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Silvia dea per un giorno
Vi racconto quel che mi è accaduto settimana socorsa, ma devo fare una breve premessa.
Lavoro da alcuni anni presso uno studio di consulenza come unico uomo dato che i dipendenti sono tutte donne a pratire dalla proprietaria fino ad arrivare alla donna delle pulizie.
La mia collega piu stretta si chiama Silvia una donna di circa 50 anni molto bella sia di fisico che di faccia, non vi racconto le volte che sono scappato in bagno immaginandola nuda! Nella fatitica settimana ero connesso ad annunci69 in cerca di coppie/singole per incontri piccanti; mentre lei seduta di fronte a me ridacchiava intenta a lavorare, ma non gli diedi peso... grave errore. Mentre navigavo su siti che mostrano video porno hard mi imbattei in uno intitolato "lei scopa lui con enorme strap-on"; dopo alcuni minuti di perplessità mi sono gustato tutto il filmato con una certa eccitazione sempre più crescente, ormai nn riuscivo piu a tenerlo nei pantaloni avvertendo quella sensazione di "punta bagnata" segno che dovevo correre in bagno a menarmelo, ma non volevo perdere la fine del video. Troppo eccitato per nn farmi una sega, chiudo il video e corro in bagno, passando di fronte alla sua scrivania; Silvia alza lo sguardo e mi fa un sorrisino strano quasi malizioso, ma non ci diedi peso avevo la testa piena di immagini hard e l'unico mio pensiero era venire. Tornato dal bagno la giornata scorre più o meno regolare come al solito fatta eccezione per qualche battutina di Silvia ma ormai palle sgombre - mentre sgombra. L'indomani torno in ufficio Silvia e li con una magnifica gonna ed una camicetta normalissima niente di più degli altri giorni, ma lei era diversa non mi rivolgeva la parola ma gli sguardi da sopra il monitor mi turbavano e non poco. Eccitato mi rimetto alla ricerca di video su internet, ne trovo uno sempre sul genere sottomissione e me lo gusto con calma pronto a correre in bagno per soddisfare i miei bassi istinti. Impegnato nella visione del video, senza mai perdere di vista la porta e soprattutto Silvia seduta di fronte a me che ricomincia a ridacchiare di gusto all'improvviso si alza e viene verso di me; chiudo subito la finestre e fingo di lavorare lei si mette dietro di me abbassa la testa all'altezza del mio orecchio e dice: "caro forse e il caso che ti guardi alle spalle e non solo di fronte" e mi strizza un occhio. Giro la testa e capisco la finestra! il video veniva rispecchiato dal vetro poichè avevamo le persiane esterne abbassate per il troppo vento. diventai bordò e mi ammutolii e ora che faccio??!!
Lei mi appoggia una mano sulla spalla "dai non fare così, sono cose naturali solo non farti beccare e poi invitami a guardare mi annoio di la tutta sola. sei un cazzone egoista!"
Non l'ascoltavo ormai ero in palla paura che potesse spifferare tutto a tutti dato che alla fine erano video un pò particolari di donne che si fanno uomini con grossi strapon.
Lei capisce va alla porta e la chiude prende una sedia e si accomoda accanto a me mi guarda: "quindi??!! ieri ho visto di sfuggita ora vorrei vederli meglio". Senza nenche guardarla apro la pagina ed avvio il video del giorno prima e lei "ummmm chissa com'è a sentire l'audio la donna gode un casino e anche l'uomo noto che non si lamenta!" Nei giorni successivi ci siamo concessi diversi video con lei che commentava "devo provarci con mio marito!". Il Venerdi matina arriviamo in ufficio praticamente insieme i nostri colleghi tutti in ferie praticamente eravamo, compresi noi, in quattro persone. Chiusi nella nostra stanzetta lei sbuffa scatta in piedi e dice"ma che lavorare accendi il PC dai facciamo un'istruzione" e mi strizza l'occhio; prende la poltrona e si siede, allunga una mano sulla mia potrona e la spinge via "ora so dove cercare tocca a me scegliere!". Dopo alcuni siti di varia natura e genere ci siamo fermati sulla dominazione femminile. Stavolata i commenti non mancano lei dice che l'idea la stuzzica ma il marito o non capisce o fa finta di non capire non voledo farsi sverginare dalla moglie; mentre da parte mia c'è interesse a provare nuove forme di sesso un pò piu fantasioso; mentre si chiacchierava lei pone una domanda "...ma secondo te se l'uomo non penetra la donna c'è tradimento?!" troppo eccitato per una risposta seria "ma nooo,io lo farei tanto a mia moglie ste pratiche non piacciono e io vorrei provare per natale regalo strapon a mia moglie!".
Passato il week Silvia si presenta in ufficio con sorriso soddisfatto continuando a strizzare l'occhio chiude la porta prende la borsa e si siede accanto a me la apre e mi dice "auguri questo e il mio pensierino per natale". anche io le ho regalato cazzatina come tutti gli anni si fa tra collegi in ufficio, lei lo apre e mi ringrazia. immaginate la mia faccia quando apro il mio pacchetto e sulla scatola vedo l'immagine di un didlo in latex lungo un 50 di cm con la punta sia da un lato che dall'altro con una boccetta di vasellina. Divento dal rosso al bordo con varie sfumature di verde lei nn ci bada mi prende la scatola e lo apre lo prende in mano e dice" ecco stasera inauguralo ma raccontami i particolari!" "dovrò usarlo da solo sai che mia moglie mi butta fuori casa se le propongo giochi del genere, ma poi devo raccontarti che sensazioni ho provato??" sempre piu rosso... Lei mi guarda scatta in piedi ed esce dalla stanza dopo un pò torna chiude la porta e mi guarda "ok Gianni penso io a te vieni qui ora basta sono settimane che ci eccitiamo vado a casa, ma mio marito solito pantofolaio e superveloce nn mi soddisfa e mi tocca sgrillettarmela in bagno mentre lui pensa che mi lavo dal suo sperma!". La guardo perplesso nn sapevo se sherzava o se era giunto il momento per me di provare nuove sensazioni, ma ero gia eccitato da morire e il sangue non affluiva più al cervello! "Alzati segaiolo vieni qui!!!" "ma io non so Silvia, ci dovrei pensare sai com'è??" "Ti ho detto di venire qui e stai zitto, abbiamo poco tempo". mi alzo mi avvicino a lei che mi mette le mani sulle spalle mi gira e mi fa appoggiare le mani alla srivania si allunga e mi sbottona i pantaloni tirandomeli giu con tutti i box. Emozionato ed intimidito fisso la scrivania senza parlare senza pensare ubbidendo alle sue richieste. Sento una mano calda che si fa largo tra le mie chiappe spargendo la vasellina con calma e con molta cura fino ad infilarmici un dito che mi fa saltare e lei "stai tranquillo rilassti e goditi il momento sei vergine a quanto sento sarò delicata". Sento i suoi leggeri gemiti mentre giro la testa e vedo che si infila il didlo per metà nella figa dandomi schiaffi sul culo dicendo sottovoce: "tra poco tocca a te". Sento il didlo ta le chiappe, cerca il buco, oh sii eccolo, lo sento, cerca di entrare ma fa fatica, lei non si arrende e piano piano oh sssiii, è tutto dentro, sento i peli bagnati della sua figa sul culo nudo mentre il cazzo da duro e lungo inizia a farsi piccolo ma sto godendo e mi piace da impazzire. Silvia mette le mani sul mio culo e inizia a spingere sottovoce mi dice "ti piace vero? oh si sento che gemi... mi piace sfondarti il culo. prendilo e dimmi che ti piace come piace a me..."
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10 years ago
sobek,
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La troia che era dentro di me
Mi chiamo Monica, ho trentanove anni, sono alta uno e settantacinque, bionda naturale, terza di seno un bel culetto, sono una bella donna, anche se non mi metto mai in mostra, anzi gli sguardi allupati dei maschi m’infastidisco per via di una certa educazione derivata da una famiglia cattolico/borghese molto rigida. Sono sposata con Luigi da venti anni, insieme abbiamo messo al mondo una figlia, Cinzia, una bella ragazza. La mia vita scorreva su binari di assoluta tranquillità, casa lavoro figlia, domenica in chiesa, amici assolutamente normali, al limite, del noioso. Con Luigi le cose vanno avanti tranquille, io il mio lavoro da impiegata in un ufficio di un noto commercialista, lui la sua ben avviata officina meccanica, Cinzia studio e casa. La nostra vita sessuale poi, era un tranquillissimo menage, sesso solo il sabato, pochi minuti al buio, lui che mi toccava un poco, poi dentro su e giù fin quando lo sentivo esplodere dentro di me, l’unico peccato, la pillola. Assunta all'inizio a scopo terapeutico, mi regolava il flusso mestruale, stessa cosa con mia figlia che credo illibata. Un giorno all'ora della pausa pranzo, ero rimasta solo io in ufficio, entra di corsa un signore, alto, spalle larghe, capelli scuri con le tempie bianche, occhi nerissimi.
“signora, mi chiamo Augusto, avevo un appuntamento con il signor Guido, ma sono rimasto con l’auto in panne e sono arrivato solo ora. Comprendo di avere due ore di ritardo, ma sono assolutamente nei guai, non conosco nessun meccanico per riparare la vettura, e non so a chi rivolgermi.”
Sono rimasta colpita dal suo sguardo, intenso, magnetico, mi sono sentita esplorare fin dentro me stessa, mi sentivo a nudo davanti a lui, con un filo di voce, totalmente intimorita e confusa da quello sguardo gli ho detto:
“mio marito ha un officina meccanica, forse può esserle utile.”
Mi ha guardato, ha sorriso.
“lei mi salva, lo chiami, subito la prego.”
L’ho messo in contatto con Luigi, che ha concordato di vedersi davanti all'officina.
“se vuole l’accompagno, tanto mi è di strada.”
Lui non se l’è fatto ripetere due volte, e poco dopo era seduto di lato a me. Mi ha spiegato, durante il tragitto, che era venuto da noi per una consulenza su di una separazione di una società che aveva, ma voleva che qualcuno controllasse tutta la contabilità dell’attività in cui era socio, era convinto di essere stato truffato.
“ lei mi farebbe questo lavoro?, in fondo il suo capo non mi conosce, nessuno mi ha visto, ed io la pagherei una cospicua cifra. ”
Ho riflettuto un poco, mi avrebbero fatto comodo dei soldi extra, fra poco sarebbero arrivate le feste di Natale, e poi il suo sguardo mi turbava che non ero capace di sostenerlo senza arrossire. Ha insistito fin quando ho accettato, poi con Luigi sono partiti a recuperare la vettura con il carroattrezzi, io sono tornata casa per preparare il pranzo. Dopo circa mezzora suona il telefono, è Luigi, mi dice che l’ha invitato a pranzo. Resto un momento sorpresa, non riesco a concentrarmi sul da farsi, e il rientro id Cinzia da scuola mi rimette con la mente alle mie faccende, poco dopo li vedo entrare, fatte le presentazioni noto, che Cinzia è rimasta affascinata anche lei da quello sguardo, impossibile non essere colpiti dal suo magnetismo. Durante il pranzo mi fa molti complimenti per la bravura con cui ho saputo improvvisare il pranzo, contemporaneamente lo vedo scherzare con Cinzia, lei lo trova fantastico, poi esco per tornare al lavoro, li lascio a casa, prego mia figlia di mettere ordine in cucina, lui si offre di aiutarla, tanto Luigi gli deve aggiustare la vettura, esco, sono turbata da lui, mi sento inquieta a sostenere il suo sguardo, penetrante. Dopo circa due ore, mi chiama Cinzia,
“Mamma, Augusto ci ha invitato a cena questa sera, ci porta in un ristorante molto esclusivo, ma io non ho nulla di appropriato da mettere, e neanche tu, come faccio?”
Farfuglio qualche cosa, ma sono frastornata, mi sembra che stia succedendo qualche cosa che non mi so spiegare, mi fa un pò paura. Dopo circa venti minuti anche Luigi mi chiama, mi chiede se ho un vestito molto elegante per la serata, gli rispondo di no.
“allora ci penserà tua figlia, tanto stanno andando a prenderlo per lei, gli dico di pensare anche a te, Augusto si è offerto di accompagnarla mentre finisco di aggiustare la sua auto.”
Lavoro, ma non combino nulla, alla fine me ne torno a casa in preda a un vero e proprio stato confusionale. Quando entro sento Cinzia canticchiare nel bagno, entro e la vedo che ha finito di farsi la doccia, è nuda, il suo corpo mi provoca una strana reazione, poi noto anche che si è depilata.
“ti piace?, mi ha depilato Augusto, lui è bravissimo, e fantastico, vedessi che belle cose abbiamo comprato, anche per te. ”
Sono sconvolta, guardo mia figlia senza avere il coraggio di parlare, lei intuisce il mio disappunto e replica:
“Mamma!!! .. non sono più una bambina, ho diciotto anni e non è certo la prima volta che stò con un maschio, se mai è stata la prima volta che sono impazzita di piacere!, è stato meraviglioso, mi ha preso per più di un’ora facendomi godere da matti.”
Resto sbalordita dal linguaggio di Cinzia, ho sempre creduto che i valori morali che le ho insegnato la facessero riflettere su queste cose, ma non ho il tempo di replicare, mi prende per meno e nuda mi trascina in camera sua, mostrandomi quello che ha comprato. Sul letto c’è un vestitino rosso fuoco, cortissimo, un completo intimo nero, con una mutandina inesistente, calze nere velate con pizzo alto almeno quindici centimetri, reggicalze finissimo, quasi invisibile, un paio di stivaletti con un tacco da dodici.
“non è meraviglioso?, e devi vedere per te, ma vai a fare la doccia, poi te lo mostro, dai sbrigati che papà e Augusto stanno tornando.”
Inebetita, senza nessuna reazione vado in camera mia, sul letto ci sono alcune buste, mi spoglio e come un automa vado a fare la doccia. L’acqua mi bagna, sono senza idee, non riesco a pensare a nulla, mi lavo veloce, voglio vedere e capire cosa sta succedendo alla mia famiglia. Cinzia entra in bagno come un ciclone,
“come immaginavamo noi, ti devi depilare anche tu, dai, mettiti qui dentro la doccia che ti aiuto.”
Non ho nemmeno il tempo id obbiettare che lei m’insapona l’intimo e con il rasoio di Luigi m’incomincia togliere il pelo dalla figa, sono sconvolta, sento le sue meni che mi toccano, mai fatta una cosa del genere, da lei poi mai! La cosa che poi mi lascia veramente stupita è che mentre mi lascio depilare provo un insolito piacere nel sentire il contatto della sua mano cosi delicata e nello stesso tempo mi accarezza procurandomi dei brividi di piacere mai avuti prima, mi sento lo stomaco languido, come se avessi fame, ma ho piacere, e questo mi sconvolge. Pochi gesti e sono liscia come lei, tranne un piccolo ciuffetto in alto, lei dice che a lui piace così. Mi trascina velocemente in camera mia, disteso sul letto, c’è tutto quello che dovrò indossare io. Intimo rosso bordeaux, reggicalze dello stesso colore, reggiseno a balconcino, che aumenta notevolmente la mia terza, facendola sembrare una quarta, uno string per mutandina, capisco ora la depilazione, indispensabile, calze nere con pizzo alto come le sue, gonna di velluto nero, e camicetta di tulle assolutamente trasparente che mostra sia il reggiseno che quello che dovrebbe contenere, scarpe con tacco da quindici. Sto vestendomi, sono alla gonna, quando sento il portone di casa che si apre e Luigi e Augusto entrare, Cinzia che corre loro incontro, i commenti veramente molto compiaciuti dei due maschi, poi la porta della camera si apre e Luigi entra ammirandomi.
“ finalmente ti vesti da donna, era da qualche tempo, che volevo che tu cambiassi look.”
Si spoglia velocemente, per fare la doccia, lo vedo eccitato, si avvicina con il suo cazzo all'altezza del mio viso, poi che io sono seduta sul letto, senza dire nulla lo infila di colpo nella mia bocca.
“succhia che lo volevo da tempo, devono cambiare molte cose in questa casa.”
Sono soffocata dal suo membro, mai, ho fatto una cosa così sporca, lui lo sa ma mi tiene il capo fermo deciso, mi pompa in bocca il cazzo fino a soffocarmi, ho coniati di vomito, ma lui non demorde, subisco e succhio a malapena come posso, esplode improvviso il suo orgasmo lasciandomi sconvolta.
“…. Bevi ….manda giù!!! …..”
Mi tiene ferma, sono costretta sentire i suoi schizzi in bocca, vorrei vomitare ma lui mi tiene il capo fermo, poi mi lascia di colpo, mi alzo e corro in bagno, sputo tutto nel lavandino, mi sciacquo la bocca, sono schifata, mi lavo i denti mentre entra Cinzia con il rossetto sbaffato, un pelo attaccato alle labbra, mi guarda e ride.
“non mi dire che non ti è piaciuto, io ho quasi avuto un orgasmo mentre oggi pomeriggio Augusto mi schizzava in bocca!”
Si aggiusta il rossetto, mi lascia sbigottita, esce, mi guardo allo specchio, cerco di riflettere: se mia figlia a fatto, un bocchino ad Augusto sapeva che io lo avrei fatto a suo padre significa che loro avevano deciso tutto! Mi sento montare dentro una rabbia, che decido di dominare, voglio vedere fino a che punto andrà avanti questa storia, e poi mi confesso guardandomi allo specchio, che sono ancora una bella donna, e che se questo è quello che vuole anche Luigi ora lo accontento io!. Torno in camera, mi vesto e quando faccio la mia comparsa davanti a loro, li vedo scambiarsi uno sguardo d’intesa, felici, prendo Cinzia sotto braccio e usciamo. Dopo circa un’ora entriamo in un ristorante molto esclusivo, i maschi ci fanno camminare davanti a loro, io e mia figlia non passiamo inosservate. Lei con i suoi capelli neri e lunghi, il vestito rosso che le stà benissimo con gli stivaletti alla caviglia con il tacco alto, che le slanciano il corpo, io con il completo nero che fa da cornice ai miei capelli biondi, il tacco esagerato delle mie scarpe m’inarca ancora più il culo mettendolo ancora più in mostra, siamo davvero un piacere per chi ci guarda. La cena scorre via benissimo, ci mettono a nostro agio. Mio marito poi asseconda tutto quello che dice e propone Augusto, io dal canto mio sento dentro di me il desiderio di conoscere più a fondo questo maschio che ci sta dominando tutti. Usciti dal ristorante, sta quasi nevicando, Luigi invita Augusta a casa nostra per “il bicchiere della staffa,” io invece credo che abbia in mente altro, e francamente ora lo spero vivamente. Arrivati in casa Cinzia, si siede in poltrona accanto a Augusto, poi incomincia a baciarlo sulla bocca mettendo la mano sulla sua patta dei calzoni gia bella gonfia, mi sento a disagio, non so cosa fare, ma Luigi mi toglie dall'imbarazzo.
“inginocchiati davanti a lui, e impara come si succhia, vedrai che tua figlia te lo mostra, lei si che ha imparato bene, dai, non esitare.”
Come un automa eseguo, vedo Cinzia sfoderare il cazzo di Augusto e resto senza parole, a bocca veramente aperta, io che fino questo momento ho visto, e poco il cazzo di mio marito mi trovo a guardare una meraviglia della natura, sicuramente più di venticinque centimetri di carne perfettamente in tiro, con una cappella esageratamente grossa, tremo solo al pensiero di averlo dentro. M’inginocchio affascinata da quel membro, sento bagnarmi fra le cosce, lui mi porge la cappella da succhiare, lo metto in bocca seguendo i consigli di Cinzia che ora si sta toccando mentre Luigi ci ammira appoggiato al tavolo con il suo cazzo, la metà di quello che sto succhiando io, si sega lentamente. Lo ignoro e mi dedico a quello che si sta rivelando un vero capolavoro della natura: un magnifico palo di carne pulsante!
“ brava mamma, succhialo bene, sentirai quando lo avrai entro, ti sembrerà di essere squartata e godrai come non mai.” Mi dice mia figlia affascinata da quel membro durissimo.
“ dai Augusto fa che lo senta, prendila, scopala bene.” Lo incita mio marito.
Io non mi rendo conto di quanto mi sto bagnando sotto, mi sembra di avere un lago fra le cosce. Augusto me lo toglie dalla bocca, mi fa inginocchiare sul divano con il culo esposto, mi sento tremare dall'emozione e dal desiderio di averlo dentro. Cinzia s’inginocchia dietro di me e mi lecca.
“…uhnuunn mamma sei un lago, stai sbrodolando, dai amore sfondala fa che lo senta fino in gola…. “
Lo invita pure lei. Lui si mette dietro di me sento l’enorme cappella appoggiarsi alle labbra della mia passera e di colpo entra.
“……aaaaahhhhhhh……nnnnooo!!!!...mi spacchiiiiii!!!!!..... nnoooooo…….”
Urlo, ma lui inesorabile lo spinge dentro di me. Sento l’enorme cilindro raschiare le pareti della vagina, mi apre, dilata e lo spinge fino a sbattere conto il fondo dell’utero, urlo di nuovo, scossa da improvvisi fremiti di puro piacere.
…….aaaaaAAAHHHHHiiiiiii……siiiiiiisiiiiii…..daiiiiii..vennGGGGOOOOOooo…
Quasi svengo dal piacere. Lui mi afferra per i fianchi, estrae il cazzo e di colpo lo affonda di nuovo. Il dolore e il piacere si fondono insieme procurandomi un tremendo orgasmo.
………..ssssssssiiiiiiiiii….vengo!!....veGGGOOOooo!!!...daiiiii…sfondami!!!!
Mi pompa con colpi tremendi, mi tiene per i fianchi e vedo mio marito sborrare nella sua mano.
“ dai sfondale anche il culo, non me l’ha mai dato!”
L’esorta Luigi. Tremo e impazzisco solo al pensiero di avere dentro l’ano un simile mostro.
….ssiiii… bella troia…sei strettissima, ti pompo, senti che ti sfondooooo…
Mi sbatte con impeto sempre maggiore. Cinzia si distende di lato a noi e mette una mano fra le mie cosce, mi accarezza il bottoncino facendomi urlare ancora di più.
“ dai amore falla godere, sborrale dentro riempi questa vacca, dai che non ha mai goduto cosi.” Lo incita lei mentre continua torturarmi davanti.
I suoi colpi sono sempre più forti, lo sento ora entrare e uscire con molta facilità, mi sembra di avere una trave dentro il ventre, urlo un ennesimo orgasmo.
….siiiii---vennngoooo….siiiiiii..oddioooo..mi fai morireee……
Lui intensifica il pompaggio e viene urlando dentro di me.
….sssisisisii……ecccomiiii..SBOORRROOOO!!!!!..... siiiiiiiiiiiii……….veeennnggggoooo..
Tii……….RIEMPOOOO…vacca.. sentimiiiii..tuttoooo……. siiiiiiii….orrrraaaa…………
Tremendi getti caldi inondano il mio utero. Resto immobile mentre lui esce da dietro e mi sembra di avere una caverna fra le cosce. Lui si siede e subito mi figlia s’inginocchia davanti e gli pulisce il cazzo infilandolo in bocca. Mi alzo, vado in bagno. Seduta sulla tazza del bagno sento colare il seme di quel maschio che ora sento ridere di là, in sala. Mi lavo, e torno con passi malfermi da loro. La scena che ho davanti mi lascia di nuovo basita. Cinzia ha preso il mio posto, si sta facendo montare da dietro come me prima, ma ha il cazzo di Luigi in bocca. Stupita, mi avvicino. Augusto mi attira se, mi bacia e mette una mano dietro la mia testa, infila la lingua dentro la mia bocca, mi lascio fare, senza reagire, ormai sono succube di una personalità così forte. Mi fa inginocchiare, si sfila da Cinzia, mi fa leccare il cazzo sempre duro.
“brava, così, leccalo bene che poi ti faccio il culo!” mi dice procurandomi un brivido di puro terrore.
Poi rimette dentro il cazzo e sfonda mia figlia che gode come una pazza.
…….ddddaiiiii……miiii faiii impaazzireeee…siiiiii……daaiiiii….
Di nuovo si sfila, si siede sul divano fa girare lei e la fa impalare su di lui. Lei lo prende tutto dentro, lui l’attira e se, poi le solleva le gambe aiutato da Luigi.
“ troia, vieni a leccare la figa di tua figlia!” mi ordina con un tono che non ammette replica. M’inginocchio davanti alla patatina di mia figlia oscenamente riempita di lui. Lecco un poco, senza troppa convinzione, lui mi osserva.
“ vacca, che fai??!!!. La devi far godere!!. Lecca bene!”
Dopo un attimo di sgomento riprendo a leccare, sento Luigi inginocchiato dietro di me, mi sta leccando il culo, mi da un brivido sentire la sua lingua dietro, mi eccita stranamente, non credevo fosse così bello. Cinzia raggiunge l’ennesimo orgasmo e lui dopo la solleva e la fa sedere di lato. Vedo il suo svettante membro diritto davanti a me, lui mi trascina vicino, mi fa leccare le palle poi l’asta, mentre dietro Luigi appoggia il suo cazzo al mio fiore anale, Augusto lo blocca.
“no, non toccarla, ora ci penso io.” Gli dice perentorio.
Mi solleva, mi fa girare e mettere come stava mia figlia prima, mi appoggia la cappella sul buchetto dietro, faccio un respiro forte, mentre lui, lentamente mi fa sedere su quel palo.
…..nnnnnooo…piannooo…nnnoooo..mi fa male!!!... mi divincolo cercando di evitare l’introduzione.
Mi solleva, mi fa girare e mi assesta due sonore sculacciate sulle chiappe.
“ vacca che fai? Mi neghi il culo??..come ti permetti? Inginocchiati.” Mi ordina facendomi mettere come prima. Lo sento appoggiarsi di nuovo dietro di me, e con un colpo secco entra dentro squartandomi il culo.
..aaaaahhhiiiiii….nnnnnooooo!!!!.....nnnnooooo…….Miiispacchiiii….noooo…..
Cerco di divincolarmi, ma le sue mani forti mi tengono ferma per i fianchi. Entra come un ariete, mi sfonda, resta immobile per un momento poi mi pompa senza pietà. Un dolore atroce mi sfonda le reni, lo supplico ma lui non demorde. Mi pompa senza tregua fin quando sento i muscoli anali rilassarsi e incomincio a godere aiutata dal fatto che Cinzia si è inginocchiata davanti a si è messa a leccarmi il bottoncino. Godo.
…sssiiiii….piannooo….ssisiiii…miipiacee…ssiiiiii…torooo…siiii..sssssiiiiiii…eccccommmiiii….vengggooooo…ssiiiii………
Sono di nuovo scossa da un piacere sconosciuto. Godo e lo incito a sfondarmi anche il culo. Non che ve ne sia bisogno, mi ha dilatato l’ano in maniera decisamente preoccupante, ma ora voglio solo godere. Godo e lo sento prossimo all'orgasmo pure lui. Cinzia gli chiede di venire nella sua bocca, lui mi schizza dentro un getto poi esce.
….. eeccommiii beviiiii….sboorrooooo……siiiiiiii…………….siiiiiiiiiiiii……….
Urla e si scarica nella sua bocca che non ne perde una goccia. Dopo averlo ben ripulito lei, mi si avvicina e incolla la sua bocca alla mia, sento la semenza che credevo, aveva ingoiato trasferirsi dalla sua bocca alla mia mi fa tremare tanta porcaggine in mia figlia. Esausti ci sediamo. Luigi è al settimo cielo dalla contentezza, sorride e porta da bere per tutti.
“ propongo un brindisi a questa sera, dove, finalmente ho visto mia moglie godere come una vera troia.” Dice esultando. Augusto tiene Cinzia abbracciata a se, mi guarda, sorride mentre alza il calice.
“ brindo a una donna meravigliosa che voglio sposare, e a sua madre che è diventata una troia fantastica.”
A quelle parole Cinzia lo abbraccia forte e lo bacia con passione.
“ nei prossimi giorni preparerò tutto quello che serve poi, dopo, sposati, t’ingravido subito perche devo avere un figlio, io comincio a essere un po in là con gli anni, e durante la gravidanza tua madre sarà la nostra amante così potrai controllare che nessun’altra femmina si prenda il mio cazzo.” Dice baciando Cinzia. Sono passati due anni, lui ha sposato mia figlia ed io ancora oggi sono la loro amante, mi fa godere e mi ha insegnato tante cose, provato tante esperienze uniche, ma questa è un’altra storia.
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10 years ago
admin, 75
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Febbre d'amore?
Febbre d'amore???
giornata come tante, lui a casa con decimi di febbre davanti a un monitor, lei in ufficio a trascorrere una giornata di lavoro come tante.
lui giovane e trasgressivo, lei matura delusa e annoiata dalla vita.
un social network casualmente li mette in contatto. si conoscono, si stuzzicano, si raccontano. è liberatorio raccontarsi al di là di un monitor... senza conoscere il viso, le sembianze, il nome, la vita.
inevitabilmente lui conduce il discorso sulla sessualità! lei inaspettatamente risponde per le rime. cosa mi faresti? dice lui. lei risponde: esplorerei il tuo corpo con la mia lingua, sono molto brava con la lingua...sai.... e lui: davvero? e come? e lei: dopo aver percorso tutto il tuo corpo con la mia lingua arriverei al tuo membro, senza toccarlo con le mani lo percorrerei con la lingua dal perineo alla cappella... contornerei con la mia lingua intrisa di saliva il prepuzio, ingoierei la cappella fino in gola, percorrerei l'asta, leccherei le palle, arriverei al perineo insinuando la lingua fin giù.. per poi ricominciare... e sempre senza usare le mani andrei su e giù con la mia bocca sulla tua asta fino a sentire che si gonfia sempre di più fino a sentirlo pulsare fino a sentirlo esplodere...
lui sente il membro farsi duro, premere contro l'elastico dello slip
chiede a lei: sei eccitata? e lei risponde si. come lo sai perchè lo senti o perchè ti tocchi? e lei risponde lo sento, sento nettare colarmi tra le gambe... e lui allora tocca quanto sei eccitata e porta il dito in bocca e dimmi che sapore ha. lei porta il dito sotto lo slip e poi alla bocca. lui nel frattempo è sempre più eccitato. il gioco si fa sempre più hot.
nella tua vagina quante dita entrerebbero dice lui... tre risponde lei.... come lo sai dice lui perchè lo senti o perchè ti tocchi.. lo sento dice lei..... allora fallo dice lui.....
lei a lui... comincia a prendere il tuo membro in mano....pensa che sia la mia lingua che lo percorre, che lo lecca, che lo succhia, che lo adora....
scrivere diventa difficile.... le mani non sono più sulla tastiera...... lui scrive un numero di telefono...lei compone un numero e si accarezzano con le parole.
le mani si fanno sempre più insinuanti, i movimenti più veloci, i respiri sempre più affannosi, toccati il clitoride ordina lui.... vai più veloce ordina lei......
ed i sensi esplodono........ wahoooo gridano insieme per telefono che, testimone muto ,
assiste ad un orgasmo esplosivo.
la febbre si è alzata...
a questo punto ognuno torna alla propria occupazione e spera che il miracolo di reincrontrarsi si ripeta.
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10 years ago
Miss3Magic3Mr3Fantastik, 37/37
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Dalle parole ai fatti
Non siamo nuovi di questo mondo, avendo già frequentato alcuni locali a
tema ed avuto un certo numero di incontri, generalmente piuttosto
piacevoli, con la sola eccezione dell'unico rapporto con un singolo, che si
è rivelato un vero disastro, tanto da farci decidere di cercare solo coppie.
Luisa non ha mai amato avere rapporti di tipo attivo con le donne, al
massimo qualche carezza sui seni o sulle cosce, mentre non ha mai
disdegnato di essere sapientemente leccata come solo una donna sa fare,
godendo come una cagna in calore sotto i loro colpi di lingua.
Io, al contrario, non mai avuto alcun tipo di tabù nei confronti dei maschi
e quindi mi è capitato più volte, tra una gran scopata o una leccata di
figa, di trovarmi un bel cazzone tra le mani o tra le labbra o di trovare il
mio tra le mani o tra le labbra dell'altro uomo.
Io ho avuto la gioia di assaporare il piacere di avere due donne che mi
spompinavano contemporaneamente e, mentre mi leccavano l'asta,
finivano per scontrare le loro labbra e le loro lingue, mentre l'altro uomo
stava a guardare e a masturbarsi, oppure di godere di una delle due
donne che mi leccava il cazzo mentre l'altro la montava a pecorina, per
poi scambiarci di posto o di donna.
Luisa impazziva con un cazzone nella figa ed uno in bocca o mentre,
insieme all'altra o insieme a me, si dedicava a spompinare l'altro uomo.
Alla fine di queste serate si tornava felici e soddisfatti e, se ancora ce la
facevamo, si finiva con una bella inculata, oppure a raccontarci le nostre
reciproche emozioni.
Proprio da queste confidenze abbiamo scoperto che l'unico limite di questi
incontri, fatti sempre con una coppia alla volta, era che, essendoci un'altra
femmina da soddisfare, Luisa non poteva essere al centro dell'attenzione
dei due maschi per molto tempo ed anch'io non potevo giocare a lungo
assieme a lei con il lui di coppia.
Fu così che ci rendemmo conto che avremmo avuto bisogno di trovare un
singolo adeguato, ma ricordando la nostra pessima unica esperienza,
avevamo paura di trovare un altro incapace e di rovinarci la serata, finché
non sentimmo parlare di queste saune in cui, immersi nell'acqua tuti nudi,
ci si può trovare a contatto con tanta gente e vedere come va, senza la
necessità di chiudersi in una stanza con qualcuno che poi magari non
risultasse come uno se lo aspettava.
Detto fatto: decidemmo di andare a vedere come funzionava la cosa e
scoprimmo con piacere un mondo diverso, perché lì ti trovi effettivamente
davanti di tutto, puoi toccare la merce e vedere se è di tuo gradimento.
Dentro quella vasca abbiamo scopato come matti, Luisa si faceva toccare
da donne e uomini e si scopava chi più le piaceva, mentre io facevo lo
stesso. Sotto l'acqua le mani vagavano e, mentre stavi lingua in bocca
con qualcuno dell'altro sesso, non sapevi mai chi ti stava toccando o di
chi fosse quella figa o quel cazzone.
Avevamo trovato una specie di paradiso, ma siccome l'appetito vien
mangiando, abbiamo cominciato a fantasticare su cosa avremmo potuto
combinare con un bel singolo, se ce lo fossimo portato in una delle stanze
in cui ci si poteva chiudere, finché un giorno, mentre stavamo immersi a
giocare insieme a varia gente, non ci si è avvicinato uno splendido uomo,
con un corpo da dio greco ed una bestia di 22 cm tra le gambe che Luisa
mi ha subito descritto, aggiungendo che era duro come l'acciaio.
Incuriosito ho allungato una mano per vedere se effettivamente fosse
proprio questa meraviglia ed anche per vedere se la mia mano era
accettata; devo dire che, anzi, gli è piaciuto molto il massaggio che gli
facevo così, quando Luisa gli ha chiesto se voleva venire in camera con
noi, ha immediatamente accettato.
Appena in camera ci siamo presentati, asciugati ed abbiamo cominciato
a toccarci.
Devo dire che fuori dall'acqua era ancora meglio di come ce lo eravamo
immaginato, perché era veramente un gran bel fusto, con un cazzone
stupendo, che continuava ad essere duro quanto e più di prima.
Luisa ha cominciato a leccarglielo come una forsennata, mentre io li
guardavo e mi arrapavo sempre più, finché non mi sono avvicinato a
quella meraviglia ed ho cominciato a leccarlo ed a prenderlo in bocca,
alternandomi con Luisa e facendolo impazzire di piacere, finché non è
esploso in un orgasmo incredibile, schizzandosi il suo sperma fin oltre
la spalla e dicendoci che non aveva mai goduto tanto.
Era talmente eccitato che quella bestia che aveva tra le gambe non si
era abbassata di un millimetro e, dopo averla asciugata con un kleenex,
si è infilato un preservativo ed ha cominciato a fottere Luisa a pecorina,
dandole dei colpi forsennati che la facevano gemere di piacere, mentre
io, arrapato da morire, le ho infilato il cazzo in bocca ed ho cominciato a
mandarglielo su e giù, tenendola per la testa.
La situazione era tanto arrapante che dopo pochi minuti lui ha cominciato
a godere nella sua figa e, mentre lei sentendo le sue contrazioni ha iniziato
ad avere un orgasmo da mille e una notte, le ho riempito la gola con la mia
sborra, che ha ingoiato fino all'ultima goccia, per poi ripulirmi ben bene la
cappella.
Una volta ricomposti ci siamo scambiati i telefoni e deciso di vederci di
nuovo, quindi ci siamo salutati e, mentre eravamo sulla via del ritorno,
abbiamo cominciato a raccontarci le nostre sensazioni, come facevamo
sempre.
Luisa ha detto che quel cazzo d'acciaio l'aveva fatta impazzire, che
sentirselo dentro mentre mi spompinava l'aveva mandata in estasi e che
quello schizzo di sperma da più di un metro che aveva avuto l'aveva fatta
eccitare da morire, anche perché le era piaciuto vedere come anch'io lo
avevo spompinato.
E' seguita una pausa, durante la quale ho confessato che aver contribuito
a far godere un maschio mi era piaciuto tantissimo.
Lei ha continuato a tacere, ma poi mi ha detto che quel cazzo, molto
lungo anche se più fino della mia bestia, sarebbe stato adatto per il suo
culo, senza aggiungere altro, ma la mia sorpresa è stata enorme, perché
si era da sempre stabilito che il suo culo era solo per chi glie lo aveva
sverginato, cioè per me.
Superata la sorpresa, però, ho cominciato a pensare che effettivamente
quello, così lungo, sottile e durissimo, era proprio il cazzo ideale per un
culo, magari anche per il mio...
Le ho confessato il pensiero che mi era venuto e le ho chiesto se la cosa
le avrebbe dato fastidio, ma lei ha detto che, anzi, si sarebbe divertita a
vedermi sfondare le chiappe dopo tutte le volte che le avevo sfondate a
lei, che si era potuta vendicare solo infilandomi un cazzo finto che, a
detta sua, è tutta un'altra cosa, ma che era d'accordo a condizione che
ci facessimo inculare tutti e due.
Dopo averci riflettuto abbiamo organizzato un nuovo incontro, tanto per
sondare il terreno e, mentre stavamo godendo come pazzi, gli abbiamo
chiesto se sarebbe stato disposto ad incularci tutti e due, ma abbiamo
preteso la risposta dopo il suo secondo orgasmo, in modo da essere
sicuri, quindi ci siamo dati appuntamento per la volta successiva.
La volta successiva ci siamo ritrovati ed abbiamo visto che lui era carico
da morire e il suo fantastico cazzo era, se possibile, ancora più duro; ha
cominciato facendo mettere Luisa a pecorina e, mentre io infilavo la
testa tra le sue cosce, cominciando a leccargli la figa, glie l'ha riempita
con tutta la sua bestia mentre io, da sotto, leccavo la figa e il cazzo che
andava e veniva, purtroppo col preservativo poi, d'un tratto ha preso il
gel lubrificante e, mentre io continuavo a leccarle la figa come un
forsennato, le ha piantato quel cilindro di acciaio nel culo ed ha iniziato
a sbatterla con violenza finché, tra il trattamento della mia lingua e
quello della sua bestia, Luisa non ha cominciato ad urlare in preda ad un
orgasmo quasi animale, mentre lui le vuotava dentro quello che doveva
essere un fiume di sborra, cosa che abbiamo poi verificato quando ha
estratto il cazzone dal suo culo e si è tolto il preservativo, mentre quella
bestia, forse in previsione del seguito, continuava ed essere tesa come
prima di cominciare.
Si è ripulito il cazzo per bene, poi si è infilato un altro preservativo e mi
ha chiesto di mettermi a pecorina, poi ha chiesto a Luisa di spalmarmi
bene il lubrificante e, appena pronto, ha accostato la sua cappella al mio
buchetto ed ha cominciato ad entrare piano, ma decisamente, mentre io
gli ricordavo di non averlo mai fatto con un cazzo vero e quindi di non
sventrarmi.
Per un po' è stato delicato, ma dopo avermi infilato tutti quei 22 cm di
acciaio, ha cominciato a sbattermi come una troia, facendomi provare
sensazioni mai provate fino allora, continuando a fottermi a lungo, con
violenza, finché non mi è esploso nel culo con un orgasmo lunghissimo,
di cui ho potuto assaporare tutte le contrazioni.
Stranamente, dopo che era uscito dal mio corpo, non provavo dolore e,
mentre lui si ripuliva di nuovo, ho infilato il mio cazzone enorme in bocca
a Luisa, che non chiedeva di meglio ed ho chiuso gli occhi per godermi
al massimo quello splendido trattamento, ma la pace è durata poco
perché, mentre stavo ancora ad occhi chiusi, ho sentito qualcosa che si
poggiava sulle mie labbra, spingendo.
Ho aperto prima gli occhi e poi la bocca, per ingoiare quella meraviglia
della natura, che ancora duro come il marmo, voleva provare l'ultimo
orgasmo della serata grazie alla mia bocca.
Ero arrapato come mai, con il mio cazzone nella bocca di Luisa e il suo
tutto nella mia bocca, tanto che dopo pochi minuti ho tirato fuori tanta di
quella sborra che quasi Luisa non ce la faceva a mandarla giù, mentre lui,
evidentemente eccitato per il mio orgasmo, ha cominciato a mugolare ed
a dirmi che stava per godere nella mia bocca, ma la cosa, non so perché,
mi ha spaventato e, proprio un attimo prima della sua esplosione, ho
tolto la bocca e mi sono incantato a guardare i getti violenti del suo
sperma che si perdevano sul suo petto, fin quasi all'altezza del viso.
Sulla strada del ritorno ho detto a Luisa di quella mia esitazione e lei non
ci ha trovato nulla di strano, dicendomi che, in fin dei conti, per quella
sera avevo già fatto abbastanza e che, se mi fosse venuta la curiosità di
assaggiare il sapore della sborra, che lei definisce divino, ci sarebbero
state tante future occasioni.
Attualmente ci sto rimuginando: sarà davvero così buona?
11
1
10 years ago
Sesso3con3classe, 61/61
Last visit: 2 years ago -
Cadeau
Eravamo in contatto con Alberto da diverso tempo ma i reciproci impegni non ci avevano ancora permesso di poter approfondire la conoscenza.Era un pomeriggio uggioso del mese di novembre e alle 17 squilla il ns cellulare,è Alberto che ci invita fuori a cena in un bel ristorante dalle ns parti x le ore 19,30.Io e Carlo siamo un po'stanchi dalla intens giornata ricca di impegni lavorativi ma da tanto tempo aspiriamo a conoscerci e non decliniamo il suo gentile e cortese invito.Alberto si presenta da noi la sera alle 19,è un bell'uomo,capelli neri,viso
radiosoe sorridente,cordiale e gentilissimo.Dopo aver approfondito la conoscenza a cena ridendo e scherzando facciamo ritorno a casa.Alberto mi osserva mi scruta con occhi lucidi,lo invitiamo ad entrare e offriamo un caffe'a quest'uomo ed amico da vario tempo sempre gentile educato e mai volgare.Ci accomodiamo in salotto,degustiamo assieme un buon caffe'poi scorgo dalla tasca un piccolo pachettino che Alberto mi porge,teni Mony mi dice questo è un piccolo pensiero x te.Resto un po'imbarazzata e apro piano piano il gradito cadeau.Visto il contenuto il mio viso si arrossa e resto un po'allibita.Dentro un bel paio di tanga rossi traforati molto fini.Alberto mi guarda i suoi occhi brillano di desiderio.Con una scusa vado in bagno ed esco in intimo indossando il grazioso regalo di Alberto.Mi siedo sul divano tra loro e iniziano piano piano a baciarmi sul collo poi le spalle scendendo lentamente sul mio seno titillano i miei capezzoli facendoli intugidire.Chiudo gli occhi e mi abbandonoal piacere.Sento le loro mani cha mi toccano mi accarezzano dolcemente dappertutto intrufolandosi dentro il tanga attraverso il piccolopertugio mi aprono le grandi labbra e titillano scappucciandolo il mio clitoride ormai turgido.Gemo e sospiro sono eccitatissima ormai sono in loro balia.Apro gli occhi e dopo poco entrambi sono in slip,intraverdo il loro membri turgidi e vogliosi.Li accarezzo li bacio e piano piano abbasso lo slip ad entrambi assaporando i loro membri con labbra e lingua.Dopo poco mi prendono x mano mi portano in camera,mi stendo sul letto e le loro morbide mani mi frugano ovunque,sono tutta un fuoco.Alberto mi lecca mi succhia il clitoride scappucciandolo tutto e Carlo mi succhia i seni.Gemo ed urlo ormai sono tutta fradicia.Carlo mi gira,mi mette alla pecorina e mi penetra dolcemente mentre il membro di Alberto mi entra tutto in bocca.Sono eccitatissima sento entrambi penetrarmi e dopo poco il loro seme mi invade dappertutto,squirto ed urlo nell'estasi de piacere sublime..
7
0
10 years ago
admin, 75
Last visit: 14 hours ago -
Io e vanessa desiderya
L’ho conosciuta all’università 6 anni fa, io in facoltà di chimica alimentare, lei in giurisprudenza.
Le chiesi l’accendino dopo aver bevuto un caffè al bar dell’ateneo, lei fumava Marlboro light, io chesterfield blu.
L’accendino che mi porse era tipicamente maschile.. di quelli con le donne nude, lo notai e mi soffermai un attimo in più per farlo notare anche a lei..Vanessa puntualizzò che era del suo ragazzo, che era un porco disumano..
“Anche io sono un porco… ma non ho quell’accendino..” risposi con una risata. Rise anche lei.. il ghiaccio era rotto. Mi presentai e mi accorsi che non riuscivo a distoglierle gli occhi dai suoi.. veramente ipnotici..
“il tuo ragazzo è un tipo disinibito? Ama far vedere questo lato di se? A te dà fastidio?” tre domande a raffica, che inaspettatamente posero la discussione sull’argomento principe dei maschietti al bar.. il sesso.
Solo che parlarne con una ragazza appena conosciuta e davvero molto bella e sensuale poteva farmi bruciare le carte.. ma non andò così. Trovai una ragazza molto aperta e sincera.. “ in realtà è per farmi apprezzare le stesse cose che piacciono a lui.. le donne! Solo che una così provocante un po mi imbarazza..ecco, se fosse una ragazza piu discreta e meno aggressiva, chissà..
non dovrebbe essere poi così male..” con un’alzata di spalle e mezzo sorriso.
La fisso per qualche secondo.. “ ebbè.. prova a regalargli un’accendino con un bel maschietto tutto nudo.. chissà che non pensi la stessa cosa anche lui, almeno potresti divertirti anche tu..no?
Tra risatine e battute, le chiedo il numero di telefono.. che decide di non darmi, ma le scrivo il mio nella sua rubrica al nome Bisognoso di Fuoco.
Ci incontravamo ancor piu spesso e talvolta ci davamo appuntamento per il caffè, era diventata una bella conoscenza, fatta di ilarità spesso a sfondo erotico, mai dei tutto volgare.
Dopo qualche settimana, una sera, ricevo un sms da un numero sconosciuto: hai bisogno di qualcosa?
Non risposi, pensai che non aveva importanza, al secondo sms cominciai ad incuriosirmi... “darei fuoco a tutto stasera”- altro messaggio dopo 5 minuti- “ dai stupido, richiamami.. lo so che non aspetti altro.”
Non sapevo chi fosse, e non ne avevo la piu pallida idea fin quando non ne sentii la voce, appena la riconobbi scoppiammo in una risata.. ero davvero contento che aveva deciso darmi il suo numero. Mi chiese se mi andava di uscire per una birra, accettai ad una condizione, avrei scelto io il locale.. lei accettò alla condizione che avrebbe scelto lei l’abbigliamento, accettai.. e basta.
Ci incontrammo in uno dei locali in voga nella nostra città sul fronte mare, riservai un tavolo e aspettavo con il mio drink preferito, il sex on the beach.
Lei arrivò e si sedette.. vestitino corto rosso, e scarpe con tacco 10.. non passava certo inosservata, ed infatti la osservavano tutti.. io mi alzo per ordinarle da bere la sua birra, puntualizzandole che eravamo usciti per quello.. anche se non le si addiceva.. “ ti prenderei un calice di vino.. profumato..e delicato, che ne dici?”
Ordinai appunto due calici di traminer aromatico dell’Alto Adige, uno dei miei preferiti, che notai piacere anche a lei. A quel punto, dopo qualche sorso, decisi di andare giu diretto.. chiesi dove fosse il suo ragazzo, a cosa voleva dar fuoco, e cosa immaginava che io mi aspettassi da lei..
Non mi rispose a parole, ma gli occhi parlarono chiaro. Mi accorsi che ero stregato da quella ragazza, e che entrambi volevamo qualcosa dall’altro.. un bisogno fisico di possedersi.
Le chiesi se voleva le stesse cose che volevo io, ma non rispondeva. Sorseggiava il suo calice..faceva delle risatine e mi mangiava con gli occhi.
Le presi la mano e la feci alzare.. andavamo via, direzione casa mia.
La baciai fuori dal locale, un bacio furioso, desiderato da entrambi ma che faceva capire il bisogno di proseguire.. prendemmo la sua auto, mi passò le chiavi e guidai fin casa mia. Rara fortuna fu quella di trovare un parcheggio al primo colpo senza girotondi..
Salimmo e ogni istante era buono per toccarsi e dimostrare il desiderio all’altro. Appoggiati alla porta di casa le nostre lingue non si staccavano piu, le sue mani correvano lungo la mia schiena, le mie sulle sue gambe toniche e lisce. Ci spogliavamo a vicenda, il suo vestitino scivolò a terra in un attimo, e scopri un seno terza misura fatto di marmo coi capezzoli all’insù.. mi ci tuffai e strinsi i suoi seni sulla mia faccia mentre ne sentivo il profumo.. la presi su di me, e ricominciammo a baciarci.. lei mi stringeva i fianchi con le sue gambe, mi strappò la camicia con una smorfia rabbiosa in viso.. digrignando i denti.. sembrava una pantera affamata. Io la tenevo su tenedola per il sedere, mentre scoprivo con la mano una figa depilata alla perfezione, che gia fradicia di umori, aveva inzuppato il perizoma. La metto giu, e lei passa a togliermi i jeans inginocchiata, davanti a me.. mi tolgo nel frattempo le scarpe e le permetto di sfilarmi i pantaloni con piu facilità.. mi lascia su le mutante, si alza e mi sussurra “dov’è il bagno? Portami da bere e aspettami nella camera da letto…” le indicai il bagno, le feci vedere la camera da letto di fronte alla porta del bagno, e le dissi di sbrigarsi.. stavo bruciando di voglia.
