Gaia era la prima volta, le disse di svuotare la sborra nella sua bocca, cosa che Gaia fece. E dopo aver ingoiato anche la parte di Gaia, si baciarono. Anche questa volta, i corpi dei tre erano esausti, rimasero sdraiati nudi nel letto per un po'. Finché si addormentarono. La mattina, salutarono Gaia, che li ringraziò per la bellissima esperienza e loro fecero lo stesso. Il viaggio ripartí, ormai verso il ritorno. La vacanza stava ormai per finire. Annalisa e Marco erano davvero felici, per loro questa, era stata davvero la vacanza perfetta.
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5 mesi fa
Cucciolodolce,
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Ultima visita: 1 mese fa
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Sesso "azzardato" sul Maxi-Scooter
Per coloro che leggeranno questo mio racconto, potrebbe sembrare inventato dalla fantasia,invece è Tutto Realmente accaduto: credetemi!Estate del 2008, io e la mia donna, dopo vari sacrifici e rinunce,avevamo prenotato una semplice vacanza di 15 giorni, a Jesolo(VE) presso un alberghetto 3 stelle,frontemare. Premetto, che la mia indole Trav era nata molti anni prima, ma..ovviamente, sempre assolutamente nascosta alla mia donna. Caricando le valigie nell'auto,non avevo però resistito, ed infatti..avevo opportunatamente nascoste alcune cosette mie: Una trusse con i trucchi,una mini in pelle nera cortissima,un miniabitino super-sexy,un pò di intimo..e stop. Arrivati nell'albergo, verso le 9:00 del mattino, ovvio: Subito in spiaggia per non perdere nemmeno un raggio di sole(saprete bene anche Voi..quanto siano rigorose le donne in tal senso, No?),ma la cosa peggiore.., sempre stesi sulla brandina fino all'ora di cena!Finalmente si è decisa(la mia donna che chiamerò Elisa, per comodità....), a lasciare la spiaggia e salire in camera. Doccia e cena, poi immancabile giretto a vedere negozi. Ad un certo punto, io rimango quasi "bloccato": Esposti in una bella vetrina, un paio di sandali..pazzeschi, da cubista, tacco 18..!! Dopo un pò di "shock", continuiamo la passeggiata, con le solite cose..e quindi dopo 3 orette..rientriamo sfiniti in albergo. Il giorno successivo, io continuavo a ripensare a quei favolosi sandali..con tacco 18(io fino ad allora non avevo mai superato i 14cm..), verso le 10.30, con la scusa di fare un salto a prendermi un giornale, mi fiondai di corsa verso il negozio che avevo ben memorizzato, però..arrivato davanti, mi resi conto: All'interno non c'era la commessa che avevo visto la sera prima, ma una signora sulla sessantina, che attraverso i vetri della vetrina, mi stava guardando con sguardo arcigno! Cosa fare? Poi pensai..mica mi conosce..ed allora entrai. Cosa le posso far vedere signore, mi chiese appena messo piede all'interno? Ed io, senza pensarci un solo istante: Quei meravigliosi sandali tacco altissimo, che sono in vetrina, però..mi raccomando.numero 41. Vidi che mi squadrò con fare sospetto, pagai..ed uscii, con la rapidità di un falco pellegrino. Corsi in albergo,appena arrivato in camera, li indossai immediatamente: Eccezzionali! Pur essendo molto alti..mi sembrava di averci camminato già da sempre..e quanto eccitanti!! Ritornai in spiaggia e solito tran-tran...fino a sera. Però stavolta piccolo cambio di programma,ovvero dopo una passeggiata, andammo al minigolf. Qui, mentre aspettavamo il nostro turno(era strapieno di gente..), Elisa iniziò per caso a scambiare qualche parola con Paola, la moglie di Luca, una coppia Bergamasca. Ci divertimmo un casino, giocando assieme al minigolf. Loro non alloggiavano in albergo, ma nel loro camper, nel vicino campeggio. Infatti, dopo aver giocato un bel pò a minigolf, ci invitarono con insistenza a visitare il loro camper. Si erano fatte le 23:00(beh...un'ora non male quando si è in pieno relax al mare..), Luca oltre al camper. mi volle mostrare con tanta gioia il suo maxi-scooter(beh..per me che vado in moto da una vita..mi faceva un pò sorridere..anzi..odio gli scooter..), così, mentre le donne si stavano raccontando del più e del meno, Luca mi disse: Andiamo a farci un giretto? Anche Elisa e Paola insistevano, così..dopo aver indossato i caschi..partimmo. Voleva portarmi a Kartodromo, prima però mi portò un pò in giro per la città, ad un certo punto, vidi che si fermoò in una via, un pò fuori mano..e vidi che era strapiena di prostitute, ma..lui mi disse subito: Sono Trans ed anche qualche Trav, sai, aggiunse Luca, adoro le Trans ed anche le Trav. A questo punto, iniziammo a parlare di Trans e di Trav, così..dopo aver capito le sue "tendenze",gli confessai della mia passione per il travestitismo. Lui allora si bloccò di colpo e disse: Voglio assolutamente vederti travestito da donna. Allora..corsa veloce fino all'albergo,preso le mie cose da Trav e via nuovamente con Luca. Per cambiarmi, ci fermammo in un vialetto molto fuori dal centro,mi diede tutto il tempo per poter ottenere un ottimo risultato, quando indossai i sandali..mi sentii Troia fin dentro l'anima!! Così agghindata...Ripartimmo, Luca era curioso di vedere l'effetto che avrei fatto...sulla gente! Andammo avanti e indietro più volte per il viale centrale(non potete immaginare quanti fischi da parte di tantissimi giovani e non solo..), poi...Luca prese una decisione, si fermò in una zona poco illuminata...ed incominciammo subito a fare sesso. Luca stesso,iniziò a spogliarmi(quel poco che indossavo..), poi mi pregò di iniziare a succhiarglielo. Eravamo entrambi molto eccitati, talmente eccitati, ce lui mi riempì subito la bocca con la sua crema calda e gustosa.A questo punto, Luca ebbe un'idea: Facciamo una cosa..diversa e strana? Dal vano sottosella, estrasse una coperta leggera in pile, mi fece sedere alla guida del suo scooter,lui dietro,a questo punto passò attorno ai nostri fianchi la coperta in pile, la bloccò sulle 2 estremità con una spilla da balia e partimmo.Mi disse quale direzione prendere...poi..sentii che luca stava armeggiando.."nei posti bassi", infatti si sfilò i boxer..ed iniziò ad accarezzarmi il buchetto, poi piano piano entrò con un dito,poi 2,a quel puntomi riempì ben-bene di saliva..e poi iniziò ad infilarmi il suo Cazzo!! Quando riuscì ad entrare Tutto...io ero già strabagnata, però...per godere ancora più...presi una stradina bianca,piena di buche..ad ogni buca..mi sembrava di avere il Cazzo suo in gola!! Un'esperienza Pazzesca! Ci fermammo poi in una piccola zona erbosa, dove anche Luca...lo volle prendere nel culetto...e quanto godette!! Facemmo uno splendido 69,provammo Tutte le pose possibili..godendo come 2 pazzi scatenati, alla fine...mi feci pure scaricare in faccia una bellissima pioggia Dorata!! Luca poi mi baciò con la lingua Tutta dentro. A questo punto mi disse: Rivestiti,però..nuovamente da donna, con trucco pesante,perchè mi piaci da morire.Mi ricomposi,mi truccai più pesantemente di prima e poi ripartimmo. Ero convinta...di ritornare all'albergo, invece mi disse: Voglio vedere come ti comporterai adesso. Si fermò in una birreria, strapiena di gente(si erano fatte le 2 di notte..), ci sedemmo fuori, tantissimi gli occhi puntati addosso a noi, ma..incuranti di tutto, ci bevemmo una birra velocemente,poi ripartimmo. Mancava ancora un pò per arrivare all'albergo, io seduta dietro a lui, scesi con la mia mano nei suoi boxer,gli afferrai il cazzo,che aveva fatto gli "straordinari", però..in un battibaleno si raddrizzo', io iniziai a segarlo...e..Luca pur mugulando..mi lasciò continuare, fino a quando mi Sborrò nuovamente riempiendomi la mano, che immediatamente mi portai alla bocca...leccandola Tutta. Però...luca insistette per farmi fare una cosa...assurda: Voleva farmi entrare nell'albergo travestito da donna...ed alla fine mi convinse!! Fortunatamente, non c'era il servizio di portiere notturno, c'era solamete una signora(non vi descriverò la sua faccia quando mi ha vista...lo capirete bene da voi..) presi la chiave della stanza, corsa in camera,cambio abito e pulizia viso veloce..e poi..ritorno al campeggio!! Beh...nei giorni seguenti,ogni sera abbiamo avuto la scusa per uscire in scooter, io e Luca, ci siamo scopati..alla grandissima, poi....finite le ferie...Più sentito!! Nemmeno un sms!! Boh..peccato!! Ciaooo a Tuttie ditemi se vi è piaciuto:Grazie
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12 anni fa
lola65,
42
Ultima visita: 5 anni fa
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UNA CALDA E UMIDA DOMENICA
Era una calda domenica di maggio. Mio marito era andato via per una gita in montagna e i miei figli si trovavano dagli zii per trascorrere le ore pomeridiane in compagnia dei cugini. Perciò avevo deciso di dedicare dello spazio solo a me stessa, cosa che non riuscivo mai a fare a causa degli impegni di lavoro e famiglia.
La sera prima avevo telefonato ad una cara amica e le avevo proposto di venire a farmi compagnia a casa per un caffè e due chiacchiere. Nel mio animo speravo che Beatrice, la mia amica, venisse accompagnata dalla sua solita carica sensuale alla quale non ero riuscita a resistere le precedenti volte che ci eravamo incontrate con i nostri mariti.
Non mi considero una bisex convinta, ma io e mio marito più volte abbiamo cercato sui siti di annunci, delle coppie con la donna molto attiva con persone dello stesso sesso perché a lui piaceva vedermi lesbicare e leccare da capo a piedi un’altra donna. Sono sempre stata al gioco, sebbene la cosa non mi coinvolgesse più di tanto, perché fin da quando ho scoperto il sesso, cosa mi attira di più è un bel membro duro e resistente. Ma quando abbiamo incontrato per la prima volta Beatrice e Silvano, ho sentito un desiderio forte di possedere quella donna.
Avevamo, diverse volte, fatto l’amore sul letto di casa loro tutti e quattro avvinghiati e c’era stato sempre lo scambio completo dei partners . Ci siamo piaciuti tutti all’istante e anche Silvano, il marito di Beatrice, merita delle parole di apprezzamento in quanto persona piacevole per la sua simpatia e per la sua carica mascolina.
Ma l’attenzione era stata sempre puntata su noi donne. Con Beatrice mi sentivo serena di poter essere me stessa e di non essere obbligata a fare cose che non mi interessava fare. Riusciva a mettermi a mio agio con il suo sguardo dolce ma al tempo stesso eccitato.
Una donna con gli occhi lucidi e vogliosi di sesso che celavano una dolcezza infinita, di cui io ho sempre bisogno.
Così speravo che, ospitandola a casa mia, avesse voglia anche lei di me.