Versai un bicchiere di vino bianco per lei, e ne bevvi mezza bottiglia a collo, poi mi distesi sul letto e aspettai 30 secondi, poi Vanessa usci dal bagno e venne in camera. Si sedette sopra di me si strusciava sul mio cazzo che voleva esplodere , la presi e la misi sdraiata sul letto.. le sfilai il perizoma.. e ne sentii il profumo..mentre lei si sfiorava la fica.
Non aveva nemmeno un pelo , era profumatissima e istintivamente mi abbassai sulla sua fica a baciarla, leccarla tutta, mentre le stringevo i seni. Lei mi accarezzava la testa e mi spingeva sul suo clitoride, e si godeva le mie attenzioni. La sentivo ansimare e pensai che stesse per avere un orgasmo, e lasciai che esplodesse nella mia bocca, e quando l’orgasmo arrivò me lo gustai tutto quanto, e ci baciammo ancora.
Lei venne sopra di me e prese il mio cazzo in bocca, si dedicò alla mia cappella con una delicatezza da professionista, alternava profonde succhiate e leccate. Mi segava e si masturbava poi, mi bagnava l’uccello con gli umori della sua fica, e decise di salirci su. Facemmo l’amore, e quando si accorse che stavo per venire, mi disse “ non permetterti di sborrarmi dentro la fica, voglio ingoiare tutta la tua sborra!Cazzo.. quanto mi piace succhiare il cazzo!” e mentre mi scopava, “ sono la tua troia, hai capito? Sono la tua puttana.. e quando avrai voglia di scopare, ti basterà chiamarmi.. hai capito? Cazzo… VENGOOO!!” venne la seconda volta, io mi stavo divertendo davvero, era magnifica… speravo che stesse dicendo cose che pensava davvero.. e che davvero avrei potuto chiamarla e chiavarla a piacimento
La girai di schiena e si appoggiò alla testiera del letto, con le mani si aprì le chiappe e mi chiese di incularla. I suoi umori l’avevano lubrificata per bene, il mio cazzo non trovò resistenze, anzi i sospiri di Vanessa mi fecero capire che aveva ancora voglia di godere e che non mancava tanto. Le scopai il culo con foga, le davo stilettate continue..come il suo godimento.. ma non riuscii a farla godere ancora.. “ sto per sborrare dolcezza” le dissi, la presi per i capelli e la guidai verso il mio cazzo.
Lei me lo succhiò avidamente e ingoiò tutto. Ci sdraiammo e riprendemmo fiato tutti e due, poi mi disse che era giunto il momento di andare,e mi feci riaccompagnare in città a recuperare la mia auto.
Lei tornò col suo ragazzo, io conobbi Gioia dopo qualche mese. Ma la nostra conoscenza e i pomeriggi passati insieme non finirono. Quando avevo voglia di trasgredire la chiamavo e da lei, non ho mai ricevuto un no. Era sempre disponibile, era la mia Troia.
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2
10 years ago
Max3Desiderio,
29
Last visit: 10 years ago
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Strane voglie
Eravamo usciti insieme e avevamo bevuto qualche cocktail. Tanto per stare allegri.
Lei aveva adocchiato un giovane cameriere di colore che aveva capito e non faceva altro che avvicinarsi a noi con qualche scusa.
Avevo notato che, avvicinandosi, strusciava il pacco sul braccio di lei...
Mi ero anche accorto che aveva il pantalone gonfio e che, a giudicare dal bozzo, doveva pure avere un bel cazzo.
Lo avevo detto a lei che mi aveva detto: Ma cosa dici? figurati se pensa a me, con tutte le ragazze che ci sono".
Comunque anche lei aveva sentito il bozzo e notato il gonfiore dei pantaloni dicendo: "comunque hai ragione deve avere un bel cazzo e mi sembra anche molto porco, visto che non fa altro che strusciarmelo sul braccio".
Forse a causa dei cocktail, invece di arrabbiarmi mi eccitai tantissimo, tanto che venne duro anche a me e le chiesi se le fosse piaciuto prenderlo in mano.
Lei rispose che non era possibile, perlopiù in un locale, ma che si sentiva un po' bagnata in mezzo alle gambe.
A quel punto io dovetti andare in bagno e, al ritorno, la trovai che parlava con Roby che le faceva ogni genere di complimenti. Lei ovviamente ricambiava le attenzioni in maniera da non farsi sentire.
Seppi che Roby era del Senegal ed aveva 28 anni e non aveva una ragazza.
Poi lei andò in bagno e io, parlano con Roby chiesi se gli piaceva mia moglie.
Lui disse che era molto bella e sexy. A questo punto gli dissi di andare a trovarla in bagno e gli diedi due preservativi, per ogni evenienza.
Lui capì subito e, strizzandomi l'occhio, mi disse di non preoccuparmi che avrebbe soddisfatto mia moglie dolcemente, senza traumi.
Gli raccomandai di andarci piano specialmente nel culo, perché era vergine...
Lui andò nel bagno e ci rimase una decina di minuti, poi li vidi uscire insieme e recarsi in uno stanzino.
Qualche minuto dopo mi arrivò una telefonata di lei che mi invitava ad andare a trovare, tra un gemito e l'altro.
Arrivai nello stanzino e vidi lei inginocchiata con un cazzo enorme in bocca, nero e durissimo, almeno 28 cm.
Mi disse: "guarda come me lo scopo, questo palo nero". Così prese il cazzo, gli infilò il preservativo e si fece scopare a pecorina.
Ovviamente godeva e si bagnava e più si bagnava più Roby spingeva, fino a venirsene. Poi lei tolse il preservativo e leccò il cazzo per ripulirlo.
Da allora Roby è il nostro compagno di giochi preferito...
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3
10 years ago
admin, 75
Last visit: 14 hours ago -
Una bella giornata
Il vapore, aromatizzato all'olio essenziale di legno di cedro e bergamotto, diffondeva per tutta la stanza del bagno turco, mentre dal soffitto punti luce tingevano l'ambiente via via di rosa, di giallo, di viola, di rosso. Dentro, sui sedili piastrellati, caldi e bagnati, tre uomini, io e, unica donna, la mia compagna che vestita di un succinto bichini attirava il loro sguardo, stavamo seduti e sudati! Nella nebbia che andava infittendosi potevo intravedere uno dei due uomini, seduti fronte a noi, toccarsi, con insistenza, il sesso nascosto dallo slip usa e getta fornito dalla signora della reception della Spa . Il terzo, uno spilungone, seduto accanto a me mi toccò col gomito ammiccando con il capo verso l'uomo che imperterrito continuava ad accarezzarsi ! Potevamo percepire il suo membro uscire turgido, enorme e scuro dal bordo dello slippino! Anche Chiara se ne accorse, perché pur fingendo di essere assorta in chissà quali pensieri ad occhi chiusi, aveva le gambe flesse e raccolte con le ginocchia unite e i piedi discosti che poggiavano sul bordo del sedile così che chi stava di fronte poteva vedere la sua vulva pelosa uscire dal succinto slippino monouso! A Chiara piace mostrarsi, essere osservata, apprezzata! La mattina, scendendo dalla macchina, alzò la gonna per assestarsi il perizoma! Io dal sedile guida la ammirai e mi dissi quanto fossi fortunato ad avere per compagna una così bella gnocca! Senonché, uscito dall'auto, mi accorsi che qualcun altro si era goduto lo spettacolo del culo messo in mostra! E al nostro passaggio espressero un complimento a lei che ebbi la sensazione fosse anche un canzonatura nei miei confronti! Poco male ero eccitato; glielo dissi e lei rispose che sì si era accorta dei due uomini e che aveva mostrato loro il culo a bella posta! E riandai con la memoria a quando mi raccontò che alcuni operai da un cantiere le dissero quant'era bona quando in bicicletta, pedalando, esibiva le cosce che la gonna svolazzando lasciava scoperte! Insomma... esibizionista è riduttivo definirla!
Comunque a un certo momento mi sussurrò che era ora di uscire dal bagno turco e andammo a farci una doccia emozionale! Mi chiese se avessi visto il tipo “che si toccava l' uccello”! E continuò asserendo che “ ce l'ha davvero grosso!”. Le chiesi allora se si fosse eccitata a guardaro ed esplorandola contemporaneamente sotto il costumino usa e getta non ebbi bisogno di risposta! “ Sei un lago!” le dissi e lei con un sorriso malizioso “ Ma no, è l'acqua della doccia!!” . Ci avvolgemmo nella vestaglia di spugna e,sdraiati sui letti , ci rilassammo una mezz' oretta. Dell'uomo dal grosso membro non avemmo sentore della sua presenza per tutto il tempo. Dopo il relax ci avviammo in sauna! Che bello la stanza era vuota! Chiara si arrampicò sulla panca più in alto e disteso il telo vi si allungò sopra mentre io mi sedetti direttamente nella panca di sotto. Me lo aspettavo, lo speravo e banalmente successe! L'uomo dal grosso membro entrò un minuto dopo ! Allungò il suo asciugamano sulla panca adiacente a quella dove era distesa Chiara che, come ci fosse un'intesa tra loro, allargò mollemente le gambe! L'uomo allora si spostò per vedere e gustarsi meglio l'offerta! Non si curò della mia presenza e le sfiorò i piedi prima con noncuranza quasi fosse un tocco casuale e, vedendo che lei non si rifiutava, il tocco si fece deciso e divenne carezza dalla caviglia all gamba ,poi divenne palpeggiamento sapiente della coscia ! Chiara lasciò fare conscia che io ero lì e tutto vedevo! Lui le alzò la gamba e portò il piede alle labbra e guardandomi lo baciò! Decisi che era meglio lasciarli soli! Ed uscii! Non so che accadde ma la loro assenza durò due cicli di idromassaggio. Sei minuti! La vidi arrivare e si immerse nell'acqua ! Le chiesi cosa avesse fatto! “ Nulla di cui debba pentirmi!” mi rispose! E io: ” avete scopato?” Sorridendo lei : “ In sauna...! Ma dai! Mi ha toccata la patata e mi ha detto che sono una bella donna! Poi sono entrati una coppia e il lungo che c'era di là. Spero che non si siano accorti, amore!!” L'uomo arrivò poco dopo e si immerse nell'acqua ribollente ! Capii che giocavano là sotto! La mano destra di Chiara era malandrinamente sotto la superficie dell'acqua per troppo tempo e l'uomo a un certo momento ebbe un sussulto e un roco suono uscì dalla sua gola.
Finimmo nella camera dell'albergo dove lui e scopò Chiara fino a farle male , ma lei non veniva! Allora cominciai a leccarle il clitoride mentre il grosso cazzo dell'uomo continuava a penetrarla! La sentivo irrigidirsi, tremare sussultare ! I suoi piedi tremavano sotto i suoi colpi e sotto la mia lingua! Talora la cappella turgida, lucida gonfia dell'uomo usciva dalla fica di Chiara e mi entrava in bocca! Una due tre volte! Quasi mi piaceva! Aveva il sapore della fica di Chiara! Vennero entrambi lui con un suono uguale a quello i che udii in vasca, lei con gemiti alti, lunghi in un continuo, interminabile, imbarazzante crescendo! Io continuai a leccare gli umidi umori che sgorgavano dalla fica della mia donna!
Alla fine tolse il disturbo non senza aver palpato un'ultima volta il culo di di Chiara! Che sussultò con un grido quando, evidentemente il suo medio le penetrò l'ano! Verso le 21, fatta la doccia, scendemmo nel ristorante dell'albergo per la cena! Come in luna di miele!
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10 years ago
admin, 75
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Dar figli alla patria
Questo è un racconto di fantasia. Si accettano critiche, positive e/o negative, purchè costruttive, senza ego e cattiveria.
Il governo fascista ti inviava 5000 lire se mettevi al mondo sette o più figli. Una cifra impressionante per l'epoca. Senza contare gli assegni familiari e le polizze d'assicurazione, altrettanto ragguardevoli.
Mio zio sposò sua moglie per sfuggire alla tassa sul celibato. Non so prima di sposarsi cosa facessero, ma sicuramente erano dei poco di buono. Non fu un matrimonio per amore; ma i soldi che guadagnarono con il premio nuzialità gli permisero di abbandonare ciò che stavano facendo e di ritirarsi in campagna, comprando un piccolo pezzo di terra con una casetta e una minuscola stalla, dove poterono dedicarsi all'agricoltura e all'allevamento; lontani da ogni centro abitato, in modo da evitare le noiose quanto estenuanti manifestazioni del regime, oltre ad evitare di poter rincontrare qualcuno che potesse riconoscerli e ricordare loro il passato.
Ero stato adottato da loro, in una maniera che allora come ora sarebbe da considerarsi illegale; non ho mai conosciuto i miei veri genitori, nè so nulla di loro. Sapevo che quelli erano i mei zii, ma io dovevo chiamarli papà e mamma, altrimenti erano guai... Ero quindi il primo dei miei fratelli, o cugini, che dir si voglia. Appena fui in grado di muovermi e camminare, mio padre volle che lo aiutassi nel suo lavoro. Facevo piccole cose, quello che la mia età mi permetteva; raccogliere la frutta che cadeva dagli alberi, stare attento che qualche animale non scappasse. Negli anni, poi, si affiancarono a me gli altri fratelli.
Non avevamo una grande senso della civiltà, vivevamo quasi allo stato selvatico. Quando sentivamo e vedevamo passare un'automobile o un aereo per noi era una festa. Non avevamo ricevuto una vera istruzione, anche se mio padre ci aveva insegnato a scrivere e a fare i conti: "tanto basta" tuonava. Non era vivere in campagna che ci portava all'inciviltà, era la mancanza d'amore. Mio padre non aveva il minimo interesse umano per noi; ci trattava come si trattano le bestie. Non che ci picchiava, o almeno non molto, semplicemente eravamo delle bocche che doveva sfamare. Non molto diversa era mia madre. Freddi come il ghiaccio.
Quando poi, anni dopo, vidi "brutti, sporchi e cattivi" di Scola, quasi mi venne un colpo: ecco, la mia infanzia era tutta lì. Sei fratelli abbandonati a se stessi.
Ero in casa a raccogliere la cenere dal camino; in campagna si usava come concime. I miei fratelli fuori a fare chissà cosa. Sentivo i miei genitori discutere nella loro stanza. Mio padre beveva, un'abitudine che aveva sempre avuto. Mia madre parlava con voce energica.
Volevo capire cosa succedeva. In quel periodo incominciavo a sentire la voglia di essere responsabile, forse perchè tutta la vita vissuta fino a quel momento l'avevo passata a curare la terra. Tralasciai il camino e mi avvicinai alla porta. Quel che vidi è rimasto sempre in me, impresso come una fotografia.
Mia madre andò verso il grande comò, vi appoggiò i glutei e rimanendo dritta, prese i lembi della gonna con le mani e la portò su fino al diaframma: "lo vogliamo fare il settimo o no?!". Non aveva le mutande; potevo vedere la sua figa oscenamente spalancata, piena di peli. Io non ero eccitato da quella visione, ero solo un po' scioccato. Non avevo mai visto niente prima di quel momento.
Mio padre si avvicinò a lei barcollando. Era molto giù di corda. Senza dire una parola, si sbottonò i pantaloni e tirò fuori il cazzo. Era grosso, lungo e molto venoso, ma non era rigido. Papà lo prese fra le mani e lo puntò verso la figa di mamma, che portò i lembi della gonna dietro la schiena, curvando il bacino leggermente in avanti e aprendo appena un po' di più le gambe. Scosse un po' la testa, come per portare i capelli indietro e teneva il mento verso l'alto e gli occhi socchiusi, mentre lui, sempre in piedi, si avvicinava strettissimo a lei, cercando di fare qualcosa che non gli riusciva. Con la mano libera appoggiata su un fianco di mamma e l'altra fra il pube suo e quello di mamma, immagino che stesse cercando di penetrarla.
A un certo punto vidi che incominciò a fare degli scatti avanti e indietro con il bacino, mentre respirava in modo strano; i respiri erano profondi, come il fiatone, ma lenti. Pat pat pat pat. Mia madre abbassò la testa, mantenne gli occhi socchiusi; anche lei iniziò leggermente ad avere quel fiatone. Si era creata una strana atmosfera tra loro due. Come un silenzio pieno di rumore. Lei ansimò un "daiii...". Lo disse in maniera lentissima. Credo che non usò nemmeno le corde vocali, solo l'espirazione. Anche se si sentiva che era un po' arrabbiata per qualcosa, la sua voce aveva comunque qualcosa di dolce.
Mio padre invece adesso aveva veramente il fiatone. Incominciò a muovere il bacino più velocemente, quasi con rabbia. Alzò gli occhi al cielo, aveva un po' le labbra contratte, come chi si sforza di fare qualcosa ma non gli riesce. Di colpo, si fermò e si allontanò da mamma. Il suo pene era ancora moscio, non era riuscito ad avere un'erezione. Appoggiò una mano sul comò, l'altra sul suo fianco, e rimase a riprendere fiato, in silenzio, fissando il pavimento. Mia madre era rimasta immobile per alcuni secondi. Gli occhi fissi su di lui, quasi non respirava, anche lei in silenzio. Quindi, di scatto, allontanò i glutei del comò e disse un "stronzo!", in modo preciso, secco, ma pieno di enfasi; si abbassò la gonna, l'aggiustò, si ricompose un po' i capelli e, in silenzio ma piena di rabbia, uscì dalla stanza, passandomi affianco.
Io ebbi un attimo di terrore, ma lei tirò dritto. Non so se mi videro oppure no, sicuramente per loro era come se non esistessi. Mi allontani in silenzio, un po' perplesso, lasciando lì mio padre che ancora non si era mosso.
Camminai per i campi, lento e pensieroso. Avevo capito cosa avevano cercato di fare. L'avevo già visto fare un sacco di volte agli animali; agli uccelli, i polli, le pecore, persino ai cani. Ma non immaginavo che lo facessero anche gli uomini. All'epoca non erano solo quelli che non andavano a scuola a non aver chiaro cosa fosse il sesso. Eri minorenne finchè non ti sposavi. Prima del matrimonio, andavi al bordello e imparavi cosa dovevi fare, mentre la donna veniva istruita dalla mamma che glielo spiegava. E questa era l'educazione sessuale.
Non ero piccolo, avevo gia i peli sul pube e qualcuno intorno ai capezzoli e sullo sterno. E anch'io, come molti miei coetanei dell'epoca, avevo scoperto il sesso in maniera casuale e morbosa. E dopo la visione di quel rapporto gironzolai tra i campi cosciente di essere più consapevole del mondo, della vita e quindi di me stesso, e guardavo la natura intorno a me in modo del tutto differente.
Quando arrivò la notte tutti andammo a dormire. Io e i miei fratelli alcuni in cucina e altri nello stanzone, i miei nella loro camera da letto. Era piena notte e tutti dormivano, meno che io. Ero irrequieto e quasi preoccupato. Ora all'esigenza di responsabilità si era unita una certa consapevolezza. Volevo fare qualcosa. Ero sdraiato sul materassone di paglia, e anche se era buio avevo gli occhi sbarrati e guardavo il soffito. Ero indeciso se farlo o meno. A un certo punto, raccolsi tutte le mie energie e buttai fuori le indecisioni della paura, e quasi in trance, lento, mi alzai in piedi. Mi diressi verso la camera da letto. Passavo tra i miei fratelli che dormivano.
Entrai nella stanza dei miei. Anche loro dormivano. Si sentiva la puzza del vino, mio padre aveva bevuto molto anche stasera. Mi avvicinai a mia madre, non era sotto le lenzuola e aveva un camicione da notte come si usavano all'epoca. Cercai di parlare, ma la voce, non capivo perchè, non mi usciva. "mamma!" avevo la voce bassissima e non riuscivo a parlare con sicurezza. Mia madre dormiva ancora; allungai una mano verso di lei e le toccai un braccio: "mamma!". Un secondo di stupore, mia madre aprì con difficoltà gli occhi e quando, mettendomi a fuoco mi riconobbe, disse "che vuoi?"
"Eh... vi ho visti oggi, tu e papà"
"e allora?"
"volevo chiederti se posso farlo io quella cosa che a papà non riusciva"
Mi fissava. Lenta, con il volto impassibile che non emanava nessun tipo di emozione, allungò la mano verso di me; con la punta delle dita, sollevò un poco la maglietta e appoggiò le dita sul mio pancino, all'altezza dell'ombellico. Trasalìi. Sentivo una sensazione strana, dolorosa e piacevole allo stesso tempo, tanto che incominciai a tremare.
"Ma lo sai come si fa?"
Non riuscivo a parlare. Feci solo no con la testa. Con l'altra mano, mise due dita all'orlo del mio pantaloncino e lo tirò giù, appena sotto lo scroto. Girò la mano con il palmo verso l'alto; incominciò a strofinare il palmo sul mio pene, un po' veloce e con decisione. Sfru-sfru-sfru-sfru. Vidi il mio pene diventare duro. Ancora non mi era successo, e io non capivo se era una cosa buona oppure no.
"sali sul letto" disse. Papà, nell'altra piazza, dormiva profondamente. Mamma si sdraiò con la schiena sul letto, mentre si sfilava il cammicione, rimanendo completamente nuda. Aveva dei seni molto grossi. Era supina, con le gambe piegate, le ginocchia puntate verso l'alto, le piante dei piedi aderenti al materasso e i talloni puntati verso i glutei. Io mi sfilai la maglietta e il pantaloncino; salìi sul letto con le ginocchia, e istintivamente mi posizionai, ritto dai ginocchi in su, fra le gambe di lei, completamente nudo. Potevo vedere di nuovo il pube peloso di mamma e, con gli occhi abituati al buio, potevo distinguere chiaramente la figa, le labbra, l'inizio della vagina.
"sdraiati su mamma. Metti la tua pancia sulla mia." Obbedìi. Sentivo la mia pelle che incontrava quella di lei, il mio petto sui suoi seni, il mio viso vicino al suo. Sentii un formicolio alle labbra e istintivamente, o forse immedesimandomi in qualche coppia che mi era capitato di vedere passeggiare mano nella mano nei campi, le diedi un bacio con le sole labbra sulle sue labbra. Mi fissò un istante, poi fu lei a darmi un bacio grosso, con lo schiocco, e sentìi una specie di scarica elettrica che dalle labbra arrivava ai genitali, passando per la spina dorsale. Avevamo le labbra unite, gli occhi chiusi, e senza staccare le labbra continuavamo con gli scrocchi. A un certo punto le si staccò e guardandomi, aprì la bocca e tirò fuori tutta la lingua, facendomi la "linguaccia". Ebbi un attimo di perplessità, non capivo cosa stesse succedendo. Finchè lei mi fece un cenno con le sopracciglia, come a dire "dai, fallo anche tu". Quindi ancora perplesso e un po' titubante, tirai fuori la lingua, ma non tutta come lei. E non fu solo per la perplessità, ma anche perchè lei, rapida, presa la mia lingua nella sua bocca; infilò la sua nella mia e incomminciammo a pomiciare. Le perplessità sparirono quando arrivò il piacere, e io, inesperto, feci la cosa migliore, abbandonandomi completamente e seguendo con la mia lingua nella sua bocca i movimenti che la lingua di mamma faceva nella mia.
Slinguazzavamo, e mentre appoggiava la sua mano sinistra sulla mia schiena, con la destra sentìi che aveva afferrato il mio pene, e lo stava mettendo nella sua vagina. In effetti, io non ci sarei riuscito da solo, inesperto. Ma capìi, e feci scivolare il mio pene dentro di lei. Appoggiò la mano destra sui miei glutei ed ebbi la sensazione che volesse dirmi qualcosa; ma forse capì che non c'era bisogna di dirmi niente, perchè io istintivamente avevo incominciato a stantuffare. Così, anche lei si abbandonò, continuando a pomiciare e ad accarezzarmi schiena e glutei.
Quanto era calda! Sentivo la sua pelle a contatto con la mia, sentivo i peli del mio pube che strofinavano sui suoi. Sentivo l'interno della sua coscia che strofinavo ai lati del mio bacino. Sentivo il mio sudore che si univa al suo, tra i nostri petti e le nostre pance. Era una sensazione meravigliosa. Anche gli odori che emanavamo, acri e che sicuramente in un altro momento non mi sarebbero piaciuti, ora erano afrodisiaci e mi davano energia per continuare.
A un certo punto sentìi come un fuoco sotto l'ombellico. Ebbi la sensazione di dover urinare. Glielo dissi "aah... aah... maahmmaah... devo fare pipì..."
lei subito incrociò le gambe, stringendole dietro il mio osso sacro, in modo da non farmi uscire.
"Fai, tesoro... falla dentro la mamma".
Uno schizzo. Un secondo; un terzo schizzo. Capìi che non era pipì per il modo irregolare con cui stava uscendo. E poi sentivo una sensazione favolosa, piacevolissima per tutto il corpo, che non avevo mai provato prima. Durante quegli schizzi, istintivamente, spingevo al massimo il mio pube a quello di lei, e sentivo l'ano stringersi e i testicoli che facevano uno strano formicolio.
Crollai. Avevo il fiatone; capìi che anche mamma aveva provato quella sensazione. Rimanemmo uno sull'altro, abbracciati, guancia a guancia. Mi accarezzava la testa. Non era mai stata così dolce, ne con me, ne con altri.
Dopo un po' di secondi, cercai di dire qualcosa, ma per l'entusiasmo non ci riuscivo.
"è... è stato... cosa..."
"shh... stai calmo"
Mi sentivo grande, potente. Sentivo di aver fatto il mio dovere, ed era stato anche molto bello.
"ho sbagliato qualcosa?"
"shh... tranquillo, non sei il primo che svergino"
Non capiì. "mamma, perchè abbiamo fatto questa cosa?"
"questo serve per fare i figli" infilò una mano tra le nostre pance, all'altezza del pube "dentro la pancia di mamma hai schizzato i tuoi figli. Se uno dei tuoi figli raggiunge l'uovo che mamma ha alla fine di quel buco dove hai messo il tuo cosino, allora vuol dire che sarà gravida. Avrò un figlio e tu avrai un altro fratellino. A noi serve un altro fratellino, perchè questo ci farà avere un po' di soldi dal governo"
"ma è sicuro che avrai un bambino?"
"Per ora no. Per questo dobbiamo farlo altre volte"
"ah, bene. Ma questo si fa solo per avere i figli?"
"no, si può farlo anche solo perchè è piacevole. Ti farò vedere alcuni giochetti"
"mamma, ti voglio molto bene"
"anch'io sento di volertene"
Rimanemmo ancora un po' in quella posizione. Lei a volte mi accarezzava la testa e io le davo qualche bacio sulla guancia.
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10 years ago
admin, 75
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Tre in una notte
Eravamo usciti quella sera, faceva caldo e in casa non si riusciva proprio a stare. Facevamo il solito giro per locali, quando decidemmo di fermaci.
Prendemmo due bicchieri di vino al banco e poi avevamo intenzione di rimanere lì, occupare un tavolo vuoto e fare i soliti discorsi sulle donne, il futuro e la nostra amicizia.
Ad un certo punto, mentre i bicchieri vuoti sul tavolo erano diventati tanti da non riuscire a portarne il conto (o forse ero io talmente brillo da non riuscire a contarli) si avvicinò al nostro tavolo una ragazza, non parlava italiano.
Era una ragazza di 35 anni Inglese, di Londra se non ricordo male. Aveva bisogno di un passaggio in albergo, ma fece presto a cambiare idea quando la invitammo al tavolo con noi. Parlava la sua lingua e ricordo Giulio non capiva una parola, io invece riuscivo a spiccicare qualche frase di senso compiuto grazie anche al fatto che avevo appena finito la scuola superiore ed ero fresco di studi.
Ormai erano diverse ore che eravamo lì tutti e tre a cercare di capirci e nonostante le difficoltà linguistiche sembrava proprio ci stessimo divertendo.
Era giunta l'alba e a quel punto ci offrimmo di riaccompagnarla in albergo ma lei proprio non voleva andarsene e dopo poco, all'improvviso baciò Giulio sulla bocca con passione.
Venne con noi a casa e non feci a tempo ad aprire la porta che Giulio e Valery (così si chiamava la ragazza) si fiondarono in camera da letto.
Io dividevo la camera con Giulio, in quell'appartamento messo a disposizione dai nostri datori di lavoro, così quando i due occuparono la stanza, mi ritrovai a dormire sul divano.
Non riuscivo però a prendere sonno, quei due facevano un tale casino che sicuramente da un momento all'altro sarebbe salita a reclamare la vicina del piano di sotto, così andai sul balcone a prendere un po' di sollievo dalla morsa del caldo offerta dalla fresca brezza del mattino. Erano dieci minuti che Valery e Giulio si dimenavano, e ad ogni loro gemito sentivo uno strano fremito provenire dal profondo del mio intimo.
Anche la camera da letto affacciava sullo stesso balcone e ad un certo punto mi ritrovai a spiare, fra le fessure della persiana, l'immagine frenetica dei due corpi che si dimenavano. Ero eccitato!!!
Mentre ero lì che guardavo lo spettacolo inatteso, mi appoggiai inavvertitamente alla persiana che si aprì mostrando inequivocabilmente la mia figura ai due amanti. Valery si girò di scatto, ma anziché coprirsi e infuriarsi come mi aspettavo, mi fece segno di entrare e chiudere. Giulio aveva capito dall'alto dei suoi 30 anni e fece un ghigno consenziente impercettibile.
Anche io avevo capito... ma non mossi un dito, sia per paura del confronto, Giulio era risaputamente dotato a dismisura, sia perché non avevo mai avuto un'esperienza simile e temevo che la timidezza giocasse contro la mia erezione.
Lei al mio esitare non si perse d'animo e anzi si alzò e venne verso di me. In quel momento notai il suo corpo snello, sudato, con i seni piccoli ma sodi, con due capezzoli larghi e turgidi, e pensare che non mi aveva impressionato quando l'avevo vista raggiungere il nostro tavolo in quel bar, eppure adesso era magneticamente bella non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso come se non avessi mai visto una donna nuda, o come se lei fosse la donna più bella del mondo.
Mi raggiunse mi prese per gli slip poi si voltò e inizio a tirarmi con quelli verso il letto. Si sedette mi abbasso le mutande e inizio a baciarmelo arditamente. Giulio in poco tempo, mentre lei era intenta ad assaporarmi, la mise carponi e la penetrò.
Non ricordò quante volte abbiamo raggiunto l'orgasmo quella sera, non ricordo nemmeno quante e quali posizioni abbiamo provato sfidando la forza di gravità, ma ricordo benissimo come mi sentivo: ero eccitato come non lo sono mai stato, ero eccitato a tal punto che il solo ricordo mi accende da capo ogni volta e mi accalora le guance.
Quella mattina quando, tutti e tre, ci svegliammo sul letto facemmo colazione insieme, e ridevamo e scherzavamo come la sera prima, come se durante la notte non fosse successo niente. Eravamo felici e sorridenti, il viso rilassato. Dopo accompagnammo Valery in albergo e quando ci separammo ci salutammo con il classico "See you soon"...
Non l'abbiamo più incontrata ma, nei nostri ricordi, non l'abbiamo mai riaccompagnata e rimane bella e eccitante come quella notte.
fine
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10 years ago
Icsmen79,
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Coppia matura alla prima volta
Contatto una coppia senza foto in un annuncio di un sito specializzato per coppie cuckold e ricevo risposta dal marito che mi confessa che per loro sarebbe la prima volta e soprattutto, molto onestamente, mi dice che difficilmente la Signora si convincerà. Mi dice che è stato colpito dalla mia educazione e cultura e dalla mia mail molto dettagliata e piena di particolari. Sono di Ferrara, over 50 e non hanno foto pubblicate, ma mi continua a precisare che sono in forma e molto a posto fisicamente, ma a me la cosa non fa la differenza, essere contattati da una coppia alle prima volta ha un fascino unico e mi dedico anima e corpo a questo contatto.
Dopo una quindicina di giorni di mail con il marito, di sogni confessati e di timori che cerco di risolvere, ci sentiamo al telefono e trovo al telefono una persona timorosa, ma convinta di fare questa scelta e soprattutto capisco che ho a che fare con persone a posto e non i soliti mitomani, bidonari o falsi alla prime armi.....
Dopo un'altra settimana di titubanze, mi chiede di chiamare un pomeriggio per potere parlare con la moglie e quando lo chiamo, mi risponde Lei con una voce dolce e sensuale e mi confessa per almeno mezzora le sue paure e mi chiede particolari e dettagli, teme violenze o forme sadomaso o altre porcate che non fanno parte del mio Dna.
Le prometto che sarà come andare a letto con un dolce amante, un uomo pieno di erotismo, ma anche passionale e che sa trattare la Donna come tale e non come oggetto.
Provo a rassicurarla al massimo e a insistere e capisco che o si fa subito o non si farà mai più e nonostante tutte le titubanze si combina per il venerdì sera successivo.
Vengono da Ferrara, puntualissimi, anzi in anticipo di almeno un quarto d'ora e scopro di avere di fronte due cinquantenni in forma straordinaria. Lui magro, sportivo, in formissima, Lei mora, occhi di ghiaccio, due seni fantastici ancora perfetti per la sua età (senza alcun lifting, garantisco) e un corpo veramente sensuale e in ottima forma.
Lei mi guarda e mi chiede: sei ancora convinto di volermi? E io le dico che è splendida, allora mi dice: andiamo prima che cambi idea!!
Arriviamo dove ospito e senza che le chieda nulla mi da un bacio lunghissimo, dolcissimo e pieno di desiderio.... E NON CI CAPISCO PIU' NULLA. Il marito si defila è emozionato, ma è anche ansioso di vedere la moglie in azione.
Lei mi spoglia delicatamente come una gheisha e io la incomincio a spogliare con un desiderio irrefrenabile di possederla. Arrivati al reggiseno le inizio a succhiare delicatamente ed avidamente i capezzoli splendidi e già turgidi di desiderio e lei inizia rumorosamente a mugolare di piacere.
Appena arriviamo alle mutandine la trovo già un lago di piacere e mentre mi toglie lo slip, fa subito un apprezzamento sul mio pistolo già pienamente eretto e duro come un marmo e rivolta al marito gli dice: hai voluto che trovassi un altro uomo, ora mi vedrai scopare con lui, te la sei cercata!!
Ma non iniziamo a fare sesso, ma a fare l'amore, lei è calda e porcellina, ma anche molto delicata, e piena di orgasmo, io mi trovo subito a mio pieno agio ed il marito, dopo avere guardato per un po' si spoglia e inizia a reclamare un po' di attenzioni della moglie che mentre fa l'amore con me, prende in bocca il membro del marito. Poi chiede al marito di prendere in bocca il mio pistolo e entrambi si gustano il mio cono gelato e lui afferma alla fine: è stato bello anche se era la prima volta per me, ma era una scommessa che avevamo fatto: dovevo prendertelo in bocca altrimenti lei non ci sarebbe stata.
Non so cosa mi succede, ma non finisco di essere eccitato e non vengo, ho una erezione di almeno un'ora e alla fine vengo con un prolungato godimento che non mi era mai capitato.....
Lei mi guarda dolce e languida e mi dice sussurrando: sei uno splendido cucciolo, il mio cucciolo! E' stato bellissimo.
E io le dico: sarà ancora più bello e dopo una pausa di una decina di minuti passare a conoscerci meglio, ricominciamo e non finisco mai di essere eccitato e di provare piacere, mentre lei sembra un lago di godimento continuo.
Dopo quasi tre ore di erotismo e di piacere, esausti, spossati, sudati e appagati ci concediamo un ultimo bacio e il marito mi abbraccia e mi ringrazia, perchè non gli era mai capitato di provare tanta eccitazione e di desiderare così tanto la Signora....
Ci siamo rivisti eccome che ci siamo rivisti, ed è stato ancora più bello della prima volta!!
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10 years ago
IMOLA2011,
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Last visit: 8 months ago
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Il colloquio di lavoro (emma)
Ti presenti presso uno dei miei studi per un colloquio di lavoro, come segretaria personale al colloquio ci vieni vestita sexy e sena intimo, con un top ampiamente scollato, diciamo sino a lambire i capezzoloni turgidi! Vestita molto sexy, con la tua prorompente bellezza, all'ingresso ti fanno accomodare in sala di attesa, nel frattempo mi libero.
L'attesa si protrae per una mezzora, e tu ovviamente ti spazientisci, tanto che sei li per andare via, ma quando stai per alzarti ti fanno entrare nella mi stanza.
Al vederti nella tua bellezza resto di sasso, con garbo ti faccio accomodare di fronte a me, in maniera da poter ammirarti tutta, e soprattutto pe poter sbirciare sotto al tua gonna, le tue bellissima gambe.
Inizio a leggere il tuo curriculum vitae, ma ovviamente ti sbircio nella scollatura e non riesco a staccare lo sguardo dalle tute gambe, che tu sa hai forse "sbadatamente" lasciato un po’ semi aperte e lasciano intravedere una bellissima mutandina di pizzo nero che adorna a dovere quelle bellissima gambe tornite.
leggo senza manco capire che c'è scritto il tuo curriculum mentre il mio stato di eccitazione, ben celato sale all'inverosimile, il tuo profumo mi inebria, la tua sensualità mi stordisce, resto basito dinanzi a tanta bellezza, mi invento una scusa per poterti tenere il più a lungo possibile vicino, allora mi invento il doverti mettere alla prova nell'uso del PC.
Mi assicuri che sei davvero molto brava, sfoggiando un sorriso solare ti faccio sedere alla mia scrivania dinanzi al pc, e ti chiedo di scrivere una lettera sotto dettatura, tu con fare disinvolto tipo basic instinct scavalli le gambe e mi mostri bene il tuo intimo nero di pizzo semi trasparente che fa intravedere la tua bella fica rasata, passi alla scrivania ti siedi sulla mia poltrona ed inizio a dettarti una qualsiasi
mentre tu scrivi io da dietro alle tue spalle, in posizione davvero vantaggiosa ammiro il tuo bel seno, ed ad un certo punto ti dico "sa signorina lei è davvero di una bellezza disarmante"
Mi rispondi con un sorriso smagliante ed io incalzo, accarezzandoti l'orecchio che hai una pelle di seta
e tu " ma che fa? mi tocca?" annuisco e non rispondo, ma sposto al mano sul tuo collo, massaggiandolo lentamente, cerchi di ritrarti ma inconsciamente accetti questa situazione, che inizia ad eccitarti
Scendo lentamente dal collo verso il tuo bel seno e con fare lento ma garbato ti bacio sul collo
a questo punto ti chiedo di sederti sulla mia scrivania in vetro in maniera tale da poterti guardare di fronte, sbottono i bottoni della tua cimicetta, liberando un bellissimo seno, con dei capezzoli duri e grossi, richiusi in un corpetto di pizzo.
Ti lascio così per una minuto o più, senza ne toccarti ne commentarti, sei oscenamente esposta alla mia vista, ti imbarazzi un po...
Dopo averti ammirata, inizio ad accarezzarti molto lentamente i fianchi spostandomi sulla pancia, sino a lambire i bordi del corpetto
Ti accarezzo lentamente, e ti sdraio a pancia in su sulla scrivania, in questo modo hai le gambe ripiegate a 90 gradi in avanti e mostri tuo bellissimo perizoma di pizzo nero in tutta la sua bellezza.
Ti lascio in questa posizione, ti ammiro, ti faccio qualche complimento, sei una vera donna, molto sexi e molto eccitante.
Passo dall'latro lato della scrivania, dove adesso c'è la tua testa con la cravatta ti bendo.
Ti bacio sapientemente sul collo riassalgo sino alla bocca, ti lecco lentamente le labbra, della tua bocca spalancata, avendo l'accortezza di non baciarti.
Mentre sei in quella posizione, bendata e oscenamente offerta alla mia vista inizio a massaggiarti sulla pancia, e scendo verso il bottone della tua gonna, che apro e infilando le mani dentro la gonna la faccio lentamente scivolare lungo le tue belle gambe.
Adesso sei li in intimo, con le calze sorrette dal reggicalze di pizzo nero, sei oscenamente offerta alla mia eccitata vista....
Sei a tua volta eccitatissima dalla situazione che si è creata.
Sei distesa sulla mia scrivania di vetro, semi nuda, bendata, eccitatissima, hai la fica bagnata, e me ne accorgo mettendo una mano sopra il perizoma che non riesce a contenere i tuoi caldi umori, lo sposto di fianco a mi appaio le labbra carnose e rosee della tua fica completamente depilata, bagnata, calda aperta e vogliosa.
Passo di nuova dalla parte della scrivania dove ho una migliore visuale della tua fica e la inizio a leccare lentamente dal baso verso l'alto, sulle labbrone aperte, sul clitoride dove mi soffermo e faccio roteare la lingua tu in uno stato di totale eccitazione mi implori di non smettere. Mi fermo mi distacco dalla fica
ti lascio col perizoma spostato sul lato destro della fica a aperta e grondante di umori, ti ammiro per qualche istante, tu no sai che succede, mi chiedi di continuare, ma io in silenzio.
Passo sul alto opposto della scrivania dove c'è il tuo viso, e ti appoggio sulle labbra il mio cazzo duro di 20 centimetri, tu un po’ stupita ma per niente intimorita inizi voracemente a leccarlo e succhiarlo tutto, mentre ti sto slacciando il reggiseno.
Tolgo via alche il reggicalze, e adesso lo spettacolo che mi offri è davvero unico, una seno turgido e sodo, una fica rosea e vogliosa e tu che succhi avidamente il mio cazzo.
Repentino te lo tolgo dalle labbra, mentre rifaccio il giro e tolgo anche il perizoma
inizio a leccarti la fica, e a questo punto sei all'estasi, continuo cosi per un può
sei bendata oscenamente eccitata, mugoli come una vera cagna in calore, mi implori di chiavarti, io ti prendo per la braccia ti faccio sedere sulla scrivania, con la fica ben aperta e schiacciata sul vetro, in modo tale che da sotto si vede bene, prendo il telefonino e fotografo la tua fica schiacciata sul vetro
te ne accorgi vorresti gridare di no ma la cosa ti eccita ancora di più, mi lasci fare.
Ho visto quanto sei troia e consenziente, ti faccio mettere carponi, a pecora sulla scrivania in maniera tale che offri alla mia vista il tuo bellissimo culo, e la tua passera bagnatissima e vogliosa, riconcio a leccarti al fica, avendo l'accortezza di bagnarti il buco del culo con dei colpetti di lingua.
Ti sto leccando la fica, ogni tanto ci infilo il mio indice dentro, tu ti contorci dal piacere
senti qualcosa che preme contro il tuo buco del culo, non è grande ma è duro, lo senti lentamente entrare ti domandi e mi domandi di che si tratta ma non ottieni risposta, quella cosa dura continua ad entrarti nel culo, ti piace, si sente ti dimeni ancora di più, ed io aumento il ritmo delle laccate sula fica avrai nel culo un affare, di cui non sai nulla di circa 10 centimetri.
Una lingua vorace ti lambisce dappertutto sulla fica e con le mani ti strizzo i capezzoli, la cosa va avanti così per qualche minuto, sino a quando non ti ritrovi di nuovo il mio cazzo in bocca, ma contemporaneamente ti leccano la fica, non ci capisci più nulla, cerchi di dire qualcosa non ma non puoi parlare sei troppo eccitata anche per provare a reagire, stai venendo la situazione ti eccita ti fa perdere al ragione, e poi ti piace succhiare il cazzo e farti leccare la fica contemporaneamente.
L’affare nel tuo culo inizia lentamente a roteare ed andare su è giù come se un cazzo ti stesse inculando, godi come una vera vacca, sei e ti senti troia, e vuoi di più.
Chiedi, chi c’è?
Non ti risponde nessuno senti solo ansimare e godi come un puttana in calore.
Ti viene tolto l'affare dal culo e senti la cappella di un cazzo duro premere contro il buco del culo a questo punto aperto e pronto a riceverlo, il cazzo ti entra dentro senza troppa difficolta, hai un violentissimo orgasmo, urli dal piacere, senti al lingua sulla fica, ha un cazzo duro che ti incula ed in più mi stai spompinando ,godi di questa situazione per qualche minuto.
vieni presa in braccia nessuno ti tocca più nessuno di accarezza, ti accorgi di essere spostata all’interno del mio ufficio sono io che ti stringo in braccia, lo capisci dal mio profumo, mi posiziono sotto di te, sul divanetto in pelle verde che hai notato quando sei entrata nel mio ufficio.
Ti infilo repentino tutto il mio cazzo nella tua fica vogliosa che non chiede altro, gridi dal piacere, ti stai impalando a spegni moccolo sul mio cazzo, grosso e duro , ti contorci dal piacere, inarchi la schiena, stai venendo, hai perso il conto degli orgasmi che stai avendo.
Senti una lingua che ti bagna il culo e ti lambisce la fica mentre ti chiavo, ad un certo punto la lingua si stacca, senti di nuovo un cazzo, duro e grosso, che preme per entrare assieme al mio nella tua fica bagnatissima, ci entra, a te non sembra vero che lo stia facendo, ti ritrovi con due grossi cazzi duri in fica,
godi, ti piace, ti dimeni, hai un orgasmo, al solo pensiero di avere due cazzi duri dentro al tua fica
ti chiavano ti insultiamo, ti diamo della zoccola della puttana sfondata tu continui a godere e gridi siiiiiiii.
Il secondo cazzo ad un certo scivola fuori dalla fica bagnatissimo esce ripremendo contro il tuo culo entra senza troppo sforzo. Ti stiamo chiavando a doppia penetrazione come una vera vacca, non avresti mai immaginato di esser tanto troia. Senti le nostre mani dappertutto, sul corpo, sul culo, ti stringono i capezzoli te senti leccata baciata.
Sei in estasi totale, non capsici più nulla hai un cazzo nella fica ed uno nel culo, che ti pompano ed è quello che vuoi, che non finisca maia! Godi come una vera troia.
Di colpo senti qualcosa avvicinarsi alla tua faccia, hai una sensazione di vicinanza, non sono le mie labbra
non riesci a capire cosa sia, senti solo un forte odore di sesso.
Qualcosa di caldo bagnato si appoggia con forza sulla tua bocca, ci preme sopra la invita ad aprirsi, non ti rendi conto, cerchi di capire, ed istintivamente, allunghi la lingua cercando di toccare cosa si è appoggiato alla tua bocca, lo capisci resti esterrefatta ma la cosa ti piace, è una fica bagnata calda profumata! Inizi immediatamente a leccare, non sai resistere sei troppo eccitata, ti stiamo pompando dappertutto e tu, che non lo avresti mai immaginato stai leccando una fica, che si bagna e gode come la tua.
Stai per venire e ti accorgi che anche noi stiamo per venire arriviamo tutti all'unisono ti riempiamo la fica ed il culo di sborra, la senti salire nella tua pancia, nel tuo culo, gridi ssssiiiiiiiiiiiiiiiiiiii sono una troia ancora ancora e godi.
Avrai avuto 4/5 orgasmi sei sfinita, ti accasci su di me mentre l'altro cazzo si ritrae, mi chiedi se puoi togliere la benda io ti dico di no.
Ti alzo in piedi, quasi non c’è la fai a stare dritta, ti allargo le gambe in maniera tale da far uscire dalla fica e dal culo la sborra che senti lentamente colare lungo l'interno coscia.
Senza manco accorgertene ti ritrovi un lingua che lecca e ripulisce al sborra direttamente dalla tua fica e dal tuo culo, la raccoglie tutta, ti ecciti ancora, vorresti godere ma non c'è la fai più.
Quando chi ti sta pulendo ha finito ti faccio sedere sul divano, ti bacio ti dico che sei fantasticante troia
mi stacco dalle tue labbra ed un'altra bocca prende il mio posto, pero questa volta la bocca è piena di sperma che ti si riversa in bocca.
Lecchi tutto, baci chi ti bacia, da brava troia non riesci a tenerlo in bocca, hai sulle labbra un'latra bocca che ti preme e quindi ingoi tutto
Quando hai finito non hai più nessuno vicino, sei sola, nuda esausta, bendata e soddisfatta come una vera troia sul mio divano. Pass un minuto, mi avvicino, e ti chiedo ti è piaciuto zoccola?
E tu ansimi, si tantissimo! Ti tolgo l cravatta finalmente puoi guardare, e ti guardi intorno, vedi un un uomo giovane muscolo ed una bella donna che si scambia effusioni, ed io li sono seduto di fianco a te, mi rivolgo ai due che intanto si baciano, e gli dico "che ve ne apre della mia nuova segretaria personale?"
Alex
13
3
10 years ago
admin, 75
Last visit: 14 hours ago -
Coppia alla prima volta
COPPIA PRIMA VOLTA
Mi contattano direttamente dal sito di annunci, senza avere un annuncio pubblicato, mi dicono che sono una coppia marchigiana e che cercano un singolo educato e raffinato per la loro prima volta a tre.
Subito penso che siano il solito bidone, ma poi penso che non ci perdo nulla, tanto verrebbero loro da me e quindi non dovrei fare kilometri e perdere tempo.
Nella mail mi confessano che solo alla loro prima esperienza e che mi hanno scelto perché faccio massaggi tantra e pensano che possa essere il modo giusto per scaldare la Lei e farla partire con il desiderio e la trasgressione a tre.
Dopo un paio di mail e una mia foto vestita (non vogliono foto ginecologiche a dimostrazione che non sono i soliti navigati cacciatori di foto) mi danno il cellulare al quale risponde la Lei, con una voce schietta, squillante e spontanea e mi confessa che ha paura, ma ha tanta voglia di farlo.
Ci sentiamo al telefono un paio di volte e combiniamo l’appuntamento. Arrivano puntuali (ulteriore ottimo segnale) di primo mattino e li accompagno dove ospito.
Il lui è convinto, la Lei è titubante, ma si vede che ha voglia…. Mi aveva confessato che era come un diesel, se partiva non si fermava più, quindi inizio con leggere effusioni, spogliandola delicatamente come si toglie un petalo ad un fiore ed iniziandola dopo averla stesa nel letto a massaggiarla con il massaggio tantra nei punti chaktra…. Poi inizio a massaggiarla nel pube e la sento piano piano bagnarsi e gemere di piacere, mi dice di fermarmi e si scatena…
Incomincia a gustarsi il mio cono gelato con avidità e abilità, gustando a turno anche quello del marito, si eccita al pensiero di avere tanta abbondanza a disposizione e in men che non si dica, me la ritrovo a cavalcarmi come una giumenta impazzita, con gemiti di piacere assordanti.
Dopo un po’ passa al marito e continua a lungo a godersi entrambi i membri a disposizione, urla la sua gioia e ci fa venire entrambi, lei è un lago di piacere e di sudore (non vuole l’aria condizionata accesa) ma esausta e mi sussurra nell’orecchio che è stato fantastico, molto meglio di quanto poteva immaginare…..
Riposiamo 10 minuti, anche se lei continua a giocherellare con la bocca su entrambi e si riparte, questa volta la prendiamo a pecorina, lei gusta il membro di suo marito e io la prendo da dietro e dopo un po’, me lo tira fuori e mi invita a infilarlo nel secondo canale e la prendo anche analmente, poi cambiamo posizione ed è il marito che la prende da dietro e io che subisco le attenzioni orali della splendida Signora….
Ad un certo punto le dico, ma perché non riempirli entrambi i buchetti?? Lei risponde perché no e proviamo la doppia penetrazione, si vede che non l’ha mai fatto, lei si muove, la tengo ferma e ci muoviamo noi dentro di lei e veniamo entrambi in quella posizione fantastica, con lei che supera con i suoi mugolii di piacere ogni record.
Sudati e appagati ci facciamo una doccia e dopo due ore di vera passione ed erotismo, ci lasciamo (lei deve andare al lavoro) con la promessa di rivederci quanto prima, ma soprattutto con un grazie enorme reciproco per i bellissimi momenti passati assieme, il tutto condito da una splendida spontaneità e naturalezza e tanta sana trasgressione.
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10 years ago
IMOLA2011,
45
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Zio
Amo travestirmi ed in quel particolare momento amo essere donna è tale mi piace essere trattata. Era da un po che non mi dedicavo alla" felicità" di un uomo, un po per lavoro un po perchè mi sono dedicato a me stesso, avevo lasciato passare del tempo. Ho un zio di 58 anni, un marpione, separato che vive solo e cui spesso vado a trovarlo e, ogni volta che vado da lui mi racconta sempre di avventure con sue colleghe o amiche.Premetto che non è un bell uomo, anzi, pancia ben esposta altezza media, peloso,calvo, ma a quanto pare piace alle donne e, sinceramente ha sempre attizzato anche me. Forse per quel sembrare ancora uomo con quel suo fare e modo di parlare autoritario.Bene decido una sera di passare a trovarlo. Prima di uscire di casa, mi metto un bel paio di autoreggenti corredate da reggicalze e perizoma di raso più body a maniche lunghe. Metto una tuta per coprire il tutto ed esco. Arrivo a casa sua, al solito mi fa entrare e tra una chiacchiera e altro,finalmente inizia a raccontarmi della sua ultima avventura.Lo stoppo dicendogli, "zio scusami, ma sarei curioso di vederti all opera" Mi guarda e mi risponde" mica posso farti venire quando ci sono le mie amiche?!" No, rispondo, qui ho dovuto trovare tutti il coraggio di questo mondo, " all opera con me!" Mentre lo dicevo restavo in intimo.Lui mi guarda sbigottito, resta senza parole.Continuo dicendo, che mi piace essere anche donna e soddisfare gli uomini. Mi avvicino a lui ed inizio a palpeggiarlo, lui è ancora teso, mi spinge indietro cercando di allontanarmi, ma lo fa senza convinzione. Metto la mano sul suo cazzo ed è già duro, mi abbasso apro la zip, metto la mano dentro e lo tiro fuori. Bell attrezzo.Inizio a slinguare.Ha un odore forte,odore di maschio, la mia lingua assapora ogni centimetro, gli succhio le palle.Le sue mani sulla mia testa mi fanno capire che cerca la mia bocca. Lo sento fino in gola.Succhio come non mai inebriato dal suo odore.Inizia a sciogliersi, mi dice "succhia succhia zoccola, come succhi bene" cerco di accontentarlo nei movimenti. Mi stacca dal suo cazzo e mi butta a terra. " Girati zoccola, che ho voglia di romperti il culo" mi giro e, mentre mi posiziono a pecora dico di far piano. Mi allarga le chiappe e ci sputa sul buchetto. Lo appoggia e devo dire con un gran saper fare lo sento dentro.lo fermo ed inizio a muovermi io fino a che mi abituo al suo cazzo. Poi inizia a stantuffarmi come un animale. Non fa altro che dirmi che sono una zoccola e se mi piace.Sta per venire, lo sento ingrossare dentro di me e poi vengo invaso da un liquido caldo. Mi gira verso di lui e me lo schiaffa in faccia dicendomi di pulirlo per bene.Appena finito, mi dice che immagginava che mi piaceva anche il cazzo e soprattutto che ho un bel culetto. Da allora ogni tanto mi chiama per una ripassata.
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10 years ago
mcdps,
48
Last visit: 2 years ago
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Pomeriggio con trans
Un pomeriggio d’estate, la voglia era tanta, che decisi di indossare calze velate con reggicalze, un perizoma merlettato di colore nero e, indossato una tuta leggera e delle scarpe da ginnastica e una maglietta azzurra, uscii di casa in giro per le strade di Roma.
Il corpo era tutto eccitato e il fatto di essere depilato completamente, mi donava delle sensazioni fantastiche specialmente nel buchetto dietro che fremeva quanto prima di essere allargato.
Camminavo in lungo e in largo, ma la meta della destinazione era l’abitazione di una cavallona trans della quale avevo preso indirizzo e organizzato un incontro.
Giunto all’abitazione, con mani tremolanti citofonai e il portone si aprii. Arrivato al pianerottolo vidi una porta già semi aperta e una voce molto calda mi invitava ad entrare.
La luce era già accesa e appena entrai una creatura molto femminile mi fece cenno di chiudere la porta e farmi avanti.
Lei era già nuda. Con il seno di una quarta abbondante, portava solamente un perizoma bianco e delle calze anch’esse bianche con la riga posteriore; un profumo molto forte mi aveva fatto perdere già la testa e anche le movenze e il sorriso erano molto ammalianti.
Giungemmo nella stanza da letto e mi fece cenno di spogliarmi e di mettermi a mio agio.
Tolta la tuta e le scarpe, rimasi con perizoma e calze e lei mi fece i complimenti per la lingerie e il culetto.
Anche lei era molto bella: dei capelli lunghi neri che arrivavano ai seni bello prosperosi; due fianchi molto accentuati e delle gambe molto slanciate.
Si avvicinò e iniziò a toccarmi in tutto il corpo e con le labbra iniziò a bacarmi sul collo.
La lingua correva sul collo fino a premerla sulle mie labbra e si fece spazio dentro per trovarci a baciarci sdraiati sul letto.
L’eccitazione era tale che il mio cazzo era fuori dal perizoma già tutto bagnato e le mie mani assaporavano quel corpo femminile e vellutato.
La sorpresa fu quando feci la mossa per toccare la parte intima di lei che nel frattempo aveva fatto scivolare il suo perizoma e solo con il tatto della mano capii che era un cazzo molto grosso.
Posai lo sguardo sotto e vidi che non avevo affatto sbagliato.
Ancora dormiente quel bastone era di notevoli dimensioni e lei, con gentilezza, spinse la mia testa fra le sue gambe.
“Troietta , inizia a farlo indurire…………….., vedrai che ancora cresce se lo prendi in bocca; inizia a leccarlo per bene e assapora il gusto del mio cazzo”.
Non riuscivo a farlo entrare tra le labbra e lei spingeva fino in fondo alla gola come se stava scopando e iniziava ad eccitarsi ancora di più.
Non avevo mai visto un bastone di quelle dimensioni; era impossibile ingoiarlo e inizia a leccarlo come un lecca lecca.
In ginocchio e alle prese con quel bastone lei nel frattempo, spostando il perizoma, mi ungeva il buchetto con la crema e iniziava a dilatarmi lo sfintere scopandomi con le dita.
“Penso che ora sei pronta, ti sento larga e ben lubrificata e puoi prepararti ad essere sfondata come si deve” disse, e senza darmi il tempo me la trovai dietro con la punta di quel cazzo che premeva prima sulle natiche e poi direttamente sul mio buchetto avido di essere aperto.
Iniziò a fare pressione e io, non abituato ancora a quei calibri inizia a sentire un dolore che mi faceva tremare pure le gambe.
Iniziai a gridare e a gemere nello stesso tempo; cercavo di svincolarmi da quel poderoso cazzo che mi apriva a metà, ma le sue mani attaccate ai miei fianchi mi bloccavano e mi impedivano di tirarmi fuori.
“ troietta, non gridare, è entrata solo la punta e già urli di dolore? Aspetta che metto dentro tutto il mio cazzo e poi ti piacerà e godrai come una vacca”, esclamò e senza darmi respiro , con un colpo secco fece scivolare dentro il mio intestino quella mazza gigantesca dentro di me.
Stavo svenendo dal dolore e sentivo che ormai ero stato aperto in due: il culetto e lo sfintere erano divisi a metà e sentivo quel cazzo che si faceva spazio nell’intestino e mi arrivava fino in gola.
Si mise a pomparmi prima dolcemente ma poi con più foga e forza tale da sentire i colpi sullo stomaco che arrivavano fino ai polmoni.
Capii che il culetto ormai era rotto e ormai quel cazzo enorme si era presso possesso del mio intestino e anche del mio cervello; infatti dopo il dolore, il piacere iniziò a farsi largo e i gemiti e le grida erano solo di piacere e di voglia di essere sfondato.
Io ero tutto bagnato e iniziai a godere di culo venendo in modo copioso sulle lenzuola.
Ormai andava a velocità pazzesca e quando i tremori iniziarono a pervaderla, capii che stava per venire anche lei.
Tirò fuori quel treno di carne e, tolto il preservativo, mi inondò di un bianco latte caldo sulle natiche e sul buco aperto. Un calore indescrivibile iniziò a colare sulle mie cosce sporcandomi le calze; lo vedevo colare piano piano e con le mani feci per prenderne un po’ e spalmarlo sul culetto.
Lei, vedendo la mia mossa, prese la mia testa e l’avvicinò al suo cazzo dicendomi di assaggiare e nel frattempo pulire il suo membro.
Con la lingua pulii l’asta e poi lo presi in bocca; un ammasso di carne ancora dura ma che mi regalava un sapore diverso dalla prima pompa; un sapore acro ma delizioso si stampava sul mio palato e sulla mia lingua.
Deglutivo la mia saliva insieme agli umori di quell’amante femmina ma con un attributo da gigante.
Rimasti per un po’ abbracciati e baciarci capii che era giunta l’ora di andarmene.
Rivestitomi e uscito dopo un ultimo bacio di saluto, per la strada facevo fatica a camminare perché ero stanco e spossato da quella mezz’ora di stantuffo e le gambe mi tremavano ancora e poi perché dietro mi sentivo allargata e dolorante.
Ancora dopo un paio di giorni sentivo quel bastone dietro e il dolore dello sfintere non mi permetteva di sedermi; il culetto era rotto e la strada aperta per nuove avventure.
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10 years ago
admin, 75
Last visit: 14 hours ago -
La bbw e il suo culo
ecco il mio primo racconto, alcuni anni fa dopo che la mia ragazza mi lasciò mi iscrissi ad un noto social network conosciuto per essere anche un sito di incontri.
mi iscrissi e iniziai a mettere delle foto normali senza malizia e senza nessun doppio senso, contattavo molte ragazze e da qualcuno ricevevo risposte ma mai erano interessate a scopare o a divertirsi nel senso che più piace...
una mattina ero abbastanza annoiato al computer e tra una chat e l’altra contattai una donna della mia città che subito si dimostra interessante.
Dalle foto non era particolarmente bella ma da come si era posta capii che ci poteva essere qualcosa di più che qualche semplice scambio di messaggi, iniziammo a chattare.
La sera successiva la ricontattai e subito mi fece capire quel che voleva, fare pompini.
Non era una mercenaria anzi solo le piaceva, a suo dire, la sborra, nei messaggi mi scriveva che spesso dopo cena spompinava il marito ingoiando tutto perché non c’era niente di meglio che andare a dormire con lo stomaco pieno di sperma caldo…
Iniziammo a chattare e a fare qualche giochino in cam dove lei mi mostrava le sue tettone 8 taglia e la passerona pelosa, io le mostravo il mio cazzo e come succede spesso in queste situazioni ci masturbavamo.
Lei nei primi giorni non poteva organizzarsi per un incontro per via del marito e quindi le nostre sedute si prolungarono per molti giorni, una sera finalmente mi dice che può e ci incontriamo.
La passo a prendere al luogo stabilito e ci dirigiamo in un paesino vicino per far due passi e chiaccherare un po’, almeno questa era la mia intenzione, non volevo fare la figura del porco assatanato mostrandole subito il cazzo.
Mentre siamo in auto lei chiacchera molto e mi racconta dei problemi con il marito e tutte le vicende del matrimonio io la ascolto con velato interesse, nel mentre arriviamo al paesino ma lei mi fa capire che non ha voglie di far due passi e mi dice di dirigermi in quel dato posto che è carino e che ha voglia di star in un luogo appartato io capisco e mi dirigo. Lei intanto con la scusa del caldo ha iniziato a spogliarsi si toglie la maglietta restando in reggiseno che a fatica conteneva le sue enormi tette vogliose, il mio cazzo si irrigidisce.
Arriviamo al posto indicato ed è molto appartato il ristorante vicino è chiuso per lavori e lei lo sapeva, appena arrivati si toglie il reggiseno e mi dice “ne hai mai viste di cosi’ grosse?” rispondo di no, erano enormi il cazzo mi scoppiava nel pantaloni e lei mi invitò a leccargliele.
Erano grosse, piene, morbide, vogliose le leccai per una mezz’ora e lei gemeva dal piacere, le mordevo delicatamente i capezzoli mentre lei vibrava lei tremava, ero eccitatissimo avevo le mutande bagnate il mio cazzo esplodeva, lei in preda all’eccitazione iniziò a toccarmi e a slacciarmi i pantaloni accarezzandomelo sopra gli slip bagnati e mi disse “che voglia che hai peccato che ho il ciclo e non puoi scoparmi…” continuava a toccarmi e la mia voglia cresceva sempre più.
Finalmente lo tirò fuori potei abbassarmi i pantaloni e dar libero sfogo al cazzo che ora si mostrava in tutta la sua grandezza le lo accarezzava, lo toccava avidamente con mano esperta e con decisione iniziò a pomparmelo lo ingoiava tutto fino in gola mi accarezzava i coglioni con delicatezza e questo mi piaceva.
Il mio uccello era tutto suo io potevo toccarle le tettone e lei mugugnava di piacere dopo mezz’ora mi disse “dai vieni che ho voglia di sborra falla tutta ti prego” non persi un attimo e venni, ebbi un orgasmo infinito dalla cappella continuava a uscirne e lei era felice di riempirsi la bocca e ingoiare tutto il mio nettare.
Continuò a leccarmelo per altri minuti in cui il cazzo restò duro e voglioso ma era arrivata l’ora di tornare a casa causa marito.
La riportai a casa e ci salutammo come niente fosse, la mattina successiva mi mandò un unico sms dicendomi “hai un bel cazzo che ne fa tanta, è bello, mi piace vorrei prendertelo in culo” io risposi che ovviamente ero felice di accontentarla.
Dopo qualche altra sessione di cam con schizzi dalla mia parte ed incursioni di vibratori dalla sua ci accordammo per un altro incontro questa volta non avremmo perso tempo avremmo subito scopato.
Andai a prenderla all’ormai solito posto e partimmo per un posticino vicino in camporella lei in auto già mi tirò fuori il cazzo e con calma me lo menava facendolo diventare duro, non voleva perdere tempo…
Pochi minuti di viaggio ed eravamo nel luogo stabilito lei spoglio, usci dall’auto e appoggiò le mani al cofano voleva che la inculassi subito, io misi il preservativo e senza nessun preliminare lo infilai dentro iniziando a scoparla forte, lei godeva e con una mano si masturbava la figa vogliosa, scopammo per quasi un’ora in quella posizione lei venne due volte.
Tolsi il cazzo da quel culo avido e la feci sdraiare per terra le alzai le gambe e ancora il cazzo era nel culo i coglioni le sbattevano sulle chiappe lei impazziva a sentirli e ebbe altri orgasmi continuai a scoparla per interminabili minuti il mio cazzo sembrava non voler mai godere, scopammo per oltre 3 ore in diverse posizioni con protagonista quasi assoluto il suo culo che pareva essere la sua autostrada del piacere.
Ormai sfinito le tolsi il cazzo dallo sfintere dilatato come una caverna, tolsi il preservativo e le misi il cazzo in bocca lei era in ginocchio, io in piedi usavo la sua bocca come una figa la scopavo tenendola per la testa lei era felice, lasciava fare tutto senza problemi la sua bocca era piena del mio cazzo , finalmente venni e ingoiò un fiume di sperma non finiva mai avevo il cazzo gonfio e arrossato.
Lei era sfinita, si sdraiò per terra e inziò a massaggiarsi il buco del culo dicendomi “finalmente una scopata di culo come piace a me, mio marito non mi scopa più, cosi’ fottere in culo è la mia cosa preferita se potessi vivrei con il cazzo nel culo” io rimasi un po’ sbalordito da queste parole ma ero felice di soddisfare il mio cazzo nel modo che preferisco, un culo voglioso che potrebbe essere scopato all’infinito senza mai problemi come fosse una calda figa.
La nostra frequentazione durò alcuni mesi in cui il suo culo si faceva scopare per ore e ore sempre con calde e copiose sborrate finali….
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10 years ago
sealife, 29
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Il primo incontro con la famiglia cuckold 1. la conoscenza con la figlia
PREMESSA: Questo come tutti i miei racconti hanno come protagonisti solo persone maggiorenni e consenzienti. Chi volesse contattarmi può lasciarmi anche in privato il contatto msn o skype.
Era arrivato il momento dell’incontro. Tutto era nato nel virtuale, anche se si era sviluppato in modo molto intenso. Loro una coppia cuckold quarantenne e io, bull dominante trentenne, che era diventato praticamente il loro padrone totale, anche se fino a quel momento solo tramite chat, webcam, skype e cellulare. Avevo di fatto preso il controllo anche del loro quotidiano attraverso telefonate che andavano oltre il sesso e arrivavano all’erotismo mentale e assoluto che avevo sempre cercato.
Per vederci avevamo fissato un appuntamento alla stazione perché loro abitavano lontano dal centro e sarebbe stato più comodo e veloce fare l’ultima parte del viaggio in auto. Poi saremmo sati insieme tre giorni a casa loro dal venerdi alla domenica.
Prima di partire c’era stata l’ultima telefonata per organizzare l’incontro, nella quale Paolo (il marito cuckold) mi spiegava che dovendo tornare la figlia (Martina) dalla città sarebbe stato comodo darle noi un passaggio dal momento che casa loro era distante e poco servita da mezzi pubblici. La cosa mi stupì molto. Sapevo che la figlia sarebbe dovuta restare fuori e soprattutto non avendola mai conosciuta mi sembrava strano che me la presentasse così il giorno in cui andavo a passare per la prima volta qualche giorno da loro. Il rapporto instaurato però era di totale fiducia e complicità quindi non mi sembrò del tutto assurdo.
Sceso dal treno raggiunsi il luogo dell’appuntamento. Il giardino poco lontano dalla stazione che avevamo stabilito. Paolo lo avevo visto spesso in cam insieme alla moglie e lo riconobbi subito. La sorpresa fu la figlia che non avevo mai visto prima. Martina era bellissima davvero. Dimostrava decisamente meno dei 18 anni che aveva ma ero sicuro di aver capito bene perché mi avevano raccontato delle difficoltà che aveva avuto per prendere la patente e quindi non poteva che essere maggiorenne. I lineamenti però erano dolci e quasi ingenui i suoi movimenti.
Paolo mi accolse con una stretta di mano molto formale. Era diventato a tutti gli effetti, insieme a sua moglie, il mio schiavo e aveva già obbedito ad ordini molto severi ed umilianti in cam e al cellulare ma in quel contesto era in imbarazzo. Disse solo: “che piacere vederti, ti presento mia figlia Martina”.
Martina era ovviamente più imbarazzata di lui non conoscendomi affatto e riuscì a dire solo “piacere”. La somiglianza con la madre, che avevo avuto modo di esaminare in cam nuda e in molte posizioni era molto vaga. Qualcosa c’era ma l’aria ingenua confondeva molto le idee se si cercava di cogliere una somiglianza con le espressioni eccitate e perverse della sua genitrice.
Alta 165 circa mora molto magra con seni non grandissimi tirati su da un reggiseno di cui si intuivano i ferretti e schiacciati da una maglia molto aderente, Martina era quella che si dice una ragazza acqua e sapone. Molto bella ma non eccessiva. Sotto la maglia un paio di leggins grigi del tipo sportivo che, essendo molto stretti lasciavano intuire delle gambe magre e perfette.
Suo padre le disse quasi subito di andare in macchina che noi dovevamo comprare una cosa e l’avremmo raggiunta. Lei prese le chiavi e senza dire nulla si incamminò. Girandosi, inconsapevolmente, mostrò alla nostra vista il suo culo. Fasciato nei leggins strettissimi c’era il culetto più bello che avessi mai visto. Piccolo ma tondo con uno spacco tra le gambe che faceva passare la luce nel mezzo. Sembrava quello di una modella di intimo. Il padre si accorse che la guardavo e mi disse “è bella vero?”.
Sono sempre stato una persona onesta e con la solita onestà risposi ”Complimenti, è davvero una ragazza bellissima”.
Lui era evidentemente su di giri perchè non perse tempo nel rispondere: “stasera dovrebbe andare fuori ad una festa e dormire dalla sua amica per un paio di sere, ma se riesci a convincerla io vorrei che restasse a casa. Insieme a noi. L’ho sempre immaginato e desiderato di nascosto ma da quando ti ho conosciuto ho capito che sei la persona giusta per realizzare questa mia segreta fantasia”.
Senza scompormi risposi: “tua moglie sa di questa tua fantasia?”
Anche in questo caso la sua risposta fu immediata: “no, non sa nulla. Ma sai che farebbe qualsiasi cosa per te e se tu lo chiederai… lei per te farà quello che vuoi come ha fanno fino ad ora…adesso che ti vedrà ancora di più”.
La situazione era incredibile. Davvero io stesso non avrei immaginato questa piega e mi sembrava irreale, eppure le ultime sue parole erano vere. Sapevo che per me sua moglie avrebbe fatto qualsiasi cosa. E che dietro una facciata di casta madre di famiglia le fantasie nascoste erano ancora tante. Molte le avevo tirate fuori ma sentivo che c’erano molte curiosità che cercava di tenere nascoste a tutti. Forse anche a se stessa.
Chiesi in modo molto diretto: “Sembra molto più piccola dell’età che mi hai detto…”
Questa volta rispose anche prima che finissi la frase: “è vero ma ha 18 anni compiuti ed è grande ormai, anche se è ancora molto timida e”…prese una pausa…”non ha ancora mai avuto un ragazzo”.
Chiesi se ne fosse sicuro e mi spiegò che anche se aveva molte avances il fatto che abitavano isolati in provincia e il suo carattere timido le avevano impedito di fare quello che ormai tutte le ragazze fanno molto prima di quanto accadesse un tempo. “Con la mamma si confida su tutto e so per certo che non ha mai avuto un ragazzo e che prova vergona al pensiero di farlo e poi non esce spesso perché abitiamo lontano dalla città e a parte la scuola non ha molte passioni”.
Con questi pensieri andammo in macchina. Lei passò dietro e ci incamminammo verso casa di Paolo. Il viaggio non fu breve ma lei lo passo con le cuffie dell’ipod nelle orecchie e io e Paolo parlammo del più e del meno. Paolo ogni tanto accennava in modo molto casto a quanto sua moglie sarebbe stata felice di vedermi.
Arrivati in casa Martina corse immediatamente in camera sua, probabilmente per uscire dalla situazione di imbarazzo, e io mi trovai finalmente di fronte alla mia schiava.
Marzia era una donna di 40 anni. Mora, formosa, e sicuramente attraente. La sua reazione nel vedermi fu completamente diversa da quella dei suoi familiari. Mi abbraccio e si strinse a me. Poi non si trattenne dal darmi un bacio sulla guancia. Subito si fermò e disse sussurrandomi all’orecchio con un tono a metà tra il sorridente e lo spaventato: “Posso mio Signore?”. Io sorrisi e dissi: “ma certo, questa si che è una accoglienza calorosa”.
Marzia si era evidentemente vestita per me. Aveva imparato a capire i miei gusti e li aveva messi in pratica stando però attenta a non esagerare: evidentemente sapeva che sarebbe tornata la figlia ed evitò eccessi.
Aveva una canottiera bianca aderente senza reggiseno in modo che si intravedessero le forme dei grandi seni e i capezzoli, una gonna aderente e corta e delle scarpe con il tacco. Era sicuramente appariscente.
Ci spostammo in salotto. Posai il bagaglio e lei disse subito “Non vedo l’ora che Martina se ne vada”. Lo sguardo tra me e Paolo fu facilmente intuito da Marzia che chiese spiegazioni.
“E se invece restasse?” dissi io deciso. “Potrei insegnarle il nudismo. Tante famiglie lo condividono insieme senza inibizioni”.
-“Non noi” rispose Marzia “sai che la nostra famiglia è molto chiusa su queste cose. Almeno lo era prima di conoscere te…ma poi Martina non lo farebbe mai…non sarebbe possibile…deve andare dalle amiche”.
Le risposte erano confuse e lasciavano trasparire, dietro un apparentemente chiaro rifiuto, il fatto che in fondo stava pensando alla scena.
-“Non ci saranno forzature. Sai che non amo costringere nessuno a fare cose che non vuole”. Risposi io . Discutemmo un bel po’ della questione e non fu così immediata la decisione ma alla fine lei disse: “se è quello che vuoi proviamo”.
Martina scese a cena e prima di andare a tavola affrontai il discorso alla prima occasione utile dopo qualche discussione su temi generali:
- “sai Martina io sono nudista e voglio convincere anche i tuoi genitori a venire in una spiaggia dove il costume non serve”.
La sua reazione, naturalmente fu di imbarazzo. Sorrise e disse “che vergogna nudi davanti a tutti…non li convincerai mai”
– “è vero …ma si le prime volte sembra strano ma poi diventa molto naturale e piacevole….ti assicuro che li sonvincerò…anzi sono già convinti”
Non rispose ma guardò la madre stupita che fece un cenno per confermare.
–“Sai per superare queste timidezze il modo migliore è la pratica. Vorrei che i tuoi provassero a stare nudi in casa ma la cosa a te darebbe fastidio?”
- “ no, non lo so , non credo” rispose un po’ confusa.
- “Sentito che vi dicevo, non c’è imbarazzo. Spogliatevi”. Paolo si spogliò in pochissimi secondi, Marzia invece la fece più lunga, in parte per l’imbarazzo in parte perché voleva farsi desiderare per quello che stava facendo. Martina, ormai rossissima in volto, guardava per terra e cercava di evitare di guardare. A quel punto mi alzai e mi avvicinai a lei dicendo: “non devi vergognarti, non c’è nulla di strano nella nudità …se ti abituerai anche tu ti sembrerà normalissimo dopo un po’”.”Perché non ti spogli anche tu?”
- “No no, mi vergogno” disse lei
- “Su, sei grande, ti sarai spogliata davanti a qualche ragazzo o a qualche amica no?”
Rispose di no timidamente con la testa
- “Ma come una ragazza bella come te…sai quanti ragazzi e ragazze ti ammirano…e vorrebbero vederti…anche io sai..trovo che tu sia molto bella e vorrei vederti nuda”
-“Davvero pensi sia bella?” disse con entusiasmo
- “Certo . Sei davvero una delle più belle ragazze che abbia mai visto…certo però vorrei vederti meglio…leviamo questi vestiti…?”
Sposto le mani sulla maglia ma iniziò soltanto a giocare con il bordino della maglia senza riuscire a spostarla”
- ok ho capito sei troppo in imbarazzo, Marzia aiutala tu, non riesce da sola”.
Marzia si avvicinò, ormai completamente nuda, e disse su amore vedrai che l’imbarazzo passerà presto. Senza esitarele sposto le mani e tirò su la maglia lasciando la figlia in reggiseno e leggins.
- “Leva il reggiseno tanto non ti serve” disse Marzia a sua figlia e timidamente Martina piano piano lo fece rivelando due seni sodissimi. Piccoli ma alti e sodi come fossero di una statua di marmo.
Rimase così, solo con i leggins e le scarpe. Ma solo per qualche secondo. Subito la mamma disse leva le scarpe così possiamo levare anche i leggins. Non fece alcuna obiezione per le scarpe e i calzini, ma poi si fermò a piedi nudi sul pavimento.
- “Manca poco, ancora un piccolo sforzo”. Dissi io sorridendo.
Martina esitava, quindi fu marzia a tirarle giu i pantaloni lasciandola nuda. Martina era in deciso imbarazzo e aveva le mani davanti incrociate al pube ma non era assolutamente contrariata, semplicemente non era mai stata nuda davanti ad altri e provava imbarazzo.
Marzia allora le disse: “Martina non avere vergogna, al massimo ci si può vergognare delle cose brutte ma tu sei molto bella e poi prima o poi devi superare l’imbarazzo di farti vedere anche da altri non ti pare?” Martina annui e fece un mezzo sorriso. Allora Marzia continuò rivolgendosi a me: “allora ti piace? Non è bellissima nostra figlia?”
- “sei davvero bellissima Martina, ha ragione tua mamma” dissi rivolgendomi a lei - “fatti vedere in tutta la tua bellezza vieni più vicina a me”
Fece pochi passi per mettersi di fronte a me. Aveva ancora lo sguardo basso per l’imbarazzo ma non era più bloccata del tutto dalla timidezza anche se continuava a tenere le mani incrociate davanti al corpo.
Presi il controllo della situazione e, come se fossimo rimasti soli io e lei cominciai a dirle cosa fare.
-“ Martina sei proprio molto bella, però ora vorrei osservarti bene. Metti le mani lungo i fianchi per favore.”
Lo fece subito e si mostrò a me completamente. Era molto esile, aveva i seni molto alti e sodi, delle gambe perfette e magre e un ciuffetto di peli sul pube non molto curato ma poco folto. Aveva una pelle così morbida e delicata che evidentemente la natura stessa non aveva voluto coprire di peli. Era veramente un capolavoro.
- “Non c’è che dire, Martina sei davvero stupenda”
- “Grazie. Lo pensi davvero”?
- “Certo che lo penso e da quando ti ho vista l’ho pensato”
- “Davvero”? Inssteva sorridendo per la felicità del complimento
- “Si Martina ma ora vorrei che facessi qualcosa per me”
- Cosa?” chiese a metà tra il preoccupato e il curioso
- “Non farti domande. Fai quello che ti chiedo e ti verrà più facile farlo”
- “Va bene” disse a bassa voce
Era tesa e imbarazzata ma mi seguiva come se mi conoscesse da sempre e io in quel momento iniziai a guidarla
- “Ora vorrei che sfilassi per me. Che facessi il giro della stanza in modo che possa guardarti meglio.
Tirò un sospiro e inizio a girarsi per camminare lungo la sala. Una volta di spalle mostrò il suo culo nudo. In leggins mi era sembrato stupendo ma a vederlo senza veli era davvero il più bel culetto che avessi mai visto. Tondo, sodo che si muoveva a ritmo del suo passo in modo incantevole.
Lei iniziò camminare avanti e indietro lungo la sala. Ma al secondo giro le dissi:
-“ora fermati” e non appena lo fece le dissi: “girati di spalle ora”
Mi alzai dalla sedia su cui ero seduto e mi avicinai lentamente a lei.
Stava per iniziare qualcosa di incredibile che sarebbe diventato una grande storia d’amore e anche qualcosa di più
CONTINUA…
Questo come tutti i miei racconti hanno come protagonisti solo persone maggiorenni e consenzienti.
Chi volesse contattarmi può lasciarmi anche in privato il contatto msn o skype.
E’ vietato copiare e pubblicare anche solo parti di questo scritto senza la mia esplicita autorizzazione
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10 years ago
icanfly123,
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Last visit: 9 years ago
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La giusta ricompensa
Come spesso accade, solo in auto da napoli verso roma per lavoro.. La mia mente però non finisce mai di fantaasticare di tenermi un ottima compagnia.. perchè ci sono tante persone anche su desy.. mi domando ma seppur la mia sia una mente allenata a questo mondo.. non mi capita..
Ebbene.. a quella domanda ed alla mia voglia di conoscere persone che stessero cercando quello che io volevo quel giorno ebbi la giusta ricompensa..
Ero in auto fermo in autogrill.. scrutavo le ultime mail del mio telefonino che chiudevano una giornata di lavoro frenetica.. mentre si ferma di fianco a me un auto scura e grossai tratti delle persone all'interno non mi sembravano mediterranei come i nostri soliti .. lui si gira e mi guarda .. io mi accorgo.. riabbasso la testa sul mio cell.. e quando la rialzo.. tovo lei.. che mi guarda e mi sorride.. giusto un attimo.. quell'attimo gisto..
scende dall'auto con il suo lui .. io pensavo.. allora dovevano venire dall'estero ! scendo.. anche le scale che portano giu alle toilette.. li trovo lì nell'atrio che discutono e mi guardano con un sorriso metre scendo le scale.. una persona esce dal bagno degli uomini ..loro entrano.. in una wc mi guardano e io li seguo.. lui voleva guardarla.. lei andò subito al sodo..
prese tutto .. e la sua bocca era così calda e insaziabile che non l'avrei mai voluta far andar via dopo così pochi minuti di piacere intenso.. lui era illuminato il suo piacere .. era forse pari al mio ed alla lei che finiva con guastare tutto senza perdersi nulla..
non capii in quei momenti ne nazione ne identità.. nulla lì capii il significato di quanto fosse importante la GLOBALIZZAZIONE !! :)
free sex free mind..
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10 years ago
angeloflove79,
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Last visit: 5 years ago
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I racconti della sposa
Sono una ragazza curiosa. Curiosa ed incapace di gestire il tempo. Chiamatemi pure imprevedibile.
Non sono mica male come femmina, almeno da quel che gli uomini mi dicono. Ma che fanno: ci provano a portarmi a letto, ma io devo innamorarmi e così a quasi 35 anni sono ancora vergine. Però almeno la teoria, quella, l'ho imparata.
Si dà il caso che mi capitino strane situazioni... non è che me le cerco: mi ci trovo. Ve ne racconto una.
Devo ritirare la macchina dal gommista, cambio invernale, sono rimasta d'accordo che vado a ritirarla prima dell'orario di chiusura serale. Com'è come non è, guardo l'orologio e sono già le sette. Ma ci provo lo stesso. Raggiungo a piedi, percorrendo le vie in mezzo ai capannoni, illuminate solo dai lampioni e dalle insegne, la strada fino all'ingresso dell'officina. La porta di servizio è aperta. Entro al buio e supero il gabbiotto dell'ufficio scorgendo una luce fioca sul fondo del corridoio provenire dall'officina. C'è qualcosa di strano però: cosa sono questi sospiri? Mi avvicino, rimanendo schiacciata contro il muro, al buio.
Riesco però a vedere bene la scena che appare ai miei occhi.
Quella bella ragazza bionda che ho incrociato stamattina è tornata a prendere l'auto... e non solo quella!
Con la gonna nera sollevata fino in vita e le grandi e morbide poppe imprigionate nelle mani dei gommisti se ne sta sdraiata sul cofano della mia macchina! Geme la troia mentre il più anziano le lecca la figa prono davanti a lei ed il giovane, in piedi di lato, glielo spinge forte in gola fino a farla soffocare ed annaspare!! Si agita la bionda, cerca di respirare ma il giovane non le dà tregua, si solleva l'arnese con una mano e le infila le palle gonfie in bocca. Intanto l'altro si è alzato e le infila le dita nella fica lubrificata e pregna di saliva... oddio tutta la mano! Lei urla, gode, il vecchio non la svuota, continua e le strizza un seno, svita il capezzolo. Poi i due uomini la girano, la appoggiano sul cofano con le gambe divaricate e a turno si abbassano e la leccano, la succhiano da dietro. Le allargano le chiappe, ammirando il culo, si tuffano nel suo brodo ancora caldo, bagnandosi il naso, insinuando le dita nel buco stretto.
Lo sapevo. non se la scopano... la inculano subito! Il giovane gommista si gira per un attimo dalla mia parte... mi avrà visto? Ma no! Ha una poderosa leva fra le gambe! lo confesso: mentre le sfonda il roseo buco sono un po' invidiosa! Che maschio! Lei lancia un urlo ma lui le chiude la bocca con una mano e le solleva la testa all'indietro, inarcandole la schiena e penetrandola a strattoni, con forza. Oddio, sono bagnatissima!
Continua così senza pietà per qualche minuto poi la lascia andare continuando ad incularla e appoggiandosi sulla sua schiena. E guarda un po' cosa succede?
L'anziano gommista, che se l'è masturbato godendosi la scena, fino a farlo diventare duro come il ferro è fiero della propria circonferenza (sono incredibili questi membri! Sono alieni ospiti di un organismo che non ha niente in comune con loro!). Si avvicina al giovanotto e facendosi largo fra le sue chiappe alte, così senza pietà lo incula. Il giovane sussulta, sembra percorso da una scossa, grida e poi sussurra qualcosa. Allunga una mano a sfiorare la chiappa del suo capo e se lo preme addosso.
La bionda ha un'altro orgasmo ed a quel punto il trio si stacca e i due gommisti, soddisfatti, inondano di sperma caldo le generose tette, la faccia ed i capelli della maiala inginocchiata davanti alla mia macchina.
I tre si rivestono in fretta ed io indietreggio piano, senza fare rumore. Scivolo nel corridoio oltre l'ufficio e mi fermo prima della porta di servizio. La luce dell'ufficio si accende, li sento parlare: "Signorina Rossi, ecco le chiavi della sua macchina, naturalmente per lei è già tutto a posto... Porga i nostri saluti al Signor Sindaco!"
Ma guarda, tutti si danno un gran da fare ed in un modo o nell'altro ottengono le loro soddisfazioni.
Cosa mi sfugge?
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10 years ago
La1Sposa474409,
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Nel camper di sergio e maria
È metà luglio 2014, quando un giovedì sera squilla il mio cellulare, avevo già ricevuto diverse chiamate ma nulla di convincente, nonostante avessi ripubblicato diversi annunci ancora non trovavo la coppia con la giusta proposta. Ma quel giovedì sera mi chiamò direttamente Maria, era la prima volta che ci sentivamo e da subito mi è sembrata spigliata e convincente. Dopo il primo scambio di battute, mi disse che erano una coppia con lui cuck, 46 anni lui e 40 anni lei, veneti ma di origini pugliesi e in vacanza con il camper sul Gargano. Mi chiesero se potevo raggiungerli all’indomani, avevano visto le foto e letto l’annuncio e lei era fortemente interessata a farsi montare; lui invece, al massimo avrebbe guardato, era già contento alla sola idea di sentirsi ancora una volta cornuto!
Accettai l’invito e così venerdì sera mi recai al posto indicato… con sorpresa trovai diversi camper sul luogo, ma a discreta distanza l’uno dall’altro. Maria mi disse che il loro era bianco ma aveva una particolarità che lo contraddistingueva, ovvero era posizionato vicino l’albero più alto della zona. In effetti, non feci fatica ad individuarlo. Per sicurezza comunque, non appena ero a 30-40m dal camper, chiamai Maria che rispose prontamente e mi disse di continuare a venire incontro, avevo intuito bene e lei spiava già dal finestrino. Mi avvicinai così sempre più verso il camper e vidi che Sergio era seduto sui scalini, intento a fumarsi una sigaretta…
- “Accomodati Andrea, Maria è dentro che ti aspetta”
- “Grazie e mi raccomando, vieni a spiarci, avrò una sorpresa per te” gli dissi. E così entrai.
Maria mi sorrise, ci salutammo con uno scambio di baci e mi fece accomodare sul letto. Io mi misi seduto, lo spazio era poco, ma era meglio così, potevo gustarmi il corpo di Maria a distanza ravvicinata. Lei era bassina, credo non superasse il metro e sessanta, ma era molto formosa, una tg 44 e una quarta di seno ben fatta e soda. Era in costume da mare, un bikini giallo coperto da un pareo nero trasparente. Le stavo per chiedere di inginocchiarsi quando mi precedette e s’inginocchiò massaggiandomi tra le gambe. I miei ormoni erano già in fibrillazione, il cazzo pronto ed in tiro, lei non tardò a farmelo uscire dalla cerniera dei bermuda e iniziò a far su e giù con la lingua…
- “Così mi piaci Maria, continua …”
A quel punto le sue labbra avvolsero il mio cazzo, e piano piano lo vidi scomparire per intero nella sua bocca. Ero eccitatissimo, ma a me piace gestire le situazioni, sono pur sempre un bull…così mi misi in piedi mentre lei era ancora in ginocchio, le afferrai la testa e iniziai a scoparla dritta in gola…ogni tanto le permettevo di prendere aria, poi di nuovo tutto in bocca. Avevo il cazzo bello duro, turgido, sembrava una vera mazza… la feci alzare, la spinsi vicino alla porta e le tirai fuori il seno dal costume..i suoi capezzoli erano belli dritti come chiodi, mi fiondai a leccarli e mordicchiarli, mentre con le mani le palavo le belle chiappe burrose.. lei iniziò ad ansimare e con la coda dell’occhio vidi che Sergio si era girato per spiare. Così feci mettere Maria a pecora per terra, con la faccia rivolta verso il marito cornuto, le feci togliere il pareo, abbassai le mutandine del costume e constatai che aveva già la figa bagnatissima, iniziai così a sbatterla da dietro…
- “Siii cosììì, sbattimi più forte ti pregooo”
- “Stai tranquilla puttana, che ora ti sfondo davanti a quel cornuto di tuo marito”
Vidi Sergio che con una mano si toccava tra le gambe, mentre Maria era in preda a diversi orgasmi, uno dietro l’altro… tanto che Sergio fu costretto a chiudere la porta a causa delle urla di lei. Continuavo a sbatterla a pecora, vedevo quelle belle chiappone di lei muoversi avanti e dietro come onde del mare, le acchiappai con due mai, le allargai e feci cadere uno sputo direttamente sul buco anale…
- “Ti prego fai piano, ma fammi godere”
- “Sarai servita troia”
Iniziai cosi a puntare la cappella tra le sue natiche e la feci scivolare lentamente dentro… infilai un 4-5 cm di cazzo dentro e per qualche minuto la scopai molto dolcemente. Poi aumentai il ritmo, e anche la profondità di penetrazione, Maria tornò di nuovo ad urlare, finchè non si distese esausta per terra, non ce la faceva più a stare a pecora, ma io dovevo ancora venire e così, per aumentare l’eccitazione, mi abbassai con la faccia tra le sue natiche e inizia a leccare avidamente tutto ciò che potevo, slinguazzavo tra le labbra della figa e le puntellavo il fiorellino anale sempre con la lingua. Poi continuai ad incularla senza pietà.... finalmente ebbi la mia esplosione di piacere, le inondai così tanto il culo che la sborra fuoriusciva tra le chiappe e chiamai Sergio, lui si avvicinò…
“Sergio, prendi dei fazzoletti e ripulisci la signora, io ho finito!”
Non disse una parola, infilò la mano in un cassetto e prese dei fazzoletti, s’inginocchiò a pulire il culo della signora mentre io me ne stavo comodo seduto sul letto a gustarmi la scena. Alla fine chiamai Maria, che aveva la faccia di una che era stata letteralmente “abusata” ma che aveva goduto come una maiala, e le chiesi di prendere delle salviettine e di ripulirmi il cazzo. Così fece, mentre dolcemente mi guardò negli occhi…
- “È vero che verrai ancora a montarmi?” mi chiese..
- “Sarò il tuo bull ogni volta che lo vorrai!” le risposi.
Iniziai a rivestirmi, Sergio aveva riempito del Tè fresco per tutti, restai così a chiacchierare e scherzare per un’altra mezz’ora. È veramente bello incontrare delle coppie non solo per un’affinità sessuale, ma anche per giocare, scherzare e uscire da quella routine della quotidianità che tanto offusca i nostri animi. Salutai entrambi e m’incamminai verso la macchina. Sergio aveva acceso un’altra sigaretta al suo solito posto, Maria continuava a salutarmi, un po’ malinconica ma tanto compiaciuta. E io tra me e me pensai: “Però, non si sta poi tanto male nei camper!”.
Andrea
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7
10 years ago
3Pura1Trasgressione3,
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Travestita e usata
Da un paio di giorni non giocavo con il mio buchetto e la voglia di fare un’esperienza con una coppia con entrambi bisex mi assaliva ancora di più.
Iniziai a contattare diverse coppie anche fuori dalla mia città dato che avevo la possibilità di viaggiare e spostarmi liberamente.
La sera stessa arriva un messaggio di una coppia di età sui 39 che erano interessati a conoscermi e che entrambi erano bisex e la lei amante di indossare strap-on per sottomettere sia il suo lui che me da trav.
Organizzato l’incontro, il giorno dopo, mi presento a casa loro in una villetta fuori Roma; il cuore galoppava all’impazzata, anche perché era la prima volta che mi travestivo da un’altra parte e non sapevo chi avrei avuto davanti.
Certo, le foto erano ben visibili sull’annuncio ed entrambi sembravano belle persone, ma nella realtà dovevo avere la conferma.
Suonato il campanello, mi presentai e il portone si aprii: entrata dentro percorsi un piccolo vialetto alberato e a poche decine di metri c’era la coppia che mi indicava di salire le scalette.
Arrivata in cima, mi fecero accomodare in una bella sala: il televisore era acceso e il film già dalle scene, si capiva che trattava un porno con trav e trans all’opera con belle ragazze e con mistress.
Ci sedemmo sul divano e dopo le presentazioni Alessia (nome finto) mi disse se volevo cambiarmi e darmi una pulita.
Nel frattempo Giorgio (nome finto) godeva di quelle scene aspettandoci sul divano.
Alessia si mostrò molto gentile e mi aiutò a spogliarmi del tutto; si complimentò per il culetto e i glutei belli morbidi iniziando a tastarli e mettendosi dietro di me.
Indossai un corsetto nero in pizzo, un perizoma che a malapena copriva il mio cazzo già eccitato, un reggicalze e delle calze nere velate e un kimono nero di seta per coprire il tutto.
Alessia guardava con occhi strabiliati e mi disse che con il trucco sarei stata davvero una bella fighetta da esplorare; infatti seduta davanti allo specchio, iniziò a truccarmi con passione e delicatezza.
Indossata una parrucca bionda e le scarpe nere con tacco mi alzai e feci una sfilata davanti lo specchio per ammirarmi.
Ero eccitato moltissimo e mi sarei scopata da sola quella fighetta che rifletteva sullo specchio.
Alessia era già pronta pure lei; si era spogliata nuda dicendo che solo io avrei dovuto indossare lingerie e fare una sorpresa a Giorgio.
Presami per mano iniziai a camminare per il corridoio, ancheggiando i fianchi per rendere la mie forme più sinuose; il rumore dei tacchi echeggiava e faceva da avviso per il nostro arrivo.
Anche Giorgio si era nel frattempo spogliato e stava masturbandosi davanti al film e quando entrambe siamo apparse nella sala lanciò un’espressione di compiacimento e gli occhi iniziarono a brillare forse nel pensare che quella gustosa bambolina sarebbe stata posseduta da loro.
Anche io sgranai gli occhi nel vedere quel cazzo duro proprio davanti di dimensioni esagerate; era dritto e poderoso, e pensai che il buchetto non era stato lubrificato e avrei avuto difficoltà a prenderlo.
Alessia capì le mie preoccupazioni e mi disse che ci avrebbe pensato lei a prepararmi ma che quello sarebbe stato il minimo problema perché aveva una sorpresa per me.
Avvicinatami a lui mi misi in ginocchio sul divano e iniziai a leccare prima l’asta per prendere le misure e poi a tentare di prenderlo in bocca: iniziavo dal glande, la punta per poi provare a bagnarlo per tutta la grossezza e aprendo la bocca per farlo scendere giu e tentare di sentirlo sul palato.
La lingua si muoveva con velocità e sentivo quel sapore di carne sulla gola; deglutivo la saliva che producevo mischiata al liquido pre-orgasmico; il sapore salato mi faceva venire più sete e deglutivo ancora di più.
Nel frattempo l’eccitazione aumentava perché Alessia aveva scostato il perizoma verso il basso e con la lingua leccava il mio buchetto penetrandomi con colpetti diretti; poi con le dita avevo capito che iniziava ad esplorarmi e spalmandomi un lubrificante profumato.
Entrava con un dito poi con due poi con tre; li faceva roteare intorno e allargava lo sfintere per farmi abituare e prepararmi alla penetrazione.
Ad un tratto disse che ero pronta e che avrei potuto prendere il cazzo di Giorgio; mi spostò di lato sempre in ginocchio e mi face allargare la gambe con la pancia piegata e il culetto per aria.
Sentì il cazzo prima strusciare tra l’insenatura dei glutei per raccogliere del lubrificante, poi puntare dritto sul buchetto e fare forza per aprirsi la strada.
Chiusi gli occhi aspettando la penetrazione; iniziai a sentire un po’ di dolore ma il culetto era ben lubrificato e Giorgio iniziò a pomparmi incitato dalla moglie a scoparmi e a scendere sempre più giù.
Lo incitava a darmi colpi duri e di allargarmi a dovere perché dopo ci avrebbe pensata lei a scoparmi e rompermi il culo.
Sentivo quella carne dura scivolare nell’intestino e un calore mi possedeva il culo e il cervello; ansimavo e ad ogni colpo gridavo piano per il piacere.
Dopo un po’ di quei colpi, Alessia esclamò che avrei avuto bisogno di altro e spostato il suo uomo disse che ora era arrivato il suo turno, infatti, nel frattempo aveva indossato uno strap-on e ora mi avrebbe lavorato per benino.
Giorgio si mise davanti a me e, estratto il preservativo, in modo naturale appena lo vidi ingoiai quel cazzo durissimo e la bocca si riempì di quella carne saporosa che volevo quasi morderlo.
Alessia inizio a giocare sul mio culetto e strusciare l’attrezzo sui glutei e sul liquido lubrificante.
Solo allora iniziai a capire che le dimensioni erano enormi e la pregai di non provare a penetrarmi con quel bastone di gomma.
Guardai con gli occhi e vidi che era gigantesco; non riusciva a stare dritto per la lunghezza nonostante fosse grosso come una mazza da baseball.
Alessia senza rispondere iniziò a puntarlo sul buco gia aperto e iniziò a fare forza.