Mi ero vestita in tutto tiro per lei; faceva caldo e perciò evitai i collant, indossai un abito corto e senza maniche che copriva a stento i miei glutei. Avevo scelto la migliore biancheria intima che avessi in casa, in pizzo nero trasparente. Desideravo essere spogliata da Beatrice e ammirata in tutta la mia sensualità.
Quando suonò il campanello di casa mia, con agitazione insolita, mi affrettai ad andare ad aprire la porta e la accolsi con un abbraccio caloroso. Era splendida. Indossava anche lei un abito cortissimo, il chè mi lasciò pensare che provasse i miei stessi desideri. Dal suo decolletè si intravedeva un bel reggiseno nero.
Avvertivo in lei discrezione e titubanza; aveva a che fare con una donna alle prime esperienze trasgressive di sesso e tanto meno da sola senza la compagnia del marito. Io e Beatrice infatti comunicavamo molto durante i periodi in cui non ci si vedeva per divertimento, avevamo una bella corrispondenza su WhatsApp e anche su Facebook. Poi ci chiamavamo sovente e perciò posso dire che mi conoscesse perfettamente e rispettasse i miei limiti. Per questo ero molto contenta di stare con lei quel pomeriggio, qualsiasi cosa fosse successo quel giorno.
Parlammo per due ore di lavoro, di uomini, di esperienze vissute e di famiglia…come due amiche che si confidano tutto. La guardavo mentre era di fronte a me e avrei voluto abbracciarla e baciarla sul collo e sul suo seno morbido. Ma non riuscivo a lasciarmi andare.
Poi le venne voglia di una sigaretta e mi chiese di accompagnarla in giardino per fumare.
La guardavo da dietro mentre camminava e ammiravo il suo corpo minuto e grazioso, delicato e profumato.
La mia voglia cresceva, pensavo che dovevo averla ad ogni costo prima del ritorno dei miei figli perché la desideravo come non avevo mai desiderato niente in vita mia. Sentivo la mia parte intima bagnarsi al solo pensiero di un contatto tra noi. Presi coraggio e, sul ciglio di casa, la abbracciai e le dissi che volevo baciarla.
La sua risposta fu un sorriso, i suoi occhi divennero lucidi dall’eccitazione e iniziai a baciarle la bocca, per scendere al collo profumato di fiori, le slacciai il vestito e le tolsi il reggiseno nero. Il suo seno, piccolo ma meraviglioso era un invito a succhiare quei capezzoli lunghi e turgidi.
La spogliai e la invitai ad andare sul letto. Mi tolsi anch’ io quel po’ di abito che indossavo e Beatrice potè vedere la mia biancheria sexy. Ero bagnata e sapevo di non avere più limiti con lei.
Iniziai a baciarla tutta, assaporando l’odore della sua pelle, scesi all’inguine che leccai delicatamente per poi recarmi a gustare i suoi umori.
Ogni tanto salivo verso la sua bocca per darle un bacio profondo e poi riprendevo la discesa fino a darle il piacere assoluto.
Le misi un dito all’interno per masturbarla pienamente e le leccavo la clitoride. La sentivo gemere e dirmi
di continuare. Intanto cercavo di masturbare anche me stessa, toccandomi per farle sentire quanto anch’ io
fossi eccitata. Eravamo uno spettacolo. Due donne in preda al desiderio che gemevano ed emettevano
mugolii di piacere.
Continuai nel mio proposito di farla venire e a colpi di lingua e carezze fu così che Beatrice
provò l’orgasmo.
La sentii godere e scoprire quanto fosse gradevole la vista di una donna che prova piacere. Se solo mio
marito fosse stato presente avrebbe apprezzato in pieno.
Beatrice appagata, mi invitò a sdraiarmi supina e si appoggiò su di me con il suo splendido corpo nudo. Era
sconvolgente sentire il piacere delle nostre parti intime toccarsi e strusciarsi. Mi leccò, anche lei mi infilò
un suo bel dito nella figa e godetti quasi subito. Provai un orgasmo infinito, delicato ed appagante.
Restammo abbracciate sul letto sorridendo l’una all’altra.
Era stata un’esperienza dolce e conturbante allo stesso tempo. Un’esperienza che unisce e che lascia il
segno.
Ci rivestimmo in fretta per paura dell’arrivo dei figli accompagnati dagli zii, ma il primo ad arrivare fu
mio marito che per tutto il giorno aveva sperato che io potessi vivere una bella esperienza con Beatrice.
A detta di lui per tutta la camminata in montagna aveva avuto il cazzo duro.
Ma al suo arrivo ci trovò composte e ordinate…gli dicemmo che avevamo fatto due chiacchiere e bevuto un
caffè. Rimase un po’ perplesso, ma io e Beatrice mantenemmo il segreto, almeno fino a quando la sera, ci
trovammo a letto e gli raccontai la mia bella avventura di sesso con un’altra donna.
Rivivere la mia giornata con Beatrice fu nuovamente motivo di godimento che condivisi in pieno con mio
marito.
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9 anni fa
insiemea,
44/41
Ultima visita: 7 anni fa
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prendere il sole
Settimana scorsa come ogni domenica mi preparo per la mia mezzo giornata di sole in pace e tranquillità depilazione intima gambe scelgo che perizoma mettere anche il sex toy (bisogna sempre averne uno dietro).Una volta finiti i preparativi mi vesto jeans maglietta esco e vado a prendere la macchina, mi diigo al mio solito posticino vicino a casa 3 / 4 km parcheggio scendo faccio il sottopasso e poi salgo su per gli scogli cerco un posticino tranquillo dove poter essere sdraiata comodamente, una volta trovato mi siedo e mi inizio a spogliare per ora sono ancora sola ma sono anche le 10 di solito arriva gente piu tardi. Una volta tolta i vestiti rimango in perizoma nero tipo “farfalla” con un po di retina davanti che si intravedeva il mio pisello mi metto la crema solare per evitare scottature cosi mi sdraio sull'asciugamano e mi rilasso un po. Dopo un paio di minuti vedo in lontananza una persona pensando che era anche lui per la stessa cosa “sole” cosi per essere piu provocante di quando potevo essere decido di usare il sex toy cosi chiunque passava poteva notarlo prendo un po di saliva mi bagno il buchino prendo il “butt plug” in acciaio largo 4,5 cm senza farmi notare piu di tanto scosto il perizoma lo punto e piano piano mi ci siedo sopra e con una spinta lo faccio sparire e rimane in vista il brillantino viola fuori. La persona che ho visto in lontananza sta passeggiando verso di me ma io continuo a far finta di nulla dormire o guardare il cellulare, noto che ogni tanto si ferma si guarda in torno e continua a camminare sempre verso di me, io continuo a far i fatti miei. Noto che e quasi dietro di me si sofferma a guardare il mio lato b e con gesto (l'ho fatto apposta ma ti faccio credere che non e vero) gli cade l'asciugamano che ha in spalla sulle mie gambe con modo di far gentile mi chiede immediatamente scusa dicendo che era il vento gli rispondo ci mancherebbe figurarti lo vedo e mi rimetto a testa in giu sul cuscino sento che e vicino a me si siede sullo scoglio vicino al mio mi inizia ad accarezzare le gambe molto lentamente mi provoca dei brividi su tutto il corpo sembrano mani di un massaggiatore pulite senza un callo o grezze sa dove toccarmi man mano sale con le mani io continuo a far finta di nulla alterno tra cellulare e riposarmi sento che mi massaggia i glutei mi allarga le natiche nota ovviamente il mio giochino che e dentro non dice nulla continua a far quello che sta facendo mi massaggia accarezza mi dice se ho freddo (forse vedendo tutti quei brividi) gli rispondo di no che era lui a provocarmi questi brividi mi prende il perizoma me lo vuole sfilare lo aiuto inarcando il la schiena rimango nuda con il butt plug dentro mi allarga le gambe prende il mio cazzo lo mette sotto che lui da dietro vede culo palle e cazzo mi accarezza e massaggia al punto che mi provoca una erezione con una mano mi allarga una chiappa e con l'altra molto delicatamente mi prende il sex toy lo sfila piano piano che manco me ne accorgo. Dall'altra parte noto che sale altra gente ma a me non da fastidio ragiono molto (se ti piace guarda se non ti piace girati), una volta tolto il sex toy ho il buco un po largo tenendo un plug di 4,5 cm e normale, si tuffa con la faccia mi lecca prima in mezzo sotto sopra al buco poi dentro e fuori inarcola schiena per mi piace come lo fa mentre lecca fa entrare un suo dito lo fa sparire sento le sue nocche lo tiene dentro non stantuffa ma lo muove come se dentro ci fosse la rotellina del mouse io per non dargli corda da (stronza) continuo a far i farti miei tra l'altro ricevo una telefonata mentre lui e impegnato dietro. I curiosi si fanno sotto hanno il cazzo in mano ma rimango ferma a ricevere le attenzioni mi continua a muover il suo dito dentro e leccare per un attimo lo tira fuori ne punta due molto dolcemente le fa entrare le ricevo tutte fino in fondo le muove sempre e lecca da farmi impazzire fino a farmi uscire il liquido preiaculatorio spostando la testa scorgo che ha il cazzo fuori duro sembra bello tutto depilato come piace a me mi giro a guardare il mare lui si alza si mette sopra di me appoggia il suo cazzo sul mio buco ma ci son le sue dita dentro ma lo lascio fare man mano leva le dita e spinge il suo cazzo dentro ora inzia a far su e giu ci son tutti gl'altri che guardano si stanno masturbando nel veder come mi sta facendo il culo per rendere il gioco piu bello mi allargo le chiappe e poco dopo mi metto a pecora sento le sue palle attaccate al mio culo mi sta martellando in modo dolce da non farmi male ormai dal mio cazzo un continuo uscir di liquido pre spermale a un certo punto si ferma leva il suo cazzo metto il dito mi dice di far la brava che mi piacerà appoggia la punta del suo cazzo spinge fa un po male ma resisto anche lui mi chiede ti tener duro cosi stringo i denti sento che esclama ecco brava cosi ohhhhhh aveva messo il suo cazzo piu un dito dentro il mio culo ha iniziato a far su e giu piano per abituarmi poi sempre piu veloce e sempre piu lunghe dentro e fuori dentro e fuori in meno di 10 minuti mi ha portato all'orgasmo senza sfiorarmi il cazzo ho goduto senza essere toccata o masturbata lui esclama con un tono di dispiacere “nooooo non devi godere le tue contrazioni mi portano anche a me all'orgasmo” cosi una decina di colpi sfilail cazzo ma lascia il suo dito dentro mi sborra sulle chiappe sfinito anche lui e da quelli che ci guardavano parte un applauso di compiacimento sorrido mi sdraio lui prende il sex toy me lo rimette piano lo tengo dentro che un piacere ha delle salviette con se mi pulisce dal suo sperma mi ringrazi e sorridendo gli dico PREGO e se ne va via lasciandomi li continuando a prendere il sole.