Giorgio mi spingeva davanti per non farmi spostare e Alessia provava a penetrarmi con quella mazza tenendolo con due mani.
Sentivo il culo che si apriva ma non sentivo che stava entrando; infatti era troppo grosso e lo sfintere non era abbastanza largo.
Iniziai a gridare e a lacrimare, mi tenevo i glutei con le mani pressandoli per non sentire il dolore e spingendoli verso l’alto.
Ad un tratto sentii che la cappella era dentro e centimetro dopo centimetro quella mazza mi penetrava dentro; il culo era un bruciore totale e le gambe tremavano ad ogni movimento di Alessia.
Lei iniziava a dirmi che ormai mi aveva rotto il culo e che non avrei avuto più problemi per le successive volte che sarei andata con loro e iniziava a pomparmi guadagnando ad ogni colpo più profondità dentro lo stomaco.
Ero impalata, si la parola giusta è questa, mi sentivo impalata da Alessia che iniziava a carezzarmi i glutei e la schiena per addolcire quel dolore.
Non sentivo più nulla, solo un piacere immenso che aveva preso posto al dolore iniziale e il calore si diffondeva su tutto il corpo.
Iniziavo a venire sul divano e a ogni colpo uno schizzo usciva fuori.
Anche Giorgio iniziava a tremare e capii che l’orgasmo era prossimo; spalancai la bocca per ricevere quel nettare salato che arrivò direttamente in gola; inghiottito lo sperma continuai a pulirlo mentre Alessia tirava fuori quel randello; sentivo le viscere uscire insieme e un piacere indescrivibile.
Alessia mi abbracciò da dietro baciandomi sulla bocca e dicendomi che ero stata molto brava.
Rimasti sul divano ad accarezzarci a vicenda ancora per qualche minuto decidemmo di rivederci ancora per riprovare le stesse sensazioni; ci baciammo ancora mentre Giorgio mi accarezzava.
Fatta la doccia uscì da quella casa camminando con fatica; mi sentivo spossato e svuotato dentro e i muscoli del culetto tutti dilatati.
Arrivata a casa mi pulì di nuovo e con la mano tastai lo sfintere per capire come stava messo; ormai ero dilatata e le dita entravano senza difficoltà.
Venni di nuovo pensando a quell’incontro e che ci saremmo rivisti nuovamente.
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5
10 years ago
admin, 75
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La prima notte a cordoba
Eravamo arrivate a Cordoba in tarda mattinata, il tempo di prendere possesso della camera, una deliziosa cameretta doppia in un famoso Hostal della città e via di nuovo fuori. Faceva un caldo
Pazzesco, ma noi eravamo già eccitate all’idea di vedere gli splendidi monumenti di quella città, dalla Moschea, alla Plaza de la Corredera, al ponte romano e via dicendo. Era l’estate del 2001, la mia amica Barbara si era separata da poco, mentre io ero in un periodo di aperta e dichiarata libertà. Avevamo intrapreso quella vacanza insieme, con un’auto a noleggio e tanta voglia di divertirci, di staccare le nostre teste dai pensieri e di goderci la Spagna.
Mentre guidavamo per andare a visitare le rovine del palazzo degli Omayaddi, all’improvviso sentii un suono gutturale, guardai allo specchietto e notai due motociclette dietro di noi, con il lampeggiante, una delle quali mi lampeggiava per farci accostare.
Mi fermai, Barbara era già in agitazione, ma io ero sicura di non aver commesso infrazioni. I due poliziotti si avvicinarono al finestrino e mi chiesero qualcosa in spagnolo, io dissi loro che non capivo, allora in inglese uno di loro mi chiese i nostri documenti. Glieli consegnai, lui li passò al collega, e mi disse nel suo inglese stentato che eravamo entrate in una zona a traffico limitato. Io mi misi a ridere chiedendo scusa, Barbara invece era preoccupatissima.
Il poliziotto allora mi fece scendere dall’auto, mentre l’altro controllava i documenti. Erano due bei ragazzi, molto sorridenti, al contrario dei poliziotti italiani, e in realtà avevano modi gentili. Io mi lanciai in una spiegazione nel mio stentatissimo inglese, allora barbara che l’inglese lo parla benissimo mi venne subito in aiuto, spiegando loro che non avevamo visto i cartelli, che eravamo stanche, che avevamo guidato tutta la mattina eccetera eccetera.
Ci chiesero dove eravamo dirette, noi glielo dicemmo, allora il poliziotto parlò un po’ con Barbara, poi ci restituì i documenti e Barbara mi disse di risalire in auto, visibilmente imbarazzata.
-Che succede ?- le chiesi
-Beh, ha detto che non ci fa la multa, ma che per evitare che facciamo danni, ci accompagnano loro fino al palazzo degli Omayadi…-
Scoppiammo a ridere, dopodiché mi misi dietro alle due motociclette e li seguii per diversi chilometri, finchè non si fermarono nel parcheggio per i visitatori dell’area museale. Scendemmo dall’auto per ringraziarli, erano stati molto gentili, e oltretutto io sono una che subisce abbastanza il fascino della divisa. Uno di loro ci chiese se potevano fotografarsi assieme a noi, io ne fui lusingata, e posammo con loro volentieri, dopodiché anche noi ci fotografammo insieme a loro con la nostra macchina fotografica. Prima di salutarci ci chiesero dove eravamo alloggiate, io risposi subito all’Hostal La Fuente, e Barbara mi fulminò con gli occhi. Rimediammo un invito a cena per la sera stessa, che io accettai senza nemmeno chiedere il parere della mia amica. Tornate in albergo ci facemmo una doccia e ci preparammo per uscire con i due poliziotti: io indossai una camicetta rossa e una gonna di jeans, mentre Barbara uscì dal bagno con indosso una T-shirt e un paio di jeans.
-Che hai paura che ci provino?- la derisi: -E dai, mettiti qual cosina di più accattivante. La mia amica rise, e si cambiò, indossando un paio di pantaloni turchesi molto aderenti e una camicetta fantasia piuttosto scollacciata.
I due ci portarono a cena in un piccolo ristorante con vista sul ponte romano, parlavamo in inglese alla meno peggio, ma con il passare del tempo (e dei bicchieri di vino) il mio inglese diventava sempre migliore… Dopo la cena si offrirono di accompagnarci in un locale dove si poteva bere e ballare, a pochi passi da lì. Passammo una allegra serata, ballando, bevendo, facendo amicizia con altri spagnoli amici dei due. Verso le 2,30 uscimmo dal locale e ci incamminammo verso l’albergo, i due ci accompagnarono. Arrivammo davanti al portone dell’Hostel de La Fuente, e lì davanti finalmente qualcosa si mosse: vidi Barbara abbracciata al suo cavaliere, il più alto dei due, ben più alto di lei, con cui aveva camminato mano nella mano, che si baciavano appassionatamente. Mi voltai verso l’altro, sorridendo, e lui non ci pensò due volte: si chinò verso di me e mi baciò. Un bacio molto caldo. E lungo. Sentivo la sua lingua nella mia bocca, la passione del bacio cresceva insieme al mio desiderio. Lentamente, a piccoli passi, mi spinse fino al muro dell’albergo, io appoggiai la mia schiena al muro, abbandonandomi al bacio, e sentendo le sue mani che cominciavano lentamente ma con decisione a scorrere sul mio corpo. Ripresi fiato e vidi che anche Barbara era contro il muro, a pochi centimetri da noi, impegnata in un bacio ai limiti del lecito. Sentii la mano dello spagnolo sulla mia coscia, pensai che correva troppo, ma non sapevo come dirglielo, il mio poco inglese si era bloccato del tutto. Poi notai la mano di Barbara sulla patta dei pantaloni del suo amico, e capii che il dado era tratto. Barbara si girò verso di me e mi disse: -E ora come facciamo?-
-Beh, saliamo in camera nostra- le risposi. Lei annuì, e i due capirono perfettamente quella frase in italiano. Appena in camera riprendemmo da dove avevamo lasciato: il mio amico mi bloccò alla parete ricominciando a baciarmi profondamente, ma stavolta la sua mano scivolo con più decisione lungo la mia coscia, fin sotto la gonna. Lo lasciai frugare dentro le mie mutandine, reclinando la testa per farmi baciare sul collo. Barbara si era seduta sul letto, la camicetta tutta aperta, e si stava dedicando con foga ad aprire la patta dei pantaloni del suo partner. Mi ritrovai a fissare l’azione della mia amica, e quasi non mi accorsi che il mio amico mi aveva aperto la camicetta e me la stava facendo scivolare a terra. Mentre lui mi baciava i seni ebbi modo di ammirare la maestria della mia amica nell’arte orale. Avevamo fatto tante scappatelle insieme, ma mai ci eravamo ritrovate nella stessa stanza a fare sesso. Era eccitante vederla mentre le sue labbra e la sua lingua guizzavano con abilità sul cazzo del suo partner. I baci e piccoli morsetti del mio amico mi riportarono con l’attenzione al suo corpo. Lo spinsi indietro e decisi di passare anche io all’azione, mi inginocchia davanti a lui su un cuscino, ma non abbi bisogno di aprirgli i pantaloni: fu lui stesso a farlo, mostrandomi un arnese di tutto rispetto! Non esitai affatto a emulare la mia amica e a gustarmi quel bel cazzo nel miglior modo possibile, mentre lui mi guidava delicatamente il movimento tenendomi la mano sulla nuca. Dopo un po’ mi rialzai, ma solo per il tempo utile per lui di sfilarmi la gonna e le mutandine, per poi farmi guidare a sdraiarmi sul tappeto. Cominciò a scoparmi dolcemente ma con decisione, sentivo Barbara che ansimava sotto il ritmo del suo amico. Il mio partner mi sussurrava cose in spagnolo che non capivo, ma sembravano parole dolci, mentre aumentava il ritmo della sua azione; io lo assecondavo con piacere. Lo sentivo piacevolmente dentro di me, sempre più in profondità, mi fece cambiare più posizioni. Anche la mia amica si dava da fare, il suo partner le aveva lasciato indosso il reggiseno e il perizoma. Io invece ero nuda, come lo erano i nostri corteggiatori. Venne sulla mia pancia e sul seno, una serie di fiotti copiosi, che io accolsi ridendo ansimante e soddisfatta. Cinque minuti dopo eravamo sedute sul letto, io e la mia amica, mentre i due fumavano una sigaretta alla finestra, e confabulavano tra di se in spagnolo. Io e Barbara, invece, non riuscivamo a dirci niente, come ci guardavamo scoppiavamo a ridere. Anche io decisi di fumarmi una sigaretta, e mi avvicinai alla finestra. I due si dissero ancora qualcosa, poi il mio si allontanò. Mi voltai, e vidi che si sedeva accanto a Barbara, dicendole qualcosa in inglese. Sentii la mano dell’altro, quello più alto, sulla mia schiena. Era chiaro: si erano messi d’accordo per scambiarsi le “pollastrelle”.
Pochi attimi dopo ero con la mia lingua dentro la sua bocca e con il suo cazzo in mano, mentre lui mi palpava i seni, le natiche e l’interno delle cosce, per poi strapparmi un vagito quando le sue dita penetrarono nella mia fica. Dopo un po’ mi spinse con delicatezza verso il letto, per farmi sedere, presentandosi davanti alle mie labbra: ancora non era al “presentat arm” completo, però era ben dotato anche lui, anche se un po’ meno dell’altro. Il “present arm” tuttavia glielo procurai piuttosto rapidamente, lavaorandomelo con la bocca come meglio potevo. La mia amica era dietro le mie spalle, seduta dalla parte opposta del letto, e dai rumori intuivo che era intenta nella stessa operazione. I due poliziotti si scambiavano frasi in spagnolo, che non capivo assolutamente, ma intuivo fossero apprezzamenti e giudizi… Mi mise a pancia sotto sul letto, penetrandomi senza difficoltà, e iniziando a scoparmi lentamente. Mi carezzava la schiena, scendendo con la mano verso il basso. Sentii movimento alla mia sinistra e mi voltai: mi ritrovai faccia a faccia con Barbara, che era stata messa nella stessa esatta posizione sul letto, ma dalla parte opposta. Ridemmo guardandoci. Sentii le mani dello spagnolo palparmi le natiche, mentre il suo ritmo dentro di me rimaneva lento; poi sentii premere delicatamente sul mio ano. Mi rilassai e lo lasciai fare. La sua azione era esperta e molto piacevole, e non mi ribellai affatto quando sentii il suo cazzo uscire dalla mia vagina per andare a premere sul mio buchetto più intimo. Anche lì penetrò facilmente strappandomi un mugolio, e riprese a muoversi con un ritmo lento e regolare.
Qualche attimo dopo sentii la mia amica mugolare: -Piano! Pianooo! Pianooo!- Anche lei lo stesso preciso trattamento… Il che però dimostrava la mia impressione riguardo alle differenti dimensioni dei due uomini. Certo, sapevo che lei non era particolarmente amante del rapporto anale, ma non sembrava dispiacerle affatto. Mentre i due ci inculavano ricominciarono a scambiarsi frasi in spagnolo: -Secondo te che si stanno dicendo?- chiesi alla mia amica, ansimando.
-Non lo so, ma di sicuro non si stanno dicendo che siamo due brave ragazze.- Mi rispose lei un po’ a singhiozzi, facendomi ridere.
Decisi di fare lo stesso gioco degli spagnoli: -Però questi stronzi scopano bene…- Le dissi, facendola ridere a sua volta.
Iniziammo a parlarci e a ridere, commentandoci oscenamente i due uomini e la loro azione su di noi. La cosa evidentemente li fece eccitare ancor di più, perché il ritmo dei loro colpi si alzò, insieme al tono delle loro voci. I colpi divennero frenetici e profondi, lo sentivo penetrare fino in fondo, la mia amica ormai riusciva solo a gemere e sussultare e non parlava più, anche io smisi di parlare. Sentivo il respiro sempre più affannato dello spagnolo che si stava trasformando in una specie di grugnito, mentre mi inculava. Ero madida di sudore, e sentivo le gocce del suo cadermi sulla schiena. La voce rauca dell’altro mi fece capire che stava godendo, voltai la testa e vidi l’espressione di Barbara che si godeva gli ultimi fremiti, gli occhi quasi ribaltati. Un attimo dopo toccò anche a me: una lunga serie di fremiti dentro di me, in profondità, che mi strapparono un gemito di piacere.
Giacemmo per un po’, ormai era molto tardi. I due furono molto carini e dolci con noi, poi si rivestirono per andarsene. Ci chiesero di rivederci la sera dopo, ma dicemmo loro che partivamo la mattina alle 11.
Ovviamente era una bugia.
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8/08/1997
8 Agosto 1997.
Me la ricordo bene questa data.
Il mio ragazzo di allora se ne era andato da qualche giorno in vacanza. Un breve viaggio con gli amici. La verità era che eravamo in crisi ormai da mesi, anche se non volevo ammetterlo a me stessa. Io ero a casa e uscivo con i pochi amici che erano riasti in città. Avevo 24 anni e voglia di divertirmi malgrado tutto. Edoardo mi telefonò quella sera, era un amico del mio raazzo ma anche lui era tra gli sfigati rimasti in città. Uscii per andare insiee a a lui a bere. Andammo al Teatro sull'acqua, un localino sul lungarno dove si beveva spendendo poco e si ballava. C'erano altri amici e ballammo e bevemmo un bel pò. Io presa dall'allegria mi trovai spesso abbracciata a Edo. C'era anche un suo amico libanese molto simpatico. A un certo punto della serata capii che forse avevo esagerato un pò, con Edo, ma d'altra parte avevo anche bevuto un pò. Edo mi si avvicinò e mi propose di andare via di lì. Io accettai, salimmo in due sul suo scooter e andammo in un piccolo studio vicino allo stadio dove spesso ci ritrovamo per studiare. Non ci volle molto perche io mi ritrovassi tra le sue braccia, la mia bocca contro la sua, le sue mani che cominciavano ad esplorarmi. Ele mie che esploravano lui. Sentivo il gonfiore dentro i suoi pantaloni premermi contro il ventre, e infilai la mano per saggiarne la consistenza, mentre le sue mani si inoltravano sotto la ma gonna, scostandomi le mutandine e stappandomi un sussulto di piacere. Ero eccitatissima e mi inginocchiai davanti a lui, aprendo la bocca per accoglierlo con piacere. Mentre lavoravo così, lui mi tolse la maglietta, carezzandomi i seni nudi e la testa, accompagnando il ritmo della mia bocca sul suo cazzo. Fu in quel momento che bussarono alla porta. Edo andò ad aprire: era il suo amico libanese. Capii subito che la cosa non era casale, che i due si erano messi d'accordo mentre ballavamo. Bene, mi dissi: siamo in gioco e giochiamo! Anche lui era un bel ragazzo, e scoprii quasi subito che era dotato di un bell'attrezzo. E che lo sapeva usare bene. Non ero propriamente vergine (in tutti i sensi), ma la doppia penetrazione non l'avevo mai provata. Sentirmi piena dei loro cazzi mi fece esplodere la testa; mi sentivo al settimo cielo del piacere, i miei sensi impazzivano mentre loro mi scopavano sul tappeto, uno sopra e uno sotto. E mi sentivo troia. Felicemente troia. Lascia che sfogassero il loro orgasmo dentro di me, e dopo un breve riposo vollero scambarsi i ruoli. E io non chiedevo altro! La seconda fu più lunga e selvaggia della prima, anche se forse meno intensa: il libanese alternava baci sul mio collo a insulti e grugniti, mentre mi inculava. Edo invece si limitava a tenere il ritmo. E di nuovo mi esplosero dentro. Mi addormentai sul tappeto, esausta e soddisfatta.
L'8 agosto di 17 anni fa...
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Cena aziendale
Erano i primi di giugno, e alcuni miei colleghi avevano organizzato una cena aziendale della ditta per cui lavoro. Sarà per il clima di fine stagione e per le vacanze imminenti, sarà per lo scaricarirsi di tutte le tensioni relative ai lavori ormai in via di consegna, sarà anche per l’estate arrivata all’improvviso dopo una stagione fin troppo faticosa, ma avevo proprio voglia di divertirmi e di lasciarmi ogni pensiero alle spalle, senza comunque dover per forza esagerare. Sapevo che era in programma anche un dopo cena in qualche locale, tanto per ballare un po’ in compagnia dei colleghi più giovani o comunque più vitali.
Perciò dopo il lavoro tornai a casa, mi feci una doccia e frugai tra i miei vecchi vestiti. Scelsi un abitino corto nero cangiante, aderente e sbracciato che non mi mettevo da anni. Quando mio marito mi vide pronta per uscire, ironizzò sul mio abbigliamento, un po’ seccato: - Ma allora vai a caccia, non a cena!- mi disse, tra lo scherzoso e l’alterato. Ma l’unica mia intenzione era quella di passare una serata allegra ballando, ridendo e scherzando, non certo quella di fare conquiste. Certo, come ogni donna, anche a me piace essere e sentirmi sexy, ogni tanto!
Comunque lo salutai e mi avviai all’appuntamento: avevo infatti fissato con uno dei miei colleghi (che per convenzione chiamerò C), che abita non lontanissimo da me, in modo da recarci insieme alla pizzeria dove era fissata la cena. Quando lui mi vide nascose a malapena lo stupore nel vedermi in minigonna, abituato com’è a vedermi in jeans tutti i giorni. Andammo in pizzeria, eravamo 24 in tutto, 7 donne e 17 uomini. Cenammo, bevemmo allegramente e brindammo più volte, la serata era molto calda e noi tutti quanti molto allegri. Alla fine della cena, come già ampiamente previsto, C. ci disse che aveva un appuntamento con altri tre suoi amici in un locale della periferia di Firenze, e propose a chi voleva di unirsi a loro. Io ovviamente accettai, e con me altre tre colleghe e altri 5 colleghi. Così andammo a ballare, io mi sentivo molto su di giri, e francamente le lusinghe degli amici di B. (per altro molto simpatici) mi facevano sentire molto bene. Non che avessi intenzioni “bellicose”, intendiamoci, ma mi sentivo particolarmente leggera, e con tanta voglia di ballare e divertirmi. Tra un ballo latino e l’altro e un po’ di buona musica anni ’80 bevemmo anche un po’ troppo, visto che ognuno a turno pretendeva di offrire da bere a tutti. Fatto sta che non so come e non so perché, mi ritrovai a chiacchierare con uno dei tre amici di C. in un angolo un po’ più appartato del locale (che è un locale all’aperto), e mentre parlavamo sentii con eccitazione la sua mano che scorreva sulla mia coscia. Anziche reagire mi ritrovai ad avvicinarmi a lui e a baciarlo come una ragazzina, mentre lui con la mano osava un po’ di più.
Dopo un paio di minuti da quell’approccio sentii la voce di C., che stava arrivando insieme agli amici, dietro di noi. Allora mi ricomposi, ma quando lui arrivò sembrava aver intuito tutto:
-Che state combinando qui??? Non vi si può lasciare soli un attimo, eh?-
Io arrossii, ma ci mettemmo tutti a ridere.
-Vi abbiamo interrotto? Ce ne dobbiamo andare??-
-No, rimanete pure! Mica stavamo facendo nulla di proibito!- dissi io ingenuamente.
Si sedettero con noi e rimanemmo a chiacchierare per un po’, io ero piuttosto dispiaciuta per l’interruzione, ma tutto sommato stavo cominciando a pensare che era stato meglio così.
Uno degli amici di C. dopo un po’ propose di andare ad un forno che conosceva lui a mangiare la pizza appena sfornata, visto che ormai erano quasi le due e a breve il locale avrebbe chiuso. Così ci muovemmo tutti e cinque e salimmo sull’auto di uno di loro, una monovolume della Citroen. Io salìì dietro. Mentre viaggiavamo sentii di nuovo quella mano carezzarmi la coscia, diventai rossa di colpo, ma sentii di nuovo salire la stessa eccitazione di prima. Lo lasciai fare, e sentii la sua mano sfiorarmi le mutandine. Mi girai a guardarlo e mi trovai di nuovo a baciarlo, un bacio caldo privo di amore ma pieno di eccitazione. Sentii le sue dita frugarmi mentre affondavo la lingua nella sua bocca; distrattamente sentivo che gli altri parlavano, ma non seguivo il discorso. Mi ritrovai quasi per istinto a palpargli la patta dei pantaloni, saggiando le dimensioni del suo cazzo che si stava gonfiando. Lui mi prese la mano e se la guidò dentro i pantaloni, e io mi ritrovai a massaggiare quel cazzo non ancora completamente turgido ma che già prometteva bene. Mi accorsi che avevano smesso di parlare, allora riaprii gli occhi, e vidi che l’unico che non ci stava guardando era quello che guidava; anche C. seduto davanti, era volta a guardare cosa stavamo facendo. Ero imbarazzatissima, ma anche eccitata come non mi sentivo da anni. Le sue dita mi entravano e uscivano ormai ritmicamente e io stavo ansimando, allora lui fece cenno a quello che guidava di fermarsi. Fermò l’auto in un piccolo piazzale non illuminato, sterrato e deserto, non sapevo di preciso dove fossimo, lui iniziò a leccarmi mentre ero seduta sul sedile, facendomi divaricare le gambe. Gli altri erano scesi dall’auto. Io ero bagnatissima, del mio piacere e della sua saliva, lui continuava a leccarmi, palpeggiandomi le tette mentre lo faceva. Credevo che gli altri si fossero allontanati per lasciarci soli, e invece d’improvviso sentii il tocco di un’altra mano sul mio seno.
Un minuto dopo ero seduta con lo sportello aperto e il cazzo di C. nella mia bocca, mentre il suo amico seduto ancora dietro di me mi carezzava le tette e la fica da dietro. Li assaggiai tutti e quattro a turno, e poi finalmente quello di loro che aveva scatenato il tutto si decise a scoparmi, sul sedile dell’auto. Mi scoparono a turno, e mentre C. mi stava scopando a sua volta mi ritrovai il cazzo del primo davanti agli occhi: era chiaro che voleva fare il bis, e io non ci stavo capendo piu nulla. Aprii la bocca e lo feci entrare. Sentire i due cazzi, uno nella mia fica e uno nella mia bocca, che spingevano, mi fece perdere definitivamente ogni controllo. Mi abbandonai a loro, e sentii C. venirmi dentro come un fiume in piena, mentre l’amico continuava a riempirmi la bocca col suo cazzo. Un altro prese il posto di C. dentro di me, sentivo che parlottavano e commentavano tra di se, anche qualche parolina forte, come troia, maiala e cose simili. Ma non me ne importava, ormai ero andata. Mi ritrovai fuori dall’auto, su una coperta presa dal bagagliaio, a quattro zampe, scopata da dietro e ormai non sapevo più da quale dei quattro, mentre i sapori dei cazzi si alternavano nella mia bocca. Non so quante volte ognuno di loro venne, mi sentivo completamente fradicia dentro e fuori, dei miei umori e del loro sperma, il cui sapore acidulo mi riempiva la bocca. Quando rincasai era ormai l’alba, e sperai con tutto il cuore che mio marito non si svegliasse. Russava di brutto, quando finalmente arrivai in bagno mi guardai allo specchio e quasi mi scappò da ridere da come ero in disordine. Mi lavai alla meno peggio e mi infilai a letto. Non ho ancora capito se mio marito abbia intuito qualcosa.
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NinfettaD73,
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Sono tua
Ho atteso tanto questo pomeriggio, ero così agitata quest’oggi e adesso è già passato; seduta al tavolo di un locale in cui sono venuta a recuperare la cena dopo essere passata da casa a indossare abiti “civili”. Jeans, maglione e scarpe da ginnastica da insospettabile brava ragazza.. niente a che vedere con l’abbigliamento che nulla lasciava all’immaginazione di qualche ora fa.Mentre scrivo mi saltano all’occhio i segni delle manette che avevo oggi ai polsi: chissà chi me le ha legate alla catena.. da bendata era difficile capire chi facesse cosa. Subito appena arrivati in quella mansarda ho notato qualcosa di strano: una borsa di donna appoggiata sul divano. Per non parlare dello strano modo in cui siamo entrati, un colpo di citofono, la porta che si apre ma all’interno del dungeon, nessuno. Un dungeon. Ne avevo sentito parlare spesso ma non ne avevo mai visto uno. Immaginavo che mi avrebbe portata in un posto simile anche se ho cercato di fare l’indifferente, la superiore, appena entrati lì dentro. Ero già un lago quando lui mi bendò. Gli orgasmi in macchina tramite l’ovetto wifi hanno ben aiutato i miei umori ad uscire copiosi dalla mia figa depilata per l’occasione. Che stronzo! Ha tenuto il telecomando per tutto il tragitto mentre sfrecciavamo per la città con i finestrini abbassati. Quando arrivavamo ai semafori lo accendeva a tutta potenza per farmi sobbalzare e venire con a fianco altri guidatori ignari. A stento trattenevo i gemiti e lui si divertiva come un matto ad avere il potere decisionale sui miei orgasmi che dovevo mascherare a tutti i costi per non fare una figuraccia.Così bendata non vedevo proprio nulla: una bella benda nera, resistente, pesante che non faceva trasparire nemmeno la luce. Mi trovai così al buio mentre lui vedeva benissimo tutto quello che desiderava visto che mi fece spogliare completamente. Cominciò ad andare in giro per la stanza cercando non so cosa e io non sapevo cosa pensare, cosa fare, ero lì completamente nuda con l’ovulo ancora inserito e lui non mi era vicino. Mi sentivo persa, smarrita. Ignoravo cosa stesse “progettando”, cominciavo a sentire rumori a destra, poi a sinistra, a volte mi sembrava anche in contemporanea in direzioni opposte. Si riavvicinò a me e sentì o capii che aveva preso delle pinzette per capezzoli. Quanto le ho odiate con Sandro! Me le faceva indossare mentre chattavamo in cam e a volte mi imponeva di tirare la catenella che le teneva insieme. Odiavo quel dolore, non sopportavo tirare la catenella fino ad alzare i miei pesanti seni; facendolo da me avevo l’escamotage di “imbrogliare” un pochino, non avrei mai permesso ad altri all’infuori di me di fare lo stesso, perché non avrei avuto il controllo su come attaccare le mollette al meglio per sentire meno male.Quando si è avvicinato con quell’aggeggio infernale ai miei seni mi sono ritratta, ridendo come al mio solito quando sono nervosa, in imbarazzo. Lui imperterrito riprese le mollette e me ne attaccò una al capezzolo sinistro. Cazzo che male! L’ho staccato subito, questa volta implorando seriamente di non usarle, non le sopportavo. Avrebbe potuto arrabbiarsi, invece molto pazientemente le posò senza più provare a martoriarmi i seni. Cambiò tattica.. mi fece inginocchiare ordinandomi di succhiare il suo cazzo. Sentivo che voleva umiliarmi e non capivo bene se questo mi eccitava o meno; la fantasia di essere sottomessa e umiliata mi ha sempre eccitato ma, non avendola mai messa in pratica, la sensazione era strana. Ero confusa non del tutto tranquilla, sentivo che c’era qualcosa che non andava. Sospetto terribile che non si fosse soli in quella mansarda! Non riuscivo a concentrarmi sul mio pompino; mi piace succhiare con passione, mi dà una eccitazione indescrivibile! In più lui per aumentare il mio stato di umiliazione continuava a dire che non ero troia abbastanza, che non è che succhiassi così bene: nella mia mente mi passavano solo insulti, per messaggi continuava a dire che ero una brava succhia cazzi! E il sospetto aumentava: chi c’era in quella stanza che doveva sapere che non è che fossi così brava?!? Il sospetto divenne certezza quando si chinò e con le mani mi aprì per bene le natiche per vedere bene il mio culo divaricato..a quel punto un fallo finto cominciò a incularmi. Porca miseria! E adesso? Mi chiedevo cosa fare, se continuare a giocare o togliermi la benda e piazzare una scenata isterica?? Gliel’avevo detto che volevo fare le cose con calma, per tutto c’è il suo tempo e questo faceva saltare molte tappe di una conoscenza, tappe importanti soprattutto in una conoscenza dom/sub! Provai a rilassarmi ma più sentivo le mani di questa sconosciuta che mi toccavano, che cercavano di farmi godere e più di arrabbiavo, mi irrigidivo. Pensavo che fosse la Mistress di cui mi aveva parlato e di cui molto chiaramente gli avevo chiesto di lasciare fuori dai nostri giochi. Continuai ad assecondarlo gattonando fino al materasso come da suoi ordini. La rabbia continuava ad aumentare, lui continuava a umiliarmi e l’unica cosa che riuscivo a pensare è che mi avesse preso in giro. Non vedevo l’ora che finisse quella che ormai stava diventando per me una vera tortura. Mi irrigidivo sempre di più, continuavo a pensare che sarebbe stata l’ultima volta che mi avrebbe vista.Lei cercava con le sue mani sapienti di farmi sciogliere, di farmi godere. Più loro si impegnavano per estrapolare il mio piacere più io facevo resistenza; no questa soddisfazione di godere di loro non gliela volevo dare!! Era un continuo “no non voglio” alternato a urla di piacere che annunciavano i miei copiosi orgasmi. Lui voleva che gli obbedissi, che gli succhiassi il cazzo, che facessi quello che una schiava è giusto che faccia, che pensi al piacere del proprio Signore. Mi minacciava di punizioni mentre la mia ritrosia a prendergli il cazzo in bocca aumentava. Adesso cominciava ad essere più prepotente mi prendeva per i capelli e mi spingeva il cazzo in gola. Il mio livello di sopportazione stava arrivando al limite. Ero combattuta sul togliermi la benda o meno; sapevo che se lo avessi fatto il gioco sarebbe finito lì. Avevo in testa tante frasi per mettere fine a tutto questo e andare a casa ma non era quello che volevo.Mi sono eccitata tanto in queste settimane, il desiderio di stare con lui di sentirmi sua era più forte della rabbia che provavo. Avrei solo voluto stare sola con lui. Anche quando la mistress si allontanò e finalmente mi trovai le mani libere dalle manette non riuscivo a tranquillizzarmi. L’unica cosa che riuscivo a dire è che non erano questi i patti; ancora bendata è seduta sul materasso sentii che lui si sdraiò davanti a me. Adesso era dolce, voleva coccolarmi probabilmente preso dal rimorso di quella situazione spiacevole. “No, non è così che funziona!” dissi.. no, non mi si compra con due carezze se mi si fa incazzare così. Voleva un bacio ma non avevo nessuna intenzione di cedere a questo modo di comprarmi. Mi disse che se lo sarebbe preso lui quel bacio così mi prese per i capelli mi immobilizzò e mi ritrovai la sua lingua attorcigliata alla mia; cercavo di fare resistenza ma ero immobilizzata dalla sua mano sulla nuca e la sua bocca premuta con forza sulla mia.. questo modo di essere presa mi eccitava nuovamente nonostante le mie resistenze man mano riuscì ad addolcirmi e la mia bocca cominciò a corrispondere a quel bacio appassionato a cui non seppi resistere. Ancora bendata mi sdraiò e mi penetrò. Desideravo con tutta me stessa non farmi piacere il suo cazzo ma non riuscivo a non goderne. Mi dava così fastidio essere scopata con qualcuno nella stanza che potesse guardare la mia nudità, il mio modo di godere, il mio essere indifesa data da quella benda e da quel cazzo ch emi scopava e che mi piaceva da matti anche se cercavo di non farmelo piacere.. inutilmente! Gli chiesi di smettere anche se ne stavo godendo, mi alzai verso di lui per interrompere quella dolce tortura. Non ne voleva sapere! Mi ributto sul letto scopandomi con ancora più vigore quasi a sottolineare la mia impotenza e la sua voglia di dominarmi e prevaricare le mie volontà. Venni eccitata da questo suo modo autoritario di fare.Ne seguirono dialoghi arrabbiati, mi alzò un attimo la benda per guardarmi negli occhi, partì uno sguardo di fuoco avessi avuto i super poteri credo che lo avrei incenerito. Riabbassò subito la benda, non so se per timore di quello sguardo arrabbiato o per rimettermi nella condizione dell’ignoranza del buio. Volevo parlargli, forse insultarlo ma non sapendo chi ci fosse nella stanza non mi uscì nulla dalle labbra. Non mi piace parlare dei miei sentimenti delle mie emozioni in presenza di estranei. Riguardano me e me soltanto e sono IO che voglio decidere chi deve sapere cosa succede dentro la mia testa e dentro il mio cuore. Lui intanto rimaneva in silenzio probabilmente guardandomi; di tanto in tanto tirava fuori qualche domanda, sentivo lei scrivere e successivamente lui parlare. Cosa fa? si fa suggerire le domande pensavo… non essendone sicura me ne stetti zitta. Ad un certo punto intervenne anche lei spiegandomi che c’era solo lei nella stanza e che era lì solo per il mio piacere. Questa nuova “intrusione” nella nostra intimità mi urtò nuovamente. Non è a lei che stavo parlando non erano le sue risposte che volevo sentire. In realtà non ce l’avevo con lei, lui sapeva benissimo il motivo di tanta rabbia.Mi sdraiai a pancia in giù e finalmente mi tolsi la benda mentre il mio viso era rivolto verso il muro così da non dover incrociare gli occhi di lei. Adesso ero faccia afaccia con lui, ch emi guardava con uno sguardo dolce, comprensivo accarezzandomi la pelle nuda. Ora che avevo riacquistato la facoltà di guardarlo la rabbia cominciava a scemare. Mi ritrovai non so come con il viso vicino al suo sesso e pretese che glielo prendessi in bocca: non ero ancora abbastanza tranquilla per regalargli quel piacere, non ritenevo lo meritasse. Come fece in precedenza mi impose a gesti di succhiargli il cazzo.. mi fa sentire troia e in questo caso la SUA troia che nonostante tutto deve pensare al suo piacere; avrei potuto fare più resistenza, non sarebbe riuscito a farmi aprire la bocca se non avessi voluto veramente ma la voglia di sentire il suo piacere in gola prese il sopravvento. Sapevo che se avessi resistito un po’ di più lui avrebbe desistito e non ero certa che fosse quello che volevo. Ora avevo voglia di berlo, di sentire il gusto della sua sborra sulla mia lingua e invece con la stessa forza e autorità con cui mi scopò in bocca mi girò per scoparmi a pecorina. Mi penetrò in figa di violenza e subito dei gemiti riecheggiarono nella mansarda. Dov’era la sua amica? In quel momento per la prima volta dall’inizio del pomeriggio non mi importò e mi lasciai andare alle sue mani che mi ghermivano i fianchi, al suo cazzo che mi scopava di forza e mi faceva sentire sua fino a che venne sulle mie natiche e sulla mia schiena. Si ripulì con un pezzo di carta e venne a stendersi affianco a me. Quanto mi piace farmi coccolare dopo essere stata violata in quel modo, dopo tanta rabbia, sesso, violenza, incomprensioni, sottomissioni, devozione era il regalo più grande che potesse farmi. Mi faceva sentire protetta, amata come un padrone ama la sua schiava. Non so per quanto tempo restammo abbracciati, accarezzandoci la pelle nuda, scambiandoci dolci effusioni che nulla avevano a che vedere col trambusto successo fino a quel momento. La sua amica ci sbeffeggiava scherzava sul fatto che sembravamo due innamorati. Ormai non mi importava più della sua presenza; ci eravamo soddisfatti a vicenda, finalmente da soli e questo mi riempiva il cuore di gioia. Alla fine avevo avuto quello che tanto avevo desiderato da settimane. Gli piaceva sentire la mia mano che gli accarezzava dolcemente il petto con le dita che si soffermavano sui capezzoli mentre lui corrispondeva a quelle carezze. Gli chiesi se fossi la sua troia: questa domanda mi nacque in modo del tutto naturale, senza imbarazzo o ritrosie di nessun tipo. Lui mi rispose che dovevo dirglielo io se volessi essere la sua troia. Rimasi in silenzio, combattuta sulla risposta; una parte di me lo desiderava terribilmente, l’altra ne era terrorizzata. In questa situazione di calma una nuova notizia mi turbò: la mistress stava aspettando un uomo che doveva farsi sottomettere da lei. Ma come? Mentre noi siamo qui nudi a fare le nostre cose?? Ma cazzo! Quante altre persone mi avrebbero visto in quella condizione?? Cercavo di recepire informazioni dai discorsi che Fabrizio e Valeria facevano tra loro senza intromettermi. Stavo così bene in quel momento che non battei ciglio e restai stesa sul materasso abbracciata a lui. Qualche minuti dopo arrivò quest’uomo distinto. Io ero immobile speravo quasi di sparire. Ero abbastanza in imbarazzo non avevo mai assistito alla sottomissione si un uomo, mi faceva strano, provavo pena per lui. Continuavo a godermi le coccole di Fabrizio, cercando di ignorare quella new entry. Poco dopo però mi fu impossibile non guardare la situazione che si stava delineando davanti a noi: quell’uomo che poco prima era entrato vestito di tutto punto, elegante, distinti, adesso se ne stava a 4 zampe con un vestito femminile addosso, calze a rete, gattonando per la stanza tirato da Valeria per il collare e guinzaglio che gli aveva messo intorno al collo. A quella scena rimasi allibita, totalmente senza parole. Cosa ci troverà mai un uomo in tutto ciò? Rimasero poco davanti a noi, Valeria lo portò in una parte della mansarda che dal materasso non riuscivo a vedere. Sentivo solo la mistress parlare con tono autorevole e qualche rumore, Fabrizio ridacchiava e nel mio piccolo lo assecondavo non sapendo bene cosa fare. Lui però aveva ben in testa come riprendere il gioco, si staccò da me e mi ritrovai la sua lingua sul clitoride. Che imbarazzo! Mi sforzavo di trattenere i miei soliti gemiti, non volevo che il nuovo arrivato mi sentisse un po’ perché non volevo aumentare la sua tortura un po’ perché mi imbarazzava troppo la situazione. Fabrizio insisteva con la sua lingua a leccarmi, con le sue mani a esplorarmi e i miei gridolini cominciavano a prendere più consistenza man mano che continuava a scoparmi con la lingua e con le dita io mi lasciavo andare sempre di più. Iniziava a piacermi quella situazione, mi eccitavo pensando che quest’uomo potesse sentirmi e magari eccitarsi per il mio modo di godere senza poter scoparmi. Una minima parte di sadismo ce l’avevo anche io allora! Più mi facevo questi pensieri più la mia eccitazione aumentava. Inarcavo la schiena per sentire meglio le sue dita dentro la mia figa per potermele godere tutte. Quando raggiunsi l’orgasmo mi lasciai andare a grida di piacere senza ormai nessuna remora. E chi lo avrebbe detto che mi sarebbe piaciuto farmi vedere e sentire da altri uomini mentre vengo scopata?!? Fabrizio era bravo a estrapolare la parte più troia di me! Finito di godere mi avvicinò le sue dita che poco prima mi stavano scopando in figa e mi costrinse a leccare e succhiare tutti i miei umori. Una volta ripulite mi prese e mi girò di forza di nuovo a 4 zampe; adesso voleva scoparmi, possedermi e a me eccitava far sapere agli altri che in quel momento ero sua fregandomene di cosa stesse succedendo all’infuori del nostro amplesso. A quei pensieri ,con il suo cazzo che mi scopava di prepotenza come piace a me, venni. Godevo. Urlavo. Lui venne di nuovo sul mio sedere e subito dopo mi prese per i capelli obbligandomi a ripulirgli il cazzo in bocca e sentii subito il gusto della sua sborra unito al gusto dei miei umori. Il suo membro era ancora duro, potevo alternare il passaggio della mia lungua sulla cappella turgida al prendere tutto il pene in bocca fino in gola come piace a me.Ci coricammo nuovamente mentre Valeria tornò con il suo schiavo verso di noi. Lo fece appoggiare ad un lettino stile quello del ginecologo attrezzato con delle cavigliere che scendevano dal soffitto e delle manette attaccate al muro che servivano ad immobilizzare lo/a sventurato/a. La mistress si stava preparando ad inculare il poveretto davanti a noi che intanto eravamo tornati a coccolarci; mi veniva da ridere, Fabrizio mi sbeffeggiava dicendo che avrei voluto essere legata su quel lettino. Effettivamente l’idea mi allettava parecchio. Valeria si stava lavorando “la sua troia” come lo chiamava lei e io mi rieccitavo nuovamente a quella scena: cominciai a leccare con delicatezza l’orecchio di Fabrizio, prendendo in bocca il lobo e succhiandolo dolcemente come fosse un piccolo cazzo, le mani erano tornate ad accarezzargli il petto e mi sembrava che lui gradisse questo mio trattamento. Quando quello strano lettino fu libero Fabrizio tornò a sottolineare che ero troppo troia per non volerlo provare. Mi invitò quindi a sottopormi a una sua “visita ginecologica”. Divertita da quel gioco mi avvicinai al lettino e mi stesi. Mi prese prima una gamba, poi l’altra, e le legò alle cavigliere che scendevano dal soffitto. Adesso il mio sesso era completamente a sua disposizione, non potevo ribellarmi poi tanto. Non contento decise che dovevo avere anche le mani legate. Dovetti aiutarlo ad ammanettarmi e ridemmo complici di quella situazione. Una volta legata anche dai polsi ero immobilizzata del tutto e vedevo lui chiaramente divertito. Quella posizione doveva dargli una sensazione di grande potere su di me; cominciò a strusciarmi il suo ventre sulla figa per poi sfiorarmi con le dita. Ricominciò a sbeffeggiarmi, non riuscivo a bagnarmi nonostante l’eccitazione che provavo, probabilmente la stanchezza cominciava a farsi sentire. Intervenne nuovamente Valeria che si era appena liberata dello schiavo che uscì dalla mansarda di nuovo come un uomo distinto e insospettabile. Ero in loro balia. Prese una lubrificante e me ne versò una notevole quantità sul clitoride per permettere a Fabrizio di penetrarmi e sgrillettarmi con le dita. Ricominciò a scoparmi così e la mia eccitazione saliva, lei adesso era affianco a guardare la scena e io legata e immobilizzata sentivo di non potermi ribellare come feci all’inizio del pomeriggio. Mi chiese il permesso di toccarmi e a quella richiesta gentile non seppi rifiutare. Si misero a masturbarmi in due, una che si occupava sapientemente del mio clitoride e l’altro che mi penetrava con le dita; cominciai a godere. Si alternavano davanti a me a dedicarsi ai miei buchini, un po’ il culo , un po’ la figa. Mentre continuavo a godere sentivo loro che parlavano di me come se non fossi stata presente, mi davano della troia, si chiedevano se stessi fingendo per prendersi gioco di me e ad ogni orgasmo confermavo la loro idea che fossi una zoccola fatta e finita. A differenza di qualche ora prima quelle parole non facevano che eccitarmi sempre di più. Mi sentivo impotente, sottomessa, in poche parole sua, In suo potere, la sua troia. Mentre Valeria si occupava di farmi godere scopandomi con un fallo finto e imponendomi di stare ferma e zitta lui mi era affianco a tenermi la mano e godersi lo spettacolo. All’ennesimo orgasmo lo ammisi: “SONO LA TUA TROIA!”. La domanda che gli avevo rivolto un’oretta prima adesso aveva la sua risposta. A quelle parole si avvicinò obbligandomi ad ammettere quello che questa affermazione implicava: “quindi io sono…?” senza un attimo di esitazione completai la frase:”il mio PADRONE”. Era fatta, lo avevo ammesso. Sapevo che non si sarebbe più tornati indietro. Adesso ero sua, irreversibilmente sua. Continuava a tenermi la mano, come per accudirmi e godere con me di tutti quegli orgasmi. Si allontanò e vidi che prese un frustino…, caspita non ero mai stata frustata, ne avevo paura. Partì un primo colpo, leggero, meno intenso di una sculacciata che mi fece sobbalzare. Non so cosa pensava lui, se notò una mia eccitazione mista a preoccupazione per questo suo nuovo potere. I colpi aumentarono di intensità, mi piaceva. Avrebbe potuto farmi anche più male ma invece fu molto delicato. Mi chiesi se mi sarebbe piaciuto essere punita così con quel frustino per la mia ribellione di prima. Non seppi dare una risposta e mentre lui mi fustigava, Valeria continuava a scoparmi: io venivo senza potermi dimenare come mio solito a causa delle cavigliere e polsiere che mi immobilizzavano. Ero in estasi, in quel momento tutto mi eccitava, mi faceva andare fuori di testa. A lui piaceva vedermi sudata in quel modo, delineava tutto il piacere che stavo provando in quel momento.A un certo punto mi chiese se avessi voglia di leccare la figa di lei. Non capivo più nulla dicevo si a qualsiasi cosa. Mi liberarono le mani dalle polsiere e si sedette sul mio viso: scostai il perizoma e mi trovai la sua figa proprio all’altezza della amia bocca. Fabrizio continuava a scoparmi con il fallo finto e io facevo fatica a farmi piacere la figa e i sapori di Valeria. Nonostante questo cercai di impegnarmi per darle almeno un po’ di quel piacere che lei aveva dato a me, non volevo deludere il mio Signore, ero appena diventata sua, non avrei potuto e dovuto rifiutare le sue richieste. Mentre stavamo facendo quel 69 lesbico lui continuava a frustare le mie natiche e dei lamenti mi sfuggirono dalle labbra. Lei faceva sapere a Fabrizio che non è che leccassi poi così ben e lui per punizione smise si scoparmi col fallo come aveva minacciato di fare. Mi sembrarono minuti interminabili quando finalmente lei si alzò e si andò a lavare. Senza di lei su di me potei guardare negli occhi il mio Padrone. Alzai il busto verso di lui e gli rubai un bacio. Ero contenta di non essermene andata all’inizio del pomeriggio, non avrebbe potuto esserci conclusione migliore. Mi liberò le caviglie da quella posizione scomoda, ormai avevo le gambe completamente addormentate. Chissà per quanto tempo son rimasta legata? Ormai era tardi.. le 20 passate, lui doveva far rientro a casa. Con mio grande dispiacere, cercando di non farlo notare, iniziammo a rivestirci e sistemarci raccogliendo indumenti e oggettistica sparsi per la mansarda. Ora me la ridevo scambiando battute e confidenze con entrambi come se l’incazzatura delle prime ore non fosse mai esistita. Salutammo Valeria e ci dirigemmo verso la macchina commentando i vari avvenimenti del pomeriggio. Lui guidava per riportarmi al mio mezzo di trasporto, volle spiegarmi i motivi della presenza della sua amica, tenendomi e baciandomi la mano in segno di perdono. “ho spiegato a Valeria che non volevi essere sottomessa da lei, che non doveva intervenire: le ho detto Giulia è mia!” “GIULIA è MIA”.. quanto mi piacque quella frase! Prima ancora di sapere di essere sua, lui lo sapeva già.Arrivammo al parcheggio, gli ultimi istanti insieme, gli ultimi baci che già anticipavano la passione e la voglia di possederci del prossimo incontro. La prima richiesta del mio Signore: “aspetto il racconto”. “Vedremo…”. “No, non vedremo- disse autoritario-aspetto il racconto”. Come da istruzioni del mio padrone spero di aver esaudito e soddisfatto il suo ordine.Eccitandomi e ripensando ad ogni singolo momento in cui mi hai fatto tua questa è l’esecuzione di una delle tue prime richieste che hai fatto alla tua schiava.. la tua schiava Giulia….
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10 years ago
piccolapestebdsm,
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Il maritino
Tra i tanti che mi avevano contattato dopo l’inserzione di quell’annuncio ben poche risposte riuscivano a interessarmi veramente; era un annuncio molto esplicito, che lasciava ben poco alla fantasia dei maschietti, oppure che la accendeva vivacemente. Certamente non mi ero posta tabù nello scrivere. Avevo ben esplicitato di avere una grande voglia di cazzo e che avevo una grande voglia di essere trattata da troia quale sono.
Mi arrivarono email su email contatti messenger a non finire ma nessuno che riuscisse ad attirare la mia attenzione; un giorno percorrendo senza speranza le nuove email che mi erano arrivate incappai in una mail ben scritta, molto intrigante. Non cadeva nel volgare ma riusciva a farmi eccitare per bene. Mi scriveva un Marco di 37 anni, componente di varie gang bang e si proponeva per farmi passare delle ore indimenticabili con lui e i suoi amici. Insieme alla mail aveva allegato un paio di foto non molto nitide che tralasciavano vedere un po’ poco del viso quindi la mia curiosità verso quest’uomo aumentava notevolmente. Risposi alla mail allegando il mio indirizzo msn chiedendogli se ci si poteva sentire velocemente li per una conoscenza preventiva…
Nella prima conversazione in msn venni a sapere che Marco era sposato, come d’altronde tutti i suoi amici che formavano le gang… gli dissi che per principio cerco sempre di non andare con uomini sposati, non mi fa sentire a posto con me stessa e con le povere mogli a casa ad aspettarli. Detto ciò sembrava quasi che la conoscenza si dovesse fermare a quella conversazione; il giorno dopo, invece, mi riscrisse in msn come se niente fosse.. parlando del più e del meno mi disse che a lui colpiva molto la voce di una persona, in quanto trasmette passione o indifferenza, e con questa scusa mi chiese il numero di cellulare. “Testa dura” pensai tra me e me, “appena 24 ore prima gli avevo ben spiegato le mie ragioni sul non andare con uomini sposati e adesso mi chiede il cellulare”.. nonostante i miei ideali scrissi nella finestra di conversazione il numero del mio cellulare come fosse un’azione naturale dare il proprio recapito telefonico ad un perfetto sconosciuto che sai perfettamente che l’unico suo interesse è quello di scoparti come una troietta in calore.