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8 anni fa
travnonpertutti,
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Ultima visita: 2 anni fa
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Come sono diventata una trav puttana
Appena grandicello provai le scarpe coi tacchi dì mia madre .E mi piacque osservarmi.Molti anni dopo, mentre la mia vita di etero proseguiva con successo cominciai a frequentare oltre alle puttane anche i trans.Inizialmente solo per farmi sbocchinare anche se, nel mentre, allungato le mani per sentirglielo.Cominciai poi a comprare intimo femminile ai mercatini ed a provarlo in casa, masturbandomi davanti allo specchio.Poi, un giorno. mi decisi al grande passo È, già vestita da troia, andai dal mio trans preferito per farla. Ovviamente dovetti pagarlo....Prima lo presi in bocca e poi mi misi a pecorina.Poche botte e venni subito ....Seguì un periodo di astinenza con le donne, ma non me ne cura i più di tanto.Lo prendevo abitualmente in culo dai trans anche se dovevo sempre pagarli.In fondo sono puttane col cazzo....Diventato sempre più brava come bocchinara, il cazzo diminuita e si puzzava sempre meno e poi imparato a nasconderlo.Solenni brava nello scegliere i capi più sexy mentre per le scarpe non avevo problemi scalzando il 40.Non avendo ancora provato gli uomini, volli iniziare.E fu sulla spiaggia di Capocotta.Zatteroni,parrucca, perizoma, insomma tutto il necessario per fare la puttana con rossetto.trucchi e borsa.Totalmente depilata e con una seconda naturale di seno mi bastò poco per essere notata.La sorpresa maggiore però fu quando due uomini vollero scoparmi insieme ed io sparai una certa cifra.Accettarono senza battere ciglio......Mi misi in mezzo a loro e cominciai il mio lavoro di puttana, che termini quando entrambi, sfilati i profilattici vollero sborrarmi in faccia e sulle tette.Avevo finalmente trovato il lavoro che cercavo!Fare la puttana, godendo.E nel tempo sono diventata sempre più brava anche se la mia specialità rimangono gli orali.coperti e scoperti(a dipende da diversi elementi) con ingoio o senza..Al naturale o " arricchiti.Ormai ho una pisellino con cui faccio solo pipi da anni e non ho più erezione.Ma va bene così. Anzi, meglio.
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5 anni fa
sloopy,
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Ultima visita: 4 anni fa
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Sogno realizzato
Vivo da anni con una donna n che mi ha accettata come travestito e quindi siamo una coppia che per i primi tempi ha avuto delle difficoltà con il vicinato, nel rione periferico di Torino, che vedevano una come me uscire vestita da donna a fare la spesa al mercato o semplicemente le cose di tutti i giorni. Ma il nostro amore era più forte dei pregiudizi. Sabrina , la mia lei, aveva anche accettato che io frequentassi uomini in quanto io andavo matta anche del cazzo . Gli uomini non mi piacciono fisicamente ma se vedo un cazzo il primo istinto e inginocchiarmi per prenderlo in bocca. Con sabrina ho un rapporto lesbico e i momenti di sesso con lei sono sempre orali ed io sono brava con la mia lingua a fargli venire più orgasmi nei momenti nei quali facciamo l'amore. Sono riuscita imparando a fora di provare , a farla eiaculare , bevendo tutti i suoi umori , che ritengo inebrianti, Sabrina usava sempre lo strapon e quando mi scopa adora sentirmi mugolare dal piacere . Mi vuole sottomessa ma , sapendo che avevo un sogno nel cassetto ha fatto in modo che si realizzasse. Mettendo annunci organizzò un incontro con otto uomini. Io sarei stata al centro dell'attenzione tutta nuda circondata dai loro cazzi, che con la bocca ho fatto diventare duri . Sabrina mi fece mettere a pecora e mentre io succhiavo avidamente lei mi inculò con il suo strapon. Ero talmente eccitata che pregai gli uomini presenti di darmi della troia ed insultarmi perchè volevo essere umiliata. Non ci impiegai molto ad eccitarli a dovere. ed ad un certo punto aprii la bocca ed uno ad uno mi riempirono di sborra calda che ingoiavo e la parte che usciva me la spalmavo in viso. Sabrina guardandomi mi scopava con tanta foga fino che anch'io arrivai ad avere un orgasmo da quasi farmi fermare il cuore. Questa esperienza è stata una delle più forti della mia vita. Una avolta arivate a casa fatta una bella doccia andammo a letto e le feci venire un bel po di orgasmi leccandole la figa come solo io so fare. Sono la sua fidanzata troia e quindi un sogno diventato realtà ci permette di vivere il nostro rapporto rendendoci entrambe felici e innamorate.
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7 anni fa
valeriatravestito,
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Ultima visita: 7 anni fa
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una passeggiata alla fiera dei fiori...
Stamattino tutta bella tirata con un minivestitino rosso e intimo nero (bustino,perizomino,reggicalze e.calze appese al reggicalze sono andata a farmi una passeggiata tra i fiori della fiera...mentre sculettavo su tacco 12, mi sentivo tutta osservata...e x l'emozione mi si era gonfiato paurosamente il perizomino ripieno.....dopo pochi metri mentre sculettavo sui tacchi ampliando la falcata facendo ballar le.tette e stringendo un po le coscie ho innondato il perizomono di una favolosa panna calda.....poi tutta bagnata ho proseguito la mia passeggiata....sono andata in un bar a bermi una coca cola...ed è andata a finire con un bel pompino a un signore nel bagno....mi sono presa in una bancarella una bella poi me ne sono tornata a casa....baci a tutte.
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7 anni fa
VanessA transex,
42
Ultima visita: 7 anni fa
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Il vecchio garage 2
Ho ancora nelle narici l’odore acre e crudo del garage di ferraglie, tavole e vecchi armadi dove giocavo ad essere la schiava di Mauro. I nostri incontri avvenivano nelle ore più assolate. Un giorno, ricordo, stavo sfilando davanti allo specchio in cameretta con la biancheria intima di mia sorella: camicette, canottierine, tacchi, rossetti e ciprie, approfittando del fatto che se ne era appena andata da un’amica per finire la traduzione di greco (ho sempre spiato Arianna mentre si lavava si cambiava si truccava e lei non mi ha mai proibito di farlo, sapeva che lo facevo e le piaceva).
Ad un tratto sento arrivare la zia dal piano di sotto dove abitava e metto via tutto alla svelta precedendola nelle scale: lei saliva io scendevo.
“ Ecco la nostra bischerina” mi dice,
“Ma ziaaaa!!!!”
“E’ che sei così bella che potresti essere una femminuccia”
E’ vero! Sono sempre stato scambiato per una femminuccia: nonostante frequentassi l’anno della maturità il mio corpo era perfettamente glabro: né barba né peli, se non che nel pube, tipo adolescente. Il mio corpo sembrava quello di una ragazza.
Il torso armonioso il petto arcuato e dolce come una losanga luminosa, i capezzoli rosa e l’aureola più ampia di quella normalmente presente in un maschio.
La mia voce di giovane tenore del coro parrocchiale toccava punte da soprano e al telefono era simile a quella di mia sorella.
Anzi ero scambiato per lei quasi sempre.
Ne ho sempre provato vergogna.
Ma quel giorno quando sentìi arrivare il solito desiderio delle ore più calde, quelle che dissuadono chiunque dall’uscire di casa, non riuscìì a trattenermi. Benché il caldo affogasse il pomeriggio la mia pelle chiedeva sesso. In silenzio, con pudore e timore di essere scoperto, chiedevo e cercavo sesso.
Salutai la zia attraverso l’androne del palazzo e raggiunsi la solita finestra sul retro del garage vecchio. Giorni prima avevo nascosto qualche fumetto per adulti dentro uno dei mattoni forati del muro perimetrale proprio dietro una lamiera arrugginita.
Il pavimento in terra trasudava e l’afrore di quell’angolo vietato mi ricordava quello del sesso quando abbassavo le mutandine davanti a qualcuno che voleva guardarmi.
Mi piaceva essere guardato, anzi guardata, ne ho sempre avuta voglia: perdevo il sonno immaginando di spogliarmi davanti a più persone. La mia natura esibizionistica si era espressa presto. Come sempre quando mi trovavo lì dentro mi batteva il cuore: sapevo cosa stavo facendo e sapevo che era proibito. Avrei fatto meglio a stare a casa a riposare in quelle ore, come tanti coetanei, invece correvo lì per istinto, non desideravo altro.
Mentre sfogliavo i giornalini mi sembrava che una biscia si stesse insinuando nei pantaloni, ma era solo la sensazione che lo sfregamento delle mutandine contro i jeans mi procurava aprendo e chiudendo le gambe a forbice come per masturbarmi.
Bonnie, la protagonista della storia, si stava facendo toccare alla pecorina: una mano le sfiorava la peluria inumidendosi inimmaginabilmente e due dita la penetravano dolcemente. Nella sua bocca semichiusa la lingua roteava uscendo a leccare le labbra. Si insalivava si abbandonava all’orgasmo, al pianto dell’estasi mentre andava alla deriva tra lo stordimento e il piacere.
Ma ecco che una due tre ombre saltarono dentro in garage dalla stessa finestra: rispettivamente Mauro, Angelino e Daniele un altro porcellino che frequentavo negli spogliatoi della palestra.
Le vidi con la coda dell’occhio e subito eccole davanti, attorno, a me ancora turbata. Pensai che Mauro aveva raccontato dei nostri momenti ad altri.
“Dai che con lei ci divertiamo “ sibilò Mauro.
Dapprima vollero condividere le immagini del fumetto con Bonnie completamente nuda, imprigionata e alla mercé di impropri secondini che la facevano mugulare.
Angelino il più esperto disse subito “ dai facciamolo anche noi, tu sei Bonnie troietta e noi i tuoi rapitori”
Opposi resistenza, ovvio, ma assecondavo, anche se un po’ timorosamente, per paura che qualcuno ci scoprisse.
“Si daiii” esclamò Daniele, e senza chiedermelo mi spogliò della camicetta di seta che mi aveva prestato Arianna; Mauro finì l’opera togliendomi le scarpe mentre gli altri mi afferrarono le braccia dietro liberandomi dei pantaloni. Nella posizione in cui mi trovavo mettevo in evidenzia il culetto sodo e leggermente a pera e, nello stupore di tutti, le mutandine rosa, ricamate ai bordi, di mia sorella, di una taglia più piccola, che comprimevano i glutei lasciandone fuori oltre la metà ancora più sporgenti.
Sentivo le loro mani dappertutto, ma soprattutto tra le cosce e sui capezzoli: mi eccitavano i pizzicotti, i loro commenti caldi e osceni.
“Farai quello che vogliamo noi stavolta(…)dai fatti guardare balla sculetta(…)guarda come ti scapelli bene puttanella(…)inarcati inarcati!!”
Gemevo senz’ordine, scomposta e abbandonata all’odore al silenzio alle voci silenti e complici.
Mauro si spogliò, Daniele e Angelino si mostrarono nella loro bellezza in boxer.
A un certo punto vollero provare la scena del fumetto e mi misero alla pecorina, si zittirono: il mio culetto tondo in quella posizione occupava tutta la scena
“Inarcalo, inarcalo” volevano vedere cos’altro sarebbe potuto apparire quel bendiddio che sapevo di avere, tanto lo guardavo allo specchio senza soluzione di continuità. Poi sento uno due tre palmi carezzarmi da sotto e un dito che preme sulla rosellina tonda e mite.