Risposi al cellulare con sicurezza senza tradire la lieve emozione che provavo nel parlare con questa persona sconosciuta molto + grande di me, tra l’altro sposata; aveva una bella voce, calma, calda che seppe tranquillizzarmi subito e iniziammo una bella conversazione prima parlando del più e del meno fino ad arrivare argomenti un po’ più piccanti.. Volle rileggere il mio annuncio al telefono con me commentandolo in ogni sua parte e facendomi i complimenti per le foto esplicite che avevo inserito: questo mi fece imbarazzare da morire, quasi mi vergognavo di aver pubblicato un annuncio così diretto e deciso.
Mi chiese se avevo già fatto incontri, cosa mi piaceva fare e mi spiegò un po’ come funzionavano le gang bang non avendone mai fatta una ed essendo molto curiosa di provare. Senza accorgermene iniziai a bagnarmi sentendo la sua voce calda e le sue parole molto eccitanti; mi chiese se volevo provare a prendere in bocca due cazzi insieme se mai ci fosse stata occasione di fare una gang con lui e i suoi amici.. gli spiegai che era difficile per me prenderne due, avendo la bocca molto piccola, addirittura a volte con membri molto grandi faccio fatica anche con uno. Appreso ciò iniziò a dirmi che avrebbe voluto sentire la mia bocca piccola intorno al suo cazzo per vedere di cosa ero capace, che gli piacevano molto le mie grosse tette e avrebbe voluto giocarci e sborrarci sopra ; non riuscivo a dire una parola ero eccitatissima, il mio corpo non rispondeva più alla mia volontà e senza nemmeno che me ne accorgessi mi ritrovai con un dito che mi stuzzicava il clitoride. Un gemito mi uscì dalla bocca quando sentì quanti umori mi avevano impiastricciato gli slip; Marco mi chiese se mi stavo toccando ma mi sentivo troppo in imbarazzo per ammetterlo e negai smettendo di masturbarmi per timore che mi scappassero altri mugolii. La telefonata durò almeno 40 minuti nei quali mi chiese le mie preferenze sessuali e mi disse quello che mi avrebbe fatto, tutte cose molto eccitanti ed intriganti. Mi salutò dicendo che era arrivato a casa dalla moglie e che ci saremmo sentiti il giorno successivo raccomandandosi la sera stessa di masturbarmi pensando a lui e a come mi avrebbe fatto godere. Appena finita la telefonata riportai la mano nei pantaloni per sentire in che stato era la mia fighetta: era fradicia, penso di non essere mai stata così bagnata, le dita entravano e uscivano senza alcun ostacolo, potevo inserire un dito dietro l’altro senza problemi e dopo 30 secondi esplosi in un orgasmo che mi scosse dalla testa ai piedi. Quella notte non riuscì a prendere sonno prima delle 3 di notte.. nella mia cameretta da brava ragazza mi scopai con il mio vibratore, compagno di tante notti, comprato insieme al mio ex ragazzo per movimentare i nostri rapporti sessuali e fondamentale per sopportare le lunghe astinenze della vita da single.
Il giorno seguente durante le lezioni in università ricevetti un sms di Marco che mi chiedeva se avevo passato bene la notte e se mi ero divertita; gli dissi che mi ero data parecchio da fare con “l’amico di gomma” e mi chiese se in settimana ci si poteva incontrare per conoscerci… non facendo mai incontri da sola cercai di temporeggiare rispondendogli che il mio amico che di solito mi accompagna agli incontri era impegnato tutta la settimana e quindi sarebbe stato difficile vedersi e che gli avrei saputo dire per la settimana successiva. Passarono così due giorni relativamente tranquilli, niente telefonate pochi sms presa dagli impegni di università, palestra e studio.
Il mercoledì sera verso le 7 e mezza di sera, mentre correvo in palestra in ritardo per il corso mi arrivò un sms; presi il cellulare in mano e distrattamente mentre guidavo lessi: “ciao Giulietta come stai? Sto andando a cena dalle tue parti e dovrei terminare per le 22.30. sei curiosa di vedere come sono fatto? ma giusto 5 minuti”. Un brivido. “E adesso che gli rispondo?!? Se inizio ad inventare scuse penserà che non sono convinta di fare questi giochi, ma incontrarlo da sola così tardi, non sarà rischioso?” Ero quasi tentata di non rispondergli di far finta di non aver ricevuto l’sms o rispondergli troppo tardi per mettersi d’accordo su un eventuale incontro.. ma la voglia di conoscerlo era veramente tanta! Misi questa decisione nelle mani del destino e gli risposi: “Io adesso sto andando in palestra e uscirò per le 22, 22 e mezza se riesci a passare per quell’ora si può fare.. più tardi è difficile.” Le cene di solito non finiscono mai per l’ora prestabilita, pensavo tra me e me, quindi sarà difficile che riesca a tornare per quell’ora.
Passai tutto il tempo della palestra a fantasticare su come sarebbe avvenuto l’eventuale incontro, la cosa mi eccitava e spaventava allo stesso momento. Tenevo il cellulare costantemente sotto controllo per paura di perdermi un suo sms o una chiamata che mi diceva che si era liberato.
Verso le 22 e 10 decisi che era arrivato il momento di andare a farsi la doccia anche se avevo saltato qualche esercizio.. ci avrei messo una mezzoretta a prepararmi e non volevo fare troppo tardi. Se era vero che per le 22.30 sarebbe ripassato per la mia città sarei stata pronta in tempo se avesse tardato voleva dire che non era destino che ci incontrassimo; non sapevo nemmeno io cosa desiderare. Nello spogliatoio femminile ero rimasta solamente io, mi spogliai mi avvolsi nell’asciugamano e mi diressi verso le docce: mi lavai accuratamente i lunghi capelli mori, shampoo e poi balsamo per poi passare al lavarmi il corpo. Mi soffermai a massaggiare e a lavare bene la fighetta che non era interamente depilata ma iniziava a vedersi la ricrescita: arrivavo direttamente dall’università e non avevo con me nemmeno una lametta per radermi quei piccoli peli che iniziavano a crescere. Dopo tutto in quella giornata non mi aspettavo certo di dovermi porre questo problema. Mi tranquillizzai pensando che lui stesso aveva detto che si sarebbero trattati di 5 minuti e quindi non ci sarebbe stato il tempo di fare nulla se non vedersi in viso e chiacchierare un po’ a quattr’occhi. Finii di risciacquare il bagno schiuma e stetti un altro minuto sotto l’acqua a riposare la testa che mi scoppiava a furia di farmi paranoie su questo incontro.
Uscii dalla doccia e mi sbrigai ad asciugarmi e vestirmi per il freddo terribile che c’era; mi dispiacqui del fatto che sarei andata all’appuntamento vestita in modo del tutto normale come ero andata vestita in università: un paio di pantaloni neri, camicetta bianca e impermeabile rosso con una collana a forma di fiore attorno al collo e degli orecchini abbinati. Una volta vestita iniziai ad asciugarmi i capelli con il phon messi a disposizione dalla palestra: mentre presi in mano il phon constatai che erano già le 10.20. “Non ci vediamo più” pensai “è tardi ormai.. se non si è fatto sentire fino ad adesso, dubito che riesca a sganciarsi ed essere qui entro 10 minuti”. Iniziai con calma a passare il phon sui capelli mentre mi fissavo allo specchio e non sapevo se essere dispiaciuta o contenta di ciò; quando non ero nemmeno a metà dell’opera mi arrivò un sms .. era lui.. “tra 5 minuti sono li”. Oh mamma! E quindi ce l’ha fatta ad arrivare in tempo! Guardavo inebetita il cellulare mentre continuavo ad asciugarmi i capelli quando lui decise di chiamarmi per farsi spiegare dove potersi incontrare. Cercai di fare mente locale su dove potersi incontrare in un posto comodo per entrambi da raggiungere; l’unica cosa che mi venne in mente fu il parcheggio di un centro commerciale a pochi minuti dalla mia palestra e vicino all’uscita dell’autostrada. Prima di riattaccare ci dicemmo il tipo di macchina che avevamo per riconoscerci + facilmente e ci salutammo.
Finii di pettinarmi alla bene e meglio, lasciandomi i capelli ancora umidi, mi misi l’impermeabile presi la sacca della palestra e uscii. Salita in macchina mi diedi dell’idiota.. ma proprio in un posto così isolato dovevo dargli appuntamento?!? E se poi succedeva qualcosa, che facevo? Ormai la frittata era fatta, non avevo che da andare all’appuntamento e sperare di trovare una persona per bene. Nel tragitto senti la mia fighetta che si stava bagnando copiosamente, quella situazione mi intrigava terribilmente.
Quando arrivai al parcheggio del centro commerciale cercai la sua macchina con lo sguardo, passai di fianco ad un’auto del tipo che mi aveva descritto e vidi dentro un uomo seduto al posto del guidatore col motore spento. Mi affiancai e spensi il motore sperando di aver imbroccato l’auto giusta: quando mi vide scese subito dalla sua macchina e si diresse verso la mia.. ero così agitata che non riuscì nemmeno a guardare fuori dal finestrino per vedere la fisionomia del suo volto, mi attardai a spegnere la radio e mettere via il cellulare che avevo buttato sul sedile del passeggero. Aprì la portiera e Marco era li in piedi ad aspettarmi, scesi e con un sorriso mi disse “Ciao Giulietta” dandomi due baci sulle guance; le mie paure scemarono anche se la tensione rimase molto alta. Era un bell’uomo, dimostrava meno anni della sua età, poco + alto di me , capelli scuri e pizzetto. Cominciammo a parlare e lui abbassò lo sguardo verso la scollatura della camicetta e commentò “bel fiore..” riferendosi al ciondolo che avevo intorno al collo. “Si il fiore va a guardare lui..” pensavo… si avvicinava sempre di più e io iniziavo ad agitarmi.. “ma non dovevano essere solo 5 minuti? Solo una conoscenza veloce?” Indietreggiavo sempre di più, fino ad appoggiarmi alla portiera della mia automobile più indietro non potevo andare.. ora era così vicino che potevo sentire distintamente il suo profumo; era inebriante mi stava stregando da tanto era buono, scherzando gli dissi che adesso che ci eravamo conosciuti potevamo andare a casa e lui mi chiese “abiti da sola?”. “E no, magari” risposi io e mentre indagava su chi abitasse con me mi appoggiò le sue labbra sul collo, in mezzo ai miei capelli ancora umidi.. mi paralizzai.. ero un lago, eccitatissima da quel profumo e quelle labbra a me sconosciute; iniziò a baciarmi il collo per poi risalire a mordicchiarmi l’orecchio e un gemito mi uscì dalla bocca. Mi prese la testa tra le mani e mi diede un bacio appassionato che esprimeva tutta la voglia che aveva di possedermi quella sera, in quel momento; lui un uomo di 37 anni sposato e io una ragazzina vogliosa di cazzo di 22. Sentivo il suo membro che cresceva nei pantaloni e che strusciava su di me per farmi capire tutta la voglia che aveva di scoparmi.
Smise di baciarmi e mi disse di salire sulla sua auto per cercare un posto più tranquillo. Nemmeno il tempo di uscire dal parcheggio del centro commerciale che sentii le sue mani che si appoggiarono sul mio seno, iniziavano a slacciare i bottoni della camicetta e cominciò a palparli e stuzzicarli; mi diceva quanto gli piacevano le tette così grandi che avrei potuto farci di tutto con quelle. Trovammo una stradina che entrava per campi e finimmo in una zona industriale; si fermò in un parcheggio a quell’ora di sera non avremmo avuto scocciatori. Appena spenta la macchina si avvicinò e mi baciò di nuovo mentre continuava a giocare con i miei seni; dopo di che scese con le sue labbra e iniziò a baciarli e mordicchiarli, io ero in estasi non capivo più niente.
Intanto si slacciò i pantaloni e tirò fuori il suo membro: era lungo una ventina di centimetri, non molto grosso ma mi piaceva molto! Era già bello duro quindi si fece ammirare in tutta la sua bellezza. Appena si abbassò i pantaloni e boxer mi disse “fammi vedere la tua boccuccia piccola cosa sa fare”; fu come un interruttore che si accese in me.. mi abbassai verso il suo cazzo e lo presi in bocca tutto d’un colpo, aveva un ottimo sapore e presi subito il ritmo giusto per succhiarglielo a dovere. Gli prendevo tutta l’asta fino in gola per poi farla uscire dalla mia bocca e leccargli la cappella; avendo la bocca piccola mi si stanca in fretta ma nessuno si è mai lamentato dei miei pompini, anzi.. mentre ero piegata su di lui a fargli questo servizietto mi introdusse una mano nei pantaloni andando subito a giocare con lo sfintere.. mi irrigidii molto quando sentii le sue dita che cercavano di farsi spazio nel culo. Il sesso anale mi piace ma era da parecchio che non lo praticavo e riabituarsi è sempre un po’ dura. Mi fece alzare dal suo cazzo, mi diede un bacio e mi fece notare che ero troppo vestita. Velocemente mi sfilai l’impermeabile, la camicetta già mezza slacciata e i pantaloni: nel togliermi gli slip mi resi conto che ero davvero molto bagnata tantè che avevo paura di rovinare i sedili in pelle della macchina. Ma non feci in tempo nemmeno a pensarlo che mi ritrovai di nuovo il cazzo di M. in bocca mentre lui ora mi toccava la fighetta fradicia senza dire nulla.. si inumidiva le dita per poi spostarsi verso l’ano e penetrarlo leggermente; quando introdusse tutto un dito mi sollevai dal suo cazzo lanciando un gemito di dolore misto a piacere e lui mi disse “lo so che ti piace, non ti sto facendo male” a queste parole mi bagnai ancora di più e riniziai a succhiargli il cazzo con più foga di prima, e lui mi disse che voleva scoparmi e incularmi ma che avrei dovuto sedermi su di lui perché non c’erano altre posizioni alternative avendo nella macchina una gran confusione.
Tirò il sedile indietro il più possibile e io lo scavalcai e mi sedetti su di lui.. gli presi il cazzo in mano e Marco mi invitò a infilarmelo dentro da sola; non me lo feci ripetere due volte e me lo infilai in figa tutto, fino alle palle e iniziai a cavalcarlo. Mi bloccò quasi subito dicendomi che se lo scopavo così sarebbe venuto subito, mi fermai e mi strinsi a lui con le braccia intorno alle sue spalle.. sentiva che ero impaziente, avevo il respiro affannato e una voglia di godere incredibile. Mi tranquillizzò dicendomi che quando passava la prima fase “critica” poi durava per ore avrei solo dovuto avere un po’ di pazienza per pochi minuti e poi avrei potuto fare ciò che volevo; a quelle parole inconsciamente riniziai a strusciarmi sul suo cazzo ancora tutto dentro di me e lui mi sussurrò in un orecchio “secondo me appena inizi a muoverti sborri!” era vero! Mi sono bastati due colpi ben assestati di cazzo che sono esplosa in un orgasmo furibondo.. ma ne volevo ancora! Ero in astinenza da più di un mese e avevo un porco sposato di 37 anni che mi stava scopando come una troia e avevo tutta intenzione di godermela fino in fondo quella scopata.
Ancora scossa dal primo orgasmo Marco mi prese per i fianchi invitandomi a cavalcarlo di nuovo dandomi il ritmo, mi disse che voleva anche incularmi in quella posizione, mi bagnai ancora di più riversando tutti i miei umori sul suo cazzo. Marco capì che sentirmi dire queste porcate mi eccitava da matti e iniziò a dirmi cose oscene, chiedendomi se volevo altri cazzi o se avrei voluto(sapendo delle mie tendenze bsx) che da fuori la macchina una ragazza si mettesse a massaggiarmi i seni mentre lui mi scopava. Ero in estasi sapevo solo dire “si,si” ad ogni domanda mentre continuavo a scoparmi quel cazzo divino; mi disse che ero una troia, senza nemmeno rendermene conto mi ritrovai a dirgli “si, sono una troia, mi piace il tuo cazzo”. Non nascondo che non è una novità, non era la prima volta che mi davano e mi davo della troia mentre mi si scopava, ma con uno sconosciuto che conoscevo da un quarto d’ora non mi era mai successo ad arrivare a certi limiti, avevo perso completamente ogni freno inibitorio!
Di li a poco mi ritrovai a raggiungere un secondo e un terzo orgasmo… mi chiese se lo volevo sentire anche nel culo ma il terzo orgasmo mi aveva sfinita e il dolore alle gambe per la posizione scomoda iniziava a farsi sentire. Mi disse di non preoccuparmi e di tornare pure a sedermi sul sedile del passeggero se non riuscivo più a stare seduta su di lui, così a malincuore mi sfilai quello stupendo cazzo che mi aveva fatto godere per ben tre volte e tornai a sedermi sul sedile del passeggero. Mi passò delle salviette per pulirmi onde evitare di sporcar tutto visto la notevole quantità di umori che avevo perso. Ero davvero sfinita e non riuscivo nemmeno a tenere gli occhi aperti a causa anche dell’ora tarda che s’era fatta. Marco mi si avvicinò e baciandomi mi chiese se avevo voglia di assaggiare il suo sperma; a quella domanda riacquistai le mie energie e mi buttai a capofitto sul suo cazzo per ricevere il prezioso nettare. Mentre succhiavo mi disse che voleva schizzarmi in bocca si prese il cazzo in mano, e smettendo di spompinare, accostai la mia bocca spalancata alla sua cappella in attesa dei fiotti di densa e calda sborra che non tardarano arrivare.. un grido di piacere lacerò il silenzio che si era creato da quando avevo smesso di cavalcarlo e dopo il primo schizzo ce ne fu un secondo e poi un terzo.. deglutì tutto e presi in bocca il suo cazzo per non perderne nemmeno un goccio e ripulirlo per bene. Nel frattempo i suoi spasmi si stavano calmando e il suo membro ancora nella mia bocca iniziava a perdere di consistenza.
Restammo nudi e sudati ancora per qualche minuto poi con calma iniziammo a rivestirci.. ormai erano le 23.20 era passata quasi un’ora da quando c’eravamo visti nel parcheggio; “alla faccia dei 5 minuti” pensai.
Ci incamminammo verso il parcheggio del centro commerciale dove avevo lasciato la mia macchina con la promessa che mi sarei fatta sentire per un incontro insieme al mio amico ed eventualmente ad un incontro con i suoi amici che compongono la gang ai quali, mi ha detto, aveva già accennato di me. Un bacio frugale prima di scendere dall’auto con la consapevolezza che questo era solo l’inizio di un gioco molto piacevole!
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10 years ago
piccolapestebdsm,
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Una nuova amica
Mi ritrovo nel mio letto a chattare con un mio amico a raccontargli quello che ho appena vissuto.. sento male dappertutto e mi sento davvero stremata. Quando ho ricevuto l’invito ad andare da loro questa sera non mi aspettavo una serata così trasgressiva.
La prima volta che ho visto Francesca e Nicola lavoravo ancora presso una negozio di intimo e calze in un centro commerciale della provincia; mi avevano avvisato la sera prima che sarebbero passati a trovarmi al lavoro perché erano curiosi di conoscermi. Avevo chattato poco con loro, prima di quell’incontro, e per msn non erano riusciti a starmi molto simpatici. In chat una persona o una coppia o mi sta simpatica subito o è difficile accendere le mie voglie o fantasie dopo. Abitando però nella stessa città e avendogli detto il luogo dove lavoravo mi sembrava brutto dire loro di non passare a trovarmi; alla fine un caffè insieme si poteva anche prendere, non mi avrebbe cambiato la vita.
L’unica mia paura era la reazione di lei.. in chat mi aveva detto di essere molto spinta e che le piaceva giocare con le ragazze nei posti insoliti, mi aveva chiesto se in negozio da me avrebbe potuto provare un capo intimo magari con il mio aiuto.. ero terrorizzata dall’idea che potesse fare qualcosa che mi mettesse in imbarazzo di fronte alle mie colleghe, ignare in tutto e per tutto di questi giochi maliziosi e intriganti che affollavano la mia mente da un paio di mesi e che avrebbero rovinato la reputazione da brava ragazza che aleggiava intorno a me se qualcuno ne fosse venuto a conoscenza. Le spiegai i miei timori, pregandola di non fare nulla che potesse mettermi in imbarazzo; mi tranquillizzò dicendo che non stava cercando problemi ma voleva solo una bella amicizia senza mettere a disagio nessuno.
In quel periodo lavoravo la mattina in un centro commerciale e il pomeriggio in un altro. Non ci si poteva vestire come si voleva ma bisognava rigorosamente mettere la divisa del negozio: pantaloni e maglia nera con il logo dell’azienda con uno scollo a V, un po’ troppo accentuato per il seno prosperoso che mi ritrovo, che veniva chiuso da una bottone a clip che regolarmente si apriva ad ogni mio movimento ed evidenziava ulteriormente la scollatura. Quel giorno ero arrivata da poco in negozio pieno di scatoloni di merce nuova da sbollare e sistemare alla bene e meglio nel magazzino fino a quando non avremmo tolto i costumi in esposizione nel punto vendita. Iniziai senza indugio il mio lavoro e tempo 5 minuti entrò in negozio una ragazza carina, alta quanto me, minuta con i capelli castano scuri, ricci e lunghi fino alle spalle, occhi verdi, con il classico seno che sta in una coppa di champagne.
Si avvicinò e salutandomi mi chiese con un po’ di imbarazzo: “tu sei Giulia?” le sorrisi capendo subito che era la lei di coppia e a quel punto tranquillizzandosi dal fatto di avere trovato la persona giusta si presentò: “Sono Francesca, piacere di conoscerti. Nicola è qui fuori”. Il giorno prima mi aveva detto che sarebbe entrata in negozio da sola, lasciando il suo ragazzo fuori per non mettermi troppo in imbarazzo e perché le conoscenze preventive le voleva fare lei con le ragazze, in quanto le piacevano davvero molto. Restammo li a parlare appoggiate ad un tavolino all’interno del punto vendita fino a quando anche il suo ragazzo entrò , si avvicinò a noi e si presentò; parlammo in negozio come vecchi amici fino a quando tornò la mia collega dalla pausa e ne approfittai per andare al bar a bere un caffè con Nicola e Francesca.. nel tragitto verso il bar la conversazione iniziò a spingersi su argomenti un po’ più tabù. Iniziarono a raccontarmi come si erano conosciuti loro, le esperienze che avevano fatto e che Francesca era molto spinta in questi giochi, le piaceva condurre il gioco e dominare sulla donna oltre con la sua presenza anche con strap on e giochini vari. Seduti al tavolino del bar notavo che sia Francesca che (e soprattutto) Nicola guardavano insistentemente verso quella scollatura che non voleva stare chiusa. Più volte in chat mi avevano detto che ad entrambi piaceva il seno prosperoso ed evidentemente il mio piaceva parecchio.. quando Nicola si rese conto che avevo notato la sua insistenza nel guardarmi le tette cercò di distogliere lo sguardo ma benché si sforzasse il suo sguardo continuava a cadere tra le pieghe della mia maglietta. Rimanemmo un altro po’ a parlare della nostra vita, del lavoro e degli hobby dopo di che mi riaccompagnarono al mio negozio e ci salutammo con due baci promettendo di risentirci presto.
Ripenso a quel primo incontro in questa serata così strana e sento il mio culo bruciare ancora.. quanto me l’hanno scopato quei due!! Ad un certo punto pensavo davvero di non sopportare più quel cazzo e quelle dita che mi hanno scopato in tutto i modi, ma quanto ho goduto! Quando oggi pomeriggio Francesca mi ha chiesto se andavo da loro sta sera non avevo ben capito cosa avevano in mente. Fin dal primo incontro mi avevano detto che prima del sesso cercavano un’amicizia sincera, pensavo fosse un invito a cena come un altro per scambiare 4 chiacchiere e conoscersi un po’ meglio.
Lunedì pomeriggio ero davanti al pc cercando di studiare qualcosa quando mi si aprì una nuova finestra di conversazione; era Francesca che mi chiedeva come stavo e dicendomi che la sera avevano la casa libera e se volevo andare a cena da loro. Le dissi che si poteva fare, mi ero trovata bene in loro compagnia e mi avrebbe fatto piacere approfondire l’amicizia. Mi chiese se il cinese per cena potesse andare bene e se avevo preferenze sul tipo di bevande da bere. Ci demmo appuntamento per le 20.30 ad un benzinaio dove mi sarebbero venuti a prendere per poi scortarmi fino a casa loro.
Quando iniziò ad avvicinarsi sera mi andai a fare la doccia per prepararmi alla serata e finito di lavarmi presi la lametta e mi depilai la fighetta sapendo che a lei piaceva molto completamente depilata; uscita dalla doccia aprì il mio armadio e iniziai a tirare fuori i vestiti che avevo, incerta su cosa mettermi.. inizialmente misi un paio di collant bianchi con una gonna jeans, un corpetto bianco che si abbinavano ai collant e una camicetta con le decolté nere con tacco a spillo. Guardandomi allo specchio però mi resi conto che era veramente troppo sfacciato quel modo di vestire.. sembrava quasi voler dire “sono una troia, fate di me ciò che volete”. Optai quindi per dei pantaloni neri al posto della gonna.. decisi comunque di tenere le decolté e il corpetto e coprirmi solo con una giacchetta bianca non troppo scollata; per finire mi legai una parte di capelli con una molletta lasciando i più lunghi cadere dietro le spalle e due ciuffi più corti incorniciarmi il viso, allacciai al collo un collier di Swarovski colorati regalatami da mia madre il giorno del mio diploma con abbinati due orecchini pendenti dagli stessi colori vivaci. Prima di uscire mandai un sms a Francesca e Nicola dicendo che stavo partendo da casa mia e che sarei stata al benzinaio entro 20 minuti infilai l’impermeabile rosso presi la borsa e uscì di casa. Non ero per niente tesa, guidavo tranquillamente verso il posto del nostro appuntamento canticchiando le canzoni che venivano trasmesse alla radio. Arrivai al distributore ben 10 minuti prima dell’ora prestabilita, non sapevo se mandare un sms per comunicare che ero già li o aspettare. Aspettai 2 minuti dopo di che mi decisi a scrivere un messaggio: “sono già qui”. Nemmeno 30 secondi e iniziò a squillarmi il cellulare.. risposi.. era Nicola “ciao Giulia, mi spiace se ti faccio aspettare; le signore non dovrebbero mai attendere, sono un po’ in ritardo, 5 minuti e sono li”. Riattaccammo la conversazione, ora iniziavo a sentire un po’ di nervosismo.. guardavo costantemente lo specchietto retrovisore per vedere se sopraggiungeva qualche automobile. Giocherellavo con le chiavi della macchina e avevo una gamba che continuava a trotterellare, non riusciva a stare ferma. Alle 20.30 in punto vidi una macchina arrivare e mi squillò il cellulare.. non feci nemmeno in tempo a dire pronto che sentii dall’altro capo del telefono “Tigra gialla??” stavo per rispondergli in maniera affermativa quando vidi sulla destra una macchina che mi si affiancò: era Nicola che mi salutò e mi fece cenno di seguirlo con una mano. Caspita quanto correva! Non capivo se era lui ad andare ad un velocità spropositata, se ero io che con i tacchi facevo fatica a guidare o se era l’agitazione per quella serata che era appena cominciata. Percorremmo 5 minuti buoni di strada tra tangenziale, stradoni e case. Arrivati di fronte ad un palazzo si fermò e mi indicò un posto libero, capii che eravamo arrivati a destinazione e che dovevo parcheggiare dove mi aveva segnalato lui. Nicola andò a parcheggiare poco più indietro di me e si fermò davanti al cancello di casa sua ad aspettarmi. Scesi dall’auto, la chiusi e mi diressi verso di lui che mi salutò dandomi due baci sulle guance mentre il suo sguardo cadde sul mio seno coperto dalla giacchetta. Iniziammo a parlare di come erano andate le rispettive giornate mentre apriva il cancelletto e il portone del palazzo e mi invitò ad entrare.. il rumore dei miei tacchi rimbombava nell’atrio del palazzo, percorremmo le scale sempre parlando del più e del meno fino ad arrivare davanti alla porta del suo appartamento. Mi aprì la porta e mi ritrovai in un salone medio-grande, che comprendeva una bella cucina spaziosa sulla sinistra e due divani a mo’ di salottino sulla destra; la casa era un po’ in subbuglio ma vivibile, Nicola si scusò per il disordine che regna sovrano in casa. Per tranquillizzarlo gli risposi “ah, non preoccuparti, dovresti vedere casa mia!”.
Chiamò Francesca che era in un’altra stanza della casa, mi apparve davanti con indosso solo un maglione largo almeno 4 taglie più della sua, probabilmente di Nicola e mi salutò con i soliti due baci sulle guance. Mi dissero di mettermi comoda e mi chiesero se avevo qualche preferenza su cosa bere; ci sedemmo intorno al tavolo della cucina e iniziammo a discutere su cosa ordinare da mangiare dal cinese. Una volta deciso cosa mangiare, Nicola diede un bacio a Francesca sulle labbra e uno sulla guancia a me e uscì per andare a recuperare la nostra cena lasciando noi ragazze da sole in casa. Eravamo una di fronte all’altra sedute al tavolo, sembravamo due vecchie amiche che parlavano dei problemi quotidiani che assediavano la vita di tutte le persone; si alzò per andare a prendere una bottiglia di vino bianco e dei bicchieri puliti ne versò un goccio e facemmo un cin cin per festeggiare questo incontro. Poi si sedette sulla sedia vicino alla mia.. inizialmente stavamo indietro con i corpi che comunicavano un po’ di timidezza (almeno da parte mia), stavo con le braccia conserte, appoggiata allo schienale della seggiola e giocherellavo con il bicchiere nel quale mi aveva versato il vino; man mano che chiacchieravamo mi lasciai andare mi tesi verso di lei e mentre si scherzava sulla poca voglia di studiare mi appoggiò una mano sul braccio e mi disse “secondo me sei una brasa querta!” le chiesi cosa volesse dire e mi spiegò che in dialetto veneto significa “brace coperta” riferito al fuoco che sta per spegnersi ma basta dargli una smossa per ravvivarlo. Mi misi a ridere. Questo non me l’avevo detto mai nessuno, anzi spesso mi dicevano che avevo una faccina da furba… ora la guardavo senza imbarazzo eravamo molto vicine, nella mia mente passò la voglia di darle un bacio appassionato ma proprio in quel momento sentimmo la chiave che entrò nella toppa della serratura. Era Nicola tornato con la nostra cena; “hai fatto presto” disse Francesca quasi dispiaciuta che fosse già tornato.. effettivamente un po’ dispiaciuta lo ero anch’io, avrei voluto metterle la lingua in bocca e assaggiare il suo sapore. Nicola e Francesca iniziarono a preparare tavola, portarono in tavola le cibarie cinesi e iniziammo a mangiare. Nicola era curioso di sapere cosa ci eravamo dette in sua assenza, forse sperava che fosse già successo qualcosa tra noi due, e Francesca ribadì il fatto che secondo lei fossi una “brasa querta”. Adesso i dialoghi erano quasi tutti condotti da Nicola che mi spiegava nel dettaglio le loro esperienze, il loro modo di pensare e di giocare. Venni a sapere che a Francesca non piacciono molto gli uomini a meno che non abbiano una fisionomia effemminata ma che in compenso le piace molto giocare con le donne, fare la dominatrice, farle godere; mentre Nicola mi diceva queste parole Francesca mi guardava con un sorrisetto compiaciuto quasi stesse immaginando di sottomettere la sottoscritta.. ricambiai il sorriso, poi tornai a guardare Nicola. Lo trovai nuovamente a fissarmi il seno insistentemente. Adesso iniziavo a risentirmi un po’ in imbarazzo sentendo i suoi occhi sulle mie tette e Francesca che mi fissava con quel sorriso stampato sulle labbra. Cambiammo argomento e iniziarono a fare domande su di me, sul lavoro che avevo quando c’eravamo conosciuti e che nel frattempo avevo lasciato per dedicarmi all’università.
Finimmo di mangiare conversando sempre amabilmente spaziando da argomenti più piccanti a quelli di tutti i giorni; restammo un altro po’ seduti a tavola fino a quando Nicola si alzò e disse che andava a coricarsi un po’ in una stanza della casa.. prima di uscire dalla sala si girò si avvicinò a me e mi disse: “scusa Giulia, ma è da quando ti ho visto la prima volta che lo voglio fare” e da dietro mi introdusse una mano sotto la giacca e iniziò a palparmi e massaggiarmi un seno. Mi irrigidì immediatamente e mi misi a ridere per scemare la tensione che sentivo.. Francesca mi sorrise e mi tranquillizzò: “non ti preoccupare lo fa sempre.. anche se ti incontra per strada in un luogo poco frequentato ti palperà il sedere o le tette, ma scherza”. Nicola tolse la mano dal mio seno e mi chiese scusa spiegandomi che aveva troppa voglia di toccare le mie tette, gli risposi di non preoccuparsi che non c’erano problemi; detto ciò sparì dalla sala e si diresse a sdraiarsi su un lettino in una stanzetta della casa. Rimasi sola con Francesca mi guardò e mi disse: “beh scusa, ma se l’ha fatto lui…” corse intorno al tavolo e da dietro allungo le sue mani verso il mio seno. Una volta prese tra le dita i miei seni esclamò stupita “ma quante sono?!?” riniziai a ridere.. cominciò a massaggiarli con sapienza, slacciandomi i bottoni della giacca e abbassando il corpetto scoprendo parzialmente il mio grosso seno. Si abbassò a baciarmi il collo fino a scendere a leccarmi e mordicchiarmi un capezzolo e un mugolio mi uscì dalle labbra… capendo che il suo trattamento mi eccitava parecchio continuò ad alternare baci sul collo e sui capezzoli. Girai la testa verso di lei e mi ritrovai le sue labbra a pochi centimetri dalle mie: subito ci avvicinammo e ci lasciammo trasportare da un bacio appassionato, le nostre labbra combaciavano perfettamente, le nostre lingue si attorcigliavano e sentivo l’eccitazione crescere mentre lei continuava a stimolarmi i seni. Smise di baciarmi e carezzandomi il collo con le labbra mi disse: “perché non ci spostiamo in camera da letto?”; acconsentì dandole un altro bacio.
Mi alzai con il seno ancora di fuori dal bustino e seguì Francesca verso la camera da letto; entrate nella stanza notò che Nicola ci aveva preparato il letto con cuscini e una coperta che andava a coprire il piumone onde evitare di sporcarlo durante i giochi. Mi tolsi le decolté ritornando alla mia altezza naturale.. ora potevo guardare negli occhi Francesca essendo più o meno alte uguali. Iniziò a baciarmi di nuovo sfilandomi la giacca e sbottonandomi il corpetto che era chiuso da tanti gancetti sulla schiena. Impaziente di vedere bene le tette libere da ogni costrizione arrivò a metà schiena e mi abbasso il bustino che le copriva ancora parzialmente. Si abbassò e le prese in bocca baciandole e mordicchiandole, e girandomi verso il letto mi ci buttò sopra, salì su di me e alternando baci tra il collo, il seno e la bocca mi mise una gamba in mezzo alle cosce strusciandola sulla mia fighetta che iniziava a bagnarsi notevolmente; mentre lei si occupò di slacciarmi i pantaloni io finii di sganciare i gancetti del mio corpetto e me lo sfilai di dosso. Francesca mi guardava in piedi ormai solo con gli slip indosso e prima di gettarsi su di me si tolse la grande felpa che la copriva e il perizoma di un colore rosso porpora. Ai miei occhi mi apparve un corpo asciutto e atletico, due tette piccole e sode con capezzoli turgidi ed una fighetta ben depilata con una triangolino di peli cortissimi intorno al suo clitoride.
Francesca iniziò a stuzzicarmi il clitoride da sopra gli slip cercando di scostarli per leccarmi e penetrarmi con un dito.. essendo molto aderenti e dando fastidio al suo lavoro decise di togliermeli per potermi masturbare meglio. Ritrovandomi completamente nuda iniziò a leccarmi la fighetta e i miei gemiti e sospiri iniziarono ad essere sempre più frequenti e irregolari; smise di leccarmi e si avvicinò al mio viso baciandomi con il gusto dei miei sapori ancora in bocca. Con la coda dell’occhio vidi Nicola entrare nella stanza, si avvicinò al comò dove era appoggiata la macchina fotografica e cominciò a fare foto a me e Francesca che giocavamo e ci accarezzavamo a vicenda. Fatte un paio di foto si sdraiò vicino a me iniziando a massaggiarmi le tette e a mordere con foga e forza i capezzoli, Francesca si alzò e baciò Nicola dicendogli che le piacevo molto.. io ero lì, completamente nuda, con le gambe spalancate a far vedere la figa totalmente rasata e loro in piedi di fronte a me a baciarsi; Nicola si staccò da Francesca e abbassandosi verso di me mi chiese “posso assaggiarti anch’io?”. Non detti nessuna risposta, reclinai la testa indietro e alzai leggermente il bacino per offrirmi meglio alla sua lingua vogliosa di sentire il mio sapore; si stupì di quanto fossi umida, si stese su di me e iniziò a strusciarmi il cazzo duro sulla figa.. ansimavo, gli facevo capire quanta voglia avessi di essere riempita da un cazzo, di godere e sfogare tutta la voglia che Francesca mi aveva messo addosso con la sua lingua. Me lo infilò dentro tutto d’un fiato mi sentì piena fino alle ovaie, iniziò a scoparmi violentemente e i miei mugolii si trasformarono in urla più lui pompava il cazzo dentro di me. Mi portai una mano davanti alla bocca per strozzarmi in gola quelle strilla e Nicola mi disse di urlare pure quanto volevo, che non c’erano problemi.. avvolsi le mie braccia intorno alle sue spalle per sentire meglio le forti spinte del suo membro dentro il mio ventre. Mi alzò le gambe sopra le sue spalle in modo che il suo fallo potesse affondare meglio dentro di me.. i primi colpi furono quasi dolorosi da quanto forti e profondi erano ma l’eccitazione e la voglia che provavo erano troppo alte per dirgli di smettere; mentre mi scopava disse a Francesca di salire sopra di me, sopra la mia bocca in modo tale che gliela potessi leccare per bene. Mi scavalcò e portò la sua fighetta davanti agli occhi, presi in bocca il suo sesso gonfio e voglioso di godere.. alternavo dei colpi di lingua con dei piccoli morsi al clitoride, fino a prenderlo in bocca come un piccolo cazzo. Sentivo il respiro di Francesca aumentare iniziando a gemere mentre Nicola, che mi stava ancora scopando, le palpava il seno e la baciava passionalmente, fino a quando iniziò a gemere sempre più forte e scoppiò in un orgasmo liberatorio. Mi sbrodolarono in bocca tutti i suoi umori che bevvi avidamente per poi stendersi di fianco a me commentando “mamma mia, stupendo.. è stata la ragazza più brava a leccarmela!” mentre il cazzo di Nicola continuava a stantuffarmi: a quelle parole sentì un po’ di imbarazzo non capendo bene cosa avessi fatto per averla fatta godere così tanto e le sorrisi.. ma ben presto l’imbarazzo sparì sotto i colpi di quel cazzo portentoso. Nel frattempo Francesca aveva iniziato a masturbarsi vedendo il suo ragazzo scoparsi un’altra e commentò: “dai continua così, questi gridolini sono fantastici”. Non sono mai riuscita a godere in silenzio, anzi sono molto rumorosa esprimendo così tutto il mio godimento, ed entrambi sembravano apprezzare molto il mio modo di vivere il sesso senza tabù. All’ennesimo colpo ben assestato di cazzo raggiunsi finalmente l’orgasmo anch’io, urlando tutto il piacere che stavo provando in quel momento. Francesca mi guardò e mi disse: “l’avevo detto io che eri una brasa querta” e Nicola per tutta risposta le disse: “ma lo sai, che le santarelline sono sempre le migliori”. Scoppiammo a ridere tutti e tre e lei mi prese in giro per come mi ero sciolta dopo l’orgasmo liberatorio dandomi un dolce bacio mentre il cazzo di Nicola giaceva ancora nella mia figa.. Francesca si alzò prese la macchina fotografica e fece qualche altra foto… il farmi fotografare mi eccitava ancora di più! Dopo di che si mise dietro a Nicola e iniziò a sollecitarmi lo sfintere… mentre mi scopava chiese a Francesca se voleva incularmi e lei acconsentì. Un brivido mi percorse la schiena… “come incularmi?!?lei?con cosa?” pensai. Da un cassetto tirò fuori uno strap on e mi disse che lei adora inculare le ragazzine vogliose come me.. Nicola disse che le avrebbe fatto strada per permetterle di scoparmi meglio, smise di fottermi e prese un gel lubrificante che servì a bagnarmi l’ano fino ad inserirmi un dito.. Francesca iniziò a baciarmi in bocca e con un dito mi sollecitava il clitoride per rendere meno doloroso l’ingresso nel mio buchino. Dopo un dito ne inserì un altro e poi un altro ancora, iniziavo a sentire davvero male e dalle mie labbra uscivano preghiere di smettere: “no, no basta”.. Nicola sentendo quelle parole mi toccò la figa e disse a Francesca “dice no, no ma è bagnata fradicia ‘sta zoccola” detto ciò si sdraio su di me e piano piano mi infilò tutto il cazzo nel culo.. ero rigidissima, sentivo un male terribile. Il suo cazzo non era tanto lungo ma aveva una circonferenza notevole che si fece sentire tutta nel momento in cui mi penetrò. Francesca era sempre affianco a me che mi baciava e accarezzava quasi volesse coccolarmi per sopportare quel dolore che sapeva bene che ben presto sarebbe diventato una piacevole tortura. In fretta, infatti, i miei lamenti per il dolore si trasformarono in gemiti di piacere e più gemevo, più Nicola aumentava il ritmo con Francesca che lo incitava ad andare sempre più forte perché voleva sentirmi gemere; prese la macchina fotografica e riniziò a fare foto.. sentendo il piacere vicino iniziai a sgrillettarmi e questo eccitò ulteriormente Nicola che sembrava apprezzare lo spettacolo e disse a Francesca “guarda come si masturba…” sentendo queste parole scoppiai in un altro orgasmo ancora più forte del primo! Nicola mi teneva per i capelli mentre continuava a scoparmi il culo disse a Francesca che dovevano tenermi stretta perché non era facile trovare una puttanella come me.
Finito di contrarmi per il piacere appena raggiunto, Nicola disse che ormai aveva fatto strada per lo strap on e chiese a Francesca se voleva prendere il suo posto: lei a quella richiesta prese il fallo finto e se lo legò intorno alla vita, lo lubrifico con un po’ di gel e lo accostò all’ano.. entrò con estrema delicatezza quasi non sentii dolore un po’ per il culo sfondato dal cazzo di lui un po’ perché i suoi gesti erano mirati esclusivamente al mio piacere. Senza nemmeno che me ne accorgessi mi ritrovai quel cazzo finto fino nell’intestino che iniziò a scoparmi lentamente e con molta goduria. Nicola fece qualche altra foto di quella scena che ai suoi occhi doveva essere molto eccitante, la sua ragazza che stava inculando una troietta che godeva come una matta.. mi portò il suo cazzo di fronte al viso e appena lo vidi tirai fuori la lingua e iniziai a leccargli la cappella.. ero ansiosa di fargli sentire che spampinavo bene allo stesso modo in cui leccavo una figa ma ero distratta dai colpi energici che ora mi impartiva Francesca nel culo. Nonostante ciò cercai di concentrarmi e porre la mia attenzione sul cazzo di Nicola che ora svettava di fronte ai miei occhi: aprì la bocca e iniziai ad andare su e giù su quell’asta dura, che poco prima mi aveva sfondato il culo, alternando colpi di lingua sulla cappella a vere e proprie scopate nella mia piccola bocca. Iniziai ad eccitarmi ad avere il suo membro in bocca ma ben presto mi fece interrompere e Francesca smise di scoparmi; Nicola mi disse: “adesso ti facciamo provare la doppia”… ormai non mi spaventava più nulla ero in loro completa balia, solo vogliosa di godermi quella stupenda serata! Francesca si sdraiò e mi disse di sedermi su di lei, con un po’ di fatica cercò di introdurmi lo strap on in figa ed appena entrato fece partire una leggera vibrazione mentre Nicola da dietro si preparava a incularmi nuovamente; adesso mi ritrovavo faccia a faccia con Francesca che mi baciava, in quella posizione la dominavo e scesi a baciarle il collo per poi tornare a cercare la sua lingua. Un brivido mi percorse quando Nicola iniziò a spingere contro l’ano, adesso si anche avevo paura di essere aperta con un cazzo finto in figa e con uno di carne nel culo; quando però iniziarono a muoversi in simultanea bastarono due colpi per mandarmi in estasi.. mi ritrovai d’improvviso su un altro pianeta, vedevo immagini sconnesse che mi offuscavano la mente, stavo provando uno dei piaceri più intensi che una donna potesse provare e gli orgasmi si susseguivano uno dietro l’altro senza darmi tregua. Non so nemmeno per quanto tempo siano andati avanti a scoparmi in quella posizione, ero talmente presa da quella situazione che tutto divenne relativo, le mie urla iniziavano a perdere di intensità stremata dagli orgasmi che stavo raggiungendo. Sentivo Nicola darmi dei piccoli sculaccioni per poi andare in cerca delle mie tette e martoriare i capezzoli con le mani; disse a Francesca che non resisteva più che doveva venire ma lei lo pregò di resistere che voleva vederlo incularmi ancora, che le piaceva troppo vedere il movimento delle sue anche che andavano avanti indietro mentre il suo cazzo sprofondava nel mio culo. Detto ciò sfilò il suo cazzo dall’ano in modo tale che potessi alzarmi dal fallo che Francesca teneva intorno alla vita; ero stremata, sudata fradicia, approfittai di quella piccola pausa per togliermi l’orologio, il collier e gli orecchini che indossavo ancora dall’inizio dei giochi. Vedendomi così sudata mi porsero un asciugamano per potermi asciugare dal sudore che mi rendeva appiccicaticcia.. c’eravamo seduti tutti e tre sul letto e parlavamo amabilmente cercando di riprendere le forze. Scherzavano sul fatto che godessi così tanto e mi ripetevano “eh, avevi proprio bisogno di una bella ripassata” io ridevo, ormai non sentivo più l’imbarazzo per queste frecciatine sottili che mi lanciavano..effettivamente di una bella ripassata ne avevo bisogno sul serio!
Pensavo che ormai la fine dei giochi era vicina e invece Francesca mi guardò e con un sorrisetto sulle labbra mi disse “non penserai che sia finita qui? Ho comprato da poco un giocattolo nuovo…” prese dai piedi del letto un fallo doppio che sarà stato lungo una 50ina di centimetri. Raggelai.. “ma non vorrà provare a penetrarmi completamente con quel coso?!?” pensai. Per mia fortuna aveva ben altro in mente: mi fece sdraiare e iniziò a penetrarmi con una estremità del fallo, fattane entrare una buona ventina di centimetri iniziò ad introdursi nella sua fighetta l’altra estremità tra me e lei lo ingoiammo tutto nelle nostre fighette ora eravamo a diretto contatto, sentivo il suo sesso che si strusciava sul mio… più lei si muoveva e si contorceva dal piacere più io godevo per quel fallo doppio che ci stava procurando un piacere reciproco. Iniziai a dimenarmi e più sobbalzavo io più lo faceva lei.. stavo godendo così tanto dall’idea di darle piacere che non saprei nemmeno dire se raggiunsi l’orgasmo o meno. Dopo 5 minuti buoni che eravamo a strusciarci figa contro figa Francesca si alzò e iniziò a sfilarsi quel serpente che aveva in mezzo alle gambe costatando che era davvero lungo!
Non feci nemmeno in tempo a ritrovarmi il ventre vuoto dal suo nuovo giocattolo che Nicola mi penetrò violentemente col suo cazzo e riniziò a scoparmi con vigore, non era per niente stanco della doppia appena finita,anzi aveva tutta intenzione di farmi godere ancora molto.. Francesca si sdraiò affiancò a noi e iniziò a masturbarsi; ribadì il fatto che i miei mugolii e i miei gemiti la eccitavano terribilmente. “se continui a godere così mi fai venire subito” mi disse.. la eccitava da morire vedere che il suo uomo scopasse con tanto vigore una troietta come me e che io ci godevo di gusto. Nicola iniziò a darmi dei baci sulle labbra e io mi irrigidì nuovamente. Francesca nelle nostre chattate mi aveva detto chiaramente che non voleva che ci fossero dei baci con il suo ragazzo (era l’unico limite che aveva imposto)e vedere che lui si comportava così mi mise molto in difficoltà… poi capì che era una sfida nei confronti di Francesca. Mi baciava a fior di labbra e si girava verso di lei chiedendole se le dava fastidio; lei rispondeva in maniera negativa e di volta in volta Nicola mi affondava sempre di più la lingua in bocca… non sapevo davvero cosa fare i suoi baci mi eccitavano, ma non volevo che si rovinasse quella bella situazione che si era creata fino a quel momento e soprattutto non volevo mancare di rispetto a Francesca. Lei però non diceva nulla continua a toccarsi sentendo i miei gemiti dovuti a quel fallo che mi entrava fino alle palle, trasportata da questa situazione ad un certo punto disse “non mi da fastidio, baciala con passione”. Nicola si girò verso di me cercando di baciarmi ma trovò resistenza da parte mia e in un orecchio sussurrò “lasciati andare, a Francesca non da fastidio”: cercai lo sguardo di lei per avere un cenno di conferma da parte sua e vidi che era li a masturbarsi quasi al culmine del suo piacere. Mi lasciai trasportare da Nicola in un bacio appassionato, le nostre lingue si cercavano, giocavano mentre un nuovo orgasmo si faceva strada in me.