Ho una serie di sensazioni che partono improvvisamente e da una prima forma di sollievo epidermico passo a un solletico sporco che poi subito si arresta per ricominciare qualche istante dopo.
Guardo il colore della mia pelle nei chiaroscuri di quel luogo che accentua le tonalità di bianco di beige di rosa del mio corpo. Ho davanti a me tre cazzi eccitati tesi come corde e uno di essi spinge sulle mie labbra!!!
Non avevo mai fatto una cosa del genere ma il piacere di dare piacere in quel momento mi fa aprire la labbra come fossero petali, con la lingua che si avvita su una cappella rossa da morire, come le spire di una serpe, iniziando a suggere.
Sento Mauro respirare profondamente mentre Angelino e Daniele si masturbano a vicenda e godono.
Ed ecco, finalmente, sulle labbra e sul viso sborra che mi cola agli angoli della bocca, della mia bocca compiacente e ingorda che scende a baciare asta e palle, palle e asta per ridiscendere e risalire in modo convulso.
E’un attimo ma sembra preparato da un secolo quell’orgasmo riprovevole e immorale che rubo con soddisfazione ai benpensanti e che imbratta le prime pagine del fumetto di Bonnie.
Non soddisfatta però aiuto gli altri due appoggiando il culo sui rispettivi cazzi a cui faccio una sega.
Sono l’unica a non venire, ma nella mente ho altri progetti per me stessa: la prossima volta li vorrò tutti, voglio farmi usare come una vera femmina.
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8 anni fa
niketta,
52
Ultima visita: 8 anni fa
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Il mio primo bocchino
Domenica scorsa, approfittando di
quel poco di libertà che ci rimane, sono andato a trovare una zia e
mio cugino un po' più grande di me con gli anni. Sono stato invitato
a rimanere a pranzo da loro, dato che abito da solo ho accettato.
Finito il pranzo, mia zia e mio cugino si sono ritirati per
riposare un po', io sono rimasto in giardino a godermi della bella
giornata. Me ne stavo al sole quando ho sentito degli strani rumori
da un casetta prefabbricata utilizzata per gli attrezzi da giardino;
mi sono avvicinato per vedere cosa stava succedendo, dalla penombra
ho visto qualcosa che non mi sarei mai aspettato; mio cugino nudo che
si masturbava con velocità godendo. Aveva un cazzo di almeno 20 cm.
con una grossa cappella a fungo e due palle pendenti. A quella vista
anch'io mi stavo eccitando infatti mi era diventato duro.Involontariamente ho fatto rumore e
lui si è accorto che lo stavo spiando. Io rosso dalla vergogna stavo
per andare via ma lui mi ha chiamato con un cenno della mano
invitandomi ad avvicinarmi. Io come in trans andai da lui (forse era
quello che volevo); ha notato della mia erezione e ha sorriso, ha
preso la mia mano e l'ha portata ai suoi testicoli facendomeli
accarezzare, io all'inizio feci un po' di resistenza ma era da tempo
che avevo voglia di fare un esperienza con un uomo, di provare ad
averlo in bocca, così mi lasciai andare. Con la sua mano mi fece
stringere il suo cazzo e muovendola mi istruiva, sentivo la sua
durezza non ancora al massimo, mi lasciò e io continuai da solo a
far scivolare la mano su e giù. Vedevo la sua cappella diventare
sempre più grossa e invitante, i suoi respiri sempre più affannosi.
Mi mise una mano sulla spalla invitandomi ad inginocchiarmi (il
momento tanto atteso era arrivato … mi sarebbe piaciuto? L'unico
modo per saperlo era provare, facevo ancora in tempo a ripensarci,
decisi di andare avanti).
Avevo la sua cappella vicino alla
mia bocca che mi ipnotizzava come un serpente con la sua preda
mentre le mie mani andavano al ritmo della masturbazione. Sulla sua
punta era spuntata una goccia , era il momento di provare con la
bocca; allungai la lingua e la leccai, rimase un filo trasparente
tra lingua e la cappella, il sapore non era male era solo un po'
salata quindi continuai a leccare bene quello che rimaneva, sentii
degli apprezzamenti da mio cugino: “Bravooooo, ora succhia …. “.
Titubante aprii la labbra e cercai di prendere quel fungo in bocca,
non fu facile infatti dovetti insalivarlo bene per farlo scivolare
all'interno. Tenerlo in bocca non era male, sentivo la sua cappella
che premeva sulla lingua e mi riempiva il palato, con la mano gli
stringevo le palle. Mi mise le mani sulla nuca costringendomi ad
andare avanti e indietro su quell'asta, all'inizio non era facile ma
la mia bocca si adattò presto a quella presenza e iniziò a
scivolare bene. Nel movimento di va e vieni sentivo la cresta della
cappella che si era indurita al contatto della lingua e ogni
passaggio corrispondeva con un fremito dell'asta. Mi piaceva, ma
anche io pretendevo qualcosa. Mi aprii la patta e uscii il mio cazzo
e inizia a masturbarmi.Il piacere di averlo in bocca
aumentava sempre più, succhiavo e sentivo cambiare il sapore
diventava più gustoso, a volte cercavo di farlo arrivare in gola ma
non era facile visto la circonferenza della cappella, accarezzavo le
palle e cercavo di scappellare ancora di pù quell'asta che era
diventata di marmo.All'improvviso sentii un fremito
alla base del mio cazzo che avevo abbandonato a se stesso gustandomi
il bocchino raggiunsi l'orgasmo senza toccarmi e dall'altra parte
avvertii un sapore strano che mi invase la bocca, lo sperma di mio
cugino denso molto salato mi veniva schizzato fino in gola. Ero in
estasi dovevo deglutire per forza non c'era alternativa godevo del
sapore e della discesa grumosa nella gola. Mi piaceva da morire. Lo
succhiai per bene fino all'ultima goccia fino a quando il suo cazzo
non perse la sua erezione.Siamo stati in silenzio per circa
un quarto d'ora. Prima di andare via quella sera gli ho fatto un
altro bocchino più gustoso del precedente
perché più voluto e con più esperienza.Così ho fatto il mio primo bocchino
.
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3 anni fa
Hulrich2,
52
Ultima visita: 7 mesi fa
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IL CAMPER SULLA SPIAGGIA
Avendo un giorno libero, decisi di andarmene sulla costa a fare una giornata di mare,da tanto non lo facevo. Così presi la mia moto, caricai il necessario e partii. In un oretta arrivai sul posto, scelsi una spiaggia libera delimitata da una piccola pineta e parcheggiai la moto in uno spiazzo che confinava con la spiaggetta. Mi spogliai rimanendo in costume e mi misi a prendere un po’ di sole. Nello spiazzo c’era anche un camper parcheggiato, ma nei dintorni non c’era nessuno…. Meglio cosi… Dopo un po’ mi buttai in acqua per rinfrescarmi un po’ e poi tornai all’asciugamano stendendomi a prendere il sole per asciugarmi. Notai che la porta del camper ora era aperta dalla quale usci un signore in costume, sui 55 anni, brizzolato, con una leggera pancetta, che si fermò a guardare nella mia direzione, e poi verso la moto. S’incamminò verso la spiaggia e poi nella mia direzione, finchè non mi fu vicino: “mi scusi se la disturbo,” mi disse “ prego… non si preoccupi” “ grazie, ho visto che ha il giubbino ed il casco sulla moto che si staranno cuocendo “ sorrise “ se vuole posso metterlo nel camper, saranno al sicuro e più freschi. “ Lo guardai sorpreso… “ Ma non si preoccupi, sono abituato” Lui si accucciò sempre più vicino: “ come vuole, sa, io sto qui da due giorni, non ho problemi… anzi sto facendo il caffè, se ne vuole un goccio, sarei contento di offrirglielo. “ Beh un caffè a quell’ora ci stava proprio bene. Decisi di accettare: “Grazie, è davvero molto gentile, lo accetto volentieri. “ Mi alzai e gli tesi la mano: “ Piacere Franco..” “Piacere mio Giovanni” Mi strinse forte la mano.
Cosi ci avviammo verso il camper. Mi fece accomodare dentro, dove c’era un freschetto piacevole. Giovanni spense il gas versò il caffè eme lo porse e, seduti sul divanetto sorseggiammo un caffè: “Quindi state qui col camper?” chiesi per fare conversazione: “ Esatto ma non in compagnia, da solo…. “ “ ah Pensavo…. “ “ Sono single e amo passare i giorni liberi in camper da solo… che poi compagnia si trova sempre” “ Si vero, anche io vado in giro spesso da solo ed è piacevole. Io amo la moto, ma certo che un camper è sicuramente più comodo.” Lui mi guardò intensamente… “Comodissimo… per tutto, anche per…piacevoli incontri…piccanti…” “ eh già…” sorrisi “ chissà quante donne ci hai portato qui… “ “ Beh, “ fece lui, “ sinceramente donne no, preferisco bei maschietti… come te “ cosi dicendo mi posò lamano sulla gamba nuda…. Non mi scostai, anche se un po’ sorpreso dalla veloce avanche dell’uomo… “ Ah si? E cos gli fai a questi maschietti? “ “ amo farmelo succhiare e poi me li scopo…. “ Si alzò in piedi, abbassandosi il costume e mi venne vicino…. “ ti va? “ Aveva già il cazzo duro ed io oramai non aspettavo altro… Me lo mise in bocca tutto tenendomi la testa ed iniziai a succhiarglielo con gusto… La giornata era diventata immediatamente interessante. Mentre glielo succhiavo, mi sfilò il costume, iniziando a palparmi le chiappe, infilando un dito nel solco…. Fino ad arrivare al buchetto che iniziò a titillare con maestria…. Ci sapeva proprio fare ed aveva capito immediatamente che ero il tipo giusto… Mi fece alzare, voltare e poggiare sul tavolo prono…. Giocò un altro po’ con le mie chiappe poi, s’infilo il preservativo, sputò su mio buco e…. in un colpo solome lo mise tutto in culo, a fondo, facendomi gemere… Io m’inarcai verso di lui che iniziò a pompare…: “ che bel culo che hai….” Mi teneva per i fianchi, scopandomi a ritmo serrato, col suo cazzo duro che mi deflorava incessantemente, regalandomi piacere e goduria…. Venne copiosamente dando gli ultimo forti colpi che mi causarono una forte erezione che io accompagnai masturbandomi e sborrando poco dopo di lui…. “ Che bella scopata…. “ mi disse, “ se vuoi dopo un bel bagno e dopo pranzo replichiamo, “ mi disse ridendo . E così facemmo, dopo bel bagno in mare, cucinammo un pranzetto veloce dopodichè mi scopò ancora con gusto. Ripartii nel tardo pomeriggio, soddisfatto di quella bella giornata di mare e pesce. .