Non erano ancora finiti gli spasmi di quell’ennesimo orgasmo che estrasse il suo cazzo dalla figa e lo piantò con violenza nel culo: urlai per il dolore. Aveva il fallo ben lubrificato dai miei umori ma non ero preparata a riceverlo e sentì un bruciore intenso; “questa volta me l’ha rotto sul serio” pensai. Francesca mi baciò e mi disse “è solo l’inizio che fa male, fa male pure a me, ma poi è piacevole.. prima che arrivassi tu ha inculato anche me”. Nicola da canto suo avevo riniziato a pomparmi per bene e guardandomi negli occhi con un sorriso compiaciuto mi disse: “questo te lo voglio scopare ogni volta che ci vediamo!” e poi aggiunse guardando Francesca “ la prossima volta invitiamo anche Alessandro e Roberto così le facciamo fare la doppia con loro” vidi la faccia di Francesca un po’ perplessa, quasi spaventata, e Nicola specificò “questi nostri amici hanno una cazzo di 25 centimetri l’uno!”. In quella posizione Francesca salì nuovamente su di me e mi ritrovai la sua fighetta fradicia tra le mie labbra.. cominciai a leccargliela come avevo fatto poco prima sapendo di averle procurato un piacere intenso; si abbassò verso la mia vagina e con il cazzo di Nicola che ancora mi scopava il culo iniziammo un favoloso 69… mentre Francesca continuava a leccarmela, lui estrasse il suo cazzo dall’ano e iniziò a scoparmi in figa con il fallo doppio ignara di quello che mi sarebbe successo di li a poco. Presa dalla stupenda fighetta di Francesca e dal piacere che mi stava dando la sua lingua, non mi accorsi che Nicola aveva iniziano a lubrificare l’altra estremità del fallo e iniziava a spingere verso il mio sfintere. Quando entrò mi bloccai.. mi fece così male che non riuscì nemmeno ad urlare, mi irrigidì completamente strinsi il buchetto per cercare di fare resistenza mentre Francesca sapientemente mi leccava il clitoride; mi morsi le labbra e strinsi gli occhi per cercare di sopportare il dolore ma era davvero troppo.. non resistevo più, era una cosa lacerante nel vero senso della parola. Stavo per implorare pietà, chiedere di smettere quella tortura che non riuscivo a sopportare quando sentì dal cervello partire una scossa elettrica.. un orgasmo, forse due o tre tutti insieme! Iniziai a dimenarmi, urlare, era iniziato un piacere che non avevo mai provato in vita mia! Francesca ancora sopra di me cercò di tenermi ferma per quanto possibile in quanto mi agitavo come una pazza… poi dal nulla come era arrivato, quell’orgasmo svanì, lasciandomi sfinita e tremante. Sentì Nicola dire a Francesca di fare piano a sfilare quell’enorme membro dal mio ano per non farmi troppo male.
Francesca si alzò da sopra di me e si sdraiò in fondo al letto. Nicola intanto mi si sdraiò sopra e baciandomi mi introdusse il suo cazzo in figa quasi a volermi premiare di essere stata così brava a sopportare il dolore… non ce la faceva più, sentivo che aveva una grande voglia di godere. Mentre mi scopava si girò verso Francesca e le disse “io le sborro sulle tette e tu lecchi, ti va?”.. anche Francesca ormai mi sembrava esausta ma nonostante tutto continuava a toccarsi e masturbarsi. Non ci vollero molti colpi che mi sborrò copiosamente sul ventre, sul seno e qualche schizzo mi arrivò persino sul collo e sui capelli.. vedendo di avermi impiastricciata tutta prese l’asciugamano che avevo utilizzato per asciugarmi il sudore e con dolcezza mi ripulì il corpo dal suo seme. Nel frattempo Francesca stava raggiungendo l’ennesimo orgasmo lamentandosi che ormai iniziava a farle male il clitoride da quanto se lo era trastullato.
Ci ritrovammo così una di fianco all’altra esauste abbracciate, e ci demmo un bacio per coccolarci un po’.. Nicola uscendo dalla stanza, per lasciarsi sole, commentò: “tra un po’ i vicini vengono a bussare alla porta e chiedono se possono partecipare anche loro” scoppiammo in una risata che sciolse le ultime tensioni che erano rimaste… Francesca mi abbracciava come si abbraccia una figlioletta impaurita: avevo il suo braccio che mi avvolgeva le spalle e con l’altra mano mi accarezzava tutto il corpo. Parlando del più e del meno mi disse “sai?!? Non ho mai visto nessuna raggiungere l’orgasmo così velocemente”. Le diedi una risposta sciocca, del tipo che sono fortuna perché raggiungo facilmente l’orgasmo.. in realtà pensavo che anche una frigida quella sera, nelle loro mani sapienti, avrebbe raggiunto tutti quegli orgasmi, era impossibile resistere. Mi piaceva stare tra le braccia di Francesca, mi facevano sentire protetta e sicura del bel feeling che si era instaurato tra di noi. Dopo pochi minuti tornò Nicola e si sedette di fianco a me, lasciandomi in mezzo a loro due; mentre mi giravo verso di lui per non dargli le spalle mi mise una mano in mezzo alle cosce e rivolto a Francesca disse: “è impressionante, senti quant’è bagnata!” e detto ciò mi infilo il dito medio in figa e iniziò a stantuffarmi per far sentirle il rumore che faceva il dito ad entrare ed uscire dal mio sesso. La fissò e le ordinò di leccarmela mentre lui riprese a mordermi i capezzoli con violenza.. Francesca si introdusse in mezzo alle mie gambe per leccarmi abilmente mentre Nicola si diresse dietro di lei e iniziò a incularla dandole sonori sculaccioni.. lei si staccò dalla mia fighetta e protestò per il troppo dolore ma vedendo che lui non aveva nessuna intenzione di diminuire il ritmo cercò di rilassarsi e godersi quell’inculata mentre continuava a stuzzicarmi i clitoride per non farmi sentire “sola”. Francesca impiegò poco tempo a raggiungere l’orgasmo e sazia di quel cazzo se lo sfilò, smise di leccarmela e si sdraiò nuovamente di fianco a me; ora Nicola si ritrovava di fonte a me con le cosce ancora spalancate e bagnate dai miei umori.. si avvicinò e per l’ennesima volta lo infilò nel mio culo questa volta con estrema delicatezza sapendo il dolore che avevo sopportato pochi minuti prima con il fallo doppio. Mugugnavo, mi lamentavo, non ce la facevo davvero più a prenderlo li, era da un sacco di tempo che non facevo sesso anale e loro quella sera si riaprirono la strada in tutti i modi: Nicola mi diceva di stare tranquilla che ben presto sarebbe diventato piacevole come sempre, la sua voce era dolce e calma adesso e mi dava dei piccoli baci sulle labbra e sulla fronte, sapeva bene che ero al limite della sopportazione.. cercai di resistere altri due colpi poi per la prima volta in quella sera mi imposi e in un orecchio gli bisbigliai “BASTA!”. Non protestò, lo sfilò delicatamente per andarlo ad inserire nella figa donandomi un po’ di piacere fino a raggiungere l’ultimo e stremato orgasmo. Mi baciò, si alzò dal letto e si diresse verso la porta; “Dove vai?” chiese Francesca. “Io sono a posto così… e anche voi mi sembra” rispose ridendo “adesso, con calma, possiamo pure rivestirci” e uscì dalla stanza. Mi sedetti sul letto guardai Francesca, aveva un’aria sfinita pure lei… “mi gira la testa” mi disse; già, pure a me girava la testa da tanti orgasmi avevo raggiunto, facevo fatica a stare persino seduta. Presi l’orologio e guardai l’ora: le 23.30. pensavo fosse passato molto più tempo da quando avessimo iniziato a giocare e invece erano passate solamente tre ore dall’inizio della cena. Francesca si alzò e mi aiutò a raccogliere i miei vestiti che nella foga del momento erano stati sparpagliati di qua e di la per la stanza.
Prima di uscire dal loro appartamento mi girai verso Francesca che mi baciò di nuovo in maniera appassionata e, come una sorella maggiore premurosa, mi disse: “Petola, sei hai bisogno, chiama!”, la ringraziai e scesi con Nicola in strada per farmi dare le indicazioni per tornare sulla via del ritorno. Camminavo per le scale e per l’atrio del palazzo in punta di piedi per evitare di disturbare ulteriormente i condomini che probabilmente erano già a dormire (o quantomeno cercavano di farlo); fuori dal cancelletto mi spiegò il tragitto per tornare sulla strada principale che mi avrebbe portato a casa mia, poi mi salutò con un bacio a fior di labbra.
Mi ritrovo nel letto a ripensare a questa nuova avventura e penso che domani in università farò fatica a stare seduta sulla sedia… sento i capezzoli che iniziano a farmi male da quanto sono stati torturati; mi squilla il cellulare, lo prendo in mano e leggo che è arrivato un nuovo messaggio. Sono Nicola e Francesca… “Grazie di tutto, speriamo di aver trovato una nuova amica.. buonanotte”… buonanotte…
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1
10 years ago
piccolapestebdsm,
45/45
Last visit: 10 years ago
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Il pub di cagliari
Ero in Sardegna per una breve vacanza, insieme a due amiche. Ci eravamo prese qualche giorno di relax, lontano dal lavoro, dallo stress e dai mariti. Avevamo visto un pub molto carino e piuttosto frequentato, e decidemmo di passarci la serata. Era caldo ma non troppo, una bella giornata di metà Giugno, dopo cena indossai la mia camicetta nera semitrasparente con sotto l’intimo nero di pizzo che mio marito mi aveva da poco regalato, e la gonna di jeans con un paio di stivali neri, mi rifeci un po’ il trucco e mi unii alle amiche. Entrammo nel pub che era piuttosto affollato, e decidemmo di sederci al banco, anche perché i tavoli sembravano tutti occupati. Chiedemmo da bere, io ordinai il mio consueto Gin Lemon. Ci servì un bel ragazzo, piuttosto alto, con i capelli corti neri e un bel paio di occhi marroni, più giovane di me, che fin dall’inizio mi guardò con un certo interesse. Le mie amiche se ne accorsero e cominciarono a farmi battutacce al riguardo, ma eravamo allegre e ci ridevo su volentieri. Bevemmo e ridemmo per un bel po’, conoscemmo qualche avventore più o meno simpatico, e il bel ragazzo che ci serviva da bere ogni tanto si fermava a scambiare qualche battuta con noi. Era simpatico e carino, e i suoi sguardi su di me non mi dispiacevano affatto, anche se quelle due streghe delle mie amiche mi prendevano in giro di continuo. A un certo punto ci portò di nuovo da bere, ma noi non avevamo ordinato un’altra bevuta. Lui ci disse che quelle le offriva lui, e allora brindammo a lui e continuammo a chiacchierare e scherzare allegre e spensierate. Io ero piuttosto allegra, avevo anche forse bevuto un po’ troppo, chiesi al tipo dove fossero i bagni, lui me li indicò, ma mi disse che siccome c’era molta gente erano sicuramente in condizioni disastrose, e visto che noi non eravamo del luogo, se voleva mi avrebbe fatto usare il bagno riservato. Io lo ringrazia, e lui mi accompagnò, il bagno era accanto a quelli per il pubblico, ma chiuso a chiave. Lui mi aprì, io lo ringraziai di nuovo sorridendogli e entrai per fare pipì. Quando uscii lui era ancora lì, per richiudere la porta. Il corridoio era molto affollato, e lui mi stava quasi addosso, io gli sorrisi di nuovo, appoggiandomi alla porta mentre lui chiudeva con la chiave. Lui ricambiò il sorriso, chinandosi per dirmi qualcosa ad un orecchio, vista la confusione. Non ci capii più niente, e un attimo dopo lo stavo baciando lì, nel corridoio affollato, appoggiata contro la porta. Accolsi con eccitazione la sua lingua nella mia bocca, e chiusi gli occhi abbandonandomi al bacio. Sentii la sua mano scendermi lungo la schiena, carezzarmi la natica e sfiorarmi la gamba, per poi risalire sotto la mia gonna. Ero eccitatissima, e lo lasciai fare, anche se eravamo in mezzo alla gente. Le sue dita mi scostarono le mutandine, le sentii insinuarsi tra le mie gambe, carezzandomi con delicatezza ma anche con decisione. Mi tirò a se, riaprì la porta del bagno privato e mi fece entrare, per poi chiudersi la porta alle spalle, e riprese a baciarmi e a toccarmi. Anche io passai all’azione, palpandogli il gonfiore dei jeans, sotto il grembiulino da barman. Glieli sbottonai e estrassi ciò che contenevano, massaggiandolo mentre continuavo a baciarlo. Mi fece voltare, io appoggiai le mani alla parete mentre lui mi alzava la gonna, sfilandomi le mutandine. Divaricai leggermente le gambe, e sentii la punta del suo grosso cazzo appoggiarsi sulla mia fica ormai umida, per poi penetrarvi con decisione. Mentre mi scopava da dietro mi apri la camicetta, tastandomi il seno con una mano, mentre con l,’altra cercava la mia bocca. Io gli ciucciavo le dita anche per evitare di fare troppo casino con i miei mugolii, anche se il rumore che veniva dal corridoio sicuramente copriva tutto. Lui affondava i suoi colpi con forza crescente, mandandomi in estasi. Sentivo il suo grosso cazzo dentro di me e mi lasciavo andare sempre di più. Mi accovacciai inginocchiandomi sul water, per permettergli di prendermi in maniera per lui ancora più comoda, lui mi teneva per i fianchi e spingeva forte, con un ritmo altissimo. Tentai di cambiare posa, ma lui mi trattenne, facendomi capire che voleva continuare a scoparmi da dietro, in quel modo, e allora lo assecondai. Sentivo i suoi lombi sbattere contro le mie natiche sempre più velocemente, lo sentivo grugnire e ansimare mentre mi sbatteva in quel modo, poi lo sentii pulsare dentro di me, e un attimo dopo uscì di colpo, e sentii i suoi schizzi sulla mia schiena, realizzando in un attimo che probabilmente mi aveva sporcato la gonna e la camicetta. Mi ricomposi, asciugandomi alla meno peggio, cercai di recuperare le mutandine, ma le aveva lui in mano: -Queste te le restituisco domani, quando torni…- Mi misi a ridere e cercai (poco convinta) di farmele restituire, ma lui se le mise nella tasca del grembiulino e uscì, e io dovetti tornare dalle mia amiche senza, e piuttosto imbarazzata per la mia assenza prolungata. Ovviamente la sera successiva tornai a riprendermele…
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4
10 years ago
NinfettaD73,
30
Last visit: 8 years ago
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Io lei e suo marito
Mi sono sempre chiesto per quale motivo una coppia dovrebbe scegliere tra milioni di annunci proprio il mio?
Non ho la possibilità di mostrare chi sono come uomo, ho una dotazione under 18, di poco ma under 18, eppure è successo.
Un bel giorno trovai un messaggio di una coppia, qualche anno più maturi di me, mi chiedevano se ero disposto a mostrarmi su skype, prime presentazioni e finalmente ci togliamo la curiosità, non sono i miei vicini di casa!
Lei è una bella donna, ha due tette grandi ed è burrosa, le curve giuste al posto giusto, sono di mio gusto ma per fortuna sono di loro gusto.
Fissiamo un appuntamento, passano a prendermi e mi accomodo dietro in auto, usciamo fuori città, si parla un po delle nostre vite, lei si gira spesso mangiandomi con gli occhi, chiedo se da fastidio se comincio a tastare un po la situazione, lui acconsente.
La mezz'ora che ci separa dall'alcova mi permette di toccare con mano ciò che avevo solo visto via cam, ha un seno sodo, magnifico, la palpo e continuiamo a chiacchierare, fino a quando giunti davanti al cancello, lui non scende dall'auto a quel punto cominciamo a pomiciare come due ragazzini, le nostre lingue si contorcono, le nostre mani esplorano, lui rientra in auto e ci ammira sorpreso.
Con mia stupore il cancello non porta ad una casa, li hanno parcheggiato una roulotte, non le do il tempo di entrare, riprendo da dove avevamo interrotto, pur non sapendo che ruolo avesse il marito, riprendo a baciarla, intanto la spoglio la adagio sul letto e le piazzo la lingua in mezzo alle gambe.
La lecco ha un sapore magnifico, le sfioro il clitoride con la punta della lingua per poi affondarla in mezzo alle labbra, è bagnata, ma più si bagna e più mi godo il sapore dei suoi umori.
Io e lui ci spogliamo, mentre lei prende in bocca il mio cazzo durissimo, lui la palpa, la ammira, la incita, i miei gemiti si fanno sempre più forti, la fermo perché non voglio godere subito.
La distendo le allargo le cosce le punto il cazzo, la monto in maniera selvaggia, lui sembra voglia solo ammirare, porto le sue gambe sulle mie spalle le faccio sentire il cazzo in gola; decido di coinvolgere anche lui, mi metto sotto stavolta tocca a lei montarmi, mentre lui le mette il cazzo duro in bocca, lei diventa irresistibile, si dimena gode e si regala una mia sborrata che le inonda la figa.
Invertiamo le parti, stavolta tocca a lui leccarle la figa grondante di sperma, io la palpo e la bacio, lui si scopa una figa impregnata di umori e di tanto sperma.
Ci fermiamo per una pausa, siamo distesi sul letto, lei al centro, si parla delle nostre esperienze delle nostre vite, lei torna a farsi intraprendente, comincia a toccare il mio cazzo che in pochi secondi si fa durissimo, sembra che ormai le chiacchiere ormai interessano solo lui, dato che noi ricominciamo a pomiciare come due ragazzini in preda agli ormoni.
Riprendo a pomparla, stavolta la metto a pecora, assesto colpi secchi a colpi veloci, la afferro per i tondi fianchi e continuo a pomparla fino a sfinirla, dopo numerosi suoi orgasmi e dopo averla messa in mezzo alla morsa di due cazzi, le sborro, questa volta godendo nella sua bocca, ripulisce ogni goccia che cola dal mio cazzo.
Riprendiamo fiato ma lei non è ancora paga, stavolta prova a stuzzicare suo marito, ma continuando comunque a stuzzicarmi il cazzo con la mano; il cazzo torna duro, la prendo di spalle, messi di fianchi, lui si avvicina per guardare ma il cazzo scappa fuori da una figa grondante, lui senza fiatare mi prende per il cazzo, lo tasta, lo masturba un po e lo rimette dentro, mi manda fuori di testa, non solo mi scopo sua moglie ma mi aiuta a sfondarla, sborro per la terza volta, questa volta decide di completare l'opera anche lui sborrandole in figa.
È stato bello ed è stata la prima di tante scopate a tre o quattro con una loro amica.
Peccato averli persi di vista....
Però ho ancora il loro numero ed il loro indirizzo!!!!
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3
10 years ago
ms1773pi,
51
Last visit: 4 days ago
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Due negri
La voglia mi era iniziata già dalla mattina, quando il sogno che avevo fatto mi aveva lasciata con una voglia di cazzo che non vi dico; infatti avevo sognato che mi trovavo in un prato di collina dove venivo abbordata da due giovani e con loro avevo trascorso il pomeriggio.
Ma era un sogno e quindi nulla di reale e il mio buchetto reclamava qualcosa di duro e vero.
Alzatomi dal letto, sentivo una voglia dietro che non mi lasciava in pace; decisi allora di indossare delle calze con reggicalze, un perizoma piccolissimo e una camicia bianca. Sotto un paio di jeans attillati che permettevano di delineare al massimo il mio culetto e gambe affusolate e uscii di casa alla ricerca di non so che cosa.
Camminavo per le strade ma la solita gente presa dalla fretta e nessuno e nessuna interessante con cui tentare un gioco di seduzione.
Erano ormai le 13:00 circa e pensai di mangiare una pizza dalle parti della stazione; cercavo una pizzeria al taglio e senza rendermene conto inizia a camminare per le vie dietro la stazione.
Li cominciai a vedere che era pieno di persone di colore fuori i negozi di indumenti e mi attirarono due ragazzoni che parlavano e che avevano accennato a dei complimenti, sicuramente al mio culetto, dopo che li avevo superati.
Preso dal coraggio tornai indietro ed entrai con la scusa di guardare i vestiti specialmente quelli femminili.
I due entrati dietro di me mi dissero che avrei potuto provarli: avevano capito che ero interessato alle vestaglie e cercavano di farmi spogliare con la scusa di provarli.
Ne scelsi un paio e andai nel camerino per la prova. Eravamo tutti uomini e soli e quindi uno di loro disse che non c’era bisogno di tirare le tende perché voleva darmi dei consigli.
Senza farmelo ripetere iniziai a tirare giù i jeans rivolgendo il culetto verso di loro e sculettando da gran troia.
Un grido di approvazione scoppiò quando quasi a pecora avevo i pantaloni a terra e il culetto con perizoma e le calze e uno di loro mi aiutò a tirarli via e nel frattempo con la mano iniziava a palpare i glutei morbidi e bianchi.
Ero rimasta nuda solo con la camicetta e i due ragazzoni continuavano a toccarmi sulle cosce, il culo fino dentro il solco per vedere il buchetto stretto.
Senza dire altro si abbassarono le tute larghe e gli slip, mostrando due enormi cazzi lunghi e grossi.
Ero a bocca aperta anche perché già da mosci avevano una lunghezza e grossezza da lasciare senza fiato; chissà come sarebbero diventati dopo averli gustati con la bocca.
Pensavo di aver fatto male per essere entrato li senza paura ma ora era tardi per tornare indietro e sapevo che i due non mi avrebbero lasciata andare.
Mi misi in ginocchio e iniziai la leccarli prima per poi tentare di prenderli in bocca fino alla gola.
Mi mancava il fiato e a volte, quando uno dei due spingeva, mi sentivo soffocare e tossendo lo tiravo fuori.
Entrambi era impossibile prenderli e quindi li leccavo come quando si lecca il gelato avidamente.
Erano mostruosi; penso sui 25 o 26 cm e con una grossezza tipo il barattolo della schiuma da barba dal diametro di circa 7cm.
Meno male che nel marsupio avevo il lubrificante e iniziai a passarmelo dietro e dentro il mio buchetto mentre i due cazzoni diventavano sempre più duri.
Ad un tratto uno di loro senza darmi il tempo mi sollevò di peso e mi mise a pancia in giù sul tavolo e allargate le gambe iniziò a puntarmi il glande sullo sfintere.
Iniziai a sentire un dolore lancinante: non riusciva ad entrare e la pressione si faceva sempre più continua e persistente.
Lo pregai di farmi prendere fiato dicendogli che dovevo rilassarmi per allentare i muscoli e ricevere quel palo di luce dentro ma l’altro non mi diede nemmeno il tempo che mi tappò la bocca con il suo membro nero.
Il glande sembrava un ariete con le corna ed era riuscito a superare il filetto dello sfintere e stava iniziando a scivolare lentamente dentro di me. Ora si fermava per farmi abituare a quel diametro per poi iniziare a premere fino allo stomaco.
Non potevo muovermi; mi sentivo schiacciato e impalato come se fossi inchiodato al tavolo e non potevo nemmeno urlare perché la bocca era piena di carne viva.
Sentivo un bruciore dietro e le viscere esplodere; pensavo che quel cazzo nero mi avesse non solo rotto il culetto ma anche fatto lacerare le viscere dato che lo sentivo urtare da dentro verso l’ombelico e sul tavolo quasi a sollevarmi come un martinetto.
Le sue mani mi avevano preso i fianchi e le chiappe e iniziò a stantuffarmi come un martello pneumatico.
Il dolore iniziava a lasciare il posto al piacere e ad ogni colpo urlavo ma non di solo dolore ma anche di godimento.
Scivolava dentro e sentivo che arrivava fino allo sterno; la pancia si muoveva ad ogni colpo. A quel punto cercai di inarcare il più possibile il culetto per riceverlo fino in gola.
Dopo un po’ sentii che un liquido caldo mi inondava le viscere e iniziava a colare tra le mie cosce e sulle calze.
Capii che era venuto ma la sua grossezza non si era sgonfiata. Volevo ancora essere presa e senza che l’idea fosse finita dalla mia mente l’altro negrone che prima aveva scopato la mia bocca senza potere entrare esclamava che ora era il momento suo di prendere il mio culetto.
Senza esitazione e con la strada già aperta prese possesso del mio culo in un solo colpo facendomi male perché era entrato in profondità e smuovendomi lo stomaco.
Urlai per il colpo di spada ma poi cominciò a stantuffarmi con forza senza esitazione e fregandosene delle mie grida.
Lo aveva più lungo del primo e sentivo da dentro che le viscere si muovevano e mettendo la mano sulla pancia lo potevo sia vedere che sentire sul palmo della mano.
Iniziai a tenere gli occhi chiusi e sentivo quasi lo svenimento quando un liquido caldo come un clistere iniziava a farsi largo nel mio intestino.
Il piacere era immenso e io dal mio cazzetto in confronto ai loro venivo sul tavolo.
Anche quando lo tirò fuori provai un colpo si depressione che lo stomaco era come se volesse uscire fuori ma allo stesso tempo mi sentii vuota dentro.
Ero riempita ed era ormai parte di me quel cazzo che mi riempiva e mi faceva sentire donna e troia allo stesso tempo.
Mi sedetti su una sedia mezza sfinita e con i dolori allo stomaco; il culetto mi bruciava ma sullo stomaco avevo dei crampi.
Con occhi chiusi e pensando al piacere che comunque avevo provato continuai a sentirmi quei due cazzi neri dentro di me e come mi avevano allargato dietro.
Sentii nuovamente i due arnesi vicino la bocca; sentivo l’odore dello sperma e aprii la bocca naturalmente e con la lingua iniziai a leccare quel liquido appiccicoso.
Dopo circa un quarto d’ora iniziai a rivestirmi, ancora dolorante e sporco di sperma ovunque sulle cosce e i loro visi felici per quella scopata mi rendevano comunque grata.
Non pensavo di essere così troia e così larga da ricevere quei due bastoni. La strada era aperta.
Uscii dal negozio e uno di loro mi disse che il vestito potevo portarlo ma che la prossima settimana sarebbero arrivate nuove consegne e che ci sarebbe stato anche il fratello di uno di loro che mi avrebbe consigliato cosa scegliere, facendomi capire che era molto più “grande” di loro.
Dissi che ci avrei pensato………………… e che sarei passata sempre verso le 13:00 per stare più tranquilli.
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10 years ago
admin, 75
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Alessandro da etero a ...
Mi rigiro in continuazione nel letto senza riuscire a dormire. Ho un'idea fissa che mi ossessiona da un po' di tempo, ed ora che sono solo avrei voglia di metterla in pratica, ma ho paura.
Basta ho deciso, mi alzo vado al Pc e cerco un sito di incontri gay. Apro incontrigay.net faccio la ricerca veloce e trovo due profili interessanti, il primo boy88 c'è la foto di un ragazzo ben dotato, il secondo marc94 fa vedere un paio di manette sul tronco di un bel batacchio. Mi registro e apro il profilo di boy88 uniche informazioni che è bisex e che gli piace farselo succhiare, perfetto lo contatto. Marc94 è più dettagliato, è bisex, gli piace dominare e la posizione preferita è la penetrazione dall'alto, che vorrà dire? Bo? Alto 1,70, capelli corti biondi, occhi marroni. Si un bel tipo. Non beve, non fuma, ha un lavoro. Ok perfetto lo contatto.
Ah! È online. Gli mando un emoticon “un bacio”. Dopo poco mi risponde “Quel bacio puoi darlo al mio cazzo”. Diretto il ragazzo, mi piace sempre di più “ non vedo l'ora di assaggiarlo tutto e vedere se mi entra tutto in bocca”.
“Basta incontrarsi e possiamo provare. Di dove sei?”
“ Toscana”
“Si l'ho visto, è la prima volta vero?”
“Si, si vede?
“Si, niente foto, molto vago, ti chiedo di dove sei e mi rispondi Toscana. Va bene. Mai avuto rapporti gay?”
“No”
“Possiamo incontrarci e parlare se poi ti va organizziamo.”
“Ok, io vivo a Pisa.”
“Un po' lontano da Firenze. Facciamo così io nel week-end sono al mare a Livorno ti va di incontrarci a al ponte di Calafuria verso le 10?”
“che giorno? Sabato mattina?”
“Si”
“Ok vediamoci la. Ma come ti riconosco?”
“Fiat croma bianca, sarò appoggiato allo sportello, poi la descrizione c'è nel mio profilo. A sabato”
Cazzo l'ho fatto, ora non c'è che da aspettare.
Passano due giorni di rimorsi, vado continuamente nel sito, scrivo un messaggio in cui annullo tutto, ma poi non lo mando. Venerdì notte la passo in bianco, dormo pochissimo sono preso dai rimorsi di coscienza. Alle 7 mi alzo, basta ho deciso gli do buca, non ci vado. E se poi lo conosco, se è brutto e sudicio. E se avesse qualche malattia e se....
Affanculo cazzo si vive una volta sola. Faccio colazione, e mi lavo particolarmente bene il pisello e il culo. Mi metto un costume, dei pantaloncini neri e una camicia grigia e parto.
Alle 9 e mezzo sono già li, ma non c'è un posto libero e non vedo neanche la croma, non è venuto, basta me ne vado. Ormai sono qui troviamo posto e andiamo al mare. Parcheggio in una piazzola dopo il ponte e torno verso la torre. Quando arrivo vedo la croma e c'è un ragazzo appoggiato allo sportello, niente male, veramente bello. Come ipnotizzato vado verso di lui, inizia a sogghignare.
“Pensavo che mi avresti dato buca”
“ ero tentato” rispondo inebetito
“Piacere Marco” allunga la mano
“Alessandro” la stringo, ha una stretta decisa
“ si scende al mare?”
“Ma come non dovevamo conoscerci”
“Appunto, andiamo dai che è una bella giornata”
Così si scende per un percorso ad ostacoli di 10 minuti in cui rischio di ammazzarmi.
“Bello il posto, ma una discesa più facile, no?”
“Aspetta di vedere il resto” e mi fa un ghigno”
Sento l'eccitazione crescere. Lui si spoglia, fisico asciutto, bello pochi peli e pelle ambrata.
“Che fai non ti spogli” mi guarda divertito
“Si , si è che stavo pensando” inizio a spogliarmi, io di asciutto ho il conto in banca, sono leggermente sovrappeso, 1,80 capelli lunghi, il barbiere costa, Occhi verdi e labbra carnose.
“però, sei messo bene” commenta serio Marco
“Che fai mi prendi per il culo” rispondo inacidito inacidito.
“No, perchè, hai un bel fisico con un po di pancetta, ma sei piazzato bene, in tutti i posti” mi sussurra le ultime parole lanciandomi un'occhiata al costume.
Divento rosso come un peperone, avevo un'erezione, mi sdraio sull'asciugamano a pancia sotto.
“Bel culo” commenta marco dandomi una pacca sulle spalle “non ti preoccupare siamo soli per ora, comunque mi fa piacere che ti faccio quel effetto.” e si mette a ridere.
Mi rilasso e rido anch'io “scusa ma sono imbarazzato, è la prima volta e non pensavo di reagire così”
Passano un paio di ore chiacchierando del più e del meno, Marco è intelligente e spiritoso, e mi mette a proprio agio.
Verso mezzodì mi chiede se ho voglia di mangiare qualcosa, ci sto.
“Andiamo a casa mia?” mi chiede guardandomi negli occhi
Rimango in silenzio
“Guarda che non ti salto addosso” e ride.
“Ok”
Rifacciamo la scarpinata in senso inverso, arrivati in cima Marco apre la macchina e mi fa cenno di entrare.
“Ho la macchina al parcheggio laggiù” indico in fondo al ponte
“lasciala la prendi dopo”
“Si. E quanto mi costa”
“non ti preoccupare, conosco il parcheggiatore è un amico!”
“ anche lui è..” chiedo incredulo
“Ma che hai capito!” esclama “mica mi faccio tutti gli uomini che conosco e ride
imbarazzato dalla gaffe monto in macchina in silenzio con gli occhi bassi.
Parte avviandosi verso Quercianella. “Allora com'è che ti sei iscritto a Incontrigay?”
“Be, sono stato fidanzato per 8 anni, e da un po' di tempo a questa parte, ho iniziato ad avere pensieri del tipo che mi piacerebbe assaggiare un pene farmi penetrare, si insomma così”
“ Da un po' di tempo quanto” Mi chiede Marco arruffandomi i capelli.
Mi eccito quando mi tocca, ma mi mette in imbarazzo “a dirla tutta penso da sempre, da piccolo mio cucino venne da noi per una settimana, io avevo 8/9 anni, lui 13. un pomeriggio eravamo soli in casa e senti dei rumori che venivano da camera dei miei genitori. Quando entrai lo trovai con una rivista porno di mio padre e l'uccello in mano. Gli chiesi che cosa stava facendo e lui mi rispose che stava leggendo. Io incuriosito mi avvicinai e lui mi disse che stava guardando dei giornali da grandi e che se lo avesse scoperto mio padre ci avrebbe messo in punizione. Io gli chiesi perchè si toccava il pisello Mi disse che se non dicevo niente a nessuno mi avrebbe spiegato tutto. Così mi avvicinai e mi fece guardare le figure, io non capivo erano tutti nudi e si toccavano poi da un pisello usciva roba bianca. Chiesi a mio cugino cos'era e lui mi rispose sborra, e ce la hanno tutti gli chiesi e lui mi disse di si e che mi avrebbe fatto vedere come esce. Inizio a masturbarsi davanti a me io ero accanto a lui e lo guardavo interessato, poi rantolò e densi fiotti bianchi uscirono dal suo pisello, il primo mi colpì sulla mano gli altri gli colarono sulla sua. Mio cugino se la portò alla bocca e se la leccò tutta, io scappai in bagno a lavarmi la mia. Poi mi disse che non dovevo dire niente a nessuno altrimenti erano guai, il giorno dopo lo rivennero a prendere.”
Rimasi in silenzio
“che effetto ti fece?” mi chiede Marco
“Non so ero curioso” risposi io evasivo
“E poi?, dai che c'è dell'altro, uno non si sveglia di punto in bianco e dice ho voglia di succhiare un cazzo” Marco me lo dice seriamente.
Rimango zitto ad occhi bassi
“Ok, se non hai voglia non parlarne”. Parcheggia la macchina, senza rendermene conto siamo arrivati ad una villetta.
“E' tua?” strabuzzo gli occhi
“Si” risponde asciutto, e si avvia verso la porta. Appena entrati Marco va in cucina “mettiti dove vuoi. Una birra ti va?”
“si, grazie, bella casa”
“Grazie” mette a bollire l'acqua e prepara il sugo io accendo la TV per far passare il tempo, ma in realtà sto ripensando a quello che gli ho detto.
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10 years ago
wantsuck,
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Party orgesco a casa nostra
Io e la mia Giulia decidiamo di organizzare una serata molto piccante a casa nostra.
Come al solito mettiamo un last sul sito in cui richiediamo la presenza di altre 2 coppie e di 3 singoli. Condizione indispensabile essere molto decisi.
Rispondono in molti e dopo un'accurata selezione scegliamo le 2 coppie e i 3 singoli che più ci intrigano quanto a decisione ed a presenza fisica, particolare mai da trascurare negli incontri.
Giunti al venerdì, giorno programmato per la serata, arrivano all'ora stabilita una coppia da Novara, Daniele e Sara (i nomi sono di fantasia), una singola, che sarebbe dovuta essere in coppia ma il suo lui impegno di lavoro serale improvviso, di nome Paola da Pavia e 3 singoli Marco da Milano, Davide da Vercelli e Claudio da Savona, insomma un incontro multi regione.
Dopo i normali convenevoli, e con qualche bicchiere di buon vino, e con discorsi che via via che ci si conosce diventano sempre più piccanti, ci spostiamo nella nostra camera da letto.
In pochi attimi siamo tutti nudi ed iniziamo le danze.
Da vera padrona di casa Giulia si dedica a stuzzicare ed a far rizzare i membri dei tre singoli, alternando profondi ingoi a leccate e colpi di lingua lungo gli uccelli e fin sotto le palle di chi di volta in vlta si alterna nella sua calda bocca, il tutto mentre gli altri 2 fanno correre le loro mani lungo il suo bellissimo corpo a cercare i suoi buchetti che sono gìà dilatati, bagnati e pulsanti di voglia.
Io mi dedico in modo alternato sia a Paola che a Sara facendomi coadiuvare da Daniele e riempendo ora la bocca di una ora la bocca dell'altra mentre in modo alternato succhiamo i frutti delle loro passerine.
Giulia orami presa dall'oblio dei sensi si concede facendoi penetrare ripetutamente ora uno ora dall'altro cazzo, cercando sempre con la bocca di sollazzare il terzo uccello.
Nel frattempo dopo aver fatto squirtare la bellissima Paola, con molta naturalezza mi concede il buchetto del culo e con esperienza di lungo corso si fa inculare fino in fondo. Essendo pluriorgasmica dopo aver laternato colpi forti a colpi più delicati la dolce Paola viene in modo intenso ed incontenibile.
Inanto uno dei singoli si stacca da Giulia per dedicarsi alla bellissima Daniela, la quale con il marito complice si concede ad una doppia penetrazione.
Le grida di piacere delle 3 donne si alternano e si confondono insieme.
Dopo 3 ore di sesso e piacere, tutti i maschietti presenti vengono copiosamente sui corpi e sui visi delle 3 donne ormai paghe e stanche da lungo piacere ricevuto ed insieme accolgono il nostro doce ma intenso bagno di sperma.
Ringraziamo tutti i coloro che hanno partecipato al godimento ed alla riuscita della piccantissima serata.
Kiss G&M
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10 years ago
cpluielasualei,
54/54
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La prima gang di giulia
Il racconto che vi vado a raccontare è corrispondente al vero, solo i nomi che verranno indicati sono di pura fantasia. Una delle scene erotiche che ho sempre sognato di vivere insieme alla mia lei è quella che lei fosse la protagonista di una gang. In passato se ne è parlato, ma Giulia ha sempre glissato il discorso dicendo che non rientra tra le sue fantasie erotiche, ed io da compagno che la rispetta non ho mai forzato la mano, fino a quando per curiosità decidiamo di partecipare al party a casa di Laura, una trans molto dolce, educata, seria, che ora la riteniamo una nostra fidatissima amica. Arriviamo a casa sua intorno le 17 del pomeriggio e come entriamo notiamo 2 coppie ed un numero incredibile di singoli, do uno sguardo a Giulia facendole capire che se non se la sentiva ce ne potevamo anche andare. Giulia mi dice restiamo. Si avvicina Laura e con molta dolcezza mette la mia lei ed anche me a mio agio dicendo di non preoccuparsi per il numero di singoli presenti, che volendo avrebbe potuto andare in camera anche solo con un uomo o con quanti lei avrebbe deciso e che comunque lei sarebbe stata molto vigile a controllare che nessuno potesse crearci problemi o fastidio. Nel frattempo riconosciamo un nostro amico singolo con cui abbiamo giocato altre volte di nome Mauro, il quale al pari di Laura ci dice di stare tranquilli poichè conoscendo Giulia, nulla sarebbe successo se non ciò che noi avremmo voluto.
Dopo i dovuti convenevoli con i presenti, Giulia si intrattiene a parlare con chi gli ispirava fiducia e dopo poco mi dice che vuole dare in camera a giocare. Chiama Laura e gli dice che ha scelto con chi andare a giocare. Io ancora ignaro, in quanto non sapevo cosa avesse chiesto a Laura, seguo Giulia in camera da letto e dopo poco vedo entrare prima un singolo, poi un altro poi un altro ancora insomma in poco tempo ci trovammo in 7 uomini tutti per lei. Non mi sembrava vero. Cominciammo a spogliarci, ed in poco tempo ci trovammo tutti e 7 intorno a lei. Volle farsi portare dei cubetti di ghiaccio e con essi uno ad uno cominciò a spompinare i 7 membri che si trovava a sua disposizione. con la lingua andava su e giù per il cazzo di ognuno fino alle palle e sotto di esse mandando in estasi ognuno di noi. Nel frattempo uno dei presenti iniziò a leccarle la figa mentre lei con la sua bocca dava attenzioni e godimento a tutti gli uccelli che di volta in volta si accostavano alla sua bocca. Aveva mani che la toccavano, la palpano e la penetravano dappertutto, ormai era completamente in balia dei 7 membri che aveva a disposizione. Ci si alternava a leccarle la figa fino a quando non la sentimmo gemere smisuratamente dal piacere. A quel punto volle essere prenetrata da ognuno di noi. Venne più volte e più volte ancora, ma nello stesso tempo fece sborrare copiosamente tutti i partecipanti almeno 2 volte. Dopo 3 ore paga dal tanto godimento dato e ricevuto diede un caldo bacio a tutti invitando gli stessi a godere con lei al prossimo party di Laura. Ci rivestimmo, salutammo Laura rigraziandola per il piacere che ci aveva dato modo di provare chiedendole di essere annoverati tra le sue coppie per le prossime gang bang.
Baci G&M
11
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10 years ago
cpluielasualei,
54/54
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Diventare una grandissima pompinara (2a parte)
Mi alzo in piedi...ho il perizomino di pizzo che ormai è praticamente completamente zuppo dei miei umori...decido di togliermelo e resto così solo con i tacchi a
spillo ed a fica nuda.Il 50enne distinto mi guarda la fica,sicuramente si è accorto che è fradicia e che cola,si avvicina e me la tocca con 2 dita e nel mentre mi
inizia a leccare il collo con passione.Il massaggio delle sue dita mi stanno letteralmente facendo morire...il clitoride turgido mi dà 3 o 4 scosse elettriche che mi
partono dal cervello attraversano il mio corpo e mi arrivano dritte alla fica schiudendo le mie grandi labbra e facendomi colare piacere su piacere.Lui se ne accorge e
mi inizia lentamente a portare verso il lettone dove sono gli altri.Mi fermo e gli dico a bassa voce:"No...non ancora..." e lentamente torno a inginocchiarmi sui
cuscini.Lui capisce e dopo un attimo eccolo davanti a me in piedi,un istante dopo mi sballonzola davanti al nasino il cazzo duro dicendomi con voce calma:"va
bene...volevo scoparti visto che hai la fica bagnatissima...ma sei tu a decidere e quindi se la tua scelta è questa ti accontento subito...vai bella signora eccolo qui
per te...forza dai fai ancora un altro bel pompino anche a questo bel cazzo...stasera ne hai fatti parecchi ma si vede che ne vuoi ancora sia di cazzo che di sborra!!!"
Lo guardo negli occhi...non mi aspettavo che fosse così porco...ma è quello che volevo sentirmi dire...che sono una signora..che sono piuttosto carina...che decido io
quando e cosa fare e che mi giudica una gran troia e pompinara!!Avvicino le labbra alla cappella...la lecco piano piano e poi me lo schiaffo tutto in bocca lasciandomi
andare come per tutti gli altri che ho preso in bocca un gran bel MMMHHHH per come godo a sentirmi la bocca bella piena di un gran bel cazzo duro!!Inizio a spompinarlo
lentamente...affondo le labbra fino a sentire le sue palle dure sfiorarmi il mento...poi le ritraggo leccando l'asta con la lingua,riaffondo ancora e ancora mi sento
le sue palle sfiorarmi il mento...l'ho preso per bene proprio tutto fino in gola!!un affondo dopo l'altro...un MMMHHH dopo l'altro ed eccolo che inizia ad avvicinarsi
alla sborrata...il cazzo ora è durissimo mentre lui si irrigidisce e inizia a sbuffare.Affondo un'altro paio di volte le labbra ed eccolo che viene...appoggio la
lingua alla cappella ed ecco che densi e caldi schizzi di sborra mi arrivano in bocca...deglutisco per bene tutto mentre penso:"mamma mia che ingozzata di sborra stò facendo stasera..a forza di farmi sborrare in gola e di ingoiare tutto sento di avere già quasi il pancino pieno!!!"
Lui finisce di venire e barcollando si mette come tutti gli altri sui lettoni a dx e sx della stanza...hihiihi gli ho messi davvero tutti K.O. poverini!!Rivolgo lo
sguardo verso gli ultimi 2 maschietti rimasti nella penombra della sala,sono pieni di voglia e si segano piano piano.Sono rimasti in 2...il ragazzo con la faccia
scanzonata ed il 40enne di pelle scura.Si avvicinano a me e mi sbandierano i loro 2 cazzi vicino alle labbra.Il ragazzo esce dalla penombra mostrandomi il cazzo
duro,gli sorrido e lo invito ad avvicinarsi a me,mentre con una mano faccio cenno di avvicinarsi al 2° maschietto che sbuca dall'angolo scuro della camera e mi si para
davanti.Resto letteralmente senza parole...impugna un cazzone da urlo...scuro quasi nero...con una cappella grossissima ed un asta larga e lunga che è semplicemente
fantastica...dio mio ha un cazzo come quello di un cavallo o poco ci manca!!lo guardo dritto negli occhi...e poi gli dico:"sei stupendo...sei la sorpresa che mi
mancava stasera...lo sai?".Lui mi guarda e sorride...sà già che sarà lui il prescelto per la serata...sà che con lui non mi limiterò a fargli un pompino...non a
lui...non a quel suo delizioso cazzone.Gli domando come si chiama...cosa che non ho mai fatto fino ad allora.Mi risponde di chiamarsi Mohamed e di essere del
marocco.Un marocchino penso io....mmmhhh che meraviglia di maschietto,il finale di serata sarà decisamente favoloso per me e per lui.Giro la testa e mi ritrovo il
cazzo del ragazzo davanti alle labbra.Elettrizzata dalla visione di quel cazzone fantastico decido di liquidare il ragazzo piuttosto in fretta...lo prendo in bocca e
inizio subito a fargli un pompino super...affondo velocemente le labbra e sempre con un ritmo piuttosto veloce inizio a far andare le labbra avanti ed
indietro...affondo e ritorno indietro...lecco la cappella slinguo il glande e così facendo in pochi minuti è bello che pronto...non mi ci vogliono che 2 o 3 affondi
decisi che me lo mandano giù fino in fondo,fino in gola ed eccolo sborrarmi in bocca godendo come un pazzo.Dalla voglia che ho di concentrarmi sullo stupendo cazzone
di Mohamed ecco che tiro fuori il cazzo del ragazzo che ancora stà venendo,mi arriva un deciso schizzo di sborra sul seno...le gocce scivolano sul pancino lasciandomi
la scia del suo piacere addosso.Il ragazzo su butta su uno dei 2 lettoni dove gli altri maschietti stanno riprendendosi dagli orgasmi che hanno avuto.
Resto in ginocchio...gli occhi piantati su quel magnifico cazzone da sogno...lo guardo come stregata,è duro,quasi nero,lucido grosso e largo da far paura...senza
nemmeno accorgermi ecco che mi passo la punta della lingua sulle labbra lentamente mentre me lo guardo tutto dalle palle alla cappella.Nella mente,mentre non riesco a
staccare gli occhi da quel magnifico cazzone un solo pensiero:"Dio che cazzo stupendo...com'è grosso...lui me lo voglio proprio scopare tutto...un pompino sarebbe
davvero troppo poco!!"
Mohamed ha capito che sono letteralmente attratta dal suo cazzo...piano piano me lo mette davanti alle labbra che ho insalivato lentamente guardandomelo tutto prima.Mi
guarda negli occhi e legge che sono letteralmente stregata dal suo cazzo...ipnotizzata da quel paletto di carne così superbo.Ricambio lo sguardo...sorrido mentre
avvicino le labbra a quella cappella stupenda...la lecco piano piano per poi con la punta della lingua iniziare a leccare piano piano l'asta...stupenda..dura lunga e
deliziosamente larga.Vinta dal piacere chiudo gli occhi...mentre lui mi dice con un filo di voce:"dai troia...è il mio regalo per stasera...goditelo tutto!!" Ho la
fica che è letteralmente inzuppata,dalle grandi labbra colano ormai senza sosta gli umori del mio godimento,il clitoride è così turgido da farmi quasi male!!Ad occhi
chiusi inizio a leccarmelo tutto...scendo alle palle per poi risalire all'asta,la lecco piano piano godendomi ogni cm di quel suo cazzone da sogno,arrivo alla cappella
e slinguo piano piano anche lei vinta dal godimento profondo che provo nell'essere così tanto ma tanto zoccola!!
Infine appoggio le labbra alla cappella e le socchiudo...piano piano mi prendo in bocca quel cazzo superbo...quasi mi sembra di soffocare per com'è largo e grosso!!
Meno male che respiro con il nasino altrimenti mi soffocava il mio favoloso marocchino!!Lo prendo in bocca piano piano...dio com'è duro e lungo...riesco a prenderne solo poco più di metà e già sento la grossa cappella che mi arriva in gola!!Ritraggo le labbra e riprovo a mandarmelo giù...ma mi sento strozzare solo a provare a prenderne un pò di più in bocca!!Alla fine decido di spompinarlo solo fino a dove arrivo...appoggio le labbra all'asta e con dolcezza lentamente inizio a tirargli il
pompino,mentre le mie labbra scorrono su quel superbo esemplare di cazzo eccomi pensare alla fortuna che ho ad avere a disposizione una meraviglia di cazzo come
quello.Vado avanti un pò,godendo come una perfetta troia mi lecco ogni cm di quel cazzo stupendo,fino a che lui non inizia a respirare più forte...a quel punto mi
fermo subito perchè sento che stà per venire...non voglio assolutamente farlo venire così!!
Lo tiro fuori dalle labbra,lui mi guarda non capendo cosa stò facendo,io gli levo la camicia e lo spoglio nudo,poi lo prendo per mano e mi dirigo verso il lettone di
dx,dove sono sdraiati in 2...l'abbronzato e il palestrato.Mi guardano anche loro non capendo cosa voglio fare,io gli dico di spostarsi un pò verso l'esterno.Infine mi
sdraio sul lettone,mi sciolgo la coda e smuovo per bene i capelli,allargo per bene le cosce e lo guardo dritto negli occhi...voglio che capisca due cose...la prima è
che sono proprio una gran troia e la seconda che voglio che mi scopi tutta con quel suo cazzo da sogno!!Inutile dire che dopo un attimo il mio marocchino mi è sopra!!