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6 anni fa
ciroleon58,
52
Ultima visita: 4 mesi fa
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esperienza omo, spiaggia gay tenerife
Come ogni giorno, al mattino mi sono recato nella parte gay della spiaggia di La Tejita a Tenerife, nella zona cespugliosa ove vi è la possibilità di prendere il sole all’interno di uno dei piccoli bunker in muretti di pietra che sono disseminati a margine della spiaggia. Messomi nudo dopo un po’ nel bunker poco distante al mio, si è installato un bel uomo di mezza età (55-60), longilineo, completamente depilato e con il capo totalmente rasato. Ha steso la sua asciugamano e poi in piedi ha cominciato a irrorarsi il corpo con un diffusore di acqua accarezzandosi la pelle con la mano. Mi aveva notato e vedendo che avevo il mio sguardo su di lui, si è posto di profilo facendomi vedere che piano piano il suo membro si ingrossava…..a quella vista mi sono messo pure io ad accarezzarmi lentamente tra le gambe..continuavamo a osservarci e ad accarezzarci…lui in piedi..io seduto…ad un certo punto con un gesto del capo e della mano mi ha invitato a prendere posto accanto a lui; ho preso la mia asciugamano, l’ho affiancata alla sua e mi sono seduto..davanti a me questo maschio sublime..rasato ovunque e sempre più eccitato…era tedesco…..si è seduto accanto a me accarezzandomi il viso..ho cominciato ad accarezzare il suo.. a baciarlo sul capo completamente calvo….poi le nostre labbra..dolcemente si sono avvicinate..le nostre lingue hanno miscelato la nostra saliva di uomini mentre ci abbracciavamo sempre più teneramente accarezzandoci ovunque….distesi, con la bocca sono sceso sui suoi capezzoli…le sue mani tra i miei capelli…era tutto di uno spontaneo e gradevole immenso..essere al sole nudi…con un uomo accanto da baciare e accarezzare, in una zona frequentata solo da omosessuali nudi…mi pareva di sentirmi in paradiso…mi eccitavo a essere omosessuale..ad avere accanto un omosessuale con il quale condividere i propri desideri….distesi fianco a fianco di lato ce lo siamo baciato reciprocamente, accarezzandoci i testicoli, entrambi consci del prezioso, tiepido e cremoso succo di maschio che vi era all’interno. Poi ho chiesto se poteva anche girarsi sul ventre…e ho cominciato ad accarezzargli la schiena ..baciargliela..a mordergli piano i lobi delle orecchie….poi sono sceso….con le mani ho aperto quelle natiche sode e miei occhi si sono posati sul suo ano completamente liscio....non ho resisto…ho cominciato a baciarglielo..a leccarglielo…finalmente potevo dare sfogo ad uno dei miei sogni repressi..leccare un maschio nella sua parte più intima, avere con lui il massimo dell’intimità…capire quanto è bella la parola culo riferita ad un uomo…mi ha chiesto di accarezzarlo anche dentro con le dita..piano piano..ho messo un ditino…l’ho tolto e facendomi guardare da lui me lo sono messo in bocca…poi piano piano..due dita…poi in bocca di nuovo e poi ci siamo baciati….si era instaurato un feeling eccezionale..lui mi sentiva e io lo sentivo….aveva un cazzo di lunghezza normale..ma di notevole diametro…come ho sempre gradito…mi piace sentire il palato completamente a contatto con la pelle del pene, quando un uomo mi sta venendo in bocca, sento ancora di più pulsare il suo membro se il diametro è notevole e dietro, per me, è più lo spessore che conta che non la lunghezza, sin da quando, adolescente, amavo sodomizzarmi con zucchine enormi stringendogli il più possibile in mio ano attorno una riuscito a farle penetrare. Ci siamo poi amati in un meraviglioso 69 con io sopra, le sue dita e la lingua lungo il mio culetto...a un certo punto sono scivolato verso i suoi piedi baciandogli e leccandogli le dita...non vi era nulla in lui che non desiderassi...La mancanza di conoscenza ci ha poi fatto venire masturbandoci...entrambi non aveva profilattici..ripromettendoci però che la prossima volta si sarebbe agitato dentro il mio corpo con il suo grosso calibro….dopo siamo rimasti abbracciati al sole..dandoci ancora dei bacini e accarezzandoci, parlando di noi..di cosa facevamo, da dove venivamo, ecc..ecc...Ad un certo punto si è alzato dicendomi che doveva andare a fare pipi..nei cespugli...non ho resistito ad un altro mio desiderio: gli ho detto che mi sarebbe piaciuto farmela fare addosso, sul viso e in bocca ...da lui. Mi ha risposto ben volentieri! E tra i cespugli inginocchiato di fronte a quell’uomo mi sono fatto irrorare del suo secondo succo di maschio su tutto il corpo...e in bocca; con mio stupore mi ha chiesto di baciarlo...poi ci siamo tuffati in acqua nella vicina spiaggia. E’ stata un’altra meravigliosa sensazione...la pipì di un uomo..di un maschio..per me...mmmmm..esperienza deliziosa che allo stesso tempo mi ha fatto sentire gay e cagna di quel maschio divino...La storia è poi continuata per tutto il periodo di vacanza e finalmente siamo arrivati a rapporti completi. A lui piaceva farlo anche indossando tacchi a spillo, calze nere e giarrettiere…...mmmmm…..era una meraviglia e di un sexy sublime in quella tenuta...calvo completamente...depilato...con la sua muscolatura di maschio in tacchi alti... ma narrare tutto potrebbe diventare lungo e noioso. Spero che sin qui la mia storia sia piaciuta. Dal quel giorno ringrazio sempre più il cielo di essere anche attratto dagli uomini...anzi..le donne mi dicono sempre meno e non vedo l’ora di tornare dal mio Horst...questo è il suo nome..ci sentiamo via whatsapp ogni giorno..ed entrambi abbiamo il desiderio di stare assieme il più possibile...
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5 anni fa
000PeterP,
52
Ultima visita: 4 anni fa
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Deborah con l'acca
Finalmente il momento tanto atteso era arrivato. Sua moglie sarebbe rimasta fuori città per un paio di giorni per un corso di aggiornamento organizzato dalla ditta di cosmetici per cui lavorava. Aveva pianificato tutto da tempo. Cominciò a scendere nel seminterrato, si diresse verso l’armadio in cui teneva l’attrezzatura da pesca e aprì lo scomparto segreto, una sorta di doppio fondo in cui custodiva i suoi tesori. Aprì il baule col cuore che gli batteva a mille. Finalmente era pronto per trasformarsi in Deborah. Era quello il nick, rigorosamente con l’acca, che usava quando si loggava sulle chatroom dedicate a crossdresser, trans e bisex. Quel mare fatto di perversione lo aveva completamente soggiogato e non appena aveva del tempo tutto per se tornava a tuffarsi in quelle acque in preda alla trasgressione e al desiderio di esibizionismo più sfrenato. Osservò compiaciuto il suo corpo naturalmente glabro riflettersi nello specchio, una fugace posa ammiccante per mettere in risalto il sedere e cominciò a vestirsi. Per prima cosa scelse il perizoma. Viola, con un cuoricino di pizzo che posizionò con precisione poco sopra il solco dei glutei, mentre il sottile filo di tessuto sfiorava il suo piccolo buchetto rosa. Poi si infilò le autoreggenti a rete assaporando il brivido mentre il bordo in silicone scorreva verso l’alto per fermarsi a metà coscia. Prese il miniabito con spalline e se lo calò sul corpo fino ad arrivare appena sotto le natiche. Adesso mancava solo la parrucca, nera medio lunga. Indossò le tacco 12 dorate con suola rossa e tornò di sopra in camera da letto.
Aprì il cassetto dei cosmetici dove sua moglie teneva una marea di campioni, e dopo aver preso fondotinta, mascara, rossetto e eye liner andò in bagno per completare il suo capolavoro. Adesso era pronta. Aprì il portatile, e si preparò ad essere Deborah. All’improvviso suonò il campanello. Terrore! Chi poteva essere? Almeno era sicuro che non potesse essere sua moglie. Si avvicinò allo spioncino ma non vide nessuno. Lentamente cercò di sbirciare dalla finestra e vide un uomo grasso sulla sessantina con una valigetta di metallo. Il tecnico della caldaia! Si era completamente dimenticato che sarebbe venuto quel giorno per il controllo periodico. Cosa avrebbe dovuto fare? Il campanello suonò di nuovo. Sbirciò ancora, non lo conosceva. Considerò se farlo entrare rischiando che poi andasse a raccontare in giro cosa avesse visto. Alla fine l’eccitazione prese il sopravvento. Si avvicinò alla porta ed aprì. «Signorina buongiorno sono il tec….» «Buongiorno, prego si accomodi» esclamo cercando di farlo entrare prima possibile per non restare troppo sulla soglia. Non potendo sottrarsi allo sguardo insistente del panzuto omone che aveva di fronte si dichiarò subito per sbrogliare la situazione «E’ esattamente ciò che sembra, piacere mi chiamo Deborah» «Deborah? Complimenti bellissimo nome, e a quanto pare non solo quello» disse girandogli attorno e soffermandosi sul posteriore. «La ringrazio, vuole chele prepari un caffè prima di cominciare? Con la caldaia intendo» «Molto volentieri grazie» Sculettando vistosamente Deborah si avvicinò al piano della cucina e mentre prendeva una delle cialde dalla s**tola sentì una presenza dietro di se. Fece un passo indietro e senti il suo sedere appoggiarsi a qualcosa di morbido. Con i tacchi era un po’ troppo alta e il culo arrivava all’altezza del pancione del tizio che le strinse le braccia attorno e la tirò a se. «Signorina stia attenta non vorrà mica cadere! Sa io non potrei camminare su quei cosi così alti» «Deve ammettere però che sono molto belle, prego si metta pure seduto» L’uomo scese su una delle sedie senza mollare la presa trascinando Deborah sulle sue ginocchia. «E il caffè? Non lo vuole più?» «Magari più tardi, prima avrei piacere di assaggiare questo meraviglioso pasticcino» Prese tra le mani il volto di Deborah e la baciò. Poi si passò un dito sulle labbra e osservò la striscia di rossetto sul pollice. «Che ne dici di mettermi un po’ di questo anche sul cazzo?» Deborah sorrise, si sollevò e si inginocchiò davanti alle sue gambe. Tirò giù la zip e immediatamente salto fuori il cazzo già duro. «Omone non porti le mutande eh? Sporcaccione!» Poi avvicinò la bocca e cominciò a decorare di baci il cazzo, le palle e la pancia. Quando i segni cominciavano a diventare più chiari sollevò lo sguardo e disse: «Vuoi che vado e mettermi dell’altro rossetto?» «Magari dopo, prima vorrei vedere se quella tua boccuccia sa fare anche altro oltre che baciare» «Ogni tuo desiderio è ordine omone» Dolcemente le labbra di Deborah si chiusero attorno alla cappella e cominciarono ad andare su e giù, alternando succhiate intense a dolci pernacchie, soffiando e facendo vibrare le labbra sulla pelle turgida del cazzo. «Oh cavolo stavo quasi per venire, dove hai imparato a fare certe cose?» «Non so, forse il mio è un talento innato!» sussurrò Deborah dopo lo schiocco delle labbra con il cazzo che usciva dalla sua bocca. «mmm interessante, e quali altri talenti hai?» «So fare i pompini col culo. Davvero! Almeno così mi dicono in chat quando gioco con il plug anale. Se vuoi possiamo provare ad usare il tuo» disse Deborah strizzandogli l’occhio. «Sono curioso di vedere, dai voltati» Deborah si girò e lasciò che le sue mani le abbassassero il perizoma. Poi con disinvoltura se lo tolse del tutto, facendo passare prima una gamba e poi l’altra, e glielo appoggiò sul viso. «Ho della vaselina nella mia valigetta» «Non ce n’è bisogno, non sono una verginella, i miei plug anali già conoscono quello che so fare e poi ho questa» Deborah gli lascio cadere della saliva sul cazzo e lo massaggiò con cura. Poi si bagnò le dita e se le infilò nel buchetto. «Eccomi sono pronta» Scese dolcemente facendo entrare solo la cappella. Poi senza muoversi cominciò ad alternare piccole spinte a momentini pausa. Poi di nuovo una spinta e una pausa. Lo fece entrare un po’ di più continuando a ripetere il ciclo di spinte. Alla fine scese del tutto prendendolo completamente. I sui glutei erano sulle cosce dell’uomo e cominciò a fare piccoli e lenti movimenti, ondeggiando mentre proseguiva con le spinte. Il tutto con una lentezza e una intensità che presto portarono all’orgasmo entrambi. «Allora omone ti è piaciuto incularmi?» «E me lo chiedi? Non mi era mai capitato di venire così, praticamente senza movimenti ne tuoi ne miei, mai provato un sesso anale del genere» Deborah si sollevò poi si portò una mano dietro al culo e spinse facendo uscire lo sperma con una piccola scoreggia. Si porto la mano alla bocca e la leccò ammiccando facendo l’occhiolino. «Senti un po’ omone, misà che ti ho fatto fare tardi, forse è meglio se torni anche domani che ne dici?» «Signorina Deborah penso che sia un ottima idea, e poi abbiamo ancora in sospeso il nostro caffè» Lo accompagnò alla porta e prima di aprirla lo baciò con passione sulle labbra. «A domani omone» Con lo sperma che colava ancora dal buchetto Deborah cominciò a scendere le scale del seminterrato fantasticando su cosa indossare l’indomani per il suo omone. «A proposito non gli ho chiesto come si chiama» sussurrò tra se e se Ma non importava perché quello era l’omone che l’aveva fatto diventare davvero Deborah. Con l’acca. .
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4 anni fa
brunatrav,
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Ultima visita: 1 mese fa
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Vibrazioni di piacere
Era un pomeriggio di fine aprile e la mamma di Bruno stava per uscire a fare la spesa quando suono il campanello. “Bruno dai scendi che devo uscire, qui c’è Simone, mi raccomando non fate come al solito e fate anche i compiti invece di giocare!” Dopo aver salutato la mamma del suo amico Simone andò a sistemarsi sulla poltrona e poco dopo sentì Marco che scendeva le scale. “Allora che fai, sbrigati, ho portato l’ultimo episodio di Call of Duty, vedrai, è uno spettacolo! Hei ma cosa ti sei messo?” “Non cominciare a prendermi in giro adesso, sono i leggings di mia sorella, mi mamma si è dimenticata di fare la lavatrice e non ho nemmeno una tuta pulita” “Vabbè dai sbrighiamoci, non vedo l’ora di provarlo, dai attacca la play alla tv” “Però è meglio se andiamo di là nello studio, purtroppo la rete del divano è rotta e c’è solo quella poltrona” “E qual è il problema, ci stiamo anche in due, e poi la tv dello studio fa pena, qui abbiamo un quaranta pollici, sarà come essere dentro il gioco!” “ Ok allora, ma visto che il tv è mio voglio iniziare io, dai lasciami il posto” “ Eh no, chi primo arriva bene alloggia!” “ E dai, facciamo 10 minuti ciascuno, dai siediti sul tappeto!” “No, no, è così comodo qui, ma se vuoi puoi sederti qui” disse marco battendosi le mani sulle ginocchia. “Sulle tue gambe? Mica sono una femmina!” “Mmm forse no, certo però che quei leggings ti fanno proprio un bel sederino” “Ecco lo sapevo che mi avresti preso in giro!” “E dai non prendertela e vieni qui, basta che non ti sieda troppo indietro ah ah!” “Va bene, però tu non muoverti altrimenti non riesco a giocare bene….cavolo avevi ragione ha una grafica da paura!” Dopo quasi venti minuti Bruno non pensava più a dove era seduto e aveva iniziato a muoversi assecondando i movimenti del protagonista sullo schermo. “Dai Simone, adesso è il tuo turno” “No aspetta, puoi continuare se vuoi” “No, il gioco è tuo e poi devo anche a andare in bagno a fare una scoreggia, la sto tenendo da un po” “ E che sarà mai una scoreggina, puoi farla, mica mi offendo per così poco, e poi ti confesso che così sto davvero molto comodo” Bruno si voltò e vide il gonfiore sotto la tuta di Simone. “Ma che fai, ti sei eccitato?” “Eh, volevo vedere tu al mio posto, con questo culetto fasciato dai leggings che mi ballonzola sulle cosce!” “Ah davvero, quand’è così ci penso io a farti passare certe voglie, ti meriti una punizione…….prrrrr” “Tutto qui? Eppure quando le fai a scuola ti sente tutta la classe ah ah” “Ah vuoi la guerra? prrrrrrrrrrrrrrrrrrrr prrrrrrrrrrrrrrrrrrr. Che mi dici adesso, si sentono così?” “ Ora ti riconosco!!” E così dicendo strinse le braccia attorno alla pancia di Bruno e lo tirò indietro facendolo finire col sedere proprio sopra la sua erezione” “Simò, ma che fai?” “Bruno ti prego non fermarti proprio adesso, fammene ancora!” “Ma sei matto ti eccitano le scoregge?” “Tu non lo sai, ma ogni volta che a scuola ti sento scoreggiare mi eccito da morire, non so quante volte ho sognato di trovarmi in una situazione come questa, perciò ti prego, continua a scoreggiare!” “Non pensavo che fossi così perverso, comunque se sei contento tu…. prrrrrrrrr, prrrrrrrrr, prrrrrrrrr” “E’ stupendo, un’altra dai!” “prrrrrrrrrrrr” “Ancora!!” “Guarda che non sono mica una bombola di gas…..prrrrrrrrrrrrr, ecco questa era proprio l’ultima. Hei mi hai sentito?” “Ti ho sentito, eccome se ti ho sentito!!” A quel punto Bruno sentì i leggings inumidirsi così si alzò e vide una chiazza umida sulla tuta di Simone” “Sei proprio un pervertito, sei addirittura venuto?” Quando la sera la mamma torno a casa chiese subito: “Avete fatto i compiti vero? E aprite un po’ la finestra, c’è un cattivo odore qua dentro!”.
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4 anni fa
brunatrav,
42
Ultima visita: 1 mese fa
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Gita al mare
Primi di luglio, finalmente anche gli esami di terza media erano passati e potevo pensare solo a godermi la tanto sospirata estate. Abitando in un paesino nell’entroterra, il mare non era troppo lontano ma per arrivarci in bici era comunque una faticaccia. Così quando quella sera sentii mio fratello che organizzava una piccola gita per la mattina successiva gli chiesi se potevo andare con lui e i suoi amici. Mi disse di no, perché i posti in auto erano già tutti prenotati. E ovviamente non aveva intenzione di avere tra i piedi un moccioso come me. Ma non mi diedi per vinto e così mi alzai presto, misi in fretta il costume e i pantaloncini, infilai la canottiera e corsi in garage. La macchina era aperta e così mi accucciai dietro il sedile del passeggero e aspettai. Qualche minuto più tardi arrivò mio fratello, salì in auto e partì per andare all’appuntamento con i suoi amici. Perfetto, non si era accorto di me. Arrivati alla piazzetta del paese fermò l’auto e dal finestrino gridò «Dai sbrigatevi che le fighe in spiaggia mica aspettano noi!» Non appena aprirono lo sportello posteriore si accorsero di me. «Francè ti eri accorto di avere un passeggero?» Lessi la rabbia negli occhi di mio fratello mentre urlava «Che cavolo ci fai qui? Ragazzi aspettate che lo riporto a casa! » «Sei matto? Così arriviamo per pranzo! Francè misà che ti tocca portarlo con noi» «Ma se non c’è posto, siamo già in cinque! Anzi no, forse un posto c’è, mi dispiace fratellino ma te ne vai nel bagagliaio o te ne torni a casa a piedi» «Non fare lo stronzo, dai ci penso io salta sù» disse Marco battendosi le mani sulle ginocchia. «Tanto è un viaggetto di mezzora» Con un po’ di imbarazzo accettai e mi sistemai sulle sue gambe piegandomi in avanti per non battere la testa sul tettuccio. Marco aveva un anno in più di mio fratello, era un bellissimo ragazzo, moro occhi verdi e già abbronzato. Mi aveva sempre messo un po’ di soggezione.
Quando tutti eravamo a bordo mio fratello partì. Non mi ero mai trovato in una situazione del genere, mi sembrava quasi di essere un po’ femmina e in fondo la cosa non mi dispiaceva. Complice il caldo col passare dei minuti la pelle delle mie gambe e delle sue comincio a diventare umida e scivolosa a causa del sudore. Non so se perché cominciavo a scivolare e voleva tenermi fermo, ma ad un certo punto sentii la mano sinistra di Marco che mi stringeva a se. Subito dopo però si infilò sotto la canottiera e iniziò accarezzarmi dolcemente il capezzolo. Con la coda dell’occhio cercai di capire se gli altri accanto a lui si stessero accorgendo della cosa ma erano distratti a guardare fuori dai finestrini. Cominciai a sentire qualcosa che premeva sul mio culo. Pensavo che avesse infilato sotto la mano destra. Poi vidi che la teneva con disinvoltura di fianco a lui. Allora capii che non era la mano, era il suo cazzo che stava diventando sempre più duro. Quando l’auto curvava io scivolavo un po’, da destra a sinistra e poi nuovamente a destra, quasi galleggiando sulla sua erezione. Gli stavo facendo una specie di sega col culo. I pantaloncini mi erano anche scesi un po’ e tra il mio buco e lui c’era solo il sottile velo di lycra del costume. Avrei voluto muovermi avanti e indietro ma non potevo, paralizzato dal timore che gli altri si accorgessero di quello che stava accadendo. Fuori dal finestrino si vedeva la spiaggia, e poco dopo mio fratello fermò la macchina e tutti scesero di corsa. «Forza ragazzi guardate che spettacolo! Marco sbrigatevi anche voi!» «Andate, arriviamo subito!» Quando si furono allontanati Marco mi strinse a se e cominciò a spingermi contro il sedile anteriore. «Ma sai che hai proprio un culetto da ragazza? Guarda in che stato mi hai ridotto» disse mentre mi faceva scivolare di fianco a lui. Si abbasso i pantaloncini e tirò fuori il suo cazzo dritto e durissimo. «Mica posso andare in spiaggia così!» Mi guardò negli occhi e mi disse «Devi aiutarmi, ho bisogno della tua bella boccuccia» Il suo sguardo era dolce e sensuale, ero come stregato, così avvicinai le labbra e d’istinto comincia a leccarlo e a baciarlo. Era profumato di lavanda con quella cappella rossa e lucida che sembrava un opera d’arte. «Se bravino, ma bisogna che facciamo in fretta, avrai già visto dei video porno no?» Feci di sì con la testa e dopo aver stretto le labbra alla base della cappella iniziai a succhiare. Mi vergognavo perché facevo un sacco di rumori, ma al tempo stesso ero eccitato, con quella cosa gommosa tra le mie labbra mentre la lingua scorreva e scorreva. Marco cominciò a mugolare e pochi istanti dopo mi ritrovai la bocca piena del suo sperma, dolciastro e denso. Non sapevo cosa fare così mi voltai e lo lascia cadere sul tappetino. «Dio che sborrata! Sai che se proprio bravo ragazzino? Se fossi tuo fratello ti porterei sempre con me» Si avvicinò e mi diede un’intenso bacio sulle labbra. «Dai adesso andiamo, gli altri ci stanno aspettando!» Quell’estate Marco divenne il mio amante ed io la sua piccola puttanella..