Appoggia le mani al letto e un secondo dopo sento la sua grossa cappella appoggiarsi distintamente alla mia fica,chiudo gli occhi mentre prima appoggio le mani sulla
sua schiena e poi avvolgo le mie gambe alle sue e lo attiro a me,un attimo dopo inizio a spingere lui decisamente verso di me...le grandi labbra si schiudono alla
pressione della cappella,un istante dopo mi sento penetrare lentamente...la mia fica inzuppata dagli umori del godimento provato nel tirare tutti quei pompini stupendi
è lubrificata da morire quindi la penetrazione di quel cazzo da favola è facilissima,sono già dilatata da morire e lui mi scivola dentro come se niente fosse nonostante le favolose dimensioni sia della cappella che dell'asta tutta.
socchiudo prima gli occhi e poi le labbra facendo uscire la punta della lingua verso l'alto per come stò godendo...infine un forte AHHHH SIIIIIII mi esce deciso dalle
labbra mentre cm dopo cm me lo prendo tutto fino in fondo nella fica!!!Spingo ancora un pò con le mani...infine sento per bene le sue grosse palle che si appoggiano
alle mie grandi labbra...mio dio l'ho preso proprio tutto fino in fondo dentro di me...apro gli occhi e lo vedo che mi guarda con un sorrisino ironico...infine mi
dice:"beh jessyca sei proprio una gran puttana...l'hai preso tutto dentro...lo sai??hai nella fica un gran bel cazzo...credo tu ti senta piena....no??"
Lo guardo negli occhi mentre gli rispondo:"si porco...hai proprio un gran bel cazzo...ho la fica piena...ora scopami alla grande...che aspetti...fammi sentire questo
tuo bel cazzo fino nel pancino...spingimelo tutto dentro...forza datti da fare mio stupendo stallone!!"E così dicendo gli metto le mani ancora sulla schiena e me lo
spingo per bene addosso...spalanco ancora un pochino le cosce facendogli capire che mi deve sfondare la fica di brutto...è quello che voglio e gliel'ho detto molto chiaramente!!
resta un attimo sorpreso...non si aspettava una reazione del genere...poi finalmente inizia a darmi dei bei colpi decisi...1,2,3,4 colpi spingendomelo per bene fino in
fondo...sento chiaramente la fica slabbrarsi di brutto sotto le sue spinte...il porco è stato punto nel vivo e mi vuole far pagare la mia sfrontatezza così...beh non
chiedo di meglio e la troia che è in me si stà godendo quel cazzo da sogno proprio alla grande!!Và avanti ancor un pò alternando colpi secchi e decisi ad affondi
deliziosi...mi stà letteralmente spaccando la fica stupendamente il mio marocchino da record...godo da morire e se ne accorge bene da tutta la serie di gridolini e
mugolii che mi escono dalle labbra ad ogni suo colpo...ogni tanto lo bacio con dolcezza ed incontrando la sua lingua con la mia gli faccio capire che mi piace molto ed
in effetti è proprio così.Il palestrato e l'abbronzato sono lì vicino e si stanno godendo la mia scopata segandosi di nuovo...la scena deve essere di quelle che
ecciterebbero anche un morto,ne sono più che convinta!!!
Mohamed và avanti ancora un pò...sento che è vicino perchè respira con forza ed il suo cazzone sembra di marmo...quando all'improvviso si ferma e dopo un lungo bacio
dato con passione si tira sù da sopra di me.Resto lì come una scema a cosce spalancate...non capisco cosa stà facendo...mi domando il perchè non finisca di
scoparmi.Lui si tira su mi prende una mano mi aiuta ad alzarmi mi abbraccia con dolcezza mi bacia sulle labbra ed infine mi gira lentamente per poi delicatamente
spingermi a pancia sotto sul lettone.Mi prende per i fianchi e mi alza su il bacino...il porco così facendo mi piazza prima a pecorina per poi leccarmi lentamente fica
e sederino...ecco perchè si era fermato!!!Un grosso specchio posto dietro il lettone riflette le nostre figure come se fossimo in un film hard...vedo il palestrato che
si sega lentamente...vedo l'abbronzato che mi guarda negli occhi e vedo me nello specchio stupendamente a pecorina con dietro il mio Mohamed che mi lecca per
bene....ora il porco si sofferma sul buchino del sedere perchè sà bene che la mia fica è già bagnatissima di suo.infine mettendomi le mani sui fianchi lo vedo
perfettamente che si avvicina a me...un attimo dopo mi penetra la fica con un bel colpo secco che mi fà sia alzare di scatto la testa verso l'alto che dire un ben
deciso:"AAHHHHH SIIII AMOREEEE COSI' SIII COSI'...DAI SPACCAMELA...SPACCAMELA TUTTAAAAAA!!".Non se lo fà ripetere ed uno dopo l'altro mi assesta una serie di colpi micidiali che mi spingono fino nel pancino quel suo maledetto grosso cazzone duro.Stringendomi per bene e con dolcezza i fianchi con le mani mi scopa divinamente ora...alternando colpi secchi e profondi ad altri meno forti...sono in una vera e propria estasi di piacere e quasi senza accorgermi piego la testa verso il basso vinta da quella monta deliziosa alla quale mi stò sottoponendo.La rialzo per vedere che le mie tette ora ballano stupendamente avanti ed indietro...un dolce dondolio creato dai colpi favolosi che mi dà il mio marocchino,lo specchio piazzato lì ad arte rende tutto l'insieme ancora più eccitante,potermi vedere mentre vengo montata a pecorina proprio come una puttana da strada è una cosa da urlo e mi scatena dentro ancora di + la voglia di essere troia fino in fondo!!
Lui và avanti ancora un pò...ho la fica sfondatissima....ormai mi entra dentro fino alle palle e poi lo ritrae fino alla cappella senza problemi...mi dà dei colpi che
mi scuotono tutta facendomi andare in un visibilio di piacere,colo il mio godimento tutto sull'interno cosce e lui se ne accorge da come mugolo e da come godo
sculettando ogni tanto sotto i suoi colpi deliziosi,mamma mia come mi stà scopando da dio penso mentre me lo sento tutto dentro fino nel pancino...quando
all'improvviso ecco che si riferma ancora,stacca le mani dai miei fianchi e lentamente esce dalla mia fica.Lo guardo dallo specchio non capendo che cosa stà
facendo,lui mi sorride per poi dirmi:"jessyca hai un culetto che è un sogno...tondo a mandolino e sodo...ma che credi che non me sono accorto?Ti ho messa a pecorina
proprio per guardarmelo tutto...è delizioso!!".Dopo di chè mi inizia a insalivare il buchetto...piano piano poi inizia a giocare con il buchetto con la punta di un
dito,insalivandomelo anche dentro...io resto lì per un attimo come una scema,poi realizzo quali siano le sue vere intenzioni!!!Il porco mi vuole inculare!!!Non finisco
di pensare a questo che già mi ha rimesso giù a pecorina poi mi mette una mano su un fianco mentre impugnando il cazzo con l'altra eccolo appoggiare piano piano la
grossa cappella al mio buchetto!!Nn mi lascia nemmeno il tempo di dire :"no ma che fai...sei pazzo?mi fai male!!" che già inizia con decisione a spingermela nel
buchino...2 o 3 colpetti dolci ed il mio buchino si dischiude come un fiore,lo sento allargarsi con dolcezza per ricevere quel dono...altri 2 colpetti dolci e me l'ha
messa tutta nel culetto!Un piacevolissimo OOOOHHHHH SIIIIIII mi sfugge dalle labbra...mentre un intenso e forte godimento si fà strada in me...vinta da tutto quel
piacere abbasso la testa e decido di piazzarmi per bene tanto ormai sò che è lui a comandare ed io andrà a finire che mi prenderò il suo splendido cazzone tutto nel
culetto e la cosa mi eccitava dannatamente!!Quindi ecco che mi metto comoda con il viso su un cuscino messo sul materasso piazzandomi stupendamente tutta a pecorina
con il sedere ben sporgente....visto che devo essere inculata (e lo voglio con tutta me stessa!!!) allora voglio che lui mi inculi tutta fino in fondo alla grande e
per bene...deve essere una cosa che mi faccia impazzire e che mi faccia godere da ricordarmelo finchè campo!!Ero già stata inculata altre volte in passato...da mio
marito e da un paio di ragazzi prima di lui ma mai nessuno aveva goduto il mio sederino mettendoci dentro un cazzo così grosso e lungo...questa volta era
diverso...questa volta mi sarei ritrovata davvero il culetto rotto come quello di una puttana da strada e la cosa mi faceva impazzire di piacere...la troia che è in me
ormai mi dominava in tutto e per tutto!!Mi mette le mani ancora una volta sui fianchi...e lentamente comincia a darmi tutta una serie di colpettini leggeri...la
cappella l'ho già presa nel culetto ed ora con quei colpi piano piano vuole mettermi dentro anche il resto di quel suo stupendo cazzone!io con la faccia affondata di
lato sul cuscino ansimo...mugolo...lentamente sculetto...infine sia per facilitarlo nel mettermelo per bene tutto dentro giro le braccia verso il mio sedere e metto le
mani sulle mie chiappe,poi lentamente me le apro...così facendo il buchino si allarga e lo aiuto a far entrare per bene quel suo splendido e grosso cazzo duro,sempre
così facendo mi offro poi completamente a lui...le mie mani che aprono il mio sedere al suo cazzo sono un gesto molto chiaro....voglio che mi inculi tutta e mi concedo
con tutta me stessa a lui!!
Alzo lentamente il viso dal cuscino...lo guardo dallo specchio...voglio che veda quanto sono troia per lui...come gli stò offrendo il mio culetto...Lui mi guarda
dritto negli occhi e con un sorriso beffardo mi dice:"mamma mia che grandissima puttana sei,ti apri il culo per me...me lo dai proprio con tutta te stessa...che razza
di troia sei,ti ho visto fare un sacco di pompini si è vero ma offrirmi il culo così non me lo sarei mai aspettato,non credevo che tu sapessi essere così tanto ma
tanto zoccola fino in fondo!!".Un attimo dopo dandomi un colpo più forte mi infilza il sedere con il suo cazzo duro...quasi a volermi proprio punire per il mio voler
essere così zoccola,mi stringe più forte i fianchi e mi riassesta un secondo colpo...sento il buchetto che si slabbra proprio come è successo per la fica...inizio a
godere con tutta me stessa e rituffo il viso sul cuscino vinta da quei colpi che mi stanno sfondando stupendamente il sederino.Lui se ne accorge e prosegue,vuole
proprio punire la mia sfrontatezza da donna europea...per lui arabo è una sfida che non può non vincere,per lui la donna è sottomessa e vuole farmelo capire a modo
suo.Ho il culetto in fiamme...comincio a sentire quasi dolore per i colpi che mi ha dato quando eccolo ripartire...1,2,3,4 colpi decisi secchi di fila che mi
scuotono...vuole spingermi quel suo maledetto cazzone tutto dentro il sedere e ci stà riuscendo in pieno!Mi sfuggono dalle labbra dei continui e decisi
OHHHH....AHHHH....SIIII...mentre lui continua a incularmi tutta con forza.Infine mi dà altri 2 o 3 colpi che mi fanno quasi urlare nel sentirmi il buchino così
tremendamente dilatato,quando finalmente sento le sue palle dure che sbattono con decisione sulle mie grandi labbra...era il momento che aspettavo,il segnale che
volevo,quelle belle palle appoggiate alla mia fica volevano dire una cosa sola...che l'ho preso tutto nel culetto...che mi ha proprio sfondata per bene il mio
marocchino!!!Mi rilasso e riaffondo il viso sul cuscino...lui ormai fà quello che vuole...inizia a incularmi con dolcezza ora...dopo avermelo piantato tutto
stupendamente nel sedere ora ha deciso di goderselo per bene...vedo dallo specchio con la coda dell'occhio che dall'alto in piedi me lo guarda per bene il mio
sedere...tondo sodo ed a mandolino e tutto per lui...era quello che voleva e si stà godendo un gran bel culo di una bella signora 40enne che non credo gli capiti tutti
i giorni!L'abbronzato ed il palestrato mi guardano mente si segano lentamente...il loro sguardo dice + di 1000 parole...mi stanno dicendo con gli occhi che sono
proprio una magnifica troia e che hanno ancora voglia di me.
Mohamed ora mi stringe con dolcezza i fianchi...và su e giù con quel suo cazzone nel mio sederino senza problemi...lo spinge fino in fondo e poi lo ritrae fino alla
cappella per poi rispingermelo tutto dentro con colpi dolci ma costanti...con le mani stringo le lenzuola del lettone per il piacere che provo mentre prendo godendo
come una cagna quel grosso cazzo duro tutto nel culetto.Con il viso appoggiato al cuscino mugolo per il godimento senza sosta che ricevo nell'essere inculata così
stupendamente...la testa mi gira,infine mi tiro su e appoggio le mani al materasso per vedermi allo specchio.La visione che ho è di quelle che non si dimenticano
facilmente...sono a pecorina dietro di me in piedi c'è un 40enne marocchino che mi stringe i fianchi e mi stà inculando stupendamente...il seno mi balla avanti ed
indietro deliziosamente sotto i colpi che mi dà,ho i capelli sciolti ed il viso in estasi per come godo,ho un cazzone super ben infilato tutto fino in fondo nel sedere
ed intorno a me ho due maschi arrapati che si segano guardando come mi stò facendo inculare tutta.
Mohamed mi dà un altro paio di colpi secchi e decisi...mi sento distintamente spaccare il buchetto del sedere perchè il gran porco ha una circonferenza da urlo con
quel suo maledetto cazzo,mi rimette giù in un attimo facendomi capire che è lui a comandare ed io a subire.Colpo dolpo colpi mi dilata il culetto...continuo a godere a
ripetizione mentre mi escono dalle labbra frasi dettate dall'intenso godimento...dico in continuazione tutta una serie di OOOHHHH SIIII ANCORA ANCORA NON TI
FERMARE...INCULAMI...SIII INCULAMI TUTTA SIIII TUTTAAA...
Và avanti ancora un pò,finchè l'abbronzato eccitato da quella pecorina stupenda e da come mi stò facendo inculare non gli dice:"amico resta così come sei,ma fammi
infilare sotto di lei così me la scopo...tu la inculi come stai facendo a pecorina ed io da sotto glielo ficco nella fica...tanto la troia non dirà di no!!" Mohamed annuisce,stringendomi i fianchi mi porta una decina di cm indietro....quasi a bordo del lettone...un secondo dopo l'abbronzato si infila sotto di me...le sue
gambe escono dal bordo del lettone e finiscono in mezzo a quelle di Mohamed che le ha aperte,un istante dopo sento il cazzo dell'abbronzato prima appoggiarsi alla mia
fica e dopo 2 secondi eccolo lentamente spingermi verso il basso...io piego un pò le gambe pur restando sempre a pecorina e lui me lo spinge dal basso verso l'alto e
grazie al peso del mio corpo che si abbassa me lo infila per bene tutto nella fica!!!Resto come allibita,il porco mi stà scopando da sotto...il suo sguardo incontra il
mio...con una mano mi cinge il collo ed inizia a baciarmi con passione mentre Mohamed mi stringe per bene i fianchi e continua a incularmi con dolcezza!!!in quel
momento realizzo concretamente che sono proprio una vera puttana da strada...la signora che è in me in questo momento è da tutt'altra parte...ora c'è solo la zoccola
che era per troppo tempo restata nel lato oscuro,nascosta e sotto chiave.Ora invece è fuori,stà avendo decisamente campo libero e lo vedo molto bene...ho due maschi
arrapati addosso...uno mi incula divinamente...l'altro mi stà scopando alla grande...credo che per una donna sia davvero la consacrazione di come si possa essere troia.Guardo lo specchio e da lì vedo Mohamed dietro che mi stringe i fianchi e mi tiene a pecorina,poi abbasso lo sguardo e vedo l'abbronzato che stà sotto di me e mi stà scopando la fica con decisione...mamma mia che scena...sembra davvero un film hard e la protagonista,la porno star sono io!Si muovono lentamente i miei due
stalloni...uno mi incula e l'altro mi scopa...io inutile dirlo stò godendo ad un livello pazzesco...mentre limono l'abbronzato mi lascio sfuggire continui mugolii di
pieno godimento...la fica mi cola sul pube dell'abbronzato per come godo e lui se ne è accorto molto bene!Mohamed ormai fà quello che vuole con il mio sedere...mi dà
colpi secchi e forti per spaccarmi il buchetto del tutto...io lo sento slabbrato e dilatato da morire ma non mi fà + male...anzi ogni volta che mi sfonda sento un
godimento profondo dentro tutta me stessa.L'abbronzato mi scopa con passione,spinge anche lui mettendomi le mani sulla schiena...ho la fica un lago e godo a ripetizione ogni volta che me lo spinge dentro...Ad un certo punto il palestrato che fino a quel momento era rimasto di lato a segarsi si avvicina a noi...si mette in
ginocchio davanti a me guardandomi mentre stò limonando il mio abbronzato,mi mette una mano tra i capelli e mi stacca da lui.Mi guarda negli occhi e mi dice:"sai troia che succede ora?Che invece di 2 ne prendi 3 di cazzi...perchè ora ti metto per bene in bocca il mio...credo che così capirai che razza di puttana sei per noi
stasera!!"
Alzo gli occhi inebetita dal piacere di quella doppia penetrazione ed un istante dopo come se non bastasse mi ritrovo a sventolare davanti al nasino un bel cazzo duro
e pronto ed è a pochi cm dalle labbra!!!Mi sembra impossibile quello che stà accadendo...io una signora per bene 40enne sposata...tutta casa lavoro e maritino mi
ritrovo in un club privè di Milano...sono a pecorina in una stanza del club ed ho un cazzone da urlo piantato tutto nel culetto...un secondo superbo cazzone piantato
fino in fondo nella fica...ed ora ho un terzo cazzone a pochi cm dalle labbra!!!Il palestrato non si fà pregare e dopo 2 secondi mi mette la classica mano tra i
capelli...avanza di pochi cm con le ginocchia sul lettone e mi piazza davanti alle labbra la sua cappella turgida,poi spinge lentamente facendomi socchiudere le
labbra...un attimo dopo ho tutto il suo cazzo in bocca!!E sono 3...il pensiero che mi passa per la mente in quell'istante è uno solo:"Mamma mia jessyca...che razza di
troia sei...ne hai uno nel culo,uno nella fica ed adesso anche uno in bocca...la voglia a questo punto io credo che te stai proprio togliendo del tutto perchè sei
finita dentro una gang-bang dove ti stai facendo sfondare per bene!!"
Non finisco di pensare tutto questo che Mohamed con 3 o 4 colpi secchi e decisi mi riporta alla realtà,al mio essere così' stupendamente zoccola...sento il sedere
spaccarsi ancora sotto i suoi colpi...sento nel pancino la sua cappella dura,le sue belle palle che sbattono ormai senza problemi sulle mie grandi labbra...poi sento la mia fica sciogliersi mentre lentamente mi muovo sopra al cazzo dell'abbronzato scopandomelo piano piano,ed infine sento il cazzo duro del palestrato scorrermi dolcemente tra le labbra...mi stanno godendo in pieno questi 3 magnifici porci...ma non immaginano quanto e come stia godendo io così tutta deliziosamente piena di cazzo!!!
Mohamed và avanti ancora un pò...ma lo sento sbuffare...è vicino il mio marocchino...stà per godere...lo sò.Anche l'abbronzato con il mio dolce su e giù si stà
avvicinando al piacere...rallento i movimenti per non farli godere...non ancora.Infine spompino con maestria il cazzo del palestrato...affondo bene le labbra e le
ritraggo per poi riaffondarle di nuovo...così facendo lo porto anche lui vicino a godere.
A quel punto li sento tutti e 3 molto vicini...e decido che chiuderò questa stupenda gang-bang da perfetta troia quale voglio essere per loro.faccio uscire il cazzo
del palestrato dalla mia bocca...prendo fiato e poi dico:"ragazzi mettetevi in cerchio uno vicino all'altro...dai che vi voglio far morire tutti insieme!!"
Il palestrato si alza sul letto e scende restando in piedi vicino al lettone,mohamed me lo tira fuori dal sederino e io mi sento letteralmente svuotare il pancino...il
buchetto anche se lui è uscito lo sento ancora stupendamente dilatato...mamma mia come mi ha rotto per bene il culetto il mio splendido marocchino!!Resta anche lui in
piedi vicino a me.Io mi alzo dalla posizione a pecorina in cui ero stata messa,mi scivola fuori dalla fica bagnatissima il cazzo dell'abbronzato che era sotto di
me,anche lui si alza e si mette quasi accanto a Mohamed.Io dico al palestrato di stringersi vicino agli altri 2...alla fine mi metto al centro...butto 2 cuscini per
terra e mi inginocchio al centro davanti a loro.Dal basso li guardo negli occhi...voglio che vedano un ultima volta quanto sono stata zoccola quella sera...loro mi
guardano con dei sorrisi maliziosi pieni di complicità mentre mi sventolano davanti al viso i loro 3 magnifici cazzoni.Dò uno sguardo nella penombra della sala,vedo
gli altri maschietti che ho spompinato e vedo almeno altri 5 o 6 uomini che si vogliono godere la scena che fino a quel momento mi ha vista come magnifica
protagonista!!Nel privè si deve essere sparsa la voce che una bella signora stà facendo pompini a mezzo locale e sono tutti lì a vedere che numeri stò facendo!Li
guardo come per dirgli:"guardate che razza di gran pompinara sono e fatevi una gran sega!!".Quindi mi rimetto l'estastichino tra i capelli...mi rifaccio la coda così vedranno tutti e 3 per bene il mio viso..i miei occhi..le mie labbra mentre tirerò a tutti e 3 un pompino che difficilmente si scorderanno!!"
Infine eccomi pronta per il gran finale di una serata che mai dimenticherò in vita mia...prendo in mano i cazzi di Mohamed e dell'abbronzato ed inizio lentamente a
segarli,piano piano inizio a tirar loro una dolcissima sega mentre mi avvicino con le labbra al cazzo del palestrato,le appoggio con delicatezza alla cappella...lo
guardo dritto negli occhi e con un lento movimento della testa inizio a prendermelo per bene tutto in bocca.Ancora una volta un delizioso MMMMHHHH di puro piacere mi
sfugge dalla gola...mentre lentamente faccio scorrere le labbra dolcemente socchiuse intorno all'asta...muovo piano piano la testa avanti ed indietro...le tette
riprendono a ballarmi dolcemente al ritmo che stò dando a quello stupendo pompino.Sego Mohamed..sego l'abbronzato...così facendo tengo i loro bei cazzi sempre ben tesi...turgidi e duri...mentre spompino il palestrato sento distintamente la fica colarmi di nuovo...mamma mia come stò godendo ed il bello è che è così ormai da
ore...sono ore che la fica mi cola piacere ed il clitoride mi pulsa come impazzito!Continuo a spompinarlo...le mie labbra scorrono insalivando l'asta ad ogni
passaggio...è già venuto e quindi ci metterà un pò di + a sborrare...bene penso così mi godo il pompino da perfetta zoccola quale sono!!Mohamed e l'abbronzato sono
vicini a me...il mio bel marocchino mi palpa per bene un seno...e lo sento dire all'altro:"ma guarda che tette sode che ha questa troia...senti che capezzoli
duri...stà godendo ancora...ha fatto un casino di pompini...si è fatta scopare ed inculare di brutto ma non gli basta proprio mai a questa il cazzo!!!".L'altro..l'abbronzato ridacchia sornione.Io li guardo negli occhi e mi fermo un attimo mentre ho il cazzo del palestrato tutto in bocca...poi mugolando per
bene riprendo il pompino...così gli ho fatto capire di che pasta sono...di come posso essere zoccola per loro e di come mi piaccia il cazzo!
Il palestrato inizia a sbuffare...l'asta è durissima e lui è vicino...proseguo a spompinarlo lentamente..lo voglio portare a sborrare e godere da fargli piegare le
gambe...affondo 1,2,3 volte le labbra fino alla radice del suo cazzone duro...infine risalgo per poi portare l'ultimo affondo...eccolo sborrare!!!Sento distintamente
il suo cazzo contrarsi...le palle stanno svuotandosi e la sborra corre verso la cappella,allora lo tiro fuori di corsa dalle labbra,appoggio le tette a coppa sotto le
sue palle,apro le labbra e tiro indietro il viso...voglio che mi sborri tutto il suo piacere sul seno...sul viso e sulle labbra.Lui lo prende in mano e segandosi mi
dice un ben netto:"Tieni troia...eccola...la volevi ed ora la prendi tutta addosso...addosso a quella grandissima zoccola che sei!!!" e quindi inizia a schizzarmi il suo piacere tutto sul seno e sul viso,gli rispondo un bel :"SIII PORCO SBORRAAAAA" mentre densi fiotti caldi mi piovono addosso,infine me lo rimetto in bocca
gustandomi le ultime goccie di piacere ed affondando le labbra lentamente ancora una volta sul suo cazzo.Lui piega le ginocchia per un attimo vinto dall'argasmo
micidiale che gli ho fatto avere,a quel punto lo tiro fuori dalle labbra...lui barcollando si butta a peso morto sul lettone...sfinito dal 2° orgasmo mi lascia in
ginocchio davanti agli altri 2 miei maschietti arrapati.Magnificamente in ginocchio sui 2 cuscini mi guardo l'abbronzato che si è segato mentre il palestrato
veniva...lo invito ad avvicinarsi..lui mi schiaffa davanti alle labbra il suo cazzo duro dicendomi:"beh jessyca sono il penultimo...datti da fare e fallo sborrare come
hai fatto con l'altro!!"
Lo guardo ancora una volta...sò che cosa stà vedendo...lui vede una bella signora 40enne ben fatta,tutta nuda,con un bel seno sodo,un bel viso dai lineamenti carini,in
tacchi a spillo,con i capelli legati con la coda...sò che pensa che mi ha già scopata e che gli ho già fatto un gran bel pompino...e sò che me lo stà mettendo davanti
al nasino per farsene fare un'altro...perchè sà che stasera non c'è una signora molto sposata tutta casa lavoro e maritino davanti al suo cazzone duro...ma c'è una
troia pompinara che ha fatto sesso per ore...che ha preso tanti stupendi schizzi di sborra in gola da almeno 7 o 8 cazzi...e che ora tirerà un pompino favoloso a lui
ancora una volta!!Mohamed si sega dolcemente pregustando che cosà gli farò visto che l'ho tenuto per ultimo.Sò che pensa esattamente tutto questo mentre socchiudo
ancora una volta gli occhi vinta dal godimento,e ancora una volta mentre appoggio e socchiudo le labbra su quella cappella un delizioso MMMMHHHH per il piacere che
provo mi sfugge dalla gola.Lo prendo in bocca ancora una volta...ed ancora una volta inizio a far scorrere le labbra sull'asta...vado avanti ed indietro con la
testa...piano piano gli tiro un pompino favoloso,affondo fino ai peli del pube e poi ritraggo le labbra per riaffondarle nuovamente,il nasino mi scompare tra i peli
del suo cazzone per poi riapparire quando ritorno con le labbra quasi alla cappella.vado avanti così un pò...infine eccolo iniziare a respirare pesantemente..il porco è vicino a sborrare!!Riaffondo ancora una volta...risalgo ed eccolo irrigidirsi...le palle si contraggono mentre tiro fuori dalle labbra il suo cazzo durissimo,rimetto
anche per lui le tette a coppa sotto le sue palle...anche per lui riapro le labbra ed appoggio la lingua alla cappella mentre tiro un pò il viso indietro.Un attimo
dopo ecco gli schizzi caldi...mi lascio sfuggire anche con lui un dolcissimo SIIIIIIII DAIIIII SBORRAAAA mentre lui mi schizza sul viso i primi fiotti caldi,altri
schizzi mi arrivano in bocca e sul seno,un grosso schizzo sul viso inizia a colarmi verso la gota.Lo riprendo in bocca e lo spompino ancora un attimo...poi è lui a
tirarsi indietro dalle mie labbra ed a tuffarsi sul lettone di dx vinto dal piacere.Una goccia di sborra mi cola dal viso verso le labbra...la raccolgo con la punta
del dito indice e guardandolo negli occhi mentre stà lì sfinito sul letto mi metto la punta del dito lentamente in bocca...voglio che veda come mi gusto la sua sborra
calda!Dopo di che mi guardo con dolcezza il mio Mohamed...l'ho tenuto per ultimo perchè è senza alcun dubbio il maschio che mi piace di +...solo a lui ho dato il mio
sedere...solo per lui mi sono aperto con le mani il culetto in segno di offerta e sottomissione al suo cazzo favoloso...solo a lui ho chiesto il nome...e lui ho tenuto
come ultimo per farlo letteralmente morire tra le mie labbra.Si avvicina a me e me lo mette davanti alle labbra...mi guarda dritto negli occhi dicendomi:"jessyca sei
una puttana fantastica...eccolo qui per te..goditelo per bene perchè di cazzi così in giro ce ne sono pochi!!".
Lo guardo anche io negli occhi...voglio che capisca che mi ha stregato...Gli rispondo poi sempre guardandolo negli occhi:"Sono stata tua stasera + che di chiunque
altro...voglio farti morire di piacere facendoti il pompino + stupendo che abbia mai fatto!!Ti farò morire e ti porterò fino al punto di chiedermi quasi supplicandomi
di farti venire...sappilo!!".Lui sorride e mi mette la mano tra i capelli,infine mi spinge le labbra verso la sua capella...le appoggio con dolcezza e le socchiudo
mentre un onda di godimento s'impossessa di me...una scossa elettrica mi parte dal cervello e corre veloce giù verso la mia fica,un attimo dopo inizia a colarmi il
piacere dalle grandi labbra,il clitoride mi s'inturgidisce da morire e mi fà mugolare tutta per come stò godendo!Prendo piano piano lo stupendo cazzone di Mohamed in
bocca...non tutto ovviamente perchè anche prima c'ho provato e per poco non finivo soffocata,ne prendo fino in gola un bel pezzetto e vedo che lui apprezza molto la
cosa,mamma mia è veramente una cosa da urlo....grosso duro scuro e meravigliosamente lungo,mentre gli lecco l'asta penso tra me e me come avrò fatto prima a prendermelo tutto nel sederino fino alle palle!!!il buchetto in effetti è ancora slabbrato anche se lentamente si stà richiudendo...lo sento ma comunque ora rispetto a prima che lui me lo mettesse per bene dentro ho effettivamente il culetto piuttosto sfondato...la troia che è in me ne gode e non poco!Lecco l'asta...affondo le labbra
fino a dove posso...ritraggo la testa e poi riaffondo 1,2,3,4,5 volte...lentamente e mugolando...le tette mi ballano stupendamente avanti ed indietro per il movimento
che dò alla mia testa nel succhiarmi quel cazzo da sogno,gli altri spettatori sono come ipnotizzati da quel movimento del mio seno,delle mie labbra e della mia testa...con la coda dell'occhio ne conto almeno 7 o 8 che nella penombra si segano godendosi lo spettacolo che stò dando.Proseguo il mio pompino...ogni tanto con il suo cazzo dolcemente stretto dalle mie labbra alzo gli occhi ed ogni volta incontro i suoi...il porco si stà godendo sia il pompino che il mio viso,il mio seno e tutta
me stessa perchè gli stò tirando un pompino fantastico.Respiro con il nasino perchè ho la bocca proprio bella piena...affondo per bene le labbra che lentamente
insalivano per bene l'asta che mi scorre ben lubrificata tra le labbra,altri affondi altro godimento infine comincio a sentirlo respirare più forte,ora ha gli occhi
chiusi e comincia anche a sbuffare.Mi fermo...lui leva la mano dalla mia testa ed io lo faccio uscire dalle mie labbra...scendo con la lingua alle sue palle..poi
all'incavo delle cosce...poi gli lecco il pancino...così gli faccio sbollire l'orgasmo che stava per raggiungerlo.Infine riprendo a spompinarlo con dolcezza...affondo
risalgo affondo ancora,sò che stà letteralmente impazzendo di piacere ed è quello che voglio,e poi glielo avevo detto che lo avrei portato a pregarmi di farlo venire e
ce la stò mettendo tutta!Altri affondi altre risalite verso la cappella...la slinguo 1,2,3,4 volte piano piano facendogli ben sentire la punta della lingua per bene
sul glande,sò che godrà per quel magnifico porco che è,infatti eccolo risbuffare...è vicino ancora una volta a sborrare il mio bel marocchino super!Mi rifermo di nuovo,riscendo alle palle ancora una volta,poi risalgo con la punta della lingua sull'asta ed infine me lo riprendo,succhiandogli per bene la cappella,piano piano in bocca.Ora è lui a guardarmi...lo leggo negli occhi che non ce la fà più ma voglio che me lo dica...voglio sentirmi dire che vuole sborrare...lo avevo avvertivo e stavo mantenendo quello che gli avevo detto!Infatti poco dopo eccolo che mi guarda dritta negli occhi e mi dice a bassa voce quello che volevo sentire:"jessyca non ce la faccio
più...mi stai facendo scoppiare le palle...fammi venire..devo venire perchè non ce la faccio +!!".lo guardo io ora negli occhi...mentre avvicino la punta della lingua alla cappella per l'ultima volta...e gli dico:"bene porco...era quello che volevo sentirti
dire...ora ti faccio venire...ti si piegheranno le gambe per come ti farò godere!".un attimo dopo riaffondo le labbra sul suo cazzone...scendo finchè posso..quasi a
soffocarmi...poi risalgo su fino alla cappella...dò tutta una serie di leccatine al glande per poi riaffondare le labbra stringendo dolcemente l'asta...altri affondi
altre slinguatine ed ecco che comincia a rantolare il mio bel stallone marocchino!!Affondo ancora 1,2,3 volte infine è lui a cominciare a urlare per dirmi:"SIII TROIAAAA SIIII VENGOOOO...VENGO TROIA VENGOOOOOO!!".Risalgo verso la cappella..appoggio la punta della lingua e slinguo dolcemente il glande per portarlo a sborrare...appoggio quindi il seno dolcemente alle sue palle e lecco con la punta della lingua sotto la cappella...un attimo dopo ecco che mi arrivano in pieno sul
viso sul seno e sulla lingua i suoi densi schizzi di sborra calda...socchiudo gli occhi per come e quanto godo nel sentirmi schizzare tutto il suo piacere addosso!
Finisce di sborrare,gli lecco la cappella e così facendo mi godo l'ultima goccia del suo seme caldo,infine si butta quasi a peso morto sul letto sfinito come tutti gli
altri.Mi rialzo dai cuscini dove ero messa in ginocchio...con l'indice raccolgo le gocce di sborra che mi colano dal seno e dal viso e me le mando giù...poi raccolgo
il perizomino il vestitino il reggiseno e la borsettina e chiedo a Mohamed se sà dov'è il bagno.Lui mi indica il bagno delle donne,un attimo dopo mi ci infilo...mi
rimetto a posto il reggi..mi infilo il perizomino infine mi metto il vestitino,una sistemata ai capelli ed una sistemata al viso ed agli occhi e sono pronta per
andarmene.Esco dal bagno e con decisione infilo l'uscita prima che tutti i miei maschietti e sopratutto gli spettatori presenti alla mia stupenda performances mi
possano venire a cercare per chiedere appuntamenti o numeri di cell...quella è stata una serata speciale e come tale deve restare,di me avranno solo le stupende
immagini che gli ho regalato ed i momenti stupendi di pieno godimento!Esco dal locale e cerco un taxy...dopo qualche minuto ne passa uno che per fortuna si ferma ai
miei richiami.Salgo e gli dò il nome dell'Hotel...dallo specchietto mi squadra dalle cosce ai capelli e sò che penserà di aver caricato una troia che ha lavorato al
privè.Glielo lascio pensare e ci godo da morire nel sapere che mi giudica così...in fondo è proprio la pura verità...stasera credo di essere stata una di quelle troie
che se ne trovano poche in giro così!!
Arrivo all'hotel...lo pago e scendo,entro nella hall e mi faccio dare la chiave della camera,prendo l'ascensore,nel mentre salgo al mio piano un paio di ruttini mi
escono dal pancino....un acuto sapore di sborra mi sale sù...mamma mia quanta ne ho presa...faccio perfino fatica a digerirla per come mi hanno riempito lo stomachino
quei brutti maiali del club!!!
Arrivo in camera...mi tuffo sotto la doccia...mi lavo via i densi schizzi che avevo attaccati alla pelle del seno e del viso,mi insapono la fica e il culetto...passando la mano per pulirmi sento perfettamente come sono ancora slabbrati i miei buchini, penso per un istante a come mi ha sbattuta stupendamente e di come quel marocchino mi ha davvero sfondata come la peggior vacca da monta!!
Mi infilo a letto sfinita...ho goduto come un'autentica zoccola...domani tornerò alla vita di tutti i giorni...al maritino al lavoro al salone ed al solito tran tran
di tutti i giorni ma con una consapevolezza che difficilmente dimenticherò...l'essere tolta davvero in maniera spettacolare una voglia ed essere stata per una notte in
una città dall'altro capo del mio paese una grandissima pompinara capace di mettere KO tanti maschietti uno dopo l'altro!!!!!!!
FINE
PS:il racconto è solo il frutto di una mia fantasia erotica e di una serie di voglie espresse nel racconto stesso.
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10 years ago
admin, 75
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Diventare una grandissima pompinara (1a parte)
Mi chiamo Jessyca,ho 42 anni sono sposata da 9 anni non abbiamo figli e di lavoro faccio la parrucchiera in un centro estetico.Sono alta mt. 1,67 peso 61kg ho una 3a
di seno abbondante e sodo,occhi marroni,capelli castani lunghi fino alle spalle con delle belle meches bionde,un bel corpicino nonostante i miei 40 anni due belle
cosce sode ed un sedere anche lui sodo ed a mandolino che a detta di tutti è davvero molto sexy.Mio marito ormai da anni mi trascura,tutto preso da caccia pesca
calcetto motociclismo e 1000 altri interessi di vario tipo.Io da tempo ho provato a ricucire un rapporto che ormai è caduto nell'abitudine nello scontato e nel
monotono ma le mie diverse proposte e richieste devo dire che sono tutte cadute nel vuoto.Lui ha le sue cose,io le mie...viviamo sotto lo stesso tetto ma con modi di
vivere e sopratutto di interpretare la vita molto ma molto diverse.
Sono una donna calda...inutile nasconderlo...fin da ragazza mi è sempre piaciuto moltissimo il sesso in tutte le sue sfaccettature.Con lui i primi anni erano
scintille...bastava un nulla per scatenare in noi la passione...poi piano piano in lui il fuoco si è affievolito lasciando il posto alla monotonia,all'abitudine e
tutto questo non ha fatto altro che creare in me una voglia repressa...un desiderio di trasgressione che via via aumenta di giorno in giorno.A letto è di una noia
mortale...sempre uguale,sempre nello stresso modo...me lo mette dentro...zic zic zic 3 colpetti ed in 2 min è bello che venuto...io invece sono ancora all'inizio...mi
lascia ogni volta con una voglia pazzesca di essere sbattuta per bene...a lungo...con forza...facendomelo sentire dappertutto.Invece resto lì così...con la passerina
in calore ed una voglia di cazzo che mi fà letteralmente impazzire!
Così nel tempo è cresciuta in me una seconda donna,dietro la facciata della mogliettina perbene...tutta casa lavoro ed amiche c'è una seconda Jessyca...una donna calda trasgressiva e che se la si sà far accendere si trasforma in una autentica troietta scatenata la cui voglia è difficile da tener a bada.Il lato oscuro è
nascosto,tranquillo ma se esce allo scoperto sà far diventare quella che in apparenza è solo una brava mogliettina una donna sensuale calda vogliosa e molto molto
zoccola...forse addirittura sono sempre stata così fin da giovane ma di questo mio lato oscuro mio marito ne conosce ben poco...sono sempre stata molto attenta a non
far uscire questa mia parte erotica e nascosta fino in fondo per non essere giudicata una grandissima troia da lui...ma sò di esserlo e di avere dentro di me questa
seconda donna.
Nel mese di giugno mio marito a parte il lavoro tanto per cambiare si dedica alla preparazione della stagione di pesca,abitiamo in un paesino affacciato sul mare della
costa nord della sardegna e quindi come molti ha la sua attrezzatura la sua barca e tutto quello che serve per praticare la pesca di mare.Aveva deciso di preparare le
diverse attrezzature per la pesca ed era tutto preso dalle sue cose.Io invece avevo ricevuto la notizia che la titolare del centro mi avrebbe mandato ad un corso di
aggiornamento su tinte e messe in piega a Milano della durata di 3 giorni.Sarei partita il mercoledì e sarei rientrata sabato matt o pom con un volo diretto Cagliari
Milano andata mercoledì e ritorno sabato.
Lo dissi a lui e come al solito mi rispose con la sua banalissima ed idiota frase:"ah si....beh buon corso..." oppure come mi diceva spesso quando dovevo stare diverso
tempo al salone:"ah si allora buon lavoro"...frasi di una scorcertante monotonia e come detto prima banalissime.
Milano...per me abituata ad un paesino appariva come un qualcosa di misterioso e sconosciuto,lì nessuno sapeva nemmeno chi ero o chi sarei stata...Nella mente si
cominciava a costruire per me un qualcosa che andava ben oltre il corso,le tinte e le messe in piega...sarei stata innanzitutto libera...ogni sera...per 3 sere...e
come seconda cosa mi sarei finalmente potuta togliere quella voglia che avevo represso a lungo...molto a lungo e forse addirittura troppo a lungo.Nella mia mente si
faceva strada con chiarezza come quando e dove mi sarei levata una stupenda e trasgressiva voglia che avevo...si trattava solo di aspettare il giorno della partenza.Ed
eccolo infatti,la titolare mi convoca in ufficio di martedì e mi dice che domani alle 20 mi sarei imbarcata sul volo Cagliari Milano,il ritorno era previsto per il
giorno sabato alle ore 12,30.Avrei pernottato in hotel a Milano vicino allo stadio S.Siro...hotel a 4 stelle con colazione e cena comprese,per il pranzo stando al
corso mi sarei arrangiata.
Finalmente le cose si erano ben definite,torno a casa preparo la valigia ci metto dentro tutto quello che occorreva,ne parlo con il tonto di mio marito che mi dà retta
per solo 5 min...tutto preso dalla pesca e dalla barca,io mi vedo 3 o 4 cose in internet...dove si trovava l'albergo dove si trovava la sede del corso e così via.In
valigia solo cose tranquille...non voglio dargli modo di pensare a nulla...a parte che tonto com'è non ci arriverebbe lo stesso.Quello che mi servirà lo troverò a
Milano,in valigia poche cose e tutte da brava mogliettina...hihihihihi!!
Arriva il mercoledì ed io alle 20 prendo in volo...destinazione Milano....tutta sola soletta e con addosso una sola ma ben distinta voglia che lì ero sicura mi sarei
levata.Mentre l'aereo volava verso Milano il mio lato oscuro iniziava a premere...la zoccola che è in me iniziava a farsi sentire...ben presto sarebbe uscita allo
scoperto dandomi dei piaceri che da troppo tempo mi mancavano.
Arrivo in albergo...disfo la valigia..dentro le solite cose che una donna porta per un soggiorno.Mancavano però 4 o 5 cosettine che l'indomani o venerdì pom mi sarei
andata a comprare.E sapevo bene cosa erano...un perizomino in pizzo nero da urlo..un reggiseno anche quello in pizzo nero a balconcino nero molto scollato che facesse ben vedere i seni,un profumo choch...di quelli che i maschi quando lo sentono lì fà letteralmente eccitare di brutto...il classico profumo da zoccola in calore per
capirsi.Il vestitino nero a sottoveste corto e delle stupende scarpe nere con tacco a punta avrebbero completato il mio abbigliamento per l'entrata nel club privè.Mi
metto a letto con i pensieri del corso,quelli di dove comprare l'intimo giusto le scarpe il vestitino il profumo e di come studiarmi il modo di godermi la vacanza
inaspettata e sopratutto tutto il contorno.
Il giorno dopo eccomi al corso...3 ore la matt e 3 il pom...finisce la presentazione ed io salutato le colleghe me ne torno in albergo.Lì doccia cena e poi ecco che mi
in tuffo in internet dal pc presente in camera alla ricerca di quello che volevo...un club privè tra i + prestigiosi di Milano...è lì che mi sarei levata la stupenda voglia che avevo!!!
Seleziono il club privè...mi leggo le caratteristiche e come arrivarci,infine mi metto a letto ben cosciente che venerdì sera sarà la mia serata choch.Arriva venerdì
sono al corso che per fortuna finisce alle 4...ho tutto il tempo di comprarmi le cose che voglio.Vado a fare shopping in un centro commerciale vicino all'albergo,lì
trovo un perizomino splendido,il reggiseno del tipo che volevo io,il vestitino nero corto un profumino da urlo e delle stupende scarpe nere lucide con tacco a
spillo.Metto tutto in una borsa e vado in albergo.Lì ceno e poi inizio a prepararmi per la mia serata...doveva essere una serata da ricordarsi a lungo...la zoccola che
è in me non chiedeva di meglio ed iniziava a premere per uscire dal lato oscuro nel quale per troppo tempo l'avevo relegata!!
Una bella doccia rilassante...shampoo...olio dopobagno...mi faccio i peli sulla passerina...mi preparo con cura...voglio essere una fica da urlo quando entrerò al club
privè.Mi trucco con calma,mi faccio i capelli,il viso,le labbra, la matita agli occhi...infine mi metto l'intimo,le scarpe e mi guardo allo specchio...mamma mia sono
splendida!!!Il seno che spinge sul reggiseno è delizioso,il perizomino mi fà essere terribilmente troia...il trucco le scarpe ed i capelli fanno il resto.Mi infilo il
vestitino a sottoveste e mi riguardo allo specchio...sono perfetta...gli uomini del locale saranno nelle mie mani in pochi minuti...la voglia che ho dentro sarà
esaudita e la zoccola che ho dentro ormai è sul punto di uscire...non aspetta altro.Con il cell prima chiamo il tonto di mio marito per dirgli che dopo averlo chiamato
spengo il cell e mi metto a dormire perchè sono molto stanca,poi un attimo dopo chiamo un taxy...destinazione il club privè chiamato Dark house,si trova nel quartiere
Navigli.Sono le 23,30 l'ora giusta per andare al club privè.Spengo il cell...by by maritino tonto la jessyca và a levarsi la voglia...tu pensa alla pesca ed io penso a
godermela...penso mentre esco dalla camera!
Scendo dalla camera quando il taxy è quasi arrivato...ho solo con me una miniborsettina con dentro il trucco il rossetto e 50 euro per il taxy ed il locale,lo aspetto nella hall dell'albergo,il portiere mi vede e stenta a riconoscermi....così zoccola come sono ora sono completamente diversa dalla signora per bene che stà alla camera 120.Monto sul taxy e gli dico la destinazione:Dark House zona navigli.Il tassista parte lentamente,un occhio al volante e un occhio allo specchietto...mi stà
praticamente spogliando con gli occhi mentre mi porta al club privè!Buon segno...vuol dire che gli stò facendo effetto,mi continua a guardare con desiderio,scommetto
che gli è già venuto duro...sicuramente è arrapato come un porco nel vedermi accavallare le gambe con aria distratta.Arriviamo all'entrata,lui ferma il taxy e
guardandomi ancora con voglia mi dice "Signora sono 15 euro",gli pago la corsa...un ultima occhiata al mio seno non può non darmela,infine se ne và sicuro che aveva
portato una troia a lavorare nel club privè...mai si immaginerebbe che invece sono una signora 40enne tutta precisina sposata e riservata che và lì di sua scelta per
sfogare una voglia da molto tempo repressa.
Suono il campanello dell'entrata,si accende una telecamera e dopo pochi secondi si apre la porta.Un buttafuori mi fà entrare,scendo una piccola scala ed arrivo alla
cassa.Una ragazza mi dà una tesserina,pago 20 euro e finalmente sono dentro.
Una prima stanza quadrata mi si para davanti...dentro ci sono 2 o 3 coppie che iniziano a conoscersi...4 o 5 uomini ben vestiti stanno chiaccherando con le
donne...subito 2 o 3 mi guardano con larghi sorrisi,mi mangiano con gli occhi mentre gli passo accanto.Vado al bar,ordino un gin lemon ed il barista molto carino mi
sorride e mi saluta.Lo guardo con curiosità mentre sorseggio il mio drink.Infine con nonchalances gli domando come funzionava lì dentro...come avvenivano gli
incontri.Lui sorridendo mi dice:"Dipende...da cosa vuole fare mia bella signora...dipende dalle sue voglie e dalla sua voglia di trasgressione...qui c'è tutto per
tutti...basta chiedere!!E gli dico anche che così carina e così sexy qui dentro non avrà alcun problema a divertirsi...questo glielo assicuro!"
Gli sorrido...mi piace molto quel ragazzo così porcello...la troia che ho dentro ormai è completamente fuori...infatti sorseggio il mio drink mentre lo studio un pò
infine con aria di sfida gli rispo lasciandolo senza parole:"Sai avrei da levarmi proprio una voglia..."e nel dirlo lo guardo dritto negli occhi.Poi mi passo molto
lentamente la punta della lingua sulle labbra...mentre non stacco gli occhi dai suoi.Ormai è fatta...la troia che ho dentro è passata in azione...ora è lei che
comanda...e si vede benissimo dal mio sguardo dal mio comportamento e da quello che dico.
Lui spalanca gli occhi,quasi stupito dalla mia reazione così netta...infine mi dice che se ho un minuto mi avrebbe fatto molto volentieri da guida,visto che conosce il
locale alla perfezione e sà dove portarmi per quello che ha capito io ho voglia di fare.
Và da un altro ragazzo al 2° bancone...un suo collega e gli dice di sostituirlo perchè ha da fare,quello capisce subito...mi guarda un attimo e mi sorride...il porco
ha capito che la signora è in calore e ha bisogno di maschi.Il mio ragazzo si presenta mentre esce dal bancone:"piacere francesco"...io gli rispo:"piacere
jessyca"...poi lo seguo mentre entra in un corridoio dietro il bar.