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4 anni fa
brunatrav,
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compleanno della "sorellina"
Fine settembre 2019, una "sorellina" risponde ad un mio annuncio proponendomi la partecipazione alla festa del suo 65 compleanno, segnalandomi di aver proposto la situazione ad altre "amiche" in modo da avere un buon numero di "signore", mi segnala che la festa sarà di giovedi infrasettimanale in cascina indipendente in basso Piemonte dal mattino fino a quanto uno vuole stare, obbligatorio indossare propria lingerie, trucco parrucche e scarpe disponibili sul posto per chi non ne avesse o impossibilitato a portarsele. Essendo in settimana quindi con la possibilità di avere la scusa della clientela fuori sede, accetto di presenziare. Due giorni prima mi dice che saremo in cinque sorelline, Lui (Mara) Io (Lia), Betty, SusY, Marika, ognuna dovrà indossare un colore diverso, lei Mara la festeggiata in rosso, Betty ha scelto il bianco, Susy il rosa, manchiamo io e Marika, al che io scelgo il nero. Per il giovedi lascio detto in azienda che sono fuori da alcuni clienti, a mia moglie dico che rientrerò solita ora attorno alle 19 e alle 9 del mattino sono in auto direzione Ovadese, in 50 minuti mi ritrovo nel parcheggio della cascina.Mi accoglie sulla porta Mara, spettacolare tutta in rosso compresa parrucca e stivaloni sopra il ginocchio con tacco, mi fa accomodare in una camera dove cambiarmi e come da accordi mi fa trovare parrucca nera e, io pensavo scarpa con tacco.... invece mi ritrovo paio di stivaloni uguali ai suoi neri per il trucco quando pronta mi manda la Betty "specialista" della materia..... Mi preparo, autoreggenti tenute su anche da reggicalze, perizoma in pizzo con reggiseno coordinato neglige lucido che copre sino al bordo della calza, stivale e parrucca, sono veramente figa e zoccola...... avviso Marika che si presenta e mi presenta la Betty tutta n bianco scarpa tacco 12 biondo platino che in 10 minuti mi trucca in modo spettacolare come non sono mai stata in vita mia, nel frattempo in altre due stanze erano arrivate e si stavano preparando Susy e Marika.Scendo nel salone (saranno circa le 10,30) e mi accomodo con Mara (festeggiante il 65 compleanno) che fa gli onori di casa, dopo circa altri 10 minuti ecco arrivare Betty (63) seguita da Susy (57) "confettino rosa" e Marika (55) in viola, presentazioni e scambio di complimenti su quanto siamo "fichissime".....Ci sediamo su divani e poltrone e, sorseggiando il caffe iniziamo a raccontarci le nostre storie come 5 amiche al bar, ognuna fa una specie di passerella a ritmo di musica e si comincia a ballare, sfiorarsi, "appoggiarsi" abbracciarsi e le mani e le lingue cominciano a "lavorare" l'ambiente si "surriscalda" e i perizomi cominciano a prendere "forma" e far fatica a contenere....le bocche cominciano a riempirsi con vari passaggi tra una e l'altra in modo che tutte assaggino tutte..... intorno alle 12 finito il giro ognuna si è fatta la sua bevuta..... Ci rimettiamo in tiro con giro al bagno, la Betty ci rifà un giro di rossetto e ci spostiamo nella tavernetta per aperitivo e buffet con torta per la festeggiata, siamo 5 donne in libera uscita tutte molto "eccitate" dalla situazione per cui si sprecano brindisi, cori applausi urla e risate, il classico "faccela vede faccela tocca...." va per la maggiore......Persa ormai ogni remora alle 14 torniamo nel salone parte la musica ricominciano le danze stile capodanno.....a un certo punto Mara ferma la musica e propone di mettere "Disco Samba" e partire col trenino Lei la locomotiva dietro si attacca (penetrandola) la Marika segue la Betty la Susy e a chiudere io che come avevo segnalato non lo prendo dietro, tutte danno e prendono escluso io e la Mara che poi lo metterà nel primo che viene che si staccherà e andrà a fare la locomotiva (che sarà poi la Betty).....Treno spettacolare tutte alla fine veniamo e ci buttiamo sfinite su divani e poltrone.....Alle 15,30 Marika e Susy salutano e tornano nelle camere a cambiarsi e andarsene uno alla volta, come da accordi a parte Mara nessuno degli altri si doveva far vedere da uomo.Rimaniamo io Mara e Betty, ci beviamo un super caffe in relax, finche la Mara non ci propone di salire nella sua camera dove provarci e indossare dei body che aveva comprato per una festa precedente. Sono super sexy sgambatissimi se non fossimo in "pace dei sensi" conterrebbero ben poco.... Mara indossa quello nero e si sdraia al centro del letto, Betty quello rosso io quello bianco, ci chiede di fare una sfilata lesbicando davanti a lui, che ci confida di avere preso un Cialis e avere ancora voglia, naturalmente non ci tiriamo indietro e il nostro "gioco" lo arrapa per bene come da erezione che gli esce dal lato del body, ci buttiamo con le bocche su di lui e lo sfiniamo con un pompino da super troie...... ci lava x bene la faccia ingoiamo tutto felici...... la fetsa è finita ci diciamo sdraiandoci nel letto per una decina di minuti.........
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2 anni fa
travinpvtlia,
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io e la coppia
il mio incontro più trasgressivo che ho vissuto fino ad ora è stato che una sera su una chat, ho contattato una trans molto carina, parliamo mi chiede delle foto e senza problemi gli mando qualche foto via mail. Il giorno seguente la ricerco su questa chat e gli faccio una battuta che se voleva potevo dormire da lei. mi risponde dopo un oretta assolutamente si. Wooow mi da indirizzo, ora e numero di cellulare. chiudo tutto vado a cena torno nella mia cameretta mi preparo perizoma una tuta (che durava poco) scarpe scendo saldo in macchia e via. Arrivo a Loano di fronte al supermercato D...........O parcheggio attraverso, e in tanto l'agitazione saliva. Gli faccio uno squillo come d'accordo mi apre piano terra prima porta a destra.... entro la vedo ancor più bella che in foto (anche se in foto era più alta...) indossava un paio di calze a rete stretta un perizoma chi gli copriva appena il cazzo e scarpe d'orate con zeppa non aveva nient'altro addosso, si gira mi accompagna in una stanza noto un tatuaggio sulla chiappa una rosa rossa un po sbiadita. Arrivati in stanza mi da un bacio con la lingua e mi dice di spogliarmi, che andava un attimo in cucina, cosi mi spoglio via la tuta via scarpe e calze rimango in perizoma, rientra in stanza e con un tono più brusco mi dice che mi dovevo spogliare totale cosi rapidamente levo il perizoma. Mi prende per mano mi porta in una stanza di fronte in quella che eravamo buia non si vedeva poco niente riesco a intravedere una sagoma di una persona mi sa salire sul letto la terza persona mi inizia a succhiare il cazzo riconosco che e un uomo, anche lei sale e affianco a me ci baciamo come fossimo due fidanzati mentre lui ci succhia a entrambi. Passati una decina di minuti (almeno sembrava) lei scende con la testa sul cazzo di lui lo inizia a spompinare per non rimaner a bocca asciutta e in disparte succhio il cazzo di lei noto che da mollo e molto grosso bho mi do da fare intanto le massaggio il buchetto. Finiti questi preliminari ed eccitati più che mai lei mi prende x i capelli mi mette al centro del letto e lei si mette davanti a me a gambe larghe sento il lui che e dietro di me, sputa nella mano mi lubrifica il buchetto appoggia sul buco il suo cazzo e piano piano entra tutto, mi inizia a dare dei colpetti lenti nel frattempo lei mi prende la testa e mi fa succhiare il suo cazzo lui aumenta la velocità sento che dopo un po inizia ad ansimare più forte tira fuori il cazzo sento che gode sulle mie chiappe sento che cola lei si alza va dietro e in meno di un secondo sento il suo cazzo entrare (porca troia se e grosso mi faceva male dopo che uno mi ha scopato) urlo un po di dolore e piacere; intanto lui si riveste la saluta e se ne va continua per un bel pò scende dal letto mi prende per il braccio e mi porta nella stanza iniziale dove c'erano i miei vestiti e soprattutto la luce, mi fa sdraiare a pancia in giù lei e sopra di me sento che rientra con quel cazzo enorme mentre mi da dei colpetti prende il pc lo mette davanti a me e carica un video porno di 2 gay che uno pisciava nell'ano dell'altro mentre lo guardavo mi dava dei baci e mi sussurra nell'orecchi se volevo provare non mi andava e cosi rifiuto sposta il pc e continua con più ferocia mi mette a pecora 3 colpi secchi leva il cazzo mi dice che sta per venire e lo vuole far di gran classe, va in cucina sto giro sul serio (nella mia testa penso che va a fare) torna subito dopo con un imbuto di plastica rimango a pecora me lo infila nell'ano e poco dopo sento caldo giro leggermente la testa x chiedere cosa stava facendo lei mi risponde " NON DOVEVI RIFIUTARE ADESSO TI PISCIO IN CULO POI TI LEVO L'IMBUTO E TI SCOPO TANTO HAI UN CULETTO STRETTO E NON NE PERDI UNA GOCCIA (SORRIDENDO)" finito di riempirmi da come aveva detto e promesso leva l'imbuto si masturba un po per far tornare l'erezione e giù dentro il suo cazzo mi scopa come un martello dopo svariati colpi si ferma e senza togliere il suo cazzo dal mio culo ci giriamo mi trovo sopra di lei a smorza candela continua alla grande a scoparmi finchè non arriva il momento tanto atteso con molta calma leva il cazzo mi mette 3 dita per tappare mi porta in bagno sul wc e mi f scaricare il piscio mentre lei e davanti a me, si masturba gode da matti sborra sul mio petto mi prende mi fa inginocchiare mi dice di masturbarmi mi massaggia le palle con il piede arriva anche per me il momento di godere sborro le lavo il piede si sborra mi guarda sorridendo mi dice " ops e finita la carta quindi lecca e ripulisci il piede" la lecco tutta finito mi do una scicaquata al petto guardiamo l'ora e si e fatta l'una torniamo in camera mi dice sta notte dormi con questo ( un butt plug largo 3-4 cm) cosi se scende qualcosa non mi macchi il letto me lo mette con dolcezza mi da un bacio con la lingua buona notte. Al mattino seguente ci svegliamo assieme mi sfila il plug mi da il buon giorno si alza tutta nuda prepara il caffe e me lo porta a letto, preso il caffe mi rivesto e la saluto. QUESTO RACCONTO E VERO.