Facciamo pochi metri e siamo in una stanza larga...cuscini per terra...2 lettoni matrimoniali uno a dx ed uno a sx...luci soffuse...dentro ci sono 2 uomini che
sembravano aspettare qualcuno.In un attimo mi scrutano dalla testa ai piedi...sorridono e mi salutano mentre francesco si ferma quasi al centro della stanza.Mi si avvicina sorridendo anche lui...mi prende per mano e mi avvicina a se...un attimo e me lo ritrovo addosso,la sua bocca sul collo,la sua lingua che mi lecca con dolcezza...infine mi schiocca un lungo bacio in bocca mentre con le mani scorre sulle mie cosce partendo da dietro.Pochi istanti e mi inizia a palpare il
sedere...continua a limonarmi con dolcezza e passione...la mia testa inizia a girare...la zoccola che ho dentro ormai è completamente fuori...l'altra jessyca è
scomparsa...ora c'è solo una zoccola calda e con una voglia da levarsi in ogni modo ed a tutti i costi!!!francesco mi limona bene...mi palpa il sedere...le sue mani
passano davanti..cercano la mia fica sotto il vestitino...avendo come mutandine un perizomino davvero mini ci mette un attimo ad arrivare a lei...il porco sà bene come
fare..un istante dopo ritrae una mano e guardandomi negli occhi mi dice:"che troia sei...hai già la fica fradicia!!!".io mi lascio andare ad un ben deciso MMMHHH di
godimento mentre mi infila un dito nelle grandi labbra...il porco è decisamente in gamba sà come toccare una donna per farla scaldare...anche se con me francamente non ce n'era alcun bisogno.Infine mi dice molto chiaramente:"beh signora questa è la stanza che volevi...la chiamiamo la stanza dei pompini...è qui che ti volevi far
portare o no?E'questa la voglia che ti vuoi levare...beh guarda che qui te la levi di sicuro!!!".Poso la borsettina su uno dei cuscini li vicino e lo guardo negli
occhi...non rispondo...gli sbottono la camicia bianca,poi gli slaccio la cinta dei pantaloni che cadono ai suoi piedi...infine gli calo gli slip mentre lo guardo
dritto negli occhi...Un cazzo da sogno scatta in su come una molla mentre gli slip cadono vicino ai calzoni...un MMMHHH mi esce dalle labbra mentre guardo quel cazzone magnificamente eretto.Lo guardo e gli dico:"dai porco...sfilami il vestitino e slacciami il reggiseno...che aspetti che te lo dica io??"
Lui esegue...in un attimo mi sfila il vestitino nero...poi sfila le spalline e slaccia le clip del reggiseno che cade in terra.un istante dopo mi mette con dolcezza le
mani sulle spalle...delicatamente mi spinge in giù il porco...lo guardo dritto negli occhi mentre molto lentamente piego le gambe e inizio a scendere verso il
basso,mentre scendo gli lecco il petto...la pancia infine il pube con la punta della lingua...credo che così capisca meglio che con 1000 parole!!Con un piede mi
avvicina un cuscino alle ginocchia,le appoggio per bene lì sopra...il porco vuole anche che stia comoda,si vede che vuole fare le cose per bene...ed io non chiedo di
meglio!
Mi ritrovo davanti al nasino il suo cazzone da favola...largo e piuttosto grosso...magnificamente duro...lo guardo bene negli occhi e lui guarda me...voglio che vede che razza di zoccola ha davanti...infine avvicino le labbra alla cappella mentre non stacco gli occhi dai suoi.Ormai la zoccola è fuori e stasera avrà quello che
vuole...ormai non la fermo più e sopratutto non lo voglio!!!Faccio uscire la punta della lingua e inizio a leccargli la cappella....un magnifico MMMHHH mi esce dalla
gola mentre gli lecco la punta...poi passo all'asta,la lecco piano piano e arrivo così alle palle...Ogni volta che nella mia vita mi sono ritrovata davanti al nasino
ed alle labbra un bel cazzo duro mi è sempre uscito un MMMHHHH di intenso godimento,mi è sempre successo così...è + forte di me e credo che si vede che fà parte del mio essere zoccola fino in fondo!
Infine gli lecco l'interno coscia e l'inguine.Mi guarda dall'alto...in un attimo mi lego i capelli facendomi la coda...così facendo voglio che veda bene il mio viso e
le mie labbra mentre gli tirerò un pompino da favola...da perfetta zoccola voglio veda bene come saprò trattare quel suo stupendo cazzone...e sopratutto non solo il
suo!!
Pochi istanti dopo giro per un secondo la testa,vedo distintamente che ora ben 4 uomini si sono messi a cerchio intorno a me!!!mi guardano e si segano
lentamente...senza calzoni e senza slip,2 praticamente nudi...gli altri quasi nudi,ma non si avvicinano più di tanto perchè mi vedono già alle prese con il mio barista.
Mi sono intorno...mentre io lentamente tiro un pompino da favola a francesco.Appoggio le labbra alla stupenda cappella,le socchiudo mentre slinguo il glande...infine con un favoloso MMMHHHH stringo con dolcezza con le labbra il cazzone...lentamente me lo infilo in bocca ed inizio uno stupendo avanti ed indietro con le labbra.francesco mi mette una mano tra i capelli...il porco vuole darmi lui il ritmo del pompino!!Con la mano inizia a farmi andare avanti ed indietro...io mugolo come una cagna per il godimento che provo nell'essere guidata nel fargli quel delizioso pompino...intanto nella mia mente finalmente prende distintamente forma la mia voglia...essere messa al centro di un cerchio dove mi ritrovo tanti favolosi cazzoni da spompinare,la voglia ormai lì dentro sta' diventando realtà!!
Continuo a tirargli il pompino...il seno mi balla lentamente mentre le labbra stringono con dolcezza il cazzone...la sua mano mi dà il ritmo...ho gli occhi chiusi dal
godimento intenso che stò provando...quel cazzo in bocca mi fà letteralmente impazzire di piacere...continuo a mugolare mentre lentamente lo porto sempre più vicino a godere.Avanti ed indietro...lubrifico l'asta...gli lecco le palle..me lo rimetto per bene in bocca...infine sento che il cazzo stà indurendosi e lui inizia a sbuffare...il porco stà per sborrare!!
Mi dà il tempo...questa volta aumenta il ritmo del mio avanti ed indietro...un forte MMMHHHHH mi esce dalla gola quando lui inizia a dirmi con la voce rotta dal
godimento che prova:"Ahhh siii troia dai dai si stò per sborrare...dai vai avanti dai eccolaaaa....si sborro...oh si jessycaaaaaa....sborro!!".Affondo le labbra...me
lo metto tutto in bocca...lo sento che inizia a sborrare e mi lascio andare ad un meraviglioso e forte MMMHHHH di pieno godimento mentre mi arrivano gli schizzi caldi e densi di sborra in gola!!vado avanti a tirargli il pompino ancora un pò...infine il mio porcone si stacca dalle mie labbra...ingoio piano piano i caldi schizzi di
piacere e gli lecco la cappella.Si ritrae dicendomi che sono stata fantastica...mi guarda negli occhi ancora un attimo prima di accasciarsi sul lettone di destra
sfinito dal piacere.Ho il perizoma letteralmente inzuppato di piacere...la fica mi cola di brutto...tirare quel pompino da urlo mi ha eccitata come un'autentica cagna
in calore!!Mi alzo in piedi,mi pulisco il mento perchè mi era colata un pò della sua sborra ed in quel momento mi accorgo che intorno ora ho 7 o 8 maschi arrapati e
con i cazzi duri...uno senza dire una parola prende un'altro cuscino e lo mette in terra vicino al primo,un altro mi si avvicina e mi dice chiaramente:"dai troia...ce
n'è ancora tanto di cazzo qui per te se lo vuoi..." e lentamente mi spinge di nuovo in ginocchio...un attimo e sono di nuovo stupendamente con il viso all'altezza di
quei cazzoni pronti...mamma mia che situazione incredibile...ma era proprio quello che volevo ed ora la voglia me l'avrebbero levata loro...su questo non c'erano
dubbi!!!Un attimo dopo ho intorno ben 8 cazzoni in cerchio...e loro vedono me esattamente così:
una splendida signora 40enne con due cuscini sulle ginocchia,a seno nudo...con addosso solo un perizomino nero di pizzo,scarpe con tacchi a spillo,truccata molto
bene,rossetto capelli con la coda...una signora splendida che davanti a loro ha tirato uno stupendo pompino ad un ragazzo del bar ed ora ha a disposizione 8 cazzoni
duri che vogliono essere tutti favolosamente spompinati!!!
Li guardo negli occhi uno ad uno...voglio vedere i maschi a cui questa sera tirerò un pompino da favola...c'è un 30enne con il pizzo...un ragazzo che avrà al max 20
anni con i capelli corti,poi c'è un distinto signore sulla 50ina,un altro ragazzo dalla faccia scanzonata,infine un palestrato,uno abbronzato dalla faccia molto da
porco,un'altro sulla 40ina con la carnagione scura ed infine un 20enne biondino dal viso pulito.Non faccio in tempo a decidere da chi cominciare che il porco
abbronzato si fà avanti e mi schiaffa il suo cazzone duro davanti al nasino...mi guarda dall'alto e mi dice:"beh troia...eccolo...che aspetti...succhialo no?"Lo guardo
dritto negli occhi mentre avvicino le labbra...ancora una volta un MMMHHH di godimento mi sfugge dalle labbra mentre le appoggio alla cappella...Le socchiudo e inizio a mettermelo in bocca...socchiudo gli occhi vinta dal godimento micidiale che provo a prendermi un bel cazzo duro in bocca,a me ha sempre fatto così...godo da morire ogni volta che mi faccio entrare in bocca lentamente un bel cazzo...stringo con dolcezza le labbra intorno all'asta...piano piano...godendomi ogni cm di quel cazzo
favoloso e duro!!Anche lui mi mette la mano tra i capelli...anche lui vuole condurre il gioco...forse ha capito che è proprio quello che voglio,essere una troia da
usare...da far muovere avanti ed indietro per farsi tirare un favoloso pompino mentre lei ha stupendamente un bel cazzo in bocca!Mi fà muovere su e giù...le mie labbra
a cerchietto sono intorno al cazzone,con la lingua gli lecco la cappella mentre vado avanti ed indietro.Alzo gli occhi...incontro i suoi...voglio che veda quanto sono
zoccola e come godo a fargli quel pompino!Mi vede e mi dice a voce bassa:"sei proprio una gran puttana jessyca...lo sai?mi guardi negli occhi mentre hai il cazzo piantato in gola...ma quanto sarai troia???"
Mi fermo...lo tiro fuori dalle labbra per rispondergli...e gli dico"si gran porco...godo da morire stasera a farti un gran pompino...e voglio che tu veda come ti
faccio morire...lo sai?Tu ti godi il mio pompino ma non sai quanto e come godo io a fartelo..."...riavvicino le labbra alla cappella...lo riguardo negli occhi mentre
cm dopo cm mi riprendo il suo cazzone in bocca.Lui mi rimette la mano sulla testa e mi fà riandare avanti ed indietro...sento che il cazzo stà indurendosi...è
vicino...Affondo le labbra fino ai peli del pube e me lo mando tutto in gola...aumento il ritmo...il seno mi balla stupendamente su e giù...un lento dondolare che
sicuramente fà impazzire sia lui che gli altri che si stanno tutti segando nel vedermelo ballare dolcemente al ritmo del pompino favoloso che stò facendo!!Infine
sbuffa...il porco stà per godere!A quel punto mi fermo...lo tiro fuori dalla bocca...lentamente inizio a leccargli le palle dure,poi scendo con la lingua sulle
cosce...così facendo allontano l'orgasmo che stava per travolgerlo.Lui mi guarda dall'alto e mi dice:"mamma mia quanto sei zoccola...sentivi che stavo per venire e
vuoi invece godertelo ancora per bene in bocca...dì la verità!!"
Lo guardo dal basso..i miei occhi incontrano i suoi mentre gli continuo lentamente a rileccare le palle...lo guardo e gli dico:"Si brutto porco,hai un bel cazzo e mi
piaci molto per come sei porco...voglio godermelo bene il tuo cazzone in bocca...e farti vedere quanto sono brava a farti morire lentamente...voglio sentirti pregarmi
di farti sborrare...lo sai?"
Risalgo verso la cappella...con dolcezza accosto le labbra alla punta e lentamente me lo rimetto in bocca,slinguo la punta per bene infine ricomincio a fare avanti ed
indietro con le labbra,il seno dolcemente riprende a ballare...ho la fica che oramai cola in modo continuo mentre il clitoride è così turgido da scoppiarmi nel
perizoma!Stò godendo come una cagna in calore...inutile nasconderlo...tirare tutti quei pompini mi farà letteralmente morire di piacere.Lo spompino lentamente il mio
porco...mi godo il suo cazzone duro in bocca per bene,poi decido di farlo fuori...inizio ad affondare con le labbra fino in fondo...il nasino mi scompare tra i peli
del pube,segno che l'ho preso tutto in gola...lui inizia a sbuffare di brutto...ancora un paio di affondi ed eccoloooo!!!Mi urla che sono una troia...che lo stò
facendo morire...densi e caldi schizzi di sborra mi arrivano dritti in gola,lecco la cappella con dolcezza,lui si tira indietro piegato dal piacere mentre 2 gocce di
sborra mi colano dal mento sul seno.Si accascia anche lui sul letto spossato dal godimento.Gli altri si fanno sotto quasi litigando per chi me lo deve mettere in
bocca...un attimo e forse meno ed ecco che mi ritrovo il 3° cazzone duro davanti al viso!!E' quello del ragazzino di 20 anni con i capelli corti.Me lo sventola davanti
al viso il gran porco...quasi a dire:"dai zoccola non lo vedi com'è duro?".Lo guardo negli occhi...è molto carino e il suo essere giovane mi fà dire tra me e me che
sono proprio una gran puttana per volere fare un pompino ad un ragazzino!Me lo avvicina alle labbra senza parlare mentre lo guardo negli occhi...infine appoggio le
labbra alla cappella ancora una volta lasciandomi andare ad un dolcissimo MMMMHHH di godimento mentre lo prendo in bocca piano piano.Slinguo il glande,mentre me lo
prendo tutto in gola...anche lui visto che gli altri lo hanno fatto tutti mi mette una mano in testa..e lentamente mi manda avanti ed indietro,socchiudo gli occhi
mentre inizio a tirargli un pompino favoloso...nel mentre sento distintamente che ho la fica fradicia e che mi cola ormai dal perizoma direttamente sulle cosce...sono
in estasi di godimento e credo che finiti i pompini ne vorrò prendere almeno 2 fino in fondo tutti per bene dentro nella fica...ne ho troppo bisogno e lasciarla così
fradicia sarebbe da sceme!!Il ragazzino mi fà muovere bene...deve essere stato diverse volte a puttane perchè ha un ritmo lento e continuo nel farmi muovere la testa
avanti ed indietro...me lo spinge fino in gola poi lo ritrae per bene per poi rispingermelo tutto in gola!Il porco ci sà fare ed è lento a venire...non sà come godo a
fargli così lungo e lento quel pompino!!mi godo il suo cazzone cm dopo cm tutto in gola...poi lecco la cappella...lo tiro fuori dalle labbra e mi lecco l'asta...poi le
palle,le sento belle dure,segno che sono stupendamente piene di sborra,quando verrà ne farà tanta...lo sò già...poi me lo rimetto in bocca...lui gode lo sento ma se
sapesse come godo io!!!vado avanti così per un pò infine eccolo che inizia a sbuffare...il cazzo ora è duro sembra di marmo...è vicino il mio ragazzino...lo sento e mi preparo a ricevere il suo caldo seme!!!Due o tre affondi delle mie morbide labbra ed eccoloooo...lui a differenza degli altri gode in silenzio questa volta!
2-3-4 densi schizzi caldi mi arrivano in gola...mamma mia quanta ne aveva il ragazzino!!!infine si stacca dalle mie labbra...fà 2 o 3 passi indietro e se ne và...a
differenza degli altri non ha avuto bisogno del letto.Ho già fatto 3 stupendi pompini e siamo solo all'inizio..la notte è ancora lunga ed ho tanti di quei cazzi da
succhiare che mi gira la testa dal godimento!!!Guardo il 30enne con il pizzo...è un invito che lui capisce al volo e non si fà aspettare,pochi passi e me lo piazza
davanti alle labbra...sorridendomi mi dice:"sei stupenda jessyca...una signora come te...bella come te non la si può non soddisfare...prenditi il mio cazzo...è tutto
solo per te!!"
Molto galante il 30enne...gli lecco la cappella piano piano prima di prendermelo tutto in bocca...a quel punto è lui a decidere,ecco che mi prende le mani e se le
mette sul sedere e me lo spinge tutto in gola.Poi inizia a muoversi lentamente...il porco mi vuole scopare la bocca!!Inizia lentamente a muoversi avanti ed
indietro...con dolcezza mi scopa la bocca...è delizioso!!!va avanti piano piano...dolcemente...con colpetti continui mi spinge il cazzo in gola...io stringo
delicatamente con le labbra il suo cazzo,il seno mi balla stupendamente sotto i colpetti che mi dà spingendomelo deliziosamente tutto in fondo in gola,spinge piano
piano facendomi arrivare la punta del nasino tra i peli del suo pube...è magnifico mentre mi fotte in bocca con dolcezza!!Dopo qualche minuto inizia ad aumentare il
ritmo...i colpi cominciano ad essere più ravvicinati...socchiudo gli occhi vinta dal godimento...come per le altre volte anche ora un deciso MMMHHHHHHH mi esce dalla
gola mentre lui si inarca ed inizia a sborrarmi in gola!Anche lui schizza con decisione...ne aveva tanta anche lui...sento i caldi schizzi colarmi nel pancino mentre
dalla fica mi cola ancora con decisione il piacere.Va avanti ancora un pò scopandomi la bocca...poi esce,come gli altri si sdraia sul lettone vinto dal godimento.Ne
approfitto prima che si faccia sotto un altro per alzarmi un attimo dai cuscini...li riassetto perchè voglio star comoda...appena un attimo ed ecco che il palestrato
mi si pianta davanti,con decisione mi mette le mani sulle spalle e mi rispinge giù..dopo 2 secondi mi ritrovo in ginocchio ancora una volta ed ancora una volta ho un
grosso cazzo duro davanti al nasino!!!Mi guardo intorno...gli altri aspettano il loro turno già sanno che me li leccherò tutti prima della fine della serata...intanto
continuano a segarsi per tenere il cazzo duro...sicuramente eccitati dai pompini che tiro e dalla situazione molto erotica che si è venuta a creare nella stanza...una
bella fica 40enne che tira pompini con l'ingoio a tutti non capita tutti i giorni!Il palestrato mi guarda negli occhi dicendomi un deciso:"dai troia...eccone un altro
qui per te...sei una pompinara da urlo lo sai?stai facendo dei pompini stupendi...uno dopo l'altro ti prendi in bocca i cazzi come una puttana da strada...sei perfetta
come zoccola!!Senti il mio..vedrai che ti piacerà!"Finisce di parlare e senza tanti preamboli mi mette anche lui una mano tra i capelli e mi spinge la cappella sulle
labbra...spinge con dolcezza ma decisione...vuole che glielo prenda in bocca per bene il gran porco!Alzo lo sguardo...sono in ginocchio...ho il seno sodo e ben in
vista...i capelli con la coda...lo sguardo da perfetta zoccola ed un bel cazzo duro a solo 1 cm dalle labbra,lo guardo dritto negli occhi...voglio che si renda conto
bene che razza di zoccola sono...non immagina il sentirmi trattare così' quanto e come mi ecciti...la fica mi cola di brutto e il clitoride è in fibrillazione per la
forte scossa erotica che mi ha dato dandomi della zoccola e della pompinara!!Il porco non perde un attimo,lo impugna con una mano e me lo spinge in bocca...socchiudo
le labbra godendo come una porca mentre anche con lui un MMMMHHHH di puro piacere mi sfugge dalla gola,accolgo il suo cazzone in bocca leccandomi per bene la
cappella,giro la punta della lingua sul glande facendolo così godere alla grande,quel gran porco mi risponde con un deciso:"AAHHH SIIII TROIAAA COME SEI BRAVA!!"
Stringo il cazzone tra le labbra,inizio ad andare su e giù con le labbra intorno all'asta,il seno mi riprende dolcemente a dondolare...gli altri li sento tutti
intorno...sento distintamente i loro commenti e le parole che mi dicono mentre ad occhi chiusi tiro ancora una volta un favoloso pompino!E' tutto un dirmi che sono una
troia...una puttana...una pompinara...c'è chi dice ma guarda che fika che è...che seno favoloso che ha...che viso stupendo...che faccia da perfetta troia che
ha...sento le loro voci e mi eccito ancora di + sapendo che stanno godendo nel vedermi spompinare.Quello che non sanno è come godo,quanto godo e come sono eccitata nel fare tutti quei pompini stupendi a maschi sconosciuti...non sanno che ho la fica che ormai è un lago,che ho il clitoride turgido da morire e mi pulsa dal godimento,che sono eccitata da morire mentre mi stò succhiando un bel cazzo duro stupendamente messa in ginocchio davanti ad un maschio arrapato!Un'altra cosa che mi stà facendo impazzire di piacere è che non faccio in tempo a finire un pompino che subito un altro cazzo mi viene schiaffato davanti alle labbra...praticamente non ho nemmeno il tempo di pulirmi la sborra che mi cola dalle labbra,non mi fanno nemmeno respirare un attimo questi porci che mi stanno intorno...mi usano prorpio come la peggiore delle troie svuotapalle...e tutto questo mi eccita da impazzire!!
Il palestrato muove lentamente la mia testa...il porco vuole che glielo tiri lento...vuole godersi la mia bocca le mie labbra ed il mio viso fino in fondo...allunga
una mano e mi stringe con dolcezza un seno...mi titilla il capezzolo e la cosa mi eccita ancora di +...dopo un attimo mentre affondo le labbra alla radice del suo
cazzone ecco che mi esce ancora un forte MMMHHHH per come mi stà tormentando il capezzolo...il porco sà come eccitare una donna che spompina!!continua poi con l'altro
seno...mentre io continuo il mio stupendo avanti ed indietro con le labbra...insalivo l'asta,lecco la cappella,gioco con la punta della lingua sul suo glande...voglio
che goda il mio porcone....voglio che si ricordi a lungo questo favoloso pompino!Mi tira indietro la testa...lo tira fuori dalle mie labbra...mi spinge a leccargli le
palle...le lecco con dolcezza...dò colpetti con la punta della lingua alle sue palle dure,infine mi guarda negli occhi e mi dice:"che puttana che sei...fai dei pompini
che nemmeno le troie rumene li fanno così bene...li fai proprio con amore passione e ci godi come una vera zoccola...ma quanto ti piace succhiare per bene un bel cazzo
grandissima troia???
Lo guardo negli occhi anche io...voglio che veda anche lui che zoccola sono...infine gli rispo con un sorriso:"beh mi piace da morire se mi mettono davanti alle labbra
un bel cazzo duro ...sono carina ben fatta sono una signora che gode come una vera troia quando tira un pompino...questo volevi sentirmi dire?beh sei contento della
risposta brutto porco?"
Lui mi sorride mentre mi rimette il cazzo in bocca...mette la mano tra i miei capelli mentre mi spinge con forza la cappella in gola quasi a soffocarmi...la mia
risposta gli deve aver fatto rabbia perchè sono sicura vorrebbe avermi tutta per se...la mia sfrontatezza lo deve aver punto nell'orgoglio!Ricomincia a darmi il tempo
muovendomi lentamente la testa...le mie labbra stringono piano piano il cazzone...la mia lingua insaliva l'asta piano piano,ho gli occhi chiusi mentre faccio scorrere
le mie labbra piano piano su e giù,godo come una pazza nel sentirmi quel gran bel cazzo duro tutto in bocca...mio dio che pompino favoloso gli stò facendo...scommetto
che un lavoretto del genere nemmeno le troie rumene glielo hanno mai fatto così bene!!Spinge ancora la mia testa...me lo fà scivolare tutto in gola...mi sento quasi
soffocare,la cappella mi arriva davvero fino in fondo,poi lentamente mi rimanda indietro la testa e mi fà arrivare con le labbra sulla cappella,la lecco per bene
finchè non mi rispinge la testa avanti e così facendo mi rimanda la cappella fino in gola,che gran porco che è...si stà facendo fare un pompino da sogno e lo sà
bene!!Il seno mi balla dolcemente al ritmo del pompino...lo sento dondolare stupendamente,apro un attimo gli occhi e vedo nella penombra gli altri uomini che si godono lo spettacolo segandosi lentamente,infine sento il palestrato che inizia a sbuffare...segno che è vicino...affondo le labbra fino alla base dell'asta 1,2,3,4
volte...così facendo lo porto al limite...ancora 1 o 2 affondi delicati delle mie labbra e sò che verrà!!Inizia a gemere prima..a sbuffare + forte poi...infine dandomi
della puttana inizia a sborrarmi in gola...stringo con dolcezza le labbra intorno al suo cazzo duro e vado ancora avanti ed indietro...mi gode in gola pienamente...gli
lecco con passione la cappella ancora un pò infine esce dalla mia bocca per stendersi sui 2 lettoni della sala sfinito.E sono 6...6 pompini favolosi...e ci sono ancora
ben 4 uomini che mi stanno intorno!Guardo con voglia il ragazzino 20enne biondino...lo invito ad avvicinarsi,non se lo fà ripetere e in un attimo è davanti a me,lo
guardo dal basso all'alto...è molto carino un viso pulito e da ragazzo,mi piace molto.Gli lecco le cosce...la pancia...struscio il mio seno alle sue gambe,infine lo
guardo negli occhi mentre con una mano gli sfioro il cazzo....mi sorride ed è quasi timido,prendo il suo cazzo in mano e lo avvicino alle mie labbra.Mi guarda ancora
una volta...sembra quasi incredulo mentre gli prendo la cappella in bocca...io una bella signora 40enne che si prende in bocca il suo cazzo duro,sicuramente,glielo
leggo negli occhi,gli sembrerà di sognare!resta in piedi guardandomi dall'alto mentre io inizio a leccargli la cappella prima l'asta poi infine scendo e con la punta
della lingua gli slinguo con dolcezza piano piano le palle.Le sento dure e sode,segno che non si masturba spesso e quindi che le ha belle piene,penso che quando verrà
mi ingozzerà di calda sborra e la cosa mi eccita come una pazza!Me lo rimetto in bocca...inizio il mio lento avanti ed indietro,le labbra scivolano lentamente
sull'asta mentre lui mi guarda muovermi dall'alto,io prendo la sua mano e me la appoggio alla testa...voglio che sia lui a condurre il gioco e glielo faccio capire
così.Un attimo dopo inizia a muovermi la testa...mi fà andare avanti...poi indietro..poi di nuovo avanti...un lento movimento che lo stà facendo impazzire...lo sento
distintamente fare continuamente un ben chiaro:"AAHHH SIII SIII AHHH" di pieno godimento,i seni mi ballano di nuovo dolcemente mentre le mie labbra e la mia lingua lo stanno spompinando in un modo stupendo!Affondo piano piano le labbra fino al pube...me lo mando tutto in gola...poi rivado indietro ed ecco che dopo poco inizia a
respirare più marcatamente...segno che stà per venire.Allora affondo di nuovo...rivado indietro e riaffondo ancora 1,2,3 volte,gli affondi lo portano a godere quasi subito...inizia a godere dicendomi che sono stupenda...bellissima...che mi adora per come lo faccio morire,infine eccolo sborrare...densi schizzi mi arrivano dritti in
gola...sono caldi densi e ripetuti fiotti di sborra calda quelli che mi dona,inghiotto con un ben deciso MMMHHHH mentre continuo a spompinarlo ancora un pò.Alla fine
gli lecco la cappella,le ultime goccie mi restano sulle labbra mentre il mio ragazzino vinto dal piacere si affloscia sui 2 lettoni insieme a tutti gli altri che hanno
provato le mie labbra.
FINE PRIMA PARTE
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10 years ago
admin, 75
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La mia prima volta prima parte
Ricordo come fosse ieri, preso attraverso il sistema videotel, un primordiale mezzo di comunicazione messo a disposizione dalla telecom, allora così chattava a Lit. 2.000 per minuto. Conobbi una coppia di CALTANISSETTA, "paola e Carlo" per questioni di privacy, dopo approcci di chat arriva il loro cellulare, un paio di telefonate e via per la volta di CALTANISSETTA. Ci incontriamo al bar della città con il marito, un caffè una sommaria conoscenza e via per casa loro, ricordo anche la via, ma per questioni di opportuna privacy ometto. Si arriva e la scena non è delle più qualificanti, la moglie fisico perfetto donna bellissima, aveva in braccio un neonato di appena 2 anni, vi ammetto che la sensazione non è stata delle più belle, ma tenete conto che avevo appena 30 anni un cazzo duro tra le gambe "emozione del primo incontro" l'avrei posseduta anche con il bimbo in braccio. Lei subito si scusa per l'insolita situazione, ma, la baby sitter stava per arrivare, infatti dopo un'altro caffè, suona il citofono, sono io (anna) sale, ci presentiamo io come un loro vecchio amico, e dopo qualche minuto la baby sitter lascia la casa, a qual punto restiamo io ed il. Marito in salone a parlare, lei dopo qualche minuto esce, dopo una doccia di cui ne percepisco il rip umore dell'acqua, ed entra in salone, con una vestaglia in sorta trasparente, perizoma reggicalze nero in pelle, uno splendore, e tutto il mio imbarazzo dalla patta dei pantaloni. Dopo qualche convenevole il marito mette un disco ( erano gli anni 90) non ricordo di chi ma una musica da camera,clei il caffè in mani, seminuda, inizia a leggermente a volteggiare, e la vestaglia, unica cosa che copriva il suo corpo, dalle forme toniche e voluttuose, inizia a scostarsi causa la forza centrifuga. Da li io imbarazzatissimo ed ancora cadetto del gioco, mi blocco, ero quasi pietrificato nel mia poltrona, allora grazie a Giorgio, i L marito, che mi si avvicina ad un'orecchio e mi sussurra, "la vorresti scoparla per ore ?", io annuisco con la testa, lui mi mette una mani su una spalla per indicarmi vai,,,. Mi alzo poso il mio bicchiere su un tavolino che stava li tra le poltrone, mi avvicini a lei, lei un odore di borotalco mischiato ad un essenza di profumo preziosissima, mi avvicini, la cigno, e le sussurro qualcosa in un orecchio..lei mi stringe ed inizia a baciarmi in bocca, con un passionale bacio alla francese. Dopo di che, si inginocchia mi sbottona la patta, e scatta fuori come una molla il mio membro eretto da tempo, ne ha appena il tempo ad apprezzare le dimensioni, pronunciando un "Ahpperò" che subito prova ad affondare la sua bocca su di esso, ma ahimè era u a donna dalla bocca stretta, e colpa mia il mio membro è molto largo ma molto, non riesce ad afferrarlo tutto come lei pensava, la cosa gli crea parecchio fastidio, in quanto la signora è un amante del rapporto orale, allora si rivolge al marito, con tono scherzoso e gli dice, adesso visto che non la smetti di portarmi in casa maschi con cazzi abnormi, ed lui ha il cazzo così grosso che io no n riesco a prenderlo tutto, lo succhi tu,,,! Rivolgendosi a me mi disse ti spiacerebbe se mio marito ti desse una ciucciatine, io con il cuore in gola, gli dico, ma con pochissima convinzione, io penso di essere etero, ma l'idea brulicava nel mio cervello a mille, allora aggiungo; magari provate in due? Nemmeno il tempo di proferire la frase che il marito era li al suo fiancho a giocare con il mio cazzo se lo passavano l'uno con l'altro, quando volevano farlo sparire in bocca era il momento di giorgio, lei invece giocava con la punta ed i testicoli scendendo con la lingua fino al mio ano...non vi nascondo che dopo due minuti di grande "aspirazione" gli ho rilasciato due o tre fiotti di calda sperma in gola ad entrambi, che malgrado fosse poca liquida la condividevano passandosela tra di loro finché non spari, penso nel.Ventre di lei..fine prima parte vi dico solo che sono rimasto a casa loro un intero giorno fino all'alba dell'indomani..
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10 years ago
tenereamentetuo1,
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La mia prima volta con una coppia
Era fine estate, e una mia coppia amica si era sposata. Tornata dal viaggio di nozze, mi invitano a casa per un pranzo domenicale e per vedere la prima partita di campionato. Accetto l’invito.
Tra di noi c’è sempre stata confidenza, si scherzava, si alludeva ma sempre senza mai esagerare. Lei mi ha sempre eccitato, con le sue forme, le sue labbra ed i suoi modi di fare.
Pranziamo e ci mettiamo sul divano, noi di lato e lei al centro, a vedere un po di TV in attesa della partita.
Lei chiede al marito di massaggiarle un po’ i piedi e poggia la sua testa sul mio petto. Mentre viene massaggiata, piano piano passa la sua mano sulla mia maglia, fino ai capezzoli, solleticandoli; già da li, mi iniziò a salire un desiderio.
Dopo poco lei si mette dritta tra noi, e parlando del più e del meno, noto che la sua mano accarezza il cazzo del marito da sopra il pantalone.
Rimasi alquanto imbarazzato, ma quando il marito, vedendo che avevo notato, mi guarda, mi sorride e mi fa un occhiolino, iniziai a capire, senza sapere però, dove potevo fermarmi.
Lei con molta calma e sorridente, inizia ad accarezzare anche me da sopra il pantalone; erano anni che aspettavo quel momento.
Ero li a godermi quei momenti, desideroso di averne altri e più profondi.
Lei si alzò, si tolse la maglia, si risedette tra di noi, si chinò con la testa sul marito, gli caccia il cazzo fuori ed inizia a pomparlo, mentre continuava ad accarezzarmi. Sentivo la sua mano stringermelo forte e mi piaceva. Ormai la sentivo eccitatissima.
Dopo alcuni minuti, si alza, si spoglia completamente molto velocemente, si risiede tra noi e con veemenza, mia abbassa i pantaloni e lo prende in mano, baciandolo e leccandolo, mentre il marito le accarezzava il culo e figa. Lei ansimava, godeva e si strofinava il mio cazzo sul suo viso.
Lei lentamente si inginocchia davanti al divano, ed alterna nella sua bocca, il mio cazzo e quello del marito.
Antonio, il marito, la prende e la fa sedere su di lui, facendosi cavalcare. La sentivo urlare come una maiala e mi piaceva, ma non sapevo se li avesse fatto piacere un mio introdursi tra loro, non sapendo fin dove potevo. Mi alzai sullo schienale del divano, e lei mentre cavalcava il marito, mi stringeva il cazzo.
Il marito mi guardava e mi faceva domande tipo: “ti piace?”, “cosa ne pensi della mia troia?” “hai visto che pompini che fa?”, mentre io la spronavo a prenderlo in bocca.
Lei raggiunge un orgasmo gridando come una pazza, rallenta il suo ritmo sempre cavalcando il marito. Antonio mi guarda, mi da un preservativo e dice: “entra e sfondale il culo”.
Non me lo faccio ripetere, ero eccitato come un toro. Fu la mia prima doppia, e mi piaceva.
Lei chiese di avvertirla quando stavamo per venire. Non passò tanto tempo e lei ci chiese di alzarci.
Mi tolse il preservativo, si inginocchiò a terra e ci segava entrambe, per farsi venire addosso. Ci fu un’esplosione di sperma, tra il suo viso, la sua bocca, i suoi seni.
E da li che si è rafforzata un’amicizia, ed è nato un nuovo aspetto piccante tra noi
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10 years ago
riservatodoc,
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Laura e laria footing sull'argine parte 2
"Smetto con Laura e la situazione si capovolge, Laura a pancia sotto con sto bel culone sodo che slinguazza il clitoride dell'altra e Ilaria attaccata con la..."
Le fermo,non ce la faccio piu',vorrei anche scoparle se si fanno scopare ma ho il cazzo che pulsa sono in sinapsi di sperma,allora gli dico:ma perche' non andiamo di la' in camera da letto?Prendo tempo,intanto lascio che si calmi tutta la mia eccitazione.Andiamo in camera io in mezzo,Laura a destra e Ilaria a sinistra,slinguo ancora un po' con Laura,nel mentre Ilaria parte verso la fica fradicia dell amica gli allarga le gambe ed incomincia a leccarla,allora mi alzo in piedi sul letto prendo la testa di Laura gli appoggio la cappella sulle labbra,lei spalanca la bocca ed io incomincio a scoparla,rivolto verso il muro,con una mano tengo la sua testa,con l'altra tengo la spalliera del letto e pompo pompo,vedo il segno del mio cazzo sulla sua guancia mentre e' dentro,dallo specchio dell'armadio vedo io che fotto la gola di Laura e vedo Ilaria che a pancia sotto si gusta a colpi di lingua la fica dell'amica.E' tutto cosi' bellissimo,sono sudato ma non sento fatica ne caldo,mi sto gustando queste troiette senza limiti.Smetto con Laura e la situazione si capovolge,Laura a pancia sotto con sto bel culone sodo che slinguazza il clitoride dell'altra e Ilaria attaccata con la testa alla spalliera che si fa scopare la bocca.Sono esausto,devo prendere tempo,devo far tornare indietro quell'accumulo di sperma che ho dentro e che sta per esondare,allora gli dico:ora mettetevi vicine a gambe larghe che voglio sentire il gusto delle vostre passerine,non se lo fanno dire due volte,incomincio a leccare una e a sditalinare l'altra e viceversa,fichette sbrodolate dal sapore intenso e ineccepibilmente buonissimo,evito di strusciarmi col cazzo nelle lenzuola per ritardare la mia schizzata quindi lecco muovendo solo il busto,la stanza e' piena di odori buoni,misti a profumo di bagnoschiuma,le due puttanelle gemono godono,e con voce lieve mi dicono ancora luca,dai leccami ancora,proseguo per un buon quarto d' ora,ora voglio scoparle visto che la pausa leccata mi ha calmato il canale spermatico.Prendo i preservativi nel cassetto del mio comodino,me lo infilo e via,la prima e' Laura,mi siede sul cazzo a spegnimoccolo,il mio cazzo entra come un missile e Laura incomincia a cavalcarmi,mentre Ilaria gli bacia i seni,Ilaria ha dei piedini bellissimi,le faccio mollare le tette di Laura,gli prendo i piedi e me li succhio mentre l'amica mi cavalca come una disperata,ora voglio andare sopra,faccio mettere giu Laura e mentre bacio Ilaria mi scopo alla missionaria quell'altra,ha una fica caldissima e bagnatissima,che fa quel rumore tipo pernacchietta quando lo infilo dentro,Ora per ultimo voglio fottere anche Ilaria,si mette a pecorina ed io la penetro,e' strettissima,fantastica,geme come una cagna,Laura non perde tempo,nel frattempo mi bacia il collo,Ilaria praticamente viene subitissimo,ma la voglio scopare guardandola in faccia,quindi la giro e la scopo come prima ho fatto con Laura.Basta devo schizzare,mi levo il condom,le due troie si inginocchiano e mi fanno un pompino a stereo,colpi di lingua sul frenulo e sulle palle,gli tengo la testa e finalmente vengo come non son mai venuto,e loro continuano a slinguazzarmi il cazzo e a guardarmi e a sorridere,e' stato un incontro imperiale,le due troie si abbracciano a me ci fumiamo una bella sigaretta e poi andiamo a riaccendere il fuoco sotto la pentola per cuocere gli spaghetti e riprendere energie!Da quel momento in noi si e' creata una sorta di complicita' e almeno una volta al mese,ripetiamo l'esperienza a casa mia ma solo ed esclusivamente dopo il footing sull' argine!Piccole troie crescono..
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10 years ago
admin, 75
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Laura e ilaria footing sull'argine parte 1
Sono circa le 19:30,finisco il lavoro e come tutte le sere per accorciare la strada passo sull'argine per tornare a casa.Giornata faticosa piu' di testa che di fisico ma non avrei mai pensato che quell'argine,quella sera mi avrebbe portato tanto piacere.Faccio circa 2 km e in lontananza vedo 2 ragazze che fanno footing,una in calzoncini corti e canottierina,l'altra in pantaloncini da ciclista e maglietta.Continuo a proseguire e circa una 40ina di metri da loro le riconosco,sono proprio Laura e Ilaria che stanno buttando giu' calorie.Siamo conoscenti di lunga data,passano sempre in ufficio da me,a volte ci prendiamo un caffe' e facciamo discorsi,sono molto carine con me.anche tra loro due c e' un intesa particolare non dico a livelli di omosessualita' ma sono amiche amiche,Laura un po' in carne,ma quella carne soda senza cedimenti,senza cellulite,insomma molto appetibile,22 anni capelli a caschetto fino alle spalle,occhioni verdi,deesei direi una terza abbondante e con un sorriso bellissimo;Ilaria,biondina,capello lungo,magrissima ma molto sensuale,visetto chiaro con le lentiggini,carinissima,19 anni,labbra fini ma appetitose,seni piccoli e un culetto che sembra un posacenere,bello tornito.Insomma due belle tipette,non strafighe ma interessantissime.Torniamo a noi,piano piano mi accosto e in uno spiazzetto mi fermo,loro mi raggiungono e con la scusa dell acqua fresca,parliamo un minutino e gli chiedo se gli andava di prendere qualcosa da bere,in un barettino poco distante da li' nelle vicianze di casa mia.Laura dicendo qualcosa a Ilaria mi dice:e se andassimo a bere qualcosa da te,visto che sei vicino e noi sudate come siamo non ci va di entrare in un bar?Mi sarei aspettato qualsiasi risposta ma non quella.non mi faccio scappare l'occasione e gli dico:ho solo birre nel frigo,Ilaria con una risatina mi dice:meglio.Le faccio salire in macchina e tra una battuta e un altra arriviamo da me.Entriamo,vanno a lavarsi le mani e credo a fare pipi' come fanno di solito le donne,sempre in coppia,Tiro fuori una decina di lattine di birra due patatine,due olivette e le attendo in cucina.Passano circa 5 minuti ed eccole,ci sediamo e cominciamo a bere e a sgranocchiare,io cerco di tenermi con le birre,ma loro tracannano che sembrano dei tedeschi,all oktober feist.Ed ecco che le patatine e le olive non bastano piu',Laura dice di avere fame ed io prendo la palla al balzo e gli dico:e se facessimo due spaghetti semplici al pomodoro?Si si ok mi rispondono ed io comincio a riempire la pentola per la pasta e con la mia sfacciataggine gli dico ancora:perche' non vi fate una doccia cosi' dopo mangiate meglio.Detto fatto,partono di nuovo in coppia e vanno a farsi la doccia,un po' traballanti per le birre che hanno bevuto.Mentre sto per salare l'acqua,senza nessun motivo mi vedo arrivar in cucina Laura,ancora bagnata dalla doccia completamente nuda che con un sorrisino mi dice:Luca ti va di venirci a lavare la schiena?Io basito spengo il gas sotto la pentola e senza farmelo dire 2 volte parto di corsa verso il bagno,mi trovo uno spettacolo incredibile,le due bamboline completamente nude appoggiate al lavandino,nude come le aveva fatte mamma che si baciavano e si toccavano,il bagno per terra allagato gli asciugamani sparsi per la stanza e queste due meravigliose porcelline che si continuavano a baciare a toccare a gemere e a sospirare.Visto che spettacoli cosi' capitano poche volte nella vita mi spoglio a velocita' del suono e mi infilo nel box doccia lasciando la porta aperta(intanto era gia' tutto bagnato per terra)e mentre le guardo mi do' una docciata anche io e loro continuano,un po' perche' si divertivano ed un po' per stuzzicarmi e vedere la mia reazione!Sembrava il set di un film porno,io con il cazzo duro come il marmo e ste due che si sgrillettavano e si slinguavano come le migliori attrici hard;ma non era un film era casa mia,con le mie amiche,nel mio bagno,fatta la doccia in tempi olimpionici,mi avvicino e Laura con i suoi occhioni mi fa un cenno come per dirmi:ti muovi?Sapete in quei casi non sai mai come comportarti,hai paura di sbagliare qualcosa facendo finire il gioco!Mi avvicino,Laura senza indugi lascia le labbra di Ilaria e mi sbatte la lingua in bocca ed incomincia a toccarmi le natiche i fianchi,mentre Ilaria,la bacia sul collo e me lo prende in mano,lascio la bocca di Laura ed infilo la lingua in bocca a Ilaria,mi sento un dio,Laura si abbassa inginocchiandosi e me lo prende in bocca mentre io lavoro con le dita il culetto e la fichetta di Ilaria che tra doccia e altro e' bagnatissima,Laura succhia e vi assicuro,succhia come una regina,ogni tanto credo di sognare ma no e' vero,sto sditalinando una fichetta di una 19enne e una 22enne mi sta' facendo un pompino da guinness e a 40 anni certe cose,praticamente non ti capitano mai.Ora fanno cambio Ilaria mi sbocchina e laura si sta facendo sditalinare mentre mi bacia.Le fermo,non ce la faccio piu',vorrei anche scoparle se si fanno scopare ma ho il cazzo che pulsa sono in sinapsi di sperma..
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10 years ago
admin, 75
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Paura di essere scoperti...
Qualche anno fa’ ero fidanzato e convivevo con una ragazza di 26 anni,possedevo un negozietto di prodotti erboristici a Padova.Il maggior numero dei clienti era composto da donne di qualsiasi eta’,dai 18 ai 60 anni,a volte donne e ragazze bellissime e a volte cessi mostruosi.Si sa un po’ di savoir faire,qualche complimento al momento giusto,ti fanno aumentare le vendite e a volte fanno scattare scintille dove si attirano i sessi opposti.Io sempre molto educato,sorridente e diciamolo di aspetto gradevole,con qualche ragazza o donna ci provavo,ma grazie al cielo i rimbalzi erano sempre positivi e le mie scopatine di striscio me le sono fatte.Un giorno di ottobre entra in negozio una signora sui 45 anni,capello nero lungo,sorridente,profilo greco,labbra carnose ma non troppo,mani tenute benissimo con unghie lunghe smaltate di rosso,aveva un paio di scarpe tacco 12,che circondavano un piedino molto bello e delle caviglie fini,calza nera velata,una gonna fino al ginocchio,ed un piumino tipo moncler che aperto nel decollete’ spingeva fuori l’accenno di due bei seni,una terza misura,forse la misura perfetta per una donna,ne troppo grande ne troppo piccolo,e un bel culetto tornito.Era leggermente truccata ma non con quei trucchi pesanti .Mi chiese di qualche articolo naturale tipo crema viso,crema notte e crema per le mani e tra una prova e un'altra cominciammo a parlare e a scoprire che avevamo molte cose in comune.Era dolcissima,molto fine e femminile,insomma il tipo di donna che vorresti nel letto tutte le sere.Ando’ avanti per un mesetto ed un giorno si e l’altro no,con la scusa di passare a salutarmi,parlavamo dieci minuti e qualche volta prendevamo un caffe’ insieme.Eravamo entrati molto in confidenza,ma sia io che lei convivevamo e lei abitando praticamente due portoni piu’ avanti del negozio aveva paura di essere vista dal marito,che poteva sospettare qualcosa visto i passaggi che lei faceva da me,ed io stessa situazione,avevo il terrore che la mia convivente dato che passava spessissimo da me potesse anche lei sospettare qualcosa.La dolce signora si chiamava Enrica,ci eravamo scambiati il cell ed ogni tanto ci scrivevamo qualche sms piccante,con la cura sempre di leggerli e cancellarli.Una sera verso le 19.00 mi arriva un sms ,era Enrica,mi aveva scritto:Ciao occhioni,ti va di venire a casa mia a portarmi due o tre prodotti,che io mi sono slogata una caviglia e non riesco a venire a prenderli?Pensai un attimo e gli risposi,certo Enrica dimmi i prodotti che alle 19:30 chiudo e te li porto.Mi sembrava tutto alquanto strano,ma stetti al gioco anche se la fobia di trovare il marito mi dava addosso.Chiusi il negozio,arrivai sotto il suo portone,gli feci uno squillo e dal citofono la sua voce mi disse:3° piano,feci le scale a due a due,arrivai dalla porta,era socchiusa,chiesi permesso ed entrai,lei era in cucina,la casa era calda,colorata,con quadri impressionisti alle pareti,la cucina era rossa rubino,ordinata,con il classico cestino di frutta in mezzo al tavolo.Mi disse ciao occhioni,ma secondo te,ti sembro la tipa che si sloga la caviglia?Ho trovato una scusa per farti venire da me,visto che mio marito e’ fuori per lavoro fino a sabato.Non credetti alle mie orecchie ed ai miei occhi,era vestita con un paio di fuseaux neri,infradito,ed una t-shirt della Monella Vagabonda,era semplice ma bellissima,ed i suoi piedini ed i suoi seni erano bellissimi come avevo immaginato.Si avvicino’ a me incomincio’ a baciarmi le guance,il collo,e poi le nostre labbra si unirono come due calamite!|Mentre ci baciavamo,incomincio’ a tastarmi il pacco e a slacciarmi i bottoni dei jeans,mi sbottono’ la camicia e dal collo,mi bacio’ i seni,l’addome e tutto di un colpo si abbasso’ e mi prese il cazzo in bocca.Ero eccitatissimo,lei succhiava come una dea,e mentre succhiava,ogni tanto alzava gli occhi e mi guardava dal basso verso l’alto con un fare malizioso ma dolce allo stesso tempo.Si stacco’ all’ improvviso dal cazzo,mi prese per mano e mi disse:andiamo di la’ che ho voglia di te!La seguii,arrivammo in camera,mi levo’ la camicia,mi levo’ le scarpe,i jeans e mi butto’ sul letto,poi si spoglio’,si vedeva che non era una ragazzina,ma aveva davvero un bel fisico,Sali’ anche lei sul letto e con avidita’ si mise di nuovo a succhiarmi il cazzo mentre io con le dita gli accarezzavo i seni e la sditalinavo,era completamente depilata,una fica che sembrava un albicocca,bagnatissima,quasi colava.A quel punto mi mise il culo in faccia e facemmo un 69 di quelli fantastici,era profumata liscia,si bagnava di continuo ed io mi dissetavo volentieri alla sua fonte,feci giusto in tempo a mettermi il condom,che mi stava gia’ cavalcando a smorzacandela,poi lei sotto io sopra mentre la fottevo gli succhiavo i piedi e lei andava in estasi,poi pecorina,un po’ di fianco e via cosi’!Eravamo senza freni inibitori,io grugnivo dal piacere,la insultavo dandogli della cagna e della puttana,e lei godeva ancora di piu,siamo quasi sfiniti e lei mi guarda di colpo e mi dice:mi vuoi scopare il culo?ti va’?Non gli risposi nemmeno,la misi di nuovo a pecorina e gli infilai con fatica il cazzo nel buchetto del culo,cominciai a pompare,stavo per scoppiare, gli dissi:non ce la faccio piu’ devo schizzare Enrica!Mi guardo’ mi levo’ il preservativo e se lo prese ancora in bocca,diede ancora due colpi di lingua e mi fece appoggiare con la schiena alla spalliera del letto,e prese il mio cazzo con i suoi piedini,dicendomi:lo so che ti piacciono e’ da quando sei arrivato che me li guardi e me li succhi!!!!!Mi fece una sega con i piedi e vi assicuro una schizzata cosi’ dovrebbe restare negli annuali delle schizzate!Soddisfatti entrambi,ci rivestiamo,ci congediamo e per circa tre mesetti abbiamo ripetuto la situazione a casa sua quando il marito era via,nel mio garage e nel negozio con le serrande abbassate,avidi di piacere ma con la paura di essere scoperti dai nostri partner..
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