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10 mesi fa
cerialebsx,
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Lesbismo
Lesbismo è il termine con cui si indica una attrazione di natura omosessuale tra donne.Il sostantivo lesbica indica una donna con orientamento sessuale e affettivo nei confronti di altre donne.Bacio lesbico tra Giustizia e PaceRapporto sessuale tra lesbiche, dipinto di Édouard-Henri Avril.Il termine è originariamente utilizzato in modo dispregiativo, ma lelesbiche se ne sono riappropriate in termini di rivendicazione e diorgoglio. Deriva dal nome dell'isola di Lesbo ove visse la poetessa Saffo nel VII secolo a.C., che nei suoi versi esaltò la bellezza della femminilità e dell'eros tra donne. Uraniste, tribadi, saffiche, urninghe... dal 1886, anno di pubblicazione della Psycopathia Sexualis di Richard von Krafft-Ebing, i nomi che definiscono le lesbiche si sono moltiplicati e, per certi versi, sprecati. Si deve a Charlotte Wolff, una psichiatra di origine tedesca, che nel 1971 pubblica Amore tra donne,il primo studio del lesbismo che utilizzi come oggetto della ricercadonne normali e non portatrici di patologie psichiatriche varie, losdoganamento del termine lesbismo per definire quelle donne chepreferiscono a livello emozionale, affettivo e sessuale le relazionicon altre donne.Alcuni definiscono il lesbismo come omosessualitàfemminile. Questa definizione incontra molte resistenze ad essereutilizzata da parte delle donne, che la trovano indicativa di una qualsudditanza dell'esperienza lesbica, che ha connotati e specificitàproprie, rispetto all'omosessualità maschile.// if (window.showTocToggle) { var tocShowText = "mostra"; var tocHideText = "nascondi"; showTocToggle(); } //]]> Cultura lesbica Il triangolo nero, un popolare simbolo lesbico, utilizzato nei campi di concentramento.La cultura lesbica comincia a svilupparsi nei primi decenni del 1900 soprattutto attraverso la produzione letteraria di alcune scrittrici e intellettuali lesbiche.A partire dagli anni '70 le lesbiche all'interno del movimento femminista hanno sviluppato momenti di aggregazione che successivamente hanno trovato forme di espressione politica autonoma. Terminologia Nelgergo parlato del nord italia, la parola lesbica per poter sembrare untermine meno forte, viene spesso sostituita a "ninna", nel maschile"ninno" per sostituire la parola Gay.
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16 anni fa
admin,
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Sara e Roberta
Finalmente era arrivato l' weekend e io e Sara, ci eravamo prefissate una giornata tranquilla, senza nessuno tra i piedi, per pranzare insieme, fare un giro al centro commerciale e la sera pizza più film. Il mio ragazzo era partito presto con gli amici per seguire la sua squadra del cuore in trasferta, avrei avuto una giornata tutta per me, così la decisione di stare con Sara, che si era appena lasciata con il suo ragazzo, mi sembrava la scelta migliore... Alle 11 passo da lei a prenderla, un messaggio veloce e in un attimo, la vedo uscire dal portone si casa, scendo dalla macchina e le vado incontro. Il suo volto è triste, sembra perfino svogliata di uscire. Senza dirle nulla la abbraccio, lei si stringe nel mio abbraccio e scoppia a piangere. Niente male come inizio, pensai. Allora cercai di tranquillizzarla, "No, piccola, non fare così, basta piangere. Dai, fammi un bel sorriso che oggi io e te ci divertiamo". Lei accennò un sorriso, mentre si asciugava le lacrime dalle guance e mi singhiozzò, "Si, scusami, hai ragione. Oggi ci dobbiamo divertire". Finalmente sorridenti, salimmo in macchina e ci dirigemmo al ristorante dove avevo prenotato. Pranzetto a base di pesce, vino bianco e contorno di perché e per come la sua storia con Alessio fosse finita. Al che, al caffè, dopo averla fatta sfogare, le dissi, "non pensarci più ora, per oggi almeno, divertiamoci io e te. Mi prometti che per oggi non ci penserai più?" Dopo avermelo promesso, uscimmo dal ristorante e partimmo dritte per il centro commerciale.....Dopo un'ora per negozi, non mi sembrava vero di vederla scherzare e sorridere. Ero felice anch'io. Girammo e rigirammo quei negozi per varie volte, ad un tratto Sara mi chiama con un vestitino molto carino tra le mani, chiedendomi, se, lo avesse provato, sarei stata sincera con lei su come le stava. Io le feci la faccia di chi ci pensa su un po' e poi, sorridendo, le dissi di sì. Sara corse nel camerino, tirò la tendina e si mise a provare il vestito. Io da fuori, sorridevo ed ero finalmente felice per lei. Mi girai verso il camerino e da uno spazio aperto della tendina, la vidi mentre si spogliava. Mi sentii strana, forse complice il vino, ma ebbi come un brivido, non riuscivo a smettere di guardare.... Si infilò il vestito e uscì, chiedendomi come le stava... "Ma ti sta un incanto addosso, l'unica cosa è che, magari, con un reggiseno adatto, poi ti sta da favola", dissi ridendo. Sarà mi disse aspetta, tornò nel camerino, abbassò il vestito e si tolse il reggiseno... Vidi il suo seno nello specchio, sentii un senso di calore, ma che mi stava succedendo?"Roberta? Roby cos'hai? Sei tutta rossa... Non ti senti bene?" "Si, si scusami, è che mi è venuto un po' caldo qui dentro. Ora il tuo vestito è perfetto."Non so cosa mi sia preso, ma quando ho visto il suo seno nudo, non ho capito più niente, spero non se ne sia accorta.... Anche dopo, in giro, il mio sguardo finiva sulla scollatura della sua maglietta. Era più forte di me.... Uscimmo dal centro commerciale, un po' di aria mi avrebbe sicuramente fatto bene. Tornammo a casa di Sara, senza per fortuna parlare della situazione nel camerino. Una volta in casa, ci concedemmo un attimo di relax prima della seratina pizza più film.. Mi infilai i pantaloni della tuta e una maglietta mentre aspettavo che sarà tornasse dal bagno. Tornò con un paio di pantaloncini ed una maglietta bianca, senza reggiseno. Io ebbi ancora quella sensazione di caldo. "Ma spiegami una cosa, ma non è che per caso, sono io che ti faccio venire caldo? Mi chiese Sara sorridendo.."Ma no, figurati, e per quale motivo?""Magari per questo? E mentre diceva queste parole, Sara si tolse letteralmente la maglietta restando a seno nudo, a mezzo metro da me...Io rimasi di pietra .. Volevo sprofondare. Ma ero come ipnotizzata dal suo seno. La sola cosa che usci dalle mie labbra fu un Mah...."Non te ne devi vergognare, anche a me è capitato qualche volta... Lasciati andare, avvicinati, toccami...""Sara, no aspetta, io....io... io non... A me piacciono gli uomini, non mi fraintendere, ma non c'è la farei con una donna..."Ma Sara era già attaccata a me, prese le mie mani e le portò sui suoi seni....Era una cosa nuova per me, stavo provando sensazioni mai provate prima e la cosa strana, è che mi piaceva. Sentivo tra le mani il calore del suo corpo, sentivo i suoi capezzoli sotto le dita..."Lasciati andare Roby, ne hai bisogno e ne ho bisogno anch'io, non c'è niente di male. Ci conosciamo da anni e sappiamo entrambe di cos'ha bisogno una e di cosa ha bisogno l'altra. In questo momento, abbiamo bisogno di una cosa sola, entrambe, insieme...." E mi stampò un bacio con la lingua che mi fece venire i brividi. Io a questo punto, non mi potevo più nascondere o tirare indietro, ero troppo eccitata. Sara mi tolse la maglietta e il reggiseno, iniziò ad accarezzarmi e poi si mise a succhiarmi i capezzoli, la sua lingua era come quella di un serpente, mentre con le mani infilate nella tuta mi stringeva le natiche. Io godevo tantissimo, era la prima volta con una donna ed ero in estasi. Spostò la sua mano destra tra le mie gambe, prima da sopra le mutandine, poi entrò nelle mutandine con la mano e con le dita iniziò a massaggiare il clitoride, dolcemente. Io ero una fontanella. La fermai, la presi per mano, la portai sul divano e le tolsi pantaloncini e mutandine. A mia volta, mi misi a succhiarle i capezzoli, mentre con la mano scendevo tra le sue gambe, scesi senza mai staccare la mia bocca dal suo corpo, fino ad arrivare all'ombelico, lo leccai fuori e dentro, guardai Sara, aveva gli occhi chiusi. Mi staccai e iniziai a baciare e a leccare l'interno delle sue cosce, mentre con la mano le massaggiavo le labbra. Salii con la lingua e iniziai a leccarla, Sara ebbe un gemito, io continuai baciando e leccando la sua vagina. Aveva un buon sapore. Succhiai dolcemente il suo clitoride, come se le stessi facendo un pompino e mentre lo facevo, la penetrai con due dita, delicatamente, fuori e dentro. Sara tramava e gemeva, io ero al settimo cielo. Mi mise le mani sulle spalle, io alzai la testa, si divincolò e venne a baciarmi in bocca, poi mi ordinò di sdraiarmi, che ora era il mio turno....Sentivo la sua lingua nella mia fessura bagnata, entrare e uscire, alternandosi alle dita, non so quante volte venni, ma ero quasi esausta. Ci dedicammo anche un 69 senza risparmiarci, ormai eravamo fuse una nel corpo dell'altra. Sara era fuori controllo e io la seguivo a ruota, mi fece alzare e mettere a pecorina sul divano, inizio a penetrarmi con le dita nella vagina, io godevo come una cagna, la pregavo di non smettere. Senza togliere la mano, iniziò a leccarmi il buchino, sentivo la sua lingua e la sua saliva passare sul mio buco del culetto, era strano, ma mi piaceva. Cambiò la mano che mi penetrava nella vagina e in un lampo, mi penetrò con un dito piano piano nel buchino dietro.... All'inizio sentii un po' di male e di fastidio, ma poi mi rilassai e mi piacque. Stavo ricevendo una doppia penetrazione con le sue dita.... Non avrei mai detto che Sara era così porca. Io ormai non capivo più niente, le restitui il favore con la mia lingua e le mie dita e godemmo ancora per un po'. Finimmo abbracciate, esauste ma felici sul divano. Ci baciammo ancora a lungo prima di andare a fare una doccia insieme. Prima di quel giorno l'idea di fare l'amore con una donna non mi aveva mai sfiorato. Ma mi è piaciuto tantissimo e pensai che con Sara, la cosa non doveva finire li... infatti, decisi anche di dormire da Lei quella notte......
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7 mesi fa
Cucciolodolce,
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